=co
Giorgio Rossi
Saggio di una Bibliografia
Ragionata delle opere di
Allessandro Tassoni.
h
Fascicolo I.
GIORGIO ROSSI
SAGGIO
DI UNA
BIBLIOGRAFIA RAGIONATA
DELLE OPERE
ALESSANDRO TASSONI
CON UN DISCORSO
SU GLI SCRITTI EDITI E INEDITI DI LUI
BOLOGNA
NICOLA ZANICHELLI
1908
SCRITTI TASSONIAA'I DELLO STESSO AUTORE
Un sonetto inedito di A. Tassoni. — Bologna, 1893.
Le lettere di Alessandro Tassoni, tratte da autografi e da
copie e pubblicate per la prima volta nella loro inte-
rezza. — Voi. 1. — Bologna, 1901.
Una scrittura e alcune lettere e documenti tassoniani ine-
diti. [Estr. dal " Giornale storico della letteratura ita-
liana » , 1902).
Studi e ricerche tassoniane. — Bologna, 1904.
Difesa di Alessandro Macedone, divisa in tre dialoghi, con
appendice di altri scritti tassoniani. — Livorno, 1904;
due volumi.
Alessandro Tassoni e il Teatro. [Estr. dal .< FanfuUa della
Domenica ", 1905 J.
// processo del conte di Culagna. [ Estr. dalla i< Rassegna
bibliografica della letteratura italiana », 1905 J.
LI
Xr
GIORGIO ROSSI
SAGGIO
DI UNA
BIBLIOGRAFIA RAGIONATA
DELLE OPERE
ALESSANDRO TASSONI
CON UN DISCORSO
SU GLI SCRITTI EDITI E INEDITI DI LUI
BOLOGNA
NICOLA Z A N I C H E L r, I
T908
PROPRIETÀ LETTERARIA
DELLE OPERE DI ALESSANDRO TASSONI
I PENSIERI DIVERSI
Modena, Cassiani
1608
« Parte | De Qvisiti \ Del S. Alessandro | Tas-
« SONI Modenese. \ Dati In Lvce [ Da Givlian Cas-
« siani ! E Dedicati. | Agli Illvstnss: Signori 1 Ac-
« cademici della Crusca. | [Stemma: un rudere
« con appiccicata una grossa lumaca e sotto il
« motto: Sveco Meo] In Modona, Per Giulian Cas-
« siani. 1608. I Con licenza de' Superiori. >>
Di pp 16 nn. H- 144, in-io.
A p. nn. I è il titolo riportato più sopra; la p. nn. 2
è bianca; a pp. nn. 3-4 è la dedica del Cassiani agli Ac-
cademici della Crusca in data Di Modona li dì 25 di Mag-
gio 1608 ; {^) cui segue a p. nn. 5 Y imprimatur {Frater
(') Nel Giornale della Crusca, tenuto da Bastiano de' Rossi, si legge
sotto la data del 15 Giugno 1G08: « Fu presentato dal Segretario un
I PENSIERI — 4 MODENA — 1608
Dominiciis Sguarlatus de Manina, Lector Theoìogus, et
multum Reuerendi Patris Fratris Seraffini Burrae de
Brixia Inq. Mut. etc. Vicarius generalts licentiam con-
cedit imprimendi libriim istum, cuiu.s titulus est, Parte
de' Qiiaesiti del Sig. Alessandro Tassane Modenese. Dati
in luce da Giulian Cassiani. E dedicati. Agli Sig. Accade-
mici dell' [sic] Crusca. Fr. Dominicus Sguarlatus qui supra
Vie.) e quindi a pp. nn. 6-iò i « Titoli | Delle Materie | Che
Qvi Si Trattano ».
A pp. 1-144 è il testo dei quesiti e in fondo alla p. 144
l'avvertenza: « Sono scorsi alcuni errori nella stampa,
« come ludicium per indicicium, cerrere per correre. Cu-
ce iacio per Cuiacio. Prose per Prese. Tireno per Tirreno.
« oyos per ojos. Che per Chi. Volie per volte, et altri così
« fatti, chel discreto lettore li conoscerà da sé. »
I quesiti qui compresi sono 151, e sono C):
I. pp. i-ii. Se ci sia l'elemento del fuoco, [i. i].
II. p. II. Perché essendo il sole del calore, che si suppone,
non consumi Varia, fui. 3].
III. p. 12. Perché il sole essendo caldo non riscaldi V aria
a propor:^ione, più la più vicina^ et meno la più lon-
tana. I HI. 4].
IV. pp. 12-16. Se 'l fuoco composto si muoua allo'nsù.
[i. 2].
libretto dedicato all'Accademia con questo lìlolo: Parte de' Quisiti etc.
e s' ordinò, che il Segretario scrivesse a Modana a quello Ambascia-
tore, che ci aveva qua indiritto, se fosse bene rispondere al Tassone
autor del libro, o a quel che lo indirizzava » ; e il 16 Luglio « si com-
mise al segretario che ringraziasse il sig. Alessandro Tassoni della de-
dicazione del libro de' Quesiti ». Cfr. T. Casini, A. Tassoni e la Cru-
sca in Riv. crii. lett. ìt., II, 93-94.
(') Si segna tra parentesi quadre il luogo in cui ricompaiono nel-
r edizione detìnitiva del 1636: occorre appena l'avvertire che le va-
rietà di lezione che la Parte de'' Quisiti presenta con le redazioni po-
steriori sono presso che innumerevoli : oltre aggiungere quesiti nuovi
il Tassoni svolse poi molto più ampiamente la maggior parte di quelli
che in questa prima edizione sono piuttosto accennati che trattati in
modo compiuto.
I — PENSIERI — 5 MODENA — 1608
V pp. ib-17. Se la granita, et Li leggiere^:{a sieiio i
primi principi] del moto retto. \\. 3].
VI. pp. 17-18. Se l'acqua sia più alta della terra.
[iv. 13].
VII. pp. i8-iy. Se col me^o de' sogni si proni T operazione
deir anima separata, [ix. 27].
Vili. ig. In che lingua parlerebbe, chi non hauesse mai
sentito parlare, [v. 4).
IX. p. 20. Perché molti reputati., che discorrano bene non
riescano poi nelle loro operaponi. [vi. loj.
X. pp. 20-21. Perché quelli che parlano inolio, pei' lo più
riescano bugiardi, [vi. 13].
XI. p. 21. Perché quegli, che si vantano assai, per lo più
sieno huomini di pochi fatti, [vi. 12].
XII. pp. 21-22. Perché molti ingegni acuii, et pronti rie-
scano instabili, [vi 6].
XIII. p. 22. Perché i litterati sogliamo essere manco ani-
mosi, degli huomini di grosso ingegno, [vi. ii].
XIV. pp. 22-24. ^^ ^^^ differen:{a ira ignominia, et infamia.
XV- pp. 24-25. Se'l dir cornuto ad vn ìiuomo ammogliato,
sia ristesso, che dirli becco, [ix. 33 e 34J.
XVI. p. 25. Perché il fiato dell' huomo li serua a duo con-
trari] effetti, di riscaldar le mani, et di rinfrescar la
minestra, [i. 1 1].
XML pp. 25-26. Perché V eccessiuo caldo alle volte cagioni
pioggia, [i. 15].
X\'III. p. 26. Perché essendo conirarij il sole et il vento,
cioè V vn freddo, et V altro caldo, nondimeno amendue
rasciughino, [iii. 7J.
XIX. pp. 26-27. Perché il sole induri il sale, et liquefac-
ela il ghiaccio, [ni. 5].
XX. p. 27. Perché il sole induri il fango e liquefacela la
cera. [iir. 8J.
XXI p. 28. Perché l' inuernp il freddo grande, et il ghiac-
cio impediscano, che non si sentano gli odori. |i. 14].
XXII. pp. 28-29. Perché tanto il gran freddo, quanto il
gran caldo induri la terra, [i. 13].
I — PENSIERI — 6 — MODENA — 1608
XXIII. p. 29. Perché 'l vento Aquilone sia freddo, et T Au-
stro caldo, [iv. 4].
XXIV. pp. 29-30 Perché i piedi si raffreddino più a te-
nerli sospesi in aria, che appoggiati.
XXV. pp. 30-31. Perché ci raccapricciamo non solamente,
quando ne vien gettato adosso vn secchio d' acqua
fredda: ma ancora quando è calda, [iv. 20].
XXVI. pp. 31-32. Perché il pan raffreddato paia più
bianco, che quando e caldo. [1. 7].
XXVII. p. 3'2. Perché il biscotto sia più duro caldo, che
freddo, [i. 81.
XXVIII. pp. 32-33. Perché la minestra calda si raffreddi
più facilmente al sole, che all' ombra [iii, 16].
XXIX. p. 33. Perché i venti impetuosi, che escono dalle
nubi soprauenendo la pioggia cessino, [iv. 6J.
XXX. p. 34. Perché spirino pili spesso Aquilone, et AustrOy
che leuante, e ponente, [iv. 7].
XXXI. pp. 34-35- Perché bollendo soprani fuoco P acqua
d' vn vaso, il fondo del vaso non cuoca a toccarlo.
[I. 12J.
XXXII. p. 35. Perché V acque de'' fiumi, e de' laghi sieno
più bianche di quelle del mare, [iv, 19].
XXXIII. p. 35-36- Perché l' acqua marina non faccia bian-
chi i pannilini, come la dolce [iv, 16].
XXXIV. p. 36. Perché se 'l freddo è quello che imbianca,
si facciano bollire, et si lanino i panni prima con acqua
calda, che con fredda, [iv. 16J.
XXXV. pp. 36-37. Perché V acqua marina sia manco salsa
vicino al lido, che altroue. [iv. 18].
XXXVI. p. 37. Perché nel cattarsi l' acqua del po:^:yO il
secchio pesi molto più fuora dalV acqua che nelV acqua.
[iv. 22).
XXXVII. p. 38. Perché ne' Siti Australi, l'acque habbiano
più del salso, che altroue. [iv. 17].
XXXVIII. pp. 38-39. Perché gli huomini habbiano la voce
più grossa delle donne, [v. 19].
I — PENSIERI — 7 — MODENA — 1608
XXXIX. p. 40. Perché i castrati habbiano la voce più acuta,
et sottile degli altri huomini. [v. 20].
XL. p. 40-41. Perché nel medesimo clima sia maggior
freddo nelle montagne, che nelle pianure, [i. 6j.
XLI. p- 41- Perché sudino i marmi, [iv. 9].
XLII. pp. 41-42. Perché a tirar colpi con pietre, si stan-
chi meno il braccio, che a tirarli a man vota.
XLIII. p. 42. Perché il viaggio paia piti lungo quando non
si sa quanto sia, che quando si sa. [ix. ■:^i|.
XLIV. pp. 42-43. Perché V huomo nel correre si stanchi
più, che neir andar di passo, jix. 30].
XLV. p. 43. Perché la natura h abbia fatto all' huomo più
peloso il capo dell' altre parti, al contrario degli altri
animali, fv. 7).
XLVI. p. 44. Perché r huomo incanutisca [v. 8|.
XLVII pp. 44-45. Perché gli occhi si ricreino a mirar
nel verde, et ,v' affligano a mirar nel sole, o nel fuoco.
[v- 13]-
XLVIII. p. 45. Perché il fumo offenda gli occhi, e non
V altre membra, [v. 14].
IL. pp. 45-46 Perché quegli, che si vergognano tengano gli
occhi bassi, [vi. 29].
L. pp. 46-47. Perché quegli che hanno i denti radi se-
condo Aristotele campino poco. [v. 21J.
LI. pp. 47-48. Perche' i denti sieno offesi dal freddo pài
che dal caldo, [v. 22].
LII. p. 48. Perché la paglia conserui non solamente le
cose fredde nella loro fredde^^a: ma le calde ancora
nella loi'o calidità. [iv. io].
LUI. pp. 48-49. Perché gli starnuti si riceuano con ap-
plauso, et con saluti, e non la tosse, né i rutti, né altri
tali sfogamenti della natura.
LIV. pp. 49-50. Perché questo probi, del 2 lib. di quei
d' Alessandro: Cur aestate frigida sunt olerà et fructus
vt pepones, cucurbitae, intyba: Hyerne autem calida,
vt brassica, radiculae, rapae, pastinacae, etc. manchi
in alcune tradu:{ioni.
1 — PENSIERI — 8 — MODENA 1608
LIV. (^). p. 50. Perché la prudenza ne' gìoiianettì sia odiosa.
[vi. 9|.
LV. pp. 50-51. Perché V huomo sia più prudente di tutti
gli altri animali, [vi. 7J.
LVI. p. 51. Perché gli huomini che hanno il capo grosso
a propor^iotie per ordinario auan:^ino d^ ingegno quelli,
che V hanno piccolo. | v. 11].
LVII. pp. 51-52. Perché gli huomini sicno più prudenti
delle dònne, [vi. 8j.
LVIII. pp. 52-53. Se sia vero quel detto del Poeta « Che
piaga an.tiuedula assai men dole ». [ix. 8J.
LIX. pp. 53-54. Perché alcuni animali dopo il parto in-
ferociscano, et alcuni no. [v. 31].
LX. pp. 54-55. Che huomini sieno i i ice hi.
LXI. pp. 55-56. Se si possano imitare i beni del corpo,
come quegli dell" animo, [vi. 18 |.
LXII. pp, 56-57. Perché né i muli, né le mule sieno atti
alla generatone, [v. 32].
LXIII. pp. 57-59. Perché preualendo V honore alla roba., le
villanie che danneggiano nelV honore, non si punischino
con pena capitale come i furti, che danneggiano nella
roba. [ix. 24].
LXIV. p. 59. Perché di Napoli sogliano vscire ladri.... (')
et pili sottili che dell' altre città
LXV. pp. 59-60. Perché tutti i Cingari habbiano per vso
di rubare, né lo si tengano a dishonore. |viii. 3I.
LXVI. pp. 60-62 Che i^) sia più degno del nome di Poeta
Lticretio, o Gio. Boccaccio, [ix. 6].
LXV II. pp. 62-64. '^^ Homero Poeta seppe di Medicina.
[ix. io].
(') Il numero LI\' nei quesiti, essendo ripetuto, fa sì che, secondo
la numerazione del testo, i quesiti appaiano 150, mentre in realtà
sono 151. La numerazione nell'indice è giusta; ma, cornee naturale,
noi manterVemo l'altra numerazione.
(-) Dove nel testo sono i puntini, nell'indice sono le parole: in
più numero.
(^) Ma neir indice giustamente C/ii.
1 — PENSIERI — 9 — MODKNA — 1608
LXVIII. pp. 64-65 Se sia vero quello che disse r Ariosto:
« Natura inchina al male, e vien a farsi L' habito poi
difficile a mutarsi ».
LXIX p. 65. Se sia vero quello che disse il Petrarca:
« Nostra natura è vinta dal costume ».
LXX. pp. 63-66. Perché le fauole ci dilettino ancorché
sappiamo^ che non contengono verità, [ix. 5].
LXXl. p. 66. Perché Homero ne' giuochi sempre dia il
primo luogo al fare alle pugna, il secondo alla lotta,
et il ter^o al correre, [ix. 9].
LXXII. pp. 66-67. Se la poesia sia vtile (^).
LXXIII. p. 68. Onde nasca che i vecchi sieno più scarsi
de' giouani, hauendo essi manco tempo da spendere.
[vi. 25].
LXXIV pp. 68-6q. Perché i vecdii essendo più prudenti,
che gli altri huomiui, sogliano inebbriarsi più facil-
mente che le femmine, fvi. 44].
LXXV. p. 69. Perché i vecchi sogliano per ordinario
leuarsi, e mangiar per tempo, [vi, 43].
LXXVI. p. 70. Da che fiasca le [sic] timidità, [vi. 30].
LXXVII. p. 70. Perché essendo la vergogna timore, non
faccia impallidire, ma arrossare, [vi. 28].
LXXVIII. pp. 70-71. Perché le donne sieno più vergognose
degli huomini. [vi. 32).
LXXIX. p. 71. Perché le donne si pregino tanto della
belle^^^a corporale^ che è cosa caduca. |vi. 33].
LXXX. p. 71. Perché V amante alle volte si perda nella
presenta dell amata, et non sappia parlare, [vi. 35J.
LXXXI. p. 72. Che sia più desiderabile per vn amante, il
veder l' amata, et non le parlare, 0 il parlarle, et non
la vedere, [vi. 37 J.
LXXXII. p. 73. Perché s' amino le donne brutte. |vi. 34].
(') Questo quesito non risponde a nessuno in particolare dei que-
siti nell'edizione definitiva, ma ivi trova il suo svolgimento in quasi
tutto il libro VII; come del resto con la materia di questo libro si
ricollega con ogni probabilità quello che doveva essere il quesito CIL.
I PENSIERI — IO — MODENA — 1608
LXXXIII. p. 73. Perché /' amante non sopporti rìiiale ;
essendo che questo è vn diminuire gli honori all' amata.
[vi. 36].
LXXXIV. p. 74. Perché si dia aW huomo per proprietà
più tosto il ridere che 7 piangere, [vi. 14J.
LXXXV. p. 74-75. Perché fra gli animali, che non hanno
penne, V huomo solo canti., et cammini su due piedi.
[v. 18J.
LXXXVI. pp. 75-76 Perché tra gli uccelli., che. cantano
non cantino le femmine, [v. 37].
LXXXVII. pp. 76-77. Quale animale sia pni simile al-
l' huomo. [\. 27J.
LXXXVIII. pp. j'j-'7^. Qual sia il più felice animale dal-
l' huomo in poi. [v. 28J.
LXXXIX. pp. 78-79. Qual sia il più crudele animale, [v. 29].
XC. p. 79. Perché la natura habbia fatta la barba agli
huomini, e non alle donne, [v. 12]
XCI. p. 79-80. Perché nascano gli huomini sen:^a denti.
[v. 23J.
XCII. p. 80. Perché all' huomo inuccchiando cadano i denti.
[v. 24] .
xeni. pp. 80-81. Perché la rondinella così dimestica per
le case, venendo racchiusa in gabbia subito se ne
muoia, [v. 39].
XCIV. p. 81. Perché sieno create le mosche, [ix. 20].
XCV pp. 81-82. Perché sieno state create le foglie degli
alberi, [ix. 21 |.
XCVI. p. 82. Perché la Luna d' Agosto paia maggior del-
l'altre, [ili. 13].
XCVII pp. 82-83. P(^f'ché il cielo, et il mare paiano a:{-
:{urri. [11. io].
XCVIII. 83. Se 7 dispre^^^ar la vita sia cosa lodeuole.
[ix. 26J.
IC p. 83-84 Perché V animai ferito nel cuore subito
muoia, et non così subito ferito in altra parte, [v. 42].
C. p. 84. Perchè gli vccelli che hanno il becco adunco or-
dinariamente non beano, [v. 38].
I — PENSIERI II — MODENA — 1608
CI. pp. 84-85. Perché faccia nausea il nauigare per l' ac-
qua marina, e non per li fiumi, [iv. 21].
CU. p. 85. Perché l'olio stia sopra l'acqua, fiv. 15J.
CHI. pp. 85-86. Perché i corpi dei fulminati non si cor-
rompano. [ IV. II].
CIV. pp. 80-87. Perché resistendo V oro alla putredine,
et essendosene sempre canato, et cauandosene tuttauia
dalla terra; nondimeno., se ne ritroui così poco. [ix. 23).
CV. p. 87. Perché i poueri non saccheggino i ricchi es-
sendo in tanto numero più di loro.
evi. p. 88. Perché /' anno 6j delV età dell' huomo si chiami
climaterico. [ v. 5 | .
CVII. p. 89-90. Perché i giorni della settimana hauendo
il nome de' Pianeti non habbian anco l' ordine loro,
[u. II].
evi II. p 90. Perchj i gambari radino all' indietro, [v. 41 |.
CIX. p. 90-91. Perché i pesci non habbiano voce. |v. 40 j.
ex p- 91. Perché i gran mangiatori, sieno per ordinario
pallidi e magri., et i beuitori grassi. |v. 26 1.
CXI. p. 91-92. Se Macometto fosse (come è commune opi-
nione) sepelito alla Mecca in vna cassa di ferro sol-
leuata in aria.
CXII. p. 92. Perché le donne di Spagna vsino d' andare
colla faccia coperta, [viii. 5I.
CXIII. p. 93. Perché i Francesi portino i capegli lunghi.
[vili. II].
CXIV. p. 93. Perché venga opposto a' Modanesi che e' mi-
rino volentieri ne^ po^p.
CXV. p. 94. Perché si dichi per prouerhio d' vna impresa
faticosa: Menar l'orso a Modena, [ix. 19I.
CXV!. p. 95. Perché si dichi per prouerbio: La Merla ha
passato il Po. [ix. 18].
CXVII pp. 93-96. Che significhi questo, detto: Ferrare
Agosto, [ix. 17].
CXVIII. p, 96. Che significhi la voce Lombarda Pitocco.
CXIX. pp. 96-97. Da che sia deriuato il verbo capire per
intendere.
I — PENSIERI — 12 MODENA — 1608
CXX. p. 97. Perché i Latini chiamassero liber vn volume
di carte.
CXXI. pp. 97-9^. Che significhi il verbo Discumbo.
CXXH. p. 98. Da che sieno dette Collazione et Merenda.
CXXIII. pp. 98-99. Da che sia detta la voce scorticare.
CXXIV. pp. 99-100. Da che sia detto il nome di Conte.
fix. 16].
CXXV. pp. loo-ioi. Perché sogliano le donne per lo piii
auam^ar gli huomini di numero, [v, 6\.
CXXVI. p. loi. Perché tra tutti i popoli., che viuano con
qualche ciuiltà, le donne vaditio vestite de lungo, [viii. 6|.
CXXVI 1. p. 102. Perché generalmente sia in vso, che
gì' huomini comandino, e non le donne. \\in. 7I.
CXXVIII. p. 102-103, Perché Costantino primo abbando-
nasse V Italia., et Roma. [vai. 15].
CXXIX. pp. 103-104. Perché fiorissero più gli huomini
valorosi in Roma quando si gouernò a republica, che
quando fu ridotta ad imperio, [viii. 14].
CXXX. p. 104. Qual sia il più facil modo per ischi/are
vna congiura, [viir. 22].
CXXXI. pp. 104-105. Perché diuerse sette stieno più fa-
cilmente in pace., che due sole.
CXXXII. p. 105. Perché le città grandi sieno men soggette
alle sedizioni delle piccole.
CXXXIII. pp. 105-106. Perché gli antichi non combattes-
sero per la falsa loro religione, come fanno i mo-
derni, (vili. 28].
CXXXIV. pp. 106-107. Perche i Prencipi Orientali non
vogliano campane negli stati loro.
CXXXV. p. 107. Perché gli habitatori delle terre, et città
vicine al mare riescano più astuti degli altri [viii. 9).
CXXXVI. p. 108. Perché gli Europei sieno ordinariamente
più buoni degli Asiatici: Et gli Africani più astuti
di questi e di quelli, (viu. 12].
CXXX VII. p. 109. Perché i popoli Settentrionali beano
più de' Meridionali, [viii. 13].
CXXXVIII. p. 109-112. Perché Alessandro Macedone, tolto
I — PENSIERI — 13 — MODENA — 1608
ch'egli hebbe il regno a Dario, si vestisse alla Persiana,
et si facesse adorare, [viii. i6j.
CXXXIX. pp. 1 12-1 13. Perché Alessandro Macedone pro-
curasse d' esser tenuto per figliuolo di Gioue [viii. 17].
CXL. p. 113. Se 'l Prencipe dee far prona delle suefor^e
contra i sudditi, ("viii. 27J.
CXLI. p. 1 14. Se sia più vtile per vn Prencipe la neutra-
lità o la confederazione, [viii. 29].
CXLFI. pp. 114-115. Se sia meglio per vn Prencipe eh' egli
habbia feudetari, o no [viii. 2Ò].
CXLIII. pp. 1 16-118 Se sia meglio per vn Prencipe Vhauer
stato grande, e pouero ; 0 mediocre, e 7'icco. |viii. 30].
CXLIV. pp. 118-119. Se sia peggio per vno siato, che 'l
Principe sia troppo rigoroso, o troppo piaceuole. | vni. 25 j.
CXLV. p. 120. Se'l buon Prencipe, et V huomo da bene
sieno lo stesso, [viii. 24].
CXLVI. pp. 120-123. Se le forte:^!^e sieno vtili, 0 dan-
nose, [vili. 39J.
CXLVII. pp. 123-124. Se i Comici s' h abbi ano da compor-
tare nelle città ben gouernate. [viii. 21].
CXLVIII. pp. 124-126. Che sia più essenpale nella guerra,
o la buona ele^^ione, o la presta esecuzione, [viii. 37 1.
CIL. p. 126. Se le discipline et le lettere — [Manca la
queslione] (/\
CL. pp. 127-144. Se il Boia sia infame, [x. 38 ].
Riassumendo abbiamo la tavola di ragguaglio che segue:
LiB. I: 1 = 1, 2=4, 3 = 5, 6=40, 7 = 26, 8 = 27,
II = 16, 12 = 31, 13 = 22, 14 = 21, 15= 17; LiB. II: 10 = 97,
II = 107; LiB. Ili : 3 = 2, 4 = 3, 5^19, 7=18, 8 = 20,
13=96, 16 = 28; LiB. IV: 4== 23, 6 = 29, 7=130, 91=41,
10=52, II = 103, 13 = 6, 15 = 102, 16= 33 e 34, 17 = 37^
18 ^ 35, 19 = 32, 20 = 25, 21 = 101; 22 =: 36; LiB. V: 4 = 8,
(') Neil" indice e' è in più \i parola sieno, del resto anche là sono
i puntini. Cfr. addietro al num. LXXII, nota. V. uno dei quesiti che
Iianno fatto il volo d' Icaro. Cfr. la dedicatoria del Cassiani agli Ac-
cademici della Crusca.
I — PENSIERI — 14 — MODENA — 1608
5 = iob, 6— 125, 7 = 45, 8 = 46, II =56, 12 = 90, 13=47,
14 = 48, 18 = 85, 19 = 38, 20= 39,21 = 50,22 = 31,23 = 91,
24 = 92 26 = I IO, 27 = 87, 28 = 88, 29 = 89, 3 1 = 59, 32 = 62,
37 = 86, 38= 100, 39 = 93, 40= 109, 41 = 108, 42=99;
LiB. VI: 6=12, 7=55, 8 = 57, 9 = 54''"'% JO-9» ii='3.
12 = 11, 13 = 10, 14 = 84, iS = 6i, 25 = 73, 28 = 77,
29 = 49, 30 = 76, 32 = 78, 33 = 79, 34 = 82, 35 = 80,
36 = 83, 37 = 81, 43 = 75, 44 = 74; LiB. Vili: 3 = 65,
5 =: I 12, 6 = 126, 7 = 127, 9=135, 11 = 113, 12 =: 136,
13=137, 14=129, 15=128,16=138,17=139,21 = 147,
22= 130, 24= 145, 25 =: 144, 26=: 142, 27= 140, 28 = 133,
29= 141, 30= 143, 37= 148, 39= 146; LiB, IX: 5 = 70,
6 = 66, 8 = 58, 9 = 71, 10 = 67, 16=124, 17=117,
18= M 6, 19=115, 20 = 94, 21 =95, 23 =- 104, .24= D3,
26 = 98, 27 = 7, 30 = 44, 31 =43, 33 = 15, 34= 15; LiB. X:
28 = 150.
Restano senza riscontro i quesiti segnali coi numeri :
14, 24, 42, 53, 54, 60, 64, 68, 69, 72, 105, III,, 114, 118,
119, 120, 121, 122, 123, 131, 132, 134, 149 C).
Questa prima edizione è rarissima, tanto è vero che
non è stata veduta, o almeno esaminata particolareggia-
tamente da nessuno di coloro che si sono occupati del
Tassoni : di fatto il quesito del boia, che si disse compa-
rire per la prima volta nell'edizione de Pensieri del 1620,
si trova già, come s' è visto, ultimo in questa Parte de' qiii-
siti\ né è stato avvertito da alcuno che il n.° LIV è ripe-
tuto. Non è registrata dal Brunet, né dal Graesse.
Se ne trova un esemplare nella R. Biblioteca Palatina
di Parma [l. xi. 10567'^j e su esso ho condotta la presente
descrizione Un altro esemplare comparve in vendita in
un catalogo romano del 1898 (").
Quest' edizione non fu approvata dal Tassoni, come si
rileva dall'avvertimento^ chi legge, perché fautore non
dedichi V opere sue, premesso alla prima edizione da lui
(') Per i nutn." 72 e 148 si veda addietro nelle note ai quesiti stessi.
(-) Catalogo della Biblioteca del Conte F. S. C. .. patriiio ro-
mano. Roma, Rossi, 1898, p. 311, n. 2584.
I — PENSIERI — 15 — MODENA — 1608
ufficialmente riconosciuta, quella cioè stampata in Modena
dal Verdi nel 1612 e riprodotta poscia in tutte le edizioni
successive. Ivi così argomenta a proposito della dedica agli
accademici della Crusca comparsa in quest'edizione del
ióo8; « Rimarrebbeci il dubbio dell'essersi già data fuori
una parte di questi medesimi Qiiisiti con la Dedicazione, la
quale veramente non biasimo, osservand' io quell'Accade-
mia illustrissima con ogni sorte di riverenza; ma non
posso già approvar quegli abbozzi, che fatti allora impro-
visamente senza aver libri e da poi scarmigliati e scipati,
per così dire, da chi che fosse, furon per altra mano cen-
tra il mio gusto, e contra il dover pubblicati ».
Ma molto facilmente anche questa disapprovazione è
una delle solite finzioni degli autori secentisti. Il Tassoni
stesso più tardi voleva per la Secchia rapita « un poco di
dichiarazione all'opera, in cui si mostrasse, ch'ella fosse
stata stampata senza saputa dell'autore »; e Francesco
Bracciolini in una curiosa prefazione (Roma, Biblioteca
Nazionale, Ms. Vittorio Emanuele 43 ) stesa a nome del
libraio Ciotti di Venezia per esser mandata innanzi a
un volume Rime di diversi dice fra l'altro: « Io chiamo
per giudici voi, giudiziosi lettori, di una querela che in-
tendo che mi vien data dal signor Francesco Bracciolini,
eh' io abbia, senza sapula sua, dato in luce queste rime
piacevoli, delle quali egli ha composto la maggior parte;
e prima dico per mia giustificazione, eh' io non ho saputo
questa sua volontà esser cosi risoluta e ferma com'egli
afferma, perchè essendo costume degli autori il prender
questa pretesto piiì tosto per cerimonia che per verità,
so e debbo credere che, se agli altri non dispiace che si
amplifichi la gloria loro per mezzo degli scritti, né meno
debba ciò dispiacere al signor Bracciolini — » (')
Il Muratori e il Tiraboschi riferiscono senza commenti
la protesta del Tassoni, ma 1' autore inglese delle Memorie
(') M. Barbi, Notizia della vita e delle opere di Fv. Bracciolini,
Firenze, Sansoni, '897, pp. 83-84.
I — PENSIERI 16 — MODENA — 1608
tassoniane ('") osserva giustamente in proposito: « But it
woLild seem that the printer had net incurred his displea-
sure; for, in the following year, the press of Cassiani im-
parted his Considera:^ioni sopra le rime del Petrarca. »
2 Modena, Verdi 1612
« Varietà Di Pensieri \ d' Alessandro Tassoni |
« Divisa In IX Parti, ( Nelle quali per via di
« Qaisiti con nuoui fondamenti, | e ragioni si
« trattano le più curiose materie Naturali, | Mo-
« rali, Ciuili, Poetiche, Istoriche, e d'altre | fa-
« colta, che soglian venire in discorso j fra ca-
« ualieri, e professori | di lettere. | \ Stemma] In
« Modona, | Appresso gli Eredi di Gio. Maria
« Verdi, M.DC.XII. | Con licenza de' Superiori, »
Di pp. io8 nn. + 592, in-4 Non è registrata né dal
Brunet, né dal Graesse.
A pp. nn. 3-14 è la prefazione « A chi legge. Perché
« l'Autore non dedichi l'opere sue. » In fondo a p. 14 nn.
è l'avvertenza: « Ha errato la stampa in diversi luoghi
« non pur in cambiar varie lettere, ma anche in tralasciar
« qualche voci. Però pregasi chi vuol leggere, che in. ultimo
« vegga la carta de gli errori, e gli ammendi prima che
« legga. » A pag. nn. 15 è la licenza di stampa di D. Gio.
Battista lustiniani in data Roma, 3 febbr. 1612 e sotto V im-
primatur firmato « F. Michael Angelus Lerrius Inquisitor
(•) Joseph Cooper Walker, Memoirs of Tassoni., London^ 18 15,
P- 3'-
2 — PENSIERI — 17 — MODENA — l6l2
Generalis Mutinae ». Segue quindi a pp. nn. 17-31 la «Tavola
de' Quisiti » distribuiti in nove libri: a pp. nn. 33-102 è
la « Tavola di tutte le cose più notabili, che si conten-
gono nell'opera »; seguono in due pagine e mezzo le
« Scorrezioni della stampa ». A pp 1-592 sono i nove libri
dei Pensieri. Bisogna avvertire che in alcuni esemplari è
diversa la distribuzione delle ic8 pagine n. num.; poiché
le prime 32 con la tavola dei quesiti sono poste avanti il
testo dei Pensieri, e le altre 76 dopo. Ugualmente le pagine
delle correzioni si trovano in alcuni esemplari in fine al
volume, in altri invece subito dopo le 592 pagine nu-
merate.
1 quesiti in questa edizione hanno l'ordine che conser-
veranno poi nelle successive, poche cose mutate ed aggiunte,
le quali indico più sotto. Sono in numero di 232, distri-
buiti in nove libri nel modo che segue:
I. Caldo E Freddo. Quesiti n." ìG. Diventano 17 nell'ediz.
definitiva del 1Ó36 per l'aggiunta del quesito (xvii):
Perché r inuerno sia maggior freddo dopo il Solsti:^io
che alianti.
II. Cielo e Stelle. Quesiti n.' 13.
III. Sole e Luna. Quesiti n." 15. Diventano 16 nell' ediz.
definitiva per l' inserzione di un nuovo quesito, il se-
sto : Come il Sole riscaldi F aria e la Luna non la ri-
scaldi, che e più vicina a lei.
IV. Aria, Acqua e Terra. Quesiti n ° 24. Diventano 25
nell'ediz. definitiva per l'aggiunta di un quesito (xxv) :
Se la terra si muoiia.
V. Accidenti e Proprietà diverse. Quesiti n.° 40. Diven-
tano 44 nell' ediz. del 1636 per r inserzione dei quattro
quesiti che seguono ( rispettivamente xvii, xxxiv,
XXXVI, xliv): Perché V hiiomo non ci vegga di notte.,
e alcuni altri animali si. — Perché i cani incon-
trandosi in carogne secche sogliano gittarsi in terra
e strofinarsi lor sopra. — Onde proceda che V pelo
de' gatti, fregandosi loro la mano sopra la schiena,
Rossi. 2
2 — PENSIERI l8 — MODENA — l6l2
scintilli. — 6"^ la vita di Diogene Cinico sia lodeiiole
o biasimeuole.
VI. Disposizioni, Abiti e Passioni umane. Quesiti n.° 44 Di-
ventano 46 neir ediz. definitiva per l' inserzione di due
quesiti, il XVII : Che sia peggio^ V inuentare una cosa
cattiua o V approbarla per buona — e il xlvi : Perché
infortisca più ageuolmente il vino dolce che l'austero.
VII. Lettere e Dottrine profane. Quesiti n.° 12. Diventano
13 nell'edizione del 1636 per l'aggiunta del quesito
(xiii): Se sia meglio esser nobile o dotto.
Vili Costumi di Popoli e Interessi di Stato Qiiesiti n." 36.
Diventano 39 nell' ediz definitiva per 1' inserzione dei
tre quesiti che seguono (rispettivamente x, xx, xxxv):
Come i Romani, e' hebbero V origine loro da gente
vile e di malaffare., pastori, semi fiiggitiui e banditi,
diuenissero in un subito Caualieri d' animi generosi e
magnanimi. — Che sia peggio per vno stato: Che 'l
Principe sia cattino e i Consiglieri buoni, 0 il Prin-
cipe buono e i Consiglieri cattiui. — Se per vn Prin-
cipe di poca prudenza sìa meglio eh' egli habbia vn
solo o più Consiglieri.
IX. Cose poetiche, istoriche e varie. Quesiti n ° 32. Di-
ventano 36 neir ediz. definitiva per l'inserzione dei
quesiti che seguono (rispettivamente iv, xxii, xxviii,
xxxvi): Se la fauola del poema epico dell' Ariosto
habbia vnità — Perché non si trouino fiori neri. —
Da che proceda che alcuni sognando fauellino, escano
del letto e vadano attorno come se fossero desti —
Se Ouidio errasse ite' seguenti versi del secondo libro
delle sue Metamorfosi, cap. vii; Utque viam teneas,
nulloque errore traharis etc.
Degno di nota è che nella prefazione A chi legge, verso
la fine, è il passo che segue: « E se non hauessi hauuta altra
« occasione migliore, baslauami col Serenissimo Carlo
« Emanuele Duca di Sauoia quel suo generoso, e magna-
« nimo cuore; o col Gran Cosmo Secondo la seruitù
2 — PENSIERI — 19 — MODENA — l6l2
« de' miei antenati; o coli' Altezza d' Vrbino, il Signor
« Duca Francesco Maria Secondo di questo nome, la stima
« eh' egli fa de gì' ingegni. Né forse il glorioso Pontefice
« Paolo Quinto, ch'oggidì regna (se i suoi santi Prede-
« cessori non presero in mala parte, che da scrittori poco
a prudenti fossero lor dedicati libri della cucina) si sa-
« rebbe sdegnato di vedersi dedicar Quistioni de gli ele-
« menti, del cielo e delle cose vmane. E quando pur fìnal-
ft mente ogn' occasione con tutti gli altri mi fosse venuta
« meno, non mi sarebbe mancata col Principe della mia
« Patria, il nuovo Cesare, la cui benignità incomparabile
« può dar confidenza di fauori e di grazie a i propri)" ne-
« mici suoi, non che a i sudditi naturali e dinoti come
« son' io. Ma poiché con si poca ragione, come veduto
« habbiamo, si dedicano le scritture, che si vogliono pu-
« blicare, ninno si maravigli s' io non dedico queste mie,
« le quali se il valeranno, troverannosi protettori senza
« dedicatoria; e se no, poco in ogni modo lor gioverebbe,
« che fossero dedicate. » E adesso si osservi nell' Episto-
lario, Ci sono conservate ancora le lettere, con le quali il
Tassoni accompagnò l'opera sua ad alcuni principi, quando
vide la luce; e al duca di Savoia scriveva: « Ben supplico
« V. A. a non maravigliarsi, che a lei non sia dedicato;
« che se io avessi creduto, che la mia penna potesse ag-
« giungere chiarezza all'opere gloriose del primo guerrier
'< di Europa e del più magnanimo Principe che abbia la
« nostra età, V. A. era quella, che poiea co '1 suo nome
« illustrare i miei scritti ad esser con sincero affetto cele-
« brata da loro. Però ella si degnarà di non attribuire a
« poco conoscimento la diffidenza, che ho avuta di me
« medesimo e del mio poco valore, e di ricevere in segno
« di quella umile devozione, che io le professo, questa pic-
ce ciola immagine, che posso offerirle della mia affettuosa
« servitù. » (^). Al Gran Duca di Toscana: « Poteva la
(J) Le Lettere di A. Tassoni pubbl. da Giorgio Rossi, Bologna,
Romagnoli-Dair Acqua, Voi. II, p. 142.
2 — PENSIERI — 20 MODENA l6l2
« servitù de' miei passati con la Serenissima Casa di V. A.,
« aggiunta alla particulare benignità e generosità, che ella
« è solita di usare con le persone di lettere, aprirmi la
a strada a dedicarle il libro de' miei Pensieri, se io 1' avessi
« giudicato capace di alcuna dedicazione; o se io avessi
« preteso di spaventare coloro, che ne diranno male col
« glorioso nome di V. A. Ma il non averglielo dedicato
« non m' induce pertanto a restare di presentarglielo, come
« fo, con quella riverenza, che debbo, supplicandola a non
« isdegnarlo, perché egli sia d'autore poco noto all'orecchie
« sue. » (^). E al Duca d'Urbino: « Se questo mio libro
« fosse in lode delle Lettere, come è in contrario, e non
« m'avessero ritenuto gli altri tanti rispetti, che V. A.
« vedrà, a niuno più era da dedicarlo, che a Lei, la quale
« in esser letterata avanza di gran lunga tutti gli altri
« Principi dell'età nostra; perciocché veramente i libri si
« avrebbono a dedicar solamente a chi gli intende, e gusta
«di maneggiarli. Ma avend' io avuta cosi cattiva sorte in
« questa professione, e cosi poco onore ricevuto da lei,
« che '1 diinno e l'ira m'hanno incitato a vendetta; per-
« eh' 10 mi sia chiuso 1' adito a dedicare a V. A. le mie
« fatiche, non resterò per questo di fargliene dono, e di
« supplicarla, come fo umilmente, a gradirle. » (-) Cosi
che qualche maligno potrebbe osservare che, per non de-
dicare il libro ad alcuno in pubblico, fini col dedicarlo
contemporaneamente a tre in privato.
