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Full text of "Notizie istoriche sopra la miracolosa imagine di Gesù Bambino che si venera nella ven. chiesa presbiterale di S. Maria in Araceli di Roma : con alcuni divoti esercizi per conseguire le grazie che si domandano : coll' aggiunta di varie notizie, e savie riflessioni sopra la nascita del medesimo divin redentore"

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~^  tyfìuìuiijli/ie  (/{ff  INI f*arolv*fo  (^^Jit  i-Afa ìiiòt/w     >^ 


/■     /  r,//»^  ///-  7'yiiuT.  fla    ^  Frati  /if/Ti' 'Jjù/j:r^:ry=rc 


NOTIZIE  ISTORICHE 

SOPRA  LA  MIRACOLOSA  IMAGINE 

DI  GESÙ'  BAMBINO 

Che  si  venera  nella  Yen:  Chiesii 
Presbiterale 

DI  S.  MARIA  IN  ARACELI 

DI      ROMA 

Con  Alcuni  dhoii  Esercizi  per    conseguire 
le  grazie  che  òi  domand^.no . 

Coir  aggiunta    di   varie  notizie  ,  e  savie 

Riflessioni  sopra  la  nascita  dd  medesimo 

Divin  Redentore  . 

DATE      ALLA      LUCE 

DA  PIER  GIO:  VINCENZO  GIANNINI 

Sacerdote   Romano  . 

Ecce  advenìt    dcminator  Dcmìmn ,    &    Reinum 
ifì  manti  cjus ,   dy  fotcuai ,  (fT  ìmperium  . 

Malach,  ^. 

*    »     »    Sf 


IN  ROMA    MDCCXCVII. 

Per  Michele  Huccinciii  a   lor  Sciigulgna." 
Con   licenza    de'  Suptriori . 

Si  vende  da  Agapito  Pranzetti  nfgozianrc 
01  iiUii^w  k  lor  i>*L^ui£^na  • 


1  M  T  1\  1  M  a  r  V  K, 

Si    vkitbitur  Reverendissimo   Patri    Sacri 
Falatii     postolici  Magistro  . 

J.  Xav.  Tasserì  c^rrhiep,  Lariss, 

l  ìces9erens , 

I  M  T  ^  I  M    .^  T  Z>   F,, 

Fr.  Thomas  Vincentius   Pani    Ord.  Pnxd. 
Sac.  Pai.  pò    stol.  Magister  . 


NOTIZIE    ISTORICHE 

DELL*     IMAGI  NE 

DI  GESÙ'  BAMBINO. 

F^  Ra  le  molte,   ed  insigni   mira- 
colose   Imagini  ,    e    birnulacri 
Sagri  esistenti  in  quest'  alma  Città 
Metropoli  del  Cristianesimo,  rap- 
presentanti Gesù  Cristo  Signor  no- 
stro ,  la  Vergine  Madre  Maria  ,  ed 
i  Santi ,  degna  è  di  particolar  men- 
zione la  miracolosissima  Effigie  dì 
riliev^o,  che  rappresenta  Gesù  Bam- 
bino, e  che  si  conserva  riverente- 
mente  nel  Convento    di   S.  Maria 
in  Araceli  de' Padri  Minori  Osser- 
vanti di  S.  Francesco  ,  la  quale  Ef- 
figie   dal   giorno   solennissimo   del 
Santo  Nataie  sino  al  dì  della  Festa 
deir  Epifania   del    Signore  rimane 
esposta  in  detta  Chiesa  alla   publi- 
ca  venerazione  in  un  vago,  e  no- 
bile Presepio,  ove  tutto  il  Popolo 
Romano  vi  concorre  c^d    adorarla  . 
Quindi  è  ,  che  ho  stimalo  bene  di 
darne    in   istampa    un   brevissimo 

A   z  rag- 


4 

ragguaglio,  manifestando  ad  ognu- 
no le  meraviglie,  ed  i  prodigj  dì 
questa  sagra  Effigie  di  Gesù  Cristo 
Bambino  universalmente  visitata, 
riverita,  e  venerata.  Il  tutto  ho 
raccolto  da  varj  Autori,  ma  spe- 
cialmente dal  P.  Patrignani  nella 
sua  Operetta  sopra  alcuni  Santuarj 
di  Roma,  e  dal  P.  Casimiro  da 
Roma  de' Minori  Osservanti  nella 
sua  Opera  sopra  la  Chiesa  ,  e  Con- 
vento di  Araceli  .  Onde  senza  più 
indugiare  ,  eccomi  subito  alla  nar- 
razione . 

La  piccola  statua  di  Gesii  Bam- 
bino, di  cui  parliamo,  fu  scolpita 
in  Gerusalemme  da  un  divoto  Re- 
ligioso dell'Ordine  de' Minori  di 
San  Francesco,  e  la  formò  del  le- 
gno di  olivo  vicino  al  Monte  Oli- 
veto  ,  a  questo  effetto  appunto, 
cioè  perchè  fosse  poi  trasportata 
qui  in  Roma  ,  ed  esposta  ne!  Pre- 
5e[)io  di  Araceli  alla  pubblica  vene- 
razione. Mentre  adunque  il  pio 
Religioso^di  professione  laico^tra- 


ra. 


