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Full text of "L'insegnamento commerciale in Italia. Brevi note presentate dal prof. Giuseppe Castelli .."

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Classo/ 1887 
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IN ITALIA 



BREVI NOTE 

PRESENTATE DAL 

Prof. GIUSEPPE CASTELLI 

DIRBTTORB DELLMHSBONAMENTO INDUSTRIALE E COMMERCIALE NEL MINISTERO Di AGRICOLTURA, INDUSTRIA E COMMERCIO 

ALL* Vili CONGRESSO INTERNAZIONALE PER L'INSEGNAMENTO COMMERCIALE 

ADUNATOSI A MaANO NEL SETTEMBRE DEL 1906 



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ROMA 

TIPOGRAFIA NAZIONALE DI G. BERTERO E U. 

yiA DUBBIA 

1906 



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INDICE 



Pigìm 

L'Ittruzione conmeroiale In Italia: 

L — Lltalia marinara e commerciante 5 

II. — Influenza della scuola sulle condizioni del lavoro 11 

III. — Verso orizzonti nuovi 18 

IV. — Le scuole di commercio in Italia 23 

V. — Le scuole italiane di commercio all'estero 29 

Allegato A. — Scuole superiori di commercio 39 

n B. — Scuole medie di studi applicati al commercio 61 

« C. — Scuole commerciali diverse 73 

, D. — Scuole commerciali femminili 149 



L'ISTRUZIONE COMMERCIALE IN ITALIA 



I. — L'ItiStlìa marinara e commerciante. 

Le mutate vie del traffico mondiale, la vincitrice emulazione di altri Stati e i quattro 
ultimi secoli di male signornò fecero discendere T Italia da un alto grado di floridezza eco- 
nomica, e separandola quasi interamente dalle gare e dal moto ognor più vivaci per la con- 
quista della ricchezza, la trasfigurarono in una terra tragica, perpetuamente sommossa da 
congiure, da insurrezioni, da guerre per la riconquista della libertà di pensiero e di vita 
civile. 

Generosi cittadini, comparando le tristi condizioni del loro tempo con le invidiate 
glorie dei comuni liberi e dell'età del rinascimento, anziché derivarne ragione di sconforto, 
erano animati a sperare non lontano uno di quei ritorni storici, che hanno virtù di rin- 
verdire le tradizioni buone e di risvegliare le coscienze e i caratteri. 

Essi ricordavano come la navigazione, il commercio, la ragioneria e la banca costi- 
tuivano già per i popoli italici la condizione essenziale di vita e di prosperità, non solo per 
le piccole industrie casalinghe e rurali e per le maggiori imprese dei campi e delle officine, 
ma pure per la repubblica e per la cooperazione sociale. Era una sapienza antica, matu- 
ratasi nello spirito di una razza, formata di più sangui e di più civiltà ; di una razza feli- 
cemente costituita dalla fusioqe di più anime e da natura predisposta a tutte le forme del 
lavoro umano, dalle geniali rivelazioni dell'arte alle possenti prove del bulino, del pennello, 
dell'incudine, del telaio e del remo. 

La nave era stata il primo simbolo nazionale, la passione più vigorosa dei suoi lontani 
progenitori. 

Roma infatti, sebbene emersa da una comunanza di pastori, di bifolchi e di cacciatori, 
non appena sentì destarsi nella coscienza la voce di un dovere nazionale da compiere, rap- 
presentò so stessa nell'aquila, che oltrepassa le regioni aeree delle procelle, e nella nave, 
che trova le sue vie negli spazi indefiniti del globo. 

Questa eredità di forze e di attitudini non andò smarrita giammai. Un^onda inesau- 
ribile di dottrine morali e di fedi e le invasioni barbariche fecero crollare l'impero; ma non 
valsero a cancellare dall'anima latina l'impronta della sua origine e del suo destino e la 
speranza del suo avvenire. 

. E il popolo nostro, risollevandosi presto dall'oppressione feudale, ritrovò i volumi del 
diritto romano e vi rilesse le leggi della solidarietà civile e della giustizia sociale; nel tempo 
stesso che rifacendosi con rapida intuizione di bene alle vetuste sue costituzioni prero- 
mane, creava una mirabile costellazione di piccoli stati industriali, trafficanti e marina- 



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reschi, nei quali era titolo di nobiltà, posto al disopra dei diplomi araldici, l'eminente 

valore economico di un cittadino. 

Dominate da questi concetti etici e sociali, le repubbliche industriali e mercantili 
italiane ripresero senza contrasto il posto d'onore nella palestra universale del lavoro. 
Ciascuna di esse valeva quanto una dèlie grandi monarchie d'Europa e con queste trattava 
da pari a pari. 

Un'organizzazione naturale, spontanea, molto vantaggiosa di lavoro, presieduta da un 
razionale sistema di raccolta e di classificazione di derrate e di mercanzie e dell'avviamento 
loro per le strade terrestri, fluviali e marittime verso gli sbocchi più promettenti, facevano 
penetrare il desiderio dell'operosità e dell'agiatezza perfino nei villaggi sperduti tra le gole 
e le foreste dell'Appennino. 

L'arte industriale imprimeva il suggello nativo di bellezza e di grazia sulle manifatture 
italiane e le rendeva preferite ad altre simili nei maggiori mercati. 

I numerosi contatti della civiltà latina con la civiltà araba, prima e dopo le crociate, 
generarono, nell'arte, nell'industria, nella scienza italiana atteggiamenti nuovi di con- 
cetti e di forme. 

L'Italia non fu mai chiusa alla penetrazione del pensiero e dell'arte, che procedes- 
sero dal di fuori; da Etruschi, da Umbri, da Fenicii, da Egiziani, da EUeni, da Celti, 
da Germani, da Arabi raccolse in sé, fuse e contemperò facoltà, attitudini, idealità, 
senza però perdere nulla della persona, del carattere, della fisionomia propria. 

Le razze italiche primitive, che Roma aveva raccolte in nazione organizzata alla 
perennità della vita, resistettero e sopravvissero, come se constituissero una personalità 
immortale, alle influenze, ai parentadi, alle contaminazioni, alle violenze di altre genti; 
ed anche oggidì rivelano la vitalità loro premendo su gli altri popoli con vigorose e 
incessanti ondate di emigranti e con inesauribili correnti di pensiero e di sentimento. 

Tanto che il paese, che poco più di mezzo secolo fa era designato come terra dei 
morti, ora potrebbe appropriarsi una sentenza di Carlo V e trasformarla così: sopra 
le plaghe esercitate dal lavoro italiano il sole non tramonta mai ! 

Non sembri vanità o, peggio, miserabile vanteria di gente decaduta, questo mio 
rannodamento delle vetustissime tradizioni italiche alla storia contemporanea dell'intensa 
e felice azione del nostro paese per guadagnare un seggio onorevole nel consorzio 
delle genti che lavorano per il progresso. Il dire la verità è un dovere; e gli eccessi 
di modestia italiana, che ancora oggi si riscontrano nelle consuetudini e nel linguaggio, 
sono resti di un'età di avvilimento, che non potrà riprodursi giammai. 

Tornando, dopo breve digressione, all'ordine dell'incominciato ragionamento, debbo 
dire poche parole intorno alla singolare versatilità dello spirito italiano, che nei periodi 
di nostra maggior floridezza artistica e industriale, si rivelava nelle opere di singole 
persone, capace di studi e lavori multiformi e di asserire la sua prevalenza intellet- 
tuale e tecnica in quasi tutte le forme di attività. 

Orafi, cesellatori, fucinatori, ebanisti, tessitori, figulini, tintori, arazzieri, armaioli, 
associati spesso e fraternamente con pittori, scultori, architetti, erano operai ed artefici 
a un tempo e senza grande sforzo si tramutavano in artisti. 



7 

E dal canto loro pittori, scultori e architetti disegnaTuno con amore i modelli delle 
armature, delle vestimenta, dei mobili in servizio delle piccole industrie dell'artigianato e 
delle grandi imprese dei fabbricanti; e ideavano schizzi geniali per mobili, armi, suppellettili 
domestiche, stoffe operate; o fiorivano i cartoni per i telai e per i laboratorii di ceramica, 
donde dovevano uscire arazzi, broccati, droghetti, lampassi, stoviglie istoriate, sotto la 
mano di Raffaello Sanzio, di Andrea del Sarto, di Paolo Veronese, di Tiziano Vecellio, di 
Leonardo da Vìnci e di altri della schiera divina. 

E le flottiglie nostre, dopo avere accortamente vendute o collocate le mercanzie, tor- 
navano in patria sopraccariohe di animali, di piante, di stoffe, di aromi, di spezie, di me- 
talli e di gemme e dagli scali del Mediterraneo avviavano la ricca suppellettile fino alle 
piazze continentali più remote. 

E gli umanisti si alleavano ben presto ai mercatanti ed agli esploratori spingendosi 
nei più lontani paesi del contineqte antico, alla scoperta ed al ricupero di codici greci e 
latini; e così prepararono le forze intellettuali, misteriose e invincibili, che dovevano 
operare la liberazione completa del pensiero umano dai pregiudizi, dagli errori, dalle mo- 
struose legislazioni ieratiche e feudali, onde il medio evo aveva incatenato il mondo. 

A rendere spedita, sicura, rimuneratrice cosi vasta e complessa cooperazione d'indu- 
strie e di scambi, gli Stati e le associazioni di produttori e di negozianti avevano cura di 
ordinare solidamente, accanto ai fondachi ed agli empori, agenzie di affari e banchi e si 
sforzavano di far penetrare nelle convenzioni, negli statuti, nei codici stranieri le ragioni e 
i principi del diritto commerciale, E intanto viaggiatori e missionari compilavano stati- 
stiche, note di viaggio, raccolte lessigrafiche, e disegnavano cartulari e postular!, che sono, 
anche per i moderni, esemplari meravigliosi di nautica e di geografìa commerciale. 

La ragioneria e la scienza attuariale, per studio ed opera d'italiani, diventavano 
discipline ed arti indipendenti dalla contabilità e dall'aritmetica. 

Cosi era alimentata e mossa la vita italiana; e in tutte le città nostre il desiderio di 
cose nobili e belle faceva sorgere università degli studi, opifìci, gualchiere, palazzi del 
popolo, logge di mercanti, fortilizi, cantieri, arsenali, nel mentre le corporazioni di arti 
e mestieri formavano il nerbo politico del comune e con armi, gonfaloni, statuti, magistrati 
propri infrenavano ogni sopraffazione che potesse scuotere le compagine democratica, 
vigilando soprattutto che la fortuna del lavoro non fosse sacrificata da legislazioni interne 
e da transazioni con paesi d'oltremente e d'oltremare. Popolazioni liberamente ordinate, 
sotto cos\ forte disciplina di politica essenzialmente economica, erano capaci di avvan- 
taggiarsi di tutti gli avvenimenimenti, che in qualunque modo riuscissero ad avviare 
nuove correnti di negozi, sia che si trattasse di salvare le idealità della croce dal furore 
mussulmano, sia che male augurate gelosie spingessero per terra e per mare a mortale 
duello le maggiori potenze d'Europa. 

Altra e suprema cagione di buon successo consisteva nella moralità del lavoro e del 
traffico, che era diventata legge positiva, rigidamente osservata. Pene severe, talvolta 
eccessive, erano sancite contro chiunque adoperasse materie e sistemi diversi da quelli, 
per cui un dato prodotto era accreditato nelle maggiori piazze commerciali, o fallisse agli 



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obblighi assunti o insidiasse alla buona fede di clienti adulterando le merci od operando 
fraudi nei contratti, nelle misure e nella moneta. 

L'Inghilterra imparò dai Lombardi (e di questo magistero rimane un munumento 
neirintitolazione Lombard Street nel quartiere più operoso di Londra), cioè dagl'indu- 
striali, dai negozianti e dai banchieri nostri non solo le ragioni economiche e la tecnica 
delle arti industriali, ma pure il segreto morale, per cui gli affari si moltiplicano, si 
espandono e danno premio di ricchezza. Ec(5o perchè la dizione di ar^ieo2o eonmarca iu- 
glese fu per tanti secoli equipollente alla formula di merce sicuramonte buona e genuina, 
conforme al titolo ed al valore assegnatile. 

La cronaca e la biografìa dei secoli xiv e xv ci danno notizia di padroni e di 
maestri d'arte, che introducevano le somme rappresentanti i guadagni di ogni giornata 
in una borsa, e questa tenevano sospesa ad una delle pareti del fondaco e della bot- 
tega, affinchè ciascuno degli apprendisti, dei commessi, dei soci ne potesse liberamente 
trarre fuori quanto occorreva per le ordinarie necessità della vita. 

Non reca pertanto meraviglia ad alcuno il riscontrare come i piccoli Stati italiani ga- 
reggiassero vittoriosamente con Fiandra e Inghilterra nell'arringo commerciale e come i 
Bardi e i Peruzzi, banchieri di Firenze, imprestassero 900,000 fiorini d'oro a Edoardo III 
Re d'Inghilterra. Ed è cosa semplice e naturale che le relazioni degli ambasciatori veneti 
alla Serenissima anticipassero di secoli la moderna diplomazia, che oltrepassando le piccole 
faccende e gl'intrighi meschini degli statisti e delle corti pongono a fondamento dei giudizi 
e degli atti loro la forza morale e la potenza economica dei popoli, con cui hanno a trattare. 

Da questo moto di fatiche oneste e di ardite intraprese, l'arte, la scienza, la politica 
italiana spiegarono Pala e verso le contrade che la civiltà non aveva ancora neppur divi- 
nate e verso gli orizzonti di verità e di bellezza, che i greci e i latini avevano intraveduti e 
glorificati. 

Dalle Indie orientali e da tutto il Levante ai porti e agli empori italiani era un ire e 
redire di carovane e di navi. Venezia, Genova, Pisa, Firenze, Amalfi signoreggiavano 
con la loro politica mercantile il Mediterraneo, l'Oceano e il Baltico. 

Un sogno sublime di espansione commerciale svegliò nel cervello di un ligure la vi- 
sione delle Indie occidentali e gli fé' incontrare invece le Americhe immensurate. 

Non v'erano allora scuole di agraria, di arti e mestieri, di commercio, come non 
esistevano accademie e musei per l'incremento dell'arte. Ma ogni casa, ogni bottega, 
ogni fondaco, ogni compagnia, ogni maestranza, anzi ognuno dei maggiori nuclei, onde 
risultava costituito lo Stato, rappresentava come un'istituzione educativa, di tirocinio, 
di allenamento al lavoro e ai negozi. 

Benvenuto Cellini uscì dalla bottega di un orafo, allo stesso modo che Cristoforo 
Colombo, prima di salire sulla tolda di una nave ammiraglia, aveva atteso al mestiere 
paterno di tessitore agognando, per le arti eminentemente italiche della seta e della lana, 
una più larga diffusione in oriente e in occidente. 

Nessuno aveva espresso ancora con barbare parole una barbara cosa, il femmi- 
nismo; ma la donna italiana era già considerata come un valore morale ed economico 
di primo ordine. Non si restringeva alle occupazioni dell'arcolaio, della spola, dell'ago 



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ed airufficìo di padrona della casa nel miglior significato di questa frase*, ma si 
avanzava modesta e sicura verso altre occupazioni ed altri uffici più importanti: all'eser* 
cizio di quelle arti o di quelle professioni, che prosperano soprattutto per gentilezza 
d'invenzione e di forma. 

Anche le donne si dimostrarono sempre fornite di quella varietà di attitudini, che 
Omero ammirava principalmente in Odisseo. 

Si spiega cosi come molti fra gli scrittori e gli statisti nostri dei secoli xiv, xv, xvi 
fossero di professione mercanti, banchieri, capi di fabbriche, artefici, o altrimenti occupati 
in faccende d'indole economica. 

Nel qual proposito è da considerare che U lavoro manuale e l'esercizio delle fa- 
coltà proprie in mezzo alla vita reale delle faccende varie, per cui si esplica la potenza 
inventiva e produttrice dei cittadini, riescono soprattutto, in certe stagioni privilegiate, ed 
in sostituzione della scuola, a conferire alla gioventù le qualità del buon senso e del buon 
gusto e a dare agilità e penetrazione alla loro intelligenza. 

Un altro illustre fisiologo (1) dopo avere dimostrato come la coltura deirintelletto segua 
lo sviluppo del corpo, e la maturazione del cervello sia coordinata al moto ed alle fa- 
coltà operatrici dei muscoli, pur restringendosi ad esempi derivati dalla storia artistica, 
ci fornisce la prova scientifica dell'influenza che Fesercizio delle mani ebbe sullo svi- 
luppo della mente in uomini veramente di genio. 

« Al principio del Rinascimento, egli scrive, tutti i grandi artisti di Firenze furono 
garzoni nelle botteghe degli orafi: Luca della Robbia, Lorenzo Ghiberti, Filippo fìru- 
nelleschi, il Francia, Domenico Ghirlandaio, Sandro Botticellli, Andrea del Sarto, per 
citare solo alcuni esempi, fecero nel loro tirocinio le cose più umili nella bottega di un 
orafo. Ma la destrezza di mano deve aver certo giovato allo sviluppo del loro ingegno. 

« Dopo cessò, nel principio del cinquecento, questa scuola; ma, dal punto di vista 
pedagogico, è un fatto degno di studio. Se fosse lecito trarre una conclusione, direi che 
questo lavoro e la destrezza delle mani abbia giovato allo sviluppo dei grandi ingegni. 

« Una cosa, nella quale non può nascere discussione, è l'onnipotenza del genio 
che ebbero alcuni italiani all'epoca del Rinascimento, e non si è più ripetuta dopo con 
eguale frequenza. 

« Giotto fu pittore, scultore ed architetto; Leonardo da Vinci fu musico celebre, 
pittore sommo, ingegnere, architetto, scrittore, scienziato. Andrea del Verrocchio fece 
l'orafo, Tintagliatore, l'architetto, il pittore ed il musicò. Un esempio indimenticabile 
fu quello di Michelangelo, che dopo avere studiato dodici anni l'anatomia sul cadavere, di- 
pingeva la cappella Sistina, faceva le tombe dei Medici e la cupola di San Pietro. 

« La memoria di Michelangelo fu cosi prodigiosa e l'immaginazione cosi grande e per- 
fetta, che, non potendo esprimere i suoi concetti troppo divini e terribili, spesso abbando- 
nava le opere sue innanzi di compierle, e molte ne guastò che più non conosciamo. 



(1) Angelo Mosso. Pensiero e moto. Conferenza fatta nella Università di Worcester negli Stati 
Uniti d'America {Rivista d'Italia, fascic. 2 del 1900; Società editrice Dante Alighieri). 



10 

« Neil^artista meglio che negli altri uomini appare l'intimo legale tra i processi 
psichici e Tesercizio dei muscoli. La resistenza al lavoro» la prontezza e la concentrazione 
sono il segreto di queste vite, che sembrano miracolose. In esse io sono convinto che 
il moto dei muscoli deve avere sollecitato la potenza del genio e reciprocamente. 

« Michelangelo macinava da sé stesso i colori. Raffaello scrisse una memoria per 
impedire il fumo delle cucine di un principe, e ciò mentre sopraintendeva agli scavi di 
Roma e dipingeva le stanze del Vaticano. Pierino del Vaga, come racconta il Vasari, 
lavorava ogni cosa meccanica, fece molte volte i pennoni delle trombe, fece portiere, 
sopravvesti; bandiere, fece disegni di ricami e d'intagli, e fu un grande pittore, e i suoi 
lavori di stucco sono tra i migliori del Rinascimento. 

«( Se il genio di questi uomini straordinari rimarrà sempre un segreto, noi pos- 
siamo però dire che la loro mano era altrettanto maestra quanto era sublime la loro 
mente. Erano umili operai che affaticandosi con Topera delle loro braccia sollevarono 
l'umanità alla contemplazione degli ideali più sublimi della bellezza ». 

È dunque un ritorno pedagogico alle pure e belle tradizioni italiche questa as- 
sunzione del lavoro al grado di ufficio educativo, questa applicazione della ginnastica 
consociata dei muscoli e dei sensi allo svolgimento psichico ed alla creazione di opere 
utili alla vita. 

E le tradizioni vivono da lunghi secoli; perchè si riannodano alla esperienza dei 
nostri progenitori, per 1 quali la pratica e razione valevano più del sillogismo e della 
disputa. In quelle età privilegiate di un perfetto equilibrio tra le condizioni reali e le 
superbe idealità della patria, i grandi cittadini dall'aratro passavano ai negozi della curia o 
al comando degli eserciti, dal banco, dal fondaco, dal cantiere alla dignità di console, di 
priore, di doge; e, pagato il tributo ai grandi interessi delio Stato, tornavano all'aratro, al 
telaio, alla fucina, ed ai negozi. Le legioni romane erano apparecchiate ed allenate alla 
guerra e alla vittoria, non solo per le lunghe esercitazioni del campo di M&rte, ma anche 
per una severissima disciplina di lavoro, nei periodi di tregua. Si comprende e si giustifica 
così perchè esse furono impiegate ad aprire ed a lastricar vie, a dissodare terreni incolti, a 
scavare canali, a deviare fiumi, a costrurre ponti, fortilizi e monumenti. 

L'agricoltura e l'economia domestica furono sempre occupazioni predilette di uomini 
superiori : ci restringiamo a citare i nomi di Camillo Cavour e di Giuseppe Garibaldi. 
Scienziati sommi alternavano lo studio col lavoro manuale. Galileo, per esempio, fu un 
perfetto lavoratore di precisione in meccanica e in ottica. 

Allo stesso modo gl'italiani delle repubbliche medioevali erano egualmente esperti ed 
esercitati ad amministrare con rigida parsimonia le private aziende e ad investire con se- 
vero controllo il bilancio dello Stato e la gestione del pubblico danaro. 

Per queste ragioni prosperarono e fiorirono ad un tempo in Italia le arti b§lle e le arti 
buone. 



11 



II. — Influenza della scuola sulle condizioni del lavoro. 

Il pensiero dominante e l'azione variamente intensa, per liberare la patria dalle male 
signorie e dalla dominazione straniera, attinsero dalla rivoluzione francese l'esempio degli 
atteggiamenti risolati a delle ardimentose eversioni. 

Le date del 1821, del 1831, del 1848, del 1859, |del 1866, del 1870, segnano le fasi- 
diverse, di grado in grado più forti e decisive, delPopera nazionale per la conquista del- 
l'indipendenza e della libertà. 

Ma dopo aver conseguito, per merito eroico di pensatori, di martiri, di soldati, la vit- 
toria finale, gl'italiani sentirono e liberamente confessarono che il magnifico edifizio da 
essi eretto alle idealità democratiche era asilo di povertà e perciò fatalmente predestinato à 
crollare al primo urto delle contenzioni e delle gare della civiltà moderna. E, deposte le 
armi, tornarono ai campi ed alle ofiicine e ritentarono le vie commerciali, che i loro ante- 
nati avevano percorso da padroni. 

Tutto era da fare o da rifare: pratiche agricole, industrie rurali, opifici, telegrafi, strade 
rotabili, ferrovie, cantieri, arsenali, naviglio: urgeva fornire airindustria i mezzi potenti 
della meccanica, della termodinamica, delFelettrotecnica; distendere una rete di ferrovie 
da un capo all'altro della penisola, anche attraverso gli Appennini, perforare le barriere 
delle Alpi e farle diventare le vie maestre del traffico internazionale! Dovevasi cioè creare, 
nel volgere di pochi anni, quello che le genti vicine avevano meditato e compiuto nello 
spazio di più secoli. Era necessario soprattutto far convergere la quantità massima di luce 
dalle scienze sperimentali sopra il lavoro nazionale, che sfornito di carbone e povero 
di metalli era obbligato a cimentarsi con le nazioni privilegiate dalla natura d'immense 
riserve di ricchezze telluriche. Cosi erano altresì da rifare o da fare la scuola e il 
laboratorio. 

La ringiovinita nazione, nell'accingersi ad una impresa così difficile e perigliosa, non 
era dominata dalla suggestione di ricuperare il primato, che da quattro secoli le era sfug- 
gito di mano ed era irrevocabile. Pensava piuttosto che le antiche egemonie non sono più 
possibili, e che ciascun popolo ha il dovere sociale di svolgere e perfezionare tutti i mezzi 
di produzione, che gli riesce di conquistare, per concorrere utilmente alla cooperazione 
universale del lavoro. Era persuasa altresì che all'età nostra le organizzazioni empiriche 
e le intraprese impulsive sono condannate airinsaccesso'e recano con sé rovine finan- 
ziarie e disastri morali; giacché la scuola è ormai arbitra della vittoria in tutte le prove 
dell'attività umana. La coltivazione dei campì, alla quale bastò già il conforto delle Opere 
e i giorni di Esiodo e delle Georgiche di Virgilio, e la guida dei trattati pratici compilati 
dai georgofili, non può rimanersi più oltre adagiata sulle tradizioni, che condurrebbero 
inevitabilmente alla bancarotta e alla miseria. Dev'essere rinnovata profondamente sotto 
l'influenza dei principi! e delle norme che dai laboratorii e dalle stazioni sperimentali la 
scienza va tuttodì propagando fra i lavoratori coscienti e animosi. 

Nell'età nostra l'allevamento del bestiame, le coltivazioni diverse nel giardino, nel 



12 

frattetQ, neirorto, nella vigna, nel bosco, nel prato, nel campo destinato ai cereali rappre- 
sentano sforzi e vittorie, uguali a quelli che si fanno nelle fabbriche, donde escono stoffe, 
mobili, macchine, infinite altre fogge di mercanzie. 

Tutti sono convinti altresì che l'industria degenera in consumo di capitali e dì ma- 
terie e in prodigalità di forze umane, ove non sìa effetto di rigorosa osservanza di leggi 
e savia applicazione di suggerimenti scientifici, principalmente poi quando il lavoro non 
sia co m penetrato dal soffio vitale dell'arte* 

11 commercio soprattutto è condannato airimpotenza ed alla sconfitta, se non assorge 
a dignità di coltura speciale, largita da ^tudi seri e da ben ordinate esercitazioni pratiche, 
in mezzo agli affari. 

Di questo ammonimento fecero tesoro le nazioni meglio educate alla comprensione 
delle grandi iniziative ; sicché le scuole di commercio si moltiplicano dovunque con sin- 
golare larghezza di mezzi e intensità di pubblico interessamento. Francia, Germania, Belgio, 
Svizzera, Stati Uniti di America allargano e distendono sempre più la forte rete delle istitu- 
zioni che abilitano la gioventù alle feconde lotte degli scambi fra i centri più felici di lavoro 
e d'industria. Ed anche gli Stati, che ultimi discesero nell'arringo, si sforzano di riparare la 
danno dell'antica e funesta loro ignavia, promovendo le scuole che valgono ad affrettare 
il risorgimento economico del paese. E il Giappone, uscito appena dal servaggio feudale, 
e divenuto con rapida evoluzione e per virtù d'imitazione e di assimilazione un popolo e una 
coscienza, si è dedicato subito ed energicamente all'opera di emulare e vincere l'Europa 
e l'America nella forte organizzazione degl'istituti educativi, che danno guarentigia di 
vittorie diplomatiche, militari, economiche. L'Inghilterra soltanto, che ha l'invidiabile 
primato dell'operosità commerciale, non sentì subito la necessità di questo lavoro d'in- 
tegramento e di riparazione. Ciò accadde perchè il cittadino del Regno Unito, oltre ad 
avere nel sangue l'eredità atavica delle iniziative commerciali, fin dalla prima età si veniva 
educando ad esse con incessanti viaggi per tutte le terre, ove piede umano può posarsi, 
per tutti i mari, i laghi ed i fiumi, su cui può essere spinto un battello. 

Ma ora che alla dominatrice degli oceani giungono sempre più vivaci e minacciosi 
gli stimoli della concorrenza straniera, anche nelia Gran Brettagna sì diffonde il con- 
cetto della scuola commerciale solidamente ordinata ad opere di difesa e ad intendimento 
d'immancabile vittoria; anche là si comprende che il commercio è una delle discipline 
più gravi e complesse, da studiare nella dottrina e nella pratica, come si fa per l'inge- 
gneria, per la nautica, per la medicina, per l'arte della guerra. * 

Anche in questo si uniformò per secoli alla pratica delle grandi città mercantili di 
Italia, che nel periodo di maggiore floridezza e fortuna non ebbero formali scuole di com- 
mercio, dacché tutta la città era una scuola vivente e perenne di pratica commerciale. 
È da notare altresì che quando uno Stato gode del privilegio dell'egemonia mercantile 
e l'altrui concorrenza non batte tumultuando alle porte, si crede facilmente che non sia 
necessario trattenersi in meditazioni e ricerche per trovare espedienti, segreti, scorcia- 
toie, accorgimenti onesti per vincere i rivali con la celerità delle mosse e con la felicità 
delle organizzazioni. 

Nel qual proposito sono degne di studio le notizie e le considerazioni, che si con- 



13 

tengono in una importante relazione del conte C. Sabini, delegato commerciale presso 

la R. Ambasciata italiana a Parigi col titolo : Note sulVimegnamento tecnico in Francia, 

Da questa relazione mi valgo in questo studio per alcune informazioni e per alcune 

considerazioni sull'ordinamento delle scuole commerciali in Francia ed altrove 



V'ha chi prevede, seguendo gli augurii dell'illustre prof. Berthelot, che al chiudersi 
del secolo XX, la chimica avrà trovato la maniera di creare, con trasformazioni scien- 
tifiche della materia, tutte le sostanze, che ora faticosamente strappiamo dalie viscere 
della terra per avere gli alimenti e gli altri mezzi, che sono indispensabili a difesa e 
a consolazione della vita. L'agricoltura e molte delle arti cederanno allora il campo alla 
scuola ed al laboratorio. 

Così non è assurdo il presentire che, data la facilità e la speditezza delle comunica- 
zioni fra luogo e luogo, verrà tempo, in cui il commercio cesserà di essere un'organizza- 
zione necessaria, vasta e potente, e verrà surrogato dal più spedito e meno costoso 
scambio della merce col valore tra cooperative di produttori e di consumatori. 

Ma sarebbe stoltezza e causa di rovina il ritirarsi dalla lotta della vita presente per 
assidersi a terra e contemplare le forme lontane e nebulose di nuovi equilibri^ sociali. 

La scienza del vivere ha per oggetto le presenti condizioni della vita, e pure ane- 
lando a condizioni più regolari e perfette, si studia di risolvere, uno ad uno, i problemi 
che le sono di giorno in giorno sottoposti. 

Le gare per la conquista della ricchezza non degenerano in conflitti di sangue; ma 
sono agitate e mosse, come la guerra antica, da pregiudizi e da passioni deplorevoli, che 
tuttora contrappongono popolo a popolo e persuadono gli opposti egoismi a reciproche 
offese. 

Si fa perfino da taluni Stati abuso quotidiano delle leggi e del regolamenti di polizia 
sanitaria per rendere impossibile o almeno assai malagevole alle mercatanzie straniere il 
passaggio che era stato consentito in solenni convenzioni internazionali. 

L'istruzione professionale costituisce uno dei problemi più ponderosi delle nazioni 
moderne, nel mentre rappresenta la più seria difesa della produzione nazionale, il più 
razionale ed onesto sistema di protezionismo e nello stesso t^mpo l'arma più potente 
per non essere vinti nella guerra economica che si combatte costantemente sul mercato 
del mondo. I trattati e le convenzioni non possono garantir nulla ad uno Stato, che non 
abbia nello stato maggiore dell'ingegneria industriale e nelle maestranze operaie il nerbo 
della sua potenza e la ragione del farsi rispettare sul tappeto verde delle trattative com- 
merciali. Qualunque sia il sistema adottato perle tariffe di trasporto, per i dazi di confine, per 
i premi e per le agevolezze governative; qualunque sia il regime della politica commerciale, 
un'industria oggimai è fondata precipuamente sulla tecnica industriale e commerciale. Lo 
hanno dimostrato chiaramente i nostri maggiori economisti, fra cui il compianto Cognetti de 
Martiis, ed i più profondi conoscitori delle nostre industrie e dei nostri commerci: tutti quelli 
insomma, che hanno studiata l'economia moderna, non attraverso il dottrinarismo di questa 



14 

o di quella scuola, ma nella realtà della vita e nei fenomeni sociali accuratamente osservati; 
tatti quelli che hanno preferita la scuola delle cose alla teorica ed alla ginnastica intellettuale. 
Lo studio dèi Cognetti de Martiis sui « Due sistemi della politica commerciale» è da lui stesso 
riassunto con queste parole : « Se manca l'idoneità tecnico-economica, se il problema essen- 
« ziale della vita economica, realizzare la materia nel miglior modo possibile, è risolto con cri- 
« terio difettoso o fallace, poco giova il pungolo della libertà o il sostegno della protezione ». 
E per dirla con le parole di un Console veneziano « Alla concorrenza delle altre nazioni 
« non si ha da sperare se non qtiel rimedio, che deve riescire dalia buona regola del negozio, 
4C perchè se nell'ordine e nella diligenza avanzeremo gli altri, ne seguirà anche sopra gli 
« altri l'utile ed il comodo ». Inghilterra, Germania, Svizzera e Belgio sono i paesi ove 
(e industrie sono più fiorenti. È véro che il carbone, il ferro e l'acqua hanno esercitato 
un'enorme influenza sullo sviluppo economico di quelle contrade; ma la causa veramente 
decisiva, specialmente per la Svizzera, della loro attuale prosperità va ricercata nella loro 
tecnica industriale e commerciale. Questa non si acquista se non coli' insegnamento tec- 
nico superiore, coll'istruzione tecnica secondaria, con la scuola del lavoro, a cui l'Inghilterra 
consacra adesso oltre 16 milioni di lire italiane ogni anno, la Germania circa 10 milioni, 
oltre il concorso dei comuni, delle varie corporazioni, e così via via. Anche l'Italia nostra 
ha dato un recente esempio di previdenza economica, quando con la legge 29 dicembre 
1904, n. 679, con cui si approvava il trattato di commercio con la Svizzera, trattato pel 
quale l'industria serica italiana aveva dovuto rinunziare a certi suoi privilegi doganali, 
decretò Fisti tuzìone di una R. Scuola di setifìcio e di un Museo speciale in Como, e 
ciò con Pintendimento palese di supplire con le maestranze più colte ed esperte ai man- 
cati benefìzi di una mutabile convenzione internazionale. 

Che se poi si consideri la questione da un punto di vista sociale e politico, è evidente 
che le condizioni morali, intellettuali ed economiche di un paese s'innalzano in ragione di- 
retta della coltura generale e dell'educazione popolare, che negli stati moderni non possono 
e non debbono essere date solo da scuole classiche od universitarie, ma anche e soprat- 
tutto da scuole tecniche e pratiche. Nelle nostre democrazie moderne l'insegnamento 
tecnico ha un'importanza capitale; perchè esso tende a formare l'uomo, a prepararlo, 
ad armarlo per la vita reale ch'egli deve vivere, a renderlo non schiavo ma padrone 
del suo strumento di lavoro, a farne un collaboratore intelligente ed attivo nella produ- 
zione dei beni economici. Problema politico importantissimo sotto un altro aspetto per 
noi italiani, che abbiamo un'emigrazione fatta di gente tecnicamente ignorante, anche 
quando non sia completamente analfabeta, il che nell'un caso e nell'altro li rende sempre 
gr iloti di tutta Europa. 

Eppure, noi fummo i primi in Europa a creare Tinsegnamento professionale; perchè 
i nostri istituti di insegnamento nel medio-evo non furono se non scuole in cui si pre- 
paravano gli allievi ad un'arte, ad un mestiere, a qualche cosa di pratico e di preciso, 
che rispondeva ai bisogni ed alle condizioni economiche di quell'epoca. 

Nessuno poteva aspirare alle dignità amministrative e politiche, se non era ascritto 
ad un'arte, cio^ ad un sodalizio, che rappresentasse studi ed azioni rivestili di valore 



15 

ecoQomico. Dante Alighieri potò essere dei Priori, da che era aggregato alla classe 
degli speziali ed aromatari. 

B che è mai l'insegnamMito tecnico moderno se non la preparazione diretta all'eser- 
cizio di un'arte o di una professione? Tuttavia bisogna pur riconoscere che la scuola 
moderna del lavoro è dovuta sopratatto alla trasformazione economica del mondo, allo 
industrialismo ed air applicazione del vapore e di altre forze naturali, disciplinate a scopi 
meccanici. 

Nel secolo ora tramontato i mezzi di trasporto e gli scambi intemazionali si sono 
sviluppati in modo veramente meraviglioso; la concorrenza quindi è divenuta univer- 
sale, ed i produttori hanno capito che ormai non era più possibile la lotta senza cono- 
scere perfettamente le buone regole del negozio, come diceva il Console veneziano. D'altra 
parte, per il rinnovamento tecnico deirindustria moderna, per l'impiego crescente di mac- 
chine sempre più perfette, per la divisione ognora più minuziosa del lavoro, l'operaio sa- 
rebbe stato condannato a restare eternamente un servitore della macchina, se non avesse 
appreso fuori del laboratorio tutte quelle notizie ed istruzioni tecniche, che oggi non si 
imparano più nelle officine, e che tuttavia sono le sole che gli permettano di elevarsi nella 
gerarchia operaia. D'altronde è noto che il padrone ha interessi egoistici da tutelare e 
segreti professionali da custodire ; esso pertanto difficilmente può trasfigurarsi in educa- 
tore e in maestro. Si aggiunga a tutto ciò lo sviluppo delle idee e del regime democratico; 
e si vedrà chiaro perchè in oggi Tinsegnamento professionale è una necessità economica 
e politica, innanzi a cui 9i sono piegati gli uni dopo gli altri tutti gli Stati moderni. 

Non mancano, purtroppo, gli accademici superstiti del liberismo, che vorrebbero si 
abbandonasse l'istruzione professionale alla volontaria e libera iniziativa dei privati e delle 
private associazioni, magari al calcolo utilitario d'imprenditori di stabilimenti educativi , 
Ammaestrati dall'esperienza, noi restiamo fermi nell'opinione che dell'educazione dei cit- 
tadini, cioè della formazione del popolo di domani, lo Stato non possa disinteressarsi, e 
che la vigilanza sull*insegnamento pirofessionale spetti al Dicastero, che presiede allo svol- 
gimento dell'economia nazionale. 

Queste considerazioni generali trovano una riconferma positiva nell'esame che si può 
fare utilmente delle condizioni delle scuole industriali e commerciali francesi : poiché in 
questi ultimi trènt'anni la politica seguita dalla Francia in ordine all'insegnamento tecnico, 
in fondo, non è stato che uno sforzo tenace e continuo per tradurre in pratica i principii 
teoretici attinenti a quelFordine di pubblica amministrazione. In Francia fino alla legge del 
13 aprile 1900 il Ministero del commercio amministrava solamente la minima parte delle 
scuole professionali. Dipendevano da esso, fin dal principio, solo il Conservatorio Na- 
zionale delle arti e dei mestieri, la Scuola Centrale delle arti e manifatture, le tre Scuole 
nazionali di arti e mestieri (Aix, Angers, Chàlons) e le Scuole nazionali di orologeria (Cluses 
e Bésan^on). Dipoi, con la legge del 1880, sulle scuole di tirocinio tecnico (apprentissage) il 
Ministero del commercio intervenne per organizìsare il lavoro manuale di quelle scuole, che 
fino allora erano state completamente alla dipendenza del Ministero della pubblica istruzione. 
Con la legge successiva del 15 luglio 1889, con quelle del 1891 sulla Scuola Nazionale di 
Cluny e del 26 gennaio 1892 sulle Scuole pratiche di industria e commercio, il Ministero 



16 

del commercio estese vieppiù la propria competenza amministrativa sulle scuole professio- 
nali, finché con la legge del 13 aprile 1900 tutte le scuole nazionali professionali passarono 
alla sua dipendenza. In tal modo finiva in Francia il grande inconveniente di una duplice dire- 
zione, che divideva l'autorità, sopprimeva ogni responsabilità e lasciava le scuole senza 
alcuna direzione, quando non le sottometteva a indirizzi assolutamente opposti e contradit- 
torli. Da quel giorno può dirsi che la Francia abbia organizzato seriamente quell'insegna- 
mento, dandogli unità d'azione e di finalità, fino allora sconosciute» mettendolo in relazione 
coi bisogni del commercio e dell'industria moderna ed armonizzandolo con le attuali mani- 
feste necessità democratiche e popolari. 

A questo immenso movimento di pensiero e di azione» per il quale la scuola delle cose 
prendeva onorevolmente il suo seggio accanto all'Accademia ed all'Ateneo, noi rimanemmo 
stranieri, perchè preoccupati e distratti da un altro pensiero e da un'altra azione, che si 
connettevano alla ragione del vivere come nazione. 

*** 

Abbondavano in Italia le scuole delle Arti belle; mancavano, si può dire, affatto quelle 
delle Arti buone. Camillo Cavour con quella sicurezza e agilità d'intuizione, per cui, pre- 
correndo la storia, aveva fatto proclamare Roma capitale di un'Italia, che ancora non era 
interamente costituita, previde fin dal 1857 che la crisi scolastica sarebbe stata la maggiore 
fra quante mai travagliavano le genti civili. 

E il nostro paese era insidiato negli organi suoi più vitali appunto dalla miseranda 
sproporzione tra le speranze del risorgimento economico e la difesa e gli aiuti che gli po- 
teva dare la scuola. 

L'ordinamento scolastico era costituito, per la maggior parte, da istituti di istruzione 
classica, ai quali sovrastava la Università, la meta desiderata della gioventù, che anela di 
elevarsi a funzioni più vantaggiose e onorate. 

Le scuole private e le paterne, i collegi delle comunità religiose, i seminari, ed altre 
istituzioni, importanti per numero e per forza di proselitismo fra le classi meglio privilegiate 
dalla fortuna, gareggiavano con le scuole classiche nel compito di apparecchiare la scolare- 
sca all'Ateneo e gli ufficiali alla burocrazia. 

Questo affollamento tumultuario della più numerosa e della migliore gioventù nelle 
scuole, che solo a pochi possono dischiudere onorata e proficua carriera, generava turba- 
mento profondo nelle famiglie e nella società. Erano pertanto da compatire le famiglie, se 
violentavano le vocazioni dei giovani avviandoli a studi, che non sempre danno pane, e spin- 
gendoli così ad ingrossare quella legione di spostati, ossia d'infelici, che, prima di esser 
vinti nelle lotte della vita, sono causa d'infelicità a sé, alla famiglia, a tutto il civile consor- 
zio. Il desiderio di spostarsi nella gerarchia sociale per assurgere a gradi ed a responsabilità 
superiori é legittimo ed è ragione di progresso: e, dove manchino o siano disadatte le 
scuole che conferiscono decoro ed agiatezza con l'abilità del lavoro, chiunque creda di 
dovere e di potere coltivare l'ingegno dei figlioli, non ha libera reiezione dei mezzi, e 
per errore di giudizio e più ancora per contagio di esempi e per imperfezione di ordini 



17 
pubblici, è consigliato a tentai^ Tavvenire dei suoi cari iscrivendoli ai corsi filologici e 
filosofici. Del falso giudizio si accòrge, per lo più, quando il male è irreparabile e quando 
ode d'ogni parte il rimprovero di un fallo, che appartiene quasi tutto all'ambiente e dal 
sistema degli studi prevalenti nel paese. 

Agli scopi sociali di una sapiente e progressiva restaurazione morale ed economica del 
nostro popolo non erano indirizzate neppure le istituzioni create dalla carità dei filantropi 
per Tallevamento e per l'educazione dell'infanzia, a cui mancano le cure della famiglia e 
perciò sarebbe predestinata airozio, alla miseria e al delitto. 

Come fece difetto, in sulle prime, l'idea di un'educazione riparatrice nell'istituto degli 
asili dell'infanzia, che si restrinsero alla funzione elemosiniera della custodia e dell'alimen- 
tazione; così nelle istituzioni per la fanciullezza e per l'adolescenza si desiderò invano un 
concetto che oltrepassasse i confini della largizione di benefìzi materiali. Questo concetto 
non prevalse mai nella mente delle pie amministrazioni, sia perché la maggior parte di esse 
interpretò sempre le tavole testamentarie ed altri atti di fondazione nella lettera, non nello 
spirito, sia perchè in altre la carità non fu intesa mai nel senso di dovere sociale da eserci- 
tare, soprattutto sulle anime e sui caratteri della prole, cui natura e società si erano dimo- 
strate matrigne. 

Il patrimonio della beneficenza in Italia supera i due miliardi. 

Una cospicua parte di esso, per le tavole di fondazione, è destinata all'istruzione ed 
all'educazione di fanciulli e giovinetti destituiti delPassistenza famigliare. Abbiamo cosi 
oltre 400 fondazioni con incarico di largire sussidi per l'istruzione; circa 300 scuole per 
l'istruzione elementare superiore; 1000 orfanotrofi e collegi diversi; 16 pie case d'industria 
e di lavoro straordinario. 

Il patrimonio di queste speciali Opere pie si calcola a circa 500 milioni. 
Ove si consideri che la gioventù, a cui si. estende il benefìcio delle Opere pie, ha diritto 
e dovere a un'istruzione, che dia subito lavoro e pane, si deve conchiudore che tanto i sus- 
sidi scolastici, quanto gli ordini e i programmi degli orfanotrofi, dei collegi e delle diverse 
scuole, mantenuti sul patrimonio dei poveri, devono essere indirizzati verso finalità esclusi- 
vamente morali ed economiche. 

Purtroppo mancò e manca tuttora una legge, per associare e coordinare questi nuclei 
ingenti di forze all'opera generale dell'istruzione, tecnica e professionale. Quasi dappertutto 
le vecchie tradizioni, che diedero al lavoro lo stigma di funzioni quasi servili o anche il ca- 
rattere di punizione, predominano nei laboratori di molti asili della gioventù, cui la sven- 
tura e la crudeltà degli uomini negano il^conforto dell'educazione domestica. E vediamo, 
più per ragioni d'inerzia e di risparmio, che per consigli di egoismo, prevalere negli orfa- 
notrofi e in altri collegi maschili il mestiere del calzolaio, nei femminili le esercitazioni del 
ricamo e di altri lavori muliebri, che la meccanica perfezionata ha oramai fatto passare in 
seconda o in terza linea tra le professioni muliebri. Ora per difetto di mezzi, ora per difii- 
colta di avere esempi e consigli utili, si trascura il precipuo dovere di una equa e razionale 
tutela, che ordini ai capi delle istituzioni pie di salvare, per virtù del lavoro illuminato e 
cosciente, le generazioni degli umili e degli sventurati dalle insidie dell'ozio, della disoccu- 
pazione e della miseria. 

