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VIAGGIO
DEI SIGNORI
O. ANTINORI, O. BECCARI ED A. ISSEL
NEL MAR ROSSO, NEL TERRITORIO DEI BOGOS E REGIONI CIRCOSTANTI
DURANTE GLI ANNI 1870-71
—_
CATALOGO DEGLI UCCELLI
COMPILATO PER CURA
DI p. ANTINORI E iS DALVADORI
GENOVA
TIPOGRAFIA DEL R. ISTITUTO SORDO-MUTI
| 1373
VIAGGIO.
DEI SIGNORI
O. ANTINORI, O. BECCARI ED A. ISSEL
NEL MAR ROSSO, NEL TERRITORIO DEI BOGOS E REGIONI CIRCOSTANTI
DURANTE GLI ANNI 1870-71
CATALOGO DEGLI UCCELLI
COMPILATO PER CURA
DI P. ANTINORI E |. DALVADORI
5265
GENOVA
TIPOGRAFIA DEL R. ISTITUTO SORDO-MUTI
13873
Estratto dagli Annali del Museo Civico di Storia Naturale di Genova
Vol. IV, Novembre 1873. |
VIAGGIO
DEI SIGNORI -
O. ANTINORI, 0. BECCARI Ep A. ISSEL
NEL MAR ROSSO, NEL TERRITORIO DEI BOGOS E REGIONI CIRCOSTANTI
DURANTE GLI ANNI 1870-71
CATALOGO DEGLI UCCELLI
COMPILATO PER CURA
DI f. ANTINORI E Ti SALVADORI
—_——_
(Tav. I, il, IM).
La Collezione Ornitologica che è argomento del presente
Catalogo fa parte di quel numeroso materiale zoologico rac-
colto durante il viaggio fatto in compagnia degli egregi amici
Dottor Opoarno Beccari e Professore Arturo IsseL nel Mar
Rosso e nel Paese dei Bogos. Dopo la navigazione compiuta
insieme da Suez a Aden e da Aden a Massaua, toccando la Baia
di Assab tanto nell’andata quanto nel ritorno, il Professore IsseL
esplorò da solo il Golfo di Adulis, l’Arcipelago di Dalhac e le
coste prossime a Massaua; il Beccari ed io esplorammo il ter-
ritorio dei Bogos, e quello di Sciotel situato al piè dei monti
dell’Amasen all’occidente; esplorazione che ebbe per punto di
soggiorno Keren, e per durata di tempo dal 10 maggio al
25 agosto 1870. Sullo scorcio di questo mese rimasto io solo
ne’ Bogos per l'avvenuto rimpatrio in Italia dei miei due com-
pagni, le collezioni zoologiche in genere, e questa in ispecie,
vennero da me continuate nella misura concessami dal mio
isolamento e dai miei scarsi ‘mezzi pecuniarii. Le escursioni
posteriori pertanto, tranne quelle proseguite nel paese dei
Bogos il quale, anche dopo la partenza degli amici, fu il
4 O. ANTINORI E T. SALVADORI (367)
centro delle mie particolari ricerche, devono piuttosto con-
siderarsi, come ricognizioni geografiche o escursioni impo-
stemi da circostanze particolari che non mi permisero di rac-
cogliere, e di fare studi scientifici con l’agio ed i mezzi atti
a conseguirne l’ intento. i
Fatta questa avvertenza che io reputo necessaria, per po-
tere accertare che la più gran parte delle specie notate nel
presente Catalogo, non che il molto delle altre collezioni zoo-
logiche, appartengono al paese dei Bogos, ove fin dalla sua
origine venne diretta e limitata la nostra spedizione, prose-
guirò a dire delle escursioni fatte da solo con i miei servi,
per quindi dare un cenno del metodo da noi tenuto per com-
pilare questo catalogo, e far conoscere con quali criteri debba
essere giudicata la presente raccolta.
E qui tralasciando di parlare delle varie volte ch'io scesi
in Massaua per i differenti valichi alpini di Mashalit, di Maldi,
di Menza, fra i cui profondi recessi trovai la splendida A pa-
loderma narina, dirò che una mia prima escursione, dal
18 decembre al 30 gennaio del 1871, si estese all’ occidente
del territorio dei Bogos nella sottoposta valle del Barka
fino a Mansura e Ferfer, e da questa località fino a Demba,
ove le acque dei monti di Sciotel dell’Amasen, e quelle
provenienti dai monti dei Dembelas confluiscono nel fiume
Barka. Da questa località, tratto dal desiderio di conoscere
una nuova terra, non visitata prima di me da alcun euro-
peo, m’avventurai a penetrare nel territorio dei Dembelas, ma
in tali sfavorevoli condizioni, da dover dire uscendone, d’ aver
piuttosto veduto che percorso quell’ interessante paese. Im-
perciocchè, senza dire ch'io m’indussi ad andarvi in mezzo
al disagi d'ogni maniera, in compagnia di alcuni mandriani
della tribù dei Was che conducevano una ventina di buoi
e una cinquantina di capre al mercato di Ad-ghel-ghel, resi-
denza di Kuflon capo principale dei Dembelas, la ospitalità
concessami da esso non valse neppure a pormi nel caso di trar
profitto di quel brevissimo tempo che potei rimanere nel suo
villaggio, obbligato da lui a non allontanarmene, e da’ miei
(368) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 5)
conduttori a partirne tosto che ebbero finito di vendere i loro
armenti.
Non una ricognizione potei farvi nell'interno, non una
escursione di caccia, e non senza gravi difficoltà pervenni a
raccorre i nomi dei monti e dei villaggi che da quell’ altura
di 6000 piedi circa, mi sì distendevano dinanzi in forma di
un vasto anfiteatro. E non fu tanto il tempo che mi mancò,
quanto la insistenza con cui quei semplici montanari, stu-
diando ogni mio passo, mi sorvegliavano continuamente nel
timore che io potessi prendere informazioni e note sul loro
conto. Lo stesso Kuflon, malgrado la ospitalità concessami,
non rifiniva dal domandarmi a qual fine ritraessi colla matita
la graziosa valle di Swanagher e Mansura-guegua, sottoposta
al suo villaggio dal lato di mezzodi.
L’ orografia in genere di questo paese è quella stessa che
si presenta nella più gran parte dell’ Abissinia e che le im-
prime un carattere tutto particolare: montagne coniche con
uno o più fianchi tagliati a pieco, terrazzi orizzontali più o
meno estesi e a differenti livelli; qua valli profonde e burroni
percorsi da torrenti ripidi e tortuosi; là valli aperte, solcate
da fiumi spaziosi di letto con sponde depresse e mal rivestite
di piante. Le roccie granitiche di varia natura, come Jaloniti,
Leptiniti, Sieniti, spesso traversate da filoni di quarzo bian-
chissimo, fanno base a strati di maggiore o minore profon-
dità appartenenti a vari periodi dell’ epoca secondaria e parti-
colarmente al Giurassico.
L'albero che riveste una gran parte dei monti dei Dembelas
è la Sterculia abyssinica; l’ arbusto che dà loro un magnifico
verde è la Dodonaca repanda. Il Kolcual (Euphorbia abyssinica)
vi è scarso ed isolato, e così pure il Baobab (Adansonia digi-
tata). Il Sejelet, o Andropogon circinnatus, fieno montano, vi
cresce rigoglioso e serve a coprire le case. I fiumi e i torrenti
che dal lato di settentrione danno accesso al paese sono guar-
niti da tamarischi, da papiri, da tamarindi, da varie specie di
fichi, e da quantità prodigiosa di piante. In quanto agli uccelli
le specie che osservai più frequentemente in alto, in prossi-
*
6 O. ANTINORI E T. SALVADORI (369)
mità dei villaggi, erano la Monzicola saratilis , la Saxicola lu-
gubris, la Thamnolaca rufo-cinerea, il Corvus affinis, e fra i
cespugli di gramigne e di panicularie, la Drymoeca ruficeps ,
e abbondantissima poi la Coturnix communis. Il Corvus scapula-
tus, il C. affinis, il Milvus parasiticus vidi spesso in quelle
alture, e così in vicinanza dell’ abitato il 7innunculus alau-
darius, la Turtur aegyptiaca, la Turtur lugens, il Turdus
simensis, la Thamnolaca rufo-cinerea, la T. albiscapulata, la
Loxigilla detruncata, la L. simplex, l’ Amadina fasciata. La
Galerita praetermissa di BLanrorp, la Calandrella ruficeps, ed una
Galerita molto simile alla cristata , ma più scura e più piccola,
correvano nei sentieri, che conducono ai villaggi. Sul dorso
dei monti e in basso della valle solcata dal fiume Laitù gli
uccelli da me incontrati furono il Toccus nasutus, la Coracias
abyssinica, lo Spizaetus occipitalis, il Colius leucotis, l’ Helo-
tarsus ecaudatus, l’Anthus sordidus? la Chisaerhis zonura, il Me-
rops erythropterus, la Motacilla alba , Vl Emberiza strioluta, il
Dicrurus divaricatus, la Terpsiphone melanogastra, l’ Indicator
sparmanni, lo Scopus umbretta, il Francolinus erkeliù e la Nu-.
mida ptilorhyncha, ma quest’ ultima in piccola quantità.
Lungo la via che percorsi nel tornare a Keren vari altri
uccelli vidi ed anche raccolsi, fra i quali noterò due rapaci
rari altrove, l’ Melotarsus ecaudatus e il Serpentarius secretarius
frequenti lungo il Mantai, nel territorio dei Wass; e in quel
di Sciotel l’ Otis senegalensis , 1’ VOedicnemus affinis, il Laniarius
erythrogaster , che giammai apparisce nei Bogos, e sullo
Zad-Amba il Corvultur crassîrostris, altrove non osservato.
Dopo un lungo soggiorno fatto prima a Keren e poi in
Angar (sull’Ansaba), dove dal Giugno al Settembre passai
tutta la stagione delle pioggie, una seconda escursione molto
più lunga della prima mi convenne fare da Keren a Kassala,
tenendo la via percorsa da tutti i viaggiatori che mi avevano
preceduto, HeugLin, Brenm, Munzivger, Lesean ed altri mol-
tissimi. La rapidità con cui dovetti fare questo viaggio attra-
verso la gran vallata del Barka, dal 14 settembre al 10 ot-
tobre del 1871, m’ impedì di occuparmi di fare raccolte, e
"
(370) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS n
solo lungo la via m’impadronii di qualche specie, fra le quali
alcune estranee a Keren. Così nella valle d’Ascera prossima
a’ monti dei Bogos sopra le pannocchie mature dei campi di
durrah vi era abbondante l’ Euplectes franciscana, e sulle
mimose una quantità prodigiosa di giovani della Steganura ver-
reauxii della Quelea aethiopica e dell’ Hyphantornis galbula. Nelle
vicinanze di Aderdìi, villaggio situato a settentrione di Sciamer
Adik, vi erano localizzati molti Textor alecto, e quivi vidi
per la prima volta la Buphaga africana, che vi sostituisce la
B. erythrorhyncha, comunissima nei Bogos. Più innanzi cam-
minando ora sulla destra, ora sulla sinistra del Barka mi av-
venni nella stazione di Mamergar in branchi numerosi di ci-
cogne, Ciconia alba, C. cpiscopus, che vi erano di passaggio,
‘e più innanzi, nel depresso territorio degli Az-Hamer, vidi con
mio grande stupore una truppa di ben 200 e più struzzi
(Struthio camelus) emigrante verso mezzogiorno. Poì in vici-
nanza d’ acque stagnanti uccisi alcuni individui dell’ /bis aethio-
pica, dell’ Ibis falcinellus, e presso alcune capanne, residenza
del capo degli Az-Hamer, varii marabu o Leptotilus crumenifer.
Procedendo più oltre, spesso si vedeva l’ Otis arabs alzarsi a
volo dalle steppe che si traversano per lungo tratto innanzi
di giungere al distretto montuoso di Af-Dehob, e con essa
branchi numerosissimi di pernici del deserto, Pterocles exu-
stus, e sulle rive del Chor Bascia, la Chenalopex aegyptiaca ,
l’ Hoplopterus spinosus, e il Pluvianus aegyptius. Più mi avvi-
cinava a Kassala, più la fauna nubiana prendeva il posto di
quella abissinica.