5 

vagliava  per  la  formazione  di  que- 
sta   statuetta,    accaddero    diverse 
cose  maravigliose;   primieramente 
avvenne  ,  che  mancando  il   colore 
fra  quelle  barbare  genti  per  la  pie- 
na, e  perfetta  figura  ,  e  forma  del 
S.  Bambino,  tutto  ansioso  il  divo- 
to Artefice  di  dare  il  dovvito  com- 
pimento all'Effigie  del  Divino  Par- 
goletto, subito  incominciò  ad  im- 
plorare l'aiuto  del  Cielo  con  pre- 
ghiere accompagnate  da   una  viv.i 
fiducia  in  Dio  onnipotentente,  ed 
ancora  con  digiuni  ,  vigilie  ,  ed  al- 
tre corporali  mortificazioni,,  ed  ot- 
terine  l'intento,  poiché  le  s-ue  ora- 
zioni furono  e<5audire  ,  essendogli 
stato   pronto   il    divino   soccorso  . 
Conciosiachè  addormentatosi   egli 
il  buon  Laico,  quando   poi  si  de- 
stò ,  ho   cosa  mirabile  !   ritrovò  ia 
divota   Statuetta    prodigiosamente 
divenuta  apparente  di  carne  .   At- 
tonito rimase,  e  stupefatto  il  Reli- 
gioso Artefice  a   tal   prodigio,  si 
sciolse  subito  in  lagrime  di  tene- 


rezza  ,  si  prostrò  inginocchioni 
avanti  la  sagra  statua  di  Gesù  Bam- 
bino Redentore  del  Mondo,  lo  ado- 
rò figurato  in  essa  statua  ,  e  ^li  re- 
se i  dovuti  ringraziamenti  .  Tutto 
lieto  pertanto  il  buon  Artefice,  e 
contento  per  avere  acquistato  così 
prezioso  tesoro,  si  determinò  di 
portarlo  quanto  prima  al  luogo  già 
prefisso,  e  ideato  ^  cioè  a  Roma 
nella  Basilica  Capitolina  di  S.  Ma- 
ria in  Araceli  ;  volò  infrattanto  la 
fama  di  un  tal  prodigio  non  solo 
in  Gerusalemme,  dove  avvenne, 
ma  ancora  nelle  Regioni  circon- 
vicine; onde  tutti  quei  Cristiani  , 
che  ivi  dimoravano  si  portarono 
ad  adorarlo  divotamente  ,  e  mol- 
tissimi infedeli  vi  si  portarono  per 
curiosità  ,  ma  pure  successero  mol- 
te conversioni ,  aprendo  gli  occhj 
alla  vera  luce,  che  a  tutti  sommi- 
nistrava Turnanato  Verbo  rappre- 
sentato in  quelU  piccola  statua  . 
Fina'm^nte  il  divoto  Religioso  ar- 
tefice s'imbarcò,  avendo  seco  que- 
sta 


7 

Sto  prezioso  tesoro  ,  affine  di  tra- 
sportarlo a  Roma .  Ma  ecco  un 
nuov^o  prodigio  .  La  navigazione 
sul  principio  fu  veramente  prospe- 
ra^ e  il  tempo  sempre  tranquillo, 
ma  mentre  la  Nave  era  portata  ver- 
so l'Italia,  fatto  naufragio,  la  cas- 
sa della  statua  del  Santo  Bambino 
approdo  miracolosamente  a  Livor- 
no nelle  spiagge  della  Toscana  . 
Immantinenti  si  sparse  da  per  tut- 
to la  notizia  di-  quest'altro  prodi- 
gio, giacché  si  aspettava  con  gran- 
de ansietà  dai  Religiosi,  e  da  tutti 
la  miracolosa  Statua  ,  e  già  la  fama 
di  essa  da  Gerusalemme  era  pre- 
corsa, e  giunta  sino  alle  nostre 
parti  .  Quindi  è  ,  che  dal  luogo 
s^udetto  venne  in  pochi  giorni  tra- 
sportata a  Roma,  e  collocata  nella 
destinata  sua  Sede  del  Campido- 
glio .  Allorachè  dunque  fu  la  pri- 
ma volta  esposta  alla  venerazione 
pubblica  nella  surriferita  Basilica 
del  Senato,  e  Popolo  Romano  ;  le 
grida,  i  clamori,  gli   evviva,  gii 

A  4  ap. 


t 

applausi  dei  divoti  Fedeli  arriva- 
rono sino  alle  stelle  :,  tutti  piange- 
vano per  tenerezza,  e  per  il  con- 
tento ,  tutti  pregavano  con  vero 
fervore,  tutti  si  raccomandavano 
di  cuore,tutti  bramavano  ardente- 
mente le  grazie,e  tutti  sicuramente 
le  ottennero  .  Dicesi  che  una  volta 
da  divota  nobile  femmina  perla  sua 
grande  divozione  fosse  tolta  questa 
statuetta  di  Gesù  Bambino  ,  e  por- 
tata in  di  lei  casa,  ma  che  dopo 
pochi  giorni  miracolosamente  ri- 
tornasse in  Araceli,  suonando  a 
festa  tutte  [e  campane  della  Chie- 
sa 5  e  Convento  senza  essere  mos- 
se da  alcuno,  onde  accorrendo  al 
prodigio  tutti  i  Religiosi,  viddero 
con  loro  sommo  stupore  ,  e  mera- 
viglia la  statua  del  S,  Bambino  so- 
pra l'Altare  .  Per  le  quali  meravi- 
gliose cose  questa  miracolosa  Sta- 
tua è  stata  sempre  con  ispecial  di- 
vozione dai  Cittadini  Romani  ve- 
nerata ,  ed  in  avvenire  è  stata  dal 

Popolo  fedele  arricchita  di  collane, 

e  di 


9 

e  di  gioje  preziose  j  e  giornalmen- 
te è  ornata  >  e  dorata  di  sempre  piii 
liberali  oblazioni,  e  donativi;  e 
di  tal  maniera  ,  che  ora  si  vede  ar- 
ricchita la  medesima  Ima y ine  di 
smeraldi,  zaffiri,  topazj,  amati- 
ste,  diamanti,  ed  altri  preziosi 
ornamenti  ,  fra  i  quali  è  conside- 
rabile un  alamaro  di  cinque  pezzi, 
ornato  con  162.  diamanti  legati  in 
argento  del  valore  di  580.  scudi 
donato  da  persona  incognita  . 