2 — L'insegnamento commerciale in Italia. 



18 

Una legge» che disciplinasse questa novissima tra le funzioni sociali, non dovrebbe 
lasciare in disparte le istituzioni, che si propongono la più razionale e provvida delle bene- 
ficenze, quella che soccorre e fortifica, non per la temporanea necessità dei casi pietosi, ma 
per tutta la vita. 

L'onorevole Gìolitti ha costituito con legge il « Consiglio superiore della beneficenza 
e assistenza pubblica » e ha cosi aperto la via a queste voci nuove del lavoro. 

Verso gli stessi orizzonti debbono risolutamente avviarsi le istituzioni, che sotto le in- 
titolazioni di patronati, di educatori!, di case di correzione paterna tendpno al fine nobilis- 
simo di preservare dal contagio del male la fanciullezza e Tadolescenza e di emendarle con 
familiare disciplina, quando abbiano smarrito la retta via. 

Nel 1897 il Senato del Regno, approvò, dopo lunga e sapiente discussione, il disegno 
di legge presentato dal Ministro dell'istruzione pubblica, on. Gian tu reo, d'accordo coi col- 
leghi deirinterno, deiragricoltura, industria e commercio e del tesoro intorno alle « Fon- 
dazioni a favore della pubblica istruzione », materia che sarebbe rimasta abbandonata 
ancora al codice deirempirismo e delle tradizioni, se S. E. il Ministro delPinterno, on. Gio- 
litti, non avesse creato testé un organismo, che dovrà vivificarle e renderle operative 
di bene. 

Orbene, la Camera vitalizia sancì airarticplo 4 della legge il giusto principio che per le 
fondazioni, i lasciti, i fondi, gif oneri e le erogazioni in genere in favore delle istituzioni 
governate dal Ministero di agricoltura^ industria e commercio^ o da altri Ministeri, la 
vigilanza sarà esercitata dal Ministero competente. 

Le vicende politiche non permisero che cosi provvida riforma avesse anche i suffragi 
della Cambra elettiva; ma la discussione e il voto del Senato sono più che promessa e spe- 
ranza di non lontano ritorno sulla via del bene. 

Dalle cose che si sono esposte discende la conseguenza che a formare e a difendere un 
cosi fatto disegno di nuova leg^e per l'istruzione professionale occorre la cooperaziooe 
di quattro Ministeri: dell'agricoltura, dell'interno, dell'istruzione e della grazia e giustizia. 

Tutto induce a ritenere che all'opera saranno propizi gli uomini, il tempo e le circo- 
stanze. 



lU. — Verso orizzonti nuovi. 

L'Italia adunque*, costituitasi appena in organismo di stato nazionale, era stretta fra 
le angustie di un duplice problema : ritentare la prova delle industrie e creare la scuola 
industriale e commerciale. 

Ed entrò nella palestra, dove altre nazioni signoreggiavano già e custodivano gelo- 
samente un principato, che era premio di lunghe e faticose lotte e di grandi virtù civili 
e morali. 

Promulgata appena la legge fondamentale ed organica sull'istruzione pubblica (13 no- 
vembre 1859, n. 3725), fu istituito il Ministero di agricoltura, industria e commercio 
(legge 5 luglio 1860, n. 4130). Fra le attribuzioni conferitegli dalla legge e dai reali 



*19 
decreti 5 luglio 1860 e 28 novembre 1861, tenevano luogo di molta importanza morale 
ed economica Tordinameuto e il governo di tutte le istituzioni, che avessero per fine 
r istruzione tecnica' q professionale, cioè : 

« Le iztiiuzioni intese aW incremento deW agricoltura, e quindi le scuole tecniche di 
agricoltura ; 

« Le scuole tecniche industriali; 

« Le scuole di operai-, 

« Le scuole speciali di agricoltura^ industria e commercio ; 

« Gli Istituti tecnici^ di cui aWarticolo 275 della legge sulV istruzione pubblica del 
13 nooembre 1859; 

« Altre scuole dioerse di grado medio o superiore ». 

Negli esposti provvedimenti e in mezzo alla varia e non ancora precisa nomencla- 
tura degl'istituti, che sorgendo si allontanavano dalle antiche tradizioni umanistiche, sono 
degni di considerazione due fatti. Innanzi tutto si riconobbe e sancì lo sdoppiamento 
delle funzioni e deirautorità fra il Ministero dell'istruzione pubblica e quello delPagri- 
coltura, industria e commercio, rimanendo al secondo la giurisdizione su tutte le scuole, 
che avessero per fìne l'applicazione dell'arte e delle scienze sperimentali ai procedimenti 
ed alla tecnica deiragricoltura, delle altre industrie e del traffico. E questo atto di previ- 
denza e di savio governo fu volivto da uomini che, seguendo il consiglio e l'esempio di 
Gian Domenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Pietro Maestri e Cesare Correnti, pensavano: 
essere i fatti economici, non i politici soltanto, preordinati a formare la coscienza nazio- 
nale. Esso fu causa di ordine e di progresso; giacché, tra il 1860 e il 1877, gl'istituti 
tecnici e i professionali di ogni ordine e grado ebbero forma ed estensione tali, da 
avvicinarsi molto a quel regolare e proficuo ordinamento, che in altri Stati civili avevano 
conseguito le scuole del lavoro. 

Anima delle riforme, che parvero ai più savi ed accorti naturale evoluzione legisla- 
tiva, furono Quintino Sella e Francesco Brioschi. Il ministro d'agricoltura Cordova e 
il ministro dell'istruzione Desanctis si erano trovati facilmente d'accordo nel proponi- 
mento di separare nettamente il campo delle attribuzioni e delle competenze dei due Di- 
casteri in ordine alle scuole. Gioacchino Napoleone Popoli, Domenico Berti, Marco Min- 
ghetti, Luigi Luzzatti, Gaspare Finali, proseguirono di poi animosamente ed ampliarono 
l'azione riformatrice; Governo e Parlamento consentivano nell'opinione che il titolo IV 
della legge Casati contenesse in sé tutti i mezzi e tutte le facoltà per creare il mul- 
tiforme sistema dell'istruzione tecnica e professionale, perchè essa lasciava al potere ese- 
cutivo le necessarie facoltà di piegare l'organismo legislativo ai bisogni vari e diversi 
dell'istruzione per i lavoratori. Le cure assidue del Ministero, confortato allora dalla 
sapiente assistenza giuridica e tecnica del Consiglio superiore, ebbero pieno successo; 
così che valsero a far penetrare nella coscienza del paese il convincimento che nell'età 
nostra non bastano le scuole di coltura generala, le umanistiche e le scientifiche 
all'evoluzione della civiltà, ma sono indispensabili altresì tante scuole professionali, sa- 
viamente ordinate, quante sono le necessità delle industrie e dei negozi, e le speciali 
attitudini e tendenze dei luoghi nel campo del lavoro. 



20 

Tutta un'organizzazione nuova, verso gli orizzonti previsti e segnati dal legislatore, 
fu pertanto' creata dal Ministero di agricoltura, industria e commercio; il quale alla po> 
verta deplorevole delle dotazioni sul bilancio trovò sempre riparo e nella rigorosa par- 
simonia amministrativa e nel generoso interessamento alla scuola moderna dimostrato 
da amministrazioni locali e da uomini benemeriti del progresso industriale. 

Fu abilitato e incoraggiato all'opera dalla sapiente legislazione scolastica, che, come 
si è detto poc'anzi, gli toccò in sorte di esplicare. Esso non fu costretto a racchiudere 
r istruzione tecnica e le professionale entro rigide forme unitarie» ma precorrendo i tempi 
e avendo la ferma visione di un felice avvenire economico pel nostro paese, venne ap- 
parecchiando le milizie ed i capi per le pacifiche lotte del lavoro. 

Diede opera innanzi tutto a riformare le istituzioni esistenti, dovute alla munificenza 
ed alla pietà educatrice dei nostri maggiori; procurò di poi in più modi di accrescerne il 
numero e di rafforzarne l'efficacia. 

I Governi provvisori e i Commissariati generali, che amministrarono la cosa pubblica 
nelle provincie, appena scosso il giogo di Governi avversi ai principii d'indipendenza e di 
libertà, favorirono con singolare energia questo nuovo indirizzo di studi. 

Nel breve periodo di due anni, al principio dell'anno scolastico 1861-62, erano ordinati 
18 Istituti tecnici governativi e 24 tra Istituti tecnici e Scuole speciali, comunali o 
private. 

Nel detto anno scolastico 1881-62 erano aperti altresì 10 Istituti d'arti e mestieri, 
35 Scuole nautiche, e procedevano felicemente gli studi e le pratiche per istituire le prime 
Scuole minerarie in Toscana e in Sicilia. 

L'istruzione agraria era allora impartita in 12 Università, oltre che nelle sezioni di 
agraria e di agrimensura di parecchi fra gl'Istituti tecnici. Brano pure in esercizio : la 
Scuola agraria e la forestale a Torino, l'Istituto agrario delle Cascine presso Firenze, la 
Scuola agraria e veterinaria di Pisa, l'Istituto agrario di Parma, alcune Scuole pubbliche 
ambulanti di fognatura, 11 Scuole agrarie comunali e provinciali, 6 Colonie agricole pri- 
vate, 13 Istituti diversi con insegnamenti teorici e pratici di agricoltura, mantenuti da As- 
sociazioni, da Accademie, da Pie fondazioni. 

Come ognun vede, era scarsa l'eredità del passato e insufficiente al bisogno il sistema 
delle scuole professionali, che le angustie del bilancio e le preoccupazioni politiche e mili- 
tari avevano consentito nel periodo primo della costituzione nazionale. 

Ma, confortato dalle concordi manifestaziani delle Camere dì commercio e dai voti deli- 
berati nei Congressi, il Ministero perseverò nel suo proponimento di allargare l'ambito e 
di migliorare l'ordinamento delle istituzioni educative, affidate alla sua vigilanza. Fu opera 
modesta e quieta, proseguita con fede per molti lustri, attraverso a difficoltà d^ogni genere 
e specialmente in opposizione a inveterati pregiudizi, per <Sui non solo molte famiglie, ma 
pure non pochi uomini preposti al governo della cosa pubblica, consideravano come cosa 
di ordine inferiore le sollecitudini e le spese per istituti, che non conferivano né titoli 
di coltura classica, né diplomi dottorali per le professioni nobilitate da tradizioni già 
antiche. 

Dei risultati di quest'arduo lavoro ci rendono testimonianza le cifre statistiche relative 



21 

alle istituzioni d'indole tecnica e professionale, che furono o fondate o riformate dall'anno 
scolastico 1862-^63 all'anno scolastico 1876-77. 





Anno 
1861-62 


Anno 
1876-77 


Differenza 


R. Scuola superiore di commercio 


» 
(a) 42 

(6) 
10 

15 
» 

9 


1 

1 

1 

1 

70 

29 

17 

8 

14 

37 

7 


H- 1 
+ 1 
-4- 1 


R. Scuola superiore di agricoltura • . • . 


R. Istituto forestale 


R. Museo Industriale 


+ 1 

4- 28 
+ 29 


Istituti tecnici 


Istituti nautici . . . , 


Scuole industriali 


+ 7 
+ 8 

+ 14 
+ 28 

+ a 

+ 7 


Sciinl^ minfìi*ar)e 


Scuole di disegno e di arte applicata all'industria .... 

Scuole pratiche e speciali di agricoltura 

Scuole commerciali inferiori 


Scuole professionali femminili 




Totali . . . 


67 


188 


+ 116 



(a) In questa cifra sodo compresi Si fra Istituti tecnici e Scuole speciali, comunali e privati, 
(ò) Nel 1861-92 ai annoveravano 35 scuole nautiche variamente ordinate; le roi^jliori fra esse e quelle poste 
in centri adatti furono oonvertite in Istituti nautici. 



Come appare dal prospetto statistico, trattasi di uno svolgimento amministrativo e di- 
dattico, che nella modestia delle cifre può dirsi meraviglioso, ove si consideri in mezzo a 
quante difficoltà d'ogni maniera dovette esercitarsi l'azione del Governo. 

Ma sopra un campo così rigoglioso passò la procella. Il paese, che tuttora si allieta 
delle ricordanze umanistiche àeWalma parens frugum, fu assalito d'un tratto dalla tenta- 
zione di abolire il Dicastero, preposto all'agricoltura, all'industria e al commercio. E il de- 
creto deirabolizione (la cosa ha deirincredibile) fu promulgato, si direbbe meglio fulmi- 
nato, da un istante all'altro. E le funzioni, che gli erano proprie, furono ripartite fra di- 
versi Ministeri. 

La data del decreto, 26 dicembre 1877, ricorda un periodo di fermata, d'indeboli- 
mento» di confusione per le nostre scuole professionali. 

y Ministero fu ricostituito con la legge 30 giugno 1878; ma la riparazione non fu, 
quale avrebbe dovuto essere, aperta e completa; giacché non gli furono restituiti gl'istituti 
tecnici, che esso aveva con lungo studio e con grande amore coordinato a tutta l'opera 
intesa ad affrettare il risorgimento economico della nazione. Mancò per tal modo all'orga- 
Dismo dell'istruzione professionale uno dei maggiori centri di moto e di azione. 



2^ 

Benedetto Caìroli, Presidente del Consiglio dei ministri, non ricusò di reggere per 
alcun tempo il risorto Dicastero e con la collaborazione deironorevole Cocco Orta fece 
quanto era possibile per ripristinare il disegno di un vasto e ben compaginato sistema per 
le scuole di cose. I suoi successori, con singolare studio di continuità, condussero innanzi 
Topera di restaurazione; fino a che, nell'ultimo decennio, la politica della scuola per i la- 
voratori non divenne il caposaldo della politica economica rappresentata autorevolmente 
ed efficacemente dai ministri Barazzuoli, Guicciardini, Cocco Ortu, Di Rudinì, Fortis, Sa- 
landra, Carcano, Picardi, Zanardelli, Baccelli, Rava, Malvezzi, Pantano. 



*** 



É da notare qui, una volta per sempre, che in Italia i privati non amano di assu- 
mere il carico di ordinare e mantenere scuole professionali, come accade altrove, sia a 
scopo di filantropia e per impulso di patriottismo, sia con intendimenti utititari. I ricchi 
cittadini, che intendono la necessità di tempi nuovi, e desiderano cooperare al miglio- 
ramento morale e tecnico delle classi lavoratrici, preferiscono ad ogni altro il sistema di 
fare lasciti e donazioni a pubbliche amministrazioni e ad enti morali, con la condizione 
che istituiscano scuole professionali. 

Gli ordini religiosi più moderni, seguendo Tesempio degli Scolopi, che, lasciata ai 
Gesuiti l'educazione della nobiltà e della borghesia, avevano assunto la tutela educatrice 
dei poveri, si occupano oggidì e con qualche fortuna, dell'istruzione professionale. I Sa- 
lesiani di Don Bosco sono, per questa nuova forma di propaganda religiosa, ì più attivi 
e fortunati, in Italia e fuori. 

Non saprei, a questo punto, decidere a chi vada rivolto il rimprovero del fatto anor- 
male, che le scuole d'arti e mestieri tenute da ecclesiastici non siano vigilate dal Ministro 
•di agricoltura, industria e commercio. 

Prima che Scolopi e Salesiani entrassero nella palestra delPistruzione popolare, la 
Chiesa cattolica aveva, senza proporsi determinate finalità economiche, favorito la diffu- 
sione, nel ceto degli ecclesiastici e dei laici, delle cognizioni e della esperienza, che 
giovano agli scopi di stringere fra i popoli proficue relazioni di affari. 

Al fine di mantenere in fiore gli studi, soprattutto quelli di geografia e di lingue, che 
giovano a sviluppare le relazioni intellettuali e le economiche fra popolo e popolo, con- 
corsero in ogni tempo, con effetti diversi, le grandi e le piccole istituzioni cattoliche , 
fondate e mantenute a scopo di propaganda religiosa in mezzo a popolazioni non cristiane. 
Non sempre i fini confessionali sono conseguiti, neppure là dove i missionari irrorano del 
loro sangue terre inospite al vangelo; ma la preparazione fatta e i contatti avuti da questi 
esploratori evangelici lasciano sempre qualche substrato di coltura economica nel luogo, 
dove si educano missionari, e dopo i tentativi fatti in terre remote, vi lasciano qualche via 
aperta a studiosi e ad esploratori, che s'inoltrano fra le genti più remote dell'Europa per 
annodarvi relazioni di affari. 

Fra queste istituzioni cattoliche, onde venne sempre un'indiretta contribuzione alla 
coltura commerciale, tengono il primo luogo il grande Collegio romano: « De propaganda 



23 

Jiàs » e le Comunità dei cattolici armeni, soprattutto quella fiorente nell'isola di San Laz- 
zaro a Venezia. 

Istituti tninori, ma pure tendenti airespansione cattolica, oltre i confini d'Italia, furono 
quelli fondati da papi, con intitolazioni diverse, a Roma, in minori città dello Stato ponti- 
ficio, ed altrove per educare giovinetti laici e principalmente chierici stranieri alla missione 
di riportare Yiei loro paesi d'origine la parola della Chiesa romana. 

Si possono all'uopo menzionare il « Collegio illirico » di Loreto e il « Collegio degli 
Schiaooni » di Fermo. Con fini sostanzialmente non diversi fu creato il Collegio albanese 
di San Demetrio Corone che ora fiorisce nel suo moderno ordinamento di ben diretta 
istituzione internazionale. 



IV. — Le scuole di commercio in Italia. 

Fenomeno singolare, che è fonte di meraviglia a chiunque non conosca le particolarità 
storiche e amministrative del nostro ordinamento scolastico professionale, è la fondazione 
delle scuole superiori di commercio e delle altre scuole superiori, che almeno indiret- 
. tamente. contribuiscono airincremento del traffico internazionale, prima ancora che fos- 
sero costituite vere e proprie scuole inferiori e medie di studi e di pratica commerciale. 

Difatti con regio decreto del 6 agosto 1868, n. 4550, fu istituita in Venezia, mercé il 
concorso dello Stato e delle Amministrazioni pubbliche della provincia, una R. Scuola supe- 
riore di commercio eoa queste sezioni: a) commerciale; ò) consolare; e) magistrale. 

Due anni dopo, in forza del regio decreto 25 giugno 1870, fu aperta in Genova una 
R. Scuola superiore navale, con l'intendimento di apparecchiare il personale dirigente della 
marina mercantile. E nella città stessa, con regio decreto 22 maggio 1884, n. 2351, ebbe 
vita una seconda Scuola superiore di applicazione per gli studi commerciali. 

Nel 1886, mercè un regio decreto dell* 11 marzo, n. 3746, venne fondata a Bari una 
terza Scuola superiore di commercio sulla base di una scuola di banco, già istituita a 
cura della Camera di commercio. 

Nello stesso anno 1886, con regio decreto del 31 agosto, era aperta in Firenze una 
Scuola di merceologia con annessa una cattedra di geografìa commerciale. 

Ed a Torino, presso il R. Museo industriale, monumento testò atterrato, ma indimen- 
ticabile, pensato ed eretto già dall'eminente statista abruzzese De Vincenzi, Tillustre eco- 
nomista Cognetti De Martiis fondò un Laboratorio di economia pubblica. 

A scopi di applicazioni commerciali era pure diretto Pantico Collegio dei Cinesi di Na- 
poli; dove in origine i Padri delle missioni istruivano fanciulli africani e asiatici per man- 
darli poi missionari ai loro paesi. Con legge del 27 dicembre 1888, il Collegio fu trasfor- 
mato in R. Istituto orientale con Tintento di promuovere Tinsegoamento pratico delle 
lingue vive orientali, accompagnato dalle cognizioni relative alle condizioni attuali e alla 
storia dei paesi stessi e alle loro relazioni con l'Europa e specialmente con Tltalia. 

Vi erano sette cattedre: di cinese, persiano, indostano, greco moderno, arabo, turco e 



24 

amarico. E vi erano titolari per lo più professori o oati o vissuti a lango nei paesi, di cui 
insegnavano l'idioma. 

Come testimonianza di proponimenti e di atti ispirati a giusti criteri di modernità 
deve ricordarsi qui il Regio Decreto 5 dicembre 1901, in virtù del quale il Corso comple- 
mentare di scienze economiche ed amministratioe^ annesto alla Facoltà giuridica della 
R. Unioersità di Roma^ eenica trasformato in una Scuola diplomatica coloniale. 

Al nuovo Istituto era assegnato il compito di accrescere nel paese la coltura superiore; 
di convenientemente preparare gli aspiranti alle carriere dipendenti dal Ministero degli 
affari esteri; e, in [generale, di promuovere la diffusione di quelle cognizioni scientifiche, 
che meglio giovano alPemigrazione, ai commerci ed all'espansione pacifica dell'Italia al- 
l'estero. • 

L'istituzione, sebbene pensata sapientemente, ebbe breve l'esistenza; perché inter- 
posta come un cuneo nell'organismo dell'Università, e perciò le mancava la facoltà di 
muoversi e di esplicare tutta la sua azione rinnovatrice. 

Condizioni migliori di organismo e di ambiente erano toccate in sorte M' Istituto di 
scienze sociali « Cesare Alfieri », fondato in Firenze dfi, un cittadino benemerito ed accre- 
sciutosi di autorità ad ogni succedersi di anno scolastico, fino a diventare una delle più 
fiorenti istituzioni superiori dello Stato. 

L'Istituto « Cesare Alfieri » rappresenta anch'esso, insieme al Politecnico, col Museo* 
industriale, con le Scuole superiori del commercio, l'evoluzione dell'antico pensiero italico 
dell' Unioersitas studiorum verso una costellazione nuova di coltura scientifica, coordinata 
alle necessità economiche e sociali della vita moderna. Ed è perciò doveroso il ricordarlo, 
a titolo di onore, in questa affrettata relazione nell'ordinamento dei nostri studi com- 
merciali. 

*** 

Questo fare incominciare il sistema d'istruzione commerciale dagli studi più alti non 
sembrò illogico ai promotori, come appare a chi consideri la cosa in tè; perchè essi pone- 
vano a fondamento dell'edifizio la Scuola tecnica e la Sesione di ragioneria e commercio 
degl'Istituti tecnici; le quali danno veramente ai giovani, specialmente nella parte teòrica, 
la preparazione sufficiente agli uffici di banca e di azienda commerciale. 

Dimenticavano però che la Scuola tecnica e l'Istituto tecnico erano arretrati alle vec- 
chie condizioni del commercio, ben diverse da quelle che la vivace concorrenza inter- 
nazionale ha determinato ai giorni nostri; onde si deve concludere che Scuola tecnica e4 
Istituto si presentavano assai deficienti nella parte pratica. Al quale difetto si procurò, 
in taluni luoghi, di riparare con l'istituzione di corsi completivi, che, sotto i nomi di banco 
modello o di pratica commerciale , si proponevano il fine di associare alla teoria l'azione, 
e altresì per via di corsi di merceologia e di geografia commerciale. 

Ad ogni modo si riconobbe ben presto che l'edifizio dell'istruzione superiore non po- 
teva poggiare tutto sulla base dell'istruzione tecnica, quale era stata prevista e disciplinata 
dalla legge 13 novembre 1859. Avvenne cosi che il Ministero dell'agricoltura, dell'industria 
e del commercio, talora movendo, talora secondando le iniziative delle camere di com- 



25 

mercio, delle provincie e dei muRicipi rendesse possibile nella maggior parte delle Pro- 
vincie l'istituzione di scuole inferiori, o diurne o serali e festive, per integrare Tistruzione 
teorica e l'esperienza pratica dei commessi e degli agenti minimi di commercio e scuole 
medie destinate a preparare e per le aziende mercantili e per gl'istituti di credito e di pre- 
videnza un personale colto ed esperto, capace di aiutare e dirigere imprese di carattere 
economico in Italia e all'estero. 

Giova riportare qui l'elenco delle scuole tecniche a tipo commerciale e degl'istituti 
tecnici 6on sezione di ragioneria e commercio, che erano aperti nell'anno scolastico 
1906.1907. 



Sedi delle Scuole tecniche governative a tipo comnerolale. 



Alessandria 

Bari 

Genova (Vivaldi) 

Livorno 



Milano (Piatti) 
Milano (Gonfalonieri) 
Napoli 



Palermo (Piazzi) 

Pavia 

Roma (Gesi) 



Roma (M. Dionigi) 
Venezia (Gaboto) 
Vicenza 



{Oltre alle scuole teeniche mantenute da prooincie^ comuni, ecc). 
Sedi degli lotitoti tecnici governativi aventi le sezioni di Ragionerìa e Commercio. 



Alessandria 

Ancona 

Aquila 

Arezzo 

Ascoli Piceno 

Assisi 

Bari 

Bergamo 

Bologna 

Brescia 

Cagliari 

Galtanissetta 

Gaserta 

Gatania 



Ghieti 

Gomo 

Gremona 

Gunep 

Firenze 

Foggia 

Forlì 

Genova 

Girgenti 

Livorno 

Lodi 

Macerata 

Mantova 

Melfi 



Messina 


Reggi(^Galabria 


Milano 


Reggio Emilia 


Modena 


Roma 


Modica 


Sassari 


Napoli 


Savona 


Padova 


Sondrio 


Palermo 


Teramo 


Parma 


Terni • 


Pavia 


Torino 


Perugia 


Trapani 


Pesaro 


Udine 


Piacenza 


Venezia 


Porto Maurizio 


Viterbo 



{Oltre agVUtituti tecnici mantenuti da prooincie, comuni^ ecc.). 



*** 



Lo Stato italii^no (é giusto riconoscerlo) fu consigliato soprattutto da splendidi esempi 
stranieri ad affrettare l'istituzione di Scuole superiori di commercio, spiegando subito la sua 
azione diretta in una iniziativa, che altrove era stata merito di privati. 

Infatti la Scuola superiore di commercio di Parigi, nata dall'operosa iniziativa di un 
semplice cittadino privato, dopo fortunate vicende divenne proprietà della Gamera di 



commercio, che la pagò 120,000 fraDchi nel 1863, e venti anni dopo vi spese altri 2 mi* 
lioni per ingrandirla e dotarla di tatto il necessario concorrendovi il Comune di Parigi 
pure con altri 600,000 franchi. L'antica Scuola superiore di commercio di Mulhouse, 
chiusa nel 1871, per ragioni politiche facili a comprendersi» fu creata dai signori Jules et 
Jaques Siegfried, che vi avevano messo franchi 100,000 còme fondo di dotazione. Quella di 
Lione, ove nel 1871 passarono gl'insegnanti e gli allievi della Scuola di Mulhouse sopra 
menzionata, è dovuta alPiniziativa della Camera di commercio di Lione, che in una setti- 
mana riunì 1,000,000 di franchi a tale scopo. La Scuola superiore di HaVre, creata pure nel 
1871, fu opera anche essa dei signori Jules et Jacques Siegfried. Quella di Marsiglia fu isti- 
tuita nel 1872 da un gruppo di negozianti riuniti in Società anonima con un capitale di 
450,000 franchi. Quella di Bordeaux fu fondata nel 1874 da quel municipio, con il concorso 
della Camera di commercio locale e del Consiglio generale della Gironda. L'Istituto com- 
merciale di Parigi principiò con 200,000 franchi di capitale, messi insieme da 200 nego- 
zianti, che sottoscrissero, nel settembre 1884, 400 azioni di 500 franchi ognuna. La Scuola 
degli alti studi commerciali, anche in Parigi, è dovuta all'iniziativa di questa Camera di 
commercio, che vi spese oltre 2 milioni. Tutti questi Istituti sono dunque opera d'iniziativa 
privata o locale. 

Incredibile poi è il numero delle borse di .studio istituite dallo Stato, dai Comuni, dai 
Dipartimenti, dalle Compagnie private e dai singoli cittadini. Siegfried, Fould, Lebaudy, 
Meunier, Rothschild e quanti hanno un nome nella finanza e nell'industria francese ; le 
grandi Società di credito ; le Compagnie del gas, degli omnibus, la Compagnia transatlan- 
tica, ecc., ecc., tutte sembra che facciano a gara con i Comuni, colle Provincie, collo Stato 
per aiutare i giovani, cui mancano i mezzi finanziari, ma non T intelligenza, il coraggio e la 
volontà necessaria per giungere a crearsi una posizione sociale. 

*** 

L'azione del Ministero nell'indirizzo impresso all'insegnamento commerciale in questi 
ultimi tempi, si è manifestata in modo intensivo. 

Il massimo sviluppo dell'istruzione commerciale si è verificato sotto la direzione 
dei ministri Baccelli, Rava, Malvezzi, Pantano, Cocco-Ortu. 

Il primo di essi fissò il carattere delle scuole medie; l'altro dio autorità ad una 
moderna politica economica, fondata essenzialmente sulla scuola; ai successivi è rico- 
nosciuto il merito di un nuovo e gagliardo impulso dato alle istituzioni professionali. 

Degno di speciale menzione è il fatto della laurea, che possono conseguire i giovani 
iscritti alle regie scuole superiori di commercio, dopo superate le prove degli esami speciali 
dei corsi. 

A dir vero il privilegio del maggiore fra i titoli accademici era stato riconosciuto alle 
nostre Scuole superiori di commercio negli atti ufficiali della loro fondazione ; tanto che al 
diploma di licenza in esse conseguito per speciali gruppi di discipline si riconobbe sempre, 
nei concorsi ad uffici pubblici e a cattedre, l'equipollenza con i corrispondenti diplomi uni- 
versitari. Ciò non ostante si desiderava da tutti che l'equiparazione fosse ancora più aperta 



27 

ed esplicita e si manifestasse anche nelle forme degli esami e del titolo. Questo legittimo ed 
antico desiderio potè essere accolto; e con regio decreto del 26 novembre 1903 era con- 
cessa alle dette scuole la facoltà di rilasciare ai giovani da esse licenziati» e sotto determi- 
nate condizioni, uno speciale diploma di laurea, equivalente agli ordinari superiori gradi 
accademici. 

V'ò tuttora chi non aderisce al concetto della laurea dottorale da accordarsi ai licen- 
ziati dalle scuole superiori di commercio, e vorrebbe invece un diploma avente indole 
esclusiva di certificato professionale. In Germania questo impedimento opposto dal miso- 
neismo accademico al pareggiamento del grado fra gli studiosi delle vecchie discipline uni- 
versitarie e i cultori delle scienze applicate ai moderni uffici dell'industria, della banca» del 
commercio, fu rimosso con la imperiale proclamazione dei rerum teehnicarum doctore$. 
Né v*è ragione a temere che non debba avvenire presto anche in Italia una salutare con- 
versione di abitudini mentali. 

*** 

Ma le sollecitudini del Governo non si rivolsero soltanto alla migliore sistemazione del- 
rinsegnamento commerciale superiore. Si mirava anche ad un altro scopo: alla creazione, 
cioè, di una Scuola media, di carattere nazionale, la quale fosse fine a sé stessa ed in grado 
fiì educare commercialmente i giovani nelle discipline, che nella vita moderna meglio predi- 
spongono alla comprensione dei fatti sociali ed economici ed alla pratica degli affari. L'idea 
potè acquistare in questi ultimi tempi forma concreta ed essere tradotta in atto. Con regio 
decreto del 22 maggio 190:iS, promosso da Guido Baccelli allora ministro di agricoltura, era 
istituita in Roma la Scuola media di studi applicati di commercio. Essendo questa la prima 
scuola di tal genere e di tal grado sorta in Italia, era naturale che ^Amministrazione ne 
vigilasse da vicino l'istituzione e ne seguisse con particolare attenzione l'andamento. Mercè 
la buona volontà degli enti, della Giunta di vigili^nza, del direttore e del personale inse- 
gnante, la nuova scuola ha dato, sin da ora, risultati assai confortanti, sì da corrispondere 
degnamente al carattere nazionale ed all'indole pratica che si volle dare alla scuola stessa. 
Alcune lievi modificazioni all'ordinamento di essa sono state consigliate da questi tre anni 
di esperienza ; ed a ciò attende Plspettorato dall'industria e dal commercio nell'intento di 
formarne una Scuola che possa servir di modello alle altre che senza fallo devono sorgere 
in altre regioni d'Italia. 

La scuola media di commercio è stata riconosciuta generalmente come istituzione 
provvida ed ha avuto questa definizione: la sezione di ragioneria e commercio, non qual'è, 
ma quale dev'essere. ^ 

Anche di altre scuole commerciali si è particolarmente interessato il Ministero di 
agricoltura, industria e commercio; infatti, con regio decreto del 21 agosto 1902, si ap- 
provava il nuovo statuto della Scuola di commercio annessa al regio Istituto internazionale 
italiano in Torino. Altrettanto si è fatto o si sta' facendo per Firenze, per Bologna, per 
Milano, per Genova, per Livorno, per Messina e per Bari. Si stanno pure compiendo per 
parte degli enti locali, gli studi necessari, per trasformare la Scuola commerciale « Pe- 



28 

roni » in Brescia, in Scuola media sul tipo di quella esistente in Roma; ed il Ministero è 

lieto di cooperare al nobile intento di essi. 

Degno di speciale considerazione è il fatto, che il legislatore ha riconosciuto imitabile 
l'esempio della Scuola media di commercio fondata in Roma con le facoltà del potere ese- 
cutivo. Giacché la legge 8 luglio 1904, n. 351, contenente i provvedimenti pef promuovere 
il risorgimento economico della città di Napoli, volle istituita una simigliante Scuola di com- 
mercio nella metropoli meridionale. 

Merita una particolare menzione la scuola di commercio istituita in Palermo per 
iniziativa ed a spese della Camera di commercio. L'istituto ha un ordinamento perfet- 
tamente moderno ed è il primo che abbia in Italia interpretato in modo felice il pen- 
siero ed il programma in più forme enunciati dal Governo nella parte delle esercita- 
zioni pratiche; giacché in esso si sta organizzando già, a complemento del banco, una 
vera agenzia commerciale con affari veri, con tutte le speranze, le incertezze, le di- 
sfatte e le vittorie che s'incontrano nelle faccende mercantili. 



La Scuola commerciale italiana, nelle sue forme diverse e specialmente negli atteggia- 
menti che ha preso in questi ultimi tempi, non è imitazione fervile d'istituti stranieri, ma 
TefTetto di lenta e sicura evoluzione degli istituti educativi ordinati dalla legge Casati. 

iHosl la Scuola media di commercio è derivazione naturale della sezione Ragioneria e 
Commercio dell'Istituto tecnico. 

La sezione stessa era diventata una vera e propria scuola per la preparazione dei ra- 
gionieri ai diversi bisogni degli ufBci pubblici e dei privati. 

La Scuola media di commercio lascia invece ad altri istituti il compito di formare fun- 
zionari di ragioneria; e si dedica intieramente all'ufficio di educare commercianti illumi- 
nati, probi ed esperti, capaci di tentare utilmente imprese economiche all'interno ed al- 
l'estero. E si sforza di conseguire il fine per virtù di quegli studi ohe sono l'anima della 
coltura moderna e di esercitazioni pratiche, non finte e di maniere, ma vere ed effettive, 
in mezzo ad affari reali di banca e di azienda mercantile. 

Caratteristica di questa, come delle altre scuole professionali italiane, è la parsimonia 
dei mezzi che s'impiegano a mantenerle e a renderle efficaci, in confronto della larghezza 
di cui godono le scuole straniere. 

Il che ci fa sperare in un più felice svolgimento della nostra istruzione professionale, 
da conseguirsi non appena le migliorate condizioni dell'erario permetteranno di accordarle 
più eque dotazioni. 

*** 

A maggiore illustrazione di quanto si è esposto, si riproduce qui una tabella di 
notizie statistiche sulle scuole commerciali dipendenti o sussidiate dal Ministero di agri- 
coltura, industria e commercio: 



29 





Anni scolastici 


CLA88IFIOAZIONB 


1878-79 


1898.99 


1904.90S 


delle seaole 


« 

1 

t» m 
TU 


Concorso 

del 
Ministero 

di 
agrieoltara, 
industria 
e commer. 


li 

II 


« 

1 

il 
1^ 


Concorso 

del 
Ministero 

di 

agricoltura, 

industria 

e commer. 


%1 

il 


li 


Concorso 

del 
Ministero 

di 
agricoltura, 
industria 
e commer. 


« ». 


Scuole superiori 

Scuole medie 


1 


25.000 

3,700 
4,000 


101 

443 
70 


8 

18 
8 


61,000 

20,950 
2,600 


818 

1.181 
453 


• 8 
1 

26 
4 


• 65.000 

82,000 

22,760 

4,750 


421 
76 


Scuole commerciali diverse . . . 
Scuole commerciali femminili (a) 


5 

1 


8,889 
729 


Totali • . . 


7 


82,700 


614 


19 


84,550 


2,947 


84 


124,500 


4,565 



(a) In questo gruppo sono comprese soltanto le scuole femminili di carattere e9clU9ÌvamenU commerciale. 



V. >- Le scuole italiane di commercio all'estero (1). 

L'I^lia è il paese che dà il maggior contributo alla emigrazione mondiale. Nel tren- 
tennio 1876-905 uscirono dai confini del regno ,8,065,073 cittadini, dei quali 3,888,571 per 
la emigrazione temporanea e 4,176.502 per la permanente o transoceanica e al presente 
abbiamo circa 3,500,000 italiani stabiliti all'estero in forma più o meno permanente. La 
nostra emigrazione quindi in questo periodo di tempo fu superiore a quella di Francia, 
Spagna, Portogallo, Austria, Belgio, Paesi Bassi uniti insieme; fu quattro volte tanto 
quella della Russia e il triplo della Germania che ha pure larghissima emigrazi<^ne e di 
qualche migliaia superiore a quella del Regno Unito che possiede vasti territori nazionaliz- 
zati nelle cinque parti del mondo per cui l'esodo dei suoi cittadini più che una vera emigra- 
zione forma un riversamento di popolazione da un territorio alfaltro. 

Nell'Argentina dimorano attualmente circa 900,000 italiani, e nella piccola repubblica 
orientale dell' Uruguay 100,000, sparsi nelle fiorenti campagne o raggruppali in collettività 
numerose e potenti come a Buenos Aires, nella qual sola città trovansi 225 ,000* italiani. 

Gli italiani disseminati nei diversi Stati del Brasile sorpassano il milione, dei quali 
circa 800,000 nello Stato di San Paolo. 



(1) Riassunto àslV Anntuirio delle Scuole italiane aìVestero pel 1906, fatto a cura del pro- 
fessor comm. A. Scalabrini; direttore generale delle Scuole al Ministero degli affari esteri. 



30 

Anche negli Stati Uniti la nostra emigrazione ha preso il primo posto per numero di 
immigranti ed in questi ultimi anni hanno raggiunto la cifra di 742,197 con raggruppa- 
menti di 219,907 a New- York, 20,836 a Boston, 28,750 a Philadelfìa, 13,259 a Newark, 
27,114 a Chicago, 12,602 a New Orleans, 15,707 a San Francisco: queste le cifre pel 1900, 
mentre si calcola che nel 1905 la popolazione italiana negli Stati Uniti sia salita 
a 1,286,000. 

Scendendo a centri ininori di raccolta, sia di America, sia d'Europa, noi contiamo in 
Francia circa 400,000 italiani, dei quali 100,000 occupati in forma stabile nella operosa 
Marsiglia e quasi altrettanti in Tunisia. 

La Svizzera attrae e dà lavoro a 117,000 connazionali: T Austria-Ungheria e la 
Germania rispettivamente a 63,000 e 70,000, Timpero ottomano compreso l'Egitto 
a 63,000. 

E questo esercito di lavoratori sparso per il mondo, ingente per se stesso e per 
la fiumana viva e perenne che Talimenta prende maggior significato se lo si considera 
nei suoi diversi aggruppamenti: nelle ricchezze che seppe accumulare, nei commerci 
che attivò, negli istituti di beneficenza, di previdenza e d'istruzione che istitiil, nelle 
opere che compi. Una semplice enumerazione varrà a dimostrarci che il fenomeno della 
nostra emigrazione è grandioso^ non solo per fiumero, ma anche per attività intel- 
ligente. 

Quasi tutte le grandi costruzioni mondiali dell'ultiroa metà del secolo scorso ebbero 
il larghissimo contributo delle braccia e della ingegnosità dei nostri operai e non di rado 
della genialità dei nostri professionisti. 

Più apprezzabile ancora è l'opera collettiva dei nostri connazionali net campo della 
istruzione, della previdenza e della beneficenza. 

Le scuole e le società di previdenza sorsero, per dir cosi, per generazione spon- 
tanea, si svilupparono per quella virtù insita che è in tutte le cose buone e prospera- 
rono per efficace concorso delle colonie e del patrio Governo. 

Il bisogno di difendersi dalla prepotenza degli uomini, di neutralizzare i colpi della 
sventura col mutuo soccorso, di dare ai figli i primi rudimenti della istruzione e infine 
gli avvenimenti gloriosi e fortunati che diedero dignità di nazione alla patria furono, 
come già dissi, i nobili sentimenti che hanno presieduto alle origini delle scuole e delle 
società di mutuo soccorso all'estero. E le une e le altre si moltiplicarono e, in breve 
giro di anni,» divennero fiorenti istituzioni economiche e centri importanti di educazione 
patriottica. 

In questa nobilissima gara il posto d'onore tocca alle collettività italiane stabilite 
sulle rive del Piata e massime a quelle di Buenos Aires, di Rosario di Santa Fé e di 
Montevìdeo. 

Nella repubblica argentina vi sene oltre 300 società di mutuo soccerso con circa 
245 mila soci e con un capitale sociale complessivo di^nove milioni e mezzo, circa. 

Vi sono tre ospedali e fiorenti istituti di credito con diramazione nei divecsi centri 
della repubblica, molte società di beneficenza, tre patronati per l'emigrazione e 48 scuole, 
con una popolazione scolastica complessiva di 5061 alunni. 



• 31 

1 centomila italiani dimoranti nella repubblica orientale dell'Uruguay hanno fondato 
72 società di mutuo soccorso con 11 mila soci e 2 milioni di capitale, due ospedali, e 
scuole con 2734 alunni. 

E questo benefico contagio della mutua assistenza e della istruzione nazionale si è 
da non molto tempo esteso anche alle collettività italiane stabilite nel Brasile e negli 
Stati Uniti, in modo che queste benefiche istituzioni che pochi anni fa si contavano a 
decine sono ora centinaia e quello che più importa in continuo aumento. 

Nel Brasile vi sono di già 98 società di mutuo soccorso con oltre 9 mila soci e con un 
capitale di 800 mila lire, un ospedale, tre patronati, 205 scuole con 10,654 alunni. 

Negli Stati Uniti al benefico contatto della forte ed evoluta razza anglo-sassone la 
nostra emigrazione va ogni giorno più prendendo forma e figura civile dandosi tutte quelle 
istituzioni di beneficenza, di previdenza, di istruzione e le altre forme di consorzio civile e 
religioso per cui si caratterizzano le diverse nazionalità in quel forte e vasto paese. 

Le società mutue sono 427 con 31,143 soci con un capitale di cirQa 2,400,000 lire, 
tre ospedali, sei patronati, un ufficio del lavoro, una fiorente Camera di commercio e 
99 scuole con 7944 alunni. 

Questa minore Italia, che però apparve sempre grande, forte, espansiva più che 
la forza del numero le consentisse, volle farsi riconoscere ed apprezzare da tutti, non 
solo pel suo valore economico, ma anche per la sua contribuzione di bene all'opera 
della civiltà. E perciò ben presto si trovò concorde con la maggiore Italia nel proponi- 
mento di ordinare un vasto e saldo sistema di scuole d'ogni ordine e grado nelle diverse 
nostre colonie. Tradizioni buone favorivano il generoso disegno, giacché le origini della 
scuola italiana all'estero sono antiche e nobilissime. 

Le comunità italiane che fin dall'evo medio si vennero formando all'estero, per 
ragione di traffici, e nei secoli a noi più vicini, crebbero di numero e d'importanza 
particolarmente sulle rive del Mediterraneo; svilupparono in sé qualche germe d'istru- 
zione pubblica per opera massimamente dei religiosi, i quali raccoglievano i fanciulli per 
apprendere loro i precetti della religione cristiana, e tolsero ad istruirli nelle nozioni 
elementari del leggere e dello scrivere. Poi, maestri laici, privati, aprirono .corsi d'ita- 
liano per proprio conto, ed infine alcuni gruppi di emigrati, qua e là, iniziarono piccole 
scuole^ dove ai loro figli venisse insegnata, in comune, la- lingua natia. ^ 

L'uso quindi della nostra lingua, nei centri principali del Mediterraneo, risale a 
quel miral^ile rifiorimento di attività e di potenza politica e commerciale delle nostre 
città marinare, e sopravisse a quella potenza per Ja sua virtù intrinseca e per tradizione, 
e mercé le piccole scolette che maestri privati e missionari, specialmente francescani, 
col nome di Sacra Custodia di Terra Santa, tenevano aperte, come sussidio alla loro 
missione religiosa. In tutto questo periodo la lingua italiana in Oriente fu la lingua del 
commercio e della religione. 

E per merito appunto di quella tradizione e di quelle scolette negli anni oscuri del 
servaggio, quando Metternich ci diceva' una espressione geografica e Lamartine cantava 
su quella espressione la nenia dei morti, Chateaubriand viaggiando per le città d'Oriente 



32 ^ 

poteva invidiare all'Italia il predominio della sua lingua io tutti gli scali di Levante ed 
augurare alla sua quella espansione che ebbe di poi e che ha tuttora. 

Più tÀrdi e contemporaneamente alla gran lotta del riscatto nazionale, e quasi come 
episodio di esso, sorsero qua e là scuoio laiche ispirate e dirette dai nostri esuli ; maestri 
improvvisati che sfuggiti alle galere o alla forca vivevano fra i popoli ospitali, nobile pri- 
mavera italica, esempio d'ogni virtù civile. La storia del nostro Risorgimento ha numerosi 
esempi di questi gloriosi che perdute colla patria le avite ricchezze, i fastigi del potere, le 
cattedre conquistate coU'alto sapere, si davano all'umile insegnamento elementare della 
nostra lingua e in esso trovavano conforti materiali e morali. Basii fra tutti citare Mazzini 
che aprì una scuola a Londra per i piccoli italiani vaganti per quella metropoli, Porro, 
Manin e Garibaldi che per qualche tempo trassero dalla scuola il loro sostentamento. 