Questa è la prima edizione dei Pensieri ufficialmente
riconosciuta dall'Autore, il quale s'occupò poi per tutta
la vita a ritoccare l'opera sua e a curarne nuove edizioni.
A questa edizione ceriamente si riferisce la disposizione
nel testamento del 1612, dove provvede a che l'opera sia
(') Lettere cit., voi. II, p. 144.
(') Lettere cit., voi. II, pp. 144-145. Indirizzò ugualmente il suo
libro a Milano al Card. Federico Borromeo (cfr. la lettera nel voi. II,
pp. I43-I4()) e ad altri, come omaggio, senza accennare a qualsivoglia
intenzione di dedica.
2 — PENSIERI 21 — MODENA — l6l2
ristampata tradotta in latino ('), cosa tanto più sinj^'olare
quando si pensi che dell'averla scritta in volgare l'Autore
si faceva appunto un merito come di novità prima di lui
intentata. Nella prefazione A chi legge. Perché V autore non
dedichi V opere sue egli scrive: '< Ho anche voluto scriuer
« materie fisiche nella lingua, che comunemente si ^criue
« nella mia patria; non che non m' hauesse dato ancor
a l'animo di scriuer nella latina; ma èmmi paruto di se-
« condar la natura, doue non ho stimato hauer bisogno
« dell'arte. E tanto più lusingandomi il gusto d'essere il
« primo, s' io non m' inganno, a introdurre in essa una
a nuoua dottrina con nuoue opinioni. Aggiuntoui che '1
« mio fine è di scriuere a' Cauaglieri e Signori, che non
« sogliono darsi agli studi di lingue antiche; e parrà forse
« anco troppo ad alcuni di loro, eh' io habbia lasciate la-
« tine le autorità degli allegati scrittori per non iscemarle
« di peso. » Tale disposizione, della quale non è fatto cenno
nel testamento del 1613 ricompare in quello del 1620 (-),
ma non più nei successivi: forse ne dimise il pensiero: d'altra
parte ebbe ancora tanta vita, e furono tante le edizioni dei
Pensieri^ delle quali potè curare la stampa, che non gli sa-
rebbe dovuto tornar difficile il tradurre in atto il suo di-
visamento, se in esso avesse persistito.
(1) « E perché il nominato fra Fulvio mio Erede, troverà alla mia
« morte alle slampe un volume di miei quisiti in lingua volgare di-
« stinto in nove libri, voglio che egli sia obbligato a farlo tradurre in
« latino da persone intendenti e ristampare cosi tradotto in termini
« d'anni 12, e s'egli noi farà lascio 300 scudi da sei lire di moneta
« di Modena a' delti Sacri Canonici, che facciano essi fare 1' uno e
« l'altro. E se fra Fulvio morisse avanti il detto termine d'anni \i e
(( non avesse adempito, voglio che i medesimi Sacri Canonici possano
« conseguire de' miei beni 1 detti scudi 300 per il medesimo effetto
« di far iraddurre e stampare il detto mio libro cautelandosi in ogni
« miglior modo sopra detti miei Censi, » Cfr. Lettere cit., voi. 11, p. 302.
(-) « Item per ragione di legato lascia all' IH." Sig."' Cav.'' Fulvio
« Testi tutti i suoi libri e tutte le sue scritture in penna con obbligo
« di tradurre o far tradurre in latino da persona idonea i dieci libri
« de' Pensieri diversi, composti e pubblicati da esso Sig."^ Testatore in
« volgare. » Cfr. Lettere cit., voi. n, p. 313.
3 — pensieri — 22 — modena 1613
3 Modena, Verdi 1613
« Varietà Di Pensieri | D'Alessandro Tassoni |
« Divisa in IX Parti, | Nelle quali per via di
« Quisiti con nuoui fondamenti, j e ragioni si
« trattano le più curiose materie Naturali, | Mo-
« rali, Ciuili, Poetiche, Istoriche, e d'altre | fa-
« colta, che soglian venire in discorso | fra ca-
« ualieri, e professori | di lettere. | [Steì7ima] In
« Modona, | Appresso gli Eredi di Gio. Maria
« Verdi, | M.DC.XIII. | Con licenza de'Super'ori. »
Di pp. 64 nn. + 396 + 2 nn. in-8. E registrala come
prima edizione dal Brunet e dal Graesse; non è ricordata
dal Tiraboschi.
La licenza di stampa e l'imprimatur, gli stessi che nel-
r ediz. del 161 2, sono a p. nn. 2; la prefazione « A chi
legge. Perché 1' Autore non dedichi 1' opere sue » è a pp.
nn. 3-6; in fine della p. nn. 6 è l'avvertenza che già era
neir ediz. del 1612 per gli errori di stampa, e.le due carte
nn. in fine del volume contengono appunto le « Scorre-
« zioni della stampa ». A pp. nn. 7-16 è la « Tavola
« de'Q_uisiti » e a pp. nn. 17-63 è la « Tavola di tutte le
« cose più notabili, che si contengono nell'Opera. » A pp.
1-396 sono i nove libri dei Pensieri. 11 numero è la di-
stribuzione dei quesiti è la stessa che nell' ediz. del 1612.
cioè 232 quesiti in tutto.
Quest' edizione è più piccola per il formalo della pre-
cedente, ma la grandezza della pagina stampata è la stessa:
anche il carattere è più piccolo e denso e più strette sono
le linee (mentre nell'edizione del 1612 vi sono 34 linee
per pagina, in questa le linee sono 39). Diversa è pure la
distribuzione dei caratteri: nell' ediz del '12 il testo è in
rotondo e sono in corsivo i titoli e le citazioni; in questa
4 — PENSIERI — 23 — ■ CARPI — 1620
è in corsivo il resto e sono in rotondo le citazioni e i ti-
toli. L'edizione nel suo complesso è più andante della
precedente, e, almeno da quanto mi risulta dal confronto
di parecchi luoghi, non presenta varietà di lezione notevoli.
4 Carpi, Vaschieri 1620
« Dieci Libri \ Di Pensieri Diversi \ D'Ales-
« SANDRO Tassoni, | Ne' quali per via di Quisiti
« con nuoLii fondamenti, j e ragioni si trattano
« le più curiose materie Xa-j turali, Morali, Ci-
« uili, Poetiche, Istoriche, | e d' altre facoltà, che
« soglian venire in | discorso fra Caualieri, e pro-
« fes- i sori di lettere. | Aggiuntoui nuouamente
<' il decimo Libro del paragone de gì' | ingegni
« antichi, e moderni, e la confutazione del moto |
« della terra, con altri varj Quisiti. | E corretti,
« e ampliati, e arricchiti in questa terza impres-
« sione I per tutto dall' Autore di nuoue curio-
« sita. 1 Dedicati Air Illustriss, Et Reverendiss. Sig.
« Co: I Paulo Cocca pani Arciprete, et Ordinario
« di Carpi. I \Stemma\ In Carpi, Appresso Giro-
« lamo Vaschieri. 1620. j Con licenza de' Supe-
« riori. »
Di pp. 96 nn. -h 584 in-8. Il Graesse pone erronea-
mente l'ediz. di Carpi nel 1626,
A p. nn. 3 è il seguente avvertimento A chi legge dello
stampatore a spiegare la dedica che compare nel fronti-
spizio del volume: « Questi curiosissimi Libri de' Pensieri
« del Sig. Tassoni ristampati da me con quella diligenza
4 PENSIERI — 24 — CARPI — 162O
« maggiore che ho saputo e potuto, io Girolamo Vaschieri,
« per quello che tocca a me, gli dedico a Monsig. Illu-
« striss et Reuerendiss. Co: Paulo Coccapani Arciprete et
« Ordinario di Carpi, mio particiilarissimo Signore, in
« segno della mia divota osservanza e degli obblighi, eh' io
« professo d' auergli, senza entrare nel merito delle sue
« nobili qualità, per non toccar queihi parte, che hanno
« contaminata gli adulatori moderni. E N. S. Iddio sia
« con lui » (')
A p. nn. 4 è V imprimatur, senza data, a firma: « Fr.
a Thomas de Tabbia Inquisitor et Mag. », rilasciato in
seguito al parere favorevole del Canonico Costanzo Scali,
teologo della Cattedrale e consultore del Santo Uflfìcio in
Modena, il quale, « hauendo letto con diligenza il Decimo
« Libro de' Pensieri diuersi del Sig. Alessandro Tassoni, et
« ancora le giunte e i Quisiti dal medesimo Autore accre-
« scinti a gli altri noue libri già stampati *, non vi aveva
trovato nulla contro la fede cattolica e i buoni costumi (^).
(•) Il Tassoni, il 28 dicembre 1619 scriveva da Roma al Canonico
Sassi: « Lo stampatore di Carpi mi prega di volerlo lasciare dedicare
« il libro a Monsignor Arciprete. Nessuno desidera più di me V onore
« e la riputazione di esso signor x\rciprete ; però se ben io non avea
M caro che '1 mio libro fosse dedicato ad alcuno, non mi pare di ne-
« gare a lui questo. Ne scrivo a lui medesimo nella congiunta lettera,
« che V. S. potrà fargli avere per via sicura; ma desidero non di meno
« che le mie 100 copie sieno senza dedicazione alcuna, perché lo
'■< stampatore non ha che far nella roba mia, e, se vuol dedicare, de-
li dichi solamente quello che tocca a lui; che sarebbe disconvenienza
« che quello, che ho fatto stampar io, a mie spese, per donarlo senza
« dedicatoria, il donassi con una dedicazione d'altri. Si che V. S. potrà
« scrivere che, giacché alle copie mie non ci occorre dedicatoria, gliele
« mandino, e intanto dedichino quelle dello stampatore conforme al-
« l'avviso dato da me. » Cfr. Lettere cit., voi. I, p. lycS.
(^) II permesso di stampa dell' Inquisitore fu rilasciato non senza
difficoltà, non ostante si trattasse d'opera che, per la massima parte,
aveva già veduta la luce con tutte le Licenze de' Superiori^ che si po-
tessero desiderare. Dalle lettere del Tassoni si rileva che già fin dal
18 aprile 1618 l'opera era nelle mani dell'Inquisitore, e il 25 maggio
dello stesso anno scriveva al Sassi: « Quanto al libro de' Pensieri, rendo
4 — PENSIERI — 25 — CARPI — 162O
Segue a pp. nn. 3-16 la « Tavola de' Quisiti »; poi, a pp.
nn. 17-83, la v Tavola di tutte le cose più notabili, che si
« contengono ne' primi nove libri; quella del Decimo sarà
« a parte dopo questa, esscnd' egli stato aggiunto all' Opera
« in questa terza Impressione »; di fatti, a pp. nn. 84-93,
è la « Tavola delle cose più notabili, che nel decimo libro
a si contengono »; e da ultimo, a pp. nn. 94-96, un elenco
di errori e di correzioni. Comincia quindi con la pag. i
il testo dei Pensieri; a pag. 479 terminano i primi nove
libri, e da pag. 481 a pag. 584 è il decimo, nuovamente
aggiunto.
La stampa dell'opera (cfr. le Lettere al Sassi) andò
più tosto a rilento: 1' 11 agosto 1618 era finito di stam-
pare il primo libro; prima del Natale dello stesso anno
cominciava la stampa del settimo; nell'ottobre del '19 l'in-
tero volume era già finito di comporre, eccetlo la Tavola
delle materie; il mese dopo era finito di stampare, eccetlo
il frontispizio (') e finalmente nel febbraio del 1620 ve-
deva la luce.
« grazie infinite a V. S. e al Sig. Giuseppe dell' ufficio fatto col Padre
« Inquisitore; qual non credo non troverà nulla, perché l'hanno pas-
« sato anche a Venezia, come sta cotesta copia, se bene quella s' è
0 poi perduta. Scrive il Milani che gli ha motivato ch'io cito autori
« proibiti. Io non ho mai saputo che non si possano citare autori proi-
(' biti; ma si' bene che non si possano citare con sorte alcuna di lode,
« e in questo io non credo di aver errato. E il dover vorrebbe eh' egli
« badasse a quello solamente, eh' è aggiunto in penna e non a quello
« eh' è stato stampato e ristampato. » Cfr. Lettere c'ix.., voi. i, p. 152.
Finalmente^ dopo parecchio indugiare, e molle insistenze per parte degli
amici, r imprimatur fu concesso.
(1) Quanto al frontispizio, lo stampatore v' avea messo una quercia,
come impresa, del che forte si sdegnò il Tassoni e il 13 febbraio del
i()2o scriveva da Roma con molta vivacità al canonico Sassi: « lo non
« mi maraviglio tanto dello stampatore quanto di Mons. Arciprete, che
« fa egli assistere alla stampa e lascia fare di questi spropositi, e però
« vo' dubitando che sia stata qualche invenzione di qua' suoi assistenti.
« Se l'impresa fesse qualche cosa di buono 0 almeno mediocre, non
Il me ne curerei; ma una quercia col motto stai quercus, io non so
« che si voglia dire, se non ch'egli è un asino da bastone; cioè che
4 -~ PENSIERI
— 26 — ■ CARPI — 1620
Per ciò che riguarda il mutato titolo dell' opera, il Tas-
soni stesso ne scriveva da Roma al canonico Sassi, il 26 ot-
tobre 1617, quando fervevano le trattative per una ristampa
modenese dopo l'insuccesso della padovana: « lo vorrei
« in questa seconda edizione mutare il titolo in parte e
« dove dice: Varietà di Pensieri, dire: Dieci libri divari
« Pensieri ». Cfr, Le Lettere cit., voi. i, p. 141.
Quanto alla correzione e alla contenenza questa edizione
si avvantaggia sulle due modenesi del '12 e del '136 fu
curata con particolare cura dal Tassoni, il quale da tempo
pensava a una nuova stampa dell' opera sua e aveva avute
lunghe infruttuose trattative col Ciotti di Venezia e con
un libraio padovano ('). Alla correzione della stampa so-
vraintesero, oltre G. B. Milani, Mons. Paolo Coccapani,
arciprete di Carpi: le tavole furono fatte dal canonico
« gli basterebbe un querciuolo per aggiustargli il cervellaccio. Io non
« ci voglio la sua impresa, e se ce la vuol mettere, stampi a sue
« spese e mi restituisca i miei danari, eh' io mi contento ecc. » Cfr.
le Lettere cit. voi. 1, p. 180. La spuntò il Tassoni^ e la quercia fu
tolta dal frontispizio.
(') Per queste due edizioni, che poi non furon fatte, si veda la
prefazione a questo volume. Delle cure che il Tassoni aveva per la
nuova edizione, fra le molte prove che potrei citare, ricorderò il
brano seguente, che cavo da una sua lettera al Sassi del 30 settembre
1618: « Nel quarto quesito del quarto libro a face. 163 [T indicazione
« si riferisce all'edizione modenese del 1G12] in ultimo è aggiunta una
« postilla ove sono le seguenti parole : Scirocco, in alcuni autori toscani
« antichi, che per essere idioti storpiarono molte voci, si troiia scritto:
« Scilocco etc. Io vorrei che si cancellasse quella particella che per
« essere idioti storpiarono molte voci; e ho scritto al sig. Gio. Bat-
ti lista che, se siamo in tempo che la stampa non sia più avanti, abbia
« egli cura di cancellarla o farla cancellare. Ma perché egli mi scrive
« che stava per andare a Ferrara, se fosse andato di già o fosse a
« Carpi, V. S. mandi questa mia o a lui o a Mons. Arciprete in sua
« absenza, acciò non passi l'occasione, se pure l'abbiamo, come mi
« fa sperare la negligenza, che '1 libraro ha usata fin ora, acciò del
« male caviamo qualche bene. » {Lettere cit., vol.i,p. 155). La frase
di fatti che il Tassoni voleva tolta non comparisce nell' edizione di
Carpi, dove il luogo in questione è a pag. 124.
4 PENSIERI — 27 — CARPI — 162O
Scala ('). Per la contenenza, i quesiti diventano 268, dei
quali 27 appartengono al libro decimo: quanto ai primi
nove libri restano immutati il I, il II, il HI; il IV ha
in più il quesito xxv; il V ne ha in più tre: xxxiv,
XXXVI, xLiv; il VI uno, il xlvi dell' ediz. definitiva, e qui
naturalmente xlv, mancando ancora il quesito che sarà
poi il xvii; uno ne aumenta il VII, il xiii; uno, il xxxv,
r VIII e due da ultimo, il xxii e il xxviii, il libro IX (').
È stato affermato erroneamente che in questa edizione
ricompare il quesito « Se il Boia sia infame » : come
vedremo, tale quesito si ritrova per la prima volta nel-
r edizione del 1636, quando cioè il Tassoni era già morto.
Vi manca inoltre la solita premessa A chi legge. Perché
r autore non dedichi l'opere sue, almeno io non l'ho
trovata in nessuno degli esemplari da me esaminati,
come non è cenno nelle lettere che dovesse essere om-
messa.
5 Venezia, Brogiollo 1627
« Dieci Libri j Di Pensieri Dipersi \ D'Ales-
« SANDRO Tassoni, | Ne' quali per via di Quisiti
« con nuoui fondamenti, e ragioni si trattano le
« più I curiose materie Naturali, Morali, Ciuili,
« Poetiche, Istoriche, e d'altre facoltà, | che so-
« glian venire in discorso fra Caualieri, e pro-
« fessori di lettere, j Aggiuntoui nuouarnente il
« decimo Libro del paragone de gì' Ingegni an-
« tichi, j e moderni con altri varij Quisiti. | Cor-
(') Si vedano in proposito le lettere al Sassi del 20 novembre e
12 dicembre 161 9, Lettere cit., voi. i, p. 173 e p. 175.
(') Si veda addietro, pp. 17-18, il confronto nel numero dei quesiti
fra r ediz. del '12 e quella del '36.
5 PENSIERI — 28 — VENEZIA — 1627
« retti, ampliati, e arricchiti in questa quarta
« impressione per | tutto dall' Autore di nuoue
« curiosità. I All' Illustrissimo Signore, J 11 Signor
« Conte Gio. Battista Gambara | Conte di Virola,
« di Pralboino, di Milzano, etc. | [Stemma] In
« Venetia, mdcxxvii. ] Appresso Marc' Antonio
« Brogiollo. I Con Licenza de' Superiori, et Pri-
« uilegio » .
Dì pp. g6 nn. + 679 + i nn.in-8. Tanto nel Brunet quanto
nel Graesse il nome dell'editore è « Broglio »; inoltre il
Graesse ricorda due edizioni veneziane dei Pensieri sempre
a cura di questo « Broglio » e del 1627. Io non conosco
altro che questa, ma forse il Graesse confonde con quella
di Milano del 1628, che ne è una ristampa.
A pp. nn. 3-4 è la lettera-dedica di Paolo Frambotti in
data <■< Di Padoua il di 28 Gennaio 1627 »; a pp. nn. 5-11
lo scritto del Tassoni « A chi legge. Perché 1' autore non
dedichi l'Opere sue »; a p. nn. 12 un nuovo Imprimatur
diverso da quello delle edizioni del '12 e de! '13. In data
del 14 di decembre 1625 F. Antonino Fibei chiede a nome
del Padre Maestro di sacro Palazzo al Padre De' Grassi che
vegga il libro e ne dia il suo parere per iscritto, e Fr. Do-
minico de' Grassi de' Predicatori Maestro di Sacra Teologia
risponde, in data del 14 gennaio 1626, di non aver trovata
neir opera del Tassoni cosa alcuna contraria alla fede cat-
tolica e a' buoni costumi; dopo di che è V imprimatur dt\
Fibei stesso, e a pie di pagina il solito avvertimento per
le scorrezioni di stampa, le quali di fatto si trovano regi-
strate nell'ultima pag. nn. del volume. A pp nn. 13-24
è la « Tavola de' Quisiti »", a pp. nn. 25-95 la « Tavola
di tutte le cose più notabili, che nell' opera si contengono. »
A pp 1-679 sono i dieci libri dei Pensieri.
E edizione ormai definitiva. Il numero dei quesiti re-
6 — PENSIERI — 2g — MILANO — 1628
sterà immutato anche nell'ediz. del '36 cominciata vivo
l'aurore (') e piccolissime saranno le varietà di parole o i
brani introdotti poi.
Di tutte le edizioni dei Pensieri è senza dubbio la più
bella e più ricca e fors' anche la più corretta.
6 Milano, Bidelli 1628
« Dieci Libri \ Di Pensieri Diversi \ D'Ales-
sandro 1 Tassoni. | Ne' quali per via di Quisiti
con nuoui fondamenti, e ragioni si | trattano
le pia curiose materie Naturali, Morali, Ci-
uili. i Poetiche, Istoriche, e d' altre facoltà, che
soglian venire | in discorso fra Caualieri, e pro-
fessori di lettere, j Aggiuntoui nuouamente il
decimo Libro del paragone de | gì' Ingegni an-
tichi, e moderni con altri varij Quisiti. j Cor-
retti, ampliati, e arricchiti in questa ultima
impressio- j ne per tutto dall' Autore di nuoue
curiosità. I All' Illustrissimo Signore, il Signor |
Conte I Gio. Battista Gambara | Conte di \i-
rola, di Pralboino, di Milzano, etc. | \Stejn-
ma] in Milano, Per Gio. Battista Bid. [elli\
M.DC.XXVIII. » .
Di pp. 120 nn. -h 630 ir:-i6.
A pp. nn. 3-4 è la lettera-dedica dello stampatore G.
B. Bidelli in data « Di Milano li 28 Novembre 1627 » al
Gambara; cui segue, a pp. nn. 5-6, la lettera-dedica di Paolo
(') Cfr. addietro pp. 17-1S e p. 27.
7 — PENSIERI — 30 — VENEZIA — 1636
Frambotti in data: « Di Padova, il di 28 gennaro 1627 »
già comparsa nell'edizione veneziana del 1627. A pp. nn.
7-13 è lo scritto del Tassoni « A chi legge. Perché l'Au-
tore non dedichi l'Opere sue »; a p. nn. 14 è V impri-
matur, come neir ediz. precedente, aggiuntovi in più V im-
primatur per la ristampa in Milano (« Fr. Vincentius
« Aquens. Prouic. Sancti Officii Mediol. — Hieronym.
« Septala Canon. Ordin. Poenit. prò Illustrissimo Cardin.
« Archiepiscopo. — Vidit Saccus, prò Excell. Sen. ») —
A pp. nn. 15-27 è la « Tavola de' Quisiti »; a pp. nn. 28-
120 la « Tavola di tutte le cose più notabili, che nell'Opera
« si contengono »; a pp. 1-630 il testo dei dieci libri dei
Pensieri.
E in tutto simile all'edizione veneziana del 1627; sol-
tanto il formato è più piccolo, la stampa più andante e
quel che è peggio, con numerose scorrezioni.
7 Venezia, Brogiolo 1636
« Dieci Libri \ Di Pensieri Diversi \ Di Ales-
« SANDRO I Tassoni \ Ne' quali per via di Quisiti
« con nuoui fondamenti, e ragioni si trai- | tano
« le più curiose materie Naturali, Morali, Ciuili,
« Poetiche, | {storiche, e d' altre facoltà, che so-
ci glian venire in discorso | fra Caualieri, e Pro-
« fessori di Lettere. | Corretti, ampliati, e arric-
« chiti in questa Ottaua impres- [ sione per tutto
« dall' Autore di nuoue curiosità. | Dedicati j Al-
« r lUustriss. E Reverendiss. | Monsig. Francesco
« Vitelli I Arciuescouo di Tessalonica, Vescouo
« di T'erni, et | Nunzio Apost. appresso la Ser.
« Republ. di Venezia. [ [Stemnia] \n Venetia,
7 — PENSIERI — 31 VENEZIA — 1636
« MDCxxxvi. 1 Appresso Marc' Antonio Brogiolo.[
« Con Licenza de' Superiori, et Priuilegio. » .
Di pp. 104 nn. -1- 551 in-8.
A pp. nn. 3-4 è la dedica di Paolo Frambotto; a pp
nn. 5-12 è lo scritto del Tas'^oni : « A chi legge. Perché 1' au-
tore non dedichi l'Opere sue »; a pp. nn. 12 inoltre è Vim-
prìmatur del Fibei quale comparisce nell' ediz. del 1627 e
il solilo avvertimento per le scorrezioni di stampa, ma la
carta degli errori nelle edizz. che ho sott' occhio (Modena,
Estense; Bologna, Comunale) non comparisce; a pp. nn.
13-16 è una breve notizia della vita e delle opere del Tas-
soni « Ex nova Leonis Allatii Apium Urbanarum recen-
sione » ('); a PP- nn- 17-28 è la « Tavola de' Quisiti »;
da ultimo a pp. nn. 29-104 è la « Tavola di tutte le cose
più notabili che nell'Opera si contengono ». A pp. 1-551
sono i dieci libri dei Pensieri^ come nell' ediz. definitiva.
Non so spiegarmi come questa possa esser detta ottava im-
pressione: bisognerebbe me ne Fossero sfuggite due, quella
del 1627 essendo chiamata quarta.
In questa edizione ricompare il quesito: « Se il boia
sia infame » [Lib. ix, Quis. xxviii], non più stampato dopo
la prima edizione, non riconosciuta dall' Autore, del 1608.
Il fatto che il quesito ricompare solo in questa edizione uscita
nel 1636, quando cioè 1' autore era già morto, è impor-
tantissimo: esso sta a dimostrare che il Tassoni rifiutò^
come dicono, il quesito, il che ci può essere anche con-
fermato dal fatto che, confrontata questa ristampa con l'edi-
zione del 1608 (ove è a pp. 127-144), non presenta nes-
suna varietà di lezione, mentre tutti gli altri quesiti sono
stati o grandemente ampliati o interamente rifatti; inoltre
è collocato in fondo al decimo libro, ove, con tutta evi-
(>) Nella copia dell'Estense questa notizia è subito dopo la dedica
del Frambotto. — Avverto qui che nelle Apes Urbanae, sia nell' ediz. di
Roma del 1633 (pp. 23-24), sia nella ristampa d'Amburgo del 171 1
(pp. 22-23), l'articolo sul Tassoni è molto più breve.
8 PENSIERI — 32 — VENEZIA — 1646
denza, è fuori di posto, nulla avendo a vedere la difesa del
boia col confronto fra gli ingegni antichi e moderni, cui
appunto il decimo libro è esclusivamente consacrato. Da
questa edizione del '36 il quesito è riprodotto nelle seguenti
fatte dopo la morte dell' Autore (^).
8 Venezia, Barezzi 1646
«Z)e' j Pensieri Diversi \ Di Alessandro | Tas-
« SONI 1 Libri Dieci, | Corretti, ampliati, e ariic-
« chiti in questa ultima impressione | per tutto
« dall'Autore di nuoue curiosità: \ Ne' quali per
« via di Quisiti con nuoui fondamenti, e ragioni
« si trattano | le più curiose materie Naturali,
« Morali, Ciuili, Poetiche, | Istoriche, e d' altre fa-
« colta, che soglion venire in discorso | fra Ca-
« ualieri, e Professori di Lettere. ] Con due co-
« piosissime Tauolc. Vna de' Libri, Quisiti, e
« Capitoli; e 1" alira delle ] cose più notabili, e
« memorabili. | [Stemma] In Venetia, mdcxxxxvi. |
« Per il Barezzi: all'insegna dell'Abbondanza. |
« Con licenza de' Superiori, e Priuilegio » .
Di pp. nn. 16 -+- 454 (r ultima pagina per errore è se-
gnata 445) + 74 nn. m-8.
A pp. nn. 5-8 è la breve notizia sulla vita e le opere
del Tassoni « Ex nova Leonis Allatii Apium Vrbanarum
recensione »; a pp. nn. 9-1 6. lo scritto « A chi legge.
{}) Per questo quesito si vegga più particolarmente nella prefazione
al presente volume.
9 — PENSIERI — 33 — VENE/JA — 1665
Perché l'autore non dedichi l'opere sue »; a pp. 1-454 i
dieci libri dei Pensieri: a pp. nn. 1-8 è la « Tavola de'Qui-
siti, che nella presente Opera si contengono » e a pp. nn.
9-73 è la « Tavola di tutte le cose più notabili, che nel-
r opera si contengono ».
9 Venezia, Conzatti 1665
« De' I Pensieri \ Diversi \ Di | Alessandro 1
« Tassoni ] Libri Dieci. \ Correli, ampliati, et ar-
« richiti per tutto dall' | Autore di nuoue curio-
» sita: I Ne' quali per via di Quisiti con nuoui
<« fondamenti, e ragioni si trattano le piiì j cu-
« riose materie Naturali, Morali, Ciuili, Poetiche,
« Istoriche. | e d' altre facoltà, che soglion ve-
« nire in discorso | fra Caualieri, e Professori di
« Lettere. | Consacrati | All' Illustriss. et Eccellen-
« tiss. Sig. I Antonio Barbarigo | Dell' Illustriss.
« et Eccellentiss. Sig. | Glo. Francesco. | [Stemma]
« In Venetia, Appresso Carlo Conzatti. m.dc.lxv. |
« Con Licenza de' Superiori, e Priuilegio » .
Di pp. 12 nn. + 422 -h 8 nn. in-8.
Delle prime 12 pp. nn. sono bianche la seconda e la
quarta; a pp. nn. 1 è « De' | Pensieri Diversi | Di Alle-
sandro [sic!] \ Tassoni » ; a pp. nn. 3 è l'intestazione ri-
ferita sopra; a pp. nn. 5-8 la dedica dello stampatore
Conzatti in data Venetia, li 20 Aprile 166^ (^) e da ul-
(^) In questa dedica, vero esempio di quanto più caricato e ridi-
colo potesse produrre la prosa di un secentista adulatore, cosi si parla
de'' Pensieri : « Le fatiche d'Alessandro Tassoni, si come fanno cono-
« scere la vivacità di quell" ingegno elevato e portano sotto 1" occhio
Rossi. ;
IO — PENSIERI — 34 — VENEZIA — 1676
timo, a pp. nn. 9-12, è la notizia su Alessandro Tassoni
« Ex Nova 1 Leonis ì Allatii | Apium Urbanarum recen-
sione ». Segue a pp. 1-422 il testo dei Pensieri Diversi e
nelle 8 pagine n. num. in fondo al volume la « Tavola
de'Quisiti, che nella presente Opera si contengono ».
Il testo è quello delle edizioni dopo la morte dell' au-
tore, v' è cioè compreso l'ultimo quesito Se il boia sia in-
fame. Manca in principio la prefazione A chi legge. Per-
ché V autore non dedichi V Opere sue.
10 Venezia, Miloco 1676
« De' I Pensieri Diversi \ Di | Alessandro Tas-
« SONI. I Libri Dieci. | Corretti, ampliati, e arric-
« chiti in questa ultima impressione ] per tutto
« dall' Auttore di nuoue curiosità. | Ne' quali per
« via di Quesiti con nuoui fondamenti, e ragioni
« si trattano le più | curiose materie Naturali,
« Morali, Ciuili, Poetiche, Istoriche, | e d' altre
« facoltà, che soglion venire in discorso fra | Ca-
« uallieri, e Professori di Lettere. | Con la Ta-
« uola de' Libri, Quesiti, e Capitoli, la qual
« é I diligentemente reuista. j |5/e/72m<3] In Venetia,
« M.DC.Lxxvi. I Per Domenico Miloco. | Con Li-
« cenza de' Superiori, e Privileggio. »
Di pp. 8 nn. -f- 361 + 5 nn., in-8.
(( del mondo una delle più squisite e scientifiche curiosità nello squi-
« tiniare critticamente, o l' opinioni de' Filosofi andati, o i concetti
« de' sepolti Protomastri ; cosi vestono identificata la natura di quelle
« vittime propizie, che in altra parte del corpo, fuori che nel cuore,
« non dimostrano i suoi miracoli ».
II — PFNSIERI — 35 — VENEZIA — IO27
A pp. nn. 4-5 sono le notizie della vita e delle opere di
Alessandro Tassoni « Ex nova Leonis Allatii Apium Vrba-
narum recensionem [sic!] »; segue a pp. nn. 6-7 la solita
prefazione de « L' Autore a chi legge. Perché non dedichi
l'opere sue »; poi a pp. 1-361 sono i dieci libri dei Pen-
sieri; e da ultimo a pp. nn. 1-5 la « Tavola de'quisiti,
che nella presente opera si contengono. »
È indubitatamente la più divulgala di tutte le edizioni
dei Pensieri ed è un male, perché è la più brutta e scor-
retta di tutte. La carta ordinaria e di brutto colore, la
stampa eccessivamente piccola per la grandezza della pa-
gina, e fitta fitta, che è una disperazione, allontanano dal
libro r animo del lettore.
Dopo questa edizione del 1676 i Pensieri diversi non fu-
rono più ristampati per intero, soltanto nel secolo xix ab-
biamo due edizioni del decimo libro, del paragone cioè degli
ingegni antichi e moderni, e la ristampa, in edizione di gran
lusso, di uno dei quesiti del libro ix, con la bizzarra indi-
cazione di novelletta. Descrivo queste tre stampe nei nu-
meri che seguono.
11 Venezia, Alvisopoli 1827
« Paragone \ Degl' Ingegni \ Antichi E Mo-
« derni \ Di | Alessandro Tassoni | Modenese
« [Stemma] Venezia | Dalla Tipografia di Alviso-
« poli I MDCCCXXVII » .
Di pp. 248 + una carta fuori testo col ritratto del Tas-
soni, in 16.
Questa ristampa del libro x dei Pensieri diversi fa
parte della collezione di « Operette | Di | Instruzione E Di
« Piacere | Scritte In Prosa | Da Celebri Italiani Antichi |
« E Moderni | Scelte E Pubblicate Per cura | Di | Barto-
t lomeo Gamba ».
12 — PKNSIERI — 36 — BOLOGNA — 183O
A p. 3 è l'avvertimento di B. Gamba « A' Leggitori » Q);
segue a pp. 5-9 V « Elogio di Alessandro Tassoni scritto da
Lorenzo Crasso » ('); viene quindi a pp. 11-224 ^^ ^' P^"
ragone degli Ingegni Antichi e Moderni », cui è aggiunto
a pp. 225-244 il XV quisito del 1. ix : Intorno alla Disputa
se trecento anni sono meglio si scrivesse in volgare ita-
liano o nella età presente. Da ultimo, a pp. 245-247, è
l' Indice.
12 Bologna, Masi 1830
« Paragone \ Degli Ingegni \ Antichi e Mo-
« derni \ Di | Alessandro Tassoni | Modenese |
« [Stemma] Bologna, 1830 | Presso Riccardo
« Masi I Nella stamperia di S. Tommaso d'Aquino |
« da S. Domenico ».
Di pp. 276 4- una carta fuori testo col ritratto del
Tassoni, in-i6.
Fa parte della Raccolta di « Operette | Di | Istruzione e
Di Piacere | Di | Celebri Italiani Antichi | E Moderni |
Scelte e Pubblicate per Cura | Di [ Bartolomeo Gamba | ed
ora I Ristampate con Aggiunte ».
È una esatta ristampa dell' ediz. precedentemente de-
scritta. A pp. 3-4 è la prefazione di B. Gamba « A' Leg-
(') E notevole il giudizio del Gamba e mi piace riportarlo : « Del suo
« autore [del Paragone ecc.] si legge e si rilegge la Secchia rapita,
« ma ben di rado si ricordano gli scritti in prosa ; eppure sono ben
« altro che le cicalate dell' Abburattato o del Gramolato. E stato il
« l'assoni pensatore si originale che sfiorò egli il primo argomenti che
« con più larga trattazione svolti resero poi celebri le penne de' più
« illustri ingegni ; ed a buon conto m questo suo Paragone degV In-
« gegni antichi e moderni vedrà il lettore come spicchino a gara la co-
" pia delle dottrine, il persuadevole ragionamento e le giuste sentenze ».
(-) È estratto dagli Elogi degli uomini letterati, Venezia, i66y.
13 — PENSKRI — 37 — LIVOHNO — 1873
gitori »; poi a pp. 5-8 l'Elogio di Alessandro Tassoni
scritto da Lorenzo Crasso », quindi a pp. 9-252 il « Pa-
ragone degli ingegni antichi e moderni », poi a pp. 253-274
il quesito xv del libro ix « Intorno alla Disputa se tre-
cento anni sono meglio si scrivesse in volgare italiano o
nella età presente ». A pp. 275-Ó è l' indice e in fondo
alla p. 276 il Reimprimatur rilasciato dall' Arciv. Leopoldo
Pagani Prov. Gen. in data 26 marzo 1830 dopo il visto
di Camillo Tartaglia (18 marzo 1830) per il Card. Carlo
Oppizzoni arciv. di Bologna e di Pietro Trombetti (20
marzo 1830) per 1' eccelso Governo.
13 Livorno, Vannini 1873
« Tassoni Aless. (Modenese): Origine del pre-
ce verbio : Menar V Orso a Modena^ novelletta.
« Livorno, Vannini, 1873 ».
In-8 broch. Edizione di pochi esemplari. Copia unica
su finissima pergamena. Intonso. L. 24.
E il quesito xix del libro IX nell' ediz. del 1627; nelle
precedenti è il xvni; compariva già sotto il n.° 115 nel-
r ediz. del 1608.
Ho notizia di questa stampa soltanto dal « Catalogo
N. 46 della Libreria Antiquaria F. Caselli fu G., Napoli,
[Bibliothèque du Cardinal R.... ''V™* partie)] » p. 94, n'. 720.
11.' onoix
II.
LE CONSIDERAZIONI
SUL PETRARCA
Modena, Cassiani
1609
« Consideraiioni \ Sopra Le Rime | Del Pe-
« trarca | D" Alessandro T'assoni | Col Con-
« fronto de' luoghi de' Poeti antichi di | varie
« lingue. I Aggiuntaui nel fine vna scelta delle
« Annotazioni j del Muzio ristrette, e parte esa-
« minate. | [ Stemma con la lumaca e il motto :
« Succo meo ] In Modona. m.dc.ix. | Appresso
« Giulian Cassiani. Con licenza de' Superiori » .
Di pp. i6 nn. -h 576 + 2 nn , delle quali bianca la
pagina seconda delle prime e ultime n. num.; in 8.° Av-
verto che nella numerazione delle pagine si passa da pag.
480 a pag. 483, senza che per altro vi sia alcuna interru-
zione di senso od ommissione di sorta.
I — CONSlDtRAZION'I •:^9 — MODENA 1609
A p. 3 nn. con la data « Di Modona li 22 luglio 1608 »
è 1' « Approbazione » per la stampa di a Fra Ippolito
Francesco da Mantova Lettore et Vicario del S. Otiìcio,
per commissione del Molto Rever. Padre Lettore Fra Mi-
chel Angelo Leri da Forlì, Inquisitore Generale di Mo-
dona » e in data del giorno seguente è l' Imprimatur a
firma « Fr. Michael Angelus Inquisitor Mutinae »; a pag.
4 nn. è la « Vicededicatoria », assai notevole per i tempi
ove in brevi e liberissime parole dice perchè non dedichi
le sue opere ('); a pp. 5-9 nn. è una specie di introdu-
zione al lettore col titolo « Considerazioni sopra le Rime
del Petrarca », ove espone 1' occasione e le ragioni del-
l'opera; segue a pp. 10-16 la « Tavola » delle poesie pe-
trarchese con l' indicazione della pagina, nella quale cade
il commento. Vengono quindi da p. i a pag. 475 le Con-
sidera:;ioni alle Rime, cui tengon dietro (pp. 476-561)
le Considerazioni ai Trionfi, precedute dalla Dichiarazione
che segue: « Fornito il Viaggio allo scorcio dell'altre
« Rime, con più esattezza potrei bilanciare i Trionfi, che
« restano. Ma essendo materia digrummata e dibucciata
« da altri, non mi fermerò eccetto che a' ma' passi, e dove
a le prunaie m'andranno trattenendo, per non ispicciolare
« innanzi agli asini la treggea ed empire i fogli d' inutili
« schicheramenti ». Poi a p. 563-576 è una « Scelta | Del-
« r Annotazioni | Del Muzio ( Sopra il Petrarca | Ristrette,
a et parte esaminate », cui premette (p. 562) la dichiarazione
che segue « Era già presso che stampato quest'ultimo fo-
« glio, quando essendomi capitate alle mani certe Anno-
« tazioni del Muzio sopra il Petrarca, sonmi rallegrato in
« vedere, che quell' ingegno grande avesse anch' egli in-
« torno a queste Rime conforme opinione alla mia; cioè
« che non tutte sieno da imitarsi come perfette; onde in
« grazia de' curiosi ho voluto alcune delle più considera-
« bili aggiugnere qui ». Alla pag. i nn. in fine è il « Re-
{}) Questa vicededicatoria è riportata nella prefazione al presente
volume.
1 — CONSlDERAZlONi — 4O — MODENA — l6og
« gistro » e sotto ripetuta l' indicazione dello stampatore:
« In Modona | Appresso Giulian Cassiani. mdcix. j Con li-
« cenza de' Superiori ».
