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LIBRARY
UNIVERSITY OF
CALIFORNIA.
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Afeessiom A^. ^/9f^
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FILOSOFIA
SII, LA
STATISTICA
ESPOSTA
DA
MELCHIORRE GIOJA
COLLE
I9CTIZIE STORICHE SULLA FJTA E SULLE OPERE
DELD AUTORE.
TOMO QUARTO.
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//
FKESSO GLI EOITORI DEGLI ANNALI UNIVERSALI
DELLE SCIENZE E DELL'INDUSTRIA
I 8 3 O.
Digitizèd by LjOOQ IC
Tipografia Lampato.
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FILOSOFIA DELLA STATISTICA
PASTE SESTA
AUTORITÀ^ O SIA PUBBUCA SORVEGUAUZA
ARTICOLO PRIMO
Urn.UBNZA DBGLI BlSMEATt TOPOGRAFICI^
SULLA PUBBLICA AUTOBITA^
ì3opra questo argomento gli «crìttori propongono
molti ragioniamenU ohe non poMoiiò essere approvati
da una logica rigorosa» perciò mi riitriogo ai seguenti
fatà:
ifi Ne' pitesi montuosi,
quindi più o jBQeoo ireddi»
e piìi.o meno sterili , re-,
gna.uno spirito di fierez-
za,'d' orgoglio» d'ind^pen*
denaca jche aspira' alla li-,
b^rtà ; ecmone le proye^;
tf) I Vasconi o Baschi^
atteso la loro posizione
montuosa j sfuggirono so-
vente alle incursioni delle
. 1.^ Ne' paesi piaai^^ co»
s^n temente caldissimi ^ e
rm\ tempo stesso fsrtìU y
domina nino spirilo di pu^
sidammità e d'aUbiezione
che. jicilita T introduzione :
del dispotismo.
éz) Presso le nazioni del-
l'Asia meridionale il di-
spptismo è antico come la
storia; somma mollezza e
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4
armate romane : sembra
che Roma non riuscì a
stafùlire Ira ewi deUe co-
lonie.
b) Il sistema feudale non
si sviluppò nella Svezia al
punto cui giunse negli 9I*
tri Stati d' Europa. Era
difficile di ridurre alla sei^
vitù della gleba un popolo
sparso sopra immensa ^step- .
sione, le abitazioni del qua-
le si trovavano isolate tra
monti , laghi , bracci dì
mare, abituato a continui
movimenti che fomentano
il gusto deUf inAtpettdenoa
più che) i lavori detta 'vitif
sedentaria. I gnrodt orano
più terribili ai re che agli
abitala delle campagna ,
e sovente ricorrevano a '
quièsli per eseguire i loro '
pisogetti ^mibtziom (t).
tf) È noia la fierezM e
lo «pirrlo d' iadipéndén)!!!
della Norvergitr 9 • of a ' ella' '
somma ferocia ; da una
parte serragli ad uso del
despota , dall'altra ribelli
scorticati o segati vivi nel
mezzo del corpo : far ta-
gliare le orecchie, il naso,
le«mfHiiera im giuoco per
gli antichi, come lo è po'
sovrani moderni di que'
paesi. Gli antichi Persiani
come gU attuali, dopo d'es-
sere passati tra le verghe,
per ordine del re , anda-
vano a ringraziarlo in gi-
nocchiOf perchè si era de-
gnato di ^ricordarsi di essi.
•Gfli tfoniichi ^raqo nuin^
i^i •€ potenti neir antica-
corte di Pei«epolt i e> lo
sono alle corti moderne
d'bpahan « di Teiberdnj I
titoli più fkstosii persuade*
vano que' moanrehi di fiQn *
essere mortali, quindi- dfen
vano a tutti -i foro mièdici '
il titolò di sHUa^. Sé M*
tudlkuetite lin coMlgiatfò !$l ^
{t)'Caiiemt, Voyage cn Akmàgné, tomi IT , pcrg.
2«9«aLeL
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è sparsa dì scoscese itiott-
lagne , e una schiera di
roccìe si estende lungo la
(sosta e s'inoltra molte le-
ghe nell'acqua y facendo
nascere stretti e golfi in
cui la navigazione incon-
tra scogli pericolosissimi ,
ostacoli alla conquista (i).
d) Il gusto deir indipen-
denza è innato ne^ monta-
nari della Dafecarlia, e A
ioit> t>atrìòf}smo tetne sò-
pratttrfto il giogo strante-
To ; ma questi sentimenti
non essendo difetti dal-
l'istmdooe, spesso degli
avventurieri e de' faziosi
riusdiy^Ao a tràtiàrii (^).
chiama il cane del suo pa-
drone^ i satrapi alla corte
de' re Parti si coricavano
sotto la mensa reale e ri-
cevevano con rispetto gli
avanzi de' cibi che gettava
lóro il monarca, ecc.
b) Ritenete i due ele-
meùti di pianura e calore^
ma cambiate fa fertiUlà in
sterilità j cosicché la po-
polazione da sedentaria di-
venga errante, e vedrete
il dispotismo sparire; è ne
è una protra il fiero e bina-
vo Arabo che non soffre
alcun abuso di potere.
(!) CaaeaUj Voyage en Alemagne, ^ ///, pag. 8r.
(i) Idem, ibid., r. II j pag. 397.
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ARTICOLO SECONDO
STATO DELL* autorità'.
CAPO PRIMO
oaiGiivE dell'autorità'.
L Dal diritto dd piii forte al diritto approvato dalla
giustizia, dal potente usurpatore al SoTrano legittimo^
Ti SODO gradarioni indefinite che non possono sfug*
gire all'esame dello statista; Tautorità di Pisistrato e
de' trenta tiranni ebbe per orìgine l'inganno e la for»
za^ f autorità di Licurgo e Solone, il rispetto e la
riconoscenza ; i pari secolari dell'Inghilterra sono cfaia-
mati al parlamento dalla nascita , i pari ecclesiastici
dalla carica^ ì membri della camera de' comuni dal-
l'efesìbne. Il dottor Frauda che si è impadronito dd
Paraguai , non può essere confuso coi Sovrani che
dominano in Europa , ecc.
IL Dove l'autorità della persona morale che costi-
tuisce il governo è elettiva , giova esaminare le* con-
dizioni per essere eletto; queste condizioni , oltre la
cittadinanza, sogliono ridursi a due, età e proprietà,
per esempio:
In^Ukerraj per essere membro della camera de'
comuni, si richiede l'età d'anni .... ^ . ai
Il pagamento d'un' imposta prediale, non minore
di 4^ scellini, cioè fr. 5i 24
Frandaj per essere membro della camera dei de-
putati y si ridiiede l'età d'anni .40
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T
n pagamento d'un'iinposta qualunque non mincm
di fr* • looo
La condizione dell'età è neoeisaria anco ne' governi
ereditari; ^^> P®' esempio, in Francia, Danimarca^
Portogallo, il re e maggiorenne all'età d'anni i4; in
bvezia ed in Inghilterra , i8.
L'iroportansa della earica induce tdToka a rielii»*
dera altre condióoni, oUreNf'età e la proprietà; una
legge Ateniese, per esempio, »on anoiiaietteva perora^
tori e generali die degli Ateniesi , aventi figli legit-
timi e possessòri di terre nel circondario dell' Attica.
Queste due guarentigie sémlnrarono necessarie per in-
spirai maggior oonfidenza in uomini, die avevano
tanta influenza sulla, feiìdtà della patria.
III. Dall'esame delle condiaoni necessarie per es-
sere delti y ù passa a riceircare quelle degli dettori ;
in Atene ogra mascabone , giunto all'età d' anni ao^
dava il suo voto nella sedia de' magistrati; in Egitto
l'*eieaone dd re era riserbata alle due caste princi*
pali , quella de' sacerdoti e quella de' guerrieri ; né
ugnale talora aveva in ciascuna il diritto di votare ,
giacché
Il voto d'un profeta contava per • • . . .xoo
d'un comasla o prete ..... ao
d'uno aoecoro, ultimo grado neUa gè»
rarchia saoerdolde io
d'un guerriero I
Quindi r derione dipendeva interamente dalla c^sse
sacerdolde, e T intervento dell' dtra era illusorio, 11
ohe mostra l' origine ddle tante leggi superstisiose
ohe vincolarono il popolo Egiuano^ in somma dalla
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»
èbuae elettrice dipendomale tftiàUtà dttgli.ahUpri e
fmdolc della, legislazione. j .applicate, questo hflfs^O
àU» Tarfe Jegiskluve delia FraudìBL ^ e •piegherete in
parto* il tària €ol<yre delle aue kgj^i. io. tempi di-
vensi.: I fj
IV. Il modo con cui li eseguiccfditt^ feete^Qoii» puJ)
preteiitaro éecàfione d' importanti rlflaiti: allo rtt^a;
ppeodiatBO per «iempio F Inghilterra : la libertà della
eiecioni; è ivi ridotta alla lioenta de'fiiochim>gli a8pì4
ranti al cbptvao di villanie alla preMbsà del p«ibbli0O|
i paHiglaai di eter comiòeiauo a bAttagUajce eon fiiobl
€MÌ nrh ) «luiadi con fiuti di Tersa ^ cui socoedooo i
saatry a finalmente nna zu£Ea da bestie feroci. 1 voti
il tendono nelle case i> ne' trilli, dome le mercaniin
nelle botteghe e sulle piana. I prezai aborrali, e 1*: e«
lettiotle ottenuta o non ottenuta poMooo diaM»strare
il valore dell' opiniouei mi spieffo : Piebro spende iw
tniUone de franchi,, e n<m riesce ad essere eletto ; Paolo
ne spende eento mila ed ottiene i.voti; la pari eÌTi
éostaafee^ ^ò,ooo ir. rappresenteranno la Sbvw^ detta
stima pubblica ohe lo investe. In Francia 1 voU. non
si vendono, o la vendita non é così impudente come
in Inghilterra ; .egh è questo un sintomo , se non di
Moralità y.almeoo di pubblica deoensaw Talvolta vedrete
eletto a bacchettone che non ha né attirvità né ta*
Itfnti^'e dimenticato T nomo modesto e dotto che ama
il paese e conosce la legislazione : in semma confron-
tata le quolilà degli eletti e degli aeertati^ « vedrete
più voke che il grndlaro del popolo bon è cadi infili-
lilMle coMe pM^iideva Maochiavelto. Noà m'anrestouir
teriorineate sopra qaesto arlicoio ,. perchè: V.h^ di*
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. 9
scasso a lungo nel Trattato del Merito e dvlk Ri*
compense,
V. La mutabilità degli elementi Copogra6oi e l'im-
mutabiliUi deUo Statuto. JogleM danno luogo a oon-
traddidoni rilevaiitL I vM>chi borghi di East^Looe e
di West-LooOy i quali non ban^o in .tutto, che laoo
abitanti^ la maggior pania ptisaatori » mandano quat-
tro rappresentanti alla camera de' comuni ,. mentre le
nuove ma popolose e ricchissime città di Birmingham
e Manchester noa vi hanno .rapptesentanza; manca
dello stesso diritto la città di Falmouth nel ducato di
Gìmoraglia, hi qasde uguaglia in^popolaiime e -fi*-
chesza una dozzina di borghi dello stesso ducato, i
quali hanno l' onom d' essere ra^nresénlati sella sud-
detta camera $ ie forse alla maneanza di rappresentanlì
nacrivare si debba il non ricadere dal governo il porto
i£ Faimontk le iniglìorìa che gli sono neccséarie. Altra
«itià ed dtri borghi presenUoo le stesse eondinoni.
I>ella quali oantraddiziooi i causa» T^eccessivo rispettò
all'oaHioo statuto, ossia ali' organizzazione tapografica
da' comuni esìsienfi all*e|K><ta in coi vanne sanalo, è
dò mentre il mare ha ridotto allo stato di meschine
isole o quasi isole delle città già celebri , ed il com-
mercio ba fecondato' e popolato da' luoghi che anlì^
camenta erano desarti;
Sas9untó deffi dementi da- esammani nelle autorità.
ié^ Origine ^per es« usurpazione , elesìone, conr^
pira ^ ereditila' aock); -
3.^ Reqoisitk.d' età v proprietà od: altro ;
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IO
3.* Doveri ;
4.9 Diritti ;
5.^ Durata ;
6.® Rapporti di dipendenza delle une daHe altre;
7.^ Emolumenti , privilegi, onori; v
8^.^ PrevarìcaiAom ;
9»^ Processo contro le prevaricastoni , se ve n' i
r usa.
CAPO SECONDO
ÀMAUSI DEL HODO COR CUI 61 IFORIUÀNO LE LEGGI.
'Siccome nelle manifatture (a d' uopo seguire «m
fwòoesso fisico per ottenei*e il miglior risultato, coA
nella formazione delle leggi è necessario iseguire un
processo logico , onde rìconoscere nel diinor tetnpola
misura piìi utile al pubblico; confrontando da questo
lato r Inghilterra e la Francia , si riconosce quanto
la sola diversità del processo influisca ne' risultati ,
benché sia quasi uguale T abilità de' fegislatori.
I.** Il Parlamento iogle*
9e sancisce quattro o dn*
quecento leggi od alti in
ogni sessione.
i.^ Le camere dì Fran-
cia non giungono a san-
cire in una sessione die
i5 a 16 leggi.
2.^ Eppure la proposi- 2.^ eccome il progetto
' zione d' una legge rinhiede
Ire letture in tempi diver-
si, e i regolamenti lascia-
no all' opposizione quasi
d' una legge è sottomesso
ad una sola discussione ,
sempre interrotta dalla di-
manda che venga posta ai
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quindici modi d*antesUM
ne^sooì . prograni una pro-
ponoone legislativa. '
3.^ AppnnCo perchè m»*
DO tre le Iettare in tempi
diverii^ gK spiriti hanno
tempo di oalinarsi^ e qoiif*
di concepire distintamente
il soggetto della moeione;
daseuno ha campo dì par-'
lare in un giorno o hi unr
altra
4.^ ha discussione prD«<
cedendo con calma, non
si dimendca né bt gmTÌ^
né la deoenaa^ si osa un
tuono energico, ma mode-
rato. Non Vha rimproverq
a cin un oratove sta più
aensibik , quanto quello
d' essersi permessa un*e«
spressione od un modo
contrario agli usi delia ca»
mera.
5.^ Gli oratori parlano
in piedi al loro poeto; e
siccome la sala della ca*
mera de' comuni i rìslret-
ta, perciò non v' è biso*
gno di sdiiamazso, d*en-
fiun, declamazione: un tuo
ir
YDti , oaA è natanrie il
ncercare le cause • di é
scarso {Mrodòtléi
3.^ Essendo una sola'hr
discussione, tutti diman-
dano precipitosamente la>
parola , daseuno assale o
difende il soggetto , in
meazo all'efierveacencad^
gli spiriti , talvolta senan
essersene formata in mente
un'idea distinta.
4-^ Si passa da una pe»
danteria accademica ad una
videnca rivolntionaria,fioo*
ceno le ingìarte più groa*
solane , quindi TÌvissinie
e lunghe discussioni so«
pra parole y penUte di tem*
pò in islse accuse e falsa
difese. Gli oratori sono in*
terrotti a dascun istante
da villanie brutali*
5.** Gli oratori andando
a parlare alla tribola si
sentono , per così dire ^
investiti da un sentimento
teatrale ; quindi idee più
brìllaokt che solide, de«
^lamationi ridicole , neces*
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ilo qiMM'fiiiDiliaiedoaiiiia
itells ditoussioDè y quindii
poche parole bftiliino per
tehro&inarla»
e."" Da ciò rabilttdiinè
di ritenere V esame delle
fubtioiii DeUaAferainbdia
delle idee pratiche, 110016*
diatamente applicabili agii
knteresM del paese.
7.^ Sono vietati i di-
scorsi acritti ; il die ob-
bliga gli ambiziosi a prò»
curarsi il talento di par«
lave improvvisameiitc* Il
primo segno a cni gli
Inglési riconoscono 1' uo*
mo di Slato 9 si è essere
buon parlatore, cioè pron-
to a rispondere agli ar«
gomenti de' suoi atversck»
rj, e prodarre le sue ideei
non solo nell* ordine me-
ditato, ma nell'ordine qua-
lunque che potrà essere
licfaiesto dal dibattimento*
8.^ Le sedute s' apro«
a coll'.aniMuiqiare i rir
sita di ' eólititaare. il dip
scorso finché tk presctitÀ
nn modobrillanle e s»<
nord di lenaÌBarla
&° Da iàb siànd met»<
fidci 9 squarci di filosofia
fuori di proposito^ ideis
▼aghe o contorte che si
possonoassomigliare ai mo*
▼imenli de' saltatori sullo
corde»
7.^ Sono permessi i di-
scorsi scritti, cosicché Tat-
tenxione degli ascoltanti sì
isoncentca piti sullo stilo
ohe sdle idee e sui fiitti.
Uà oratore che ha pce-*
parato un discorso, yerrh
rec^tario in qnalunquie mo9
db, quand' anche doressa
ripetere dò. die allri han-
no già detto , rispondere
ad obbieuoni già confii*
tate , proporre argomenti
già noti/ quindi, dopò nn
piccolo esordio!, analogo
all'ordine della discussici
ne, intuona la sUa oVal»
imi cantilena. . .
8.? La seduta s' apre
colla lettura dd processo
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Slittati: ddltti dfeUbennionl
e degli -atti «bc'^'posawMi
servire di nor«rfa «tta ffkt^
rispràdenoa» AehberaBioni
ed atti della seduta' adte«
cedente.
I giorttiaKi^ti eha aiti'-
etono alia sedala, presen-
tano ai pubblico i dw
soovsi degli qracori , «enia
die'la camera ne «ia^ga*
vante.
9.^ jll «odiee itiglose^dje
pecmétlb ile pe|j«i8|)tf<'eol*4
Lettttne proireoieaitt da'lótt^
I» corpo o da' «tutta > una»
pnMdneia, «on oeineade kn
pù il dit4ttor d4 giodgerf
al parltmaato ,^ se «onf
quando sono presentate da
oti membro, il quale- può,
seooodo'le' civoostfiiite^ o^
fiEMme I* oggetto d'^una» i«o«
«oae^ o depoHe itti b«N
co del presideAlS', o' /di«^
nMMftdame senwpkceiiieine
)a lettati. Le camere ha»-
no cosà una* guamntigia-
contro le peti»onl ft>iirola}
ed int^ropestive^ raentro i*
legtttiasi riéiaBi «oBO<ee0iI
|3
TOiiiaie (è i'>aindsn>)tlel dtM
scorsi redtati, lettui*a «lie
pochissimi ascoltano, e che
dsrjene* tatvolttti ^Nuuisione
di iagaause ali' ansòrpr»*,
prio degii oliatori che olOn.
credono' bea analiz^calo il:
loro discòrso, quindi bon»'
tese e pevdite inutili di
tnbipo.'iia camera . a{^ro*
va il prMttsRO Tettbalp* :
'i gi^ l 'regolamQnli^'fra*!
ceit '«setano Ij^' patideost
eóilettive ,. m» ebinaqiie^
idituMi i punti deUa Fran**
eli, pùbspedm pttiiéaoi
àiès eimieré^'ed 'esicre'«er«
ti» che te» e^yrnmiséione làA*
le petÌ2Ìoni.t«le*>'iM^ inp<«
porloL Jnogni «eduta adan-
qué 4otopcirisoa 3 i<«lati>H|
di^essa^ dopo Ifi ièCIuns
d<A 'pn^cesco ^eTbhtey. é
ditie :' ijietro-» dnenda ^aw
ianpofta e»i! cavici "- Bepléi
verrebbe • sposare 'am ' oof >
gnato; MartiUoi pvop^^nei
unnuoiio pipnodi fihnai«<
za^ lUel qisale v^i^qaalcbe
dota i4i bOonoj'e'^ocptd.al^!
Digitized by LjOOQ iC
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quasi tkinpr&féiltBi'iS&tk-óké
«cefriiosédhy. '% ' ìm i[>er
lAttyiiba * di' iiòfit • aMÉillèfl^
tié^rwl còMftetd le'per»
^dWè^ , le qtifaU ùfÈtÌBlpùnà
^bé il'ibiir sia' Hgetfiato^
^l'ii iiitròdUMmo qucllk
bile'' he "dlfiìattdaarofio Iti
lidttètftmé. ' '
'''Dalle disciié^otii suc^
ìéesèe- nella camèlia H ed-
itato: è flCaté ìrfti^uttò d^
^dèti |y{ii'ConfroT^rst,qutnL
di ha diggiè defle ' nòìine
per dSrìgersi'^o^èsakiÉe é
fieNe mdaghii;-'!! còivilta«-
té! iétei^gA' i> 'tefstn^MM^
^Ila ' presedzaf deffie parti
-lit'téf essate o 'de' 1m-o m-
^vt^dtiy <Aiamà:déglf esper-
Ifi" ^ sente il loro gittdltto.
•'••'liopfoi <juestt' b^eratiòii),
■il4iÉppbrtò del' còiiiifeatò
•alla caÉtièrà'-ri'esee rjig^d-
tiatòf, crar^iom'eòto è s^bU
to^itì^ltttte^fe'^'c liartK »
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ne-pM 4' e6stt«>d?«iHx>iW
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r«lai«»e dobtefià/ inidte ige-»
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éUiiiti 'faflfr> M|U^4i£hire lo-
ikÌ9. • .• :- ■ •:= ^ ;:•: :•
' ' Eeoò -il vélatoro alla tri*
buna' che legge tin lén^
iWppMo'che bìmuho asool*
Uty e <:he ìsavabbe oieglip
statnpareiimiifldialaiiitiilie*
Pi&ita la lettura ,• ì 4Ìc»>
|>utatl si dttnmtto aHa tri*
buna per assleur^rst il pdk
^egio d' esseife i primi a
{Mirkire pour ^ '€ùnb^^ eùr
laf' prij^oèliione • laiiikte^
little: '• • • ; -^ - • : •»,•»•..,
-' Gomiéeia la iftiMssioBe
IfH^éfierale, e qii|i|iébMkN«-
go i éòpHiedl«ti'<tfi«eiM4à
-ÈiirM.' .. » i\ ; 1:
' 'Segue tosici :ki' dflK^«l^
ìiiòne M>pra eièscati: «ffOu
"eoiOj è qari.it-iiUttierd^é»-
gli oi^tòrì sèema'i^idiftché
■fii d'tiòpo •j'mjW'tWviWirej'
• Dóf ò ' ^yère • -oMAdmutb
'piti giornate voi letture iftu*
HIt é-'dl4eorrf ripetiMfr , fe
•d' uòpo, In* kdnté )pnim-
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. . www imìm-f .jn»PTP'-
redatte^ e lo ttfnta» »^r
i^cpÙ k t|>M|6Ìfnt sulla
Icffflt liMCttfeiido- tMlo al*
la diÉmMHMa ladl aiii«
CAPO TEEZO
aiHTOVI OSimAU D^ AMIKINISTRAZìOIIX PUBSLICà
PIÙ 9 MENO BUONA; t^lÙ O MENO OLlfriVA,
QUALUNQUE aU lA FORMA DBIX^ AUTOPUTÀ* DO-
Eipone^do k qifaliti ^ ^^M^terifcano il pubbliaa
amiiMniftralore, ricorderò ai gioTani di doq dicneDli-
^saro oatr appiicaBiODC~ 10 ctivanctmc tit eia ^^a^^ 1^0*
|i((t, e iche viocolaiio talora il #110 pot^re^ tajora la
iMa ToloQtà. ]U«tpraipdQ , |« 4^' liOUgQ))^» )>^ilflM
mambusmw k stokran dalla pnove «»HdM»i9# dtU' «^
ìftta» del fiioco, del doaHo , aqs. , eì^ don
FUosof. della Stai.^ 90I IF. a
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la petVicada VIèl su^' pòpolo Io costrmi6 ad amnie^
terle'; e Sòlone/beiichi potesse dare agli Ateniesi
«li^iorì leggi , HOT volle , prevedendo che le loro
abitudini k i*enderebbefO inutilL
I untomi' generali d^iin buon amministratore sono
1 seguenti :
I* Desiderio di conoscere lo stato della nazione;
^."^ Pubblici^ dello stato della nazione (i);
3.^ Buone qnatUà degli impiegati ;
'4«^'SimpIicità ftetie o^razioni;
5.* Rapidità nelle operazioni^*
6:^ Poco eosto delle operazioni ;
7.* Etetterza ne' pagamenti ;
8.® ÌSòfido' Impiego idei denaro pubblico^
g."" Ksl)etto pratiòo alle leggi;
10.* Moderazione ne' partiti ;
11.^ Sicurezza e felicità pubblica ;
la.^ Manfflmw» d^'uotaiini oziosi' e di terre incolte
h Sjntpmo. Desiderio di conoscere to stato
della nazione*
In pih In
i.^ Di Agricola , man- . 1.® Il desiderio di co-
dato ad amministrare Fin- noscere lo stato della Via
(.) s. .
Muano ,' (
E* il Cónte di SauraUj ' già governatore di
; ora ardcancdUere deW Impero y fece'pub^
bUcare la seguente opentià:" Noliaie stafismie della
profÌBcia di Milano per. ranno 1818.
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ghilterm,* fti pritna timi§t>
A dabbe a CflrtoaMgoó
mhttcif ) qmii «rano ooiHh
^ìssafj impenaH die vUè*
tavaoo le protiaeie' ptBf
conoscere il modo con -eia
sì amministravn I9 jpusti-
aia, le aogarìe cui erano
sottommeasi i anddìti , lo
stato de' filimi f ^delte
strade^ e fame rapporto
nel consesso dei nobili ^
de' tescovi ^ ,de' gucri^ieri
alla presenza ^dell' impe-
ratore«
Un editto dell' impera-
tore cfaiuese Chum per-
mise a tutti i cittadini di
scriTere sopra una tabella
esposta ià pabUioo, ciò
cbe sembrata loro biasi«
pubbfieo amiaisiràiòte ìU
JMdario éà miglldrario.
Aiionhd il seoondo desi-
^derio è nttHe , miHo sìiòfe
'pvi^' 'eséere H' prìinò,' (1
MÌobedono due'ca*!; '
^) Se il pobbKeo am-
ministratore' ki ttedé- odia-
to, iuTeoe dello stato della
nazione, yuol conoscere le
idee» le Tolontà de' grandi
che godo»o la. stima pub*
blica , e li ^ <>H[f^^ àA
suo odio: tale èva, il.easp
di Tiberio ^i). In un^ l^t^
lera ai senato Cany^allii
diceva ai sedatori; Io sp
cbe molte cose tì spiap*
ciono in me , e perciò /vili-
pendio armate onde pofere
sprezzare le \ostre vane
censure.
^> Se il pubUiett asami-
nistratore non si credè
j(i) Pòsteà cognitiim est, ad iràrospìcìèndas etiam
Proceram voluntates j inductdm duhilddonem ^ nani
refha ^ vùittts j in tnmen detorquensj recondebai
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Sovvim <(i/* * . . .
Pofffog^^ nel X mtùÌ0,
k 1«MÌ 4#g|kvM|o la Aii-
iiiltfi a ^itinqiM MMulliirp
una dopna p rendf vpi fubi»
taiHnifliiiaiifji ffi<7aÉHfcftrtTi'<i
cke l6 domÌMiMMa akro
na, preferendo stoltommi^l^
t «ioi (Und) prkfiti a|f in«
C«Hre«se pubblici», «iedfm
4o il nuoìstro «i^Viva a4
ia£>nviaria 4egU aSiri 4li
Sialo (9),
IL SiptQmo, PukblieUà detto staio detta ttazione.
In pik
01.^ La cognidone dello
stato delta naùoae frutta
1 Vantàggi che I10 accen-
nato in iscordo nel i.^
iròl., p« i3 e seg.y ed ho
sviluppato estesamente nel
decorso di quest' opera.
Le pubbliche scuole di
2.^ Fra gli oggetti che
non si possono asportare
dal Giappone» n contano
le monete, le carte geo*
grafiche^ i» libri stampati,
e principalmente quelli che
somministrano notizie sul-
F interno dell' impero.
(i\ BuhaUe, Desoription géogmphiqtte d^ la Clii->
9»t t. J^ pag. a87-»88«
(^j Z' imperatore Michele HI ^ movine spensierato
e dissob^o come CàracaUa^ amando passionatamenie
di condurre cavaUi e far corse nel circo ^ disse un
giorno fid protonotario che andò a roc0r^ una cat^
fivt^ noUva: come osi tu, scellerato, parlarmi d'ifi
fori, mentre sto disputando la vittoria al competiliom
che tenta rapirmela ?
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fttalMco lida^ seno dma*
qM frMiHttke éà Attera
e di «MWogWy àetéutAm
$iA IttgMMMiM gb agmol*
IMt') gli ftrtM^ i OMI»
lÉgWtitilliy I ftMi>ioÉ>fy pub*
MM^iid»«^iM> mmU di
ì, tMleoAi a p»-
chtf
Il CMOiSMM di
mme di finti,
rictts o jMiWhi,. farle ò
deboi»^ attiva o icliopefa«
tet iilnitta od igBOTMle ^
nrtaoM • ootro^to ^ oli»
em pMseaitata al
pMétnita
fl|^ ^oardè. di fHfaiaaque
4A linfMKrtlBto 00*
Si readtreidbo
ia utt profesaore di
aaatonmi ^ il ^iiaie^ per
£daa idea di decenui o
per noa dtgilldaro la na-
tam tHsaoa, rìeusasso di
Mdttraro agU andari ,i fi^
ai
È soMorale Da' popoli
▲fiàeapi l'aiterdono M-kn
delle acque die fraTcriaan
i loro paoM (iVon^N^iir |m-
Mfer. dbr > iM|r«9G9 I |p|ì«
il 9MMO di Sf^tm
per FaddMitlifci
dì tmmm a A* yulin
^1^ di alaotte cidoaia
gBiaoliw
BttffMiardt^iialiiia^
«loìa&rte.raeaoiillleii^
i Bedodw •'allàvitMio»
quando ^tggtmtìi wm "m^i
giatoro jclf iitera Oina f n> in ;
ai iuBa li*no Oaciona^ ,H
Bodòuini». Ikfé^ «Hoooitt-v
pagM di Klaggio a di pé-i^
rieoiiy aivoiidolo no gtomi»
90ffÈpmo ilioolra alaiTa aoriK
▼elido, giifeee riaiproveiro
m taoD di idagtto^ di stoo-
dcre DOM «alla sHa patria,
sullo M* mOBtagBo^ «ui
suoi pascoli. Akri viaggiali
tori, disse Ayd^ baaoo Alito
lo stesso, ma io noa gli.
aoeooipagpawi, «è
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%1
ÉceA per ciitdaotrnHMr le
iMit«rie feouiK t>>Kv«cìi>
taT io Olii 4l rmoglie à'u»
ritta.
I Tiaggiatori attwMiMBfto
MiÌBaoo tutti i péesi^ ffk
soon-ona in iutt» t^ aitf*»
«kani /gli esaminano sMto
iMtti |sK^aipetll;i e aioo»*
9té f agrtaoltlim' le avti>i
Tà^09mwàen^f le AitodUii
hmilaltiiali » eoofionNche ,
morali hanno i loro tin-
tomi Tìsibili e pet|(abili,
fiiodi un profestora 4i
atrtiitkaf che Toleue iia-i
fOondere ì'vi>|, i difetti,
gU svantaggi detta sua na*
i^ne^ screditerebbe se tles*
86 e ''1< Sovrana ehe F ha
eiettof, tlìre di danr ai
viaggiatori e a' suoi con-
cil^K)im«lioti^9 di credere
die 't piaK siano molto
maggiori. Potete voi na*
aeoodere 'la micileosa che
M ossenra> sul -voilo degli
aMtaati .neHe risaie , i* osn*
ci che si veggono sui las-
zaroni a Napoli ^ i IbllU
menti di cui parlan9 iUtta
mai : senvìri» d'iìniitt:uaieiil4r
a «piaili db& mep|tf|i|io.,lji
fOfnna dei.aMO paeae^ 9Mih
Uutfdt avendolo asffieurai«
^€«li. a^naMO i Be^ofiim
o poQvalo 'cbe le me wM
chnnò slate utili «dtmtiWH
bi, Ayd soggiume: GiòralM
voi mi dita(iiibes^eiaafiNly
ma noi eappeamn-Aaialafe
ti. uoéniiH'» Pio Sia 'fiali»
sono irsuti., alalwi> mm
{B) in questa j^tesa, haann
Visitato la iMolàgne^ «oiafi
minato le pietn, ìf fi»mipf
gli animali^ fin i ^agni e>
i' serpenti; d'allora ia poli
è caduta poca pioggia; et
il salvaggiume (è considon
nevolmeote soemato, eoe/
Regna la slessa opinione,
ne' Bedouini della. Hnbià»,
Essi eredofio.ehe mi,i
può» gettando, certi «
teri sulla carta, far
re la pioggia, in un
e farla cadere in im altro
{Journal des vqyageàj tom.'
XVII, pag. 89:90 ).
• La diiEdènza dell' igBO*r
ransa i dunqite ua.osta^
•^
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43
le GOQversaùoni a Londra, eQMliiii«iMli|nHW|(ied|dlllp^
rìgnoranza dimostrato dalia w>|iiid 4MÌ9lldi#« AA mad
veodiU escliuìva di opere si unisce taWolta i^ ìnsen-
sùpenGu'osS'a LisBoDa^eG.Y "^sata vaniia ' cKe nas^nde
Magnificate fin^iià^'fgfr^ 'fo .glaiQ fm^fium *• AìUe
da la nocheiza dell'In* c^se p^' proVA^^di' non
ghilterra^ ma ledoianepub- . aver )>isògDo di .càBsigH.
bliche che^^ noo^, a^vendo , Vedi la condotta, c^. Yi-
iin angolo ii^ateidflwiii-^^- vti^ai«i.ili 1:we^%SìU*III^
assalgono di notte a mi- 54 ) (0* . ' '^
'.'»•,. ^ ... .\ ... - • .. , » '■'. {, '. \
, j^i) Z^. npf^Vfi stafjis^che vogliono essere raccese . .
.|(^^*/?^ffO^ <?%..^^a«Bo ettpi^ssoiffente \ sid h»4^,
<>^ fWW^'R l<K sUUfì-^dclk cft^e'^' _ . , ., . ,\
^ jQ .i%J>^<i^^ 1^ iivi'amio^» .sW luogo , /a ./coiu^*^
^4WK ^^^f^*^i^ ^ ^^^. dispotica mimifesUtrlù cica^
J!a.duopp Biancore persone s^ lw>g9 ... .*,
i/ Òuaru2Q Ui raccolta doUe Notizie rìcfdcdc cgfp-
^4i, j^^ai(iU S . , „^
. a*^ .Quando » Wne che t interesse ad olire i^c%
àot^ de^, abitanti passano ingannare }. . .\
ò.^ Quan^o^ è nee^ssqria ^^krità spedale nelPof^^
mzione. ^ - \ ^, . ,1 vA^
* f,' impartqn^ dfiUe jwtf^iey la pjrohahilità.d? essere^
ìugÌMifiii 9 Ù bise^na^ cU particpUire^ speditezza^ . v^jljl,e]^\
e^ uorrjannp\seqipre\, per esempio^ che si i^ndino i^^^
gegneri nelle canìpagne onde rilevare la qualità ^ de\
te^f^, Uf^ (jfuantiià de' prpdotfi ^ àeìle spese che pape
iu eififkaxbCL la rendita,, ufiica base dell'imposti di*,
rtMa:, 'dite lo stesso 4clla sahuna^ delle notizie relative y^
alla, topogpqfia militarci terrestre ^e^ marittima , ccf.. •. ,
Le persone locali che sodiono essere^ centri di, mfc, ,
tifie A,pati^tich^ , sonò, pubbliche o private, ^ . „ ^ .i
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/ JMMOct <ft iondotia j
/ vanèsia od àgend eomitóuX^
ab Ù%éÉnM àellt atìéfiie è s&àSk^
f) Imttdieidip4c^à '.i .
A Gif mmmMia^^àiri de' kwffd pS ,
/o^ SineUtirj per comporre la siatietìca delh «S!p9»
ìMu», H diresse pHndìktlmèhtt ^' hémHrt ddla cMbm
JMMe/r. i ijrU^^ péP" t eàtìmiónè è^ étidUk^ Mie
toro comAionij, u^hnente che pet^tA Èi^férìOi àf
Wb prìMpj t eoMntì « ^dàno d?mà ffMutMne
matàthìfhim. OU dèMintt d^ cotnpórtgòHó koratpet-
io statistico deit Irlanda , sono siati sommhusMd 'M'
SkoiW Maspn dai ndnistri dèlta éhiesa JiigUtoka^ tee.
Pit^àè itòtùHe htucOtrtf ri j^nòrtì> daWe persóne
private f avendo taweriema d$ dirigere le dhiutndèf it
^keOe òhe di MànM cogrtiziorii sùniò fbftÈiié, ùàsìoM
ciascuno risponda giusta le tue idee tAittuM : riUnm*
r^lè<ipef tempio, é^^Maienté h iftatcf détte strade
dai mastri di posta e proprietarf delle dilig^rité ef
qikta ti tepipò déOk 0fie è de" ritorni j, Il nuMUró d^
da^idUntet^iatf ad un éòcdiio, kt Jhtrata dtTcoecI^
ede^ eàvam iontf tintami iHfiO&iU per determinare
io ètàto stmdàle ^ etc.
LafatilUà d^ attere ingannati nelhs cose sfàtùHdke
%nJtole ehé ] a tfunhuujhe pettana tonale ^ privata é
pàMdiea ti iOriga la ^ttèanda ^ H usi piuttosto imdh
che Comandò^ ti OdèsdU la vanità invece d^ejj^ndmt
con minacele , é kóii ^ dijfonda tiàea ^e ut rispo^
sta debba essere base a nuovo aggroino^ Éh'etk dun^pm
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sS
MJ
< r
" 3.** Si 'i*rfbhi9»'« tMi»'' -1/* I*:«iMMpjikfr.illia
«ina de' WMttaittl are» AdkkMMI»*|li Ik MWÉé
nistnum, du prdgei&yke un i^UMé dt qUéitH stàìii
Hld/buespmédcBÌsainp&^^
pem -^ MmtkrbfféàéÈm o riépmédeuà^nmeaàtéue^
Usika^ì dispenSouf > guperiora alle forzfi J^yate^^
qmnOi i governi pUi soUeùid detP interesse puùiuco èo*
fjEòm cóìlcórrèr^lìk piU fnùMì ' • t «^
!.• Stìpendiando vìaggiaiori^
1^ Ungendo aUleitrè di sUOMBS*
3.* Instituendo commissioni statistiche ;
4» FmnaHd& 4éfMiti(k tutte tópop'ofUkfè'i '
5.* Premiando opere a misura che compartècàkl^
àUnlttòéépef ^f^Uptégf H mxirtgàòmt
6.^ Concórtead» ùUafbmdMme àè rètaM gh^
naU-^ péf MuMb i dal ìfg& ii% p^Hj)utblkb mia
i mesi a Oistiatda Uà gióriidté lòpòglhc^ fèet ^Udte
eompOh^ro le desèfMoid àu dàucnn èùraio età àwi^
tato a jfpedifé della sua pÈlrràeóhia > é <?*e Oaiòum
capildM fitùMt tségitire del tùhtoHe Hel ffhale èrA
stabilito óùttaf sna ceìftfiagnia. '
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gli sceglie, come si cono- kjBSTiW^iclf^'fR i*^fl?l
sce r inclinatone dell' uo- p% AM^m»^ .^JìHì
no prillilo dalle cooipa- diH», f|4i#llpo*?«B*? <*ft<^
gnie che frequenU. qW*?»^.!? tSl^u^ff^^^fifi
L' amministratore blrut- ^ Malte-Brun , j^ i^^fi^
lo e celante sa che l'inno- » du moins les gens iri-
ranzav r^t^èltó v'ìo^i^ ■^>' »^
rito di partilo , ^4 soprat- » les plaaia^laA plus im-
non ignora che l'interesse » stre sans avoir appris à
<r V' ambinone suuo gli ^ Ihra , ni h^étnre^ -(*•) ^
ordinari scagli. 9 cui vanno .^ L' amministratore cor-
i?jQm5ij?rai )^ virVi fitti- ^roùo órdinarìaraeaj.V
4i,^ci«?gtep!pa,x^^ -.tf^ WiÌ?^W*»e .che,^ 903.
te 4l*Ua vicende fiUiliGfia. av«Aih»iipf4aii<Me 4^ p^
-i^réjànb rfcUsàVàdi WerJ* éete , spoo psbnte a .4e.
rt^èr sub successore A.drìa- guinè tutte, le sàc>agl!fev^
no, perchè vi scorgeva q^alunquc èsse siend; la|l^
(i) Pi^rà. de la. g4o«rapWé jonj^vars^elk > tomi /f^t
V ignor^ffM è.fiai/^mìmenie diffidente^ si irùxjdKkSC^
ÌOi^ffi^^nxa dalle pusure<^ppressivp,e non nec^ssaTf'e.
l^sUfiO dì Teheran., H p di cqnfidare ,cieÌ,f/LsÌMaui^te{,^
pri'iwi^ ifc/. sangui r^eàUM gf^vert^.^^Ue /?r«t'Yf^/H"i
ii^/Mfrtfi^i\d^lU Persiap aU'opppsip a d^U^uUig^fippU^
i principi 4elUi^ famigiifiL^ ipiperiaU, rìmapgpno ifnpri^,
^nati » ^l^reuUe /a Ìorp, vita ^ nel vecchio sfiirétgfiQ,
{ Journal Òes voyages , tom. 4^/^» pag^. 1^6 }» . ' ^
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57
Tìrtk forttit8i«h«ioABj»< t erano <le<cc6llft j^L '^ittl^n
li; :h ... .| -fer/v&fif./. ^. ; Umem^irt ' :
riiMMtaliipiÉÉiiii «JBwwpli'i iliJp»j|cdBi€piii MiriwiitiJrt
»i 'nfròÌMD dUnraoHw^t tore , giudice « .eapkaBéii
nirtiiMìiM|e df^tfaèguA > oolb ffÉMb-.-tÉfaipp^ ^ 4.'éi>-
I»: tfciitiMitf'di >langri;^ Jki MkihfLm»}'^QfMÌà\f^iÈomt9i»
cdi iè iqmibttiuie AM^sBol' md.dHi cpietta, aonniMi
dàkumLal^à vimfif^mt'ì laniii«bdip«taB dhif» Ub
vare a km %eig,yappsSano a.due mefizij ape ag-
foni déìàtorì. Si'iixcèóhtd che in urut delle ''ìlkimé
iKfciwryfai» dU\»e<ava^' ^9àiy\AM,ìmiàaU}
ad, nii9.,€<(.i6i4>'\> ;jyip»f4^i rfgfcizW' A£g. 4ai fni^f
» autorità venisse oltraggiata , ì tribunali hanno ab»
n bastanza ili podestà per farla rispettare. Rassodate
tt'itryutetè e ia sicurezza d^-vostrt ammMstraxìri tr
n rammentate loro che tutte le mie cure tenderanno
jf- ék foàsetvare le. imtkmkm sussisé^tL Foie ossiep-
» vawe la.leggisei^Mm.\£àtù di ^:.v(j,{iFi^.Jran€€$ii
del ,io> d^ ottobre i9%Ji), , ' - i . .,. .x»
^),La\venalitài delle cariche; ceime, n^ifi scorsi- sà»^^^
eoa inJFrvmtme^sOUÙalmente inturchia^ \ tmiìomo\
di pessima amministrazione, \ ..\.;\ .> .. ^^
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7»
atei .di imMio tonò «eB" podhiti un*' ÌMitdrfCii .tertv
filati in un oflicio, <|iièlli bile, qlflbdì» Ui^KBcaUi^oaa/
dai culto in un altro, eoe. in pib modi, mi èo«i Ab* •
corsero della « confusione
S."" Peém tMk gover^ 5.^ Non ftlH^ pi^te in
mMwifilM lilgUtìèflii )^ ctlìik vgfomMo\ si lD<l#ri
cM.liiiiriHiìe<|nsiÉ^'itnqtiL e*;(
.rW«torporla(slslallfobHe cdK qualPr^^nò '
rpàiM uéa gcwnahìtt> di. ■Bfaisllà|,(
^Jltimmo, m^ i. rnènilw dloMlm , ofBiì aanni «.
M <|nii iMha si Jkàa^ falMoisHi^dM i
guooo dagli akri cittadini^ la penna alla mano tò-
"Ob còrpo giadrdàrfo ul-~ glìoiiò vm6 npsi^/imcs
,Ì|do^o^ die 4^^^ ^^;^ ,lult^-\r^aff ,
(indiai net.kMTO- giìpo ixié^ a pvasalri^ffro. ail««iiM«ln'
oMimIb tMl» aoatiiB^>u^ niriiMitaiii «giii lèofiaiecttM
tinMiìkir (|lt 'èftt^ t^itllf > e ^^ diit^l a^n} |t^^*:^
eritiuiiafi di dieci milioni tf^ i6^3^M^^ìceya{ta[
AAdaH fit sciitei elle ap \q^ÌCcaf 4k£ 4è
. ''. \Ì7A ^ ■.'.'^ t
■" ' ■ '■■' '. V ■' ' '' ■ '■ ■ ".' ^\ .. .I,^'" <A *H
^ • • ■ : .......'. V <:
-i(i> i^ttonstó i ffaiiK;^ «ifpmnff gtonàono nMf pm^
vìfUMff ÙWétncf ^r^loàii iiud i fatti de! ynitetlèi wili"
e crimiìiaU dai giury locali, é n Hstrhgùfm' adaì^
pfkoPt Im ligg$fi aà fiuti; diftmt^pit àla^aknf^^cke
p&k gituli7f cMli e crìnùnàU Mio kndssimi € kothsk*
simi in Ingfiilterra.
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fiucrii in meno alt^afliieii*
sa de' cittadini ;
Tutta ramminittnaioBC
i nelle mani deih nasione
o d'alcuni uoidìdì scelti
nel ' sHu ''iciio',"~T '^pndi ^
ui^(aroe|ite alle Joro oc-
cujpatippi p«rj$ofi^li ^ 9t-
teil4<NNI ^i.ajSNÌ «i^b-
'«p^ttiktanientf
od onorari J^afati dìd j^o-
Le grandi intrapreia di
alraiH^) auMNly fptvii| ecc. ^
soi^o eseguite da eoippa-
(RUe prìyat^, Je quje^i «po^
ministraodo i fondi noe-
conto lortf , dopo ^che il
parlamento hi| approvato
cfcpM|fl'j4|'iWt jcM^.^ialhcit
mi ;if5^«HM#<l.ie i^te
DMe«4iQne^ MPÉMm ASA^
Am^ioneri « nNtttra foii^
▼ano* bastare 5ooo (Tho-
BiBf , QSbiw/, iaAi:T,
peg. a34)/ sonici DQscia
^naati f r^^o^iKlo ^i\ I#
lw> igMiuma MI* cie-
lo Jo,ro fabe dPQiMóni r^ii-
doDon^oessan^ r^inoftfen^
le • nej consemienen- s^
tpensicNir d^afcriiefudiÉi
Inttnìte di tempo 'i peggio
^1 se v'^entrfUib pri^ve^*
fjpiM ^ nialaiGed^ }{ , fo-
▼flrw 9Md« W<4l0 9 ti
pubUieo è saonlinto^ IVin-
minisfrationie ttoo pui^ es«
sere p?pior«.
(f) n celebre rmzrchcse iArgensofi^ cnaton^ rfrfllfi
pera polirti fii Paria ^ u4Ì9a un ffoma dise^jlere
if^mti ^ hàs 9e la Frmm ^ra una, mpwr^iim as^
sohuq Q pna monarchia UtnitaUi^ e si può fredcre che
gU interlocutori dicevano bellissime cose a favi^flfi o
contro a talfs o tal^ forma di monardiiOf qjj^' * anco
prpbiAiki chf nfl colon d^ orgpn^nfi ^.^to^rhnfr
tori non s'intendessero piìk^ ^i^nori^ ^iwp 4dV^'^
ton^ la Francia non e ima rnoWirclw ^ ^ unfi^ ^i«-
rocra^a. .^ •
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i3o
(smrt gwÉfiBitigia, fii foro
•f * • • •
(i) Tra. gli oggetH che occupar debbono la rifles*
Sion» (tutto statista ^ primeggiatio gli affari comunali
9 1 metodi Con e^d sòno^ammifàstmti. Folendo unire
Ameme.la Aimandm^. nsmica isUm risposàa pratim, ]nw§r
derò per norma ^r,edifto, 3o dicembre tjfiS rela^
air amministratore dello Stato milanese.
' Là prima dimàpda si h ^ se T amminhthtzione sta
ia pih sehiégfità ^ ossia unisca tutti ffi elementi neceS'
^sttf et deutmtief * '
Risposta. Jl suddetto ^tto raAss^ in ùonseésQ^^o
convocato i proprieUtrj comunisti , e concede ,^d essi
il diritto di ptoporre quanto può abbisognare alla loro
comunità: pare che questo metodo metta a profitto
*tuite le cognizioni loadL
Ita seoonda dimandks si K se tammimstnuione eia
la mU economica 1 * * *
disposta. Generalmente t amministrazione è econo»
ndca^ quando Pinteresse pubblico è sotto la sorvegUartr
%a aeu interesse privato. Ora^ fausta il suddetto ^diti^
tOj quelli che propongono t affare riconoscono la spesa
e la pagano in rosone de* toro càratti.
f^ha di piìà; quelli che propongono P affare e ne
pagano la spesa ^ hanno per giudice immediato la
popolazione in mezzo a cui visiono ^ dimeno in gran
parte.
{L* influenza di questa circostanza è massima dove
la popolazione dispensa cariche j come in InghilterrOy
i nttÙa dove i proprietarf vanno ad abitare Juori del
paese], come in Irlanda ).
La Urza dimanda si è » se t amministrazione sia
la pili spedita ?
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3i
" ' ' V/S5nlófhÌ*Ìrf/7flJdi7à 'nJ^^^ •' ''
- • • '..• '.i » . .r. f • . [i ... „., '1
6.* Supposta liguiUe Boa- €.^ In Francia , duranti
ià nel prodotto , l' àmmin»- il dominio imperiale» raro*
4lca2Ì0IIA ^ **1*tlf 1ì*wlÌfhr** ^ lyfcmietpayS/fcM^éi . ile' .OOIIUUU
quanto minore è il tempo - era talmente inceppata ,
ehe *pa5sa tra la' petizióne passava per tante traÒle ,
ftisposìà. ti suddetto eSfttò àskòggctta * td ptbpòsflg
à^ Convocati alta mnsione d'ìm tribunale ttaono' rè*
sidenie in Milano, *\ **
X^fia revisione^ cht pub essÀ^ gitiStifitaià Tn uno
Suào pìccotisiimo e net èasò eH'^ocht proprictarf cà*
munisu o nella cofhBinhtione éU pré^ndhj j àffMoHi
od interessi opposti j constwia un cerio tempo. Quindi^
se da Una parte ingrandite là Stato ^ ed ai ducato
Milanese sostituitt , per esempio^ ^ la Francia ^ -e dM-
^ altra >nobipUtate gli ufftcj'pèr cili fé carte deXt
comunità passano alla capitale e girano per essa f
in questa ipotesi aumenterete la dilazione degli affa-
ri ^ 'distruggerete i vantaggi dèlie cognizioni locali s
disgiungerete Prntei^se privato daff interesse puhhGcò^
ed annullerete finjlijtenza dèWopkuone popolare, Peg-
gfo poij $e tra gli accennati ttt/ici tfualcuno ve ii* hm
cui frutti interesse il ritardo degli affari ,• convsj per
esempio j quello delt esattore il quale -^ dopo avèf^
riscosso il denaro delle comuriità , coglie i^a^aggio
"dalla dilazione a pagarne i inahdati. In Inghifterra
non esiste vincolo tutorio tra le comunità e la capita-
fc, quindi le faccéhde comunali 'dirette daW interesse
de* comunisti hanno la massima celerità^ e non suor
cede il caso che P ignoranza de* burocratici di Lohdm
ne arresti il corso*
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3a
e il dowelo, il progfU^ « fi^ecj^irya taat^ ^perasio*
r eteciuione , U delitto è ni , che un affare del va»
la pena , la dmanda di lore di fipc^ lira rima*
giuslisa'a « la sanf^yiiape» neva in giro per ^LufBcj
rentorìa (i). ^ • . pid e piii mesi (a).
(t) Nd 6 fgcwmJQ (8a4 W ^iiedr a Parigi un esem^
fio di celerità giudiziaria sorprendente, « Jfel nuh
j» mento in cui la corte étassisa attendeva al processo
9t di due individui accusati di furto ^ uno degli uditori
M ti divertiva a scanda^igre h tastAe oft* suoi viàni.
m Sifi tra riuscito omAfi ad impossessaci tF,im/ai^
m zoletto f allorché il piroprietano sp ne accorsa . « ì>
Mjjece arrestate^ I kstimò^f in numero di S^ furono
9 .immediatamente uditi ; una, deffi avvocati c&e skh
0^ vano al banco fu nominato d^u0icio per fa difesa
» del prevenuto f I4 corte j, sulla requisizione d^av-
» vacato generale y lo cpndmnb a i5 anni di prigip-
m nia, È assai raro che si commetta un delitto ^ si
m giudichi e si condanni il delinquente in meno di
m un* ora «•
(i) Ecco la trafila per cui dovevano pa^spre i pik
frivoli pettegolezzi : un paesano desidera « per eset^
pio f che gli si conceda unjpcz^tto di ierreno fomur
nah incolto, onde pqtervi fabbricare uoa capanueoit^
per conseguire questo scapo fa d^uopo
I. Che U paesano presbiti la eua dimanda in ùerit"
io al maire ;
^3. Qie il u^ire scriva al viceprrfetto » acdb aU
ottenga dal jn^eUo il permesso Munire il consi^
nmnicipalei
X Che il ptefetuo risponda per tiecordare questo
permesso ;
4* Che il consiglio municipale s* unisca e no^ni'^
fb' esperti per fare la stima^
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yi, Siiitòkno. Pòdò costo delle operàùom!
■Mito in di» tMlUcre; dtrMa- pttttlnut cmttihMlnH
Jlf 'Ufi I J II IMI I' l'i-i i. jiiui il
5,' Che 'la 'itìma succeda è' Pie sid slèrUio ti processò
: & €hmjmilna)fitÈi0^HÈppoHa'ml fkmdflSeh'miàiit^'^
7. Ole uoreJeUo , mandi la peti^tione ^ i^ remivi
AóumeHé'/m un ìrao t^àppMò (xt ministrò' ddPin^
itirM'i ''- -^ "• i" t '"'.'i; -mi '.-'tt ■.•.'- '*• • i»
>8«i ^Sy tf ll(/itfrl>ordMPii/itemo presenti. aI ^ulta\di
9. Che U capo </e/ ^emo vi ^cnVa sopra: rin\es8f)
al consiglio di StiiVó\ sezione detr interno ^ ' '
> tn^ ^ìfc^ '/ yTnfTf*^^^<f ^^^^ Mé^Jrin^ dcirintcmo f%9
mini un relatore ;
tu Che a PeUmm sf^lìf^ V i^g^ Ma ìèzS^; '^
ehit cÉsa fappròn;^ v.V ..'/•) \r.\ -a -»••> .-..n.^v»
#91. G^ driie^jft> ojj^M^ HA^'pè^o »ui prospetto dtU
fwdinB^delp'óiviòttH'còksig^ó'di' Stàio -, Vtó sid
riferito , decretato ^ quindi spCflkò alld re^té^tày te
^Itfafe' io maì%da • arjf ministho deW interno ^ "^'qiteÀi * a/
firgfiMO'j il quale to ìkdndk /rf \>ice^prefettóy''(fùésd
dt maire ^ il quale lo 'ritorna finaUhente ài pèdzìbhi
noria, S sn mahòà qnnlciie' documenta J o sé rmof
d:^e^si non b- nella firma prescritta ^ fa \d? iiopir' co^
w^iciarè anéòra il gfro e "^ rigiro, l^ che st trt^a^f
1^0ifenere una v&ftressione^ìiediatite l'impo.^ta aààuaté
di^ZS centesimi (Fievée^ Cori'e^^ildfetìfJe , tìo^'^t '//;
pag. 4r e 46). . . • r''^'\ ^ ':'
La città df Hambourg , per essere autorizitktà * ì3à1
Filosof. della Stat.^ voi IV. 3
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H
(a R^frc^j^Jl e/i(Mp di. . ^cnii;,^eUa^^^ fi| Fran-
dascuna operazione par- dà all' epoca in cui Sully
ticolare, p«r>^.'^l costo ne a8suQseV'l|i'\UiresioDe ,
MfìPWtfQ é^)mm^^^i' q*ndP'.4 ifiiflMtt irA» il
consumi, sulle teste, ecc., ni , e il re non ne rice*
il tugtu glurualtem d^ un few utie Su.
to» ecc. (i) totale che costa 1! ^h«)^i)
^\ì^yCm^kMamdolAspè^^ p^^ xkm
rìca pria di staccarsi dal- * Iasioni , si scorge chtxM
IVInghateèra ^ ; ^ prima * Ai ignk hi)n|;a iu-
Spesa totale d^^mttiirfii pertoi^*'; ^ifilWb^ à iin^^
fti%i!roite* •;•■•&. 7,5^^^^ pone c3bè.;"'-|\ \,:C:^,,''; i,.
■ ■■ n.i>t.>\n'. •' '. u.x'i'^..^ tv-. .> 0,>.A.^> ,'>tC \ > ■ ; .1*1
«P{^f<inp <fc%WA»S^. a ftfgSwvv cinque •U^ii ; ^♦«'rt
aspettare otto niesi, V Olanda ne. .4(H^";i40(p^Ml!lA
«i;.^pria sd^:Qi^nfire, C aippt^pvaxione ^(ti ..nparùFe,ama
4fe^{,M roàura dcUa ^^juak p^ikva.vm\%^ '«rv. \)m«iH
^rgfire ao /e^ di^ paese. , ••. . . > , . . ;^n
'j.,(i) iV^fl^e^^iJC. d^l scosto di.ciascma^ ^ehxtlUmt^
pfli^^gplar^ cot^fiene. rieonfar^. t'infiu^vQ^.^ejgU.eiemiifìrt^^
f9g9gK^L come - hfi \aUrov^ esposto^ AUn 4uea^^'di^
f^' pnncipj sÌ€on»sc^ se'^ difettosa o no. f.ofttmi^
nùtraziqt^\pet^ esempio s H Ofisìo ^ wi. s^a9é»Uo^. f^ieh
tPUf^fUtu si h if9, InghiUerra 4^6 fr. >.>P/ny«w».àa$iv
Sve^^ e Tforvegia ai 4 La ragioMe deiia diffémnh^
WP .i^.J^, indoli^ deiP^iifmninistrnzjoìi€j ma. ndl'dfr,
verso valore de* materiali e delle giomaùe in. qué^Hk
dò(frd paesi. ,,. i- ... t, , . , . ' ,^\ ** ; ••. :.A
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3S
.Bipilrfiiìii<»itod|òoo JM^^pAd, ikiliigf—
. Sei l8ofl^:tlStt^1|||lHD flit W . <^ 4 . 3À,0M^«
il <Ualo:piri|^ioe •: Ma ipMa. totale •> ^ <«
-<fiopoihMM»:fti,Mb,«l|^ debito. ifMUnotVM;!
:•*.:> I r.vr.p a f^kmtèmi Aia) mi '-ii <•
' i- .)>•.! -<^ r..r t^.in .datoli
» . : ^ .i?i apete<i). .( .-•''i • A.ì\
* 8.Ò W^llooitgretto ìdiie^ 9f "VHÀo^isMArtnRÉè
1^ TÌbttioJiiél8eltttffii.i6àl4 ilMbWèÉélMle^AìM^'idk
» Cloe iiil defcreto, saneMb la ffréseittfei de* éùd' ÌM»
1»" dèlia' pòdMfli ^iecutita; ditori / e li Iboé' ^mtaàim
» col qulilè Venderò fioò^ sere InltL ' "
i ' • '■.: :': . : ' • ' . ' ' ■ • t J . /
(f) L'amministrazione i otÉimOif fuindi f{90»i^st0sa
iftumdo f interesse defi esecutori si coi^ffàe ^^^^HlTi
teresse del pubblica^ pih o mneno cattwa net caso cp-
posto ; d servirà <F esempio nma regola posta in j^r^
tica neffi ujjby ndUtari dtWInghiliarMi j^Mtpé^téi,
pagati con onorario fisso, sono oUUgati a rettore no»
gU t^Jlcf dt^pio vre le quàU non baciano 0d ultimasi
tutti ffi (Miri i ff^rdò^ si dà Ifitro uff^^reUibtmonf^ la
nfgìooe del lavprò eseguito nelle ore straordinarie ;
essi hanko dutùjùé interesse à lavorare poccf Halle óre
'^bbOga»0y^^ •' i " ••» '* "■•• ' ' ^
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*'M»CQofratti sottoii fon
w verno :del*<ioffA'SÌDa al-
'^ la dickwwirtDiieicfatrtlQ^
i» dipeodeiìM«i:>LBr »st«S9«
1 decreto* fiodèaipba' ànb
>9 che ii.dèbUi«Élft^wdì|ì
•Qi^didU^ndenU pmmm
^emfemàitìi'Miiàhoiè oé4
tobre 1824 )• •{ .' -^ V
L'esaUeisa ai pagamenti
è dimoslittla '^éfk . ÓRedito.
7/ credito è t/i ragione in-
versa dellttpefdM che su-
few»» »¥WPf»H^fl^ « jw-
nilif JcqpJtuB.éi fatti i
goverui 0QÌàà^'4 laÉittil ♦ ri*
•boipdb, iSp«(|iia f ifMPeM
<BÌèciw,cicttMloi>4i' pièb-
Bosoere i debiti oootratti
dalle oortes (Gazzetta di
Milano S dicembre i8a5).
La prima emissione de»
gli assegnati in Francia
prometteva che questi ae«
fai sarabbecD ifali pagati
a vista 9 e il palpamento
non suoceMl!^ quindi il va*
lWI:dM|i,.asj(?gqfti;d#^d-
fhe^.sarcbb^ft». flirti Jbieiii
iWl4Nr»nq^^ ÌP .ili^liilteijrR l^fìMi ^l^^f^^i*} I^^
pWt^ 9mAyvecffifi,.q^ip4^
il valore degli assegnati si
ricTusse a zerol
come segue: ;• .^, . .^. ^
Negli anni 1816 1817 iStxa
Cento per 62 74 81
oittà ' ctes^éUdà.
.^^tns!^^°^9^^^ i^^SP^ detdefuxro pubblico,:
"•*ii iMU*.'. n \x j'»
«' X^^^^nlifll^^ffVWpir^'^ ' à^ (Soti rìcohiare ònl
.^ t^ «??i?tte ^.p^eude mol- la matta legge d^U Ate-
to o poco, 5e non consta niesi, che minacciava la
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in qiiaU oggetti è impi^r.-
to il denaro pubblico. Sot-
to Alfredo Ut' gvinde, la
Utààik jpÉHé"d«lfe rMàìe
tiéllh ttolnto&'eiiB «tféésèi'Ml
«erb<y'péìr AaÉrlMeffé gMM
ec^ia ^opèmj ; t<q«ab %-
vora^flfio ^éoliliwoiinMnttd tt
tlstabiSr^ le cttfà , i^ «MlbP-
K , i pato2«Ì;V' fé Aìesoi
Furono i«ipkf|;qU<-fll' ipi«^
éCe oostriii^otii ft ^i««^%
t «Mttoài ^' qnali mM lO-
feth eni ijgtidtQ^ f tlrior. <1
Agaóiì ftnitaroM KOesM^
pio'dd #e, «< |(K ifdiil^
solidi « moM^ltdaMftò'M
^oco tempo;: *' » * ^ '
peqf di fx^c^rte yfhi pro-
poneva d' impiegare a di-
fesa deUa'^'p^u4k il denaro
«onr gli' qt^brit ^f 'fi *«b^
spesoi^ifè^iftifiiittiéiia^;- M^
Iwtliè ' si > rÌ4Ìoiida -che ì
tièitigiafiì musnnero^ikkk
M^m#ieóih tata taipw-
iMbilli éiHè tialtM<Kll^ ge-
nerosità di Enrico J¥«^^1I-
fieiÀ^fm édM ««be li -au-
«MaiMéiio «d-MigidlW M
dMMI^ tÌB^-{^di|ggi ^'iftl^'tlifel
914 eOMÌtaiisrtiò ii> sfattisi
li / eidiltl che-. À MÙlIsVò
. — ..<-— , ^"iiy rw*f^ rif flfìttnyip*
.▼ere (i).
1 1 >j 'p* ■*
^i) Mentre Sally andava àatreper dimQstrarm
come i cortigiani OJ^evano sorpresa la sua tuona jède
*> il rencontra à^ la porte. ^ la marquise d^ F'erneuiTs
» qui lui fit des reproches^ de ce qu^il s^qpposak ainsi
Si à la bonne volatile da roì. Tout ce que vpus| di-
» tcs, madame, lui ^t Sully ^ seroit'bon, si sa maie-
» ste prepoit l'argent dans sa' ^ourse} mais lever ^eh
j».de nouveau ^ur ^e;^ marchands » artisaos , lab'ou-
» reurs et pasteurs, il n'y a apparence. Ce sont eux
n qui nourrissent le vox et noiis tous. IIs ont bien
assez d'un maitre » faos inveir fi^core tàaki de ||eQs
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l IX. Sintotnó. K§petid' ptxUieo atte U^. .
-:') ••....: ' • -.1 -• -: ■ ' ...:).•
IO.? Lftjtmia dii Yei^ i».^, Cìoipa, m»i poMm
<|iwo pfi^ya obn <HiU>ttlino mwtvf il , tìtolo. <U .«m**
4ft' popoli iwfetpiirciiin^ '" "'- — ^- '•
jUralpf» che h l«|gi«
i U«eiilMkMoreattfiM
AicUare m ooiMUiiiaffio di
JMM CfiiaBB Aiflgllitft ' il
^|MMle^^«^ordiito 4lfik,9^
Undentp LiQuiiio du;. ¥4
ave?» Qppi^msQ in^niljf
Ali lorppwidcnttfifcilitàtiwi «oitpii ^ pr^nxo^iVficklolii
-fMbam.. ;.'.r-i 4oslQ» aUc^diA JM^iìpm»
. IléoMaoKùlrteaQQlMf |n<Mt9iil%U ì nmrti d'c^^
iMlBlfl0odiwmèiM> iroattn eh* mwm^. npftq, protei
4li [Midi 149(1 ^p«l'B#M(ih i|t^;d'p¥ei^ cij!» fi^ 0
<bve^ i8ii4)ii»fcmit^«9 IPMffB^ itel Sìpyicaao di
4li ditlMro {NMUt, # li Cm Roma e del popolo i^upar
n k OBtretenir. Ces parolet remarquabìes peiment en
m méne temps et ie earacére ei ia politìfue ieSMjr.
p £1 i6o3 le comic 4e Saissoms ^ prince du song ,
m pbtini ta pcffnusion ée lever un droit de quihze
'à ^us par hallot de toiìe qui sortole du royaunie. H
j» iH^oii èu Part de persuader au roi que ifétoit tout
i9 au plus un ohjet de 3o^ooo Us^res par an, SuUy ,
w €n calcid^nij trouQa que ctt impót annuel n'itoTt
* guère moiridre que de 3oo,ooo ecusj et il empicKa
» rejcéciilwn de tédit Le conUe de Soissonsj irriti^
"» ifouliit /aire perir le surintendant j et Sulfy daris
> ceite occasi on cut la gioite ePavoir exposé sa vie
« poitr ic patple, comme il Pàvoit exposée pouf k
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e alfe
S9
dlMribtdìf^' iìRU 'afrisi^e no? Le lagnanze de' popoli
i^ilt6n!' thè JÉiVcVa 'Sofferto andarono a rompersi con-
il danno {ly ,. . , Uro fl^ci^ 5??9Mi ^' ^9
■ ' < ^8J' III»" —
(i) / gÌQm^ aU Londra del i4 febpm;4^ ìSilS n-
feriscono^ il seguent^ fatto : Il ^ndacq tÙ Bqston fece
galoppare il 'mo tavMò per k' sHxule^ fù^iédtìulòtal
celerità il pubtlàsÓ ' sHPtwh. Erano le sette della mai*
Hm^enam'comsMi risdUo^ canUmmnend^ alla ìegge^
di cagionare qualche disgrazia Gonnpndifnenp questo.
mapstratOj accusato da un carrettiere^ fu tradotto in
giiidùeiò. ^fuivij nuoi^o lAcurgo ^ chiese d essere con*
dMénàato a pagare uha Multa. . • :
iVid eiUUeé^MÈahmi*àale mtstriaoo^si legge:
j|.,i9» fAd ognfjufp che si cr^de leso .f^* 4uoi dirigi,
Ulfero di portare le sue lagnanze alle autorità sia*
bilite dalla le^\ /.' ' '
9 ao.' Anche le cauàe che riguardano il Sommo Jln-
pentnUs ^na the si rifMàconù atta sua' proprieià pli*
¥0la,'Oi.ai /nòdi di acqmshdone fomdad neidiritto iA^
vile^ jt4;frannq,gittdica$e dai tribunali secondo le kggu
Un* applicazione di questo principio si vide sotto
Giorgio III re ^In^mterra. EgU ordinò un giorno
diehiui^kre nel suo pròprio parco di EiehPnond una
porta e una strada che servivano di passaggio ai pe*
doni da mo/tÌ4mnL Un borghese di Richmond a cui
era comodo- questo passaggio forse più frequentemente
che agli altri abitanti detta sua piccola città ^ s'eresse
in difensore d^ suoi vicini, e pretese che quandi an»
che il passaggio fosse stato abusivo nella sua erigine^
era divenuto col corso de^ anni parte delia strada
pubblica j che si era acquistata la prescrizione ^ e
cWegìi saprebbe forzare il re a riaprire la porta del
suo parco. Egli espose le sue lagnanze ai tribunali e
vinse la causa (Lettres sur TAnglelerre par A. de
Staél-Hoklein, pag. 170). '
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fu 3cìqho 4a ogni ac^ifs^i),
* X, Siniomo. Moderazione in mezzo atte vicende
In pih, tn metto*
lù^ «I Parì^ 23 ottobre iu9 m Madrid %ik ptr
i8ai lobftì i8«4.
M Fra i tratti caratteri^ - Il ministro d«lla gutfrr»
M siici che i giornali van diresse a! capitano géne-
'^ pubblicando sul conto rale della provincia di Mar
M del nostro re , citasi il drid un decr^i.dal qfè»k^
» seguente : Nella memo* ecco.i' artieolo. ohe fiiop-
n rabile giornata del il posisione coi contrapposto.
M d* aprile del i8r4> una u IL I propagatori di
99 secchia donna ^ mezza » voci allarmanti, o che
99 pfiua per la gioia, gri- » pronun^ùa^sero parola
» dava sul passaggio del n sovverttlrioi*^ eomor Wm
» principe , confondendo » Rtego F ti va la c08tita<«
n gli oggetti presenti e le » zioue I morte ai servili^
« memorie ti*ascorse : — *» morti ai tiranni ! ^iva
*» Viva il re ! vivai'ioipe- » la libertà I sono soggetti
^ ratore! viva Monsieur ! » alla pena di ilioffte *»•
» viva il re di Roma! », {Gazzetta di Milano 6 no-
n — La folla stava per vembre 1824 )•
M maltrattate costei allor-
n quando Monsieur, cal-
» mando con un gesto la
(v) Dion, Coòòius^yL 54
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il
j»-f»pih0e «flfinnwoeiisa ,
ff Je '4ÌW0.4 s«nrideii4f^ft, k;
i».,fttiokd'EiickpJVny^, ^ ^.,.,,, ^ .
«.&,, bufiti dpuvia^iMfp*. .,, ^ .,1 ^^, .
m g^a <eh« «Àv8)|o 4ul4, i»,. . ..., ...
o«t4iw ifa4 ) (<>•
XI. 3Ì4lMm. «&'<^u«3fn$i jmyoi|«^
In più, Jn menoì ' '
II»**. Nel o^lebre editto, ix® Uà Yiaggialore i)e-,
di Ttfpdoriocvre goto» pbe,. scrìve T impero di Bfarecco
r^^ m Italia nsA .¥ L«ev cq|i»«^ «eg^ : > . ;
., .. : ,. . H 4^1^ auew JoWà «»
' (i) iElMffe prova ,éh maggioaf' yn^àmmiont^ MaróAu^,
rctio, aU^iè la^pf^rfidiu di Avidio avendo compro-
messo gli abitanti de IP J sia e f infedeltà di Cahnsio
quelli deiT Eptto j fece abbruciare le lettere delttmo
e detr altro j onde salvare P'onore e id vita apSàmi^
^ja di fantìf^ mtpHèat^ in ^meik rongmi^ Andm
Augusto pcf^ Jb^urif^id9M»f^ degti inqiUeliJiomani^
quando ^ se^uen^ il cordiglio di Livia j perdonò a
Cinna e l'innalzò al consolato. Del resto j, egli i dif^
ficilissimo in pratica it distinguere ciò che richiede te
generosità partfóokttéj*'dà quanto l 4Hfltao dalla siem
renamdMica^ 9 nessuno, potreUe condannare JEari^
co IF^ per avere' la$cÌ0tq .f/ corso alla giustizia cantra
Barrihx e Clidtef,
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4^-
quasi snb gptdt uùliiatis
pubìicm , ni sic necessario
faeiai , delaior txistk ,
qutm tamen nos execrari
cmnino prt^Uemur, quanè'
vis vel ¥era dicens legibus
prMbeaiur audùij tamen
si ea^ ^f^ue ad aures pu-
hUcas dettdèf»^*iHtàràctà'
eonstitutus non poUterìt ad'
proharejjtammis debetad-
Ili ifnrtf. lì, ot .,
Art L. OcctM» segreti^'
SKjìte délàtióhièiis'fi^il ere-
dS'deIfèt} ^d èum qui
atf^iT^^'défert ; ad /ndi^
ciumyenù;e corweml'^ ut si
quod detuUt, non potuerìt
éd^hàre^'isàpkali suhfa*
eeai uUìoni»
•' ■ ■ \
tAttà smna$ nàcEBfto.^.
tnjttV^, ìnGttfXfoiAviÈ 8ÙSYÌ-
ii^T .ì>BTE!fnò?ris iiÌjtÌbiam^
^ g^d Judicium deduca^.
ianj, V9t èki priiMa hahea*
nà^'rù/isHiòei pneiUfit/kiane
<r<^Ì^^É^ 9A '¥feligietf v''«^
« pait àé$ {étóh m^ké^
« mans. Auskì une teireur .
W^'uikì^erielle i fcgoe-t-elle
m autour du «ouTeraio.
« Les ptiM confiaiM crai-
# goeDt le ' desjpote r iU
m craignent-se» satelKtes^*
*- ik- eraigocmt lieum •caiik<
« citoyens ; ih font qari^'
« quefois rédutts à craìn*
« dre lettrs femilleu ' »
^Journal des voyageSj XV,
p. 18-19).
Ifela loto 4faaBlà di
Hun-Kiar, o tutori del^
génei^ umano, i sultani
ebbet*Q ,' fin dalla lora ori-
giae , it dititlo di far e*-.
'dél^ ciasisiifi 'giiM\^io tftttn^
foi'diqi ìteste sepxw rendere
rngiqn^ a cblcctiessia. Ora^'
siccome ,.,ciajK^a'. potere
\ (i^uaM.fon^ cfairtiba) tende
^biWMléìeMe Hd ettendevw
siy perciò' attóalmènle it
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ri
43
4-JtowrniÌMto. Oiyr.'sultaM
<' '*' dMi*feÌMMk«.j .• < <.àf
' vS.'' He'fewpldrihfirai iS."" De^ tempi di Do-
e di TrajaiiO' dlòiHMi'Tft» miùano diceva Tacito:
cito: Adempio per ìnquisid^
Rara takpotùmfeììàéf^ ^'he$ ef k^àuU audiendi-
te , ubi sentire qwe yeUs^ que commercio: memoriam
ei qwB tentias-'y dicenB ii* ifu^gUb- ipiam cum voce
cei (Hist, Li). Ifec spem perdississemus ^ si tam in
-modo et 'pcnum 'iicimrrAS noimt^'poÉàtÉkto mmet óbli^
ruBticA, sed ipsiut vo&Jir visd quam tacerei\{yYiL
dudam^ acrcbur adsump- Agr. II) (t)» . .1
Merk f Vili Agr. Ili)- »
.,:..',... is . ...
•.• . XIL- Siail0«a • . ,-. .....
Mancanxa Suomini joumt tf.f4» im« impiliti .' .
In pia. Tn meno. , .
i4«* Sally aveva per > ^^^^Se esaminiaino l'Ii^
flBanpUiNii.dj^^ .la publ^ica ghìUepa «qd ^ju^sta nor-
ammiiiisiratione è tanto ma , condiiudereiiio che
piil cfttÌTa,|q^i^alto,è mf^ , Jla sua amoiiDisti^aziQDe ge-
ir 111 I iluM iinnji ii'j 'I »y
■ {1} D^.lempi.dL Xiberio-^dice Tacila .1. JiàÌBtiarea,^
genus horainum publico exitio repertum , et pcents
qiUlem 'buia^iaià. attit eanétìnm^ pm^ftmmmi ikp%'
baotur {Ann. IV ^ 3o). ...ì.
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44
il «MMko d0Ìk r«r- aerale è la più cattWa ;
iobpvate « TasUtt» giacché qaasi un decimo
'aiooe àdté tamt ittOdlt^ della popolasione è odiosa
L'aaMBa^9lraflp«it/èbtiaa% od assistita dalle limdsine,
q^anrio. Mto n .^oM» oé e le terre incolte, abban-
uomÌDi» né tenwni iMiliW donate al libero pascolo ,
«Miflfoiios sip^ -lllìe 4»rt^
: , . , ''.....-. 4i.L99ihl>. (9k••
.;,..;.!•. }^.AJRJ C Q,LQ ir £fiJ? a •
' -.-I -/ . .i4TcmiiiinxK'-ÀvroaiTAf« . • .^. s,
-. \;. . '. . •.•*.... , A .' '. ^-.^
' 1 l«vQrt>4ftUa autorità, possono .tssera ftdolU ài' mt-
.(lielitic. •.-,•• •»•■'■....' M
I.* Dirigerei ..:,.'
Direzione generale, o codici cifiV:^ criltti^aii;
Direzione particolare , 6 leggi relative alla topo-
grafia» popolazione,- oaceia^ pesca, agrìcoltora, mine-
ralogie y arti , eomneroio, eeo^ '
a.* Repr mere
Gli accidenti funesti alla proprietà, sanità e Yita^
■' • ì dèliuLVùììiia che li previene'; ' ♦ •
^ quindi 1 Forza armata che arresta ie dffbndé. "
' 3/ Soccoirere •
'Le forze fisiche i òspizj per gU' esposti,- pé' Vécdily
ikAM .JilA. .^uanmuu^LftA ama
P ..'■ nt..ht. .11 ; ■■ I >^ ^ .Mt lUiìii^i i\ liyw
(i> iMIfesisnrJ'Aivlatem' pat A. de StaekMeIr
Stein, S .. i ; .. '. V
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l'I'::'- * ' •■•;. , >-• 11.:. .:.' .r. f.. ., -.•
nato • domicilio; . > • r'". ...* o , r.
4,** Giudicare .mi-.- (. r ;•...;»./ •' i
Ne'triimnali civili e ik:tàaÈmmmùff*nUnj') *'.;:
Ne' tribaiwli crimiBali^ aÉSlHÌ ^i«ÉHÌIlMrfL '.r,
5.* RieoinpeMare eoa Bn^àaMi.. :'»'•)> ''j.-iii *" •:
Simbolica od 09éaìia»V'*V"|'>^ •tflMÉaL;^ \f
Beale, cioè deiiaffe4fitiAe;'é)Mnlb.ulo;iT ".<)
e."" Esigere inpotte ande^ «Mt JWii i|ì* Mn^o
pubMìoo. ai^u^ -li: r »
7. Pagaaa t>| iiiriiiiiaifcmyab jiiitii prtNin, le
> u' .M) I ,o'j-}CfiVhBHÌiCkM £.vi .,..'
:• . -, . .'* .< ..I /-ui».** •» f;.'r«'i"ì <n i! hi
• Si'jpdb<MÉBÉMwe il »aiatali;.Bèlb légpt. <•.•;• <
/ni&fica phàiimt i«mr)i, «i:<raldaiiai iliidftO' te^oié-
ftde.! BléakstB»:.dÌBM» «h aMirlwn|ki.;. dia > lui Ìt|idio
^el|eilég|[b ingftkir ìficbiadAili i«£ atriaii; .aftlnalaMtaf^
ridMdèed^bé donpiindlMpo^Agliélige. fiafithaift; :-
/3v^)£'«Mbiàfty ti ^e'iiailidirtavfli jMifcitiliV 0
plfir, Aicaca^iaM «li/élti,«riÉlinKU^ VlMidiiBnwlaat^ki
Da^leoe.dt|^AdAite^|li.a«Voaati|> M /^ a\k -^ .-:.•
<ii ». W* M oililllYOfl li
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9
tohio al cambio delle case , quindi lo statista eMUh
ne, o sia allo stato civile , cioè: :'^ . ;•( '1 e (;.! i
I.* Antorita paterna; ..j '\\
a.* Contrattai ■■■■iftatri; il* 'i i! /i'. i'..'f- ('nt '^,^'
4-* Diritti de' credittai^ .1 iT.t:> '.jj-jm »jt.'. ;' " .*.
5.^ {jièùiii* éaUpnpro^ttaMéyo : >
&^ TraslocaiiÒBè' driiidoibipilMt; f» !r * , ......ì
oi&9R>fj{JJBifi iUnUb AgUipluio j^ imi -ji'ti'.: "/)
8.^ Forestieri. .o m-; .e |
ol .oàWn|eièidiifHdai|ièiteìl|Mièè^<fsèmpiq^i/l .7
i.^ e 2.^ A scanso di ripetisioni vedi il ÌL^t^tfktmè^
pag. 143.
3.'' Nell^ isola Boièlfiiliff itf JBaltioo , 1' eredità dei
beai stabili tocca all'* ultimo de' maschi ; si suppone
che i piò. anziani abbiiOBi.'ìamato tempo d' assicurare
la loro fortuna e formarsi uno stato; Ma quando non
restano mÌKptfat nH^'*dis<aniiliri||i di esM^itofcmÉJBp iéilic*
(Oedewai'peri ouiélMridi fvUpofbiMfitra; Qnaatn \x>stittt-
-lìnae^w^iqtBvev phgiiaauuima é> ■s0|^lica:*i'jiiiitri«ib»
•«if.>j^<ignotfai:.à' 1aÉta.'*le>'al«ae ^^noali ^oiidic^'x ' ..1 vM'\
c>i:4|9 Iniomb deli; uadanìlà ihceovandaW dalltl leggi
ìginMcairveMo v^àtà^ìian ^r£keùC ^XXiYi tio) IMmjpob-
sibiliUi (di) iprfgare iè i d^i^i lavtòrÌBifiyÉ i • eoaditod um
tH4liii4i>ià.^%ctt9vitt^idiri}t9Ì«b]B si estfeaadcva JuRèrTe-
<Ì(liv:«rwllifigtt:YiB9i Ii,.s,.]y,..s. :^. Ansi JLXU^
37. — lUich. Ily g. «W'/ee. ii4ra0>V' ^^''''^'^''''9'V ''
-v'jf;f *lMiA|egge- inglese. vHi&aetf a la*priginnii a /chi
MoU^tMefoltani mwi yéoftwetoae *«^qwlnntt hai fttté
il noyisiato sette anni.
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lOccbU o comune, non pub in ISlfctìfFTaj^Bff/^'ffffi^
ad un' altra, acciò ella non AAItm manlenerlo in caso
di bieogpo, On-COJltó oaAD
7.^ Le stesse leggi . vietavano per V addietro agli
artisti r emipiMÉwi iTJwpeiiWMlitWitoifflMI^^^ ^ .'*-
sciavano «nipitt ìàmàk «i qwèaMpKs altro indivìduo.
A\V opposi» nel dicembre x8a4 t^ tenuto a Madrid
■diCCMglìolAilmiwÉi^eWpll^ t^Mibj^fqflIy^
gere a rientrare nel regno i grandi di Spagna ^ ^j^^J/g
toli>ftìir(4iWigMiìrtri ^rtifiMtf i^y^
Mio ^nmlaéljofeiQliiilw «Ito ÌtM»tofi«Bc^l^'«
all'ordine, fossero soggetU ad una jmèi9nM»^ri/ktm
fsyoaalfc AMg» ngstib ooiiiq albi) tla^bi^aa ilO
&» Una legge f^Bfpone9pMm\ìmJIÌj^^0kS^ Sm
cesso al Giappone, e a^'i^ W^m^'Xdl^S^'^^
Stato. — Il Sommo Poo(^Jii«^Uv>Mb3CKv4wì^
di un r/4 V ìmfottm-iìif^yttlkmm»^
beneficio i beni jb^f^voMiirv i^Wm . •))%«»c^m«>T ^.]L
Riconosoerete U JJHè^rth <lrlÌP^8Wti0^
troverete i delitti contro la proprietà pipM^ti^^^^e^S'
giof« pena di (juclli che feriscono hrfl^i^'^^ co^re.
Il codice inglese pix>dNlMÌll k<^piQ^i4À^?fWi^ ^lìf^
dU[>raèi|ì«bM)i)m (ihqiti^mof^m 'Ài§i>^mirJ9\f')
mtmm hottegn ,.«'iiN»r|into,<(48o|r. ^^O ^Wm,^m
•Msa, (aafmJ .Iin4a spìnggif c^ >mi .l^lNMf ^>hlA^ jMKj? V^
che si fa in loghiltetra della vita de' citUdio^i)rHè^
c^pomiJrl8rt»ow.:4S*^
cedemone conservava i suoi e i loro diritti; /pfii; j^
oopenmiAkMi iSpaitoojt ViomS^i i»:,**' Nft.;**».W»*
flotta ateniese, onfiM^tl.(:MW iW^Miml^jW^fi^Snti:!!
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I •
48 .. .
ctii^érè tfiift'^a'éé'Wr^gaìit^ e'Mcrifietrt la tua ma.
'riktt ÌXli',MÌ- AiiUf} ""■'•".•' ■ *'-^- ■■ ■ ■'
CAPO SECONDO
; lih r'ij-.i Mi., *I m/i «i ■; •• ? .•; «y • )" ,' v ( " '
b'".* f f^ r <ì«iMf >J 14.'. ì :
-««VìiébMtf^illneM i4 fQ<i*»o dividere al 'Jm
ijfcisii? ♦'^••••'!'' ^^' •" J.- • • '.- » ■ '»• •• ^ •• «^"•;'.
'^'''k^-ìl^joAékititìi^l^^ alk MtaU idegli> limili^ mèà
Gli accidenti della prima clàfete sagU^M mìmvci pnj
ÌlMHk'Adlé^'%dgùteMli-ealM't- ''• - --'^ ^^-^ "-«^
4.^ Tempeste^ sicdià ^ ^Mm^ èoft /-> l i < i • «
•3'».<<»'jftct^'>*"»r»*i ''i *-••• '•'^•'^^ • ••'•'•'^'•■' ■
•^Y:»ÌcifeVjttoietr'>^- '•'•'•' *•'' ■'• '^ • ••; •'•'•'
( l^'^éaDró^diJlie «iiitAdolii icon etti si pivveÉgoéoiqiife»-
SKI'^iGràétail O^se ne scenia'ildaiiiiid, serve' « nmin»
Vt'ì gMfli ^ 'dell^' fìnìx^illmealo i e6»e ; si • lìdao^ao . laWt
tóWiébtJV'^'^'' ■ '•** *•■*' *'' • '• • •- "•' •" •'• •*' ''•**
• •i.'*TtègoIiÌiiì«*ti 'per la'détuelfttfotfe ed^-erétiattr-iJiir
KK iMffitif • ' ^*'-' ' •' ' " - ■ •-■•• -" •' ''»
' "Ijf.^^Sitótft^ <K'c«hi{y*iie o^ spaM del mtàmmmtn^
iiaddosl'il periti6l6^éll''it»iid««*rotoe^ • « *■ -*« 1»
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49
2.? Fari e lanterne ne' porti, sulle coste, nelle isole
marittime ;
4.^ Segnali ne' luoghi pericolosi per terra e per
acqua ^
5.^ Illuminazione notturna;
6.^ Compagnie di marinari costieri che accorrono
in easo di naufragio; '.
7.^ Stabilimento di macchine flimigatorie per ria-
nimare la trita ne' sommersi ;
8.^ Distribuzione regolare di premj a chi salva som-
mersi, od altre institozioni ob serbatos cive$*
9.^ Blacchtne idrauliche per P estinzione degli in*
ccndj ; ^
10.9 Depositi d' acqua ne' teatri per lo stesso og-
getto-,
11.^ Distanze dai centri popolati prescritte alle fab-
briche di polve nitrica $
13.^ Prem) per V uccisone de' lupi e relative cac*
de ;
i3.^ Ideni per la distruzione delle cavallette;
i4-^ Diminuzione d' imposta prediale in ragione
de' danni ;
i5.^ Compagnie d' assicurazione, lo scopo delie quali
si é di ripartire sul pubblicò con tenuissime ed iu'*
sensibili quote quel danno che rovinerebbe i danneg*
giati. . ^
Gli accidenti della seconda classe sogliono essere
prodotti dalle seguenti cause:
I.* Paludi e vicinanza di risajej
2.® Strade strette e fangose^
3/ Inondazione delle cantine ^ '
Filoso/, della Stat., voi IF. 4 J
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5o
4^ Latrine e letama/ ^
5.** Macelli^ porcini e hovini^
e.*" Concia delle pelli j
7.** Macerazione del canape e del Uno;
AL* Gmilerf nelle chiese^
g.* FifMtriehe di sapone j, sego^ acido solfinico^
ammoniaca^ zolfanelli^ ecc.
IO.''. Uso del raptus pioinho^ ottone ne* vad^ la-
stre, bilancie per la vendita de* cpmmestibili e del
vino* ,
1 1.** PiUoù^ e sègrpti de' cerretani ^
ix** Feleni propriamente detti;
i3.** Peste;
i4-'' Vajwlo\
i5.** Febbre petecchiale^
.i6.^ Epizoozia^
17.** Idrofobia dfP canL
Le istituzioni con cui i governi reagiscono contro
le accennate cause, e che rappresentano i gradi del-
rincÌTÌlimentO| sono le seguenti:
i.^ Magistrati generali di sanità}
2.^ Medici di condotta;
3.° Scuola per leyatrici;
4.° Scuole di veterinaria i
5." Vaccinazione;
6.^ Ospitali speciali per le malattie contagiose;
7.^ Lazzaretti e quarantene;
8.^ Obbligo alle meretrici di presenUrsi settimanal-
mente alla visita medica, onde ottenerne attestato di
•anità;
9.0 Ispezione sul commercio d'ogni specie di oom»
mestibili;
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5i
to.<> Ispanone sui tibì che in piti paesi Tengono
adulterati in modo straordinario e dannoso alia saluile
pobbltOB» oeme, per es., in Inghilterca;
ii.° Distrusione delle bestie io&tte, ed in ispecie
da' cani idrofobi; *
la.^ Situazione salubre de' cimiteri ;
i3.« Legge che ordina l'asciogamento delle paludi
e le distanze delie risaje dalle città e bovghi^
. i4® fiegolamento per l'espurgo delle latrine e tra«
^orto dei letami fuori della città, ecc. •
CAPO TERZO
REPRIMBRS i DELlTTi: l.^ Pf>Ìl2lA.\
Le istituzioni volgarmente note con cui la polizia
reprìme o previene i delitti, e che servono a misu-
rare i gradi della sua attività e perspicacia, hanno
tre scopi:
iJ^ Diminuire il potere di delinquere;
a.^ Diminuire la tentazione a delinquere^
3.<> Agevolare la scoperta de' delinquenti. '
Questi tre scopi si otte|igono con limitazioni rela-
tive alle cose e alle persone ^ ai luoghi^ e ai tempii
pili favorevoli ai delitti.
L Diminuire il potere di delinquere.
(^€ose ). Il bollo de' pesi e delle misure tende a
prevenire frodi nella vendita: il bollo dell'oro e del-
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5a
l'argento scema il potere dì TODclere metalli igaobìlì
per neteUt nol^K.
La pubbltcaaone àt? segni che caratleriaumo le;
monete fiilse, dUnmoi&ce ti potere di smerciarle. La
stampa liiÉita questo potere che prima di eisb er^
indefinito.
Il divieto di possedere strumenti con cui si iab-
brìcano le monete)
11 dÌTteto di portare armi di» tagUo e da feoico la*
dlmente nascondibili^
il divieto di fiibbricare polve nitrica o possederne
ammassi, ecc.
{Persone), La facoltà di vendere veleni, tenere
osterie » alberghi ^ locande » caffi , ecc. , fare prestiti
mediante pegno, somministrare carrozze a nolo, ecc.,
si concede solamente a persone riconosciute dall' au-
torità politica.
La tegge ateniese che vietava il eonoorso di più d)
3t persone ad un festino, aveva per iscopo di preve-
nire i concerti turbolenti e le sommosse, ecc.
( Luoghi ) Da tempo immemorabile gli orefici , in
piU città, rimangono uniti in una particolare contra-
da, onde piti facilmente scoprire le frodi nella ven-
dita de' metalli nobili, e la compra di oggetti pre-
ziosi derubati.
( Tempi). L'ordine di tenere chiuse le porte delle
città di notte impedisce le sorprese del nemico, la
^ fuga de' malviventi , il trasporto di oggetti derubati ,
gli sfrosì, ecc.
L'ordine di chiudiere le osterie a celle ore della
sera, impedisce 1' unione di persone rìssose , allorché
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Sì
*90ioo rU^aMate dal Tino, e la facile fuga da' ferilorì
tra le tenebre, ecc»
In generale i goyerni hanno diminuito la possibi-
lità al &ko, estendendo l'istruzioiie po|>olaihe. Le
felse donazioni, i ùAsi titoli, i falsi testamenti erano
infiniti quando ii solo clero sapeva leggere e acri-
vere.
La divisione delle scienze chimiche ha fatto ^*
Óre i- fiiU>ri<9torì di prodigj , che vjyevano a spese
dell' ignoranza,, afoc
U. Diminuire la tentazione a delin^uenu
Divieto de' giuochi d' azzardo; . '
Annullamento de' contratti in cui la lesione supera
la metà del valor contrattato;
Tuta i regolamenti che limitano ne' minorenni la
figuaoltà di contrattare ^ *
Abolizione di processioni notturne, credute per Tad-
dietro. necessarie alla religione;
Distrunone di stampe e libri osceni; idem de'
teatri;
Sorveglianza sui bagni ne* luoghi pubblici^
Segnali sulle meretrici^ • .
Divieto di maschere offensive;
Esilii locali o proibizione a certe persone di com*
parìre in certe contrade;
Centri visibiC e imponenti di forza pubblica, pronta
ad arrestare e punire (i).
(i) Allorché nel XIII tecolo scoppiò la gran furia
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54
Io generale il pronto castigo del delitto scema la
tentazione delle vendette private^ ecc.
IH. Diminuire la scoperta d<? dèUrufuentL
i.o Nome alle contrade delle città popolose;
3.^ Numerizzazione . delle case;
3.^ Illuminazione notturna;
4**' Numerizzazione òs^ fiacri^ delle barche che fa«>
cilitano la fuga de' malviventi e 'I trasporto degli og-
getti derubati;
5.^ Marche particolari sulle proprietà mobili appar-
tenenti al pubblico (i):- ^
6,^ Bollo flel Qibbcicatore sul pan venale • snlle
manifatture d^oro^
7*'' Registiv) generale della popolaùtee contenente
Il sesso, l'abitazione e professione di oiasonn dttadìao'^
8i" Registro particplare della servitili precànòòne
pe' casi di furto domestico, corruzione e simili;
9.^ Ispezione de' cadaveri fatta da uffioiale pubbli-
penitenziale 'de* flagellanti , e gli abitanti d^ una città
andavano in processione a visitare quelli d* un' altra^
portando gran traUo un cane in ispalla^ o la spada
a traverso il collo j o la corda in segno di Seniore
que* castif^^ ecc.^ i Torrioni a MiUmo non volterò
quelle visite j e fecero piantare secento forche], a mi*
nacàa^ che fu bastante, * ''
(i) In Inghilterra^ ciò che appartiene alla marina
reale j ha una marca della quale e vietato Vuso nella
marina meroantile»
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ss
co pria della sepoltarfis precauzione eoQh*o gli am^
IO.® Obbligo ai chinuqghi d'aonunciare all'autorità
politica le ferite;
li-® Diffusione di tabelle stampate indicatri^ de'
caratteri fisici di malnVenti Uberi;
la.® Carte di sicurezza e passaporti denotanti i ca-
ratteri personali dell' individuo;
i3.® Obbligo (a Pietroburgo e a Riga) di far an-
nunciare sulle gazzétte la propria partenza, pria d'ot-
tenere passaporti^ precauzione contro i debitori (ro-
dolenti;
i4-^ Kégiitro degli {itti civili, ufficj delle ipoteche ,
ardiivj notarili , onde prevenire il falso , la falsifica-
zione degli originali , le doppie vendite, ecc. (i).
CAPO QUARTO
REPRISIERE J DEUTTi: 2** FORZA ARMATA
Fa d' uopo esporre i regolamenti e i modi, con cui
la forza pubblica viene
i,"" Formata ; 3.° Vestita ;
3.° Nodrita ; 4** Alloggiata ;
(i) Cki^spicga gti^lemend di geomeiria è cosireiio
a ricordare che i tre angoli £ un triangolo sono
uguali a due retd ed altre sinuU verità note a chiun-
que. Spiegando la filosofia statistica sono costretto a
seguire più volle lo stesso metodo.
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5."" Pagata ; g.** DiratU ; ^
6.^ Istrutta; lo.^ Amministrata;
7,® Soccorsa; 11.® Puoita^
8."" Servita;^ la.o Rìcompeofinta.
1. Fomumione^
Età richiesta dalla coscrisioDe ;
Altezza corporea per essere ammesso ne' varj corpi ;
Malattie ) che sciolgono dall' obbligo della co-
Qualità civili ' scrizione \
Durata prescritta al servizio militare del coscritto;
Valore d* un cambio ;
Valore del libero ingaggio , a vita ed a tempa
La legge inglese , barbara in tanti altri casi , è qui
umana. Ella somministra alla sventura ed all'impre«
visione un mezzo di sciogliersi dall'arruolamento con-
tratto in un momento d' ubbrìachezza o disperazione.
Il MuJdny aci che stabilisce o specifica la forza an-
nuale dell' armata , vuole che , ne' quattro giorni
consecutivi air arruolamento volontario , si conduca
la recluta avanti un giudice di pace od alu*o màgi-
strato civile y il quale legge ad essa gli articoli contro
la diserzione e la ribellione , e le dimanda il giura*
mento di fedeltà. Se allora il soldato riclama contro
il suo ingaggio , gli si rende la libertà , a patto però
ch'egh restituisca il prezzo dell' ingaggio , più Tenti
scellini ( fn 14 , e. 40 ) c^ titolo di spesa.
.ri
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a\ AUnìenio.
Razione oiylinaria di ..pane» tìdo ^ [carne , legna ,
foraggio in stazione » in marcia (i);
Che cosa si ritenga sidlo stipendio a titolo del vittoY
Se crescendo il presso del pane e aella carne al
di là di certo presso y il governo supplisca , come in
Inghilterra?.
Precauzioni con cui si assicura la bontà del pane:
in Inghilterra^ per es. , il pane dey' essere di puro
firumento , • la farina passata al setaccio , del c|ualQ
ì rq;olamenti determinano la finesza.
{i) » Lorsque le saldai anglois ^ en marche cu en
» canionnemeni , est nourri par le pubUcain ^ on doii
n bd foiirnir um pLu, chaud de viande^ doni le poids,
» aironi d'éire apprétée , sok d^une livre un quart ;
» une Uvre de pain , une livre de pommes de terre ,
» ou l'Afuivaleni eh ligumes% deux pintés de petite
M Mere, le póivre, le sei ei le inna^n néceesairee
» pour tassaisonnemeni » { Dupm j Voyage en An«
gleteire^ L J« pag. 160 ).
Dei soldaii portofjkeri dice lÀnki » Le soldat est
n nud payéj drecoit 40 rées ( à peupr^sctm/ solds )
n sur ùsauels on retieni encore queUfue chose pour
» son hahiUement i e* est une somme insuffisante en
» Portugal j et surtout à Lisbonne'^ du pain, une
» sardine^ et du maw^ais vin^font toute la noufri"
n ture de ces hommes , qui n'ont que rarement ou
n januxis de la viande et des lé^umes .... Peut-on
n bldmer la nation portitgaise si elle déteste le service
» militaire ? » { Voyage en Portugld, t /, p. 178-179),
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3. Cestito.
Oggetti che compongono il yestito del soldato, il
^U9le deve unire V economia , la leggierezza , la sa-
lubrità ; ?
.Ogni quanti mesi si rìnova^o le scarpe \ le cami-
cie, r abito, il mantello {i)l ' \'
Che posa si rìteiiga sulla paga cfel soldato a titolo
dell' d>ao?
Pi'ecayzjonì che si usano per' verificare là bont^
dell' abito sobaministrato dal fornitore. In rnéiillferrà ,'
per es. , si immerge neli' acqua pura e si lascia cbe^
si riliK pria di yestinie il soldato
4* Alloggio
Sìtuacione , salubrità , capacita délte caserma "per
V infanteria e la cavalleria ;
■ Esamiiyiry i metodi con cui si acquistano , si som- .
■ùnistrana , si oonsenrano gli oggetti. di cagennaggio..
(i) DeW {nfanteria spagnuola pria del 1790 dice
Bourgoingi 9i Choffue soldat avoU onze quaitos par
n jour ( environ 6 s. io d, j;3 ) sur lesqiiels on en
39 relenoit deux pour Unge et chaussure ^ sept pòuir
» leur ordinaire j et deiix pour pour^oir à leurs au^
» tre& besoins. On Ics hahillait a nenf tous les trenti
Ti mois^ et òri leur donnoit tous Ics quinze. mois un paire
n de souUerSj deux paires de has et dciix chemises»
( Tableau de TEspagne moderne , t.' 11^ pag, 82 ).
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In Inghilterra , duratile il incelo XVII , il Paria-
mento fece sforzi estremi per impedire al SoTrano
di rìcoii>erate i soldati' n^lte 0iie ^de' dttadkkt ; jfti-
raate li seóolo' XVIII si irfbrti^ > d^ impedirgli d( Hbi
ooTerar^i neltef eAse^ide; l9èllbi'|Mì'Éiifl( «epbéa ^i) l^iir*i
lamento troleva liberare'l-òkiddìié 'da! gyài^ 06^
Uigki'ehe^ci»Àp«nevé IbroF k tej^^leir alloggiò mi*
Utàrei Mollai «le^ekHMlÉ^ epoca tem'eva<'>elia' il -SbtMnci^
pMesèeabttiMM'déie trùsppé ^ita'a <(kmiò' dé^pri-'
Tllégi nadÌMUilil' Mei sèooié 'ibS 'didMMrei V é^po»
rìetaa ciuf ; Mnsa-la- ▼ieiiiatm*:'d(élié-''ti^ìppe'' iJniié,':
■dfer eM- po»ltt>ìla tttipedU« 'la'soVtei^ÌèoKr"dèll^'oM(ifl^
sociale ^néUe'eitft'^ìAlancliiester; ftrminghaili^ ÉktéP-'
fieU^CoYétitr^, Norwich é Ne«Uniigkam , teppe di^
artisfr» I q^iaH'dal i9i4 ^^ P^ mancando di làtofrò'
erano sempre proviti è ribetlarsi (t). ^ -' -' '-^ !
Gli scrittori franceà accusaM^ Napoleóne d'* avere'
dato ai' comuni 'te caserme , il •maotènimèÀCo d^le
qnali e#a si^mpre'suoeesso a spese de) minUlero déllar
guerra. Ita /conseguenza di queita ooncessione gravo-
sa, gn nfteiàU'dél gèmfo dinmndavan sommìni^raaidni^
e rìstaurì ai 7il^>«' in nóme del i^nisttero delta ^uérra,-
e i maire li ricusavano in nome dei ministro dell' in-
terno, il quaU li vietava loro nel conto preventivo o
bud/et. Continuò questa lotta anche dopo il ristabili-
mento de' 9òt4k>tii (ik).
'J ' ■ "r fy'<"' ■' '! '■■ '.'■■■ M »■ •
Ìi) Diipin^ Voyage en Anglcterre , ^ 7» ^. 166.-168).
2) Fìevé^ Corre^pondence adrninistrative , ./. IV ^
pag. 117-118). .•.....- ;: '
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6o
.iKsaiiiilpwee se* gli stipepi)! si^o propontkiMti qì
piMrzvi de^U oggi^ni nope^sitfj ifA Tino. Lo eearsp <lìr
paodio è '09UMI p«r cui i «cridati portoghesi fioerfwo
alhi. seva k cairìtà ki JLi«boaa«
. Jhn Inghilterra la pag$ del «oldalo a degli ofEcìalì
fissata da GugUelioa HI dopo la rif oluùoae del ì6S&^
riiaaseja ^te^oa flioo ni 1797 » a malgradp d^'am«
numtatp priano di moltissimi oggelti di' prìnuir. neoa«f
sita* I soldati .soffiritanp:e tacevano^ i marioari siri-
billllirQiip; vina U falto dimo^ti^ che la fiwta oav^e »
fimwid^bile ai nemici esteri 9 è impolf^to a: dettava'
Iflggi all'autorità Girile. Ell^ fa inflessibile contro I
Involtosi, e non aoconsentì ad acpordary? aumento di
paga se non dopo pbe ebbe ri^MdxlUo T autorità dal
Sovrano sulla flotta dello Stato.
Aumealo di paga , dopo determinati anni di ser^
mìo ; per es. in Inghilterra i soldati , dopo io anni
di servizio » rioevoDo un penny al giorno (io eeot. )
il doppio dopo. 17 annif Un luogotenente dopo 7 anni
riceve uno scellino al giorno (fi% i< 32).
, . & Ifiiruzione.
Nello stato attuale della tattica, la vittoria dipende
meno dalla forza fisica e dal' coraggio brutale del
soldato, che dalle combinazioni ìntellettaali di chi
dirìge, e dalla regolarità dei movimenti in chi ese-
guisce^ da ciò la necessità delle scuole militari e del«
Teserctzio nelle evoluzioni e nel tiro.
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6t
Nelle scuole o ne' cottegi militari gli elemeiiU prìn- •
cipaii da esaminarsi sono:
i.S Lesdenie e le lingue che vi si insegnano ;
3.^ Il tempo che si impiega per Urpararle ;
3.^ Il costo annuo d' un allievo.
NelP esame delle evoluzioni fa d' uopo'ossenrare le
regole che sa seguono per rendeiie rapide e regolari.
Una tra le règole osservate in Inghtlterra si è , die
ne' luoghi destinati all' esereino deBe reclute si marca
diligentemente sul terreno hi lunghtsza pretisa deRè
diverse specie di passi , a£Bne di abituare il soldato a
percorrere sempre lo stesso spazio focendo lo stesso
numero di passi.
Per comprendere Tutnitii di queste regole, basterà
porre a confrónto i risultati ; per esempio, si è come
segue:
Lamarda delle truppe • • » • Francesi Incesi
Pajr^oor>j Lunghezza: eentìmetri . . 65 76
dmarìo |Passiy per minuto: ntimert> 76 7$
Spatio Hn un minuto: metri. • . 494<^ ^7* •
scorso I In un' ora :^ metri 2964 • • 34^^ • •
Pa«50 oc- j Lunghezza: centimetri • • .65 76
celepoto f Passi, per minuto: nmmero 100 . loo
é^ksxio ila un minuto; metri. . . 65 83,08
scorso \ in tm* ora : metri. . . . • Sgeo 49^4>8o
. Ella è evidente la superiorità de' passi inglesi sui
passi francesi della stessa natura.
Quindi le truppe inglesi e francesi , allorché cam-
minano , dorante lo slesso tempo , scorrono spazj che
sono tra essi ne' rapporti seguenti :
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Tryppe . . . ». * Franai Ingksi
Passo ordinario. . . too * ii6
Passo aoceterato • . loo 14^
7. Soecorsù
.. Ospitali miUtari {fjà elementi statistici sono comuni
iigli ospitali civili , de' quali si parlerà in brev^ ). .
Quanto si ritei^a al soldato sulla sua pfga negli
oq^tali , venerei , non venerei ?
8. Servizio*
Magauini militari; con quali metodi si provvedano^
regole per la distribuzione (i); precau^oni contro le
frodi (2).
Fonderìe di cannoni ; fabbriche d' armi per conto
del goyemo , cioè molta spesa e non ottimo pro-
dotto.
Metodi che si usano nello sperimentare le armi som-
m.inistrate dai fornitorì.
(i) In Turchia è affiato ignota Parte di formare
^ammassi di viveri ; la truppa vive alla giomaia colle
vefiovdglie che si procura ne' dinforfd del campo, ope*
razione che in brevis^mo tempo riduce il paese alla
miseria.
(2) Tra le numerose frodi dé^ fornitori v*e la se*
guente nella distrihuvtone deW avena ^ con apposita
macchina si taglia . minutamenie la pa^ia , quindi si
frammischia aW avena nelle razioni.
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63
,, Q, jDirexione.
Qu^t' artioolo cosiprende tutti i gradi militari dal
liaporak al generale ;. ,
. Il rapporto tra ciascun grado ^ la massa de' sol-
dati che gli. è soggetta;
I doveri , ì diritti 9 gli onori ;
Le conditioni pcx ottenerli^ per esempio anni di
aervizio od altre f ualità, ovvero se si vendano al mag-
^r ofietenfte come in Inghilterra.
IO. Amministrazione.
Uffici mUitari che dirigono il materiale e il persO'
naie dell' armata ; ministro della guerra ; direttori-
ministrì^ consiglj d' amministrazione^ ispettori in capo
^lla rivista; sotto-ispettori, commissarj di gueiTa, eoe;
analizzarne le iocumbenze.
Ro^porto tra la spesa d'amministrazione e la spesa
totale dell'armate.
Costo d' un soldato in ciascun reggimento : per
esempio in lughiiterra costa Piqfanteria di linea per
testa 761 fr. 90 e.
Guardie a piedi . • . 967 » ^6 3»
Dragoni 1222 >» 49 ^ ^^c.
II. Castighi. '
La qualità de' castighi che permette il codice mi-
litare , i delitti, più frequenti che si commettono , |a
procedura con qui si verificano , i tribunali ordinar)
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e straordinarj che li giudicano, possono dare un^idea
deil^ umanità o della barbarie d'una nazione, dell'ef*
ficacia o inefficacia delle leggi j dell'integrità od ar-
bitrio de' giudici y della docilità o indocilità dei sdl«>
dati. Più particolarità, in apparenza minute, fermano
l' attenzione del filosofo, e sono sprezzate dal pedimtft
che non ne scorge né i rapporti," né le conseguenze :
ne citerò una sola. Nell'armata navale inglese non
y* ha come nell'armata di terra tribunafi ordinarj pè*
delitti piti comuni. Gli officiali de' Tascelli sono inir^
stiti del potere d'infliggere all'istante e senza altra
procedura o giudìzio ai marinari ugualmente che ai
soldati un castigo proporzionato al crimini, che non
sono abbastanza gravi da essere giudicati dalle grandi
corti marziali. Altre volte il capitano non poteva fare
dare sul dorso nudo d'un marinaro piti di dodidl
colpi , con frusta di nove rami , per una sola n^an-
canza. Ma i capitani , volendo procurare maggior la*
titudine alla loro autorità , facevano applicare due e
tre dozzine di colpi per ciascun delitto un po' grave
che essi suddividevano in porzioni di ddiUii così, per
esempio , si puniva un ubbriaco :
i.^ Per avere violato la legge militare
che vieta V ubbriachezsui t dozzina*
2.^ Per avere avuto querela con qual*
cuno essendo ubbriaco i idem«
3.^ Per avere disobbedito, essendo ub*
briaco , a qualche superiore t idem.
Attualmente é lasciato alla discrezione del capitano
il numero delle frustate da inflìggersi; egli non deve
però permettere (dicono le nuove istruzioni) die né
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^ afficiaH itrfèrìoiri^ ni ì sejBiplìci nariiiarì Aéùo trat-
tati con sopax4iìerìa .e erodeltà dai loro superiori,
BgK telo ha diritto* di condannare ad un castigo cor-
porale^ ma non deve giammai ordinarlo senza motivo
ragionevole 9 né più severamente di quel che meriti
l'offesa. Tutti gli officiali e T equipaggio devono es^
sere piesenti a ciascun castigo; il capitano stesso deve
esservi per giudicare se è convenevolmente applioato.
In onta di qtieste racoomandasloni che tanno onore
al governo da cui emanano, sembra che (per lo piir^
i castighi corporali siano stati sino al presente ammi-
nistrati sui vascelli, inglesi y con un rigore che s'av-
vicina alla crudeltà , il che si potrà riconoscere dal
passo seguente, estratto da un trattato di Mac Arthur
sulle corti marzioH.
« Ni la flageUation , ni le chàtiment du gantelet ,
» n'on èie jamais aussi sévères dans l'armée que daos
n la marine. Douze coups de fouet assénés sor un
» dos nu, suivant le mode actuel de discipline , par .
5» un aide-boatswain, équivalent au moins à cinqnante
j» coups appliqués par un tambour , avec un [fouet
9 militaire. Cela ne vient pas tant ancore de la dex-
m Unii de Texécuteur maritime, que de la plus gran-
j» de épaUseWs dureté et sé^érìté de l'iostrument du
f> stiplice , eroployé par les marins. . • On se déman-
m dera sans doute , d'où nait cette différence de sé-
w vérìté dans les chàtimens infligés avec le fouet à
» neuf queues. La reponse s'offre d'elle-roéme , lors-
9» qii'on réfléchit qu'aucune conr martiale inférieure,
M andogue auz cours régimentaires , n'esiste dans la
n tnàrine. Les capitaines de vaisseau sout ohìtfgky par
FUasof. della StaL^ voi IV. 5
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39 VuBULge iiDoìÀDorldl clu aerivroe , de ne pas infliger,
M pour une mediocre oflense, plus 4e douie opups. 4^
» fouet sur le dos dépouiUé d'un mariii. Car» ^ la
f9 £iuie méi'ite un plus grand chàtiment ^ oii ^cni eo
if. référer au jugement d'une cour martìale* YoU^
» pourquai c'étaik rancien usage dans la marinai d'em*
» phyer des fouets à neo&.queue^ 9 d'uo . tei poids
I» «t d'une ielle oonteiUure j, que la force wipìpyée;
« pour aMéoer'un seul coup aveo uà 4^ cea fouets»
4» est ^gale à celle de quatre des fonato emplay^ daoii
39 l'jjnnèe de terre. (1) »,
IX Ricompense,
Oltr^ le ricompense onorifiche (àke M>ao segni di
coÉivensioni Indicanti valore o fedeltà, $i danno ai
9iiUtari f\h speoie di ncoropens^ reali ^ tra queste si
possono contare : .
i.^ Gli aY€Jnzamenti pi^o^ressiTÌ nella gerarchia mi-
litare 5
a.^ La parte che tooca a ciascun ordine .nella, di*
■visione del bottino ;
3/* Le pensioni di ritiro e quelle delle vedova e
de' pupilli.
Relattramente al primo articolo » la legge inglese ,
aifine di menomare gli abusi del. favore , determini^
il tempo che si deve passare ia dascun, §rado , pria
(t) Mae Arthur , tom. Il y pag. 33o«. -^ Dupin ^
Voyage en Aagleterre, tom. IF^ pag, ar.
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d essere piX)inosso a] grada ìmioèdtaMacnte sup^
riore.
y» Kissum , pria d' essei-e giunto all' età di sedia
» anni , può ottenere comando neli'«niiata«
» Per dwenire capitano^ fa d^ uopo • avetfe servilo
» tre anni almeno come sobalterno.
» Per divenir maggiore, é nesdssario il sermio di
T> sette anni, mio de' quali almeno nella qaaUtà di
n capitano. . .
» Finalmente per salire al rango di luogotenente
» colonello , è necessario essere stato maggiore ed
« av-ere almeno nove anni di serviaio ».
Ma se ({ueste ttiisure soli saggfe, la sedente é pe$««
sima* Ia InghUleiYa , dgéi uomo che ocoopa aa ia»*'
piego puU>IÌco, enrike o militare, loìriifuanla fireisQ*
a poco come sjoa proprietà legìiitimà é inalienabik. là
qtiestci modo gli «iftciali dell' armata sono giunti adi
dppròprìat*si i ioroT gradi , cambiarli o venderli^ cane
patrimoni o feudi. Nonsdlo il governo inglese -sQffrcv
questa strana alienadóne de' gradi militali,- ma è^rli^^
sol^nemente rieoBosciuta'e- stabilita oott regolamenti'
NeOa drvisioàe del bottino la tegge ramava aeoosl.
dava quasi* tutto ai patrizj cbe erano i capi , è qtMsl*
nulla alla plebe de' soldati ^'hkk^gge inglese seguendo
le stesse traccie , divìde il bottino in parti come se»*-
gue : ' . !
Pcld-mai'esciallo .... 2000
Generale in capo . . . 1200
Luogotenente generale . . 800
Maggior generale . . . 4^0
Brigadiere generale . '. . 3od
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68
ColoimeUa ...... i5o
Luogotenente colonnello . loo
Maggiore 80
Capitano So
Luogotenente / • • • . ao
Quartier-mastro dragone 12
Piccolo stato maggiore . . 8
Sergente 5
Caporale. • u tj^ .
Soldato I
£ indagine di flomma Importansa V osservare , se
alle ricompense ) o per dir meglio ai favori che ri-
ceve la truppa, corrisponda la tranquillità del Sovrano
e delle nazionL La storia de' giannizzeri permette di
dubitarne^ Dachi i sultani confinati negli harem da-
gli intrighi e dall'ambizione de' grandi funzionar), non
ai mostrarono fìh alla testa degli eserciti « i gianniz-
zeri , colmi di benefizi e di privilegi , divennero og*
getto d'invidia per tutti i Musulmani che non tarda-
rono ad introdursi nelle loro file. Da <jueU' epoca la
sfrenatezza » compagna della mollezza e dell' ozio ,
z^ introdusse nelle loro odhas (compagnie): l'arroganza
d' una moltitudine armata non conoscendo ritegno »
andò di giorno in giorno crescendo. Que' soldati, per
r addietro A valorosi , cessarono d' essere il terrore
de' nemici y e lo divennero de' cittadini e de' prìncipi
a' quali dell' esistenza e delle prorogative loro anda-
vano debitori. Instrumenti di tutte le turbolenze e ri-
bellioni 9 imitando le legioni di Vitellio e di Ottone, .
disposero a loro talento dell'impero.
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i3. Rappord tra la fona armdki e U nasmne.
i.^ Rapporti tra r«otorità mìlitara e T autorità
eivile ;
3.* Rapporti tra la massa armata e la popolazkNie ;
3.^ Rapporti tra il costo delia massa armata è le
finaiuBe della naùone.
I. In alcuni paesi V autorità militare riconosce un
limite nell' autorità drile , nella maggior parte le i
superiore e af&tto indipendente. In Inghilterra, il
principe è il capo supremo dell'armata: ella non deve
obbedire che a' suoi ordini, e dere obbedire a tutti i
suoi ordini , a meno che non Tiolino le leggi fonda-
mentali. In qnest' ultimo caso l"* obbedienxa stessa s»>
rebbe didiiarata ribellione alla palvia. 1 colpevoli ,
qualunque fossero il loro grado e il loro rango , sa-
rebbero condotti avanti i tribunali , e invano produr-
rebbero ordini superiori. Questi ordini non li salve-
rebbero dalla vendetta delle leggi. Non ne citet^ò che
un sdo esempio. Un soldato j posto a sentinella sopra
de' puntoni , aveva avuto ordine di fieir fuoco contro
ohiunque tenterebbe di passare il recinto confidato
alla sua custodia ; egli fece fuoco sopra un Inglese il
quale aveva disobbedito alla proibizione intimatagli ,
e lo uccise. Fu inseguito dall' autorità civile e con-
dannato a morte, in onta del suo ordine.
Air opposto le costituzioni imperiali stabilirono in
Francia il principio che nissun processo legale potrebbe
essere intenUUo contro un atto arbitrario in se stesso,
ma regolamtenie ordinato dai superiori. Citerò un esem-
pio poco diverso dall' antecedente. Una sentinella ese**
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gumse V ondine di fiir ftuKsft 9df>ra i prigì^nierì che
comparissero ai cancelli della loro prigione : altri sol-
fdaftfty pet deòo brutale di sangue^ s' uniscono a lei
e fenno fuoco come essa. Due commissioni miliari
soao idMirìcate «li giudicarli» Tutti furono sciolti dal
'delitti* d'omicidio, e gU ultimi solamente Tcmitiro ri-
messi alla polizia del consiglio di guerra dei loro
corpo (i).
Ih Inghilterra è TÌetato » sotto pena di 5oo fr., a
qualunque officiai militaire^ l'entrare per forza nfil*
l'altrui domicilio senza ordine in iscritto, d'un giu-
dice di pace, il quale non può rilasciarlo se non in
-oasi espressamente specifÌGati. In forza di queste e si-
mili misure, gli Inglesi vanno ripetendo: la fortezza
J^un m^ftese è. la sua cosai il qtiale adagio è la trar
dazione dell' antica legge romana : Damus tutissimum
■Cfoque refugium atque receptaculum siL In Francia il
militare che entra per foi^a nell' altrui casa senza or-
dine , soggiace all' amenda di soli x5 fr. ^
Le soperchierìe che commettono i militari contro i
cittadini , non sono indizj d' ottimo governo (a/
(i) Dupin^ Voyage en Anglcterre, t, /, pag. i-a.
IpL) ti Le prince Ipsilanti ddsirant récompenser la
n fideUté d'un Esclavon qui Vavait servi en qualità
» de jardinier^ Uva en iDoa^ lors de sa nomiruUion
» à la prìncipmité de Valachicj une compagnie d'E-
9» sclavons qui fait dans son palais de BiicìiarcU le
» servite de gardes du corfjs, Lcur insolcncc sxirpasse
» meme celle des soldats turcs, Je vis un déuu:henwni
99 de ces scclérats revenir en triomphe de'la punition
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7t
n. L' eccedente fona armata relativamente alla po-
polazione in tempo di pace^ il costoso mfanteniroento
a fronte della scarsa tlnanza , dimostrano (ne' piccoli
Stati ) o un timore chimerico o ana vanita ridicola l
tale si i il caso , per es. , del cantone di Ginevra*
Confrontando la sua popolazione di 44><^oo abitanti ,
e la sua truppa regolare di S8 1 soldati , colla )[>opo>
iazione e b truppa degli altri cantoni svìzzeri e dei
piccoli Stati della Germania , si scorge che la fona
armata di quel cantone supera proporaiooatamente
quella de' paesi sopraccennati. Il sacrifitio o la spesa
che subisce il cantone di Ginevra per questo articolo,
ha orìgine
l.^ In un timore chimerico , timore d^una sorpresa
attualmente atfalto improbabile;
a.* In un' idea irragionevole , cioè nella supposizione
Ae quella 'for/.a potesse bastare a prevenire quella
sorpresa ^
3.^ Fors' anche ne' piccoli Stati s' immischia qual-'
» infamanée qui fin infligge à un boyar pour venger
m ì*konneur ae leur corps. Un komme • de leur com^
n pagnie avoit poursuivi une jeune JiUe jusque dans
9» la maison de son maitre ^ mais il avait éU force
» de cesse r Sa pour sui te ^ et apres quelque correclion
» qui tnéntait sa conduite , // nx^ait été mis à la porte
Ti par les domestiques de la maison. Le crime f ut er-
» pie en vertu dun ordre du prìnce mime , par la
9» supplice ile la bastonnade sur la piante des pieds, ,
1» que le boyar subii publiquement aans la cour de sa
fi maison en présence de la populace >» ( Thomton ,
» Etat actuei de la Turquic, t, II, pag^.^SG),
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71
che do6e di quella Taiiità cbftinduoeTa la rasa a gon*
fiacsi- oade uguagliare il bue.
£ siccome le (ab|>riche piccole sono sempre più co-
stose ch^ le grandi , perciò il manienimento (T un sol»
dato ripartito sopra ciascuo abitante sale a lire gine-»
vrioe
Nei cantone di Ginevra i8. 3, in Francia, i4- u
Ed il mantenimento di tutta la truppa assorbe.
Mei cantone di Ginevra 2/3 , in Francia appena 174
della rendita annuale.
L' autore ginevrino che ci dà questi confronti , os-
serva, che molti stabilimenti pubblici di grande utilità
non possono essere eretti nel suo paese , perchè il
ipantenimento della truppa richiede i capitali che sa-
rebbero loro necessaij (i). Passando dal piccolo al
grande , lo stesso riflesso potrebbe essere applicalo
alla Russia , unico Stato che in Europa , avuto ri-
guardo alla popolazione , supera il cantone di Ginevra
in forza armata anche in tempo di pace.
Per diminuire le spese della forza armata si & uso
attualmente netta maggior parte delle amministranoni
francesi di piantoni, l piantoni sono uomini' armati ,
vestiti ed armati militarmente , che portano in fazione
una sciabola invece d'un fucile. L'esperienza ha di-
mostrato che un uomo in questo arnese può fare age-
volmente piii di dodici ore di sentinella al giorno.
III. Giova finalmente «saininare i doveri cui è ob-
bligata la truppa, i quali si riducono a due prÌDcipall:
(i) Fa^^Pasieur , De la troupe soklée » pag- 46.
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?»
a) Serritto ordinino in tempo di pace » cM ob-
bligo A stare in sentiiielh ogni giorno, ogni due
giorni, od ogni tre , pia o meno^ con fiiooltà di pò*
ter attendere a qoalcbe mestiere né* giorni Kbert fiiori
de' quartieri o no ;
h) Senrisio straordinario io tempo di goerta, il
«pale pure ha la sua latiladine. JN eUa repubblica ato^
niese il soldato, dagli anni i8 ai ao , non era ob»
Uigato a prestare il suo senrisio che nell' intemo del
paese ; dai ^o ai 4o i poteva essere condotto a guer^
i^ggìAiv tooti dell' Àttica ; dai 4^ in su rientraTa nel
primo limite P obbligo del suo servizio. Il consigtio
militare di Ginevra volendo unire soldati nel 178S
dice loro in un pubblico proclama : « ils ne courenl
» point les hasards de la guerre, ni la fiitigue dee
n longues marches dans les changemens des garmson^
« ils soot sédentaires dans la ville de Genève (i) 9»*
In Inghilterra, un cittadino , qualunque sia la sua età
ed. il suo rango , non pu6 essere obbligato di pren*
dere le armi che per la difesa del territorio. In Fran*
àa , e generalmente nelle monarchie europee , 1' ob-
bligo del serviào si estende alla difesa ed all' ofEesa,
secondo die ne giudica il sommo imperante.
(i) Faiiy'Pasteur^ De la troupe uAUe^ pag. jS.
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7*
€APO QmNTO
SOCeOARBREr
I diversi messi con cui gli Stali^ supplisoono alh
ttaocansa delle forse fiòche , mentali » peenniaHe de
loro concittadini 9 costitoisooiio il lavoro più inléree^
sente, giacché. fenno eessare il sentimento doloroso
che cagiona lo spettacolo della miseria inerente aBa
amatta ed allo, stato sociale.
la sodelà presenta l' imagine d' una fU>*
Moa, nella quale i lavori dì ciascuno sono neeessarf
a tutti^ perchè dall' unione di tutti i lavori risulta il
fNTodotlo perfetto ^die venduto paga i lavoranti , coA
l'interesse generale della società richiede che vengano
soccorsi i svoi membri bisognosi , acci^ presto si rl^
staUliseaiBO le forze languenti, acciò non resti scorag-
giata l'attività dalla prospettiva d* una . miseria asso^
luta ^ e quindi contìnni i4 movimento e la vita in
tutto il corpo sodale»
1 $ Dmco* EtemenA pik ^neraU
eomuni 4tfj& stalfUimenti di pubblica batèflcenta.
Gli elementi che esaminar si debbono nella mas-
sima parte degli stabilimenti di pubblica beneficenza,
sono i seguenti :
I. Edijizj',
a. RendOa;
3. Spesa '^
4^ Popolazione soccorsa ^
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' 5. Condhióni per esserti soccórsi -,
6. Metodi d ammihisirazione.
A ) J^i/izj.
Negli edifizj destinati al servizio degli ammalati,
si debbe considerare
t. La posizione;
2. La salubrità;
3. La tapacità:^
4. L* economia'^
La posizione vuole essere esaminata ne' suoi rap*
porti ;
1. Co' punti cardinali^ cioè se le infermerie godono
della pì& firvorevole disposizione , voglio dire sé si
dirigono da levante a ponente , onde trarre partito'
nel verno dal mezzo giorno, nella state dal setten-
trione; . ^
2. hìTaria più o meno' ventilata ^ su di che ili»
fluisce ki posizione sopra collina' o in una valle ^
3. Alle acque correnti' ed abbondanti y alle quali
devono essere vicini gli ospitali ; '
4- Al suoh circostante'^ cioè paludi, risaje e si-
mili centri d' infezione , dai quali devono dietare ; ^
5. Alle abitazioni de* cittadini , ai quali non de-
tono nuocere.
Osservo primieramente, dice A dotto marchese Ma»
ias|)ina, che mentre eoa tali stabilimenti voglionsi
soccorrere i poveri oppressi da malattie, non>devesi
trascurare la salute e il comodo del rimanente de'
cittadini, onde conviene che tali febbriche'troviiiti
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76
collpoate in siti appartati e separati per modo che
agti abitanti non derivi danno dall'unione di tanti
mali raccolti in ano spazio limitato , sia per la tìcì-
naoza delle abitazioni, che per la comunicazione delle
acque e delle cose che sieno infette singolannente da
morbi contagiosi .... Debbonsi poi collocare nella
parte inferiore ddia città , purché sana, afEorché gli
scoli non cadano ad infettare le acque che serpono
agh abitanti y avuto riguardo anche ai Tenti che do-
minano , cosicché da questi non vengano verso le
abit%ùoni trasportati i miasmi di que' luoghi , sog*
giorno di tante infezioni.
La salubrità dipende dai quattro primi elementi
della posizione e dai seguenti :
I. Capadtà de' locali divida per la popolazione che
l'abita (dovendo essere assegnate a ciascun ammalaio
6 in f tese cubiche iParia^ i numeri inferiori al '6
rappresenteranno , sotto questo aspetto , i gradi d mr
sabibritàl cioè crescerà questa decrescendo quelli);
s« Malattie esteme collocate in sale piti ariose;
3* Opportune separazioni , ostacolo alla diffusione
de' contagi ;
4* Frequenti aperture e tubi di comunicazione ,
▼eniìlatori, trombe, giri d'acque e simili ;
5. Piccolo numero di piani, giacché", in conseguenza
della leggierezza dell'aria infetta, il secondo piano
resta ammorbato dal primo, e così successivamente ^
^enza parlare dell'incomodo ne' trasporti e nel ser«*
vizio degli ammalati;
6. Pulitezza negli infermi , lavati entrando , e ve-
stiti con abito del luogo pio; nelle sale , frequente*
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• 77
pulilt ooQ àeqpB dicalot od altro; m' letti a
àelo aperto apehe a poitiiie dàme^ nella biandberia
ed altre suppellettili; netta seggette, oao ta« di ramo
e ooperdiio a Imttentè ; negli utensili di eacina di
ferro fuso. e oen di «raBie.
La capaatà si riconosce dal niiatcro de* letti prò*
ponionato al numero degli ammalati, e oonvenevoU
mente distanti , dall' esistensa di locali per cucina e
speaeria, bucata e roagazsini, bagni e passeggi, al-
loggio degli inserrienti ed uffic} d* amministraùone ,
accettazione degli infermi e deposito de' morti,
L' economia negli edifitj risulta dalla regolare di-
stribuzione delle parti, per cui la. cucipa a la spe-
xieria non distando dalle sal^ essendo unite da por*
tict e gallerie le diverse sezioni, non essendovi parti
inutili, riesce agevole il servizio e la sorveglianea,
B) Beiate.
% utile il oonoscere le fonti da cui esce la rendita
della pubblica beneficenza, per le seguenti ragioni:
I. Se la rendita consiste in terre , case^ cnediti e
simili^ giustifica più spese fttte dall' amministrazipne
per esigerie \
3. Se comprende molti oggetti facilmente deperì-
bili, rende ragione delle venditi:, delle permute, dello
scarso profitto ;
3. Se consiste in sosoiizioni, serve a misurare, le
abitudini morali de' cittadini^
4- Sein collette successe nelle chiese, indica Y in-
tensità a l'ìnfluauia dal principio religioso;
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t. 5. Se io offiikle'«va(ituali|.raoeoke ia oitodi jdreeniy
4iBìostra quale di questi -è più officàòe^ qmudi èiior-
na a |)refefirb ad altri, cee; ; . :• . . i
• 6. Finalmente la ;Oogtilaione: óiAe tfhàbtk della reo*»
dita può, in più casi, porne f ài ;eTÌd«iaa la frode chà
▼oncbbe' diminuirla. :
'' ' Eieneo delle rèndite più domuhi
dèlia pubblica beneficenza,
1. Affittì di terreni i _/, . _
2. - di case /^»»'Wa;
- 3. Iàv«Ui in |/'«'^J.
- ' 4* Interesse di capitali ; - \
'5.' Doni e limosine^^ •
6i Soscrizioni regolati^ «
7. Collette nelle chiese ;
8. Una parte del prodotto delle cassette poste fuori
delle chiese;
9. Legati in cate di mforte ; i
10. Centesimi per ogai lira sulle pubbliche aggiu**
dicBxioni;
11. Imposte sui teatri^
12. n sul lotto;
* i3. » sulle carte da giubcò;
' i4- Parte dell'imposta sul daùo alle porte della
città;
' i5. Parte nelle ammende e eontravvennoni;
16. Rendite de' ragazzi qùalnnque ; ammessi nd
pubblico stabilimento; ,
17. Idem de' pafczi, degli ic&beciUi'e sim'ii 1
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5^
i8. Vendita degli effetti de' morti nel fàiUlBco
stabiliinento ; . . D
19. Prodotto de* lavori deik |Met)il«MD€ iOOOOM*
ao. Pensioni di allievi (p. e. ostetrioi j^
at. Pensioni di ammalafi' nòli poveri ;
sa. Prodotto della farmacia -flfiMirlièiiMito. Salpub*
blico stabilimento ; . , ! .: >
i3. Vendita di avanti. -i- .j ...
... . • i • • : -'
C) -t%Mr... ". .'> ■• ..,. !
, ■' j. '
La divisione delle ^ese in rami 'distinti sbmiAbii-
stra sicuri messi per riconoscere le.feodi e Ja^iiégli-
genza dell'amministratore.
Elenco delle spese pia cqmuhi'
della pubblica beneficenza..
ì. Fitto
Frumento , pane , farina y
Vino, , ; i
Carne, lardo , burro ,
Olio, aceto, sale^
Frutti
Abiti e
Biancheria,
Bucato.
Iitlli,.
MobiU,
Il f^estUo
III. Alloggio
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8o
ttinii,
Combustibile »
^ GoiCHttiimi • rlpafMMi*
Vf.^Salute . •
• ' :ICcUo Mabihnoito
China ^
Drogherie ,
Altre medicioe.
Fuori dello «tabilineolo '
China,
Drogherie y
iJtre medicjne.
V. Lavoro
Blaterie prime »
Strumenti ^
Paga de' poveri pe' loro lavori.
VI. Spese diverse per .
Intrusione ,
Culto,
Sorvenrioni ad altri luoghi piL
VII. Amministnaione
Manutenzione de' poderi e delle ^se,
Spese per viaggi, •
Imposte j
Salar)
Medici e chirurghi} ostetrici, impiegati, ed. altri io-
senrieuti,
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PeiMNM O «OTV0I19ÌOIU a|li itf^ìti^ ,
SpMt di pr«c44iir«9
m di oanc^lkm,
L il oWHWO aomMle dtUe
TesleMÌw» deilt oMMria » dk# iMiatlir
In k fmM» tmwtfwì w n' 1m al-
le qiviU • entro V cwm > pietecìpMK> a éivette
•pem di •oeoQni ^ t' esponebbe dunque ad evrote
dM beeMe b «otaoM delle pwnwf fefwemiie d^cb»
itttiiQ flUbittaBienl» fvirtimiare colla ikti dì coaaararf
il nomerò totale di quelle che unsero a spaio deUa.
pubblicti hattefioBoaa ; in ima parola » U mimerò dei
soc€9m i mtifghf€ dei Huin^fo Jkìh fertmii Ae K
rkMVlfera,
IL Dividendo la popnlaaiono soeaoiaa io Fagiano di
mtàf. di territorio^ di tasso» d' eià^ di profeMiane», si
bffino piti nonne per oaiaoseere le eause datta aai^
ili. La spesa totale jdivisa per la popolatone me*
dia giornalmente soooor&a da ciascuno stabilimento^
come, per es.» negli ospiq pe^veodii, negli ospitali
per gii ammalali, ecc. , iodica il costo annuale e gior-
naliero di dascun individuo i p^ c^. il costo gioma*
liero d' qn indÌTÌduo a Parigi nel tSaa Cu negli o$pi«
tali fr. I. 76 e, negli ospiti fr. o. 84-
Filoso/, della Suu.^ voi IF. 6
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8a
IV. Si conosce k dorata media delle malattie o del
soggiorno degli ammalati neli' ospizio ^ dividèndo' il
numero delle giornate degli ammalati pel numero de-
gli usciti per guarigione o per morte.
V. Si trova la mortalità degli ospitali unendo 'il
numero degli ammalati esistenti nel primo di gennajo
agli entrati nel decorso dell' anno^ è dividendo questa
somma pel numero de' morti (i).
Gli ammalati condotti ' agóniezanti o morti edtro il
giorno, non devono essere posti a debito del luogo
pio, ma deir indolenza' che trascura i rikied) , della
speranza che facilmente oi lusinga^ dell'umana dèbo**^
lezza che a stento abbandona i prdprj lari^ de' viaggi*
faticosi d' estate o d' inverno che rodono gli ultimi
fili della vita, dell' amore, de' padri che vanno a mo-
rire negli ospitali per x'ìsparmiare ai figli le spese
mortuarie.
Le età, le professioni, i territorf che danno mag<«.
gior numero d' ammalati, e le malattie più dominanti,
somministrano risultati infinitamente utili alla medi-
cina ed alla pubblica amministrazione.
La diversa mortalità deUe sale ed il diverso costo'
delfte medicine consumate rappresentano , in pari cir-
costanze, le diverse abilità de' medici che le dirigono.
(i) Si trova la mortalità dc^ ospizj dividendo per
365 il numero delle giornate^ e suddividendo il quoto
pel numero de' morii. ...
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83
E ) Condhtime per essere soccorsi.
La limitatone delle rendite ^ i varii «copi cui aoyao
de&littati i luoghi piiy la Tolontà stéssa de' tutatofi ,
fjongono de' likniti alla sommimstrazione de' socoorsi ,
e richieggono certe condiuoni in chi li domanda; Le
<iondizìoni piti comuni sono le seguenti:
I.? Patria,
a,<> MalatUa^,
ÌA Età,
4^ Profòssione,
5.» Povertà,
6.^ G>stuttateMa.
( Patria )•• Sono pochi gli ospitali de' quali dir al
possa ciò che il conte Verri dice deli' ospitale di Mir
laqo: » egli è aperto ittdistinl»m«nfte a soIHcto del-
9$ V egra umanità senza riguardo né à patria uè «i
» religione. Il turco, 1' ebreo, il oattohco, Paccattolico»
« purché siano ammalati e poveri, ivi trovano ricetto
» ed assistenza.
(Malattia). Più ospitali non ricevono gli amihabitìr
cronici, altri rigettano i venerei se non pagano quaK
dbe somma giornaliera.
Affine d' estendere la vaodnazione iu prescritto nel
cessato regno d' Italia , che i posti gratuiti ne' licei*
convitù), ne* collegi e simili, sarebbero ricusati a quelli
che non fossero stati vaccinati, e quindi rìaMmeftserQ
tuttora esposti alla malattia del vajuolo. .
( Età ). In forza di questa condizione in alcuni ospi-
zj non, si comincia a soccorrere se non chi e giunto
a certa età, per es.j 70 anni negli ospizj [pe' vecchi :
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«4
si eessa di soccorrere dii 4 giusto a eerta altra, per
ef.y i4 ^mÀ negli ospisj degli esposti maschi (pia o
meno né^ diversi Ami).
Lo donne incinte non sono rtoevuto negli ospizi
per le partorienCi se noit dopo il sfittino meso^ ,, ecc...
(Professione), Nelle assooiaóoiM volontarie che si
fanno tra gli artisti per soocorrersi in caso di malat*
tia, inabilità al lavoro, o mancanza, il sootxirso si ri-
stringe per lo più nella sfera della loro professione.
( Poi^ertà ). È questa la condizione piii generale e
sine 4/ua non; quindi in pratica giova esaminare da
chi siano rilasciate le fedi di povertiu In alcuni sta-
bilimenti non basta l'attestato del panroeo» è neces-
sario quello del fobbrìoatore , nt^ziante , traffioaote
od altro da oui dipende Ite persona bisognosa. La ra^
gione SI i che i patracUi si trovano in siUiasione qnast
oppbtta a cpella de' fiibbricatorL Essi non hanno al-
cun ìnfeeresse a negare le fedì a chi le chiede eoa
fcbo picfento^ è tahroka per ragioni di prudenza si
trovano costretti a segnarle anche per ehi non le me*
rila. L' uoMna debolezza, rioasa di trarsi addosso odii
e maldiceBiei e non è insensibile ali* elogio di gene-
rosità che le tributa il basso popolo» Mai s' addice
altronde nd nomini ohe per loto istituto devono pre-
dlea«e ad esceettare in modo partioolai^e la compas-
siate wnso s' poveri, il mostrare severo rigora , che
par taètaka i necessario freno all' indolenza > e che
conviene più ai bbbriealori che ai parrochi.
F) Amministrazione.
SeV amministrazione de' luoghi pii, come in qua-
lunque altra azienda , fa d' uopo esaminare :
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i.S II numero delle penoiie ebe serreno lo slabi*
limealo^
%.^ V ononno ohe noewoM e i poTOili eren^
ifi 1 aiellMli di* m seguono per k regobiilà del
L Lo perm» eddéllp 4» lne|jbi pìi ei d^ìdonoper
•Jo fili in i^OTÉÉD «dam ki togkne dei scfoisio «be
.piettaooc ' • !.. .. .
1^^ Sendzio genendej direttori , ispettori » eeritloA,
ngioMeri^ iswRierf/ingegoeii, eeci
a^ Sèrmm m^diìoèj teediei, ehinirghi» speiMi, pni^
X^ ifìMtdo Arlmietoy di^ d dvile e rrfigkMO, moe-
sth e eaecord^ $
4*^ Sèrvùii» moiofiakj infemieri, faeehinì, conorL
Portigoamido «tabilinkenti «koili» gtota porre a cod-
frottto le uaMe senFentt e lo tnoMe soccorse.
II. ÌHeigà oociror) de' sdfaNillertn, giaediè in pici slé*
bìliiiieBU il «ervhio éf^ prìncipeli direttori i gratuito,
si debbo osserrere se oresoeno deei^eseendo :
1.^ La mortalità amua;
a.^ La diarata media deUe malattie ;
3.^ Il costo gioraaliero de^ ammalati.
In questi casi T interesse pubblico dello stabilimento
si trova posto sotto la sorvegMania delt' interesse par-
ticolare degli impiegati : essi diTengono mutui ispet«'
tori sema incorrere odiosità.
Negli stabilimenti simili presenta altro punto di con-
fronto ia spesa del servizio reìatì^amente aUa tnassa
soccorsa.
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.:|1I. Il primo tilòb per. cui ^dovuto. «Inglo ad
Un' ammìnistraziofie ^ iì è la regolarità de' .regi$in,j
4M^ftochà si pup iminedìataioiBDte- ntrovate cauta iklie
cose e delie persone che entrano nella sfera deli'aaìeiE^
idà, «cguicne li. movimenti dall'entrata all^uacita, dalla
compra al consumo , dalla prima malattia alla 0iiaft«
gif ne od alia. morte.. Questa regolarità ciipaniiia tempo
«i direttori^ àpèsa alk stabilimento i* lùuioffi al t/opft'
no , e svela nel tempo stesso l'indolenza e le frodi
.degli impiegetL. . «
11 secondo titolo all'elogio si è Io •joerre <fué soo-
4for$i Ae si cambiano in immediata vaniaqgh^ iblle fami»
gUe j ed escludono la probabilità di divenire Camiti
4iUo« stravizzo) quindi, iti pari cire(Wt40ze» sono preferi-
bili i soccorsi in natura a quelli in danaro; tengono il
|>f9sto di mauso i vaglia ossia bofù: i soccorsi itt denaro,
^h^jffiv lo piU vanno a finire |ion nel banco del^pa-
nattiere ma niella cantina' dfcll'oste^ sono i peggiori di
tutti. V^ggo la saggezza dell'amministrazione de' luo-
ghi pii di Panigii, allorché leggo che i soccorsi a. do*
micilio consistono in o^fgelU di wtto (pane, carne^ fa-
rina, zuppe y pomi di terra , ecc.)» in oggetti di ve»
stito (tela per camici^» pdB&ilijai per l)ambinì, scarpe,
letti, coperte, ecc.). 11 prefetto delia Senna, non ha
«sdegnato di .dire che nel 1819 furono distribuiti in
Parigi 6,736 paja di zoccoli, ecc. (i).
(1) Rccbercbes statistiques sur la ville de Paris et
le département de la Scine ^ 1823.
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;87
^., U, |tno litolp. all'/eb^o fij è /f seguire Ut persona
bisognosa chesj,incap€U:e di rampone , dipende doli al-*
p%U*yohntàj ed interessai le altrui^ passioni alla di
ì^ :Comef!vaxÌ0ne. Voglìoup essere citale sotto questo
.i|ftùx>ip ki precauùoiii con cui T amministrazione de^
.esposti procura di cpnsenrare loro la TÌta pressa Ip
balie ^ campagoa , e promofere la loro educazione.
Ja&tti nop è la compassione ma l'intere^ .f^ìp ^^
duce le balie a ricercare un esposto \ non è qi^indi
meraTigUa se la maggior parte di esse sono indiiSe-
reoti a ritenere lo stesso bambino lungo tempo , or-
Tero ateme diversi successivamente. Anzi la mercede
del primo mese venendo «.con. ragione, pagata antici-
patamente, e restando alla balia, benché il bambino
flKHi arrivi, a oei^i^rto., ne se^ioecbe /tutte le sipfitre
eventuafitìi della neglifeiiza s'unìscpno contro di lai,
senza che alcun prì,vato interesse ^ concorra ad aUqn*
tanarle. Perci2i la prima ricerca ih questo aflhre si è,
se la mercede delle balie cresca in ragione de' mesi
del. bambino ne' tre primi semestri, della vita ne' quali
d. maggiore la mortalità. Se è fissata in questo modo
la mercede, la vita dei ragazzo è guarentita dall' in-*
tarasse della nutrice.
T regolamenti francesi raccomandano ai maire ed
ai parroohi di campagna la sorveglianza' sopra questi
bambini , ,ma queste raccomandazióni vaghe non so-
g^ono produrre grandi effetti sopra la maggior parte
degli uoniint. Conveniva dire ohe, tra i titoli d'avan*
«amento nella carriera delle cariche e degli onori, si
conterrebbe la minore mortalità de' bambini esposti;
cosicché, io pari circostanze ,. quel maire o quel par-
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m
« rooo smrMà préferitOj ttel camUMe M ffaée M mot-
tadttft de* sutUtitli baiiAiiii tardri» ttiaore.
H ttMtto piti ghcUftc |>cir iDipiors^ • tiltticìte ìfen
dolere f*attiiiiittWtrati<me ddb pubbtiea bfeaitejfeUrti ^
ri è hi ptibbtieKii lielit «pese ertogate è ckf ytMiltAli
tfklteiiub. lé ìf^vfOiiikbtB , tale non m iBteiMnMrafis ^ m
inaili fede , ^die if^rrebbe ftaMui} 'thnn^ufllÉlhiéeiie ^ t^
IfèltMib In ^bbRcift e gitntlf ottnb là I6il> Modelto
ÌboÀ |wt>tètte di telò {^y
CAPO SESTO
Iti tmu» de MdMie ibrm de* MmiMlK td efc
Màgfloli qttbtUNil die tiHM tMMtre^ lo tMiittl 4 il»
HH^e «iN'eMMiie di tre prineSpaK rfettwnli ì
fi) Il falso zelo burocratico mi costringe a cUane
V operetta intitolata i Tableau de rinsUtuI poar les
'panvres d'Hambourg, redatta sid manoserkti «fef Aé*
rone di FVoght dal sig. De Bianchi s9gn*aHo éi'gé-
binetio di S. M. Vìm^eraiore d^'Austria^ 0 Mamfota
per ordine delia M. S. : alla p. 6i si legge: « Jljaut
m regarder comme une des principales causes du sue»
« cès de cet établissemenZ {jd^Hamhourg) la publidté
« dei coauptea. Elie prAnem imire /hutde tm infiM-
m iitéj des qu^eUe est AsMie « ks inspecàSÈms et tee
•f administrateurs ne soni plus indiffbrews sur le Home
« ou Vapprobation publiquej et Fon n^apas à crain»
« dre aue l'admùiistration tombe entre les mflins des
M subaltemes trap sou¥ent intéressés à tembrouiBet.t»
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«9
t.^ Tempo aeeetterk» per «WM^gnkg il difillo con*
sJ^ Coito del plrooesw io tutle le suo ranriiM»
ùoDi , cioè oooverio d'ovvoetti » tpeee d'tiAeb » ift«
deaninasione de' testimonj, perdile di tempo, eoe*
3.* PvdbMbà M swceew^
L Thmpa. fieeo oo oenno de' prinéipeli hieri eee«
emm e duìiù e«MVgeoU cbe ti diflbodaiio per lotte
le wotre dille ibcilelà, aieolre le liti ritneogooo mn
a) loteretsi de* cepitali che restano senso lm«
t^ Ibrcodi IMO coOMguHe dagli opeUaj tini nmodi
a toretfoi
1^ AUHlà di pRi intrapreodltori rinmèfé itiaUÌTe ,
oioè II docbplo deHa potata subitn dagR operaj;
IJ^ ftaaigKe oneM eoi ì toltn la rendita ;
e) ^alimenti forzati di pt^bi negotiantt cui T ioe-
aoiìotie del (eredito imped^ee di pagare i loro dèbi*
ti. '— FàlttOMenti leeoiidat^ ciigionatì dal principale ;
f) Valore dejjM oggetti die ristagnano ne' magai»
«ni senso smercio in fdm e proporsionatamente d
iralore delle cause antecedenti , quindi nuoto areno-
mento nella produzione e ne' trasporti ;
^ Ooflmi die il corso dd tempo cagiona alle terre,
aHe ease , agH oggetti mobili , danni die una parte
flon f/nò riparate e dieV altra ha interesse d'accre-
soeie;
h) Btoke Tito torneate dal dispiacere , dalfineertex-
sa, dilKiMgosefa, per cui la sòdetà viene smunta de'
oepitsK che Akrono necessarj a produrre le loro ahi»
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9^
fila € di«.è;ti«QeMano vimièTare/
Se il Damerò delle cause è grande e lunga 4a. so*
ipeil^lttWQ»*la saèieftà laague io Uitlè 'ktsue ationl,
€fifne hdgaef un iwnio.ein.nuifica l'-am iibera é.aa*
ìu\^pfi^ •.*•'* . • • . ••
Ma , tra la precipitasione: de' Bey, cIm* dbddotitf le
CBM^e eolla Màabola alla inaDo.y e la lentaaa^^ ddla
carie del lord eaoqelUeve d^ngUlleiTa^ Ve un tntno
d^4«fabile delta .persone di:b.uona fede. Arresfìaeaod
un istante in questa corte per riconosdereil fatto e le
» Le lagnanze sui ritardi che «offrono i ^t^ge<^
^ ,^Hfè^ qoite:del lord eanoelliere^ .dieeva'tt.iig; Wil-
n liam nel i8a4 nella Camera de' Comuni, tono i^ti^
» che d^l pari che gi^nerali* Il desiderare un processo
m innanzi alla cancellerìa a chi si votrebbe colpito. <li
» grave disgrazia, é una frase passata . in. prorve Aio.
» Un processo simile si trasmette p€r eredità di.ge-
» negazione in generazione , e l'enormi^è delle spaea
«•.procedenti in parte da questa stessi lente<4a spa^
i». Tenta - molte persone lese ne' loro 4iri|ti .e le ^b-
3f bliga a tollerare ingiustizie ». • . ' v
Riconosciuto il fatto j ricordiamo le e4U4e prin»
cipali : t , . . . i
i.^ Una delie cleoni- dell' acceiinatQ di^rdlne é
Tuoione de' ppteri politicai e giudtciarj QeUo.stessDiAn
diriduo, ciò che impone «iP esso un carìqo.da nea
potersi sopportare da alcuna umana forza, senza eon*
tiure r inconveniente che presentano le/iypelliizioni
dalla corte giudiciaria del cancelliere alla camera dei
pari , presieduta dallo etesso cancellieri» » « composta
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9«
qmaA esdusivaMute: dai patri: deU^ordki# gìÉdBtiarìo
porti > tottó . V inlaepi dettl^irO' ciqpo*
a.^ 'La secoada causa si rifonde nella grande <{uan«
tità di liti , risultato d' una gran ricchezza o di una
'grande smania di liti^rè. 'Mei 174^ i capitali deposti
alla corte ascendevano a i,!t90,ooò lire stedine (3.o
milimù di franchi), e n^ i8ao questi capitali forma-
vano reDorme somma di 34 milioni di lire sterUne
(85o miliom di franchi).
3.^ Si adduce per terza eausa la condotta degli
avvocati , e ciò può benissimo accadere ; ma le armi
degli itvtocati sono tratte dall' immeosoame^^le della
legislazione inglese , dove si trovano mille leggi anti-
che e contraddittorie non mai legalmente abrogate ,
che bastano ad offuscare le più evidenti ragioni e far
nascere liti le une dalle altrJ. Altronde^ se Io studio
di queste leggi richiedeva i5 anni sul princìpio del
secolo passato So e attualmente , come ho detto di
sopra 4 è chiaro che la società non può comprare il
loro servizio se non che a prezzi altissimi. La con*
dotta degli avvocati esondo una conseguenza dello
stato imperfetto della legislanone, tntt' altro può mo-
yeme querela fuorché il ministero. Findiè lasciate
sussistere le paludi^ non avete diritto di lagnarvi che
le zanzare vi succhino il sangue (i)^
(i) Un secolo fa^ lord HaU^ allora gran giudicrj,
confessava ingenuamente che non avrebbe potuto dare
una buona definizione del furto ^ giusta la giurispru-
denza inglese^ tanto sono ambigue e contraddittorie
le decisioni, def tribunali sopra un punto sì evidente
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9*
4^ LocdPPeei (miilisiro dell' interao) sméh la qMtta
causa nell' oocanone soptacdlala ^ attorohè ,
( Rem^ encycìe^é&qa^ p fey. 1^34^ Z'' 365 )• Si piò
quindi sospetiare quale sarà la confusione sopra ma*
terie prù astruse, JÈ da dò dedurremo essere cosa
pik sotprendente dke i ffudiéi. facòkimà giormtimeHie
stppióeare persone per tifolo di fiuto y di mtidh «èe
un avvocato tenti di provare dke dW ì Ifioro iffrn è
,ladro. ...
Altronde i tribunati inglesi tenendosi strettamente
ai senso materiale della legge ^ presentano frequenti
ocoasioni dì vitSària ai d^nàori j baeterà eisstr qual*
dksjkttok
Un mercante di tabacco viene chiamato in giudizh>
per avere mischiato erbe straniere al suo tabacco. Egli
prova che non v'era Fpmbra di tabacco nella sUa
' merce ^ e i iribunaH lo assolvono,
' ZVv mercanti di btsoi tsniti in soeiétà s ttejsamdosi
4sd una fiera a diedero il loro denaro da custodire
alla padrona dell osteria , mentre andavano pei
loro affati. Alcuni istanti dopo P uno d^ essi venne <s
ritrovarla ^ ed accertandola che avevano bisogno di
danaro per una compra , ridimandò la somma ^depo*
sitata , fotterme y scomparve , né f intese più a par^
lare di lui, I due altri tentarono processo alla don*
na^ perchh aveva dato il denaro ad uno di essi^
mentre si era imfìeffuita a non restituirlo che ai tre
mercanti unitL il tribunale condannò la donna, Lav-
vocato Na^y che cominciava allora la sua carriera
nel Joro j la consigliò d appellare e si caricò della
difesa. Ecco il suo discorso : la mia cliente ha rice-
vuio il denaro dai tre mercanti tanti ^ e confessa che
non deve restituirlo du: a tutti tre uniti. La somma
h pronta ; compariscano i tre mercanti e saranno
pagati' immediatamente. — - Questo discorso cambiò
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g3
•VéìÈfpo àdi*MnBh c«t»eelli«re^ tioanàh tre gTi Ari
atti del suo disinteresse quello di co«p<His«r« col pro«.
prìo deudro i suoi mpiegatì per farli lavorane in'
forili feriali^^ è dunque evidente che il loro lavora
ordinario non oorrisponde alla somma delie eausa die
vendono veolìlate avanti quel tribunale e cbe sono
cresciute in ragione delie riecbesse fi).
. Anche i proceasi criminali soggiacciono ad una ien-
teaca che non si crederebbe possibile se nop si rioor-.
dnssa che l' Inghittem è il p«es^ delk conlraddiaio*
ni : ff Dans quelques oNntés , dice Howard » Its pri-
« soQs ne s'ouvrent qu'iMie foi$ tUfiut tme atmie, hìnn
interamente t opinione de* giudici^ è fu la prima
origine della ripuiaaìone di quei celebre giureconsulto.
Gli Ingleti , per prosare che nel loro paese si segue
la Irggc ieUeralmenie , st^fiono citare un uomo il
quale aggiunse una terza ruota al suo cabriolet ed
una quinta alla àua carrozza j per non pagare Pim-
posta suHe vetture a dae e a quattro ruote,
(f) La rendita del lord eaneeWere d'è i!i,ooo lire
sterline ("Soo^ooo fr, ), dò che non è n^lto , dice il
suUodato lord^ per tuffici tanto eminenti, tanto im*
portanti ^ tanto complicati, — Proposizione che forse
nessuno vorrà negare , ma tutti aggiungeranno : se le
cause si trasmettono da una generazione alP altra y
il prodotto di quella carica sì eminente non corrisponde
alla spesa che fa il pubblico per mantenerla. Spinto
da questa conseguenza il ministero incese annunciò
di voler unire una commissione, onde trovare U fui*
glior metodo per toglier di mezzo i ritafdi , s&nplifi'
care i processi e minorate le spese della corte del
caneeWere,
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94
« ée$ faomtiies innoeens peuvent étre eàipriscnEinés pén« *
K dant onse mois.
«Une des causes qui obligent a lai^ser uà* si long
«e intervalle entre les sessìons' en de cei*taines TiUet ,
«e sont ies frais de rentretien des juges et de leur
« cortége. C'étoit cette craiiite qui avoit amene l'usage
«r de ne tènir les assises a Huli que tous les sept ans.
tu Un criminel y étott depuis trois ans ; dans cet io-
frterralle, le principal téoioin mourut, et on ne put-
te condaniner le coqpable. Depuis oe temps les assiiea
« s'y titennent ious les trois ans » (i).
