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Full text of "Pratica di fabricar scene e machine ne' teatri"

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PRATICA 

DI  F ABRIC AR  SCENE , 

-     E  MACHINE  NE'TEATRI 

DI    NICOLA    SABBATTINI 

D  A     P  E  S  ARO 

Gii  ^Architetto  del  Serenìjptno  Duca  Framefco  Maria  Feltriti  della  Ttmért 

Vltimo  Signore  di  Te/aro. 

Riftampata  di  nouo  coir  Aggiunta  del 
Secondo  Libro. 

AiriIluftrifT.  e  Reuerendiflf.  Sig.  Monfig. 

HONORATO    VISCONTI 

Àrciuefcouo  di  Larifla  della  Prouincia  di  Romagna  > 

&  EfTarcato  di  Rauenna  Prefidente  • 

CON    PRIVILEGIO. 


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fa  R,  A  V  E  N  N  A >  Per  Pietro  de'  Paoli,  e  Cio.Battifta  Giouannelli 
Stampatori  Camerali  1538.  Qon ^ct^de[S^mwU 


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HHm>Imhms*hmH>?>^  v<  *<  ^<  ;-> 

ILLVSTRISSIMO 

E  REVERENDISSIMO 

SIC     PNE.    COLENDISS. 

'EG^CJSI  V.  S.  llluftrijjìma  di  gradir  Cofequio ,  */?*. 
yir  t  ardire .  Mando  in  luce  la  P  RAT  (C  A  di  fa.br  icar 
Scene ,  e  Machine  ne'  Teatri  del  Sig.  NICOLA  SAB- 
B  ATT  INI  da  Te/aro  Ingegnerò ,  e  ha  ingegno ,  (tima- 
*fi§ì*  tijjlmo  per  l' ejfierienzjt ,  e  molto  più  per  la  teorica  acqui  [lata 
con  lungo ftudio  •  E  proprio  di  chi  compari/ e  e  in  Teatro  non 
perder ft  d'animo.  Tocca  à  me  fare  la  prima  campa* fa  nella  Scena  di  quefio 
Volume  i  non  fi  marauiglì  però  fé  mifò  lecito  l'ardimento  di  nobilitar  la  Stam 
pa  con  dedicar  à  V.  S.  IUufiriffìma  l'Opera .  A  quefta  feruirà  per  profeenio 
ilfuogloriofìjjimo  V^ome ,  o*  a  me  di  antemurale  lafua  benignijfima  protez- 
ione .  Le  Machine  dell' orche/Ire  per  lo  più  tengono  da  alto ,  i  miei  penfieri 
ancora  fono  Machine ,  che  in  quefi'atto  ardifcono  portare  dà  alto  le  premiti  en- 
ZJ  di  y.  S.  llluftrijjìma  alla  bajfezj^a  della  mia  penna.  E  fé  l'azjjoni  de'  Gran 
di  fono  Sfefjo  l'oggetto  delleT^apprefent  azioni, poffo  con  ragion  t  (fior  quelle 
di  V,  S.  llluftrijjìma ,  che  per  tanti  rifletti  fono  rtguardeuoli  al  Mondo .  La 
chiarezza  del f angue  non  e  inferiore  alle  ffilendore  de'  propri/  menti  ,  e  la  fa- 
ma de  gli  Antenati^  e  hanno  dominata  l' Infubria  ,  non  confonde  i  <~z:anti  di 
Z).  S.  lllujìrìjfima>che gouernando  ^vna  Prouinciafì  moftra  degna  d'imperij, 
Quejlinon  fi  panno  confeguirefenzj. fortuna,  ma  non  fi  ponno  meritare fen^a 
n'irti* ,  e  bafta  àgli  animi  grandi  hauerne  ti  merito .  J^n  'voglio  entrare  neU 
le  lodi  di  V.  S.  llluftrijjìma ,  che  non  èpefo  dalle  mie  Sfalle  ',  m'è  "venuto  allti_, 
tnani'vna Poefìa del  T  EMP EST INlfuo Segretario, mipare,chepofia 
fupplir molto  bene  alla  mia  debolezza  nel pref ente njffcio  3  lafcio  pero  alla  de 

4  %  lui 


4  .     

lui  verna  folca?  qui  fio  mare .  Publìco  qui  fitto  il  Componimento  s  non  è  mottq 

lungo  yma  t  Proemij  non  deono  e  fiere  troppo  grandi,feruirà  per  Prologo  à  i  Pa» 

negirkt ,  che  fono  douuti  all'eccellenza  delle  n>irtù  di  V.  S.  lUuflnjfima-,  9 

alla  quale  per  fine  m' inchino  con  humilìjfima  rtueren^a,  Raumna  li  8.  di 

^Maggio  1658. 

1>.  K  S.  llluflrìff*  è  Tfeuerendifi* 


Vmìltjf.  e  Beuottfi.  Seruitorè 
^Pietro  de  t  Paoli  Stampatore . 


A  Monfig2 


A  Monfig.  Illuftriflimo 

HONORATO    VISCONTI 

Arciuefcouo  di  LarifTa ,  e  Prefidente  di  Romagna . 

ODE 
DI   ANTON  FRANCESCO   TEMPESTINE 

N  DICHE  gemme ,  cumulati  argenti 
Doni  della  fortuna 

tAnche forte  plebea  pefe a ,  fgj  aduna  : 
Ma  J^pbiltà  3Jj?lendordi  chiare. genti, 
Nonfoggiace  al  predar  d'wdujiria  o/cura  j 
Et  è  retaggio  di  Virtù }  che  dura  . 

0  belpofiefio ,  ne'  paterni  nomi 
l^ammentar't  trofei  , 
E  numerar  dà  gli  Auifemidei 
Spopolate  Città ,  Popoli  domi  ; 
0  bello  Udir ,  e  'Ir amo  mio  d'-vn  legno , 
In  cui  feettrì fiorir  d'inclito  T^egno . 

Son  le  palme  de*  Padri  à'  Succejforì 
Stimoli  gloriop  i 

Spiegan  quejii  all'  Honory  oli  animojì , 
E  innefian glorie  à glorie  de' Maggiori, 
Doue  vai  miopenfìer  s  fole  non  merco , 
Ho  l'ejfempio  rvictn  d'Heroe ,  che  cerco , 

Duce  nouello  in  tenero  fembiante 
(hiufi  a  pena  ha  tre  lufìri , 
Ch'emulo  de'  grandi  zAui  ad  opre  illuflri 
Qontra  la  furia  hoftilmuoue  le  piante  5 
E  che  (per ar  non  pub  dà  quella  mano , 
S'HERCOL  per  lui  combutte,  il  GIOVE  WSPÀNOf 

t  ì  Chiara 


' 


5 
Chiara  fììrpe  di  T(egì  ìnclito fangue 
De  VIS  CO  JQT  I  yeiuftu 
Amplia  i  trofei  de'  Genitori  augufii  / 
Def erriti  domati  '-un  monte  e/angue 
zAlcrefcente  valor  fi a  Campidoglio  , 
E  prigionieri  H  eroi  prof  rinfi  al  foglio  2 

Tu  gli  Allori  di  tfMarte ,  altri  di  Pace 
<<Acquifterà  Corone  $ 
Cardini  della  fhiefa  infacro  Agone 
Rammenta  i  Z  77,  la  rimembranza  piace , 
Che  dal  S  FON ÓR  ATEO  Ceppo,  illuftri  notey 
Di  GT{EGO  1{I0  ancor  tufei Pronipote . 

Di  quefli  i pregi  in  HO  NO  T^iA  T  0  ammira 
Viuo  d  Infubria  Honore , 
Non  fa  ameni  immortai  Sorte  minore > 
Habbia  i  trionfi  oue  'Ifito  corfo  ajptra  : 
Non  so  che  di  dium  muone  ilpenfero 
E'  lafembìan^afua  degna  d'Impero . 

Stilla  il  gran  Zìo  dalmaefofo  crine 
Honoratif udori  -3 

Daranno  vn  giorno i  cult  watt  Allori 
Gli  oflrt  maturi  à  cof  belle  brine  j 
L'Honor ,  che  dà  fortuna ,  è  <-vn  dono  incerto) 
Quell'oflro  e  bel,  che  colorifce  ilmerto . 

Egli  Campion  d' Afìrea  ne'fuoi  verdi  aAnni 
zAlle  Città  dà  legge } 
E  qual  Tafior  di  numerofo  Gregge 
Qompra  il  ripofo  altrui  co'  propri  affanni  % 
E  porta  al  T>opol/uo  meffe  3  che  piace  > 
Di  Giuftizja  cult  or  frutti  di  pace» 


Salii 


--■...,  f 

Sallo  il  PICENO ,  ancor  dice  ifuoì  osanti 
Confragorflrepitofo 
Figlio  dell'  Appeal»  il  Chienti  oniofit  : 

Non moueua'l  Peregria pajfi tremanti  ^<\ 

Per  l'infidi  e  de'  ladri  in  Selua  ^in^Monte^ 
Eficuro  efiinguea  la  fete  al  fonte . 

Einon  chiudea  l'orecchia  al  fuon plebeo 
Del  Villanello  offefo , 
E  col/ito  cor  dì giù  fio  zelo  accefo      , 
Non  valeua  il Te/òr  allocco  Tféo  3 
Ne  ardia  rapire  i  malguardati  argenti 
Tutore  auaro  àgli  Orfani  innocenti  •  - 


Ma  che  ?  nell'alme  grandi  <-unafolcura , 
Vnfolo  impiego  e  poco , 
Et  è  breue  confin  d' Europa  ojn  loco  ; 
Là  doue  il  éMeliteo  Guerrier procura 
zAlChn filano  valor  crefcere  il  grido 
Mefiaggiero  d'VRBANO  ei  venne  al  lido  % 

DÌ  Campioni fedel qui fchiere  armate    . 
E  angli  corona  intorno , 
Han  di  candida  Qroce  il  petto  adorno , 
Han  di  candida  fé  l'alme  infiammate  9 
Efol  le  (jiade ,  e J olle  menti  hanfijfe 
Nelle  Lune  dell' <Afìaà  dare  eccliffe% 

jQm  cominciò/acro  (jllenio  effcorre 
Gli  arcani  rìueriti^ 
E  i  detti fuoi  con  efficacia  orniti 
Fiume parean ,  che  d'alti  Monti/corre , 
E  in  van  quel  Prence  al/àggio  orar  contendi  j 
Ch'  alla  eloquen^afua  vinto  fi  rende  • 


Mufe 


xMufe  figlie  immortai  della  Memoria  J 
lo  la  vofira  aura  imploro ,  ! 

Sen%a  cui  fiera  in  van  Cigno  canoro  > 
Degna  della  Virtù  ombra  è  la  Gloria  , 
Euterpe J]>irì  i  gloriofi  accenti , 
E  Clio  nel  Mondo  i  mertijuoi  rammenti V 

La  doueClfìro  agghiaccia  3  e  alle  conchiglie 
Sotto  rìgido  Cielo 

Qondenfa  in  perle  le  rugiade  il  gelo , 
Po  fieri  indite  !  Eifece }  o  merauìglie  ! 
E [otto  l' Orf a  fredda  in  giorni  breui9 
Le fue  glorie  fiorir  tra  quelle  neui . 

Tarda.ua  alfuo  '■valor  le  pigre  rote 
Colmo  d'altifiupori 
E  afuoi  trionfi  con  Cele/li  honori 
Il  Carro  adamantino  ojfria  Boote, 
Et  alfuo  pie  la  VISTOLA  d'argento 
Impetriua  i  enfiali 'i  in  pauimento . 

Vide  crefeere  all'hor  di  pianto  i fiumi  , 
Ch'ai  Tolomeo  Impero   - 
Moribondo  ti  gran  ì{è  (fatojeuero  l) 
Alla  luce  delSolchiudeua  i  lumi  i 
rPìanfe  Bellona ,  e  le  Vittorie  dietro 
Stra/cinaro  bandiere  alfuo  feretro* 

tKdl'occafo  del Sol'efcon  le  Sielle  5 
Ecco  Principi  eletti 

Q>n  ricchi  ammanti  njfcir  da  Patri/  Tetti  i 
Tracìj  Deflner,  che  colle  piante  i/nelle 
Sfidano  ì  Venti  al  vol^firona  il  pie  loro  , 
Han  le  brighe  d'argento ,  e  i  morfi  d'oro . 


X 


Altri 


9 

coltri  dì  ricche  gemme  ìlfenfiellato  3 

iAltri fretto  in  vn  vello 
Di  prezjofa fiera,  3  altri  più  bello 
\    Cinto  d'ori  tejfuti  entra  in  Senato , 
Jguì  tutti  muniti  poi  danno gittltul 
«Al  Succejfor  del  7$è  voti  elettiui . 

Ma  prima  in  Campo  aperto  à  ijn  7(egno  intiero 
HONORATO  il  facondo 
1>erfuadeua  di  ^POLONIA  il  Mondo  , 
Era  di  Nobiltà  folto  ilfentiero , 
Et  egli  fi  andò  in  alto  Trono  adorno 
Gli  ondeggiauano  attenti  Heroi  dintorno» 

Così  tra  Egj.%ij  Rojlri  Bgefia  infido 
Icor  dicendo  vinfe  , 
Che  molti  a  Morte  '-volontaria /pin/è , 
D'eloquente  homicida ,  ah  pera  il  grido  ; 
Qnefti  dà  vita  à  i  'Regni ,  e  in  detti  egregi 
Sa  £ eloquenza fua  creare  i  'Regi  • 

ti  Storne  già  di  L  A  DISLAO  ri/ùona 
Con  applaufi  Ideali , 
E  la  fama  battendo  intorno  l'cAli 
Narra ,  ch'alT^egio  cnn  preme  forona  ; 
Giubila  il  Regno ,  e  dalle  Rocche  a*  denti 
Odonfi fulminar  Bronzj  innocenti . 

Qlio  non  tacer  come  fua  de/Ira  por/e 
L'OSTRO  del  FATICANO 
vii  grande  ALBERTO  del  gran  Rè  fermami 
Dì  l'alto  honor ,  che  dà  fua  mano  f co  fé 
Lampeggiar  alfuocorl'Heroefefliuo  ? 
E  poi  chi  altrui  dagli  OJlri ,  eglinepriuo  ! 


gutfiì 


IO 

Jgueftì  VlifZe  ctlnfubrìa  afuoìfudoA 
Ordir  Porpore  Amiche 
Vede  la /un  Virtù ,  che  di  fatiche 
Penelopi  immortai  te fie  gli  honori . 
Et  ecco  il  T{VBIC0N  wofio  alla  fama 
lAlla  Prouinctafua  Rettore  il  Chiama, 

btì  Città ,  ch'alia  Prouincia  impera 
Cid  Reggia  degli  E f archi y 
Cedendo  al  pondo  degli  ondoft "incarcht 
Ludibrio  è  de'fuoi  Fiumi  s  hor  ellajpera 
Ch' alle  tempere/uè  quejl  a  grand'  Alma 
Jguajì  Iride  di  pace  apporti  calma  • 


*A  confolar  de'  Pouerì  il  tormentò 
Docile  cafe  cadute , 

De'  TiAT^Tì  E  RIN  magnanima  minute ' , 
Il  manda  à  difyenfar  nembi  d'argento  $ 
Ecco  nuoue acque ,  ffl  acque  di  rifora 
Verfa  pioggia  la  man ,  ma  pioggia  d'oro. 

ù  Dea  3  e  hai  nelle  man  Bilancia  3  e  Brando  9 
Ni  foggiaci  al  Deftino , 
*A  che  più  tardi  al  M erto  Oflro  Latino  * 
Seconda  i  Voti  vniuerfali  i  E  quando 
Di  Purpureo  Senato  in f aera  foglia 
Quefia  SET^PE  Real  muteràjfioglia  ! 

IL     FINE. 


1  O 


LO  STAMPATORE 


Al  Lettore . 


AI  Cortefe Lettore  in  quefta  Seconda  Im- 
presone non  folo  il  Primo  Libro  della  pre- 
lente  Pratica,  ma  anche  il  Secondo,  doue 
s'infegna  il  modo  di  Fabricar  Machine  per 
gUntermedij .  Vedrai  che  arnbidue  i  Libri 
fono compofti  con  la  maggior  breuità  poffi- 
bile ,  e  con  la  più  vfata  proprietà  de'  voca- 
boli. Quindi  non  ti  farà  difficile  l'intelli- 
genza dell'Opera,  né  rimarrai ,  ò  tediato 
dalla  multiplicità  delle  parole ,  ò  confuto  dalla  quantità  delle  linee. 
Di  quelle  3  e  di  quefte  fé  ne  poteua  far  grandiilìma  fa ragine  per  in- 
grandirne infruttuofamente  il  Volume;  ma  l'intenzione  dell'Auto- 
re fu  folo  per  elfere  facilmente,  e  fenza  noia  intefo.  Se  bramì 
nondimeno  vedere  la  più  fina  Teorica  di  quefta  Pratica ,  ricorri  all' 
Alchimede  d'Italia ,  e  leggi  il  Sefto  L  bro  della  Profpettiua  dell'Hill 
ftriflìmo  Sig-  Guido  Baldo  de  i  Marchefi  del  Monte  3  di  cui  fi  gloria 
l'Autore  l'eflerne  ftato  buon  difcepolo .  Chi  là  3  che  doppo  quefte 
Pratiche  Teatrali  non  fi  difponeffe  l'Autore  di  parteciparti  l'altre-» 
fue Pratiche d'ArchitteturaCiuile, e  Militare?  Sappi  che  la  fua_. 
penna  per  non  ftarfene  oziofa ,  ha  delineato ,  e  fcritto  fopra  tutte  ie 
materie  ài  Matematica .  Per  hora  godi  quefta  fatica  al  Mondo  non 
meno  defiderata ,  che  neceflaria  >  e  viui  felice. 


APRO- 


Il 


APROBATIONES 


IVSSV  Perillufìris ,  ^  T^euerendiff.  D.  mei  D.  Francifci  Vannini  Ca- 
nonici Tifloienfìs ,  I.  V.  7).  Protbonot.  Apoji.  $  Sancì f  Rauenn.  Ec- 
clejie  Vtc.  Gen.  Opus  hoc ,  cuius  infcriptio ,  Pratica  di  fabricar  Scene ,  e* 
Machine  ne  i  Teatri  di  Nicola  Sabbattini  da  Pefaro,  in  duas  partes 
diHmclum  >  alter am  quidem  tmprejfum  Pifauriper  Flamirium  Concordium-i 
hoc  Anno  l6$j.  alter  am  <-vero  manuferiptum  3  &  e .  ^z/idi  3  &  nihil  in  eo 
cenfura^  ffl  cafiigatione  dignum  deprendi . 

Dominicus  Valerianus  Recì:.  Paroc.Eccl.  S.Apollinaris  in  Vedo* 

,  Imprimatur  • 
F,  Vanninus  Vk.  Gen. 

V  M  exjpeciali  commi ffìone  Adm,  T^T.F.  Petri  «Angeli  Simoncellì 
de  QalioLeclorisPhilof.eximij  Santi*  Inquifitionìs  Rauennx  Vie» 
Gen. ,  Opus  hoc perlegerim ,  cui  infcrìptio  talis  apponitur ,  Pratica  dì  fabri- 
car Scene ,  e  Machine  ne  i  Teatri  di  Nicola  Sabbattini  da  Pefaro ,  in 
duos  libros  diuifum ,  quorum  Primus  Pifauri  imprejfus  hoc  prxfenti  «Anno 
\6i"j.perFlaminìumConcordium^Secundus  njero  manu/criptus  Jtt ,  (g/ 
nikilcontra  Regulas  Indicis,  vel  Decreta  Summorum  Pontificum  repererim9 
$otefì  imprimi  ,Jì <r>tdeèitur  Adm,  R.  P,  Vie,  S.  Inq.  pradiclo . 

Ego  F.  Maximus  Siluefter  Rauennas  Fred.  Ord.  Predicatorum. 

Imprimatur . 
F .  T>etms  Angelus  Stmoncellus  S>  Inq.  Vie.  necnon  Phìlof.  Rau.  Lt8orl 


e 


DELLA 


DEL  LA 


il 

n 


PRATICA 

DI  FABBRICAR' 

LE    SCENE, 

DI    NICOLO'    SABA  T  T  I  N  I 


-     - 


■ 


LIBRO     PR(MO. 


j 


zAuuertimentì generali  per  ben  ordinare  yna  Scena .     Cap.  t . 


E  fi  lerapprefentationi,  die  s'intenderà  di 
fai  e ,  doueraflì  primierarm  nte  (  pur  ch<L-» 
fia  poflì bile)  eleggere  fpatiocapa^  e, &  am- 
pio talmente 3  che  di  dietro,  dalle  bande, 
difopra  ,  e  difetto  alle  Profpcttiue  ,  &alle 
Scene  vi  ila  fito  ballante  perii  muJtfpìiciri' 
delle  Machine  ,  che  fi  voi  ranno  adoperare 
per  le  appjrironi  di  Culo.di  Terra,  diMa- 
re ,  e  d'Inferno ,  e  per  le  lontananze;,  e  ru- 
ghe,che  vi  fi  ricercheranno.  Auuertafi  però  di  pigli  ire  non  fblo  lun, 
ghezza  fufficiente ,  ma  altezza ,  e  profondità  conueneuole  ( pocen- 
dpfi  hauere  cale  quale  fi  defidera)delle  quali  circonltanze  coli  in  Vni- J 
uerfale  li  è  ^qluco  fare  quciìa  breue  mentione  per  baùerle  conoibut£^ 

A  tutte 


Btógjl 

tta^SaE^w^Sj^gbgwig  ~r~y 

{■?  '«SsSè 

«sli§l§ÈJÌ£js§PI«i 

•Ajt [**f&$n 

WpWÈ 

flÙll! 

sfèì^^&^fis^fSé^SS/^ffl^ 

p^^S 

Élltei 

i  bella  Pratica  delle  Scinta  » 

tutte  neceflarie,  od  almeno  molto  vrili  per  potere  commodamente 
operando  eccitar  la  marauiglia  ne  gli  Spettatori ,  effercitarficcn  lo- 
de, &immitare  il  più,  che  li  pò  fla  il  naturale^  il  vero.  Pertanto 
fatta  matura  eledone  del  luogo  doue fi  deonorapprefentareloSpet* 
tacoln ,  e  gl'Intermedi; ,  douerà  l'Architetto  andò  re  in  perfona  à  ri- 
conofeere  il  lieo ,  conducendo  feco  buoni  Maettri,  si  Falegnami,co- 
me  Muratori  fuoi  confiden ri  ,  &  infiemenuedere,  e  confiderare  di- 
lige n  temente  di  nouo  la  capacità  di  eflb fito ,  e  poi  vedranno  li  Mu- 
ratori 1  Solari .  le  Volte ,  &  1  Tetti ,  fé  fono  buoni ,  &  atti  à  foftenerei 
peli  delli  Pale  hi,delle  Machine ,  e  de  gli  Spettatori,  e  maflìme  quan- 
do vi  dout  ranno  interucrire  le  perfone  de'  Prencipi . 

Sentitoli  parerecfiquei  Maeftri,  darà  ordine  (  fé  vi  èqualtheim- 
perù  tcione  )  che  s'accomodi ,  aflicurandofi  bene,e  ftia  con  l'occhio 
aperto,  e  vada  egli  medefimo  à  riuedere  fpeflb,  e  moftrando  di  fidar- 
fi  di  tutti ,  e  dando  buone  parole  à  tutti ,  non  fi  riporti  intieramente 
ad  alcuno ,  perche  bene ,  e  fpeflb  fi  ritrouarebbe  ingannato ,  ò  dalla 
malignità  de  i  poco  amoreuoli ,  ò  dalla  ignoranza  de  gl'imperiti . 

Quanto fito fi  debba  pigliare  per  lo  Palco,     Cap.  2. 

E  L  fituare  del  Palco ,  fi  douerà  auuertire  di  non  pi- 
gliare né  maggiore ,  né  minor  fito  di  quello  faccia^ 
di  bifogno,  perche  ne  verrebbe  l' vno  de  i  due  incon- 
uenienti ,  il  primo ,  che  pigliando  poco  fpatio ,  la»* 
àcena  non  isfuggirebbe  perla  poca  lontananza ,  e 
confeguentemente  non  riufeirebbe  coli  vaga  all'oc- 
chio ;  oltre  chela  Grettezza  del  fito  alle  volte  fuol  cagionare  difordi- 
ni  grandiflìmi  inpregiudiciode'Recitanti ,  di  quelli  che  rapprefen- 
tano gl'Intermedi) .  ed  ogni  altro  >  ch'affitta  3  ò  fopr'in tenda  all'at- 
tione ,  &  alle  Machine ,  l'altro,  che  occupandone  troppo,  vi  dareb- 
be minornumero  di  Spettatori ,  il  che  è  mala  cofa . 

Ma  fi  deue  bene ,  e  maturamente  confiderare  come  fi  è  detto,  ci6 
che  fi  deue  rapprefentare ,  e  con  quali  circonltanze ,  e  fecondo  que* 
fte  determinare  Geo  fufficience  per  lo  Palco ,  e  per  la  Scena . 

Come 


Libro  Trìmo.  § 

Qpme fi  dette  fare  il Palco,     Cap.   J. 

ERM  ATO  come  fi  è  detto  il  Tito  per  la  lunghezza 
del  Palco  in  teftajrioè  nella  parte  più  bafla  verlo  t;li 
Spettatori,  fi  douerà  fegnare  ne'  Pareti,  ò  Muri  dal- 
l'vna  ,  e  dall'altra  parte ,  la  prima  alttzza ,  la  quale 
non  douerà  eflere  meno  di  quattro  piedi,  dandole 
poi  di  falita  in  fino  alla  fine  di  eflb  Palco  mez'oncia 
per  piede ,  che  feruirà  per  l'vltima  altezza ,  quando  però  vi  fi  habbia 
sballare  fopra,  che  quando  nò,  fi  potrebbono  darle  due  terzi  d'on- 
cia ,  che  cofi  moftrarebbe  meglio  la  Scena . 

Fatto  quefto,  fi  farà  battere  il  filo  dalla  prima  altezza  nella  tefta 
del  Palco  all' vltima,  e  fecondo  quei  fegni,  fi  doueranno  fare  le  bu- 
che ne'  Muri  per  mettere  le  Traui  per  la  prima  orditura  del  Palco, 
quali  buche  non  doueranno  efTere  più  dittanti  di  quattro  piedi  lvna 
dall'altra ,  mettendoui  poi  le  Traui ,  che  fiano  ben  groffe,  e  buonc_>, 
cioè  Bordonali  di  vn  piede  di  faccia  j  ben  murati ,  e  benifTìmo  adi- 
curati  ,  con  forti,  e  fpeflì  puntelli ,  rifpetto  alle  Morefche,fe  douran- 
noeflerui  fatte,  che  quando  nò,  fi  potranno  porre  vn  poco  più  di- 
ttanti. 

Compito ,  e  he  farà  quanto  fi  è  detto ,  fi  douerà  far  mettere  i  legni 
per  lo  lungo  per  la  feconda  orditura,  e  vogliono  effere  di  groffezza 
di  mezo  piede  di  quadro,beneincauiglia  rimettendoli  in  modojche 
non  impedifeano  l'apriture,  c'hauranno  à  feruire  per  gl'Intermedi/, 
fé  però  vi  fi  hauranno  à  rapprefentare . 

Poi  vi  fi  (tenderanno  fopra  le  Tauole,Ie  quali  debbano  eflTere  buo- 
ne ,  ben  commeffe ,  e  beniflìmo  inchiodate ,  acciòche  per  Io  M<  re- 
fcarui  (òpra  non  vengano  à  fchiodarfi ,  come  bene  fpeflb  fuole  auue- 
nire ,  con  pencolo  di  chi  vi  balla.* .  .  ì  * 

In  tefta  poi,  fi  douerà  fare  vn  parapetto  di  Tauole  ben  commefTe, 
&  inchiodate,  acciòche  non  vengano  vedute  da' Spettatori  k  Ma- 
chine, ò  altro ,  che  douerà  feruire  fotto  il  Palco ,  qual  parapetto  fi 
farà  dinante  dal  principio  di  eflb  Palco  almeno  vn  piede,  &  alto  più 
della  tefta  Almeno  mezo  piede .  Non  douerà  ne  anche  effere  voi  co 

A        a  adeffa 


a  Della  Pratica  delle  Scene— > . 

ad  effe  tefta ,  ma  per  fé  tteiTo  fermo ,  sì  nel  pauimento  della  Sala*  co- 
me anco  nelli  Muri  da  ciafcun  lato3  ri/petto  à  i  lumache  vi  andaran- 
no ,  come fi  dirà  à  fuo  luogo.-  Ma  quando  non  vi  fi  riabbiano  à  metro 
re  i  lumi , in  qut  1  caio  fi  porrà  vnirlo  alla  tetta  di  eflb  Palco  alla  mede- 
fimaaltezia.  t  perche  nel  prtfenre  Capitolo  vi  fono  di  molte  ope- 
ra tioni ,  mi  è  parlò  necerTano  farci  l' fegni,  che  fi  vedranno  qui  forto 
nella  feguente  figura ,  acciòche  fia  più  facile  l'intelligenza  di  effc-»» 


Siano  le  due  Pareti ,  ò  Muri  della  Sala ,  oue  fi  deue  rapprefentare 
la  Comedia  A.  B  C  D.  da  vn  lato ,  E.  F.  G.  H.  dall'altro ,  e  D.  C.H. 
C  il  pauimento ,  ò  pianodella  Sala_. . 

La  prima  altezza  del  Palco  in  tefta  fiaLK.dall'vna,  &  L.M.dal* 
l'altra  vJta  piedi  quattro^  ella l'vltima altezza  C.  N.&  H.  O.  tan- 
to in  altezia  di  più  dclli  quattro  piedi  della  prima,  quanto  è  il  cre- 
fcimento  di  mezoncìa  per  piede ,  cioè,  fé  la  lunghezza  del  Palco  da 
K.ad  H  oda  L.  adO.  farà  di  piedi  dieci ,  l'vltime  altezze  di  CN, 
ò  H  O.  dcueranno  eflcre  di  piedi  quattro ,  &  oncie  cir  que  5  e  fé  fa- 
rà la  lunghzza  di  venti,  l'altezze  fudette  doueranno  t (fere piedi 

quattro 


Libro  lìrtmol  y 

quattro ,  &onrìe  dieci ,  e  cofi  feguendo  con  la  medefima  proporrlo^ 
ne  fi  fegnarannole  fudette  altezza , 

Le  linee  K.  N.  &L.  O.  fono  li  fegni  de!  decliuiodel  Palco,  chc«» 
fifegnòcon  il  battere  del  filo  nell'vno, e  nell'altro  Muro,  come  fi 
ditte  nel  Capitolo  di  foprà ,  le  lettere  K.  P.  Q^N.  da  vfì  lato,  &  O. 
R.  S.  Lk  dall'altro ,  fono  le  buche ,  e  le  linee  K.  L.  e  P.  S.  e  Qj_R.  & 
N.  O.dimoftrano  le  prime  Traui,  delle  quali  fé  ne  porranno  più,  ò 
tfneno  fecondo  la  lungezza  del  fito ,  l'altre  linee  poi  fono  le  Traui  per 
la  feconda  orditura,  come  per  le  T.  V.  fi  vedonojlo  fpatio  I.  K.  L.  M. 
dimoltra  la  tefta  del  Palco  verfogli  Spettatori .  Ma  acciòche  ven- 
ga bene  intefo  il  modo  come  deue  effere  effa  teftafenza  vnirla  al 
Palco,  come  di  fopra  fi  è  detto,  fi  vedrà  quìa  baffo  con  quelle  po- 
che linee  »  le  quali  moftraranno  il  profilo  del  Palco,  e  del  Parapetto» 


VX 

Sia  A.  B.  C  D.  il  profilo  del  Palco ,  e  la  linea  C.  E.  il  Piano  della 
Sala;  in  effalinea  dunque  dittante  dalla  prima  altezza  del  Palco  B. 
D.  vn  piede ,  che  farà  il  punto  E.  fi  porrà  la  tefta  del  Parapetto  E.  F. 
che  fia  maggiore  in  altezza  della  B.  D.  mezo  piede ,  come  fi  vede»* 

Come  fi deue fare  il  Cielo  dell*  Scena-*  •     Cap,  4. 

T  A  B I L I T  O  il  piano  del  Palco ,  fi  douerà  dar  princi- 
pio à  fare  il  Cielo ,  quale  douerà  effere  ò  intiero ,  ò  fpez- 
zato  ;  fé  intiero ,  vi  farà  poca  fatica ,  poiché  faraffi  con-* 
tre ,  ò  quattro  Centine,  ò  Arcali  fatti  in  minor  portione 
di  cerchio ,  dando  loro  (nel  metterli  in  opera  J  ìlfuodecliuiodi  due 

oncie 


<5  Iteli  a  Tràtica  delle  Scenz_> . 

oncie  per  piedi ,  raccommandandogli  con  buoni ,  e  forti  tiranti  a!k 
Tram  del  Tetto ,  ò  ad  altro,  acciòche  ftiano  ficuri  ; 

D\  poi  fi  Renderanno  per  lo  lungo  di  fotto  ad  effe  Centine,legna* 
mi  lunghi  ,e  focili  in  giufta  lontananza,  bene  inchiodati ,  quali  le- 
gni da  noi  volgarmente  vengono  nominati  Ciauaroni,&in  Tofcana. 
Correnti  ;  Ce  mpita  quefta  feconda  orditura,vi  fi  (tenderanno  le  Ter 
le ,  le  quali  vogliono  efltre  imbracate  più  fpt  fio ,  the  fia  poflìbile* 
acciòthe  non  vengano  à  fare  qualche  cattiuo  effettore  cofi  faràcom 
pito  il  Cielo  intiero. 

Ma  douendofi  farlo  fpezzato ,  farà  d'affai  più  fattura ,  e  maflìme 
quando  vi  douerannocalare3ò  falire  più  Machine.che  fecondo  quel- 
le iìdoueran  no  ordinare  li  fpezzamenti>  come  h  dira  nel  fecondo 
Libro  àfuo  luogo. 

Come  fi  deue  colorire  il  Cielo.     Cap.  5. 

FINITO  che  farà  il  Cielo,  doucrà  l'Architetto,od  altri 
c'haurà  la  cura  di  ciò,  valerfi  di  Pittori,  che  fiano  valent* 
huomir  i,  e  (  fé  è  poflìbile  )  intendenti  di  Prefpetiua,poi- 
c  he  firebbe  loro  di  minor  fatica,e  di  maggior  honort-» . 
Cafo  che  non  polla  hauergli  tali, veda  di  hauerne  de'migliori .  Farà 
dunque  darprincipjoalpingerlo  ,  colorendo  la  parte  pù  vicina  àgli 
Spettatori,  con  colori  crudi ,  sìd'Azzuro,comedi  Nuuole  ,&  anda- 
ta fempre  l'vno ,  e  l'altro  raddolcendo ,  in  modo  che  nella  fine  fiano 
quafi  sfumate ,  facendo  fare  proportionatamente  Rance  le  Nu- 
uole ,  che  coli  il  Cielo  farà  vna  fuga  belliilìma_, . 

Qomefideue  terminare  la  prima  larghezza  in  tefìa  alla  Scena>  ideile  due  pri- 
me eaje  di  efia ,  e  della  lunghezza  della  medeftma  Scena .  £ap.   6. 

O  L  O  II  I T  O  che  farà  il  Cielo ,  fi  douerà  terminare  ai 

principio  del  Palco  la  largezza  delle  facciate  delle  due-» 

prime  Gafein  tetta  dall' vna ,  e  dall'altra  banda ,  faccen» 

doui  due  fegni  nella  diftanza,  cheli  vorrà  5  e  tali  che  da_, 

lontano  fi  poffano  fenza  difficultà  vedere,che  cofi  faranno  fegna  te  le 

larghezze 


- 

^ibro  T*rimo.  - 

larghezze  delle  due  facciate  delle  prime  cafe,  e  tra  l' vn  fegno,e  l'ai* 
tro  la  larghezza  della  Scena  in  teita_  • 

Indi  fia  ia  lunghezza  di  eifa ,  fecondo  il  bifogno ,  la  quale  doue« 
radi  intendere  dalla  reità  del  Palco  alla  Proipcuiuadi  mtzo.  E  co- 
là fi  douerà  rirare  vna  linea  paralella  alla  reità  dei  Palco  da  yna  par* 
te  all'altra ,  che  cofi  lì  faranno  fegnate  le  facciate  delle  due  prime-* 
Cafe,  larghezza,  e  lunghezza  delia  òcena,  come  a  bailo  nella  fé- 
guente  figura  fi  potrà  vedere-*  • 


Sia  la  tefta  del  Palco  A.  B  tra  le  parete  A.  E.&  B.  F.  è  la  larghez- 
za delle  tefte  delle  due  prime  Cafe  A.  C  da  vn  lato  ,cD.B.  dall'ai- 
tro ,  la  linea  E.  F.  doue  deue  andare  la  Profpertiua  di  mezo,  la  quale 
douerà  eflere  paralella  alla  A:  B.  tefta  del  Palco,  dico  e  he  da  C«  a  D. 
farà  la  prima  larghezza  della  Scena,  e  da  Couero  D.  alla  linea  E.  F« 
farà  ia  lunghezza  di  efla  Scena . 


Come  fi deue  mettere  U punto  dei \concorfo,     Cap.  7. 


Ó  P  P  O  che  fi  farà  rifoluto  qual  debba  eflVre  1*M 
ghezza,e larghezza  della  Scena,fì  douerà  mettere  il 
puri  to  del  concorfo,  ilquale  nonhàdaefTerepofto 
né  troppo  alto ,  né  troppo  baffo,  perche  ne  vere  bbe 
T  vno  de  i due  errori  ;il  primo,che  le  farà  troppo  alto, 
le  Cafe  della  Scena  inoltreranno  eifere  vna  falita,  & 
isfuggiranno  poco*  il  fecondo  fé  farà  troppo  baffone  Cafe  pareranno 

precipitare 


e  T>ell  aVhùca  delle  SanfL.;. 

i>-,  \iphare  ■:  eJunq^e.per  non  incorrere  in  limili  inconuenienti,con* 
IjViiaclie-ì'Àrch'uc  tto  vi  adoperi  il  fuo  giud  idearne  trendofopra  la  li 
reaouc  lì  dirle -,i  he  doutua  andare  l»a  Profpettiua  Jr  mezoadtrTa  vn 
ieenetn  b<n  inchioda  tonti  Palco  di  aire  zia  di  vn  pude,  e  mezo, 
^paiwjpwn?  l!è  rr;f  def  mr  altezza  il  punto  del  ccncoifojiheccfilè 
Cafe  ,  erutta  la  ^ecra  n  (  Urararro  bt  mi! mo  ;  quando  però  dalla-, 

finca'cèj'a  '  n  fy( tnua  ci'  frcz° al,a  l^ ,,a dtl Palco  non  vi  fia.  menp 
di  Vìeèii  quincltc  1 ,  t  h(  qua r do  non  vi  fefle  tanto,  in  quel  caio  lì  do- 

uerà  mettere  alquanto  pù  baffo  detto  legno ,  ma  però  poco,hauen« 

ao  dilige  nte  riguardo  alla  lun ghezza  del  Palco , 


.  ■' 


B 


e 


A ,. i+mBi  ri/ 1       _j 

n  ifii  ui 


Sia  la  teda  del  Palco  A  B.  e  la  linea  paralella  E-  F.  doue  detiean- 
darela  ProtpertiuaVilfuorhezo fia  G.e fopra  elio  vi  fi  ponga; il  le- 
gncrtoG.  H  che  fìa  ben  inchiDdatoinG.il  quale  fia  alto  vn  piedr,e 
roezoinfinoad  H.  &in  quella  altezza  (imporrà  il  punto  del  con corfo, 
e  ii  potrebbéincò  mettere  il  fudéttolegnetto ,  e  punto  del  coneorfo 
in  l.  ouero  in  K.  ma  pare ,  che  la  più  commune  ypglia/actiòche mo- 
ti^ meglio  )  che  debba  partir  nel  meze . 


■ 

:•     .    ■    • 
:     . 


Qomt 


fonte  Ji *  dette  ritrovare  ti  punto  de  II  ti  dtjfanzjt .     Cab.  8. 

^J^  ITROVATO,  e  fermato  il  punto  del  concorfo,  fide* 
uerà  ftbbilire  fucceflìuamente  il  luogo  doue  (ì  ha  da  por- 
re il  Punto  della  diitania ,  il  che  fi  potrà  con  facilità  ef. 
frquirt-*. 

In  queito  modo  ;  PiglieraiTì  vno  Squadro  fatto  di  due  (taglie  fi- 
dile à  quello  che  vfano  li  Falegnami ,  e  Muratori ,  ^che  fia  gìufti/Tì- 
ino ,  e  (tandoin  mezo  della  Sala  ,  ò  Teatrovfi  metterà  l'angolo  retto 
dello  Squadro  in  pi-.no  alla  vifta ,  e  traguardi  raffi  verfo  la  terra  d<4 
Palco ,  auu'cinandrfi ,  ò  difettandoti  lìn  tanto ,  che  li  raggi  vifìui 
con  li  lati  dello  Squadro  vadano  à  terminare  dentro  alli  àue  fegni 
delle  tefte  delle  due  prime  caie  »  come  fi  difle  nel  Cap.  6.  &  all'hora 
fi  f  g^arà  vn  punto  nel  piano  della  Sala ,  che  cada  perpendicolare 
dall'angolo  dello  Squadro  nel  detto  piarlo,  fenia  però  mouerlo  dal 
luogo  don  ie  fu  traguardato ,  e  quello  farà  il  luogo  del  Punto  della 
dittala ,  come  per  eflempio . 

C P 


Si?      £f 


Sìa  la  linea  della  tefta  del  Palco  \.  fi  eli  fcgni  delle  te/re  delle-* 
due  prime  Cafe  C.  D  lo  Squadro  E  F  G.  e  la  villa  in  H  li  raggi  vi- 
(ìui  con  Io  Squadro  fianoH.  E  G  dentro  al  fegnoC.  &  H  G.D.den- 
troalfegnoO.  Dico  che  lafciando  cadere  dall'angolo  delio  ^qua- 
dro  F.vaf  gno  nrt  pianodella  Sala ,  che  vada  à  piombo  di  quello , 
iiii  farà  il  luogo  dei  Punto  della  JiiUnu. 


■  • 


s  Om 


f  o  t>*  U*  Pratica  delle  Scerei  '. 

fonte Jt  debbano  accomodare  Itfilt  dalTfno  all'altre  Vunto .     Cap.  $. 

A  V  V  T I ,  che  fi  faranno  li  punti  del  concorfo ,  c-> 
della  diitanza ,  e  fermato  il  legnetro  dd  Palco  nel 
mezo  della  linea ,  doue  deue  andare  la  Profpettiua 
di  mezo,alto  tome  fi  diffe  nel  Cap.  7.  Si  douerà  nel 
luogo  del  Punto  della  diftanza  dirrizzarui  vn'altro 
legno  i  che  fia  tanto  alto, che  trappaflì  l'altezza  df 
quello, doue  fu  meflb  il  Punto  del  concorfo,  fermandolo  pure  nel 
piano  della  Sala  in  modo,  che  ftia  faldo , e che fia  perpendicolare  al 
piano  dell'Orizonte  ;  e  perciò  fare,  doueraflì  pigliare  vn  filo ,  fimile 
à  quelli,  de'  quali  fi  fogliono  feruire  i  Maeltri  Muratori,  fermando 
vn'  de'capi  di  detto  filo  nel  punto  del  concorfo;di  poi  fi  dout  rà  ften- 
dere  fino  al  lf  gno ,  che  fi  pofe  per  fegno  del  Punto  della  diftanza_,  ♦ 
che  fia  beniflìmo  t>rato ,  e  fia  in  piano ,  e  paralello  all'  Orizonte  ;  di- 
co ,  che  quel  luogo  doue  fu  pofto  il  legno ,  e  doue  s'interfecano  i  fili* 
farà  il  Punto  della  diftanza .  Hor  dal  medefimo  Punto  della  diftan-. 
za ,  cioè  doue  termina  il  fodetto  filo  fé  ne  ftenderà  vn'altro,  che  fac- 
cia angolo  retto  con  il  primo ,  auuer tendo  che  fia  nel  medefimo  pia- 
no ,  il  quale  fi  douerà  raccommandare  all'vno ,  ouero  all'altro  muro 
della  Sala  ,  come  più  piacerà,  che  non  habbia  da  mouerfiper  decli- 
nare ogni  fuariOjche  fi  potefle  cagionare  dal  mouimento  di  eflb  filo. 


Sìa 


Libro 'Primo»  n 

Sìa  la  linea  doue  deue  andare  la  Profpettiua  di  mezo  E,  F.  &  il  le- 
gno G.  H.  alto  vn  piede,e  mezo  $  il  Punto  del  concorfo  da  in  H.e  nel 
piano  della  Salala! tro  legno  I.K.Tirnfi  vn  filo  da  H.Punto  del  con* 
corfo  al  legno  X.  K.chefiaequidiftante  all'Onzonte,  il  quale  termini 
in  I.  che  farà  il  Punto  della  diftanza .  Dal  medefimo  L  tirifi  l'altro 
filo,che  era  raccommandato  all'vno  de'muri,e  fia  in  L  il  quale  doue 
rà  effere  nel  medefimo  piano  con  il  primo,eche  faccia  angolo  ietto 
nel  Punto  I.  che  cofi  remeranno  accomodaci ,  &  aggiuftaci  li  fili . 

Qome  fi  dette  di/ignare  la  Pianta  della  Scena-,  •     Cap.   io. 

IRATI,  e  fermati ,  che  fi  faranno  li  fili ,  fi  do- 
uerà difegnare  la  Pianta  della  Scena,  in  quello 
modo.  Volendoli  fegn are  il  luogo  doue deuono 
andare  le  Cale»  od  altro  dalla  parte  deftra,  la_, 
perlbna  che  haueràquefta  cura ,  douerà  andare 
dalla  parte  finiftra,  e  traguardando  il  filo,  che 
fu  tirato  dal  Pu  nto  del  con  corfo,  à  quello  della 
diftanza,  pigliata  con  la  vifta  il  termine  della  larghezza  della  pi  ima 
Cafain  tefta  al  Palco,  e  fecondo  quella  linea,  che  legnata  il  filo 
con  la  vifta  fi  farà  fegnarenel  piano  del  Palco  vna  linea  dal  detto 
termine  alla  linea  della  Profpettiua  di  m-zo,&  il  limile  fi  farà  alla.* 
pai  te  finiftra  ftando  alla  delira  ;  e  cofi  fi  faranno  fegnate  le  due  linee 
principali  della  Pianta ,  oue  fi  deuono  porre  le  Calo. 

In  altro  modo  ancora  fi  potrebbono  fegnare  le  fudette  linee ,  cioè 
mettendo  vn  lume  dalla  parte  finiftra ,  &  alzandolo,  od  abbaiando- 
lo tanto,  che  1  ombra,  che  farà  il  filo  dal  Punto  del  concorfo  à  quello 
della  diftanza ,  venga  a  pigliare  li  fudetti  termini ,  come  fi  difle  nel- 
l'altra olferuatione ,  e  fecondo  quell'ombra  fi  farà  fegnare  vna  linea, 
come  fi  narrò  di  fopra  nel  primo  modo ,  nella  parre  deftra ,  &  il  me- 
defimo  fi  farà  nella  finiftra ,  ftando  nella  deftra ,  che  cofi  verranno  le 
©pernioni  più  giuftc_». 

^i  douerà  poi  venire  al  fegnare  delle  ftrade ,  e  quefte  fi  doueran- 
Rofare  sì  di  numero,  come  anco  di  capacità/econdo  le  attioni  della 

B        2  Comedia 


~ 


12  Della  Pratica  delle  Scemz^  T 

Comedia ,  e  de  gl'Intermedij  :  ma  farà  bene  compartirle  più  Grette» 
che  fia  potàbile ,  acciòche  le  facciate  delle  Cafe  3  poffano  veniro 
più  lunghe ,  e  confeguentemente  più  capaci  di  Porte  9  Fenettrej  Ar- 
chi >  e  Botteghe ,  che  fono  di  quelle  cofe ,  che  le  fanno  parere  mag- 
giori ,  e  danno  maggior  fuga  alle  Scene  5  e  gufto  alli  Spettatori  ,*  la_. 
fìrette7za  loro  non  douerà  eflfere  però  tanta ,  che  dia  impedimento , 
ò  a  ì  Comici ,  ouero  a  i  Morefcanti  3  e  maflìme  quando  haueffero  ad 
vfeirne  >  ò  ad  entrarui  con  preiteiza . 


••WM»J1MM1UIUMMIW|JJ|1|||MT 


L 


Sia  H  Punto  del  concorfo,&l.  Punto  della  diftanza,  &  H-I-  H 
filo, doue  fi  deue  traguardare , la  perfona che  hauerà  à  far'  quefto,(ì 
porri  nella  parte  verfo  D.  e  traguardando  nel  detto  filo ,  pigliando 
il  termine  C.  l'altro  verrà  ad  efTere  in  E.  e  cofi  fi  farà  fegnare  la  linea 
C.  E.  Ponendofi  poi  dalla  parte  Cfi  traguarderà  il  termine  D.  e  l'al- 
tro farà  in  F.  facendo  fegnare  la  linea  D.F.  che  cofi  fi  faranno  fegna- 
te  le  due  linee  principali .  Poi  fi  fegnaranno  le  Strade ,  le  quali  vo- 
gliono effere  incontro  l'vna  all'alti  a ,  come  M.  N.  S.  T.  &  O.  Pi 
Q^R.  Et  in  quello  modo  refta  fegnato  la  Pianta  della  Scena-, . 

.  ■  . 

Come 


Libro  Primo ,  r . 

tome p  deuono  aggiufiare  lì  Te/ari  per  le  Cafe ,  e  per  la  Profettiua  dì  mezp .' 

Cap.    1 1 . 


§*  ISEGN  VTA  che  fi  farà  con  lince  nel  piano  del  Pai. 
co  la  Pianta  della  Scena ,  cii)è  doue  d<  nono  andar 
pofte  le  Cafe,  e  la  Profpetnua  li  mezzo,fi  doneran- 
no fareliTelari  perle  Cafe  in  larghezza,  e  lunghez- 
|yj|||||fj  za ,  quantqfarà  da  vna  Strada  all'altra ,  con  il  dech- 
uioda  baio  facondo  il  piano  del  Palco  ;  ma  l'altezza 
douerà  eflère  indeterminata ,  cioè  di  queJL  parte ,  ch'è  più  vicina», 
al  Punto  del  concorfò. 

Si  douerà  poi  fermare  il  Telaro  della  prima  Cafa  della  facciata», 
sfuggita  al  fuo  luogo,e  quefto  fi  elfeguirà  con  facilità ,  indrizzando- 
Io,che  ftia  à  piombo  per  turti  li  lati .  Se  il  Telaro  farà  à  mano  deftra, 
fi  douerà  andare  dalla  finiftra ,  e  traguardando  nel  filo  dal  Punto  del 
concorfò  àqnello  della  diitanza,  come  fi  fece  nelle  altre  operationt, 
(ì  pigliarà  con  la  vifta  il  primo  termine  nel  legno  del  Telaro  della  pri- 
ma facciata  verfo  la  tetta  del  Palco ,  quanto  alto  fi  vorrà  che  inoltri 
la  fudetta  Cafa ,  e  feguendò  con  la  vifta  fopra  l'altro  legno  verfo  il 
J^untodel  concorfò,  fecondo  quella  pendenza,  che  farà  la  vifta  al 
fecondo  legno ,  fi  farà  compire  il  detto  Telaro  della  parte  di  fopra_.  j 
che  deue  moftrare  il  Tetto ,  come  nella  prima  figura  fi  vedc_v . 

Il  f  imigliante  fi  farà  per  l'altre  Cafe,  che  andaranno  dalla  deftraj 
e  con  la  medefimaoperatione  fi  faranno  quelle  dalla  finiftra  ,ftando 
alla  deftra  -,  li  Telari  delle  tefte  delle  Cafe  tutti  deuono  andare  para- 
lelli,odequidiftantiallatcftadel  Palco 3  li  quali  vogliono  efll-rc* 
della  medelima  altezza,  che  il  più  alto  delle  Cafe,  auuerrcndo  di 
farli  fare  tanto  larghi ,  che  gii  Spettatori  non  poflano  vedere  dentro 
la  Scena ,  cioè  parlando  delle  feconde ,  e  delle  terze  Cafe ,  ò  d'altre, 
che  neandaflero;come  nella  feconda  figura .  11  Telaro  della  Pro- 
fpettiua  di  mezo douerà  auuanzare  in  lunghezza  per  ogni  canto  le 
facciate  delle  vltime  Cafe ,  tanto  che  dalle  genti  di  fuori  non  venga 
veduto  di  dentro ,  come  fi  difTedi  fopra  dell'altre  facciate .  L'altez- 
za fua  douerà  eiTere  quanto  il  più  baffo  delle  due  vltime  Cafe  erme 

nella 


,  a  Della,  'Pratica  detit  Sctnt^>  \ 

nella  terza  figura  fi  veHc_>. 

In  quanto  poi  al  fare  fparire  ò  mutare  la  Scena.quando  ciò  fi  hab-* 
bia  à  farcjfi  hauerà  da  fabbricarle  fi  rmare  il  Telaro  in  altro  modo, 
come  fi  dira  nel  fecondo  Libro  »  quando  fi  tu  tura  de  gl'Intermedi;. 


1 


— i 


K 


H 


i 


Sfa  i*  piano  del  Palco  A  B  &il  Telaro  della  prima  Cafa  C  D.  E. 
F  t  fia  la  parre  D.  E.  fatra  fecondo  il  decliuio  del  Palco  A.  B  e  la_» 
{  arte  di  fcpraC  quanto  fi  vorrà,  che  moftri  l'altezza  della  detrae 
C  afa ,  e  la  ps  i  te  F.  indeterminata .  Si  andarà  dunque  dalla  parte  K. 
e  iraguarearco  nel  f  le  G.  H.in  C.  e  fecondo  il  decliuio3  che  farà* 
Gite  in  I.  fi  douerà  compire  il  Telaro  C.  D.  £.  I. 


Siaìl 


<  Vibro  Primo*       T 


*f 


Sia  il  decliuio  del  Palco  AB  e  (òpra  eflb  fieno  pofte  le  due  Cafe 
L.D.  M.C.F.  E.dellaprimaCafa,eH.  G.  K,  f.  della  feconda.  Si 
douerà  fare  la  tefta  della  feconda  Cafa  G.  H.  N  O.  tanto  largacene 
(i  Spettatori  non  polfano  vedere  perla  ftrada  E.  F.  G.  H.  ciò ,  che  fi 
faccia  dentro  la  Scena,  come  nella  feconda  figura .  Nelle  tette  del- 
le  prime  Calè,  non  occore  fami  alcro,pokue  fempre  fi  fogliono  fare* 
che  iìnifeano  nel  Muro  • 


■ 


: 

I) 

i 


Siano  le  facciate  delle  due  vltime  Cafe  A.  B.  C.  D.  &  P.  F.  G.H. 
&iirelarodeilAProfpcttiuadime*oI.K.L.M.  Queftoiìfaritaour 

inlofl: 


t  $  'Della  'Pràtica  detti  ScenzJ  l 

in  lunghezza  di  più  delle  dette  Caft,che  perle  Strade  CN.&  H.O. 
Don  lì  perla  vedere  dentro  la3cena,fi  come  per  IX  &  L.M.  ii  vede . 