Il libro usci proprio sul principio del 1609, e il 4 feb-
braio di quell'anno il T. scriveva da Modena a Roma al
signor Giuseppe Malatesta : « Sonosi stampate qui in Mo-
dena le mie Considerazioni sopra il Petrarca e ne ho in-
viati alcuni libri costà in mano del Signor Francesco For-
ciruoli, che abita su la piazzetta de' Cappellari nel Pelle-
grino. Uno ve n' è per V. S. ; però se il signor Francesco
non glie lo mandasse cosi tosto, forse per non saper la
sua casa, V. S. si compiaccia di mandarlo a pigliar essa
a casa sua. E di grazia me ne avvisi il suo parere e di
qualche altro amico ancora, con quella sincerità eh' io
spero da lei. » (') Nella prefazione ho ricordati i parti-
colari della fiera polemica suscitata per Ja pubblicazione
delle Considerazioni; qui mi limito a descrivere i libri
che uscirono per le stampe sull'argomento, e sono:
« Risposte ! di GiosEFFE | De Gli Aromatari |
« Alle Considerationi del Sig. | Alessandro Tas-
« SONI, I Sopra le Rime del Petrarca. | [ Stemma \
« In Padoua, per Orlando ladra m.dc.xi » .
Di pp. 96, in- 16.
A pp. 3-4 è una lettera di GIo. Battista Bottini, in
data di Padova, 3 marzo 161 1 « Al molt' Illustre Sig. mio
Osseruandiss. j II Sig. Marc' Antonio Saluucci », cui seguono,
a pp. 5-93, le risposte di Gioseffe Degli Aromatari, le
quali si riferiscono ai primi dieci sonetti del Canzoniere
commentati dal Tassoni. A p. 94 è l'errata-corrige, a p. 95
r imprimatur^ notevole in quanto che in esso è espresso
(i) Cfr. Le lettere ecc. voi. it, p. 1^8.
I — CONSIDERAZIONI — 4I MODENA — 1609
un giudizio suir opera della quale è permessa la stampa ('),
da ultimo a p. 96 è ripetuta l'indicazione dello stampa-
tore: « In Padova nella Stampa | Camerale | [Stemma]
L' Anno m.dc.xi ».
Se le risposte dell' Aromatari s' erano fatte attendere
per oltre due anni, non tardò la replica del Tassoni, che
in capo a due mesi, o poco più, pubblicò:
« Avvertimenti \ Di 1 Crescenzio Pepe | Da
« Susa I Al Sig. Giosefo de gli Aromatari | In-
« torno I Alle Risposte date da lui alle Conside-
« razioni j del Sig. Alessandro Tassoni sopra le
« Rime del Petrarca. | [ Stemma ] In Modona,
« Presso Giulian Cassiani. | m.dc.xi. | Con licenza
« de' Superiori » .
Di pp. 224 in-i6.
A pp. 3-4 è una lettera di Crescenzio Pepe in data di
Parma, 27 maggio 1611 « Al \ Molto Illustre | E Molto
Reverendo j Signor mio osseruandissimo, i li Sig. Primi-
cerio I Alfonso Molza. » Seguono quindi a pp. 3-12 al-
cuni avvertimenti di Crescenzio Pepe e poscia, a pp. 13-223
sono ripresi in esame i dieci sonetti già discussi dall' Aro-
matari, premesso un rimprovero del Pepe all' avversario,
perché limitò l' opposizione a una parte soltanto delle
Considerazioni, riguardandole inoltre sotto un solo aspetto,
mentre, dice egli (pp. 13-14), « le Considerazioni sono di
« quattro sorti : Una s' impiega in notar le cose non imila-
(1) « In questa Parte di erudite, et ben spiegate Risposte alle Con-
siderationi del Sig. Tassoni non ho ritrouato cosa a' sacri dogmi di
S. Chiesa repugnante, o centra Principi, o scritta contra buoni costumi.
Andrea Vittorello D. Th. — Fr. Zaccarias Inq. Paduae. — Imprima-
tur. Octavius Liuellus prò Ser. Rep. \'eneta. — Imprimatur. Frane.
Picciolus Cane. Praet. — »
I — CONSIDERAZIONI — 42 - MODENA — 1609
« bili; un'altra in additar le più nobili; la terza in di-
« chiarar passi oscuri; e la quarta in difendere il poeta da
« varie opposizioni. » Neil' ultima pagina del volume è un
elenco di errori da correggersi, sotto vi è lo stemma e
sotto ancora è ripetuta la notazione tipografica: « In Mo-
dona, Presso Giulian Cassiani. 1611. ( Con licenza de' Su-
periori. »
Per ciò che riguarda la composizione del libro, cosi ne
parla in fine, a pag. 223 : « Dopo scritto ho inteso che il
Tassoni non vi'risponderà altro, finché non vede fuora
tutte le vostre risposte; però affrettatevi, né vi penate un
anno per foglio; che vedete che a quello dove voi avete
faticato ventisei mesi, io che non so nulla ho risposto in
ventidue giorni, e senza pensarci punto, che v'avrei morto. »
Non si diede per. vinto 1' avversario, e sotto nome di Fal-
cidio Melampodio mandò fuori il libro:
« Dialoghi \ Di Falcidio ] Melampodio j In
« Risposta I A gli Avvertimenti dati sotto nome
« di I Crescentio Pepe | A Gioseffe | Degli Aro-
« matari, | Intorno alle Risposte fatte da lui alle
« Considerationi del | Sig. Alessandro Tassoni
« sopra I le Rime del Petrarca. | Con licenza
« de' Superiori, et Privilegi. | [Stemma] In Ve-
« netia, Per Euangelista Deuchino. 161 3. »
Di pp. 8 nn. + 348 in 16.
Prima di descrivere il volume è necessario risolvere una
importante questione relativa alla data dell' opera. L' esem-
plare della R. Biblioteca Estense di Modena [A. lvi. F. 35]
ha la data del 161 2; quello della Comunale di Bologna
[ ló. B. IV, 21 J la data del 1613. II primo pensiero, che
si possa trattare di due edizioni della stessa opera, deve
essere assolutamente escluso. Ho sottoposte le due copie
I CONSIDERAZIONI 43 — MODENA — 1609
a un esame particolareggiatissimo: non v' ha luogo a dubbi;
è la stessa, identica composizione; anzi aggiungerò, per-
fino il frontispizio è identico; il compositore non ha fatto
altro che sostituire al 2 del 1612 un 3, ottenendone cosi
un 161 3 C). Il fatto non può avere se non due spiega-
zioni : la prima benevola per il Melampodio, e cioè che
tirate alcune copie del primo foglio con la data del '12,
anno nel quale appunto era fatta la stampa, pensò che
solo nell'anno successivo avrebbe potuto essere finita, e però
fece correggere in 1613 quel 161 2 che per svista era stato
segnato. La seconda spiegazione invece è malevola per il
Melampodio, ma forse più vicina al vero. Il Tassoni in
persona del Pepe aveva rimproverato l' Aromatari che
avesse impiegato due anni a mettere insieme quelle cento
paginette di Risposta alle Considerazioni: ora gli Avver-
timenti del Pepe essendo usciti neir'ii non voleva il Me-
lampodio che i suoi Dialoghi in risposta a quelli appa-
rissero del '13, e però fece tirare un certo numero di
copie, quelle destinate al Tassoni e amici di lui, con la
data falsa del '12 e le altre per il pubblico con la loro
vera data del 1613. Il lettore sia giudice, poiché la que-
stione non è mai stata sollevata da nessuno di quelli che
si sono occupali di quesi' opera tassoniana e il Muratori
afferma senz'altro che usci nel '12, il Tiraboschi, seguito
dai più, nel '13.
A pp. nn. 3-4 è una lettera di Gioseffe Degli Aroma-
tari in data di Padova, 30 maggio 1612, con la quale de-
dica il libro « All' Illustr. I E Reuerendissimo | Signore |
Mio Patrone Colendissimo, ] Il Signore ] Alessandro j Card,
d' Este »; poi a p. non num. 5 è il permesso di stampa
(1) In fondo alla copia dell'Estense sono 4 pagine n. num., la i'
contenente le prime parole dei capoversi dei dieci sonetti esaminati,
la 2* e la 3* una particolareggiata errata-corrige, la 4* bianca. Queste
quattro pagine non compaiono nelT esemplare della Comunale di Bo-
logna ; ma tale mancanza, a mio avviso, non ha nessunissima im-
portanza.
I — CONSIDERAZIONI — 44 — MODENA — 1609
rilasciato il 30 ottobre 1612 in seguito a relazione favo-
revole (26 ott. i6[2) dei tre capi del Consiglio dei
Dieci; da ultimo a pp. nn. 6-8 è una lettera di Falcidio
Melampodio in data di Padova, 25 marzo 1612 « Al
molt' Illustre Signore | 11 Sig. Marc' Antonio Salvucci ».
Le 348 pagine numerate sono occupate dai dialoghi, di-
visi in diverse parti, cioè: pp. 1-130. Il Sogno: dialogo
primo: (in tre parti); pp. 131-180. L'innamoramento del
Petrarca: dialogo secondo (in due parti); pp. 181-287. li
Pepe primo: dialogo terzo (in quattro parti); pp. 288-348.
II Pepe secondo: dialogo quarto (in due parti). I sonetti
esaminati sono i sciiti primi dieci, ciie aveva già conside-
rati l'Aromatari. Non si quetò il Tassoni, e rispose con:
« La ì Tenda Rossa \ Risposta \ Di Girolamo
'( NoMisENTi. [ Ai Dialoghi \ Di Falcidio Melam-
« PODIO. I [Motto: Ignem gladio ne | fodias.j In
« Francfort [ma Modena], mdcih. »
Di pp. 4 nn. + 270; in 16.
A pp. nn. 3-46 una lettera di G. [irolamo] N. [omi-
senti \ in data di Francfort, 15 maggio 1612 « Al Capitan
Francesco Cinquadea »; poi nelle 270 pagine numerate è
il testo della Tenda Rossa. La ragione dell'opera e del ti-
tolo è data (pp. 1-3) in una « Protesta | di Girolamo No-
misenti | a Falcidio Melampodio », dalla quale mi piace
trarre il luogo che segue, citato spesso incompiutamente:
« (p. 3) Questi nelle sue guerre metteva la prima gior-
nata una Tenda bianca in segno di general perdono. E se '1
nemico non si rendeva mettea la seconda giornata una
Tenda rossa, eh' era indizio di morte a tutti coloro eh' aves-
sero prese 1' armi. Ma se questo poi non bastava, mettea
la terza giornata una Tenda nera, che dinotava 1' ultimo
esterminio d'ogni età, d'ogni sesso. Gl'Avvertimenti del
Pepe furon la Tenda bianca; voi gli sprezzaste: io vi pre-
sento ora la Tenda Rossa, e vo' la morte di quelle sole
I — CONSIDERAZIONI — 45 — MODENA — 1609
ragioni che saranno armate per voi da offesa o da difesa.
Le leggerezze e le sciapitezze che dite, popolo imbelle, io
dono loro per questa volta la vita. Ma se mi fate metter
la Tenda nera, non fu quel Re contra de' suoi nemici
r ira del cielo, com' io sarò quella di Parnaso contra di
Voi, e farovvi avveduto quanto quel nome di Melampodio
vi si convenga, cioè come abbiate veramente neri e di-
formi i piedi, spiegando nuovo pavone una coda compo-
sta dell'altrui piume ».
La Tenda Rossa dovette essere finita di stampare verso
la fine di novembre del i6r3; difatti mentre in una let-
tera del 31 ottobre al canonico Sassi si lamenta per non
averne ancora ricevuto alcun esemplare (^) e continua
nelle lagnanze in altra del i6 novembre, nella quale dà
anche istruzioni all' amico sul modo di mandargli le sue
copie « in maniera che non vadano in dogana, perché
a correrei pencolo che i frati me le togliessero, non v' es-
« sendo la licenza de' superiori » (^), in una lettera del
30 novembre, sempre al Sassi, troviamo che finalmente gli
esemplari sono giunti a Roma: « E finita una volta, esclama
il Tassoni, quella maledetta Tenda Rossa! » E aggiunge
subito: « V. S. ne faccia legare una con fettucce, idest,
« cappietti di seta, e la mandi a Torino all' ill.mo signor
« conte Carlo di Polonghera da parte mia. » (^) Dal qual
passo si vede, se pure ve ne poteva esser bisogno, che
soltanto per vezzo o per seguire 1' esempio dell' avversario
il Tassoni non volle che comparisse sul frontispizio il suo
nome, come di autore del libro: diversamente sarebbe
assai strano, per non dire assurdo, che un autore il quale
(') Le Lettere cit., voi. i, p. i8; e aggiunge: « Io scrissi [la let-
tera cui si riferisce è andata perduta o almeno io non V ho ritrovata]
che aggiugnessero non so che in ultimo, per motteggiar 1' avversario
che andava in Inghilterra, ma non andò poi, e, se non è finita, non
occorrebbe aggiugnerlo più : V. S. il dichi al Sig. Milani. »
('■') Le Lettere cit., voi. i, pp. 18-19.
(3) Le Lettere cit., voi. i, p. 23.
2 — CONSIDERAZIONI — 46 — MODENA — I7H
voglia tenere nascosta la paternità di un suo libro, ne
spedisca poi e diffonda da parte sua le copie.
La fortuna del libretto e il seguito della polemica sono
studiati nella prefazione a questo volume.
Avverti già il Calori-Cesi ('), e prima di lui 1' aveva
notato il Muratori nella Vita di A. Tassoni, che « di que-
sto raro libretto fu fatta una falsificazione in Venezia
nel 1702, riconoscibile per lievi differenze nella carta e
nell'ortografia »; inoltre, come aveva osservato il Muratori,
nella contraffazione manca 1' errata-corrige, e, aggiunge il
Bacci (^), è anche diverso il corpo del carattere. Di tali
esemplari contraffatti ve ne sono parecchi: ho avuto oc-
casione di esaminare quello dell' Estense di Modena [ A. vi,
B. 17J e quello dell'Universitaria di Bologna [A. v. P.
2 Modena, Soliani 1711
« Le rime \ Di Francesco | Petrarca | Riscon-
« trate co i Testi a penna delia Libreria Estense, |
« e co i fragmenti dell' Originale d' esso Poeta, j
« S' Aggiungono | Le Considerazioni rivedute e
« ampliate j D' Alessandro Tassoni, 1 Le Annota-
« zioni j Di Girolamo Muzio, | E le Osserva-
« zioni I Di Lodovico Antonio Muratori | Biblio-
« tecario del Sereniss. Sig. Duca di Modena. |
« All' Illustrissimo ed Eccellentissimo | Sig. An-
« tonio Rambaldo | [seguono sei righe di titoli
« in carattere minuto^ con qualche etc] \ In Mo-
li) Opuscoli religiosi, xi pp. 458-466.
(^) Le Coyxsiderayioni tee. p. 17 n. 2.
2 — CONSIDERAZIONI — 47 — MODENA — I7II
« dena mdccxi. | Per Bartolomeo Soliani Stamp.
« Ducale. Con Lic. de' Superiori. »
Di pp. XXXVI 4- 860, in-4.
A pp. iii-xx è in data di Modena, 28 maggio 1711 la
dedicazione e prefazione del Muratori al sig Antonio
Rambaldo ; a p. xxi la Vice-dedicatoria del Tassoni alle
Considerazioni', a pp. xxi-xxii la prefazione del Tassoni
alle Consideraponi stesse; a pp xxiv-xxxv la vita di Fran-
cesco Petrarca compilata da L. A. Muratori e da ultimo
a p. XXXVI è r imprimatur. Segue il Canzoniere con le
note dopo ciascun componimento (nelle canzoni strofe
per strofe) e separatamente quelle dei diversi autori; cosi
che questa può dirsi una vera e propria ristampa delle
Consideraponi (^). Importa riferire quanto in proposito
scrive il Muratori nella lettera al Rambaldo (p. vii):
« L' essere divenuto ormai troppo raro, e difficile a tro-
varsi il Libro delle Consideraponi del Tassoni sopra le
Rime del Petrarca, mi fece conoscere, quanto sarebbe
tornato in vantaggio e comodità dei Letterati il ristam-
parlo. Né solamente ciò conobbi e ciò desiderai, ma io
stesso feci determinazione di promuovere questa faccenda,
massimamente da che il Conte Alfonso Sassi, cavalier
Modenese e amatissimo del Tassoni, siccome di quella
casa, a cui toccarono gli scritti di quel valentuomo, av-
visommi d' aver egli le suddette Consideraponi, rivedute
e ampliate dall' Autore medesimo (^), e cortesissimamente
ancora si contentò in appresso, che ne prendessi una
copia da pubblicare. » Né importa meno conoscere il giu-
dizio che ne porta più avanti, nella stessa lettera (pp.
vii-viii) e la giustificazione che, in certo modo, fa del
(•) Cfr. su questa edizione A. Marsand, Biblioteca petrarchesca,
Milano, Giusti, 1826, pp. 98-99 ; G. Carducci e S. Ferrari nella Pre-
/a^^ione a Le Rime di Franc. Petrarca, Firenze, Sansoni, i8cig, p.
XXXIII.
(-) Ora nella R. Biblioteca Estense di Modena.
3 — CONSIDERAZIONI — 48 — VENEZIA — 1727
Tassoni. Dice adunque il Muratori che le Considerazioni
sono a opera piena di buona critica, di grazie satiriche,
e di giudizi per la maggior parte ben fondati, e in cui
truovasi uno stile spiritoso, e rallegrante i Lettori, senza
nondimeno far punto perdere il concetto, che meritamente
si ha del Petrarca. Ma non assai per avventura fece quel
valentuomo. Può essere eh' egli non avvertisse tutto ciò, che
quivi può forse scusarsi, non può lodarsi; ed è poi certissimo
troppo rade volte accennò i luoghi più belli, e le virtù di
quelle Rime eccellenti. E perciocché utile bensì e lecita cosa
è il censurare gli altrui diffetti, ma più utile e lodevole si è
il pubblicare ancora nel medesimo tempo i pregi loro; il
Tassoni, che di ciò tardi s' avvide, e ne fu ancora quere-
lato dall' Aiomatario, entrò poscia in pensiero di registare
in un altro libro le Bellezze della Poesia Petrarchesca.
Ma non gli dovettero permettere le sue occupazioni di
eseguire una tale impresa. »
Questa edizione consegui grande e meritata fortuna (^)
ed ebbe parecchie ristampe, le quali quindi debbono essere
considerate come altrettante edizioni delle Considerazioni.
3 Venezia, Coleti 1727
« Le Rime | Di Francesco | Petrarca | [ecc.
« come al n. 2]\ Nuova Edizione | Accresciuta
« nel fine d'una giunta d'alcune composizioni
« del medesimo | Petrarca, e d' altri Autori. | In
« Venezia, mdccxxvii. | Presso Sebastian Coleti. |
« Con Licenza De' Superiori, e Privil. »
Di pp. XXIV 4- 732 in-4.
Gfr A. Marsand, Biblioteca petrarchesca, p. 99.
(•) Una rassegna assai favorevole comparve subito nel 171 1 nel
Giornale de' Letterati d' Italia. Venezia, t. viii : si cfr. anche G. M.
Crescimbeni, Storia delia volgar poesia., in, 313.
4 — considerazioni — 49 — venezia i74i
4 Venezia, Viezzeri 1741
« Le Rime \ Di Francesco | Petrarca ] [ecc.
« come al n. 2 ] \ Seconda Edizione | Accresciuta
« nel fine d' una giunta d' alcune composizioni
« del ! medesimo Petrarca, e d' altri Autori. | In
« Venezia, MDCCXLI. | Presso Bonifacio \'iezzeri. j
« Con Licenza De' Superiori. »
Di pp. XXIV + 728, in-4.
Cfr. A. Marsand, Biblioteca petrarchesca, p. loi.
5 Venezia, Viezzeri 1759
" Le Rime \ Di Francesco | Petrarca j fece.
« come al n. 2] '■ Terza Edizione j [ecc. come ai
« «.' j e 4]\\n Venezia | Presso Bonifacio Viez-
« zeri I A Spese di Domenico Occhi | MDCCLIX » .
Un volume in-4.
Cfr. A. Marsand, Biblioteca Petrarchesca, pp. 106-107.
6 Modena, Soliant 1762
« Le Rime \ Di Francesco \ Petrarca 1 [ecc.
« com'i ai numeri precedenti ] | In Modena
« MDCCLXII. i Per Bartolomeo Soliani Stamp.
« Ducale. Con Lic. de^ Superiori » .
Un voi. in-4.
Cfr. Raccolta di edizioni di tutte le opere del Petrarca
e di E. S. Piccolomiui, Venezia, Picotti, 1822, f." 3 p. 31.
Rossi. 4.
7 — considerazioni — 5o — roma — 182i
7 Roma, De Romanis 1821
« Le Rime di M. F^rancesco Petrarca cor-
« rette sopra i testi migliori. Si aggiungono le
« Considerazioni d' Alessandro Tassoni, le An-
« notazioni di Girolamo Mii^io e le Osservazioni
« dì Lodovico Muratori. Prima edizione romana,
« Roma., MDCCCXXL.^ nella Stamperia De Ro-
« manis » .
Due volumi in-8 i^rande.
Cfr. A, Marsand, Biblioteca Petrarchesca, p. 132 e il
Catalogo cronologico critico delle edizioni e dei Commen-
tatori principali del Can:{oniere in fondo all' edizione del
Ciardetti descritta al n° 9 (voi. II, p. cxliii).
8 Padova, Minerva 1826-27
« Rime I Di | Francesco Petrarca | Col Co-
« mento | Del Tassoni, Del Muratori | E Di Al-
« tri I Volume i |1 Volume 11 I| Padova | Pei Tipi
« Della Minerva | m.dccc.xxvi. || m.dccc.xxvii. || »
Di pp. 786 + 765, in-8.
L' edizione fu curata da Luigi Carrer, ma quanto al
commento è per la massima parte una ristampa della
modenese del 171 1 (Cfr. n. 2).
E notevole il giudizio che il Carrer formula a propo-
sito de! Tassoni. « Quanto al Tassoni, egli dice ( voi. I,.
pp. xx-xxi ), ingegno fino e svegliato, mente capace e
8 — CONSIDERAZIONI — 5I — PADOVA — 1826-27
arricchita di cognizioni d'ogni ordine in numero prodi-
gioso, sol che si leggano i suoi Pensieri^ stile agevole e
pieno di brio, giudizio giusto, gusto pressoché sempre cor-
retto, nessuna preoccupazione d'animo: ecco pregi che
assai di rado s'incontrano in chi comenta. Poeta anch' egli
di prima riga, e più di quello mostri in alcune parti la
Secchia, nessuno ha maggior dritto a vestire l' abito di
giudice in queste materie. Quelle frasi bislacche, quelle
maniere o insipide o strane, que' versi cascanti, a cui la
reverenda coorte de' pedanti avrebbe fatto di cappello, egli
te li battezza per quelle pazze cose che sono. E! se il Poeta
ch'egli comenta si perde ne' labirinti delle dottrine pla-
toniche, dà l'animo a costui di seguirlo, e voglia o non
voglia, tirailo a casa, perché si vegga quello che è oro e
quello che non è. In somma, se il Tassoni ha menato la
sferza con un poco di severità, direm anco, e ci sappiano
grado i pedanti, con un poco di petulanza, non ci voleva
di meno sul conto d' un Poeta che ha fatto impazzire due
secoli, qual per un verso, qual per un altro. Le citazioni
di poeti provenzali, dai quali prese il Petrarca buona parte,
lasciamo stare se il meglio o il peggio, del suo Canzo-
niere (^), dove le hai si copiose ed esatte, come nel co-
ment© del Tassoni ? Oh ! egli proverbia talvolta il Poeta,
e non rista di frammettere qualche sua novelletta per far
ridere la brigata .'' Buon per te, lettor caro; che sarà forse
questo il primo cemento che avrai letto alla distesa, se
non fossi per altro cementatore tu stesso ». Ribatte
quindi vigorosamente le villanie che il fanatico e fegatoso
Biagioli aveva scagliate contro il Tassoni, e da ultimo ri-
produce, a conferma del suo asserto, la difesa che ne scrisse
il Salfi e che Marc' Antonio Parenti inseri nell'ottavo fa-
(') Veramente il Tassoni sostiene il contrario e dice che volle
« liberar stupra tutto 1' Autore da varie opposizioni, e calunnie di scrit-
« tori diversi, tra le quali questa è la prima : Ch' egli rubasse molte
« intenzioni e concetti ad altri Poeti Toscani e Provenzali, eh' erano
« stati prima di lui « (Nel Proemio alle Considerar^ioni).
9 — CONSIDERAZIONI — 52 — FIRENZE — 1832
scicelo delle sue Annotazioni al Dizionario della Lingua
Italiana stampato in Bologna.
9 Firenze, Ciardetti 1832
« Le Rime \ Del | Petrarca | Con Note | Let-
« terali E Critiche | Del [ Castelvetro, Tassoni,
« Muratori | Alfieri, Ginguené, ecc. ecc. | Scelte,
« Compilate Ed Accresciute ] Da ] Carlo Alber-
« tini I Da Verona | Tomo Primo |1 Tomo Se-
« condo 11 Firenze ] Presso Leonardo Ciardetti, '
« M.DCCC.XXXIl ».
Tomo I : di pp. CXXIV + 367 ; tomo II di pp. 348 + CLIV.
In 8.
Bella edizione corredata di incisioni sufficientemente
brutte. Mi piace riportare il giudizio sulle Considerazioni
(voi. Il, p. CXVII): « Sebbene spesso dettate da una cri-
« tica troppo mordace, e talvolta anche ingiusta, riusci-
« rono opportunissime a separare il loglio dal grano, e a
« porre un argine al fanatismo dei pedanti petrarchisti, i
« quali volendo che lutto fosse vero quello che era uscito
« dalla penna del loro idolatrato poeta, pretendevano do-
« versi commendare anche ciò che vi si trova di vizioso e
« di contrario al buon gusto ».
In questa edizione le Consideraponi del Tassoni com-
pariscono solo in compendio e non tutte, miste con quelle
degli altri autori. In tal modo troveranno luogo con mag-
giore o minor larghezza in molte delle più recenti edizioni
del Petrarca, ed è notevole la parte che al Tassoni danno nel
loro commento due giudici competentissimi, il Carducci e
il Ferrari. Ma se tutto ciò è un contributo importante
alla conoscenza della fortuna dell' opera tassoniana, non è
per altro assolutamente il caso di parlare di nuove stampe
delle Consideraponi stesse.
III.
LA SECCHIA RAPITA
1-3
Parigi, Du Bray
1622
« La I Secchia \ Poema \ Eroicomico \ D' AxN-
'< DROuiNCi 1 Melisone. | Coo gli Argomenti del
« Can. I Alber. Baris. | Aggiuntoui in vltimo il
« primo Canto de ] l'Oceano del medesimo Au-
« tore. I [Stemma] In Pariggi. [ Presso Tvssan
« dv Bray, à la | strada di S. Giacomo all' in-
« segna | delle Spiche mature. \ M.DC.XXII. | Con
« Priuile^io del Rè. »
Di ce. IO n.n. -f- i66 + i nn.: sono bianche le ce.
nn. IT, 41', lov e l'ultima carta n. num. v. — In-i2
(cm. 14 X 8).
A e. I nn. r. è il fronti-spizio riportato ; a e. 2 nn. r
— 4 nn. r. è la prefazione del Tassoni « A chi legge » a
firma « Lo Stampatore «, che com. « La Secchia Poema
<i Eroicomico, spezie non più sentita .... « e tìn. « .... à chi
1-3 — SECCHIA RAPITA 54 PARIGI — l622
<f verrà dopo lui, con questo poco di saggio », la quale pre-
fazione ampliata diventerà poi la lettera del Bisquadro
nell'edizione del 1624 con la falsa data di Ronciglione; a
e. 5 nn. r. — io nn. r. è la lettera « A Madame De Bon-
« noeil » a firma « D[uJ B[ray] », che com. « Madame, Il
a y a quelque temps qu' un des intimes amis de 1' Au-
« theur )) e fin. « vous supplier qu' en reuanche de ce
« riche present, il vous plaise m' accorder desormais la
« qualité. Madame, de Votre tres-humble seruiteur D. B. ».
Segue a e. I r — 149 r il testo della Secchia in dieci
canti e quindi a e. 149 i'. — 166 r. il « Primo Canto 1 De
« L' Oceano [ Del Medesimo [ Autore, j Con la copia d' una
'( lettera scritta ad [ un amico sopra la materia \ del mondo
« nuouo. »: la lettera va da e. 149 v a e. 153 r. e porta
la firma di « A. I. », mentre in tutte le edizioni succes-
sive ha la firma di « Alessandro Tassoni ». — Da ultimo
a e. 166 V e nel recto dell'ultima carta non num. è 1' « Ex-
a traict Dv | Priuilege du Roy » a firma « Renovard » e
con la data « Donne à Paris le vingtquatriesme iour de
a Septembre, mil six cens vingt-un. »
Questa è la rarissima prima edizione originale di Pa-
rigi, che ho descritta di sullo splendido esemplare in ven-
dita presso la libreria antiquaria Romagnoli-Dall' Acqua
di Bologna ('). Ma dello stesso anno 1622 ve n'è una seconda
edizione, pure originale dL Parigi, presso il medesimo Du
Bray e che descrivo secondo l'esemplare della R. Biblio-
teca Vittorio Emanuele di Roma (6, 22, 'A, 51). — E di
ce. 6 nn -|- 166 -|- i nn , delle quali sono bianche le
ce. nn. I 1'., 6 v. e 1' ultima e. n. num. v. Misura cm. i 5 X 8,5,
è cioè più grande della precedente; ma quasi certamente
la diversità è dovuta soltanto al fatto che le due copie
sono state dal legatore diversamente tosate; il campo oc-
cupato dalla stampa è di uguale grandezza nell' una e nel-
(M Sulle pratiche che il Tassoni fece e fece fare precedentemente
per la stampa del suo Poema, veggasi quanto scrivo nella prefazione
a questo mio volume.
1-3 — SECCHIA RAPITA 55 PARIGI 162I
r altra edizione. — A e. i nn. r è il frontispizio identico
a quello già riportato dell' ediz. precedente; — a e. 2 nn. r
— 3 nn. V è la lettera « AH' Illustrissima Signora Madama
« di Bonoglio » a firma « D[u] B[ray] », che com. « Già
« mesi sono mi fu confidata in Italia, la Secchia Poema
« Eroicomico » e fin. « aggiungo le desiderio, ch'ha
« il Padre d' essa, com.e tengo pur io d' essere conosciuto.
« D. V. S Illustriss. Deuotissime seruitore D. B. », la qual
lèttera compendia e sostituisce quella in franeese premessa
all' ediz. precedente; a e. 4 nn. r — 6 nn. r è la prefa-
zione « A chi legge » già comparsa nell'altra edizione (').
A e. I r. comincia il testo della Secchia e di qui sino alla
fine le due edizioni sono identiche, o, per essere più esatti,
è sempre la medesmia edizione, nella quale le dieci carte
(') Il Barotti {Secchia ed. Soliani, Modena, 1744; ed. maior
p. 68, ed. minor p. 102), giunto in questa pretazione al punto in cui
è detto: « Androvinci Melisene Autore di questa sorte di Poema è
« nome finto », annota: « La seconda edizione parigina [cioè questa
che descrivo era ] e la Veneta suddetta [cioè quella di Vene^^ia del
JÙ22, con la falsa data di Parigi, della quale terrò parola fra
poco] hanno questa spiegazione, che manca nella prima, in cui il
« Tassoni volle restar mascherato sotto quel finto nome e cognome :
« e significa in nostra lingua Alessandro Tassoni, queir t stesso, che
■< compose in prosa i dieci libri de' Pensieri diversi. » Non so se nella
copia del Barotti, certo nella copia che ho davanti io questa inserzione
non e' è, e più tosto che supporre una terza ediz. parigina dello
stesso 1622, preferisco credere a una svista commessa dal dotto illu-
stratore della Secchia. E vero che nella seconda metà del 1622, si
trattava di ristampare a Parigi il poema, (« a Parigi la ristampano
« [La Secchia] un'altra volta in miglior forma, e ristampano pari-
« menti li dieci libri de' Pensieri tradotti in lingua francese » cfr. Le
Lettere cit. sotto, voi. I, p. 234) ; ma di questa edizione non ci
è restata traccia. L' inserzione invece si riscontra nella contraffa-
zione di Venezia, nella quale per altro dell' ultima parola diversi è
soltanto il di- in fin di riga e poi sono ommesse le seguenti parole
dell' ediz. originale « egli fece già in pochissimi giorni questo Poemetto
« per passatempo, e per curiosità di vedere, come riuscivano que- »,
e riprende col sti, che cosi, invece di compiere come nell'originale la
parola questi, si trova a compiere il di- della riga precedente ed è
spezzato il senso.
1-3 — SECCHIA RAPITA — 56 — PARIGI — l622
non num. preliminari sono state sostituite con le sei carte
non num. descritte sopra. E valga il vero: nell' una e nel-
tra la e. 142 e la e. 163 per errore di stampa sono se-
gnate rispettivamente i'>.^ e 193; nell'una e nell'altra a
e. 145 1' - 14Ò ree. 147 V- 148 r, è errata l' intestazione e
v' è « Canto | de r Oceano » invece che « La Secchia |
« Canto XII »; nell'una e nell'altra a e. 153 i', invece
di « Primo Canto » v'è per errore stampato « Prino Canto ».
Molto più comune che non queste due edizioni origi-
nali è la contraffazione che della seconda si stampò nello
stesso anno 1622 a Venezia con la falsa data di Parigi.
La contraffazione si può facilmente distinguere per il fatto
che la e. 6 nn. r ha 17 linee di stampa, invece delle 12
che sono nell'edizione originale; perché le ce. 142 e 163
hanno la numerazione che debbono avere; perché vi sono
tanti altri piccoli particolari tecnici che rendono impossi-
bile il confondere le due edizioni. Del resto per la dispo-
sizione sono del tutto simili e descritta 1' una è descritta
anche 1' altra. Si può più tosto avvertire che gli errori di
stampa, che non mancano nell' edizione originale, sono
pressoché innumerabili nella contraffazione, come del
resto avvertiva già il Tassoni nella lettera da Roma del 9
luglio 1622 al Canonico Annibale Sassi a Modena: « La
« Secchia ho caro che piaccia costà, perché piace qui an-
ce cora, e s'io avessi potuto stamparla a mie spese e ven-
« derla pubblicamente, io poteva comprarne una buona pos-
« sessione. Ma mi spiace che quelle di Parigi sono scor-
te rettissime e quelle di Venezia hanno più errori che
« versi » (^).
Le edizioni originali dovettero essere messe fuori su-
bito in principio d' anno, (^) poiché fin dal 16 febbraio il T.
(') Alessandro Tassoni, Le lettere tratte da autografi e da copie
e pubblicate per la prima vol'a nella loro intere:{^a da Giorgio Rossi
Voi. I, Bologna, Romagnoli Dall' Acqua, 1901, pag. 256.
(5) Dico sul principio del '22 per stare nel sicuro, che non man-
cano dati per credere che fosse già stampata sulla fine del '21. Di
1-3 SECCHIA RAPITA 57 PARIGI l622
scriveva da Roma al Sassi : « Ho scrirto in questa absenza di
« V. S. da Modana che mandino mezza dozzina di Secchie
« al Sig. Niccolò Tassoni e ce ne sarà anche una per V.
« S. come arrivino. » (*); e il 23 marzo: « Le Secchie
« stupisco che stieno tanto a capitare. Io non ne ho avuto
a mai se non una per la posta di Francia, che fece venire
« il Sig. Cardinale Ubaldini con un'altra per lui. » (") La
contraffazione usci prima della metà dell' anno, certo ai
primi di giugno era già stampata, poiché il T. scriveva al
Sassi in data dell' 11 giugno: « La Secchia avuta da V. S.
« da Venezia non può essere mollo corretta, perché anche
« quella di Parigi è scorretta; ma V. S. potrà correggerla
«f col testo manuscriito. » (^)
Di queste stampe del 1622 si occupò la sacra inquisi-
zione, la quale tentò copertamente di sopprimerle. Già
nella metà del 1622 correva voce che il libro fosse proi-
bito o sospeso, e lo stesso Tassoni scriveva in proposito al
Sassi in data del 31 Luglio: « V. S. mi scrisse alli giorni
« giorni passati che il conte Camillo Molza voleva far
« venir delle Secchie da Venezia e non 1' avea fatto perché
« erano state proibite e sospese. Io finora non trovo che
« tal cosa sia vera né qui né là; anzi da Venezia ne ven-
« gono continuamente a Roma, se bene i librari le ven-
« dono segretamente. E ben vero che la Congregazione
« tratta che 1' autore muti alcune cose e la faccia risiam-
« pare per ordinar poi che non se ne vendano più delle
fatti il 28 agosto 1621 il Tassoni scriveva da Roma al Sassi: « La
« Secchia tengo avviso da Parigi che sia finita di stampare e n'aspetto
« copie quanto prima da Torino » {Lettere cit., voi. I, p. 23Ó) ; e
meglio r 1 1 dicembre dello stesso anno : « Don Gio. Domenico può
i< servirla di mandarle la Secchia, stando che il signor Abate Scaglia
« mi scrisse ultimamente che ne faceva venire da Parigi cento copie »
(Lettere, cit. voi. i, p. 247).
(') Op. cit., pag. 249.
(^) Op. cit., pag. 251.
(') Op. cit., pag. 254.
1-3 — SECCHIA RAPITA — 58 — PARIGI l622
« prime. » C) La Congregazione di fatto il 6 agosto emanò
il seguente decreto (-): « Die 6 Augusti 1622. In Sacra
« Indicis generali Congregatione habita in Palatio Illustris-
« simi et Reverendissimi D. Cardinalis Barberini; lacta
« relatione super libello inscripto: La Secchia Poema
« Eroicomico d' Androvinci Melisone, Illustrissimi DD. ob
« reverentiam ejus authoris alias notae famae et non vul-
« garis conditionis, minime iudicarunt publica et impressa
« aliqua proihibitione esse praefatum librum impediendum.
« Sed quod cum ipse aulhor promplum se exhibeat ad
« omnem eius correctionem, et ad coUigenda etiam (ne sic
« curiat) omnia ejus exemplaria, quae poterit, supprimaiur
« ac suspendatur tantumnodo quousque aliter luxta Con-
« gregationis beneplacitum fuerit correctus. Notificando
« omnibus Inquisitoribus atque Nuntiis per literas ne sic
« incorrectum illum currere permittant; colligendo ob id
« omnia eius exemplaria caute ac prudenter, quae in eorum
« iurisdictionibus habere poterunt absque aliqua huius-
« modi suppressionis ac suspensionis impressione Idemque
« eìdem authori imponatur, ut scilicet ipse quoque proui
« ad id promptum se exhibuit, curet colligere omnia prae-
« dieta exemplaria, quae poterit, ac impedire omni eius
« conatu ne sic incorrectus talis ipsius liber ullatenus cur-
« rat etc. » In conformità di tal decreto fu inviata una
lettera circolare ai padri inquisitori, circolare che il Tas-
soni trasmette al Sassi insieme col Decreto della Congre-
gazione, lo riferirò tal lettera secondo l'originale inviato
al padre inquisitore di Bologna, conservato nelle Litterae
sacrae Congregationis annorum 1620 iisque ad fìnem
anni 1624 voi, K (Biblioteca Comunale di Bologna (^)):
(') Op. cit.^ pag. 257.
(^) Mi servo della copia autografa del Tassoni, trasmessa il 30
agosto i("i22 al canonico Sassi; cfr. Op. cit. pp. 260-261.
('} Debbo la comunicazione di questa lettera originale del Card.
Barberino alla gentilezza del prof. Cav. Antonio Battistella, già R. Prov-
veditore agli studi per la Provincia di Bologna.
1-3 — SECCHIA RAPITA — 59 — PARIGI — l622
Mollo Reverendo Padre,
Havendo la Sacra Congregazione dell' Indice decretato
che non si lasci correre in modo alcuno il libretto intito-
lato: La Secchia poema eroicomico d' Androvinci Meli-
sene, finché non sia corretto et emendato nella forma, nella
quale l'Author stesso, eh' è il Sig. Alessandro Tassoné,
s'esibisce d'osservare secondo le sarà da questa Congre-
-gazione ordinato: però Vostra Paternità non Io lasciare
correre nella sua giurisditione, usando di più diligenza di
raccogliere con ogni destrezza, quanto le sarà possibile,
tutti li esemplari, senza però pubblicare et stampare in
modo alcuno tal suppressione, non giudicando questi Illu-
strissimi miei Colleghi per degni rispetti ciò espediente.
Con che dal Signore le prego ogni bene.
Roma. 13 d'Agosto 1622.
Di V. P.tà Molto Rev. aff.mo
il Cardinal Barberino
II provvedimento era blando, non v'ha dubbio, e lascia
vedere chiaramente che esistevano in corte, e per con-
traccolpo nella Congregazione, due correnti ben distinte di
opinioni in proposito. La cosa ci è chiarita anche meglio
dall'epistolario tassoniano. li 13 agosto il Tassoni scriveva
-al canonico Sassi: « Quanto alla Secchia, Nostro Signore
« era in collera, perché gli avevano detto ch'era una sa-
<i tira e invettiva maledica contro i bolognesi. Credo che
« fossero stati il Conte di Culagna e il Priore della
« Bosma ('), che avessero dato un memoriale a Sua San-
« tità Ma la Congregazione, eh' era meglio informata, non
« r ha giudicata per tale. Ha nondimeno ordinato che
(i) O della Rosina ? come legge il Casini, Prefazione alla Secchia^
Firenze, Sansoni, 1887, p. xix. Ad ogni modo sono i due Brusan-
tini, padre e figlio.