IL Costo. Quando il costo delle più piccole cause
supera il valore del mantenimento annuale d'una fa*
miglia comune, si può dire che la giustizia è negata'
alla nazione; pare che questa supposizione si verifi-
chi più volte ne' tre regni uniti della Gran Bretagna.
» Uno de' mali, ossia una delle piaghe che infestano
9i V Irlanda, dice un viaggiatore, si è la diflScoltà di
fi ottenere giustina dai tribunali e l'eccessivo prezzo
9» che costa. Le leggi che devono proteggere il po-
9» vero, sono tutte a vantaggio del ricco. Un paesano
A» che deve riclamare un pagamento di io lire ster-
9» line, non ha probabilità d' ottenere giustizia se non
7> ne spende 6o (2) m.
(i) Etat des prisons, des hopitaux, ece.^ tom, Ij
pag. 33-34.
(a) Nouvelles annales des voyages, t XXJIy p" 4»q.
99 Un ade bienfaisant ^ passe sous George lì ^
M dice Howard ^ ordonne que le creancier foumisse
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95
Il procedo crbnioiile tton è mmo coMdso, ^iiBta
i' assentone di Benthimi : » La moindre dépenge d uye
» pouTf aite dsBs une eour ordioam de (ttslioe , eit
M de 38 litrcs steifings, somme à pe« prés égùeJk
99 la subnttance d'nne fiuoilfte. oommvne ' peur me
» Bauìée: oomment peat oa e«{Nérer qa*utt hdomie |Mr
39 esprit pvbUc «'«spese è un tsaccifióe si. oonsidAv-
« Me , iodependemoMat' des embarras de toute ee^
» péce? » (i):
Le tane tasse ohe. si debbano pagare pe' divecsa
atti giuifieiarj, tasse che tatrolta constano da pubbli*
che tarilBe» o sono note a quahinque legiile|o, diren*
gono documenti presioai in questa indagine (a)«
» une pension de 4 sous d' jingieterre par jour aà
99 dehiteur qu'il Jait enfermerj mais cet actCj chservi
» encore dans ùs comtés de Middlesex et de Surrjr^
» est presque sans force par^tout ailleurs j parce tjue
9i les moyens de -rkclamer ks seoovrs fixòs par. la
» ìoi soni hors de leur pouvoir, On en voil un grand
n nombre dont les dettes n'excèdent pas vingt livres
9» sterUngsj il en est qui rCen doivent que trois oà
» quatrcj et qui soni confinés pendant plusieurs mais,
» Tous souffrent de la disette ^ parce que les frms
» qu'il en colite pour forcer les créanciers à jourrdr
n la pension alimentaire que la lai exige tPettXj égede
» la foible somme qu'ils n'ont pu payer n, (Op, cit.
tom, /, pag, io)
^f) Traile de lég^lation, t IIIj pag. 11 3.
yi) Bentham dopo d? a^ere , presentato una lista ter-
ribilmente lunga (ielle persone addette al foro inglese^
aggiunge: Non si può offrire meno di cinque ghinee
a ciascuno di questi signori ^ e una tale somma non
li impegna a nulla, I piìt moderati j in picciolissimo
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9^
in ProkdfUiià dei nuxesw. Pangwando bi wam-
ma delle carne tMt quali i tribunali deascfo bianco
colla tomna di quelle nella quali decìaevo nero»*» ha
la probabiltlà o T iaqifofaabilità di buon suooeiMi. Il
bianoó e *l aero riprodiieandcMi freqnenteiaente, hanno
aiilorittato il detto volgam hmkent sma mdem fiài».
I corpi nomli acquistano una riputaaiof pubblica
corno gl'individui: una letie di lanUnae oortanfrinenle
giuste, profimdamente pensate» procum loro b stima
de^ naslooall er degli csteris una serio di isniswt op**
posto ossicuNi loro lo spseno di tutti. Dodioi secoli
dopo lo stabilimento dell' Awepago, Demostene acoeiv
tava die non si era giammai potuto convincario dln^
giustìtia {propasmone ohe alcuni fatti^ bendii assai
pochi^ smeniono )• Quindi V oratore osserva che V A*
reopago era il solo tribunale , la giurìsdiaicme del
quale era stata rispettata da tutti i governi che si
suQoesfero in Ateue^ monarchiai arUtopram, deinocra*
sia. S^tlo gii Arconti decennali , i Messeo) offrirono
di sottomettere al suo giudisio PoKcarete die si era
renduto colpevole d' omicidio, dopo d' avere implorato
iuvajpo 1% vedetta delie leggi contro gli assassini del
suo figlio. All' opposto 9 allofchi leggiamo che gli
numero j esigeranno almeno una gliinea per far poca
cosa^ e una meaza ^ùnea per far nienie. ji^ occhi d'un
legista inglese la modicità at? scHarj sarebbe una nota
<f infamia. aSi ha bel dìre^ ma la giustizia non è resa
se non se a quelli che possono vagarla^ e sopra loo
persone ve n* ha y^ che sono fitori della protezione
della legge ( Eevue encidopédiquei/èt'. 1824^ p. 363)*
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Ateniesi praferiitkno i conij^omme^ ptopoMi da àri«
stìde atte decinodi de' triiwiDftiì ordinari ^ e ch^ le
pubbliehe asnenUee di qndhti ^rano ideaette^ ncloùo-
.sCMUiib a quale fpn^o eoa, salilo il pno»ov Ad qwak
sprezzo erano caduti i secondi.
AUe porte de' ti-ibunall si ferma ; un' opinione la
quale annuncia al pubblico che co^a debl^ sperare o
temere. Attonchè nelle «alioaiiierB m nelte tmìù vcri/ete
ia oonfidènni e la petulania éul- voko dèi trufidoré ,
riocertezaae'l tiniore sopra quello del gàlafeitnoMM »
nutetB un pessimo sintovboi Fate miglior faresagìo' nel
Mentre il giureoontvho s' inoltra per seguire tntb
i paist del piiecesao ed esamtaare le preoauziooi ib^
Téntite dal le|jislatore per rendere improbàbile V eh*
rote nel giadlee «'e- qiseUé die ne impedisoomy fa cp^
ntzione^ lo statista dimanda ai segretarj : . .• <m
Quale autòritii elegge i' giudici?
Quale li può deporre?
E necessario pvocesso per la det>é6Ìilone ?
I fatti sono verificati dal giury. eventnak o dai
gindict stabili?
Si usa o :no il dibattimento pubbUoo 7.
II relatore ha diritto di votakre ?
Quale p1oii|iitài basta per là decisione?
' Quante caìisé sopfa loo giudicate dalla prima
istanza. Tengono Rigettate dall' appello 7.
Se r appello e la cassazione sono cimeòrdi coàftro
Ja prfma istanza y soggiace questa a perdite^ in regio*
joe del valore della causa?
Dopo due sentenze conformi della prima istanza e
FUosof. delta S(aL^ voi ir. 7
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dell' appello , è pi^rmesso il ricorso alla cassazione per
titolo di mamfesta ingiustizia o violata procedura T
L' onorario de' giudici ha qualche rapporto col nu«
nero degli atti giudidarf, col prodotto delle tasse |^
ovvero colle multe?
A quale pena va soggetto un ^udice convinto di
corrufiione?
Alla massima parte di queste quistioni rispondono,
gli stessi codici di^ procedura, i quali attualmente
sono pubblici presso i governi pih incivilitL
Confrontando il numero delle liti presentate ai tri-
' bunali ne' diversi terrìtorj e le circostanze di questi ,
sì Terrà a scoprire a quali cause si debba la mag-
gioranza, cioè se allo spirito litigioso degli abitanti,
air attività del commercio , alla picdolezza de' pode*
ri, alP estensione deli' irrigazione , od al maggior au*
mero di avvocati.
Il numero de' folliti , il valore de' fiillimenti| le
persone arrestate per debiti, in diversi anni, addi-
tano le vicende del commercio da spiegarsi colle cause
accennate di sopra.
Risultati pia preziosi , perché relativi al costume ,
presentano i prospetti de' delitti , divisi in ragione di
mesi, età , sesso, professione, territorio. I delitti , di«
visi in ragione di specie, dimosti*ano quali prevalgo**
no e quali sieno meno frequc|iti , del che faremo
qualche ulteriore cenno paalando delle ^abitudini m<^
ralL Non dimenticate d'osservare, se v' ha rapporto
tra r aumento de' furti e V aumento delie osterie ,
tra le ferite e i giorni festivi, ecc. (i). 'Allorché tra
(i) Middleton parlando de* Jurti che si sogliono
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i delinquenti vedrete molti figli del luogo pio degli
esposti y dedurrete che la loro pi-ima educazioDe fu
trascurata, e avrete titoli di lagnanza contro gli am-
ministratori.
I coofrooti delle masse de' delitti e delle loro spe-
cie successe in diversi anni , possono svelare l' inef-
ficacia delle leggi antiche , V attività delle nuove , la
necessità di ulteriori misure, il* miglioramento del
costume o la degradatione.
Finalmente l'umanità rielama un'occhiata sulla
popolazione delle carceri.
Elenco deffi elementi da esaminarn nelle carceri e
che servono a misurare i gradi della dvilizzaziome*
h Salubrità.
i.^ Tutti gli elementi accennati alla pag. 76 re-
lativi alla salubrità degli ospitali ^
xS Mancanza di febbre carcerale, A comune nelle
prigioni insalubri , dalle quali si diffonde nelle città :
questa mancanza è indìzio di attiva reazione contro
le cause che sogliono produrre quella febbre (1/
•
commettere nelle campagne del circondario di Londra,
suppone che alla mattina delle domeniche vengano
rubati 10,000 ettolitri di granagfia di ogfd specie , e
10,000 negli altri sei giorni della settimana.
{i) In due casi avendo il senato IL condannato de*
rei di gravissimi delitti { C Silano , reo di concus-
sione e di lesa^maestà j C. Sereno ^ falso accusatore
di suo padre ^ avemlogli imputato trame, contro il
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lOO
IL VUto.
3.^ Razione determioata in natura (quelita e peso)
noti in denaro , razione sufficiente a riparare le forze
principe ). ad essere confinati neW isola di Giaro^ Ti-
berio voile che i rei fossero trasportati in altre isole ' j
'osservando che Giaro era orrida y povera d'acqua j
disabitata ^ e doversi dar modo di vi^re* a cbi ài
dona la vita ( Tacilo > Aiin.j JIIj 6^ j IF ^ 3i ).
Questi due fatti sono fecondi d* isjtnmone ^ da essi
risulta :
.1.® Che la stessa pena nominale ( lo^ i5j 20 anni
'di prigionia) pud essere sommamente ineguale ^ se*
4X)ndo il patse e la qualità, delia carcere ^ .
2.^ La dimanda di carcere salubre non deve seni'
orare eccessiva , gji€iechè non sembrò tale alt umanità
di Tiberio.
3.^ i^e' sopraccitkti casi non si trattava di imputati,
nui di rei , dichiarati taU dalt autorità' competente j
pare nhe C unkmità di Tiberio avrebbe chiesto di piìi
se si fosse traUato de* primi ^
.^ Osservate come una notizia statistica j la co*
gnizione topografica del paese , è utile neW applica^
ziorie deli: pena,
Ora^ se con Howard alla mano scorrete le carceri
dett lìTghUterra , ritroverete che quel governo non ha
ancora t umanità di Tiberio. Basti il dire ( oltre i
tanti esempi di febbre carcerale diffusa per le città )
che i custodi delle carceri essendo obbligati a pagare
lOf tassa sulle finestre , per ischermirsi da essa j le
ristrìngono e le chiudono privando così d'aria e di
luce iprigiùmeri {Howard j Etat d€s j^rìsona^ ecc. ^
tom. ij pag. 16). E sebbene neW Inghilterra vi siano
motte istituzioni private a favore de' carcerati^ è sem^
pre vero che /b aarceri si trovano tuttora in uno stato
di barbarie.
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tot
fisiche , quindi diversa secpndo il clima y eia e ses-
so (i),-
4.^ SoiiiiiiÌDÌstnnioi# eseguita aUa preseci di qual-
che membro delP autorità locale, citile ed ecclesia-
stica , onde prevenire le frodi de' fornitori ;
5.^ SommtDistraxione vietata al custode deMe car^^
ceri e suoi a^rtaDti;
6^.' Sommìnistranone a sipese del governo ; i indi-
zio di somma iodoleozn ed avaritia *da sua patte ,
iftando la: sussistenza de' prigionieri dipende dalia be-
neficenza eventuale de' privati cittadini ;
7.*^ Trattamento dell' infputato migliore di qoeUo
del reo , giacobè il primo non ha ancora perduto i
diritti degli innocenti^
8.^ Proscrizione de' liquori.
HI. Sicurezza,
9.^ Ogni inasprimento non necessario alla siouretBZà
generalmente vietato; permesso solo contro i facino-
rosi e rivoltosi.
(1) 7/1 Ingfiilterra la legge assegna al prevemUo di
delild una razione di pane j la quale era sufficiente
allorché fu /alia la legge , e che non P è più attuai-
mente; giacche ella fu fissata non in peso che non
cambia^ ma in denaro j il valor del quale essendo
scemato j e pure scemata la razione. Il pane del vor
lore d^un soldo sterlino non pesa più di otto once
attualmente ^ mentre ne pesava ib aW epoca dtlla
lègge.
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ioa
IV. Moralità.
la^ Le* donne aeparnle da||l uomini (i);
11.® Gli imputati disgiunti dai rei ;
i%fi. Le caae di corre&one separate dalle caroeri
de' delinquenti;
i3.^ Piccole unioni nelle sale comuni» emendo che
la oorruiione cresce nelle grandi ; unioni da deter-
minarsi in ragto6e della durata della prigioma, po«
tendosi supporre die la maggiore durata rappresenti
la maggiore malvagità;
i4*^ Istruzione morale e religiosa , pe* cattolici dai
loro sacerdoti » pe' protestanti dai loro ministri | ecc. ;
i5.^ Proscritto ogni giuoco d' attardo (a).
V. Lavoro.
16.^ Lavoro conveniente alle forze fisiche ed alle
abilita de' rei di qualunque specie , rimedio contro i
Yizj dell' Olio e mezso d' economia \
(x) Howard dice delie carceri inglesi ; Il y a peu
de prisons où les femmes soieni teparées des hommesf
de là naissent des désordres honteux^ des scènes scan-
daleuses { tonu /« pag, 17 )•
(a) Continuando a parUire delle carceri incesi ^
Howard a^unge: Le jeu s'est inUvduii dans Us prir
sons et se montre sous di^erses formes , • . Les cartes. • •
sont les plus communs . . • Les cortes le sont plus
que tous les autres j toute prison en est pourvue j
tous ses Jtabicans s'en servent , ou aspirent à s^en
sersnr. A Londres ^ il n^est pas de jeiix qu'on n*y
admétte et qu^on ny pratique ( lom, I , pag. 29 ),
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io3
17.^ Parte del guadagno lasciato al latoraote da
cou^giiarglisi ali' epoca detta liberacioiie , se €osì gli
piace»
VI. Liberia.
18.^ Diminiuione di prgionìa in ragione de* gua*
degni liberi accumulati , essendo che questi cumuli
sono prova d' attività e d' economia ;
ig.^ Dimissione del prigioniero, allorché presenta
sigurtà in tutti i casi di pene pecuniare (i) ;
30.^ Permesso di passeggiare all'aria libera in de*
terminata ore del giorno;
31.^ Permesso di vedere i parenti e gli amici dopo
subito Pesame;
32.^ Abito nuovo alT epoca della liberazione ed in
caso di stretto bisogno » unitamente a qualche hono
per pane , acciò la necessità non lo costringa a di-
venire ladro od aggressore (v) ;
23.^ Cond^nna a prigionia in vita non ammessa
( in Olanda ) , onde prevenire i casi di disperazione;
a^^ Valore della giornata d' ingiusto arresto , os-
(i) In In§^Uerra f quello che è detenuto per un
processo con un tribunale ecclesiastico ^ è priv€Uo del
privilegio di dar catmone ( Howard , tom. /).
(3) J^ cosa faciUssinui ì ordinare ad un uomo Jtap-
pUcarH a qutUche mestiere , ma non è ugualmentefO'
die il ritrovare P occasione j molto meno lo è per un
uomj uscito recentemente di carcerej quindi ritornarlo
alla società senza qualche mezzo di sussistenza j è
cosa più volle pericolosa.
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io4'
sia indennizawzìonf cbe là legge concede o Fusa ai
detenuti per Msn Utolo , avuto Sguardo sofartneule
air arresto e presc'mdendo dagli altri lucri cessati e
danni emersi ;
a5.^ A quale pena soggiaccia il giudice vhe arre-
stò per falso titolo? (t) »
(i) Il faUo legueìite. che prm»a nel tempo stesso la
dipendenza de'' tribunali tnarìttìnu dai tribunali civili
in Ingfùiterra , può servire di risposta alla dimanda,
iVfJ 1^43 un htogounei^te di vascello rieu$ò di cen^
durre a bordo un prigioniero se non gli veniva dato
Fprdfne ii^ iscritto dal capitano* Giudicato sopn^ falso
pretesto di disobbedienza ^ il luogotenente e condannato
à quindici anni di prigionia ai alla degradazione: ii
re gii fa gtnzia. L'accuèato traduce tosto y davanti i
giudici civili y il presidente delia cotta marziale cho
lo aveva condannato ^ ottiene tindewùzzamone di |opo
Ure sterline y e il tribunale ^ dichiara che può agire
contro tutti gli altri membri delia stessa corte. Egli li
insegue giuridicamente. Due di essi vengono arrestati
mentre uscivano da altra corte marziale tenuta a
Deptford j questa corte riclama aW ammira^ato ^
r ammiragliato al re. Il lord capo della giustizia ne
è i/iformato ^ egli ordina aW istante di arrestare dar
scun de^ membri della corte marziale di Deptjordj e
fa solennemente consegnare negli archivi pubblici qùe^
st' atto del potere ernie : per insegnare all' e Ut pre«
sente e futura , dice questo fiero magistrato j che
chiunque si porrà in oppositìone colle leggi, o si ere-
derà superiore ad esse , decadei*à dalla sua colpevole
speranza ( Dupin'j Voyage en Angleterre , tom. IJI ,
pag. 26).
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io5
"'- " VII. «mllatì.
a6»^ Numero :<)e' dipaes&i per tiioU iP innocenza y
per rnamanza di p^fn^e , da confirontarai col numero
degli, arrestati ;
. 37.^ Numero aqimo de' carcerati diviso io ragione
d' età 9 sesso , professione , delitti , territorio ;
28.^ Costo amilo d' un <^eteDiito ;
27.^ Mortalità nelle carceri.
CAPO SETTIMO ' i
ftlCOMPBirSARe.
Avendo discusso a lungo quest' argomento nel
Trattato del merito e delle ricompense^ non credo di
doverne far qui ulteriori parole.
CAPO OTTAVO
ESIGBBE.
Siccome le finanze, giusta il detto volgare, sono il
polso degli Stati, o sia una misura delle loro forte ,
così non potrebbe uno statista ommetteme Tinds^ike
senza esporsi à gravissimo rimprovero. L' operazione
però non è facilissima, giacché non v' ha cosa, atto ,
non-atto, diritto o facoltà che non sia oggetto d'im-
posizione. In Francia e in Inghilterra è tassato i' uso '
deirarìa e della luce dall'imposta sulle finestre; a
Roma non isdegnb Vespasiano di rendere tributaria
r orina. L' aes uxorium era la tassa che pagava , chi
rimaneva troppo a lungo celibe. L' €Utrum lustrale eU
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io8
a Case.
Edifizj di qualunque specie; serrano essi agli uo-
mini o alle bestie, al culto o alle arti^
Alloggi militari, o pagain^tò di relatlfa tassa pet
esserne liberati (i) ;
n'tttmo separa l'isola di Selandj apparienenie alla
Danimarca ^ dalla Scamia , provincia svedese j egli
ha nella stia maggior lar^iezza uno spaùo di citufuè
miglia \ il passaggio pih streno tra ELteneur in Dani*
inarca ed HeUingbarg in Inezia ^ è di i33i tese nù*
suiate sul ghiaccio. Là è la prindptde chiave del conh
mereio del Baltico ^ e il re di Dani/nOrca esige dai
navigli .de' popoli commercianti un d^riUo , che è una
•delle principali rendite della sua corona,
, (i^ Non alle truppe solanìente conveaiva somminir
strare allof^o nelTimpero romano^ ma anche ai fan"
aÀonarj che venisHino spediti nelle provinde j il che
cagionava straordinaria spesa^ principcUnìente pe' pror
consoli Cicerone fa rimprovero a Pisòne , che il suo
viaggio in Macedonia era costato agU abitanti dei
InogìU pè" quali era passato , piìi di i^o^ooo lire j e
Civilis si sena di questo pretesto per eccitare gli Olan'
desi a ribellarsi contro i Romani.
Il cui*su8 publicus era spesa gravissima j giacché
dascuna provincia doveva mantenere un certo numero
di cavalli eli posta , carri e bestie da soma j ad use
yde' magistrati e governatori^ allorché andavano a prenr
di^re possesso delle loro cariche e ne riiornavanCu
Nelle stazioni o osterie pubbliche era necessario man-
tenere grandi ammassi di Joraggi e rinnovare tutto il
cm-suK publicus ogni quattro anni I prefetti del pre-
torio spedivano il permesso di servirsi di questo cursus
a tiUti.ì.fiinzionatj j magistrati e giudici deW impero.
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ao9
Porte e fincslue, ca Violate in raj'onc di' ni: mero t
dimensióni.
ili. R.>.'fl^fe.
l'ìlcrcssi di»' capilwli daii jl!o SUiV^ od .li pa. ti-
coinri ;
Vit$ii2j, sajarj, onoraij, ptiiMmii, iVvifhndi o .pprli
aliquote ne' piv>voDtì ùi lugo?)- i(u.iiua(pic.
rV, Persone,
Capitazione o testatico sopra entrambi i M^asi infra-
zione iV età od a <|uaiuti<|uo iAk\
Pateuti : brevetti d' irivcnsioiie; prufc&àuui , arti e
commercio^
Passaporti ;
Libertà, o sia affrancazione di schiavi (i);
Contravvenzioni , vizj , delitti (i uclltii \\\\\>yy I.nf^a
•Se questa istituzione era onerosa ai pubbUeo in ni-
(poti e delie persone che ne profittavano ^ era ancora
f,fù gravosa pel commercio , a motivo delle avaior de
SI facevano soffrire ai mercanti j costretti a .sen^fT^i
di quelle pubbliche vetture*
(i) augusto fu il primo che esigette, il cinquanta
sinio del valore di tutti gU schiavi che si vendevano,
D' Attcsto in poi r emancipazione non e mai sinia
gr^uàtaj il principe e il clero vollero quahhe tributo
ir questa occasione.
Sino al i8i5 era arbitraria V imposta che si er-
geva per r emancipazione nelle colonie europee ; alla
Martinica e Guadalupa la minima importa era laoo
fr. j la ma^simrr g>im^e a 4ooo per ogni schiavo eman-
ciiMfQ (A'jilc fivjrcoiscs j tom, JI j pag. ni).
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fio
fonte per la finansa, quando quasi tutte le pene era«
no pecuniarie);
Cofvatet o sia lavorì e senrigi personali per la co*
slruxione delle \strade, de' canali e similL
V. Atd civili.
( Carta bollata per) atti commerciali , giudiciarj ,
amministratlTi ; attestati, fedi di qualunque specie;
( Imposta sulle) successioni, legati, testamenti (i);
Registro degli atti civili, ufficio delle ipoteche;
Vendite all'incanto (ti);
Esenzione dall' obbligo de' doveri civili ^ per es. ,
esenzione dagli obblighi militari.
VI. Mercanzie,
a) ( Produzione }. PrivatiTa del sale , tabacco, m«
tro, acquavite, liquori spiritosi in generale;
b ) Passaggio dal produttore al consumatore.
Dazj d' entrata e d'uscita dallo Stato; transiti;
Pedaggi sulle strade, sui canali, ne' porti; ancorag-
gio; visita sanitaria de' vascelli e simili (3) ;
(i) Augusto è rinventore di questa tassa.
(3) Augusto mise un* imposta dell* uno per cento
sopra la vendita di tutti i beni immobili^ mobili j
derrate ^ mercanzie che si vendevano sì ali* ingrosso
che al minuto.
(3) Nelle isole coloniali j per esempio ^ v^h Jl di*
ritto «{'Interpretazione. Ogni bastimento ^ sotto ban*
diera straniera j è obbligato j per potersi presentare
alla dogana^ di farsi accompagnare da un interprete
locale appositamente nominato. Che il ministero di
questo interprete sia utile o no ^ egU non lascia d^ e*
sigere un diritto determinato da relativa tariffa.
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tff
Noleggiatori di catalli e vetture se non si indUu-
dono neUa tassa sulle professioni j arti coìnmercio^
BoUo deUe pelli:
Pesi e misure; pesare e misurare ( tUtra imposta
diversa )\
Albei^hi posta delle lettere.
e) ConsumL
Dazj alle porte della città; Tendila 'del pane, del
▼iooi della carne ne* borghi aperti o non murati.
VII. Comodi.
Domestici*.
Carrozze; i In ragione del numero.
CaTalli;
Mobili in ragione di valore;
Posta de' cavalli (pagata da dd ne fa uso in In-
ghilterra);
Vni. Piaceri.
Caccia, cani, carte da giuoco, dadi, bigliardi, teatri;
appalto de' giuochi pubblici; lotterìe ; polvere di Ci*
prò. — Tassa per la concessione de' titoli onorifici.
IX Religione
Diritti dì stola bianca e nera in occasione di na«
sdte^ morti e matrimonj presso i cattolici. — Dispense
per impedimenti maritali;
Diritto delle candele sui Giudei ( i Giudei essendo
obbligati di accendere un c^rto numero di candele
ne' giorni di festa , pagano detennìnato numero di
soldi per ogni fiamma nella Galizia o Polonia Au-
striaca, invece del testatico).
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112.
Decàmcj^ primizia) oblazioni, purgazioni, ecc., presso
i Giudei, i;4 ^^ raccolto pel manteaimeoto del cuho
e de' sacerdoti;
J«»poate per ispe^e di culto presso i prot«stfMiCÌ.
Le imposte debbono essere considerate sotto i quat-
tro boguenti aspetti :
i.^ Prodotto jiiMeìasénna;
a,** Modi fdi riparto ; . • i .
. S^"" Alodi d' ^s«tion« ;
4*^ EfTetti sulla pubblica economìa.
1. Prodotto . I .,
I. Si suole dividere la somma totale d^Ue' imposte
f :^ li {popolazione , Oiule oonOsoc^^Q V siggravio tncùio
. sopportato da ciàscua iinUviduo in diverbi Stati « o in
oiverji tempi nello stesso Stato.
QtiLNto calcolo generale non presenta grande uti-
lità pratica , e pub talvolta essere occasione di falsi
gìiiii7j per lo seguenti ragioni :
i.^ Pc<<chè l' impiego dello stesso denaro pubbUoo,
om pome ac^ua irrigatrice promove la ricchezza delio
StGilo che lo [ta^^ò , ed ora come fiume che si pbrde
sotlerra , non reca alcun vantaggio ai cittadini che àie
ri: liXdUfO smunti. Sotto Marc' Aurelio il denaro dello
Staio RlipcndiavQ truppe obbedienti che difendevano
V iiiipoi'o dai barbari ; sotto Viteiiio lo stesso denaro
hl'pctKliava truppe rivoltose che assassinavano i citta-
di./ , e cofiì dite di qualanque altro ramo di spesa.
2.^ Volendo conoscere V aggravio individuale por-
tato da ciascur individuo sotto goveitii diversi , non
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basta dividere le ìippi>rte g)Bp^i, pert la popolazio-
ne, Gì d' uopo ag{;iu«0ArTÌ,qd; ps^i^f re anpp )^|(e-
guenti : \
a) Le spe^e d'aiqiiiipistrai^ioiie locale 1^ qiw^lj.iiopo
separate dal pubbKoQ ^mw. ff ^ ^tfq\p^,JifSj^è
io piccola ^mina,! «lengom» .attw49. ft. ù^^i^rp^e^
fali.4m»,.p<r fis. «U appidti 4l«ii ^^pM|^p|flMfl|ì per
le vendile al mmMoi .!, , '.„,...; , . .
b) J pedasfi ««fi ponti e 5^ne ntnade^.i^f^ i^^(h
cani paesi, come petf M*, io/bsbiDMm, iii|iifll*A|Dfri
lica aetteatrioade, aoop diritti .pair(kpUrì{. (|
e) di mmAj^wmUx da' giudici din 41^' 4jmeipie%h 4
«agODO dai giudifl» M^^ i • . :. ^ i
d^ I aOan da* dogÉBiari i .filali Mih^s\gtm iPMM
prekvaM la Ioaa pvta diitfrawfjawla $ì$^ tMpnmtM
ÌBpotl^ o del totek ^i eiMi di^wii^ iMMd» A .^mn
• cib par diie .ragioidai. ^ .iMr.J.Mn! ni
fl/ Peadiè |a q«ola pevieei^ «ilprofliittpimMllhl
di ipaot cappiMiala, in pari ciramliQfte , KiM^^ A
iMbiUta dal pabblioo aasoNpiiitflafbMB^.faftMklfMffl
deiraiaaéaM>aid, • fii, aiÉM a^gtM^: : "' / i\,tt.d
. • ' ■ i . .i » »li lnf
A ^5ipit«li p , • ^ • *P,.PW «Rft
jGenaraUDente tMtte le^ , .11"
\ imposte 6 . . j,...,
/Wo^o/ della Stai., voi Jr. -«l>v ^
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Iti
. V- } 'kPi^é deità molùzidtaS' .SJ' ■ i'» '• ^
•»
• Fltilcitf ' . TD^ó la' «vbftttìdàe, o
I sìa attualmente . . i6 1/2 ^ • ';
' 'Portogàlliy', • ': • } '-r-^;^ '1 '■ .•' ':•'•. ^'33-1/3 ' -ì t-»
'"Et-*cgró>'d'hàliX^'^ii«t)o^tf^stfitei*é- i -'^ " v":'-*
Éi; smfè^àiilre'siil dòlttifAìérck>hèl 'i^w]^^'"at«M «3 • i] mi
* ^.^'^S<^tàhieiitei détraéndcir l^i's^a - dal pMnAcitto 'ì§ì
può venire in cognizione della iOèMÉM^i dke'titdVM W
di»[A^ik!?odè ^de'^gov'erùi V e tbé<«94i > tessetti» «annerire
ìA'^fekài %i8zi6tt<ilèi «èRtivdri'p^ r < • i i .1 .
Il confroiDt&'dèlré('IUi^6is«h»* pagate: dUfcyi^^
& digit ^(g^àVj'i^dfifertr ib: àfim^^ditanlr^l^faioiJlià ^ohe
'l'estensione territoriale e la^peptriaiStine^<Mil6<iiiO'0N»
IAfefll"i«k r^ iÉto^«)taiibvi(h|HÌoMurrdioeflidd'uq
deficit di 5o milioni ^ la terra finanziera d' idHoni nbd
IMM^'SownritaiBtt^quéfta softìfaà d^itift anhi^iùc-
CKMKi'^MiykiMaò;' iW'dfetrufefOni:^ MiikpinW»enspèwpe^
céiJmt^feV'wlitiCM^' <fUrifrsltltaT:«MrH«r4i/ b.'fbifie jldoppio^
inchiudendo nei conto gli atsiignytCii: 'i«|i|>r0C|,««»stt
filii^%KéteM'>1U#tf'^ttf > noli'>ffe<iil^ ^uésbi iViipero ,
là ^f)(/Ì¥eizak '^^^ebsUKOo ,: ti9i'ÌD,^iMiKinip:txii]iiM|(mrb
4^1^ «kh«riiiM|d«?«Mto}Hip«miidbubiM d'utrb uà^
liardi. V'ha di :pli»;''i''iiMM»u<i«inMi,«iW7enMle« de'cà^
pitali costringe il governo a ridurre V interesse del
debito pubblico, ^dbstb'-fhh^iìso^ ^vMb^to di forza è
8(i^uÌ!o i a^Uiuse • diverse daH' Hth^óne f territoriale e
dalla popSthzione y' caLÌii'é'''^iihd''iotìo''hfaéÈi^^h<^^
alla maggior pai4e deglt S^ti'Wd^br^,^e sono le se-
guenti ; ■ «>-... 'j)>'.Aiiui j
I." Mig^rie agrarie 3Uf^ej *. <'• i-- ^^ '
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txS
" \S PòAgri immensi ttàddìf^iéì r^ * • ... u •
' 3.^' 'Arti antidée mif^btàié^ nuové^ init^i&U^^ iép-
*p<mi*iioni di' mestieri yihtìolte\' « - • " * i'u.
4.^ Quindt bracei4 ìozMse rift^iHM pnoéMfi^f ^ :
• 5** Aumentò ntUe ìfirdde ené^eMaU*' '
6.^ Istrutione popolare pr&moséa' e mendidiià* ^
preàsa$ - '» • • ^
7.^ Inegttaglianza mosttuósa rteUt imposte éU^imka^
8.^ Codice chnk meno imperate eke'^ anteeedButit^
9.^ Sieure^a generale gnaremita da buon* sisàsma
puàidariù^ quindi'
' to/" Tmte le jhrtBs Mft* itaie^tiimpieffiMti ^n^a
distinzione rf* opiniokt 'tetflgèàsa (t)/ • | ' . .' «
• il.' Mcfdor ètt fÌpW0V i -..u*JÌ * .r
•• « ' .. ' li ' •' '*' .l'j/.'. •» fi-?!.' • Ji r.|i tu.*
-' Cikctnift ìmposla d(eve<-ÌMfer0 uffa-'ibsie ,^ ìbl iqàaik
-oirflé sue vaìriazftoni' :in i^ift^e^in^ metto i)c«taii b' il»*
«pettivé •qaàntilSi'dd "Pigimi. ^QbcKta' •regòUii)si/.;trovà
^qaentemetAé diroeiitic»fta in pratko:.«ec<^eidciMÌ
'esempi ?.. e ...'■•» ^ • .,,... n..-
' 'i.^>ÀU'epooé- d0lk g«emi ^coniro iàintt^io)^ Amno
tasMIi i sanatori Vomàlii' mtiagbDe <ii 4 ^l^li ft dieci
aigi -per ts^mt^tÉnA tegola^ dcMe'lorò' case \ .*iic IbfiierD
(i) Fa deturpo eccettuare, t In^hiltermi' s€h%a ri-
portare, che i caitplfci sano ivi esclusi dalle franche
^ costituzionali , dirò che gli stessi agenti delt imposta
chiamata Accise , e che comprende la massima paHe
delie imposte indirette^ devono Opparteriere 'alUt^ rèU-
gione anglicana^
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etsi proprìctarj o locatacji Non è iieciess^nQ di dire
che li BOBifirQ àfXLe tegole non corrkponde alla €iipa-
cita delle case , le quali » «uUo stesso «pazio* oròaoi^
tale, pommo essere più alte o pìii ha^se. ; •
a.^ Nel PavlQgaUa V imposta $tù terreni « esdco*
lata .10 ragione deU' eslensìone , non ^ in ragione dei*
r estensione e della fertilità ;- quindi le terre deUa
|»nonn<te qunsi seb^gia dì Thi-hs-ilfonies pagano
Àome iiaeUe della ferfttwsima Jlfint^oU
3.^ A Napoli iideaio soll'ioiportaziope de' libri non
ha per base il peso , ma la forma \ quinci un libro
in 4^ di loooo pagine non paga di più d'uà faccelo
di IO pagme della stessa fonpia 1 1
Allorché è ragionevole la base delP imposta , ma
ne é incerta I* appUaiatoile » resta a vedere da chi e
con quali cautele si faccia. Posto il principio t:he
1' iqipoAa sui tenreni. deblMi drere per baae il prò-
ilotfeé tacila » fiarono. misurali > quindi vtjulati in l4>in-
Iwndia tutti i tenreni da ingegneri delisgall dal gove]>-
«a^lfta. questi ingegneri , senta ricordare qui; gli er-
rori involontarj , potevano avav favorito gU i^ni ed
aggaairalo gli altri , ed «ncet esageralo le rendite a
Taniaggio del fiaco. I#' impemlore Garin VI i ^iii la
Lombardia deve il censimento ) capì la massioia che
il mezio più pronto e più sicuro per iscoprire la frode
in queste faccende è la pubblicità. Egli ordinò dun-
que die le mappe di tutti i poderi e i i*elati«i valori '
fossero esposti sulle porle delle chiese , acciò potesse
cÌ2|scuno esaniinarli , e non fu stabilito il censimento
«<e non dopo che furono sentiti tutti i rìdami : si se-
gue annualmente lo stesso metodo nel riparlo delle
imposte in Inghilterra.
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U7
- In ÀtàM tì^boedt jpif»: driuuque lifileiTa a, pto-
' tsm ohe uo cìMmUm , l' atse dd^piak ero mi(gioi«i
dd 8tt«, pagafa amore impote, patera costringerlo
d eaitttea Mhr raiàtiva- proprietà (i ).
i IH. BiOodi d'esaaiolte,
I BìeUNli «l n<kuMio a dae? o il gofiefaM esige egÙ
stésso dd nieeso d^ suoi ageait salariatt le iai^osle »
e dicèsr eA^/t^eptt 4se<nièmià^ aeTero! ae aiSda T e*^
àazìoDe ad attiri che, ritenendo il prodatto', gli danno
determÌData soesAMi » e- dioesi metodo p^ appolio*
" Il senato romano^' scredith 4' appalto^: in un suo de-
creto feggiàmo : ubi pubUcantu eH , iM €t jus pMir
cum vanwn aui Gbèrias eMtb mdla.
A dir Ycro/A ^oe^ disordini pih il goremo dove-
vasi inool(iare che il inetodo. Infatti, almeno negli ul«
timi tempi deHa repubMiea^ si tenevano segreti i ton*
tmlti d' appalta, citte segKte le clausole , segrete le
tarift, segreti i difiHf degli appaMatori^ Ora il poter
danneggiare telato dal segreto si é sempre cambiato
(i) Oltre le ineguaglianze emergenti da incerta ha»
sej altre i^e n'ha che si rifondono in motivi esteriori
alt imposta stessa : è noto ^ per es, , che pria della
ri^bniane' /taHeeé0 i beni del clero non soggiacevano
4rfr imposta j e grandi privilegi godevano le terre in*
feudale. In Turchia f imposta sulle terre pagata dai
sudditi musulmani giiinee ad 1/7 della rendita j men^
tre quella pacata dai Vristianì sale ad i/5
( TbomtoH , Etai actuel de la TurqCiìe; t. Il, p^ 128)-
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ii8
in éknnor pobbUoo*:. r.avidità' 4egli ^jfpàÌMim <^9i*
iÉi)Hi dttnque' e dovelto Gomaattteii^ a? jmifi .d! ogni 8|mk
di. Acisordato jlepqne i dalle lagacaBe de' {M^Iì, .du^
bitò, sul pnncipio' deli aoo regno /ter doVilFa dtftrug*
gere tutti i dazj ; al ch^ essfsndosi opposto il senato,
V imperatore ( si -dofrebbe dir Seneca che lo dirìgeva)
oi-dinò che le leggi di qualunque dazio sino allora
òccaltesl pvbUieassero; ohe finito .P anno.. le rì^cps-
sieut trakisdiate nte sì'rìassumessefo; che. in.Boma
il pretore, nelle* provinole, il vice-prefe^o o, il .vice-
console giudicassero; soaMaariamenter le qM^vele centro
i pubblicani «( Tacito , Eisi. XIII ^ 5jk)*
in Inghilterra P esaaione dfiille impesta non è ap-
paltata, e costa pochissimo, .eome abbiamo vedu^), q
sarebbe questa una. buona ragione coi^tro gli appalti^
se non si sapesse che il poco costo d^U' esazione ha
la sua cauMi n^ll' amministraaione inuiiicipale} gU agen;
ti della quale si incaricano gratuitam^te d'esig^r^
gfan parte delle imposte^ contenti delli^ pubblica ap^
pròvazione, la quale ha i suoi vantaci reali in loghil*
terra. Il sistema municipale frutta dunque il risi^p^
mio di più milioni che la Francia è costretta a pa-
gare à'^suoi impiegati, e ciò nel rapporto di 6 -per
loo (spesa d'esazione in Inghilterra), a i6 i;^ per
loo (spesa d'esazione in Francia).
Volendo ora, porre a cohfronto il sistema dell'ap-
pallo col sistema per economia , quale si usa attuai*
mente dove non è in vigora 1' amministrazione mu-
nicipale, .vedremo che la quistione si riduce a sapere,
se y appaltatore sia più attivo a sorvegliare il proprio
iatcresse^ che i| f^l^ipn«|iQ 4 Sorvegliare riatews^
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piifablico,! cèoé se ^oq* aia tvHClnirate nagggkkve.diiatio.
L'interesse d'un mioi$tit»9.€déBÌéeraA(»..iiohif«D()éiilé|
sì. è àk fuo(lìplk»i^ 9^ iÉnpieg^ ,fi«r \moltif4ime . le
«uè 'crefltftires-dii'idàr. litro gff#sbi:sOMiciirjriper ni
IlérlÌ:AUa> :Ma;peiÌM3MI.;. cgb 'adD |hA OldlMfO udì
^«re. suUal Icuro ^oùdgli%i poechèflti ..fciffo^
non gbJfiraUtà |«rdìt«. cMIfifpfsM Kikiti«9t#Qiicl|f«f^
pahator&^M.è.^ì ridUTO.al.lPÌ»ofoJWimero> pèJMJfcilgta
suoi a9enti/di;dariJoro<JS':pJ^ba%io^ii#,ie)dÌ'«qii>
derli iaboMé edesatU, perqhètio mmrQ iiM(||iÌ9e«if
del «erro è mm patita. pel'3ifo»,padawie^-;Uai:typrii
tatare pub dunque. eli^ve'jlo stello .soapfPM di impni
ste con maggiore economia che unjwMlm.'J! !i •:,,:i
Qualunque sistevia .pKevalg«i, fii.d'm^pQ^taiufSi^re
a 4}Mali.pekiQ, soggiaeiaitOM ÌMrafniAvi'.alL'.kDpfliiI^^: \e
quali frodi doumùcUaup i, cxfllfyttoniflwU'jtlM^UftQpeM
. Pme airefratfar/'. In Men^, ^ihKQbiit si. pARtaftl
repUissiipia di libertà, ebiuoqu0fWMic^Mr9.«lp9giiafe«ilt
dell' imposjUi, .era condotto ^U/ista^J^ju fOffrcimj^.qvefr
sl'iMcl fu. poa<^ abofilove gli venne i«Qtfiluita la o^^
fisca, e la veudita de' b^ni aU' incanto dopo certa kIW
lazione. .• • • t . I * ; *.« • .. !'
.Ilfel seg^o JombardO'veiiftO' il debitore^ oo^orosQspg-
^tice alla . perdita /di, uo soM4 ì |Mir «Ura , (pc0iO4Mo )
si41^, somala 4el'suo debÀto,. e 1! esatto«^.^ iaT««|}I^V
del priirilegiofisccdeiiha la &coUàdi;pi^orare.e pas^
sare a tutti quegli atti che competono al fisco con-
tea J debitocL.cQutuuiacL. 01ti*e k muUa del ventesi-
mo per lira, il debitore soggiace alla perdita di danari
otio^ o «ia del tren^esimp.pec le ^peise di jùgUotatio-
ne, e di denari quattro, cioè del sessantesimo pei* la
vendita all' incanto degli oggetti pignorati.
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Burnii 'dggH • ókiabrii iBostcr» (fif alche ccddo ». ; j^ihot
che I' «rUòmenCò è Imécfioito. ti:.
. ' (Impbstd sm t99reM.e sMs ^xrq^«iMm')i 'Heile .co*
nraoi éì cafnpsgr'Mi nel rcgDO lomhardo-TeDeli»; l'ent* .
tofie iÉtmondM ico»'pobbIito ■▼vn» H sqo* «rrùiò indbt
innnbto giortio ^ 'per' eiigei*e le ioipoala; Uà Ioocd dì
«pn^aha ^Mtleiief kl f^àtobne y «h^ i^ liiiltère ha
apéiWil »ifo bifÉitto!? <^ i6cbDiAe Mi ief^eneti hn de^
tBMbièaliBi ta dlirtftÉr d( t|Ufe^ sedute^ qikkha ^witlore
pftlH lli»tl>^ MfeHÒ filili ì' «#iitf>lM»enilì mh MnitarH
•Ittii^ imMeittMHéiMltéi e f^r delMgttMxà ««Iti ri*
fMi%iB*b M|SlS«iii «M«< màlciif del t:d|po#6lA> dm è pre*
mio dell* tilillèrfli
(^l«Mra»:).'Qùi»t'iMÌiMa ^iiF tilde in
Tuitihi*i thè HttlltfhMéiile néUtf provineie ì figit ma*
schliSHif W«e itìMtflf'ttèMi to [tagttttò òhe «li'ètìi d'unni
% ilM»tr# Dé^viila({^i ti soiio séggetCì atti 5. E quando
tÉ»|Nyvei^ gi^eóQ^èMAMftla Mlfetà del àua ngpttio»
Y tHattdM^ tie ttilMM la te^fta* liM um cdixilctUa che
gi^ '^ééyé di HOfitttt ^ è AiecSbnrté k corda ttOd è boHafa
f^ l'éMlofe pn^ afecoi*cidrta ti siio piacimento, quindi
il povero greco ha sempre torto (i).
( Trtbmù in gefiemky. Licinio ^ dapprimé stehifln»,
p6Mm MMsrIo , qulbdi (sreahira d- Atigéaio , Atto in-
téédcnttf dellie Gallié, vetfvàe accolte d' àVéito ditiso
i' tfooo i» '^aAtord^i me^ ^ * affine di «sigerà piti
^\(^t\,ìtt Ili' Ini li thiliKniWii illllHlilll I ■
(t) TkomktùH^ Etat aetuel de la Turquie, t //, pa*>
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co6lriÌMiiÌQiiu , 'fe qhali erano fissale a detcràiioata
al mese (i).
rV. Effetti sulla pubblica economia^
I4' acUme dellei eoBBSsìie ed inegoaii impeslÉ risiriUi
dai segtifiibti sintotn:
j.** Popolazione enUgranUs
ft«9 AjBnoùUàara iManionaia ^
3*^ Telai iaiimtii inaiàidi
4.^ Dàif dì eónmmo ècemaHj
5fi MùlUpUeUà di am$nMmfmrìj
. 6)i9 MiunetiiML
h Le iaaopportalnli inipostie die esìgette la corte
di SipagM dàlia Lmofaerdìa nel XVI e XVII secolo,
càgiaùaséé». la penkttai d' On leno circa della popò*
laàoasf di Milano s il dasio della maoina mise 111 eirn
dtua qùMa Tentili impereioccliè
Hel §6o3 questo daaio produsse lir» mil^ tSì^ffiof
E nel i638 si ridusse a lir. . • » to84oo(i).
Sotto questo articolo si pub citare la diMMosa in*
fliieaxa dbe rinpoeta sulle finestre eserdta sopra la
popAlaaiéiie faiglàe: Howard dioet Un gran namero
di case di campagna e di edifiif destisBlI alle manifiit-
tsure sono impenetrabili alParia ed alla luce; da ci&
Tiene che i paesani inglesi non sono pia lì robusti còme
lo erano i loro padri (3).
(i) Pécoi^ His|. des GàuloiSj f. ///^ pag. 3^34
(a) CarUy 11 oensiifiènto dì MMano^ pag. 3i.
(3) Etat des prìsoos «te. j t Ij pag, 16.
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122
IL.il.feiiile Usmtorio dell'Aiidfilusui produiw ttfak»
bondautemeDle tutto ciò che è nede^ano alla • nUi^
per r addietro vi si vedevano numerose piantagioni
di cotone*; ma enormi imposte ne hanno fatto abban-
domain kt 4»lltvasìooe. (i^^Alìa stessa causai: attribuii-
sce il duca di Chatelet If rovina: neU'agricùkum- p«f^>
loghese (2). .1
L' imposta sugli atti cnriity eslésa agti affitti e' cal-
colata in ragione della Icgro ibBivt^ dal ttiinistro Poót'
t^artrain sotto Luigi XI V^ divenne -firtde àlP agricol-
tura della Francia, . giiMehè, per. sottrarsi alia tassa fu
forza Bare affitti di corta durata , quindi non èonCvén-
ne all' affittuale impiegare ne' terréni grossi ■ ca|>itidi
de' quali non avrebbe potuto racoorre gli- inteces^. >
.«La Firaocia, dice Boyer-Peyreleau^; potrebbe ikoii**
m^nte somministrare il bue e il porco salato aUe sue-
colonie, se i diritti sld saleiupn rilenessero ragficot**
tore d^U' allevare e^ knoltiplicflire ili suo bestiame y e
permettessero all' industria di speculare sulle 1 iàsalà^'
ti|i|e « perfezionarle (3^*
11 L U. conte Carli, parlando delle sopraocitate gra»!
y^^Ef^jobe.la coirti àk ;Spagtta'iitiponeTà alltt:LoaUBifr^
dia, dice; >» I mercnnU di lana in Milano 1 avevano!
yf .per t^ssa. oodhiaHa lir» . 3òi4 , e . per istraordinaBial
99 lir« do4o., in .tutto .lir...5o54 ; ma essendo - iiisoffiì<«.
M bile tale peso in aggiunta, a tutti, gli aftrì aggiMiVf^
(i) Annales des voyages, /. XIX, ffog, 33 1.
(2) Yoysige cq Poà^tugal, t. Ily ffog. 44-45.
(3) Antille& fran^ses, L II ^ pi^.^ 66.
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ia3
».i'$iit il aad2|rditnii|iie»da{Mrb fiig«4e*lavor9t^^
» ^mà^m^^HUwlmm^T^ a Ur.f 3p>qo» indi a lìr« aooo.
n:SiMiM4iltò' poi .V4li«Mliyk>.iieir olio (vtace^#aho alAl
» JlM^waJfi' pmmii)p frttQ q4 1^9 per cui veniva
» %,cmmfm.9kjpth dk %f jier ^uto «opra il valon^
j» capilakr MiM .«ooQrdalo .che Jo^ece di tasse « pa*
» gasati!» JBit^ 7 per pwf»*. La decadenza di questa
» necessaria ed importantissima mani&ttura, accaduta
» per le mgtum suddet^, é dimoslnita da Gio» Maria
» Tridi mi i64o^ ^ando scriveva ; « da esso in^pa-
n riamo A» pel i6f6 sì muMi^vajiio in Milano 70
» fid>brìche di lana, che per ogni anno davano 15,009
#• pfyue di panno ^ ed a' tempi cuoi erano ridotte le
» Sèbhxkho al.n.^ di i5, le qii^li non. davano piiid^
^ 3,000 ipeue. Ha poicb^, come egli prova, ogni pez;
« .za di paiuoko foipmioi^tra il mantenimento a ixS per-
» sone per un mese continuo , così essendo sin all^
99. metà del «ecolo passato diminuito il Jay9ro| di pez«
p .ze ia,PQOy i chiaro che maopò il sostentamene) Ì9
» Milano a a5/XK) persone» U medesimo avverte c^
30 per.^sp^tto al lavo^. 4^Ua seta, accennando che
» nell'anno 16^. si I]^rpvarono in detta città paaa-
f9 canti a4iOoo fabbricatori (i) ». , .
ly* Scemando la popplafipnc^ ^ i mezzi di guadagno
pel i}9ssp popolo , seg\ie p^r iQiecessar^a conseguenzfi
che devono scemare i consumi e quindi i dazj esatti
sopra di essi. Questo sintomo di pubblica miseria di-
venuto sej^sjbile nel «693 , e cresciuto negli anni se«
(i^ Op, cit., pag, 32.
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1^4
gtieoU itl^r$<k^, iaiki^aè' Luigi XIV • tétrt il àif-
nistéro àeììe finanse a Pontehartria ^ ih qtieBta oecat*
«otte per flkro av«ta più te^to^'il^ i^ ohe ilioiaMChj,
giacché qaella: uiiìaria non M oboé^egiieiteitfolaitìMtiie
ddPiéiposta 9pecMé e ìH/ppé grtfttutf Mi^MMauaii ,'
ina anche delie inatttfasitì gttefM apMblfìdta&
Kendonto HgoroM la MndliUddnè che si deduce dal&
i'aoceùtiato sintomo:
' i.^ Là sdmdia de* eotimaai cui si MIeodei *
i.^ Il Btito^rò dègtt ami iti (mi si ttfostra;
3.* L'esclàsictoa déiectfttstf etentaalialunratrici d'uà
ramo o d'an sihrù.
Siccome il pane, H sale /il Wao^ la etihM M^lio gli
ultimi oggetti di éohstimo che s Aiseana ifimitumome»
quindi è evidente che può òominciBre ki misèria pò-
potare , benché i dazj delle accennate merci non ne
diano ancora segno.
Egli é anco evidente die qualciÉiò^ da'* Suddetti rami
]hi& soggiacere ad alterazione in un anno od in un
altro f senta! òhe n sia estesa ò ristretta la miseria
pot>otare. Paragonando , per esempio , il consumò dèi
vino succèsso nelP ex-regno d' Italta hel tSio coh
quello del 1B09, si- scorge diminuzione. Ma siccome
questa diminuzione non va a^còmfpaguata da altre ,
peraò é chiaro che fa d'uopo attribuirla ad una qr-
costanza eventuale; e questa fu l'alto prezzo del vino
prodotto dalia scarsa vendemmia dell^ anno aniece-
deate (1). Ho scelto a bella posta questo caso , per-
(i) Conto delt amminuirazionc delk finanze del re-
gno d Italia nell'anno 18 io.
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• 12?
che dioMMtm il ^iiMolo tn gli ^«PMiti jtffogrftBci e
t sintomi pBtmomktÀ^ e. p09^«ii|i:|« M«9 ctnseguente
che trar si potrebbero. 4» -«^cMfc
V. LaimollÉplidilà d)BÌk i^of^yveotiopi prova ^, o
eke li è grosso Jueio a y&olare iii*ieg^ dell' imposld^
o cbe è estesa l'ùttpolieB^a ad os^nrarla» a ^ ne^
mai organifiBata V easpinboe^ Qa^Mtì tre qan ci dloono
c^, far tcarre rìffasosa ^comegumM d4|le> qxiamHa
slatisCkha , qoanaM saperle ai^TJaioane /e iGOmbiatare
ia Modo dw'il eottfraulo ponga in evideasa le catisa
dM le prodoee: mt spiego: nel rappoHo Mniofiioìate
sullo Slato JMÌngkUèma dal if8a9 si kgga, ohe i
processi per cqntnMnreiiMai -fiirono oDiua fegtie;
■a^ attai i8i^ . 1S19 i8ai
erocém 4(6i aao i96 (i).
Bgh i cnrìdeotQ «he s[uesle quantità deeresceaffrV
senaa onera avvicinata ad akw,iiiaa isfotaao la causa
^M decremaato, e^ per esempio y nOn . proltiaao cte*
seenle agiatessa ne&a popolaatone ^ come sembra ohe
spoglia far supporre Taatore. Se pai si rifluite che uè'
anddelii f noi fii aUeggecila il peso da% inipoake , 0
resa i'esasosw pih seaesoi sì vedi» maiKioiie Allivàa
Mila cooohisiape.
VL Sembra che le insurreanoui possano esaere dip
tise in tre classi, avuto riguanlo alla fi^quenaa delle
cause ohe k pnduootto.
^(1) TjaUeau de l'adoiii^ìstraUón de 4a GfAade Br^-
$^^^f ÌBlG.» peg. aao. ^ '
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ti6
Opihiohi: déV'dérc^ /> »> j*i(»mio; ìa-.ihi,, i
Scontento tó fpdpolo''. » «'Jii ♦ m : • ;
'- hù scénteb»» <dd' popolo, càpaoe di'rdtDpereJa.^b*
blica quiete, dipende qaasi' sempre 'dall'eccesso 'ddb
imfràste. Infatti nelle vìoende pcditiohe) raanóna è il
solo oggetto cbe tiecUpi i suoi penderi e i suoi sen-
timentli e- il suo oontento o seontaato è aiisiiii«to dal
|>iiiie> ^Ittl'Tiiio^'étfUa ctftMfehe pnb procumni col
luo -gu'adìÉgnb ^^ornfilìera; fl'Teslo^si.piièt dir aulk
l^er lùi.« ÀHorèhé crescendo riinpoeta,.scaito'peL)Folg9
la ponione gìorncSfie^ di pane, di vino l'.dirxactte»)
cresce* la pubblica 'scoffte«leaui.' in t .questo/ ilalO'.Jf
plebe cèdei agli impulsi della supersluMnc^ edé tonto
pih superstiziosa • quanto h più miseàmiUe ;. cosicché
VImi rapporto tra T eccesso dell»' «qpeestimn^ 6 Tee*
Msso delle imposte^ L'^aéibiiìone de' grandi non riesce
tid ^ introdurre desiderj nanonali .di iiowtàt^ . sé. 4A
quando il vino e la birra è miiioré d'un bicchiere per
testa al giórno. Mille 'fatti dimostcano che iLprd^
£ina€oo ^ il grande aqabizMiao , i (àarlaiani. . poKlici di
qualuÀcpie «peeie-^ picnangOBo<. isolati iaimeazo .allm
nazione^ e cadono sotto i loro sforzi impotenti, quaiid«
nella pignatta del. volgo Vè-'un'ipe^zo di' carne Alla
domenica. Qiicgte idée semplicissime, dimostrano -.tal^
volta irragionevole il timore che conoepiaQOliD i ^^
verni , talvolta imprudente la loro sicurezza. Non mi
sono scostato che in apparenza ddl' argomento ; eeeo
ora qualche fatto.
Nelfanna 771 di Rbm'a,>aft deiF«r« crisliaàa, i
Frisj , nazione oltre il Reno , rupper Ift pace" piU per
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«ione. D^uW^' «Itesa klór (ioiMvllrv"4dipMÌe éA i08ii
%m' 'fktool- trttnito' di iwfffk ^htgrkÈtfek^ ^É- \jià Aéìb
'fp>«eniatore,t^lle ebe le pelli 'af«mraf;e^hni8ldiie>di
-quelle ^de^ bcuii tebMiei ' poto nisiiori degli i ciefiititb ,
lKGelté'di»*lui .pernorouL «Era-'Cittesta gtMtos^.aaobe
<eii>i'àlt»e natUml 9 • iiift 'piir-ai Gerinmuì/'die ni|rf|e
fnuMl»beilie arvovano nelftr selvej -«là in cesvBnièeMti
iBÌnaK.'DiedèffO)pHma'i boó^ sUftuicVdioe. rTacftOfipsì
lèoampagoiev'BJM^iAMte per iadriavt i figèi e \^'m^
^Ui' Quindiflo edeghe-'e^ie.' quenele ; le 4}uaiì<iioÌL àf-
tesey.rioanerii kUar'gttflirw^'stratqnafcKfe «é affiggendo
nì'fMàiqkttvstàààìì fdie<«iacttfotevifako til>. teibuto» Que-
sta iiinrntipDrrfìiire(rrèna a- slMtol; 1' svatfoì» id- éwi
fiattiòDaiter.fMÌfcoM ooBttfna i&opia .làjftfirdiÉa di iSoo
«oldati , e i ribelli acquistarono gran nome ■ pnentl I
Germani {Ann,^ lib. IV, e. 7ar'74) fO-
(ì) t€ Circa tanno 579 (delVera cristiana) ^ dice
j»> /^W)b2^ ) ordinato net Mio i^gnò'un rmfisio ìmi^o
»■ ed oneróso ^ tnold affòandonarono'iò'Uaro eiaà ed
. »•» lùro'phderìj' e fifuggirono in attri rcgfki^ aniepo-
» tiemfò di vigere in contrade straniere làéziehè sotto-
« pòrsi a 6òtàte'*opptes/»ione tnfafti -venii^ impòsta
»». im^^M/bl-ar di'0én4 per oenf/uge9»o'y okre étd 'akre
» nasse • suikf^'r^h^- e ' sttp^i * iì^ v/j • che >«>• imptfisibile
M df poterle* 'SikMtatY^J'^illaéìni dt.^lìimógeVj'^pprénssi
*» da coiai peso , unitisi il primo di manto 'y vi>Hèro
■» uceidtre> il prokuratcfte Marco j • mearicah • di di-
n strihuire quella tassa ;'b tóvnbbePÓ^fàAo'j se^ il
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1^8
Se. dilnandile' la ragione fter em t*eiilun«$ako ge-
nerala abe eocheggiò ii| Fi^acia , allorpU Fiippo 4i
Valoit lafii sul Uxmo , M troirò ioambieio iti ge^esàk
etacratìmie allorehè U re dweese. nti^^seffAwo.^ la Uro-
teratè odi dSaovdino dctla flnaose » e prinaipaliii^ttle
heUa ^bella det «da (i)^ Le iteite gratèlle daati-
BuaBda aoHa Giovanili' tuo Miooe«$ora t rtniistlejeo^JI
fopolo indi^breote ali^ sreoture: d^l euo rCi e fiirono
neUa mani de' grandi - una leta per fiuilo InMegece
aontro il trona SoVbt> Cariò VI gli esattori delle Jm-
poste sono mastaeraU in più città della Franeias die
piùl Lnigi XI¥, die era stato l'idolo de' sui$ «ttd-
diti ) ne stancò la pasienu smungaiidoli siaO'ialU oi*
sa; «.Sa nort^ diee Ennoo La-Sàla^^i/inipiN point
- de regreta ; et la poiica crainif tàkem quo sas resiss
ne soieac insuités , quand oo les pioclem a Ssi^t*
Denis. »
9 ^fcseava- Ffnwlo non P 0v^Ht $oWXUia iti furore
9^ dfil popolo^ il ifiude m>n poiendQ uocfd^r kd^ ab'
p brwdò i libri dU i^ewQ* il re , montato m grande
m collera , mandò de* cortigiani Qhe arreoatono a
f> quella gente iaunensi danni ^ e sparstno il terrore
m con stragi e morti. Dicesi che preti ed abati fitromo
9 legati ad un palo e soittJiposd a varie pvmtdoni per
9^ a»ere indiato H pòpolo alla sedizione ed aU* in-
•• eendio dei registri *. ( Oregor. Tvofcm. , A*. F ^
cap. %g).
(i) Filippo di Falois non ne fa Vim^more , ma
P accrebbe fmr di mi$ura»
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» 129
Ci^Ó NONO
PJ6JMS
. Questa operatione può essere considerata sotto tM
aspetti: i.^ modi di pagamento; 2«^ specie e quan-»
lilÀ; 3.^ ordine in cui suocedonoi
§. I. UtoiU di pagamentoi
t. Vagamenti reali ossia con moneta metaÙica^
I punti che esamina lo statista sono i seguenti!
a) Le monete vogliono e^ere dapprima considè^
rate conio semplice mani fattura y giacphè ^ come ho
detto altrove, il loro stato perfetto od imperfetto som"
ministra inditj sullo stato di pih arti; quindi i gabi-
netti di monete e di medaglie presentano all' occhiò
un' immagine dell' industria vigente in tempi e luoghi
diversi* Altronde, quanto più le monete sono perfette^
tanto ne è più diffidle la falsificaeione; ed è questo
il motivo per cui i monetari Ìa\%ì , A numerosi ne'
McoU di mezzo, sono assai poca cosa nel secolo at-
tuale , jl che equivale a dire che il perfezionamento
delle arti ha scemato il campo all' immoralità , altro
tra i mille argomenti contro le idee di Rousseau.
Finalmente, la forma piìi perfetta delle monete^ cioè
la concavo-concava scemando le frizioni del conio di*
mitiuisce la necessita di Hfarle» cioè là perfeziohe ili
questo caso risparmia spese.
h ) Considerando le monete Come monete, fa d'uo«
Filosqf. della Stal.^ vcL IV. g
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t36
pò ofsenraire se tutte siano rldueibili ad una base
uniforaie, e serbino tra e$ae de' rapporti decimali /il
cbe agevola i calcoli, diminuisce le piccole perdite e
le frodi nel minuto commercio.
€) In queste indagini si può prendere per iscorta
i principi di Beccaria ed esaminare:
i.^ Se eguale quantità di metallo corrisponda ad
uguale numero di lire in ogni moneta, giacché la
trascuranza di uguagliare la quantità di metallo al
numero delle lire , è queir anello magico cbe fa su-
bitamente sparire ora l'oro, ora l'argento;
2.^ Se, siccome il totale d' un metallo sia al to-
tale d'un alttx> in un certo rapporto ( per es. 1' oro
all' argento come i a i4) così una data parte d'un
metallo stia ad una eguale parte dell'altro meialld in
ogni moneta;
3.^ Se finalmente nello stabilire il raloìr legale
delle monete, qual norma degli esattori pubblici , si
ponga a calcolo la spesa del monetaggio, come si usa
comunemente, ovvero si ommetta , come per es. , in
Russia, ed Inghilterra: in generale indicare la diffe*
renza tra il metallo monetato ed il metallo in verga
d?* uguale titolo e peso^ in Francia, per es. la diffe*
reuzà si è 1^ i peir too a favore della moneta (i).
(i) Non sarebbe intuì le l'aggiungere se so§fia il gO'»
verno, ritirando dalla circolazione le monete più usa-
tCj pagarle giusta il volar nominale j non giusta il
%falor metallico j cosicché la perdita sia subita dalla
nazione^ non dai particolari.
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i3r
Sì pub anco ricereare il prodotto annuale e le
•pese deUe «éodàe^ iodieaudi» i peau d' oro, d'argento
e di rame col rélatiTO numero e Talore.
II. Pagamenti simbolici ossia con moneta di carta:
i (}uestd statistici sono 1 seguenti:
i,^ Quantità annualmente fabbricata, estendo not0
die la quantità eccedente il bisogno della circolatone
i per sé stessa una causa. di scredito;
a.^ Valofe massimo e minimo de' biglieitì^
3.^ Se i creditori siano obbligati ad aecettarli al
pari della moneta reale ed in (faeié quantità}
4> Se in appositi uffici siatio convertibili in denaro
sonante od in bèni nazionali;
5.0 jinni Perdita per cento ^
Nello Stato. Fuori dello Stato. Osservasione
^peres.; fgjg^^^ j^Sn. Mass. Min. o cause della
perdita, p« es.
1800 Mi» j> ^ Fazioni e pairtiti;
1801 » 9> » 39 Invasioni estere ;
1802 9 » » 79 Rifiiito del governo
i8o3 j» M j* M ad accettargli... (i).
• • • • .» \^/ ** *• •*
(i) /Z gcfvérno portoghese^ pet es. , pagava 2/3 in
moneta m carta j il che era conirario alla legge s e
non voleva rice^me pih di i/i netf* esazione delle
imposte {Balbi, Essai statistique sur le rojaume de
Portugal , /. /, p. 224 ).
(2) tn Francia si pagavano per un pafo di stivali
5oo,ooo yK in assegnati^ àUorthè giunsero aW ultime
grado dello scredito sotto il Direttorio.
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l39
6fi Influenta ralla ctroòlasione da determinarsi s
a) Dal corso del cambio il quale s' abbassa, giacchi
decrescendo il valore delle monete . nealì , <pie8la
escono dallo Stato;
b ) Dal numero de' fallimenti ;
e ) Dall' aumento monetario delle mani&tttire e de-
cadenza susseguente^
d) Dair aumento o decremento di nuovi edifizj, ecc..
7.0 Falsificazioni. Nel Portogallo, per es. , dal 1801
a tutto il 1830 fbrono ammortizzati 1406,193,^00 reis
tra i quali se. ne trovarono falsi. • 466,874f<K>o In
Inghilterra durante ^5 anni , la falsificazione della
moneta di carta costò la vita a pib di 5ooo condan-
nati, e cagionò la deportazione d' un ma|;gior nu«
mero.
2 2. Sfkde e quantità di pagamenti, \
1 pagamenti pubblici come i privati possono essere
ridotti a tre capi:
i.^ Interessi del debito;
2.^ Onorar) , pensioni , gratificazioni;
3.^ Materiali pel servizio pubblico.
I. Debito pubblico.
La superiorità della spesa sulla rendita è Torigiue de'
debiti. La causa principale de' debiti pubblici si è la
guerra. Dalla rivoluzione del 1688 sino al i8i4i cioè
nello spazio di 136 anni, V Inghilterra conta 65 anni
di guerra ossia So per secolo all' incirca; quindi il
suo debito giunge a 19 miliardi di franchi.
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i33
Sul debito pubblico si fanno le seguenti ricerche:
i.^ Denominazione^ motivo del debito^ epoca (pa«
«e o guerra/;
%? Condizione a cui il governo ha accettato il ca-
pitale bisognevole.
L' esame di queste condizioni mette in evidenza
talvolta o r avvedutezza o l' ignoranza del ministro
che contrattò il prestito, quasi sempre il grado di bi«
sogno da cui era stimolato.
( Non dava prova di molta perspicacia , per cs. , il
governo francese, allorché nello scorso secolo riceveva
vitalizj sopra qualunque età al io per loo ; essendo
noto che quell'interesse- deve Variare seccmdo le età.
Né molto piti avveduto -mostravasi il governo inglese
nei XVII secolo » quando dava il i4 sopra una sola
▼ita, il la sopra due, il io sopra tre, senza distinzio-
ne d' età, ecc. )
Per conoscere il grado del bisogno e dello scredito
basterà osservare che , quando un. governo dimanda
tm prestito, esebisce, per es., il 5 per loo sulla som-
ma di cui abbisogna, ma talvolta, invece di loo, ri*
ceve 5o« 6a ij^, 83 i}3, od altra somma minore di
lOO» cosicché nel i.^ caso l'interesse é realmente il
io; nel ).^ 1*8; nel 3.^ il 6, ecc., casi che per l'ad-
diistro erano frequenti*
3.^ Confrontare gli interessi offerti e pagati dal
governo nelle diverse epoche di ciascun^ debito pub-
blico, il che pub somministrare indizj e sulle vicende
del credito governativo e sulla quantità de' capitali
offerti al pubblico.
4* Somma totale del debito perpetuo; idem del
debito vitalÌMO;
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i34
5. Somma totale degli iuteressi;
Confrontaodo le somioe del N.^ 4 <^1 valore de'
terreni, e la somma del N.^ 5 colla rendita di essi/,
«i può talvolta nuovamente riconoscere la fiiisità della
massima ehe riduce tutta la ricchezza ai prodotti del
fuolo (i) ;
6. Valore di loo lire di debito; per es., le ren»
dite al 5 per loo
di Napoli valevano nel 1824 • li^» 94
Russia ....,•.<» 95 171 '
Austria ^ S^
Prussia • • " 99 '7^
Francia • » 10:1
Stati-Uniti » no;
7. Confrontare l'interesse del debito pubblico col-
r interesse de' capitali impiegati in terreni; per es. le
terre in Francia non danno per termine medio il 4
fet 100 , mentre finora il prestito non ha fruttato
meno del 5 i/a. All' opposto il governo inglese spera
Jà ridurre l'interesse di tutto il suo AàÀìQ al 3, benr
•«faè le terre diano assai più;
(f ) Lasaile insti luendo questi confronti per f an-
no 1802 presenta i seguenti risultati sult In^iilterra.
Debito pubblico Valor capitale dt? terreni
in lire sterline j milioni 56iip milioni 640.
Intercise del debito Rendita delle terre
lire st,' ai3j86oji86^ lire st, a5^ooOjOoo.
Se agli interessi del debito si aggiungono le eUtre
spese, si ha la somma di 68400,000 pel detto anno$
ed è evidente P impossibilità dette terre à sommità'
strarla.
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8. R^gicmi per cui il cr«cUto hm corràponde «Uè
nsone dello Stato, come p. e,, in Fraacia » tlaieno
per r addietro;
9. La massima destresza consistendo nel trovare
capitali ad interesse minore di quel die danno i cre>
diti ipotecari » fa d' uopo indicare le ragioni per cui
il pubblico amministratore riesce ad ottenerli, se vi
riesce. Tutto il nodo consiste nell'accrescere Tafflueoza
degli esibitori di capitali; si accresce raffluensa ac«
crescendo la somma de' vantaggi offerti ad essi; i
▼aotaggi offerti ai capitalisti , per es. , in Francia sono
i seguenti:
a) Il credito non soggiace a confisca , qualun(|Uf
aia r origine del capitale somministrato al governo o
cambiato colle relative carte. La Borsa presenta un
asilo sicuro a tutte le fortune di vergognosa prove-
niente, e cosU^tte, sotto pena di essere confiscate, a
rimanere nascoste. Perciò tutte le ricchesze sospette,
illegittime, frodolente si dirigono verso quella masse
e contribuiscono ad accrescerla;
m U credito va scevro da qupilunque imposta, senza
ricordare altronde che non è colpito né dalle temr
peste, né dsUla siccità, né dalle burrasche , né dagli
incendj, né dagli altri malanni cui restano soggetti i
capitali nell' agricoltura , nelle arti , nel commercio ;
e) Stabile, regolare e pronto si é il pagamento de-
(^ interessi ; la semplice esibizione del titolo é V u-
nica condizione per riceverli;
d) Costante è la disponibilità del capitale, poten-
dosi vendere da un momento all' altro una parte o
la totalità della sua fortuna al preszo generate degli
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effetti pubblici, senza itnimeàntÀ di tiotejo, sema
stilila d'ingegnere, sensa iotenreoto di tribunali, senza
doTer aspettare un compratore ,* il q^ale ordinarìa<t
mente esibisce tanto meno quanto piii conosce il to-
stro bisogno di vendere. Un^ parola detta ad un
agente del cambio basta per vendere o comprare
qualunque effetto pubblico )
e) Facilissimo e non costoso si é il traspòrto del
capitale da una testa alP altra s in InghilteiTa il de-
siderio di risparmiale le perdite di teiqpo ha deter*
minato i giorni della settimani^ e le ore del giorno
in cui si fanno i trasporti di dfisciina specie del de«
bito pubblico }
f) A questi motivi particolari fk d'uopo aggiangera
l'attrattiva generale delle speculazioni azzardose ohe
è r origine de' giuochi d'azzardo, ossia la speranza di
guadagnare ^enza molto sforzo, speranza che parla sì
altamente al cuor dell'uomo, che fa il successo delie
lotterie più rovinose, e che almeno una (volta nella
loro vita tenta i capitalisti piti saggi , meno avidi e
pih disposti a conservare lo statai quo della loro
fortuna;
10. Riduzioni fattk subire all'interesse del debita
pubblico :^ indicarne le epoche, il ribasso e le condi-
zioni offerte ai creditori ;
11. Capitale dèlia cassa d'ammortizzazione destinato
a comprare gli effetti pubblici, a misura che ne det
cade il prezzo^
la. Capitale annualmente ammortizzato; confronto
tra i progressi del debito pubblico e quelli dell' am^
pioPtiazazione in ten^po di pace e di guerra,
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i37
II. Ùnoratj t peruiùni.
L Gii onorar) cogliono essere paragonati eoi te*
guenli oggetti:
t. Prezzo de* ffrani ossia delle eose necessarie alla
siissistenza d' una fiiaùgUa, cioè di oìoquo individui
drca» Quando l'onorario è inferiore a questa spesa,
i doveri non sono eseguiti , o al dovere sottentra la
oomiuone;
a. CapUate impiegato nM (Mcquùio deUe cognhiofd
necessarie alf eserckio deW impiego » oapitale ohe A
estingue colla vita deli' impiegato. Se l'onorario oltre *
il vittOy non compensa largamente quel eapitak e gii
interessi , il seme delle cognisiooi e in generale deHa
abilità deperisce: Sublatis studiorum pretHs-^ eii€$m
studia peritura. (Tacito, j4mu XI, 7);- <
3. Tentazioni e potere d^ abusare deWimpiegox un
mezza di neutralizzare la tentazione si è di accre*
^scere Y onorario ;
4* Gravità del servizio. Le legioni di Pannonia pa«
ragoDàndosi colle squadre pretoriane osservavano che,
mentre queste vivendo in mezzo agli agi della capi-
tale ricevevano 16 assi al giorot, esse, esposte a tutti
t pericoli della guerra, non ne ottenevano che io;
5. Insalubrità locale, giusto motivo per cui gli
stessi impieghi ottengano maggiori onorarj, onde com*
pensare le ipese di più frequenti malattie, e il danno
d'una vita più corta ^ é questo principalmente il caso
degU impiegati europei nella maggior parte deUe co*
Ionie dove muojono come le mosche. >
Siccome le cognizioni , V onoratezaa e lo zelo pel
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i38
servìtto pubbbco nùn sono mai abbaitanEa ricompen-
sati, perciò resta a ricercare :
6.. Dopo quanti anni di servizio cresca ronorano e
in quale proponione?
7. Se la d^stitusieiie 4ebbyi essere preceduta. da
processo regolare?
Gli onorar j de' varj impieghi oonCreoiati coi gradi
d' aJi>ilità e faliga qecessarj ad eseguiroe i doveri ^
servono a dimostrare la sapienza e la giustizia di;' go*
vemaoti o l^ opposto, come i peni d'una m^pchiaa
dimostrano T abilità o inabilita del n^aecbìnista , se-
eondo 1^ sono proporzionati o no allo sforzo cb^
devono fiure: i pezzi deboli o inutili impedis»u>no sem*
pre razione regolare degli altri. Sotto T imperatore
Costanzo erano mille i barbieri di corte, mille i cuo-
chi, il resto a proporziono. Un barbiere di corte, ol-
tre gli onorai*! e le gratificazioni riceveva foraggi oc-
correnti per mantenerjs venti uomini e venti cavalli ,
mentre mancavano gli stipendj ai professori delle
■fcieojte.
Gli onorari e i segni 4i ttima crescenti in r^gion^
dell'inutilità pubblica degli impieghi e dell'inutilità
personale di chi li oecupai del che rimangono tuttora '
tanti esempi nelle corti asiatiche , vogliono essere
considerati :
ì. Come aggravi al pubblico tesoro^
s. Colise forze nocive nella loro sfera d' attività ,
quand' anche non si trattasse che di vmiditori 4i f^*
jfìOj come si asserisce di Veftrcmio Turino sotto Ales-
sandro Severo ;
3. Gema cause oorratlrici 4^Ì€ abitudini intellet-
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»39
toaK • moraUy direttameiiU nelk cbuM eh« aipire a
ocNBseguirli) indirettamente nel pobUieo die a poco
a poeo s'abitua a ttimarii.
II. Le pensioni danno luogo a due dimanda prin-
cipali: ^
1. k quali condixioni $i concedano totalmente o
panialmente ?
2. Come si forma il fondo che le paga?
HI. Materìale pel servizio pubblico.
. Il pagamento pia o meno costoso di questi og*
getti dipende dal modo d'amministrasione dominante.
In Ing^kenra il gOTcmo procura che tutte le opere
pubbliche vengano eseguite da private compagnie»
ovunque i possibile^ in Fivneia il governo suol^ ese-
guirle egli stesso. Il primo presta al tre per loo de'
capitali agli abitanti, accib costruisciino i lavori utili
alla sociale. Il secondo iof^c a prestito de' capitali
dag^ abitanti al m, al sette, al sette e metzo, onde
eoetmifa i lavori che evede utili agli abitanti.
$ 3* Ordine ne' pagamenti,
I. Volendo pastenere il ereditò pubblico, i neces-
sario die i capitalisti che prestarono il loro denaro
allo Stato , siano pagati pria di qualunque altro. Ne'
prospetti ddle spese dell'Inghilterra, gli interessi del
debito pubblico compariscono prima della lista civilci
cio^ que' creditori sono pagati pria del re e della fa-
miglia reale. Questa preferenza religiosamente osser-
vata colpisca l' immaginasione di chiunque e dissipa
le diffidenee«
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t4o
II. Vdlenclo dimÌQ«(rtt rinflueiua dèirinterette per-
fonale e delle affetioni private ne' oommissaij del te«
«oro, è necessario stabilire qualche ordine be' paga«»
menti degli onorar), giacché la cassa non essendo sem-
|>re sufficiente a tutti i suoi obblijghi, sono necessarie
dilazioni, e resta luogo a più arbitrj. Pria della ce-
lebre legge, di cui V Inghilterra va debitrice a Bprke,
i commissari del tesoro erano incaricati, come lo sono
attualmente, di pagare tutti gli impiegati del governo*
La giustizia voleva che tutti fossero pagati a vicenda
nella stessa proporzione e colla stessa prontezsa , a
misura che i fendi venivano versati nella cassa. Ma
nissuna legge politica serviva di scorta a questo prìn*
•ipio d'uguaglianza. I oommissarj si prendevano tutti
gli arbitrf , usavano quella preferenza che è ben nm^
turale di supporre. Essi pagavano dapprima i loro
amici; e si può ben credere che aoo dimenticaTano
sé stessi. I ritardi ne' pagaménti erano' solventi > di
eontmue lagnanze. Che 'cosa avrebbe fetto un legi*
slator dozzinale ? Egli avrebbe ordinato che eiascnno
a proporzione della riscossa , fosse pagato ugualmen-
te ; e , per dare al suo regolamento la forma d' una
^gg^ » avrebbe minacciato qualche pena' diretta ai
eontravventoriy senza riflettere se non sarebbe agevole
la trasgressione. Burke prese la cosa in altro modo*
Egli stese , per le diverse classi degli impiegati , un
prospetto d'ordine, nel quale la preferenza e dovuta
in ragione inversa del loro credito. I commissarj stessi
col primo ministro chiudono questo prospetto, e non
possono ricevere uno scellino della loro paga , se il
portiere non ha ricevuto l'ultimo soldo della sua.
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1^1
S« fesse stato permesso ai cofuiaissari' dt pttgam i
primi e di .seguii^e la sgula progressiva per gli infe«
tìoTÌ, sotto pena di perdere èssi stessi una parte de^
loro onorar), quante difficoltà , quanta lentezsea, quanti
imbarazzi non si sarebbero MDcofitrati? Chi avrebbe
voluto addossarsi l' odioso titolo di delatore ? Quanti
pretesti non avrebbero essi posti in campo per giu-
stificarsi ? Nella combinazione di Burke, finché essi
non hanno compito il loro dovere , perdono il godi*
mento del loro intero salario , e lo perdono senzm
imbarazzi e senza processo. Renduto costituzionale in
questo modo, il loro *onorario diviene realmente per
essi la ricompensa della loro prontezza a pagare gli
altri-
I ministri » in onta della legga, potrebbero pagare
sé stessi f senza avere pagato gli òltrt credUorì della
lista civile ; non y' ha forza fisica che dopo la legga
fosse valevole a ritenni più d^e prìtea* Ma, in coti-
seguenza della legge, questa contravvenzione sarebbe
un delitto palpabile, nna specie di pecnlatoj al quale
la pnbbKca opinione oppone un fireno potentissimo.
Pria dèlia legge la negligenza ne' pagamenti era fine-
quentissima ; ella aveva V apparenza d' un sempKee
atto d' ommissione ; ella non poteva essere GcUocata
sotto alcun titolo dei delitti; e di più, era fiicilissimo
palliarla con più specie di pretesti ^i).
(i) Bendtamy Théorie des peines et des l'écompen*
•cs 9 iom. IJj pag. 25-a7.
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i4^
sss
PARTE SETTIMA
A.B 1 T U D I II I.
SEZIONE PRIMA
wwLmmk MGLi ELCMEirrt topografici
CAPO P & I M O
UFlUBfZà SULLS ABITUDUri UnTBLLETTUAU.
In piìk
In meno»
I. Tmpogf^fia tsnveqìiea e ÙbnuUea {lì^lu^ma delUj.
i4^ L'Europa deve in
parte lo sviluppo ttraordi-
nario delle me tàeóitk io*
tellettttali p&t cui primeg^
già MiUe altre parti dd
globo I lo deve » dì^i f ai.
due immensi braoci del
grande Oceano, il Medi-
.terraneo e il Baltico ( e
relativi golfi ), i quali in-
ternandost esteBaneata nel
eontinetite quasi canali sca-
i.^ Quando un conti*
neotei come l'Àfriisa, lua-
go i8ao legheì largo 1660,
non presenta ia un'esten-
sione dii più di i,75o,ooo
L»ghe quadrata Qha;po-
cbìssimi fiumi di lungo
corso e facile navìgasione;
quando i suoi porti e le
sue rade offrono di rado
un asilo ai Vtosoéllij final*
mente^ «piando nitsun fol-
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▼ad dalla natura al mexr
toA tà al nord, ricevendo
numero» e grandi fiumi
nayigabili la maggior parte
dell'anno, aprendo la stra-.
da alle più lontane spiag-
gìe del globo, promovendo
il eamlno de' prodotti pro^
inoTono il cambio delle
idee ; giacché la civilizza-
zione si sviluppa col com-
mercio £ulle sponde de*
man » alla foce de' fiumi,
in mezzo ad isole fertili e
poc-o distanti (i)«
«45
fe , nissuii mare mediler-
ramo non apre utui MéAm
verso queste immense mas-
se di terra^ un simile oon-
tineòtè , dissi , privo di
estesa comunicazione col
restante del genere nma«
no , seaobra destinato a
rimanere nella massima
parte rozzo , incapace di
sorgere a quel grado di
civilizzazione, cui parteci-
pano da pili. secoli le piii
rinomate regioni del globo.
. (i) CaHeau j dopo d^opere esposto i progressi del
eommérdo sulle sponde del BalHoo nel XF II secolo,
éiggiunge : a Danzica e Koenisherg, il viaggiatore del
inezzodi sentiva parlate il francese, Pitaliano, e scor-
geva edifitj simili a quelU di Parigi , di Londra ,
d^ Amsterdam. 1 progressi assodanaosi gli uni tfgfi
altri > dfffondevasi un gusto pih rimarchevole per P ir
stnaione e coltivazione delle scienze , delie lettere ^
delle artL Colle cariche de* naviglj (fungevano libri
dalt Alemagna , Francia , Ingfiilterrja^ giungevano in-
strumenti necessari agli astronond , ai geometri , ai
meccanici. La navigazione agevolava i viaggi , le co*
manicasuoni d'ogni generei e le scoperte^ le invenzioni
trasmettevansi facilmente dalle sponde delia Senna e
del Tamigi a quelle del Maélar e della Fistola, Si
può accordare questa influenza alje relazioni commer»
dali che esistevano allora tra il Nord e il MetAodi ,
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«44
. a.^ Ajraattca civilizza* a.*^ In generale le pm
tyliM <WI' Egitto cpnoorse polasioni isolate;, qi^alon*
con tanta maggior ragione quanto • che le corrispon^,
denze Ubrarie erano molto circoscritte , e i giornali^
in piccolo numero \ hon circòlan^ano conte at presente
(Tableau de la cner Baltique , tom, 11^ pag, ai5).
Scorrendo la Finlandia ^ vede la ciirilitautaianè
estendersi lungo le coste j e le città moltiplicarsi piU
che neW interno. Abo ne ì la capitale ; ella e situata
sopra una risfiera che si getta nel Èaltico^ e che age-
i^bia te relazioni e i trasporii commerciali.
Intorno al golfo di Cristiania la civilittaiione e
P industria de* Norvegi ebbero la culla e giunsero a
maggiori gradi di perfezione. Là esistette negli scorsi
^secoli Opslo , prima residenza dei re | primo centro
de' rapporti politici e religiosi della nazione. Là si
sono formate ^ ne* tempi più moderni , delle città ri^
marchevoU per la loro popolazione ed agiatez^, come
Toensbergj tìolmstrand ^ Drammen^ Fridèrtkstiadt j
Moss^ e Christiania, capitale della Norvegia dopo ks
decadenza d* Opsoh.
Volete scoprire i primi sfoni degli Alemanni pé
progressi delle scienze? dovete portare i vostri sguardi
sul Reno. Colonia ebbe j -fino dal XIII secolo ^ un'u*
mversità rivale di quella di Parigi e di Bologna 3 e
che era il convegno generale non solo della gioventìs
alemanna j ma anco di quella della Danimarca j
iSvetla y Norvegia. Ricerche esatte ed iniparziali hanno
assicurtua a Magonsa la gloria dovere inventato Parte
della stampa. Le prime stamperie furono stabilite a
Strasbourg j Basilea j Francoforte , Heidtlherg. La
biblioteca di quest'ultima città era la pih ^bella e Id
più ricca delPAlemagna nel XVI secolo.
Filadelfia j fabbricata in situazione commerciale
felicissima^ è divenuta la sede delle scienze americane
a* nostri tempi.
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il Nilo, ii qtiàie, alle sue
estremità inferiori divideo*
dosi in differenti candii ,
e secondato dalFàrté liprì-
Va tida facile cOmuniea-
ieione tra le città é i nu&
merosi borghi, quindi age^
TolaTd n ovHnuiercib, prt)-
tndveva le àrtìs dirozzava
le pòpolatìoni {m&i^imento
the fu aremUò ita^ sforti
detta sitperstizionf j do^
dà ìina fofza nàol^àle che
tah>oUd ^ più potente delle
forie jUiehe^ e • c*«, qUah*
»45
qne sitt Positeolò die le
tenga disgiunte , presen*
tanò maggiori gt^di^ d'i-
gnoranza e rdzzdbà. « I
M GoìoìAs ( utio de' pò*
À poli del l)ecan, penisola
Vi nell'iddie) vivendo in
9^ paese coperto di hion-
h tagne e foreste ateVano
9 poca comtiriicilfeione (k>'
^ loro Vicini» ed atiche
i* attualmente si trovano
tf in lino stato di barÌNi-
h rie relativa «. Egli é
<}be8to Ib stato dfc' prò*
Citando qUtsd t simili tatù Hod è nlia intmziohe
di asserire che P azione degli clementi lopografitài air
torchè prpniovendo il ìóanihio delle merci promove il
tambio delle idee^ sia una causa unica j onnipotente^
esclusiva; quindi ragioHerébbe stortaniente chi dicesse:
paragónàiB la Ór^etia antica e la Qreda moderna :
k circostanze hfiograficht sono tuttora le stesse j ep^
pure la Grecia niodema ^ tjuasi bàrbara a fronte
delT antica. (Questo argomento, dissi , btncKè ripetuto
àa pih scrittori j non pi^a nulla , giacche a soppri-
niere t ùzioHe fan^oreOole delle eause fisicht contorre
talora V azione delle cause morali^ conie l'ho proi^dh
nM agricoltura j nelle arti e nel commercio. Mi pare
ttaver detto altrove che quando una tromba riesce
ad inalzar P acqua ^ non si pub dedurre che Pacqud
per se stessa non tenda a cadert.
J^ilosóf della Stdt.^ ^oh If^i io
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i46
do snciu a scemare^ lascia
atte fisiche ta prevalenza^
il che prova che questa
forze si combattono , non
che V azióne tipografica sia
nulla).
Si pujb supporre con
fondamento che il Gange
e gli altri fiumi della co-
sta orientale della penisola
indiana, i quali, come il
Milo , si dividono in nu-
merosi canali, hanno avu-
to ugual parte nella civi-
lizzazione di queste altre
contrade dell'Oriente.
prietarj in Livonia, e dt'
coloni in più luoghi del-
l'America, tuttora distanti
dalle città.
Pochi abitanti del can-
tone di Schwitz sanno leg^
gere , scrivere , conteggia^
re, e tutti sono dominati
da eccessiva superstizione^
perchè, per andare alle
scuole , tenute dai parrò*
chi solamente nel verno ,
fa d' uopo fare ogni gior-
no a a 3 leghe ed anche
più , tra montagne sco«
scese , tra i diacci e le
nevi (i).
II. Slato termometrieo ( Influenza dello ).
In più.
3.9 Nelle zone temperate,
€ principalmente tra i 4^
e 6o gradi di latitudine ,
si succedono le varie pro-
spettive della primavera e
dell'autunno, i calori mo-
derati della state , i rigorì
In meno.
3.^ Dove è eccessivo il
calore dilatandosi alPestre-
mo i metalli , risulta dr«
sordine negli orologi, nei
pendoli 4 negli strumenti
astronomici, il pregio prin-
cipale de' quali si è la
(t) Picot , Statlstique de la Suisse, pag. %S5.
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salutari del verno. Qaetta
successione delle quattro
stagioni è ignota fra i tro-
pici e verso i polL Ora in
quelle latitudini abitano
attualmente i popoli più
istrutti y più inciviliti 9 e
quelli che danno prove di
maggior coraggio in terra
e in mare. Sembra che nei
paesi dove non si conosce
la state, gli abitanti man-
chino di genio, o almeno
di spirito e di gusto, men-
'47
pre«*Jsiorte; quindi v'è di-
scordanta nelle vnlutanont
astronomiche (i).
Ne' paesi in cui gela il
mercurio cinque mesi del«
r anno é impossibile fare
esatte osservazioni baro-
metriche e termooRtri-
che.
Ne' paesi in cui Y in«
chiostro resta gelato sette
od otto mesi, non si ha
spedita la facoltà di get-
tare i suoi pensieri sulla
(i) Un viaggiatore scrive da Dongoia {nella Nubia)i
« Les chaleurs excessives ajffectent singulièremeni le
«e sextant. Verreur de collimation change d?un mo*^
<c ment à Vautre lorsque je croia Vavoir bien déter^
€t minéj si je rép^te Pobservation^ je troiwe toute aur
tf tre chose. Le vemier^ qui auparavant embrassait io
a minutes de la division du lunbe ^ montre à présent
« io' 5S*\ Lorsque je prends des distanees limaireSj
*t je trouve souvent des sauts brusques de 3oj 4^^ ^*>
u secondesy soiwent dune minute entière ^ que je ne
<c peux attnbuer qua une expansion soudaine dans
u le limbe de Finstrument, Je vous avertis de celà^ à
4€ fin que vous ne m^imputiez pas toute Verreur , en
« cas que vous trouviez des grandes différtnces dans
4» mes observadons, Je prends cependant toutes les
«f préeautions possiblesj, févite kint que je peux tou-
u tes sortes d^erreur^ ecc. » (Jouinal des voyages ,
t XIX j pag. 377-378).
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148
Ire là doTé non v' ha iu* caru , o fii dJuofpo &r n$ù
Terno, se non V abitante , d' incomoda matita,
certamente l'europeo per- Ne^ paesi freddissimi ruo«
de, quasi dissi , la facoltà mo consuma di più e con*
di pensare {i}* «urna cibi carnei; maggior
. tempo ricbìedoodosi per
procurarsi il vitto a dige»
rirlo, ne resta più poco
per pensare.
IIL Staio Umtomeiriòa ed igrometrica {Influenza deUo)4
In piìi. In meno.
. 4^ Il dima asciutto det- 4^ Nelle ìsole Antille ,
(i) JSe Jtofir conserve entte le^ tropiques toute$ let
forces pkysiquesy intelleetuelles et morales qu'il àrecu
du Créateur, Le soleil le phu brulafU ha laisse toute
son energie j et ce soleil méme , si ardent fùHl soit g
lui sìj^fil à peine j puÌH/u*il clerche tous les s<Àrsg el
meme duroni le jour , un supplément de chaleur aw-
pì^ dun foyer qu^il ne -laisse jamais éieindre. Le
ilancj au contraire, qui s^él^e dee %6nes tempérées
^rs léquateur , degènere dune manière iris^sensible i
il est comme andanti pendani dix heures de la jout-
riéei tout exercice de corps et ménte desprit bd de*
pi^nt impossibk} lag wk quart-d'heure de lectore est
un véritable supplice. Si quelque pariisan de la per»
feetibiUté indifinie de tespice humaine se Irom^ait en-'
tre les deux tropiques ^ ce seroii pormi les noirs et
non parmi les blancs quHl potirrait recueiUir quelques
faiis à Pappui de son système (Journal de voyages j
f. IIIs pag. 275-276)*
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Tallo Egitto, dimostrato
tale dagli anticlussimi ma-
noscritti trovati intatti , la^
•eia largo campo alla fa-
eoltà di studiare, potendo
lo stesso libro servire per
molte generasiooi su^ces«-
sive.
«4»
atteso il calore e rnmidìtà
del clima, é cosa difBci*
lissima, per non dire im^
possibile, di guarentire i
libri dalla comnione , dm *
vermi, dagli insetti ; quia*
di I' esercizio della facoltk
di studiare è più dispen^
dioso (i)i
IV. AspeUo del cielo ( Jkjluenea dett).
In piìu
5.«£ innegabile label-
lezsa del cielo della Gre-
cia e dell'Italia^ come è
innegabile che le belle arti
In meno.
5.9 Nel circolo polare
le continue nebbie tolgo*
no di vista gli oggetti ed
impediscono le osservasio-
(i) » Uno de* pSi , grandi flagelli del Levante^ dice
» rilloison , spno i vermi che rodono i libri e \i
m fanno infinitamente pia guasti che nelle nostre con'
» trade {francesi). Tutte le biblioteche dèi Gesuiti a
» Salomco , Sdo^ Santorino^ Nascia ed anche a Co»
99 stantinopoU , cadono in polvere j i manoscritti^ an^
» che di cartapecora y subiscono la stessa sorte^ ben*
Ti che pili tarai. Perciò neW Europa cristiana^ in /n-
n Riterrà , a Parigi^ si trovano manoscritti greci
» molto piU antichi che non sono quelli del monte
» Athos j di Patmos e di tutte le altre biblioteche dei
J9 Levante da me visitate. Più libri ch'io aveva por^
w tati meco dalla Francia^ furono tutti rosi dai vermi
w in due anni n.
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i5o
oltcDiicro in questi paesi
la primazìa. Le nazioDÌ
estere non mandano i loro
allieTÌ in pittura o scultura
a Parigi o a Londra, ma
a Firenze e a* Roma. Gli
artisti del Nord hanno in
tutti i tempi sentito il bi-i
sogno di un altro clima ;
tutti quelli che si sono
distinti nella cariiera delie-
belle arti y si sono formati
in Italia , o almeno hanno
sentito, (quasi dissi, per
istinto il bisogno di tì-
'*yer?i (i).
ni astronomiclie: gli ac«
cademici francesi andati a
Bomeo per misurarvi un
grado del meridiano, do-
vettero talvolta arrestarsi
su d' una montagna ( con
pericolo di restarvi inti-
rizziti dal freddo^ otto a
dieci giorni, onde aspet-
tare il momento che il
vento del Nord dissipasse
le nebbie e permettesse
d'osservare i segnali (2).
Le continue nebbie im-
pediscono r uso de' tele-
grafi e de' cannocchiali a-
stronomici (3).
(i) Egli è eerto che il delo m ciascun paese pre*
senta un aspetto differente. La volta azzurra j che 3
per un* illusione ottica j Umita dappertutto la nostra
itistay sembra p& bassa in Inghilterra che in Francia,
.1/ Italiano <prca invano ^ suUe sponde della Senna ^
questo ciel purOj sereno e immenso ^ quest^ atmosfera
d'un bleu chiaro o d^wi rosso infocato che contribìà
cotanto ad inspirare Correggio e Rafaello,
.h) Maupertuis^ (£uvres, L Illy pag. 109.
(3) // dottore HoUand osserva che se gU Islandesi
abbondano di opere poetiche ^ mancano di opere filo^
sofiche.
Le docteur Ilolland attribue cctte dentière circon"
stance à la confusion avcc laqudlc se présentent Ics
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i5i
CAPO SECONDO
fimvBiizA DEGÙ elembuti TOPooaàFia
SULLE ABITUDINI ECOffOMlCHE.
{• I. Alloggio ( influeoza «oc. sull' ).
I. Materiali.
Iti piik In meno,
i.^ In Egitto il calore e i. L'umida • sabbiosa
la siccità deir aria permet* Olanda è costretta a di-
tono di costruire le case mandare roccie alla Nor-
eon semplici mattoni cotti vegia per costruire le sue
al sole, mancando il com- dighe, ed immensi marmi
busti bile per cuocerli e le all' Italia onde guarnirne
pietre per farne le veci (i). le sue case.
phénomènes physiques du paysj -pkénomènes soumis a
aucune rhgle fixe et contrariant touie analogie. Le
désordre est bien capable de bouleverser Ventendement
humain et de rendre ntds tous les calculs qid pour-
roient établir des principes généraux. Il est certain
que les IsUuidàis sont très-superstitieux , ce qui prO'
vient indubiiablemenl de leur se/our au milieu a* une
nature terrible et desordonnée j oh les résultats ne
sauroient se concilier ensemble (Annales des Toyages^
t. XV in, pag. 294;.
(i) In alcuni dtstreUi deW Inghilterra e delia ScO"
zia si impiega ardila mista a paglia costruendo i muri
de' giardini , le abitazioni de' giornalieri ed anco Ar
case de' fittajaoli. Queste costiniziont attraversano
y Inghilterra seguendo le località dell' argilla bleu ,
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1*1
a.^ In tutti i paesi dovr 9.* Mdle inoptagne dflhi
abboQduno i legnami da Navarra, benché calcari ,
Gontruiione, sia ckc il fredt If case sono generalmente
dq costrìnga tener <^iase costrutte oon terra ^ e In
le a)>itazÌQqi, sii| chf: il ca« mgtone si è che In tess)-
lore richiegga grandissinie tqra di quelle pietre di?
apertqre non si adoprano sposte f^ strati sfogliati, li|
neMf: case n^ pietre, n^ loro estrema friabilità ec|
mattoni, n^ argillp, se )a un prìpcipio di decompoi
legge npn qiidii|i| 1' oppo- sizione, le rendono iroprq?
sto (i); (^r^^ ^^ costru^oni.
isomf si ^e^gono deb'ìfeate n^fla gran iUirt(i geologica
fli PFiWam Smith. Così più pratiche locali p metodi
d'agricoltura o prodotti delle terre, dipendono dagli
strati minerali die si trovano nell' interno del suolo.
(i) E l4^ ragion^ si è" cf^e queste cas^ sona mena
^pendios^ e quasi ugualmente ^ur^ofi.
ixU Ssquimaujp {^ostruiscono fé loro capanne con
nciv ed in forma i^fPfnosa, Tr^ capace , vi^ne le
une aUe altre ^ come le tr^ foglie S un trifoglio, han^^
no un* apertura cofnune che ^. w^a lunga galleria.
Ciascuna apertura s^rve d^ asilo ad una famiglia. /
cani restano Rifila galleria j^ la quafe essendo bassis-
sima esclude Pana esUn'ore. Se consideriamo or^
f intemo di questa capitana^ noi cediamo d^ qua-
drati soli fi di ne^ regolarmente tagliati come pe^zi
di granito ^ posd ^ uni sopra fli altri in modo di
formare una specie di yoka solida, ièlla ^ase di que^
sta capa^na circolare^ alta nov^ pt^di, e larga otto^
si vede girare uf^ ha^co formato ugualmente di neve
fagliata j delle pelfi d* animali lo coprono ^ e4 egU
sfrve nel tempo stesso di scanno e di letto. Si riscal-
f2^fio aufste capanne fol fuoco du^a (ampada^ e {^
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S.^' I tubi di terra colta-
per h distribuzione delle
acque nelle oate, sono pre-
(ienbilì ai tubi di legno di
IHti ti fa tuttora uip a
Copeohaguea, I Romani so
ne senriTano, e, atteio il
)Mt6o pretto, sono preferiti
H Londra e4 a Vienna ai
tubi di ^i$i|.
i53
9.0 Mon si pu2> far uso
de' tubi di terra cotta
nella Siberia, ^ccfaè per
quanto sia profondo i|
Iflta in cui Tengono coli-
locati , sono raggiunti da)
freddo f quindi spesanti.
fufe vi penetra aiUnverxò et ima piastra di gfiiacch
fft^ serve di^estra. La stessa costruzione^ lo stesso
n^eriale nel Labrador ^NoTelles Annale^ des yoya*
9^s, r. XXI, pag. i4o.i4i ).
La mancanza di legnami da costruzione ha ohhli-
0ato t akiiante delP altipiano centrale e del nord
^W Asia ad alloggiare sotto tende coperte di pelli
e di stoffe , proveiUend le une e le altre dalle sue
grrggie. Una necessità simile ha prodotto lo stesso rii
sultato iielP Arahi^. AW opposto^ nelP Jndia ed altro
contrade simili^ ricche di legnami ^ e soprattutto di le^
gnome di datteri^ questa uso si h trovato cof^ormc alt
t indolenza degU abitanti, ugu^ùmcfUe che alla doU
cezaa del clima. L* uno e V altro genere di ahitaùoni
non offrono nulla, di stabile, nulla di solida. Le città
dell? Asia spariscono come gli imperii di cui sono i
centri momentanei»
Questo carattere generale dette abitazioni asiatiche
esclude necessariamente il gusto de* mobili preziosi ^
de* quadri, delle statue jf qiundf le belle arti non pos^
^offo faryi pro^ratsi.
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i54
li. PimL
In pitie
4-° ABcnaré le case sono
di pieira j molte kanno
iei piani j e finiseono in
terrazzi ioTece di tetti.
Case di pietra a sei piani
si veggono in più città
capitali deli' Italia da Ve-
nezia a Napoli.
Molta popolazione ac»
Gtimulandosi sopra ristret-
to spazio , le case assor-
bono minori capitali, ben-
ché ne .«offra la salute»
In mena,
4.^ Non si può far «sa
di materiali pesanti j ni
costituire molti piani ne*
paesi frequentemente sog^
getti ai terremoti j perciò
sono basse le case a Lima
capitale dei Perù , non
hanno che due piani nel
Giappone , e solamente il
pian terreno a Sant'Iago,
capitale del Chili. Vogliono
limiti air altezza de' piani
i violenti uragani » perciò
S. Giorgio, neir ìsola San
Giorgio tra le Bermudi, ha
case poco alte (i).
(i) SanfJa^Oj come le altre città del Ckiùj P fab-
bricata in modo da evitare gli effetti del terremoto^
Ite strade sono sì larghe cìie gli abitanti ritirando^
nel mezzo non possono temere di restarle offesi dalle
case che rovinano. Costrutte con mattoni seccati al
éolCy sono generalmente coperte di pagUa intonacata
con argilla. La mq^'or parte delle case hanno un^
giardino f altro rifugio in cui si ritira f abitante men*
tre la terra trema. E siccome gli alberi che vi crc"
^scono , sono piii alti che le case., quindi SanC Jago ^
vista da lun^i , presenta più V aspetto iP una foresta
che cT una città.
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ì5S
HI. Forma.
In pih,
5.0 Le case d' A.les8an>
dna come quelle di tutti
i paesi in cui le pioggie
SODO rare, hanno un tetto
piano.
Se si esaminano le ca-
panne degli abitanti delle
isole dì Tana, degli Amici,
d' Otaiti, d' Anamoka, si-
tuate in clima caldissimo,
le scorgeremo tutte aperte
ed in modo eh? l'aria yì
circola con facilità» essendo
state costrutte a solo fine
di senrire di rifugio in
tempo di pioggia.
In meno.
5.^ Le case nell'Abissi-
nia sono capanne rotonde
coperte d'un tetto conico»
forma necessaria contro la
Tìolenza della pioggia.
Le case de' Lapponi» de'
Siberj , de' Kamtchatdaii
ed anco degli Svizzeri sono
chiuse diligentemente : non
▼'ha aperture che le ne-
cessarie per entrarvi, rice-
vere un po' di luce e la-
sciare uscire il fumo. I
Lapponi hanno spinto l'in-
dustria sino a costruire le
loro case sotterra onde
conservarvi piU facilmente
il calore {i).
(i) Quindi\ a misura che e* inollriamo ne^ paesi set'
ientrionaUj P architettura è costretta ad impiccolire le
Jinestre ^ ristringere le dimensioni delle stanze j molti*
•plicare i ripari contro il freddo e i venti aquilonari ^
intavolare i pavimenti , ecc.
Gii architeUi delia Galizia dimostrano pih d'avere
fatto i loro studj in Italia che di.consuUare Vinfluen^
za degli dementi topografici^ quando fabbricano sotto
il 54.^ grado di latitudine come fabbricherebbero sotto
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i56
6. PortO'Bicco. Invece 6* Dall^ fioe di settem*
di vetri che conservereb- bre alla fine d'aprile dop«
|>ero eccessivo calore ne- pie finestre di vetro a Pie*
gli appartamenti , le fine- troburgo, e tra esse uno
stre sono guarnite di veli, strato di sabbia: doppie
iti graticciate, d'esterna le porte che mettono alle
imposte, scale o ai corridoi non ri*
scaldati; quasi tutti i pa«
vimenti inta^datL
// 43. Le loro cascy con tetti orizzonialij crollano sotto
la na^ej le loro finestre ^ alte una testa, vengono spe%*
Ulte da colpi di vento '^ è necessaria una foresta per
alimentare i loro cammini , alti quindici piedi, larfjhi
dìeci\ la neve vi si precipita^ gli ostruisce e non di-
diaccia ^Annales des Toyages, t. XV^ pag. aga^.
Alcuid palazzi a Mosca^ costrutti sem^a riguardo al
Mma, secondo il gusto italiano^ non sono abitabili ^ si
può citare tra questi il palazzo di Paschokw, degno dun
(Sovrano per la sua grandezza e magnificenza^ ma s\
poco^ abitabile , che il proprietario è stato obbligato
di farsi costruire un altro piccolo alloggio a parte (An-
pales des voyages, t. /, pag. 53 )j
L'architettura greca sembra poco conveniente anche
ai climi foldissimiy esposti nel tempo stesso a grandi
pioggie^ come^ per es.^ Calcutta j giacché Paltezza dei
colonnati e l'apertura de^portici, lasciando troppo ao-
flesso al sole^ conducono neWinierno delle case un
calore eccessivo. Questo inconveniente h ancora mag*
^ore nella stagione delle pioggie*.^ t acqua penetra da
tutti i lati nelle case^ e le rende inabitabili, L* archi-
tettura un pd^ pesante defjii Indiani^ o i muri spessi e
fé piccole aperture del gotico-europeo ^ converrebbero
i^<^ meglio (Ann^les 4es vp^ages^ L J(FI, pag, 347).
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IV. Piani e Jotmt.
iSf
In più.
7. A Dunkerque si abi*
tano le caùtitie , atteso
che le case non hanno
che un piano od td piìi
due. Si pretende ohe que*
sti sottendane! non siano
umidi, perché sono sca-
irati nella sabbia delle dune
che é molto secca. La
st^sa sabbia è causa per
eui essendo cosa perico*
Iosa rerìgere fabbriche alte
sul suolo ^ se ne accresce
la profondità «1 disotto, il
che aumenta la spesa gier-
tialiera di looeartificiale ( ì).
In meno.
*J. Le inondazioni étU
V Elba rendono impossì'
bile l'uso delle cantine ili
BambouTg.
Nella citili detta Pro*
Tinee-Tovn nelMa8fachu««
sets ( Àroeriea settenti*to<
naie), situata sulU punta
d'ttna stretta lingua di tei'*
ra, lunga 7^ miglia, in
questa cittk, le case sor'
gono sopra pilieri in modo
che le sabbie càcdàte dal
vento possono passare di
sotto; senza questa pr<r«
cauzione le case resteréb*
(1) A Èagdad s ne* ffomi di luf^o e if agosto il
termometro di Fahrenheit j dlP ombra j sale spesso a
gr. lao e i4o. Gli abitanti si tifugiano allora in ap*
partantenti chiamati Zsirdanh ^ Jormati espressamente
tra i fondamenti delle loro case. Usando tutte le pre*
caiaioni possibili per accrescerne la freschezza , essi
passano m questi mesti ritiri le pih calde ore dei
giorno. Gascuna fannia ne esce al tramontar del
sole, e sale sul tetto ^ voglio dire sulla terrazza della
casa per prendervi il cibo della sera. Si doime anche
air aria aperta j fincltè de' venticelli freddi venrndo a
spirare improvvisamente durante la nòtte j costnngonef
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i58
bero ingombrate e eo«
perte (i).
i dormienti a ricercare gli angoli più caldi delle toro
abitazioni (Journal des voyages t, AVIII^p, loo-ioi).
Africa: Da Schow^ a Lo^un parallelamente alla
riviera Schary^ sP ha una resone poco frequentata ^
coperta in parte di maremme^ d! acque stagnanti e di
ogni sorta d^ insetti incomodi , tra i quali le zenzare
dal pungolo acutissimo. Gli abitanti di questi tristi
luo^i hanno F abitudine di tenersi molte ore del giorno
nelle loro capanne^ composte di cinque a sei cellette
inchiuse le une alle altre, e costrutte in modo che li
guarentiscono quasi interamente dagU insulti ili questi
insetti (^owrelles annales des iroya^csy avril iS^S^
pag. 18;
(i) Achén {isola di Sumatra). Le case in generale
sono fabbricate sopra palafitte di bambou, ed cfite
alcuni piedi sopra il suolo j acciò P acqua innondante
possa passare di sotto nella stagione delle pioggie
( Hist. de Sumatra^ t. II j p. 224" ^^^ )•
/ Siamesi j abitanti sulla sponda del fiume Mcnau^
sono costretti ad alzare le loro capanne cinque a sci
decimetri sul suolo ^ per preservarsi dalla continua
umidità che lo straripamento delle sue acque cagiona.
Talvolta la loro precauzione giunge al punto di co»
stndre le loro capanne sugli alberi j alla *cima de*
quali salgono col mezzo di scale che ritirano per te»
ma di sorpresa mentre dormono.
NeWOerland^ penisola in Norvegia^ i magazzini^ ne*
quali si custodiscono il pane, il formalo j il burro ,
i grani e cose simili , sono separati dagli altri edifiz§
e situati per la maggior parte nel mezzo della corte
di ciascuna casa. Staccato il loro pavimento dal suolo
sorgono sopra pilastri , affine di impedire i sorci ili
penetrarvi ( Fabriciusj Voyage en Norvége, pag, a56).
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S. I tetti, a Cachemire,
in piatta-forma, sono co-
perti da denso strato di
terra mobile, la quale gua-
rentisce le case dalla neve,
abbondante nel verno ^ e
le refide allora calde, vi
introduce nella state una
freschezza piacevole, men-
tre gU innumerabili fiorì
ch'ella produce, adescano
l'occhio co' loro colori e
rodm*ato co' loro profumi,
dando a Cachemire, vista
da un'eminenza, l'aspetto
d'un immenso parterre,
riccamente smaltato (t).
•^9
8. Non %si pub far uso
dell' accennata piatta-for-
ma, né delia terra mobile
sui tetti dove è fortissimo
il vento e copiosa la piog«-
gìa^ qui talora vi si pon*
gono sopra grosse pietre,
acciò il vento non tra«-
sporti l'armatura di Le-
gname , come , per es. «
sulle montagne di Poli
neUa Eomagoa , taWa ei
coprono di sole canne ,
onde prevenire i danni
della caduta de' tetti, co-
me, per es., ài Capo Buona
Speranza (3).
(i) Journal des voyages^ L V j pag, 76. Le case
sono di legno j atteso la frequenza de* terremoti.
Si osserva lo stesso uso nella Ss^ezia'. sotto queUe
capanne di legno coperte di verdura nella state^ Val*
Ieri US e Cronstadt fondarono la mineralogia^ Ber»
gmann creò la chimica e la geografia fisica j Linneo
pose le basi della botanica.
Non fa d^ uopo per altro rappresentarsi queste obi-
lozioni come meschine baracche^ prive Ì ogni comodo
ed eleganza. Le fondamenta sono per lo più di pie^
tra^ costruite con molla solidità. L'armatura intema
è vestita di tavole pinte ad olio j si riempiono i vuoti
con pece, catrame, licopòdio, onde impedire al vento
e al freddo di penetrarvi ( Catteau, Tableau des Etats
<lanois, t. IIIj pag. 96-97 ).
(2) JicUa contea di PVerdenfels ( Baviera ) i tetti
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ì6b
» V. ÉsposiiioHc.
In pia. Ih mtHé.
^ E uso immemorabile g. Seguendo Witlianl
tieile Alpi maì^itticiie dì ri- Pettjr nelle sue congetturei
'volgei*è le fliiestre ' delle é cosa curiosa Udirlo pre^
tiase Tèrso mezzodì, essen- dire che Londra i'aocre^
dò la e^positioUe più ire- seet^ priUcipalftìente dal
fica nella state e più calda lato dell' duest , pei*chè |
nel iFertio. Intatti i Venti die' egli ^ Il tento d'ouest
marini che soffiano sulla regniindo ite quarti dd-
costa) producono un dolce l'anno, e cacciando il fU^
tepore in quest'ultima sta- mo da questa parte èopra
gione ed una fresijiezza
tempii ddra nella statCi
Són essi che fknno M*
lire il termometro nella
stagione fi-edda, e tendono
à Nizza più sopporltlbile
Ir state dhe ili molte al*
ti*e città, non esclùse Pa-
Hgi e Sti«sbm*go, dove il
ealoi*e riesce infinitamerite
più Incomodò fi).
quella deir est, le dà Utt
gran vantaggio d'atmo^fenl
In una città in cdi si don^
sutna immensa quantità di
cKrboii fossile, vaùtaggid
che determinerà le pei*-
sone comode ad abitarla
esclusivamente, e queste
tnih*annd séco là serte de*
gli artigiani che esse iill^
piegano.
àórpassùfio iU sei ad cito piedi il Uscito delle muta-
ffiej e sono un presen^Mfo al passaggieho corUro té
pioggiè abbondanti che cadono a torrenti iH queUé
alte regioni ( t^oL I, pàg. i63 ). AW opposto neWE*
giito le case non hartno neppur V ombra delle gron*
dajej perchè non vi piove.
(i) Fodere^ Vojrage aux Alpes maritimela t* t d
pag. 288.
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yi.
In pih.
IO. La costruzione d'una
capanna non costa al pae-
sano di Gia^a piti di sei
a dodici franchi. I muri
sono costrutti con rami di
bambou stiacciati ed uniti
insieme come graticci. Non
T'ha finestre^ non si ri-
ceve la luce che dalla
porta, il che ha pochi in-
conTcnienti in un clima
in cui tutti i lavori do«
mestici possono farsi al-
l'aria aperta » e dove si
aspira piuttosto a guaren-
tirsi dall'ardore del sole
che a cercare un rifugio
contro il cattivo tempo.
Le pili grandi case nelle
quali alloggiano i capi su-
periori, e che richieggono
cinque o sei appartamenti,
non costano piti di i5o
a 3oo franchi (i).
i6i
Costo.
In meno.
IO. La costruzione d'una
cas^ è un oggetto estre-
mamente costoso nella città
di S. Pietro e Paolo nel
Kamtschatka, e ne è causa
la mancanza totale del le-
gname che fa d'uopo far
venire dall' in temo del
Kamtschatka. Una piccola
casa che l'agente della
compagnia d'America ha
fatto costruire pel depo-
posito delle mercanzie, gli
costò più di 10,000 rubli.
Una simile casa non sa-
rebbe costata pìU di 600
ad 800 rubli a Pietro-
burgo. La ragione si é
che il legname non può
essere trasportato nella pri-
ma città, se non se con
molta difficoltà e pericoli,
e che non si costruiscono
che case di legno (2).
(i)NouvelIes Annales des voyages, L XII j p, xZ'j-
139.
(2) Parlando della spesa non dimenticherò che ^ sì
Filosof. della StaLj voi IV. ii
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VII. Durata.
In pih. In meno.
lìP V alto Egitto è la 1 1.** L'India è ima con-
contrada in cui si incon- trada coperta di roTÌne :
trano i più antichi monu- si debbe attribuire Pim-
menti; si dà alte sue pi- menso loro numero ad tma
ramidi la durata Ìì 2684 fortissima vegetazione che
anni almeno. In quella che si sviluppa ra^damente tra
si vede ad Hilaboun^ ben- gli interstizj de' mattoni :
che tra tutte la meno con- le più belle moschee sono
nelle Alpi come ne^ Pireneij i pastori sono costretti
ad alitare in due case ^ una d* inverno ^ nelle reponi
pih basse ^ l* altra d^ estate nelle regioni più alte^
dove si trovano i pascoli. In quella d^ inverno si riti-
rano colle gregge finché durano le nevij e vi consu-
mano le provviste estive.
Riassunto degli elementi topografici
che influiscono sull'alloggio.
i.^ Qualità o mancanza di materiali \
3.* Mancanza di combustibile;
3.^ Abbondanza di legnami^
4-^ Inondazioni qualunque i
5.» Freddo-,
6.* Calore;
7." Pio^a-,
8.*» Fenti'.^
9." Suolo sabbioso;
IO.* Terremoti;
II.* Sorci ^
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ftnrata, ti leorgono « mas-
« se di pietre calcari che
w servono di nacleo ad un
u monte di mattoni non
u cotti. Questa fragile co-
<r struzione^ forse più an-
tt tica delle piramidi di
«r Memfi 9 sussiste ciò non
« ostante tuttora , tanto il
ce dima dell'Egitto i fa-
«r Torevole ai monu mentii
«e Ciò che sarebbe distrut*
«r to da alcuni de' nostri
€€ inverni, dice il francese
cr Denon , resiste qui yit-
« toriosamente al peso di«
« struttore d'una massa
•r di secoli 99 {Fhyage dans
la basse et la haute Egy^
pte, pag. 86) (\).
i6S
coperte d' erbe e d'arbo-
scelli y le radici de' quali
insinuandosi tra le fessure
rovinano le muraglie. Qne-
sta fortissima e rapidissi-
ma vegetazione è una con-
seguenza necessaria dell'u-
midità e del calore. A que-
sta forza fisica s' unisce il
pre^udizio che ritiene cia«
scuno dal conservare ciò
che non coslrusse egli
stesso (i).
(i) Se fosse possibile che succedesse un cambia'-
mento momentaneo neW ordine che la natura ìia sta-
bilito imperturbabilmente in Egitto j se succedesse ^ per
es. y che de' venti straordinarj arrestassero e discio-
gUessero un gruppo di quelle nubi che il vento del
Nord caccia in estate contro le montagne delV Abis^
sinia, le città e i villa^ delP Egitto sarebbero stem-
perali e liquefatti in alcune orCj e si potrebbe semi-
nare sullo spatio che occupavano.
(2) Esaminando i monumenti che esistono sidle alte
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t64
I2.t Da quelk imoneii-
te masse passando alle
case 9 ai tugurj, rìtrovia*
mo che ivi le scale, gli
sguanci , i forni , gli uten-
sili, i fornimenti da ca-
mera , tutto è formato con
fango misto a paglia ta-
gliata, cotto al sole; e
tutto dura almeno quanto
la vita d'un uomo {Idem
ibid., pag. 73-74).
i3." A Unterseen, can-
tone di Berna, si veggo-
no case di legno, le quali
sussistono dal i53o e i65o
11/ Dair India passan-
do airAmerica meridiona-
le , troviamo le stesse for-
ze distruttrici. « A Buenos-
tf Aires l'atmosfera è umi-
« dijBsima^ e le stanze e-
« sposte air ouest hanno
u sempre le muraglie ba-
« gnate e coperte di muf-
«* fa. I tetti, verso lo stesso
«r lato, sono tutti ingom-
« bri di cespugli e d'erbe
u che vi crescono sopra,
if e che è forza estirpare
«r di tempo in tempo per
« impedire la degradazio*
« zionq delle case n (Jour-
noi des vqyages , t. V,
pag. 173 ).
i3.^ Il clima piovoso ed
umidissimo al sud-ouest
del Chili accorcia la du-
rata delle case che sono
montagne di Giavaj si scorge che nessuna specie di
muschio o licheno s* unisce cdt* azione del tempo per
corroderli; in quelle alte regioni la temperatura non
è sì calda da favorire la vegetazione delle piante j le
radici delle quali distruggono sì rapidamente gli edi^-
fizj nelle pianure ( Journal des voyages, t XVIII ^
pag. 285.286 ).
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i65
(Ebel, Manuel du vofO' di Ufpio (I viagg^aUni non
geur en Suùse , pag. 567, ci danno notizie piU pre^
5 édition). cise) fi),
' i^^NeUeroTtnedtPoin- i^^ Una deHe ragionfi
peja, distrutta da 1750 an- • ^Ha poca ricercatezza dei
ni circa , ci si mostrarono, mobili dia Guadalupa ,
dice un Tiaggiatore, ì ceppi alla Martinica , e in gene-
di fcgno d'un soldato che gli raie alle (isole equatoriali,
opera) scavando scoprirono sì è rimpossibilità di pre*
seduto su d'una pietra. Re- servarli dall'adone ditftrut^
stanoancora molti piKerì di trioe del cHrna. Conver^
(t) IfelP itola Penang o isola del principe di Gal'
les esiste una specie di formica bianca , f insetto pia
distruttore che si possa imaginare. Queste formiche si
introducono tra i palancati e le muraglie di terra,
guardandosi bene dalP intaccare le pareti inteme ea
esteme j mentre ne distruggono interamente il mexzOj;
perciò^ al minor ventOy queste mwra^e^ rimaste senza
forza reale j cedono improsmsamente j la casa precC'^
pila, e lo sgraziato proprietario^ ingannato da un* ap-
parente solidità, rimane taholta vittima di questo non
preveduto accidente. Egli ne istorerebbe anche la causa
se una legione di formiche non sbucasse allora dalle
rovine^ e non venisse ad accennargli i nemici che Fas-
salivano segretamente ( Nouvelles Annales dcs yoyages,
t XVj pag, 160).
Gli stessi insetti producono gli stessi guasti alla
Martinica j alla Guadalupa^ a San Domenico. Essi
divorano le armadure di legno degli edific/j aprendosi
il varco in tutti 1 luoghi col mezzo di gallerie o stra*
de coperte che hanno la larghezza de' tubi delle grosse
penne ( Les Antilles francaises, t. Ij pag. 96 )
NB. Quasi tutte le case sono ivi ai legno.
. _. ... .^
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ì66
ordin< corintio in forma dì
colonnato, alcuni de' quali
sono molto ben conserva-
ti, e su d'essi veggonsi i
nomi de' soldati di guar-.
dia leggibilmente scolpiti
da essi stessi. Non lungi
di là il tempio d'Ercole;
gii altari, delle el^g^nti
cornici ed altri ornamenti
d' arcUtetlura esistono in
uno stato di conservazio-
ne veramente sorprenden-
te, e le pitture stesse che
si veggono sulle muraglie ,
non soffrirono il benché
minimo deterioramento
( Journal des voyages ,
t XI ^ p. IOI-I02 ),
rebbe rinnovai*li ogni dot
o tre anni, e la spesa sa-
rebbe enorme; quindi gli
abitanti amano meglio am»
massare ne' loro scrigni le
oncie d'oro e le piastre ,
le quali non temono né
gli insetti , uè V umidità »
né il calorQ.
Testimonio d^a for^a
distruttrice dell'umidità ne-
gli stabilimenti inglesi di
Africa , il comoderò Collier
propone che negli ospitali
militari si faccia usò di
colonne tli ghisa {Jour'
nal des voyoges, U XIII ,
p. i8i ) (!>.
(i) L* umidità unita al calore riesce talmente corro»
siva tra i tropici^ che in pochissimo tempo la ruggine
si diffonde sopra tutti i metalli suscettibili di ossi'
darsi, Jl legno più duro delC Europa^ la quercia ,
non le oppone che una debole resistenza: tulli i car^
retti de' cannoni spediti di Francia alla Martinica e
alla Guadalupaj affatto nuovi, ben ferrati y ben con'
dizionalij cadono in polvere j dopo d'essere rimasti
due anni al pili all'aria aperta sulle batterìe.
Ivi per altro la natura produce abbondantemente
de* legnami infinitamente pili durij più forti j più com-
patti che quegli d Europa ^ ed atti a resistere più a
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167
§ 3. Continuazione dello stesso argomento.
Cenno sul bisogno di combustìbile.
In pili» In meno»
i.^ Abbiamo veduto nel i.^ Abbiamo ireduto nel
i.^ irolume, che le espo- 1.^ volume che cresce la
siàoni merìdionali e la vi- inteiasità e la durata del
duanza del mare addol- verno crescendo V altezsa
ciscono il clima. Or ecco sul livello del mare^ Or
J' ìpflMeQza 4à questa legge ecco T influenza di questa
mille altitudini eoonomi^be. legge. A Roeraas, situata
A Bergben ( nella Norve-- nella più alta regione della
già) e .in tutta la costa di Norvegia , è necessario ri-
quel paese tra il 6o.ino e scaldare gli appartamenti
il.62.1no grado di latUu- anche in estate.
lungo aie azione disorganizzatricc dclC umidità combi^
nata dal calore.
La pronta ossidazione def metalli in que* climi
Uinidissimi e caldissimi consiglia ad escludere dalle
cucine le caldaje di rame^ le casserole e gli altri
utensili dello stesso metallo ^ giacche ^ qualunque atten-
zione si usiy e non si è sempre sicuri di ottenerla j
non basta a guarentirne U innocuità.
Non dimenticherò di accennare che la temperatura
influisce anche suW uso ilei letti: mentre ne* paesi
caldissimi si dorme per lo più sopra tele fortemente
tese col mezzo di telai di legno ^ ne' paesi freddi si
può Jar uso moderato di letti di penna ùnpunemente.
Osserverò finalmente che i diversi gradi di rugiada
permettono o vietano negli stessi paesi equatoriali éU
dormire all' aria aperta nelle corti^ ed a misura che
cresce la differentui tra la temperatura diurna e not*
tumd sì fa sentire il bisogno di coperte da notte.
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i68
dine , r inverno è molto
piovoso, rari i diacci e la
neve. Questa stagione po-
co rigorosa rende neces-
saria minor quantità di
combustibile che a Gra*
co via, Praga, Vienna in
Austria sotto la latitudine
di So a 48 gradi.
3.^ Abbiamo veduto che
in pari drcostanxe decre-
sce il calore decrescendo
la latitudine; or ecco la
influenza di questa legge?
)iql Portogallo , per es. ,
non avete bisogno di cam-
mini fuorché nella cucina^
quindi , oltre la diminu-
zione della spesa per com-
bustibile, cambiamento nel-
la costruzione delle case;
dite con maggior ragione
lo stesso degli altri paesi
più vicini all' equatore e
non elevati sul livello del
mare.
3.^ L' abbondanza del
combustibile influisce sul-
la pulitezza delle città ,
senza ricordar qui la sua
influenza sulle arti già ac-
Neir isola di Sumatra,
benché situata sotto la zona
torrida, gli abitanti delle
men alte montagne ac-
cendono il fhoco per ri-
scaldarsi anche a giorno
inoltrato ( Marsden j Hist
de Sumatra^ %. tj f. a4«
a.^ Crescendo V intettM-
tà e la durata del fi'eddo
ne' paesi settentrionali , i
necessario moltiplicare le
stufe quasi quatito le stàn*
ze , e tenere chiusi gli ap-
partamenti. La moltiplici*
tà delle stufe somministra
lavoro a cinque o sei classi
di artisti. Gii appartamenti
chiusi, e quindi l'aria vi-
ziata, devono influire sen-
sibilmente sulla salute de-
gli abitanti. Fors' anche
quel continuo calore rende
più precoce la pubertà.
3.^ La mancanza di com-
bustibile per cuocere mat-
toni costringe a costruire
case con fango e paglia.
Le case costrutte con
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cemiala altrove. La paK*
lena delle città, de' bor-
ghi 9 de' Tìnaggi dell' O-
landa è dovuta in gran
parte alla torba di cui ab-
bondano que* paeiiy toi*ba
con cui si CMOeono ì mat*
toni che muniscono i fnar»
ctapie<i)t delie strade e dei
caoiali.
4.^ Al Rio della Piata
v'era per l'addietro Tabi*
indine d'uccidere ì mon»
toni ivi copiosi, asseccarli
al sole 9 e farne ammassi.
Si vendevano come com-
bustibile per riscaldare i
forni de' mattoni, due pia-
stre e mezzo al cento. Si
servono tuttora gli indi-
geni di materie animali
per riscaldare tutte le for-
naci, giacché i combustì-
bili vegetabili e minerali
sono ivi estremamente ra-
ri {Nouvelles Annales des
voyagesy t IV, pag. 344"
345).
/ '69
fango e paglia portano
seco l'insalubrità e il pe-
ricolo di inceiìdj.
La mancanza di com-
bustibile costringe gli abi-
tanti del paese d' Aunis ,
del Poitu « d'ank parte
della bassa Normandia ad
abbnietare lo steroo bovi*
no,€Ìdè aionre una forca
aU' agricoltuara. <
4."* Alla baja di BaiBa
( 77 gr. di latitudine ) le
eriche, i licopòdj, i grossi
licheni , sono gli unici pro-
dotti 'della vegetazione. Il
licopòdio che cresce «bboa**
dantemente all'altezza di
sei ad otto pollici , bagna-
to nell'otto o ueUa gra«
scia delle foche o de' nar-
vali , serve di stoppino e
produce un calorsufficien*
te per cuocere i cibi, ri-
scaldare gli abitanti e il-
luminare i loro tristi tu-
gurj [Journal des %foya*
ges^ t III,pag. 180;,
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170
2 4* f^^^ ( produzione s eonstivaUone ^ bi£0fp$o)»
I. Irruenza sulla produzione e eonsenfaùone.
In pus.
I.® I prodotti cereali ,
in estensióne , giungo-
no siho al 69^ di lati-
tudine noi^dy in alievMif
sorgono sino al. i3/>oo
piedi; ma entro questi li-
miti r uomo può procu-
rarsi anche i prodotti ani-
mali delle greggio bovine
e pecorine.
1.^ Un vantaggio che
colgono i Russi dal rigore
del loro clima, si è quello
di poter conservare le pro-
prie provigioni. Le brave
focceadiere , appena veg-
gono venir il gelo , verso
la fine d' ottobre, ammas-
sano tutto il pollame am-
In meno,
i.^ Al di là del 69"^
di latitudine , la natu-*
ra non pre&enta altra ri*
sorsa fll' uomo, che la-
caccia, la pesca e la ps^
storizia de' renni; quindi
quelle popolazioni sono li-
mitate ai cibi car^nei*
2.^ L'umidità unita al
calore non solo scompone
e corrompe tutte le vi-
vande con sorprendente
rapidità fra i tropici , ma
fa nascere miriadi di in-
setti che divengono un
nuovo flagello per gli Eu-
ropei ivi domiciliati (i).
(i) L'umidità ^ lo stato dì temperatura più Java-
r€i*ole alla fermentazione de* grani ed alla moltiplica-
zione de^li insetti che li divorano^ ella accelera la
fermentazione putrida delle bevande , ecc. Questi e
' simili fenomeni dimostrano i vantaci delle osserva-
zioni igrometricìie.
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macchiandolo in una Una
a strati e separando ogni
strato di polii con uno
suolo di neve, donde po«
scia li cavano secondo il
bisogno ^ e così rispar-
miano per molti mesi il
mantenimento di questi
animali, l yitelli gelati di
Arcangelo, cba si portano
a Pietroburgo, sono ripu-
tati i migliori del p^ese,
e non si distinguono da
quelli che fuix>no amnoaz-
zati di fresco , essendo
ugualmente sostanziosi.
3.^ Dal 36 al 48 grado
di latitudine lussureggia
la vite in compagnia del
frumento; quindi l'abitante
può mangiare pane di fru-
mento^ cereale che con-
171
Scemando l'umidità e
crescendo il calore si può
conservare delie carni an«
che tra i tropici , come
ho detto altrove (i).
L'influenza de' diversi
gradi d'umidita nella dis-
seccazione de"* pesci è stata
accennata nel primo vo-
lume.
Parecchi fatti dimostra-
no dunque che l'igrome-
tro e il termometro sono
esatte misure di più rami
d' economia domestica.
3.^ Dove prospera so-
lamente la segale o Pono,
r abitante è costretto a
contentarsi di pane mea
nutritivo > e bere birra o
^dro. Si trova in questo
(i) Un calore attivissimo e secco riesce ad inaridire
le carni al punto da poter essere ridotte in polvere e
conservate in questo stato pe^ tempi di carestia^ come
fanno i cacciatori Bosjeroen , tribù affricana ne din-
tomi del Capo Buona Speranza ^ Journal des voya-
ges, tom. XIF j pag. 74).
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17^
tiene maggior glutine , e
bere Tino , bevanda che
contiene maggior spirito.
4.° La situazione di Pa-
lermo a piedi di un an-
fiteatro di montagne, le
procura in gran copia le
•acque piii pure. Si fanno
salire alla cima delle case
col mezzo di tubi di terra
cotta. Oltre un gran nu-
mero di fontane , v' ha
nella città di molti pozzi,
de' quali si fa frequentis-
simo uso, perchè l'acqua
ne è buona e la tempe-
ratura costante.
Tripoli si procura l'ac-
qua pe' bisogni giornalieri
raccogliendo la pioggia in
cisterne situate sotto le
coiti , e nelle quali con-
servasi sommamente pura.
È questa la sola acqua
che si possa ottenere nel
paese, giacché l'acqua che
trovasi nelle terre è sal-
mastra, e spiacevole al
gusto.
5.^ In Italia e simili la-
stato gran parte dell' Ale-
magna, la Prussia, la Sve-
zia, la Norvegia, Plnghil-
terra, ecc.
4.* Venezia , Roma ,
Parigi j Londra e cento
altre città sono costrette
a fare ragguardevoli spese
per procurarsi V acqua di
cui mancano , e che non
sempre ottengono ottima
per l'alimento giornaliero.
Nulla, né anche il Coliséo,
non rappresenta meglio la
grandezza e la popolazione
dell^ antica fioma, quanto
quegli acquedotti che at-
traversando valli e monti
le conducevano l' acqua
talvolta da paesi distanti
70 miglie.
Zo^etr (in Egitto) non
può avere cisterne perché
non vi piove , né pozzi
perchè non trovasi buona
acqua sotterra. 1/ acqua
di cui fanno uso le per-
sone ricche , viene da una
fontana distante 8 a 9 le-
ghe dalla città.
5.^ In alcune parti dd*
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tìUictini essendo possibile
la coltivazione di qualun*
que specie di cereali ^ si
può fabbricare qualunque
specie di pane.
6.^ In Lombardia la
teoiperatura permette di
far pane ogni giorno del«
l'anno.
7.^ In quasi tutti i paesi
si serve di combustibile
per fiir cuocere gli ali-
menti.
8.^ Nella Lombardia una
libbra di pane vale meno
che una libbra di burro.
173
la Nonregia ^ a Tryssiid ,
e nelle parti più montuose
dell' Oesterdal , è forza
far uso del pane fatto con
poca farina d'orzo e cor»'
teccia ( Buch , Voyagt en
Norvhge ^ t. I , p. 169).
6,® In Val Formazza ,
alta 648 tese sul IìtcHo
del mare, non si fa pane
che una volta ali' anno :
il freddo ne è in parte la
cagione.
7.^ Nelle isole del golfo
detto Bredefiord (Islanda^,
vi sono sorgenti sk calde
che gli abitanti se ne ser-
vono per far cuocere la
carne (Catteau^ Etats dtinf
nois^ tom. II, pag, 346)-
8.^ Nelle montagne eU
veliche una libbra di bur-
ro vale meno che una
libbra di pane.
II. Bisogno ( Influenza degli elementi topografici sul ).
In più. In meno.
9.** I popoli delle con- ,9.^ L' esperienza che
trade mendionali non han- insegna a ciascuno che
no bisogno per sussistere nella state scema il biso-
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>74
che d'una certa^ quantità
d'alimento molto inferiore
a quella che è necessaria
agli abitanti deli' ouest e
del nord dell'Europa. Io
ho veduto a mangiare i
paesani d'Alsazia, dice Fo«
deré, e certo uno de' loro
pranzi basterebbe per ire
giorni air agricoltore di
Marsiglia. I soldati delle
potenze alleate (giunti in
Francia) mangiavano due
volte più che i paesani
éP Alsazia^ ed io non con*
siglierei punto agli Ale-
manni e ai Russi di fare
un lungo soggiorno nella
bassa Provenza e nelle Al-
pi marittime, a meno di
non mangiarvi le loro scar-
pe e i loro cinturini, come
successe ai primi nel 1 799
( Voyage aux Alpes ma-
ritimes, t. II, p. 188-189).
L'umidità del clima in-
glese esige che 1' abitante
sia alimentato con sostanze
molto nutritive, tanto più
che i cereali inglesi hanno
meno glutine, che quelli
gno di mangiare, rende
credibili i seguenti fatti:
a) La quantità ordina*-
ria di alimento consumata
dalla maggior parte de'
Bedouìni , non oltrepassa
le sei once al giorno ; sei
o sette dattili bagnati nel
burro fuso, qualche poco
di latte liquido o coagu-
lato basta ai bisogni gior-
nalieri d*un uomo (An-
nales des voyagcSy t. XXIII,
pag. 8a ).
h) Le Vadlant nel f^iag-
gio al Capo di Buona
Speranza , parlando degli
effetti del calore , dice :
un calor soffocante to^ie
poi anche l'appetito e la
carne fresca o salata non
eccita che avversione^ quin«
di non si faceva piìi cuo-
cere cosa alcuna. I miei
Ottentotti dormivano di
giorno ^ ed io non viveva
che di biscotto , e tutto il
raffinamento della mia sen-
sibilità consisteva a ba-
gnarlo nel latte di capra
che mi riusciva sempre
DfQitized by LjOOQ iC
delle contrade meridionali,
e Io stesso pomo di terra
abbonda meno di fecola
«he quello di Francia.
175
aggradevole ^tom. IH, pag.
a43 ).
c) L'Indiano 9 collocato
in regioni prodigiosamente
fertili^ come ho detto al-
troTe j ha minori bisogni
che r abitante d'Europa,
e yiTe con minore spesa.
Un tessitore si nutre con
una libbra di riso la quale
gli costa centesimi. 3 a 4
guadagna giomal*
mente 3o
IO."" L'Àrtoìs e l'Hai*
nault sono 1 cantoni della
Francia più proclivi al«
r ubbriachezza. Non solo
gli uomini ma anche le
donne si gloriano d'essere
potenti bevitrìci. Questo
▼iùo cresce a proporzione
che si inoltra nella Fian*
dra Austrìaca, e va sce-
mando a misura che si
avanza nella Picardia.
Gli restano per gli
altri bisogni . 27 a a6
10.^ Della Spagna e del
Portogallo dice Linz : Gli
abitanti non si accostu-
mano al vino, e la quan*
tità che un Tedesco od
un Inglese ne può bevere,
dopo un corto soggiorno
in quel paese ^ senza sof-
frirne danno > basta ad
ubbrìacarli ( F'oyage en
Portugal, t. I, p. 179) (i).
(i) Vubhrìachezza ì: ben più comune nel Nord die
Digitized by LjOOQ IC
176
$ 5. Àbiti.
In più,
i.^ Abbiamo veduto nel
1.9 volume» che fra i tro-
pici è minima la variazione
Beir igrometro 9 nel termo*
netrOy nel barometro. Que*
sta cottante temperatura
lasciala fecoltà di cambiare
frequentemente di abito e
seguire gli inviti della mo«
da; anzi il calore e l'umi-
dità promovendo lo svilup-
po di insetti schifosi , è
forza cambiare di camicia
almeno tre volte il giorno.
1.^ Ne' paesi caldi e ven-
tilati, il corpo trovandosi
in istato di continua tra«
spirazione, gli abitanti ab«
bisognano di ampi abiti , i
Cfualt da un lato rendono
meno sensibile l'impressio-
Jn meno.
!.*** Ne' climi molto va-
riabili» cpme, peres.ynel«
V America settentrionale ,
dove nel cuor della state
si danno giorni e notti
fredde, e in ogni tempo
innumerevoli vicissitudini
nella temperatura , è forza
essere molto circospetti nel
cambiare d' abiti , se non
si vuole soggiacere alle
flussioni catarrali , dolori
reumatici y neuralgie e si-
mili conseguenze della tra-
spirazione soppressa.
1.9 Siccome i vestimenti
conservano tanto meglio il
calore quanto piii imme-
diatamente s' applicano alla
pelle, e le parti ohe co-
prono le estremità lasciano
minore accesso all'aria este-
re/ Mezzodì. ^ dice BonsteUen*.^ V acquavite e il veleno
della Norvegia j della Lapponia e di tutti i popoli al
di là del Baltico (L'Homroe du Midi et Thomme du
Nord, pag. j5).
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he dei calore sulla pelle ,
e premuniscono contro le
Tariauoni atmosferiche^ dal-
l'altro permettono al ca-
lore del corpo d' esalare,
e all' aria d' assorbirlo cir«
colando.
Quindi dominano àbiti
larghi e ondeggianti nel-
l'India, Arabia, Turchia,
Spagna , Portogallo , eco.
3.^ I paesi umidi, vicini
al mnte, ai fiumi, ai la-
ghi , alle paludi , alle risa-
je, vogliono che l'abitante
abbia coperte tutte le parti
del corpo, acciò gli umori
galleggianti nell' aria non
si introducano pe'porì della
pelle, sempre pronti a ri-
ceverli.
4.® Nell'Africa merìdio-
177
rìore, perciò ai popoli set-
tentrionali convengono abi-
ti stretti e seiTali.
Gli abitanti de' paesi
freddi abbisognano di es-
sere ravvolti in peli , i
quali inceppando l' aria non
le permettono di circolare
liberamente e rubare al
corpo il calore.
3.** Dove è forte il ca-
lore e scarsa la ventila-
Eione, gli uomini non ti
vestono che per decenza.
I ragazzi vanno nudi sino
air età di quindici anni
nel Sennaar, in tutto il
Nilo superiore, nell'Abis-
sinia ^ ecc. A Giava le don-
ne si contentano di attac-
carsi intorno alle reni una
specie di grembiale che
non oltrepassa il ginoc-
chio (i).
4.** Atteso l'indole sab-
(1) Carinzia JVella vallata di Geil le sottane deÙe
donne giungono a stento alla polpa delle gambe ^ uso
comandato dalla natura delle strade in paese mo/i-
tuoso.
Filoso/, della Stat.y voi IV. la
Digjtized by LjOOQ iC
naie si troTano frequente-
mente delle sabbie sì ri-
scaldate dal sole nel cuor
della state ^ che gli indi-
geni stessi non possono pas-
seggiare se non che con
zoccoli ai piedi (Journal
des voyagesj t XX, pag. 55).
A Parigi, oltre l'indole
tenace di quel fango, il
numero delle giornate pio-
Tose^giungendo a 164» a
i85 , ed anche 122 , deve
accrescere il consumo ge-
nerale delle icarpe (i).
biosa, secca, non estremal-
mente calda del suolo ,
r artigiano arabo viaggia
a piedi nudi con una sem«
plice camiciuola. Uomini
e donne vanno per la mag-
gior parte a piedi nudi
neh' India.
In generale ne' paesi
caldi lieve é il calzare e
scarno in modo che il pie-
de è mezzo scoperto , il
che , a motivo del fi^eddo
e dell' umidità , non è per-
messo ne' climi temperati*
{ 6. Comodi e incomodi,
L Forma del suolo { Influenza della ).
1.^ Le cìtìk in pianura,
suscettibili di comode stra-
de, permettono l'uso delle
carrozze a chiunque ha
mezzi di adoprarle.
I.® Il rìpido pendìo delle
città fabbricate sulle mon-
tagne ammettendo solo l'u-
so de' cavalli o de' muli ,
le signore sono costrette
(i) Hermawstadt. Le donne e gli uomini non escono
di casa che stivalati*^ giacché le strade non essendo
selciate j né munite di ghia fa , nel verno e in tempo
di pkf^ia si ha fango sino a mezza gamba , e nella
state si e ahbissaU nella poke (Journal des voyages,
t. XFI, pag. ni).
Digitized by LjOOQ IC
%? In Inghilterra Vha
un numero prodigioso di
persone che vitono alla
campagna tatto ('anno, e
la residenza de' quali con-
tiene tutti i comodi d'uà
soggiorno abituale, e tutti
i raffinamenti del lusso più
ricercato sì nell' interno
delle case che ne' dintorni
di esse. Al>biamo Teduto
altrove che il soggiorno
di questi signori nelle cam-
pagne esercita moltissima
influenza suU' agricoltura.
3.^ Viaggiando in In*
ghiiterra non si ha biso*
gno d' alcuna previsione,
uè altra sollecitudine aver
si debbo fuorché quella di
tenere ben fornita la bor-
sft; ovunque v^ arrestiate,
qualunque bisogno vi sor-
179
ad andare alla campagna
a cavallo (i).
a.^ Non possono i si-
gnori scozzesi cambiare le
loro montagne in soggior-
ni di lusso ) giacché un
paese situato in mezzo ad
immensi pascoli non può
somministrare agli abitanti
che lana e montoni ; e tutti
gli altri oggetti più raffi-
nati dovrebbero esservi con-
dotti da grandissime distan-
ze per istrado Impratica-
bili, per conseguenza con
straordinaria spesa.
3.^ Nella Svizzera , par-
tendo di mattino per te-
lire una montagna, é ne-
cessario munirsi di pane,
di formaggio, di salume,
di kirsch-vasser, giacché ,
in onta di abbondante eo-
lazione, sarete presto tor-
(i) Impedisce Fuso delle carrxnze r eccessiva ri'*
strettezza delle strade, i^oluta dallo scarso terreno ^
come nelle isole grecite , doi^e è generale t uso de*
nudi. L*isòla di Lemno avendo grandi pianure j h la
tela in cui FiUoison abbia veduto delle carrozze.
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i6o
prenda, tutto ritrovate or-
dinato e fatto anticipata-
mente per voi.
mentato dalla fame in quel-
l'aria sottile ed elastica,
senza ritrovare osterie; non
avendo altronde le osteite
letti per più persone, non
si può viaggiare in più di
due o tre.
II. Stato termometrico j igrometrico^ anemometrico
( Influenza dello ).
In piÌL
4.^ L' uomo , sensibile
al caldo e al freddo, alia
pioggia e al vento , co«
stretto a passare giornal-
mente da un luogo ad un
alti*o per motivi di culto,
per esercizio delle arti ^
per vicende d' affari , e mo-
vendosi sopra terreno ta-
lora ingombrato da neve,
talora smaltato di fiori ,
deve soffrire ora nissuno,
ora maggiori o minori in-
comodi secondo che pre«
valgono i medìi o gli estre-
mi gradi termometrici ,
igrometrici , anemometri-
ci ; ed anche tra i medii
e gli estremi incontrar si
In meno.
4*^ In Tai-ouan, città
sulla costa occidentale del»
r Isola Formosa ^iat. aS*
20' ) , le strade della quale
larghe 3o a ^o piedi si.
tagliano ad angoli retti ,
in questa città, dissi, l'ec-
cessivo calore costrìnge a
coprirle con lunghe tele ,
sette ad otto mesi dell' an-
no; pubblica spesa per sce*
mare incomodo ai cittadini*
A Coupang , città sulla
costa sud-ouest dell'isola
di Timor , vasti alberi in-
diani ombreggiano quasi
tutte le contrade: il loro
denso fogliame diffonde
neir aria una freschezza
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debbono rìmarcherbli dif-
ferenze; quindi si presen-
tano einque combinazioni :
I .° Uomo che senza in-
eomodo pub andare a pie*
di alla distanza di più mi*
glia;
a.^ Uomo che, durante
l'eccessivo calore, è co-
stretto ad andare in ca-
lesse, come, per es., nel
basso Canada;
3.^ Uomo che Tecces-
avo calore e il pessimo
stato delle strade forzano
ad andare a cavallo, sulla
sella del quale sorge un'om-
brella 9 come nel Brasile;
4*° Uomo con patino
sotto i piedi per sdruccio-
lare sul ghiaccio come d'in-
verno nella Svezia;
5.^ Uomo sui trampoli
come nelle lande di Bor-
dò (i). ,
i8i
sommamente necessaria in
que' climi ardenti.
Ho detto nel i.** voi.
che gli abitanti di Susa
non osavano uscire dalle
loro case nel mezzodì te-
mendo di rimanere uccisi
dal calore.
II Groenlandese non esce
dalla sua capanna se non
che dal maggio al settem-
bre per vivere sotto le ten^
de. La terra non è affatto
sciolta dal ghiaccio che al
mese di giugno , ed anche
allora Ve solamente ali»
superficie , e nevica conti-
nuamente sino al solstizio
d' estate. Ricomincia a ne-
vicare neir agosto , ma la
terra non è coperta di neve
che al mese d'ottobre. Ella
non resta a lungo ammon-
ticchiata , giacché quella
che non è disciolta dal
(i) Nelle lande di Bordò coperte di strati d^ acqua
profondi dai 3 alU 9 decimetri , non potendosi anda^
re ne a piedi riè a cavallo^ e meno in cocchio j 1 pa*
stori, obbligati a trasportarsi da un luogo aW altro ^
fanno uso di trampoli che li inalzano sul suolo ^ e
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182
sols y i dispersa dal Ten-.
to ; ma allora l'aria ne è
taliDenta rifilieBa ^ che ì
Groenlandesi non osano
uscire^Halle loro abitazioni
perchè ne nsentìrdibero
straordinario incomodo ( i )•
permettono loro di giungere a grandi distanze in po-
co tempo. Questo mezzo altronde procura lorq la fa*
eiUtà di stendere lo sguardo sopra tutte le lande^ e
^Lgliare con maggior sicurezza sul gregge che venne
loro affidato.
(i) Dal principio di novembre sino alla fine difeìh^
hrajo le capanne delle piìi alte regioni sui monti de*
Giganti {tra la Boemia e la Slesia^ lai So^ 35', 5o** SS*)
restano talmente sepolte sotto la neve^ che solamente
il fumo che ne esce, indica la loro situazione. Le per^^
sone così sepolte vive correrebbero pericolo di morir di
famcj se V esperienza non avesse dimostrato loro la
necessità di fare anticipate provvisioni. Essi passano
in questo modo moki mesi senza avere alcuna cO'
municazione cogli abitanti delle valli Se qualcuno
muore ^ i forza seppellirlo nella nevey finchk un tempo
pili dolce permetta di trasportalo al sepolcro j distonie
talvolta molte legfie. Quando questi soUtarj forzad
vo^ono portarsi ad una vicina capanna^ sono costretti
ad uscire dal tetto ^ ovvero aprirsi un passaggio ab-
battendo le nevi a slratti j poscia continuare il loro
penoso viaggio con calzari fatti espressamente per que^
sC uso. Non è necessario di far osservare, che la neve
coprendo da tutte le parti quelle capanne j impedisce
la rinnovazione delt aria, la quale, guasta diala re*
respirassione def^ uomini, ae* cani, delle pecore.
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i83
g 7. Phtterì.
I. Siato termometrico ( Influenza dello ).
In p&. In meno.
1.9 La possibilità di i.^ Quaodo il freddo
córre ptacerr sociali e piti passa i — 17 gr. sul tar-
dette t^acckef deve ^ unitamente al cattivo alimento ,
agire sulla salute degli abitanti.
jé^ungi che frequentemente una densa nebbia invi'
lappa quelle regioni^ e talvolta densa a segno che .
rende invisibili gii oggetti ^ distanti solamente qualche
passo s interrompe ogni comunicazione tra le case si-
tuate nelle differenti parti delle montagne ^ ed impe-
disce di far uscire le greggie ( Noiiyelles Annales des
iroyages. t IX^ pag. 32-35 ).
Lo stato anemonetiico produre altri incomodi con
quella gradazione che passa tra il pih lieve movimento
delT aria e^ l pili violento uragano.
I. Comincierò dai monti de* Giganti sopraccitati. I
venti ivi dominanti corrono sempre tra T ouest ed il
sudj tra P ouest e*l nord. Ora V incomodo grave e
continuo che deve provare la macchina umana ^ ^
dimostrata dai seguenti sintomi:
i.^ Dal deperimento de* muri di tutte le capanne
dal lato esposto a quella corrente dH aria^
1.^ Dalla corteccia dcgU alberi coperta di mu*
Schio e di licheni dal lato suddetto j
3.^ DalT abbassamento di tutti i rami diretti al
sud-est ( Idem, ibid. ^ pag, 38 1.
//. Capo Buona Speranza. // vento dominante nella^
.stagione detta estiva j cioè dal settembre alla fine di
marzo y soffia dal sud-est e soventi con estrema vio-
lenza. Nulla pub guarentire dalle sabbie ch^ egli trae
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|84
piaceri misti, é misurala mometro di Reanmur, so*
da quella estensione t«r- no chiusi gli spettacoli «|
seco. Esse penetrano negli appartamenti più chiusi s
ne' bauli meglio serrati. Allora non si può uscire di
casa se non se premunendo gU occhi contro il pericolo
con una specie d' occhiali,
IIL Groenland. Frequentemente in autunno ^ tal
fiata in estate i venti provenienti dal sud^ diretti co*
stantemente verso il nordj, soffiano con tanta impeiuo^
sitày che le case sono scosse j talvolta rovesciate y le
rovine disperse j ^ i navigli stessi sollevati o traspor*
tati Basterà il dire che quando i Groenlandesi^ dur
rante questa tempesta, vogliono uscire per porre in
salvo i loro canoh^ sono costretti a strascinarsi co(
venire a terra per tema d* essere sollevati in aria e
^lanciati in mare, o gettati contro una costa (Hìstoire
de la pècbe, /. //, pag, aiS-aig),
Influenza degli insetti.
Tra gli incomodi gravi cui va solita la specie
umana negli alti gradi del calore e del freddo, fa
d^ uopo annoverare le punture degU insetti e .princi-
palmente delle zenzarej che, pochissimo rimarchevoli im
latitudini temperate, tormentano r uomo di giorno e
di notte nelle regioni suddette, e giova esaminare i
mezzi con cui egU riesce a liberarsene.
Pria di parlare delle zenzare stenderò due ri§^
sulle mosche.
l? estremo grado delP incomodo prodotto dalle mo-
sche y incontrasi, s* io non erro, a Bengasi in Barbar
ftana. fina moltitudine prodigiosa di questi insetti pe-
tulanti assedia P uomo nelle case, insegue il passegr
giero sulle strade , il quale , per liberarsene y h obbU-
gato ad agitarsi contìnuamente. Sarebbe impossibile di
seguire una lunga conversazione y e meno ancora di
pronunciar^: alcuni periodi sonori d' un (Usfiono acca^
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i85
momatrica che riesoe in- Pietroburgo t sovanti si
nocua ai movimenti della trorano allora sentinelle
demico^ senza in^Uoltire mosche a dozziruU Se siete
occupato a scrivere j esse si riuniscono sulla penna ,
fte seguono i movimenti in modo d'ifnpedùvi di ve^
dere ciò che scrivete. Guai a chi le turbai giacché
nel loro dispetto esse si slanciano suW aòsalitorcy s^ai-
toccano al suo volto ^ entrano neUe sue narici j e ^
Janno provare tormenti incredibili, 4ppena una vi-
Vanda comparisce sulla mensa , che questi insetti schi-r
Josi vi si precipitano sopra a tormej qiuiU nuove ar-
jrie^ e se ne cacciate dieci j, ne vengono mille più ac*
canite delle prime. Altro partito non resta che quello
seguito nel paese^ cioè di protrarre il pranzo al mez'
zo della notte, ed anche chiudere gli occhi se si ha il
gusto un po' dilicato { Delia-Cella j Viaggio da Tri-
poli di Bat'bana alle frontiere occidentali dell' Egitto ).
È cosa strana che il re della natura non possa pran*
zare se non quando le mosche dormono!
Le zenzare che nelT Asiaj Àfrica e America sono
chiamate maringuoins^ compariscono a sciami immensi
'non solamente ne* paesi caldij ma anco nelle camp^^
glie della Svezia, e ancora più nella I/apponia e alt
trove; i compagni del capitano Parry ne^ paesi ^low
ciaU degli Ésquimaux furono molestati più, dalle ^en»
zape che dal freddo.
Acciò il lettore si faccia un* idea della molestia che
cagionano questi insetti neW accennate regioni, ne ri'
corderò i gradi estremi:
(Ne' paesi caldi ). // celebre Humboldt accerta di
aver veduto sulla sponda delC Orenoco dei missiona*
rj, le gambe de* quali erano state sì maltrattate dalle
zenzare e da altre specie d insetti ivi dominanti che
la bianchezza naturale della pelle disc^rnevasi appena
frt^ fé innumerevoli trafitture delle quali il sanf^
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i86
macohiDaumaoa^ quindi» p. agghiacciate ne' l^ro ca«
e., ne il massimo freddo, uè sotti , e più sorente pas-
M massimo calore dell'Italia seggieri e cocchieri colle
settentrionale impedirebbe- mani e '1 naso gelati.
IO d'andare al teatro tatti i I giornali francesi del i3
giorni dell'anno e in tutte agosto t8a5 dicevano: il
le ore del giorno (i). caldo ò tanto insofiribile
travasato indicava il posto ( Journal des voyages ,
t XIL pag. i3).