Costituita la patria ad unità e libertà, si risvegliò ed acuì nelle diverse collettività 
italiane sparse per il mondo e specialmente fra i popoli deirAmerica latina, il sentimento 
di solidarietà fraterna e il bisogno di mutua assistenza morale e materiale. Le scuole colo- 
niali e le società di mutuo soccorso furono Tespressione più alta di quei due sentimenti. 

Per tal modo, mercè Topera di egregi cittadini e Comitati, con doni, con sottoscri- 
zioni, contribuzioni periodiche, sorsero istituti e scuole di ottima riputazione in Buenos 
Aires, à New York, a Costantinopoli, in Alessandria d'Egitto, a Tunisi. 

L'azione degli emigrati ebbe incoraggiamenti ed aiutf dalla madre patria e soprat- 
tutti dai sodalizi creati allo scopo di difendere la nazionalità italiana all'estero. E a titolo 
d'onore si designa fra tali sodalizi la Dante Alighieri. 

E su tutto questo risvegliarsi è organizzarsi delle migliori forze nazionali ìb torno 
alla scuola all'estero, quando non era distratta dai grandi avvenimenti, vigile, qualche 
volta fattiva, sempre benevola l'azione del Governo, la quale, da semplice ausiliatrice, 
divenne preponderante e dirigente quando per opera di Francesco Crispi la scuola ita- 
liana all'estero si trasformò, con ardita e geniale iniziativa, imitata poi da altre na- 
zioni, in una istituzione nazionale con carattere permanente e con un organismo ammi- 
nistrativo proprio. 

Di questa azione dello Stato a favore della scuola italiana all'estero noi abbiamo 
• larghi vestigi nella nostra storia diplomatica e parlamentare. 

Le scuole italiane all'estero fecero la loro apparizione nei bilanci dello Stf|to nel 
1869 colla spesa di lire 40,000, j*ipartita fra i Ministeri degli esteri e delia pubblica 
istruzione. La somma era esigua, ma la relazione da cui era accompagnata segnava 
per le scuole all'estero una entrata trionfale nel campo della discussione, poiché poneva 
autorevolmente la base del nuovo edifìcio, rilevando l'importanza della istituzione, e 
lodando il Ministero della patriottica iniziativa. Il Ministro del tempo era l'on. Bargoni , 
coadiuvato nella sua opera dalla genialità di Pasquale Villari, allora Segretario generale. 
La Commissione, composta di deputati e di funzionari dei Ministeri degli esteri e della 
pubblica istruzionef era presieduta da T. Mamiani ed ebbe per relatore G. Mussi. 

Il Parlamento e il Governo non tardarono a prendere a cuore l'utile iniziativa, di 
cui riconobbero tosto l'importanza morale e politica. Ed in particolare il Ministero degli 



33 

affari esteri cominciò, con quei mezzi ch'erano a sua disposizione, ad incoraggiare e 
sovvenire alcuni di quei primi istituti scolastici coloniali. 

In conformità alle conclusioni dèlia Commissione stessa, pur mantenendosi il sus- 
sidio nella cifra indicata, furono prese disposizioni affinchè le scuole sussidiate funzio- 
nassero' convenientemente ; i regi agenti ebbero missione di vigilarle, ed il Governo 
cominciò ad esercitare una legittima ingerenza anche nei programmi scolastici e nella 
nomina degl'insegnanti. 

Più volte, in quelli anni, fu espresso il voto nel Parlamento italiano che l'azione 
governativa prendesse in tal campo un'estensione s'empre maggiore, e nel 1879 l'on. De- 
pretis, essendo ministro degli affari esteri, ordinò che si raccogliessero nuòve e precise 
notizie sulle scuole coloniali, per conoscerne l'andamento e i bisogni e venire loro più 
largamente in aiuto. 

I risultati di tali indagini, e gì' intendimenti del Governo, fui;ono resi noti con una re- 
lazione presentata al Parlamento nel. 1880; essa metteva in luce i due criteri sostanziali 
dell'azione governativa: promuovere con scuole italiane Tistruzione primaria delle classi 
povere delle colonie italiane, mantenendo vivi in esse l'affetto alla patria e l'uso della 
lingua nostra, ed inoltre, nei limiti del possibile, accrescere, mercè l'opera di ben ordinati 
istituti di istruzione secondaria, la legittima influenza dell'Italia all'estero. 

Sostenuti dal consenso del Parlamento, l'onorevole Depretis e gU onorevoli Cairoli e 
Mancini, che gli succedettero, accrebbero le sovvenzioni alle scuole, tanto pel numero 
quanto per l'entità, e curarono che maggiore e più efficace diventasse l'ingerenza del Go- 
verno negli istituti sussidiati. E mentre fino allora i sussidi erano stati accordati e corri- 
sposti in parte dal Ministero degli affari esteri, in parte da quello dell' istruzione, d'allora in 
poi tale servizio fu accentrato nel primo di quei due dicasteri, come quello che è meglio in 
grado di conoscere l'importanza numerica e politica delle colonie e di giudicare l'azione che 
nei paesi stranieri può essera svolta con profìtto. 

In breve, come risulta dalla relazione Mancini concernente l'amministrazione delle 
scuole italiane all'estero per l'anno 1883-84, l'annua difra totale di sussidi oltrepassò le 
lire 300,000, e crebbe poi ogni anno insieme allo sviluppo di quelle. Già sedici di esse po- 
tevano essere, ed erano, qualificate come scuole governative, mentre in altri gruppi distinti 
si denotavano, sempre più numerose, quelle di privati o Società, e quelle di corporazioni 
religiose, le une e le altre sovvenute dal Ministero degli affari esteri e sottoposte alla sua' 
•vigilanza. 

L'azione governativa nel campo di cui trattasi entrò in un nuovo e caratteristico pe- 
riodo allorché tra il luglio del 1887 e il febbraio del 1891 fu presidente del Consiglio dei mi- 
nistri e ministro degli affari esteri Francesco Crispi. Molte scuole furono allora avocate 
alla diretta e immediata dipendenza del Ministero degli affari esteri o create ex novo e di- 
chiarate governative; ne venne precisato l'indirizzo didattico, conforme ai nuovi progressi 
della pedagogia, ne fu regolata l'amministrazione, si rinnovò in parte il personale inse- 
gnante. Anche le scuole rimaste autonome dovettero accettare una disciplina conforme, ed 
accuratamente si determinarono le condizioni necessarie per fruire del sussidio dello 
Stato. 

3 — L* insegnamento commerciale in Italia. 



34 

Questo nuovo ordinamento, che diede straordinario impulso alle scuole italiane 
principalmente in Levante, ebbe sanzione con regio decreto dell' 8 dicembre 1889, 
e forma tuttora, nelle sue grandi linee, la base dell'azione governativa per l'istruzione ita- 
liana airestero. 

La riforma promossa dal Crispi si proponeva, ed anche ottenne, che le scuole all'e- 
stero avessero più salda base, maggiori mezzi, una migliore organizzazione didattica, buon 
personale insegnante e vigilanza più efficace ed attiva da parte dell' amministrazione 
centrale. 

Le scuole governative salirono ai numero di 98 con 15,319 alunni, di cui nazionali 7077 
e non nazionali 8242; le sussidiate a 220 con 12,790 alunni; la spesa totale per le scuole aU 
l'estero, governative e sussidiate, ammontò a lire 1,574,938. 

Nel 1891, reggendo il Ministero il marchese Di Rudinì,' 55 scuole furono dichiarate 
soppresse, come scuole di Stato, ed in gran parte cessarono di esistere; sole poche si tra- 
sformarono in scuole coloniali. La spesa totale fu ridotta a lire 900,000. Cotesta restrizione 
dell'azione governativa in materia di scuole, diede luogo a vivi dibattiti nel Parlamento e 
nel paese. Ma allorché le vicende politiche peritarono Crispi alla presidenza del Consiglio e 
il Blanc agli esteri, fu ripreso il primitivo concetto del Crispi; si riordinarono allora le 
scuole sulla base di un più modesto stanziamento, ma con la scorta di criteri tecnici che 
dessero alPazione governativa la maggior possibile efficacia. Mantenendo le scuole regie 
lasciate nel 1891 dal Di Rudinì, il Ministero ne aumentò il numero, ed accrebbe considere- 
volmente quello delle sussidiate. L'ordinamento scolastico, pur rimanendo integro nelle sue 
grandi linee, subì alcune modificazioni, consigliate dall'esperienza; una Commissione com- 
posta di membri dei due rami del Parlamento e di funzionari governativi compilò il regio 
decreto ed il regolomento 23 agosto 1894, mediante i quali fu data stabile forma e disciplina 
all'amministrazione delle scuole, fissata la sorte degli insegnanti, e concretato un pro- 
gramma scolastico unico, benché opportunamente mutabile a seconda delle circostanze e 
dell'ambiente. 

Su tali basi, l'organismo delle scuole si svolse, in un periodo di dodici anni dal 1894 ad 
oggi, portando la sua effettività al maggior possibile sviluppo, entro r limiti fissati dal bi- 
lancio. Dal 1896 in poi si sono istituite undici nuove scuole governative: e, cioè, nove tra 
elementari maschili, elementari femminili, e serali, a Bengasi, Homs, Gianina, Durazzo, 
Valona, e due d'arti e mestieri a Gianina e Scutari d'Albania; furono aperti ambulatori me- 
dici, a vantaggio degli insegnanti, degli alunni, delle loro famiglie, della colonia, presso le 
scuole in Tripoli, Bengasi, Scutari, Durazzo, Valona: si sdoppiarono, per aumento di 
alunni, le prime classi di molte scuole elementari, si provvide all'iscrizione dei maestri al 
Monte Pensioni, e, di recente, si migliorò la loro condizione economica, come pure quella 
dei professori medi; si aumentò d'assai il numero delle scuole sussidiate. 

Le scuole all'estero a seconda della loro origine e del loro assetto amministrativo, 
possono dividersi in tre grandi gruppi: scuole regie, scuole coloniali laiche e religiose 
e scuole straniere nelle quali si innegna l' italiano come elemento di cultura e come istru- 
mento commerciale. 



35 

Ciascuoo di qaesti tre gruppi pur cooperando allo stesso fine di diffondere la nostra 
lingua, risponde a necessità di ordine diverso e ciascuno ha .una fisonomia ed una im- 
portanza speciale. 

Fu da lunga mano sentito il bisogno di adattare queste scuole ai loro fini speciali 
ed alle condizioni particolari dei luoghi, dando all' insegnamento un carattere pratico e 
rispondente alle varie esigenze. Quindi, benché il loro ordinamento didattico sia model- 
lato, nelle sue linee generali, su quello degli istituti congeneri del Regno, ed a questi 
sieno pareggiate nei loro effetti, i programmi sono in parte diversi: ridotti in talune 
parti, aumentati di alcune materie, come lingue locali o straniere, storia e geografìa de 
paesi dove sorgono i singoli istituti; nelle scuole femminili fu ascritta grande impor- 
tanza ai lavori donneschi ed a tutto ciò che può mettere le fanciulle in grado di coo- 
perare al benessere delle famiglie; nelle secondarie si diede particolare sviluppo alle ma- 
terie che hanno attinenza alle industrie ed ai commerci, e, come applicazione di questo 
concetto, venne aggiunto al corso tecnico, utilissimo complemento, un altro corso, di 
carattere spiccatamente commerciale, avente un « banco modello » in cui i giovani si 
esercitano nella contabilità, nella tenuta dei libri, nella corrispondenza di simulati affari 
tra scuola e scuola. 

Le scuole governative sono aperte ad alunni di ogni nazionalità e religione. Laiche, 
per principio, impartiscono, però, l'insegnamento religioso agli alunni le cui famiglie lo 
desiderano. In qualcuna, come nelle elementari femminili di Costantinopoli e di Bujuo- 
déré e Smirne, Tinsegnamento è stato affidato fino dal 1888, cioè da quando si istitui- 
rono scuole regie, a Congregazioni religiose (le suore d'Ivrea), senza che si verificasse 
inconveniente alcuno, anzi con buon profìtto e con soddisfazione del Ministero e delle 
colonie. 

Le scuole sussidiate si trovano in ogni parte del mondo dove esistono numerose 
collettività italiane, e quindi il maggior numero neirArgcutina, Brasile, Stati Uniti, e 
gruppi minori in altri Stati di America, nell'Impero ottomano e altrove. Prime in or- 
dine di tempo venprono le scuole religiose. 

A rinforzare queste scuole si istituirono in Italia V AssociaMÌone Nazionale la quale 
volse l'opera sua morale e materiale a esplicare l'azione nelle missioni italiane in Oriente 
in senso nazionale, e la Cristoforo Colombo che portò le sue cure alla emigrazione tran- 
soceanica. 

In Oriente le scuole tenute da religiosi e sussidiate dal regio Governo, sia diretta- 
mente, sia indirettamente per mezzo dell' A^^octa^'one Nazionale, sono 43, con un nu- 
mero complessivo di alunni 6182. 

In maggior numero sono le scuole religiose, massime delle Americhe, o non sus- 
sidiate o sussidiate soltanto con libri e materiale scolastico. 

Le scuole laiche sussidiate sono quasi tutte elementari. Sorte, la massima parte, 
per iniziativa dei privati, o di enti locali, appartengono a questi stessi e sono da essi 
mantenute e amministrate. Il Governo corrisponde il materiale scolastico in quantità 
sufficiente ai bisogni ed a molte assegna un sussidio in denaro, o annuale o straordi- 



36 

nario di varia entità, a seconda delia loro importanza. Laddove le colonie dimostrano 
vivo interesse alle loro istituzioni scolastiche e fanno lodevoli sforzi per migliorarne le 
sorti, raramente fa difetto l'aiuto del Governo. In taluni casi esso ò un contributo rag- 
guardevole; in altri casi non si può dir tale in paragone alle spese totali che le scuole 
stesse importano, ma é tuttavia gradito e vivamente ambito come un segno di compia- 
cimento e dUnteresse del patrio Governo. 

I sussidi sono condizionati all'accettazione dei testi e dei programmi governativi e 
della debita vigilanza da parte dello Stato, la quale si compie per mezzo di ispezioni od 
è affidata ai regi agenti diplomatici e consolari. 

Infine v^è un vasto gruppo di scuole italiane non sussidiate, e quindi nemmeno soggette 
ad alcuna ingerenza o controllo del regio Governo, alle quali, tuttavia, esso dimostra in 
molti modi il suo interessamento. Si possono esse distinguere in iscuole italiane, cioè con 
lingua d' insegnamento italiana, ed in iscuole straniere nelle quali è oggetto di studio, in un 
corso speciale, la lingua italiana. Di mano in mano che il raggio della azione governativa si 
estende, nei limiti concessi dal bilancio, molte di esse potranno passare a lor volta nella ca- 
tegoria delle .sussidiate, laddove non vi si oppongano ragioni speciali. In ogni modo, esse 
non vengono perdute di vista nell'ampio concetto di benevola \igilanza e di utile coordina- 
mento che guida l'azione del Governo per mantenere saldamente e per diffondere dovunque 
la nostra lingua e la nostra cultura. 

Si possono comprendere nel gruppo delle scuole non sussidiate i corsi di lingua italiana 
esistenti presso istituti stranieri, o che stanno a sé (come quelli delle scuole « Berlitz >), ai 
quali il regio Governo accorda il suo patronato e dona, come segno di gradimento, libri di 
testo e di premio. Anch'essi contribuiscono alla diffusione della lingua, e giovano principal- 
mente in luoghi in cui non sarebbe possibile di aprire una vera e propria scuola italiana. 

Delle scuole con lingua d'insegnamento italiane non sussidiate il gruppo più numeroso 
è quello dell' Impero austriaco e quello svizzero ; corsi di lingua italiana abbondano in Ger- 
mania, in Inghilterra, Svizzera e Francia. 

Dopo aver accennato alla natura ed alla distribuzione delle scuole italiane alKestero 
governative, sussidiate e non sussidiate, giova por mente al numero degli alunni che le fre- 
quentano. Nel 1880, allorché furono eseguiti i primi studi accurati su tale argomento, si 
contavano 4226 alunni di scuole sussidiate ; nell'anno corrente se ne hanno 15,811 nelle 
governative (e precisamente 593 nelle secondarie, 15,578 nelle elementari) e sommano a 
non meno di 37,395 gli alunni delle scuole sussidiate. Anche sotto questo aspetto, dunque, 
il cammino percorso è ben grande. 

* * 

Le scuole italiane all'estero, sia governative, sia aiutate con sussidio governativo, 
hanno per la maggior parte indirizzo commerciale. 

Riportiamo qui l'elenco delle sole scuole secondarie governative, con carattere 
apertamente commerciale; che, a testimonianza di quanti ne hanno studiato nei luoghi 
gli ordini o i procedimenti, danno risultati veramente utili e concorrono a rendere sempre 



37 

pii numerose e proficue le relazioni morali ed economiche deiritalia coi paesi, dove più o 
meno numerose colonie di nostri concittadini onorano col proprio lavoro il nome della 
patria lontana. 





Alunni iscritti 


SEDE B NOHU UBLLA SCUOLA 


1901.902 1 1902-908 


1908-904 


1904-90S 


1901-906 


Alettandrla - Tecnico-commerciale, con an- 
nesso Corso ginnasiale (1) 

Cairo ■ Tecnico-commerciale Vittorio Ema- 
nuele // (2) 


97 

68 

103 

94 
83 
48 
88 


84 

78 

120 

98 
37 

66 


72 

69 

151 

96 
44 
48 
70 


72 

73 

186 

96 
80 
52 
67 


88 
79 


Costantinopoli - Tecnico-commerciale Principe 
Amedeo (1) 

SalonlOOO - Tecnico-commerciale Umberto J, 
con annesso Corso ginnasiale (1) . . . . 

Sontari d'Albania - Tecnico-commerciale (2) 

Tripoli - Tecnico-commerciale (2) 

Tunisi - Tecnico ;Commerciale Umberto I (1) 


81 

100 
82 
64 
92 


Totale . . . 


B81 


691 


541 


582 


581 



(1) Con 



Muaeo eommerelale. — (2) Con annesso Mqmo commerelAle ed OMenratorlo. 



Allegato -A. 



SCUOLE SUPERIORI DI COMMERCIO 



\ 



41 



VENEZIA. , 
B. Scuola superiore di commercio. 

(PaImso FomatI). 

Anno di fondazione 1868. 

(RR. DD. 6 Agosto 1888, n. 4&30; 15 mangio 1670, a. 5671; 5 agosto 1871, n. 601, serie 8*; 16 dicembre 1872, 
n. 1175, serie 2* ; 24 giugno 1883, n. 1517, serie 8* ; 86 agosto 1885, n. 8387, serie 8* ; 86 novembre 1909, 
n. 476; 19 gennaio 1905, n. 19; 15 luglio 1906, n. 391. DD. UìL 11 febbraio e 86 luglio 1905). 



Scopo. — La Scuola mira ad istruire convenientemente i giovani che vogliono 
esercitare degnamente il commercip, o che aspirano a cattedre d'insegnamento 
presso gli Istituti tecnici e professionali ovvero che intendono percorrere la carriera 
consolare. 

Sezioni, corsi e loro durata. ~ Essa comprende le seguenti sezioni: 

a) commerciale (3 anni di corso); 

b) consolare (5 anni); 

e) magistrale di diritto, economia e statistica (5 anni); 

d) magistrale di computisteria e ragioneria (4 anni); 

e) magistrale di lingue straniere (5 an||i). 

Materie d'Insegnamento. — Italiano, francese, tedesco, inglese, algebra, com- 
putisteria, ragioneria, geografia, istituzioni di commercio, merceologia, calligrafia, 
calcolo, pratica commerciale, economia, storia del commercio, diritto civile, diritto 
commerciale, diritto pubblico interno, diritto internazionale, diritto penale, proce- 
dura giudiziaria, statistica teoretica, scienza delle finanze, storia politica, storia 
diplomatica. 

Laboratorii e Musei. — La Scuola ha un laboratorio chimico ed un museo 
merceologico. 

Ammissione. — Per essere ammessi al l'' anno di corso occorre aver com- 
piuto il 16*" anno di età ed aver conseguita la licenza d'Istituto tecnico, di Liceo 
o di una Scuola media di commercio dipendente dal Ministero di agricoltura, 
industria e commercio, ovvero sostenere un esame sulle materie che formano 
oggetto del programma della Sezione di commercio e ragioneria degli Istituti 
tecnici. 

Anno scolastico. — L'anno scolastico incomincia il 16 ottobre e termina alla 
fine di luglio. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 8 V" 
alle 11 Va e dalle 12 Va alle 15 ^s nel periodo invernale; e dalle 8 alle 11 e dalle 
12 ^/9 alle 15 V/a nel periodo estivo. 

Esami. — Gli esami di promozione e di licenza hanno luogo nel mese di lu- 
glio; quelli di ammissione e di riparazione nella seconda quindicina di ottobre. 



42 

, La sessione annuale per gli esami di laurea è unica e viene indetta dal Con- 
siglio direttivo della Scuola nei mesi di novembre e dicembre. 

Diploma di licdnza. — Agli alunni che abbiano compiuto regolarmente il 
corso degli studi vien rilasciato un certificato di licenza. 

A quegli alunni che siano stati ammessi al primo anno di corso della Scuola, 
in seguito alla presentazione del diploma di licenza dal Liceo, dalPIstituto tecnico 
da una Scuola media di commercio, e che sostengano un esame speciale, vien 
rilasciato un diploma di laurea ed hanno diritto al titolo di dottore. Essi sono di- 
chiarati: 

a) per la sezione commerciale: laureati in scienze applicate al commercio; 
h) per la sezione consolare: laureati in scienze applicate alla carriera con- 
solare; « 

e) per la sezione magistrale di ragioneria: laureati negli studi per Tinsegna- 
mento della ragioneria; * 

d) per la sezione magistrale di economia e diritto: laureati negli studi per 
r insegnamento dell'economia e del diritto; 

e) per la sezione magistrale di lingue estere: laureati nella lingua straniera 
da insegnare. I 

Il diploma di laurea è equivalente agli ordinari superiori gradi accademici. 

Coloro che hanno ottenuto il diploma speciale di laurea nelle sezioni commer- 
ciali e di ragioneria sono abilitati airesercizio della ragioneria e degli altri uffici 
pubblici attinenti al commercio ed all'industria. 

Il diploma di laurea nella sezione commerciale è titolo d'ammissione ai con- 
corsi alle cattedre di istituzioni commerciali, di diritto commerciale, di economia 
politica, di storia e di geografìa, di calcolo mercantile, di computisteria e di banco 
modello nelle Scuole industriali e commerciali dipendenti dal Ministero dì agricol- 
tura, industria e commercio. 

I laureati della sezione consolare sono ammessi ai concorsi nelle Scuole sud- 
dette per le cattedre sopraindicate ad esclusione di quelle di calcolo mercantile, di 
computisteria e di banco modello. 

I laureati delle sezioni magistrali sono ammessi a concorrere nelle Scuole me- 
desime alle cattedre per tutte le materie comprese nei programmi speciali alle ri- 
spettive, sezioni. 

Tasse. — Gli alunni debbono pagare le seguenti tasse: 

Tassa d'ammissione L. 50 

Tassa annuale » 100 

Tassa dì laurea . . » 100 

Amministrasioae e direzione. — La sorveglianza suirandamento ammini- 
strativo della Scuola spetta ad un Consiglio direttivo, i cui componenti sono no- 
minati, due per ciascuno, dal Ministero di agricoltura, industria e commercio, 
dalla Provincia, dal Comune e dalla Camera di' commercio. Essi durano in ufficio 
3 anni e sono rieleggibili. Il Direttore fa parte del Consiglio. 

La sorveglianza suirandamento didattico è affidata al Direttore. 

II Consiglio direttivo forma il bilancio preventivo e ne cura la gestione; ap- 
prova altresì il conto consuntivo. 

Nomina del personale. — Il personale insegnante é nominato dal Ministero 



43 

di agricoltura, su proposta del Consiglio direttivo e generalmente io seguito a pub- 
blico concorso. 

GoUocamento degli allievi. — I licenziati trovano facile occupazione in Italia 
ed all'estero. La Scuola e l'Associazione degli antichi studenti si occupano attiva- 
mente per il loro collocamento. Moltissimi dei licenziati della Scuola coprono im- 
portanti uffici in pubbliche e private amministrazioni. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTIOO 1904-905. 

Alunni iscritti 186 

Alunni presenti àgli esami 141 

^Alunni promossi 85 

Alunni licenziati 26 

' CONSIGLIO DIRETTIVO. 

Papadopoli conte Nicolò, Gr. Uff. «4>i Gomm. ^, Senatore del Regno, Delegato 

del Ministero di agricoltura, industria e commercio, Presidente. 
PoLiTBO prof. Giorgio, 4, id. 

DiENA avv. Adriano, Uff. i^, Delegato della Provincia. 
Piucco dott. Ciotaldo, id. 

Cbresa Pacifico, ^ Gr. Uff., 4*» Senatore del Regno, Delegato del Comune. 
Vanzbtti Vittorio, Ck>mm. ^i >^' 

SuppiBi Giorgio, Comm. 4*1 Delegato della Camera di commercio, Segretario, 
Vasilicò avv. Luigi, ^i* i^- 
Castrlnuovo Enrico, ^, 4>» Direttore della Scuola. 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Castblnuovo Enrico, ^, 4** Direttore. — T. per le istituzioni di commercio eà I. 
per la pratica commerciale. 

AaifANifi avv. Luigi, 4, T. per il diritto amministrativo, costituzionale e legisla- 
zione rurale. 

Id., L per il diritto internazionale. 

Ascoli avv. Prospero, T. per il diritto commerciale. 

Berti Alessandro, ^, A. per la calligrafia. ^ 

Bbsta nob. Fabio, Comm. 4> T. per la computisteria e ragioneria. 

Id., I. per la pratica commerciale. 

FERRAais Carlo Francesco, Comm. 4'f ^i A. per la statistica teoretica. 

FoRNARi Tommaso, 4, T. per Teconomia politica. 

Id., I. per la scienza delle finanze. 

Fradblbtto Antonio, 4"» Deputato al Parlamento, T. per le. lettere italiane. 

Gafporblli Angelo, R. per la lingua e letteratura inglese. 

Lanzoni Primo. T. per la geografia economica. 

Id., L per la storia del commercio. 

LovERA Luigi Romeo, R. per la lingua e letteratura tedesca. 



44 

Manzato avv. Renato, 4'i '^* P^i* ^^ diritto civile. 

Martini Tito, ^, T. per l'algebra e il calcolo mercantile. 

Orsi nob. Pietro, 4** I* per la storia politica e diplomatica. 

N. N. I. per la calligrafia. 

Tuozzi avv. Pasquale, I. per il diritto penale, e per la procedura civile. 

Tur Enrico, 4» T. per la lingua e letteratura francese. 

Truffi dott. Ferruccio, 4> T. per la merceologia. 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL r OTTOBRE 1904 AL 30 SETTEMBRE 1905. 



Entrata. 

Rendite patrimoniali L. — 

Contrihuti degli Enti che concorrono al 
mantenimento della Scuola: 

Ministero di agrlcoltnra, industria e 

commercio (a) » S5|000 

Altri Ministeri . » — 

Provincia » 40,000 

Cornane (contrlbato effettivo). ...» 10,000 

Comune (oontributo figurativo per 1 

locali) » 18,000 

Camera di commercio ....... « &,000 

Opere pie e Corpi morali » — 

Società operale » — 

Proventi vari: 

Da privati » — 

Tasse scolastiche » 90,445 

Proventi dei laboratori! » — 

Altri proventi » 2,701 

ToTALS . . . L. 115,146 



Spesa. 

Stipendi al personale : 

direttivo ed insegnante L. 60,817 

amministrativo » 16,110 

di servizio > 5,181 

Fitto dei locali (5) » 1S,DOO 

lUuminasione e riscaldamento » 761 

Acquisto di materiale scolastico e spese 

diverse di manutenzione • 719 

Acquisto di materiale didattico » 1,996 

Spese per 1 laboratori! » 965 

Premiazione » ^ 

Spese di cancellarla, di stampa e di posta • 1 J)78 

Spese per il trattamento di riposo al per- 
sonale • — 

Altre spese • 6,813 



Totale . . . L. 105,780 



(a) Attualmente il contributo del Ministero ò di lire 85,000. 
(5) Spesa figurativa. 



45 



GENOVA. 
B. Scuola d'applicazione per gli studi commerciali. 

(Via Garibaldi, 5). 

Anno di fondazione 1884. 

(RR. DD. ss maggio 1884, n. 8351, serie 3^; S8 novembre 1903, n. A76; 19 gennaio 1905. n. 19; 
15 luglio 1906, n. 391. DD. UM. 11 febbraio e 26 loglio 1905). 



Scopo. — L*articclo 1 dello statuto della Scuola assegna ad essa lo scopo d'im- 
partire l'alta e completa istruzione teorico-pratica ai commercianti, industriali e agli 
agenti sussidiari del commercio, avviando specialmente i giovani airapplicazione 
degli studi commerciali. 

Sezioni, corsi e loro durat^. ~ La Scuola ha una sola sezione divisa in tre 
anni di corso. 

Haterie d'insegnamento. — Gli insegnamenti che si impartiscono nella Scuola 
sono: diritto, economia e statistica, scienza delle finanze, geografìa, lingua francese, 
lingua inglese, lingua tedesca, lingua spagnuola, matematica, computisteria, ragio- 
neria, banco modello, merceologia. Sono insegnamenti facoltativi la stenografìa e la 
scrittura a macchina. 

Musei e gabinetti. — La Scuola è dotata di un museo e di un gabinetto mer- 
ciologico. 

Ammissione. — Sono ammessi alla Scuola: 
a) senza alcuna prova (TeMame^ i giovani muniti di licenza di Istituto tecnico 
o di Liceo e i licenziati da una Scuola media di commercio dipendente dal Ministero 
d'agricoltura, industria e commercio; 

6) con un esame d^integrasione, i giovani licenziati dall'Istituto nautico; 

e) con un esame (Tammissione, ì giovani che hanno compiuto t6 anni d'età. 

Anno scolastico. — L'anno scolastico incomincia in ottobre e termina in luglio. 

Orario. — Le lezioni hanno luogo tutti i giorni feriali dalle 8 V^ alle 11 ^/s e 
dalle 14 alle 17. 

Esami. — Gli esami della sessiose estiva hanno luogo nel mese di luglio, quelli 
della sessione autunnale nel mese di ottóbre, e nei giorni che stabilisce anno per anno 
il Consiglio direttivo della Scuola. 

La sessione annuale per gli esami di laurea è unica e viene indetta dal Con- 
siglio direttivo della Scuola nei mesi di novembre e dicembre. 

.Diploma di licenza. — Gli alunni che abbiano seguito il corso degU studi, su- 
perando ogni anno il rispettivo esame, ottengono un certificato di corso compiuto. 



46 

A coloro che siaao stati ammessi al primo anno di .corso della Scuola, in seguito 
alla presentazione del diploma di licenza dal Liceo, dall'Istituto tecnico o da una 
Scuola media di commercio e che sostengano uno speciale esame, viene rilasciato 
un diploma di laurea in scienze applicate al commercio ed hanno diritto al titolo 
di dottore. Essi sono abilitati all'esercizio della ragioneria e degli altri uffici pub- 
blici attinenti al commercio ed all'industria. Il detto diploma di laurea in scienze 
applicate al commercio è equivalente agli ordinari superiori gradi accademici ed 
è titolo d'ammissione ai concorsi alle cattedre di istituzioni commerciali, di diritto 
commerciale, di economia politica, di storia e di geografia, di calcolo mercantile, 
di computisteria e di banco modello nelle Scuole industriali e commerciali dipen- 
(fenti dal Ministero di agricoltura, industria e commercio. Ottengono un diploma 
superiore di licenza commerciale coloro che, entrati alla Scuola con l'esame di 
ammissione, non possono sostenere l'esame di laurea, ma sostengono quello di 
licenzaiL 

Tasse. — Gli alunni della Scuola sono tenuti al pagamento delle seguenti tasse: 

Tassa dMnscrizione L. 50 

Tassa annuale » 100 

Tassa per ogni esame di promozione » 10 

Tassa di licenza .^. » 100 

Tassa di laurea .^ • » 100 

Dalla tassa per l'esame di laurea non si fa luogo ad esenzione alcuna. Dal paga- 
mento delle altre tasse possono essere esentati coloro che, avendo comprovato non 
trovarsi la propria famiglia in condizione abbastanza agiata, superino tutte le prove 
d'esame nella sezione estiva. 

Amministrazione e direzione. — L'amministrazione della Scuola è affidata ad 
un Consiglio direttivo composto di 10 membri, di cui uno è il direttore della Scuola, 
e gli altri sono nominati per un triennio dagli enti che contribuiscono al mantenimento 
dell'Istituto, cioè: 2 dal Ministero d'agricoltura, industria e commercio, 2 dalla Pro- 
vincia di Genova, 2 dal Comune e 3 dalla* Camera di commercio. Il direttore coa- 
diuva il presidente del Consiglio direttivo nella sorveglianza suirandamento ammmi- 
strativo della Scuola. 

La direzione didattica e la sorveglianza disciplinare della Scuola sono affidate al 
direttore. 

Il bilancio preventivo e il conto consuntivo della Scuola sono approvati dal Con- 
siglio direttivo. Dopo l'approvazione il conto consuntivo viene comunicato agli enti 
contribuenti. 

Nomina del personale. — Il personale insegnante viene nominato, in seguito a 
pubblico concorso, dal Consiglio direttivo della Scuola, con l'approvazione del Mini- 
stero d'agricoltura, industria e commercio. Il direttore viene pure nominato dal 
Consiglio direttivo con Tapprovazione del Ministero. 

Collocamento degli allievi. •— La Scuola s'interessa al collocamento degli 
' alunni designando alle Ditte che ne fanno richiesta i più idonei agli uffici cui s'in- 
tende applicarli. I licenziati d'altra parte trovano pronta occupazione in Genova e 



47 

fuori, più raramente all'estero. La Scuola ne segue la carriera per quanto é possi- 
bile, riunendo le notizie sugli uffici che vengono loro affidati e sulla loro profes- 
sione. 

STATISTICA DEGLI ALLIEVI PER L'ANNO SGqj.ASTIGO 1904-905. 

Allievi inscritti 106 

Allievi presenti agli esami «... 97 

Allievi promossi 46« 

Allievi- licenziati 16 

CONSIGLIO DIRETTIVO. 

•Fasce prof. Giuseppe, 4>* Deputato al Parlamento, Delegato del Ministero d'agri- 
coltura, industria e commercio, PresiderUe. 
Falcone avv. Giacomo, Comm., 4>> id. 
Gallino ing. Natale, 4>. Delegato della Provincia. 
Pbirano avv. Andrea, Comm. ^,\à. 
Cassanbllo Gaetano, Comm., ^^ Delegato del Comune. 
Da Passano prof. nob. Gerolamo, i^, id. • 

Brizzolebi cap. Arturo, Comm. 4>, Delegato della Camera di commercio. 
Oliva Alfonso, 4'i 4^> ìd., Segretario, 
Romairone Natale, Comm. 4*» id., Vice-Presidente, 
Roncali dott. Angelo, 4* Direttore della Scuola. 

PERSONALE DIRETTIVO E INSEGNANTE. 

PoNSiOLiONi avv. Antonio, Comm. 4i Senatore del Regno, Profeseore onorario. 

Roncali dott. Angelo, 4, pred.. Direttore, — T. perii tedesco. 

Id., I. per la scienza delle finanze. 

Bensa avv. Enrico, 4>»^T. per il diritto. 

Boooio dott. Tomaso, R^ per la matematica finanziaria. 

Cbvasco rag. Fen^uccio, T. aggiunto per il banco modello. 

Db Negri dott. Antohio, Uff. 4» T. per la merceologia. 

Fauno Marco, R. per l'economia politica e statistica. 

Frescura dott. Bernardino, T. per la geografia. 

Fribd Armin, A. per il tedesco. 

Gagliardi rag. Enrico, Uff. 4 , T. per la computisteria e la ragioneria. 

Gambaro Raffaele, 4> T. per l'inglese. 

Malan Jean Jacques, 4>> T. per il francese. 

Maraoliano rag. Attilio, A. per il banco modello. 

Ricci Lazzaro, 4>> T. per il banco modello. 

RivERA rag. Giuseppe, A. per le esercitazioni di computisteria e ragioneria. 

R0SSELL0 avv. Adolfo, ifr, I. per lo spagnuolo. 

SauRLATi dott. Giovanni, A. par la merceologia. 



48 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL' ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL V GENNAIO AL 31 DICEMBRE 1904. 



Entrata. 



Bcftdite pAtrlmvniali 7 . L. 3^1 

Contributi degli Enti che concorrono al 



nanfnimerUo della Scuola: 

Miniatero di agrlcoltara, indtutria e 
commercio (1) » 

Altri Ministeri • 



80,000 



20,000 



• Prerineia 

Comone ^ . .* .» 20,000 

Oamera di commercio » 20,000 

Opere pie e Corpi morali » ^ 

Società operale » — 

Proventi vari: 

Da privati » — 

Taaae ■e<}la8t!ehe » 13,660 

Proventf dei laboratori! » — 



Altri proventi • 



1,600 



TOTALB , 



L. 99,181 



• Spesa. 

Stipendi al personale : 

direttivo ed insegnante L. 

amministrativo 

di servizio 

Fitto dei locali 

lUaminasione e riscaldamento 

Acquisto di materiale seolaitieo e spese 
diverse di manutensione 

Acquisto di materiale didattico 

Spese per i laboratori! 

Premlasione (borse di studio) 

Spese di cancelleria, di stampa e di poeta 

Spese per il trattamento di riposo al per- 
sonale 

Altre spese 



54,962 
VOO 
3,900 

12,410 
1,686 

3,040* 

2,407 

Ifièi' 

2,800 

2,756 

4,083 



Totale . . . L, 94,176 



(1) Attualmente il contributo annuo è di lire 25,000. 



49 



BARI. 
B. Scuola superiore. dì commercio. 

(Via 0*TOTir). 

Anno dì fondazione 1882 (1). 

(RR.DD. 11 mano 1886, n. 8746, Iorio 8'; 86 novombro 1808, ii.476; 19 gennaio 1908, xx. 19; 15 loglio 1906, ii.891. 

DD. MH. 11 febbraio e 96 loglio 1908). 



Scopo. — La Scuola ha per fine : 

a) d' impartire l'alta e completa istruzione teorico-pratica ai commercianti, 
industriali ed agenti sussidiari del commercio, indirizzando specialnjente i giovani 
all'applicazione degli studi commerciali ; 

b) di preparare i giovani che, in conformità alle condizioni prescritte dalla 
legge e dai regolamenti, intendono dedicarsi alla carriera dei Consolati. 

Sezioni, corsi e loro durata. — Essa si divide nelle seguenti sezioni : 

a) sezione commerciale, il cui corso dura tre anni ; 

b) sezione consolare, il cui corso dura cinque anni. 

Musei e laboratorii. — Alla Scuola è annesso un Museo di merceologia con 
laboratorio chimico per le analisi delle merci. 

Ammissione. — Per essere ammessi alla Scuola occorre aver conseguito la li- 
cenza del Liceo, dell'Istituto tecnico, o di una Scuola media di commercio, ovvero 
avere 16 anni compiuti e sostenere uno speciale esame sui programmi della sezione 
di commercio e ragioneria degli Istituti tecnici. 

Anno soolastico. — Esso incomincia il 15 ottobre e termina verso la metà di 
luglio. 

Orarlo. — Le lezioni vengono impartite nei giorni feriali dalle 8 ^/2 all^ 11 ^.'2 e 
'dalle 12 '/a alle 15 '/9. 

Esami. — Gli esami di promozione e di licenza hanno luogo nel mese di luglio ; 
quelli di riparazione e di ammissione in ottobre. 

La sessione annuale per gli esami di laurea è unica e viene indetta dal Con- 
siglio direttivo della Scuola nei mesi di novembre e dicembre. 

Diploma di licenza. — Agli alunni che hanno sostenuti tutti gli esami ven- 
gono rilasciati diplomi di licenza. 

A quegli alunni che siano stati ammessi al primo anno di corso della Scuola 
in seguito alla presentazione del diploma di licenza dal Liceo, dall'Istituto tecnico 
/ 

(1) Con R. D. del 31 ottobre 1882 venne istituita in Bari una Scuola di commercio con Banco 
modello, la quale con altro Decreto dell' 11 marzo 1886 fu trasformata in Scuola superiore di com- 
mercio. 

4 — L'insegnamento commerciale in Italia. 



50 

o da una Scuoia media di commercio e che sostengono un es>ime speciale, vien rila- 
sciato un diploma di laurea ed hanno diritto al titolo di dottore. Essi sono dichiarati : 

a) per la sezione commerciale: laureati in scienze applicate al commercio; 

b) per la sezione consolare: laureati in scienze applicate alla carriera con- 
solare. 

Il diploma di laurea è equivalente agli ordinari superiori gradi accademici. 

Coloro che hanno ottenuto il diploma speciale di laurea nella sezione com- 
merciale sono abilitati! al Pesercizio della ragioneria e degli altri uffici pubblici at- 
tinenti al commercio ed all'industria. 

Il diploma di laurea nella predetta sezione commerciale è titolo d'ammissione 
ai concorsi alle cattedre di istituzioni commerciali, di diritto commerciale, di eco- 
nomia politica, di storia e geografia, di calcolo mercantile, di computisteria e di 
banco modello nelle Scuole industriali e commerciali dipendenti dal Ministero di 
agricoltura, industria e commercio. 

I laureati della sezione consolare sono ammessi ai concorsi nelle Scuole sud- 
dette per le cattedre sopraindicate ad esclusione di quelle di calcolo mercantile, 
di computisteria e dì banco modello. 

Tasse. — Gli alunni debbono pagare una tassa d'ammissione di 30 lire ; ed una 
tassa annuale di 100 lire se inscritti alla sezione commerciale e di 150 se inscritti alla 
consolare. La tassa di licenza è di 100 lire per la sezione commerciale e di 150 per 
la consolare. La tassa per l'esame di laurea è di 100 lire. 

Amministrazione e direzione. — La Scuola è governata da un Consiglio di- 
rettivo composto di nove membri, tre dei quali sono nominati dal Ministero di agri- 
coltura, industria e commercio, quattro dalla Camera di commercio, uno dal Consiglio 
provinciale ed uno dal Consiglio comunale. Il Direttore della Scuola interviene alle 
adunanze del Consiglio ed ha voto consultivo. I componenti il Consiglio direttivo du- 
rano in ufficio tre anni e si rinnovano per un terzo ogni anno. 

II bilancio preventivo ed il conto consuntivo sono compilati dal Consiglio diret- 
tivo e sottoposti all'approvazione del Ministero di agricoltura, industria e com- 
mercio. 

Nomina del personale. — Il Direttore ed i professori ordinari sono nominati 
con Decreto Reale sopra proposta del Ministro di agricoltura, industria e commercio, 
di regola in base ai risultati di pubblico concorso, ovvero sentito il parere del Con- 
siglio direttivo quando si tratti di persona venuta in meritata fama nella materia di 
insegnamento alla quale occorre provvedere. 

I professori incaricati e gli assistenti sono nominati dal Ministero di agricoltura, 
industria e commercio su proposta del ConsigUo direttivo. 

Collocamento degli allievi. — I licenziati dalla Scuola superiore trovano facile 
occupazione in Italia. Del loro collocamento si occupa l'Associazione degli antichi 
studenti d'accordo con la Direzione della Scuola. Nell'ultimo triennio conseguirono 
la licenza della Scuola superiore 22 allievi, dei quali uno ottenne la licenza in tutte e 
due le sezioni. Di questi, due esercitano il commercio per proprio conto, uno è ri- 
masto alla Scuola per proseguire gli studi nella sezione consolare, un altro compie il 
servizio militare con il grado di ufficiale di complemento, uno è ragioniere presso un 
Municipio, uno é istitutore in un Convitto, ti*e sono impiegati in uffici dell'Ammini- 
strazione dello Stato e tredici sono impiegati presso Istituti bancari e di credito. 



51 



STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904-906 

Alunni inscritti (1) 129 

Alanni presenti àgli esami (1) 105 

Alunni promossi (1) 67 

Alunni licenziati (1) 32 

CONSIGLIO DIRETTIVO. 

Laudisi Giuseppe, Comm. ^, 4^, Delegato del Ministero di agricoltura, industria e 

commercio, PreMÌdente, 
Chiaia ing. Vittorio, 4, id., Vice- Presidente, 
RfiVEST avv. Nicola, Comm. ^, 4, Delegato del Ministero d'agricoltura, industria e 

commercio. 
N. N., Delegato della Provincia. 

Ghiaia prof. Giuseppe Aurelio, 4i, Delegato del Comune. 
BuoNviNO Vito Antonio, Delegato della Camera di commercio. 
FizzAROTTi Emanuele, 4>, id. 
Sbisà Nicola, id. 
ScHUcK Nicola, Uff. ^i, id. 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Massa avv. Carlo, C. 0. Carlo III di Sp., Direttore ff. — O. per la letteratura 

italiana. 
Bertolini avv. Angelo, I. per la scienza della finanza ed elementi di diritto costitu» 

zionale e amministrativo. 
Canzoneri dott. Francesco, O. per la merceologia e chimica. 
Carabbllbsb dott. Francesco, O. per la storia politica e commerciale. . 
Db Bellis rag. Modestino, O. per la lingua inglese. 
De Montel dott. Enrico, O. per la matematica finanziaria. 
FiORESE avv. Sabino, O. per Teconomia politica e statistica. 
GinsTiNiANi avv. Vito, Uff. 4>> O. per il diritto cìvìIq e commerciale, e procedura 

civile. 
LoRusso rag. Benedetto, O. per la ragioneria. 

Maranblli dott. Carlo, Cavaliere dell'Ordine della Conc. di Port., S. per la geografia 
coipmerciale. 

N. N., per il diritto internazionale, enciclopedia giuridica, diritto e procedura penale. 
RiGonoN rag. Pietro, O. per il banco modello. 
Tron dott. Emilio, I. per il francese. 
Urbani Enrico, T. per la calligrafia. 
Wbioblspero barone Adolfo, O. per la lingua tedesca. 



(1) Compresi gli alunni della sezione inferiore, suirordin&mento della quale non si sono date 
notizie essendo in corso gli studi per trasformarla in Scuola media di commercio. 



52 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL 1* LUGLIO 1904 AL 90 GIUGNO 1905. 



Bntratft. 