Traversato l’Awò-tschai, e seguitando l’ Endelaggi, torrente
che corre fra le gole delle montagne, tornai a vedere sopra
le Adansonie in prossimità di alcune tende grossi stormi di
Textor alecto, e passeggiare ‘sul terreno qualche coppia di
Leptotilus crumenifer. Entrato nella gola dei monti, ove trovasi
situato il villaggio di Sabderat, quivi e in seguito fino a
Kassala lungo tutta la via, vi era frequente il Tinnunculus
alopex, l’identica specie trovata da me in Gebel-Aidun nel
Kordofan nell’ ottobre del 1860, e sopra le abbondanti pian-
8 O. ANTINORI E T. SALVADORI (371)
tagioni di cotone dapertutto l'occhio veniva colpito dal vivo
e sfolgorante color rosso igneo dell’ Euplectes franciscana. A
Kassala poi entro i palmizi che rivestono la sponda dritta
del Ghesch, vi rinvenni il Butco auguralis del SALvADORI, già
raccolto da me nel deserto Libico nello stesso tempo e
nella stessa località del 7innunculus alopex, che pure trovai
fra quelle palme. La riva opposta del Ghesch era popolata dai
Marabù isolati e divisi in piccoli branchi di 6 ad 8 individui,
e da qualche coppia dell’ /bis aetQiopica» vi erano abbondanti il
Pluvianus aegyptius e l’ Hoplopterus spinosus. Potei pure osser-
vare la RAynchops orientalis, e un branchetto di sterne. Nei
giardini attorno a Kassala l’ Euplectes franciscana fra i mol-
tissimi Plocei era quello che maggiormente si faceva osservare.
Troval poi fra varie specie comunissime di uccelli nubiani, rac-
colte, sul luogo dal signor FepeRICo Simmiscuen per conto del
mio dragomanno BernarDo Konn, una nuova specie di tessitore,
Hyphantornis dimidiata SALvAD. e ANTINORI, che a quanto dis-
semi SimwiscHEN apparisce nel contorni di Kassala in luglio ed
agosto; così pure vi rinvenni una spoglia dell’ Eup/ectes abys-
sinica, specie che non vidi mai ne’ Bogos, pure uccisa in
agosto entro un giardino della città. Torno a ripetere che la
fretta con cui dovetti dar fine ai miei affari in Kassala e re-
stituirmi a Keren per la stessa via d’ onde era venuto, m’'im-
pedi anche nel ritorno di occuparmi di cose zoologiche. Colà
giunto, custodita e incassata quella parte di collezioni che
aveva potuto aggiungere alle già spedite in Italia, il 31 no-
vembre del 1871, abbandonato definitivamente il paese dei
Bogos, discesi a Massaua per aspettare un piroscafo che mi
riconducesse in Europa.
Il soggiorno fatto a Massaua, quantunque per inattese con-
trarietà avvenutemi, venisse protratto fino al 4 febbraio, non
fruttò a questo Catalogo che pochissime specie, mentre il
tempo da me speso in città fu quasi esclusivamente dedicato
a completare le raccolte ittiologiche fatte dai miei compagni
IsseL e Beccari. Gli scarsi uccelli che frequentavano le acque
del porto in novembre e dicembre, possono limitarsi alle specie
(372) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 5)
seguenti: Pelecanus rufescens , Sterna media, Larus fuscus, Ade-
larus leucophialmus> Adelarus hemprichii; sulle rive del mare
si vedevano la Butorides atricapilla, l’ Ardea gularis, l’ Ardea
goliath, il Numenius phaeopus, il Numenius arquata, ed il Z'o-
tanus calidris, l’ultimo de’ quali lo si vede entro la città
stessa, laddove questa viene bagnata dalle maree.
Nelle varie gite che feci in quella svagione ora a Monkullo,
ora in Arghigo per affari, e in una più lunga gita in Ailet, trovai
la spiaggia arenosa e sottile di Arghigo popolata da stormi im-
mensi di gabbiani appartenenti alle specie notate, e da stuoli
di tringhe e di totani. L’ Ardea garzetta vi era comune, ma
in luoghi così aperti, che era impossibile di avvicinarsele a
tiro. Sulla via di Monkullo la Pyrrhulauda melanauchen vi era
frequente, non che la Galerita cristata ; frequentavano il folto
de’ cespugli varie specie di Drymoecae, ma lo strazio che fa-
ceva di loro il piccolo piombo mi tolse la volontà di raccorne;
Il Lanius lathora spesso si vedeva sulle punte brulle delle mi-
mose e piu raramente al loro piede il Rhodophonews cruentus,
che dalle arse terre prossime al mare giammai risale ne’ monti.
I lettori troveranno menzionate nel catalogo le poche specie
raccolte nel Samhar; questa plaga marittima ha per verità
pochi uccelli stazionari, e quelli che vi sono di passaggio
è difficile prenderli a causa del brevissimo tempo che vi si
trattengono; noterò fra quelli raccolti, che mi sono sem-
brati più rari, l’ Helotarsus ecaudatus, il Coccystes glandarius,
il Prionops poliocephalus, la Chettusia melanoptera uccisi da
me nel mese di aprile in Assus; la Terekia cinerea, 1 Aegia-
lites geffroyi, la Dromas ardeola presi in settembre da Beccari,
e come cosa non comune almeno per la stagione, la Ter-
psiphone melanogastra, trovata in copia entro la gola dell’ Amba
per andare in Ailet, aventi i maschi l'abito perfetto dei vecchi
in primavera. Nelle vicinanze di Zulla, ove pur mi recai in
Gennaio, rinvenni l’ Argy4 acaciae, incontratavi anche da BLax-
FORD, e non piu veduta altrove; in quello stesso mese rividi
nell'isola di Dessé, vari individui dell’ /Vis aethiopica, trovati
in settembre nel Barka.
10 O. ANTINORI E T. SALVADORI (373)
E qui raggiunto il termine delle mie esplorazioni, e lasciato
di parlare di tutto quello che fu raccolto ne’ Bogos in fatto
di uccelli, per non ripetere ciò che estesamente é detto nel
Catalogo, noterò che a poche sì riducono le specie che non
furono raccolte da altri, e fra queste citerò il magnifico Spt-
zaetus bellicosus, e la Saxricola leucolaema riconosciuta per nuova
dal SALVADORI.
Passerò ora alla seconda parte, cioè a quella che concerne
la compilazione del Catalogo.
L’Ornitologia del paese dei Bogos, comune in parte ad altre
provincie settentrionali dell’Abissinia, essendo già bastante-
mente nota per i dotti lavori di RuppeLL, del Dottor ApoLro.
Brenm e del Barone Troporo HeugLin, nonchè per quelli re-
centissimi di BLanForD e di Jesse, non lasciandoci speranza di
presentare al lettore cose nuove, piuttosto che ripetere de-
scrizioni di uccelli già da essi date, o ampliare il lavoro con
sinonimie prese ad imprestito, abbiamo preferito nella più
parte dei casi, di non adoperare che un solo nome scientifico,
ed il vernacolo quando si é potuto accertare. E lasciando al
Dottor Tommaso SaLvapori la definitiva determinazione delle
specie da me elichettate sul luogo in via provvisoria, la loro
disposizione e le osservazioni critiche relative, come al giu-
dice più competente che vi sia in Italia in questo ramo di
studi, il lavoro mio si è ristretto a descrivere in brevi note
le osservazioni fatte intorno al maggior numero delle specie
raccolte.
Per stabilire poi un raffronto fra questa nostra raccolta e
quelle pregevolissime fatte dai chiarissimi naturalisti W. T.
BLanrorp e GugLieLmo Jesse nel 1868, durante la spedizione
inglese in Abissinia, si è avuta cura di notare le specie rac-
colte negli siessi paesi tanto da loro quanto da noi, e quelle
che raccolte da noi, non furono da essi trovate. La quale
cosa non tornerà disutile a coloro che desiderosi di conoscere
le cause di queste differenze , tolta la superiorità dei mezzi
adoperati dagli inglesi a confronto di quelli adoperati da
nol, potranno facilmente trovarle nella diversità delle sta-
(374) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 1l
gioni e nelle condizioni diverse in cui sì trovava questo o
quell’ altro territorio allorchè fu percorso; le quali producendo
dei cambiamenti notevoli nel vivere degli animali fanno si
che ad un viaggiatore debba apparire mancante o rara una
specie, che ad un altro apparve frequente.
Le accurate indicazioni del luogo e della stagione apposte
a ciascun individuo tanto nei Cataloghi inglesi, quanto nel no-
stro, varranno meglio delle mie parole ad accertare ciò che
mi son fatto ad esporre. E qui, non mi resta che a far voti
alfinché la presente raccolta, e quanto è detto di essa nelle
rispettive note, valgano ad accrescere le comuni cognizioni
intorno agli uccelli africani.
O. ANTINORI.
AVVERTENZA.
Per la ragione dell’ unicuique suum, è giusto che'si avverta
che nella compilazione del presente Catalogo l’ opera mia si
è limitata alla determinazione delle specie, alla loro disposi-
zione, ed alle osservazioni critiche, mentre tutto quanto è re-
lativo ai costumi ed alla distribuzione geografica è natural-
mente opera dell’Antinori, le cui osservazioni si trovano
sempre nel Catalogo registrate tra parentesi ed accompagnate
alla fine dalla iniziale A. (Antinori).
T. SALVADORI.
12 O. ANTINORI E T. SALVADORI (375)
Ordo ACCIPITRES.
Familia VULTURIDAE.
41. Vultur occipitalis, Burcu.
a. 7. Mansura (Barka). Decembre 1870.
b. 7. Keren (Bogos). Luglio 1871.
C. 9. Ansaba (Bogos). Giugno 1871.
Gab, Bogos; Amorà, Tigré.
[Collo nudo, tinto di rosso violaceo; testa coperta da peluria
bianco-nivea, folta, lanosa, allungata e acuminata sull’ occipite.
Becco rosso-corallino, scuro all’ apice; piedi rosso-carnicini ;
iride brunastra. A.].
Uno dei due maschi non è perfettamente adulto; esso diffe-
risce dall’ altro per avere le remiganti secondarie grigio-brune
invece di averle bianco-candide.
[Questa specie s'incontra nel paese dei Bogos in tutte le
stagioni; essa non sale al disopra di 4000 piedi. Nella parte
orientale del Barka ove la grande estensione della valle, la
poca sua elevazione ed il clima caldo in quasi tutte le sta-
gioni dell’anno sembrano essergli più confacenti delle re-
gioni montuose dell’ Abissinia, questo avvoltoio si mostra
con grande frequenza. Il giorno 19 Dicembre 1870 per la via
che conduce a Mansura, seguendo per lungo tratto il torrente
di Sciotel, trovai un' enorme quantità d’avvoltoi sopra un
cadavere di una vacca. Appartenevano essi a tre specie diffe-
renti: Gyps fulvus, Neophron pileatus, Vultur occipitalis ; di
questa specie ne contai otto individui, due soli dei quali erano
sopra il cadavere, gli altri stavano sulle cime di due enormi
Adansonie. Convien dire peraltro che questo fatto di trovare
molti individui di questa specie riuniti insieme è raro, mentre
per ordinario non s’ incontrano che a coppie. Il Gab, così de-
(376) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 13
nominato dai Bogos, o l’ Amor degli Abissini del Tigré, è di
natura così poco sospettosa, che la vicinanza dei villaggi e
il rumore degli abitanti non turbano punto la sua ordinaria
apatia. Spesso esso sceglie a sua dimora notturna i grandi
alberi che trovansi in prossimità delle tende o capanne degli
indigeni. Vi giunge dopo ii tramonto e non parte che nel
mattino seguente a un’ ora di sole. A Mansura tutte le sere
una coppia di questi avvoltoi veniva a passar la notte sopra
«un vecchio nido di Ciconia abdimi:, che con altri molti vede-
vasi sulle sommità di un gigantesco baobab. Furono da me
uccisi entrambi, ma non conservai che il maschio, perchè la
femmina ebbe la testa fracassata da una palla. Vi sono al-
beri ove questi avvoltoi sogliono meriggiare tutti i giorni
con la più grande costanza. In Ferfer (Barka), ove sianziai
qualche tempo nel mese di Gennaio, due di essi solevano
venire a posarsi sul mezzodi fra i folti rami di un tamarindo,
che ergevasi sulla sponda sinistra del torrente, che ne porta
il nome; non potendo impadronirmi di loro per la difficoltà
del terreno, che impedivami di avvicinarli, ed essendomi im-
possibile di prenderli di mira, coperti come si trovavano
quasi interamente dalle foglie, mì prendeva giuoco tutti i
giorni di scaricare nella loro direzione varii colpi di carabina,
in seguito ai quali si decidevano a partire, ma per tornare
il giorno appresso. Finalmente il quarto giorno, toccatone per
caso uno con una palla, sloggiarono entrambi per non farsi
più vedere. Questa specie non incontrata in Abissinia né dal
BLanForD, nè da Jesse, ed a cui l’ HeugLiN assegna per resi-
denza i distretti dei Bogos e dei Maria, frequneta le vaste ed
incolte terre della Nubia e del Sennaar; al sud del Kordofan
fu trovata da me nel Bahr-el-Gazal, e da HeucLin a Kosanga. A.].