3.^ ( Ne' paesi freddi ). Le donne che nelle eampOf
ffie della Svezia custodiscono le greggie^ invecchiano
presto sì per Veccessivo calore della statCj che per la
molestia delle zenzare che annuvolano Varia in quelle
regioni ( Annales des Toyages, t XI^ pag. Sia )•
Alla molestia s' unisce la spesa per Uherarsenei or
ecco i mezzi che si adoprano:
i.^ Cingere i letti di veli abbastanza densi per tC'
nere indietro le zenzare^ abbastanza rari per lasciare
il passo aUaria che si ha estremo bisogno di rinno»
vare ne* paesi caldi '^
2.^ Formare con erbe e cespugli densissimo fumo
che soffoca e che tormenta la vista;
3.^ Costruire stanze rinchiuse le une nette altre ,
come ho indicalo altrove;
4.** Stroppicciare il volto e tutto il corpo
a ) Con succiti lattiginosi^ rossi o gialli, come si usa
dai Caraibij
b ) Con olio di pesce come nella Nuova^GaUes ecc.j
5,^ Coprirsi il volto con catrame^ come videro g^
accademici ' francesi al circolo polare (Maupertuie^
OEvres, t. Ili, pag. 1 13 ).
6.^ Ritirarsi sopra acque navigabili, come nel Mes-
sicOy provincia d? Honduras, al Capo Gratias a Dio.
\\) La Persia non avendo dappertutto la stessa tem"
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•87
Im scala termometrica ha Avignone che il teatro
mifura puf anco i pia- non agisce che una volta
ceri dèi pasteggio, e ne la settimana , e la com-
determina i limiti giorna- media non principia die
lieri (i) e mensili (i). alle nove ore della sera.
peraiura, i suoi antichi re cambiavano di dimora sec-
cando le stagionL La state risiedevano ad Echatana,
il verno a Suza^ la primavera e P autunno a Perseo-
poli e Babilonia.
{i\ Isola del Principe di Galles (S^ a5' lat. IT. ,
too^ 19I i5*^ long.)j situata alFingresso dello stretto
di Maiaca^ detta isola Penang. Alio spumar del por*
no^ e finché il sole non si è aluUo sulle montagne di
Quedahj quest'isola rivalizza col favoloso Eliseo del*
P antichità. Le rugiade vi sono copiose e danno un
vigor nuovo alla sua ammirabile vegetazione: è questi
il momento del passeggio per gli Europei e gli Indi»
geni} essi vi rimangono sino alt ora in cui il sole
sorgendo sulle montagne Malesi^ obbliga i ricchi a
racchiudersi nelle loro case di campagna. (Nouvelies
annales des voyages , t, XV ^ pag. iSq )•
Calcutta. S'alza dal letto generalmente a buon^ora,
onde godere dell aria fresca del mattino ; a mezzodì
si fa un pasto composto di vis^ande calde,, che i coloni
chiamano tiffing; si corica in seguito due o tre ore,
e si pranza aUe sette o alle otto ; non è cosa rara
che si prohinf^i il pranzo sino a mezzanotte, e le
ore sì gradite della sera si passano a mensa tra le
tazze e le bottiglie. (Annales des voyages, t XIV,
P^' 349).
Pietroburgo. Nelle lun^e sere d^ inverno, il giuoco
è una risorsa contro la noja : ì Bussi sono eccellenti
ne' giuochi di commercio.
(a) Le partite ili caccia che fanno gli Inglesi nel
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a.® If«' climi temperati
sono possìbili tutti gii e-*
aerciz) fisici piacevoli dai
più facili ai più faticosi;
qualche speciale circostan-
za topografica ne deter-
mina la scelta e il più
frequente ritorno. La oao-
oia, per es., è l'occupa-
zione favorita degli abitan-
ti di G>senza in Calabria ,
ed il fucile si è il loro
più gradito fardello. La
vicinanza della foresta di
a.^Climicaldtìsimi.VtU
TArana ^ città principale
neir isola di Cuba , iat
33 gr. ) si A il minuetto
che apre tutti i balli , e
▼iene ripetuto sino alla
sazietà; e ciò , a vero di-
re, è più efietto della ne*
cessità che della scelta :
infatti nel minuetto si pas-
seggia più che non si dan-
zi, ed è precisamente dò
che conviene ad un paese
in cui il minore movimen*
Bertela, e alle quali prendono parte le donne ^ sono
frequenti principalmente ne* dintorni della presidenza
del forte Guillaume^ dove la campagna è più ridente
e la salvaggina d*ogni specie piti abbondante. Queste
escursioni cominciano col mese di novembre e fini'
scono con queUo di febbrajo^ il ohe comprende un
intervallo ai quattro mesi ^ durante i quali si gode-
per lo pia d'un* aria pura^ d! un del sereno e d* un
calore moderato (Annales des voyagesj 7. Vl^pag, 74).
Si e la btlla stagione che accresce la concorrenza
ai bagni d'acque minerali _, che nelle altre epoche
deltanno rimangono quasi deserti.
Allo Canada. Nel luglio e nelTagostOj il calore di'
viene sì intemo ^ die il passeggio e il minimo esercii
zio riesce penoso: ovunque vi sono boschi^ le zenzare
sono estremamente incomode. Soventi nella state il
calore sbalza a 3o, 20 sul termometro di Rcaunwr
air ombra*
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Sila, ridondante di saWag-
gìume, mantiene costan*
temente questa inclinazio-
ne.
3.^ Ne' climi caldi Pora-
bra si è il primo piacere;
il bagno é il secondo^ il
calore ne rende Tuso una
delizia y l'abitudine ne fa
un bisogno, la religione
un dovere; egli è final-
mente richiesto dalla pu-
litezza (i).
to vi toglie la respirazio*
ne e la forza.
3.^ Ne' climi freddi il
primo piacere è una bno«
na stufa.
Unite il calore al vento,
e , invece di bagnarsi^ ve-
drete T Ottentotto ungerai
con grascia di castralo ^
onde restituire alla pelk
quella . flessibilità che le
(i) Quindi i dintorni di Gerusalemme avevano j al
tempo de' Giudei j moki giardini come al presente»
Questi giardini erano ciò che sono attualmente sotto
lo stesso clima j cioè boschetti dove alberi ed arbo'
scelli fioriferi prestano ombrc^ gradita , e dove fre*
quenti irrigazioni ^ edj allorclù è possibile , un riga"
gnoloj conservano un? etema verdura. Nel quadro
della felicità che ci presentano i libri giudaici ^ si
vede l'uomo che mangia e beve assiso all'ombra della
sua vite e del suo fico, Mo Iti Giudei ^ dopo d* avere
goduto del loro giardino^ durante la loro vitaj hanno
voluto riposarvi dopo la loro moriCj e nissuna istituì
zione civile o religiosa vi sì è opposta: tanto è vero
che le rinascenti sensazioni comuni superano nelTin'
tensità le idee astratte e generali,
NeW Oriente F acqua serve ad apprezzare il va-
lore dun luogo s d'una situazione qualunque; e la
prima cosà che gli Orientali lodano o criticano. Al*
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igo
Il terzo piacere è la (anno perdere l'impeto dei
pipa, o la masticazione yenti el'ardor del sole (i).
del betel nelle lodie t>rìeQ-
tali.
IL Stato igrometrico (Influènza dello ^
In pia. In meno.
4-^ Decrescendo il nu« 4*^ Pochi giorni della
mero de' giorni piovosi nei settimana andando esenti
climi temperati, cresce la da pioggia nell'estremità
possibilità degli spettacoli meridionale del Chili, non
pubblici che si eseguiscono vi si potrebbe ' dare ogni
all' aria aperta. lunedi lo spettacolo della
^lorch^ fanno qualche passeggio alla campagna, amano
■stendere il loro tappeto sulla sponda àt un ruscello
che mormora o a un limpido lago. Là rimangono as»
sisi o coricati colla pipa in bocca intiere giornate ,
finché il sole tramontando é chiama ai loro harem,
(i) Quest'uso che ha la sua ragione nelV azione
unita del calore e del vento, e voluto anche dal
freddo. Nulla difende più efficacemente la pelle dal-
P impressione del jreddo quanto i corpi grassi. Per--
ciò vedesi il Lappone e **/ Samojedo , unto d oUo
rancido di pesce, passe^are a petto nudo sulle mon-
tagne di ghiaccio senza sentirne danno, quando il ter-
mometro di Reaumur segna — 3o e — ^o. I sol-
dati russi in Siberia si inviluppano le orecchie e il
naso con pezzi di carta pecora intonacati di grascia
d oca^ la quale rimane fluida ^ e non screpola come
il sego.
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'9«
caccia del toro , pome ha
promesso l'attuale re di
Spagna agli abitanti di
quella penisola.
Le nebbie dense e con-
tinue rendono spiacevole
il soggiorno in Dani mar*
ca, oltre di scemare il
piacere della caccia, quin-
di lo smercio della polve
nitrica y che i un danno
per la finanza.
III. Posizione astronomica ( Influenza della ).
In questi climi la don-
na può stare più frequente
alla finestra , il che le ac-
cresce il piacer di vedere
e d'essere veduta , il che
è stimolo all'eleganza, alla
pulitezza, alla moda, ben-
ché non vada scevro d'in-
convementi.
In piìL
5.^ La durata del cre-
puscolo può misui^re l'e-
stensione de' piaceri serali
che corre si possono all'a-
ria aperta. Da questo lato
la porzione concessa alla
Svezia, alla Norvegia ed
altri paesi del Nord, é
maggiore che altrove*
In menò.
5.^ Il crepuscolo essen-
do cortissimo tra i tropi-
ci, la notte succede pron-
tamente al tramonto del
sole; quindi le partite di
caccia degli Inglesi ai Ben-
gala cessano tosto , e al
piacere della passeggiata
sottentrano i giuochi delle
carte e de' dadi per ti^at**
tenimento della sera.
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CAPO TEBZO
INFLUENZA DEGÙ ELEMENTI TOPOGRAFICt
SULLE ABITUDINI MORALI.
Quelli che hanno trattato dell' influenza del fisico
sii! morale, si sono ristretti ne' limiti del caldo e del
freddo, de' cibi e delle bevande, degli aliti della terra
e de' vapori infetti dell' aria. In questo capo, per di-
mostrare l' influenza degli elementi topografici sulle
abitudini morali, esco dagli accennati limiti e dima*
atro le seguenti combinazioni :
I.® Montagne e a^essiom\
Montagne e indipendenza,
a.^ Deserti e aggressioni.
Deserti e indipendenza*
3.^ Isole e aggressionL
Isole e indipendenza,
4*^ Confini e contrabbandi.
Confini ed altri delitti,
§ I. Montagne e a^ressioni.
In tutte le situazioni topografiche in cui P aggres^
sione è impunita^ sorgono aggressori^ come dal fecdu*
me sorgono insetti.
., Questa proposizione è vera sì sulle montagne che
Delle pianure, sì in terra che in mare.
L'aggressione è una conseguenza delle inclinazioni
naturali deir uomo ; neli' uomo non modificato dalla
educ^ione, non ammansato dalla religione , non at«
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i9»
territo dalle leggi, si Morge, aoa Piadmaziooe al ba*
ratto, come dice Smith, ma V ìndinauone alla rapina.
Egli ama meglio acquistare prontamente con peri*
odo, di 'qaello che con luogo e penoso laToro : ecco
ora 1 fatti particolari aUe montagne:
i.^ 1» Uscendo dalle montagne dei Jais, antica culla
» della potenza maretta, toì troTcrete interi villaggi,
» che, situati in messo a boschi e a roccia, altro
» non sono che campi di briganti, i quali, uscendo
» da questi ritiri. Tanno a ricercare sovente il loro
j» bottino sino in mezzo alle più ricche provincie (i).
a.^ j» La montagna di Sindjar ( tra Aleppo e Mous-
» sei per la vìa della Mesopotamia) è abitata dai fa-
» mosi Féxides, questa razza in&me di ladri che in
» ogni tempo sono stati il terrore delle caravane, e
» de' quali il colto diabolico e i costumi sanguinari
» sono stati gli oggetti delle ricerche di più viaggia*
« tori (a).
3.^ » Le vallate della catena de' monti Kindertan
» sono abitate da piccole orde affatto selvaggie, chia-
79 mate Persiani de Pesi o uomini deUe montofpe:
» si crede che siano discendenti di quegli assassini
» che nel XIII secolo sparsero il terrore dall'India
» sino al monte Libano ed anche al di là, per lo zelo
M col quale eseguivano gli ordini sanguinar) del loro
Ti prìncipe o capo, noto sotto il notne del vecchio
» della montagna. Tutte le contrade montuose del-
(i) Journal des voyages, U VI^ pag. a3.
(i) Idem, /. Xri, pag. 3 io.
Filoso/, della Slot, voi IF. i3
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«9<
4» rA#i« raocUudoiio tuttora deMadri o brigami dw
» aon conoscono aloan freno ; «mi tiocome ptii divisi,
99 con meno terribili che gli Ismaeliti degli antichi
j» lem^ ^e furono distrutti dai Mogolli (i).
4.^ « Persia^ .monte AraraL Questi luoghi selvaggi
f> e deserti soifto 1' asilo di tutti i briganti delle con-
.9 ti^de vicine, e ai trova, tra il grande e piccolo Ara*
H mty una caverna situata in ima posiaiooe ù forte,
* ^e un capo ELurdo turbolento , il quale vi si é
0 irtabiUto , brava |dal suo ritiro il goveivatore del
» paese e i suoi soldati (i),
5J^ m Difesi da aspre . montagne o da coste quasi
* inaccessibili y i Maniotti (da MainCy penisola della
'» Morea ) formano in qualche maniera uno stato in-
» itipendente nelF impeto turco : tutte le loro donne
« samio maneggiare le armi da hioco. Essi scusano
i» o sunmantano le loro rapine, e piraterìie eolio stalo
» di guerra in cut vivono abitualmente (3).
6.^ AUorcbè il feudalismo moltiplicò i signori che
^i) Journal de^ voyages ,• t XV, p. 3oi.
(a) Idem, /. /, pag. 272-273.
(3) Mem, L IV ^ pag. 78. » Les Matnotes ont or-
j> ganisé un systòme de piraterìe generate et ahsoiue'p
j» k nombre de lemrs bdtùnens ou baUaux à rame armés
^ est de ao à 3o: i^ se tìennenten emhuscade derrikre
» les caps et les ilots innombrables de VArcipel^ cou'
n rent sus à tous les paviUons , et n^épargnent la ^
99 des hommes aue lorsqu*il leur com^ieni de ne pas
» les égomr » ( Nouv^elies Annales des voyages^ L VI^
pag. 36 38).
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1,5
aequklavtiiD per semplidf dovari di tindlai^, ìì di*
fMo di tiraimeggiare ne' limiti dd loro potere , ci»»
sena ca»teUo, posto e situilo ordiDarìmente su d'uà
QMmte, diveaiM un posto in cai il perioob d' essere
«religieto era proponionato al potere di quelli che
r abitavano $ .quindi i meroaDti d** Europa andavano
allora da una fiera all' altra in caravane, eome vanno
•ttnalmente in Oriente.
j/* t^ La montagna di Guadagaola ( ne* dintorni
m fi Roma ) é il convegno ordinario de' briganti dei
ji vicini paesL Alte, sommità e profonde valli, coperto
n di dense foreste» oflEnono bro siouri asili e rendono
Ji difficile, se non impossibile Y inseguirli. Essi visitano
m annualmente «pidla montagna al tempo della messe
m per'fiire delle scorrerie sopra Tivoli, Palestrinai
M Poli ed altre città. Da quelle eminenze essi sco-
» prono facilmente e sfoggono quelli che vanno sulle
Ji loro treccie per arrestarli , mentre i cittadini della
Ji capitale si trovano in qualche maniera cattivi, ere-
» deiido d'incontrare in ciascun cavo di terreno un
a» aggressore, tanto V audacia di questi briganti sem*
Ji bra moltìpiicarii 1 Gkù dodici o tredici uomini , si*
n curi sopra quelle eminenze, osservano tranquilla*
9 metk\à la città che fohnina editti contro di essi , e
m manda truf^ per assalirli (i). In tutti i tempi
9 quelle loonlagne e le ad|i|Genti vallate furono ricet-
« taccio ,di aggressori» Ivi s' annidarono i bellicosi
(i) Nouvelles Annales des voyages , t XVI ^ pagi*
na i3o«|aa.
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M>6
» ladri dell' età di meiEO che solamente Rienzi e Si*
«• fto V riuscirono a contenere ».
A misura che i governi mokipUeando le strade, sui
mond rendono age^U k operazioni detta polizia^ o
colla foiTa riunita dell' educazione e della religione
spuntano il desiderio di rapinare, o con misure eco-
nomiche accrescono i mezzi d' onesto guadagno , in
ragione, dissi, di queste operazioni, scemano gli aggres-
sori come scemano gli insetti immondi in ragione della
pulitezza.
Se il desiderio di rapinare, allorché va unito a co-
^^^o^ sì manifesta con aggressioni, lo stesso deside-
rio unito a timidezza si fa palese ne' furti e nella in^
definita serie delle frodi, che si commettono da tutte
le classi venditrici in ragione della debolezza delle leggi.
§ 3. Deserti e aggressionù
r.^ Mancando ne' deserti. le force che lo reprìmono,
il desiderio di rapinare si sviluppa liberemente. Stra«
bone cita le caravane che dovevano pagare grossi tri*
buti agli Arabi, abitanti de' deserti, onde non essere
molestate traversandoli^
2.^ » L' amministrazione del Monte Libano ha trat«
» tato da lungo tempo colle tribù arabe del deserto
«> per la sicurezza de' pellegrini. Ella paga a quegli
» aggressori 117 franchi per ogni pellegrino che ri-
» cevono i monaci dell'ospizio del Cairo (i).
(1) Journal des voyages , t. XI, pag. 34.
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»97
3.* Dei l^inmiiìy popolo dell'Africa occidentale, in
poca distanza da Sierra->Leone, si legge: « Il paese è
j* coperto di dense foreste che servono di ritiro at
j» ladri e principalmente ad una associazione nota
m sotto il nome di Powràk* Questi briganti si sian*
» ciano dai loro ritiri oscuri sui riaggiatori disarmati
ji che strascinano con loro , senza che se ne intenda
» più a parlare. Si dice anco che frnno , durante la
» notte ) frequenti irruzioni nelle citta e ne* Tillaggi
n condocendone via gii abitanti e quanto trovano
m nelle loro case. L' esistenza di queste numerose ban«
» de e le abitudini generalmente dissolute del popolo
» in un paese situato a poca dilania da SiemfLeone^
9» cagionano non poca sorpresa al viaggiatore (i).
4«^ SpofgiuL « A Bleajados'la contrada cambia su-
m bitamente e diviene deserta , soprattutto vicino ad
m un albergo detto Venia del Despoblado^ situato in
« mezzo ad una gran foresta di qnercie sempre ver-
«r di) e quasi impraticabile, atteso V abbondanza del
« ladanum. Questo luogo ha ftma d'essere pericolo**
« sissimo pe' ladri che battono la strada da Madrid
m a Badajoz. L' isolamento della contrada, la .densità
m della foresta , la cattiva polizia della Spagna, Tin-
« dinazione degli abitanti al furto , rendono ragione-
m vele questo timore {2). «•
(i) NouveDes Annales des voyages, Juin i9%5, p€h
pna 353-354.
(a) Idnk, Voyage en Portugal, t /^ p. i5j.
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ìg8
$ 3, Isole e aggressioni.
Alle itole uirirb le sp^dé Mrtttftbé, cOlkie^ tìOàdde
V analogìa dell' argomento.
L' esistenza della pirateria è antica teitité A méèéù^
eompatisee in tatti i seteoH ,, sussistè attaaldiente e 4
liptoducé in ragione degli éeogll , degli stretti , da'
^616 e della maiicafiKa di forsa repressila. È Mttf
die ne'seeoli di ino^to I barctai ugiràgliavàno it di-
ritto di ifanfrttgio , ciò2 il diritto d' impossessaci d^
TaseelK natifragati, e di ridurre i naiifraiglii in isehia»
titil, ugua{(KaTano» disSij quésto diritto al diritto della
pesca. Uii nomo bakato daHe tempeste neil' «fcqua non
era diverso da uiio storicUe,
La eiriliczasione non é ancóra riuscHa à distriiggera
né 1 pirati marittimi né i pìMti ceistieri 7 eoeo qualche
ftittdt
- i.^ « Isola iè*LàdfOìA sidlà éoHà mertiBónak étdla
U Cèfia ^ ¥Mnò a Macao-. Quésti liftsàsèlni nlluiltintl
u posieggòno 5 a 600 vele$ i loro naTigli più piocoK '
W sono di 16 tonnellate» i più j^raiidi di 200. È di
k notte ordinariamente die essi fiinUo scòrt-erte sulle
4f rive per saccheggiare è dèVaStarè i Villàggi, Ishe ri«*
* Cusano di pagar lóro tributo e rapirne gli idMtailti;
«r Di giorno stanno all'ancftra» onde non essere ^stl
«r da quegli che Toglìono assalire. Se la loro intra-
<r presa è stata coronata da felice successo , discen-
« dono sulla costa, salgono sulle montagne più alte^
« e quando scoprono in mare qualdie bastimento di
(c cui sperano di potersi impadronire» gli daiftno tosto
« la cacda. Tutti i vascelli che frequentano le oo^te
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»99
* ddla Cina lono esposti agli attacchi di questi pi-
« rati ; essi moiestaiio priacipalineiite i piéooli basti-*
« menti impilati al cabottagigio tra Macao e Càn-
tt ton (i).
%.^ In Europa , tutta V immensa costa deHa Bar*
barìa presenta covili di pirati , a cui più potenze eu<^
ropee pagano tributo , acciò non siano molestate le
kro bandiere.
Sulle sponde di pie Stati marittimi europei è tut^
fora VITO il desiderio della pirateria , e il preteso di*
ritto di nanfiragio noni anco abbominato: i tre seguenti
fatti ne possono far proTa«
3.^ « Per dirìgere i naviganti tra Domesnes in Cur*
« landia e Swaverort all' isola d' Oesel , furono sta«
« biliti tre fari , uno air isola d' Oesel e \ due altri
m al Capo Domesnes, Essi rimangono accesi la mag^
« gior parte dell'anno, e sono collocati in modo eho
«f indicano distintamente i diversi punti in coi v' ha
« perìcolo. In onta di questa precauzione i naufragi
« sono frequenti, soprattutto nell' ultima stagione. Una
« cupidìtà, vile e barbara ne ha aumentato il numero^
« facendo sparire la benefica luce destinata a guidare
«V i vascelli die, dando in secco, vengono svaligiati.
«( Non ha guari, dovettero le leggi incrudelire contro
m simile delitto, commesso da abitanti possessori lun«
«r go le coste , e die la loro fortuna e il loro rango
«r dovevano fameli credere incapaci (a).
(i) Bianconi, Manuel du commerce des lades Orien-
talés.
{2) Cattéauj Tableau de la mer Baltique, tom. fj
P^8* 7'-
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4-^ «> I ntggiori ottacoti che incontrò k
m gnta .de' palombari formata^ nel folfo de) Ballioo.
« per salvare le merci e le persone del naufragio ,
« provennero dagli abitanti che hanno possessi lungo
«r le sponde, e dagli insulari. Persuasi che tutto ciò
m che potevano prendere in mare, era loro proprie«
ir tà| <piesti uomini duri ed avidi credettero lesi i loro
« diritti, allorché si impedì loro di saccheggiare i va*,
«r scelli naufragati (i),
5.^ Sussistono tuttora gli stessi sentimenti sulle co«
ste dell' Inghilterra (aj , e giunsero talvolta «d ui^
^lìldem, ibid. , t II, p. i5i,
(a) tt La Manche de Bristol est dans cet endroit
^ si embarrassée de has^fonds et de rochers cachés
«r sous Veauj que les accidens y sont tr^s^fir^uens,
m Les habitans de la cote ont toujcurs été et soni eru
« cere mal fcunés pour leur rapacité etpour leur bru^
m taUté eìwers les infortunés qid sont jetés sur ces bords,
u Sourds à la voix de la pitie j sans respect pour
4r Page ni pour le sexe, iis déchirent les vétemens des
« femmes et des enfans mouiilés par Veau de la mer^
m iremblans et mourans de froid, ils ne se bornenl
» pcts toujQurs à dépouiUer leurs victiniesj souvent ils
99 les égor^genlj afin de pouvoir jouir avec sureté du
» frmt de leur voi. Il y a une telle mélange de
» cruauté monstrueuse et de Idcheté rivoltante à tornii
m ber ainsi sur des itres faibles et soiffitmsj que
w f o/i croit dijfficileineni ces récits afft:eux; je crains
M pourtant quhls ne soient que très^véritables j et qu*ils
n ne le soient pour plusieurs autres parties de la cète
» d^Angleterre » ( Nouvelles Annales des voyages ,
L XXIFy pag. 86). In questo testo è un Incise òhe
parla j te sue espressioni sono estratte daWt^ra in--
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toi
palilo di coasigruire 1^ ereiione A tkìA lari e fiioclu ,
acciò mgaoDatt ^ inesperti nocchieri asdassero a dare
negli scogli (i).
§ 4* Confini e conXrabhandi oltre édtri deHui. •
L' associaEioae di congni e contrabbandi . non ha
bisogno d'ifissere proTata , perehè nota a tultL Lo
afono del contrabbando pub essere rappresentato dalla
apesa che fanno i governi per impedtria. Ho dovuto
&me menxione aoóò non fosse dichiarato inesatto il
prospetto che si vede alla pag. iga e seg. Aggiungerò
qoal che fiitto relativo agii altri dehtti.
I. Kinen (Valacchia), y» La montagna che serve di
» frontiera tra i Turchi e gli Imperiali » é infestata
» da ladri e da briganti, a malgrado de' supplia
M terrìbili cut vengono condannati. (a).
1. De la Cella nei F'iaggio da Tripoli di Barbaria
atte fronUere ocàderuali deW E^tto dice: n Noi ci
» trovammo sui limiti di Tripoli e dell'Egitto, limiti
» vaghi e mc^ deterAUuatì y perché^ ne' governi per«
» fettamente dispotici, :il potere si.concen^ presso
n la persona del sovrano ^ e fuori di <{uesta fyxti ^
titolata i k voyage round great Britain uodertaken in'
the Sufnmer of the year i8i3. Londra 18149 ^cc.^
4 ^oL in foL
(i) Nuovelles Annales des voyages, iom^ XXIV ^
pag' 90.
{1) Journal des vo^ages, L XVI^ pag. 109.
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9 latto è anarohùi. Perciò questo territorio linKtrófo
s» ài due Stati continua ad estere come per lo pén^
» tato l'asilo di tutti gli tcontenti, ladri e malfatto^
n di questi due paesi , si fecondi di sudditi mal in*
9» tentionati. Essi hanno stabilito le loro tende ne'
» dintorni del golfo di Bomba , e di la partono per
• fare incursioni ne' tefritorj adjaoenti e spogliare gli
m sgraaiati viandanti che inc6Btraoo suUa stada. Essi
» vanoD oontisuamente spiando i pellegvinì e le csr*
m radane che truvcrsano questa contrada per andare
» alla Mecca : ella è ciò non ostante questa la sola
• strada che seguono i Marocchini , animati da uno
a scio piik ardente che gli altri Musulmani per la
m legge del profeta. «
§ 5. Montagne e indipendenza ^
fierezza, comggfo e simili dfftìAotd.
n tentìmento delP indipendenàa e àUmenioio dalk
Ibeakià in cui può ritingere Palind oppressione à
séttmrsene^ quindi si presenta fbitisstmo suite monta*
gne ) nelle isole , ne' deserti : cominciamo dalle mon-
!• India, n Ali* est del deserto di sabbia e al nodi
» dèi Guzaratte, giace it Marwar^ paese dei RàJ-
» poutSj tribù guerriera degli Htndous . . Questa
» contrada ha 32o miglia dall' est alP ouest j e a85
« dal nord al sud. Essa consiste generalmenlc in alte
39 montagne » separate da strette vallate i ovvero in
1* pianure circondate da alte montagne, e neRe quaK
» non d può p^etrare che per mezzo' di pàssi an-
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3o3
jrginli, quiadi db i tm dde poakioni le inq;lio
» fortifitfitè dsBa nalnn^ « i suoi abiUMli hanno
» iétmpn raonténata la Ump» ìédi|^dènia; Essi sono
m Stati più Tolte vinti ma giammai soggiogati • (i).
a. SSriOk m I DiHUi» abitanti dd Monte LOMino,
n repobUìcaol per V ausferìtà da' ooistomi , sempre
M teointi come ribelli^ o rispettati come Tasselli li^
• beri dai vicini Bascià, obbediseòDO eìb Dòn eelaate
» ad OB principe ereditàrio. Molte famiglie vi godono
m di partieolari onori} ma una nobile sebipMeilà Is
» «vvieina tutti nella vita sodale. Invineibili nelle loro
» montagne, ignorano Tarte di combattere in pia*
« nnrte \ la loro fedeltà ngaaglia il loro eovoggio |
n essi non tradiscono giammai V infelioe che va ad
j# Implorare la loro proteàone (a).
3.^ Spagna, u I èostnmi de' Biseaini moderni d*
té presentano tnimm nna ftddo immagino ddlo stato
» antioo della nanione Cantabra. Insensibili ei ghiacd,
s^ al caloM e aHa feme^ intrepidi e btvvt al di là
$» d'ogni espressióne» d ricordano il carattere de'Ioro
9 antenati ^ e sono animati eonie essi dallo stesso
j# amoM di libertà iemiHMlveggia (3).
4«^ TurMa. a Aletme piccole popdaiienl dell'Epi^
m to I della More*, d( Candla, si mantennero io una
» spedo dMndipenden^ia selvaggia per la loro brairuray
s» la loro povertà e raspresaa ddlè loro uKmtagoe »
• cioè i Suliotti , i Maniotti , i Sphaktiottì »•
(t) Beute de l'Inde j ecc. , pag. StS.
(2) Annales des voyages, t if^^pag. 34^«
(3) Idem , i. XIII, pag, aa2«2ii.
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9o4
Le monfaigM de' dintorni di Scandehm o Alettm-
drettft sono abitate da un popolo indipendenle e Ti«t
goroso, die i Turchi hanno tentato inrano di siMfco»
mettere (i).
Gli lUirj resistettero ai re di Macedonia e aUe .le«
gioni romane. Oli AmaouAs o Albanési ^ erranti sa
queste stesse montagne , non oUbedisoono ai Turdii
che quando questi li pagana
Non si scotterebbe gran fatto dal rero chi nel*
Pandamento libero ^ fiero , audace del Blontenegrino
irolesse scorgere rìnfluema della sOa montuosa situa*
lione.
Svissatera. I montanari Rezj opposero la pih ostinata
resistenza alle armi romane , e tra tutte le p<^la-
zioni alpine furono gK ultimi ad essere soggiogati. Le-
donne stesse comparrero sotto l'armi per difendere
la loro libertà: furono vistifi di moke madri gettare i
loro figli, contro i soldati e precipitarsi tra le aste ne-<
miche piuttosto che arrendersi* Un gran numero di*
quelli che sopraTvìsserOi passato il Reno sotto gli or»
din! d'un capitano alemaono nominato M^rbode, an-^
darono a ricercare nelle montagne dell' Ungheria un«
paese in cui i Romani non fossero penetrati {i).
Tutti conoscono gli sfiurzi .che &oci!0 gh Svizaeri
per rìcut>erare la libertà nel XIV secob.
5*^ Italia. Tito Livio dice: « L'altro esercito con
(i) Idemi I. XXII f pag, 342.
(i) MuUer ^ Histoire des Suisses, L /, pa§. 119-
121. 1 / .
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ao5
» P&pirio per le nnremme erm giunto nelle terre de*
» gii Arpiniy luoghi tutti pacìfici, ed amici più tosto
» per le ingiurie ed odio de' Sanniti , die per alcun
n beneficio de' Romani. Imperocché i Sanniti in quel
» tempo abitando ne' monti , nelle tìUc e ne' borghi,
» ed essendo, montanari e fieri , spregiavano i piani-
» giani ed abitatori delle maremme , come di Tita
» piili molle e delicata, siccome quasi sempre avviene
» che ^i uomini sieno somiglianti alla qualità del
n paese , e continuamente li predavano e sacdieggia»
«» vano (i) 9».
' Da cento Catti simili è stato dedotto il seguente
carattere generale : « Ai popoli abitatori delle mon*
n tagne natura inspirò altecsa d'animo e coraggio.
» Indomabili come i loro torrenti, saldi al pari delle
m loro roccie , quegli uomini non ascoltano dbe il
9» loro intemo senso ^ difficilmente può la politica as-
^ soggettarli ^ non gli intimorisce la guerra di cui
» amano ansi i pericoli. Aweszi alle privasiooi , da
» sobria vita e da continuo esercizio alla iatica indn«
JB rati , al maneggio delle armi . aweni , hanno gran-
^ dissimi vantaggi nel battersi a difesa del loro suolo.
» Il piò delle volte essi fecero a pie de' lor monti
» svanire i disegni d'una insaziabile amlnzione , ed
j» anche vinti , non furono mai conquistati. Solo può
» la nobile fierezza loro piegarsi trovando piena e
» generosa fiducia, e sol possono lealmente affesio»
» narsi a chi scrupolosamente porti rispetto ai loro
99 diritti »«
(i) Della prima Decade, Hb. /X
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te6
e iimiU é^feÙMu
Catteau accerta .die ^ li abitanti delie pioDole isole
^e drcoadano quella di Ragen , 4laDiio prova di
quella judipead^eni^ dì carattere dàe è comune a tutti
gb iatolari (i); ne potsiamo vedere un esenapio ne'
Goral* La Corsica , separata dal continente pe' auoi
costumi , come lo è dal mare che la circonda , ha
aempre conservato questa particolare fisonomia che ia
distingue dagli altri paesi ^ e che i secoK e le loro
vicende non hanno giammai potuto cambiare. La
verga di ferro de' Cartaginesi , il despottsmo de' Eo*
mani» la barbarie degli Arabi , finalmente la sangui*
uosa tirannia de' Genovesi , non hanno potuto can*
celiare questo carattere nazionale e originale che la
natura impresse ne' suoi abitanti, né storcere la dire-
sione delle passioni ardenti che s'accendono nel fondo
de' loro cuori. Inviino le legioni romane diffondevanst
sopra quelle spiaggie. Le loro aquile che volavano
audaci suir universo , dovettero fuggire a fronte del
valor indomabile d'un pugno di Corsi ; e il genio di
Roma non potè stendere il suo impero sulle rocde
di questi feroci insulari che combattevano per la li*
I>eità ; la quale cosa non recherà sorpresa a chi ri*
flette die nella Corsica si trovano uniti i due Stati
WfoZare e rmoniuQso.
(i) Voyage en Allemagne et en Suide^ /. II,pag.
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Gli Ardii stabiliti in Persia cfMisenrano rindipenr
denta » perchè hanno la frooltà éà sfuggire all'oppres-
sione, allorché sì veggono nell' impossibilità di resisterle.
Il mare è sempre aperto ad essi ; le isole del golfo ,
U territorio torco che gli è vicino , ugualmente che
l'opposta costa dell'Arabia, sono abitate dai loro fra-
telli. Questa circostanza unita ai loro costumi danno
a questa rassa una liberta d'opinione ed un'espres^
sione che colpiscono il viaggiatore (i).
§ 7» Deserti e indipendenza jfierevuis coraggio
-e simili qffezionL
Dai confini della Siria e della Persia sino ai limiti
del Tropico, s'estende un paese tagliato da pianure
e da montagne scarnate in cui nissuna vegetazione
né arresta, né concentra le nubi. I bassi fondi oonsei>
vano soli un po' d'umidità che alimenta de' datteri ed
altri vegetabili poco numerosi: ella è dovuta alle al«
Ittvioni d'inverno, le acque delle quali prive di scolo
si sono infiltrate nella sabbia ; ma nissuna pioggia ^
nissuna rugiada rìnfi*esca questi luoghi durante gli
ardori d'una lunga state. Gli Arabi, che da secoli e
secoli vi si annidarono, non hanno per essi e pe' loro
bestiami che le risorse d'alcuni poni , la proprietà
de' quali é una ricchezza , e diviene una causa di
guerra se ne è conteso il possesso.
L'abitante di queste regioni non pub occuparsi
(i) Journal des veyages, t X, pag. 3o5«
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ao8
d'agricoltura , perchè un stiolo eottàntettiente wMo
A ricusa ad ogni producioiie. Alcuni datteri e il latte
di scarse greggie costituiscono il suo ordinario ali-
mento \ la carne è un lusso eh' egli non si permétte
che di rado. Questa necessaria astinenza soggiace a
nuove restrizioni ne' casi non rari di carestia; da ci&
l'abitudine de' Bedouini di mangiare delle cavallette,
de' sorci , delle lucertole , de' serpanti arrostiti sulle
bragie ; da dò le loro rapine ne' campi de' popoli
sedentarj cui giungono nelle loro incursioni ; da ciò
la necessità d'assalire le caratane e i pellegrini ; da
ciò la guerra delle tribù tra le quali è diviso il de»
serto.
. U Bedouino , nomade per necessità , dovendo por-
tarsi sui luoghi in cui qualche vegetazione può som*
ministrare alimento alle sue greggie , non può vivere
che sotto leggieri tende. Potendo essere costantemente
assalito , e dovendo per bisogno assalire ^ il coraggio
è necessario alla sua sussistenza^ egli ha le qualità
del soldato e dell'aggressore. I capi delle tribti non
avendo né castelli, né prigioni, ottengono obbedienza
finché rispettano gli altri diritti^ sono abbandonati se
li offendono, e talvolta provano gli e&tti della legge
del taglione. In questo stato di cose, la tenuità de'
bisogni lascia al sentimento dell'indipendenza tutta la
sua energia.
L'abitudine d''una costante sobrietà può sola ren«
dere que' deserti sopportabili al Bedouino, e potendo
egli solo vivervi , nissun altro popolo gliene disputa
li possesso. A vicenda aggressore ed aggresso, egli si
sottrae senza stento ai pericoli y perchè sono facili le
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»a9F
<iitf taBl«tHl»iìS é Tìptmpàe pbseia Pòftàsifm (fiì^do
tob tede piii oHaoolì: Quin4i in tutti 1 secali le <pe^
éMmù!'0omiH> .l'Arabia i&iiseiroDo isutilL Jl suòcelio
t)rt>grM«» nbgli attri dasertì dipenda disila. feocmditì^
dèi' lOffaBO ^ cioè dai nvari che pnò sonlmiDbtrare al
addati a .dai foraggi dia: cavallerìa.
' CAPO QUARTO
ooiiToiuAsiom 0KLLO aTsàBO AAGOaaprro
. ^ , if^utjoa dcglU clementi topografici
sulle abitudini morali
t« Posizione e forma del pa^se (InliQuenca della^ ecc.)
In piÌL
if Sulla cima delle Al-
pi, in nìeiao alle grandi'
acene della naturi, l'uomo
qf^rìsoe e la Divinità sola
•i mostra. rDa ogni par^e
ai vede il cielo r lì Io spet*
tacotó dal sole iòbpdDé àU
J'cQohio die lo aontémplas
là k. nòtte ècciia un prin*
apio di terrara; là il ri-
torno costante delle sta*
gioni é cparcato da effetti
gaaodioei: Pqoou) scopren-
do intorno di si dagli spasj
FUdsof. détta Stai,^ poL
In meno*
i.^ Tra le ristrette mura
d'una città, principaimenta
se situata in pianura o in
una valle , l'uomo solo si
mostra; dappentutto egli
incontra la siia grandena*
Gli oggetti cbe lo dircon*
dano e fermatio U sua
attenaione , sono ,rai:cjbi^.
tettura ch^egli creò, i me-
talli che trasse dal seno
del\a ^rra , le ricchesie
eh' egli è andato a cercara
al di là dell'Oceano, final»
ir. i4
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9IO
senta limiti, è colpito dd^
resteiuioiie deU^'uaiTcrso
e dftHa dmkìo che ne stne
il piano. Il sentimento ve»
Ugioso dAb' eisere ga«-
gliàrdo.
2.* La situazione inso-
lare e costiera influnce sul
sentiménto di stima cui
hanno ' diritto i conùner-
cianti ; quindi la profes-
sione commerciale era ono-
rata nell'antica Grecia, lo
fu in Inghilterra dal X
secolo in poi, e lo é at-
tualmente^ come lo è in
Olanda, Amburgo^ ecc.
BWjitiinlyoapette bwìliante
diÙaraocìetà » delle nrtì «
delie leggi. U amtiMUii
refigioaft debfae diiMiiie ea?
aere preporaimatamBO»
minore (i). ^ • .
a.^ La professione com-
merdéle fu disonorata nel-
l'antica Roma, al die con*
eorse knco la grande stig-
ma consacrata all'arte mi-*
liìare^ lo fu a Milano prin.
dpalmente dopo il decreto
citato alla pag. a38, n**.a<*%
io fu in Francia sino al
principio del secolo attua-
le, ecc. ^
n; Forma dei paese e sutto termometrico
. (infleiita della, eoe)
MnTpiìL . In memi.
3.* Neir Asia noà V ha- 3.^ La pianura caldm «
temperate ; nissun feconda dell'Asia À-seaiprci
mesto tra il paese caidis* stata la sede della mA-*
Simo ed il paese fireddo. lena, delfa Tolutlà e delibi
(i) jitP opposto neffi uomini che ^wono isoìoÉamen*
te j si scorge una esposizione a ritenere idee — ^--^
té, e ne sono una prova k triik ambe.
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Il paese fivcldo e moD^
tooso è occapato da pò»
poli bravi , gUQiTÌéH>, con*
q[aìstatorì. Tali eraiio gli
Sciti e tali i Tàrtan. Essi'
•Braivrono la potaaaa di '
Dario 9 diedero «Mia iobli-
me letione ad Alesiaiidr^,-
udirimo il ramere e non
provarono U peso delle
armi* vittoriose di Hama.
Più di venti ,vobe essi
Junmp conquistato FAsm e
-F Eoropa orientale. Essi
hanno fimdato degli Stati
nella Persia , nell'India ,
nella China e nella &oi-
sìa. Gii Inglesi hanno tro-
vato ne' montanari maratti
nn'opposisiooe die forse
non sarebbe statamai^iore
neila Sviszera, ecc. (i)..
2tl
codardia. Oppasiii qu^'
popoli dai loro denoti ,
non opposero alcun osta-
colo ai oonquist§{ori che
'andavano a detronizzarli ;
'é nissun paese piti ohe
l'Asia dimostrò dhe l'op-
pressione dKviei[ie fatale agli
oppressori ugualmente che
agli oppressi. I conquista-
toti , saliti sul troiio' de'
re detronizzati, segiiirqiio
tlo' sfosso sistema d'oppres-
sk>ne , e si popoloi conti*
nnò ad essere indifferenle
alla conquista del suo
paese»
fid detto F Asia cafda
e feconda^ graccbA ne' ife-
tvr^ il corallo; sussiste e
la scfaiavitli v'à ignota.
(i) ti Caucaso y questa gran catena di montagne s
'tunga quasi duecento leghe dalla sua esttenUtà^ ocd-^
dentale ^^ presse di Ghaekae^ sino a Targbu^ e delia
quale le parti pia alte sano sempre coperte di ne^e
e di fjhiaed , Ì Caucaso s ^ tempi immemorabili j ^
sempre stata U rifugio ti^ popoli psh AfelUoosi detta
terrai Sul' Casmasù ^ i Mongoli ^^ Arabi yi *cr-
siani, i Tartari e i Russi òu^ontrarono^ barriere che
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ara
IIK
fetmomeuicoj tpwnetrico, ammomeirtcó
{loAmaik dello).
^ In piU* /'
4.'' L'Europa si riMiià
ili tutlì i seooli «1 solo'
nóme di sohiavitùj ^ lasùa
storia presenta molte taf
lioleiixe eccitate dal tenti-
mento di libertà.
5.^ In Europa gli usi,
le abitudini, i costumi si
cambiai^ono più Tcdte; i
popoli passarono da un
estremo all'altro , scemò
il credito d'alcune classi^
Tennero altre in onore; io
^sso sistema rteligiososubì
Tarìazioni ne' ministri, nql-
le jiratiche , ne' dommi.
L'agricoltura e principale-
ménte le arti fecero pro-
gressi straordinarj. Le' mo-
de si cambiano da un me-
*
se all'altro : le opinioni ,
ì S4ni|imentiy l'odio, i'amo-
In meno.
4«? L' Àsift visse mai
sempoe • quieta , ' come &
àncho oggidì , sotto la t^-
nuuua degli eunuchi e
Toppressione dègH agìs dei
basciày dei sultani, ecc.'
5/ BfeirOrìente/ nel-
l'Arabia/neU' India, in
tutta l'Asia, la reKgiottey
i bostumi y il sistema sò-
ciafe passano inalterabili
in messo all'oceano del
tempo. • Neir Jndià , per
esempio » le Tedove s'ab-
bruciano sul corpo de' lo-
ro mariti defunti come al
tempo d'Erodoto. L'ucci-^
sione d'uà animale è tut*
torà delitto coinè nella più
remota antichità. Nisluno
può uscire dalla casta in
cui nasce, né maritarsi in
mrresUirono le loro spedizioni militari ^ e popoli che
nén si kuciaronà spaventare dal rumore delle loro
conquiste.
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re , là tflinà > Io tpréM
seguono i moTimenti-deUe'
bàncieniole. I quali Ifenb-
meni si spiegano^ se si ri-
flette che quivi ie cause
fisiche ..esvendo molto Ta-
«ìabili e poco .intense, ol-
tre di richiedere abitudini
ffsidie diverse | lasciano
largo campo aU'ttuone ^el-
le caosé moreli.
\ La pubertà si sviluppa
▼erso gli anni qua^ordici
oon qualche anomalia in
|À o in meno* La bek
fezìa' dura o pu^ iacil-
menlB durare sino ài 4^
e 5o.
- In'fom delk i/oiro^
stanza la <|otana va al ma-
trimonio con uh certo cor-
redo di ragione* In fiirza
ddla. X* conserva a lungo
im certo impero- suil' uo«
mo. Dall'una e dall'altra
nascono vincoli;, morali di
stima ^ d'amiciaia*
Una 3/ cittDOslÉusa . ri-
marchévole sì i che ne'
3lS
utt^aRra^ ni esen^tàr pnòN'
Arsione diversa da qlkelia '
di suo padre , eoe Le'
stesse foggio del vestire
ricordano [quelle di due
mila anni fa. Nell'Arabia
il Bedovino del secow» XIX
difFerisce assai poco dai
primi discendenti d'Ismae-'
le, ecc^
^ &« CUnd ctf&ft e «a^
OtmmL
lià. pubertà ^i sviluppa
agli apni la^ io :ed aa«
die 8. La duratti dell».
beHesta non oltrepassa eo«
munementè: f i5 ò ì So
Dalla i/ ciroostanaa ri«
soltMìO seelte irragionevo-
li. Dalla 1.* nasce presto
fastidio nell'uomo. Dall'una
e dall'altra pronto diapres-
^ ed oppreBHiona della
dqpBA, la quale è- consi-
derata più come^ima coj^a
che come persona*
Altronde ne' citati climi
i. pòchi bisogni e la feeon-
dita del suolo permettono
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3i4^
«li^dettì dimi U prodo^ alfoomodiiiiuiMl^iei^piU.
d^) Icvoro d'unuomoba- inogU. i . ..;
sta; appena a mantenera. . Qatodi la poligfiiiHi e<
una donna e la pròle che. Taffezipneal maomett^nis-.
ne.K^sMlta. .. ' Qio che la pennet^ (ij.,\
: (i) PSl scriiiorì da w^,latp ristrinsero P idea deft^
elem^iU» iqpofp'afici alla sgla temperaiura^ dall'altra
esagerarono V azione di questa, e^ per .riuscire me^ó,
nel loro intento ^ alterarono i fatti: eccone qualche
prova. .: • '. I >
BonsteitMn^ per ùahslseriiauu^J*iì^lmaM:deÌ dima
sulla condotta religiosa^ pcjorda che i mistici del-iford
appena- osano muoversi ^ mentre i Dervichei / ipède
Ju àdnd indiani) fanno contìnue travolte (X'Homme
dà -^di et V Hotuirie da Nord, óii' PtoflaMce dn dl-^
]aat,'ip4t^50')v ' • '/• .1. -: ^ '
...Qfteuo idotti^imQ s^rjlMorR ri \^ipgat^u^ ^J|^ f»?^
giféu*^f>e' un fatto particolare icùme un fatto generale j.
« per verità vi sono neUtndlfi^ piU Bervicbes» i quaU
?rafejtsano una perfetta u^mot^tà: ecco come He 'pàrtx
''auiatre 'dolila IieUare sulle Inàìe Orientali. • '
,)WuÌÌMx»dQ i Samesi^Aono arri^fitk aWintera^d^Uc^
ì\ fiunentq da tuUe /e cose creata ^, e soijl detti I^rar
99 mahànsa, no/i .si cibano pih se altri non gli imbocca,
» noh si nettorio piti in alcun modo ti corpo se al-
» triiiiirtMta^ti^ simili ad Un troi^j imt^obiH come
0 'utèa^'pieéra, in una inerzia totale m {t. J, pu* i66)^
n .ffuyi'i tra (eT altre uffa s^tla dettfS Tader: fivx le
V altre penitenze esercitano le seguènti. Alcuni menano
»> la vita in una gabbia di ferród altri si caricano di
n pfisaniissime .catene j altri chiudono i pugni delle
n mani; e tenendoli continuamente im' tale sioto^ le Wt^
» g/kie traforano loro le palme ^ e postano dalV altra
» parte. AUri inpabu^ le braccia aa aggrappare ^ual^
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QueMe' tre cireoiUnze
tODO fiÌTOreroli atta mo*
i che ramo d albero j le 4fuaU ienute Menare così av'
# Tiz2ffco/|o> e penfuUi.ogrii arUcoUaioue^ rimangonQ
».rif^e, ^..simili ad arido tronco • . • . AÙrà stanno
» .cqnù'nfiamente in piedi per lungo tempo, af^wggiàn*
«{,v<M>^ spio alcune ore della notte sopra una cord^
n tesa^ di ^do ckc le gambe loro si gonfimo stroòt^
ì?^^dÌ^ttrufmenteJ^ltri rivolge la testa a riguardare ^o«
» pri^ '.una spalla j ^ tenendola continuamente in.tii
21 pfmtHra^.ld rende, finalmente 'immobile j altri ijien
» finsi gli, occhi sulla punta del jnaèp, finche essi dir^
^ ' ^'IW??^ in/capaci di ararci inaura direzione,^ e guc"
i^,sf^ pretendono di veae^ non so qual fuoco scuro ^
n,£^i^ senza dubbio dcÙa.wta disordinata^ » (Ibid,g
rJBonsietfent osservando che n^ paesi (reddi f uofno
h\pbbligatp a stare m càsupiìi che ne' paesi caldi, con:
chiude che le affissioni domestiche dd^bon^o ^^ere mag?
ggin{Op.cit.y ■ : , . r.
' i' esperienza, non- conferma questa conclusione. H
guUÒdatp autore delle Lettera . «uUa Indie OrìentaU
pai[landqi degU J^diarfi dice: » La loro compassione
ji e carità sono già state ricordate. La riverenza e
» pietàfi^le impure una delle lofo pik belle yirtit)
tf So^eduto spesso de* figli serbare ai loro genitori
0 4^,m^tà'di[aueì pxfconttdrimento che ad essi^me^
m dewni non bastava ^ tp^er la fame. Annuali of^
njeifle affi Dei e lùnosine ai poveri sono fatte da co*
|i biro. dU possQnOj in memorili de' loro genitori de-
Mt funtL 'Quando wi pdare di fandf^ muore^ il mag;;
» giorfnUeil& adempie vèrso gli altri il, dovere dipo-
9 dre, ed essi t obbetUsconò e lo rispettano ugual-
f^fnente. Regna in somma ^xg^neralmenie parlando,
» 9iflfelorp.Jamiglie1ua*^euonep Uka concordia ed
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^f6
itianesioio ch« la predica^
. ^. . .
il una recìproca assistenza j guai di rada H i^de fra
m ìe pii coke nazióni. Il p^' grande insnhoàfi un
m Inah i it profferir parole di scorno Contro t ntoi
m genitori^ specialmente contra la madre: coloro 'chè
» son prhd di Jiffi adottano spesso povéti órfanM^
ff'costuiHe troppo inumanamente è troppa ^r^ògnasa*
» miehtè sbàmSto fra noi » ( t //> pag^ 76*-77 ).
'\ G resta da rispondere ad un^ohbiezione de^ eru-
ditissimo è dòttissimo Make^Brùnj, egli dice:
m Le fitmeux sysùmè sur l* influence des éSmàts sé
t$' thòuvè forìemeiè co'mpronUè parles/Jisitj qrie VAmé^
9 ritjùe meridionale qffh à nòtrècatention. Un peu»
m pie doux etfoifflè hahitait parmi les Jhàidès-niéf^
m tagnes du Perouu Un peuple firocè et intraitable
m errdit st)us le soleil britiaHt du BréM t» "(Précis de
m la Géographie itnìterseile/ 1 F^^ p. 'yoS ).' .
Dapprima e in generale ^ le ecceuoni non c&lru^
gtvn> un printipio^ che ha per base migUa/a di fatti
provati dalla testimonianza^ unànime delta storia anti^
ca e moderna^ e de* fjuaU i ben, 'nota P esattezza «
precisione.
là seconda luogo s dazione defi elementi topogra»
fid sulle affezioni umane non esclude f azione ifi al^
tre cause fisiche^ per es.^ le razze degeneri. (il die è
forse il caso dt? Peruviani ) ^ e molto meno f aziona
delle cause morali^ per cui sino dalPir^anzia viene
alimentato il valore e considerato come un'obbrobio it
eedere al nemico j del che se ne trovano mille prove
nella storia de' selvaggi^ e fu il caso d^ Brasiliani.
finalmente da tm lata si trovano moltissime man*
tagne nel Brasile^ dalt altro il sole ardente non' d^^
strugge a seniihmto del ualore nette ntùamoni in etti
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itif
0OÙ0 posOm gir Metdif d^e yi48oecid0 diflMI gli:
del torpo « qttdB ^eBo ' ^•'•Wkj M «onp^^dttqM.
spiritò • pretrf«rft » gìBÒdbi*d*if
CiPOPBIMÒ ' ^
A Q1M1I imi AHirtnmutwt «fwrA »à oodtattn
niKio ITATQ vassM AMrrvDnn-
w/ jMUimriftiru (V. la p, i55^ e «cg. del ^^J-^^)-
. .- tiiQQi M- ikMnmw»
. . L JìpionaMi tfmtale^> • . . : , v. Imi
Allorché ì' rgnorania è comune io una' nasloné, if
legiabtore è costretto di estendere Puso dcHa prova
tistimonialej e ne abbiamo P esempio della procedura
divile ^ criminale de» secoli, di me»a Dova infatti
Bissano o pochi «anno scrivere, non esìstono rcjP»^
dello stato civile, non istrumentì che provino diritti;
non chirografi che attestino obblighi, ecc.
mi I 11 I ""
h nosnbOe tottrard aWatUw oj^nsswm o respmeirla
come^ per «., ne' deserti, ne'^boicM, tra terra» ^
osmutit tà pàhdori, tee
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aia
Irti là Mdua e i prodotti» «d ogni f|Bif<troo ha ipte-.
UirkiidaJ lignoti .«aHgranp in InghiUmra^' quiadi
nelle campagna Wandasi non si trovano le persone
istruite che ti troTano nelle inglesi. JLia mancanza d^
questo elèinènlD, citiè'd'«ui' istriuion^ptaif c^ate, rende
ioìpossibile 1' istituzione del ginry e del sistema mu-
Bic?pal« nell'Irlanda j. inasprita altronde dallo spirito
di partito,
. lJ».:iVs»ejuùm pafiicoiàri e arnagiofm^Hf. .
./•.-*. O'
, ^aajllttando^ gli usi e i costumi de' popoK sì trovano
mille pretensioni irragtobevoli relative alla produlìlone^
conservazioney coniiimos preirensioni che ^gi^' governo
deve proporsi |li.%«^rre> )BÌt0qualobb esempio..
Produzione. Neil' Isla^a gli slagni eie riviei^e for-
micolano d'ogni' specie, d^angoiUe, 'ma gli Islaibdesi
lì astengono dal .fame uso per una particolare av-.
versione,, . . , \
* Cohscrvàzw^. 1 morti per vaiuòlò' Sòbtf iodlti at
f/}*'.^ I «ij <• • •• • ' I
leaiftatore^ che il pregiudizio contro la' taCcInazIoìié è
tuttora forte , e le lé^gi non abbastanza pòtoiti pè)K
yjnperlo.' Z'"J^'-'\^[' ' "'"''' '' •"' ' '
Càfwumo! Era. gen^fiìe in Francia ^ùl' ì^tTndpio'
delio scorso secolcr la prevenzione cóntro V uìò dò*
pomi di terra. . 1 govamatori d^ provincia jb glLin?
tendenti ebbero ordine di fantó uso Be' pranzi di in*
Vito ed estenderne il cqnsump Col lòi^ esempio.
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per dissipare le tempesta* «lio «b» tàOt 'tPéUlé^ ès|aft6
fttole ai campanari. Il ^oTemo. austrìaco nofi essendo
riuscito a &r osservare nella' Stiria -^r ordinanza' colla
quale aveva vietato quest' uso supentiào^, incaiiob
IV. Spenrieraiézzfi ó eccéssi' n^'conswì^\dtiuaU.^ '
à dannò det[fìàùro'/ . ' ' , f
^^A qpeBsieqKte4Hi».,i)([f|g^ i|^, «I9lb|if ^indtil^HII^,,^
tutta wfm ^mpqj^ M f« ««^^ W*?Mk *.^W¥M?'V* «*Wr
geré al puntò che il consumo attuale estingua le r^
sorse pel futaro.. l!pk ^i>i»^ »}}^ì\atf^nfì^* paesani
russi, che è stato necessario ordinare coki particolare
ffW^no vofi jpaid; di grano, opdejófM^ti j<iÌ4ii^mmn
HMirlo 4"^Mte..Hvyj|rn9,»«.q|f^
di.sfuon^ntfi in, ppwypjft ( Jpumi]]^ *ajf«P^!fcXV
p^ jjSg-rjS?,) •,. .\ M... I ;ì ouum;.. .ih Iti *,. ;i
ÀlloTchè i missionari moravi^ giunsero sulle coste
dd Labrador, paese freddtsdmo,' come tufG tonno; ^
Esqnimaiix avevano, l'uso di «ccMtrej^.MhOi .e)le
▼edoie j iMaà^ non vcakier^ a uiMéra di ^er'^KAi»
gR espèidienti delbi rozia natura. I missionaij, 'dòpo
avere insegnato loro, molti metodi nella pràtica della^
pesca, giacche Pagri^ltura non è iti p^m^fM^^ jfobs
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bricaOilM» ^.-jWftgii»)|V .JH-^ ilillMMMIiìl |MfB^a dt*
porre e cdaMrvare il $i|o iiip«M:fliiQ9 • li induMcro a
fomiM ^t99mi..m^ <i rifcpiwrty :h :ì<éiiibiii pine
I^ gli «cteì «» J« wlm
V.' tàaimaU'pef le fabtiìeSe ■« ' jjnttfi Ojjgeltì . . .
' ' • *' m geheÉme cónswho. ' "
'•OlMti^^ief-idiftboiiduiio'tl' gessa, Ui pietra calcare» t
QUttmo, il granito» come per es.| odia Scoda, pti^ ès-
sere tollerabile un desio suU'iatrodosione di essi nello
città; lo sarebbe «ssar meno Aite «pféi materisli scar«
•eggianp» oome» per. es*« in Indbiltercii. , r
In generale èssendo^ ut Jena delie dJtcoitan^e Uh
pogfùfidke, pSà o meno abbòodanti ìfii oggetti itordi*
noria -coniuko ; là gtùHkùà- tuole<die he Uà di^ho
Wdàth érpOràdMó^ Ud wàtf tiÓnMU JiàuìUL
i,. . ., , * Mi'^miogno^ di aéqàa ichrmOiera.'
i*i- ' -i l'i j IN » • i .' :'»'o, .♦, . .. ».!.*-. » . lì'i
'1S!tf l^eé^^àkl'etiltìitotl ffOnr ebUaoo attro meno pek^
pir66ùì^MÌ ^i^àcifàà ÌHè *ì» dsteme artifidaB j, come»
pét MI 'là SUi^'^à parte deB* Jl^bìa» ecc.» rìcUede
spectéir fiiisat^ "Attilkri» giftodié il laemioo pàò distrug-
gere in un giorno il lavoro di molti meli (lè astenie)
t.* •; • :;"• :.•• •• ! • •
(t) CSdUbiiuia. Gli Indiani kam^ doMmo it toro
^tmpQ'^^M^^pr^rieià.iU. quanto mooolgamo: ma A
scarta è la loro p^isione^ che disaipeìibbero.in u»
giórno il rìcolto^ se i loro missionarf non ai^e^sero.
cura i& fame la distribuzione a proposilo (D»ct. uuìt.
dis géogi'epine oomàiercid*» I. ///» pag. aSj. )
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'^1
é li fiMne érm^ aAtto ^mtgm UÈagtÈefA%')^ÉM
Iti faoqtit ma ìÌ «aMÒgUe «he ti^é ' iittitiMii M
^9nù. • '. •• ■. ; !•«.'! • /-f . • • " * < A ' '»
n ooneilio ff Aix«lft-€ba{>(4fe ('817 ) |)èitni«« «i ca;
noDid r^olari di ftir' imo dèi ' mgo del lardò ncT
giorni magri, eeceltuato il tènèrdly aiterò die fa* naa^
sima parte della Prancàa mancando ÒL.,€Ai\e , manca
del rdatiTO olio e ^uia okum oUvarum Frand non
iaieni, votueruni epUeopi itf {tOhoHid'regìdafes^
dea taniino àumiuf^
La tIeMa maocattsa tedinse i Sm»! • Pontefici 'Ad
1491 Ifr p6i a permettere ai FMneeèiK'iisdrdel'blirrd
eome oondimenlo ne* giorni magri* ' '
Ho citato aHa pag. t^% ^.^' S^ fl pane dl-eorteét*
eia di cui ai fii u^6 In «teline fttnartdni 'pKi sterili
deUa Dalecariia* Ora gli abitanti che si cibano di' fid-
ato pane, tono deboli e languidi, mentre gli altri Da-
lecari) lono robusti e attiri» Queste e simili notisie
die dimostrano la debolema o la fcrim 'fiif«a dèlie
■pópolasiom , non sono indidbremi neHa lern de' sol-
datL
IX. Attività della, produzione.
I pondi che abitavano le sponde del BalKeo > dèi
mare d' Alemagna, attendevano oeki multo ardore sino
dair XI secolo alla p<isca.*dèl porco marino che of-
friva loro anmialmeale ìn natorsr; a sifecome cibi noli
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p«soe,pei^ k S.$ede, por iioiGkraKBfiftt d^Ua ^lerOUi
del loro terrew}, pernlise loro dt peccare ne' gionii
di festa e di domteica* Invepo .alcuni Tescovi pRi
seknti che istratti|^e diméntichi de' Dtsogoi dèlie po«
polayioiil». 8* opposero ali% pubbHca«on& ed esecuzióne
^ella boUav Alesfandn» ili tenne ife«B^- in uia de-
jacetalei <ibe ha ]d data del 1160^ . .
' 3C, Tr^cunxrezza nrf/tf produzione.
I $a dainio neUa vita delle aationi QBQlti\gradi..d'fA»
dolenza che focilmente possono essece V>ki èon.qoaU
fjhiù istunoio gpffrnativoy e ^p^di TO(|lioiio;essere;ìioti:
PlioiOi per ^-f ci dJMOCt'i^ i Hohmibì eoljdvamio motto
più tardi la vìt^ che non il fnwnewta Al tempo di
Niinaa essi aTerano benà alcuni, ceppi^ mp ne tfascu-
rayano la eòltlfttdòiie. Qnesto principe destro , affine
d'ìàdiirfé i Aoiqani a ooltiva^iv impose, loto lale^e
di aon offive agii Dei che vino proveiiuto da ceppò
^lato. ^
. XI. AhUudiìd domestiche relative alla pulitezza,
., La efi^isione deUe abitudini domestiche può es»
jere le mille iràlle -atile alla medicina; non si può ,
per e8.y attribuire la peste de' paesi orientati al su-
diciume, qiÀmdq à sa che i Turchi si lavano il Tolto,
i piedi, le mani cinque volte il giorno, e il corpo
'itna votoa la setliduina^ La pulitcEsa altronde gnjnfge
,wi piU alto grado «elle case; t pavimenti vi sono co-
perti di tappeti e di stuoje d' Egitto; « sdibene Fuso
voglia che si.faiseino ai piedi BeUe soak gli stivali e gli
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%%3
sooeoli, €0M6liè. fe lÉk t le liaHmt sono di rado
lordate o macchiate, db non ottante i paTiosenti deDe
•ano r^galaroMatalarali una^ToliÉ la seltiiniDa.
TTII rptf naif fono Agc gaia *
Danimarca, Sfeipa, Nonregia, case di iiegamy piacWi
ne 'è tenne il presso, pronta la. costruzióne, sufi-
dentemente lunga la durata; quindi, dacché ed-
atono mémorfe storiche , A costruirono case > di
legno. Ora Vjesperienza arendo (atto conoscete,, c^e
flufittOi ùweumta abUuffine riusciva fyfqueniemente
JkuUe al puJbbUeo^ giacché il minimo difttto^di
ppicandone basta per af^cc^ gì' incendi ed in. u^
istante ridnnee in cfsnere una càììkjf e tutte quelle de'
suddetti regni hanno prosato unf ^|0. |noke volte que*
sto disastro, pctrciò la legge é iot^emu^ «^d a prò-
scritto le cale di legno. . ' . ; . «
Xm. Staio economico ielle classi sodali
Heplioati confionti avendo dimostrato all'ammini-
strazione generale degli esposti a «Pmìgi, che la mor-
talità di questi ragaid era minore, allorché venivano
confidati rfle fiiniìgjBe de* proprietaria vignajuoli, colti-
vatori ddla Borgogna, Nonnandia e del Nivertiese-,
dB quello dhe presse i fibUori e I territori dilla Pi-
cardia, ne risultò una nonna per In futura sedia dette
Mie; oltre mine^B asortalità si trovò docilità maig^
giore. (Bénotston, Considénatìonè mp Ics et^ns mni^
véfj pag. 76-^7 y. ^ " " :
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aa4
• '.Xir. Giornèe *e^■ e&nmd «|-{
• 'Abbiamo :già Tedofto «ba-PAumentbó la fliiiiiiivh
none generale ne' *daxj di consumo diviene pel pub*
Uico Munniitlratoró'. nn witomo S rièchesu o di p<v
Terlà» il cbe» tra tante altre oonseguenzei serre a gìu«
•ifiaare' o-eondauns» le muove «liaive'.anleeedànto*
laeaftar introdótta .
XV. Conmnd.nocbd aU4 sabue*,
'NéOa qùalitt e ndl' eccesso dt cèrtE òòriftòmi trovA
la medldna la ite^né di cèrte malattie' e rehti^
inoirtafitk » it che diriene norma: ài regolamene del
^rerno. Net 1 759 il gorerno del Pérh fu obbligato
^i proibire' «Éssolutamétiir la. Tendila e la fiibbHfisa^
dòne delle acque «piritote »' a mòtiVo 'd' Una febbre
>pidemióà che -^HiMMiiia in' graik pahrte dall' inclinà»^
zione degli Indiàiii alì'cd>briachena. IRlaa accerta die
tra le canse die contrìbuiiotfbo a didiinuire la popò»
Iasione di quel re^o ,• si deve contare, l' abuso de'
liquori forti.
X9ì.Swfgm ipeòialL
Gli Olandesi credono assolutamela. neoensario I'vìq
dA tabaccò , atteso T umidità del loro dima: supp<^
aete che 1' opinione sipi yera : jion sarà . questa co^
gimaione un motiro. a quel governo jper Tenderà il
tabacco a basso preisol Nd caso «]be quell' opiniono
fosse erronea» il preiao del tabacco non restaQr<0bbe
pih Tincolato da queli' in^rtantissimo riflesso.
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XVn. Soirietà maggiore o mmon ntUa H^tdatesca.
La massa delle tusslsteiìze die abbisogna (^roal*
mente ad ix^* armata , é oogii^ij^^^ neo^ssarìa a chi
deve condurla e praVTe4arIa., Ora qi|e&ta massa è p/^.
sai .dirersa pr^o i 4^Tersi popoli : un'armata ì&fjdso
non ptiò ^ussistece aon que'. frugali 9 scarsi mevi
c^ bastano ad^ un' ars^ata m|ra|ta« In casi urgenli
Hp GfliVailier manitto compie lunghe e rapide marcie,
e soppiorta inpredibili, fatiche senz'altro cibo, ot^, le
frutta e i crudi graai, ^he si procaccia per via ^ollo
stropiopame le spighe fra le mani, e di cui pur an-
die il suo caralld si pasce a carpite boccate feaaa
anjBstarsL La. sobrietà .degli Spagnuo)^ e de' porto-*
j^esi perj;nette ai geneiali di condurli per montagna
scoscese a4 ore con un pezso di pane^ una spica d'à*
glio od un po' di tabacco da fumare. ,1 Francesi spno
^ii^nitameote più esigenti (x). #
■ . ' ■ ■ ■ /Ti. Il' ■■ ■ ...
(1) Sumatra. Nella provincia di Battas, gU uomini
neUe imboscate guerresche H contentano éCuna patata
ai giorno j ed ottengono VofUOggi sui Malesi {abitanti
d altra provimna della stessa isola), 1 quali vogliono
in tempo di ffierra essere megUo^ tratta { Marsdcn «
Hìst. de Sumatra, L 11^ pag. ao6).
AUorcKé si rifleue^ dice Thoruton, chcy dalla loro
infanzia^ i Turchi sono abituati a priv^tzioni che un
sold(ito europeo troverebbe insopportabili'^ 'che il vi/ia.
e tutti i li(/uori fermentati sono proibiti ne* loro
campi; che una siola razione^ di pane o di grano
turco e. aìcyne olive nere sono per em un pranzo^
delizioso e abbondante^ die un gran numero di essi
Filoso/, della Siat.^ voi. If^. i5
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2ia6
XVUI. Abuso di liquori nella soldaie^ca.
£$$eàdo risnltalio Al gétieinle Wètlingtòn (ordiùe
Aéi giórno 4 gidgùo i8i^ / dAtaCo dà Fucate OuU
fl*ki)9 ) che l' érinatft ii^lese perdeva aiiòlti $oIdàti
jMtt* eccelso né! bere, prescrisse &m brtfiiTe dèi primo
«{(èsto delto Stesso ^ano^, daèato* da Ctieller^ lè^-
guietiti knisure' di pi^cailztóite agir uAéiali delie rf*
^fcfhre coitipagiiie : f. di fitr mischiare' quattro dbd
d' aeqtia ad bòa 'dòse . d^ acquavite aeir Mtt^ òhe "^ nt
Tféttè fatta la diìstribùzioiie ( dopo ridboio de' sòU
dafi ^ il quadruplo fii Motto al triplo)^ %. àUòrehè
i còt*pi òttefietano qualdié Ai*i^trato VagguardérOlè »
dffyeva essere rifhÉirtito giorno per giorno e dàirantè
assai lungo tempo la relativa somma, acciò la .truppa
non ricevesse giornalménte che quaotò bastata per
soddiifare a' Ihoi bisogni reali, 6 pjrocurarsi moderati^
piaceri, e fosserp così prevenjHjjJi gli eccessi che CóQ;
danno della vita soleva farsi in 4m solo giorno.
non porta hisocda e non ne ha bisogno ; che acco^
stumati a do/mtre off a^ria aperta, inviluppali ne' loro
cappotti y ^ s* accorgono appena ^ là mancanza di
tende è un incom/eniente j quando si ri/lette a tutte
ifueste cose, sembra evidente che ìa Poria-può mettere
m campagna un* armata di (oo,ooo uomini con mi*
nore spesa di quella che' ad un principe ideila cri-
stìanità sarebbe necessaria per mantenerne tm terzo*
(Étatactuel de la Tur^uie, il fi, p. 126).
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. ■ * , ij . • ■* . .. ' .
GeMM cowosoendD 4a kggeits* diefli aoticiM Galli,
sapea^#' cht erano facSiMiBt a €Bari>ìara di cqnégliai
•vidi. di novità» [Moti a ptendeta k anni , baidatt-
^81 H^lia. prospera e tìK' aell'aTTcna fortuna, iayece
di listar fede alir lord piyteste , toleya osta^^, ta-
lora aflErettàvd^'una marcia per prevenire i loro es-
certi , talora moltiplicava le guarnigioni per atterrirli
e profittare della loro incertézza e socpresa.
XX. Comniene particolare e $traordìndria.
Si attribuisca agli logleii nel Bengala una cupidigia
insaziabile > la quale nutre ^in essi due indinizioni^
quasi dls^i epidemiche: iifclinazione a commetter^ ogni
estorsione in pregiudizio degli Indiani; iojplinaziobe
ad esercitare ogni Specie di peculato a danno del
pubblico tesoro. Qa ciò nasce una tacita convenzione
ad ajutarsi reciprocamente nella pratica di questi ec-
cesfi. Uo .giuria preso all'azzardo nella classe degli
Inglesi^ come. si usa in Inghilterra, non troverebbe
gifMiaMii «nacIpeTole, per quattlò ma^ìifeslo fesse il
deiitton (jK Asiaiici sarebbero abbandonati alt'oppr^
|ì«ney. il pttbbii<5lf lesero alle ruberie; dal che con-
eludiamo òhe le diverse obiÉUéSm moroK ridkteggoHo
diversità andèè nella preeedum gindiciaria.
. XXt Prevekxione contro il servizio militare,
La nobiltà russa era^ renitente al servizio militare.
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LMmperatrioa CflleriflMi, ptr dtetnigfere .questa reni-
lenza y non ehiamk in saò soccorso le minaocie; essa
ordio» ehe tutte le l^rèceaenBe, tutti i raikglu fossero
determinati giusta r gradi militari^ ella armò la Ta-
nttà contro rindolenui \ ì nóbUi delle prpTiuaie più
rìmote, per non essere oanceBati dai aUlMilterbi , «i
lecerù pnemora d* otteaete gli onori dell' armata. .,
.. ■ - ... •• .. ■•••'■; ^
XXl^. Affh^ne^ad u^n foggia di. veitire^
I montanari scossesi sono afieziodalt^ af loro abito
nasionale. U Pretendente comparendo in' mezzo di
essi ooa questo* vestito si fece' dei seguaci. 11 Parla-
mento inglese nel 1745 Tolle distruggere quel co*
stame alquanto scandaloso e sì fece dei nemici^ dopo
inutile lotta è stato GO$ti*ettQ a ritirare la legge nel 1784.
Questo costume consiste nell* andare senza cllzoni ;
quindi, allorché la leg^e volle che'que' barbari [co-
prissero la loro nuditli » furono visti alcunr portare i
calzoni non dove li dèstin^va^ io spirito della kgge ,
ma alt* esti*emità d'un bastone.
XXUI. Affezione alla barba e mustacchi.
: L'estrema affezione de', popoli lOrientaU pe' mu-
stacchi e per la barba è pausa per cui chi la taglia
ad un altro , gli fa un àffionto gravissimo ,.. giacché
un voho senza mustacchi e senza barba non appar-
tiene che agli schiavi ed alle donne. Questo de^tto
richiede dunque pena maggiore in Oriente che al-
trove. Pietro A grande costringendo i Rc^ssi a tagliarsi
la barba ^ eccitò una rìvoluziolie.
•
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1*9
La i^pubblioa Veneta seppe ^rofittoife detti |^
iione 'de' Moriacohi pVJoro tiiiMtaochi| miaiocuiiH
diMie Tiabr^ìoiie per certi delitti.'
^ XiUy. j(fflgzioni ttpmesdche.
I Maomettani e gli Jadìani die con particolare ge>^
tosi* cu^odiscona gli appàrfainenti d'elle loro donne;
lion' pétrebbeto soffirife die un officiale di' polisia tì
. faoesftè pertjnisitioni» Per rispettare la loro delicatezaa
senza violare lAk*.* legge, dice Bentham , converrebbe
nominare 'deUe* donne per questo genere d'incnas*
beuza, e tutto sarebbe condliato.
XXV. Istituzioni wili allamenie rispeiiatej
benché erronee.
È noto che Y Indiai è divisa in caste ; che Tasso-
ciasioae anche inaoUmtaria , «fUalunqoe Come àaàà ,
con peitaona ,d^un rango infiniore. ed impuro , tmtt
aaeo la perdita:* d'ella casta alla< quale m appartiene.
Ora , tra gli Indiani, Fesdoaione dalla casta ppoduaa
gli stessi ^effetti che la seomunica avrebbe prodottirlra
noi nd suo^ p^mitivo rigore , il che non è niente
meno deirestrema llifemia o deUlesclttsione totale dalla
sodetk Questo ' stato di cose richiede ivi ntdle pri*
gioni una distinaione ohe è ignota negli Stati europesi
r individua d'moa c^sta non può ivi trovarsi, unito^neilà
stessa stanta coif un individuo d'un'dtra, sensa gB
inconvenienti sopitocoennali. •
XXVI. Vii riprensibili antichi
L'jgnoraiua e F impertinenKa barbara de' nostri
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m^fiffmì ci 4niiM ktowl^r pii^ «^ ^ vamiÈgmo dfes-
$^r% 4M^U«tti I # iftiadì vofltaiio emre »otì «1 kgi«
statore: eccone un.esbmpi» ; <*. Il» oioitr TiUaggì ed
aodie in alcune città deità Francia , alT abolizione di
tante aatkhe oosttmranze ne è soprayriésuta ona non
man ridicola oba «iprensibUa , ed è ^ quando uà
niarito si lancia batDaro 4« «la moglie , «i ^gMa » il
mette a cavallo ad «n asine c^Se. focde tivolta vera»
\9k efdaj, e ii fa girare per le stmde pi*iocipali. Toce^^
qu49ite aorte ad iiH moià^o é'um ptcdkla città .d'uB
dipanimenlo vicine a Liane mÙo soomo ftbhraj»
ii»a6).
XXVIL JT/Mscie <fi deUttL
Confiontando le tabelle de' deisti nel decorso di
piil anni, li seorge quali piii- frequentemente e in
pMIg^r ^ oepin ritornano, il che annuncia al iegiain»
feere L ialft deboli della legiriarione o il relativo au*
menta delle «lorali abitudini, e lo induce a ricevcaroe
le» oanee e i rìmedj ; pereseeopio, del rappevlo |»rè*
lente^e da leed Peel ette Oaaera de' coamni rtnult^
4m tra i4>4^7 Slitti àk vario genere cealineMi «in
logbillèrMi nel i9a5 , ci ebbe i!i>53o forti , cioè pili
di %^ eeftimi della totaBlà , U die essendo conferine
a»TÌsultntl degli anni antecedenti e maggiore di quanto
si «ferva sol continente, in parità d^ popcflasioue, si
iiltrilittiice. alla deboleaa detta polizm , alla quale la
costituzione inglese non permette di prevenire il de*
litto. Questo aumento di funi in ragione delia debo'»
Iczza della forza prevehtis^ e repressiva'^ conferma
quanto bo detto alla peg. !()«:
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XXVIII. Professione de\r^, / ^..
Nel Porto^Uo un terzo de' laidfispiia /|ol4^^ ^^
innaj : questo fatto a<x^r(9. ii Giivemc) d&e 1^ (Mig^ 4
iQeschiQa , |a disciplnìa trascurata^ ì^ pirpfoisìope ^y<v
yijita. Non è cosa rara a Li^Qiia «lif ym ^At^At*^
mandi la liniosioa 4»>l coltello in mano (€)iMeietf
'V^ €%Poriugal\ t 11^ p. 34 o 35;.
XXIX* inclinazione ^0i giu&chi 4' azzardo.
1 tanti 8uicid|. che $ì cQiiiìfipItopQ- fH^fl^lfx^f^fUlf/per
perdite al juiuòop, 1% jppvina di (Ante (anoigUe»' il^ 4!^
scredito e i danni che pe soffropo i iigU ÌQf|ip9fi:|tf «
non sono cognizioni steri)!, pella m£n\e de' f^t>b)i(^
^iqministr^tori , e hanno pia indotti parfscphi a piip«r
scrìvere dai loro Stati i giuochi d' azzardo > ^ mal**
^prado del (^croche n^ pptrebbero peroepifis,
• • ^ •••• f '•• f •.•••* f • ♦
IlKX. Topografia delle parrocchie.
Aebi^ pp^a effettuarsi rtsepci^ìQ d^' dovere re^iginn
si , è tijQcessarip i^ V ftsXen^gitx^ d^Ue parpoM^pl^ m
ifl, limitatala che fi^ uomo pojisa.port^rvisi q rit^fniifi^
almeno in meua giornata. £ quindi evidente , che* li|
cognizióne della' topografia delle parrocchie non è ina*
tile al legialalww» ifeUa Scozia il numero^ delle par-
rocchie i là ristpetlpi che tpossc^ distane io o 4^ mi»
glia. Qt^estb st^fo.di P9913 non é il migliore elogio
che far si poss^ dilla legislazione inglese.
XKXI. Rendita delle parrocchie,
^ La cognizione della scarsa rendita di piii pariXMchìe '
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ià3
promòne ^ nel cessato ^regno a^ItaUa , il sapplimènto
di coàgnia per qué* parrocbi la rendita de* (joali noa
j^inige?a a 5òo fr« Per y^ero dire, non si può ammi«
rtffc ht generosità del legislatore ^ giacché in qnel-
rll^pbca un filcdbiilo in Mil&no 'guadagnala di pilk^ fu
pék^ un passo ^erso uno stato migfiore.
XXXII. Numero de' eeniri ré^;iosi
e de^ giorni festivi,
" TélTÌHta''ti può essera eccesso nel numero de' cen-
tri religiosi senza che' ri guadagni la religiòbe» e il
legislatore deve saperlo. Lima conta abitanti 51,627;
ora 9 oltre lìn numero d^orat^rj, eremitaggi, cappelle
ed altre case di diyotiono , si trorano in Lima 63
grandi chiese; il peggio si i che sono convegni d'in*
trighi amorosi. Nel Brasile le città contengono quasi
tante chiese quante case {Noui^eUes Annaìes dee vojra^
ges^ t. Ily p. %/iSi). Ut? secoli scorsi Vei^ eccesso
ne* pellegrinaggi , non sempre faTorevoU al buon <SCh
Itume. Nella Moldavia e Valacchia' si contano ^1*0 fe-
àté éSPaono , delle quali l'ossenrazione è rigorosa, •
t)lir-Anno dimenticare la massima: homo nascUarad
ìabàrem^ ecc.
. XXXIIL Impostori che in
con ^parerne rtt^se.
' Sorgono frequentemente iìtpostorì che ingannano i!
popolo con apparenze religiose , 10 distraggono dai
lavori, e talvolta con danno del buon costume, come
successe a Stockolm nello scorso secolo: un artigiano
s'acquistò filma e seguaci con un ammasso bizzarr»
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a35
d'idèe nustidi» e 41 'pvadilie' superstiaoie ; le asten*
blee $i tenevano ne' grana) e si prolunganme.a ntftte
avanzata. La polizia ié proibì e caE^^ò i refi*attar); i
castigi , aeeondo A solito , animarono lo zelo* Gu*!»»
To lì\y inibroMi>'4èlte^cosa, ordiàiv la' oonlpòsizìoiie
d>iiM^;daiiiie4Nk, M etti le.btìffi>nerie>di\|4ie''èielfliif
ÈèrMsiéré'm/jpoUlé ìé iilodo da diri)^ la i>febto^ e lof
feee lrap{WséM|i«"««rf Mviro ^zléiiatew Quella inUÉM'
Ahé tutto H tuécM^'iIi]^uM>lieo^:tfhé e le'aMeinblee'
teaunmo (t), thn è iMMteisnnó il dil^ "èbe per pMIrt
porre in ridicolo qoeMe. liiiiflkieMftè f* Weoesléi4d oik
■tòseerie.
XXXIV. ObbUghi cdiritd dviU voUàd
dalla religione.
Le partìoolari j^eligioni iqspongpno oerti obblighi
talvolta ionocui alla società^ e che in conseguenza il
ÌBpéBtwn deva ri^lla^» se non vuofai produfxe
scottenlo ji.disoWiedienza ed altri iooooTenient} mag*
giori inqnelU t^ le sc|;uQno.,I qMqqi%w> per.^AU»>,
pio , hmjDO ìm anx>re il giuramento : la legislaaipne
inglese h scioglie dell'obbligo di giunure» ed, avuto,
riguardo jalla facilità dello spergiuro |-. si piti»- dire che,
ha .fiitto benissimo. La religione ebraica permette il
divorzio ^ il codice aóstsiaoo permette il divorzio agli
Ebrei, ecc. ^
(r) Catteau^ Voyagk en AUemagne , t. Ily p. ai8
e 229.
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^4
% qAPO TERjSq> . ,,i ; . .
Xq *Mq iaull^^s dnUe timì^ni pr^vitA clirriw
frsi» quasi. xlì«#i •ÌOiUi fi qvflto dfitfa l^[lmj|^ iW%
pleiiili|qi9* IÌoa..V li« iftlaitl MsMietiper qmikt^ ^^
oivUiU ««/voglia iiq^rlll « la^cptAliB M» f»&bìa i $«94
ipiffgifidii| v:4Xim# VK>II V- ba aa«io|iQ falvfggia iu cui
aia,8p«9ta uff^^ il Mma ^oyxua Se^imnló q^Mifta
idea esamiiMrò dapprima i sintomi che denotano igàort
ranza {parte oseura) ^ poscia quelli che annunciaDO
scienza {jifinp Ubminata).
ARTICOLO PRIMO
SIUTOMI d' lÓROBAllZA.
IMI' IgQoraiiKA, leoilsiderata netlÉ buft nasMìDa \éA^
tudttte , posriamo distioguere due patti : la prina è
oatCHttìla dalla fomioa delle idee maacaiiti rélaHVa^
mettle aiU civUiazadoae; la seconda è- costituita dfiMa
tfomiiMi dèlU idee ftJi>e o de** pregiudizi pitt o ineBO.
pratieaoieftte oociti.
$. I. Mammnn di idee*
I. Nella produzione delle cose giornaliere^ la somma
dette spese o dette fatiche non necessarie può rappre^^
sentarc i gradi dell* ignoranti popolare j adduiTÒ due
fatti a schiarimento del principio :
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.«55
u) te IVI pMit 4 $Maf 0 H kvH^ d» vin^ ««memi
il Portogallo, si osserva con ^pfpt^M'^^ mam^m
h coniuteol: Modrlogh«$i I«fig99>0! il ?ìfM» in c«Uieri
Mp^.C&Qr%4 d^To ii«ceésariMif0t» deye. fiMro»«lilart^
AlBo^ di preTenire la fermentanone, tì uhìmqm Vf^9Ì\9i
4a«e.dr«)iio^|iittviAey «peta (dke p0tf>hb<r» mpam^are
AmmAi'.iMO d«Ue cinHier mm.fQUOM ì Portwgfc#<i
per la stessa ragione preparare tIoì leggieri e fioi come
quelli di Fraoeia (i). ' .
h) Gn abilanli di fitimaSni^^ t^u^ «Stivano ab-
bondantemente il riso 9 mancano di pìlCy quindi tono
tMdkuftnaiki aUa ttraoniìoiri» falle»- di vfrn|iglo coi
piedi onde sgransfio» operaMM «be {aMi procfirnap
d' agevolarsi, attaccandosi eolie roani «d un legno col-
localo flrinonlalmente sopra la ionn Iella. S lebbene»
nttasò rabitudine d'andave icabi^ i i^ro piedi siano
-eApamamenta oalloii, e per coos^goenfea pi*f»pr4 a que-
sta operazione, ciò non ostante il lavoro è A nspro
cbe t«lvnlta fk uioir inngm dalla pinata da' pMi »
priiicìpalaieirile ae é «coaierato'^).
.. Ik JfgUf. uaù'Jé^ C0»e ghmalierc , il dtjfferenMHi
irà la somma de* vantaggi màsecUibiìi e la $omma ^^'
Wf^iOfgi: mtUzuHlj rmpftf^nmla i gradi delP ignorane
M. ù ineraia popolagm. Il k((no d' olivo , per «§• » il
quale ba oai nolora giaUò , è durissimo e beUissiteo ^
pub servire' a dìvaefi Hai; oaa i Portoghesi cbe poa^
(i) Linky Voyage en Portugal, ecc., U IJ ^ p. SS
56. ^ ^ 4
(3) Màrstkn ^ Hist. de Sumatra, A /» p, 129 e i3o.
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tèggonò tanti' ulM, ioli adopMio ifOHÌò legnò «he
eonóre eomlMstiMe (t^* '
Vi sono dunque tante nbiire'ièaiìbili'' e palpabik
dell* ignoran*^ ijuaiM Mino le ente Aè aervolio «(^
usi comuni. • - ^ ». .
L'ordine piU regolare che èegnir ai po^w ló queiéa
iùdagibe, seknbmttìi indiotito dai bisogni oottie ^gno:
• ■ • . . ' ;
I. Sintomi ifignaranu»
' ékdoUi 4ii K)ggHti'reùiMfi «fiAd;
• Freniamo ' per nttmnn il latte, e non
che i tre primi mt oevmml : ayremo i tre legnenti
gradi d' ignoranza :
< i.^ I Greci non' eaplsoono come si |KMsnfenr lolite
di pecore o di vacche ; tsà non bevono mai altro
che quello di èapra^ il quale neUe isole è ecoeHén»
te(^). ^
' ''^'.^ I Calabresi non sapendo fabbricare it ìmrtù ,
preparano i loro alimenti con grasdn di' porco , ed
impiegano il latte a fkre fommggioi idd quale si fanta
con ragione la delìcateKan (S)»
-' B\? I Giapponesi si servono de'-lori e delh vaodie
ìintcamente per V agricoltura ; noii si opnosoe al Giap
•pone ne V uso del latte ^ ni la preparazime delbu^
1^ , ni la fabbrioa del formaggio .% «i osserva la
(\\ Links ibidy U /, p. i^oS»
(2) Annales des voyages, t. Il^pag, 160. J
(3) tiournal des voyages , L XII .^ pag. 65.J
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»»7
niM mapcama ^ifi.a«(B|ié iHitlo di farlicokri «nper-*
^ t» qai»to arlioolo 1« nonne pfr . ^Haurare r.iylo*
taiMta cono, i Milerialì, le proiK'^wMfi* le cQnvettienaa
col fii|^ teiua parlare de' vagf ekmeBti che compon*
gano la bdleua.
;«) JUateriaU. Sulle eofle d» Barheria è qtta« igno-
to r Hiff d^ ci4ee ^ liiencbè il. suolo sia tulio cal-
care.
In più TiUagg} torchi » molli rìspettabUi avanzi di
architettarà antica j non appreiMiti dagli abitanti , si
veggono adopra^ negti usi più vili. Gli avelli sepol-
crali sono eavshiati in VMche per le fontane ; i fk-am*
Kienli di Golonpie e le conpci mutilate sostengono le
(i) Noavelles Annales des voyages , L XII ^ p^gì'
na i59-i6a.
Del Portogallo dice Linch n È cosa sorprenflénfe
99 che non si^facda burro fresco nel portogalloi non
n se ne teo^ quad che in alcune case di campagna.
» Si impiega ordinariamitnte il burro d* Irlaadaì in
» barili e pik di rado quello d^ Olanda . . .. facile
» grandi città non si può aver latte j in alcuni paesi
91 montuosi non si trova che.laUe di capm ^ (Op.
cit. U /, pag. itS^)
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(
mtmi d'«M fMtli^ « f'dfiiWHl; Mfc^MI e'^MlklMì'
nélld »trftde Ismótto à;8^mMit« il rìM» «B il frofaMitdr
còOké in un Morta jcM Qf AtelMiiiaBfe i Gf>Mà ei "MW
dii eoprbw A edeé ^U Mààà mmià élRfdoéi «
credere d' abbelTMI ; W cèA eaHO^HftH» ¥t toi^gtlM
parte delle ìscrìtioni.-
h) Proporzi(M. Gli eHifiq torelli §ako copie gros-
solane e ittoeièrenli che ncnit bouàè W ì* ttÌHltà, né la
semplicità dell' orìginde .. . • Le parti non hanno tra
esse alcuna armònjli ; don sono' sottoméssa' ed afcun
^ibciplo régòlalAre'; i detlfe($li^ sono cèM^ <e {^oftaiM
tk M ktò del ^isto die deif è^eeusM^iie. Le l<m diN
coraziooi fantastiche non sono dirette ile dldla iftigioM^
né daihi tiàMrtk^ esse niane^no d* «tilità / d' inleilliiO'
ne, d'aMioÉìa eoi disegno generale, nttttè ilMémoHi
indica la creazione del genio (i). - '
e) G/ì^Merjtze coi /Ini. Ne'paed ft«d<|K' il»^itAci-
Ipale problema die deve seiorre 1' architetto ì toiMSté
nel trovare i mòdi di conservare il calore, p|t»bienia
piti importante di qnflst' altro : trarre moho caloce d«
enormi quantità dì legna. Ore , se pt*esta$i lìpde a
Buck, nel FinnmarL .o IJn tolta la. parte settentrionale
degli Stati Danesi, sì trovano case gfancUy solide, co*
mode, ma il minor soffio d^ aria vi penetra da tutte
la parti (a).
(i) TWnton, Etat actuel de la Tunjuie, /. /, pa^
gim 295. '• •
• (1) Voyage en Norvège et eta Laponie, t 7, pa-
gina 3i8.
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i39
dedotti da tuite k ard in generale.
Le fonti de' «intenti 6i rtducoiiè a qmtm.*' igMK
raoM dì' nutrie { ¥edi i nttttieri t ^ li), di mdtchiné^
di Mtf«M^ (Tedi- Il a;^ li )» di prodòtti; quindi {>er>>
dite indefinite : per es. f K aMtenti di Sumeim nùh
conoseendoVr uM deH' ergano e siniK meookiike, sono
«Mretli a tenersi ndni èlle superficie del suole nelle
ecavo delW éiinfiere d* oro ('}• Di ^foiriie igttoìraÉcà non
«diedero fnivn i soldati nMnanì/ aUordiè nella presa
di Corìhto s' assisero^ per giuocare ai dedt, Avprn qiia«-
dri d' inestimabile valore !
Il éuctdnnie delle città pnb esaere pit>va d' igno-
ranza neir arte agraria; ne è un esempio Copenaghen.
Qnesfa tàìxk bn giustificato in tutti 1 tiempi la ftima
di*pò9Mdefe'iiMde st>of^he y heàdiè ft ferie pulire
iè cagioni ta srpéftB animale di 34^3 15 rìsdalleri. I*
nltn eiltìiy l^ Strarf>li)-go , pèk- es., a Bms^lleì , à
Mitia, ecc. si paga una tomma ttigguardcToIe pet
ottenere il privilegio di ktttcòire le sotture delle str»
de^de impiegarle come iograasi neHe campagne.
L' ij^noranta e ' i pregfudiz) degli agrtooltorì de' diti-
tomi di Copetiagliett Iniptédiscono questo sfogo alle
immondtKie '{^).
|iì Hist. de Sumatra , t. /, paf^. 35o.
a) Annales dei vò^ges , t. XXI y pag. a85*28&
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a4o
lY. Sintomi Aitgn^ranM Àe4Mi Sai oofnmerdo.
Dai primi elementi dei calcolo sino all' uso degli
^issi; ile' jaJt«liiM 4i Griov^i M ih>Q9 :«aoUe e^gn^fooi
aeti' ai^; ii«ulidei.| Ì4.nMu>aa|iza,deUe.qu9kU ra^ppresen»
ta i vari V^^^ ^' ùagnoftan^a ; t^a fiteiii/UiItt $qU i.,è
ffiQlo (^ gli, Europei <tÌTÌdoAO io tripQla^ue pa^ti 1^
,c^(oi^. fprcol^ve .,• «ut quale u il»iK>ve la sferetta dell»
JttUMola» onde iodioare nel tempo stessa- la. dirasìoiie
4el vewfto» qi»)dla del ▼«snello. Qr^ jl^B^b^stioMpoli
sdgerìiM , >ipT^0e d4. treotadise » non da ae ▼fggUM
acpeiipal» che otto.. .
. y. aSSfAtpism motti dai modi di, curare U mafaitie,
Tut^ sanno che la cpsa ^c^e pii^ infen^ssa ^è oa*
«loni^si i 1^ salate i perciò si .prqrtpiwao ^p^rtalto
alcune regole per carwe Ite nialfittift^esU^n^. ;ed inr
teme : la firequenza delle ga<)|Te ló^de freqiieiiti pri&<
cipalmente le prime. Nello^ staip attuale delia civili*-
sasione la chirurgia *lìa i suoi iostraiaeiitì f la medi«'
dna le sue ricette per Je nudattie piii comuni. Il ncm
«so di. questi strumenti e di queste ricette sarà dittv-
<que primo sintomo d' ignoi^aa;^ ^ ritroverete gli altri
ne' dolori che si fanno soffrire agli ammalati , e nella
mortalità che risulta dal modo di mediare. Il fuoco
è uno de^ principali rimedi -de' Tripolitani ^ essi l'im-
pilano in quasi tutte le malattie. Pef le ferite come
pe' morbi interni , pe' reumi ed anche pe' mali di
testa fan uso d' un ferro caldo « col ^uale abbruciano
la parte ammalata. EseguisoonA/amputaaioai io modo
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i4t
sleùro /ma grossiero e bdti»dra. In tulle le àlttieifm-
lirttie y ^come per es. le febbri o éimili , si può^ quMi
con cerlttM atfennare ebe tre quiirti aloieiiò dette
morti «ond effetti de' rimedi (i)< ^
§ 1. Fatsità di idee^
Pare che r nònio si addòiftesticbi più fteilmentè còl
falso che qoì vero. Questa proposizione può essere
matematicamente dimostrata, pofieii(}o a confronto i!
. numero di quelli che. tautio «rtando per le Morte e
t indefinite tie deir errore , col inUdiei^ di quelli che
si ritengono neir unicar linea retta della tefità* Pria
dell' eia cristiana , ìt^ .tutta la Grecia , il solo Socraie
eonoftoe V unità defla causa prima, tutti gli altri yo-
3o,óoo dhinìDi. Neil' Vili secolo deU'era cri-
Gi,'il solo 'Liu^rando, re de' Longobardi, scredita
k prove giudisiarìe delPac<|ua| del fuoco, del'dueN
lo , ècc»', il restante del annido cògnito le rispetta e
te vuote. Nel XVII secolo il solo Galileo e i podi
suoi dÌ9cepoIi proclamano il moto della tetra » men^
ttre la voce , per così dire , del genere umano pro^
clama il moto del sole. L' idea di Socrate , pria di
divenire generala in Europa , soggiacque alla lotta di
:drea dodici secoli ; quella di Liutprando rimase som*>
mersa per dieci secoli almeno $ 1' opinione di Galileo
è tuttora rìs{?etta nella mente de' dotti e probabiK*
(i) MfioCarthf' ^ Voyage k Tripoli, ou ftelafioa
d'un aejour de wl ac^ées en Àfkique*
Fao8of. della Stat.^ voi IF. tè
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qieiite non diverrà ma» popolarer Accenno %m i^ia
^o|!Ja 4ie «vilupperò a lupgo in un trattalo . ragki-
.natp di storia » se noa mancheranno le finse.
Le ùlse ^ombiriazioni ideali che esercitano mag-
giore influenza sugli oggetti statistici , possono essere
ridotte alle seguenti : .
.1. Preferenza dette cose Jtivole , brillanti^ strane nìle
. co^e udU, solide, giomaUere^
, Lo spirito umano nel suo progresuvo sviluppo. non
segue la linea e la gradazione de' bisogni fisid . ( vitto,
vestito , alloggio , oominercio » salute , comodi , eec ),
jpa afipeaa ha trovato i mezsi pih. grossolani per ap^-
pagare la fiune^ esce di carriera stimolato dalia va-
nità^ e va in traccia d'oggetti, che né conservano, nk
migliorano' Y esistenza fisica , ma procurano all' uomo
un' esisteuM morale nella mente altrui ; perciò , an-
phe tra i popoli che vivono a steuto di caccia e di
{Mesca 9 e sono costretti ad uccidere ile vedove ^ gli
orfani I i vecchi per mancanza. di risorse ,^ eliche, tn
questi popoli^ dissi, si veggono ornamenti sul capo.,
alle, orecqhie y sul petto delle donne , e figure sulle
iguaocie ,, sulle coscie , sui piedi degli uomini , e cose
«mili atte a fermare F alVrui sguardo sulla persona
.ohe si presenta. Questa inclinazione dello spirito uma-
no esercitò e continua ed esercitare la^sua influenza
anche nelle arti e nelle scienze de' popoli che sono o
sì dicono inciviliti.
( NeUeauii ). I giardini attuali ne' quali si unisce
la bellezza all' utilità , furono ureoéd&ti ^dalle più ri»
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ilièoM hmÀrtìé ; gli alberi ék boicbWi che fruttiferi
erano tagliati in mòdo da presentare le fotine di
ikcoelli , di cavalli » d'aocnioi in tutte le attitudini, di
vascelli con vele spiegate ^ ecc. Pria . d* avere aaputo
apprezzare le bellesse semplici e nobili dell' architet-
tura greca , abbiamo ammirato liingo tempo le stra-
vaganti arditezze dèli' architettura gotica. Gii abitanti
di Fribui^o eressero una torre aha 386 piedi , la
pih alta che esìsta nella Svizzera, nel tempo stesso
che mancavano di strade. Nel Measicoy diee T mostre
Humboldt y non mancasio mgegneri che giudicano
dottamente delle bellezze d^ un edifizio , e sono ra-
rissime le persone die sappiano costruire macchine ,
toÉVai* canali, sostener ponti , erigere dighe , regolare
-K imgaBone (ì).
{ Nelle Scienze ), Da più secoli P Europa ribocca
di scuole rettoriclie in cui si insegnano i precetti del
bd dire ; e le sciente economiche non hanno otte-
nuto una pubblica cattedra che ^opo la metà del se*
•olo XVIII 9. cioè nel 1769 in Mifaino. L' accademia
di Lid>ona propose nel secolo passato un premio per
la migliore tragedia: un concorrente fece osservare
die la nazione portoghese ignorava i modi di libe-
rare dalla ruggine gli oKvi si utili al Portogallo , e
ehe il secondo problema meritava d' essere sostitnilo
al primo (1). Nel i8s4 >l direttore della biblioteca
reale di Parigi , in occasione della vendita de' Hbrì
(1) Mouvelle. Espagne , t. II ^ pag. 383*.
(i) Link , Voyage en Portugal, L /, pag,* J^otì.
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di ^r MariL Sykes , fece offi4^ t%Qo luigi per kl' ow
pia unica in carta melina della priaia ediàonè di Tito
14^109' meotre in quella biblioteca si cercano tatlora
invano tutti gli statuti dei medio cfvo , eco*
II. Faniasnd delT ùnmagbiaaione'realàiuuL
. 1} bisogno di assegnai^ ad ogni effetto lana causa
determinata indusse sempre P intelletto popolare a rea*
liz^a^e il primo fantasma che si presentò alia sua
immaginazione , e ciò con «tanto maggior sicuresza ,
quanto piti vaga ne era e indeterminata l'idea. Tiitte
le scienze hanno ragione di lagnarsi di quelita /incli^
nazione ; ma se poco importa il «imporre in tutte
le fonti una Najade , in tutte le piante un' anima vè-
gctadva , in tutte le' sfere un angelo che le muoTa ,
ecc. , la cosa non è sempre indifferente negli oggetti
statisttei , giacché quegli 'agenti realizzati , talora imp^
dìscono di ricercarcele cose vere , talora comigliano
jnezzi nocivi per liberarsene. Allorché^ per es., Uon
si conosceva la teoria de' gaz insalubri e i metziper
guarentirsene, gli accidenti che succedevano nelle, mi*
niere, furono attryi>uiti ai demoA| abitatori de* ìuù^
bìd y e talvolta pon si osò scavarle (t). A Sumatra
quando un uomo ha perduto la ragione. per malattia
od altro accidente , ovvero va soggetto a colpi epile*
tici , si crede posseduto da un spirito maUgno ^ e il
^i) Fodere^ Voyage aux Alpesmaritimes, 4om. /,
pag. i<l&i67. '
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ipodo A^eaorémàdo cootMd imI collocare : qiièsto
MfnmU> m una oafitiiina. alla qualo s'appicca il fuoco
vicino alle sue orecchie , e gli si lascia la &còltà «di'
scappaM j se puè» aUraTerso alle &nuiie (i)* . :»
IIL Aumià ed efficacia attribuita a jcose inattive ed
. meJjSoaei , e ^ /jie^ procurattsi un bene 0 ì^rrnM
. da un maìtk . - >
.. Neir ÌS0I4. suocitalÉ , l^agriookore «oppone cba m»
ciariatatio: posan upire o dis^pare la piaggia ;<'^iidi
«el mese d'aprile, uno di costoro rioeye.da àoUsàam
fiimiglia d'un paese, una 'o molte- piastre ^ onde
procurar loro il. tempo féroreYole ai layorii Egli co-
mincia ad aatenern o.fioge d' astenersi' molti giorni e
molte notti dal dbo e 4al sonno •, .. eseguisce molte
cerimonie bizzarre, restando sempre in mezzo alfe
campagne. Se vede formarsi una nube, accende to-
sto la pipli ,1 fuma, con gran veemenza tabacco V cori
rendo celeremente qua e làj e gettando a tutta forza
ondate di fumo contro la nube, mezzo efficacissimo
per dissiparla (1).
Se non che sarebbe , quasi dissi , desiderabile che
P ignoranza si restringesse a queste innocenti sdoc*
diezzci;. li' peggio si è ch'ella diviene spesso tributaria
della malafede e strumento del delitto. Nelle campa-
gne di qoella nazione , che si crede piii illuminata
(r) Maréden^ Uist.deSumatia, U I ^ pag. %8^2Q0.
(3) Idem ; ibid., pag. 1^
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^46
AtiU àltre> l'ignorama ctedabi e dm diffidente cede
iMm di rado allo perfide insiiioaMU di cU m Htisa)-
dare rimagiDatioDcf popolane.. Ne' dintoifiii di Margiac,
dice Dralet Delia desorinoae del dip«vÌiiiiento del Oers,
fu eretta , alcuni anni sono , nna Tetraìa. Alcuni ne-
inci deUMntraprfoditore diedero ad intendere ^gM
àbilanli di qnd eomose, «he la , «abbia non poteva
essere fusa se non veniya. abbruciato on rageszo, e
che questo assassinio soyenle ripetuto era statò la
eansa detta ukiaie inonda^ioiii. Pu tosto fiwmato il
|Érogelto d'apipicoare il fuoco a quello stabibineiito
à distruggerlo, e la cosa sarebbe «tata eseguita , se
aieone persoiie oneste ed autorevoli > oon /ossero riu-
scite a trarre d'inganno qael popolaccio insensato (i);
L' ignoranti potendo divenire un' arma potente nelle
naeoi de^ finiosi., i soYTfhni hanno interesse pertico^
lare a dissiparla*
IV. Combinmioni acadenUUi cambiaie in regole ^
nenUi daltauone del timore, del .desiderio, delPa*
more, deltodio e dtf svkalund sentìmend che ne
emergonOé
k questa causa principalmente debbesi l'arte di
predire il futuro dalie cose e dagli eventi attuali die
non hanno alcun rapporto con esso. La somma dt
questi erronei sintomi, che presso gli 'antichi non era
fi) Mémoires publi^es par la société d'agrfbulfure
du département de la Seme, ÌU 11^ p, 4^9-4^0.
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miiiore di i<lo» mppreieQta i gtàA delTigoòrfinza. Lo
scMIttO'tn <mi è oadula c(ue^ nflé nelle eitta, ditncH
strà dhe il dSurio de^ pregittdizf va scjettiaiido;- re^t
sldoò i^er altro tuttora motte tracci^ nelle campalpié.'
QMndo 1 paeflffoi deli'Eétoaia vogliono &bbrteai^e una:
casa, eeservano atteotanènte quriè si è il ^neré^>
foffttiiehe che 4i preMUta pel [^mo o sembra essere'
domioUiato ne' dinioMi; iè « la formica rufa di Lih«*
neo, o la formica nera» fabbricano sensa difficoltà;'
ma «e é la formica rubra ^ vanno a rieerearc un' al-
tm sìtiiMidne. Trasportando il letame si guardano dal
necorre tinello che cade dalle carrette, nella soppò*'
«ione o£e se il racoogKessero, il loro grano sailébbcf'
assalito dagli insetti , e anderebbe soggetto a baàlat-
tie« I pescatori che abitano sulle coste del BaRico si'
«Mengono daU^'aecoraodare le loro reti dai giorno dì'
tutti i Santi a -quello di S. BCartino^ temendo, alCri-
menli adoperando, di non poter prender pésci"* 7n'
tutto Iranno.
V. Confusione delle cose sacre colle cose estranea
ad e/sse^
£gii à questo un effetto comime ad ogni senti-
mentoi, giaoché ogni sentimento tende a traboccare e
diflfoodersi irràgolarmente se non trova argine nell'ili*'
teliigenta. Ho citato in. altro scrìtto i Greci che nel V
secolo dell'era cristiana volevano tre imperatori, per-
ché tre sono le persone della Santissima Trinità. For-
tunatUmenle questa idea , che sarebbe stata lorgente
d'infittite discordie, rimase soffocata dall'ambizione.
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ei48
17g|ia|aieDte.yssaiTa om aSatto innooenle A .è t^ìdeli •
clomioante «ttuali^eoCè iielUt Galdtia per cui tre'ouiH
panili d' ineguale graude^oa dìstingupao le chiens. d^l-
<:ulto grec^. dalie chiesie de' fsiitolici. Quella: buoM
gente inteQtde con qià.di dare; una pmTft delia «ma»
fpde airaco^noalQ mistero^ volando còl primo <!9m»}
panile onorare i(,]Sadr^ , .col .«epondo il Figliole eoi.
tfirto Io SpintP. Sauto, Tuia s\ è la spimaùone ohe'
essi ne danno- .
D^i tre iqnoqenti campanili delle jdtiese gi'adbef-
sino alle guerre più feraci per motivi di culto ^^ v'ò
ima progressione cresqente in ragione dell' ignemnza',
SIC TOgliapaq escluder la noiala fed^* {n questa? progres»
sìqnp non .occupa infimo grado Patto tirannico cha
ie|8clude dalle cariche gìtìU quelli che non profe8$ano
il c^lto dominante, e ne dà unsi prova scandalosa
l' Inghilterra colla sua ooncbtta verso i cattolici. Sic* .
qpme il divoto assuipe per uniqa misurai delia proti
hità la sua opinione religiosa, perciò non. pit6 cA»*
dei*e né uomo onesto, né suddito fedele, chi non
iateijìreta il Vangelo alla foggia di liutero o di Cati
vino.
All'accennato principio debbesi attribuire lo scan«
dalo fapcìuU^spo (scandalum pwiUorum) risultante
dall' eiTpneo giudizio che cose estranee al culto of4
ffuidano il culto. Il gesuiti^ Malagrida fu appiccato e
qiiindì abbruciato in Lisbona nel 1761, per avere
spritto c)ie la Beata Vergine aveva parlato in latino
qel vepti*e di Sant'Anna.
. In generale, e in qualunque argomento, la ooqfu*
spna 4à due q piii serie i4eali di spe^ùe diverse seiva
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«49
« oDH^infe r ignonuw* Uà libni|o ttmam^ alki fina
della «op»o 4«colO| ^leA m:Aleinagpa m'aiti eseoi»
plari della Cui$imère bourgeùiè^. La ceMpm di Bfo*'
i|a€o proil^i qv^to libfo cwmì iimlìf iai»> c e «apaté^
perchè 2! Perc^. vìda odia ^^da ddle niaUltìe ; . re-
00(1^ pour. apprSter la oarpes ea fniu« ProfMdnl^i^^iltei
tt c^pnsove pqn, aveva ni»i aaiigialo «nrpionl Jfiioit del*
Tenerdì o del saj^hatò, e la mosehiiiitfii dèlia su» co*
iciin ^V{\ 1^, ikWi» al tuo piidiaìp, ,
^ . • • ' ', i*
... • • I
% 3. Estensione deWignomnM* • - «I
». .. •
I. VfCidea falsa è Comune o ^uasi comune ad una
nazione quando è rispettata <2a' suoi governanti^ AU
loréhii leggiamo (sbe Atene maAteane indovini a spese
pubblicliQ Qel Pritaneo^ che gli astroioglù fprona aci
ereditati aUa.iporte di Fraaaia ^ sello l4Hgi XIV (i);
abe il ioapo degli >astpbleghi è i» foiDHOiiarìo emitiente
nel goverpo di Gos^intinopoli (ti), eccj abbiamo mo*'
liTO di crederp cbè gli Ateniesi e i Francesi crede*
vano , come credono attualinei||e. i Tuf^bi» all'astro^
logia;
a. Un'idea-faba' h comuhe o quasi comune ad una
nazione'^ quando serve di norma a^ suoi tribunal,
Sir Malcolm diceva Qel 1824 che negli ultimi ^q
(i) Bajitty^ Histoii^ de l'astroooo^ie .moderne» t. ly
pag. 4a8.
(a) Thomton^ Eiat ^uel de la Tur(|uic, t J,
pag, 3^i-3o>,
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%S0
tuaà ttdtt ineiio eli tooo donne' ttfé^àno ticltnio, come
•ttfeghe, l'ultimo iupplitiò Mftndiai è^titiiile, e ^iii'
oipalmeotr. pfT- opera di^ reggitori dèi paéstj *ititti;
fimcioUetcaiM&te i«p6l«|{«k>8i sopra qù^ alktiòòlo (i)jf
3. ,Vfif idea, fatta • è edimMe ^ ^udv£ comune ad
ma nàaàohey qòand» ^ stfpàtA dct èwÀ pèrnonaggi
dehreditatL ZNceodod la «torhr che un dàodtì toilo
da un sepolcro "piaotÉto liei Ustdio déllft fóHtt prin-
cipale d'un ricco Roasano, d'un oratore, d'un edile,
per es.| di Scauro, stava là per allontanare da esso
le visioni e i terrori, nottanii ^ possiamo oredere che
i Romani speravano placido sjcmhio da un chiodo! (^i)
J Annali universali di Statistica^ .t,II^ pag. la.
T pregiadiz/ hanno dunque i loro ^egni visibili,
ih e pubblici, hanno la loro scrittura che per
essere letta einietpreiata non richiede inolia profana
dita i ecco atctsni caratteri visSUIi di ^tiesta eoriUura
ne(P Oriente*
a) // Sultana a Costantinopoli crede abbastan^
premunita contro ogni pericolo la sua scialuppa ài
parata da una spica d'aglio. '
b) / grandi suppongono che un cavallo porti con
sicur^s%a il suo oadrone in mezzo duna moUìiudina
invidiosa j se sul suo pettorale ondeggia nn cordone
tli correggiuoli bleu.
e) // volgo si lusinga di netùratizzare P influenza
nociva degli altrui sguardi malefici, scrivendo sulle
muraglie esteme delta casa verseti dell' Alcorano.
Appendendo ed sqffitto delle stanze globi di vetro.
Foi trovate altronde nella corte del Gran Visir
3o a 4o astrologi die predicofìo' tona favorevole per
eseguire un affare ^ ed infausta per un altro , ece.
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. 3fit
Sono mi^timà JSiwéltam ' SgaotéBàm ì fegmmiìì ftttl
pubblid: :. ♦ ::•
4- ^' ><^ 4oJMm#» S' su0nam ie cofHpamTJm óùoo'
4ÌOHe di iempomUrse l'oso boo omI», ne troT^rate'
•ovesle la tracM-iielregolaaiatito otiel'lis proscritter
•istensa alb ttMiàaiBdoiM (i);
$•* UeMso e raptìh smefdò di Cjfmrt ridonàantì
di prodigf stram , di \4rioni firnuutìate^'^di vkmèiu^
te/MOB ^ di prùmetie hmfutgjkutrie^ • «telili; t>er ès.
P opera che il médieo Liebaot, pubblio^ a Parigi nel
t565 , intitoléia VJgUMture et maison nutìtfue^ il
più infintne aborto dot m uscito dalf intellelto urna**
no , e che attualihente adorerebbe a riso te stesse don-
nioeioole ^ essendo staili ristampala pili volte e tradétta
in fiammingo , in inglese ed in tedeseo, dimostra die
Pfgnorània era generate in qod seqolo (a).
(Thomtonf Qp. dt — DaUwvwy^ €onstantinople
ancienne et moderne^ t //, p(^, 290-29 1).
(i) I fo§fi svizzeri detto scorso gennafo (1826) di'
ccvamos « / rapporti del cantone di Zug annunciano
m che nette comurd di Menzingtn^ Saar, TValch^
n ^l e Acfjsri^ U va/uolo ja crudeli stragi. Esso fa
n pure moke idttime nel cantone d Appenzelj a £H>
» san solamente rapi piì^ di 160 individui. A Terffen
m e a Rhetobel, olire un gran numero di fanciulli ^
n sono morte ben anco persone attempate. E incon^
» prensìbile che la cieca prevenzione ^ la quale re-
n scinge eàhtinuamente ,il i^accino , nois possa scemare
n li^ pure alP aspetto^ della morte n.
\f) Le Grand d?JE[aussy j, Histoire de la vie prìvée
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ai5a
7^^ linteeesso ^ddk hàerie ^ ìMxh prora fesisteota
di tante .teste false ^ qaanti sono i giuocatorì.;
8/ £^ rict^ene àpecùA che 'Sa^fmisiano in paco
t&hpq^ g& BArd ( m fliirithift gti •Steei «pao ifiimen-
samento TiGBhi' ; ìtt Persia lo sono assai metto; esonda
k altiie cose pari'^ U che seabra provare ohe la uà*
rione turca sia meno avveduta :dMla persiaM)i
9.^ Le. riùches^e de^darkuanù li notissimo Uésmer
r^tend^ (e; 'doi^. parola' m^^^^Mo émmaie^ predi-^
oando r influenza degli astri . sulla uMocbioa . umanOk
ieuEa provarla > magnetinaado gli. amaa^l&U ia modq
da scuotere^ fortemente la loro imaginarioae » tenendq
«W^^ '^ teoi?a de'.suoi :proce98Ì.9 trovò in Parigi de*
gli ammalati che ^i pagavano io luigi al mes^, degli
aMonÌ3tì che gli sborsarono piii.di 34ó>ooo fr.,apattO:
gbe svelimse. loro! le.$u^ dottrine, fiiydmente «traordi«
naria rinomane: dal IL778 al 17849 ^oca incull'ac*
cademia delle scienze smascherò il suo ciarlatanismo,
I successi di Mesmer in Francia e' in iOemagna prò*
vano r ignoranza dpUe- popolazióni. a quell'epoca (i)^
des Frati^ois, t. /; pàg. a3-24. La traduzione d'una
opera in pih lingue non prova dunque per se stessa
la di lei bontà j come vorrebbe farci credere la ta«
nìtà degli autori , giacché può provar anco un cat-
tivo gusto dominante.
• (i) Luigi Xyi fece esibire a Mesnier una pensione
vitalizia di lOjOoofr.^ ed un onoraria di lo^òoo, onde
indurlo a stabilire in Parigi una cUniea magnetica^
Sotto la sola condizione d' istruire nella pfatica dei
suoi processi ire persone scelte dal governo s aUe quoB
esibizioni fu aggiunta la promessa di maggiori grazie^
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»53
• to«^ Le rioAazm nÉfamufiAiarie JUfmmèH mipend^
zioòL Nelle Indie, ghista il rapporta diReeTe. biTeii*.
dite anomi di pèlr-teilipj gìmige<^Ms<>iboo*lire ttèk^lw
ne, cioè a ao^boo luigi ciio^ f^t)^ m «'" .< •
- i.f.9 ^ makijSiciià^'degfi DeùMt^fiUM la: -dcciiliòaii
del tenso^oooidDe^ estcàdo. una la causa, piina, il^nik
mero* degi Bel iìtào/^km di quanti bdsi giodi^'iia fe«
eonda rignorMca : ^ gis> ateniesi contavano . So^òoo dì«
▼inità (2> » e fecero >ere la cicuta »« 'So6r«te' perchè
»e predicava dna solai GU Indiani còno andati pih in
là <f giacché* si «oeertache le. loro divinitàrghiftigaBO a
3o milioni, e possono essere :oontate^ giacché si. TCft*
'dteo in cttiestrk come ì fratti (3); Si può riconoscere
I? igpKiranaa- ancl^e. nelle 4tkenaàoni .del Memilmenio re^
Ogiòso ydimekmia dalla spn^ruome meUe'Vjffprte^Jm
se te tre persene scelte giudicassero utili le sue sca*
perle \ il ciarlatano ricusò j giacche il segreto ì nècei"
sarto ai ciarlatani, ' "
/ Francesi, ^fw ia'fine del seeolù XFIII dei-
ì era cristiana ^ 'prodigando il loro denaro a Mestfier
che gi^rìs^a tutti i mali col magnetismo animale, non
sì mostrarono più istrutti de^ Romani j i quali pochi
anni prìma che cominciasse t era suddetta , profusero
tesonar Carmide ^ H quale curai^a iuttè le malattie
coir acqua fresca. Così^ dopo i8 secoli^ troviamo lo
stesso grado d^ ignoranza popolare in Europa e la
stessa ricchezza n^ ciarlatani^ la ricchezza di questi
sembra dunque sicuro sintomo dell'ignoranza di quelU,
(i) Gazzetta di Milano ^ ^4 agosto iHiS»
s (i) Hesych , Besiod., Oper. et Dier.j Ub. /,v. %So»
(ò) Gazzetta di Milana, ihid.
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ft54
dot amù àà «softio XVI hmemo ^r^^Mrforherj
di nostro Signora in lire iterk $^!t. 6 ..^ ««.•*^
dklk fiiata Vtti^ioe* . . . . 63. 5.6 4.1. 8
et & TcmmBMù . ^ . . . . 83^. ia« 3 954* 6. 3
(Hihne, HiiL dJngfeUrfey t 8» p. 334. ) >
• lA.^ ì/ùUotknumaf la qoak éttenpre proponiair
osta all'igiloninMi popolare ; %
i3.^ L'uso doUà ioriura coMUe <sritma ferdUtìm^
guere il reo dalP inmotrde , e ohe é teilora in praticn
in più GÓitaoi SrÌMieri ; ' -
i4«^ La cotifi$ca dé*beni'maia come pma^ il dio
^unitde al reo i figli imio<a^ti,.ooine |imentt6rp qoaii
tmaninieniente i oòdioi «ino alla metà dal« iètolo XVIII
e molti anche dopo; e prova non tanto l'igàoransa,
guanto ia leroow 'd^ nostri maggiori"}
i5.^ L^ leggi delle quaìi è impossibile teseeuzione.
I tanti regolamenti sontuarj inVeatati negli scorsi se«
coli) oltre di non potersi generalmente approvare da
uiia savia economia , dimostrano che il legi4atore non
conosceva essere meno male lasciare impunito un di-
sordine , di quello che mostrare l' impotenza a repri^
merlo ; giacché , come rifletteva saggiamente Tiberio ,
«f se sì vuole ciò che non è ancora vietato, si temerà
il divieto; ma se il divieto si trasgredisce impnne-
meiite; non v' é ptit né timor né vergogna ». In ge«
nerale la somma de^ ordini ìnaggjiori del potere è
documento deW ignoranza del legislatore j
16.** La rinuncia nazionale a beni innocenti ^ e che
si potrebbe facilmente conseguire.
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aS5
|LVAr^ .dà f^ya d'«Mei«lqgalOi4b ^Oll Ma idon,
allorché ricusa di maritarsi fuori della sua trìMi) gbM^
die si priva . de' vantaggi ohe potrebbe sperare da
maggior tatìtUdiiie* tiéUa 'scoila;
' 2 4* Forza deW i^ioranuu
ia i^ma o r:ÌAteiétèid^kioMéi»o.dhm%ae*^iaéttÌò
pò». pmtieameBte tolbero misurata
o dai.capitaii ohe le si tao^i^eano
o dy dan9i che cagiaMa alla salale od aBa ?itk
. Ne' Somalraiiesì regna la pet>iuiiaue^ che fet^gi^
•iei|ft Ubimate dagli apiriti dligB^ isónuaì marti , e ntìk
Isana constderanone l'^'UftP" indurii» ad •uccidere od
4 Arile 4|naIfinB0 ^ fMsIl- aaindi,'«aDetlwiD HoaiO
di dtfspderai o ^rendkarelàmoiia.di ^atche parente.
<^indi la tif^ Amo stagi oiribili sella popoiaiioni ,
a rèndono da'aiHmgi desorb (i). I codcòiriUi fiinao
•fi <ikaaai tante alragi «pianto le tigri , atteso la con-
aiietadiBa d^ abitanti di Kagnarsi'freqaantemefite
ttelle rìvien^ e tispeltaio quatti animali oomo «a*
-ari/a).
Da piìi fatti risolta, die i terrari 9opei«tÌBÌoaif pftf-
dotti' dalP ignoraota , possono estingqere la vita ' in
quelli cba k profano , come succeetc , per eSb y a Sè«-
lim II 9 a Murad ili : abbiamo dunque ragione di
credei^ che ai terrori superstiaiosi anteriori al gmdo
Mandetif Histoire de Sumatra , 1 11 s p* I o5- lod»
Idem , ìbid.
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si56
fbassimo ^ ótatAsptìitàA * tttifl ^ottima 4t fifcitsftzidni do-^
lOfOsìasiaie.
ARTJàOXiO. SECONDO .
SINTOMI DI SCIENZA*
t ttntomi pubblici , visibili , palpabili di^ seienca pra*
fica » 8i scorgono ^feirtlo. statii d«U? agnooitura ^ delle
arti e del oomiiiercio..Ora quitti tiiiloaii ffRio gt|i
stati accennati a suo luogo* Mi ristringo dofique a
.dirSy Att lo- seftro delle nnière di ferro , il |riù utile
«ria i «letaUi , sm ìl^pià <fi£fanle ad «■»« estratto e
.^epur^tò » atteo la: sua**feoile esddalitae e '1 «dorè
e^oesMTO neeèssario blla ttilne , lo «caro , dW^ dei
Anro^ è-frova evidente d'una miKasaaio^ avansa-
.ta.(i). Moltopiù poi loièlil oorrtda 'dette s«aee»sive
.arti cbe sì fino e sì profonda intendimento snppoCi-
gono in «hi le inventò e in ohi le portò agb ultimi
limiti della perfusione. Uà. Sumatraaesa vedendo un
4iroiogio a pendolo in*easà> d^un Inglese '4 non è egli
giusto , disse » cbe uomini come noi muu> schiavi d'un
popolo che ha il genio d' inventare e l'abilità 'di co*
.struire una macchina A jnaraviglìosa ,}
.• Lasciati dunque da banda i sintomi di scteoMpra*
tiea , .additerò quelli -che dir. si possono sintomi di
sdensa teorica* ...
(\) GrU strwnetui di ferro che si sono ir wad pressò
alcuni popoli selvosi , provengono da masse jnallea^
ifili di ferro naào ehe giacciano sulla superficie del suo*
lOf o probabibneràe non sono altro che grossi ùerotiA
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% u S$m>U ptimème.
L II DumBro ddle persone che >freqa«Q|iiib h-stfo^
le dèi leggene, iùrirém , oottteggtee, |taò e8«é« de-
menta iodiffereole per quett che noa coiiòiooo<^ i
ffippotti Ini 1^ irtruEiotte e la morale y. Ira f itlniu4oQe
e P/Mkwtoia , M l' istnieiose e la libertà clTBe»
I rappoifi pubblicati in larg^qltemi sopra qneelsi
argomento 9 presentano J sefnenti rìsoltati {
i.^ I^K iosiprìgìoBati nei comò di io anni, caùBnfs^
Mi eòNÉi poj[H>Ìatioae , furono oome segue :
in fatte Plaf^ihSehtt . . come i a i4oo' •
• NéNe sei contee di meno » i à aioo'
Mette 4{ttattro contee del Nord » i à 4^ob
iléHe carceri del ^ord entrò donque n^inor nnme^
vo^di iMindui ^latinamente aUa popolazione.
' Om mentre si osserva da mia banda minor nume^
ro di carcerati) si vede dalP altra maggior numero di
secian i cosiccbè bt popolazione deUe carceri i in ra-
guglie immersa deUa popoloBume dette scuole.
ti.^ BapgiOrto thi gU sà»lari«e la popolasiooe , e tra
{'poveri e la popolasione.
Nella coAte^ d'Chtford coa)e ì a 17 come t a<io
•Rei Cumberiand « . n- 1 k: io » i a ap (i)^
Mentre dunque nel CitmberUnd sono maggiori gU
seobrl^ sono minori i (i^ven ch« dimipidaoo ai^sistei).-^
fa die perròcchie. . tr.n
Non è oecessario il dire che il pumero de' iQaf|i(i^
(i^ Réìrue encyclopédiqup ^ t Vili y p.^i^(^i5i,
Filofof. della Stat. , vok IF. «7 ^
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che ÌAsegnMio pufaMieanicaiei' e degli scolari che
frequentano le loro scuole , é eosa nota a tutti, gli
ispettori di poiUa. ^
II. Le accennate abilità' eboueutari' sano.suMltfiU
di pili gradazioni**' Eccone akune s »
• 4i) .Buchanan , d^opo aver detto che i- .Nanareni a
Cristiani siriaci di Travancore^ ùominie donne, sanno
Iqifgare k bibbia, aggiunge che hanno pure V aàiikà
di porre in.isOriUOy -^ènza perd^e una stila-, p^^roia^
fuoMo posatamente viene pronuneiato dal predidatore
o da altri. Essi guardano di 'rado sulla loro carisi
( che consiste in fogfie. di.palmiei ), mentre scrivono,
e sanno scrivere correttamenie anche nelle tenvbte (i),
b) L'autore delle Lettere su^ Indie ÒrientaU di-
ce: è poi notabile la prcuitezza con cui gli- Indiani
conteggiano: essi sciolgono spesso Fnritmetieo pr»«
b4ema a memoria^ mentre P Europeo sta calool|nido
colla penna in mona ( t. II , pag. 96 / . • '
III. Si possono trarre sintoniii d'iotelligenca napio*
naie dalla lingua e daUa scrittura.
A^ Lingua.
i.^ Siccome i selvaggi abitano in capanne a pian
terreno , e perciò, quando vedete un primo piano ,
riconoscete i primi vestìgi detta 'civiUzzàzione , e que-
sti si moltiplicano sotto i vostri occhi in ragione della
regolarità degli edificj , per consimile ragione potrete
riconoscere la civiUszazione nell'abbondanza de' ter»
mini astratti che compongono una lingua, e nella re«
golarità delle sue combinazioni.
(i) Annales des voyages^ t. XIX y pa§. %%j.
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s*^ Lft riocbtfn. à* vm liagaa. ìd va raino parti-
atee d' agiiodtiìni , d'uti, d'affwi è indizio di
reieliTa e propanioQtta ^cmauf di- id^é, Lfi, lingua
betTWana f popola d' Afirica) i rico^ii^fma di paiole
esprvBenti cose h^I^to «1 béstìaino ;. ella pmeata dcài^
termiDi tecnici per» ciascuna gradazione, di pe^ e di
Ibrme (i) , il che i docuinento d' anttc^ ed e^te^ pi^
atoi^« Neil' India , il riso , A anticamente 4Colti?ato>
ha diversi nomi secondo i suoi diversi sta^ : di mf
mente l'ai^creadmento^, preparazione, ^cc. (a)^ ...>
B) Scrittura. ' ' . • x^
E mjlD che la acr^tnra chines^ tppvasi tutlpra., sa
^eilo stato simbo^DO in cxii tro^aTansi i. g^^cog^ifid
cgì«iain% de' .quali i «oli sacerdo^ ^v^YfNip la ; chiave.
Duoeùto quattordici sono le idee , ifopdii^eotpli o. le
duali della spnttnra , chii^ese,, e d^ , queste . derivai^
80 mila segni di^rsi|,, i',q)iali tutt^ bi^ogiiere|>be, sar
per bene a memorila, p^^ ^ìct ^fi,k(^,9%pete la scrit-
tura. Molti di questi Sdjgni non JbMwnpi neppure nel
linguaggio suoni^ che vi cptriipondano , onde i sa-
pienti £um<| tra loiro a mpH delie dispute che far
non potrebbero a voee. Oasi la scrittura rimane tut-
tora divisa dal ImgnaggiD; e perdo vien toho uno
dei mezzi più^ afiooni^ alla defissione generale delle
eogdzioni aeQa massa ifiel pqpploiii ignaro .del tutto di
una scrittuhr che non è ben conosciuta neppure ilal
pili dotto de' mandarini.
(1) Idem , t r, pag, S56.
(a) Hist de Sumatra, (, /, pag. 117M18.
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: l ii. ^tà^ ed'àtè i^lÀ»er
• •!
.t ,:.»•••• '• 1»
letterària , iddrali tU éiértmii po^lo dlViMgcMo à fioco
W'^dèb tkRÉiìnt a" tutti i ptipob, « (e bèrrìere i^tlfl)tafe
dìilRt titlttira e tlUgU o^ na^Umitli Vanno successiva-
lA&fèiité' dissipandosi; titìt sUmpa fortnA tra Ile naiioni
lUdViKce Un&€Ottuiritk di ìotèrèsài, ^nsT fbm d'opmioìbis
die influisce sulle dedsiòiti de^ piti grandi potentati/
Questa fona d' opiniònt k finnetttata dàlia' posr-
ùooe geogràfica delle capitali della Fnincia e deRa
Inghilterra. Queste èt^ grandi dttà fanno^attualmente
11 céabUò delle loró id«e4ii''48 bfey^a daédlh isbin-
le f giorhaK ^rtònfó , \ totriéri'totenp, k eh che Al
iHvénÌÉtoV^^ib thè ki tètaie/ ttb'cfie à-dèsidera' iA
lina' di qnest6 capitali, èòchiéggir due giortit dopòi
toeH'Altte^ é in dieti giorni Pipiti dmtefné cAlnnue A
70 6d Bò trilioni ^' individui' die' fè^^dho H f^auc^
o l'ingiese. Il 'pteh«ieto chi^ dòiifnà nd' teìaipo \4t«5s4
a Parigi e à Léudrà tflVieòe itf hfèlàa tTìià inésè i)
pensiero del mondo nid^itò (i).' ^^k* Vero dii^e',
<}ttestà \inione non '^ fremente ^^ 1^ d^ èopó proda»
*^ ' t ... '..>v i; « • .
{t) fa duòpò per àtù^' cò'nOéhlré chtf il telègra/b
fcct maggi of^ èelmti deUa ^utnipa, fioatti ^ rieevcnù
hòtim . • . I
a Parigi da Calais in 3 minuti : i tclegr^^fi sono 27
» Lilla lì » 21
M SùtuiuTfo 6 i/a » . . ^ « « « 4^
39 Lione 8 » So
» Brestr 5 » . . '. 4 • . 80
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76 1
nfte ven^ b^ «ublimi» ))#n tnàn& per iMr^^p*
piatita n^ltfflét «ife««> «vile i«>qQde ^ Tamigi e
estremamente rumoroie per a(t(jFiiif^ pql taiqpa sfeetfo
il hiaiiiiip ^i Btiri^i .fi .di iMdrUr Qw9»4 > ii^; nurfti
casi, P opinione francese e T ópiiiipne inglese 4^ vìgo-
no i pQfohy ifahimeMi • i we, mf^ V^IkU fuesle
due i>pinioiM mm uniffi eCit^afaraieKiayio tutfo , jtH
▼oipiaGM ogni akf A ffim mor^b»» la Icvp L^fluiMmi
MA s' frseiia èbe m tifimi d»)l« <iviUMwùni«*
▲acbe li^dosi i)eVpiiegii»dÌH fo««Ki e ii|(|le^ »
ecL qmipiiteiiJo cbt in akve .dna M IPW^ ¥9^l>rv
lA vl< sano tBfte . ligoaliDtfnttf a |ìh. Tyfrf;>i)f|a9if ^t^
pènsatrioi ^ b d^ Uafto. aoii%eMe che $l9|[K>lmi y f^.
paoagbaia , Bfuaaallèt , Hooil^ GineiAra^ Maihri^ efc^
non nùÈòmaao bMtanti metti asajMnafi par«|tfpAtf^
molto Imifi Ja 16ao.inflaci|ea uiofala. Bm9 .ni9A pot-.
seggéoa oali' aaàsaa :abpiailanaa grande 4i pppob^ime»
di ricfibeaaa ,.d' inlenMsT cóttiaieréali •« d' i#aff«i9^ jio^
litioi par Ib; {^wakfe b loro iipuiiooai II* loro alalo
d' 'isólamemi0 i^diabolisao la lord eaptìmf ,• n>epitra la
vicmanta di dne aéntri kuniiiosi d' idee coipe Parigi
e Li^drà aumnita.F aMensilà ddV uno e (MI* Mtro
natio «tato ili cui «awiergono i loro raggi»
Lct-^pffòssimikà di Parigi e. di Lcgiidm asercita. la au^.
infliieaoa princ2palmeste Milfe grandi apecolasioni del
comnardQ reale e nel giuoco delle rendite pubbliche.
Un f^rezso corrente della capitala inglese , sire come
1' orticolo per molti ^oert di compre a di Yendite ;
e Parigi non là minor rumare pe' subiti oadeggia-
mentì da' sooi effetti puhbfid. L'una ^ l'iUtiti influì^
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26»
!kiDno iiiÀe Ticèndé ddF Europa V^eehéi qnftildo'le
Korse si ristrìngono a Parigi V' iioAdra, ossia si
ricusa' credito , è fona dia éàtriAo liei fodero le ipa**
de'iià pfìi sfeti europei.
fu' niikuir tempo', anteriore alla staiàptf , 'si ossér-
▼àroùò' fenomeni simili. >
Si 'ili tìko di metodi pia o laéfio inatti per indi*
cà^ il r^ippòrto trtf k> stato dette staoi^eHe e ìg stato
delPistniizidtre'' pubblica. Uù giornale americano the
mobile Rè^ster ^ dice die « il numero ^l'elle persone
ù impiegate nette stamperie negli Stati-Uoiti è stioMito
« To^ooo: ''Le opere stranieri che sono slate ^ubbiU
<r caté iti questo paese da 3o anni' in qua^ eoeedono
u il yalof'e di 20 milioni di doUarì ( io5 milioni di,
«r franchi)^ e- il yalore'de' libri die si stiunpanó eia»
M scun anno | è almeno d* un ipillonè e meiA a due
« milioni di dollari (jfijS^OQO fr. a lo^Soo^ooo) if»
II numero degli operai occupati nelle stapiperie è
attÉAlmeUté e per sé stesso un sintdmo inconcludente
giacché collo stasso numero di operai potete eseguire
un laTOro coriie 1, o^come' la e pih, secondo che I
torchj' sono mossi dagli uomini o dal- Vapore.
' I capitali infìnegàti nelle stamperìe i»n presentano
esatte basi di éonlronto relativamente alla diffusione
delle idee, giacéhè ie opere di lusso^ consumano molti
capitali^ senza difendere proporaionata isUrurione. Si
suppone che le òpere di lusso che attualmente escono
dette stamperie inglesi, presentino, sotto il rapporto
della ìspesa, una proporzione di* cinque ad uno^ se si
confrontano colla stampa delle opere comuni. Le bi-
blioteche' de* (ibftioblari sono numerosissime in Inghil'*
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«6S
Imm: mi f^ià per la rarità «M «orto i)e' libri «i dl«
ftìii([iioiio che pel marnerà de' ▼otiimii. Questo gusto
pel Itts^ tipografioo gnarentitce il :8Uccesso di qaiù
tutte le intraprese die lo adescano^ per poeo die l'opera
pubbfieata sia degna di questa distiasione. Si contano^
ohMaariaBoente isetteoeuto 9pere nuoVe, che iiel>de«
éono ddf a&no escono dalie stapipeiie iogkit . sotto
foriiy modeste e di valore proporzionato alle finauae
di tutti. Queste opere cégìonano una spesa di qr<À 4
astlioiii di l^chi) mentre i capitali impi^prti nelle
edhìoAi di.- lusso salg<nio aO^ somma 41 k8 a 'ao«
Suocéde V opposto i^ Germania , dove le opere ù
nuore che ristampate, i quaderni di musica e le carte,
geografiche che escono annualmente^ giungendo a tre
mila ^ circa y ton lasdàno bastanti capitali per dare
lofo tm' elegania superflua.
* €rli operai e i capitali impiegati nelle stamperie non
servendo a^ conseguire lo scopo sopraccitato, ragione
vuole che si prenda per misura del lavoro iipografico
il numero deHe risme stampitu.
* Partenda da questa base*, troverete il, primo sinlo*
mo\d' istruzione .pubblica nelle tasche delle^ donnk*
dftoA» inatti r alto • basso presto che esse ricevonia
decloro «tracci, indica grandioso o s^iso consumo di
essi nelle cartiere. Il grandioso o scarso consumo di
stracci nelle cartiere dinota 'grandioso o scarso nn»
mero di rifme- impiegate nelle stamperìe.
* Il secondo sintomo Jt istnaione pubblica si deve
dunque ricercare ruf magazzini di straccL Nello stàio
attuale deHe- cose , dove non esistano magaxzini di
Mraocii il paeiÉ i JiiarbarD, ossia fU stracci riuniti sono
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si^otm di dn^isamhHé fé mewd eh^ i ri0mi Ì wq
e d' ar§sn»o, i (empf déìk JMmtà e ipoUnt» «fa^rr»
giacché r Europa ptissedmi 9 ricami e palaasLa liiiipì
<|iMUidé em ancora barbara.
IlSeno miomo d Ì0ùm»ne d ttfm ne* fv^stri
M damo di comump^^^ la «arta^ co^a «a Inghil*
tara» ittok pagare più iòidi par risaia astrando nei
cottttni BtiralL .*". ' ^ ^
. Il quatto mtamo d^ i$irmonB ri veès m mm»a ai
fimo de' nonoéceOi e delle figUe del /^Rio, dellM
' beola^ deUa pecda^ 4èl pino^ «ce ohe abhvciàUi.iMo
easuoda di carta ben ehùua » d^^^ao finmima foUg'
pnoj la quale n depose tulle pareli di quella ipeeìp
di* rotonda, fiiUggìoe die aerve a fidibritare TiafihkH
«tro4 ekmentD neceiaMÌo alle «Camperia:
n qvùito sintomo d istrmi&ne pUbUiea A ùma Mi
eroeimoU in ad H /ondano' insieme il piomèa e t an-
tìmonio, mistiun nocessmia per firmare i earatteri <&
stamperia , eirve^o di aolo |M0fld»Q da «ut rjaùltafto i
calamaj per iscrìvere. .àUoicU io vo a federa non
fera di caospagoa, la priaaa cosa ohe rioceoo mio
i TiilnftiTij di legno o di coroo^ e ae«noD^1roro quo*
tli legni e questi aonii, foggiati in modo .da oonta*
nate incUostro , conchiudo che la popolaaioao non A
gMUi fatto inoivilila , benché vegga asposle in vnnditn
skatSe éi aeta e dk cotone.
// sesto sintomo JP istruadone si scot^^oeUa massa
di corion fitssiie^ il cui gaz serve ad illumfmare le
stamperìe ^ come le altre oficina e ie pubUiahe «trnda.
Qiìcii' uso dimaatm che la prevaoiona oamno-ilnoni?
aumo di quel combustibile va cassando. La 4^oM
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36S
fiàcMMib • 9K ohe iUamiiipM.:^» kjghe di tMde a
LoyRdiÉ ^ fiofeio* pubblico. doeiuntiMb cho iqétste iovif»'
lìpoetri^nfii idi tttlUrgb tttacdli, «enlrèle SgofiaHN.
melle i^ Pacigt ntU'oèpilQÌe di & Luigi ^(^ae. idas )
provaiia «far era ivi fttriionaritu
, // seitùnQ matomo , ndk fàbhriébe^ def^ $tnunaiid
fisid , chimici » nuttematicì. . •• . .
L*(M»H> éinioma^ nd pfbdoUo della ^ut^stigliem^
cmd jmftsntmi Ubetali^ orvcKntì, ■ patfocinaturl» ■ *o*'
li) » arshitatti , ngagncri , agilnmiioniy ' mgioiMari p
mfdifii) chirurgUi spanaK , eoo; , il numero éff fMali
diTÌto per la popoiaiioaa dà i qoolì iiitailettaalt' della
▼arie. Daùoiii^
'H n0mo. tintami df istmuiome pub egte il prmzo m-
the i tìpegnqfi comprano i manoscfitd degli atdonf
estendo certo che 4|aesti oootiatti^ non fuocedonD te-
■OD quaodo il prodotto saperli di asoito la spetto*'
Faoendo «no di questa slatoano Irof eremo il l^oete*^
•gallo ti grado iafimo e< 1- loghìUerra al massimo^
giacché» mentre nel Portogallo i manoscritti, seient^^
filli non^tM^rena preszo, e perciò tìtampano a conto
del goTcraa fi) , aif apposto in In||hittem non si cita
casa in.àui il governo abbia prestato soccorso ai lì*
bmf. iti i <ttaiipeNto momle dette scienie a i prò*'
delti dello spirila sono crtsduti in proporsione di-
quella dtUa tele di cotone a deUe stoffe. Un solofttlo
puòdarfociM «m'idea, disse Roussei netta Ciimera dsi
comuni: vi è' un autore rinomatissimo che dalla ven-
{i)Link, Op. cit., Ì0 i pag. ^9).
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dite d«Ue tue opere Imi già fioerato k iQìpaÉMi»-di
Som. Gre tlerline ( due miiioiii di firauichì ); # Aai ca«
mmm sorpresa oggiimse^ egli è eertacneiite loid By«
nm-o Sir-Walter^Soott (i). I giornali francesi dello,
scorso aprile ( i8a6 ) dissero che GhafteaiibriaBd Ten*
dette al librejo VAdrocat tutte le sue opere edite e
inedite ia 26 Tolumi per 55ó;ooo fr. ^
• Per fion prendere abbà^io aeU'uso di questo isin-
%omo^ ponendo a cpnfronto . diverse nauoni, fiid'lio*
pQimQrdarsi,alie la drrersa . estensione del mercato
wèf0f etti la legge guarentire lasproprietà agli autori^
dtfVe iliflmreisul. presso de' osanoscrilti* Mentre agli
scrittori francesi , a modo d' esempio , la légge assi?
Qvra na percato di 3o iniiiooi di abitanti , in Italia
atteso la piooolezù degli Stati » la guarentigia i quasi
attHa» e gli autori si trovano in mexio ai cffcwri;
uéktlA db che si stampa a |Torino ;od a . Milano ^ si
nstempa impunemente a Firense, .a Bologna» a Pe-
4pro, dappertutto, il che è tutt' altro = che indizio di
oif iliasazione miistonale.
' Vlùmo sintomo d'isirwùone si h il nutHdoo dogfi aw*
tufi, àccreditaii a fronte della popolazione.
.:A questi sintomi generali si uniscono taltoka evei^
tualmeate altri » sectado fe leggi de* paesi Dove, per
élL y la censura vuole conoscere il numero degli esem*
plari d' ogni opera che viene pubblicata» si hì^ un'al*
tiB fiMute per conoscere ì prodotti delle. stamperie*.
(i) Courier, a Maggio iSaa.
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i67
i'i. Ctmtumàtkm Jktto
Oocne in nmè fa dir» fiiUtìdie', t prodotti ddle
sbvfnpeii0 sona, diyefu , cioè haiuio 4iverstf Tftlore in*
trilettuale, ed esercitano naggiére a minore li^oen*
za^ sulla dviliiaatione, indicano altronde le indinaaioni
degli abitanti e i loro gusti più ' Yttacf ; . gtova quindi
esaminaBe le s{>ecie di que"* prodotti: eèeo-ébufii fattù
Al Capo Buona Speransa , l'unipa stampeA, stabi-
lita nella capitale 9 serviva solo ^ sul principio di que*
afe secolo » a stampare ctfrte da giuoco di cui è tv>
vissimo il bisogno tra quei coloni v- abitanti In '^aese
d^diss^o» e carta monetata ,'unieò segno di óambio
cbe abbia corso ììy <fxA paese (i)..
La maggior parte degli scritti che si .pubblicano in
Lisbona, appartengono, alla poesia. a aUa dlvòzkiné :
;iyi le donne amano 1 versi e paopoAgono giuochi poe-
tici ai Jnro. amanti; sono altronde, ik&olinatissinie . ed
esatta nelle pratiche divote (a).. Alle quali cause fa
d^uopo ag^ngère il rìgoive del. tribunale deU^inqui-
siaionc.
A Parigi Qel xSiS si calcolò che sopra loo opera
piidiblicate in Francia
69 ayeyano per oggetto 1^ belle lettere, la storia
e la politica;
%o • « ' • . •' « .le scienze e le arti;
Il • • ^ • • y . la teologia e la giurispru-
deosa.
(i) P^nwal^ Voyage au Cap de Bonbe Espéi*anoe.
(^ Linkj Of. city L Ili pog» 189, 204» ao5*
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3»
Questa ^itadMiaac ì(ioa^i«pfnèettta..*ji^ .ti carat-
tere leggiero», sentimentale, poco ragionatore, politi-'
céstio, tidn troppo direte iieihi pofioMiMio-.finaoefe.
Le opere nuove oomparse nella €cira di^ Lipóa ^net
iSaa , furono » o si dke aUno state ooiém 3e^ue« in
ordine diaaresbente. «> *
I.'' Soniti. teologici . •
. . .- . . 4H
a*^ ^EQueasione \ . ^.
. . . ; . 3q8
3^ Poesia » kitaratura .
.... 37$
4:'^ Pofitìca- ....
. . . . . atS
S.^'RomanÀ w . . .
• ...... tgo
^.'^ SeUe tettane . . .
. i ... 184
fJ^ Opore perìodiehe. •
. . .» . .. i54
S."" Medicina ....
. \, ^' • .• . tSS
0.® Stòria ,.;.'.
.■■.■■:■:/.. iSo
IO.' Seienw tntanlU .. .
. . •. * 187
1 1." GiorìapradtBsa . - . .
' !.. ...... .. 1J6
13.* Arte miUtare . . .
• '.. . .. =.. .. Si
la.** FiloMfia . . . . .
. ■.. . . . 3o
Siaeoflae qoeèto prospetto e fj& alf;ri da' sùepessiii
anni , comparsi nella Révne eneyclopédùjue ^ da una
pàrtpnoa'sdoo guarnititi da autóri^ rispettabile, dal-
r altra non presentano in tutti gli anni la stessa clas*
Aficatione ò le stesse dènomiuaxtoni seientificbe, per-
ciò non possono - esbere sicure basì a confronti. Ho
addotto l'antecedente prospetto-, affine di far osser-
vare che lo sbaglio nella classificazione- delle opere
indurrebbe a credete falsa una legge generale, che é
la seguente: siccome le persone che sentono ed ima-
gìnano , sono di gran lunga maggiori di quelle che
ragiOBaao) perdio la composizione' e \6 sasércio cnfeg-
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^69
Ioni Bfnm « WriMr So^ttiwnotaM^ iréat
éttte «d'ttv pràBÒabe' Don giolkinBO '«la iMasègnii^
lft.(>pftr9 ffiMOttfiohBi e |mù' piiMbw)ai»e«ta.^pcés«t'(t«
CNrtt ) giuste r«it«Mdeiite pff«tepctto, 4e dopare > tco)ofgi*>
oke (tt.^ I.) orrebbeio ra^rata tolte le ^iàrè coih&«-
éémfù pARUdmcÉte ; ' il ^«èle ^eirore ime da oib ,
die k'poefitt e ki lelteFtliira (n.^ ^y seno»' state: di-
piatite delie bette lettere (a.^ 6^ e éa^Èemmm (n;^ 5)i
tJiMiido iadeeie qw«ti t«e auaMri fi TedeeM l^opera
A flèntlttttttto prcfVliigODé «oUd «oBevoio» sùpié :4^iètta
di Hunociiùo; .*'.»:" *
/, Èiraond 4ffia$mncme spmckd» e : A' fió<ì: 'dbmw-
. nanti .presso le varie naaàord^ ò nelle cUtà e nelle
campagne della stessa nazione^ si trovano ne* registri
de'.libmj\ Ivi li le^e afae ià òtta j/prafenèèei ro-
manzi , £ le òpere divote , C le òpetre poHtildiey ecc.
Dopo ì registiiv.de' libraj scorgerete tni^cte d'istru-
zione speciBÌie nelle scanzie de' paroccQi, sui cammini
degK a£ttuali^ tm.gki strun^euti degli artisti ». nelle
stanze in cut -scrìTpno] i ra{[azzì , sui* cimò delle dofi;
kiicciuole » cedi Seeondo phe si. vagano. prevM^re iU
qa^té località' le «pere semate o .frlvoie, si -poi^' for^
mare féforevole d siniséro giudizio delT ibteBèltó na-
zionale.
$ 4- Giornali e simili opere periodiche.
La dTtlizsazione, i progressi, neUe.joi«aBd e nelle
arti sono. in ragione della frequenza e dèHa mohl|>ÌI»
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5I70
cita dille tcImmmiì tn popttB « pafioli (Ma ttMiiMr
tioM, Ira qtMA'9 qUoHi ddb'eil0re,i qàisdl i^m H
pn^ porte m dttbbio i'iitUitìi dersgioroali, «HtMmmM
ooiHiderati e nem di qae'(difet& di pmUliA, d'odio^
àH BlBkwkonm. ^ e «{ttindì talw^lta meneogiiai che piM
troppo . non sono xari. La curiosità oonune» Tiiiteresie
mercantBe', il bisogno d'istruirti hanao acaredciato.lo
ipiacdo di queste- pi»duno«t letterarie ip modo^ c^e
ai pretenle ciascuna dita > aspira ' ed avere un |;ioihialèy
quasi docttmeBtft.Ueila sua ciiriiiasaxioDe. Nel brQ¥a
giro di.4o>amii.i gi«mali. iniIagUftevrasLspno.quAfi
qtiadnipliciiti (i).) maggiore à. stalo. i' aumento- «egK
Stati-Uniti d' America (a) $ hi il bisogno' di kfgens
ffamàS.è ti Arte, che nel teoai-eimli^to Ira i pa-
■ I ■; : ,
fi) Amano i GianuUi come wegtie mei regno ' muto
deUa Gntn Bretagna :
Paeti Giornali
Negli anni 1782 1790 tSai
Inf^lteira Al '5o 60 i35
Sbozia\ ' • ' • I* 8 37 3e
Irianda. ... ^ .... ^ 3 ikj S6
Londra ^ giornali quotidùnn. • » 6 i4 * .16
Idem ji a volte alla settimana - » 9 78
Idem , 1 volta alla settimana , n o ti Sa
Isole appartenenti alt Jn^fdUerra. » o 06
79 146 a84
Bevue encyclopédique , oetobre iSaa , pag, 198.
(a) / Gsormfi megU StaU^VniU JtÀmerka furono
eome seguo:
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droai • i senrii «knmi di ^HNli imwMQo b m^.
diàone di pofpr. leggeiie gjonwbnwite le giaietti,
CU toksM aTTÌcÌMrtt all'milUmi nel dMerifVM
li^ sialo de' gioniali » dofrebb^ darai le «egneiitt Mr
. t.^ Be^chÀ la molt^licità da' gionidi eia per li .
^sleisa ;aii .iA(^^io di atteso ^iner^io^ lì perehd ciascowi
intrapresa' deve- conseguire un Incrp, e in eoaseguen*
aa «vere jph di 5oo assoGiati opide pagare, le spese
^dalla carta , della stampa i del. bollo ed altre, ù per-
dtà Ja Tarata de' gusti trova maggior pascolo ' sella
moltiplicità , ciò non ostante è sempre vero die V e-
slensione dello smercio non pub essere con qualcbe
eiptteua determinila y se non sì conosce il .numero
degli assodati o degli esetnplari di ciascun gionoàle
Pryi del 1778., ossia prima deìla rn
^baiane • . o.* 9
M princìpio del 1810 •••.>•». 36i (a) ^
. Jffel mafgio del 1917 ». » • : . • » 5co (b)
JTe/ i8a4 • • '. . » lòòo circa
(■) Quotidiani. • . .« . . ..If. .a5
, Due volle alla settimana . .^ « x6
Tre volte iden» . . ' . '. . * 36
Una volta idem ^ a48
(b) aSo eirea settimanali.
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«7^
<^e ft{ipr<iÉèiriiàiléne dalTiiiKdò M bòHb (i): - '
' 'ffóB <90IIVÌ€ll6*'|Mro^ uSlfN?UnOÉf6 aie TC OJJtlalè' fiu*
numero di lettori » giacché dove sono moltiplioiM")
gid>ikMlti èk ietUtarat^ eetaie, per t^eaifpi&'f Ift loghil*
terra , un esemplare beala {(er 3o pei^otfé o' 4o^ {3)1''
- '^.^ Il niMieto Aèlfii VMtè che lUk' gkytiiAlé èdiéOfrU
opera fieriodiee ieseé élla MHmatia , èl^ Aléfcé ,* idPata^
lio^ é H aecoiidò eleineiitò .deU^ accennato caléólò-^
eofltte tutti wìrào , e «del dtè «i iièèe'iAiHè'éèfiìpló étfà
* (t) Se prestadfedè ùiràppertl ptxbhUcàU iti tré'
fletta i ^ esemplari afa^' ffiom^U smènutti fùrpn&
come segue :
1753 7,4ii»757 i8oi tfiyoSf,^^
^ , i8a!^ 24,770,78/5 {*) ..
1760 g464>790 i^)'* * t8i4 io,òoò,ood drc<i (^c)
(a) T/ &o^ de* Giornali produsse in 'In^KSttrra '
■^ .'.S;^- S^^ icuH„, ..rtó»,» .è,.
- ^)E9Ì9tono in Jnfjkikerra prh di i<tùq gàhineH di
lettura j e piU di 3oo associazioni per comprare libri
in comune. .---.,--
(a) Béfue encyclop^dìques'fom» XX/lt, pàgS 38i.
(b) Idem , ìom. XF , pàg. '191 (Courièr i ^ugno
iSaa).
(e) I i,ooò,òòo nella sola landra ( Coq^ner ^ '4
febbraio i8«5 ). • ^ .......
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%7Ì
nota {%) j {Mg. 070. Il Caurkr dice, cbt esoo&o «
Loodra.
Ogni gioroo «semplari n*^ 4o>óò
àUa dom^ica ^ ^ « » 5o a 6o»ooo
In tutta la tettiiiiaiia . n 3oo,ooo (i).
III. Le maierìe discusse ne* giornali combinate col
numero deffi associati possono succiare le inetinmoni
che ]neraIgoiio tf€l pubblico » allorché oei giornali i
iptPod<^la la divisione de' lawm , come in' Fraocia »
dove le mode, il coaimerdoi» la ^giurispruABifa , la
religione, T ammintttr^one , la politica, écc.^ hanno
i lovo separati giornali. *
.'ly. Resta da ricercare le .cause dello smercio più
o meno estèso di questa letterarie produsioni , ' e ci
servirà d'esempio l'Iùghiltorra.
i.^ In Inghilterra^ dove è vivissimo- lo q[»irilo di
partito» mascmaa dalle vàrie sette politiche p religlt^^
dominanti ba. il sup giornale^ Il valore- di esso non i
determinato dalla solidità delle idee, ma dal coipra
die porla. Fa egli la censura del JGovemo? i aocoko
daifoppisìnzioiie ; ne fa egli V elogio? i rigettata. Lo
spirito di partito però non giunge ivi al ponto dì ai-
terare i fìitti: Giammai o quasi mal afvvicQe, che la
siesta sessione dd parlamento , lo stesso processo c^
.vUe o criminale presenti un aspetto, interameole di^
CareBle , secondo die si legge in tal figlio periodico
(i) Revne encyclopédfaue, octohre iSaa, pag, 198.