Viene  perciò  questa  sagra  mira- 
colosa Imagine  portata  agl'infermi 
ogni  volta  ,  che  è  da  essi  richiesta; 
ed  ognuno  ammira  le  grazie,  che 
ogni  giorno  comparte  a' veri  divo- 
ti il  S.  Bambino  Gesù  rappresenra- 
to  in  quella  piccola  Statua;  e  chi 
ora  scrisse  queste  cose  è  testimonio 
di^^vista  di  tali  e  tante  grazie. 


A  f  Rì^ 


IO 

Ricordi  al  Divoti 
DI  GESU^  BAMBINO  . 

Ricordatevi  ,  che  Gesù  Bambi- 
no rii^uarda    con  amore  spe- 
ciale, e  distinto  le  anime  pure  ;  vi 
prema  dunque  sommamente  la  pu- 
rità, e    mondezza  di  anima  ,  e  di 
corpo  ,  di  essa  fatene  conto  più  che 
di  qualunque  prezioso  tesoro;  ri- 
cordatevi di  esercitarvi  ogni  gior- 
no neir  orazione ,  e  praticate  qual- 
che opera  di  misericordia  per  amo- 
re di  Gesù  Bambino;  e  non  lascia- 
te di  udire  la  S*  Mesca  ogni    gior- 
no ,   le  quali  opere  di  pietà  da  mol- 
ti  si    tralasciano  per  mancanza  di 
tempo,    giacché   spendono    molte 
ore  del  giorno,  e  gran  parte  della 
notte  nelle  conversazioni,  nei  giuo' 
chi  ,  ed  in  altri  divertimenti  mon- 
dani .  Ricordatevi ,  che  Gesli  Bam- 
bino nell'ottavo  giorno  della  sua 
Nascita   incominciò  a  spargere  il 
suo  prezioso  Sangue,  come  un  pe- 
gno di  quel  torrente  di  sangue,  che 

do- 


Il 


doveva  poi  per  amor  nostro  ,  e  per 
nostra  salute  spargerenelia  suaPas- 
sione  e  Morte  di  Croce  .   Ricorda- 
tevi finalmente  ,  che  Gesù  Bambi- 
no  nel    giorno  della  sua  Presenta- 
zione al  Tempio,  di  Gerosolima  ,  e 
della  Purificazione  della  sua  Santis- 
sima Madre  Maria  Vergine  ,  Ma- 
dre ancora   nostra   amabilissima  , 
allora  quando  il  Santo  Vecchio  Si- 
meone lo  prese  neilesue  braccia  , 
benedisse,  ringraziò ,  e  lodò  il  Si- 
gnore, ricordatevi,  dico,  che   il 
S.   Vecchio  profetizzò  ,    che    quel 
Bambino  sarebbe  in  rovina  ,  ed  in 
risurrezione  di  molti ,  e  che  sareb- 
be un  segno,  acni  si  contradireb- 
be ;   onde  non  siate  del  numero  di 
coloro,,  i  quali  ,  secondo  la  sudet- 
ta   Profezia,  contradicono  a  Gesìi 
Cristo,  e  alla  sua  Dottrina  Evan- 
gelica ,     come    fecero   gl'increduli 
Giudei,  e  come  fanno  tutt'  ora  quei 
cristiani  di  puro  nome,  ma  non  di 
fatti ,    i   quali   vivono    secondo   le 

massime,  ed  usanze  del  secolo,  e 
A  6  ...  sod- 


li 

soddisfanno  alle  loro  sregolate  pas- 
sioni, mentre  cosi  vivendo  aontra- 
dicono  a  Gesù    Cristo,   e   al  suo 
Vangelo  ;  dunque  per  amor  di  Ge- 
sù Bambino  astenetevi  per  sempre 
d'intervenire    ai   spettacoli  ,    alle 
commedie ,  ai  balli  ,  dove  appun- 
to si  rinnovano  a  Gesù  tutti  i  suoi 
dolori  ;    odiate  sempre  il  peccato  , 
fuggitene    le  occasioni,  ed  i  peri- 
coli ;   frequentate  i  Santissimi  Sa- 
gramenti  ;  fate   penitenza  ,  e  così 
sarete   vero  discepolo  della  Scuola 
di    Gesù  Bambino  ,  e  vi  ricolmerà 
de'  suoi  celes-ti  favori,  giacché  noa 
in  sole  piccole  pratiche  di  divozio- 
ne, superficiali,  e  compatibili  col 
fasto,   col  lusso,  colla  mollezza  ,  e 
collo  spirito   mondano,  ma  un  te- 
nore di  vita  veramente  cristiana  , 
consiste  la  vera  pietà,  e  la  vera  di- 
vozione Evangelica  ,  che  santifica 
le  anime  ,  e  le  conduce  sicuramen- 
te alla  gloria  del  Paradiso  • 


D9' 


15 

Undici  gradì  della  S»  iufanzia 


:?TT> 


DEL  S.  BAMBINO  GESÙ 

Da  praticarsi  ogni  gìoìno  delle  No* 
ideila  del  S.  Natale  sino  alla  Fe^ 
sta  della  Purificazione  della  SS. 
Vergine y  e  nel  giorno  25.  d  ogni 
Mese^  ed  in  (/ualsivoglia  biso^ 
gnOy  e  sarebbe  bene  praticarli  iu'* 
sieme  con  tutti  i  domestici  ,  fami- 
gliari ec,  come  si  pratica  spe^ 
cialmentenel  Ven*  Monasterodel 
SS,  Bambino  Qesii  in  Roma. 
Deus  in  adjutorium  meum  in- 
tende. 