Rendite patrimonUli L. 1^60 

Conirihuti degli Enti che eoneorrono al 
mantSnim«nto della Scuola: 

Iflnietero di agrlooltnr», Indiutria e 

eommeroio (a) » iO,000 

Altrt Ministeri » — 

Proyincin » 20,000 

Comune » 6,000 

Camera di eommeroio » ' 40,000 

Opere pie e Corpi morali • — 

Società operaie » ~ 

Proventi vari: 

Da privati » — 

TaHA loolastiche » efiOO 

ProTenti dei laboratorìi » 60 

Altri proTenti » 300 

ToTAUs . . . L. 94^10 



Spesa. 

stipendi al pereonaie : 

direttivo ed Iniegnante L. 

amministrativo 

di servizio 

Fitto del locaU 

Illumlnasione e riscaldamento 

Acquisto di materiale scolastieo e spese 
diverge di manntenalone 

Acquisto di materiale dldattieo 

Spese per I laboratori! 

Premiasione 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta 

Spese per il trattamento di riposo al per- 
sonale 

Altre spese . . » 



76,740 
S,4S0 
9,100 
8,000 

soo 

750 
0,000 
1,600 

1,700 



Totale . . . L. 100,510 



(a) A partire daireseroliio finansiario 1905-906 il contributo del Biinistero é stato elevato a lire 2bfiO0. 



53 



ALTRB SGQOLB SUPERIORI. 



Sono bene avviati gli studi per istituire qualche altro corso superiore di 
scienze applicate alle intraprese d'indole economica, ed alle necessità della po> 
litica coloniale. 

Così le tre Scuole superiori di commercio, che hanno reso eminenti servigi 
al nostro paese mandando uomini di grande valore agli uffici pubblici nel regno 
ed all'estero, e dotando di menti direttive le maggiori nostre istituzioni bancarie 
e commerciali, avranno non istituti concorrenti e rivali, ma centri di cooperazione 
e di integrazione nelle nuove Scuole che si vanno ordinando. 

Né sembra eccessivo il numero di tali Scuole superiori a chi considera che il 
campo del lavoro economico dischiuso ai giovani di buona volontà è assai vasto; 
e che ragioni politiche e sociali consigliano di sfollare quanto più sia possibile la 
Università tradizionale dall'eccessiva popolazione scolastica, per avviarne la schiera 
più numerosa a studi e professioni, che danno certamente e presto il campo e gli 
strumenti di azione nella società moderna. 



54 



L'UNIVERSITÀ COMMERCIALE ^ LUIGI BOCCONI „ IN MILANO. 



Bagione e carattere della tTniversità commerciale Luigi Bocconi. 

{Da puhblieazione fatta <talV Ifttituto nel 1902). 

Il concetto di una preparazione speciale per i giovani comnoercianti ed indu- 
striali a bene intendere ed apprezzare Tambìente, in cui deve svolgerai l'azione 
loro, è davvero moderno. 

E si capisce: quando la produzione e gli scambi erano limitatissimi e Teser- 
cizio dei commerci e delle industrie tenuto in pochissimo conto, non si sentiva, 
non si poteva sentire che una buona educazione commerciale fosse elemento ne- 
cessario per la vita degli affari. 

Il commercio era in mano a persone che se ne occupavano per spontaneità 
naturale, col sussidio delle nozioni acquistate man. mano nella pratica. Del resto, 
nella maggiore semplicità delle relazioni commerciali per la lentezza delle comu- 
nicazioni e dei trasporti, non occorrevano realmente altre cognizioni all'infuori 
di quelle che si potevano apprendere col tirocinio pratico belle case di com- 
mercio. 

Più tardi — rese rapide le comunicazioni ed i trasporti, cadute molte delle 
barriere che prima dividevano nazione da nazione, e consolidatisi i principi mo- 
derni del diritto internazionale — la vita economica divenne incomparabilmente 
più complesssa e più estesa. Allora si avvertì per la prima volta la necessità 
di un nuovo ordine di studi. 

L'unica scuola allora esistente — la scuola classica — non teneva nessun 
conto della v^ta moderna e all'infuori di una preparazione generale dello spirito 
sul fondamento esclusivo della antichità, non dava alcun elemento atto ad inten* 
dere ed a valutare le esigenze dei tempi nuovi ed in particolare quelle del 
commercio. 

Lo Stato e la •iniziativa privata vollero provvedervi. Gli Istituti tecnici e le 
Scuole superiori di commercio sorsero in Italia — pochi anni dopo che all'estero — 
appunto con un tale obbiettivo. 

L'Università commerciale Bocconi si é opportunamente aggiunta al nostro 
sistema d'istituti superiori di discipline economiche e sociali. 



Chiarimenti intorno ad alcuni punti dell'ordinamento 
deirUniversità commerciale Luigi Bocconi. 

Ammissione degli allieci, -> Quale grado di cultura generale, di preparazione 
intellettuale si deve presupporre e richiedere negli allievi al momento della loro 
ammissione? 



55 

In Italia la preparazione agli studi superiori viene data quasi esclusivamente 
dal corso classico, Ginnasio e Liceo. Solo per alcune carriere (matematica e scienze 
naturali) sono ammessi in via di eccezione all'Università gli allievi del corso 
tecnico. 

Il corso classico è direttamente preordinato — come scuola secondaria di 
cultura generale — all'insegnamento superiore universitario, e come tale non porta 
all'esercizio immediato di alcuna professione. 

Invece i corsi tecnici hanno prevalentemente carattere professionale, mettono 
capo senza bisogno di ulteriori studi a determinate professioni e per ciò stesso 
non sono preordinati direttamente agli studi superiori. Tuttavia anche gli studi 
tecnici, per necessità di cose, oltre alla cultura professionale assicurano un certo 
grado di cuUura generale che può valere e (come abbiamo visto per alcune car- 
riere universitarie vale effettivamente) di preparazione a studi più elevati. 

Suirindirizzo e sull'ordinamento della scuola secondaria in Italia — come del 
rosto anche alFestero — si discute largamente e da anni. 

È oramai ammesso per generale consenso ch'essa non corrisponde alle esi- 
genze moderne, e noi potremmo soggiungere che corrisponde anche meno ai bi- 
sogni particolari di un^alta coltura economico-comtnerciale. 

Ma noi non possiamo prescindere dallo stato attuale di cose e, sino a che 
questo perduri, non sapremmo vedere come sarebbe possibile in Italia dare agli 
studi economici un substrato diverso da quello accettato per tutti gli studi uni- 
versitari. 

È perciò che abbiamo disposto che al nuovo Istituto siano ammessi di pieno 
diritto i licenziati dal Liceo e dall'Istituto tecnico. 

Diciamo di pieno diritto, perché non abbiamo creduto in alcun modo neces- 
sario rimporre un'esame di ammissione. Questo si sarebbe potuto esigere nel caso 
che nella Scuola fossero stati ammessi allievi anche non provenienti dal corso 
classico o dal tecnico, sprovvisti quindi di prova legale del grado di cultura a cui 
fossero pervenuti; ma come agli altri studi universitari, così al nostro Istituto 
niuno si ammetto se non fornito di titoli comprovanti la sua cultura secondaria. 

Per i giovani stranieri o italiani residenti all'estero, applicando un. principio 
già attuato nel vigente regolamento generale universitario, si richiederà che pro- 
vino di aver compiuto nel paese di loro residenza quegli studi secondari che in 
esso sono richiesti per l'ammissione alle Università e di aver sostenuto anche i 
relativi esami. 

Insegnamento delle sciente economiche, — L'insegnamento più importante del- 
l'Università Luigi Bocconi deve essere quello delle scienze economiche. A questo 
deve esser data la maggiore estensione e attribuito il maggior tempo. 

Lo studio della economia politica comprenderà nel primo biennio l'esposizione 
completa delle teorie generali, e — nel secondo biennio — l'esame analitico delle 
varie parti dell'economia e delle diverse istituzioni economiche studiate crìtica- 
mente e storicamente. 

Larga parte sarà data anche agli insegnamenti della statistica metodologica, 
della statistica economica e demografìoa, della scienza delle finanze, della conta- 
bilità di Stato, della storia del commercio e della geografia commerciale. Com- 



56 

pioteranno poi, in particolar modo V insegnamento economico, corsi speciali di cui 
parleremo appresso. 

Scienze giuridiche, t- Non s^ è creduto fosse necesf«ario dare largo svolgi- 
mento a queste materie. L'Università commerciale dev'essere un Istituto di alti 
studi economici; tutto il resto è, rispetto ai fini della scuola, complementare. 

Mentre la conoscenza delle dottrine economiche vuoressere vasta, profonda» 
scientifica, per le discipline giuridiche è sufficiente che i giovani abbiano nozioni 
ampie e precise, ma nulla più che nozioni. 

L'alta cultura commerciale ha un campo proprio, vastissimo: la conoscenza 
del mondo economico, delle leggi che governano i fenomeni economici così diffi^ 
cili a interpetrare. 

Le cognizioni giuridiche —' per quanto utili nella pratica degli affari — non 
sono che un accessorio. Importa che Tuomo d'affari conosca degli istituti giuridici 
quel tanto che basta per valersene ove occorra. Ma oltre ai limiti di questa cono- 
scenza, diremo così estrinseca, non ha d'uopo di andare. La interpretazione della 
legge nei casi dubbi, l'azione giudiziaria stessa — pei quali scopi soltanto sarebbe 
opportuno un approfondito studio del diritto — debbono essere riservati al giu- 
reconsulto. 

Lo spingere gli allievi ad uno studio troppo largo del diritto sarebbe un fuor 
d'opera, toglierebbe ad essi troppa parte di un tempo prezioso per gli altri studi 
essenziali, non arrecherebbe ai giovani vantaggio e invaderebbe senza ragione il 
campo di altre scuole. É per ciò che l'insegnamento delle scienze giuridiche, nel- 
r Università nostra, è costituito da un corso elementare di diritto privato civile e 
commerciale — sembrando opportuno per questo insegnamento fondamentale la 
fusione delle due discipline, di cui l'ultima in sostanza non è che una particolare 
manifestazione della prima -> e da un altro corso parimenti elementare di diritto 
pubblico interno costituzionale ed amministrativo. Seguono gli insegnamenti di 
diritto commerciale ed ^industriale italiano e comparato e di diritto internazionale 
nelle più speciali attinenze col commercio. L'insegnamento del diritto commerciale 
avrà carattere di corso monografico e servirà a dare agli allievi, oramai ben pre- 
parati, il possesso pieno di tutte quelle cognizioni positive del diritto, anche «stra-* 
niero, attinenti ai commerci ed alle industrie, che possono essere loro utili. 
L'insegnamento del diritto internazionale pur avendo carattere complementare, non 
potrà esser considerato di grande importanza per una società come la nostra nella 
quale tanta è l'estensione dei traffici internazionali. 

Discipline tecniche e banco modello. — Le scienze di natura più strettamente 
tecniche che s'insegneranno nell' Università Luigi Bocconi saranno in sostanza le 
stesse ohe s'insegnano nelle Scuole superiori di commercio e cioè la matematica 
finanziaria, la merceologia, la contabilità e il banco modello. 

Insegnamento delle lingue. — 11 possedere le lingue straniere è da conside- 
rarsi come una condizione essenziale per tutti gli studi superiori. Negli studi eco- 
nomici e neiresercizio del commercio, il bisogno di una approfondita conoscenza 
delle lingue è — se possibile — ancor più sentito, perchè qui, oltre ad essere un 



57 

mezzo di studio, rappresenta anche uno strumento di lavoro continuo neireser- 
cìzio delia professione. Una tale conoscenza — che dovrebbe far parte della pre- 
parazione negli studi secondari — sì presuppone in chi si avvia agli studi supe- 
riori; così è nell'insegnamento universitario di lutti i paesi. 

Saremmo stati indotti da questo ordine di considerazioni ad escludere le lingue 
moderne. Ci sembrava logico il pretendere nei giovani, che aspirano ad entrare 
nella scuola di alti studi commerciali, il pieno possesso delle principali lìngue 
straniere. 

Tuttavia abbiamo dovuto piegarci ai fatti. La scuola classica trascura com- 
pletamente o quasi le lingue moderne, solo in questi ultimi anni ha fatto qualche 
timido tentativo istituendo un limitato insegnamento; neppure gli Istituti tecnici 
assicurano generalmente una sufficiente conoscenza delle lingue. 

Ora fìno a che perduri in questa insufficienza la scuola secondaria, l'Università 
deve pure assumere su di sé una tale funzione, per quanto non sua. 

È per ciò che abbiamo dovuto comprendere fra gli insegnamenti le lingue 
straniere e, avuto riguardo alle condizioni particolari dei nostri commerci interna- 
zionali, abbiamo reso obbligatorio lo studio del francese e di altre lingue da sce- 
gliersi dair allievo tra V inglese, lo spagnuolo ed il tedesco. 

L'insegnamento delle lingue però — è evidente — non può essere impartito 
in modo unico ed uniforme per tutti; avrà per gli allievi uno sviluppo proporzio- 
nato al grado di conoscenza delle lingue che sarà per ciascuno accertato — con 
esame - al momento dell'ammissione. 

Corsi generali e corsi speciali, — Siamo venuti esponendo sin qui a grandi 
linee il programma degli insegnamenti della Università Luigi Bocconi, ma per 
completarlo importa che noi soggiungiamo come tutti gli insegnamenti siano 
distinti in due grandi categorie: corsi generali e corsi speciali, dei quali i primi 
obbligatori tutti, i Secondi obbligatori solo in un certo numero, a scelta dello 
studente. 

Cerchiamo di chiarire questo concetto il quale, sebbene .non nuovo, trova ora 
per la prima volta in Italia larga applicazione negli studi superiori. 

Nelle Universitò, ed in genere in tutti gli studi superiori, gli insegnamenti 
provvedono alle esigenze della generalità degli allievi, senza preoccuparsi in alcun 
modo dello speciale indirizzo che ciascun di essi ha ragione di dare ai propri stndi, 
senza tener conto che ciascuno di essi vorrà e dovrà approfondirsi solo in alcune 
delle molte materie insegnategli, solo in quelle cioè che più direttamente servi- 
ranno alla sua vita professionale a scientifica. La scuola dà la linea generale 
dello insegnamento e l'allievo deve poi da sé svolgere gli studi nella direzione a 
a lui più conveniente; oppure dà l'analisi larga scientifica di una data parte della 
matèria di insegnamento, e in tal caso rimane alFalIievo di compiere da sé Pesame 
di tutte le altre parti, se queste sono necessarie nella sua carriera. 

Questa è una difficoltà che nell'Istituto Bocconi si é voluto — per quanto era 
possibile — evitare. Si è tentato di conciliare la necessità per Tinsegnamento di 
essere generale con la necessità per l'allievo di specializzarsi nelle discipline che 
debbono essere a lui di più'immedìato sussidio nella vita. 

Considerato come centro stabile del programma gli insegnamenti generali, 



58 

comuni ed obbligatorii per tutti, si sono istituiti altri corsi che hanno di mira la 
trattazione larga ed approfondita di materie speciali, bene inteso sempre attinenti' 
alla vita dei traffici. 

Con gli insegnamenti generali l'Istituto assicura agli allievi l'acquisto di un 
complesso organico di estese cognizioni economiche, ìa base di ogni studio ulte- 
riore che possa essere condotto su qualcuno dei molteplici rami che le singole 
discipline abbracciano. 

Nei corsi speciali invece — che possono avere durata anche inferiore ad un 
anno -^ vengono illustrati i singoli Istituti economici, giuridici, commerciali e i 
problemi che ad essi si connettono, con tutta la profondità che è richiesta ad uno 
studio veramente analitico della materia. Tali corsi sono obbligatorii per gli allievi 
nel senso che durante il secondo biennio debbono seguirne alcuni in modo da 
occupare un determinato numero di ore; ma sono facoltativi, in quanto ciascun 
i^lievo potrà scegliere, fra i molti corsi offerti, quelli che meglio convengano alle 
sue attitudini ed alla carriera cui intende avviarsi. 

Una tale facoltà di scelta pei corsi speciali è consigliata, oltreché dall'impos- 
sibilità materiale per l'allievo di seguirli tutti, anche dalla considerazione che al 
terzo e quarto anno di studi superiori il giovane é ormai all'inizio della vita pra- 
tica; vede già tracciata innanzi a so la via da percorrere; troverà quindi un vero 
e grande sussidio in un insegnamento che, pur mantenendosi neirambito stretta- 
mente scientifico, abbia indirizzo speciale, professionale. 

Così, per esempio, non sarebbe possibile nò utile chiamare ciascuno degli 
allievi a studiare con pari ampiezza nei minimi particolari la teoria economica, 
l'assetto giuridico, l'ordinamento pratico, lo sviluppo storico delle banche; ciò può 
essere utilissimo per il giovane che si sia oramai destinato alla carriera bancaria, 
meno utile ed anche gravoso per chi intenda dedicarsi alPindustria delle assicura- 
zioni, pel quale invece potrebbe servire meglio l'approfondire questa parte sotto il 
punto di vista storico, giuridico ed anche matematico. 

È naturale che non si {>ossa stabilire oggi il numero ed il soggetto di questi 
corsi: verranno determinati anno per anno dalla Direzione della scuola d'accordo 
coi professori, anche tenendo conto dei problemi del momento, come ora potreb- 
bero essere i trattati di commercio, l'ordinamento ferroviario, la legislazione del 
lavoro. 

Piena è la fiducia nostra nei risultati scientifici e pratici di questo metodo di 
insegnamento che viene a legare più strettamente la vita alla scuola. 

Esercitazioni pratiche degli allieoi. — A complemento della esposizione cat- 
tedratica delle materie di studio gioverà che la nostra scuola stimoli anche l'atti- 
vità individuale degli allievi, chiamandoli — sotto la guida dei professori — ad 
esercitazioni intorno alle varie parti delle discipline insegnate. Questo sistema,' da 
tempo e con molta larghezza attuato nelle facoltà giuridiche tedesche, è stato intro- 
dotto ed ha già incominciato a dare buoni frutti anche da noi. 

Tali esercitazioni avranno ragione e sviluppo specialmente nel secondo bien- 
nio, valendo appunto ad integrare la solida istruzione scientifica impartita nei . 
primi due anni. 



59 



Distribuzione delle naterie dMaseonaneiito. 



MATERIE D' INSBaNAMBNTO 


Ore settimanali d* integnamento 
per claieun anno del eorto 




I anno 


II anno 


III anno 


,iy anno 


X. — Oonl di soieBs^ «oonomioli*. 










1. Principii di economia politica 


8 


3 


» 


» 


2. Storia e critica dei principali Istituti economici. . . 


» 


» 


8 


8 


8. Scienza della finanza e contabilità di Stato .... 


» 


8 


8 




4. Principii di statistica 


8 


» 


» 




6. Statistica demografica ed economica 


» 


8 


» 




6. Storia del commercio 


8 


» 
2 


8 
8 




7. Geografia commerciale. 




8. Corsi speciali 


9 


ZZ. — Corsi teonioL 










' 9. Matematica finanziaria. . 


9 

8 


8 
8 




B 


10. Contabilità generale e applicata 


» 


11. Banco modello 






8 
8 


4 


12. Merceologia 


3 


ZZZ. — Oond di Mi«iis« ffivxidiohe. 










18. Diritto costituzionale e diritto amministrativo . . . 


8 


» 


» 


» 


14. Istituzioni di diritto privato 


8 


8 


2 


ìt 


16. Diritto commerciale e industriale 


» 


16. Diritto internazionale, specialmente ne' suoi rapporti 
col commercio 


2 






Totali . . . 


18 


20 


20 


21 


TV, ~ Coni di U&fffia «tMiiiM*. 










17. Lingua francese, inglese, tedesca e spagnuola . . . 


6 


6 


6 


5 



Allegato 



SCUOLE MEDIE DI STUDI APPLICATI AL COMMERCIO 



63 



NAPOLI. 
R. Scuola media di commercio. 

(Via Atrt, SS). 

Anno di fondazione 1905. 
(R. D. 15 giugno 1905| n. CCXIII, parte tupplemenUre). 



Scopo. — La Scuoia ha Io scopo di avviare i giovani all'esercizio pratico del 
commercio e delle professioni ad esso attinenti, come pure agli uffici amministrativi 
di qualsiasi impresa di carattere economico. 

Sezioni, corsi e loro durata. — Essa ha una sola sezione il cui corso dura- 
4 anni. ^ 

Materie d'inseguamento : 

1. Italiano — Diritti e doveri. 

2. Nozioni di storia economica d'Italia — Geografìa commerciale. 

3. Itituzioni commerciali — Nozioni di economia politica. 

4. Diritto commerciale e marittimo — Legislazione commerciale e indu- 
striale — Usi mercantili con particolare riguardo al commercio marittimo. 

5. Legislazione doganale e trattati di commercio e di navigazione — (Eser- 
citazioni pratiche sull'uso delle tariffe doganali e sul calcolo dei dazi). 

6. Trasporti e legislazione relativa — Servizi marittimi convenzionali (Eser- 
citazioni pratiche sull'uso delle tariffe ferroviarie e sul calcolo dei noli). 

7. Merceologia — Analisi e saggi delle merci •— Adulterazioni e sofistica- 
zioni — Studio degli imballaggi. 

8. Elementi di matematica — Computisteria e ragioneria commerciale. 
•9. Banco modello: funzionamento pratico di aziende mercantili e bancarie 

e più specialmente di aziende di esportazione e di importazione e di imprese di 
trasporti marittimi. 

10. Lingue estere: francese, tedesca, inglese e spagnuola; le prime tre ob- 
bligatorie, la quarta facoltativa. 

Musei e laboratori. — Alla Scuola sono annessi un museo merceologico ed 
un laboratorio per le esercitazioni pratiche degli allievi nelle analisi e nei saggi 
delle merci. 

La Scuola ha inoltre una biblioteca, di cui una sezione è specialmente desti- 
nata agli allievi. 



64 

.Ammissione. — Per Tammissione al primo anno di corso della Scuola è' 
tassativamente richiesta la licenza dai ginnasi o dalle scuole tecniche o dalle 
scuole inferiori di commercio dipendenti dal Ministero di agricoltura, industria e 
commercio, che abbiano non meno di tre anni di corso. 

Sono pure ammessi i licenziati dalle scuole italiane airestero di grado cor- 
rispondente a quelle sopraindicate ed i licenziali di scuole estere, che, a giu- 
dizio del Collegio dei professori, siano ritenute equivalenti a quelle italiane di cui 
sopra. 

Ai corsi successivi sono iscritti solo gli allievi, i quali abbiano superalo l'e- 
same di promozione nella Scuola, ovvero in altra Scuola media commerciale di- 
pendente dal Ministero di agricoltura, industria e commercio. 

L'alunno, che per due anni consecutivi è riprovato negli esami di promozione 
alla elasse superiore, non potrà più frequentare la Scuola. 

Ai corsi obbligatori non sono ammessi uditori. 

Anno soolastioo. ^ Esso incomincia il 1^ ottobre e termina il 31 luglio. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 8 ^/2 
alle 15. 

Esami. — < Gli esami di promozione e di licenza hanno luogo nel mese di 
luglio; quelli di riparazione, in ottobre. 

Diploma di licenza. — Agli allievi, che abbiano superato, dopo il quarto 
anno, Tesame di licenza, è rilasciato dal Ministero di agricoltura, industria e 
commercio il diploma che conferisce il titolo di perito commerciale. 

Tale diploma attesta della idoneità all'esercizio del commercio e abilita alle 
professioni ed agli uffici pubblici ad esso attinenti; è titolo di ammissione senza 
esami ai corsi delle regie scuole superiori di commercio del Regno ed agli esami 
di concorso agli assegni ed alle borse di pratica commerciale all'estero; ed è 
parificato per tutti gli effetti di legge ai diplomi di licenza da scuole di egual 
grado. 

Tasse. — Gli alunni pagano le seguenti tasse: 

Tassa d'immatricolazione L. 20 

Tassa annuale . . . .' » 60 

Tassa di licenza » 5 

Gli alunni appartenenti a famiglie di condizione disagiata, i quali diano buona 
prova nel profitto e che serbino irreprensibile condotta, possono ottenere l'esen- 
zione dalle tasse. 

Amministrazione e direzione. — La Scuola dipende dal Ministero di agri- 
coltura, industria e commercio. 

Una Commissione di vigilanza, composta di due delegati del Ministero di 
agricoltura, industria e commercio, di due delegati della Camera di commercio, 
di un delegato della Provincia, di uno del Comune e di un delegato per ciascuno 
degli enti che concorra con non meno di annue lire 3000 al mantenimento della* 
Scuola e del direttore della Scuola, sorveglia Tandamento amministrativo di essa, 
secondo le norme stabilite dal regolamento. 

Il presidente della Commissione è nominato dal Ministero d'agricoltura, indu- 
stria e commereio fra i componenti la Commissione di vigilanza. 



65 

I membri della Commissione durano in carica due anni e possono essere 
rieletti dopo trascorso un biennio. 

La Commissione di vigilanza può delegare uno dei suoi membri ad assistere 
agli esami della Scuola. 

La direzione amministrativa, disciplinare e didattica della Scuola è affidata a 
. un direttore sotto la dipendenza del Ministero di agricoltura, industria e com- 
mercio e della Commissione di vigilanza nei limiti fìssati dal regolamento. 

II bilancio preventivo ed il conto consuntivo della Scuoia debbono essere 
compilati dalla Commissione di vigilanza e presentati per Tapprovazione al Mi- 
nistero. 

Nomina del personale. — Il direttore ed il personale insegnante ed ammi- 
nistrativo sono nominati dal Ministero di agricoltura, industria e commercio, in 
• seguito a pubblico concorso. . 

La direzione della Scuola può essere affidata ad uno dei professori titolari della 
.Scuola stessa. 

Collocamento dej^li aUlevi. — La Scuola funzi^èna soltanto da un anno; non 
sono stati quindi rilasciati diplomi di licenza ; e la Giunta di vigilanza non ha avuto 
perciò occasione di occuparsi del collocamento Mei licenziati. • 

STATISTICA DEGLI ALUNNI. 

La Scuola ha cominciato a funzionare U 27 gennaio 1906, con 56 alunni in$critti al 
1*> corso. 

GIUNTA DI VIGILANZA. 

Garoiulo avv. Carlo, Comm. 4*1 4»> Delegato del Ministero di agricoltura, industria 

e commercio, Presidente. 
Giannini Nicola, 4^, Uff. 4*» icl- 

Marco conte Rocco, ^, 4*, Delegato della Provincia. 
Sp A SIANO avv. Giacinto, 4*1 Delegato del Comune. 
Amante Luigi, 4^ Uff. 4*) Delegato della Camera di commercio. 
Dresda Francesco, ^i i^* 
NicoDEMi prof. Rubino, direttore incaricato. 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

NicoDEMi prof. Rubino, Direttore incaricato. — I. per la matematica. 

Amabile prof. Giuseppe, I. per le istituzioni commerciali. 

Costa prof. Tullio, I. per la merceologia e la chimica. 

DoziN prof. Mario, I. per il francese. 

Di Niscia prof. Gennaro, I. per T italiano. 

Sabatino prof. Luigi, I. per la calligrafia. 

Testa prof. Oscar Maria, 1. per la storia e la geografìa. 

ViANELLO prof. Vincenzo, I. per la computisteria. 

Zaniboni prof. Eugenio, I. per il tedesco. 

B — L'insegnamento commerciale in Italia. • / 



ENTRATE DELLA SCUOLA. 

Giusta le disposizioni dell' artìcolo 2 del citato D. R. del 15 giugno 1905 ed 
in oonformità delle deliberazioni prese dal Consiglio provinciale e dal Consiglio 
comunale, alle spese annue di mantenimento della Scuola provvedono i seguenti 
Enti nella misura rispettivamente indicata: 

Il Ministero di agricoltura, industria e commercio, con . L. 20,000 

La Provincia, con » 6,000 

Il Comune, con » 6,000 

La Camera dì commercio ed arti, con » 15,000 



67 



ROMA. 
R. Scuola inedia di studi applicati al commercio. 

(Via Arcione, n. 71, palazzo Del Drago). 

Anno dì fondazione 1902. - 
(RR. DD., 22 maggio 1902, n. CLII e 15 o^obre 1905, n. COOXXVI. D. M. 9 ottobre 1902). 



Scopo. — La Scuola ha lo scopo di avviare i giovani all'esercizio pratico del 
commercio e delle professioni ad esso attinenti, come pure agli uffici ammini- 
strativi di imprese di carattere economico. 

Sezioni, corsi e loro durata. — Essa ha una sola sezione, il cui corso dura 
4 anni. 

Materie d'insegnamento. — Italiano — Diritti e doveri — Storia d'Italia — 
Geografìa commerciale — Istituzioni commerciali — Nozioni di economia politica — 
Diritto commerciale e marittimo — Legislazione commerciale ed industriale interna 
ed internazionale — Usi commerciali — Legislazione doganale e trattati di com- 
mercio Q di navigazione — Esercitazioni pratiche nell'uso delle tariffe doganali e- 
nel calcolo dei tiazi — Trasporti e legislazione relativa — Servizi marittimi sov- 
venzionati — Esercitazioni pratiche neiruso delle tariffe ferroviarie e nel calcolo 
dei noli — Chimica e merceologia — Analisi e saggi delle merci — Adulterazioni 
e soGsticazioni — Studio degli imballaggi — Elementi di matematica — Compu- 
tisteria e ragioneria commerciale — Banco modello; funzionamento pratico di 
aziende mercantili e bancarie; di aziende di esportiizione e di importazione e di 
imprese di trasporti — Igiene applicata all'industria ed al commercio — Lingue 
estere, francese, tedesca, inglese e spagnuola — Calligrafìa, dattilografìa e steno- 
grafìa. 

L'insegnamento delle lingue estere ò obbligatorio per il francese e per due 
delle altre lingue suindicate. 

L'istruzione pratica degli alunni è completata con visite ad opifici industriali 
e ad aziende commerciali. 

Musei, laboratorii e biblioteche. — Alla Scuola sono annessi un museo mer- 
ceologico, un laboratorio per le esercitazioni pratiche degli allievi nelle analisi e 
nei saggi delle merci ed una raccolta delle migliori forme d'imballaggio, come 
pure una pubblica mostra permanente dei prodotti delle scuole industriali e d'arte 
applicata. 

La Scuola ha inoltre una biblioteca, di cui una sezione è specialmente desti- 
nata agli allievi. 

Ammissione. — Per l'ammissione al primo anno di corso della Scuola è ri- 
chiesta la licenza dai ginnasi o dalle scnole tecniche o dalle scuole inferiori di 



68 

commercio dipendenti dal Ministero di agricoltura, industri^ e commercio, che 
abbiano non meno di tre apni di corso. 

Sono pure ammessi i licenziati dalle Scuole italiane airestero di grado cor- 
rispondente a quelle sopraindicate ed i licenziati da Scuole estere che, a giudizio 
del Collegio dei professori, siano ritenute equivalenti a quelle italiane di cui 
sopra. 

Ài corsi successivi sono inscritti solo gli allievi, i quali abbiano superato lo 
esame di promozione nella Scuola, ovvero in altra Scuola media commerciale di- 
pendente dal Ministero di agricoltura, industria e coìpmercio. 

L'alunno, che per due anni consecutivi è riprovato negli esami di promozione 
alla classe superiore, non potrà più frequentare la Scuola. 

Ai corsi obbligatori non sono ammessi uditori. 

Anno scolastico. — Esso incomincia alla metà di ottobre e termina alla 
metà di luglio. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite nei giorni feriali dalle ore 8 alle 12 
e dalle 14 alle 17. 

Esami. — Gli esami di promozione e di licenza hanno luogo nella prima 
quindicina di luglio; quelli di riparazione nella seconda quindicina di ottobre. 

Diploma di licenza. — Agli $illievi, che abbiano superato, dopo il quarto 
anno, l'esame di licenza, è rilasciato dal Ministero di agricoltura, industria e com- 
mercio, il diploma che conferisce il titolo di perito commerciale. 

Tale diploma attesta della idoneità aire^ercizio del commercio ed abilita alle 
professioni ed agli uffici pubblici ad esso attinenti; è titolo di ammissione senza 
esame ai corsi delle regie Scuole superiori di commercio del Regno ed agli esami 
di concorso agli assegni ed alle borse di pratica commerciale alPestero ; ed è pa- 
rificato, per tutti gli effetti di legge, ai diplòmi di licenza da scuole di ugual 
grado. 

Tasse. — Le tasse scolastiche sono indicate nella tabella che segue: 



TITOLO DELLA TASSA 



Tassa d'immatricolazione 

Tassa d'iscrizione - 1» rata 

Id. - 2* rata 

Contributi per viaggi d'istruzione - 1* rata 

Id. id. - 2» rata 

Tassa per l'esame di licenza 

Tassa di diploma 





Ammontare 




I anno 


II auDo 


III anno 


IV anno 




Lire 




20 


» 


» 


» 


30 


30 


. 80 


30 


30 


30 


30 


30 


» 


25 


25 


25 


» 


25 


25 


26 


n 


» 


» 


50 


» 


» 


» 


6 



Amministrazione e direzione. — La Scuola dipende dal Ministero di agri- 
coltura, industria e commercio. 



69 

La sorveglianza sull'andamento amministrativo di essa spetta ad una Commis- 
sione di vigilanza, composta di 2 delegati del Ministero suddetto, di 1 delegato del 
Ministero degli afPàri esteri, di 1 delegato del Comune, di 1 della Camera di com- 
mercio e del direttore della Scuola. 

Il presidente della Commissione è scelto dal ministro di agricoltura, industria 
e commercio fra i componenti la Commissione stessa. 

La Commissione nomina nel suo seno il vice-presidente. 

I membri della. Coipmìssione durano in carica due anni e possono essere 
rieletti. 

Nel caso in cui altri enti contribuissero nelle spese di mantenimento della 
Scuola per una somma annua non • inferiore alle lire 6000, essi avranno diritto ad 
essere rappresentati da un proprio delegato nella Commissione di vigilanza di cui 
all'articolo seguènte, fino a quando concorreranno nelle spese nella misura suddetta. 

La direzione' amministrativa, disciplinare e didattica della Scuola è affidata a 
un direttore, sotto la dipendenza del Ministero di agricoltura, industria e commercio. . 

II direttore è coadiuvato, per quanto riguarda l'andamento disciplinare e di- 
dattico della Scuola, dal Collegio dei professori'. 

Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo della Scuola, deliberati dalla Com- 
missione di vigilanza, debbono essere presentati per l'approvazione al Ministero. 

Nomina del personale. ^ Il direttore ed il personale insegnante ed ammi- 
nistrativo sono nominati in seguito a pubblico concorso, ad eccezione dei profes- 
sori incaricati, ehe sono scelti dal ministro fra le persone che abbiano i titoli le- 
gali di abilitazione ad insegnare la relativa materia nelle scuole secondarie di egual 
grado e che abbiano inoltre dato buone prove neir insegnamento. 

Collocamento degli allievi. -^ Stante la data recente di fondazione la Scuola, 
fino a tutto l'anno 1904-905, non aveva ancora rilasciato certificati di licenza; e 
non aveva quindi avuto occasione di occuparsi del colioòamento dei licenziati. 

STATISTICA DEGIiI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904-905. 

Alunni inscritti 76 

Alunni presenti agli esami .^ .... 68 

Alunni promossi 54 

Alunni licenziati — 

• COMMISSIONE DI VIGILANZA. 

Sili Cesare, Comm. 4, Comm. 4^, Deputato al Parlamento, Delegato del Mini* 
stero di agricòlura, industria e commercio, Prendente. 

Franchbtti Enrico, 4i, Delegato della Camera di commercio, Vice- Presidente. 

PiPBRNo prof. Settimio, Comm. 4^, 4, Delegato del Ministero d'agricoltura, indu- 
stria e commercio. 

ScALABaiNi prof. Angelo, Comm. 4^, Comm. ^, Ispettore generale delle Scuole ita- 
liane airestero. Delegato del Ministero degli affari esteri. 

Casciani Augusto, 4>. Delegato del Consiglio comunale di Roma. 

Morelli prof. Enrico, Comm. 4», Direttore della R. Scuola. 



té 



70 



PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

♦ 

Morelli prof. Enrico, Comm. ^, Direttore, — I. per il banco modello. 
Alfieri prof. Vittorio, R. per la computisteria e la ragioneria. 
Bacci prof. Luigi, I. per la lingua spagnola. 

Caporali prof. Dante, R. per il diritto civile e commerciale e la legislazione com- 
merciale. 
Carraro prof. Leopoldo, ^i I* P^'* ^ trasporti e le tariffe ferroviarie. 
Consalvo prof. Francesco, I. per la stenografia. 
GuBRRi prof. Francesco, I. per la storia. 
Kowalsky prof. Edoardo, T. per la lingua francese. 
Levi-Rivalta prof. Ercole, R. per Titaliano. 
Longobardi prof. Ernesto, R. per la lingua inglese. 
Lorica dott. Giovanni, 4>t I; per l'Igiene. 
Marlbtta prof. Giovanni, I. per la legislazione doganale. 
MoRACB prof. Nicola, L per la calligrafìa. 
Nardblli prof. Gaetano, I. per la lingua tedesca. 
PiNZAUTi prof. Eugenio, 4, I. per i trasporti e le tariffe marittime. 
Rossi prof. Getafìo, I. per la calligrafia. 
Rossi dott. Guido, I. per la chimica. 

Santanqblo-Spoto prof. Ippolito, l. per le istituzioni commerciali e Peconomia. 
SiRAPiNi prof. Silvio, 4", L per il banco modello. 
Tonni-Bazza iug. Vincenzo, I. per la matematica. 
Villa VECCHIA prof. Vittorio, i^, I. per la chimica e la merceologia. 
ZippBL prof. Giuseppe, I. per la geografia. 

ENTRATE E 3PESE DELLA SCUOLA NELL* ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL f LUGLIO 1904 AL 90 GIUGNO 1905. 



Bntrata. 

Rendite patrimonlftll L. — 

Contributi degli Enti che concorrono al 
mantenimento della Semola: 

Ministero di agricoltura, indattria e 

commercio . . / » 88,000 

Altri Ministeri » >- 

Provincia » — 

Cornane » 8,000 

Camera di commercio la) « 15,000 

Cassa di risparmio » 6,000 

Società operale » — 

Proventi vari: 

Da privati » — 

Tasse scolastiche ... a » 5,135 

Proventi dei laboratorii » — 

Altri proventi » 465 

Totale . . . L. 66,600 



Spesa. 

Stipendi al personale : 

direttivo ed insegnante L. 97,400 

amministrativo 

di servisio 

Fitto dei locali 

Illnminazione e riscaldamento 

Acquisto di materiale scolastico e spese 
diverse di manutenzione 



Acquisto di materiale didattico. 

&pese per i laboratorii 

Premiazione • • i. 



Speso di cancelleria, di stampa e di posta 

Spese per II trattamento di riposo al per- 
sonale 

Altre spese 



8,700 

8^ 

8,800 

468 

9/>10 
1,554 



980 



ToTALS . . . L. 58,558 



(«() Giusta la dellberasione della Camera di commercio in 
stato elevato a lire 80,000. 



87 ottobre 1904 il oontributo di i 



SGOOLB MBOIE DI COMMERCIO IN VU DI ISTITUZIONE. 



BARI. 
B. Scuola media di commercio. 



Sono in eorso gli atH per la fondazione. 



BOLOGNA. 
B. Scuola media di commercio. 



Sono pronti gli atti per la fondazione, . 



BRESCIA. 
B. Scuola media di commercio. 



Sono pronti gli atti per la fondazione. 



FIRENZE. 
B. Scuola media di commercio. 

È già stato firmato il regio decreto per la fondazione. 



LIVORNO. 
B. Scuola media di commercio. 



Sono in corso le pratiche per la fondazione. 



71 



72 



MESSINA. 
B. Scuola inedia di commercio. 



Sono in corso le pratiche per la fondazione. 



MILANO. 
B. Scuola media di commercio. 



.S'Olio in corso gli atti per la fondazione. 



PALERMO. 

Esiste già, come si è detto, una Scuola media di commercio. 

Sono in corso le pratiche per dare ad essa Vordinamento che ìutnno gli altri istituii 
di egual grado. 



TORINO. 
B. Scuola media di commercio. 



Sono in corso gli atti per la fondazione. 



Allegato C 



SCUOLE COMMERCIALI DIVERSE 



75 



ALESSANDRIA. 
Scuola di commercio. 

(Via Trotti, n. 7). 

Anno di fondazione 1890. 

(Dellberaxione della Società di mutuo soeeorto fra i eommesai di studio e commercio 
In daU 10 ottobre 1800). 



Scopo. — La Scuola si propone di completare l'istruzioDO dei commessi di studio 
e di commercio e degli operai. 

Sezioni, corsi e loro dorata. -- Ha uua sola sezione, il cui corso dura tre anni. 

Materie d^inseg^namento. — Italiano, francese, tedesco, calligrafia, aritmetica, 
computistei4a e ragioneria. 

AmAiissione. — Per essere ammessi alla Scuola occorre avere alineno 12 anni di 
età ed avere compiuto la quinta classe elementare. 

Anno scolastico. — Incomincia il 14 novembre e termina il 31 marzo. 

Orario. — Le lezioni hanno luogo in tutte le sere dei giorni non festivi, dalle 
ore 20 Va alle 22 »;2. 

Esami. ^ Gli esami di promozione e di licenza vengono tenuti alla fine di marzo. 

Diploma di licenza. — Agli alunni che abbiano sostenuto regolarmente tutti gli 
esami, viene rilasciato un certificato di licenza. 

Tasse. — Gli alunni sono sottoposti al pagamento di una tassa d^ammissione di 
cinque lire. Ne sono esenti i soci e i figli dei soci della Società fra i commessi di studio 
e di commercio. 

Amministrazione e direzione. — La sorveglianza sull'andamento amministra- 
tivo spetta alla Società dei commessi, la quale nomina pure un Consiglio di vigilfliza 
della Scuola, composto della Presidenza della Società; di due membri della sua ammi- 
nistrazione o di due soci ; di un rappresentante della Camera di commercio, di un rap- 
presentante del Comune e di un altro della Provincia. I membri elettivi durano in 
carica un anno. 

La sorveglianza suirandamento didattico spetta al Direttore. 

Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo sono approvati dalla Società fra i 
commessi di studio e dì commercio. 

Nomina del personale. — Gli insegnanti vengono nominati al principio di ogni 
anno scolastico dalla Direzione della Società. Fra questi il Consiglio di vigilanza sceglie 
il Direttore. 

GoUocamento degli allievi. — La Scuola non ha fornito notizie sul collocamento 
dei giovani che hanno conseguito il diploma di hcenza. 



76 



STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904-905. . 

Alunni iscritti . * 179 

Alunni presenti agli esami 81 

Alunni promossi 54 

Alunni licenziati ^ * . . 5 

CONSIGLIO DI VIGILANZA. 

Magnaghi Ernesto, Presidente» 

Daroano Pietro, Vice- Presidente. 

PoLLAROLO Carlo, Segretario. 

Brezzi avv. Domenico, Delegato della Provincia. 

Capbllo ing. Gio. Battista., i^, Delegato del Comune. 

Michel Carlo comm. 4^^ Dqlegato della Camera di commercio. 

Capra Luigi, Delegato della Società dei commessi. 

Gnasasco Andrea, id. 

PERSONALE INSEGNANTE. 

FoMASONi prof. Giuseppe, Direttore. — I. per la lingua te'desca. 
Mascherpa prof. Tancredi, I. per là lingua italiana. * 

Guasco prof. Michele, I. per l'aritmetica, la computisteria e la ragionerìa.. 
Nava prof. Giovanni, 4>> 1* P^^" ^^ calligrafìa. 
Sudario Egidio, I. per la lingua francese. 

ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZURIO 
DAL 15 OTTOBRE 1904 AL 14 OTTOBRE 1905. 



Entrata. 



Rendite patrimoniali . L. — 

Contrihuti degli Enfi che eQneorrono al 
mantenimento della Scuola: 



Ministero di agricoltura, Indnttria e 
commereio 

*AItrì Hinliteri 

Prorinda 

Comune (contributo ordinario) . . . 

Id. (per i locali e per rilluminasione 



ed il riscaldamento) 

Camera di commereio . 

Cassa di risparmio . . . 

Società operaie 

Proventi vari: 

Da privati 

Tasse scolastiche .... 
Proventi del laboratori 
Altri proventi 



S50 

100 
160 

400 
400 
400 



810 



ToTALV . . . L. 9^10 



Spesa. 

Stipendi al peraonaU : 

direttivo ed insegnante L. 1,644 

amministrativo 

di servislo 

Pitto del locali (a) 

niumioaaione e riscaldamento (a) ... 

Acquisto di materiale scolastico e spe e 
diverte di manutensione 

Aequisto di materiale didattico .... 

Spese per i laboratori! 

PreroiaBione 

Spese di cancelleria, di stampa e di poeta 

Spese per il trattamento di riposo al per- 
sonale 

Altre spese '. 



150 
115 
250 
150 



23 



15S 



TOTALK . 



2.485 



(a) Spesa figurativa. 



77 



ANCONA. 

Scuola di commercio. 

t 

(Via Btpoati — Scuola Carlo Falan!). 
Anno di fondazione Ì90L 



Scopo. -- La Scuola impartisce ai commessi di negozio insegnamenti attinenti 
al commercio. 

Sezioni, corsi e loro durata. — Essa ha una sola sezione il cui corso dura 
4 anni. 

Materie d^insegnamento. ~ Italiano, francese, inglese, tedesco, aritmetica, 
calcolo mercantile, computisteria, banco modello, merceologia, calligrafìa e dattilo- 
grafìa, geografia commerciale, diritto commerciale, economia politica. 

Anunissione. — Per essere ammessi al 1° anno di corso occorre presentare il 
certificato di maturità; al 2' anno il certificato di promozione alla 2* o 3* tecnica; al 
dE^ anno la licenza tecnica, in mancanza di tali requisiti, gli alunni debbono soste- 
nere speciali esami. 

Anno scolastico. — Esso incomincia in ottobre e termina al 30 giugno. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite nei giorni feriali, dalle ore 19 alle 21, 
dall'ottobre a tutto febbraio; e dalle 19 ^/2 alle 21 V2, dtt marzo a tutto giugno. 

Esami. — Gli esami hanno luogo nel mese di giugno. 

Diploma di licenza. — Essendo istituita da poch vanni, la Scuola non ha ancora 
rilasciato diplòmi di licenza. 

Tasse. — Gli alunni pagano una tassa mensile di cinque lire. Però gli Enti ed i 
privati che contribuiscono al mantenimento della Scuola possono far iscrivere gratui- 
tamente un alunno, per ogni 50 lire di offerta. 