Il 

Vomejidmono  coprire  di  Tele  li  T elari  delle  Ca/e,  s  dilla  7>rofj>ettiua  di  me- 
ZP  3no»  -uolendojtfkr  di  Tatto/e .      Aap.   1 2 . 

»  :  ' 

1 

O  M  P 1 T I,  &  inchiodati  behiflìmo  ìi  Telari  delle 
Cafe,e  t'rofpettiuajdi  mezolcon  le  fue  trauerfe, 
acciòche  ttiano  {aldi  nella  determinata  forma,fi  fa- 
ranno coprir  di  Tele  ,  le  quali  prima  doueranno  ef- 
"  fere  bagnate  nella  Colla  di  carniccio ,  che  fogliono 
adoperare  li  Pittori,  e  cofi  bagnate  i  m  brocca  ri  efo- 
pra  li  Telari  più  minutamente  che  fia  poflìbile ,  fi  cheftiano  beniflìr 
iro  tirate  3  che  non  facciano  qualche  bolgia ,  ò  gonfiezza ,  le  quali 
fanno  poi  catti  uiflìmo  effetto,  e  maflìme  quando  fi  fono  accefii  lumi 
tf>ella  Scena .  Ma  fé  fi  vorranno  far  di  Tauole ,  vi  anderà  più  fpefa ,  e 
più  fatura  ,'e  ben  vero  che  faranno  p'ù  ficure  per  quelli  didentro ,  e 
sualììme  per  li  Murici ,  ri fpettoalli  tanti  buchi ,  e  fquarci,  che  fi  fan- 
no fenzidifcretione.  Ecertoch'èvnibrunflucofa  poiché  benc_> 
fpeffo  innanzi  al  calar  delle  Tende,  fi  vedono  le  Scene  tanto  mala- 
mente laceratele  guarte ,  che  quando  fi  fco^rono  y  non  folo ,  chi  ne 
ha  cura>  ma  anco  gli  Spettatori  Utfifìfeltupifcono,enereftanofcan- 
diilizatijVedendó  tanta  empietà.  Mi  è  pai  f?  di  dirne  quefte  quattro 
parole  per  auutrtimento  di  chifn  fimrrroccafioni  hauerà  tal  briga».  • 

iomeji  deuono fermare  nel  piano  del  Palco  li  Telari  delie  Cafe>e  della  Profpet* 

ti» a  di  mesco  •     Cap.    1 5 . 

t  N  l  T  O  che  farà  d'imbroccare  le  Tele  fopra  li  Te- 
lari  ,  &  afciute  dalla  colla,  fi  doueranno  fermare  nel 
pi  ino  del  Palco  in  quello  modo  »,  cioè  dirizzare  il 
Telaro della  telta  della  prima  Cafi,quale  fia  a  piom 
bo  all'Oizonte ,  e  1  he  vada  paralello  alla  telta  del 
PjIcoj  lafciando  dal  principio  di  elfo  Palco  al  Tela- 
rayfpawdalmeno  di  Ke.piedij  Creilo  poi  douerà  famarfi  con  in* 
fli  chiodarlo 


'  -  Libro  Primo. 

chiodarlo  ne!  piano ,  allietando  iacima  di  eflb  con  tiranti  rinll» 
gm  murar,  nel  muro,acciòche  non  fi  poi*  mouere.  Di  poi  c'o„olu„ 
to  a  quello  fi  metterà  fopra  la  linea  fegnata  per  isfueeita      ,  r "8   ? 
Ceciata  della  detta  eia ,  la  quale  anWelfa  doueSe  f^tf 
&dEcurata  come  1  al  era  detta  di  fopra ,  come  pt  r  la  pnma  figu£ 

La  Profpettiua  di  mezo  non  hauendofi  ad  aprire  fi  fermarà  nel  fu 
detto  modo,macheft1aàpiombo)comeneUafeguente4„rt: 


S.a  dTelaro  della  tetta  della  prima  Cafa  A.  B.  C.  D.  il  qaafò  d* 
Ta  a F% f"mat0,nel P'anodel  Palco B. C  che fia dittante  dalla^ 
tetta  di  eflb  Palco  almeno  piedi  tre,  come  da  E.F.ÌB.C.  e  doue- 
£lfa >ZtTr ,nch,odi,ro  nei  d«to p,ano,  come  anco  accurato 

«ome  di  fopra ,  e  coli  fifeiinarannogli  altri  Telati . 


i  .   . 


c 


Siali 


* 


Delia  Pratica  deh Scenc^  1 


— w—i      Vi  i  unni"'  ■ 


; 


Sia  il  Telaro  della  proipejtiua  dì  mezo  À.B.C.D.  quale  non  fi  hab 
bia  d'aprire .  Si  fermarà  consuoni  chiodi  nel  Palco  A.  B.  e  con  fuoi 
tiranti  ne'muri  E.  &  F.  come  per  la  linea  puntata  E.D.  e  C.F.fi  vede. 


. . . 


Qme  Jt  fegnìno  lìfyortì  deìlì  Tetti .     Cat>.   1 4. 

ì      .  .  .     . 

ERBATI,  e  bene  aflìcura ti  che  faranno  li  Tela- 
;  ri  nel  piano  del  Palco  >  refta  a  legnare  li  Sporti  de* 
Tetti  vii  che  eflTequnà  facilmente  in  talguifa_* . 
-  iPigliaraflì  vn  legnetto  poco  piùlongo  di  quanto  fi 
rvorrà  *che  fìa  lo  Sporto  del  Tetto ,  che  fi  vuol  fare  , 
il  quale  fi  deue  inchiodare  nell'angolo  più  al'o  del- 
la Cafa ,  che  fi  vorrà  fegnare ,  ma  che  habbia  vn  poco  di  pendenza  > 
acciòche  venga  à  moftrare  il  decliuio  del  Tetto;  poi  nell'altro  ango- 
lo verfo  il  Punto  del  concorfò,  cioè  nella  parte  più  bafla  di  detta  Ca- 
fa ,  fi fermarà  vn'altro  legnetto ,  e  douerà effere  anch'elfo  inchioda- 
to con  il  medefimo  decliuio  del  primo  -,  Indi  fé  la  Cafa  farà  à  mano 
delira  3  fi  andarà  alla  finiftra  3  e  traguardando  nel  filo  dal  Punto  del 
concorfò  alla  diftanza ,  e  come  nelle  altre  operationi ,  pigliando  con 
la  vifta  i'eftremità  del  primo  legnetto  fin  al  fecondo,  the  fu  melTo 
nella  parte  più  balta  5  tecondo  quello  fi  fegnarà  dall' vno,  all'altro  le- 
•'  gno 


Libro  Trtmo .  I  [ 

gholo  Sporco  del  Tetto  di  effe  Cafa ,  e  cofi  fi  farà  nel  refrante  del  'o 
altre  Cafe  ;  lo  Sporto  poi  delle  te/te  delle  Cafe ,  fi  deue  p-ghare  dalf 
eftremiti  del  primo  legno  feguendo  parateli?  ad  effe  facciati }  come 
gui  à  bafib  fi  vedc_> . 


Sia  la  facciata  sfuggita  C.  D.  E.  F.  &  il  Iegoetto  primo  C  G. 
igolo  più  alto,  e  l'altro  legnetto  E.  H.  nell'angolo  più  baffo .• 1 


nett' 
angolo  più  alto,  e  l'altro  legnetto  E.  H.  nell'angolo  più  balio  :  la  vi- 
fta  fecondo  il  filo  fia  G.  H.  Adunque  C.  G.  E.  H.  farà  lo  Spor  ro  dal 
Tetto  della  detta  Cafa  nella  facciata  sfuggita .  Nella  tefta  di  detta 
cafa , fi  douerà  tirare  vna  linea  daH'eftre  mità  del  legnetto  G.  che  fia 
paralella  ad  effe  tefta  A.  C.  la  quale  farà  G.  I.  che  moftrerà  lo  Sporto 
della  facciata  in  tefta^  i 

.         * 

'  Come  p  dette  fare  abbozzar  e  la  Scena.,,     Cap.    15. 

EGNATI ,  che  fi  faranno  li  Sporti  delli  Tetti  delle 
Cafe,fi  douerà  far  dare  la  prima  abbozzatura i  tut- 
ta la  Scena  ;  Se  fi  hàueraiino  dunque  Pittori  incen- 
denti di  Profpettiua ,  come  fi  difTe  nel  Gap.  j  ha>- 
-uerà  poca  briga  l'Architteto,  poiché  faprà  il  Pitto- 
re per  fé  medefimo  fareisfuggire  la  Seena£Qn  il  co- 
lorirò primo  ,ò  per  dir  meglio  con  la  prima  macchia,  od  abbuz?  tu- 
racene vogliamo  chiamarla ,ma  fé  non  faranno  intendenti  ài  talpro- 
fellìone ,  douerà  l'Architteto  ordinare  >  che  le  parti  più  vicine  fi  ab- 

C         2  bowiny 


ao  bella  Pratica  delle  Scìnz_  . 

bozzino  di  colori  fcuri  ;  Di  poi  nelle  più  lontane  fi  vadano  fempre_» 
tuttauia  raddolcendo,  come  fi  diffe  quando  fi  fauellò  dtl  colorire  del 
Cielo  nel  medefimo  Gap.j.  Si  douerà  parimente  hauere  inconfide- 
rationedinon  far  colorire  tutte  le  Cafedivnamedefima  tinta,  poi- 
che  riufcirebbero  cofa  troppo  affettata ,  ma  le  farà  potàbile  fi  pinga- 
no  in  modo, che  fiano  tutte l'vna  differente  dall'altra .  La  Profpet- 
tiua  di  mezo  poi  deue  effere  di  colorito  più  dolce  dell'vltime  Cafe_>, 
e  nella  fine  douerà  riufcirequafi  sfumata,  auuertendo  quando  fé  le 
darà  compimento^  non  far  diffegnare  nel  mezo  di  effa  ("come  mol 
ti  fanno)  a  dirittura  delle  prime  Cafejqualche  Tempio,od  altro  Edi- 
fìcio tanto  grande,e  colorito  tantoerudo,che  rompa  fubito  la  sfuggi 
tacon  grandiflìmodifgufto  de  gli  Spettatori,  e  maflìme  de  gl'inten- 
denti di  tal  profeflìonejfi  douerà  per  Eantopiù  tofto  finger  qualche^ 
Edificio  nell'vltima linea  dell'vltime  Cafe,ouero  lafciarui  l'Aere,  ac 
ciòche  la  vifta  libera ,  e  fpeditafenzaiirìJ>edimento  alcuno  ne  vada, 
che  coli  apparirà  più  guftofa  all'occhio,  e  di  maggior  vaghezza», . 

,Qomt  9eda  qual  parte jì deue  figliare  ti  lume  per  tolorire  la  Scena  *   Cap,   1 7. 

VANDO  fi  darà  principio  all'abbozzatura  del 
colorito  della  Scena ,  primieramente  fi  douerà  or- 
dinare doue  fi  habbianoda  porre  li  chiaritegli  fcu- 
ri  fecondo  il  fuo  lumt-* . 

In  quefto  fono  diuerfe  le  opinioni.  Alcuni  vo- 
gliono che  fi  pigli  il  lume  in  tefta,  cioè  verfo  gli 
Spettatori  •  Altri  dalla  parte  oppofita ,  cioèdietro  la  Scena,  &  altri 
dall' vno  decanti .  Inquanto  alli  primi ,  che  dicono  douer  piglia»!! 
il  lume  in  tefta .  Diciamo  che  fé  cofi  fi  farà  la  Scena  veri  à  ad  effere 
tanto  chiara,  e  quafi  flauata ,  che  darà  pochiflìmo  gufto  à  chi  la  mi- 
rarà ,  e  non  difcernerà  le  parti  di  effa,  come  quii  baffo  nella  primiu 
figura  fi  può  fèorger  ^ . 


Se  il 


Libro  Triwòl 


2* 


Se  il  lume  fi  pigliala  poi  dalla  parte  oppofìta  P  come  altri  dicono  3 
la  Scena  parerà  tanto  cruda,  &  ofeura  »  che  fé  bene  vi  fi  metteflero 
de  i  lumi  in  grandi  dima  copia ,  nondimeno  non  fodisfarebbe  mai  a* 
Spettatori,  poiché  Tempre  parerebbe  loro  di  nondifeernere  bene  >  e 
con  gufto  tutte  le  parti  dieffa,  come  qui  per  la. feconda  figura  fi 
può  raccogliere. 

.  ICA 

■Vii 


Ma  fé 


li 


Ttella  'Pi'àiica  dette  Seenne 


**i 


Ma  fé  fi  pigliarà  il  lume  dall' vna  delle  bande ,  dalla  deftra ,  ò  dal- 
la finiftra, le Cafè  Ja Pròfpettiua di mezo,  il  piano  del  Palco,  e* 
tutta  la  Scena  moftrerà  affai  meglio ,  che  in  alcuno  delti  due  fodetti 
mòdi,  e  riufeirà  di gufto  compito  di  chi  la  mirarà,  effendoui  de'chia- 
ri  '■>  e  de  gli  feuriS  cò(ìpròp0rtionata  mente  partiti  fra  loro ,  che  la  fa- 
ranno più  vaga ,  come  appare  in  quefta  terza  figura,  quindi  fecondo 
noi ,  e  fecondo  la  commune  approuamo ,  che  tale  farà  la  più  lodata-, 
maniera  di  pingerla ,  e  di  pigliare  il  lumo  • 


ÌÌ  :  I 


Come 


Znhv'&rìmì 


Carne pfoffarìtroHAYt  Hpieip  di  àafcunafaccUta  sfuggita  dalle  Qafey  o  d\ 

altro,     fap.   17. 


¥ATA  h prima macchia  alle Cafe , alla Profpettiua 

j?|  di  mezo,  e  li  chiari ,  e  gli  fcuri  oue  vanno  ;  fi  douerà 

6  ritrouare  il  mezo  di  ciafcuna  facciata  sfuggita  delle 

ffù  Ca&*e.quefto  fi  douerà  fare ,  acciòche fi  pofla  più 

1|£!  facilmente  compartire  quello  fi  douerà  fegrrare-i 


n_. 


dette  facciate .  ElTo  mezo  dunque  fi  ritrouarà  cofi 
fattamente  ;  Si  tinar^nnodue  linee  da  gli  vni  à  gli  altri  angoli  oppo- 
ftti  di  quelle  facciate,  delle  quali  fi  vorrà  ri  trouare  il  mezo^neTpun* 
tooucs'interfecht  ranno  dette  linee ,  fi  tirerà  vn'al  tra  linea*  che  fi* 
pcrpendicohre  all' Orizonte,  e  che  termini  dallólto  al  baflb  ói  efla 
facciata ,  e  quella  denotarà  il  mezo  in  profpettiua  della  fudetta  fac- 
ciata,  coraequi  nella  ptefewe  figura*. . 

•    . 
lu  Sìa 


24 


Delta  Pratica  delie  ite»o  l 

- 


? 


i 


W 


Sia  la  facciata  sfuggirà  della  Cafa  A.  B.  C.  D.  nella  quale  fi  delie 
rierouare  il  mezo  in  profpettiua_. . 

Tirifida  gli  angoli  oppofii  ,cioè  da  A.  a  C  la  linea  A.  C  e  da  B. 
à  D.la  linea  B.D.le  quali  fi  fegheranno  nef  punto  E.  poi  per  elfo  pun- 
to E.  tiri  fila  F.  E.  G.  che  fia  perpendicolare  all'Orizonte,  dico,  che 
la  F.  E.  G.  farà*  il  mezo  della  facciata  A.  B.  C.  D.  in  proipecthià  >  la-* 
quale  fi  doueua  ntrouarc_> . 

Comejìtleltbanofegnare  le  Porte ,  che  paiono  in  melodi 'e  facciate  sfuggitici 

Cap.      i8. 

V  AND  O  fi  farà  ritrouato  il  mezo  della  Cafanel- 
la  facciata  sfuggita ,  e  fi  vorrà  fu  ffeguen  temente-* 
fegnare  in  effa  vna  Porta ,  la  quale  moftri  di  eflere 
nel  mezo  della  detta  facciata:  Ci  diuiderà  l'altez- 
za della  detta  Gafa,cioè  neirangolo,che  congiun- 
ge le  due  facciate  retta ,  e  sfuggita 3  in  tre  parti;  la 
prima ,  e  T  vltima  fi  faranno  fra  loro  eguali ,  e  quella  di  mezo  fi  farà 
quanto  fi  vorrà  che  inoltri  la  larghezza  della  luce  della  Porta  :  indi  fi 
fegnaranno  con  due  punti  :  Ciò  fatto ,  fi  anderà  dalla  parte  oppofta 
ddU  Cafa  ^traguardando  il  filo  del  punto  del  concorfo  a  quella 

della 


*  -Libro  Primo \  2< 

dèlia  diftanzafcome  fi  diffe  nell'altre  operatìonìjdai  detti  due  pun- 
ti con  i  quali  fi  determinò  la  larghezza  della  Porta  ciafcuno  da  per  fé 
e  fecondo  queita  vifta  fi  fegnaranno  con  linee  nellafacciata  sfuggi. 
ta  :  Poi  fi  tirarà  la  diagonale,  òuero  diametro  in  detta  facciata,' laj. 
quale  fegherà  le  due  già  tirate  in  due  fegamentijnrerannofì  poi  dall' 
altezza  di  detta  facciata  due  linee  à  piombo ,  ò  perpendicolari ,  che 
vogliamo  dimandarle^  fi  farà  che  pattino  per  li  detti  fegamenti,che 
Cdfi  reftarà  fegnata  la  larghezza  della  Porta ,  &  il  mezo  di  efFa_, . 
-  Per  fegnar  l'altezza  della  Porta  medefima ,  prima  fi  determinai 
quanto  fi  vole  ch'ella  riefca  alta ,  e  quiui  fegnarafli  vn  punto  nella., 
linea  doue  fi  fegnorono  gli  altri  due ,  che  fi  diflfero  di  fopra  conftitui- 
re  la  larghezza  ;  dal  punto  prefo  poi  traguardaraflì  nelL'ifteffa  forma, 
che  fi  fece  per  rinuenire  la  larghezza ,  e  tiraratlì  vna  linea ,  come  s" 
infegnò  di  fopra  3  e  doue  fegarà  le  due,  che  fi  tirarono  perpendicola- 
ri 9  quiui  farà  il  termine  dell'altezza  della  Porta ,  come  qui  abbailo  ♦' 

■ 


•    ■ 


: 


■ 


Siala  facciata  sfuggirà  B.  D.  E.  F.  della  cafa ,  oue  fi  habbia  da  fe 
gnare  la  Porta ,  che  moftra  in  mezo  di  efla  :  dòwraflì  diuidere  l'al- 
tezza I>.B.  in  tre  parti  in  modo ,  che  la  prima  D.  G  é'J'vlrima'Bi 
H.  fiano  fra  di  loro  eguali,  lafciando  lofpario  di  G.  H.  tanto 
dittante ,  quanto  fi  vorrà ,  che  moftri  eflfere  la  larghezza  della_i 
luce  della  Porta*  e  traguardando  per  li  due  punti  G.  H.  con  il  fi- 
lo, come  fi  fece  neh"  altre  operationi ,  &  fegnaranno  le  linee* 
G.  K.  &  H.  L.  e  fi  tirarà  il  diàmetro  B.  E.  il  quale  fegarà  H  L.  in  M. 
&  G.  K.ia  Ni  Si  tiraràtjno per  li  punti  M.&  N.le  due  perpendicolari 


££  wPrAtic4-de°Ue'Scen{L>  • 

airOrj&bftte  Q.  P-  e  Q^  R.  le  quali  moftrarànfio  la  larghezza  delfij 
pt  >rta,  che  fi  doueua  «trottare.  Per  l'altezza lìpigliarà nella  linea^ 
B  D/ un'altro  punto  tanto  in  fu, quanto  fi  vorrà  che  moflri  l'altezza 
di  eifa  j-eiìa  S.  tirando  da  effa  Jinea  S*  T.  con  la  medefima  regola  di 
traguardare ,  t  he  fi  fecero  l'altre  >i  laquale  linea  fegaràla  0<  P»  e  Q^ 
JbLir,  V.&X  Adunque  V  P.  fcUX.iarà  la  luce  della  Porta  io  rnezo 
alla  faccia  ras  fuggita.;. 

Stinioiiìipeifiadtifru^eriréquìil  mododi  fegriare  le  Porte  delibi 
facciate  rette  ,  poiché,  ve  ne  polTono  andar  poche ,  cofi  per  la  ftret- 
ttzza della  facciata  vdouedoueiTerodipingerfi,  come ancoper l'ar- 
tificio  affai  trito,  eflendo  venfimiìe,  che  ogni  Pittore mediocra* 
niente  intendente  leiàppiaperfeitefrofegnarc^i 

■  - 

£omefi  debbano  dtfegnare  più'Feneftre  nelle  facciate  sfuggite,      £ap,    I$ì 

Uìì  '.,: 

E  R  fegnare  più  Feneftre  nelle  facciate  sfuggite  ,  fi  ò!iul- 
derà  l'altezza  della  Cafa ,  come  frdiife  nel  Cap.  antece- 
dente ,  ma  però  inpiù  parti ,  <jioè  fé  Ci  vorranno  fegnare* 
•  tre  Fengftre  3  che  fiafto  tanti  gli  fpatìj ,  quanta  la  luce  di 
effe  fi  diuiderà  l'altezza  fudetta  in  fette  pjftTti  eguali  3  quando  però  fi 
vogliano  faie , che  jìanq le lucfclelre Feneftre  eguali  alli fpatij,come 
fi  diffe,'poi  in  tutti  tffcgni,fi  traguardaràihel  fìloàgouernandofi  come 
nell'altre  operationi  già  tante  volte  replicate,  fegnando  nella  fac- 
ciata sfuggita  le  lwws-j-che  ne  dimoftrarà  ilfilo . 

Poi  fi  tirarà  la  diagonale,  la  quale  fegarà  le  fei  linee  in  fei  punti ,  e 
per  eflì  fi  tirar  anno  Je  perpendicolari  aH'Orizonte>  come  dMopra*  le 
quali  djuideranno^njtor  effe  La  faccia  tasfuggita  in  fette  partii.  la_* 
primar49^fà/cruit<3  r^WfpfltiQcu'è  dall'angolo  della  cantonata.,: 
alla  primi  (feltra  >la  feconda  per  la  luce  della  Feneftra/  la  terza.* 
per  l'altro  fpa tip , laquarta  per  l'altra  luce ,  e  cofi  feguendo.di  mano 
in  mano.fi  roaieDàieompite  il  tettante  5  l'altezza  delle  dette  Feneftre 
fijegnaràà  beneplacito.: 

Maperòi  prima  fé ite  deb'nearà  vna  nella  fa  celatatela ,  e  la  mjTu- 
ridkfrfersifezza  prefa  in  ^eftàfacciàta^ripofiaròaeikcantonata 

Ck  con  " 


Véro  Primo". 


27 


Y»tf  due  fegni ,  e  feruendòfi  dèlie  già  fatte  diuifioni ,  fi  tiraranno  le_, 
linee  /come  nell'altre  operationi ,  che  fegarannole  dette  pe>pendi- 
'colàri ,  €  terminaranno  l'altezze  delle  prime  Fenè(tre_> . 
•  Ma  fé  fi  vorrà  fare;  che  gli  fpatij  fiano  maggiori  delle  lue»  in  queU 
là  proportione  fi  douerà  diuidere  1-àltezza  della  Cafa  j  cioè  fi  douerà 
-far  maggiore  la  prima  parte,  che  denota  lo  fpatio ,  e  la  feconda  mi- 
nore, che  farà  per  la  luce  della  ferieftra,  e  Coli  fi  andarà  fegUendò 
nelle  altre  par  ti.  Se  poi  s'intenderà  di  fare  maggior  numero  di  Fene 
ftre ,  fi  diuiderà  anche  la  detta  altezza  in  più  parti ,  cioè,  fé  quattro, 
ii  Farà  la  diuifione  in  noue,  e  cofi  fi  andarà  feguitando  con  la  medefi- 
ma-praportione .  Volendo  fegn  a  ré  più  ordini  di  Feneftre ,  fi  feona- 
ranno  quelle,  che  fi  vogliono  prima,  ò  di  fopra,ò  dì  fotto,  ftando  pe- 
rò tè  àltreTecondo,che  più  piacerà fempre  alle  medefime  linee.  Nel 
pigliare  l'altezze  parimente  de  gli  altri  ordini  di  Feneftre,che  s'inten 
dono  di  faie,  fé  ne  fegfcarà  Umilmente  prima  vna  per  ciafeun  ordine, 
e  fia  nella  facciata  retta  fecondo  tornarà  bene ,  poi  per  li  termini  di 
èffa  riportati  nella  cantonata  della  Cafa ,  come  fu  detto  di  fopra ,  fi 
tirar  anno  al  Punto  del  concorfo ,  e  quelli  denoteranno  le  altezza . 


;  Siala  facciata  sfuggita  della  Cafa  A.  &  G  D.  oue  fidebb^no  fe^ 
gnaf  e  più  Feneftre,e fiano  per  eflempio  tre .  Diuidafi  l'altezza  B.C. 
in  fette  parti  eguali  CE.  E.F.  F.G.  G.H.  H&  I.K.eK.B.m<Ji 

Da  P« 


.*: 


Vg  rPr4ticadeJk^C£KC_,. 

per  le  fiidette.djuificni ,  traguardandocon  il  filodel  Punto  del  con» 
corfo ,  come  fi  difle  nell'altre ,  fi  tiraranno  le  linee  E.R.  F.Q,  G.  P. 
H.  O.  I.fa.  e  K.  M  efinalmente;|adiagonaleB.  D.  la  quale  fegarà 
le  fudette  in  S.  T.  V«  X.  Y.  Z.  e  tirandofi  per  eflì  Punti  le  perpendico- 
lari a.  k  e.  d.  e.f.g*  h,  u  l.  m.  ».  dico  che.  dall'*.  B. farà  lo  ipatiodella  can 
tonata  alla  prima  Feneftra ,  e  dalj'  4.-c*.farà  la  luce  della  prima  Fene- 
ftra  ì  cofi  dall'  e.  e.  lo  fpatio  fecondo ,  e  la  e.g.  la  feconda  Feneftra  ,  fé 
guitando  come  nella  fopr  adetta  figura  fi  vede .  Se  fi  vorranno  fegna 
re  più  ordini  di  Feneltxescioè  del  rnedefimo  numero  di  fopra,  ò  di  lot- 
to dalle  prime,  fi  feruirà  dei  medeijmi  fpatij ,  e  della  luce  medefima, 
l'altezze  loro  fi  faranno  a  t>eneplacito,feruando  1 ordine  di  fopra.,  • 

Come fUebhmofegmn gli  -Anìiì  nelle  facile  sfuggite»     Cap.   ao.' 

tss^^^Tp".  O  PP  Q ,  che  fi  faranno  fegnate  le  Feneftre ,  come 
^1  nel  Cap.  antecedente  fi  è  detto  >  fi  trappaflarà  al  fe- 
lli €nar  &e  &* Arc  ni  •  Volendo  dunque  fare  nella  fac- 
S  data  sfuggita  due  Ajchi,e.the  nìoitrinolajarghez- 
,  za  delle  luci  loro,  in  quadrupla  proportione  della., 
^  grofTez-za  delle  colonne ,  ò  dei  pilattri  5  Difegnaraflì 
nella  facciata  retta  vo'  Arco ,  che  fia  t'ant  ai  to , quanto  fi  vorrà  ,  che 
inoltrinogli  altri  nella  facciata  sfuggita,  con h  larghezza  quadru- 
pla alla  grofiezza  delie-colonne ,  come  g?à  fi  èaccenato. 

Poi  fi  diurierà  la  bafecfel  detto  Arco  in  quattro  parti  eguali  con_» 
trefegni  5  e  per  eflì  fegni  fi  ergeranno  le  perpendicolari ,  le  quali  fe- 
garanno  l'Arco  in  altre  quattro  parti  con  tre  fegni ,  cioè  il  primo  tra 
fimpofta,elafommità,il  fecondo  nella  fommitàiitelta,  &  il  terzo 
tra  la  fommità.ei'altra  importa .  Indi  fi  tiraranno  dalli  fegni,  e  dall' 
impolte  linee ,  che  vadano  à  terminare  nell'angolo,  che  fa  la  faccia- 
ta retta,  con  lasfugglta  '3  ma  che  fiano parallele  alla  bafedell'Arco, 
dai  quali  termini  fi  tiraranno  le  lince  nella  facciata  sfuggi ta,che  va- 
dano al  Punto  del  concorfo ,  con  traguardare  nel  filo ,  come  nell'al- 
tre ,  e  cofi  fi  faranno  fegnate  le  aljsize  delle  parade  gli  Archj,come 
qui  abbatto  fi  vede. 

1   Sia 


%tbt9  Primi 


2? 


: 


. 


-  , 


C    Jb 


<k   J> 


Sia  la  facciata  retta  A.  &  G.  D.  fegnifi  in  erta l'Arco  E.E.G^to 
sito ,  quanto  fi  vorrà  yche  inoltrino  gli  altri  nella  facciata  sfuggita  ; 
poidiuidafi  la  bafe.E.  G.  in  quattro  parti  eguali  con  tre  fegni  H.I.K. 
Pereffi  tiranfi  le  perpendicolari  Hw  M»  I.F.&K.  Ni  e  per  f  imporle 
O.  L.  tirafi  la  O.  L  R.  la  quale  termini  nell'angolo.,  che  fa  la  faccia- 
ta retta ,  con  la  sfuggita  A.  C.  nel  punto  R.  e  fia  parallela  alla  bafe 
dell'Arco  E  Gii  fumleper  N.Mche  termini  in  Q.  e  per  F.in  Pene 
lìano  medefimamentr  parallele  alla  È.  G.  poi  per  i  termini  P.  QJl. 
legnali  nella  facciata  sfuggita  A.  S.  T.  C.  le  linee  P.  V.  Q*X;-  &  R. 
Y.  che  vadano  al  Punto  del  concorfo,  e  con  quefta  prima  operazione 
fi  farà  fatto  quanto.difopra  fi  dirle- 

Ma  per  fegqare  gii  Archi  nella  fjcciata^fuggitajfi  diuiderà  Wpa 
tio  dal  punto  P.  che  fi  fegnò  nell'angolo  della  facciata  retta  con  Ja_. 
sfuggita  in  fino  àC  che  termina  con  il  Palco  in  parti  dieci  vgùali, 
poi  vi  fé  ne  aggiungerà  vna  fopra  elTopunto  P,  che  con  effa  veranno 
ad  effere  vndeci,ediquefte  douerà  feruire,  la  prima  per  la  groflèzza 
della  colonna ,  onero  pilaftro ,  la  feconda ,  terza  ',  quarta  ,;e quinta^ 
per  lalarghezza  della  lucedel  primo  Arco,la  fefta  per  l'altra  groffez 
ia  della  colonna  > la  fettima ,  ottaua ,  nona,  e  decima  per  la  luce  del 

fecondo 


fecondo  Arco,  e l'vndecima  perla groiTezza dell' vkima  colonna  j fi 
tiraranno  poi  dalle  mcdefime/diuifioni  nella  facciata  sfuggita  altre 
linee,  che  vadano  al  Punto  del  coqcorfo  con  la  regola  con  che  fi  tiro 
rono  le  prime  nella  prima  figura,  e  nella  detta  facciata  sfuggita  fi  ti- 
rarà  la  diagonale,  ouero  diametro  dei  termine,  che  fegò  nell'altro 
angolosi  quale  iegaràparimente^utte  le- linee  girate  al  Punto  dei 
concorfo ,  e  da  i  detti  fcgamend  fi  farHìm^c^dereleperpendicolaris 
come  fi  fece  perle  Fenèltre  nei  Cap.precedehte^le  quali  diuideran- 
tio  tutta  la  facciata  in  vndeci  fpatij.  Jl  medefimo  diametro  fegarà  an 
cora  le  tre  lrrtee,  che  forono  tirate  dalle  diuifioni  delfemicircolo  del- 
l'Arco all'angolo  della  facciarà  retta ,  &  al P^atcTdelconcorfo  nella 
facciata  sfuggita^. 

Adunque  nei  fegamenti  di  elle  tre  linee,  fidoueranno  formare  li 
due  Archi  in  detta  facciata  sfuggita ,  e  per  far  ciò  oue  la  linea  dell* 
importa  dell'Arco  fegarà  la  prima  3  che  fu  tirata  perpendicolare,  nel 
fègamentó  della  prima  diuilione  con  la  diagonale  fi  fegnarà  vn  Pun- 
to, è  nel  fegamento  della  fecondacene  fu  tirata  dall'Arco  alla  fecois- 
da  perpendicolare ,  fi  fegnarà  vn'  altro  Punto  s  &  oue  la  terza  dalla_» 
fòmmità  dell'Arco  interiecherà  laterzaperpendicolare,  fé  ne  fegna^ 
rà  vn'altro ,  e  cofi  fi  farà  fegnatocon  tre  Punti  la  metà  del  mezo  cir- 
colo dell'  *rco .  11  rimanente  pò;  fifegharà  nel  modo  qui  fotto  de* 
ferino .  Doue  fegarà  la  feconda  linea ,  che  fu  tirata  dal  quarto  Pun^ 
todell'Arcola  quarta  perpendicolare,  fi  farà  vn'altro  Punto, e douè 
fegarà rvltima ,  la  quinta  perpendicolare,  fi  fegnarà  l'vltimo  Puntoj 
che  iatutto  faranno  cinque ,  che  cofi  per  li  detti  cinque  Punti  fi  for- 
marà  l'Arco,  cioè  fi  congiungerà  il  priraoal  fecondo,  il  fecondo  al 
terzo ,  il  terzo  al  quarto ,  &  il  quarto  alquinto,  il  che  porto  in  effecu- 
tione  fi  farà  compito  di  difegnare  il  primo  Arco . 
f  Conlamedefimaoperationefidoueràfegnare  il  fecondo,  come 
qui  abballò  nella  feconda  figura;  Se  poi  fi  vorrà  fegnare  maggior  nu- 
mero di  Archi,  fi  terrà  il  medefimo  ordine,  facendo  le  diuifioni  in-, 
più  parti/econdo  il  numero  de  gli  Archi,che  s'intenderanno  di  fare»' 


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Sfarla  facciata  sfuggita  A.B.CD.  nella  quale  fi  habbiano  à  (egna 
re  due  Archi ,  e  la  luce  loro  fia  di  quadrupla  proporzione  delle  colon- 
ne >  òpilaftri ,  e  fia  già  difegnato  l'Arco  nella  facciata  retta ,  e  tirate 
te  linee  E-N-  F.  I.  e  G.  K.  al  Punto  del  concorfo ,  con  la  regolat- 
ine nella  prima  figura.  Si  diuiderà  dunque  l'altezza  D.  E.  la  quale 
dimoftrarà  l'altezzajJeir  Arco  nella  facciata  retta  in  parti  dieci  egua 
MD.-L.  L.M.  M.H.aO.  O.R  P.Q^QJi,  R.S.  S  T.  T^ 
dipoi  fopra  T.  E,  vi  fi  aggiungerà  vn'altra  parte  eguale  a  T.  E,  ch^* 
&ràE.V~e  tuttequeirediuifionifitirarannoal  Punto  del  concorio* 
come  fi  vedono  per  le  puntate  ;.fi  tirarà  poi  la  diagonale ,  ò  diaitnetro 
2C  D.  il  quale  fegarà  le  linee  pun  tate  inY.Z  a.  b,  e.  d.  e.  f.  g.  &  h.  poi 
perefli  legamenti  fi  ciraranno  le  perpendicolari  <come  nell'altre  ope 
racioni,  le  quali  faranno  al  numero  di  dieci .  Nel  fegamento  che  fa* 
ti  la  linea  G^K.dell'impofta dell'Arco  con  la  prima  perpendicolare 
fi fègnaarà  tu  PuntOiV^oinell'altro.fegaisnento della  feconda  perpen* 
dicolare  con  la  linea  E.  I.  vn'altro  Punto _/.  poi  oue  fcgarà  la  terza^oc 

pendicolare 


$z%  'Pratìcdtfebé  $cénz±> . 

pendicolarela  E.  N.  fi  fegnarà  vn'altro  Punro  m.  nel  fegamento,che: 
farà  la  quarta  perpendicolare  con  la  F.  I.  fi  fegnarà  vn'altro  Punto  ». 
&  vltimamente  oue  fegarà  la  G.  K.  la  quinta  parpendicolare  fi  fegna 
rà  l'altro  Punto  o.di  poi  fi  congiungeranno  li  detti  Punti,cioè*./.  Um. 
m.n,&n.  o.  li  quali  forniranno  il  mèlo  circolo  del  primo  Arco  nella 
facciata  sfuggita  ,eG.l,  la  groflezza  della  prima  colonna ,  ò  pila- 
ftro .  Simile  operatone  fi  farà  per  lo  fecondo  Arco ,  e  cofi  per  quan- 
ti fé  ne  voleflero  farc^ . 

Quello  Cap.  equefta  operatione  parrerà  per  auuen  tura  à'Lettori 
molto  lunga  ,  &  in  tncata ,  ma  è  neceflario ,  che  tengano  per  fermo  t 
che  per  elkre  quella  materia  de  gli  Archi  forfè  la  più  difficile,  chc_* 
finettain  pratica  nelle  Scene,  non  è  flato  potàbile  d'infegnarla,  e-* 
porerbauuanticon  maggiqrbreuità  di  parole,  e  con  minor  nume-« 
ro  di  linee-/ . 

Comepfegnino  U  Botteghe  nelle  facciate  rette,  e  nelle  sfuggite .     Capi   21» 

I A  che  fi  è  infegnatoil  modo  di  difegnare  gli 
Archi ,  trapaneremo  alla  pratica  di  fegnare  in-» 
alcune  facciate  Botteghe  *le  quali  fògliono  ab- 
bellire le  Scene  :  Quelle  fi  doueranno  moftrare> 
o  nelle  facciate  rerte ,  ò  nelle  sfuggite  .*  fé  bene 
nelle  rette  fé  ne  può  vedere  vnafol  parte  per  1* 
anguftia  delfìto  ;  tuttauiafene  potrannofegna,- 
re  alcune .  Il  modo  di  operare  è  cofi  fa  cilecche  mi  par  fuperfluo  trac 
tarne  /perche  il  Pittore  fteflb  faprà  farlo  per  fé  med efimo .  Deue-,» 
bene  auuertire,  che  le  Banche,  eli  Tauolati  vanno  sfuggiti  à  guila 
del  paui  mento  del  Palco  -,  ma  in  quelle  delle  facciate  sfuggite  fi  douc 
rà  tenere  quell'ordine  :  fi  diuiderà  il  più  alto  della  detta  facciata  in_« 
quattro  parti ,  la  prima  fi  farà  tanto  alta  dal  piano ,  quanto  fi  vorrà  » 
che  moftri  l'altezza  del  piano  della  Banca  della  Bottega  da  terra,  la_» 
feconda  fifarà  tanto  più  della  prima ,  quantodouerà  moftrare ,  che 
fìa  la  luce  di  effa  Bottega ,  e  la  terza  tanto  dipiù  della  feconda,quart 
co  fi  vorrà ,  che  molfrUa  tergheaa  delio  (portello ,  ouero  entrata  di 

effaj 


Libro 7>W&<*.' 


$G 


effa  5  da  quefte  diuifiopì  fi  rifaranno  le  l«nee  al  Punto  del  concorfo , 
come  fi  difle  nel  precè'dsnte  Cap.  cirandoui  la  diagonale^  doue  ella 
fegarà  le  tre  linee,qiuiii  fi  rifaranno  le  perpendicolari,  che  moltraran 
nolalucedellaBottepaconlafuaentrata.corne nella  prima  figura. 


- 


■ 

Siala  facciata  sfuggita  A.B.C. D.  e  fé  in  efla  fi  vuole  fegnarui  vnar 
Bottega  diuidafi  l'altezza.  B^D.  in  quattro  parti,  facciafih  D.E.  tan- 
to alta^quanto  ha  da  rriottrare  l'altezza  da  terra  alla  Banca  di  effa, 
e  la  linea  E.  F.  quanto  douerà  e  fiere  l'altezza  della  luce  della  ftefTa_,j 
&F.G.  la  larghezza  dello  fportello,oueroingreflo.  Tirarannofiap 
preffo  per  detti  fegni  al  Punto  del  concorfo  li  E.  K,  F.  Le  G.  H.  &il 
diametro  B.  C  il  quale  fegarà  la  G.  H  in  L.  F.I.in  M  &  E.K.  in  N. 
e  per  eflì  fegamenti  fi  ergeranno  le  perpendicolari  P.  O.  Q^R.  &  S. 
T.  le  quali  terminaranno  tutte  le  parti  della  Bottega ,  cioè  lo  fpatiq 
M.  R.  T.  Z.  moltrarà  lofportello ,  ò  entrata ,  &  M.  Y.  N.  X.  la  luce 
della  Bottega .  Il  modo  perfegnarela  Banca  >  &  il  Tauolato ,  fi  farà 
manifefto  nella  feguente  figura . 

• 


' 


.     ■ 


-- 


■- 


Sia 


r/L  TnuttdeUtS etnei,  2 


' 


Sia  la  facciata  sfuggita  A.B.C.D.  &  in  eflfa  la  Bottega  E.  F.  G.  H. 
Per  fegnare  la  Banca  traguardai  flì  nel  Punto  H.  che  fu  tirato  dalia 
diltanza  alla  parete ,  e  fecondo  quella  vifta  fi  fegnarà  vna  linea,  tan- 
to lunga  8  quanto  lì  vorrà  che  riefea  la  lunghezza  di  efla  fiancai  fià 
hi  peremo  Punto  Mtiraraflì  la  linea  M.L.che  vada  al  Punto  del  eoa 
corio >eperG. la G.L.chefia  paralella  alla H.M.checoficonlofpa 
tio  G.  H  L.  M.  lì  farà  deferi  tta  la  Rancai . 

Pei  fegnare  11  Tauolato,  fi  pigliarà  nell'altezza  B.D.  vn  Punto  M, 
a  beneplacito  alto  quanto  fi  vorrà,che  moftri  l'altezza  del  Tauolatoj 
di  poiie  ne  pigliarà  vn'alrro,  tanto  diftante  verfo  la  luce  della  Botte^ 
ga ,  quanto  piacerà  che  apparifea  la  larghezza  di  elfo .  Pere/Ti  Pun- 
ti poi  fi  tìraranno  N.  O.  e  P.  Q^al  Punto  del  concorfo .  Nella  dritta 
tadi  F.  nella  linea  N.  C)  fi  fegnarà  vn  Punto  S.  poi  per  S.  fi  tirarà  la 
S.  V.  tanto  penderne ,  quanto  hauerà  à  djmoftrare  l'altezza  del  Ta» 
uobtoà  dirittura  del  Punto  E.  in  cui  terminare  da  quella  parte  la  lu- 
ce della  Bottega .  N  Ila  linea  N.  O.  fi  pigliarà  vn'altro  Punto  R.  e 
per  elfo  lì  ctrarà  la  R,  T.  che  fia  paralella  alla  S.  V.  e  coli  fi  farà  deter 
minato,efegnatoil  Tauolato  R.  S.  T.V.  tanto  per  lunghezza^come 
per  altezia.  Si  potranno  ancora  fegnarui  li  puntelli  come  per  X.  Y« 
lì  vede-/. 


Q>m 


Libro  Primo,  $| 

Come  fi  debbano  fegnare  gli  Sporti  delle  Cornici  nelle  facciate  sfuggite ,  con  li 

Imi  compimenti,     Cap* 


22. 


5Tj§gl  O  P  P  O  le  Porte ,  le  Feneftrp,  gli  Archi,  eie  Botte- 
SvC|j  gne  » vi  risaneranno  fra' le  altre  cofe da  fegnare  gli 
Ì&Ì  Sporti  delle  Cornici  fopra  le  Porte ,  le  Feneltre ,  oue 


ro  altri  ornamenti  jacciòche  dunque  vengano  fatti 
accuratamente ,  prima  d'ogni  al  ria  cofa  u  fegnara  il 
profilò  della  Cornice ,  che  li  douera  fare  con  tutti  li 
fuoi  membri ,  e  da  ciafcuno  di  eflì  fi  traguardarà  con  il  filo ,  che  fu  ti 
rato  ad  angolo  retto  dal  Punto  della  dittane  nella  parete,come  fi  dif 
(e  nel  Cap.  nono ,  e  fecondo  che  moitraranno  quei  fegni  nella  faccia 
ta  sfuggita  verfo  la  parte  più  alta  di  effa ,  fi  fegnara  lo  Sporto  della.. 
Cornice,©  d'altro  che  più  piacerà  i  &  appretto  delli  fudetti  fegni , 
cioè  dal  profilo  fi  traguardarà  con  il  primo  filo  dei  Punto  del  concor- 
fo  alladiftanza  nella  facciata  sfuggita  verfo  là  parte  più  baflàrdi  effa  à 
fecondo  quei  fegni  fi  darà  il  dpuuto  compimento  alle  Cornici.  E  con 
il  medefimo ordine  fi  fegnarannoli  Scalini  alle  Porte,  8iiSedizori,Q 
«refi  le  Gelofie  alle  Feneltre,  Ji  Ferri  per  iftender  li  panni  fuori  di  effe 
nella  muraglia ,  le  Affegne  dell'Hofterie ,  e  tutte  le  altre  cofe ,  che_> 
fi  vorrannoìegnare ,  che  mo(trino  fpinger  in  fuòri .  Nelle  facciate 
sfuggite  fi  feruiià  del  filo ,  che  fu  tirato  dalla  diftanza  alla  parete,cOr 
rneìfdinVdi fqpra .  Delle  Cornici ,  che  deuono  effere  nelle -faccia»- 
te  rette  non  fi  dice  altro  ,  poiché  è  cofa  faciliffima ,  &  ogn i  Artefice, 
che  proffeflì  dipingerete  (apra  fegnare  kni  altro  documento  ♦ 


- 

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■ 

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&i        \ 


É 


Sia 


'Pratica  delle  ScexcZ  • 


li  tf-  *• 


. 


•     ■  3]    i 


" 


. 


Sìa  la  facciata  sfuggita  A.  B.  C.  D.  eia  luce  della  Porta  EF.G.H. 
fopra  la  quale  fi  deuefegnare  lo  Sporto  della  Cornice  con  il.  compi» 
mento  di  efla  >  di  quell'ordine  >  che  fi  vuole ,  che  rieica ,  fegnaraui  il 
profilo  I.  K.  L«  in  tal  maniera  >  e  con  Io  fteiTò  filo  fi  potrà  fognare  l^ 
fpalle  delle  Fencfìré  l  delle  Porte  5  delle  Colonne  *  e  de  gli  Archi ,  e 
perii  medefimi  Puntijtraguardaraflì'con  il  fìlo,Ghefù  tirato  dal  Pun- 
to della  dittarla  alla  parete ,  e  fecondo  quei  Punti ,  che  ci  darà  s  fi  fa 
ranno  fègnare  nella  facciata  sfuggita  verfola  parte  più  alta  le  linee 
I  M.  K.  N.  &  L.  O.  fecondo  fi  vorrà,  che  moftri  lo  Sporto  della  Cor 
ilice  ,e  Coli  fi  farà  dilTe  gnato  lo  Sporto  di  efla .  Per  darle  compirne» 
to  da  i  Punti  I.  K,  L.  del  fudetto profilo  fi  traguardarà  di  nuouo  con 
il  primo  filo  del  Punto  del  concorfo  verfo  la  parte  più  baffa  di  detta.* 
facciata ,  e  fecondo  ne  moftraranno  quelle  vedute  fi  faranno  fègna- 
re le  linee  IP.  K.  Q^&  L.  R.  quanto  fi  vorrà ,  che  fia  lunga  la  Cor- 
nice ;  fi  congiungeranno  poi  le  P.  Q^  Q.  K.  &  K.  E.  le  quali  fiano  pa 
ralelle  alle  1.  K.  K.  L.&L.  F.ciafchtdtnaperfesecontale  opera- 
rione  lì  farà  fegnato  lo  Sporto  della  Cornice,  con  il  compimento, 
che  vi  fi  ricercaua  di  fare-» . 


Come 


Libro  Prima] 


57 


Comeftfegnino  lì  Psggìuoh  nelle  facciate  sfuggite .     Cap.  2  3 . 

■  ■  ■ 

1 E  le  facciate  sfuggite  fi  voranno  abbellire  con  alcu 
ni  Póggiuolijli  quali  quando  fonofegnati  con  buon 
ordine  fogliono  aggiungere  molt«  vaghe  zza  all^_i 
Scene,fi  regolare L'operatione  cofi  fattamente.  Se- 
gnaraflì  il  profilo  di  eflb  in  quel  lungo ,  che:  più  ag- 
gradare ,  e  parerà ,  che  habbia  più  del  verifimilc, , 
che  poffa  ftar  bene  »  poi  da  i  termini  di  elio  fi  tiraranno  le  linee  verfo 
la  parte  più  aka  della  facciata,  e  traguardarafTt  con  il  filo  della  di- 
ftanza  alla  parete ,  come  fi  diffe  nello  Sporto  delle  Cornici .  Di  poi 
dà  i  tèrmini  «lei  detto  profilo  fi  tragnardara  con^'altrò  filo  del  Punto 
del  concorfo  verfo  la  parte  più  baita,  e  fi  fegnarà  con  altre  lineè,con 
giungendo  i  termini  di  effe ,  dando  loro  maggiore  fporto,  che  non  fi 
diede  alle  prime,  comepure  fi  ditte  in  quelle  delle  Cornici,  e  fi  farà 
compito-di  fegnare  il  Poggi uolo>  che  fi  volt  uà  fare-;. 

Se  fi  vorrà  poi  fingere  che  fia  foftentato  da  Modiglioni ,  ò  Barba- 
cani ,  fi  fefuirà  della  medefimaoperatione ,  fegnando  prima  il  profi- 
lo di  e(fi,e  poi  il  compimento,come  nella  figura  qui  da  baffo  fi  vede. 

'.' 


l 


Sia  la  facciata  sfuggita  A.B.C.D.  6r  il  profilodel  Poggiuolo -fiiR 

con 


3  8  Tratìca  delle  Scexc^ . 

con  if  filo  della  difta'nza  alla  parete ,  tràguardaraflì  li  Punti  E.  F.  ter- 
mini della  fudetta  linea  verfo  la  parte  più  alta  B.D.  e  fecondo  quella 
viltà  tiraraffi  le  linee  E.G.  &  F.H.  tanto lunghe,quanto fi  vomiche 
dimóltn  lo  Sporto  del  Pogginolo ,  &in  oltre  da  i  medefimi  termini 
del  profi'o  E.  F.  fi  tra  guai  darà  con  l'altro  filo  del  Punto  del  concorfo 
verfola  parte  più  balìa  A.  Ce  fecondo  che  moftrarà  la  detta  viftafi 
fegnaranno  con  altre  linee  quanto &  vorrà  ,  che  mofìri  la  lunghezza 
del  Poggiuolo ,  come  per  E.  I.  &  F.  K.  fi  vede__> . 

Se  fi  vorrà  poi  che  iiioltri  d'cffere  fotte  nrato  da  Modiglioni,  ò  Bar 
bacahi ,  come  in  L.  &  M.  fi  ofTèruarà  rifteiTa  ordina  . 

• 
Some  fi  -debbano  fegnare  li  Fogginoli  parte  nellefaccìate.rtfte)  eparte  neUz^, 

sfwgg\tz_-,      Cap.    24. 

EGNATili  Poggiuoli  nelle  facciate  sfuggite  fé  ne  pò 
tranno  fegnare  alcuni ,  parte  nelle  rette ,  e  parte  nelle»^ 
sfuggite ,  li  quali  moftraranno  elfere  in  fuori  nelle  canto- 
nate ,  ò  vogliamo  dire  ne  gli  angoli  delle  facciate ,  chc_^ 
quando  faranho  fegnati  ,come  qui  abballo  fi  dirà,  daranno  non  pa- 
ca marauiglia  ;  perche  la  tetta  di  elfo  Poggiuolo  3  la  quale  farà  fegna 
ta  parte  nella  facciata  retta,  e  parte  nella  sfuggita  3  moftrarà  rifalra- 
re  in  fuori  ,  e  fé  bene  farà  comporta  di  due  linee,  nondimeno  parerà 
clfere  vns  fola ,  onde  veramente  darà  gran  guftoà  chi  lo  mirarà. 

Si  terr?  dunque  quell'ordine,  notaralTineikfacciata  retta  vnPun 
to  in  (ito  tanto  eminente  ,  quanto  fi  vorrà  che  moftri  l'altezza  della_, 
bafe  del  Poggiuolo  dal  Piano  del  Palco,indi  per  elfo  Punto  fi  traguar 
darànelfiio,  che  fu  tirato  dal  termine  della  diftanza  alla  parete,  e 
ft  condo  quella  vi  tta  fi  farà  défcriuere  vna  linea ,  parte  nella  facciata 
retta ,  e  p^rte  nella  sfuggita ,  tanto  lunga ,  quanto  Ci  vorrà  che  mo- 
ftri  effere  la  bighezza  della  tetta  del  Poggiuolo:  il  fimile  fi  farà  peri' 
altezza  fermando  vn'altro  Puntoin  tal  parte^cne  rie  dimori  ri  quanto 
fi  farà  voluto ,  che  dtbba  clfere  l'altezza  del  parapetto  di  tifo  Pog- 
giuolo, e  traguardando  per  lo  medelìmo  filo  fi  farà  fegnare  vn'altra 
linea,  la  quale  parerà  parajella  alla  prima,  che  terminata  la  iudetta 

altezza 


sleezza  ed  parapetto  *  Doppoquelto  fi  frgnarà  iIreftante,cÌQè.Gv 
Ètici  >  e  BalJauitri ,  Jf  quali  vogliono  nelJ'  vna ,  e  nell'altra  parte  cade- < 
te  perpendicolari  alTOnzonte ,  terminando  tutti  nejla  baie ,  jtjon  o- 
ftante  che  vadano  parte  nella  facciata  retta,  e  parte  nella  sfuggir.^ 
e  cofi  fi  fari  compito  di  fegnare  la  telta  del  Poggiolo  ,che  fi  ctefide- . 
rauadifare_>. 

«  In  quella  parte  poi,  che  fi  vorrà  che  moftri  la  lunghezza  del  detto 
Poggiuolo  fi  operarà  con  la  medefima  regolala  quale  feruì  perdaTe- 
gnare  la  lunghezza  dell'altro,  che  fi  fece  nella  facciata  sfuggita»  co- 
me nei  Cap.  antecedente  fi  dille . 