Donfìine  ad  adjuvandum    me    fe- 
stina. 

Jesu  libi  sit  gloria. 

Qui  natus  es  de  Virgine^ 
CuìTi  Pater ^  et  almo  Spiritu 
In  sempiterna  soscula.Amen* 

\'  Grado,    r^  S.    Bambino    Gesù 
v_/  che  voleste  discen- 
dere dal  Cielo  in    terra  ,  e  conce- 

A  7  pu- 


14 

puto  per  opera  dello  Spirito  Santo 
nel  "^eno  di  Maria  Vergine ,  non 
vi  s^^egnate  di  farvi  uomo  per  la 
salute  degli  uomini,  abbiate  mise- 
ricordia di   noi.  AK>e  Maria, 

2.  O  S.  Bambino  Gesù,  che  per 
mezzo  della  vostra  Vergine  Madre 
visitaste  S,  Elisabetta,  e  riempien- 
do di  Spirito  Santo  il  vostro  Pre- 
cursore Giovanni  Battista,  fin  dall' 
ora  nelP  utero  della  Madre  lo  san- 
tificaste ,  abbiate  misericordia  di 
noi.  Ave  Maria. 

3.  O  S.  Bambino  Gesù  ,  che  vo- 
leste prima  di  nascere  stare  rin- 
chiuso per  nove  mesi  nell^  utero  di 
Maria,  per  quella  brama  ardentis- 
sima  ,  con  cui  Maria  ,  e  Giu- 
seppe stavano  in  aspettazione  del- 
la vostra  nascita  ,  abbiate  miseri- 
cordia di  noi.  Ave  Maria. 

4.  O  S.  Bambino  Gesù,  nato  in 
Betlemme  nella  stagione  più  rigida 
deir  Inverno ,  e  riposto  a  giacere 
in  un  Presepio  fra  due  animali , 
glorificato  dagli  Angeli ,  e  da'  Pa- 


sto- 


15 
Stori  adorato,  abbiate  misericordia 
di  noi.  Ave  Maria. 

Jesu  libi  sii  gloria  ec. 

5.  O  S.  Bambino  Gesù,  che  vole- 
ste dopo  otto  giorni  essere  circon- 
ciso 5  e  chiamato  col  nome  dolcis- 
simo di  Gesù,  per  quel  primo  San- 
gue prezioso  ,  che  spargeste  per 
amor  nostro ,  abbiate  misericordia 
di  noi.  As^e  Maria, 

6.  O  S.  Bambino  Gesù ,  ai  San- 
ti Ile  Magi  col  mezzo  di  una  stella 
manifestato  ,  per  quella  fede  sì 
viva,  con  cui  essi  vi  adorarono, 
e  per  quella  carità  sì  perfetta  ,  con 
cui  vi  offerirono  i  loro  doni ,  abbia- 
te misericordia  di  noì.Ai^e  Mafia, 

T,  O  S.  Bambino  Gesù  ,  per 
quell^ affetto  ,  con  cui  al  Tempio 
vi  presentaste  ,  ed  ivi  foste  dal  S. 
vecchio  Simeone  abbracciato  ,  e 
da  Anna  Profetessa  ai  Giudei  rive, 
lato  5  abbiate  misericordia  di  noi. 
Ai>e  Maria. 

8.  O  S.  Bambino  Gesù ,  cerca- 
to a  mor^e  da  Erode  ,  e  dalla  vostra 

A  8  di- 


16 

dilettissima  Madre,  e  San  Giusep- 
pe in  Egitto  portato  ,  e  dal  sangue 
di  tanti  Bambini  Innocenti  glori- 
ficato, abbiate  misericordia  di  noi. 
Ave  Maria^ 

Jesii  tìhi  sii  gloriaec. 

9.  O  S,  Bambino  Gesù,  che 
dimoraste  in  Egitto ,  esule  dalla 
vostra  patria  ,  e  privo  di  ogni  uma- 
no soccorso  ,  per  quei  patimenti  , 
che  la  soffriste ,  abbiate  misericor- 
dia di  noi.  AK>e  Maria. 

10.  O  S.  Bambino  Gesù,  che 
morto  Erode,  richiamato  foste  dal 
vostro  esìlio  ,  e  riportato  a  Naza- 
ret dalla  vostra  amantissima  Ma- 
dre ,  e  Putativo  Padre  S.  Giusep- 
pe per  quegli  stenti  ,  che  tolle- 
raste in  così  lungo  ,  e  disastroso 
viaggio  ,  abbiate  misericordia  di 
noi.  Ave  Maria. 