— Goorier , a maggio loio. — Idem , !i5 na^emiro
18^4. — FeM la ito(^ (i) alla pag. ijo*
Filosof. della ^aU^ voi. IF. 18
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%7Ì
• ia Ul altra II primo penslert) degli avrersai^ si è
di fissare lealmente il tem*eno del oombattimeato.
Questa lealtà, in nsezso alla disòordie de' partiti » in-
spira una. certa confidenza al letlore: siciiro de' fatti,
egli serba tutta la sua attepàone ai commenti che
vi si fanno sopra , o alle conseguente che se né to-
gUono dedurre, f
' a.^ Lo smercio de^ giornali miflisteriàli è quattno
p ^ÌMpie volte maggiore di quello dei giornali det-
rOpposidone, giacché i ministrì si afirettano a co*
nranieare le notisie a quellt prima die a questi , e
succede talvolta che un ministro spedisca ai giomat
listi una nuova pria di btne parte a' suoi eolLeghi.
3.^ .1 giornalisti inglesi usano tutti i n^tai per darà
al pubblico le notizie jaoUa: massima celerità. Un di»
scorso di Brougham , di'* Madkintath o di Canliing ,
pflpQuaeialo alle m «re dopo mezzodì , è ìfAto da
iutta Londra pria delle diaci : dtf la sera. Treaia om
do(k> che è aiata chiuse; la dtaaussione nel parlameli*^
toV ne è reso pubblico conto :aell^ €Ì,ttà.di Yordk
obe dista 80 le^he da Londra. All'epoca del Cimoso
processo di Huat a Manchester., l'analisi de'. dibatti*
menti giudiciatj compariva ne' fogli di liondra , pria
che. le lettere di Manchester fossero distribuite alla
posta. De' tachigrafi assiatenli alle sedute, appèaa
ooibpito un foglio , lo conzegnavaae alla slaSbtla. ohe
partiva volando: il solo Thimes manteneva tre staf«
fette sulla strada : Io Messo metodo negli atfri' allMi.
^, dopo la distribuzione d'un giornale ^ succede .qval-
ìA^ .eveato o giunge qualche notizia interessante » i
tosto stampato un supptimentOi il quale viene seguito
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•ayS
àm uìi leoondo^ tìdoni da an terso ^ da un qaarla
ad anche da im 4ffkkto oelk stetia giornate. L'ap^*
eaikme della «acchitta a vapore ai torcbj deHe stana*
peti^ penaette di darà all' ianpreMione ama eelerìtà
«he le mìgiiorì nostre, oficine non possono raggiali-
giere* ' >-
'4^ I giornalisti inglesi ^ bsciata da b^nda la pur-
gaicsza dello stile , preferiscono i modi popalarasdii,
ad «ina fiumgliartth energica dhe piace ai piti , anche
qnando degeneea in rocaetza; la loro maggior Ibrsa
eoasisle nella ripetisiooe frequente di iaMnagiai seni-
plid a di oEt^onanieiili^ adattali aUa cepacilà di tutti*
X SJ* I gtomali^i inglesi non segnono il prindpio
della dÌTiMona de' IpTori^ oama i gjpmaltsti ftanoesi ,
sba nello stesso fegho uniscono tutto ciò che In modo
più' o meno diretto può interessare yiitUTersalità d<^
dttadiaL Le discnssaoni dd pariameMo , le aringhe
degli* avvocati , le dedsioni de' tribonali vi sano fedd*
naente riferite ^ nan ^ià solo in qualche canea che
pub punge» la bùricfsita o servire alle vista' d^ un
partite; , ma in- tsftti i processi"4dvili e erisHnàli. Ut
faiB^zioni g^udiciarie, gli aSirì-di semplice pviiisia,
LdisMMm pronunciati nelle àdananse dsUe contee» nette
«Miiosii di jqneltfbqaA ìppecia» religiase , fflantropidie ,
jpoUtifihe o commereiali ^ le sedute ddla compagnia
dcUe Indie , quelle dd consif^o della cittii e delle ak
Ire corporatioai di qaidanqaa tmportansa, tutto com-
parisce in quelle inlertninsMIi loro pagine. Col mnaso
de'gioniaii il Governo tà conoscere le condizioni dei
suoi contratti ; il candidato al parlamento ricerca i voti
degli elettori ; i suoi rivali distruggono i tiK^t delle
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376
ane^ pretese; T eletto ringrazia de' loro rfbni i 8«oi
{Mirligiani ; ii progettista rioerca sottoicrittori per uba
nuova: intrapresa ; I' offeso dimanda soddidadmeoto
per un insulto^ le qompagnie rendono ragione della lorp
amminìstraEione » de' loro successi^ disile loro perdite^
de' loro timori, ecc. La nascita, il matrimonio', la
morte delle persóne di qoali^ iroportanta, il loro ar-
rivo , la loro partenxa , la società che univano nelle
foro ca^e, le minóri circostance della loro vita dtvén*>
gono materia da giorkide. Sembra che tutta la Gran
Bretagna sia. la 'easa di vetro- del fltoabfo romano (i)*
6^ Nissun genere di vita, dal piti > grave al piti
frivolo, ddl pih solitario al piti mondano può sottrarvi
all'impero dell'opinione e ^ allò 'sgil^fdo acutissimo é
irrequieto di que' giornalisti. Siete voi un proprietaria
ritirato alla campagnia, in seno della vostra AmigliaT
Per quanto straniero vogliate essere alla politica gè*
raie , «cm potrete ricusare d'occuparvi delPammini*
•trazione deUa vostra parrodbda o. della vostra cash
lear voi sarete membro di qualche associazione di
agricoltura o d'indutfria; prenderete parte a qualche
unione filantropica : allora i vòstri vicini , i vostri
colleghi avranno diritto di giudioare la vostra oòi^
dotta, e questo giudizio sarà tbsto raccolto dai gior«
iiallstL Siete v^i un uomo alla moda, incettaAre di
frivoli piaceri! Sarete commissiario d'un ballo, arbitro
d'una scommessa, giudice in una corsa di cavalli, ecc.)
perciò solo, sarete preseoftÉto al pubblico die in parte
{i) De Staèl^Hoblein j Lettres sur T Angleterre ,
pag. 176 e seg.
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i flato IfBStitooiùa, t. 9eià(lre vuole €Utìte infomfito
di questi dÌTeitiineiitì. In' somma, non essendo pos-
sibile di soitnurìù all^omipotensa di qcie* giornaksti ,
ciascuno ha UH. intesesse particolare dì leggere i loro
fogli > onde eorapiaoersi delle lodi che ^vengono tribu-
tale a lui 9 a' suoi parenti» a' suoi amici, oTrero fìire
risposte aOe. censiure che gli disigono i satii nemi*
«i^ ecc.'
7*^ Per procurarsi assodati, le ganette e i ^ornali
di Londra pubblicano aneddoti pactioolarì a danno
ddle persone oneste^ pih carioature a scredito d'uo-
mini d' af^om filma , il ohe piacerà sempre alla
miUsa comune de' lettori, costantemente rosa dal can-
cherp dell' invìdia. IjslTolta annunciano V arrivo di
nuove meretrici , ne decantano Je beliesM, ricordano
le conquiste'^ accennano per sino il luogo del loro
domicilio ; talvolta traggono dal segreto eventualità
amorose , e ridono a spese de' mariti , ecc. ; quasi
sempre calunniano i potentati e i paesi contro cui la
loro ^iasione guerreggia ^ quindi U numero de' gior-
nali cresce ivi piili che altrove in tempo di guerra.
Queste cause unite hanno dato alla curiosità del
pubblico uno sviluppo di cui non v'ha esempio sul
continente A e spiegano l'estensione delio smercio di
que' giornali.
2 5. Scuole scientìfiche i università e simili.
Gli elementi che esaminar si debbono nelle univer-
sità sono i seguenti:
x.^ Le città in cui sono stabiUte e la loro salubrità
o insalubrità ;
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afi U cado dd vitto té aUoggio annilodVuio èco*
lare;
3.^ U Dumero delle eM^ité per. ontonaa boMk g
nedieai legale teologica , filosofica ecc. (i); .•>
4*^ Il numero degli scolari io cpasfmna £ico\Ù, (a))
nel quale numero sarebbe utMe distÌBguece.i naaonatt
dagli esteri, glf^u^mini dalle donne.. La concotttota
degli esteri può essere sintomo di celebrità ^ ^ con^
(i) Hunwenìià di Coùnhra tra eompoHa, sul prin*
^io del secolo aUuale » come segue i
Teologia .... CaUedre 8 Macina 6
Diritto canonico . ,. » o - Matematica 4
Diritto ehnle . , . n -§ Filosofia 4
Wella classe JUosqfica non entra ni la- logica chi
insegna- a dirigere il senso oomunCy né V ideologia che
ci procura la cognizione di noi stessi^ ecc. A Coim^
hra non vi si Densa neanche : infatti le i/uattro catte^
dre della facoltà filosofica sono occupate dal profes'
sore di zoologia e tU mineralogia^ ili fisica sperimene
iale^ di chimica , di òotanitui, e finalmente d^èeono*
mia {Linkf Voyage en Portugal, L Ij pag. 383). .
^i) Non i ottimo U seguente prospetto delle univer'
sita prussiane:
UniTersità di tutta la Prus- Della sola città di "Ber^
sia nel i8ai. lino nel t8i4- '
Teologa . Studenti ia36 ••.... 177
Medicina . m 644 iS5
Giurisprudenza » 1069 ^99
Filologiay Filo-
sofia^ Fisica » 464 (a) 88
39
{a) Reme encydopédique » novembre 1^13 | pag.
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n9
corvjtmB JMk donne è 'documeBlo 'd'eaeia istru-
simé (i)^
. 5é^ I libri che si «pi«gtttio in ciascuna facoltà ;
6.® I Isolamenti con cui si mantiene 1' ordine y le
pena contro 1* refrattari^ P ailtorìtà Ae li giìlàica ^
7.* I requisiti sdentifici per le lauree ^ per es. y
le' il-giurecottsulta ria obbligato di dare saggio' di
«densa agraria , e non V agrìmensort che dorrà mi^
surare i terreni e stimarli ;
(i) La metà almeno deWudiiorìo del celebratissimd
Mmieo Davy ^ a Londra , è comporta di donne ^ ed
è la parie più attenta {Sùmandj Voyage d'uà Fvad^
^ois en Àngletenre, t. />J^» 46> 47f ^* ^^')
Lo ' stesso fenomeno a binevra. Più scrittori hanno
citato U seguente fatto che onora il bel sesso dì quèlUt
città. Il celebre professore di botmka De Candolle,
servitasi per, le sue lezioni iP urta ^ragguardevole rtto
colta di diségni rappresentanti le piante dell* america
spagnuola , la quale gli era stata prestata dal dotto
botanico spagnuoto M osino, H professore di Ginevra^
costretto a restituirgli F esemplare inaspettatamente ]»
attestò U suo rincrescimento al suo uditorio : alcune
dorme che^ erano presenti ^ si offersero di copiarlo 0
farlo copiare daUe loro amiche quasi interamerite in
otto ^rni. Il lavoro fu eseguito nel tempo fissato^ ed
^ contenuto in i^ volumi in foglio. La solledtudine
fu generale j ottocento sessanta disegni uscirono dal
permeilo ££114 donne che si recarono a gloria di
contribuire così alla Ìoko istruzione ed attestare la
loro riconoscenza al dotto professore. Probabilmente
non esiste altra città , composta di soli 33,ooo abi-
tanti j in cui questo lavoro fosse possibile ( Simond s
yeffBgjt en Soisse, t. I^ pag. 35!i-353, a. ed.)
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a8«
. 8.^ Oli slwfti naoeMarj p«r ottaMt» le kun» ^ .
9.^ Se il ff'ttTK ^ "^ dUtribuUoe , firuiica di que-
sti sborsi , e quindi abbia mteresse» a nAoltiplicare i
laureati;
10.9 9e dall' aceeoBato gauy sieno eèdusi i prò*
fiBssori ;
, 11.^ Se i professori siano pagati-dagli scolari come
in loghilterra, ortero dal Goyenio.come in Francia»
Spagna , Italia , eoe. ; . .
ti.^ Se pagano gli scolari , quale sia il calore dd
biglietto ; e se il Governo , quale V onorario in dar
scuna focoltà i
i3.^ Se sia permesso a dascuiio V aprire scuole
come in Inghilterra » dove il GoTemo ioonsidera le
scuole come le altre botteghe, e lasda che i professori
si disputino gli scolari colla vendita di miglior merce.
14^ Nel caso che i professori siano pagati dal
Governo , come vengano scelti {
i5.* Se , per torre la cattedra ad un professore ,
sia necessario un processo regolare e da chi sia
eseguito ;
i6.^ Quali attestati distribuiscano i professori ed a
che servano ;
. 17.^ Se le qualità speciali negli scolari fruttino loro
qualche premio o vantaggio dvile , per es. , T esen*
xione dalla coscrisione.
§ 6. BUlioteche e simiU centri if ùtruxiane muta.
Il console Mummio facendo trasportare a Roma i
quadri di Poligootp, di Zeusi^ d'Apelle e di altri
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78t
cridbri {littòri gre^U n»t^« aUo wpéòilUÈe k condì-
Bioae di doverne retdtuir altrettanti ntì omo die fi
petKfeMcra Egli li càlioobiTli a nnmero , mm a talore.'
Dannof^ prova d' ugnale ignoranza i viaggiatorì »
aVorciiè ei dieono che la tale |iil&>teca contiene 4o,ooo
volumi, la tal altra So^ooo, eoa : OoUa iola ioortn
di'-queili ^laàmtin^ ' impossibile fermami un' idea 4i
qoe'' depositi intellettnali , e dke a quale m dovuta
la pf^efisrenta. Sf io dioessa die Pietro possiede io»ooo
monete e Ptfolò ao,ooo , *f§Nvette voi ùMdMudera
che Paolo é più riooo di Pietro ? Certamente dv no ^
liaochè si danno monete d' oro y i? alleato , dì ra-
ime , eo&
V^ ha dippRi : voi stale «Orpueso leggendo il segùein
te articolo déUa Béime . enqfdoptìUquet « La Porle
« a fiat vendre au p<ndt tous les livres prédeux qui
m oomposoient lés belles bibliothéqoes de Constanti-
■m nople, et particoBirement de» prinoes Mourousi ^
m qniont toojonn étépenécatÀ par ce gouvemo»
«r ment barbare , à cause de lenr grande fortune ^
« de leur patriotisme et de leiap Ident (i).
• La vostra sorpresa nasce dd vedere calcolato il
valore delle bibliotedìe a peso. Ora caloolare il va*
lore de' libri in ragione dd peso , benché metodo in-
iensatìssimo , é meno inesatto di quello che calcola
In ragliMie de' vdomi , giacché uguali pesi presentano
almeno uguali valori coinè carta , mentre uguali nu-
meri 4i volumi^ inCnitamente diversi nelle tre dimen-
~T** — ■ -— r— ,
<i) Càhkr defkK i8a3» pàg. 4i8.
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i8«
rioni, noà «mmetMio neanche ipietto gtodin^v. '«>
ahMool^ rendono infinitiniente impoùbdiile. Vo-
lendoti adunque dare- qualche iilea' d'una Whiioteoa
pubblicn, i necessario scendere a pìh partioolari, e
dire quali rami dell'albero soìenilSoo siano òarì^
ài magg^iori frutliv qoaK sm scars^^o « quaU ae^
manchino. Siocome le piddriicbe bìU&olaahe .derono.
presentare aKraento' intellettuale m cUonque ne abbi«,
sogna , perciò è*cfaiaro » a modo df CAmpio, che le.
ediiloai molto- costose sono un vera flirto che ri &
al puhbiioò , giaecfaè. assorbono il denai^ «he itapie^
gar ri dorrebbe a ooaspienr qucHe serie 'mancanti da;
coi puosri trarre j>iti fi-equente e piti importante. i$tm^
none. In generale 'ri può asserire che le edizioni 4^
faMso nelle biblioteche aapnnciaoo scarseiaa d'opero
■eeessarìe. Paggio poi , se T iUMiidaasa in «erte se«>
rie non corrisponda al ▼elore di esse; per esi , se la
selva de' commenlateri' d'Omero 9 ^'filologi^ dei.
teologi scolastici occupi il posto de* naturalisti , dei
botatfri^ de* matemsAid , ecc. Peggio anookn, se' il
fasto delle Wgatnre Ae serro sol* ad abbagliare lo
sguardo delle donniccioole ^ impedisce di coÉipr^re
più esemplari di opere firequenlemence rìcereate, eee#
Formerete opposto gindisio se i filosofi prevalgono
sui poUtieì, gli storici * sui romanrieri, i Tiaggìatori
•al* poeti , i legali e i medici sui murici e rimiU*
]>el resto, ripcome non totti> sanno che le biUiote*
che non possono essere giudfeate che dall'ispezione
de' loro cataloghi ^ siccome coocorrono a queste , re ,
principi f Tìaggiatori ^ ricchi signori per procurarsi
quakhW nuova sensaaione ^ perciò i bibliotecari sono*^
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a82
jffanÀ ékiàp oMmèH m tenere ftnmkù t loro magai*
nni di opere di lusso, edisioDi rare^ carte festose ,
ece.y onde procurare momentilLiieo trattenimeoto a quelli
che vaano a visitai4i e poscia ne parleranno con elogio.
Il Tantaggio^ che rìoeire il pulibfieo da una biblio-
teca , può essere , in circostaoEe pari , rappresehtato
dal nùmero medio delle persone che vi concorrono
giornalmente ^ e dal numero determinato delle ore
in cui rimatigono aperte.
I regolamenti con cui , mentre u s^ure il pubbli*
co ^ si prevengono i furti de' libri , possono meritare
V attenzione dello statista.
' Siccome talvolta gU stabilimenti scientifid sono
piuttosto destinati ad abbagliare il vol^o che a pro-
muovere i buoni studj , «ome qualcuno osò dire in»
giustamente di Federico, perciò il miglior modo di
provare la sincerità e 'fere 1' elogio de' governi conti»
ste neir awldoare gli stidoilimenti die hanno per og-
getto le sdente, ai premj che ottengono quelli cha
le coltivano. Giusta il riflesso di Sprengel , non sa*
rebbe stato possibile questo ravvicinamento al tempo
di Dominano , il quale feceva copiare libri in Ales-
sandria ed assassinava queBi che li studiavano a Ro-
ma (i).
Alle bibliotedie^unirele dunque i gabinetti di sto-
ria naturale , i musei d'antichità, i conservatorj delle
ar^, le sale di pittura e di scultura , eoe , luoghi in
cui i governi procurano fecile è pronta istrusione ^
(i) StOM prammlilica ddla medicina, 1 111, p, d6&
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^84
quM dilli > oolk MBpItce lemèitiiine òMm tiaié , ii
Muonali e agli esteri.
CAPO QUARTO
STATO DBULB ABITDDIia SOOKOnOlDe.
• e •
Quella serie di atti con* cui si producono, le rie-
clieue, si soddisfa ai bisogni, si usa de' comodile si
gustano i piaceri della Tifa, postituisoe le abiludini
cconcHniche,
. Non volendo ricordare la cognizione o Pignorantay
perchè ne è già stato discorso nel capo antecedente»
lo stato. delie abitudini econòmiche può essere desunto
da tre sorgenti:
1.^ Attività o indolenza nel produrre ; ^ ,
x^ Previsione o imprevisione nel consumare t
3.^ Risultati y o sia stato di povertà o di ricchezza.
ARTICOLO PRIMO
ATTtvrrÀ* o omouiBA^
2 !• Misure generali»
Dimostrano i gradi dell'attività o dell*indolensar
1.^ Le ore consacrate al lavoro ;
9.^ Le ore consacrate ai bisogni;
3.^ Gli effetti ottenuti a firante degli ostacoli.
L Ore conseonUe al lavoro.
AaiviliL Indolenza.
tf) L' amore del lavoro tf) HacLenzie parla di
è sì grande neUa Fiandra un villaggio situato sulla
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^•Qoete', die , « d^tte H
Cardieri h itiaggior parit
delle i^onglie cònMicrano
te ogù stagione quiiiJKoi
0 aedld ore al gM>nko ia
^k^pe d'agAaoltdra e d'ar*
li, ( Ménji^ire sw* Pagncui^
ture de, la FUutin fran^
^).Iia dttfc fllAmbàrgo,
composta di iaO|OOd abi*
tanti, preieota rimagine
del moto perpetuo. Dal*
r armatore sièotal facdii*
BD, dal BMreante ebe va
a;tpeculare alla tèrsa s#le
OTeDtiialità defla fbnniia »
•ino al meroiajiiolo che
vende all'aona per k str»*
de» tatto s'i%ita per (>io«
cnrarsi oiieilo giiad^gwi ;
e ì lora «Boggi, i loro aliiti,
i lóto csamunt , le Jopo
maniere dimostrano che
li
mente.
285
sponda del Lofif Superióre
del Canada, gli abitanli
del quale passano la metìl
4elPaniio aduftbriacarsi,
r altrar metà a morire di
fimie 4 Tableau du com^
merèe' des pelleterìee dam
te Cfoutdàs peg. 95).
h) Nel BrasUe la ferti-
lità del suolo , il bass6
precKo' delle deirate ed an-
co r ospitalità degli ' abi*
tanti , sotti cause per cui
nelb p^Tinda di BBtuu*
Geraes il numerò di cpielli
cbe : lavorano ita al nn«
inero di c|aelli die no*
ftnoo nnlla ootne 'i a ani
11 Brasifiano ama me*
glio pascersi di soli bgiup:^
U cotti nella semplice ae-
qua^ o di grano turoo o
farina di maniooo, di quel-
lo cbe procurarsi migliori
Trmnde lavorando.
IL. Ore consecrau id bisogni
AahML.* IndolenKO.
e) DenOB «iMvt» cbe e) Pipare tutta la mat-
gli Egiziani non impega* tina e dormire il* dopo
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?«6
no giammai piii di tu mk pnmOf fioncr t «iae mpre»
smti a praosare ( Vpyagi mi ed miioi. piaceli yàA
fifziu la,ha$s0^ ^t fa haute
/%y)»Ctf/pag; Hh
,. I praQÙ . persiani non
licbie^^ooo piik d'ancora
< Malte-^run , Préeis de
gioffopki^ , t HI, t>agi-
na 271/
oolono alCapo Boaaa Spò-
raàza. Giunto a ocrta dà
egli è toko df ritarda mia
idropisia 'o ^pfidcha '«ale
èagionalo dairiadòleiia e
ghk^tonerla ^Perd^al, F^
yagR au Cap A Bonn»
E9pérmce,'p9%. «37, 389,
a74).
IIL Effetti ottenuti a fronte degli ostacoli.
Attìrità,
. d) L'Oteadft presenta
^Ittà foodaie aopra terre»
«o« tolto air Ooeaaa^ m*
nygierahili .owiaU: soavati
ìa fendo, paiiutteo, giar*
dini creati aonra isterilì
d^ Tutti i /vìÙaggl e la
eiià ddl'Egilto sono cip»
caudate dà? moittagna di
immoflUcnsa e eottami ciw
K pnbraBO- Màf ana av M
rcndonei inaskibrity olirà di
atemitava n^ari» poba
fangosa ,'»ana delle- mun^
aasè ehuse de' maUd'bcA'
abio «he: affliggono tuUa
l'Egittn. . .
§ a. Osservazioni spedaU.
Le cause ebe più si oppongono all' «sénsbto delle
abitudini coanomìitte^ si manifestano ^e' ixm seguenti
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a87
I.* Perdite di teiÉpò ;
ii:y Perdite &k(mtn\
3«^ Pteidìte ^i-imlerie o eveoluaiilè di guadigiii.'.
I, Perdite di tèmpo.
. Sono cadse di'* pétoilite pià'9 <aMMi9 imilìli di teoipo
f A Le foglie piùt'O meno ^diffioiliA^ia pettìnéUnurOé
AUordié lè doaae aliM^o sulla Uào fitJiite itta torre
e radunavano ceai perle ò gemnae» e ne fiieeTano
«tendere bandcmele ^\ nastri y oùma- si' ¥éde tle' «c4r
efai-qnadri» la toeletta ooosomaira doeo tre ot9. Quaa^
db 1$ torre Ai ridotta aUa nieta y coati^ dal . pria»ipio
del ibeotó, passato sino ali'^pòoa deUa molttùana
frsbo^e , la' toeletta non- lishiedaTa i'pifc ^* un' ora»
Dopo la rÌTolusioBa, la tbnredeUedoinieii< scomparsa
Àome i castelli deVuenehasf : non nestaÉo più cbe po«
éà riaci natureltl o^ ^èti , e. la iof tetta ei riduae ^
poca oosfuGli'ttoMin «tagfiandoBi >ì>.jriqd <jO' hk eodo
lìanno gvQftdagofltOff&- delle pca 40ttiPtf:(daUà^Ì0ritsit(|k
' :».*'£« iibtrétionii'viwU. Yòlney .sfregando. k >car
{{Ioni della poto Hnsdla degli stabilimettti Aaoeeal Qt^ll'A?
nerica, a &ónledi^t(|iMllii degli irlpiadesi e da? Tisdeseiu^
dieei Le donae'dÌNitsaiolò né cucine^, né filare ^ né
fiire il burro ^ perdono il hro tempo d dafkim ^ €|
\4$iiarsis d eom^Mote^s asentre.k.casa ratta., ànci'dà e
Ut dividine» Gb noaBìni uan iposti:aiio*gittlb ohe per
la caòeta') la pesea, ì viaggi^ la nta «dissipajta. Non
sànna né salare ,• né afamicare il poroo e il ,dak40|
né fare la bihra, né il sautcrouiy né distiUare il- gra?
tea, eco. Em perdono il miglior umpo in prqgeUi inm
tiUs in cÌ€moe incessanti ^ in amori con donne éekof^
gi€^ ecc.
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aSt
3.*^ L^ eccedente numero deUe j€$ie {»vdi*ò reUgiase*
I Tarentioi abusando della feriilMidél'auòb e deUfi
dolcetta ^1 cIìidi^ì b' abbaodooawio a tale moUeuA
che, a detta di Strabone, celebravaDo piti feste che
non contavano giorni nell' anno.
I tanti Jàqyrs^j de^wht, eremiti,- fiinatiei insensati ^
sparsi n profusamente nelle Indie^ da una parte .ser-.
▼endo di ^ttaooio'alla plebis con otioni strane»' dat-
r altra ) inTeoe d'insegnarle la moml^ pratieay^paficeQf
dola di visioni, di chimère, di panie, oltre di ftibat^
le tempi infinito e riceverne una missisten^ non^.mtfs
ritiits^) alterano il giudisio popolare , sviano i 9àotà^
menti di siÌMMi/ammirauoney rìoonescensay dovuti agli
autori d'òperasioni grandiose e^ utili alla sceietì^ quindi
faifievofisoDtio ed annullano il desideeia di. prediate*
4.^ // m^mfo dà oaffh e ébmlL Negli Suti-Unitì
d'Aiberiea e neil' Inghilterra, dove è ok^ Taitività»
•ono afiaHe ègnetiiofarissimii oafl||. A Blileno^aMH*
drid, a lisbona, e Parigi^ ecc., si trQmpo, ipsesi ikm^
in^o^ù contrad», eaffH, bigliaidi, sale d*. gilio<^ ,e
•ImilL I quaK stabilimenti io non intendo di oensit-
rare con sedevo ópì|jHo ed iu modo' aaiolKtO) e li «o-
oanno còme n^rme che unite ad. altre sertu>nQ a mi«
Mirare IMndolensa nei diversi Stati*
5.^ Jl folto Mnddorame che nèghittisGie nelle atUir
camene, del Spiale, ne darb un oewio altrove» i InA
aegretaif, sotto-segretaij, ecc., che da piii sec^ pe^
pelano, pev es., la burocrmia franioete, dannosi aU
lVrarìo,'.e (à& dannosi al pubblico, per la loro ines(««
rienui neg^i affiui amministrativi , per non dire nuik
d^ più.
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«8»
n. Perdite di Jone. ^\ ,^
$.* L^'Mtadine delP ubbriacbezxa che distrugge le
forse ^ell' intelletto e del corpo^ del cl\e TedreniQ «U
frove la miiun.
7/ n iuddume et ogni specie nelle strade e netle
case dbe moItipUca le malattie e dimiauiace la durata
medra della vita, il quale suddume vuol essere misuf
rato dal basso o nissun prezzo del letame nfi' diniomi
dcUe città ( pag* aSg ) , il che spiega V u$o. egiziana
aocenciato alla pag. aSS (i).
(Troverete un sintomo d' indolenti nelle strada
comunali non selciate , fangose , paludose » dove 4
buoi, e i cavalU s' afTondano sino al ginocchio « allor*
dbié dai campi conducono i prodotti alle aje e ai
borghi Ticini, strade che nel loro eloquentissimo lin-
guaggio dicono all' osservatore : qui non esiste spipto
d' assodasione )•
8.^ Le malattie preferite al lavoro. Chi considera
in asti*attia i danni delle malattie e i vantaggi del la*
voroy doni btica a credere che 1' uomo possa pre«
(i) l^el Governo di Tobotsk ( Russia ) ndle sponde
dell Obi, deit Irstish e del Tobolj il terreno focon*'
dissimo non esigendo ingrassi ^ niè moki lavori , i pae*
sani, troppo pi fri per trasportare a poco a poco il
CBniàme fuori delle stalle , sono talvolta obbligati di
demolire le loro case per costruirle altrove, perchè i
monti di eondme che li circondano , esaU^no un fetore
troppo forte anche pe' loro organi groséokud {Make'^
Brtm^ Précis de géographie, eie, f. Illy p, J8a).
FilosojT della Stat,, voi. IK 19
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!I90
ferire al layoro U malattfe': eppure la cosa si i Te-
rificata e si verifica frequentemente. Volney fece agli
Americani delie sponde marittime il seguente razio*
cinio : '
t* lia pianura, dite voi , e i bassi fondi vi produ-
ca cono 4o hoisseaux di gi*ano turco o 20 di ftur
« mento ali' anno : i terreni di collina o di montagna
u nel Kentokey e in Virginia non vi rendono che la'
a metà : va benissimo; ma alla pianura voi siete am-
« malati sei mei , ed in montagna lavorate tutti i
M dodici ^ dunque tutto é uguale , eccettuato che albi
«r montagna siete sani e allegri ; ora allegrezza vàie
^ piti che ricchezza ^ dice il buon Ricardo;' ed in
« pianura siete tristi e soffrite la méta dell' anno ,. e
«r passate l'altra metà a ristabilirvi e prepararvi a ca-
«r dere di nuovo. — A meraviglia , o signore , mi rìy
t€ spose un giorno \\u ministro del culto , ma nella
« vostra equazione voi avete dimenticato un terminti
Ar potentissimo , piti potente forse qui che in Euro-
a' pa .- il vantaggio di stare sei mesi senza far nulla;
<r e. questa ministro aveva ragione , giacché frequenti'
i« volte sono stato assicurato in Virginia, che gli ahi-
<c tanti della costa di Norfolk preferiscono il loro sog-
tu gipmo febbroso, ma abbondante di pesci e d'ostriche
« dbe non costano quasi nulla , alla vita salubre dei
cr paesi montuosi dove solamente il lavoro guarnisce
« la mensa » (i).
• (i) Tableau du climat et du sol des Et«|ts-unis
d'Amérique, L IT , pa%, 3ii.
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ni. Pèrdite di materia ed ^éntUaìHà di guadagnai
9.^ lUimere trascurate, Qual vergogna per un paese
Ibrntto di tante e sì ricche mjbiere di ferro, di piom*
bo y di stagna, dì rame, di antimonio, come il. Por*
togallo , di pagare annualmente enormi capitali aU'in*
ìlustrìa straniera , onde ottenere questi stessi metalli
o grezzi o lavorati , invece di impiegare qoe' capitaB
a somministrare lavoro ad una plebaglia ostosa che
formìtola nelle città! // confronta tra i prodotti di cui
2 isuscettibik una nazióne e i prodotti anaìo^ impon^
taii^ somministra t primi sintomi d^indolenza hàtionale*
"• ro.^ Pesca, La Spagna riceveva per Taddietro dal*
1* Ingnilterra' rherlutzo per tre milioni di pia8ti?e/, m«ir*
luz2o salato col sale spegnuolo di Setubal -^ sopralat^
to d'Alicante , merluzzo pescato presso' qnelP- isola -di
Terra Nuova che gli SpagmioU avevano «oopertól (i)
1 1.^ jégricoUura, Benché 1' iso)a< • d' Anttoine . «ià
suscettibile di prodarre maggiori viveri per gU* ahi*
tanti , pure la loro avversione ai lavori é tale y dit
nove dedmi di quelle terre feconde rimangono incol-
te ; da ciò la sua dipendenza dà Giava ' begli impor«
tanti articoli del grano e del bestiame. Ma siccome
gK abitanti originar)' del paese vivono principalmente
di sagù ( cycas revoluta ) , abbondante prodoltp di
quel 1^* isola , ciìi si aggiunge gran quahtità di pesce,
perciò i grani che si traggono da Giaya servono per
(i) Bpurgoing, Tableau de TEspagne moderae
/. //, pag. 168-169.
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«9«
gli europei « per i Criitisiii iodigeoi. L' indoleim
die ha ritenuto gli abitanti d'Umboine dall' alleTare
del bestiame e coltivare le terre , è la causa delia
Icnro totale igaoriinia i|^e arti meccaiaicbfe ^ non sa*
pendo oostruire le stoffe grossolane di cui si vestono,
sono costretti a trarle da Giava e dal Bengala*.
Dal quale iktto e mille altri simili si può conchiu^
dere, che dovunque il dima e il sipolo somministrano
abbondanti viveri quasi senea lavoro e industria , gli
uomini inclinano all' indolenza ; o, per dir meglio,
V indolenza naturale all'uomo v^ crescendo, dove non
è stimoiala dal bisogno. Quindi mentre vedjamo il
paesano comnseo portare con grande stento la term
4alla valle al monte, leggiamo c^e i Tartari^ ddl*
Crimea ( paese feeondÌNÌmo ), s'ils doiifcni hécher la
UfìTty ìts cotntnenceni par s^cusèair^ et c'cH dans cetu
posiàon comode ^u*ds foni mouvoir kuroudl (i), I^ogo
direrso il paesano della Siberia, batte il grano nel luo*
go stesso dove lo raccolse , e abbnacia la paglia per
liberarsi dalla pena di trasportarla.
la.^ jirii, Missuna nazione europea meglio de' Po«
lacdii potrebbe applicarti alle diverse fabbriche di
pelli e di cuoi , A perchè ne consumano una gran-
de quantità io stivali , selle , bardature de' cavalli ,
attiragli de' carri ; sì perché posseggono le materie
necessarie per la preparazione delle pelli ^ il tannino,
il sale , il sego , ecc. ^ eppure i Polacchi non posse-
dono fiibbricbe simili » che pur sono comuni presso
tutte le naxioni incivilite.
(i) Mouvellcs Aunales des voyages, L XX, p, io4*
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t3/ Commercio, Abbiamo prove ddlModolsitttt dti
Portoghesi, allorché leggianio che dei 5oo carichi
che il oominercio spediva tra il Portogallo e' il Baiti*
oo 9 q>pewi dieci o dodici veleggiavano sotto sten-
dardo portoghese; e die le a5,ooo casse di «icchero
che partivano dal Brasile per Amburgo, erano tra-
sportate da vascelli stranieri (i). Chatelet aggiunge
che mentre nel 178^ quarantaselte navigli traspor-
tavano nel solo porto d'Amburgo meroansie por-
toghetf pel valore di cinque milioni e messo di lire
lomesiy due soli navigli appartenevano al Portogal-
lo (^). All'opposto 9 dei 628 bastimenti entrati in Bar-
cellona nel suddetto anno, 3 17 eraw bastimenti sp%-
gnuoli , il che dimostra V attàvitìi de' Catalani , e ne
e tra le altre una prova Cadice, a cui appartiene un
decimo solamente de' vascelli che entreno in quel
porto (3).
ARTICOLO SECÓNDO
PAElnSIOlfl O IMPECTlSlOra (4) IHEX. CORSUMABB.
Siccome la produzione delle afte necessarie alla
vita suppone una diiasione piii o meno lunga, men-
tre i bisogni sÀMio giornalieri , perciò conviene econo-
(\) Balbi y Essai statìstique sur le royaume da Por*
tugal i f. /, pag. 463.
(a| Voyage en Portugat , t /, p. a48.
(3) Bourgoingj Op. cit , ^ //j pag. ffS.
(4) Parola die non ha la eitioMuxnza italiana s
ma che la merita come tante altre simili ^ per ts, y
iolprobabilità , impossibilità, ecc.
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^»4
mm9r% i prodotti in ixipdo che. bastino ai bisogni tr»
uoa produzione e un' altra. Alti*onde ì% sipistre èven»
tualità non tròppo rare vogliono un foodo di riserva
per fai^vi 'frónte. Il risparmio nel consumo predente
onde avere risorse nel futuro è effetto della previsio-
ne economica e La costituisce; quindi abbiamo 4u€.
estremi : neil' jmmaginazione dell' avaro il futuro ap-
parisce carico di tanti bisogni , che costui gli sacrifi-
ca ìi presente ; nelP immaginazione del selvaggio IsT
previsione de' bisogni avvenire è nulla , quindi ed
presente sacrifica costui il futuro. Quando il Groen*
lande$e s' asside a mensa coperta d' alimenti, non
r abbandona se non se dopo che ha tutto' divorato «
dovesse egli starvi molte ore di seguito. Allorché è
ben pasciuto» s'alza per danzare e gioisce sperando
che il mare gli somministrerà [tutti i giorni di che
soddisfare a' suoi bisogni più pressante Egli paga
però a caro prezzo questo eccesso di lautezza o d W
temperanza. Avvicinandosi la cattiva stagione , allor-
ché y soprattuto , le foche spariscono per due o tre
mesi 9 allorché 1' aria si raffredda al punto da non
permettergli d' uscire per la pesca o per la caccia ;
allorché finalmente qualche accidente improvviso ad-
duce la carestia , il Groenlandese , tiisto e pensiero-
so j re^ta tal fiata molti giorni di seguito senza man-
giare, e se si sostenta y a poco mosco o goemen tro-
vato a caso deve la sua miserabile esistenza. Moltis-
sime volte la sua miseria cresce al punto eh* egli è
costretto a mangiare le sue scarpe e le peUi che gli
servono a coprire le sue tende durante la bella sta-
gione. Per rendere questo alimento grossolano un po'
pieghevole , lo immerge neir olio che doveva man«
tenere accese 1^ sue lucerne , ed in questo toodo
prolunga una vita meschina eh' egli é continuamente
in pericolo di perdere per mancanza di previsione (i).
~. H,^,
(i) nislòire dcs p«ches , ecc, , t II, p. 389-390.
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Ho citato là mancanza di previsione del Groenlan-
deee» come alla pag. a 19» ^*^ ^V, ricordai quella
de' paesani russi e degli Esquimaux^ tutti abitanti in
paesi freddi , onde conchiudere che il Bonstetten ha
esagerato alcun poco V aùone degli elementi topogra«
fici , allorché con ragionamenti a priori prepose che
)a prensione dovesse nascerfe col freddo (i^ , m^ntk;^
^sello stato selvaggio e semi^selvaggio , ella mancf
ne' paesi freddi ugualmente che ne' caldi , come, ne
é prova la California » paese caldissimo , . ricordato
nella nota alla pagina succitata. ,
Si potrebbe aggiungere che l^'abitudine di tesgarÌK<-
zare e quasi universale in tutte le idassi dell'Iodostan,
p%ese .caldissimo e fecondissimo, come lutti sanno.
L' importasione del denaro è sempre stata considerar
bile in quella regione , perchè gU abitanti compr9no
poco e vendono molto, quindi resta loro gran quan»
•tità d' oro e d' argento grezzo che , come si crede ,
seppelliscono annualmente, e quindi va perduto in
»grai| parte , giacché molti muoiono senza svelare il
segreto del loro tesoro (%).
§ I. Sintomi di premÌ0ne o imprevisione.
Sono sintomi di previsione o imprevisione i seguenti:
• i.^ desistenza o inesistenza delle casse di rispar*
mio / e quindi il loro numero e relativi capitali , a
fronte delle 4)òpolazioni (3). ,
(i) L'homme du midi et Thomme du nord ^p. 43-4§*
(2) Journal des voyages , tom. XV , pag, 1 45.
. (3) // Bonstetten j conseguente al suo principio che
manca la previsione ne* paesi caldi , accertava nel
1824 che non si riuscirebbe giammai a stabilire una
cassa di risparmio in Italia , e diceva ciò quando U
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* %.^ ì consumi moderai ad eceessM du sogliono
•uùcedefe nette pnndpkM feste deWanno, Consultando
i reglistrì d«' monti di pietà ti può corre qualche in«-
dàio, giaocbé ivi sì ^de a quali epoche dell'anno
oorrisponda il maggior numero delle pìgnoranonL
3.^ L*età media in cui si suole conirant moirimo*
TUO né paesi in cui il vincolo maritale è inSssolubiU^
l*età alquanto tarda sarebbe siotonao di prèrisione,
e ^ee\^ersa ; sommando le età de' contraenti , quindi
dttìdendo pel numero di essi ^ si ha T età media del
contratta
Per r addietro poterà somministrare uguali indic{
l'erti media in cui si facevano i iroti monastici.
^fi L'usoy meno o pih comune , di fabbricare case
di legno nelle città ^ soggette a éì frequenti incendj ,
uso unlTcrsale ed antico nella Daniinarea , Sveùa ,
norregia , pria che le leggi lo prescrìfewero , e che
non dimostra la gran previsione che Bonstetien regala
ai paesi freddi.
' 5.9 n successo maggiore o minore delle compagnie
i assicurazione cóntro gli ineendj\ le tempeste, i nmn
fragi e simili sventure.
a* La d^coltà o la facilità con cui si arruola al
servizio militare a vita^ onde ottenere il valor del*
P ingaggio maggiore dell'altro che è concesso pel ser-
aùo a tempo. In questo argomento la statistica può
presentare dati precisi per appressare i diversi gradi
di previsione presso le diverse nasioni. Trarrò le pro-
ve dai tre regni*uniti della Gran Bretagna. Dapprima
ricorderò le condizioni dell'arruolamento, e sono come
segue :
casse di risparmio erano di gtà stabilite nel regno
LombardtMfenetQ. Ho confutato le idee erronee di quO"
sto scrittore rtlativamenie aWItalia negfi Annali di
$Utistica, &SCÌG0I0 del settembre t8i5.
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397
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La gran di£fere&za tra il numero degli iiigaggiati a
vita e quelli degli ingaggiati a tempo, che salta agfì
occhi di tutti, è prodotta dall'avidità d'ottenere tosto
alcune ghinee di più, benché sia sempre possibile e
più vantaggioso contrarre un secondo impegno dopo
F estinzione del primo.
Ponendo a confronto gli arruolati irlandesi, inglesi^
^co^zQsi y si vede in quali sia maggiore l'imprevjsione.
Lo Scozzese, più prudente , più padrone di sé, à'im-
pegnà di i:aao senza limitare la aurata de) suo ser-
vizio \ V Inglese é , in generale, meno difficile in que-
sto contratto-, e V Irlandese s' occupa.\si poco dell'av-
venire I che si trova appena un individuo' di questa
nazione il quale non si arruoli per tutta la vita, come
si vede ad evidenza nel SiCguente prospetto.
Nella seconda parte di qpesto prospetto Tarrola-
filexito a viti nella -partita ingleSe i più debole della
proporzione ordinai^a.
' Reclute per t'armata attiva , tratte daUe milizie
.r /. . pbbii^te alla di/bsa del territorio.
Amiolameni^
tò del i8i4
Arruòlamefi'
i9 ordinari»
772 2,4?' IO a 32(1^
Il seguènte prospetto delle reclute del 18 14> tratte
dalla massa delle persone che fino allora avevano se-
guita la vita civile, e quindi sono diverse dalle addette
alla milizia per la difesa territoriale ricordata nel pro-
spetto antecedente, presenta risultati rimarchevolissimi.
(i) Dupin, De la force militaire de la Grande
Bretagne^ t I ^ pag. 236-239.
mione. Per tempo
lùnàato.
JvUA
Bappono.
Scozzesi 27
76
IO a 28
Inglesi 344 '
Irlandesi —
770
457 .
IO a 3i
. .0 a 4^7
Scozzesi 57 -
16^
10 a 28
Inglesi 443
Irlandesi i
§>1.
.10 a 20
IO a 1080
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I. È dtiarp cht \ paremt profittMo 'd«U' ioespé»-
rienta de' ragatsi per indurli ad erruolani a ^ita io
una proponione iiiaggtore di quella che ai osserra
negli uomini; infetti la proporsione pe* rogassi è come
IO a iSi , mentre quella degli uomini è solamente
come IO a io4*
a/ Cha cosa pensare delle classi inferiori d' un pò*
polo il quale Tanta libertà, e nel quale i na^^e decimi
della reclute Tendono la iibartìi per sempre alla Vista
di tre o cinque ghinee?
3.^ Mentre , nella milisia , il numero degli ingag*
giati a Tita è triplo del numero degli ingaggiati a
tempo a nella classe dvile è decuplo ; infetti nel pri«
ao caso il rapporto è come io a 3a; nel secondo è
come IO a 104^ TimpreTisione è dunque molto mag*
giore.
S 3. ITorma per itUirmmart fesiemsHme 0 timtmità
de* gusd e i rehuM connunié
Queste norme si possono ridurre ad otto:
r.^ Numero de vendiiari^
a.^ Nvmero dtf compratori ,
3 * Quaniiià consumata ,
4* Saerifa/ per oUeneHa^
5.^ Presenti comuni,
&• Proverbj volgari^
7.^ J^etti sìUJtsico 4
* «/ Idem stU morale.
I. Numero de^^^nditori.
r.* // numero de^ venditori vuol essere eonfirontmte
eoi numero de/fi abitanti*
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3off
Questo eonfroDto poh etsciv ammadato is^npcla
pHi o meno /esatta Mlorchè WilUan Petty *àk/t ch«
nei 1673 T'erano io -Dublino case • » • • 5ooo
tra le quali si conta vaino taverne iaoO|
e che ne' Villaggi la proporzione era maggiore » d fii^
comprendere la passione degli Irlandesi pel vino (1^)
ma siccome reste indeterminato il numero d<^i abi*
tanti^per casa, -perciò la notisia, benché presiosa, noa
itt tutta r esattela desiderabile.
E dunque prelieribile la seguente, a modo d'eseoH
pio: nel j8i! si contava in Copenaghen una bottega
d'acquavite per ogai 5o datanti (a). Sieeeme lo soler*
ciò in ogni bottega deva pagare il fitto di essa , il
tempo dd venditore e l'interesse del suo capitale ,
perciò una botlega d^ acquavite sopra ^o abitanti in*
dica suffidentemente Peslensioiie del gusto»
a.^ Il numero de^venditon m un genere debV e9*
sere eof^ìroniaio con quello de* venditori di generi
nnalof^^ ossm eoddi^aceud io eterea §u$io^ onde ri-
eonosoere se agjti aumeud ddCuno eorriepondano de*
eremend in èditi: ne darò l'esempio nel n»* lU.
IT. Numero de* consumatorL
3.^ Si ha diruto di conchiudere òhe il numero de*
consumatori si aimciha al numero degH ahitantij aì^
Ibrehè si vede traccia d'un consumo in tutte le dasei^
(i) Simond y Voyagc en Angleterre, t 11^ p. 4^
4i<S 3.e ed.
(1) Annales des voyages , L XXI ^ pag. agir
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Sol
di emrahibi'i tèsti ^ in tutte k ìsià. Ncll'uck dì Cu-
ba » in tiitte le ^ntrade , ib tutte le case foma la
pipa ; ciaicuuo » eccettuato il tempo in cui màogia ,
ha costantemente la pipa alla bocca , diilla mattina
alla sera; pai^tecipano a quest'uso le donne e sino t
ragazzi ^i cinque anni.
4.^ L'-esiensione e F intensità d'un gusto possono
essere determinate dalP ingrata sensazione primitiva
che produce , superata dalle persone che vaniana mag^
gior dilicatezta né sensi: La da useosav ributtante, in-
sopportabile pipa Btma a •Maih*idv: Cadice, Barcelknui
anche in bocca dalle dofine> più gentrlL Ne' teatri di
queste eittà, appena abl^assatò ili sipàrio per gli in^
termesù^ un niormorio di baitifaoohi-si fa -sentire in
tutti i palchi y. e cifucima bocca andie la piti veszosa
si mostra munita: d'una canna di tabacco fumante ,
uso alquanto iaiscQUafodo agli stranieri che non ti sono
avves(^i. . ' - ^ . "'...'• r»>
'5.^ Una tùkd'^hV essére oonsiderata come oggetto
di^'comunè consumo e ^uasi 'necessaria y quando è ri-
chiesta d^iHa' pm'^ragtià ih nome della reUgicne. l^tài
dice d'avere veduta a Lisbona una. mendicante^ la
quale gridava : tabacco in polvere per le anime del
p^XgoJt/orio^^ Lo • stessq scrìtl^^re. aggiungi; . d' averne vi-
sta iui'al^*a, la quale cacciava tabacco nel naso del
baciibinQ cb^ av<;va tra le braccia (ij. Dall'ispezione
di fatti SI rimarchevoli corre facilmente il pensiet*o
alla supposizione d^un uso generale.
(i) Voyage en Portugal, t, J, pag. 166-267.
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3o3
IIL Qtianii0 cùn^ur.Mtó:
6.^ It metodo che s*awioina di pia alF esàttezìui 'e
rappresenta meglio t' intensità del giiko^ si è la (juan*
tiià consumata deWof^tio che serve- a pasce rio 2 cosi,'
per esempio /si dice «che il tabacco cot^samato' an-
nualmente per te9ta ih una popélasionfe si è onde io,
iftf'-i.S, ecc., pìù'o meno. Questo calcolo' non è di^
ficile quando si tratta' di oggetti che «ono i^gtto ^rl^
arative o soggtebiono.a< dafcio (i)." ' - ;,
La cognizione delle quantità ooosumate è feconda
d'iniportantìMbe ' 4X(a3egmtta» :lrm «ecennerb tre so-
hmente; .. <» . m: ' ■• . . «
' €^ lì ^consumò* de' liquori ;S^rìtosi (il che s'applica
aquatmque ahro oonsuno), avuto< riguardo al loro
pretto^ i:a|^e9enta la porzknie d<ell« mercede elM
Tiene assorbita da quesito: gusto ; codi, pei^ esempio *,
Tuso dei rhum aell' Amerìea setten^ribinate , i»e ptt!L
stasi fefle a Simond, toglie all' artista i;4 ddUa sua
mercede ...
ò) La diaùnuEioae progressiva osservata da sir John
Sinclair nel consumo delta birra, e l'aumento ciDrri-
spondente in quello de' liquori spiratosi in Inghilterra,
annunciano un cambiamento allarmante pe' costumi e
per la salute del popcdo. • ^
■ fi r
(i) La vendita del tabacco Ju dichiarata regia pri'
votiva nel r664 "» Francia ^ e fruttò 5oOjODO lire.
Alcuni anni prima della rivoluzione , il. frutto giunge
a 3o,ooa.ooo : così nello spazio di no anni , // pro^
doti»* di questa privativa crebbe nel rapporto di uno
a sessanta^ ed era il consumo per testa oncie lar,
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3o4
Lft binrn ftblwiQMii m IlicliilUCfm
Ad 1710 ftt bariK $^^78 ^
« 1784 ...... ^ .. . «* 97»577 '
1 Uqaati spiriloit dislittitì
net 1708 fiuooo . . , , • gaUé^ Sc^poo
# I79I m • b . . .u « I» • C,6g6y900 («).
L'aameoto ne* liquori «pmtoti eomipoikleiido «1
deeremenio nella birra» amiiiiici^ un caii|bia«ieii|»iiel
odusocqo , non ud auoieiit^ aelb rieohcMa ; eoa la
quantità analoghe nnieitaaCe « fceotfdMio a vieenda^f
a di?eiigteo «cura norma ai gindiej.
e) Le ▼arianòni nel : oonwMDo degli altinentà posioM
rappresentare le Tariasioni nelle opinioni religtose^
per eieaspio, l'anm'cioto plrogreatiVO de' buoi e deWi-
tellt eonauqMti io quaresima , dioioelra il preftoessivff
decremento deiropimone rekti^ a questa. usaaniv*
lifiosa. Fa, come aegue, la qnaotilà della carne bo^
viaa consumata dorante la quaresiflaa a Parigi.
Jlnm Buoi FUdB,
1629 .6 .... , 60
i665 aoo . . ,. »^ ^ a«poa
1708 , . . . . 5oa , * ^ . .. Syooo
1750 ly^OO • ^ . . • IO9OOO
1781 ..... 9,000 60,000
181 5^ uguale numero si in quarasima che nelle al*
tre elagiooi dell' anno (a).
(i)«$V/iiom{, Voyace en Aiij|leterre\ Cam, ly^p. 368.
(ij Le Grand <f i
Le Grand ^Saussi, Vie privée%des Fr^fois,
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8o5
\Coil r opinione wiàP <mtmtfam della quaresima i
dkoeMi dal grado massimo allo zero, in menadi due
iBooll« a Pkrjgi , mentre aon ha subito che k dimi-
Buzione di i;8 a Lisbona e a Mailrid, sussiste intera
nalla Grecia ^ i alquanto decaduta ia Milano, ecc. hm
ricerca deBe cause cbe proda<;§Bo queste a ii4iilt dìf<
fcretna risultanti dal coafiroator di quantità similij pre*
d'eserotziio al giovine statista.
rV. SacrifizJ per soddkfare il gusto.
n grado di sacrifiuo cui siamo disposti a sottonet**
teivi per conseguire un oggetto dei nostri desiderj ,
serre a misurare il pregio in che Io teniamo. Il Groeu*
landese Tenderà i suoi abiti e tutto ciò che possiede,
a rischio anche di morire di fame con tutta la sua
làmiglia^ per procurarsi del tabacco ; il presto ne é
d alto presso questi selvaggi/ coma la polva deiroro'
j^esso gli Europei (i).
(i) HìstoWa des pSches» eto.» t 11^ pag, 3oi.
L' derisione e P intensità del gufto degli SpagnuoU
pel CbmbattìmeniQ d^ tori consta dai seguenti sin^
tomi.
i/ Distanza da cui si parte per giungere al luogo
delfo spettacolo. H giorno tf un combattimento di tori
è un giomp di solennità e di movimento generale per
tutto il cantone in ad succede. Fi accorrono gli spet*
tatori da luoghi distanti dièci o dodici leg^.
x^ Valore del sposto comprato dai più meschini.
J minori posti si pagano due o quattro reali j secondo
che si troiana al sole o air ombra. £' artista che
vi^ a stento e deve giornalmente contrastare coWolio
Filoso/. ilsUa 6'tat.j i*oi IF. io
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3o6
; V 5 V. Brumai^ imaU.% -t.- ••.; .' \ .,
: ... i.'i. II ■ ' •• .:'.' i- ••♦'•.•'•!. •: ' ^:
MljKie^rMtei^ 8Ì: è la più i)^!!» fipa # il nqpglwHre |9ff
kaiccoy .pcfjcj^ A bu^n diritto -^: p4iò cdipcfa^nid^pe 4te
Die' mMtfinm dì 6c«siir dkft KiHoi:; U4 lafWfiAWr^
che non ^éb: n« doi-fii n& pive»€l«iQ mori fii#^jcU:.|«ir
bacco, è Teduto di cattivo occhio (i).
Alfonso IV re dd Portogairty. W)Ieiìdo dare un se-
giuk dflUa sua- riconMeeAz^. ai ' «dfoUéi .^g^à ehfì si
f i]aoot buttali. i^algrOfam^nle p^ir- lui ad AtiQef ia^ ,] ^
galb a cìbsouno duo'lihbi)^ di^^bsiccQ. (1^)^ ... r . «^
Vi. Provèrbi votsan^ ,
* * ' • . • - T <^- ■ • I « > . « • l.
l.proTecb| dpcennaiio na' idea approvatala i^a s^nUi
meato ^ m usa' aggradito da tutti I, BQiif|hig<v>ift
hanno fama d'essere il popolo^ più gbi]t|ttpqe( dslUr
Francia ^ ora, «ella Borgogna principalmente , prevale
il proverbio : mienx vaut ton rvpas qne tet hulHt. '
e coli* aceto f^ ha sempre qualche siipe^uo da con$&»
craré a questo spettacolo.
3,^ Vendita della. c<|sti^ in caso d'inipoteOM » pa-
gare il posto. jBourgoìng parlando di questi conibja^fi'
nienti dice : Malheur a la chasteté de la jeurie fille
que la pauvreté en éxcluérait! Son premier séducteur,
sera celui qui lui efi fraiera - Peatf^e- ("Tableau 4^
PEspagnc modèrne, t. II ^ pag. 4<^5). ; -
(i) Voyage dans les montagnes *d'Écosse » t. //»
pag^ i65, I, pa^ 369.
(a) Linky Op. cit, /. /j pag. 266-267. , »
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3o7
<:ki . £ic«^é' U: itotiitilca.yella S««Qgn»., darebbe
prova di non conoaeené il suo mestiere, se non à?yi-
cio^sseil pumero 4a' trattori a quello de'. s^Mt-ò^de
flrne , il cp^rnAt^y^ ,op' trattori e sarti d* altri paesi
dove corre proverbio contrario.
yiL J^etU suljSsica.^ . .
'i • ' '. . •
. Per conoscere quanto l'abuso dell?iH»)fiatHe.istiipiP
dìsca il gusto y basterà osservare che il paesam sve*
dese maogiando il buiTO e il. lardo più sajatp, v'ag-
giunge ancora del sale, cioè f eccesso in un genere di
corisumo trae seco una seconda spesa, .
. La prima r^arca ia qBesti e simili argpiaeuti eoa*
siste nell' Bvvieixiare le qiiantità aoiui^laiiei||i& consu-
iQ^te, per e^. » ài acquavite a simii lii}uor{, ^JUa du-
rata niedia della yito j «^d osservare sa crescendo le
prime decresca la secQuda; d^iVe poscia essere aggiunto
il catalogo delle malattie che con apparenza di pro-
babilità vó^ioDO eisere attribuì Cd a quegK eccessi.
In aspettazione di fatti pih precisi, ci resta T osser-
vazione generale /e si è che a mi^ra che si moltif
plicarono e si diffusero le. Ij^evande innocue , caffè ,
birra , limonata , ecc. , è scemata V ubbriachesza. La
diffusione di cfùeste bevaiìd^ e le imaure sanitarie
hanno accresciuta la. durata' niedia. daUa. vila» 9^ di
ehq si trovami ealcoli suficientem^te probabili i%pii!t
palesi. La durata m«dia detta vita a Ginevra i stata
^Icolata come sega^ :
. :XVI setola AiMH i8 i;a \ flibUothof^e wkiven^lUs
. -s t, IV, pag. 3a8.
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Sa6
XVII sMolo «ani 2I %p | Malthus, JSssai, tte, t II,
pag, 3i.
XYIH » I» 3x i}a I Lacroiz, Du cdlctd des
probabiUUi^ pag. 186.
yilf. Effetti sul morale.
E quaii an' assioma comune che v' ha rapporto tra
il numero delle taverne e il numero de' ladri; tra il
BDftnero delle taverne e il numero delle donne sepa-
rate dai mariti.
In più paesi il fisco appalta il diritto di vendere
vino ai migliori offerenti. Tra i migliori offerenti n
trovano alcuni che comprano questo diritto colla di*
sposìzione di prestar mano ai ladri, e la prestano dif>
fatto. Quali ne sono le conseguenze? Il fisco riceve
maggior lucro dagli appalti , ma deve fare maggiori
spese nelle carceri; cosicché alla fine de* conti il
guadagno è nullo, ma la morale vi ha perduto.
ARTICO LO TERZO
amuTATi^ ossia povertà' o ucchezia.
2 u SùUomi di pwertà.
L EecedenMe moriaUià fuf tuffasti.
V aspètto macilente della popolakioAe, e prìndpai*
mette de^ ragazti, è il primo nntomo di miseria che
si presenta agli occhi di chiunque ; dico principal*
mente de' ragasu, giacché trovandosi essi in crescente
stato di sviluppo, e non essendo oppressi né dalle fii-
tidie, né da cause morali, il loro cattivo aspetto an-
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nimcia die i, buOfW della natimi mou sono saddUfiitti;
eooMgiWDsa MoeiMria di fuetto stato n è V tccé*
dento mortolità.
II. Straordinaria affluenza negfi esposti*
L'affissione oonMuie de' genitori pe' loro figli -é
prova che generalcnento essi non si induoom^ a con* .
segnarli agK ospitali, sé non vi sono spiati dalla*'inì«
seria; la miseria ha dunque un sintomo, j^^Ii esposti;
a prova di questo verità fii d' uopo avvicinare il nu'»
mero deffi esposti al prezzo d^ gratti^
prendendo Urlano per esempio:
IV.
N."" medio
dt^ esposti
in 3o «firn
addietro
1700
L
IL
IIL
Jnni
Esposti
PnzMO deljham.
nurnsfo
al mogi lir. toh d.
i8i5
21&f
&.' 18
1816
a6a5
1817
M2
Prnaa medio
delÉimmumo
muoseorso
secolo
lir, toL dcn.
3i. 16. 6.
Paragonando la II colonna coHa lY, la Ut colla V-
n vede che Y aumento straordinario degli esposti eor**
risponde all' aumento straordinario del pretto del fru,
mento (i).
(i) // crescente aumento degli esposti nel 181 7 #
mentre nello stesso anno decrebbe il prezzo deljrur
mento ^ vuol essere attribuito alla mancanza de' fondi
di riserva , esausti ne' due anni anteeedenlL
Del resto fa d* uopo i^nvenire , che P immoralità
può concorrere e concorre ad accrescere il numero
deffi esposti j ma siccome ne' tre anni accennati mon
si trovano sbUofni di 'cresciuta immoralità y perciò ò
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.1.' 1 ilU^ Ìiapp0fi0 ina iimòrtl iMgfr ospiàdi >
..r>i '^ ^ i-^ Ai Mio0iiufl UfOidomieUio.
ì, la miseria die conduce T nono ali' ospitaje» clun«
que» à misura che crescerà il rapporto tra i morti
■ » Il 1 « «li* • «.i ., t' i .; . . . .,^
foi^^tfpbi^re, guelT iCfuff^^eo negli esposti ^xfWai^
mento della miseria dimostrata daW {altissimo prezzo
CUI sàrse « frumento , mer^tre le mcrceck . rimasero
sM^ièhdHè^^'è' abbassarono. 'L'a ^uhle verità h con-
font^ftu 'Jalst^uente jirospettP^ ' ^ v -'« • •
IL III* IV.
M^rti MorUlitUflorti
nd media negli
Iwo' * : oul oepi-
41 1^95
It^clutita-
,111 ente
C33o5)
^S8o
3o85
46ao
V.
MorUlit^i
media
<legU'
ospitali
dal 1818
al 1-835
indama^ *
mente
(2928)
VI.
le
305 1
84ae
VII.
Mortaim
tptale
m^dft •
dal i8f8
al ibsS
iticlustTa-
Diente
I
(5333)
Vili.
Prezzo
medip
ddfra.
mento
al
Moggio
dal
1818
al 1825
,L s. d:
Da questo prospetto risulta :
.. .jj^^ Che. iu ciascuno de* *uddeiii ^UitU la meriaStà
totale fu assai madore della media {col VI e Vll\y
<ofnÌe'fà assai maggiore il prezzo del frumento ( Ve-
dtla/pag.' 3o^ al h, ii)r
-»5?' €He nei i9 17 la mortalità fu massima {voi FI)
si pc^ paHfheììti sofferti He*^dne anni antecedenti ^^cfit
per* tf&^àrsi> esausti i f endiadi risenta/ > ^
'' 9k^<:h\s fn éiàsatno de' siiddetti tre nfinf la mortai
iilà >A\s^\\ 'ò^pedkìi ih mo\\o rh4};grort' ili;!' tei^ d<'lla
nrnrfófMiatdtalo {col. IV e yi)j^e fn*l ìSijfà fhi/f^-
Siore dello metà ! !
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Bì'i
gM-a^tite' «Kteii^l^ ;Mk^i^^ sf^HAiteiite ftk 1^
4."* Cìie la morki^ià iì^ 49€(fi^aii €Uff^ Ài. .Wo-
scuno de* suddelli cmni j come crebbe la concorntwi
degli esposti {col. Ik è Ca pag. Sòg al fu^ 1 1 ).
5.'^ Che la mortalità Jìi madore della mema ari"
che ne* domicilj (co/. II* e III)j ti ihe prmfM*^he
rimangono vrie^domieilf- gradi di povertà uguali a auelH
cfte si ^tinguonp negU ospitali,^ cioè d^ ìa J^BCmVio*
ne che muore per V azione della povertà è maggiore
di quella che muore negli ospitai.
La mortalità straordinaria del i8oo e i8oi corri"
^TìQììdf air alt/} tfi^zita 4Ì^l IiuiBèentS ia fpf^gK f^ftj ■
ma io non posso far uso delle tavole necrologiclie
quella cj^ appartiene
atte i^dfnnhi èstere :^ m^'e/^O' cbme t^fmpìegàti rendè
tnntHl'tè'Inìgtt'Qn.'uthìfi^ihiii:''" *" ,••.'.
/ Dei 't*esiio V alto pritLt'o' deV fnimento. non * tkàistt
allorthi si pongono' a tanfhonto '& tavole net^tologi-
che colle tavole dfì pYetzi fntmentarf , onde licono-
scere l* ir^fluenta di qùòtl sìilt andamento di 'quelle^
^e ìjLC*^ suddetH tre ah^d \Ò\S , i6," if le piiilii(fhe
àmntinistrazioni'noh n<f estero attivato diverse specie
di. Icfvbft p'iibbttci y onit^ prese mare occasioni di gua^
dagrro alla poveraglia j la mortalità sarebbe stinta in*
Jflllì burnente ria^ùre: Quésta diminazione di morta"
ktà e un ifanta^'o 'che non 'si darebbe ottenuto ^ se il ^
pubblico ammbdstratore dovesse in tutti i casi seguire
la masshna di Smith y cioè di 'stare colle mani alla
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Sii
Mw éA popolMiaiu <fi JParì^ Ma M^ran» at
T ojpiftitB, mh li iMote «Mpgliare dall' apparvsniB m-
diena di quella capitala.
Nd r8ft4 ftiraM i BMrti a P^wigi . dw^ $a^i7
i quali si diTÌdono oone segua:
* Molti nel proprie domicilio i3^i
* Militare 5j^
Prigionieri 27
. TroTati uccisi a6o
— w^ . » i4»dao
Morti negli ospitali . « • » 7>797 (0*
cAkp&s dopo à* avere proceduto alle tUxtde e alla
gfustizia. Se ne* suddetti armi fossero sorte privata
€ompagme di soccorso nel repto Lombardo'Veneto ,
avrebbero procurato mezzi di lavoro e di sussistenza
alla povera gente. In questa ipolesi il soccorso ilei
pubblico amministratore sarebbe stato inutile : perdh
m questo caso come in mille altri ^ /* intervento delia
forza pubblica, supplimento alla mancansa 0 debo-
lezza delle forse privatCj vuol essere determinato dalle
circostanze pratiche deUe nazionL
(i) Gazzetta di Milano 7 febbrajo iBaG.
finche in nùlano nello ztesso anno i8a5 la mortO'
Utà de^ ospitali fu, , come a Paria ^^ uguale ad un
terzo circa della mortalità totale. Infatti morirono
Nel loro domicilio individui . « . • • 3355
NegH ospUa&j detratta la porzione che non
appartiene a Milano .••••«.•• t645
Toiale 5ooo
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3tS
tr. BappoHó tra ìa pepatmimt mmoim
AUoithè ttaUlìtiMiiti ioMipti Mi fMMDtaM l'in-
dolem» , k parte <Mk popolaaìtoe cbe «bbiiogmi. dii
soccorso, pub sertire a misurare ta niisaiia delfe na»
«ioni. Vive .di lunesina
1/3 di <jualcfae città della Francia , la popolaaaon«
-della quale è d^ 60,000 abìtanli, sa prestali fisde a
Fievée, il quale non somministra più parlioolari anm
foie {Correspomktnee poUdque ti mimtìmiàimim^ )^
èfS di Parigi o flk esattamente 10 paraooe sopra
84 04 8a nel iftiS} 1
ifio di Londra ^Steel d'Hobteia, LtUres sur t Ai^
i;35od«lrmtemo( )p«g. LXVIII.
Y* Emigratfone che non Ha prodotut
da' oppressione cinte o f^Ugiasa.
I rapporti di famiglia e di sodetll uniti all'indo*
lenaa umana, ritengono Tiiomo nel luogo in cui nac-
^e; egli non parte dal paese in cui ste bene^ peiw
db è steto detto che V uomo é il mobile piti difi»
alle da, traslocarsi. Queste fotte restano vìnte dall' e*
•trema^ miseria; quindi i paesi più poveri della Svis*
aera , dett' Alequagna , dell' Irlanda mandano più co^
Ionie in America. L' emigraaione è dnnque sintomo
di miseria quando non è prodotta da oppressione ai*
vile o rdigiosa.
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J4
La sostituàmie delle force dell' uoma a quelle dc«
gHi ÉnioMiiiv oafllgwri'jigiipi & osi' 'thUpócto" 'ideile
«lem^<miÉfanM>eaaHM!<di >^tiétt't> fieri «dl^ M* se-
Una donna e un asino tiranaCarai'ò'iaHt CliMa ,
e ift alomiq aioiilBgiia/deMa FrancÌBV- ^'"
I. Uoitiièitil|nifti» a itai'ìliraiio' É' ànatre nel Voral-
•nij-fiuiaiuaÉm^si;; aéié«i^fÉMt» «in; mòlipfo'^ér ci|i la
navigazione è lenta {i), . « -^'i l':n .<«' i-* |
VII. Pessimo alimento,\i {) J f*"'
■ . ..;
- * Negli 'alimeMì ai pa^ Ibro^Me jraiéaalluii jenTriapoai^
denti ai.^adi d^Uai éMMifai)' siai cbo «i'Iil^etidft per
(i) Aipfite*'4es voyaget, r X^pag. f84-
(!») Tale, si h'{'^.£Cf;es^:4clla' fa^a,^^ sono con*
dannate le donne lungo le sponde deWOrenoco^ che
piU madrì:da/fnp: {a .n^rt^ à^Uc ^(V'OyJigtù^ oer. spt--
trarle a questa oppressione, , . .,,,...-...
La fatica^ 'è 'misurata da' ifue elementi yHxiraia è
^r^rreEza; il prhnò elemento d dà U^^ué vegaend
estremi: " ■<•'•<" ■ ' • ■ <-' • '> rr. ' ».
... Un giorni di iavoro^un uomo iati0/99el\llfìBssito
per procurare 0d. uffa famigUa il graffo lUffo bisO"
ghe^qle per tutto un. anno \ . . . • ^ *
"' 3óo Giorni e piti sonò necèsiàrf all'europeo. '
«.' La mista^a'pfu é^Htta della ^avéìza'ìtelUi' fitìldi
dei'e ritrovarsi nella -éktratq media doUa^ vitax
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3i5
norma la. fifff^ ;piii ./(>,, «leiìp . iadÀge4arv«if fib«.> é
osservi la qiuxntità f^h ^am4»(lG«ffeiii, ^9^m^ i s«gMàt
I. locacele di tejrra,^ ^
' .\ >
i.^ Dopo la testimoQÌ^^ d^il icd^f^) ttnwhbMt.é
impossibile di negare che gli Otomaphi , popoli della
Nuova Barcellooa '« ^SW^ftraeba^; si'' cibino di terra
due o tre .meù 4^' anB»>:.K9^tt9Ìte<tolMifU0afM libbra
(d'oQoe 1% od 4«m UMbyr^: 9: tiie»^<o«Éo-ali^|oieiio» Qia«^
st*uso si o§^r?^ f^W^ìm^^ ^.«t>troiféei^)fafi-4ajii
eccettuano gii Otomach^, quasi tutti i popoli gea-
fiigi A,nnn pocLa infainnita vmm tafgaMi (1)1. •
llo'già'ekato'quèsfo pane àHaì*' ^ìi^, 'iVi ,' W.** 5 j
egli e fatto colla CQrtec(4a iikerna de) gióvani, pipi.^
(i) Questa tegn ^ Maa Aferaat^gUia cr^iosa^p^aua^
doUx.y.e di.uncQlor^ygÌKiUQ griffe.^ emendi».^ imA\pk»
coki qifOì^iinql di> 99^dQ di forro tpofwm dpifém, OU
Otoinachi ne iranno in cerca avidamen^'nei tiaHchi
situati sjuUe mm dcK Orer\oco e delia 'M,ttà% -mm di-
stìnguono una spme di terra 4édl*akrt^assa§giaMfli^
ì^ mangiano^ indi^ti^tamentfi ^giu\ sottia ^td^r^fti^^» Ne
JfnH» palloltoie dt xmi^ms o ,mì palìioL.Kdi ditrtmrtrty^
le brucialo, a fji^co I^ìUq finfitUmiochk.^ion >ao^fMÙstino
una crosta rossastra , . poi le ba^iSAné méiV acMèu^ «e
così finalmente le tn^ngianOp LlfHo di nòdUrsi di terrm^
cui piuttòsto s^mbroi^aì^o detiinqrsi dalia Matura gli
abitatori di qualche sterile contrada ^dml seUentriòne^
fi ossene in tutta la zona torrida pnssso alcune» p^
£fe'. nazioai^yf Ic.^uaÙ occupano i più. /ertili paesi dei
mondo. , . . ■ ^ .'
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3i6
• dtib fualeii fii IMO «bttwah per nòdrfre le Tac-
ck» e i pwm mOa Ddbearlki (<).
£tf miterU uguoffia dufffme Pupmo agfi animali
mW eccesso iella fatica (n? FI) emetta ipuiità de-
gfi oìiiaenA (vedi il n.'' 4).
3.^ Pane di ^jUamde.
' I nottfeiiiart Ittiìtau , a dette di Stmboiie , ti nu-
trivano di gfiianda afS dell' anno : dopo d'avere fatto
qne<9 frutto , lo pestavano, lo macìnavaDo i
(i) Aaaales des roya^, t XI ^ pag, 3^0.
■ » Quofulj €fu grand détriment des foréts, on a
» abattu les feunes et wgoursux pins^ on eniè\^ Pé^
m coree doni tonte la longu&ur de Parbre » puis l'on
m óte soìgneusement la partie supérieure ou exiériei^re,
n qui est de eouleur verte* H ne reste plus que tin'
.5» tMeuTj qui est blanc et meo. On suspensi, pen-^
9 damtplusieats fowrs » à Vatr^ eetté portion de Pé"
j» conM^ PONT que l'hsuniditi s'évapore^ ensuite on la
m fati séchet sta four, on la bat sur des blocs de bois
^ atfee de grosses massesy et on laòtoye aussi fin
.9» ^1^ est possible^ dans des wxisseaux de bois.
s» Apr^ cela on Pem^oye au mouUn j où elle est
M mouhte grossièt^meni^ comme de Porge ou de ts^
'» innne^ On mSle cette farine an^ec de la paiUe ha»
m chée et des balles d'epis^ ou avee des lichens ^ et
m on en pétrà des gatettes de Pépaisseur da doigt.
« Cei atunent amer^ astringente r^pugne à la nature,
m Les pegrsans d^erthent à tromper le sens du goUt^
m et font passer ce pretenda pain en avalani dee
m gorgées éPemu « {Budks Voyego en Norvige et en
Laponie j t /, pag. 169-170).
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3«r
e ne iiiqp«ila¥«no ma pan» cìm li oomermfa hingo
tempo.
In fih proTincie della Fnmde nel XVI secoloy k
nìferia era tale die A mmgmwm pene di gUande ;
eeme ne feee feitimonianKa a Ffanceseo I nel i546'
il pio Da Bellay Tesoovo di Mani (m).
4«^ Pane JC ai^ena,
n celebre Jobomon nel suo Vocabolario inglese di-
ce : L' avena i un grano cbe serre a nodrire i ca-*
Talli in Inghilterra , gli uomini in Iscona ; ed ceco
di nuovp abbassato l'uomo al rango degli animali
dalla qualità degli alimenti ( Tedi i num* a e 3 ^.
Sj^ SoU pomi di terra.
VeìP Aasli ( cantone di Sema ) , la maggior parte
delle £ftmiglie gli anni addietro si nutriTano di soli
pomi di terra sansa sale (^)*
(i) Le Gnmd JCBausHs Hist de la Tie prtTée dea
Francois , t /, pa§, a4 e igS.
(3) Pkot^ Statistiqoe de la Suisse, pag. 149. ^^Oe
piU aite gole centraii de* Pirenei j taiimenio consiste
in pomi di terra intieri bolliti con sale, aUa colazione^
merenda e cena» Al pranzo^ nuovi pomi di terra^ ma
pelati dopo la bollitura > pestali e misti con cavoli a
jagiuoli cui si aggiunge un pò* di grascia. Il lavora^
tore serba il pan di segale o di saraceno, quelio di
frumento misto con miglio e la capra salata^ per la
stagione in cai la lun^kezza de' giorni e la continua»
%ione de' lavori esaurirebbero le sue forte ^ se con
alimenti piU solidi mm fossero ripristinate. L'alimento
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popolo Wn'iMngia' pane' <MnéÌ"^^tàriA A-'Ye^tb tf fèi»
domenica. In tutti • ^àftri^'gkitiif 'déCP' aitoo «gfilsl
nutre di castagne disseccate al ^mo del focolare ,
facendole friggere col lardo (ì).
, ;: ,. ;^,°. lUtn^ dì miU^r^,^^ » : * * '
La fàbbrica del pane di grani -pre^éfrea \ d^te »è-
guéiiti cslr^ètìii' sV ttel rifòroo- ' dolila ^ttOttom che nèlli*
qualità cfc*'ccw*ypOTien*r: sj ciWcè * . ' • . " • •-
Ogni giorno pane . bianco di Jru/nenJU) io gran parte
delle città europee;
Ogni dite Ky-tre anhi pane di néstuirai nel dipmli-
mento'd^llé'Alte'Alpi; e TÌ«iie S|^zisat6 a colpi di
martello giornalmente (2).
■ligUorav »A)isiir».cbe il iuola' V a&bassà e lemllt
s'allargano. Nel RossiglhìKsv ^tavtdi ecceil^itls pMaèé
w& granò [ tmva^ dhèrsamèntè pr^pwratB ^^ ^laiticii^ di
pecora^ de ^iàédih'prho H pitsfùte^ddlc.ake roceie^
pefvkè coig fretto n c<mvertirii 'in ^fifrwaaggi^ e venderla^
Ftn^on& i Baschi coi ìoro pas^oil e ttmapi è hoscki
di' guercie ^ </UMdi porci ^ perdo ciaseum.\giomo cùm'^
purixcM sul desco p(ine e carne sàUfta^ eca
fi) Le Grand d'Baussi^ Op. cit.j t^ I, pag. aS9é
{1) Statistkfue da d^pn-tentcnk d« Hautcd Alpes ,
pag. 5o. / paesémi ^giziam fsuam 'CH ànvrk (specie di
saggrmi\ un pane senza lievita e senza sapore quando
è freddo, QaeHo pane enn atf/va- e cipelie crude for*
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dfg
8.^, Carne di CavaUmér,.^ ,!, ; .
• Sont f^t<V4ssidurato, dice Sìiriòtid^ che fei 'ciiimjB
di carraltd « ^ei]d4 sul mercato 'm'.D^ouDarQa (i)«
. *' ' 9.° Carogae^ w •
L'etcce^SQ delU popolazione alla. Gif ina è tale, phe^
sebbene sm fertile il terreno e soimna la diligenza
nel coltivarlo , il pojpiplo fi ptsoe non <di r«de di ca*
rogne; un cavalla, un gatto , un cane putreftitto
90DÓ una vmmda rkercata daj pòpolo' obliie6e. SiAièh
che riferisce questo fatto , deCàilla - le - riedifeeee ' di
quella nazione I !
. ., ,, .Vili; P«»rf«P'tì/i5aj*f.\. . ,. \ .
Si 'pittò stabilire la st?ffué&fé Aaiaiitiìtie : '
1 • ' . \
in/3 i7 lorq alimento tutto Hoìujlq, Es^ sona felici s^
possono aggiungervi di tempo in ternpo un pa\ dimiel^
di formalo, piatte acido o dei dattili {f^oln^y Voy^g^
eo SynCj t. /, pag, i6a-i65 ). , ]
A MUano i <t misura che il pane di grano turco
comparisce è va divenendo comune niello botteghe de^
paneHìeriy e si fa vedere anche nella tontrada de
Servi y ti k ceni die. la mieeriit oreeeej. mWeppoHÒ^
a mieura eh^ tfuel pane dimme pik nsro-^ si ritira
dal centro r. si risiringe nella oontrade di Porta €ò*
masintk e tml borgo degU Ortolani, la miseria somm^
(1) Voyage d'un Fran^ais en Angleterrew.
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3so
u CttM di gfaÌÉoeiD. ì
». Cavenie naturaK come oeU'an-j
tica Trogloditica;. i ff^ p^mi oi^ji
3. Case di pietoe leoche senta oo-f ,^ ^V^^^ f^
perù di pag|.a; f animai, abitano u-
4. Case d» aitila e ghu^a « le-l ^ ^^,^ ^^.^^
gnanu conert. di p^a; \ ^^. ^^j.
5. Case di legno e piene di cre-f jj ^^j^,^^ j^»^,^
pacci; j.lsepararaomo da-
o. Case di mattoni, e mancanti dil ,r _. ,.
tovaglie sulte mense; IgU ammali.
7. Case mancanti di Tetri aUe fine** 1
«tre ^
8. Case ìUiiminate da patzi di pino mvece di candele,
come ne' Pirenei (i).
(i) A ifìteiU gradi di mueria h sehtpre comune un
estremo Mucidume. In Irlanda si incontrano capanne
senza cammini^ senza portCj senzajincstre^ sì sudde^ sì
affumicate^ sìfetentiy sì ridondanti di vemU^ che nuUa
vi si può conservare^ ni anche le uova, senza che con*
traggano un cattivo odore ; finalmente sì piccole ^ che
non è possibile lavorare il Uno o la lana. In alcuni
cantoni il combustibile essendo estremamente raro, il
paesano impedisce al fumo <P uscire dalla sua capanna
onde conservarvi qualche grado di calore ^Anoales
des Toyages, L XXIII j pag, ii5). *
Nella Siberia^ i Jakutes , che abitano aWouest dei
Samoiedij ne* dintorni della città di Jakutsk e sulle
Snde della Lena sino al mar Glaciale^ non la ce»
IO VI sucidume a chicchessia j giacché un autore
grave accerta che i mertaj di cui si seryono per pe-
stare il pesce secco j sono Jatti con concime di vacca
indurito dal ^kiacdo ( Buschings t 11^ pari. /, pa^
gina 473).
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2ax
Mkncaa^ dT scarpe; e tki?Metti in paMi amida e
iraddoj
Soarpd' &tte oon ritagli . di groMo paBuo, ii^ man-
cama dì caoi» come in pia montagne «deirAgogna^
Zoecolt usati anche dagli uomini invece di scarpe;
Abiti cenciosi negli stessi giorni festivi;
Ignoto Toso della oaikiìeia;^/ La* sucidisaima carta eke
Camicie 4^ grossis»ma stop- 1 si fabbrica iu pili, regioni
pa ; Ideila Germania , mi sem"*
Cambiamento di camicia jbra segno d^estremo suci-
«na volta al mese; <dume e di miseria. *
Merce Ignota if sapone ^ e\ I numerosi Tenditori di
quindi non esposto in p(fvx^<;/ 4fp«/9ACi accennano
yendita } . [ numerosi compratori^ cioè
\ miseria.
Non gualchiere; ruvidissimi pannilani quali escono da
rózzi telai.
X. Basso pretta de^ servigi e 3^ la^orL
Si^oime iCMia le donne più miserabili ohe certano^
qual meno di guadagno , di allattare gli altrui ra*
gazzi ; siccome 1' uomo si sottomette di mala voglia
agK altrui capricci giornalieri ; perciò il basso^ presso
I yeiri essendo troppo costosi per 2* Islanda , vi si
fa frequentemente usOj in loro vece^ et una carta^pe*
Cora sottilissima e trasparente : ordinariamente si ser-
vono di vesciche di bue preparate. Le case sono di
legno trasportato dal mare (Hist das peches., U JI^
pag. 5 1*52.
Filosof della Stat, voi ir. ai
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3^2
sì dell'allattamento d^ tetgstm che 4e' servigi do-
nestici, è stntonio dì miseria.
In genemte il basso pretto "def* servigi e de^ lavori
di qualunque specie accenna povertà al di qUà de' •
tropici , cioè a ndsura che creacè la spesa deli alloga'
gio, sriUo e ¥e9§ito. " ; '
XI. Imprigioneunend per debiti.
Il nomerò de' detenuti per deMti e il valore de',
debiti constano dii pubblici registri. Varroné ci dice
che verso la fine della dinastia de' Tolomei, l'Egitto
era inondalo dn oberati ^ cioè da individui che ave«
vano i|iòteonta In loro libertà pel pagamento de' loro
debiti. A Roma le case de^ Abbili 'bmlicavono di
persone incatenate per debiti, ed ovunque abitava un
patrìtio , dioe Tito Livio, ivi trovavasi una privata
prigione della plebe; que' tempi erano dunque mi-
serabili (i).
XII. Rapporto della spesa a carico de' contribuenti
^ in mora con P ammontare ddX imupwtA per ugni
eenio lire.
'' Applicando queUa regola all'esazione àeW imposta
svt terreni^ ecco in qual ordine si mostrarono i dipar-
timenti del cesitato regno d'Italia nel 1810: i relativi
(t) I fogfi di Londra del ^7 ma^io 1823 dicono:
Risulta dai conti renduH al parlamento, che il passivo
dei fidUmenli dichiaratisi nelV ultimo scorso triennio
monta alia somma quasi incredibile di 3|4^8,38si ster^
lini ( 864i9,55o fn ) air anno.
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decreM6iiti Quaieri
di misefia.
3lS
i wétAfì deer«8ceMi ^di
Tagftamento
Brenta . .
Passariano
Adda . .
Adrìatìco .
AUo Adige
Reno . .
Crostala .
Musone
Rubicone •
Trento, v
Panaro
1. 6^3
2. 486
2. l^i
2. Ol4
A 009
Serio . .
Basso Po
MeOa . .
Piave . .
»nff
f. tyd
I, ro7
I. 091
I. C79
u ©44
Mindó
Agùgnd
Lana *
^A]ge .
^to Po
ttètauro
Olona.
I. 618
I. 58 1
I. 440
I. 366
t. 222
T. dl22
o. 865
ò. 5^07
o. 681
4». 604
ix. Sia
Ò. ^23 (l)
(i) La spesa » carica del contribuente, che non paga
V imposta si e^ pasta la legge del censimento mita^
nese , un ventesimo per la dilazione ,
un trentesimo del pignoramento ^
un sessantesima per la rendita alP incanto dei
beni pignorati
AppUéherò la stessa regola alle seguenti imposte
limitando il calcolo al suddeUo anno f8io.'
SuUé professioni liberati
Brenta . .
Tosamento
Buhicòne .
Adriatico .
Piave
5. 9^3 Musane
5« 204 Metauro
2. 894 Adigt .
2. 697 Mella .
2. 3^0 Seria
Alto Adige Tronto
'• 979
I. 870
I. 724
f. 700
u 438
I. 397
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3a4
XIIL Scano ptoAmo dèi dazio swt eonmml.
U consumo essendo in ragion* ioTersa della 'mise«
Crostoìo . .
I. 365
AUo Po\
. — 766
Bacchiane .
I. 3o5
Basso Po 'i
-6q3
. ^ 488
Panaro . / *
i. a4*
Adda . .
Keno . . ,
I. 12B
Agogna .
• -^9*
Mincio . *
— 936
-§44
JLarìo . •
. — aio
Passariano •
Olona . «
, — 010
Sulle arti e
commercia. ,
Brenta . .
5, 65a
Reno • •
. I. 891
TagUamento .
5. ao8
Adda . • '
• ». 801
. I. 886
Aasso Po . .
3. 3o6
Serio' • *
Musone . .
a. q63
a. 854
Metaùro *
. j. ,836
Adriatico . ..
Mella
. t. 627
AUo Adige .
Panaro .
jPiViftf . . ,
a. 760
Alto Po .
. I. 610
.3. 333
Crottoh .
. ,1. Sya
Tronto . •
a. 276
Agogna .
. I. 414
. t. 4«i4
Adige . .' .
2. 188
BacMgBone
Mincio . . .
a. ta3
Larh . .
. 1. o57 ■
Rubicone . •
a. o3o
' Ohna , .
• - '93
Sulle persone a testatico.
,
Adriatico . .
7. 440
Crogiolo .
, a. 440
Brenta . .
5. 387
Tronti • .
■a. 336
Tof^iamenlo ..
5. ao4
Mincio
. a. a8a
J?£l5f o Po . .
4. 333
Seno . .
1 2. aoo
Rubicone . •
a. 933
Adige . . .
I. 8o3
^/to Adige .
■ . • • •
Bacchigìione
. I. 783
7t«so . . .
a. 889
Panaro .
I. 701
Passariano .
a. 883
Agogna .
, I. 56a
ilfc/to ...
a. Say
AUo Po .
, 1. 556
Musone • •
a. 8a5
Metauro , .
I. 547
/^ari/c . . .
a. 6i8
Lario • .
I. ao8
Adda . . .
a. 54a
Olona . . ,
' •• 99»
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ria^ 2 chiaro che ìa scarso prodotto del daxio sul
primo, è misura infaHihile della seconda in circo-
stanze pari. Mentre la popolaziooe dell'Irlanda è pfesso
a poco uguale' alla' meta di qdetla delP Inghilterra ,
I consumo in Irtànda di cose ptacéToK e ' di lusso i
minóre del defcioào di 'quèlìo delFlD]ghihert*d'. JrExeise
nel 1820 produsse in Inghilterra pifi di iy i&ilioni ,
mentire hs Irlaùdis diede poco piti di' i ^00,000 Hre
(steHine) (i).
NB, Jl testatico si pa^ava^ conit attualmente, nei
soli comuni non-murati, .
Riassunto de* termini medii , ii quale dimostra la
decres^nte spesai per esazione a carico »4ó contri-
buenti in mora nelle varie classi sociali ^ e quindi il
relativ0 grado di miseria, —
Massimo: imposta sulle persone , volgarmente .
testatico , . . - . . • . . . 3. 609
Medii impòsta stdle'arti e commercio , 1. rag
1— . ^. ,* sulle professioni liberali \ i. 44*
Minimo: -^ mi terreni , . '• . . ,1. 334
Questi rapporti generali erano noti ; qid kartno la
precisione aritmetica.
Moltiplicando in ciascun dipartimento i quattro so-
praccennati rami di spesa a carico de' contribuenti in
mora , si avrebbe il relativo grado"" H angustia dipat^'
tìmentale con esattezza maggiore. ♦' » > .
Ho dtato i surriferiti calcoli, perchè non ttovdn'
dosene traccia nelle opere degli scrittori ^ancesi o in-
glesiy dimostrano che in Italia già da piìi anni si co»
nosce più che altrove il valore degU etementi statistici
e le jonti a vui fa d* uopo attingerli,
(1) jB vero che T ercfse dèi due paesi non abbrac-
cia tutti gli stessi articoli^ e non esige in certi casi gli
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$26
X!Y. Esaltatone -reVgiosa:
sa)M;KÌo9f jQellgipsa, com« Lo provsDO i Mipcisi» di
Kaoip^^tQ e. d^' Vepabiti wW hrkbm^ 4i Welsley ^
WUQd^ . ip^to^ti in Inghilterra , di , madama Sjtu-
deim l^lla $riz9uera e neU' Àlemagoa t <k' Crociati
n^:;^!, XII, Xim 4ecolp; posi T es^li^xipae .religiosa
che passa i limiti della carità cristiana, h WÌ0ino di
miseria e d'ignoFama.
J a* 'Sintomi di ric^heT^ka (i),
I borghi ei villaggi sono eeutii ia cui si Ibbbrl-
9t^4i diritti f ma vi ha pressò a poco la sproporzione
di ^ a ta s^'si paragoifa il pr/fOpt^ degli stessi fir*
tieoU in un fmesc e nelf akro ( £tal dfi l'Aogleterre
en iSaa, pag. 1711).
Una delie ^aus^ della rniseria dell'Irlanda n t
F assenza deP suoi proprietarj : essi abitano per la mag^
gigr parte in Jntfiif/erra, dacché {dal 1800) non esi--
sl/e pik parlOfifinÉQ i^ DubUnp, La nobiltà Irlandese
ra a nufndicar^ sf (toadra i titoli^ gU impiegfii, gli
onori j e consumando in le sue etUrafe itnpingua i
4aaj incesi a danno della sua patria.
{i)V 4bkon4^Hfi3^ deUe cose utili ^ ossia atte a
soddisfare i bìfiogfìi e protrarci comodi e piaceri^
eostiiiiisce la r»pc^e2«a.
La parola abbondanza essendo indeterminata, da»
senno la intenda come vuole. Crasso pretendeva non
potersi dir ricco chi non poteva mantenere un eser-
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• 3»7
i^aoi^ pitk mani&Uuris. nd ì^o c}e? Pfiefi«||^;^9ve du3^-
jrai)o pi):i proprietaria ^ dove si.ooiisucoa mia ooia^sa di
|ÌTerì noa.nec^iaria.a chi- coltiva i campi. La fr€e
quenza de' villaggi (deoomiDauone un po'. vaga) vi^ea^
indittilta, ciofiiBL debile prectiione, /quando «i poi^e il loro
• ' ♦ ' .. ♦ _; _t
.-»«'■ •■ . . ,...•• .• -i
cUqi 0W opposto, a Mourzauk (nel Fezzan in^ B^fy'
haria) si dice ricco un uomo che mangia pane e
carne tutti i giorni. St^ vede quedc dìetanza separa la
prima^ idea dotta seconda.
Siete dichiarato ricco ad ìnterlaken ( nella Sviize*
ra ) ìjuaHdo pùssedeì& tòi capitale di i5 a ioni. '/ftt'^«
9ki ; a'LaùigtbruMi che g^ è vicino ^ beiséa H <ai4»
di ^U0Sit4t somma* Tutto ciò che non è fahbrÌQa^^ ì^
paese £^ tutto ciì> che ^on (ly^te raqQpUo vqì sfosso, j^h
iyi^ segno ^ ricchezza e di lusso. Le case o le capan^
ite Coperte 'dt tegélè procurano qualche considerazióne
e fama di rieche^ta' ai' lor» proprieàarfj sop^attùm
se le faoei(fte sono deoohzte di fkiture e d* i$orìaa4^
e le finestre hanno grandi vetri {Simond^Ypy^gitet^
Siùsse, t. I ^ pag, !i38-239 ),
Ne* cUmi temperati ^ almeno alla pianura j i tettt di
paglia^ spno sU4onfi\di /M^i^e^ \ ali opposto ,n^ Jf^rd
al di 'là- del 69^ gfWP \ ^\ l^.fi{^*tifne^ .^^l\ i-^gW¥^
eheyl^i producono, ^nqn.£^ng(»^.a^ malurhà y i tetti di
aglìq ;sQno prova di^.j^cdi&iza^ecc^ ( f^edi' il, lìvkàvg
i'ospetto delle scieoze econoa^iche, t If^^ pag, S^-^J^
Accennata V estensione variabile deW idea rspp^r
sensata dajLla parola^rìcohexzsi j aggiungo non, diversi
asfumere la ricchezza dalla rendUfi in denaro ^ ^wi
dalla somma d^lle utitità che si può procurare con
esso. Un Fr(incese con 20^000 lire di rendita è così
ricco in a^sa siui come un. Incese con 1 00^00 netl^
suo isola 9 atteso V alto prezz^, delle cose in JngiÀlr
terra. . , .^^ .
g
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3i8
i^trmérò a fronte deBa cstendoiM tupevfidah ; «òpra
cui sono '^arsi. Restando gK stetsi questi dub "eKl^
meiìtfy la frequenza dè'Villégfgi è' sintomo di magporé
ricehezKa se it paese é'montuoifo (i).
' Nóh essendo sempre tiotì i due sudd^' demetitr ^
i viaggiatori acoennaoo la frequenza de' borghi o vil-
laggi, dicendo: si incontra un borgo ogni quattro, o
chiqua miglia, una città ogni otto o dieci, eca ())•
II. Ciuini di oamp^ig^*
Siccome air uomo. costantemente occupato a pro-
curarsi i ^ezzi.di sussisterne,, pop, è possibile di ^
«tape te dolcezze della cadente .estate fuòri delle mum
in cut abita, perciò i casini di campagna diilioetraM»
dke v' ha ' cittadini che possono vivere seùza asstante
lavoro giornaliero^ od ^Imqno'sbn prova che esistet-
tero nel paeset capitali non atoesiarj all' avdameoto
dell'agricoltura, delle arti, dd commerci^ e éon.eui
tpie' casini furono costrutti (3). > . '
^^ {i) Si concejnsce quàkhe ùted dèV industria e delia
ricchezza della montuosa provincia d! AWeàet {nella
ifpagna) aBorvhè sì ri/leUé che non oltrepassando la
Sua lunghezza i8 le^e e la sua lar^ezza x5 ^ \d si
tónidào Ì5j vìUaggi^ 72 borghi j una dita é 70^000
abitanti, ' »
(1) jiUa distanza di sole tre leghe da Glasgow ^
sorta una nuova città mani/attrice che cont^ 479<><>o
abiterai ; è questa la città di Faisley ^ e siccome men^^
tre cresce%^a Paisley andava cr6stendo la popolazione
di Glasgow j perciò la nuova esisGsnza ai qUélla k
sintomo della ricchezza di questa,
(i) Tira tutte le prwincie della Tartaria indipen-
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3^9
IH. 'Numero detta bestit presso i popoU pastori.
In generale i popoli pastori misui^Do la lore for-
tuna' dal numero delle capre, delle pecore, delle vac*
Ebe^ de' cavalli, ecc. N»lla LappoDÌa, una famiglia che
pocsegga 3oo renni ^ non è né ricca, né povera. Ella
pu^ 8i]ssÌ9fere, uccidenda, sema che ne soffra il sno
gregge^ làfili «aniifiall quanti gli ^ono necessari per nu*
trtrai e farsi abiti, stivali e scarpe. Ella 'pnò anco prò*
enràrsl un poco di farina, acquavite e tessuti di lana,
ìdando in cdttibio corna e pelli di rénni, grene ò pre-
éentt ia pia celeère e ia pnt fertile si h tpielUr di Sogd^
così denominata dada riviera che Pattraversa. « Si può
«' 9ia^are, dièe Ehn-Buakat, per atto giorni nel paese
m di Sogd senza uscire da un giardino delizioso. ViU
m hfgi da tutH i lati j éaùtpi ricchi di messe j fecondi
m i^rtierì ^ case di campagna y igiardiWi , prati ^ ru^
k àee^'the li tagliano, serbatoi et acqua ^ canaXt ^
« tolto vi póne sotf occhio il quadro ' delP industria
M e ri0ùhezza dei paese » ('Mme-Brun^ Précis de la
^éo^aphie ^ f. ///, pag. S17 ).
Nel paese di Gallesi i villaggi e le case sparse per
Ir campagne firmano lo sguardo dèi possederò per
la toro ìSùrprendènte hinndhezta ^ i cammini ^ i tetti e
fin le pietre della madore strada che conduce alle
cascy vengono rimbiancali. Ciascuna famiglia ha le sue
rose^ le sue madreselve , il suo ceppo di vite^ il suo eie
gante sènUero coperto di ghiaja che conduce alla porta
Questa- amntioner genera , estesa ad o^Ui di sem»
piice piacere ^ se non di lusso ^ è certamente un in*
ditio di co^nodo e di urna situazione serióre alla
miseria. ^
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33o
parate. Una fiunif^a che possegga too reimi tola*
mente, non è sicura di non morire di fame (i).
IV. Ifumero degU schiavi e simili persone riguardate
Ofme cosa, presso i popoli barbari^ semibarbari j o
non anco inciviliti,
a) Numero deffi schiari. I Russi misurano la. li»*o
liccheua dal aumerp degli scbian che coitivapo i loro
campi ; si fa tuttora uso della stessa base in America^
b) Numero dette moffi. In una ti4bi& africana dettii
Betjofana, allorché il greggie é cresciuto alquanto,
r uomo pensa ad accrescere la sua (amiglia col {>t*en-
dere una seconda moglie ^ la quale è obbligata oom«
(l^ Buck, Voyage en Norvège et <nl«apoaie, /. IT^
pag, i5i.
Un Goalas o vaccaro di Madl^ou-Girij iribU.delt
V Indostany per potersi dir ricào, deve possedere 4ftoo
vacche s ìo. bufoli femmine^ 5o pecore^ ^oQfi^re^ed
un numero di buoi ba^^tante per tre araùi, . .
Un tal uomo guadagna loo pagodas aiCwgno^ oi
sia 33 lire sterline ^ io seeUini e died denari ^ senza
coniare U pagameniò deW imposta e la e^sfiurnza
della sua famiglia. Il suo vestito , che ùonmSe iu w/u»
schiavina ^ costa quasi nuUa. Egli iat/n^ga una p^rtfi
del suo guadagno a procurare uno stabilimento ai
suoi figli j matrimonio alle /%& ^ ed in pratiche re*
ligiose» V adorno viene ordinariamente sepolto ^ e in
questa manièra molto deaero va perduto , fiacchi
quando gii uomini invecchiano^ e rimbambirono ^ fi-^
menticano dove nascosero i loro tesori » <; sovente
muojono senza averne svelato il segreto ( Apoalcs des
voyages, L XIX, pag. 206 1
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33i
la prima ad erìgere una casa ed una stalla per le
pecore e le faedtei e pirparare mb giardino; quindi
una teTMi e C04) di ae((uko. Peroìò il cuoiero delle
mogli 9 «be non s^ole oili'epasMwe. le quattro , e dt
rado giunge a dodici 9 neoada U Munero delle case^
pecore» vaccbe, non oba de' giardini del padrone^ àxA
la aua ricchezze.
e) WumerQ delle fii^* Preaio i popoli barimn , il
padre della figlia invece di d^e la dote, riceve un
pagamento , e rigorosamente vende la - figlia come
vende la vacca ^ quindi neil' iiola di Timor , dove il
padw rioeve denaso e bealiauie per ogoi figlia data
in moglie, si valuta la di lui ricchezza in ragione delle
sue ragasze.
. V. Regoiarità, iolubntà, comodù negU edSfizfj
e sinunenA pel tdtto.
Al pimlo jQQD h» ddinibilo in cui coaMiMia la ric-
ehesza :
i.^ Le ease soi*gono a più piani , dove i terre-
moti, e le altre cause apceimate alla p^g» 3 io non sì
oppongono ;
- 9.^ Gli stranienti per V tiso del vitto si dirozzano ;
si vede comparire la terraglia ad un'immensa distanza
dalla porcellana^
3.* Le sti*ade diveggono men sucide e men tor-
tuose {i)i
{\) Le commissioni per reitifkare le strada delle
tiùà e dirigerne t ornato j non si scorgono che in
paesi 0win%ati neUa eiptlizsktzione e moUo distanti dai
confini della miseria.
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33a
4^ Le femigUe occupano più d'**im« stanza ,(i).'
Le casa ^' pacnant deH'H«Ì3Ìiig ( Sfocia ) non la*
•ciano nulla a desiderare dal iato della sùUàUà e co*
meditai ▼! sì veggano soventi g a io sltanca,- pulite
e tìdondaati di dioIhIì, benché sémpUcisBioii; presso
i ricchi -si trova orAnarìamelite una* camera piena di
biancherìa e d'abili, ma in maggiore copia di quel
ohe potrebbe u^are una famiglia in u6 secolo (3).
VI. AbiA più che sufficienti rdativamente al clima
indosso alla plebe.
Ne' dimi èemperati finisce la miseria relativamente
(i^ Allorché legamo che nel XI J^ secolo il Po*
desta di MHanp pr0ibì ai MUan/esi xf abitare in pia
di IO persone in iuta slanza, abbiamo una pswa
della miseria di que* tempL
^(2) Anaales desrvoyages^ t. XI, pag, 3a^
A Deunas^ la più piccola tasa ha tre condotti
d^ acqua, iuno pef la cucina^ t altro pel giardino j
U terzo per le immondezze^ Welle case ricdUssime si
passeggia sid marmo y si vede da tutd i tati brillare
[^alabastro ecc.
Ifelie prowuie S Ancona fleW isola del Madagascai^
trovasi sopra alùssima montagna la città di Tananai
Arrivou j residenza del re : le case coperte di paglia
sono suddissime ; i buoi e le pecore vi sono racdiiusi
durante la notte ugualmente che gli altri animali do^
mestici j il letto del padrone h un meschino cOnik,
alto sopra terra 5 a 6 piedi ; di sotto è la scuderia.
Le case de^ ricchi sono quasi ugualmente costrutte ;
se non che , più un uomo è riooo o |K>tente^ più il
suo letto a' alza da terra, ed e necessario salirvi con
una scala ( Anoales des voyage», t XIX ^ pag. 9^ )•
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3»
III ▼estile , tIòTt I»- classe i ocia{« che ricera la minima
mercede giornaliera, 1' agricoitore'y si presenta, non la
domeaiea «olam£iite, ma tutti I giorni delt'anno, noQ
quando viene alla citiii, ma quando labbra ne' cam<«
pi, si presenta, dissi ^ eon scarpe o sttvaK, calze « cap-
pello, abito e giubbone. E siccome nelfe carrnpagne le
mercedi sono ordinariamente uguali, quindi visto il
vestito dt padù africaltori, avete ^visto quello di tiAli.
IMle città dove le mmedi sono più ineguali , ba-
sta osservare f abito deUa dassi piii basse, giacché là
mancanza di cenci ef Pabifo di panno jne^kwokj ieg^
giero e caldo nel tempo stesso j indosso mUa plebe, vi
h ^ranàe che dal lato del vesdto la miseria non
esiste. Del resto i numerosi fabbricatori e i venditori
di sto£fe mediocri, di tele casalinghe, di cuoi- comuni^
sono documento che Tuso ne è generale.
YIL Idem «eJle eUuii .medie ed alte della eoeietà*
Le ricchezze delle classi sociali , medie ed alte , in
due diversi Stati, possono essere misurate dai prezzi
de- panni più fini e delle stoffe più dìlicate che si
veggono esposte nelle botteghe de' roeroanti, suppo-
nendo uguale il numero di questi, ed uguale la po-
polazione. Nel XII secolo non si sarebbe scostata dal
vero ia seguente proparaione: sta la rìcchesaa deUa
classi alte di Venezia alla ricchezza delle classi simili
ia Milano, ed a quelle delle stesse in Firenze^, come
il valore del velluto di -cui comparivano vestite le ma*
Irone veneziana, al valore del piffwlato e lino bianco
in cui. erano avvolte le signore milanesi, al valore del
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334
grosso panno scsuflàtto the fotmawx Passai streita
gonnella delle donne fiorenline.
Del resto [(ireMo i AìveMÌ f>epoli sì iobontnmo di«
versi mòdi di misurare la rioghezai , benckè quasi
tuHtti ti ridacaao ad apparente abbdgliaMi gtt altrol
sguardi i ma i>ra sisiie persone ss'eonoentrano, anrai
Sulle cose aUe persone estranee^ il Ivssa d'^un tvroo
si & vedere nella sua pipa^ e sì donno pipe da ao a
Soyooo piastre^ snlln sella del suo cs/nlio coperta di
lastre d* argento é talora spats» di piètre preuose ^
dopo la pipa e il onvaHo, la ridcbeatti ii nostra vetln
lazze da caffi.
Non la vista solanrantev ma si A volalor abballare
anche V adito, e ii^ Croazia il liisso degli uomini
consiste 'm dieci o dodici aneUì d' aineaito che attac-
cano al lato destro di vm abito di scarlatto, di modo
che andando eccitano un rumore singolare e poco dis«
simile da quello de' sonagli d* un aoHare da cane^
grandi bottoni d'argento sono ivi ugualmente segni
d' opulenaa (i).
^i) Ànaales des voyagés , L. Vili ^ pag, 38-3g.
Le gemme ^ V oro , 1 argento che brillano sul ca-
po , sul petto > tra le dita delle doane , oflre d'esser«
Heneraknente siatoaK» di molatila, g^ch!ó provano
che t affkùone nutriiak e patema prevale sul desi'-
derìo £ consumi personali (snno^ acquavite , giuo»
chìj ecc,)y sono sempre fondi di riserva che^ in caso
di bisogno j si Convertono in denaro al monte di pietà.
Se non che chi dimentica che la realtà ^ sempre mf*
nai-e deW apparenza^ può essere ingannato da questi
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335
VIH. Cihd (utmeo.
Questo sHitoino di ficchezca , prineipalnaente ne'
paesìr agricoli (i), preseula ire norme di gradatione :
a } QuaUià della camej ì diversi prezzi delle carni
di castcato, TÌtello, manzo^ ecc., sono esatta misura (a)»
b ) frequenza del consumo^ due o tre volte al-
l' anno, al mesey alla settimana ^ al giorno (3).
segni j {fuindi nelle isole greche si veggono donne che
portano anetU di dooo pitutre ^ mentre non ne hanno
iSo di rendita (Annales des Toyages » t //» p. i49 )•
iì) A Poulo-lfiasj isola situata verso la costa ocS
ci dentale di Sumatra j i piattelli sono appesi alle travi
in nicchie di vimini j e se ne contano più centina/a
nelle case j ad altre travi si attaccano gli ossi mas'
sillari de perei uccisi ne* giorni delle grandi solenni*
tà ^ il numero de* piattelli e de^ ossi serve ivi a m^-
isurare la ricchezza (Noovellès Annales des voyagesj.
u XIXspag.i6Z).
{*)) I tanti montoni che si ^mangiano in Francia
'unitamenie ai pomi di teKta^ sono certamente segni
di ricchezaa , ma non di grande ricchezza.
Sessanta anni fa non si mancava quasi che carne
di vacca a Glaseow; attualmente quasi soltanto car-^
ne di bue.
f 3) Sono mille gli esempi di queste progressioni j
indicherò i gradi pik rilevanti:
'•^ ^ 9P^ de^ paesani di Eiesengehirge ( montagna
della Boemia ) vivendo nella piU stretta indigenza j
non veggono mai comparire carne sul loro desco (An-
nales des voyagesj L XVI ^ p. ni j.
2.^ / paesani egiziani che amano passionatamente
la carne e la grastfia j non giungono ad ottenerla
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336
e ) Quantità indwiduakj m wppoae die U consu-
mo giornaliero della carne per testa sia in Francia ,
•noie ..•,,...«.•.••.( i;i
. ; . » . loglìilten»^ S
............. iVmeripa 4
CL Doti ( valor medio dette) nette varie classi sodoB.
Siccome le doti, dove le leggi nop vincolalo il
potere che deve darle, sogliono essere preporzk>oàte
alla quantità del patrimonio , perciè riescono éegno
di maggiore o minore ricchezza ne' diversi Stati.
fuor che ne'' giorni più solenni j e* eid solamente isik
agiati ( P^olney^ Voyage en Syrie ^ t i, p» iSa^féS).
i»^ Del dipartimento del Gers j dke Drakt che
t agricoltore mangia carne di- beccheria o pollame
solanècnte una volta ni mese ( Mémoirea d^agricuUure,
L 11^ pag 497 ). • .
'4*^ Dureau de la Malie accerta che il montanaro
francese nel Bocage Percheron mangia carne di beo
cheria o porco scUfU» tre volte alla «etlimana ( Nou*
veiles Annales des voyages, L. FIIs pag. 4^*4^7 J{
grado d'agiatezza superiore qi voti del bwon Enrico
IV che desiderava la carne al paviano urna volta alla
setlinuma , grado d^agiatCTOa prodotto in parie dalla
rivoluzione,
5.^ // Lappone ehe abita sulle montagna , piU rie*
co di quello che pesca sulle sponde marittime^ man*
già carae di renni due volte al giorno j e circa una
libbra ( d* once i6 ) per testa ( ^uch ^ Voyage. en
Noi*vège et en Laponie » r. II, pag, i5i-i5ii ).
6.® L* abitante detta Stiria^ cAe si può dire rotto*
eato ai pia allo grado detta ^UottQneria^ mangia
carne cinque volte al giorno ( Ànnales des voyages ,
t. XIX , pag. 9^ ).
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337
Dove le doti sono cotisuite in ragione del loro va-
lore dall' imposta sui contralti che noi chiamiamo re*
gistrg y è facile conoscerne il valore annuale^ il quale
dtvùo pel numero de^ matrimonj , presenta basi di
confronto pe' diversi paesi ^i).
X. Successioni ed altri atti civili.
Sìntomi ugualmente sicuri di maggiore o minore
ricchezza si possono dedurre dall' imposta sulle suc-
cessioni , vendite , donazioni , af&tti , livelli ecc. , dove
sono soggette al sopraccennato registro; del quale
sintomo volendo far uso^ come termine di confronto
cogli/ altri Stati , fa d' uopo esaminare ( il che è co*
mune al confronto di qualunque altra imposta ) se le
quote di pagamento siano ugualL TI detto sintomo si
(i) Dicendoci gli storici che nel XIII secolo la dote
in Milano era di lire io comuni^ o al più loo (^/m-
ratorij Rer. Ital. Script., t. XIlj p, io34'io35)^ non
possiamo concepire altissima idea delia ricchevza dei,
nostri antenati s anche avuto riguardo al maggior vor'
lore di quelle lire nelT accennato secolo a fronte del"
r attuale. La dote di quelT epoca non era gran fatto
maggiore di quella che danno al presente le prind^
pali famiglie Groenlandesi , la quale si riduce a due
abiti , una lucerna ed un coltello ( Catteau j Tableau
des Etats danois , /. /// , pag, 1 1 a ). Anche i primi
secoli della Repubblica romana non presentano docu-
mento di gran ricchezza , se vogliamo giudicarne dalle
doti , giacché quella che ricevette dal senato la figlia
di Scipione^ non oltrepassò gli ii^ooo assi equivor
lenti ad 812 fr. So e.
Filosof della Stat.j voi. IF. 22
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338
è il quoto che risulta dal. prodotto deU imposta di-
wso pel numero degli obitantL
XI. Valore de terreni e relatis^e imposte.
Dove esiste censimento regolare, le estensioni ter-
ritoriali divise pel rispettivo valore , che lix Lombar-
dia si dice scutato , dal numero degli scudi che lo
rappresenta , dicono con precisione i relativi gradì di
ricchezza. Dove non esiste censimento , i valori mas-
simo y mediò y minimo dei terreni simili risultano dai
contratti che giornalmente si eseguiscono , corrono
per la boQca de' sensali , si sentono confermati dalle
persone pratiche del paese , ecc. Sono sempre ì prò*
dotti che nel commercio ottengono maggior valore :
servano o no di alimento o di combustibile all'uomo
questi prodotti , dissi , sono la norma per misurare
la IKcchezza. Neil' isole Bermudi , per es. , i ginepri
arborei,* con cui si costruiscono bastimenti assai leg-
gieri che servono al cabotaggio tra gli Stati-Uniti,
r Acadia e le Antille , essendo V unica ricchezza , sì
misura quella degli abitanti dal numero de' ginepri
che posseggono, ciascuno de'quali è valutato sul luogo
una ghinea {i^.
XII. Prodotti delle imposte sulle professioni UberaU ,
sulle arti e commercio,
I prodotti di queste imposte vogliono essere divisi ,
(i) MichauXy Notice sur les ìles Bermudes , ne^
Annales dù Museum d'histoire naturelle, /. FUI ^
pag, 356 e seg.
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339
non per la popolaftiooe» come sì usa da più scrittori^
noia pel numero di quelli che le pagano e rappresen»
tano la ricchezza media delle relative classi : così^ per
es. 9 fu nel 1810 la ricchezza degli esercenti profes*
sioni liberali nel Tagliamento a quella degli stessi
dell'Olona come i3 a Sj, Queste imposte rappresen-
tano ricchezze reali, perchè ricordano le forze Intel*
lettuali necessarie per produrle ^ per es. , la scienza
pratica degli ingegneri inglesi é la. causa degli im-
mensi progressi seguiti nelle arti meccaniche , nelle
macchine a vapore , nella costruzione de* canali , dei
vascelli ecc. Senza buoni ingegneri non è possibile un
censimento equo e regolare che ha tanta influenza
sullo sviluppo della ricchezza, come lo prova la sto-
ria economica della Lombardia, ecc.
XIII. Comodi privati , i.* base cavalli.
I comodi possono essere generalmente rappresentati
in due maniere :
Dal numero dé^ cavalli diviso per la popolazio"
ne^ esaminando lo stato delle cose nel i8ia si è
trovato che sopra 100 individui si contano in Inghil-
terra 16 cavalli , e in Francia 7 , cioè meno della
vmetà. Dove esiste l'imposta sui cavalli e le vetture,
questi calcoli sono facili. Invece di confrontare i ca*
valli colla popolazione si può confrontarli coli' esten-
sione territoriale ; così , per es. , il professore Sultchs
numerò nella Galizia occidentale i3i cavali per mi-
glio quadrato (i).
(i) Acciò il giudizio risultante dal rapporto tra i
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34o
2.' Agues servi.
Dal numero de servi. Generalmente parlai^do, chi
si fa servire da altri è più ricco di chi si serve
cavalli e la popolazione ne' diversi paesi non riesca
fallace , fa d^uopo ricordare i seguenti riflessi :
i.*^ A. misura che è più estesa la nav'igazioiie in un
paese, minore é ilbisogno di cavalli. Questa circo»
stanza dà un vantalo aW Inghilterra^ nel confronto
colla Francia j giacché sebbene la prima abbia una
navigazione più estesa , ciò non ostante il numero dei
suoi cavalli è pia che doppio di {quello della Fran»
eia y avuto riguardo alla popolazione.
2.° A misura che cresce il cattivo stato delle stra*
de cresce il bisogno di carrozze e di cavalli : in sif
fatte circostanze la copia di questi è richiesta non
tanto dal comodo qwinto dalla necessità. La popola*
zionCf per es, y di Tangarog non oltrepassa i 6000
abitanti y' e vi si contano pia di 4oo vetture ^ droskis,
calessi , ecc. Questi due elementi darebbero ' per sé
stessi una grande idea dei comodi di quella città ; ma
riflettendo che essa , come tutte le altre della Russia
meridionale j non è lastricata y si scorge che il biso»
gno vuole la sua parte.
3.^ Lo stesso numero di cavalli j essendo pari le
altre circostanze ^ e sintomo di ma^or ricchezza^
dove l* uso ne e colpito da madore imposta : è il
caso deW Inghilterra a fronte della Francia. Non
costa molto neW Alto Canada V avere un cavallo j e
si può andare a cavallo e correre in cabriolet , senza
essere obbligati due volte air anno di presentarsi al-
P esattore , come nella Gran Bretagna ( Nouvelles
Annales des voyages^ t XVI ^ pag. 346).
4.* Sono sì comuni £ cavalli a Buenos'Aires , che
i poveri stessi chieggono la limosina a cxwallo , senza
che ifuesta circostanza distolga dal soccorrerli.
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34!
da se s^sso. Ma se per indicare la ricchezza de' di*
versi Stati preodiamo come norma assoluta il numero
de' serri , cadremo in errori enormissimi. Dove le ric-
chezze sono accumulate in poche fiimigiie , il numero
de' servi è massimo; Quando la servitù oltrepassa
if^o della popolazione y è pilii sintomo d' ineguale
riparto della ricchezza che della ricchezza reale (i).
XIV. Comodi pubblici.
Tra i sintomi di ricchezza, desunti dai comodi pub-
blici, SI possono annoverare i seguenti:
(i) Un ricco Inglese orna vedersi circondato da un
^ centinajo d* artisti j un ricco Spagnuolo da un centi-
najó di servii quale di queste nazioni debF essere più
ricca , giudicandone da questa circostanza solamente ?
Il duca éCArcos j che morì nel 1 780 , manteneva j a
titolo di servitù j 3ooo famiglie: queste famiglie o ser^
vivano il duca^ o avevano servito i suoi antenati ^ o^^•
vero i suoi parenti od aUrì da cui aveva ricevuto erC"
dita. Supponete 2900 di queste famiglie cambiate in .
famiglie a artigiani fabbricatori delle manifatture che
il duca traeva dalt estero j e ciò che diciamo del duca
d? Arcos diciamolo di tutti gii altri grandi di Spagna:
in questa supposizione la nazione spagnuola avrebbe
guadagnato in ricchezza ed in moralità.
Pria deir invenzione de* doppieri (XFII secolo)^ i
servi distribuiti per le sale tenevano in mano le torce^
mentre i loro padroni cenavano o trastullavano. Dopo
T invenzione de* doppieri , wia parte della servitù si
é occupata a fabbricarli : i signori pagano aW artista
quel denaro che pagavano al servo. Il numero dei
servi è scemato j benché sia cresciuta la ricchezza della
nazione. È dunque exndente che il numero de^ servi
è sintomo di ricchezza sino a certo punto ^ diviene sui"
tomo Jallacc al di là.
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34^
i.*^ IJiacrts.
Le carrozze d' affitto che si trovano sulle piane f
pronte a servirvi ad ogni istante , e che i Francess -
chiamano fiaeres.
a.** Le barche corriere.
J mezzi di trasporto per acqua ad og/ù ora del
giorno. Dalle principali città dell' Olanda parte ogni
ora una barca , e il loro corso è regolato in modo
che all'istante o poco dopo l'arrivo ognuno può rim«
barcarsi e proseguire il suo viaggio a piacimento (i)«
3.? / portici pubblici.
Siccome in ogni paese v'i qualche elemento inco-
modo alla salute, vento, pioggia, sole, neve, ecc., e
ne' luoghi più inciviliti vi sono uomini che abbiso-
gnano di ritrovarsi in luoghi frequentati per parlare
d'affari^ quindi i portici pubblici presentano un'uti-
lità assoluta, cioè applicabile a qualunque paese
qualunque ne sia il clima.
(i) Tutte le barche sono numerizzate e inaggiantf
per tomos non si dà mai caso di ritardo per qual'
siasi ragione. Mentre dalt Aja ad Amsterdam non si
pagano meno di ao fiorini andando in vettura a due
cavalli , basta la decima parte in barca. Questa prò-
porzione è presso a poco applicabile a qualunque al*
tro viaggio die si intraprendesse nelV intemo del re-
gno ( Galdij Quadro politico dell' Olanda , L II ^
pag. aSo-aoa ).
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Hi
4.^ / pubblici passeggi.
Procurando riposo all' animo, e dalle penose ^om*
binasioni distraendolo^ i pubblici passeggi risiabili-
scono nella sua integrità il principale elemento pi*o<»
duttore della rìcchcua, il pensiero. I Francesi sono
solleciti di stabilire nelle più piccole città un corso
pubblico per soddisfare il bisogno di mostranrisi e
conversare, bisogno assai minore nella Spagna], mini-
mo nel Portogallo.
5.® / pubblici bagni
Tanto più utili, quanto più il paese e caldo, i pub-
blici bagni, oltre d' essere un comodo , preservano il
popolo da più malattie, il che vuol dire, diminuzione
di spesa e perdita di tempo (i).
6.^ Le strade larghe e diritte.
In più città greche le strade sono sì strette , che
un cavallo non vi si può muovere comodamente, ben
lungi che vi si possa girare in cocchio. Le strade tor*
tuose, oltre di far perdere a tutti i cittadini qualche
ora di tempo al giorno, facilitano la propagazione de- .
gli incendj e la fuga de' ladri fi).
(k) Pih di 800 pubblici bagni si contavano sì nel-
V inumo che nel circondario di Roma al tempo del-,
gii imperatori' j v* erano stanze per gli uomini e per
le donne ^ tutti i cittadini potevano parteciparne ^ si
dava al custode una tenuissima mancia, ma i ragazzi
non pagavano nulla.
(a) NeUa Svizzera il viaggiatore pedestre e le don-
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344
IV. Piaceri.
Il consumo di merci non necessarie né al soddi-
sfacimento de' bisogni fisici ^ né ali' uso de' comodi
privati o pubblici, costituisce quella somma di piaceri
che la statistica considera come ùntomi di ric-
chezza (i).
i.^ Piaceri fisici,
( Consumo di merci coloniali )
Sotto il rapporto de' piaceri fisici, il consumo dello
succherò^ pari essendo le altre circostanze, può dare
un' idea comparativa delle ricchezze de' diversi Stati.
Si suppone che il consumo dello zucchero sia come
segue, per testa:
ne che vanno al mercato , trovano . di distanza in di-
stanza^ lungo le strade , dti sedili per riposare ^ e
sopra questi una trave orizzontale ad alttzza conve^
nevole j onde deporvi il fardello che qué montanari
portano sulla testa y talvolta una fontana per disse-
tar s^ stesso e il proprio cavallo j questi comodi sono
pih indizj d* umanità che di ricchezza.
(i) Per es, gli appartamenti degli Olandesi alla
Guiana, tutte le mattine vengono fregati con succo
di Umane : questa lavanda odorosa diffonde soave
profumo^ il quale per altro contrasta coir odor di
pipa che non meno esattamente si diffonde tutte le
mattine o tutto il giorno.
In dascuna casa di campagna i Romani costruii
vano ordinariamente una torre , e nel suo piano sU'
periore v* era la sala destinata al pranzo j affine di
procurare ai convitati , mentre cibavansi , il piacere
«P una bella vista (Plin, ^ Epis. II , 17 ).
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345
Francia, liU>. (d^oacie 16 ) 3 1/2
Inghilterra 9» nS
Stati-Uoiti d' America . . » 3o
Altrì Stati d' Europa ...» a a 3
Acciò il giudizio relativo alla ricchezza sia esatto ,
conviene moltiplicare la quantità consumata col va-
lore corrispondente in ciascun paese (i).
(i) Supponete che in due paesi ... A B
sia il, consumo per testa .... Ub. 5 io
il valore alla libbra .... soldi 3o i5
La ricchezza desunta da questo sintomo
sarà uguale doè m iSo i5o
Il consumo del thh e del cqffh somministra indizj
ugualmente sicuri. Da 3o anni in qua V imposta sul
thè h alzata in Inghilterra dal i3 al loo^ e ciò non
ostante il consumo non ha cessato di crescere j se
prestasi fede ai rapporti officiali^ egli giunse dal 183 r
al 1822. a Un ster, 22,461,592
e nel 1823 sorpassò i m 23^ooo,ooo
PVarden dice della New-^Fersey: agricoltori earti*
giani j ben vestiti ^ ben nodriti , bevono giornalmente
come i ricchi il loro thè e caffè ("Description statisti-
stiqne des Etats-Unis d*Amèrìque , t, II j pag, 234/
• Mentre il consumo del thè e del caffè è negato ^
V agricoltore ne' terreni più fertili del piano lombardo^
lo ritroviamo in alcune parti della Svizzera ^ dove aU
tronde si incontrano gli estremi gradi della miseria,
tf II popolo del Vignoble ( cantone e principato di
€t Neuchdtel) fa ordinariamente quattro pasti algior*
€€ no , dice Picot j e ne fa cinque al tempo • dei
t€ grandi lavori', egli beve allora vino a tutti i pasti ^
(t la sua colazione consiste in caffè col latte j egli
tt mangia carne a pranzo j pane ^ formaggio a me.'-
« renda, zuppa con legumi a cenaj il suo pane
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346
i/ Piaceri morali.
( Teatri }
Vogliono essere qui annoverati i teatri , de' quali
gli elementi economici , relativamente al pubblico ^
sono:
a) l\ valore de' biglietti serali nella platea , ne'
palchi^ nelle loggie)
b) \\ numero medio de' concorrenti , risultante
dalla dispensa de' biglietti serali j
i; ) Il numero delle rappresentazioni all' anno.
L' alto prezzo che ricevono i cantori e i ballerini ,
dimostra grande concorrenza^ giacché fa d' uopo che
r impresario si rifaccia della spesa: non conviene
m e un misto di segale e di frumento ^ g&* agricoltori
m delle montagne si nutrono piU sobriamente'^ ma i7
ff coffe col latte e la carne non sono loro giammai
u stranieri. Il prindpalo di Neuchàtel deve questo grò*
tt do di ricchezza alle manifatture •> ( Statistique de
la Suisse, pag, Si^SZo), La quale asserzione è con'
fermata dal seguente prospetto :
In Inghilterra la tassa
de^ posteri ne/ 1 8 1 1 ^anno di guerra) ! 8a i (anno di pace)
in ^contee
dedite alVa-
gricoltura fu
per testa fr, 2^ . . . . , fr» m
In 9 contee
dedite alle ma»
nifatture . fr. 11 fi* io
In Londra la tassa pe* poveri non giunge alla metà
di quella che si esige nelle contee più agricole {Dupin^
Discours , /. II j pag, 177-178 ).
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347
però diroenticare iq questi calcoli che più volte le
casse pubbliche fecera pe' teatri generosi sacri&) che
non fecero per gli ospitali (c)«
Z.^ Idem.
(Danze)
Mentano d' essere citati i balli inglesi ne' quali si
unisce talvolta il piacere all' utilità, giacché ottengono
V ingresso soltanto quelli che si presentano vestiti di
stoffe nazionali: I' attestato del fabbricatore costitui-
tuisce il biglietto d' ingresso, (a)
(i) Altro modo d^ annunciare la concorrenza ai
teatri , meno esatto deW antecedente , consiste neW ad-
durre il prodotto grezzo di ciascuno ^ come sogliono
fare i fogli francesi. Dalle somme esatte in ciascun
teatro di Parigi nel 1820, dai giardini pubblici e dai
panorama j risultò la somma di 5,300,489 ^r.^ la
quale divisa sopra ySo^ooo abitanti circa ^ si riduce
a j fr, e ^6 e, per testa j somma tenuissima che non
basta a spiegare la causa per cui un terzo di Parigi
va a morire aW ospitale.
Allorché Alessandria fu presa dai Musulmani^
possedeva bagni pubblici 4^00 j teatri e luo^i di pia-
cere 4oo«
(2) In questa maniera , mentre i ricchi si divertono,
crescono le occasioni di lavoro per gli artigiani, e
quindi scemano gli aggrav/ delle casse di pubblica be^
nificenza.
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348
Elenco de^ oggetU ili comune consumo^ e de i/uali
lo statista deve indicare i prezzi massimi e minimij
acciò dal confronto di essi coi salarf risulti il
grado di povertà o di ricchezza popolare
Fitto.
Pane dì frumenio, segale, grano turco e mistura.
Carne di bue, vacca, vitello, castrato, porco sa-
lato, capretto.
Pollame. Pollo, cappone, gallina, uova.
Pesce salato. Aringhe, acciughe, sardelle, merluzzo.
Latticinj. Latte, burro, formaggio.
Frutti. Uva, castagne verdi e secche, noci, pesche,
olive, melangoli, limoni.
Minestre, Riso, cavoli, legumi. '
Pomi di terra
Condimenti. Sale grigio e bianco, miele bianco, olio
d* ulivo, zucchero.
Bevande* Vino, birra, sidro, acqua vi te,, aceto, thè,
caffé.
Alimento pei cavalli. Fieno, paglia, avena.
Allog^o.
Materiati minerali per le case. Sabbia, calce, gesso,
mattoni, tegole, tubi di terra, pietre dure e tenere,
marmi, piombo, ferramenti, vetri.
Materiali vegetabili per le case. Quercia per travi
e per asse, abete per travi e per asse.
Giornate da muratore e da garzone.
. Combustibili. Fascine, legna dolc^ e forte, carfoon
di legna dolce e forte, carbone di terra, carbonethu
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349
Luce arti/ldale. Olio da ardere, fcandèle di sego e
di cera.
f^asi per la mensa. Majolioa, yetrì, terraglia.
Biancheria da mensa e da letto.
.Salano o casto d' un servo o d' una serva.
Affitto annuo d' una stanza.
Mobili. Un tavolo, uno scanno, un oomò.
Prezzo deir acqua ne' paesi che mancano di pozzi'
o cisterne.
Vestito.
Materie grezze e vegetabili. Lino, stoppa, canapa,
eotone.
Materie grezze animali. Lana , gaiette, pelli di bue,
vacca, vitello, pecora, cavallo.
Filati. Lino, stoppa, canapa, cotone, lana, seta.
Tele di lìno^ stoppa, canapa, cotone.
Calze di lino, stoppa, canapa, cotone, seta.
Manifatture di materie animali. Scarpe, stivali, cap-
pelli, panno di ^rìma qualità, e d' ultima qualità.
Valore d' una camicia comune da uomo e da ra«
gazzo, e dell' imbiancatura e soppressalura
Sapone
Cappello di paglia ad uso delle paesane.
Un pajo di zoccoli.
(i^ Siccome questi prezzi sono i^olgarmenCe noti^
perciò più scrittori li trascurano ^ non riflettendo che
questa ommisshne priva g/i esteri e i posteri delle nC"
cessane basi di confronto.
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35o
CAPO qnwto
STATO DSLLB ABITUDINI MORALI.
Avendo discusso questo argomèiito nel Tratiato del
Merito e delle Ricompense y sarò qui succiato , e mi
ristrigoerò ad accennare qualche sii^tomo de' sentii
menti di
I. Famìglia , IV. Patria ^
II. Amicizia^ V. Umanità ^
III. Professione y VI. Giustizia.
Pria di tutto ricorderò alcune regole suìT intensità
ed estensione de' sentimenti od abitudini morali.
I. Intensità.
L'intensità d'un sentimento si riconosce dai se*
guenti sintomi.
I. Durata, Siccome tutto ciò cbe d circonda sog-
giace a continue variazioni , perciò la durata d' un.
sentimento che non sta comandato né dai bisogni
della natura , né dall' indole deli' intelletto , ne dagli
elementi della società , prova una forza superiore a
quella delle tante e sì potenti cause alteratrici. Nello
stato attuale delle nazioni incivilite , i sentimenti se-
guono , per così dire, il corso del cambio: l'interesse
e la vanità^ forze dominanti, e poco meno che esclu-
sive, sono come i mercanti che ricercano i boni ora
di Colombia , ora di Parigi , ora di Vienna. La co-
stanza si riti^ova^ dove l'agricoltura e le arti sono
nulle ò richieggono pochf sforzi , e dove la scala
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35i
delle TariazioDi termometriche , barometriche, igrome-
triche sì riduce a pochi gradi ^* quindi le affezioni
degli Asiatici sono immutabili come le forme de' loro
abiti che passano di secolo in secolo senza alterazione.
D' Ohsson acceila che tra i Turchi si sono trovati
individui che nodrirono i loro progetti di vendetta, e
sacrificarono con barbara costanza l'oggetto det loro
risentimento dopò un intervallo di 4^ ^^^^ (0-
II. Continuazione in onta della legge. Benché Co-
stantino avesse proibito i barbari spettacoli de' gla-
diatori {Cod. XI ^ 43 )» ciò non ostante non cessa*
rono questi interamente se non al tempo d' Onorio
(Prudent, contra Symmach. d ^ 1 ^ 3 1 ).
IH. Insaziabilità. L'accennata affezione de' Romani
per gli spettacoli tle' gladiatori si dimostrò insazia»
bile : infatti , dopo il trionfo di Trajano sui Daci »
continuarono quegli spettacoli ia3 giorni senza dimi-
nuzione di concorso , durante i quali si fecttro com-
battere 10,000 gladiatori, e furono uccisi 11,000 ani-
mali di specie diverse (Dio. 4^^ ^S).
IV. Prontezza a qualunque sacrifizio per conse*
fpjdre foggetto delT affezione. La passione de' Romani
pe' pantomimi al tempo d'Augusto e dopo, la passione
pel corso delle bighe a Costantinopoli , fu causa di
fi*equenti e sanguinosi massacri. Gli abitanti di due
capitali, giunte ad alto grado d'incivilimento, bi scan-
kiavano a migliaja per un gesto d'uno strione, o per-
chè un cocchiere aveva toccato la meta un minuto
prima d'un altro.
(i) Thomton^ Èlat de la Turquie, L 3. pag. agS.
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35a
II. Estensione,
I. Un avYOcato francese (Taillandkr) ha detto: Le
meiUeur mqyen de /aire appréder Vétat moral d'une
nation , est de rechercher à quel poini sa législation
est parvenue (i).
Questo ùatomo noo è sicuro. Infatti, talvolta la
legge proclama massiilie che sodo straniere alla na-
zione, e ne è, a modo d'esempio , una prova Vukase
dell'imperatore Alessandro del 1823 , il quale, per
alleviare la sorte de' rei y ordina , tra le altre cose ,
che non siano posti i ferri ai piedi alle donne; che
quando queste saranno trasportale , si faccia uso di
leggieri manette, ecc. Se da questa legge e dall'altra
che chiama le donne al ti*ono della Russia , mentre
ne sono escluse in Francia y voleste oonchiudere che
le donne russe sono e più stimate e pili libere che
le francesi , v'ingannereste a partito. Talvolta sussi-
stono leggi barbai*e , mentre la nazione è già incivi-
lita, e se ne veggono più prove nel codice criminale
dell' Inghilterra. La nazione russa non può vantare:
più dilicati sentimenti d' umanità che la Svizzera ;
eppure i giudici de' tribunali russi sono più umani
verso i loro servi che i magistrati di Zurigo verso i
loro concittadini ^ perché la legislazione vi è ancora
barbara.
IL Dalla qualità della religione non si può aiguire
la qualità del costume : ne' tempj de' Romani sor-
(1) Révue encyclopédique , /. i5 po^ 60.
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353
geTano statue al pudore , mentre gli ampliamenti
nuziali erano cpperti di pitture piili oscene. Tutti oo^
noscono la proibizione di Maometto a' suoi seguaci
di far uso del ▼ino ^ eppure sono pochi i paesi in
cui i liquori spiritosi siano sì ricercati dal basso po«
polo come nell'Arabia che professa il culto mao-
mettano,
III. I costumi delle capitali e de' porti di mare
non sono sintomo de' costumi delle provincie. Alle
capitali sogliono concorrere più persone scaltre, cor*
rotte, perfide, che non possono ritrovare onorata sus-
sistenza nelle proTincie o nell'estero, e dove sfuggono
all' altrui sguardo in mezzo alla moltitudine. I porti
di mare sono il ricettacolo di soldati ^ di marinai ,
di Tiaggiatorì che, sciolti dai vincoli maritali, lontani
dagli sguardi de' conoscenti , vogliono distrarsi dalle
&tiche e dalle privazioni che soffrirono in mare;
quindi, abbondanza di bordelli, case di giuoco , con-
sumi rapidi , guadagni illeciti , dissipatori e usurai ,
ingannatori ed oberati, ecc.
A misura che crescono le differenze di posizione
terrestre o marittima, di temperatura calda o fredda^
di produzioni d'un genere o d'un altro, di linguaggio
e di religioDC, di governo e di leggi , cresce la diffi*
colta di pingere il carattere delle nazioni ^ quindi è
piU agevole ritrarre l'Inglese che l' Italiano, il Turco
che il Franeese, ecc.
ly. Non si deve supporre che le nazioni siano con-
seguenti alle loro massime ed abitudini ; perciò l' A-*
merìcano proclama la libertà nel tempo stesso che
compra degli schiavi^ il Bedovino vi tratta con gene*
Filoso/, della SlaL, voi IF. a3
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354
rosila nella sua tenda , e vi spoglia appena ne siete
uscito; il Portoghese che pratica mille atti 4i culto,
sorrìde all'assassinio (i),'ecc.
§ I. AnomaUe del sentimento di fornica,
I. Numero medio de* membri d? una famigUa.
La popolazione divisa pel numerò ddle famiglie dà
il numero medio de' membri che la compongono.^
Nelle città questo numero non giunge al cinque;
nelle campagne é maggiore, I nuijoerì maggiori di
cinque indicano maggiori gradi nel sentimento di fa*
miglia, in pari grado di ricchezza, giacché talvolta la
miseria tiene uniti de' membri che volontieri si di-
sgiungerebbero. La storia della repubblica firentina
ricorda delle famiglie composte di 3oo membri^ Tito
Livio parla di dodici famiglie dei Potinii, le quali ave»
(i) Qual è Volito delle caricature a Londra? Il
ministero e ì^ opposizione j a Parigi? il giuoco ^ le
modej i piaceri del giorno:^ a Lisbona? i pugnali e i
. cofyn di coltello. Quasi tutte le produzioni di questo
genere hanno per iscopo di eccitare a riso sopra orni"
ddj. Io ne ho una avanti gli occhi ^ dice Linz^ nella
quale un individuo^ col pugnale alia mano ^ abborda
un altro per dimandargli il denaro che gli deve; que^
sti scuole rispondere col suo colteUoj un terzo sorride,
dietro di essi e dice : agora accomodasne I Eccoli
che si accomodano! Senza dubbio la corruzione d'una
nazione debb'essere ben grande, perchè ella possa ri*
guardare questi eccessi come oggetti di scherzo (Voyage
en Portugalj t. II y p/tg, 201-202 }.
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355
vano 3o uomini dai 14 anni in su , ii che suppone
un numero un po' maggiore di 3oo.
II. Soccorsi negati o prestati dai ricchi ai poveri
della stessa Jamiglia.
Un povero Groenlandese non perirà giammài di
fame, né mancherà giammai del necessario, se può
provare ad un Groenlandese ricco che appartiene alla
stessa famiglia ed è suo parente» benché noi fosse che
al decimo grado , ed anche per un ramo laterale.
Questo popolo non si vergogna d' avere de' parenti
poveri , e si fa un dovere d' assisterli ( Histoire des
péches f t, III, pag. 4'7 )•
III. Separazioni di domicilio e divorzj.
La frequenza delle separazioni di domicìlio de' con*»
|ugi ed i divorzi provano che il sentimento marìtale
è raro. La proporzione de' divorzj alla popolazione è
maggiore nel cantone di Zurìgo» dice Picot, che negli
altri cantoni svizzeri: dal 18 11 al 18 18 si contarono
divorzj 7'^
. Separazioni di domicilio • ••...• 385
• La popolazione del cantone era nel 181 o» abitanti
i8a,o8o {Statistique de la Suisse , pag. 149- i5o).
Plauto ci fa sapere che alcune dònne romane ab-
bandonavano sì spesso i loro .mariti , e con sì poca
vergogna, che questo disordine fece dire a Seneca che
esse contavano i loro anni non dal numero de' coni-
seli, ma da quello de' mariti, cioè i all' anno. Giove^
naie va più avanti , e pretende che contassero otto
mariti in cinque anni.
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356
ly. Ptfdb mogli deve la legge ne permette pik.
DoTe la legge permette di sposare più donne , e
non se ne fa usò potendo , si può dedurre che sia
forte r affezione conjogale; tale si è il caso de'Drusi;
benché, come tutti gli altri musulmanii possano pren*
dere più femmine, ciò non ostante la poligamìa è ra-
rissima, se si eccettuano gli Emir e gli altri notabili
(Yobey, Voyage en Syrie ^ X. I, pag- fyj5y
y. Adozioni
II sentimento che induce ad adottare come proprj
gli altrui figli, può essere riguardato come un'espan-
sione del senti menti3 di famiglia » Nulla prova tanto
» la bontà del carattere degli Olandesi, quanto la
w. frequente adoìùone de' figli che non appartengono
M alia loro sdiiatta, e i parenti de' quali morirono o
j» furono vittime di sventure » ( JYoiwelles aniuUes
dei veyages , juUkt iSaS , pag. 76-77 )•
VI. Delitti contro le famiglie.
Ne' tempi pretesi purissimi della Repubblica romana
( an. di Roma 4^3 ) duecento settanta donne furono
punite di morte per avere avvelenato i loro mariti.
Il quale delitto fu probabilmente cagionato dalla fe«
vocia degli uomini ( T. L. Prima decade , lib. Vili ,
e. 3) Notate bene che queste matrone seppero ma-
neggiare il veleno e amministrarlo m tempo di somma
ignoranza.
Vedi la barbara condotta de' parenti neil' arrola-
mento de' loro figli a vita (pag* agS-Soo), e la cor*
juiione maritale (pag. 358, noU ji)).
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35;
§ 3. Sbiiond cT affaiont vtntf i defimtL
I segni d'aiFesione che si danno ai defuntt, pro«
^ano la persistensa^ del sentimento di famiglia.
Lasciando da banda la durata del duolo die si fa
scorgere nel colore dell' abito perché* sintomo equi*
▼oco f fa d' uopo seguire la sensibilità ne' suoi mori-
menti più segreti o meno suscettilnli di finzionei tc«
oone qualche cenno*
II più prexaoso ornamento delle donne nell' isola di
Taiti, ST è una parruc^ fiitta ce' capelli decloro pa-
renti defunti.
Le donne delle isole Marìanne , aUoroiié la morte
rapiva loro un figlio, portavano nel seno una treeda
de' suoi capelli, e vi fiu^vano ciascuna notte un nodo,
«fine di sapere quante ne erano trascorse dopo la
di Im morte.
Gli Egiziani, per ritrovare un suolo oostontemente
secco e conservatore, portano^ i loro morti nel deserto,
sino alla distanza di tre leghe dalie loro abitezioni, e
in onte di questa lontananza vanno ciascuna settimana
a fare le loro preghiere sui sepolcri
Gli Inglesi che temono con ragione 1' umidità nel
loro umidissimo clima, procurano scolo all' acqua sotto
la tomba, e vi praticano uno spiraglio colla sua in-*
fierriata onde rinnovarvi 1' aria.
Nel paese di Galles il piccolo monticello di terra
die indiba il sepoldx), viene seminato di fiori e col«
tivato diligentemente dagli amici dd defunto, ecc.
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358
^ 3. Se r aumento degli esposti annunci
aumento à* immoralità (
e quindi diminuzione nel sentimento di famigfia.
Gli scrittori che periano degli esposti non ommet*
tono» per Ispiegame V aumento» d' accusare le nazioni
di cresciuta immoralità. Questa spiegazione, s'io non
erro^ è tutt' altro che sicura. Per dare maggior pre-
cisione all' argomento, preudiamo per esempia Parigi.
I. Si conviene generalmente che la popolatione di
questa città è cresciuta^ infetti nel 1789 si eonta-
vano a Parigi abitanti 5 a 600,000; nel 181 g, 730|00o*
Vi può dunque essere proporzionalo aumento negli
esposti, senza che vi sia bisogno di chiamare in soc«
corso maggiore immoralità.
IL Attualmente gli esposti sono tenuti oon mag-
giore cura che per V addietro, e la mortalità di qne*
sti ragazzi è assai minore. Questo migUoramento nella
fiorte degli esposti induce i parenti a portare all' ospi-
tale que' figli che per l'addietro rimanevano nelle case.
Ili. Sì sono agevolati tutti i mezzi di trasporto per
t«rra e per acqita; quindi giungono agli ospitali que-
gli esposti che per 1' addietro perivano durante il tra-
sporto o ne' comuni di campagna.
IV. La maggior affluenza degli esposti può essere
effetto di maggiore moralità. Questa proposizione, che
sorprenderà il volgo de' lettori, è suscettibile di rigo-
rosa dimostrazione. Infatti, quando il vincolo maritale
è nuKo, come all' epoca di Luigi XV (t), la corru«
(i) Gli storici dicono che P opinione era s) corrotta^
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359
Etone SI sfoga Ira le domesticbe pareti, e nascono figli
che rimangono nelle famiglie come legittimi, benché
adiilterÌDÌ (i); quando il Tincolo maritale è più rispet-
tato, la corruzione è costretta a sfogarsi altrove, e
compariscono figli all' ospitale j nel i.^ caso, looo adul-
teri e congionàoni libere loo ^ nel 3.^ caso^ 100 adul-
teri e congiunzioni libere looo. Dov' e la maggior
corruzione 7
y. Tale si è attualmente la vigilanza della polizia,
che un .infanticidio difficilmente le sfugge^ succedeva
r opposto per V addietro ; quindi i figli della corru«
zione vanno all'ospitale, mentre per F addietro fini-
vano ne' cessi e altrove. Accuso la generazione passata
di maggior barbarie non potendo tacciar V attuale di
maggiore immoralità.
VI. È infallibile che dopò il 18 12 scemò in più
modi l'affluenza delle ricchezze nella capitale della
Francia , e quel regno dal j8i4 in poi ha dovuto
pagare monti d' oro all^ potenze alleate, quindi l'au-
mento generale degli esposti in Francia trova facile
spiegazione nel decremento delle ricchezze^ la quale
conseguenza è confermafa dall' aupiento de' seguenti
sintomi :
i.^ Arresti per debiti ;
che una donna s* espona^a al ridicolo ^ se compariva
in pubblico con suo marito invece che col cavaliere ser^
venie,
(i) A MoscQu^ le libertinage des habitans est porte
à telpointy que les fiUes publii/ues ne peuveni s'y
maintenir (Annales del voyage^, t» ^, pag. gS).
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36o
3.* Pegni ai monti dì pietà non diun^egnati;
3.® Suiddj per miseria ;
4.* Nati-morti sempre maj^ori dove la miseria i
maggiore.
Ho detto in Fronda^ pacche a Parigi l'afiluenia
degli esposti é realmente minore , oonfirontando i 20
ultimi anni coi ao antecedenti (i).*
Accennerò qui wi sintomo che non trovo ricordato
da nissua autore di teorie statistiche , e che potrebbe
misurare » se non la corruzione , almeno la libertà
del 'costume in diversi tempi e Stati , ed è il seguen-
te : avvicinale le epoche de*.matrimon/ alle epoche
delle prime nascite ^ e troverete che i;4j i}5, i;6^ ecc,
de* primogeniti è nato pria del contratto maritale.
Queste frastoni rappresentano la maggiore o minore
trascuratecza da' parenti. Xcco una tra le mille rispo-
ste alla dimanda : a che servano le quantità nella- sta*
tìstica 7 ed ecco come le quantità fisiche rappresentano
le qualità morali,
2 4* anomalie nel sentimento deW amicizia»
U amicizia non presenta largo campo alla statistica,
né fatti rimarchevoli per caratterissarla come virtù tra
le nazioni incivilite. È noto infatti che la forza del'
V amicizia è in ragione inversa della garanzia sociale j
è noto che la straordinaria amicizia di coi padano le
(i) Résumé des eomptes morauz des hòpitauz et
hospices de» Paris , antUe i8aa , p, a5.
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36i
storie de' tempi eròici e del medio evo, proTano che
quando i govemi non gaarentiscono la proprietà e la
Tita de' cittadini , i cittadini iì stringono insieme e fbr*
mano associazioni particolari per guarentirsi tra loro;
è noto che le amidxie attuali debolissime non dime-
strano che declina il mondo ^ e peggiorando invetera :^
ma sono argomento di migliorata orgaaizzatione so*
dale. Quindi leggendo i viaggiatori non si incontrano
sintomi che caratterizzino resistenza e P intensità di
questo sentimento pregievoUssimo : i tre seguenti ap*
partengono a nazioni non alquanto incivilite.
i.^ Nell'isola di Femem (nella Danimarca) a fianco,
del vestibolo di ciascuna casa vi sono sèmpre due
stanze per gli amici e i viaggiatori (t).
3«^ Presso gli «Araucani j nazione indipendente del
ChiU 9 é rimarchevole la benevolenza colla quale si
trattano tra loro. Nella loro lingua essi hanno sèi o
sette patole ^ V una ptù espressiva dell'altra^ per dire
amico , tra le quali ve n* ha una che corrisponde al-
l'after ego At* latini. Le relazioni che risultano dalle
loro- situazioni reciproche o dai loro affiirì comuni ,
sono indicate da altrettanti titoli espressivi die carat-
terizzano r obbligazione d' amarsi. I loro alberi ge-
nealogici sono più estesi che quelli delle altre nazio-
ni; tutti i gradi imaginabtli di parentela vi sono de»
signati con parole particolari (a).
(i) CaUeauj Tableau de la mer Baltique, t I,
pag. 393-394.
{2) Annales des voyages , U XFI^ pag. i54*
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36a
3.^ Nella Dalmasia le giovani Morlaccke si giurano
amicizia avanti l'altare ^ giuramento che le obbliga a
difendersi nella persona e nell'onore, giuramento che
é indizio di poca sicurezza, o di debole garanzia so*
ciale.
• Ma siccome dai freddi amici agli amici traditori ▼' è
molta distanza, perciò, se il sentimento deli' amicizia
non ci serve gran (atto a caratterizzare la moralità
delle nazioni incivilite , i tradimenti degli amici pos«
sono essere lume a. riconoscerne V immoralità , giusta
l' osservazione dello storico romano : ei quibus dee*
mi inimicus per amicos oppressi, In£aitti, e per esem-
pio, nelle vicènde de' governi che si succedettero in
Francia dal 1789 sino al presente, l'immensa baro*
crema francese presento molti individui che , per con«
servarsi T impiego , divennero spie, accusatori, calun*
niatori de' loro amici. Affine di provare la solidità dei
sentimenti de' quali assumevano il linguaggio ad ogni
scena nuova^ erano i primi a declamare contro quelli,
in compagnia de' quali avevano proclamato sentimenti
ppposti nella sceaa antecedente. È questa una della
cause principali che rendettero feroci gli odii nella
rivoluzione francese; giacché dal tradimento nacque
r esecrazione , dall' esecrazione la vendetta ad ogni
cambiamento di scena sopra quel teatro mobilissimo.
£ siccome il bisogno di impieghi é fortissimo ed este*
sissimo in Francia ^ perchè tutte le città brulicano di
cianciarelli che, dopo la lettura di Voltaire e di
Rousseau, sdegnano di lavorare nelle officine, perciò
rinacquero ineessantemente i tradimenti , le calunnie,
le vendette , meno dalla diversità delle opinioni che
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363
dall* urto degli interttti e dette Tallita, tra persone
che bisognose di pane o di titoli , straniere ad ogni
sentimento di probità e d' onore , tanto pih celanti
quanto più false , per procurarsi un nastro più splen«
dido o una pagnotta più grossa venderebbero l'anima
se V ayessero. Nella stessa Spagna , che per tanti se-
coli professò sentimenti altissimi e nobilissimi , la Giunta
di purificazione , per dare prove di zelo , ricusò di
purificare de' generali suoi amid , cosicché il re fu
costretto a purificarli egli stesso di propria autorità.
L' amicizia presenta dunque de' sintomi negativi ,
cioè dal non vedersi sulle scene politiche d^ una na-
zione git anùsi traditi dag^ amici, si può arguire una
dose non comune di moralità. Conviene dunque dire
dbe i Cremonesi siano persone Ai buona pasta, giac-
ché non accusarono il loro Bello che aveva degli
amici dappertutto e degli anuniratori , e li meritava,
non calunniarono le sue intenzioni , non gli fecero
un delitto d' essete utile al loro paese. Lode alla gio-
ventù che accompagnò le ceneri del suo maestro al
sepolcro , lode a quelli che cantarono le glorie del
loro concittadino defunto , ma lode infinitamente mag-
giore perché non lo persegottaroòo vivo,
^ 5« Anomalie nel sentimento della professione.
Ciascuna professione ha un dovere particolare, l'e-
sercizio del quale le assicura la confidenza del pub-
blico.
Questo dovere soggiace 9^ rinascenti tentazioni op-
poste ; da ciò i due notissimi sintomi di. virtù:
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364
t,^ Non cedere alle tentazióni eontrarìe al dovere;
fi.** Fare; de' iacrifi^ per oonserrame la purità.
Aggiungo akune applicazioni per non essere tacciato
di mancanse.
i.^ CommerdaniL La frode è la principale tenta-
zione cui Ta soggetto il commercio ; la frode si ese*
guisce principalmente ne' tre modi seguenti:
a) False .misure. I Chinesi hanno fiima d'avere
due «lisure, l'una per comprare, l'altra per ven*
derc ; -»
h) Alterazioni delle meroi , delitto quasi comune ,
che dimostra l' inclinazione naturale e fortissima al
furto nell' uomo mancante di priucipj morali e non
abituato sino dall' infìinzia ad esercitarli ;
e) Fallimenti dolosi che si conoscono dalle sentenze
de"* tribunali.
II sig. Laborde caratterizza la probità de' mercanti
spagauoli nel modo seguente.
tt L'arrìvée des flottes a Porto Bello y attire un
19 concours oonsidérable : on y fàit les échanges des
M marchaudises du continent avec l'argent monnoyé
99 de i' Amérìque : on n'y ouvre jamais une balle des
» premières , ni una caisse du demier : on y re^it
» tout avec une noble confiance sur de simples de-
w darations verbales ; dans le long espace ^ deus
39 siècles, on n'y connait qu'un seuI ezemple de frau-
» de.: tout l'argent monnoyé qui en partiten i654»
», se trouva altere par le mélange d'un cinquième de
n mauvais metal ; à peine la ftaude ful^eUe connue^
n quc les négodanis espagnols s^empressèrenl à sup*
» portcr la perte cntìère ^ et à indemniser ìes étran»
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36S
» gm mee teupàdi Us traiioimL Le tiéMMÌCT det
» finances du Péroo fui oonvainctt d'èCre Fauteur da
j» l'allératioii : il fut brulé publiqiiemeoL La contre-
» bande de l'ÀmériqUe fournil tous les jotirs des uoo*
» yelles prettves de la prqbilé det marchands esp»»
n gnok ^ les Fran^ais, lei Anglais , les Hollandùs
» Téprouvent de la pari des négociaiits espagnois qui
» leur prétent leurs ttoms ou lear ministère; il n'y a
» presque point d'exemple que ceux-ci aient manqué
91 à la fidelità et à leurs engagemenls ; ni la crainte
» du danger , ni l'attrait du gaia ne peuvent les en-
n gager a trahir ou à tromper les élrangers qui leur
9 donnent leur oonfiance (i) ».
x^ ProfesHoìd UberaU. Del sacrìfisio fiitto per man*
tenere 1' onore della propria professione ne diedero
una prova i notai di Parigi nel i8a4* I fogli del i3
novembre dello stesso anno dicono:
» Un nota|o di Parigi ha mancato a' suoi doveri
» piìk sacri ed alla pubblica fiducia , è si é sottratto
n colla fuga al meritato icastigo» Tutti gli altri notaj
» unitisi insieme hanno preso spontaneamente la pe«
» uosa risolusioné di soddisfare i creditori di lui »,
La falsificasìone o soppressione dolosa delle carte ^
la felsificatione de' testamenti, la violazione de' de-
positi, la collusione colie parti avverse» Y uso di
falsi testimoni » ecc. , servono a misurare la cor-
rusione*
a.^ Professione ndSiare. Il numero de' disertori può
(i) Itìnérfliiredescriptifdel'Espagne,<./F9p.3g6-397.
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3fi6
dimostrare die il giuramento militare va perdendo la
sua fona.
I prigionieri di guerra fatti da una nazione e de*
tenuti presso di essa, e che fuggono, principalmente
se diedero la loro parola, dimostrano V insensibiVtli
air onore militare. Dividendo il numero totale de'
prigionieri francesi e inglesi dal i8o3 al i8i4 pel
numero de' fuggici, si trova che sopra 10,000 prì-*
gionierì d' ogni grado fuggirono come segue:
Detenuti sulla € Francesi in Inghilterra 32
parola ( Inglesi in Francia . . ito
Non detenuti ( Francesi in Inghilterra 20
sulla parola e Inglesi in Francia • • 44^
E dunque evidente che i Francesi sono fih sensi*
bili all' onore che gli Inglesi, tanto pif!i che i prigio^
nieri- francesi erano trattati barbaramente in Inghil*
terra, e gli inglesi umanamente in Francia (i).
Professione ecclesiastica. Gli ecclesiastici hanno
tempre e con ragione proclamato l'importanza delle
loro funzioni nella società, l'influenza delle teorìe re*
ligiose sul costume, il modello che la loro condotta
oiBre ai fedeli, ecc. , cosicché dall' inosservanza de*
loro doveri possiamo conchiudere non essere troppo
pura la morale nel popolo.