4 — SECCHIA RAPITA — 6o — RONCIGLiONE — 1624
« r autore corregga alcuni luoghi e che fra tanto i librari
« non la vendano, riserbando il placet al Sig. Cardinal
« Lodovisio. Ma finora non sono stati dati i luoghi da
« correggere all' Autore, né ai librari è stato detto cosa
a alcuna » {}). E di rincalzo, in una lettera del i ' ottobre
leggiamo anche più esplicitamente; « Della Secchia non
«■ so che si pensino di farne questi Signori, perché non
« hanno più detto nulla né ai librari, né a me, e seguita
a a vendersi, come faceva prima, senza tenere le copie in
a mostra. Intendo che ci sono alcuni della Congregazione,
« i quali non vorrebbero che si correggesse, allegando che
« si guasterà. Però si va portando avanti, credendo che,
« passato questo Pontificato, non ci sarà chi dica nulla, e
« si lascierà correre; io me la sono scordata » (■).
4 RoNCiGLioNE [Roma], Brogiotti 1624
« La Secchia \ Rapita^ \ Poema Eroicomico^ |
« e'/ I Primo Canto deir Oceano \ Del Tassone. |
« \Stemma\ Ristampati con licenza de' Supe- |
« riori, e con Priuilegio. »
Di ce. i6 nn. -[- 166 -j- i nn., delle quali sono bian-
che le ce. nn i r-v, 2 v, 31-, 16 r, e il verso dell' ultima
carta non num. In-12 (cm. 13,7 X 7i2)-
A e. nn. 2 r per antiporta vi è un rame raffigurante i
Modenesi, che ritornano trionfanti dopo avere conquistata
la Secchia:, alla sommità è un nastro con la scritta: « La
a Secchia Rapita » ; sotto è l'indicazione del luogo di stampa :
« In Ronciglione. Ad Instanza Di Gio. Batista j Brogiotti
(') Le Lettere cit., voi. I, pp. 258-259.
(-) Le Lettere cit., voi. I, p. 201. La stessa affermazione, che al-
cuni della Congregazione non vogliono che il poema sia corretto per
paura che si guasti, è ribadita nella lettera al Sassi del 7 ottobre.
4 — SECCHIA RAPITA 6l RONCIGLIONE 1624
« L'Anno M.D.CXXIV ». A ce nn. 4 r.-i3 r. è la let-
tera di Gio. Battista Brogiotti in data Di Roma, a' 20 di
Settembre 1G24 « All' lilustriss. et Eccellentiss. Signore, ]
<c e Padron Colendissimo, j II Signor | D. Antonio | Barbe-
« rini, I Nipote di Nostro Signore | Papa Urbano Vili «,
lettera che, se non è proprio interamente del Tassoni, certo
ne rispecchia le idee, come ne fanno fede subito i primi
periodi : « Io non dedico a Vostra Eccellenza il Poema
« della Secchia: perché non mi piacque mai l'usanza di
cf que' Librai e di quegli Stampatori, i quali sogliòn dedi-
« care a' Personaggi 1' Opere altrui, e vogliono esser libe-
« rali di ciò, che non è loro. E molto meno ardirei di
« dedicar questo libro, il cui Autore non dedicò mai a
<f chi che sia alcuna Opera di molte, che egli n' ha pub-
« blicate. Perciocché egli giudica, che la dedicazione a' Li-
« bri buoni sia soverchia, e che a' Libri non buoni ella
« non sia bastevole. Se questo Poema non è buono, a V.
« E. non è convenevole intraprender brighe, o difesa di
« cosa non buona; e se egli è buono, sarebbe oziosa la
« protezione di cosa, la qual per se stessa con l'applauso
< degli uomini si protegge. Vero è, che 1' Autore nel prin-
« cipio del Poema ha invocato il nome di V. E., ma l'In-
« vocazione non è Dedicazione: e l'ha invitata anzi a leg-
« gerlo, che a proteggerlo. Qualunque si sia la Secchia, io
« presento all' Eccellenza Vostra 1' Esemplare ad istanza
« mia ristampato: alla qual Secchia posso dire anch'io,
« che si conveniva il titolo di Rapita, il quale ora all' Au-
« tore è piaciuto di aggiugnerle: non tanto perché egli
« era proporzionato alla materia, quanto perché, non ba-
« stando all'avidità degli uomini gli esemplari già stam-
<i pati, i Copiatori ne rapivano i manuscritti, e i Lettori
« l'uno all'altro la rapivano. Ed io finalmente, veggen-
« dola andar attorno lacera e malconcia dalla curiosità
'( altrui, r ho rapita alla pubblica rapina, per darla al
<f Mondo ritoccata dall'ultima mano dell'Autore, e cre-
« sciuta non tanto d'età, quanto di bellezze. Sogliono an-
« cora i pubblicatori de' Libri nelle lor pistole dedicatorie
4 — SECCHIA RAPITA — 62 — RONCIGLIONE — 1662
« dir molte cose in lode, e de' Personaggi, a cui fanno la
« dedicazione ecc. ecc. » (') A questa lettera segue (ce.
nn. 14 r- 16 r) la prefazione « A chi legge «, che il Tas-
soni premise per la prima volta a questa edizione, e fu
poscia riprodotta nelle successive, firmandosi col nome che
aveva nell'Accademia degli Umoristi: « Il Bisquadro Ac-
ce cademico | Umorista di Roma ». Poi da e. i r a e. 150 r
è il testo della Secchia con gli Argomenti del Barisoni
premessi^ a ciascun canto; da e. 1501' a e. 166 v è il
« Primo Canto | Dell' Oceano | Del Medesimo Avtore. i
« Con la copia d'una lettera scritta | ad un amico sopra
« la materia | del Mondo Nuovo. Al Signor N. » (la let-
tera va da e. 150 v a e. 153 v e porta la firma di « Ales-
'< Sandro Tassoni ») e in fine nel recto dell'ultima carta
non num. è la tavola degli « Errori scorsi nella stampa ».
In questa edizione il testo dei dieci canti dell' edizione
del 1622 è portato a 12 canti, e cosi resterà nelle edizioni
successive ad eccezione di poche mutazioni di forma.
Quest' edizione si cominciò a stampare in Roma nel
giugno del 1624, come sappiamo da due lettere del Tas-
soni al Sassi, r una del 15 giugno, ove l'avverte che « la
« Congregazione dell' Indice ha decretato che si ristampi la
« Secchia e che la correzione si rimetta alla mia discretezza:
« io avea più caro che mi limitassero le correzioni » (^) ;
r altra del 22 dello stesso mese, ove gli dice che gli man-
(') Si cfr. la Vicededicatoria premessa alle Considerazioni sopra
le rime del Petrarca (Modona. Cassiani, 1609): « L'infruttuose de-
li dicazioni, per non dire adulazioni, che da certi oggidì si costumano
« lasciole a chi le vuole. Male, o ben eh' io mi dica, non mi protegga
« alcuno; che la bugia non lo merita, e la verità non lo cura. E se
« V ombra de' personaggi grandi occulta le scioccherie degli Autori,
« chi sei crede, ne goda ». \'eggasi anche più ampiamente e più ra-
gionatamente la prefazione « A chi legge. Perché l'Autore non dedichi
« l'opere sue » premessa all'edizione modenese del 1612 della Va-
rietà di Pensieri e riprodotta in molte delle edizioni successive.
(-) Tassoni, Lettere, ed. cit., voi. i, p. 287.
4 — SECCHIA RAPITA — 63 — RONCIGLIONE — 1662
derà « una dozzina di Secchie che ora si ristampa qui » (^) ;
il IO agosto ne erano stampati 4 fogli e alla fine del mese
12 fogli erano già tirati ('). L'edizione intera, ad ecce-
zione del primo foglio, era a termine il 7 settembre, sotto
la qual data il Tassoni scriveva al Sassi: « Io mando i fogli
a della Secchia dal primo in poi, che non è anco stam-
« palo per rispetto del privilegio, che non s' ebbe se non
« ieri; il manderò quest'altro ordinario ». \^] Finalmente
il 20 settembre tutto era finito e scriveva al Sassi: « Io
« mando a V. S. il principio della Secchia, ch'io non po-
a tei mandare con gli altri fogli. Egli è riuscito maggiore
« di quel eh' io aspettava, per aver voluto il sig. Girolamo
« Preti, gentiluomo eruditissimo che serve li Nipoti di
« Nostro Signore, fare un lungo discorso in lode del-
'( l'opera sotto nome del librare, che l'ha fatta ristam-
« pare. Ma non riesce però cosa tediosa perché è bella » (^).
Quantunque il Preti sia persona realmente vissuta e in
relazione d'amicizia col Tassoni (era anche lui molta parte
nella romana Accademia degli Umoristi), pure, come ho
già avvertito, qui è un semplice prestanome, e dietro il
Preti deve vedersi il Tassoni slesso, il quale sotto il nome
dell'amico scrisse questa lettera a illustrare l'idea fonda-
mentale della Secchia, (^) come più tardi sotto il nome di un
altro amico, Gasparo Salviani, scrisse un nuovo commento
a illustrarne i particolari ("). Quando per altro il Papa
vide il poema vi trovò alcune cose che non gli garbavano
(J) Lettere cit., voi. I, p. 287.
(-) Lettera al Sassi del 31 agosto 1624 in Op. cit., voi. i, p. 204.
(3) Lettere citate, voi. i, p. 297.
{*) Lettere citate, voi. i, p. 299.
(5) Anche il Tiraboschi, Bibl. mod.s voi, V, p. 202, afferma che
il discorso a D. Ant. Barberini, sotto nome di G. Preti « credesi con
« buon fondamento che sia opera del Tassoni ».
(^) Cfr. Giorgio Rosìi, Ancora di Gaspare Salviani e delle sue
" Dichiarazioni «a « La Secchia Rapita » in FanfuUa della Dome-
nica XXX, 43 ed ora riveduto e ampliato in Studi e ricerche tasso-
mane, Bologna, Zanichelli, 1904, pp. 223-254,
5 SECCHIA RAPITA 64 VENEZIA 1625
e volle fossero mutate ('), e di fatto lo furono. In alcuni
esemplari della Secchia furono ristampali i sesti di foglio
dove cadevano le correzioni volute dal papa; ma tali
esemplari corretti ormai sono rarissimi, tanto furono pochi,
non ostante che il Tassoni menasse vanto di questa
revisione papale, come si rileva dalla lettera che il 26 ot-
tobre indirizzava al Sassi, nella quale si legge: « Come
« venga persona idonea a coleste bande, io manderò a
« V. S. una decina di Secchie. Nostro Signore ha voluto
« esser egli il correttore di alcune cose, come V. S. vedrà.
« E favore particolare dell' opera che sia stala riveduta e
« corretta da un Papa. Io non so se ci sia memoria d'altro
« libro da centinaia d' anni in qua « (-) L' edizione cosi
riveduta e corretta potè esser messa in commercio soltanto
sulla fine del 1624.
5 Venezia, Sarzina 1625
Conosco quesl' edizione solo per quanto ne dice il Ba-
roni (ed. major p. LV, ed. minor p. 40 ) :
« La Secchia Rapita Poema Eroicomico, e 'l
« primo Canto dell' Oceano dui Tassone. Con
« licen{a de' Superiori, e Privilegio. In Vene-
« lia 162^, presso Giacomo Sardina. In- 12.
« Questa ristampa di cui comparisce per promotore
« Girolamo Preti, dedicandola a quel D. Antonio Barbe-
« rini, a cui dal Brugiotli fu 1' edizione di Ronciglione de-
(^) Lettera al Sassi del 25 settembre 1624: « Nostro Signore ha
« voluto legger la Secchia, e ora vorrebbe che si mutassero alcune
« parole, come il Piviale e '1 Pastorale : non so che faremo » Lettere
cit.. voi. I, p. 300.
('-) Lettere cit., voi. I, p. 304.
5 — SECCHIA RAPITA — 65 — VENEZ'A — 1625
« dicata, con quella slessissima lettera (eccettuale alcune
a poche mutazioni) di cui si valse il Brugiotti nella sua
« stampa, è simile alla sopradetta di Ronciglione, e a
« quella specialmente non corretta la seconda volta da
« Urbano, fuorché per V aggiunta di due ottave nel canto
« settimo, e di alcune parole in vari luoghi mutate ».
A proposito di questa edizione, mi si presenta un forte
dubbio: se cioè in questo stesso anno 1725 non ne uscisse
per avventura un' altra coi tipi dello Scaglia. Questa pre-
sunta edizione dello Scaglia non la registra affatto il Ba-
rotti nel suo Catalogo e il Muratori ('), citando semplice-
mente « la Secchia Rapita stampata in Venezia nel-
l'anno 1625 », dimostra di non conoscere l'esistenza di
due edizioni veneziane dello stesso anno. Ma il Tassoni
ir» ufta lettera al canonico Barisoni del 30 agosto 1623
dice di aver ricevuta una lettera dello Scaglia « che mi
« avvisava di aver finito di stampare la Secchia e che me
« ne avrebbe mandato una copia; ma io non 1' ho veduta.
« Però se venisse qualche amico, io prego V. S. a man-
te darla essa, perché il Sig. cavalier Vaini, nipote del Sig.
« Cardinale Magalotti, la desidera per essere nominato in
« questa ultima impressione; » (*) ma le copie non giun-
gevano, e il 1" novembre il Tassoni non le aveva ancora
ricevute {^). Il Tiraboschi {Biblioteca Modenese, V. 203)
cita sotto r anno 1625 1' edizione del Sarzina e quella dello
Scaglia; ma quest'ultima nessuno l'ha mai vista* « Laonde,
• « conchiuderò col Barotti (^), bisogna dire, o che fosse
« un'impostura dello stampatore, o che il Sarzina lo pre-
« venisse nel procurarsi il Privilegio di privativa e facesse
« arrestare e perdere le stampe dell'altro libraio; o che
« fosse queir unica edizione rimastaci negozio di tutti e
« due; giacché in essa pure leggiamo nel luogo indicalo
(') Vita di A. T. Modena, Soliani, 1744, ed. min. p. 83.
('-) Cfr. Le Lettere cit., voi. II, p. 112.
(^) Cfr. Le Lettere eh., voi. II, p. 11^.
{*) Prefazione alla Secchia, Modena, Soliani 1744, ed. min. p. 32.
Rossi. S
6 — SECCHIA RAPITA — 66 — MILANO — 1625
« le due stanze accresciute (^); o che lo Scaglia facesse
« contrailo coli' altro di tutte le sue stampe, e che il com-
« pratore vi piantasse il suo nome; non arrischiandomi a
« dire che fosse uno sbaglio del Tassoni, e che scambiasse
« il Sarzina nello Scaglia ».
Su una copia dell' ediz. Sarzina il Tassoni scrisse le
postille a noi pervenute solto il nome di Gaspare Salviani
e che compariranno per la prima volla nella stampa falla
in Venezia dallo Scaglia nel 1630.
6 Milano, Bidelli 1625
Anche quest'edizione la conosco solo per quanto ne
dice il Baroni {ed. major p. lv, ed. minor p 40) :
« La Secchia Rapita Poema Eroicomico, e'I
« Primo canto deW Oceano del Tassane^ In Mi-
« lano per Gio. Battista Bidelli., iG'-^s. In- 12 ».
7 Venezia, Scaglia 1630
« La I Secchia \ Rapita, \ Poema Eroico-
« m/co, I Del Sig. Alessandro | Tassoni, j Ojii
« le Dichiarazioni del Sig. Gasparo | Saluiani,
« e '1 Primo Canto dell'Oceano | nell' vltimo cor-
« retti con gli Originali. | Dedicata air lilustriss.
« Sig. I Giorgio Contarini ] fu dell' Eccellentiss.
(') Nelle due stanze aggiunte, la 46' e la 47" del canto VII, quali
si leggono neir edizione Sarzina, è appunto lodato il cav. Vaino, del
quale è parola nella lettera precedentemente citata ; quindi le due ot-
tave dovevano comparire anche nell' edizione dello Scaglia, se è mal
esistita.
7 — SECCHIA RAPITA — 67 — VENEZIA — 163O
« Sig. Marco | Con Licenza de' Superiori, e Pri-
« uilegio. I [Stemma] In Venetia, M.DC.XXX. ;
« Presso Giacomo Scaglia » .
Di pp. 16 nn. + 385: in-12 (cm. 13 X ?)■
A pp. 3-7 nn. è la lettera dedica di Giacomo Scaglia
in data di Venezia, il 1° febbraio 1630, al Contarini, il nome
del quale comparisce nel frontispizio ma non neli' intesta-
zione della lettera; poi a pp. 8-11 nn. è la prefazione « A
chi legge » (coni.: « La Secchia Rapita, poema di nuova
spezie ecc. »), che comparve la prima volta nell' ediz. di
Ronciglione del 1624 (cfr. n. 4), ma non porta la sot-
toscrizione del « Bisquadro, accademico umorista di
'i Roma »; segue (pp. 12-14 ""^ ) '^ prefazione di « Pau-
« lino Castelvecchio, ai Lettori », com.: « Questo Poema
« della Secchia Rapita non ha bisogno d'esser lodato ecc. »;
sotto il nome di Paulino Castelvecchio si nasconde il Tas-
soni e tale prefazione compare appunto in questa ediz. per
la prima volta. Da p. i a p. 353 è il poema della Secchia,
e in fondo a ciascun canto è la « Dichiarazione del signor
« Gasparo Salviani » : questa dichiarazione o note compa-
riscono qui per la prima volta e la loro importanza è de-
terminata specialmente dal fatto che sono opera dello
stesso Tassoni, il quale si cela sotto il nome del Salviani (').
Da p. 354 a p. 384 è- il primo canto dell'Oceano e la
(•) Il dottor Luigi Gerboni nell' articolo Gaspare Salviani e le
sue « Dichiara:{ioni n a n la Secchia Rapita » {Fanfulla della Do-
menica XIX, 40) volle dimostrare che le Dichiarazioni alla Secchia
sono realmente del letterato tifernate Gaspare Salviani; ma non è a
mio avviso riuscito nell' intento. Contro le conchiusioni del Gerboni
cfr. l'articolo di Guido Zaccagnini, L'Autore delle « Dichiarazioni »
alla « Secchia Rapita » nella Ra.ss. crit. d. lett. ital.^ an. V, pp. 193-
201, e un articolo mio Ancora di Gaspare Salviani e delle sue « Di-
chiarazioni a « La Secchia Rapita » nel Fanfulla delia Domenica
(XVIIl 43) riprodotto ora riveduto e ampliato in Studi e ricerche tas~
soniane^ Bologna, Zanichelli, 1904, pp. 223-254.
S SECCHIA RAPITA — 68 VENEZIA — 1637
prima ottava del secondo, premessa (pp. 354-360) « la
« copia d' una lettera scritta ad un amico sopra la materia
« del Mondo Nuovo ». A p. 385 è l'avvertenza che segue:
« Lettore, Per inavverten:;a dello stampatore in questo
« Canto sono stati posti alle pagine i titoli falsi, cioè, in
« vece di Canto de l'Oceano dice^ La Secchia Canto Xll.
d Però condona questo errore, con altri di poco rilievo,
« che forse per dentro V Opera potresti ritrovare, alla fra-
« gilità della stampa. E sta sano ». Difatti solo alle pagg.
381-384 sono stati posti i titoli esatti: sarà inoltre utile
l'avvertire che, giunti a p. 288, pur continuando regolar-
mente il testo, la numerazione delle pagine, non si sa
perché, riprende dal 285 e cosi continua senz' altra inter-
ruzione. Il Barotti annota: « Due furono le Edizioni, che
« nello stesso anno ne fece lo Scaglia, 1' una in carattere
« tondo e 1' altra in corsivo. Le copie di quest' ultima, che
« sono rare, mancano del Canto dell'Oceano; almeno cosi
« è la conservata da Monsignor Toschi Vicario di Reggio,
« ma può darsi che manchi in quella copia e non nel-
« r altre ». Le copie da me esaminate sono tutte in ca-
rattere rotondo; in corsivo invece è l'edizione dello stesso
Scaglia del 1637 (').
8 Venezia, Scaglia 1637
« La I Secchia \ Rapita^ \ Poema Eroico-
« mico, I Del Signor | Alessandro | Tassoni, |
« Con le dichiarazioni del Sig. Gasparo | Sal-
« uiani, e 'l Primo Canto dell' Oceano nell' | vl-
« timo corretti con gli Originali | [Stemma] In
(1) Prego gli studiosi di verificare se esista nelle nostre biblioteche
copia in corsivo di questa edizione del 1630 e se realmente tali copie
siano mancanti del canto dcW <'>cea>\u.
9 — SKCCHIA RAPITA — 69 -- VENEZIA — 1642
« Venetia, MDCXXXVII | Presso la [sic!] Sca-
« glia I Con licenza de' Superiori, e Priuilegio » .
Di pp. 16 nn. 4" 384; in-i2 (cm. 13 X ?)• È una ri-
stampa dell'edizione fatta dallo stesso Scaglia in Venezia
nel 1630; cfr. n. 7.
La dedica, che nell'edizione del 1630 appariva anche
dal frontispizio, in questa risulla soltanto dalla lettera
di Giovanni Scaglia « All' Illustrissimo Sig. ] Gior-
« gio I Contarini | Fu dell' Eccellentissimo | Signor
« Marco » : è la stessa che nell' ediz. del 1Ò30 e porta la
stessa data Di Ven. il I Febr. 16 jo. Seguono ( pp. 10-13
nn. e 14-16 nn.) le due prefazioni « A chi legge » e « Pau-
« lino Castelvecchio a' Lettori », quindi (pp. 1-353) la
Secchia con le note del Salvianì in fondo a ciascun canto
e (pp. 353-384) il canto dell'Oceano premessa (pp. 353-360)
la solita lettera a un amico. Anche in questa ri.stampa
del 1637 giunti a p. 288 è lo stesso errore nella numera-
zione delle pagine che nell' ediz. del 1630 (cfr. n. 7),
inoltre nemmeno in questa ristampa alle pagg. 360-380
sono posti i titoli interamente esatti, poiché invece d'es-
sere nella pag. a sinistra la parola Canto e nella destra
cìeir Oceano, è nella sinistra dell' Oceano e nella destra
Canto XII. Il testo della Secchia e dell' Oceano in questa
ediz. è in corsivo.
9 Venezia 1642
« La 1 Secchia \ Rapita, \ Poema Eroico-
« mico I Del Signor | Alessandro | T.^ssoìni, |
« Con le Dichiara/ioni del Sig. Gasparo | Sal-
« ulani, e '1 Primo Canto dell'Oceano nell' | vl-
« timo corretti con gli Originali. | \Slemina\ In
IO — SKCIJUIA HAPITA — 7© — BOLOGNA — 165I
« Venetia, MDCXLII. | Con licenza de' Supe-
« riori » .
Di pp. 16 nn. + 384; in-i2 (cm. 12.6 X ?)•
A pp. 5-8 nn. è la lettera dedica in data .0/ Venetia
il I Febbraio i6jo di Giacomo Scaglia « All' Illustrissimo
a Sig. 1 Giorgio I Contarini. | Fu dell' Eccellentissimo | Sig.
a Marco » ; seguono a pp. 9-13 e 14-16 le due solite pre-
fazioni del Tassoni « A chi legge » e « Paulino Castel-
« vecchio a' lettori ». — A pp. 1-353 è il testo del Poema
con le Dichiarazioni alla fine di ciascun canto, e da ultimo
a pp. 353-384 è il a Primo Canto 1 Dell'Oceano | Del Me-
« desimo Autore, i Con la Copia d' vna lettera scritta ad
« vn 1 Amico sopra la materia del | Mondo Nuouo ». La
lettera va da p. 353 a p. 358: secondo il solito al primo
canto è aggiunta la prima ottava del secondo. Come si
vede è una ristampa dell'edizione dello Scaglia, ma non
vi comparisce il nome del nuovo stampatore. Di questa
edizione cosi giudica il Barotti ( ed. mai., p. lvi, ed. min.,
pp. 40-41): « Edizione senza dubbio non dispregevole, e
<i per la carta e per i caratteri (che sono corsivi per tutto
« il Poema e nel canto dell'Oceano), e per la correzione ».
10 Bologna, Zenero 1651
« La I Secchia \ Rapita \ Poema Eroico-
« mico I del Sig. Alessandro | Tassoni. | Con le
« Dichiarazioni del Signor Gasparo | Saluiani, e'I
« Primo Canto dell'Oceano [ nell' vltimo, corretti
« con gli I Originali. | Al Moli' lllustr. et Eccel-
« lentiss. Sig. | il Signor | Gio. Francesco Bo-
« nomi, j Dottore dell' una, e l' altra legge. | In
II — SECCHIA RAPITA — Jl BOLOGNA 1652
« Bologna, iMDCLI | Per Carlo Zencro, Con li-
« cenza de' Superiori » .
Di pp. 24 nn. + 321; in-i2 (cm. 14 X 7ó )•
A pp. 7-1 1 nn. è la lettera dedica (senza data) del Ze-
nero al Bonomi; quindi a pp. 13-18 nn. e 19-21 nn. sono
le due solite prefazioni « A chi legge » e « Paolino Ca-
a stelvecchio a' Lettori ». A p. 22 nn. è la licenza di
stampa, ma senza data {Vidit D. Francisciis Ferrarhis,
prò Eminentiss. ac Reiierendiss. D. D. Cardinali Archie-
piscopo Bononiae, e! Princeps. — D Inuentius Tortiis
Clerìcus Regularis S. Pauli, Poenitentiariiis prò eodern
Eminentiss. — Fr. Hieronynius Alle, prò Reuerendiss.
P. Inquisii. Bunon. — Imprimatur — Fr. Joannes Maria
Gottinus Lector, Notarius S. Offìcij Bononiae, ex Com-
missione Reuerendiss. Retri Inquisii. Bononiae) . Da p. i a
p 28S è la Secchia con le note del Salviani in fondo a ciascun
canto; da p. 289 a p. 319 è il primo canto dell' Oceano e
la prima ottava del secondo, premessa (pp. 289-297) la
lettera sulla materia del Mondo Nuovo; e da ultimo a
p. 321 è lo stemma dello Zenero e sotto: « In Bologna,
« MDCLI. I Appresso Carlo Zenero. | Con licenza de' Su-
« periori ». — Avverte il Barotti che questa ristampa fu
fatta dallo Zenero « ad istanza di Gio. Battista e Giuseppe
« Corvi Libra) di Roma ».
11 Bologna, Barbieri 1652
« La I Secchia \ Rapita \ Poema Froico-
" mico, 1 Del Sig. Alessandro ] Tassoni. | Con
« le Dichiarazioni del Sig. Gasparo | Saluiani,
« e '1 Primo Canto dell' Ocea- | no nell' vltimo
« corretti con gli | Originali. | Dedicata \ all' Illu-
12 — SECCHIA RAPITA — 72 — VENEZIA — 1664
« strissimo ] Sig. Ippolito | Cattaneo. | [Stemma]
« In Bologna, Per Domenico Barbieri. | Sotto le
« Scuole. Alle due Rose. | Con licenza de' Supe-
« riori. I M.DC.LII. »
Di pp. 12 nn. + 304 + 2 nn.; in- 12 (cm. 13,5 X 7?2)-
Per errore di stampa le pp. 300-304 sono invece segnate
330-334.
A pp. 5-6 nn. è la lettera dedica (senza data) di Do-
menico Barbieri al Cattaneo; quindi a pp. 7- io nn. e 11-12
nn. sono le due solite prefazioni del Tassoni « A chi legge »
e « Paulino Castelvecchio a' Lettori »; segue a pp. 1-279
il testo della Secchia con le note alla fine di ciascun canto,
e poi a pp. 280-304 il primo canto dell' Oceano e la prima
ottava del secondo, premessa (pp. 280-284) la lettera a un
amico sopra la materia del Mondo Nuovo. — Nella prima
delle due pagine finali non num. è la licenza di stampa
( Vidit D. Franciscus Ferrariiis prò Emìnentìss. ac Re-
uerendiss. D. D. Cardinali Archiepiscopo Bononiae, et
Princeps. — D. Iniientius Tortus Clericus Regularis
S. Pauli, Poenitentiariiis prò eodem Eminentiss. — Fr.
Hieronimiis Alle, prò Reiierendiss. P. Inquìsit. Bonon. —
Imprimatur. — Deniio Fr. Casimirus de Cremona Lector
Theol. et Vicar, Gener. S. Ossici] (sic!) Bononiae.)\ nella
seconda Io stemma dello stampatore e sotto « In Bo-
« logna, I Per Domenico Barbieri. | Sotto le Scuole. All' In- |
« segna delle due ] Rose, j M D.C.LII. \ Con licen:[a de' sii-
« per lori. »
12 Venezia, Pezzana 1664
« La I Secchia \ Rapita \ Poema Eroicomico. \
« Del Sig. I Alessandro TAssoNr. ] Con le Dichia-
<« razioni del Sig. Gas- j parcj Sakiiani, e '1 Primo
13 SECCHIA RAPITA 73 PARIGI — 1664
« Canto I dell' Oceano nell' vltimo, | corretti con
« gli Originali. | [Stemma] Venetia, MDC.LXIV. 1
« Appresso Nicolò Pezzana. I Con Licenza de'Su-
« periori, e Priuilegio. »
Di pp. 310; in-i2 (cm 14.6 X 8).
Precedono le due solite prefazioni del Tassoni « A chi
legge » ( pp. 5-8) e « Paolino Castelvecchio a' Lettori »
(pp. q-io); segue (pp. 11-284) '^ testo della Secchia con
le dichiarazioni alla tìne di ciascun canto; viene da ul-
timo (pp. 285-310) il primo canto deìV Oceano e la prima
ottava del secondo, premessavi (pp. 285-290) la copia
d' una lettera scritta ad un amico sopra la materia del
Mondo Nuovo.
13 Parigi 1664
Nel 1664 fu pubblicata la prima edizione della ver-
sione francese della Secchia fatta da Pietro Perrault; non
ho potuto vedere questa edizione non registrata nemmeno
dal Barotti. Cfr. n. 18.
14 Bologna, Monti 1665
« La I Secchia \ Rapita | Poema eroicomico \
« del Sig. Alessandro | Tassoni. \ Con le Dichia-
« razioni del Signor Gasparo | Saluiani, e "1 Primo
« Canto dell' Oceano | n-ell' vltimo corretti con gli |
« Originali. | [Stemma\ In Bologna, MDCLXV. |
« Por Giticomo Monti. Con lic. de' Superiori »,
15 — SECCHIA RAPITA — 74 — BOLOGNA — 167O
Di pp, 300; in-i2 (cm. 15 X 7»8).
A pp. 5-8 69-10 sono le due solite prefazioni del Tas-
soni « A chi legge » e « Paulino Castelvecchio a' Let-
tori »; quindi a pp. 1 1-275 ^ il testo della Secchia con le
noie in fine di ciascun canto; da ultimo a pp. 276-300 è
il primo canto dell' Oceano e la prima ottava del secondo,
premessa (pp 276-280) la lettera a un amico sopra la ma-
teria del Mondo Nuovo. Nella stessa p. 300 è la licenza
di stampa (Vidit D. Io. Chrysost. Vicecomes C. R. S.
Palili^ in Metropol. Bonon. Poenitent. prò PJminentiss. ac
Reuerendiss. D D. Hieronymo Boncompag Archiepisc.
Bonon. et Princ. — Reimprimi possit. — Fr. Paulus Hie-
ronymus Giacconus de Garrexio Ord. Praedic. Sac. Theo-
log. Mag. et Vie. Gener. S. Offic. Bonon)., e in fondo alla
pagina è ripetuto: « In Bologna, per Giacomo Monti. 1Ò63. |
Con licenza de'' Superiori. »
15 Bologna, Longhi 1670
« La I Secchia \ Rapita \ Poema Eroicomico \
" Del Signor j Ai.essandro | Tassoni, ] Con le
« Dichiarationi del Sig. Gasparo | Salviani, e '1
« Primo Canto dell' Oceano | ncU' vltimo corretti
« con gli Originali. | \Stemma\ In Bologna | Per
« Gioseìfo Longhi. 1 670. Con licenza | de' Su-
« periori » .
Di pp. 300; in-i2 (cm. 15 X 7i^)-
A pp. 5-8 e 9-10 sono le sue prefazioni del Tassoni
a A chi legge » e « Paulino Castelvecchio a' Lettori «;
poi a pp. 1 1-275 <-' ^^ testo della Secchia con le note in
fine di ciascun canto; da ultimo a pp. 276-300 è il primo
canto dell' Oceano e la prima ottava del secondo canto,
l6 — SECCHIA RAPITA — 75 — BOLOGNA — 167^
premessa (pp. 276-280) la lettera a un amico sopra la ma-
teria del Mondo Nuovo. A p. 300 è pure la licenza di
stampa (Vid. D. Joseph Cribelhis Clericus Regularis
S Palili, et in Cathedrali Rononicnsì prò Eminentiss. Ar-
chiepiscopo — Reimprimatur — Fr. Marcelhis Ghirardus
à Diano Sac. Theol Mag. Ord. Praed. Vie. Gener. Sanctiss.
Inquisitiouis).
16 Bologna, Longhi 1673
Dovrebbe essere una ristampa dell' ediz precedente:
non ho potuto vederla Citata dal Tiraboschi, Bibl Mod.
V. 203 e dal Rarotti (/. e).
17 Parigi, Du Bray 1675
" La Secchia \ Rapita \ Poema Eroicomico \
" Col canto dell' Oceano \ di | Alessandro Tas-
« SONI I Patrizio iModonese. | \Stemma\ Parigi |
.< Presso Sante du Brav | MDCLXXV. »
Di ce. i nn. + 166 + i nn.; in-12 (cm. 13 X 754)-
A e. nn. I r. è il frontispizio riportato, il verso è bianco.
Da e. 1 r. a e. 149 r. è il testo del Poema; da e. 149 v
a 166 r il « Primo Canto | De L'Oceano | Del Medesimo
« Avtore. | Con la copia d' una lettera scritta ad | vn amico
« sopra la materia ] del mondo nuovo », la qual lettera
va da e. 149 V. a e. 153 r. e si noti che porta la hrma
« A. I. » e che è mancante la prima ottava del canto se-
condo dell'Oceano. Da ultimo a e. 166 r e e. nn. 1 r è
r « Extraict du Privilege du Roy » a firma « Antoinc »
e con la data di « Versailles- ce 18 Avril 1675. " ^^^^ tale
privilegio « detfenccs sont faites à tous Libraires, Impri-
« meurs et autrcs d' imprimer, ou faire imprimer, vendre
« ei distribucr le dit Livre sans le consentement diuiit l)v
l8 — SECCHIA RAPITA — 70 — PARiCI — 1678
« Bray, pendant le temps et terme de dix ans, à peine de
« confiscation des Exemplaires contrefaites de quinze cens
« livres d' amende contre chacun des contrevenans, dont
« un tiers a Nous, un tiers a 1' Hotel-Dieu de Paris, l'autre
« tiers au dit Exposant, a la charge que ces presentes se-
« ront enregistrées sur les registres de la CommuDauté des
« Libraires et Imprimeurs de Paris ».
Quest' edizione non registrata dal Muratori né dal Ba-
rotti, né dal Tiraboschi e che non compare nelle biblio-
grafie del Brunet e del Graesse né nei cataloghi delle bi-
blioteche da me esplorate fa parte della mia raccolta di
opere del Tassoni. Si tratta di una truffa di qualche edi-
tore; è la stessa edizione contraffatta del 1622, tolte de-
dica, prefazione e mutato il frontispizio e 1' ultima carta
n. num. contenente la seconda parte dell' « Extrait du Pri-
« vilege du Roi ».
18 Parigi, De Luyne 1678
« La Secchia | Rapita. \ Le Seait \ Eni epe. \
« Pocme ILeroicomique \ du Tassoni. ]. Nouvel-
« lement traduit d' Italien en Francois. [ Tome I. ||
« Tome li I I [Stemma] A Paris, | chez
I Guillaume de Luyne, Libraire Juré, au Pa-
\ lais I sous la montée de la Cour des Aydes,
à la Justice. | Et | Jean Baptiste Coignard
Imprimeur ] du Roy, ruè S. Jacques à la
Bible d' or.
« M.DC.LXXVIII. I Avec Privilege de Sa Ma-
« jeste » .
Voi. I di pp. 54 nn. + 339 -|- 3 nn. ; voi. II di
PP- 339 T I nn.; in- 12.
ig — SFXCHIA RAPITA 77 — BOLOGNA — 1683
I. A pp. 3-45 nn. è un « Avertissemenl ou Reflexions
sur le Poe me Italien du Seau enlevé, et sur sa traduciion
en Prose Francoise » Non porta firma : ma come la ver-
sione è di Pietro Perrault, cosi dello stesso sono molto
facilmente le riflessioni ('). Segue (p 46 nn — p. i ) la pre-
fazione del Tassoni « A chi legge » accompagnata dalla
versione francese: tanto per questa prefazione come per
la Secchia il testo italiano è nella pagina a destra, la ver-
sione francese in quella a sinistra A pp. 2-339 è il testo
e la traduzione dei canti 1-Vll della Secchia, accompagnati
da qualche nota marginale. In ultimo nella prima delle tre
pagine non num. è 1' Errata-Corrige, nella seconda d' « Ex-
trait du Frivilege du' Roy » : il Privilegio è in data del
30 gennaio 1678, registrato sul libro della Comunità il
27 febbraio dello stesso anno; in fondo è l' indicazione che
fu finito di stampare per la prima volta il j° giugno 1678.
II. A p. 3 è riprodotto il Privilegio del Re già stam-
pato in fine del primo volume; quindi a pp. 4-261 sono i
canti VIII-XII della Secchia e a pp. 262-327 è il primo
canto deìV Oceano, premessa la solita lettera a un amico
sopra la materia del Mondo Nuovo; in fine a pp. 327-339
sono brevi annotazioni alla Secchia. Neil' ultima pagina
non num. è 1' Errata-Corrige.
19 Bologna, Longhi 1683
« La 1 Secchia \ Rapita \ Poema Eroicomico \
« Del Signor | Alessandro | Tassonf, [ Con le
« Dichiarationi del Sig. { Gasparo Salvi \ni. | e
« '1 Primo Canto dell' Oceano | nelT vltimo,
(1) Avvertì già il Harotti (L c): a V. notabile il frequente sbaglio
del Traduttore nel cambiar Patria alle persone che nomina. Nella pre-
fazione fa bolognese il Tassoni, nelle note fa bolognesi il Sigonio e il
Vedriani e modenesi il Ghirardaccio e il Campanaccio ».
20 — SECCHIA RAPITA — 78 MODENA — 1 7OO
« corretti con | gli Originali. | In Bologna,
« M.DC.LXXXIII. I Per Gioseffo Longhi. Con li-
« cenza de' Sup. »
Di pp. 300; in- 12.
A pp. 5-8 e g-io sono le due solite prefazioni « A chi
legge » e « Paulino Castelvecchio a' Lettori » ; segue a
pp. 11-275 il testo della Secchia con le note in fine di
ciascun canto, e a pp. 276-300 il primo canto dell' Oceano
e la prima ottava del secondo, premessa (pp. 276-280) la
lettera a un amico sopra la materia del Mondo Nuovo.
Nella stessa p. 300 è anche la licenza di stampa ( ViJit D.
Joseph Crìbellus Clericus Regiilaris S. Pauli, et in Ca-
thedrali Bononiensi prò Eminentiss. Archiepiscopo. — Reim-
primatur — Fì\ Vincentius Vbaldinus Vicarius Gener.
Sancii Offici] Bononiae).
20 Modena, Capponi 1700
« La I Secchia \ Rapita \ Poema Eroicomico \
« Del Signor | Alessandro | Tassoni, | Con le
« Dichiarationi del Signor Ga- | sparo Salviani,
« e '1 primo I Canto dell' Oceano nell' ulti- | mo,
« corretti con gli | Originali. | [Stejnma] In Mo-
« dona, M.DCC. | Per Antonio Capponi, Stam-
« patore Vescov. | Con licenza de' Superiori » .
Di pp 300; in-i2 (cm. 14,2 X 8,1).
A pp. 5-8 e 9-10 sono le due solite prefazioni «A chi
legge » e « Paulino Casteluecchio a' Lettori »; segue
(pp 11-275) il testo del poema con le dichiarazioni del
Salviani alla fine di ciascun canto; da ultimo (pp. 276-
300) è il primo canto dell' Oceano e la prima stanza del
21 — SECCHIA RAPITA 79 — HOLOGNA -- I7O9
secondo, preceduti (pp. 276-280) dalla lettera ad un amico
sopra la materia del Mondo Nuovo. In fondo alla p. 300
è la licenza di stampa senza data (Reimprimatur — Fr.