2. Gyps fulvus (Gw.).
[Noto questa specie nel presente Catalogo non solo per averla
veduta con qualche frequenza nel Samhar e nel Barka, ma
anche perchè venne realmente uccisa e preparata da me in
14 O. ANTINORI E T. SALVADORI (377)
Egitto pochi giorni innanzi la mia partenza pel Mar Rosso.
Uccisi i due con un sol colpo presso il Mohatan. L'uno d’ essi
aveva le piume del collare lunghe, lanceolate ed intere, e
l’altro decomposte; così mostravano d'essere il primo un
giovane 7, e l’altro un 7 adulto. Essi conservansi presen-
temente nel Museo di Storia Naturale di Firenze.
HrugLin fra le molte località che assegna a questo avvoltoio
annovera l’ Egitto, la Nubia, le coste del Mar Rosso e l’ Abis-
sinia, ove dice rinvenirsi fino all'altezza di 12,000 piedi. Nei
Bogos e nel Barka, io l’ ho veduto moltissime volte. Jesse in
Aprile ne prese uno in Senafè; questa specie manca nel Cata-
logo del BLanForp. A.].
5. Gyps riippellii (NATTERER).
Vultur Kolbii, RùpP.
a. 3. Angaba (Ansaba). Novembre 1870.
b. 9. Ansaba. Novembre 1870.
c. 9. (Scheletro). Ansaba. Febbraio 1871.
Ghembi, Tigré; Ghevira, Amarico.
Nelle penne di questi due individui domina il colore
ocraceo; nella femmina più che non nel maschio; essi avreb-
bero l’ abito che viene generalmente attribuito agli adulti,
mentre l’ individuo figurato da RuùppeLL (A/as, t. 32) viene
considerato come giovane; tuttavia gioverà notare come nel
supposto giovane il collare e le piume del corpo non presen-
tino ì caratteri che distinguono i giovani del genere Gyps.
Tanto nel giovane del G. .fulvus, quanto in quelli del G.
africanus, SAaLvan., il collare è formato da piume lunghe, sot-
tili e del colore dominante del corpo; mentre negli adulti
di queste specie il collare è fatto di piume a barbe decom-
poste, corte e bianche. Inoltre le piume del corpo nei gio-
vani di quelle specie sono acuminate, negli adulti invece
sono rotondate per corrosione dell’ estremità. Ora se l’indi-
viduo rappresentato da RùppeLL fosse un giovane, noi avremmo
(378) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 15
in questa specie una eccezione al fatto sopra indicato, giacchè.
tanto in esso, quanto negli individui che diconsi adulti, il col-
lare e le piume del corpo hanno i caratteri che si osservano
soltanto negli adulti delle altre specie. Quindi è più proba-
bile che l’ individuo rappresentato da kùPpPELL, sia non già
un individuo giovane, ma sibbene un individuo che abbia di
recente mutato le piume. Ed invero un esemplare esistente
nel Museo di Torino, similissimo a quello figurato dal Rùppet,
raccolto dall’ Antinori in Antub sul Fiume Azzurro, notato per
maschio adulto col N.° 89 a p. 3 del suo Catalogo, mostra con
grande evidenza, per la freschezza delle penne, la muta re-
cente.
[È frequente in Abissinia e nel Barka; nell’Ansaba dei Bogos
"durante il mese di Novembre del 1870, questo avvoltoio fece
una specie di passaggio per molti giorni di seguito. Nelle
località accennate oserei dire che tiene il posto del Gyps
fulvus, tanto comune in Egitto. Non è peraltro raro di trovar
le due specie mescolate assieme, ma quest’ ultima sempre in
piccolissimo numero, e quasi individui isolati nel mezzo a
famiglie di otto, dieci o anche più Gyps rippelli. Questa
specie, come feci notare nel mio Catalogo descrittivo di uccelli
raccolti nell’ interno dell’ Africa nord, ha indole battagliera,
e allorchè si getta sopra un cadavere, mal soffre la presenza
d'altri avvoltoi, massime. di quelli che appartengono a specie
minori. BLanrorp lo incontrò nella parte superiore del Lebka,
e nelle terre dei Bogos sull’ Ansaba, all’ altezza di 3000 a
1000 piedi. A.].
4. Neophron pileatus (Burc4.).
a. 3. Keren. 7 Dicembre 1871.
b. 2. Keren. 7 Dicembre 1871.
© Lilò, Bogos; Tombù e Amurà, Amarico.
[Parti nude della testa e del collo color rosso-violaceo
livido; cera del becco del colore stesso, ma più sbiadito;
16 O. ANTINORI E T. SALVADORI (379)
becco color corno-chiaro dalla base fin quasi all’ estremità,
che è nera; iride castagna; tarsi e piedi verdastro-celesto-
gnoli.
Il N. péleatus sulla costa africana del Mar Rosso, dal 19"°
grado in alto, subentra al N. percnopterus, ì cui individui, quan-
tunque copiosissimi in Egitto, vanno diradandosi man mano
che il paese s' avanza verso l’ equatore.
Il N. pileatus abita il Samhar, l’ Abissinia, il paese degli
Habab, dei Bogos, dei Maria, la Nubia, il Sudan ecc. A Mas-
saua se ne possono contare durante il giorno parecchie cen-
tinaia che fanno la pulizia della città. Al sorger del sole essi
vi arrivano in frotte numerose dall’ isoletta di Scek-Sayd, ove
‘hanno il costume di passare la notte. Giunti in città sì di-
spongono in lunghe file sui culmini delle case, o sulle mura
delle alte terrazze per scorgere più facilmente que’ punti ove
sì macellano gli animali, e dove vengono gettate le immon-
dezze. Sovente si battono fra loro per la conquista di alimenti
così prelibati, che spesso loro vengono tolti dai gatti e dai
nibbi para:siti. i
Costruiscono questi avvoltoi una prodigiosa quantità di nidi
durante i mesi di Aprile e Maggio sopra le piante sempre
verdi di Avicenniae e Rhizophorae, che da tramontana a levante
rivestono i margini orientali dell’ isoletta di Scek-Sayd. So-
vente questi nidi trovansi a contatto di quelli del Mivus ae-
gyptius dell’ Ardea gularis e della Butorides atricapilla. Le uova
due, e talvolta tre in numero, con superficie alquanto gra-
nulosa, sono bianche, irregolarmente spruzzate di macchie
color vioccolatto-chiaro; nella parte più ottusa in basso
queste macchie si fanno più spesse, più scure, e le une si
confondono coll’ altre, in modo da formare una specie di
anello ben distinto dal fondo, che è pure sereziato dello
stesso colore. A.].
(330) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 17
Fam. FALCONIDAE.
5, Aquila naevioides Cuv.
| Falco rapax, Temm. PI. Col. 455.
Aquila albicans, Ropp. (adult.).
. Boggù (Bogos). 23 Agosto 1870.
. Keren. 21 Ottobre 1870.
. Ansaba (Bogos). 28 Novembre 1870.
. Keren. 19 Ottobre 1871.
STES
ONORE
[Iride giallo-bruno; becco color corno scuro; cera e tarsi
gialli; artigli neri. A.).
I quattro individui differiscono alquanto fra loro nelle di-
mensioni e nel colore bruno, più o meno chiaro.
L'individuo 6 è il più chiaro di ‘tutti, ed ha la gola
“quasi bianca, limitata da due macchie brune, che scendono
dai lati della testa; sul petto, sull’ addome e sulle cuopritrici
minori delle ali presenta, lungo il mezzo delle piume, macchie
longitudinali lanceolate, di color bruno-cupo; la coda non
presenta traccie di fascie trasversali.
[Fra le aquile che frequentano le regioni all’ estremo nord
dell’ Abissinia questa, secondo le mie osservazioni, è la più co-
mune. Rimane nel paese dei Bogos in tutte le stagioni del-
l'anno, e da quanto mi hanno assicurato gli indigeni, tal-
volta anche vi nidifica nel mese di Gennaio. Essa si nutre di
uccelli e di piccoli mammiferi, e spinta dalla fame, non ri-
fugge dal gettarsi sui cadaveri di animali e contenderne le
carni agli avvoltoi ed ai corvi. Da” monti dell’ Abissinia al-
l'occidente scende nel Galabat, nel Gadaref e nel Barka, e
all’ oriente nel Sambhar. Nell’ ottobre del 1870, nel letto del
Lebka, al disopra di Ain, rinvenni un individuo adulto ucciso
allora allora da alcuni uomini di Keren che mì erano innanzi.
2
18 O. ANTINORI E T. SALVADORI (381)
BLanForD pure rammenta nel suo Catalogo di averlo veduto
nel Samhar nelle vicinanze di Massaua, in Amba e in Senaféè
nel Tigrè. A.j.
6. Aquila naevia, Gm.
a. 9. Valle d’ Ascèra. 4 Luglio 1870.
Individuo adulto di color bruno uniforme, senza macchie
chiare sulle ali. |
[Questo è il solo esemplare che durante le mie escursioni
«mì venne fatto di prendere. Il 4 Luglio 1870, trovandomi
col mio compagno Beccari sulla via che conduce da Sciotel a
Keren, incontrammo parecchie di queste aquile, nelle ore
mattutine, intente a cacciare. Alcune di esse, percorrendo la
valle d’ Ascéra, rasentavano a volo stentatamente la terra e
dopo qualche giro si soffermavano o sul nudo terreno, o sopra
qualche basso ramo d'albero disseccato dal fuoco. Mescolati
alle aquile v’ erano molti corvi (Corvus umbrinus) e parecchie
coppie del Texior alecto. Al nostro avvicinarsi tutti questi uc-
celli s’ allontanavano dalla via per prendere il largo della
valle, ma non appena noi eravamo distanti da loro qualche
duecento passi si restituivano al luogo, facendo udire grida
di gioia. Dopo aver tirato sopra quelle aquile qualche colpo
che andò fallito per la troppa distanza, finalmente passata-
mene una sopra il capo la gettai a terra. Grande fu la no-.
stra meraviglia, allorchè qualche ora dopo nell’ aprirla per
riconoscerne il sesso, trovammo la sua bocca ed il suo sto-
maco ripieni di formiche bianche. Le aquile in seguito al
rumore delle nostre armi ripresero le alture delle alpestri
roccie che chiudono quella valle, sopra cui probabilmente
avevano i loro nidi. In Settembre tornai a visitare que’ luoghi,
ma non vi trovai più un solo individuo di questa specie. Non
la trovo notata fra gli uccelli dei Bogos nè da HeuGuin, nè da
BLanrorp, nè da Jesse. A.].