Ora, per 1' osservanza de' loro doveri ecclesiastici, è
necessaria o la residenza , cioè la presenza del pa-
store al suo gregge, o la sostituzione di pastore uguale
(i) Dupirij Voyage en Angieterre, Force militaire,
tom. /•
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367
in a«imza del primo. Attenendoci a queste due soie
icorte possiamo giudicare il clero anglicano dai fe«>
gnenti fiitti :
i.^ Verso la fine del 1807 la caihera de' comuni
d' Inghilterra dimandò ai prelati di renderle conto del
numero degli ecclesiastici che risedcTano nelle loro
parocchie ; le risposte presentate dai prelati diedero
il seguente risultato*
Eecksiasticr Osservaziofd
Anni non residenti II numero degli ecclesiastici
anglicani non oltrepassando gli
i8o5 n:^ ^JSq& 11,000 I si tede che i non-resi-
1806 » 4)1 3^ denti soperavano di molto i/S, e
1807 ^ 6,145 che nel 1807 superarono di mol*
to 173.
a.^ I cappellani de' reggimenti in Inghilterra n*
guardando il loro impiego come una proprietà, ricu*
savano d' eseguirne personalmente le funzioni, e ti so*
stituivano un deputato col quale trattavano onde ot*
tenere il servizio al minimo preezo possibile. Nel 1795
nìsson cappellano volle presentarsi al quartier gene-
rale dove li chiamava il generale Abercromby.
Nel 1796 per cominciare a porre qualche limite a
questo scandalo dato dai ministri della chiesa angli*
caoa, un ordine del re dichiarò: i.^ Che i cappdlani
i quafi, tre mesi dopo averne ricevuto l'ordine, non
raggiungessero i loro corpi, avrebbero il ritiro in ra-
gione di 4 scellini al giorno^ !2.^ che la differenza
tra questo soldo di ritiro e quello d'attività, sarebbe
impiegata a pagare de' cappellani che consentissero, ad
eseguire P oiBcio divino: 3.9 d'allora in poi non fu
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368
piU permesso di vendere o di cambiare ciò che, in
onta delle leggi e della loro coscienza, pretendetano
essere una sine cura , a meno di seguire ne' camb}
e n^le Tendite la larifla regolare stabilita per qne«
sto commercio , e non imporre come prima tassa
usuraja.
Per ultimo, afime d'incoraggiare gli ecclesiastici che
prenderebbero la rìsoluuone straordinaria di adem-
pire i doveri de' loro stati, fu deciso che si darebbero
7 scellini ai giorno ai cappellani che seguirebbero i
r^gi menti nella Gran Bretagna, e io a quelli dbe
li seguirebbero fuori della Gran Bretagna.
E siccome per 1' addietro la nomina de' cappellani
apparteneva ai colonnelli, i quali vendevano questi
posti, il governo, seguendo ciò ch'egli chiamava spi-
rito d'equità, ebbe la bassecsa di dare 700 lire ster-
line ai colonnelli [di cavalleria, e 5oo ai colonnelli
d'in&nterìa^ onde indennizzarli della perdita di questo
loro commercio. I colonnelli, per vendere a piik alto
prezzo i posti di cappellani , solevano promettere ai
candidati di non esigere giammai la loro presenza ne'
reggimenti (i)i
Questi &tti dimostrano che nel ckro anglicano io
tdo per la religione h il linguaggio delT interesse pri'
vaio di chi vuole onorar] e stima senza lavorare $ e
che i gridi contro i cattolici sono i gridi di fabbrica*
tori privilegiati i quali s'oppongono alla libera con-
correnza per non essere costretti ad abbassare i prezzi*
(i) Dupin^ Yoyages en Angleterre, partie II, de la
Force militaire, t. /, pag. 8 e 9
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36g,
§ 6. Anomalie nel sentimento della patria.
Essendo noto che !* effetto è propk>rzionato alla
causa, e che V amore nasce dal bene, è chiaro che
r amore della patria djebb' essere in ragione de' yan-
taggi eh' ella procura all' uniyersalità de' cittadini (i);
quindi :
I. In tutti i tempi V amor della patria ebbe per
misura
a) Il numero degli eligibili alle cariche e il numero
degli elettori; perciò Tamor patrio i più forte in In*
ghilterra che in Francia;
b) ha permissione di tutti gli atti civili innocui al-
l'interesse pubblico;
e) La sicurezza delle persone, delle proprietà del-
l' onore, guarentita da' tribunali indipendenti.
II. In tutti ì tempi V amor della patria si conobbe
dai seguenti sintomi:
a) Sacrifizi d' ogni specie pei* difenderia ; .
(i) Da una parie la Gazzetta di Madrid accerta
in tutte le pagine che va crescendo F amore della pa-
tria ^ V affezione pel governo del re y la riconoscenza
alle sue saggissime misure*, daW altra confessa che
» un gran numero d operaj d ogni sorta emigra in
n Francia ed in Portogallo per portarsi di là in di-
» versi punti d* America j che ciò ha richiamato Cat»
9i tensione del governo j il quale ordinò al consiglio
9» di Castìglia di far^ un rapporto onde conoscere se
9> convenga il troncare questa emigrazione » Gazzetta
di Milano 6 gennajo i8a6. )
Filosofa della Stat.^ voi IF. 24
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370
• b) ResistenSui alle tentasioDi di tradirla (i);
e) Tranquillità in assenza de' magistrati (a);
d) Duolo alle pubbliche sventure (3);
e) Profonda riconoscenza a chi la diresse e difese*
Se prestasi fede ai giornali inglesi del 24 ago-
sto 1824 4 negli Stati-Uniti d'Amei*icà contansi 49
luoghi tra città , borghi e contee die hanno il nome
di Washington ; 22 luoghi , un Cume e i3 contee
che hanno il nome di Franklin. Il nome di Adam»
fu dato a 6 città, 3 contee ed un fiume; quello di
Maddìson a 23 città , 7 contee ed un fiume» e quello
di Jefferson a 27 città» un fiume e sette contee. —
Del resto, siccome T applìcasione d'un nome ad un
^i) E un tratto onorifico per gli abitanti della Ca*
roUnUj il non avere potuto gli Inglesij durante la
guerra della rivoluzione j procurarsi un solo pilota su
quelle coste.
(2) È un fatto sorprendente per gli Europei^ diceva
un giornale francese nel giugno del 1789^ che una
eittà di 4ojOoo abitanti (Filadelfia) abbia potuto
conservarsi tranquilla 60 anni senza municipalità di-
rettrice ( TVarden^ Description etc. des Etats - Unis ,
L 11^ Mg. 333 ).
(3) Non diedero prova di mollo amor patrio sul
principio dello scorso secolo i Parigini: mentre la
Francia j coperta à^ obbrobf e d? umiliazioni per guerre
disastrose y devastata dalle imposte^ gemeva tra gli or-
rori della famCj la capitale era inondata da scritti in
prosa e in verso, in francese e in latino j in istiie se*'
rio e burlesco sulla preferenza dovuta ai vini di Sdanv'
pagna o di Borgogna (Le Grand àUHaussy^ Histoire
de la vie privée des Francais, U Jll^ pag. 4^-45/
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luogo non costa nulla, perciò queste specie d'apoteosi
presentano una tinta di ciarlatanismo , giacché f ne'
tempi moderni ,' le popolazioni non sfuggono la cen-
sura quando vogliono essere rieonosceoti con poca
spesa. Quindi , a provare la riconoscenza degli Ame-
licani verso i loi*o difensori , sarebbero più conclu-
dente argomento i 100,000 esemplari della vita di
Washington stampati a Filadelfia, il ritratto di FVanklin
sul petto delle donne, i scTccorsi prestati alla persona
di Jefferson, le feste date al marchese La Fayette, ec«
2 7* Anomalie nel sentimento éP umanità.
A) Sintomi sicuri cPumaìdtà.
I. Abolizione della schiavitù* Si dice che i nostri
padri erano molto religiosi e conservarono la schia-
vitù; si dice che la religione si è perduta nel nostro
secolo 9 e la schiavitù é abolita.
L' abolizione della tratta de' Negri , rigettata dalla
camera de' comuni d' Inghilterra nel 19 aprile 1791
da i63 voti contro 88, fu sanzionata nella stessa ca-
mera da 36o contro 100 nel io febbrajo 1807 , e
quindi unanimemente nella camera de' pari. £ cosa
osservabile che V abolizione della schiavitù fu pro-
clamata da que' filosofi che non avevano fama d'es-
sere molto religiosi: quegli stessi difendono ora i di-
ritti de' cattolici cóntro i protestanti.
La vittoria che ottenne l'umanità contro Pintercsse
privato, pub essere rappresentata dai itto bastimenti,
per la massima parte inglesi, che, alla fine del 181 3,
trovava nsi condannati a Sierra-Leone, al Capo Buona
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Speranza, alla Giammaica, ad Halifax, alla Martinica,
alla Barbada , alla Corte dell' Ammiragliato d' Inghil«
terra e altrove , perchè in onta della legge omtinua-
vano nel commercio degli schiavi.
2.^ Società di beneficenza. La società di soccorso,
d'incoraggiamento., di benelScenzà, di pubblico bene
qualunque, sono V e£Fetto, il mezzo e la misura della
civilizzazione attuale.
Ma se il numero, i fondi e le incombenze di queste
associazioni possono somministrare un' idea generale
dell' umanità d^ uno àStato, resta di esaminare la loro
perspicacia, cioè i metodi con cui distribuiscono i
soccorsi , acciò , mentre è alleviata la miseria , non
Tenga incoraggiata la dappocaggine (i).
(t) Lo sfono ad affettare povertà onde conseguire
soccorsi j può essere dimostrato dai seguenti fatti :
i.^ La società di Londra che ha per iscopo di
sopprimere la mendicità^ dice nel suo rapporto del 1 824»
che sopra 1804 domande di soccorso j ^10 solamente
furono riconosciute degne di meritarla',
2.* I fogli francesi del 20 dicembre 1824 accer^
tano che alP attuale re di Francia^ appena salito sul
trono j sono state dirette 3oj00o petizioni per ottenete
soccorsi sulla Usta civile^ benché S. M. alle 200 pen-
sioni già conferite nel suo giorno onomastico j ne avesse
aggiunto altre 3 00 ;
3.^ Dopo il bombardamento di Copena^ien nel 1807,
due mila e sei cento famiglie pretendevano d' avere
diritto ai soccorsi pubblici j ma il loro numero di-
minuì considerabilmentCy allorché venne offerto lavoro
a quelli che ne erano capaci. L* amministrazione della
cassa de* poveri avendo dato pubblico amso che
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B) Sintomi dubbj d^ttmamià.
Sono dubbj d' umanità tutti quelli che procurano
stima senza sacrifizj ; eccone qualche cenno.
Il Romano moribondo, che non poteva più servirsi
de' suoi sditavi, gli affrancava , accib il suo feretro
fosse seguito da numerosa schiera di liberti , ed ot«
tenesse fama di generoso e d' umano colui che era
stato il modello delP avarìzia e della ferocia.
I nostri maggiori lasciando i loro beni ai mona-
steri e agli ospitali , non diedero sempre prova ' né
d' umanità né di religione. Profondendo ai monaci
que' fondi di cui abbisognavano gli eredi, dando tal-
volta agli ospitali quanto dovevano ai pupilli^ posero
in evidenza il desiderio di fruire nell'altra vita di
quelle madri , le quali si trovassero in istato di hi^
sogno e cariche di piccoli figli , verrebbero occupate s
e che si avrebbe cura de* loro figli mentre esse at'
tenderebbero al lavoro, una sola si presentò. Dopo
un rapporto inserito nel foglio intitolato Penìa j gU
amministratori ilei poveri civili e militari s* unirono
il iS ottobre 1809 per riconoscere i mezzi di procur
rare sussistenza alle donne e ai ragazzi de* soldati
del reg^mento d infanteria e dei zappatori della
guarnigione di Copenaghen. Cinquantotto famiglie ave-*
vano implorato la carità j ma dach^ il lavoro fu pò*
sto per condizione sine qua non ^ sette solamente ac-
cettarono i soccorsi proposti, e nissuna di queste sette
famiglie ebbe bisogno di più di 18 scudi per supplì'*
mentOy nello spazio di sei mesi_, a quanto guadagna'
rono col lavoro ad esse assegnato (Annales des voya-
ges, t. ai^ pag. 297 ).
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que' vantaggi che noa potevano più godere neU
r attuale.
C) Sintomi di mancanza i umanità»
t.9 Sostituzione dellf uomo agli animali nt? lavori
agrarf. i* In tutto il basso paese della Caroiioa e
n della Georgia tatti i lavori agrarj si eseguiseono
j» ool mezso di schiavi negri, e la maggior parte de'
9» ooloni U impiegano anco in quelli ne' quali si po«
ff trebbe a4operare P aratro; essi* stimano che la terra
j» é meglio coltivata, e calcolano altronde che nel
» corso dell' anno utt cavallo « sì per 1* alimento che
M per la oonservaxione ^ oosta dieci volte di pKi die
w un negro, la spesa del quale non costa piti di
91 quindici a sedici piastre ^i).
a.^ Crudeltà cogli animalL II boor (Jandése ( pro-
prietario agricoltore al Capo Buona Speranza ) , se i
suoi buoi sono pigri sopra strade profondamente sab-
biose , se si arrestano esausti di fatica , o se incon-
trano ostacoli che è difficile di sormontare, non esita
a ricorrere ad un grosso coltello, lare loro larghe in*
cisioni nel corpo^ ed anche levare pezzi di. viva carne
senza pietà (a).
Le cicatrici de' buoi che compariscono sulla piana
della capitale, attestano la barbarie delle circostanti
colonie da cui giungono.
(i) Michaux , Voyage à l'ouest des monts Alle-
gfaanys, pag. 3o5.
(t) Percivalj Voyage au Gap de Bonne Espà^nce,
p/rg. 65.
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375
3.^ Crudeltà cog/i schiavi. Il citato boor ,. che per
le più* Iìctì mancanze poteva sottoporre il suo schiavo
alle frustate , sedeTasi tranquillamente , ponevasi la
pipa in bocca e vedeva ì colpi succedere ai colpi
colla piik grande indifferenza* Egli ndsurava il castigo
dal numero delle pipe che poteva esaurire durante
Peseamonei se la colpa era di poco momento, una
sola pipa bastava^ ma le percosse noo cessavano maiy
te la pipa non era interamente vuota (i).
4-^ Assassini de^ uomini per divertimento. I «ud-
detti colont vaaiio co' loro pani aUa caccia de' sei*
vag^ Boschimani , come gli Spartani andavano alla
caccia degli Iloti (a).
I Chinesi non vanno a caccia de' loro simili , ma
invece di muoversi a pietà suUe grandi catastrofi cm
troppo «oventi soggiace la spedo umana, come la po-
eta y la fame, h guerra, 4anno segnò di desiderarle,
giàcdbè considerano la distruzione di tanti individui
come un vantaggio per quelli che rimangcmo (3)«
§. 8. Anomalie nel sentimento della ghutùda.
Le principali alterazioni 'nel sentimento della giù*
stizia si riducono ai seguenti capi e sì conoscono dai
•egueali sintomi :
(i) Idem , ibid.^ pag. 3i4.
(q) Idem^ ìbìd.ypag. 109.
^ (3) Revue britannique, janvier 1826, pag. 1J9 lao.
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376
I. Lid^ 2. delitti; 3. passione del ffuoco^
4* intolleranza.
I. Liti Le oohtrpversie di mio e tuo , dice il dot*"
tissimo Romagnosi , si possono riguardare come il
crogiuolo del carattere morale e del rispetto dei di-
ritti e delle ragioni altrui.
Ma siccome i viaggiatori e gli storici di rado aT«
viginano i risultati de' tribunali civili che , in pari
circostanze , denotano i gradi dello sj^rìto litigioso ^
ai risultati de' tribunali criminali cbe danno i gradi
d' immoralità , perciò si trovano pi& fatti verissimi ,
senza che si possa trarne tutte le conseguenze di cui
sono suscettibili* Gli storici accennano lo spirito liti^
gioso degli Ateniesi , e dicono die le piazze d' Atene
brulicavano di ciarlieri avidi di sentenziare sopra tut«
to , e porre tutto in dubbio » e di demagoghi turbo-
lenti, spasimanti di cogliere la piii lieve occasione di
tradurre avanti i tribunali ogni cittadino che godesse
qualche credito, ma non dicono poscia i tutori con«
dannati per malversazione de' beni de' pupilli, i fid-
limenti dolosi, i depositi negati, i testamenti fiUsi, le
risse , le ferite , gli omicidj , ecc.
Yilloison non ha dimenticato il suddetto vincolo
nel seguente fatto: u I Naxioti sono altamente diffii*
» mati tra gli abitanti delle isole greche, e riguardati
M come i più perfidi. Non si vende loro nulla a cre-
» dito; né si permette loro di porre le mani sulla
99 mercanzia se non se dopo che ne hanno sborsato
» il prezzo. Essi spendono tutto il loro denaro in prò*
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• 377
» cessi a Drio , e vi occupano più il Drogniano che
V tutte le altre isole insieme \t) ».
II. DelittL i.^ La misura più certa dell'immoralità
sì è , come ciasctm vede , il rapporto tra il numero
de^ delinquenti e il numero degli abitanti ; dico il
numero de' delinquenti , ed è questo un elemento
diverso dalla quantità del delitto: mi spi^o;. dal 1801
a tutto il i8ao lasooMna della carta mone.tata ammor*
tizzata nel Portogallo montò a rei^ .i4o6,i33,2oo
tra questi si trovarono felsi . . . 466,874000 (1).
Ora é ben evidente che queste carte false possono
essere state prodotte da pochi fabbricatori attivi; quin*
di 9 senza altra notizia , non si potrebbe estendere la
taccia di falsar} ai Portoghesi. Più concludenti sono i
seguenti rapporti ufficiali sulla Francia e l^Inghilterra
nel 1817.
Francia. abit 18,996,000 delitti ^iS
' Inghilterra e paese di Galles >» 10,194,000 » 9o56
Dunque in Inghilterra il numero de' delitti fu qua^i
tre volte più grande che in Francia relativamente alla
popolazione (3).
(i) Ànnales des voyages^ L li ^ pag. i4t*
(a) Balbi ^ Essai statistique sur le royaume du Por-
tugal , t. / , pag. 328.
(ò) La spinta criminosa maggiore in JnghiUerra che
in Francia risuUa dal seguente fatto riferito dai giot^
nati francesi del i5 ottobre i8a4 :
« Si è formata a Londra una masnada di donne
M che assaltano i viaggiatori per strada. Queste óroaz-
« zoni sono armate di pistole e di pugnali* UltiauZ'
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378
Nello slesso amio sì eootarooo in Corsica 17 de*
lìnqueoti sopra 1000 abitaali , il che non ha altri
esempi in Europa (1).
a.^ La qualità de' delitti rappresenta più pertico-
larmeote la qualità del carattere* Nella Corsica, sotto
il governo genovese, erano gli abitanti. i58,ooo
Gli assttfsinj all'anno goo {i},
IlL Passione del giuoco. A determinare l' intensità
della passione del giuoco servono le B^;iientì misure:
I.® // numero de' conint9ventori atte leggi Nett' 1 1
aprile i8a6 il sig. Peel , ministro dell' interno , an-
nunciò alla camera de* comuni cbe negli' ultimi sei
anni lUrono imprigionati nella Gran Bretagna gooo
individui unicamente per contravvenzioni alle leggi
sui gittodìi , dò che ùl i5oo alP anno (3)»
H mente derubarono ad un viandante il portafpfjUo
u e un centinttjo di ghinee , quantunque le avesse ben
a nascóste netta parte più interna delT abito, »
(i) Journal des voyages , t. IV ^ pag. 456.
(a) Volney ^ Tableau . du climat et du sol des
EtaU-Unis ^ U 11^ pag. (fio.
(3) // ministro avrebbe presentato agli esteri una
notizia più esatta sulla passione del giuoco nella sua
patria j se avesse ricordato , almeno di passaggio ^ le
pene cui sono condannati i contravventori alla legge.
Noi sappiamo^ per es.j che nelle colonie francesi
IP ammenda di 5oo fr. per ogni contravvenzione riusA
inutile ( Antilles fran^aises 9 t. I ^ pag. i!io ). Se la
pena minacciaia dalla l^ge incese fosse molto mino*
re y le tante contravvenzioni non recherebbero sorpre*
sa 9 e viceversa.
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379
a.^ // prodotto deU imposta sui dadi. Il gusto pc'
giuochi d' azzardo in Londra sembra essere singolare
mente cresciuto da alcuni anni in qua, se portare se
ne debbe giudisio dall' imposta sul dadi. Questo im-
posto produsse.
nel i8ao lire sterline .... 664
1821 . !• 83o
i8aa . » i663 (1).
3.* // tuonerò de* mazzi di' carte da giuoco annuale
menie consumato y facile calcolo, giacché in più paese
soggiacoiopo al bollo o pagano dazio entrando. Un
viaggiatore inglese accenna che nell'isola di Cuba si
consumano più di 10,000 mazzi annualmente (tk).
4«* La quantità del denaro perduto dai giuocatorì:
eoeo il calcolo per Parigi. La compagnia che ha il
privilegio esclusivo dei ridotti pel giuoco , paga an*
Dualmente alla città per l'appalto . . 5,5oo,ooofr.
non calcolati 3/4 del guadagno che pur
entrano nella cassa comunale.
Le gratificaìzioni, le mande, ecc., che
la compagnia paga o spontaneamente o
in forza del suo appalto , montano an-
nualmente a . . X ^00,600 »
Annua spesa d' amministrazione , im-
piegati , ecc^ 1,800,000 •»
Somma 8,800,000 fi*.
(i) NouveUes Ànnales des voyages , t. XIX^p, 426.
(2) Journal des voyages^ t XIII, pag. no.
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38o
Somma retro 8,800,000 fr.
&ì calcola che il guadagno netto del-
r impresa , dedotta qualunque spesa ,
scenda almeno a 200,000 franchi al me-
se o in un anno 2^00,000 »
La città di Parigi avendo 3/4 del gua*
dagno complessivo, ha dunque annual-
mente tre volte tanto quanto l'impresa^
e perciò * '•..... 7,100,000 »
Somma totale i8,4<>^»<><>o^i^*
Da questi dati , che non sono esagerati, risulta che
ì ridotti di Parigi costano a quelli che li mantengono
doè ai giuocatoriy l'enorme somma aonuale di di*
ciotto milioni quattrocento mila franchL
Il grado estremo della passione del giuoco si mani-
festa tra i popoli inciviliti con swcidj, tra i popoli
semi-barbari colla schìavith. A. Sumatra un uomo che
ha perduto di più di quel che possa pagare , è rin-
chiuso e venduto come schiavo (i) ugualmente che
al tempo di Tacito presso i Germani.
IV. Intolleranza. Siccome ciascuno condannerebbe
il turco che costringesse il cristiano ad adorare Mao*
metto, e il protestante che forcasse il cattolico ad
ammettere i dogmi di Lutero ; siccome tutte le voci
si uniscono contro Calvino che fece abbruciare Ser-
veto per diversità d' opinione ecc. -, perciò la toUeran-
(1) Mardsenj Hìstoire de Sumatra , t. Ily p. 191.
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38r
za religiosa è lasciata dagli stessi Inglesi ai Cattolici ,
ai quali negano la tolleranza civile.
JJ estensione del sentimento di tolleranza o intoU
leranza si può facilmente determinare nei paesi dove
sono pubbliche le discussioni legislative , giacché vi sì
contano i voti favorevoli e còntrarj ; così , per es. ,
si vede che in Inghilterra l'opinione intomo all'eman-
cipazione de' cattolici è tuttora incerta nella stessa ca-
mera de' comuni/; giacché
Nel i8i5 prevabe per voti 4^
a* lettura » ii
3* . . -i 1.9
2* lettura » 27
y . . *f 21 (i).
1821 . . . alla <
1825 . . V alla I
(i) Infatti furono i voti favor, , contr.j la mag^orità
alla 2.^ lettura 268 241 27
aUa 3.* lettura 248 227 21
Nella camera dé^Pqti^ 3.* lett, 1 3o 1 70 4^
^ cosa strana che mentre i filosofi ( neW aprile e
nel mag^o 1825 ) si sforzavano di jar ottenere ai cat»
toUci i loro diritti y alcuni cattolici ^e ne mostrassero
indegni proclamando l* intolleranza : i JogU del mag-
gio 1820 dicono: <* Abbiamo risaputo da Rio-Janeiro
« che il capitolo di Monte- Video essendosi diretto aU
€e r imperatore per impedire in quelC isola l* eserci-
ti zio di qualunque altra religione fuori della cattali'
tt ca, il ministro deW intemo brasiliano rispose j che'
a la tolleranza di tutti i culti era comandata, dallo
« stato j e che in conseguenza non poteva accogliere
u la dimanda del capìtolo n (Gazzetta di Milano, i3
maggio 1825).
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382
L' intenfiità del sentimento d' intolleranza presenta
molti gradi , e certamente dal semplice spregio del-
l' altrui opinione sino al rogo su cui Tiene abbruciato
solennemente P opinante » ▼' é una distanza immensa.
L'intolleranza ossia l'impertinenza della setta domi*
nante verso le altre più deboli, si esterna ne' seguenti
modi progressivamente maggiori.
. i.^ Denominazioni odiose applicate ai seguaci delle
sette tollerate (i);
2.^ Segni spregievoli voluti sull'abito degli stessi (a)^
3.^ Domicilio esclusivo in un angolo delle città, e
chiuso di notte (3);
4*^ Imposta particolare (4J;
(i) L'orgoglio e P insensatezza musulmana regalano
il titolo di cani a tutti ifuelli che non adorano Mao^
metto. Queste denominazioni odiose sono fonti di di-
scordie j frodi e vendette.
(i) Tolomeo 'Filopatore fu il primo che inventò
questi segni infamanti^ ego, faceva imprimere sulla
pelle de* Giudei^ col mezzo d?un ferro caldo ^ una
fo^a d? édera in onore di Bacco : i Califfi li obbli*
garono a portare un pezzo di panno giallo sul loro
abito ^ 1 Cristiani^ vollero sul petto di essi il simida*
ero d^ una ruota \ sul loro capo un cappello rosso o
giallo j un corno per le donne ^ ecc,^ secondo i luo^
ghi e i tempi,
(3) È noto che per V addietro gli Ebrei erano con-
Jinati in una contrada della città che dicevasi ^tto,
le porte del quale venivano clnuse di notte ^ cosicché
era vietata agli Ebrei V uscita.
(4) In Turchia V infedele deve pagare un* imposta
per ottenere il permesso di vivere^ la quitanza della
quale dice: liscatto pel taglio della testa.
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383
.?.^ Esclusione delle professioni liberali ; •
64^ Divieto di possedere beni stabili ; ^
7.^ Privazione de' diritti politici;
8.^ Afflizioni personali dal semplice arresto sino
air assassinio legale , o auto-da-fe.
CAPO SESTO
coimmjAziONC dello stesso AUGomEirro.
SUICIDJK PAZZIE.
I suìcidj non sono indagine straniera allo stato dei
costumi, giaeché la maggior parte dipendono da cause
morali Nel prospetto de' suicidj deyono essere indi-
Gate le seguenti circostanse :
i.^ Stagione delFanno ; 6^ Professione ;
a,*^ Età ; jfi Cause fisiche;
3.'' Sesso i 8.^ Cause morali;
4«^ Stato ceUlre ; 9.^ Numero de* suicidj a
5.^ OiH^ero maritale j fronte deUa popolazione*
Le cause de' suicidj jsono pubbliche o prìvate.
Cause pubbliche di suicidj,
i.^ Clima nebbioso (causa ^ Vicende commerciali;
' piii presunta che prò- 5.^ Vicende politiche-^
▼ata ) ; 6.^ Imposte eccessive;
3.^ Bettole eccessive; 7.* IntoHeranza ;
3.^ Alto prezzo de' granì ^ 8.^ Tirannia. .
a carestia ;
Cause private di suicidj.
1.? Dolori fisici , per esempio y nevralgia ;
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384
a.^ Dissolutezza ; 6.^ Amore ^
3.^ Sazietà della vita ; 7.° Gelosìa ^
4." Perdite al giuoco; 8.^ Perdita d'impiego;
5.^ Àvariàa^ 9.^ Superstizione.
Le stesse cause unite ad altre à fisiche che morali
producono- la pazzia. Il prospetto de' pazzi deve in-
chiudere gli elementi sopraccennati pe' suicidj.
Volendo porre a confronto il numero de' pazzi at-
tuali con quello delle età antecedenti , è necessario
non dimenticare che le migliorie introdotte ne' relativi
stabilimenti sono causa per cui la popolazione pazza
è f in apparenza , maggiore attualmente che per Pad-
dietro. I pazzi poveri , monomaniaci , gli imbecilli, i
vecchi dementi restavano per lo passato nelle lami-
glie: non si conducevano agli ospizj che i pazzi fu-
riosi e malefici. I pazzi ricchi venivano affidati ai
monasteri o restavano confinati nelle loro terre. At-
tualmente V opinione pubblica aocusecebbe le famìglie
di barbarie , se non mandassero i loro pazzi ai re-
lativi ospizj , dove sono trattati con maggiore umani-
tà , e ricuperano più frequentemente la ragione che
per r addietro. Del resto le straordinarie vicende po-
litiche^ militari e commerciali dal 1789 in poi de-
vono avere alterato lo stato intellettuale delle nazio-
ni europee , giacché ogni passaggio rapido un po'
forte è pernicioso e alla salute e alla ragione.
IVB. L' elènco de' sintomi delle abitudini intellet-
tuali esposto nel capo antecedente e in questo , è
iinperfelto , non avendo io voluto ripetere ciò che ho
detto nel Trattato del Merito e delle Ricotnpensef
voi. I y pag. 276«3 1 1 9 che forse il lettore vorrà con-
sultare.
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38 T
A R T ICO L O TERZO
INFLUENZA DELLE OPUSIOI^I, DELLE LEGGI, DE* GO-
TERNI j OSSIA DELLE CAUSE MORALI SULLE ABITU-
DINL
CAPO PRIMO
nrFLUENZA DELLE CAUSE MOBALI SULLE ADITUDim
IllTSLLETTUALI.
In pia. In meno,
I.* Nelle università cu- i.® I Turchi riguardano
ropee sono accolte tutte come cosa vergognosa Tim-
le scienze e tutti i mezzi parare la lingua d' una
per apprenderle; per esem- nazione cristiana , da ciò
pio, vi sono cattedre di F impossibilità di conoscer-
lingue orientali. ne le scienze e le inven*
zioni (i).
(i) Sul principio del XVI secolo la facoltà (colo*
gica di Parigi protestò avanti il Parlamento che: C'en
^toit fait de la religton si on permettoit Tétude du
grec et de Thébreu. (Fillersj Essai sur l'esprit et
Tinfluence de la réformation . . . i.de éd.j pag. 68).
Gli Abbeccedarj, che erano un ramo, della nota
setta Ànabatlsta, dicevano che Vuomo non puh estere
abbastanza ignorante ^ che per non correre pericolo
di cadere nel baratro infernale , è necessario eh* egli
non sappia rù leggere ne scrìvere j e ne anche V al"
fabeto ; è questo il motivo per cui furono detti Abbec*
cedarj, (Esprit dcs usages ^ t. I ^ pag. agi ).
S, Gregorio Magno nel VI secolo si gloriava di vio*
Filosof della Siat.^ voi. IV. a?
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386
1,^ La lingua francese, a.^ L'accademm di Ber-
perchè lingua europea, si lino, dopo che la Pru$$ia
inse{[na a tutti i ragazzi ha sofferto molti danni dai
in Italia, Inghilterra, parte Francesi , ha risoluto di
della Russia, America ecc., • non scrivere più le sue
giacché basta il senso co- memorie Ì£ lingua fran-
toi le leggi del discorso per non sembrare di sotto*
mettere Cristo a Donatoj declamò con speciale risen^
timcnto contro Desiderio arcivescovo di Vienna nel
DelfinatOj perchì^ questo buon prelato non isdegnava
df insegnare egli stesso gli elementi della grammatica,
( Maimbourgj Hist. du pontif. de S. Grég.j pag. ^63.
— Flewy^ Hist. ccclés., XXXFI, n.** 35 pag. a63).
» Chez Ics Indous , la religion a détruit toui mo*
» nument historique, Croyant que cette vie n'est qu'une
n période passagìire de douleur et d^épreu/ve ^ Hs ré"
ji gardent ses événemens comme indignes d'étre recueilr
» lis. Abimés dans la contempLition des formules m^-
» stérieuses , tous leurs efforts tendent à ramener PeS'
fi prit par un anéantissement total des facultis mo-
M rales j dans le sein de Vame de Vunivers dont il
Ti' est émané. La pratique ngoureuse de cérémonies et
yt' d'obligations minutieuses imposées par la religion,
» ieur métaphjrsique obscure , leurs dogmes qui per»
Ti sonnifienl les innombrables quaUtés de la Divinité^
9* semblent avoir épuisé toutes leurs facultés intellec*
» tuelles , de sorte que rien ne peut les tirer de Ieur
n impuissance mentale , ou les rendre accessibles à
9i quelque chose qui concerne les événemens du genre
» numain, Foilà pourquoi les Anfjtois n'ont encore
n pUj malgré des tentatives réitérées, découvrir dans
j» Vlnde un ancien ouvrage historique compose dans
» la langue primitive du pays n. (NouveUes annalet
des voyages , /. XVj jìog, Zno ).
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ni une per comprendere che
lo strumento non ha nulla
a che fare colle opinioni
dell' operajo.
3.** Volete conoscere il
genio de' diversi popoli ?
Osservate la facoltà cui
tributano maggiore stima,
o danno maggiori licom-
pense. Dagli antichi si ri-
compensavano le forze fisi-
che, l'abilità alla lotta, al
pugilato, al correre a piedi
od a cavallo : i moderni
danno premj agli autori
d'invenzioni utili, cioè alle
forze intellettuali.
4.^ Sì dice che in Rus-
sia il popolo sia molto
Ignorante, e sembra che
non se ne possa dubitare^
ma in Russia non v' ha
alcuno che non sappia di-
387
cese , .come faceva prima^
ma in lingua tedesca, fi-
nora poco intesa fuori del*
TAIemagna (i).
3%^ Alla China due po-
tenti ostacoli si oppongono
ai progressi delle scienze;
la difficoltà della lingua
che ha 80,000 caratteri ,
ciascuno de' quali significa
molte cose, e l'educazione
che proibisce loro di ten-
tare nuove scoperte e di
prendere cognizione di
quelle degli altri. L'uomo
pili stimato tra essi è quel-
lo che ha la migliore scrit-
tura (2).
4*^ Dagli otto anni ai
quìndici noi impieghiamo
otto ore al giorno in nove
mesi dell'anno ad impa-
rare il greco ed il latino,
e non sappiamo ancora
(i) Sono appena passati cinque anni, diceva un
violatore sul principio del secolo attuale, che un pa*
dre fu scomunicato al Chili per aver fatto insegnare
la lingua francese a sua figlia. ( Nouvelies Annalei
des voyages, t. XF),
(7) Journal des voyages, t XIII^ pag. 2^7.
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388
slioguere tra le differenti
épecie di' funghi quelle
che si possono mangiare
impunemente e senza ti-
more.
5.^ L'utilità delle scien-
ze è si universale ed evi-
dente , che nello stesso
Alcorano si legge la se-
guente equazione :
L' IIICaiOSTBO BBL DOTTO
E IL SàSGiUE DEL MARTIRE
a AIMO 17N PREZZO UCSUaLE
ve' cieli, (i).
distinguere un fungo dal-
F altro ; quindi giomal -
mente mupjono persone
avvelenate da funghi , al-
meno nelle campagne.
5.° Linz dice del Por-
togallo : <* Mais d^oÌL vient
M donc cette iodolence
M pour les Sciences ? et
w pourquoi la vente des
M livres ne coropense-t-elle
M jamais les irais de l'im-
« pression ? une censure
«e sdvère , un tribunal de
(i) Non agì giusta l'idea di Maometto il celebre
Oiìiar , allorché fece abbruciare la biblioteca d*Ales^
sandriaj V idea di Maometto infatti non era propor*
ziojiata all'ignoranza de* suoi tempi: troi^ò miglior
tt'.rreno nello spirito degli Arabi il fatalismo. Questa
do f trina j profondamente radicata nelC animo del Mu^
sulmanOy lo rende ciecamente stupido .sui pericoli che
lo circondfzno. Quelli che fondano t elogio di questa
dottrina sul coraggio eh* ella inspira , non ne colgono
bene lo spirito , // quale sembra essere piuttosto di
abbandonarsi ai piaceri presenti senza prendersi la
pena di provvedere al futuro. Tale si è il senso pra-
tico che si dà al fatalismo in Turchia y ed e senza
dubbio una delle loro massime religiose che ha conr
trìbuito di più al loro barbarismo, I giannizzeri^ dopo
tre scariche infruttuose , si persuadono' Jacilmente che
combattono contro la Provvidenza, e non possono C5-
sere legalmente forzati a tentare un quarto attacco,
{Thorntony Etat actuel de la Turquie, t, Ffy p, a6i).
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La divinazione^ i sorti*
legi , la magia , che alte-
rano U costituzione del*
.r intelletto e impediscono
lo sviluppo delle idee sane
ed utili , sono condannati
in maniera positiva e se-
veramente dall'Alcorano.
6.^ Sulle porte delle in*
fime scuole d' Inghilterra
si vede inciso il seguente
detto di Giorgio IH , il
quale ottenne il rispetto
della nazione y anche du-
rante la sua pazzia , per-
ché cercò sempre il bene
del suo popolo:
» Io sarei il più felice
389
t€ rioquistion,toujours re-
<< doutable pour les écri-
«r vains , suifisent pour
« éteindre tOiite ardeur
ti pour r^tude *> (i).
Quindi ti*a il popolo
portoghese» non solo nelle
campagne, ma anco nelle ,
città, si crede tuttora alla
divinazione , ai sortilegi ,
alla magia fi).
6."^ V'ha neirindostan
75 milioni di donne che
non sanno né leggere né
scrivere ^ e siccome i le-
gislatori indiani hanno loro
espressamente proibito la
cognizione de'caratteri del-
l' alfabeto ^ perciò esse si
ti'ovanoin uno stato d'igno-
ranza e di superstizione
(i) Voyage en Poi-tugal, /. /, pag. 293-394-
{7) Les habitoìis de Lescun^ village de la vallee
tVÀspe (Pirenei) voient d*un osti inquiet tout étranger
</ai va au pie d^Anie j parce qu*un diahle soUlaire ,
qui a son fardin au somniet ae ce pic^ sfinite des
visiles indiscretes j et se venge en ^uscitant des lem-
péles, ( Dralet j Descrìptìon des Pyrénées , tom. I ,
p. 162 ).
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39©
99 dei re y se tutti i miei
j» sudditi sapessero legge-
» re le regole dei loro
» doveri i>el libro che li
39 comprende tutti, e Pe«
79 stensione de' lóro diritti
9» ud libro che comprende
j» ugualmente tutti i do-
» Veri del sovrano (i) ».
7.® In Inghilterra è per-
messo a chiunque di tè«
nere pubblica scuola, co-
me qualunque altra bot-
tega. Persuaso il legislato*
re che gli errori nocivi
trovano pronta confuta-
zione nelle classi cui nuo-
cono, permise a ciascuno
d'insegnare come gli det*
lava il capriccio. £ sicco-
me i professorì sono pa«
gati non dal governo ma
dal pubblico , quindi due
forze (l'interesse e la va-
nità) li costringono a spac-
ciare le migliori dottrine,
onde assicurarsi un mag-
cbe non ha esempio nella
storia delle tribù le pth
selvaggie e le più barbare
(Journal des voyages^ t XI,
pag. II 5).
7.^ I trenta tiranni che
occuparono^ Atene , vieta-
rono d'insegnare la filo-
sofia^ forse egli è questo
il più sicuro elogio che si
possa fare di questa scienza.
L'imperatore Teodosio
fece chiudere le scuole
d'Atene sulla supposizione
che la filosofia di Platone
e d'Aristotele potesse nuo-
cere alla i*eljgione cristiana.
(i) Dupiìiy Gonsidérations sur quelques avantages
de l'industrie et des machines, etc, pag. 3 e 4-
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3f'
glor numero «li scolari ,
giacche a questi • per-
messo di abbandonale le
loro scuole e passare a-
quelle di altri.
8.^ 1 goTemi saggf^ an-
che ammessa la libera con-
correnza nelle cattedre ,
non trascurano di sma- '
scherare i ciarlatani » al-
lorché questi riescono a
sorprendere il pubblico.
Quando il ciarlatano Me-
smer scroccava il denaro
ai Francesi vendendo loro
una merce falsa , ma ri-
spettata dal pubblico , il
governo francese , benché
un po' tardi y la fece esa-
minare con tutta impar-
xialità dai migliori medici
e filosofi della Francia. I
loro rapporti pubblicati in
ao,ooo esemplari per or-
dine del governo sì in
Francia che nell' estero ,
rendettero un servìzio al-
l'umanità, e ridussero a
silenzio il ciarlatano. Ecco
una tra le mille operazioni
lodevolissime che lo Smith
8.* I governi ignoranti,
principalmente se super-
stiziosi, incapaci di distili-
guere il ciarlatano dal dot-
to, opprimono il secondo
per suggestione del primo
che ha maggiore abilità
neir ingannare. Poo6 man-
cò che questa sventura non
accadesse al celebre Lin-
neo in Isvezia. Fu rappre-
sentato alla regina Urlica
Eleonora ^ allora assisa sul
trono e già avanzala in
età, che il sistema di Lin-
neo, il quale ha per base
il sesso delle piante , era
indecente e pi'oprio a gua*
stare i costumi della gio-
ventù. La regina, straniera
alle scienze e inclinata al
rigorismo^ andava ad ot-
tenere dal re suo sposo
un decreto contro Linneo,
se per raro accidente uo-
mini polenti non avessero
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39»
vieta al pubblico aia mini-
stimatore (i).
9.® La legge che gua-
rentisce la proprietà lette-
raria diviene stimolo a col-
tivare le scienze in ragio-
ne deir estensione degli
Stati, ossia de' loro abi-
tanti ; quindi e massima
in Francia, minore Ì9 Ita-
lia y liflesso che l'orgoglio
francese trascura di calco-
lare quando pone a con-
fronto gli scrittori delle al-
tre nazionL A Parigi un
volume di poche pagine e
poco rìcco di idee frutta
aH' autore la sussistenza
per un anno, per tre ra-
gioni i
difeso alla corte il: bota*
nico (2).
9.*^ Pria della rivolu-
zione francese non esisteva
proprietà letteraria: il cam-
po delle scienze era un
fondo comunale, del quale
ciascuno stampatore poteva
appropriarsi i prodotti. I
governi europei riconosce-
vano proprietà nei prodotti
delle forze fisiche, non ne'
prodotti delle forze intel-
lettuali. La -legge guaren*
ti va al calzolajo il diritto
di trasmettere a' suoi eredi
le sccrpe che avewi fab-
bricato y non guarentiva al
leltei*ato lo stesso diritto
sui libri che aveva com- ■
(i) RifletUndo aW ignoranza che ingombras^a Vln-
ghiiterra nelC ottavo secolo , si deve far amlauso ad
jilfredo il grande ^ il quale y cTUauiaii da tutte le
parti deir Europa gU uomini più dotti del suo tempoy
ed aperte scuole per la gioventù ^ obbligò chiunque
possedeva tre hydes di terra (4 arpents circa ) a man»
darvi i figli. Giusta i principf di Smith è questa urui
violazione della liberta naturale ed un* incombenza
che il pubblico amministratore non deve asswnersL
{1) Cattcau , Voyage en Allcmai^ne et en Suède ,
U ni, pag, 8. ""
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i.^LVsteosioQe del mer-
cato nazionale che è di
circa 3o,ooo,ooo d' abi-
tanti ;
3.** Bisogno di leggere
molto intenso in Francia;
3.*^ Universalità della lin-
gua francese in £aropa ed
in America.
In Italia il prodotto del
più profondo lavoro scien-
tifico non compensa la
spesa della composizione e
della stampa fuorché in
casi rarissimi.
10.^ Siccome la prote-
zione aUe arti è in ragio-
ne inversa delia tassa esat-
ta per la concessione de*
brevetti d'invenzione, così
la protezione alle scienze
è in ragione diretta della
durata delia proprietà let-
teraria. Con ordine di ga-
binetto deH'Sfebbrajo 1826
l'attuale re di Prussia con-
ferì agli eredi di Schiller
il diritto esclusivo per ^5
anni di vendere le produ-
393
posto, e gli stampatori s'ar-
ricchivano stampando, per
esempio, le opere di Cor-
nelio e di Racine, mentre
i discendenti di questi scrit-
tori morivano di fame. Ep-
pure i governi europei si
dicevano inciviliti.
10.^ La Convenzione na«^
zìonale, la quale parlò con
tanto calore de' diritti del-
l'uomo e del cittadino
Proclamò T uguaglianza
de' diritti in tutti;
Fece rimprovero ai ré
d'averla violata:
Ltt Convenzione nazio-
nale decise che la pro«
prìetk degli autori sulle
loro composizioni cesse-
rebbe IO anni dopo la
loro morte (i);
(ì) Ecco la scala di gradazione per misurare la
òcicnza de' legislatori francesi.
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394
zioni letterarie di questo
scrittotele.
1.* .Pria del 1789 la proprietà letteraria era uguale
a zero.
2.** Nel 1 792 fu riconosciuta la proprietà e fissata
la durata a io anni dopo la morte delT autore,
3.^ Nel 1826 una commissione creata dal re sta-
hilisce la durata ad anni 80.
// ragionamento di questa commissione è un mo-
dello di scempiatine : eccolo quale è riferito dai
giornali.
*€ La commissione ha riconosciuta la proprietà let*
M teraria come un quasi contratto o donazione tra
«< la' società e l^ autore ^ poiché per sentimento di
«f giustizia la società e obbligata a ricompensare i la*
t« vori cJie contribuiscono alla sua istruzione e ai suoi
€€ piaceri. Su questo principio , fohdato sulla più rigo»
« rosa giustizia j essa ha deciso j dicesi: i.^ di stabilire
u per la pubblicazione d un* opera un dirittp esclusivo
«( di proprietà guarentito ali* autore e suoi eredi per
« 80 anni-, a.^ di portare a 20, invece' di io j il
« tempo , durante il qiuzle gU eredi d^ un autore
«< drammatico godranno deW intera retribuzione dei
<* suoi diritti j e passati i 20 anni creare un mezzo
M diritto, a perpetuità per le fomite » ( Gazzetta di
Milano 27 marzo 1826 ).
Sul quale rapporto occorrono i seguenti riflessi'.
i.^ Dove ha trovato la commissione il quasi con**
tratto o la donazione trfi l'autore e la società? Tutto
questo e un sogno ^ una finzione ^ una chimera ^ un
vaneggiamento. Allorché un proprietario dissoda un
terreno incolto j lo rende capace di prodotti , li co*
gUe e li manda sul mercato , intende forse di farne
dono alla società? Faremo la stessa dimanda pel
letterato ; egli creò un fondo capace d' istruire e di
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%5
fi.* La generosità di ii.« Talvolta il mini-
Luigi XIV, di Leone X, stero inglese riuscì ad ac-
piacere. Per darffii P intenzione £ una donazione e
necessario distrarre Ut Ugge generale per la quale
ciascuno lavora prima per se , poi., per la sua fami'
glia , quindi pe* suoi amici j analmente per la società.
2.^ Se un autore ha composto un* opera agU anni
20 e muore ai 100, il suo diritto si estingue con esso
e non può lasciare nulla alla sua famiglia ^ in questo
caso la legge proposta nel 1826 è peggiore di quella
del 1792.
3.^ Qual è la ragione per cui la le^ riconosce
V illimitata proprietà delle cose materiali ? Perche da
un lato Ut loro produzione è utile alla società s dal*
P altro la certezza della proprietà e stimolo alla prò*
duzione. Io ho eretto una casa in cui i miei concit-
tadini trovano riparo: limitate voi la mia proprietà
ad anni 80 ? Jl poeta ha prodotto un dramma che
procura piacere a* suoi concittadini : con quale ra^
gione volete limitare la sua proprietà ad 80 anni ?
Da ambe le parti vi sono spese , fatica^ perdita di
tempo y utilità pubblica. Anzi y siccome i prodotti let'
terarj sono generalmente pia difficili che i prodotti
materiali , perciò fa d'uopo accrescere la durata della
loro proprietà , onde accrescere stimolo alla produ-
zione,
4.* Allorché la commissione propone per gli eredi
d* un autore drammatico la metà del prodotto delle
rappresentazioni a perpetuità , mentre nega lo stesso
diritto s\dla stampa agli eredi di opere scientifiche ,
dà la preferenza alle cose frivole sulle cose solida-
mente utili ^ e in questa decisione si vede a chiare
note la leggierezza francese.
In Inghilterra un autore gode del prodotto della
sua opera i4 t^nni die decorrono dall' epoca della
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3y6
deir imperatore Alessa n«
dro, inandaDdo gratifica-
kìooì ed onori anche agli
scrittori esteri , estese la
coltura delle scienze fuori
de' limiti de' loro Stati.
la.** I vascelli francesi
hanno esteso le ricerche
idrografiche sopra tutto il
littorale del Mediterraneo,
nel Mar Nero , alle coste
occidentali deU'A£frica, a
quelle del Brasile, ai mari
più lontani. Il deposito ge-
nerale della manna fran-
cese riunisce tutti i risul-
tati di queste spedizioni.
La Francia non rinunciò
giammai a questo nobile
crescere l'imposta sui gi6r«
naii onde scemarne lo
spaccio nell'interno e nel-
r estero.
L'esclusione degli esieri
dalle università nazionali,
qualunque ne sia il moti-
vo , è sempre un limite
alla diffusione; delle scienze.
13.^ I Cartaginesi face«
vano gettar in mare qua-
lunque navigatore stranie*
ro che s' avvicinasse alle
coste della Sardegna.
Non era permesso agli
Spartani di viaggiare , a
meno che i viaggi non
avessero per iscopo gli af-
fari dello Stato.
•Siccome Licurgo aveva
voluto che i Lacedemoni
fossero governati da leggi
prima edizione. Dopo questo tempo egli puh Jar n-
novare il suo privilegio per uguale numero d* anni.
S'egli muore pria die questo tempo sia spirato^ può
trasmetterlo a' suoi eredi. Si vede che questa legisla-
zione e ancora più barbara di quella de Francesi \
giacche la durata della proprietà letteraria h ridotta
a ^8 anni ^ mentre i Francesi propongono di cstcn^
delia ad 80.
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ed antico uso fondato da'
suoi monarchi e migliori
inioistj*!, quello di raocorre
e pubblicare con grande
spesa le scoperte maritti*
me y la cognizione delle
quali interessa tutti i po«
poli.
Nella guerra della Fran*
eia contro T Inghilterra per
la causa deirAoierica, Lui-
gi XVI ordino che fosse
rispettato il vascello di
Cook • lo scopo del quale
tendeva ad accrescere le
cognizioni marittime ^i).
e costumi propij e parti-
colari ad essi^ perciò ven-
ne loro strettamente vie-
tato di trattenersi neiresa-
me delle l^ggi e de' co-
stumi degli altri popoli
{Demost adr, Lepù'n.)
I re d'Adra non per-
mettono a nissun forestiero
di viaggiare di giorno nel
loro- paese , ed è questa
la causa per cui si hanno
à scarse notizie sopra quel
regno.
CAPO SECONDO
INFLUENZA DELLE CAUSE MORALI SULLBf AErrUBIIfl BCOBrOMICHK.
I. Produzione,
In pìh.
1.^ Le leggi egiziane,
In meno.
1.** Allorché Pericle (al-
(1) Fu un* idea lodevole quella di Luigi XIF" di
fondare nella stessa Parigi una casa di missione per
V estero , destinata a spedire i suoi allievi sino alla
estremità delV Oriente j onde diffondervi la cognizione
del Vangelo, La corrispondenza con questi pii viag-
giatori procurò importanti notizie che furono utili ai
viaggiatori che vennero dopo.
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39$
le leggi ateniesi condan-
navano l'otio: Solone per-
mise che ogni cittadino
potesse accusarne un altro
per solo titolo d' oziosità
e incorreva nella taccia di
infamia chi per la terza
volta ne era convinto. Quin-
di ogni cittadino doveva
dichiarare giuridicamente
i mezzi co' quali prove*
deva alla sua sussistenza.
2.^ Solone riguardò co-
me indegno d' essere am-
messo a discutere gli af-
fari pubblici colui che ver-
gognosamente avesse dissi-
pato r asse paterno o i
beni in altro modo ere-
ditati.
3.^ Lo stesso legislato-
re, come ho già detto al-
trove, sciolse il figlio dal-
l'obbligo di mantenere suo
padre bisognoso che non
tri dicono Gleone ) fece
sancire la legge che il po-
polo ateniese riceverebbe
tre oboli assistendo alle
pubbliche assemblee, creò
degli oziosi.
Le largizioni di grano,
di olio, di lardo, che si
facevano al popolaccio di
Roma , diminuivano i la-
vori, quindi la produzione,
per conseguenza ne accre*
scevano il prezzo ; una
parte della società lavora-
va, acciò l'altra rimanes-
se oziosa.
a.^ Allorché si propone
al popolo come modello
di perfezione un uomo che
visse fuori dei vincoli so-
ciali, alimentato dalla ca-
rità de' suoi ammiratori ,
come i Marabouts indiani,
non si eccita V industria ,
ma si fomenta 1' indo-
lenza.
3.^ Le limosine regolari
che per r addietro si face-
vano a chiunque dai mo-
nasteri , distraendo i figli
dalla carriera delle arti, ti
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^9»
gli avesse insegnato un renderano impotenti a soc-
mestiere (r^. correre I loro padri (3).
(i^ Nel marzo del corrente 1826 la reggènza della
città di Bruges ^ modificando la legge di Solone »
decise che i poveri , i quaU ricevono soccorsi pubbli"
ci^ ne saranno privati se non insegnano qualche me^
siiere o lavoro ai loro ^ figli : se sono maschi ^ dalla
età d'anni 8, e dall'età d' anni 6 se Jemmine.
(2) La poveraglia questuante si sviluppa naturai^
mente in ogni paese provvisto di superfluo ^ se non
trova ostacolo in leggi repressive. Ella è una conse^
guenza necessaria di quattro affezioni inerenti alla
natura umana ^ e sono le seguenti:
/. JVel questuante , indolenza', e perciò la povera*
g/ia 51 moltiplica in ragione deUe limosine^ cioè a mi-
sura che può ottenere' la sussistenza senza lavoro^
Compassione , perciò i poveri si
presentano sotto le apparenze
più dolorose ed affilanti ^
Vanità , perciò si fanno in pub»
TT V f LLi* / ^^00 limosine che si ricuse^
II, Nel pubblico \ .. •
'^ ) rebbero in segreto ;
Religione malintesa y o sia lusin^
ga di ricevere nelT altra vita
il cento per uno fomentando
P oziosità e l* infingardaggine.
Alla popolazione questuante fa d^ uopo unire quel
ramo di popolazioni nobile che riuscì a carpire esen-
zioni ^ privilegi j diritti gravosi al pubblico ^ e che si
puh assomigliare alia popolazione libera delle antiche
repubbliche che viveva a spese degli schiavi.
Queste popolazioni col numeroso seguito che le ac-
compagna y avevano invaso un terzo della società ^ e
succhiavano il sangue degli altri due.
Dtma metà del XVII secolo sino al presente ,
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4oo
4.^ Giappone : non vi 4** Inghilterra : il furo»
SODO fondi coinuimh : se re degli Inglesi per la cac-
qualche porzione di terre» eia richiede immensi par*
nò restasse incolta^ l' agri- ^ chi , boschi , terre incolte
governi europei con lefgi pili o meno saggie hanno
tentalo di reprimere ^ accennati rami di popolazio'
ne, e stabilire un ordine di cose in cui prevalesse il
principio : in sudore vultus tui vesceris pane. Segucn^
do le convulsioni degli Stati dal XVI secolo sino al
presente , vi si vedono gli sforzi che Ja la popola^
zione lavoratrice per sottrarsi alle esazioni della pò»
polazione parassita.
Sotto i governi orientali , P indolenza è un prodotto
del dispotismo ^, giacché costretto P uomo a pagare in
ragione de* suoi pqfittìj evita naturalmente U lavoro
da cui non ha speranza di raccorre il frutto. U ahi*
tante s per es, ; della Moldavia e della Valacchia non
esercita alcun talento , non s* applica ad alcun tamo
d' industria j ritenendo solamente qiie* mestieri che alla
sussistenza della società sono più necessaiy. Le arti
meno rozze sono ' lasciate ai forestieri^^ apparte^
nenti agli Stati vicini , e' che V influenza de* loro gO"
verni sottrae ai colpi del dispotismo. Gli indigeni di"
vengono indolenti , perchti non possono co' loro sforzi
migliorare la loro condizione j divengono traditori,,
percliè il tradimento e costantemente impiegato a sco*
prive ed estorcere i loro miserabili risparmj. Sulle
loro fisonomie si vedono le traccie dell'angoscia e
delP inquietudine ; i loro corpi sono indeboliti dal*
P inerzia e dalla mancanza di alimenti ^ P uhbrior
chezza • conseguenza dell* ozio nelle persone miserahiìiy
finisce di cancellare le facoltà che distinguono Vuomo
dal bruto ,• tali sono gli effetti progressivi del dispo*
tismo.
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oollore ▼icin0 più laborio*
80s potre)i>be impadronir-
sene.
5.^ Presso gli Ebrei cor-
revano i seguenti prover-
bj : n quegli a cui il timor
fi del freddo impedisce di
» lavorare nel verno, è ri-
» dotto a mendicare la
» state. Il sonno del la-
» voratore è dolce e tran-
n quillo , ma quello del-
n r odioso é agitato. Que^
9). gli che conduce Tara-
n tro può trame vapto e
n mostrare i pingui ani-
»> mali di cui si serve, ecc.
6.^ Sumatra'. Quando
un padre muore, i suoi
beni vengono ordinaria-
mente divisi tra i Suoi fi-
gli maschi in porzioni ugua-
li ^ ma se qualcuno d' essi
s' alza pe'suoi talenli sugli
altri, benché non sia mag-
giore di età, ottiene co-
munemente la maggior
porzione, e diviene il capo
della famiglia; gli altri gli
cedono di buon grado la
FUosof. della Stai, j voi.
4ot
pih che in qualunque al-
tro paese incivilito.
5.^ Presso gli Indiani é
proverbio: essere meglio
sedere che camminare ;
giacer che sedére; dormir
che vegliare^ e la morte
migliore di tutto.
I Turchi, giusta un detto
volgare , amano meglio
r uovo d' oggi che la' gal-
lina dell' indomani. La ffa-
lezza de' loro edifizj mo-
stra il desiderio di godere
momentaneamente senza ri-
guardo al futuro.
6.^ In tutto il conti-
nente europeo, dove il si-'
stema de' maggioraschi i
stato introdotto, la nullità
intellettuale della nobiltà
è divenuta per proverbio;
e i grandi, di Spagna di-
spensano dal ricercare altri
esempi di questo fatto in-
contrastabile. La GranBre-'
tagna presenta eccezioni a'
questa massima, e ne sono
causa le sue insti tuzioni
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402
superiorìtà.(Mar8den, HUu
de Sumatra^ t. li, p. i3 ).
In questo sistema di cose,
r amore della ricchezza e
de( potere può divenire sti-
molo allo sviluppo de' ta-
lenti.
7. Fra gli usi proprj
della Dalecarlia ve n lia
uno utilissimo ai progressi
ddr industria. Una nuova
maritata è obbligata , . il
giorno delle sue nozze, di
presentare, ciascun convi-
tato d'un pajo di guanti,
di calze o d'altro lavoro
qualunque , eseguito colle
sue roani. Risulta da que-
sl'uso che tutte le gio-
vani sono sollecite di ese*
guire molti lavori di que-
sta specie» che soventi esse
vendono ai mercanti fore-
stieri e che accrescono la
massa delle espoilazioni
della provincia ( Annales
des voyagesy t XI, p, 3a5).
8. Gli Assiri, i Medi,
i Persiani si erano fatto
politiche, giacché per es-
sere elettralle cariche fa
d' uopo avere fama di pos-
sederne i talenti, e quando
se ne esercitano male le
funzioni, si è posti in ri-
dicolo sui giornali \ pagi-
na 345-346).
7. In tutta la Stirìa non
si trova un solo telajo da
tessitore: le donne sanno
appetta fare le calze , ed
anco non amano occuparsi
in sì tenue mestiere, n Le
» nostre mani, dicono esse, '
» abituate ai faticosi lavori
» della^caropagna, non sono
» predisposte a condurre
fi agevolmente sottili spille.
n Se noi accostumiamo le
M nòstre figlie a simili oc-
» cupazioni , esse diver-
M ranno pigre e non vor-
» ranno più lavorare con
M noi la terra. « {Annales
n des voyaets , t. XIX ,
p. 100-101). Il quale ra-
gionamento è smentito dai
fatti addotti altrove.
8. Il Musulmano col suo
fatalismo non fa nulla per
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nn tIovei*e religioso di oon-
durre le acque nel deserto
per moltiplicarvi, giu<<ta.U
precetti di Zoroastro, i
prìncip/ della vita e deU
P abbondanza j quindi vi
8i jDGonlraoo grandi trac*
eie d^ un'antica pepolazio*
ne. Sopra tutta la strada
da Aleppo ad Hama si
trovano ovutoque rovine di
villaggi, cisterne affondate^
avanzi di fortezze e di
tempi (Volneyj Voyage en
Sjrriej t. II, p. 64).
aoS
ricercare la causa de^ mali
ed opporvi rimedj: un'a-
patia quasi stupida chiude
la porta ai dispiaceri e
alla previsione. Ch'egli sia
spogliato, rovinato, od al-
tro, ripete tranquiUamente:
così era scritto : sic eroi
in fatisi egli dice a suo
figlio: Rivolgimi la testa
verso la Mecca^ e muore
in pace.
II. ConsumL
A) Cibo.
In pih.
9. M Benché l'acqua del-
j» V Eufrate sta ottima ,
99 gli abitanti di Bir non
w bevono che quella d'una
» sorgente che a poca di-
» stanza dalla riva zam-
» pilla. Ad un viaggiatore
» sorpreso di quest' uso
r risposero ingenuamente
» che per economia la
» preferivano all'acqua del-
In meno.
9. La vo^iù di mostrarsi
ricchi j a cui talvolta s'u'
nisce la generosità^ costrin-
gè ad un aumento di spesa
nel soddisfacimento de' bi-
sogni giornalieri o nelle
epoche di particolare al-
legrezza. Per es., a Ma-
nilla (capitale degli stabi-
limenti spagnuoli alle Fi-
lippine | lat i4° 34' (8')i
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2o4
» V Eufrate , atteso che
Ti quest'ultima èccUandoU
» a mancare jnU del con»
n suetOf cagionava loro uà
» anniento di spese ooe-
j9 rose: checché ne sìa,
j9 gli abitanti di Bir sono
» realmente molto sobrj
» ed avvezù a privarsi di
9 tutto ciò che non sa-
» rebbe altronde che un
M supplimento di bisogni
» o di piaceri « {Journal
des voy€^s^ tom. XVI,
p. 282).
Ho creduto di dover ci-
taif questo fatto anche
perchè è un nuovo argo-
mento dell'influenza degli
elementi topografici sul-
r intensità de' bisogni.
benché paese caldissimo ,
siete accasato d'avarìsia è
pidocchieria, se fate com-
parire a pranzo meno di
dodici piatti {Joumail des
vqyages , t VI , p. 5o ).
Nelle isole greche le ce«
rimonie od atti d'aliegrena
per un matrimonio durano
generalmente 8 giorni, a
Stampaglia i5. In que-
st'ultima isola e neli'ac"'
cennata occasione , si dà
a mangiare dalla mattina
alla sera a tutti i cono-
scenti gli otto primi gior*
ni, e negli altri ai pallenti
piti prossimi soltanto {An"
nales des voyages ^ t. II,
p. 176).
I consumi straordinarj
nelle epoche di Natale,
Gimevale, Pasqua, ecc.,
sono piuttosto segni di abi-
tuale astinenza forzata che
di ricchezza , altro argo*
mento della miseria de'
nostri maggiori.
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205
in. Continuaùone de* consumi»
10."
• A) abo.
In pHà,
>.^ A Milano , atteso
il non eccedente prezzo
del sale, sì fabbrica pane
con sale, come fabbrica-
Tasi per P addietro nelle
provinole marittime della
Francia e nelle inteme che
per la vicinanza delle sa-
line* ottenevano il sale a
basso prezzo.
B) Bevande.
In meno.
la^ L'alto prezzo del
sale^ cagionato dalla R.
privativa^ è causa per cui
in Parigi, nel centro delle
ricchezze della Francia ,
nella sede piti brillante
del. lasso, si febbrìca pane
senza sale.
1 1 .<> Si attribuisce in gran
parte la temperanza de'
Tartari alla loro religione»
L' Alcorano vietando l'uso
del vino e dell'acquavite
tende a guarentirli dalle
conseguenze dell' ubbria-
11.^ I Greci moderni
bevono insieme alla salute
di ciascun convitato ; e
quando vogliono far omag-
gio a qualcuno , bevono
tre o quattro bicchieri ia
suo onore (i).
(i) Annales des voyages ^ t II ^ p. 178.
DiP Germani scrive Tacito. Consumar notte e gior-
no bevendo non è vergogna j e le frequenti risse j soy
lite tra ubbriachi^ di rado finiscono in villanie y pia
spesso in omicida e ferite .... Se li lascerai far
quanto vogliono, più facilménte potrai vìncerli col-
I ubbriachecza che coli' armi (De mor. Germ. as-a3).
Si vede qui f influsso delle abitudini su^ eventi mi*
litari.
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4o6
chezzà russa. Il comando
che prescrìve loro 1' asti-
nenta, è meno favorevole
alla salute. I Tartari con-
tano annualmente io5 gior-
ni di digiuno (i).
In Italia , non la sola •
religione ma anco la ci-
vile opinione condanna al • . ^ (i).
pubblico sprezzo le perso-
me dedite all'ubbriachezza.
Allo stesso grado non i
ancora giunta l'opinione
in Inghilterra.
(i) Malte-Brun, Précis de géographie, ecc., L IIIj
p, 37X. — Pressò gli Armeni V uso vuole che si di-
giani dippiù in ragione dèlie cariche ecclesiastiche di
ad si e investiti ( Idem ^ ibid, ^ p. i^S ).
{^) Chardin, p. 191. — Thornton^ État actuel de
la Turquie, L ÌI^ p. ai 5-2 16.
Ho incontrato de Russi ^ aggiunge lo stesso scrit^
tore, ai quali tubbriachezza sembra essere un precet^
to di religione , ma che soffrirebbero il martino pini"
tosto che pipare y perchè la Scrittura santa dichiara
che ciò che entra nella bocca dell* uomo noi pub mac-
chiare y ma solamente ciò che ne esce. Son 'questi i
eeguoci d antica setta incorrotta ^ i quali amano me*
glio guastare la regolarità S una strada che adempire
i doveri religiosi in un tempio che non fosse esatta-*
mente costrutto ntlla direzione d Oriente in Occiden^
te ; conservano la loro barba a dispetto di Pietro ii
grande y e come esso a prova della loro divozione si
inebbriano.
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4o7
C) Festlfo.
In piti,
12.** { Berry. ). Non si
vegi^ono in questa provin-
cia che zoccoli ai piedi
anche delle persone più
agiate, e soprattutto delle
donne , ma sono più ele-
ganti che i zoccoli grosso-
lani d' alcune province ale-
manne; hanno una forma'
piacevole , e sono ornati
di piccole liste di pelli (i).
i3.*' L'opinione religiosa
ha sempre ristretto lo sfar*
zo negli abiti. U Addis ^
uno de' libri che contiene
la fede musulmana , proi-
bisce espressamente l'oro,
l'argento ed anche la seta
negli abiti. I Vekabiti che
vi si uniformano , fanno
alto rimprovero ai Tni'chi
perchè adottano un lusso
riprovato da Maometto.
Infatti, sebbene egli abbia
proibito di portare stoffe
In meno.
I!).* (Madrid). Le per-
sone del volgo portano
scaipe dr cuojo , giacché
de' zoccoli è affatto ignoto
V uso in Ispagna (i).
li paesano vai tei lino ,
benché estremamente mi-
serabile, ricusa di portare
zoccoli.
1 3.° L''op)nione civile
cerca la bellezza negli àbi-
ti y non il risparmio y e
talvolta vede la bellezza
nell'eccesso del consumo.
V'ha a Mycone, dice Vi l-
loison , delle donne ch^
portano dodici gonne le
une sopra le altre j oltre^
le mutande ; io parlo di
quelle chp vestono alla
Tiniotta. Si osserva lo
stesso ad Andros ... ve
n' ha anco di quelle che
(i) Link^ Voyage en PortugaU t, /, p, Si.
\x) Idem^ ibid. , p. I23.
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4o8
rosse e gialle ricamate d'o- portano cinque a sei paja
ro e d'argento, questi due di calze (a),
colorì sono generalmente A Lima, capitale del
ricercati dai Turchi ; e Perii,, si veggono ^sovente
debb' essere molto povero delle donne borghigiane ,
colui che non ha alcun P abito delle quali costa
ricamo sui suoi abiti (i). più di 20,000 scudi : le
sole scarpe ricamate d'oro
e d'argento valgono non
di rado 10 piastre (3).
(i^ Journal des voyages^ t IX , p, a 19-320.
(y Annales des voyages j t, 11^ p, i4&
(3) Le donne arabe, dell' Fmen portano dieci a quin-
dici beiTCttini ^ uni sopra gli altri y di tela di lino .
e di cotone piqué. Quello che li copre tutti è sovente
ricamato <f oro , e presenta sempre qualche sentenza
delt Alcorano, Gli Arabi inviluppano questa nkoUitU"
dine di berrettini con una gran pezza di mussolina,
la quale nelle due estremità ha frangie di seta ed
anche d! oro ^ e la lasciano pendere sul dosso (Route
de l'Inde, p, 278-279^.
U acconciatura del capo delle donne islandesi ha
forma d^ un pane di zucchero ; la sua altezza è
uguale a due altezze del volto : ella è composta . di
molti fazzoletti ravvolti proporzionatamente alla fpr^
ma conica P uno sulP altro. Essi sono Jermati sul
capo da un fazzoletto di seta j del quale P uso prin^
cipale si è di guarentire dal freddo ( Histoire des pé^
ches, etc.y t, II y p* 5i ). L* acconciatura delle donne
arabe .essendo simile a quelle delle islandesi^ si vede
che P opinione ha vinto il climax ordinando nel paese ^
caldissimo delP Arabia quella foggia éP abbigliamento
che guarentisce dal freddo nell* Islanda.
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4o9
. i4* In Turchia il latto . i4« A Gattaro', le ye»
e qualunque altro segno dove sono obbligate di
esteriore d'angoscia, è con* portare il lutto due anni;
siderato- come una lagnan- in alcani luoghi es&e io.
za contro i decreti della portano tutto il resto della
ProVYÌdensa, e condannato Vita , e non possono più
dalla legge e dal costu- maritarsi,
me. Si permette solo alla Siccome gli abiti di lutto
madre di piangere la morte da un lato risTCglìano nel
L'Ambia presenta un" altra singolarità nel svestito ,
che fa contrasto coi costumi europei j e sì h che i
vecchi sono più studiati nel loro abbigliamento che
non i giovani f le stoffe meno grossolane sono risero
vate principaìmente per essi: riflettendo altronde che
ivi il costume non varia giammai., eh' egli è attuai*
mente ciò che era. ne' tempi più rimoti y si persuade
che queir uso ha per iscopo {U procurare riverenza
alla vecchiezza. In Europa alT opposto le mode cam»
biano tutti i giorni , ma giunge un* età in cui P abitua
dine prevale sul gusto di nuove foggie di vestire ^
si arresta ad un costume che non si cambia durante
gli ultimi anni della vita, e che diviene ridicolo ^ al*
lorchh la gioventù , la quale abbellisce tutto colle sue
grazie , cessa di servirsene. La moda altronde in Eu-
ropa non fa variare solamente il costume; ella stende
anco il suo imperò sopra tutti gli usi della vita y da^
che risulta troppo sovente un^ opposizione penosa tra
la gioventù e la vecchiezza, I costumi de" padri sem-
brano ridicoli ai figli j i padri criticano il tempo pre-
sent^ desiderando r antico y quindi mùtuamente s^ina-
sprano. Non succede lo stesso, presso la maggior parie
delle nazioni orientali ^ perchè gli usi vi sono immu^
tabiU,
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ito
del suo figlio e portare il
duolo tre giorni (Thòrn-
ton, Etat de la Turguie^
t. II. p. 352 ).
D)
In più.
i5.^ In Italia ^ Francia,
Spagna , Portogallo , In-
ghilterra, generalmente in
tutti i paesi della terra, le
case hanno finestre verso
strada, dove si procura il
piacer di vedere ed essere
veduti , si riceve luce ed
aria dalla parte verso stra-
da ugualmente che verso
corte, e 9 in caso d'incen-
dio f si hanno più mezzi
per fuggire ed ottenere
soccorsi.
pubblico sentimenti di i
stizia, dall'altro, dopo certo
tempo, divengono inutili ,
perciò è più conforme al-
l'economia l'uso turche-
sco che il nostro.
Case,
In meno,
i5.^ Al Cairo ed altri
luoghi della Turchia, la
gelosia ha influito sulla
costruzione degli edifizj ,
ha chiuso le finestre verso
strada , acciò le donne non
possano comunicare coi pas-
seggi eri , e non ha per*
messo r entrata all' aria
ed alla luce che verso cor-
te. Lo stesso sentimento
di gelosia ha voluto molto
strette le porte delle ca-
se (i).
(i) Ganjanij città deW India sulla costa d*Orisca,
molto commerciante : questi popoli , benché soggetti ai
Mogolli j s* imaginano di conservare la loro Ubertà s
perche sono in possesso di non essere governati da un
moro nella loro città, Gò non ostante permettono ai
mori di abitanti ^ ma non si fidando di essi -e meno de*
gli Europei j non permettono loro di far case con muraglie
di mattoni^ temendo che presto si cambino in fortezze^
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4i«
E) Comodi.
In più.
i6.^ In Europa 9 alme-
no nelle classi medie della
società, uu* servo esegui*
sce gìoroalmente tutte le
faccende domestiche ; com- '
pra il bisognevole sul mer-
cato y porta le lettere alla
posta ; rassetta i letti nelle
stanze, attende alle vivan-
de nella cucina , ecc. , e
taUolta anco sale in coc«
chio e guida i cavalli ; in
una parola, egli eseguisce
tutto ciò che é capace d' e*
seguire ; la somma de' suoi
servigi è limitata dalle sue
forze y non da opiniooe
qualunque civile o reli-
giosa.
In meno.
iG.^» NeUe Indie le più
basse caste hanno certe
ridicole distinzioni tra lo-
ro, sulle quali insistono
spesso colla più grande
importanza e calore. Il
facchino, per es.,. il quale
porta un carico sulla te*»
sta , ricusa di levarlo sulle
spalle ; il venditor di. sale
non può vendere aceto, ecci
Questa dwisione di caste
cagiona grandi spese in
serviy ninno d'essi volendo
fare la minima cosa di
ciò che non é proprio uf-
fizio della sua casta, quin-
di molte mani e poco ser-
vizio.
F) Piaceri.
17.^ In Iscozia potete 17.^ In Inghilterra siete
quindi in tutta la città j una grande pagoda solamente
ed il palazzo del governatore sono di mattoni j tutte le
altre sono costrutte con terra grassa^ intonacate con calce
dentro e fuori j coperte solo di paglia e di giunchi j
e che fa d* uopo rinnovare di due in due anni^ cosa
alquanto incomoda (Dict univers. de la géographie
commer^ante , t IV y p. 4%)*
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4i2
▼iaggiai^e a piedi senza al*
tra difesa che un'ombrèl-
la*. Gli studenti delle uni*
Tersità di Glascow e di
Edimburgo vanno a cen*
tinaja a visitare a piedi
quel paese.
i8.S In Europa ciascu«
no può comparire sui corsi
pubblici a piedi ; quindi
il piacere del passeggio
non è limitato dalla im-
possibilità di mantenere dei
cavalli, il che tra noi esclu-
derebbe dai passeggi più
di 99/ 1 oo della popolazione.
In più.
•g-"^
esposto alle risate del po-
polo e all'insolenza de' lo-
candieri^ se viaggiate a
piedi y oltre il maggior pe-
ricolo d' essere derubato
ed assassinato.
i8.^ A Batavia non si
incontra un solo Europeo
a piedi y giacché egli per-
derebbe la stima degli in*
digeni e de' Chinesi se non
andasse in cocchio: quindi
ciascuno fa acquisto d'un
cabrioUe e di due cavalli
almeno ( Journal des voya^
ges, t. XX, p. 147).
del tempo.
In meno*
19.^ u Le orazioni e
39 adorazioni che gli Indous
M fanno ne' loro paesi ai
» loro tanti idoli (3o mi-
Ai lioni ) è cosa di molta
» noja e fatica, poiché
» gli stessi re, occupati in
u tanti altri negozj gravi
» che non si hanno a tra-
» lasciare , non possono
M non di meno far di
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4i3
» manco di non consu**
» mare in queste adora-
j» noni sette od otto ore
» ogni giorno , con tanti
» ing&ini , con tanti prò*
» stminenti e siffiitte fii*
» ticose cerìmoiue, che è
i» cosa da direnare ogni
M robusto ^lantuomo(£e^
M tere sulle Indie Orien»
» talijt. II, p. 23o) 99.
RIASSUNTO DEUi^ INFLUENZA DELLE FALSE ABITUDINI
INTELLETTUAU SULLA PRODUZIONE, URGOLAZIONE
E CONSUMO DELLE RICCHEZZE.
Dalle cose discorse ne' libri antecedenti ed in que«
sto risulta ^ che più idee false si sviluppano naturai*
mente nello spirito umano , acquistano forza talvolta
indomabile, riescono ad acdecare il privato interesse,
cagionano perdite di forze , di tempo , di materie con
immenso danno della pubblica economia :
I. Popolazione.
i.^ Malattie fisiche.
In tempo di peste le strade e i mercati* riman-
gono aperti in Turchia, quindi il contagio si diffon-
de. Un Turco si crederebbe colpevole di opporisi alla
volontà di Dio, se abbandonasse la sua bottega, al-
lorché la morte lo circonda da tutti i lati.
2.^ Idem. Malattie inteUettuàU.
I Tiurchi non intraprendono di guarire i pazzi ,
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4f4
perché opinaDÒ che la follìa e V imbecillità sono fa«*
▼ori particolari del cielo per quelli che ne sono affetti.
I Cretini , ora furono riguardati come oggetti delia
divina vendetta , indegni delia confidenza degli uomi-
ni , perciò nel Beam si richiedevano sette Cretini per
fare una testimonianza ; indegni delle cerimonie ec-
clesiasLiche alla loro morte , perciò il Parlamento di
Rennes fu costretto ad intervenire onde far accordare
loro la sepoltura \ ora furono riguardati come eletti
del Signore ; e dopo la loro morte si conservarono
con rispetto i loro vestimenti. In entrambi i casi non
si fece nulla per la loro educazione e guarigione.
IL Fonti di produzione.
3.* Miniere.
I popoli di Bottschvranas ( tribù africana) sono at-
taccati ad usi. superstiziosi oltre ogni credere; per cs.^
essi amano il sale , ne comprano in grau quantità ^
ma antico costume vieta loro di trarre sale dai laghi
e dalle maremme salate viciue alle loro città, e lo
rispettano ( Nouyelles Annales des vqyages j t XX ,
pag. 4i5).
Nella penisola di Malaca , Pera , paese ricco di sta-
gno f è goveraato da principi musulmani , la super-
stizione de' quali ha sempre proibito lo scavo delle
miniere per tema d' offendere i genj delle montagne
(Malte^run, Pr&;iir de géographie^ etc.^ t IV, pag. 223).
4.^ Pesca.
Gli abitanti di Formosa hanno avversione al mare,
cosa stranisnma negli abitanti d"* un'isola^ ed è que-
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4«5
sto il motivo per cui non esercitano la pesea die nei
fiumi 6 ne^ ruscelli ( Nom^elleé Aanaìes des i^oyages ,
t XX, pag. 2i4).
Oltre i gamberi e differenti speeie di pesci » abbon-
dano nella riviere dei KaJmucchi le testuggini che dal
Mar Nero e dal Mar Caspio salgono pel Don e 4 Voi-*
ga. I Kalmucchi sentono si forte avversione per que-
sti amfibj , che lungi dal pescarne e fìirne loro ali-*
mento, non osano ne anche tf>ccarli colla mdno (ift>u«
i^eUes Annales des voyages^ t XII, pag. 265).
5,^ Agricoltura.
Sulla costa di Barbagia , da Labiar , antica Cirene,
fino alla tomba di Sidy Mahotnede Emerì ^ V olivo
cresce spontaneamente , e in tanta copia vi si propaga
■che occupa spazj grandiosi. I Bedovini che non co-
noscono altro condimento che il burro ^ non f9nno al-
cun caso di questo albero , e "per una superstizione
ptirticolare ad essi impediscono di come il ti*utto e
farne olio \ eppure ti*asportato in Europa^ per la via
di Bengasi basterebbe ad arricchire tutto il paese (Della
Cella , Fiaggio da Trìpoli di Barbarìa alle frontiere
occidentali delV E'^itto).
Nelle isole Caroline, per qualche superstizione non
ben nota , ricusano gli abitanti d' allevare porci e vo«
iatili (Annales des voyages, t. XVII , p. aSy-aSS).
Ne' Grigioni , e principalmente a Prettigau , si col-
tiva in grande il zafferano falso ( Rumex Alpinus )
altamente abborritò nel restante della Svizzera , ben«
che serva ad ingrassare i porci , allordiè i suoi getti
vengono frammischiati a pomi di ten*a , carote e latte
( Ebel p Manuel du voyageur en Suisse ^ p* 47^ )•
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4i6
6*, Ard e mestieri
L'autore delle Lettere sulle Indie Orientali dice :
i Parsi non estìnguono inai il fuoco , né meno una
lampada. Un mio senritore Parsi andava a cercare un
altro Indou quando una candela doveva spegnersi. Pro*
cui*ano di arrestare un incendio non coli' acqua ^ ma
coir abbattere le fabbriche piti vicine alle accese , e
per questa riverensa loro verso il fuoco rdwio d'essi
esercita Parte del fabbro (t. Il, pag. i6o).
Il rumore delle campane essendo odioso ai Turcbi^
mantengono sui loro minaretii o campanili dei gri«
datori, i quali , alle ore prescritte dalla legge, annun-
ciano ne' quartieri della citta le preghiere. L'arte del
fabbricatore di campane é quindi proscritta, ecc.
IH. Circolazione delle ricchezze'.
7^ In tutte le legislazioni teocratiche (eccettuata la
Tangelica) si è cercato d'isolare le nazioni e d'impe-
dirne le reciprodie comunicazioni, il che annulla il
commercio estero. Nella legislazione indiana èssendo
stata supposta impurità in una classe o in un'altra,
lo stesso commercio intemo incontra numerose restri-
zioni.
Alle idee religiose s'uniscono altri prodotti dell'ima*
ginazione, cosicché sorgono presso a poco uguali osta-
coli; per es. un Bouschwano (tribiì d'Affirica soprac-
citata) ritornando da paese estero si fa radere i ca-
pelli e la barba, affine dì annullare - gli incantesimi
che poterono esercitare sopra di lui i maghi stranieri.
Questo timore non deve moltiplicare i contatti delle
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4'y
nftiioni {Ifùwelks annaies dcs if^yoges^ t. XX^-fag»
4i5).
IV. Consumi delle ricchitte.
8. Cibi {Cibi carnei).
La carne di yacca e di bue é rigo^osmneiite
proibita ad ogni casta Indù, tranne le due infime dei
Paria e Pelejàj i quali, purché non gli ammazzino
(il che sotto il dominio de' principi Indù è a tutti
capitale delitto), possono cibarsene quando li trovano-
morti. In generale la religione Indù consiste nell'aste-
nersi da certi alimenti, e gii abitanti la. osservano con
tale superstizione, che la lame stessa non li indurrebbe
a cibarsi d'una vivanda proibita. Ora é noto che la
mancanza del consumo annulla la produzione nell'a-
gricoltura e nelle arti.
Il basso popolo nella Russia professando, gran vene-
razione al pippioni, perchè ricordano l'emblema dello
Spirito Santo, crederebbe di commettere un'empietà
mangiandoli (Journal des vojrages^ t XI, pag. 246-
247);
9^. CUfi vegetabili.
I Greci non hanno giammai legumi sulle loro mense,
e fanno anche un delitto ai Turchi di mangiarne. La
sola Atene è regolarmente fornita di questi erbaggi e
li trae da Spolia o Gipollia , villaggio distante più d'un
miglio (idem^ t. XIX, pag. 60-61).
10^ Bevanda.
I buoni Musulmani , dice un viaggiatore,, sono sì
rigidi osservatori del Ramadan , che durante un vento
Filoso/, della Stat ^ voi IF. 17
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4i8
di terra che si è fatlo sentire (a Trìpoli) tre gionit
sono, e che fu cagionato da un calore eccessivo si-
mile a quello che si prova vicino alla bocca d'un
forno riscaldato e capace di soffocare , non si è ve-
duto alcun moro un po' distinto rompere il digiuno
e diminuire le sue angoscie bevendo dell'acqua. Molti
sono caduti per le strade oppressi dalla sete; il po-
polo spargeva allora dell'acqua sul loro volto guar-
dandosi bene d'av viciname una stilla alle labbra (Jour*
• nal des vqyages^ tom. I, pag. 875). Non è ciò per-
messo che al tramonto del sole.
In somma l'uomo che produce , che cambia, che
consuma, si muove sopra tutti i punii della terra in
un'atmosfera più o meno nebbiosa di idee false /che
ristringe l'esercizio delle sue facoltà in limiti piti an*
gusti di que'che l'interesse pubbUco richiede, e que-
sto stato di cose 9 principalmente ne' paesi caldi, con*
tinua aecoli e secoli.
CAPO TERZO
INFLUENZA BELLE CAUSE MORALI
SULLE ABITUDINI MORALI
I. Parentela.
In più. In meno,
1.^ In conseguenza dei i.^ Ne' secoli di mezzo,
loro pi^egiudizj , i Druzi si moltiplicarono gli impe-
( popoli turchi nella Siria) dimenti matrimoniali. L^m-
non amano conti^arre ma- pedimento particolare della
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trìmori) fuori (della loro
famiglia. Essi preferiscono
sempre il loro parente ,
foss' anche povero , ad un
ricco stì'aoiero ; e furono
▼isti più d'una Yolta dei
semplici villici ricusare le
loro figlie ai mercanti di
Saide e di Bairouc, che
possedevano la a i5m.
piastre. Essi conservano
sino a certo punto V uso
degli Ebrei» il quale im-
poneva al fratello l'obbli*
go di sposare la vedova
del fratello quando questi
pon aveva lasciati figlia uso
generalmente comune ai
popoli Àrabi (i)
2.^ Generalmente nelle
legtslauoni antiche primeg-
gia il sentimento di fami-
glia. Tra i desiderj più
comuni si manifesta quello
4-9
parentela fu esteso rino al
settimo grado , cosicché
ne', paesi piccoli erano qua*
si impossibili i matrimonj ;
perciò il concilio lateranese
del i!2i5 limitò 1' impe*
dimento delia parentela
al quarto grado. L'autori-
tà .{civile lo rtstriiise al
secondo.
2. La superstizione di-
strusse in Egitto il senti-
mento di famiglia; [se un
Egiziano veniva divorato
da un coccodrillo nelle pro-
(i) Folneyy Voyage en Syric, f. i, p. 4? 4-47^'
Una lef^ degli Assirj vietò agli sposi di condurre
le loro mogli lungi dal luogo della loro, nascita. Fa-
cendo questa legge il legislatore pensò ^ giusta Erodoto ^
a. prevenire i cattivi trattamenti che potevano usare i
mariti verso le loro mogli lungi dalla casa patema.
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420
d^una lunga posterità; si
cita con piacei*e la terra
de' suoi maggiori^ il nopie
del padre è associato alla
gloria del figlio ; le nasci-
te, le morti, i m9trimonj
sono cause per cui si uni-
scono i parenti piiì dis-
tanti e gozzovigliano, in-
sieme; insomma il senti-
mento di famiglia esten-
deva talvolta la sensazione
dei beni e de' mali sino
alla decima generazione (t).
vince in cui era adorato
questo animale j il padre
lungi di piangerne la mor-
te , si gloriava d' avere
dato^la vita ad un figlio
che -ebbe il merito >di no-
djnre una divinità. Furono
visti in tempo di carestia
gli Egiziani divorarsi tra
loro piuttosto clie nodrirsi
di animali sacri {Diod, /,
Si,H(2).
(i) Merita d* essere citata una le^e romana come
favorevole al sentimento iU famiglia j ed è la seguente:
È noto che dopo la morte df un parente j la famiglia ^
durante nove giorni j rimaneva ^ quasi dissi ^ sepolta
nel duolo e nella tristezza^ ed andava al sepolcro per
praticarvi certe cerimonie religiose. In questo inter-
vallo la legge vietava di citare in giudizio gli eredij e
meno i parenti del defunto ^ od in qualunque altro
modo molestarli (IVovel, ii5).
Facendo applauso alle le^ favorevoli al sentimento
di f arnica non conviene dimenticare che ogni atto j
ogni diritto , ogni sentimento ha per limite [ interesse
pubblico j perciò non si può approvare in tutti i casi
il seguente uso de* Greci attuali : pria di seppellire
un morto e dopo le preci funebri^ il prete dice : . Pa-
rentie amici y venite a dare P ultimo bacio al nostro
fratello o alla nostra sorella. È cosa evidente che que-
st' uso è pericoloso quando V ammalato e morto di
peste o di malattia contagiósa.
(?) È noto che in Siria j per istomare le pubbliche
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4ai
IL Amicizia.
. In più.
3.^ La sociabilità oildesi-
d^derio di riunirsi e comu-
nicare co' suoi simili, di
appropriarsi le loro sensa-
zioni e farli partecipi delle
nostre, il che si riduce ad
un'estesa amicizia, è il
carattere che dislingue gli
Scozzai dagli.Inglesi;<]uin-
di^ sebbene ad Edim-
burgo il teatro sia piccolo
e non proporzionato alla
popolazione della città, le-
, unioni amiobeyoli non per-
In meno.
3.^ L'amicizia è un sen»
timento sospetto ai gover-
ni tirannici, giacché ogn£
amicizia fa supporre unto,
tie , ed ogni unione é con-
traria al principio divide
et impera. Tra i mille fatti
che presenta la storia, si
può citare quello di Tizio
Sabino, illustre ca valici»
romano, tratto a morte
sotto Tiberio , perchè fi^e.
quentava la moglie e i figli
di Germanico che Tiberio
sventure^ i padri sacrificavano i proprj Ji^ al Dio
Molok. I Pe^sianij vincitori de* Sùy\ consecrarono air
meno la loro dominazione vietando d^ immolare degli
uomini. Il trattato celebre di Solone con Cartagine
aveva diggià trovato presso un popolo piti antico I esemr
pio di questo monumento di virtii.
Era immorale e distruttrice del sentimento di fa^
migfia la Ugge babilonese, la quale voleva che ciascun
annoy in giorno prescrittOy fossero condotte sulla pub'
hUca piazza tutte le giovani atte al matrimonio , ed
esposte come ad un mercato. Irrotti colui che sbor^
sava ma^or denaro j otteneva in isposa quella che.
gU piaceva di più y mentre a chi contentavasi di mi^
nore somma si dava la pih bnitta.
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méttono di sentire il biio*' àTem fatto avTelenare in
gno d'ingrandirlo. Siria (i).
(i) Ecco il fatto come lo racconta Tacito. Quattro
personaggi j stati pretori y Latinio Laziare^ Porcio
Catone j Petizio Rufo^ M. Opsio, per avidità del con-
solato, al quale non arrivavasi se non per la grazia
di Secano (ministro di Tiberio)^ e questa non gua-
dagnavasi se non con delitti ^ concertarono d* ordire
inganno a Sabino onde far^ accusa di lesa maestà,
Laziare , il quale era alquanto familiare di Sabino,
dopo discorsi introdotti con hd come fi casoj lodò la
sua costanza^ perchè j amico della casa di Germanico
nella felicità j non J* avesse come gU akri abbondo^
nato nella disgrazia j parlò poi' con molta stima di
Germanico, con compassione della vedova Agrippina.
Sabino , intenerito y come nelle calamità accade agli
amnù umani j pianse, ed alle lagrime aggiunse le que-
relè j quindi corsero parole, contro Se/ano e Tiberio,
Discorsi tanto gelosi strinsero tra loro una specie di
confidenza. Laziare conduce in sua casa Sabino^ rin»
nova gli stessi discorsi^ a cui applaude Sabino, e fa
nuove aggiunte, mentre gU altri tre senatori, coiioca-
tisi tra il tetto ed il soffitto per ascoltare ^ li raccoU
gono minutamente. Ciò fatto, affrettan V accusa e scri^
vono a Cesare^ narrando essi stessi per ordine la loro
frode e vergogna. Non mai altre volte fu Roma più
inquieta ^ diffidente ed atterrita j non si credeva ai
congiunti j si scatisavan le visite, i coUoquii^ le note ,
le ignote orecthie j dtfivan sospetto perfino i muti tetti
e le insensate pareti. Sabino tratto a morte per de^
ereto del senataj benché avesse il capo coperto e strette
le fauci, gridava quanto poteva. Ovunque rivolgeva
il volto o la voce , fuga , solitudine , strade e piazfe
vo>te ; e. alcuni tornavano indietro a farsi vedere di
nuovo j temendo d* avere temuto ( Ann. ly^ 6870 )•
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4»»
III. Profés»i(me.
In più,
4^* Le corporazioni dì
arti e mestieri averano so-
stituito lo spirito di corpo
all'amore della patria; esse
formavano società rivali e
nemiche le une delle al-
tre, come lo provano le
loro rinascenti contese a-
vanti i tribunali j e gli atti
d' impertinenza e super*
chieria ^ cui , in occasione
di processioni , pubblica*
mente s' abbandonavano ,
una vanità insensaia frarn-
miscbiando alle cerimonie
del culto. L'orgoglio e l'i-
gnoranza de' loro capi, vec-
chi e testardi , opprime-
vano i subalterni , da un
lato, dimezzandone le mer^
cedi, dall'altro, opponen-
do ostacoli insormontabili
ai progi*essi dell' industria.
L'amor della professione
era massimo, ma funesto e
ingiusto nQ'suoi eccessi.
In meno,
4^ La libertà che ot-
tennero le arti e i mestie-
ri , ha indebolito il senti-
mento della professione ;
perchè in ciascuna com-^
parìscono giornalmente per-
sone nuove , le quali abu-
sando della buona fede
del pubblico piii inesper-
to , screditano il corpo in
cui s' introdussero.
Questo inconveniente pe-
rò trova largo compenso
nel pubblico vantaggio ri-
sultante dallo sviluppo delle
industrie particolari non
più represse dall^ aristocra-
zia de' capi , anzi animate
dalla stima pubblica -cui è
permesso d'aspirare ad o«'
gai artista per la sua lo-
devole condotta , e prin-
cipalmente 4alla legge chei
gli guarentisce la proprie*
tà delle sue invenzioni (i);
{t) Un sentìmtniq hdevotisaimQ può creare ^ se viene
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4^4
IV. Patria.
In più
5.° L' odio contro ì per-
turbatori dell* interesse
pubblico o della (ftitrìa
ne è il più sicuro difen-
sore. Nel cantone del Ti-
cino, appena comjmrìsce
un malvirente » un ladra ,
un • aggressore , escono
dalle case e dalle stalle
uomini e donne con for-
che y schioppi y bastoni ,
gli danno la caccia , re-
gliano di notte , si portano
alle strette gole de* mon-
In meno.
5.^ I Calabresi y anche
quelli che la loro situa-
zione dovrebbe rendere
nemici del disordine , e-
stemano pe' briganti un
sentimento di compassio*
ne, del quale non si co*
nosce bene l'orìgine e son
poverelli f dicon essi , e li
lascian fuggire (t). Uguale
linguaggio in Portogallo ,
e si usano tutti i meizì
per agevolare loro la fu-
ga (i). Quindi si rìnno*
esagerato , ingiusto sprezzo contro professioni utili e
necessarie } per es, a Keveckj in Siria ^ il sentimento
dell ospitalità è talmente esaltato , che ha fallo no»
scere odio contro i venditori di burro y ed odio tale
che le lóro figlie e sorelle non possono trovare marito j
e la ragione si e che le proprietà consistendo in greg*
gè di pecore e cnpre^ gU abitanti si fanno un pregio
di regalare ai forestieri quanto burro possono consu-
mare^ benché il consumo sia ivi grandioso e giunga
talvolta a dieci quintali per famiglia ali ànnoj incon-
seguenza di questa generosità essi disprezzano alta-
mente quelli che lo. vendono. *
(ij- Journal dcs voyages^ t XII y pag. 69.
(2) Link^ Yoyage cn Portugal^ f. /, pag. 363.
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II.
e non sono quieti fin-
ché V abbiano preso.
6.^ La patria dell'Ara-
bo consistendo nelle sue
tende che possono essere
assalite ad ogni istante,
ogni Arabo ohe ha pas-
sato i ào anni deve avere
un fucile proprio^ Quello
che non lo possiede, non
gode d'alcuna considera-
zione, e non ò giammai
ammesso al loro circo*
lo (i). In più cantoni sviz-
Eeri si richiede, come con-
dizione necessaria al ma-
trimonio, il possedere uno
schioppo ed una giber-
na, qual sintomo e pegno
di comune difesa.
7.^ Presso i Birmani del
4^5
vano i delitti, e la com-
passione verso di uno equi-
vale a barbarie contro
centa
6.^ Dario v<)lendo torre
ai Babilonesi ogni mezzo
di resistere alle sue ca«
prìcciose voglie, proibì loro
di portare le armi, volle
che imparassero a suonare
la chitarra ed il flauto,
che s'abbonassero ad ogni
specie di dissolntezza, e
aoa portassero in avvenire
dhe vesti larghe ed ondeg-
giatoti, affine d'agevolarne
r arresto. Facilitare ogni
mezzo di corruzione, in-
vece di addestrare i citta«*
dini alla difesa della pa-
tria , fu la politica del go-
verno veneto (a),
7.^ Al Bengala, dove la
(i) Journal des voyages, t III^ p> 3:^-23.
(2) Il governo i^eneto portò la pena della sua poli"
dea : assalito dai Francesi , cadde vergognosamente ,
benché fornito di numerosi mezzi di difesa*^ egli aveva
distrutto V amore della patria e si era degradato neU
V opinione; nessuno volle prendere le armi per difen-
derlo.
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4a6
regQo d'Ava 9 d^^^e la aa«*
sta de' guerrieri è pre-
Talsa sulla casta sacerde*
tale, il popolo è adde-
strato
a) A maneggiar le ar-
mi ia difesa della patria:
b) Cibarsi d'ogni com»
mestibile» il che è som-
mamente utile nelle vi-
cende militari;
e) Temere solamente i
pericoli i;^ che possono
offendere la persona, e far
proporsionata resistensa.
Quindi é piii focile ot-
tenere soldati (i).
8.® Semiramide diede il
primo esempio di conse-
crare de* pubblici sepolcri
ai principali officiali morti
ne' combattimenti; in ge-
nerale, com'è volgarmente
noto, gli onori compartiti
ai difensori della patria
divengono stimolo ad azio-
tasta sacerdotale i pre-
valsa sulla casta guerriera •
il popolo è abituato
a) kd eseguire cerimo«
nie del culto sette od otto
ore del giorno^
^) Cibarsi d'alcuni com*
mestibili solamente, e mo-
rir di fame piuttosto che
far uso d' altri i
e) Temere pericoli ima-
ginarj e supporre che gli
atti utili od innocui alla
società possano spiacere
agli esseri invisibili.
Quindi si hanno conigli
e non soldati.
8.^ Caligola volle che al-
l'amor della patria fosse
sostituito l'amore della sua
persona» e che i Romani
giurassero d'amar piti lui
e le sue sorelle, che non
non le loro famiglie: se-
guirono lo stesso sistema
la maggior parte de' sus«
(l) Sysmes ambass. d' Ava passim.
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ni eroiche» il che in «Uri
tercDini vuol dire Uie To*
nove cambia cento Ml4ati
io mille, e quiodli la fona
morale d^U' onore equtTale
ìq pratica a Iona fisica;
dunque valendoti porre a
confronto la, potenza di
due nazioni non basta ri*
cordare il nuniero rispet-
tis^o de' soldati j come «i
«uol lare oomunemente.
seguenli Cesari. Per otte*
nere gli • onori al tempo
della repubblica si ridhie-
devano adoni coraggiose
e 'intrepide; per ottenere
gli onoti sotto i suddetti
Cesari» bastarono inchini e
simili atti d* anticamera;
quindi distrutta a poco a
poco la forsa morale » i
Romani rimasero Tinti dai
barbari» benchd avessero
la stessa forza fisica o lo
stesso numero di soìdaiL
¥• Umanità.
In pih,
g.® Una delle lefgi e»
braiche che sale su primi
tempi della Teocrazia, proi-
biva il taglia 4egli alberi
fruttiferi sul territorio ne'
micOf e limitava il taglio
degli alberi boschivi a quei
soli che erano necessarj
alle operatiooi dell' asse-
dio ( Deuter XX ^ 19 e
ao. — Jos., Ant. Jud.^
L 4, e. 8. — Phil. De cha^
rité et de creaL princ* —
Seld.» De jure geni, j I. 6,
In meno.
9.^ Il massimo grado
d'inumanità è consigliato
dalla seguente opinione re-
ligiosa:
Gli Idaaoi o Mooroots»
selvaggi che occupano una
parte dell' Isola di Borneo,
credono che la loro sorte
nell'altra yita dipenda dal
numero delle creature uma-
ne che avranno massa-
crato ne' combattimenti e
nelle contese ordinarie , e
che il grado di felicità vi
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4^8
e. i5). Legge santUsiiDa
che però non fu sempre
rispettata dai Giudei {Rag,,
L a» e 3, V. 19 e 35).
Il perdoDO delle ingiu-
rie, il sòl non occidat su-
per iracundiam vestram,
fu uà dògma della scuola
pitlagorica , che influì sulla
condotta de' suoi seguaci.
10.^ Pria di Maometto,
le cerimonie religiose che,
alle epoche principali del-
Tanoo , yenivanQ eseguite
alla Mecca y sospendevano
tutte le ostilità : il bisogno
della vendetta, sj attiro
presso gli Arabi, era in
qualche modo paralizzato;
l'opinione pubblica ayeva
anco contrassegnato con
nota d'infamia que'Juoghi
dove il privilegio degli ac-
cennati giorni era stato vio-
lato (D'Herb., BìbL Onen.,
art. Aschar al haram.
Abulf, Ann, moskniy pa«
gina 18 ).
sarà regolato sul numero
dtf cranj umani che eia*
scuno possederà (Annales
des vqyages ^ t. Il , p. 91 ).
Goà r idea d'un'altra vita,^
che dovrebbe essere sti-
molo alle virtù sociali,
corrotta dall' ignoranza ,
ne diviene il flagèllo.
ro.^ Ali-opinione refigib-
sa dell'isola di Bomeo
faceva eco l'opinione civile
neirifola d'Amboine. Era
pratica degli abitanti di
quest'isola di tagliare la
testa ai loro vicini , di
sangue freddo , per la piii
piccola contesa , e , ciò che
è più Orrìbile ancora, per
r opinione che questo de-
litto, frutta onore , e quindi
la stima che godono tra
di essi, debba essere pro-
porzionata agli assassinj
che hanno commesso ( An*
nales des uqyages , t. X,
e il Cahier defévrìer i8a6,
pag. 180 ) (i).
(\) Sommamente barbari si mostravano verso lajSne
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4^9
VI. Giustizia.
In più,
11.^ In Europa un gio*
calore è una persona dif-
jfamata , ed ecciterebbe
scandalo se occupasse ca-
riche.
La legge di Maometto
prcMbi i giuochi d' azzar-
do : ad essa si attribuisce
il non aterne gli orientali
il gusto ^ ed apprezzare il
giuoco degli scacchi che
richiede molte combina*
sioni ideali.
In meno.
11.^ All'Avana, dascu-
no può giuocare libera-
mente, senza perdere il
minimo grado di credito;
quindi talvolta si veggono
a'ssisi «ito stesso tavolo un
magistrato , un prete , un
mulatlìere , un monaco ,
un militare , e giovani del-
l' uno e dell' altro sesso
Y Journal des voyages ^
t II, pag. 3721 ) (i).
del XVII secolo gU Americani ^ allorché accordavano
premio a que' coloni che davano la morte a qualche
Indiano, Nel 1724 questo premio essendo slato pon»
tato sino a ^25o lire tomesi per testa j John Love^
wel Jormo una compagnia d* uomini che V uguaglia-
vano in ferocia j per andare alla caccia di selva^\
Un giorno egli ne scoprì, dieci che dormivano tranquil"
lamente intomo ad un gran fuoco , . li massacrò tutti^
portò la loro capellatura a Boston , e ottenne il pre-
mio promesso ( Raynal , Hist philosoph. , t FUI ^
pag. 4i5 ).
(i) // bisogno di giuochi sedentarj\ più comune nei
paesi caldissimi e freddissimi che altrove , impedisce
di formarsi V opinione che lo condanna nelle zone
temperate*
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43o
ti.^ GU ahearì de'Lét-
tooj SODO ordinariamente
collocati sui più grandi
alberi delle foreste, cosic-
ché per raccorli ciascun
abitante ha bisogno del-
l' ajuto d' un compagno.
Nella divisione della cera
e del miele osservano la
più scrupolosa ìiguaglìan-
za, persuasi che la più
piccola frode nella divi"
sione farebbe emigrare o
morire le api ( NouveUes
AnnàUs des voyages ^ to-
mo XVIII > pag. II2I ).
i3.^ In pih parrocchie
dcl^Rhintale ( Svizzera ),
i cattolici e i protestanti,
animati dallo spirito di
carità^ e persuasi del prin-
cipio , quod libi vis fieri
et alteri fecerts , celebra-
no a vicenda le cerimo-
nie del culto in una sola
e medesima chiesa (Ebel,
Manuel du voyageur en
Suisse , p. 488 ). Avevano
dato lo stesso esempio di
tolleranza ì vescovi catto-
lici nel VI secolo , al tem-
19.* Fodere osservò ia
più comuni delle Alpi ma-
rittime, fanatismo per le
cerimonie esterne del. cul-
to e frequenza di furti
nelle campagne, disobbe-
dienza ne' figli , mancanza
d' ogni buona fede negli
uomini, disposizione ci*e*
soente alF ubbriackezza :
egli rammenta d' avere
udito il seguente proTer-
bio : dU ha timor delPin"
femo muor di fame nel
verno ( Voyage aux Alpes
marittimes ^ t II, p. 3a5 )•
i3.° Maometto dice ai.
suoi seguaci nelPAlcorano:
JVon vi familiarizzate coi
Cristiani, coi Giudei, co*
gli infedeli: chiunque li
fa suoi amici finisce per
somigliare ad essi.
Lo stesso profeta fo-
menta V orgoglio divoto
de' suoi seguaci e la loro
avversione contro quelli
che non ammettono la sua
religione^ dicendo : ^e pre-'
ci degli infedeli non sono
preci s ma vaneggiamenti e
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pò di Teodorìco re d'Ita-
lia y che professata l'Aria*
nesimo.
I^e' coDsigij e tribunali
d'Argovia i Protestaoti so-
no uguali in numero ai
Cattolici.
i4«° OH antichi Arabi
non univano all' errore una
intolleranza fanatica. Essi
permettevano tutti i culti
nella loro^ patria : i Giu-
dei vi si trovavano in gran
numero, dopo che la se-
verità di Tito e d'Adriano
gli eU>e forzati a ritro>
varsi un asilo y dove non
fossero esposti al furore
de' Romani ^ e le sette che
turbarono la chiesa nei
prinH secoli , indussero
molti cristiani a rifuggir-
visi ed abbandonare paesi
dove la discordia disono-
43i
vant parole. Egli «ggiun-
ge : Ho ridrato il piede e
stornato il volto da una
società y nella quale i fé-
deli erano misti agli em-
i4*^ Non solo Maometto
condanna ai sopplizj eterni
tutti quelli che rigettano
l'Alcorano » ma vuole che
siano puniti di morte, per-
chè non ammettono le sue
visioni; ordina che ven-
gano combattuti sin che
ne sia fatta una grande
camificina: ella è questa
l'espressioue deirAIcorano.
Maometto seguì il pen-
dio del cuore umano e
tenne la condotta gene-
rale de' settarj : tolleranti
finché SODO deboli, intol-
leranti allorché giungono a
(i) Questo sentimento di durezza e questa mancanza
di carità non si - estinguono o non s* indeboliscono alla
morte di quelà che ne sono V oggetto : Non pregate
per quelli la morte de' quali è etema , e non mac-
chiate i vostri piedi passando sulla tomba di coloro
che sono stati nemici di Dio e del suo profeta.
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43a
rava un cullo amico della dominare ( Idem 'Ufid,^ par
pace ( Pastoret, ZoróéU//Y, ^na 43 1 > aao ) (i).
MahometyConfucius^'p,Z6y),
(i) Non fate ▼iolenta agli uomini a raolivo delJa
loro fede ; la via della salute è abbastanza distinta
dalla strada dell' errore ; tale si h il consiglio che dà
r apostolo de' Musulmani. Si deve, egli dice^ procu-
rare di convertire gli infedeli , ma senza impiegarvi
la foi*za; è chiaro che questo discorso non conviene
ad un profeta che , più d una volta j ricorse alle
armi per soggiogare la credulità • de^ suoi vidni. Dèi
resta , Maometto pone un limite alla sua finta tolle-
raaza , l* infedele otterrà giustizia e sarà trattato urna*
namente purché paghi un tributo {Idem ibid^^p, 285).
Anche attualmente se i Musulmani tollerano i rajahs
o sudditi cristiani j due ne sono le ragioni:' i.^ il tri-'
buio particolare che questi pagano per essere tollera^
tij a.^ perchè coltivano le terre dei Turcìù^ occupa*
zione alla quale questi non inclinano gran fatto.
Quindi j in onta di questa tolleranza interessata ,
i Turchi educati ne* dogmi d'im sistema esclusivo ,
animati dair idea della superiorità della loro religio^'
ne j risguardano con disprezzo ed anche con orrore
i seguaci delie altre,
» Mahometj disent les Musulmans , a recu de Dieu
» tempire de la terre ^ et quiconque n^est pas son
y> disciple^ doit étre son esclave, Quand les Turks
» veulent louer le roi de France y il disent^ e 'est un
» su jet soutnis, et il n'y a pas trois ans que lestyle
» de la chancellerie de Maroc etaitx A i'infidèie qui
*» gouverne la France » ( Volney , Voyage en Syrie
et en Egypte , pag. 4^5 \, ^.e éd^ )
Del resto ^ il sentimento religioso de* Turchi segue
la legge che si osserva in quello de^ altri settary.
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433
tS.^ I Quacqueri sona i5.9 I sudditi giudei •
i «oli religionarj che do- cristiani sono un tesoro
pò d'essere stati persegui- inesauribile non solo pel
tati, non siano divenuti governo / ma auco per gli
persecutori. Portano aU individui turchi. Da que*
V orrore che provano jkP dissidenti supera éP assai
P odio che professano agli infedeli , e ciò nel rapporto
di I a 70. Infaid i Persiani eretici sono distinti dai
Suooy , ossia ortodossi^ col nome di Chi'y ^ nome
talmente odioso ai Turchi , che si insegna loro a cre^
dere essere cosa pili meritoria agli occhi di Dio fuo^
cidere in guerra un solo Persiano che 70 infedeli
( Thomton , Etat actuel de la Turquie, L /, p. 4^i^.
Gli eretici Turchi rendono ai Turchi ortodossi la
pariglia , come risulta dal fatto seguente.
*9 Mutuaiis est le nom qu^on donne à une nation
99 répandue dans le pays montueux et fertile qui s^é"
» tende depuis la riviere de S^de jusqu^au terrùoire
M dActe. Cest un peuple fanatique ^ séctatew ouplw
m tòt adorateur dAU ainsi que des onze Imans de sa
» race qui lui succèderent aans le KaUfat. Il abhorrc
» tous ceux qui n'ont pas les memes opinions que hd^
» mais surtout les Musulmans Sunnites ou orthodo^
n xes, qu*il massacre impitoyahlement y lorsqu'il peui
n le faire sans danger. Il sefait un scrupide de man--
99 ger des mets apprétés par des Turcs et des Chré*
j» tiensj et meme de hoire dans Us vases dont Us se
99 sont servis. Rigoureux ohservateurs de leurs lois ^
99 Us Mutuaiis ne rompent lejeùne da ramazan qu'au
» lever des étqiles (a).
(a) Les Turcs durant leur careme cammencent
manger aussiiSt que le solài se couche.
Filosof della Stat.^ voi IV. 28
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434
r eccesso la semplicità •
la stravaganza del loro
culto i non lunghe preci;
non canti d' inni e simili
cerimonie; non titoli né
giuramenti; non (unzioni
funebri né iscrizioni sepol-
crali ; non preti né soldati,
tia carità cristiana traes-
si y la giustizia e V urna*
nità con chiunque ha l'ap-
parenza d*uomOj qualun-
que sia la sua opinione,
sono le loro massime. Non
si è dato esempio di Quac-
queri condannati a morto
o a pene infamanti. Le
liti e le dispute sono ra-
rissime tra essi: se le per^
sone d* altro culto tengo-
no a contesa co' Quacque-
lì, questi hanno sempre
il vantaggio» perchè assue-
jfotti a dominare il loro
sta miniera una folla di
ooncussionarj 9 di falsi te-
stimonj a d' intriganti ,
troppo pigri per vivere col
loro lavoro, troppo orgo-
gliosi per mendicare, trag-
gono , senza essere tassati
d'infamia, i loro mezzi di
sussistenza. Egli 4 impos»
sibile di farsi un'idea dei
falsi testimonj che incorag-
gia l'impunità ... I Tur»
chi considerano come un
atto di religione una falsa
testimonianza contro un
cristiano. Essi non aspet-
tano già d' essere citati,
ma si presentano da loi*o
stessi, e s' introducono in
un processo benché non
chiamati dalle parti o dai
tribunali ( Thornton , £1^
actìAtl de la Tunjuie , to-
mo II, pag. 9-11 ) (i;.
(i) Abbiamo dunque quattro sintomi per riconoscere
la falsità d un sentimento religioso , non speculativo
ma pratico : e quesU dedotti dalla storia munsulmamu
1.^ Debole predica la tolleranza , potente vuol do^
minare :
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435
tittort • coBsenrare il mb«
gue freddo. UopiniQne di'
^nuta abituale può dun- .
fife sincere e il risenti"
mento e il temperamento.
VII. Costumi in generale.
In più. In meno.
16.'' Nelle isole grecbe 16.** Nell'Alsazia i cosa
le giovani sono generai rara che, nelle basse da»-
mente riservate , perché si della società, là mater-
il. minimo sospetto sulla nità non preceda il nia-
loro condotta le priverebbe trìmooio. La violazione
deW eventualità di mari* delia castità è sì poco di-
tarsi (i). sonorante^ che i dttadini
3,^ Odia più i dissidenti che non g&* infedeli^
3." OssersHi più scrupolosamente i riti legali che
non i doveri della società (b);
4>° Crede azioni pie la Jrode e F assassinio contro
gli altri settarj.
(bj Portogallo: « Cehd qui mangerait de la viande
99 un four de Jeine ^ serait regardé comme un homme
» extraordinaire. Tai entendu ^ un/our^ proposer la
y> (fuestion, si c*était un plus grand péché de manger
y^ de la viande 4fue de violer le sixiènte commando'
» ment de Dieu f Et tout le monde fut daccord que
» le demier péché etait une hagatelle en comparaison
M du premier ». { Link ^ Voyage en Portugal , f. I,
p. 287).
(i^ Annales des voyages^ t. IL
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43(>
ffel Yorarlberg^ se una
giovine dà segni visibili
di gravidanza, é coslretta
dalle sue compagne a non
pili raccorre i capelli in
un nodo e fermarli con
spilla d'oro e d'argento,
ma a portare un berret-
tino bianco j indizio del
«uo fallo. Le famiglie ac-
celerando l'unione de' due
giovani amanti prevengono
siffatto scandalo.
di Strasburgo prefierìscono
alle vergini le giovani ma-
dri senza marito per ferie
nudrici de' loro figli, le
trattano come gli altri mem«
bri della famiglia, e pa-
gandole largamente ne
moltiplicano la razza ; sono
ivi dunque cagioni di cor-
ruzione gli allettamenti
della natura, gli stimoli
dell'interesse, la mancanza
di pubblico disdoro (i).
(i) Fodere^ Voyages aui AJpes marìtimes^ t //,
p. 204.
Nel Boeage Percheron (dipartimento delF O me)
ia castità nelle giovani e nelle donne può somi^arsi
al punto d^ onore di cui si pregiavano i gentìluominL
t? uso ha stabilito deÙe leggi severe che contribuiscono
a mantenerla; giacché^ se la servente d'un fittajuolo
ha un amante e diviene gravida ^ è cacciata all'istante
di casa e non può più né ritrovare collocamento in
altra j nh maritarsi: se il seduttore j il quale non è
sottommesso alla stessa pena ^ ricusa di sposarla^ ella
è obbligata di alimentare il suo figlio e andare a ri^
cercare mezzi di sussistenza fuori del cantone^ men*
dicando. AUorcKe F accidente accade ad una fif^
del Jittajuolo ^ tutta la famiglia si risguarda comedi"
sonorata , e porta il duolo due anni ( Bureau de la
Malie ^ Descrìption du Boeage Percheron , ecc. ). •
In Croazia la perdita della castità è talmenU in-
famante per una giovine ^ principalmente tra i cattO"
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17-^ La legge ateniese
chiudeva le porte de'.tem-.
pj alle prostitute, alle spose
adultere; ciascuno aveva
diritto di maltrattare la
donna colpevole di questo
delitto, che avesse osato
presentarsi in un tempio.
Lo stesso interdetto esten*
devasi a tutti i luoghi sa*
cri relativamente agli uo-
mini pubblicamente infa-
mati.
Nella religione giudaica
si ricevevano tutte le of-
ferte di beni mobili e im-
mobili , di cose e persone ;
i doni spU della prostitu-
zione erano rispinti dagli
altari (Z?ewr,XXHI, i8).
Dalla religione musul-
mana è vietato l''ingresso
nelle moschee agli omìci-
cida , agli ubbriachi, alle
437
17.° Una legge babilo-
nese, dettala da un ora-
colo, obbligava tutte le
donne, nate nel paese ,a
presentarsi una volta nella
loro vita^ al tempio di Ve-
nere ed abbandonarsi agli
amplessi d' uno straniero
(Erodoto, I. 55, 199.—
St|*abone, XVI, p. 745).
Ad Heliopoli le donne
si prostituivano in onore
di Venere. Facevano lo
stesso le Lidie pria del
matrimonio.
In Cipro , pria di cele-
brare r unióne maritale ^
le promesse spose anda-
vano in giorno indicato
sulle rive del mare ad of-
ferire il sacrificio della loro
virginità pi*ostituendosi.
Lampsaco è celebre nel«
la storia pel suo tempio
dedicato a Venere niere*
trìce e per le oscenità pra-
Ud della Licca^ che j se le accade d* essere sedotta^
si esilia volontariamente dalla casa patema e ahban'-
dona il paese.
Filoso/. {Iella Stat.^ voi. IF. 2» *
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438
duooe pubbliche ed alle
concubine.
18.'' Sì vede tutta T ef-
ficacia della forxa morale,
religiosa e cibile ne' primi
tempi della chiesa crìstia-
na, allorché si praticavano
le penitenze pubbliche: o-
gni grado di corruzione
escludeva dalle cerimonie
dei culto per un detenni-
nato numero d' anni^ la
distanza dalla sacra men-
sa , r essere confinato in
fondo alla chiesa, dover
rimanere fuori della porta
onde implorare le preci
di chi entrava, e ciò per
1O9 i5y 3ò o più anni ,
erano gradi di pena fissati
pe' varj delitti. Ora gli
stessi scrittori gentili atte-
. stano r umanità , la giu-
stizia, la purità de' costu-
mi de' primi cristiani , ben-
ticate da* suoi abitanti co-
me cerimonia d'un culto
religioso autorizzato dalla
pubblicazione (i).
18.9 Nel Portogallo ,
copia straordinaria di per-
sone addette al culto , pre*
ti , fiati , monache , com-
pagnie religiose , severa
Inquisizione , tempj io ogni
contrada, vasi sacri d'oro
e d'argento, frequenti ce-
rimonie, processioni , pel-
legrinaggi , osservanza ri*
gorosa de' giorni magri ,
ecc. Vediamo il costume.
La dissolutezza in tutte le
classi della società giunge
ad un grado che sorpren-
de i meno severi viaggia-
tori. Il popolo passa dai
l>ordello al confessionale,
dal confesionale al bor-
dello, e avanti gli oggetti
pili venerati del culto ese-
guisce la soffa f danza
SI lasciva che il pudore
(i) Pastoret^ Histoire dt la législation, f. /, ;;. 170^
e seg.
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439
che i calici fossero di non permette di d«iscrk-
legno» riìUerabtli i tempj vere (i).
e pochi gli ÌQ8er?ieDtì.
i^ì) » La sqffa ^ danse naiionale qu*ùn exécuie deux
» à deux au san d'une guitare ou d'un instrument
M quelconque; dame teUement lascive j que la pudeur
99 rauglt d?en étre temoin et rioserait entreprendre
ti de la décrire (Voyage du ci-de?ant due de Chate«
M iet en Portugal , t. I, p. 3-4 ). On la danse non
» seulement dans les mei et dans les campagnes^ mais
99 encore sur le ihédtre de la nation oh elle estexé»
» cutée avec autant de lubricité que partoui ailieurs;
9» et ces grossiers excès j les Pourtugais savent les
» conciUer avec leur prétendue dévodon. En voici un
y> exemple j enlre plusieurs autres : Us rùgres j qui
» soni trìis-nombreux en Portugal^ portent des réH-
» ques ou des pstites images de Jesus qu^ils *promtnent
» en cherchant à les vendre dans toute la ville ; ils
» soni ordinairement accompagnés de tamhours ^ de
M iiiolons , de trompettes ^ et souvent ton voit Pun
M d'eux danser la so£h devant ces ohjets de la ve'.
99 nérations publique^ contraste révoltant dont le seni"
» pule ne parait pas s off enser {Idem ibid.^p, 77-78).
u Les Pourtugais adorent les statues de leur Saints^
» et violent les plus saintes lois de la morale , les
» préccptes les plus rigoureux de leur religion ^ ils
» errent sans cesse du crime à la penitencc et de la
» péìdtence au crime ; ils tremblent au seul nom du
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44o
CONTINUAZIONE DELLO STESSO ARGOMENTO.
Ti*a le cause morali che altamente influiscono sui
vizj e suite virtii sociali , fa d'uopo annoverare 1' azio-
ne de' governi; secondo che quesfi rendono o negano
» diable et de Venfer y et se Uvrent à toiis les excès.
n de la débauché ( Idem ibid. , p. SS-Sg^.
Ti Le peuple pourtugais ^ iadolent , paresseux ria
n d'aclwité que pour projeter et consonimer rapide"
«^ mera des forfaits^ et sa fatale dévotion semole ne.
r> servir qu'à les sanctifier, (Test en Portugal qu^on
« K*oit des scélérats , avant de commettre un crime ^
" alter à V colise ^ approcher des sacremensj pour de*
M mander la grace et le courage de consommer ce
» quHls appellent une bonne action, Celui qui assas*
M sina un malheuretix à coté de moi » dans la place
n du cojnmerce , sortait de régUse voisine , oh on.
>' Vavait vu dans un confes^ional » (Idem ibid. , p, ^56 )•
I famosi briganti che infestano il circondario di
Roma già da pih secoli, portano le imagini della
Beata Vergine e del suo figlio Gesù sospese al collo ^
mediante nastro 'rosso e fermalo da un altro dello
stesso colóre sul lato sinistro. Mostrando V inuigine
della Vergine , essi dicono : noi morù^emo probabil-
mente di morte violenta ^ ma abbiamo buone armi,
per difenderci s « questa ^{ baciando t^ imagine ) per
addolcire i nostri ultimi istanti (Journal des voyages,
/. X, pag. 83-86 ).
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44i
proftU giustìzia , troncano il corso agK odii prìvati o
ne moltiplicano le fuoeste conseguenze; basterà citare
la condotta della Kepubblica di Genova nella Corsica^
e quella dell' Inghilterra, in Irlanda*
Fu r ingiustizia e la prepotenza della Repubblica
genovese che produsse ed alimentò quello spirito di
vendetta che é il flagello piìi distruttore della Girsica.
L'uomo potente opprimeva tranquillamente il debole,
perché , superiore alle leggi , non aveva a temere
alcun castigo. Allora l'offeso fu costretto a ricorrere
alla propria forza p^ difendersi ^ e il pugnale delia
veodetta fu sostituito alla spada della giustizia. Qué-
gli, il fratello del quale era stato immolato alla rab-
bia di qualche orgoglioso patrizio, immolò costui al-
l'ombra fraterna. U padre di famiglia sacrificò al «uo
onore offeso il ricco corruttóre di sua figlia , e lavò
nel di lui sangue la macchia che gli aveva appo-
sta. Queste vendette esemplari si moltiplicarono colle
ingiustizie che le producevano ^ esse si propagarono
in modo di far nascere una specie di punto d'ono-
re , i bizzarri princìpj del quale divennero leggi che
non fu piti permesso d'infrangere. Scaturì da questa
sorgente quella moltitudine di deKtti, frutti delle. ven-
In somma le opinioni che , mediante i più facili
atti es tenori , promettono di cancellare tutti- i delitti.,
divengono veri stimoli ai delitti nella mente del volgo,
e s* avvicinano air opinione deg^ Inda j presso i quali
il' tocco d^una vacca basta a sanare P anima da quor
lunque peccato.
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dette ereditarie , cbe Ift gi.tittiiia fu impotente il
punire , perchè troppo grande era il numerò de' col-'
peyoli. La rivoluzione divenne nuova causa di delitti^
unendo gli odii pubblici agli odii di Simiglia. La cadu-
ta di Bonàparte che ateva sortito i nàtali in Corsica^
e gli eventi del i6i4 ^ x8i5 portarono i disordini al
colmo. La Cornea è il dip&rtiniento meno popolato
della Francia, e la lista de' rei vi è dieci volte piii
numerosa che ne' dipartimenti jpiii popolati. Vi si con-
lavano nel 1817 più di 700 individui condannati alla
pena capitale o a pene infamanti ; 3oo accusati si
trovavano tra le mani della giustiria. Il numero dei
contumaci , condannati [a pene correzionali , giunge-
va a 1800 od a !iooo ; eos^ in una popolazione di
i65,ooo persone, la Corsica conta 17 delinquenti sopra
loòo abitanti. Tutti questi condannati si conoscono
e si prestano reciproci' soccorsi , da una estremila
air altra dell' isola che percorrono impunemente, giac-
ché, da una ^arte le mani ospitaliere che li soccor-
rono , i vincoli del sangue e dell' amicizia che prò*
curano loro salvaguardie perpetue e inviolabili , il
loro coraggio e la loro disperazione ; dall' altra le
montagne inaccessibili e le profonde foreste dove la
giustizia non s' avanza che con passi incerti , sono
ostacoli insormontabili contro i quali si rompono gli
sforzi e lo zelo della pubblica autorità ( Agostini , De
la Corse et des mosun de ses habitans).
L'intolleranza degli Inglesi contro i Cattolici si è.^
come tutti sanno, una delle cause dell' insutrezione
d' Irlanda : gli insorgenti altronde rinfacciano ai prò*
prietarj l'eccessivo prezzo de' poderi^ al clero le gra-
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443
▼ose deokne , al fi^OTerno le rovinose imposte. Ma se
r autorità regia , secondata da tutti i pregiudiz) del
clero axiglicano, ricusa ai' 778 dell'Irlanda il godimento
de' diritti politici pih preziosi , il risultato d'un tale
rifiuto si è che fa d'uopo , in onta della penuria in
cui è ridotto il tesoro dello Stato, mantenere ifi un'i*
sola , che non conta il terto degli abitanti della Gran-
Bretagna y quasi 2/3 della forza stazionata nell'Inghil*
terra e nella Scozia.
Dcd quale fatto conchiuderemo che Fodio de^popoU
equìvcUe ad una spesa^ come tamore ad un risparmio^
giaochè nel primo caso è necessaria maggior foi*za
armata per mantenere l'ordine che nel secondo.
In generale il dispotismo tende a cancellare ogni
tentimento morale e fere norma alle azioni de 'sudditi
i capricci del despota. Della Persia leggiamo:
« Le joug qui pése sur les Persans ne leur laisse
m ni la liberta d'agir, ni la conscience ; chacun d'eui
« est prèty s'il en re^it fordre, à empoisonner, égor^
« ger 9 Yoler , trahir , sans que sa conscience lui re-
. « proche rien. II dit, pour sa justification: le maitre
u l'a ainsi ordonné, c'est a lui a en répondre.
« Au moindre signe de leurs souverain , ils ( les
a grands ) tueroient , sans hésiter , un frère ou un
« ami.
« On ncpeut, par la probità et la verta,, arri ver
« ni à la considération, ni au pouvoir (Noìwelles Ao"
nales des voyages^ cahier de novembre 1831, p. ^36,
ti43).
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ATViATIMEFfTO AI LEGGITORI.
Qui si ha propriamente fine il iesto delP Autore j e
ad esso conseguono le sue Tavole unottiche della Sta*
tistica , colle quali si chiude tutta t Opera. Noi peto
dobbiamo avvertire i leggitori^ che nella composizione
di esse Tavole abbiamo stimato opportuno di scostarci
dalla loro formazione orìgimUe :
ij* Perchè essendo esse state disposte in fog^ di
massima estensione , V uso loro diventa incomodo e
gravoso a chiunque voglia consultarle j
a.^ Perchè per l'ampiezza loro dovendo rimanere
pinate entro al Volume^ esse sono esposte anche col
minimo uso a rapido, dqxrimento j
3." Perchè abbiamo veduto che colla nostra ridur
zione nessun nocumento proveniva alP assoluta loro
integrità^ ordine e disposizione^ t che grande vantag'
gio ne derivava anzi al leggitore per la chiara e fa^
Cile inuUigenza loro.
Abbiamo pure stimato di fare cosa grata ed utile
ai leggitori nostri neW aggiuffiere ad esse Tavole, in
via d* appendice j /* Esposizione delle dottrine di Gian
Domenipo Romagnosi intorno all' ordinamento delle
statistiche.
GLI EDITORL
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445
TAVOLE SINOTTICHE
DELLA STATISTICA.
Uopo d^ nyere svilappato la Filosofia della Statìstkoj te noa
erro, in tutte le sue parti, ho creduto pregio dell^ opera dV*
«pome in iscorcio ed avyiciname le itiee JòndamentaU, acciò
la cognizione de"* rapporti che le uniscono, ne agevoli la m&*
moria e V applicazione.
Lo scheletro della scienza statistica, scevro d^ogni colorito^
è stato pubblicato da altri in Francia ed in Germania. Presento
i loro lavori nelle TayoU I e II, acciò la gioventù conosca
le diverse forme date dagli scrittori allo stesso argomento, e
V ordine vario in cui ne disposero le parti.
La data di queste Tavole, che si vede alla cima di ciascuna,
serve a guarentire il diritto di proprietà ai loro autori ed
alla nazione cui appartengono.
La Filosofia' dtUa Statìstica può essere divisa in due parti:
La prima espone i tintomi dello stato delle nazioni (7\i-
vola ni. )
La seconda accenna le cause dello stato delle nazioni ( Ta-
9H)ia ir, )
La Tavola III che, affatto scarna .ed appena abbozzata, pub-
blicai nel i8o8| è stata da me accresciuta e forse migliorata
nel tempo stesso che ho rifuso in questo scrìtto la mia opera
intitolata : Tavole statìstìche, cui andava unita..
Lo spettacolo grandioso degli oggetti compreti in quetta
Tavola può essere freno al ciarlatanismo di chi, misurando
Filoso/, della StaL^ voi. IF. 29
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446
r ostrnsionc delle scienze dalla picciolecza delle pro))rìe idee,
• vorrebbe ridurre la detenzione economica delle nazioni a />o-
c?u! papille. Con questa profondità di criterio furono impastoc-
chiate più statutiche in Francia ne' primi anni del secolo at-
tuale: nascite y morti, matrimoni, ripetevano i prefetti ei
vice-prefetti, e la statistica de^ loro dipartimenti era finita.
Verso la stessa epoca, e quando la sdensa era ancora hwi-
bina in Italia, si lusingò la presnntione in delirio dMndovi-
nare, al barlume di qualche principio generale, le indefinite
varietà locali delle nazioni, cioè dal contomo del corpo umano
dedurre tutti i fenomeni della veglia e del sonno , della sa-
lute e delle malattie, della gioventù e della vecchiezza, ecc. )
e siccome tutti gli uomini sono fomiti di due braccia e di
due gambe, perciò tutti devono avere uguale bellezza in volto,
uguale denaro in tasca, e gli Ottentotti possono essere sosti-
tuiti ai Parigini senza alterar P equazione ! 1
La distribuzione generale delle masse, la suddivisione rego-
lare delle parti, la collocazione di ciascun elemento al posto
che gli conviene y mentre risparmieranno faKca a chi vorrà
comporre statistiche, renderanno più agevoli ai lettori i con-
fronti de' moltiformi oggetti economici. LUbitudinedi vedere
avvicinati i rapporti di oggetti distanti, esaminati i risulta-
menti d^ anni e circostanse diverse , ridotte a numeri le os-
fcervazioni e i fiitti ovunque é possibile, riuniti più sintomi
cóntro le apparenze che ingombrano lo stato reale delle cose,
quesO abitudine, dissi, da un lato reprimerà i falsi giodizj che
fioccano dal labbro de^ semidotti , dall^ altro procurerà all^ in-
telletto de^ giovani maggiore forza combinatrìce. Se il volgo,
per es. , dall^ affluenza delle persone ai centri religiosi argo-
menta castigatezza nel costume , lo statista non s"* arresta là ,
e vuole riconoscrre il numero de^ figli illegittimi, degli sposi
divorziati , delle donne maiUemUe , delle persone celibi , delle
violazioni ed attentati al pudore , ecc. e fino nelle prepara-
zioni mercuriali che si spacciano nelle spezierìe, trova motivi
di dubbio.
Principalmente le tre ultime colonne della suddetta Tanc-
ia III dimostrtnoi che le afi'eziooi morali possono essere rap*
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447
presentate 4a quantità friche e sottometse al calcolo, il che h
Tede negato da più scrittori: il numero, per es. de^ creditori
delle casse di risparmio e il valore de^ loro crediti rappresen-
tano lo spirito di previsione, come il numero de^ falliti dolosi
e il valore de^ loro fidliraenti rappresentano i gradi e Fcsten-
siooe della malafede. Osservando che mentre cresce la popo-
lazione delle scuole, decreace quella delle carceri, non ablHamo
due fatti sensìbili e commensurabili per provare che f istru-
siooe diminuisce V immoralità ? e cos'i dite di tutti gli altri
oggetti immateriali.
La /K TWoia comparisce per la prima volta. Per pdrre
sott^ occhio r airone delle cause che producono lo stato delle
nazioni in epoca determinata, ho accennato nella prima linea
tmttcale quegli oggetti statutici 'che possono essere considerati
come tffittif e nella prima linea orizzontak quelli che voglio-
no essere considerati come cauie»
Gli oggetti statistici considerati come effètti sono :
i''. La popolazione 9
a.^ La caccia;
S.® La pesca;
4.° La mineralogia;
I nuzzi ofìde si \ 5. L^ agricoltura;
i-accofgono U ì e.** Le arti e i mesHerì;
meOene prime . io,,
cioè; j 7* ^ commercio;
8. Le abitudini intellettuali;
9.** economiche;
IO.** — ■— >— morali»
Oli Oggetti statistici, riguardati come cause, sono interni ed
estemi, e gli uni e gli altri si dividono in fisici, e conpren-
dono tutti gli elementi topografici , ed in morali , e- si ,sud«
dividono in due rami, il primo dei quali contiene P azione
delle leggi e dé^ governi, il secondo, fazione delle opuaioni
e degli usi, i quali sono civili e religiosi.
Numerizzali gli effetti e precisate le cause, saltano agli oc-
chi con maggior evidenza l'indole, gli ufei, i corani détta stiemza
staUsHca^ quali li predica P autore dal 1808 in poi.
Seguendo la linea orizzontale della suddetta tabella si vede
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lo stcMO Oggetto fttatistioo ( ti supponga la popolazione > aog-
giaoere all^ azione sucoeniTa delle diverse cause interne ed
esterne, e, per es., frenato il corso delle generazioni dall^or-
goglio di famiglia, come da mancanza d^ alimenti; alf opposto
seguendo la linea yérticale -si vede la stessa causa ( ponete
per ipotesi gli elementi topografici), influire sopra i diversi
oggetti statistici più estranei , per es., sulla produzione delie
biade come sullo sviluppo delle abitudini. In somma nissuno
degli oggetti compresi nella prima linea verticale si sottrae
all'* azione delle cause indicate nella orizzontale; la legge è
assolutamente generale ed uni/òmtef il che era stato da più
scrittori «negato, da altri vagamente, supposto, da nessuno oc-
cularmente dimostralo.
Richiamando Cantica idea Ahe risolve le operazioni dellHio-
mo in tre forze, co^isibne, poteri e uolonià, ho indicato Tin-
fluenza delle accennate caus^ sopra ciascuna di queste forze
nella prodazione, distribuzione, consumo delle ricchezze, il
che è visibile agli occhi nelle due colonne verticali che hanno
per titolo : Leggi e gocemi, azióne in più e in meno ( Tauola /f^)«
La cognizione é alle volte talmente offuscata da pregiudizjy
la volontà dominata da prevenzioni che risultano più serie
di fenomeni contrarie a quelle che vorrebbe V interesse pri-
vato beninteso, il che è visibile in quasi tutta la colonna ver-
ticale intitolata: Opinioni ed un, azione in menù. In questa
colonna si vede una delle cause degli attriti cui vanno sog-
gette le macchine politiche, e delle deviazioni de^ capitali da
quella diritta linea o da quelle leggi d"* equilibrio che prescrì-
vono loro Smith, Ricardo, Canard, ecc. Queste deviazioni du-
rano talvolta più e più secoli, anche in onta de^ sentimenti
più forti del cuore umano; cosi, per es., la servitù personale
ne^ paesani russi, benché distrutta dagU okasesi t mantenuta
dair ignoranza e dall' abitudine.
A misura che si estendono le comunicazioni, si forma e si
- estendo V azione e la reazione tra gli Stati, quasi dissi, come
tra le acque dell^ Oceano. L' epoca de^ monsoni nelle Indie
è segnale alla partenza de^ vascelli in Europa: P aumento de-
^U feavi nelle* miniere del Messico £s alzare il prezzo del
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luercurio nella Garnlola : ad un sintomo di carestia in Inghil-
terra, escono bastimenti di grano dai potti della Sicilia, della
Barberia, del Baltico, àeìV America settentrionale , ecc. Que-
sta reciproca influenza é origine de** diversi trattati politici e
commerciali tra le nazioni, talvolta è piptivo per intromettersi
- negli altrui Stati. Le potenze alleate entrarono in Francia per
sostituire a Bonaparte i Borboni; gli Inglesi invasero 11 Por-
togallo per salvarsi una piazza di smerciò , ecc. Per lo più
r accennata reciprocità è il pretesto del lupo contro V agnello ;
quindi una turba d' ambiziosi che si sviluppa soUo un gover-
no militare, fa la sventura de^ popoli circostanti, tra i quali
ha bisogno di cogliere palme, titoli e possessi. Così' gli Stati
ondeggiano tra la povertà e la ricchezza, la schiavitù e la li-
bertà, r ignoranza e V istruzione, i vizj e le virtù , non solo
per cause interne, ma anche per sola fona esteriore.
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45o
Naziowb, tedesca. — Citta', VIEMJl
TAVOLA SINOTTICA DELLE PARTI ì
Pabti I. -
SEZIONE I- Stato considerato come un tulio.
Gap. I. Suo stato fisico. Qaalitii na
tarali dfl paese e dcgìi abitaoti
C Mozioni preliminari storiche, geo-
graiiche e fisiche).
Abt. I. Paese e territorio dello Stato.
I. Sua grandezxa ed estensione, r
stona delPunione delle sue parti
in un tutto politico.
a. Confini e circondar).
5. Paese principale e possedimenti
secondari.
4. Situatioue e clima.
5. Qualità della superficie e a
disposizioni naturali
a) Montagne, pianure.
b) Acque, man, laghi, fiumi,
paludi.
e) Feracitii e prodotti primi
dèi regni vegetabile , ' ani-
male e minerale.
AiT. II. Abitanti considerati in massa,
1. Differenza degli abitanti secondo
la lingua e la derivazione.
3. Numero di loro (diverso da po-
polazione ).
3* Qualità di corpo $ robustezza |
grandezza, struttura, asilità, for-
za generativa , mortalità.
4. Carattere fisico , disposizioni di
animò; talenti, inclinazioni, ca-
rattere (senza riguardo alla col-
tura).
Gap. II. Stato come persona morali
Unione politica. Sovranità ed ia
piegali.
AzT. I. Potere sovrano (Costitnzioi
dello Stato e forma del governo;
I. OistitazioDei leggi fondamentil
patti y consuetudini,
a. Potere sovrano. Indiviso o dittti
3. Forma di governo. Monarchia
Poliarchia.
Nella Monarchia
a) Ereditaria o elettiva ; siM
cessione maschile o ferami
nile, ecc ; dinastia dominai
te , leggi di famiglia ^ tt[
igenza. -v
b) Limitata od illimiuta; ub
boli del potere j corte; dì
gnif à ; cariche di corte e di
regno} titoli) caTalieri; stM
ma.
Abt. II. Impiegati ( Amministrazios
dello Staio ).
I. Gabineito , consiglio di Stato
consiglio.
a. Ministero.
3. Collegi amministrativi e mìi
strati.
4. Divisione politica.
5. Sistema delP ammlnbtrazioiif.
- Parte II. -
Aet. I. Rango politico dello Stato. 1 Art. II Suo interesse naturale estm
(1) Questa taf ola si trova aUaJìne €UW operttla ituitoiata ì Teorie r^
— Aimo 1810. — Autore ZIZIUS (1).
4Tr
(Tav. 1.*)
DEGLI OGGETTI DELLA STATISTICA.
Potenza ùitenw, '
SEZIONE U. Staito considerato nelle sne parti integranti.
Gip. I. Stato morale degli individui
come esseri liberi. Li^rtà interna
ed estema.
ÀBT. I. Libertà interna ( Moralità e
coltura intelletuale ) fondata sulla
I. Religione. Sistema di Religione,
suoi rapporti collo Stato, costi
lozione ecclesiastica, ministri ec-
clesiastici, loro numero, e man
teiAoiento. — Religiosità del
popolo o sua trascuratezza in
tatto di religione, superstizio-
ne , ecc.
a. Educazione. Ordinamenti ed isti-
tuti pubblici. — Stabilimenti
privati di educazione.
3. Sulle scienze ed arti. Stato dei
lumi e della coltura scientifica,
prodotti delle arti e delle scien-
ze. Stabilimenti pubblici d^ istru-
zione per il popolo e per i let-
terati , loro direzione , affari di
stampa, accademie e società, sus-
sidj letterari , ecc.
4. Altre misure contro la corruzio-
ne dei costumi ed il declina-
mento alla ignoranza ed alla
rozzezza, sorveglianza ai diver-
timenti pubblici, alle feste, ecc.,
e Idro stato.
AfiT. II. Libertà
sicurezza ;.
estema (Diritto e
I. Leggi risguardanti il diritto e la
polizia 5 leggi civili e penali ,
codici , spirito di (Quésti e della
procedura, ecc. Costituzione della
polizia per la sicurezza e la tran-
quillità.
a. Rapporti giuridici e politici se-
condo la differenza degli stati e
drlle classi. Nobili , citudini
contadini.
Gap. II. Stato delle forze fisiche de-
gli individui, impiego delle mede-
sime , e condotta del Governo ri-
guardo ad esse.
Art. I. Stato delPeconomia nazionale.
I. Nel suo sviluppamento , nel suo
progresso e nella sua estensione.
a) Produzione prima. Educa-
zione degli animali, agricol-
tura , scavamento deilc mi-
niere, ecc.
b) Produzione industriale. Arti,
manifatture , fabbriche.
tf) Produzione commerciale.
Commercio interno, esterno,
di terra e di mare, mezzi di
facilitazione, e vantaggio di
esso.
a. Ne^suoi risultamenti per lo stato
esterno della nazione.
a) Consumazione. — Rapporti
di essa colla produzione, classi
degli abitanti , secondo le
loro occupazioni.
b) Ben essere e ricchezza o
miseria dei singoli e delle
classi. Capitali, rapporti delle
diverse specie di rendite.
e) Popolazione. — Abitanti.
Abt. II. Stato delle forze disponibili
pel bisogno dello Statò. Consuma-
zione dello Stato.
I, Stato delle finanze ( potere di
danaro ).
a) Rendite dello Stato , impo-
ste , contribuzioni.
b") Spesa dello Stato, ordinane
e straordinarie. — Cre«lilo
pubblico,
a. Forze di difesa (potere di guer-
a) Forza.
5) Organizzazione.
e") Direzione.
d) Amluinis trazione.'
Potenza estema.
Abt. III. Suo legame positivo coglilAaT. IV. Prospello storico
altri Stati. I 1:-.— .».^ -il. ..«.i.. -
minori ed inlrodultoric alla Statistica.
del suo
proccdimcuto allo sialo alUiale. ^r\r^n]r>
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45i
GoNSlDBaATlOSS GÉOOK08T1QVE3
céoOlULPBIQlTES
Aerologie . .
Hjrdrographie
\
Nazioub , FRANCESE. — Gtta', PARIGI, i
TABLEAU ANAL
DES CONSIDÉRATIONS ET DES FAITS QUE lA i
On expose les circonstan
la formation ont occasi
physionomie , Ics accj
rexistence des pcuplcs
( Géoeraphic cosmographiq
lonuences i
et ressouroes ) * *
Aspect et disposition du s
Defenses et communicatioi
Hy glène du sol \ fertili te :
SUR L^aisToiKB sa'^crkllb. Ou considère celtr
me étre wù^ant, et des f
Rcssources
et
influences
Sa race: facultés physìqn
Oq expose ici la situation
événempns s accessit qa
( Géo^aplUe poliùqiu)
Orìgine , nature , etat de
Garactères alphabétiqaes,
origine , rapports . .
Musìque
On faìt connaitre Tétat d<
de cct état, et les res»
Géognosie .
Mineralogie .
Botanique . .
Zoologie ., •
Vhomme • .
^GoKSIDÌBATIOIIS HISTORIQUBS .
- GBOOBAPHIQUES
tur le langage
me ecre wwan
Ì Rcssources ì
influences i
{
S
surlapopulationx
d'emplacemens
d'établissemens et des travaux sur le sol . .
d-instUutions. \ Gouvernement , religion
( oecours publics ^ instilutic
d''bcòhomib polìtique.
État , liistoire ....
Agriculture \ Tcrres , quUure des végcft
Animaux doinestìques.
Gultìvatcurs, constructioni
Produits du règnè mÌDéral
Industrie et Commerce.
Esploitatton y emploi des \
ve gè talea , animales . .
Evaluations , arts , métien
Gonsommation , importAtic
Gommerce intérieur, interi
r BàI^ANCB DBS RBSULTA.TS. .
Monnoies rèelles , de chanse I , «
Poids et McsurJ. . .. \ I^^aence , ce
Instrdctiob , caractères, moeurs, usages, conta
HoMKBs CBLBBBBS, monumeos de Phistoire et d<
Ghosbs bbmabquablbs naturelles ou poUtiqnes
(I) Questo Prospetto si tro^a unito ad un piccolo opuscolo imkoUuoi De
Economìe rurale!
Industrie
Commerce
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[>, iSig. — Autore, IL BARONE DI FERUSSAC (i).
nqVE ET MÉTHODiqVE
TISTIQUE EMBRASSE DAJKS L^ENSEMBLE DE SES DIVISIONS.
particulières que Pépoqae, la laaniére y la nature de
ics, <?t qui, cn caractérisank la contrée, OQt tnodifié sa
18 du sol , la nature de ses produits , et , par suite ,
TaT. li.*
laturelles. Rapports naturels dVmpIacemens . • .
riéte's d'^expositions 1 de nature , de moyens . • .
enee sous les rapports des besoins de rhomme com-
tlea comme a^sociations poUtiques.
Descriptions,
Descriptions et TabUaux,
Descriptions,
Descriptions et TabUaux.
»t morales Descriptions,
s natioDs d^aprèa Pinfluenòe de leors orì§^nes ^ des
es ont eprouTés . Idem ,
bnguey des dialects ou des patois. Poesie
Idem ,
Idem,
Idem,
Od fait connaìtre tous ces objets et leur inflacnce
sur les relations des peuples , par des . . . , Descriptions ^ et des Tabteaux,
ninistratioDS .
de tout genre
Situation de tous les objets quVm-
brnssenl ces troisgrandes divisioos*
Influeuces , ressources , rapports
avec Pétat de la nation . . .
Descriptions, quelques Tableauji.
tnstrumens • . i
egetal et animai V
itances minérales, I
professions. . . i
cxp'ortatìon . . I
Lìaire, dVxpéditionj
^•Procéde's ,
Établissemeos ,
Produits ,
RésultatSy
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
par des. . . Descriptions et des Tableaux,
araison des yaleurs • •
8, fétes et divertissemens
IcUm ,
Idem ,
Idem^
Idem.
Idem.
Idem,
lì ùkui faire connaitre la situation du pays par la de-
scripùon de tous ces objets ; indiquer Pinflucnce des
uns et les indactions que foumissent les autres.
lommes, des scienccs et des arts >
nccessité de fixcr et d'adopter un eorps de doctrìne pour la Géograpbie et la Stalistique.
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454
( lav. III.» )
Nazione, ITA.LIANA. — Citta', MILANO. — A«wo 1808, Pri-
ma Edizione unita alle Taf ole Statistiche. — 1827 ,
Seconda Edtsione corretta , migliorata , accresciuta del quin-
tuplo. — AtJToae, MELCHIORRE GIOJA.
FILOSOFIA .DELLA STATISTICA.
PRIMA PARTE. — SINTOMI DELLO STATO DELLE NAZIÒNL
Sintomo I.
LOCALITÀ* DELLA PRODUZIONE , DISTRIBUZIONE ,
CONSUMO DELLE RICCHEZZE ossia TOPOGRAFIA.
I. TOPOGRAFIA TERRACQUEA^
ReltHiva
Latitudine '^ f tDaciò clip4>ndonogenera!meote
Ijongitudine 9 l Capitale del regno; [ i gradi di calore ;
A)tezza sul livello del ^| Città provinciali } iLa durata della luce;
mare S*] Fortezze } iLe vicende delle stagioni;
Situazione in terra , J^ rTempj rinomati; JLa specie di vegetazione;
ia mare, sopra fiumi Q\ (La facilità ò difficoltà del oom-
1 mercio;
n;.f«n,n««..i-«^««..r Montagne; Il movimenti delle armale;
I ' <•*.•! CiOniini t in. ecc.
da. .eguenu punU (cpitrii»e,Ure. \_\
Assoluta
'vii ) Asciutte 1,1 Salubrità o insalid>rità;
^ I .S 1 Paludose. I Minore o maggiore spesa pei
Q, j ^ ' j trasporti, e principaluieute per
Forma esteriore del / (g f Colline ; f la coltivazione de** campi.
pìie«e \ ^ Montagne. \
j Lunghezza delP asse r Da ciò la maggiore o minore
I maggiore e minore ; 1 difficoltà delle invasioni estere
( Confini per terra, | e degli sfrosi, quindi la diver-
• n acqua. ^ sita della spesa di sorveglianza.
I Costruzione degli edifizj, delle strade, dc^ canali, por-
ti , fortificazioni , cimiteri ;
Asciugamento delle paludi ;
Scavo delle miniere ;
Stato de^ boschi ;
Lavori e prodotti agrarj , almeno in parte.
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455
Frequenza od infri>{ucnza Hi Icrremoli , per cui non e od « permesso in-
nalzare ecU6zi ^jpw piani e con solidi loateriali; il che influisce sulla
&pesa deir alloggio di tutta la popolazione.
ir. T0P0GR4FIA IDRAULICA
Naturale.
Torrenti
>cnoniinazione e origine:
Spoche de^traboccamenti; il che ne accenna le cause e il maggiore o minore
danno che soffroho i campi dalP inghia}amento , insabbiamento, strati di
fango , imbrattamento d"* erbe o simili ;
ilircondarìo danneggiato , norma per determinare i terreni obbligati a con-
correre alle spese di riparazione $
bpporto tra i traboccamenti e Io stato boschivo o coltivato de^ terreni
superiori ( alP atterramento de^ boschi ed alla coltivazione de^ grani nei
terreni molto pendenti, si attribuiscono le repentine escrescenze delle
acque ) ;
Tempo che decorre tra i temporali al monte e i trabocccamentt in pianura;
ostacoli artificiali che si oppongono al libero corso delle acque ;
Usi cui servono le acque;
tfetodi praticati nelle riparazioni.
Fauni
Denominazione , origine , ossia acque che li alimentano ;
Paesi per cui passano ;
Voci attuali e ne^ secoli addietro : dal confronto risulta quanto terreno ab*
biano acquistato in lunghezza* le foci , il che può rappresentare la ma-
teria rapita ai circostanti monti e il loro stato coltivato o boschivo ;
Distanza a cui si fa sentire il flusso mariti '»-ao entrando nelle foci e salendo
ii corso de^ fiumi , frammischiando nel tempo stesso ali* acqua dolce la
salata;
Profondità dell'* acqua , Q che denota la portata delle barche o vascelli da
cui può essere navigata ;
altezza degli alvei relativamente ai terreni e caseggiati circostanti; da ciò
i perìcoli delle inondazioni irregolari, le spese degli argini per preve-
nirle , i regolamenti per annunciarle , gli obblighi degli abitanti per
correre in soccorso ; ecc.
Inondazioni #Epoclie delP anno e durata ;
regolari \ Altezza massima delP acqua ;
come, per es. , j Rapporto tra V altezza e il futuro raccolto;
quelle del Nilo. -^Estensione dello spazie inondato.
(Lunghezza della linea navigabile ; \ Gli elementi pel calcolo
Paesi per cut passa; I economico ae* trasporti
Ostacoli e pencoli ; I per acqua si trovano nella
Epoche e aurata della sospensione. ' divisione V, n.*' II.
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456
« Laghi
Denonriiuzione , sitaazione , lanchezza , larghezza, profondità.;
Altezza del pelo delP acqua sul livello del mare , e relativa a quella dei
paesi circostanti , il che indica la possibilità o V impossibilità di trame
canali d^ irrigazione e navigazione ;
Navigazione , vedi Fiumi}
Venti favorevoli o contrarj alla navigazione ;
Fenomeni che annunciano tempeste $
e» ;««_««*: S Epoche , ì Dalle epoche può dipendere il maggiore o mi-
Straripamenti J j^^y.^l \ ^^re /anno , seconSo le località.
Epoche dì maggior acqua , il che ne addita la causa e la coincidenza o
no col maggior bisogno ;
Pesca , vedi la III divisione al n.® U;
Paesi giacenti sulle sponde e partecipi della navigazione e della pesca ;^
Vegetazione sulle sponde, di quanto tempo preceda le altre circostanti.
Ford
Ampiezza , profondità , qualità del fondo ^
Sicurezza o pericoli ;
Facilità o I d^ entrare o d^ uscire ,
difficoltà^ {caricare o acaricare $ \ Notizie necessarie per la
Stagioni in cui sono chiusi da^ diacci; { rina militare e nercantile.
Distanza da cui si Irae V acqua dolce ;
Fenomeni del flusso e riflusso;
Usi cui servono.
Artifiziale.
Canali
Dimeosiom di ciascun canale in { altezza ,
lunghezza.
,Corpo d^ acqua di ciascun canale, ossia oncie d' acqua necessarie alla
^ navigazione ; laghi o iiumi che lo alimentano $
i Pendenza del canale ? • a* ^ ut i..
§ k,^ de' sostegni o delle conche {relativamente alla lunghezza ;
S}\ Altezza delle loro cadute ;
^ jTempo consumato nel passaggio delle conche ;
~ Epoche e durata della sospensione della navigazione ;
Dimensioni delle barche;
Lunghezza di tutta la IJnea artificiale navigabile relativamente alla su-
perficie dello Stato ;
Amministrazione de' canali , se per conto del sovrano o di compagnie
private , e con quali norme ;
Lavori idraulici speciali , o difficoltà vinte che posssono essere sintomi
dello stato della scienza idraulica.
«
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457
g r Spailo irrigato ;
.9 \ Valore di un** oncia d** aequa $
S (Modo di misurarla ;
'C I Confronto tra il yalore de^ fondi irrigati e quello de^ non-vrigatf j
M l Regolamenti de^ consorzj delle acque irrigatrici.
MoTimenti ì Numero e -qualità ;
di opifici i Epoche e durata in cui rimangono sospesL
Qualità delle acque relativamente alla tintura e alle cartiere.
Fontanili ad uso d^ irrigazione ? Confronto tra i prodotti de^terreni irrigati con
estnra e iemale. y «cqaa di canali e con acqua di fontanili.
Pozzi
Profondità ne"* diversi punti dello Stato 5
Qualità delle acque come bevande $
Epoche della maggiore o minor acqua relativamente al maggior bisogno ;
Inondazioni sotterranee, delle cantine o no, occasioni d^ incomodi e d'* in-
salubrità.
Mezzi con cui si supplisce alla mancanza di booni pozzi ;
Valore dell^ acqua per una famiglia al giorno dove mancano i pozzi.
Confronto de^ valori déir assicurazione contro gli incendj nelle città ab-
bondanti d'* acqua per estinguerli e in quelle che ne mancano*
III. TOPOGRAFIA ATMOSFERICA
Stato termometrico desunto dai fenomeni de* corpi.
Inorgtmki
/^•''"T!Ì7n^ Mensili' >ConfronUrle coi fenomeni della vegeUzione.
Pozzi ; temperatura combinata coir altezza.
C Principio ,} Da ciò la spesa maggiore o minore per farne sgom-
Neve } Fine , > brare le strade , ed il maggiore o minor ritardo ai
r Altezza* S carri del commercio nel passaggio de"* monti.
^ . I Se frequenti in primavera ed autunno , quindi dannose alP agri-
.2 r Principio e fine; \Se il ghiaccio arresta
S Profondità a cui si estende nella terra 5 | i movimenti de'vascel-
3 Se agghiacciano o no le acque navigabili, i vini, | li, agevola Puso delle
O ^ la birra, i liquori, se s'^arrestano gli orologi, ecc. ' slitte.
Organici
Grani ( Epoche della seminagione e della mess^.
^Digitizedby Google
458
«^ ] oon proiperano }
n u. .1.11. e fioritura ,
Epoche della l^j^^jj^'.
Perfezioni e imperfezioni.
Alberi «Specie che non prosperano ;
boschi?i i Dimensioni delle specie che prosperano.
Stato igrometrico desunto dai fenomeni d^ corpi*
Inorganici
IffToinptra (Criomalierc, ì
^^^^^,v< Mensili, ) Confrontarle colla quantità della pioggia.
Pioggia { y""*"^ I Annuale. > Sospensione dei laTori allo scoperto.
iN.° de^ giorni pioTosi.i
Sali ; stato abituale di deliquescenza o no ;
Metalli ; ])ronta o lenta ossidazione $
Sostanze litologiche ; mura e statue più o meno degradate dalP umidità.
Ot'ganici
Legnami; pronta o lenta corruzione di quelli che sono esposti alP aria;
Piante acquatiche abbondanti o scarse ;
Muffa ; rapidità con cui si estende sulle sostanze animali ;
Frutti e grani ; pronta o tarda corruzione $
Sostanze animali ; idem.