' 


\ 


Sia  te  facciata  retta  A.  B.  C  t>.  e  la  sfuggita  À.E.F  Ci  quella  nel- 
la quale  fi  habbia  à  fegnare  il  Poggiuolo.  Pigliali  qualfiuoglia  Pun- 
to nella  facciata  retta  A.  B  C.  D.  efia  G.  tanto  altoquanto  fi  vorrà 
che  mofttt  l'altezza  del  Poggiuolo  dal  piano  del  PalcojpepefTo  Pun- 
to traguardali  nel  filo* «he  fu  tiratodaila  dittanza  ad  angoli  retti  nei 
la  parete ,  ò vogliamodire  muro ,  e&condo quella  vifta  facciafi  iV 

gnare 


4*>  ^Pratica  delle  Scet&s» 

grìart  vha  linea ,  parte  rdla  facciata  retta,  e  parte  nella  sfuggita)  e 
iia  tantolur  ga  ,  quanto  fi  vorrà  ythefia  la  lunghezza  della  tefta  del 
Ir  gg»u<  lo  ,  e  fia  rfa  G.  k<%  H  Segnali  poi  fopra  G.  il  Punto  I.  tanto 
alto  da  G.  quanto!)  vena  , che moftrieffere l'altezza  del  parapetto 
del  Pi  ggmf  toc  Perle  Punto  I.  tra  guardali  nel  medefimo  filo,  e  fac- 
ciali K  medeima (  peratione , come  nella  G.  Tirali I.  K.  tanto  lun-: 
g'a  .  qoailrr  Tu  tirerà  la  G  H.  e  còngiunganfi  la  G.  I.  &  H.  K.  e  coli 
lofpjti<  G.  1  K  H  n-oltraràla  celta  del  Poggiuolo  effere  Vna  fola> 
ancore  h-.  ila  f  gnata  parte  nella  facciata  retta,e  parte  nella  sfuggita* 

Rdtaui  da  fegnarc  la  lunghezza  di  effo,ilchefuccederà  facilmenr 
tegoucrnandefi  neH'irfrafcrirta  forma.  Dal  PuntoH.fi  traguarda 
ra  nel  filo  tirate  al  Punto  del  concórfo,  e  conforme  à  quello  fi  farà  (è 
gr-sic  lalmeaH  M.  tamolurga,cjuanrjofidefidera,chemoftri  Ia^» 
lutghc  zza  del  Peggiuolo  •  &  il  firmile  fi  faràdaK:  a  L.  coniungafi  L. 
M  chefia  paràklla  ad  H  K  che  fijiauerà  con  lo  fpfrtitJH.  K.  L.  M. 
fegnatala  lunghezza, &  altezza  d| elfo  Poggiuolo  par|e  nella  faccia 
ta  retta ,  e  parte  nella  sfuggità-j .    j— -  "•  ._    tr 

; 

Come  fi fegqi<-um  Piazza  ìé<-unci .facciata  sfuggita-,.    \Cap.   25. 


L  L  T  Pogguioli  deiineati^parte  nelle  facciate  rette, 
e  parte  nelle  sfuggite  3  per  bellezza  ,  <?  varietà  della 
Scena ,  fi  potrà  aggiungere  in  alcuna  facciata  sfug- 
gita (quando  però  riefeano  lunghe)qualche  Piazza, 
e  pei  faila ,  fi  douerà  tenere  quonYordine.  Prima_. 
fi  farannqjn  detta  facciata  nel  più  alto,e  nel  più  baf 
fo ,  cir  è  nel  prmci  pio  s  e  nel  fine  dfèlTa 3  due  Cafe ,  ma  che  fiano  più 
ilrette,  che  ii  pjfia^.  Nello  fpatio  poi ,  che  vi  rimarrà  tra  effe  fi  po- 
trà f  gn  re  ù  Piazza  ^chefi  vorrà ,  in  che  fi  douerà  procedere,  con.* 
quello  riguardo'.  DeterminaralTì con  vn  Punto  nella  cantonata  vi- 
tima  della  prima  Cafa  quanto  fi  vorrà  che  moftri  in  dentro  la  Piazza, 
auuertendo  pei  òche  non  fia  più  alto  detto  Punto  del  Punto  del  con^ 
coriò ,  rr2  più  tolto  alquanto  più  di  fotto ,  aéciòche  non  dimoiiraiTe 
la  Piazza  di  eflere  in  fno  montuofo  a  e  calare  da  alto  abbaffo ,  e  non- 

effere 


LìbroTrlmol  41 

cffere  nèlPifteflb  piano,  che  fi  troua  il  Palco.  Per  detto  Puntodun- 
que  traguardali  nel  filo  del  concorfo,e  fecondo  quello  fegnafi  la  linea 
tra  le  due  Cafe,  che  in  queito  modo  fi  farà  descritta,  e  terminata  la 
larghezza  del  piano  quanto  in  dentro  habbia  da  moftrare  la  detta.. 
Piazza-, . 

Di  poi  fopra  la  detta  linea  fi  potranno  fegnare  Cafe,Palazzi,Tem- 
pij  ,ò  altre  fabriche ,  comepiù  piacerà ,  tutte  con  la  medefima  ope- 
ratione  delle  altre  Cafe  della  Scena», . 

Con  tal  mezo  fi  farà  datto  fine  à  fegnare  vna  Piazza  in  vna  faccia- 
-cajsfuggita .  OlTeruifi ,  che  nella  Pittura  di  effa  non  fi  deuono  rap- 
prefentarenèperfone,nèaltrecofe  mobili,  ne  in  altre  parti  della.* 
Scena ,  poiché  farebbe  cofa  poco  verifimile ,  per  trappaffàre  tal'hora 
l'attioneil  termine  di  vn  giorno,  e  per  altre  cagioni,  c'hora  non  fi 
luogo  di  rammemorarci  • 


Siala  facciata  sfuggita  A.  B.  C.  D.  nella  quale  fi  habbia  à  fingere 
vna  Piazza  5  fegnafi  nel  più  alto  la  prima  Cafa  A.  C  E.  F.  che  fia  più 
ftretta,  che  fi  DoiTa,e  nel  più  baffo  l'vkima  Cafa  G  R  R-  D  poi  ndY 

F  vltima 


4  2  'Pratica  delle  Scendi . 

vltima  cantonata  E.  F.  della  prima  Cafa,  li  pigli qualfiuoglia  Punto 
}.  che-  non  iia  più  alto  del  Punto  del  concojrfoj  ma  alquanto  più  baffo 
per  ragione  fopr  c<  enata.per  J.  traguardali  il  filodel  Punto  del  con- 
corfì< ,  e  fk  (on^' quello  fi  legnata  la  1  K.  lacuale dìmoftrari  quanto 
vada  in  di  n  tre  la  ludetta  Piazza  j  Sopra  poi  ad  effa  linea  I.  X  fi  fe- 
gnaranno  le  Cafe ,  con  la  regola ,  che  fi  fegnoronole  altre  nella  Sce- 
na ,  e  coli  reltarà  trouata;  e  deicrittaja  Pjaz.za  conforme  a  quello  fi 
defideraua_M 

Come  fi  debba  fegnare  nma  Stradale  moftri  andare  per  dritto  in  yna  faccia-- 

fa  sfuggita-, .      Cap.  %6, 

B  R I G  A  TI  dalla  Piazza,  fi  potrà  in  qualche  altra 
facciata  sfuggi ta(  quando  però  vi  fia  il  luDgocà{>a- 
ce  )  fegnare  vna  Strada ,  la  quale  moftri  andare  per 
dritto  ad  effa  facciata  3  la  quale,  anclre  farà  parere» 
la  Scena  più  ampia ,  e  più  marauigliofa  ;  Per  far  ciò 
fi  fegnaranno  in  detta  facciata  due  Cafe,  come  fi  fé 
ce  nell'altra ,  nella  quale  fi  voleua  far  la  Piazza,ouero  fi  potranno  far 
forgere  due  Torri  in  vece  di  effe  .,econlamedefimaregola,  ches'in- 
fegnò  per  quelle.  Doppo  fràrvna,erajtranel  mezofi  farà  vn  Pun- 
to, il  quale  vorrà  eflere  nejlamedefima  altezza  di  quello  del  concor- 
fo,  cu  è  elio  (teffo piano.  Ciò  adempito dalluogodoue  terminal' 
vltimacsnronara  della  prima  Cala  ceni! Palco,  edaquellodouefì- 
mffela  prima  cantonata  deirvltimaGafaxorreffo  il  Palco  j  da  quelli 
due  Punti, dico,  tiraranfi al  Puntocene  fi  fegnò  in  detta  facciata  due 
linee,  le  quali  lì  faranno  interfecare  con  vn^altraparalellaairOrizon 
te ,  che  fia  tanto  dittante  dal  Punto  del  concorfo,quanto  fi  vorrà,che 
moltn  lunga  Ja  Stradaci  fine  della  quale  ciiàrà  additato  da  tal  linea. 
Nelle  due  linee  poi  fi  potrà  fegnare  il  rimanente  delle  due  Cafe,  & 
in  quello ,  che  auanzarà  altre  Cafe  per  dar  perfezione  ad  effa  via.  In 
tal  forma  lì  farà  fegnata  yna  Strada  in  vna  facciata  sfuggita ,  che* 
inoltri  p^r dritto.  -    "* 

$i  potrebbe  ancora  fingere  nel  principio  in  vece  delle  due  Cafe-», 

ò  delle 


Vbro  Trlmo  l 


4? 


ò  delle  due  Torri  (come  fu  motiuato  )  vn' Arco  Trionfale ,  e  nella  lu- 
ce di  eflb con  la  medefima  regol i  fegnaraflì  la  Strada ,  la  quale  haue 
«  decoro,  e  farà  parere  la  Scena  più  magnifica-, . 


Sia  la  facciata  sfuggita  A.  B.  C.  D.  nella  quale  fi  habbia  a  fegna- 
re  vna  Strada,che  moltri  andare  per  dritto .  Pongali  due  Cafe  nel 
principio ,  e  nel  fine  di  effe ,  cioè  A.  E.  nella  più  alta ,  &  F.  B.  nella.» 
più  bafTa parte .  Pigliali doppo ciò qualfiuoglia  Punto  H.  in  mezo 
ad  effe  facciata  Jl  quale  fia  nel  medeiimo  piano  con  il  Punto  del  con 
corfò,  cioè  nella  medefima  altezza  dall'Orizonte,  ponendo  niente 
di  pigliarlo  più  lontano ,  ò  più  vicino  ad  eflb ,  fecondo  che  fi  vorrà* 
che  la  Strada  moftri  maggiore,ò  minore  lunghezza,  perche  fé  dourà 
apparire  più  lunga  fi  faranno  interfecare  le  linee ,  che  s'infègnaran- 
«o  à  tirare  qui  appreiTo  più  vicino  al  Punto  H  e  fé  douerà  inoltrare 
più  breue,  fi  farà  interfecare  più  lontano.  Horafeguitandoladi  già 
incominciata  operatione  :  tirinfi  da  i  termini  dell' vltima  cantonata^ 
ideila  prima  Cafa  E.  e  dalla  prima  cantonata  dell'vlnma  Cafa  F.  co* 
me  fu  accennato  qui  di  fopra ,  due  linee  al  Pun  co  Hi  e  fianoE.  H  & 

F  2  r.  H. 


44  TntUd  itile  Stenta  T 

F.  H.  poco  di/tanti  c?a!  Punto  H.  he  quali  faranno  fcgate  con  vna,  clic 
r»ufc»rà  paraldia  all-Onzonre,  e  farà  1»  K.  fopraquefta  potranno  £e- 
gnaruifi  Pai  gì  ,òTempij,th(rdimoftrinoil  fine  della  Strada  pure 
irpotra  lófuarui  rutto  atre .  Su  l'altre  due  linee  fi  batterà  campo , fé 
cofi  piac<  ra >  di  ftgn^re  il  rimanente  delle  prime  Caie ,  come  in  L.& 
M.  tirando  li  loro  letti  al  Punte  H.  e  nel  retto  altre  fabricheà  bene- 
placito ,  e  cofi  fi  farà  compito  di  fegnare  la  Strada}the  iì  proponeuju. 


tomfikahbiAàdclìnearelaVnfyettìuaclimexP*      Cap.  27. 

,  1 S  S  E  G  N  AT I  i  due  lati  della  Scena  fi  douerà  trap 
paflare  a  fegnare  krProfpettiua  di  mezo,  in  che  fi  o{- 
feruarà  quett'  ordina-» . 
Sj  Itabilirànel  mezo  del  ÌTelaro  fatto  per  quefto 
feruitipvn  Punto  tanto  alto .  quanto  f>ù  potrò  il  Pun 
tocltl  concorfo  nel  legnetto  nella (inea\ che  fu  tira, 
ta  nel  piano  del  Palco,  oue  doueuaelTere  polla  la  detta  Profpettiua; 
come  nel  Cap.  7-  jfoi  in  e  fifa  Puntovi  fi  metterà  vn  capo  d»  vn  filo  ,  il 
quale  ftarà  fempre  fermo,&  immobile,  lafciando  l'altro  capo  libero, 
e _mobile,che  lia  lui  go  almeno  quanto  è  la  metà  del  fudetto  Telaroj 
Doppb  quefto  fi  potrà  dar  principio  al  diflegnare  della  Prófpètrilia  , 
portando  il  Telarooue  più  piacerà  ,  e  farà  commodo  al  Pittori,  aia» 
uertendo  di  collocarlo  in  luogo,  c'habbia  il  lume  conforme  al  re* 
ftante  della  Scena ,  che  cofi  fempre  verrà  bene  aggiuntato,  nel  ripa* 
nerlo  al  fuo  1uo$jo  fi  fegnarà  però  prima  in  eflb  Telaro  la  lunghezza 
che  fi  pigliò  ntlla  linea  di  mezo  per  la  lunghezza  di  detta  Profpetti- 
ua ,  come  nel  Cap.  1  o .  Nel  difegnare  conueràferuirfi  fempre  di  det- 
to filo  in  tutte  le  parti  di  effa.  Si  fegnaranno  dunque  prima  le  due 
linee  principali  S  oue  fi  vorrà  che  vadino  le  Cafe,e  le  Strade,e  per  ciò 
fare,  pigli- raffi  il  capo  del  filo  mobile,  e  tirs  raffi  aH'eftremità  deftra 
della  larghezza,  che  fi  pigliò  dalfvltimodella  Scena  in  detto  Tela 
ro,lafciandoui  tanto  di  fpatio,  quanto  fi  vorrà  che  moftri  il  diritto* 
ouerola  facciata  retta  della  prima  Cafa,  e  quiui  fegnaraflì  vn  Punto* 
«mouendo  il  fudetto  capo  mobile  del  detto  filo  ,  fi  tirar à  vna  lineai 

fecondo 


Vibro  trimo .  ^ 

fecondo  quello;  il  fimile  fi  farà  dall<*  finiftra,che  cofì  fi  faranno  legna 
te  le  due  prime  linee,  ouedouerannoandarele  Cafe,  e  le  Strade  net 
la  Profpettiua  di  mezo .  Per  fegnare  l'altezze  delle  Cafe  fi  pigliare 
fempre  il  più  baffo  3  ouero  il  p>ù  alto  d»  ciafcheduna  Cafa ,  ò  Palaz-, 
zo  >che  fi  vorrà  fegnare,  mettendo  la  partedel  filo  mobile  in  effe  al- 
cezze,e  fecondo  quello  fi  doneranno  compire  ledette  Cafe;  anzi  con 
la  medefi  ma  ©pernione  fi  potranno  fegnare  le  Porte,  e  le  Fenerire  ; 
le  facciate  rette  delle  Cafe  fi  potranno  fegnare  con  vna  riga ,  facen- 
dole riufeire  fempre  paralelle  aU'Orizonte  3  e  le  cantonate  à  piombo 
dclmedefimo% 


;... 


»1\  A 


/»• 


K 


J3 


Sia  il  Telaro  della  Profpettiua  di  mero  A.  B.  C.  D.ela  lunghetta 
che  fi  pigliò  per  la  larghezza  dell'  vi  time  della  Scena  C.  D.  Pigliali 
da  ambe  le  parti  quanto  fi  vorrà ,  che  fia  la  larghezza  delle  tefte  deU 
le  due  prime  Cafe  pure  di  efla  Profpettiua  di  mezo  CE.  &  F.  D.  com 
pifeanfi  le  facciate  rette L.  &  M.  poi  pigliali  il  mezo  tra  loro  è  fia  G.  e 
fopia  effofegnafi  vn  Punto  H.  come  fu  detto ,  il  quale  fia  perpendk 
jcolare  à  G.  e  tanto  ako,quanto  fi  pofei'altrp  nel legoxtto,cioc piedi 

vno» 


4<S  ^Pratica  delle  Stenta  • 

vno ,  e  mezo ,  come  nel  Cap.  7.  Di  poi  nel  Punto  H.  fi  fermi  Teftre- 
mità  di  va  filo  che  ft'a  immobile  $  indi  pigliati  la  parte  di  eflb  filo  mo- 
bile R.  etirafì  in  E.termine  della  facciata  Le  fecondo  quello fegna- 
<fì  la  linea  tanro  lontana  da  H.  quanto  fi  vorrà  >  il  fimile  fi  faccia  dalla 
parte  oppoita *  che  in  quelto  modo  fi  faranno  fegnate  le  due  linee-i, 
oue  doueranno  andare  le  Cafevle  Strade>&  altro.  Con  la medefima 
operatione  lì  potrà  frgnare  anco  il  dechuio  de  i  Tetti ,  Porte ,  e  Fene 
ftre  ,  e  le  altre  cofc  »  the  doueranno andare  fegnate_>. 
,  Nllef  cciare  rette  tutti  gli  Sporti  fi  potranno fegnare con  vnari- 
gs  j  tenendola  in  maniera  -,  che  fia  fempre  paralella  alla  bafe  di  eflò 
Te  laro,  e  con  quella  regola  li  farà  fegnata  la  Proipettiua  di  mezo> 

che  lì  doueua  fard . 

■*■• 

CQmefìpofìònofegnarepiù  Strade  nella,  VroSfettìua  dì  mezj  con  vno ,  0  p«# 

Punti,     Qa$.  28. 

O  G  L I  O  N  O  alcuni  nella  Profpettiua  di  mezo  far  fin- 
gere ptù  di  vna  Strada ,  sì  con  vn  folo  Hinto  3  'come  con 
diuerfi,cofa  nel  vero,  che  non  fò  finire  di  approuare—», 
perche  fé  bene  pare  che  moftri  la  Scena  più  atrfpla ,  non-, 
dimeno  1  roglie  affai  di  sfuggita  ,percheleCafe,eleStrjade,riefco 
no  tanto  minute  *  che  paiono  (come  fi  fuol  dire)  vna  battàglia  di  Mo> 
fche ,  pureft  fi  voranno  fare, fi  potrà  procedere  con  tal'methodo- 
Segnate  le  tefte  delle  due  prime  Cafe ,  &  j1  Punto  nel  mezo,del  Tela 
ro,e  melfi:  ui  il  filo,  come  nel  precedente  Cap.  s'infegnòV  Volendo 
fare  tre  Strade,  che  vadano  tutte  allo  fteflb  Punto,  che  fi  mife  nel 
mez.o,  fi  doueranno  fegnare  altre  due  tefte  di  Cafe  tanto  dittanti  tra 
é\  Imo ,  quanto  fi  vorrà ,  che  moftn  la  larghezza  della  via  di  mezo. 
Poi  fi  pighara  il  filo ,  e  fi  fegnarà  il  compimento  di  efia  Strada  con  le 
Cafe ,  come  nel  Cap.  antecedente-» . 

Indi  p^liaraiTì  di  nuouo  il  filo ,  e  fi  tirarà  à  man  delira ,  e  fi  fegna- 
rà da H'e/tremità  della  tefta  della  prima  Cafa  la  linea  del  piano  della 
f  e  nda  Strada ,  che  douràeffere  tanto  lunga  >  che  termini  con  la_, 
facciata  retta  della  Cafà  prima  nella  Strada  di  mezo ,  poi  in  effa  co» 

il  me- 


47 


Libro  Primo] 
ii  medefimo  filo  fi  fegnaranno  le  Caf«_> . 

Con  quefto  medefimo  ordine,tì  fcgnaràla  terza  Strada  dal  lato  fi- 
niftro ,  &  in  tal  modo  fi  faranno  fegnate  tre  Stra  le  fotco  vn  m  -defi- 
mo Punto.  Ma  fé  fi  vorranno  fare,  che  vadano  à  diuerfi  ^untivfi 
confeguiràTintentooperandocofii  fegnato  prima  le  quattro  reik-* 
delle  quattro  Cafe,  che  fono  il  principio  delle  tre  Strade,  comedi 
ìòpra  fi  dirle  ;Jì  pigliaranno  altri  due  Punti  nel  mezo  di  effe ,  auuer- 
tendochefiano  rutti  due  nel  me  defimo  piano  con  il  primo,  ciré  nel- 
la medefima  altezza  5  poi  in  ciafeuno  fi  fermarà  vn  filo  conforme  à 
quello  del  Punto  del  mezo ,  di  poi  fi  fegnaranno  le  Strade  con  il  me- 
defimo  modo  con  che  il  fecero  le  altre ,  ciafeheduna  per  f<L-> . 

OiTeruui,  acciòche  altri  non  ne  prenderle  ammira  none ,  che  le-» 
dueCafe^cheterminarannoconledue  Strade  non  poffono  venire 
fotto  angolo  retto ,  come  vengono  le  altre  due  Cs  fé ,  che  terminaro- 
no le  tre  Strade  indrizzace  ad  vnfòlo  Punto.  Quelle  dunque,  c'ha- 
ranno  per  ifeopo  due  Punti  ci  fi  moftraranno  fotto  angolo  ottufo ,  co- 
me anche  quelle  che  terminano  alla  Strada  per  dritto  jnella  facciata 
sfuggita  fecondo  fi  dille  già  nel  cap.  2  5. 

Prima  Figura  di  tre  Strade  ad  va  Punii*. 


'Pratica  delle  Stenta  • 
Sia  il  Telaro  della  Profpettiua  di  mezo  A.  B.  C.  D.  eie  tefte  delfe 
quattro  Cafe  CE.  F.G.  H.I.  e  K.  D.  e  gli  fpatij  per  le  tre  Strade  E* 
F.  GH.&I  K.  &  L.  Punto  del  concorfo .  Bifogna  in  eflì  fpatij  fo- 
gnare tre  Strade ,  che  vadano  al  medefimo  Punto  L.  Accomodali  il 
filojn  L.  come  fi  di  (Te  di  fopia  nelle  altre  operationi  5  poi  fi  fegni  la^* 
Strada  N.  con  il  medeiimo  ordine,  che  fi  fece  nel  precedente  Cap, 
Con  lo  lteflo  filo  dal  termine  E.  tirifi  la  linea  E.  M.  fopra  la  quale  fi 
compiranno  le  Cafe ,  e  cefi  da  K.  ad  O.  il  limile;  che  in  tal  guifa  fi  far 
ranno  fatte  nelle  Profpettiue  di  mezo  tre  Strade  con  vn  Punto  folo. 

Seconda  Figura  di  tre  Strade  con  tre  Punti  • 


Sia  il  Telaio  della  Profpettiua  di  mezo  A.  B.  C.  D.  e  le  tefte  delle 
quattro  Cafe  C.  E.  F.G.  H.I.  e  K.  D.egli  fpatij  delle  tre  Strade 
E.  F.  G.  H.  &  I.  K.  &  il  primo  Punto  del  concorfo  fia  L.  bifogna  tra 
gli  fpatij  fudetti  formare  tre  Strade ,  che  vadano  a  tre  Puntie  però  fi 
pigliano  altri  due  Punti  M.  da  vn  lato,  &  N.  dall'altro, ma  che  fiano 
però  in  vn  medefimo  piano  con  il  primo ,  cioè  ad  eguale  altezza  del- 
l'Orizonte  .  Nei  fopra  mentouati  Punti  fi  acconciaranno  li  fuoi  fili , 
e  fi  farà  la  medefima  operatione ,  che  fi  fece  di  fopra  nella  prima  .Fi- 
gura nella  Strada  di  mezo  »  cefi  nell'altre  due  >  che  verrà  fatto  quan- 
lofidefiderauaw. 

;  Cottiti 


Librò Triniti  fy 

Qmefi  debbano  fingere  ti  Tetti ,  e  li  Ramini .     C4p.  19. 

i  O  R  A  che  fiamo  fuori  della  briga  delle  Scene,e  del- 
le Profperti uè, hauendo  inlègnata  Toperacione  di 
disegnarle  il  più  facile ,  e  bre  uemente,  che  fi  è  per- 
melfo ,  crapa (faremo  à  deferi uere  come  fi  perfettio- 
naranno  i  Tetti ,  e  fi  formaranno  1  Camini .  Parrà 
perauuentura  quella  operatione  friuola ,  e  di  poca_, 
maeftria  ,  nondimeno  fé  fi  confiderà  bene  quefte  cofe  fogliono  dare 
grande fpirito, Sfornamento  alle  Scene,facendole  sfuggire  affai  più, 
che  non  tarebbono  (è  non  vi  foflero ,  e  maflìmamante  li  Camini,  li 
qualifideueauuertiredinon  metterli  in  luogo  fuori  di  propofito, 
cioè  che  non  moftrino  effere  fopra  z  vani ,  ma  fituarli  fopra  il  fodo  in 
luogo ,  che  riabbiano  del  verifimile .  Ma  per  fingere  li  Tetti ,  fi  pi- 
gliaranno  dei  Cartoni  fé  ne  faccino  i  pezzi  dando  loro  vn  poco  di  pie 
gatura  à  modo  di  Coppo ,  tanto  grandi ,  che  fiano  proportionati  alle 
Cafe ,  che  s'intende  che  inoltrino  di  coprire  3  li  quali  fi  potranno  fer- 
mare ne  gli  Sporti  di  eflì  Tetti  bene  imbracati,  acciòc  he  perla  falta- 
rionedelIeMorefche,òper  quàl  fi  fia  altra  gagliardezza  per  for- 
mare moto  non  cadeffero  li  Camini ,  fi  faranno  li  Telari  come  fi  fece- 
ro li  Telari  grandi ,  oùero  (ì  piglino  due  pezzi  di  tauole ,  che  moftri- 
no angolo  recto ,  ma  che  fiano  in  buona  prpportione  con  le  Cafe,oue 
fi  debbono  collocare  quelli  fi  aflìcuraranno con  appuntarli  al  fuoluo 
go  ;  poi  fi  fegnarà  il  fuo  decliuio  con  traguardando)  come  fi  fece  cel- 
li Telari  grandi  delle  Cafe,  iafeiando  la  facciata  retta ,  che  fia  para- 
Iella  airÒrizonte ,  ouero  traguardando  con  il  filo  della  diltanza  alla 
parete ,  come  fi  diffe  ne  gli  Sporti  delle  Cornici  ;  e  Poggiuoli,  operi- 
li per  tanto  come  fegue . 


Sia  la 


Tratì(4  dette  Sccnt-> .' 


-E  T 


-^A 


K  X    JL 


Sia  la  facciata  sfuggita  A.  B.  C.  D.  il  Camino  E.F.  G.  il  quale  do* 
ùerà  efferepuntato  con  chiodi  in  effa  facciata  in  H.IXcome  fi  vede. 

Come fi 'dipìngono  le  Scenc^,     Cap,  30. 


i^>u 


le  fm 


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ranfia 


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E« 


:-^  I S  S  E  G  N  A  T  A  la  Scena  con  tutte  le  Cue  parti ,  fi 
doucrà  ordinare,  che  il  Pittore ,  effendo  data  la  pri- 


Kfc;  ma  imprimitura,  che  fi  difle  nel  Cap.  27»  la  inco-: 

/-io 


Gi 


b  mmcihoggimaià  dipingere,  vfando  ogni  diligenza 
^^^^^^  p  (libile, 5>ì nel  colorire  le Cafe,e fuoiabbelhmenti,. 
come  ancora  nella  Profpettiuadimezocon  la  rego- 
la di  già  detta,  cioè  che  le  prime  Cafe  fi  dipingano  con  colori  fcurf, 
e  fecondo  che  le  Caie  fi  diminuiranno,  lì  vadano  vfando  colori  più 
chiari ,  e  che  non  fiano  tutte  del  medefìmo  3  ma  varij  il  più  che  fia_» 
poffibile ,  come  nel  Cap.  15.  Guardafi  attentamente  però  di  ncn_ 
fìngei  e  Huomini ,  ne  Donne  alle  Feneftre ,  ò  nelle  Strade ,  od  Vcelli 
in  gabbia ,  Sciane ,  od  altri  animali  da  piacere  >  che  non  haurebbe 

del 


Libro  Primo,  jt 

del  verifimìle,  perche  da  gli  Autori  (i  fanno  le  Oomedìe  di  attione  ta 
to  lunga  tal'hora ,  che  trafeendono  il  termine  di  vna  giornata ,  onde 
fanaimpoMibile,chegli  Jetti  Huon.ini.  &  Animali  Ite  ff  ro  li  giorni 
intieri  immobili ,  quefta  è  vna  delle  cagioni ,  che  ci  moue  a  perliia^ 
dere*  che  non  fi  deuono  fingere  limili  cofe.  Mi  èparfodireppiicare 
quefto,  fé  bene  è  ftato  detto  in  altro  luogo  per  effe  re  cofa  di  qualche 
momento,non  fòlo  nel  honore  del  Pittore,  ma  anche  della  riputato- 
ne di  chi  ordina  j  fuggafì  dunque  le  fudette  inuerifimilitudini ,  e  fin- 
gali folamente  quello  che  morirà  di  effere  ftabile .  Non  reftarò  pa- 
rimente di  ricordare ,  che  il  Pittore  nello  (temperare  li  colori ,  vi  ado 
peri  la  colla ,  od  altra  tempera ,  acciòche  dalle  Scene  non  cadano,  ne 
fi  fpìcchino  facilmente ,  come  alle  volte  fuccede ,  temperandole  con 
acqua  pura,  operi  a  poca  diligenza  di  chi  li  mifchia,  ò  per  lo  poco 
tempo ,  che  alle  volte  fi  ha  di  farle  colle,  e  però  deue  ftare  molto  vigi 
lante  ad  ogni  cofa  *  che  defidera  profperi  fucceffi  alle  fue  operationi  • 

Come  fi  dette  colorire  il  Parapetto  del  Palco .     Cap.   $  i . 

OLORITA  la  Scena,  douerà  feguirare  la  pittura-.' 

del  Parapetto  del  Palco ,  il  quale  fi  fuole  dipingere  in  di- 

uerfi  modi.  Alcuni  lo  dipingono  tutto  di  mattoni  roflì 

ordinarij  con  il  fuo  cordone  finto  di  marmo ,  che  moftri  à 

guifa  di  vna  fcarpa  di  Fortezza,come  qui  abbailo  nella  prima  figura. 

Sù;i:ù:i:i:»:i:i.'»'.i.'i.l»!»!i!i,lili!'!ili.l».l'!fT 


'  l.1.1.1.1.1.1.1.1.1.1.'  I.!.'.  ''.'  l.l.l.l.i.liT77T 
^rxrxri,ilr,i|i|i|r|r|i|i|i|iTi7iTJrLririTLri)  1,1, 1^1  ,> 

Éf£  Altri  lo  colorifcono  a  bugni  di  chiaro ,  e  feuro,  e  medefimamente 
con  il  cordone  >  come  nella  feconda  figura-, . 

G        *  Ogni" 


s* 


Pratica  delle  ScencZ  ? 


Ogni  vno  di  quefti  due  modi  di  di  fegnare,  e  dipingere  li  Parapet- 
ti fono  buoni ,  e  lodeuoli3  e  fi  poflbno  vfare  fecondo  la  volontà,  ò  ge- 
nio dieta  liordinarà  ,deuo  però  auuertire,  che  figu(tanopoco,fiper 
la  quantità  delle  genti,  che  vi  fi  mettono  innanzi,  che  non  èpoflìbi* 
le  in  quella  occasione  leuarle,  come  anche  perche  quali  tutti  gli 
S  i  ttatori  no  ci  attendono  molto,hauendofoIoil  penfiero,  &ilguar 
dointentoà  mirare  la  Scena .  E  ben  vero  che  fuol  dare  grande  orna 
mento  à  1  difegni  in  carta». . 

Poco  dunque  importarà  in  qual  modo  Mano  dipinti, è  bene  necef- 
fario,  che  in  eflb  non  vi  fiano  delle  feffure,ò  buchi,acciòche  da  quel- 
li non  fiano  veduti  gli  operari  fotto  il  Palco,come  fi  difle  nel  Cap.  j* 

Comejib  abbi  a  ad  adornare  il  Principio  del  Cielo .     Qip.   32, 

ALLA  pittura  del  Parapetto  del  PaIco,ch'è  la  più  baffo 
ci  trasferiremo  ad  infegnare  il  modo  di  compirecon  qual 
che  adornamento  di  feltoni,od  altro  quella  parte  del  Cie 
lo  p  ù  alti ,  la  quale  fi  congiunge  con  il  foffittato,  ò  volto 
del  Teatro.  Si  pr  tra durqueadornarexon  il  fingerai  vn  feftone  di 
verd  ura  con  diuerfi  frutti ,  con  le  fue  cadute ,  ponendoui  nel  mezo  i* 
Arma  del  Prencipe ,  od  altri ,  che  più  piacerà . 

Si  potre  bbe  anche in  vn'altro  modo  abbellire  detta  parte  con  pan 
no  finto  di  Broccato  con  oro  (tridente  fpruzzato  con  le  fue  cadute,  & 
mapponi  con  oro,  ma  deuono  eflere  cofe  grandi ,  e  non  picciole ,  c-# 
méfchine ,  che  in  tal  maniera  verrà  à  portare  non  folo  ornamento  ad 
efla  parte ,  ma  decoro  à  tutta  la  Scena,  pihgendoui  ancorane  gli  an- 
goli figurej  fecondo  piacerà ,  e  parerà  opportuno ,  e  di  propofito . 

i=.  Come 


LiùroTrimo. 


Qomeft  disegni  3  e  finga  ti  Tauimento  del  Palco .     Cap.   5  3. 


?* 


'  vln'ma  operatione,che  fi  deue  fare  nella  Scena-,, 
èdiflegnare, e  dipingerei!  Piuin,entodel  Palco 
non  fi  porendo  far  prima ,  nfpetto  al  prouare  del- 
le Morefche,  dei  Recitanti,  e  della  Maeitranza, 
eh  e  neceflario,che  vi  caminino  Ce  pra .  Per  lo  che 
ne  verrebbe  ad  eflere  leuata  tutta  ia  pittura,  fi  co- 
me parimente  li  fegni  principali.  Si  douerà  per 
tanto  poco  prima  ,  che  s'incominci  la  Raprc  fentatione  fegnarlo ,  zs 
colorirlo,  auuertendo  finito  the  fia  non  vifi  camini  fòpra,  e  quando 
non  fi  potette  far  di  meno,in  quel  cafo  fi  doueranno  ftenderm  alcune 
tauole,e  fopra  quelle  caminaruLche  cofi  rettarà  fenza  lefione  alcuna. 
Per  fegnarlo  fi  compartirà  la  tefta  del  Palco  in  quante  partì  fi  vor- 
rà} ò  con  fafeie  ,  ò  fenza;  il  limile  fi  farà  dall'altra  parte,  cioè  nella  li- 
nea dell* larghezza  della  Profpettiua  di  mezo,poi  lì  tirarannoda  eia 
fcun  termine  all'altro ,  cioè  dalla  telta  del  Palco  alla  linea  della  Pro- 
fpettiua di  mezo le  Iinee,e doppo Ci  tirarano  due  diametri,  ouero due 
diagonali^  doue  fegarano  le  dette  linee  fé  ne  tiraranno  dell'altre;  le 
quali  (quando  però  farà  fatto  l'operarione  giufta  )  veranno  ad  t fiere 
paralellealla  tefta  del  Palco.  Si  colorifca  poi  le  fafciV  (fé fi  vo' ano  )  di 
bianco,  e  li  fpatij  con  altri  colori, che  cofi  fa»  à  compito  di  diflegnarej 
e  colorire  il  Pauimento del  Palco, come  appare  qui  appretto. 


54  'Pratica  deBe  Stenta,. 

Sia  il  Pimento  del  Palco  A.B,  C  D  elateftadieflbC.D.  (ìaJ 
diuifa  in  quattro  parti  eguali  C  E.  E.  F.  F  G.  e  G.  D  diuidaiì  me- 
dcfimamtnte  la  linea  A.  B.  in  altre  tante  parti ,  cioè  in  A-  H.  H.  I. 
LK  (  K  B.  liei  r giunga  poi lt  E  H.  F.  I.  e  G.  K.  Tiranfi  in  oltre  li 
dian  trn  *.  \>*<  B  C  I)  quali  U  gai  ar  ne  le  fudette  linee  nei  Punti  L. 
M  &  N.Mtiriif  pt«  (T(  pulì  Punti tL.  M.N.  le  O.K  Q^R.  S.T. 
le  quali  vtrrannoad  tlUrt  parakllealla  CD.tefta  del  Palco.  Et  in 
cucita  maniera  fi  farà  fi  gnato  il  Pauimcnto  del  Palco  fenza  fafck^ . 

Seconda  Figura  con  lefafcìz-j  • 


s  T 


"Ci  3 


A» 


Sia  y\  Pauimento  del  Palco  A  B.  C.  D.  eia  linea  della  tefta  fia  C. 
D  diuifa  in  r>oue  parti,  ccè  C.  E  per  la  prima  me  za  fafeia  E.  F.  per 
lo  fpa,tio  F  G  per  la  f  et  oda  ftfeia  G.  H-  per  il  fecondo  fpatio  H.  I» 
per  la  u  i  z.^  falcia  I  K  pe  r  lo  terzo  fpatio  K.  L.  per  la  quarta  fafeia.» 
L.  M.  pi  r  k  quarto  fpatio,  &  M.  D.  per  la  quinta  fafeia.  Similmen- 
te li  diuidera  la  linea  A.B  cioè  in  A.  N  N.Ò.  O.P.  P.Q^  QJ*. 
R.  S.  S.  T.  T.  V.  &  V.  B  Tirinfi  li  diametri ,  ole  diagonali  feome 
fi  diflc  nr  h'altr,*  figura)  A.  B.  e  B  C.  le  quali  fegaranno  le  fudette  li- 
nee in  x  y  7^.  a.  b.  c.&c  d.  lafciando  la  prima  fafeia  pereflì  fegamenti. 
Si  tirarannolelinee/.^.  b.  /.  I  m.  ».<?.  p.q-  -r.s.&it.  u.  le  quali  fa» 
ranno  para  Itile  filare  ita  del  Palco,  &  in  quello  modo  fi  farà  diuifo 
conuent-uolmente  il  Pauimento  di  tifo  Palco  con  le  fafcie.  Del  mo- 
do di  colorirt  li  parlè/di  fopra-, , 

Come 


Libra  Prima,  jy 

Cerne  fi  debba  accomodare  il  luogo  per  il  Prencipi_j,     Cap.   34. 

I  pare  ragioneuc  le  ,c(Tendofi  di  già  finito  di  trattare  co- 
li me  fi  debba  fare  la  Scena  ,  di  dire  anco,  come ,  &  in  qual 
fitofi  debba  accomodare  il  luogo  p  ni  i-Ter  ape  od  altro 
Perfbnaggio,che  vidout  raiurtruenin  .  Si  hauerà  pet 
tanto  in  confiderà  none  di  farMcTtn  ne  di  Iu<  g  piv  vicino,  che  (ìa_i 
potàbile  al  Punto  della  diitajara^  t  che  ha  tamo  aito  dal  piano  della 
Sala,  che  ftandpà  federe,  la  viftafia  nel  me ite fimo  piano  &k\  Putiva 
del  coneorfo ,  che  cofi  tutte  le  cofe  T "gnate  nella  Scena  appariranno 
meglio, chein  alcuno  altro  luogo.  Si  farà  dunque  a  -guT*  di  yno 
Steccato  fermato  in  terra  con  buoni  legnami ,  &  fia  aiììcurato  con_, 
buone  cauìglie ,  e  chiodi ,  acc'òche pei  la  calca  delle  genti ,  che  in_. 
quelle  occafionifogfìonTihauerepocadifcritipne  5  non  vernile  à  pa- 
tire qualche  detrimento  }  &  intórno' ad  eflò  fi  potranno  porre  fedi- 
tori,quali  douerannO  feruìre  per  li  (nói Geni,  Ihuom/ni,  ò  foldati  del- 
la fua  guardia ,  comeipi  u  aci  eflb  piacerà . 

: 

I  '  ■  .' 

Come  fi  debbano  far*  li  Scaloni  petgli  Spettatori .      Cep.   3  5 . 

I T  VAT  O  in  luogo  riguar deuole ,  e  commodo  il  Pren- 
ape3fi douera peh&re i  fare  li  Scaloni,  acciòche  gli  Spet 
tatori  itiano  commocto ,  babbiano  più  guOo ,  e.non  s'im- 
-  pedifcanoT  vno  l'altro.  Si  piglia  perral'efR  teò  buoni*  e 
orti  Traui ,  ponendoci  vno  per  dritto  alla  parete ,  che  fu  tanto  lun- 
go ,  quinto  fi  vorrà',- che  (Sa  alto  lo. Scalone ,  poi  pigliali  vn  altro  ,  il 
quale  <lòueràefTere  tanto  lungo,  quanto  douerà  eifere  la  hrghezz<L>.- 
di eflb  Scalone  5  congìunganfi  l'ettremità  loro ,  cioè  m  rtendo  quel- 
lo 3  che  deue  feruire  perla  larghezza  à giacere  nel  palmento  con_. 
reftremitàdiquéllo,ciiefimifein piedi,  epongrmiì  ben  mente. di 
afTìcurarli  con  Torti  cauigiie .  Pigliato"  poi  vn'altro  legno.,  caefia  ot- 
timo ,  e  di  buon  neruo  >  e  congi unganiì  li  loro  eftremi  ben  inch  oda- 
ti. Queftiformarannovn  triangolo  rettangolo,  ò  vogliamo  dire» 

vno  ftjuadro 3  e  tali  fi  feguitarà  di  andarne  facendo  nella  tefta ,  e  d' 

intorno 


5  6  'Pratica  delle  ScencZ  1 

intorno  alla  Sala ,  ò  Teatro  ;  ma  che  non  fiano  lontano  Fvnodairal- 
tro  più  di  cinque  piedi ,  fopra  il  lato  più  lungo  di  ciafcheduno ,  fi  fa- 
ranno altri  fquadretti  di  leghi  più  fottili ,  che  doueranno  feruire  per 
feditoli,  e  vogliono  effere  di  altezza  di  vn  piede,  e  mezo,  e  della  lar- 
ghezza di  vn  piede ,  ò  poco  pi  ù ,  li  quali  deuano  effere  bene  congiun 
ti  infieme  con  chiodi ,  ponendoui  fopra  boniflìme  tauole ,  e  cofi  fi  fe- 
ranno  fatti  li  Scaloni  fenza  rompere  il  pauimento ,  ò  forare  le  mura- 
glie ,  e  faranno  ficuriflìmi .  Del  luogo  nel  piano  della  Sala  per  Huo- 
mìni ,  e  Donne  non  occorre  dirne  molto ,  poiché  fi  fogliono  accomo- 
dare con  Traui ,  ò  Sedie ,  &è  cofa  che  non  vi  va  maetiria ,  e  fi  fa  con 
leggier  fatica-*. 


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F  Sia  il  legno  primo  A.  C.  rizato  fecondo  la  parete,  e  Peftremiti  nel 
pauimento  C.  e  l'altro  à  giacere  B.  C  congiunganfi  in  C.poi  pigliali 
l'altro  A.  B.  giunte  le  tette  dei  legni  A.  C  e  B-  C.  comeffo  in  A.  B.  in 
modo,the  fiano  bene  incauigliate .  Sopra  il  legno  A.  B.  facianfi  con 
altri  legni  alquanto  più  fornii  gli  fquadretti  A.  D.E.  E.F-G.  GEI. 
&  I.  K  B.bene  inchiodati .  Si  difendano  poi  le  tauole  fopra  eflìicioè 
D.  L.  F.  M.  H.  N.  e  K.  O.  che  fiano  parimente  accurate  con  chio 
di ,  e  fé  non  fi  poteffero  hauere  legni  cofi  groffi ,  maflìroe  in  A.  B.  fi 
potranno  in  quel  cafo  affìcurarli  con  vn  altro  legno  come  in  P.per  la 
linea  puntata  a  &  in  quella  maniera  fi  faranno  proueduti  li  Scaloni . 


oriti 


bjffj  a 

ivi 

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Libro  Primo.  ey 

Come  fi  debbano  accomodare  ì<MuJtcì*     Cap.  35.  . 

ABBRICATI  liScalon^parechevogliaildoue 
re  di  penfare  al  luogo  per  li  Mufic^non  voIendoG  > 
che  ftiano  dentro  le  Scene  per  l'impedì  mento ,  che 
Cogliono  dare  alle  Machine,  fi  con  le  perfoneloro, 
come  anco  con  gli  Organi  &  altri  Inftromenti . 
Si  potranno  acconciare  fuori  della  Scena  da  ambe 
le  parti,  e  per  eiTeguir  ciò  fi  faranno  due  Poggiuoli  con  legnami  buo 
ni  3  e  murati  nelle  pareti ,  che  fiano  capaci  delle  perfòne  loro  3  e  loro 
Inftromenti . 

E  quefti  fi  adornaranno  con  Modiglioni ,  Balauftrate ,  e  Gelofie , 
che  non  folo  daranno  con  più  comodità,  e  vedranno  il  tutto:  Ma  fi 
fentiranno  ancor  meglio  i  fuoni ,  i  canti ,  e  darà  maggiore  ornamen- 
to à  tutto  l'apparato .  Ma  quando  fi  voleffe  3  che  fteflero  di  dentro , 
fa  di  meftiero  acconciar  il  luogo  affai  prima,  rifpetto  a  gli  Organi, 
perche  quando  Tarano  perfettìonate,e  fermate  le  Cafe  nel  palmen- 
to del  Palco  malamente  fi  potrà  trauagliare  in  ciò  -,  dunque  poco  pri 
ma  che  fi  habbianoà  fermare  li  Telari  delle  Cafe  ,  ftabilifcafi  detto 
luogo  per  i  Mufici ,  e  loro  arnefi  in  tal  modo .  Facciami  due  Palchi, 
cioè  vno  per  ciafcheduno  dei  lati  della  Scena ,  tanto  capace,quanto 
farà  il  bilogno ,  li  quali  verranno  ad  elTere  tanto  lunghi  ,  quanto  farà 
dalla  prima  Cafa  all'vltimo  del  fito  di  dietro,cioè  fino  al  muro  di  die 
tro  alla  Profpettiua ,  fermandoli  parte  nelle  parete,  e  parte  nel  pal- 
mento della  Sala,  e  prouedafi  che  li  Traui  frappa  iììno  il  pauimento 
del  Palco  per  buche,acciòchenon  venghinoà  toccare  elio  Palco,gìà 
che  fé  fi  fermaiTero  in  elTo ,  nel  tempo  di  Morefcare,fconcertarebbo- 
no  gì'  Organi ,  &  altri  Inftromenti .  Faccianfi  in  oltre  tanto  alti  dal 
piano  del  Palco,  quanto  vi  fi  pofla  paflare  fotto  commodamente,che 
cofi  fi  farà  accomodato  il  luogo  di  dentro  per  li  Mufici ,  mentre  non 
fi  fiano  veduti  di  fuori ,  fecondo  che  l'efperienia  perfuade  elfere  più 
(ano  configlio . 


H  Come 


5  g  ^Pratica  delle  ScenzZ . 

Come 9& 'fa 'Quai 'modo f  haUta  da  ieuareU  Tenda  y  che  cuopre  U  ScenaZ\ 

Cap.   37. 

[S[  N  due  modi ,  con  diuerfèoperationi  fi  potrà  leuare 
la  Tenda,con  la  quale  fi  fuole  coprire  la  Scena  innari 
zi ,  che  s'incominci  la  Comedta .  Il  primo  farà  che 
ella  dall'alto  cali  al  baffo  nel  piano  della  Sala.  Il  fe- 
condo ,  che  dal  baffo  falifca  in  alto ,  afcondendofi 
fopra  il  Cielo ,  quando  però  ne  fia  la  commodità.  In 
quanto  al  primo  vi  farà  poca  fattura ,  poiché  fifarà  con  due  femplici 
troclie ,  ò  girelle  chele  vogliamo  nominare ,  le  quali  fianoconfìcate 
dalle  bande  al  principio  del  Cielo  ,con  due  funicelle ,  due  capi  delle 
qu.  li  fiano  legate  alla  Tenda  dalla  parte  fuperiore  di  effa ,  e  gli  altri 
fi  poneranno  nelle  mani  à  due  perfone ,  le  quali  all'hora ,  che  fi  darà 
loro  il  cenno ,  ò  con  trombe >  ò  con  altro,  lafciaranno  cadere  la  Ten-^ 
da  liberamente,  che  cofi  con  queftaoperatione  fi  farà  fatto  quanto  fi 
proponeua.  E'ben  vero,  che interuenendoui  più  perfone  ,in  diuer- 
fi  luoghi  nel  medefimo  moto  è  cofa  difficile ,  che  fi  accordino  fi  ag- 
gmftatamen  te  che  le  cofe  fuccedano  nello  fteffo  tempo  fecondo  il  de 
fiderio .  Io  ho  veduto  molte  volte  in  prattica ,  che  la  Scena  fi  è  ino- 
ltrata à  gli  Spettatori  vn  pc  zzo  prima  da  vna  parre  3  che  dall'altra,  il 
che  ha  dato  non  picciolo  difgulìo  à  chi  la  mira,facendo  ceflare  quel- 
la marauiglia ,  che  apporta  m  quell'iftante  l'improuifo ,  e  concorde 
caduta .  Io  per  me  lodarei ,  che  li  capi  delle  funicelle  fuffere  tenute 
da  vna  perfcna  fola ,  che  cofi  credo,  e  tengo  per  certi  (Timo ,  che  riu- 
fcirebbe  affai  b*ne,anzi  meglio  ponendo  due  pefi  eguali  ài  capi  del- 
la Tenda  à  che  potrebbonoferuire  due  facchetti  pieni  d'arena,  ac- 
ciòche  con  più  preftezza  fé  ne  veniffe  à  baffo  j  Dourà  però  il  pefo  ef- 
fere  proportionato,acciòche  cadendo  giù  con  precipitio  non  nuocà  * 
Il  tutto  vedafi  nella  prima  figura». . 

Il  fecondo  modo  le  bene  è  di  più  fpefa ,  e  di  più  fattura ,  farà  però 
affai  migliore ,  e  con  più  preftezza  farà  il  fuo  effetto ,  e  non  vi  farà 
quella  confufione ,  perche  cadendo  alle  volte  parte  della  Tenda  fo- 
pra le  genti  cagiona  difturbo ,  e  ftrepito . 

Il  modo 


Libro Trtmó  •  «9 

II  modo  è  quefto  \  Sì  farà  vn  fufello  à  guìfa  d'vn  fubbio  'tanto  luA 
go,ò  poco  più  di  quello  che  douerà  effere  la  larghezza  della  Ter^a, 
e  che  il  fico  farà  capace ,  habbia  il  Tuo  diametro ,  quan  to  farà  il  te  no 
dell'altezza  di  effa  Tenda:  ma  quando  non  vi  fia  fpatio  baftante^on 
uerrà  accomodarli  come  fi  potrà ,  e  quefto  douera  effere  pofto  fopra 
il  Cielo  con  li  fuoi  peroni  in  due  legni  murati  nell'vno,  e  nell'altro  an 
golo  nei  muri,e  douerà  aggirarli  facilmente  in  eflì.  ImbroccaraiTì  la 
parte  fuperiore della  Tenda  nel fuft Ilo, lafciando  la  parte  inferiore 
libera  fino  al  piano  della  Sala ,  poi  dall'vnoj  e  dall'altro  capo  del  fu- 
fello poco  dittante  dalla  Tenda,  fi  auilupparanno  due  funi  con  due 
pefi  aggiuftati ,  che  cadendo  al  baffo  vengano  à  riuoltare  il  fufello  3 
econfeguentementeà  tirar  la  Tendainalto,mentrcfi  auol^erà  in  et 
fo,ecofiin  vnoinftantefivedràfcoprirela  Scem,fenzachequafi  ve- 
runo fé  ne  auueda .  Si  deue  auertire,che  1  pefi  cadano  dietro  à  i  mu- 
ri in  modo  che  non  fi  vedano ,  e  non  facciano  rumore ,  che  cefi  hauc- 
rà  più  del  buono ,  e  quando  fi  hauerà  a  far  quefto ,  vn  poco  prima  vi 
fi  metteranno  perfone  fedeli  auanti  al  Parapetto,  acciòche  non  la- 
feiano  accollare  veruno  alla  Tenda  per  ifchiuare  i  pericoli,  &idi- 
fordini ,  che  fogliono  fuccedere  tal  volta ,  ò  per  malignità ,  ò  per  tra- 
feuragine ,  ò  per  pocadifcrettione  delle  genti,  the  nceneffero  l'eftrc 
mica  di  effe  >  e  l'importanza  della  cofa  mi  ha  fatto  ften  dere  in  quefto 
particolare  più  di  quello penfai  da  principio ,  me  ne  feufino  per  tan- 
to i  Lettori . 


H  2  VrintA 


$#  ^Pratica  delie  Scenz_>  • 

Prima  Figura  per  far  calare  la  Tenda  à  bafio* 


Sia  la  Tenda  A.  B.  C.  D.  e  le  due  trocchie ,  b  girelle  E.  &  F.  racco 
mandate  dall' vno ,  e  dall'altro  Iato  in  G.  &  H.  e  le  funicelle  A.  E.  K. 
e  B.F.  L.  e  fiano  li  capi  loro  K-.L.  in  mano  a  perfone  fidate ,  le  quali 
doueranno  lafciare  li  fudetti  capi  à  fuo  tempo ,  e  quelito  bafti intor- 
no alla  prima  maniera., . 

Quanto  al  fecondo  modo  poi  fi  metteranno  li  capi  A.  E.  M.  e  B.F. 
M.  in  mano  ad  vnaperfona  folaeffendofi  podi  in  A.  e  B.  pefi  conue- 
nienti ,  &  eguali ,  e  cofi  lafciandofi  li  detti  capi  da  vna  perfona  fola , 
verrà  l'opera tione  più  ficura^ , 


Seconda 


Libro  Primo . 
Seconda  Figura  per  far /altre  la  Tenda  in  alto . 


*f 


Sia  il  Cilindro ,  ò  Fufello  A.  B.  il  cui  diametro,fe  Io  fpatio  Io  com- 
porta,come  fi  è  detto,fia  la  terza  parte  dell'altezza  della  Tenda  E.  F. 
G.  Hi  cioè  di  E.  G.  e  fiano  li  fuoi  perni  polti  nei  legni  fermi ,  e  mura- 
ti nei  muri  C  O.e  le  funi  L  A.I.  &  M.  M.K,  auuiluppati  nel  Cilindro, 
ò  fufello  con  li  fuoi  peli  in  1.  e  K.  li  quali  quando  (i  Jafciaranno  cade 
re  al  baffo ,  in  vn  inftanre  la  Tenda  falira  in  alto ,  cioè  come  I.  e  K.  fi 
trouaranno  nella  baffezza  di  G.&  H.  confeguentemente  i  detti  G.& 
H.  ch'erano  reftremitàdella  Tenda ,  faranno  nell'altezza  di  E.  &  F. 
e  coli  fi  farà  leuata  la  Tenda  in  alto . 

* 

Come  fi  debbano  accomodare  ì  Lumi  fuori  della  Scena*» .     Cap.  3  8. 

Lumi  nella  Sala ,  ouero  Teatro  fuori  della  Scena  fi  Coglio- 
no porre  di  più  forti ,  &  in  diuerfi  luogh< . 