Thomas Nicolaus Giampé de Fabriano Vìcarius gene-
ralìs Sancii Officii Mutinae. — Vidit loannes Galliamis
de Coccapanis). — 11 Barotti annota: « Questa, per quel
eh' io ne sappia, fu la prima volta che Modena rese cosi
dovuta giustizia al suo Poeta, benché assai poco decoro e
riputazione mostrasse in tal fatto lo stampatore per la in-
felicissima carta e non miglior carattere che pose in opera. »
21 Bologna, Pisarri 1709
« La I Secchia | Rapita \ Poema Eroicomico \
« Del Signor | Alessandro Tassoni, \ Con le Di-
« chiarazioni del Signor Ga- | sparo Salmani,
« e '1 primo ] Canto dell' Oceano nell' ulti- | mo,
« corretti con gli | Originali. | [Stemma] In Bo-
« logna, MDCCIX. 1 Per Costantino Pisarri sotto
« le Scuole. \ Con licenza de' Superiori ■^ .
Di pp. 300; in-i2 (cm. 12.5 X 8,5).
A pp. 5-7 e 8-9 sono le due solite prefazioni « A chi
legge » e « Paulino Caslelvecchio a' Lettori » ; segue a
p. IO la licenza di stampa. Vi è quindi (pagg. 11-275)
il testo della Secchia con le note in fine di ciascun
canto, poscia a pp. 276-300 il primo canto dell' Oceano
e la prima ottava del secondo, premessa ( pp. 276-280) la
lettera a un amico sopra la materia del Mondo Nuovo.
22 Londra 1710
Sotto questa data il Graesse ricorda la traduzione in-
glese dell' O/.ell; non T ho vista; credo si possa ideniili-
23 — SECCHIA RAPITA — 8o — VENEZIA — 17II
cjre con quella ricordata sotto l'anno 1715 dal Barolti, il
quale dal Giornale t/c' L-tlerati d' Italia dell' anno ly i j,
Tom. XXII, ar. 13, p. 439 riferisce: « Pochi giorni sono è
(c uscita alla luce una nuova traduzione in versi inglesi
« della famosa Secchia Rapita di Alessandro Tassoni Mo-
« danese con bellissima stampa. Il traduttore dichiara che
« questo Poema sia il più bello che sia uscito in qualsi-
« voglia lingua, dopo quello di Virgilio, e ch'esso è for-
« mato secondo le regole d' Aristotele. Fa la Vita del Tas-
« soni, e dà un Catalogo delle sue opere stampate e ma-
« noscritte, srendendosi spezialmente sopra gli Annali Ec-
ce clesiastici e secolari, che dice essere nella Biblioteca
« del Serenissimo Signor Duca di Modena ». Nemmeno il
Barotti vide questa traduzione.
23 Venezia, Lovisa 1711
Non ho visto quest' edizione che registro sulla fede del
Barotti. Cfr. anche Tiraboschi, Bibl. Mod. V. 203.
34 Venezia, Lovisa 1726
« La I Secchia \ Rapita \ Poema Eroicomico \
« Del Signor | Alessandro | Tassoni. | Aggiun-
« tovi la Vita del medesitno, | Con le Dichiara-
« zioni del Sig. Caspa- | ro Salviani, e *1 Primo
« Canto del- | l' Oceano nell' ultimo corretti ] con
« gli Originali. | In Venezia, MDCCXXVI. 1 Per
« Domenico Lovisa | Con Licenza de' Superiori » .
Di pp. 8 nn. + 276; in-12 (cm. 14 X 7?5)-
A pp. 3-8 nn. è la vita del Tassoni « scritta già dal
Vedriani nel suo libro de' Dottori di Modena » (Barotti),
25 - SFXCHIA RAPITA — 8l — BOLOGNA — 1737
quindi subito (pp. 1-253) ^ '^ Secchia con le Dichiara-
zioni del Salviani in fondo a ciascun canto e finisce il
volume ( pp. 254-276) il primo canto deW Oceano e la
prima ottava del secondo, premessa (pp. 254-256) la solita
lettera a un amico sopra la materia del Mondo Nuovo.
« Questa è una edizione la pe<^giore di tutte non solo
per la pessima carta, ma per gl'infiniti errori che obbro-
briosamente la deturpano » (Barotti).
25 Bologna, Pisarri 1737
« La I Secchia | Rapita \ Poema Eroicomico \
« r3el Signor { Alessandro | T'assoni, | Con le
« Dichiarazioni del Signor Gas- | paro Salviani,
« e *1 primo | Canto dell' Oceano nell' ulti- j ino,
« correnti {sic!) con gli | Originali. | [Stemma] In
« Bologna per Costantino Pisarri sotto le | Scuole.
« 1737. Con lic. de' Superiori ».
Di pp. 300; in-i2 (cm. 13,5 X 75-)-
A pp. 5-7 e 8-9 sono le due solite prefazioni « A chi
legge » e « Paulino Castelvecchio a' Lettori » ; a p. io è
la licenza di stampa, ma senza data ( Vidit D. Aiireims
Castanea Clcricus Regularis S. Palili, et in Ecclesia Me-
tropolitana Boìioniae Poenitentiarius prò Eminentìssimo,
et Reverendissimo Damino D Prospero Cardinali Lam-
berti ni Archiepiscopo Bononiae, ac S. R. I. Principe
— Reimprimatur — Fr. Thomas Maria Caneti Provica-
riiis Sancii Offìcii Bononiae); quindi a pp. 1 1-275 ^' '' testo
della Secchia con le dichiarazioni alla fine di ciascun canto
e a pp. 276-300 è il primo canto dell' Oceano e la prima
ottava dei secondo, premessa (pp. 276-280) la lettera a un
amico sopra la materia del Mondo Nuovo.
Rossi. tj
26 — secchia rapita — 82 — oxford — 1737
26 Oxford 1737
Anche per questa edizione, registrala pure dal Brunet
e dal Graesse, traggo notizia dai Barotli :
a La Secchia Rapita Poema Eroicomico del Signor
« Alessandro Tassoni con le Dichiarai^ioni del Signor
a Gaspare Salviani accresciute ed ammendate dal Signor
« Abate Marchiani. In Osford nel Teatro Sceldoniano
« MDCCXXXVII. Volumi due in ottavo. In questa ben
« eseguita edizione si è tralasciato per la seconda volta il
« canto dell'Oceano. Gli accrescimenti e gli emendamenti
<i alle Annotazioni del Salviani non sembrano a taluno
a tutte savie e lodevoli e che influiscano molto a diluci-
« dare il Poema ».
Il TiRABOscHi, Bibl. Mod. V, 203 la dice « edizione
assai bella ».
37 Piacenza, Giacopazzi 1738
« Annota{ioni | Del Dottore \ Pellegrino
« Rossi | Modenese \ Alla \ Secchia Rapita |
« D' Alessandro | Tassoni, | In seguito delle già
« fatte I Da Gaspare Salviani. j All' lUustriss. e
« Reverendiss. | Monsignore | Stefano | Fogliani |
« Vescovo di Modena. | Piacenza, per il Giaco-
« pazzi Stapator Vesc. 1738. | Con licenza de'Su-
« periori » .
Di pp. 8 nn. -f- 195; in-8 (cm. 19,5 X 12).
A pp. 5-8 nn. è la lettera di Pellegrino Rossi in data
Modena, 10 febbraio 1738 a Monsignore. A pp. 1-2 è la
prefazione all' <i Amico Lettore », ove I' A. dice fra 1' altro
che ha pubblicate queste annotazioni invitato e spinto con
27 — SECCHIA RAPITA — 83 — PIACENZA ■- I738
dolce vioIen:^a dagli amici: « Oltredicché, seguita, m' inva-
gino che ti recherai a meraviglia come io le abbia stam-
pate disgiunte dal Poema e come suoi dirsi in aria: al che
rispondo che ciò pure non ho stimato necessario per le
tante edizioni che si sono fatte in Ronciglione, Venezia,
Parigi, Bologna, Modena etc, talché non v' ha oramai per-
sona che presso di sé qualche copia non ne conservi, » —
A pp. 3-195 è il testo deile Annota:^ioni. — Una copia di
questo libro è nella R. Biblioteca Estense di Modena fra i
codici Campori, già n. 1658, ora y X. 6, 41, con moltis-
sime correzioni autografe scritte nei margini delle carte, in
aggiunta o sostituzione di non poche parti cancellate dallo
stampato. E in questa forma corretta che le note compa-
riscono nell'edizione di Venezia del 1739 ('^f^- "• 28).
Nello slesso anno 1738 a proposito di queste '< Annota-
zioni « usci fuori un curioso opuscoletto: « Errata-Cor-
« rige I Per Le | Annotazioni | Del Dottore | Pellegrino
« Rossi ( Modenese | Alla | Secchia Rapita | D' Alessan-
« dro I Tassoni | In seguito delle già fatte da | Gaspare
« Salviani. | In Venezia MDCCXXXVIII. | All'Insegna della
« Verità ». Di pp. 2 nn. -h 50, in-8. A pp. 1-4 di questo im-
portante opuscolo è la prefazione ,4 chi ha letto o leggerà
le Annotazioni del Dottore Pellegrino Rossi alla Secchia
Rapita del Tassoni : seguono a pp. 5-48 gli errori e le
correzioni; termina il volume (pp. 4Q-50J un'avvertenza
A chi ha lette le seguenti corre:{ioni. Dispiace che il Ba-
rotti a proposito di questa Errata-Corrige scriva (p. 42):
« E composta in maniera che da più d' uno fu ritenuta
« un'onesta ritrattazione dell'autore medesimo delle An-
« notazioni »; dispiace, perché l'Autore dtìV Errata-Cor-
rige ben lungi dall'essere, come si afferma nel Catalogo
dei Mss. Campori, p. 557, il doti. Domenico Vandelli, e
molto meno il medesimo Rossi, come il Barotti insinua,
pare che sia invece lo stesso Barotti aiutato forse dal
Vandelli : (cfr. anche il ms. nella Biblioteca Comunale di
Ferrara; Catal. Anionelli, cod. 203, n.° 39).
28 — secchia rapita — 84 — venezia — 1739
28 Venezia. Bettinelli 1739
« La I Secchia \ Rapita. \ Poema Eroicomico \
« Di I Alessandro Tassoni, | Colle Dichiara-
« zioni I Di Gaspare Salviani | Romano, | E le
« Annotazioni | Del Dottor | Pellegrino Rossi |
« Modenese. | [5fówma] Venezia, | MDCCXXXIX. |
« Impresso per Giuseppe Bettinelli. | Con Licenza
« De' Superiori, e Privilegio. »
Di pp. i6 nn. + XLVIII -h 450 + 6 nn. + 12 inci-
sioni fuori testo; in-8 (cm. 16,3 X 10,2).
A p. 2 nn. è un' incisione rappresentante il vescovo di
Modena uscente incontro ai guerrieri che ritornano con
la Secchia rapita ai bolognesi: sotto è la leggenda: « La
Secchia Rapita Del Tassoni Con Annot. « ; a p. 3 nn. è
il frontispizio riportato; segue a pp. 5-7 nn. la prefazione
de ce lo Stampatore a chi leggerà », nella quale dà conto
del modo col quale ha condotto la propria edizione con
le note del Dott. Pellegrino Rossi rivedute ed ampliate
quali compaiono nel cod. Campori y- X. 6. 41 (cf. n. 27).
Tanto le note del Salviani quanto quelle del Rossi sono
inserite immediatamente dopo l' ottava cui si riferiscono
e sono precedute da un' 5 o da un' R, secondo che sono
dell'uno o dell'altro. Quindi a pp. 8-10 nn. è la prefa-
zione del Tassoni « A chi legge », senza alcuna sottoscri-
zione; a p. 12 nn. è il ritratto del Tassoni tratto dal libro
del Vedriani de' Dottori di Modena (un medaglione con
sotto la scritta: « Alexander Tassonus Mutinensis | Omni
Scientiarum Genere Clarissimus »); a pp. 13-15 nn. è una
breve notizia sul Tassoni tratta dal « Crescimbeni nel-
r Istoria della Volgar Poesia \ Val. V. | In Venezia, presso
il Basegio 1730 »; da ultimo a p. 16 nn. è la doppia li-
28 - SECCHIA RAPITA — 85 -- VENEZIA — 1739
cenza di stampa, pel testo e per le note: F una e l'altra
è firmata da Z. Pietro Pa^qiialigo Refonn., Daniel Bra-
gadin Kav. Proc. Reform , Agostino Gadaldini Segret. ;
la prima è in data del 28 marzo 1739 ^ concede la ri-
stampa a giusta l'esemplare stampato in Venezia l'anno
1726 con Licenza de' Superiori »; la seconda è in data del
7 aprile 1739 e concede la stampa delle Annotaponi. —
A pp. I-XLVIII è la a Vita I Di | Alessandro | Tassoni, |
Scritta I Dal Sig Proposto Lodovico Antonio j Muratori, |
Bibliotecario Di Sua A. S. | Di Modena ». È la prima edi-
zione di questa importantissima vita, che è forse tutt' ora
quanto di meglio sia stato scritto sul Tassoni; usci con-
temporaneamente in volume a parte in Modena coi tipi
di Bartolomeo Soliani; fu poi dal Muratori stesso rive-
duta e ampliata per le due edizioni modenesi del 1744
(cfr. più avanti n. 31-32). — A pp. r-399 è il testo della
Secchia con le note del Salviani e del Rossi: le 12 inci-
sioni fuori testo illustrano ciascuna un canto, sono nume-
rate progressivamente dall' I al Xll e sono inserite al prin-
cipio del canto cui si riferiscono. La p. 400 è bianca: viene
quindi (pp. 401-430) il primo canto dell' Oceano e la prima
ottava del secondo, premessa (pp. 401-404) la lettera a
un amico sopra la materia del Afondo Nuovo. Da ultimo
(pp. 431-450) sono le « Varie Lezioni | De' Due Manu-
scriiti Originali: j L'Uno | Della Biblioteca | Estense; | E
L'Altro I De' Conservatori | Della Comunità di Modena ».
Tali varietà di lezione compaiono per la prima volta in
questa edizione e, quantunque molte, non sono tutte quelle
che i due mss. presentano. — Nelle sei pagine non num.
in fine abbiamo nella prima e seconda la nota degli er-
rori incorsi nella stampa; nelle HI a V un elenco di « Libri
stampati da Giuseppe Bettinelli Libraio in Merceria al
Segno del Secolo delle Lettere in Venezia »; da tale
elenco rileviamo che questa edizione costava quattro lire
veneziane. — In fondo alla p. nn. 5 è la notazione: « Pub-
blicato il dì 15 Giugno 1739. In Venezia, per Giuseppe Bet-
tinelli ».
28 - SECCHIA RAPITA 86 — VENEZIA 1739
Annota il Barotti: « In quest'anno 1743, e in questo
mese di Maggio ha cominciato a spacciar la sua stampa
con dodici rami, uno per canto. Non può sospettarsi
eh' egli abbia avuto in pensiero di darci con questa giunta
la sua Impressione per nuova, se ingenuamente operando
vi ha lasciati tutti i segnali della vecchia edizione, e fino
la data del trentanove nel frontispizio o di darci per cosa
vecchia di ben quattro anni questi suoi Rami se ha per-
messo che r incisore sculpisca in certa lapide dell' ottavo
li corrente anno 1743 per trar d'ogni dubbio 1 secoli fu-
turi circa il tempo di tale lavoro. Altro motivo sicura-
mente non può aver avuto in questa sua giunta, fuorché
il tentare se i nuovi rami potessero allettare i compratori,
e migliorar fortuna alla vecchia edizione. Ma chi si di-
letta di cose buone, o chi si contenta delle mediocri non
sarà preso da tale lusinga ». Realmente nel rame Vili
questa data 1743 comparisce, e ciò farebbe sospettare che
da prima 1' edizione del 1739 fosse senza incisioni, e vi fos-
sero poi inserite nel 1743 per spacciare le copie restate, le
quali dovevano essere molte; ma nel ricordato elenco di
libri stampati dal Bettinelli la Secchia comparisce come
un volume in-8, figuralo, e in fine a tale elenco è la data
del 15 giugno 1739; dunque? Bisognerebbe verificare se
fra le copie di questa edizione ne esistano non illustrate
o con rami diversi: gli stessi rami ricompaiono nella ri-
stampa del Bettinelli del 1747 (cfr. n. 33).
Nello stesso anno 1739 a proposito di questa edizione
della « Secchia » usci fuori un curioso volumetto: « Qnc-
« rela j Per La Ristampa | Della Secchia Rapita | D' Ales-
« Sandro Tassoni | Colle Dichiarazioni | Di Gaspare Sal-
ci viani Romano, | E Le Annotazioni | Del Dottor Pelle-
« grino Rossi | Modenese. | Fratta in Venezia | Da Giuseppe
« Bettinelli | L'Anno 1739. ! In Culembàc al Meno | Dalle
« Stampe di Rosso Tumivieni etc. ». Di pp. f 19 in 8. A p. i è
il frontispizio; a p. 2 il motto Qiiae semel, applicata iu-
vant, replicata sananti segue (pp. 3-1 19) la querela « in
« cui, scrive il Barotti, fingendosi di riprendere lo stam-
29 — SECCHIA RAPITA — • 87 BOLOGNA — 174©
a polore, come la colpa fosse di lui, se 1' edizione non era
« riuscita correità, e le Annota:;ioni non erano state emen-
« date, si vede patentemente che in tal piacevol maniera
« si è voluto rinconvenìre 1' autore delle medesime, perché
« non abbia riformale le sue Note secondo il gusto del
'( Censore. Questa operetta sembra farina di chi compose
« r Erraia-Corrige, di cui non giova cercare il nome,
« s'egli non volle manifestarcelo. » E appunto l'autore di
questa Querela è lo stesso Barotti. (cfr. anche Biblioteca
Comunale di Ferrara, Catal. Antonelli, 203 n. 40).
Il Tiraboschi, Bibl. Mod. V. 20^ avverte: « Di amendue
questi opuscoli alcuni fanno autore il sopraccitato Barotti,
altri il doti. Domenico Vandelli; e forse amendue vi eb-
bero parte. »
29 Bologna, Pisarri 1740
« La I Seccìr'a \ Rapita \ Poema Eroicomico \
« Del Signor | Aless.xndro | Tassoni j Con le di-
« chiarazioni del Sig. Gas- | paro Salviani, e '1
« primo I Canto dell'Oceano nelP ulti- | mo, cor-
« renti (sic!) con gli | Originali, j [Stemma] In
« Bologna, MDCCXL. j Per Ferdinando Pisarri,
« air Insegna di j S. Antonio, Con la licenza
« de' Sup. »
Di pp. 300; in 12 (cm. 13 X 7? ?)• È una ristampa
dell' ediz. de! 1737; v' è persino nel frontispizio lo stesso
errore di correnti per corretti: cfr. n. 25,
A PP- 5"7 s 8-9 sono le due solite prefazioni « A chi
legge » e « Paulino Castelv^cchio a' Lettori »; a p, io è
la licenza di stampa in data 7 ottobre 1740 ( Vidit
D. Pauliis Philippus Premuli Clericus Regul. Sancii Pauli,
et in Ecclesia Metropolitana Bononiae Poenitentiarius etc.
30 — SFXCHIA RAPITA — 88 — MODENA — 1743
— Die 7 Octobris ij4o — Reimprimatur — Fr. Bona-
ventura Maria Grossi Vicarius Generalis Sancii Officii
Bononiae ). Quindi ( pp. 11-275) è la Secchia con ie note
del Salviani in fine di ciascun canto e a pp. 276-300 è il
primo canto dell' Oceano e la prima ottava del secondo,
premessa (pp. 276-280) la solila lettera a un amico sopra
la materia del Mondo Nuovo. L'editore non mostra aver
tratto alcun profitto dall'edizione veneta del 1739 (cfr.
n. 28).
30 Modena, Soliani 1743
« La I Secchia \ Rapita | Poema Eroicomico \
« Di ! Alessandro 7'assoni | Patrizio Modenese |
« Colla Varia Lezione | Degli Originali Mano-
'< scritti, I e dell'Edizioni seguite [ vivente T Au-
« tore. I In Modena MDCCXLllI. 1 Per Bartolo-
« meo Soliani Stampator Ducale. | Con licenza
« de' Superiori. »
Di pp. 351 fper errore di stampa la p. 351 è segnata
353); in 24 (cm. io X ^, 2).
A pp. 5-6 è una breve prefazione dell'editore; quindi
a pp. 7-329 è il testo della Secchia con le varietà di le-
zione registrate alle singole ottave; e da ultimo a pp. 331-
351 e il primo canto deW Oceano e la prima ottava del
secondo. Manca la lettera che ^uole essere premessa al-
l' Oceano, come mancano le due solite prefazioni del Tas-
soni alla Secchia.
31-32 Modena, Soliani 1744
« La Secchia \ Rapita \ Poema Eroicomico \
« Di Alessandro Tassoni [ Patrizio Modenese, |
31-32 — SECCHIA RAPITA — 89 — MODENA — 1744
« Colle Dichiarazioni | Di Gaspare Salviani | Ro-
« mano, | S' Aggiungono La Prefazione, E Le
« Annotazioni | Di Giannandrea Barotti ] Ferra-
" rese; | Le Varie Lezioni de' Testi a penna, e
« di molte Edizioni ; | E La Vita Del Poeta [ C^om-
« posta I Da Lodovico Antonio | Muratori j Bi-
« bliotecario Del Serenissimo | Signor Duca Di
« Modena. | [Stemma] In Modena MDCCXLIV |
« Per Bartolommeo Soliani Stamp. Ducale. Con
« licenza de' Superiori. »
A questa edizione, la pai bella della Seccliia^ in quarto
reale sei^ui dopo poche settimane, per opera dello stesso
Soliani, una seconda edizione in ottavo reale « con quello
« stesso accompagnamento di lettere, di prefazioni, di note,
« di varie lezioni e di vita del Poeta, che la suddetta
« edizione in quarto adorna e distingue; non senza alcune
« piccole giunte alle Annotazioni, che non poterono in
a essa aver luogo, le quali però né tolgono molto ove
« mancano, né molto accrescono dove sono ». (Barotti)
Per questo descrivo soltanto 1' edizione in quarto [editio
maior], segnando fra parentesi quadre la corrispondenza
nelle pagine con l'edizione in ottavo [editio minor].
Di pp. Lx 4" 489 -f" ^ nn- ~h 1^ tavole fuori testo
[ pp. 4 nn. 4" 50^" Is incisioni sono intercalate nel testo:
nel frontispizio sopra lo stemma è l'indicazione: « Se-
conda Edizione »]. Ne esistono alcune copie distinte in
carta greve e con le incisioni in azzurro.
Al frontispizio (p. ni) precede un rame raffigurante il
trionfo della Secchia [a p- -2 nn. precedente il fronti-
spizio è un' incisione in legno, diversa della precedente raf-
figurante pure il trionfo della Secchia]. A pp. v-viii è la
lettera dedica dello stampatore Soliani, in data di Modena,
31-32 — SECCHIA RAPITA — 90 — MODENA — 1744
//■ 8 mar^o 1^44 al papa Benedetto XIV [manca nell' ed.
minore]; segue a pp. ix-lhi [1-38] la « Prefazione | Del-
« r Autore Delle Annotazioni, | In cui si forma la Storia
« dell' Origine, del | Lavoro, e delle Stampe | Della Secchia
« Rapita, I E Si Dà Piena Contezza | Della Presente Edi-
« zione »; segue a pp. liv-lx [39-44] il « Catalogo |
« Delle Edizioni Della Secchia | Pervenute A Mia Noti-
« zia I Con alcune Riflessioni sopra le più considerabili
« delle I medesime. » Rame fuori testo [p. 46] raffigurante
il ritratto del Tassoni. Vien quindi a pp. 1-60 [47-94]
la « Vita i Di Alessandro ] Tassoni | Scritta Dal Signor
« Proposto I Lodovico Antonio | Muratori | Bibliotecario Di
« Sua Altezza Serenissima » [fuori lesto, con l'intestazione
« Dopo la Pagina 94 » sono inserite due pagine contenenti
una « Appendice | Alla Vita Di Alessandro Tassoni | Scritta
« dal Signor Muratori » ]. Seguono a pp. 61-64 [95"98]
quattro sonetti encomiativi, cioè: 1° « Del Signor Dottore
a Bernardino Belletti Lettore pubblico di Teologia Morale
« neir Università di Modena » Com : Torna a farsi veder
sempre più beila: 2° « Del Signor Conte Galeazzo Fon-
« tana Patrizio Modenese » Com : Di nuovo ecco il Tassoni
i suoi guerrieri: 3° « Del Signor Giambattista Vicini Pro-
« fessore di Poesia Italiana nel Collegio de' Nobili di Mo-
« dena » Com: Se 'l sovrano Cantar del Sir d'Anglante:
4° « Del Signor Giulio Cesare Tassoni Patrizio Modenese »
Com. : S' io canto te, forse parrà eh' io cante. E quindi
fuori testo la « Tavola genealogica della Casa Tassoni di
(1 Modena » Segue: a pp. 65-66 [99-100] la « Lettera de-
« dicatoria a Madama di Bonoglio premessa al Poema
« della Secchia nella prima edizione fatta in Parigi nel-
« l'anno 1622, la quale viene qui ristampata colla stessa
« ortografìa d'allora »: a p. 67 [loi] è un' « Altra lettera
« dedicatoria tolta dalla seconda edizione della Secchia fatta
« in Parigi nell'anno 1622, e ristampata anche in Venezia
« colla stessa falsa data di Parigi » ; a pp. 68-69 [ 102] segue:
« Nell'una e nell'altra edizione di Parigi dell'anno 1622
« evvi la seguente lettera, ma con qualche Varietà, A chi
31-32 — SECCHIA RAPITA — 9I — MODENA — I744
« legge »: a pp. 69-76 [103-109]: « Lettera Dedicatoria
« all'edizione della Secchia fatta in Ronciglione (cioè in
« Roma per Gio. Battista Brogiotti) nell'anno 1024 »
(è la lettera del Brugiotti a D. Antonio Barberini, nipote
di papa Urbano viii); a pp. 77-88 [109-uo] « A chi legge:
« Stampata nella detta edizione di Ronciglione dell'anno
« 1624, ed in quella di Venezia del 1625 presso Giacomo
« Sarzina, e del 1630 per lo Scaglia, e nelle altre Stampe
« posteriori »; a p. 79 [1 1 1] : « Lettera a' lettori che è nella
« edizione dela Secchia fatta in Venezia dell' anno 1Ó30, 1637
« e nelle altre susseguenti. Paulino Castelvecchio a' Lettori »;
a pp. So-89 [112-119]: « Riflessioni sopra il Poema della
« Secchia Rapita premesse alla traduzione che ne fece' in
a idioma francese Pietro Perrault, e che stampò in Pa-
« rigi nell'anno 1604, e ristampò poscia nel 1678 presso
« Guillaume de Luyne et Jean Baptiste Coignard »; a
p. 89 [120]: « Invocazione del Sig. Despreaux Nicola Boelò
« nel Canto iv v. 53 del Lutrin. in proposito della Secchia
« Rapita^ che a lui somministrò l'idea dal suo Poema »,
cui segue la riduzione che ne fece in un' ottava il Sig. Giam-
battista Vicini; a p. 90 [121]: « Varia Lezione De' Fronti-
« spizi »: a pp. 91-92 [122]: « Gaspare Salviani Ai Lettori »;
a p. 92: « Mostra del carattere di Alessandro Tassoni tratto
<i dall' Originale a penna delle Dichiarazioni da lui fatte
« sotto nome di Gaspare Salviani alla Secchia Rapita^
« colla prima Stanza e coi primi quattro versi della se-
te conda del canto secondo dell' Oceano, il quale Originale
« conservasi in Ravenna presso il Sig. Abate Tommaso
« Barbucchielli. » [manca]
A pp. 1-424 [125-477] è il testo della Secchia con le va-
rietà di lezione e le note disposte ottava per ottava. Nel-
r ediz in 4*^ a ciascun canto precede fuori testo un rame il-
lustrativo, in quella in ottavo, precede, intercalata nel testo,
a ciascun canto un'incisione" in legno. Oltre queste tavole,
nell'edizione in quarto sono inserite fuori testo le altre
che seguono: Nel canto 111 il Carroccio de' Modenesi; alla
fine dello stesso canto n\ una grande « Tavola Geografica
31-32 — SECCHIA RAPITA 92 — MODENA — I744
a del Modanese, per l' intelligenza della Secchia Rapita di
« Alessandro Tassoni, descritta da Domenico Vandelli,
« professore delle Matematiche nell' Università di Modena »;
alla fine del canto viii un' altra grande « Tavola Geografica
ff del Padovano e Romagna per l' intelligenza della Secchia
« Rapita di Alessandro Tassoni, descritta da Domenico
a Vandelli professore delle Matematiche nelT Università di
«t Modena » ; e da ultimo alla fine del canto xii è inse-
rita una grande tavola contenente la « Spezie o Mostra
« del carattere di Alessandro Tassoni tratto dall' Originale
« suo Manuscritto della Secchia, il quale si conserva nel-
« l'Archivio del Pubblico della Città di Modana ». —
A pp. 425-448 [478-484] è il « Primo Canto | Dell' Oceano |
« Del Medesimo Autore. | Con la copia d' una Lettera
« scritta ad un | Amico sopra la materia | del Mondo
a Nuovo ». Finiscono il volume: pp. 449-460 [485-490]
un « Indice geografico delle Città, Luoghi ecc. contenuti
« nei Poema della Secchia Rapita, e nelle Annotazioni;
pp. 4Ó 1-474 [490-507] una <i Tavola delle cose nota-
bili »; pp. 475-489 un cf Indice degli Autori, o dei Libri
« nominati o riferiti nel Poema e nelle Annotazioni,
« collo scoprimento di alcuni di essi nascosti sotto nomi
« annonimi (sic!), finti o anagramatici, » [fuso con la
tavola precedende]. In fondo all'edizione in quarto è
r « Indice degli errori incorsi nella Stampa » e il per-
« messo di stampa: Die 24 Maii iy42. Imprimatur.
Fr. Carolus Hyacintìnis BelUardi Sacrae Theologiae Ma-
gister, et Vicarius Generalis Sancti officii Mutinae. —
Vidit Borsius Comes Santagata ; a p. 508 invece dell' ediz.
in ottavo è un « Catalogo degli Accademici Lincei. »
A ragione il Tiraboschi, Bibliot. Mod., V. 204 la dice
« edizione per ogni riguardo magnifica e da anteporsi a
« tutte le altre annoverate finora » e a tutte quelle, ga-
giungo io, che uscirono poi.
33 — secchia rapita — 93 — venezia — i747
33 Venezia, Bettinelli 1747
« La ! Secchia \ Rapita, \ Poema Eroicomico 1
« Di I Alessandro Tassoni, | Colle Dichiarationi |
« Di Gaspare Salviani | Romano, | E le Anno-
« tazioni del Dottor | Pellegrino Rossi | Mode-
« nese, | Rivedute, e Ampliate. | [Stemma] \e-
« nezia, | MDCCXLVII. | Presso Giuseppe Betti-
« nelli 1 Con Licenza De' Superiori, e Privilegio. »
Di pag. i6 nn -f" lvi -f- 495 + 13 carte fuori testo,
contenenti la prima il ritratto del Tassoni, le altre gros-
solane illustrazioni alla Secchia^ una per canto. Sono
le stesse incisioni che compaiono nelT ediz. del 1739 (cfr.
n, 28), della quale la presente ediz. è una ristampa. Il
frontispizio è in nero e in rosso. In-8 (cm. 17,6 X ''52.)
A pp. 3-5 nn. è la Prefazione dello Stampatore a chi
leggerà, la stessa che nell' ediz. del 1739; quindi a pp 6-8
nn. un' altra prefazione senza sottoscrizione alcuna, che
altro non è che la solita del Tassoni « A chi legge »;
poi a pp. 9-1 1 nn. è la notizia del Tassoni tratta dal
Crescimbeni; e v' è di nuovo (pp. 12-15 ""•) ^' " Giu-
« dizio del Giornalista di Venezia intorno alle Anno-
« tazioni del Sig. Dottor Pellegrino Rossi nel Foglietto
« n. 13 »: questo giudizio per altro, favorevole, com'è
naturale, si riferisce alle Annota:{ìoni quali furono pubbli-
cate la prima volta nel 1738 a Piacenza dal Giacopazzi:
da ultimo a p 16 nn. è la licenza di stampa in data del
19 maggio 1742 e firmata da Z. Alvise Mocenigo Reff.
— Zuane Qiierini Proc. Reff. — Agostin Bianchi Seg —
A pp. i-Lvi è la vita del Tassoni scritta dal Muratori con-
forme r ediz. del 1739, senza tener conto delle aggiunte
che il Muratori vi fece per le due edizioni del Soliani del
34 ~ SECCHIA RAPITA — 94 — PARIGI — 1759
1744. — ^ PP- '"432 è il lesto della Secchia con le note
del Salviani e del Rossi inserite immediatamente dopo la
stanza cui si riferiscono; quindi a pp. 433-462 è il primo
canto dell' Oceano e la prima ottava del secondo, pre-
messa (pp. 433-436) la lettera a un amico sopra la materia
del Mondo Nuovo; notevole che la mezza ottava del se-
condo canto, che compare la prima volta nelle edizioni
modenesi del 1744 e quindi in tutte le successive, qui non
sia stata aggiunta. Seguono (pp. 463-480) le « Varie lezioni |
De due Manuscritli Originali: | L'Uno | Della Biblioteca |
Estense; | E L'altro | De' Conservatori | Della Comunità di
Modena. » Terminano il volume 1' « Indice delle cose No-
tabili y> (pp. 481-488), la nota degli errori incorsi nella
stampa ( p. 481) e un elenco di « Libri da Giuseppe Bet-
tinelli Stampati e che si ritrova avere il presente anno
1747 >■>. Da tale elenco rileviamo che di questa nuova
edizione della Secchia, oltre gli esemplari in carta comune
che costavano L. 5, ve n'erano in carta fina al prezzo
di L. G.
34 Parigi, Le Prieur, 1759
« Le Seau enlevé trad, en Francois [par de
« Cì':dors] avec le texte italieii — Paris, Le
« Prieur, 1759 — 3 voi. pet. in 12 ».
Conosco questa edizione solo per la citazione del Graesse
e del Brunet.
35 Genève 1760
« Essai du premier Chant du Seau enlevé,
« poeme héroicomique du Tassoni. Traduit en
« vers francois par J. A. Comparet. Genève 1760 » .
36 — SECCHIA RAPITA — 95 — VENEZIA — I763
L'unica versione francese conosciuta dal Comparet è
quella del 1678 (cfr. n. i8j ed è da lui giudicata nìolto
sfavorevolmente: « Depuis le commencement Jusqu' à la
fin, tout y est froid, tout y est insipide. »
36 Venezia, Bettinelli 1763
« La I Secchia \ rapita, \ poema eroicomico \
« di I Ai^EssANDRo Tassoni, | Colle Dichiarazioni |
« di Gaspare Salviani \ Romano, | E le Annota-
« zioni del Dottor | Pellegrino Rossi | Modenese, |
« Rivedute, e Ampliate | Venezia, ] MDCCLXIIl.
« Presso Giuseppe Bettinelli. | Con licenza de' su-
« periori, e Privilegio. »
Di pp. 16 nn. + XXXVIII + 488; in-8.
Nuova ristampa dell' ediz. descritta al n. 33; ma col
frontispizio tutto in nero e senza le incisioni.
37 Parma, Borsi 1765
« La I Secchia | Rapita \ Poeta Eroicomico \
« Di Alessandro | Tassoni Patrizio Modenese. |
« Colla varia Lezione degli Originali | Mano-
« scritti, e delle Edizioni | seguite vivente l'Au-
« tore. I [Stemma] In Parma MDCCLXV. | Per
« li Fratelli Borsi. | Con licenza de' Superiori: »
Di pp. 311 ; in-i2 (cm. 14, 5 X 9)-
A p. 2 è una rozza incisione allegorica; a p. 3 il fron-
tispizio riferito, quindi a pp. 5-6 una breve prefazione
dell'editore a chi legge. Segue (pp. 7-290) il testo della
Secchia con le varietà di lezione inserite subito dopo la
37 ~~ SECCHIA RAPITA — 9Ó — PARIGI — I776
Stanza cui si riferiscono; non vi sono note. Termina il
volume (pp. 29 1-3 II) il primo canto dell' Oceano e l'ot-
tava e mezzo del secondo canto. Come mancano le pre-
fazioni del Tassoni alla Secchia, cosi all' Oceano non è
premessa la lettera sopra la materia del Mondo Nuovo.
38 Parigi, Prault e Durano 1766
« La ! Secchia Rapita \ Poema Eroicomico \
« Di I Alessandro Tassoni | Tomo Primo || Tomo
« Secondo |ì [Stemma diverso nei due tomi] In
« Parigi I Appresso Lorenzo Prault | e Pietro
« Durand | M.DCC.LXVI. »
Tomo I. Di pp. 4 nn. -f- cviii + 128 -\- 4 incisioni
fuori testo in principio di ciascuno dei 4 canti della Secchia
compresi in questo volume. — Tomo 11. Di pp. 250 -f- 8
incisioni fuori testo^ una per ciascuno degli altri otto canti
del poema. In-4; il Graesse cita anche un' ediz. in-8, che
io non ho visto.
Tomo 1 : A p. 3 nn. è un'incisione raffigurante un tu-
mulo sepolcrale con sopra un'iscrizione: « Margaritae
Thornburgh | Uxori tenerae, | Piae Matri j ecc. ecc. ecc. \
D. D. D I G. Conti Conjux | Aeternae Fidei, grati Animi
et Amicitiae | Monimentum. » A pp. i-lxxxviii è la « Vita |
di ) Alessandro Tassoni | Scritta | da | Lodovico Antonio
Muratori « ; in testa alla p. 1 è un medaglione col ritratto
del Tassoni e sotto il noto distico : Dextera cur Ficum ecc.
seguono a pp. lxxxix-ciii le ■( Riflessioni | Di Pietro Perrault. |
Sopra il Poema della Secchia Rapita »; poi a pp civ-cvi
la prefazione del Tassoni « A chi legge » comparsa nel-
r ediz. di Ronciglione del 1624 sotto il nome accademico
di Bisquadro ; quindi a pp cvi-cvm la lettera dedicatoria
in francese « A Madame de Bonnoeil » comparsa nella
prima ediz. parigina del 1622: a proposito di questa let-
tera r editore annota ; « On est étonné que le célèbre
37 — SECCHIA RAPITA 97 — PARIGI — 1766
M. Muratori ait mis à la téte de son lìdition in-4" de la
Secchia Rapita, cette Epìtre dédicatoire, dont le stile est
aussi barbare, que les pensées en sont triviales. L'Éditeur,
en voulant le condamner, l'a imité;on en devinera aisé-
ment la raison. » — A pp. 1-98 sono i primi quattro
canti della Secchia: in capo a ciascun canto, l'ottava
del canonico Albertino Barisoni contenente l' argomento
del canto stesso è racchiusa entro un motivo ornamen-
tale, e medesimamente un'incisione è alla line del canto
tutte le volte che lo spazio lo permetta; allo stesso modo
un'incisione a pagina intera occupa le pp. 46 e 74 che
sarebbero restate bianche. — Segue a pp. 99-100 la
« Prefazione | di | Alessandro Tassoni, | Alle dichiarazioni
da lui fatte alla Secchia, sotto [ il finto nome | Di ] Ga-
spare Salviani « e a pp 121-128 le dichiarazioni ai primi
quattro canti.
Tomo II: A pp. 1-205 sono i restanti otto canti della
Secchia (un'incisione a pagina intera occupa la p. 24 che
sarebbe rimasta bianca); seguono a pp. 206-239 '^ D'~
chiarazioni pei canti v-xii; a p. 239 è pure 1' « Approva-
zione » del Floncel. Merita d' essere riportata integral-
mente*:
« Approvazione
Dall' Illustrissimo Signor Alberto Francesco Floncel,
Avvocato al Parlamento di Parigi, Censore Reale, Pa-
store Arcade, ed ascritto a XXIII. delle più rinomate
Accademie d" Italia, altrevolte Alinistro di Stato del Prin-
cipato di Monaco, in quel tempo inviato al Re di Sardegna,
ed air Infante Don Carlo, e dopo primo Segretario degli
Affari stranieri, sotto il ministero del Signor Ameloi, e
del Signor Marchese d' Argenson.
Ho letto per ordine di sua eccellezza il Signor Vice-
Cancelliere il Ms della Secchia Rapita del Tassoni, messo
in sesto dal Signor Conti, Professore nella Scuola Regia
Militare. Le copiose ed erudite note che lo accompagnano.
Rossi. 7
39 — SECCHIA RAPITA • - q8 — MODENA — 1767
la sperimentata perizia dell'editore, e gl'intagli de' quali
questa ristampa sarà arricchita, daranno un nuovo lustro
a questo celebre Poema, di cui avendone il Pontefice Be-
nedetto XIV, altrevolte accettata la dedica, mi persuade
non contener nulla che ne possa impedir la stampa.
Parigi a di 17 Ottob. 1765.