Stato oscillatorio
p l Giornaliere )
yk^l deh \ ^*"»"V» } ProbabiUtà o improbabilità de' loro pronostici.
'(Annuali. )
I Direzione ì
L"l^rìtà od insalubrità Jl>«;v««tì dominanU ed acci-
Influenza sullo sUto termo. ( ^*^
metrico ed igrometrico J
Logici relative alla topografia.
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459
Sintomo IL
AGENTE GENERALE DELLA PRODUZIONE, DISTRIBU-
ZIONE, CONSUMO DELLE RICCHEZZE
OSSIA POPOLAZIONE.
FISICAMENTE CONSIDERATE
Spazj e luo^.
I. MoMte.
uomini y donne
'n. rapporto tra la popolazione delle
case e quella delle carceri accen-
na maggiori o minori gradi d'^im-
moralità.
Il rapporto tra la popolarione delle
case e quella degli ospitali ad-
dita maggiori o minori gradi di
miseria.
I diversi generi di coltivazione ri-
chieggono più o meno braccia.
Case
Carceri »
Ospitali r>
Comuni If""?' ■ • r
f aperti • • . n
Individui perla frumento n
legaquaara-|a riso • t»
tain terreno j a viti . . n
coltivato fa pascoli n
n
n
n
n
n
Età
Dagli anni o aS
Dai 5 ai lo • •
Dai IO ai i5 • . .
Dai i5 ai ao . .
Dai ao ai a5 . .
Dai !i5 ai 3o . .
Dai 35 ai 40 . . .
Dai 40 ai 45 . .
Dai 45 ai 5o . .
Dai 5o ai 55 . . .
n
99
n
n
n
n
Al di sotto de^ i5 anni la popola-
zione è passiva , dopo i 1 5 comin-
cia a divenire attiva; quindi u-
guale numero di individui non in^
dica uguali forze Bsiche ed intel-
lettuali nelle nazioni , benché ge-
neralmente si stabilisca che il rap-
{>orto tra gli uomini atti a portare
e armi e la popolazione sia come
ia4.
Da ^esto prospetto risulta il numero (alla tassa personale detta testatico $
dalle persone soggette ^alla ooscrizione militare i
Aumento o diminuzione ^ del che sono
I Prodotti de^ dazj mi consumi ;
Numero delle case non aflittate; .
Affitti delle case abitate;
Nascite confrontate colle morti f
Emigrazioni ed immigrazioni ;
Caiuf. (Vedi il quadro seguente aU^ articolo Pùpola%kme.
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46o
MORALMENTE CONSIDERATE CIOÈ IN RAPPORTO
Alla famiglia, o nvft
mero medio dei Questo numero se è maggiore di 4 (73 e sintomo ili
membri chela com- moralità ed economia, ed alP opposto.
|>ongono ; ^
Qomtni, donne
r Maritati » n
1 Vedovi 99 n
Celibi
Alla condizione , o I
stato civile, cioèj
numero de*
(Il numero de^ celibi confrontato colla popolazione è in-
dizio snella è stazionaria, progressiva o retrograda.)
I. STATURA
a. Qualità Jitiche della popolazione.
Media negli uomini .
Massima ( Luoghi di )
piedi, poi.
! Norme per le leve militari ,
da confrontarsi cogli stati
topografico ed economico.
U. FORZA DA DESUMERSI DAL
Peso massimo portato dai facchini ;
Età in cpi i lavori ^ ^^r*!""*'
( cessano ;
Durata media della vita , sintomo infallibile di prosperità o disagio , forza
o debolezza.
III. MALATTIE
Naturali e indìgene
Avvicinare queste imperfezioni agli stati termometri-
co, igrometrico, anemometrico, qualità delle acque,
del terreno, della coltivazione , ed abitudini econo-
miche, onde scoprirne le cause.
Artificiali
Cretinismo ,
Pellagra ,
Broncocele ,
Scorbuto ^
Blali ^ occhio.'
Cranj contraffatti co-
me presso più tribù
selvaggie;
Piedi impiccoliti, co-
me alla China;
Grassezza eccessiva,!
come nelle donne]
arabe.
Queste contraflfàzioni che rappresantano le strane idee
che della bellezza si formano i popoli, vogliono ea-
sere accompagnate dalla notizia delle conseguenme
funeste chft producono sulla salute.
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4(Ti
I. NASCITE
Finca/nenie considerate
3« fiovimmti della popolazione.
Tempo,
ÌCaje . . .
L. P. degli
esposti • . -f>
X'a 4 apèrti , n
^ I ) murati . 9
.m " (^''«""■cnto »
C-S )^*^* • • •*
\ f!Ì ^ ( Pascoli • f»
hnperfexioni . . n
o nati-morti . • 1»
mucòe nunsUi II mesi più carichi dL nascite indicano &
mascbi^femm. J mesi più fecondi di còncetioni retroce-
dendo 9 mesi.
Il numero delle nascite è ffeneralmente
proporzionato al numero d^ matrimoni;
ma se nel Portogallo si contano per ogni
matrimonio ragazzi i, i4« non se ne
contano nella Svezia che 3, 62. Esaminare
se la fecondità de^ matrimòni corrisponda
alla fecondità de^ terreni, o spensierateiza -
degli abitanti.
n rapporto medio tra U luucite e la pò»
polmone rappreeenta la durata della
t'ita»
n
n
Moralmente consideratCé
Ntuciùe ne' comuni aperti, murati
Legittime • • • . 1» •»
a
-a
\ Riconosciute . n n
9 fNonriconoadiitaf»
^11 rapporto tra l« nascite legittime e le il-
* legittime, allorché è noto , può indicare
i gradi d^ immoralitìi $ ma è impossibile
rioonoacerlo negli esposti. II suddetto rap-
porto tuo! essere esaminato a fronte dea
seguaci delle diverse religioni .* a Berlino,
per es. , il n.* delle nascite illegittime tra
nplo di quello che si
i Cristiani è
osserva tri i
II. MORTI
Fisicamente considerate
Tempo,
morti mensUi
feram.
r
s
1-9
iCase • . . •»
I Ospitali • . n
ICarceri • . n
[Comuni aperti n
murati»»
\ Frumento • »
• n
f»
. n
n
n
n
J
Questi elementi fiinno conoscere Tiiiilucn-
za delle sUgioni e delle località.
Dai confronti delle relative mortalità men-
sili e locali , si conosce Tepoca e il luogo
della massima e ' '
(La qualità particolare de^ lavori agrarf
Spiò o meno gravosi debbe influire* sulla
morUlità. 3i dica lo stesso della colUra*
sione umida od asciutta.
Fdosof. della Stat.j voL IF, 3o
n
n
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46a
; Dagli
anni o ai 5 99
IDai 5 ^i IO n
JDaì IO ai i5 »»
ADai 1 5 ai 20 n
iDai 30 ai 35 ^y»
[Dai q5 ai 3p 99
• • • • w
pVajuolo . • »
Parto ...»
Pulmonia • »
2 Febbre infiam-
!^ matoria . »
, »
Aumento o di-r Fisiche
vninuzione, dell per es.
che h. duopoJ Morali
dire, le cause. ^ per ea.
'3
n
.1»
n
n
f Elementi necessari al calcolo de^ vitalìzi,
ed indicatori de^ luoghi di longevità mag-
giore o minore..
I La frequenza delle morti per detennbaf a
[ malattia indijba una causa costante nel
clima, nelle abitudini economiche, nelle
arti o ne^ mestieri.
I Paludi cresciute o scemate ; VDové abbondano
\ Pestilenze o V |>ppo8to ; f le m^rli, sogliono
4 Mezzi di sossistenza cresciuti ( abbondare le na-
\ o mapcanti. ] scite.
Civilmente considerate
Professione /La mortalità in ragione di professione in-
o (Maritati
A ^Vedovi .
t /Celibi .
6 i
masdii, femm. l dica quale è più contraria alla costitu-
n ** I *i<nie umana.
n » jLa mortalità ih ragione di professione e
9» ** f condizione serve a modificare la legge
^ della mortalità generale.
m. MATRIMONJ
Fisicamente considerati
matrimory mensili
\ aperti . 99
) murati . *»
Ì Frumento n
hìSO • . f9
Viti . . »
Pascoli • f9
Età media; vedi la divisione Vili al n.® IL
Aumento / i?:«;^^ l Basso prezzo de' grani ;
o \ !^1!!t. i Nuovi rami d^ industria.
■ per es, 1
M»..«i: ( Timor della coscrizione:
per w. j**^"nw«'> ^ àÌYonÌMr^
Il numero de^ matrimoni è generalmente
Sroporzionato al numero ddle morti. Si
ice generalmente, giacche nelle popo-
lazioni che decad<nio, i matrimoni dimi-
nuiscono nel t^mpo stesso che crescono
le morti.
diminuzione
del che la
4^ uopo dire
le «ause
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4*S3
Cisnlmente considerati ossia mauimonj tra
Slibi e ffii*. (CO-ln^tando I prodoUi di quctì «.tri-onj si
Vedovi e relibi J P*^" ^^^ quale e più fecondo e quale perdita
Vedovi e vedove. (* *«8f^o'*»"o '« ^^SP che vietano le seconde nozze.
IV EMIGRAZIONI E IMMIGRAZIONI
Anmtalt del che sono le cause
>
Scendere dai monti alia pianura per eseguire IsTori o ritrovare pa-
I scoli , quindi ritornare alla montagna.
Ritirarsi sulle montagne per sottrarsi alle inondazioni od infezioni ,
Q trovarvi pascoli , quindi ritornare alla pianura.
%^ ^ i Visitare templi aoeredikatiy come, per esempio, i Maomettani la ìHoc-
'S o \ <^9 gH Inaiani «erte sponde del Gange , i Russi la città di &iow,
^*3?r ecc.
Perpetue del che sono le cause
7^ I Suolo sterilissimo , perciò gli Scozzesi vanno nelP America, gli Sviz-
•% i zeri al Brasile , ecc.
;«* U ) Intolleranza, perciò i protestanti francesi uscirono dalla Frauda do-
«'5>) po idi rivocazione del celebre editto di Nantes 9 ecc.
4. Rapporto tra la popolazione e U sussisunu;, ^
I. V d[>itnale importazione di ^no esiero , come , per es., in Im bilferrsi,
dimostra che la popolazione 9 maggiore delle sussistenze locaU. in questo
caso fa d^ uopo esaminare :
i.^ Se e quanto la necessaria sussistenza dq>enda dall' instabilità del mar«>,
' dalle vicende particolari de^ geli, come, per es., nel Baltico, dalla ma-
levolenza de^ nemici?
vt,^ Qaali sieno le cause della deficenza nazionale ? '
3.^ Che cosa si dia in cambio del grano estero ?
II. L^ abituale esportazione di grano, come, per es., nella Polonia, dimostra
che la popolazione può essere minore delle sussistenze loóali. In questi casi
fa d^uopo esaminare principalmente jse si ricevano in cambio oggetti
manifatturati , onde vedere se si possa esrguirli nel paese, come, per es.,
in Polonia ( Vedi la divisione Vili al n.^ I ) , giacche P artista nazionale
a fronte delP estero ha tre vantaggi :
1.^ È risorsa all^ erario , come partecipe 9 tutte le impoaitìei .
a.® È mezzo di difesa alla nazione-;
3.^ È occasione di pianto smercio ai senrrgi e prodotti loculi^
Leggi relative alla popolazione.
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464
III. Sintomo.
RACCOLTA DEGLI ELEMENTI DELLE RICCHEZZE
OSSIA MATERIE PRIME.
ì. CACCIA.
Situazioni più favorevoli aHa caccia;
Distanza a cui. vanno i caociatorì per eseguirla, e per cui talvolta soffrono
due o' tre giorni di digiuno.
Tempi
Epoche in cui comincia e finisce la caccia di ciascuna specie , per lo più
corrispondenti alle epoche della vegetazione di certi frutti, biade, bacche,
erbe , ecc. ; per esempio , nei Brasile alle epoche de^ fratti, grande
affluenza di pippionì , ecc.
Fenomeni mètereologici che annunciano scarsezza od abbondanza.
Specie di animali quadrupedi , volatili , insetti , ecc. , più utili t>ier peli ,
pelli , carne , grascia ,. denti , peluria , ecc. , più nocivi ai terreni , ai
vegetabili, ai bestiami.
M^g^ [ Cacciare i c[Uadropedi e i volatili, osservando se sia necessaria
Blu o nmno \ ^^ (wociazione delle fòrze , nuovo argomento contro le false
moBmd \ * *"****<^**'' *^®* *" Rousseau 5
^^^ J Trasportare le pelli, prepararle per la vendita., o ad uso
'^ \ proprio.
Prodotto della caccia risultante dai sententi sintomi
presso i popolL
'C «Prezzo delle pelli de^ quadrupedi , ddla peluria degli uccelli , eoe. ,
% j ne' centri in cai i cacciaton le vendono ;
*| 1 Merci, oltre i liquori forti, -da essi consumate, il che mdica meni di
rt l comprare, quindi antecedente vendita,
f Prezzo della selvaggina nelle città, che crescènte o decrescente é sin-
§ I tomo di decremento d^ aumento nella caccia ;
^ HI poeii latini dicono che i banchi delle beccherie a Roma non erano
.g j meno conerd.di eeltf aggina che di buoi e di montqni^
G»f Licenze da caccia distribuite dalla polizia \
^ V Poi ve nitrica smerdata dalla finanza.
Consumo del quale sono diverse le gradazioni*
Consumare i prodotti in frequecti unioni , e sino all' ultimo osso , senta
pensare all' indomani j .
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465
Cibarsi come i lupi di corteccia d^ alberi » di . buB>i terrestri nel Temo f
od ih caso di caccia mancata;
TalTolta consertare le carni , il che dimostra che la previsione si t syi-
loppata e ne misura T estensione.
! Torre la vita ai ragazzi deboli ;
Abbandonare i vecchi e gli ammalati ;
In caso di morte della madre, seppellire con essa
il bambino che allattava j
Idem la vedova , morendo il marito , se nissnno
VQole prenderla m moglie.
Cause d^ aumento o diminuzione della caccia; Vedi il seguente prospetto
alP articolo Caccia,
Leggi relative alla caccia per conservare le specie utili , e distruggere le
nocive.
IL PESCA.
Fiumi, laghi, mari più abbondanti di pesci od anfib} rinomati ;
Vicende della pesca dipendenti daUe vicende delle acque; per esempio
in Egitto la pesca nel lago Mc^eris, durante i sei mesi che il Nilo vi
decorreva, non fruttava alla finanza che 30 mine al giorno, o il terzo
o' / d^ un talento d"* argento , mentre rendeva ciascun giorno un talento ,
^ ] Quando P acqua dd lago scendeva nel -fiume.
f Distanza cui vanno i vascelli in mare per eseguire la pesca; ^anto è
maggiore la distanza , tanto è maggiore la spesa ; quwdi minore la
concorrenza.
I Epoche e durata deiraffluenza (|f Ile specie di passaggio , il che denota
le epoche de^ maggiori lavori ;
Epoche della sencrazione delle specie indigene, il che serve di norma
alla legge , che in quei tempi ne vieta la pesca , epoche che sono
diverse secondo le località e relativa temperatura ;
Se il flusso e riflusso giornaliero presentì o no occasione di comoda '
pesca pe^ vecchi , per le donne e pe^ ragazzi.
Specie indigene e di passaggio più utili per carne , grascia , pelli , olio ,
ossa , uova , ecc.
Metodi più o meno ingegnosi, quindi} Pescare, mondare, asciugare; fon-
sintomi di forza intellettnale , nSsl | dere , salare , incassare , ecc.
Spese
C [Vascelli pescherecci ; \
•S iReti e cordami ; iir«i-*^*. j..».*.
I Arponi ed otensai per fondere ; j Valore e durata.
X f Vasi per la cucina.
Ì Mercedi ; indicarne la <|uantità secondo le ineumbenie ;
Alimenti e bevande ; dime la specie e la quantità ;
Sale ; se le sue qualità scemino quelle del pesce salato ;
Riparazioni ;
Perdite eventuali, per es. numero de^ vascelli nanfiragati.
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seguenti
sintomi.
466 ■ •
f Numf ro medio dc^ vascèlli impiegati annualmente $
P dna x^^^P^^^ medio di ciascuno {
^ ^ iSale adoperato nella salatura : v^é rapporto tra il sale consii-
"^uliMtttt 1 "^^ ® ^^ pesce salato ; quindi dal consumo del priaio si de*
^"j^i duce il prodotto del secondo.
' ]Numero medio de^ doglj fabbricati i
Rapporto tra le quote che ciascun membro dell'* equipagj;io ri-
ceve sul prodotto della pesca , cosicché nota V una, sono note
tutte le altre.
J^fessioni alimentate dalla pesca; in Olanda te ne contano 3o per U
pesca delle aringhe )
Cause d* aumento o decremento: Vedi il seguente prospetto air art. Pescai
Leggi relative alla pesca.
ÌU. BflNERALOGlA.
Miniere,
Specie metallica , salina , bitaminosa od altro $
Unicaiione e distanza -dalle acque navigabili e strade carveggiabili $
Alteisa sni livello del mare $
Profondità I
Potenza o grossezza de^ filoni ;
Materie frammiste al minerale.
Openg.
Numero dentro della miniera n fuori n
Mercede . . ' • *> . . n
Durata de^ | giornaliera , ore «.•.». . ^9
lavori / annuale . mesi .'...«••«
Precauzioni usate onae prevenire le fro(fi ;
Malattie coi vanno soggetti ; durata della vita.
Spese*
S ffEdifizj per fondere t eonservare, amministrare} .
I-g 1 Strumenti per iscavare e trasportare ) i • *§
.1 I Macchine a vapore per Pcstrazione dell^aeqna e de* nriacrali; J a. s
£ ^ Cavalli per trasporto de^ minerali e del .combustibile» I * §
/Mercedi j ' . f = **
iLeffnami y cordami , lumi nelle galerie $ \ -S'S
S I Polve nitrica $ i S ^
I j Combustibile si per arrostire che per fondere $ I S*^
<1 1 Riparazioni e perdite eventuali; I ^^
f Direzione dello stabilimento od amministrazione \ 1 ^ 'C
Canone governativo^ j ^ Sm
Prodotto.
Quantità del minerale scavato annualmente \
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467
Rapporto tra il minerale e il metallo i
Valore del metallo ;
Idem de* prodotti svlMltenii ;
(Numero: combustibile per cioAcuno ^ - JA#f.^.i— «** -»-
Fon^ {Prodotto medio per ogoffusione^ e alPamiO} (Attualmente, mewo
/DuraU delU fuiione , mesi . ?• ( •^^^^^^ ^*-
Rapporto tra il oombuatibite e il metallo, easioché il consumo idei
primo fa oonotoere la produiione del secondo.
Cause 4* aumento o diminuzione: Vedi il seguente prospetto, articolo Afi-
neralogia ;
Leggi relatiye alle miniere.
rV. AGRICOLTURA.
• Terreni
Caratteri del terreno,
_ .§ ) Siliceo •
Profondità deDa ter-
ra vegetale ^
Qualità deità coUiuasuone,
Framento e simili ,
Riso,
Viti,
Prati.
Pascoli ,
Boschi,
Valore medio' d^un ettaro di terreno nel giro | locativo',
di 5o anni e «econdo le qualità , valore ( commerciale
Ammali
Rapporto tra gli ani- i i bue sopra a ettari;
mali e P estensione e 3 pecore sopra i 9»
del terrene^ per ee. f
Peso medio d*un ( i bue lib. d*onoe i6 . . , 6oo
animale , p. cf. | i peeora n n . , , So
Mortalità d** ogni specie di quadrupede.
/Allievi sopra loo pecore, vacche o cavalle}
^ [ Latte giornaliero d'* una vacca ;
^ 1 T » ì Quantità media per pecora';
•I < .^". l P«'dito nella lavatura 5
I } *•""* t Valore della lana lavata j
V Bozzoli da un^
Influente esteme per e».
Brine di primavera,
Siccità ,
Tempeste ,
Inondazioni irregola-
ri, ecc. V. la Topo-
frc^ al n. I e II.
I annua
Cera e miele per ogni alveare all^ anno e rispettivo valore^
* oncia di semente e valore medio in 5o anni
Strumenti
. ( Numero de^ buoi o cavalli che lo tirano $
Aratro , | j^^^q^ lavorato in un giorno )
«rpice I y^i„0 j^m giornata d^ un aratro ed erpice.
Altre macchine per battere il grano , tagliare la paglia, estirpare le erbe,
seminare i grani , ecc.
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468
Metodi
Lwcri ; qualità , numero , toccetsioDe per caaMuiia specie di coltivatìone ;
Awicendamenlo od ordine con cui le yarfe specie si succedono le une alle
altre nello stesso campo in determinato numero di anni ;
Coneimazioney quanta in un ettaro e quale relativamente alle biade j rinno-
vazione ogni quanti anni ;
Irrigazione , estiva e iemale : redi la Topografia idraulica , t«* dìvisioiie ,
n,» II.
Lavoraiori
;g o f La qualità de^ lavori, zappare, vangare ,\
I ) ^ P*>.^ » ."'t}^"^* 1 ^^ ' . I Alimenti e denato.
5 )Le stagioni, d'esUte e d' inverno; 1 ''"■"'^"" ' «c—iv.
I patti tra V agricoltore e il proprietario } '
Giorni di non-lavoro per feste , per pioggia } '
Amministrazione agrana, ossia obbligni e diritti tra ragrìooltore e il pro-
prietario.
Spese
CL,
EdiGij pel direttore dello stabilimento , custodia degli animali , de^
grani , de^ fieni , delle maochine , eco. {
„ Muraglie per sostenere i terreni pendenti j
.8 \ Canali per isoolo delle acque ed irrigazione $
-^ 'Aje e piantagioni , pali per le viti;
Animali e strumenti da lavoro.
Sementi, concimi, valor dell^ acqua irrigatrice ;
Lavori denomini e d^aniroali, rinnovazione p^ràalo do^pali per le viti;
riparazioni agli edifizj , mortalità d' animali ; :
Direzione della produzione , conservazione e vendita;
Decime ^ livelli , imposte nazionali , provinciali , comunali |
Interessi di tutte le antecedenti spese prunitive ed annuali.
Prodotto
Le fonti a cui attingere la quantità e il valore de^ prodotti sono le ae*
guenti t
i.° Affitti combinati coi prezzi correnti de^ generi;
a.® Valor commerciale de^ terreni ;
3.^ Confronto di terreni simili ;
Notizie orali di persone pratiche ;
Ispezione oculare combinata colle massime della soienia agraria |
,^ Rapporto tra i prodotti ; cosicché noto 1* nno si conosce V altro ; per
es. , la quantità aella paglia dà approssimativamente la quantità de** re-
lativi grani > il numero delle vacclie, la quantità del latte, il
è proporzionato ai foraggi^ ccc*
ì;
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469
9.^ Dal prodotto (k d'uopo dedurrò gli iofortoii) che tono dWersa «eeoDdò
Ja qualità delle biade e delle situasioni in pianura o montagna.
Cause d^ aumento o diminuzione : redi il aeguente prospetto alPart. jigri*
coltura.
Leggi relative alP agricoltura.
Sintomo IV.
MODIFICAZIONI DELLE MATERIE PBIME
DELLE RICCHEZZE
OSSIA ARTI.
L SITUAZIONE TOPOGRAFICA DEGLI STABILDIENTI
Gli elementi della aituasione topografica d'anno stabilimento d'industria
influiscono sulla
Quantità della spesa.
I. Forma del paese montuosa o piana. La montuosa Svizzera è costretta ad
occuparsi di manifatture che sotto poco peso contengono molto lavoro ,
orologi f chincaglierie I mussoline , ecc.
àr Nofigazions del paese. La spesa del trasporto per terra stando alla spesa
per acqua nel rapporto di sette o sei ad uno , è chiaro il vantaggio dhe
ottengono le fabbriche dalla navigazione; il dipartimento del Nord, per
esempio, lavora più della metà del cotone che si lavora in tutta la
Francia , e più del quarto di quel che impiega P Inghilterra , perché
possiede aa canali navigabili; cosicché la lunghezza della linea di navi»
gazione moltiplicata per la portata delle barche , divisa pel tempo delle
gite e ritorni , può rappresentare la floridezza o la mescìtifùtà delle Jàbf
uriche ti* ituiustria»
3. Situazione dello stabilimento in città p campagna ; essendo sempre nel
primo caso più alte le mercedi e più costoso il combustibile che nel se-
condo.
In generale le fabbriche risentono gli eflfetli delle imposte generali e lo-
cali: in qualche città della Francia P imposta totale per testa giunge a
63 uranchi, cioè é decupla di quella che paga ne^li Stati-Uniti d^ Ame-
rica^ <}uincli é facile il comprendere come le fabbriche debbano languirò
nel pruno caso e prosperare nel. secondo.
Qualità del prodotto,
V abbondanza o la scarsezza delle acque, le loro buone o cattive analità,
PMrift secca od umida, agitata o tranquilla, la temperatura calda od
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47»
t«^ Quantità àeHa materia prima}' per Mempio, eiiolitri 4 'P ^^ raY»-
zoee danso t ettolitro d^oKo . , . U peso della materia tintorìa è qua-
druplo di quello del .cotone tinto, eoe;
X® Numero delle maechine^ per esempio, nelle cartiere si contano per opn
tina 10 risme di carta in ogni giornata attirai
3.® Numero de? lavoranti \ per esempio, una donna tesse quattro braccia
di tela, di canape al giorno $ dunque 1000 donne ne tesseranno 4^nm> ,
dunque in un anno braccia i,3óo,ooo)
4.® Capacità d^ magazzini i il coiitenoto non' potendo essere maggiore del
continente, la capacità di questo serve a rettificare le esagerazioni «ela-
tive a quello;
5.° Quaàtfià degli ayanzi^ per esempio, nelle cpncierie dcUe pelli si eon-
tano
Gima 3 paja buone sopra quattro; -
Kcsidno acl ranno e della corteccia di quercia, 18 carretti sopra 100 pelli,
ovvero 2,5oo kil. di cuojo, ecc.
VI. SINTOMO D^ AUMENTO.
t.^ Importazione di materie prime;
2.^ Asportazione di manifattore oomliinata col consumo nasionale ;
3.° Prodotto ddia tasta etdle arti , supposta ugnale negli anni di con-
fronto ;
4.^ Bret^etti éP invenzione , de^ ijuali bisogna esaminare la solidità , giacckè
I brevetti per parrucche e simili non sono gran cosa;
5.^ Medaglie distribuite in occasione della pubblica esposizione
D^oro numero • n J Questa numeri, confrontati colle relative po-
D^ argento » • n > polazioni dipartimentali, possono rappresen-
Di bronzo fi , n\ tare i relativi gradi d*inte1ligenza ed attività.
G.^ Mercede degli artisti , sicoro indizio ài domanda se alte , non sicuro
indizio di deoerìmento se basse, giacché T invenzione di nuove macchine
può abbassarle momentaneamente , mentre perfeziona le arti.
Il
VII. SlNTOBn D'INDUSTRIA SPEDALE
Quantàià e qualità dd lavoro.
1.® Somma degli usi a cui I popoli destinano una produzione aualunque;
per esempio, i Kamtchadali traggono profitto da tutte le parti delForso,
dslla pelle sino alle budella;
a.^ Opere eleganti eseguite con istrumenti imperfetti ;
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i:
• 4?^
3.^ Prodotto relativaraeiite al tempo*; per esempio , l« donne Ulaodesi
fanno un pajo di calie di lana al i^iomo.
4.** Lunghezza confrontata col peao , il che denota fineua; da una libbre
di cotone grezzo, d^oncie 16, si ottiene, col mezzo delle macchine idrau-
liche in Inghilterra , un filo lungo ag49<>oo metri.
5.® Leggerezza relativamente al volume; per esempio, mantelli di cotone
che pesano appena 10 oncie;
6.® Estensione superficiale relativamente al voi urne 5 Cicerone dice d^ avere
veduto tutta T Iliade d^ Omero scrìtta sopra carta pecora, la quale rac-
cbindevasi in una noce iD^ffkilet nuga)}
1.^ Diafanità artificiale;
.® Resistenza alle cause dbtrottrìd, o durata della manifattura; per esem-
pio , la birra attuale dura sei mesi , ai più un anno ; la birra degli an-
tichi Galli dorava più annL
Prezzi.
9.® Gran diflferenia ne^ prezzi, massimo e minimo della stessa manifattura,
' il che denota mdlti gradi intermedi ; miesti gradi, prendendo per esem-
pio la tessitura, sono rappresentati dal numero delle stoffe eseguite colla
stessa materia;
10.^ Prezzo discreto delle manifatture più usuali e più perfette; per esem-
pio, il più bel panno di Sedan non costa aUualroente più di la lire al-
Tauna , mentre per Taddietra costava 60; la differenza tra 13 e 60 , o
sia generalmente tra T antico prezzo e Fattuale, rappresenta i progi^essi
deir industria in una manifattura di cui non è scemato P uso,
VflL SINTOMI D^ INDUSTRIA MESCHINA.
1.^ Più arti professate comunemente da una sola persona:
n.^ Importazione di manifatture eseguite colle materie prime asportate; il
Russo asporta pelli di castoro e importa cappelli fiitti con esso;
3.^ Imperfezione nelle manifatture eieguibili in tutd. i paesi ; il Portoghese
. riceveva per F addietro vascelli di scarpe dalPInghilterra ;
4.* Incapacità nelhe arti relative alla vanità, agli ornamenti della persona
che pur sono^ le prime ad essere perfezionate : i Portoghesi non sanno
ne tagliare ne modellare i diamanti che per essi tono una produzione
indigena ;
5.® Pessima moneta , certo indizio dello stato in4>erfetto della meccanica,
• della metallurgia, delPincisione.
DC. SINTOMI D'INDUSTRIA NULLA.
^Bosdhi impenclrabili , vaite paindi , aria insalubre , villaggi devtfsUti da
epidemie;
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474 •
Torreuti e fiumi straripanti senift frrnòf
Mancanza di ponti che rendano poMibilà le comunicitioiii t
Capanne distanti dieci, venti e più giornate)
Il padrone e il servo, Tuoido e F animale nella atessa capanna;
Fregare due pezzi di legno secco per trame fuoco;
Pane cotto sotto la cenere dove si trovano piante cereali;
Vasi dì corno in cui bere;
Roca utensili di legno , di ossi » di vimini per la caccia, e talvolta peggio
per la cucina. (L^ utensile di cui i Drusi, popoli del Libano, si servono
p<*r friggere le uova , è un piatto formato con sterco di vacca e fiingo:
più egli ha servito, più è stimato. Tra i mobili che le spose portano in
dote ai lon> mariti, v^è sempre uno di questi piatti);
Qualche rozxissima coucieria di pelli ad uso d^ abili e tende;
Canoe od alberi scavati per passare le acaue;
Ignoto Puso del fèrro, della scrittura, della moneta $
Freccie avvelenate.
Cause d^ aumento o diminuzione ; Vedi il seguente prospetto all^ articolo
ArtL
Leggi relative alle arti.
Sintomo V.
CAMBIO DELLE RICCHEZZE E DE' SERVIGI
OSSIA COMMERCIO
I. VEICOLI DEL COMMERCIO PER TERRA O STRADE
Fisicamente considerate.
Lunghezza stradale, rap-/ Estensione superficiale dello Stato;
presentatrice deiresten- 1 Forma piana o montuosa di esso (essendo nolo
«ione commerciale^ avn-f che le strade ne'* monti debbono essere pie lun-
to riguardo ai seguenti/ ghe che nella pianura);
elementi. (Rettifilo o no de^ tronchi che le compongono;
Pollici di pendenza per tesa , e se sia necessario , scendendo, di arrestare
le ruote ;
Qualità più o meno solida del fondo sopra cui sono costrutte;
Distanza , qualità , scarsezza , od abbonoanza e mezzi di traporto de** ma-
teriali per ripararle; .
Vicend< pericolose cui vanno aoggette j>er iseìoglimento di ghiacci , inoB*
dazioni , valanghe , variazioni atmosferiche , ecc. ;
Modi pilli Q meno diifettosi nella costruzione « riparazÌMiey per es., atrade
.fatte e riparate con tronchi d^ alberi;
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475
Risoltalo degli antecedenti elementi, o «oct^ deiraimaa manutenziooe pfr
kiiometro*
Economicamente considerate.
Peso medio portato dai carri commerciali a due ruote, il che influisce sul
più o men pronto sfacimento delle strade }
Tempo impiegato dagli stessi a percorrere un kilometro}
Costo del trasporto d'Anna tonnellata per kilometrof
Numero de"* cavalli che tirano i carri commerciali a due ruote 5
Numero delle bestie da soma nella provincia , il quale , se grande , è si-
curo indizio che le strade non sono gran fatto carreggiabili , come , per
esempio, in Ispagna: il grandioso numero di que** muli è tutt^ altro elie
un elogio della pubblica amministrazióne;
Prezzo de^ grani in luoghi dittanti } la minima differenza indica V ottinm
stato delle strade e vioa^trsa'^
Prezzo de' terreni d^ uguale -analìtà , in luoghi distanti , pari essendo le
altre circostanze , il che può confermare V antecedente sintomo:
Tassa pagata alle barriere m ragione del peso e della distanza;
Modo a' amministrare la riparazione delle strade, cioè se per economia ed
a conto del governo,, ovvero per concessione ed a conto delle compagnie'
che P ottennero. Lo stesso quesito si estende ai porti, alle darsene, ai
canali di navigazione, ecc.;
Confronto tra lo stato stradale riparato per appalto , e avello che è ripa-
rato per concessioni , il quale oonlronto è agevolato xiall^^ane de^ «e-
guenti elementi:
Numero de** cavalli per una earrotza di poeta l,«.,^^ ^ ^.|.,.^ .:o*^^n'
Durata de' cavalli addetti allo stesso ^rì^lo JneiranocnelWtro «alewa.
II. VEICOLI Di COMBfERGlO PER ACQUA
Economioamenie considerati.
Fisicamente considerati: vedi la Topogn^ idraulica^ «divisione I, n.*^ IL
N.TÌKH commerciali <HJ»'"°«" * '^"'^ T&knd»
qualunque specie. ) ^^^^ ™®^*® *"^**P*^'^^^® 5 nisoendendo -
Forma più o meno perfetta o più o meno difettosa ée* navigli , vascelli ,
bastimenti «d altro;
Tempo impiegato nelle gite e n«* ritorni, nelle salile e nelle, dbceses
Costo del trasporto d' una tonnellata per kilometro nelle salite e nelle di-
scese;
NB. Acciò il calcolo sia esatto ed i relativi confronti presentino prerisi
risultati, fa d'uopo moltiplicare U tempo pel costo, giacché il tempo ha
un valore^
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476
Tariffa éé* pedaggi per ciaacuii eanale di navigtnioD
Rapporto tra la linea della navigatione e la popolaaone oonfrontsto col
rapporto della popolazione in ispazio aguale mancante di navigazione;
Lunghezza de* TÌaggi marittimi , o distanza a cui Tanno i vascelli mer-
cantili.
«Valore d^un vascello di determinato nomerò di tonnellate : longhezza,
piedi , . .| larghezza . • .; profondità delP immersione . . .; dorata ^
anni...
Materie» QuantiitL
iQuercie s • . . . n.**
iFerro libbre .
Tela pec la vela maggiore braccia
ìldem per tutte le altre complessivamente ' n
I Lunghezza • , . piedi •
omena principale < Grossezza . • . . pollici
f Peso . • • . . • libbre
[Tatto il cordame impeciato • •\. . libbre
ralore.
. tr. .
n
n
n
Spesa totale di costruzione ••••«•• Ir. .
i Spesa mensile n ,
\lfamefo degli nomini relativamente alla capacità del vascello;
Valore delle assicnraiioni marittime secondo le stagioni e i Inoghi di sbarco
in tempo di pace.
IIL MEZZI DI COMBCEIVaO
Pesi , Misure t Monete.
Esaminare se siano nniformi o diverse nelle varie provinde;
Se basale sul sistema metrico, o almeno sul sutema decimale;
Jhieresse dèi denaro, il quale, alto o basso, è sintomo dubbio per sé stes-
so, potendo nel primo caso< indicare si grande dimanda che scarsa cse»
bizione ; e nel secondo ^ si grande esebizione che scarsa dimanda , e in
qaest^ ultimo caso> commercto decadente.
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477
IV, PREZZI DEGLI OGGETTI PIU^ COMUNI t RELATIVI
IGraniy prezzo medio nel sècolo \
antecedente, esclud gli anni di ì Questi prezzi' confrontati eolie
carestia; 1 .merceoi sonò sintomi di agia-
f^vio, sidro, birra; I tena o disagio nazionale.
I&jfe, Aio, burro ,. ettmr. I p^ rf^^^^ rinaa««» del-
IjV* I la earettìa «ulla popolazione,
Set./ V fe,«J«opo..TTÌcmare al pn»zo
CotoM, / *«'8««
Cuoi. I 1." n numero degK «ipotti ,
ÌLenia { j . ' ■ la." Il noinrro degli animalati
JJl"';iU, i-«Ho.piuii,
Carbone di J ^^^^ U o g ramerò de» morti negli
Candele da ardere $ j ospitali e ne* domìeiU.
Fitto d''una stanza. ' *
V. CENTRI DI GOMllERCIO INTERNO
Fiere e Mercati.
Epoche settimanali, mensili od annuali;
Giorni di durata;
Specie di merci più ordinariamente contrattate $ *
Pagamenti per esporle in yendita; ■ . '
Concorrenza di esteri o no; '
Affitto giornaliero d^una stanza alla locanda in tempo di fiera;
PrìTilegi, per es., sospensione di daz).
Borse.
Giorni ed ore in tmi sono aperte;
Concorrenti, nuìnerò medio;
Comodi: osseryare; per es., se vi sono gallerìe in cui i mercanti possano
passeggifldre al coperto , e riparati dalle ingiurie dell'* aria.
Porti.
Usi per caricare e scaricare ;
Regali cut si è obbligati, per es., Terso U governatore, il eapo-doganiere,
r ufficiale di sanitli, ecc.
Vedi la Topografia idraulica^ divisione I, nP IL
Filoso/, della Stat.^ voi. IF. 3i
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47»
•VI. COMMERCIO ESTERO
Paesi
Da cui «i ricèTC ,| ^ ^^j ^.^^^^^ j^, j^,j
A CUI Si manda. ' . -
QuanUtà e Prodotti grezzi, . ] .
imporuua diì Prodotti manifattarati. f Accennarne le specie, élemeiito impòr*
Quantità .Prodotti grezzi, [ Untissimo. V. la li divisione al n/iV.
asportata c/i) Prodotti manifattarati.]
Precauzioni per impedire le frodi ne' trasporti ( modi di ràlntazioqe ne'
casi di danno proTato : per es. , nel trasporto del caffè da Betelfagui
(città deir Arabia Felice) a Moka si condonano al capo-cammelliere quat-
tro Jibbre per balla , scapito che si sappone doversi attribuire al calor
del sole durante il viaggio di <^rca 3o leghe ; la maggiore deficienza ti
ascrive a debito del qammeliiere.
VII. SINTOMI DI COMMERCIO FLORIDO CRESCENDO
I SEGUENTI -ELEMENTI ET VICEVERSA
Posta delle lettere/
lYamero degli ufficj postali relatifamente all' estensione territoriale |
Lettere air.ano}^'|:j;;{^». . "
Tassa delle lettere : dire come è calcolata ;
Prodotto della tassa delle lettere.
Posta de* cavalli.
Numero degli stabilimenti postali confrontato coir estensione territoriale^
Cavalli addetti a questi staoilimenti j
Prezzo delle corse e tassa relativa;
Gradi di passività: questi stabilimenti essendo per lo più passivi, la mini'
ma passività sarà sintomo di maggior commercio.
Bollo delle cambiali : siccome la tassa è proporzionata ai valori,
perciò il prodotto di quella è sintomo di questi;
Tassa delle %rti e commercio : per fare confronti tr<a diversi
paesi e tempi , è .necessario conoscere la relativa quota della
tassa sopra ciascun ramo commerciale,
\ L' importazione , maggiore
« . ,,. { ID'imporUzioneJ dell>soortaz!one, e si».
Prodotti Aivodollo del dazio<AsporUzione, / ^T^ ^* V^^P^^y »<>"
I Vascelli entrati , uscHi , costrutti : / Specificare i ^«sceUi a Ta-
[Numero » » » l pere, perche sono il bi«-
^ TonacUate »> » „ \ ^^ ^^ navigazione pi* al-
I tivo , f>iu costante , pus
/ economico, •
. Digitized byCjOOQlC
Prodntti
finaiaieri
Prodotto )M„^^"»* • P^'*^i „ . ,
' / Sui pesi e le mùure, .
Pel \ M^Hrinai /
479
Il confronta de^ rC'
lalivi valori e nu-
meri in diversi anni
fa conoscere le va-
riauoni commercia*
li ossia gli aumrnti
e^ le dirainusioni. *
1 «^ (t4on[?pa^ie d^ assicurazione ,
^*'«« / (Sensali,
^^ \ Per 1 Agenti del cambio,
comfnercio\U vendita | ^^^^^^^ ^. „,;^i . nationali,
S{ estere.
Pignoratàrj ,
fianchierì.
Cause d' aaménto o diminuzione ; vedi il seguente quadro all' art. Coni
mercio^
Leggi relative al commercio,
Sintomo. VI.
SORVEGLIANZA SULLA PRODUZIONE, DISTRIBUZIONE,
CONSUMO DELLE RICCHEZZE
• OSSIA AUTORITÀ'.
t* OftOANlZZAZiONB DSLLB AUTORITÀ**
'■/Specie cP autorità
2 l Persona. sovrana,]
Ministeri , * 1
Consigli di'^tatoJ
Corpi legislativi,!
Tribunale dicas-
saràqne.
Prefetto o com-
missario ,
_ Congregazione
2 { provinciale ,
gr f Vice-prefettura.,
O f Tribunale d' ap-
. l Podestà ,
^ ì Conjjregrnzionè
S I iniinicipale ,
O { Tribunale di pri-
ma istanza.
r Eredità, ) Dirtie
6 \ Usurpazione, ) V origine,
o I. . *
g \ Elezione,^ . j Elettori,
^iQualità per'\ Eleggibiliii
l essere * i Esclusi.
Ì Proposizione dèlia legge^
q del decreto a chij
Discussione privata o
pubblica;
Sanzione finale a chi}
Compensi pel lavoro legtslati-
y onorarj, privilegi, pen-
noni, ecc.
ILe perdite di tempo*
» p;ia d^ottenere il cfe-
cretò, la sospensione
de' lavori . pubblici
■ npcessarj, il .ristagno
He"* relativi capitali ,
il giudizio rifl4>rvato
a chi manca di co-
gnizioni locali, il nu-
mero delle formalità
inutili, servono a mi-
surare i diletti della
pubblica àmmini$t)ra-
«ione.
[Rapporto tra la .massa
degli' impiegati e la
popolazione totale.
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49o
^. OpntAziom DILLI AÌrroBiTà'
I. ISTRUIRE
I
■3
5
I
Licet
'a
.3
Istruzione parlante *
Oggetto Scienze , agricoltura , belle arti , antichità^ ere,
Ì Risposte alle qiaistioni proposte dal governo, risposte che
serroDO poi di base alle leggi ed ai regolamenti^
Problemi posti al concorso pubblico;
Panegirici denomini illustri, ecc.;
Onorar} , onori , doveri de* membri ;
Elezione di essi a chi appartenga;
Modi d^ eiezione e metodi per conoscere la pluralità de"* Toti. .
Specie, N, delle cattedre. N,fUgli scolari \ Osseryazioni
Filosofia .••9». ...99. J Confrontare il numero
Medica ... 99 .... 99 • f degli studenti colia pò-
Legale • • •' 99 . *. • . 9» • ì polazione dello Stalo.
Teologica . , 9» . . . . 99 . 1 Dividere eli studenti in
. • • • • . 99 . . . • 9* . . } ragione di culto.
* Nomina a chi appartenga; o se sia permesso a ciascuno Taprire
scuola ; " . .
I Onorario, stabile e pagato dal governo, o' variabile in ragione degli
J \ ' scolari e pagato da essi; in questo caso, 'valore del biglietto;
Proibenti neAa distribuzione de^ gradi accademici;
Diriuiy per es. aumento d^ onorario dopo determmato numero
d'Ianni di scuola , pensioni alle vedove, ecc.
iv..m«.^ » de' nazionali ,
Numero } degli esteri;
Ann} nello studio di ciascuna facoltà;
R^nisiti per ottenere i gradi accademici;
Costo del vittore alloggio .d^ uno scolaro durante un anrfO sco-
lastico. • • *
Qa.UU di premi " migliori; ^T P'"»"*' ~"* f'f " ^'
Anni impiegati nello studio della lingua greca e latina; confrontare questi
anni con quelli impiegati nelle scienze secondo il corso comune;
Numero delle, lezioni obbligate al giorno e se proporzionato all'^elà;
Se s^ insegna la rettorìca invece' del senso comune ;
Parte della po^lasione che concorre alle scuole del leggere, scri-
vere, contagiare;
^Se vi siano scuole per le fanciulle, se gratuite, che cosa si insegna •
quale la coneerrenza.
f-c
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ja
Islnmon€ mitta.
«Siccome il nt^mero dtlU motute, sene ò if^nclto il ralore, non indica
[ U ricchezza d^ un uomOf cosi il numero d^ t/olumi è nolivia incon-
^ \ cltidmte per determinare i pregi nspcttivi delle biblioteclie: inve-v
^ I ce, direte quali scicnae sono più copiosamente provvedute di ììbti,
o / cioè se v^ ha più filosofi che poèti, più naiuraluti ohe teòlogi, più
J5 I atorici che romatttieri, più viaggi che eqmmeDtarj. d^ Omero , più
esk I opere moderne accreditate' che' ediiioni care, ece*
1 Concorrenti giornalieri , numero mèdio'}
A Giorni ed ore in cui sono* aperte. •
'^ /Monete,, medaglie, anticaglie;
1^ JMacchine per arti e mestieri, progtessivamento dispotto di! prirai-
^ "^ I tivo grado di rouezza air iiltuno di perfezione }
(J ^Pittura, scultura, disegno, ecc.
lì. SOCCORRERE '•
Ospitali
Numero medio degli \ Maschi , ' ) Tre elementi che svela-
Ì ammalati al giorno /f emmine$ > Uno le piaghe più se-
Professioni e mesi più fecondi di ammalati; \ grete delle famiglie.
Dorata media delle malattie, ia quale, dove è maggiore delT ordi-*
naria, può indicare insalubrità nel L. P. ;
Malattie più frequenti, il che accenna P azione del clima o delle
abitudini economiche o de^ mestieri.
i Qenerale delF ospitale, e serve al confronto di stabilimenti si-
Il miH 5 •
'•^ jPatiicolure delle varie • malattie , ed indica i |;radi di maKgnità
'g j .di esse ne^ varj paesi ^ ' • '
^ IS^eciaU delle 8ale,« misura V abilità o inabilità de^meidici che
^ le dirigono.
, ^ # Costo giornaliero d"* un .ammalato ; •
fi i I Rendita 1^*'^** «ascuVia ne^ suoi rami; ; ,
B 2 i Rapporto- tra il numero degli inservienti e quello degli ammalati ;
'^ *«* l Direzione amministrativa , medica , religiosa. ' . '
A Uri I^uoghi Pii
«» / Soeeie, Matchi, Femnu \ Ouervazioni.
o I Esposti n.° annuo o . » J Oltre il sesso dividere i pazzi
S I Orfani ...:»», w f i.° In ragione 'd^ età;
'o ] Vecchi ....>».» I 3.*^ Di profelsione ;
%* fPazki .••. . . n , n l3.® Di cause fisiche e nàoralL
^ ^Partoriènti . . — , w ./Gnariti sopra cento*
Amministrazione, come negli espitali.
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4»a
Soccorso ai do/fudlH
Individui aDDualnif nte •occorsi ;
Valorip del soccorso giornaliero o seUinianule per testa; .«.
Guai ila del soccorso , cioè se iu roba, denaro, vaglia, |^r pane e simili;
Proressioiii più hisoj^nose di soccorso;
Formalità per ol tenere il soccorso;; . •
Se il pubblico conosca le persone che ottengono soccorso , circostanza clic
suole reprimere |c iudebile dimando.
Monte di pietà
Impegriaii, Disimpegnati , yenduù
PrL;nì riiirati, riiunwaù
Numero p**r ogni mese ;»*.,•»..»,,»
>'alore totale . , . , •• , . , ;.*»>, • »> . , *» , . "
Jl valore odiale 'diviiio pel nnmero dà il .valor medio ; il confronto de'*mfti
e degli anni indica le epoche di massimo je minimo bisogno.
. Case d* industria
Concorreittì, Maschi. Femmine ] ' Osservazióni
Nomerò per ogni jnese . » , , « /Ricordare qui le vicende corti-
^lerrrdé giornaliera , .• »r . . >» ) merciali che spiegniin le vicende
l'iporhe mensili di innggior conrorren/n. \ 'nella concorren7.a a que*ti sla-
Profei^ioni ed età più concorrenti, ' bilimenti.
. Ili, REPRIMERE
Gli accidenti funesti
Vacrinali numero annuo e relativa mortalità^
Annegati numero annuo; bC - esistati o macchine fumigatone; * .
fi^^gglnnenti per la 'polizia e adacquameiito delle strade;
l/cAvM per fo spurgo de"* pozzi neri e trasporto de** lelanrì fuori della
1 città j-\
iSi; esHlsmo commissioni generali di sanità, eondntte mediche, e se
àu generale gli agenti sanitarj' siano pagati iu cagione inverna della
mortalità; . •
](f basso prezzo del concime nelle città è indizio di sucidume in esse,
e di niescliina agricoltura ne'' dintorni; »
» P'rnicipio e fine ; . '
riliuminazionenot-* Ir Spetti**, se a gaz o ad olin;
(urna, e r«'Uli»i< Numero delle fiamme relativamente alli lunghezza
rt'gfilamenti, j e larghezza dello spazio illumiuato;.
{ \Oùi\o anuuo«
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§•
a
483
#Inonda2Ìuni; citare i relativi regolamenti
/Numero annuo confrontato i Sintomo d^impreyisione' in pari cir*
col numero delle case; > costanze; norma alle compagnie di
Valore del danno. \ assicurazione,
Ì Macchine idrauliche; amministrazione di esse; compa-
gnie d^assicurazione che risai ci scono il danneggiato
con insensibile riparto sopra molti ; Talore deirat-
sicurazione secondo la specie degli oggetti assicurati.
Le usurpazioni e i delitti
l»^^ .^^^^ )La volontà di delinquere.
Polizia p regolamentì che J^^primonoJ,, p^j^reMli delinquere;
f Agevolano. r arresto de^ delinquenti.
'i.^ È formala
\Di terrai esporre \ a.° Nodrita ,
regolamenti con / 3.° Vestita ,
7.® Soccorsa , -
8.** ServiU,
9.** Diretta ,
4 0.^ Amministrata,
1 1.^ Punita,
la.^ Hicom pensata.
'js, lo
cui la forza ar-j4.^ Alloggiata,
mata f 5.** .Pagata ,
rt \ ' • 6.* Istrutta ,
i ì Di mare . . . J Vascelli, specie, numero, porta U;
'- T • • r Marinai, specie, numero i onorar).
^Ccto gioriiali«ro ^^J ■"» «•"i"'», {!" J'^P" f. «"«"••
^ ° • ( D^ un manna] o i in tempo di paoe.
/Località de^ tribunali; numero de** giudici confrontato colla po-
\ polazione;
I Gradi di giurisdizione ed onorar] ;
I Discussione segreta o pul^blica;
f Numerò delle sentenze riformate sopra 100;
^Pene contro la corruzione.
^ / /.Tempo decorribile.tra la petizione e la presentazione del prò-
g \ [ cesso al tribunale ; tra la presentazione del processo e H prima
^ 1 1 sentenza; tra la prima e 1» seconda ;
iNumero annup .delle liti avanti ciascun tribunale;
VQuesti numeri , divisi per le relative popolazioni, accennano i
J luoghi più litigiosi;
r Specie più fre(|uenti, il che ne fa conoscere le cause;
vrassegiudieiarie; specificarle per ciascun atto.
« [Vedi Tribunali civili'^
■|ì:.'"7'
^ l Numero di voti necessario per la condanna alla pena di morte.
cele} -""JJ spiegarne T organizzazione ;
— " ^j? / casi; se sia pubblica la difésa e V alterco eo'^-teslimonj, ecc. 5
s 'g / <s ^ Se sia permessa la difesa a piede libero con sigurtà e in quali
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4«4
IV. ESIGERE
. . Esporre i metodi
Con cui n ripartono le ùnpoiU \
Sui terreni • tulle case, i Oiutvazioni
Sui mobili e sui capitali , S Confrontare le relatiye <|«iaAtiU
Le perione e gli atti cìtìH , l in epoche differènti
I consumi, i comodi , i piaceri. J
JL(t oiuintità
Paniale di ciaicim ramo , il che fa conoscere qual sia il pia proficuo ;
Totale , che diyiio per la popolasipne rappresenta il peto individuale.
La spésa per V eusione , cioè a quanto per cento taiga in ciascun ramo.
V. PAGARE
Additare i parimenti
PaniaU per ciascun ramo arnministrativo, il che dke se * corrispondano
air utiutà. e il^compenso che riceve il pubblico che {>aga P imposta;
Totale i il che fa éonoscerc se lo. Stato si indebiti , o P opposto.
// debito pubblico dicendone
n capitale { Consolidato , j Dire U perdita grande, pieooU o riulU
'^ I Ondeggiante $ 1 per loo sugli effetti pubblici, perche
Gli interessi annui ^ l rappresenta la diffidenia o. la confi-
li fondo (T ammortizxazione, ' denza nel governo.
VI. Ricompensare: dire la qualità delle axioni ricompensate e quella dtUc
ricompense distribuite.
Leggi • regolamenti relativi alP organinaiione ed operaiioni ddrautorìia.
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• 48?
Sintomo VII.
RISULTATO PELL;AZ!0NE DELLE ANTECEDESTI FORZE
SULLA POPOLAZIONE ossia ABITJJDINJ. .
I. ABITimniI INTBLLBTTUALL.
I, SINTOMI D^ IGNORANZA
Particolare
Agli acricoltoki
Idee mancanti
V ignoranza agraria è in ragione inverM delle specie ooltirate ( per es,
in Ingliiltcrra pria di Enrico Vili non V .erano né carote , né na<«!bni ,
né cavoli , né insalata , e nel XVII secolo la maggior parte de^ pomi »
delle cipolle vi erano spedite dalla Fiandra ) $
Quindi il -grado intellettuale agrario delle diverse nazioni a della stessa
nazione m epoche diverse, e rigorosaibente rappresentato dalle liste delle
specie vegetabili coltivate da esse , supposta uguaglianza ;iiel' terreno ,
nel clima, nelP. esposizione e nella situazione economica;
Erbe , parte inutili , parte nocive al bestiame^ vegetanti ne^ prati natura- *
li , il che può indicare ignoranza ugualmente che indolenza ( neil^Olona-
giungono circa alla metà delle esistenti ) $ ' •
Sconosciute le diverse specie di prati i^tificiali ;
Innesto de^ frutti ignpto $
Avvicendamento: delle sementi non diletto da alcun ptincipio e senza ri-
guardo alla specie, al terreno ed alle vicende atmosferiche ;
Aratri pesanti m terreni leggieri o T opposto, e, in generale, oso dello
stesso aratro ìq Qualsivoglia terreno e stagione $ . •
Carri con ruote più quadrate che rotonde, come, per es,, in Dalmazia;
Mancanza di mohni per ispremere le olive, e di pile per isgranare il riso;
Materie minerali ed animali non impiegate come mgrassi., per es; , gesso^
calce, calcinacci, ossa, ecc, ; *
Importazione di burro in paese agricola , come , per es. , nel Portogallo
che lo trae dalP Irlanda, il che denota che non vi è comune V arte di
ftbbricarlo ;
Eccedente spesa e scarso prodotto, sopposte uguali le circostanze di snolo
e di clima : questi due fatti possono, indicare ignipranza, o- indolenza ,
o scarsi capitali ^
idee false
Credenza alP influsso delta luna-' nella vegetazione ;
Rimedj più o iiirno hoi^ìtì contro le malattie bovine; ed estiuazione a far
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486 .
USO della «ola acqua «anta per guarirle , in onta drl testo scritlurale :
• AUissimus cnavit de terra mcdica/yunta , rC t*ir prudens non . abìiorrebit
iliai
. Agli AATiVri
, Idef mancanti
Consuetudine di suonare ]è rampane per allontanare i temporati ;
Superstizioni insensate e gentilesche nelle quali V atto eseguito è fìsica-
mente inrapare di produrre V effetto Taglieggiato,
Goffa costruzione delle case: nel' Finnmark , per es,y il minimo soffio di
aria penetra da tutte le parti , il che rende necessario immenso consu-
mo di combustibile ; si ignora V arte di concentrare il calore, problema
più importante delP altro che insegna a trarre molto calore da enorme
quantità di legna; • . . •
Immense dimensioni ne'' cammini \ qpme si vede tuttora nelle vecchie case ;
Materie comuni e suscettibili di usi Utilissimi , spregiate: per es. , case co-
strutte col fango in paese ridondante di pietre calcari ;
Met'odi che richieggono tempo ; materia', fatica o spazio maggiore di quel
* che s^ vsa ne"* paesi inciviliti; per es. , nella coltivazione delje miniere,
invece di gallerìe orizzontali , scavare pozzi profondi che giungono alla
' vena minerale;
Avanzi di minenali rii^ettati , benché 'tuttora fecondi di metalli preziosi ,
rome-Hnmho4dt osservò nelle miniere del Peni, A Tavai , provincia
Birmana, gli indigeni Traggono dalla, fusione del min(H*ale dello stagno
il 5o per loo, -mentre i,Chinesi riescono a trarre il 60 e 65 ;
' Infitrumenti rozzissimi in ogni maniera di arti e ne^ servizi domestici ;
Ignoto, il pregio delle opere più preziose: per es, , nella presa di Corinto
i soldati romani -giocavano ai dadi sopra quadri d* inestimabile valore,
Ideejtdxe .
Miniere non scavate per timore degli spinti infernali 5
Sforzi per convertirò materie igdobili in oro , ripetuti le tante volle ne''
secoH passati ; .
Erronee e ridicole rirette nella pratica della tintura , quali si Irjigono ,
per es. , hel Tintore perfetto, e nelP altra opera intitolata: S.'gr dì sopra.
le arti e i mestieri •,
liso del ferro rovente miai rimedio chirurgico nella maggior parte dei mali
e come si pratica in Karbaria.,
Ai commerci aa ti
Idee mancanti
I;^noranzà de"* fenomeni del flusso e riflusso , djdia quale ignoranza * por-
tarono U pena i Koraani sbarcati in Inghilterra iotto la cundolla ili
Cesare;
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48?
Ignoto 11 uso della bu««ola, come, per et, , in Turcku, ignoti i metodi di
trovare la longitudine in mare-;
"Non carte id rogra fichi* , o fallaci; ...
luésaita indicji/.iune de"* venti; per es, , gli Algerini non coniano- che 'otto
venù , mentre gli Europei ne distinguono trentadue}
Pessima rostfifzioiie de'^ vascelli, come, alla China ;
Frequenza di naufragi;
Corti viaggi e poco distanti dalle sponde; ' ..
Commercili ei;rguito col mezzo delle carovane j . .
•' • • *"
Itleejàlse
Erronee nozioni sulla ge^rafia fisica , come si leggono in Tacito ;
Supposizione cJie il commercio degradi o .sia incompatibile còlla nobiltà,
•^ Generale alla nazione
Idee mancanti
Popolazione eh*' non sa né leggere, ne Scrivere /né conteggiare, o minimo
rapporto tira la parte fornila di queste abilità e la popolazione telale;
Linguaggio aspro, dufo, scabro, sprovvisto di termini indicanti idee astratte
o la semplice progressione de^ numeri ; ' . .
Ignota la divisione in oro del giorno e della notte; nissuna misura del
• ' tempp, noli* orologi solari, non clepsidri od altro (le leggi delle dodici
tavole non distinguevano che il nascere e il tramontare del sole);*
Noh pitture, non sculture, non gusto nc^Ii edifizi o nelle capanne : non
. porti, non oratori, non storici (le più famose epoche di nonia forano
indicate con grossi chiodi piantati nelle mura del tempio di Giove otti>
mo màssimo ); merce straniera, e sospetta ogni idea di filosofìa ;.risguar-*
•dati conye maghi i matematici ed astronomi. * . '
Credenza al P astrologia giiidiciari^ e simili diviha^ioni del futnro, desunte
da . combinazioni accidentali ì . #
Terrori insensati ' per erronei pronostici, quali sl.difTinierd^ per es. , nel X
■ secolo, sulla fine del'mondo; ...
Uso generale degli Amuleti , onde .'essere preservati da qualunque accidente
funesto, come in Turchia, mediante P applicazione di qualche .versetto
•deir Alcorano ; .
K.ipido. ed esteso spaccio di libri ridicoli , pieni di pretesi segreti, slmni
prodigi, pazze storie» coml^inare le replicate edizioni col br«re tempo
in cdi successero*. (In gèner^^le -la qualità e la x^opia. de^ libri che- si dif-
fondono, indicano la qualità e T estensione dello- spirito dominante, il
. confronto tra i libri che si stampano a Lisbona e a. Parigi svela lo stàtb
intellettuale delle relative popolazioni ) ;
Imposture rapidamente diffuse , come succede non di rado nrlF rgnorantis*
kìiiia Svizzera ;
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488
Prodotti del l^tloi i quali suppongoae una proporzionata, icrie di- giudizi
falsi nei- giuot^alori j
Opposizione alle utili innovazioni, per es, » alla yacinazion&, opposizione
il itnostrata dalla- mortalità per vajuolo, del che pure sì citano fatti nella
Svizzera ;
Numero de** fabt oggetti tlel culto o' delle false divinitk; neN^ India, per'
rs, , giungono a 3o milioni. Ivi ciasciin impoHore piiÒ aprir bottega ,
spacciare la storia dclP idolo che ha creato , e viicere a spese de\V ira-
•h<>(:illità del volgo. La eoncorrcliza a questi falsi idoli rappresenta V i-.
gnoranza del popolo indiano.
Ricchezze de^ ciarlatani di qualunque specie^ denominazione e colore, Mes-
mcr , divenuto- ricco in pochi anni a Parigi da( 1 777 al 1 784 1 diìnostra
la goffaggine dei Parigini a. quelP epoca. Il Paraguai debb^ essere igno-
rantissimo, .^acehé il dottor Francia uscendo tutte le sere dal suo pa-
lazzo per osservare le stelle e facendo* alcuni calcali alla presenza della
suii corte e del volgo, e riuscito a procurarsi la pubblica ammirazione
e dominare. Nella sola Inghilterra il clero protestanta possiede V annua
rendita di 1,100,000 fr. , maggiore della rendita coniplessiv^ di tutti i'
parrochi delP universo ; P Inghilterra* non è dunque il paese più.illumi-,
nato della terra, come si cr^e. Le immense riocnezze elei tem'pio d^A-
pollo- in Delfo, di Giove Ammone in' Africa, della Mecca . nelP Arabia ,
sono 'prove deìP ignoranza di quelle popolazioni. lu Egitto' dove , come^
suppone Giovenale,. gli Dei nasceano negli orti, più della metà de^ ter-
reni appartenevano ai .sacerdoti ed al re.
Un- pregiudizio è comune ad una nazione quando è rispettato da'* suoi, per-,
sonaggi' più illustri, dalle sue autoritài da^ suoi tribunali. '. La presenza '
d^ un astrologo alla corte di Costantinopoli dimostra, che nella mente del
^olgo è tuttora radicata V astit>logia, ÀlP opposto . allorché S. M. il re
di Baviera nel a ottobre i8ti6 disse agli stuoenti dell^ università di Mo-
naco ; Us oòscurans et les hyDocrites me sont odieux , ci autorizzò a con-
chiudère che P ignoranza e V ipocrisia notf predominano negli animi dei
Bavarési. . . ' • *
. II, SINTOMI. DI SCIENZA - *
j(ui relative aW istruzione e risultati di esse
Magazzini di 'stracci, ^laterìa prima della carta ; un. boi magazzino dì
sti-acci del valore> per es. , di 5o luigi è sintomo più sicuro di estesa
istruzione, che non i laoo luigi offerti. dal direttore-dellabiblioteoa reale
di' Parigi per la copia unica iji carta velii^ della prima edizione di Tito
' Livio , in occasione deHa vendita de** libri di Sir Mark Sykes (iSa^);
Volendosi giudicare della scienza di due nazioni dal rispettivo prezzo xlcgli
stracci, conviene. avere riguardo d» una. parte allo stato delle arti che
richieggono molti involti di carta , come P Inghilterra ; dall' altra alla
miseria della nazione che non abbandona troppo presto i suoi stracci ,
cume la Germania ;
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489
Carliere numerose;
Fàbbriche dì néro di fumo necessario per V incliioiiro ;
Fabbriche di caratteri, strumenti chimici, fisici, astronomici;
Tipoj^rafi e Itbraj ; • ' . . •
Cabinetii di lettura 5 *
Prodotto del dazio sulP yiiportazione de^ libri ^ col quale sintomo Totendosi
confrontare due nazioni, fa d^ uopo avere .riguarno : i,^ alla popoTazione;
%? alla quota del dazio $ 3.** al nufticro • delle tipografie nazionali 9 le
quali diminuiscono P importazione' di li^ri esteri.
Diffìwione delfo spirito d^ associazione j il quale superiore a qualunque pre-
giudicio civile e religioso unisce le forze intellettuali dc^ crttadim più
istrutti alla forza pecuniaria dé^ capitalisti nelle . pijì* costose intraprese
sociali , private e pubbliche.
Estensione deir impiego delle macchine a vapore nello scavo delle miniere,
espurgo de^ canali , sgombramento de"^ fiumi, navigazione delle riviere e
delle coste , nelle operazioni delle arti e mestieri;, eoe,
Esercizio delt istruzione •
•
Prodotto della tassa sugli esercenti professióni li|>erali , medici, chirurghi,
avvocati , notaj, ingegneri, architetti^ agrimensori, ragionieri, ecc. (Dalla
testa degV ingegneri sono uscite le macchine a' vapore, lenti di tante ric-
chezze per ^Inghilterra e Stati-Uniti d^ America);
Prodotto della tassa sui giornali specificandone le quote per foglio;
Maestri e maestre di lingue , di scienze , di, arti ;- •
Autori accreditati ed in quali scienze^
Opere periodiche , .giornaliere, settimanali , mensili*
Vedi la TI divisione tra le operazioni delle autorità V art. Istruire^
Leggf ^elative alP istruzione.
. .». • *
%\ Abitudini ncoNOMfcas,
•I. Sintomi DMNDOLENZA . '
• . Perdite di tempo
Numero. eccessù»o di Jèste religiose f civUL Siccome >1 riposo ripristina
le forze consunte "dal lavoro , perciò «il numeno dello feste Jion può
essere 'sintomo, d"* indolenza- se; yion quando comincia a soperare 1/7
deir àuno; • .
Numero di cqff?j bigliardi , sale da. giuoco \ , ' •
Tempo impiegato /tei soddisfacimento de? bisogiyi Dagli .Egiziani che non
.* impiegano giammai più di 10 mimili a prarfzo, sino agli antichi Germani
che passavano interi giorni a mensa , v^ ha -crescente perdita di tempo ;
Le foggie d^ abbigliarsi sono sintomi visilùli d^ un maggiore o minor tempo
giornalmente consumalo: la 'pettinatura delle donne nello. '.scorso secolo
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49^
richiedeFa almeno un^ óra al giorno, mentre altitalmentt bastano pochi
ininutu * *
Perdite di forze
Ubbriachtzta più o nieno cqmune^ il che distrugge le forse delP .animo «
del corpo;
Sucidwm nelle case e nelle contrade^ che moltiplica le malattie e dimi-
nuisce la durata media deiU vita;
Ptssimo stato delle strade vicinali^ rovina de' buoi e de' cavaUi ^ de' carri
e degli aitira!;ii., nei trasporto delle, derrate dalle campagne all'aja;
Disposuìone irreffolare de' poderi, che rende necessarie replicate e inutili
gite e rttorni;
Contrade irregolari tortuose nelle ViOd , avanzi della con fusa costrasione
primitiva ;
Perdite di guadagni
' Il confronto tra i prodotti- di cui è suscettibile un paese e i prodotti ana«
loghi importali, serve a misurare T indolenza o incapacità na^ionale^
la quale regola vuole èssere applicata a ciasòun ramo d' industria , per
esempio j • .
a) Miniere non scavate. Il Portogallo importa ferro, piombo, stagno, rain^,
antimonio, e quindi impiega grosso capitale a comprarli, invece di im*
piegarlo a scavare le numerose e ricche miniere di questi, metalli diagli
possiede.
b) Pesca tì^asciwata. Il merluzzo che inaddietro la .Spsgna riceveva dairip*
ghilterra, era salato col 8;ile spagniiolo di Setubal e peseatò presso quel-
V isola Hi Terra Nuova che gli SpagnuoH avevano scoperta j
e) Tirreni non coltivati, V estensione de' terreni incolti ne'paesi inr^vilìti
non é 'sempre, esatta misura 'dell'indolenza nazionale, dovendosene at-
tribuire una parte al diritto di proprietà che 1» dentina alla cicci:^ od
altro,- • •
d") yp'ti neglette^ Ninna nazione europea' meglio He' Polacchi potrebbe ap-
pigliarsi alle diverse fabbriche di pelli e cuoi,* si perche ne consniflano
una grande ouantità in istivali, selle, bardature de' cavalli, attiragli dei
carri, si perchè posseggono le m.iterie necessarie per la preparazione dell'*
.pelli e de' cuori , il concino , il Sale, il sego , ecc.; eppure ì Polacchi
mancano di sin)ili fcbbriche 'che sono ormai comuni a tutte le na*
«ioni incivilite; '• • * * . ..
e) Commercio, inattivo , ti che conoscerete* principalmente dai due se-
guenti sintomi: 1
1.^ Canali suscettibili, necessari e non esistati, come, per es., nella
Spagna./ ' ^
2. Numero de' vascelli nazionali entrati né' porti della nazione infini <
tamente piccolo a fronte del numero dfgli esiìfirì ivi pur giunti , coin«
per es. ijì-l Portogallo.
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49«
11. SINTOMI DUMPREVISIONK
Ne^ bisogni primitivi
Maiicanza di luagazzini regolari in cut provvedersi le famiglie- 4ell<
biade necessarie tfa uo raccolto e V altro , come presso, più popola-
zioni éeiV America -meridionale ;
U*o pia o meno comune dijabhricart case di legno nelle città i dove sono
ai frequenti gli incendj, uso antico e universale ne]la Danimarca ,
Svezia , Norvegia , pria che le leggi Terso la fine dello 'scordo secolo
lo vietassero $ ■^. •
Numero degli ÌQcendj e simili accidenti funcstfr
TfegU atti civili .
Anrolamenii miUtari a uita. Sic.come il prezzo delt* ingaggio a vita è mag-
giore del prezzo delP ingaggio temporario, perciò molti vi si lasciano
adescare senza riflettere alle conseguenze. Si pu6 misurare V imprc"
visione di due nazioni diverse confrontando in uguale numero di sol-
dati gli ingaggiati a vita e gli ingaggiati temporarjamente;
£là media in cui si suole contrarre matrimonio nr paesi in cui il vincolo
maritale .è indissolubile. Questa età che consta aalla somma degli anni
de^ contraenti divba pel numero di essi, « sintomo, di tanto maggiore
imprevisione quanto e più precoce;
Mancanza di Jòndi di riserva y la quale, può essere rappresentata dalla
somma prestata dai monti di pietà e dai pignoratari , e per lo più* ha
per causa le gozzoviglie, la misura delle quali si trova nel numero
de* venditori di vino e', liquori,
III. RISULTATI DELLMNDOLENZA E IMPREVISIONE
O SINTOMI DI MISERIA
Nella popolazione
^ /Generale della nazione maggiore di ];3o non imputabile ' a i
3 ) cause topografiche; i
g I Particolare degli ^ospitali , . e tale che più di un i23 della i
3 { cause topografiche; J a °
g I Particolare degli ^ospitali , . e tale che più di un i23 della! 9-8 o.tf
^ * popolazione muore in essi ; ( 'S Ì Ì^^
Esposti ) alDuenza straordinaria io circostaose pari ; / .« "^ 1
Emigrazione non prodotta -né da cause morali né da cause in'i "S 'g _ ^
salubri. • 1 e 5 -r ^
Parte della popolazione che vive di Umosine, e valor totale dilO'.s
esse. ' * ,
We* jconswni
Basso prezzo dd bestiame, de^ volatili ed ogni specie di selvaggiuine rolo-
tivamente a quello del frumento^ il che dimostra la grande'abbondanzà
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49^
• de^ primi n frolìte del tfpcondo, e quindi lo stato negletto e incolto del
terreni, per conseguenza né popolazione ne capitali proporzionati.
La piccolezza delie porzioni , la cattiva aualità , il nai^seamento e P tnsa-
' Ibbrìtà degli alimenti sono altrettante nasi per. misurare la miseria : il
]>opolo chinese non isdegoa di pascersi di carogne : i CalmoulLS del Volga
ingannano tiihrolta la fame divorando lo sterco decloro bestiami;
Aqqua per bevanda inveéc di vino o birra; * ' ^
Consumi eoóessivi in occasiono di nascite , morti , matrimoni e frequenti
feste. .
Gasolai costrutti col fango, coperti di paglia o tavole di pietre, esposti a
tutte . le Vicende atmosferiche , invece di case ;
Abiti sdrosciti ne^ giorni 'festivi y ed insolBcenti a riparare |lall^ umidità ,
dal freddo, dal vento. .' ' ' '
. JYe* lavori
Fatica cpcessiva : la macchina umana sostituita alle macchine animali Del-
l'arare, trasportare e strascinare;
Basso prezzo de^ servigi e* deMavori; per es. mercede d'Anna balia minore
d^uno zecchino al mese. • *
Ne^ atti aviti
Io.prigion.o,enti per debitìÌ?Xr2.ar/^Sr^^ . •. .
Vendite forzate alP incantò per ordine de^ tribunali;
Oppignprazioni contro i morosi al pagamento flelle imposte; i. gradi di
questo sintomo:
1.*^ Massimo valore delle oppignorazìoni pel testatico;
3«** Medio pbr la tassa sulle arti e commercio ;
3.^ Minimo ' per V imposta sui terreni ; •
' EsalUniento religinso sempre maggiore in paesi poveri.
IV. SINTOMI D^ ATTIVITÀ^
Acquisto di tempo
Tempo impiegato ne' latforL V Olandese domiciliato al Capo. J^uona 'Spe-
ranza, che imnirga la mattina a pipare e il dopo pranzo a dormire , e
il Fiammingo Francese che in ogni stagione consacra al lavoro ao indici
p sedici ore al giorno, pre^ntano gli estremi delP indolenza e aelP at-
tività ;
Z'.itfo della pubblica leUitra neV collegi, durante il pranzo, addita un tempo
f - acquistato a vantaggio dclP istruzione ; .
La tfuantità deW opera, moltiplicata per la diffholià , dubita pel teitfo ^
è la. più esatta misura delP attività , pari essendo le forac ei metai. Lo
Stato di Connecticut C America Settentrionale ) in meno di 4 ahui diede
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a 5o eompagnlt li oonceatione <lt So ttfade^ 39 dcil«4iMitt| ÌMi|be 9)0
miglia I furono terminale io ^el perìodo ài tempo»
Acquisto di forze
Esistenta di macchine che acreTolando i lavóri, li rendono pottibili alle
forze deboli de* vecchi e dc^ragaEzi (« qmuti wmo dt^ iiaiiingfi dJÙm
cù/{là%atìone ^ giacche le gratfose Jutkke ■ della ottoaa eeefndù mpOMnòm
ai ragoMti ed ài vecchi, e mancmndo i carri per .$raemwiarlif ne final-
la ima papokaùme passù^a che V auk^a speeeo {fkhmmona )•
jitquisto di ffjkadagno
Le terre trasportate dalla valle alla cima de^ monti |.
I ceppi delle viti piantati sopra alti e nudi ciglioni , che il paesano
• - copre con poca terra;
Le numerore varietà '«elle specie ffuUiteei' e lor» pfeoMia., dii« «io-
tomi delP indostria de^ giardinieri $ * •
I più piccoli rami d* acqua diligei|temeBte raooolti e <> condotti ad ini-
gare i terreni. t
V. SINTOMI DI PREVISIONE
«'
Coiae di risparmiai Moltiplicate la popplfaione pe^' va lori medi! (^lle gior-
nate, e per (fupt^ prodotti dividete, i, capitali delle casse, i f|u<>li^ rap-
presenteranno i rìspettiyi gradi ai previsione; ' ,;^ \", .
Prodotto della tassa sìdh era^; nn uomo .che domalmente consoma
quanto giornalmente gi^dagna, non ha jf^revisione^ la'pNnrisieoo iuMm-
Sr^Molafta dai rHpermj ; ora. le ef edita n^ s^oò la spoimaj la ,);jb^ ,scjj|e
oti dà lo stesso risultato ;
Successi delle compagnie d aMMMflK>iw.'contro gli incendj , le tempeste ,
i nanfr^ffi e simili sventure, i quali suo<;essi si determìm^i|0 da| munera
'\ delle compagnie e dal lotp d^iaèndoj' ' " ■
VI. RISULTATI DELL' ATTIVITÀ» » PREViSiONE^ :
O SINIKMII! Di lÓCCHÉZZA^ , • '^ ' ;, ,,r
ì^icoome ìè • meircS espóste > in vendltk Incidano e^sCeiiz^ df ^d^Mipratòftl , •
merci costose compratori ricchi , pèrtiiò tottà UnlMlri di 'tiòduMta ì
seguenti oggetti , ed in regione del loro nomerò o i^oanlitàs
Buoi, vitelli, pord nelle hiacélleHe; iLe relativa quantità ri*
Viaof sidro; tórfa,', U^vori, Z;^}* f^pettifo 1 waX^fm 4ei nr949(M 4fi
Burro^ Csrìn^y salumi ( . bottegfif; .) da«| sui cofitiupH .,
FOosof. della Slai.y voL JV 3a
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F|M ék ^aoo tuìnod ignoto o qaasi )
Ettentione delle orUglie ifetcunio ai centri abiUti}
Venditori di terraglie e 1101111 strumenti relativi al ritte.
jyeW alloggio
FreqneDa di bergln, TÌllani, città, case di canpagoa $
Kegoiarità e pia piani delle case)
Calce, ge«io, pietre, alarmi esposti in rendita j } Le relative quantità v»»ol<
Legna, carbone entrati nelle eittb^ i iano dai prodotti deluda-
Vendita di candele di sego e cera ; ( zj sui consumi*
/<^ di retri e cristalli per le finestre. ]
,. ' , Jvy vestiario
Paesani muniti di scarpe e stiraletti ne^ giorni di laroro nelle campagne ^
•8toÌÌB'^-d^ ogni tp^cìa' |iià> q sneno preiìose espcMle in yendilai
Fabbriche di cappelli più o meno costosi $
Cencli» (fi cuoi >e di pelli d^ ogni speciei
Vendita di droghe per la tintura \
•Largo- consumo di sapone, risultante dal datio «ni ronsomi , cpnf^n^atp
dair esutensa delle larandaje e soppressatrici;
" » ''Ne'^tbrhoéa
niominayione notturna ncUe cittji e ne^ borghi;
Portici InCòfno' aìle'.piazte ^ ottieni' in '^ualunoiie clima ^
fratte ben selciale, sgoddbratè dal faiigò e aalla ttetei
Fiacri e barch<^ corriere / rettore e cfìl^nstf')
■'|fmn«ro.'do>naralU KP'' ^^| «?Ì.i«^*^i^"" •
«vonoro. w mv^ lu j ^f ^^^j ttnrfio quadrato j
Serr^ neh ' nfaggiòri di 175, uè minori dì i|ioo ddla popolnioBe.
"' V ' '•' • Ne^ piaceri
Passeggi pubblici , i quali , oltre^ d^ essere elBeiti sono ancfhe fonti di
rìocnezse, giacdiè da un lato ricreano le forze delP animo, principole
elemento della produzione , dalP altra promorono una lodìerole ranità
e ingfntillMono il coMuine 9 * . * . *
«r^t.t S Numero medio de^ binlietti aerAli «
Teatri } y^^^ ^^j biglietto j
Caffè più che osterie ;
Consumo di derrate coloniali per lesta' ( Moltiplicate le quantità eonamiMite
', ^'^'^ ralpci locali e dirid^ per le nspettir^ popolauonij i quoti rappre*
, ^^«^ilim^pny.i ^iipettiri fr»<u di ricchi»» }.
.II./.. '. ■ Ifelte^irUr^resé / ' '
*tt Atimerò e ii còtto deQe intrabrèse ntHi* eoegvite da ptirata «onpagaie:
per' a; Il lolo cantile taarigaiblie di Lanoistrei ebe cotU pni di 19 ad*
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lioiii fU Kre iimImwm , polrd>be ettere iodtiio delle rieelié»e inmeMe
deir Inghiltemy se noo si sapesse die dal 1756 al 1 Boa primato com-
^pagnie spesero ivi più di 4o3,ooo^ooo in 139 canaU, oltre altri 43 canali
simili eseguiti ciascuno da ona sola faoiiglia.
Leggi relative alle abitudini economiche, le quali attualmente si riducono
ìUé yarie specie d^ imposte più o meno regolarmente distribuite.
3. ÀBlTUBIiri MORALI.
I. SINTOMI D' IMMORALITÀ' NELLE FAMIGLIE
Manta pt* giuochi {P azzarda
Spaccio delle carte da giuoco e de' dadi ( notixia non difficUe per es«
sere questi due oggetti talora regie priyative, talora eoggetti ad im-
posta ) 5
Prezzo dell' appalto de' giuochi d^^ azzardo ;
Somme gioocate , il che talvolta è ufficialmente noto per la quota eveii»
tnale che tocca ai comuni, come, per esl, a Parigi. V ha a Londra
più di 40 ^*e da giuoco , ove si gtaocano pia di aoo milioni di
franchi all'anno. Ultimo eccesso della passione del giuoco presso i
popoli semi-barbari si è il giuocarsi persino la libertà.
Concorrenza generale alle nobbliche banche da giuoco: conoorrenza par^
tioolare di funzionar) pnoblici, dvili ed.eodesiastici, il che dimostra
non esìstere opinione pubblica reprìmente , come , per es. ^ nèll' Amt*
rica meridionale ;
Suicidi per perdite ai giuochi d^ azzardo ;
Confrontare gli introiti del lotto con quelli Mìe easse di risparmio ,
onde Tederò se I primi scemano crescendo i secondi j
Spaccio di stampe insensate che insegnano ad interpretare i sogni e
siqiUi accidenti fortuiti, onde trame i .numeri del lotto.
Ubbriachezza
Rapporto tra i Tenditori di Tino , di liquori sf iritosi e la popola*
zione: pessimo sintomo se qud rappovto è maggiaro d* uno a oin*
quanta, il massimo grado dTett'nbhriacheiia è rappvesentato daHo per^
sone che semi-morte giaciono giornalmante per terra intovaoalle
osterìe , come nella Polonia Austriaca. Nella capitalo del MJessioo ìà
polizia fa girare delle carrette per raccorre gii obbriaohi che si trovano
por lo strade , trattandoli , qoslsl dissi , come oorpi morti $ ' •
ISancando la notizia della popolaaioDe , oonfrontare i toddCetti Tenditori
coi Tenditori di tele, panni, cappelli, eoe. Il rapporto tra i primi 0 i
secondi può schiarire il rapporto tra la speaa in keTande e la spesa in
abiti. L'abito cencioso nel Tolgo è- non- di rado effbtio d^ immora-
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liU e dMndo^nza; dSco ìmmonlitk, giacriièf^ coiifqvM iljprodotto della
giornaU alP osterìa , non può provedere ai biaogni della iamiglia ;
La qnaiiUtà de^ Tini nanonali e foreatierì conaumati ne^ comuni chiasi
Tuoi essere confrontata colle tayole necrologicfae.
Corruzione
Kapporlo tra i matrìraonj e la popolazione , cattivo sìntomo se minore
di 1 a tao non esistendo carestia ;
Donne mantenute y niim«*rose e non spregiate;
Infamerò de^ figli illegittimi ( il numero degli esposti é meno sintomo di
immoralità che di miseria ) ;
Divorzj e separazioni di domicilio de^ oonjogi }
Uso comune di non allattare i propri figli ;
Adozioni rarissime o nallej
Danze lascive eseguite sui pubblici teatri e per le strade, come, per es.,
il ftiraago nel Portogallo che fa gran vanto di religione (In generale
confrontate la religione eoi costarne e credete più alle opere che ai aim-
- boli , giusta la massima filosofica del Vangelo t ex operibut eorum cagno^
scetu eos ) ;
Smercio d' opere oscene ;
Abbondanza ^fiufuirt, dervis , marabouu y gogainfs , maghi, astrologi , e
/simili oziosi, quindi corrotti e corruttori. Tra i Ralmoki che non ù
• pregiano d'^eccessiva castigatezza di costumi, il clero giunge ad if6 ddla
popolazione;
La mancanza di donne pubbliche può essere sintomo incerto : a Mosca le
donne pubbliche non possono sussistere appunto perchè la oorruiioiie
maritale è massima.
Cmle
Yemilìtà delle cariche come per V addietro in Francia ;
Corruzione de^ tribunali , la quale , in parità di circostanze , s^ avvicÌBa
al grado massimo o minimo , secondo che la procedura é aegreta o
pnbblica ; . '
Giudici lucranti in ragione de* delitti , come.nelìa Valtellina, allorché era
soggetta ai Grigioni ;
Moltiplicità e confusione di leggi : corrupHssima republìca plurimae Uges j
Basso preàio de^ lestinonj falsi come a Londra ;
Freauenaa di fallimenti dolosi e assassini premeditati j
Frc4i raccontale con indiffcrenxa » o con ammiraxiooe , o quasi oggetti
di moda )
Proverbi immorali ;
Prospetto de^ delitti diviso per specie , età| professione , rdigìoiie ,
mesi ed annL L^ immortalità . cresce secondo che crescono i delitti
- commessi in tenera ed avanzata età, secondo che il rapporto tra
il numero del* delincrneuti e la popolazione è maggiore di i}3ooo t
In Francia ai conia un accusato sopra 44^^ abitanti*
hk Inghilterra - sopra S8i n
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<97
PiinigoiiaDilo il namero clc^ delitti in epoche o stali diveiw , fa duopo
non dtmentiaire P attività o V indolenza de* tribunali nel far eseguire
le leggi ; aUarchè V attùnià è massima , tuui i deUnquenti comparì-
scono ne' registri delie carctrì e delle condanne $ se P aClM'àà è mino^
re, non vi comparisce che una Jraaione'j quindi i Dumeri de' delin-
quenti iMoUaamenu esammaii possono indurre in errore. Kella pro-
Tincia di Minas-Geraés ( nel Brasile ) composta di 400,000 abitanti ,
vengono condannati annualmente alla forca 70 ad 80 deknquenti o
alla deportaiione sulla costa d^ Africa , ove la maggior parte trovano
la morte { ma h duopo aggiungere che sopra 10 malfattori 9 sfug-
gono al braccio della giustizia.
I prospetti de^ delitti vogliono essere avvicinati agli atti delle società
di pubblica bene6oenza , acciò il giudizio solla moralità sia esatto.
ReVgfMa
{Processioni notturne si comuni ne^ secoli passati , cioè pubblica corru-
zione vestita colle apparenze religiose;
Eccessivo numero di feste, quindi ozio colle sue conseguenze CV* la
divisione Vili , al n.^ I > , altro argomento della maggior depravazione
de^ nostri maggiori $
Intolleranza la 4|aale ha diversi gradi, cominciando dalla denegazione
de^ diritti civui giungendo sino a^li a!uUh-dtfi\
Feste oscene, come nelP antica Grecia , Roma , Babilonia , ecc. ;
Atti facili creduti efficaci a cancellare qualunque delitto , per es. , ba-
gnarsi nel Gange, tenere la coda d'Anna vacca e riceverne Purina sul
volto morendo , ecc. ;
Morale corrotta pubblicamente proclamata da^ professori accreditati : vedi
le Lettere provindali di Pascal.
III. SINTOMI 61 BARBARIE NELLE FAMIGLIE
Potere iiUmUaio de*
Padri sui figli, (Questi <{nattro elementi bastano a determinare
Mariti sulle mogli , 1 1 gradi di barbarie de^ primi Romani tanto
Padroni sugli schiavi, \ decantati dalla pedanteria.
Creditori sui debitori* (
Degradazione della donna riguardata come un animale
Dai parenti che la maritano senza consultare la di lei volontà, la vendono
ricevendone la dote invece di sborsarla, e la privano della ìes[ittima\
Dal marito che , dopo averla comprata , può farla fecondare da altri ,
onde averne robusta prole , « P aggrava di lavori come una bestia
da soma |
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Dalla legge che le nega il divorzio concesso ai nmrUo e la oostrìnge a
redersi a fianco tre altre mogli come presso i Maomettani , o di più,
in ragione del potere che ha il marito di mantenerìe ;
La anale degradazione è massima presso i popoli cacciatori , un poco
minore presso i pescatori, minore ancora presso t pastori e gli
agricoltori , ^ mmima o nnlla presso i popoli artigiani e oommerciaiiti.
Umetti della d^radazione delle donne
A Roma ; per es. , ed in tempi di supposta Tirtù , più di 3oo mogU
furono convinte d* avere avvelenato i loro mariti;
In America , presso alcune tribù , le madri uccìdono spesso le loro fi-
glie bambine per liberarle con un solo colpo dalla futura oppressione.
Riparto inegnale delP asse paterno tra i figli legittimi non motirato
da ineguaglianza di merito ^
Odj trasmessi di generazione m generazione ;
Offese personali riguardate come offese comuni a tutta la parentela ,
e per cui ciascun membro delP una si vendica sopra i membri del-
P altra. Alla quale barbarie succede P introduzione del duello, bar-
barie minore , perchè dalle famiglie ristringe le offese snUe persone,
IV. SINTOMI DI BARBARIE NELLE NAZIONI
Sistema militare
Invasione delP altrui territorio senza dichiarazione di guerra od anteoe*
dente discussione amichevole ;
Ferocia verso i prigionieri di guerra)
Misurare la vittoria dal numero de^ prepuzj tagliati ai nemici come
fece David , dai sacchi di orecchie come usano i Turchi , dai monti
di teste come costumarono Zingis e Timor;
Ardore per la guerra o la rapina, e poltroneria , come degli antichi
Germani attesta Tacito j
Tutta la stima e V ammirazione concentrata sul pirata e brigante felice \
Combattere sepza paga regolare e pel solo amor del bottino;
Riguardare ogni straniero • come nemieo, ogni proprietà straniera come
buona presa.
Sistema penale
Uso della tortora come criterio di verità nelle cause crimniali , uso noa
^ anco dbtrutto nella Svizzera ;
Atrocità nelle pene, per es. , troncare le gambe e le braccia , rom-
pere le ossa , far combattere un uomo contro una tigre , ecc.;
Sproporzione tra i delitti e le pene ; per es. in Inghilterra il furto di
• cinque 'scellini o sei franchi e punito di morte ;
Confisca de' beni per pena di delitti, il che danneg^a cinque per colpa
di uno. La legge Maoedonica ne^ delitti di lesa maestà condaaiiava a
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morte il colperolc , i suoi Agli e tutti quelli die eU erano imiti di pa-
reotda , il che detemiiiia V unico limite della barbarie. Alla China la
pena |>el delitto oommesao da an individuo 9* estende talvotla a iutt^ i
parenti tino ài nono grado di parenteU , benché aia eridente la loro io-
Id generale il sistema é tanto più barbaro qaanto più ayricina V nono
ulo atalo degli animali o lo degrada sotto di «sai.
Sistema civile
Estensione di beni comunali. Nello stato selvaggio^ tutto é comune a tutti;
nello stato incÌTÌlito, ciascuno ha la sua proprietà. Tra questi due e-
stremi , V estensione de^ beni comunali dunostra quanto una nazione al-
r UDO o all"^ altro s^ aTTicini. Sotto questo aspetto Plnghilterra è tuttora
la pia barbara tra tutte le nazioni europee , giacché le supera tolte
neU^ estensione de^ beni comunali ; essi giungono sino alle porte dì
Londra ;
Nissuna guarentina alla propneti^ letteraria \ la repubblica delle lettere
lasciata in balia de^ corsan , ossia permesso indefinito ai tipografi di ri-
stampare le altrui opere senta consenso de^ rispettiTi autori nazionali
od esteri, permesso che equirale a quello d* imposseMarsi degli oggetti
naufragati- y quale era in uso ne^ tempi più barbari.^ %
ìfaggior rispetto alla proprietà che alla libertà de^ cittadini { ai mostra
scrupolo a torri un trabucco di ter/eno necessario per costruire una
straJa ; non si mostra scrupolo ad arrestarvi per sospetti Inconcludenti;
ossia in generale , Tiolaaione della massima di Teodorioo t Sine compc'
%aau fumcis nraecepto nuUus ùwenuortim sustineat deienthm» injurimm ,
mu ad judidum deducatur ^ wu in piwatoB habeaUw cupulibei prue"
wmpthnM cuttodùu
Paesano , serro della gleba , o sia attaccato- al podere come una cosa, e
che si vende unitamente ad esso > a guisa delle fabbriche e ^egli animali;
Autorità civile quasi nulla. Ciascun Individuo atto a portare 1^ armi ,
comparisce armato nel consiglio della nazione per decidere della pace e
deUa guerra I si sente uguale agli altri e mostrasi insofferente d^ogni
freno ;
Autorità sacerdotale molto più potente obo la civile y oome Tacito attesta
de^ Germani: NeqìMe ammadiferurt f neqwt ¥mogr$y^m |/fr6e»«nr..^uùfeiity
nm mcerdotièus ptrmÙMwn , non quoti in pcenam ifec du^ ' jussu ,
sed vtlut JDao imperanu quem adesse beUanùbui etsdunt'y
Nella barbarie corrotta , somma viltà ne^ sudditi , quale ai osaerva nelle
nazioni asiatiche , sommo orgoglio ne** domiuaDli, quale si manifesta nei
pazzi titoli che assmnono, per es. figlio del. sole, fratello della luoa^
gran sijpiore della terra e de^ mari ecc. ;
Spettacoli atroci 9 onorati da molta concorrenza , .come i edmbattimentl
de^ gladiatori a Roma , de^ pugnatori in Ingliilterra , de^ feèei' sn Ispa*
gna , eoe,
I statomi opposti agli accennati indicano moralità ed iacIniJBwnto^
Leggi rclativfl alle abitudini morali.
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5oo
SECONDA PARTE. — CAUSE INTERNE ED ESTEWl
Càuse interne cb
P JS
£ L K M B R T
Azt<
m Pllr •
I. POH
GcBenlmeiite parUiido • pmcindendo dai niimerod Oitaooli 6fìd «
illonli che aocenoetcniOy U popolasione. cxmie fatte le 9Ìtr% ipccie n
▼enti » cresce in ragione de^ mezzi di ftusauienza , e aono i a^pienti :
i.^ Ahhondatna di selvaggina.
NdP America lettentrìonale dorè il clina e più rigoroto e il laok
men fertile, le capanne dc^ selvaggi distano io a 12 giornate, e diftngom
muno rare a uùtura che sono meno rari 1 bisoni o buoi MeUfotìà.
I yaoti lasciati dalle guerre è dalie epidemie sono pretto riempiti ovi
è abbondante la salvaggina, il die ai osierra anco tra le nazioni iadTilitc
a.^ Ahbondomata di pescL
^ né* paesi semi-selTaggi che ne^li inciviliti ai veggono viOaigi (
nasse d* abitanti sulle sponde de^ fiumi, de^ laghi , de^ mari, -dove e pìi
fiicHe , più copiosa , più costante la pesca. NelT America meridionale jcc
standon daW Orenoco , si percorrono centinaia di miglia in tutte le dire
rioni senza ritrovare traccia di creatura umana.
3.* Abbondanza di prodoui agrarf,
ì borghi, le città divengono frequenti, i
tte cereali, come, p* e., in Lombardia. GÌ
«WH wviivKv uAe lentamente finché errarono nel paew «u %iu
moltiplicarono a segno sul suolo fertile delP Egitto , che dueante
giorno che vi fecero» il loro numero raddoppiossi ogni i5 anni.
I villaggi , i borghi, le città divengono frequenti, i nùsara che ab
Uno le piante cereali, come, p* e., in Lombardia. Oli Israeliti, i qoaJ
crebbero che lentamente finché errarono nel paese di Canaan , 1
il SOf
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Sol
(Tav. IV/)
FISICHE E MORALI DELLO STATO DELLE NAZIONI.
JS MODIFICANO,
rOPOGRAFICL
f s.
tn MBVO.
AZIONE.
'Generalmente parlando e prescindendo da droottanae particolari £ito*
evoli allo sTiIuppo delle arti e del commercio , la popolazione deoretoe
ì ragione della sterilità ed insalubrità: perciò
i.^ Rigore del clima,
A misura che ci alziamo sulla schiena de^ monti vediamo decrescere
ixe pastore in sucidissima stalla.
Al di là del 69 gr. di latitudine non crescendo più ne anche Por-
» , le po|K>laùoni divengono rarissime. Maupertnis non contava die tre
;ste per lega quadrata nella Lapponia , Volney una lesta in due leghe
eir America incolta del Nord.
a.^ Insalubrità ddt aria.
La fertilità del suolo è renduta inutile, relativamente alla popò-
izione , dair insjdubrità delP aria ; è questo il motivo per cui le paludi
Dotine si colli vano a pascoli non a grani , giacche la cattiva aria vi mie-
>rebbe la popolazione. AlP insalubrità uniremo le rapide vicende atmo-
Periche distruttrici della salute yT umidità per cui la mortalità delP Oknda
ionge a i/aa o i;a3 della popolazione , mentre si riduce a i;48 in Nor-
egia } le inondazioni irregolari , i terremoti , le carestie , le epidemie^ ecc.,
3.® Calore e siccità.
Gli immensi deserti delP Arabia sono spopolati , perchè da una parte
» eoceaso del calore , dall^ altra k manotnia di pioggia non pennettono
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m PIÙ*.
Oli iwM€M»t boMhl cli« esMtertfio tie^teeofi anticbi, e che «ttn
mente tono coQTertiti ia campi , dimoflranp che il mondo era per V a
dietro meno popolato che al presente.
U. GJ
Oli ttatt termometrici ed igrometrici determinano i hioght preferì
dagli animali , le epoche delP arrivo e della generazione » la copia def
uni , la grassezza degli altri , ecc. Il cacciatore trova le lontre vicino
fiumi, il camoscio sulle montagne nevose , V orso bianco solle coste d
mar Olaciale , le volpi nere nella Siberia orientale , le martore aibellii
nella Russia Asiatica , eoe
Tempi.
Nel Canada troppe innamerabili di pippiont selvatici passano in pii
mavera e autunno. — Nelle stesse stagioni abbondano i sorci moadiii
ne^ luoghi vicini alla Samara, al Volga, alla Rama, al Don.
GK ortolani passano in gran copia sulla catena degli Appennini i
arrìmavera, ed offrono occasione di ricca caccia ai^»mnni di Saona, Loau
Noli , al capo di Melo , ecc.
Le quaglie passando dall* Africa in Europa approdano a gramii tona
BeU^ isola di Gaprea sul principio di maggio; e nel frattempo della lor
dimora presentano si copiosa e ricca messe , che gli abitanti ricavano da
prodotto lo stipendio che pagano al vescovo del luogo.
m.n
Luoghi»
I vaaii fiani delPAmerìci meridionale , abbondanti d* infinita varici
di pesci i più delicati , non soagiacendo nammai a ghiaocio . pretentas
costante occasione di pescare. 1 laahi e le paludi fermate aall^ annosi
traboccamento delle acque ai riempiono di tutte le differenti specie die i
rimangono racchiuse come in. naturale conservatorio ad uso degli abitasi
Si aggruppano in tale quantità in alcuni luoghi , e specialmente nel >l<
ragnone , che senta artifizio alcuno si possono prendere colle mani. Nfi
r Orenoco, oltre V infinita quantità di pesci, vi d^bondano le testogpa
Come le arene sulle rive del mare. «
L^ immensa quantità d^acqua ne^ fiumi, laghi , mari rossi e causa pr
cui durante la metà delP anno il pesce e il solo alimento di 3o milioi
d* uomini in queir impero.
Tempi.
Dove e sensibile il flusso e riflusso del mare, si poò fare due voisi
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5oS
IH uno;
Io tTÌluptK» di pbate natritiTe dett^ uoom o degli amnuiU di eoi egli tjk
E asce : quindi chi vi riaggia « oMtretto a portare teco gli alimenti e le
cvaode*
n ctitoroy eomunÌMÌiDo nel Nord delP antico e bqofo mondo , Tt de-
crescendo a misara che il paese procede Terso il menodi.
I bisoni o buoi selvatici non abitano che la parte settentrionale del-
l'* America.
L' antilopo non Tà al di là dei 55 gradi di latitudine.
Al di là del 65 non si trovano più alci in Siberia.
AUa diminusione de* boschi corruponde dimimnione negli uccelli da
preda , e forse proportionato anmehto nelle specie più piccole.
TempL
In Siberia il tempo della ciooìa è limitato principalmente al Temo ,
giacché le foreste e le maremme sono ivi inaccessìbili durante la «tate.
Nel Nord dell'* America , dice Volney , il salva^giume manca molti
giorni di seguito , e allora i selvaggi sono ridotti n vivere , come i lupi ,
di cortecde d' alberi o di bulbi ten estri.
llfanea quindi più volte la sossistenui e per conseguensa é massiiha
la miseria I non per mancanza di latforo , ma per naturale e invincibile
SCA.
Nelle isole Oreadi , 4ip«n<lenti dalla Scorna , ti «ono trippe correnti
per potersi eseguire la pesca ; e i pescatori a rinascenti periooli e danni
TÌ sono esposti
Le pioggie a BolcheretsiL nd KamtsohatLa aaoòono alla peeca cagio*
nandp estese inondarioni e cacciando il pesce; perciò la fame affligge pia
volte i poveri KawtschadaU , principalmente nei villeggi della «osta del*
r Ooest di <|oella nenisola , e talvolta li costrìnge ad emigrare.
La cattiva qualità del sale russo é causa per cui le aringhe pescate
nel Mar Bianco e nelP Oceano settentrionale non potendo stwe a fronte
delle estere I si fa di questa grande importaiione nella Russia.
TempL
ci 4 mari
più luoghi il pescatore neirlnaùone sei e più mesi de ir anno 3 e le po^
Il freddo che copre di ghiacci i mari 1 i fiumi , ii laghi , ritiene in
iù luoffhi il pescatore nelP maùone sei e più mesi de ir anno ; e
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So4
d giorno tullt aponda maritliiiu «gerole pacai il che non ancoiede, p. r^
in Italia.
Nel verno, Pietroburgo, Moaca e le altre città della Raaaia ricerooo
immenaa quantità di peace gelato, vantaggio cke non è poaailiile nelle re-
gioni meno fredde.
IV. MIlfE
Facile lavoro.
In una parte della miniera di nercorio d^ Idria nella Gamiola , il
metallo , già tutto preparato dalla natura , ai trova separato in piccoK
* globi nella miniera^ e decorre dalle feaaure della montagna come u latte
dalle tettole d^ una vacca ; di modo che per lo più un uomo aolo può
rinnime in aei ore pia di 36 libbre.
Tenue tpesa.
Nelle miniere dd ferro della Gran Bretagna, ali atessi acavi produ-
cono il minerale e 'I combustibile . il ferro e il carbone dì terra , oobic ,
per ea. , lungo il golfo del Forth m lacozia e in tutta la coata delPOaest.
La attuazione del minerale aopra V orizzonte, la vicinanza alle strade
earreggiabili , o alle ao^ue navigabili , aono altre circostanze favorevoà
rìaervate ad alcune miniere.
Abbondarne prodoUo*
V abboMdaiiu del «ale nella Gran Bretagna e «ne dipenderne, il baaao
preizo del carbone neoeaaario a criatallizsarlo, vi promovono la proaperità
del commercio, giacché due terzi per lo meno aono conaomati nel salare
le carni de^ booi in Irlanda , le aringhe in lacozia , i merluzzi de* basti-
menti peaearecci , mentre Teaportazione del aaJe gr^^o e raffinato, prin-
cipalmente coi narigli mgiesi, ginnge ad 8o|Ooo tonnellate,
V. AGRI
VmìJità e calore.
Il numero de* Tecetabili di cui è auacettibile il suolo , creace in rah
*gionc del calore e dcil'nmidità, e creace pure il loro prodotto: un mezxo-
ettaro di terreno, ftsrtile al Mosaico, coltivato a fichi d^ Adamo della mas:-
giorè specie, può alimentare pie di 56 nomini, mentre coltivato a fru-
mento in Europa non ne nutre dne.
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5o5
nr KBiro.
polatloni aspettano in prìmaTera f con tulla Pinopaiiéma della fame, che
I ghiacci ai spessino , onde potersi procurare V alimento , estendo esauit%
la provvisione del pesce secco ; ho detto in più luòghi , giaochè in altri ,
rome , per esempio , ani Mar Caspio , li pesca anche dorante il ghiaccio
facendovi aperture.
BALOGIA.
Difficile lavoro.
In altra parte ^deUa stessa miniera d^ Idria il mercurio trovasi unito
allo zolfo, cosicché è forza separarlo col mezzo del fuoco, e si ottengono
due terzi in metallo , mentre basta lavare V altro.
Se ti minerale del ferro si scava a cielo aperto nell' isol» d' EIha , al-
trove fa d* uopo aggirarsi tra sotterranee gallerie.
Grave spesa.
Sono elementi che accrescono la spesa ;
I.* La profondità a coi fa d^uopo attingere il metallo : a Qausthal
nell^ Hartz m d' uopo scendere 5oo metri per cogliervi il minerale del-
r argento ;
3.^ La qualità quarzosa e quindi durissima della roccia che racchiude
il metallo , e che richiede da un^ oncia e mezzo sino a due libbre di polve
per ogni foro o colpo onde spezzarla ;
3.^ Le acque che t? infiltrano ne^ lavori j e talvolta in gran copia ,
cosicché e necessario estrarle continuamente , aeei& U minieni non retti
inondata. ^
Scarso prodotto.
n prodotto pnò essere scarto si nella quantità che ndla qualità,; te
un quintale di minerale dà in Sassonia 3 a 4 onde d* argento, non ne dà
a Freyberg che oncie a ijS.
Il sale deir Inghilterra è Inferiore nella qualità ai tali de^ paesi meno
•ettentrionali , eoe. ^ ;
COLTURA.
Siccità,
Per quanto fertili sieno i distretti vicini al Volgn, le siccità vi sono ti
frequenti , che in tre raccolte se ne conta di rado una buona.
Temperatura,
Le varìnsioni subite nella temneratura dd dima inglete attoggettano
r Inghilterra a grandi ed improTTise yariiào^ ndie a«e -"^-^
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5o6
m ffu^
Ecco i limiti in Utttttdine al di là de'
quali non riesce in aperta campagna la
colthratione de^ aeji^enti vegetabili
^feei0 Latktuimt SfPtcm
Ananaa • . .
aif
Datteri . • •
35
Zuccliero • .
38
Cotone • . .
39
Fico d^ Adamo
^o
Indaco . . •
i 0
Grano turco ,.•
6
Riio
Vite . . 36
Pomi e peri .
Ciliegie . • •
Frumento • •
Segale • . •
Orso • • • •
65
P
69
La tfolperatorm media ii
gsadi centigradi, richiesta ài
una buona coltiTanone , ai <
come aegues
Specie Temperaimt
Canna dello zucchero 19 a se
Caffè 18
"Melarancio. ... 17
Olivo . • • • i3 , 5 a i{
Vite produttrice di
vino , potabile • 1 1 a la
Imgaaone.
V Egitto è fecondo d^ ogni specie di biade fin dove giunge P irrìgi-
zione del Nilo ; al di là V agricoltore cessa , e comincia il deserto.
L^altez74i de^ laghi Maggiore e di Como, relativamente al piano lon-
bardo, ha permesso di trame canali d'irrigazione e navigazione, e renderr
coi primi fecondo il suolo , co'' secoqdi trasportarne i prodotti. Non e
dunque causa di ricchezze il solo lat^oro, come sogna Destut-Tracy, ma il
lavoro e il concorso degli dementi topografici.
VI. ARTI
Materie prime,
V abbondanza del earbon fossile e del ferro è la oansa prindpsle
della floridezza delle manifattore inglesi.
È necessario trarre da Alicante la migliore soda per le Tetra/e eors-
pée , come da Conrtray e dintorni il miglior lino per la fiibbrìea deUt
tele , ecc. Insomma ciascun paese ha le sue materie proprie e migliaci
di quelle degSfi altri > dal che risolta un vincolo reciproco di commcrdi
tra tutti.
Quantità delle acque.
La Spagna possiede le migliori acquf per lavare le tne lane , iie^ h-
vatoi di Segovia.
Neir Honan , provincia chinese , trovasi un lago , le acque del q«l^
comunicano nn lustro inimitabile alle sete.
Le acque d^ Avignone e di Lione hanno pregi particolari per la ti»
tara , eoe. ^ oltre la loro abbondanza.
Temperatura e umidità.
V estrema finezza del òMane filato in Inghilterra è dovuta In parte
alla temperatara umida di q«el clÌBa.
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Soy
IR
n N«ril della Gemittii* dere conténtarri ddto Mg^le ÌBT«ee dèi fra-
imlo t della bim hiTeee del Tino, Al di là del 6g,mo grado di latita*
ne non essendo pia possìbile k eolHvaiiooe delie piante oereali , non
stano agli abitanti altre fonti di sossistensa die la eaoda , la pesca e la
istori^d^
Altezza.
Sotto lo stesso iprado di latitodine soenando U calore in ragione del-
altesta , questa deve infloire sulla qualità deir agricoltura t mentre nel
ano lombardo biondeggiano le spiehe , V u'ra si coglie e H riso , sni tì-
so Sonpione non giungono a maturità i pomi di terra.
Forma»
La forma montuosa del paese
a) Rende impossibili le estese irrìgaziom ,
^) Accresce la spesa de^ trasporti e de'^iaTori agrarj,
e) Costringe T agricoltore a portare annualmente alla cima del monte
terra cbé annualmente va cadendo nella valle.
d) Rende più frequenti le variasìom delP atmosfera « danneggia di
iù i prodotti
MESTIERI.
Maierie prime.
Non si può fare aceto di vino in Jsvezia , né kaviar in Italia, ne co-
ruire moìini ad acqua nelPAsia minore , dove le acque mancano.
La seta del Bengala non riceve un cosi bel lustro, né rende la meli
t\ servizio cbe rendono le altre ; essa non vale nulla allorché è torta ,
i modo che gli Inglesi per la cateha delle stoffe sèriche sono iDOstretti a
irvirsi della seta Italiana.
Qualità dette acijue.
La Seotla i costretta a mandare gran parte delle sue tele a Darliogtoft
città inglese nella provincia di Daniam ) per essere Imbianchite *nelle
cqw^ di Shnm , il cbe accenna spese di trasporto per gite e ritorni , e
ilvolta avarìe. •
Vento ejr^ddo*
Le manifatimre di llop non poMono proferire in qn^ atnosfem yen*
osa che ne spezza i fili.
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5o8
Nella Spago» e nel Portogallo li crfatuUicsa il sale ocAla tenplù
fona ckl calor «olare , oaLentre in Norvegia - è Deoewario abbrodarf nok
combuatibile per ottenere il conveniento calore , ecc.
VILOM
La posizione commerciale d^un paese é determinala da dae elemealì
1.^ FacUàà di partire e ritermoK in qualunque Hagione ;
a.*' Numero di paesi ricchi a cui si può giungere in poco tempo.
Ora la facilità di partire e ritornare è in ragione della facilità di m
"rigare ; <|uindi dalle prime epoche della storia sino al presente» si vede i
commercio seguire le sponde de^ fiumi , de"* laghi , de^ mari.
L^ isola delP Irlanda può servire d^ esempio : ella è aperta alle i^
tro parti del mondo ; i suoi mari sono navigabili in tutte le stagioni ; i
può avvicinarsi con sicuresza alle sue coste ne^ tempi più procellosi ; I
sua forma esteriore o la sua linea di confine mostra dappertutto de^ pori
scevri di pericolo, non contandosene meno di ^i5 nel suo perimetro dì 7.S
miglia. Nissun punto interno dista più di a4 miglia dal mare. Da lotte I
parti ella è tagliata da grandi fiumi, tutti navigabili o capaci di diveniri!
e suscettibili d^ essere ' riuniti da canali in tutte le direzioni, senza cht\
acque necessarie ad altri usi restino esauste, come in altri paesi suole i«
venire. Tanti vantaggi fisici sono la ragione segreta delle tante leggi ed
cui gli Inglesi tiranneggiano V Irlanda.
Vili. ABITUO!^
Le situazioni topografiche che facilitano il cambio delle cose» facìlitiB
quello 'delle i.dee ; quindi la civilizzazione cominria a svilupparsi suO
sponde de** maii , alle foci dc^ fiumi , in mezzo ad isole fèrtili e poco ^
stanti. V Europa deve in parte lo sviluppo straordinario delle sue facolj
intellettuali per cui primeggia sulle altre parti del slobo, le debbe, disiai
ai due immensi bracci del grande Oceano , il Mediterraneo e il Baltici
(e relativi golfi), i quali internandosi estesamente nel continente, qa«
canali scavati dalla natura .al «eiiodi. ed al «ord , ricevendo Dumeren 1
grandi fiumi navigabili la maggior parte delP anno, aprendo la strada s9
più npote narti del globo , promovendo il cambio diellc merci , pnut
yono lì cambio delle cognizioni.
La configurazione e giacitura dell^' Africa è qnasi oppoata a qad)
delt^ Europa; quindi V Africa è profondamente ignorante.
La costante serenità del cielo d** Egitto può essere stala la causa p«
CUI r astronomia ebbe eolla in quel paese , ,come la forma delP Italia j
visa da^li Appennini, circondata! dal mare é dalPAIpi, solcata da tid
torrenti e fiumi , fu la causa per cui vi nacqne la scienza idraulica.
la nn? ìsola <a Rodi.) Baaqwr* le^fima leggi' ebe dnPMìBro e tatttf
dirìgono il commercio delle nnioai. t
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5o0
ÌK MBHO.
Il diaccio afrcstaodo il moto delle acque correnti sospende quello de-*
i opifici cui terTono di motori $ quindi crescendo la durala del Temo ,
esce il numero de^ giorni, ne^ quali è impedito P esercizio a più arti.
ERCIO.
Quando un continente come P Africa , lungo i8ao leghe, largo 1660,
>n presenta in un^ estensione di più di 1,760,000 leghe qoaarate che pò-
issimi 6umi di lungo corso e facile navigaxione $ quando i suoi porti e
sue rade ofiVono di rado un asilo ai Tascelli ; quando nissun golm , nis^
n mare mediterraneo apre una strada verso queste immense masse di
ire ; un simile continente , dissi , privo d^ estesa, comunicazione col re-
inte del genere umano , semhra destinato a rimanere nella maggior parte
Z7.0 , incapace di animato commercio , e di sorgere a quel grado di ci-
tizzazione cui partecipano da più secoli le più rimote regioni del globo.
Sono ostacoli topografici al commercio^
Gli immensi deserti scorsi da nomadi ladroni ,
Le montagne di sabbia mobile che seppelliscono le carovane ,
L^ ardentissirao sole e la mancanza d^ acqua ,
La forma montuosa de*^ paesi ,
La durata de? ghiacci ne^ porti , le nebbie sulle coste ,
L^ irregolarità , forza e durata de^ venti ,
La moltiplicità degli scogli, delle sirti, delle correnti e simili.
fTELLETTUALL
La scienza e la civOizzazione decrescono, a misura che ci alziamo
Ile montagne, |>crché minori le comunicazioni. Mentre ai piedi delle
pi ci troviamo circondati dalle arti più raffinate, dagli uomini più istrutti
ogni maniera di lettere e scienze , alla cima delle Alpi scorgiamo ap-
na nate e rozzìssime le arti, senza alcuna traccia di sapere. Fochi abì-
Dti del cantone di Srhwitz sanno leggere, scrivere e conteggiare, e tutti
no dominati da eccessiva superstizione , perchè , per andare alle scuole ,
mite dai parrochi solamente nel verno , fa d^ uopo fare ogni giorno due
tre leghe ed anche più tra montagne scoscese , tra i diacci e le nevi.
Nelle parti più montuose della Scozia le persone che non sanno le^*
re , saranno circa 70 per 100, atteso la disianza delle scnole*
Non si troverà di leggieri nella Moscpvia e nella Svezia lo spirito e
ingegno degli Arabi , de^ Greci, degli Italiani, degli Spagnuoli, de^ Fran-
si.
Uno de^ più grandi flagelli del Levante sono i venni, che, rodendo i
>rì e facendovi infinitamente più goasti che nelle nostre cootsade^
>no r esercizio della facoltà m stodiire più dispendioso»
Filoso/, della Stat.j w/. ir. 33
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SìO
tn Più*.
IX. ABITUBI
Spesa minore.
In fitto. V Indiaiy> , abitante in regioni prodigioMmente fertili ,
^minori bisogni cbe V abitante d^ Europa, e vive con minore spesa, UrIj
sitore si nutre con una libbra di riso al giorno , la quale gli costa 3 s
centesimi; e guadagnandone giornalmente 3o, gliene restano a6 a 27 p
gli altri scarsissimi biaogni
In alloggio. Se esaminiamo le capanne degli abitanti delPiaola di Tai
degli Amici, d^Otaiti, d'Anamoka , situate in clima caldissimo, le ecor«
remo tutte aperte ed in modo che T aria vi circola con fiicilità , essen
state costrutte a solo fine di servire di rifugio in tempo di pioggia.
ire yesttito, I ragazsi vanno nudi sino alP età di cruindici anni n
Sennaar , in tutto il Nilo superiore , nelPAbissinia, eor« A Giava le don
si contentano d^ attaccarsi intorno alle reni una specie di grembiale ri
non oltrepassa il ginocchio, ecc«
Attmtà maggiore,
L^ industria e T attività delP Amburghese, Olandese, Inglese, Amn
cano del Nord, sono il risultato delle situazioni topografiche emioenti
mente commerciali.
Simile attività si osservava a Venezia , Genova 1 Pisa, Amalfi , Ai
cona, pria che la scoperta dd Capo di Buona Speranza distraease il fon
del commercio dalP Italia.
* X. ABITL'DLI
NelP Asia i paesi montuosi e Jrtddi furono sempre la sede <U pop-i
bravi , guerrieri , conquistatori. Tali erano gli Sciti e tali i Tartan. U
bravarono la potenza di Dario, diedero una sublime lezione ad Alrssamlr
udirono il rumore e non portarono il peso delie armi vittoriose di P^i/
Più di venti volte essi hanno conquistato P Asia e P Europa Orifnm
Essi hanno fondato dogli Stati nella Persia, nelPIndia, nella China, nr:
Russia. Gli inglesi hanno trovato ne^ montanari Maratti un^ opposiii ^
che forse non sarebbe stata maggiore nella Svizzera*
NelP Oriente, nell' Arabia, nelP India, in tutta PAsia , la rrligìr-"
i costumi , gli usi , il sistema sociale passano inalterabili in mexzo all'
ceano del tempo. NelP India , p. e. , le vedove si abbruciano tuttora «
corpo de^ loro mariti defunti come al tempo d^ Erodoto.
Sotto tutti i climi, nelle isole, ne^ deserti, nelle montagne si scoq
i«dipciidenaa , fierezza , coraggio e simili afiìetti , i quali spesso si f^^
biano in aggressioni contro ogni persona che ha P «pparensa d^ essere i
restiera.
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511
nr METTO.
CONOMICHE. .
Spesa madore
Jn vitto. L^ umidità unito al calore accelerando la putrefazione delle
stanze animali , anniento più risone domeiliche nelle isole Àntille e si-
ili situazioni.
Il cUma freddo richiede mag^ore quantità di vitto , e vitto piik so-
lo ziale o carneo , che non il clima caldo». ^ ,
In alloggio, Ne^ paesi soggetti a scosse di terremoto, 'te ra^c non pos-
no avere più piani $ il che, fn pari circostanze, triplica la itp^sà delral-
SS»"- , ì
A misura che c^ inoltriamo he^ paesi settentrionali, T architettura è
stretta ad impiòoolire' le fiaettre» nstringeve k dimeosiotit deli» stanze,
[>ltip)icare i ripari contro ft ^rddo, intavolare i pavimenti,'«oo.
Jn «cestito, ìAì abitanti dé> paeò freddi abbisognano d^ ewere . fearvoUì
peli , i quali inceppando P aria non le permettono di oircolaKe libei^'*
ente e rabare ni corpo il ealore. ...
Attività minore.
In niuna parte della terra , secondo che c^ insegna la storia , un mag-
[>r numero d^ oziosi e vagabondi si vede quanto in quelle che più a^ ac-
stano alla linea <eqniooziale e a** tropici , qual è gran parte dcU^ Asia ,
tasi che interamente P Àflfrica e buona parte delf America. *
ORALI.
La pianura calda e fioonda delP Asia é Mnpro statala 8ede.4Mlft m<M*
Eza , della voluttà e della codardia | mentre v Europa ti TÌ^eati ìa tutti
lecoli al solo nome di schiavitù.
L^ Asia visse mai sempre quieto , come fa anche oggidì, sotto la ti-
nnia degli eunuchi e T oppreasianc dcgK Agà j dei Bascià « dei Sultani.
Ho detto PAsia calda eficonda, giacché ne^ deserti il coraggio sus-
te e la schiavitù vi e ignoto.
In Europa gli usi , le abitudini , i costumi , i gjtrrpriii J ' le tciigioni
cambiarono più volte : le affeziooi e i senlrmcnti risentono le variazioni
ir igrometro, del termometro, del barometro, dell'anemometro. Quanto
ù sono variabili e meno intense le cause Qsiche , tanto più largo campo
nane all' azione delle cause morali 5 per es. in Europa il nisogno di giuo«
li sedentari non è cosi intenso come lo é ne^ paesi caldiskimi e* fred*
ss imi.
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5t2
M
Leggi
Azi
IH nv\
I. POP
Acereteòno 1|^ po^Uiioiie tntte le instiLurióni cbe accrescono le t
forze produttrici cogntziorw , potere ^ ttolonttu
Cognizione.
I goTemi più saggi hanno sempre promosso la cogniaione de^ nn
che preservano le s^tanze alimentatnd dalla oorrmìone, la maccbin
umana dalle malattie. Al i.^ capo appartengono le istmzioni sulla salatili
de^ pesci e delle carni , solle episoone de* buoi e delle pecore. Al a.^ cj|
appartengono Io sviluppo e V applicazione de^ stndj medici e f^fainn^
V esame delle ostetria , la pratica della vaccinazione , le quarantena »
laazaretti , ecc.
Potere.
I governi accrescono il potere di vivere in tre modi :
1.^ Accrescendo la massa delie sussistenze locali, vegetabili od aniiril
coir introduzione dì migliorie agrarie , collo sboscamento di terreni, canà
d^ irrigazione e navigazione , divisione delle immense proprietà , facile (Kr
de^ fondi di qualunque specie , riduzione de^ beni comunali a propria
private ;
9.^ accrescendo i mezzi di comprare le sussistenze nazionali od està
col4^ acdnascere V industria manifattrice e commerciale.
3,^ Togliendo It cause distnutrici , per es* asciugando paludu
Folontà.
Accrescono la vòglia di popolare e rimanere le institniiont che n^
crescono ^
La sicnretza personale e reale,
( nelle arti ,
La libertà < nel commercio ,
. i nelle opinioni,
n. C*
Accrescono V estensione della eaccia tutte le inatitQzioni die aca
scono le tre forze produttrici»
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5i3
ÌALL
r o y E R ir I.
E.
ni MENO.
AZIONE, . '
I. DiminaUoono la popolazione tutte le institusioni che diminttiftcono le
e forse produttrici cognùione^ po9tn e voUmià,
Cogniaone,
Tra i ciarlatani che vogliono yÌTere a tpeie dell' imbecillità dal volgo,
cuoi lo storpiano, e lo ammazzano oo^ loro medicamenti strini , altri gli
etano V uso de^ medicamenti salutiferi per vendergli degli amuietL Tutti
[Mono al governo laissez nous fiUre. I governi che, giusta la massima di
nith, non li reprimono, lasciano il corso a pregiudizi più fatali alle po-
stazioni che non sono le brine alle campagne in primavera.
Potere»
Allorché le imposte tolgono parte dd capitale necessario alla vita,
escono :
I.** Gli esposti, la mortalità de^ <fiali giunge all^ 80 e più per loo'^
3.^ Gli ammalati, ossia cessano più mercedi f
3.^ I morii, cioè si distruggono più capitali prima del tempo;
4-° Parte della popolazione emigra lanciando deserte T agricoltura e le
ti.
Volontà.
Air eccesso delle imposte va spesso unita la tirannia politica e la re-
(iosa: '
La 1/ è causa per coi non sono gran fatto popolati gli Stati turche-
hi in onta della loro fecondità:
La 3.* danneggiò la popolazione della Spagna colP espulsione de'* Mori
dc^ Giudei, e la popolazione della Francia colla rivocazione delP edilto
Nantes, che costrinse i protestanti ad emigrare.
lA.
Scemano i prodotti della caccia tutte le instituzioni che scemano le
e forze produttrici.
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5i4
15 PIÙ-
Cognizione.
Nelle scuole di storia naturale si sogliono dare iitrùzioni siri e
siumi degli animali, sui varj metodi di farne caccia, sui vantaggi d
6Ì possono trarre dalle carni , dalle pelli , dai peli , dai comi , Uil
ossa y dalla peluria , ecc« Uguali istruzioni si trovano nelle slaGsliclie <1
paesi in cni la caccia è iu flore.
Poitf^
Ne^ paesi freddissimi dove .un^ p^Ue in cui avvolgersi e cosi nere
saria come il pane, doi^e V afo^lcoltura è nulla o quasi nulla f dove lip
sca non è aè sempre bossiMie né copÌMaj in <pMate drco«tanze bf
poìazione umjina dipoMe dalla popolasiime lAd '^Ivaggiame , qtiindi
necessario che hi 'legge sie profe^ga la fenortBÌQiui bamlMiay aociòfliii
copiosi i .prodotti delP aduka« *
■ ■ „ \. '.' Voìomà. ■ ..
La Russia promove P esercizio della caccia ricevendo per tributi pd
invece di denaro dai popoli cacciatori*
In Francia, dal principio della monarchia, il <»po*caccia, vno à
quattro ofGciali della corte reale , godendo di speciali privilegi , «n p
nòbili Acuto slimolo ad' imitarlo.
IIf.P
Cognizione.
I governi accrescono la cognizione relativa alla pesca, institncB^
scuole di storia naturale, pubblicando <arte idrogra fiche y viaggi, stj^
stiche , tutto ciò insomma che ri' r^r^ce al felice successo delle lun
gazioni, all^ ^migrazione de^ pesci, ai loro costumi ed «gii osi che i
può fare' di tuUe le ptuli del loro corpo.
" ' Potere.
. Il divieto di vendere il pesce, in tempo della frega, limiU la p<
kéagione intcmpelBtiva , e permette alla generazione nascente di acquKU
il coùvl»iicnté Sviluppo. ^"^»^<^ 6VÌl4jppo dipende dalla tcmperatun.l
quale e diversa secondo i luoghi 5 è quindi evidente che un regolamesi
ottimo alla foce d^ un fiume, potrebbe essere pessimo alla sua sorgaJ
Folontà.
L'Inghilterra incoraggia con premj la pc6ca; per e», i oento pi3
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SiS
Ili MERO.
Cagninont:.
Siccome V uomo é naturalmente dUposto alla Tita libera ed errante»
?rciè, dove le leggi non pongono limiti alla caccia , ù introduce in que-
o meaiiere ogni iorta di persone, quiodi da una parie ù usano metodi
rani e dislrattori da persone non pratiche)
Potere.
DalP altra non si permette al salvagglume di crescere e giungere a
irta grossezza, quindi si distrug^e^ la fonte della produzione.- La libertà
determinata proclamata a Parigi influì sulla popolazione dei camosci delle
Ipi: ciascuno yqlle essere cacciatore: perciò, invece di vedersi attualmente
eggie di 5o di questi animali come per T addietro, appena se ne veggono
IO.
FclontiL
Solone, per impedire che il popolo d^ Atene trascurasse le arti mec-
miche e il «ommeroio, proibì la caccia che era divenuta una passione do-
inante per gli. Ateniese l^Pge QtHe <dla quiete pobblica, perchè legava
mani a più ladre e acoatàaibiighef legge nooiva aU^ agricoltura , giacché
la floridezza de^ prodotti agrarj è nociva la copia del salvagginae^ qutn4i
isiderabile che la libertà di otcciare lo «distragga.
CA.
Cognizione,
I governi a* oppongono indirettamente allo sviluppo delle cognf-
ioni relativamente aUa pesca, tenendo segreti i depositi della marina, se-
reti i contratti cogli appaltatori delia pesca ne^ fiumi o ne^ laghi, segreti
naufragi' ^^ vascelii, ecc.
Potere.
I monopoli nella distribuzione .de* IttOghi della pesca limitano la fa-
oltk di pescare : questi monopolj sono causa delP alto prezzo del pesce
'esco e salato nella Gran Brettagna.
L^alto prezzo del sale, che é una privativa presso tutti i governi eu*
opdy e altro potentissimo ostacolo air estensione della pesca.
Volontà.
Nella Scozia i signori non soffrono ( e la legge tace ) che &i ptabilì-
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5i6
IH nu'.
bastimenti che ritornano da Terra nuora (dove si fa la pesea del uk
luzzo) con un determinato carico nella stessa stagione, se hanno la d
mini d^ equipaggio , ottengono 5o lire sterline ; i cento altri che Tengc^^
dopo ne ottengono a5.
Potrebbesi riguardare come ineoraggiaraento alla pesca in Cartan
r obbligo imposto agli sposi di mangiare dd Conno il giorno del ]f*
imeneo y seppure il fatto é vero.
IV, WH
Cognizione. ■ .
n regolamento 9 agosto 1808 del cessato regno d** Italia eresse 1
consiglio di miniere , composto di tre membri , due ispettori e due ic:i
gneri , miai centro di cognizioni che dirigesse il governo nella concai
sbne delle investiture e gli intraprendit«ri nelle operazioni degli stati
- Potere. •
II cessato governo italiano fece talvolta , benché non sempre prodr^
temente, delle sowensioni di capitaìli ad intraprendit'orì che abnsaroa
della sua buona fede , e furono per pia anni mantenuti degli stakii
menti constantemente passivi.
In Atene le miniere non erano contate tra i beni che obbligSTae
un cittadino a contribuire alle imposte straordinarie dello Stato.
Folontà.
II detto re^lamento 9 agosto 1808 , per animare gli intrapreBditori
dà loro il dintto terribile di sospendere V esercizio dell^ altra 1 propriel
e scavare sotto gli altrui fondi . mediante compenso de^ danni da valutar
da due periti , più V aggiunta del sesto iplla stima \ .finalnaente conati
agli intraprenditori il diritto di traamettere il loro privilegio agli erri
e di venderlo con approvazione del governo.
V. AG!
Cùgnmone.
Sono favorevoli all^ agricoltura le seguenti istituzioni :
Le scuola d^ agricoltura , meccanica agraria, veterinaria j
Le accademie agronomiche \
La pubblicazione delle scoperte agrarie per mezzo de' giornali , 1
quale riesce tanto più estesa e pronta, quanto meno è vincolata <lalh •
nanza ed altre formalità arbitrarie ;
Gli orti botanici e poderi di tomo e d^ esperienza , quali faror
proposti da Beccaria prima che da Sinclair \
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5.7
tir MBlfO.
tcano pescatori sulle coste del mare se dod col gravoso patto di divenire
loro servi addetti alla gleba.
Le vecchfe gride deir ex-Lombardia, oltre di vietare di porre il pesce
nel ghiaccio onde conservarlo , costringevano il pescatore , anche nel c«or
del verno, a stare sul mercato a piedi niuUj «ocio la sensaiione del freddo
lo costringesse a vendere a basso preaio.
KALOGIA.
Potere. Cognizione,
Durante il governo feudale i duchi e i marchesi, incerti del loro
dominio, non poteviano avere a cuore gli avansameiiti della metallurgia,
rome di veruna altra artet deboli e sospettosi, temevano d^ essere aggrediti
Jal più forte vicino mettendo in palese nuove ricchezze con T escavazione
[Ielle miniere: turbolenti ed in perpetua rissa fra loro, bisognosi sempre
di soldo, non consideravano il commercio, V industria, la proprietii de^ sud-
diti sotto altro aspetto che quello di altrettante perenni sorgenti che do-
vevano versare oro nelP erario ad ogni comando*, quiudi tasse e gabelle
senza fine che toglievano agli intraprenditori i capitali necessari per la-
vorare.
Volontà.
Negli ultimi tempi del governo veneto le investiture non si accorda-
vano che dopo lunghe ambagi che raffreddavano i progetti de^ petenti; si
uffettava una gelosia malintesa, si dava accesso alla cabala ed al garbuglio.
Riflette Plinio, che una legge degli antichi padri interdiceva io scaVo
drlle miniere in Italia; è anche certo che i censori limitarono il numero
degli scavatori nelle miniere d^ oro nel Vercellese.
COLTURA.
Cognizione,
Nelle Indie , tarHe oziose di Dervicks , Marabouts , FftkirSf igtioranti,
interessati , superstiziosi , sparsi per le rampagne^ diffondono nella mente
[Irteli agricoltori le più erronee e pazze idee sulle vicende atmosferiche,
siiÌP inst:d)i1itk de^ ricolti, sulle malattie del bestiame , e le attrilìiiisrono
;id esseri imaginar) ch^ essi dicono di poter cacciare rd* loro talismani che
vendono al popolo, mentre la legge indifferente al di lui interesse li prò*
trgge o tace.
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5i8
w piv*.
Potere.
Le ottime «Inde e i canali di navigazione che ageToLino i Iraspofi
pesanti dell'* agricoltura;
In casi straordinari i prestiti go.yemalivi sctiza interesse ma co
bastante guarentigia , come fece Caterina II , allorché chiamo in Rotsi
degli agricoltori tedeschi , e sostituì V atlÌTÌlà alemanna air indoleni
russa , il lavoro d^ uomini liberi a quello degli schiavi $
La legge di Costantino che vietava di torre al debitore gli stm
menti agrarj )
Volontà.
La stabilità delP imposta che non cresce crescendo le migliorie a;
giunte al suolo ;
La legge che gnarentisee la sicnrezca dello smercio. La lefgc in
glesc , per es, , che vieta l' introduzione del grano estero finché il preu>:
del grano nazionale non giunge a c^rto limile , hi acutissimo stimolo j
migliorare V agricoltura in Inghilterra ; più d*^ un terzo delle terre i»
oolte e deserte si trasfonnò in campi fecondi,
VL ARTI
dognizìone.
ScQole generafi di disegno e geometria pratica ; scuole pnrttoolan
éP arti e mcstterL
Conservatori di macchine d** ogni specie e relative a ciascun^ arte,
ove si veggono i progressi di case . la rozzezza primitiva e la perfeziosK
Potere.
LMntrodozione delle materie prime sciolta da^dazj.
L^ esportazione delle manifatture , idem.
Le sovvenzioni in ragione di telai od altre macchine attive agli i^
traprenditori in caso di bisogno, come si usava da Coibcrt. (L^affcziciy
dc^ governi pc^ progressi delle arti è in ragione inycna della ta:>aa u-
chiesta po' brevetti d^ invenzione }.
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5.9
llf MBIIO.
Potere.
Dimianiecono il potere le ecoctùre ed arbitrarie imfxnte mi terreni,
(Ili bcstiaiDÌ. sugli agricoltori, le requtmioni militari di grano^ vinoy fieno,
fcCf l'^bligo a preMare sertigi penoMli e reali' per la restattrazione
ielle abrade^ pel trasporto degli effetti militari 5 la legge che frena il giro
ie' fondi, eoe
Volontà.
Trìi gli ostacoli al volere fa duopo contare.
Le institozioni de* Germani , le qoali , per impedire agli abitanti d^af-
czionar8Ì alle terre^ le facevano passare ogni anno in nuove mani)
Il diritto di ricompra garantito per certo numero d'Ianni ai parenti
lei venditore;
Le decime che punbcono P industria, e per cui raccoglie chi non ha
leminato j
11 diritto comunale del pascolo negli altrui fondi)
L"* obbligo di trasportare in determinati mesi sopra determinato mer-
cato determinata quantità di grano, e in generale Ofm vincolo élla ven-
lìta intema ed estera.
S MESTIERI.
Cógnidórte.
Allorché^ ne^ secoli addietro dominavano le corporazioni d^ arti e
tnestieri, veniva fimi tata la cognizione ed il potere di produrre:
La cognizionef naochè i pochi capii uniti da comune interesse, na-
scondevano, ogni volta che era loro possibile, i luoghi di provenienza nelle
natene, i metodi d'esecuzione^ le piazze dì smercio, i profitti, le
ipesc, ecc.
• . Potere.
R Potere^ giacché le scarse jnercedi die ricevevano i lavoranti, ed ap-
ìena sufficienti al loro meschino vitto, non permettevano loro di preparare
ondi col mesio di risparmi: altronde era gravosa V norpoata che si doveva
cagare per essere nsontli aJle maestranze, gravcpe le spese della corpora-
ione per feste inutili e continui litigi : per es. le comunitii di Parigi spen-
l evano qoasi un mittone aìP anno in processi. D&mmnisoono il pKntrt nelle
irli tutte le istiturioiii che dmùnuIsGono il potere nel commercio. Vedi
Commercio,
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5^0
llf PIÙ*.
Folontà.
La legge che guareniUee a ciatcmio il dirilto etckisÌTO di vendere l
sue invenzioni , le ha moltiplicate.
La Mcurexza dello emercio interno è lo stinMio più forte alle intn
prese; perciò tutti i governi europei vestono le loro truppe con panni lu
zionali , e procurano di far prevalere i prodotti delle loro arti ne* oonsan
comuni.
VIL COI
Cognizione,
Scoole di [ "t«>fo»'a « "•i'V''* '
^^^ I duitto commerciale.
Camere di commercio.
Corrispondenza telegrafica.
'Fari cnc . oltre la luce , difiondono suoni nelle situazioni soggelU i
foltissime nehnie.
Potere.
Fartezxe ne^ Ino^i di tndBoo marittimo,
Marina militare.
Compagnie di soccorso.
Comoda situasione de* mercati.
Agenti commerciali presso V estero. -
Ottimo sistema monetario fondato sul sistema metrico.
Fotontà.
UfiSdo delle ipoteche a guarenti(pa de* contratti.
Tribunali di commercio, o giustizia prunla ed imparziale.
Trattati di commercio colle potenze straniere.
Tariffe daziarie ben calcolate.
Sospensione de* dazj in tempo di fiera.
Libertà interna ed esterna hmitata dal sólo interesse pùbblico.
VUl. ABITUDLM
Cognizione^
n senato romano per accrescere il fondo ideale del popolo nelle c(^
agrarie, fece . tradurre e pubblicare le opere d* agrìooUnra del cartagin&c
Blagone.
Il governo francese volendo smascherare il ciarlatano Mesmrr, o^n
disingannare il pubblico, fece diffondere ao^ooo esemplari del rapporto «ite
sul suo modo di curare fecero i membri deir accademia delle Meme.
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521
llf MINO.
Il dispotismo che incuta air artista il timore cT estere spogliato del
rutto del proprio lavoro^ é la causa principaìe per cui in ifiolti paesi orieu*
ali le arti e U commercio si troyano in uop stato di languore.
klERpiO.
Cognizione.
Tariffe oscure e intralciate; patti segreti cogli appaltatori $ diver-
ità ne'* pesi e nelle misure da un paese all'* altro : confusione del si-
tema monetario e falsificaxione) mancanza di scuole d^ aritmetica, idrau-
ica, ecc.
Potere,
Pessimo stato delle strade.
Scarsa e incostante naTÌgazione (per es., una legse visigota permetteva
li particolari di occupare la metà del letto de^ granai fiumi, il che poneva
>stacolo alla navigazione, quindi aTcommercio)
Rovinosi monopolj.
Difficoltà ad ottenere passaporti
Eccessive gabelle suir entrata, uscita e movimento intemo delle merci
Eccessiva tassazione delle lettere.
Folontà.
Mancanza di sicurezza nelle strade e ne^ mari.
Il corso della giustizia arrestato e attraversato da nomini danarosi e
polenti, o liti intermioabilL
Governo dispotico e concussionario : sotto gK agà e i bascià ogni appa-
renza di ricchezza diviene stimolo ad avanie, quindi nlssun commercio.
INTELLETTUALI.
Cognkione
Si attribuisce all^ inquisizione V ignoranza e P immoralità del po-
polo portoghese , giacché togliendogli di mano i libri che lo avrebbero
istrutto ne^suoi doveri, gli raccomandava quelli che riempiono il cervello
<V idee false e superstiziose. £ noto che dc^ teologhi zelanti proibirono la
lettura della Scrittura Santa in lingua volgare.
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527.
i!i Fiir'.
Potere.
Tra i sussidi che fi goyerni pr^Uno alP istratione , yojSfliono estrrf
citali i tanti posti gratuiti ne^ collegi , ne^ licei-coRTiti , ne* teminar] , per
cui un giovine poterò può scorrere la carriera delle scienze con po€*a o
nissuna spesa. Si dica lo stesso delle scuole gratuite del leggere , scrìvere,
conteggiare, e per le arti.
Volontà.
Dall'* ottavo aecolo in poi la legge prescrive alla China che le carirh«
siano distribuita in rag^ione de^ talenti e delle cognisioni , il che per altn
non distrugge sempre i troppo legittimi diritti dcir ignoranza.
. Per promovete lo sviluppo delle cognizioni ne' secoli di meiso, fn pro^
messa ai rei condannati a morte per certi delitti , la sostituzione della p<'fM
d^ essere bollati con ferro caldo al pollice della sinistra , se darano prova
di saper leggere*
IX. ABITUDDI
Cognizione.
Il costante impiego del denaro pubblico in opere realmente , este»-
mente ^ durevolmente utili , e la migliore scuola d^ economia. Il rendiconto
che le amministrazioni vanno pubblicando, accresce nei cittadini J' abitu-
dine del calcolo economico in ragione delle sue suddivisioni ed esattezzr.
Potere.
Allorché si forma un villaggio negli Stati-Uniti d^ America, il goTcnv^
fa preventivamente fabbricare una chiesa ed una scuola, scavare do'' poui,
e dclineare le strade che si devono costruire onde impedire la confusa e
quindi dispendiosa collocazione degli edifizj.
^ I governi promovono le abitudini economiche proteggendo la cas»r «^i
risparmio, togliendo ai prodighi la facoltà di disporre doloro beni ù ia
vita che alP epoca o a motivo della morte.
Volontà.
LMndolenza prevalendo spesso nelP uomo sulP attività , più Irgishtnrì
allo stimolo naturale de^ bisogni associarono io stimolo artificiale delle \ti
gi , onde far prevalere P attività sulF indolenza. Le leggi egizie , le \fz:
ateniesi condannavano V ozio. Solone permise che ogni citUufino potc>»*
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523.
IN MBlfO.
Potere.
I trenta tiranni éhe occuparono Atene, TÌetarono d^ iniegnare la fi lo-
ffia; in generale v^ è stretta lega tra la tirannia e Pignoranza, quantunque
i storia dimostri che P ignoranza non è fermo sostegno dc^ troni, giacrliè
i rivoluzioni politiche non furono mai né più frequenti, nò più sanguinose
lie ne"* secoli d^ ignoranza.
Limitano il potere di studiare 1 gravosi dazj sulP importazione dei
bri , il gravoso bollo sui giornali, ecc. , di modo che la gravità del dazio
Tvc a misurare T indifferenza de^ governi all'istruzione.
Volontà.
Domiziano faceva comprar libri in Alessandria onde procararsi il vanto
ì proteggere le scienze, e condannava a morte quelli che li studiavano
1 noma: neque in ipsos modo auctores^ sed in liòros quoque eorum sctyi'
any delegato triumviris ministerio ut monimenta clariMsunorum ingpuiorttm
i comitio oc foro urtreniur, (Tacito.)
CONOMICHE.
Cognizione.
Guastano il giudizio economico le ingiuste lotterie , nelle quali il
olgo allettato dal desiderio d^ un valore grandioso a fronte della tenue
osta, inrapace di calcolare T improbabilità di conseguirlo, resta vittima
^ un illusione. Onesta falsa maniera di giudicare , divenuta abitudine ,
stende la sua influenza sopra tutte le intraprese del volgo.
Potere.
Diminuiscono la facoltà di lavorare
Le intricatissime leggi che moltiplicano le liti,
La procedura giudiciaria che le rende eteme,
I privilegi di certe classi che nissuno può costringere a pagare i loro
ebiti .
Le infinite e inntilt formalità amministrative che tengono giacenti più
ani gli affari, e per cui i relativi capitali ed abilità rimangono inattive.
Fohnlà.
Allorché Pericle fece sancire la legge che il popolo Ateniese riceve-
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55r4
IN più'.
accusare un altro per titolo d^ oziosità , e ineorreva nella taccia (P infami
chi ne era convinto la terza Tolla. Lo stesso legislatore sciolse il fi^U
dall^ obbligo di mantenere il padre bisognoso se non gli aveva fatto ia
parare un meitierc.
X. ABITUD»
Cognizione.
L^ esempio del sovrano é come faro posto in alto che attrae a sé d
occhi di tutti ; I suoi sentimenti morali sono ripetuti come da eco in o*i
parte : un governo eminentemente giusto e virtuoso è la migliore sconl
di virtù ; per es. raccomandava altamente il rispetto figliale quel prÌDrip*
che la BÌDDia proclama il più saggio tra i re , il quale , sebbene mooarri
assoluto , faceva sedere sua madre al suo fianco sopra trono uguale al suo
Potere.
I governi promovono i poteri morali
i.° Distruggendo i monopolj e i privilegi, fonti di vendette e rapprt
saglie , d' ingiustizie soflTerte ed esercitate $
a.^ Promovendo V amore del lavoro che annulla i vizj àéìV ozio ;
3.^ Estendendo la somma delle cognizioni che indicano i mezzi d* ei-
sere utili.
Folontà.
Usavano i primi cristiani di pubblicare i nomi degli aspiranti alien-
riche pria d"* eleggerli , onde sentire sulla loro condotta il giudirio AA
pubblico ; quindi il desiderio delia carica diveniva stimolo di moralilà (
d** istruzione.
II tribunale della storia alla China , autorizzato a dire la veritii sena
velo , infittisce sulla morale come sulla letteratura.
Opinioni ed Us
m più'.
' I. POPI
Religiosi.
Neir opinione de^ Giudei sperando ciascuno dalla sua stirpe sia \
nascere il Messia , non maritarsi è quasi delitto religioso. — Le legsi -i
Menoa , legislatore indiano , unno considerare un erede come an aoqiu.4
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S%i
>be tr« cho& astislendo alle pubbliche ttfemblee, crcfr dogK onoU. Le
gizioni di grano, vino, lardo che «i facevano al popolaccio di Roma,
kno altra esca alP ozio. I governi che lasciano intera libertà ai qoè-
anti, distruggono V amore della latica e fomentano V infingardaggine.
3RALI.
Cognizione,
Offuscano le idee morali i frivoli preti^sti con cui si tenta di gin-
fìcarc la violazione de^ trattati più sacri; le false intenzioni che i governi
attribuiscono ne^ loro proclami di guerra; le menzogne che fanno dif-
idere nelle gazzette contro la condotta di personaggi rispettabili, come
e per es; il governo inglese contro >Frankhn, quando questi trattava la
isa dell' America a Londra. '
Potere.
Allorché, come air epoca del terrore in Francia o ai tempi di Domi-
no a Roma, è sospetta ogni visita, ogni colloqnio, ogni contatto sr^iale,
fmpto per inquisitioiiea audiendi ìoquendique commercio y il potere di be-
Qcare non può avere esercizio.
Folontà.
Distrugge più o meno le affezioni morali
1 P \? intolleranza che esclude dalle cariche , dalle professioni , dagli
ori i non seguaci del partito dominante;
3.^ La distribuzione delle cariche ai più ricchi offerenti e per mezzo
Ile cabale ed intrighi de** serragli, come in Turchia;
3.^ L^ f coesso delle cariche che cambia i cittadini in cortigiani^ T ahi*
iline del lavoro nell' abitudine deir intrigo, i capitali delle arti in ono-
rj de^ sinecuristL
ELIGIOSl E GiVIU.
E.
IH MENO.
AZIONE.
ReligiosL
Nell'opinione degli Indiani, la vedova che non s^ abbrucia sul rogo,
el marito , è infame ; quindi si abbruciano a migliaja. — Nella chiesj^
reca erano vietate le «econde nozze , opinione ancora più nociva deirin*
lana , giacché arrestava i matrimoni de^ vedovi li aommi che donne.
Filoso/, della Stat.^ voi IV. 34
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$i6
IH riu\
drlla più alU iinportaiiM , apare di lib«rftre il padve dall' iafemo e pi
cnravgli T imaiortaUln.
A Sparla, roililarmeiite ootUluiU, sempra avida d^ accreacere bs
popolazioni^ , onde accreMsiere i ineiù d^ aisalto e di difesa , i celilvi en
esposti a pnbhlioi insalti.
/ moai dì produrre influiscono sulla massa della popolaaione renda
inpnitamente diversa la massa de^ viveri nello stesso spazio di terreno,
tre uguali estensioni di paese egualmente fertile, se la popolazione che ri
Sulla caccia è come ...»
Sulla pastorizia sarà ..•••;
Suir agricoltura ..«i. &
Cresce la popolazione a misura che si estende V arte di salare i pò
Dove sono attivissime le arti e il commercio la popolazione può (
sere molto maggiore delle sussistenze che si colcono entro lo spazio ìd c
vive , come lo prova V esempio di Venezia , Ginevra , Parigi , Londn
Pechino , V Olanda , ecc. , giacche i lucri conseguiti nelle arti e nel coi
mercio servono a comprare il grano cho manca ; air opposto è falso d
la popolazione si estende sino al limite delle sussistenze-dove non esistM
o sono meschine le arti , come lo prova la Polonia.
Essendo dunque la popolazione jtrqnsutemente superiore e/requentemm
inferiore alle sussistente locali , si scorge che è Jreqìtentemmte Jidso ù, ì
stema di Malthus ^ U quale vuole che generalmenu la popolazione sia apd
die sussistenze.
Religiosi,
La religione in Siberia vieta di sboscare una selva p^rfonnanei
campo da seminare ; la caoda essendo maggiore sostegno 4e^ Siberiani , d
la coltivazione delle terre soggette a fiere gelate , si volle conservsre
fondo più sicuro e ae ne fece un articolo di religione.
CivilL
Un ardito ed abile cacciatore , lungo il Maragnone e P Oroioco, ^
del pari nella fama col più segnalato guerriero , e la parentela con n
h spesso ricercata a préj^enta di quella degli altri. In diverso tribù (ss
ricane ) noA èra pHmesso ai giovani P ammogliarsi finché non avos'^
dato qtielle prove della loro abilità nella caccia , ohe II didiiak-nsser» ^
di daboio capaci dì |iroinredere ai biiogni d^ «na famiglia.
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5if
» MSiro.
A ^ette opinioni si può unire quella
i religione^ I^ innesto del Tajuolo e la f
GviU.
ctie condanna , come contrario
faccinazione.
Nc^ popoli iemi-aelvaggi , la popolazione trora limiti neir indolenza e
» revisione } giacché non formando essi fondi di rìserra > la popolassone
ne mietuta dalle carestie eventuali ; concorrono allo stesso effetto le
voBe fatielie e i riposi automatici , i lunghi digiuni e gli eccessi d^ in-
iperanza.
Ne* popoli inciviliti sono limiti alla popolatione :
a) L^ orgoglio della genealogia che opponendosi alla divisione delle ere-
L 8** oppone alla moltiplicazione delle nmiglìe )
^) Il diritto di proprietà che ne trae dai terreni tutti i grani possi-
f oè li cambia sempre coi prodotti deir industria nazionale;
e) La prudensa che prevede i gravi doveri della paternità e le con-
icnze sociali)
ti) La corruzione del costume che preferisce una valdracca sterile ad
moglie che porta P aggravio della flgliuolanza.
Questi quattro sentimenti, oltre la mancanza d"* ogni industria agraria,
lilattrice commerciale, non esistendo negli animali, la loro popolazione
ta più costantemente al livello delle anssistense locali , e il sutema di
thas è più vero tra i bruti che in gli uomini.
Religiosi,
I concil] d^Epaonc (Sin), Macon (565) « Germania (senza indicazione
ittà) (7Sa), Tonrs (8i3"), Parigi (laia), Montpellier (iai4), Nantes
^4), Pont-Audemer (127^, vietarono al clero la caccia co^ cani ed uc-
i da preda come occupazione profana non conveniente alla dignità ec-
lastica, occupazione che si era introdotta anche nel clero dopo Pinra-
e de^ barbari , che erano popoli pastcrì e cacciatori.
CiviiL
Ne** secoli di mezzo, almetio in Francia, i nòbiU si riaerbarooo la oac-
di certi animali e le armi con cui si affrettano , e li dickiararoiio bo-
credeodoli più pericolosi; gli altri animali f<ttotio abbandonati ai pU-
9 per esempio , in ogni tempo in Francia la caccia da' lupi fu rigoar-
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SiS
IK più'.
I Franchi rigoardando i lavori agrarj come indegni della loro nrn
nimità , altro esercizio non conoscevano fuorché la caccia , né altro n^
impiego che la guerra. Pria dell' ordinanza del 38 dicembre i355 ì si:^
estendevano i dintorni de^ loro castelli in cui pretendevano il dirìtK
caccia riservata.
Ecco uno sforzo dell' interesse prunaio contro V interesse oubblico,
ecco uno tra i mille casi che smentono la teoria di Smith {Becnerchcsy t
hv. IV , chap. VII, t. Ili , p. 435 ).
Ili
L^ osservanza rigorosa della quaresima ,
Le astinenze volontarie che si imponevano per V addietro più cristi
Le limosine religiose in aringhe che facevansi ai poveri ,
L"* uso di far entrare il pesce nelle militari munizioni da bocca, a
tiplicavano per T addietro il bisogno e quindi la pesca delle aringhe.
Gvili.
La caccia del lupo marino etigendo coraggio straordinario e parti
lare destrezza , il Ramtsehadalo , che vi riesce talvolta , acquists U U
d* un eroe , e gode il restante della vita gran considerazione tra i v
compatrioti.
I Francesi sino al principio del secolo XVII mangiavano le sep;i
benché la carne ne sia coriacea , di cattivo gusto e difficile «tigetlioue
carne della balena , che ha le stesse qualità , comparve ella pnrt ^
mense francesi sino tàV epoca sopraccitata ; quindi e delle seppie e à
balene facevasi larga pesca come commestibile , il che prova un grado f
ticoUre di povertà e rozzezza di guito.
Religiosi.
Si può con probabilità supporre che il sentimento religioso 1116 1
gli scavi di pietre e marmi por colonne ed altari , deir oro ed ar;i
l>er sikttie e candelabri » eoe. Tutte le chiese di Bogota (capitale <fel^
aica)- brillano per ricchezze metalliche; la cattedrale sorpassa da ^
lato tntte le chiese del mondo ^ la balaustrata che circonda 1' altare :«
giore ,' e d? argento' massiccio { vi al vede una Iampa4a dello stesso H
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5i9
IN HBNO.
«onic ignobile , e la nobiltà tprenandoli non si d^gnb <r ucciderli ;
Ji i ]upi crebbero e fecero guasti ne^ bestiami e negli uomini. Un no-
e avrebbe creduto degradarsi dirigendo contro i lupi que^ colpi che
ino riservati ai cervi , agli orsi , ai cignali.
Ecco un altro sentimento che diverge dalP interesse pubblico , e che
ratizzava per Taddietro le forze d^una intera classe sociale che avrebbe
Luto promoverlo; furono quindi neccssarj più regolamenti e leggi per
truggere i lupi.
A.
Reb'^osù
Giusta la religione de** Persiani , V acqua era , dopo il fuoco , V ele-
nto che meritava il maggiore rispetto ; essi temevano di lordarla. L^im-
»sibilitk di fare una navigazione senza macchiare la purezza delP acqua
le immondezze del vascello , vietava questo modo di viaggiare , quindi
commercio e la pesca.
Chili.
La prevenzione contro Puso di più specie di pesci non permette di
scarli : tale si è , per esempio , in Russia il pesce d^ oro che ^ a frotte
odigiose , rbale il Volpa dal principio di maggio sino alla fine della
ite; il popolo porta opinione che Toso di questo. pesce renda insensato,
lesto pesce, che può essere fumicato e salato, presrnterebbe larga ri-
-sa alla classe indigente. Per la stessa ragione il tcheknon è ivi poco sti-
ito : la necessità sola induce i più miseraìbili a farne uso. Ha la stessa-
(grazia la lampreda , frequenUssima nel Volga : i campagnuoli mostrano
>lta ripugnanza pe^ gamberi, ecc.
Gli Inglesi abborrono le rane, mentre i mercati d** Italia ne sono co*
rti una gran parte dell'hanno.
In tutti i popoli si danno idee false, prevenzioni, antipatie che quasi
bbie acdecano V interesse privato e quasi fantasmi lo stornano dalla via
ùi economica che nella produzione ^ distribozione e consumo delle rie-
ezze seguir si debbe.
LLOGIA.
Religiosi.
Ne** secoli d"* ignoranza è stata più o meno generale F opinione, che i
monj si fossero impadroniti delle mim'ere e tormentassero quelli che ne
trapreodevano gli scavi; quindi corsero più leggende di minatori uccisi,
«tonati od altro per opera di demonj.
Un"* opinione si può dire generale in un secolo quando è abbracciata
L quelli che in esso ottennero maggior fama di sapienza. Ora il celebre
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5So
lo , «i ▼••U , che tr« uomini vi entrano per pulirVi $ «Ha è altroiuie
riochita di teste di lioni ed altri ornamenti di oro paro. Le ataUie à
Vergine o dc^ Santi sono o d^ argento maMÌocio o coperte d** oro , on
di pietre preziotc , ecc.
Cmli.
Al tempo dd governo veneto rìtedeva in Val-Trompia no delegai
vicario , che le comuni avevano la facoltà di nominare e che veniTa r
fermato dal principe che lo decorava del titolo di ffoò3e^ Ad eaao inri
beva invigilare «ulP esecutione delle leggi mineralogiche , viaitare coi e
rati le miniere in caso di controversia , e decidere le questioni , euci
riserbato alle parti V appellauone presso il magistrato.
V. AC
Reb'giosL
La religione di Zoroastro innoverà tra i precetti religiosi U coIm
sione delle terre : seminare scelti grani , diee il Zend-Avesta , ha più pi
gio agli occhi della Divinità che procreare nomerosi figli e -recitarf dN
mila preci. La coltivazione degli alberi e principalmenle degli alberi in
ti feri vi e cald&nieute raccomandata.
L^ opinione religiosa a Roma , oltre di cambnre 1 termini de^ pod<
in altrr'i tante divinità , minacciava la pena d* essere immolato come «4
lego a chi ardisse invaderli.
Uso quasi religioso^ induce i Turchi a piantare un eipreaso aolla tomi
d' ogni morto , cosicché dappertutto i loro cimiteri si cambiano in (otk
ohe , quasi dissi , disputano la terra ai vivi,
CMli.