(382) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS DO
7. Helotarsus ecaudatus (Daup.).
I. Individui colle remiganti secondarie grigie, terminate
di nero, e col dorso rossiccio-chiaro.
a. 9. Mansura (Barka). Dicembre 1870.
b. ®. Ferfer (Barka). Gennaio 1870.
c. 9. Ansaba (Bogos). Agosto 1871.
II. Individui colle remiganti secondarie affatto nere, e
col dorso rosso-cannella vivace.
d. Y. Assus (Samhar). Aprile 1871.
e. J. Ansaba (Bogos). 25 Giugno 1871.
III. Individui giovani di color castagno scuro, sparso di
macchie chiare, giallognole.
f. juv. Mansura (Barka). Dicembre 1870.
g. juv. Mantai (Barka). Gennaio 1871.
h. juv. Ferfer (Barka). Gennaio 1871.
i. juv. Ansaba (Bogos). 25 Giugno 1871.
J. d'. (Scheletro). Mantai (Barka). Gennaio 1871.
k. 3. (Scheletro). Mantai (Barka). Gennaio 1871.
Dallo studio di questa serie d’ individui e di altri, esistenti
nel Museo di Torino, provenienti dal Fiume Bianco e dal Se-
negal, si scorge come esistano quattro varietà o forme ap-
parentemente adulte di questa specie: .
1.* col dorso rossiccio chiaro e le remiganti secondarie
grigie, terminate di nero;
2.* col dorso egualmente rossiccio chiaro, e le remiganti
secondarie nere;
3.° col dorso rosso-cannella vivace, e le remiganti secon-
darie grigie, terminate di nero;
/.* col dorso rosso-cannella vivace, e le. remiganti secon-
darie nere.
20 O. ANTINORI E T. SALVADORI (333)
È molto probabile che tali differenze sieno in rapporto. col-
l’età e col sesso, ma è difficile di dire quale sia la forma
più adulta. Tuttavia non è improbabile, come asserisce anche
ViertHaLER, che gli individui dal dorso chiaro sieno i più vecchi.
[ giovani oltre al colorito bruno-uniforme delle piume, con
macchie chiare, più o meno appariscenti all’ estremità, pre-
sentano i tarsi e le dita non già tinti di rosso corallino,
come son quelli degli adulti, ma sì di verdastro, e le squame
che gli uni e le altre ricoprono, invece di apparire in forma
di tubercoli rotondi molto sporgenti, sono poco rilevate, e
talora grandi e trasversali verso l’ estremità delle dita.
[Dal mese di Maggio a quel di Novembre, l’aquila giocoliera
non si fece vedere nel paese dei Bogos. Il 6 Novembre la
vidi per la prima volta dalla mia capanna di Keren, passare
sopra il monte Duban verso circa le 10 del mattino. Il giorno
appresso la rividi aggirarsi di nuovo sopra questo monte e
il Lalamba, da dove dopo vari giri si precipitò a terra nel
fondo della valle che si estende al nord del villaggio di Ke-
ren. La indicai ad un mio cacciatore perchè procurasse di uc-
ciderla, ma al suo avvicinarsi si levò a volo e più non ap-
parve ne’ giorni seguenti. L'uomo da me inviatole contro, un
tale Isram, mi assicurò di averla veduta partire con un serpe
fra gli artigli. Disperava di poter raccogliere questa specie ,
quando nei mesi di Dicembre 1870 e Gennaio 1871 la trovai
frequente in alcuni punti del vasto territorio del Barka, come
a Mansura, Mai-Zagavu-Makabar e Ferfer lungo il fiume
Mantai, luoghi tutti frequentati dai Beny-amer-Was, e dagli
Hadamar loro vicini ed amici. Fui assicurato da essi che questa
aquila dimora tutto l’anno nel loro paese, e la sua presenza
viene reputata una buona ventura, essendovi la supersti-
ziosa credenza che essa vi trasporti da luoghi lontani piante
salutari agli uomini ed ai bestiami, d’ onde il nome di Sa-
ger-el-Hakim, falco medico, datogli generalmente dagli Arabi.
In Mantai, stazione del fiume che va sotto questo nome e dove
lo passai qualche giorno, venivano queste aquile dopo il
tramonto a posarsi sulle palme Doum (Cucifera thebaica) per
.
(334) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 2l
passarvi la notte. Da sotto a quella densa volta di grandi fo-
glie ‘era ben difficile vederle giungere mentre vi si preci-
pitavano dall’ alto all'improvviso, e quando il rumore che
producevano colla loro venuta ed il muoversi delle foglie
indicavano il punto ove si eran posate, non per questo era
facile di scorgerle, e molto meno di tirar loro, mentre al me-
nomo moto del cacciatore, che certamente tenevan d'occhio,
mutavano di luogo. Malgrado ciò, da me e da' miei servi
alcuni individui furono uccisi; parecchi altri più tardi in
diverse località caddero in nostre mani ‘per il costume che
hanno nelle prime ore del giorno di porsi in cima ai grandi
alberi e volgersi col petto al sole nascente. È fra i rapaci uno
dei più forti volatori che io mi conosca. Colle sue acutissime
ali esso può elevarsi ad altezze considerevoli, e adagiarsi sopra
gli strati aerei come un palmipede sull’ acqua. Per avanzare
non ha bisogno che di uno o due colpi d’ala poco visibili e
che batte a lunghi intervalli. Spesso volando fa udire un grido
rauco, molto simile a quello del Cynocephalus hamadryas e che
può in qualche modo rendersi colla voce g/h0-gh6-9ghò, allungato e
pronunziato con suono gutturale. Da questo grido è possibile
che gli sia venuto il nome di scimmia o di volpe celeste
(Kavarò-Semai), datogli dagli abissinesi. Oltre che nel Barka
e nel paese dei Bogos si fa vedere talvolta anche nel Samhar.
ove nel mese di Aprile 1871 nelle vicinanze di Assus, si era
stabilita una coppia sulla sommità di un grande albero spinoso
in riva ad un corso d’acqua. Il maschio venne ucciso dal
mio compagno Praggia, e.la femmina ferita. Si sospettò da
lui che vi avessero il nido, ma per l’ asperità di quella pianta
che non permise di salirvi il fatto non fu possibile veri-
ficarlo. A.|.
8. Pandion haliaetus (Linn.).
a. 9. Reita (paese dei Somali). 15 Marzo 1870.
Individuo giovane colle parti inferiori affatto bianche.
[E comune nell’isoletta di Darmakhie, che chiude a levante
22 O. ANTINORI E T. SALVADORI (385)
la rada di Assab. Le montagnole vulcaniche che sorgono in
forma di piccoli coni lungo quella parte della costa occi-
dentale del Mar Rosso che guarda lo stretto di Bab-el-mandeb,
sono il suo soggiorno prediletto. Esso per facilitare le sue
caccie suole tenersi sopra gli scogli del littorale, o che emer-
gono a qualche distanza; in mancanza di essì sì vale di qua-
lunque altra prominenza, di un albero, di un palo ecc. Nel-
l’ isola di Darmakhie, banco madreporico, piatto, sporgente
di pochi piedi dal livello del mare, non potendo valersi di
questi mezzi, lo vedeva frequentemente posato sopra alcuni
grandi nidi in forma di cono troncato, alti due piedi circa,
forse appartenenti a lui stesso, formati da stecchi, da alghe,
«da ramoscelli di piante marine, intralciati rozzamente e fram-
misti a spugne e ad avanzi di altri zoofiti. Esso sì valeva di
loro in due modi, come punto di esplorazione, e come luogo
ove trangugiare al sicuro la preda. Il falco pescatore mi è
sembrato frequente in Reita, ove ne uccisi uno il 13 Marzo,
in Desset e in Dahlac; nel” mese di Novembre 1871 vedeva
spessissimo due individui nell’isoletta di Scek-Sayd incontro
a Massaua. Nei Cataloghi degli uccelli raccolti da BLanFoRrD
e da Jesse non trovasi notato.
Il Prof. IsseL, a poca distanza dalle rive di un piccolo lago
salato comunicante col mare nell’interno dell’isola di Sarato,
vide sopra una rupe un gran nido simile ad altri tre da me
osservati nell'isola di Darmakhie. Questo nido aveva la figura
di un cono tronco, alto sessanta centimetri, largo alla base
oltre un metro di diametro, e circa sessanta centimetri su-
periormente. Era contesto con frammenti di rami e ramoscelli
secchi, filamenti di piante marine, qualche pezzo di legno
marcito gettato alla riva dal mare. Nell’ incavo, ove ven-
gono posate le uova, si vedevano alcune pagliuzze e qualche
alga, mescolate a frammenti di spugne e di conchiglie. L’ IsseL
pensò che tale nido potesse appartenere all’ Ardea goliath , ed
anche io non era lontano dall’ammettere questa cosa, ma
secondo l’HeueLin tali nidi apparterrebbero invece al Pandion
haliaetus. A..
(386) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS — 25
9. Circaetus gallicus (Gw.).
a. 4 ? Assus (Samhar).
[Questo rapace fu ucciso dal Praggia in Assus ‘dopo la mia
partenza dall’ Abissinia, e spedito in Genova insieme ad altri
uccelli raccolti da lui nel Samhar. Dovrei credere che questa
specie frequenti più spesso i paesi occidentali dell’ Abissinia
che non gli orientali, mentre l’ ho ucciso e l’ ho più d’ una
volta veduto nel Galabat e ne’ contorni di Rosseres, e mai 1’ ho
osservato nel Samhar e nel paese dei Bogos. Comunque sia,
l'individuo raccolto da Praggia prova che il Circaetus gallicus
apparisce anche nel Samhar. A.|.
10. Buteo augur, RbpPp.
a. Keren. 24 Luglio 1871.
Individuo giovane, simile a quello figurato da RùppeLL,
Fauna, t. 17, f. 1. Parti superiori’ brune, coi margini delle
piume più chiari; quelle della cervice tinte di rossiccio-rug-
ginoso; parti inferiori bianche, con una sfumatura gialliccia,;
gola con numerose e fitte macchie nerastre, che ricompaiono
sull’addome e sui fianchi; piume delle tibie color bianco-
rossigno; ali esternamente brune; cuopritrici inferiori delle
ali bianche col pogonio esterno in gran parte nero; coda gri-
gia, con numerose fascie oscure. Lungh. tot. 0",565; ala
0”, 445; coda 0”, 255; becco 0”,037; tarso 0", 085
[Questa poiana si fa vedere raramente nei Bogos; è invece
comune nelle alte regioni dell’ Abissinia, ove BLANFORD asserisce
di averla veduta frequentemente nell’altipiano di Wadalo, posto
a 10,000 piedi sul livello del mare; al disotto di 6000 a 7000
piedi, secondo lo stesso autore, non è facile d’ incontrarla.
Ascendendo lo Zad-Amba, me ne passò una sopra il capo, ma
non potel tirare. L’ esemplare raecolto lo uccisi sopra una
24 O. ANTINORI E T. SALVADORI (387)
Adansonia situata accanto al pozzo dello StrLLa a Keren nel
Luglio 1371. Jesse *ne raccolse alcuni esemplari in Adigrat,
in Facado ed a Googoon nel Tigré, ove secondo le informa-
zioni da lui assunte sui luoghi, questa specie sarebbe stata
in tempi passati molto più abbondante. L'individuo da me
ucciso in Keren aveva nello stomaco alcuni avanzi di ret-
GIRA:
11. Buteo auguralis, SaLvap.
(Zed:
Buteo auguralis, SALvAD., Atti Soc. Ital. Sc. Nat. VIII, p. 377 (1865).
a. 3. Kassala. 28 Settembre 1871.
Individuo similissimo ad un altro d’ Abissinia, esistente nel
Museo di Torino, uno dei tipi della specie. Le sole differenze
apprezzabili sono le dimensioni nell’ individuo di Kassala un
poco minori, e le macchie cordiformi delle parti inferiori più
grandi.
Lungh. tot. 0", 450; ala 0", 355; coda 0”, 180; becco 0”, 029;
tarso 0”, 070.