Floncel »
A p. 240 è una tavola degli « Errori Scorsi nella
stampa », e in fondo: « In Parigi, da' Torchi di Prault,
r anno m.dcc.lxvi ] Con Permissione e Privilegio del Re. »
Delle incisioni che adornano questa splendida edizione
della Secchia deve essere stata fatta una tiratura a parte,
poiché, nel catalogo della Libreria antica e moderna —
Firenze A. S. Gonneìli — Bollettino Bimestrale^ Ann. vn,
maggio-giugno 1898, n. 77-78 trovo registrato a pp. 22-25
sotto il num." 182: « Tassoni, Suite de 12 Gravures et 14
culs-de-lampe pour illustrer la = Secchia Rapita = par
Gravelot. Tiratura a parte a tutto margine ecc. L. 10,00. »
39 Modena, Soliani 1767
« Al Trionf \ Di Miidnis \ Pr' Una Segia \
" Tolta I Ai Bidgnis | Poema Ridicol \ lYaspurtà
« In Lingua Bulgneisa \ Da un' Accademich dal
« Tridell. | [Incisione allegorica] In Modna, | Per
« j' Ered d' Bertelmì Sulian j Stampadur Du~
« cai. I Con Licenzia di Superiur. | 1767. «
Di pp. 8 nn. -f- ccxli 4' '" nn. In 4.
A pp. 3-7 nn. è la dedica di G. B. (Giuseppe Maria
Buini, autore della versione) in data di Modena, i*^ feb-
braio 1767 « All'Eccelso e Impareggiabil Merito delle il-
lustri ed antichissime famiglie modenesi nominate nel
40 — SECCHIA RAPITA — 99 PARIGI I768
presente Poema »; a p. 8 nn. è una prolesta del tradut-
tore, la quale merita di essere riportata: « Nel corso del
presente Poema ritroverà il Lettore certi termini, che le
(sic!) sembreranno poco puliti, ma bisogna donar tutto al
Dialetto Bolognese, che scarso essendo di termini buoni
bisogna necessariamente servirsi di quelli che dà la lingua,
e particolarmente per necessità di Rime. Cosi pure incon-
trandosi in parole, che abbiano del Gentilesimo., si ricorda a
tutti che chi ha scritto è vero Cattolico. » Segue (p. i-ccxli)
la versione della Secchia; ciascun canto è preceduto da una
rozza incisione: un'altra incisione è a p. i nn. e rappresenta
la Ghirlandina di Modena; a pag, ii nn. è 1' Errata-Corrìge.
Sul valore di questa versione cfr. Giorgio Rossi, Le ver-
sioni in dialetto bolognese della « Secchia Rapita « in
Fanfulla della Domenica an. xxr, n. 26 (25 giugno 1899),
ed ora più ampiamente in Studi e ricerche tassoniane,
Bologna, Zanichelli, 1904, pp. 255 e segg.
40 Parigi, Prault 1768
« La Secchia \ Rapita \ Di | Alessandro |
« Tassoni | Arricchita di Annotazioni | Parigi |
« MDCCLXVIII I Appresso | Marcello \ Prault. »
Di pp. IV nn. -|- XX -f~ 3^^ ~\- • ""•• i" '2-
A p. II nn. è il ritratto del Tassoni, e a p. iii nn. è
un' incisione col frontispizio riportato. Segue a pp. i-xiv
un « Compendio della Vita di Alessandro Tassoni » (a
p. xi-xii è riferito il noto sonetto : « Un casson d' igno-
ranza ecc. » e a pp. xii-xiii la risposta del Tassoni:
« Dunque un scannapedocchi ecc. »), quindi a pp. xiv-xx la
prefazione dell' Autore <■<. A chi legge » con sotto il nome
accademico di Bisquadro. Wipm poscia a pp. 1-300 il testo
della Secchia; a pp. 301-303 la « Prefazione | di | Ales-
sandro Tassoni j Alle Dichiarazioni da lui fatte alla Secchia,
sotto il tinto nome | Di Gaspare Salviani »; a pp. 304-380
41 — SECCHIA RAPITA — 100 — VENEZIA — 1772
è il testo delle Dichiarazioni; e da ultimo nella pag. n. num.
l'approvazione per la stampa del Floncel (in data Parigi,
17 ottobre 1765, cfr. n. 38), dalla quale risulta che l'ediz.
fu preparata dal Sig. Conti professore nella Scuola Regia
Militare.
41 Venezia 1772
Un'edizione di Venezia del 1772 trovo nel « Catalogo
« n.° 115 della Libreria Antiquaria Carlo Clausen — To-
« rino 1899, n.° 3988 ».
42 Londra [Livorno, Masi], 1779
« La I Secchia Rapita \ di | Alessandro | Tas-
« SONI I Londra | 1 779 | si vende in Livorno |
« presso Gio. Tom. Masi e Com. »
Di pp. XXIV -f" 331 -f" 2 carte fuori testo: nella prima,
circoscritto da fregi allegorici è il frontispizio, nella se-
conda il ritratto del Tassoni. In 12 (cm. 15,5 X 8,7).
Precede (pp. i-v) una lettera senza data degli editori
a Monsignore Cristoforo dei Vecchi, patrizio sanese, re-
ferendario ecc, ecc.; viene quindi ( pp. vii-xviii ) un « Com-
pendio della Vita di Alessandro Tassoni » ricavato dalla
Vita del Muratori (a p. xv è riportato il son. del Frate
da Imola « Un casson d' ignoranza, un pozzo, un' arca »
e a p. XVI la risposta del Tassoni: « Dunque un Scanna-
pidocchi, un Patriarca »); e da ultimo (pp. xviii-xxiii) è la
lettera a un amico sopra la materia del Mondo Nuovo.
— Da p. i a p. 303 è il testo della Secchia senza varianti
o note di sorta, e da p. 305 a p. 331 è il primo canto
dell' Oceano e 1' ottava e mezzo del secondo canto.
Forma il voi. xxix del Parnaso italiano pubblicato in
Livorno dal Masi con la falsa data di Londra.
43 secchia rapita — loi amburgo — 1781
43 Amburgo 1781
Versione tedesca delia Secchia dello Schmit. La conosco
solo per la citazione del Graesse.
44 Nizza, Soc. Tipografica 1785
« La I Secchia Rapita | Poema Eroicomico \
« Di I Alessandro Tassoni | Con Note, e colle
« varie Lezioni. | [Stemma] In Nizza, | Presso la
« Società Tipografica. | M.DCC.LXXXV. | Con
« permissione. »
Di pp. 408; In 12 (cm. 15, 7 X 9,5).
A pp. 3-6 è un' « Avvercenza » dell' Editore; a pp. 7-20
la Vita di A. Tassoni; a pp. 21-342 il testo della Secchia
con le note ai!a fine di ciascun canto (le note sono tratte
da quelle di Gaspare Salviani e di Pellegrino Rossi); a
pp. 343-370 le Varie lezioni; a pp. 371-401 i « Canti due
Dell' I Oceano », cioè il primo canto e l'ottava e mezzo
del secondo (manca la solita lettera all' amico); a pp. 403-
407 sono « Sonetti | di Alessandro | Tassoni » cioè: T ■< So-
netto. I Già stampato sotto nome del Padre Livio | contro
il Tassoni » : Un casson d' ignoran:;a, un po^'^o, un' arca
(p. 405); 2° a Sonetto. I Risposta del Tassoni al Sonetto
antecedente. » : Dunque un scannapidocchi, un Patriarca
(p. 406); 3° « Sonetto. I Ritratto d'un vecchio Avaro »:
Qiiesta Mummia col jìato^ in cui Natura ( p. 407). —
A p. 408 è la licenza di stampa {Reimprimatur ) in
data: Nizza, io Aprile 1785.
45 Orleans, Jacob 1786
» La\ Secchia Rapita, \ Poema Eroicomico, \
« di Alessandro | Tassonl | [Stemma] In Or-
46 — SECCHIA RAPITA 102 — VENEZIA — I788
« leans, | Nella Stamperia di C. A. I. Jacob, | Pri-
« mogeiiito, nella strada di Burgogna. | E si vende
« alia continuazione della Raccolta | di Cazin. |
« M.ncc.Lxxxvi, I Con Licenza E Privilegio. »
Di pp. 6 nn. -f- 261 ; in 12 (cm. 12, 2 X 7, 7).
A pp. 3 nn. è un rame allegorico con la scritta: « La |
Secchia Rapita | Poema Eroicomico | Di Alessandro | Tas-
soni », e sotto: « A Paris ( mdcclxxxvi. ( Edition de Cazin
Rue des Ma9ons, N." 31. » — A pp. i — 232 è il poema
della Secchia senza note, né varietà di lezione; a pp. 233-
261 è il primo canto dell'Oceano e l'ottava e mezzo del
secondo, premessa (pp. 235-239) la lettera a un amico so-
pra la materia del Mondo Nuovo.
46 Venezia, Zatta 1788
« La Secchia \ Rapita \ Di | Alessandro Tas-
« SONI I In Venezia, mdcclxxxviii | Appresso An-
« tonio Zatta e figli | Con licenza de' Superiori e
« Privilegio. »
Di pp. 8. nn. + 300; in 12.
A p. nn. 3 è una « Nota storica intorno ad Alessandro
Tassoni » ; a pp. nn, 4-6 una « Nota critica » ; a p. nn. 7
è l'indice; a p. nn 8 la licenza di stampa. Quindi a pp.
1-299 ^ '^ testo della Secchia, senza note, e a p. 300
r elenco di « Alcuni libri » vendibili presso la libreria
Zaita.
47 Dresda, Walther 1794
« La I Secchia Rapita, | Poema Eroico-
« mica j Di | Aless. Tassoni | [Incisione] In
48 SECCHIA RAPITA IO3 PARIGI — 179^
« Dresda, 1794. | Appresso gli Fratelli Wal-
« ther. »
Di pp. Lx-290. In 12.
A pp. iii-Lx è 1" « Estratto della vita di Aless. Tassoni
scritta da Lod. Ant. Muratori »; quindi a pp. 1-290 è il
testo della Secchia con brevi e rare note a pie di pagina.
48 Parigi, Didot 1796
« Le Seau Enlevé, \ Poeme Heroì-comìque, \
« Imité Du Tassoni. | Par Auguste C***. | Sui vi
« D' Un Choix Des Stances Les | Plus Interes-
« santes De L' Auteur | Italien, | Et De Quelques
« Poésies, I \ motto: Il valoit mieux qu' il restàt
« à sa place, 1 Chant V. Dernier versj | A Pa-
« ris, I De r Imprimerle de P. Didot l'Aìné. | L'An
« IV De la République. | 1796. »
Di pp. IV nn. + 239. In 8.
A pp. I • 18 è la prefazione dell'imitatore Aug. C. Creuzé;
a pp. 19- 178 l'imitazione della Secchia ridotta a dieci
canti; seguono a pp. 179-204 le stanze scelte, quindi a
pp. 205-217 l'episodio d' Endimione con la versione lette-
rale a fianco; da ultimo a pp. 217-236 sono « Poésies di-
verses » e a pp. 237-239 1' indice.
Ne uscì pure a Parigi nel 1800 una seconda edizione,
citata dal Brunet e dal Graesse. (cfr. n.° 51).
49 Venezia, Zatta 1797
<• La I Secchia \ Rapita \ Di | Alessandro
« Tassoni | Venezia 1 MDCCXCVII. 1 Presso
50 — SECCHIA RAPITA — IO4 — VENEZIA — 1797
« Antonio Zatta Q.m Giacomo | Con Approva-
« zione. "
Di pp. 240. In 12 i^r. (cm. 18 '^x g, 8).
A p. 3 sono « Notizie storiche di Alessandro Tassoni »;
a pp. 4-6 sonvi « Notizie critiche » ; a p. 7 l'indice; a p.
8 la licenza di stampa dei Riformatori dello Studio di Pa-
dova (Giacomo Nani Kav. Rif. ; Pietro Zen Rif. ; Francesco
Pesaro Kav. Proc. Rif.; Marcantonio Sanfermo Segr.) in
data 29 giugno 1793. Segue a pp. 9-233 il testo della Sec-
chia senza note, e a pp. 234-240 1' elenco di « Alcuni li-
bri I Che si trovano vendibili al Negozio di Anto-|nio Zatta.
Oltre quelli che si ritrovano | nel suo Catalogo Generale ».
50 Venezia, Valle 1797
« Secchia Rapita \ Dì Alessandro | Tassoni |
« [Ritratto del Tassoni] \'enezia MDCCXCVII |
« Presso Sebastian Valle. >>
Di pp. vili + 303; vi è una piccola incisione in rame
in testa a ciascun canto. In 8 picc. (cm. 15, 5 X io, 2).
A p. I è il titolo generale della collezione cui il volume
appartiene: « Parnaso Italiano [ Ovvero | Raccolta de' Poeti [
Classici Italiani | D' ogni genere d' ogni età d' ogni metro
e del I più scelto tra gli ottimi, diligentemente ri- | veduti
sugli originali più accreditati, e ador- | nati di ligure in
rame. | Tomo xxxiv »; a p. 11 è il motto della Collezione;
tre versi del primo Trionfo d'Amore del Petrarca; a p. iv
è il motto del volume, tratto dal e. v della Secchia; a pp.
v-vii è la prefazione dell'editore: « A' suoi amici | Andrea
Rubbi « ; a p. viii è la licenza di stampa dei Riformatori
dello studio di PAdova, in data 31 marzo 1797. — Quindi
a pp. 1-299 ^ il testo della Secchia senza note; a p. 300
sono « Notizie storiche di Alessandro Tassoni »; a pp.
301-303 « Notizie critiche ».
51 — secchia rapita — 1 05 — parigi — 180o
51 Parigi, Didot 1800
Cfr. n° 48: Paris, Didot, 1796.
E la seconda edizione della imitazione di Aug. C. Creuzé.
Conosco questa ristampa solo attraverso la citazione del
Brunei e del Graesse.
52 Milano, Tip. Classici 1806
« La I Secchia Rapita j Poema Eroicomico \
« di Alessandro TassOìNi j Con la vita e con le
« note I Compilate | da Robustiano Gironi | Mi-
« lano I Dalla Società 7'ipografica de' Classici Ita-
« liani, I Contrada di S. Margherita, n.° 11 18 [
« Anno 1 806. •>
Di pp. XXXVI + 334; precede un rame col ritratto del
Tassoni. In 8 gr. (cm. 22 X 13, 5).
A p. Ili è una breve avvertenza degli Editori Giu-
sti, Ferrarlo e C^ al lettore; a pp v-xxxiv è la Vita di
A. Tassoni compilata da R. Gironi; quindi a pp. 1-305
è il testo della Secchia con le note e le varie lezioni in
fondo a ciascun canto, cui segue a pp. 307-333 il primo
canto dell' Oc^iT^o e r ottava e mezzo del secondo canto,
premessa (pp 307-311) la lettera a un amico sulla materia
del Mondo Nuovo; a p. 334 è l'Errata-corrige.
53 Pisa. Società Letteraria 1811
« La I Secchia \ Rapita \ Di Alessandro 7\a.s-
« SONI I {Ritratto del Tassoni] Pisa | Dalla 'l'ipo-
« grafia \ Della Società Letteraiia | MDCCCXI. »
Di pp. 4 nn. -\- VI -f 303. In fol. (cm. 40 x 25, 5).
E il XV volume col quale si chiude questa superba col-
54 SECCHIA RAPITA — I06 — VENEZIA — 1813
lezione in foglio dei Poeti italiani, eseguita interamente a
spese di Giovanni Resini. Precede (pp. 3-4 nn.) « Ai [ Let-
tori Benevoli | Giovanni Rosini | Professore di Letteratura
Italiana | Neil' Accademia di Pisa ». A pp. i-vi è una breve
vita di A. Tassoni, quindi a pp. 1-303 il poema della Sec-
chia (tre ottave per pagina) senza note né varietà di lezione.
54 Venezia, Vitarelli 1813
« La I Secchia Rapita | Poema Eroicomico
« Di I Alessandro Tassoni. | Edizione ] Formata
« sopra quella di Soliani | del 1744. | Vene-
« zia I 1813. I Vitarelli. »
Di pp. 8 nn. + lxxix + 389 -f- una tavola fuori testo
col ritratto del Tassoni. In 12 (cm. 13 X 10).
A pp. 5-8 nn. è !'« Avviso | Degli Editori »; seguono a
pp. i-xiv le « Notizie ] Intorno alla Vita | Di Alessandro
Tassoni, j Del Cav. Girolamo Tiraboschi »; quindi a pp.
xv-Lxxii la « Prefazione I Di Giannandrea Barotti, | Di-
stesa I Per l'Edizione di Modena | del 1744; I In Cui Si
Forma La Storia | Dell' Origine, Del Lavoro E Delle Stampe |
Della Secchia Rapita » ; poi a pp. lxxiii-lxxvi la prefazione
« A chi legge » che sotto il nome accademico di « Il
Bisquadro » il Tassoni premise all' edizione di Ronciglione
del 1624, e a pp. lxxvii-lxxix la lettera premessa dal Tas-
soni col nome di Gaspare Salviani alle dichiarazioni alla
Secchia. — A pp. 1-229 ^ il testo del poema, cui seguono
a pp. 301-368 le a Varie Lezioni \ Della | Secchia Rapila, |
Tratte da' Manoscritti e dalla Stampe j che si allegano
nella Prefazione ] del Barotti. »; a pp. 369-388 le « Spie-
gazioni I D'Alcune Voci E D'Alcuni Passi | Della | Secchia
Rapita. », e da ultimo a p. 389 la tavola degli errori e
delle correzioni. Manca il canto dell' Oceano.
55 — secchia rapita — io7 — pisa — 1814
55 Pisa, Nistri 1814
Non ho notizie più precise di questa edizione, che dalle
mie note compare come esistente in qualcuna delle bi-
blioteche italiane da me esplorate, ma che non posso preci-
sare a cagione di un gruppo di schede andate smarrite (').
56 Venezia 1817
Anche per questa edizione non posso dare notizie più
precise (-).
57 Bologna, Masi 1821
« La I Secchia Rapita \ Di j Alessandro Tas-
« SONI I Tomo Primo ■ Tomo Secondo \\ Bologna.
« 1821. I Presso i fratelli Masi ] Con approva-
« zione. »
Tomo I.° pp. 2 nn. + L + 195 + i carta fuori testo
col ritratto del Tassoni ; tomo II: pp. 192. In 12 (cm. 14, 7
X 8, 6).
Tomo I.° a pp. 2 nn. è l' indicazione « Si vende in Li-
vorno da Glauco Masi « ; segue (pp i-l) la « Vita di Ales-
sandro Tassoni compilata da Robustiano Gironi » (annota
l'editore a p. L. n. 2: « Questa vita sta in fronte all'edi-
zione di Pisa dell'anno 1814, che ha servito di testo alla
predente, confrontata però colla Modenese del 1744. ", ma
la vita compilata da R. Gironi si trova già nel!' ediz. di
(') Prego il lettore benevolo a non voler dimenticare che questa
non pretende di essere una bibliografia tassoniana compiuta; è un
semplice saggio che potrà diventare definitivo se gli studiosi vorranno
essermi cortesi della loro collaborazione.
(2) \'. noia precedente.
58 — SECCHIA RAPITA — 1 08 — FIRENZE 1823
Milano del 1806; cfr. n." 52); a pp. 1-195 sono i primi
sei canti della Secchia con le note in fondo a ciascun
canto. Le note sono tratte da quelle del Salviani, del Ba-
roni, del Rossi, ora per intero, ora riassumendo.
Tomo IT: a pp. 3-192 sono gli altri sei canti della
Secchia con le note in fondo a ciascun canto, come nel
tomo I. —
58 • Firenze 1823
Anche per questa edizione sono ora nell' impossibilità
di dare notizie più precise (^).
59 Firenze, Chiari 1824
« La I Secchia Rapita \ Poema Eroicomico \
« Di I Alessandro Tassoni | Con | Annotazioni |
« E Col Canto | Dell'Oceano | Firenze | Per Gre-
« gorio Chiari | 1 824. »
Di pp. 2 nn. + X -f 269; In 8 (cm. 22, 2X13, 8).
A p. I nn. è il frontispizio riportato; seguono a pp.
I-IX « Notizie intorno alla Vita di Alessandro Tassoni del
Cavaliere Girolamo Tiraboschi » ; quindi a pp. 1-225 ^ i^
testo della Secchia, cui tien dietro (pp. 227-250) il primo
canto dell' Oceano e 1' ottava e mezzo del secondo, pre-
messa (pp. 227-230) la lettera a un amico sopra la ma-
teria del Mondo Nuovo. Terminano il volume (pp. 251-269)
le Annotaponi alla Secchia scelte e riassunte per la ma-
nima parte da quelle del Salviani e del Barotti.
(') Cfr, p. 107, n. I.
60 — secchia rapita — 1 09 — firenze — 1825
60 Firenze 1825
« La Secchia rapita con annotazioni e col
• canto dell'Oceano, 2 voi. Firenze, 1825 ^" -4
< con ritratto - .
Ho notizia di questa edizione soltanto dal Catalogo
deW importante raccolta di libri appartenuta al Conte
C" di C"* in vendita a pre:;:^i d' occasione presso la Li-
breria Antiquaria Luigi Battistelli, Milano — Catal. Bat-
tistelli n.° 20 parte iv anno in, 1900 — p. 163 n.° 1962.
Da identificarsi forse con quest'altra ediz d'altro cata-
logo: « La Secchia rapita in 32 con ritratto. Firenze, 1825 »
(Libreria Antiquaria Angelo Namias, Modena Catal. n.
40, letteratura, Parte I, Modena, 1900 — p. 61 n. 997).
61 Milano, Fontano 1826
« La I Secchia Rapita \ Di \ Alessandro
« Tassoni i Milano | Per Antonio Fontano |
« M.DCCC.XXVI .. .
Di pp. XII -F 227. In 8.
Fa parte della « Biblioteca | Portabile ] Latina Italiana 1
E I Francese | Classe Italiana ». A pp. v-vi è una breve
avvertenza degli Editori, a pp. vu-xii un compendio della
vita del Tassoni; a pp. 1-225 il testo della Secchia senza
note, e da ultimo a p. 227 1' indice.
62 Milano. Soc Tip, Classici Italiani 1826
« La j Secchia Rapita \ Di | Alessandro Tas-
« SONI I Milano [ Dalla Società Tipografica dei
<■ Classici Italiani | MDCCCXXVI. ->
Di pp. XX -f- 335 4- I carta fuori lesto col ritratto del
Tassoni. In 12 (cm. 11, 2 X 7, 5).
63 — SECCHIA RAPITA — IlO — CREMONA — 1826
E il voi. xLi della « Raccolta | Di \ Poeti Classici Ita-
liani I Antichi E Moderni 7>. A pp. v-vii è un « Avverti-
mento » degli editori, nel quale si dà conto del modo
col quale è stata condotta questa ristampa : le note e la
prefazione dell' ediz. del 1806 in-8 sono state ommesse, e
sono state sostituite le note dell' edizione Vitarelli, Vene-
zia, 181 3 (cfr. n 54). Le varie lezioni invece sono scelte da
quelle registrate nell'edizione Soliani, Modena, 1744. Se-
guono a pp. viii-xx le « Notizie intorno alla vita di Ales-
sandro Tassoni di Girolamo Tiraboschi »: viene quindi a
pp. 1-299 il testo della Secchia, e a pp. 301-335 le note e
le Varie lezioni.
63 Cremona, De-Micheli Bellini 1826
« La I Secchia Rapita \ Poema Eroicomico 1 Di [
« Alessandro Tassoni | Edizione Stereotipa | Me-
« todo Premiato Con Medaglia D'Oro | Dall' I. R.
« Istituto Italiano Di Scienze | Lettere Ed Arti
« In Milano | Cremona 1 Dalla Stamperia e Fon-
« deria Stereotipa | Di Luigi De-Micheli e Ber-
« nardo Bellini | 1826. »
Di pp. 221 -i- I carta fuori testo col ritratto del Tas-
soni. In 8 (cm. ió,5 X 10,5).
Fa parte della « Bibliologia classica italiana, ossia
Opere scelte de' Classici, Edizione Stereotipa, Metodo Pre-
miato ecc. ecc. Cremona, Dalla Stamperia ecc. ecc. 1824. »
• — A pp. 5-7 è la dedica « Ai cortesi Associati alla Bi-
bliologia classica italiana gli Siereotipogratì Bernardo Bel-
lini e Luigi De-Micheli », cui segue (pp. 9-20) un ano-
nimo « Compendio della Vita di Alessandro Tassoni »
tratto dalla Vita che ne scrisse il Muratori (a pp. 13-140
riportato il sonetto del Frate da Imola « Un casson
64 — SECCHIA RAPITA — III LONDRA — 1826
d'ignoranza, un pozzo, un'arca », a p. 14 la risposta del
Tassoni « Dunque uno Scannapidocchi, un Patriarca », e
a pp. iG-iO la lettera a un amico sopra la Materia del
Mondo Nuovo). Viene quindi (pp. 21-204) '^ testo della
Secchia senza varianti né note, e termina il volume (pp.
205-221Ì il primo canto dell'Oceano e l'ottava e mezzo
del secondo canto.
64 Londra 1826
Traduzione inglese dell' Atkinson. Conosco questa edi-
zione per la citazione del Graesse.
65 Milano, Silvestri 1828
« La I Secchia Rapita | Poema \ Di | Alessan-
« DRO Tassoni | Modenese | {Stemma] Milano
« Per Giovanni Silvestri | M.DCCC.XXVIII. »
Di pp. XVI + 25i -\- I carta fuori testo col ritratto
del Tassoni. In 8 (cm. 16.5 X 10,1).
Forma il voi. 219 della « Biblioteca scelta di opere ita-
liane antiche e moderne. » A pp v-xvi sono 't Notizie 1 in-
torno I alla vita e alle opere | di | Alessandro Tassoni ».
Avverte 1' editore (p. v n.) « Queste notizie sono del ce-
lebre abate cav. Girolamo Tiraboschi ; gli Argomenti posti
ad ogni Canto del Poema sono del Canonico Albertino
Barisoni, che fu amico del Poeta; la ristampa poi di que-
sto volurrie è fatta sopra le più recenti e moderne edizioni,
e particolarmente su quelle del Vitarelli, Venezia, 1813, e
della Società Tipografica de' Classici Italiani, Milano,
1820, la quale certamente pone somma cura in tutto
quello che esce dai suoi tipL ». — A pp. 1-225 ^ '' testo
della Secchia:, a pp. 227-250 vi sono « Note e Varie Le-
zioni ». Le note sono tratte da quelle del Salviani, e da
quelle dell' edizione del Soliani (1744) ^ <^cl Vitarelli (1813),
65 — SECCHIA RAPITA — 112 — MILANO — 1829
le varietà di lezione sono le solite ricavate da mss. e dalle
prime edizioni. A p. 251 è notato che il volume fu « Pub-
blicato I II Giorno xvi Giugno | m.dccc.xxviu. » e che « Se
ne sono tirate due sole copie in carta turchina di Parma. »
•66 Milano, Bettoni 1829
« La i Secchia Rapita \ Poema Eroicomico \
« Di 1 Alessandro Tassoni | Milano | Per Niccolò
« Bettoni i MDCCCXXIX. »
Di pp. 203 ; in 8.
A pp. 3-4 è una breve avvertenza degli editori; a pp.
5-202 il lesto della Secchia senza note; e da ultimo a p.
203 r indice.
67 Torino, Marietti 1830
« La I Secchia Rapita \ Poema Eroicomico \
0 E II Plinio Canto \ Dell' Ocemio \ Del Conte |
« Alessandro Tassoni | Modanese. | Torino | Per
« Giacinto Marietti | Stampatore-Libraro [ 1830. |
Di pp. 244; in 8 (cm. 16 X io).
Forma il IX volume della collezione degli « Scrittori |
Italiani | D" Ogni Genere 1 Scelti | Ad Uso Massime Della
Gioventù. » — A pp. 3-6 è la prefazione del Tassoni, sotto
nome del Bisquadro « A chi legge » ; segue a pp. 7-209
il testo della Secchia, quindi a pp. 210-231 il primo canto
dell' Oceano e T ottava e mezzo del secondo canto, pre-
messa (pp. 210-214) ^3 lettera ad un amico sulla materia
del Mondo Nuovo; vengono da ultimo a pp. 232-243 le
note alla Secchia e a p. 244 l' indice.
68 — secchia rapita — ii3 — milano — 1833
68 Milano, Bettoni 1833
« Scelta I Di \ Poemi Giocosi \ Milano | Per
« Nicolò Bettoni e Comp. | M.DCCC.XXXIII. -
Di pp. XX + 644; in 4.
Costituisce il volume XIX della « Biblioteca Enciclo-
pedica Italiana » pubblicata a Milano dal Bettoni. — A pp.
v-xx è una prefazione degli editori, a firma Achille Mauri,
nella quale si dà conto degli intendimenti che hanno pre-
sieduto alla raccolta e dei poemi giocosi in essa compresi.
Sono per ordine i seguenti: 1" La Battaglia delle vecchie
con le giovani di Franco Sacchetti, con note (pp. 1-13);
2'" La Gigantea di Benedetto Arrighi (pp. 14-22); 3'' La
Nanea e la Guerra de' Mostri di Antonfrancesco Graz-
zinl detto il Lasca (pp. 23-39); 4" La Rabbia di Macone
di Pietro Strozzi detto il Poeta Sciarra Fiorentino (pp.
40-41); 5° La Secchia rapita di Alessandro Tassoni, con
note e varietà di lezione (pp. 42-120); 6° Lo Scherno degli
Dei di Francesco Bracciolini (pp. 121-203); 7° L' Eneide
travestita di Giovanni Battista Lalli (pp. 204-347J; 8° //
Mahnantile racquistato di Lorenzo Lippi, con note (pp.
348-509); 9*' L' Asino di Carlo Dottori, con note (pp. 510-
578); 10° La presa di Saminiato di Ippolito Neri (pp.
579-642). A pp. 643-644 è r indice. Il tutto, eccetto la
prefazione, è su due colonne per pagina.
Il Mauri parla della Secchia a pp. xiv-xv e osserva più
d' una cosa acutamente. Cosi sotto un certo rispetto è
nel vero, ed è nuovo, quando avverte che lo scherzo che
domina nel poema « è lo scherzo di un uomo che ha già
vedute troppe cose a questo mondo, e non le valuta più
nemmcn tanto da farne la satira, benché se ne mostri
spesso amareggiato ». E poi nsl vero assolutamente quando
nota: « Il Voltaire ha avuto gran torto di porre nell'in-
fimo grado un poema come quello della Secchia, il quale
per vivezza di fantasia e franchezza d' eloquio sta sicura-
Rossi. 8
6g — SECCHIA RAPITA — I I4 — FIRENZE — 1834
mente al primo. Non si è però ingannato quando ha posto
il suo principale interesse nelle allusioni agli uomini e alle
cose, fra cui il poeta vivea. » Il testo del poema va da
p. 42 a p. 97; quello delle note e delle varietà di lezione
da p. 97 a p. 120; le note sono tratte compendiandole dal-
l'edizione curata dal Barotti e stampata nel 1744 dal So-
liani; di varianti sono registrate quelle « che contengono
qualche notabile diversità d' mimagini o di pensiero, per
rispetto alle quali è chiaro che V autore fu indotto alla
variazione da riguardi non interamente letterari. »
69 Firenze, Moro 1834r
« La \ Secchia Rapita | Poema Eroicomico \
« Di I Alessandro Tassoni | Con | Annotazioni |
« e col Canto | Dell' Oceano ] [Stemma] Firenze |
« Presso Giacomo .Moro. 1834. »
Di pp. 303; in 12 (cm. 12 X 7).
A pp. 1-14 sono notizie sulla vita di A. Tassoni tratte
dal Tiraboschi; segue a pp. 15-241 il testo della Secchia;
quindi a pp. 243-268 il primo canto dcW Oceano e l'ot-
tava e mezzo del secondo canto, premessa (pp. 24:^-247)
la lettera a un amico sulla materia del Mondo Nuovo; da
ultimo a pp. 269-303 sonvi le annotazioni tratte per com-
pendio dalle solite del Salviani, del Rossi, del Barotti.
70 Bologna, Chierici 1838
« La I Batracomiomachì \ Vai A Dir | La
« Guerra Di Ranitcc' \ Ciiu I Pondg. j E La
« Seccia Ruba j Del Tassòn. | [Stemma] Bologna
« 1838. I Presso L'Editore Antonio Chierici |
71 — SECCHIA RAPITA — II5 — FIRENZE — 184O
« Libraio in via san Mammolo j alla Lira
" d' Apollo » .
Di pp. 208 + I tavola fuori testo ad illustrare un
luogo del e. VI della Secchia.
Forma il voi. in della « Collezione | Di | Componi-
menti Scelti I In Idioma Bolognese ». Precede (pp. 5-8) un
« Avvertimento » dell' editore Antonio Chierici, nel quale
egli dà conto delle ragioni che lo mossero a riprendere la
collezione lasciata interrotta nel 1828 al 2' volume dal Masi;
segue (pp. 11-16) un « Cenno | Biografico j Intorno j AI
Longhi ». Vengono quindi i tesii dialettali, cioè da p 17
a p. 47 <( La Batracomiomachi » e (pp. 48-56) le « Anno-
tazioni » ad essa relative; poscia da p. 57 a p. 206 « La
Séccia Ruba » sino al sesto canto compreso, al quale si
arresta la versione. A terminare il volume è a p. 207 l'in-
dice e a p. 208 il permesso di stampa (Die io Angusti
i8j<S. Imprimatur Paulus Davalli O. P. Me. Gen. S. O.
Die ij Augusti iS^S. Imprimatur. Joseph. C. Passaponti
Pro.- Vie. Gen.).
Sul valore di questa versione parziale cfr, i miei Studi
e Ricerche tassoniane., Bologna, Zanichelli, 1904 pp. 261-274.
71 Firenze, Battelli 1840
« La I Secchia Rapita \ Di | Alessandro Tas-
« SONI I Arricchita di incisioni in rame ] \'olume
« unico I [Stemma] Firenze j Presso Spirito Bat-
« telli I 1840. »
Di pp. 376 -f- 25 incisioni fuori testo, cioè il ritratto
del Tassoni e 24 rami, 2 per canto, illustranti episodi del
poema, più una grande « Tavola Genealogica de' Personaggi
della casa Tassoni di Modena » pure fuori testo. In-4
(cm. 25 X 16).
71 SECCHIA RAPITA — Il6 — FIRENZE — 184O
A pp. 3-23 è la « Vita di Alessandro Tassoni compi-
lata da Robustiano Gironi »: termina avvertendo che
« l'edizione da noi seguita è stata la Milanese de' Classici
Italiani, sapendo quanto quelli Editori furono esatti. Per
le note, nulla abbiamo aggiunto a quelle che per cura loro
vi si leggono, essendoci parute abbastanza per la piena in-
telligenza del testo. » Segue (pp 25-304) il poema della
Secchia con le note in fine di ciascun canto; quindi (pp.
305-33-,) è il primo canto dell' Oceano e l'ottava e mezzo
del secondo, premessa (pp. 309-513) la lettera a un amico
sopra la materia del Mondo Nuovo. Vengono quindi (pp.
337-374) diverse poesie e prose del Tassoni o a lui rela-
tive, delle quali ecco l'elenco: p. 339 « Del Signor Dot-
tore Bernardino Belletti Lettore Pubblico di Teologia Mo-
rale nell'Università di Modena: Sonetto « Com. Torna
a farsi veder sempre piti bella; p. 340 « Del signor Giam-
battista Vicini Professore di Poesia Italiana nel Collegio
de' Nobili di Modena : Sonetto » Com. Se 'l sovrano cantor
del sir d' Anglanle ; p. 341 « Del Signor Conte Galeazzo
Fontana Patrizio Modenese: Sonetto » Com. Di nuovo ecco
il Tassoni i suoi guerrieri ; p. 342 « Del Signor Conte Giulio
Cesare Tassoni Patrizio Modenese : Sonetto » Com. S'io canto
te, forse parrà eh' io canle (questi quattro sonetti compar-
vero già nelle due edizioni modenesi del Soliani cfr. n. 3 1-32) ;
pp. 343-344 « Lettera dedicatoria tolta dalla seconda edi-
zione della Secchia fatta in Parigi nell'anno 1622 e ri-
stampata anche in Venezia colla stessa falsa data di Parigi »
(è la lettera in nome deli' editore D[u] B[ray] a Madama
di Bonoglio che com : Già mesi sono mi fu confidata in
Italia ecc.: cfr. n. 1-3, p. 55); 345-346 « Neil' una e nell'altra
edizione di Parigi dell'anno 1622 evvi la seguente lettera,
ma con qualche varietà » (è la lettera in nome del Stam-
patore a chi legge che com.: La Secchia poema eroicomico,
specie non piti sentita ecc. [cfr. n. 1-3, pp. 53-54] e che ampliata
diventerà la lettera del Disquadro nell'ediz. di Ronciglione
del 1624); pp. 347-356 a Lettera dedicatoria all'edizione
della Secchia fatta in Ronciglione (cioè in Roma per Gio.
71 — SECCHIA RAPITA II7 — FIRENZE — 1 84O
Battista Brogiotti nell'anno 1624.) » (è la lettera di G. B.
Brugiotti in data Roma a' 20 settembre 1624 a D. Antonio
Barberini Nipote di Nostro Signore Urbano viii, cfr. n.'^ 4;
sono segnate a pie di pagina le varianti che questa lettera
presenta nell' ediz. di Venezia, Sarzina, 1623, dove compare
sotto il nome di Girolamo Preti e la data di Roma a' 21
Giugno 1625, cfr. n.° 5); p. 357 « Lettera a' Lettori eh' è
nell'edizione della Secchia fatta in Venezia dell'anno 1630,
e nelle altre susseguenti » (è la prefazione di Pauiino Ca-
stelvecchio a' Lettori, cfr n." 7); p. 358-360 « Lettera a
chi legge stampata nella detta edizione di Ronciglione del-
l'anno 1624, ed in quella di Venezia dei 1625, presso Gia-
como Sarzina, e del 1630, per lo Scaglia, e nelle altre
stampe posteriori » (è la prefazione « A chi legge » fir-
mata neir ediz. di Ronciglione e in quella del Sarzina dal
Bisquadro Accademico umorista di Rovia)\ pp. 361-373
« Riflessioni sopra il poema della Secchia rapita premesse
alla traduzione che ne ìtc^ in idioma francese Pietro Per-
rault, e che stampò in Parigi nell'anno 1664, e ristampò
poscia nel 1678 pi esso Guillaume de Luyne et lean Ba-
ptiste Coignard « cfr. n.' 136 18; p. 374 « Invocazione del
Signor Despreaux Niccola Boelò al canto iv v. 53 del Lu-
trin in propesilo della Secchia rapita che a lui sommi-
nistrò r idea del suo poema « (i versi del Boileau sono
accompagnati dalla riduzione che ne fece in un' ottava
italiana il sig. Giambattista Vicini). Come si vede, tutto
questo materiale è tratto dalle due edizioni che stampò a
Modena il Soliani nel 1744; cfr. n.' 31-32. — ^'iene da
ultimo (pp. 375-376) r « Indice delle materie che si con-
tengono nel presente volume ».
Di questa edizione debbono essere state messe in com-
mercio alcune copie con le incisioni a colori come rilevo
dal Catalogo n" ij della libreria di Antonio Silvestrini,
Livorno, Meucci, 1893 P- "^^ ^ ^^^ Catalogo di una scelta
biblioteca moderna {Libreria antiquaria P. Lu^^ietti ;
Roma, an. x, N." 102) Roma, 1899, p. 68, n. 1418.
72 — secchia rapita — il8 — lipsia — 1842
72 Lipsia, Brockhaus 1842
« Der geraubte Eimer von Aless, Tassoni.
« Aus d. Itaiien. von P. L, Kritz. Mit einer in
« d. Gedichte vorkomm. geograph. Oertlichkeiten
« darstell Karte. Leipzig, Brockhaus, 1842. »
Bibliothek ausgewahlte der Classiker des Auslandes.
Mit biographisch-literar. Einleitungen. — Band XIV.
73 Firenze 1814
Conosco questa edizione soltanto per la citazione del
Graesse.
74 Venezia, Antonelli 1850
« La I Secchia Rapita \ Di | Alessandro Tas-
« soni I {Stemma] V^enezia | Nell'I. R. Privilegiato
« Stabilimento Nazionale j Di Giuseppe x\ntonelli
« Ed. i M.DCCC.L. «
Di colonne 208, a due colonne per pagina; in 4 (cm.
25,2 X 16, 2).
Fa parie del Parnaso classico italiano dell' Antonelli
neir ediz. in-8 — A coli. 9-28 è la « Vita di Alessandro
Tassoni compilata da Robustiano Gironi », segue quindi
(coli. 29-200) il testo del Poema, accompagnato dalle note
in fine di ciascun canto: il testo è secondo 1' ediz. mila-
nese dei Classici italiani, tenuta a riscontro 1' ediz. di Mo-
dena, Soliani, 1744; dalle stesse due edizioni sono tratte
e riassunte le noie. Terminano il volume due indici: il
i."^ (coli. 201-20(3) è r « Indice dei nomi proprii e delle
cose notabili contenute nella Secchia Rapita », il 2." (coli.