Alcuni  fogliono  feruirfi  di  Lumiere  da  oglio ,  &  altri  di 
Torciedi  cera  bianca .  In  quanto  al  primo  i  Lumi  da  o- 
glio  fogliono  effere  ài  manco  fpefa^  ma  però  non  rèndono  quella  ma 
gnificenza  3  che  fanno  le  Torcie ,  tuttauia  quando  faranno  fatte  Ie_# 
Lumiere  con  lumi  di  buon  garbo,  e  non  fi  feruirà  d'oglio,che  fia  cat- 

tiuo 


<S2  Tratìca  delle  Seen^j . 

tiuo,  ma  boni/lìmo,  &  anco  mifto  con  qualche  gentil  profumo,  ac- 
ciòthe  non  dia  mal  odore ,  non  faranno  brutta  vifta,  e  faranno  più  fi- 
cure  le  perfone ,  che  non  fcolarà  loro  adoflb  la  cera  delle  Torcie,  ma 
fé  fene  fmorzarà  alcuno ,  e  he  in  tant'  è  cofa  che  facilmente  fuccede  > 
vcrrafli  à  gettar  fetore  con  difgulto  de  gli  Spettatori. 

Le  Torcie  fatte  con  cera  bianca  fogliono  liauere  più  del  grande, 
e  non  danno  cattiuo  odore ,  ma  verr-  è ,  che  alle  volte  fogliono  im- 
brattare le  veitimenta  à  quelli  che  loro  (tanno  fotto,  poiché  per  effer 
lunghe ,  e  di  ma  teria,  che  per  ogni  poco  di  caldo  perde  la  fua  fodez- 
za  per  l'alito  delle  genti,  e  per  il  vapore,  che  procede  da  effe,  vengo- 
no ad  intc  nenrfi  ,&  à  pìegarfi,e  confeguentemente  à"  liquefarli  fopra 
le  perfone  con  danno  di  qu  Ue,etiilturbodegli  altri.  Ma  quando 
faranno  fatte  per  quelto  effetto ,  cioè  che  fiano  grolTe ,  e  corte ,  ma_» 
però  che  poflbno  feruire  per  tutto  il  tempo ,  che  deue  durare  l'attie- 
ne ,  non  vi  tara  pericolo ,  che  fi  pieghino ,  ne  meno  che  fi  ftruggano , 
&  anco  per  proueder  meglio  à  quelto  inconueniente,  fi  fogliono  fare 
le  Torciere  con  alcuni  Tondi,  ò  Piatti  di  diuerfe  maniere,  fopra  li 
quali  pofandofi  le  Torcie  riceuono  la  cera >  che  fi  fcola  fenza  detri- 
mento di  chi  vi  ftà  di  fotto . 


fowe fi 'debbano  fare  $  tumida  oglio  l 
Sìa  il  Lumino  di  Latta , ò  voghamo  dire  di  Banda  Magnata,  il  qua- 
le ne  riabbia  \  *Jtro  attaccato  fotto  9  acciòche  gocciando  foglio  non 

venga 


Libro  Trino.  02 

venga  à  cadere  fopra  le  genti  ,.&  vn'  vncino  di  ferro ,  oue  douerà  ef- 
fere  appiccato  alla  Lumiera,eome  nel difegno  fi  vede .  Di  quefti  Lu 
mini  fé  ne  metteranno  in  buon  numero  per  ciafcheduna  Lumiera  no 
douendo  effere  maggiori  di  mezo  piede  Tvno.  Effe  Lumiere  fi  po- 
tranno fare  in  diuerfe  forme ,  ò  d'Aquila,  ò  dì  Gigli, od  altro, come 
piacerà  à  chi  ne  haurà  la  cura . 

Come  fi  acconcino  le  Lumiere  con  le  Torciti, , 


Si  farà  vna  Lumiera ,  e  vi  fi  porrà  tre  torcie ,  la  quale  vorrà  eiTere 
fatta  di  legnami  dipinti ,  e  con  fili  di  ferro  raccommandati  come  nel 
difegno  fi  vede;  Se  ne  potranno  ancora  fare  in  altre  forme ,  cioè  d'Ar 
pie  ,ò  d'altro. 

Di  fopra  fi  è  detto  a  baftanza  in  quanto  alla  qualità  loro;  fi  douerà 
dunque  hauere  in  confideratione  di  porre  le  Lumiere  in  fito  il  più  vi- 
cino alla  Scena ,  che  fia  poflibile  ;  ma  però  in  modo,  che  non  venghi- 
no  ad  impedire  la  vifta  delle  Machine,  che  doueranno  calare  dal 

Cielo 


54  Tralìcadtl/e  Sce<k-j . 

Cielo  rie  gl'Intermedi),  fé  ve  ne  anctenno.  Si  douerà  dunque  por- 
le dalle  bande ,  lafciando  la  parte  di  rrezo  l'bera  ,c  vacua .  -Ancora 
auertafidi  mettere pochiflìmi lumi, e quafiniuno  dal  mezo  in  giù 
della  Sala ,  ma  ben  fi  proueda ,  che  ve  ne  Ila  abbondanza  vicino  alla 
Scena ,  che  cofi  le  Cafe  fidifcerneranno  beniflìmo  • 

- 
Qomejl  debbano  porre  ì  Lumi  dentro  la  Scena-* .     Cap.  3  9. 

E  L  L'  accomodare  i  Lumi  dentro  la  Scena ,  fi  doue- 
ranno  hauere  molte  confiderationi ,  cioè  di  porli  in 
modo, che  non  diano  impedimento  al  mutar  delle 
Scene,  ne  alle  Machine,  e  che  per  lo  Morefcare  non 
crollino,  e  non  cadino, e  raaffime  quelli  da  oglio, 
che  faria  di  quelle  cofe,che  nuocono  affai  alla  ripu- 
tatane di  chi  ordina  •  Si  douerà  duncjue  prima  porre  intorno  al  Fe- 
ttone ,  &  Arma,  che  fu  porta  al  principio  del  Cielo,  come  fi  diffe  nel 
Cap.  ?  2.  cioè  nella  parte  di  dentro  verfo  la  Scena,buona  quantità  di 
Lumi  da  oglio,  li  qnali  non  veduti  da'  Spetta  tori,illuminaranno  tut- 
to il  Cielo ,  e  faranno  buoni/lìmo  effetto ,  poi  per  ciafcuna  Strada  > 
tanto  in  dentro  però Vche  non  Mano  veduti  da  quei  di  fuori ,  e  che—» 
non  diano  impedimento  allo  fparir  delle  Scene,  come  fi  diffe,  &  di 
chi  douerà  vicire ,  &  entrare . 

Si  doueranno  in  oltre  porre  altri  Lumi  da  oglio  3  ò  Torciere ,  chc_» 
farà  meglio ,  &  il  tutto  fi  effeguirà  bene,  fé  fi  pigliaranno  dei  legni  di 
giuftagroff  Z'_a,  tanto  lunghi,  quanto  farà  dal  piano  della  Sala,  al 
più  baffo  di  ciafcuna  Cafa  ,  nelle  Strade  oue  fi  vorranno  mettere,  li 
quali  doueranno  effere  fermati  beniflìmo ,  con  geffo  nel  Pauimento 
della  Sala ,  e  doueranno  trappaffare  per  lo  Palco  guardando  di  far  le 
buche  nel  Palco ,  tanto.capace ,  che  non  vengano  à  toccare  li  legni 
in  alcun  lato;  Di  poi  fermaranfi  l'eftremità  loro  con  tiranti  bene  affo 
dati  ne'  muri ,  mettendoui  poi  dei  Lumi  in  eflì  legni  bene  accurati, 
e  la  quantità  che  farà  di  bifogno ,  e  non  fé  ne  faccia  careftia,  che  eoa 
quelt'ordine  ftaranno  fermi ,  e  ftabili ,  non  oftante  lo  ftornimento , 
che  fi  da  al  Palco  per  lo  ballare ,  e  faltarui .  Vi  fi  potrà  porre  ancora 

dalla 


Libro 'Prim».  6j 

dalla  parte  di  dentro  di  ciafcun  Camino  vn  Lume,clie  non  farà  dif- 
diceuole ,  quando  però  non  s'habbia  à  mutare  le  Scene .  Si  fuole  an 
cora  porre  gran  quantità  di  frugnoli  da  ogho  nella  tefta  del  Palco  die 
troal  Parapetto,che  fi  douerà  fare  per  tale  occafione  più  alro  del  pia 
no  del  Palco ,  come  fi  difle  nel  Cap.  3.  ma  come  lì  fuol  dire  è  più  la_. 
perdita ,  che  il  guadagno ,  poiché  fi  crede  d'illuminare  più  la  Scena, 
e  fi  rende  più  fcura ,  e  tenebrofa ,  &  io  ne  ho  fatto  efpenenza,  hauen 
dolo  veduto  più ,  e  più  volte ,  perche  è  di  bifogno ,  che  in  detti  fru- 
gnoli vi  fiano  ftoppini  molto  groffi,acciòche  rendano  maggior  lume, 
e  fé  fi  fanno  tali  generano  poi  tanto  fumo,  e  cofidenfo,  che  pare  vi 
fia  interpofto  tra  la  vifta  de  gli  Spettatori ,  e  la  Scena  vna  caligine^, 
la  quale  non  lafciadifcernere  bene  le  parti  più  minute  di  efla  Scena, 
oltre  il  male  odore  che  fògliono  cagionare  i  Lumi  da  oglio,  e  maxi- 
me quando  fono  polli  à  baffo  j  E  vero  che  fi  vedano  affai  meglio  gii 
habiti  dei  Recitanti  ,  e  dei  Morefcanti ,  ma  è  anche  vero ,  che  li  vili 
loro  paiono  tanto  pallidi ,  e  macilenti,  che  moftrano,  che  di  poco  gli 
habbia  Iafciato  la  febre:  oltre  l'impedimento  che  prouano  nel  reci- 
tare, enei  morefeare  per  lo  abbagliamento  di  etti  Lumi.  Bafti  di 
hauerne  tocco  quefto  pocolafciando  libertà  à  ciafeheduno  di  fare-/ 
in  ciò  quello  che  li  farà  di  più  gufto . 

Come  y  ffi  in  qual  ordine  fi  debbano  accomodare  gii  Spettatori .     Qtp.  40. 

|Cofa  di  molta  importanza ,  e  di  molta  briga  l'haue- 
re  la  cura  di  accomodare  le  genti,  in  occafione  di 
raprefentationi,tuttauia  non  vi  è  mai  careftia  di  chi 
ambifea  quefti  officile  maflìme  di  quelli,  i  quali  fa 
ranno  desinati  per  accomodar  le  Da  me ,  che  ve  ne 
è  fempre  cofi  buona  copia,chefe  le  occafioni  venif- 
fero  ogni  giorno ,  fempre  ve  ne  farebbono  in  abbondanza .  Si  deue 
perciò  auuertire  di  desinare  in  ciò  perfone  attempate,  e  difcrcte,af- 
finche  non  diano  fofpetto ,  ò  fcandalo  veruno  ;  Si  doueranno  dun- 
que accomodare  le  Dame  nel  Orcheftra ,  ò  vogliamo  dire  nel  terzo 
della  Sala  più  vicino  al  Palco ,  hauendo  riguardo  di  far  porre  nelle_> 

I  prime 


6$  TrAtlca  delle  Scent_>  ! 

prime  file ,  cioè  vicino  al  Parapetto  le  manco  principali ,  efeguendo 
fecondo  i  gradi  per  l'altre  file ,  auuertendo  di  mettere  Tempre  nel  me 
zodi  effe  le  più  belle,  acciòche  chi  opera,  e  fi  affatica,  ricreandoti  in 
cofi  bella  viltà,  faccianole  attioni  più  allegramente,  più  ficure,  e 
conpiùcuorc^. 

Neil' vltime  file  poi  fi  doueranno  porre  le  più  attempate ,  rifpetto 
alla  vicinanza  de  gli  huomini  per  leuare  ogni  ombra ,  che  fi  poteffe-» 
dare.  Qjell  •  che  naueranno  la  cura  di  accommodare  gli  Huomini3è 
neceflario,  che  fianoperfone  d'autorità,  e  fé  foffepoflìbile,  che  co- 
nofeano  tutti ,  ò  almeno  la  maggior  parte  \  perche  nel  dar  loro  i  luo- 
ghi, doucrà  ha  uerfi  quello  oggetto  di  farccheleperfone  idiote,  e 
plebee  fi  accorpinoci  ino  ne  gli  Scaloni,  e  dalle  bande,rifpetto  all'im- 
pirfettionedtlle  M  ichine,  che  alle  volte  fi  fogliono  vedere  in  fimili 
luoghi ,  poiché  quelli  tali  non  ci  attendono  cofi  di  minuto  -,  Ma  le-» 
perfone  iaccen  ti ,  e  di  garbo ,  fi  debbano  accomodare  nel  piano  del- 
la Sala  ,  più  nel  mezo  che  fia  poflìbile ,  nelle  feconde ,  ò  terze  file,ol- 
tre  che  haueranno  maggior  gulto,poiche  in  tal  fito,tutte  le  parti  del- 
la Scenate  delle  Machine  moftrano  le  loro  perfezioni, onde  non  po- 
tranno vedere  i  difretti ,  che  tall'horafi  feorgono  pur  troppo  ftando 
ne  gli  Scaloni ,  e  dalle  bande ,  come  fi  diffe . 

Come  fi  debbano  accendere  ì  Lumi .     Càp.  4L 

VA  N  D  O  faranno  accommodate  tutte  le  genti,& 
arriuatoil  tempo  che  fi  riabbia  ad  incominciare  lo 
fpettacolo ,  fi  doueranno  accendere  i  Lumi ,  prima 
quelli  di  fuori ,  e  poi  quelli  didentro  della  Scena_,, 
auuertendo  di  vfare  in  ciò  ogni  prestezza ,  per  leua 
re  quella  anfietà,  che  fogliono  hauere  gli  Spettato- 
ri parendo  loro,  che  mai  non  fi  venga  al  fine;  Ma  il  modoin  ciò  doue 
rebbeeffereriufabile,eficuro,perchefuccedendo  perciò  qualche 
difordine,  la  preftezza  farà  dannofa,e  cagione  di  maggiore  intratte- 
nimento. Si  douerà dunque  penfar  bene  alla  maniera  di  fare  que- 
lla operatone ,  poi  appigliarti  al  meglio.  Si  poffono  in  quefte  attioni 

pigliar 


Libro  Primo ."  ci 

pigliar  diuerfi  partiti ,  parlando  però  dei  Lumi  di  fuori ,  poiché  di 
quelli  di  dentro  non  vi  è  difficultà  veruna,per  la  comodità, e  la  quan 
cica  delle  genti ,  che  vi  fono ,  che  in  vn  fubico  fi  poffono  accender^ 
ma  trattando  di  quelli  di  fuori,  come  di  fopra,  fi  poflbno  pigliare  due 
ftrade ,  la  prima  è  di  fare  vna  mina,  ò  vogliamo  dire  trina,  con  filo  di 
ferro  inueftito  di  ftoppini  bagnati  nell'oglio  di  Saffo,  ò  acquauite ,  ò 
altra  materia,  che  fia  atta  ad  accenderli  facilmente,  il  qual  filo  do- 
uerà  hauere  il  fuo  principio  nella  parte  dal  lato  ,  che  farà  la  Lumiera 
feguendo  attorno  à  ciafcun  capo  delle  Torcie.  Deue  anco  effere  rac 
comandato  almeno  in  tre  luoghi  al  filo  maeftro,  chefoftenta  la  Lu- 
miera ,  acciòche  pei  Io  continuo  ardere  3  che  fanno  le  Torcie ,  quel- 
la parte  del  filo  che  loro  ftà  fopra  infocandoli  perauentura  non  cada 
fopra  effe  Torcie ,  e  le  faccia  diftruggere ,  e  fcolare  con  pericolo ,  e 
danno  di  chi  vi  farà  di  fotto .  Accomodaraflì  per  tanto  in  modo,  che 
reftandofempre  nella  medefima  altezza  non  vi  farà  quello  dubbio, 
e  coli  il  douerà  fare  nell'altre  Lumiere,  mettendo  poi  à  dirittura  di 
eflì  capi  di  filo  huomini  atti  à  quella  faccenda,li  quali  come  farà  loro 
dato  il  cenno  in  vn  fubito  ciafcuno  dia  fuoco  al  fuo  capo ,  e  cofi  con 
preftezza  fi  accenderanno  le  Torcie  fecondo  il  primo  modo . 

E  ben  vero ,  che  quello  modo  à  me  non  è  mai  piacciuto  moItOjri- 
fpetto  à  i  difordini ,  che  fogliono  auuenire,  poi  che  bene  fpeffo  è  fuc- 
ceduto ,  che  il  fuoco  fi  è  fpento  à  mezo  il  camino ,  non  arriuando  al 
luogo  determinato ,  altre  volte  ,  che  il  fuoco  caminando  nei  (lupini, 
eflì  fi  fono  diuifi  5  e  cofi  accefi  3  parte  ne  fono  caduti  fopra  le  genti , 
con  danno  di  effe,  e  diflurbo  de  gli  altri .  Quello  modo  come  ho  dee 
to  à  me  non  piacque  mai  per  le  cagioni  addotte ,  tuttauia  non  ho  vo- 
luto reilare  di  accennarlo . 

Vfando  il  fecondo  modo  fi  fuggirà  limile  inconueniente,e  fi  ftarà, 
comefifuol  dire  dal  canto  ficuto,  ancorché  conuenga,  che  gli  Spet- 
tatori habbiano  vn  poco  di  pazienza .  Quello  modo  è  di  acconciar 
bene  le  Torcie  fopra  le  Lumiere  con  i  fuoi  capi  bagnati  nell'oglio  di 
Saffo ,  metendo  vicino  à  ciafeuna  Lumiera  vna  perfona  fidata,&  atta 
à  quello  effetto ,  la  quale  habbia  due  canne,  tanto  lunghe,  quanto 
poffa  commodamence  arriuare  a  i  capi  delle  Torcie.  Sopra  vna  di 

I        a  effe 


6  g  'Pratica  delle  ScencZ  " 

effe  vi  deuera*  eflVrepofto  vn  canddino,  chedouerà  feruire  per  ac- 
cendere,  nell'altre,  vi  douerà  effere  pofto  vna  Spugna  bagnata  nel- 
l'acqua 3  h  quale  douerà  feruire  in  cafo  che  fi  fcolaiìe  alcuna  Torcia 
ardendo  più  da  vna  parte, che  da vn'altra per  fmoriarla,  acciòche 
non  venga  à  nuocere  a  veruno. 

Con  queita  occafione  non  mancherò  di  ricordare,  che  fi  deue  ha- 
uere  in  pronto  buona  quantità  d'acqua  fopra  la  Soffita  ,  ò  Cielo ,  e 
fotto  il  Palco  ,  e  quelta  (i  potrà  ferbare  in  Tinelle ,  Orci  ,  &  altri  Va- 
fi,  per  ogni  occaiione  chepoteffeauuenire,  poiché  oue  è  gran  quan- 
tità di  Lumi ,  & aìtn  fuochi ,  che fogliono feruirene grintermedij,è 
facil  cofa ,  che  alle  volte  fucceda  qualche  difordine ,  al  quale  come 
fi  porge  il  rimedio  pretto,  non  nuocerà  ad  alcuno,  ne  meno  feguirà 
tumulto* 

Neil' accendere  le  Lumiere  con  Lumi  da  oglio ,  bifognarà  impie- 
garui  tre  perfone  per  Lumiera  j  e  fi  feruirà  ddmedefimo  artificio,& 
inttrumenti,  cioè  con  le  canne,  come  nelle  Torcie*  ouero  fi  calarà 
à  baffo  cutta  la  Lumiera,!!  accenderà^  cofi  accefa  fi  ritirare  alzando* 
la  al  fuo  luogo. 

Il  Fine  del  Prim  Libro. 


INDICE 


INDICE 


69 


DELLA  PRATTICA 

DELLE    SCENE 

Libro  Primo . 


VERTIMENTI  all'Architetto  mi  ben  ordinare  ima 

Scena-, .     Cap.    i. 
Quanto  (ito  fi  deue  pigliare  per  Io  Palco.     Cap.  2. 
Come  fi  dette  fare  ti  Talco.     Qap.   3. 
Come  fi  deue  fare  il  cielo  della  Scena.     Cap.  4. 
Qomefi  dette  fare  per  colorire  il  cielo .     Cap.   J . 
Come  fi 'de  uè  terminare  la  prima  larghezza,  cioè  in  te/I  a  ali  a  Scena  ,  delie  due 

prime  e  afe ,  e  della  lunghezza  della.  Scena.      Cap.  6. 
rome  fi  dette  mettere  il  Punto  del  concorfo.     Cap.  7. 
Come  fi  deue  ritrouare  ti  Tunto  della  dtflanzjt .     fap.S. 
Come fi debbano  accomodarci  fili  dall' '<-vno  ali nitro  Punto.     Cap.  $. 
Come  fi  deue  difegnare  la  Pianta  della  Scena..     Cap.    1  o . 
Come  fi  debbano  aggiufiare  li  Telar  t  pertecafe^  e  per  la  Profpettiua  di  me- 

zjfm     Cap.  II. 
Come  fi  debbano  coprire  li  Telavi  delle  cafe ,  e  della  Profpettiua  di  me%o  di  te- 

leìnonruolendofi '  di  t  mole.     Cap.   12. 
Come fi debbano  fermare  nel piano  del  Palco  li  T 'elari  delle  cafè,  e  della  Pro- 

Jfettim  di  me%o .     Cap.   1  $ . 
Come  fi fegnano  gli  Sporti  de  Ut  Tetti .     Cap.   1 4. 
Come  fi  debba  far  e  abbozzar  e  la  Scena.     Cap.    1$. 
Come  ,eda  qual  parte  fi  debba  pigliare  il  lume  per  colorire  la  Scena .  Cap.  1 6. 
Come fi pofla  ritrouare  il melodi  ci  afe  una  facciata  sfuggita  delle  cafe^  ò  d* 

altro.     Qap.   17. 
(jome  fi  debbano  fegnare  le  Torte ,  che  paiono  ejjfere  in  tne%j>  alla  Scena  sfug- 
gita.    Cap.   18. 

Come 


7° 
Come  fi  debbano  fegnare  più  Fenefire  nelle  facciate  sfuggite,     Cap.   I  p. 

Come  fi  debbano  legnare  le  Loggte  con  li  fuot  Archi  nella  facciata  sfuggi' 

ta~> .      Cap.   i  o. 
L  e  Botteghe  e  ome fi  fegnano  nelle  facciate  rette ,  e  sfuggite .      Cap.   2  1 .  . 
Come  fi  debbano  fegnare  gli  Sporti  delle  cornici  nelle  facciate  sfuggite ,  con  lì 

fuoi  compimenti .     Cap.   22. 
Li  Poggiuolt  come  fi fegmno  nelle  facciate  sfuggite.     Cap.  23. 
Li  Poggmoli  come  fi  debbano  fegnare  parte  nelle  facciate  rette ,  e  parte  nellc^ 

sfuggite .      Cap.    24. 
Vna  Piazza  comejiftgni  tn <vna  facciata  s fuggita .      Cap.   2  5 . 
Come  fi  debba  fegnare  runa  Stradale  moftri  andare  per  drito  in  yna facciata 

sfuggita.     Cap..  26. 
La  Projpetttua  di  mezp  come  fi  debba  fegnare .      Cap.  27. 
Lt  Tetit ,  e  li  camini  come  fi  debbano  fingert .      Qap.   2  8. 
Tiù  Strade  come  fi  pofiono fegnare  nella  Profftettiua  di  mezj) ,     Cap.   2P« 
Come  fi  dipingono  Le  Scene .     Cap.    3  o. 
Il  Parapetto  del  Palco  come  fi  debba  colorire.     Cap.   3 1. 
Come  fi  babbta  ad  adornare  il  principio  del  Cielo  •     Cap.   3  2. 
//  Pammento  del  Palco  comefidifegna  ,  e  pinga  •     Qap.   33. 
il  luogo  per  il  Prencipe  come  fi  debba  accomodare .     Cap.   3  4. 
£  omefi  debbano  fare  gli  Scaloni  per  gli  Spettatori .      Cap.   3  j . 
Qome fi  debbano  accomodare  ì  Mufici .      Cap.   3  6. 

Comey&  in  qual  modo  fi  debba  Iettare  la  Tenda,cbe  cuoprela  Scena.  Qap.  37. 
7  Lumi  fuori  della  Scena  come  fi  debbano  accomodare  •     Cap.   3  8. 
1  Lumi  dentro  della  Scena  come  fi  debbano  porre .     Cap.  39. 
Come ,  e  con  qual ordine fi debbano  accomodare  gli  Spettatori '•     Cap.  40. 
Come  fi  debbano  accenderei  Lumi,     Qap.  41. 


tifine  dell'Indice  del  Primo  Libro  • 


DELLA 


yr 


DELLA 

PRATICA 

DI    FABBRICAR 

LE    SCENE, 

DI    NICOLO'    SABATTINI 

LIBRO     SECONDO, 

Doue  fi  tratta  d'Intermedi/  ,  e  Machine-» . 


t>e ilo  fymmento ,  e  mutatione  delle  Scene .     Cap. 


I. 


►SDENDOSI  di  già  trattato  nel  Primo  Li- 
bro come  fi  debbano  conftruire  le  Scene,  & 
i  loro  apparati:  Hora  in  quefto  Secondo  fi 
dirà  de  gl'Intermedi;  ;  E  perche  pare  hoggi- 
dì ,  che  non  fi  porla  fare  cofa  di  buono  nel 
rapprefen  fargli,  fé  non  fi  mutano  tutre_», 
ò  parte  delle  Scene:  Per  tanto  mi  è  parfo  ne- 
ceflario  di  dire  qualche  cofa  fopra  il  modo 
di  fare  fimili  operationi ,  perche  in  vero  lo 
fparire ,  ò  mutar  delle  Scene  fono  di  quelle  cofe  3  che  fogliono  appor 
tare  non  minor  gu(to,che  marauiglia  à  gli  Spetta tori,e  maflìme  quan 
do  ciò  vien  fatto  con  preitezza ,  e  fenza  che  quafi  neiTuno  fé  ne  aue- 
da  ;  il  che  fé  bene  è  cofa  difficile ,  tuttauia  fi  fogliono  vfare  in  quefte 
di uerfi  artifici j ,  come  farebbe,  che  qualche  perfona  confidente-» 

mefia 


7  2  Pratica  delle  Scene ,  e  £Machìnz_,  % 

meffa  à  bello  ftudio  nell'vltimo  della  Sala,  la  quale  offeruando  il  rem 
pò, che  fi  douranno  tramutare  le  Scene,  moftri  di  far  rumore  con  al- 
tra perfona  d'accordo ,  ò  veramente  (  ma  potrebbe  eflere  occafìone 
di  notabiliflìmo  disturbo  )  fingere  la  ruuina ,  ò rompimentodi  qual- 
che traue  de  gli  Scaloni ,  ouerocon  vn  tocco  di  Tromba ," Tamburo, 
ò  d'altro  inftromento,  deuiare  gli  aitanti  dalla  vifta  delle  Scene,  & 
in  quel  tempo  fare  la  detta  operatione  dello  fparimento ,  fenza  che 
nifluno  fé  ne  aueda,ltando  però  auertito,  che  non  fi  penetri  tale  ftrat 
tagemma,  il  quale  non  li  deuepalefare  ad  alcuno,  fé  non  à  quelli, 
che  faranno  desinati  a  tal'eflfctto . 

Di  quelli  artifici)  a  me  pare  il  migliore  quello  della  Tromba ,  ò  d' 
altro  ìnurumento,  poiché  quello  di  far  la  riifa,  e  la  fintione,  che  fiì 
ron  pa  lo  Scalone, porta  feco  molti  pericoli,come  di  far  nafcere  qual- 
che gran  tumulto ,  il  quale  non  fi  acquieti  poi  cofi  di  leggieri,  ma  per 
Io  contrario  fentito  folo  il  tocco  dell'inttromento,  come  fi  difledifo- 
pra ,  e  finito  quello  le  genti  fi  riuolgano  fubito  verfò  la  Scena ,  come 
erano  prima  acquetandoli ,  e  con  marauiglia ,  e  con  gufto  ammiran- 
do il  nuouo  apparato ,  che  fi  rapprefenta  à  gli  occhi  loro. 

/  T elari  delle  due  prime  Cafe  come Jt debbano  fare .     Cap.  2, 

• 
]  \  V  A  N  D  O  fi  vorranno  fare  le  Scene  in  maniera.. , 
che  nel  tempo  de  gl'Intermedij  s'habbiano  a  tra- 
mutare ,  non  fi  douranno  fabbricare  le  tefte  delle 
due  prime  Cafe  congiunte  alle  facciate  sfuggite , 
come  fi  difle  delle  Scene  ordinarie  nel  Primo  Libro 
al  Cap.  1 3.  ma  fi  faranno  difgiunte ,  &  immobili  , 
acciòche  nello  fparimento  del  reftante  non  vengano  vedute  da  quei 
di  fuori  le  parti  di  dentro . 

E  però  fi  auertirà ,  che  i  Telari delle  due  prime  Cafe ,  cioèdeIlc_# 
tefte  fianobeniffimo  inchiodate  nel  Palco,  &  accurate  alle  pareti 
con  fuoi  tiranti  murati ,  in  modo  che  ft'ano  {aldi,  e  che  non  fi  moua- 
no,  non  ottante  lo  ftordimentodtlle  Machine, ò d'altro,  che  fi  po- 
tette fare  ne  gf  Intermedi j . 

llprin- 


Libro  Secondo .  n  ? 

ìl Principio  detta  Scena  comejìpojja  adornare^, .     Qa.p.   3. 

INCORCHE  la  maniera ,  della  quale  fi  è  parlato 
nel  precedente  Cap.  cioè  di  formare  le  prime  Caft^ 
in  tefta  del  Palco ,  fia  ftata  per  lo  adietro  la  più  pra- 
ticata, e  la  più  commune,tutrauia  pare  c'habbia^ 
queftodiffetto,  che  effendofi  alle  volte  mutate  lc«* 
Scene  delle  Cafe  in  Selue ,  in  Mon ti ,  od  altro ,  non 
pare  c'habbia  molto  del  buono ,  ne  del  verifimile ,  che  reftino  quei 
duepezzi  di  Cafe  foli,  fenza  trafmutarfi  anch'elfi  :  Onde  per  rime- 
diare à  tali  inconuenienti  fi  potrà  in  tetta  al  Palco  fare  vnWco  con 
Colonne ,  e  Statue ,  e  dentro  fabricarui  la  Scena ,  perche  oltre  all'ef- 
fere  ficuro  di  non  e  (Ter  vedute  le  parti  di  dentro,dara  grandiffimo  or- 
namento alla  medefima  Scena, aggiungendole  ancora  maggior  fuga, 
e  dalla  parte  di  dietro  ad  elfo  Arco  vi  fi  potrà  porre  buona  quantici 
di  Lumi;,  i  quali  non  foloilluminaranno  le  Cafe  della  Scena,  ma  an- 
cora tutto  il  Cielo  jfenzaeffere  veduti,efenzaft  perii  deuefiano  po- 
lii. Nel  fabbricare  detto  Arco  fi  doueràauertire,  che  non  ila  con- 
giunto al  Palco ,  ma  difgiunto ,  come  fi  difle  del  Parapetto  in  tefta.,, 
nel  Cap.  3 .  del  Primo  Libro . 

Come  fi  dette  coprire  ti  rimanente  delle  Scene ,  accìocheft 'posano  tramutare^* 

nel  primo  modo .     £ap.  4. 

IDOTTE,  che  fi  faranno  à  perfezione  le  tette  delle 
due  prime  Cafe ,  ò  fatto  l'Arco  j  come  fi  éiffe  di  fbpra ,  fi 
dourà  ftabilire  il  rimanente  della  Scena ,  in  maniera  che 
pofla  farfi  lo  fparimento,quando  ve  ne  farà  il  bi fogno  fe- 
condo il  primo  modo ,  che  fi  dirà  nel  feguente  Cap.  fi  terrà  dunque 
quell'ordine.  Nella  fommità  delle  Cafe,  le  quali  deuonodimoltra- 
re  il  Tetto,non  vi  fi  fingano  i  Coppi  di  rilieuo,ne  meno  i  Camini,  ma 
nella  detta  fommità  vi  fi  faccia  vn  ouolo ,  che  fia  ben  polito ,  e  Iifcio 
acciòche  fenza  impedimento  alcuno  fi  pofla  fare  l'opcràtione  del  tra 
mutamento ,  come  fi  dirà  al  fuo  luogo . 

Fabbrichifi  per  ciafeun  lato  della  Scena  vn  Palchetto  quanto  farà 

K  lalun- 


s  yq.  'Pratica  delle  Scene ,  e  Machine^ . 

la  lunghezza  di  tutte  le  Cafe ,  e  quello fia  bene  accurato  nei  muri,  e 
fia  più  baffo  dei  Tetti  delle  Cafe  almeno  piedi  quattro ,  purché  non 
vengaad  effere  tanto  baffodel  piano  del  Palco  ,ehe  non  vi  fi  poffa_» 
commodamente  paffare  fotto ,  nel  qual  cafo  dourà  l'Architetto  ado- 
prare  il  giudicio>acciòche  nò  fucceda  nell'operare  qualche  difordine 

Comejì  poJZono  tramutar  le  Scer/<z_j.     Cap.  5. 

ORMATE  tutte  le  Cafe ,  come  fi  dille ,  fi  piglia,, 
ranno  delle  tele,  le  quali  non  doueranno  e  iTeregrofc. 
fé  3  ma  fottili ,  e  leggiere,  di  pei  farafft ne  dei  pezzi, 
fecondo  il  numero  di  effe  Cale  tanto  grandi,  che  fa- 
cilmente pollano  coprire  le  facciate  rette,elesfug- 
^  gitediciafeuna.  Quelte  tele  fi  faranno  dipingere-» 
fecondoquello  fidouràrapprefentare,  oriinan  loal  Pittoriche  fac- 
cia le  colle,  ò  altra  tempra  più  dolce,che  fia  po(Tìhile,accioche  fi  pof- 
fano più  facilmente  raccogliere,  e  diftendere.pcr  coprirete  difeopri- 
rele  Cafe.  Accurate  che  faranno  fi  pigliaranno  due  pezzi  d'halle 
eh  hmghezza  di  piedi  due ,  e  mezo  3  e  di  groffezza  di  onde  vna ,  e«* 
meza ,  ma  che  fiano  di  boniflìmo legno  duro,e  hfcio,&  in  tetta  d' vno 
di  qefti  pezzi  s'inchiodarà  vn  capo  di  quelle  tele,  cioè  la  parte  mino- 
re ,  che  nel  luogo  più  baffo  dourà  coprire  il  Tetto  della  Cafa,  poi  fi  pi 
gliarà  l'altro  capo  della  tela  nella  parte  più  alca  di  effa^e  s'inchiodare 
nel  principio  del  Tetto  della  facciata  retta  di  detta  Cafa,indi  fi  racco 
glierà  tutta  la  tela  nel  principio  della  faccia  ta  retta ,  in  modo,che  no 
venga  veduta  da  quei  di  fuori.  11  limile  fi  farà  in  ogni  altra  Cafa. 
Nel  tempo  poi ,  che  fi  douerà  tramutare  la  Scena ,  fi  metteranno 
almeno  due  huomini  per  ciafeun  pezzo  di  tela,  i  quali  tengano  in  ma 
no  quel  pezzo  di  nafta  ,  che  fu  inchiodato,  effendo  prima  bene  in- 
fa penato,  cioè  quella  parte  vicina  alla  tela,ecofi  ancora  Touolo  nella 
fommità  dei  Tetti .  Quando  fi  tramutargli  huominiiudetti  feorre 
rano  con  i'haftafopra  l'ouolodel  Tetto  della  Cafa  fino  alla  fine,  che 
confeguentemertte  feorrerà  ancora  la  tela,  e  cofi  in  vn  fubito  verrart 
pò  copertele  Cafe.il  limile  fi  farà  nel  difcoprirle  ritornando  indietro 
Quando  poi  follerò  le  facciate  sfuggite  delle  Cafe  affai  lunghe,m 

quel 


Libro  Secondo  l 


Ti 


quel  cafo  fi  potrà  mettere  nel  mezo  della  tela  vn'altro  pezzo  dì  nafta 
con  aggiungerui  altri  h uomini,  perche  i  primi  potranno  fcorrere  fino 
alla  fine  della  Cafa ,  &  i  fecondi  fino  al  mezo ,  facendo  l'ilteffo  anco 
neldifcoprirle. 


!,.••• 


Sia  la  facciata  retta  A.  B.  C.  D.e  la  sfuggita  B.E.D.  F.e  fia  f  estre- 
mità del  Tetto  A.  B.  E.  oue  fia  l'ouolo  ben  lifeio ,  &  infapona  to,  &  il 
pezzo  di  tela  G.  H.  I.  K.  il  quale  habbia  à  coprire  la  detta  Cafa  A.  B. 
C  D.  E.  F.  l'inchiodarà  dunque  nella  detta  tela  G.  H.  f.  K.  il  pezzo 
di  nafta  H.Lnel  Punto  H.dal  lato  minore  H.K  &  il  capo  G.del  mag- 
giore inchiodaraflì  nell'eltremità  A.della  detta  Cafa .  Compito  que 
Ito  fi  raccoglierà^  tta  la  tela  nei  principio  della  facciata  retta  A.  C. 
in  M.  nel  tempo  poi  d'operare  fi  farà  feorrere  il  principio  dell'hafta 
H.  fopra  A.  B.  E.  che  quando  H.  della  feconda  figura  farà  in  E.  nella 
prima ,  farà  ancora  K.  in  F.  che  cofi  ne  verrà  coperta  la  fuddetta  Ca- 
fa .  Il  limile  fi  farà  nel  difeoprire ,  ritornando  in  dietro . 

Comejtpoftono  tramutare  le  Scene  nel  fecondo  modo .     Cap.  6. 

ER  tramutar  le  Scene  nel  fecondo  modo  fi  fermaranno 

le  Cafe  nel  pauimento  del  Palco  con  quell'ordine,  cioè , 

che  la  feconda  fia  in  treoncie  più  in  dietro  della  prima,  & 

altretanto  la  terza  dalla  feconda ,  &  anco  cofi  le  altre  fé 

veneandaranno. 

K        2  Fatco 


"1 6  Tratìca  delle  Scene ,  e  Machìrt_>  » 

Fatto }  che  farà  queito  fi  farà  fabbricare  vn  Telare  di  lunghezza , 
larghezza ,  &  altezza ,  quanto  fu  fatta  la  feconda  Ca  fa,  coprir  affi  di 
tele  3  pwgendo in  effe  quello,  che  fi  douerà  inoltrare  nel  rramuta- 
mento  delle  Scene,  di  poi  li  farà  vn  gargame  nel  piano  del  Palco  die 
tro  alla  prima  Cafa ,  e  lìa  di  larghezza  di  oncie  due ,  e  di  lunghezza 
quanto farà  la  prima,  e  feconda  Cafa,  il  quale  douràeffere  profondo 
oncie  tre,&  il  limile  fi  farà  dalla  parte  di  fopra  nella  fommirà  dei  Tet 
ti  •  Il  medelimo  farafli  nell'altre  Cafe ,  cioè  dietro  alla  feconda  per 
coprire  la  terza ,  e  dietro  la  terza  per  la  quarta,e  con  quell'ordine  fe- 
guitandp  anco  per  l'altre  fé  ve  ne  faranno . 

Compiti  che  faranno  tutti  iTelari,  e  dipinti,  fi  metterà  il  primo 
pel  gargame  dietro  la  prima  Cafa,  e  fi  agiuitarà  che  polfa  feorrere  in 
elio  liberamente  fopra  la  feconda,e  coli  l'altre ,  ma  fi  deue  hauere  in 
confidtrationefe  nella  prima ,  ò  feconda  Cafa  vi  andaffero  Porte,  ò 
Feneftre,delle  quali  nell'attione  delia  Comedia  folle  bifogno  feruir- 
fene ,  fi  potrà  nel  Telaro ,  che  fu  polto  dietro  alla  prima  Cafa  fare-» 
dell'aperture  con  vn  femplice  taglio  nella  tela  all'incontro  di  eflfe-» 
Porte ,  ò  Feneitre ,  acciòche  fé  ne  polTa  feruire  j  e  cofi  nelle  altre  per 
le  altre  Cafe.  11  modo  poi  d'operare  queito,  douraflì  mettere  dire 
huomini  fidati  per  ciafeun  Telaro,  i  quali  douerebbono  effere,lè  fof- 
fe  poflìbile,intendenti  dei  fuoni,e  tempi,acciòche  quando  s'incomin 
ciaffero  le  fonate  nel  mezo  di  effe ,  tutti  ad  vn  tempo  facefTero  feor* 
rere  i  Telari  à'  fuoi  luoghi ,  hauendo  prima  beniflìtno  infaponato  V 
eftremità  dei  Telari ,  &  il  gargame ,  che  tenendo  queft'ordine  fi  tra- 
muteranno le  feconde ,  e  l'altre  Cafe,  ma  per  le  prime  fi  potrà  feruire 
del  primo  modo ,  come  fi  dille  di  fopra  nel  Cap.  j . 


Siala 


Libro  Secondo, 


77 


Sia  la  prima  Cafa  A.  B  C.&  il  Telaro  dietro  ad  efla  D.  E.F.  il  qua- 
le habbia  à  coprire  la  feconda  Cafa  G.H.  I.  e  fìa  il  gargame  E.F.K.L. 

Quando  farà  il  tempo  di  tramurare  le  Scene  fi  farà  (correre  il  Te- 
laro  D.  E.  F.  nel  gargame  K.  L.  perche  quando  E.  farà  in  K.  confe- 
guentemente  F.  farà  in  L.  Il  limile  auerrà  nelle  parti  di  fopra  nel  gar 
game  dei  Tetti,  e  cofi  verrà  coperta  la  feconda  Cafa  G.H  I.  Nella 
medefim a  maniera  fi  coprirà  la  terz,a  P.Q^R.  facendo  fcorrere  il  Te* 
laro  M.  N.  O.  e  cofi  nell'altre . 

Come  fi 'poffano  mutare  le  Scene  nel  terzo  modo,     Cap.  7. 

VESTO  ceno  modo  di  mutar  le  Scene  a  me  pare 
il  migliore  de  gli  altri  detti  di  fcpra ,  quando  però 
fi  faccia  con  celerità ,  perche  facendoli  altramen- 
te è  molto  pericolofo ,  che  fiano  vedute  da  quei  di 
fuori  le  parti  di  dentro  della  Scenari  che  non  auie- 
ne  ne  gli  altri  già  detti .  Si  deue  dunque  auertiré 
nel  fare  quella  operatione  di  vfare  ogni  efquifita  diligenza,acciòché 
non  ne  auenga  difordine  alcuno . 

Per  far  quefto  dunque  fi  faranno  dei  Telali  con  Iifte  di  tauole?che 

habbiano 


n 8  Tratìca  delle  Scene ,  e  <.%lach'iKc_; . 

riabbiano  le  bafi,&eltremicà  di  tauole  intiere  in  forma  di  triangoli 
equicruri ,  come  fi  vedrà  a  fuo  luogo  3  i  quali  telari  fiano  d'altezza^  3 
lunghezza,  e  larghezza,  &  in  numero  quanto  fi  vorrà,  che  fiano  le 
Cafedella  Scena  ,  dando  il  decliuioneHeftremità  peri  Tetti,  con- 
traguardar  nel  filo ,  fi  come  fi  difle  nel  Primo  Libro  al  Cap.  1 1.  ma  le 
bafi  dei  triangoli  dcuonoeflcre  polii  equidiltanti  all' Orizonte,e non 
al  decliuio  dei  i'alco,  accciòche  pollano  liberamente  girare  nei  fuoi 
perni. 

Quando  faranno  coperti  i  Telari  di  tela  dipinti,  &  agiuftati  à'fuoi 
luoghi  Ce  li  metterà  vn  perno  per  ciaftheduno  ,  il  quale  dourà  effere 
impuonato  nella  cima  di  elfo ,  nel  mezo  del  triangolo  di  fbpra ,  e  fe- 
guendo  in  quello  di  fotto  palli  per  vn  buco  nel  piano  del  Palco,  fatto 
capace  per  tale  eff.  ito,  fermandoli  piede  fopra  vn  dado  pofto  nel 
piano  d«  Ila  Sala,  in  maniera  che  ltia  in  bilico,  e  fi  polla  facilmente  gi 
rare  .  11  limile  fi  farà  ne  gli  altri  triangoli . 

Comp  toquantodifopralì  èdetto,nel  mezo  di  (òtto  il  Palco  vi  fi 
porranno  due  manfari ,  vnoverfola  Proipettiua  di  mezo,  e  l'altro 
verlo  la  telta  del  Palco,  di  groffezza ,  che  in  vn  mezo  giro  fi  poflano 
jneflìauuiluppare,  efuilupparelefuni,  che  faranno  auuiluppa te  nei 
perni ,  le  quali  douranno  effere  aggiuftate .,  fi  che  in  mezo  giro ,  che 
Faranno  i  manfari  (come  fi  difle  ) fi  auuìluppino,  e  fuiluppino  in  eflì, 
e  nei  perni ,  e  venghino  à  mofìrare  l'altre  facciate  delle  Cafe  della^ 
Scena-.  • 

Qu  a  n  do  poi  fi  vorrà  far  girare  i  triangoli  per  tramutar  le  Scene, 
cioè  in  Selue ,  ò  in  altro ,  fi  girarà  il  primo  manfaro ,  e  confeguen te- 
mente il  primo  capo  della  fune  auuolto  nel  perno ,  fi  fuilupparà  da_* 
eflb,  e  fi  auuolgera  nel  primo  manfaro,  enelmedefimo  tempo  Y 
altro  capo  fi  auuilupparà  nel  perno ,  e  fi  fuilupparà  dal  fecondo  man- 
faro, e  cofi  fi  farà  tramutata  la  facciata  della  Gafa  fatta  nel  triangolo. 

N  :1  far  poi  ritornare  il  triangolo  al  fuo  luogo ,  fi  farà  cofi,  giraraf- 
fi  il  fecondo  manfaro,  che  fu  pofto  vicino  alla  tefta  di  fotto  il  Palco 
in  mezo  giro,dal  quale  verrà  fuiluppata  la  fune  dal  perno,&  auuilup- 
paraflì  nel  manfaro ,  &  in  quello  infrante  auuilupparaflì  l'altra  fune 
nel  perno ,  e  fi  fuilupparà  dal  primo  manfaro ,  e  fubito  farà  ritornata 

laCafa 


LtbroSecond»,  yr> 

JaCafacoI  triangolo  al  Tuo  primo  luogo.  Neìmedefirnimanfari ,  e 
ne  gli  altri  perni  di  ciafcun  triangolo  fi  porranno  l'altre  funi ,  finche 
in  vn  mezo  giro  fi  girino  tutti  i  triangoli  in  vn  moto  folo  dei  manfa- 
ri ,  &  in  vn'alcro  ricornino  ne  i  Tuo»  luoghi . 

In  quefta  attione  fa  di  meftiero  ftar  vig  hnte,&  hauer  huomini  c'a 
bene,  e  finceri,  poiché  è cofa  pencoloia  per  la  quantità  ót  Ile  funi, 
che  non  s'intrichino  l'vna  con  l'altra  ?  e  che  le  cofe  non  pattino  ccn_. 
buon'ordine . 

Io  lodarci  per  fuggire  quello  inconueniente,  quando  vi  foflero  de 
gli  huomini  fidati ,  &  intendenti  dei  tempi ,  e  Tuoni ,  come  fi  difle  di 
(opra  nell'altro  Cap.  che  queft'attione  fofle  fatta  da  loro,mettendo- 
ne  vno  per  triangolo ,  i  quali  con  facilità  potranno  far  girare,e  ritor- 
nare eflì  triangoli ,  eflendo  pofti  nei  billichi  fenza  tanto  intrigo  delle 
funi ,  e  dei  manfari ,  fé  bene  è  dificil  cofa ,  che  s'accordino  più  perfb 
ne  in  diuerfi  luogi  in  vn  moto  folo ,  come  fi  difle  nel  Primo  Libro  al 
Cap.  5  7.  nel  calar  della  Tenda,  tuttauia  fi  potrebbe  fare. 


Sia  il  triangolo  A.  B.  C.  di  fopra ,  e  D  E.  F.  di  lotto ,  in  modo  che 
la  facciata  della  Cafa  A.  B.  O.  E.  moftnla  retta  ^  e  la  B.  E.  F.  C.  la^. 
sfuggita,  e  la  facciata  di  dietro  c'habbis  a  moltrare  S  lue,  ò  altra 
per  gl'Intermedi;  >  e  fia  A.  C.  D.  F  (ìa  il  perno  G.  H 1.  K.  con  l'eltre 
tnitàimpironato  nel  triangolo  di  f  >pra  nel  mez.o  in  G.&inqu  Idifoc 
to  in  H.e  che  paflì  per  il  buco  l.fauo  nei  piano  del  Avako  L.M  N.  O. 

elia 


So  Pratica  delle  Scene  ,  e  Macbwc_>  l 

e  fia  meflb  nel  piano  della  Sala  in  maniera ,  che  (tia  in  bilico  in  K.  fia 
il  primo  manfaro  in  P.  pofto  fotto  il  Palco  nel  mezo  verfo  la  Profpet 
ti  uà ,  &  il  fecondo  Q^verfo  la  tetta  del  Palco ,  e  fia  il  primo  capo  del- 
la fune  lega  to  nel  primo  manfaro  in  P.e  lcaltxo  capo  auolto  nel  perno 
R.  &  il  fecondo  capo  legato  nel  detto  perno  in  S.  e  l'altro  auolto  nel 
fecondo  manfaro  in  Q^ 

Quando  fi  vorrà ,  e  he  fi  giri  il  triangolo  ,  come  fi  diffe  di  fopra ,  fi 
voltarà  il  primo  manfaro  per  mezo  giro,onde  verrà  il  primo  capo  del- 
la fune  ad  auuilupparfi  nel  primo  manfaro  P.  e  fuilupparalfi  l'altro 
capo  dal  perno  K.  e  nel  medefimo  tempo  verrà  à  vilupparfi  il  fecondo 
capo  dell'ai  era  fune  nel  perno  in  S.  e  l'altro  àfuilupparfi  nel  fecondo 
manfano  Q^&  in  quello  iltante  verrà  ad  eflere  girato  il  triangolo ,  & 
apparire  in  vece  della  Cafa  la  facciata  dipinta  per  gì' Intermedi;  5  per 
che  quando  il  manubrio  del  primo  manfaro  T.farà  in  V.anco  il  Pun- 
to D  farà  in  F.  &  F.in  E.  nel  triangolo  di  fotto,  &  in  quello  di  fopra 
A.  farà  in  C  eC.  in  B.quandopoi  lì  vorrà, che  ritorni  la  facciata  del- 
la Cafa  al  fuo  luogo,fi  girarà  il  fecondo  manfaro  Qj:ome  fi  fece  il  pri 
mo  P.e  cofi  in  vn  lubito  farà  ritornata  la  Cafa  al  fuo  luogo .  Con  que 
fio  moto  fi  potranno  girare  tutti  i  triangoli  delle  Cafeelfendo  legate 
le  funi  in  ciafchcdun  perno ,  e  nei  due  manfari ,  e  fpariranno ,  e  ritor 
naranno ,  come  fi  diffe  d' vna  fola . 

Si  potrebbe  ancora  adoperare  vn  manfaro fblo ,  mcttendoui  altre 
tante  funi  al  contrario  delle  prime,  ma  farebbe  più  intrigo,  e  perico 
loio  a  fare  cofa  buona  • 

Come  nello j^arìre  della  Scena,  <venga  maggiore  iljtto  del  Palco .     Cap.   8. 

VA  N  D  O  nell'Intermedio,  che  fi  haurà  àrappre- 
fentarev'habbinoad  interuenire  molte  perfone, 
&  il  (ito  del  Palco  non  fia  capace  3  acciòche  non  s* 
intrichino  tra  di  loro  ,  e  non  facciano  confufione, 
fi  per  la  (tretezza  del  fito ,  come  anco  per  la  quan- 
tità dei Morefcanti ,  ò  Ballettanti ,  non  potendoli 
diicernere  anco  con  sullo  le  atcìoni  della  fauola .  Si  potrà  dunque 

nel 


Libro  Secondo .'  g  j 

nel  tramutare  della  Scena  far  fi ,  che  s'ingrandifca  il  (ito ,  e  cofi  fi  fa- 
ranno le  anioni  più  ficure ,  e  con  manco  pencolo ,  che  fucceda  difor- 
dine  alcuno.  Per  farquefto  fi  faranno  altre  tre  buche,  oltre  le  ojà 
fatte ,  come  fi  dirle  nel  Cap.  di  fbpra ,  cioè  vna  nel  piano  del  Palco 
l'altra  nel  triangolo  da  baffone  l'altra  nel  triangolo  di  fopra ,  chefia- 
no  à  dirittura  delle  prime,ma  tanto  vicine  ad  effe  prime  verfo  la  fac- 
ciata di  dietro ,  cioè  tanto  indentro ,  quanto  fi  vorrà,  che  s'ingrandi- 
fca  il  fito  del  Palco .  Il  fimile  fi  farà  ne  gli  altri  triangoli  per  ciafcun 
canto  delia  Scena  • 

Di  poi  poco  prima ,  che  fi  hauerà  ad  effequire  quefto ,  pianamen- 
te ,  e  fenza  ftrepito  fi  leuaranno  i  perni  dà  primi  buchi  fatti  nel  me- 
zodei  triangoli,  e  fi  porranno  nei  buchi  detti  di  fopra,  fermandoli 

nel  piano  della  Salaj&aggiuftando  le  funi  nei  manfari,  perche  quan 
do  fi  riuolgerà  il  primo  manfaro ,  come  fi  difle  nell'altro  Cap.  tutte 
le  Cafe  fpariranno  rimanendo  il  fito  più  capace  di  quello ,  ch'era  pri. 
ma,  fi  comeriuclgendo  il  fecondo  manfaro  tcrnaranno  al  fuo  luogo. 


JEÌ-irffil 

2>      jàTjej 


t±3::::j 


Sia  il  triangolo  da  alto  A.  B.  C.  e  quello  da  baffo  D.  E.  F.nei  qua- 
li fiano  li  buchi  in  G.  &  H.  con  il  fuo  perno  G.  H  I.  pofto  nel  piano 
della  Sala  in  bilico  I.  Si  donerà  dunque  fare  nel  triangolo  da  alto  vn* 
altro  buco  tanto  dittante  dal  G.  verfo  la  facciata  di  dietro,  e  fia  K. 

1  cioè 


82  'Pratica  delle  Scene  y  e  ^Jacbìnc^i 

cioè  per  drito  à*  G.  quanto  fi  vorrà,che  s'ingrandì  tea  il  Cito  del  Palco* 
Similmente  nel  triangolo  da  baffo  fi  farà  il  buco  L  che  fia  perpendi- 
colare al  K.  e  l'altro  M.  nel  pauimento  del  Palco,e  di  fotto  a  piombo 
nel  piano  della  Sala  vi  fifermarà  il  dado  N. per  il  bilico.  Quando  farà 
il  tempo  del  bifogno,  fi  leuarà  il  perno  G.H.(.e  fi  porrà  in  K.L.M.N. 
aggiuntando  le  fun»  nei  manfari,  come  fi  difle  sfacendo  il  fimile  ne 
gli  altri  triangoli ,  girando  fimilmentei  manfari ,  come  nelle  opera* 
tioni  precedenti  fi  è  detto. 

t 

!\el  tramutare  la  Scena  come  diuenga  minore  il 'fito .      Cap.  9. 