Amministrazione e direzione. — La sorveglianza sulPandamento amministra- 
tivo è affidata ad una Commissione di vigilanza composta di tre membri, i quali du- 
rano in carica tre anni e sono nominati uno dalla Provincia, uno dal Comune ed uno 
dalla Camera di commercio. 

La sorveglianza suirandamento didattico spetta al direttore. 

Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo sono approvati dal Consiglio dei 
professori. 

Nomina del personale. — Gl'insegnanti vengono nominati dalla Commissione 
di vigilanza. La direzione della Scuola è affidata airinsegnante di computisteria. 

Collocamento degli allievi. — Quantunque non siano stati conferiti ancora di- 
plomi di licenza, la Commissione di vigilanza sta facendo pratiche perchè gli alunni 
che conseguiranno la licenza alla fine dell'anno scolastico 1905-906 trovino colloca- 
mento presso le principali Ditte della città. 



78 



STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904-905. 

Alunni iscritti 72 

Alunni presenti agli esami 55 

Alunni promossi 26 

Alunni licenziati . . ^ ' . — 

- • 

COMMISSIONE DI VIGILANZA. 

MoRONi Alfredo, Delegato della Camera di commercio. 

PiccioLA prof. Giuseppe, 4*» Preside del Regio Liceo-Ginnasio, Delegato della Pro- 
vincia. 
L'Assessore della Pubblica Istruzione, Delegato del Comune. 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Bianchi prof. rag. Emilio, Direttore, — I. per la computisteria. 

AssERETO prof. dott. Guido, I. per l'italiano. 

Belardini prof. Bernardino, I. per il francese. 

Cbcon prof. ing. Tullio, A. per l'aritmetica. 

CiNELLi prof. dott. Vincenzo, I. per il tedesco. 

Della Martina prof. dott. Alfredo, I. per l'economia politica. 

Marini prof. Giusto, l. per la matematica. 

Id. id., I. per la merceologia. 

MicuELLi prof. avv. Carlo, I. per il diritto commerciale. 

MoscHiNi Vito, I. per la merceologia. 

Petrblli prof. Liutprando, I. per la calligrafìa. 

Spadolini prof. Ernesto, I. per la geografìa. 

Veronese prof. Floriano, I, per l'inglese. 

ENTRATE JI SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL 1» OlXrOBRE 1904 AL 30 SETTEMBRE 1905. 



Entrata. 

Rendite patrimoniali L. '- 

Contribuii degli Enti che concorrono al 
mantenimento deità Sctiola: 
Ministero di agricoltura, industria e 

eommercio • 100 

Altri Ministeri » — 

Provincia » SOO 

Comune (oontributo ordinario) ...» 50 
Id. (contributo figurativo per i locali 
e per rilluminazione ed il riscal- 
damento' n 500 

Camera di commercio • 300 

Opere pie e Corpi moruli » — 

Società operala « 524 

Proventi vari : 

Da privati « 550 

Tasse scolastiche » 865 

Proventi del laboratorii — 

Altri proventi » — 

ToTALK . . . L. 3,088 



Spesa. 



Stipendi al personale : 




direttivo ed insegnante L 


. S/»8 


amministrativo i 


> S15 


di servizio i 


» 91 


Fitto dei locali (o) i 


» 350 


Illuminazione e rlsealdaroento (a) , . ^ì 


> 150 


Acquisto di materiale scolastico e spese 




diverse di manutenzione i 


3f 


Acquisto di materiale didattioo ) 


) — 


Spese per i laboratorii ì 


1 -^ 


Premiazione i 




Spese di cancelleria, di stampa e di po«ta 


1 218 


Spese per il trattamento di riposo al per- 




sonale 




Altre spese 


1 _ 



•Totale . 



3,084 



(a) Spesa figurativa. 



79 



ASCOLI PICENO. 
Scuola pratica di commercio 

(Vift del PoBzetto). 

Anno di fondazione 1903. 
(Deliberazione della Camera di commercio, in data 19 dicembre 1903). 



Scopo. — La Scuola tende a completare T istruzione pratica commerciale di coloro 
che, obbligati ad attendere ai loro lavori, hanno dovuto troncare gli studi. 

Sezioni, corsi e loro durata. — Essa ha una sola sezione con due annidi corso. 

Materie d^inBegnamento. — Francese» istituzioni di commercio, merceologia, 
geograflai^ economia, contabilità, pratica commerciale, calligrafìa e disegno (facol- 
tativo). 

Ammissione. — Per essere ammessi alla. Scuola occorre avere non meno di 
14 anni di età e presentare il diploma di licenza elementare. Coloro che sono sforniti 
di questo titolo, debbono sostenere uno speciale esame. 

Anno scolastico. — Esso dura otto mesi, dairottobre al maggio. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite per due ore nelle sere dei giorni feriali. 

Esami. — Gli esami di promozione e di licenza hanno luogo alla fìne di maggio; 
quelli di ammissione e di riparazione in ottobre. 

Diploma di licenza. — Agli alunni che abbiano frequentato regolarmente i corsi 
e sostenuti tutti gli esami viene rilasciato un diploma di licenza. 

Tasse. — Gli alunni non sono sottoposti al pagamento di tasse di qualsiasi 
specie. 

Amministrazione e direzione. — La sorveglianza suH'andaròento amministra- 
tivo e didattico viene esercitato da una Commissione di vigilanza, nominata dalla 
Camera di commercio. Essa è cpmposta da) presidente della Camera stessa e da 
4 membri, i queli durano in carica due anni. 

Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo debbono essere approvati dalla 
Camera di commercio. 

Nomina del personale. — Il direttore e gl'insegnanti sono nominali della Ca- 
mera di commercio. 

Collocamento degli allievi. — I primi certificati di licenza rilasciati dalls^ Scuola 
sono stati conferiti neir anno scolastico 1904-905a giovani che già si trovavano 
occupati. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904-905. 

Alunni iscritti % 34 

Alunni presenti agli esami 16 

Alunni promossi 6 

Alunni licenziati * 6 



80 



COMMISSIONE DI VIGILANZA. 

Mari Erasmo, Comm. 4>f 4»» "^i Presidente della Camera di commercio. Presidente, 

GiAcoMiNi Romano. 

Mercolini Emidio. 

Merli Francesco Luigi. 

Traquilli dott. Giovanni, Comm. 4'» ^• 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Mari dott. Benito, Direttore, — R. per le istituzioni commerciali. 

Di San Lazzaro Gregorio, R. per la geografia commerciale, l'economia ed il francese. 

FoRTis prof. Alfonso, R. per la calligrafia. 

Salmoni dott. Leone, R. per la merceologia. 

ToMAssi Galanti Ugo, R. per la contabilità ed il banco modello. 

ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL !• OTTOBRE 1904 AL 30 SETTEMBRE 1905. 



Entrata. 

Rendite patrimoniali L. 

Contributi degli Enti che concorrono al 
mantenimento della Scuola: 

UinlBtero di agrieolturA. indastria e 

commercio i . . . . • 

Altri Ministeri . . . . » 

Provinola » 

Comune (contributo figurativo per i 

locali) • 

Camera di commercio • 

Opere pie e Corpi morali • 

Società operaie » 

Proventi vari: 

Da privati » 

Tatto aeolastiche » 

Proventi dei laboratorii » 

Altri proventi » 

TOTALS . . . L. 



1,000 



800 
8,850 



é,150 



Spesa. 

òtipendi al personale : 

direttivo ed insegnante.' - L. 

amministrativo 

di servisio 

Fitto dei locali (a) 

Illuminasione e riscaldamento 

Acquisto di materiale eeolastleo e spese 
diverHe di manutenzione 

Acquisto di materiale didattico 

6pi«se per i laboratorii 

Premiailone 

Spese di cancelleria, di stampa o di posta 

'Spese per 11 trattamento di riposo al per- 
sonale 



Altre spese . 



2,070 

175 
SOO 
360 

bbò 
500 



200 



TOTALK . . 



4,150 



(a) Spesa figarativa. 



81 



BADIA POLESINE (Rovigo). 
Scuola popolare commerciale. 

(Piasui Boaria, n. 12). 
Anno dì fondazione 1887. 



Scopo. — La Scuola impartisce gUinsegnameoti necessari per quei giovani che 
intendono dedicarsi al piccolo commercio. 

Sezioni, corsi e loro durata. >- Essa ha una sola sezione, il cui corso dura 
due anni. 

Materie dMuseg^amento. — Italiano, francese, calligrafia, aritmetica, geome- 
tria, computisteria e diritto commerciale. 

Ammissione. — Per essere ammessi alla Scuola, occorre aver compiuto il 
13° anno di età e presentare il certificato di licenza elementare, ovvero sostenere uno 
speciale esame. 

Anno scolastico. — La Scuola si apre alla metà di ottobre e si chiude alla fine 
di marzo. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 19 
alle 21. 

Esami. — Gli esami di promozioni e di licenza hanno luogo alla fine di marzo; 
quelli d'ammissione in ottobre. 

Diploma di licenza. — Agli alunni che abbiano compiuto i due anni di corso e 
sostenuto con esito favorevole tutti gli esami, vien rilasciato un certificato di licenza. 

Tasse. — Gli alunni non pagano alcuna tassa. 

Amministrazione e direzione. — La sorveglianza sull'andamento amministra- 
tivo e didattico della Scuola viene esercitata dall'Assessore delegato per la pubblica 
istruzione e dal Direttore della Scuola. 

Nomina del personale. — Il Direttore e grinsegnanti sono nominati dal Con- 
sìglio comunale. 

Collocamento degli allievi. — La Scuola non ha inviato speciali notizie in pro- 
posito. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904-905. 

Alunni iscritti 28 

Alunni presenti agli esarai 28 

Alunni promossi 7 

Alunni licenziati 8 

6 — L'insegnamento commerciale in Italia. 



82 



CONSIGLIO DIRETnVO. 

9 

La Scuola non ha Consiglio direttivo; essa dipende dal Comune. 
PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 



VioBYANi prof. Àbramo, Direttore, 

mereiaio. 
CoRTBTEsio dott. Edoardo, I. per la matematica, 
Reposti prof. Filippo, I. per la calligrafìa. 
Rossi prof. Antonio, I. per il francese. 
N. N., I. per l'italiano. 



I. per la computisteria e per il diritto com* 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL 1- OTTOBRE 1904 AL 80 SETTEMBRE 1905. 



Entrata. 

Rendite patrimoniali L. — 

Contributi degli Enti eh§ concorrono al 
mantenimento della Scuola: 

Ministero di affrieoltura, Industria e 

commercio » SOO 

Altri Ministeri » — 

Provincia » — 

Comune (contributo ordinario) ...» — 

Id. (contributo figurativo per i locali 
e per l'illuminasione ed il riscal- 
damento) » no 

Camera di commercio » — 

Opere pie e Corpi morali » — 

Società operaie » — 

Proventi vari: 

Da privati » ~ 

Tasse scolastiche » — 

Proventi dei laboratorli » — 

Altri proventi » — 

ToTALS . . . L. 420 



Spesa. 

Stipendi al personale : 

direttivo ed insegnante L. 

amministrativo 

di servizio 

Fitti dei locali (a) 

Illuminazione e riscaldamento (a) . . . 

Acquisto di materico scolastico e spese 
diverse di manutenzione 

Acquisto di materiale didattico 

Spese per 1 laboratori! 

Premiazione 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta 

Spese per il trattamento di riposo al per- 
sonale insegnante 



180 

15 
120 
100 



Totali . . . L. 



4» 



(a) Spesa figurativa. 



83 



BRESCIA. 
Scuola media pratica commerciale ^ Peroni „. 

(VU Re Qalftntaomo, u. 29). 

Anno di fondazione 1903 (1). 

(Deliberazioni: del Oonalglio comunale in dat* !?6 novembre 1902, della Camera di commoreio In data 28 mag- 
gio 1908 e del Consiglio provinciale in data 10 agosto 190S. Lettera del Ministero di agricoltura, indu- 
stria e commercio del 23 settembre 1908). 



Scopo. — La Scuola fornisce insegnamenti atti ad avviare i giovani airesercizio 
pratico del commercio e delle professioni ad esso attinenti. 

Sezioni, corsi e loro dnrata. — Bssa ha una sola sezione, il cui corso dura tre 
anni. 

Materie d'insegnamento. — Italiano, diritti e doveri, istituzioni commerciali 
storia politica d^Italia, storia commerciale, geografia fisica, politica ed economica 
nozioni di diritto civile e di diritto commerciale, legislazione commerciale ed indù 
striale interna ed internazionale, usi commerciali, economia politica applicata, legi 
slazione doganale, trattati di commercio e di navigazione e convenzioni internazionali 
di carattere economico, trasporti e tariffe relative, computisteria e ragioneria com 
mereiaio, banco modello, funzionamento pratico di aziende bancarie e commerciali 
calcolo mercantile, scienze e merceologia, studio degli imballaggi, lingua francese 
lingua tedesca, lingua inglese (facoltativa), nozioni d'igiene, calligrafia e dattilografia 

Officine e laboratorii. — Alla Scuola è ammesso un laboratorio chimico per le 
esercitazioni pratiche degli allievi nelle analisi e sui saggi delle merci. 

Ammissione. — Per essere ammessi alla Scuola, occorre presentare il certifi- 
cato di licenza da una Scuola tecnica o da una delle Scuole inferiori di commercio 
riconosciute dal Ministero di agricoltura ; ovvero aver conseguita la promozione dalla 
3* alla 4*" classe ginnasiale, sostenendo, però, uno speciale esame complementare. 

Anno scolastico. — Esso incomincia il 1° ottobre e termina in luglio. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali, dalle 8 alle 12 e 
dalle 13 alle 16.. 

Esami. — Gli esami di promozione e di licenza hanno luogo nel mese di luglio ; 
quelli di riparazione nella prima quindicina di ottobre. 

Diploma di licenza. — Agli alunni che abbiano compiuto con approvazione tutti 
i corsi, vìen rilasciato un diploma di licenza commerciale. 

Tasse. — Gli alunni debbono pagare una tassa annuale dì 70 lire ed una tassa di 
licenza di 30 lire. 



(1) Nel 1881 venne istituita in Brescia una Scuola internazionale di commercio, la quale nel 1903 
è stata trasformata nell'attuale Scuola media pratica commerciale ** Peroni „. Sono in corso gli atti 
per ia trasformazione della Scuola ** Peroni „ in una R. Scuola media di commercio. 



84 

ÀmminiBtrazìone e direzione. — La sorveglianza suirandamenio ammiDistra- 
tìvo della Scuola spetta ad un Consiglio di vigilanza, composto di cinque membri, dei 
quali due sono nominati dal Comune e gli altri tre rispettivamente dal Ministero di 
agricoltura, industria e commercio, dalla Provincia e dalla Camera di commercio. I 
componenti il Consiglio durano in carica tre anni e sono rieleggibili. 

La. sorveglianza sull'andamento didattico è affidata al Direttore. 

Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo debbono essere sottoposti all'appro- 
vazione del Ministero di agricoltura, industria e commercio. 

Nomina del personale. — Il Direttore ed il personale insegnante vengono no- 
minati dal Consiglio di vigilanza. « 

Collocamento deg^li allievi. — La Scuola tiene un registro dei licenziati, con 
l'indicazione degli impieghi da essi occupati. Dei 4 alunni che ottennero la licenza 
nell'ultimo biennio, due sono in Milano presso la succursale della Casa « Alfred H. 
Schuette » (rappresentanze e depositi di macchine), uno presso la succursale in 
Brescia della Banca commerciale italiana ed il quarto presso il Pastifìcio italiano in 
Milano. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904905. 

Alunni iscritti 23 

Alunni presenti agli esami 21 

Alunni promossi 17 

Alunni licenziati 2 

CONSIGLIO DI VIGILANZA. 

Rbooio avv. Arturo, Delegato del Comune, Presidente. 

Monti avv. Luigi, i^, Delegato del Ministero di agricoltura, industria e commercio. 

Passerini Angelo, 4*» Delegato della Provincia. 

Franchi ing. Camillo, Delegato del Comune. 

Carli dott. Filippo, Delegato della Camera di commercio. 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Alberti prof. Gio. Battista, Direttore, — I. per l'italiano, i diritti e doveri, la storia 

e la geografìa. 
Bettoni prof. dott. Angelo, I. per l'igiene. 

Cantoni prof. dott. Romagnoso, 1. per le scienze e la merceologia. 
Faini prof. rag. Cipriano, 1. per la computisteria e ragioneria. 
Ferrari prof. Ubaldo, «S^, I. per l'italiano. 
Garbblli prof. Filippo, I. per il francese. 
Gardblli prof. Felice, I. per il tedesco. 

MoH prof. Pancrazio, I. per la calligrafìa, stenografia e dattilografìa. 
Pedrini ing. Onorio, I. per la matematica. 
Seguin prof. Amedeo, I. per l'inglese. 
Spongia prof. rag. Nicola, 1. per la ragioneria. 
Tamburini prof. avv. Virginio, I. per il diritto e l'economia. 



85 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL lo AGOSTO 1904 AL 31 LUGLIO 1905 



Entrata. 

Rendite patrimonUli . . . L. ~ 

Contributi dtgli Enti che eoneorrono al 
* mantenimento della Scuola: 

Ministero di agriooltur», Indosttla e 
commercio • 5/)00 

Altri Ministeri » ~ 

ProTinoia » 2,000 

Cornane (contributo figurativo per 
stipendio al personale di seryleio, 
per i locali, per rilluminàslone ed 
il riscaldamento, e per il materiale 
scolastico) » 1,445 

Camera di commercio » 2,500 

Opere pie e Corpi morali » — 

Società operaie • — 

Proventi vari: 

Da privati » .— 

Tasse soolastiehe » 1,285 

Proventi dei laboratorìi » — 

Altri proventi * — 

Totale . . L. 12,280 



Spesa. 

stipendi al personale : 

direttivo ed insegnante L. 

amministrativo » 

di servizio (a) » 

Fitto dei locali (a) 

Illaminaziono e riscaldamento (a) . . . 

Acquisto di materiale scolastico e spese 
diverse di manutenzione (o) 

Acquisto di materiale didattico 

Spese per i laboratorìi 

Premlasiope 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta 

.# 
Spese per 11 trattamento di riposo al per- 
sonale 

Altre vpese 



9,4^ 
50 

725 
*400 

200 

120 
172 
218 



Totale . 



L. 11,904 



(a) Spesa figurativa. 



86 



BRESCIA. 

Scuola commerciale della Lega di mutuo sussidio 
fra i commessi di commercio e studio. 

(Cono 0«Toar, 6). 

" Anno di fondazione 188S. 

(Deliberazione del Consiglio direttivo delU Leg» di mutuo aoMldio, in data i; norembre 188S). 



Scopo. — La Scuola fornisce cognizioni utili ai commessi di studio e di com- 
mercio. 

Sezionii corsi e loro durata. — Essa non ha vere e proprie sezioni. Gli 
alunni possono frequentare uno o più insegnamenti, ognuno dei quali viene svolto Ld 
due anni, ad eccezione di quello relativo alla corrispondenza commerciale, il quale 
dura un solo anno. 

Materie d^insegnamento. — Contabilità, calligrafìa, francese, tedesco, corri- 
spondenza commerciale. 

Ammissione. — Per essere ammessi alla Scuola occorre aver compiuto 15 anni 
di età ed aver frequentato le Scuole elementari. 

Anno scolastico. — Esso decorre dal 1° novembre al 31 marzo. 

Orario. — Le lezioni hanno luogo in tutti i giorni feriali dalle ore 20 alia 22. 

Esami. — Gli alunni non danno esami. 

Diploma di licenza. — Su richiesta degli alunni vien rilasciato loro un certificato 
dì frequenza. 

Tasse. — All'atto dell'iscrizione ogni allievo deve depositare due lire, le quali gli 
vengono restituite se ha frequentato regolarmente le lezioni. 

Amministrazione e direzione. — La sorveglianza sull'andamento amministra- 
tivo e didattico della Scuola spetta al Consiglio direttivo della Lega, il quale approva 
pure il bilancio preventivo ed il conto consuntivo. 

Nomina del personale. — Il personale insegnante è nominato dal predetto Con- 
sìglio direttivo. 

Collocamento degli allievi. — Presso la Lega esiste un ufficio per il collocamento 
degli alunni, mercè il quale, nell'ultimo triennio, trovarono occupazione 101 commessi. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904-906. 

Alunni iscrìtti 68 

Alunni presenti agli esami (1) 

Alunni promossi (1) 

Alunni licenziati (1) 



(1) Nella Scuola non li danno esami. 



87 



CONSIGLIO DIRETTIVO. 

La Scuola è retta dal Consiglio direttivo della Lega di mutuo sussidio fra i commessi di 
commercio e di studio. 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Capra rag. Luigi, Direttore, 

Battinelli prof. Nicola, I. per la contabilità. 

BoRoooNA Alessandro, I. per la corrispondenza commerciale. 

Mainbtti Angelo, I. per il tedesco. 

MoR prof. Pancrazio, I. per la calligrafìa. 

Rastelli prof. dott. Ugo, I. per il tedesco. 

ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL 1« NOVEMBRE 1904 AL 31 OTTOBRE 1905. 



Entrata. 



Rendita pMrlmonUll L. — 

ContHhmti dsgli Bnti che concorrono al 
mantenimento della Setu>la: 

Ministero dt agrlcoltar*, Induitria e 
conunerelo » SOO 



Altri Mlnifterl .... 

Provincia 

Comune 

Camera di oommerclo 
Cassa di risparmio . . 



Lega di matuo sussidio fra 1 com- 
messi dt commercio e stuilo . . . 



Proventi vari: 

Da prlratl 

Tasse scolastiche . . . . 
Prorentl del laboratori . 
Altri proventi 



200 
100 
100 

ISO 



TOTALB , 



7S0 



Spesa. 

Stipendi al personale: 

direttivo ed insegnante L. 

amministrativo 

di servizio 

Fitto dei locali 

ninmlnasioue e risealdaméato . . < . . 

Acquisto di materiale scolastico e spese 
diverse di manntensione 

Acquisto di materiale didattico. .... 

Spese per i laboratorli 

Premiasione 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta 

per il trattamento di riposo al per- 



Altre spese . 



500 

80 
100 
50 



40 



TOTALK . 



790 



88 



CREMA (Cremona). 
Scuola popolare di commercio. 

(Via OinnMiOy n. 8). 

(Anno di fondazione 1899). 
(Delibaraxione deU*A«ioeÌazione fra oommereiaoti, indnitiiali ed eaercenti, in data U marzo 1889). 



Scopo. — La Scuola intende a provvedere all'istruzione di coloro che inten- 
dono applicarsi airindustria, al commercio o all'arte. 

Seadoni, corsi e loro darata. — Essa comprende due sezioni: 

a) sezione commerciale; 

b) sezione di disegno. 

La sezione commerciale comprende 4 anni di corso, quella di disegno 3. 

Gli alunni del 3** e del 4*" anno della sezione commerciale debbono frequentare 
rispettivamente il 1*" e 2** anno della sezione di disegno. 

Materie d^insegnameiito. — Italiano, francese, aritmetica, calligrafìa, geogra- 
fia commerciale, diritto commerciale, merceologia, computisteria, ragioneria, di- 
segno. 

Ammissione. ~ Sono ammessi a frequentare il primo corso della sezione 
commerciale tutti coloro che abbiano ottenuto l'attestato di compimento dalle Scuole 
elementari obbligatorie; il secondo, coloro che abbiano conseguita la licenza della 
quinta classe elementare; il terzo, coloro che abbiano ottenuta la promozione dalla 
prima classe tecnica o dalla seconda classe ginnasiale; il quarto, coloro che abbiano 
ottenuta la promozione dalla seconda classe tecnica o dalla terza classe ginnasiale 
e provino di essere sufficientemente istruiti nella computisteria. Sono pure ammessi 
coloro che, mediante prove di esami in conformità dei programmi d'insegnamento, 
dimostrino di possedere unlstruzione sufficiente per frequentare detti corsi. 

Sono ammessi alla sezione di disegno i giovani che presentino il certificato di 
proscioglimento dall'obbligo dell'istruzione elementare. 

Amio soolastioo. — Esso incomincia il 15 ottobre e termina il 15 aprile.) 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 19 
alle 21; quelle di disegno hanno luogo il sabato sera alle stesse ore e la domenica 
mattina dalle ore 9 alle 10 ^/2. 

Per gli alunni del terzo e del quarto anno della sezione commerciale sono 
obbligatorie le lezioni di disegno del sabato e facoltative quelle della domenica. 

Bsami. — Essi hanno luogo nella prima quindicina di aprile. 

Diploma di licenza. — Agli alunni che abbiano compiuto regolarmente tutti 
gli anni di corso, vien rilasciato un certificato di licenza. 

Tasse. — Gli alunni non pagano alcuna tassa scolastica. 



89 

Amministrazione e direzione. — La Scuola è sotto il patronato dell'Asso- 
ciazione fra commercianti, esercenti ed industriali. La sorveglianza sull'andamento 
amministrativo è affidata ad una Commissione di vigilanza composta di tre delegati 
della predetta Associazione e di un delegato per ciascuno, del Comune, della Ca- 
mera di commercio, della Banca popolare e degli Istituti educativi. I componenti 
la Commissione durano in ufficio un anno e sono rieleggibili. 

La sorveglianza suIPandamento didattico è affidata al direttore. 

Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo debbono essere approvati dalla 
predetta Commissione. 

Nomina del personale. — Il personante insegnante è nominato dalla Commis- 
sione di vigilanza. 

Collocamento degli allievi. — Le autorità preposte alla Scuola riferiscono 
che i licenziati da essa trovano facilmente una lucrosa occupazione. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L^ANNO SCOLASTICO 1904-9e5. 

Alunni iscritti 109 

Alunni presenti agli esami 89 

Alunni promossi 39 

Alunni licenziati 5 

COMMISSIONE DI VIGILANZA. 

Carotti Antonio, Delegato delP Associazione fra commercianti, industriali ed eser- 
centi, Preside/ite. 

Viola avv. Luigi, Delegato del Comune. 

Menbopezzi rag. Benedetto, Delegato della Camera di commercio. 

MoNGiNi Giovanni, Delegato dell* Associazione fra commercianti, industriali ed eser- 
centi. 

ZioLiOLi Vincenzo, id. • 

LoNOHi rag. Giulio, 4>, Delegato degli Istituti educativi. 

Tbrni nobile Sforza, Comm. <^, Delegato della Banca popolare. 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

PiROVANO rag. Ettore, Direttore. — I. per Taritmetica e la computisteria. 

Bacchetta prof. Angelo, ^, l. per il disegno. 

Bosi Giuseppe, I. per Titaliano e l'aritmetica. 

Bossi Antonio, id. 

Carioni rag. Luigi, I. per la computisteria e la ragioneria. 

CiPBLBTTi prof. Omobono, I. per la geografia commerciale. 

Mondino prof. Ambrogio, I. per la lingua italiana. 

Orlandi Francesco, I. per la calligrafia. 

Zaiibbllini avv. Agostino, I. per il diritto commerciale. 

Zambbllini dott. Filippo, I. per la merceologia. 

Zanohieri prof. Tancredi, I. per il francese. 



90 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL* ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL 1» OTTOBRE 1904 AL 90 SETTEMBRE 1905. 



Entrata. 



Rendite patrimoniali L. — 

Contributi degli Enti che etmcorrono al 
mantenimento della Scuola: 



Miniatero di aj^coUurm, induitria e 
oommercio 



Altri Ministeri 

ProTineia * 

Comune (contribato efféttfro) .... 

Id. (contribato fl^aratlTO per i locali 
e per rillaminasione ed il riteal- 
damento) 

Camera di commeroio 

Ittitnti educativi 

Cassa di risparmio di Milano. . . . 

Banca popolare 



I 



Assoefaxione fra oommerciantl, eser- 
centi ed induitriali 



Proventi vari: 

Da privati 

Tasse scolastiche .... 
Proventi dei laboratori! 
Altri proventi 



(a) 



185 
800 

326 
600 
460 
800 
860 

800 



TOTALK . 



. L. 8,550 



Spesa. 



stipendi al pereonale: 






direttivo ed insegnante. . . . 


. . . L 


1,808 
» 190 


amministrativo 


. . . ] 


di servizio 




» 90 


Fitto dei loeali (6) i 


» lOO 


lUaminaslone e riscaldamento (h) 




1 885 


Acquisto di materiale scolastico e 
diverse di mannteniione .... 


spese 
... 1 


» 875 


Acquisto di materiale didattico i 


» 888 


Spese per i laboratori! i 




Premiasione ,.... ■ 


108 


Spese di cancelleria, di sUmpa e di 


posU 1 


» 108 


Spese per il trattamento di riposo al per- 
sonale 1 




Altre spese 





TOTALC . 



8,650 



<a) n Ministero ha concesso, neiresercicio finansiario 19(»6-906, un sussidio di 150 lire. 
(6) Spe^a flgurativa. 



91 



CREMONA 
Scuola di commercio maschile. 

(Via Biblioteca n. 4> 

Anno di fondazione 1894. 
(Deliberailone della Camera di eommeroio, in data S8 dicembre : 



Scopo. — La Scuola impartisce ai giovani grinsegnamenti più necessari e conve- 
nienti per chi intende dedicarsi al commercio ed al traffico. 

Sezioni, corsi e loro durata. — Essa ha una sola sezione, il cui corso dura 
3 anni. 

Alla Scuola è poi annesso un corso autonomo di lingua tedesca. 

Materie d'insegnamento. — Italiano, franoese, tedesco, aritmetica, calligrafìa, 
geografia commerciale, merceologia, computisteria, ragioneria, diritto commerciale, 
legislazione postale, legislazione ferroviaria. 

Musei e gabinetti. — Alla Scuola sono annessi un museo merceologico ed 
un gabinetto per esperimenti. 

Ammissione. — Per essere ammessi al primo anno di corso occorre avere al- 
meno 15 anni di età e presentare il certificato di licenza elementare. 

Anno scolastico. — Esso incomincia al principio di novembre e termina alla 
fine di marzo. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 19 1/2 
alle 21 1/2. 

Bsami. — Essi hanno luogo alla fine di marzo. 

Diploma di licenza. — La Scuola non rilascia speciali diplomi di licenza; ma 
soltanto, ed in seguito a richiesta, un certificato con i punti ottenuti negli esami. 

Tasse. — Gli alunni della Scucia di commercio non pagano alcuna tassa. Quelli 
inscritti al corso speciale di lingua tedesca pagano una tassa annua di 15 lire, la quale 
è ridotta a 10 per gli alunni licenziati dal 3"* anno di corso. 

Amministrazione e direzione. — La sorveglianza sull'andamento amministra- 
tivo della Scuola è affidato all'ufficio di Presidenza della Camera di commercio. 
La sorveglianza sulPandamento didattico viene esercitata dal Direttore. 
Il conto consuptivo viene approvato dal predetto Ufficio di Presidenza. 



92 

Nomina del personale. — II personale insegnante viene nominato dal Direttore, 
con l'approvazione della Camera di commercio; il Direttore, dal Consiglio della Ca- 
mera stessa. 

Collocamento degli allievi. — Le autorità preposte alla Scuola non hanno in- 
viato particolareggiate notizie in proposito. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L^ANNO SCOLASTICO 19041906. 

Corso apociale 
di 
Corto noroiAle lingua tedetea Totale 

Alunni iscritti 116 12 128 

Alunni presenti agli esami ... 79 (1) 79 

Alunni promossi 39 — 39 

Alunni licenziati 9 — 9 



CONSIGLIO DIRETTIVO. 

La Scuola ha per Consìglio direttivo V Ufficio di Presidenza della Camera di commèrcio^ 
composta dei signori : 



Mbnbghezzi rag. Benedetto, Presidente, 
Rizzi dott. Pietro, Uff. 4, Vice-preeidente. 
Pagliari dott. Claudio, Segretario. 



PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Tome rag. Guido, Direttore, — T. per la computisteria e ragioneria. 
Castellini Telesforo, T. per l'italiano e l'aritmetica. 
Dblmati prof. Luigi, T. per la lingua e corrispondenza francese. 
Fbraboli avv. Carlo, T. per il diritto commerciale e Teconomia politica. 
Milanesi Virginio, T. per la legislazione ferroviaria. 
Nbri prof. dott. Francesco, T. per la merceologia. 
^PizzAMioLio rag. Ferdinando, T. per la legislazione postale e telegrafica. 
Pozzi prof. Emilio, T. per la calligrafìa. 

ViALLi prof. Giuseppe, T. per la lingua e corrispondenza tedesca. 
Verdi Giuseppe, T. per la geografia commerciale. 



(1) Gli alunni del corso speciale di liii|j[ua tedesca non danno esami. 



93 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL 1» LUGLIO 1904 AL 90 GIUGNO 1905. 



Entrata. 

Bandite patrlmoniidl L. — 

Contributi degli Enti che concorrono al 
nanUnimento della Scuola: 

Minuterò di «grieoltnra, indaatria e 

eommerelo » 500 

Miniatero della j^ubbllea Ittnuione . » SIS 

Provincia » «50 

Comune (contributo effettivo) .... » 500 

Ida (contributo figurativo per 1 locali 
e per riUuminaxione ed il riscai- 

damento • 400 

Camera di commercio » 750 

Gaeta di riaparmio di Milano. ...» 1.000 

Banca popolare di Cremona .... » 300 

Congregazione di carità di Cremona. » 150 

Società operaie » -* 

Provénti vari: 

Da privati » — 

Taaae acolastiche » 165 

Proventi del laboratorii « — 

Altri proventi » S79 

Total» . . . L. 4,507 



Speaa. 



stipendi al pereonaU: 



direttivo ed inaegnante 


L. 


2,88» 


amminiatrativo 




160 


di aervixlo ... 


160 


Fitto dei locali (a) 


800 


llluminasione e riacaldamento (a) . . . 


900 


Acquiate di materiale aoolaatioo e apeae 
diverae di manuten sione 




180 


Acquisto di materiale didattico 




M7i 


Soeae oer 1 laboratorii ... 




18 


Premlasione 




106 


Speae di cancelleria, d! stampa e di poata 




285 


8peae per il trattamento di riposo al p«r- 
aonale 






Altre aoeae 





ToxALK . . . L. 5,235 



(a) Bpeaa figurativa. 



94 



FIRENZE. 
Scuola di commercio ^ Leon Battista Alberti ^ W 

(Vi* San Lorenzo, n. K). 

Anno di fondazione 1876. 
(Deliberazioni del Consiglio oomnnale del 17 ottobre 1876, 80 gennaio 1893 e 25 ottobre 1899). ( 



Scopo. — La Scuola intende ad addestrare i giovani al libero esercizio dei 
commerci e ad abilitarli agli impieghi nelle Banche e nelle Case commerciali ed 
industriali. 

Sezioni, corsi e loro dorata. — Il corso della Scuola si svolge in cinque 
anni. I primi tre costituiscono la Scuola tecnica pareggiata con indirizzo com- 
merciale; gli altri due formano la Scuola commerciale secondaria. 

Materie d'insegnamento. — italiano, francese, inglese, tedesco» geografia, 
storia, diritti e doveri, scienze naturali, matematica, computisteria, disegno, calli- 
grafìa, storia del commercio, diritto civile, economia, fisica, chimica, banco mo- 
dello, tecnologia commerciale, geografia commerciale, diritto commerciale, corso 
pratico sui saggi delle merci, esercitazioni cartografiche. 

Biblioteche, musei e laboratorii. — La Scuola possiede: 
a) una biblioteca; 

6) un museo di tecnologia commerciale (merceologia); 
e) un laboratorio di chimica merceologica; 

d) un gabinetto di fisica e di storia naturale. 

Ammissione. — Alle prime tre classi, costituenti il corso tecnico con indi- 
rizzo commerciale, gli alunni vengono inscritti o per regolare passaggio dalle classi 
precedenti, o per diretta ammissione, secondo le norme stabilite dal regolamento 
governativo e dal R. D. del 16 ottobre 1899. 

Alle classi 4* e 5* l'iscrizione degli alunni si fa: 

a) interamente per titoli; 

b) per titoli e per esame complementare; 

e) interamente per esame. 

Possono essere iscritti alla 4* classe interamente per titoli coloro che hanno 
conseguita la licenza da una Scuola tecnica con indirizzo commerciale o da una 
Scuola straniera congenere e di grado equivalente. 

Sono titoli per V iscrizione alla stessa 4* classe, mediante esame comple- 
mentare : 



(1) Sono in corso gli atti per la trasformazione della Scuola * Leon Battista Alberti , 
in una Scuola media di commercio. 



95 
l"" il diploma di licenza tecnica di tipo comune; 
2° il certificato di ammissione al 1^ anno d'istituto tecnico; 
S** il certificato di ammissione alla 5* classe ginnasiale. 
L'esame complementare si aggira: 
nel 1° caso: sulla computisteria e sulla lingua inglese o tedesca (a scelta); 
nel 2^ caso :, sulla computisteria, sulla lingua inglese o tedesca (a scelta), 
sulle nozioni di fisica, di chimica e di storia naturale; 

nel d"" caso: su tutte le materie insegnate nelle tre classi della Scuola tec- 
nica con indirizzo commerciale, ad eccezione deiritaliano, della storia e della geo- 
grafia. 

Vengono ammessi alla 4* classe per esami coloro che non posseggono i titoli 
sopra indicati; ed in tal caso Tesame comprende tutte le materie insegnate nelle 
tre classi della Scuola tecnica con indirizzo commerciale. 

L'ammissione alla 5^ classe vien fatta esclusivamente per esame, che si 
estende a tutte le materie insegnate nella 4* classe. 

Anno scolastico. — Per il corso tecnico con indirizzo commerciale, cioè per 
le prime tre classi, l'apertura della Scuola, la fine delle lezioni e le vacanze in- 
termedie sono regolate dal Calendario scolastico per la provincia di Firenze. Per 
la 4* e la 5* élasse 1* anno scolastico incomincia il 16 ottobre e termina il 
30 giugno. . 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 8 ^/2 
alle 12 V» e dalle 14 alle 17. 

Esami. — Per la promozione dalla 1^ alla 2* e dalla 2^ alla 3* e per la licenza 
della 3^ classe, vengono seguite le norme del regolamento 13 ottobre 1904 del 
Ministero della pubblica istruzione. 

Per la 4^ e la 5* classe gli esami di promozione e di licenza^ hanno luogo 
nella seconda quindicina di giugno; quelli di riparazione nella seconda quindicina 
di ottobre. 

Sono esonerati dall'esame di promozione dalla 4* alla 5^ classe, quegli alunni 
che durante Tanno abbiano riportato una media non inferiore ai 7 decimi in pro- 
fìtto ed agli 8 decimi in condotta. % 

Diploma di licenza. — Agli alunni promossi dalla 3* classe vien rilasciato il 
certificato di licenza tecnica a tipo commerciale. Àgli alunni promossi dalla 5^ classe 
vien rilasciato uno speciale diploma di licenza. 
Tasse. — Gli alunni pagano le seguenti tasse : 

Tassa d'ammissione L. 10 

Tassa annuale per le prime tre classi > 30 

Tassa annuale per la 4* e la 5* classe » 50 

Tassa di licenza dalla 3* classe (per gli interni) » 20 

Tassa di licenza dalla 3* classe (per gli estemi) » 40 

Tassa di licenza dalla 5* classe » 40 

Amministrazione e direzione. — La Scuola dipende dal Consiglio co- 
munale. 

La sorveglianza suirandamento didattico delle prime tre classi spetta al Regio 
Provveditore agli studi; quella sull'andamento della 4* e della 5* classe, al Co- 
mune. 



96 

Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo della Scuola debbono essere ap- 
provati dal Consiglio comunale. 

Nomina del perBonale. ~ Il personale insegnante è nominato, generalmente 
in seguito a concorso, dal Consiglio comunale, con l'approvazione del Consiglio 
provinciale scolastico. 

Collocameato degli allievi. — Le autorità preposte alla Scuola riferiscono 
che i licenziati trovano buona occupazione in paese ed anche fuori. Nel triennio 
1902*1905, 109 alunni conseguirono la licenza dalla 3* classe e 44 dalla 5^. Per 
quanto è a conoscenza della Scuola, dei primi, 27 sono impiegati presso ditte 
commerciali, 1 è all'estero, 1 presta servizio militare, 63 proseguirono .gli studi 
nella 4* e nella 5^ classe, 9 proseguirono gli studi nell'Istituto tecnico. 

Dei 44 alunni licenziati dalla 5^ classe nel predetto triennio, la Scuola sa che 
17 di essi sono impiegati presso banche o ditte 'commerciali, 3 presso Società 
d'assicurazione, 2 presso l'amministrazione ferroviaria, 7 sono impiegati all'estero, 
1 presta servizio militare, 6 proseguirono gli studi in Scuole superiori. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904-905. 

Alunni iscritti 276 

Alunni presenti agli esami . . . r 260 

Alunni promossi 122 

Alunni licenziati 50 (1) 

CONSIGLIO DIRETTIVO. 
La icuold non ha un Consiglio direttivo. Essa dipettde dal Comune di Firenze. 

PEjRSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

ViMERCATi prof, conte Guido, 4^ coram. 4, C. O. di Loop, del B., Direttore, — 
T. per la merceologia e la matematica fìnanziaria. 

Andrbini prof. Angelo, T. per la computisteria e ragioneria. 

Bblporti prof. Ubaldo, T. per la fisico-chimica e le scienze naturali. 

BoNAcci prof. Giovanni, Supplente per la storia e per la geografìa. 

BucALOssi prof. Brigata, T. per la lingua inglese. 

Cocchi prof. Agostino, 4,, T. per la lingua italiana. 

Conte prof. avv. Lorenzo, 4*9 T. per la storia del commercio e geografìa com- 
merciale. 

Crocini prof, Anton Vincenzo, T. per il diritto civile e commerciale. 

Dalla Volta prof. Riccardo, 4»» T. per Teconomia. 

Del Buono prof. Mario, I. per il banco modello. 

Mblani prof. Innocenzo, T. per la calligrafìa. 



(1) Dei quali, 33 conseguirono il diploma di licenza tecnica con indirizzo commerciale 
e 17 il diploma dalla Scuola commerciale secondaria. 



97 



Scatena prof. Domenico, T. per la lingua francese. 

Stbpamblli prof. Carlo, I. per il disegno ornamentale e geometrico. 

Id., I. per la cartografia statistico-commerciale. 

Thurnhbbr prof. Giovanni, T. per la lingua tedesca. 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL 1« OTTOBRE 1904 AL 80 SETTEMBRE 1905. 



XSntrata. 

Rendite patrtmonlmll L. — 

Contributi degli Enti che concorrono ai 
mantcniwunto d€Ua Scuola: 

Miniatero di asrieoUara, IndaBirie e 
oommereio » 1,000 

Ministero delU pabbliea {«trnaione . • t^ÈBO 

ProTlnoia 

Comono (eontrìbuto effettivo). ...» 86,648 

Id. (eontribttto flgorstlTO per i loe«li) » 6,000 

Camera di oommereio (oontrlbato or- 
dinarlo) » 1,000 

Id. id. (fOMidio ttraordinario) ...» 800 

Opere pie e Corpi morali 

Soeietà operaie 

Proventi vari: 

Da prirati 

Tasse scolastiche » 10,000 

Proventi dei laboratori! , 

Altri proventi 



TOTALX . 



L. 67,198 



Spesa. 

saponài oX porgonaU: 

direttivo ed insegnante L. 

amministrativo 

di serviaio 

Fitto dei locali (a) 

niunlnazione e riscaldamento 

Acquisto di materiale scolastico e spese 
diverse di manntenslone 

Acquisto di materiale didattico. 

Spese per 1 laboratorii 

Premiazione 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta 

Spese per il trattamento di riposo al per- 
sonale 

Altre spese 



44,078 
1,800 
8,370 
6,000 

fio 

1,000 
8,000 



600 



TOTALC . 



. L. 67498 



(a) Spesa figurativa. 



7 — L* iruegnamento commerciale in Italia, 



FIRENZE. 
Scuole del Circolo filologico. 

(Via Tomabaonf, 4 ; palano Peroni). 

Anno di fondazione 1872. 
(DollboraBione deiraMomblea del Circolo fllologlGO, In data 30 dicembre 1871). 



Scopo. — Le Scuole forniscoDO Tinsegnamento delle lìngue moderne, ed even- 
tualmente rinsegnamento di lingue morte e di altre materie. 
Sezioni, corsi e loro durata. — Le Scuole comprendono : 
a) corti misti ordinari di francese, di inglese e di tedesco, ognuno dei quali 
dura due anni; 

ò) corsi speciali per signorine ài ÌSiiìno, dì francese, di inglese e di tedesco, 
ciascuno dei quali dura tre anni ; 

e) corsi annuali misti di perfezionamento di francese, di inglese e di tedesco; 

d) corso di disegno e pittura per signorine ; 

e) corsi straordinari misti di spagnolo e di stenografìa. 

Materie d'insegnamento. — Latino, francese, inglese, tedesco, spagnolo, ste- 
nografia, disegno e pittura. 

Ammissione. — Per essere ammessi alle lezioni occorre avere noo meno di 
14 anni di età. Trattandosi di Scuole libere, non vengono richiesti determinati titoli 
di studio; però grinsegnanti e la Commissione scolastica giudicano sull'idoneità di 
coloro che intendono inscriversi ai corsi. 

Anno scolastico. — Esso incomincia il 16 novembre e termina il 15 giugno. 

Orario. — Nei corsi misti ordinari le lezioni sono serali e vengono impartite 
dalle 20 alle 21 ^/s, tre volte alla settimana. Nei corsi riservati esclusivamente alle 
signorine le lezioni sono diurne, e vengono impartite dalle 14 ^/s alle 17 ^/s. 
• Bsami. — Essi hanno luogo nel mese di giugno. 

Diploma di licenza. — Agli alunni che abbiano frequentato regolarmente tutti 
gli anni di corso, vien rilasciato un diploma di licenza dal corso speciale da ognuno 
di essi seguito. 

Tasse. — I soci effettivi del Circolo, dal quale le Scuole dipendono, non pagano 
ulteriori tasse. Gli altri alunni pagano una tassa annua di 30 lire, la quale è ridotta alla 
metà per ì figli. dei soci e ad un quarto per gli studenti d'Istituti superiori (Scuola di 
applicazione di sanità militare. Istituto di studi superiori e di perfezionamento, Scuola 
di scienze sociali. Istituto superiore di magistero femminile, Accademia di belle 
arti, ecc.). É in facoltà del Consiglio direttivo di concedere speciali riduzioni agli 
alunni da essi reputati meritevoli per frequenza alle lezioni, esito degli esami e per 
altri criteri creduti convenienti. 