Duhalde acc^crta che V agricoltore chinese ne^ suoi penosi lavori r]
è tanto ttosieuuto dal suo interesse quanto dal rispetto di cui è prnrini
per r arte ch^ c^M professa , rispetto che .più imperatori cercarono d' in?^
rargli , onorando onsi stessi V agricoltura e gli agricoltori , dando a q^i
U procedenza sugli artisti e commeroianti.
Nrir untioa Hnma gli agricoltori passarono più volte òaXV aratrv i
consolato e alla dittatura j le tribù rustiche ottennen» più onori dbe le i
ha ne.
In Inghilterra la nomina alle cariche legislative e ammiBÌstrative ^
pende ancne dalle persone di campagna | i signori ingleti vi hnno lei
resìcfrnza p4>r arqiiistarsi i0rediio ed essere nominati , e, mentre alterni»:
ai loro allarì , diflpndono cogniaioni migUeratrici,
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S3t
IH MUfO.
arcivetcofo d^ Upsal nt\ XVI secolo , crcdcTa ai denod}
iieUori i^ lunghi bui e padroni delle miniere.
GÀU. .
Ne** tempi antichi , comìnoiaBdo dagli Kg inani , • laTori delle miniere
Divano eseguili da persone oondanDate per gravisiimi deiìMi , quindi
>pinioae noù poteva essere troppo fairorerok a queslo genere di produ-
>De.
Presso gli Egisiani il lavoro nelle miniero non era sestpre una pm»,
a veniva comandato dal re che toglieva gli uomini alle loro famiglie, ai
ro campi, alte loro officine, e disponeva dispoticamente delle loro brac-
I , del loro tempo , de^ loro bisogni.
DLTURA.
Religiosi.
La religione ebraica vietava la collivazione de^ campi il settimo anno;
III era permesso in queir anno potare gli .liberi e' neanche la vite ; ciò
e il suolo prodoceva naturalmente ^ apparteneva al primo occupante ;
>n si poteva porre V uva o le ulive sotto i consueti torchj né vendere
P estero. ,
La religione de^ Greci richiedendo ad ogni faroiglia indefìniti sacri-
j di animali e rigettando gP in||^erfetti, si esercitava a danno delle cam-
igne.
CìpHL
L^ agricoltura, dopo V invasione de** barbari e alP epota de^ signori feu-
li usciti da quello stipite, venne abbandonata agli-sÀiavi , aéliti sì pre-
ire mai sempre il peggior lavoro: la sorte del paesano venne* aggravata
fatiche e disprezao. I trillarti eraifto dichiarati incapaci d^oKctiii privile»
o ) era vietato loro Tuso di certe armi qnando eiiino' ti^ vigore i duelli $
a essi e il loro padrone non v"* era altro giudioe che Dio , e nelle carte
nelle leggi del medio evo fìirono riguardati come schiavi de^ iti(piorì si
ici che ecclesiastici. ^
Pria del XVIII secolo V avidità dc^ signori moltiplicò ed incrandi tei-
ente le coniglierie in Francia , che le terre vicine ne erano divorate e
ireachie restavano incolte : altro t/orztf dtW interesse prillato contro V in-
resse pubblico e che smente le teorie di Smith,
In Francia, almeno per Taddietro, la nomina a tutte le cariche di>
;ndeva dal re, quindi i grandi , invece delle . c^iimpagne. frequcnUvano
corte ed abbandonavano la direzione ào* loro fondi ai tiitlori.
Il clero , <^uaii senza funzioni in Irlanda , consuma le sue immense
ite in Inghilterra , togliendo i capitali air agricoltura, alP industria, al
mercio \ si dica lo stesso d«^ proprietarj.
mdite
Dmjnercm
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S33
■r nv'.
VI. Al
Religiosi.
La religion* oftttolica che ammette il culto delle imagini o aia 9m
ttmento dì venerazione pe^ virtuosi personaggi che esse rappresentano ,
•tata favorevole ai progressi della pittura e detta scultvra. — Siccome i»
I* antica Grecia ìe statue degli eroi , de^ legislatori , de^ Biosofi , àé* gn
ntli , de*^- vincitori ai giuochi olimpici si vedevano ne^ tempi di Delfo e k
circondar) ; perciò si può dire che V artista era in qualche modo aniau
anclie dal sentnento veligioao.
GvUL
La pubblica esposizione delle manifatture e le medaglie che otteng'^^
gli inventori, hanno moltiplicato le invenzioni ; ogni anno comparisce ip
che scoperta che risparmia spesa , o accresce' il prodotto , o produce t
che dappnma non producevasi.
In generale , dove V opinione pubblica onora gli artisti, le arti dirvi
gono eccellenti ; la fama della loro eccellenza eccita la brama , e difTop^ì
nello Stato e fuori, P abitudine di farne qso ; cosi V onore diviene (otli
dì ricchezze , perchè stimolo della volontà dal primo grado della citili
xazione sino aj^ ultimò. Quindi nelle repubbliche del medio evo 0'>r;
poteva salire alle cariche pubbliche se non da chi era ascritto alfaii
della lana o della seta od altro.
Vn. Oli
RtUgiosi,
La religione cristiana attribuendo agli nomini la atessa orìgine, rio
Doacendo in essi la atesaa natura, dichiarandoli figli dello stesso padn
chiamati allo stesso destino , soggetti agli stessi dryvert , predicando la e
ti\k universale , proclamando il principio non est distmetio Judaei tt Gfwe
nam idem Dominiu omnium , dwes in otnnea qui iw^ocantillum (San Pi
lo , £ip, ad Bomanos , X, la); quia, non est perwonarum accepinr Pfl
( Act, X , 34) , la religione crìstana è più favorevole al commercio di fjn
hntqne altra.' i
OVi/ì.
Alestan , re d^ Inghilterra nel X secolo , dichiarò che ogni coou^
clan te , il quale avesse fatto in mare due viaggi di luneo corao, sirr-.i
•scritto alP ordine de* nobili ; e questa , una delle ragioni per cui li b0
catara ottieat ivi alta stima nelP opioiooc. Vi si veggono atatot vi
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533
IN MIRO.
: MESTIERI.
Reb'giosL
La religione giudaica , per allontanare il popolo dalP idolatria , proibì
pvoranTente le statue , le immagini , le rappresentazioni- dipinte e scolpite
i qu.ilun({ue essere vivente,' — NelP ottavo secolo il cieco furore degli
conoclasti distrusse non solo le cattive statue delle chiese , ma tutte le
tatnc antiche che caddero nelle loro mani. Anche la rrlinone musulmana
i mostrò nemica della pittura. I Musulmani , per esempio , opinano che
li angeli non possano entrare in una casa dove v'^ha ritratti umani. L^ar-
ìsta dovette cessare di produrre allorché vide I« sue opere proscritte e
[guardate come profane od antireligiose,
CiviU.
In più repubbliche della 'Grecia e poscia in ({uella dì Roma, P eserci-
to delle arti meccaniche fruttava una specie d^ ignomìnia ed escludeva
lalle cariche.
Questo ppegludirio era si forte presso gli Ateniesi, che Tesercirio delle
rti rendette ineltgibile agli, impieghi., anche dopo che V ammissione di
utti i cittadini fa eonvertita iu massima generale.
Nella China la prevenzione contro. ogni innovazione arresta i progressi
Ielle arti. L** eccessivo amore drlla novità può produrre effetto simile, prò-
lamando invenzioni ridicole e quindi screditando le ottime.
lERCIO.
lieb'giosi.
La religione ebraica tendeva ad allontanare le popolazioni dkl eon-
atto degli esteri; e, in onta degli sforzi di Salomone e di Giosafatte, la
asta sacerdotale riosci a distruggere il commercio.
I preti egiziani fomentarono il pregiudizio religioso che dichiarava
leccato il viaggiare fuori delP Egitto. A solo motivo d^ eseguire nna com-
lissione del Governo ne era un^ eccezione. I marinari , atteso i loro con-
Atti eventuali cogli altri popoli , erano talmente sprezzati , che un mero-
ro della casta sacerdotale riguardavasi come macchiato dalla loro pre-
cnza.
L^ opinione che dichiarava illecito V interesse del danaro , rovinò il
ommeroio europeo per dieci secoli.
Civili.
n senato milanese nel XVI secolo esclnse i mercanti dal eeta nobile.
Kpendcra allora Milano dal governo spagnoolo.
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634
IN MO'.
lAìt in onore de^ mercanti per ordine del parlamento , ed altri moamneB
pubblici , come nel foro romano per decreto del senato si vedevano crei
alla memoria degli uomini più illustri nella toga e nelle armi.
Sotto Luisi XIII fu dichiarato in Francia che la mercatora non dcrt
[ava alla nobiltà , e che i mercanti potevano casere innalzati alle primaii
iignità del regno.
S
VUI. AB1TUDI2
Nel libro de^ Proverbj si legge: Sapientiam ai^ue doctròwm sudUàti
piciunt . . • Stude sapientiae ^ JUi mif et laetifica cor tuìim. . . Beattu Aoa
qui imfenit sapUntiam et qui affluit prudenUa. MeUor 9ti acqmsiUp ejiu m
gotUuhne argenti et auri primi et puritsàni Jructus ejua, Preiiosior est «Md
opibut s et omnia quae aesiderantur , huic non uaUnl compararù
Neir Alcorano si legffe la seguente equazione : V inchiostro ad. doti
e il sangue del martire hanno un pregio uguale ne^ cieli.
Nella Bookharia , stabilire nuove scuole è un atto di pietà { alioMi
tare dei poveri scolari h un dovere , e il Kan stesso diffonde la aiu lih
ralità sui maestri e sugli allievi ; ma il corpo insegnante è stupido , 1 1
teorie che si insegnanf» sono goffe ; quindi b ▼«» iflCmiione manca , i
non si rinnovano i secoli di Samarcanda.
CwilL
Nel circondario di Newcastle si conserva con venerazione ramile cas
in cui nacque Gook the fece tre volte il giro del mondo , e delle p
grandi scoperte arricchì la geografU » U storia naturale e la navigazione. -
AlP epoca della guerra per I9 contesa delP America tra la Fcnncia e VU
ghiUerra , Luigi XVI QrdinJ» <;hQ in qualunque incQntrQ (osse rispettato
va«cell9 di G^ok , giacché U r^ di Francia aqq £ic^« guerra alle soiifcfi
IX. ABITUDDJ
Reli^osL
Gli Ansirì , i Medi , i Persifni si erano fatto un dovere religiosr i
condurre le acqne nel deserto per moltiplicarti , giusta i precetti dì h
roastro , i principi della vita e dell' abbondanza } quindi vi ai incontr?i
grandi traccie d^ una antica popolazione. Sopra tutta la strada da Ale{>f
ad Ham? ù trovano ovunque cPf ine di villaggi 1 cisterne a0QiKUtCy cvtf
di fortezze e di tempj.
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«35
Finché In una naxioBe dura lo spirito militare non é com facile rlip
1 alligni quello del commercio} è ^oesta una delle ragioni per cui il coni-
nereio era quasi oollo finche dar6 il goremo feudale.
DoTc tono pochi i bisogni e di poco momento , come tra le nazioni
elraggicL non vi può essere commercio. ■— La pubblica manoansa di buona
éde lo diitrogge.
NTELLBTTUALI.
Reb'giosù
in ha neirindonstan nS milioni di jonne che non ssnno né leggero ,
lé scrìvere : e siccome i legislatori indiani hanno loro espressamente proi-
bito la cognislone de^ caratteri delP alftbeto, perciò esse si trovsno in uno
tato'd^ignoransa e superstizione di cui non Vha esempio nella storia delie
ribu piò seWafrgie e più barìt»are.
Socrate condannato a bere la cicuta perché predicò V unità di Dio ,
ralileo imprìaionato perché proclamò il moto della terra, Cartesio porsr*
uitato perche dimostrò in nuore modo resistenza delPEnte Supremo , o
snti altri uomini illustri assassinati per essere usciti dai pregiudizi volga*
ì, non invitano a seguirne le pedate.
l Turchi riguirdano come cosa vergognosa T imparare la lingua
zione cristiana ; da ciò T impossibilità di conoscerne le scienze e
lingua d^uD.i
azione cristiana ; da ciò T impossibilità di conoscerne le scienze e le iu-
enzionii
La rozzissima Sparta vietava i viaggi , acciò il confronto cogli altri
opoli non ponesse m ^maggior luce la sua barbarie.
L^ accaaemia deUe scienze di Beriino dal t8i3 in poi ha tralasciato
uso di scrìvere le siw memorie in lingua francese, come aveva fatto sino
qiiHPepoca, e ciò in odio de^ Francesi che devastarono la Prussia; il
uale metodo tende a diminuire T istruzione , giaechc la lingua francese e
ii\ largamente diffusa nel mondo che la tedesca.
OONOMICHE.
ReUgiosL
Il Sfaomettano , istupidito dal suo fatalismo , non fa nulla per cono-
:ere le cause de^ mali ed opporvi rimedi . Un** insensibile apatia cbìnda
ci suo animo la porta ai dispiaceri ed alla previsione , e lo rende qua»!
.raniero alla sorte de"* contemporanei e de^ posteri.
Le eccessive feste, oltre a^ impedire i lavori, generano Fosio e quindi
gni specie di tIsj. Produoé h stesso effetto la mìalinteia carità Terso i
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J
536
III nv'.
Prms» gli Ebrei correrano i seguenti proverbi : quegli che il timor
del freddo impedisce di lavorare nei verno, è ridotto a mendicare U stati
Il sonno del lavoratore e dolce e tranquillo , quello deir ozioso è agitat*
Colui che condure V aratro può trame vanto e mostrare i t>iogui anim
di cui si serve, ecc.
Nella China è infame chi, potendo vivere delle sue fatiche, si stod.
di vivere alle spalle altrui facendo il vagabondo. I ragazzi, le donne, p
artisti , il ricevono a sassate ; ec<A perche vi sono po<lìissimi nacndici.
Nell^ isola di Sumatra se qualcuno tra i 6gli dello stesso ^dre é* ah
sogli altri pe** suoi talenti , ottiene comunemente, benché non sìsi maggior
d^ età , la maggior porzione delP asse paterno e diviene capo della fan!
glia. In questo sistema di cose V amore della rìochessa e del potere i
stimolo ali* attività.
X. ABITUDEC
ReligiosL
>^ Dalla religione musulmana è vietato V ingresso nelle moschee agli 0B^
cidi , agli imbriachi , alle donne pubbliche ed alle concubine.
Antichissima legge ebraica proibiva il taglio degli alberi fruttiferi su
territorio nemico , e limitava il taglio degli alberi boschivi a quc^ sol
che erano necessarìi alle operizioni delP assedio.
La carità universale , che forma tutta V essenza della religione r
Quacqueri , è la causa del buono stato delle loro carceri , degli ospitai
delle scuole e degU sforzi fatti per incivilire gli Indiani.
Cwili.
Allorché a Sparta un uomo diffamato aveva nn consiglio ntlle da pr^
porre alla Repubblica non gli si permetteva di farne la proposizione, m
De dava V incarico ad un uomo dabbene.
Atene , che fu la prima ad erìgere altari alla Pietà , che , per rt-
•iglio del filosofo Demonace , ricusò d^ ammettere i giuochi sanguinari "
gladiatori , Atene , il cui Areopago condannò un senatore per avere oc* .^
un uccello che, preso da spavento , s' era ricoverato nel suo seno; At
celebrava con canti le vittorie ottenute sui barbari, con nenie e pian;:.-"
U vittorie su Greci , costume che almeno aveva il merìfeo della naxknuU
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537
nr miro.
uestuantì validi e renitenti al lavoro, di qualunque «pecte essi aieno: co-
toro cercano in questo mondo quel paradiso che alcune tribù germaniche
estinavano ai loro' eroi e che doveva consistere in una costante ed etema
bbriachezza.
Ne^ secoli dMgnoranza T indolensa vestendo le apparenze della reli-
lone moltiplicò talmente i monasteri che il Concilio Lateranete nel iai5
> costretto a vietare P introdozione di nuovi ordini,
CivilL
Presso gli Indiani è proverbio essere meglio sedere che camminare ,
lacer che sedere , e la morte migliore di tutto. I Turchi , giusta un
3ro detto volgare , amano meglio Puovo d^oggi che la gallina deìV indo-
nani.
, ^ Nel Congo ottiene fama la rapina , e tanto più quanto è fatta con
»m vigore e coraggio. Di qui è che pochissimi fatichino e sieno tutti mi-
arabili. Era questa medesima la massima degli abitanti dell'antica Grecia;
'perciò, dice Tucidide, non vi si coltivava che quanto poteva bastare
[iornali|iente.
HORAU.
ReUgiosL
li** odio intollerante contro i Giudei in Eyropa ha sempre animato il
>opolo alla crudeltà contro di essi.
I selvaggi die oecapano una paarte dellMsoIa di Bomep , credono che
a loro sorte nelP altra vita dipenda dal namero delle creature che avranno
nassacrato ne^ combattimenti , e che il -.grado di felicità vi sarà regolato
>ul numero de^ cranj umani che ciascuno possederà.
Opinione religiosa malintesa vietava per V addietro di strappare lo
scellerato dal tempio per' consegnarlo ai tribunali.
CivilL
I Romani nel giorno del trionfo facevano nocidere in carcero i re vinti
B i generali nemici, •
1 Barbari che sconfissero i Romani avevano il costume di bere nel
cranio de' nemici. .
In generale le atrocità eontro i nemici e oso ordinario de' popoli no»
anco inciviliti.
Nel regno di Lo^mgo é generale opinione che nissuno muojai se- non
per incantesimi e iattucchierie , opinione che generando mutui sospetti y
alimenta Podio e le guerre intestine tra que' popoli semi-selvaggi.
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53S
CAUSE ESTERNE GEO
A z i\
IH WV\
L POK
La miseria d^ir Irlands» drik Seosia, della Svizzera, del WUrtenboi
(rhose , eca manda molta popolazione nelP America.
AHorcbè , atteso T ioondazioiie deficiente del Nilo , regna carestia il
Tgitto , le città della Siria Tengono ioTase da poreri Egiziani
Il commercio sottomette la popolazione <r Amburgo ad una flnttin
kione perpetua : vi giungono stranieri da tutti i paesi, Alemamu, Ingiffi,
Francesi che sovente vi prendono stabile domicilio , mentre pid centioajj
dWroburghesi emigrano per affari di commercio o per fitre fortima.
Il bisogno di milizia neffli Stati europei U. nascere nella STÌzzera mi
popolazione, che, giunta air età di ao anni, esce dal paese, dove noi
potrebbe pia vivere. Si può dire lo stesso della popolazione Corsa, i^i
della quale alP incirca va a servire nelle truppe straniere.
n. ac
Gli abitanti delle città europee, oonsamando eapp^ di caalorOy ali-
mentano la caccia di questo amubio nel Canada.
La China , la Persia , la Turchia, avidissime delle pelli di naitorti
zitielline, mandano capitali al Kamtsdutka.
Se lo zerbino di Pietroburgo e di Mosca non amasse moatrani ioroJia
in legferissima pdiliceia d' ono^ e non la pagasse a caro presso, canfarb-
horo di mano le armi al Kamlsdiadalo che ne va a caccia : in una pwcla,
« nftxauKrio c^ il rioco sim MvsOf oecaft il povero mm mutfa di ,^mM. «
non poUrÌMca neW oxio^
m.PE
Una circostanza favorevole aumentò per lungo tempo in Olanda il
eommercio dei pesoe ani Reno; « fa il consumo che abitnalnieiite se M
faioeva nelle comunità religiose stabilite in gran copia lungo le apolide é
quel fiume.
I riti religiosi della chiesa greca rendevano necessaria P importazione
di grande quantità di pesc« secco e aahto nelle scale del Levante, fomcn: *
alle pescherie inglesi ed olandesi.
Se le eoirienzft divenisse^ pfA scrupolose in Grecia , creaccrAbcro il
vascelli pescarecci neir ItoghiHerra e nell* Olanda, e v(ce^er$a.
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53g
E MODIFICANO.
LZIONE.
L^odtò reciproco dell* popoTazioni dMte-alIa eaecia ed aHa pastorizia,
riva una continua gnerra che distrugge e uomini e sussistenze. La tra-
none araba ricorda 1700 battaglie successe pria de* tempi di Maometto;
!a tregua annuale di due mesi che gli Arabi osserravano con fedeltà re*
iosa, caratterizza ancora più la loro costante abitudine d^ anarchia e di
ilità. Vogliono essere qui citate le sterminatrici guerre d"* ambinone*
A misura che nelP America settetitrionale va estendendosi la popola-
ne incirilita ed- oocopa nuovi terreni , la popolazione selTaggia è co*
etta a ristringersi entro più angusti confini : ma ritirandosi infieruce
atro gli Americani , talvolta colla scorta delP Inghilterra.
La caccia eseguendosi in diversi luoghi nelle diversa stagioni delPanno^
popolo cacciatore si credt leso , sia che venga assalito u luogo in cut
»ia attualmente, sia che yenga invaso quello in cui caccierà in altra sta-
ne i altronde il salvaggiume soggiace a più vicende . aoindi sono fre-
enli le guerre tra i popoli cacciatori , il che sospende V esercizio della
«ia e ne disperde i prodotti. La guerra accesa dal bisogno di difender»
propria sussistenza, e alimentata dal desiderio di vendicarsi, il più vio*
to tra i sentimenti che provi V domo selvaggio»
Morir di fame e distruggersi a vicenda, è un saggio di qnella felicità
i Kousseau e Kaynal regalarono al selvaggio.
A.
Oltre la diminuaione della auaresima in tutti gli Stati Europei f ha
mato i lucri della pesca olandese la concorrenza degli ^ Inglesi e dei
incesi, cioè la ricchezza della Francia e delP Inghilterra è cresciuta na-
almente a speàt óeìV Olanda, il che e una ristrizione alla massima cha-
i est interesse à la prospérùé de tous ( Say, TVncee tPèconomief tom. I ,
586, 5. édition).
Caramania, contrada montuosa che forma la costa meridionale deirAsia
lore : tale si è V effetto della thrannia e delle reciproche guerre dei
iciày che sopra tutta V estensione di questa costa, bagnata da un mare
>ODdantemen(e proTTitto di pesce, aosi si scorga un solo battello.
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54o
nr pih
IV. HI]
hn manifatture d^ accia jo che si eseguiscono in Inghilterra , richieg
no il ferro di Rosgalia nella Sreria.
Gli organi che si suonano nelle chiese cristiane, sono oostrotti ed
stagno della contea di ComouaUUs in Inghilterra.
I palazzi deir Olanda dimandano marmi air Italia, e le sne digt
pietre alla Norvegia.
In somma , il bisogno degli esteri , unito al potere di comprare , a
corre a promovere lo sviluppo delle ricchezze nazionali.
V. AG
Lo scarso prodotto di grani nella Svizzera, dipendente dalla tevp
ratura e dalle rapide vicende atmosferiche cui va soggetta , é una dfi
cause che favorisce V agricoltura nel pian lombardo , a cui la Svizzera
manda grano. In generale la vicinanza d^ un paese mancante di graai
vino , riso e simili , e capace di pagarli , anima Tagricoltura che può ta
ministrarli ; il che è vero di qualunque altro ramo di produzione.
La coltivszione'de'' fiori, delle radici, de^ ranuncoli, anemoni, lai
rosi , giacinti e giunchiglie ne^ giardini di Savona, è alimentata dalla n
chezza delle città italiane , spagnuole, francesi , germaniche , cui si sgi
discono. In generale V altrui ricchezza è un^ eventualità favorevole p
noi , perchè ai ricchi si può vendere , dai ricchi si può comprare.
L^eccezione a questa leggo generale si vede nella divisione segocslei
numeri IV e V.
VI. MI
La rivocazione delP editto di Nantes , fatale alla Francia , procurò f
gliaja d* artisti alP Inghilterra e alla Germania.
A misura che va estendendosi la civilizzazione , crescono le disii
d^ ogni maniera di manifatture; è questa una delle cause de"* progressi ^
manifatture inglesi , e per cui V Inghilterra cerca d^ incivilire tutte le |
polazioni , ed é stata la prima a riconoscere V indipendenza delPAmn
meridionale. In generale il consumo estero fomenta le arti naùonafi:
utile air lochi I terra che le truppe regolari in Persia vestano uniformi n
fatti a Londra. ^ . i
VILd
I reciproci bisogni delle nazioni sono sicuri ed eterni vinooli dici
mercio. It settentrione d^- Europa abbisogna del vino, deH^olio, de'f^
della seta , ecc., del mr^zodì ; il meazodi -abbisogna del vame, del ^
dello stagno , delle pellt , pesci, legnami, pece, eoo., copiosissimi ■<> <
tentrione , cosicché i relativi pacti aooo reciproeamente debitori e crrOtf
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aoGu.
541
La gran copia del combnttibile , V abbcodanza, la iiccI|eBvi e in pu^
UM de^ mioerali rendono in Isvezia la £ibbrica del ferro talmente facile
ecùnomìca , che i ferri di questo regno ai tfeaspoHanò. ita tutti i paesi
1 mondo ad un pntzo si modico^ che pruentano ima conoomnza t&nri^
e a tutte ìe fiicine éituate fnrtsso U mare» . / . , m
La concorrenza, del ferro della Stiria diminuisce f attività delle httjiùe
1 Serio , ecc. *
L' attnù rieehezza s simile alla nostra f può essepci nocit^a sui mercati
zi, e ancora pia sul mercato nazionale.
>LTURA.
L* aumento dell^ agrìcoltura in Francia ed Inghilterra ha ridotto alla
ita P esportazione del grano dsgli Stati barbareschi , dalla Sicilia , città
seatiche , Polonia , Stati- Uniti americani , ecc.
L^ estrema fertilità della Russia meridionale riesce nociva alP agricoltura
ropea, perchè i suoi grani discesi pel mar Nero compariscono ne^ nostri
rti , vi abbassano i prezzi de^ nostri grani , n^entre ne e più costosa la
Itivazione.
La diminuzione nel consumo estero abbassa il prezzo de^prodotjti na-
nali. Nel i8a6 P ammiragliato inglese avendo determinato di sostituire
tone di ferro alle gomene delle navi della marina reale, fece abbassare
molto il prezzo della canape nel settentrione.
Nella Pal<^stina , esposta alle incursioni degH Arabi , P a^ricóllo^' se-
na col fucile allA mano, di rado miete il grano maturo, e lo nasconde
sotterranei.
MESTIEKL ; ,
Vi furono insurrezioni negli scorsi anni a Manchester, perchè eresòe-^ '
no i lavori nelle officine di Parigi. In generale un milione d^attisti sùrto
1 continente ha tolto il pane ad un milióni; d"* artisti in Itoghilterra, giae^*
è P Inghilterra era per P addietro abituata a provvedere di manifiitture
continente. ' .
Fa d* uopo qui ricordare le leggi barbare che vietano agli artisti di
nare in paesi esteri , i cambiamenti di governo per cui si cambiano i
itati commerciali, i cambiamenti ne^ gusti per cui più consumi cessano,
|uindi le dimattdtf di màniflrttttre. . i ..- - >
iRClO. ' ' " ' ' '.' ' ' .■ '... '..', "•' . .. .'
Nnocono al commercio " l
La mpltiplicità di piccoli Stati che arrestano ad ogni istantif (;on dazji,
belle 9 barriere,: usi diversi per terra e per acqua; . • • < >
Gli atti ostili che gU Stati escrbitano gli uni sugli sfttri xo* loro re^o-
Filoso/, della Siat., voi IV. 3$
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DI t9u'*
Sviluppa le cognizioni commerciali la pubblicazione delle t«ite m\
marittime di qualun<|ue specie relative alla forma delle coste , lalPostsld
za.). direEÌ«Be / l«Dgbezz«i degli «cogli , M hvatàd di sàbbia, delle €?orra
ti, etc-
. . FaTorìsooDO: il potere di oommefciare i porti frincbi^>in coi si p
depoèra, «cimi pagare dazj j 4{aalum|«e mennmaia^ ed aspelfterri V ood
sione di vendere, Tinvcnzione dt^ vascelli a vapore , le poste regoUri , I
dSUgÈnz» j eco<
, . ^ Vffl, ABITUM
Alessandro ordinando che ncUs distrazione di Tebe fosse salvata I
casa di Pindaro, diede prova di yrnerazione per le lettere.
,, Luigi, XIV pandava pcemj ai dotti d' ogni genere,. benché non fo««
suo! sUifiiti; Jftl ftitlo Ib stetóò ritoperatorc Alessandro: egli rontnbi
q^^i^i' 5i),ooo' rubli per le diffrtentl edizioni delle opere d'*HnmboWt. Vii
tore di questo scritto coglie volontieri 1^ occaào^e di protestare qui la id
profonda ricòtioscenza al sullodato 'sovrano.
In generale 1 governi illuminati de<ìidcrand la civillzzatiTme e la pH
sperità'dc^ loro vicini come 'la propria', persuasi che eoi soli popoli ìli
minati si può «vere relazioni sicure , e coi soli rìcclii, proficue ; perd
apiròdo ìt scuole e le università a chiqnque si nazionale che estero.
IX. ABlTUDfl
. . La, più, Q mepo rigprom qatue^ima, pcff Taddietro, poteva rìguardan
cqmf; effetto dVsberna i|ifl«wnsa, giacobc' M qualità del vitto, per sci «H
timane , regolavast secondo gli ordini che venivano da Roma. .
I prìncipi protestanti nel XVI secolo si sottrassero a queir inSneozj
e i principi cattolici nel -secolo XVIII la modificarono, non -penBeltendi
U j[>a|]||b^ÌGffMp*^e. degli. ipdqlti s^ n^n^ s^. .dopo la loro approvazione.
...J^a progressiva diminuzione, dclU. consuetudine quairesimale può c«vc
rappresenU|ta dal progrejssivo numéfo de** buoi che dal XV secolo in fi
v^ijinei^p annualmj^te u^fùsi 9el ^mj>|i^ dcUa quaresima , giacché per V ^
dietro qualcuno solamente nccidevasi ad uso degli anlmalatù
•' I • ' . ' : . • .
X. ABITÌ W1
Una nazione umana e incivilita , conquistando, «ma Daziooe rozza
semibarbara , ne addolcisce talvolta il costume : è celebratissimo il fv*'*
che Gelone di Siracusa impose alla vinta Cartagine , cioè che da indi <
poi^ vittime^ umane non più macchiassero del loro sangae gli infami il
tarì afrìcani. — ^ Tiberio ordinò la dissoluzione del corpo de^ Druidi e I
GaTlie , e fa cessazione delle loro barbai'e cerìmonié , nelle qviali si «>'i
ficavano vittime umane; ma il tiimor sospettoso , e non P amore delfica
nità, 9Vggeri queaUo umano consiglio al tiiatao di Roma.
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5i3
0 UVKO.
lenti commerciali , per eiempio V atto di naTigazione dtW Inghilterra
1 1660;
Le guerre marittime, la peste, la mancanza di sicurezza nelle strade i
I pirati che infettano i roari|
L"* uso Tigente presso più nazioni barbare, e che era comune per V ad-
itro in Europa, d^ impadronirsi de^ Tzscelli naufragati, e ridurre gli equi-
^gi in servitù.
TELLETTUALI.
Omar, distruggendo la biblioteca d^Àlessandria, recò immenso e irre*
rabile danno a tutte le nazioni.
n governo spagnuolo proibì ^ sotto pena di morte , la pubblicazione
Ile notizie rebtive alhi navigazione nella baja di Mandinge^ sulla riviera
e vi si scarica, sulP altra ^etta Glepo, che iii getta nella baja del Pana-
>, acciò le altre nuiooi non venitsero «.ataopcìre un passaggio pi» facUa
i golfo del Messico al gmnde Oceano iJoumal dts Voyas^tM^ tom. I, pa-
ia 193-194). . ;
In generale i gbvemi superstidosi, o che fingono divozione, non fa*
rìscono le scienze né in casa né fuori. *
«
^ONOMIGHE.
I palazzi di Roma dimostrano che per P addietro vi zi spediva oro da
tte le parti del mondo a titolo ^dispense, asaolualoni, grazie, conces-
>ni, autorizzazioni , eoe.
La situazione non economica della maggior parte delle eiUà Siciliano
pra montagne, ebbe per causa T impotenza di difendersi dai Saraceni ,
»rmanni, ed altri esteri nemici.
L^ambizione d^un vicino potente rende necessario un proporzionato
tema di difesa, cioè fortezze e nomini, per conseguenza imposte, il che
nivale a diminuzione di rendita in tutte le classi. Lo Stato dell^ Europa
t>]iga r America ad erigere fortezze sul suo litorale , a mantenere nume-
ra marina, ad avere copiosa milizia ed un' armata.
ORALI.
La pubblica vendita delle indulgenze nel XVI secolo per ordine di
'One X, guastò vie maggiormente la morale già guasta delle nazioni in
lelP epoca.
Ne^ porti di mare dove affluiscono molti stranieri che i lunghi viaggi
strinsero a lunghe diverse astinenze, i costumi non sogliono essere troppo
stìgati; le donne e gli scroccatori colgono più occasioni di largo gua-
f no ne' continui marinari che vi sbarcano, e dopo quindici giorni od al
u un mese tornano ad imbarcarsi.
I paesi situati sulle lince di confine sogliono essere infestati da con-
banditreri, fuorusciti e maWiTtnti di più specie.
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FINE DEL VOLUME QUARTO
D BLt.À
Filosofia della Statistica
B DBLLI
Tavole Sinotticek.
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QUESTIONI
SULL' ORDINAMENTO
DBLLK
STATISTICHE
D I
GIANDOMENICO ROMAGNOSL
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: i . ; »
i / ! W /• , i ;' .• n . )
■ M . , / \ • t ■ •« ' ' ■ ,* ^ \ I
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SA?
QUkS TIGNI
SULL' ORDINAAIENTO DELLE STATij$TI(jflB,.;
, ..1 . .; '•
ì^òpi-à utttt^^dtentea cleHa qtmle non la ^Còsa^ tna iié-
iameoté il tloitaé è nfodernoysu df ttna ^detizk in-
•toroò a cui- è stato scritto cotanto senta ò&a Tòrsef nh
ila stala coita là nozione direttrice f sa iuna sc'néntk
'«he ogu'ì dì' (Mù pro^ó^ la curiosità, e per cui in Eu-
ropa tutta si vanno ognor [^lU'coinuIaàdò nófisia pd«
sitive ; su questa stiékieb dico |)iacque al $ìg, Giam-
battista Sày éf ptibbiiéare nel settembre deir ànnb
1817 una Mettiortià di pdg. ±éì. ìhtìtoìàiky Délf o^ito
e delùi udiità deità Staiiìftfca. — l*are che' ' questa
Memoria sia destinata a giustlfìc^re la ittea dell'ufficio
puramente transitorio delle Statistiche da lui immag}-
ìmAo, tanto nel discorso suo preliminare al trattato
di^* Economia pùth^ctj pag. XX della secónda edizione,
quanto in un articolo inserito nella Rerìsta Enciclo-
pedica dei marzo i8a3y pag. 824» dorè dir gli piacque,
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548
che' supponenSo anche le StattsticKe eccellenti^ cioè n
dire veraci nel momento in cui furono estese ^ esse
non sono più tali nel momento nel quale vengono
consultate.
Nella recente Memoria si assunse di trattare di prò»
posJto' dell* oggetto e della uCilità delle' ' Statistiche.
Quanto M* oggetto egli pretende in sostanza che la
Statìstica debba comprendere solamente le attualità
non durevoli, ossìa la menzione delle sole circostanze
transitorie e sovente alterabili di un dato paese. —
Quanto poi alla utilità egli non si spiega chiaro pe-
rocché ei non dice positivamente a che servir debbono
le Statistiche. Invece egli, spese molte pagine a dimo-
strare gli errori commessi sul conto del numero della
popolazione e ad esagerare le difficoltà neli' accertare
qi^esto punto di Statìstica* ^-* :£gli inoltre pretende
che r economia politica^ quale da lui à iptesa , sia il
fondamento della Statistica, quasi, che la teoria del
tornaconto privato dalle ricchezze dovesse servir di
norma direttrice per indovinare lo stai» intiero di oa
.dato popolo e per dame ragione.
Se r argomento non fosse sommamente importante»
,« la celebrità deli' autore non fosse grande, noi ei ast^r*
remmo di buona voglia da qualunque esame dcUa
Memoria suddetta. Dall' altra parte poi senz^ un' idea
giusta e dimostrata dell' ordinamento delle Statistiche»
il pubblico iM>n potrebbe avere un criterio onde giu-
dicare della controversia. Per la qunl cosa crediaoia
prezzo dell'opera proporre le questioni di massima
concemeoti l'ordinamento delle Statistiche» esaminando
dappqi le sentei^.dei sìg. Saj inserite nella detta
Memoria.
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549
L QvBSTiONS. — SoUo il nome, di Statistica in. ge-
nerale che cosa si vuol comunemente significare?^
Risposta.
« L' esposnione dei modi di essere e delle produ-
9».KÌoiit interessanti delie oose e degli {uomini presso
9» di un dato popolo »•
Prima di lutto abbiamo domandato di eondsoere il
significato comune del nome di Statìstica nei conoette
suo generale. Ognuno sa che trattandosi del «igiMfidato
delle parole, l'uso comune & legge» II. fitteofo ptA
benn dai concepimenti. volgari e confiisi &r sortire le
idee esseniiali nascoste, ma non può né. mutilarne. né
traTolgerne il concetto^ Ora esaminando il comnine
concetto annesso al nome. di Statistica «he cosa tro-
viamo noi ? — Che le. notisie tutte interessanti sulle
cose e sugli uomini di un dato paese furono comprese
sotto il nome di Statistica considerata in .generale,
talché alle notisie separate, per esemj^ eul territorio,
sulle persone^ sul governo, ntm fu mal attribuito il
nome generico di Statistica,^ ma bensì quello di Topo^
gjrafia^ di notizia dei costumi^ del regime di un dato
paese. Questo concetto é notorio per fino agii scolari,
ai quali vengono mostrate le definiuoni date dai di-
versi scrittori europei della Statistica.
Fu bensì ricercato se ràano stati convenientemente
avvisati e raccolti i materiali tutti spettanti alle Stati-
stiche, n»a ninno pretese mei di separare gli elementi
.di- fatto costanti, relativi al bene e mal essere d'.u/ti
popolo dai variabili, e di assegnare i costanti alU gc.o«
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55o
graGa fisica comprendendovi fino il governo (oome.
vuole il sig. Sa^)^ e rìteoere I variabili per la Suii-
stìca propriamente detta. Ognuno comprese pur troppo
che, a cagioo d'esempio, un dato paese aperto o mu-
nito contro assalti esterni, produttivo o non produttivo
di cose soddisfacenti ai bisogni della vita, bagnato o
«lane^nte di fiumi onde viaggiare, trasportare^ irrìga-
rCy movere opificj e servire ad altri usi uraain, ecc. »
presenta drcostanàe inleressanti agli nomiBi' ed alle
flMttioni s e p^ jnei comune ooncetto <|iie8te cilxMMtattBe
•tabìli furòiio compisse e ricbiesle come porti inte-
granti delle Statistidie. I^el eonoetto cornane adunque
tanto gK elementi costanti quanto i variabiK influenti
ani bene o mal' essere di un doto popolo. Tengono
abbracciati cóme esaensiali alle Statistiche generati e
-Del senso il pia universale.
Fissato P ^oggetto cómpietmo delle Statistìcbe iateBO
dal comune concetto, resta a vedere quale sia la /br-
/na niatarìale eomcHiemente richiesta sotto della quale
sì vuole rappresentata la Statistica. — Forsecbè uh
ìammasso disordinato di notide singolari e staccate co-
stituisce le Statistiche eomunemente volute ed intese?
No certamente. Eppure abbiamo una raccolta di no-
licie interessanti. Che cosa' ne risulta ? Che colla setn*
plice raccolta delle notizie singolari e sgranate voi non
presentate le Statistiche intese e volute dal senso co-
ihone, ma solamente i primi materiali per costruirle ;
niella stessa guisa che mostrandomi » mattoni, la cal-
ce, la sabbia, ed i legnami destinati ad una fabbrica,
non mi presentate la fabbrica stessa , ma i malei-iali
di lei.
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sii
Ora quando «i doanmla di eonoiccre il modo di
€sseró « ie produzioni^ uft dato popolo, si domanda
dì oonoaoerèiil prospetto unito e vivente di quest<y
popolo senaa del qufcile le Statistidbe non servirebbero
albi lor» dèstfnazioue, come si mostrerà più ^otto. Dtt«i
qtte non>8Ì*d<MMMidad» icooobcere solamente gli efle-^
menti nogekn^inia «liaMio k loro costruùùne.'Duti^
q«6 là ' ferma di citi si tratta ncifl' insiste in' tra H
semplice oolledonè dsa'ppa^eocbio /ma bensì in'tiÉk
onstruaidnè feiittf e pai tteolareggiata^ delle dotile rai^
cblte^ Si-potrébfaa <]^iiidi peh ima larga indu^^enstf
aUe prime opiletionl attribuire il •noma di Sàuiittdh^
sppapfèabhiait^ ed alle noliaie tesante, il noma di Sia^
tìsiiok»' cosiru^e* Le prime eolleftiotii/ parlando esbt^
tamente , non meritano il nome dì statìstiche , itìà
idametate di maitrùM ónde, fotmaré le 6tatiMi<ehìs'.
• Cevtamealer queaii materiali sono ìndi^ensabili, pè-
fDoehè senza 'di essi la Statlafiche'^aVébbero o imposf
sibili' o imioagtaariat mw «dessi de^bftfcib riwane^ e n<j-t
gli afcfaivj oòmé testimoni destinati; a >fiir fede della
▼eracità deHei cose assetrittein)^ Stafistkbe 'costrutte.
Per la qoal ansa ognun nrede ^nale sia la forma
comunemebte intesa delle Scatisticbe ^ come qiieiM
differisca dalle prime e sgranate notizie sia preseta tate
alla rìnfÌMa, sia ordinate in tabelle. Volere a A fìitte
collezioni atlribcAre il nome di Statistica è un cototro*
senso patì a quello in cai si volesse dare il nome di
prospetto di una fabbrica ad un infenfario di mate-* ,
riali.
Concepita la vera fofma delle Statistiche comune-
mente intasai rimane a rivelarne distintamente il ra-
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55a
ratiere proprio ed i iindii rispeUM* — Koi sappiamo
io generale che- si tratta dKcognizioiii'di fiitlo interno
un dato popolo* Ma a dbe ;rnBftare si' debbono queste .
co^itioni? Bispondo die secondo, il senso comune;
non si tratta di oenosoere i JiuU partieotori accaduti
presso di un dato popolo, ma solamente dà conoscere
i^ ciroostanse di fiittò abititeli sia dell'essere, aia delle
prodoaiooi le quali riguardano il. bene o malessere
di lui. Modi di essere e ptodaziòni isUeretsand ceco
ciò che si domanda di colioseerQ ootte Statìstiche gn-
nerali. Dunque non sì domanda 'la &ioria positiva di
un dato popolo, non si, cercano le sne gesla^ i. suoi
accidenti^ ecc;, ma solamente la notixia della sun
buona o cattiva ^iluanOne e delle sue prodosioni in-
teressanti . ...
Danque la Statistica appartiétio propriamente alfai
storia deUo stalo pesitiiro deU' umano tncitilimento^ e si
può rassonùgliare alla slorin naturale dello piante e
degli animali. Qui parò contea notare eke:questa ti.
sta generalissima può abbracciare, anche la; sficcksMoao.
di molte StatisUcAiei dalle quali sorgane .dorrebbe quo?
sta storia dello stato posHito. Esattaqsente^però parlando
ogni Statistica propriamente delta» non é che una po-
sizione temporanea di questa storia di SWq cui si
dovrebbe desiderare riDnovata ogni treni' anni.
La Statistica pertanto occupa un luògo di anetàto
fra la storia degli accidenti, conerei! del metodo delle
nazioni e la storia filolofica d«Ua civiltà di queste
nazioni Ecco il perchè fu detto nella definizione, cke
la Statistica in generala copsisle nella esposizione dei
Diodi di essere, e dette prodauoai interessanti» e i
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fu detto essere l'esposhìoieie degli oppenmenii di ati
dflto popolo. Sotto il nome di medi di estere si com-
prende appunto lo stato assoluto e relativo, astrasione
fetta tasto dalle azioni singolari e pOMtive , quanto
dalle loro cagioni. Sotto il nome p<M di prodmipni si
indicano le opere tanto naturali quanto artificisH che
danno forma permanente alle cose visibili «d utilità
deir nomo prescindendo dall' idea del loro magistero.
// Questione. — QuoT ò U genere di notìme alle
quali li suole in oggi per antonomtuia appicare il
nome di StatUtìeat
Risposta.
« Quelle che si riferiscono allo stato eooMraiao 9
» morale e politico di un dato popolo stablniente
j» fissato su di un dato territorio e conviventi» in ci*
9i vile coUegansa ».
Benché distinguere si possano tante specie pertico*
lari di statistiche quanti sono i rami diversi si notizie
interessanti su di un dato paese , ciò non «stante è
invalso nei giorni nostri l'uso di appellare per anto*^
nomasia col nome di statistica quel complesso di no-
tizie che esprimono lo stato economico morale e pò*
litico di una civile società vivente stabilmente su di
un determiaato territorio. Alle altre specie di «tatistica
furono aggiunti i rispettivi predicali partioolarr; e però
troviamo le denominazioni di Statistica nurc§ntile^ di
saniiaria, di mortuaria ^ di industriale^ di mMiure^ ecc.
Per Jo contrario quaodo si pronuncia il ^ nudo nome
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554
di statistioa sì suole boitiuii«metite intendere i'etposi-
zjone eomples^i^ delle notizie ìoteressaotl intorno Io
stato «conomiqo» modale e politteo di un dato popdo
Qgricok Q coitiuBercMi!9,.E «ccoaie il cartitleriatico di
M fatti popoli ^i è V inoiTtli mento ceflaentato dall'agri*
oolture» fecondato dalla religtone^ e syiluppato dal ^o-
v«roo.(pel quale em. vanno paMO passo avticinan*
do.si aita migliore e pìh sicura oottviyenEa)^ eoa alle
notìzie interessanti i popoli agricoli e commerciali at-
tribuir si può il nome di Stodsiica cwHe,
E qui eonyiene avvertire ad una significazione può*
vamenle attribuita alla parola Slato ^ la quale cangia
di sigtificato trattando appunto delle società agricole
e commerciali fissate, su di un dato territorio e per
ciò stetso ordinate a civiltà. La parola Stato non in-
dica più allora una mera \$kuaAòme.^ na extandio la
persona stessa caUettiva della data aociétà fissata sopr»
di un òato territorio vivente precipuamente colPagri*
coltura e col commercio.
A. questo proposito cade in aoeoncio un passo di
tua. celebre professora* di Gottinga? « Ntuno, dice egli,
j» ardirebbe sostenere ohe i Calmucchi , t Kirgis, gli
M. Arabi beduini fermino uno Shuq (civitas^)^' QviesiA
H. parola nel suo. sdgaifiealo storico non indica fuor-
«* che uà popolo ohe ha- un'abitazione fisfa e che è
n proprietario di un detoi^minato territorio; o per dirio
y> alU*i(nenti Taliitazione permanente e la proprietà
^ fondiaria formano il secondo e principale carattere
^ di uno stalo. La siottrezaa delle proprietà costituisce
»> il prittOe forse il «olo scopo delia oivtie associa-
<* zioue..-La' pbopridà estendere. si può tanto agli og-»
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555
n getti mobili » quanto agli immobiKy ma qudli die
» pei* il loro carattere di perpetuità danno a questo
» diritto tutta la sua iroportanca, e che fanno sentire
» il bisogno di regolarne, le forme mediante le leggi^.
M «oao propriamente i beni immobili. Sì pub 8peeu«v
» lativameate rappresentare uno stato, senza proprietà.
» territoriale, ma venendo alla realità l' uno non esi*
» etera giammai senza deli' altra Y') **•
IH. Questione. — - Assunto il dìvUamenio di cont*
pilare una Statistica civile, tjuoli sono le operai
' zioni necessarie per formarla a do^re ?
Risposta.
À quattro principali, ridur si possono queste operai
zioni, cioè
I.® Il concepimento.
9.^ Le infbmaasioni»
3.^ L'esposizione.
4*^ Le conclusioni.
Le due prikae operazioni debbono precedere alla
fabbricazione, le due ultime debbon- comporre Tedifi^
ciò i ossia r opera stessa della civile Statistica.
Nei Conoepimenlo conyiene in vista di un dato mo<i
dello ideale determinare gli oggetti da rintracciarsi
aeir esame dì un dato popolo , e quindi etendere i
quesiti colle relative instruaioni.
(i^ SulP origine y lo suilitppamento « Vmjlutnza pratica tletle
teorie politiche neW Europa moderna ^ di A. H. L. Hecrcn /m>-
Jissotx di Storia a Gottinga,
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556
Nelle Informaziom ti deve per Tia di processi
bali accertati rispondere ai quesiti, specificando, dove
SI può , qualità , quantità , luogo e tempo delle cose
osservate , pensando che la pubblica autorità e i pri-
vati riposare debbono su di un finito accertato, senza
del qpale sarebbe impossibile fare un uso pratico delle
raccolte notisie.
Nella Esposizione conviene riportare e congegnare i
risultameoti delle infortnazioni colle loro idee intenne*
die formandone un prospetto informativo della mente
umana ; ma ciò far si deve procedendo dal semplice
al composto e dal generale al particolare, talché l'or^
dine dell' esposisione sìa* inverso di quello delle singo-
lari informazioni. Dunque tessere si deve un atlante
ossia una serie di prospetti diversi connessi e graduali»
nel quale preceda la carta generale , la quale serva
di prospetto compendiato ad uso dell'alta politica.
Indi succedono le carte particolari graduatamente
più minute ad uso delle diverse amministrazioni dello
Suto.
Nolle Conclusioni .finalmente conviene esibire i giu-
dizi definitivi di fatto sullo stato economico » morale
e politico di quel dato popolo, di modo che si possa
paragonare e riscontrare col modello ideale di ragione
concepito dalla teoria , e quindi si poica dedurre dò
che si dovrebbe fare o almen desiderare si per con-
servare , sì per correggei*e , e sì per migliorare la
condizione di quel dato popolo.
Avvicinata cosi la Statistica alla politica ed al di-
ritto essa ha compiuto T ufficio sua Se difatti la sta-
tistica non è destinata a pascolare una sterile curiosità»
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55?
leggieri W*ié ''\& ' rtoéWb» fli taììm lotie t^ iiHrlipimflopQ»
'*^W *òn' ^slétttt^^'lbrti séopp fino s1mì«^ obè^imo
Vengano Mi^prewÈ'l tBOcóUey 6> cdu^prtto. ■«( iÉ><»da
d^'pàì*^^6nb]^ lò)'9Ì»to)'politÌ9Ói^dblà»> iÉaft0 M#likiffi4»
8\jàtÀ''coHiè>tto0Aetld2^Hòrahètit^ ttUia tu» ftaHéo/dCt
à'^tuttf -cqì^I'oìI^' j^reyatomr^^ogliamó . .dèHer.jifoliiìe
della seguente .(i) «'^ ■- «• •
/.Inru-fi .n-. : >Ji^}'ng .il k.'i ì^r-i.j 'i? n i'. o?i 'uj li
•!•>/. iilJ • «.\ I. .!*» li •> j',J'i'..:;! : • •)«•'•) .'' II'i'mI'..' *
(low^^sei-^rf Ir^d^boM iibnMidl«lÉ«^eÉitdjcl'i ^hom^ki'
)i^'c^OSbeM><bòb <piMle«ar|''e<'P^fKgii*c(i«qn l'ifeunnRé
^%^b^ ')Wtii-Adl«*ftiiJbKcBr «IÌMiiMlMSQde«Mi>..'/.
' '<Ifo«fe(nid1itl'<«0|MM ili ttflbé^ 8fci«i|KÌiÉa% dtjlfadti'ii^
'4o'>(}tMkitd^t»)^tby;Bii^Mfo(ttiicUe fM«feM>f^AbaJtear.vò#
«blày" iiftdii^ilft(«o*d«llo«t«f6 4i'fctt^ pimtìoelttte'ecoa^
•pléfó'tff?! f«lè^Jpi*lfe.'^àe«lTUo<n© catta •inijèferfc.'iotBtì».
^tòni 'ikA'tWènaa/'ò' agirli male o*dy».iSBDzs:^,uMé
tJiióhé^^^UMWiiMK <MAior««rì^ Mai' bèv iipiihBftogoi^
^i|^!h]é)szìf'ai> «^d<MsfM<9bi>td«l :fatO':*fKipoèBi Bievé
^i <^tkl 'ticcot'gèi^fti'* d«llM«tr^«tibiitt^di^8^ <ili
malori, ai qaali sai*à poi difficil&^dNf4«méAid^/ ift bveìif
questo uomo agirà alla eieeai
Ftlosof, delia StaL, voi IV. 36
Digitized by LjOOQ IC j
5$&
qneito uffioio è detttaato a DoniHgiiiM il fiq» pel tpalM
appunto li doDMindaoo e jì. prcoapoiapo le nplnùe aia*
twtidie. Questo fina qua! è?. PrOcuraaa alla, universa^
Illa di UH dato popolo uomìnii che poMano procacciarsi
e preitare un» toddkfiMflate tsu$m$UHMai uoauni ipi-
pegnaii m una «tìlé ^eroriià., che «preitino e4 en-
gano un giiisto* rùpciio a chojaii ifeamMap up'afe^
taosa eóirfiatflàfuoniM tìnalaMOle» ehe godalo. dì
un e<|ua libertà. ft ài «omma $icwfc%%a fiiipettOi ,fUe
cose» alle^ patena, ed alk; aaioni a dc«ìtBo dbeR^pti
dello stato (i). .< . . , ^ •
Il primo di questi capi» cioè la tussistensa, riguarda
il fine eérìnbmìcQk li èvctedo, cio^. l'c^>erosi^^ il ri-
spetto e la cordiàlilày rigterda ìl'.fine morale. Il terso
finalmente, cioè J' equa libertà e la sicureua univer-
sale, riguarda il fine ^ofi)ticÒ.'iu^|>orta assaissimo il ben
ooaoioeiie lèd tt-prendèna dii mira' tplettò.fidi ^eoMdi
Xwèq deiiqvMdi non può-sfaiv wtuiifL X^^Xx^i .on4i| .ot-
tenere la sciatica MUa sua; dòTi»ta>Me»aioo^ jid Util^tìu
Fortroppa aicMn ptetendano di MUgMitiare. la aUpti-
stica^ alla seda slisra dei malarìaiti.g9di«iaatì^ «"^9^^' ^
«sa'ciWie società fi>8<e.tulla;9aAlra..)AJtri.poi( si '^o^t
tentano dèlia vaga e astratta idea.^ddi |bai^ ^c^a^Hf^e^
la quale non definisee' uissuit.in^aio.i % AÌisffia 4ùre-
^ona alle opeoaMooi dell' aAOriOci^f^ Lprim^^mUlaoa
la adenaa: ,i feoondi la rendoM Mkfi^itai^.ffi^iadi
liasuale ad arbitraria, e parb ^mMitta- dali|dfiQO la
{Mena saa declinasioae.-
" ' ' ""I ■ ' SliM I' II' i" liUl'Hi ut
"il") Si Mmjfpem ndlt tiatUdùke. tàt> ,gmmm» ^ ^UMim^^ di
buona t¥flonià.,M onHnamenio ^i4Ù^ delh mipfoma urna
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559
V* QussTioifM. -^ Posta la desimauone ultima,
delle cnnli Aatisdcke > quale $€irà t idea che .sennr
d^Mfé di huasao pienoi di criterio sicuro, e di morma
praticai o per dirlo altrimenti j di ùùMume dlM^ltrioe
per ben risiereare^ per ben esporre^ e per ben giù*
dicaref
Ri.sr àsT A.
«e L'idea 'di uno Stato pobticfttiMDte forte «ttq;-
• giata con tutti i costitntin delki poteom e tratleg^
n giata m tutti i perìodi della vita dagli Stali m.
4 che Tale il oonoscera le . oiocostante mataiiali di
uà popolo «piando non iscoprite quello die ti mane*
tla dal canto della natura, eke dal oantodeUe istiturc
lioni code efStttuare le mire dell'ordine eoonotnko^
nMwrafe e politico ? Ma come .aoooi^etTi di. qufdlo cbt»
manca allo Stato se vi makicn ano spetifinai» wuyieU»
ideale mediaate il «piale potriate. ncUO' > MestM stempii»
eopotocfe a ^uaie grado di |Ct!vilta sia poeto il Aekk
popolo, e piT quali metti .possa- progredire ad eiserer
miglioralo o filialmente, essere ooniervalo 7 Cernii imt
lutar potreste i memi che ftesf poslsedete , 4e laan «o*
nascete gli elementi dell'ordine sociale oonsìder^lo .ìa
teorìa e le istaaae urgenti deMa opportunità? Qiieit(>i
non è ancor tutto. L' uomo di stato non fuht eisern
soddisfallo: da ^ghe astcaaiQni comiwqne plansibiUi
AMI at)hisogaa di notioni certe ed aasegnatnli tanto. in*
lotno ai poteri costituenti In sanità e prosperila pnU^
'Wl ll.ll ■■ I w» ■■ 1 . . ■■>■■■»
àt:iama .wpwwra td.ammnto. Non n ntge ptr «/frà^cAa «mi vmge
peumdle priH'e^oUa Jteùséica^ . .
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f6o
blka^' qtimlo'iirtùrno Perdine deiU atiool di qiiesCi
poteri, di* modo ohe pois» prevèctereglì efletti buoni
o triili di UBO data pofviotte.o^ di,,aiMr.dafa provvi-
denta. CMtraoeib abbisogna di dati -ooaapeiidiost^ pieni e
fecondi^ per i quali a.eoipo d'occhio i^' posta tei^a
etitazione prender norma per giudicare con :verità ed
operare con effetto. Uq' idea dunque centrale predo-
minante ed esemplare , la quale eminentemente rac-
ctùiida un a stelna accentato e definito di fini e di
metà tara 'hi guida 'idbsidcMblle dell' uomo di stato
onde Gcisteigulre lo :teopò iiltibó.^elfe ttatisliche.
.. Tycapponto A F idea, dalla polcuflia di UBO Stalo agri-
eoi»' « coiBéieroiaki' atteggiato loan tuttcìift sue oopin
ciotai oeeeatatle ^e iwpprBseptato nei 'rispettili periodi
della ifimofolleasa^ dèlia gto^Ttnlli :e4lella viriblà di un
Msb <popqlo;— -u£;tiecoma"la ifofta degb in|erean bmh
teièiÀlt>.ec«ilBti;idai: iegi«li«iii^isogBi delia vii» I tale obe
di|(«llli cd'Sltsoda,>o Miiigiiei,r«idèprÉ«B.''aBché gK
ìBlftbesil mòM^i ', eosì'ii ppimo «ggettb^n ttudiara tia
foi^^la ^a aiìtetionfla' ntuppale, sia fftr If tua va»*
TM^akrite dèdta iaflaeoza^im è Tdidlné di^la suttistensa
e^>)|ilMli )e*loggi deH^ f «bbitca eooaomiajjfel grande
mbdcMttikiiiodella'poieoMi' degli' tttfli'*ooimen aegaire
ii»lpritkìipH»^ ili invila ^ il fitte dell'andirie. eoooomico,
tNia^la tUi'idfi<pàrtìbolari e fBfiauti ìpolisi' dì compa*
tetti*- teémiBafla privata; ataiia Padelle leggi eoDO«
t«iùie'>dél 4o#oaooofo^oonliiae'y «'ponendo^ menta -ai
fébom^bi iooialt «hte ne'riii(iltktio;!]faUai«itli»4càao»ìBe
uvmc Dcim imc8 ^otto ot tb eoD • tate oonipiiQMfliwic
amtcriota^ che «111^ retilo tfmaa» «oià è paeinetaa di
cogliere fuorché le grandi eaùse', "ed V graad) Xebo«
Baenl complessi.
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56i
'' Or <fui impegnatii l' attensictoe a.stiiàiÉre le lèggi
della potensa é'¥ uno «S^o, scolivi eoe beo faotatée leoon*
diziohi tutte delia lìbera ed universale oonoo^renza scu-
ciale , iCODsidteiiala ne' suoi tre aspetti es^eDiiall ed-in-
•eparabili.e tempie eooperatitì, cioè aeli' aspetto «co-
noikMGO'^ nifi' tnqrale e orni polilieov QiteA xxktidi^iii
atutlìare :sl debbolM»;, tanto dell^ ordinaaMnto jdet<po«
ieriqnatito tieir eserdxiò delle funzibnii tutte '«ociaK.
^nta •di questa ao^BÌotie è ièipcràtsìbile diprepapare
i punii di> ricerca delle statistiofaia^ e: di •dotooscerv se
il corpo soeìale si trovi in istatd di'saèità o^di anlal»
tia , d' incremento o di decadimenta v peroocM «dalla
libera ed «niirenale iconoorbei^a • Suddetta dipcode {^lin-
ci pai mente lik 'vita dello Stata, uoine daUa iibeffa-dMv^
Iasione del alaiigii^ dipéade . la' sorte delki vita fisisa.
' Con cantate nòtiati) lòi potrete giudicare jtt' i daCo
stato sta pali tida ni ealo* forte o no. Onde cVitare ^gdi
equÌTOixi ooatdcne^ avvertire 9 che akn> -«è uno siala
•oorpulenlo ^ ed altro è uno stato poHiicamenta Johx*
Quali imperj .pili.«ol*puientì eéistettera di quftili dei
Califfi o di'jGrengi&kaiio di Taeserlano^ e. gufali ìnperj
•SI toetb ' royinalt)ilo. 1 QuàJe isiaggiore. ' bite*ptdeinui e
-quftle maggiQj'e fiaccherà di. qUetla del Ctoese' impera
«ui alcune ^orde teite ! vicine thauoo .sempre cònqU»-
atato e signate^giato ? E qui .per lume dèi peosantè
ai^goin«filo.;giitva. di* riaordalre quanto- disia Bacone.
9 L<i HL*«<^<)<iM«'d^gIi iOiperj quaaftb aU' atapiezzadel
» teiVUorio . viene rilevata dalle luisuie superficiali ;
M quanto alle sue rendite pecuniarie viene computata
M dai calcóir. TI numero dei cittadini viene determinato
M eoi censo ^ la grandetsa* ed il novero delle città e
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56i
9f delle castella può ettere raccolto colle tavole geo-
n grafiche. Gò aoo ottante fra le cose civili niuaa
M ve n' ha più soggetta ad errore quanto quella di
» verificare Pintnnseoo valore circa la forca e le ri-
V sorse di un determinato iinpero . « . Si riscontrano
9 diffiitti. Regni e iStati assai estési pel lóro circuito e
M per Tampiecxa delle loro contrade i quali si tro-
» vano meno atti sia a dilatarsi , sia a reggersi con*
J9 venevolmeate. Per lo contrario altri Stati di una as-
» sai piccola dimensione éi rinvengono , i quali ripo-
9> sano su tali fondamenta àac possono preparare
7f possenti monavdiie (i) ».
Or qui si domanda quale sia il crUerio aaediante il
quale si possa pronunciare che il dato slato corpulento
sia intrinsecamente debole» ed aD' opposto il dato stato
•di piccolo territorio e di piccola jpopolazione racchiuda
le basi di una possente monarchia? La soluxione di
questo problema* appartiene appunto alla filosofia ci«
"vite, e piti precisamente parlando, non si può otte-
nere che per messo della idea ben dimostrato, e spe-
cificata della potenza di uno Stato ricavata dalle leggi
essensiali della vita degli Stati medesimi » e dalla tco-
aomia necessaria del loro buon temperamento. Que-
sta idea somministra un modello di ragione sul quale
r uomo di stato piA confidare tutte le volte che esso
non derivi da vane speculasioni ^ ma da ferme dimostra-
zioni avvalorate dai fatti storici e costanti, dai quali ri-
sulti r eSetto sia della possanta, sia della fiacdietza.
(i) Sermones JtdeUs f cap. XXiX,
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56J
sia dell'' inéreflÉèttto , sia deUa dittohiBÌooe > sìa della
durata , sia deMa pendila degli Stati medesimi. Coll'ap-
poffifò deHa teoria filosofica da una parie e colia
scorta dd fatti ripetuti e costantf dalP altra, la ragiona
non solamente resta appagata ma Parte sociale rimane
illttttiinata ed assicurata di modo che col modello di
utio Slato politicamente forte si ottiene una iKMwa per
ben ricercare, per ben giudicare o per ben operare.
Fu nella risposta soggiunto che l'idea di uno Stato
politicamente forte atteggiata epn tutti i suoi costitu-
iItì ^ere essere esiandio tratteggiata in tutti i periodi^
delia vita degli StaiL Potentissima ragione esige que-
ft' uiUnna eondìaione nel aBodetta ideale della potenaa
di uno Stata Tutte la naiioni della terra, hanno le
loro età al pari- dai particolari indiTidui ^ome annotò
fin aodie Cieerone, Considerando che il goyemare si.
riduce ad una graodii tutela acoopfMata ad una grande
edueatione si tcoif^e a primo tratto che il modello
ultimo della oatàrità non potrebbe essere addetto ai
diversi perìod] delle età precedenti ed anzi immatura-
Diente applicato reeherebbe gravi disordini e d'altronde
rimarrebbe senta radici attesa la sua stessa inopportunità.
La legge dell' opportunità altro non è che quella della
necessità del tempo e per il tempo > e per la quale so-
lamente ogni opera umana nel mondo delle nasioni
può avere sussistensa e progresso » talché imperiosa ed
assoluta si è la condizione di fare le cose quando fa
bisogno , secondo il bisogno e dentro i limiti del biso-
gno» Allora si può vedere come il presente sia gravido
del futuro , e come col prcsenle passar si possa gra-
duatamente e ianaamente ai futuro, e quindi edificare
con profitto e con solidità.
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564
Ai lume di'^este éoonetsionì fi vedt U:pf9taiu.
di uno Stato gradualmente Svilupparsi e |u*ogredipe;. e
pei^b la Sfatifiica deve pretentairt iutte le eu^ostaos^,
cmde potei* tddfinire a qoaie grado d' iocivyliflaento $i
tiX)TÌ uo dater popolo, e qu»ii dispoaiaioin.o^'diniio*.
stn , e <|ua(i meni egli fornisca oede «aìgltorare U 3M0
ff(it(>'eeortòin>eoi mirale é polUiM^y fiertmi gliiiovnifii,
rie^eatio >qt)a)i furono defioiti nella ff«»pQsU| aUaquer.
•tione mitecédcnte. ' < < ■.:..;: i.
Per la qtiat eOM ogmiu vede ohe «ctM. U;#«ssìdio-
della Mien^a delhi ^ila degli Stadi, e ^Miodì seozii iliOSQ'^
dello ideate di uno Stato potitlcaàietfte Arte Ivattpg*
girato ne'^óoi pc^riodi «aibrali^ti eammilapiPt UM:5U».
tistica senza critèrio, eenea gutda*^ e««<Jàz%.<iai Tir^ùt dt
»6rti^o alP ullima sné de«tiilaiiOiKf A4 ogni iHodoper^
finché Sì giifogfa ad avere Fdltiina)te«urìa 4éUa potouxa
degli Stati iia asfioIi«ta, aia reialìiiva^ aati «itile jcqsa ir9|o«
cogliere ' le notitte uiaieriaii ) peroce^è ease faranBOysesa.-»
pre fedi d^-llo stato siiccesi^tvoili uu ditto popofe, ^ pò»*,
trarrlo servir un giorno a formare i .prospetti attuici.
Jtunrrinati e '{Hvoficui per la ■pl4bbiid8 aounioiatipvpiie»
^/. "Q^srroirjg. ^ L" idta delia fané prùduUivé di
uno Sttito puh fané servire di nozione diottrica
delle Cìs^ìU stàttnithéì
\ ' ■.,•■' ., , ,i .
>r Qumido le forse prodattiftt staiip giudicate <)oa
» tutte le loro oonditiosi epipEeanii ali' ultimo e^stto.
» delta potensia nacionule esse si pQtÉo«o ummi999
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56S
ir moM 'indìcalWe delia <a«ii«t.pmoipaio'jdi cfuesta po«
j» lema mifer affei^niMre sia per nagaoe o iti tutto o
H io. parte Tetitleasa di questa causa i».
Affina di '.«piesare i termiiii di ^etla rìsjiofrta coii«
viene capere , che io- uà fonale di Parigi fu dato
conto deli*opem del sig. Carh Dìipìn ìaìiUèktB Fané
produUtiyc.e conuaeraUUi deUa Francia, .}«i Èi tdice
quanto ae^ne. « Noii avevamo materiali per una Sta-*
n tistica della Francia dispónt't oon. qoalchiì re^lacttìi
J9,^o<|>0«Gi volumioose :raoeollCy e codesti *ma)tenaK' ve-
f», oivftiO. Imputali come soddts&ceoti a compoiite una
n ^ivpiMAa statistica. 11. sig. Dupla Tieae ora a dis<(
9 «ipai^e «queila iliusiooe deii'atuor propnio e* a > prò*
» poi'ci UQO- Oliava • maniera di aiteuoftere 4id'«s)iòrre
» la .statistica. . . ^ Egli che soprattutto sentiva, il bi«
» M>gno dcUe applicazioni awisòi tutii i meaii che
n possono i*endere ie stoiistiobe vieppiù sicure •«> pio*
Il ficue, • . • il ;5ig» Dupin cbiaraniente dimostra die
M jj iftodi 'fin f\vÀ .usati per egdmare la pol^mia. : delle
»• nasioni nOo soddiafanoOi e propone di 'Sostituire a
» -lorx) il ninnerò e k misura, delle focafe pi^oduCtive e
«coimneroiali j». Noi non pretendiumo di^fitrmare
(ai dice) afte la poésakaa delle, naziomi *sia ^esmttamente
€ numericamente . propor^onale ai ri^nluun&ili the d*^
rifilano da $iffaUe. nutnerazianij ma noi po^^uarào as*
inerire die si avranno termini di para^fme rnoUo mena
inesatti di queUi che fino in.pneM^o si otieanci^coh
ogni altra maniera» .
Prinia di entrare in qualsiasi particolare cIms ce.«a
rileviamo noi da codeslt passi? Io primo, luogo oke le
•talis^cbe sono destibate a .valatai*fc la pqtenza ddl#
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nazioDÌ. In fteoèndo luogo obe prttoo ({ti hiteUigenCì i
fioaiinente entrate la perauasionc obe i f rospeUi sta-
tìstici fino a qui usati non soddisfamió allo scopo di
valutare la potenxa nazionale. Lontani , aneora dalle
applicazioni essi possono bensì senrire lii naaterfalì, ma
non costituire T edificio statistico desiderato dalla pò*
litica. Grazie sian rese al celebre autore per averci
fatto sentire la insufficenza dei metodi passati, e la
necesvìtà di surrogarne altri migliori.
Ora si domanda, se quanto fu possente net mostrare
ì difetti, sia' stato altrettanto felice nel suggerire le cor-
rezioni T Ècco ciò cbe il gran «enso del signor Dopili
non osa assicurare. « Io conosco, dice egli, in sostanza
» che il sussidio da me proposto non soddisfa piena-
n mente ai biso^i della sicurezza, ma in confronto
» degli aridi e scuciti prospetti fino al dk d^oggi ela-
39 borati egli riuscirà assai più proficuo.
i» Ffa le forze produttive di uno Stato (prosane
» il testo) la popolazione occupa sensa. dubbio il pri-
» mo posto: ma non basta solamente il contare le
» teste e le braccia ; ma si deve aggiogherà V esti-
n nazione delle forze intellettuali e fisiche d' on- indi-
» viduo medilo e quale egli sarebbe se la somma delle
n facoltà fosse egualmente ripartita fra tutti ». — Noi
accordiamo che gli uomini non si debbano solo ma-
teriahnente computare quanto al numero o al sesso o
all'età, ma che convenga por mente eziandio al loro
ifahr sociale s ma l'uomo medio del sig. Dupin é forse
il termine giusto di paragone? Vi é forse dubbio che
questo termine di valutazione «ia follace o almeno in*»
•ufficiente p^ le buone -«tetistiohe? Egli fu escogitato
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per ^uppKr* a difetti dei melodi correnti; nMetami-
nato nel suo ìdHido tenore, è forse tale di dare alle
statistiche il lame ossia la direzione di cui mancano^
e di somministrare i giuditj di fiitto che si desidera»
nof Quand'anche tu sappia che per tanti mille abii-
tantì esiitono tanti agrìooltori , tanti artigiani , tanti
mercanti e tanti dotti ^ che furono fatti e smerciati
tanti prodotti diversi, ecc., conosci tu forse se il dato
pqpoio stia bene o male^ se sia avanti o indietro ri-
spetto a quel pontO) al quale pratioamemie può aspirare?
Oltracciò se dobbiamo vakitare le fime mtetletluali
come dice il signor Dupin, quaPidea formare si può
di un uomo medio? Il talento è forse tal cosa che é
possa ripartire senta annientare la Scolta ossia ren«
.derla inetta alla corrispondente produsici:e? E se vop
lete computare il nuatero . degli uomini abili , esiste
forse una norma unica per il poco o per il troppo?
Un Colombo ed un Galileo valgono assai^piti di tutte
le accademie , ed essi bastano per più naxioni e pe^
piti secoli. Viceversa tre miHoni di citfaditti, che sap«
piano leggere scrivere e far conti sopra trenta milioni
che noi sappiano , sono troppo pochi.
Certamente esistono alcune condìstoni sensa delle
' quali le popobtioni o sono barbare o sono oppresse^
e però taK cooditioni sono sempre indispensabili alla
possanza nazionale. La statistica deve annoverarle e
calcolarle per quanto si può nella maniera la piii com-
piuta. Ma queste oondfieioni si possono forse sottoporre
a numero ed a misura , ed esprimere col prodotto
proporzionale di un uomQ medio f I^i sappiamo che
la libera ed universale concorrenza è indispensabile
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alla TÌta ed dki protpcrtUi iociafe , t oonoéCMinio l#
cÒDdixionì sue à rispetto airordinameialo dei poteri j
che rispetta all' esercito delle funziooi degK uomini
oonriTeiiti* (i )i Ora oome sottoporre ad una e3pressic»>
ne nomerìoà pfer esempio la WMtenà reale e perso?»
lidie, la libertà delle coatrattatiooi, la Ibraa delle opi<
tiioBt y deli'obore , della, rcli^ione^ 4ell*orgoglio nano*
«Èlle e covi disoòrrendof
'DE»lt'altra parte poi è troppo noto che 1' aftione
'delhicitoritÀ còo&tster deve tlecf siariafneutè pi^ nel ri*
movere gii ostacoli che nel regolala l'aodamanlo delle
«ose. Il crescere , ' lo svilupparsi , il dividersi in pro^
iifssiotii, ia ' o^eratioiii dive»e 4n ' lih dato popolo è
tipera eoa tutta della natura^ oome il crescere ^ il di*
yamarsi*, il fruttificare delle piante« Per attivare le
Ibrte produttive gik preordinale baiìta re<|uilà e In
kicureeta. Giò^ posto quando la politica hm preparato
la guarentigia e tolto gH ostacoK^'^àndn ha [k*estatd
l'iastruzione e i sussidi necesiàrj eodali essa ha fattd
ciò che deféy talchi voidhdo far di piift k*avÌDerebbe
ogni buon vivere civile; Ma. so T officio' proprio ed es*
senz'la le delle statì^tiobe oonsìKte nel dare gli ocelli aliin
poliliica per vedére lo stato di fiilto delle cose , ne
vietie di uecessità, ohe iè notizie principali pder do*
vranno «opra cose che-noo ammettono > rìpartloncnli
numerici^ ma bensì esigono dati apparecchi di mezsi,
e dati motòri sociali sia stimolanti ^ sia contemfpei«uti«
Koi *siatm> ben lontani dalìialfenr sbrindito dille sta*
' *" " ' ■■ ■■■<■-■ ■ ' ■ .^ »■! ■ . ,.■
<i> Vtdi i^ \4nnMtU Statùmea^ t^l XiiC^ pag, 1 14 1 «^.
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S69
HstUshe Vu%o 4elìe dire nnitierieht' o dei «aioòll <ft
pn>pdrcione. Noi erediditio anzi • cbe sìoeQoie.k) spirito
ticÌMiiip' vuole riposare su di' uf^ffnito dmto, DéfuH
agire co# sìcùrettà che cotfa oogni«ion& di ifuesto fìtfitb
certo,' ooiV s^ debba', dove èi pti^, riferire le oose eoa
f ttariiilfc tìmtfr^ . eidiiiè si debbano oireònscfiv^ro- e«}t
)aogo'« 4S(À tempo; Ma altro À' dtreeUe* g(? oggetti éin:-»
«rètt fittiti a-iflsii|ì]i nideH^*»^ defiei«i¥ère e «cmifiotaM^
ad «litro è dire che nel compaio cornista la ófUo ita*
tiscica. — Più' aficoravattra^oosa 4 H dire ebè le eoM
god^Oli e i loro ag^tt foraMkio iM^raimf) delle-sla^
«tìche ed altro è il dire cltfe«oeti|uÌk;Orto lotta q«mnitl
krktatìstioà. Cowe if ^vMtré doosldek^ato 'm 9Ì stesso e
Itegli tiffic) «Qor non eòstf lUfsée tii^ 'Iona la perone, <né
tutto lo ^$kó déiravf?^ale; così fhid imitale eé il tùm^
Atereio tio» eoititoi^coao né* tutta la persóna, 'né tattii
lo stato di una Tiaziofie,'nè finaliberite'q^ietla poteiktb
eM ibrmte là slcarlnta e la pi^é|$éi^à d«Ud géiiW
Cet-taOienle l'attività e'Iié fubt^oni def «yèiÀre non "sonb
ìAkt iì'n'aétraisione deirattivltli' e tjtefle itfnzfonf "deirt^r^
ganÌ5nlO;dol lutto, è però' iovaÉo- sr potrebbe 'pre^dti^
aere dallo' studiti del tMfl0 tdencPo àneb^ òfit ragion*
dei sólo 'mitre.'Se duii^ilcf placvs^ailtUe' di mirili^
gé^ei prospetti %tsitMtiei aUa sole 'pf^tica èeònomié>
sarebbe «(^rripré kteeeèSAtìe cb« 'fo ^^atifttiett pòssédésatt
tolta la* no«9Óae^ dello étaio c!^llé,y)mfc noli procèderi»
atta ékkall ^ E' per iniziare ÌÀ n^màìcb^ ihodo <}óelM
l^oAlen-dirtitrlde df^dui' parliamo , jgiév* !«bnsfideMM
'qofcérta ttègiiè'J »''""^' • .1 . f • .•!..'. j'' . / i''-".
Dàe sbnd Ve ftlafioni mas^imè^ §6tlb dl»Ue ^f|aK>eéta^
toinar «si* deVé qoAWique tiatióiic*. lie 'prttne 9on« 'Ifc
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$70
cbtei'iie^ k sdcoode U iotenw. Nelle piime si asiuiiie
oofife scopo, primario la sicureiaa ||la etfese sia leni*
toriali si^ pensonali dello stato e dei cittadina Qital'è
il primo mez^o? Prooaooiare il credito esterao di eojs*
4Ìderasioney e di confidervuii tocche- si ottiene col ri-
spettare e farsi rispeUare medìaiite la possanza poUtica
e la lealtà. Oramai dire da' dipi^maticii il credito di
ppfisideraxione. risulta dalla péssaoca pecuniaria» dalk
militaare e dalla fedetatÌTa« G>uvien spiegare a dcMrcre
in che Teramente ognuna consiste, penocehé enonni
abbagli si possono oomnsAttere nel oonoepire ognmm
di questa specie di potensa. . .
Kelle telacioni interne Toggetta fu già definito ,
Doa.nott «i coboeeono bene i meui« Kvyi :una possanaa
intema nazionale, senza della quale non può esistere
la yere possansa eslieraa. Di^ la veiti per distinguerla
dall' ammasso, materiale 'dei tesori e deUe armate, il
quale si suole «emprie'xoitfoodei^.CQlla fi^n^ politicu
dello «tato. La pfote fisica date certam<9nte interne*
nire; fpa la corpulenza non si dete confondere col
vigore e colla alacrità di uno stato. Per la quel cosa
conviene prima di tutto rispondere al quesito fonda*
mentale, nel quale si tratta di sapere in chejconnMa
la po9S4vna civile , ^considerata nel senso suo il piik
generale e nella sua vera essenza. Per rispondere ade-
quatamente a questo quesito occoi^ierelbibe un esteso
trattato» Ma per non lasciar privi i neetri lettori aU
meno di alcime nozioni sulla proposta ^ questione e
sulla verità della risposta , noi domanderemo , qiiale
sia la più generale idea, che formar si deve della /»o«
Un^M di uiw stato f- Il signor Dupin confesse , dbe i
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57f
' dMi tirila Italbfiiga. dkbbatio wNwr a qsaMcarà ed
a- niMurare In t>oleiii8: delle nazìràL Ora «i votàt ék
fQitapfUL o^Ì0flalei c|Ufile coneatto aottetlcre si deve?
• In natura <raalmeiilc wm «ttstoac ohe^ uomini, oote,
• ipff0()u»}9ni| derivanti dalle r asiani loro. Queste cose,
^esti nomini e queste produsidnl.non emlono in «no
elato, geneilile diviso ed aiiratlQ ^ ano in uno stato
partMplai^ aHito e ooocreto. Donipie la polenta di
ueio »Uto 3Ì risolverà' ìo-uttioia analisi ndla sonMna
dei.ipdteri partioolari e odnttessi- delle «tosoi degli. uo^
<sÌAÌ e delle prodnslooi loro consòciiti in ti* dato
territorio., Ma benobè aio sia Tero,dirdowemo. forse
che la «ooma di tali poten naturali si fMiesn assù<%
Bp|er0. in laassiioa come tfm^Ut^ alla potensndt uno
stalo?; ..I .. . ..' . -i-
È troppo noto che fm. t'ide» d^i: poteri oalumii di
un popolo. e della pot^nsa ipiPUtioa di 'una^ alate, vi
paasA i#aa. importante difiÌNre«sn«iSglii.i -vero -che par
eoslituireia'.potensa pobUeii. si rioerata^ i paljRÌ;na^
tn'ali deUe 4cos^ e de|^U iMirtiot.4^ ootnpoogooo uno
itato. Ma dal^ l'es^tensa<dfiii. poteri : nnH^.innfieultn
pereti» s.tes^o la poteocA politica» . Questa potente de-'
PÌTA COSI ideilo Bviluppaqaei^ dell' elalevio:,' eidìdraiw
moaia perpelua di (juesti poteri» che aenia di eib
non ti ha potenza , e la polenta diri^aei nsag||iore n
mifMNre presso il medegimp popolo col eceseere^i^'ool
irenìr aMio, deHo. sviluppamento e^onoaieo , nsoenln
e politico; còU' estendersi o col vesfvingarsi -dell'; ar»
nonia : coli' tt(E»rsarsi . o : coli' affietoliirsi l' energia dei
poteri medesìp^i. I poteri rimangono ^ ma k polenM
svanisce. Ricordiamoci di Aoipa*
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i Affina db eomfiMifeM pKi^ èftWira»ihtÌ8 ^h ^ t«riUiJdÌ
giteti» osserradéDÀ -io y$ dòniamio In ckè irerafimiiM
ci^QfltsIono f poltrii iiiaturalì Moli im, popolo. La ritpòMt,
«.ageTJ9Ìe« fisaì oomUtoaa «Hi patefii'ìMtilMll d'ogni
indiviciiio y ,noo dirócivtioaiido'lé (jtmKtà Briebev ^1^
prodinioni Mtaralii-dei •MMb'teri^rici. Ofa 'Meebmeiv
•gai uoiDo sidial^ogue^'il «ono9Cér«;il >ro(ere'*f ed ft
potere Cbmio dB etaguir* ,.«osì i potei^'di' OH- ngi^rt^
gato d'uoiMiì oomviveatiiiibiol^ilé'cotnsorzlo «ii HdM^
vanno, ^dopo k aòfrimia^ dttlle> cosenatUrAlf e-fi^ìdi*
di <fueè > popolo )ato Cògtti^tone' dtNi» «qse> n^at-daMl
r intiero ttaTo^losfao. della donitìtMiMa? alvrl^>a al pc^
iens esi^nèrf le otoe HgiiaiKlàttti fa coiniAM«il9« ^M^
dO'fii'pnifo- d^l p<^tab^«VK «affeiiftione'^' etmfpi^tide 4tf
«omnia di tutte le forze fisiche , e quindi le térr^CM
fiali'etfeialtrini^Kitt'pifOdàtolidtew ^' ' ^;^ ' '
l'Afaiét ^««fctef-cogftiMÌMf 0«ifl* ^né aiiegtiaie ai- bi«'
sogpo^ «6» «{uesta ipdlodlÉ ii'<Àn'd«lét*tÉHtf$ i^e«eeu^oiie
dipti}édlo<iaiedaMmr'>oDsNi ($tlàid«{(a<«ognk{ooè '^engooiy
pne0eDtatiH*(«9'.Keo6rgia -dlfto Vdlokità àtv cingoli; ie' il
tobipiessofidella' forse -Qsib^ ^non è proportiotiato alla
fysaf4)«gli)^<ilaboli' thé'-iì 'dttbbawo #uperare ', allom
non «i>'é' più' potenza pcMIca. Esmi dunxfée rÌMtfd«
■aaesMirìatnMte «èliactospiitaitonerunaitime.dttlle tirf-
fé , dcit^energi»' tìH>mle> « dellie for^ fisfeAe* delta to^
inaimuM pror>?éduta'at|Hr0nda>daUft< natura di itìtttH
niatenali , <i) «atlò' própfoi^òtut^ oHa* ifimar fluite tAt^'
emténae gl'«tii«oK'd nooivé alta s^ia? rìéurezcde sod-
diiffan0fte^ É <)ui ai dompt^endé" la potettià eoolpaMiw
liii:tltt%) a èt«tc^ onde guareàl^ne t' itfdfpendenni. *
Supponete roi una 'grande popola^iode senza il ienf>»
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573
mdo 4i ^/èdkjhma m^rM A^ dcrinno dUh ool«^
tura e che iosegnarono a moltìplictm le fbne fiaidief
AUorar.vmvtdete ua.teaneo.di Europei ooiM|Cislare
Oli nciÉiiro. UModo, per la^ sola lupermità di queste fiirsa
«off«iU..e (M memi db<e queste fimse ^WMpiAìsfmmiiok
JWM^mfak)' WuM. superiori jtà di eollurai oeUci kt-
t^ire « inaile. Urti. tteiisa unÌ9?i, le |or«e fiiklie} AUora
voi vedete la Greoio «ictggiocata da JLoma* '
Accordata i9oi.siipaiìiQriià..dl.oollora9 e ìm aggro*
gelò di fotse,6liebe.K«m di.quejla energia namna-
lé^ Ae.deifiya ^beU'i^or detta pauii^ « 4a ub.sensQ
aleyaU^. della. j>nyrie A^gmtkì AUora yh>ì ii>ede|e.itreiiW
mila Geeoi :ekioq«iistare. lIAsia» Allegra tedetO'i ]iM(rt>eH
del medifl^evo conquiOare l'impera d' Oei^dent^,. po^
ehi taaCari eoftipàstare Ul China , poobi Groisiati epa^
gtiialage .CkwtaalinopolL
• .Su. che diui|iie si xìsoItoiio ì veri, elemeiiti dalla
polenaaidi Um itaur 2 Nella icotenij nàpatriùttimto^
antla. popetamane iipiofit ad . un dato grado in im
paese adatto alla buona sociale oeiavÌTenaa^ Ifell'i^
wbne sioiUllanen di questi eleodenti , nel ceoiplesso
dei meati prodotti da questa -Anione consiste' in gene-
rale la potcnaa pelitioa di. uno statol :
Ma la ooBsideraiione delia pdtenaa pòlitiea è indi*
risibile da quella della siouneÉKa' e dttlla soddisiasione
di un ^pòlo» perchè appunta l'oggetto della potenaa
si A' quello di- ottenere sicnresàf. a ^oddisGuione«- Dian-
fne tentando egli.^ ma non producenào r:effeUo «in*
teso, esso' si tiSora iÌM{po<eM/e)ra'f>rQdurlo. Dunque la
forta di- questi ;ìileaMntÌ9 e quindi la poCenaa politica
si deve* n^pesiariiSBtiente. deieriaintirtt. in conseguensn
Filosofa della Stat., voi. IV. Zf
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M
dUVelBiÉltia arproiun^>i]éti4q»etliH'.ciiB'>àf. òòimim
kioàiiecfca « «odcktAttloilèi"' !.«•.'..• iti 'niu fi ^ >>
' -: »> i^edoochè .dc»6à^ teodnoiUreji > dtit> ila / pOttota* fó*
««• torà > tdK fttlvloilittrio'; dlipd^làiriottè Iti* tim{»atM
«^ édmtto a* t»nvìwenzÀ\ e m )<}iiéilÉi-uii$òiftf''ldÌ<>Miézzi
*!digAvdiidi d«i quMle caute,: pèff «ai J^AlbUlf^'^tisòeiH
» naturalmMtO'Jfei ooifiuoe fticnreuH' "é «fllcxidlsfdfidDtf
» di «n iM>po1o' ▼Heote In kùàetk poìììksL''Sl'i-''^
' Qoi b «ieùresza , óome Offìauii' veiié,'^v|f*lokUìdèiPi
De^'Mioi raf^porti .tatit}oiÉftérAiy> «patito «it1i»hi.'»ft> s^b*
beiie'\>«i rapporti 'esterni rtbb, ki ««ttgajcdtth/ (Mdé^*
g4i «teÉnèiHl >il«Htf forza rispetb' ftd ttH^-ttitròr^iteld'^o^
Ktì^os dò «ob^ ò6tmita. se^utmifo la ootifltMBlòtiO' ae^
céssarìa dette oàsa irÌ6«ìto ,'cbe *4|aè«Cai ibrfeaimteipittb
derivare che dagli elementi stmtj '•ihB''^haam^'-ìi^
^dutìBztàe la •pi<Mflerltà'<1iitét»ttiaf. 'DwKfoe' iii>iultfina
anaiièi ltf'p<^t«fika*e«tèVYia»à< ftoàte' di pavi^ ibraandiai
lerìail' di altti sOltii rtftuid «daliliticì9ndtei'oiii^X!iQisiìfiftffa«i
h veréi pocenca ^Interim', j- • in'>;;.I i '• .v. \.' s^-.^-.j
«"Gà||ftMÌerahdo Ja'no^otte ^qM prodotta- dèlia: potcnaa
d('«tt||oisUto ogaun^vade^ésseve <e1taMub' iqggMo , A
quale se risulta daIMcOflipfi razione IflK, oioki*nifezKl egli
è 'per5> semplice a indii^'sièiik y '^«oaie til*' cono.' dt un
eorpo sospiatO'^' più 'Anae. -La potenza, dunque* n
cileiW'COxMi&erartf o«oiè «lvipv|KÌoMo'iaqliddie*ad uoioè
di^ttitte le digioni cospiraiilLad'aModatei'MaUeapdone
aaa 96la,'là poltaza^aa^ «nitte^fpii^.'^A obe^iiate w^
^cceMOve di CeAgis^Katt' la ' eonquisfea • della Cbiaa ;
èhè uà «eeok» jdo^oitfti'^a'alli^f' rapita >'ai MoagoUt ?.
Se- all' opposto* *aHi9Arw*al«ben4K4tihi'eeaquisla aaes-
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Sj5
sevo'Himcìirtki ila' hMioiWile',i'eéffWMibcvq róspiatori-
barbavi co'iirié ii«i'tiNixpi di' /GAaMUor«:4}i Mario Jb^ero!
i'iloiMai. ì^'Ci^^diè dibeu itdpctU»ialls<poteiBa(f^il.
litarè^ die pur '$i (tote Yis{wtl0'>aili| pèetnnarìa e. a)ia|
tefrtftoriàlénaottéì fii^^gik vosferfatbi.inell'IaDlaEKdeate^
articolo; e però dobbiamo aver sem'pve i piente nbuf
potlsMft Véltaovèiìb"«li|bititè '«s'eoiioepine ia vtiou^e
àkAkii pbUftiia «di ti«i0 s)atd>»è natf-tsi. febisO oqpoorraH
rc< iurte I^Meaià^é^ cò^^ra«rtt all'iniioò difetto' foMale!
dèlltf'sódtlUfiMiótié'^ìe si(Mrr«txa<\NUiioiaiie^!£Do i^ qkul
^gbo obé' le- dH^>stÀtotte cim«i89ri«T mbieggónow ,Pail
k> ste$k> '{^Hnfcipio la ^albiMà «là conservazione :de^
ki pòtt^tite^YitctfèS^lp^attlente'ifìcltiede la slabile teoo^rn
-^«i«lnè^^ eliòne* di iqqes«b'ca{|Mnii) dimodcloiiè «ss»
aiinièiitifiò' e sf liiodKichiiio secondo le esigieoc&'det
Itioghi 'e dei ' teìtopl. Quando tdtti 9o»o f^neiùlliv •sdrài
piermesso di èssere iaockiUorobuslo e peosprcaoel Ui^
qtinndò altri ^dfàtitafo crescioti , che oovk 6Ì esige?:
'' A conferma délld 'veritk dcdla recala aoBÌoiie< dèlia
póicììtà' Ùe^ìì stati' éi osservi «{Miutoi^egue. Fu posto
cbthe'afeiri^nio dàl'^el^bre Bacope òatVérviafai%faho
nelle'' cMH ^détà prevaie -da forza regoUUa ^Iq shà%
^iiM.'Oéà sì domandisi qùal^ sia la fòyzalpreTalcnté
qui cont0rfij^ìflt4? E iero^ o no'ofaeìquesta éi «'la Arza
di moUv òonttro la 'fot^à -di no èolo o- di<pbahi3 Duat
què hbR ']ptiò' esistere potenvà uibaiia .coUettìva. sebsli
ìé co^i^a^ioaé' d^e' 'forte dèi isitfgK^U; Or qili !si. do*
mabdtl'S^ posR9à'i0èistere'tiliacéi«F^iioiieidi Utte sbraà
mìaL"iosprràzÌóne d^inter^^sfvitvso Uistesso oggetto? ìlfa
come .vetrificala utta cospira»hme d'^iotereni ^nia una
ferma cognizione dei vanta^ positifì «e negativa e
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senza un' equa sadditfatione dei oottanfi ed ioiperiofti
bisogni delh natura: sì fisici che moraÙ t Pia tuBoora
dopo: un^ assai inoltrata, eiviltà basta forte aVer vn
popolo alimentato par avere un' energica càtàf Qual
e 1' unico ed in&HibUe mezzo onde fomnare no po-
polo di oiHadini?'
' .Queste joondizioni sono imdilpeDsabiU » e Ibraiaiio
una legge tanto certa,, tanto palpabite, tanto inevi-
labile quanto le leggi fisiche; Qui vegg^nio k ibr«
mola generale ed irnsfragabUe della leggfi fondaraen-
tBÌ^y e dirò così meeoanioa , della potenza degli stati
proclamata dalla stéssa tUtnra. ,La poleiica dunque
dello statò ahro non è ohe la maggior potente delU
stessa natura procurata dall'opera umana eolle fono
stesse della natura, e secondo IMropulso sociale della
natura. Ma posta questa idea , che. cosa ne emerge
per la cognizione della nozione dirottrice delle stati-
stiche ? DoYcrsi chiaramente discemere le forze nata»
raii stimolanti e rafienanti delie naziofii, senza il
concorso delle quali non esiste vita alcuna. Dopo ciò
oonviene ordinare codeste &Mrze in un eistema unito^
diil quale risulti l'efietto della sodale possanza. Al*
lòra si vede ciò die appartener deve all'arte umana,
e ciò che lasciar si deve alla natura. Allora si apprea-
•ano i motori riagenti A della autorità politica, 'si
deUa religione , sì dell'onore, e ù della sociale oon*
▼ivcnsa tutti cospiranti all'istesso soopo, tutti coinci*
deaAi Millo stesso soggette, tutti sostenuti ed avvalo-
rati scambievolmente 9 e tutti produceoti l'effetto vi-
tale di quella moderazione che foitna ù pregio su-
premo d' ogni "vivere civile.
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«77
la questa maniera Tengluio. raccolti e «oitfef nati i
primi tratti foDdamentali di quella noùoae direttrice
ohe. deve precedere, accompafnarcr, e aiAssegiatoa le
sCatìstidièi .e sansa delia quale A eonoepioienliD , le
ricerche) T esposisione a igiudisj sowr ciOBUy a
quindi o fisbli a mal sioori, «a ùhe YOgliate tèssera
una statistica generale, sia che ne tracciale usn par-
ticolare. — Tutto neQa viu *è cod uaito^ mmiiBsiia
e dipendente dal temperamento . «oUdak dalle forse a
dal principio fsentrak ed unico dell' 4iioiic loro ^ «ha
il vero stato di qualunque parte del corpo aodale,
e qualunque ramo di industria, non può essere. co*
Dosciuto per le.sue vere cagioni, ae non si conoscono le
leggi fondamentali della vita diegli Slati qui indicate.
Per la qual cosa la nosiona direttiica delle statL-
stiche deve mentalmente incominciare daUa ^noaipdè
di queste lèggi. Questi primi tratti rigi)ard«a0 la «^m-
pesi&ione mentala dirò «o^ì or^nica della potenxa tfeUa
quale si raduAaooVsi cqnsockino e si armoaizsanp le
parti materiali e. le forse vitali dello stato pplitieo*
Dopo Ja scienaa dalla composisipae segue tuttavia
sciensa del movimeMo* £ qui, parlando di. un (Corpo
animato. di esseri non soggetti ad un gretto istinto,
si presenta la gran teoria deilo svUuppamento econa^
mico morale a politico della . naiùone , posta iil un
daib luogo della teri^a i e con determinati, sussìd) fa-
vùrevoli, o con dati ostacoli iasupembiìi. Persuadia-
moci una volta per sempre, che Tarla di osservare, di
studiare e di tessere teorie in morale ed in politica
non è diversa da quella che si usa in fisica ed in ma-
diana. Il corpo sociale è un corpo vivente , la di cui
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5^^
tdMp^ÙiOne e»ll'cut'nio«Ì9ietito sodo soggetti a léggi
^SLtM'*nhcemmrìe^i qdàoto I* cboaposizioiie od ii moi'tf
«A««t»iH^ofiialun(|ile k||«cohitia> aDÌioMlta • ; ioanimata*
As^en^MtfCKiqfcidaCi» €0[ti|}o4ftiottey'desorìvene qaiét^akio*
vivitfatov niOBtrarfr g(t> affetti buoni O'^istLdi mia: tale
•'te^lihhi' ooftipelBÌzi«ie».4li>*uii iaie « >\ai. aitici re-
gtmpfttttipémtiCe'O'itìteiiiperantey Dpportimb:ùd inopf
j^rluiiO', «eco Mci^' che'' forma 4ta prima icie&ia :fohda-
nefttale ideilo ilatista. Dteo la i|»rifaiÌA'>scien«a Gsfùdat^
nieDtaleytpafioeehè' ne «tifile lin'«ltvè die per brevità
fìàmaOKc ei; potrebbe 'dei .liMghi'é dei teaftpk Ogaun
ea)diftattv,<iehe 'ItfiiNHBÌbttii soggiaciooo' ali -, anione, co-
stante 'dette localitir non «elamente per* le insorse
^teròe} «mi èeiàtidia per>l« <piàlità'ifneUettuaU-e mck-
rAlii Or ebco il tertb o^jietto di ttud» onde creare
il genio 'Statistico. . . '•!..-,
-*««'Veiiéodo oira alt* at^omeofo delle . force • proda tti^e
dklk 'petssanfc* nazionale ^•>còme si'potreU>e assumere
là ocfttna del sìg. Dupiii per deduf^e- la •potenza na-
zionalb 'o^n di specMaziòne/ ma di fatto praticabile e
«bmputattf le coodiùonfi fttUe^ %obìaii?'RotDa ne'«prìoii
«0eoli 'etti 'tutta ag|i*ido]a^ cobdudereste voi* pet«cjò ,
iAie hén fofsse potente? Prìàia di' tutfo per: una legge
^^ecurita ed inarrjvabilef delia natum in ' ogni « periodo
«Aiil'-inei^liiDanto si effettua una tale divistene di pM^
iefesiòni ^e- di OGttupaztbéf , ed ufaa rispettiva fusione di
poteri Goitopcltti indivrdnaff rateila péi*sonìilifà soci^ ,
ed un tale'ritornò di tùet^/^'òpi individuò y che
riesce .impòssibité niki Mente umana assegnare là som-
ma delie cause dei fenomeni conct*eiì che avvengono
in una nazictoe i^acivIKta. Le follie produttive dei messi
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ék)|>QMMi ]Ci*#(Mtalt4i 0tà: ià';etài.>ÌDOBiaibv kk^ ògm
^gni ^jàMÌABe «tfubpntar* - ti;. tdBbboeDo. ìle^i aUitiidittl ' M»
d«ic«»&ìr>iMi|ftté(iife^;àa biÉiiò'i«ir.Hui fiftioàoMi^ ' low»
irofiriA ) 'Cul 1 4^ occhio «4dg«ti»i ddl'oiiertBtora '» tiséoDira
natcQéD.dfferàiiiV/'le qéaliinon^sipoMDiib triaficaifedp
l«w* 'Queftft-iaMitaKiyn aomidadinteiper Jssareó kaiH
4dlii(pdt0izaoVokiìkia>icpHndi pvepai9rR>àlI«'kMnlft iki
Msipae;idiaétlÉÌG8'-deUe slalMtislwì^ jdieoòn litàlcir^»
". ii9 Ché^^alloi^drito .nocivo.* aoi.plDVMtodi'ilriB*
gnvf rc> k. gÌMÌi«»,riiiiÉ^ . goiMaKv i e> dir òoglìcre i* 'flM
ninuld 'COfii^bcéto ^uninòhB partì "in^Kvfaiie snuigU
8ler# dl^qat^Uioviter^. - •- •■ - ' *■• ' :
2»^tdiejtle fciftb' produt^re ddht 'SÒcìaié <poCiRim
MÉlflMfllK GODSiitODà' Ìli IfUÀtf CSBSO ésOO WÌbili j
littSO.'ÓlKVMftDlÙ- '."
«>:3i^ Che'ie.oaose i<ineiiUdmeiitf .assegiudiill iióoi^ì
poifionè m— ^rtlàre i» ♦ gompdto ìr«rabo!pr«fflrziòcMile«
! .<ìbióe'«0prìifi«veittiMaoerioàixieirte la dWitiope dei <po«
ftMi«»ocpaei|iiÉdiiid9ldi, e* la rispettiva fusione nel
c0CpAf 9oéiUé9 'Cbàte'i misurare la tòrescenie e «deere*
icenc^ faoàWiiQ isoddisfarc}' ai ftnsogiii di an dalo'pae^
se? *Gonie ^oggeltan» a eooiputa) i'atlitadiiia- 'ideale
e'tperioiiale>a'cecle prodàzioni è non a certe altre ?
fucate .còke :COslituiscobo o .na le &ii^0 produttiva
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àtSm pbtsatm ioetak di mio $IMo9 ▲• pcriiM
ètattean esse ooilìtiiiseoiio le cewe stesse produttrici
delle peleMS , laldié uoite al territorio, alla popola-
ed al gofemo Ibrmaiio il complesso delie tane
prodottm. I/iadustria ed 11 coauBersio mam
oestituiscoBO le Ibfse ma henù uo data eiemsie di
queste font. I prodotli economici ammattiva coHitiil-
eoooo queste ione, ma btnà dati effetti di queste brm.
Qui taloDo domandar potrebbe, se dalla qualità •
qoanlilà delle produsioai eoonomidw si possa dedum
qiMHa deBe fonie* Blspondo distinguendo: aneHa na«i
aioné Time eflfettnala h libera ed nai^terside oonoor-
«enia. eolie dovute sue oondiBioni 6 noi Mei primo
caso le produzioni mranno un seguale delle &ne pr»^
dottire della potenaa economica 'deUa Barione coeti*
luita oome deve e>pu!b essere. Vel seoesido caso qui-
ete pvodurioni non potranno' attestare fuorolii un pura
fiitlo materiale seat» moUirare quel fbodo,r •cbe mi-
gliori circostante potrebbero rendens operatfro , o al-
Bieno lasciar incerto se questo fondo esistalo nò»
Orarissimo errore poi in c^ni caso si comesetfeo»
rebbe se per giudicare dell' attitudine economica di
un dato popolo si prendesse ad esempio nn altro
popolo senaa badare alle diverse circostanae .territo-
riali e personali Tranne le dfcostaate comuni ogni
paese raffigurar deve la sua potetisa eirile in conse-
guenza delle Tarìetà neoessarie indotte dalla natura ,
astrazioo fatta della mal opera degfi uomini. Qui ri
tratta A formare la • nouone direttrice. Qui contem-
pliamo il modello ideale, che servir deve di nonna
ai giudizi statistici I e però deve servir di guida A
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58t
1^ *lk iwanÉa ad Mt ai^owMÉe ddk
Qui doHfoe prawhMte» dobbiimo <U
hm poiiim 4erUwte'd«tt'Ì9MMMM»v dalie; |iiiiiii
ir da «na chea ftataoa, far >fbraaaMÌ.ia*aaf m Ma*
dtl ^ni» gìndiqOTè «MI* itelo porilhw qudiMiqw
siati di im dato popolo. Quando la giuCchi <&e ti«a
tei mèèhaUa a brutta, fteète, 4» i^gititte» hvKma
O'jf0BÌNrav>^'vef»'aab ebo tu fin uà panigoM firn
Joìitete di fclte A «patta lai poM o mi naadallo ^
^jMp ta riiMtei Ja« ooaa imtà^éÈotà h^m^H^ vnremt
de?e adk iteliiliabè^ aa la «oi. gwidteaio aaai oognio
«oae di Tiaoia m tu Tai iarfìir il fiar ittVIn atirtiiliiiht
oifsili, to ma pooi pMeìaidera da qoatlo aMlodo uni-
irfateb per ogni. Ilio giòiliiio, nal qoala ^éi «ratti* di
proooooiape delia .bbtna o maU oattcUaiona di
Ora moMdo itf «léoolo delle '^bno pradottifo «
-dooianday oòoie posasao aertir di oocteA ptr i' onjye
innianl#..dalié. ftelisliQhel: 1^ Gteiia ^.«ooiplloate
.qaastìoaa i- qaotta, olla qoakidopo lé ooee aapra di-
toarae . pouigaaM» .rlipoadttre eategoricaoiaote dome mp
gue. O Tòi Oli paiìaie di lotta la «i^iie ilatiatioa» o
mi paitee aaiàmeote di quatta della ficchene mato-
naK coaie a||>iiuiilo siè queUai cooteo^piàte dal «igoor
Dapia, « datt^'Atcademia della Spianaa dt. Fraada
n^l wo programoia {i). So mi parlatie di lotta *lo^ ai-
tile stebstica aUara F. idna dtile forse pfodiHtiT^ ab-
braccia lutti Ì! oMaai fisici e anorali oa^os^^r)' jn. prò-
(I) yedi gii Aipiudi di Statistica, voi. XUl t pag.^ 3^.
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J
diirfre^lAMSod^irfaiitoBeteskaÉUMHi dir UMiffiMoi;.|».
Wechè'i4à UddMiéiflnt *'<i 4a)iffitiiyTitt' tomàmn.mf^
ÌMiBiDi')a'pBÒdumMMiaMiiù1èJd»triM>dfab mémiiiàUe^L
« axénAh i> /ihi^ ipopcèot a9èBlìfiMkr«|iialiiàvi tdé cUmv
fìii|>e ^iaìf o9ffii(KBi9tìoile*^dal*{irod«ni*'»lp pdlin|iii isb-
mMe^éjrììà^Sta^.iiì oi'.- :-9 .oIo(;oft t,!^^ un *!» i-.. •
I "S^ipol^iubpèiilaler idh% ;Mtit«iè8ijspéioiélé 4«iU ii«>
«bexflc V 8Ah)^aitooeQàT«.iuinIiiiilìnsMMieiva»i9a«
Ifttt att^oggolto 6ì aeoprM entliiifraifo IfAifbàtao^dM
«UrtmAiNmMi ia wtttiUe^fMMiaaiavenlaoniMa^Kvab ponéà
•4ttfte^^«diil»iii{Uiitei > Uifonirftfì^^
a^ltt'oàì »ilia^I#iiiBai iJèiqiBBslK'.aitrfa atti. paodètai'dl -vi-
sta la possanza economica sodale pesi «ostftnifvi»- sai-
kaob )iaèa'iipatmàlei'jénufikMtawfliif. diiipmikilti^tu*
létii»ótla'l$dWì>^preibo.dil'«D>liat0^pcpolo p ón amo*
«tatU^mokiéustoialaiaTaniU^d dii}poGÌiL.Ma.idaUi al-
-thi ^itfie «Mstii (k|diibiéati|aieÉile,i.«Aie(>s« alia gi^
1lfmSM'Mla^tlatìfllne'|ntaca•tl^•po^m^ timro
mei wéisstrai flbiieKsfaxRAie , iàiaatedliSifciaiaiéantfMitat la
-pHawa-eAttsa delbi'|k)tcéza<inaiioBld6j'fllun^Wi»a| fine
lii('»ec^ré «ii>'$|«tK>lffQdiit8f'istatJkicdnidf^ *£tnt j^oe
idiamiVa Ut uq po{fòlo»!cdQvniie)b»r/i(»Mnli ai^ a^-
iMt<pkifM)%ib<Mdtfxkipii;.aetéss^rfei>«Mpifpdaifre la ^po»
-li«iz)ti'ilMÌ6tM|e''««t>eOUUliédlbt ploii qttalia ^ cbé ph»-
-dttioiioi*r'liÌNi»aiiaé*<«iilvenMlk ioMnoirania aeU*oiS
^éme sociale deUe neebezsa -di>-otti abbiamo già par-
lato altrove! ^I^Vian^Q si p<Mse^gti una' chiara e com*
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«ss
phita tioBÌoiie di 4iiQilc «b^éMniì '^.l-aHof*^ p«rtiia
.♦ li. <•!, •.».-'. . '..;ir.' 'j'i '<> !ir* *'■ ■ ■ ■'»♦»» >' f.i ••! •».!!' V
Vii. QuBSTiOitK, — NnUo scrìtto del sì§l ók^ikfCìd
MÌ.jvf*ttiìEb'daU'«Witt»^4f» dMvaaià^Ui'iÈaiistkAe ^
idkr Olia* nìIMfiTasi'^noìijt.' fii,->^:.j i .. • . ^ i» . <
) .•,♦; y.'w '■•: • . .*•• •";•■# •» .. / |.tl"'»»j «ifj'x ••
R 1 S P O 8 T A..
». > l't :■;■::: • .••.•• / •,»t» .;■
I. « Che nel disegnane MoggiMi^: dtUe* jill|ti»lMbe
«(,egbsi'.è:.o«olBnt|dbo fdeD«-.gro98a/«icosi[ttartnéftìéne
»• ▼plgÉM eòlla qnplemOft ai pé^ dìaliofooif' la » fila*
»iii8tic«ìilalatale'4attaificbirìb^ elfttuM dalla
9yiStonaifRhranea(lfr>fiMÌtMn^fdi* uÉwréatb soeietà*^^
• ilL 0». Gbei dieM^kenmdkt aBeiBe'-lài'wrKioiid'ckUa tfa^
s» Melica dalle «biittn -fiaitaneélely^il «sigi^ Bay 'ha
»«4alideQÌie< diméalmAo'.i: oaeaMeiti eBMD«lili«' della "Cf*
I» vite statittàca , cbe ;iii{Ìpo*tt >« jfin i^ip^otm poteni
!i»oUeiii»e'r oggetto "propoeto IhniitiÉodobi ett'eeomd di
99'una«ftofte'eola:dit'ttD pabae^ mentke ol^eiiei* bob
4Mr«i piiib*eke eipiloistaidioiiM tiittoJ»-- - *
- iIIL.ff Che pÉRfuido delie éoieosé BecK^iam^ olld vi.»
n cerea» «d alla see)»«*-'*-»» *^' -~-poneiitì le civili
...«t»«j*ftMieV iBglìramaieiBta, solalo k iiociale fiflio-
» logla^ (ralataaqdo t <kiq^ atee > seienie' egualmente In-
»éiipeas«bib, .la< pnma 'delle quali 'còn^Mte nella «Co^
^vià'i'moeale delle ubtone società, « la^ secóbdtf
.1 Beila isdenea dell' opdine nàtaralmente necessario
^i^ita potenea d)sgliSbati.:«>'
W. n Che volendo «piegare iti che condiste questa
» sociale ittiologia^ la sfigura e la mutila di modo
'/ che la riduce alia sola scienza delle ricchezze, »
j»
19
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m
V. nOm «ikIm inJkm k miaM tUM^gm. • qm-
» sta 'ÉogiifliB:^ ^li Mil iodkfò ^ella poiìtiw aeo*
» BOiDM che Tìen suggml» d«l fiilto e dalla nigioiM,
» OM k inoompleta .teorie delle «Giiole^oltr»DOBtaiie
m odierne* j» '
VL m Che {MMudo eUa.eem^MéiJoàié ddk ievde
1» slatiUidie egli pose ia non cela qoeUe delle fiati-
• slidie primitìire e prìncìpeU , e ti altenUe inveoe
I» alle -tuocefl^ive ed alle additionaU predioaBdoie fioiae
9»>sole degne di ettenàoiie. m. .
VII. » Glw anche rixtretta la ttelìrtioa alle coirdi
n etot» tpetio amtabile (rigettate «pvlle di ùOto p^
» manente o non ffequenteoMwte motabìlt^ in pri
» luogo tffk tmaadò ìtaportaMprine e decisive
«^ bridie» dalle qnals si dei» tener 4Mnite in quesli q
» drì di stato mutabile : in secondo luogo ne
I» altre punto non neeessarie; in terao luogo j
» ne presenli» alcune sotto l'appetto il meno proprio
« alle €i^ statistiche ooofdinale alla vera inta delle
» società politicbe ossia alle .statisUcbe. magisirtUk m
A questi sommi capi ridueolisà le ossomnioos kn-
portanti .uUo «oritto del sig. Gnin Battista Say. L'in-
tacesse deUa sei^».. *. non oueUo. della censura pecw
sonale ci obbliga a queste osservasìom -, i« ^^^Jt «rju,
diamo taoto piii importanti quanto più V arte di^ ca>
struire le statistiche ci sembra meno conosciuta. Dover
nostro si é di addurre le prove di ognuno di «piesti rilievi.
Prima però di soendere a quatte prove crediamo
conveniente di far conoscere il complesso deUu «ci^ii^
del sig, Say. Delie ventiquattro pagine occupate dal
suo discorso y egli ne impiega sette sole nel trattare
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5»
l*ftifoiii€iilo ptindpala proposto. Le altro «Bmsolto
MMNO ooosaerole parte ad aocniara le mancaaio e le
dieoordUaadMd di alouw celebri fianool-e ingless eapo*
titoti'dì.jNia^che, e» parte ai suggerire le« oorreaiont
e ad indicare gli oggetti , che a ibuo aTTÌ«o cooten»-
plaDt li 'debbono nelle etatiitiche di Atto '^atuiiorio
oesia spei$6 mvitabile*;
..Tntta ciò die P autore distfe intorno Verdinamente
<Mle statistiche^ t però ciò che spetl|i,aUa natura^ ni
€onetpimeniOi alle ricerche ed alla eomposifti^ne dei pi*o«'
spetti slattstid sarà rìferìto nell' addurre le prove Afi
sei primi capi oVa anttaosiati* Quantp'pqi pia^qi^e
all'autore di aggiungere nelle altre 4ì^><<^^te p^ighin
▼errli eqposto ed esaminato allorché ginstificheremo il
settimo capo ora proposto* .
Da tutto questo lavoro potrà il pubblica compren*
dere la mortifioante verità che la civile statistica è una
srimiga la quale sia ancora nel caos. Da ciò egli po«
tra dedurre il motivo che ci spronò ad intrattenerci
oon pitk articoli successivi sull' ordioameiOat di questa
atàtfnsa, sansa chi ci venga dato carico di arere avuta
in mire piuttosto una personale censura, che un ten-
tativo onde tmcoiafe- «^dovere almeno le massime
fandamentali e direttive di questo ordinamento. ì/ìm^
portense poi del «oggetto giustifica abbastanta le in*
dagtni e le cure da noi assunte.
Moke e molte storie, molte e molte cronache» molte
e molte biografie furono scritte pnma che si cono*
seesse l'arte di scrivere le storie. Così molte e molte
relationi di paesi , molte e molte tavole così dette
stalpsticbe già furono compilate e si compileranno an-
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sm
oiAla f»DÌèiaTidi.*icoiidBcefiè ù^ymtf A ^^imijwy hUt^mf$èo *
stiparla' d» «rtev si pBria:'4Ìi àQ ottltoai»eiiloi«K> wnm^
MBffaiuir '^id'ftinri dbloniaìieÉtd, loisìwiid. uii^ àmméltM^'
^rorMi <»5f magistra sntiel Che oòW>li^ilÌ8a'':4)ije$tor
dètco? <)6^ cdlÌiiffì^èiiéirièk^twai4Mc|litti*^amtj(b'k^^
Afe antièlpn 'atPétf 'preMbt«'>i) fhtttf 4isp««idldél>h MM
di iinafomHb é^ei»ì««tai'<>l^«»m
di l6Er6tf0 éik'pei* àppigliàiHìt'lrfi'ben»^ ìAk ptfè- ^aty
dMroi d^ì*m^ìei^&Kf'U precoì$ttMan*f'diilj«^at>t^iuM
d«inft tagibrte f»ikiJl%'dall^tifto'd«r)fliriUgib29r«lt^
' llssta ; se'^ilesKa' p^eeògtiiki6é0'<Mp^i'te ^^ìfmfutté" #i
i timori e quindi o aiimeDlà: l«iil«(|eimt¥ele> la -Mtt^
resta ,'o 'inferisce IcV ^ONigg}M«iftÌo^«^4*aiislelli;' quinta
tenta' di eagltereie cagioni 'pfoduCMc^'d^arbaMni 9
irhta 'poàkìone dtììe^^cùitL- o.'i:^>- li rn. !. l. , ..
' -CUI' h^t!àrè ^lAV ^rdipi^tménio delle itatìM^hé qoi in
§àMàVizft'*^t< òh:upiàrni(y dell'arie 'di cidArpòrPù ìe * oK^Hi
stlittsflfchéì^ii^ 'fiotti '>ù^>/rni&'; è^Hon le'^eiiipil>Mife ^
c!ftsualì;*<£'>kicb6me ògàfi arte^d^p^tftle «MèeMariaineiièé
* d^ 'una' pMiógtiHìóiié* ^, tosi^ptitàa di' tottò* Ih d^éopè
di sapere* di quédi cognitMiìr debba eMe^e dotato "*i|
compositore delle statistiche magistrali'^er riuicfveMl
suo iarord. Ecco ' tI tero pimto di vista sdttodefqilale
bramo che yengatìo» riguardati i tniel pcttsieri.'
Prèojesse quéste dichiarazioni passo a s{Hegar« ed
a giustrficare irfliet^'ora ri feritf sullo scritto del si-
gnor Say; IfiHci^tido al ptibbliòo illuminato di portare
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I «te
rr: i;.';i'.!ri O ,'j3<'»u*i^in *i'>Li ili »!» I.mi\\i; Ìihmh'hì'i •^•i»;.:
"t'iA-ìij^ ki'.olv.K^A t>JNL y ^&iw}on|è4ii ìhì/.k! .u » : .ii
Il 6ig. Say iocùmincia ool dire che' n lafi^gltfttèv
«ritti I^'^géltOl^lfitt^^oMtok^
^ «Ht'^Ub^ ^tà> «^ò(Éll* i^^'^ At' ttiio iÌQìtil|d>* «oiiHitUhMi»
dttMintflò lù pl^#éttl'<dèlk!'*Metitta'>ftM«^ Aè>*kmmtì
riott* fJittHoè«o oòiivèìijg^iiiii bvtaé'dfiiMolè' i^ bèn^^mV
plete defioizioiii? Gonoedo che all' indigrosso dir si
p'U5' aie còlla stgtattcrit'ìR|)òQrtEr"gBaiBi wifiate 'di
uq dato popolo in un datp luogo e tempo ; ma con
aùeste vaghe ibdicazigni si* pu^ ^or^è distinguere' la
sMUUf^ 4^4^ 4a\Hl^Hffiiifj^\p;^.^^ ^l,s*à)ti8tica SjaUnal^
ed^4 eaapinett «^lèri^kteofioinatr loagjslivyiA^t ^ V^ A^^
dMnfpèKté sì r'iiÀa\Att*^.^tré^ "d»^w lAbróv^ggìa
d^tfaHa'^wm pdlitìyàrib toè^'4iiS^»apfWto al iìèvèà
coraqne.cd.alle cose sia delle.* .
..,^')igi^cUe^j)(j^^distiotfifnc^^ C^mprcncja , giiale ^la
passi fra tutte quetf e cose, noi per amore d^^4)re^iii
rVchìamiàflio quanto fU' e.^poVtò'.ttèllà prltoa àd^Stf^Àe. •
II. jcVgre ..vedijji , clie,,ancl|e nel 1* argomentò dplle s^ti-
stich« fii,d^ye.ave(ì..gDmiPH,ipux;a di ^^p..^ distinguere ^^
benidafiùire «plj» ^patece indie ben peamite e ivgionara^
.%hei glà'due tfnik aiMi^ eh«' si m .'prediéaodo'^e
conviene incominciare cori ben (teflnJré ^' 'ed'tì(ì"(ritpo' a
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sas
^piarti jIm wS^ Mii é.^piùm pia oiie Mai qUflrt»
prèbetto , di modo cba altro non si fa che o Faoq»*
nrt ettbiiooi auardati di idee indigeste» o rifriggere
pensieri già divttigaU^ ^tl^io§mi^n la pestilenxa
delle metafore improprie ^ e delle locuiioni indeter-
mi«iate..(i)^! .. -. ■ . I ...;.. .
Ifajgrado però eb» il. (^ ^ m», .ci a|bbia pne-
senlato ni la d^finìstoioa «lè U pie^tso j («ggetto ^vohoo
dalla soieiisa » ffli adottfi . mia ja^iopq di i?qinwpe
eoAsevkso in for«« della ({uaki ifpo si J^ scamblfuro
lo seopo, me smembrare |a OTWiy't^^' ^^1^*^ statistica.
L* oagsm^ 4fiU0 iMliIfliMs^BgU .did^ si h ila pq^vqnt
(i) Qui cofie in acconcio dijitr osservare c7i« V Accademia
lUale di Francia nella sua sedtàa del giorno ii giugno 1827
propose un premio a dtf pte$inuùité Un'uri s/iatÌBtlei' ùon dmt
eondiuònL R rMtiUÒ ptognmnmj/hdd noi rn^kiraift» mi p#-
Jbme XnimUm pm9^\^Aii f^imSjd^Ji^utU 4i SmiàAm.
Q»$^$9 p9>ogramma< ine^fuù^ ft'^'^^^ • ^ «^f^ ^ fuwte
li sciensuL si è U riunire e presentare, con ordine ifiuxi che con-
n cernono direttamente U politica economi^ ". Benchi dottri-
nalmente non dichiari che cosa intendi Hi significare col nome
di ecòftokiii, cienn^noetante dSkttb enumermioht che eegàe H éi*
ffttd^ ttMT eeea «mio in mbuS^miàm eoelmU dtMà rpwfcrfSi
Or qui si domanda con quale diriao t Accademia siasi fitto
lecào di restringere Poggetto della Statistica a questa sola sfèraf
Essi era bensì padrona di propor un premio per una statistica
economica, per uha saniiaHa, per uha giudbiaria, ma nom mai
di sovi^ertìe^ e dimatilareii tomsetào amteeeo alle pmroie^ u GeHe
f» jain meotUar Gspitp» Tu eoua Cmìv «ivitatsia à^jtt po^es
» homiDibqs g Tcrbit non pgtea 1. ^
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M9
di um d0Ì0 p^ifoUumej Ha «gii bM ^owb*
MÉd e ben ritenute' che onta importi il codeetlo dì
questa posaione sociale ; e però^ qiiel éaraltèra inili«
vtduo che notf s<iAn né saeinbraiiieitto «A di? isione?
È vero a. no ohe qnesta poNnonc-è i»* cAtto toU-
dnlc di tntte le «inMtanan* fiMchey toomll è politiche
di: quel ddo popolo? Dunqnè qhecta |K>8Ìèìodo coliti»
demi< ti defc èboih tu éftuio pitUotto* dal coni^
eoffto di lotte .qùcete òreètianie* Dànfie »on poesia^
no dividere qoeeln pnsicion^ nS gànato ri sno atp^M
di fttto i ni qnanto alle sue oa^etf \ ina oonvIéiMi'
cotttÌde*nrlé coinè uno im^of 9kmle dà uàm individnà
persona, Dnnqne sari loNinA pcnéctso di «alterarne
le parti dmia qnldle>di>UMi piantti'c di iinvnóimak;
e didistinBQcmé i .nìaAori, e le jvìokiitndim^ ma nelle
stetMi tedifla dovrckna jeanprè pensare Ae^ lu deiari-i
none non è fioitn ; « iché il làvbrtì iion.ìè ntatpsi^lè
se nén quando aia ieMò'>espèstD Piàfiero , ebaplasso»
Qoeela.liobMi* é derta contfigQennR ciroonduce a dai*
n^ioqe dal anoondo capo Ath rilievi ioprti ptw^otti.
. * . IL Pnva tkt ^comk cnjpo;
. Séàdndo hisd tf l'abdso snvnlso sì suolo appropriata
il nenie- di slaiistna- tanto atf^espostnone délld ttnlo
soeble dt no datò, popolo intkni , quanto ad «ma
parte del teMMlnoe ddln pc^pòiaùpiie del modeeimoi
11 ^; Say èdoMb quelto cotioottò>c^ilor coiMul 4conié
parte làaegéimte della boòone soaj Egli alla notina
di nna proVinaià o di una oi*t^ àppropnè gii attri-
buti della stalittiàn civile nM|;istriile, Ma coA opemnd^
Fiiosof, della Stat, Fol IF. 38
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tenu altre aTtertm non si conlbndoào finrse le coni-
peteose delle tose, e non n abbandona il Taro' mente
delle c'itUi slatistiehe ?
* Sia -pur vero Fuso Tolgare invalso di appropriare
alia descrisione .di .una provincia o dt una città il no-
me di statìatìca) ma l'offldo^ deUo. sorittore che deve
ìofitiraire che 0Qsa.*riohiedeva>egliT -—Di far avvertire
che la. volgere denpnnnaaione euddella si può benà
applicare alia porte materiale e positiva delle siali*
slich^, ma lion inai aHa parte razionale e vótimente
costitutiva di. Jei» Quando si fa mem&oae di una stati*
stica economica^ d'una ^oitsCdm^ d'uua giudàiaU^ eoc^y
si vuole. afpuAto indicare il- onk>do di esseue 'materiale
Q I^ositiw) :dì un «dato ordino • cose. 'Ma queito primo
e 'materiale: aspetta 9 ^è fovse j^ìmIId ìche costituir deve
il meHto e, dirò così ^ l'esaenza lo^oa ddle magi-
strali ^tatistiehe civilt 7 Queste Aavqla materiati , prese
per sè.sole,<iae1toudono Joirse quel pieno complesso
che possa dar iragione deUo slato di fella ideUe. cose?
No certemente^Lo stesso dicaùdei ragguagli parti-
colari delle Provincie e delle città.
Non fu, ne sarà mai peimesso in veruna statistica
estesa, secondo la sua destinaaioney (e però denomi-
nata Mag^irale) di assumere le parli di wio stato a
guisa di tsìate aree di una superficie inerte ed uni-
forme; ma per lo contrario le parti* delia stato do«
vjranno osseine' riguardate «come altrettante aggrega-
zioni viventi, le quali unite sotto di un dato centro
politico agiscono é reagiacono le uàe sulle altre, e
però danno causa alia posizione effettiva di ognuna.
Ora se avvenga che io conosca solamente la posi-
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«ione fòcialc di ttna proTiiicìa» di una «ttà, tmnut
abbracciare la sua relazione col suo centro e eoi suo
tutto, io non avrò ottenuto fuorché la cognizione di
un fenomeno isolato del qàale non potrò scoprire la
derivazione e gli effetti. Dunque tale* cognizione non
basterà' all' uso al quale jservir debbono le errili sta-
tiitiobe nelle quali una è la. vita ed una è l'azione
fittale. Dunque queste particolari statistiebe -prese
per isèade ,. qteaad'attiebe .fossero ben fiiUe , riesc»-
iMsoo per lo «eoo insufficienti pel' loro . oggetto, e
qabidi non meritérattno il nóme di dmìk statistiche
inagiiilraii. Etoa davrann^ VtgiMUrdarsi coaoe altrettanti
pezzi d' una saia nieoéUfa , il valpee • effettivo dei
quali non pub essete rtvalato se noti ^soùsideruadoii
Aspetto « tutto il €oa>pl«ìsiO a cui appartpngotto. -.
ìu nassioa» getierale dobbiamo aver senipro pre*
«elite che una sMìilita dvile ad uso ddla poUtica ^
«ditdenomÌDiaoiiil nHtgU^fmie^ù deve TÌgtordare^ coma
un tutlo «aofliipl^sivo.ed indissolubile :,il quale non
pOtu. servirei al suo fipe b6 nan quando voB^pi aeaaii.
9Ato Aelia* sua totalità. Se -dunque si voglia .attribuirà
afta aotiaia^dijuaa protrinda , <U una «iltà ».il niltnn
di alatiatica; ciò si potrà bensì inteodei» in- censo, bmc»
teriale ed apparente, ma non in sènso finale ed eflbt-
tìvo* Unfi sola specie ed una sola Csama di statistica
ci¥ik, esister : può; e qneéta si è k • oom^lessisrà^di
^ualla «ubità.. che. forma là. personalità itiorale idi ttu
piOpolo,, e ohe produce appunto il siio: modo di . ^*
sere e le sue funzioni interessanti disegnate oal i
di posbicme.sqpale dal. zig. Say. Duas|tte>.la
logica «stj^va che neioctnoettò esscMiale deUa'slaCi«
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itm BOA iotr^doceise quello, dj una j^o^iwa p di
III; l'^Vt^^rfri ì^%0 Cupo,
Dopo qiK8le otserratian rìgkMrdàbti l^Dg^fflii e Vm^
dote Aéìe statUtttbe si d^inàDdo quaU, a gradìdo del
^' Sa^y^ìdetio le meio0 ri^e tinnir deb^MOodi \vmt
« di •criMriò per roecogliere i falli decisivi e trelaedan
\ twperfluì?» Cbi ci diri, ilefliaDde egK; qu^UeÌMio
M i décumentiesseiiftiati^ e qttali lino 4|ue' fettì cbe
j* u-' pel- 6e-t»'per'lé lor« defdhnioaf ii debbono tignar*
f» dere'CciiDe Importa oti ^^ ^k di quettr fatti stano
j^ qveltt ebe ev fanoo vjireWden i- fbturi avTeoH
M mentii q«Mtt infine (pfteM «be ci ittlegnno ia
«':cp«*^be dobbiamo deiAddrare»' e le^ cMa che dob-
» biUtoq stdiérMre?/*»* ^»*« GitidiÉlelW'Si Aqocsta do«>
wandav Mai'dfr •cotB' esaa ém^pm»^^ tt aig. Say tHide
aHM gbidpi che àBse|pM ai 'dlttUif uere I doemnelttl^ éiM
iamaiali '4*1* oontcaMpsMi; Dunque qnakinffoe tidkt^
•ione non >aàfà/ eonfìttenle alla' buoda » «ompo^zioné
Adbi'statistibbe. >Biinqo& pieroiòi aleaao è ^OMM distili-'
gMre ir statistiche matewsrli ^ eB9f>iriche, iklle sebaar
^liida 'daHé' atattsticbe ragtotadte^ fette con preeogni^
aiotie'^ e dolk. mJka di deterihinare' la data porzione
iadals-a! feucaufé di lei. Dunque» si psfla: di tid' ki'»
«ero - oel \ spiale si > dcaonTq . M posiiiitnci f eompletii e * c#
▼eggabo finref i^dnti .onde a^seguaibe' ;le :'oagionL fn
bmvo jb/stfeaeo sig. >Say soDlVimplitsitnitieme la distili-^
saas»<(frnile a^*istich« empiricIW'e ìk • mogìsfnfU.^ fZtif
BOtt i ànbor tutta. Égli ce ^nrla* tdr i£itti ' i 'i^^ialt ci
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«9»
Jaceiano pre^federt i Jkfuri awemmcnti a comigUama
almeno delle buone storie. Ha quali iy>no quelli che
ci possono dare questa prevideùBa 7 — - Quelli che ca-
dono sulle cau^ ordinarie di questi avveaimenti. Ck>n
per esempio ooostando cbe in un dato paese aon esl»
sta sioorez^a 4*eale .o perspqale io prevederò certameiiie
I9 condìtione degli uomini ^ ilei commercio, e tutte
le ulteriori conseguente. Finalmente il sig« Say ci pada
^i fatti cbe ci insegnano, cib che dobbiamo desidesara
e ciò che dobbiamo avversare. Questa qualificaaioa»
qhe cosa soppone? —• Prima di tutto parlando delle
posiziom sociali ( per servirmi della frase del sig^^Say)
suppone che fra queste si debbe procacciar la migliore*
Plinque dobbiamo prima coDosoere i caratteri e la
condizione di questa eletta posizione. Mimili di qne*
sta cognhùone .noi potremo certamente giiidieare del
buono o del tr^to sfato, di un. paese, e vedere ciò che
dev|B desiderare e ciò che deve avversare. Dunque in.
sostanaui il sig, Ss^y convenir deve nelle massime fonda-
mentali da oqi gagate circa il concepùnenio delle ci-.
^ili st9ti^ti^e.
Ciò posto, ne viene la conseguente cbe la statistica
è opera di alta afera ed esige àlt4*e cure diverse dalle
pratieate fin qui. Recitar nomi e numeri di eo|e> di.
uomini e di produÀpni naturali ed artificiali non far-*
mera giamoMÌ una statistica civile ed inslruttiva» ma
un materiale inventario da magaisimere. Anche la
statistica ha il suo genio ed i suoi prineip) oame qoa*
lunque altra scienza delle cose naturali. Cosae un ne*
t^rali&ta ed un medieo informati dalle leggi dei carpi
animali rilevano la stato di sanità o di mabittia deW.
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«94
V «11101816 ; coinè pronuncìatio che prospero ó (tentalo
fti é lo tvìluppamento delia vita di lui e ne indicano
le cagioni; così lo statista ìnstruito. deHe leggi della
potenza degli Stati (le quali inchiudono necessaria-
mente quetta dei lumi , della bontà e del vigore so-
cialj!^) accoppiate colle leggi dei tempi e dei luoghi
( nel- che si comprendono quelle delle diverse etài dei
popoli figurati in diversi luoghi in via generale ) giu-
dica della posizione di £itto sociale di un dato popolo
vivente in un dato tempo e luogo.
Colla scorta di questi lumi egli disceme 1 punti di
rieerqpi e' trasoeglie que' latti decisivi die debbono de-
terminare i giudii) statistici. Nella fòlla dei particolari
nei quali risiede lo stato pratico delle cose , egli sa
quali punti si debbano prendere di mira e sotto quale
aspetto debbano essere esaminati ; e però riduce le
infiiiite e le intralciate indagini a certi rami principali
dai -quali dipendono gli altri tutti. Per la qual cosa
aflèrrando questi rami egli traccia un lavoro semplice
ragionato e fecondo; invece di quegli ammassi senza
capo e sema coda, i quali gettando il lettore in messo
a ooUesioni fatte alla cieca di migliaja di materiali,
lo danno in preda alla penosa ansietà di una inda-
gine lion soddisfiitta.
DaHe quali cose ognun vede che la filosofia che
ordina il concepimento delle statistiche detta pur anche
le noérche: e quella stessa che ordinò il concepimento
e dettò le ricerche presiede pura alla composizione
nella quale si tratta di radunare e di aixhitettare i
materiali raccolti dalle ricerche. In questo lavoro l'il-
luminato stetiste conosce il valore e l'ufficio di ogni
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materiale è come Vada usato: e però lo colloca nel
dovuto luogo e lo lUDÌsce con que'Tincoli che la ci-
vile filosofia gK iosegnò. In questa operazione sta là
finezza, dirò così, dell'arte e spicca P abilità del com-
positore delle- statistiche. Egli presenta le cose quaK
appunto devono venire espresse in un processo ver-
bale destinato all' uomo di stato. Egli ponendosi in
Ibogo dell' osservatore fa poggiare le idee su certi
|>unti che servono di naturale ricfaiafno , e le collega
fra di loro con quel viocolo segreto che passa fra le
cagioni ed i loro effetti, di modo che astenendosi da
teorìe speculative o esplicite, la mente dello spettatore
indovini facilmente il perchè di ciò che vede e molte
altre cose che non cadono sotto dei sensi ,• ma che
pure entrano nella posizione di quella data società.
E impossibibile che altri sprovveduti di questi sus-
sidi facciano altrettanto, perocché al materiale compila-
tore manca quel colpo d'occhio il quale possa Cirio
avvertito del valore e della naturale connessione de-
gli elementi del suo lavoro. La cosa giungerà al punto
che trascurerà perfino gli elementi ed i motori prin-
cipali dai quali nascono i modi di essere e le produ-
zioni interessanti di quel dato popolo per correr dietro
Sólamente alle cose che^ssono ingrossare un minuto
e materiale inventario, e coprire le magagne che
affliggono la nazione.
Ora per evitare questi sconci,' e per esplorare in-
vece a dovere lo stato di una civile società, e per
instituire ricerche utili ommettendo le inutili ; per
trasoegUere le notizie importanti e tramandar le su«
perflue , è vero o no esigersi una guida che antici-
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*9«
paUiDeaU ìtmgn\ a di^^nguere le une delle altre?
QuefU, miflA qwal' è ? '•-^ 11 lìg, S«y iispoade cplle
legMentf piurole. <« Pour signfUfx de tels fiiùts il est
» mdlspsqsabl^meiit népefsaire de connaitre la phy*
m biologie dq <^t ét^e v^vi|fl|t et cóo^Uqué qu'on nom-
j» me la Sqciétf , il faut cqni>a^ti*e le» oiganes par
» le oiQjep de9 queU i| agU et fé ponterve n.
Noi dobbi^pio app|eu4|re a que«ti| i^ipo^ta, fu quak
iel^l>^qe po^ sia piena, pura 91 sembra giusta fiella
sfia parziaiilà. In un libro s^a|p4to ^3 ani^i scino
p^olto conosciuto in Italia e di ft^qri (i) fi| espressa-
niente, e qpUo stesso nome di fisitìfogia flescritta la
^ienza indipata da( sig. ^aj* Ci{> qhe iii fu dettp ser*
.Tir puiit ad iPusti;'i^re il ftenno trpppo gretto p cofu-
pattp de}l' il)uf tre scrittor fir^nc^se. gtimiamQ quindi
Saj^ cosa utile 4I qui produrfo qu^to schiarimento. « Se
Ip stM4io dei risultati , che rigoordano io generale
jl' prdin^ qsiorale degli uoq^jni pper%nti< in comune in
uno st^tp di 9fspqia?io«e peqtssqrìa al loro ben essere,
^i 3 pioge a queste osservauojfii , noi sentiamo ad un
tf^^npo stesso che ci disyelc^ la. i^ecessit^ fusoluta di
litudiare ux^ tAUo oggetto d^l quatB sino a qui niun^
si è pCG4patQ m^ ci^ prqposi^ e polla dovuta esten*
pione, Questui è la (eofi^ 4dt importanza reafe ù as-
ioi^u^ che p^rofQìK^, 4egU elementi ^uui delle sodeià
in relazione alla più felice conse^^gr^ loro aecop*
CO Jmiroékiziùm allo studio del dinttù puòòUeo
4 Gi§ndfmmpù tomagiMh f^in» AtHa 9iamp§ria
180$.
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pUtia al fnti rapido e con^kto perfezionamenti ri-,
dotto a corpo ^peoiaLe ^d individuo di dotUrioa. Ed iu
Tero , come ai potrìt mai da un legislatore e da uà
niegjstpato sapremo in vista del fine ultimo a cui deb*
boQO necessariamente tendere tutte le operazioni pub-
bliphe selciali , preferire un }^n^ maggiore ad un mi-
nore 9 scegliere un mal minore a fronte d' un mag*
giore, assegpare maggiore q minore oonsideraidone ,
dìs^iboire up maggiore o nnipor premio , come esi-
gono le leggi della giustizia comune , se loq « cono-
sce Teramente V importanza reale sia asso)u|^ , ^ia
cooiparatiya delle azioni > delle persole » degli impie-
ghi s dei possessi ^ dell' influenza , in una parole delle
cose tutte che operano iq società, e possono giovare
9 nuocere alP intento neeessarie di esse 7 £ se dal-
l' altra parte il loro effetto remile non deriva da una
fallace opinione « ma bensì dai soli rapporti reali della
co^ y egli éi evidente ob^ ifenza violare la verità e 1^
giustizia fom4qe.)ion si potrebbe^ valutare la loro im-
portanza dal|a stima esclusiva e smodata , che ogni
vomo,, ^d ogni classe attribuisce al genere d^lle sua
occupazioni; ma è uecessario ricavarla dallo slato reato
delle cose in una vista sistematica ^ in cui si prenda
iu considerazione li^tta )a macchiiia sociale q si abbia
in mira V effp^to fipale > che è duopo produrre. %U
^ dunque manifesto chq qui si tratfa di una scienza
di Atto simile a quella dell'anatomia e fisiologia , si
tratta di una vera storia naturale che serve di norma
ali' opinion pubblica , ai legislatori ed an^ministratori
dei popoli^ cio^ a ^eU^rmvnar la misura assoluta e
|wragonata del valor reale delle membra^ delle fibre.
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dei vasi di quésti corpi morali, che appellatisi- società
eWili, in relazione allo stato della lofo prosperità
ntéggioré. Ognuno sente che ciò non è possibile ad
eseguirsi senza un'esatta anatomia delle paHi del coipo
sociale , senza rilevare le funzioni di ciascheduna parte
in refezione all' eflfetto finale da prodursi , ed in ra<*
gion compt>sta della sua azione e reazione inevitabile
colle altre parti tutte del corpo morale delle societè.
La sana logica pertanto richiede un corso di ricerche
in cui non d adducano che/<2//i senza prevenzione di al*
cun sistema, non si traggano che illazioni entro la com-
petenza rigorosa di questi fatti ^ e che alla fine $i ot-
tenga un torpo proprio ed unito dìv fisiologia politica
ad uso delle legislazioni e dei governi "• (§ «70 ).
cr Nella teoria di fatto di cui parlo , gravissimo e
perniciosissimo fallo sarebbe riguardare le società umane
a guisa solamente di macchine artificiali, in cui tutto
esista e si faccia sempre in un modo solo. Egli é me-
stieri per lo contrario studiarle come i corpi animati,
nei quali al variar degli anni succede un graduale
sviluppamento ed accrescimento accompagnato da sem-
pre Ruot^e varietà. In breve, questa specie Ai fistolo'
già politica per essere conforme alla verità, per rie-
scire di lume alle leggi ed agli aflhri pubblici , per
non violare i dettami della necessità \ della giustizia ,
del ben essere deve intimamente venire accoppiata
alla cognizione dello sviluppamento morale delle na-
zioni e degli efletti Sciali , che ne procedono. 'Nel-
Y atto in cui crescono le popolazioni , i lumi e le in*
venziòni utili ; nell' atto in cui sì moltiplicano gì' in-
teressi 'y i rapporti y si dividono e suddividono le classi.
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*99
nei roeatre ehe i mezzi di godìmenlo e di perfezione
si estendono ^ si va alterando sotto la mano il sistema
reale degli elementi attivi dell' organizzazione ^ ed è
quindi indispensitbiJe tener conto di tutte queste vi*
eende per non traviare nell' assegnare alle cose il loro
loro- giusto valore e quella influenza , che ha su lo
scopo della cosa pub4>lica 9». ( § 273 )l
Qui come ognan vede viene distinta la politica fi«
siologia dalla storia rasionale delle viventi società ci-
vili nelle quali non. sì considera piti V nomo condan-
nato nei boschi a pascersi di ghiande , ne a guisa
degli uccelli che dall' origine del mondo fanno gli stessi
nidi y né dei castori che fabbricano In un sol modo
le loro case» ma bensì a guisa di persone individuali
soggette ad un vario e crescente tenor di vita y le età
delle quali vengono misurate dai secoli , come queHe
degli indivìdui vengono misurate dagli anni. Obliare
la storia naturale dello sviluppamento delle società e
pretendere di concepire e di architettare buone sta-
tistiche , egli sarebbe un controsenso pan a quello di
voler giudicare dello stato reale di un individuo senza
por mente alla sua età ecf alle circostanze indotte dai
luoghi e dai tempi.
Ora il sig. Say non ha soggiunto né punto né poco
questa capitale e indispensabile veduta, senza della
quale una nuda ed astratta fisiologia ad altro non si
riduce che ad una formola ancóra indeterminata alla
quale mancano tutte le qondizioni intermedie colle
quali le cose esistono realmente nel mondo delle na«
zioui. Io questo mondo , in ultima analisi , tutto viene
efi'^ttuato colle leggi dei luoghi e dei tempi. Le for-
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6oo
mole della fisiologia identifica non si debbono coa-
siderare che puramente teoriche e generali destinate
a servir di guida agli studi pratici coi quali si vuole
raggiungere la realità della natura.
In conseguensa di questa considerasione fu in detto
libro trattato di proposito della sdewta dei faid naut^
mU dal S i8 fino al 3o , e (brono desigMle le di«
▼erse graduali vedute di questa storia raiionale. Ve-
nendo al positivo fu detto quanto segue : m La quarta
j* ed ultima maniera della sciensa dei fatti naturali
j> è del tutto particolare e concreta , fttvAi versa in-
n tieramente sullo stato di Catto di un tale e tal altro
» ffeopolo esistente sulla terra . . , Ivi la aciensa dei
9' fatti naturali e competenti consiste in una notizia
9 particolare che appellarsi potrebbe la Sèaiisiica no*
» turale e propria dei popoli. Suo dovere sarebbe di
» dare uu' esposizione naturale e ragionata delle par-
n ticolarìtà di fatto fisiche e morali interessanti ogni
» popolo per adattarvi poi le regole di dovere e di
n utilità scoperte antecedente n.
£ qui con quest' ultima indicasione si passa ad ac-
cennare r altra scienza» della quale deve essere in-
formata la mente di ogni autore di civile statistica*
La mera scienza dei fatti naturali involge in se me-
desima quella dei beni e dei mali prodotti tanto dalla
buona e mala fortuna, quanto dalla buona o mal'
opera degh uomini. Dunque questa sciensa non basta
per se sola alla destinazione* già da noi dimostrata
delle civili statistiche, perocché si vuol conoscere s^
l»uona o trista sia In condizione di ^n dato popolo;
aa si possa o debba conservare o rifbrmares <e le
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6oi
eircostiMite pertnettmo 0 non pcrmeUtno le l>raniat«
lifomie o In presente o in futuro. Ora per ottenere
tutte queste ed alttie «Imìll eognitioat fu <hfliòstràto
esiere^ìndispensaMe la eognlilotie delie condisiont eo***
sdCueati la potenza «itile- nelle sue relazioni tanto
interne quanto esterne^ talché senza di questa co*
gniaione la statìstica Tiene frustrata lielle sue tere in-
leozioai, veiei a' dire nou può' serrire alia sua de^
stinacione. '
Tre scienve pertanto, IHina all'ailr* eoUegate, sono
necessarie ad uH autoM delle statistiche per ben ri-
cercare, per beo raccogliere, e per bene ordinare té
notitie componenti i prospetti dflle cìTili statistiche»
La prima di queste sdente si è pitica fisiologia
sopta deÉcriùa: la scicooda si è la storia rmionale
dki€ d^U popàtam'oni: k tersa finalmente t ordinar
mérOò keoesèori^ della potènza degH stìHi; Ora il
éig. 8«y non aonennb foordiè- grèttanenke la prtaia
di quelte sdience come si é vedoto^ Dùnque è dimo^
strato il Gtfpo tevaù dei iìKeti sépra proposti.
' IV. Prwa del ifuàrto càpo^
La pro^a di questo capo si rileva dal 'Seguente'
pa4M> eonllttoativo di quello testé prodotto* m Là pliy**
n sioiogie de la soclété c'ést XéMnonde politiifWy telle
fi qu^eUi ^t eampriso esr cuUivée de nos jours. Oa.
ir sait, pa^ là vole deParnalysey quUfe est la nature
M dos diffi^rens oif anes dà corps social \ l''exp^rìence'
f> dionim? èe qoi résalte de leur actiov; oo sait des«
» let'à su^ queis po4nts doiveot ptjrter les obserrations*
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6oa
» doni il -est possible de Itrer d«s consequonces. De
99 sorte qu'on peut.dire que Vteonopùr poUtique èst
» le fondemefU.de la siaiutùfue/ prop0sition bien drf«
n ferente de Topinion. commuoe qui régvrde la sta»
» tistique comcne le foodeuient de l'éoooomie pò*
tf litique M.
Non v'ha dubhtQ .dbìb le vere Iei|[gi eooaomkdie
(non. quali vengono vairvjsate da un« ìolperfeUa (x>«
gnizione e da immature teorie, ma quali realmente
cfistono in naiinra ) entrano Decessarìamente a far
parte della leggi vitali degli stati* Ma altro è consi-
derarle come parie delle cagioni ch^ pitnlueono i
modi di essere e le prod azioni di un popolo, ed al*
tro è farle valere come autrici, aespluie di questi
nodi di essere e-. quindi come le sole.cUe consultare
si .debbano da un autore di una civile statistica. Le
leggi che servono alla nutrizione si possono forse di-
sgiungere :da quelle die servono ni movimento ed
alla vita intiera deU'^ animale ? Viceversa, si 'potreb*
bero forse assumere le sole leggi deUit nulrizìene eo«
me cause uniche per dar ragione di tutta la vita, di
tutti i movimenti y di tutta ta generad^ne e riprodui
zione di questi esseri 7 £ vero o no che secondo !•
oo'mune concetto stabilito dallo stesso sig. Say| tutto
ciò che riguarda il modo di essere di uHidato po-
polo forma parte intégrante della* sua sociale posi*
aùoae ? In questo stato di fatto consiste o no T ogi
getto delle ricerche delle civili statistiobe? Anima e
corpo Siam noi ; e il mondo delle nazioni è opera di
quest' anima e di questo corpo operanti secondo -
luoghi ed i tempi In questVdpereaione i tre oi^nà
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Co3
ecoDoniioo, iporak e (politica «MiOvcapi fra lord uniti,
collegcitt e scainbieirfi|liiienSt« agenti- e riagenti gli uni
sugli altri che d o^ viene annienta» il corpo aocìale^
o coàvieoe antnetterii oome ooagenli a formare lo
stato solidale e realmente leslstente delk civili società.
Dunque mni intiera sarà i veruna 0tatistica^ nò mai
potm dirsi civile e magi&lraley se non sarà illuminata
^ diretta dalla sciensa armonica e solidale di questi
tre ordini. Dunque i processi verbali ooioponenti le
statistiche magistrali non potranno bastare alle infor-
qs^ùoni desiderate. Dun^e oltre Teconotuia occorre*
ranno. i lumi decisivi appartenenti all' ondine econo-
mico, moi*ale e politico fra di loro connessi e soli-
dalmente operaotL Dunque é falso che la odierna pò*
litica economia vagheggiala dal.sig. 8ay si possa as-
sumere né come equwaknu alla fisiologia piritica so-
pra descritta, né come sufficiente ad illuminare quel
siasi autore di civili statistiche.
Ben diversamente vide le cose il sig^ Augusto Fabro
dal quale fu fritto eco nel febbrajo. dell!anno 18^.(1)
a quanto fu da noi esposto nei idteembre 11827 negli
Annali Universali di Statistica fb)«- Egli parlando ap*
punto delle ricerche statvtiche disse quanto segue :•
Ti Queste ricerche, non sono rùtf^ie a quelle del^
yi leeonomkta^ ma consistono in. queUe del politico ^
n la qaale cosa é ben differente^ Conviene sansa dub-
M bio conoscere la popolazione di .uno stato ^ le «uè
(1) Revue enciclopèdique, Février ito8, pag. 4<>5.
(a) T, XIV, fwg. Q»i alla agS.
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6o4
f» rendite • leproduném del -ffuio eoolo ;• me ai di là
• di ^^cMo nolieie teUì ad* aoquistilm , l'uomo di
a. stato cbe sa ootne vengona fidate le nationi,
».ccnHi soprattatto ^ali émno i seotimenli dei pò*
f» poli e le idèe preito di lo^o predomiDaDti. Fino a
n ohe egli noik aia ^serto- di iMdcrtare a dovere le pas-
Mt aioni dei cilUuUni, egli iotpende sul limaneiite il
• suo giudisio. Esso non Tuoie eifre ingaimalrioit mt
» realilà positive» Egli non igqom che un dato passe
M può cooteaére ' quaraUta milioni d' abitanti e noa
9f pesare nella bilancia ohe per dieet; essere pieno à
» riodieaie e mànodme per la soa dilésa. £gii eia-
» mina in ogni natiòne in ^rìmo luogo il painotti*
» smo } perocché egli solo fu A dkt lo stato ila
jf nello fftdio; iil seoond4» kriogo II oarattsiv nattonak
» ehe k^la leiforte, le 4«éli d^bbnao ea^re ade>
« parate dal patHottiémo } inqllfe rorganiflMsioBe »■
» ciale e militare , la quale sèeondo riuscirà più o
• melio buona ^ àp^rtevà mena o f^ìi di Iòne per-
» dute, e finalmentd il gènio dell' oromo ò degli uo*
» mini c&e ddbboao • dirigere qnesi' orgatliatatioft^
» Eooo le riceixsbè delv«rò uomo dt suto: lesole
M ehe possono serritf^ di baèe a pòUtioi ragionamenti
39 ed alla vera élatisticai « *
Benché in questa passo don vengane! àttootate aè
qdeUe soiense delle qaàii deve essere istrutto h ^^'
lista, ni qiiéMa norma sovrana , la quale non soia*
mente vi detta espressamente tutti gli argomenti di
rioÌBrca, ma vi somministra eziandio uu irrefi'agabiie
criterio pet giudicare delia buona o cattiva ooùdi-
zione di un popolo : ciò non ostante io questo paséo
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6oS
il fii ienttrt àbbmXàniM quatila tia lìUto dia k MantA
«he dkre dirigere un autore delle staCisticke . éAbm
estere» come itretende il rig. Say» la poikiea^ eco^
nomiOj sicoome fu da lui descritta e ti ritrova BelUlHi
tuoi. Di quatta tpede di. eoononia diremo m ap-
pretto. Ora d batti ài atrer iit(o aentare dka, aati^
mendo aiidie l'ecoDomia pabtics^ealro la ina .vera
competensa , atta non tommiiiittra quella nocioDe d^
rettriae par la quale nanio potti iti .grado di peafq^
rare tutte le rieerobe necettarie « ben. oompttrre una
ttatittiea màf^sirak^ quale irieoe deti<iarata ad!ut0
arila dvile fifetofia e della ticttra politica. Gerla*
meute te la eoonomìa, otda la adetiaaMdell'prdim to-
dale ddle rielesse» Teuitte riguardala ooma-AlHi «proc
Tiada A quel gran tutto al quale aupórliene e ^Indi
trattata esponendo quetto tutto , uoi potiemlnD ^oonr
cedere die essa equrvaliga alla politìca ffitialbgia< Ma
il ng. Say è ben lontanò 'da queéto pbnùero;, dopo-
ché aiiardò la pròpodsloua'die le rieélwme somk.ùt^
^pendend daW otdmamtMo deUe ^oeSoiàé
y. PrwHi del ^uùàtottapó^^ e.
In qnetlo.>fii detto « che aadiei ridotta k tadak
4» fisiologia- .a questa angustia, fif^ì non indiai ^uelk
» politica eofnomia che vitei. suggerita ,dal -fiiltt) -e
» dalla régicné ; ma le mancaiiti teorie delle, scucde
4» oltramoMtaoe odierne «i. <>-Xa prora matariide di
questo capo risulta dalla lettura stessa dd pasto, ira»
eato nel capo aataciàdente ,. dove appunto H sig< Saf
propone come norma la politica economia quak.^iene
Fihsof. della Siat.j yoL /K . Sg
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6o6
in oni tspostflf dai maestri da Idi intuii e im lui nie-
deflino^ Con qoesta pretesa ognuno si Aocor^ eke
6gU tahita le vagheggiate dottrine spedalmeote sue
come il non plus ultrkt deHe sdente eoonomiche. Hn
per mala sorte , aè egli troverà ebe tutti consenteno
nella sua sentenza , tè die la sua pretesa si possa
vemmcnte sostenere. In un celebre giornale del quale
egli stesso viene segnato come collaboratore si legge
«joanto segue, k L'economìa polilka assamendoci di
m coordinare le'<tose godevdi dele umane società e
w di dirigerie verso il maggior bene> ein possono ap*
n portare^ forma una parie constdiembile deUa sdeom
» sociale , la quale pu^ dirsi il eonsplemento di tolte
m le altre scienie, e presentare non si pub che come
» r ultima. Di questa ned abbiamo ancora che il pri*
» mo €Mozso ^ ed alcÉné verità slegate e ibrse alte-
» rate dk no miscuglio che le sfigura , e toglie loro
» una parte della loro* utilità. In questo ststo delle
if nostra eogtidcioniy^e-thittaadosi d' unii snenxa ap-
» pena incoaHiMnata \ noi vion abbiamo il diritto di
M pronunciare la parola di EUhtentu Se gli elementi
n fossero tutt'dtit) che i |>rincipj generali , ossia le
M verità generatrici di quelle che compongono In
W'Mlendi , «juesto' no«M dì elemtoti nomévrabb^ ve-
W n«i éenso rigoroso, ed egU non sard>be ben ooK
> 'Meaui nel diaionario delle sòienie. Si prosegua pfu«
W n trattare deUo politica economia , findiè si giunga
k^ a&a ièoperta da' auoi elementi , fisrse ifesfolti in te-
««"'uriN^'iAtl dense di qtielle che ci tolgano dn n
^ lungo tem|K> lacogoitione della gravitasione «mi-
*** ertale . * . . Sema esÉtasiona conviene pronua*
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6«7
M cia^ tma,Mtém vaMi^^ui i oinaa tenpo di noo-
» iiò^Ànu Si •ttòlt gravpakafiite liguardare la poli-
j» tma* ttùmémia eotee asMù più inoltrata di quello che.
i»> ella reakifte«Ce é^ ma 4&tae ben sono mal ferme e
M* ftine tfartoano esposte a lord comiaoiioDK Se sog-
M giaoeioào' a «jpiedto ffttktl^ esse subiniiiDO una cristi
»' salutarii IVeppo piacilo e oon anardati prooedi'»
jtr menti fli fintiominaialo uu edifioio cui ù. dovrà fJo9se.
»' riebstraire da eapo « fiindo fi) MI ;
Con q«t8la''9udisto beoohè non motìraip con prore,
specitfli'nò) «eif^lamoiiatto ecaal quesito sei mesi prima-
propoéfO ttdgK AanaUdi Statistica {i). ih quello appunto,
fu presa di mira la inaaìera eolia quale vsngoiDO trat-i
tata- 'le eeonoaMebe- dottrine- aHe «piali il sig^ Say si
rit^srìsoté- Noi atamo ben lontani dal pretendere che.it>
sigJ Say doTÌttiei o riformare. o eofnpiere .1^ sciense*
eeonomiehe.' Uri limpido od ordinato ripetitóre e culi
toro iMla eèrraots dottrine meriterà -aeibpre la grati-.
tudMb ^Ma'ppontii celebrità dd pubblico. Dall' altra:
parto>poit se* la politica economìa annesse gradualmente:
e-ftosatamwtf prbgnidito « uònnvcase subito la jtorte.
cmisuali|(tille)^eo<|uaÌaordtyb^irko uoMino che spidtO'
dhllo aÉmolOtdaUa catmiià ^ud ooi^oscere tuttoi.n-
piiesto 4. intesi' èsgnsione . da > affatto peòcnto sarebbe uai
pmdlgìi^n<.CbnèaoetaiBqlla>snÌBj»r fatica possibile^ .ecco..