75 — SECCHIA RAPITA — II9 MONZA — 1852
207-208) è r « Indice dei canti del presente poema. » Ve
ne dovrebbe essere anche un' edizione in formato piccolis-
simo, mi pare in-b4, che io non ho veduto.
75 Monza, Ist. Paolini 1853
« La Secchia Rapita \ Poema Eroicomico \ Di |
« Alessandro Tassoni { Ridotto | ad uso della
<( costumata gioventù. | Monza, 1832. | Tipogra-
« fia Dell' Istituto Dei Paolini | con Magazzini in
<i Milano (S. Mich. al Gallo n.° 3098 A). »
Di pp. 251; in 8 icm. 14 X 9,7).
Forma la terza dispensa della « Collezione | di j Clas-
sici Italiani | ridotti | ad uso della costumala j^ioventù »
A p. 5 è una breve avvertenza dell'editore; a pp. 7-2506
il testo purgato della Secchia con le note alla line di cia-
scun canto; in fine a p. 251 è l'indice.
76 Torino, Tip. Economica 1852
« La 1 Secchia Rapita | Poema Eroicomico \
« Di I Alessandro Tassoni | Con ] Annotazioni '
« Torino j Tipogralia Economica | 1832. »
Di pp. 285; in 8 (cm. 18,2 X 12).
In fondo a p. 2 appare il nome degli stampatori « Lam-
pato, Barieri e C. », e a p. 3 è una breve avvertenza
degli editori dalla quale si rileva esser questa la prima
ediz. piemontese del poema del Tassoni. Segue (pp. 5-33)
Ja « Vita I Di i Alessandro Tassoni | Compilata Da 1 Robu-
stiano Gironi », quindi (pp. 31-259) è il testo del poema
e da ultimo (pp. 261-283) le varietà di lezione e le note:
le varianti sono tratte dall' ediz. di Parigi del 1622 e dai
77 — SECCHIA RAPITA — I20 — FIRENZE — 1858
tre mss. originali collazionati dal Barotti; le noie sono in
parte tratte dal Barotti, in parte sono del Gironi stesso e
vi sono inoltre (p. 33) « presso che tutte le Dichiarazioni^
che portano beasi il nome di Gaspare Salviani, ma che
sono realmente dello stesso Tassoni. Esse furono scoperte
dal Sig. Canonico Pierfrancesco Mauetti in una copia
della Secchia^ stampata in Venezia nel 1625 presso Gia-
como Sarzina: sono scritte di proprio carattere del Tassoni,
ma più estese delle stampate, e gelosamente vennero con-
servate dal Sig. Abate Tommaso Barbucchielli di Ra-
venna ». — \ p. 285 è r indice del volume.
77 Firenze, Barbera 1858
« La i Secchia Rapita \ E U Oceano \ Di '
« Alessandro Tassoni | con note. | \Stemma\ Fi-
« renze, | Barbèra, Bianchi e Comp. | 1858. »
Di pp. xLii + 479 + I carta fuori testo col ritratto
del Tassoni. Edizione diamante (cm. ic,6 X 6,7).
Precede (pp. iii-xxxix) una prefazione di Giosuè Car-
ducci « Di 1 Alessandro Tassoni ] E Della ! Secchia Ra-
pita » ; seguono (pp. xm-xliiì le Note alla prefazione. Da
p. I a p. 18 quindi sono « Quattro Prefazioni | Alla Sec-
chia Rapita I Fatte | Da Alessandro Tassoni | Sotto Diversi
Nomi. », cioè i.° « Prefazione composta dall'autore sotto
nome di Alessandro Balbiani da Lucca alla edizione della
Secchia che nel 1620 preparavasi a Padova con la falsa
data di Lione » (pp. 3-6); 2.° « A chi legge » (pp. 7-11);
■}." « Paolino Castelvecchio ai Lettori »(pp. 13-14); 4." « Ga-
spare Salviani ai Lettori » (pp 15-18). V è poi (pp 19-321)
il testo della Secchia e (pp. 323-359) il primo canto del-
l' Oceano e 1' ottava e mezzo del secondo canto, premessa
(pp. 325-331) la lettera a un amico sopra la materia del
Mondo Nuovo. Vengono da ultimo (pp. 361-477) le « Note
alla Secchia Rapita » tratte da quelle del Salviani, del
78 SECCHIA RAPITA — 121 — FIRENZE — 1860
Possi, del Barotti con altre aggiunte dallo stesso Carducci.
A p. 471 è l' indice del volume. Cfr. Annali bibliografici
e catalogo ragionato delle edi:^ioni Barbèra, Bianchi e
Co7np. e di G. Barbèra, 1854-1880. Firenze, Barbèra, 1904,
pp. 30-31.
78 Firenze, Fraticelli 1860
« La I Secchia Rapite, \ Poema Eroicomico \
« Di I Alessandro Tassoni | Con Alcune Scelte
« Annotazioni | E Varie Lezioni | Firenze | l'ipo-
« grafia Fraticelli [ 1860. ■>
Di pp. 263; in 8 picc. (cm. 14,2 X 8, 6).
Precede (p. 3-8) una breve « Vita di Alessandro Tas-
soni »; vien quindi (pp. 9-263) il poema della Secchia
con le note e le varianti alla fine di ciascun canto. Va-
rianti e note sono per la massima parte ricavate e rias-
sunte dall' ediz. Soliani del 1744.
79 Milano, Pagnoni 1860
Quest'edizione è registrata nel cat. Battistelli citaio ad-
dietro (n. òo, p. 109); ma non ne ho più precisa notizia,
come nulla so di un'edizione diamante dello stesso Pa-
gnoni, ricordata da altri come anteriore al 1861.
80 Firenze, Barbera, 1861
« La I Secch'a Rapita \ E Altre Poesie \ Di |
« Aless.andro Tassoni, j Seconda Edizione. |
« [Stemma] Firenze, | (3. Barbèra. Editore, |
« 1 86 1 . »
Di pp LII -h 455 -h I carta fuori testo col ritratto del
Tassoni Edizione diamante (evo. 10,6 X 6,5^
8o — SECCHIA RAPITA — 122 — FIRENZE — l86l
La prima ediz. è del 1858, cfr. n.° 77. A pp. iii-l è la
prefazione di Giosuè Carducci « Di [ Alessandro Tassoni |
E Della | Secchia Rapita « ('); avverte a pag. l: « In questa
ristampa del 1861 furono un cotal poco ritoccati e cre-
sciuti cosi il discorso proemiale come le annotazioni; fu-
rono aggiunti quattro rari Sonetti in fine al volume, il
quale vien perciò a contenere tutte le poesie conosciute di
Alessandro Tassoni »; a pp. li-lii sono le note alla Pre-
fazione Quindi a pp. 1-17 sono le « Quattro Prefazioni |
Alla Secchia Rapita [ Fatte | Da Alessandro Tassoni | Sotto
Diversi nomi », già ricordate descrivendo la prima edi-
zione del 1858 (cfr. n.° 77); poi (pp. 19-321) è il testo
della Secchia e (pp. 3'^ 3-359) il primo canto dell' Oceano
e l'ottava e mezzo del secondo, premessa (pp 325-331) la
lettera a un amico sopra la materia del Mondo Nuovo;
sono quindi (pp. 36 1-3Ò7) i quattro sonetti, cioè : i.^ L'usu-
raio, com.: « Questa mummia col fiato in cui natura »
(pp. 3Ó3-364); 2.° Sopra Modena, com : « Modana è una
città di Lombardia » (pp. 364-365); 3.° Contro un frate
da Imola, com : « Dunque un scannapedocchi, un patriarca »
(p. 366J; 4.° Intorno a' Parenti, com.: « Parenti miei (se
alcun ve n' è restato), » (p. 367) Terminano il volume
(pp. 369-453) le note alla Secchia. A p. 455 è f indice.
Dello stesso anno 1861, dell' identico formato, sempre coi
tipi del Barbera e con l' indicazione di seconda edizione, è
un'altra stampa della Secchia rapita. Consta di pp. L +
485 ^ 3 nn. + I e. fuori testo col ritratto del Tassoni.
A pp. iii-XLViii è la prefazione del Carducci (presenta qual-
che leggera diversità da quella della i^ ediz. e da quella
dell'altra ediz. del 1861) e a pp. il-l le note alla prefa-
zione. 11 contenuto delle pp. 1-367 è identico a quello del-
l'altra slampa, ma non è la stessa impressione: le note
quindi vanno da p. 369 a p. 485 e a p. 2 nn. è l'indice.
Nel ih76 usci la 3* edizione ancora in catalogo.
(') Riprodotta nel secondo volume delle Opere di G. Carducci,
Bologna, Zanichelli, iHiSo, pp. ioq-141.
8l — secchia ra.t>ita — i23 — napoli — 1861
81 Napoli, Rondinella, 1861
« La I Secchia Rapita \ E V Oceano \ Di |
« Alessandro Tassoni j Con Note | Napoli. | Gio-
« sue Rondinella Editore, | Strada Trinità Mag-
« giore 27. I 1861 . »
Di pp. XLVIII-45g; in- 12 (cm. 12 X 8,3).
In fondo a p. IV è T indicazione « Stamperia del Fi-
breno ». A. p. v-xcviii è una notizia sulla vita e le opere
del Tassoni di Gabriele De Stefano; seguono (pp. 1-15) le
« Quattro Prefazioni | alla Secchia Rapita | fatte | da Ales-
sandro Tassoni | sotto diversi nomi », cioè i."* « Prefa-
zione composta dall' autore sotto nome di Alessio Balbiani
da Lticca all'edizione della Secchia cht nel 1620 prepara-
vasi a Padova con la falsa data di Lione » (pp. 3-6);
2.° « A chi legge » (pp, 7-10); 3.° « Paulino Castelvecchio
ai Lettori » (pp. 11-12); 4.° « Gaspare Salviani ai Lettori »
(pp. 13-15)- Viene quindi fpp. 17-319) il testo della Sec-
chia; poi (pp. 321-355) il primo canto dell' Orea/zo e 1' ot-
tava e mezzo del secondo canto, premessa (pp 323-328) la
lettera a un amico sopra la materia del Mondo Nuovo; da
ultimo (pp. 357-457) sono le « Note alia Secchia Rapita »,
ricavate in gran parte da quelle dell' ediz. fiorentina del
Barbèra curata dal Carducci (cfr. n.' 77 e 80). A p. 459 è
r Indice.
82 Milano, Pagnoni, 1865
« La I Secchia Rapita \ Di | Alessandro Tas-
« SOM I Milano | Francesco Pagnoni Tipografo
Editore I 1 865. »
Di pp. 303; in 12.
A pp. 5-21 sono alcuni Cenni sulla vita di Alessandro
Tassoni; a pp. 23-300 il testo della Secchia con le note
83 — • SECCHIA RAPITA 1 24 — TORINO — 187I
alla line di ciascun canto; a pp. 301 e 303 due dei quat-
tro sonetti in lode della Secchia comparsi nell' edizione
modenese del Soliani del 1744, cioè quello del dott. Ber-
nardino Belletti che com. « Torna a farsi veder sempre
più bella » e quello del prof. Giambattista Vicini che
com. « Se '1 sovrano cantor del Sir d' Anglante. » Manca
il canto dell' Oceano.
83 Torino, Tip. Salesiana. 1871
« La ! Secchia Rapita \ Poema Eroicomico \
« Di I Alessandro Tassoni | Castigato | ad uso
« della costumata gioventù [ Per cura di | J. Go-
« bio G. B. Barnabita [ Seconda edizione | To-
« rino I Tip. delT Oratorio di S. Francesco di
« Sales i 1871. »
Non ho veduto la prima edizione affatto e nemmeno
ho potuto sapere in che anno sia uscita: questa seconda
vidi un momento di sfuggita in una libreria privata, ora
dispersa. Al n.° 87 è descricta particolareggiatamente la
terza edizione, che è nella mia raccolta.
84 Milano. Sonzogno, 1875
« La 1 Secchia Rapita \ E Altre Poesie \ Di |
« Alessandro Tassoni | Con Note | Volume
« Unico I \Stem7iia] Milano | p]doardo Sonzogno,
" Editore | 14. Via Pasquirolo. 14. | 1875. »
Di pp. 335; in 8 (cm. 17,5 X 11,3).
A pp. 5-18 è la «.Prefazione alla Secchia Rapita » di
Francesco Costerò (riporta a p. 8 il sonetto del padre
85 — SECCHIA RAPITA I25 NAPOLI 1877
dre Livio Galanti « Un casson d' ignoranza, un pozzo, un
arca » ), seguono (pp. 19-24) « Quattro Prefazioni alla Sec-
chia rapita fatte da Alessandro Tassoni sotto diversi nomi »,
cioè: I.'' Prefazione composta dall'autore sotto nome di
Alessio Balbiani da Lucca alla edizione della Secchia che
nel 1620 preparavasi a Padova con la falsa data di Lione »
(pp 19-20), tratta dalla prefazione del Barotti all' ediz.
Modena, Soliani, 1744; II.'' « A chi legge » (pp. 20-22), è
la solita prefazione che compare la prima volta nell' ediz.
di Ronciglione del 1624 a firma dt\ Bisquadro accademico
umoristico di Roma; lU" « Paulino Castelvecchio a' Let-
tori » (pp. 22-23), è la solita prefazione che compare la
prima volta nell' ediz. veneta del 1630; IV. ^ « Gaspare Sal-
viani ai lettori » (pp 23-24), tratta dalla citata ediz. So-
liani del 1744. — A pp 25-292 è il poema della Secchia
con le note alla tìne di ciascun canto: le note per la mas-
sima parte sono tratte dal Salviani (controsegnate con
un' S), dal Barotti (B), dal Rossi {R). Segue (pp. 293-319)
il primo canto dell' Oceano e 1' ottava e mezzo del secondo
canto, premessa (pp. 295-297) la lettera a un amico sopra
la materia del Mondo Nuovo. Vengono quindi (pp. 321-
327) i sonetti in numero di quattro già comparsi nella ediz.
stampata dal Barbèra nel 1861 (cfr. n." 80): L' Usuraio, cova.
« Questa mummia col lìato in cui natura » (p 323); So-
pra Modena, com. « Modana è una città di Lombardia »
(pp. 324-325); Contro un frate da Imola, com. « Dunque
un scannapedocchi, un patriarca » (p. 326); Intorno a^ Pa-
renti, com. a Parenti miei (se alcun ve n' è restato) »
Vp. 327) — Danno termine al volume due indici, 1' uno
delle cose notabili (pp. 329-334), 1' altro delle materie con-
tenute nel volume stesso (p. 335).
85 Napoli, Rondinella 1877
« La j Secchia Rapita \,E V Oceano \ Di I
• Alessandro Tassoni ! Coiì Note j Napoli | Gio-
85 — SECCHIA RAPITA 120 — PARIGI — 1878
« sue Rondinella Editore \ Trinità Magg. 12 e
« 27. I 1 877. »
Di pp. LXIV + 4D1 ; in 12 (cm. 12,2 X 8,3). Quan-
tunque in nessun luogo del volume appaia indicato, è ri-
stampa dell' ediz. descritta sotto il n.° 81.
In fondo a p. iv è l'indicazione « Tip. Nell'Albergo
Dei Poveri »; quindi pp. v-l è la prefazione del De Ste-
fano sul Tassoni; a pp. li-lxiv sono le « Quattro Prefa-
zioni alla Secchia Rapita fat(e da Alessandro Tassoni sotto
diversi nomi »; a pp 1-3 19 è il testo della Secchia-, a
pp. 321-355 il testo deW Oceano (precede, pp. 323-328, la
lettera a un amico sopra la materia del Mondo Nuovo);
da ultimo a pp. 357-459 sono le note alla Secchia e a
p. 461 l'Indice. — Il testo della prefazione del De Stefano
è qua e là ritoccato; cosi pure le note.
86 Parigi, 1878
" Bibliothèque Xationale | Collection dcs Meil-
« leurs Auleurs Anciens et Modernes j Tassoni |
« Le I Seaii Enlevé \ Poème héroi-comique en
« douze chants | Tradnit de l'italien | par Mil-
« tiade De Eresse | Tome Premier || Tome Se-
« cond H I Paris | Libraire de la Bibliothèque Na-
« tionale | 2, Rue de Valois, 2 j 1878 | Tous
« droits réservés. »
Di pp.: I.° XXX 4" 192; II-" 192; in 12 (cm. 14 X io).
Voi I.°: Precede (pp. v-vi) una breve Prefazione; cui
tengono dietro (pp. vii-xiii) una « Noiice biograpliique » e
(pp. xv-xxix) un breve prospetto « De la littérature ita-
lienne au xvii siècle « ; seguono quindi (pp. 1-192)! primi
sette canti della Secchia senza note. —
87 — SECCHIA RAPITA — 1 27 — TORINO — 1883
Voi. I[: A pp. 1-145 sono gli altri 5 canti del testo della
Secchia; vengono quindi (pp. 1 46-191) le note e (p. 192)
r indice. —
87 Torino, Tip. Salesiana, 1883
« La I Secchia Rapita ' Poema Eroicomico \
« Di I Alessandro Tassoni | Castigato | ad uso
" della costumata gioventù | per cura di | J Go-
« bio G. B. Barnabita | Terza Edizione | [Stemma\
« Torino, 1883 | Tipografia e Libreria Salesiana |
« Sampierdarena — Lucca — Nizza Marittima. »
Di pp. 234. In 12 (cm. 9,5 X 14,4).
^ PP- 3"7 6 una breve notizia della vita del Tassoni e
dell' argomeulo della Secchia; a pp. 9-233 è il testo del
poema con brevi note alla fine di ciascun canto; a p. 234
è r indice. E i! n " xxiii della Biblioteca della Gioventù
Italiana pubblicata dalla Libreria Salesiana di Torino.
88 Firenze, Sansoni, 1887
« La I Secchia Rapita \ /' Oceano e le Rime \
« Di I Alessandro Tassoni | Aggiuntevi le Prose
' politiche I a cura di | Tommaso Casini. | In Fi-
" renze | G. C. Sansoni, editore ] 1887. »
Di pp. XLviii 4- 447; ediz. diamante (cm. 10,2 X 7,2).
A pp. v-xLvi è la Prefazione di Tommaso Casini im-
portante per le notizie intorno alle prime edizioni della
Secchia. Seguono: pp i-i3.a Quattro Prefazioni | alla
Secchia Rapita | fatte [ da Alessandro Tassoni | sotto di-
versi nomi », cioè: i.^ (pp. 3-5) « Prefazione | composta
dair autore sotto nome di Alessio Bai- bani da Lucca alla
88 — SECCHIA RAPITA — I 28 — FIRENZE — 1887
edì:{ìone della Secchia che \ nel ibiS preparavasi a Pa-
dova con la falsa \ data di Lione », com.: « Questo
poema della Secchia fu alli giorni passati mandato qui in
Lione ecc. », ha la falsa data di Lione li di i6i(/ e
comparve per la prima volta nelle due edizioni curate dal
Barotti (Modena, SoHani, 1744; ed. 77zafor. pp. xxxii-xxxiv;
ed. minor, pp 21-22); 2."^(pp. 6-8) la prefazione del Tassoni
« A chi legge » sotto nome del Bisqnadro accademico
umorista di Roma; 3.^ (pp. 9-10) l'altra prefazione del
Tassoni sotto nome di « Paulino Castelvecchio ai Lettori »;
4/" (pp. 11-13) « Gaspare Salviani ai Lettori ». A pp. 1-242
è il testo della Secchia e a pp. 243-271 il primo canto e
r ottava e mezzo del secondo canto dell' Oceano, premessa
(pp, 245-249) la lettera a un amico sopra la materia del
Mondo Nuovo. Vengono quindi da p. 273 a p. 296 le
Rime del Tassoni nell'ordine seguente: I (p. 275) A le
signore Orsi, com. « Quell' orse, che nel ciel paion si
belle, » {son.); 11 (p. 275-6) Ad Elena..., com. « Ra-
gion è ben, chiara mia lampa estinta, » (son.);in (p. 276)
Donna sdegnata, amante pauroso, com « Veri celesti an-
gelici sembianti » (son.); iv (p. 277) Ad una fanciulla,
com. « Bella sei tu né sembri altera in volto » {son.)
V (pp. 277-8) Bella mendicatrice, com. « Dei tesori d' amor
ricca e felice » {son ) ; vi (p. 278) com. « O me beato al-
lor che vissi amante » {son.); va (pp. 278-9) A Fulvio
Testi, com.- « Fulvio, mal può di mirto o di ginebro »
{son.); vili (p. 279) Fiore donato, com. « Ligurina ad
Aminta » [madrig.); ix (p. 279) Alla signora Crivelli,
com. « Amor volea ferire » {madrig.); x (p. 280) Nobile
amore, com « Ben d' Icaro 1' ardir soverchio fue, » {ma-
drig.); XI (p. 280) Occhi belli, coni. « Poli di questa vita »
{madrig.); xii (p. 281) In morte di una cantatrice ferra-
rese, com. « Morta non è la bella » [madrig.); xiii (p. 281)
Amante sdegnato, com. « Torno, lasso, o non torno? »
{madrig.); xiv (p. 282) com. « Vivo fonte beato » [can^.);
XV (pp. 283-4) -^^'^ Marcantonio ed Ascanio Colonna,
com. « Che dirai bella Clio nel dolce canto » {can:{.);
88 SECCHIA RAPITA — - I29 — FIRENZE — 1887
XVI (pp. 284-5) In morte di Filippo II, com. « O terrene
grandezze, o fasto umano » {son.)\ xvii (p. 285) Italia ma-
dre ai principi suoi figli, com <i Qual vii vergogna o qual
vano timore « (so«.); xviii (p. 286) V ombra di Carlo
Emanuele duca di Savoia, che parla a V Italia, com.
a O del mio regio cuore idolo altero, » (son.); xix (pp.
286-7) Belle:; :^e di Valladolid, com. « Stronzi odorati e
monti di pitali » {son. caud.); xx (p. 287) Ritratto dì Ma-
drid, com « Stemprato elei, ambiziose genti, » ison.);
xxi (pp 287-8) com. « Non sono ii duca e non somiglio
il potta, » [son. caud); xxii (pp. 288-9) Ai suoi parenti,
com. « Parenti miei, s' alcun me n' è restato, « {soti caud.);
XXIII (pp. 289-90) Contro i Fiorentini, com. <( Mostrarsi a
la scoperta partegiani, » (son, caud.); xxiv (p. 290) com. « Ma
il segretario suo, ch'era un baccello, » (ottava); xxv (pp.
290-1) Sopra un avaro ricco, com. « Questa mummia col
fiato, in cui natura » [son. caud.); xxvi (p. 291) com.
« Era nato tra i santi in ciel bisbiglio » ( j'o;;.) ; xxvii (pp.
291-2) Ad antonio Scapinelli, com. « Monsignor patriarca
Scapinelli, » {son. caud.); xxviii (p. 292) Sopra una [1. un]
nobile modenese, com. « Questi, che al volto sembra un
Caifas » (san.); xxix (p. 293) com. « Dunque uno scanna-
pidocchi, un patriarca » {son. caud.); xx\ (pp. 293-4) com.
« Adunque un baccalar del patriarca, » (son. caud.); xxxi
(pp. 294-5) Al conte Scipione Sacrati reggiano, com. « Na-
tura a voi d'architettura quadra » (son. caud.); xxxii (p.
295) Sopra Modena, com. « Modana è una città di Lom-
bardia, » (son. caud.); xxxiii (p. 29Ó) A Monsignor Ran-
goni, com. « — Portici, è vero, affumicati e strette »
(son.). — A pp. 297-400 sono le « Prose politiche, » cioè:
i (pp 299-326) « Filippiche contra gli spagnuoli «, la
prima da p. 299 a p. 314, la seconda da p. 314 a p. 326;
II (pp. 327-353) « Risposta del §ig. Aless. Tassoni ad una
scrittura del signor N.N , stampata pochi di .=;ono in Mi-
lano con questo titolo: Discorso nel quale si dimostra ecc. »
(E la Risposta al Soccino); iii fpp 355-400) « Manifesto di
Alessandro Tassoni intorno le relazioni passate tra esso e
Rossi. o
Sg — SFXCHrA rapita — 130 — pavia — 1888
i principi di Savoia ». — Seguono a pp. 401-444 le « Di-
chiarazioni di Gaspare Salviani alla Secchia Rapita », e da
ultimo (pp. 445-447) è r « Indice » del volume.
89 Pavia, Bizzoni 1888
« Luigi Mariani | Alcune Poesie j In \ Dialetto
« Milanese \ 2^ Edizione | riveduta ed accre-
« sciuta. I Pavia | Successori Bizzoni | i 888. »
Di pp. XVI -h 176.
La versione del Mariani è a pp. 73-172 del volumetto e
abbraccia i primi tre canti e parte dell' ottavo canto. Ne
parlai a lungo, dando conto anche della restante parte
inedita nei miei Studi e Ricerche tass(miane, Bologna, Za-
nichelli, 1904, pp. 341-366 (^).
90 Roma, Ferino 1890
« La I Secchia Rapita | Di | Alessandro Tas-
« SONI I Con Prefazione di G. Stiavelli j E Con
« Note I Roma | Stabilimento Tip. dell' Editore
« E. Perino [ Ma del Lavatore, 88 [ 1 890. »
Di pp. 240; misura cm. 17,8 X 10,6.
Precede (pp. 5-17) la prefazione di Giacinto Stiavelli
alla Secchia ; seguono (pp. 18-23) ^^ solite « Quattro Prefa-
zioni alla Secchia Rapita fatte da A. Tassoni sotto diversi
nomi »; quindi da p. 25 a p 239 è il testo del Poema
con le note alla fine di ciascun canto: l'edizione « è stata
condotta su quella fiorentina del 1861 che uscì pei tipi di
G. Barbèra a cura di Giosuè Carducci. » A p. 240 è
r indice.
(') Cfr. in proposito Ugo Pesci nella Illustrazione italiana di Mi-
lano del '") marzo 1904.
gì — SECCHIA RAPITA — I 3 I — BOLOGNA I902
91 Bologna, Cenerelli 1902
' Raffaele Bonzi | La \ Mastéla Ruba \ ed |
« Sandrein Tassòn I Tradotta In Bulgnéis | \Stem-
« ma] Bologna | Tipografia Di G. Cenerelli | Via
« Castiglione N. 8 [ 1902. »
Di pp. 8 nn. + 240: in 8."
A p. nn. 3 è la dedica: « A | Giusto Cenerelli | Ne-
store I Dei Tipografi Bolognesi | Riconoscente Dedica | Il
Traduttore » : segue a p. nn. 5 un breve cenno del tra-
duttore sulle versioni in dialetto Bolognese della Secchia
Rapita e a p. nn. 6 1' « Errata Corrige ». 11 testo della
versione va da p i a p. 235 ; a p. 237 è 1' « Indice » e a
p. 239 l'indicazione: « Finito di stampare | il dì xv Di-
cembre MCMi I nella Tipografia Cenerelli ) in Bologna ».
Cfr. su questa versione : Giorgio Rossi, Una nuova
versione in dialetto bolognese della « Secchia Rapita » nel
Fanfiilla della Domenica, An. xxv, n. 2 ( 1 1 gennaio 1903) (').
92 Bologna, Longhi S. A.
« La I Secchia Rapita \ Poema Eroicomico \
« Del Signor \ Alessandro Tassoni, j Con le i^i-
« chiarationi del Sig. '. Gasparo Salviani, \ e '1
« Primo Canto dell' Oceano j nell' vltimo corretti
« con I gli Originali. | in Bologna. | Per Gioseffo
« Longhi. I Con licenza de' Sup. ->
Di pp. 312; misura cm. 13,5 X 7 (esemplare molto
tosato).
(') Cfr. anche i miei Studi cit., p. 2^4. Su questa versione del
Bonzi disse parecchie sciocchezze, mostrando di non comprendere
molte cose, fra le quali il dialetto in cui è scritta, un signor E. S. nel
Panaro di Modena del 4-3 dicembre 10,03; '^f'"- anche un articolo di
un signor G. T. nel Panaro del 7-8 die. 'o^
93 SECCHIA RAPITA — I32 — MILANO S. A.
A pp. 5-8 e 9-10 sono le due solite prefazioni « A chi
legge » e « Paulino Castel vecchio a' Lettori » ; quindi a
pp. 11-290 è il testo dejla Secchia con le dichiarazioni in
fondo a ciascun canto; segue a pp. 291-311 il primo canto
dell'Oceano e la prima stanza del secondo, non v' è premessa
la lettera a un amico sopra la materia del Mondo Nuovo.
A p. 312 è la licenza di stampa (Viciit D. Joseph Cri-
bellus Clericus Regiilaris S. Pauli, et in Cathedrali Bo-
non. Poenit. prò Eminentiss. Archiepiscopo. — Reimpri-
matur. — Fr. Vincentiiis Vbaldinus Vicariiis Gener. San-
cii Officii i?ono;n'ae.) L' ediz. è certamente anteriore al 1744
poiché è conosciuta dal Barotti il quale, all' ediz. del Lon-
ghi del 1683, (cfr. addietro, pag. 77, n. 19) annota: « Si
vede ancora un'altra ristampa in-12 fatta dal medesimo
Longhi senza la data dell' anno ma da i diversi contras-
segni, che in essa si osservano, si crede posteriore alle altre,
avendo anche le stanze spezzate » ; ogni pagina cioè com-
prende tre ottave intere e sei versi.
93 Milano, Pagnoni S. A.
« La I Secchia Rapita \ Di ! Alessandro Tas-
« SONI i Volume Unico | Milano | Francesco Pa-
« gnoni I Editore. »
Di pp. 2 nn + 309 4- 3 nn. + i carta fuori testo
con una rozza incisione illustrante il i." canto della Sec-
chia. Misura cm. 15 X 10.
A p. I nn. è il frontispizio riportato; segue a pp. 1-26
la '< Vita di Alessandro Tassoni compilata da R[obustianoì
G[ironi] »; quindi a pp. 27-309 è il testo della Secchia
con le note inserite in fine di ciascun canto: le note
sono per la massima parte tratte o riassunte da quelle del
Salviani e del Barotti. Le prime due delle tre pagine finali
non num sono bianche, la terza ha nel mezzo l'indica-
zione: « Tipografia dei Frat. Centenari e Comp. « —
93 — SECCHIA RAPITA — , 33 — MILANO — S. A.
Quest'edizione è certamente posteriore al 1806, leggendosi
a p. 26 che l'edizione seguita è quella milanese dei Clas-
sici italiani. Credo non andare molto lungi dal vero as-
segnandola al decennio che corre tra il 1850 e il 1860.
IV.
GLI SCRITTI POLITICI
S. L. N. A.
1615
« Filippica : I. » — « Filippica : li. »
La prima Filippica forma un opuscoletto di 8 pagine
non num., delle quali l'ultima è bianca; la pagina stam-
pata è per la prima pagina di cm. 15,5 X 10,5; per le
altre di cm. 16,5 X 'o^S- ^'^ seconda è un opuscoletto pure
di otto pagine delle quali sono bianche le ultime due; il
formato è identico al precedente.
11 TiRABoscHi (Bibl Mod. V. 204) dice le Filippiche un
rarissimo libro, e nella Storia della Letteratura italiana (^)
rincalzando aggiunge: « Il Muratori non parla delle Fi-
lippiche come di opera uscita alle stampe, benché siano
per avventura un de' più rari libri che esistano •» Forse
non sono cosi rare come il Tiraboschi credeva, poiché
sono parecchie le biblioteche che le posseggono e anche
in più di un esemplare; l'Estense per esempio ne ha tre,
(') Modena, 1703, T. Vili. P. II, p. ^77,
I — SCRITTI POLITICI — 135 S. L. — [1615]
r Universitaria di Bologna due, ve ne sono alla Nazionale
Centrale di Firenze e l'enumerazione potrebbe continuare.
A me invece importa richiamare l'attenzione su quest'al-
tro fatto, non avvertito dal Tiraboschi né dagli altri che
si sono occupati del Tassoni o di bigliografia; cioè che
l'edizione del 1615 non è unica. Sono pervenuto a tale
conchiusione dopo un accurato esame delle tre copie del-
l'Estense: e basteranno pochissimi particolari osservali
nella prima e nell' ultima pagina di ciascuno degli opu-
scoli in questione per convincere ognuno della verità del-
l' asserto.
1 . y. 6. I \a\ 1. y. 6. 12 \b]; n.. y. 6. 13 [e]
FiL. I. p. I, 1. 5 e di ^: di
» 1. ult. tali, lali ;
p. 7, 1. I loro, loro
» 1. 2 schernire schernire.
Le uliinie linee della pa- Le ultime linee della pagina pre-
gina presentano impagi- sentano impaginatura diversa
natura diversa da i> e e àz a.
FiL. II. p. !, 1. 3 Sig. Sign.
» 1. ult. Granata, Granata :
p. ò Impaginatura diversa Impaginatura diversa da a.
da t e e.
Ciò non bastasse varia anche 1' ampiezza della pagina
stampata, la quale mentre in a è nella pagina prima di
cm. 15,5 X 'O55 s nella seconda di cm. 10,5 X 'O^S '"
b e e invece è per la prima pagina di cm. 15,2 X 1O73 ^
nella seconda di cm. 16,2 X 'Oi3
Per essere esatto tino allo scrupolo avvertirò che tra
b e e v' è nell'altezza la differenza di un millimetro, ma
tal differenza credo dipenda soltanto dalla rugosità mag-
giore o minore della carta, perché il più accurato esame
non mi ha rivelalo nessun particolare che possa permet-
tere di pensare a due composizioni tipografiche diverse.
Non posso decidere se si tratti di una seconda edi-
zione o di una contraffazione: comunque credo potere
2 — SCRITTI POLITICI 1 36 — l-IRENZE — 1849
alfermare che 1' esemplare che ho chiamato a rappresenta
l'edizione prima o la copia originale.
Ugualmente delle due copie conservate nell' Universi-
taria di Bologna 1" una [A. V. Gap. 248, n. i, op. 11] è
identica ad a, l'altra fA. V. Tav. I, L. II, voi. 161, op. 5]
a /' e e.
Nelle Miscellanee insieme con le due prime Filippiche,
se ne trovano in generale altre cinque, anch' esse stampate
in opuscoletti indipendenti, con più altri scritti politici
di argomento vario. Ma di tali miscellanee, come di tutte
le questioni inerenti alle due prime Filippiche s'è trat-
tato ampiamente nella prefazione, e ad essa rimando
senz' altro il lettore
2 Firenze, Vieusseux, 1849
« Manifesto \ Di | Alessandro Tassoni | In-
« torno Le Relazioni | Passate j Tra Esso E I
« Principi Di Savoia » .
Neil' « Archivio j Storico Italiano | Ossia ( Raccolta Di
« Opere E Documenti | Finora Inediti O Divenuti Raris-
« simi ! Risguardanti | La Storia D' Italia | Appendice
« Tomo VII I Firenze | Gio. Pietro Vieusseux, Direttore-Edi-
« tore I Al suo Gabinetto Scientifico-Letterario | 1849 | »
pp. 447-495. Precede ( pp. 449-455) un Avvertimento di
Giuseppe Campori. segue ( pp. 457-488) il Manifesto del
Tassoni, vengono da ultimo ( pp. 489-495) alcuni Estratti
di Lettere di Al. Tassoni al Canonico Sassi a Modena.
Ricompare nell'ediz. delle Filippiche.^ stampata a Firenze
dal Le Mounier nel 1855, cfr. n. 4.
3 Firenze, Stamperia Granducale 1854
<« Ricordi Di Famiglia \ Per Le Nozze | Di
« Eugenio Michelozzi | Con La Marchesa Elieo-
4 — SCRITTI POLITICI — I 37 — FIRENZE — 1855
« nora Tassoni. | Firenze | Stamperia Grandu-
« cale I 1854. »
Di pp. XVI-200; misura cm. 23,5 X '5ó-
Questi Ricordi furono pubblicati, dedicandoli allo
sposo, da Francesco Cambiaci. La parte relativa al Tas-
soni va da pag. 71 a pag. 200 e comprende: I. Cenni so-
pra Alessandro Tassoni di Paolo Emiliani-Giudici (pp.
73-92); II. Filippiche contro gli Spagnuoli di Alessandro
Tassoni, precedute da un discorso di Giuseppe Canestrini
(pp. 93-197): la prima Filippica va da pag. 157 a pag.
173, la seconda da pag. 175 a pag. 188: furono stampate
di su due codici Magliabechiani e principalmente di su
un terzo codice migliore dei precedenti pervenuto alla
Magliabechiana nel 1850 dalla Biblioteca Rinuccini; l'edi-
tore potè anche giovarsi della stampa del 1615 (poiché,
come ho avvertito, non si era fin qui notata 1" esistenza
di due edizioni secentiste) nella copia posseduta dal sig. Pie-
tro Bigazzi. A pp. 190-190 è un Saggio di Varianti fra
l'antica stampa e questa nuova. Nelle Retti fìca:^ioni ed
aggiunte è notizia di un esemplare dell' antica edizione in
una Miscellanea di Opuscoli del Boccalini, conservata
nella Magliabechiana, ed è riprodotto il sonetto : Italia
madre <?' Prencipi suoi figli che com. « Qual vii vergogna
o qual vano timore ».
4 Firenze, Le Monnier 1855
" Le j Filippiche Cantra gli Spagnoli \ Di |
« Aless.andro Tas.soni; | Precedute Da Un j Di-
« scorso Di G. Canestrini Sulla Politica Pie-
« montese j Nel Secolo XVII; | R Seguite | Dalla
'.' Risposta Del Tassoni Al Soccino | In Difesa
« Del Duca Di Savoia, ! E Dal Manifesto Del-
5 — SCRITTI POLITICI — I 38 — FIRENZE — 1887
« r Autore Intorno Alle Sue Relazioni | Coi
« Principi Di Savoia. | \Stemnia\ Firenze, j Fe-
« lice Le Monnier. | 1855. »
Di pp. XII-200.
A pp. V-XI il sig. Silvio Giannini dà conto Al Let-
tore del contenuto del volume (^), e questo scritto preli-
minare è in data di Firen:;e, 9 maggio /<V^5. Segue (pp.
1-66) il discorso del Canestrini sulla Politica piemontese
nel sec. XVII, poi vengono le prose politiche del Tassoni,
cioè: Filippiche contra gli Spagnuoli con epigrafe tolta dal
e. XVII, st. 76 dell' Orlando furioso dell' Ariosto : « Non
hai tu, Spagna. l'Africa vicina », con quel che segue (Ff-
lippica prima, pp. 09-83; Filippica seconda^ pp. 85-97;
Note pp. 99-100); — Risposta del signor Alessandro Tas-
soni ad una scrittura del Signore N. N. \ il Soccino]
stampata pochi dì sono in Milano con questo titolo : « Di-
scorso nel quale si dimostra la giusti'yia dell' impero delli
Spagnuoli in Italia^ e quanto giustamente siano state prese
V armi da essi per la quiete d' Italia, disturbata dal Duca
di Savoia, Conservato r della libertà d' Italia ingiustamente
intitolato » (pp. 101-126; Note, p. 127); — Manifesto di
Alessandro Tassoni intorno le relazioni passate tra esso
e i Princìpi di Savoia (precede, pp. 131-137, un A^'verti-
mento di Giuseppe Campori, cui tieri dietro, pp. 139-184,
il Manifesto); — Estratti di Lettere di Alessandro Tas-
soni al Canonico Sassi a Modena (pp. 183-195); — Note
(pp. 197-198). A pag. 199 è r Indice del volume.
5 FiRENZK, Sansoni 1s87
Le Filippiche, la Risposta al Soccino, il Manifesto in-
torno le relazioni passate tra esso e i Principi di Savoia
(') A pag. VI pubblica il son : « Qual vii vergogna o qua! vano
timore » attribuito al Tassoni. Cfr. n. ;; p. 137.
6 — SCRITTI POLITICI — ' 39 ~ MILANO — I902
sono stampati anche nell' edizione della Secchia curata
dal Casini e descritta addietro. Cfr. pp. i27-r:;o.
6 Milano, Sonzogno 1902
« Le Filippiche \ E Due Altre Scritture \ Con-
« tro Gli Spagnuoli j Di | Fulvio Savoiano | (FliI-
« vio Testi) I con prefazione critica e note com-
« parative | Del Prof. | Francesco Bartoli | Mi-
« lano I Società Editrice Sonzogno | 14 — Via
« Pasquirolo — 14 » .
S. a., ma 1902. Di pp. 88.
Forma il n. 298 della Biblioteca Universale edita dal
Sonzogno. Precede (pp 3 23) uno studio del Bartoli su
Valerio Fulvio Savojano, cui tengono dietro, con breve
commento, i testi seguenti: I. Filippica Prima (pp. 25-39);
II. Filippica Seconda (pp. 41-32); III. Discorso fatto al-
r Italia da un gentiluomo italiano intorno le aponi e dise-
gni del cattolico re di Spagna (pp. 53-62); IV. Castigo
esemplare de' calunniatori (pp 63-87). Come è noto, il
prof. Bartoli sostiene che le Filippiche sono opera del
Testi, e si veda quanto a questo proposito osservo nella
prefazione del presente volume, parlando degli scritti poli-
tici del Tassoni.
V.