La figura rappresenta l’ individuo tipo del Museo di Torino.
È anche ora cosa molto dubbia se questa specie si debba
riferire al B. anceps, BrenM, come vuole l’ Heuauin; il Finscn
è di contraria opinione, e la sostiene con assai valide ra-
gioni. Egli fa osservare che il Brenm aveva inviato al Museo
di Brema un individuo del 2. auguralis, col nome di B. augur,
e sarebbe cosa assai singolare che il Brenm stesso non avesse
riconosciuto in esso il suo B. anceps, se questo fosse veramente
identico col B. auguratis.
[A quanto sembra questo falco abita sempre le vicinanze
del deserto. L'individuo che uccisi nel mio primo viaggio
nel centro dell’Africa nord, lo rinvenni in Gebel-Aidun nel
deserto Libico, e quello che fa parte della presente collezione
lo uccisi nelle vicinanze di*Kassala in Nubia. Quantunque non
TR RE Ea
da E AA
(388) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 25
| potessi procurarmi che un solo esemplare pel breve tempo
che rimasi sul luogo, tuttavia posso asserire che ivi nel mese
di Settembre è frequente, avendone osservati in un sol giorno
tre individui aggirarsi al disopra dei palmizii che trovansi al
sud del paese nelle vicinanze del fiume Gasch. Tirai a due,
uno rimase morto, e l’altro ferito giunse a sottrarsi traver-
sando il fiume. A.|.
Il
12. Falco barbarus, Linn.
dg. Juv. Kassala. 28 Settembre 1871.
Pare che questo individuo debba riferirsi al /. barbarus per
la sua piccolezza e per la brevità della sua coda, alla cui
estremità giungono col loro apice le ali, e per i mustacchi
poco larghi. Le piume delle parti superiori sono di color
grigio-bruno, coi margini rossicci, e quelle del petto,
dell’ addeme e dei fianchi di color bianco-rossigno , con
una macchia bruno-nera longitudinale nel mezzo di ciascuna
piuma. i
Lungh. tot. 0", 370; ala 0", 275; coda 0”, 140; becco 0”, 023;
tarso 0", 040.
[Questo individuo fu ucciso nel luogo stesso e nello stesso
giorno del Buteo auguralis. !
BLanrorD registra una femmina uccisa da lui nella valle
dell’ Ansaba. L’ individuo giovane della collezione Jesse fu uc-
ciso in Ain (Lebka) il 58 Luglio 1863. A.]
15. Falco tanypterus, Licut.
a. 9. ad. Keren. 16 Agosto 1870.
b. 7. juv. Keren. 27 Ottobre 1870.
C. 9. juv. Keren. 19 Novembre 1870.
I giovani si distinguono facilmente dagli adulti pel colore
grigio-bruno quasi uniforme delle parti superiori, e per le
Den O. ANTINORI E T. SALVADORI (339)
macchie bruno-nere, grandi e numerose delle parti inferiori;
gli adulti hanno le parti superiori grigio-scure, con numerose
fascie grigio-chiaré, e le parti inferiori bianco-carnicine, con
macchie a gocciola bruno-nere, non molto grandi e non molto
numerose. Tanto negli adulti quanto nei giovani la fronte
è bianchiccia, il sincipite nerastro, l’ occipite e la cervice
rossastri. o
[E di passaggio questo rapace nel paese dei Bogos. Nel mio
lungo soggiorno in Keren non l' ho osservato mai prima delle
pioggie equatoriali. Dalla metà di Agosto a tutto Ottobre
spesso vi si fa vedere. Il suo volo è velocissimo, e quando
sì precipita sopra qualche branco di Conirostri, e non di
rado anche sopra qualche colombo, lo si sente a distanza
notevole. BLanFrorp lo trovò sugli altipiani dell’ Abissinia al-
l'altezza di 15,000 piedi, e lo dice frequente nell’ Ansaba e
nel Lebka! L'individuo che Jesse ebbe da un suo amico
fu ucciso presso Tenafi. A.].
14. Falco concolor, TEMM.
. Keren. Giugno 1871.
. Angaba (Ansaba). Luglio 1871.
. Angaba (Ansaba). 9 Luglio 1871.
. Angaba (Ansaba). 11 Luglio 1871.
Db.
DO
40 3 A 40
[Cera del becco, gote e parti nude del contorno degli
occhi, giallo-dorato; iride bruno-scura; becco nero; piedi rosso-
aranciato.
Questo rapace dalla seconda metà di Giugno alla prima di
Luglio apparisce con frequenza in alcune località del territorio
dei Bogos. In Angaba nell’ Ansaba, luogo da me prescelto per
stazione di caccia, durante il mese di Luglio, vi apparve abbon-
dante e seguitò a mostrarvisi per parecchi giorni consecutivi,
occupato a dar la caccia alle formiche alate, che in quei
tempo a miriadi s’ aggiravano per l’ aria. Compariva subito
(390) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 27
dopo il levar del sole, e fatta buona preda di quelli insetti
si ritirava da que’ colli per riapparirvi lo stesso giorno in sul
vespro, o la mattina del di seguente. Fuori del tempo delle
pioggie non l’ ho mai veduto nei Bogos, cosicchè posso asse-
rire che questo falco vi è di passaggio. Non trovasi notato
nei cataloghi delle raccolte fatte in Abissinia da BLANFORD e
da Jesse. A.|.
15. Tinnunculus alaudarius (Gw.).
4. 9. Monkullo. 20 Aprile 1870.
b. . Keren. 7 Novembre 1870.
c. 2. Keren. 7 Novembre 1870.
In tutto simili agli individui d’ Europa.
[Nei villaggi del Samhar e loro vicinanze il gheppio è fre-
quente in primavera; durante l’ estate s° incontra raramente;
nel paese dei Bogos vi rimane tutto l’ anno. Dal Settembre al
Novembre del 1870 vi furono a Keren cinque o sei passaggi
copiosissimi, contemporaneamente a quelli delle cicogne (C?-
conia alba) che egualmente in quel tempo emigravano verso
l’equatore. Vi furono alcuni giorni che per qualche istante
se ne vedeva popolata l’aria. Molti di essi si fermavano a
cacciare locuste sopra i campi di durrah; altri oltrepassavano
senza arrestarsi, seguendo la direzione da nord al sud, via
che egualmente riprendevano gli individui che si erano fer-
mati a cibarsi. Ne uccisi varii a volo entro il cui stomaco
trovai avanzi di locuste e di altri insetti. Il BLanrorp lo dice
comune nelle alte come nelle basse regioni durante l’ inverno,
ed in primavera fino all’ Aprile; nella valle dell’ Ansaba non
l’ osservò nè in Luglio nè in Agosto. Jesse invece lo trovò
nell’ Ain il 7 Luglio, in Goon (oona il 2 Maggio, ed in Senafé
il 24 Maggio. A.].
28 O. ANTINORI E T. SALVADORI (391)
16 Tinnunculus alopex, Heuat.
. Sabderat. 22 Settembre 1871.
. Sabderat. 21 Settembre 1871.
. Sabderat. 24 Settembre 41871.
. Sabderat. 21 Settembre 1871.
#0 40
[In questa specie non esiste differenza apprezzabile tra ì ma-
schi e le femmine. i
Nel mese di Settembre, lungo la via che conduce a Kas-
sala, trovai con gran frequenza questo gheppio posato sopra
le acacie che rivestono i campi circostanti; lo tornai a vedere,
ma più raramente , in Kassala stessa fra i palmizii che tro-
vansi a mezzogiorno della città lungo il Gasch; esso deve
fare immancabilmente il suo nido fra le roccie della montagna
di Kassala e quelle dei monti di Sabderat. Gli esemplari da
me raccolti non presentano differenza da quello riportato pure
da me da Gebel Aidun nel mio primo viaggio nel Sudan.
BLanForp non lo cita fra gli uccelli da lui raccolti in Abis-
sinia, e neppure Finscu nella raccolta del Jesse.
HeuaLin dà una nota delle località ove egli ha trovato questa
specie; fra essa non v’ ha che quella sola dei monti dell’ An-
saba all’ altezza di 3 a 4000 piedi che appartenga all’ Abis-
sinia, ove nè da BLanForp, nè da Jesse nè da me, fu mai
rinvenuta. Certo è che essa è stazionaria ne’ monti molto
rocciosi ed alpestri, ed isolati anzichè riuniti in grandi ca-
tene, come appunto sono quelli di: Dokah e del Gadaref nel
sennaar, di Kulla e di Haraza nel Kordofan. A.|.
17, Spizaetus bellicosus (Daup.).
a. J. Boggù (Bogos). 28 Novembre 1870.
b. 9. (Scheletro). Ansaba (Bogos). 24 Giugno 1871.
Questa specie finora non era stata annoverata con certezza
fra quelle del paese dei Bogos.
i
|
use te Attitiiniinirtnt nia
(392). UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 29
a. Individuo adulto colle parti inferiori candide e poche
macchie scure sul gozzo; cera del becco verdastro-cenerino;
piedi verdastri; iride castagno vivace.
Lungh. tot. 0”, 335; ala 0”, 625; coda 0", 330; becco 0", 053;
terso (02,112
[E raro; nella mia lunga permanenza nel paese dei Bogos
non mì sono capitati che duc soli esemplari. A preferenza di
ogni altro animale debbo supporre che dia caccia alle lepri,
mentre quelle poche volte che mi è apparso a volo è stato
sempre in quella parte di territorio dove la lepre è frequen-
tissima. La femmina di cui ho conservato lo scheletro, aveva
nello stomaco alcuni resti di questo rosicante; essa fu uccisa
nel Luglio 1871 da un cacciatore abissino nella valle dell’ An-
saba. Il maschio, primo dei due esemplari qui sopra notati,
fu ucciso da un tal Ualdankien, cacciatore Bogos, entro la
valle di Boggù, mentre dall’ alto si era gettato sopra una
gallina di Numidia. Il cacciatore suddetto mi narrò, che ebbe
molto da fare per impadronirsene, mentre ferito e rovesciato
a terra sul dorso si difendeva a colpi d’ artigli, che ha grandi
e potentissimi. nei
Non è notato nei cataloghi degli uccelli raccolti dai signori
BLanrorp e Jesse. Tanto Brenn quanto HeugLin videro in tempi
differenti questo grosso rapace nelle lande dei Bogos, ma non
in modo da potere con esattezza constatarne la specie. A.|.
18. Spizaetus occipitalis (Daup.).
. Mansura (Barka). Dicembre 1870.
. Ansaba (Bogos). 26 Giugno 1871.
. Ansaba (Bogos). Luglio 1871.
. Ansaba (Bogos). 21 Novembre 1871.
. Maizagaru (Barka). Febbraio 1871.
. (Scheletro). Maizagaru (Barka). Gennaio 1871.
. (Scheletro). Ansaba (Bogos). 26 Giugno 1871.
SÌ ESSI
#o roi 40°
[Fra gli Spizaeti questa è la specie più comune nel nord
dell’ Abissinia, nel Samhar e nel Barka. Ama i luoghi freschi
30 O. ANTINORI E T. SALVADORI - #(393)
e rivestiti di piante, ond’ è che sì trova più facilmente lungo
il letto dei fiumi. Nel tempo delle pioggie è più frequente
del ‘consueto, e si avvicina facilmente alle tende dei nomadi
del Barka; è poco diffidente e per conseguenza resta facil-
mente preda del cacciatore. Ordinariamente tiene il suo ciuffo
in basso e la testa ritirata fra le spalle; alla vista di qualche
oggetto che lo colpisca, erge il suo ciuffo e lo volge in
avanti. Sembra che il suo nutrimento sia molto variato, ed
a somiglianza ‘dell’ Aquila mnaevia non rifugge di cibarsi di
formiche bianche.
La sua iride è giallo-verdastra nei giovani, e giallo-rossastra
negli adulti. Manca nel Catalogo degli uccelli raccolti da BLAx-
rorn in Abissinia, come pure in quello del Jesse.
HeugLin lo ha osservato una volta nei monti abissinici presso
Keren nel mese di Aprile. A.].