IVun^^wniiio (iMÌBta!>Fbbiwicàre con dati! iooompetf nlii-
eoeonil «Auttsi di. questo .is^ntiK>: Gesgit.Mwns (dissa^
V i «J 'iij^. ) '.; .i, j. , . , I . . j 4 . .j) .' ) i »: ,.. f t"
'<t> #^</i'i2^2iim« Xfi/ h^gjU^x \%9f, pa§, i) 4 S^: : ! -
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6oS
BMODe> ÉxUifé ad magt ganettdia «1 MjrnMiMI; et
pòeipMvam mortim futUU expeaet$tiam. A ooi parve
che le scieBse.'eQOtimnidie . ii ffisentano ia . oggi di ^qiie-
•lo diftltb fiso « perder. di- tisUi illoM aggetto ^ e
peri» di. buon» ftde> aTtnmip. onra .di ftfiie «▼«ertlto
il ptihUico. Quatado' le>e4ietfv«fÌQiii'iiittc^ e>k norae.
fUjKQÌ.«e9oate.MDO(.eODftriDÌvelfaona|itta drik cose,
e* iMnlÌBO KappooireMìlM dm (9(;0gi ^ opionp: «:^9dn.ii
perché col capo quioto di.iyeeitiifiilievilibhiMQO.fttto
cariaej al. sig.* Sajr. diidriooInteet.aUB tayMsiQieQOBOvacke
da> lui ^a^ggiii^,:00tee m «orìM.iaat^sfevùbie^^c^Bie
a 9MM^ illùaùiiatè oada.«ervii^ alle lifterelui i<4 «ila
cdaD(>onsiooa/déUe etaftstioh^ civili.' ' »• : t . ,
Ceiiamenté ognuno ^adràcfae eoUftoftùnalft e^mer*^
dintik ecoooitiia;di alòoni 8ériltofi«abiiriaaiaittaiii « ol-
tveamrÌDi^'non .«) 'potrà)giiingere.giafiiiMtt;ad uà' ltt«-
niinosa -ed iitiljei €ónoèpìmé^oi, • à «ièlle '. e Mnpmte-
ntkrchói o ^A aoa.bèn .inteaa.«d> intaMla ^Mpm-
rione delle civili elBl^sIfche» e.ci&.({iiaftd?aalclie«jyML--
tare ci doveuiiiio «Uasola poUticH èoonalnia pai;<
ccpire e per applisaie'ie. notisie 4utii|
oiale idi' uà popolo^ Gòlfa «boria: dì i {Kiel^e..
salF iudefittko priaralortoraiafitHilo.sii.gHfa;^- aiai ad'
aanienlàre foronlaipiitiB il ^fiiitto:^ ogm 'itaiytiia «d
a sostituire iof«aei' amai galleria paraaM
sca^ e -quindi il .'filosaéb e.l' iiokne<di aiailb'
privati di goidàe dà luone |per aiiegpnrii lataeUe \
dei fenomeoi i più interessanti le civili
N% volete un eseiìipió recente , capitare' e'sfrepiloso t
Baoim^otatevi la crisi. nsercvotile ed iadMStriale del«
r Inghikerra negli anni i8a4 , iftaS e iVlBé Qaealo
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àm accÉiUt solfo gli oMoU d^Ii eeoiidìiiitti hgletf
• Fraacesì. La scleafea da loro profctsata li condusse
fona ad asaegnartie la cadsa aufl&ciente tanto rapporto
all' origine' qvanto «apporto all^ iafkiensa sua ? O non
piuttosto fii traltalai ooaM un problema soggetto a in-
^rminabile (cpntrocpersia ? Eppure T arvenimento era
«tato preparato* y ed erasi Hianlfestatò «otto [gli oediì
loro. NoBa ti era diìapeiietrahile, nuUa veniva sop-
presso sotto eonandato silensio. Piii ancora essa ri-
guardai la provincia propria degli economisti sud-
detti e la parte da essila piti coltÌTata, la i»ù illu-
strata e la pili ^conosdnta* Malgrado tutto questo
codesti signori andarono fantasticando per assegnar la
causa dell' àòeadnto, e coi loro proclamati dispareri
e colle segttite proposte è rìspoite'( V. gli Annali dì
Statistica^ took XI, p 4^ alla 57, e p. i5i alla 167)
^iedeio a vedere che cosa valga la loro vantata scien»
la ,.quaado si tratti di. dar ragione dello stalb reale
delle cose nelle incknKte nostre' società. «-^ io sono
ben loiitano dall' accusare la scienza dell' ordine so-
dale delle riocfaeme della cecità da cui é colpita quella
di questi signori che si limitano ad un sol profilo
della scienxa. Io ho voluto lar sentire quanto grande
mi sembri il torto del sig. Say nell' attribuire a questo
profilo una virtà che non ebbe» né avrà mai.
n sig. Say soggiunge potersi dire n che P econO'^
» mia politica è il fondameruo delia statìstica j prò-
A» posisione ben differente dall' opinione 'comune che
M considera la statistica come il fondamento dell' eco«>
»f nomia politica. — Quando all' illustre autore non
fosse piacduto di:giùocar sulle parole- egli avrebbe^
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filo
potua dmciiiare le ijlik «fcateol^ obe ^glii fi» «is
«onlrailart. Akm' cosa «otto I fatti :ad akraeoia i ìm
loro ^osofioa •{Megiiiicni& Ialiille>às(«aÌ6Bt« 1» alemi
formerà sempre ti priiào ibiMÌ|o sul qcade doirsmiino
ifipotars Ipttc le pdisil^iliitessic rigasnlEuitt ki oùm m
fi^hè cbe morali. In cptéito seMO>l* opinièiio di et^
loro die Figuardano la statistica «omfr CondameBlo
delP cGODODiia politica farà reràt {pvtta e solida. La
itatktica, quando Vieiìga oòosidedafta come ttea pam
ooUezioBC di' filiti:, somministra appunto* il foa
sul qua)e necattarìÉraenle si date fidbbrioBce là i
4bU^ ordine sociale delle rtcoheise. Qneflti fiitti non
vfengoQo nstrelti né ad im dato 'tèmpo , né ad un
dato luògot^ né a^ date particolan iontìagenae^ ma
tengono' rìéavafi da tutti i luoghi , da taM i tempi a
da tutte le posizioiu coaikm^f^e . f oAIrastenti. I>a A
acquistano quelk pòsaaàsa sistemàtica «he loro prò*
oàceìa la dignità de'^princip). Sènmfdi questo fondi^
Dsento questa. Menca ^saMibe doLlmitto diimeeìca ; né
le leggi economiche si potrebbero rigiiatidare giammai
come leggi reali e naturali del mondo delle ^na*
sioni« Tutta la questione pertanto si liduoe alla pa-
rola siatistica. O con questo bome si iuole significare
una mera collezione' dei modi di essere delle oose,
degli uomini e dèlie lorò.prudusiòoi, o. si Tuole si«
Ignificare uh lavoro preparato e tessuto ad uso delta
amministrasione pubblica e privata, Kel prìmo aenso
a statistica sarà sempre il fondamento dell* eoonomia
politica. Nel secondo senso poi T economìa politica
non costituirà A/onJamento delle statìstiche» ma so»
lamente un lume ed ima guida per ben rìcercara
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e teiere bonveDeToIineiitè le notine ohe fonlMao
il òorpo ftUsso- dièUe civili itati^tiche umgUU^li»
L^ jg9foìa fomdgmetUo ysata daU* autore teste qui
uo senso molto vago ed iiqproprio agli uÌBc| della
poiilksg economica nelle statistiche composisionL For*>
sécche colle dottrine si creano i fatti ? Forsecchi le
sostansa delle statistiche non consiste in un tessuto di
(atti? Se il fiibbricatore illuminato colle dottrine or*
dina a devere il syo lavoro » noi potremo bensì dire
che il suo 4>cchio e la sua «nano fiirono ben diretti ,
ma non diremo giammai che il fondamento proòrio
del co^truiito lavoro eoi|sista in questo lume. Lo stesso
Mg, Se j non pub nfiutare dall' ammettere la nostnp
tdistinuoae. Egli espressamente confessa che /a ^iad*
stica ci insegna i fatd^ e che sebbene non ci dica le
loro cause pure ci assicura della scienza di queste
Muse, fi En faisant passer de? ant nos yeux plusieurs
fi phénomènes successivement elle peut jetter quelque
9» jonr sur lenr aotion reciproque: elle peut servir' de
» eonfirnuuion a des verit^s dont la preuve resulta de
'» IVtude que nous faisons de la nature de cheque
-» chpse. M Lo studio di questa natura delle cose in che
consiste? Nello scoprire e valutare le leggi naturali
della formaàoiie, distribuzione e eonsumeùoné . delle
-ricchezze in società. È vero o no che queste leggi
sono espressioni <fi &tti naturali? È vero o no che
le fdrmole che le rappresentano formano la scieiaat
'iDa questo studio che cosa si ricava ? L' andamento
del tornaconto determinato dall' azione personale e
soeiale degli uomini su di questa terra.
L' economia dunque si fonda su que' fatti stessi che
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Cl9
pròdooono la posizione fioeible di un popolo. Qomdo
Feeonofoia A nata che oosa & ella nello stadio della
Idatistica ? Essa impila la cognixione delle leggi g^
nerali dedotte dai fatti generali , alla spiegaiione dei
fatti particolari concreti di un dato popolo. Qoal i
dunque la differenza che passa fra V economia e la
statistica 7 — Quella ebe passa tra un aforìsmo e gli
c^getti di fktto concreti creati dalla natura. All' eco-
nomia dunque non appartiene la posiùone storica , a
materiale della statistica ma la sola ragione logica.
£ssa non somministra la parte positiva ma la sola
parte razionaìe. La statistica presenta un geroglifico:
l'economia lo scifera in quella sola parte che entra
nella stia sf^ra, e lo scifera allorché sià^instruita ddla
leggi del tutto sodala.
FI Prova dd Metto Capo.
In questo fo detto che passando alla compomiotm
delle tavole statistiche il sig. Say^ pose in non cale
quella delle statistiche primitive e principali, e si at-
tenne invece alle successive ed alle addiiionali predi-
candole come sole degne di attenzione. Eccone la prò»
'^a. L'autore dopo di aver data la volgare idea del»
l'oggetto della statistica soggiunse quanto segue: « Pa«
'» recdii autori vi comprendono la descriiione finca
's» del paese , delle sue montagne , delle sue valli ,
'm degli accidenti che vi si trovano, dei fiunu die la
' M Irrigano , dei^ mari che bagnano le sue coste. £
s» cosa evidente che con tutte queste notizie sì dà la
9» geografia fisica a non la statistica, Jn quesi^uUùna
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«i3
• scMàà H UVM é& fot cùtufOìig di qùelU wse» to
m stMo dtUe fuatt p9à^ iuoceànvamenie cmnpare ^ e
m wm di esporre unù stsOo di cose immutabili. Questo
» é il pimto di viiCa nel quale la statistica acquista
• una vera importanaa*, perocché gli aoraini possono
« bendi rìformare sooiiA instituzioni Tisiose, ma non
*. si possono sottrarè né da un clima rigoroso, né da
M un suolo sterile; o per Io n^eno il poter loro su
• questi oggetti é assai- limitato »•
«» Un'altra questione n presenta. Lo sfato della so»
w detèi comprende le institosioni sociali; e fra queste
» si trovano la fimna del govertio, là legislaxlone ci*
» vile e criminale, l'istruiion pubblica» eoa G)deste
M istituuoni sidiiscono grandi cangiamenti, e per que*
ji sto motivo sembrino dover - entrata in una stati*
» stica bene composta. Ciò non ostante eccome desse
« non sono esposte a frtqueiki variadoni^ così pare
« che la loro «leseriiione stia meglio' collocata in una
9 fBùfgfofia polittea ovvero negli scritti degli istorici ,
« d^i viaggiateri ì quali si propongono di fiir cono-
n soere i costumi generali di un popolo in un tale o
m tal secolo piuttoelo dbe la sua situasione ìtk un tal
■» anno paitacolare. •
Leggendo questi passi che cosa risulta f — Che il
•ig* Say vuole ehminnle dai prospetti statistici tanto
la geografia fisica f quanto la geografia da lui detta
politica di un dato paese, talché- non venga inserito
nei detti prospetti fuorché il complesso delle drcow
stanze puramente transitòrie ed eventuali di un dato
popolo in un dato tempo e luogo. Prima di giudicare
della ragionevoleaza o irragionevokna di questo pen-
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6t4 I
sameato si domanda «e la , quf stioiie preienlslct dal
•ìg, Say «la ;q4€stime di 0rdfne q ^wm. di ùM/erHo^ ól
sostaosa o verQ di Ibrip»» Io ai ^fie^^ Altro è il
porre in questione i^ per cMiprendere oenvelieTok*
mente la po«i4ooe sociale di «im popolo e |>Qr darns
ragione sia o no necessario di cono^oere anche la sua
geografia fisica e polifina^ ed laltri) i ii rieeroare s«
queste geogi-afie si debbano taro q no «ntrafe nei prò»
spetti statistici. La prima quèUioue i "di sseiilo ; la
seconda è di pura. forma* La prima riguarda rinstru-»
(ione della mente di colui che vuole conoscere lo stalo
di fatto di un dato popolo o. lo nuola iconosoere per
le sue cagioni assegnabili* La secìondii jriguarda la re*
dazione delle scritture ossia delle tavole statistiche, o m
dir meglio Jia massima , il knodo ^ la forma di que*
sta. redazione.
,Qra M, pcv^isainento del sig. Say tu quale di iquesti
due oggetti si aggira egli.? Focsecchè dobbiamo inten-
der^ che seo^ la notizia della, geografia- fiàica e po-
litica di un dato paese si possa conoscere la «uà por
siùone sociale 7 Questo sarebbe un . pensiero Unppa
stolido ^ troppo assurdo per eseene iaopntato al si-
gnor Say (i). A che dunque si riduoe la oosaf Essa
si riduce .a. dire che se taluno brama di eooosnere
nella sua pieneoa un paese , egli consultar deve le
geogi*afIe^ i viaggi e k. descrizioni, politiche dei geo-
grafi , dei viaggiatori unitamente agU 4inmuttj\ ma se
(0 La dimottraziùm « fc^ atti pagkut 984 to'»* XJy <
gU JmsaU di Skuiaàuu
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.6i5
per' STtrentura ti pròpohet^ di fbt*iiilu«^ proipetti sta-
tistici per oomAHmioarii al pubblico o ai funzionari
deve prescÌDdaro dal nferirp le aòtiiia suddette, e &•
«Rtlire il Bào prospetta alle soie cosa più firequetii»-
flMnta mutabili* 'Abbiamo duDCjpie tra le nani una
^(uastioné rig^Mrdante salamèiite lei forma materiale
dal {prospetti statistici la quale perciò stesso cade sulla
loro eompoéiticme.
: >Pó5to'€0^ l'argomento del discorso, fingasi che su
d& un dato paese si abbiano bensì materiali storici ,
ma non sia stato fiitto anoora prospetto alcuno appo-
sito'speciale a ben unito delle anteriori TÌoende i^
-territoriali, economiche, morali a politiche storicamenta
aocertale al quale succeda un altro prospetto generale
'esprimente una fedele a distinta relaaione sul terrìto*
rio » la popolaciona e il governo , esamio^jtì sotto I
laro aspetti a rapporti economici morali e politici s»»
gnando le qualità a |e quantità fioite in una data
apocai si domanda se noi eontentare ci dovremo degli
arinuatj del eig* Say? Supponiamo pure cbe esistano
storie, viaggi; ragguagli; ma prima di tutto si domanda
se dessi siano o no distesi, con quelle .pari^coiant^ le
quali sono , necessarie per fondare i giudizj sulla po-
siaione sociale di un popolo, ed assicurare le provvi-
dente delTuomo di stato. Si noti bene che un prò*
spetto generaie non forma una statistica, ma solamente
una prima od ultima veduta della statistica. Una piena
▼era e proficua statistica non può risultare fuorché
dal complesso di quadri i quali dopo il generale va-
dano via via divenendo vieppiù partiqoiari a propor-
aiona che discendono alle piovincie^ ai cantoni, ai di«
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6c8
strettì. In tecondo luogo ptflaiido delk geografie e
àia TÌaggi e supponendo che potessero bastare all'ut^
delle statistiche si domsinda se aooogliere si dorreMiero
le loro notizie dall'uomo A stato e dal filosofo oqk
quella yS^fe che tien conciliata da prooes» Teibdi tca>
enti da persone di confidenza e ▼erfficahili in caso di
dubbj. In terzo luogo quand'anche si figunmero tutte
queste particolarità come ben raccdte e ben TeiifiGata
%i domanda «e essendo esse qua e ìk' dispense in di'
^•parati volumi e' non consegnale in un prospetto unito
ordinato e succinto , si possa esigere che il filosofo e
l'uomo di stato rimanga privo di questo prospetto, e
'debba ciò non ostante giudicare della sociale posi-
zione di un dato popolo. Se qualunque padre di fo»
miglia fornito di un largo patrimonio; se qualniiqoe
negoziante esercente qualunque piccolo commercio ab-
Usognatto di biiancj o semestrali o annuali per oono-
-Boere lo stato del loro patrimònio; se soprattutto si
rende loro neéessario un ùwertiario ttmio nel quak a
primo colpo d'occhio si TCggano le misure, le località
ed il valore dei rispettivi beni, con quale coraggio ri>
fiutare si potrà all'uomo di stato ed al filosofo un
prospetto compiuto fisico morale e politico del territo-
rio, della popolaaione e del governo di un dato paese?
Perchè mai si vorrà condannarlo a cousultare tanti
▼okimi per estrame indi migtiaja di notizie da ritenersi
a toemorìa, ne avere mai là ftopltà di consultarie, in
estratti sommarj e di confrontarle tntte le volte die
abbisogna e di fiime uso T Questa pretesa è troppo
strana per non dir di peggio.
* Invano il signor Say ricorre alla topica, oomuna
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aH» seièlite le «{«ali «i propofumia die tanao accse*
acéMlosi qennene dividere ìd eIassi.,l4a'parliuoiie delkt
nienaBe Belle coae di feUo ^ ce$a inapplicabile^ nelle
lÉalittidie. poi à énCilogica. Sia pur vero che le scien-
aè e le ani siansi ampliate. Foraeccbò colla statìstica'
ai pretende di concegnare una enciclopedia? PaH'aUra.
parte il fenomeno solidale dell^ posi^ioiiei sociale di:
un paese é £)cse cosacche, si :pesaaprfsen|are sotto dit
MS «olo profilo? Fuor di propositp dMnque conchiude
dicendo « c'ert no entreptlse folle de nos jours de yon*
j» loib tòut dice^.el «ur lout de Toluoìr tout dife,dans
j».un Seul o«iTrage.i«' Si e^ono.dfie cifire per scrìvere;
died' come sette eifire' per scrìvere un milione. Se non.
i permesso di descriTere nna parte di mondo om«,
mettendo le.pacticolarkà sqe camtteieisticl^, nonsaràr
nemmeno permesso. di descrivere una . statistica om«.
mettendo le particolarità influenti e. determinanti la,
sociale posizione di un popolo. D'altronde poi selcsta-^
litliche Tengano ordinate a enodo degli atlanti geografici
come fu proposto, da noi^ cesserà ]a difficoltà che in*
gombra cotanto la mente .e «pavepta il sig. S^y, a^njtar
né sopprimere^ né disgiungere cosa alcuna. Questo at-i
laute ben rubricato ,e provveduto d'vn indice, fedele^,
e anagionato riuscirà comodo quanto cfualunque, reperii
tanno , e dùiÌDnarìo»; ed avrà, l'immenso. iwiijUCgiQ di.
vacare. nel. suo «eno niediante le c»rte particolari la
prova delle generali. La. prova poi delie particolari si
pétvà trovare nei processi verbali degli archi?) che
fixmano propriaiiiente i primi ed accertati mater^dt,
delle tavole dislese.
Or dunque 9 stringendo vieppiù la questionei p il si^^
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6ié
gnor Say pretende A» ti ponp rfer. «ansa ddl^ erìgi*»
naie prospetto pletiMrio eotnpilato idmeno. una Tiolta
per sempre ed al qnale dappoi si vadano aggiungenda
i suoi annuarj , o meramente concede «sser necessaria
la formazione di qoeslo primordiale prospetto. Se k»
concede come necessaria , in tal caso né egli propana
alcuna cosa di tmoVo , né egli poti*à rìtrovare venia
uomo giudizioso che a lai contradica il suo^pensierou
Tutti anzi |flt uomini sevisati «i acoorderanno co»
luì nel dite ehe fatta una volta una ben accertata ^
ben tessala statistica gìtìIb coaspleta a modo di at-
lante geoj^fico e ben graduato nelle sue specifica^
«ioni , non si deve ogni anno . riprodurla per intiere»
per Udirvi ìt Mtisie tralUfitorte a mutabili degli an-i»
iluai*j ; ma basterà allora , in via di appendice partii
Oyìute y soggiùDgeiis l'annuario àsedeslmo e coUocanat
al sub pósto ogni interessante no^tà che venisse va^
rificalà.' »
Ma se egli piNetendheSfe'dì far sema del prospetlo
capitate 'suddetto, tiai siam oevti (ohe da ^^Isiast no-
rtio di «enso comune^ egli ti attiiarebbe il ridicolo ae
la-d'isàpproviieionei ^<i accusato «ai«ebba di<noo oona^
sc4re liemmendfr pi*imi- elementi ddrargoasento da lai
trattato. Ecco il perchè fi» peatO' eoma capo di^aen^
sbra quanto espose il stg.- Siiy mlimn» feh Umodof
col (fuale si espresse è che dàt'iteMO'^quI rdcatcr ap^^i
pterièce a'qittilunqne legatore.' f . ; > • : !' N i -j
'ì>opo le co^e fin qui «sposta éi'peirverma il FaseM|
ciJIo di ffaa^icf dslMa RMàia ^Edtirhpt^diea' dall'ani
no 1838 in cui alla pagina 546 trOvfanlo >btiai ndtii
iri ciìfeka ^er sig^ Saf cir&a' il precisai ^rtiaolo trattino
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6ì9
fin' (afra.' Nói U'ilSmnb Iqiii m'originale per qo^ì motivi
éM^ ògbiikhb d^vè Vècbtidati* iti qaMiinque polemica
eséirditeCft con btioM !éSe é toù tdutela.
^ L'idée fondatnènfale de ràitiòleesl qu'un slatistique
» he d^Tient tifile qtt*en fin^ant connaitre Tinfllience^
fi hùùùt cu Drautaiéè; dés ihstiCutions d*un pays» d'un
M eaMon. I>*oii. il résoM^ quef tès donoées'statistìqne^
» ^ìi^ènt étre pablitféd péHodiqUement, c^est a-dire an*
5^ «tiell^fmétify ocl fbut au trioins, ions le cinq <ni tou9
0 leà' dìt' ans. Gè ti'est qaVtasi que fon peut connai-
à! tt& fti fétat é^ la popnlatioii , de Tagnctiltiire , da
^ eonUnette^ etc.y éM pro^bttsff» cu retrograde. Maii^
i» i} est impòi^ìMe dé'publiér, à des épòqlaesrappro-i
^ dhéea des donila' tro{$ thaltipliée» qui, pmir cheque
* ecilitoii ,' fémpUréient un tolùme in-4^L I) convietiC
j» éttìc de fédttire la ^thtistiqae «ux. données essen-
« tiélleft, à ceités qui son suèceptibies d'ètre modifiief
» pak" lés institution»; car' il est fort essentiel aui hom-
*f mot àt saroìr èe qui améliore ou empire leur con«
j» ^itiott. Il convient de reuToyer à la géog^aphie phy'
» -sfquè d'uu pays, d'un cantoA, la descrìption * de te»
i»Henrv«s et de ses montagnes, dont nous ne pouvona
j> pas cbanger la situofion^ de renToyer k rhisloire
» naturelle d'un pays -la descriptlon de ses plantes; éé
n'ses animaux, eCc.: c'èst le mdyen d'avoir dés des-
À tiiplìotts plus complites et mellleures, parce qu'elles
H seront =faftes per des hoknmes qui se seront fivfé k
if *46s études spéciales. Ott pourra leur donner plUé
»t d'éténdue^ pbrce qu'll lie sera pas nécessaire d'en
it'^péìét la publicatioiì aussi fréqaemmeAt que eelles
fi des fiiits variable^. i»
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Prinia ài rispondere ctttgorteoMaili contfen fiiiate
3 punto preciso confroTers o. Noi lo desutoefeoio Boa
da dettami stabiliti da altri, na da quelli cbe da ool
furono adottati* — Pretendiamo noi forse che gli an-
nuari ossia le notisie annuali del modo di essere, e
delle produzioni interessanti di un popolo apparenti' in
ogni anno o almeno, ogni cinyae anni si debbano tra«
scurare? Mo certameote. Noi crediamo ansi che ddv
bano essere fedelme^e raccolte e pcpsegnite, ondn
vedere i buoni o tristi eflGetti del* suo sociale ordina»
mento, e del regime in un dato tempo e iuogp a eoa
date circostaoie. Noi aoggiungiamo di piti cbe esisterà
non può una utile statistica se non venga protrtttn
per un corso ben. notabile di ipni;} perocché si trtttn
in sostanza deUa vita, e dell^axiona di cause composte
la natura delle. quali non si pub indovinare o ahnca
comprovare fuordiè colla esperi^nsa nnmif^psta e ri«
petuta. Noi dunqt^e siamo d'accordo ideila sentenza
chfi una siqtìsticfi^ no9^ riesfie ufUc 4e nanfa ci^nwiifrm
la buona o moia iafluenaa delle UtiUaionidi un pae^
4ej e ii^ conseguenea i Atti 4d>bono essere periodi*
cameate notificati. L^articob dunque della oonveaicnsa
di. questa notizie annjuali quinquennali o andie de-
cennali non soffre controversia.
Altra questione. In queste notizie periodiche si deb-
bono forse rammemorare le sole novità accadute nel
periodo Regnato » o veramente riassumere le notiain
sul teiiritorìp, sulle leggi, su gU stabilimenti ed altra
cosf durevoli? Rispondiamo d'accordo col sig. «SSa|r
che basta esprimere >te sole nsmià » avvertendo chn
nel rimanente non intervenne oititasione alcuna»
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&i5
Teru questione. Bastar debbotio forse quéste nott-
ue per conosoere la statistica di un paese ad Uso dal-
l' uomo pubblico e pi*ivato ? No certamente pei*oGobè
mancherebbe tutto il principale costituente lo alato
sociale di fatto di un dato popolo come è 'troppo
notorio ed evidente. La cegoinone- dunque delle cir*
costanze stabili deve ess^'e associata alia cogniuone
delle circostanze mutabili come quella del aorpo alle
successive sue funsioni ed a suoi aecideoti^ Anebe
qui non siamo discordi dal sig* Say il quale in tìam^
sima concede essere necessaria la cognizione delfe cir-
costanze permanenti e durevoli al^qual fine egli in*
voca le geografie fisiche ^ i viaggi e le storìe , ecc. -
A che dunque rìducesi la disputa? A vedere se Ja
notizia delle' circostanze durevoli debba essere laseiata
alle geografie, ai viaggi, alle storie, o se pure deb*
basi appositamente ed ordinatamente espoi«re ajin^no
una volta per sempre secondo il fine « col discemi«
mento di un nomo di slato» onde poi associarvi i
successivi aonnarj. 11 sìg. Sajr pretende la prima di
queste cose : noi pretendiaipo la-seeoDd^* f •
. Il sig. ^ajr perciò ste$^ ,che ipvia i cUridsi alle geo*
grafie fisiche, ai viaggi,, ed. alle stono stif>pOne:cb0.in
esse si possano ritrovare: lo cogpiajoni tutte neceàjfàrie
fi sicì^e ond^ compilare le bupne sfalistidbe* Ma que*
sto supposto è, poi vero t Al ciel piacesse cbé esistè»-
sero t^i gengive fisiche,, tali . viaggi e tali slorìe che
soddisfec^ssei;o all' uopo. e. QX^eritas^eno .la oo^fidensa
dell' nofpo di stato e del cf mq^erciao^ \ m^ noi con*
fessiamo e molti altri con noi confessaÌM> di non co-
nosqere di /s^tti libri fatti per il do^o fiqe coutemT
Fllosof. della Stat.^ Voi IV. 4o
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676
piato dal sig. Say. La cosa giunge al punto che an-
che i laTorì stessi compilati per servire alta statistica
sono incompleti e peccono o per ecicesso ò per difetto
tranne forse 1' uno o V altro. Come dunque può il si->
gnor aSVz^ risolutamente inriarci alle geogra6e fisiche
ai viaggi ed alle storie fatte con altre mire ?
Ma anche dato per falsa ipotesi che nelle dette ope*
re esistessero i nuUen'aU delle statistiche, come provar
potrebbe che non si debbano estrarre ordinare e pre-
sentare in prospetti appositi e confacenti a pronunciar
giudizio sulle circostanze fisiche morali e polìtiche di
un dato popolo? Come provar potrebbe il sig. Sajr
ad un proprietario che esso debba far senza di un
inventario de' suoi fondi e de' suoi capitali e conten-
talrsi dei «locumenti disparati del suo archivio f 0>me
provar la stessa cosa al negoziante ed a qualunque
amministratore? La condizione dell'uomo di stato è
forse diverso ? Forsecehé a suoi fianchi tiene un genio
the in via sopra naturale a lui riveli la somma delle
òrcestaa^e durevoli costituenti Io stato' sociale di quel
dato popolo? Fórseocbè i libri di geografia, di storia
naturale^ <li legislazione, ecc.| gridano da se stessi e
formano i prospetti uniti ad uso dell* amministrazione?
Alla per fine qual'è il motivo addotto dal signor
iStff di sbandire le compiete statistiche? Essere impoS'
M(ie di pubblicare in epoche troppo fra loro vicine
notizie troppo moltiplicate le quali per ogni cantone
empirebbero un volume iVt quarto. -^ Prima di tutto
ehi a mai pretesto che fiitta una volta una buona
statistica piena si debba ristampare tutta frequente-
mente? In seeoudo luogo non si tratta più la questione
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6a7
se dd>)>a o non deUba precedere una statistica piena
di prima ci*eazione ; ma se le annuali , le quinqaenali
o le decennali debbano o no abbi-acpii^r^ le circostanze
durevoli espresse prima nella già fatta statistica ple-
Bvia. Noi concediamo al sig. S<^y cba negli ànnnarj
non sia necesaarìo di ripetere le .oase stabili dellf^ pie?
nane statistiche giìt compilate» ma neghiamo nello stesso
tempo cba le plenarie «lalistiobe debhanQ essere iibt
bandonate atte ibnti indicate dal aig. Sa^. In terzo
luogo finalmente diciainQ che neqanitno te. statistiche
oomplete possono importare i volami in quarto per
ogni oantona imnfagniati «<ilia not* su recata. Bistin*
glia prima di tniko i materiali primi chf$ debbono rì«
MMHiere ne^i arobivj dalle rìsì^banne dlfiUio cb^ ()fb*
bono entrare in un prospetto «ompteioi ìdtstipgiM poi
i prospetti graduali a guisa di atlante geografileo da
quegli ammassi in gbbn nei quali le circt)«tMif e. par-
ticolari Cile nomuni vendano gettate ali» rinfusa^ ^,mm
sotauctttei «sp^rirspno |[li enormi volumi cb« fanno tanto
spavento; nw si avranno quadri «rmomei di ,<)9«frouto
ftoondissimi di utili suggerimentL
La bizzarìa ds proibire- le statistiche plenari* dinpri»
ma cMazioue meritava oertamente di essere giustfficata*
In quale ginsa ciò venne fatto? Collo spav«alo di un
vdlume iiumagiiialo in quarto per ogni cartono da
prodursi ogni anao od ogni cinque e dieci, anni. B
questa é una buona ragione? Nei invitiataOf il signor
Say m rispiondeK icate^omafnenle a questo solo Post,
scritto ad a restringersi al pradso punto disputato, t
éò per miglior èrdinameuto delle slafisticbe che
preme troppo all' Europa , e che forma un argo^
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6a8
/dento degno della grande celebrità di coi godè Ì
tng, Say.
VII Prova del settimo capo*
Colia settima ed ultima osserfazione da noi op-
posta alto scritto del signor Say fu detto « che anche
i» ristretta la statistica alle cose di stato spesso muta^
>' bile (rigettate quelle di fatto permanente o non
» frequentemente mutàbile). In primo liiogo egli Aro-
M sandb importanti e decim,ve rubriche delle quaU t»
r» deve dar conto in questi quadri mutabili. •<— In
yi secondò luògo ne accolse altre punto non necee^
)» s&rie. -~' In terzo luogo' finalmente ne presentò
M alcmie * sótto V aipetto meno proprio alle d^ii si»*
•r tistiche coordinate alla yera vfta delle sodata po-
» liliche ossia alle statistiche magistrafi m.
Or eccoci a prò vare ^ gli appunti qiu rìfisrtti. Qui
come ognun Tede si parla dei eòa' detti AaimAU i
quali propriamente esprimono ' gon; |»t>$p^tti Statistici
né completi' né dedotti da; cagioni competenti ma
meri qvadbi BNUMEB^tivi e di risultanza di alcuni Atti
statiltici alterabili sta nelle forme ^-^ia nella ndfisoiia ,
0ia nel numeroy sia negli effsttì. Una prima questione
fk presenta a primo tratto^ e questa consiste. nei ve*
dere se la compilazione degli annuarj possa essere or*
introna o se pure debba avere: certe condizióai , le
quali non si possano violare? Fartccohè si possono
scegliet^e o tralasciare a piaoere i tah e taii* atti o
fatti? Forsecohè collocare, si debbono giusta un dato
ordinerò è lecito. registrarli alla*: rinfusa? Fors^cobè
si può ometterò di riferirli «U? ufficio al quale
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6^9
natundmeiite e primariamente dMtinalt» a atiocìarli ti^
irece a cose alle quali hauio solamente naa jeoon*
daria e combinata relazione?
Ottìo è lì rispondere non essere la compUésione de-
gli annuarj arbitraria ma obbligata dalla destinazione
stessa di questi annuarj. Essi sono annotazioni su gli
accidenti economici, morali e politici di un popolo onde
coglierne la vita reale nel corso dei tempi e nelle date
località e con un dato assettamento civUe. E siccome
non è permesso dare una storia mutilata confusa e
dislogata, così non sarà permesso di' tessere annuarj om-
roettendo atti o fotti interessanti, associandoli ad ufficj
subalterni ed accidentali e prestando loro forme alterate.
Quando si parla di atti o fiitti interessanti si parla
di quelB die più sensibilmente decidono della sorte
cornane, o di una data classe; e però gli atti o fatti
di una sfera dirò così di un uomo, di una famiglia,
di una villa, come pure quelli delle mode, dei capricci
e di certe foibe innocue non ddi>bono for parte degli
annuarj.
Venendo finalmente alla fotma della quale il signor
Sof^ non si é punto cnrato di far parola; questa deve
essere semplice , stabile, suscettibile di tuUe lo rubri-
che, facilmente comprensibile, ed atta ad essere rite-
nuta dalla memoria; nel mentre che deve essere
fisicilmente adattabile alla formazione delle statistiche
plenarie ed induttive. Io comprendo che per quanto
discorrere io possa dottrinalmente non giungere mai
ad esprimere le condizioni materiali di un prospetto
anniutrio. Io credo quindi di dare il modello posto a
piedi di questa discussione. Ivi vedeù che tutte le
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63p
mbricbe tono ridotte aUe tra deoooiiaauoni capitali
e fetniiiari delle Cosb» delle Pibsorb e delie Auom
divise nelle loro naturali ramificaaionL
La tetione dette Cosa abbraoeili quattro tooii^ eoe :
I. / prezzi eorr^nti delle materie aliinentarie a
mediciaali^ delie vestiarie^ delle oombiutibiti dì quelle
per fefybrìcare^ degli stabili , e dei servigi e prodotti
fendiarj.
II. I iMl^&VymmefftflÈ «ertitoriaK sia ^ bonificakiòae»
lia di (5ostnisionew
IH. <Mi If^^minf.
lY. Le ta^Kpte pveuoroiogkhe.
L^g^ndò fee annesse kpecifioaaioni tosto si tsKende
ehe le inttostaaiotti sono eapìMi e Atte di lAodo the
possono MMscògKere alti^ specificBaioni che pioiessero
essere diteenlicate. Per la di^toazione statistica poi
esse sono le pib addette per i «onfroali e le pi& fe-
conde di kidoaioni.
Io tnl astengo per amor di brtfità da speciali ri-
lievi sulle altre due sezioni sidle persone, e èulle
Mòni ^ e mi restrin^rò, invece ad im'oslienracione
comune a tatto « tre. Questa riguarda i itasi ti di
oòmpet^nià fra questi annuaq e le statisticke pie*
narie. L' aspetto fondamentale del territorio model-
lato coHa assooiaKÌone deUe cose stabili del riparti-
tn«nlo delle proprietà , colla distribuzione delie ibi-
tastoni, t coHe vie di comniicasiétie indispensabile
alf^ ptenariie. statiAiobe , questo aspètto dico negli ali-
nuarj vieno esclusa Per la stessa rag\pne la confor-
mazione personale della popolazione belle diverse classi
e professioni vien pure esclusa. Finalmente lo stesso
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63t
si fa per U coBfoi*ma£ÌODe o asseltamento del GoYer-
DO. Queste cose si ootimettotio perché Don si tratta
di vedere cogli annuarj la composiuane della persona,
ma bensì il solo movimento vitale , ossia gli- atti , i
fatti a gli effetti <;omuni in un dato tempo di questa
persono. Ecco il punto differensiale fra gli annuarj ed i
agguagli Ecco il lioùle delle rispettive competenze.
Conosciuto ciò die va escluso conviene vedere ciò
che viene, inehiuso. Se noi poniamo attensione aisoV
nominativi degli atti, dei fatti e degli oggetti noi noti
incontriamo differeiisa veruna fra le cose comprese negli
annuarj e quella comprese nelle plenarie statistiche: ma
ponendo mente al modo di assumerie e di computarle noi ^
inoontmm/9 una grande differensa. Negli annuarj ven-
gano ricordali in sébao assoluto coftacreto diviso a guisa
delle tavole suuHaoroIogicbe^ per lo contrario ndile sta-
tistiche plenarie' vangono assunti in serie più o meno
distese per anni successivi onde' scuoprire tendenze
pili o meno durevoli e modi dì agire più o meno
costanti. Oltracciò nelle statistiche plenarie lo stesso
oggetto secondo i suoi diversi rapporti^ ora Tiene ri-
cordato nella sfera economica ora nella morale ed
ora nella poUtica e talvolta in tutte e tre perché si
ti*atta dell' ai&ÌQne e degli usi suoi di fatto che posso**
no essere varj e moltiplici. Per lo contrario negli an-
nuaq si registrano nella loro nicchia per semplice
memoria e non in via di cause assegnate.
Ora vengo al sig. Say. Ho detto in primo luogo
che agili .trasandò importanti e decisive rubriche delle
quali si deve dar conto negli annuarj* Ciò viene com.
ycovato dal semplice confronto materiale fra le ru-
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63i
briche annotate da Idi e quelle iiiserìte nella nostm
tabella. Nello scntlo di lui si incontrano e si propon-
gono, le sole seguenti cioè:
L Popolasione nella quale computa il numero delle
nascite , dei matrimooj e delie morti annunziando
più sotto di annotare l'età dei morti e se e possibile
le malattie che le cagionarono.
H. L' estensione delle terre coltivate a graoo, s
prato , a boschi , a vigne in piante ortive ed in ai*
beri fruttifferì.
III. L' enumerasione del bestiame, come cavalli,
asini , mali , bestie a corno » bestie a lime.
IV. Lo stato delle rendite e spese pubbliche.
V. Le coosumationi e le produsioni anniMli.
VL Qualche fiitto fisico influente sulla sorte delk
umanità^ come per esempio, llnfluema del taglio dei
boschi sulla quantità di pioggia accaduta annuafanente.
VII. Il numero delle strade e il loro stato. Quello
dei fiumi e canali navigabili.
Vili. Il presso medio dei principali oggetti di con*
fumasione. . ,
IX. Lo stato delle importasioni ed esportasiooi.
X. La quantità annuale de minerali scayati, prìod"
palmente del carbon fossile , del ferro , del sale eoe
Moi troviamo poi il seguente passo : » GA annuaq
j» sono acconci a far conoscere ancora l' iaiportaDzs
91 di certe coosumasioni che pagano tributo al fisco,
99 come per esempio il numero degli scrìtti periodici
» quelli delie scuole nasiooaK. e particolari e talvolta
» altresì il numero degli allievi ohe;Je Irequeolaiio;
» i giudisj pronunciati in materia crìaiaale , e finan-
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633
» ohe accidenti riaiarcfae?oli coone par eteaipio pietre
» cadute dal cielo.
Si confrontino ora queste died rubriche ^omv quella
dell' o&rta tabella e ti giudichi quali e quante cote
▼i manchino per compiere un mediocre quadrò «nnu*-
rio statistico. Si vedrà di&tti in primo luogo mét^,
care tutto il ramo de* miglioramenti temlonttli| tutto
il ramo degli infortunj , tutto il ramo delle^ tairolo
meteorologiche. Passando poi alle persone, manca k
rubriche dei domicili accordati ,• dell' .emignaione e
delle colonie. Se poi passiamo ai movimenti indu$liiaii
e commerciali tramie gli anM e le partttise merpan^
tili ossia V importatone e 1' esportàsione n^aneafao k
nuove case d' industria e di commereio , le eòmp*»
gnie dì assicurasioni marittime, vitaline e d'infortuni»
nuovi opifici 9 osterie , trattorìe e botteghe eoe., fiere
e mercati , corso dei cambj e dei fondi pubblici , al^
teracìone dei salari di manoM' opera e di altri eervigt
utili , facilitazioni di trasporti , jadlitasioni di mano
d'opera. Mancano pure i dui rami dei soccorsi e della
polizia medica. Passando finalmente alle adoni » mance
tutto il primo ramo degli alti privati e. nel seconde
ramo ^ degli atti pubblici, non si pari» ct^ delie con»*
tribuzioni pubbliche e nulla più^ È dunqi^e ditnostnite
il primo appunto opposto al sig. Say.
Fu detto in secondo luogo che egli accolse rubri»
che non necessarie. Tali sono le enumerazioni sotto
r articolo HI, Ve VI. Il numero materiale del be-
stiame e la quantità materiale della consumazione
quandanche si potessero rilevare con qualcàie iqiprosr
nmazione sono fatti ciechi presi per. se- stessi, peitio-
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634
ckè non preseoUno quel riparUmento e quei posaessì
e quei coasumi equi e sociali i quali si desiderano
nelle statistiche. Un convento può avere molte dù-
gMaja di capi di bestiame come per esempio al Mes-
sico» secondo il rapporto di un TÌag^iatore» ed il pò*
polo essere misero e non partecipante.. Così dicasi
della consttmaaione la quale seuaa un conosciuto ri*
partimento diventa un fiitto cieco e però inutile per
la statistica.
Fa detto in terso luogo esservi qualche rubrica del
mg. Smy presentata aoUo l' aspetto meno proprio alle
eìTiii statistiche. Tale per esempio i quella sotto il
nJ^ VL QaeHo ed altri simili fatti sono oggeta di dis*
aertaxioni scientifiche e di argomenti disputabili e dod
di ragguaglio di latto immediato ed interessante. Tut-
t' al più potrebbero senrire alle induaioni statistiche
le quali formano una parte conseguente e sepai^ta
dei veri ragguaglj.
Se per avventura &i dovesse ammettere il VI arti-
colo del sig. Say» con maggior ragione si dovrebbero
tntroduiTe tutte le induiiioni economiche morali e
poiiliche le qoali nascono dai paragoni delle rubri-
che positiva , e ' aprono una larghissima carriera di
^iliche osservazioni.
Giustificati in tal guisa i tre appunti obbiettati al
eig* Say, debbo ingenuamente dichiarare che il suo
acritto merita cib non ostante moka stima e deve es-
sere in molte parti ben accolto dagli intendepiti per
le gtudizioae osservazioni fatte tanto all' aritmetia
politica, quanto tu molte superfluità usate nei quadri
statistici ed in generale per lo spirito equo e giudi-
zioso che risplende in quel piccolo lavoro.
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635
TaBBUA di ARlll^ABl rrAtltTÌCL
SÉZióifs /. — DeUe cast.
h Rumo* PnAzi correnti di
a) Materie alimentarie — Gm&iiglie -^ Pomi di
terra — Frutti — Erbaggi •— Sale -:**Panc—
Ova — Latte —? Pollame — Carni di macelb —
(fresche e salate) — Vini —Liquori— *i aceto —
Olj — Salumi — Lardo — Burro — Agrumi —
Medicinali, eoe.
b ) Materie vestiario — Canape — >• Lino *^ Lane —
Cotone — Sete -^ Pelli ^^ Paglie «*- Piume — *
Tele *-* Panni — Drappi di seta^ ed akfi tessuti*
e) Materie combustibili per riscaldare ed illumi*
nare — Legno •-« Gaièòfte éi legna e fessile •«•
Torba — Olio vegetabile — Olio animale e fos-
sile — Sego *-- 6as — i Ultagt]) eoe.
d) Materie per fabbricare — Pietre — Mattoni -—
Calce *— Cesio — Legname — IWm •— Baine —
Ferro — Stagno ed altri minerali e atroucnta
relativi.
e) Ingrassi £ terre,
a) Concimi animali.
b) Concimi vegetali,
e) Concimi fossili.
J) Rendite degfi^fabUi^ Degli niiia ^ BeUe pre-
stazioni degli «moMfi di lavoro e di attlraglio —
Dei noli — Ipoteche di staUB *^ Estimazione
opinata dei raccolti.
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636
li. Ramo. MigUoramenA tetrìtoriaU.
a) Bonifkawni di terreni ( MciagameDiì con iooK
e colmate — DìssodameoU , ecc.)
b) Costruzioni — Strade -r- P^»^ — CànM —
Stazioni postali — Porti — Fontane — Pozzi
comunali — Condotti pluviali ed cspurgaliTÌ —
Mulini — Àrgini — Fortificasioni.
in. JUtmo^ — Infortuni,
a) Incepd)^
h) InondaEÌoni.
e} Ruine -^ Frane — Terremoti — Tifoni.
d) Carestie.
e) Spizooiia — Contagi*
f) Derastauoni (di bestia, come locuste bruchi, e
di uO09ai*) ••
g) Naufragi -^ AYaric.
IV. Ramo. -^ Tai^e meteorologiche. . .
Seziqne Ih — DeUc persone.
I. Ramo -* Mopimenip della Popolazione,
a) Nascite/
h) Matrìmoi^.
e) Morti. .
d) Domici!) accordati.
e) Emigrazioni.
f) Colonie.
II. Ramo — ]U:o9Ìfn^nii industriali e commercialL
a) Arrin e partenze mercanlifi , altrimenti dette
importauoni ;ed esportazioni*. ' .
b) Nuove case d'industria. e di commercio ^ com*
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637
pagnic d' atucarMiooi marittioift , Titalizie t di
infortUDJ.
e) Nuovi opìficj» osterie, lratt#iie , 'botteghe^; tecu
- d ) FwBm e amrcéìì -^ Coqso dei caa»b}. e dei fondi
pubblieL. . ' '.i .'ì
€ ) AlterazioDi nei salasy 4i lOftno d^opeva « idi altri
servigi utili.
f) Facilitazioni di traspiarti.
g) Facilitazioni di mano .d* o|)era. *
III. Aamo ^-^ Istrmione cwUe e rdigUyuu
a) Scuole, collegi, aocaden^ia.
b) Gabinetti di lettiera ^ gabinetfi di atienie , bi-
blioteche y musei. .....::■'
e) Stamperie.
d) Edizioni. .. r ; ..
e) Nuove chiese, orator), e compagnie rèligioc«|, ecc.
IV. Ramo -r^ SacoQrsù < ; : . > j . .
a) Spedali per ammalati e menteccatK
b) dse di ricovera di .arftm^.e tornidioanli^
e) Case dfigU espósti.
d) Case d'asilo delle partorienti.
e) Monti di Pietà.
f) Case 4i lavoro.
g) Casse di Risparmio.
h) Istituti .elemosinieri.
V. Ramo — Polizia medica.
a) Nuovi dmiterj,
b) Lazzaretti.
«) Condotte mediche.
d) Farmacie.
e) Guardie di sanità^
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J
638
Semom III. ^ Jvorn
L Hamo — • Jui jnrhéOL
a). AUi utili tei^ttli •» Tratti dU fiiaatropia —
Tratti di valore — Legati utili lasciati.
h) AtU Bod^ ^ Dtlilli ^ Suicidi ~ lofiiHitiGid) —
Fallimenti — LitL
e) Metodi per arti, sdente e lettere.
d) Viaggi scientifici e xoramerdalL
e) Lavori aoeadetnici •— Quesiti -^ Questiooi ce»
lebri , Memorie -coronate.
f) Espositionì di ìMrti. Pneiiif.
g) Spettacoli diversi.
IL Ramo • — Aui pubblici.
a) Leggi e regolamenti sopravvenuti.
h) Negoaiasiool ialefftssanti.
e) Contribusioni ed altri cariebi — Operazioni fi*
nanziere.
d) Avvenimenti iafluènti -*- Guerra -- Pad —
Nascite , matrimonj, morti di Sovrani , oca.
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vili. QuaU èssere do^ranMO le Parti di una Aali*
stica plenaria e conte dovranno essere riferite.
Risposta.
Tre grandi parti, ctoyrà comprendere cio2
I. L'introduzione.
II. Il ragguaglio (i).
ni. Le conclusionL
» La prima deve essère una occhiata , cBrem così,
n retrospettiva esprimente solamente nsultamenti ge«
99 nerali. La seconda deve per via di trascelte notizie
n esprimere lo stato attuale economico-morale e politico
M ài una nazione^ seguendo non la classificazione carat*
fi teristica delle cose, ma le loro ftinzioni utili. La
9» terza fioalmeote^ raccogliendo le risultanze comuni
n e riferendole allo stato normale, dovrà pronunziare
n giudizj relativi. »
Cato I.
Avvertenze su V Introduzione.
Poche avvertente ooeorroQo suIV inlrodcnMone aHa
Statislioa <ib un paese. Questa è cosa già nota , e la
sua necessità fu sentita da aiolti. Essi compresero ehe
voletado parlare dì uno stato provetto , ossia già posto
- ■— •■'•■-■ ■--'■ ■•■ ■■■-■. ■ . • . ■ , --J
<0 Io «so s preferenza delk denommaidoBe di AigguagHp
perchè da più Mcoli conaacrata nella lingua. liUfiana alle no-
iiaie ohe i goveniì italiani ricerevano «ullo stato di un pane
dai loro agenti pubblici, o dai loro viaggiatori. Gli Stati com-
mercianti e il gOTcmo Pontificio comandavano e radunavano
difatts notiue, molte delle quali li trovano stampate e triic»<
rate.
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J
64o
in OQ età -.di innotttato iocifiUiotento, sorge spontai
^Diente il desiderio di sapere .la di lai vita anteoedente
e di oonoscere per quali modi sia giunto allo stato at-
tuale. Importante assai pjù di quel che si crede, si è
questa riTista retrospettìva. Forsecchè i grandi Stati sor-
sero ad un tratto? No certamente. Forsecchi l'unità
di genio, di lingua, di costume e quasi dU'ei di clima
non agisce per consociare , incorporai j consolidare ,
e la diversità per dissociare , dividere e disciogliereT
Forsecchè le proprietà stabili non ancora contigue, e
non ancora collegato con prediali reciproci servigi,
^ssono 9gire e* sul fisico e sul • morale come in istato
di prediale associazione? Forsecchè un territorio di-
yifo in ^ più. principati, può somministrare le convene-
Toli risorse per le necessarie costruzioni e lavori terrì-
.toriali , per la comune sicurezza e per lo sviluppamento
dell'industria, del commercio e deli' istruzione?
Or bene la rivista retrospettiva di un paese unito
e costituito in corpo siaailare di nazione , come pure
di un altro p diviso o composto di parti eterogenee
sarà infinitamente feconda di nozioni e di massime di
«libile '.sapttnzn* AUdra . paragonando le Statistiehe di
diverse nazioni ne ^orgeraano lumi di somma impor»
tilasa e di pratica utilità.
i Questo ao» è ancor tutto. Voi- volete oonos<Sere lo
•tato 4i una nikione per via delle sue cagioni asse-
< girabili. .Ora .è vero o no /qhe lo statp presente è figlio
"dell'uiteoedentoT Come potreste in molte cose ren-
dere ragione del presente senza esaminare e rendere
ragione del passato? Un quadro statistico rassomi-
glia necesssuiamente al pittoresco nel quale non viea
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64i
colta e rappretenlata fuorché una sola ed instaota*
Bea posiuone , nel mentre pure ebe abbisogniamo di
molte e successive per rilegare certe tendenze, certe
abitudinii certe conseguenze dì buone, di cattive prov-
yidense, di buoni e di cattivi usi che al loro nascere
nascondevano la loro buona o malefica influenza* Vor-
reste forse toglierei queste istrusioni ? Vorreste forse
privarci del lume del passato per giudicare del pfe«
sente e impedirci di far pronostici sul futuro? Dun-
que ad ogni modo T introdusione progettata è dimo^
•trata indispensabile alle statistidie plenarie di una
nasione.
Ora mi si domanderà {/uaU argomenii si dovranno
asiumere in questa introduzione e con tfuàie econO'»
mia dovranno essere esposti. Quanto agli argomenti
rispondo essere i quattro seguenti, cioè
L Vicende territoriali
II. Vicende economiche
IIL Vicende- morali
IV. Vicende politiche.
Dopo che nella vostra proposta avrete annunsiato di
voler parlare di quel dato paese: voi prenderete la
carta geografica moderna e ne annoterete la posisio-
ne, la estensione, la popolasione numerica , la specie
del suo governo e la sua religione. Gò fiitto voi ar-
verlirjete che in addietro non era tale, e risalendo fino
ad epoche certe e storiche, direte delle quattro vi*
cende suddette. — Nelle vicende territoriali voi espof^
rete sommariamente da chi e fino a qua! segno il
territorio sia stato occupato, posseduto, accresciuto o
perduto. Direte quindi delle conquiste che lo riunirono
Filosof. della Stai., FoL IF. 4«
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o lo smembrarono per passare sotto rispetlive domi-
nazioni fino a tempi presenti. — Nelle vicende eco^,
nomichc direte del genere antico di vita del popolo o
dei popoli che abitarono il paese: annoterete se fossero
eguali e liberi o eressero schiavi e come gli impie*
gasserò. Dirate delle terre dissodate, dell' agricoltura ,
della caccia, della pesca, della pastorizia, delle cave
o*miniere; delle arti e del commercio per provvedere
al vitto, vestito, abitazione, istruzione e finalmente delle
leggi relative, sia moderanti, sia tutelari. — Nelle
vicende morali direte quale fosse la religione profes<
sala, quali le opinioni interessanti , quale la integrità
o la corruzione, quale la lealtà o la perfidia , quale
la dolcezza o la ferocia, in breve i lumi, le virtù, o i
vizj dei diversi tempi. -— Nelle vicende poiitìehe fi*
naimente dirette dalle diverse forme di regime subite
da un popolo, notandone ì caratteri, gli autori delle
mutazioni, le cause che le prepararono, i mezzi che le
effettuarono , seguendole passo passo fino ai tempi in
cui le statistiche vengono pubblicate.
Resta a vedere con quale economia queste vicende
si debbono esporre, — Rispondo che, veduti i motivi
pei quali si esige la notizia loro e considerandone l'uso
pratico, dico che nel descrivere tali notizie dovranno
distìnguersi due grandi periodi , 1' uno anteriore , e
r altro posteriore ad una data epoca nota, certa e più
decisiva per la sorte di un popolo. In Europa la fine
del XV secolo e 1"* incominciamento del XVI è decì«
siva in tutti i rami della vita sociale intema e delle
i-elazioni delle nazioni fra di loro (i). Nel riferire le
(i) Vedi. — DelP lociTÌlimenlo lulisno negli Annali dì
•tatitlica. VoL XXII, p. io4-iio.
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notific ànsi periodo anteriore battano alcuni cenni i
quali vadano via via rendendosi meno confusi e più
epeoificati in proporzione che discendiamo all' Era
moderna. Giunta poi (la relazione a qnest' Era con*
▼ien ti atteggiar le notisìe con caratterì piii «pedali di
niodocchè Io stato attuale succeda per una figliaiione
ragionata delle passate età. — Ecco con quale econo-
mìa queste anteriori vicende debbono essere esposte.
Capo IL
Del Ragguagb'o.
Qui incomincia propriamente l' opera della stati-
stica civile da noi definita ridia questione II." Volendo
in pi*imo luogo sapere le pani materiali dico che
essa deve essere composta dalle tre seguenti, cioè;
L Di una carta generale e sommaria di tutto il
paese con i reliativi quadri enumerativi e comples-
sivi.
IL Delle carte pai*ticolari specificate con i loro qua-
dri enumerativi y ma rispettivamente complessivi.
IH. Delle risultante appartenenti tanto allo stato dei
privati, ossia delle singole classi componenti la nazione
quanto allo stoto della intiera nazione in relazione, sia
alla sua potenza e credito estemo, sia aUa sua condi-
zione intema.
La carta generale e sommaria di cui parliamo non
è dissimile della geografica che abbraccia tutto un re-
gno, e però dicesi generale. Dicesi poi sommaria per-
chè a guisa appunto delle cifre ultime di un conto
esprime le riéultanze unite di puro fatto del modo di
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essere e delle prodtisioni interessanti del paese die
studiar si vuole. Questa carta ultima in tnremkme
riesce la prima in espostsione , e ciò per oonfonnarsi
al bisogno della mente umana che aere cogliere
V aspetto il pid semplice , il più compatto, e il più
unito e passar indi alle vedute complesse, distinte e
separate. Che cosa occorre per far tutto questo? Il
genio e ParchùeUum statistica: io voglio dire, il con-
cepimento fisiologico mentale dello stato e la esposi*
sione fiitta cou una data economia.
Sezione L — Del concepimento della caria generaltm
Il concepimento mentafe di cui parliamo rìduoesi
a tre massime funsiooi, cioè
i.^ Ck>ncepire V idea della personalità indivìdua
della nazione.
3.^ Concepire i mezzi necessari e perpetui della
soddisfazione de' suoi veri bisogni.
3.^ Concepire le condizioni decisive per l'azione
dei suddetti mezzi.
Qui come ognun intende si paria delle vedute ape»
dali necessarie per guidare la mente a ben traace-
gliere e a ben esporre le notizie da collocarsi dentro
la carta generale sommaria. Queste vedute servono
allo statista come al pittore serve l'arte del disegno
e dell' impasto dei colorì. Il quadro fistio die egli vi
presenta nasconde , tutte queste cose e altro non vi
lascia vedere fuorché V opera figlia della sua periaia.
La esposizione conseguente al concepimento ridu-
eesi anch'essa a tre funzioni, cioè
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645
1.^ Blferire le ctroMftaiwe personalL
2.** Riferire le. cìrcoislaoie localL
3.^ Riferire le circostanze regolamentari.
»
$ ,1. Primo a$peUo della personalità individua di Una
nazione ernie.
NeUa persona indiTtdoa di una nazione civile do-
Tete imfiginare corpo , anima , vita , funzioni, età , e
quindi salute o malattia a simiglianza di. un individuo
animale. Territorio , popolazione e governo formano
il. corpo, di questa na^ne, senzachè si possa scindere
mai la triplice concorrenza di queste parti. Opinione,
beni e forza formano V anima di questa persona.
In ognuno di questi motori voi distinguete due
tendenze poste fira di. loro in un incessante vitale an-
tagonismo il quale spiegandosi su di una base oo«
mune che tutti trattiene i motori e gli oontempra ,
produce quell'armonia, quella vigoria e quel prò*
gresso che distingue il vero incivilimento. Così nell'o-
finione (che riguardo il conoscere) voi distinguete
l'opinione credula che serve alla dipendenza all'imi-
tazione e all'abitudine, e T opinione ragionata che
serve alla libertà^ all' originalità ed al progresso. Pa-
rimenti . nei beni ( che riguardano il volere ) voi di-
stinguete la propriejtà immobiiiare che serve alla di^
pendenza , alla stabilità ed al riposo, e la proprietà
industriale e tommerciale che tende alla liberta, alle
nuove imprese ed al progressivo movimento. Final-
mente nella forza che riguarda il Jare voi distinguete
il potere imperante che serve ad unificare ed a .^lo^
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stringere, ed il poter dtico che serve ad addattare
secondo le diverse esigenze sènza rompere la sociale
unità.
Da questi interni principj concordati in uno stato
normale sorge la tripUce cospirasione degli individai,
dei consorzj e dei goverai nel compiere F opera aolì*
dale della pace dell' equità, e della sicurezza sempre
mai invocala dagli uomini e dalle genti e per ottenere
la quale hgirono ed agiscobò sedza posa in tutti i
luoghi y in tutte le età. Da quésta cospirazione final*
mente atteggiata , elevata e perfleàonata sorge la po-
tenza politica dello stato dr cui si paria nella que*
slìóhe Vn e che prego di qivi richiamare ondecom*
piere il primo aspetto dalla personalità individua so*
clale.
Gli umani consorz) di convivenza stanno, fra due
estremi disastrosissimi. Il primo é la brutalità selvag-
gia : il sefcondo la schiavitù aggregata. Nel mezzo sta
il campo della pace dell'equità e della sióurezza , il
quale a proporzione che si accosta ai due estremi, ne
riveste i colori e le tendenze e fa nascere uno stato
piti o meno misto. A proporzione che le genti si av-
vidnano al punto culminante di mezzo , divengono
piti' incivilite (i). Male è non progredire : pessimo il
retrocedere. '
Spingendo ancor piti addetitro^ l'attenzione voi rar*
(i) A. «chiarimento della idea di incùfUimento , veggaat
quanto lo disti nel voi. XXtl f>à|^. 35 -Sg degli Annali di
Staliitica.
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647
vrsatc i due iommi prindpj della IndmduaUià t della
sodaiiià (la quale in ultima analisi altro non è che
la siesta mdkndualUà conversa) neirultiriaa loro nudità
naturale. Tutta la fondamentale energia , tutto il cen-
tro reale dei movimenti sociali sta in questo princi-
pio. Esso costituisce la ins vitae degli umani consor-
zj. Qui la natura consuma quella apparente nimicizia
ohe passa fra le pretese individuali e la moderazione
sociale, 'Qui sfogliando e raffazzonando passo passo
l' individuo, trasfonde i diversi poteri nel corpo soeiale
e da questa fusione la monade individuale acquista
tutta la sua benefica possanza.
In questa divisione e rìpartimento rispettivo di po-
teri , in cui a proporzione che Y individuo divie-
ne 'men0 variamente potente e vieppiù dipendente
in particolare, riesce tanto piti padrone e tanto più
libero in comune, consiste tutto il recondito e mara-
TigUoso magistero dell' indvilìmento non procurato dai
decreti dell' nomo , m% dalla ordinazione della natura,
e dal processo pratico^ lento , invisibile e prepotente
della natsura.
Nell'^ atto che da una parte noi veggiamo V amor
delle ricchesse ^ quello del potere, quello della stima
tendere indeftnUamente in ogni monade individuale
ad espandersi e ad assorbire al di fuori le cose ed i
servigi, dall'altra parte voi vedete, 'in forza appunto di
questi tentativi fatti nel grembo delle altre monadi
consociate dotate di simili tendenze, rattemperarsi per
via di riazione il conato di ognuna, talché con un
principio unico ,• semplice ed energico, voi unificate
il magistero naturale dei consorzj^ umani rimanendo
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648-
•olamente all' umana indostria V ordinamento dtlh
forza imperante. Da codesta fona imperante la suprema
naturale proTTidenxa non esige che un' abituale nuh
derazione e sicureizaf e talvolta soccorso. U crescere
ed il prosperare della cÌTiltà è opera della nrtnm e
e della sola natura* Àvyiso importante è questo per
lo Statista , onde volgere le sue ricerche su i ponti
massimi della moderazione, della sicureua e dd loc-
corso suddetti.
§ 2. Secondo aspetto della personalità individua di una
nazione civile.
Fin qui il concepimento dello Statista fo Hmitato
al solo appetto complessivo semplice e proprio dells
Ragion di stato intema. Hawi un secondo aspetto che
dir si potrebbe di ragfon dvite^ senta del quale
mancherebbe il concepì mento filosofico di uno slsto
civile. La sola mdividuàlità reale esiste in natura.
Ma qui non si tratta di una tndividuabtà gretsa e
selvaggia , ma di una individualità coltivala ed ss*
società. È necessario vedérla come sta, perché lave-
ritìi storica delle statistiche consiste in questa cogni*
sione. La personalità vera del coipo della naàooe
consiste in lei, ed il grado piti o meno raffiuMmatOi
piti o meno associato, piti o meno variato di qneiU
individualità qualifica questa personalità. Io mi spiego.
Siccome coli' incivilimento si vanno diramando a
sminuzzando i poteri reali e personali degli individoi,
ed a proporzione aumentando ed armonissando i pò*
Ieri delle società onde rendere immensa la posawiTs
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«te
d^t indiirildai; òosk fftke coIl'iBdfiifanfiito a Tanna
éùmmendo e •eparando le di vane profiMbioai relativa
ai tre poteri fimdamentali dei beni , della bna n
della opinione, d'onde sorge l'albero OMieatoso fe*
oondo e forte delle nanom inoiirilite.' Al poter dei
beni tu Tedi affigliati gli agricoltori^ i maaifaltniieriy
i oomaMTcianti -^ ì qoali snbaltemameate deoompen-
gono i rami principali. Ai peler della fiona Tedi af*
figliate le anni cÌTiche e le araai ostili , le .prime;
ausiliari alla ginstisia ed dia tranquillità,: e. le seconde
aHa difesa estema. All'opinione tu Tedi affigliati i
dotti suddÌTisi su tutte le fonaìoni sociali. Di qua Tedi
coloro Ae serTOno al colto ed alla mirale religiosa*
Di là coloro che lenòno alla conserraùeae della tì«
ta , come medici , chirurghi , speaiali , ecc. Di qua
ookxro che servono alla dircsione e alk difiisa cìtìIc
del beni, come i ginreooasulti^- gli ingegneri^ gli
agronomi , gli eoenomisti ; di là quelli che. servono
alla edoeasioae ed amministraiìone domestica , come
i pedagoghi, i ragionieri, i tutori» ecc, Mb ognuna
di qoeste dessi nmi esiste né pub aghre né per sé n^
per altri se non per messo del tutto» Qitrecchè ognuna
non è che xm getto, o sia un raoso del grand'albero
«ocìale; ognuna i sostenuta, nutrita, affonata dalle
nltre tolte-, di modo «dbe .umea indiTÌsibile e solidale
ai è ia potenza e l'aaìone di tutte, sia yeno.la vni-
Tersalità dei cittadini, sia Terso i (HrÌTatL Ci6 che pri-
meggia in tutte , quanto al materiale si .è la possir
denta, e quanto al morale si à il sapeiie ^ perchi
l'uomo posti i meni materiali tanto pub quanto sa*
Lo Statista dcTo conoq[iire questo prospetta pfersor
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l5So
Me prima di ttenikrtf gli «tiiepli delle cut rieeidìc;'
E siccome deve per t giiidikj òonaeguenli cooosoere
¥ abdemeoto- naturale dèlie! cote, co«ì deve dire a sé
stesso : ^oeBta oasicaenonfusetripre così. Quali futxltìò
le circostaoM e quali i modi coi quali procedette?
Quale è la limone principale cbe tl^ar. ne d^b^?
è vero'o ìM» che* quanta pìiL I0 «tato è secapUce
tainto p\h l 'poteri ftndanf nUdi Ji manifeUaop 7 Gol*
r-IneiVilrmento abbiamo un proteasfio pc-ogressÌTO della
natura: Qlilili éótio le daui^ éatodianti e : dividenti a
quale iPea^'Saldo di tutti quésti lavori? Le riforaie
degli stati bsigòOf» ks" t^gdabni' : di ^qubsto processo
come uéiP égrìtoltura si' <8%e la cefoisioa della ve-*
g'eftazioi^e. Onde no* assetare le cose tfoppo>flaUUlo
Ì6 dieo allo statista .t
Esadiinate il Tartaro conte lih oggi è distinto, dal
MoDgollo , o l^Atnericàno scoperto da Colomba qual
era distinto dall' Italiano. Awicinalevi a quella ca-
panna ; vedete quei peuò- «di. terra coltivato alf intor-
no, quel tiarro , quelle stuoje^ quel vestito di pelli,
d^aniinali, qUei calzari y ece*- Un aolo e stesso uomo,
una sóla stessa fkmtglia lk> tutte quello cose. Questo
lidrao e questa famiglia deve anchfl oosabaltere eoo*
trò le fiere e contro i ladnaai , e provvedere oootfo
ogni occorrenta. Or bene, ognuilo'del* mestieri^ «o-
|;nntia delle funsioni che qulTéééte lunite» ae non si
attraverjtenll là prepotensa orla .violenta altrui » col>
f addala deltempo si ' divideranno fra oolti uomiai ,
Fra molte fiftfiglid:, Ira molto classi , e si Giranoo
meglio: e df'^idendosi daraUno.nioda:agnui parte del
popob di «usrfslere p«v si a^pau altruL'Ma nel far tutto
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6$i
questo converrà ai làTosetori sler d'eceonlo^.proci^*
ddrsi' credilo e beoevolema- dagli allri , «..quindi per
necessità dipendei<e da altri e ricambiale il b?ne ri-
eevttlo daioro. Questa dipeodenia and^rà ^oto. pii^
diesoendo quanto, pia le professioni si anderanao sud*
di<rìdendo^
• Cib non è - Sfeicor tnlUv. Considerando un grosso,
corpo di: gènti agricole dirosaale yoi vedete benià
possideatì e agricoltori , ma non isoontrate uè capi
fabbricatori y ve cooiniercìanti» né dotti fomenti ckissì
abituali 'distinte. Vedete Acmeni, Ebrei* che tengono
luogo dd oetè di messo ; mei non mei una yiazione
la 'di cui corporatura sia anoora sfilup|«ate e. ramifi-
cata'giusta r albero Maturale e visibile di wa secietà
elevala^ Grecxoè dunque ancora lo. stato, pcKsonale
di leì^ immatura bi-sua oWiltà^ e. quindi imperfetta
la sua 'posialoae.
Cke BB dallo etato peesonale passate ef territoriale,
vd in questa poeirione diroasata non vedete né stra^
de aperte e mantenute , ne • boiigate . frequenti, ne
paludi diseccate , ne fiumi contenuti , né canali scU"
vati, né stazioni postali ; ma invece^ incentrate, ao*
que',sbrìghate,fiweste ineepi te, terreni agresti, pia-
nure solitarie e sol coltivale a tratti saltuarj , con
genti le quali entro piccoli cercfaj comunicano fra di
loro I talché cc^la sola dìCGnrenia di un vernacolo non
si inteadoBO eoambievohnepte. Ndb è questo un ro-
mao0pì ma una dipintura storica di molti' esistenti
paesi*
Paragonate questo quadfocon quello della Fran*
aia e delFJtalia attuale^ e voi vedrete esservi. .una
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65^'
dondnd^fiè hrigiiore di-ftlii dvilé alla .quale qodBe
genti possono eoi 4empo perreUre* Egli è rewo die
sé ancora' giaoeiòtlo in qriel grado daprasio deve
«estere tina ragion sufficiente, e quindi può acca-
dere die la continuasione . dèlia nta loro agreste
sia dopo alcun tempo forcata: ma nen è mea vero
che se strrà fortata^ eoi cretoere detta popoiatione
dovranno neicesaÉriamente moifiplicarai ì ladri e già
sditavi. Lo stésso avverrà se ie genti ,ricadoeo> nella
barbarie oòtne nei paesi dd Ouioaso* GoniFenoa dhai»-
qucy dòpo -di' avere- assicurata la. comÀvenisa contro
le incorsiotti armate,* lasciar libero: il corto delle
pix>prietà é lo. svlluppamanta dell' indastrià e dei
talenti peif sonali ^ e poiigeM afuto in : quelle parti le
quali né si pcMsono né si deUscao regolare dai pri*
iab. Ordinate' cpsì le cose,, tutte 1% volte d»e ia
un dato ramo partioolai*e , quel td. uomo si vorrà
occupare e prosperare, eglr ehre 11 fireno ddle leggi
incontrerà aecessartamente quello delle persone tutta
colle quali, deve convivere e contrattare, sotto pena
di andiir fiillìto in tutti i suoi tentativi, e rimaner
dduso in tutte le sue aspettative.
Dopo qileste considerasioni separianm dò. che rìguar*
da lo stato passato da ciò che spetta allo stato pre-
sente. Qui dobbiam cogliere V aspetto^ direm ooA,. ci-
vile ddla personalità individua dello stato. Tre punti
cardinali primeggiano in questo conaepimenlo della
personalità individua cioè , la. etaadinouoA^. la passim
denza ^ la soggezione. Quanto alla dttadinanxa can-
Viene conoscere Tatto espresso o tadto costitutivo
tanto per prestara quanto^ per esigere. Quanto alia
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pogBìdeiita convieft httm cKmotfire le .p^rti. e soprai-
tutto la possaiuea fondamentalo. «d . oopulla . 1^ quale
puri «He radiei ohe to^ngono ed alìpieotauo l'albero
ferma k base maisiida di una naziaiie, ttanwata su
di un dato territorio.
Quanto finalmente alla spggaione esMirarisar si
deve come l'espressione del. necessario oontenpera-
mento della convivenaa e oome «n correspettÌTO di
utilità e di potenza, db basti per semplice avviso
onde compiere il secondo esperto di ragion wile della
personalità individuale dello slato* Io dovrò ntomare
più sotto su queslii tre punti cardinali, onde, indi- ^
care le rubriche sulle quali ordinar si debbono le
ittfermaùoiii. Per ora si ritengano i due aspetti di
ragion di steto e di ragion civile suddetti come com-
ponenti l' intero concepimento della personalità indi-
vidua dello steto»
$ 3* Dei mesai essefiziali e perpetui di soddisfooione.
Sotto il nome di mbssi si abbraccia tutto ciò che
i necessario alla .soddisfosione dei cestenti bisogni di
uoa n^sione civile. In queste si esigono in primo
luogo uomini che sappiano rispettare e farsi rispet-
tare come si è già veduto ( Questione IV ). Dun-
que converrà che lo stetiste compisca tassativamente
le competenze utili dei federati , sì in relaùone alla
individualità che in relazione alla socialità. Queste
èompetenze ridotte ad efletto racchiudono in sostansa
i> metti di soddisfiuione dei quali intendo di parlare.
Ora domando qui in primo luogo ^ quali e quante
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654
siano qaesU competente. Direna indi eome potioii»
essere ridotte ad eAtto»
* A cinque generi di proprietà ridar si possono le
tìompetenze utnanie ikeeessarie al buon mere civile ciod
L Proprietà personale.
II. Proprietà reale.
IH. Proprietà morale.
IV: Proprietà di stato domestico,
y. Proprietà di stato civile.
Distinguere e cogliere P indole di queste cinque
proprietà , indagare quale sia H loro stato di fiitto
presso di un dato popolo onde poi riferire la notisia
nella carta generale costituisce la funzione di coooe»
pire i mezzi essen2iaK e perpetui ddla soddisfioMme
di una natione. Qui facciamo punto.
La statistica considerata nella sua indole materiale
è opera di fatto ^ ma considerata ne' suoi uffici è
opera di provvidenza ( vedi la questione IV. ). Dun-
que non può bastare il sapere se da un popolo siano
possedute le dette proprietà , ma convien sapere se
siano possedute nel modo richiesto dalla soddisfazio*
ne necessaria degli individui e dalla potenza dello
stato ( questione VI. ). Questi modi quindi richiesti
deU)ono essere preconosciuti ed indi riscontrati col
fatto. Questi mòdi costituiscono altrettante condizioni
delle dette proprietà competenti. Ora si domanda
come debbano essere mentalmente raffigurate e se
abbraccino tutti i mezzi ricercati della natura.
Onde rispondere dimostrativamente occorrerebbe
un lungo trattato. Ma volendo soddisfiure almeno ia
via di Programma alla domanda dico quanto segue.
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«55
G>ai# al moiìiio non ctistono efa# dati nemini eoo
un dato ingegno/ con daili. appetiti e coUe date fona»
eos! pure non esistono ahe dati mesti dì oogniaionii
di soddisfazione e di stromenti e quindi .date prodti*
stoni di questi uomini. Questi mezsi in primp lìiogo
sono i poteri di questi nomiiii diretti da queste co»
gnitioniy spinti da questi appetiti ed ajutati da qi>e«
sti stromenti sia naturali, sia artificiali. . Questi poteri
in quanto appartengono e stanno in roano dei rispet*
tivi uomini assumono il nome di PBOPBtBTA\
Per la qual cosa noi distinguemmo una proprietà
personale y una proprietà reale , una proprietà morale
ed una podestà domestica tutte logicamente anteriori
allo stato sociale e tutte comuni anche agli uomini
viventi fuori della civile società alla quale ognuno
appartiene.
E siccome questi poteri o proprietà sarebbero iou-^
tili o a dir meglio realmente sarebbero nulle se non
fossero accompagnate ooUa ispettiva ed ioviolala
suità e libertà e non si potessero difendere e ^ec^
bare integri al caso di offese , così Y indipendea-;
sa, la libertà e la tutela egualmente competente a
tutti gli uomini ed egualmente * inviolabili costituì-^
scono le condizioni indispensabili di questi poteri prò-
pi-j y ossia di queste proprietà. Co«i vedesi che que*
ste tre specie di proprietà unitamente alla domestica
podestà formano le pabti massime ed integranti inse*
parabili e sempre cooperanti della padronanza origi*
naria e nelF istesso tempo l' indipendenza, la libertà
e la tutela egualmente inviolabili ne formano le con*.
nizioiri assolute comuni. La padronanaa naturale ri^
sulta da queste parti e da queste eondizioni. Eccole:
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658
i."* Poaicderc • goilere la. propria, persona illesa ,
libera e sicura da qualunque ofisa e vinooio tutte
le T0Ìte die io non ofindo i diritti di alcuno, kM>
chd appellasi faovRiBTA'^nasoaAUE.
2.^ Peesedere e |{odere liberi» illesi e sicuri gli og*
getti necessari alla sussistensa, alla sanità ed .agli altri
bisogni mìei ed inoltre, accrescerli e commerciarli
seoKa offendere 1' eguagiiansa altrui ; locchè compen-
diosamente appellasi ibopauta' ebìia.
3.^ Possedere e godere integro , illeso e sicuro il
buon nome a norma del mento mio ; nutrire la ere-
denta religiosa la pìh accetta » acquistare le cogni*
sioni migliori e comunicarle liberamente , e ooà di-
scorrendo» locchè tutto' Tiene compreso sotto il nome
di paoniiiTA^ moeau.
4*^ Unirmi in matrimonio, stabilire una (amiglia,
reggerla ed amministrarla liberamente, salti i diritti
dei membri e la civile tutela, senta che verun privato
pretenda di comandare In casa mia locchè compen-
diosamente Tiene designato col nome di peotaista'
di STATO DOMBSTICO.
5.^ Qui poi aggiungo: TÌvere in istato di civile so-
cietà e in seno a quella che mi vide a nascere nel
di lei grembo o di quella che per un libero accordo
mi accolse come suo cittadino, e godere di tutti i
diritti di equa protetione e di soccorso in qualità
di membro privato , locchè appellar 9 può propeibta*
di STATO CITU.B.
Se voi mi domandaste se tutti gli oggetti della vita
dvile nano compresi ndla fatta enumeratione , io vi
risponderei colla testimoniansa dei migliori codici. Ivi
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64i
yedrete che tutti xerMino sui soK cioqiM articoK ora
annoverati. Se poi consultate i codici criminali e stu«
4iate le diverse classi di pene , voi vi accorgete tan«
tosto che esse si riferiscono alle cinque classi di pro-
prietà ora descritte. Così le pene afflittive corrispon-
dono alla proprietà personale , le pecuniarie alla rea-
le y le infamanti alla morale , le interdìcenti alla pro-
prietà dello stato di famiglia e dì civile' società. Se
voi esaminale le collezioni delle leggi Vi statuenti che
giudiziarie , civili , criminali e dì vigilanza suIIq per-
sone voi tosto vi accorgete che esse tutte si aggira*
no in tomo ai cinque oggetti qui espressi. Se percor-
rete gli oggetti ai quali servono le civiche provvisioni
voi riscontrate che si riferiscono alle dette proprietà.
Se noi non sappiamo quali siano le sanzioni positive
di tutte queste leggi e però quali ne siano' stati 'I
principj direttivi , noi sappiamo certamente il campo
sul quale versano e quindi i confini entro i quali
sono contenuti. Come nel gettar T occhio su di un
mappamondo geografico comprendiamo le cinque parti
del globo terracqueo^ così gettando l'occhio sul cem-
plesso dell' ordine civile comprendiamo i cinque ge«
neri di proprietà di cui è composto.
§ 4« ^'^ quali sussidj questi ntrzzi possano essere
ridotd ad esecuzione.
Fu detto che la terza funzione onde concepire la cartai
complessiva e sommaria dello stato di una nazione
consiste nel concepire la potenza e le posizioni decisive
per F azione dei mezzi delle necessarie sue soddisfii*
Filoso/, della Stai., FoL ir. 4»
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64^
sioni. Ciò riguarda m sostanza ìi coma la cmqae
proprietà possono «ssere ridotte ad effetto. In generale
sappiamo che ciò deve essere fatto col concorso della
Autorità inipei'ante , e del sociale consonio. Or qui
si vuol sapere con quale vie e mezzi si operi questo
concorso — Rispondo che se parliamo dell' autorità
imperante tal concorso si opera
A. Colle Leggi.
B. Colla vigilanzf*.
C Colla giustizia.
D. Colla tutela officiosa.
E. Col soccorso all' impotenza.
Se poi parliamo del consorzio convivente dico de
questo concorso ad effettuare le dette proprietà lì
opera mediante un accordo pratico effettivo ed aU-
tuale sopra i seguenti oggetti cioè.
A. Accordo nei mezzi di accei*tamento.
B. Accordo nel dare i valori*
C. Accordo nel soccorrere in certi casi.
D. Accordo neir assicurare la fede data.
E. Accordo nel rispettale la padronanza.
Di ognuna delle sopradescritte proprietà dovrà ren*
der conto lo statista nel prospetto suo complessivo ai|r
notando se si verifichino le debite condizioni. Crea
ognuna pòi deve riferire Y azione della parte impe-
rativa e della parte sociale in relazione alle condi*
sioni che praticamente si desiderano nella dette da*
que proprietà.
Sezione IL — Schiarimenti.
Sulla proprietà rcaU e su quella di staio socùilt
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643
TengtifDO da me ristretti questi scbiarunenti oodfc in*-
Atruire il dovuto coocepimento de( prospetto generale
statistico, lì più complicato, il più ridondante, e (dopo
la costituita società ) il più influente mezzo di soddip
sfazione si è quello della reale proprietà. Cose, per-
sone , azioni sì private che pubbliche si affollano e si
intralciano , di modo che conviene fare una specie'
d' inventario finito dei beni materiali , indi asì^e-
gnare le grandi funzioni lucrative della proprietà ;
le forze produttive consociate , e distinguere quale ne
sia la parte materiale, quale la intellettiva, quale la
affettiva e come la individualità sia eccitata, illuminata
ajutata dalla socialità.
Venendo poi alia proprietà di stato sociale, ognuno
sa che senza di lei gli altri quattro rami di proprietà
non sono che titoli senza forza , de&iderj senza soddi*
sfazione , conati senza effetto. Senza di lei I' uomo è
degradato , imbestialito, e schiavo della forza mate-*
riale delle cose e degli nomini. Ma dall'altra parte
senza le condizioni normali di lei un egoismo indefi-
nito esercita una lotta disastrosa , ed opinioni malefi*
che oscurano , affliggono ^ abbattono. Il possidente'
vuol tutto per 'se , T industriante vuol tutto per se,
il mercante vuol tutto per se (i) , il funzionario vuol
tutto per se. E «ccome ognuna di queste classi forma
(0 Vedi gli Annali di SUtistica, voi. XIV, p. 8- io Anche
nelle Assemblee deliberanti si manifesta questo istinto. Un
esempio parlante si può vedere nella dieta dei quattro Or-
dini dtgli Stati di Svetta delP anno 1828.
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«44
una parlt imporUate dtl sociale consoraio; «osi spessa
ìnsTveduti maestri sacrificano il tutto a parti seconda-
rie , è spesso a particolari provvidenze dei pari ini-
que che desolanti (i). La proprietà reale non può es-
sere ordinata e protetta che da quella di stato sociale ^
e questa fuorché dall' equa , sicura e libera concor*
renza (a). Ecco il perché credo indispensabili alcuni
schiarimenti suli' una e suU' altra per il buon conce-
pimento delle statìstiche.
§ I. Schiarimenti sulla proprietà reale
Su quali argomenti cadec debbono questi schiari-
menti ? Rispondo che essi cader debbono su i se-
guenti 9 cioè : 1
I. Sulla cl&ssificaziotìe dei beni.
II. Sulle màssime funzioni componenti la proprietà
reale.
III. Su il movimento e gli attriti nel di lei esercizio.
IV. Sulle forze produttive dei beni.
. A. Classificazione dei beni Questa si vuole finita
e completa , perché la statistica abbisogna di un finito
e totale addatto alla ristietta Comprensione nostra men-
tale. Tutto considerato, io penso che questa classifi-
cazione si possa ridurre alla seguente :
I. GU oggetti godevoU naturali sia spontaneamente
oflGerti dalla natuia , sia procacciati con predisposiziona
0) V. gli Annali di Sutistiea, voi. XXIIJ, p. 33, 34-3 1 1, 119.
(Ti) y. i detti Annali, voi. XIV, ptg. ii3 si i3o.
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64S
UBBana , ma formati tempre dalla natura nel regno
▼egetabile , animale e fossile.
II. Le faUnre godevoli^ ossia le cose utili fabbricate
dall'umana industria ^ sia per T immediato uso» sìa
per la sanità personale.
III. I servigi esigibili da agenti diversi , sia alla per*
sona, sia al lavoro, sia nelle relazioni interessanti.
IV. Gli stromenii che comprendono ogni mesco
estemo e materiale esecutivo delle funzioni indu-
striali.
V. Gli abilitanti la potenza personale per la pro-
duzione » diffusione ed uso dei beni.
VI. Gli accertanti che comprendono ogni messo
estemo per conoscere la qualità , la quantità e gli
accidenti delle cose.
VII. I rappresentanti i valori venali , sìa primaria*-
roente , sia subalternamente.
VIII. Gli assicuranti dei possessi e delle aspettative
sì per la conservazione dei primi che per V adem-
pimento delle seconde.
Sotto di queste otto rubriche si pDssooo, se male
non mi avviso, ridurre tutte le cose che vengono di-
segnate come oggetti della proprietà reale. Ognuna
di queste rubriche » contiene molti rami subalterni, t
quali per ben concepire il Ragguaglio, debbono es«
sere disegoati , dallo Statista a guisa di manuale e
di repertorio. Così sotto il nome di fatture si affii*
stellano molte e molte rubriche che abbracciano tanto
gli oggetti godevoli , quanto gli oggetti medieinali.
I servigi sono proprj di agenti animali. Gli stromentt
formano un' appendice della forza direttriea. Gli ahi-'
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646
litaoU u dUtttfgttono' dagii ttromeìiti , perdié ri^ar*
dano n principio della for^u Così un libro , un loca*
le, una strada si possono considerare come abiUtanti
1' umana potenta nell' esercitar la proprietà reale in
società: per lo contrario gli aratri, le scale, le lime, i
martelli , le macchine appartengono agli strooientì.
Chi volesse riferìre la detta dassificasioné alle unMiie
facoltà troTcrebbe che gii oggetti ìmmediataraente go-
devoli della natura e dell' arte si riferiscono diretta-
mente agli appetiti è quindi al voler umano. 1 aer^
vigi , gli stromenti , gli abilitanti si rìfisrisoono alla
potenza iniziativa ed esecutiva. Gli accertanti eLrap*
presentanti i valori servono aìV intelligenza ^ sìa in-
dividuale , sia commerqiale. Gli atsicuranti final-
mente si riferiscono a tutte come * la terra che ci
sostiene.
B. Funzioni massime componenti la proprietà reaie.
Determinate le classi dei bèni a solo lume della mente
dello statista onde concepire un buon prospetto gene-
rale , conviene fissare i sommi capi delle Fweùom
personali riguardanti la reale proprietà. Le cose senza
un possessore e lavoratore non sono proprietà: co»
pure r uomo senza cose non e proprietario. Dall' u«
nione nasce la proprietà reale. Le funaioni masaime
che la compongono sono le seguenti :
I. Il possesso, il quale inchiude V acquistare e il
ritenere le cose.
IL L'industria, la quale inchiude: a) V attivare la
pòftenza personale a ridurre e ristabilire le cose agli
usi desiderati, B) e l'applicare questa potenza a prò-
diurle o a ristoraile.
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64r
III. 11 commercio^ il quale tnchiudc il convenire
con altri e il conscgoare con dati modi le cose (i).
IV. UutOf il quale inchiude il godere in presente
e il disporre per il futuro.
Qui cade un' osjieryazìone importante, e questa si
è che ognuna di queste funzioni può costituire, come
costituisce difetto^ un genere particolare di proprietai
come ognun vede^ pensando che esistono possidenti
industrianti ( scientifici e manuali ), mercanti e con*
fumatori , ( vedi quanto fu annotato parlando delia
personalità individua sociale ). Così i poteri compatti
del tartaro , si dividono e si Suddividono : così si crea
il valor sociale, personale, di molti che a proporcione
cadono vieppiii sotto 1' azione delle leggi. Così si per-
fezionano gli umani consorzj nell' atto che si atte*
nuano le fantasie , e addolciscono i cuori. Così si può
qualificare lo stato di civiltà di un popolo a propor-
aione che le funzioni suddetta sono vieppiù suddivise
su molti I e contemporaneamente si accrescono e si
raffinano gli ometti abilitanti , gli accertanti e gli as-
sicuranti > dei possessi e delle aspettative. Prego il
lettore a ben ritenere questi segnali. Mirabile econo-
mia della natura I Colla limitata potenza individuale
e colla illimitata tendenza a godere, e quindi colla
ritrosia alla fatica da una parte , e V operosità dal-
l' altra ogni dì piti si dà mezzo a vivere e a miglio-
rare ad un numero maggiore, ed ogni dì più allac:
(O Vedi U disputa buW Idea di eonuncrcìo nfgli Àaaali di
SCaliitica 4 voi. XIII , pag. 187.
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64»
dando gK individui eoo vincoli «ociaK, e colla ueoes-
tiià del crédito personale , e colla minor frazione di
potere, la natura consocia vieppiù gli uomini e le
generazioni per renderle più instruite, più educate^
più utili e più potenti. Ecco 1' 'Educazione belle
CERTI.
Una seconda considerazione che si presenta allo
statista si è, che la scienza dell' ordine sociale delle
ricchezze e quella dei diritti non dovranno ornai più
mantenere la specie di divorzio , al quale oggi sono
condannate , e però un segnale di un ancor basso in*
civilimento sarà sempre questo divorzio, come lo è
e lo sarà, una legislazione non disciplinata.
Per ultimo si avrà osservato che io ho distinto l'uso
dal possesso dei beni. Importante ne fu il motivo. La
consumazione forma il secondo estremo della intema
bilancia economica : ma dessa si ^ quella che pro-
voca la produzione > e provocar la deve col rispar-
mio. Consumare senza riprodurre forma il precipizio
di uno stato come quello di una famiglia. Ma per ri-
produrre non conviene consumar tutto. Dunque eoa*
viene sempre risparmiare. Ecco perché sotto alla ru-
brica deir uso, io ho posto godere in presente e di^
sporre per il Juturo.
Il risparmio per altro non appartiene alla consumai*
«ione , ma bensì la circoscrive entro certi limiti. Il
risparmio, del quale io parlo qui, non é quello che
si fa in una città assediata , o col levare il pane di
bocca agli altri , ma bensì quello che deriva da una
•avia economia. L' uso dunque moderato , equo ed
assicurato dei beni racchiude in cùnipendio i segoali
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649
di una buona posizione economica di un popolò. In
non mancano i capitali sempre rinascenti. Ivi per con-
seguenza non manca P operosità degli industrianti prò*
Tocata dalle domande di consumatori. Ivi non può
mancare d' ordinario la lealtà necessaria al credito in-
dustriale e commerciale. Il contrario avviene nella mi-
seria senza speranza | nell' infingardaggine senza ver-
gogna f nella dissipazione senza previdenza. Queste
sono conseguenze dell'industria vincolata, ostrutta, o
scoraggiata.
G. J^ovimento ed attriti neW esercizio della proprietà
reale. — Classificati gli oggetti materiali e determi-
minate le funzioni personali relative rimane a cono-
scera in quale guisa possa procedere il movimento
economico influente sull' esercizio della proprietà non
solitaria, ma esistente e praticata fra conviventi. Quanto
più si variano e si ripartiscono le professioni lucrative
tanto piti ognuna , getta le sue radici sulle altre. Ne
segue quindi che se nelle professioni connesse acca-
dono alterazioni , quella che è esercitata da un talei
ne risente più o meno. Una. connessione sistematica e
sempre più sviluppata nell' ordine sociale delle ric-
chézze si manifesta a proporzione che 1' incivilimento
progredisce. Egli importa dì conoscerne la legge onde
render conto dello stato di un paese. Qui stanno i
misteri della vita economica, né è permesso di cogliere
fuorché risultanze complessive.
È impossibile dar ragione dei movimenti e degli
attriti se non si conosce il siste%na delie forze produt-
tive delle ricchezze. Questo sistema poi non é conosciuto
se non si conosccpo le condizioni decisive della dire-
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65o
BÌone buona ó trista di <{ueftte fersa prodottiTew II
meccanismo col quale si producono^ si diffondono e
si consumano le ricdiezce è cosh diversa dalla teorìa
delle forse produttive di cui parlo qui. Quel mecca*
nismo non forma che resecumone» direm così, ma-
nuale del magistero. Noi vogliamo conoscere i moiari
del lavoro , e da che dipenda la loro buona o mala
direzione.
I movimenti e gli atirìti altro non sono in sostanza
che V esercizio delle stesse forze produttive. Dunqua
per conoscere la legge di questo movimento convien
conoscere le cause determinanti o impedienti , o de-
vianti r esercizio delle forze produttive. Gmosdule
queste cause «i presume l' effetto e si riscontra quindi
col fotto concreto.
' L' argomento quindi del movimento e degli attriti
delle reali proprietà resta compenetrato nell' argomento
delle forze produttive. Lo statista per tanto deve stu-
diare r ordinamento di codeste forze per definire e
calcolare il movimento e gli attriti. Con i misteri com-
plicatissimi e variati di. questo movimento, i quali
sfoggono a qualunque calcolo umano non pongono
inciampo alla provvidenza. Alla Statistica bastar deve
di conoscere le dette cause influenti, onde <iusssidiarle
o non distornarle. Quando parliamo del movimento,
noi dobbiamo formarci prima l' idea del normale e
indi cercare del positivo. 11 primo è equabile e vitale,
ed il secondo può essere squilibrato e fonesto. Gol
primo si adempiono le condizioni normali delle prò*
prieta : col secondo si controvertono. Qui cade la men«
lione dei privilegi ^ delle reversionf, dei vincoli delle
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65%
tiiocetiiotii, delle maestranie , della pretesa bilancia
Gomoierciale , ecc. eco.
D. Forte pròduitìve . dei beni. — Dopo le notine
di quello che è e ^ un popolo si vuol ^pere quello
che puiò essere e fare. Qui parliamo della proprietà
reale ^ e per consegueosa si allude a ciò che in &tto
di ricchesze essere potrebbe un popolo. Si può certa«
mente e si deve dire ciò che può fare attualmente
in vista di ciò che fa o produce. Ma senza il lume
di una potenia nortnale non si può né ben conce-
pire una domandai né si può pr^sparare un giudisio
normale.
Se voi mi domandate in che consistano le forte
produttive delle ricchezze » io rispondo che in sostanza
esse consistono nelle cose e nelle funzioni componenti
la proprietà reale in quanto si considerano comuni ad
un dato popolo. Ma questa idea è troppo generale
per il pratico compimento di una civile Statistica. Noi
abbisogniamo di conoscere queste forze non in istato
di potenza rimota , ma in istato di potenza prossima^
ossia di potenza atteggiata dalle circostanze tutte che
la pongano in atto. Dunque Y ispezione ai ristringe
alle cause ultime determinanti e dirigenti V esercizio di
queste forze per le quali ne nasce V effetto, o buono
o tristo per un dato popolo.
Dunque la ricerca in ultima analisi si concentra
nel concepire e nel distinguere queste cause ultime ,
le quali si presentano come condizioni decisive per
l'azione di queste forze. Ora si domanda a quali sommi
capi si possano indurre queste condizioni , t quindi
quali siano le rioerdie da istituirsi. Eccole:
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65i
I. Vedert f t ci Terìfichino gli eilreiiii , ossia le eon^
dizioni della concorrenza Dell' ordioe sociale delle rio»
chezze secondo il tenore altrove spiegato (i).
II. Vedere se il corso legale dei beni sia o no con*
«entaneo a quella continuità e connessione di passaggi»
ia quale dalla spinta naturale e vitale della vita civila
iriene provocata,
III. Vedere come sia sistemato e guarentito il ere*
dito.
IV. Vedere come siano misurati^ ripartiti ed (
rati i salar/ dei servigi utili.
V. Vedere come sia ordinato e condotto il
dei tribudy e come e fino a qual segno affetti la pro-
duzione delle ricchezze.
A questi quattro capi, parrai che ridur si possano
le caose influenti sulla produzione sociale delle ric-
chezze y supposte sempre le forze territoriali e perso-
nali. Àmpio e ragionato sviluppamento occorrerebbe
a chi non conosce la scienza dell' ordine sociale delle
ricchezze, ma non è questo il luogo di discorrerne.
Dirò solamente in ordine alla statistica civile che non
conviene limitare le ricerche alla generalità, ma di*
scendere ai particolari. Se esistono classi prpduttriei
di beni » vi sono pur classi senza delle quali sarebbe
impossibile di produrre, conservare e riprodurre que-
«ti beni. Tali sono quelle che servono alla sieuresza.
Io sono lontano dall' escludere dalle classi propria-
mente produttive quella che instroisce. Oltrecchè un
(0 V«li gli Àaaali di Statisiioty voi. XIV psg. iti a iSew
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855
libro è UDà fattura coma qualunque aitara, ogni utile
▼erità si può considerare come un bene. Un libro non
serve molte volte a soddisfare ad un bisogno fisico ,
ma bensì a soddisfarne un inorale. Sotto quest'aspetto
i dunque un bene.
Le forze adunque produttive degli oggetti inser-
vienti al vitto, al vestito, «Ila guarigione, airistrnzione
e alla difesa dovranno essere in particolare beo
concepite, ben enumerate, e ben riferite^
§ a. Schiarimenti sulla proprietà di stato civile.
Per ben concepire la prpprietà di stato civile con-
vien proporre la ricerca del come possa essere costi'^
tuita e del come possa essere effettuata codesta pro«
prietà. Benché il bisogno della civile convivenza sia
per ognuno assoluto assorbente e necessario, ciò non
ostante la sua forma pratica é del tutto convenzionale.
Di questa convenzione havvi una forma normale de-
terminata dallo stesso bisogno talché dall' osservanza
o innosservanza di questa forma dipende il buono o
mal essere degli uomini consociati. Quest' osservanza
dipende dal Regime pubblico. Volendo quindi render
conto come stiano di fatto le popolazioni, conviene ve-
dere in primo luogo quali siano le cose che colPatto di
associazione pretender può il privato dal consorzio. Esso
si può dire contenere eminentemente e come in noc-
ciolo tutte le condizioni fondamentali del buon vivere
civile in quanto dipende dall'umano consea«o. Dico
le fondamentali e non le particolari perocché queste
dip,endono dall'impero del tempo e della fortuna»
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654
come le esigoizc delle diverse età formano la legge
aefinitÌTa dell'individuo. Grave errare sarebbe dun-
que confondere la forma delle federazioni di convi-
venza comportata da diversi tempi e da diversi luo-
ghi colle- condizioni fondamentali e perpetue della
associazione.
Se la persona morale del consorzio si può dire iden-
tica ed imebortale, ciò aflfermare non si può della
persona direm cosi reale e fisica. In tutti i giorni
colle nascite e colle morti, coir abbandono dei nostri
e colle associazioni degli stranieri si va rinnovando il
personale della federazione , talché sempre il volere
della vivente generazione e della pluralità di essa
forma la legge di lei , e dalle sue innate prerogative
trae il titolo della sua convivenza.
A Cittadinanza privata. Questa forma la prìma parte
del concepimento dell'idea di proprietà di stato so-
ciale come attribuzione dell' individuo. Volendone
a>noscere le normali condizioni lo statista deve ri-
cercare.
I. Come presso quel popolo si acquisti, si conservi,
si eserciti e si perda la cittadinanza privata che dir
si potrebbe diritto di stabile convivenza,
IL Se l'associato acquisti.
a) La sicurezza delie prime quattro proprietà
colle loro condizioni.
b) W soccorso necessario alla mente e al braccio
dove non giunge la propria possanza.
e) La tutela mediante le instituzioni e le guarentigie
eminenti e generali ; e se pari sia il trattamento dimo*
dochè ninna parte della federazione, o il tutto siano
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«55
sagrificatì ad iioa parta particolar»^ ma tin)oaotemtnt9
primeggi la cosa pubblica.
III. Quali siano i corresp^Uivi officj del federato a
però
a ) Come rassegnar si debba all' impero delle
prove.
b) Come assoggettare il proprio volere a quello
della pluralità.
e) Come debba astenersi dal Cirsi giustisia di
propria mano.
d) Come conti*ibuire alle pubbliche necessità.
e) Come disporre della sua eredità.
Altri correspettivi subalterni e speciali esistono ma
questi sono di contemperamento , e trovano il loro
posto nelle instituzioni relative alle altre quattro pro-
prietà. Qui non finisce ancora il prospetto da raffi-
gurarsi intorno alla proprietà di stato civile.
B. Governo, Si parla di una società di Stato civile. Sì
badi bene a quesjta qualificazione. Siccome la natura
esige conservasione e perfezionamento così esige una
convivenza ordinata e però uni là di mire^ di interessi e
di azioni. Coli* Anarchia ciò e impossibile come è noto.
Un governo dunque è tanto essenziale ad un consor*
zio di convivenza quanto il cervello ad un corpo ani-
male. Nella proprietà dunque di Stato civile sta in-
chiuso il diritto di avere un governo atto a produrre
la cospirazione suddetta. /
Esaminando la più evidente necessità finale n trova
che egli nella sua eminenza deve essere unito pubblico
e forte e nelle sue magistrature ripartito, speciale a
subordinato al centro. Io mi spiego. La prerogativa
del sovMO iifPfiRO importa
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656
1. Dì dap leggi
IL Dì farle eseguire
IH. Di conoscere se Tengano o no eseguite-
ly. Di costringere i contravventori o i negligenti
alla loro osservanza.
Ninna di queste funzioni può essere distaccata senza
annientare la sovranità^ Ninna di queste funzioDi può
essere intralciata da qualunque uomo, corporazione o
classe senza rendere lunetta la sovranità. Ecco perchè
il poter sovrcino deve essere unito, pubblico e forte.
Resta a vedere come senza perìcolo della preroga*
tiva suprema possa subalternamente essere ordinato il
pubblico Regime.
Della divisione delle magistrature
in relazione alle prerogatii^e.
Nel distribuire i mandati governativi costituenti le
diverse magistrature , e dai quali risultano le loro
competenze, havvi una norma determinata dalla forza
stessa delle cose , la quale violare nou si può senza
aunientare la possanza stessa dello stato. Questa nor-
ma ben sentita dagli stati europei, fu sempre o igno-
rata o contravvenuta dagli asiatici. Questa consiste
nel distribuire tra diversi funzionar) o individuali o
collettivi le iocumbenze amministrative, di modo che
questi siano bensì fra di lora collegati e sussidiati ,
ma nello stesso tempo fra loro indipendenti e sola-
mente assoggettati alla suprema podestà. Per la qual
cosa la direzione delle armi , dei danari , e il dar
leggi deve essere sempre riservata al sommo diret-
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f 673
Xùr% dello sUto , • da lui come de foBte utàcm, ed
eschisÌTa , deve essere provveduto ai bisogni di tfua*
lunque dicastero , i quali debbono dar conto tanto
deir uso dei meszi pecuniari e delle armi y quanto
della gestione della carica rispettiva*
Una grande necessità esige che T ^moiinistrazioue
della giustiaia non venga nelle stesse mani cumulata
con quella delle .finanze , né questa con quella delie
armi o coir economico regime, o viceversa. Questa
GUfuulauone inavvedutamente ammassa itegli stati asia*
tici ne' quali per soprappiù al tesoro principesco non
cadono fuorché le rimtinente del pubblico danaro in-
vece di esservi concentrato e dispensato da lui, inve-
ste effettivainente i bascià dei poteri tutti del prin-
cipato , tranne V indipendenza di diritto del capo ri-
conosciuto dello stato, il quale quasi senza armi pro-
prie e senza danaro proprio riveste più il carattere
di primato feudale, che quello di monarca effettivo»
In quegli stati non venne mai pensato che cinque
grandi dicasteri compongono essenzialmente tutta l!am-
ministrazione pubblica di qualunque grande stato ^
cioè ;
L Quello della proUiione civile dettò volgarmente
deUa giustizia^ che ne forma la piU vistosa parte, ma
non il tutto. In questo lo stato civiie delle persone ,
come per esempio , nascite , tutele , matrìmotij , aioè
lo stato di famiglia^ le successioni, le. qontratlazioni
vengono protette nei loro diritti; così pum le persoti^
e le cose di£ese contro le ingiurie, e finalmente ajrt
valora.te le azioni creditorie e di indeaoitÌL 1
IL Quella delle civiche provviaioui i il qu^le secve
Filoso/, della Stat.^ FoL IK . 43
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6f8 X
tonto «1 goTenio quanto al popolo per It loro Am*
sioni tutte iociali , e però deve essere ammiiiistrato
dalla pubblica autoritcu L'asione diretta suUe cose
distìngue questo ramo dal precedente | il quale pria*
patroeote versa suUe persone^ e che contemplando le
cose dirige 1' anione sulle persone. Alle ottiche proT*
visioni per esempio appartengono le comunicazioni
tutte territoriali ; e quindi le oostruzioni delle strade
e la sicureua relativa: i pesi» le misure, le monete,
e ciò in lipea di soccorso. Vi appartengono pure le
precautioni contro i malori » che formano la poliva
nmdica^ contro gb incendj, le innondasioni » le mine,
le carestie, ecc.
HI. Quello delle* pubbliche entrate detto altrìmeali
dMlie finanze o camerale , al che si riferiscono tutte
le pubbliche imposiaioai , il loro riparlo, la loro esi*
geosa e il loro impiego; Questo ramo si può dire
eminentemente prinopesco , perocché secondo tutti i
prtocip] di buon diritto e di sana politica, il comaii*
dare una imposta appartiene essencìalroente ed esclu*
sivamente alla sovranità, e dall' altra parte l'assegnare
a qualunque dicastero qael tanto che fa bisogno , e
ohe non può essere ampliato senza di un indebito
aggravio delia popobaione, appartiene eminentemente
alla suprema autorità.
IV. Quello degli affari esten\ il qual riguarda tatte
le relaeioni fra uno stato e l'altro , nel che si coni*
prendono per esempio non solo tutti i trattati di gnet^
ra e di pace, ma esiandio quelli che ^ttano alle
reiasioni commerciali e civili dei privati , come per
esempio le abolisioni dell' albinaggto e le reetprocbe
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S5^
ftucceisiotii del tudditi dell'uno • dell* altro ttato %
quello delle ipoteche per le ooatrtttationi reciprodie^
quello delle corrUpondetne , dei corsi postali , ecc.
V* PjDalmeiite. Quello della fona armata cono«
sciuto sotto il nome di dipartimento iklla guerra ,
quanto all'esterno , e di forta armata in generale
quanto all' interno.
Tutti questi cinque dipartimenti hanno una sfera »
• direm co^ propria, per cui si possono agerolmente di*
•tinguere; e la loro subalterna amministrazione dete
essere affidata a persone individuali o collettive
distinte » e fra loro indipendenti e subordinate al su«
premo ceutro , facendo in modo che nei punti di
contatto o nei casi di bisogno dienst reciprocamente
la mano. Io parlo d'una cosa notoria a tutti gli stati
regolari d'Europa. Ma ciò che più importa al bnoft
ordine dello stato, alla migliore amministraaione della
cosa pubblica» alla sorte dei cittadini ed alla possannr
del principato, si é che la gestione di questi distinti
dipartimenti non venga concentrata subalternamente
come negli stati asiatici , ma venga affidata a mani
separate le quali sieno tenute a render conto della
loro gestione al potere centrale dello stato.
Si noti bene j qui. si parla di gestione e non di
semplice ordinazione. Nei ministri che avvicinano e
circondano il principe non risiede propriamente que*
Ita gestione, ma solamente la comunicaxione degli
ordini del potere centrale. I ministri , a parlare pro«
pria mente , altro non sono che V organo della supre-
ma volontà. Può dunque avvenire , come dibtti av^
viene nei picoofi principati , ehe un ministro raduni
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676
gli adbri di diversi dicasteri, perocdie egli non • chei
l'organo dell' autorità supi^eiaa. Per lo contrario un
delegato , un prefetto , un tribunale» un comandaDte
militare » i quali debbono far eseguire le leggi e le
ordinanze , in ogni stato ben costituito , non debbono
cumulare le funzioni, dei diversi dipartimenti.
Tutto il fin qui detto viene annotato a modo di
esempio in via puramente teorica, per dare un cenno
delle diverse competenze sistemate secondo i prìn-
cip) delle naturali unit^ e deli' esercizio cautelato
delle diverse magi^rature. Ora passiamo a Rubriche
direttamente appartenenti al nostro argomento, il
quale versa intieramente entro la sfera dell' ordina-
mento delle Magistrature.
Queste rubridie appartengono alle parti costituenti
di ogni compartimento ^ esprimono i requisiti or-
ganici delle magistratui*e le quali presiedono al movi*
mento giornaliero degli a£fari e decidono del corso
pratico dei medesimi. Questi requisiti si possono fife*
rìre ai seguenti capi cioè
X. L' ahilUazione. Sotto di questa rubrica cadono
le seguenti rubriche riguardanti.
a) La capacità ad essere nominaCb al dato mini-
stero, alla data magistratura, o -al dato impiego n*
sultaote dalle qualità civiche, civili, o di famiglia^ ov-
vero da una data posizione gerarchica, o dal dato
grado di studj e di pratica del funzionano elegibile.
La compatibilità, o F incompatibilità di certe funzioni
cade in questa parte (i),
O) CapitaUMÌma nella Ragion di Stato ti è questa rubrìca.
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677
l) Le forme della namiDa, e gK atti preeedeoti*
al possesso della carica o delF impiego.
e ) Gli oitacoli, o impedimenti onde continoare in
una data carica, roinistero, o impiego, e quindi le causa
della sospensione o rimozione.
a. Il' assegnazione delle attribuzioni. Sotto di que-
sta rubrica cadono gli oggetti principali , ai quali il
pubblico funzionario deve in vigore del suo ufficio
soddisfare. Qui convien richiamare quanto sopra ftt
detto sulla triplice relaaone di ogni funziooarìo , e
sulle competenze. L' indicasione particolare delle attri*
l>uuoni viene opportunamente eseguita nel trattare in
particolare delle gerarchie amministrative.
3. Le onorificenze. Sotto di questa rubrica cadtmo
le disposizioni riguardanti.
a) l distintivi esterni dalla carica , o tutto il cor-
redo che serve di decoro alla medesima: nel che si
comprendono i titoli^ l' abito di cerimonia, il seguito ec,
b ) Tutta la materia delle precedenze gerarchiche
nell' esercizio delle pubbliche funzioni. *
e ) Tutti gli onori civili e miliari » che compe-
tono alla rispettiva carica; locché è compreso sotto
P unica rubrica del cerimoniale. ^
4- L' ordine interno. Sotto di questa rubrica sono
compresi :
a) L'organiszazione interna dei rispettivi ufficj.
Se la carriera sia o no libera al merito civile ; se a qaesto
solo sia riservalo il primato , forma la ricerca vitale deH' am-
orìnittrativo organismo.
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66»
•pettaoli alla data magistratura o carica, la qualità, il
numero, e le fuDuont degli impiegati*
b) U ordine dei lavori pei disimpegno degli afiàrì,
per la corrispondensa ufficiale , e per ogn' altro og*
getto d' ufficio.
5. Le spese interne. Sotto di questa rubrica si com*
prendono.
a) h' assegno degli appuntamenti personali dei
rispettivi funzionari ed impiegati.
b) L^ assegno delie altre spese d'ufficia
e) L'ispezione per l'erogazione deli' assegno sud-
detto, e quindi 1' ordine della contabilità interna,
6. Le relazioni gerarchiche. Sotto questa rubrica ca-
dono le disposizioni organiche riguardanti la corri-
spondenza colle rispettive autorità sì della propria ge-
rarchia, che delle altre per quanto spetta alla compe-
tenza, ed aUe necessarie relazioni ufficiali.
7* La garanùa di stato. Sotto di questa rubrica si
abbraccia:
a) LMnvIolabilità del funzionario pubblico per
certe funzioni , o per V esercizio delle medesime in
quanto non danno risponsabilita.
^ ) Il foro privilegiato per tutti i fatti, che danno
risponsabilità per l'esercizio delle proprie funzioni,
e ) La procedura autorizzata , ossia con prece*
dente autorizaazione a tradurre in giudizio, o assola*
tamente per tutti i fatti d'un funzionario pubblico, o
soltanto relativamente a certi fatti relativi all'esercizio
delle sue funzioni.
Queste sono le rubriche perpetue , alle quali si
può ridurrà ogni disposizione di leggi, e di regoln-
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66S
nenti riguardanti il persooak della pubblica^ aoioii*
tiistrazione.
Fin qui ho parlato delle prìncipalt ¥adule necessa-
rie per ben ooncepire la carta generale e sooi maria
di una Nazione vivente sotto un civile governo óm-
mettendo molte e molte particolarìtà piti facili a in«
dovinarsL Ora mi resta a parlare della Eipoauuom
della carta generale.
SKZiojfB Ut. ^^ DdP etpoemont delta Caria fenemU.
Due aspetti e quindi due parti deve «vere^ia^^rCa
generale formante il primo ragguaglio. Il pi^imb* aspet-
to deve essere assoluto, ossia di ragion difsiahi il se-
condo relativo alle cinque proprietà cbnluui a tnòlte
persone e poste nel movimento della coavivielizay os-
sia di ragion civica. Colla prìma tu rendi conto di
ciò che spetta al tutto insieme : colla seconda irendi
conto del come ' sussistano, del eome agiscano i di^rsi
oeti, se virano icon siciirtiBa se siano protètti <!■ «e sia^
no soccorsi. Senza questa doppia espostsùoné 2 impos-
sibile la scoperta deUe cagióni del dato- niod(> di vi-
vere e delle disposiuoni e dei varj fenomeni che av-
vengono nella vi&a di uno slato. Avremo quindi* *
L Un ragguaglio generale in senso assbkitd'^ Disia
di ragioit di staio. II. Un ragguaglio generala in senso
elativo » ossia di ragion dioica. ' ' i ^ ' '
§ /. Del ragguaglio generale in senwo assòluto ^^ òf-
aia di ragion eli staio. Qui s4 tratta di descrivere la
Psasov^ della nauona col suo capo e colle sue mem«
bra: dopo sì dirà de'suoi meiii di ben vivere. Ib quei*
Sia parta dunque ' ^ -
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. Prmuk Si incomincierà ad esporre rordittameiito
pubblico con tutte le ramificationi.
. . L' ordìimmeato soTraao e il civico fortDSiio V io-
sieme àél Reggimemio pubblico di «no stato*
.. Al primo é destinata totta la gerarchia {poveraatiTa:
al saoondo lo stato òrgatiieo del popolo nel. quale prì«
iveggsa il Municipale. Tutta questa sezione del reggi-
mento pubblico si potrà dividere, in due Porli 1' una
intitolata Direzione Sovrana^ e l'altra Posizione cisnau
. èu iDirtaione Sovrana. — Dopo deU'EmineDsa dK
cui sopra si è fatto parola, si esporrà l'ordinamento
. dii.<)aelta,diresioae 'rispetto .
jiLtAJla {)i)oteùoiie civile.
• . IL .AUe peovvisioni civiche.
« III, Ai. tributi. . .
ly. Alla, forca annata.
Y< Agli ajBTari estari.
• VI. lAUe provvidenze straordinarie. . .
.. Tutto. cib che riguarda la rispettiva potensa estema
4eri«anla . dalia possimsa .peeianaria «nilitara lederà*
4iva fi 4el credito. di eonsideraaione e di confidenza
^drà «pontpneamentis sotto Targobaento degli afi^ct
^teri. . j i . . .
Pu6ì:aooadere>jQome Accadrà. di. ihtti dia i sei og^
^Và appartenenti alla t airiministratiòne supreoAa ven-
^\iù lAfiAalÀ .«o uniM o divisi è àuddivisi a dati fun-
zicnaij ma ciò non orlante sarà tloveve dell' esposir
JUH-e dir.distingneRli sa se. stessi «e dire in quali 'mani
.^)anq , /iposli «e. eanst» ammljiistratì. Ciò cadrà nelle
a/iri^ri^;^\deÌ!rispettiviijfiÉMi'oBM>j di etti sopa si i
fatU .l»r«U* l d^lbealiei te ioeonipatibililà prodia-
cooo gli attriti governativi. • . < '
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68r
B. Pasì%ion€ civica, — Primo. Si passerà a descrÌTere
il sistema dell' asìenda civica esponendo la parie orga*
Dica e la parte amministrativa. Il sistema municipale
forma la parie la più vistosa. Le comuni stanno allo
•tato come gli individui alle fiuniglie. Esse formano
le vere unità , àìtetù così^ primitive del pubblico sia
materiale sia morale.
Secondo. Si descrìverà il personale del Pc^Io ne'
suoi ceti , ne' suoi modi di vivere, nelle sue opinioni
interessanti .nelle sue inclinaKiòni, nelle sue abitudini.
Terzo. Si esporrà la sua posizion territoriale e però
si dirà della distrìbusione della popolazione, della sua
riduzione a coltura » ad abitazioni » e delle materiali
vie di comunicazione. Qui cade la mennone dei luoghi
dove si esercita un genere più che un altro di indu«
stria o di commercio nel che si distinguono le capitali
i capi luoghi , ed i porti di mare. Rappreéentanza y
Posizion personale y Posizion territoriale costituiscono
la Posizione civici.
-Avvertenza.
Avvi una Topografia statistica j ma questa deve
avere un aspetto diverso da quelle delle geografie e
geologie. Gli espositori delle stalistiche non hanno
pensato che se la geologia , la botanica , la zoologia
hanno un oggstto materiale comune colla statistica ,
esse però hanno il loi*o o^tto logico e tecnico che
le distingue e le qualifica o le simmetrizza in una data
maniera. Ogni scienza consiste nel conoscere ciò .che
vogUamo sapere nelle cose e non nel conosca^ tutto
leiò die esiste Belle cose. Questa distinùoaie non co*
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ttOMÌuU dagli tUtisti ha gettato o«i loro praspetti ui
afiaslellamento oocito y nell' atto che ha fatto trasio-
dare l' aspetto proficuo. Se nella geografia, nella geo*
logia 9 nella botanica noi ineominctamo dalla Datura
esteriore per venire alla mente dell' uomo; per lo
contrario nella statistica noi dobbiamo iooominciare
dalle esigenze dell' uomo per venire ai mezzi di sod-
disfasione piOi o meno preparati e somministrati dalli
natura.
Uè vale il dire che la mira per cui si procede a
segnare queste topografie si è appunto 1* interesse
umano avvegnaché si considerano i particolari fisici
per la loro prossima o rimota influenza in bene o
in male sull' uomo. — A oiò io rispondo.
Primo. Che queste influenze sono spesso dbputtbili
• congetturali.
Seconda Che molte sono irreibrmabili dalla uipans
potenza; e però rimangono come oggetti di men
curiosità.
Terzo. Che molte e molte non esigono alcun uffi-
cio della sociale autorità e però sono fuori della sfera
delle veramente dviii statistiche. Se V essenza di rose
di Affrica è migliore di quella di Europa; se una
droga medicinale a di tintura è migliore di un'altra
forseché si potrà esigei*e un ordinanza pubblica per
procurarla? Accordata e assicurata la libertà di coai*
mei*cio tocca a chi ha interesse a conoscere e a prò*
curar queste cose ; e la pubblica autorità intervenir
«xm potrebbe se non incompetentemente.
Quarto. Che a molte topografiche esigenze gli tM>-
iDÌai si acaomodano da sé stessi senza bisognp ^
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667
•uggerimenli t •• mangiano quando hanno fama e n
Guoprono quando hanno freddo^ essi pura accendono
il lume quando manca la luce del giorno, né ha^Ti
bisogno di misurar T altesza dei monti per farli ac^
corgere dei loro bisogni e provTedervi come si poòu
Quinto. La geografia fisica, la geologia, la bota*
nica f la zoologia , la cognizione delle aoque termali»
e minerali, ecc. sono cose ottime ad essere conosciuta
dallo statista e sono ausiliari alla statistica civile, mm
desse non debbono in massima formar parte della di
lei esposiuone , e però la loro fisica influenza sui
bene o mal essere umano non pub servir di pretesto
per introdurla nella detta esposizione.
Domandar dunque deve lo statista di quali beni o
spontanei o coltivati e fatti crescere dal territorio usi
un popolo: se abitualmente ritragga dal suo tenìto-
rio il bisognevole per la sua sussistenza , per la sua
difesa e pel suo commercio. Che se si vedessero da
un dato popolo o non conosciuti o trascurati certi
oggetti di sussistenza , di guarigione , di difesa esi«
stenti nel suo territorio Io statista annotare gli deve^
ma non mai incominciare dalle rìmote enumerazioni
scientifiche. G^nvien veder le cose nell'uomo e col-
l'uomo, e cogli usi e le potenze umane. Tutte que-
ste cose per altro non si debbono rammemorare nel
ragguaglio generale fatto in senso assoluto ina tra-
sportarle al successivo in senso relativoi Nel prospetto
duuque generale io senso assoluto basterà rispetto al
territorio riferire*
a ) La distribuiione della popoktsione sulla sua su*
perfida, ri&petto alla città ed alla campagna^ anno*
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684
tando i fAaggìori centri di industriA • dì commercia.
La capitale dorrà essere segaatata.
A) La riduzione d coltura^ e quindi la quantità
sommaria della term non coltivata , distinguendo la
coltivabile dalla non coltivabile.
e) Le oomumeazioni sia per terra che per acqua
fra le diverse partì del territorio col distinguere i
paesi mancanti di strade, e rendendo conto delle pra-
ticabili e delle non praticabili, delle mantenute e
trascurate senza entrare nelle secche enumerazioni
della topografia e facendo prevalere viste economiche
« politiche.
d) Lo stato 'deUe frontiere j dei porti di «are,
delle linee militari, 6 doganali , nei loro rapporti di
enstodia e di difesa.
e) La iabeUa delie distànzfe dalla capitale^ ripor*
tando qtiella delle distanze dai capi luoghi subalterni
alle carte particolari.
f) Giuda) accertati sulla fertilità maggiore o mi-
nore del suolo e su i generi che maggiormente gli
aono appropriati.
»
§ a. Z>e< ragguag^o generale in senso relativo
ossia di ragion civile.
AwertmuL Questo ragguaglio in senso relativo co-
ttie deve esser esposto? Nello stato connesso e conti-
nuo della petsona vivente malagevole è afferrare un
capo filo, e ridurre le nozioni ad alcune funzioni ca-
pitali. Le cinque proprietà però comprese in rela-
Eione deHa ragion di stato e della ragion civile ap-
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68?
pKcato collettiyamente ad una nasione sambrana «ti*
bire gli argomenti dell' esposizione competenti ad un
ragguaglio filosofico-statistico di uiia.v nasione incin-
Uta. Conoscere tessere e il fare^ ed il perchè di que*
sto essere e di questo fare di un dato popolo ^tan*
ziato e vivente in civile consorzio forma lo spirita
r essenza e V indole dirò così metafisica delle cavili
statistiche.
Ma siccome si mol conoscere tutto questo per
poter fare o per potersi astenere dal fare , rimetten*
dosi alla provvidenza naturale , eoa noi dobbiamo
modellare la esposizione tanto in relazione deUe eat^
genze umane quanto in relazione dei doveri della
società. Qui una costante esperienza ci iatruisoe che
oltre il campo delle cinque proprietà, gli uomini, la
società ed i governi non estendono la loro azione.
Dunque possiamo essere sicuri di abbracciare tutti gli
oggetti competenti alle civili statistiche.
Ora rimane a vedere in qual modo procedere si
debba in questo ragguaglio in senso relativo. -— Due
▼iz) conviene evitare. Il primo tomnUssione di ciò che
è necessario : il secondo la posizione di ciò che non
compete. Una nazione incivilita » non k una popola-
zione di Peruviani primitivi o di Guaranesi * ai quali
sia necessario di insegnar tutto e distribuire T opera
giornaliera per redimerli dalla vita selvaggia. Dunque
le notizie statistiche debbono versare non su una pe-
dagogia «civile masolamente.su le cose di compe^
tenza sociale.
Dunque in ogpi uomo, ,in ogni famiglia, iu ogni pri>
vato consorzio dobbiamo riconoscere una data sfera
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6j9
SUA propria • lasciar loro il carico di proctmuni «a
dato corredo di cogniiioDi e di iBdiutrie nell^ quali
tkon essendo ad altri permesso uè di por mano ^ uè
dovere di dar mano « rimangODO faori del dominio
delle statistiche. Io parlo di statistica ciWfe e non di
statistica tecnica o pedagogica. Fu avTcrtito di sopri
di non subordinare la statistica ai rapporti fisici ai*
soluti esistenti in natura ma alle umane esigenze*
Or qui cade una distinzione decisiva per V esposiuo-
ne. Vi sono esigenze di ragion pubblica ed esigenze
di ragione privata per le quali la potenza sodale
prestar non deve fuorché incolumità e sicurezza. Io
non crederò mai di dovere mangiare, dormire , caro«
minare in una maniera regolamentare; come neoH
meno che altri mi venga a preparare il mio pranzo ,
assettare il mio letto e pulirmi la mia stanza. Ciò
posto se parlando di un paese e rendendo conto di
quello che cade sotto ai sensi io dico per esempio
che in Asia si fa uso di turbanti e di larghe tunicbei
io non sarò perciò obbligato a cercare colla lanterna
i dati onde scoprire le cause e i modi di questo uso.
All'opposto io cercherò il perchè dello sbrigliato re-
gime e dello stato stazionario di quel paese*
Taluno ha preteso che le statistiche debbano ter*
vire anche a viste private , e però che addurre si
debbano dati ad uso anche privato. Intendiamoci
bene. Se mi parlate delle generali lo concedo: se della
ernie io nego. Quanto a questa 1' economia rurale
privata, la manifatturiera, la mercantile possono essere
agevolate coli' instruzione ; ma non debbono formar
parte della statistiche eirilL Essa possono esser fatls
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671
nella loro ipcdalità ad uso di chi ot abbitogna ma
entrare non possono in una civile statistica ad uso
del regime di uno stato. Perchè la miglior valooea
si troTa nel dato paese dell' Asia Minore dovrà forse
Io statista insegnare i contrassegni di questa valloneat
Lo stesso dicasi di qualunque altra mercansia. La-
sciate che il mercante, il chimico, T agronomo ed al*
tri procurino le notisie relative alla loro professione ,
e voi limitatevi alla igiene dvile. Dove la legga
sociale esige d'intervenire e dove e quando deve soc-
correre , o astenersi , ivi stanno le topiche statistiche.
Superflua è la ricerca delle cose che non ispettano
al regime dello stato sia per astenersi sia per agire. ^
Improba ed impraticabile è la fatica di radunare sia
le tracce delle cause naturali irreparabili, sia le co*
gnisioni di uso esclusivo privato* Lasciate alle indu-
strie private la cura di instruirsi e di speculare coma
i di diritto e studiatevi invece di notare i fatti del privato
predominio, di segnare il sistema delle funzioni econo-
miche e morali che non offendono la giustizia e non
minacciano la sicurezza, in breve restringetevi alla
igiene dirò cosi civile in quanto compete alla socialità*
Con questi limiti di ragione ognun vede che la
mole sterminata delle tavole enumerative viene in
gran parte scemata e le statistiche vengono confor-
mate a quella facilità di regime che forma il maggior
pregio del vivere civile. Gii elementi della potensa di
uno stato sono complessivi; ne abbisognano delle in-
finite minuzie somministrate dalla chimica daOa geo-
logia , dalla botanica , dalla idrometria ecc. er^ Pre-
messe queste avvertenze passo a indicare a modo di
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688
esempio che cosa esporre si ()ebba circa la propricià
personale e parte della reale.
B. Ragguaglio circa la proprietà' personale. ** Nd
ragguaglio io senso assoluto sarà già stato esposto
tutto l'insieme del personale del popolo distinto nei
suoi ceti e nelie sue professioni: Ora non si tratta
di Tedere fuorché le ciecostaiizb che riguaadano la
proprietà personale. Dirci dunque dere lo statista se in
quella nazione si Terifichino o no e ;fino a qual se-
gno. E pere dirà
I. Se nello stato personale civile esista parità tra
privati o se pure tì sia schiavitii o servitù di per^
sona a persona , di persona a cose , o di persona a
territorio ^ di persona ad officina.
IL Se 1 incolumità personale sia abitualmente di*
fesa sì per legge che per pratica e quindi renderà
conto dei relativi delitti che nel corso di trent' anni
avvennero e della vigilanza e delle pene.
in. Come venga operato dal pubblico nei casi di
miseria di infermità di epidemie e di altri infortuni
personali e però quale sia il sistema sanitario marìt*
timo e continentale e quali i soccorsi di altro ge-
nere (i).
IV. Come venga antivenuto ai plagi, alle reclusioni
per titoli simulati di paizia, o per arbitrar) atti prì*
vati: o per seduzioni , o per violenze alla libertà , al
pudore o per farsi giustizia da se ecc.
(i ) A questo articolo servir 'possono le Rubriche registrate
•otto il IV Ramo della Sezione II intitolata delle persona
nella sop^a esposta Taùella degli annuarj siaùsùeL
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689
V. Cotttm U proc^uft aeUe quali tien colpita, la
ptnoDa giano accertate e aaotrii^te» •
VI. Còme, il servigio mUkars «ia ordinatei» «Uscipli*
nato ed eseguito in relaaione all' arruolamento, e ai
Tinooli pcrsopialL
VII. Come in. panato b verificaronp le condiiioni
arca gli articoli antecedeati e perclie ia caao «asi cao*
giato.
CL Raggiut^ arca' la proprietà teak. ^-* Primo
oggetto beni immobili.
Ommeaso tutto ciò che appartieBe alla geografia
finca , ed alia runile economia, lo statista restringere
si deve ai soli articoli riguardanti la direzione legitti-
ma moderatrice e correttrioe. Incominoierà dunque
lo statista dall' esporre le citcostanse dei beni immo*
biliari e dirà.
ideilo ^taio del dominio degli stabili.
L Come siano ripartiti e posseduti i beni stabili
tanto in ragione di estensione quanto in ragione di
godimento (i).
(i) Un esempio di godimento parteggiato , e quindi di do*
minio iatslneiitc dispeno ai può vedere nelU Sicilia, come fa
aoceanato negli Annali di Stalistioa, toI. XIX p. 91* Per lo con-
trario il aiatema emfiteutico, conaiderato come proceaao di tran*
sisione fra la sopraTTsauta bar^ie e la moderna rìviltà enro-
pea f merita in maaaima F attenxione dello Statiala. Cenni fug-
gitivi ne (bruno dati nei detti Annali» CV. voi. XXI pag. ia3y
ma sopra tutte merita di eater letto il libr» del fig. avroea^
Filoso/, della StoL^ voL IF. 44
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6go
'■ ir. Quanta parte nt rimaDga al privato eommerao^
e quanta al demanio pttbbliao^ allecomiiiiìy atte diicae,
8&^ oorporanoni, e agli stafaiiiEbenti pubblid di ogni
genere*
III. Se esìstono vìncoli di reversioni , di retratto
di sastitnuoni , di ammorliEtaeioni , ed altri simili,
e sa le corporaaionf, i comoai , gli stabilimenti pub-
blici possano acquistare o alienare stabili senza perr
.messò della pubbliioiar' autorità. Se il possessore affina-
care si possa.
IV, Come i potscàd quanto al tìtolo quanto al tem-
po e quanto alla facoltà di amministrare siano asai-
curoti, e quale sia la quòta legittima agli eredi neoes*
sarj» e se inasch) e femmine egualmente saccedano (i)^
' y. Quale sia il «istèma della notificasiooe dei pas*
saggi degli stabili e delle ipoteche, e delle alienasioni
forzate,
VI. Se e come siano abilitati gli stranierì ad acqui-
stare beni stabili.
VII. Se esista imposta prediale. Come sia fondata
e ripartita. Quale ne sia il maximum fissato per si-
stema. Come ed in quali specie venga esatta. Se ohre
GmoLAMO Pocci, toscano, intitolato Saggio di un Trattalo
teorico pratico sul sistema Ìit>ellare secondo la Legislanone e
Giurisprudenza Toscana, Fircttzc 1829 nella Tipogra6a Bon-
dnccìaDa.
(1) Senza la itabile proprietà o la quasi prsprìeià à tvmpo
iixleOnilo e trasmissibile ad eredi o a cbi piace in vita 11 gran
nxltòré o ^enK'nfo ddla vita civile è ammortito né la ronpa-
gaia «oftsisle; (V. gii AumK di SUtittica Voi. XXII p. 64 a 67X
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<9»
(Sh etittano decìine, omii ttgnorìK ed altre prettazioni
8Ì0iU'» e ar dà esse si possano affiràocare i fondi.
Vili. Come si proceda in caso di vacanza per di*
fttto di suocessibiU, e se U fisco incorpora e ridene
o se pure npone in comtaiepeio Ubero gli stabili de*
iFoluti^ Se oltre la detta defolusione ne esista akuna
penale*
IX. Quale da una generatone in qua, sia staio
ii movimento degli stabilii ossia il passaggio dei pos«
sessi f e quali ne furono i rispettivi precai seooiido la
loro posizione qualità e vincolL . .
X. Se\ dove e fino a qual segno stano siata iniro*
dotte o migliorate le vie onde condurre ed esportare
ciò che occorre per la coltura e lo spaccio, dei.. pror
dotti fondiari : quali i prediali servigi e i- riguardi < dei
fondi contigui. .,**...,
XI. Dove e fino a qual segno siasi tratto profitto
dalle acque per irrigazioni» per macinare, per mov«ro
opìficj y e per altri osi ^ quale sia il sistema dei (Ser*
vigi delle dette acque sussidiate dalle leggi: e qttaie
ne' diversi tempi sia stato il prezzo di dette acque
XII. Se e dove esistano consorz] per ,V uso dello
acque e per bonificazìoui di terreni : come siaoo. oo-*
stituiti, come regolati : come procedano nei casi con-
tenziosi fra i consorti (i).
. (t) Giroa qvtttV ultimo patito merìtt di eis^e citiàto come'
etemplare P oso di Valenza in Upagna fondato al tempo de|
dominio dei Mori e mantenuto fina al di d^ oggi > dék qpdf
rtM conta nella mia opera deUa condotta, delle aoquf^ tal* V»
pag. 33o« Blilanoy tipografia di Commercio , 1894* % . - «
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«9*
Dello sialo deltè rèndite de^ staUU
€ degli agenti che vi concorrono o si aUmversano.
Qui si compreiftdoQO tanto ì raccolti quanto le ma*
lene prime aomministrate dal suolo di una naxione
che ne abbisogna. Gò che serve a semplice deiiùa
▼a riferito altrove ^ome mera curiosittu Espor duO'
que deve lo statista in questo quadro generale in senso
relativoi
I. La quantità ad anno medio preso sopra 3e anni
delle materie alimentarie pi*odotte del suolo.
II. Dire quale nel periodo di treot'anni, aia stato il
presxo medio di dette materie alimentane.
. III. Dire come vengano praticamente calcolati gli
infortuni per istabilire la quantità approssimativa an*
nuale di dette materie alimentarie.
IV* Dire M il paese abitualmente supplisca alla sua
susfistenca traendo parte delle dette materìe daU' e-
stero ed in quali specie e quantità media nel corso
di 3o anni e che cosa dia in concambia
V. Dire lo stato economieo iofluenle dei produttori
sia padroni , sia lavoratori, e però se il passaggio dal
commercio alla possidenza stabile, sia libero a tutti (i);
0) Onde comprendere tatta V importanst dod solo
mica ma eziandio morale della connessione e del libero pas*
saggio del commercio alla possidensa e viceversa lo prego il
lettore a leggere le pagine ii3| ii4> itS, ia5, 136, iSs*
1 33» 1)7 del VoL XX degli Annali di Statistica. RacoogliCBde le
confctoai risulta che il cemneme di vera ragien sociale deve
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693^
MT il coltiTatore abbia speraoca di migUoi'are_ ptii
produoendo, o se «ìa bmltalo a tenaÌDe fissa Se
una certa industria mamifiitturìera sei mesi di mi*
uore o niun lavoro agrario sia esercitata dai campa*
gniìoli (i).
L Sj^raanto ndU sua mcita • nelU tos vits.
II. Liberamente camummkatìi^ e trmffiuwo colle pOMtdcau
•libile arincolete e coli'' indastria*
III. Pienemeote «uncurtuo teifM perzielllà e eense ioge»
ìvnse regoUmentarì.
IV. lateramente ammoMo da oaa buona coaeienze.
V. Solennemente diicutso io oontraddiiorio e pwbhlìco
giadisio eolie pretese dei poswdenU , degli induttriantii e det
IttasioDSffi*
Secondo queste dnqae rubriche cercar si dere dello stato
positÌTo del commercio di un popolo in tutte le professioni.
La cifra cieca dei prodotti Tale assai poco.
(i) A spiegasiooe ulteriore si può Tederò quanto sulla Pop-
lonia espose il sig. Jtu!ob al Gomitato di commerdo del con-
siglio priTato del Re d^ Inghilterra nel suo primo Aagguaglio
soUo stato deir agricoltura nel settentrione delP Europa nel-
V anno tSaS j riportato negli Annali di Agricoltura toI. V^
pag. aij.
Noi -CI contentiamo di estrarre quanto segue t
t.^ L^ autore espone ohe V acquisto delle terre è libero ad
ogni classe di persone trann» gU Ebrei\ ma soggiunge che gU
Ebrei sono quasi i moU capUaiiMii del paese. I manifatturieri
poi e gli artigiani quasi tutti di Alemagna t i negozianti e i
banchieri quasi tutti Ebrei.
S.* Nota che la tersa parte del terreno aratiro giace sem-
pre infrottoosai nota la aearsessa di bestiame per fiur eonci-
me e certe abitudini Tecchie.
h^ Gonchiode dieendo • Da questi pochi esani , ehiare si
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«9*
VI. Dira a precKO medio delle aAttante delle
iftgDe nel corto di trent' anni distinguendo i fondi
nelle rispettive classi a grani, a Tigne, aprati, abo*
sebi in pianura, in collina, in montagna.
VII. Dire le giornate di non lavoro per feste r^-
• vede quale debba esaere in Polonia lo stato ddragriooltara
m affidato a persone ignoranti , aocidioae e cbe non banno i
m messi opportuni. Il peggio ai e cbe mancano i cÈffàaU n**
m ewsofj d miglioramento cbo se ne voleste intraprenderà.
n Molto ristretta é la elasse dei fitta) uoH cbe abbiano un ea>
m pitale disponibile, Ì fondi sono caricati di tante ipotecbe . . •
• Pocbiisimo è il metallo coniato t manca albtto la carta mo-
• netata e ogni altro segno rappresentativo, e quindi il valora
a» dei prodotti indigeni é basso, e quello dei Ibrestieri elevatosi'
Quante lesioni sorgono da questo esempio! Una dimassiaui
Ibndaroentalc si è quella della necessaria connessione e tra-
sfusione dei lucri del commercio per avvivare V agricoltura ,
onde la possidenza stabile formi il ponto di movimento , e
qudlo di riposo dello stato. Allora la metà della terra non
deve fare scorta air altra metà , ne possiamo temere un no*
eivo sminuzzamento di possessi stabili , perocdiè se da una
parte si sminuzsano dall'altra si condensano passando ìn*niani
che li fecondano e gli migliorano. (V. gli Ann, di Stat.', v. XV,
pag. a48 a 257). Ma il commercio di cui parlo non è un com-
mercio in dworzio come quello della Polonia, ma un commercio
consociato , immedesimato, accomunato che abbia il suo libero
slancio nelle giuste ed assicurate aspettative. Fra lo stato ael-
vaggio e quello di buona fratellanza non vi è mezzo ragione-
vole. Nella Polonia il varco di comunicazione e di soccorso
fra P agricoltura ed il commercio, è intercettato colP inabili-
tazione degli ebrei padroni dei capitali ad acquistare beni alo-
bili, e però la nazione porta la pena di questa impolitica \
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6^
giost e citili e coùie per solito vei^à impicgàUi la
giornata.
Vili. Dire dove e quando e su quali cose sono
più frequenti i furti e i danni di campagna; e quali
guarentigie e difese sia pubbliche, sia private vengano
poste in opera.
IX, Dire come vengano dai padroni bonificate le
perdite fiitte dai fitt^uoli e dai coloni parsiarj per
infortuni agrarj.
X. Dire se si usino privilagj pubblici ( come per
esempio in Inghilterra ) a fevore dei cereali , o se pure
la concorrenza tanto intema quanto eslema sia la-
sciata libera. (Vedi gli Annali di Statistica, voL XX,
pag. i33, i34).
(joicHivsioin.
Onde esaurirà a dovere T esposizione riguardante
io staio deUe rendite degU stàbUi, e gli agenti che
vi concorrono io dovrei soggiungere altri articoli da
annotarsi nella carta generale di un paese in senso
reìadvo. Ma io ho dovuto ricordarmi dei limiti da
rispettare e del proposito del mio lavoro. Questo prò»
posito che stavami a cuore consisteva nel far sentire.
V indole e i caratteri dìstintìsd della statistica civile
magistrale y e delle vedute e dei procedimenti di lei^
Dicasi pure se si vuole che questa è una specie par-
ticolare di statistica: ma essa sarà sempre la piik ri-
cercata ; essa sarà sempre quella che per antonoma-
sia viene disegnata col nome di statistica; quella che
viene invocata da ogni amministrazion pubblica che
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«96
soia di essere iUaminata onde toprattutto non
mettere errori e correggere i passati ; quefla final-
mente che è la più necesffeirNi e ia meno conosciuta.
In conseguenza di ifuesti motivi, sebbeiie trattando
delle massime dell* ordinamento non dovessi discenderò
alle date specificazioni ^ benché dopo aver indicate le
norme generali, fossi dispensato dal produrre articoli
particolari , ciò non ostante tono trascorso ad alcano
dei medesimi onde con esempio mostrare con quali
punti di Tìsta si debbono a mio parere assumere ed
esporre le cibili statistiche.
Forse molti avrebbero bramato che io aressi pro-
seguito questo articolato Urroro ^nto sul rimanente
della proprietà reale f" nella quale stanno indiftttse le
parti dell'industria^ e del commercio e la reciproca
.connessione trasfusione e^ asiooe colla stabile possi-
denza ) , quanto sulla proprietà morale , e su quelle
di stato domestico e di stato civile, malgrado che que-
ste tre ultime siano meno complesse e malgrado dò
che esposi nel concepimento. Ma io mi permetto di
osservare che non avrei potuto proseguire fuorché a»
lavoro puramente ipotetico , per sé infinito. Non ai
pub ben fare che con una sola maniera ; all' opposto
si può peccare con infinite. Ora é certo ohe nelle
statistiche civili importa di rilevare questi peccali e
rilevarli in quel dato paese perchè spesso sono par«
ticolarì a quel paese e non si riscontrano in un altvo.
Serva di esempio qnello della Polonia citato pooo fa
in nota , non verificabile in altre parti più mciTilite.
Come fiirlt entrare in un modello teorico generale t
Ma dall' altra parte importa di Tcdere questi peccali
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^97
mHH loro atiotte eonarela-e pratica onde anatrarne l
maH «Seni e ftr nsailara Ja fan» urtoisiUiìle d«H*of*.
dnanomaie racoomaadato. daUa ife^ia. L''eloi}uca(zà*
dei flitti oaii f«6 • essere rìlmltala: quando essa con*
suona coRà teoria questa diviene irrtfragabìle.
' Disse. EotUmMc «he lo spkito. umano non , ^nge*.
ar qoilìdia cosa* dì < ragionevole se non dopo di aven
esanrilo .tutte le sdècohèsse inmtegiaabili.i Ciò iche*
#biffefse£fe disse delle oogniaion, si pnò afierasar^*
quasi appuatmo^ non delle lendenie delle fonti, >ttia
delle ftttìflle taro oedinaateOé I/i^rrata e Finteiape-t
ranta onmita' di potere doveUeto' per hmgbi: tempo»
pre^etitére lesioni disastrose» e. il flagello dell' erdind
naturale dovette fame avvertire. la- trisliaia; La raeoolt»
delle dolorose traduEioni^- se attrista la memoria^' riesce
in te stessa infinitamente praBssaa per lajpóisteritli e*
per quelle genti .coataaspomnee* ohe già passarono-' per'
il crogiuolo delle sventure. Esse servono a queste di
lesione certa onde attenersi ad institusioni sanzio-
nate dalla sperieuza» Ecco il frutto che nello stato
delle cose del mondo ritrar si può dalle statistiche
civili estese a dovere.
Ma questo frutto prestare non si può che col po-
sitivo. Dunque, assegnato il metodo d'osservare, non
sì può in teorìa più oltre utilmente progredire. Li-
mitato così alla teorica avrei dovuto forse parlare del
come vadano estese le carte particolari dei diversi
circondai] dello Stato. Ma io me ne dispenso perchè
in queste carte particolari, il metodo è il medesimo
di quello della generale tranne T articolo delle corri-
spondenze colla sede del governo. Io parlo del meto-
Filosof. della Stai., vo/. IF. 44*
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6c)S
do e tio« deHe partitohriitt ecmomidie morali e po-
litkclie ffdUi qwK sni rittarchewole. i.*^ Ia un*»*
deUtt TendiU la 90* 4obt bottega dt nicrd ch« n«Ue
grandi dita teovuBSt *«»4 ^-^ *» coiMÌ4ciit»iooe mag-
giore della gjwadl «aa*»iocha, • dcgU eQ<*wia*tki ,
3.* OH pi^ rigida BÌgoaodU^ agli mi ««mmhì , 4* »«
nnggior aMudiaa locale^ «& Non >arlo- fi»MN*wta
dtUa lacEa. péthtr die lolitolaL Camclusiotm pevoachi
quanto eice. d^Uà^ sfieaa puonnealà stot iaa par xanara
nella Bkm&m a acUiri palitioat a it* altMMla fiipr dei
poéliMcièsair non pqtrabha Aurcfaè) vagainMtair^M^^
aa« Manabmbbe dna^aa; «cb'eaur dcL datuA» frullo-
EoGOi» fttindt Bimteti. ai netodaL Dioa*^r altffo che
par appliaare pvoaduahieiite quesfa» oletaép ^ ppsULva
ai etìgoao nomini ohe si^pÌBOOi dafta coiar 4if Stalo i
i|uali naU'alte^ ^» knnf . adiamt. aon tarò «Mie
lagatola a vinTeoira nel paatip.inaiaiUU.
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699
INDICE
DKLU ttlTBRIB GONTINUTE IN QUX8T0 TOLUMK.
PARTE SESTA
Autorità^ o sìa pubbuca toRrEOUAifZA.
Articolo Primo
L^uenza de^ elementi tapogrqfid sulla pubblica
autorità pag. 3
Articolo Secondo.
Staio deW oui&ritìL
Gap. L Origme deW autorità n 6
IL AnaUsi del modo con ad si forpumo le
leggi • * ... I» IO
III. Sintomi generali ^amnumstnaione pub*
bUca più o meno buona , piìà o meno cattù^a^
gMobmque siala forma delTautorità dondnantet^ i j
Arficolo Terso*
Lavori dette autorUà.
Gap. L Dirigere » 4^
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yoo
Cap. II. Reprimere ^ accidenti funesti e scemarne
il danno pag. 4^
III. Reprimere i delitti'i i.' Polizia . . » 5t
IV* Reprimere i delitti: a.^ Forza armatan SS
V. Soccorrere » 74
VI. Giudicare i» 88
VII. Ricompensare. » io5
VIIL Esigere » ivi
IX. Pagare m 129
§ t. Modi di pagamento .... » ivi
2. Specie e quantità di pagamenti m i3a
3. Ordine ne* pagamenti » • . » 189
Influenza degli elementi topografici
sulle ahiludini.
Cap. I. Influenza sulle abitudini intellettuali, n 1^1
IL Influenza degli elementi topografici sulle
abitudini economiche . . • . •• ». . . • i5i
Alloggio {influenza ecc. sulP) . . » ivi
'Cenno sul bisogno di combustìbile . j» 167
yitto fprodttìùone^ conservazione ^ ' bi-
togno) ...;.' : ; ; ; j» 170
Abiti. » 176
Comodi e ùicomodi \ ' » 178
Piaceri .........,*> i8d
Cap. III. Influenza degli elementi topografici sulle
abitudini moralL "193
$ I. Montofftce agg^éoni . . . » ivi
2. Deserti e aggressioni. . . . » 196
3. /so/c e aggressiorù . . . . » 198
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jroi
§ 4*. Confini € H>ntrahiandi cUre aUri
delitti . . • r • • • pag. 101
5. Montafine e independentOf fieroBZOt
corano e simiU affeziom • » so3
6. Isole e indipendenza, ^res^za, co*
raggio e simili affezioni » • * so6
7* Deserti e indqfendenaM , fierezza^
coraggio e simili affezioni • » 107
Cap. IV* Continuazione dello stesso argomento.
Influenza degli elementi topografici sulle abi*
tudini morali ••• ^ ••••.. » 109
Artioolo Seconda
Stato delle abitudini
Gap. I. A quali usi amministrativi serva la co*
piizione dello stato delle abitudini , ,
S I, Abitudini intellettuali. . ,
)• Abitudini economiche. • .
3. Abitudini momU ...
, . » 117
• » ìtì
. . » ÌTÌ
Abitudini intellettuali. .
▲rtioolo Primo.
, . • a34
Sintomi d? ignoranza.
§ t. Mancanza di idee. . .
%. Falsità d idee « * • .
3. Estensione ddtifpwranza
^. Forza Jt^ltiffu^ranza. .
m ÌTÌ
* a49
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J9%
Ar6coio Sttfondo*
Siniami A àdenaui p«g. a56
§ 1. Scuole primùwe • ^7
a. Stampa ed arti relative. . . • 2160
3. .Continuazione deUo stesso argo-
mento • . » ^67
4« Giornali e simili opere periodiche é 269
5. Scuole scientifiche , unòfersiià e
^ simiti » «77
6» Biblioteche e simiti centri d^ istruì
zione muta * • » ^80
Stato delle abituitini eeonomiehem a84
Artìcolo Primo.
Attùrìtà o indolenza.
. § i. Misure generàlL . . • ^ • » m
a. Osservazioni spedati* • . . » 286
Articolo Secondo.
Previsioni o imprevisioni nel consumare . . n 19}
§ 1. Sintomi di previsione o imprevi-
. . sione •...*• agS
a. Jforma per determinare f esten-
sione e l'intensità de^ gusti e i
relativi consumi, .... » 3oo
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\
70S
▲rtfcalo Teno.
'BiiuUatis oàsia povertà o rJbcfte»s4.
$ t. Sintomi di povertà • . • pag. 3o8
3. Sintomi di riechezta. • » • » 3a6
Csif. y* tSbito «fette abitudini morali . » • »- 55o
^ I. Anomalie del senùmenio di famiglia» 354
3, Sintowd diaffezione verso i smtomif9 SSj
3. ife Vaumento deffi esposti annunci
aumento d immoralità e quùuB
diminuzione nel sentimento di fa'
miglia ••.••••• li 358
4* Anomalie nel seniimento di for
n^i^ia ...» 36o
5« Anomalie nel seniimento della pro-
fessione » 363
6. Anomalie nel sentimento della pa^^
ina » 369
7. Anomalie nel sentimento d? uma^
nità n 371
8. Anomalie nel sentimento della giu'
stizia « 375
Gap. VI. Continuazione dello stesso argomento*
Suiddf e pazzie • 383
Articolo Terzo.
Influenza delle opinioni , delle ^le^j de' g0i*emi^
ossia delle cause morali sulle abitudini
Gap. L Influenza delle cause morali sulle abitu^
dini inteUettuaU. » 385
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7o4'
Gap. IL Influenza JkUé eaan morali tutte abitu-
dini economiche ■ . . • pag. 3gj
Biastunto delPinfiuenza dette fatse abi^
tudini intetl^ioati sulla produzione ,
. circohahne e consumo dette ricchezze^ ^\Z
III. Jr^uensta delle eause moraU sulle obi»
ìudiid morali •.••••••••» 4i8
Tonale sinottici^ della Statìstica . » 44^
Tonala sinottica delle parti e de/fi. og-
getti detta Statistica » 4^i
Cause inteme ed esteme, fisiche e nuh
rati detto stato delle naùoni • • » 5oi
FiRB dell' Ihdics
PBM FlLOSOnA DBLLA StITISTICA.
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7o5
Qpwnom 9€U''0]U)inamevto dszxs Statistichx
GIANDOMEIDCO ROMAGNOSL
I. QiTKstiomi — - Sotto il noma dì slatiitioa in g»>
aerale cbe cosa ai voola ooflaunamante ti*
gaificareT — Risposta •*- L espilazióne dei
modi di essere e delie produzioni interest
santi delle cose e de^ uomini presso di un
dato popolo pag. 549
II. QuBSTioirs — Qaal è il gemere di notine alle
quali si suole in oggi per antonomasia ap*
plicare il nome di statistica T — Risposta •—
Quelle che si riferiscono allo stato econo-^
mico morale e politico di un dato popolo
stabilmente fissato in un dato territorio e
convivente in civile colleganza • • . i> 553
III. Questione ^^ Assunto il divisamento di com-
pendiare una STATISTICA ccYOS j quali sono
le operazioni necessarie per formarla a do*
vere? — Risposta — A quattro principali
ridur si possono queste operazioni j cioè —
I .• // concepimento, — a.* L'informazione —
3.* L'esposizione — 4*^ ^ conclusioni . » 555
tv. QuEftTioiTE — * A che servir debbono le stati-
stiche civili T — Risposta -— Esse servir deb"
Bono immediatamente di lume per conoscere
con pienexa » e per apre con sicurezza in
ogni parte della pubblica ommimstrazionM n SS%
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9o6
V. QoBsnoHi -— Posta k dettinasione uhima
delle civili statistiche» quale sarà Videa
che servir dovrà di nàxto pieno» di criterio
sicurd e di norma prflltiea ; o per dirlo al*
trìmenti , di voziohb dikittricb per ben ri-
cercare ? — Risposta — V idea di uno Star
to.pùlitìoaMcnU fortfi,^.{^^te^Sgi4ta con pati
i costumavi della» poietfa^ , e UxUt^ggiat^ in
tutti i periodi della vita- degfi' stati • pag. 559
VI. QmsTiòHB '— L' idea delle fonte produttive
di uno stato può forsB s^r-yir:e di nozione
direttrice delle civili statistiche?-— AùpoJta —
Quando là fone prodtfttiv^ siano giudicate
eoa tutte le loro condiftipnf [cospiranti al-
Pukìmo effetto della potenza nazionale » esse
si possono tusumere come indicatin^e della
causa principale •dit.^ue^/:^^ potenza sia per
affermare , sia per. negare o in tutto o in
. ' parte P esistenza di questa causa • . » 564
VII. QussTiOKB --r Nello sci*itto del sig. Say in
cui si tratta deli' oggetto :e dell' utilità delle
statistiche, che cosa rileviamo noi ? — Rispo^
sta — Sette Capi di difetto .
. . . - 583
I. Prova del primo capo . •
. . . • 587
II. Prova del secondo capo .
. . . - 589
HI; Prova del terzo capo . .
.^ . j» 593
- . IV- Prova del quinto capo ..
. . . * 601
V. Prova del quinto ct^ •
. ,. .. » 6o5
VI. Prova, del sesto capo. . ,
. . i» 6l3
VII. Prova del settimo capo. .
, • » 618
. . » 63S
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9fùJ
Vili, QuMTioim r^ Quali CMert doTraimo le
parli di una statistica plenaria , e come do-
rranno essere riferite? -^ Xspostà r^ Tre
grandi parti dovrà comprendere^ cfòè-*— i. /n-
troduzione. !2. Il ra^uagUo* 3. Le eùnven*
zioni, — ta prima deve essere,' 'Una cc^
chiata^ direm così^ rettrospettiva esprimente
solamente risultamend generali La' sóconda
deve per via di trascelle notizie esprimere
lo stato attuale economico morale e politico
di una nazione y seguendo non la ' classifica'
zione caratteristica delle . cose , ma le : loro
funzioni utili. La terza analmente > nacco^
gUendo le risultanze comuni^ e. riferendole
allo stato normale dovrà pronunziare giù-
dxLJ relativi . . . . . . « * ; ; ' pag. 689
Capo I. — Avvertenze tuli' introduaiooe • •'. » ivi
Capo II. — Del ragguaglio •.••••« 643
Sezione I. Del concepimento dèlia carta gè»
. nerale .. •• •> • • • . ..\ *'i . n 644
§ I. Primo aspetto della, personalità in-
dividua di emanazione civile . ,.'\ » 645
2 a. Secondo aspetto della personalità in-
dividua di una nazione civile • v . 99 648
§ 3. Dei mezzi esenziaU perpètui di sod-
disfazione ^ ««.,;. ^ . w 653
$ 4' ^^^ quali suuidj questi messzi pos" ■
sono essere ridotti ad esenzione • » 657
Sezione II. Schiarimenti » &Sq
$ I. SchiarimenU sulla proprietà teaU - ^ 660
A. Classificazione dei beni ...» ivi
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7o8
B, F^tnsumimoisineeompomntihpro'
prieià reale pag. 66a
C Movimento ed- aitriti nM estremo
della proprietà reale . • • • » 6^5
D. Forze produttisfe de* leni. • . n 667
{ »k Schiarimento sulla proprietà di siato
À. Gitadinanza privata • . • . » 670
B. Governo 91 671
Sesiooe III. DelP esposiuone della carta gè*
nerale •••*•>••••• 679
^ I. Del ragguaglio generale in senso as-^
soluto > ossia di ragion di stato • jì ìtì
A. Direzione sovrana « 680
B» Posizione ehnea » 681
ÀTverteiize , . » ivi
§. 3. Del ragguaglio generale in senso r^
lativo ossia di rofpon civile • . . ji 684
ìL Avvertenza • « « . i«| -
B» Raggùoffio circa" la proprietà per^
sonale • • • >» 688
C Ragguagfio circa la proprietà reale n 689
Dello stato del dominio de(^ stabili » m
Dello stato delle rendite deg/U stabili e
de^ agenti che vi concorrono e si
attraversano • » 699
Comuniomi « 695
FINE DPI4 VOLUME IV. ED ULTIMO.
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