11.  O  S.  Bambino  Gesù,  che 
nella  S.  Casa  di  Nazaret  colla  vo- 
stra dolcissima  Madre  Maria,  e 
Padre  putativo  S.  Giuseppe  ,  stan- 
do sempre  a  loro  soggetto  ,  santa- 


men- 


17 

mente    conversaste,    abbiate    mise- 
ricordia di  noi.  Ave  Maria, 

12.  O  S.  Bambino  Gesù  In  età 
di  anni  12.  a  Gerusalemme  da  ila- 
ria  9  e  da  Giuseppe  condotto  ,  ed 
ivi  da  essi  smarrito  ,  e  con  dolore 
cercato  ,  e  finalmente  dopo  tre  gior- 
ni a  dispulare  fra  i  Dottori  nel 
Tempio  con  allegrezza  indicibile 
ritrovato,  abbiate  misericordia  di 
noi.  Ai^e  Maria, 

Jesu  tihi  sit  gloria  ec 

Aginius  ec. 


AL. 


18 

ALCUNE  NOTIZIE, 

E    SAVIE   RIFLESSIONI 

SOPRA      LA.       FESTA 

DELLA  NASCITA 

DEL  REDENTORE 


1^  l  nico  vestigio  delle  antiche  vi- 
^  gilie  de^  Cristiani  è  rimasta  sol- 
tanto la  Vigilia  della  Sagratissima 
Notte  della  Natività  del  Signore  , 
quando  tutti ,  secondo  l'antica  con- 
suetudine, sogliono  intervenire  ai 
Divini  UflFicj  .  Circa  poi  l' orazio- 
ne 5  che  ciascuno  dee  fare  nel- 
la propria  Casa  ,  o  nel  suo  Ora- 
torio 5  hanno  sempre  i  Sagri  Dot- 
tori lodato  molto  ,  che  tutti  o  si 
levino  dal  letto  innanzi  il  giorno 
per  essere  quelF  ora  molto  quieta  5 
ed  atta  alP  orazione ,  come  facea 
David  5  benché  fosse  Re^  ovvero 
non  lasciarsi  prendere   dal    sonno  , 

la- 


1 
almeno  nell'  ora  della  mezza  notte. 
S-  Gregorio  Turonese  racconta  un 
gran  gastigo  dato  da  Dio  ad  una 
Persona  per  aver  profanato  la  Vi-- 
gilia  ,  e  la  Notte  di  questo  Santo 
Giorno  .  Ed  Egli  stesso  afferma  di 
se  medesimo,  che  per  aversi  lascia- 
to prender  dal  sonno  ,  si  senti  se- 
veramente punire  da  Dio.  Or  con 
qual  pena  saranno  puniti  coloro  , 
che  in  questi  sagri  giorni  commet- 
tono scelleratezze  assai  più  gravi  , 
e  non  pensano  ad  altro  5  che  ai  di- 
vertimenti. In  questa  solennissi- 
ma  Notte  Natalizia  ,  neiP  anno 
301  .  io  Nicomedia  ,  essendo  con- 
gregala una  grande  moltitudine  di 
Cristiani  per  celebrarne  P  Augu- 
sto Mistero  _,  ecco  che  mentre  si 
cantava  la  Messa  solenne ,  Massi- 
miano Imperatore  intesa  tal  cosa , 
mandò  i  suoi  Ministri  a  circonda- 
re la  Chiesa  ,  di  legna,  facendo  met- 
tere un'  Altare  innanzi  la  porta 
per  sagrificare  agi'  idoli  .  Di  poi 
fece  dire  a  tutti  ad  alta  voce  ,  che 


o     sa- 


20 

o  sacrificassero  a  Giove  ,  o  che 
morissero  nel  fuoco  .  Ciò  detto  . 
11  Dicicono  afcceso  dallo  Spìrito  San- 
to di  un  fervoroso  zelo  animato  da 
una  viva  Fede,  esortò  tutti  al  mar- 
tirio con  tanto  ardore  ,  che  sebbe- 
ne fra  tanto  popolo  vi  fossero  ,  e 
Vecchi  5  e  giovani  ,  e  donne  5  e  fan- 
ciulli ,  ninno  però  vi  fa,  che  ad 
alta  voce  non  rispondesse  ;  siamo 
tutti  Cristiani .  I  ministri  subito 
si  posero  ad  accendere  il  fuoco  in- 
torno 5  sopra  di  cui  rimasero  tut- 
ti estinti  5  quasi  tanti  innocenti  , 
meritando  così  di  rinascere  in  Cie- 
lo nel  giorno  stesso,  che  il  Figliuolo 
di  Dio  volesse  nascere  in  terra  per 
salute  del  mondo. 

Questa  Festa  ,  dopo  la  Pasqua 
di  Risurrezione,  e  la  Pentecoste  è 
la  più  solenne  dell'  anno  .  Nella 
Vigilia  di  questa  Gran  Festa  ,  il 
Sommo  Pontefice  per  l'Anno  San- 
to 5  detto  ancora  1'  Anno  del  Giu- 
bileo ,  ogni  25.  anni  apre  in  Ro- 
ma con  molta  solennità,    e  divota 

pom- 


It 


pompa  la  Parta  Santa  ,  dopo  i!  Ve- 
spr\),  per  essere  allora  venuto  l'Au- 
tore della  Face  ,  e  d^lia  remissione 
dei  peccarl  ,  e  suole  concedere  pie- 
nissima Indulgenza.  Onorio  Papa 
in,   concede,   che   nel    giorno  del 
SSmo  Natale  j   benché   cada    nella 
Feria  Sesta  ,  o  in  Sabbato  ,  si  pos- 
sa lecitamente  mangiar  carne  ,  ac- 
ciocché il  Popolo  Fedele,   ancora 
nel  cibarsi    corporalmente- ,  abbia 
memoria  di  sì  gran  beneficio,quan- 
do  Verbiim   Caro  factum   est  ,   Ec- 
cettua però    quelli  ,  che   avessero 
Voto  ,  o  Costituzione  regolare  di 
non  mangiarne  mai  nei  due  sopra- 
detti   giorni   .     Inoltre   il    Sommo 
Pontefice    suole   cantare   solenne- 
mente due  Vespri  nell'anno  .  Uno 
è  quello  della  Vigilia  della  Festa  di 
S.  Pietro  Principe  degli  Apostoli , 
e   Protettore  di    Homa  ,  T  altro  è 
quello  precedente  il  giorno,  di  cui 
parliamo   dtl  Santo  Natale    Festa 
del  Santo  de'  Santi  .  Di  più  prima 
del  Mattutino  della  Notte  di  Nata^- 