19. Pseudaetus spilogaster (Du Bus.).
a. 7. Tagri (Samhar?). (PiAGGIA).
b. juv. Acuar (Samhar). (PiaGGIA).
c. juv. Ansaba (Bogos). 28 Luglio 1871.
[Y due primi individui furono raccolti e preparati dal Pragara
dopo la mia partenza; l’ etichetta loro non dà alcuna notizia
della stagione in cui vennero uccisi, ed il nome di Tagri
non trovasi notato in nessuna carta. A.).
Il vecchio 7 è perfettamente descritto dai signori HARTLAUB
e Finsca (Vòg. Ost-Afr. p. 48). Diamo qui appresso la descri-
zione dei due giovani, perfettamente simili fra loro.
Parti superiori brune; le piume del petto e del ciuffo bruno-
nere; quelle della cervice con margini rossicci ben distinti;
parti inferiori rosso-rugginoso chiaro, più pallido scendendo
verso il sottocoda; sul gozzo e sui fianchi hannovi strie
longitudinali nere; ali brune, remiganti verso la base grigie,
con fascie più o meno distinte nerastre, e colla metà basilare
internamente bianca; cuopritrici inferiori delle ali rosso-rug-
(394) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS Sl
gine chiaro, con macchie nere su quelle del mezzo, le mag-
giori bianche alla base, coll’ apice grigio, ed una grande
macchia nera nel mezzo; coda grigio-fuliginosa con otto fascie
trasversali brune, l’ultima delle quali più larga delle altre,
e coll’ apice marginato di bianchiccio; cera e piedi giallo-
olivastri; becco ed unghie nerastre.
Lungh. tot. 0", 640; ala 0”, 450; coda 0", 310; becco 0", 044;
tarso 0", 080.
Questa specie ha grandissima somiglianza coll’Aquila bo-
neltii, e non v'ha dubbio che le due specie debbano essere
riunite nello stesso gruppo. Al Pseudaetus spilogaster si deve
riferire l’Aguila bonellii del Catalogo AntINoRI p. 9, della quale
cosa il SALVADORI aveva già avuto qualche dubbio nella Revista
Critica del Catalogo Antinori, Atti R. Ac. Sc. Tor. V, p. 723.
Raro; il 28 Luglio 1871 uccisi l'individuo c sopra un bao-
bab, nelle vicinanze delle mie capanne poste sovra una col-
lina che guarda il fiume Ansaba. Non è notato da BLanFoRD
e da Jesse. HeueLin peraltro lo annovera fra gli uccelli del-
l’ Abissinia come pure il MùLLER. A.].
20. Micronisus sphenurus, Rupp.
a. %. ad. Ansaba (Bogos). Luglio 1871, iride rosso-aranciata.
b. (£?). juv. Ansaba (Bogos). 20 Luglio 1871, iride giallo-paglia.
C. (9°?). juv. Ansaba (Bogos). 24 Luglio 1874, iride giallo-citrino.
d. (7?). juv. Keren. 11 Settembre 1870.
e. g. ]juv. in muta. Ansaba (Bogos). Agosto 1871.
f. (Scheletro). Sciotel. Luglio 1870.
I due individui (c, d) corrispondono per la statura e per le
forme ai vecchi maschi del Catalogo Antinori n. 328 e 330,
e differiscono notevolmente dai primi due per le dimensioni
molto minori ed identiche a quelle di due individui adulti
esistenti nel Museo di Torino e precedentemente raccolti dal-
l’ AnminorI in Rosseres; nel Catalogo dell’ AntINorI questi indi-
vidui sono registrati sepàratamente dal M. sphenurus, ed
è
32 O. ANTINORI E T. SALVADORI . (895)
invero hanno una tal faczes, che fanno dubitare che essi real-
mente appartengano ad una specie distinta. i
Ecco le dimensioni dei due individui della precedente col-
lezione e dei due giovani della presente:
Lungh. tolale Ala Coda Becco Tarso
g. ad. 0",290 | 0%,180 | 0m 140 | 0", 016 | 0", 042
7 ad. 0",290 | 02,185 | 0%, 140 | 0%, 016 | 0%, 042
d. juy. 05, 280.002 175 100 00 0072
c. juv. 0,280 | 0", 170 | 0”, 135 | 0%, 017 | 0”, 041.
[Nella stagione che precede le pioggie, cioè fino alla metà
di Giugno, questo rapace non sì fece vedere nel paese dei
Bogos. Nel Settembre ve ne fu un passaggio straordinario; e
trovandomi io sulla strada di Menza fra le alpestri gole di
quella montagna osservai molti di questi piccoli falchetti in-
tenti a dar caccia a miriadi di locuste che un forte vento
di N. E. aveva spinte entro le gole di que’ monti. La via da
noi percorsa per lo spessore di qualche pollice era coperta
di quelli insetti, parte morti e parte semivivi. I fusti ed i
verdi ramoscelli delle piante che ci stavano ai lati erano
coperti. egualmente di questi insetti, i quali evidentemente
erano l’avanzo di un passaggio che aveva avuto luogo il
giorno innanzi. Ma i nostri Micronisi non sì curavano di
loro, e lanciandosi dall’alto dell’aria e dalle cime degli al-
beri, ghermivano a volo quelle locuste, che, in densi nugoli,
passavano sopra le nostre teste. Via facendo ne uccisi varii,
e tutti avevano il gozzo pieno di tali insetti. Questi falchetti
nella più gran parte erano giovani. Il Sig. Jesse ne raccolse
molti in Ain nell’ Agosto, e in Mohabar e Kokai nel Luglio.
BLanFoRD trovò comune questo falchetto fra i tamarischi del
Mohabar ed in altri punti della valle del Lebka ed in quella
dell’Ansaba. Esso osserva che tutti gli individui di Mohabar si
nutrivano di Cicadae e fa notare che questa specie nelle re-
gioni abissiniche è più insettivora di quella che la rappresenta
nelle Indie. A.]. |
(396) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 39
21. Micronisus gabar (Daup.).
a. juv. Keren. 11 Settembre 1870.
[È di passaggio nel paese dei Bogos in sul finire delle
pioggie, ma sempre in piccolo numero. L'unico individuo
‘raccolto fu ucciso lungo il torrente Scifscifit. A.].
22. Micronisus niger (VIEILL.).
. d'. Keren. 14 Settembre 18370.
. 9. Ansaba (Bogos). 12 Giugno 1870.
9. Khor dei Bogos. 14 Ottobre 1871.
. J. Ansaba. Luglio 1871.
sos
[E raro, e si mostra come le specie precedenti all’ appros-
simarsi delle pioggie.
Questo falchetto apparisce in piccolo numero nel territorio
dei Bogos, e la sua venuta ha luogo nel mese di Giugno;
resta nel paese fino a tutto Ottobre. Negli altri mesi dell’ anno
non l’ho mai veduto. Le tinte scure della femmina, tendenti
al fuliginoso, sono meno nitide di quelle del maschio e la
sua statura è alquanto più grande. Il becco è nero e la cera
giallo-aranciata. Del colore stesso sono i tarsi e le dita, se-
nonchè in alcuni individui maschi, la parte anteriore del tarso
e superiore delle dita è tinta di nero. L’ iride è scura e quasi
si confonde col colore della pupilla.
A questo proposito il Sig. Fivscu nel Catalogo degli uccelli
raccolti da Jesse nota giustamente che i colori del becco, degli
occhi e del tarsi in questa specie sono variabilissimi, cosa
di cul mi sono accertato io stesso più volte.
Gli ‘esemplari raccolti sono perfettamente simili a quelli da
me recati dall’ interno del Gazal, che presentemente esistono
nel Museo di Torino.
Entro lo stomaco dei quattro individui da me raccolti trovai
3
34 O. ANTINORI E T. SALVADORI (397)
costantemente resti d’ insetti; in due maschi per altro uccisi
alle sorgenti del Lebka il BLAnFoRD rinvenne avanzi di pic-
coli mammiferi e di piccoli uccelli senza traccia alcuna di
insetti.
È rincrescevole che egli non abbia notato il tempo in cui
uccise questi due falchetti, mentre la differenza della loro
nutrizione, che molto a proposito il Sig. Jesse nota come un
fatto straordinario da verificarsi sopra specie di rapaci rite-
nuti fin qui per insettivori, potrebbe essere cagionata dalla
differenza delle stagioni. A.].
25. Melierax polyzonus, Ripp.
. ad. Keren. 26 Agosto 1870.
. ad. Ansaba. 18 Settembre 1870.
. ad. Tantarva (Bogos). 12 Novembre 1870.
. Juv. Keren. 26 Luglio 1870.
juv. Ansaba. 18 Settembre 1870.
. jav. Deghi (Bogos). 24 Ottobre 1870.
. ad. Ailet (Samhar). Novembre 18972 (Praccia).
. (Scheletro). Keren. Giugno 1870.
. (Scheletro). Keren. Agosto 1870.
. (Scheletro). Keren. Settembre 1870.
. (Scheletro). Keren. Settembre 1870.
Qu 0g a 40 010 La
mM.
[Becco nero-corneo, cera, base della mandibola e piedi rosso-
minio.
Questa specie è sparsa in tutto il Samhar, come pure
nella catena Abissinica, ove BLancorRD e JessE la rinvennero'
in luoghi molto disparati, ed a varie altezze sul livello del
mare. Un esemplare fu preso da Jesse'in Senafé a 8000 piedi
di elevazione, il che combinerebbe con no asserisce HeuGLIN
a questo DER
Nel Barka è frequente e di là sì estende nell’ Africa cen-
trale nord fino al disopra dei tropici. Nel paese dei Bogos è
comunissimo. Ha l'abitudine di posarsi sulle cime dei grandi
alberi e in particolar modo su quelle dell’ Adansonia digitata,
(398) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 39
dove talvolta rimane molte ore immobile. Caccia piccoli ret-
tili, e di essi si nutre a preferenza, ciò che non esclude
che spesso assalga topi campagnuoli ed anche uccelli. L° indi-
viduo ucciso in Tantarva il 12 Novembre lo sorpresi mentre
aveva assalito un branco di storni splendenti (Zamprotornis
purpuroptera) e ne teneva uno fra gli artigli, al quale
aveva divorato la più gran parte della testa. Nidifica certa-
mente nel territorio dei Bogos, avendovi sovente incontrati
1 giovani. A.].
24. Serpentarius secretarius (Scop.).
a. JT. Mansura. Dicembre 1870.
b. Ona (Bogos). 16 Giugno 1871.
Cc. 9. (Scheletro). Ansaba Luglio 1871.
d. Cranio d’ un 7. Mantai. Sicembre 1871.
[Questo rapace, conosciuto dagli Arabi del Barka sotto il
nome di Faras-Seztan (cavallo diavolo), si mostra accidental-
mente nel paese dei Bogos, mentre nel Barka è piuttosto fre-
quente. Ne incontrai una coppia nel mese di Dicembre 1870
lungo la valle bagnata dal torrente Sciotel. Il 21 Dicembre
nelle vicinanze di Mansura nel Barka, villaggio di Ademér,
mi fu recato un maschio da un cacciatore negro al mio ser-
vizio; e più tardi osservai parecchie volte questo uccello a
Mantai, nel Barka. Colà ebbi modo di vedere come questo
uccello nelle ore meridiane venisse al fiume per dissetarsi.
Prima di posarsi a terra soleva fare in aria un giro di ri-
cognizione, compiuto il. quale, si andava a posare in riva
al fiume, sopra una prominenza nuda di terreno. Si trat-
teneva per qualche istante sul luogo, poi alla corsa traver-
sava le sabbie asciutte del fiume, e raggiungeva la sponda
opposta ove era un piccolo serbatoio d’acqua. Beveva tuf-
fando il becco entro l’ acqua e rilevandolo quasi all’ istante
per sette o' otto volte consecutive, poi alla corsa tornava
al luogo istesso da dove era partito. Se non temeva di qual-
3 O. ANTINORI E T. SALVADORI (399)
che pericolo tornava, camminando , nell’ interno del paese;
ma se per avventura accorgevasi di essere perseguitato, si
metteva alla corsa, per aver maggior facilità a prendere il
volo; questo ha molta somiglianza con quello delle cico-
gne per la posizione orizzontale che dà al collo e alla testa
protesa in avanti, ed alle gambe che spinge in dietro. È uc-
cello eminentemente sospettoso e difficile ad uccidersi, sia per
la sua statura elevata, che gli offre il vantaggio di scorgere
da lungi il cacciatore, sia per le località aperte e prive di
piante ove esso ha costume di soggiornare.