L  L  E  volte  fuole accadere, che  nella  FauoIa,ò  Hi* 
ltoria  t  che  fi  douerà  rapprefentare  per  Intermedio  , 
vi  fia  bi  fogno  di  poche  perfone,  ò  che  per  la  careftia 
di  effe  conuenga  feruirti  di  poche,&  acciòche  in  co- 
fi  gran  (ito  non  difdica  fi  poco  numero,non  volendo 
che  gli  Spettatori^  come  fi  fuol  dire  )  le  vadano  cer- 
cando con  la  lanterna .  In  quello  cafo  fi  potrà  con  artificio  operare 
nel  fare  fparire  la  Scena ,  che  il  fi  to  del  Palco  fi  fminuifea ,  &  in  que- 
lla maniera  venga  ogni  cofa  proportionata  >  e  fi  facciano  le  attioni 
più  vnite ,  e  più  intelligibili ,  e  con  maggior  gufto  de  gli  Spettanti  • 

Per  efleguire  quello  fi  faranno  altre  tre  buche  oltre  alle  già  dette 
nel  Cap.  precedente ,  cioè  nei  triangoli  di  fopra ,  di  fotto ,  e  nel  pia- 
no del  Palco ,  col  dado  nel  piano  della  Sala  alla  dirittura  dei  primi , 
ma  che  fianodal  canto  verfo la  facciata  sfuggita,  acciòche  nel  gira- 
re del  primo  manfaro,fi  venga  ad  impiccolire  il  (ito  del  Palco .  Si  ag- 
giuitaranno  ancora  le  funi ,  come  fi  fece  nell'ingrandire,  e  come  nei 
Cap.di  fopra  fi  difle,che  facendo  tutto  quello  le  cofe  palleranno  be- 
ne ì  e  con  honote  >  e  riputatone  di  chi  l'ordinarà  • 


/ 
1 


Libra  Secondo , 


•i 


In  quefta  opera  rione  non  occorre  dimoftrare  altro ,  folodi  vedere 
la  pianta  del  triangolo  da  alto .  Il  limile  fi  douerà  intendere  in  quel- 
lo da  baflb,nel  piano  del  Palco,e  nel  piano  della  Sala, cioè  la  quanti- 
tà dei  buchi ,  &  il  (Ito  doue  deuono  andare  fatti >  &  il  luogo  del  da- 
do per  mettere  in  bilico  i  perni . 

Sia  il  triangolo  A..  B.  C  &  il  buco  nel  mezo  ad  efifì  in  D.  fatto  per 
far  fparire  la  Scena ,  la  quale  fempre  dimoi  trarà  il  medefimo  fito . 

Sia  il  fecondo  buco  in  E.  verfo  la  facciata  di  dietro,chedeue  sfug- 
gire per  fare  ingrandire  il  (ito  del  Palco^e  l'ai  tro  fia  F.  vicino  alla  fac- 
ciata sfuggircene  douerà  feruire  per  farlo  poi  rimpiccolire  à  piom- 
bo dei  tre  detti  vi  andaranno  gli  altri ,  &  il  dado  per  il  bilico .  Si  po- 
tria  far  fparire  le  Scene  in  altra  maniera,  cicè  ponendo  le  cafe  per  ta- 
gliola per  eflerecofa,  che  communemente  viene  vfata,  non  ne  dirò 
altro,  fi  come  in  vece  dei  triangoli,  fi  potrebbe  fare  dei  quadrangoli. 

Come fi pò  fi  a fare  apparire  che  tutta  la  Scena  fi  <LemoUfca-> .     Cap.    i  o. 

VA  N  D  O  farà  di  bifogno  nel  rapprefentare  vn 'Inter- 
medio fare  parercene  tutte.ò  parte  della  Cafe  della  Sce 
na  fi  demolivano .  In  tal  cafo  farà  bene,che  la  Scena  fia 
fatta  tutta  di  tauole,  perche  più  facilmente,  e  con  mi- 
nor factica ,  e  maggior  ficurezza  riufeirà  tale  operatione,  poiché  fi 
potranno  fpezwre  le  facciate  rette,e  sfuggite  in  quante  parti  fi  vorrà 

L        2  e  con 


84  Tratte*  delle  Scene ,  e  MàchhcS» 

e  con  piaftre  di  ferro ,  ò  barduelle,  che  le  vogliamo  chiamare,tener- 
levnitecon  itangbe,  facendo  dipingere  il  rouerfeiodieffe  in  guattii- 
glie ,  ò  in  qudloche  più  piacerà . 

Nel  tempo  di  inoltrare  quefto ,  fi  faranno  feorrere  tutte  ad  vn  tem 
pò  le  itanghette  a  baflo ,  cioè  verfb  il  pianodel  Palco , chein  vno in- 
fante fi  rouerfciaranno  tutti  i  pezzi  di  Oafe,e  cofi  moftrarannoroui- 
na .  in  quanto  poi  al  riunirle  farà  di  bifrgno ,  che  à  ciafeun  pezzo  vi 
fu  attatata  vna  cordicella  per  ntirarloal  fuoluogo,ilchedifficilmen 
tj  fi  potrà  fare  fenza  t  fiere  veduto,tuttauia  quando  vi  farà  il  bifogno 
fidouerà  fare  con  più  preitezza  che  lia  poiìibile ,  farebbe  però  bene 
che  li  faeefle  quelto  intermedio  ne  ir  vi  timo  della  Comedia  »  perche 
non  accaderebbe  quefta  vltima  operatione . 

Se  la  ^cena  poi  farà  fatta  in  Telari  coperti  di  tele ,  fi  fpezzaranno 
nel  modo  detto  di  fopra,  ma  alla  dirittura  dei  legni  fi  metteranno  le—» 
itanghette  3  e  douranno anco hauere coperto  ilriuerfoditele,cioè 
quelle  parti ,  che  fi  doueranno  fpezzare ,  acciòche  fi  pollano  dipin- 
gere ancora  in  rouerfeio ,  come  le  già  dette  3  e  quefto  batti . 


F 

H 

I 


D 
C 

HE 


ci 


Sia  il  profilo  della  Cafa  A.  B.  la  quale  s'habbia  à  fpezzare  nella., 
parte  A  D  e  fiano  le  pialtre ,  ò  barduelle  pofte  in  D.  &  E.  e  la  ftan- 
ghetta  in  F.  e  G.  la  quale  douerà  tenere  vniri  i  due  pezzi  della  Cafa 
^!  &&&&  mediante  tre  occhi  pofti,vno  in  H.  per  la  parte  di  fopra, 

egli 


Libro  Secondo  •  $  ? 

egli  altri  due  I.  e  K.  dalla  parte  del  pezzo  di  fotto,fìcome  nella  pri- 


ma Figura. 


Quando  vorrà ,  che  fi  fpezzi  la  fudetta  Cafa  fi  tirarà  a  baffo  la  ftan 
ghetta  F.  G.  in  L.  e  fubito  la  parte  D.  A.  fi  rouerfciarà ,  come  nella., 
feconda  Figura  fi  vede.  Il  fimile  fi  farà  nell'altre  facciate  delle  Cafe 
di  tutta  la  Scena ,  &  in  quella  maniera  fi  farà  fatto  quanto  fi  doueua. 


Qomefìpofia  dimoflrare ,  che  tutta  la  Scena  arda-, .     Cap. 


ir. 


VESTA  cofa  di  feruirfi  dei  fuochi  ne  gl'Inferme 
dij ,  fi  deue  sfuggire  più  che  fia  potàbile  per  lo  pe- 
ricolo, che  alle  volte  fuol fuccedere,  e  le  bene  vi 
fono  dei  fuochi ,  che  non  fono  di  molto  pericolo, 
tuttauia  fempre  vi  è  qualche  dubbio . 
Se  in  qualche  Intermedio  vi  foffe  bifcgnodimo- 
ftrare,che  tutta,ò  parte  della  Scena  s'abbrucialfe,  fi  potrà  rare  in  que 
fto  modo .  Pigliarannofi  tanti  pezzi  di  tele  vfate,quante  Cafe  fi  vor- 
rà ,  che  moftrino  d'ardere ,  i  quali  fiano  della  grandezza  di  effe ,  o 
poco  prima  di  fare  tale  operatone ,  fi  ammolleranno  in  Acqua  vite , 
fatta  per  tal'efTetro ,  ecofi  molli  fubito  fi  attaccaranno  fopra  le  fac- 
ciate delle  Cafe ,  che  doneranno  mutarli .  Quando  poi  fi  vorrà  mo- 
ftrarequefto ,  vi  fi  porrà  vn'huomo  per  Cafa ,  i  quali  con  vn  candeli- 
no  accenderanno  le  fue  facciate,  e  nuolgendo  i  triangoli  fubiro  fi  ac- 
cenderanno tutte  le  Cafe ,  e  cofi  fi  farà  fatta  la  detta  operatione . 

A  quefto  Cap.non  occorre  altra  dimoftratione,per  e  fiere  in  fé  ftek 
fo  molto  intelligibile* 

Come  fi pofia  fare ,  che  tutta  la  Scena  in  nsnoìnfiante fi o/curi .     Cap.   la. 

OLENDOSI  che  in  vn  fubito  fi  ofeuri  tutta  la  Scena,  li 

potrà  tenere  queft'ordine.  Si  faranno  fabbricare  tanti 

cilindri  di  banda  Magnata  ,  quanti  faranno  i  lumi,  chs-> 

fi dourannoofcurare,i quali douerannoelTere di  altezza 

di  mezo  piede  almeno ,  e  di  larghezza  poco  meno,  e  dalla  parte  di 

fopra 


$<$  'Pratica  delle  Scene ,  e  "Machina,  C 

{"opra  coperti , làfciandoui  folo  vnofpiraglioper  eiTalàreil fumo,  «-» 
dalla  parte  di  fotto  aperti.  Compito  quefto  fi  aggiuftarà  ciafcuno 
fopra  iITuo  lume  eflendofi  aperti  ,&  accomodati ,  come  nella  qui  à 
ballo  Figura  fi  vede ,  in  modo  che  in  vn  fol  moto  per  canto  della  Sce- 
na fi  calino  i  fili  co  i  cilindri  fopra  i  lumi,econ  queft  ordine  fi  ofcura- 
.  ranno  :  E  ritornando  i  fili  a  i  fuoi  luoghi  di  nouo  s'illuminarà  la  Sce- 
na ,  ma  fi  deue  hauere  in  confideratione  di  porre  detti  lumi  in  manie 
ra ,  che  nel  tramutar  le  Scene  non  diano  impedimento  alcuno,  come 
fi  dirle  nel  Primo  Libro  al  Cap.  39. 

Quando  ne  gl'Intermedi)  fi  haueranno  adofcurareIeScene,fii 
dourà  mettere  poca  quantità  di  Lumi  fuori  della  Scena,  e  porli  al- 
quanto lontani  dal  principio  di  elfa ,  perche  eflendo  in  gran  copia ,  e 
vicini  al  Palco ,  fi  come  è  douere ,  poco  fi  difcernerebbe  l'ofcurarc-» 
de  gli  altri ,  e  coli  cale  operaticne  riufcirebbe  vana . 


^-»widueLum,i,chefihaurannoadofcurare  A..B.&  i  Cilindri 

CD. 


Libro  Secando  »  $7 

C  D.  con  gli  fpiragli  nel  mezo  nella  parte  di  (òpra  in  E.  F.  &  aperti 
di  fottoin  G.  H.  &  i  fili  chefoftentanoli  Cilindri,  pallino  nelle  gi- 
relle I.  K.  in  maniera  aggiuftati,che  ftiano  à  piombo  fopra  i  Lumi  A. 
B.  e  che  i  detti  fili  fi  vni&hino  in  vn  capo  folo  in  L. 

Quando  fi  vorrà,  che  fi  ofcurino  i  Lumi,  fi  alzarà  il  capo  del  filo  L. 
inM.  che  confeguentemente  i  Cilindri  CD.  haueranno coperti i 
Lumi  A.  B.  Nel  difcoprirli  poi  fi  tirarà  il  detto  filo  da  M.  in  L.  come 
era  prima ,  che  in  quello  iftante  fi  faranno  fcoperti  i  fudetti  Lumi .  Il 
limile  fi  dourà  fare  a  tutti  gli  altri ,  vnendo  in  vn  capo  folo  d' vn  filo 
più  numero  di  fili,che  Ila  poffibile:che  cofi  riufcirà  quanto  fi  è  detto. 

Comeftpojfa  aprire  U  Profpettiua  di  me%o»     Cap»  1 1 . 

N  diuerfi  modi  fi  potrà  aprire,  e  (errare  la  Profpetti- 
ua  di  mezo  nel  tempo  de  gPIntermedij.per  il  primo 
fi  dourà  fare  vn  Telaro,il  quale  fia  dìuifo  in  due  par 
ti  eguali ,  poi  fi  farà  porre  fopra  la  linea ,  che  fi  le- 
gnò per  il  lungo  della  Profpettiua  di  mezo ,  fi  come 
nel  Primo  Libro  al  Cap.  6.  In  effafi  farà  vn  Garga- 
me fatto  di  due  lille  di  tauole,efialungodavna  partita  all'altra,  e 
che  fia  di  altezza  non  più  d' vn'oncia ,  e  meza ,  il  quale  dourà  etff  re 
nella  parte  di  dentro  ben  polito ,  lifcio ,  &  infaponato ,  e  che  fia  in- 
chiodato nel  pauimento  del  Palco  in  maniera  che  i  chiodi  non  diano 
impedimento  allo  fcorrere,che  dourà  fare  il  Telaro  in  elfo  Gargame 
la  fua  larghezza  dourà  efTere  à  punto  quanto  farà  la  grofiezza  de  i  le- 
gni del  Telaro. 

Compito  tutto  quefto  fi  aggiuftarà  nel  Gargame  il  Telaro  in  mo* 
do ,  cheli  due  pezzi  vengano  ad  vnirfi  nel  mezodel  Palco,  e  nel  me 
zo  à  dirittura  delle  trauerfe  vi  fi  porrà  vna  (tanghettd,ouero  vno  vnci 
no  di  ferro ,  acciòche  tenga  le  due  parti  del  Telaro  vnite ,  e  dalla  par 
te  di  dietro  nel  congiungimento  vi  fi  porrà  vn  puntello  di  legno,  ac* 
cièche  la  Profpettiua  non  fi  rouerfi  all'indietro . 

Si  dourà  porre  ancora  alla  dirittura  fopra  il  Gargame  per  ciafche- 
duna  parte  due  pezzi  di  legno  murati  ne  i  murice  che  nano  tanto  alti 

dal 


8  8  'Pratica  delle  Scene ,  e  MachìncZ  1 

dal  piano  der  Palco ,  quanto  faranno  i  tre  quarti  dell'altezza  del  Te 
laro ,  quelli  fi  appoggiaranno  le  parti  di  eflo  Telaro ,  acciòche  noa_. 
cadino  all'inanzi ,  ma  non  vorranno  eiTere  pofti  tanto  in  fuori ,  cho 
dalli  Spettatori  vengano  veduti . 

Quando  poi  s'haurà  ad  aprire  la  Profpettiua,  poco  prima  fi  farà 
fcorrere  la  itanghetta ,  ò  aprir  l'vncino,  e  nel  medefimo  tempo  leua- 
re  il  puntello  detto  di  fopra,  poi  da  due  huomini  per  lato  in  vn  tempo 
fi  faranno  fcorrere  le  parti  della  Profpettiua,  ciafcheduno  dal  fuo 
canto  fin  tantoché  le  parti  dette  fi  vengano  ànafcondere  dietro  U_> 
facciate  sfuggite  dell'  vltime  Cafe  della  Scena ,  e  cofi  fi  farà  fatta  fpa 
rirela  Profpettitadi  mezo. 

Noi  farla  ritornare  i  medefimi  huomini  la  faranno  fcorrere  al  fuo 
luogo  ritornando  la  ltanghetta,  ò  vncino,  e  meifo  il  puntello,  co* 
me  prima». . 


Sia  il  piano  del  Palco  A.B.  CD.  di  larghezza  da  vna  parete  all'al- 
tra ,  &  il  Gargame  E.  F.  &  il  Telaro  della  Profpettiua  G.  H.  I.  K.  po- 
fto  nel  detto  Gargame ,  &  i  legni  murati  ne  i  muri  in  L.  da  vn  lato,& 
M.  dall'altro  di  lunghezza  da  L.N.  &  M.O.  acciòche  le  parti  de  i  Te 
lari  non  cadino  all'inanzi,  e  fia  la  ftanghetta,  ò  vncini  poli  idi  dietro 
in  P.  per  tenere  vnite  le  parti  di  efla ,  &  il  Puntello  V.  nel  medefimo 
luogo . 

Quando  fi  vorrà  aprire  la  Profpettiua ,  poco  prima >  come  fi  difle 
di  fopra,  fi  kuarà  il  puntello  V.  e  la  ftanghetta ,  ò  vncino  P.  e  nel 

medefimo 


Libro  Secondo.  gp 

medefimo  tempo  fi  faranno  fcorrere  le  parti  del  Tchro,  ciafcuro 
dalla  fua  parte ,  finche  le  parti  G  H  fiano  in  L.  E.  e  l'altra  I.K.  m  M. 
D»che  in  quella  manierali  farà  apertala  detta  Profpetniia. 

Nel  farla  ritornare  al  fuo  luogo,  fi  faranno  fcorrere  le  parti  del 
Telarofin  tanto .  che  fi  congiungano ,  e  fubito  ferrarafli  con  la  ftar- 
ghetta ,  ò  vncino  P.  mettendo  il  puntello  V.  nel  luogo  di  prima,  che 
fi  fera  fatto  quanto  fi  doueua  fare . 

Il  Secondo  modo,  come fi pojfa  aprire  (a  T>ro]j>ettuiA  di  me%? .      Cap.    14. 

L  Secondo  modo  di  aprire  la  Profpettiua  di  mezofarà 
quefto ,  che  fatto  il  Telaro ,  e  diuilc  in  due  parti ,  come 
fi  fece  quello  detto  di  fopra  nel  precedente  Cap.  fi  fpf  z- 
zarà  poi  in  due  altre  parti ,  cioè  che  lia  la  detta  dimfione 
poco  più  inanzi  alla  dirittura  delle  facciate  sfuggite  delle  due  vltìme 
Cafe  della  Scena,  e  fi  vnirannocoi  Poli  fimilià  quelli,  che  fi  metto- 
no alle  Porte,  acciòchecon  facilità  fi  pollano aprirce  ferrare  le  det- 
te parti ,  poi  fi  farà  dipingere  il  rouerfcio  di  effe  conforme  alle  faccia 
te  dei  Triangoli,  che  dourannoferuire  ne  gì'  fntt  rmedij\d(  ppo  fi  rag 
giungeranno  le  parti  dieffa  Profpettiua  con  vn  Vncino  di  dietro,  co 
me  fi  ditte  di  fopra  nell'altro  Cap.e  nel  Primo  modo .  Poi  nell'ertre- 
mità  da  alto  di  effe  parti  vi  fi  porrà  per  ciafchedun  lato  vna  Funicel- 
la ,  in  modo  che  vn  capo  fia  inchiodato  nella  cima  del  Telaro  gl'al- 
tro deue  effere  raccomandato  fopra  il  Tetto  nel  più  alto  dell'vltima 
Cafa  verfo  la  detta  Profpettiua,  umilmente  vi  fi  porranno  due  altri 
pezzi  di  Cordicelle  inchiodati  nelle  medt  lime  cime  dei  Telari  doue 
furono  inchiodate  le  altre,  le  quali  douranno  effere  tanto  lunghe,-, 
quanto  farà  la  diftanza  di  ciafeheduna  parte  della  Profpettiua,  quan 
do  farà  aperta,  &  accodata  alla  facciata  dell'  vltima  Cafa,  gli  altri 
capi  di  effe  Funicelle  fi  raccomandaranno  dentro  le  parti  del  Cielo 
da  ciafchedun  Iato,  pattando  per  vnpiciol  buco  fatto  in  etto  Cielo 
per  tale  effetto. 

Compito  tutto  quefto ,  dietro  alle  due  vltime  Cafe  vi  fi  porranno 
due  huomini,  i  quali  douranno  tenere  in  manoi  capi  delle  due-» 

M  Funicelle 


9  o  Tratte  a  delle  Scene ,  e  Ma  chìr.c__>  ? 

Funicelle  ciafeuro  dalla  Tua  parte ,  e  Umilmente  dietro  al  Cielo  vi  fi 
porrannoaltri  due  huomùn,  da  J  quali  vendano  tenuti  i  due  altri  ca- 
pi di  Funicelle,  che  fi  difle  di  fopra.  Nel  tempo  di  aprire  la  Profpet 
tiua  fi  farà,  che  da  quegli  huomini  ,chc  furono  polii  dietro  alTvlti- 
me  Cafe ,  leuato  prim<  I"  Vndno ,  fi  tirino  le  Funicelle  ad  vn  medefi- 
mo  tempo ,  tanto  che  le  parti  di  t  (la  Profpett.ua  aprendt.fi  fi  accolti- 
nò  alle  due  facciate  sfugg  te  delle  dur  vlnmc  Cafe,  medefimamen- 
te nel  ferrare,  dato  il  cennoda quegli  huomini ,  che  faranno  dietro 
alle  Cafe  dourannolì  alien-are ,  e  quelli  di  dietro  al  Cielo  tiraranno 
le  loro  Funicelle  fin  tanto,  the  li  larsnno  vnite  leparri  di  efla  Profpet 
tma  ,  come  erano  prima,  mettendo  fubiro  l' Vntino,  come  fi  dilTe  di 
fopra  nel  Primo  modo.  Si  potrà  da  piedi  à  ciafeheduna  parte  del  Te 
laro  laiciarevnpezz.0  di  Tela  dipinta  fimile alle  facciate,  acciòche 
poiia  coprire  le  para  delle  Cafe  rifpetco  al  decliuio  del  Palco, 


Sia  il  Telaro  della  Profpettiua ,  che  fi  ha  da  aprire  A,  B.  diuifonel 
mezo  in  C.  e  fiano  nella  parte  A.  i  Poh  E  F.  e  nella  B  i  Poli  G.  H.  e 
fia  TVncino  D.  il  quale  deue  tenere  le  parti  A.  B.  vniteinfieme,ele 
Funicelle  J.K.  porte  in  modo,  che  il  primo  capo  K.fia  inchiodato  nel- 
Teltremi  tà  dei  pezzo  A-  in  K.  e  l'altro  fopra  il  Te  tto  dell'ultima  Ca- 
U  N.  in  J.  nel  medefimo  modo  il  capo  L.  nell'e/tremità  del  Telaro  B. 
fopra  la  Caia  O.  in  M. 

Nel  tempo  di  aprire  la  detta  Profpettiua,  leuato  che  fi  farà  l'Vn- 
.cino  D.  gh  huomini  dietro  le  Cafe  già  petti ,  come  fi  diffe  di  fopra-, , 
douranno  tirare  le  Funicelle  dall' vna ,  e  dall'altra  parte  tanto  che  K. 

fiain 


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uà  BJB||Eq  3JijdBcp  odui33  \i  ejbj  opuBtTfc)  •  33jod  otrerj  snop  yopUB3 

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3nb  ui  aipjad'add^  3j  3JB3J33  b  0UBfqqBqcs  uou (  cod  of  jbjì3j  pu  o\ 
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-J3J  [I  E3Jjp3duH  UOU  3q3  e  B^UHf  03UE3  EfOpUBpJEf  ODJEd  fi  0330J  ip  ij 
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3U3q  3J  'Op|E;  3  «  OUIJ3J  nfd  EJE3J  EI3IUSIU  Eijsnb  UI  3q3  c  EJJ3HEJ3  E|  3 

«ofpjjods  oj  ej3  wjbujij  3q3<03y  ip  O3od  pnb  ut  ouSaj  ip  sdd3£  anp  o 

BUA  tUiod  IJ  IA'I|{OJ3  UOU  0[p3J0ds  0[  03B.U3f  EJBJ  OpUEtlb  3q")Op3B  1$ 
ajJ^S  33J3p  3[  J3d  3I3IJ03J  33«9UJ[pBJ  Bjjod  3q3  'opoiU  Uf  IJJPJ  EJtlOp 
OU§3[  Oljanf)  *3jJMS  3[pp  3  'Ofpjiod^  Ofpp  B223q§JB[  Bjpp nid 
030d  E2Z3l|3unf  ip  VIJ  3q3  *  03f[od  U3q  OU§^[  UÀ  SJPfJud  E-inop  IA  3J 

-JE3S  ipnb  jf  isd  *33JEd  EJ3[Ej|Ep  BJ-iod  y  ia  spuiy  ejoj  bua  75  S  03JOJ 
ip  3jjpd  Bf[Ep  o3Epoiq3ui  suaq  ou§3[oujnjiuoq  ipoury  sq3  3  eojp 
rnb  ip  apuo  ojj3Bnb  ip  E2Z3q§JE[  ip  3jj?a$  3np  yj33J3iu  ojjshbjj  J3d 
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lyod  ouojnj  sq^  jmujotiq  q33nb*3J3pniqDBJnop  y  Todopustì^ 

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*^  ,   \OpfiQ03S  QU<HJ 


#         Zìùrt  Seconda .  «- 

huomo  folo ,  il  quale  dourà  Jeuare  le  Zeppe ,  facendo  fcorrere  indie- 
tro la  trauerfa  detta  di  fopra  ,  che  fubico s'aprirà  da  fé  lo  Sportello. 
Vfcitochefaràchinedoueua  vfcire,il  meddimo  huorr.o  mandarà 
Io  Sportello  al  fuo  luogo,  facendo  ice  >rre;e  la  rrauerfa  nel  luogo  di  pri 
ma,emettendouiancoleZcppe,il  tutto  però  ftma  itrtpito,  the 
coli  fi  farà  fatta  la  fudetta  operatione  fìcura . 

Prima  Ftgura-  • 


Sia  il  piano  del  Palco  A.  B.  C.  D.  e  Io  Sportello  E.  F.  G.  H.  le  Pia. 
ftre  I.  K.  pofte  verfo  la  Profpettiua  di  mezo  B.  C.  e  la  trauerfa  L.  M. 
la  quale  paflì  per  le  Staffe  N.  O.  da  vn  lato ,  e  P.  M  dall'altro ,  e  lcj 
Zeppe  Q.  R.  che  tengano  ftrecta  la  trauerfa ,  e  lo  Sportello , 

Seconda  Figura-* . 


Quando  poi  fi  dourà  aprire  lo  Sportello  detto  di  fopra ,  prima  fi  le 
uarannole  Zeppe  QJR.  facendo  fcorrere  in  dietro  la  trauerfa  L.  M* 
in  O.  S.  come  nella  Prima  Figura,  che  cofi  fubito  calarà  lo  Sportello 
in  Ti  V.  come  in  quella  Seconda  Figura  fi  vede,  douchdofi  poi  ri  fer- 
rarlo 


9  6  Tra  tic  a  delle  Scene ,  e  SMdchìfk^, . 

rario ,  fi  alzarà  lo  Sportello  ranco,  che  le  parti  T.  V.come  nella  Secon 
da  Figura  ,arriuino  egualmente  in  E  H.  facendo  feorrerc  manzi  la_. 
tr  iu< rù  O  S.  in  L-  M.  mettendcuile  Z  ppe,  come  nella  Prima  Figli 
ra  fi  vede,  che  in  quefto  modo  farà  nferrata  in  vn'inlhnte  la  detta.» 
Apertura  ,  come  li  doueua  fare . 

Quando  vi  andaflfero  l'Aperture  grandi, douendone  vfeire  mclte 
perirne  infitme, farà  di  meltiere in  queiiocafo  andare  bene  auerti- 
to ,  e  con  buon  gmduio  ordinarle,.nfpe  rto  alle  difficultà^che  vi  fono, 
fi  in  aprirle,  come  in  ferrarle  ,per  la  grandezza  ,egrauezza  loro.  Si 
doura  dunque  fare  in  quefto  modo.  Doppo  cheli  l'ara  fatto  lo  Spor- 
tello della  grandezza  ,  che  fi  vorrà  ,  e  melfoui  le  Piaftre.,  che  fiano 
di  numero,egroirezzaà  fufficenza,polte  dalla  parte  verfo  la  Pro- 
{p  ttiua  ,  come  lì  dille  di  fopranegli  Sportelli  piccioli ,  poi  dall'altra 
banda  v  lì  porrà  vna  Traucrf*  di  legno,  che  lia  di  lunghezza  apunto 
quanto  farà  la  larghezza  dello  Sportello  ,  e  che  fiadi  groflezza  d'on- 
cìe  cinque  di  quadro  fatto  di  buon  legno  ,  e  b.ne  inchiodato  dalla_» 
parte  di  fotto  del  detto  Sportello:  Doppo  in  elfo  vi  fi  porranno  due> 
ò  tre,  ò  più  legni  di  groflezza  limile  alla  detta  Trauerfa,  ma  tanto 
lunghi ,  che  poflano  feruire  per  Puntello ,  cioè  della  Trauerfa  quan- 
do farà  ferrato  lo  Sportello  fino  al  piano  della  Sala ,  poi  fi  vmrà  cia- 
scuno de  i  capi  de  i  detti  legni  nella  Trauerfa  con  Piaftre ,  che  fi  mo- 
dino verfo  la  parte  della  Profpettiua  ,  perche  quando  fi  vorrà  aprire, 
fi  dourà  porre  vn  huomo  per  Puntello ,  acciòche  fubito  ciafeheduno 
nel  medefi  mo  tempo  faccia  piegare  il  fuo  verfo  la  parte  della  Profpec 
tiua ,  che  in  quefto  modo  lo  Sportello  verrà  ad  aprirli ,  &  à  calare  ver 
fo  quella  parte ,  auuertendo  che  vi  vorranno  altri  huomini  3  che  aiu- 
tino à  calarlo  eflendo  il  fuo  pefo  grande  per  la  grandezza .  Nel  rifer 
rado  fi  farà  che  gli  huomini, che  haurannolacuradclh  Puntelli,  gli 
alzino  al  fuo  luogo  con  l'aiuto  de  gli  altri  huomini,  come  fi  fece  nell* 
aprirlo, che  colili  farà  fatta  la  detta  operatione  ,hauendo  anco  in_» 
confideratione  di  metterci  perfone atee  à  queito,e  che  habbiano  pie 
ca  d'honore ,  acciòche  le  cofe  pallino  con  buon  ordine  • 


Sia  il 


Libro  Secondo • 


*>7 


Sia  il  piano  del  Palco  A.  B.  C.  D.  e  lo  Sportello  E.  F.  G.  H.  e  Ia_* 
Trauerfa  I.K.pofta  nello  Sportello  dalla  parte  verfo  la  tefta  del  Palco 
A.  D.&  i  Puntelli  in  efla  Trauerfa  con  le  Piaitrefnodatein  L.  M  N. 
i  quali  fi  fermino  nel  piano  della  Sala  in  O.  P.  Q^nel  tempo  d'aprire 
lì  farà  3  che  i  Puntelli  inchinino  in  modo  che  O.  diuengain  Te  P.in 
V.  e  Qiin  X.  che  io  quefta  maniera  la  parte  dello  Sportello  E.  H.  fa- 
rà calata  in  R.  S  e  coli  fi  farà  aperto  il  detto  Sportello .  Nel  riferarlo 
poi  fialzarà  la  parte  dello  Sportello  R.  S.  fin  che  ritorni  in  E  H.  con- 
feguentemente  i  Puntelli  T.  V.X.  tornaranno  in  L.  M.  N.  e  coli  farà 
riferrato  il  detto  Sportello  conforme  bifogna . 

Il  Primo  modo  come  Jt posano  far 'rufcìre ghhuomini  dall' 'Apertura  del Pai" 

co  con  prejìezjj ,     Cap,   18. 

SSENDOSI  trattato  nel  precedente  Cap.  come 
fi  debbano  aprire ,  e  ferrare  le  Aperture  del  Palco , 
refta  che  nel  prefente  fi  dica  come  con  preftezza  fi 
poflano  far' vfcire  le  perfone  da  quelle .  Veramen- 
te quefta attione quando  fifa  bene  fuole  effere  di 
grandiflìmoguilojemerauiglia ,  ma/lime  quando 
gli  Spettatori  non  fé  ne  auedano ,  come  è  quando  ne  fiano  vfcite;per 

N  fare 


9  8  Pratica  delle  Scene  9  e  éMachìnc^j  1 

fare  dunque  quefto  fi  terrà  quell'ordine  3  faraflì  fare  vna  Scaletta  ài 
quanti  Scalini  farà  di  bifògno,  che  dal  piano  della  Sala  arriui  all' 
Apertura  del  Palco ,  la  quale  douraflì  fermare  con  vn  capo  di  effe  di 
(otto  il  Palco ,  in  modo  che  non  impedifca  il  calare  dello  Sportello,e 
l'altro  Ma  fermo  nel  piano  della  Sala  :  Eflendofi  il  tempo  di  aprire  la 
perfona ,  che  doi'rà  vfcire  ftarà  nel  primo  Scalino  raccolta ,  ò  inchi- 
nata in  modo  che  non  fia  tocca  dallo  Sportello  nel  calare ,  che  farà , 
e  fubito  aperto  dirizzandoli ,  e  mettendo  l'altro  piede  nell'altro  Sca- 
lino vicira  nel  Palco  con  preftezza ,  &  in  quello  modo  fi  farà  fatta  la 
detta  operatione. 


A 

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Sia  lo  Sportello  A.  B.  C.  D.e  la  Scala  A.C.  E.  F.  che  l'eftremiri  A. 
C  fia  ferma  di  fotto  il  Palco  in  A.  C.  e  l'altra  in  E.  F.  la  perfona,  che 
dourà  vfcire  fia  in  I.  in  modo  raccolta ,  che  aprendofi  lo  Sportello  A. 
C.  in  G.H.non  impedita;  quando  dunque  farà  aperto  il  detto  Spor- 
tello fubito  la  perfona ,  che  era  raccolta  in  I.  fi  drizzarà ,  e  metendo 
l'altro  piede  nell'altro  Scalino ,  vfcirà  con  preltezza  nel  PalcOj  riffer 
randofi  fubi  to  lo  Sportello  3  come  prima . 


Secondi 


Libro  Secondo ,  ^ 

Secondo  modo  come  f pojfano  far  <-ufctregh  huominì  di/otto  il7>a/co  con  we- 

Jtetgjt.     C*$.    ip. 

L I  huominì  in  altro  modo  fi  potranno  far  forgere 
di  foctoil  Palco  con  preftezza  del  già  detto  nel 
precedente  Cap.  fi  dourà  dunque  tenere  queft? 
ordine,  farà  (lì  fare  vna  Barella  di  giuda  gran- 
dezza ,  ponendola  à  dirittura  dello  Sportello,  la 
quale  ila  fituata  poco  più  alto  del  piano  della.. 
Sala  »  e  nel  mezo  di  efla  vi  fi  porrà  la  perfona^, 
la  quale  haurà  da  vfcire,  ftando  raccolta,  come  fi  dille  di  fopra^, 
di  poi  vi  fi  porrano  per  ciafchedun  lato  due  huomini,i  quali  fiano  for 
zuti  >  e  gagliardi .  Quando  poi  farà  aperto  lo  Sportello  fubito  li  det- 
ti huominì  alzaranno  la  Barellacon  la  perlòna  fopi  a,fino  al  piano  del 
Palco ,  &  all'hora  quella  con  vn  fol  paflb  vfcira  con  preftezza ,  e  gli 
huominì  cala  ranno  fubito  la  Barella»  &  altri  ferraranno  lo  Sportello, 
comedifopra. 


I 


Sia  l'Apertura  A.  B.  C.  D.e  la  Barella  E.  F.  G.  H  e  la  perfona,che 

dourà  vrcire  I.  &i  quattro  huomini  >  che  douranno  alzare  la  Barella 

E.  F.  G.  H.  Quando  farà  aperto  lo  Sportello  A.  D.  in  K.  L.  all'hora., 

detti  huominì  in  E.  F.GH.  alzaranno  la  Barella  fino  fotto  il  piano 

del  Palco ,  nel  medefimo  tempo  quello  che  era  in  I.  con  vn  fol  paflb 

forgerà  con  preftezza  fopra  il  Palco  ;  fubito  poi  fi  calarà  la  Barella  al 

fuo  luogo  riferrandofi  lo  Sportello ,  che  in  quello  modo  fi  farà  fatto , 

quanto  bifogoarà. 

------  w ^        ^  Terzj> 


I  o  o  "Pratica  delle  Scene ,  e  Macbinc_- . 

Terzjf  modo  dì  fkr  vfcire glt  huomtnifopra  ti  Palco  conpreftez^jt . 

-  Cap.    20. 

E  R.  fare  vfcire  gli  huomini  di  fotto  il  Palco  con  preftezza 
nel  terzo  modo  fi  potrà  fare  in  quetta  maniera,  cioè  di  ac> 
comodarti  vna  Leua  di  lunghezza  proportionataalla  for- 
za, &alpefo,Iaqualehabbjailfuofulcimentos  òpofa- 
mento  poco  dittante  dall'A  pertura ,  donde  ne  haurà  da  vfcire  la  per 
fona ,  e  fi  addattarà  dalla  parte  deltra,ò  finiftra ,  ò  in  alno  luogo  fot- 
to il  Falco,  doue  farà  più  commodo,  e  di  manco  impedimento  all'al- 
tre Machine,  Isfciando  la  parte  minore  della  leua  à  dirittura  dello 
Sportello,  e  la  maggiore  dall'altra  parte .  Quando  fi  dourà  fare  que 
fìaattione  ,  quello  che  dourà  vfcire  fahrà  nell'eftremità  della  parte 
minore  fopra la  detta  Leua, ftando raccolto, come  fi  diffe  di  fopra-. 
nel  proflimo  Cap.  dopò  fi  dourà  porre  vna,  ò  più  perfi  ne  all'eflremi- 
tà  del  lato  maggiore  ;  aperto  che  farà  lo  Sportello,  fubito  da  quefte 
fi  cali  reltrcmità  de  Ila  parte  ms  ggiore  d<  Ila  Le  uà ,  che  nel  medefi- 
mo  tempo  farà  inalzato  quello  che  fu  pofto  dal  lato  minore  3  il  quale 
con  vn  folo  paflb ,  come  fi  diffe  nell'altro  modo ,  potrà  falire  fopra  il 
Palco ,  ritornando  poi  la  Leua  al  fuo  luogo,e  ferrato  lo  Sportello  farà 
fatto  quanto  bifognaua .  j 


-c  5 


Sia  il  piano  del  Palco  A.  B.  e  l'Apertura  dello  Sportello  C.  D.  laJ 
Leua  fotto  il  Palco  E  F.  col  fuo  fulcimentc  G.  e  nella  parte  minore» 
E.  à  dirittura  dello  Sportello  C.  D.  vi  fi  ponga  la  perfona*  che  haurà 
ad  vfcire ,  e  fia  quefta  in  H  poi  dalla  parte  maggiore  F.  vi  fi  porrà 
vno,ò  due  huomini,come  fi  dilìe,da  i  quali  quando  venga  premutalo 

calcata 


Libro  Secondo .  j 0  r 

calcata  la  parte  maggiore  F.  fino  ini  confeguentementefalirà,  òs' 
inalzarà  la  parte  minore  E.  in  K.  e  là  perfona ,  che  fu  polta  nella  par- 
te minore  in  H-  fare  in  L.  la  quale  commodamente  potrà  e  fiere  con.. 
vn  folo  paflò  fòpra  il  Palco . 

Quarto  Modo  coma  Jt  posano  fkr'yfcire  gli  huomìmfottoìLPalcp  ycbe  niRti* 

no  fé  ne  accorga,    ,C'ap.   2(. 

ERAMENTE  ècofa  belliflìma  il  fare  vCcìrt^» 
gli  huomini  di  fotrcnl  Palco ,  e  che  veruno  non  fé 
ne  accorga,  ma  non  (r  può  fare  queito  fé  prima», 
non  vi  fiano  altre  perfone  fopra  il  Palco,  e  che  bai 
lino,  e  morefehino;  fi  farà  dunque  in  que/ro  mo- 
do, che  dai  ballettanti,  òmonfeann  fi  fappia_. 
beniflìmo  il  luogo  dell'Aperture ,  acciòche  nel  tt  mpo ,  che  deuran- 
no  fòrgere  le  perfone  da  effe  3  facciano  compartirne  n  ti  di  due  fin  due 
incontro  alle  dette  Aperture ,  cioè  verfo  gli  Spettatori ,  &  in  quello 
ìftantedourannovfcireda  effe  gli  huomini  determinati  à  quelle  ef- 
fetto ,  vfeiti  che  faranno,  e  ferrato  fubito  gli  Sprrttlli,in  quello  iftan 
te i ballettanti, òmorefcantimutarannoi  compartimenti,  che  in-, 
quefta maniera  gli  Spettatori  non  fé  ne  auedranno come, òdoue  da- 
rò vfeiti ,  ma  in  quetto  vi  vuole  vna  buona  intelligenza,  e  vigilanza, 
fi  di  chi  l'ordinarà  ,  come  anco  di  chi  l'effeguirà . 


Sia  il  piano  del  Palco  A.  B.  C  D.  e  l'Apertura  E.  F.  G  H.&  i  Mo^ 

refeanti 


j  o  ?,  'Pratica  delle  Scene  3  e£Mackine~j . 

refcanti  I.  K.  nel  tempo  che  dourà  vfcirela  perfona  deftinata ,  i  Mo* 
refcanti  i.  K.  douranno  vnirfi  in  L,  M.  fubito  poi  fi  dourà  aprire  lo 
Sportello  E.  F  G  H.  &  vfcire  la  perfona  deftinata  ,  e  librato  fubito  lo 
Sportello ,  i  Morefcanti ,  che  fi  ritrouaranno  in  L.  M.  ritornarannp  in 
1  K.  ouero  in  altro  compartimento  j  e  cofi  vedraflì.  comparfa  la  per- 
fona ,  non  accorgendone  ne  immaginando»*  gli  Spettatorijcome  fi  fia 
fatto  quefto,ma  in  tutte  quelle  cofé  vi  fi  richiede  preftezza  grande. 


■ 

£ onte  ftfojfa  fare  affante  vrì  Inferno .      Cap* 


22. 


EL  rapprefentarevn'Infernoquandodietrola  Pro 
fpettiua  di  mezo  vi  folte  vn  Sito^ò  vn  Cortiletto  ico 
perto  fi  potrebbe  fare  in  quefta  maniera,accendere 
due  fuochi ,  vno  all'incontro  dell'  Apertura  di  detto 
Cortile ,  e  l'altro  tanto  di/tante  dal  primo0  che  fia.. 
però  all'incontro  dell'altro  quanto  tra  l' vno ,  e  l'al- 
tro posano  fenza  lefione  alcuna  palleggiare ,  e  ballare  quelle  perfo- 
ne ,  che  fi  vorranno  rapprefentare  in  effe ,  che  cofi  parrà  à  ciafcuno, 
che  elle  fiano  pofte  in  mezo  alle  fiamme  ,  vedendofi  quello  effere  fuo 
co  reale ,  e  non  potendo  difcernere  per  la  lontananza ,  come  quefto 
fi  faccia .  Quefta  farà  cofa  ficura  per  le  perfone ,  che  vi  operarannoj 
qui  non  occorre  dimoftratione  elTendo  facile  da  intenderli . 

»  ■ 

Altro  modo  come  fi  pò  fa  mojìrare  yn  Inferno .     Qap.  2  3 . 

NCORA  fi  potrà  rapprefentare  in  altro  modo  vn* 
In  ferno,  e  quefto  è  di  fare  vn' Apertura  in  mezo  al 
Palco  ,la  quale  fia  di  molta  grandezza,  nel  tempo 
poi  di  far'  apparire  l'inferno  ,  fi  farà  aprire  la  detta 
Apertura,ò  Sportello  nel  modo^che  fi  dille  nel  Cap. 
1 7.  di  fotto  al  Palco  d'ambedue  le  parti  di  elfo  Spor 
tello  fi  douranno  mettere  quattro  huomini  percanto}quali  fiano  huo 
mini  dibene,  e  zelanti  dell'honore,  ciafcheduno  di  e/fi  douranno 
tenere  nelle  mani  vna  Pentola,  ouero  Pignatta  picciola,  la  quale 
hafcbiavn  buca  nel  fondo,  che  fia  tanto  capace,  quanto  vi  potò 

fallare 


a~» 


Libro  Secondo .  103 

paflare  la  groflezza  d' vna  Torcia .  Fatto  quefto  fi  pigliaranno  de  i 
pezzi  di  Torcie ,  che  (ìano  lunghi  almeno  vn  piede ,  e  per  ciafchedu 
na  Pignatta ,  fé  ne  farà  paflare  vno ,  il  quale  dourà  auuanzare  di  fuo 
ri  alla  bocca  di  efla ,  &  il  reflìduo ,  che  rimmarà  di  fotto  il  fondo  fer- 
uirà  per  manico  da  tenerfi  nelle  mani  dall'  huomo ,  che  haurà  da  fer 
uire  per  tal'effetto,  poi  fi  riempirà  la  Pentola  di  pece  greca  ben  fpol- 
uerizata  coprendo  la  bocca  di  efla  con  Carta  grofla ,  nella  quale  vi 
fi  faranno  di  molti  buchi  piccioli ,  ma  quello  doue  haurà  à  paflare  la 
Torcia  fia  ne  più ,  ne  meno  di  efla ,  e  di  fotto  nel  fondo  d'attorno  al- 
ia Torcia  fi  ferrarà  con  la  cera,  acciòche  la  pece  non  efca,  &il  mede 
fimo  faraflì  ad  ogni  altra  Pentola ,  per  altri  huomini . 

Nel  tempo  di  aprire  l'Inferno  douranno  eflere  li  fudetti  huomini 
a  i  fuoi  luoghi,  ciafcheduno  con  le  Torcie  accefe,e  di  quando  in 
quando  douranno  buttare  per  la  detta  Apertura  delle  fiamme  di  fuo 
co  nel  Palco ,  alzando  le  Pentole  con  vehemenza ,  e  con  le  Torcie  ac 
cefe  in  modo  però  che  non  vengano  vedutane  meno  offendano  quel 
li ,  che  ballaranno ,  ò  morefearanno ,  e  chi  dourà  ò  entrare ,  ò  vfeire 
di  detto  inferno .  Fa  di  bifogno  in  quefte  attioni  andare  bene  auerti 
to ,  poiché  bene  fpeflb  foghono  fuccedere  de  gl'inconuenienti,  però 
tale  attioni  non  deuono  eflere  fatte  da  perfone  balorde  >  e  (ciocche. 


Sia 


104 


Pratica  delle  Scene ,  e  Machine* 


Sia  la  Pentola  A.  entro  la  quale  vi  paflì  il  pezzo  di  Torcia  B.C.  tan 
to  lungo ,  che  la  parte  B.  auuanzi  di  fopra ,  e  la  parte  C.  rimanga  di 
fotto  la  Pentola .  Quando  farà  il  tempo  da  feruirfene  vna  perfona_* 
dourà  tenere  la  parte  G  nelle  mani,  elfendoaccefa  la  Torcia  in  B. 
quando  poi  vorrà  gettare  la  fiamma  ,  alzarà  con  preftezza  la  Pento- 
la ,  e  Cubito  vfeirà  la  pece  da  i  buchi ,  che  furono  fatti  nella  Carta  D. 
&  accendendoti  ne  nafeerà  vna  gran  fiamma  ,  e  cofi  potranno  fate» 
gli  altri  di  tempo  in  tempo ,  fin  che  lo  Sportello  farà  aperto. 

Come  fipojfa  ftreforgere  ì  Monti ,  o  altro  di  fotto  il  Palco .     Cay.  24. 

OLENDO  far  forgere  i  Monti  di  fotto  il  Palco ,  fi  po- 
trà fare  in  quefta  maniera .  Pigliaraflì  vn  legno  di  giufta 
groffezza  ,e  tanto  lungo  quanto  farà  due  volte  l'altezza 
del  Monte ,  di  poi  fi  farà  vn  Gargame  alto  dal  piano  del- 
la Sala  poco  meno  difouo  del  Paicp,  perche  in  effo  dourà  paffare  il 

legno 


Libro  Secondo •  105 

legno  fópradetro,  il  quale  dourà  efllre  dentato  limile  ài  mafth;,che 
danno  loglio  alle  lumi  d'ottone  formate  a  guifa  di  candele  .  Nel 
Gargame  poi  fi  metterà  vn  Manfaro  fatto  firr.ile  à  1  Rocche  tri, il  qua 
le  dourà  farfalire  il  detto  legno ,  e  (e  fottoil  Palco  non  vi  felle  luogo 
capace  per  tal'erfetto ,  fi  dourà  far  fare  vna  caua  di  fotto  al  pianiìto  à 
fufficenza ,  e  cofi  fi  aggiuftarà  detto  Gargame ,  Legno ,  e  Manf  1  , . 
Compito  tutto quefto  fi  pigliarà  vn  pezz,o  di  Tela,che  fia  di  lunghe  z, 
za ,  e  larghezza  quanto  dourà  effere  l'altezza ,  e  larghezza  Jel  Mon- 
te,di  poi  s'inchiodarà  il  capo  che  dourà  inoltrare  Te  ft  re  mi  ci  del  Mon 
te  nella  cima  del  legno  dentato  fortificando  la  detta  Tela  con  itag- 
giette  di  legno difuguali  ,  acciòche  rapprefenti  la  forma  de  1  Monti. 
Le  fudette  ftàggiette  vogliono  eflere  di  legno  buono ,  e  fprte ,  e  l' vl- 
tima  3  che  dourà  (èruireper  bafa  del  Monte ,  dourà  elitre  p  ù  lun^a, 
e  più  groffa ,  perche  inalzato  che  farà  il  legno ,  tenga  col  ìlio  picde_> 
tirata  la  Tela.  Finito  quefto  faraflì  pingere  nella  detta  T<  la  «1  Mon- 
te ,  fé  bene  la  Tela  farà  piana ,  il  Pitore  potrà  fare ,  che  tondeggia , 
vfando  chiari ,  e  feuri  nelli  fuoi  detti  propnj .  Di  poi  faraflì  vn' A  per 
tura  nel  piano  del  Palco  tanto  capace ,  che  vi  poffa  palfare  non  folo 
il  legno ,  che  folten  ta  il  Monte ,  ma  anco  le  ftaggie ,  e  la  Tda  i  iteffa. 

Quando  fi  vorrà  che  fòrga  il  Monte  da  due  perfone,ò  più  fecondo 
il  pefo ,  faraflì  voltare  il  detto  Manfaro ,  fin  tanto  che  farà  vfcita  alla 
villa  de  gli  Spettatori  la  fudetta  Machina .  Nel  farla  poi  ritornare  al 
Tuo  luogo ,  fi  riuoltarà  il  fudetto  Manfaro  al  contrario ,  fin  tanto  che 
farà  ritornato  il  Monte  3  com'era  prima,  ferrando  fubito  Io  Sporcello. 

Qui  non  fi  mette  la  figura ,  perche  è  cofa  affai  trita  >  non  effendo- 
ui  quali  perfona  ,  che  non  habbia  quelli  lumi  in  cafa . 

Come fipoflt fare ychevndper/ònAjìtramutim Safio^o nitro.      Cap.    25» 

OLENDO,  che  qualche  perfona  paia  tra  mutarli  in  Saf- 
fo,© Scoglio,fi  dourà  tenere  quell'ordine  •  Pigliaraflì  vn 
pezzo  di  Tela  della  grandezzate  fi  vorrà, face  ndola  di 
pingere  in  Saffo ,  ò  Scogliosi  poi  s'inchiodarà  la  parte  di 
Cotto  della  Tela ,  cioè  la  bafe  del  Saffo,  ò  Scoglio  nel  piano  del  Fa  lco 

O  e  neir 


I  o  6  'Pratica  delle  Scene ,  e  MdchìncZ  l 

cnelJ'eftremità  s'imbroccherà  vn  legno  tondo,  òvogliam  dire  vtu» 
pezzod'Hifta,  il  quale  dourà  en%e  di  groflezza  di  due  dita  ben  li- 
fcio ,  e  di  lunghezza  d»  piedi  fei ,  di  poi  li  farà  nel  pianodei  Palco  vn 
buco  tondo  à  dirittura  della  detta  Tela  refia  tanto  capace ,  che  vi 
porTaineflapaflarecommodamente  il  detto  legno,  il  quale  dourà 
ilare  nafcolto fotto il  Palco,e  ltando  Ja  Tela ingrogliata fopra  il  pani 
mento  del  Palcoja  quale  ingrogliata  non  apparirà  à  quelli  di  fuora. 
Quando  fi  vorrà  fare  detta  operatione ,  fi  mettarà  fotto  il  Palco  vn* 
hiiomo ,  il  quale  quando  gli  farà  dàttofegno ,  che  la  perfona,  la  qua- 
le haurafli  a  tramutare ,  li  ritroui  nel  luogo  desinato ,  alzarà  à  poco  à 
pcco  j  e  nella  medefima  proporrtene  abboffandoli  la  perfona,  &  in- 
akandofi  la  Tela ,  parrà  propriamente  5  che  fi  tramuti . 


Sia  il  piano  del  Palco  A. #.  C.  D.  e  la  Tela  E.  F.  imbroccata  nel 
piano  del  Palco  E.  F.  e  nel  mezo  di  efla  Vi  fia  imbroccata  l'eltremità 
del  legno  G  H.  nel  G.e  palli  per  il  buco  G.nel  piano  del  Palco,quan 
do  fi  vorrà  fare  quefta  fin  tione  douraflì  mettere  vna  perfona  fotto  il 
Palco  tenendo  in  mano  l'altra  eftremità  del  legno  H.  dalla  quale  ven 
ga  alzato  il  legno  H.  G.  à  poco  à  poco ,  finche  l'eltremità  G  fia  in  K. 
nel  medefimo  tempo  la  perfona  I.  che  haurà  à  tramutarfi  fi  verrà 
abballando  in  L.  che  cpfi  fi  farà  fatto  quanto  fi  dourà . 

Come 


Libro  Seconde .  j  o  y 

Come  fi  pojfa  rapprefentare  3  che  i  Saffi ,  ò  Scogli  fi  tramutino  in  Huominì . 

C'ap.    26. 

SSENDOSI  detto  nel  Cap.  precedente,  come  fi 
pofla  fare  parere  »  che  gli  huominì  fi  tramutino  iiu. 
Salii ,  ò  Scogli ,  hora  fi  dirà  come  i  Saffi ,  ò  Scogli  fi 
pollino  tramutare  in  huomini.  Per  far  dunque  que 
fto  fi  faccino  le  cofe  che  fi  fecero  nell'altro  Cap  ma 
queir huomo  3  che  ftarà  fotto  il  Palco  >  tenghi  con- 
tinuamente alzato  il  legno,  e  la  Tela  dipinta  in  Safib,  eia  peribna, 
che  fi  vorrà  3  che  paia  tramutarli ,  dourà  ftare  dietro  ad  effa  Tela  vn 
poco  inchinata ,  acciòche  dalle  genti  non  venga  veduta,  douendofi 
poi  farqueftafintione,rhuomoche  farà  fotto  il  Palco  con  il  legno 
già  detto ,  dourà  à  poco  à  poco  abbacarlo  in  quella  proportione^e  la 
perfona  dietro  la  Tela  verrà  ad  alzarli ,  che  in  quefta  maniera  appa- 
rirà ,  che  il  Saffo ,  ò  Scoglio  fi  tramuti  in  vn  huomo . 
In  quefta  operatione  non  occorre  dimoftratione. 