Il 

le  ,  di  cui  ,  dissi  ,  noi  scriviamo 
il  Papa  ogni  anno  ha  il  costume  di 
benedire  uno  stocco  ,.  guarnito  di 
pomo  d'  oro  ,  ed  un  Cappello  di. 
velluto  cremisi  ^  foderato  di  Ar- 
mellini ,  fregiato  di  perle  ,  e  cin- 
to di  un  Cordone  d*oro  con  una 
Colomba  nel  mezzo  ,  in  simbolo 
de'lo  Spirito  Santo  ,  rito  allusivo 
alla  Santa  Spada  dorata  ,  che  Dio 
per  mano  del  Profeta  Onla  ,  e  del 
Pr(;feta  Geremìa  già  defonti  ,  che 
stavano  predando,  per  il  loro  Popo- 
lo fece  presentare  al  piissimo  Ca- 
pitano Giuda  Maccabeo  per  di- 
struggere con  essa  i  nemici  del  suo 
Popolo  d'  Israele  ,  come  difatti  av- 
venne^, assaltando  con  quella  alla 
mano  i.  nemici  ^  ed  viccidendone- 
35.  mila'  con  un  piccolo  esercito 
de'  suoi  Fedeli  Soldati  .  E  perciò 
i  Pontefici  haano  usato  di  manda- 
re in  dono  questa  Spada  ,  e  questo 
Cappello  benedetta),  a  qualche  So- 
vrano 3  o  gran  Capitano  ,  che  aves- 
se riportato  qualche  vittoria  con- 
tro 


tro  gli  eretici  ,e  gV  Infedeli ,  o  che 
dovesse   combattere  contro  di    es- 
si .    Cosi    Benedetto  Xlll.  e  XiV. 
la  mandò  in   regalo  al   Gran  Mae- 
stro di    Malta  .    li  Paolo   II.  la  re- 
galò air  imperator   Federico  111.  ; 
il  quale  fu  presente  in    Roma  alla 
sacrosanta   Funzione    della   Notte 
Natalizia  del  Signore  ;  nella  qua'e 
Egli    stesso  y  secondo    il  rito   pre- 
scritto ,  vestito  di  piviale  bianco  , 
giunto  al  Trono  del    Papa,   presa 
in  mano  tal  Spada,  vibrolia  tre  vol- 
te in  aria,  in  segno  di    mostrarsi 
pronto  a  difendere   il   Vangelo  di 
Gesù  Cristo,  e  dipoi  cantò  la  set- 
tima Lezione  £a;/7r  Edictuin  a  Cce^ 
sare  Augusto,   che.   cantò  sino   al 
principio  deirOmiiia  di  S.,Grego« 
rio  Papa  proseguita  da  un  Cardi- 
nale  Diacono  .  Questa    Festa   del 
Natale  sotto    il    Pontificato  di   S. 
Giulio  I.  fu  fissata,  al  di  25.  di  De- 
cembre  anche  in  Oriente  ,   mentre 
in  Occidente  si  è  celebrata  sempre 

in  detto  giorno  ;  In  oriente  si  so- 
lca-^ 


24 


lennizzava  il  Natale  unito  alPEpi- 
fanìa  ,  e  però  nella  terza  Mc:ssa  di 
questo  giorno  si  legge  in  fine  il 
Vangelo  di  S.  Matteo  ,  che  narra 
r  Apparizione  della  Stella  ai  Ma- 
gi ,  la  loro  chiamata  per  mezzo  di 
essa  Stella  alla  Fede  ,  e  all'  adora- 
zione del  nato  Divino  Fanciullo  in 
Berleiiime,  e  prima  si  legge  il  Van- 
gelo di  S.  Giovanni  solito  leggersi 
sempre  nel  fine  della  Messa  ,  quan- 
do non  è  impedito  da  altra  lezione 
di  Vangelo  ,  come  ordinò  ,  e  de- 
cretò il  glorioso  Pontefice  S.  Pio  V. 
per  risvegliare  viepp'ù  nei  Fedeli 
la  ^rata  Memoria  del  Mistero  Au- 
gusto ,  ed  ineffabile  dell'  Incarna- 
zione del  Verbo  eterno,  e  della  Re- 
denzione del  Genere  umano  .  Si 
celebrano  in  questo  sagro  ,  e  solen- 
ne giorno  tre  Messe  in  tutto  ri 
Mondo  Cattolico  .  Viene  attribui- 
ta r  istituzione  di  queste  a  S.  Te- 
lesforo  Pipa  ,  e  Martire  ,  ed  altri 
l'attribuiscono  ad  altri   Pontefici  • 