Nel mese di Giugno del 1871 ne comparve uno in Ona, che
fu ucciso, e quindi un altro in Tantarva nel mese di Agosto,
che sebbene ferito s’ involò. In questa stagione ogni anno si
fa vedere nel paese dei Bogos. BLanForp lo dice raro nelle alte
terre dell’ Abissinia, e non potè averne che un solo individuo.
Jesse non fu così fortunato e difatti manca nel Catalogo della
sua raccolta. Malgrado che il Serpentario preferisca le steppe
della Nubia, del Sudan e del Kordofan, risale anche, al dire
di Heuguin, fino all’altezza di 9000 piedi sul livello del
mare.
Nello stomaco di varii individui da me preparati ho trovato
non solo rettili, ma ancora locuste. A.].
25. Circus swainsonii, SMITH.
a. 3. ad. Assab (Mar Rosso). Marzo 1870.
b. 9. Keren. 24 Ottobre 1870. .
[ Nel mese di Marzo trovai frequentemente questa specie nelle
pianure di Reita,:situate a mezzogiorno della Baia di Assab. Nei
Bogos è di passaggio in Ottobre, e spesso nelle ore del mat-
tino lo si vede rasentare le alte saggine (0/cus durra) che a
quella stagione sono mature. Fa un continuo andare e venire
sopra quei campi in cerca di qualche piccolo uccello o qualche
topo campagnuolo. Jesse lo trovò nell'alta Abissinia in Marzo
(400) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS ST
ed in Aprile. BLanrorp nel suo Catalogo non fa che notarne il
nome. À.].
26. Circus cinerascens (Monr.).
a. juv. Keren. Settembre 1871.
b. 7. juv. Ansaba (Bogos). 2 Ottobre 1870.
c. juv. Ailet (Sambar). Settembre 1872 (PragGia).
Parti inferiori rosso-cannella; faccia inferiore delle remiganti
quasi totalmente nera; smarginatura della 2.* remigante col-
locata più di un pollice al di là dell’ estremità delle grandi
cuopritrici esterne.
‘ [Ha i costumi medesimi della specie precedente e nel paese
dei Bogos si mostra nella stagione stessa, ma con meno fre-
quenza. L’ho anche osservato nel Samhar ne’ contorni di
Massaua e sull’isoletta di Scek-Sayd. BLanrorp lo dice abbon-
dante nelle alte regioni dell’ Abissinia nell’ inverno e nella
primavera. Ne uccise un maschio in Agosto vicino alla costa
del Samhar a 25 miglia da Massaua. A.].
Fam. STRIGIDAL.
27. Athene perlata (VieILt.).
a. 9. Ansaba (Bogos). Giugno 1871.
[Dal Maggio 1370 al Giugno 1871 questo è il solo indi-
viduo da me veduto nel territorio dei Bogos in sì lungo spazio
di tempo, quantunque scorressi quel paese in tutti i sensi.
Da questo fatto avrei dovuto giudicarlo raro; ma i vari esem-
plari raccolti dal Jesse nei paesi limitrofi, e fra gli stessi
Bedjuk, sezione dei Bogos, mi fanno certo che al contrario vi
sia frequente. Egli li raccolse ne’' mesi di Aprile e Luglio.
Dalle osservazioni da me fatte intorno a questa specie, che
incontrai moltissime volte durante il mio primo viaggio tanto
sul fiume Azzurro, quanto sul fiume Bianco, ne deduco che
33 O. ANTINORI E T. SALVADORI (401)
esso sì discosti poco dai boschi che fiancheggiano i fiumi, e
che cacci non soltanto di notte, ma anche nelle ore mattu-
tine e vespertine; questa cosa mi vien confermata dagli
avanzi di lucertole trovate nello ‘stomaco di uno degli in-
dividui raccolti dal BLancorp in Abissinia , giacchè cer-
tamente non potrebbe predare ,questi rettili durante la
notte. A.|.
28. Bubo lacteus, RUPPELL.
. Ansaba (Bogos). Giugno 1871.
. (Scheletro). Ansaba (Bogos). 31 Maggio 1870 (Beccari).
. (Scheletro). Ansaba (Bogos). Giugno 1871.
. (Scheletro). Ansaba (Bogos). Giugno 1871.
PP Q_S
#0 & G 40
[E frequente nel territorio dei Bogos nelle parti boscose ed
umide, massime lungo i fiumi. Risalendo il Lebka nel mese
di Maggio 1870 poco sopra l’Ain, ne vidi un grosso individuo
posato sopra un robusto ed alto ramo di tamarindo, ma non
potei ucciderlo. Più tardi nell’ epoca delle pioggie ne uccisi
varii nell’ Ansaba in prossimità del fiume dei Bogos. L’ ho pure
trovato nel Barka lungo il torrente Sciotel. Quantunque sia
suo costume di tenersi tutto il giorno ben nascosto nel folto
dei grandi alberi, pure avviene spesso di vederlo cambiar di
posto durante il giorno; probabilmente non sono i suoi grandi
occhi giallo-aranciati, ma il suo udito perfettissimo, che lo
avverte del menomo rumore prodotto dalle peste del caccia-
tore. Una volta dalla sommità di un baobab l’ ho veduto chi-
nar la testa verso di me e fissarmi attentamente, ma non
prese il volo, che quando, per inavvertenza, volendo a lui,
tirare, con le canne del mio schioppo percossi leggermente
un ramo d’ un arbusto. |
si nutre di uccelli che sorprende a pollaio, e di roditori,
non esclusa la lepre. Ferito conserva per lungo tratto una
grande vitalità. A.|.
(402). UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 39
29. Bubo cinerascens, Gukr.
a. 9. Keren. 24 Ottobre 1870.
[Sui costumi di questo rapace notturno non posso dir nulla;
l’unico individuo da me veduto durante il viaggio è quello
qui sopra notato. L’ uccisi in sull’ imbrunire sopra un gran
baobab incontro al villaggio di Keren. Dal Sig. Jonn, Luogo-
tenente dell’armata inglese, fu trovato in Antalo; così c’ in-
forma il BLanrorp. A.|.
50. Ptilopsis leucotis (TeEmw.).
a. Y. Keren. 4 Giugno 1870.
-b. 9. Keren. 1 Giugno 1870.
[Notevole per la vigoria del becco e de’ suoi artigli, in
paragone della sua piccola statura. Rostro, unghie e cera del
becco giallastre; iride giallo-arancio.
È notato come uccello dell’ Abissinia, ma manca nei Cata-
loghi del BLanForp e del Jesse. L’ HeuGLIN notando l'individuo
da me osservato nel Bahr-el-Gazal, dice di aver rinvenuta
questa specie in tutta l’ Africa nord-est, tanto in pianura
quanto in montagna, ove sale almeno all’ altezza di 6000 piedi.
Dice anche che vive solitario, disgiunti i maschi dalle femmine,
e che tenendosi ascoso nel folto dei macchioni è molto dif-
ficile di farlo venir fuori. Questa specie mi parve rara nel ter-
ritorio dei Bogos, dove non fu da me trovata che una sola
volta: Una coppia era stabilita entro un folto albero a poca
distanza del villaggio di Keren, e sembrommi che avesse vo-
lontà di costruirvi il nido, approfittando di un foro che era
nel fusto principale di quell’ albero. Fu osservato la prima
volta dal Beccari, il quale qualche giorno appresso uccise la
femmina. Il maschio venne egualmente da me ucciso nel
luogo stesso tre giorni dopo. A.].
40 O. ANTINORI E T. SALVADORI (403)
54. Scops senegalensis, Swams.
Scops zorca africana, Schleg. Mus. des Pays-Bas, Ot: p. 20.
a. 9. Ansaba (Bogos). Giugno 1871.
Questa specie differisce dallo Scops zorca, non solo per la
maggior brevità delle ali, ma anche per una facies notevol-
mente differente, derivante dal diverso disegno. Nello Scops
senegalensis, le strie longitudinali nere sono molto più grandi
e più marcate, e le trasversali più larghe e più rare, onde il
piumaggio appare non tanto uniformemente grigio, ed invece
con spazi bianchi più larghi.
[É il solo individuo che ho potuto raccogliere durante il .
mio soggiorno nel territorio dei Bogos. Il maschio e la fem-
mina vidi contemporaneamente muoversi da un arbusto ed
entrare nel folto di una boscaglia. Li seguii ed uccisi la fem-
mina. Molto probabilmente avrei ucciso anche il maschio se
una dirotta pioggia, caduta nelle ore pomeridiane e che mi
sorprese per via, non mì avesse impedito di entrare nel bosco
e proseguire la caccia. Più di una volta, durante la notte, dal
suo grido sono stato avvertito della sua presenza, ma di
giorno non l’ ho mai veduto. I suoi costumi ed il suo canto
sono simili a quelli della specie europea. Al dire di BLANFORD
capita raramente nella valle dell’ Ansaba; il Jesse invece lo
dice comune nella valle di Kumayli al nord di Senafé. Le
sue abitudini eminentemente notturne rendono difficile di cac-
ciarlo. A.].
Ordo PSITTACI.
Fam. PSITTACIDAE.
32. Pionias meyerii (Riipp.).
a. d. Zad-Amba (Sciotel). 3 Luglio 1870; fronte e vertice quasi inte-
ramente gialli.
(404) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 4l
b. ®. Keren. 3 Giugno 1870; il giallo del vertice si estende in addietro ;
molte piume gialle sulla parte inferiore delle gote.
e. d. Scifscifit (Bogos). 24 Settembre 1870; una fascia gialla trasversale
ia sulkventicesi
d. 9. Paese dei Bogos. 7 Marzo 1871; senza piume gialle sulla testa.
Probabilmente quest’ ultimo individuo è un giovane; in esso le
piume delle tibie non sono gialle, ma verdi come quelle dell’ ad-
dome, ed il giallo delle cuopritrici delle ali volge al verdognolo.
e. (Scheletro). Keren. Agosto 1870.
f. (Scheletro). Keren. Agosto 1870.
Dalatà, Bogos; Ensà , Tigré.
[Vive in branchetti di 4, 6 od 8 individui; fischia conti-
nuamente; è poco diifidente per cui è facile ucciderlo, e morto
uno, gli altri ritornano sul luogo per ricercare il compagno.
Era comunissimo nell’Ansaba e particolarmente nei boschi
circondati dai monti ed in prossimità delle acque; si nutre
di semi e bacche, e specialmente dei frutti del sicomoro.
Jesse ne trovò molti nel mese di Luglio in Kokai, verso le
scaturigini del Lebka, e a Waliko nell’Ansaba; BLANnFoRD pure
li trovò nelle medesime località, ma non altrove. A.|.
‘55. Palaeornis cubicularis (HasseLa.).
P. torquata, FinscH (partim).
a. J. Ansaba (Bogos). 20 Agosto 1870.
b. J. Ansaba (Bogos). Luglio 1871.
Carura ,, Bogos; Ghirta, Amarico.
[Questa specie è più generalmente diffusa del Pionias meyerti;
frequenta luoghi più aperti, ma egualmente boscosi, sparsi
di grandi alberi e ricchi di acqua. È comune lungo la parte
superiore del Lebka, nell’Ansaba, e in tutti i luoghi bo-
scosì del Barka. Nella stagione delle pioggie questo papa-
gallo assume il suo abito completo e allunga grandemente le
sue timoniere. In quella stagione esso costruisce il suo nido
42 O. ANTINORI E T. SALVADORI (405)
entro la cavità dei vecchi alberi, ond’ è dilficilissimo di pro-
curarsene le uova ed i piccoli. Tanio BLANFORD quanto Jesse lo
trovarono nell’ Ansaba all’ elevazione di 4000 a 5000 piedi. A.|.