LE RIME
Modena, Cassiani
1617
« Rime I Di Fulvio Testi | AH' Invittissimo |
« Principe | Carlo | Emanveilo | Dvca | Di Sa-
« voia. I In Modana con licenza de" Superiori. »
In fondo al volume è l'indicazione dell'anno e luogo
di stampa : « In Modona | Per Giulian Cassiani. M.DC.XVII. \
« Con licenza de' Superiori ». E la prima edizione delle
Rime del Testi; in essa a pag. 166 si legge il son. « Al
« Sig. Alessandro ( Tassoni », che com.: Cangia, Alessan-
dro, ornai ronda del Tebro. e a pag. 167 la « Risposta »
che com. : Fulvio, mal può di mirto o di ginebro.
Roma, Ingrillani
1630
« Le 1 Tre Grafie, \ Rime ( Del Bruni. | Con
« Privilegio del Sommo Pontefice, | e licenza
3 — LE RIME — 141 — MODENA — I706
« de' Superiori. | \Stemma\ In Roma. | Ad istanza
« di Ottauio Ingrillani, ] Libraro alla Luna » .
Di pp. 24 nn. -|- 658 -|- 26 nn.
E senza data di stampa e senza V imprimatur: per al-
tro la dedica di Antonio Bruni a Don Mariano Carac-
ciolo è di Roma il primo d' Agosto lOjo. A p. ^51 è il
sonetto « Al Sig. Alessandro Tassoni | Lodasi il suo libro
« vlella Varietà de' Pensieri, | e '1 suo poema Heroicomico,
a detto I la Secchia rapita », com.: Oualhor coìi penna^ onde
V oblio s opprime ; nella stessa pagina segue la « Rispo-
sta D per le rime del Tassoni, che com.: Vedrai, Bruni,
il mio nome andar sublime. Questo sonetto sin qui sfug-
gi'o a quanti si sono occupati del Tassoni è da me ripro-
dotto nella prefazione.
3 Modena, Soliani 1706
« Della Perfetta \ Poesia Italiana \ Spiegata, |
« E dimostrata con varie osservazioni, e con
« varj giudizj | sopra alcuni Componimenti al-
« trui, I Da Lodovico Antonio Muratori j Biblio-
« tecario Del Sereniss. Sig. Duca Di Modena, j
« Tomo Secondo. | All'Illustrissimo Ed Eccellen-
« tissimo, Sig. March. | Alessandro ] Botta-
« Adorno | [sette righe di titoli] \ [Stemma] In Mo-
« dena, j Nella Stampa di Bartolomeo Soliani |
" Stampatore Ducale. | M.DCCVI. j Con Licenza
<- De" Superiori » .
4 — LE RIME — 142 — MODENA — 1843
A pag. 464 è il son. di Alessandro Tassoni che co-
mincia: « Questa Mummia col fiato, in cui Natura »: il
Muratori gli fa seguire la nota che segue: « Alcuni so-
netti Mss. assai piacevoli e mordenti noi abbiamo di quel
bizzarro ingegno del Tassoni. Da gli altri, che modeste
orecchie non soffrirebbero volentieri, ho io tratto il pre-
sente, perché mi sembra un onesto insieme e felicissimo
ritratto d' un vecchio avaro. I colori tutti son vivi, ogni
parola è esprimente; e con iperboli cosi ingegnose, e stile
si spedito ci vien rappresentato costui, eh' io avrei scru-
polo, se non riponessi nella schiera de' migliori questo
sonetto. »
4 Modena, Vincenzi e Rossi 1843
« Alcune Poesie Inedite \ Di | Alessandro
« Tassoni | Modena | Coi Tipi Vincenzi E Rossi |
« I 843. »
Di pp. 16; misura cm. 20,5 X 13-
L'opuscolo fu pubbl. dal march. Giuseppe Campori
e da lui dedicato alla contessa Violantina Martinengo
Thum pel matrimonio del figlio di lei Matteo con la
contessa Arz di Trento,
A pp. 5-6 è una prefazione de! Campori, quindi a pp.
8-16 il testo delle otto poesie che nell' ediz. Casini (cfr.
n.° 5) portano i numeri che verrò man mano indicando:
pp. 8-9 (XIV) « Canzone | al Sig. Marc' Antonio Colonna i
Vittorioso In Mare j E | Al Sig. Ascanio Suo Figlio | Creato
Cardinale », com.: Che dirai bella Clio nel dolce canto;
p. IO (IV) « Semplice Fanciulla », com.: Bella sei tu né
sembri altera in volto (son.); p. 11 (V) * Bella mendica-
trice », com.: De' tesori d amor ricca e felice (son.);
p. 12 (IH) « Donna sdegnata. Amante pauroso », com.:
5 — LE RIME — 14-:^ — BOLOGNA — 1880
Veri celesti angelici sembianti (son.); p. 13 (XV) « Filippo II
Re di Spagna morto », com. : O terrene grande^:^e, o fa-
sto umano (^son.); p. 14 (X) « Nobile Amore », com :
Ben d' Icaro l'ardir soverchio fue (madrig.); p. 15 (XII)
« Cantatrice Ferrarese », com. : Morta non è la bella
(madrig. ^ p. ló (VII!) « Fiore Donato », com.: Ligurina
ad Aminta (madrig.).
5 Bologna, Romagnoli 1880
< Rime I Di | Alessandro Tassoni j Raccolte
« Su I Codici E Le Stampe j Da | Tommaso Ca-
>' siNi j Bologna j Presso 1' Editore Gaetano Ro-
« magnoli j i 880 » .
Di pp. 80.
Forma la dispensa CLXXIV della « Scelta | Di [ Curio-
« sita Letterarie | Inedite O Rare | Dal Secolo XIII Al
« XVII I in Appendice alla Collezione di Opere inedite o
a rare ». Il volumetto, come si rileva da p 2, fu stam-
pato dallo Stabilimento Tipografico Successori Monti in
Edi:;ione di soli 202 esemplari ordinatamente numerati:
l'esemplare della mia raccolta, sul quale è condotta que-
sta descrizione, porta il n". 165. A pp. 3-26 è la Prefa-
^ione (') del Casini; segue (pp. 27-59) ^' testo delle Rime,
poi (pp. 61-76) le Annota:;ioni e da ultimo (pp. 77-79)
r Indice. Le Rime comprese nella presente raccolta sono
le seguenti: I. Alle signore Orsi, com.: « Quell'orse che
nel ciel paion si belle, » Son. (p. 29); II. Ad Elena...,
(') Questa Prefa:[ione era già. comparsa due anni prima nel Pro-
pugnatore : Sopra alcune Rime di Alessandro Tassoni. Osserva-
zioni di Tommaso Casini. Bologna, Tip. Fava e Garagnani, 1878.
[ hstratto dal Propugnatore voi. Xll, parte 1 ]. Ct'r. sulla presente ediz.
del Casini Fan/ulta della Domenica HI, 4.
5 — LE RIME — 144 — BOLOGNA — 1880
com.: « Ragion è ben, chiara mia lampa estinta, " Son.
(p. -30); in. Donna sdegnata, amante pauroso, com.: « Veri
celesti angelici sembianti » (') Son. (p. 31); IV. Ad una
fanciulla, com.: « Bella sei tu né sembri altera in volto » (•)
Son. (p. 32); V. Bella mendicatrice, com.: « Dei tesori
d'amor ricca e felice » Son. (p. 33); VI. Com.: « O me
beato allor che vissi amante » Son. (p 34); VII. A Ful-
vio Testi., com.: « Fulvio, mal può di mirto o di gine-
bro » (^) Son. (p. 35); Vili. Fiore donato, com.: « Ligu-
rina ad Aminta « (^) Madrig. (p. 36); IX. Alla Signora
Crivelli, com.: « Amor volea ferire » Madrig. (p. 36);
X. Nobile amore, com. : « Ben d' Icaro l' ardir soverchio fue, »
Madrig. (p. 37); XI. Occhi belli, com.: « Poli di questa
vita, » Madrig. (p. 37); XII. In morte di una cantatrice
ferrarese, com.: « Morta non è la bella. » Madrig. tp. 38);
XIII. Amante sdegnato, com.: « Torno, lasso, o non
torno? » Madrig. (p. 38): XIV. Per Marcantonio ed
Ascanìo Colonna, com.: « Che dirai bella Clio nel dolce
canto » CaHy. fpp. 39-40); XV. In morte di Filippo II,
com.: « O terrene grandezze, o fasto umano, » Son. (p. 41);
XVI. Italia madre ai principi suoi figli, com.: « Qual vii
vergogna o qual vano timore, » (*) Son. (p. 42); XVII.
L' ombra di Carlo Emanuele duca di Savoia, che parla
all' Italia, com.: « O del mio regio cuore idolo altero, »
(•) A stampa anche nel cit. studio del C.vsini, .Sopra alcune Rime
di A. T. ■p. (j.
(-) Cfr. A. Arullani, Due .sonetti del seicento in Fanfulla della
Domenica an. XXIII n. 13 (31 marzo 1901).
(■^) Risponsivo ad altro del Testi : « Cangia, Alessandro, ornai
Tonda del Tebro », a stampa in Rime di Fulvio Testi all' inì'ittis-
simo principe Carlo Emanuello duca di Savoia. In Alodona, per
Giulian Cas.siani, MDCXVII, pp. i66-i»")7 e riprodotto dal Casini in
nota a p. h.^ del volume che qui si descrive. Cfr. addietro n. i.
(■1) Anche in Casini, .Sopra alcune Rime cit. p. 11.
(°) Anche m Casini, Sopra alcune Rime cit. pp. 14- 15 e prima
in Le Filippiche etc. Firenze, Le Monnier, l'^ss- P« vi. Cfr. addietro
p. 1 38.
7 — I.E RIME — 147 . — BOLOGNA — l8g3
soni già pubblicate dal Casini stesso nel 1880 (cfr. addie-
tro n. 5, p. 143): vi conservano lo stesso ordine e soltanto
ve n' è (p. 282) una nuova, che porta il n''. XIV e com.:
« Vivo fonte beato ». Fu stampata per la prima volta,
sempre dal Casini, nella Rassegna settimanale di Firenze
del 1880 ed ora è riprodotta anche da me, con le corre-
zioni originali, in A. Tassoni, Difesa di Alessandro Ma-
cedone, Livorno, Giusti, 1904, voi. I, pp. x-xii. Cfr. anche
voi. II. p. 103.
7 Bologna, Zamohani e Albertazzi 1893
« Giorgio Rossi | Un shnetto Inedito \ Di
« Alessandro Tassoni \ \Stemma\ Bologna | Stab,
« Tip. Zamorani E Albertazzi j Piazza Cavour. 4
« Palazzo Silvani | 1893. ••
Di pp. 16.
Fu pubblicato per nozze Bidasio Imberti-Verdun Di
Cantogno in edizione di 60 esemplari. A pp. 7-8 è la de-
dica alla sposa; seguono (pp. 11- 13) notizie intorno ai
manoscritti tassoniani conservati nell' Archivio di Stato di
Modena; vien da ultimo (p. 15) il testo del sonetto « Dun-
que è pur ver che la mia donna in letto ». che si trova
autografo fra tali manoscritti e che non era mai stato
stampato. Cfr. Giorn. stor. lett. ital. XXIII, 327.
VI.
LE LETTERE
Modena, Vincenzi
1827
« Alcune Lettere \ D' Illustri Italiani \ Ed \ Il
' Triperuno | Di Giammaria Barbieri Modenese |
« In Risposta | A Tre Sonetti Di Annibai Caro |
« Contro II Castelvetro | Il Tutto Per La Prima
« Volta 1 Dato Alle Stampe | Modena | Per G.
« Vincenzi E Compagno | M.DCCC.XXMI. »
Di pp. XVI-112; in-8. Ne furono impressi 12 esemplari
in carta inglese.
Il volumetto fu edito dal Conte Mario Valdrighi per le
nozze del march. Ercole Coccapani Imperiali con la cont.*
Giulia Seghizzi. A p. V è la dediea, a pp.. VII-XVI la
prefazione del Valdrighi intorno alle scritture pubblicate
nel volume (del Tassoni parla a pp. VIII-IX); seguono
(pp. 1-56) '( Alcune lettere d' illustri italiani », 24 in tutto,
cioè cinque del Castelvetro, sette di A. M. Salvini, una
del Tasso, due del Tassoni, una del Muratori, le restanti
di uomini illustri dei quali per altro ora appena si pispi-
glia; vien quindi (pp. 57-70) « Il Treperuno di Giammaria
2 — LE LETTERE — 149 — VENEZIA — 1827
Barbieri in Risposta a Tre sonetti di Annibal Caro contro
il Castelvetro », e da ultimo (pp. 71-110) le note.
Le lettere del Tassoni sono due (pp. 54-56J : quella
cioè di Roma 10 marzo 1625 ai Conservatori di Modena
inviando loro il manoscritto autograto della Secchia (nella
ediz. da me curata, voi. II, pp. 232-233, n.'^ XCII) e quella
di Roma 30 aprile 1625 in risposta ai Conservatori che
l'avevano ringraziato dell'invio egli avevano mandato un
dono [Ibid., voi. II, pp. 233-234). Tra la prima e la seconda
lettera il Valdrighi pubblica anche quella dei Conservatori
al Tassoni, in data di Modena, 15 aprile 1625. A queste
lettere si riferisce la nota 49 che si trova a pp. too-102.
2 Venezia, Alvisopoli 1827
« Lettere \ Hi | Alessandro Tassoni | Ora
« Nella Maggior Parte j Pubblicate Per La Prima
« Volta Da Bartolomeo Gamba | Venezia [ Dalla
« Tipografia Di Alvisopoli | MDCCCXXVII».
Di pp. 80 -j- I tavola fuori lesto col ritratto del Tas-
soni In 8 lem 19, 8 X '2, 2).
A pp. 3-7 è la prefazione « A chi legge », dalla quale
si rileva che le lettere inedite comprese in questa stampa
sono tratte dal codice CIV, 3 tra gli Italiani della R.
Biblioteca Marciana già posseduto da Apostolo Zeno. Il
Gamba riconosciuta l'importanza del codice, « quantunque
non sia autografo f) », aggiunge che comprende una « co-
« piosa raccolta delle Lettere del Tassoni; e vi stanno
« frammischiate non poche altre di altri autori »; avverte
acutamente: « Posso sospettare che al Tassoni medesimo
(') Il Codice invece è autografo, come accenno nella prefazione a
questo volume e come dimostrerò ampiamente nel terzo volume delle
Lettere del Tassoni.
3 — LE LETTERE — 1 50 — MODENA — 184O
a non dispiacesse si pubblicassero, poiché il più antico
« dei suoi biografi, Lorenzo Crasso, e 1' altro suo illustre
« contemporaneo, Leone Allacci, fecero di già cenno di
« una raccolta di Lettere, passate presso gli Eredi del
« Cardinale d' Este, che sin da quel tempo erano apparec=
a chiate per la stampa; e ciò ci fu anche confermato dal
« Muratori nella Vita che del Tassoni ha lasciato », e
termina augurando che « veggasi in luce un Epistolario del
« Tassoni più importante e più ricco del presente; della
a qual cosa non potrà non nutrir desiderio chiunque si
<t compiaccia di vedere di sempre nuovi gioielli guernita
« la nazionale letteratura ». Seguono quindi le lettere e
prima le inedite (pp. 9-52) in numero di 20, ma non sem-
pre nella loro integrità: poi le già edite (pp. 53-69) in
numero di quattro, oltre la risposta dei Conservatori di
Modena al Tassoni che aveva loro inviato il ms. originale
della Secchia rapita. A pp. 71-75 è 1' Indice e a p. 77 è
l'indicazione: « Uno dei dodici soli esemplari impressi in
carta velina » ; appartiene alla H Biblioteca di S Marco
di Venezia, e su di esso appunto è stata condotta la pre-
sente descrizione.
3 Modena, Soli ani 1840
« Lettere inedite. \ Di Aless.andro Tassoni
« Alla Infante Isabella Di Savoja , Principessa
« Di Modena » .
Nella « Continuazione j Delle Memorie | Di | Religione
« Di Morale | E | Di Letteratura | [motto] Tomo IX | Mo-
« dena | Dalla Reale Tipografia | Eredi Soliani ] 1840 ».
A pp. 147-149. La lettera del Tassoni qui pubblicata è in
data di Torino, li 30 d' Agosto 1620.
4 — le lettere — i5i — venezia — 1856
4 Venezia, Naratovich 1856
^^ Lettere \ Di | Alessandro Tassoni | Al Conte
« I (.arlo Costa di Polonghera | Ministro Del Duca
« Di Savoia, j Venezia, | Dalla premiata tipogralia
«di Pietro Xaratowich. | 1836 ».
Di pp. 24, in 8°.
Sono in numero di dieci, tratre dallo stesso codice
della Marciana già appartenuto allo Zeno, che servì al
Gamba per la sua raccolta (cfr. addietro n. 2) e furono
pubblicate per nozze Bergamo-Venanzio. Sono tutte senza
data, ma, secondo il giudizio dell'Editore {utW Avverti-
mento a pp. 7-9) condiviso dal Corradi ('), debbono rite-
nersi posteriori al 161 3. Nella mia edizione sono tutte
stampata nella terza parte rispettivamente alle seguenti
pagine del voi. II : I p 143. n. 15; II. pp i 5 i- 1 52, n. 23 ;
III. pp. 159-160, n. 29; IV. pp. 172-173, n. 40; V. pp. 163-
164, n. 32 : VI. pp. 167-168, n. 36 ; VII. pp. 171-172, n. 39 ;
Vili. pp. 187-188, n. 51 ; IX. pp. 180-181, n. 45 ; X. pp. 205-
208, n. 64. Le lettere hanno qua e là tagli e sostituzioni
di parole dovuti senza dubbio all' I. R. Censura austriaca.
5 Torino, Ribotta 1856
« Memorie \ Della Vita E Dei Tempi \ Di
« Monsignor \ Gio. Secondo Ferrero-Poniiglione
« ! Referendario Apostolico \ Primo Consigliere
« E Auditore Generale \ Del Principe Cardinale
« Maurilio \ Di Savoia , Con Un Saggio Di Let-
« tere E Monumenti Inediti j Raccolti Ed Illu-
(') Giornale degli eruditi e curiosi, Padova, 188^, an. I, voi. II,
n- 38, PP- 733-734-
LE LETTERE
152 PADOVA 1859
« Strati I Per j Gio\ambattista Adriani
« ghe di titoli e stemma] Torino [ Dall' Officina
« Tipografica di Ignazio Ribotta | (Settembre
« 1856) «.
A pp 287-288 è una lettera di « Alessandro Tassoni,
Gentiluomo del Principe Cardinale Maurizio di Savoia in
Roma, ! al Duca Carlo Emanuele, a Torino » in data, di
Roma, V ultiìnn febbraio 1621.
6 Padova, Seminario 1859
« Lettere \ Di | Alessandro Tassoni j Padova
« I Coi l^ipi Del Seminario | 1859.»
Di pp. 24, in 8".
Furono pubblicate in occasione di laurea da alcuni
amici che le trassero dagli autografi posseduti dalla fami-
glia dei conti Emo-Capodilista. Sono in numero di sei
indirizzate, come avvertono gli editori nella lettera di
dedica (pp. 5-Ó), al canonico Albertino Barisoni a Padova
e corrispondono nella mia edizione ai numeri VI (voi. II,
pp. lo-ii), VII (pp. I 1-12), Vili (pp. 12-16), IX (pp. 17-23),
XV (pp. 34-36), XVI (pp. 36-37). Nella IV (IX) sono due
lunghe ommissioni.
7 Padova, Seminario 1860
« Per I Le Auspicatissime | Nozze | Morpurgo-
« Montalti. »
Di pp. 16, in 8".
Internamente è l' indicazione del luogo della stampa
« Padova, tip. Seminario, 1860 «; nella dedica degli amici
A. F. e F. R. allo sposo appare che nell'opuscolo sono
pubblicate alcune lettere inedite d'un illustre poeta ita-
8 — LE LETTERE — I53 — MODENA — 1861
liana e dalla tirma apposta alle lettere medesime si apprende
che l'illustre poeta è Alessandro Tassoni.
Conosciamo dal contenuto che sono indirizzate al cano-
nico Barisoni e sappiamo dal Corradi (^) e dal Tessier (■)
che come quelle del numero precedente sono tratte dagli
autografi posseduti dai Conti Emo-Capodilista.
Sono in numero di tre e nella slampa portano rispet-
tivamente la data: 20 nov. 1615 (cfr. nella mia edizione,
voi. 11, pp. 4-6, n. Il); 10 febbr. lóió (voi. Il, pp, 24-25,
n. XI, ove per altro la lettera è con la data del 20): lò
apr. 1616 (voi. II, pp. 28-33, ^- XIV, ove per altro la data
è del IO, e questa deve essere la data giusta, poiché
al 16 aprile corrisponde una lettera diversa, già stampata
in Padova nel 1859: cfr. addietro n. 7). In quest'ultima
è stato ommesso un lungo poscritto |pp. 31-33 della mia
edizione].
8 Modena, Soi.iani 1861
« March. Ferdinando Calori-Cesi | Lettere
« Inedite \ Di Alessandro Tassoni » .
Negli; « Opuscoli | Religiosi [ Letterari | E Morali j
« Tomo X I Modena i Tipografia Degli Eredi Soliani
« 1861 » pp. 290-297; Ibid. T. XI, pp, 438-46Ó. In tutto
sono IO lettere.
9 Padova, Seminario 1863
" Per I Le Nobilissime Nozze | Giusti — Cit-
« tadella » .
(') Giornale degli eruditi e curiosi, Padova, 1N83, an. I, voi. II,
n. 38, p. 732.
(•) Ibid.^ n, 39, pp. 789-790.
IO — LE LETTERE — I54 — PADOVA — 1863
Di pp. 24; in 8.°
Internamente è l'indicazione del luogo della stampa;
« Padova, tip. del Seminario, 1863 »; nella dedica di G. E. C.
allo sposo appare che nel!' opuscolo sono pubblicate lettere
inedite di celebre poeta italiano, e dalla firma apposta alle
lettere medesime si apprende che il celebre poeta è Ales-
sandro Tassoni. Conosciamo dal contenuto che sono indi-
rizzate al canonico Albertino Barisoni di Padova, e sono
certamente tratte dagli autografi posseduti dai conti Emo-
Capodilista. Le lettere pubblicate in questo opuscolo sono
nove e corrispondono nella mia edizione rispettivamente
ai numeri: XIX (Voi. II, n. 42-45), XXI (pp. 46-47), XXIII
(Pp. 48-49), XXIV (pp. 49-50), XXV (p. 5 0, XXVI (pp. 51-
52),_ XXVIII (pp. H-55), XXIX (pp. 55-56), XXX (p. 57).
Vi è qualche taglio e qualche sostituzione di parole dovuti
senza dubbio alla I. R. Censura austriaca o agli scrupoli
dell" editore.
10 Padova, Prosperini 1863
« Lettere Inedite \ Di | Alessandro Tassoni
« Al Canonico | Ravisoni [sic !] Di Padova » .
Di pp. 18; in 8."
Furono pubblicate per nozze dagli Emo-Capodilista
presso i quali, come si è ripetutamente avvertito, sono gli
autografi delle Lettere al Barisoni e stampate in Padova
nel 1863 coi tipi del Prosperini. A pag. 6 è la nota che
segue: « Alcune altre lettere di questo epistolario inedito
furon già pubblicate negli anni 1859-60-63 in occasione
di laurea e nozze ». In questo opuscolo ne sono a stampa
quattro che corrispondono nella mia edizione rispettiva-
mente ai numeri: III (voi. Il, pp. 6-7), V (pp. 9-10), X
(pp. 23-24), XV (pp. 37-4')-
11 Padova, Prosperisi 1866
« Lettere Inedite \ Di | Alessandro Tassoni ì
« Al Canonico Baris')ni Di Padova » .
12 — LE LETTERE — I55 — PADOVA — 1868
Di pp. 16; in 8.°
Sono cinque lettere e furono pubblicate nel 1866 a
Padova coi tipi di P. Prosperini da Antonio e Giordano
Emo-Capodilisia per nozze Belgrado-Brada. A pag. 6 è la
seguente nota degli editori : <' Alcune altre lettere di questo
Epistolario inedito di nostra proprietà, furono già pubbli-
cate negli anni 1859-60-63 coi tipi del Seminario e di P.
Prosperini, in occasione di laurea e nozze ». Le lettere
stampate in questo opuscolo corrispondono nella mia edi-
zione rispettivamente ai numeri: XXII (voi. II, pp. 47-48),
XXVII (p. 53), XXXVII (p. 66), KLVIII (p. 79), LXVI
(pp. I lO-l I i).
12 Padova, Prospsrini 1868
« Lettere Inedite | Di | Alessandro Tassoni [
« Al Canonico | Barisoni di Padova » .
Di pp. 16 ; in 8."
Sono due lettere e furono pubblicale nel 1868 a Padova
coi tipi di P. Prosperini da Antonio Emo-Capodilista per
nozze Gemma-Tebaldi. A pag. 8 è la seguente nota del-
l'editore: « Alcune lettere di questo Epistolario inedito
di proprietà dei fratelli Co. Emo-Capodilista furono già
pubblicate negli anni 1859-60-63-66 coi tipi del Seminario
e di P. Prosperini in occasione di laurea e nozze ». Le
lettere stampate in questo opuscolo corrispondono nella
mia edizione ai numeri: XII (voi. Il, pp. 25-27Ì e XLVII
(pp. 77-79)-
13 Padova, Prosperini 1873
^< Lettere Inedite \ Di | Alessandro Tassoni i
« Al Canonico | Ravisoni [sic !] Di Padova » .
Di pp. 16, in 8."
Furono pubblicate in Padova nel 1873 ^^^ ^'P' ^^^ P'"o-
sperini per nozze Toffolati-Marseille da Antonio e Giordano
14 — LE LETTERE — I 36 — TORINO — 1876
Emo-Capodilista possessori degli autografi delle lettere al
Barisoni In questo opuscolo np sono a stampa Tre che
corrispondono nella mia edizione ai numeri: I (voi. II,
pp. 3-4), XXXII (pp. 59-60J, XXXIII (pp. (50-63).
14 Torino, Bocca 1876
« Scelta Di Lettere \ Dirette \ A \ Cassiano
« Dal Po^{o " .
Questa Scelta, che comprende cento lettere dirette a
C. Dal Pozzo, è pubblicata nel tomo XV della Miscella-
nea di Storia Italiana edita per cura della Regia Depu-
tatone di Storia Patria, Torino, Bocca, 1876, pp. 218-388
in appendice allo scritto: Noti:{ie sulla vita di Cassiano
Dal Po:{\o protettore delle belle arti, fautore della scten:;a
dell' antichità nel secolo XV H con alcuni suoi Ricordi e
una centuria di Lettere per Giacomo Lombroso, ibid. pp.
129-388 — Del Tassoni sono le prime tre lettere (pp. 219-
222): sono tratte da un codice della biblioteca di Montpellier
e portano rispettivamente le date del 20 agosto 163 1, 20
nov. 1632 e 22 die. 1632. Nella mia edizione sono stam-
pate nel voi, II a pag. 243, 245-247.
15 Padova, Sacchetto 1877
« Tre Lettere Lnedite \ Di | Alessandro Tas-
« SOM 1 Al Canonico | Barisoni Di Padova » .
Di pp. 16, in 8."
Furono pubblicate nel 1877 in Padova coi tipi di F. Sac-
chetto per nozze Fotfani-Brunelta e sono tratte dai soliti
autografi di proprietà dei Comi Emo-Capodilista. A pag. 8
è la nota: « Alcune altre lettere di questo Epistolario ine-
dito furono già pubblicate negli anni 1859-60-63-66-68-70 »
l6 — LE LETTERE -" ^57 — BAZZANO — 1887
Le lettere stampate in questo opuscolo corrispondono nella
mia edizione ai numeri: XXXIV (voi. II, pp. 63-64), LV
(pp. 86-88), LVI (pp. 88-89).
16 Bazzano, Monti 1887
'< X//. Lettere \ Di | Alessandro Tassoni | A |
« Isab«:illa Di Savoia | Ora Primamente Date In
« Luce \ Bazzano [ Tipografia Di Antonio Monti
« 20 Settembre i 887 » .
Di pp. 32. In 8 gr. (cm. 23,5 X 15,5)
Queste lettere furono pubblicate per le nozze della
Laura Carducci col sig. Giulio Gnaccarini dai professori
T. Casini e G. Setti. A p. 5 è la dedica, a pp. 7-29 il testo
delie 12 lettere fla prima di Torino, il 15 giugno 1620,
1" ultima di Torino il 9 novembre dello stesso anno), a
p. 31 una nota degli editori. L' Vili era già stata pubbli-
cata. Cfr. addietro n. 3. — Gli autograti delle lettere I-VII
e IX-XII si conservano nel R. Archivio di Stato di Mo-
dena; quello dell' Vili nella Collezione Campori.
17 Milano, Vallardi 1896
« Severo Peri, Una lettera inedita di Ales-
sandro Tassoni » .
Comparve da prima nella rivista Natura ed Arte, e fu
poscia riprodotta anche nel Cittadino di Modena, An. XX,
num.' 53 e 56 (25-27 febbraio 1896). La lettera è datata
da Bologna, 11 luglio 1632 e indirizzata al Can. Sassi a
Modena (Cfr. Lettere, voi. I, p. 422). Non dice 1' Editore
l8 — LE LETTERE — I 5o — BOLOGNA IQOI
onde abbia tratta questa lettera, né sa a chi sia diretta;
ma dimostra quanto riesca spesso avventato V avanzar
congetture quando afferma: « Mancando il primo foglio
non si sa a chi sia diretta, ma certo, giudicando dal modo
onde r autore si esprime, a persona di non molta sua con-
fidenza e piuttosto ragguardevole » A farlo apposta proprio
il can. Sassi era forse 1' unico vero amico del Tassoni !
18 Bologna, Romagnoli 1901
« Le Lettere 1 Di j Alessandro Tassoni Tratte
« Da Autografi E Da Copie | E Pubblicate Per
« La Prima Volta Nella Loro Interezza | Da
« Giorgio Rossi | Volume Primo ( Bologna | Ro-
« magnoli Dall'Acqua | 1901 ».
Di pp. 8 nn. + 434 ^ i""^ g^.
Fa parte della « Collezione | Di | Opere Inedite O
« Rare | Dei Primi Tre Secoli Della Lingua | Pubblicata
« Per Cura 1 Della R. Commissione Pe' Testi Di Lingua |
« Nelle Provincie Dell'Emilia ». A pp. 7-8 nn. è un'Av-
vertenza dell'editore, cui segue (pp. 1-434) ^^ prima parte
dell' epistolario tassoniano, cioè le lettere indirizzate al
canonico Annibale Sassi in numero di 492 e che vanno
dal 13 settembre 1597 al 30 novembre 1632. Sono distri-
buite, conservando la divisione della raccolta autografa,
in quattro libri: il I comprende le lettere degli anni 1597-
1615; il II quelle degli anni 1616-1Ó20; il III degli anni
1621-1624; ilIV da ultimo degli anni 1625-1632.
Il secondo volume di questa raccolta finito di stampare
da 5 anni, aspetta per uscire alia luce che sia ultimato il
terzo ed ultimo volume, contenente Prefazione, Indici e
Note.
5 — LE RIME — 145 BOLOGNA — 188O
Sou. (p. 43) ; XVIII. Belle:^:^e di l'alladolid, com. : « Stronzi
odorati e monti di pitali » (^) Son. caiid. (p. 44); XIX.
Ritratto di Madrid, com.: « Stemprato eie!, ambiziose
genti, » Son fp. 45;; XX. Com.: « Non sono il duca e
non somiglio il potta » (-) Son. caiid. (p. 46); XXI. Ai
suoi parenti, com.: « Parenti miei, s' alcun me n' è re-
stato, » Son. caud (p. 47) : XXII. Contro i fiorentini,
com.: « Mostrarsi alla scoperta partegiani, » (^) Son. caud.
(^pp. 48-49); XXIII. Com : « Ma il segretario suo, ch'era
un baccello, » (^) Ottava (p. 49); XXIV. Sopra un avaro
ricco, com.: « Questa mummia col tìato, in cui natura » (^)
(') È pubbl. anonimo da un codice della R. Bibl. V. Emanuele di
Roma e come riferentesi a Madrid anche in appendice a M. Menghini,
La Vita e le opere di Giambattista Marino, Roma, Manzoni, 188.S,
p. 362.
(*) Scritto in nome e per incarico di Giulio Cesare Gonzaga prin-
cipe di Bozzolo, rispondendo per le rime al sonetto « () v'oi che die-
tro menate talotta » scritto contro il Gonzaga e stampato dallo stesso
Casini in nota a pp. tiS-fig di questa raccolta. Proposta e risposta sono
stati riprodotti e largamente illustrati da Vencf.slao Santi, Sonetto di
Alessandro Tassoni « Non sono il Duca e non somif;lio il Potta ». Mo-
dena, Soc. tipografica, IQ02 [Estratto dalle Memorie della R. Acca-
demia di Scien:{e, Lettere e Arti in Modena, Sezione di Lettere .Ser. Ili,
voi. IV.] Cfr. Gior. stor. leti. ital. XL, 274.
(3) Anche in Casini. Sopra alcune Rime cit. pp. 30-21. Rispose
per le rime Alessandro Adimari in due sonetti caudati, inediti, dice il
Casini, nel cod. Mglb. II, i, 02, ce. 38-39. Cominciano; « Huomini
ingrati e di cervel balzani » e « Noi fummo ben allor buon partigiani ».
Cfr. Bartoli, / mss. italiani della Bibl. Na:{. di Firen-e I, 105.
(■*) Anche in Casini, Sopra alcune Rime cit. p. 7 n. i . Si trova
pure in Tiraboschi, Biblioteca Modenese V. p. 213; in M. Barbi,
Xoti-^ia della vita e delle Opere di Francesco Bracciolini, Firenze,
Sansoni, 1897, p. 26, e in G. Rossi, Studi e ricerche tassoniane, Bo-
logna, Zanichelli 1904, p. 173.
(^) Fu pubbl. per la prima volta dal Muratori nella Perfetta
poesia italiana, Modena, Soliani, 170G, voi. Il, p. 465 ; riprodotto po-
scia in molte raccolte e scelte di poesie, ad es. nella Storia del so-
netto italiano, corredata di cenni biografici e di note. Prato, Guasti.
1830, p. 189 ; nei Sonetti d'ogni secolo della leit. ital. pubbl. per cura
di Fr. Ambrosoi.i, Milano. Guigoni. i(S7i,p. 115; in Demetrio Ferrari,
Rossi. IO
6 — LE RIMK — 146 — FIRENZE ~ 1887
Son. caud. (p. 50); XXV. Com.: « Era nato tra i Santi
in ciel bisbiglio » Soit. (p. 51); XXVI. Ad Antonio Sca-
pinelli, com. : « Monsignor patriarca Scapinelli » Son caud.
(p. 52); XXVII. Sopra un nobile modenese^ com.: « Que-
sti che al volto sembra un Caifas, » Son. (p. 53); XXVIII.
Com.: « Dunque uno scannapidocchi, un patriarca » {^) Son.
caud. (p. 54); XXIX. Com.: « Adunque un baccalar del
patriarca » i^) Son, caud. (p. 55); XXX Al conte Scipione
Sacrati reggiano, com.: « Natura a voi d'architettura
quadra » (^) Son caud. (p. 56); XXXI. Sopra Modena.,
com : « Modana è una città di Lombardia » (■*) Son. caud.
(pp. 57-58); XXXII. A monsignor Rangoni, com.: « — Por-
tici, è vero, affumicate e strette » Son. (p. 59;.
6 Firenze, Sansoni 1887
Neil' edizione della Secchia curata dal Casini (Cfr n. 88,
p. 127 sgg.) sono aggiunte (pp 273-296) le rime del Tas-
La storia del sonetto italiano esposta per esempi scelti e illustrati,
Modena, Tonietto, iScSy, p. 71. Il Foscolo lo tolse come bellissimo
esempio di stile burlesco per la sua Storia del Sonetto italiano: cfr.
Foscolo, Opere, ed. Le Monnier, voi. X, p. 423.
(1) È risponsivo al sonetto che per amore del Petrarca gii scrisse
contro un frate Livio Galanti da Imola : com. : « Un casson d' igno-
ranza^ un pozzo^ un' arca, » e fu già pubbl. dal Muratori nella Vita
di A. Tassoni e ristampato poi più volte.
(-) Anche in Casini, Sopra alcune Rime cit. pp. 17-18. È rispon-
sivo a un altro sonetto molto vituperoso, come dice un cronista con-
temporaneo, lo Spaccini, che gli scrisse contro un secondo frate e che
com.: « P)en sei, anima vii, d'ogni onor scarca ». Lo pubblicai in Una
scrittura e alcune lettere e documenti tassoniani inediti, in Giorn.
star. lett. ital, voi. XXXIX, p. 345, n. 3.
(3) Anche in Casini, Sopra alcune Rime cit. p. 19, e prima, ma
monco e scorretto, in G. Campori, Appunti intorno Alessandro Tas-
soni ntW Indicatore modenese an. II, n. 2 ( i gennaio 1852).
(■*) Pubbl. già dal Barotti nelle Annotazioni alla Secchia rapita,
Modena, Soliani, 1744, e. II st. (13; poi da altri sempre secondo la
lezione del Barotti.
20 — le lettere i5q — firenze — i9o5
19 Firenze, Vieusseux 1905
« Tre lettere di A. Tassoni » .
Sono pubblicate dal Sig. Carmine di Pierro nel!' .47'-
chìvio Storico Italiano fondalo da G. P. Vieusseux e con-
tinuato a cura della R. Deputazione Toscana di Storia
Patria, Ser. V, Tom. XXXV, Disp. i del 1905, pp. 100-103.
Precede (pp. loo-ioi) una prefazione del Di Pierro, f'j
vengono quindi (^pp. 102-103) le tre lettere che portano
rispettivamente la data: Di Roma, li jo Dicembre 161-2;
Di Roma, li 2 di febbraio lOij (^); Da Capestrano, li 4
di luglio ibij. — Si conservano autografe nell'Archivio
di Stato di Firenze.
20 Milano, Allegretti 1906
" Due Lettere Inedite \ Di | Alessandro Tas-
« SONI ».
Di pag lò, in 8."
Furono pubblicate coi tipi di U. Allegretti di Milano
dal comm. Jacopo Gelli in edizione di 100 esemplari per
nozze Louis-Drevfus-Levi. L' Editore le trasse da un gruppo
di lettere tassoniane di una proprietà fin qui sconosciute.
(') Il sig. Di Pierro non sarebbe stato preoccupato della questione
cro)/o/oi,'-/r<i, se avesse ricordato che anteriormente all'edizione del 1^13
che egli crede prima, v' è l'edizione dei Pensieri del 1612.
(-) Oltre che dal Tiraboschi, B. M,, V. 207, questa lettera fu pubbl.
anche dal Gamba: cfr. addietro n. 2.
VII.
SCRITTI DIVERSI
1826
« Postille Scelte \ Di j Alessandro Tassoni [
alla I Divina Commedia ] Di | Dante Ali-
Stemma] Re^^io 1 Per Pietro Fiacca-
ghieri
dori ! 1826
Di pp. 48.
A pag. I è il frontispizio. Le pp. 2, 45, 46, 47 sono
bianche. In fondo alla pag. 48 è incollata una cartina con
la correzione di due errori di stampa e col titolo « Avver-
tenze ».
A pp. 3-8 è a guisa di Prefazione una breve notizia
sulle Postille: « Pietro Fiaccadori ai Lettori ». A metà
della pag. 8 cominciano le Postille del Tassoni. Sono 25
quelle relative aW Inferno, 165 al Purgatorio, 85 al Pa-
radiso. Nell'originale le Postille spettanti all' Inferno « non
« sono in numero che 38, e quelle del Purgatorio 222,
« quelle del Paradiso 115 » (p. 8).
« Questo lavoro del Tassoni è del 1622, contando egli
« 57 anni di età e trovandosi in Roma. Porta il manu-
Libreria Editrice NICOLft ZANieHELLI
GIORGIO ROSSI
STUDI E RICERCHE
TASSONIANE
Lo Studio di Dante in Alessandro Tassoni.
Le Postille inedite di Alessandro Tassoni a " L' Elezione di Urbano Vili ,
di Fr. Bracciolini.
Gaspare Salviani e le sue " Dichiarazioni „ a " La Secchia Rapita „.
Le Versioni della " Secchia Rapita „ in dialetto bolognese.
La " Secchia Rapita „ in dialetto milanese.
Appendice: Le Postille di A. Tassoni alla " Divina Commedia „.
Un volume in-ió di pagiuc VIII-412 ~ L. 5
Prezzo: Lire 6.
\-l Eh
•U
CD
a,
o
tJ
ctì-
a
•r-i
bD
Ctii
'' O
0) «s
-> o
c/i 2
ti' 3
Oj O
U co
b3 co
O ojl
Eh
H
o
Jh
•Xi]
13
O
•H
b§
Cd
CO
University of Toronto
Library
DO NOT
REMOVE
THE
CARD
FROM
THIS
POCKET
Acme Library Card Pocket
Under Pat. "Ref. Index File"
Made by LIBRARY BUREAU
m