Primo  modo  come  fi  pojfa,  fkre  apparire  -vn  -JM are .      Cap»   2  7. 


N  dinerfi  modi  Ci  fuole  ne  gl'Intermedi]  rapprefen- 
tare  il  Mare .  Per  il  primo  modo  fi  farà  in  quefta_» 
maniera;fabrìcaraili  vn  Telaro  di  legno  di  lunghez 
za ,  e  larghezza  quanto  fi  vorrà  moftrare  la  capaci- 
tà del  Mare ,  e  fopra  elfo  vi  fi  imbroccarà  vna  Tela 
la  quale  non  fia  troppo  tirata;  facendola  dipingere 
(imileal  Mare,  fatto  quefto  fi  metterà  fotto  la  già  detta  Tela  alcuni 
pezzi  di  Corde  lontane  vna  dall'altra  vn  piede ,  e  mezo,  che  fiano 
cucite  di  fotto,  e  che  auanzinoi. capi  di  effe  corde  fuori  del  Telaro 
almeno  vn  piede  per  canto,  nel  tempo  di  feruirfene  fi  dourà  mettere 
perfoneperognicanro,chetenganoinmanoicapi  delle  Corde-», 
luuanzate,  come  fi  difle,  e  di  quando  in  quando  alternatiuamente 
louranno  tirare ,  &  allentare  i  detti  capi  incomminciando  dalla  par- 
épiùlontana,  verforOnzonte,fcguendoverfolapm  vicina,  che 

O         2  moftra 


i  o  8  'Pratica  delle  Scene  3  e&iachìnz^  1 

morirà  ilJito,  che  in  quefta  maniera  parerà,  che  fiano  Tonde  del 
Mare  7  come  qui  fot  co  li  vede  • 

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SianelTelaro  A.  B.C.  O.  imbroccata  la  Tela,  che  fia  lenta,  e  fia 
no  le  Funi  cucite  fotto  ad  effa  s  &  i  ca  pi  loro  auanzino  E.  F.  G.  H.  & 
I.  K  Meflo  il  Tt  laro  al  fuo  luogo  vi  fi  porranno  per  ciafcheduno  tanti 
huomini ,  quanto  faranno  i  capi  delle  Corde ,  eflendo  tenuto  da  cia- 
fcheduno il  fuo  capo  nelle  mani .  Quando  fi  vorrà  far  parere ,  che_-» 
il  Mare  fi  muoua ,  quei  due  huomini ,  che  furono  meflì  in  E.  &  F.  ti- 
raranno  li  capi,  lafciandoli  ritornare  lentamente  al  fuo  luogo,  enei 
ritornare,  che  farà  la  Tela  ondeggiante,  gli  huomini ,  che  furono 
polii  nel  fecondo  luogo  di  G.  &  H.  faranno  il  limile ,  &  il  medefimo 
tara  (Ti  da  gli  altri  terzi  in  1.  K.  ecofi  feguitaranno  à  vicenda  fecondo 
che  farà  il  bifogno,  che  in  quelta  maniera  moftrerà ,  che  s'inalzino,e 
fi  abbaino  l'onde ,  e  venghino  à  terminare  al  Lito. 

Secondo  modo  per  dimoftrare  il  Mare .     Cap.   1 8. 

E  R.  il  fecondo  modo  di  rapprefentare  fi  farà  vn  Mare  inJ 
quella  maniera,  fi  fegarannoliite  di  Tauole  ordinarie  di 
lunghezza  quanto  douràeflere  lungo  il  Mare,  e  fiano  di 
larghezza  almeno  di  quattro  oncie,  e  fiano  fegate  da 
vn  canto  in  forma  di  Onde ,  di  poi  fi  farà  imbroccare  la  Tela  fo- 
pra  ciafcheduna  di  quelte  lifte,  cioè  dal  canto,  che  furono  fegate 
à  Onde ,  e  che  dall'altro  canto  penda  a  baffo ,  e  fia  di  larghezza  vn_« 
piede }  e  mezo  facendoli  colorire  d'azuro ,  e  nella  fo  mmità  d'argen^ 

to, 


Libro  Secondo ,  lop 

to>  e  diquefte  fé  ne  faranno  tan  te,che  fiano  capaci  nel  fico  del  Mare, 
ponendole  lontane  l'vna  dall'altra  almeno  vn  piede ,  emezo,acoò- 
che  bifognando  vfcire ,  ò  perfona ,  ò  altro  tra  vn'Onda  >  e  l'altra  ,  vi 
fia  il  fito  capace  ;  compito  quello  fi  aggiuftaranno  l'Onde  in  modo> 
che  il  loro  piano  vadi  al  Punto  del  Concorfo ,  e  nel  mezo  vi  s'inchio- 
darà  dalla  parte  di  fotto  diciafcuna  vn  legnetto  di  lunghezza  d'vn 
piede,poi  per  il  largo  del  Mare  dalla  parte  di  fotto  vi  fi  porranno  due 
legni ,  che  fiano  leggieri ,  e  che  fiano  tantolunghi ,  quanto  farà  tut- 
to il  fito  della  larghezza  del  Mare ,  e  che  auanzino  almeno  vn  piede 
per  ciafcheduno ,  nel  principio  poi  di  eflo  Mare ,  cioè  verfo  gli  Spet- 
tatori vi (ì  porrà  vn3Onda,la  quale doura  efiere  inchiodata  nel  piano 
del  Palco,e  nel  mezo  di  effa  vi  fi  fermaranno  ì  capi  di  detti  legni  con 
vna  Piaftrafnodata, onero  vn'Afettoperciafcuno,acciòchefi  pof- 
fano  facilmente  mouere,  di  poi  in  vno  di  detti  legni  s'inchiodaranno 
i  legnetti ,  che  foften  faranno  la  feconda ,  quello  della  quarta ,  e  del- 
la fetta  Onda ,  e  nell'altro  quello  della  terza  e  della  quinta  con  la_, 
dittanza  detta  di  fopra,econ  quell'ordine  lì  feguitarà  nell'altr'Onde 
fé  ve  ne  faranno  più.  Quando  fi  vorrà  fare  queit'attione  di  mouere 
l'Onde ,  fi  porrannoibtto  il  Palco  à  dirittura  de  i  capi  de  i  legni  auan 
2-ati ,  come  fi  diffe  di  fopra ,  due  perfone ,  le  quali  douranno  tenera* 
in  mano  ciafcuno  il  fuo  capo  del  legno ,  e  nel  tempo  a  loro  dato  dou- 
ranno alzare,  &  abbaffare  à  vicenda  .che  in  quefta  maniera  fi  vedran 
no  alzate,  &abbaflate  l'Onde ,  come  qui  abbaflb  fi  vede . 


Ilo  Pratica  delle  Scene ,  e  ^Macb'mc^  1 

Siano  l'Onde  del  Mare  A.  B.  C.  D.  E.  F.  G  H.  I.  K.  &  L.  M.  e  Ia^. 
prima  A.  B.itìaimmobiie,cicè  inchiodata  nelpauimentodel  Palco, 
&  i  legni  N.  O.  P.  Q.  i  quali  (ìano  con  vna  Piatirà  frodata,  ò  Af  tto 
fermi  con  vn  capo  nell'Onda  prima  A.  B.  in  O,  e  Q^  di  maniera  che 
fi  poffano alzare,  &  abbacare  facilmente -t  di  poi  nel  legno  N.  O,  s* 
inchiodarà  il  legnetto  K.  che  foitenta  l'Onda  feconda  C.  D.  e  l'altro 
legnettoS.  della  quarta  G.H  e  l'altro  della  fella  L.  M.  fatto  quello 
nell'altro  legno  P.  Q.s'inchiodarà  il  legnetto  V.  che  foitenta  l'On- 
da terza  E.  F  e  l'altro  X.  della  quinta  1.  K.  volendo  poi  moftrare  il 
moto  del  Mare ,  fi  farà  come  fi  dille  di  fopra ,  cioè  alzando,  &abbaf- 
fando  i  capi  de  i  Ugni  N.  P.  à  mano  a  mano ,  che  fi  farà  fatto  quanto 
bifugna-, . 

Terzo  modo  di  rapprefentare  il  Sdare.     Cap.  29. 

VESTO  Terzo  modo  di  rapprefentare  il  Mare_> 
mi  pare  che  fia  il  migliore  dei  già  detti,  volendo 
dunque  far  quello  fi  faranno  fare  dei  Cilindri  com 
podi  di  Lille  di  tauole  non  più  larghe  di  quattro 
oncie ,  le  quali  faranfi  fegare  à  modo  di  Onde ,  c-j 
che  (ìano  di  lunghezza  quanto  à  punto  dourà  effe 
re  il  Mare ,  facendo  le  telte  de  i  Cilindri  di  bonififìme  tauole,  e  che* 
fiano  d' vn  piede  .e  mezo,poi  in  ciafeuno  delle  fudette  tefte  vi  fi  porrà 
vn  Maofarctto  di  ferro ,  che  fia  di  lunghezza  d'vn  piede,  fatto  quan 
to  fi  è  detto ,  fi  faranno  coprire  detti  Cilindri  di  tele ,  facendole  celo 
rire  d'azurro ,  e  nero ,  e  nella  fommità  di  ciafeheduna  lilla  faraflì  toc 
care  d'argento .  Di  quelli  Cilindri  fé  ne  potranno  fjre  quanti  ne  bi- 
fogna,  facendoli  aggi v Ilare  fopra  due  legni  lunghi  quanto  dourà  ef- 
fere  la  larghezza  del  Mare,  accommodando  in  eilìi  Cilindri  in  ma- 
niera ,  che  facilmente  fi  girino  con  i  fuoi  Manfari  fopra  i  detti  legni , 
ponendoli  lontano  l'vno  dall'altro  almeno  vn  piede ,  ma  quando  tra 
eflì  douranno  vfeire  gli  huomini ,  fingendo  di  forgere  dal  Mare ,  in_. 
qut  ito  cafo  fi  douranno  porre  più  dittanti  conforme  al  b'  fogno,  au- 
uertendo  di  porre  i  detti  legni ,  fopra  i  quali  douranno  fermai  fi  i  Ci- 
lindri 


Libro  Secondo .  |g  j. 

Kndri  pendenti  poco  più  dei  decliuio  d<  1  Palco ,  per  moftrare  poi  il 
moto  dei  Mare  vi  fi  porrà  vn  huomo  pe r  ciafeun  Manfaro >  e  che  ftia 
tanto  ri  tirato  dentro  la  Profpettiua,chenon  da  veduto  da  quelli  di 
fuori  ,  poi  lentamente  farafb  girare  da  ciafeheduno  il  fuo  Cilindro, 
che  in  quefta  maniera  parerà  propriamente ,  che  fi  muoua  il  Mare . 


Siano  i  due  legni  A.  B.  da  vn  lato,e  C  D.  dall'altro  aggiuftati  con 
pendenza  poco  più  del  decliuio  del  Palco ,  e  fiano  i  Cilindri  E.  F.  G. 
&  H.  fabricati  in  forma  d'Onde^  e  nelle  tefte  rreflbui  i  Manfari  I.K. 
L.  M.  che  fiano  bene  inchiodati  in  effe  tefte ,  e  che  fi  portano  fopra_, 
eflì  legni  facilmente  girare,  e  polli  diftanti  l'vno  dall'altro  quanto 
farà  il  bifognò,  come  fu  detto,  per  oprare  quefto  vi  fi  porrà  vn  huo- 
mo perciafeun  Olindro,il  quale  tenga  in  mano  il  fuo  Manfaro,quan 
-do  farà  il  tempo  fi  faccia  pianamente  girare ,  come  fi  diffe  ói  fopra^ , 
che  in  quefta  maniera  fi  farà  adoperato  quanto  fi  dourà .  Hauendo 
in  confideratione ,  che  fé  i  Cilindri  foriero  di  lunghezza  tale,  che_> 
vn  huomo  folo  non  poterle commodamente  girarli ,  in  quefto  cafoiì 
potrà  aggiungere  nell'altre  tefte  del  Cilindro  gli  altri  Manfari  N.O. 
P.  Qje  da  altrecanti  huornini  farli  girare  come  fopra . 


€ome 


iti  'Pratica  delle  Scene  ,  e31acbinc^>  • 

Come  fi  pojf*  fare  che  d  Mare fubtto  s'inaly ,  fi gonfi 7j ,fi conturbile fi 'muti  di 

colore,     Cap.   30. 

|1  A  T  T  O  che  farà  il  Mare  conforme  fi  diffe  nel  pre- 
cedente Cap.  quando  fi  vorrà  inoltrare,  che  s'inaU 
zi,  fi  conturbi,  e  fi  muti  di  colore,  douraflì  fare  in 
quefta  maniera;  Tra Tvno, e  l'altro  Cilindro  vi  fi 
dourà  mettere  vna  Lifta  di  tauole  fegate  à  Onda,  e 
coperte  di  Tela,  come  fi  difle  nel  fecondo  modo  al 
Cap  27.  fi  faranno  poi  dipingere  di  negro  tutto,  nell'eftremità  d'ar 
gento ,  di  poi  fi  aggiuftaranno ,  che  ftia  più  baffo  de  i  Cilindn,e  che 
non  s'impedifca  il  loro  moto,di  quefte  Lille  coperte  di  Tela  fé  ne  do- 
tiranno  fare  al  numero  de  i  Cilindri,compito  quefto  nel  difotto  del- 
l'Onde dietro  alla  Tela  vi  s'inchiodarà  due  Staggie  di  legno  di- 
ttante tre  piedi  l'vna  da  l'altra,  e  tanto  alte,  che  vn  huomo  Mando 
fotto  il  Palco  à  dirittura  di  effe  tenendole  vna  per  mano  commoda- 
mente  poffa  alzare ,  &  abbaffare  le  fudette  Onde ,  e  con  queft'ordi- 
ne  fi  farà  nell'altr'Onde ,  per  oprarli  quando  fi  dourà  inoltrare  la  dee 
ta  fintione , quelli  huomini douranno inalzare  ciafeuno la fua  Onda 
&  abballarla  à  vicenda ,  ma  che  il  fuo  moto  fia  più  frequente ,  chcL^ 
non  fu  il  primo  dei  Cilindri  3  e  che  non  abbaflìno  mai  tanto,  che  fi 
portano  vedere  i  Glindri ,  i  quali  in  quel  tempo  douranno  ftare  im- 
mobili ,  e  fermi ,  infino  che  non  fi  vorrà ,  che  il  Mare  paia ,  che  fi  ac- 
queti ,  e  rabbonacci ,  all'hora  l'Onde  ofeurare  fi  potranno  abbaffare 
tutte  ad  vn  tempo,  facendole  ritornare  al  luogo  di  prima ,  ripigliali 
do  il  moto  de  i  Cilindri  nella  medefima  maniera ,  che  erano  da  prin* 
apio.  Si  potrebbe  ancora  con  quefto  modo  fingere  vn  Diluuioinal- 
lando  l'Onde ofeure  quanto  parerà  à  chi  fopra  ciò  haurà  la  cura* 


Sia 


Libro  Secondo , 


/        /  "•         \ 

:  ,:i 


m 


• 


Sia  fra  i  Cilindri  A.  B.  eie-Onde  fatte  conhftedi  tauole  coperte 
di  tela  colorita  nel  modo  detto  di  fopra  C  E^G.D.e  Mario  le  due  Scag 
gìe  E-  F.  e  G.  H.  di  lunghezza  guanto  fi  diflTedi  fopra,  &  inchioda- 
ta neirOndedi etroia  tela  in  E.  e  G.  dittante  tre  piedi  tra  l'vno ,  e  l" 
altra ,  e  la  detta  Onda  fia  pofta  tanto  pi ù  baffa  de  i  Cilindri, quanto , 
che  la  fcmmitàdi  C.  D.  non  venga  veduta  «la  gli  Spettatori  mei  tem 
pò  poi,  che  fi  vorrà  far  mutare  di  colore  ilitfate,  gli  tiuomini ,  che-? 
hauranno  le  Staggiette  F  H  rnmanoaìzaianno  tantol'Onda ,  che 
F.H.  venga  in  I.K.eeonfeguen temente  la  fommità  dell'Onda  C.  E. 
G.  D.  diuerrà  in  L/MN.  Ò.&  abballandola  v&  inalzandola  coru, 
maggior  frequenza  dei  Cilindri,  ce  me  fi  dille  di  fopra,  fi  moitrarà 
quanto  fi  dourà  moftrare .  Ilfimilefi  farà  con  l'altre  Onde,  che  fi 
douranno  porre  fra  gli  altri  Cilindri,  volendo  parere  di  rabbonaceia- 
re  il  Mire,  fi  ritornaranno l'Onde  al  fuoluogo,  ripigliando  il  moto 
dei  Cihndrijcome  fi  difle  di  fopra  »  Il  limile  fi  farà  con  l'altre  Onde, 
che  fi  douranno  porre  fra  gli  altri  Cilindri  • 

Come Jì facciano  apparire  le  Naui ,  o  le  Calere,  ogli  altri  Vafcelliy  che  vadano 
per  il  lungo  deipare .     Cap.   3  £ . 

BK  far'apparirele  Naui,leGalereò  gli  altri  Vafcelli  per 
il  lungodel  Mare,  ò douranno  fingf  rfi,the  vadano  à  ve- 
la ,  ò  àjremi .  Se  à  vela ,  come  fono  le  Na ui ,  le  quali  non 
fogliono  andare  in  altro  modo,  fi  terrà  quell'ordine.  Se- 
garaffi  il  profilo  d'vna  Naue  3  fopra  vn  pezzo  di  tauola  digrandezza 

p  quanto 


i**  4  Tratte  a  delle  Scene  \  ìiM5uhin<Lj  \ 

quantofi  vorrà ,  poi  fegata  la  tfetta  Tauola  fecondo  quel  contorno  li 
compirà  con  la  pittura  la  detta  Naue'darìdole  a  fuoi  luoghi  l'ombre 
acciòche  paia  tondegg'are  vmertendoufgl' Alberi ,  Sarei  >  Vele ,  & 
altri  Arnelì ,  con  cui  fi  fogjiono  armare  limili  Vafcelli  ;  dipoi  tra  due 
Onde  del  Mare  fi  farìvn  Gafgame  di  legno  fatto  à  coda  di  rondine, 
nel  quale  fi  aggiuttarà  il  fondo  della  Naue,  che  dourà  ancora  elfo 
efTcr^  fatto  a  coda  di  rondine,  e  che  dourà  eìTeré  bene  infaponato, 
come  anco  il  detto  Gargame .  Quando  poi  fi  vorrà3uche  la  Naueca- 
mini  /'vno .  ò  più  huomini  faranno  feorrere  dentro  a  detto  Gargame 
con  vn  moto  tardo ,  che  in  quella  maniera  parerà  propriamentc,che 
ft-  ne  vada  à  vela .  Ma  fé  farà  vna  Galera,  fatte  le  fudettq  cofé  dette 
di  fopra  ,  in  oltre  s'agg»  ungeranno  da  vna  banda  i  Remi  ,  in  modo 
eh  dalla  parte ,  oue  fogliono  eifere  tenuti  nelle  mani  de  gli  Schiaui 
funocongiunti,&  inchiodati  tutti  in  vnfollegno,eneiiriezoaquel 
lo  vi  fia  inchiodato  vn 'altro  pezzo  di  legno  di  lunghezza,,  tanto  che 
vn'huomo  Mando  fotto  il  Palco  a  dirittura  della  Galera ,  porla  tener- 
lo nelle  mani,  ementre  da  gli  altri  h  uomini  farà  fatta  feorrere  la  Ga 
lera  nel  Gargame ,  da  quello  venga  alzato ,  &  abbaflato  quel  legno 
con  il  tempo  della  voga ,  eflendo  porti  tutti  i  Remi  fermati  à  modo 
di  leua  nel  legno  de  i  balestrieri ,  acciòche  fi  portano  facilmente  mo 
iiere ,  perche  mentre  dall'huomo  verrà  abbaflato  il  legno ,  parrà  che 
s'inalzino  i  Remi ,  e  nell'alzare  chefi  farà  dimoltrarà,  che  fi  abballi- 
no,  e  fi  attuffino  nell'acqua. 


- 

Prima. 


Libro  Secondo* 


IIJ 


Prima  Figurai 

Sia  la  Naue  A.  la  quale  dimoftri  d'andare  a  vela  "per  il  lungo  del 
Mare  j  e  fia  il  GargameB.  Cpoftotraledueonde  D.  E.&F.G  &in 
elfo  la  coda  di  rondine  H.  1.  fatta  fotto  il  fondo  della  Nane ,  e  fia  po- 
fto  tanto  a  baffo,  che  non  (ia  veduto  da  quei  che  faranno  nel  piano 
della  Sala ,  quando  fi  vorrà  fare  talefFetto  da  vno.òpiù  huomini,i 
qualifiano  fotto  il  Palco  à  dirittura  della  Naue,  come  fi  diffedifopra 
fi  farà  fcorrere  per  il  detto  Gargamela  Ni  uè  con  vn  moto  tardo,che 
m  quefta  maniera  fi  farà  fatto  quanto  fi  doueua . 


P        s 


Seconda 


ile 


"Pratica  celle  Scene,  e  Machina^, 


Seconda  Figura. 

Sia  la  Galera  A.  come  fi  difle  della  Naue ,  e  fiano  l'eflremità  de  i 
Remi  nella  parte  di  dentro  della  Galera  in  B.  C.  e  che  fiano  in  bilico 
m  Ile  balestriere ,  come  fi  è  detto,  e  fia  '1  legno  inchiodato  in  eflì  B  C. 
e  l'ólrro  D.  E.  im  hiodato  nel  mezo  in  D.  il  quale  fia  di  lunghezza-,, 
come  fi  difle  di  fc-pra .  Odiando  fi  vorrà  far  parere ,  chela  detta  Ga- 
lera fé  ne  vada  a  Remi  da  queirhuomo,  che  farà  poftofqtto  il  Palco 
per  tal'effetto  3  s'inalz3ra  il  le  gno  D  E.  in  maniera  che  il  punto  E. 
venga  in  F.  che  confeguentemente  Teitremità  de  i  Remi  G  H.  fi  ab 
beffare  in  L.  K  &io  quella  maniera  moftrarannòi  Remid'attuffarfi 
nell'Onde  del  Mare ,  e  poi  ritornando  il  legno  in  E.  come  prima ,  fi 
k  uaranno  dall'acqua ,  e  s'inalzaranno  al  luogo,  e  con  quell'ordine  fi 
dourà  continuare }  quando  farà  il  bifogno . 


€ome 


L  òro  Seco  nào .  117 

Come  fi  facciano  '■venire  le  Nani,  le  Galere^  gli  altri  legni /òpra  Untare  a  ye 
la,  o  a  rentier  dritto,  e  poi  riuolt argine  ritornare  tndutr  o .  Cap*   3  2 . 

VA  N  D  O  fi  vorrà  fingercene  da  lontano  fé  ne  ven 
ganofoprail  Mire  per  dritto  le  Nauì  JeGalfre.  ò 
gli  altri  Vafceli  a  Vela,  ò  à  H  emi ,  e  che  poi  nuotati 
dofi  ritornino  indietro,  fi  farà  in  quelra  mani<  r*.  Fa 
bricarannofii  Cilindri  per  inoltrare  l'Onde  del  Ma 
re,comefidiflenelCap.  19.  ma  quelli  fiano  dimii 
in  due  parti,  cioè  che  la  diuifione  loro  fia  nel  mezo,  doue  deue  paf- 
fare  la  Naue ,  e  fi  accomodino  in  maniera ,  che  quelle  parti ,  che  fo- 
no nella  diuifione  con  ogni  poffbile  facilità  fi  pollino  girare  ccn_, 
Manfari,  che  faranno  pofti  nell'altre  tette  de  ^Cilindri  j  compito  que 
fto  facciali  fare  vna  Naue ,  ò  Galera , ò  altro  Vafct  Ilo ,  che  fia  di  tue 
ta  tondezza,  fenza  il  fondo  >&  intorno  vi  fi  farà  attaccare  vn  pezzo 
di  tela  di  lunghezza  almeno  di  due  piedi ,  facendo  finire  il  Legno  d* 
Alberi,  c'hibbino  Vele,  e  d'ogni  altro  arnefe,  che  per  Mare  limili 
Vafcelli  (ì  giudicarà  neceflario  5  colorendo  anco  la  tela,  e  tuteo  il  re- 
tto con  i  colori  propri j ,  compito  queito  fi  farà  fegare  à  Onda  vna  ta- 
uola  ,ò  più  fecondo  la  lunghezza  del  (ito,  donde  haurà  à  caminare 
la  Naue  facendola  inchiodare  in  cortt  Ilo  per  il  largo  del  Mare,  cioè 
nella  diuifione  de  i  Cilindri  già  detti ,  in  modo  però  che  non  impedì 
fca  il  loro  moto ,  poi  nella  Prora ,  e  Poppa  della  Naue  vi  fi  accomo- 
dati vn  Cilindro  picciolo  per  luogo,  il  quale  fia  di  lunghezza  di  me- 
zo piede ,  in  maniera  che  fi  poiTa  facilmente  girare  ne  i  fuoi  Pt  mi , 
quando  poi  fi  vorrà  far  caminare  detto  Legno ,  fi  terrà  que  (t'ordì  ne, 
da  quattro  huomini  pofti  fotto  il  Palco  à  dirittura  ,  cioè  furto  la  Pro- 
ra, òdifottola  Poppa  farailì  feorrereà  detta  Machina  con  i  Cilindri 
fopra  il  profilo  della  tauola  ,  che  fu  fegataà  onde ,  pen  he  in  qudta 
maniera  verrà  ad  inalzarli ,  &  abballarli ,  facendo  l'effetto  proprio , 
chefoglionofarei  Vafcelli  nel  Mare,  auertendo,che  fotroi  Cilindri, 
cheferuirannopeiTOndedcl  Mire,dourà  eflfere  per  quella  parte-» 
aperto  il  Palco ,  acciòche  gli  huornini,  c'hauranno  ad  operare  pro- 
fano fare  quanto  deuono  fema  impedimento  j  Per  fingere  poi  chc_> 
*  le  ne 


j  1 8  Pratica  delle  Scene  ,  e  JMacbìn  e_,  ? 

fc  De  venga  a  Vela,  li  farà  in  qudto  modo ,  fi  pigharà*  della  Tela,che 
ha  f>tule,  e  fattone  i  pezzi  fi  ,= g^ulhranno  all' Amene  dandola  gon 
fìezzacon  il  filod»  fcrro,di  poi  arraccarannofi  l'Antenna  all'Arbore 
con  vnà  Funicella  polla  nell.»fua  Tugli»  la,  abbacando  le  Veli  den- 
tro la  Naue  quando  li  vorrà,  cheppia  fpiegarfi  la  Vela,  da  vno,ò 
piùhuomim  che  douranno  haueri  quefta  cura, fi  tiraranno  le  Fu- 
nicelle ,  che  fubito  fi  vedranno  inalzarfi  le  Vele ,  &  il  limile  nel  ca- 
larle s'allentaranno  le  fuderte  Funicelle,  che  è  quanto  fi  può  fare-*, 
acciòche  moltri  andare  à  Vela;  Nel  inoltrare  poi  che  vada  à  Remo , 
come  fanno  le  Galere,  fatto  il  corpo  del  Vafcello  conforme  fi  è  detto 
di  fopra  nella  conltrutione  della  N  lue ,  ponnerannofi  i  Remi  d'ogni 
lato,  che  fiano  in  quantità,  e  lunghezza  proporuonata  al  Legno,  di 
p  >i  tutte  le  tette  dalla  parte  di  dentro ,  fi  da  vn  canto ,  come  dall'al- 
tro s'inchiodaranno  in  vn  fol  legno,  &  in  mezodieflo  vi  s'inchioda- 
ràvn'altro  conforme  fi  dilTe  nel  particolare  dell'altra  Galera  al  pre- 
cedente Cap.  Nel  far  parere  ,  che  venga  vogando  fi  farà  feorrerc-* 
coni  Cilindri  fopra  il  profilo  della  tauola,  che  fi  milTe  per  il  lungo 
del  M  ire,  come  fi  difle  della  Naue,  e  di  tempo  in  tempo  da  quel  huo 
mo,  che  ne  haurà  la  cura  s'inalzarà  ,  &  abbaflarà  il  legno,  che  fu  po- 
llo nel  mezo  per  alzare ,  &  abballare  i  Remi , che  in  quefto  modo  pa 
rerà  che  veng*  vogando ,  volendola  poi  farla  ritornare  in  dietro ,  il 
farà  girare  la  detta  Naue,ò  Galera  ponendo  i  Cilindri  fopra  il  profi- 
lo della  tauola ,  e  facendola  feorrere  fopra  efla  fin  tanto  che  ha  gion- 
ta  al  fuo  luogo  di  prima  con  le  Vele ,  e  con  i  Remi  • 


prim 


Libro  Secondo» 


m 


Ct\ I>"'"< J 

:  y 


Prima  Figura-.  • 

Sia  la  Naue  A.fenza  il  fondo,ma  nel  retto  fatta  di  tutta  tondezza,' 
e  fia  il  Cilindro  B.  C.  pofto  fopra  la  Prora ,  e  D.  E.  lotto  la  Poppa ,  e 
la  Tela  pendente  F.  G.  H.  1^ la  qualecircondi  la  Naue  imbroccata-, 
nel  fondo  F.  H.  e  l'altra  5  che  jcada  libera  G.  I.  e  fia  il  profilo  della  ta- 
uola K.L.  fegati  àriiodo  di  Onda,  e  fianopoftii  Cilindri  B  Ce  D, 
E.  (òpra  la  detta  Tauola,  per  far'  andare  la  detta  Naue  da  gii  h uomi- 
ni detti  di  ibpra ,  faraflì  fcorrere  la  Naue  fino  al  luogo ,  che  fi  vorrà  ; 
Nel  farla  poi  ritornare  indietro  fi  farà  riuoltare  la  detta  Naue  >  ò  Ga- 
lera ,  mettendo  1  Cilindri  fopra  il  profilo  della  Tauola ,  facendola  ri- 
tornare al  fuo  luogo. 


Seconda 


Il*' 


tréOkdde^Smt^hchiwl 


éi.  - 


MSttVl 

q  "'  SeconddFiguréL,:  &<*** 

Sia la  Nme  A.e  la  fommità  dell' Arbore  con  la  Taglia  B.efatì^n 
uà  tori  la  Vela  G.  D.  calata  dentro  la  Natte,  è  la  Funicella  B.  E.  con 
vn  capo  legato  nel  mexode.n'AftreTina-CD.chepaflràndoperf'à  Ta- 
glia 6.  tè  ne  venga  con  l'altro  capo  in  E.  quando  fi  vorrà ,  che  fi  foie 
ghi  la  Vela ,  h  tirata  il  capò  E  delia  detta  Funicella,fin  cheveno-àsrà 
F.  che  cònfrguentemente  l'Antenna ,  la  quale  fi  rifreuaram  C.  D. 
Verrà ìriO  H  NHl'iuViTa  maniera  faraiTrne)  calare  la  Vela,  ritor- 
nando con  il  capo  F.  in  E.  fi  farà  abbacata  la  Vela  dà  G.  H.  in  C  £>. 
comeersprimaDell'ilteilomodpjeconrifteflb  ordine  iì  farà  nel!1 
altre  Vele» 


Come 


Libro  Secando .  12  r 

Come  fi  pò  Isa  far  parere ,  che  vita  Naue ,  0  altro  Vafcelìofiaforto  in  mezj)  ai 

Mare,     Cap.   35. 

S5npjg  VANDO  fi  vorrà  far  parere,  che  vna  Naue,  ò  altro 
^ (Él^ìlS  Vafcello  ftia  forto ,  ò  vogliamo  dire  fu  l' Anchore ,  dou- 
^%i4|§  radi  fare  in  quefto  modo,  cioè  prima  ft  porrà  vn  Legno 
^k£^^  nel  piano  della  Sala  à  dirittura,  oue  vorraflì  che  la  N  uè 
ftia  forta ,  &  in  cima  di  eflb  legno  vi  fia  conficcato  vn  Perno  di  ferro 
digiuftagroflezza  ,  e  di  lunghezza  mezo  piede,  e  che  eflb  legno  Ma 
tanto  lungo ,  quanto  fia  dal  piano  della  Sala  al  fondo  della  Naue  ,  e 
nel  mezo  del  fondo  di  ella  inchiodaraflì  vn'altro  Legno,  che  pigli  l" 
vno ,  è  l'altro  eftremo  del  fondo  per  trauerfo ,  e  nel  mezo ,  c'habbia 
vn  buco  tanto  capace ,  che  in  eflb  vi  podi  entrare  facilmente  il  Per- 
no i  Fatto  quello,  volendo  far  parere  quanto  fi  è  detto,finito  c'haura 
il  fuo  corfo  la  Naue  fopra  il  Profilo  della  Tauola ,  come  fi  difle,  i  me- 
desimi huomini  potranno  leuarla  pianamente,e  fermarla  fopra  il  Per 
no  nel  buco  del  legno  fatto  nel  fondo  della  Naue ,  e  da  gli  ite  flì  dou- 
rà  alzare,  &abbaflare  la  Poppa,  ola  Proradi  effa  con  molto  tardi£ 
fimo ,  che  in  quefta  maniera  dando  il  bilico  parrà  propriamente  fi  ab 
badi,  e  s'inalzi  nell'Onde  nfpetto  alla  Tela  attaccata  intorno  alla_, 
Naue ,  come  fi  difle ,  volendo  poi  moftrare ,  che  fcalpi ,  fi  potrà  fìn- 
gere di  leuare  l' Anchore ,  le  quali  douranno  eflere  prima  (tate  getta 
te  nel  fermarfi  del  Vafcello ,  e  rimettendo  la  Naue  nel  profilo  usila-, 
Tauola  fi  farà  profeguire  il  viaggio  . 


Sia 


I2X 


Pratica  delle  Scene ,  t  Machine^ . 


p4m 
yJL4 


Sia  la  Natie  A.  &  il  Legno  porto  nel  fondo  B.  C.  e  nel  mezo  il  bu- 
co D.  e  fia  il  Legno  pollo  nel  piano  della  Sala  E.F.  col  Perno  di  ferro 
G.  &  il  Legno  tìa  tanto  alto ,  ò  voghamo  dire  lungo,quantofarà  dal 
piano  della  Sala  F.  fino  lotto  il  fondo  della  Naue,  eflendo  potk>  al 
luo  luogo .  Per  oprar  poi  li  porrà  il  buco  D.  fopra  il  Perno  G.  mouen 
do  la  Poppa ,  ò  la  Prora  della  Naue ,  come  fi  diife . 

Come fì posano  fere  apparire  Delfìni ,  ò  altri  Mofiri  Marini }  che  nuotando 
mojhino  di  Jftruzj^ar  £  acqua .     Cap»    34. 

OLENDOSI  moftrare , che i Delfini, ò altri Mo- 
ftn  Marini  vadano  guizzando  fopra  il  Mare,  c_^ 
che  di  quandoin  quando  da  capi  loro  fpi  uzzino  T 
acqua,  faraflì  in  quelèo  modo.  Segnaraflì  fopra 
vn  pezzo  di  tauola  vn  Delfino,  ò  altro,  e  colorito 
fegrinchiodarànel  ventre  vn  Legno  di  lunghez- 
za di  due  piedi,il  quale  dourà  effere  tenuto  nelle  mani  dalla  perfona, 
che  doura  far  moucre  il  detto  D.lfino,quandohaurà  i  far  quella  ope 
catione  j  dourà  caminarefotto  il  Palco  tra  due  Onde,  alzando,  & 

abballando 


Libro  Secondo] 


125 


Sia  il  piano  del  Palco  A.  B.  C.  D;  e  l'Vrna  E.  con  la  Figura  F.  &  il 
Feneftrino  F.  e  la  Fiflura  G.  H  la  Perdona  f.  che  dourà  fare  fcorrere 
la  Tela  E.  F.  G-  H.  nel  tempo  di  f4reque!rafintione,tirarà  la  parte 
della  Tela  G.  H.  nel  più  largo, e cbnfeguentemente  Verrà  à  fcorre- 
re la  parte  F.  vfcendodair^rna  E.  e  venendo  fempre  a  dilatarti,  on- 
de in  quefta  maniera  parerà  che  continuamente  il  Fiume  corra ,  co- 
me fi  è  detto  di  fopra 


parei 


€ome  fi  pojfa  fingere  <-vna  Fonte  3  la  quale  mofirì  continuamente  gettar  acqua, 

Cap.      5  6. 

DOVENDOSI  fare  vna  Fonte,  e  fingere  che  getti  con 
i  tinuamente  acqua,  fi  terrà  quell'ordine.  Fatto  che  farà 
il  vaio  per  la  Fonte  in  jtkzo  di  e  (foli  porrà  vn  Canonci- 
nodidueonciedi  diametro,  perii  quale  vi  (i  farà  pafl~a- 
re  vn  pezzo  di  Tela  ,  che  fia  di  larghezza  proport  onata,  cioè  ch^ 
polfa  inggroghatacommodamentepafTareper  il  detto  Canoncino, 
di  poi  in  ertavi  fi  faranno  cufeire  alquanti  pezzetti  di  bacchette  di 
lunghezza  di  mezo  piede  in  circa,  e  di  groiTezzad'vn  dito,  e  fiano 
dittanti  fra  l'vno ,  e  l'altro  p<  zzr  per  il  lungo  vn  mezo  piede  ,•  facen- 
do poi  col<  nre  la  detta  Tela ,  e  B  cchette,c(  mefif;  ce  *el  fingere 
del  Fiume,  e  comr  fi  dilTedi  fepra  ne)  precedente  C?p.  vnodt  «capi 
di  effa  Tela  fi  farà  pattare  di  dentro  al  Vèto  dalla  parte  verfo  gli  Spe  t 
tatori ,  lanciando  la  Mura  tanto  larga,  che  poffi  paflare  con»rooda- 

meate 


li6 


'Pratica  delle  Scene  ,  è'<9M4cbitic^>. 


mente  la  Tela  .ftando  nella  fualarghezia  dall'apertura,  e  la  detta 
api  rtura  de  uè  elfere  fatta  dentro  al  vafo,  acciòc  he  non  fia  veduta», 
dalle  genti .  Faraffi  poi  cucre  i  capi  di  detta  Tela  infieme ,  come  fi 
fecenell'operatione  del  Fiume^  quando  poi  fi  haurà  a  fare  quefto  fi 
douranno  mettere  due  perfone  fotto  il  Palco  perche  l'vno  continua 
niente  fpmga  1,'eftremità  delle  bacchette  dentro  al  Cannoncino  aiTie 
ine  con  la  Tela  ,  e  l'altro  doura  effere  fotto  la  flfura  tirando  a  baffo 
la  Tela ,  e  tenendola  piùlarga  ,che  fia  poflìbile ,  e  con  quello  moto 
douranno  continuare  quanto  ricerca  il  bifogno . 


Sia  il  Vafo  A.il  Cannoncino  porto  in  elTo  B.C.e  la  spaccatura  den 
tro  il  Vafo  in  O.  la  Tela  B  C  E.  F.  e  la  Bicchetta  C.  E.e  la  Perfona, 
che  doma  operare  fia  porta  in  B.  la  quale  doura  fare  falire  le  Bacchec 
te  V-  rf>  la  cima  del  i  ànoneC.efia  vn'altrc  huemo  polio  in  F.  dritto 
alla  Fiflura  j  quando  poi  queft'huomo  fentirà  che  la  Bacchetta  f  \  E» 
cederà  fuori  del  Cannone,come  in  C  G.  all'  hora  doura  tirare  la  Tela 
the  fi  fece  paflare  per  l'apertura ,  tenendola  piùlarga ,  che  fia  pc  (li- 
bile per  ditnoitrare  il  dilatamento ,  che  fuol  fare  l'acqua  nel  cadere  à 
baffo,  tuando  fé  mprt  la  Tela  porta  in  F.  e  da  quella  perfona  in  B. 
fpingendoh  in  alto  le  Bacchette,  come  fi  diffeje  continuandofi  queir 
ordine  fecondo  il  bifogno ,  s'affutuara  quanto  li  delìdera . 

Modo 


Libro  Secondo . 


*13 


abbacando  il  detto  Legno ,  hor  più  verfo  il  capo ,  hor  più  v^rfo  la_» 
coda  del  Delfino,che  confeguen  te  mente  farà  il  medefimot  ff.ttoan 
cor eflb  immitando  il  naturale .  Per  far  poi  che  dal  capo  «priuzi  l'ac 
qua ,  fi  farà  caminare  vn'altro  huomo  Cotto  il  Palco ,  à  diri  »  t  ira  dt  ]  la 
tetta  del  Delfino,  il  quale  tenga  in  mano  vn  Cartoccio  di  cartr-i.«_» 
grande  poco  più  di  mezo  piede ,  e  fia  fenza  il  fendo,  nel  qu-de  dourà 
porre  buona  quantità  di  pezzetti  d'argento  battuto,  òdi  Talco  pe- 
tto, e  fminuzzato,  quando  verrà  fare  3  che  il  Delfino  getti  l'atqua_, 
porrà  il  detto  Cartoccio  all'incontro  della  tefta  di  eflb  Delfino ,  ma_. 
tanto  bado  che  non  fia  veduto  da  gli  Spettatori  fi  filando  in  sito  per 
l'eftremità del  Cartoccio ,  che  in  vn'inftantc  ne  vfeiranno  dalla  par- 
te più  larga  quei  pezzetti  d'argento ,  che  per  il  refleflb  de  i  lumi  pa- 
rerà propriamente ,  che  dalla  tefta  del  Delfino  n'efea  l'acqua ,  e  cefi 
di  quando  in  quando ,  hauendo  feco  buona  quantità  di  quei  pezzet- 
ti d'argento  farà  il  fimile. 


Sia  il  Delfino  A.  &  il  Legno  A.B.  inchiodato  nel  ventre  del  Pefce 
A.  il  Cartoccio  C.  D.  &  i  pezzi  d'argento  pollo  nella  parte  p'ù  iar^a 
Cquando  lì  vorràoperarc  quello  etn  terra  nelle  mani  il  L/gno  A. 
B  in  B.  alzarà ,  &  abbaiTarà  il  Delfino ,  immitando  il  moto  naturale 
e  quello  c'haurà  il  Cartoccio  C.  D.  ne'le  mani ,  di  quando  in  quando 
à  dirittura  della  tefta  del  Delfino  (offiara  n  Ila  parte  minore  del  Car- 
toccio ini*,  che  in  vnfubitone  vicuannoi  pezzetti  d'argento,  rap- 
isi      z  pictaando 


124  Pràtica  delle  Scene ,  e  ^Macbìn<L^>  ~. 

prefentando  a  gli  Spettatori,  chen'efta  l'acqua»  mentre  vergano 
inalzati  gli  argenti  in  E.  F.  G.  dal  fornimento fatto  nel  Cartoccio. 

Come fi pojf a  fingere  t;»  Fiume>  e  babbi*  Tempre  l'acqua  corrente,  Cap.  3  j , 

L  L  E  volte  fucle  accadere ,  che  nella  Fauola  fi  deb- 
ba rapprt Tentare  vno ,  ò  più  Fiumi ,  e  quefti  accorri 
pagnati  con  Figure ,  ò  fenza ,  fé  con  Figure  fi  potrà 
fare,  chedall'Vrnà  paia,  the  continuamente  n'efea 
l'acqua,Ia  quale  fi  vada  dibattendo  fino  al  termine, 
che  fi  vorrà .  Per  far  quelto  fi  pigliare  vn  pezzo  di 
Tela  fottile  tanto  lunga  ,  quanto  farà  due  volte  lo  fpatio ,  ò  diftanza 
d^  li' Vrna  al  termine  del  corfo  del  Fiume ,  la  quale  fia  di  larghezza, 
quantodouràefferela  maggior  capacità  del  letto  del  Fiume  ,poifa- 
rafli  colorire  la  detta  Tela  di  azurro  toccheggiata  d'argento .  Com- 
pito tutto  quello  fi  farà  parlare  vn  capo  di  effa  Tela  nella  bocca  dell* 
Vrna ,  e  l'altro  fotto  il  Palco  per  vn  feneftnno  fatto  a  tal'tffetto  fot- 
tola  figura .  Farad!  poi  parlare  il  detto  capo  per  vna  fifiura  fatta  nel 
Palco  tanto  lontana  dall' Vrna,  quanto  fi  vorrà  prolungare  il  corfo 
del  Fiume,  e  dourà  effere  tanto  larga  la  detta  apertura,  quanto  è 
la  larghezza  della  Tela,  facendola  vfeire  infieme  ne  1  capi .  Nel  far 
poi  que  Ita  opera  tiene  vi  andara  vna  p<  rfona  fola,  la  quale  dourà  ira- 
re  fotto  il  Palco  à  dirittura  dell'apertura,  tirando  continuamente  la 
Tela ,  e  tt  nendola  fempre  in  quella  parte  larga ,  perche  vfeendo  la_. 
Tela  dalla  bocca  dell' Vrna,  che  è  di  poca  capacità  aggrugliata  ver- 
rà poi  fempre  à  dilatarli  in  maniera  che  rapprefentarà  vn  continuo 
corfo  d'acque ,  ma  fé  non  vi  andarà  Figura  fi  potrà  fingere  che  il  Fiu 
me  efea  tra  monti ,  ò  doue  più  piacerà ,  facendo  fempre  quanto  fi  è 
detto  di  fopra. 


Sì» 


Lièto  Secondo , 
Modo  di fare  ti (jelo fycKgdto .     Cap. 


37' 


127 


py 


rf<-X 


(s 


gVANDO  bifognarà  ne  gl'Intermecfij ,  che  le  Ma 
chine  faiifcano  al  Cielo ,  ò  da  efle  calino  fopra  il  \^l 
co  ,  in  quefto  cafo  fi  dourà  fare  il  Cielo fpezzato ,  fi 
perla  commodità  ,  che  apporta  à  tale  opera  rione, 
come  anco  perii  gufto ,  ò  marauiglia ,  che  ne  pren- 
dono gli  Spettatori ,  non  vedendo  come  fi  nafcon- 
dano  le  machine  venendo  da  Terra ,  ò  come  vfcendo  dal  Cielo  efle 
calino  à  baflò .  Per  far  quefto  fi  doura  prima  fabricare  vn  pezzo  di 
Cielo,  incommciando  dalla  parte  verlo  la  tefta  del  Palco  nell'altez- 
za conuenien te,  feguendo col fuo deci  uio, come fìdiffe  nel  Pnmo 
Libro  al  Cap.  4.  e  fi  dourà  far  tanto  largo,  quanto  dourà  efl^re  il  luo- 
go della  teitadel  Palco  al  luogo  douefalirdouranno  le  Michine,  & 
iui  fi  termìnarà  il  primo  pezzo .  Fatto  quelto  à  dirittura  di  elfo  ter- 
mine, fé  ne  incominciarà  vn'aitro  pezzo,  tanto  più  aito  dell'cltremi 
tà  del  primo ,  quanto  da  gli  Spettatori,  che  f  deranno  nelle  prime  fi- 
le vicine  alla  tefta  del  Palco  non  venga  veduto  lo  fpatio ,  che  dourà 
rimanere  tra  il  fine  del  primo  pezzo,  &  il  principio  del  fecondo,  il 
quale  ancora  dourà  eflcre  tanto  largo  quanto  farà  il  bifbgno  ,  acciò- 
chele  Machine  poflanoageuolmente  vfcirne,&  entrami  fenza  ih  pe 
dimento  alcuno .  Con  queft'ordine  fi  potranno  fare  gli  altri  fpezza- 
menti  ,fe  molti  veneandaranno. 

Qjì  particolarmente  bifognaràcheil  Pittore  vfi  ogni  e fqu; fi ta  di- 
ligenza nel  colorire  quefti  fpezzs menti,  acciòche  s'vmfi.a  colli  colo- 
ri l'eftremità  della  parte  prima  col  principio  delia  feconda . 


Sia 


128 


Pratica  delle  Scene  3  e<5\facbin<L^* 


X> 


Sia  il  piano  della  Sala ,  ò  del  Theatro  A.  B.  e  quello  del  Palco  C. 
D.  Il  primo  pezzo  del  Cielo  fia  E.  F  &  il  fecondo  G.  H.  e  che  vi  fia 
tanta  diftanra  dall'vltima  parte  F.al  principio  del  fecondo  G  quan- 
to farà  il  bifogno  per  le  Machine,  come  fi  dirle  di  fopra,  e  la  parte  G. 
ila  tanto  più  alta  della  F.  quanto  dalle  perfòne,  che  faranno  nella  pri 
ma  fila  in  I.  non  venga  veduta  l'apertura  F.  G.  ma  che  la  viltà  vada  à 
ferire  in  K.come  per  I.  K  fi  vede. 

Si  fono  fatte  quefte  quattro  righe  in  profilo ,  acciòche  la  dimoftra 
tione  fia  più  intelligibile  « 

Comejìpojfa  à  poco  àpoco  annuuolare  parte  del  Cielo .     Cap*  3  8. 


V  O  L  E  alle  volte  occorrere  di  fare}che  il  Cielo  ven 


ga  ad  annuuolarfi  à  poco  à  poco.  Volendo  far  que- 
llo ,  fatto  prima  il  Cielo  fpezzato  in  più  luoghi ,  co- 
me il  dirle  di  fopra  nel  precedente  Cap.  a  dirittura 
poi  di  quelle  aperture  da  vn  canto  della  Scena  die- 
tro alle  Cafe,  vi  fi  porrà  vn  Telaro  per  ciafeuna  aper 
tura ,  che  fia  fatto  di  ftaggie  di  tauole  fottili  3  le  quali  fiano  coperte* 
di  tele  coiorit  e  à  modo  di  nuuole,auertendo,  che  quelle  del  primo 
fiano  più  crude  dell'altre ,  come  fi  difle  nel  colorire  della  Scena ,  t-t 
cìouranno  farfi  tanto  grandi,  quanto  fi  vonà  moitrare  a  grandezza 

della 


119 


Libro  Secondo  • 
della  Nuuola .  Compito  che  farà  quefto,  in  ciafeun  Telato  vi  fi  por-' 
rà  di  fopra  vno  3  ò  due  Softegni  à  modo  di  tiranti ,  i  quali  fiano  di  le- 
gno leggiero,  ma  però  ficuro  ;  s'aggiuftaranno  poi  nella  dirittuta  de 
gli  fpezzamenti  dietro  le  cafe  tanto  baffi,  che  non  vengano  veduti 
da  quelli  di  fuori .  Nel  tempo  di  far  queft'effetto  da  vno,  ò  più  huo- 
minipofti  fopra  il  Cielo  a  dirittura  de  gli  fpezzamenti,  fi  douranno 
tenerenelie  mani ,  perche  dato  loro  il  cenno,  douranno  far  feorrere 
i  detti  Telari  fotto  il  Cielo,  fermandoli  doue  farà  bifogno,che  in  que 
fìo  modo  parrà  che  venga  ad  annuuolarfi  il  Cielo  • 

Hauendo  in  confideratione  di  far  che  fi  accofti  più  che  iìa  poflìbi 
le  il  difopra ,  ouero  conneflbde  Telari ,  col  difètto.,  ouero  concauo 
del  Cielo  t  cioè  della  prima  parte ,  come  qui  à  baffo  fi  vede . 


Sìa  il  profilo  del  primo  fpezza  mento  del  Cielo  A.  B.  &  il  fecondo 
C.  D.  &  il  Telaro  E.  F.  dipinto  in  Nuuola ,  come  fi  diffe 3  il  quale  fia 
pofto  dietro  le  Cafe  da  vn  lato ,  doue  farà  più  commodo ,  e  fia  il  tiran 
te  G.  H.  e  la  perfona  che  dourà  ftar  fopra  1  eftremo  del  primo  fpezza 
mento  fia  in  B.  tenendo  nelle  mani  il  tirante  G.  H.  in  H.  Quando  lì 
vorrà  far  quella  operatione  la  perfona  pofta  in  H.  potrà  lentamente 
caminare  fopra  l'vltimofpezzamento  del  Cielo  tenendo,  come  fi  è 
detto  il  tirante  nelle  mani ,  e  conducendo  il  Telaro  con  elfo  al  luogo 
deftinato ,  che  in  quefta  maniera  fi  farà  fatto  quanto  fi  doueua .  Se  i 
Telari  faranno  grandi ,  vi  fi  porranno  due  >  ò  tre  perfone ,  con  due,  ò 
tre  tiranti  feguendo  l'ordine  di  fopra  • 


R 


Come 


1 3  o  'Pratica  de  He. Scene  3  e  £Macbinc_.< . 

Come  fi pofìainvnf abito  annwolare  Untelo,      ftp.   jp. 

'P^^^^f  AVENDOSI  adannuuolareil  Cielo  in  vn'inftan- 
ì 1  j  '/j  6f  te,  fé  bene  non  è  cofa  naturale,  tuttauia  volendoli 
#  fctó&i  frii  farquelto,  fi  farà  in  quella  maniera,  che  eiTendo 
P 'f$i$$-t  K  fatti  gli  fpezzamenti  nel  Cielo  col  moeio  detto  di  fo 
ir  jÉS|SL$l  pra  ne  e}\  al  tri  Cap.  fi  faranno  de  i  Telari  fecondo  il 

fi?1  v~  -    -.'  *  ^  * 

■fi^P^4§59nT|  numero  de  gli  fpezza  menti  3  che  (ìanodi  lunghez- 
za ,  e  larghezza ,  quanto  fi  vorranno  inoltrare  le  Nuucle  ,  dipingen- 
dole,  come  fi  difie  ne  gli  altri  luoghi, fatti  che  faranno  i  detti  Te  tari, 
lì  porranno à dirittura  de i principi)' degli  fpezzsmenti^tanto in  den 
tro ,  e  he  non  vengano  ved  u  ti  da  gli  fpettatoru  e  fiano  polii  ne  i  Ga  r- 
g imi ,  i  quali  douranno  efTer  fatti  prima ,  e  pofti  per  ogni  canto ,  ac- 
ciòche  in  eflìpoffano  feorrereà  modo  delle  faracinefthce  detti  Gar 
g^mi  douranno  incominciare  dal  principio  de  i  Telari ,  e  feguire  in_. 
lunghezza ,  quanto  faranno  tutte  le  parti  del  Gelo ,  cioè  dello  fpez- 
zamento,  facendoli  dipingere  del  medefimo  colore  di  elfo  Cielo. 
Compito  tutto  quello.  &  iggiuftatii  detti  Telari,  ciafeuno  al  fuo 
luogo ,  volendoli  poi  fare  la  detta  operaticne  3  vi  fi  porranno  due ,  b 
tre  huomini  per  Telaro ,  e  quando  Urà  il  tempo  tutti  facciano  feor- 
rere  i  detti  Telari  ne  i  fuoi  G^rgami ,  che  in  quefta  maniera  in  vn  fu- 
bito  fi  vedrà  eflereannuuoLro  quella  parte  del  Cielo,  ma  il  primo 
pezzo  verrà  à  reftare ,  come  era  prima  ,  non  potendofi  in  quello  mo- 
do tramutare  ;  fi  potrà  fare  però  quello  in  altra  maniera ,  come  fi  di- 
rà nel  feguente  Cap. 