99 

Amministrazione e direzione. — La sorveglianza suir andamento amministra- 
tivo delle Scuole spetta al Consiglio direttivo del Circolo filologico. 

La sorveglianza sull'andamento didattico è affidata ad una Commissione scola« 
stica nominata dal Consiglio predetto. 

Le Scuole non hanno un bilancio proprio, essendo tutte le entrate e tutte le spese 
conglobate con quelle del Circolo stesso. 

Nomina del personale. — Il personale insegnante è nominato dal Consglio di- 
rettivo, generalmente in seguito a pubblico concorso. 

Collocamento deg^U allievi. — Generalmente gli alunni delle Scuole del Circolo 
filologico, sono studenti di altri Istituti. Taluni, però, trovano facilmente da occuparsi 
nel commercio, o nellMnsegnamento privato. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904906. 

^ , .^ Corso per signorine Corsi Corsi 

<3*"^ «»*■*• „,,^* straordl- Totali 

ordinari di ^i «iw««o P^"'^; nari 

_ Ungae eplttnra "«"«««' "•«^^« _ 

Alunni iscritti 165 55 6 8 24 258 

Alunni presenti agli esami . 31 36 (1) 4 (1) 71 

Alunni promossi 10 26 (1) 4 (1) 40 

Alunni licenziati 20 10 (1) — (0 30 

CONSIGLIO DIRETTIVO. 

Barbèra Piero, comm. i||,. Presidente. 

Bonaventura prof. Arnaldo. 

Db Marchi capitano Ernesto, ^, 

Gatteschi avv. Francesco. 

Giusti rag. dott. Ugo. 

Mannelli-Riccardi march. Riccardo. 

Manzoni ing. Alessandro. ^ 

MocHi dott. Aldobrandino. 

MoNTECORBOLi Borico, 4'* 

Pailli Torquato. 

Perini maggiore Ruffillo, uff. ^. 

Petrocini Gio. Battista, 4>* 

Rocca ing. Giuseppe, ^. 

Romoli Vittorio. 

Sansoni rag. Giov. Battista. 

SoRiA Giuseppe. 

PERSONALE INSEGNANTE. 

Bonaventura prof. Arnaldo, I. per il latino. 
CuRiAT prof. Vittorio, 1. per il francese. 



(1) Gli alunni di questi corsi non danno esami. 



100 

GiuLiETTi Francesco, I. per la stenografia. 

GoNBLL/i- Clayarini prof. Assunta, I. per il francese. 

Id. Id., I. per lo spagnuolo. 

Lami prof. Virginia, I. per l'inglese. 

LiNDNBR avv. Edmondo, 4* I- per il tedesco. 

Obsnbr Elisa, I. per il tedesco. 

PoRTALDPPi Giuseppina, 1. per il disegno e per la pittura all'acquarello. 

Ramorino prof. Felice, i^, I. per il latino. 

TuTTLE prof. R., I. per l'inglese. 

ENTRATE E SPESB DELLE SCUOLE NELL^ ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL lo NOVEMBRE 1904 AL 31 OTTOBRE 1905. 



Entrata. 



Rendite patrimoniali L. — 

Contributi degli Enti che eoneorrtmo al 
manteniménto della Scuola: • 



Miniatero di agrieoltara, indnitria e 
eommereio 

Ministero dell'ittrnsione pabbliea. . 

Provincia 

Comune 

Camera di eommereio 

Circolo fUoloffieo 

Società operaie 

Proventi vari; 

Da privati 

Tasee Molaatiehe 

Proventi dei laboraterii 

. Altri proventi 



TOTAX^B . 



100 
462 

aoo 

300 
i,002 



1,441 



4,605 



Spesa. 

stipendi al pereonalei 

insegnante 

amministrativo , 

di servizio 

Fitto dei loeali 

lUaminaiione e risoaldamento , 



Acquisto di materiale scolastico e spese 
diverse di manotoniione 

Acquisto di materiale didattico 

Spese per i laboratori! 

Premiazione 

Spese di caBcelleria, di stampa e di posta 

Spese per 11 trattamento d! riposo al per- 
sonale 

Altre spese 



L. 1,755 

SSO 
900 

eoo 

50 



50 



Totali . . . L. 4vS06 



101 



GALLARATE (Milano). 
Scuola pratica di commercio. 

(PalAsso CMoo). 

Anno di fondazione 1908. 
(DeliberMione degli ulonliti : Luglio 1908). 



Scopo. — La Scuola ha lo scopo di preparare praticamente al commercio i gio- 
vani licenziati dalla Scuola tecnica o dal Ginnasio inferiore. 

Sezioni, corsi e loro durata. — Ha una sola sezione il cui corso dura due 
anni. 

Materie dMnsegnamento. — Nella Scuola si impartiscono i seguenti insegna^ 
menti : lingua italiana, lingua francese, lingua tedesca, aritmetica commerciale, con- 
tabilità, geografia commerciale, diritto commerciale, chimica applicata, calligrafia, 
stenografia, dattilografia. 

Gabinetti. — È annesso alla Scuola un gabinetto di chimica per esperimenti. 

AmmiflsioiLe. — Per essere ammessi al 1° anno i giovani devono presentare la 
licenza di Scuola tecnica o di una Scuola complementare ovvero il certificato di pro- 
mozione al 4^ anno del Ginnasio. In mancanza di questi attestati i giovani devono so- 
stenere un esame d'ammissione o di integrazione. 

Amio scolastico. — La Scuola segue il Calendario scolastico adottato ufficial- 
mente per le Scuole secondarie regie. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite tutti i giorni dalle ore 9 alle 15. 

Esami. — Gli esami di promozione da una classe ad un'altra e quelli finali hanno 
luogo nella prima decade di luglio. 

Diploma di licenza. — Alla fine del corso biennale, a coloro che abbiano supe- 
rati tutti gli esami,' vien rilasciato un diploma di licenza, comprovante gli studi 
fatti. 

Tasse. — Gli inscritti sono tenuti a pagare una tassa annuale di lire 30. Per 
conseguire la licenza devono inoltre versare una tassa di lire 20. 

Non sono concesse esenzioni. 

Amministrazione e direzione. ^ Il governo della Scuola e la direzione deir in- 
segnamento SODO affidati a un Comitato amministrativo e direttivo eletto ogni anno 
dall'assemblea degli azionisti e compostp di sette membri rieleggibili. 

All'assemblea degli azionisti spetta di approvare il bilancio preventivo ed il conto 
consuntivo della Scuola. 



102 

Namin* del peraouto. — Il personale insegnante è nominato dal presidente del 
Comitato amministrativo e direttivo, dietro designazione del Comitato stesso, fatta 
senza concorso. 

Colloeameiito degli allieyi. — Secondo quanto riferisce la Scuola, i licenziati 
da essa trovano pronta e lucrosa occupazione in paese e nei Comuni limitrofi, aiutati 
in ciò dai buoni uffici del Comitato amministrativo della Scuola sia presso gli azionisti 
di questa, sia presso gli industriali. 



STATISTICA DEGLI ALUNNI P£R L*ANNO SCOLASTICO 1904-90^ 

Alunni iscritti 17 

Alunni presenti agli esami 16 

Alunni promossi 7 

Alunni licenziati 4 



COMITATO AMillNISTRATIVO E DIRETTIVO. 

Zerboni prof. Giuseppe, Uff. 4i, Presidente. 
Calcaterra Giuseppe, Comm. 4"» Cctesiere. 
Agnelli prof. avv. Arnaldo. 
Caldbrara rag. Giuseppe, 4'- 
Db-Fornbra Piantanida Cesare, 4'- 
Mauri Rodolfo, 4- 
PicBift prof. avv. Renato. 
Salvaono prof. Giovanni, Segretario. 



PERSONALE DfflETTIVO ED INSEGNANTE. 

Zerboni prof. Giuseppe, Uff. 4, Direttore, 

Agnelli prof. avv. Arnaldo, I. per il diritto commerciale. 

Bellotti prof. dott. Guido, I. per la contabilità. 

Ceriani prof. ing. Alfonso, 4> I- per Taritmetica commerciale. 

Db-Vircentis prof. Pasquale, 4>t I- per T italiano e per la geografia 

Nava prof. dott. Pietro, I. per la chimica tecnologica. 

Nicoletti prof. Aroldo, I. per la stenografia. 

Piceni prof. avv. Renato, I. per il diritto commerciale. 

Sbquer prof. Eugenio, I. per le lingue tedesca e francese. 

Salyagno prof. Giovanni, I. per la calligrafia. 

SoRBARA-SiMDAci prof. Alfredo, I. per la dattilografia. 



103 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL 1* LUQUO 1904 AL 30 GIUGNO 1905. 



Entrata. 

Rendite pfttrlmonUli L. — 

Contributi degli BnH che concorrono al 
■nanUnUMnto Mia Stuoia i 

Ministero di agrieoltarii, Industria e 

eommereio » 800 

Ministero della pnbbliea istrnxione . » 500 

Provincia » — 

Cornane di GaUarate(eontribntoeir0t) » 400 

Id. (oontrlbuto flguratiTo per 1 

looall) • 800 

Altri Comuni » 100 

Camera di commercio » 900 

Cassa di risparmio » SOO 

Società operaie — 

Proffonti vari: 

Da privati » 4,000 

Tasse scolastiche » 800 

' Proventi del laboratorli » — 

Altri proventi » 100 

Totali . . . L. 6,300 



Spesa 

Stipendi tU personale i 

direttivo ed insegnante L. 

amministrativo 

di servisio 

Fitto dei locali (a) 

Ulamlnasione e riscaldamento 

Acquisto di materiale scolastico e spese 
diverse di manutenzione (6) . . . . 

Acquisto di materiale didattico. .... 

Spese per i laboratori! 

Prerolaxione 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta 

Spese per il trattamento di riposo al per- 
sonale 

Altre spese 



7,000 
100 
100 
800 
150 

150 



SOO 



Total* (e) . 



L. 7,800 



(a) Spesa figurativa. 

(b) La Scuola ricevette In dono da un azionista gran parte del materiale scolastico, 
(o) Alla maggiore spesa si è sopperito eoi residuo attivo deiranno precedente. 



104 



GENOVA. 
Circolo filologico e stenografico. 

(Via LtteooU, Palazso Pobzo, 2^. 
Anno di fondazione 1869. 



Scopo. — La Scuola intende a preparare i giovani alle carriere commerciali av- 
viandoli allo studio della contabilità, delle lingue moderne e della stenografia. 

Sezioni, corsi e loro durata. — Il Circolo comprende una sola sezione di due 
anni di corso. I frequentatori possono seguire uno o più insegnamenti a loro 
volontà. 

Materie d* insegnamento. —Nella Scuola s'insegnano le seguenti materie: 
contabilità commerciale, stenografia, lingua francese, inglese, tedesca, spagnuola e 
portoghese. 

Ammissione. — Non sono fatte condizioni esplicite per l'ammissione degli alunni 
alla Scuola. Condizione tacita è che il giovane abbia ottenuto il certificato di maturità 
o di licenza elementare. 

Anno scolastico. — L'anno scolastico comincia il 15 novembre e termina il 
20 aprile. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 19 
alle 22. 

Esami. — Gli esami hanno luogo dal 15 al 20 aprile e per coloro soltanto che 
abbiano fatto dimanda di volerli sostenere. 

Diploma di licensa. — A coloro che abbiano frequentato con assiduità e pro- 
fitto un" intero corso d'insegnamento di stenografia o di contabilità, oppure per 
un biennio l'insegnamento di una lingua, vengono rilasciati certificati di frequenza 
e di profitto da servire come documento degli studi fatti nelle scuole del Circolo. 

Tasse. — L'alunno è tenuto al pagamento di una tassa annuale di lire 30, ed ha 
diritto di frequentare qualunque sezione di studi. La presidenza del Circolo può esen- 
tare ogni anno dalla tassa un alunno di famiglia non agiata, ma di civile condizione, 
conosciuto per le sue attitudini allo studio. Ogni anno poi sono messi tre posti gratuiti 
a disposizione del Prefetto di Genova, tre a disposizione della Camera di commeVcio 
e tre a disposizione del Municipio. 

Amministrazione e direzione. — L' amministrazione del Circolo è affidata ad 
un Consiglio direttivo o d'amministrazione, eletto dall'assemblea generale dei soci, 
e composto di 13 membri che durano in carica tre anni e che si rinnovano per un 
terzo ogni anno. 

La direzione didattica e disciplinare spetta al direttore delle Scuole nominato 
ad honorem ogni anno dal Consiglio. Il direttore è coadiuvato nella sorveglianza del- 
Tandamento didattico da un consigliere di turno. 



105 
L'approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo del Circolo spetta 
all'assemblea generale dei soci che è convocata regolarmente ogni anno per il 
30 giugno. 

Nomina del personale. — Il Consiglio direttivo, quando si renda vacante un 
posto d'insegnante, invita uno tra i migliori professori della città a fare un anno di 
lezioni a titolo di saggio, senza percepire retribuzione alcuna. Se quindi il suo inse- 
gnamento si è dimostrato abbastanza efficace, gli viene riconfermato l' incarico di 
anno in anno, e gli si corrisponde una retribuzione mensile di lire 40 per tre lezioni 
settimanali, di lire 25 per due, durante i cinque mesi dell' insegnamento. 

Collocamento degli allievi. — Gli alunni muniti del certificato di frequenza e 
profitto facilmente ottengono un'occupazione. Spesso importanti Amministrazioni e 
Case commerciali si rivolgono alla Presidenza del Circolo per la ricerca di commessi 
contabili, corrispondenti o stenografi. La Presidenza se ne interessa vivamente met- 
tendo l'Amministrazione richiedente in rapporto con chi reputa degno di occupare 
il posto. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L*ANNO SCOLASTICO 1904-905 

Àiunni inscritti 167 

Alunni presenti agli esami 88 (1) 

Alunni promossi 30 

Alunni licenziati 18 

CONSIGLIO DIRETTIVO. 

TiMosci Pietro, i^. Presidente, 
Wbiss Ing. Ignazio, Vice presidente. 
Martini Dott. Carlo, Segretario. 
Dblpino Enrico, Cassiere. 
Frisohi Prof. Gaetano, 4» Economo. 
Arnulf Prof. Francesco. 
Bacchetta Prof. Stefano. 
Benval Prof. Edoardo. 
BozANo Avv. Paolo. 
CoRTBSB Arturo, Comm. ^. 
DesGRiEux Prof. Paolo. 
MoNDiNi Prof. Alessandro. 
Rossi Angelo. 

^ PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Canevello Dott. Avv. E., ^^ Direttore delle Scuote. 
Bacchetta Prof. Rag. Stefano, I. per la contabilità. 

(1) Essendo gli esami facoltativi, si considerano come presenti agli esami gli alunni 
che frequentarono la Scuola durante tutto Tanno scolastico. 



106 

Bbnval Prof. Edoardo, I. per il tedesco. 

Caroooio Dott. Prof. Ernesto, I. per la stenografìa. 

Dbsgrieux Prof. Paolo, I. per il francese. 

Frisoni Prof. Gaetano, 4* !• P^i* l'inglese (corso di perfezionamento) e per lo spa- 

gnnolo. 
FaiTzscHiNo Prof. Teodoro, I. per il tedesco (eorso di perfezionamento). 
MoNDiNi Prof. Alessandro, I. per l'inglese. 

ENTRATE E SPESE DEL CIRCOLO NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL 1* LUGLIO 1904 AL SO GIUGNO 1905. 



Entrata. 

Rendite patrimoniali L 176 

Contributi degli Enti che coTieorrono al 
mantenitnenio della Scuola: 

Ministero di agrieoUorà, indnttria e 

commercio » (a) 

Ministero della pubblica istrazlone . n 281 

Provincia. • — 

Cornane v » 200 

Camera di eommereio » 800 

* Opere pie e Corpi morali )» — 

Società operale » — 

Proventi vari: 

* Da privati (contribati sociali) . . . • 688 

TaMe scolastiche » 1,00^ 

Proventi dei laboratorii • — 

' Altri proventi » — 

TOTALK . . . L. 8,181 



Spesa. 

stipendi al pereonale: 

direttivo ed insegnante L. 

amministrativo 

di servixio , 

Fitto dei locali 

niuminaiione e riscaldamento 

Aoqnisto di materiale scolastico e spese 
diverse di manatenzlone 

Acquisto di materiale didattico 

Spese per i laboratori! 

Premiaiione 

Spese di cancelleria, di stampa e di posU 

Spese per il trattamento di riposo al per- 
sonale ...... .1 

Altre spese 



1,605 

480 

1,500 

85 

107 



ToTALK (»)... L. 8,818 



(a) La passività è stata coperta dal fóndo /li rieerva. 

(6) La Scuola é staU saseidiaU per la prima volU con lire 100 nell'esercito 1905-906. 



107 



GENOVA. 
Scuola di pratica commerciale 

(AnnMM alla R. Seaola tocsIoA « Ufol&o Vivaldi »| tU & Agnese, n. 1)* 

Anno di fondazione 1906. 
(Deliberazione della Camera di commercio del SS gingno 190S). 



Scopo. — La Scuola si propone di preparare i giovani agii uffici di contabile, 
agente, rappresentante, commesso, ecc., per le esigenze del medio commercio. 

Sezioni, corsi e loro durata. — Essa ha una sola sezione, che comprende 
due anni di corso. 

Materie dinsegnamento. — Nella Scuola si impartiscono i seguenti insegna- 
menti: banco di pratica commerciale, operazioni e istituzioni commerciali, mec- 
canografia e stenografia, calligrafia, merceologia, geografia commerciale, calcolo 
mercantile, lingua italiana, 'lingua inglese, lingua spagnuola; 

Laboratori!. — Alla Scuola ò annesso un gabinetto di chimica e di merceologia. 

Anunlseione. — Possono essere inscrìtti alla Scuola pratica commerciale i 
licenziati della sezione commerciale delle Scuole tecniche regie o pareggiate. 

Possono altresì esservi ammessi: 

a) i licenziati dalla sezione comune delle Scuole tecniche, della Scuola com- 
plementare e delle Scuole normali regie o pareggiate, purché sostengano un esame 
integrativo di computisteria e di lingua tedesca in conformità del programma uf- 
ficiale per il 2^ e 3^ anno di corso della Scuola pratica di tipo commerciale; 

b) i lipenziati dal Ginnasio 9 i provenienti dal Liceo o dalla 1^ classe del- 
l'Istituto tecnico, regi o pareggiati, purché superino un esame d'integrazione in 
computisteria, calligrafia e lingua tedesca; 

e) i giovani che hanno almeno superato Pesame di promozione dalla 3* alla 
4* classe del Ginnasio regio o pareggiato, [fkirchè superino un esame integrativo 
di computisteria, calligrafia, lingua francese, lingua tedesca e scienze naturali. 

Sono dispensati dairesame integrativo di lingua tedesca, coloro che dichiarano 
di voler frequentare il corso speciale di lingua inglese. 

Anno scolastico. — L'anno scolastico dura dal V ottobre al 15 luglio. Il 
periodo delle lezioni dura effettivamente dal 4 novembre al 30 giugno. 

Orario. — L* insegnamento viene impartito tutti i giorni feriali dalle 8 alle 12 
e dalle 14 alle 17. 

Beami. — Gli esami di promozione hanno luogo n^lia prima quindicina di 
ottobre, quelli d'ammissione nella seconda. Gli esami di licenza hanno luogo in 
luglio e in ottobre. 

Diploma di licenasa. -* Agli alunni che, dopo aver compiuto il corso della 
Scuola, superino l' esame di licenza, vien rilasciato dal Consiglio direttivo un di- 



108 

ploina di licenza, che attesta gli studi compiati, con riodicazione dei voti ottenuti 

nell'esame finale. 

Tasse. — Gli alunni sono tenuti al pagamento delle seguenti tasse: 

Per ammissione agli esami L. 20 

Per immatricolazione » 10 

Per inscrizione alle classi » 40 

Per esame di licenza -V * . . . . » 45 

Per diploma . » 5 

Per inscrizione al corso di lingua inglese » 20 

li Consiglio direttivo può esonerare dalle tasse gli alunni indigenti che diano 
ottima prova in profitto e in disciplina. 

Amministrazione e direzione. — La Scuola è diretta e amministrata da un 
Consiglio direttivo composto di un rappresentante per ciascuno di questi enti: 
Provincia, Comune, Camera di commercio e Associazione generale del commercio 
di Genova e inoltre del direttore della Scuola tecnica « Ugolino Vivaldi », che 
ha le funzioni di segretario. Possono a questi membri essere aggiunti i rappre- 
sentanti di altri enti con deliberazione del Consiglio direttivo. 

La direzione didattica e disciplinare della Scuola spetta al direttore della Scuola 
tecnica « Ugolino Vivaldi ». 

L*approvazione del bilancio preventivo e del cónto consuntivo della Scuola è 
di pertinenza del Consiglio direttivo. 

Nomina del personale. — I^ nomina del personale insegnante vien fatta dal 
Consiglio direttivo, il quale procede alle nomine per libera scelta, dando la prefe- 
renza, per alcune materie, agli insegnanti della sezione commerciale della R. Scuola 
tecnica « Ugolino Vivaldi ». 

Collocamento degli allievi. — I licenziati dalla Scuola trovano pronta e lu- 
crosa occupazione in Genova stessa. 

Il Consiglio direttivo s'interessa del collocamento degli allievi, per il quale 
tiene un* registro generale, e, alle Ditte cittadine che fanno numerose ricliieste di 
personale, indica i più adatti ai servizi cai le richieste si riferiscono. 

La Scuola, fondata nel 1903, ha dato i suoi primi licenziati in fine dell'anno 
scolastico 1904-905. Questi furono in numero di 18, dei quali 4 hanno trovato im- 
piego nelle Banche, 13 in Case di commercio diverse ed 1 si è recato a proprie 
spese all'estero per perfezionarsi nello studio delle lingue. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904-905. 

Alunni iscritti 54 

Alunni presenti agli esami 50 

Alunni promossi '.,... 29 

Alunni licenziati 18 

CONSIGLIO DIRETTIVO. 

Cblesia barone avv. Giovanni, Deputato al Parlamento, Delegato della Provincia, 

Presidente, 
Cassanbllo Gaetano, Comm. 4*, Delegato del Comune. 



109 



Corradi Giuseppe, Comm. ,^, Delegato della Camera di commercio. 
Mancini Antonio, Uff. i^, Delegato deir Associazione generale del commercio. 
Mei^niti prof. Francesco Antonio, ^, Direttore della Scuola, Segretario, 

PERSONALE DIRETTIVO E INSEGNANTE. ^ 

MBNNrri prof. Francesco Antonio, Direttore, 

Carbonara Giovanni, A. per le esercifazioni pratiche. 

Carrogoio dott. prof. Ernesto, I. per la dattilografia e per la stenografìa. 

De Rubbrtis prof. Pasquale, I. per il francese. 

Frisoni Gaetano, 4* I- per lo spagnuolo. 

FuRLANi prof. Renzo, I. per l'inglese. 

Grisi dott. Alessandro, I. per la matematica applicata al commercio. 

MiDOLO rag. Nunzio, I. per il banco modello. 

Obbrti rag. Emilio, I. per il banco modello. 

Pandi ANI dott. Arturo, I. per la merceologia. 

RicHBRi Vittorio, Uff. 4i, I. per le operazioni e istituzioni commerciali. 

Saibbnb Carlo, I. per la calligrafia. 

Vallb dott. Agostino, I. per l'italiano. 

ViBzzoLi Francesco, I. per la geografìa commerciale. 

ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL^ESERGIZIO FINANZIARIO 
DAL 1» NOVEMBRE 1904 AL 81 OTTOBRE 1905. 



Entrata. 

Rendite patrimoolali L. 

Contributi degli Enti che concorrono al 
mantenimento dtlla Scuola: 

Mlnittero di «grìeoltara. industria e 
commercio » 

Altri Ministeri . • » 

ProTlnda • 

Cornane » 

Camera di commercio » 

Opere pie e Corpi morali » 

Associasione generale del commercio 
genoveiò » 

Proventi vari; 

Da privati » 

Tasse scolastiche » 

Proventi dei laboratori! > 

Altri proventi (interessi sul fondo di 
cassa depositato presso il Credito 
Italiano; » 



500 

1,000 
8,749 
1,000 

500 

SOO 
4,740 

97 



Spesa. 

stipendi al pertonale: 

direttivo ed insegnante L. 6,725 

amministrativo » » 

di servizio » 1,140 

Pitto dei locali » 8,800 

IllaminaEione e riscaldamento • 500 

Acquisto di materiale soolastico e spese 

diverse di manatensione » 2,88S 

Acquisto di materiale didattico » 2,700 . 

Spese per i laboratori! » 462 

Premiazione » — 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta i> 811 

Bpese per il trattamento di riposo al per- 
sonale insegnante » — - 

Spese diverse » — 



ToTALK .• . . L. 16,886 



Totali (a) . . . L. 17,010 



(a) Al disavanzo si è fatto fronte con un residuo di cassa di lire 1,774.80 deiresercislo precedente. 



no 



LIVORNO. 
Scuola commerciale ^ Banco modello „. < 

(PaUszo Benei). 

Anno di fondazione 1902. 

iDelloerazionl della Cambra di commerelo, deU*Aj)ioeÌastone fra i commereianti e della Società 
fra gr impiagati cItIU, dell'ottobre 190S). 



Scopo. — La Scuola impartisce ai giovani un'istruzione di pratica commer- 
ciale che permetta loro di darsi con profìtto alla vita degli affari e di coprire im- 
pieghi in commercio. 

Sezioni, corsi e loro durata. ~ Essa ha una sola sezione il cui corso dura 
due anni. 

Materie d'insegnamento. — Francese, inglese, geografia commerciale, di- 
ritto commerciale e marittimo, computisteria, ragioneria, banco modello. 

Ammissione. — Per essere ammessi al 1*" corso occorre presentare il certi- 
ficato di promozione alla 3* classe della Scuola tecnica, ovvero dimostrare con 
e.sami di possedere un pari grado di coltura. 

Anno scolastico. — Bsso incomincia in novembre e termina in maggio. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 20 
alle 22. 

Esami. — Gli esami di promozione e di licenza hanno luogo nel mese di 
maggio; quelli di ammissione in novembre. 

Diploma di Ucenasa. — Agli alunni che abbiano compiuto l'intero corso e 
sostenuto, con esito favorevole, tutti gli esami vien rilasciato un certificato di 
licenza. 

Tasse. — La tassa scolastica è stabilita in lire 18 annue da pagarsi in due 
rate trimestrali auticipate. Il diploma viene rilasciato ai licenziati dietro paga- 
mento dì una tassa di lire 5. 

Amministrazione e direzione. — Il governo della Scuola spetta ad un Con- 
siglio direttivo. L'Associazione Ara gli industriali, commercianti ed esercenti no- 
mina il Presidente e due consiglieri; la Camera di commercio, il vice-Presidente. 
I poltre tutti gli Enti che concorrono al mantenimento della Scuola con un. contri- 
buto fìsso annuo non minore di lire 300 possono nominare un proprio rappresen- 
tante nel Consiglio direttivo stesso. 

La sorvegliaoza suirandamento didattico è affidata al Direttore. 

Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo debbono essere approvati dal 
Consiglio direttivo, dietro relazione fatta da due revisori estranei al Consiglio 
predetto. 

Nomina del personale. — II personale insegnante è nominato dal Consiglio 
direttivo. 



Ili 

Collocamento degli allievi. — Le autorità proposte alla Scuola riferiscono 
che i giovani che hanno ottenuto il diploma di licenza trovano occupazioni presso 
le locali Banche e Ditte commerciali. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI PER UANNO SCOLASTICO 1904-905. 

Alunni iscritti . . 32 

Alunni presenti agli esami 20 

Alunni promossi 9 

Alunni licenziati < 7 

CONSIGLIO DIRETTIVO. 

Franco Camillo, 4» Prendente. 

N. N., Vice-Presidente. 

Dalmazzoni rag. Mario. 

N. N. 

Meyer Federigo. 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

ViERucci rag. prof, Otriade. Direttore. — I. per la. computisteria e Banco modello. 

Baroni rag. Antonio, I. per la computisteria ed A. al Banco modello. 

Cremisi prof. Clemente, I. per la geografia commerciale. 

DuNAND prof. Pierre, I. per il francese. 

Galeotti avv. Euclide, I. per il diritto commerciale. 

Marrsca prof. Giovanni, I. per l'inglese. 

ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL lo NOVEMBRE 1904 AL 31 OTTOBRE 1905. 



Entrata. 

Rendite patrimoDiali L. 15 

Contribuii degli Enti che concorrono al 
mantenimento della' Scuola : 

Ministero di «gricoltara, induitria e 
commeroio » 400 

Ministero deiriitrastone pubblica. . » S77' 

Provincia » 800 

Comune (contributo figurativo per 1 
locali e per l'illuminazione ed 11 
riscaldamento) » 600 

Camera di commercio • 500 

Gassa di risparmio « 200 

Assoeiaslone fra gli industriali, oom- 
mercianti ed esercenti » 500 

Opera pia israelitica » 100 

Proventi vari: 

Da privati » •» 

Tasse scolastiche » 474 

Proventi dei laboratorii » — 

Altri proventi » — 

Totale . . . L. 8,166 



Spesa. 

stipendi al pereontUe : 

direttivo ed insegnante L. 

amministrativo » 

di servizio » 

Fitto dei locali (a) » 

lUuminaBione e riscaldamento (a). ...» 

Acquisto di materiale soolastieo e spese 

div<irse di manutenzione » 

Acquisto di materiale didattico » 

Spese per i laboratorii » 

Premiazione » 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta » 

Spese per il trattamento di riposo al per- 
sonale insegnante » 



1.900 

1S3 
480 
120 

90 



103 



Totale , 



L. 2,816 



{a} Spesa figurativa. 



1 



112 



LUCCA. 
Scuola commerciale. 

(Via Bnsdragfal, 17). 
Anno di fondazione 1901. 



Scopo. — La Scuola ha per iscopo di educare i giovani alla vita degli affari 
e di abilitarli agli impieghi negli Istituti di credito e nelle Case commerciali 
ed industriali. 

Sezioni, corsi e loro dorata. — Essa ha una sola sezione il cui corso dura 
2 anni. 

Materie d'insegnamento. — ■ Italiano, francese, inglese, tedesco, spagnuolo, 
storia commerciale, geografia comm*3rciale, calligrafìa, disìdgno, cartografìa, eco- 
nomia ])olitica, statistica, diritto commerciale e marittimo, tariffe ferroviarie, le- 
gislazione doganale, merceologia, ragioneria, banco modello. 

Ammissione. — Sono ammessi alla Scuola i giovani forniti della licenza 
ginnasiale, tecnica, complementare o di titoli equipollenti; e coloro che, essen- 
done sprovvisti, si sottopongano ad un esame di ammissione. 

Anno scolastico. — Esso incomincia il 1** novembre e termina alla fìne di 
luglio. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 8 
alle 12 e dalle 14 alle 18. 

Esami. — Le promozioni da una classe all'altra vengono fatte nella sessione 
estiva in base al pròfìtto conseguito dagli alunni durante Tanno scolastico e nella 
sessione autunnale in seguito ad esami. Per la licenza è sempre necessario l'esame. 
Gli esami di licenza e di ammissione hanno luogo nella seconda quindicina di 
luglio ; quelli di riparazione per la licenza, quelli di promozione ed anche quelli 
di ammissione hanno luogo nella prima quindicina di novembre. ' 

Diploma di licenza. — Agli alunni che abbiano frequentato regolarmente i 
due anni di corso e sostenuto tutti gli esami, viene rilasciato un certifìcato di 
licenza. 

Tasse. — Esse sono le seguenti : 

, Tassa d'ammissione L. 10 

Tassa annuale » 40 

Tassa di licenza » 15 

Amministraasione e direzione. — La sorveglianza snirandamento ammini- 
strativo spetta ad una Giunta di vigilanza, composta di 3 membri nominati dal Co- 
mune, dalla Camera di commercio e dalla Cassa di risparmio. 



113 

La sorveglianza suirandamento didattico è affidata al Direttore. 

II bilancio preventivo ed il conto consuntivo della Scuola debbono essere ap- 
provati dalla Giunta di vigilanza. 

Nomina del personale. — II personale insegnante viene nominato dalla detta 4 
Giunta di vigilanza. 

CkiUocamento degli allievi. — Giusta le notizie fornite dalle autorità diri- 
genti la Scuola, risulta che nell'ultimo triennio 3 alunni trovarono da occuparsi 
presso Istituti di previdenza, 2 presso Uffici governativi, 1 in un Istituto di cre- 
dito ed un altro in uno stabilimento industriale. Altri 4 alunni, figli d'industriali, 
coadiuvano i genitori nel disbrigo degli affari. 



STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904-905. 

Alunni iscritti 18 

Alunni presenti agli esami 11 

Alunni promossi 5 

Alunni licenziati 3 



GIUNTA DI VIGILANZA. 

Gianni dott. Carlo, ^, Delegato della Cassa di risparmio. 

PiBOAiA ing. Giovanni, Delegato del Comune. 

SiLVESTRiNi Giovanni, «0", Delegato della Camera dì commercio. 



PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Pierini prof. Enrico, 4>9 Direttore. -^ I. per la calligrafia. 

Pellegrini prof. Luigi, Vice-direttore. — I. per Titaliano e la storia. 

Albbrtini prof. Samuele, I, per la merceologia. 

Briganti prof. Gabriele, I. per T inglese. 

Buoni prof. Giovanni, I. per il francese. 

Colombini conte ing. Giuseppe, I. per il tedesco. 

CusTER prof. Arnaldo, 1. per l'aritmetica e la ragioneria. 

Donati avv. Alessandro, I. per il diritto commerciale, la legislazione doganale e 

la statistica. 
GiANNBLLi avv. Gìuscppe, I. per il francese. ■ 
Grassi avv. Cesare, I. per il diritto civile, per la storia commerciale e per Teco- 

nomia politica. 
Grossi rag. prof. Ermete, I. per il banco modello. 
Marracoi prof. Oreste, Segretario. — I. per la geografia commercialoi il disegno 

e la cartografia. 
Nibri prof. Idelfonso, I per lo spagnolo e per l'italiano. 

8 — L* insegnamento commerciale in Italia. 



114 



ENTRATA E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL 1* AGOSTO 1904 AL 31 LUGLIO 1905. 



Entrata. 



Rendite patrlmcniali L. — 

Contrihuti d^gli Enti che concorrono al 
mantenimento della Scuola: 



Ministero di agrleoUnr», induitrlA e 
commercio 



Altri Ministeri 

Provincia 

Comune (eontribato effettivo). . . . 

Comune (contributo figurativo per i 
locali) 



Camera di commercio . 
Cassa di risparmio . . . 

Società operaie 

Proventi vari: 

Da privati 

Tasse scolastiche .... 
Proventi dei laboratorli 
Altri proventi 



300 



iOO 

456 
860 
300 



890 



ToTALB . . . L. 1,996 



Spesa. 

stipendi al personale : 

direttivo ed insegnante L. 1,800 

amministrativo > — 

di servliio • 80 

Fitto del looali (a) » 456 

niumlnaaione e riscaldamento » 87 

Acquisto di materiale seolasUeo e spese 

diverse di manutenzione » — ■ 

Acquisto di materiale didattico » 75 

Spese per I laboratori! » — 

Premiaiione • 50 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta » 151 

Spese per il trattamento di riposo al per* 

sonale » — 

Altre spese s — 



Totale (b) . 



L. 8,189 



(a) Spesa figurativa. 

(5) Alla maggiore spesa è stato provveduto con un avanso di cassa dell'esercizio precedente. 



115 



MANTOVA. 
Scaola commerciale. 

(Via Roberto Ardlgòi 15). 

Anno di fondazione 1896. 
(Deliberazione del Consiglio deHa Camera d! commerelo ed arti di Mantova, in data 27 ottobre 1896). 



Scopo. — La Scaola impartisce ai giovani che sono addetti al piccolo com- 
mercio, tutte le cognizioni necessarie per ben esercitare la professione da essi 
scelta. 

Sezioni, còrsi e loro dnrata. — Essa ha una sola sezione, la quale com- 
prende due corsi. Il primo corso è normale e dura 3 anni; il secondo è di 
perfezionamento e facoltativo; e non ha una durata fìssa. 

Materie d^insegnameiito. — Italiana, geografìa commerciale ed economica, 
francese, tedesco, merceologia, aritmetica commerciale, contabilità, calligrafìa, 
stenografia. 

Ammissione. — Per essere ammessi alla Scuola occorre aver compiuto il 
14!* anno di età e presentare la licenza della Scuola elementare, o il certificato 
di aver frequentato il 1** anno di una Scuola secondaria. In mancanza di uno di 
questi due titoli, occorre sostenere uno speciale esame. 

Anno scolastico. — Esso incomincia il 15 novembre e termina il 31 maggio. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 17 
e mezza alle 22. 

Esami. — Gli esami hanno luogo nella seconda quindicina di maggio. 

Diploma di licenza. — Agli alunni che abbiano compiuto regolarmente i tre 
anni del corso normale vien rilasciato un certificato di licenza. 

Tasse. — Gli alunni pagano una tassa annuale di 5 lire per i corsi normali 
e di 10 per il corso facoltativo. Gli uditori al corso normale pagano pur essi 
una tassa annua di 10 lire. 

Amministrazione e direzione. — La sorveglianza sull'andamento ammini- 
strativo della Scuola è affidata ad un Consiglio direttivo composto di 5 membri, 
dei quali 2 sono eletti dal Comune e 3 dalla Camera di commercio. I detti mem- 
bri durano in ufficio 3 anni e sono rieleggibili. 

La sorveglianza sulPandamento didattico è affidata al Direttore. 

Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo debbono essere approvati dal 
Consiglio direttivo. 

Nomina del personale. — Il personale insegnante ò nominato dal Consiglio 
direttivo. 

Collocamento degli allievi. — Le autorità preposte alla Scuola non hanno 
fornito particolareggiate notizie in proposito. 



116 



STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904905. 

AluDiii iscritti. • . • 114 

Alunni presenti agli esami 98 

Alunni promossi. 47 

Alunni licenziati 20 

CONSIGLIO DIRETTIVO. 

NoRSA Achille, Delegato della Camera di commercio, Presidente. 

Artoni rag. Enrico, Delegato del Comune. 

Fano Ettore, id. 

Crovbtti rag. Vito, i^, Delegato della Camera di commercio. 

Berni prof. rag. Archinto, id. Segretario. 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Goccimi prof. Ismaele, 4» Direttore. 

Arthabbr prof. Augusto, I. per la lingua tedesca. 

Azzi prof. Amilcare, I. per la lingua francese. 

Benedetti prof. Domenico, I. per Taritmetica commerciale e la contabilità. 

Broglio prof. Torquato, I. per la calligrafìa e la stenografìa. 

Fbnini prof. Giovanni, I. per l'italiano. 

Ferrari prof. Umberto. I. per la geografìa commerciale ed economica. 

Moretti Foggia dott. G. Battista, I. per la merceologia. 

ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL 1- LUGLIO 1904 AL SO GIUGNO 1906. 



Entrata. 

Rendite patrimonUll L. 

Contribuii degli Enti che concorrono eU 
taantenimento della Scuola; 

Ministero di agrìooltara, indnstria tf 
eommerelo » 

AltH Ministeri 

Provineia 

Gomiine (eontribato effettivo). . . . 

Cornane (oontrlbato flffnrativo per i 
locali e per rilluminaslone ed 11 
riscaldamento) 

Camera di commercio 

Cassa di risparmio di Milano. . . . 

Banca agricola 

Banca popolare 

Società operaie 

Proventi vari : 

Da privati 

Tasse scolastiche 

Proventi del laboratorli 

Altri proventi .« 



87 



150 

160 
100 

780 
500 
400 

too 

150 



860 



Totali . 



L. 8,377 



Spesa. 



stipendi al pereonale: 



uirekUTv «u iDBegiiKZite ij 

amministrativo .... i 


1 120 


di servislo i 


1 111 


Fitto del locali (a) i 


» 400 


Illnminaaione e riscaldamento (a) . . . i 


• 980 


Acquisto di materiale scolastico e spese 
diverse di manatencione i 


, 


Acquisto di materiale didattico i 


. 76 


Spese per i laboratorli i 


j __ 


Premiazione i 


> 60 


Spese di eancelleria, di sUmpa e di posta i 


) 188 


Spese per 11 trattamento di riposo ai per- 
sonale 1 




Altre spese i 


, __ 



Totali . 



L. S/M» 



(a) Spesa figurativa. 



117 



MILANO- 
Scuola pratica di commercio. 



(Foro Bonaparte, 20). 

Anno di fondazione 1901. 

(Ddliberaslone deirAuoeliizione tt% commercienti, e8ere«>nti ed Indastrlali, in dato il ottobre 1901). 



Scopo. — La Scuola ha l'intento di ammaestrare i giovani alle esigenze del 
medio commercio, preparandoli agli uffici di, contabile, di agente, di rappresentante, 
dì commesso viaggiatore, ecc., con riguardi speciali alle relazioni con l'estero. 

Sezioni, corsi e loro durata. — Essa ha una sola sezione il cui corso dura 
due anni. 

Materie d'insegnamento. — Italiano, francese, inglese, tedesco, aritmetica 
commerciale, contabilità e banco modello, istituzioni dì commercio, elementi di 
diritto, di legislazione tributaria e dei trasporti, geografia commerciale, chimica 
tecnologica, merceologia, economia, calligrafia, dattilografìa, stenografia. 

Ammissione. — Per essere ammessi al 1° anno di corso occorre aver com- 
piuto il ìb"* anno di età ed aver conseguita la licenza da una Scuola tecnica a tipo 
commerciale. Possono essere ammessi con un esame d'integrazione coloro che ab- 
biano frequentato le prime tre classi di una Scuola secondaria di grado inferiore. 

Anno scolastico. — Esso incomincia in novembre e termina in luglio. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali, in ore diurne. 

Esami- — Per la promozione dal 1^ al 2° corso si tien conto dei risultati degli 
esami semestrali, i quali hanno luogo in marzo ed in luglio. 

La licenza si consegue in seguito ad un esame speciale il quale ha luogo pur 
esso nel mese di luglio. 

Diploma di licensEa. — Agli alunni che abbiano frequentato regolarmente il 
biennio di corso vien rilasciato un certificato di licenza. 

Tasse. — Gli alunni debbono pagare una tassa d'ammissione di 10 lire ed una 
annuale di 20 lire. 

Amministrazione e direzione. — La sorveglianza sull'andamento amministra- 
tivo della Scuola spetta ad un Consiglio direttivo, composto di sei membri elettivi : 
due costituiscono la rappresentanza degli industriali e dei commercianti di Milano e 
sono scelti dalla Camera di commercio fuori del proprio seno ; gli altri sono nomi- 
nati, uno per ciascuno, dalla Provincia, dal Comune, dalla Camera di commercio 
e dall'Associazione fra commercianti, esercenti ed industriali. Il direttore della 
Scuola fa parte del Consiglio direttivo con voto consultivo. I componenti il Con- 
siglio durano in ufficio 5 anni e sono rieleggibili. 



118 

La sorveglianza suiraodamento didattico è affidata al direttore. 

Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo sono approvati dal Consiglio di- 
rettivo. 

Nomina del personale. — Il personale insegnante è nominato dal Consiglio 
direttivo. 

OoUocamento degli allievi. — 6U allievi licenziati dalla Scuola trovano fa- 
cilmente occupazione in Milano. Giusta quanto riferiscono le autorità preposte ad 
essa, alcuni si occupano nelle aziende paterne; gli altri (circa i due terzi) sono 
occupati in aziende commerciali ed industriali e ricevono stipendi mensili variabili 
dalle 60 alle 150 lire. Tre allievi hanno trovato occupazione all'estero. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICX) 1904-906. 

Alunni iscritti 45 

Alunni presenti agli esami 40 

Alunni promossi 34 

Alunni licenziati 16 

CONSIGLIO DIRETTIVO. 

Gola Francesco, Delegato della Camera di commercio, Presidente. 

Cbderna Antonio, Uff. ^, Rappresentante degli industriali, Vice-presidente. 

Salterio avv. Ferdinando, Delegato della Provincia. 

Candiani dott. Ettore, Comm. t^, Delegato del Comune. 

Zafparoni Alfredo, Delegato dell'Associazione fra commercianti ed industriali, 

Caldbrini Achille, Rappresentante degli industriali. 

MoRBScHi prof. Nicola, Uff. 4*» Direttore della Scuola. 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Moreschi prof. Nicola, Uff. ^, Direttore. 

Basevi geom. Lazzaro, I. per la dattilografìa. 

Bellezza dott. Paolo, I. per la lingua inglese. 

Cbrnbzzi dott. Luigi, I. per l'economia commerciale, e per il diritto civile e com- 
merciale. 

Friedmann dott. Sigismondo, 1. per la lingua tedesca. 

Maranbsi dott. Giulio, I. per la geografia commerciale. 

Marchiori Andrea, I. per la stenografìa. 

Pacchioni prof. Enrico, I. per la calligrafìa. 

Pagliari dott. Fausto, L per la legislazione tributaria, doganale e dei trasporti. 

Piazzi dott. Giovanni, I. per Titaliano. 

Romagnoli dott. Achille, L per la merceologia e la chimica tecnologica. 

Rota rag. Giovanni, 4> L per l'aritmetica commerciale, la contabilità ed il banco 
modello. 

Vitale prof. Alessandro, l. per il francese. 



119 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERGIÉIO FINANZIARIO 
DAL 1» NOVEMBRE 1904 AL 81 OTTOBRE 1905. 



Entrata. 



Bendite patrlmonlAli L. — 

ContrihuH degli Enti che concorrono al 
mantenimento della Scuola : 



Ministero di «griooltara, indostria e 
oommereio 

Altri Mfntatari 

ProTlncia 

Cornane (contributo effettlTO) . . . 

Id. (contributo figurativo per 1 locali, 
per IMllnminasione e per 11 rlioal- 
demento) 



Camera di commercio . 
Caaea di risparmio . . . 

Società operaie 

Proventi vari: 

Da privati 

Tasse scolastiche .... 
Proventi del laboratorli 
Altri proventi 



700 

1,000 
1,000 

6/)00 
1,000 
8/)00 



1,360 
1,745 

98 



Totale . . . L. 15,887 



Spesa. 