Ciò  ,  ch'è  certo ,  si  è  d' aver'  avu- 
to 


25 

to  Torlgine  V  uso  delle  tre  Messe 
dalla  Chiesa  Romana  Madre,  e 
Maestra  di  tutte  le  Chiese  ;  e  ve- 
diamo ,  che  il  Pontefice  S.  Grego- 
rio in  una  sì  gran  solennità  abbre- 
viò i  suoi  Sermoni  al  Popolo  per  il 
tempo  lungo  delle  tre  Messe  ,  le 
quali  da  ogni  Sacerdote  si  celebra- 
no per  rappresentare  le  tre  Nati- 
vità del  Figliuolo  di  Dio,  cioè  l'e- 
terna ,  la  spirituale  ,  e  la  tempora- 
le .  Quella  che  sì  canta  a  mezza 
Notte  rappresenta  la  Natività  eter- 
na nel  Seno  del  Padre,  la  quale  è 
oscura,ed  incomprensibile  alle  crea- 
ture ,  e  si  dice  a  mezza  notte  an- 
che per  darci  ad  intendere  ,  che 
avanti  la  di  lui  Venuta  tutto  il 
Mondo  era  nelle  tenebre  del  pec- 
cato ,  e  dell'  ignoranza  ,  e  che  Egli 
vera  luce  ,  e  vero  sule  ,  è  venuto 
ad  illuminare  tutti  gli  ut  mini,  co- 
me dice  S.  Giovanni  nel  suo  Van- 
gelo .  La  Messa  che  si  canta  all' 
Aurora  significa  la  Natività  Spiri- 
tuale neir  anima  de'  Giusti  con  la 

gta- 


26 

grazia  ,  la  qual  Natività  ,  benché 
segreta  ,  ed  invisibile  ,  deve  però 
manifestarsi  con  !e  opere  sino  al 
meriggio  della  gloria  .  La  terza 
Messa  che  si  canta  la  mattina  di  sì 
solenne  giorno  significa  la  Nativi- 
tà corporale  ,  la  quale  fu  visibile  j 
e  manifesta  ,  dice  T  Angelico  Dot- 
tor S,  Tommaso  .  I  Sommi  Ponte- 
fici solevano  cantare  la  Prima  Mes- 
sa a  mezza  notte  nella  Patriarcale 
Basilica  di  S,  Maria  Maggiore  det« 
ta  ancora  S,  Maria  ad  Prcesepf  , 
perchè  ivi  si  conserva  e  si  vtyiera 
la  Sa-i^ra  Cuna  di  Gesù  Cristo  ,  e 
vi  è  la  Stazione,  come  nella  Vigi- 
lia sudetta  ,  la  seconda  all'  Auro- 
ra nella  Chiesa  Colleggiata  di  S. 
Anastasia  ,  ove  in  detta  ora  vi  è  la 
Stazione,  la  Terza  prima  del  mez- 
zo giorno  in  S.  Pietro  m  Vatica- 
no, ove  pure  è  la  Srazione,. ed  an- 
che vi  è  nella  medesima  Patriarcale 
di  S.Miria  M  iggiore  ,  ov'^  in  tutta 
questa   Santa    giornata   del  Natale 

del  Signore  rimane  esposta  al  pub- 
bli- 


27 

blico  culto  la  Sagra  Culla  .  Altri 
vogliono,che  nelle  tre  Messe  sia  si- 
gnificata r  unione  in  Gesù  Cristo  , 
del  Corpo  ,  dell'  Anima  ,  delia  Di- 
vinità ,  altri  dicono  ^,  rappresen- 
tare le  tre  Messe  il  tempo  avanti  la 
Legge,  quando  generalmente  il 
Mondo  era  nelle  tenebre  ,.  sotto  la 
Legge  ,  quando  gli  uomini  parte- 
cipavano pure  alquanto  della  luce  , 
e  della  cognizione  di  Dio  ,  ed  il 
tempo  della  grazia,  nel  quale  si 
ebbe  una  piena,  e  chiara  cognizio- 
ne di  Dio ,  ed  è  il  presente  .  1  Do- 
menicani che  celebrano  questa 
Festa  con  grandissima  solennità, 
ed  illuminazione  dopo  la  seconda 
Epistola  della  terza  Messa  ,  giac- 
ché dicono  due  Epistole  per  Mes- 
sa ,  la  prima  è  del  Profeta  Isaja  , 
(  come  pure  usano  nella  Vigilia  )  , 
dopo  la  seconda  Epistola  ,  dissi  , 
della  terza  Messavi  recitinola  se- 
quenza, che  comincia  Lcetahuiidus, 
che  viene  attribuita  a  S.  Hernardo 
Abate,  e  perciò  non  si  trova  ne- 
gli 


1% 

gli  antichi  Messali .  In  alcuni  Or- 
dini Romani    trovasi,  che  si  can- 
tasse alla  Messa  solenne  del  Papa  , 
e  la  sressa  sequenza  si  canta  anche 
neir  Epifanìa  ,  e  nel  dì  della    Puri- 
ficazione ,  quando  cade  prìina  del- 
la Setruagesima. Usano  altresì  di  di- 
re i  Padri  Domenicani  rFIvanaelio 
di  S,  Matteo  sopra   la  Genealogia 
di  Gesù  Cristo  prima  del  Te  Deain 
del  Mattutino  di  Natale  ,  come  fan- 
no anche  i  Padri  Carmelitani  .  Ma 
chi  è   tra  Cristiani  ,  che  nel  pen- 
sare a  questo  inetfabil  Mistero  non 
si  senta  mosso  da  interno,  pio^  e 
tenero  giubilo  ?   Gesù  è  venuto  a 
farsi  Uomo  per  noi  .  Il  Divin  V^er- 
bo  si  è  incarnato  per  noi  .  Et  Ver- 
bum  caro  factum  est.  Questo  riflet- 
tiamo in  ogni  giorno,   ma  con  più 
affetto,  ed  attenzione  in  questa  Sa- 
gra Notte  ,  in  questi   Santi,  efau- 
sti giorni   dei  S.    Natale ,   e  procu- 
riamo ,  che  non  sia  inutile  per  noi 
questa  mirabile  Venuta  del  Salva- 
tore .    Allorquando   interveniamo 