Sia  il  prc  filo  del  primo  pezzo  A.B.  &  il  fecondo  G  D.  il  quale  s' 
habbiaad  annuvolare .efiail  Telaro  E.F.  pollo  di  fopra  il  primo 

pezio 


Libro  Secondo .  ^Vjl 

pezzo  del  Cielo  A.B.  à*  dirittura  di  C.  D.  &aggiuftato  nella  farad- 
nefca ,  ò  Gargame  E-  F.  G  in  modo  che  pòffa  fcorrere  in  eflo  con  fa 
cilitàj  per  far  poi  che  s'annuuoli  la  parte  G.  D.  fi  porranno  le  perfe- 
tte in  E.  dalle  quali  in  vn  fubito  fi  faccia  fcorrere  il  Telaro  E.  F.  per- 
che quando  E.  farà  in  F.  ancora  F.  farà  in  G.  e  coli  farà  fatte  quanto 
fi  doueua .  Nel  medefimo  modo  fi  potrà  fare  annuuolare  gli  altri 
pezzi  del  Cielo  3  eccettuato  però  il  primo ,  come  fi  diffe  di  fopra . 

zAli  ro  modo  come  in  <vn } fubito  fi 'pojjì  unnuu  olare  il  Cielo .     Cap.  40 . 

V  E  S  T'altro  modo  di  annuuolare  il  Cielo  farà  quafì 
fimile  all'altro  detto  nel  precedente  Cap.  ma  pero 
con  quefìa  differenza ,  che  doue  in  quello  furono 
pofti  1  Telari  nel  principio  delli  fpezzamenti  del 
Cielo  in  quefto  dourannofi  porre  ne  1  medefimi  luo- 
ghi le  Tele  colorite  in  nuuole  ,  le  quali  fiano  di  lun 
ghezza,  e  larghezza  quanto  faranno  le  parti  del  Cielo,  che  fi  dourani 
no  coprire  j  imbroccando  poi  vna  parte  di  ciafeuna  Tela  nel  princi- 
pio de  gli  fpezzamenti ,  nell'altre  parti  vi  fi  cuciranno  due ,  ò  tre  ca- 
pi di  cordicelle  ,ò  quante  ne  bifognaranno,  fecondo  la  grandezza-, 
delle  Tèle.Quefte  Funicelle  poi  douranno  effere  tanto  lunghe,quan 
to  farà  due  volte  la  lunghezza  di  effe  Tele ,  paffarido  nelle  Girelle,le 
quali  douranno  effere  pofte  nell'eftremo  delle  parti  di  ciaftheduiw 
pezzo  del  Cielo,  che  fi  dourà  annuuolare  .  In  oltre  le  Tele  fudette 
faranno  ingrogliate  5ò  raccolte  nei  luoghi  detti  di  frpra,  in  modo, 
che  non  vengano  vedute  da  quei  di  fuori .  Fatte ,  &  aggiuftate  che 
faranno  tutte  le  dette  cofe ,  fi  porranno  gli  huomini  ne  i  detti  luoghi 
i  quali  douranno  tenere  ciafeuno  in  mano  il  fuo  capo  delle  Cordicel- 
le, e  nel  tempo  che  fi  haurà  ad  operare  tutti  vnitamente  tiraranno  le 
cordicelle ,  che  in  quello iltante  verranno  copertele  parti  del  Cielo 
con  le  Tele  colorite  in  nuuole .  Se  poi  vcraffi,che  ritorni  il  Cielo  co- 
me prima  fi  potrà  radoppiare  le  Cordicelle  tirandogli  altri  capi,  che 
in  quetta  maniera  fi  verrà  à  difeopri re  le  parti  del  Cielo ,  ritornando* 
come  erano  prima .  In<quefta  maniera  fi  potrà  annuuolare  la  prima. 

a        a  parte 


1 3 2  'Pratica  delle  Scene ,  e  Machine, . 

parte  del  Cieloponendo  vn  pezzo  di  Telaael  principio  della  prima 
parte  di  elfo» 


Sìa  il  primo  pezzo  del  Cielo  A.  B.&  il  fecondo  C.D.ilquale  s'hab 
ì>ia  in  vn'inftante  ad  annuuolare ,  e  fia  il  pezzo  di  Tela  dipinto  in  nu 
uoa  E.  F.aggrogliato,  e  raccolto  in  E.  e  ila  la  Funicella  E.  F.  G.  e 
eh  il  capo  E.  ila  eucitonella  Tela  in  E  parlando  nella  Girella  in  F.  e 
ritornando  con  l'vltimocapoin  G.  laperfonapoi  ,chedourà  oprare 
terrà  nelle  mani  il  c*po  della  FuneG^e  nel  tempodatoli  tiraràfubi- 
toàfe  la  Cordicella  con  preftrzza,  fintanto  che  il  capo  della  Tela  E. 
fia  peruemitoin  F.  che  in  quefta  maniera  fi  faràannuuolato  il  pezzo 
dtl  Cielo  C.  D.  Con  il  medefimo  ordinefi  operarà  ne  gli  altri  pezzi 
del  Cielo,  fi  potrà  tirare  l'altro  capo  delle  Cordicelle,  il  quale  dou- 
rà  eiTere  merlo  ìopra  la  detta  Tela,che  fiadi  lunghezza  tanto  che  da 
effo  in  E.  primo  termine  della  Tela,quando  era  in  F.  ri  torni  in  E.  luo 
godi  prima* 


Come  fi  pofiafare  apparire  l'Iride ,  ouero  (Arco  Cele  fi  e  •     €ap.  4 1 . 


CCORPNDO  ne  gl'Intermedi  j  far'apparire  l'Iri- 
de ,  fi  poti  à  prima  pratticareil  medefimo  modo  del 
precedente  Cap.cioè  in  vnodiquei  fpezzamenti , 
oue  farà  più  àpropofito ,  vi  fi  potrà  mettere  vn  pez- 
zo di  Tela  colorita  à  modo  d'Iride ,  facendola  feor. 
rerecome  le  Nuuole ,  &  il  firoilenello  fuanire , 


con  quefta  maniera  iì  farà  fatto  quanto  fi  douena  •  Qui  non  occorre 
altra dimoitracione poiché  potrà ieruire  la  dimoftrataper lenuuole . 

Come 


é  - 


Libro  Secondo .  I  j  > 

Comefìpojfa  annuuolare  parte  del  Cielo  incominciando  con  Vna  picchia  Sdutto 
Uyla quale  diuengafempre  maggiore ,  mutmdofi  continuamente 

di  colore.     Cap.  42. 

VESTO  vltimo  modo  di  annuuolare  vnapartedel  Cie 
lo ,  fé  bene  pare  cofa  difficile ,  tuttauia  mi  fembra  il  più 
bello,  &  il  più  marauigliofo  de  gli  altri  detti  di  fopra_., 
ma  non  fi  può  far  queito,  che  in  vna  parte,  cioè  nel  me- 
£0 ,  rifpetto  al  la  conca  uità  di  eflb  Cielo .  Per  far  dunque  quefto ,  fi 
douranno  fare  otto  ,ò  dieci  Cilindri  di  ftaggie di  tauole,  che  fiano 
di  diametro  almeno  d'vn  piede.)  li  quali  douranno  eflere  di  lunghez- 
za quanto  farà  à  punto  l'apertura  della  parte  del  Cielo,  eh  e  fi  vorrà 
annuuolare.  Dopò  fi  porrà  per  cìafcuna  delle  tefte  vna  Ruota  di  gro- 
fezza  donciedue 3  e chefia del  medefimo diametro, la  quale  dourà 
eiTere  dentata .  I  Cilindri  farannofi  coprire  di  tele ,  aggiuntandoli  in 
terra ,  vno  che  tocchi  l'altro  a  punto  come  debbano  ilare  nel  Cielo , 
acciòchefi  poflano  dipingere  à  propofito .  In  quefto  lauoro  il  Pitto- 
re dourà  hauere  dello  ftudiato,come  fi  fuoldircpoiche  non  folo  dou- 
rà  in  vna  parte  colorirli,  che  s'vnìfchino  alla  pa rte  del  Cielo? già  fat- 
ta,  ma  dall'altra  parte  fingere  le  nuuole,eioè  nel  primo  Cilindro,che 
dourà  efler  pollo  verfo  la  parte  vltima  del  Cielo ,  i\  principio  d' vna.* 
nuuola  picciola .  Dipoi  negli  altri ,  che  diuenga  fempre  maggiore, 
e  fi  muti  continuamente  di  colore ,  conforme  al  naturale .  Compito 
quanto  dourà  fare  il  Pittore  s'aggiuftaranno  i  Cilindri  nello  fpatio 
del  Cielo  ,  che  fi  difle ,  in  modoche  fi  poflano  girare  facilmente  ne  i 
fuoi  Perni,!  quali  douranno  eflere  fopra  due  legni  foprapofti  al  con- 
ueflo  del  Cielo ,  cioè  vno  per  canto ,  di  poi  per  il  lungo  fopra  le  Ruo 
te  dentate  vi  fi  porrà  dall'altro  lato  vnCìargarne  di  legno,  che  fìa_. 
ben  pulito  ,eche  ftiafaldo  >douendo  effer  largo  pocopiù  della  gro- 
fezza  delle  Ruote ,  e  tanto  cupo ,  che  ne  pigli  almeno  quattr'oncie 
dentro  al  cjuale  vi  fi porrà  vn  legno  per  ciafeuno,  il  quale  fia  dentato 
con  la  medefima  mifura  di  quella  delle  Ruote  aggiuntate  in  maniera 
fopra  effe,  che  facendoti  feorrere  il  detto  K  gno  con  la  medefima  prò 
portione  vengano* girare  ancor  le  Ruote,  e  quei  Jegni  douranno? 

eflere 


134  Pratica  delle  Scene ,  e  éMacbìnc_,  1 

eflVrc  luoghi  più  delli  Gargami ,  e  poco  più  groilì  di  tutti  i  Cilindri, 
accomodati  che  con  quefta  lunghezza  lì  porla  annuuolare  quella., 
parte  del  Cielo ,  e  far  fuanire  le  nuuole,  ritornando  il  Cielo,  come-» 
era  di  prima. 

Quella  operatione  fi  farà  cofi ,  porrannofi  quattro  huomini  fopra 
il  Cielo,  due  dalla  parte  verfo  gli  fpezzamenti,  e  due  dalla  parte  op- 
poita ,  i  quali  douranno  tenere  nelle  mani  i  capi  diquei  legni  denta- 
ti ,  detti  ih  fopra ,  quando  poi  fi  vorrà  the  s'annuuoli ,  quei  due  huo- 
mini ,  che  furono  pofti  verfo  gli  Spettatori  tirarannoà  fé  lentamen- 
te i  capì  de  i  legni ,  e  confeguen temente  fi  verranno  à  voltare  le  par- 
ti de  i  Cilindri  dipinti  in  nuuole,  douendoìnconfideratamente  tira- 
re lino  à  i  fegni ,  che  fi  douranno  fare  ne  i  legni  in  proportione  del  ri- 
uolgimento  de  i  Cilindri,  che  in  quefta  maniera  fi  farà  annuuolata  la 
parte  del  Cielo  propofta .  Nel  farla  ritornare  poi  come  prima  da  gli 
huomini,  che  fi  miiiero  dalla  parte  oppofta,  faraiTì  ritornare  il  legno 
dentatoalfuoluogo,mafefi  volefle, che  le  nuuole  mofìralfero  nei 
caminare  inanzi ,  che  fuaniflero ,  fi  farà  dalle  perfone ,  che  tenerono 
prima  il  legno  fèguitare  à  tirarlo  finche  i  Cilindri  riabbiano  con  pito 
il  fuo  giro ,  effendo  però  ftato  fatto  tanto  più  lungo  il  legno  dentato, 
quanto  farà  il  bifogno>che  in  quelli  maniera  farà  fatto  quanto  fi  do- 
ueua  fare . 


—F 


Siano  le  Ruote  dentate  A.  B  e  C.  D.  polle  in  tefta  alli  Cilindri, & 
il  Legno  E.  F.  fopra  il  quale  fi  pofino  il  Perno  G.  dalla  tefta  A.  B.&  il 
Perno  H  della  Ruota  C.  D.  &il  Gargame  1.  K.  L.  M.  il  quafe  rice uà 
dentro  quattr'oncie  delle  Ruote  con  il  Legno  dentato  N.O.poftoir* 
maniera  dentro  il  Gargacne ,  che  i  denti  di  effe  valicano  con  i  denti 

delle 


Libro  Secondo .  \  $  5 

delle  Ruote,  e  gli  huomini  porti  /òpra  il  Cielo  liane  in  P.  dalla  parte 
de  gli  Spettatori ,  &  in  Quella  opporta .  Nel  'tempo  che  fi  doucrà 
adoperare  rhuomo,cht  fu  porto  in  P.tirara  à  fé  lentamente  il  Legno 
dentato,che  nel  medefimo  tempo  fi  nuolgerannoancole  Kuote,con 
feguentemente  anco  i  Cilindri ,  fi  come  fi  dirle ,  perche  quando  farà 
il  principio  del  Legno  N.  in  K.  anco  l'eftremità  O.  farà  in  N.  e  le  par 
ti  dei  Cilindri  A.  D.  faranno  in  B.C.  dipinte  in  nuuole.  Il  fimik  Ci 
farà  volendofi  ritornare  indietro ,  ma  quando  fi  voglia,  che  feornno, 
e  fuanifchino ,  fi  come  il  più  delle  volte  naturalmente  Cuccede ,  fi  fa- 
rà chela  perfon  a  pofta  in  P.non  fi  fermi  di  tirare  il  Legno  dentato  in 
K.  come  fi  diffe,  ma  fegua  fino  alla  S.  che  coi!  le  parti  de  i  Cilindri  B. 
C.  verranno  à  ritornare  in  A.  e  D.  fi  come  erano  prima,  le  nuuole  fpa 
riranno, ritornando  il  Cieloinpriftino.  Il  limile  fi  ha  da  intendere 
nell'altre  tefte  dei  Cilindri ,  eflendone  fegnate  folo  due  per  non  fare 
confufione,  ma  col  medefimo ordine  fi  faranno  gli  altri  in  quella^ 
quantità ,  che  fi  vorrà . 

Come  fi poJSa  fare  calare  yna  ^Qtuola/oprà  il  Palco  dal  Cielo  per  dritto  con  per 

fon  e  dentro .      Cap.   45» 

VANDO  fi  haueffe  à  far  calare  vna  Nuuola  dal 
Cielo  per  dritto  fopra  il  Palco  con  perfone  dentro  Ci 
orTeruaràquefiVórdine.  Faraflì  fare  vn  Gargame 
comporto  di  due  Traui  d' lunghezza  quanto  farà  di 
fopra  il  Cielo ,  fino  fotto  il  Palco ,  e  che  fiano  di  buo 
na  groflezza ,  cioè  di  noue  onde ,  almeno  di  quat- 
tro ,  facendoci  in  eflb  vn'incaftro  à  coda  di  rondine  3  il  quale  fia  ben 
lifeio ,  e  che  fia  indentro  mezo  piede,  &  altreranto  di  larghezza,  poi 
s'agiurtarà in  luogo  proportionato  dietro d'vna  parete,fortificato e  o 
fuoi  Tiranti  nel  muro,echefiaperpendicolareairOrizonte.  Dopò 
s'aggiuftaràin  eflb  vn'altro  Legno  della  medefima  grofTezza,  ò  po- 
co meno,  acciòche porla  feorre re  con  facilità  nel  fuo  Gargame,  il 
qual  Legno  douràcflere  di  lunghezza  fei  ,ò  fette  piedi ,  fatte  querto 
nell'eftren.ità  di  detto  Legno  vi  fi  fermarà  con  buone  Cauighe  vn' 

altro 


1 3  6  Pratica  delle  Scene ,  e  SMaclnnc^, . 

altro  pezzo  di  Legno  della  medelima  groffezza,  e  dourà  effere  tanto 
lungo >  quanto  fi  vorrà ,  che  la  Nuuola  venga  manzi  fopra  il  Palco , 
ìnchiodandoui  però  dalla  parte  *doue  la  Nuuola  deue  effere  pofta, 
cioè  lontana  due  piedi .  e  mezo ,  vn'altro  pezzo  di  Legnosi  quale  fia 
tanto  longo,  quanto  dal  terminedel  detto  piede,  e  mezo,  fino  air 
vlnmodeì  Legno, che  fu meffo nel  Gargame,  aflìcurandolo  bene 
anco  in  quella  parte  con  Cauiglie,comefidiffe  nella  prima,  e  que- 
lli L  gni  formarannoil  Triangolo  rettangolo ,  di  poi  nei  capi  del  Le 
gno  che  fu  porto  dentro  il  Gargame ,  vi  fi  metterà  vn' Anello  di  fa- 
ro per  ciafcun  capo ,  e  che  fia  di  buona  groffezza,  acciòche  poffa  fo- 
ftentare  i  pefi ,  non  folo  della  Nuuola ,  ma  anco  delle  pedone ,  chd-j 
vi  douranno  andare  fopra ,  fi  nel  calare  à  baffo  la  detta  Nuuola ,  co- 
me anche  nel  ritirarla  al  fuo  luogo ,  &  in  ciafeuno  delli  Anelli  fopra- 
de  iti  vi  fi  legarà  vn  pezzo  di  Corda  ben  forte,  e  quella  di  fopra  fi  farà 
paifare  dentro  ad  vna  Girella  bene  adìcurata ,  e  polla  fopia  il  Cielo 
perpendicolare  à  detto  Gargame  parlando  pofeia  il  capo  à  baffo  fi  au 
uilupparàin  vn  Manfaro,  che  dourà  effere  porto  fòtto  il  Palco  nel  fi- 
ne del  Gargame,&  il  primo  capo  dell'altra  Fune  fi  lfgarà  neh"  Anel- 
lo difotto,  facendo  che  l'altro  capo  fia  in uolto  nel  Manfaro  al  con- 
trario del  primo ,  acaòchc  quando  l'vno  s'auuiluppara , l'altro  con_» 
la  medefima  proportione  fi  venga  fuiluppando.  FarafTì  poi  la  Nuuo 
la  di  giufta  grandezza  aflìcurata  in  modo  con  Trauerfe  di  legno ,  e 
cerchi ,  che  le  perfone  vi  pollino  ftar  dentro  ficure ,  e  commode ,  fa- 
cendola coprire  di  Tele ,  e  dipingerla  al  naturale  più  che  fia  poflìbi- 
le  inchiodandola  con  ficurezza  nell'eftremita  del  legno,che  fu  porto 
per  taiYrTctto .  Compite  tutte  quefte  cofe,  all'incontro  del  Garga- 
me fudetto ,  fi  doura  fare  vn  taglio  nel  Cielo ,  che  vi  paffa  commoda 
mente  il  Legno  che  foltentarà  la  Nuuola,e  dourà  effer  fatto  per  il  lun 
go  fino  al  piano  del  Palco ,  acciòche  non  fi  veda  il  detto  taglio,à  pie- 
di del  dt  tto  Legno  vi  fi  imbroccarà  vn  pezzo  di  Tela ,  la  qualedourà. 
eifere  di  lunghezza  3  e  larghezza  quanto  farà  il  taglio,  e  che  fia  colo- 
rita limile  al  Cielo ,  firnilmente  fi  a  comodarà  vn'altro  pezzo  dalla-* 
parte  di  fopra ,  che  l'vn  capo  di  effa  fia  imbroccato  nel  Cielo }  e  l'al- 
tro nell'altra  cftrcmuà  del  Legno  predetto,  quando  d  calata  la^ 

Nuuola 


Libro  Secondo .  fjy 

Nuuola ,  quella  parte  della  Tela  di  fopra  calarà  ancor*  efla ,  nferan- 
do  il  Taglio ,  e  l'altra  parte  di  Cotto  verrà  a  calare  venendo  Tempre  il 
Taglio  chiufo,al  contrario  verrà  nel  falire,che  in  quella  maniera  non 
fi  vedrà  alcuna  apertura  3  auuertendo  però ,  che  la  Nuuola  fi  nafcon 
da  in  vno  degli  fpézzamenti .  Nel  far  falire  poi  quefta  Nuuola  fi 
metteranno  due ,  ò  quattro  huomini  alManfaro,  quali  douranno  ca- 
tare ,  è  falire  la  Nuuola ,  conforme  bifognarà . 


Sìa  il  Gargame  comporto  di  due  Traui  A.  B.  e  CD.  &  il  Legno 
pofto  dentro  ad  eflb  E.  F.  e  fia  G.  E.  quello  che  deue  foftenere  la  Nu 
uola,  &  H.  X.  l'altro  legno ,  che  deue  feruire  per  ficuramento  del  pe- 
fo ,  fiano  quefti  Legni  incauigliati  infieme ,  cioè  in  H.  E.  &  F.  in  ma- 
niera ,  che  faciano  angolo  retto ,  dentro  il  Gargame  in  E.e  fia  la  Nu- 

S  uola 


1 3  8  'Pratica  delle  Scene ,  e  MtthinzL  1 

uola  pofta  nell'efiremità  Q.  in  f.  Pongafhl  primo  Anello  di  ferro  nel 
l'eftremità  del  Legno  E.  F.  in  E.  nel  quale  vi  fi  leghi  vn  capo  d  Vna_. 
Corda>  che  paflì  nella  Girella  K.  in  modo  che.  venga  à  terminare  nej 
Manfano  L.  M  in  N-  con  tanti  giri , e  con  tanta  diftanza ,  che  porla 
calare  la  Nuuola  di  fopra  ilCìelo  fino  al  piano  del  Palco .  Dopò  nel 
l'altra  eftremita  del  Legno  F.v*  fi  dourà  porre  l'altro  Anello,  &  in  ef- 
fe legaraflì  vn  capo  d'yn'akra  Corda,  che  venga  a  terminare  neldet 
to  Manfaro  in  O.  e  fiano  gli  huomini  podi  ne  i  Manubri)  P.  Qjquan- 
do  poi  fi  vorrà  ,  che  cali  la  Nuuola  tiuolgeranno  il  Manfaro,  che  il  ca 
pò  della  Fune  F.  O.  fi  auuilupparà  nel  Manfaro ,  e  l'altro  E.  K.  N.  fi 
fuilupparà  con  la  medefima  proportione ,  e  coli  quando  F.  farà  in  B. 
la  Nuuola  ancora  farà  fopra  if  piano  del  Palco  R.S.  in  T.  Nel  ritor- 
narla poi  al  fuo  luogo ,  riuolgeraflì  il  Manfaro  al  contrario ,  che  cofi 
reftarà  operato  quanto  fi  doueua  fare» 

Come  in  auro  modo fi pojfa far  alare  dal Cielo  njna  Nuuc/afòpra  il  'Palco  con 

Per  fona,  dentro*     £ap.  44. 

■ 

OLENDOSI  in  altro  modo  far  calare  vna  Nuuo- 
la fopra  il  Palco  con  perfònedentro,fara!7ì  in  que 
fto  modo .  Fabricarannofi  due  Gargami  confor- 
me al  già  detto  nel  precedente  Cap.  con  quefta.» 
differenza  però ,  che  in-quello  fu  fatto  il  Canale-» 
à  coda  di  Rondine^e  quefti  vanno  fenza,cioè  che 
Tincaflro  fia  eguale  ,  ma  pulito ,  e  lifeio  comforme  al  detto ,  e  dou- 
ranno  eifere  di  altezza  ,  quanto  farà  dal  piano  della  Sala  fin  fopra  il 
Cielo  3  e  fi  porranno  vno  per  canto  à  dirittura  d'vno  delli  fpezzamen 
ti  del  Cielo  fatto  per  tal't  fretto, mettendoli  tanto  dentro  alle  Scene, 
che  non  poiTanoeffere  veduti  da  quei  di  fuori,  e  che  fiano  accurati 
con  fuoi  tiranti ,  murati  ne i  muri ,  e  perpendicolari  airOrizonte-» . 
Di  poi  vi  fi  aggiuftarà  vn  legno ,  che  fia  di  lunghezza  quanto  farà  la 
diltanza  tra  Tvno }  e  l'altro  Gargame,  e  tanto  di  pi  ù ,  che  auanzi  vn 
piede  per  canto,in  modo  che  le  tefte  de  i  legni  feorrino  ne  i  detti  Gar 
gami  con  facilità ,  à  dirittura  poi  de  i  capi  di  eflì  legni ,  che  feorrono 

nelli 


nclli  incaftri ,  vi  fi  commetterà  da  ogni  lato  vn'altro  pezzo  di  legno 
della  medefima  groffezza  lungo  due  piedi,  il  quale  fia  incsuìglìato 
nella  parte  di  fotto ,  accioche  il  Legno  maeftro  non  fi  venga  àfuolta 
re,  fi  come  facilmente  potrebbe  luccedere  per  il  pelò  delle  genti,che 
alle  volte  no  ftanno  a  piombo.  Aggi  ufta  te  che  faranno  le  fu  dette  cofe 
fi  porrà  (òpra  il  Cielo  alla  dirittura  de  i  Gargami  vna  Girella  per  can 
to ,  nelle  quali  vi  dourà  pattare  vna  Corda  di  buona  groffezza,  di  cui 
l'vno  de  i  capi  fia  legato  nelle  parti  di  dentro  del  Legno  principale^» 
vicino  a  i  Gargami ,  e  l'altro  paffi  nelle  dette  Girelle,  quefto  venen- 
do à  baffo  fia  in  uolto  nelle  tefte  di  vn  Fufello,  che  dourà  effere  di  dia 
metro  vn  piede ,  e  mezo,  e  lungo  poco  più  della  diftanza  d'vn  Gar- 
game  all'altro ,  il  quale  fia  pofto  fotto  il  Palco ,  &  aggiuftato  in  mo- 
do che  le  Funi,  che  paffano  per  le  Girelle  vengano  ad  effere  perpen- 
dicolari ad  effo  Fufello ,  aggiuftato  con  fuoi  Perni ,  accioche  fi  poffa 
girare  con  facilitaceli  poi  à  dirittura  del  mezo  di  effo  vi  fi  porrà  vn' Ar 
gano  tanto  indentro  dall'vna ,  e  dall'altra  parte,  che  fi  pollino  girare 
i  Manubrij,  il  qual' Argano  dourà  far  girare  il  detto  Fufello  median- 
te vn  Canapo  di  buona  groflezza, che  la  metà  ne  fia  auuolto  nel 
mezo  del  Fufello  con  tanti  giri,  che  baftinoà  fuiluppare  le  Corde, 
che  faranno  legate  nel  Legno  pofto  fra  i  Gargami,  e  l'altro  capo  paf- 
fi  nell'Argano .  Fabricaraftì  poi  la  Nuuola  nel  mezo  de  i  due  Legni 
la  quale  dourà  hauere  la  forma  lunga,  accioche  non  fi  vedano  le  par- 
ti da  ciafchedun  lato  del  legno ,  nel  tempo  che  fi  dourà  far  calare  la_* 
Nuuola  da  quattro  huomini  >  e  più ,  conforme  il  bifògno ,  venga  ri- 
uoltato  l'Argano,  perche  con  proportione ,  che  fi  fuilupparà  il  Ca- 
napo dal  Fufello  ,con  quella  medefimafi  fuilupparannole  Corde_>* 
che  furonno  auuiluppate  nelle  tefte  di  effo  Fufello ,  e  confeguente- 
mente  verrà  a  calare  la  Nuuola  con  le  perfone  (òpra  ,  ma  (e^ìe  perfo- 
ne  foffero  affai ,  fi  potrà  in  quel  calò  aggiungere  più  huomini  all'Ar- 
gano, ftando  fempre  vno  alla  dirittura  di  effo  per  guidare  il  Cana- 
po, accioche  non  fi  fòpraponghi ,  ò  fi  difeariehi  l' Argano .  Nel  farla 
5èritornare  ad  alto, fi  ri uoltarà  l'Argano  al  contrario, ma  per  far  quefto 
'*  dourà  effer  pofto  nel  detto  Fufello,  e  nell'Argano  altretanto  Cana* 
pò,  che  quando  l'vnq  s'auuilupparà  l'altro  vena  à  fuilupparfi . 

S         2  Siano 


140 


Ieratica  delle  Scene  3  e^Macbìnc^i  l 


•  Siano  i  Gargami  A.  B.  e  C.  D.  pofti  perpendicolarmente  all'Ori» 
zonte,  e  fianoaflìcurati,acciòche  non  fi  pollino  mouereifia  il  Legno 
F.  G.  doue  ita  fabricata  la  Nuuola  E.  che  fia  più  lungodella  diitan- 
za  fra  l'vno ,  e  l'altro  Gargame  vn  piede  per  canto  ,  fi  come  A.  F.  da 
vnlato,  eC  G.  dall'altro,  di  poi  nelle  parti  di  eflb Legno  dentro  ài 
Gargami  A.  e  C.  vi  fia  commeflb  vn  Legno  della  medefima  grofTez- 
za ,  e  lungo  due  piedi ,  come  per  A.  H.  e  C.  I.  fi  vede ,  fianopoi  le  Gì 
relle  K,  L  porte  ibpra  ilCielo  a  piombo  alle  parti  del  Legno  F.  G.  ad 
M.N.nelIe  quali  vi  fia legato  vn  capo  della  Fune  M.N.che  pattando 

per 


Libro  Secondo.  jAf 

perle  dette  Girelle  K.  L.  verghino  ad  auuilupparfi  fono  il  Palco  nel 
Fufello  O.  P.  in  QJl.  e  nei  mezo  di  eflo  Fufello  in  S.vi  lì  auuiluppa 
ràvncapodel  Canapo  con  tanti  giri,  che  baftià  Far  calare  Ja  Nu- 
uolaE.  fopra  il  Palco3el'auanzodi  eflo  Canapo  dourà  pattare  nelf 
Àrgano  T,  ftando  vna  perfona  in V,  perguidare  eflo  Cànapo  acciò 
che  fi  fbarica  l'Argano,  ma  anco  perche  non  s'intrighi  l'altro  Cana 
pò  3  il  quale  paflando  per  l'Argano,  viene  a  vilupparfi  nel  Fufello, 
mentre  il  primo  fi  fuilupparà,  gli  huomimfianopoftia  i  Manibrij 
X.  Y.eZ.&.  Quando  poi  fi  vorrà,che  la  Nuuola  cali  ab;  fiorii  huo 
mini  riuoltaranno  l'Argano  tante  volte,  fin  che  la  parte  dèi  Cana- 
po aggiuftato  prima  con  proportione  fuiluppandofi  dalFufello,foC- 
cia  fuiluppare  anco  le  parti  delle  Corde  Q^R.che  fomentano  il  Le- 
gno della  Nuuola,  fin  tanto  che  efla  fia  calata  al  luogo  deftinatojnel 
farla  poi  ralire  al  fuo  luogo,fi  farà  riuolgere  l'Argano  al  conrrario  con 
i  medefimi  giri ,  che  in  quefta  maniera  fi  farà  fatte  quanto  fi  doueuaw 

Come  Jì  pò  fa  far  calare  -un*  Nmota ,  che  dalfeftremità  del  Cielo  'venga fenU 
j>re  all'  manzj fino  à  me%o  il  Palco  con perfone fopra  .     Qap.  4  5 . 

INCORRENDO  fardìfeendere  vna  NuuoIa,Iaquà 
le  incominciando  dall'vltima  parte  del  Cielo ,  fé 
ne  venga  fempreall'inanzi, fino  à  mezoil  Palcocon 
perfone  fopra .  Si  dourà  fare  in  queitamaniera,fò£ 
ponendo  però ,  che  dietro  le  Scene  a  dirittura  del  fi 
ne  del  Cielo  vi  fi  a  luogo  commodo ,  e  capace  alme- 
no di  piedi  venti  in  circa.  Si  piglia  vna  buona  Traue,  lunga  piedi 
venticinque,  la  quale  dourà  ferUire  per  Leua^  &  il  mezo  di  effa  fi  fer- 
marà  fopra  vnFulcimento  popolamento  bene  accurato,  cori  Bar- 
bacani s  ò  Puntelli ,  &  vna  Staffa  di  ferro ,  il  Fulcimento  dourà  effer 
fatto  con  vn  pezzo  di  Traue  più  groflb  della  detta  Leua,  e  fi  porta 
perpendicolare  alì'Orizonte  *  fermato  nel  piano  della  Sala  adirino* 
ra  dell' vltìma parte  del  Cielo  3  e  che  fia  d'altézza  di  quattro- pkdifò 
pra  il  piano  del  Palco,  tantòrft  dentro  però,  che  non  fia  veduto  di& 
erueidi  fuori ,  poi  vifi  fermar!  fopra  h  Leua,  aggmftaHdofa  in  mode 

che 


1 42  Pratica,  delle  Scene ,  e  ZMa.chhiz_J . 

che  il  Tuo  moto  non  fia  difficile,  dopò  lontano  dal  Fulcimento  dieci 
piedi ,  in  altezza  di  venti ,  vi  fi  porrà  vna  Girella  di  Metallo  fe  foffe 
poflfibile ,  acciòche  fia  ficura ,  &  atta  àfoftenere  il  pefo,  quefta  dou- 
rà  effer  pofta  à  piombo  ad  vn'altra ,  che  fi  dourà  mettere  à  baffo  del- 
la medefima  grandezza ,  e  (Scurezza  ,  alta  dal  piano  della  Sala  piedi 
tre ,  la  quale  dourà  feruire  per  guida  del  Canapo  all'Argano,  che 
farà  meffoà  dirittura  di  effa  Girella,  tanto  diftante  da  vn  lato ,  quan 
to  farà  più  commodo  all'Argano  ,  perche  le  perfone  poffano  girare  i 
Manubnjfenza  impedimento  alcuno,  fi  pigliarà  poi  vn  Canapo  di 
buona  groffezza,  e  che  fia  ben  ficuro,acciòche  venendo  à  patire  nel- 
J'operare  non  foffe  cagione  di  qualche  difordine,vn  capo  del  Ca- 
napo fi  legarà  fidatamente  nell'eftremità  della  Leua ,  cioè  dal  canto 
dell' vltimo  del  Cielo,  e  parlando  l'altro  capo  nella  Girella,  che  fu 
pofta  fopra  il  Cielo ,  nel  venire  à  baffo  paflì-per  l'altra  pofta  di  fotto  > 
per  lo  nuolto  dell'Argano,  di  poi  nell'altra  eftremità  della  Leua,cioè 
verfo  gli  Spettatori,  fi  dourà  fabricare  la  Nuuolaja  quale  fi  compor 
j-à  fopra  due  pezzi  di  legno  di  giufta  groffezza,  con  i  fuoi  pofamenti, 
doufj  hanno  da  ltare  ficure  le  perfone ,  che  vi  douranno  andar  fopra. 
Compita  che  farà  la  Nuuola ,  fi  porrà  l'eftremità  di  effa  fopra  l'eftre- 
tnità  della  Leua  in  bilancio  tra  i  due  pezzi  di  legno ,  in  [maniera  che 
in  qualunque  modo  fia  moffa ,  ò  alto ,  ò  baffo  la  Leua ,  fempre  refti  la 
Nuuola  perpendicolare  all'Onzonte ,  acciòche  mentre  effa  calaffe 
inanzi  le  perfone ,  che  vi  itanno  fopra  non  cadeffero  à  baffo ,  &  anco 
perche  non  venga  veduta  la  Leua .  Quefta  Nuuola  fatta  in  quefta 
maniera  non  potrà  calando  à  baffo ,  come  fi  diffe,  vfcire  da  i  fpezza- 
menti  del  Cielo ,  ma  verrà  per  dritto,  conforme  farà  ftata  collocata. 
Nel  Cielo  vi  dourà  effere  fatta  vn'apertura  fimile  ad  effa,  ma  che 
fia  alquanto  maggiore ,  acciòche  calando  con  facilità ,  e  fenza  impe 
dimento  poffa  vfcire  dal  Cielo ,  e  ritornando  in  alto  poffa  rientrarci . 
Quett'apertura  dourà  ftar  fempre  riferrata  con  vn  pezzo  di  Cielo 
comporto  fopra  vn  Telaretto  di  legni  fottili,il  quale  fia  più  vnito  che 
(japoflìbile  al  Cielo ,  fi  di  colore,  come  di  cogiuntione,  e  perche-» 
quando  la  Nuuola  farà  vfcita  dalla  detta  apertura ,  effendofi  leuato 
io  fportello  iion fi  veda  qualche  fpropor rione,  fi  farà  dipingere  k* 

parte 


Libro  Secondo .  143 

parte  di  dentro  ancora  conforme  al  difuori ,  dall'altra  parte  poi  del- 
la Léuà  vi  fi  porrà  vn  pefo ,  che  ila  tanto  più  graue  della  Nuuola ,  t** 
delle  perfone ,  quanto  che  detta  parte  della  Leua  venga  à  ftare  cala 
ta  da  per  fé ,  non  ottante  il  detto  pefo  delle  perfone  j  ò  Nuuola . 

Quando  fi  vorrà  fare  queita  operatane  fi  porranno  a  i  Manubri  j 
quattro,  ò  otto  huomini,  dai  quali  farà  lentamente  ri  uoltato  l'Arga- 
no ,  che  all'horacon  quella  proportione  verrà  a  calare  la  Nuuola .>fin 
tanto  che  farà  pofata  fopra  il  piano  del  Palco  ;  nel  farla  poi  ritornare 
ad  alto ,  riuoltaranno  l'Argano  al  contrario,  fin  tantoché  la  Nuuola 
fia  ritornata  al  luogo  di  prima  ,.auertendo  che  fempre  vi  (èia  vn  huo- 
modietro  all'Argano ,  come  fi  diffe  nell'altra  operatione  >  &  hauen- 
doin  confideratione  chegli  huomini,i  quali  douranno  riuoltare  l'Ar 
gano  per  far  falirela  Nuuola  in  alto ,  douranno  ftare  molto  auuertiti 
poiché  da  fefalirebbein  alto  la  detta  Nuuola  nfpettc  al  maggior  pe- 
fo contrario. 


Sia  il  Fulcimento  A.  B.  aflicurato  con  i  Puntelli ,  ò  Barbacani  A* 

C.  &  A.  D.  e  più  fé  bifognaranno ,  e  fia  la L,eua  E  F  porta  nel  mez.c>r 

in  A.  aflìcuratacon  vna  Braga  di  ferro,  in  maniera  che  facilmente-^ 

poffa  abbaflarfi  balzarli,  e  Ja  Girella  G  porta  in  aito ,  e  l'altra  H. 

da  baffo  ,c  l'Argano  I.  &  il  Canapo  legato  tteH«ftremità<lella  Leua 

F.ilqualepaflì  perla  Girella  G.  e  fé  ne  venga  «distra  GireU?  m 

riuolgendofi 


144  Tratìca  delle  Scene  }  eéMachìnc^ . 

riuolgendcfi  nell'Argano  I.  e  l'altro  capo  venga  tenuto  da  vna  perfcr 
na  porta  in  K.efiail  TelaroL  il  quale  tenga  chiufa  l'apertura  del  Cie 
lo,  di  doue  vfcirdeuc  1*  Nuuola  E.  Quandò<fi  vorrà  far  calare  la^» 
detta  Nuuola ,  fi  farà  feorrere  prima  da  quelli  huomini ,  che  furono 
polii  fopra  j!  Cielo  per  tareffetto ,  il  Telato  L.  infM.  che  in  quell'in- 
ttànlé'ii  vedrà  aperto  il  luogo  j  donde  vfcirdeue  la  Nuuola,  poi  nel 
medefimo  tempo  gli1  rinomini  nuoltaranno  i  Manr/bnj  N.  O.  P.  Q^ 
dell'Afelio  I.'lentamen  te  j  fintanto  che  l'eftremita  della  Leua  F.fia 
inalzata  in  K.  cheéónfeguenxemehte  ancor  la  Nuuola  E.fari calata 
in  S.  fopràil  piano  del  Palco  T.  V.  nelfarla  poùritornare  al  fuo  luogo 
fi  riuoltara  l'Afgano  al  contrario,  fin  tantoché  R.  fia  ritornato  in  F. 
chearrcor  ia  NuuolàS.  farà  inB:  fuo  luogo  proprio,  dì  poifubito  fa- 
radi  (correre  il  Telato  M.  in  L.  in  quefta  manietafaranno  ritornata 
Ctrtté  lecofe  al  lofograprio  luogo ,  ma  quando  diètro  alle  Scene  non 
vi  feffe  il  luogo  capace ,  come  fi  diffe  di  fopra  ,  in  quefto  cafo  fi  dou- 
ra  murare  nel  muro ,  che  farà  di  dietro  nel  mezo  :  alto  dal  piano  del 
Palco  piedi  quattro  vna  Bragadi  ferro  molto  ben  fidata ,  in  quella., 
metterui  vn  capo  d'vna  buona  Traue  di  lunghezza  quanto  dourà  ca- 
lare inanzi  la  Nuuola ,  e  che  fia  di  groiTczza-atta  a  foftenetei  pefi ,  fi 
della  Nuuola ,  come  anco  delle  perfone,  che  vi  douranno  andare  fo- 
pra y  e  fi  dourà  porre  in  modo ,  che  con  facilità  fi  polTa  mouere  il  det- 
to Legno ,  fi  in  alto  ,  come  à  baflb ,  quanto  farxdr-bifògno  -,  in  oltre 
nel  fudettorr  uro  à  dirittura  di  efla  Braga  in  altezza  poco  più  della 
metà  del  detto  Legno ,  vi  lì  porrà  vna  Taglia  con  due  Girelle ,  che 
fia  ben  murata ,  SdaffiOùratanel  muro ,  dopò  nel  mezo  del  Legno  vi 
fi  porrà  vn' al  tra  Taglia  firn  ile  con  due  Grelle,  fatto  quefto  fi  mette 
rà  fotto  il  Palco  alterai  piano  della  Sala  due  piedi ,  vna  Girella  (bla , 
la  quale  dourà  efTer  pofta  à  piombo  à  quella  di  fopra ,  che  fu  murata 
nel  muro  ,dóuendo'fe*Uiffe  per  guida  all' Argano^  che  dourà  eflerpo 
fto  fotto  il  Palco  daffcànroverfo  gli  Spettatori  i,  odali' vna-,  ò.  l'altra 
banda ,  come  riufeipà^^eommodo  i  facendo  fabricare  nella  tcfta_, 
del  Lfgno  la  Nùuda^OfJie  fi  feceÀell'altro-modo  detto  di  fopra_,, 
poi  fi  pigliala  vn  Caniàpoficuro  ^legandone  vn capo  di  e  Colin-  vn 
Anello  di  &rro ,  che  dourà  effer  pofto  àipiedi  della  Tagli  a  d  i  fopra , 

faràtlì 


Libro  Secondo .  \a  5 

fara/E  paffare  nella  prima  Girella ,  che  fu  pofta  nel  Legno ,  e  rjcor- 
nando  nella  prima  pofta  di  fopra ,  verrà  nella  feconda  difetto  nel  Le 
gno,  e  rippaffando  nella  feconda  di  quella  di  fopra  per  venire  à  baffo 
lì  farà  pattare  nella  Girella  pofta  per  guida  all'  Argano,  (tendendola, 
e  riuolgendola  nell'Argano .  Nell'oprar  poi  fi  terrà  il  fudetto  ordi- 
ne ,  che  fi  diffe  di  fopra  nel  primo  modo ,  hauendo  in  confideratione 
che  fé  nella  Nuuola  vi  andarle  tante  perfone ,  che  la  detta  forza  non 
foffebaftantedi  fare rifalire la  Nuuola  venuta  a  baffo,  fi  douranno 
aggiungere  più  huomini  all'Argano ,  ò  multiplicar  le  Girelle,  fi  dal- 
la parte  di  fotto ,  come  di  fopra  s  ma  vi  farà  vn  poco  di  difficultà  nel 
farla  calare ,  rifpetto  alla  proportione  permutata  dalla  forza  al  pefo , 
come  fi  pratica  nelle  Mecaniche  dell'Illuftriflìmo  Sig.  Guido  Vbal- 
do  dal  Monte .  Ma  in  quefta  occafione  fé  gli  potrà  far  dare  vn  poco 
d'aiuto  da  vna  perfona ,  che  ftando  dietro  la  Nuuola  fpinga  all'inan 
zi  il  Legno ,  che  in  quefta  maniera  effendo  alquanto  moffa  verrà  à 
calare  il  refto  beniflìmo  j  nel  farla  poi  falire  fi  riuoltarà  l'Argano  al 
contrario ,  come  fi  è  detto  di  fopra . 


Sia  il  piano  della  Sala  A.  a  e  la  Parete  dietro  la  Scena  C  p*  e  la-, 

T  Braga 


1 46  Pratica  delle  Scene ,  e  t'Macbìnc^,  > 

Braga  di  ferromurata  in  tifa  E.  alta  dal  piano  del  Palco  F.  G.  piedi 
quattro ,  e  fia  il  Legno  LL  E.  e  la  Nuuola  H.  e  la  Taglia  I.  con  du<L-» 
Girelle  morate  nel  nmroC.  D.  in  Le  l'altra  Taglia  nel  Legno  con  al 
tre  due  Girelle  in  K,di  poi  fia  l'altra  Girella  fòla  L.  aflkurata  nel  mu 
ro  C  O.  fjtto  il  Plico  alto  dal  piano  della  Sala  due  piedi ,  e  l'Arga- 
no M  con  la  perfona  N.  deue  fcruire  pergouerno  del  Canapo ,  do- 
pai fu  legato  vn  capo  del  Canapo  a  piedi  della  Taglia  Le  palli  nella 
pnmaGirella  pofta  nella  Taglia  del  Legno  K.ciie  ritornando  nella 
prima  Girella  in  I.  palli  nella  feconda  in  K. ,  e  rippaiTando  nella  fe- 
conda in  L  venga  a  batto  nella  Girella  L  che  fu  pofta  per  guida  ali" 
Argano ,  come  ti  diffe,  rivolgendola  nel  medefimo  ArganoM.  cori_, 
tanti  giri  quanto  bifognaranno,  e  fia  la  Nuuola  fabricata  in  H.Nel 
f  i  U  poi  calare  s*oiferuarà  il  medefimo  ardine  che  fi  dilfedi  fopranel 
l'altra  modo,  fi  come  anco  nel  farla  rifaljre , -perche  come  la  Taglia 
che  fu  porta  nel  Legno  K.  farà  in  O.  ancor  fi  Legno  E  H.  farà  in  E. 
P.  e  la  Nuuu  jla  H.  farà  fopra  il  piano  del  Palco  F  G.  in  P.  il  fimilc_> 
quando  U.  farà  Alito  in  K.  anco  P.farà  falito  in  B.ch'è  quanto  fi  dou 
rà  fare . 

Carne  (t fàccia  calare  Vna  Nuuola  piatola ,  la  quaie  abbajfandojì  ditterà  few 

pre  maggiore .      Cap.   46. 

E  R  fere  vna  Nuuola  piciola ,  che  mentre  fcende  à  baffo 
fempredmenga  maggiore  3  fi  dourà  tenere  queir' ordine 
J  fi  farà  fa/e  vn  Gargame ,  vn  Barbacano ,  Girelle ,  Man- 
®  faro ,  e  Canapo  conforme  à  quello ,  che  fu  fatto  di  fopra 
nel  Cip.  45.  e  fi aggiuftara  anco  nel  medefimo  modo ,  di  poi  fi  piglia 
ranno  fei,ò  orto  Hafte,  che  frano  di  boniflìmo  legno,  acciòche  pie- 
gan  lofi  non  fi  vengano  à  fpezzare .  Quefte-fiano  di  groffezza  alme- 
no u'vn'oncia  di  diametro ,  e  di  lunghezza  piedi  fei  in  fette ,  douran 
no  porli  in  tgualfdirbnza  intorno  al  legno  principale  del  Barbacane, 
in  tiiMK-r  T.  e  he  tutti  1  capi  di  eilì  da  vn  canto  fiano  aggiuntati  all'e- 
lir.  mità  ai  efìTvi  B  1  bacane ,  e  glialtri  capi  fiano  fermi  con  piaitriccio 
h  di  fèno  fiioaau ,  &  inchiodate ,  di  poi  tonfano  dal  dettopofamen 

T  to  per 


Libro  Secondò  ]  1 47 

to  per  lo  fpatiodvn  piede  vi  fi  porranno  altre  tante  molle  di  ferro, 
che  fiano  inchiodate  vn  capo  di  effe  nel  detto  legno ,  cìafcuno  all'in- 
contro della  Tua  Hafta ,  e  gli  altri  capi  fiano  inchiodati  ne  Ile  fudette 
Hafte  ,,vna  perciafcheduna ,  l'officio  di  effe  Molle  dourà  e  fiere  di  te 
nere  allargate  THafte  dal  legno  à  guifa  d'Ombrella  pofta'  al  rouerfo. 
Compito  quanto  fi  è  detto  nell'eflremità  dell'Hafte  >  che  furono  ag- 
giuftate  nell'eftremo  del  legno ,  vi  fi  farà  per  ciafcuna  nelle  tefte  vn 
buco  di  vn  terzo  d'vn 'oncia  per  diametro.,  ma  che  dentro  fia  ben  pu- 
lito,  e  lifèio  a  acciòche  dentro  vi  pofla  fcorrere  vna  Funicella,  la  qua 
le  deue  effere  ben  infaponata,  poi  legaraflì  vn  capo  di  effa  nella  cima 
d'vn'Hafta,e  paiTando  per  tutti  i  buchi  dell'altre,fe  ne  venga  in  vna 
Girella  picciola,  la  quale  dourà  efTere  pofta  nel  legno  del  Barbaca- 
ne detto  di  fopra  dittante  dalle  cime  dell'Hafte  gugiate,  e  (correndo 
fopra  il  lego,  dourà  paffare  in  vn'altra  Girella  pofta  nel  fine  del  fu- 
detto  legno,  e  dourà  efler  lunga  la  Funicella  quanto  l'altezza  del 
Barbacane  $  quando' farà  al  fuo  luogo  fopra  il  Cielo ,  fiano  Cotto  il  Pai 
co,  oue  dourà  efler  tenuta  da  vna  perfona  di  giudicio,  auertendo  che 
la  Funicella  fia  ben  forte ,  acciòche  per  la  fualnfìghezza  non  veniffe 
à  fpezzarfi ,  cagionandone  vn  difordine  grandiflìmo  ;  fopra  l'Hafte 
allargate  fi  componi  la  Nuuola,la  quale  dourà  effere  d'vna  Tela  fot 
tile  appuntata  in  tutte  le  parti  dell'Hafte  >  fenz'altro  legno  in  effa.,  » 
facendola  pingere  à  modo  di  Nuuole,  di  poi  eflendo  il  Barbacane  al 
fuo  luogo  fi  vniranno  affieme  le  dette  Hafte ,  tirandofi  la  Funicella», 
con  proportione ,  volendo  poi  che  la  Nuuola  cali  à  baffo,  e  s'ingran- 
difca,faraflì  volgere  il  Manfaro  nel  modo  die  fi  difle  di  fopra  nei 
Cap.  45.  e  mentre  la  Nuuola  verrà  à  calare ,  dourà  quella  perfona-., 
che  tenerrà  il  capo  della  Funicella  nelle  mani  tirarla  à  baffo ,  non  pe- 
rò tanto  quanto  fi  veda  la  Nuuola  calare  3  ma  poco  meno,  acciòche 
l'Hifte  vengano  ad  allargarli  à  proportione,  &  eflendo  la  Nuuola  fi- 
nita di  calare  vancor  l'Hafte  fiano  allargate ,  quanto  poflano  allar- 
gar»" ,  cofila  Nnuola  farà  diuenuta  nella  fua  maggior  grandezza^  J 
volendo  poi  fare  che  ritorni  ad  alto ,  e  che  faccia  l'effetto  contrario , 
cioè  di  grande  diuenga  picciola,  fi  dourà  rivolgere  il  Manfaro  alj'op 
ppfito.e  iaperfona,che  tenerrà  ^Funicella nelle  mani,dourà  mentre 

T        a  *a 


x  a$  Tratìca  delle  Scene  3  e^Machint-j  1 

la  Nuuola  afcende  in  alto  nel  medéfimò  tempo  allentare  anco  eflb  la 
Funicella  3  finche  IH  irte  con  proportione  verranno  à  congiungerfi , 
come  ferano  primjjche  et  nfegucntementela  Nuuola  farà  diminuita. 
In  que  Ita  opera  none  bi  fogna  itarbeneauèrtitòrifpetto  alla  contra- 
rietà de  i  nioti,perciòche  le  bene  nel  calartene  farà  la  Nuuola  à  baf 
fo  5  pare  che  anco  la  penuria ,  la  quale  tiene  il  capo  della  Funicella^ 
nelle  mani,  la  debba  allentare,  acciòche  fi  allarghino  l'Halle;  tutta- 
uia  fi  viene  a  calare  il  pofamento  delle  Girelle ,  è  di  me  ftiere  che  ven 
ga  tirata  la  detta  Funicèlla  non  tanto  però ,  quanto  fana  la  Nuuola , 
ma  con  proportione ,  comete  detto  di  fopra >  fi  come  anco  nel  farla 
fahre,e  però  in  quefU operatione  fi  ricerca  vnà  perfona  di  giudicio . 

ti        JS 


I 


A 


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Hff&wì»  , ^j 


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Sia  il  Gargame  AB. &  in  eflb  il  legno  del  Barbacane  CD.  e  la., 
GùclU  da  alto  E,  &  il  Canapo  ligàto  nella  parte  di  fopra  del  Barba- 
cape 


Libro  Secondo ,  j  ^p 

carte  C  e  paflandòper  la  Girella  E.  venga  inuolto  nel  Manfaro  H.I. 
in  F.  e  l'altro  capo  del  Canapo  fia  legato  nella  parte  di  lotto  del  Bar- 
bacane in  D.  e  fia  riuolto  nel  Manfaro  H.  I.  al  contrario  in  G.  fiano  V 
Hafte  K.  L.  M.  L.  N.  L.&  O.  L.  e  più  fé  bifognaranno  tutte  aggiufta 
te  con  I'eftfcmìcà  loro  nella  cima  del  legno  del  Barbacane  G.  e  gli  ai 
tri  capi  inchiodati  nel  medefimo  legno  in  L.  fiano  le  molle  porre  in_» 
elfo  à  dirittura  dell'Hafte  lon  tano  da  L.  vn  piede ,  cioè  in  P.  e  fia  la_. 
Funicella  legata  in  vno  de  i  capi  dell'Hafte ,  cioè  in  K.  che  pattando 
ne  ì  buchi  dell'altre  M.  N.  O.  venga  nella  prima  Girella  C^e  feorren 
do  (òpra  il  legno  palìì  per  l'altra  Girella  R.  venendo  à  bailo,  doue  fia 
tenuta  da  vna  perfona  pofta  in  S.la  quale  quando  farà  il  tempo  di  far 
quefto ,  dourà  tener  tirata  la  Funicella,  acciòche  ftiano  \e  cime  dell' 
Hafte ,  doue  farà  la  Nuuola  ,  vnite  al  legno  più  che  fia  poflìbile ,  che 
in  quefta  maniera  fard  anco  riftrettalaTela  della  Nuuola  più  piccio 
la  j  di  poi  mentre  fi  girarà  il  Manfaro  dalla  parte,  che  dourà  far  cala- 
re il  Barbacane  >  la  perfona  porta  in  S.  dourà  tirare  la  Funicella,  ma 
inegualmente ,  perche  non  iì  allargarebbono  mai  le  cime  dell'Hafte 
K.  M.  N.  O.  per  quefto  deue  (tare  auertitojche Tempre  venga  auuan 
zato  il  fuo  tirare  da  quello ,  che  farà  il  Manfarocon  tal  proportione , 
che  come  faranno  allargate  le  cime  dell'Halle  T.  V/X.  Y.  venga  è  po- 
fare  Tvltimo  termine  della  Nuuola  Yfopra  il  piano  del  Palco  Z.  &. 
che  in  quefto  modo  fi  farà  fatto  quanto  fi  doueua .  Nel  farla  ritorna 
re  fi  farà  girare  il  Manfaro  al  contraria ,  e  la  perfona  che  è  in  S.  rirarà 
la  Funicella ,  come  fbee  ne  far  ingrandire  la  Nuuola ,  ma  con  moto 
eguale  a  quello  del  Manfaro ,  che  in  quefta  maniera  fi  farà  impicco* 
lire  la  Nuuola ,  come  era  prima . 