Stipendi al personale: 

direttivo ed insegnante L. 

amministrativo » 

di serviilo » 

Fitto del locali (a) » 

lUuminazione e riscaldamento (a) . . . » 

Acquisto di materiale scolastico e spese 

diverse di manutenilone » 

Acquisto di materiale didattico » 

Spese per 1 laboratorli • 

Premiasione » 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta » 

Spese per il trattamento di riposo al per* 

sonale -. . » 

Altre spese » 



9,191 

100 
5,000 
1,000 

800 



97 



Totale . . . L. 16,688 



(a) Spesa figurativa. 



120 



MILANO. 
Scuola commerciale. 

(Cono di Porto Roman*, n. 10). 

Anno di fondazione 1882. 

(Deliberasiono dell* Bodetà di mutuo Mooorto tra I eommoMi di studio e di «ommerelo 
in dato 26 «goato 1888). 



Scopo. — La Scuola impartisce l'istrazioDO necessaria ai giovani che si dedicano 
al commercio, per metterli in grado di bene disimpegnare le mansioni del proprio 
ufficio. 

Secioni, corsi e loro durata. — Essa comprende le seguenti sezioni: 
a) italiano (2 anni); 
ò) francese (3 anni); 
e) tedesco (3 anni); 

d) inglese (2 anni); 

e) contabilità (3 anni); 

f) pratica commerciale (1 anno) Questa sezione costituisce come un corso 
di perfezionamento della precedente sezione di contabilità; 

g) calligrafia (1 anno). 

Materie d^insegnamento. — Italiano, francese, inglese, tedesco, contabilità, 
pratica commerciale, calligrafia. 

Ammissione. — Per essere amm/essi alla Scuola è necessario di presentare 
il certificato di licenza elementare. 

Anno scolastico. — Esso incomincia alla metà di ottobre e termina alla 
fine di aprile. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle 20 
alle 23. 

Esami. — Gli esami hanno luogo alla fine di aprile ed al principio di 
maggio. 

Diploma di licenza* — Agli alunni vengono rilasciati certificati comprovanti 
i corsi compiuti. 

Tasse. — Per gl'iscritti alla Società di mutuo soccorso fra i commessi di 
studio e di commercio, le lezioni vengono impartite gratuitamente. GII alunni non 
appartenenti al detto Sodalizio debbono pagare una tassa annua di 5 lire, qua- 
lunque sia il numero delle sezioni da essi frequentate. 



121 

AmministTazione e direzione. — La Scuola dipende dalla Società di mutuo 
soccorso fra i commessi di studio e di commercio. Questa però nomina un Co 
mitato d'istruzione, il quale invigila suir andamento amministrativo della Scuola e, 
coadiuvato dal direttore, anche sull'andamento didattico. 

Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo debbono essere sottoposti al- 
l'approvazione dell'assemblea del detto sodalizio. 

Nomina del personale. — Il personale insegnante è nominato o riconfer- 
mato di anno in anno dal Comitato d' istruzione. 

Collocamento degli allievi. — La Scuola per se stessa non s'interessa del 
collocamento degli alunni; se ne interessa però la Società di mutuo soccorso fra 
i commessi di studio e di commercio. In genere gli allievi hanno trovato seria e 
lucrosa occupazione in Italia ed anche all'estero. 



STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904905. 

Alunni iscritti 679 

Alunni presenti agli esami 282 

Alunni promossi 213 

Alunni licenziati — 



COMITATO D'ISTRUZIONE. 

GiLARDi Enrico. 
GiussANi Achille. 
LnccHi Gerolamo. 
Pbyrot Paolo. 
PoRTALUPi Ercole. 



PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Mantegazza prof. Claudio, Direttore, — I. per la lingua francese. 
Arcangeli prof. Bianca, I. per l'inglese. 

Carione prof. rag. Umberto, I. per la contabilità e per il corso di pratica com- 
merciale. 
Claos prof. Volfango, I. per il tedesco. 
CoMOTTi prof. rag. Guglielmo, I. per la contabilità. 
Galli prof. Giovanni, I. per la calligrafia. 
Lbvi dott. prof. Eugenio, I. per Titaliano. 
Minazzi prof. Romeo, I. per l'italiano. 
NicoLicH prof. rag. Umberto, I. per la contabilità. 
RouQUBT prof. Giuseppe, I. per il francese, 
ScHOENHP.RR prof. Willy, I. per il tedesco. 



^ 



122 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL* ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL !• LUGLIO 1904 AL SO GIUGNO 1905. 



Entrata. 

Rendita patrlmonUli L* — 

Contributi ct^li Enti che eoneorrono al 
mantenimento della Sertola : 

Ministero di agrieoltara, Indastrlit e 
oommeroio m 2fiO 

Altri Ministeri » — 

Provineia » — 

Cornane (contributo flgarativo per i 
locali e per riUuminasione ed il 
riscaldamento) » 867 

Camera di oommercio b 500 

Cassa di risparmio » 800 

Banca popolare « 100 

Società di mutuo soccorso fra i com- 
messi di stadio e di commercio. . » US 

Proventi vari: 

Da privati » — 

Tasse scolastiche » 1,465 

Proventi dei laboratorii » — 

Altri proventi » — 



Total» . . . L. 8.H15 



Spesa. 

stipendi al personale ; 

direttivo ed insegnante L. 

amministrativo 

di servlxio .... 

Fitto dei locali (a) 

Dlnminasione e riscaldamento (a) . . . 

Acquisto di matsriale scolastico e spese 
diverse di manutensione 

Acquisto di materiale didattico 

Spese per i laboratori! 

Premiasione 

Spese di cancelleria, di sUmpa e di posta 

Spese per il trattamento di riposo al 
personale 

Altre spese 



2,039 
200 
160 
600 
267 



114 
Uh 



Totale . . . L. 3,615 



(e) Spesa figurativa. 



123 



NAPOLI 

Scuole per agenti ferroviari» telegrafisti, fuochisti, 
commercianti, ecc. 

(Vico Tiratoio — Sant'Anna di Palano). 
Anno di fondanone 1879. 



Scopo. — Le Scuole forniscono 1* istruzione richiesta per gli agenti subalterni 
dei telegrafi, delle ferrovie e delle case di commercio. 

Sezioni, corsi e loro durata. — Esse comprendono le seguenti sezioni: 

a) sezione ferroviaria; 

b) sezione macchinisti di marina; 
e) sezione fuochisti ferroviari. 

11 corso della prima sezione dura 3 anni. Le altre due sezioni durano ciascua 
due anni. Il primo anno è comune a tutte le sezioni, e costituisce il corso pre- 
paratorio. 

Materie dMnsegnamento. — Italiano, storia, geografia, francese, aritmetica, 
geometria, disegno geometrico e meccanico, telegrafia teorica e pratica, elementi 
di economia e di diritto, contabilità, servizio ferroviario e di stazione, composizione 
dei treni. 

Gabinetti. — Le Scuole possiedono una raccolta di apparecchi telegrafici. 

Ammissione. — Per essere ammessi al corso preparatorio è sufficiente la 
licenza elementare. Per Tammissione al 1** anno del corso normale è necessario 
presentare il certificato di promozione al 1^ anno della Scuola tecnica o del ginnasio. 
Per Tarn missione al secondo anno del corso normale della sezione ferroviaria è 
richiesta la'licenza tecnica o quella ginnasiale. 

Anno scolastico. — Esso incomincia il 1** novembre e termina il 30 giugno. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 18 V^ 
ali» 20 '/a. 

Esami. — Essi hanno luogo alla fine del mese di giugno. 

Diploma di licenza. — Agli alunni che abbiano compiuto regolarmente tutti 
gli anni di corso, vien rilasciato un certificato di licenza. 

Tasse. — Gli alunni non pagano alcuna tassa scolastica. 

Amministrazione e direzione. — La sorveglianza suirandamento ammini- 
strativo delle Scuole spetta ad un Consiglio di vigilanza, i cui componenti sono 
nominati, uno per ciascuno, dal Ministero di agricoltura, industria e commercio, 
dal Ministero dell' istruzione pubblica, dalla provincia e dalla Camera di commercio. 
Fa pure parte del Consiglio il direttore onorario della Scuola. 



124 

I rappresentanti della Provincia e delle Camere di commercio durano in ufficio 
un anno; quello' del Ministero di agricoltura un biennio. 

La sorveglianza sull'andamento didattico é affidata al direttore. 

II bilancio preventivo ed il conto consuntivo vengono trasmessi, a cura dei 
Consiglio di vigilanza, ai varii enti che concorrono ai mantenimento della Scuola. 

Nomina del personale. — U personale insegnante è nominato dal Consiglio 
di vigilanza. 

Collocamento degli allievi. — Le autorità preposte alle Scuole riferiscono che 
la maggior parte degli alunni licenziati prestano servizio nelle ferrovie. 



STATISTICA DEÓLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904 905. 

Alunni iscritti 115 

Alunni presenti agli esami 82 

Alunni promossi 51 

Alunni licenziati 12 



CONSIGLIO DI VIGILANZA. 

Giannini Giuseppe, Comm. 4, ^^ Delegato del Ministero di agricoltura, industria 

e commercio, Presidente ff. 
Coppola Enrico, Comm. i^, Delegato del Ministero della pubblica istruzione. 
De Luca Vincenzo, Uff. 4* Delegato della Provincia. 
PivETTA Luigi, 4>* Delegato della Camera di commercio. 
Santamaria Luigi, Comm. 4i Direttore e fondatore delle Scuole. 



PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Santamaria Luigi, Comm. 1^, 4", Direttore (onorario). 
Antonino Giordano, L per le lettere italiane nelle classi inferiori. 
Armentano prof. Luigi, I. per Taritmetica pratica e ragionata. 
Db Roberto Enrico, L per la contabilità e le tariffe ferroviarie. 
De Simone Gennaro, I. per la storia e geografìa. 
Flaminio prof. Raffaele, I. per le lingue francese ed inglese. 
Malia Ernesto, I. per la telegrafia. 
Masdba prof. Arturo, 4> L per la matematica. 
Maoliulo Roberto, I. per il disegno. 
RispoLi Olinto, I. per la calligrafia. 
Rodino Carlo, L per le lettere italiane. 

Santamaria Luigi (iuniore), I. per la lingua francese ed istituzioni commerciali, 
funzionante da Vice-Direttore. 



125 



ENTRATE E SPESE DELLE SCUOLE NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL 1* GENNAIO AL 31 DICEMBRE 1906. 



Entrata. 

Rendite patrimonleli L. 

Contributi degli Enti ch0 eon corrono ai 
manteniménto della Scuola: 

Ministero di agrleoltara, indoitrla e 
commercio » 

Mlnlttero dell» pubblica istrusione . » 

Provincia » 

Gemane (contributo flgaratiTo per i 
locali e per riUumlnezione ed il 
riscaldamento) » 

Camera di commercio » 

Opere pie e Corpi morali » 

Società operaie » 

Proventi vari: 

Da privati » 

Tasse scolastiche » 

Proventi dei laboratorli » 

Altri proventi • 



2,000 
1,600 
2/X)0 

»fiOO 
1,000 



Totali . . . L. 9/iOO 



Spesa. 

Stipendio al personale: 

direttivo ed insegnante L. 

amministrativo 

di servixio 

Fitto dei locali (a) 

IlIominaBione e riscaldamento (a) . . . 

Acquisto di materiale ■colastieo e spese 
diverse di manateniione 

Acquisto di niaterlale didattico 

Spese per i laboratoril 

Premiazione 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta 

Spese per il trattamento di riposo al 
personale 

Altre spese 



4,340 

eoo 

360 
2,000 
1,000 

1,000 
200 



TOTALK . . . L. 9,500 



(a) Spesa figurativa. 



126 



NAPOLI. 
Istituto educativo, industriale e commerciale. 

(Bdlflxio Tarda). 

Anno di fondazione 1899. 

(Deliberazione dell'AsiooiazIone nazionaie italiana degli scienziati, letterati ed artisti, 
in daU 18 febbraio 1899). 



Scopo. — L'Istituto tende a fornire agli adulti, che sono già neile industrie, nei 
commerci e nelle amministrazioni pubbliche e private, quell'istruzione e quelle 
cognizioni che sono più necessarie per Tadempimento del proprio ufficio. 

Sezioni, corsi e loro durata — Materie dUnsegnamento. — Esso fornisce 
vari insegnamenti, ciascuno dei quali forma corso a sé. Ogni alunno può seguire 
uno o più corsi a sua scelta. I corsi di lingue straniere durano due anni. Tutti 
gli altri corsi sono annuali. I corsi sono i seguenti: 

a) lingua francese; 

b) lingua tedesca; 
e) lingua inglese; 

d) matematica; 

e) disegno geometrico ed ornamentale; 
/) computisteria; 

g) ragioneria; 
h) economia politica; 
i) geografia commerciale; 
() storia dell'arte; 
m) fisica tecnologica; 
n) chimica docimastica; 

o) meccanica elementare e macchine a vapore; 
p) diritto commerciale e marittimo; 
q) diritto amministrativo e costituzionale. 
Ammissione. — Per essere ammessi ai corsi occorre aver compiuto il sedi- 
cesimo anno di età. 

Anno scolastieo. — Esso incomincia il 10 novembre e termina il 30 giugno. 
Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 20 
alle 22. 

Esami. — Gli alunni non danno esami. — Per i corsi, di lingue straniere 
l'ammissione al 2® corso è subordinata al giudizio del professore. 

Diploma di licenza. — L'Istituto rilascia soltanto attestati di frequenza. Però, 
per aver diritto a tale attestato, è necessario di aver seguito anche uno dei se- 
guenti tre corsi: 



127 
a) economìa politica; 
h) diritto commerciale e marittimo; 
e) diritto costituzionale ed amministrativo. 
Tasse. — Gli alunni pagano una tassa annuale di 5 lire, qualunque sia il 
numero dei corsi che frequentano. 

Amministrazione e direzione. — L'Istituto dipende dall'Associazione nazio- 
nale italiana degli scienziati, letterati ed artisti, dalla quale venne fondato. 

Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo debbono essere approvati dal 
Comitato direttivo dell' Associazione. 

Nomina del personale. — Il personale insegnante è nominato dal predetto 
Comitato. Tutti gli insegnanti prestano gratuitamente la propria opera. 

Collocamento degli allievi. — Gli allievi sono già tutti occupati. La Presi- 
denza dell'Istituto si adopera affinchè ai giovani che hanno frequentato i corsi 
vengano, dai capi delle aziende private e dalle pubbliche amministrazioni, concesse 
promozioni od aumenti di stipendio. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L^ANNO SCOLASTICO 1904-905. 

Alunni iscritti 217 

Alunni presenti i^li esami (1) 

Alunni promossi (1) 

Alunni licenziati (1) 

CONSIGLIO DIRETTIVO. 

L'Istituto non ha un proprio Consiglio direttivo. Esso dipende. dcdV Associazione nazio- 
nale italiana degli scienziati ^ letterati ed artisti, 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Capuano prof. avv. Edoardo, Comm. 4, Preside. 

Ambllino avv. Giovanni, I. per il diritto amministrativo e costituzionale. 
Arcoleo avv. Giorgio, Comm. 4* Senatore del Regno, id. 
Capano ing. Nicola, I. per la matematica. 
Id. id., I. per. il disegno geometrico ed ornamentale. 

Cappello ing. Nicola, 1^, I. per la meccanica elementare e le macchine a vapore. 
Gambardella avv. Adolfo, I. per il diritto commerciale e marittimo. 
Lorenz prof. Paolo Emilio, I. per la lingua tedesca. 

Marghibri avv. Alberto, Comm. 4'» Deputato al Parlamento, I. per il diritto com- 
merciale e marittimo. 
MoLEs prof. Francesco, I. per la lingua inglese. 
Naintkè prof. Camillo, I. per la lingua francese. 
Panico prof. Eugenio, I. per la fìsica tecnologica. 
PiNTo prof. Luigi, Comm. 4», id. 



(1) Neiristituto non si danno esami. 



128 

Raia d'Aquino rag. Raffaele, I. per la ragioneria. 
Sciti prof. Giuseppe, I. per la storia dell'arte. 
Stendardo prof. Carlo, I. per la geografia commerciale. 
Troisb rag. Giuseppe, I. per reconomia politica. 
Troncone rag. Andrea, I. per la computisteria. 
Vitale prof. Errico, I. per la chimica docimastica. 

ENTRATE E SPESE DELL'ISTITUTO NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL 1* GENNAIO AL 81 DICEMBRE 1906. 



Entrata. 



Rendite patrìmonJall . .' L. — 

Contributi degli Enti che concorrono a2 
mantenimento della 8ew>la : 



Ministero di agrleoltora, indaitrìa e 
commercio 

Mlniitero della, pubblica istruzione . 

ProTinoia. 



Cornane (contrlbnto figaratiyo per 1 
loeall e per ruinminaslone ed il 
rlMaldamento) 



Camera di commercio . 
Banco di Napoli .... 

Società operaie 

Proventi vari: 

Da privati 

Tasse seolasticbe .... 

ProTcnti dei laboratori!. 

~ Altri proventi 



TOTALB . 



600 
200 



1,400 



aoo 



1,000 



L. 3,500 



Spesa. 

Stipendi al personale: 

direttiTO ed insegnante L. 

amministratlTO 

di serrislo . . 

Pitto dei loeall (b) . 

lUamlnaiicae e riscaldamento (b). . . . 

Acquisto di materiale scolastico e spese 
diverse di manutcnaione 

Acquisto di materiale didattico 

Spese per i laboratori! 

Premlasione 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta 

Spese per il trattamento di riposo al 
personale 

Altre spese 



(«) 



440 
900 
600 
800 

840 
160 



940 



TOTALS . 



. L. S«480 



(a) Il personale direttivo ed insegnante presta gratuitamente la propria opera, 
(ft) Spesa figurativa. 



129 



PADOVA. 

Scuola di commercio dell'Unione mutua fra gli agenti 
industriali e commerciali. 

(VIA BanU Luci*, n. 44). 

Anno di fondazione 1883. 
(Deliberazione delPMiemblea dei loci). 



Seopo. — Questa Scuola ha lo scopo di diffondere la cultura delle discipline 
commerciali fra i soci deirUnione mutua e di preparare abili commessi e agenti 
di commercio. 

Sesioni, corsi e loro durata. — Essa ha una sola sezione con un corso 
preparatorio di due anni e un corso normale pure di due anni. 

Materie d^insegnamento. — Vengono impaniti nella Scuola gl'insegnamenti 
seguenti: lingua italiana, lingua francese, corrispondenza commerciale, aritmetica 
generale e applicata al commercio, contabilità, istituzioni di commercio, cal- 
ligrafìa. 

Ammissione. — Al primo corso preparatorio possono essere ammessi i gio- 
vani che hanno compiuto 12 anni di età e sono provveduti del certificato di li* 
cenza elementare o sostengono un adeguato esame d'ammissione. 

Al secondo corso preparatorio possono essere ammessi, oltre i promossi dal 
corso precedente, anche i giovani muniti del certificato di licenza elementare che 
abbiano compiuto 14 anni di età. 

Anno scolastico. — L*anno scolastico dura dal 1^ ottobre al 10 giugno. 

Orario. — Le lezioni che durano dal 3 novembre al 31 maggio vengono im- 
partite tutte le sere dei giorni feriali dalle ore 21 alle 22 e 30. 

Esami. — Gli esami della cessione estiva hanno luogo nella prima decade di 
giugno, quelli della sessione' autunnale nella prima decade di ottobre. 

Diploma di licenza. — Gli alunni che abbiano frequentato regolarmente i corsi 
della Scuola e superato Tesarne finale, ricevono un certificato di licenza compro- 
vante gli studi fatti. 

Tasse. — Gli allievi sono tenuti al pagamento di una tassit annuale d'inscri- 
zione ai singoli corsi di lire 3, e ad una tassa mensile di lire 1.50. 

I soci dell'Unione mutua fra agenti industriali e commerciali sono esenti dal 
pagamento della tassa mensile. 

Amministrazione e direzione. — La gestione amministrativa della Scuola 
spetta al Comitato direttivo dell'Unione mutua fra agenti industriali e commer- 
ciali insieme alla Presidenza del Comitato stesso. 

La direzione dell'andamento didattico e la sorveglianza disciplinare sono af- 
fidate al direttore della Scuola, coadiuvato dalla Presidenza. 

9 — L'insegnamento commerciale in Italia. 




130 

L'approvazione del conto consuntivo e del bilancio preventivo della Scuola 
spetta al Comitato direttivo deirUnione. 

Nomina del personale. — Il direttore della Scuola e il personale insegnante 
sono nominati, per libera elezione, dal Comitato direttivo dell'Unione. 

Collocamento degli alUevl. ^- I licenziati della Scuola trovano facile e lu- 
crosa occupazione presso ditte commerciali della città. 

La Scuola aiuta i migliori a collocarsi, raccomandandoli alle ditte che ad essa 
si rivolgono. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L*ANNO SCOLASTICO 1904-9(6. 

Alunni iscritti 71 

Alunni presenti agli esami 40 

Alunni promossi 21 

Alunni licenziati 7 

CONSIGLIO DIRETTIVO. 

La Scuola non ha Consiglio direttivo, ma è retta dal Cofnitato direttivo deìT Unione 
mutua fra agenti industriali e commerciali e in particolare dalla Presideaza del Comitato 
stesso, 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Bastasin Giuseppe, Direttore. — I. per la lingua francese. 

Db Rui rag. Giulio, I. per la computisteria. 

Sabbna Roberto, I. per la corrispondenza e geografia commerciale. 

ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL V LUGLIO 1904 AL 90 GIUGNO 1906. 



SSntrata. 

Rendite p»trimonialI L. 

Contributi dtgli Enti e?u éoncorrono al 
manUniwtento della Scuola: 

Minuterò di agiicoltara, indaatrfa e 
commercio 



Altri MinUterl ... 

ProTincia. 

domane 

0*merA di commercio 

Casa* di riiparmio di PadoT» . . . 

Banca eooperatlTa popolare di Pa- 
dova 



Società d'inooraggiamonto . 

Società operale 

Provena vari: 

Da privati , 

Taeee eeolaatiobe 

Proventi dei laboratorii . , 
Altri proventi 



Totali . 



IO 



150 



eoo 

500 



100 
50 



879 



1,709 



Spesa. 

stipendi al pereonale : 

insegnante . L. 

amministrativo 

di servizio 

Fitto dei locali 

Illnminasione e rìs'*aldamento 

Acquisto di materiale scolastico e spese 
diverse di manutenaione 

Acquisto di materiale didattico 

Spese per i laboratorii 

Premiazione 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta 

Spese per il trattamento di riposo al per- 
sonale insegnante 

Spese diverse. 



1,987 

85 
950 
38 



106 



TOTALK . . . L. 1,716 



131 



PAVIA. 

Scuola di commercio 

(già: Scuola serale di commercio e di disegno industriale), 

(PiMKza del Daomo, n. 3). 

Anno di fondazione 1874. 
(Deliberazione della Camera di commercio: il ottobre 1874). 



Scopo. — La Scuola ha lo scopo di fornire adeguata coltura ai giovani che 
intendono dedicarsi agli uffici amministrativi nei commerci e nelle industrie. 

Sezioni, oorsi e loro durata. — Essa ha un'unica sezione con un corso 
triennale. 

Materie d'insegnamento. — S'impartiscono nella Scuola i seguenti insegna- 
menti: lingua italiana, lingua francese, aritmetica, contabilità, merceologia, geo- 
grafia commerciale, calligrafia. 

Anunisfidone. — Per poter essere inscritti alla Scuola è necessario aver com- 
piuta l'età di 14 anni, avere il certificato di compimento del corso elementare e 
superare inoltre uno speciale esame d'ammissione. 

Anno scolastico. — L'anno scolastico incomincia il 1^ ottobre e termina al 
principio di aprile. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 19 alle 21. 

Esami. — Gli esami hanno luogo negli ultimi giorni di marzo e nei primi di 
aprile. Gli esami di riparazione nei primi giorni di ottobre. 

Diploma di licenza. — Coloro che abbiano regolarmente frequentato il corso 
della Scuola ed abbiano superato l'esame finale ricevono un certificato di licenza 
comprovante gli studi fatti e gli esami sostenuti. 

Tasse. — Gli alunni non sono tenuti al pagamento di alcuna tassa. 

Amministrazione e direzione. — Il governo della Scuola è affidato a una 
Commissione di vigilanza composta di tre membri, delegati uno dal Ministero di 
agricoltura, industria e commercio, uno dal Comune di Pavia ed uno dalla Camera 
di commercio ed arti della stessa città. 

Il Direttore della Scuola ha la direzione didattica e disciplinare della Scuola, 
sull'andamento della quale esercita sorveglianza la Commissione predetta. 

Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo della Scuola sono uniti con 
quelli della Camera di commercio. 

Nomina del personale. — Il personale direttivo e insegnante è nominato 
dalla Commissione di sorveglianza della Scuola per libera scelta. 

Collocamento degli allievi. — Molti degli alunni che frequentano la Scuola 
hanno già un'occupazione e compiono gli studi al solo fine di perfezionarsi ed ot- 
tenere un miglioramento nella loro posizione. Gli altri trovano facilmente ad occu- 
parsi dopo aver compiuto il corso della Scuola. 



132 



STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904-906 

àIuddì iscritti 114 

Alunni presenti agli esami * 88 

Alunni promossi 52 

Alunni licenziati 7 

COMMISSIONE DI VIGILANZA. 

Moretto prof. Antonio, Delegato del Ministero di agricoltura, industria e com- 
mercio, Presidente, 
Casali ing. Stefano, i^, Delegato del Comune. 
Gerardo Enrico, Delegato della Camera di commercio. 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Fedbrico prof. Rosario, Direttore. — I. per Taritmetica e la merceologia. 
Bianconi prof. Siro, I. per la lingua francese e per la geografìa commerciale. 
Duoo prof. Rodolfo, I. per la calligrafia. 
GuASTONi prof. rag. Cesare, I. per la contabilità. 
Malaspina prof. Luigi, 4*» I* P^i* la- lingua italiana. 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL' ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL !• APRILE 1904 AL 31 MARZO 1905. 



Entrata. 

Rendite pfttrimoniall (intereui del lascito 

Arlgo) L. 12 

Contributi degli Enti che eoneorrono al 
mantenimento della Scuola: 

Ministero di Agricoltura, industria e 

commercio » 800 

Altri Ministeri » — 

Provincia » 176 

Cenane » 300 

Camera di commercio » 1,521 

Banca popolare di Pavia » oO 

8ooletà operaie » — 

Proventi vari: 

Da privati » _ 

Tasse scolastiche » — 

Proventi dei laboratorii » — 

Altri proventi » 66 



ToTALS . . . .L. 2,914 



Spesa. 

stipendi al personale i 

direttivo ed insegnante L. 

amministrativo 

di servizio 

Fitto dei locali 

Illuminazione e riscaldamento 

Acquisto di materiale scolastico e spese 
diverse di manutenzione 

Acquisto di materiale didattico 

Spese per I laboratorii 

Premiaxione 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta 

Spese per il trattamento di riposo al per- 
sonale insegnante 

Bpe»e diverse. 



2,80Q, 

120 
100 
160 

80 



100 



Totale . 



L. 2,860 



133 



PORDENONE (Udine). 
Scuola di pratica commerciale. 

Anno di fondazione 1899. 

(Delib«rasÌone deirauemblea generale dei soci della SooietA di rnntno Boccone fra agenti 

in data 17 settembre 1899). 



Scopo. — . Questa Scuola ha Io scopo di impartire ai giovani una istruzione 
commerciale sufficiente a metterli in grado di esercitare con perizia il commercio 
sia come agenti o commessi, sia per conto proprio. 

Sezioni, corsi e loro durata. — Essa ha un'unica sezione comprendente un 
corso inferiore e un corso medio entrambi annuali. 

Materie d'insegnamento. — Vi si impartiscono gli insegnamenti seguenti: 
a) nel primo corso: italiano, storia, geografìa, elementi di diritto civile (le 
cose, i contratti), clementi di diritto commerciale, istituzioni commerciali, calcolo 
mercantile; 

b) nel secondo corso: italiano; storia commerciale d'Italia, elementi di geo- 
grafìa commerciale, diritto commerciale (libri di commercio, il fallimento), computi- 
steria, banco modello. 

Ammissione. — Per essere ammessi al 1** corso è necessario presentare 
Tattestato di maturità o quello di licenza elementare. 

Per l'ammissione al secondo corso occorre la licenza di Scuola tecnica. 

In mancanza di tali titoli occorre superare un adeguato esame. 

Anno scolastico. — L'anno scolastico incomincia il 1^ novembre e termina 
il 30 aprile. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite tutte le sere dei giorni feriali dalle 
ore 20 e mezzo alle 22. 

Esami. — Gli esami, che sono soltanto scritti, hanno luogo nell'ultima quin- 
dicina dì aprile. 

Diploma di lioenza. — 1 licenziati della Scuola ricevono uno speciale di- 
ploma rilasciato dalla Società di mutuo soccorso fra Agenti, il quale attesta degli 
studi percorsi e del profitto ottenuto. 

Tasse. — I soci della Società di mutuo soccorso fra Agenti sono tenuti al 
pagamento di una tassa di lire 2 per ciascuno dei corsi della Scuola da loro fre- 
quentati. Gli altri alunni devono pagare una tassa doppia. 

Amministrazione e direzione. — Il governo della Scuola spetta alla Società 
di mutuo soccorso fra Agenti, che affida la gestione ordinaria ad una Commissione 
di vigilanza di cinque membri nominata di anno in anno dalla Società stessa. 

La direzione didattica e disciplinare della Scuola è data al direttore. 

L'approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo spetta al Con- 
siglio d'amministrazione della Società di mutuo soccorso fra Agenti. 



134 

Nomina del personale. — Il direttore e il personale insegnante della Scnola 
sono nominati dal Consiglio di amministraziono della detta Società per libera 
scelta. 

Collocamento degli allieTi. — 1 licenziati della Scuola trovano facilmente a 
collocarsi presso aziende commerciali. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI P^ L*ANNO SCOLASTICO 1904-905. 

Alunni iscritti 27 

Alunni presenti agli esami 19 

Alunni promossi 6 

Alunni licenziati 6 

COMMISSIONE DI VIGILANZA. 

Db Carli rag. Luigi, Presidente. 

Da Powte Clito Livio. 

Piccinini Oreste. 

ScHocH Alberto. 

ToFPOLON Giovanni Battista. 

PERSONALE DIRETTIVO E INSEGNANTE. 

Colombo prof. Camillo, Direttore, — I. per gl'insegnamenti commerciali. 
BooANi dott. prof. Pietro, I. per l'italiano, ecc. 
Cereser rag. Giuseppe, I. per la computisteria. 

ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL' ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL !• NOVEMBRE 1904 AL 31 OTTOBRE 1906. 



Sntrata. 

Rendite patrimoniali L. 

Contributo degli Enti che concorrono ni 
mantenimento della Scuola: 

.Minfitero di agricoltura, Industria o 

commercio » 

Altri MiniflteH » 

Provincia » 

Comune (contributo effettivo) .... • 

Id. (contributo figurativo per i 

locali e per il rUealdamento). . . » 

Camera di commercio ....'... » 

Opere pie e Corpi morali » 

Società di mutuo sooeorto fra agenti » 

Proventi vari: 

Da privati • 

Tasse scolastiche » 

Proventi del laboratoril • 

Altri proTentl » 

TOTALS . . . L. 



150 



160 



120 
150 



200 



100 



870 



Spesa. 

stipendio al personale : 

direttivo ed insegnante L. 

amministrativo 

di servizio 

Fitto dei locali (a) 

Illuminasione 

Riscaldamento (o) 

Acquisto di materiale scolastico e spese 
diverse di manutenslone 

Acquisto di materiale didattico 

Spese per J laboratorii s . 

Premiaalone 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta 

Spese per 11 trattamento di riposo al per- 
sonale 

Altre spese 



500 
25 

56 
fSO 

. 30 
40 



25 



Totale . 



L. 



875 



(a) Spesa figuratira. 



135 



ROMA- 
Scuola preparatoria per agenti ferroviari. 

(Vicolo del OoUegio Capranlea, n. 7). 

Anno di fondazione 1876. 
(D. M. 29 Ingllo 1880). 



Scopo. — La Scuola intende a preparare ì giovani agli impieghi nei servizi 
ferroviari del movimento, del traffico, della manutenzione e della trazione. 

Sezioni, corsi e loro dnrata. — Essa comprende quattro anni di corso. 
Le prime tre classi corrispondono a quelle delle Scuole tecniche; la quarta ha un 
indirizzo speciale. 

Materie d'insegnamento. — Nei primi tre anni di corso si svolge il programma 
delle Scuole tecniche; nel quarto- anno le materie dMnsegnamento sono le seguenti : 
corrispondenza amministrativa concernente i servizi ferroviari; esercizi di calcolo 
applicati airazien(|a ferroviaria; servizio del movimento e del traffico; telegrafia 
teorica e pratica; nozioni applicate alla trazione, alle costruzioni ed alla manuten- 
zione delle linee; elementi di geografia economica; esercizi orali e scritti di lingua 
francese; calligrafia. 

Grabinetti. — Nella Scuola vi sono 6 apparati telegrafici Morse, di diversi 
tipi, con circuito regolare ed in comunicazioni diverse per esercizi di trasmis- 
sione e di ricevimento. 

Ammissione. — L'ammissione al 1^ anno si ottiene presentando il certificato 
dì maturità o la licenza elementare ovvero sostenendo un esame equipollente. Per 
Tammissione al 2° e al 3° anno occorre avere ottenuto in Scuole Regie o pareg- 
giate la promozione alla 2^ o alla 3* classe, ovvero sostenere un esame equipol- 
lente. Per l'ammissione al 4" anno, tutti gli alunni, compresi anche quelli che 
hanno frequentato i primi 3 anni della Scuola preparatoria, debbono avere la li- 
cenza della Scuola tecnica o quella del Ginnasio. 

Anno scolastico. — Esso incomincia il 16 ottobre e termina alla fine di 
giugno. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite tutte le sere dei giorni feriali. Esse 
hanno la durata di 3 ore e '/4 in inverno e di 3 ore in estate. Le lezioni hanno 
pure luogo la domenica dalle ore 8 alle 12. 

Esami. — Per le promozioni degli alunni delle prime due classi vengono seguite 
le norme vigenti nelle Scuole tecniche governative. Per la promozione alla 4* classe, 
non vi sono esami, dovendo tutti gli alunni conseguire la licenza in una Scuola tecnica 
o pareggiata, allo scopo di poter essere ammessi alKultimo anno di corso. Gli esami 
di licenza hanno luogo nella seconda quindicina di giugno ; quelli di ammissione, di 
promozione al 2"* ed al 3^ anno (per quei giovani che non ne sono stati esentati) e 
quelli di riparazione per la licenza hanno luogo nella seconda quindicina di ottobre. 



l 



\ 



136 

Diploma di licenza. — Agli alunni che abbiano superato con esito favorevole 
gli esami finali del 4"" anno, vien rilasciato un diploma di idoneità. 

Tasse. — Gli alunni debbono pagare le seguenti tasse: 

Tassa di ammissione ad ognuno dei primi 3 anni. . . . L. 7 

Tassa di ammissione al 4° anno » 5 

Tassa mensile di frequenza » 5 

Amministrazione e direzione — La sorveglianza sull'andamento amministra- 
tivo didattico spetta ad un Consiglio direttivo di 4 membri nominati, uno per 
ciascuno, dal Ministero di agricoltura, industria e commercio, dal Ministero della 
pubblica istruzione, dal Comune e dalla Camera di commercio. 

Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo debbono essere approvati dal Con- 
siglio direttivo. 

Nomina del personale. — Il personale insegnante é nominato dal Ministero 
di agricoltura su proposta del Consiglio direttivo. 

Collocamento degli aUievi. — La Scuola non è in grado di fornire esatte in-' 
dicazìoni circa il collocamento degli alunni, perchè essi non si curano di darne 
comunicazione. Risulta però alla Scuola che dei nove licenziati nell'anno scolastico 
1904-905 cinque fanno parte, in via provvisoria come avventizi, del personale 
delie ferrovie dello Stato, in attesa del concorso per la nomina ad aiutanti appli- 
cati; uno, in seguito a concorso, è stato nominato alunno nel Ministero delle Poste 
e dei Telegrafi. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904-905 (1). 

Alunni iscritti 198 

Alunni presenti agli esami 121 

Alunni promossi 52 

Alunni licenziati 9 

CONSIGLIO DIRETTIVO. 

Ceselli ing. Marco, Comm. 4, Delegato del Comune, Presidente, 

Rby Tommaso, Uff. 4, Delegato del Ministero d^agricoltura, industria e com- 
mercio. 

Cammarota prof. Gaetano, Comm. 4> Delegato del Ministero dell'istrusione pub- 
blica. 

Franchetti Enrico, •§>, Delegato della Camera di commercio. 



(1) Si è già fatto notare che per Tammissione al 4° anno è richiesta la licenza 
tecnica; quindi nella Scuola preparatoria per gli agenti ferroviari non hanno luogo gii 
esami per la promozione dal 3<^ al 4"^ anno. Nel numero degli alunni presenti agli esami 
avrebbero dovuto essere compresi anche gli alunni del 'S^ anno che si sono presentati 
presso Scuole tecniche per conseguire il diploma di licenza. Non conoscendosi però il nu- 
mero di questi, nella cifra dei presenti agli esami (121) sono stati compresi gli alunni del 
3" anno presenti alla fìne dell'anno (23). Nel numero dei promossi (52) sono stati compresi 
anche coloro che hanno conseguita la licenza tecnica, la quale, per la Scuola, equivale a 
promozione al 4'* anno. 



L. 



137 



PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Gaudbnzi prof. Augusto, 4>i Viee-Direttore , incariccUo della Diregione, — I. per 

il francese e per la geografia ferroviaria. 
ÀLBizzi prof. Augusto, ^i I- P^i* il servizio di stazione e di contabilità. 
Calisti dott. Aristide, I. per le scienze fìsiche e naturali. 
Cassano prof. Giuseppe, I. per la storia, Titaliano e Taritmetica. 
Cerusico ing. Umberto, I. per Tordinaniento tecnico-ferroviario. 
Pranzetti prof. Attilio, I. per la computisteria. 
Gelosi prof. Giovanni, 4>« I- P^^ ^^ lingua francese. 

GuBRzoNi prof. Carlo, Incaricato della vice-direzione, — I. per la matematica. 
Lblu prof. Alessandro, I. per la calligrafia. 
Lbsbn dott. Aristide, I. per la lingua italiana. 

Mbdori prof. Alessandro, I. per la telegrafia nei due corsi superiori. 
Pri^zivalli prof. Virginio, L per la geografia e per la storia. 
Zampi prof. Rai&ele, I. per il disegno geometrico e ornamentale. 

ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL 1« LUGLIO 1904 AL SO GIUGNO 1905. 



Entrata. 



Rendite pAtHmouiAli L. -> 

Contributo degli Enti che concorrono al 
mantenimento della Scuola : 



Ministero di agricoltura, indaitrla e 
commerelo 

Hintftero della pabbliea lalroalone . 

ProTlncla 

Comune (contributo effettivo) .... 

Comune (eontribnto figurativo per i 
locali e per 11 consumo del gas per 
riliuminaaione) 



Camera di commercio . . 
Opere pie e Corpi morali. 
Società operaie. .« . . . . 
Proventi vari: 

Da privati 

Tasse seolasticbe 

Proventi del laboratori! . 
Altri proventi 



1,000 
1,500 

600 

1.500 
500 



5,328 



100 



Totale . . . L. 10,4S8 



Spesa. 

Stipendio al pereonale: 

direttivo ed insegnante L. 7,148 

amministrativo 

di servizio 

Fitto dei locali (a) 

Illuminasione e riscaldamento (5) . . . 

Acquisto di materiale scolastico e spese 
diverse di manutensione 

Acquisto di materiale didattleo 

Spese per i laboratori] 

Premiasione 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta 

Spese per il trattamento di riposo al per- 
sonale 



Altre spese. 



490 

447 

1,000 

576 

15< 

45 
»5 

28S 

184 



Totale 



. L. 10,854 



(a) Spesa figurativa. 

(5) Delle quali, lire 500 rappresentano una spesa figurativa, essendo il gas illuminante ceneeMO gratui- 
Umente dal Comune. Le altre 76 lire eostituiseono una spesa effettiva sostenuta dalla Scuola per la manu- 
tenzione e la riparazione degli apparecchi ad incandescenza. 



138 



ROMA. 
Scuola municipale di commercio. 

(PiasM della Maddalen*) 
Anno di fondazione 1878. 



Scopo. — La Scuola mira a formare buoni commessi di commercio, con- 
tabili, piazzisti, segretari di negozio, agenti. 

Sezioni, corsi e loro dorata. — Essa ha una sola sezione, il cui corso dora 
4 anni. 

Materie d^insegnameiito. — Italiano, francese, computisteria, merceologia, 
geografìa commerciale, aritmetica, calligrafìa, economìa politica. 

Gabinetti. — Alla Scuola è annesso un gabinetto merceologico. 

Ammissione. — Per l'ammissione al 1^ corso è richiesta la licenza elemen- 
tare; in mancanza di questo titolo occorre sostenere un esame, speciale. Si può 
essere ammessi al 2*" corso con il certificato di promozione al 2'' anno della Scuola 
tecnica o del ginnasio. 

Anno scolastico. — Esso incomincia il 1° ottobre e termina il 31 maggio. 

Orario. — Le lezioni Tengono impartite in tutti ì giorni feriali dalle ore 19 

alle 21 \i2. 

Esami. — Per le promozioni vengono seguite le norme per gli esami nelle 
Scuole secondarie. Gli esami di licenza hanno luogo nella seconda quindicina di 
maggio; gli esami di riparazione alla licenza e quelli di promozione per coloro 
che non ne sono stati esentati hanno luogo nella prima quindicina di ottobre. 

Diploma di licenza. — Agli alunni che abbiano frequentato con profitto tutti 
gli anni di corso vien rilasciato un certificato di licenza. 

Tasse. — Gli alunni non pagano tasse scolastiche. 

Amministrazione e direzione. — La Scuola dipende dal Comune, il quale 
nomina una Commissione di vigilanza composta di 5 membri. 

La sorveglianza suirandaroento didattico è affidata airAssessore per Tifitru- 
zione pubblica, il quale è coadiuvato dal Direttore. 

• 11 bilancio preventivo ed il conto consuntivo debbono essere approvati dal- 
l'Amministrozione comunale. 



X 139 

Nomina del personale. — 11 personale insegnante è nominato dall'Ammini* 
strazione comunale, in seguito a pubblico concorso. 

Collocamento degli allievi. — Le autorità preposte alla Scuola riferiscono 
che moltissimi dei licenziati trovano lucrosa occupazione in Roma e taluni anche 
all'estero. La Commissione di vigilanza esercita le funzioni di patronato per \ì 
collocamento degli alunni disoccupati. 



STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904905. 

Alunni iscritti 162 

Alunni presenti agli esami 110 

Alunni promossi 64 

Alunni licenziati 16 



COMMISSIONE DI HGILANZA. 

Costanzo prof. Aurelio^ Comm. ^, Presidente. 

Gblosi prof. Giovanni, 4'- 

LivoNi Enrico, i^. 

RoMEoiALLi prof. Abelardo, 4>. 

Tbso avv. Antonio, Deputato al Parlamento, Comm. i 



PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

MoRiooiA Carlo, 4*, Direttore. — T. per Peconomia politica. 

AsTANcoLLE Giusoppe, T. per il francese. 

Battbu Nicola, ^, T. per il francese. 

Carles Lorenzo, 4*9 '^' per il francese. 

CiONi Francesco, T. per la merceologia. 

Foschi Emanuele, T. per 1* italiano. 

Giuliani Salvatore, X. per la geografia commerciale. 

Marconi Pasquale, T. per la computisteria e l'aritmetica commerciale. 

Paolucci Antonio, T. per la calligrafia. 

Toscano Pasquale, T. per la geografìa. 

Vitali Giovanni, T. per l'aritmetica. 



140 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERaiSlO FINANZIARIO 
DAL 1- OTTOBRE 1904 AL 90 NOVEMBRE 1905. 



200 
150 



Entrata. 



Rendite patrimonUIi L. — 

Contributi degli Bnti che eoneùtrono cU 
mantenimento della Scuola: 



Ministero di Agrieoltar», induNtrl* e 
eommeroio (eoneorio ordinario). . 

Id. id. («QMidio elraordlnario) . . 

Altri Ministeri 

Provincia 

Comune (eontribato effettivo). . . . 

Id. (eontribato figarativo per i loeali) 

Camera di commercio 

Opere pie e Corpi morali 

Società operaie 

Proventi vari: 

Da privati W. : 

Tasse soolastfelie 

Proventi dei laboratori 

Altri proventi 



1,600 
500 



Totali . 



L. 12,200 



Spesa. 

stipendi al pertontUe : 

direttivo ed insegnante L. &000 

amministrativo » 600 

di aervisio » S50 

Fitto dei locaU (a) » . 1^ 

Illnminaaione e riscaldamento » 560 

Acquisto di materiale «eolastioo e spese 

diverse di manutenslone » 400 

Acquisto di materiale didattico » 100 

Spese per i laboratori! • 100 

Premiazione » 850 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta » 150 

Spese per il trattamento di riposo al 

personale » — 

Altre spese a — 



TOTALS , 



. L. 12400 



(a) Spesa figurativa. 



141 



ROMA. 
Scuole degli artieri del Circolo generale operaio. 

(Via delle Coppelloi n. 35). 
Anno di fondazione 1899. 



Scopo. — Le Scuole impartiscono agli operai ed ai commessi di com- 
mercio le principali nozioni attinenti alle industrie ed al commercio. 
Sezioni, corsi e loro dnrata. — Esse comprendono due sezioni : 

a) sezione commerciale; 

b) sezione di disegno industriale; 

Ciascuna sezione ha 3 anni di corso; il primo anno è comune ad ambedue 
le sezioni. Gli alunni non sono però obbligati a seguire tutti gli insegnamenti di 
una sezione. 

Materie d'insegnamento. — italiano, francese, storia, geografia, arimetica, 
geometria, diritti e doveri, fisica, chimica, computisteria, legislazione commer- 
ciale, geografia commerciale, merceologia, disegno industriale ed ornamentale, 
plastica. 

Ammissione. ^ Per poter essere ammessi al 1*" anno è necessario aver 
compiuto il 14** anno di età e presentare il certificato di licenza elementare, ov- 
vero sostenere uno speciale esame. Per l'ammissione al 2** ed al 3"* anno, occorre 
aver ottenuta la promozione dall'anno precedente, ovvero dimostrare con esami 
o con certificati di poter seguire con profitto gl'insegnamenti impartiti. 