al- 


1? 
alle  Sagre  Funzioni  di  questa  Fe- 
stività ,  ravviviamo  sempre  più  la 
nostra  Fede  y  e  all'  annunzio  che 
si  fa  ,  nella  lezione  del  Martirolo- 
gio, della  Nascita  di  Gesù,  genu- 
flettete, come  usano  specialmen- 
te i  Religiosi  di  S.  Domenico,  e  di 
S.  Francesco,  che  si  prostrano  tut- 
ti colla  bocca  in  terra  ,  il  che  do- 
vrebbero fare  tutti  i  Cristiani  al- 
meno neir  ora  di  mezza  Notte  del 
Santo  Natale,  ringraziando  breve- 
mente Iddio  del  gran  benefizio  fat- 
toci dell'  Incarnazione  del  Divin 
Verbo  ,  e  della  di  lui  Nascita  ,  Na- 
scita che  accadde  nella  65. Settima- 
na secondo  predisse  il  Profeta  Da- 
niele. Ad  imitazione,  e  ad  esempio 
di  Gtsix  Bambino  amate  la  virtù 
della  povertà,deir  umiltà,  e  pazien- 
za, disprezzate  il  mondo,  e  tutte  le 
sue  pompe  ,  e  vanità  ;  soccorrere 
con  limosine  i  poverelli  ,  che  rap- 
presentano appunto  G^sh  Cristo 
povero  .  Narra  S.  Vincenzo  Ferre- 
rie a  come  un   ricco  Mercante  era 

so- 


5» 

solito  per  le  Feste    del    S.  Natale 

oltre  le  varie  opere  di  Religione  , 
e  di  pietà  ,  ancora  distribuire  una 
larga  ,  e  abbondante  limosina  in 
onore  di  Gesù  Bambino  ,  della 
Bma  Vergine  Maria  >  e  di  S.  Giu- 
seppe ad  un  povero  fanciullo,  ad 
una  povera  Zitella ,  e  ad  un  pove- 
ro Vecchio.  In  ricompensa  di  que- 
sta carità  fu  più  volte  prodigiosa- 
te  liberato  da  mortali  perìcoli,  e 
prosperato  nelle  sue  cose  ,  e  poi 
negli  estremi  di  sua  vita  ali  appar- 
vero i  tre  celesti  Personaggi  ,  Ge- 
sù ,  Maria  ,  Giuseppe  ,  lo  assiste- 
rono nel!'  agonìa  ,  e  seco  condus- 
sero la  di   lui  anima  in  Paradiso  . 

BREVISSIMA 
PIA    MEDITAZIONE- 

IL  S.  Bambino  Gesù  dalle  fasce 
legato  ,  offerisce  la  sua  prigio- 
nìa per  vostro  riscatto  ,  e  deside- 
ra ,  che  voi  gli  siate  schiavo  vo- 
lontario di  amore  .  Fategli  dunque 
in  questa  santa   notte,  in   questi 


sagri  giorni,  ed  in  tuftì  i  giorni 
di  vita  vostra  libera  offerta,  anzi 
donazione  di  tutto  voi  stesso  .  Il 
Santissimo  Bambino  Gesù  piange 
per  li  vostri  peccati ,  e  voi  se  con- 
solar lo  volete ,  piangeteli  con  lui , 
facendo  spesso  atti  di  contrizione, 
massimamente,  quando  visitate  il 
SSmo  Sagramento ,  e  prima  di  an- 
darvene al  letto,  dicendogli  con 
tutto  il  cuore  così  . 

COLLOQUIO. 

AMabilissimo  Gesù  Bambino 
non  è  il  freddo,  non  il  fie- 
no ,  non  la  stalla  ,  che  vi  cava  le 
lagrime  :  Sono  bensì  le  freddezze, 
e  durezze  del  mio  cuore.  Ah  !  Bam- 
bino caroj  inteneritelo  si,  che 
possa  io  piangere  con  Voi  i  miei 
proprj  peccati  :  me  ne  dolgo  sopra 
ogni  cosa  ,  risoluto  anzi  di  morir 
milie  volte,  che  più  peccare  . 
Prendete  Santissimo  Bambino  , 

mio  Redentore  fasciato  ,  la  mia  li- 
fa  sr- 


berta  ,  lo  ve  ne  fo  libera  donazio- 
ne :  legate  queste  mie  potenze  coi 
dolci  nodi  dciie  vostre  purissime 
fasce  :  voi  siete  tutto  mio  ,  ed  io 
voglio  essere  tutto  vostro  .  O  che 
soave  prigionìa  sarà  questa  per  me! 

Mio  Dio  ,  Bontà  infinita  ,  io  vi 
amo  y  e  vi  amerò  ^finché  avrò  vita  • 

Con  Giuseppe,e  Maria  Madre  pu- 
dica ;  //  Bambino  Gesù  ci  benedica  • 


IL     FINE. 


Cau 


J^rc 


cà  PT.  Minori  Rifornuià 
Ctltlx   di  Francati 


ianjj^ 


3. 


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