Come  fi 'poJJ a far 'andare  <z>na  Nuuola  per  trauerfo.     Qap.  47. 


. 


VANDO  fi haueflene gl'In termedij a far caminare vna 
Nuuola  per  trauerfò,  fi  farà  in  quefto  modo.'  Si  iabrica. 
rannodue  Gargamìfimili  à  quello  del  Gap.  42,  ma  tati-. 
w*^^^    to  lunghi  y  che  auanzano  quattro  piedi  pcrcanto,  quel- 
la diftanz.a,per  la  quale  vorrà  far  caminarela  Nuuola;Fermarannofi: 

poi 


1 5  o  'Pratica  delle  Scene ,  e  MacbìncZ  ? 

poi  dietro  il  Cielo  nella  medefima  altezza ,  che  douràeffere  la  Nuuo 
la  ,  ponendoli  per  trauerfo  lontano  l'vno  dall'altro  almeno  due  piedi 
che  fiano  paralelli,e  nel  medefimo  piano  aggiuftati  che  faranno  den 
tro  ad  effi  vi  fi  porrà  vn  legno,  il  quale  dourà  auanzare  egualmente 
da  ogni  banda  ,  cioè  dal  canto  della  Scena,  deue  efler  tanto  lungo, 
quanto  fi  vorrà  che  porti  in  fuori  la  Nuuola ,  &  in  fimile  lunghezza 
fi  farà  che  auanzi  dietro  la  Scena ,  fé  vi  farà  il  luogo ,  fé  non  gli  fi  ag- 
giuftarà  con  il  pefo.  Dopò  nelle  parti ,  che  faranno  dentro  à  i  Gar- 
gamijV  fi  porrà  vn  pezzo  di  legno  della  medefima  groffezza  di  quel- 
lo che  deue  foftenere  la  Nuuola,  cioè  due  per  ciafeuna  parte  vno  da 
vn  canto ,  e  l'altro  dall'altro  oppofto,eche  fiano  lunghi  vn  piede  per 
ciafeuno ,  e  comedi  diligentemente  nel  legno  acciòche  non  impedi- 
vano lo  feorrere ,  che  dourà  fare  ne  i  Gargami,come  fi  fece  ne  i  Gar 
gami  del  Cap.  44.  Compito  quanto  fi  è  detto  nel  fine  dei  Gargami 
vi  fi  porranno  due  Mmfarij  cioè  vno  per  canto, iquali  fiano  pofti  nel 
medefimo  piano  dei  Gargami,  e  fiano  lunghi  di  più  della  diftanza 
de  i  Gargami  tra  l'vno ,  e  l'altro  almeno  vn  piede ,  e  mezo  per  canto 
acciòche  vi  fi  portano  auuiluppare  le  Corde,  che  douranno  farefeor 
rere  la  Nuuola ,  e  quelle  douranno  effere  legate  nel  legno ,  due  per 
ciafehedun  canto ,  cioè  dalla  parte  di  dentro  tra  l'vno ,  e  l'altro  Gar- 
game,  e  l'altre  fi  riuolgano  nei  Manfari,e  douranno  effer  lunghe-» 
le  dette  Corde ,  quanto  farà  la  diftanza  del  legno ,  che  foftiene  Ia-« 
Nuuola ,  quando  farà  nel  luogo ,  doue  incominciarà  à  caminare  fino 
al  termine  prefiffo ,  e  cofi  nell'altro  dal  medefimo  canto,  e  nella  par- 
te oppofta  fi  legaranno  altre  tante  Corde ,  che  fiano  della  medefima, 
groffezza ,  rauolgendole  nell'altro  Manfaro .  Poi  fabricaraflì  la  Nn 
uola  nella  tefta  del  legno  fopradetto ,  ma  che  il  pofamento  di  effa  fia 
in  mezo  al  legno ,  acciòche  nel  feorrere  che  farà  non  fi  veda  doue  fia 
pofta,& acciòche  poffa  andare  facilmente  fenza  impedimento,dalla 
parte  oppofta  del  legno  vi  fi  porrà  vn  pefo  tanto  graue,  quanto  poffa 
contrapefare  la  Nuuola  ,  ò  ftar'  in  equilibro,  nel  tempo  di  far  feorre- 
re la  Nuuola ,  fé  ella  farà  dal  lato  deftro  fi  farà  girare  il  Manifaro,che 
fu  pofto  dal  finiftro,  riuolgendo  al  contrario  quello  dal  deftro ,  cht-» 
in  quefta  maniera  verrà  la  Nuuola  da  quella  parte,  e  volendo  poi 

farla 


Libro  Secondo ,  I  j  I 

farla  ritornare  come  prima,  fi  farà  girare  il  Manfarodeftro  allentan- 
do il  finiftrojche  in  quefìa  maniera  ri tornarà  al  fuo  luogo  di  prima  » 

_  isr     yy  y/     o 


Siano  i  due  Gargami  A.  B.  e  C  D.  &  il  Legno  dentro  ad  eflì  E.  F. 
pofto  in  egual  diltanza ,  cioè  da  E.  à  G.  dal  canto  della  Nuuola,&  F. 
H.  dall'altro ,  e  che  da  G.ad  H.  vi  fia  di  diftanza  più  di  due ,  e  fiano 
i  due  pezzetti  di  legno  ineftati  in  quello  della  Nuuola  in  I.  K.  da  vn_. 
lato ,  &-L.  M.  dall'altro ,  e  fiano  i  Man  fari  N*  O.  e  P.  Qj?  li  capi  del- 
le Corde  lìano  legati  in  R.Sda  vn  lato  e  T.V.daH'aItro,ereftremità 
di  effe  Corde  fiano  legate  ne  i  Manfari  ciafcuna  per  fe,cioè  quelle  di 
R.S.  nel  legno,  fia  nel  Manfaro  N.O.in  X.  Y.e  quelle  del  legno  TV. 
nel  Manfaro  P.Q^ch"  è  dall'altro  canto  fiano  lega  te  in  Z.&.  Voleri 
do  poi  far  fcorrere  la  Nuuola ,  fé  fi  vorrà  che  vada  verfo  la  parte  N. 
O.  fi  girarà  il  Manfaro  N.  O.  allentandoti  l'altro  P.  Q^e  cofi  al  con- 
trario volendola  far  ritornare  al  luogo  di  prima . 

Qome  in  altra  maniera  fi pojfa  far  andare  vna  Nuuola  per  trauerfo,  Qap.  q$. 

N  altro  modo  ancora  fi  potrebbe  far'andare  vna  Nuuola 
per  trauerfo ,  cioè  con  vna  leua  3  la  quale  habbia  il  fulci- 
mento  porto  nel  mezo  à  dirittura  del  mezo  della  Scena  in 
altezza  quanto  fi  vorrà  che  vada  la  Nuuola ,  ma  farebbe 
cofa  difficile  à  non  vederli  qualche  parte  della  leua  dalla  parte  che_* 
foitiene  la  Nuuola,tuttauia  mi  è  parfo  bene  accennare  quefto  modo. 

Come 


152  'Pratica  delle  Scene  3  e  {Machina . 

Come  fi pofSaJar  calare  vna  Uditola ,  la  quale fi dimda  in  tn  parti }  e  di  poi 
nel/altre firmmfca  in  yna.      Qap.   45).  ! 

E  R  far  che  vna  Nuuola  nel  calare  fi  diuida  in  tre  parti ,  e 
poi  nel  rifalire  ritornino  in  vna ,  fi  farà  in  quefto  modo . 
#  Faraflì  vn  Barbacane  rimile  à  quello, che  fi  diffe  nel  Cap. 
45.  ma  in  quefto  vi  douràefTere  aggiunto  al  legno  primo 
che  foltiene  la  Nuuola  principale  due  altri  legni  di  minor  lunghezza 
e  fi  porranno  vno  da  vn  lato ,  e  l'altro  dall'altro  con  i  fuoi  Puntelli , 
douràno  eflere  fermati  nel  legno  maeftro  detto  di  fopra  fuor  del  Gar 
game  con  Barduelle  fnodate  ,  in  modo  che  fi  pollano  allargare ,  e  re- 
itnngere  inlìeme  i  detti  legni  dal  legno  principale,  e  nelle  parti  di 
(òtto  de  i  Puntelli  fi  fermarannocon  vn  occhioni  quale  fi  giri  ne  i  car 
dini,che  fi  douranno  mettere  ne  i  legni,chc  foftenganc  il  Barbacane 
cioè  dalla  parte  di  fuori  del  Barbacane  à  piombo  delle  Piaftre  fnoda- 
te j  di  poi  fi  fabricaranno  tre  Nuuole ,  ma  quella  che  dourà  effer  po- 
fìa  nel  mezo  fia  la  metà  più  grande  ài  quelle ,  che  douranno  efferc_> 
dalle  bandi ,  acciòche  fi  pollano  nafeondere  dentro  ad  effa ,  dopò  fi 
fermarannociafcunadell'eftremità  del  fuo  legno,  in  maniera  cht_> 
quelle,  che  ftanno  dalle  bande,fi  nafeondano  dietro  la  principale;fat 
to quanto  fi  è  detto,  fi  pigliaranno  due  pezzi  di  legno  di  lunghezza 
d' vn  piede ,  &  in  vno  de  i  capi  vi  fi  porrà  vna  Girella  per  ciafeuno ,  e 
gli  altri  s'inchiodaranno  neireftremità  de  i  legni ,  che  foftengano  le 
due  Nuuole  picciole ,  cioè  dal  canto  verfo  le  Piaftre  fnodate,  in  ma- 
niera però,  che  mentre  s'allargarannoi  detti  legni  non  vengano  ad 
impedire  i  loro  moti ,  di  poi  fi  pigliaranno  due  pezzi  di  Fune ,  &  il 
capo  di  vna  fia  inchiodato,  ò  legato  beniflìmo  nell'eftremiti  di  vno 
dei  legni  3  che  fomentano  vna  Nuuola  picciola ,  cioè  vicinoad  effaj 
Nuuola  dalla  parte  di  dietro ,  e  poi  fi  faccia  paffare  nella  Girellarne 
fu  pofta  nel  legnetto,  che  fi  diffe,  facendola  calare  à  baffo  fotto  il  Pai 
Co .  Il  fimile  fi  farà  dall'altro  lato ,  facendo  poi  ambidue  i  capi  cala- 
ti à  baffo  vnire  in  vno ,  che  quefto  dourà  feruire  per  far  diuidere  ls-* 
Nuuole . 

Compito  che  farà  quanto  fi  è  detto,  fi  pigliaranno  due  corde,  &  il 

capo 


Libro  Secondo .  >  -  . 

capo  -di  vna  fi  legarà,  ò  inchiodarà  nel  legno  della  parte  oppolta,do- 
ue  fa  legato  l'altro  dell'altra  corda ,  facendolo  pattare  in  vna  delitti 
due  Girelle,  che  dourannoeflerpoftefopra  il  legno  principale ,  che 
deue  tenere  JaNuuola  grande,  e  poi  farlo  pa  (Tare  a  baffo,  corne  fi 
feceàgli altri  fopradetti.  Il  fimile  fi  farà dall'altiolato facendo vni 
re  infieme  i  capi,  come  fi  diffe  de  i  primi  venendo  àbaffo  fotto  il  Pai 
co ,  e  quelli  douranno  feruire  per  fare  riunire  i  desti  Nuuoli . 
Prtm*  Figura .  Seconda  Figura 


A 


K  O 


Sia  il  Barbacane  A.  B.  CD.  E.  &il  Legno  C  D.  habbia  ì  fofrene 
re  la  Nuuola  principale  Ce  gli  altri  due  Legni  E.  G.&K  G.per  fo 
ftenere  l'altredue  Nuuole  F.H  i  quali-Legni  fiano  commedi  nel  Le- 
gno C.  D.  ciafeunoper  fé  con  le  PiaWre  fnodate  in  G.  fiano  inchioda 
te  nel  Legno  C.  D.  poco  dittante  da  D.  due  Legni  m  K.  i  quali  deb- 
bano auanzare  infuori  almeno  tre  piedi  periato,  come  in  I.  &L.c_* 
nelle  cime,  loro  vi  fiapofta  vna  Gire  Ila  per  lato,  cioè  ini.  &L.  fiano 
poi  le  Funi  H.  I.  da  vn  lato,  &  F.  L  dall'altro  s  &  vn  capo  di  effe  da. 
legato  nel  Legno  F.  G.  in  F.  e  palli  per  Ja  Girella  L.  venendo  a  baffo 

V  fotto 


i  $  4  Pratica  delle  Scene ,  *  £Macbixc_, . 

fotto  il  piano  del  Palco  M.  N.  in  O.  e  l'altro  legato  nel  Legno  H.  G. 
in  H.  parlando  per  la  Girella  t.  venga  ad  vnirficon  l'altro  capo  L.O. 
e  Ciano  poi  altre  due  corde ,  delle  quali  vn  capo  fia  legato  in  F.  cima 
del  Legno ,  cioè  dalla  parte  principale  verfo  il  Legno  C.  D.  e  l'altro 
capofìmilmentein  H.  Queftis'voifcano  in  due  Girelle  po$e  in  vna 
TagFafola  foprail  Legno  CD.  in  P.  efcorrendo  fopraeffo  Legno 
pattino  per  altre  due  Girelle  vxino  al  Legnetto  I.  L.  calando  à  baffo 
ad  vnirlìin  R.come  nella  |>rima  Figura.  Quando  poi  vorraiTì  fare-» 
quefta  operatone  fi  porranno  due  perfone  fotto  il  piano  del  Palco  M. 
N  T  vna  delle  quali  tenghi  il  capo  della  Fune  O.e  l'altre  R.  Volen- 
do poi  fare  che  fi  diuida  la  Nùaola  mentre  calarà  il  Barbacane,  la_. 
perfona  che  terrà  il  capo  della  £uhe  in  O.  tirarà  à  baffo  fino  in  S.  e-» 
qiello  che  terrà  il  capo  R.lafciarà  correre  fino  in  T.come  nella  fecon 
d>  F'giira  ,  che  confeguentemente  fi  verranno  ad  allargare  i  Legni 
F  G  &H.G.  evedraflìletreNuuoleC.  F.H.  Volendop  >i  che  (ì 
riunifehino,  fi  farà  che  quella  perfona  che  tiene  il  capo  T.  tiri  la  Fu- 
ne àbaffofino  in  R  equdlodiS.  allenti  la  Fune  inO.  che  in  quefto 
modo  le  tre  Nuuole  ritornaranno  al  primo  luogo,  come  nella  prima 
Figura . 

Come  fi  pò jf a  far  calare  da/Qelo  vna  Per fona  fenzjt  ihQtuoId,  la  qtt&le  -venti- 
tafopra  il  Palco  pofia/itùtto  cammare ,  e  ballare,     Cap.   50. 

1 

CCORRENOO  ne  gl'Intermedi)'  far  calare  vnaJ 

perfona  dal  Cielo  fenza  Nuuola  fi  dourà  tenereque 

ft'ordine.Si  farà  fabricare  vn  Barbacane  fimile  a  gli 

altri  \Jecti  di  fopra  ne  gli  altri  Cap.  ma  in  vece  del 

Legno  che  fomentale  Nuuole ,  in  quefto  dourafli 

porre  nel  Legno  maeitro  dentro  il  Gargame  vna_, 

Verga  di  fjrro  tanto  groffa,  che  poffaficuramentefoftenere  il  pefo 

d'vn  huomo  ,laqualehabbiadifottoil  fuo  Puntello  del  medefimo 

ferro,poi  neli'eu1  remiti  vi  fi  porrà  vn  pofa mento  in  forma-di  fella  più 

piccola  ,  che  fia  potàbile ,  e  mallìme  nelle  parti  dinanzi ,  auertendo 

però ,  che  fia  tanto  tìcura , che  vi  poffa  ftare  comodamente  à  cauallo 

quello 


Libro  Secondo» 


M* 


quello  che  dourà  calare  ,]e  fi  dourà  ancora  porre  vna  Staffa ,  la  quale 
habbia  il  fuo  Staffile  tanto  lungo ,  quanto  farà  vna  Gamba  di  quella 
perfona ,  e  dourà  efler  pofta  in  maniera,  che  pofla  porui  il  Calcagno 
e  non  la  Punta  del  Piede  3  che  verrà  à  coprire  non  folo  la  Staffa  col 
Piede ,  ma  ancora  lo  Staffile  con  la  Gamba . 

Volendo  poi  effeguire  quanto  fi  è  detto ,  fi  porrà  la  perfona  a  ca- 
uallo  fopra  quella  Selletta ,  tenendo  il  Calcagno  nella  Staffa ,  faraflì 
poi  calare  il  Barbacane  con  moto  tardo ,  e  quando  farà  la  Staffa  gioa 
ta  fopra  il  Palco  deliramente  leuarà  quella  dal  Piede  di  efTa,allargan 
do  alquanto  le  Gambe,  acciòche  il  Barbacane  poffa  calare  fotto  il 
Palco ,  per  vna  Apertura  ,  che  dourà  effer  fatta  per  tal'effetto,in  que 
ft'irtance  la  perfona  potrà  cominciare  à  ballare  fopra  il  Palco . 


Sia  il  Gargame  A.  B.  &  il  Barbacane  C.  D*  E.  habbia  le  partì  C. 
D.eC.E.fabricatediVerghediferroproportionateal  pefo>  che-» 
dourà  foftenere  3  come  fi  diffe  di  fopra ,  e  fia  la  perfona  F.  G«  portai 
nella  Selletta  in  C  e  con  vn  Piede  nella  Sta  ff  a  in  G.  Volendo  poi  far 
quefto  effetep  j  cioè  chefeenda  fopra  il  Palco,  douraffi  far  calare  il 

V         i  Barbacane 


1^6  'Pratica  delle  Scene ,  e  Machine^  ~* 

B»  recane  fino  /òpra  i!  Palco,egiontoche  Arala  perfonajeiiarà  pre 
Ito  il  Piede  dalla  Staffo  G  e  calando  il  Barbacane  fottoil  piano  del 
Palco  H- 1.  nell'Apertura  K.  L.  fin  tanto  che  peruenga  in  M.  N.  Cri 
ferrando  fubito  l'Apertura  del  Paleocene  in  queita  maniera  potrà  fu 
bitolaperfona  ballare  fopra  il  Palco3chefi  farà  fatto  quanto  bifogna 

//  Vento  come  fi  finga .     Cap.   5  1 . 

ER  fingerei!  Ver.to fi  dourà  fare  in  quefto modo.  Piglia 
rafli  de  1  pt  zzi  d»  tauolette  di  noce,ò  altro  durolegno^lun 
go  vn  piede ,  e  mezo,  e  largo  vn'onciajò  poco  più,ma  che 
fiano  fottile,  com<  lenghe 5  che  fi  fanno  per  difegnare  , 
poi  in  ciafehedun  capo  di  effe  vi  fi  farà  vn  buco  ponendoui  vn  fpago 
ò  coi  dicella  della  medefima  lunghezza^opò'fi  confegnaràà  gli  huo 
mini, che douranno fare quefta  fintione  vna riga  per  ciafeuno,  t-* 
quando  pei  farà  il  tempo  di  feruirfene ,  hauendo  il  capo  della  cordi- 
cella in  mano  girino  con  preftezza  le  dette  righe  tante  volte,quanto 
fi  vorrà,che  paia  durare  il  vento,che  cofi  farà  fatto  quanto  fi  doueua. 


L 


Sìa  la  Riga  A.  B.  lunga  piedi  vno,e  mezo,Iargo  vnbncia,efottile 
come  fi  diffe  di  fopra,  e  fia  il  buco  B.  e  la  Funicella  ligata  in  effa  B.  C. 
&  il  capo  C.  che  dourà  effer  tenuto  nelle  mani . 

Come  fi 'pofiano  fingerei Lampi.     £ap.   51. 

\%  S  E  N  D  O  nel  precedente  Cap.  trattato  come  fi  debba 
no  fingere  i  Venti ,  hora  nel  prefente  fi  dirà  il  modo  di  far 
parere,  che  il  Cielo  lampeggi  ,ò  vengano  i  Lampi.  Per 
far  quefto  dunque pigharaffi delle Tauole ordinarie  tan- 
tolunghe,quanto  dourà  effere  la  grandezza  del  Lampo,e  douranno 
effere  di  larghezza  d'vn  piede ,  fegarannofi  poi  in  effe  per  il  lungo 
Vna  Riga  a  onda  umile  ali'ti&nodel  Lampo,  poi  fi  faranno  fegàrelc 

dette 


L  ibro  Secondo .  \  e  j 

dette  Taucile  fecondo  quei  fegni.  Fatte  quefto  fi  porranno  quei  due 

pezzi  di  Tauola  foprala  Tela  del  Cielo ,  imbroccando  la  detta  Tela 

nella  Tauola  di  qua }  e  di  là  dal  fegno  della  fegatura ,  che  fi  feCe  ,  di 

poi  s'inchiodarà  vna  parte  di  efla ,  che  ftia  immobile ,  e  feltra  s'ac- 

cpneiarà  in  maniera ,  che  ftia  Tempre  chiufa  la  Fiflura  del  Cielo ,  fo- 

fpendendola  con  due,  ò  tre  pezzi  di  Corde  a  qualche  legno  del  tetto 

ò  altro  che  ftia  fermo ,  le  quali  Corde  non  douranno  ftare  à  piombo , 

ma  che  pendino  verfo  la  parte  del  la  Tauola  imbroccata  almeno  vn 

piede,  tagliaraflì  poi  la  Tela  gentilmente  fecondo  la  fiflura  del  legno 

che  fi  dille ,  e  fi  porrà  vn'altro  pezzo  di  Tauola  di  larghezza  di  vn  pie 

de ,  e  mezo ,  il  quale  coprirai  d'oro  ftriden  te  amaccato ,  e  dourà  ef- 

fere  di  lunghezza  poco  più  della  Fiflura,  che  fi  fece  per  il  Lampo,fer 

mandola  all'incontro  di  efla  Fiflura  vn  piede  più  alto  verfòil  Tetto 

della  Sala  in  modo  però  che  non  impedifea  le  Corde ,  che  fi  mifero 

nei  pezzi  della  Tauola  ,'NeI  tempo  di  operare  fi  pigliaranno  dieci,  ò 

dodeci  pezzi  di  Candeline,e  fi  porranno  fopra  il  pezzo  di  Tauola  im 

mobile  tre ,  ò  quattro  dita  lontano  vna  dall'altra,  indentro  mezo  pie 

de  dalla  Fiflura,  e  fi  accenderanno,  e  fi  metterà"  poi  va  h  uomo  per 

Lampo,fe  più  ve  ne  faranno,  il  quale  dourà  tenere  in  mano  quel  pez; 

zo  di  Tauola  mobile ,  e  quando  vorrà  fingere  il  Lampo ,  darà  due ,  ò 

tre  feofle  con  preftezza ,  tanto  che  fi  apri  tre  dita  la  Fiflura ,  lafcian- 

do  fubitola  Tauola ,  la  quale  fi  congiungerà  all'altro  pezzo ,  e  non_» 

apparirà  più  il  Lampo,  e  con  queft'ordine  fé  ne  poflbno  fare  de  gli  al 

tri ,  ò  grandi ,  ò  piccioli ,  fecondo  chi  ordinarà  • 

Prima  Figura  Seconda  Figura 


Sia 


158  Tratte  a  delle  Scene  j  è  éMachinc-j . 

Sia  la  Tauola  A.  B-  C  D.  fegara  fecondo  Ja  linea  E.F.  imbroccata  di 
qua  ,  e  di  là  fopra  la  Tela  del  Cielo  la  parte  A.  B  E.  F.  dourà  ftare  im 
mobile,  e  l'altra  E  F  CD.  dourà  etfereappefa  con  le  Funi  I.  M.  Ki 
N.  &  L.  O.  cioè  in  i.K  L.Iegatedifopra,come  lì  difle,  &in  M.N.O. 
nella  Ta  uola  in  maniera ,  che  la  fudetta  parte  refti  mouibile ,  e  chiù- 
fa  anco  l'Apertura ,  eflendofi  me  (Te  le  Funi ,  come  fi  difle ,  che  non 
(tiano  a  piombo .  Quando  poi  fi  vorrà  fare  lampeggiare ,  fi  pigliarà 
la  parte  della  Ta  uola  mobile  C.  O.  e  fi  tirarà  à  fé,  che  fubito  appriraf 
fi  la  Fiflura  E.  F.  G.  H.  come  nella  Prima  Figura,  lafciandofi  poi  an- 
dar e  la  detta  Tauola  da  fé  ftefla  fi  chiuderà ,  e  l'altra  Tauola,  che  vie 
ne  copena  di  (tridente  amaccato  fia  C.  D.  la  quale  porraiTì  fopra  la_* 
Fiflfura  del  Lampo  A.  B.  e  vorrà  effere  di  altezza  di  vn  piede  fopra  1* 
Apertura ,  come  nella  Seconda  Figura ,  in  maniera  che  non  s'impe- 
difcano  le  Funi ,  come  fi  difle . 

I  Tuoni  come fì fìngano*     £ap.  $$. 

.SSENDOSI  trattato  di  fopra  de  i  Lampi,  farà  ne 
ceflariod'infegnare  ancora  come,  &  in  qual  modo 
fi  poflano  rapprefentare  i  Tuoni .  Quefta  operata- 
ne è  faciliflìma ,  non  bifognandoui  altro  perfarqué 
fio ,  che  vn  Canale  fatto  di  tauoleordinarie ,  il  qua- 
le fia  tanto  lungo,  quanto  fi  vorrà  che  duri  il  Tuono» 
Fatto  dunque  che  farà  il  Canale ,  fi  porrà  foprà  il  Cielo ,  che  ftia  fer- 
mo ,  facendo  in  eflb  alcuni  fcahni  di  mezo  piede  d'altezza ,  fecon- 
do fi  dirà  nella  fuadimoftrationequìà  baflb.  Quandofi  vorrà  fare, 
che  Tuoni ,  vn  huomo  meflb  a  quell'effetto ,  pigliara  due ,  ò  tre  Pal- 
le di  ferro ,  ò  di  pietra  di  libre  trenta  in  circa,  e  le  lafdarà  andar  den- 
tro al  detto  Canale  vna  dopò  l'altra ,  fecondo  il  giudicio  di  chi  farà 
detta  operatione ,  auertendo  che  il  detto  Canale  non  dourà  effer  po- 
llo equidiftante  dall'Orizonte ,  ma  alquanto  inchinato,  e  quanto  fa- 
rà più  grande  il  Canale,  tanto  maggiormente  renderà  fimile  al  natu- 
rale il  Tuono. 

Sia 


Libro  Secondo  ? 


159 


0 

..     e* 

D 

A 

Uty 

* 

B 


2T 


Sia  il  fondo  del  Canale  A  B  porto  in  decliuio  di  K.  M.  e  (ìail  pri" 
mo  fcalino  C.  di  altezza  d'vn  piede ,  il  quale  dourà  e  Aere  in  poca  di' 
lèanza  dal  principio  A.  poi  alquanto  lontano  Ce  ne  farà  rre  altri  in  T>" 
E.  &  F.  di  altezza  di  mezo  piede ,  &  altre  tanto  di  dirtanza  l'vno  dal 
l'altro,  poi  fé  ne  farà  vn'altro  in  G.  che  da  della  medefima  altezza., 
de  i  fopradetti ,  ma  in  diftanza  poco  più ,  e  he  non  fi  fece  da  C  ad  F. 
di  poi  da  G.  à  B  che  dourà effere  il  fine3fi  faià  molto  maggiore  la  lun 
ghezza  dell'altro ,  le  faccie  di  elfo  Canale  I  K.&LM.  douranno  tf 
fere  di  altezza  due  in  tre  piedi  ^ferrato  da  capo  à  Piede ,  e  di  fopra_» 
vi  fi  lafciarà  l'apertura,  per  cui  dourà  entrare  le  Palla  H.  peri  he  poi 
porta  (correre  nel  tempo  >  che  farà  il  bifrgno  da  A.  verfb  C.  e  conf?- 
guentemente  fé  ne  la,fciarà  feorrere  dell'altre  à  fuo  piacere ,  e  coli  lì 
farà  fatto  quanto  bifogna . 

Qome  fi  pofìa  rapprefentare  njn  Paratifo,     Cap.  54. 

L  L  E  volte  fuole  venire  occafione  ne  gl'In  termer'  J 
di  moftrare  vn  Paradifo.  In  quello  cafo  fi  potrà  fa- 
re in  quefta  maniera ,  cioè  li  farà  nel  Cielo  vn'Aper 
tura  in  forma  di  circolo  tanto  grande,  quanto  dou- 
raflì  moftrare ,  che  fia  il  Paradifo ,  di  poi  fi  faranno 
otto ,  ò  dieci Cerchij  comporti  di  lilte  di  tauole,  che 
fianodi  larghezza  d'vn  piede,  i  quali  douranno  effere  d'inricguale 
grandezza,  cioè  il  primo  maggiore  del  fecondo,  &  il  fecondo  del 
terzo,  e  con  quell'ordine  fi  faranno  gli  altri, -di  poi  tutti  s'inueftiran- 
nodi  Nuuole,  ciafeunoper  {e,  e  la  grandezza  co  i  colori  dourà  effer 
tempre  fminuita ,  tirando  più  al  bianco,  che  fia  po/Iìbile  di  poi  fi  fer 

maranno 


l  fo  'Pratica  delle  Scene ,  e  Machine^,  ."' 

maranno  l' vno  dopò  l'altro  in  forma  di  choro,  cioè  il  maggiore  verfo 
l'Apertura,  e  l'altro  verfo  la  parte  oppoila,  aflìcurandoli  con  chiodi> 
e  trauei  fé  di  legno  3  che  ltiano  ficun ,  e  douranno  porfi  lontano  alme 
no  vn  piede  ,  e  mtzo  l' vno  dall'altro ,  poi  fra  elli  vi  fi  dourà  mettere 
buona  quantità  di  lumi,  in  maniera  che  non  fiano  veduti  da  gli  Spet 
taton .  L'Apertura  del  Cielo  dourà  ltar  fempre  chiufa  con  vn  fpor- 
tello ,  come  fìdifTedi  frpranel  Cap.  45.nelparticolaredifar  calare 
vna  Nuuola  al  Finanzi  fopra  il  Palco .  Quando  poi  fi  vorrà  moftrare 
queiio  Paradifo  poco  prima  s'accenderanno  quei  lumi,  di  poi  fi  fari 
Correre  lo  fportello  di  fopra  la  parte  del  Cielo  a  ecofi  fi  vedrà  vna^ 
bdliflìma  fuga  di  Nuuole ,  e  parerà  proprio  vn  Paradifo . 

A 


Sia  l'Apertura  del  Cielo  A.  B.  C.  D.  farta  in  forma  di  Cerchio,  e 
fa  il  primo  Circolo  E.  F.  G.  H.  il  fecondo  I.  K.  L.  M.  &il  terzo  N.O. 
P.  Q^quali  fiano  inueftiti  di  Nuuole,e  dietro à  ciafeheduno  di  eflì  vi 
Ciano  pofti  de  i  lumi  in  buona  quantità ,  come  fi  dille  di  fopra ,  e  fia  lo 
fportello  R.  S  T.  V.  che  dourà  tenere  chiufa  l'Apertura .  Quando  fi 
V(  nà  moftrare  il  detto  Paradifo,fi  farà  feorrere  il  detto  fportello,che 
fubito  vedraflì  il  Paradifo .  Sì  potrebbe  ancora  aprire ,  e  riferare  la_* 
detta  Apertura  con  due  fportelli  fatti  in  forma  di  mezi  Cerchii ,  co- 
me per  X.  e  Y.  fi  vede  3  i quali  fi  foprapongano  in  Z.  e  nell'aprire  fi  fa 
rano  feorrere  ciafcunodal  fuo  canto  3  e  coli  nel  riferargli  ritornando- 
li come  erano  prima . 

Modo 


Libro  Secondo . 
Modo  dì  fama/cere  i'zAurora.      Cap.  55. 


161 


VA  N  D  O  fi  hauefle  à  fingere  che  forga  l'Aurora  > 
ò  nel  mezo  della  Scena  3  ò  da  vn' Angoio  di  ella.  Si 
dourà  prima  farfare  vn  pezzodi  Cielo ,  che  fia  di 
lunghezza ,  e  larghezza  conuemente ,  e  di  altezza 
pocopiùchefaràlaperfona,che  dourà  fingere  Y 
AurorajE  quefto  colonfcafi  nei  principio  d'azurro, 
e  bianco  j  feguendo  di  rancio ,  e  poi  di  rollo ,  e  nel  fine  d'azuro  sfu- 
mato .  Tal  pezzo  di  Cielo  dourà  efler  porto  nella  Machina ,  che  con 
dura  l' Aurora,  come  pi  ùàbaìfo  fi  dirà.  Quando  poi  s'incomincia- 
rà  à  fcoprire  il  capo  dell'Aurora  inaizifi  tutta  la  parte  colorita  di  azur 
ro ,  e  bianco ,  ed  incomincili  à  vedere  la  parte  rancia  ,  poi  neH'afccn 
dere  che  farà  l'Aurora ,  dourà  raoltrarfi  la  parte  rolla,  e  come  farà  for 
ta  tutta  apparifca  la  parte  di  azurro  sfumato ,  indi  inalzata  quanto 
parerà ,  che  comporti  il  verifimile  fi-afcenderà  in  vn  fpacco  del  Cielo 
principale;  il  limile  dourà  fuccedere  del  pezzo  di  Cielo,che  la  fegue. 
Se  fi  vorrà  che  incominci  à  forgere  nel  mezo  della  Scena  potraflì 
feruire  della  Machina  detta  nel  Cap.  43.  del  Secondo  Libro,  acco- 
modandoli in  efla  anche  il  pezzo  di  Cielo  fu  detto  >  la  qual  Machina 
fia  calata  fotto  il  Palco.  Ma  fé  fi  hauefle à  fare  nafcere  l'Aurora  da 
vn'angolo  della  Scena ,  nel  qual  cafoci  valeremo  della  Machina  po- 
fta  nel  Cap.  47.  del  Secondo  Libroja  quale  potraflì  mettere  penden 
te  quanto  ci  piace,ponendoui  il  pezzo  di  Cielo,come  nell'altra.  Non 
farebbedifdiceuoleancoraferuirfid'vnaLeua^  la  quale  però  noru* 
moftrarebbe  coli  bene  elfendo  necelTario,che  nel  moto  d  eferi  uà  vna 
portione  di  Cielo  al  contrario  del  Cielo  principale .  Etacciòche  mo 
ftri  meglio  qnefta  fintione ,  e  che  habbia  più  del  verifimile ,  farà  ne- 
ceflario  3  che  prima  fi  ofeuri  tutta  la  Scena ,  e  quefto  fatarli  nella  ma 
niera  detta  nel  Cap.  19  del  Libro  Seconde»  fottodel  Palco  nel  fine 
del  Mare ,  cioè  à  dirittura  dell' vltim' Onda  all'incontro  dell'Aurora 
fidimoftribuonaquantitàdilumi,  all'incontro  dei  quali  vorrà  efler 
ui  vn  pezzo  di  tauola  per  nafeondere  lo  fplendore .  Ma  quando  in- 
cominciarà  a  fpuntare  l'Aurora ,  fi  verrà  inalzando  proportionata- 

X  mente 


1 6  2  "Pratica,  delle  Scene ,  e  MachincJl 

tamente  la  tauola  3  e  confegucn temente  verranno  a  rifplendere  i  lu- 
mi di  fotto  il  Palco .  All'hora  che  l'Aurora  farà  quafi  tutta  inalzata 
s'incominciaranno  in  quel  punto  ad  ifcoprirfi  quelli  della  Scena,  na- 
fcondendo  con  la  debita  proportione  quelli  di  fotto  il  Palco ,  che  in 
tal  modo  fparito  che  farà  l'Aurora  verrà  ad  eflere  illuminata  la  Scena 
fi  come  era  prima  * 

Come fi tpojfd far  comparire ,  òjparire  ntà  Ombra ,  o  Fanta/tma  in  diuerfi  luo- 
ghi fopra  ti  Piano  del  Talco  conpreflez^a .     Qap.    5  6, 

ARASSI  prima  difegnare  il  contorno  della  Fan- 
tafima  fopra  vn  pezzo  di  tela  di  quella  grandezza,  e 
forma  che  fi  vorrà ,  facendola  colorire  in  maniera , 
che  moftri  il  rileuo .  Poi  nel  di  dietro  di  efla  tela  fi 
cuciranno  due  pezzi  di  ftaggette  di  legno,  larghe 
vn'oncia ,  groffe  mez'oncia ,  e  lunghe  fecondo  la_, 
lunghezza  del  braccio,ò  altre  membra  della  Fantafima, moltiplican 
doue  conforme  al  bifogno.  Tutte  quefte  ftaggiette  doueranno  in- 
chiodarli ad  vn  pezzo  di  legno,  che  fia  di  grolfezza  di  due  oncie  di 
quadro ,  e  lungo  quanto  farà  l'altezza  della  Fantafima ,  &  anco  tre_^ 
piedi  d'auantaggio.  Nella  cima  di  effo  légno  imbrocaraflì  la  tela_. 
dalla  parte ,  che  deue  rapprefentare  la  tetta  della  Fantafima  ,  e  l'al- 
tro capo  douerà  effere  tenuto  di  fotto  il  Palco  da  quella  perfona,  che 
far  deue  Toperatione .  Di  quefte  Fantafime  fé  ne  potranno  fare  due 
ò  tre ,  e  più  fecando  la  quantità  de  i  luoghi,  doue  fopra  del  Palco  do 
ueranno  comparire.  S'auertifca  però  che  le  Fantafime  fiano  fabrica 
te  non  folo  fimili ,  ma  infieme  eguali ,  fi  di  grandezza ,  come  di  colo 
rito .  Volendo  poi  far  comparire  quefta  figura  in  mezo  del  Palco,in 
quel  luogo  fi  douera  fare  vn'apertura  lunga ,  e  larga  quanto  per  ap- 
punto vi  poffa  ageuolmente  vfcire,e  rientrare  la  Fantafima.  E  quel- 
fpaccamentodouràftarfemprechiufo  fino  che  giunga  il  tempo  di 
far  comparire  la  Fantafima,  &  airhoraapriraiTi  l'apertura ,  di  doue 
incontinente  dalla  perfona  già  preparata  fotto  il  Palco  s'alzarà  il  le- 
gno affettato  di  fopra,  &  all'improuifo  vedraflì  alla  vitta  de  gli  Spet- 
tatori 


Libro  Secondo .  j5» 

tàtori  ìn  Palco  apparirà  la  Fantafima . 

Quando  poi  la  douerà  difparire,fi  abbafTarà  prettamente  il  legno, 
e  fubito  faraflì  rachiudere  l'Apertura  del  Palco,  che  in  quefta  manie 
ra  farà  fparita  con  celerità  la  Fantafima . 

1  Douendofi  poi  farla  riapparire  in  altri  luoghi,fi  faranno  altre  aper 
ture  nel  Palco  eguale  alla  prima  facendo  la  medefima  operaticne,ma 
con  altre  perfone,acciòchedifparendo  la  Fantafima  all'improuifo 
da  vn  luogo  fubito  comparifca  nell'altro . 

Potrebbe!!  parimente  rapprefentare,che la  Fantafima  fi  dilungaf 
fé ,  fi  diminuirle ,  fi  torceffc  .,  e  fi  piegaffe  verfo  terra ,  e  poi  fubito  fi  ri 
ieuafTe,ouero  che  mouefle,  e  piegafle  le  braccia,  ò  altro  membro. 
E  quefte  attioni  fi  potrebbono  fare  dalla  medefima  perfona ,  che  te- 
nendo il  legno  in  mano  la  fé  comparire  in  Palco ,  fé  per  ingrandirla., 
Inalzarà  il  legno ,  e  per  impiciolirla  lo  abbafTarà .  Ma  quando  volef 
fé ,  che  mouefTe,  ò  piegaffe  le  braccia  all'hora  fi  legarà  prima  vna  fu 
nicella  con  due  capi  neltacima  della  ftaggietta  accomodata  per  for 
tificatione  del  braccio,  e  gli  altri  due  capi  fi  terranno  in  mano  della 
jperfona  operante ,  la  quale  con  tirare  il  primo  capo,  &  allentare  il  fé 
tondo  farà  abbaffare  il  braccio,  e  tirando  il  fecondo  con  allentare  il 
primo  lo  verrà  ad  alzare.  Cofi  potraflì  operare  nell'altro  ;  e  volendo 
chela  Fantafima  s'inchini,e  pieghi  fi  abbafTarà  il  legno  per  trauerfò, 
e  per  rileuarla  fi  alzarà . 

Potrebbe  ancora  la  Fantafima  vfcire  dalle  Sceneje  pafTeggiare  il 
Palco ,  e  di  quando  in  quando  impicolirfi,  ouero  ingrandirfi,ma  que 
fta operatione dourebbe farfida perfona veftita con'habito lungo  li- 
mile à  quello  delle  Donneai  quale  dourà  effere  affai  largo.e  raccolto 
nella  cintura ,  il  che  feruirà  per  ingroffarfi ,  ma  per  ingrandirla  con- 
uerrà  pigliare  vn  legno  lungo  tre  piedi,  &  ad  vn  capo  di  e  fio  fi  ferma 
rà  la  cima  della  conciatura ,  ò  mafchera  della  Fantafima  in  modo  pe- 
rò che  ftia  faldo,  e  non  crolli  nel  fudetto  legnosi  quale  porralTì  lonta 
no  dalla  faccia  dell'operante  poco  più  della  groflezza  di  effo  legno , 
e  l'altro  capo  farà  pofto  nella  cintura  della  perfona  di  fotto  il  ve^ito 
accciòchenon  venga  veduto.  S'inueftirà  poi  il  collo  della  Fantafi- 
ma di  tela,ò  di  carta  piegata  à  groglie,come  certe  lanterne  vfate  da  i 

X         a  vetturali 


1 54  Pratica  delle  Scene ,  e  éMdchwc, ." 

vetturali  in  maniera  che  slungar  ti  polla  quanto  farà  lungo  il  legno • 

Nel  tempodi  operare  per  ingrandire  la  Fantafima  l'operante  alza 
rà  il  legnogia  accomodato ,  che  in  queito  modo  diuerrà  lunga^e  per 
impiciolirla  poi,  non  folo  abbaflara  il  legno,  ma  in  oltre  la  perfona 
inchinaram" al  poflìbile ,  che cofì  la  Fantafima apparirà, ò  grande , 6 
piccola.  Quando  poi  ti  volcffeingroifare,&intorgi  lire  fi  accomoda 
ranno cirque,  òfeiftaggiette di  legno  lunghe  vn  piede,timileàquel 
le  dell'ombrelle,  commettendolein  vn  cerchio cii  legno  polio  nella 
cintura  della  perfona,  in  maniera  che  facilmente  lì  pollano  mouere; 
quelle  lraggiette  fi  cucirino  fotto  la  veite^&  à  gli  altri  capi  di  effe  vi 
filegarà  n  cima  vna  funicella  p.rciafcuna,kquale  termini  in  vn-* 
fol  capo ,  legato  anch'elfo  nel  cerchio  preparato  di  fopra .  E  quan- 
cb  li  vorrà  fare  che  s'ingrodì ,  l'operante  tirarà  il  capo  della  funicel- 
la fermato  nel  cerchio,che  incontinente  al zarannoti  tutre  le  ftaggiec 
te ,  e  veraflì  ad  ingrolfare  la  vefte  di  fotto  la  cintura  ;  il  bulk»  fi  potrà 
ingroifare col  porre altretante  ftaggietee  lunghe  mrz.o  piede, nella_. 
maniera  che  furono  accomodate  quelle  di  forco,  cominelle  parimen 
f  nel  medefimocerchio,map'?ròcon  lecimeal  contrario  delle  pri- 
me tirandoti  la  funicella,  à  cui  furono  legate ,  che  coti  verraflì  ad  in- 
grolfare ancora  la  parte  del  bullo. 

Si  potrebbe  ancora  far  rapprefentare quali  del  naturale,  che  la_» 
Fantafima  dicelfe  quale  he  p  irola  col  mezo  d'vna  Garabottana  lun- 
oa  altre  tantoquanto  è  l'ombra ,  vna  cimadi  cui  leue  eifere  accomo 
data  alla  bocca  dt Ila  m  ìT  fiera ,  e  l'altra  allabocca  dell'operante ,  il 
quale  al  lebito  tempo  pronunciando  ciò  che  deue  fu  per  la  Ciara- 
boteana  farebbe  rifonare  le  parole  nel  volto  della  mafehera . 

Harerà  forfè  à  1  Lettori , ch'io  mi  fia  pur  troppo  dilungato  in  efpli- 
car~jqu.:lFactione coti  fantastica  ì  ma  per  eifere  intefoemmi  conue- 
nuto  eifere  lungo,dubitandoJi  non  nufeir  difficile conl'ciLrbreue, 
fi  come  di  prima  fu  uiiacontmuainteniione* 


"Delia 


Libro  Secondo .  jtfy 

-  'Della  facilità  della  Tratte*,*     Cap.  «V 

A  Teoricalìon  è  difficile,  ma  è  più  facile  la  Pratica, 
e  per  darne  vii  efempiofrefco,le  Macine  rantolia- 
te in  ambiduequefti  Libri  fono  Itàre  fa  j»ran  part^»> 
praticate  ne  gli  Spetacoli  nobili/lìmi,  che  vlnma- 
menteiìiòno  rapprcèntati  in  Pefare  nel  Team  ■  dei 
Sole,  e  fono  riufeite  coli  felicemente,  c'hsrn,  ;p- 
portato  particolare  amiratione,  e  diletto  ài  riguardanti .  il  Teatro 
fùerettorannopaflatOjConoccafionejcheda  quei  Gentiluomi- 
ni con  apparato  di  fontuofi  Intermedi]  fi  rapprefentò  l'Àfmondo  Tra 
gèdiadel  Sig.  Giouanni  Hondedei  Nòbile  di  detta  Città .  Op(  ra_. 
degna  dell'Autore,  che  ffimatiflìma'da  gl'intendenti,  fi  nel  tutto, 
come  nelle  parti,porta  i  vanti  del  Poeta ,  che  fenza  tracollare  dai 
.confini  de  i  precetti  dell'arte  ha  faputo  inalzare  i  voi'  dell'ingegno , 
Si  che  I'efperienza  infegna ,  che  con  molta  ageuolezza  fi  mette  in 
opera ,  quanto  Ci  è  inoltrato  intorno  all'apparenza  delle  Scene,  e  del- 
ie Machine.  , 


IL    FINE. 


166 

I 


:-.   li' 


N    D     I     C 

DEL    LIBRO 

SECONDO. 


E 


ELLO  fyarimento , e  mutinone  delle  Scetic^ \ 
Cap.      i. 

I  T  elari  delle  due  prime  Cafe  come  fi  debbano  fk. 
rc_, .     Cap.     2. 

II  Principio  della  S  cena  come  fi  pojfa  adornarti'* 

fa'      3'  .1 

Qomefideue  coprire  il  rimanente  delle  Scene,  acciò 

che  fi  posano  tramutare  nel  primo  modo.  Cap.  4. 
Come  fi  posano  tramutare  le  Scene.      Cap.      5- 

Come  fi pnfi  ano  tramutare  le  Scene  nel  fecondo  modo.     Cap.      6. 

Cerne  fi  pò  fi  ano  mutar  le  Scene  nelterT^o  modo .     Cap.      7. 

Come  nello  Sparire  della  Scena  Tsenga  maggiore  il fito  del  Palco.     Cap.     8. 

"Nel  tramutare  la  Scena  come  diuenga  minore  il  fito .     Cap.     9. 

Come  fi  pofia  fare  apparire }  che  tutta  la  Scena  fi  dimoltfica  .».  Cap.      I  o. 

Qome  fi  pofia  dimofhare  ,  che  tutta  la  Scena  arda .      (Jap.      1 1 . 

Comefipojfa  fareì  che  tutta  la  Scena  inauri  infl  ante  fofeurì .      Cap.      12. 

Qomefi poffa  aprire  la  Profyettiua  di  mezp .     Cap.      1 3 . 

Il  Secondo  modo^come  fi  pojfa  aprire  la  Proffiettiua  di  me%o .      Cap.      1 4. 

Ter^o  modo,  come  fi  pofia  aprire  la  Profiettwa  di  mezo .     Cap.      1 5  • 

JQ^arto  modo, come fipofia  aprire  la  Profieitiua  di  mezo.      Cap.      16. 

Come  fi  debbano  aprire ,  e  ferrare  le  Aperture  del  Palco .      Cap.      1 7. 

Il  Primo  modo  come  fi '  pojfano  fkr  vj 'ciré  gli  huomim  dall'  Apertura  del  Talco 
conprefrezza.     £ap       18. 

Secondo  modo  come  fi  pò ffiano  fkr  yficir  e  gli  huomini  di  fiotto  il  Palco  con  pre- 
fi  ez^a.     Cap.      19. 

Terzo  modo  dtfizr'yfctregli  huommifopra  il  Palco  con  prefiezz*     Cap.  2  o. 

Quarto 


167 
Quarto  modo  come  fi  pojfanofervfcire  gli  huomìni fiotto  il  palc0 ,  che  nìjfuno 

fé  ne  accorga,     cap.     21. 
Come  fi pofiafare  apparire  a/ri 'Inferno,     cap,      22. 
Altro  modo  comefipojfa  mofirare  a/ri  Inferno ,     cap.      2  3 . 
Qome  fi  pò  fi  a  fàrjorgere  i  Monti ,  ò  altro  difotto  il  Palco ,     Cap.     2 4. 
Qome  fi  pofia  fare ,  che  vnaperfonafi  tramuti  in  SaJfo,ò  altro,     cap.     25  J 
Qome  fi  pò  fi  a  rapprefent areiche  ifaJfi,òfcogli  fi tramutino  in  huomini.cap.i6. 
*Primo  modo  come  fipojfafare  apparire  a/n  Mare .      cap,     27. 
Secondo  modo  per  dtmofirare  il  Mare,      cap.     28. 
Terzj)  mo  io  dì  rapprefent  are  ti  Mare .      cap.      2  9, 
Come  fi  pò  fi  a  fere  che  il  Marefubito  s'ìnalzj  y  fi  gonfi]  3  fi conturbi ,  e  fi  muù 

di  color  e.      cap-      30. 
Come  fi  facciano  apparire  le  Naui ,  0  Galere  3  ò  altri  Vafcelli  3  che  vadano  per 

il  lungo  del  éMare,     cap,      31. 
Qome  fi facciano  a/enire  leNautJe  Galere \  0  gli  altri  legni  /òpra  il  Mare  ave 

la,  ò  à  remi,  per  dritto  ,  e  poi  riuoltargli ,  e  ritornare  indietro .      cap.   3  2, 
Come  fi  pojfa  far  parere ,  che  a/na  'J^aue ,  ò  altro  Vaf cello  fiaforto  in  me^o  al 

Mare.     cap.      33. 
Come  fi  pofiano fera  apparire  Delfini }  ò  altri  Mofiri  Marini ,  che  nuotando 

mofirino  di  £f)ru%ar  l'acqua.. ,     cap.      3 4. 
Come  fi  pò  fi  a  fingere  vn  Fiume  5  chabhiafcmpre  l'acqua  corrente .  cap.   35. 
Qome  fi  finga  vna  Fonte,  U  quale  moflrt  continuamente  gettar  acqudL>,eap.$6 
Sttodo  di  far  e  il  (jelojpez^ato .     cap.      37. 
Come  fi  pojfaàpoco  a  poco  annuuolar&parte  del  Cielo .      cap.      38. 
Qome  fi  pò  fi  a  in  vnfubito  annuuolare  ti  Cielo .     cap.      3  9, 
Altro  modo  come  in  vnfubito  fi poffi  annnuolare  il  Cielo ,     cap,     40 . 
Come  fi 'pofia fere  apparire  l'Iride ,  ouero  Arco  Celefte .     cap.     4 1 . 
Come  fi  pofia  annuuolare  parte  del  Cielo  incominciando  con  vna  pìcciola  Nuuo- 

las  la  quale  àiuenga  fempre  maggiore ,  mutando  fi  continuamente  di  co- 
lore,    cap.      42. 
Come  fi  pò  (Sa  calare  a/na  Nuuolafopra  il  Palco  dal  Cielo  per  dritto  conperfone 

dentro,     cap.     43. 
Come  in  altro  modo  fi  pò  fi  a  fer  calare  dal  del»  ^vna  V^uuolafopra  il  Palco  con 

Perfona  dentro ,     cap,     44^ 

Come,  . 


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A 


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16$ 

Come  fi  pò  fi  a  fkr  calare  <vna  D^uuoli ,  che  daleflremità  del  Cielo  <venga  fem- 
ore all' manzi  fino  à  mczo  il  Palco  con  perfine fiopr a  .      cap.      45 . 

fame  fi  fàccia  e  alar  e  -~vna  Nuuola  piciola  7la  quale  abbafiandofi  ditterà fempre 
maggiore .     cap.      46. 

Come  fi  poffa  far  andare  vnaN'molapertrauerfb.     cap.      47. 

Come  in  altra  maniera  fi  pò fia  fkr  andare  vna  Nuuola  per  trauerfo .  cap  48. 

rome  fi  poffia  fkr  calare  rvna  tHjtuola ,  la  quale  fi  di  ni  da  m  tre  patii ,  e  di  poi 
nel f altre  fi  riunì  fica  in  mna.     cap,     4^. 

Come  fi poffia  fkr  calare  dal  Cielo  vna  perfònafien^a  Nuuola  ,  la  quale  Venuta 
/oprati  Palco  poffajubitocamtnare  3  e  ballare .     cap,      50. 

Il  Vento  come  fi  finga*      cap.      51. 

Come  fi  pofiano  fingerei  Lampi .      cap.      52. 

I  Tuoni  come  fi  fingono .      cap.      5  5 . 

Come  fi  pofia  rapprefentare  vn  Par 'adi fio .      cap,      5  4. 

ZModo  di  fkr  no/cere  l' «Aurora .      cap.      5  $ . 

Come  fi  pò  fid fkr  comparire  3  offarire  vn  Ombre  5  0  Fantafima  in  diuerfi  lm- 
ghifbpra  il  piano  del  Talco  con prefiezj^a.      cap.  .  j6. 

'Della  facilità  della  Tratte* .     cap.     5  7. 


Il  fine  dell'Indice  del  Libro  Secondo  1 


I 

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REGISTRO. 
lABCDEFGHIKLMNOP  q^r  s  T  V  X 

Tutti  fono  duerni. 


In  RAVENN  \ ,  Per  Pietro  de  i  Paoli  >  e  Gio.  Battifta  Giouannelli 
-     Stampatori  Camerali.       #&  DC.  X  X  X  VII. 


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