Anno scolastico. — Esso incomincia il 20 ottobre e termina all& fine di 
maggio. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 20 
alle 22. 

Esami. — Gli esami hanno luogo nell'ultima decade di maggio. 

Diploma di licenza. — Agli alunni che abbiano compiuto regolarmente tutti 
gli anni di corso e superati gli esami finali in tutte le materie prescritte, vien 
rilasciato un certificato di licenza. 

Tasse. — Grinsegnamenti vengono impartiti gratuitamente. 

Amministrazione e direzione. — La sorveglianza sull'andamento ammini- 
strativo delle Scuole spetta al Consiglio direttivo del Circolo generale operaio. 

La sorveglianza sull'andamento didattico è affidata ad una Commissione per 
l'istruzione, composta di 5 membri eletti dal Consiglio direttivo nel proprio seno. 
La Commissione, a sua volta, elegge nel proprio seno il Direttore. 

11 bilancio preventivo ed il conto consuntivo debbono essere sottoposti all'ap- 
provazione dell'assemblea generale dei soci del Circolo. 



142 

Nomina del personale. — Il personale insegnante Tiene nominato dal Cir- 
colo stesso. Tutti gli insegnanti prestano gratuitamente la propria opera. 

Collocamento degli allieTi. — Le autorità preposte alle Scuole non hanno 
mai avuto occasione di occuparsi del collocamento dei giovani licenziati, essendo 
essi quasi tutti già occupati nelle industrie e nei commerci. 



STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904-905. 

Alunni iscritti 190 

Alunni presenti agli esami 110 

Alunni promossi 7 (1) 

Alunni licenziati 1 

CONSIGLIO DIRETTIVO. 

La Scuola è amministrerà dal Consiglio dirtttivo del Circolo generale operaio dal 
quale essa dipende. Per la sorveglianza didattica esiste la seguente Commissione: 

Marinucci Vincenzo, Uff. 4^, Comm. 4» Presidente del Circolo generale operaio, 

Salbtta avv. Augusto, Direttore. 

Balata rag. Antonio. 

Frascotti avv. Giuseppe. 

Lo Sito avv. Francesco. 

Pastrone avv. Luigi, Segretario. 



PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Salbtta avv. Augusto, DirMore, — I. per il francese. 

Balata rag. Antonio, I. per la contabilità. 

Cabtami Giuseppe, 4f 1- per la merceologia. 

Cancbllibri prof. Raffaele, I. per la plastica. 

Liberali avv. Ettore, I. per l'italiano. 

Lo Sito avv. Francesco, I. per la storia e geografia. 

Natauzi rag. Giuseppe, I. per la contabilità. 

Pastronb avv. Luigi, I. per il francese. 

Quintili dottoressa Pierina, I. per l'aritmetica. 

Tedbschi avv. Guido, \. per la legislazione e la geografia commerciale. 

Vannozzi Michele, I. per il disegno. 

Varcasia avv. Gaetano, I. per l'italiano. 

N. N., I. per la geometria. 



(1) Il piccolo numero dei promossi proviene dal fatto che pochi sono gli alunni che 
frequentano tutti i corsi; gli approvati in una o più materie furono 69. 



143 



ENTRATE E SPESE DELLE SCUOLE NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL 1» GIUGNO 1904 AL 31 MAGGIO 1905. 



500 
200 



Entrata. 



Rendite patrlmonUli L. — 

Contributi degli Enti che concorrono al 
mantenimento della Scuola: 



Ministero dt «grieoltnrat industria e 

eommercio (concorso ordinario). . • 

Id. Id. (sossidio straordinario) . . » 

Altrt Ministeri » 

Provincia » 

Comune » 

Camera di commercio • 

Opere pie e Corpi morali • 

SocietÀ operaie )» 

Proventi vari: 

Da privati • 

. Tasse seolasticlie » 

Proventi del laboratorìi » 

Altri proventi • 



550 



350 



ToTAiiB . . . L. 1,600 



Spesa. 

stipendi al pereonale: 

direttivo ed insegnante (a) L. 

amministrativo » 



di servlslo » 

Pitto dei locali » 


155 
745 


Illuminazione e riscaldamento » 


290 


Acquisto di materiale scolastico e spese 


117 


Acquisto di materiale didattico » 


10 


Spese per i laboratori! ' . » 


- 




66 


Spese di cancelleria, di stampa e di posU » 


1» 


Spese per il trattamento di riposo al 
personale » 


_ 



Altre spese . 



SO 



TOTAUS . 



1,571 



(a) Il personale insegnante presta gratuitamente la propria opera. 



144 



TORINO- 



R. Scuola di commercio annessa al B. Istituto intemazionale italiano. 

(Via Salano, n. 55). 

Anno di fondasione 1884. 
(RR. DD. 23 ottobre 1884, n. 2738, «erte 8* ; 8 (ennafo 1899, n. 6, parte principale ; 21 agofto 1902, n. 405). 



Scopo. — La Scaola impartisce ai giovani Tistruzione generale e speciale 
occorrente per abilitarli alle carriere del commercio e deiramminìstrazione indu- 
striale e commerciale. 

Sezione, corsi e loro durata. — Essa comprende un corso preparatorio della 
durata di due anni ed uno normale della durata di tre anni. 

Materie d'insegnamento. — Italiano, francese, inglese, tedesco, spagnuolo, 
arabo, aritmetica, algebra, geometria, calligrafìa, stenografìa, dattilografìa, geo- 
grafìa fìsica, geografìa commerciale, storia del commercio, istituzioni di morale 
e diritto, scienze naturali, computisteria, ragioneria, scienza del commercio, di- 
ritto commerciale, diritto' bancario, merceologia, legislazione doganale, economia 
politica, tariffe ferroviarie. 

Grabinetti. — La Scuola ha un gabinetto di merceologia. 

Ammissione. — Per essere ammessi al 1° anno del corso preparatorio oc- 
corre aver compiuto il 12'' anno di età ed aver conseguita la licenza elementare. 
Per l'ammissione al V anno del corso normale è richiesta la licenza tecnica o 
ginnasiale; in mancanza di uno di questi due certifìcati occorre sostenere un 
esame speciale. 

Anno scolastico. — Esso incomincia il 1^ ottobre e termina il 15 luglio. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 8 ^/s 
alle 11 ^2; ed ugualmente in tutti i giorni feriali, ad eccezione del giovedì, dalle 
ore 14 alle 16. 

Bsami. — Gli esami di promozione e di licenza hanno luogo nella prima 
quindicina di luglio; quelli di riparazione e di ammissione nella prima quindicina 
di ottobre. 

Diploma di licenza. — Agli alunni che abbiano compiuto regolarmente gli 
anni di corso vien rilasciato un certificato di licenza. 

Tale diploma di licenza è titolo per Tammissione senza esame alle Scuole 
superiori di commercio di Bari, Genova e Venezia. 

Tasse. — Gli alunni pagano le seguenti tasse : 

Tassa d'ammissione L. 15 

Tassa annuale per il 1" e 2® anno preparatorio » 30 

Tasse annuale per il 1° anno normale » 40 

Tassa annuale per il 2" anno normale » 50 

Tassa annuale per il 3^ anno normale » 60 

Tassa per il diploma di licenza » 30 



145 
Àmminiertnoione e direzione. — il governo della Seuola ò affidato ad un 
Consiglio d'amministrazione composto di un presidente e di 4 consiglieri, i quali 
durano in ufficio tre anni e possono essere indeflnitivamente confermati. 
11 presidente del Consiglio è nominato dal Ministero degli affari esteri. 

I quattro consiglieri sono nominati, uno per ciascuno, dal Ministero della 
pubblica istruzione, dal Ministero di agricoltura, industria e commercio, dal Mu- 
nicipio di Torino e dalla Camera di commercio. 

II delegato del Ministero della pubblica istruzione, funge da vice -presidente. 
11 bilancio preventivo ed il conto consuntivo della Scuola debbono essere sot- 
toposti all'approvazione del Ministero di agricoltura, industria e commercio. 

Nomina del personale. — 1 professori della Scuola sono annualmente incari- 
cati dei rispettivi insegnamenti dal Ministero di agricoltura, industria e commercio 
su proposta del Consiglio d'amministrazione. 

La loro nomina potrà essere resa definitiva in seguito à pubblico concorso. 

Collocamento degli allievi. — Il collocamento dei licenziati è facilitato dalla 
Scuola stessa, la quale si mantiene in continua corrispondenza con il ceto com- 
merciale, e dall'Associazione degli antichi allievi. 

Nell'ultimo triennio su 46 licenziati, 37 sono attualmente occupati, dei quali 
20 in case di commercio nazionali e 3 in case di commercio estere, 7 in case 
industriali, 4 in case bancarie, 3 in amministrazioni pubbliche. Altri 4 alunni at- 
tendono a btudi superiori. 

STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904-1905. 

Alunni iscritti 165 

Alunni presenti agli esami . 149 

Alunni promossi 110 

Alunni licenziati 21 

CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE. 

,Marazio di Santa Maria Bagnolo barone Annibale, Gr. Uff. 4*« ^^- Uff. i^, Se- 
natore del Regno, Delegato del Ministero degli affari esteri, Presidente del 
Consiglio e Direttore della Scuola. 

BoNoiovANNiNi iug. Francosco, Comm. ^^y Delegato del Ministero della pubblica 
istruzione, Vice-presidente. 

Rognone Carlo, UfiP. 4>, Delegato del Ministero di agricoltura, industria e com- 
mercio. 

DuitANDO Cesare, Comm. ^, Delegato del Comune. 

ScLOPis ing. Vittorio, Comm. 4* Delegato della Camera di commercio. 

Fbrrbri dott. Giuseppe, i^, Vice-Direttore della Scuola, Segretario, 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Ferrbri dott. Giuseppe, 4», Vice- Direttore. — T. per la storia, geografia e cor- 
rispondenza commerciale. 

Castellano dott. Giuseppe, 1. per la legislazione doganale. 
10 — V insegnamento commerciale in Italia. 



146 

Danible rag. Michele, T. per la computisteria e ragioneria. 
Della Porta dott. Guglielmo, I. per il diritto commerciale. 
EtMAUDi dott. Luigi, T. per Teconomia politica, scienza del commercio e diritto 

commerciale. 
Fbrrbri Pio, I. per l'insegnameoto del servizio e delle norme sui trasporti fer- 

ro viari. 
FoRMBNTO Ettore, 4i T. per le scienze naturali, merceologia e algebra. 
Palomeque dott. Tereso, I. per la lingua spagnola. 
Pbyrbtti dott. Francesco, I. per l'aritmetica. 
Raffo prof. avv. Tancredi, L per la lingufi italiana. 
RicHERi Giacomo, T. per la lingua inglese. 
Romano Alfonso, 4» 1* P^>* ^ lingua francese. 
ScBWARZ dott. Giacomo, I. per la lingua tedesca. 
Sbrazzi Eugenio, I. per la calligrafia. 
Solari dott. avv. Gioele, I. per la lingua italiana e per la geografia politica. 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL !• OTTOBRE 1904 AL 90 SETTEMBRE 1905. 



Entrata. 



Rendite pfttrlmonlall L. 

Contribuii degli Xnti che eotuorrono al 
mantenimento della Scuola: 

Miuittero di agricoltura, indoitrla e 
oommerclo 



Altri Ministeri .... 

Provincia 

Comune 

Camera di commercio 



Regio Ifttltnto intemaxionale italiano 
(contributo figurativo per i locali). 



Boeietà operaie 

Proventi vari: 

Da privati 

Taue aeolaatiehe .... 
Proventi dei laboratorii. 
Altri proventi 



6,000 



4/)00 
8,000 

8,000 



4,895 



Totali . . . L. 19,885 



Spesa. 

stipendi al personale: 

direttivo ed inaegnante L 

ammlniatrativo 

di serrisio 

Fitto dei locali (a) 

lUuminailone e riscaldamento 

Acquieto di materiale aoolastioo e spese 
diverse di manutenaione 

Acquisto di materiale dldattieo 

Spese per i laboratorii 

Premiaalone . . .• 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta 

Spese per il trattamento di riposo al per- 
sonale 

Altre spese 



18488 
800 
900 

ZfiOO 

1400 

AOO 
600 

S50 

500 



TOTALS 



L. 19,888 



(«) Spesa figurativa. 



147 



VICENZA. 
Scuola di commercio e lingue straniere. 

(Contrada San MareoUo — latitato tecnico pareggiato « Ambrogio Fneinleri » 
Anno di fondazione 1902. 



Scopo. — La Scuola mira ad impartire una sufficiente coltura agli agenti 
commerciali. 

Sezioni, corsi e Ipio durata. — Essa comprende due sezioni e cioè: 
a) sezione commerciale, il cui corso dura 3 anni; 
6) sezione di lingue straniere, il cui corso dura 2 anni. 

Materie dlnsegnamento. — Italiano, francese, tedesco, matematica, calli- 
grafia, computisteria, istituzioni commerciali, legislazione postale e ferroviaria, 
banco modello. 

Ammissione. — Per essere ammessi al 1^ anno di corso occorre avere con- 
seguita la licenza elementare ovvero dimostrare di avere una coltura corrispon- 
dente a quella necessaria per ottenere il detto certificato. 

Anno scolastico. — Esso incomincia il l"" novembre e termina il 30 aprile. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 20 
alle 22. 

Esami. — Essi hanno luogo alla fine di aprile. 

Diploma di licensa. 7- La Scuola rilascia soltanto certificati di corso com- 
piuto. 

Tasse. — Gli alunni della sezione commerciale debbono pagare una tassa 
annuale di 5 lire; quelli della sezione di lingue straniere debbono pagare una 
tassa di 5 lire per ciascun corso. * 

Amministrazione e direzione. — La Scuola è annessa airistituto tecnico ed 
è posta sotto la sorveglianza della Giunta di vigilanza dell'Iatituto stesso. 
« La sorveglianza suH'abdamento didattico è affidata al Direttore. 

Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo sono votati dal Consiglio dei 
professori. 

Nomina dd personale. — La Scuola venne istituita per iniziativa del Col- 
legio dei professori dell'Istituto tecnico, i quali si ripartiscono tra loro gl'inse- 
gnamenti. 

. Collocamento degli allievi. — Gli alunni della Scuola sono già tutti occupati 
in aziende commerciali. Essa non ha perciò occasione di occuparsi del loro col- 
locamento. 



148 



STATISTICA DEGLI ALUNNI PER L'ANNO SCOLASTICO 1904905. 

Alunni iscritti 55 

Alunni presenti agli esami 30 

Alunni promossi 15 

Alunni licenziati ^ .... » 13 

CONSIGLIO DIRETTIVO. 

La Scuola non ha un proprio ConHglio direttivo; essa è posta sotto la sorveglianza 
della Giunta di vigilanza delV Istituto tecnico, 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Andrbani ing. Cesare, Direttore. — I. per l'aritmetica. 

CoTTAiiisLLi dott. Carlo, I. per la computisteria. 

Florbtta da Rin prof. Giuseppe, I. per la lingua francese. 

Ghirardini dott. Giovanni, I. per l'italiano. 

Maniaoo prof. Giovanni, I. per Titaliano, l'aritmetica e per la calligrafìa al l"* corso. 

Rosa dott. Antonio, I. per la calligrafìa e per il tedesco. 

ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL 1* NOVEMBRE 1904 AL 81 OTTOBRE 1905. 



Entrata. 



Rendite patrimonUli L. — 

Contributi degli Enti che concorrono al 
mantenimento della Scuola: 



Ministero di agricoltnra, industria e 
commercio 

Bfinistero della pubblica istmslone . 

ProTinela 

Comune 

Camera di commercio 

Banca popolare 

Cassa di risparmio di Verona. . . . 

Istituto teenlco (contributo figurat^^o 
per i locali, per rillnminaàUone ed 
il riscaldamento e per le spese di 
cancelleria, di sUmpa e di posta). 



Società operaie 

Proventi vari: 

Da privati 

Tasse scolastiche .... 
ProTenti dei laboratori!. 
Altri proventi 



Totale 



300 
185 
SOO 
800 
300 
100 
76 

100 



395 



L. 1,855 



Spesa. 

stipendi al personale : 

direttivo ed insegnante L, 

amministrativo 

di servizio 

Fitto dei locali (a) 

Illuminazione e riscaldamento (a). . . . 

Acquisto di materiale scolastico e spese 
diverse di manuteniione 

Acquisto di materiale didattico 

Spese per i laboratorii 

Premiazione 



Spese di eancelleria, di stampa e di 
posta (a) 

Spese per il tratUmento di riposo al per- 
sonale 

Altre spese 



1,656 

100 
80 
20 



50 



TOTAUi . 



. L. 1,855 



(a) Spesa figurativa. 



Allegato D 



SCUOLE COMMERCIALI FEMMINILI 



152 



CONSieUO DIRETTIVO. 

La Scuola non ha Conèiglio direttivo; ma è posta sotto il patrocinio della Camera di 
commercio. 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE 

Vbrdi Giuseppe, Direttore, — T. per la geografia e la storia. 

Barili professoressa Disma, T. per la corrispondenza commerciale italiana. 

BoooiANi Cleliap I. per la corrispondenza e la geografia. 

Milanesi Virginio, T. per la telegrafia. 

Mosca Podestà, A. per la corrispondenza commerciale. 

PnroT SiDOLi Clementina, I. per il francese. 

Verdi Ines, I. per Taritmetica e la ragioneria. 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL !• LUGLIO 1904 AL SO GIUGNO 1906. 



Entrata. 



.Rendite patrimoniali . . . .' L. — 

Contributi degli BnH che emteorrono al 
viantenimento dMa SeuoltL- 



Ministero di agrieoltara, indaitrla e 
oommereio 

Altri Ministeri 

ProvineiA 

Gemane (eontribnto effettivo) .... 

Id. (contribato llgarativo per i locali 
e per 1* illamlnaslone ed fi riscal- 
damento) 

Camera di commerelo 

CaMa di risparmio di Milano. . . . 

Banca popolare di Cremona .... 

Boeietà operaie 

Proventi varu' 

Da priTati 

Tasse seolastlcbe 

ProTenti dei laboratoHl 

Altri proventi 

TOTALB . . . 



150 

100 
100 

200 
S50 
tdO 
100 



1,160 



Spesa. 

stipendi al pereontUe: 

direttivo ed insegnante L. 830 



amministrativo i 

di servizio i 


80^ 
45 


Fitto dei locali (a) i 


» 150 


lUnmlnazIone e riscaldamento (a) . . . i 


► 50 


Aeqnisto di materiale scolaetieo e sp^se 
diverse di manatensione n 


► «7 


Acquisto di materiale dldatUeo ..... i 


» 34 


Spese per 1 leboratorii i 




Premiasione i 


» 10 


Spese di cancelleria, di stampa e di posU i 


» 35 


Spese per il trattamento di riposo al per* 
sonale 




Altre HDese 





Total* . 



. L. 1^1 



(a) Spesa flgnrativa. 



153 



FIRENZE. 
Scuola tecnica e commerciale femminile 

(Borgo degU AlbliU M). 
Anno di fondazione 1880. 



Scopo- — La Scuola impartisce gl'insegnamenti necessari per avviare le giova- 
nette alla carriera commerciale. 

Sezioni, corri e loro durata. — Essa ha due sezioni: la prima triennale è 
scuola tecnica con indirizzo commerciale ed ha programmi ed ordinamenti identici a 
quelli in vigore per le scuole analoghe governative; la seconda sezione, il cui corso 
dura quattro anni, costituisce la scuola speciale di commercio, ed ha comuni con la 
prima i primi tre anni. 

Materie d^ineegnamento. — Italiano, francese, inglese, storia, geografìa, mate- 
matica, scienze, merceologia, computisteria, diritti e doveri, economia, diritto com-* 
merciale, lavori femminili, disegno, calligrafia e dattilografia. 

Officine e laboratori!. — La' Scuola non ha laboratorii. 

Ammissione. — Per essere ammesse al 1" anno di corso le alunne devono avere 
non meno di 11 e non più di 18 anni compiuti e presentare l'attestato di maturità o la 
licenza elementare, ovvero sostenere un esame speciale. 

Per essere ammesse al quarto anno complementare basta che le aspiranti ab- 
biano conseguita la licenza in una scuola tecnica con indirizzo commerciale, altri- 
menti occorre che superino uno speciale esame. 

Anno scolastico. — Per la durata dell'anno scolastico si seguono le norme 
in vigore per le scuole medie governative. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 9 
alle 15 \/2. 

Esami. — Gli esami di ammissione hanno luogo nel mese di ottobre; per gli 
esami di promozione e di licenza si seguono le norme governative. In nessun caso 
potrà però essere concessa l'esenzione dall'esame di licenza commerciale alla fine del 
4* corso. 

Diploma di licenza. — Alle alunne che, dopo aver compiuto il primo triennio 
abbiano superato l'esame davanti ad una Commissione speciale, vien rilasciato dal 
regio provveditore agli tstudi il diploma di licenza tecnica a tipo commerciale. Alle 
alunne che abbiano compiuto anche il 4'' anno vien rilasciato dalla Scuola un di- 
ploma di licenza commerciale. 

Tasse. — Le alunne debbono pagare una tassa annuale di 40 lire. La Scuola 
dispone, però, di 5 posti gratuiti, i quali vengono conferiti ad alunne di disagiata 
condizione e che si siano distinte nello studio. 

Amministrazione e direzione. — La sorveglianza sull'andamento amministra- 
tivo è affidata ad un Consiglio direttivo composto di 19 membri, dei quali 2 sono 



154 

nominati dal Ministero di agricoltura, industria e commercio, 2 dal Ministero della 
pubblica istruzione, due dal Comune, 1 dalia Camera di commercio e 12 dall'assem- 
blea dei soci della Società della Scuola tecnica e commerciale femminile di Firenze. 
I detti membri durano in ufficio tre anni e sono rieleggibili. 

Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo riabbono essere approvati dal Con- 
siglio direttivo. 

Nomina del personale. — Il personale insegnante viene nominato dal Consiglio 
direttivo, in seguito r pubblico concorso. 

C&llocamento delle allieve. — Le autorità preposte alla Scuola riferiscono che 
le licenziate trovano facilmente un'occupazione abbastanza remunerativa come com- 
messe di commercio. 

STATISTICA DELLE ALUNNE PER L*ANNO SCOLASTICO 1904906. 

Alunne iscritte 163 

Alunne presenti agli esami 130 (1) 

Alunne promosse 84 

Alunne licenziate 22 (2) 

CONSIGLIO DIRETTIVO. 

FHIL1P30N ing. Eduardo, Comm. 4i ^9 Presidente, 

Rossi Guido Francesco, Uff. 4» Vice^Pregidenie. 

Db Stbfani prof. Carlo, Delegato del Ministero di agricoltura, industria e commercio. 

Pandolfini conte Roberto, id. 

Del Lungo prof. Isidoro, Comm. 4t, Delegato del Ministero della pubblica istruzione. 

LiNAKBR prof. Arturo, 4, id. 

Gbriiii marchese Antonio, Comm. 4i, Delegato del Comune. 

Paubr conte Giuseppe, id. 

Bbmporad Enrico, Delegato della Camera di commercio. 

BiLLi dott. Luigi, Uff. 4- 

BiLLi GiARRÈ Marianna. 

Chiari Cristina. 

GioLiOLi Casella Costanza. 

Grandi prof. Agostino, 4>- 

Hall Alice. 

UziBLLi Guido. 

ViMBRCATi conte prof. Guido, 4. 

Bocchi Bianchi nob. Angiolo, Cassiere- Economo, 

FiNzi prof. Cesare, 4i Segretario, 



(1) Comprese 45 alunne, le quali sono state promosse per merito. 

(2) Delle quali 18 conseguirono la licenza di Scuola tecnica e 4 la licenza commer- 
ciale. 



155 



PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE 

Filippi Emilia, Direttrice. 

Andreini prof. Angelo, T. per la contabilità. 

Batblli prof. Andrea, T. per la merceologia e le scienze naturali. 

B0NIN8EONI prof. Adele, I. per la storia e per la geografìa. 

BoNiNSBONi prof. M. Antonietta, T. per la calligrafia. 

Cariblli prof. Maria, T. per la storia e geografia. 

CoNTB prof. Lorenzo, 4» I- peri diritti e doveri, per il diritto commerciale e per 

Teconomia politica. 
FiASCRi prof. Carlotta, T. per il disegno. 
Fratiny prof. Luisa, I. per il francese. 

Mascblli Bbccarini Crescbnzi Paolina, A. per i lavori femminili. 
Mbil prof. Luigi, T. per la lingua francese. 
NiccoLAi dott. Luigi, T. per la matematica e per la fisica. 
Pluknett Orsi Costanza, T. per la lingua inglese. 
PoNsiccHi prof. Eugenia, T. per la lingua italiana. 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL^ ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL 1» NOVEMBRE 1904 AL 31 OTTOBRE 1906. 



Bntrata. 

Rendite patrimoniali L, — 

Contribuii degli Enti che concorrono al 
mantenimento della Scuola: 

Ministero di agriooltara, Indnatria e 

eommereio » 8.000 

Ministero della pnbbllea istmslone . » S^OOO 

ProTinela » »0 

Comune (eontribato effettlTO). ...» 4,000 

Id. (per stipendio pagato alla 

direttrice) » 2,620 

Camera di eommereio » 300 

Opere pie e eorpi morali » — 

Società operaie » — 

Proventi vari: 

Dai sooi della Scuola » 450 

Tasse scolastiche » 6,890 

Proventi del laboratori » — 

Altri proyentl » — 



TOTALC . 



L. 17,960 



Spesa. 

Stipendi al pereonale: 

direttivo ed Insegnante (a) L. 13.580 

amministrativo » — 

di servlalo » 900 

Fitto dei locali n 2,580 

ninmlnasione e riscaldamento » 38 

Acquisto di materiale scolastico e spese 

diverse di manntensione » 158 

Acquisto di materiale didattico » 800 

Spese per I laboratorli » — 

Premiaxione • 410 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta » 119 

Spese per 11 trattamento di riposo al per- 
sonale insegnante » — 



TOTALK , 



L. 17,925 



(a) Comprese lire 2,620 le quali costituiscono lo stipendio dato dal Municipio alla Direttrice. 



156 



GENOVA. 
Scuola tecnica commerciale femminile ^ Anton Giulio Barrili 9. 

(VIA Ponto Calvi, n. 4). 

Anno di fondazione 1896. 

(Delib«ruione deiraaiemblea d«i soel del Gomitoto ligure per TedacAsione del popolo : 

8 loglio 1888). 



Scopo. — La Scuola ha lo scopo di dare alle giovani che aspirano a impieghi 
amministrativi in aziende commerciali e industriali, la conveniente cultura gene- 
rale e speciale e d'insegnare le lingue estere con metodo che sia accessibile al 
maggior numero di famiglie e che presenti a un tempo ogni possibile garanzìa di 
efficacia. 

Sezioni, corri e loro durata. — Essa ha una sola sezione con tre anni 
di corso. 

Materie d'insegnamento. — Nella Scuola si impartiscono gli insegnamenti 
stabiliti dal programma governativo per le Scuole tecniche commerciali, e inoltre 
le lingue inglese e tedesca, la stenografìa, la dattilografìa. S'impartiscono pure 
lezioni di canto corale. 

Ammissione. — Per essere ammesse alla Scuola occorre provare di aver 
conseguito il diploma di maturità o di licenza elementare, ovvero superare un 
esame d'ammissione 

Per l'inscrizione ai corsi speciali di lingua francese, inglese, tedesca, di ste- 
nografia e dattilografia, occorre che l'alunna dimostri con titoli o con esame di 
possedere una cultura che le permetta di seguire con profitto questi insegnamenti, 
oppure che, oltre agli insegnamenti speciali, frequenti regolarmente le lezioni di 
lingua e letteratura italiana. 

Anno scolastieo. — L'anno scolastico comincia nella seconda quindicina di 
ottobre e termina il 15 luglio, in conformità del Calendario scolastico gover- 
nativo. 

Orario. -^ Le lezioni vengono impartite tutti i giorni dalle ore 12 alle 16. 

Bsami. >- Gli esami di promozione da una classe alla successiva e gli esami 
dell'ultima classe hanno luogo alla fine dell'anno scolastico; gli esami di ammis- 
sione e di riparazione nella seconda quindicina di ottobre. Non vi sono esami di 
licenza, ma il Comitato ligure per l'educazione del popolo, provvede perchè le 
alunne possano presentarsi alla licenza in una Scuola regia. 

Diploma di licenza. — Le alunne che hanno compiuto gli studi del corso 
commerciale sogliono presentarsi nelle Scuole governative per ottenervi 1p licenza. 



157 
Quelle che hanno compiuto un corso libero ottengono un attestato degli studi 
fatti. 

Tasse. — All'atto deirinscrizione alla Scuola, si richiede il pagamento di una 
unica tassa d'ammissione di lire 5, valevole per il triennio. 

Inoltre le alunne sono tenute al pagamento di lire 5 mensili, sulle quali è ac- 
cordata una riduzione del 20 per cento alle sorelle. 

Coloro che s'inscrivono a non più di tre insegnamenti liberi non sono tenute 
al pagamento della tassa d'inscrizione, ma pagano un'unica tassa annua di 
lire 30. 

Sono esentate dal pagamento di qualunque tassa le giovanotte che presentano 
il certificato di povertà e che seguono gli studi con profitto. 

Amministrazione e direzione. — L'amministrazione della Scuola è affidata 
al Consiglio direttivo del Comitato ligure per l'educazione del popolo, i cui mem- 
bri durano in carica tre anni, coadiuvato da un Patronato di benemerite si- 
gnore. 

La direzione dell'andamento didattico spetta al direttore e alla Giunta di vi- 
gilanza composta del R. provveditore agli studi, degli assessori alla pubblica istru- 
zione di Genova, e di una Commissione speciale del Consiglio direttivo del Co- 
mitato. I membri elettivi della Giunta durano in carica un anno. 

L'approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo della Scuola, 
spetta all'assemblea generale dei soci del Comitato ligure per Teducazione del 
popolo. 

Nomina del personale. — La direttrice e il personale insegnante della Scuola 
sono nominati per libera scelta fra persone munite di legale abilitazione all'inse- 
gnamento dal Consiglio direttivo del Comitato ligure per l'educazione del popolo, 
sentito il parere del R. provveditore agli studi e degli assessori alla pubblica 
istruzione di Genovt^. 

Collocamento delle alunne. — 11 Comitato ligure per Teducazione del popolo 
s'interessa al collocamento delle alunne della Scuola che hanno conseguito licenza 
in scuole pubbliche od hanno compiuto corsi speciali; e fra esse quelle che ne 
sentono necessità trovano pronto e lucroso impiego in Ditte commerciali della 
città. 

STATISTICA DELLE ALUNNE PER L'ANNO SCOLASTICO 1904-905. 

Alunne iscritte. . 94 

Alunne presenti agli essami 86 

Alunne promosse 64 

Alunne licenziate 9 

CONSIGLIO DIRETTIVO A 

del Comitato ligure per Veducazione del popolo. 



Barrili prof. Anton Giulio, Comm. 4», Comm. 4». Presidente emerito, 
BosBLLi prof. Paolo, Comm. 4^, Comm. 4, Deputato al Parlamento, Presidente 
onorario 



158 

Campostano Francesco, Comm. ^, Viee-presidente onorario. 

Maraoliano prof. Edoardo» Uff. 4^, Gr. Uff. ^, Senatore del Regno, PresidefUe. 

Bbrt prof. Amedeo, Comm. 4'» oiee-pretiderUe. 

Vautrain-Cavaonari prof, Vittorio, Uff. 4^, Comm. 4* f^iee-pretidente. 

Costa Francesco Domenico, Comm. 4> Tesoriere, 

Avanzini Baldassare, Comm. ^. 

Berlinohibri avv. prof. Francesco, Comm. i^. 

Cattaneo march. Giacomo, Comm. ^, 

Di Negro dott. Domenico. 

Frisoni prof. Gaetano, ^. 

Galliani avv. Gabriele, 4'« 

Galliano march. Leopoldo. 

Lbynaroi dott. prof. Luigi. 

Malan prof. Jean Jacques, i^. 

Morelli prof. cav. Nicolò. 

Pertusio avv. Italo. 

Puppo prof. Antonio. ^ . 

Spinola march. Paolo.* 

Ubbrti avv. Luigi, 4'* 

Bardbllini Oreste, 4*» segretario. 

GOMITATO DELLE PATRONESSE. 

Donna Armanda Balduino ~ Donna Maddalena Campostano — Donna Carlotta 
Ceiosia — Marchesa Costanza Garroni — Marchesa Lanza Groppallo — 
Donna Rosetta Pignone — Marchesa Um berta Spinola. 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Viale Eugenia, Direttrice. I. per la lingua italiana. 

CEREomNO Matilde, I. per la stenografia. 

CoDEBÒ Elena, I. per il disegno e la calligrafia. 

CoDBBò Olga, I. per il francese. 

Formasimi-Capredoni Lavinia, I. per la matematica e la computisteria. 

Malvicini Enrichetta, I. per l'inglese. 

MiNBRoo Carlotta, I. per la scrittura a macchina. 

Id. Id. , I. per il cucito e il ricamo. 

MuRiALDi BoDRiTO Virginia, I. per le scienze fisiche e naturali. 

Saccone Caterina, I. per il francese. 

Schipp-Cattaneo Ottavia, I. per il tedesco. 

Storace Oreste, I. per il canto corale. 

ZoNTA Olga Domenica, I. per la storia e la geografia. 



159 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL* ESERCIZIO FINANZIARIO 
DAL l*' GENNAIO AL 31 DEGEMBRE 1904. 



Entrata. 



Rendite patrimoniali L. — 

ConirUmH degli Enti che concorrono al 
wiantenimenio della Scuola: 



Ministero di agricoltura, indcutrla a 
eommeroio . 



Altri Minliteri .... 

Provincia 

Cornane 

Camera di eommereio 



Comitato lignre per redoeazione del 
popolo (a) 



Società operaie 

Proventi vari: 

Da privati 

Tacce scolaciiohe .... 
Proventi dei laboratorii. 
Altri proventi 



TOTALB 



100 

100 

8,000 

500 

l^iMO 



2,600 



7,240 



Spesa. 

Stipendi al pertonale: 

direttivo ed incegnante L, 

amministrativo 

di serviilo 

Fitto dei locali 

lUttminasione e riscaldamento 

Acqoicto di materiale scolastico e spese 
diverse di manatenctone 

Acquisto di materiale didattico 

Spese per i laboratorii 

Premiasione 

Spese di cancelleria, di stampa e di posta 

Bpeae per il trattamento di riposo al 
personale 



Totale . 



4,092 

482 

1,000 

250 

126 
165 

100 

75 



7,240 



(a) Il contributo del Comitato ligure per reducaslone del popolo è variabile: è dato nella misura neces- 
saria a coprire il bilancio annuale fra le altre entrate e le spese. 



160 



ROMA. 
Scuola commerciale femminile. 

(Via deirOlmaU). 
Anno di fondazione 1888. 



Scopo. — La Scuola ha per iscopo di fornire alle giovanetto le cognizioni 
necessarie per tenere la contabilità e la corrispondenza in case commerciali. 

Sezioni, corsi e loro durata. — Essa ha una sola sezione, il cui corso 
dura 4 anni. Vi sono corsi di perfezionamento per le alunne che, conseguita la 
licenza, voghono proseguire lo studio delle lingue (francese, inglese, tedesco). 

Materie d'insegnamento. — Italiano, aritmetica, computisteria, merceologia, 
geografia, storia, francese, inglese, tedesco, calligrafia, dattilografia, disegno, la- 
vori femminili. 

Ammissione. — Per essere ammesse al 1*^ anno di corso, occorre avere non 
più di 16 anni e presentare il certificato di maturità o la licenza elementare. 

Anno scolastico. — Esso incomincia il 1® ottobre e termina il 15 luglio. 

Orario. — Le lezioni vengono impartite in tutti i giorni feriali dalle ore 8 */« 
alle 15. 

Esami. — Le alunne sono dispensate dagli esami di promozione per quelle 
materie nelle quali hanno raggiunto la media annuale di otto. Per la licenza non 
vi sono esenzioni. Gli esami di promozioni e di licenza hanno luogo dal 15 giugno 
al 15 luglio; quelli di riparazione nella prima quindicina di ottobre. 

Diploma di licenza. — Alle alunne che abbiano frequentato tutti i corsi e 
sostenuto con esito favorevole Tesame di licenza vien rilasciato un certificato di 
licenza commerciale. 

Tasse. — Le alunne debbono pagare una tassa annuale di 64 lire. Per ogni 
100 alunne inscritte il Comune concede 5 esenzioni dalla tassa e 10 riduzioni della 
medesima alla metà. La preferenza viene data alle alunne che hanno riportato 
maggiori punti. 

Ammministrazione e direzione. — La Scuola dipende dal Comune; il quale 
nomina due Ispettori per la sorveglianza di essa. 

La sorveglianza sull'andamento didattico è affidata alla Direttrice. 

L'approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo spetta al Consiglio 
comunale. 

Nomina del personale. — 11 personale è nominato dal Consiglio comunale 
in seguito a pubblico concorso. 



161 

Collocamento delle allieve. — Le autorità preposte alla Scuola riferiscono 
che le licenziate trovano generalmente occupazione presso commercianti ed indu- 
striali della città. Nell'ultimo triennio, 32 allieve si occuparono in qualità di con- 
tabili, di cassiere e di magazziniere. 

STATISTICA DELLE ALUNNE PER L'ANNO SCOLASTICO 1904-905. 

Alunne iscritte 219 

Alunne presenti agli esami 189 

Alunne promosse 128 

Alunne licenziate - ^ . 21 

ISPETTORI. 

PipsRNO prof. Settimio, comm. i^, ^. 
Ghia ISO Elisa. 

PERSONALE DIRETTIVO ED INSEGNANTE. 

Cavallina Paola, Direttrice, 

Brbchtel Johanna, R. per la lingua tedesca. 

Fochi Clelia, T. per la storia. 

Lesen dott. Aristide, 1. per l'italiano. 

Lodi Bvangelina, T. per la calligrafìa. 

Neri rag. Ernesto, R. per la ragioneria. 

Novelli prof. Gioacchino, 4» R* per l'italiano. 

Pbnnesi Annita, 1. per il francese. 

PioGOTT Mary, R. per la lingua inglese. 

RivALTA Elia, R. per i lavori femminili. 

RoMEGiALLi prof. Aberardo, R. per la merceologia. 

Sabbatini Russoli Clelia, R. per la lingua francese. 

Sadun prof. Blcia, 1. per la matematica. 

Santini Imelda, 1. per il disegno ornamentale e geometria. 

Serra Clelia, R per la matematica. 

Tedaldi prof. Maria, I. per la lingua inglese. 

ViANi Visconti Maria, R, per la geografia. 

Zanetti Andreina, Maestra assistente. 



Zanetti Lidia, I. per l'italiano. 



11 — V insegnamento commerciale in Italia. 



162 



ENTRATE E SPESE DELLA SCUOLA NELL'ESERCIZIO FINANZURIO 
DAL 1' OTTOBRE 1904 AL SO SETTEMBRE 1905. 



Entrata. 

Rendite p»tiimoiil«ll L. — 

Contributi degli Enti e?ie concorrono al 
mantoninonto della. Scuola: 

Ministero di agrieoltar», indaitrla e 
eommercio » Sf500 

Altri Mlniiteri 

ProvineU 

Cornane (contribato effetUro) .... » 8S4M 

Id. (eontributo figurativo per I loeiai) » 4,800 

Camera di commercio 

Opere pie e Corpi morali 

Società operaie 

Proventi vari: 

Da privati 

TaMe iOoUatlche • 11,066 

Proventi del laboratoril , 

Altri proventi. 

ToTALS . . . L. 49,861 



Spese. 

stipendi al pereonalc: 

direttivo ed Infognante L. 32,501 

amminlatratlvo » — 

di servislo 1,880 

Fitto del locaU (a) » 4,800 

lUamiaaslone e risoaldamento » 100 

Acquiate di materiale teolantlco e epese 

diverte di manutensione » 1,300 

Acquiate di materiale didattico » SOO 

Bpete per 1 laboratoril • -^ 

Premiailone • — • 

Bpeae di eaneellerla, di aUmpa e di posta » 470 

Spese per 11 trattamento di riposo al 

personale . » — 

Altre spese » — 



Totale < 



L. 43,351 



(a) Spela figurativa. 



163 



SCUOLE PROFESSIONALI FEMMINILI CHE COMPRENDONO 
UNA SEZIONE COMMERCIALE. 



CASERTA. — Scuola professionale nelF Educatorio femminile comunale. 

Essa venne fondata nel 1902. Comprende tre sezioni, e cioè: 

a) di commercio; 

b) di telegrafia; 

e) di industrie casalinghe. 

Il corso di ogni sezione dura due anni. Sono materie d'insegnamento della 
sezione di commercio: italiano, storia e geografia, storia del commercio, geo- 
grafia economica, computisteria, calligrafia, economia domestica, telegrafia, fran- 
cese, inglese. 

Per essere ammesse alla Scuola le alunne debbono aver compiuto il tredice- 
simo anno di età e presentare la licenza elementare o il certificato di maturità. 

CATANIA. — Scuola professionale femminile «Margherita di Savoia». 

La Scuola venne fondata nel 1900. Essa comprende sette corsi professionali 
e cinque corsi d'istruzione complementare. Tra questi, havvi pure il corso di com- 
putisteria, il quale dura quattro anni. Le alunne iscritte a questo corso debbono 
frequentare altresì i corsi d'italiano, di francese e di calligrafia. 

Per essere ammesae alla Scuola le alunne debbono aver compiuto 11 anni e 
non superato i 16 anni e presentare il certificato degli studi elementari, ovvero 
sostenere uno speciale esame. 

FIRENZE. — R. Scuola professionale femminile. 

La Scuola venne fondata nell'anno 1893. Con il R. Decreto del 22 gennaio 
1905, n. V (parte supplementare) essa è stata posta alla dipendenza del Ministero 
di agricoltura, industria e commercio. Comprende quattro distinte sezioni: 

a) sezione delle arti femminili; 

b) sezione commerciale; 

e) sezione del governo della casa; 
d) sezione degli impieghi femminili. 

Il corso della sezione commerciale dura quattro anni. In essa vengono impar- 
titi i seguenti insegnamenti: italiano, francese, inglese o tedesco, aritmetica, cal- 
ligrafìa, dattilografia, stenografia, computisteria domestica e commerciale, eco- 
nomia, fisica, chimica, merceologia, storia e geografia commerciale, istituzioni 
commerciali, igiene. 



164 

Sodo ammesse al primo anno della sezione commerciale quelle giovanette che 
abbiano compiuto il decimo anno di età e non oltrepassato il quindicesimo e che 
possiedano il certifìoato di licenza o quello di maturità della Scuola elementare. 

FORLt. — B. Scuola professionale femminile. 

È stata fondata nel 1901. Con il R. Decreto del 25 gennaio 1906, n. XXIIl 
(parte supplementare) è stata posta alla dipendenza del Ministero di agricoltura, in- 
dustria e commercio. 

Essa comprende le tre sezioni seguenti : 
a) sezione commerciale; 
ò) sezione di economia domestica; 
e) sezione di arti ed industrie femminili. 
Con apposito regolamento sarà stabilita la durata dei corsi di studio. 
Per l'ammissione alla Scuola occorre presentare il certificato di maturità o 
quello di licenza elementare. 

MILANO. — Scuola professionale femminile. 

Questa Scuola venne fondata nell'anno 1873. Con R. D. del 27 maggio 1875 
essa fu eretta in Ente morale; con successivo R. D. del 4 giugno 1891 vennero 
apportate alcune modificazioni all^ statuto del detto Ente. 

Tra le varie sezioni in cui è divisa la Scuola, havvene pure una di com- 
mercio, il cui corso dura due anni e nella quale vengono impartiti i seguenti 
insegnamenti : italiano, francese, storia, geografia, aritmetica, contabilità, calli- 
grafìa, disegno. 

Sono ammesse le giovanette che abbiano almeno 10 anni di età e che abbiano 
compiuto il corso elementare. 

NAPOLI. — Scuola professionale femminile neir Istituto « Suor Orsola 
Benineasa ». 

L'Istituto « Suor Orsola Benineasa » venne fondato nell'anno 1864. Nel 1870 
vi fu annessa la Scuola professionale. Essa comprende pure una sezione com- 
merciale nella quale vengono impartiti i seguenti insegnamenti: italiano, storia, 
geografìa, contabilità, scienze naturali, calligrafìa, scienze. 

NAPOLI. — R. Scuola professionale femminile «Regina Margherita». 

Venne fondata nel 1879; riordinata con i DD. RR. del 24 gennaio 1886, 
n. 2022, serie 3* (parte supplementare), e dell'8 marzo 1906, n. LVI (parte sup- 
plementare). 

La Scuola comprende tre sezioni; e cioè: 

a) sezione commerciale; 

h) sezione di impieghi domestici; 

e) sezione di arti ed industrie femminili. 

Il corso di o^i sezione dura 4 anni. 

Sono ammcs <• m> yiovani munite del certificato di maturità o della licenza 
elementare. 



f ì 



165 
NAPOLI. — R. Scuola professiooale femminile «Regina Blena». 

Istituita nel 1903, ne fu approvato lo statuto con il R. D. del 28 febbraio 
1904, n. CXXVI (parte supplementare). La Scuola è stata successivamente rior- 
dinata con altro R. D. del 25 gennaio 1906, n. LUI (parte supplementare). 

Come la precedente Scuola « Regina Margherita» essa comprende tre sezioni, 
una delle quali è commerciale e dura quattro anni. 

Sono ammesse le giovani che presentino il certificato di licenza elementare o 
quello di n^aturità. 

PADOVA. — Scuola professionale femminile. 

Venne istituita nel 1892. Tra le varie sezioni, comprende altresì quella di 
computisteria, la quale conta quattro anni di corso (uno preparatorio e tre nor- 
mali). 

Sono ammesse le giovanotte dell'età non inferiore a 12 anni e che dimostrino, 
con titoli o con esami, di possedere una sufficiente cultura elementare. 

ROMA. — Scuola professionale femminile « Margherita di Savoia ». 

La Scuola venne fondata nel 1876. Ad es^ è annesso un corso commerciale, 
il quale si compie in quattro anni. Vi si impartiscono insegnamenti di italiano, di 
francese, di computisteria e di calligrafìa. Sono ammesse le giovanotte di età non 
inferiore ai 12 anni e che abbiano superato l'esame di promozione dalla 5* classe 
elementare. 



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