Ordo PICARIAE.
Fam. CAPITONIDAE.
S4. Pogonorrhynchus abyssinicus (Lar#z.).
a. gd. Keren. 13 Maggio 1870.
b. 9. Keren. 20 Maggio 1870.
c. 9. Ansaba (Bogos). 8 Luglio 1870. Iride castagno vivace.
d. 2. Keren. 26 Luglio 1870 (Beccari).
e. Z'. Keren. 8 Agosto 1870 (BECCARI). —
f. 3. Torrente Scifscifit (Bogos). 4 Settembre 1870.
g. &. Ansaba (Bogos). 15 Luglio 1871.
h. . Ansaba (Bogos). 16 Luglio 1871.
(Op)
î. (Scheletro). Keren. Agosto 1870 (Beccari).
I. (Scheletro). Keren. Agosto 1870.
m. (Scheletro). Keren. Agosto 4870.
[Questa è la specie più comune del genere; nei mesi
di Maggio, Giugno, Luglio e Settembre frequenta i grandi
alberi lungo la valle dell’Ansaba, e dei torrenti che solcano
il territorio dei Bogos. Sì nutre, come i suoi congeneri, di
frutti, ed in modo speciale di quelli del sicomoro. Jesse lo
incontrava soltanto nella valle dell’ Ansaba in Luglio ed Agosto,
e BLanrorp nell’altipiano di Dongolo all’ elevazione di 7000
piedi. A.].
55. Pogonorrhynchus vieillott (LeacH).
a. 9. Sciotel. 29 Giugno 1870.
[Fu ucciso mentre stava mangiando le frutta di un sico-
moro. Specie piuttosto rara; manca nelle raccolte dei signori
BLanrorp e Jesse. A.|.
(406). UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 43
\
56: Pogonorrhynchus undatus (RipP.).
a. 9. juv. Keren. 3 Settembre 1870; iride biancastra.
La figura 13. della Monografia del Capitonidi dei signori
MARSHALL rappresenta un giovane di questa specie; essi hanno
manifestato il dubbio che il P. undatus sia il giovane del
P. abyssinicus, la qual cosa non pare probabile.
[Questa specie è rara nei Bogos. L'unico individuo raccolto
da me. nel Settembre 1870 fu ucciso sopra un sicomoro.
L’HeugLin non lo rinvenne mai nel territorio der Bogos; la
‘maggior parte degli individui raccolti dai signori BLANFORD e
Jesse furono presi in Senafè o nelle vicinanze, e provano che
questo Capitonide abita località più elevate e più meridio-
nali. A.|. |
57. Pogonorrynchus melanocephalus (RipP.).
a. g'. Ansaba (Bogos). 19 Novembre 1870. -
b. (Scheletro). Keren. Novembre 1870.
Sul mezzo del ventre ha una tinta gialla con striscie rosse,
le quali non vengon notate dall’ HeuaLIin e neppure da altri
autori.
[Questa è la specie più rara nel paese dei Bogos. Jesse ne
rinvenne un solo individuo in Raino, nel territorio degli Az-
Temariam, nel mese di Agosto. Il BLanForp che ne ottenne
tre esemplari, due in Ailet, ed uno in Kumagyli, paesi della
costa, lo giudica un uccello tropicale. Egli trovò nello sto-
maco di questa specie molti coleotteri; cosa che anche io
osservai tanto in questa quanto in altre specie da me rac-
colte
58. Barbatula uropygialis, Hevar.
u. g. Scifscifit. 4 Settembre 1870.
D. 9. Keren, 23 Settembre 1870.
44 O. ANTINORI E T. SALVADORI (407)
c. . Ansaba (Bogos). Giugno 1871.
d. Ansaba (Bogos). Giugno 1871.
Questa specie sta in mezzo pei suoi caratteri alla B. pu-
silla ed alla B. chrysocoma, ma è facile distinguerla da am-
bedue.
[Ha gli stessi costumi delle specie precedenti; frequenta i
sicomori, i tamarindi ed i baobab, e più d’una volta l’ ho
trovato sopra i fiori coccinei del Loranthus. Gli Abissini chia-
mano questo uccello Raaria. A.].
59. Trachyphonos margaritatus (RupP.):
”
. Rhas-Gherar. 17 Aprile 1870.
. Keren. 17 Maggio 1870.
. Keren. 19 Maggio 1870.
. Keren. 20 Luglio 1870.
. Keren. 15 Novembre 1870.
. Keren. 5 Marzo 1871.
. (Scheletro). Keren. Novembre 1870.
SES SSIS
a, #4 40 a 10
* Ghindogurgur, Amarico.
[Comune nel Samhar, nell’ Ansaba e in molte altre parti
del territorio dei Bogos e del Barka.
Nell’ Ansaba l’ ho veduto riunito in piccoli branchi di otto
o dieci individui, i quali andavano saltellando sui rami dei
macchioni; erano assai confidenti, per cui restavano tran-
quilli sebbene fossero a pochi palmi di distanza dalla mia
testa. Alla vista di un oggetto che colpisca la loro attenzione
si riuniscono in fila, l’uno accanto all’altro, ripetendo il
grido chio-i, chio-i, chio-i, chio-i, sollevando il ciuffo e vol-
gendo il collo e la testa in modo assai strano. Nidificano in
Giugno entro fori che scavano essi stessi nelle ripe alte dei
fiumi. Osservai due coppie di questi uccelli in detto mese
lungo il fiume dei Bogos; essi uscivano ed entravano conti-
nuamente in alcuni fori. È ben raro di trovare le piume di
questo uccello in buono stato; oltre ad essere quasi sempre
(408) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 45
corrose, sono più o meno imbrattate da sostanze zuccherine,
tolte dalle piante che esso frequenta, il che proverebbe che
esso non sl ciba unicamente d’insetti, come BLANFoORD sembra
credere. A.].
Fam. PICIDAE.
40. Campethera nubica (Gwm.).
Picus aethiopicus, HEMP.
. Keren. 13 Giugno 1870.
. Keren. 17 Agosto 1870.
. Assus (Sambhar). Aprile 1871.
. Assus (Samhar). Aprile 1874.
> © S
+40 & #0 40
[Scarsi sono i picchi nel paese dei Bogos, ed anche questa
specie non vi è così frequente come nella Nubia ed in altre
parti, la quale cosa combinerebbe con quanto asserisce il
BLanrorp, il quale dice di non averla mai trovata ad altezza
maggiore di 6000 piedi. Jesse per altro ne ebbe molti indi-
vidui raccolti in varie località dal Maggio all’ Agosto, e ne
deduce che sia comune. A.).
41. Iynx torquilla, Linn.
a. £. Lalamba (Bogos). 15 Dicembre 1870.
[lo ho incontrato un solo individuo di questa specie, la
quale certamente non è stazionaria nel paese dei Bogos, nel
| Dicembre del 1870 alle falde del monte Lalamba di fronte
a Keren. Aveva nello stomaco una quantità di avanzi di for-
miche. Sembra che in Abissinia non sia stata trovata nè da
BLanrorp, nè da Jesse, nè da Hruaun., A.].
46 O. ANTINORI E T. SALVADORI (409)
Fam. INDICATORIDAE.
42. Indicator sparmanni, STEPu.
a. Ansaba (Bogos). 24 Luglio 1871 ; Iride castagno-cupo (ANTINORI).
Individuo non adulto, con poche piume nere sulla gola, e
senza la macchia gialla sulle cuopritrici cubitali; il sopracoda
è quasi interamente bianco.
[È raro; tuttavia la facoltà che ha di scoprire gli alveari delle
api, che formano il suo pasto prediletto, è ben conosciuta
dagli indigeni, che lo chiamano: Uccello del miele. Non l’ho
incontrato che sole quattro volte; la prima in Luglio 1870 nel
monte Zad-Amba, la seconda nel mese di Marzo del 1871 ne’
monti di Menza, la terza in Luglio del 1871 nell’ Ansaba in vi-
cinanza di Angaba, ove raccolsi l'individuo notato; esso aveva
un compagno che mi sfuggi allo sguardo, tirando al primo;
la quarta finalmente nel Settembre 1871 tra i monti di
Sciamer-Seb nel Barka. Jesse ne trovò nel luglio in Maragaz
nell’Ansaba una femmina, e quindi un maschio pure nel-
l’Ansaba. È uccello dilfidentissimo; abita luoghi montuosi ed
alpestri, ove havvi ricchezza d’alberi cavernosi atti a dare
asilo alle api. A.].
Fam. CUCULIDAE.
45. Chrysococcyx cupreus (Bopp.).
4.
Db.
. Keren. 18 Giugno 1870, Iride giallo-aranciato.
. Keren. 8 Luglio 1870.
. Keren. 21 Luglio 1870.
. Keren. 29 Agosto 1870.
. Keren. 2 Settembre 1870.
Do
49, ro
I due individui indicati per femmine hanno le parti supe-
\riori di color verde-bronzato, e le inferiori più o meno tinte
(410) < UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 47
di rossigno, specialmente sul collo e sul petto, e con mac-
chie trasversali che vengono anche sul mezzo del petto e del-
l'addome; le timoniere sono di color rosso-cannella, con fa-
scie verde-dorato, e le esterne con macchie bianche.
[I suo arrivo nel territorio dei Bogos ha luogo circa la
metà di Giugno, e fra i suoi congeneri è uno dei più sol-
leciti a mostrarvisi. Quando arriva è sempre in compagnia
della sua femmina. É poco sospettoso ed abita località aperte
rivestite di cespugli, nè schiva’ le vicinanze dell’ abitato; uno
degli individui fu preso vivo entro. una capanna di Keren ap-
| partenente al signor Munzimaer e da esso adoperata ad uso
di stalla. Il servo etiope, che aveva in custodia quel luogo,
‘assituravami che negli anni precedenti una coppia di quei
cuculi, forse la medesima, aveva costruito il nido nell’ interno
fra le paglie del tetto di essa capanna. Jesse trovò questa
specie nei Bedjuk, e BLanrorp nella valle dell’ Ansaba, ove fa
notare che è piuttosto rara, e dice ancòra di non averla mai
trovata in alte regioni; anch'esso asserisce che nidifica in
Luglio. Nutresi di formiche, e d’ altri insetti. A.].
44, Chrysococcyx claasili (STEPH.).
a. 7. Keren. 25 Luglio 1870.
b. 7. Keren. 13 Luglio 1870.
Il secondo individuo ha il dorso e le ali a fascie alterne
verde-splendente e rosso-cannella.
[Questa specie trovasi negli stessi luoghi della precedente,
ma è meno comune.
Un individuo giovane con tinte fulve fu trovato nell’alta
valle del Lebka a 4000 piedi di elevazione dal BLawnrorp, ed
è il solo individuo che egli raccolse. Quest’ abito di gioventù
farebbe credere che anche questa specie durante le pioggie
sì propaghi al nord dell’ Abissinia. A.].
48 O. ANTINORI E T. SALVADORI (411)
45. Cuculus clamosus, Lar.
a. 9. Ansaba (Bogos). 26 Luglio 1871. |
Iride scura. (A).
Parti superiori nere lucide con tinta verdognola; parti in-
feriori nerastre con fascie bruno-rossiccie sul petto, più
chiare -sull’addome e sul sottocoda; remiganti con macchie
bianche trasversali sul vessillo interno; timoniere coll’apice
bianco, e con fascie trasversali bianchiccie poco distinte.
Lungh. tot. 0," 300; ala 0,2 180; coda 0," 160; becco 0,".024;
-tarso 0," 019.
[Questa specie è di passaggio nel paese dei Bogos durante
la stagione delle pioggie. L'individuo raccolto da me fu tro-
vato sopra alcuni alberi di alto fusto lungo il letto dell’ An-
saba in prossimità di Angab, in sullo scorcio del mese di lu-
glio, ed è l’unico che io m’ abbia visto; aveva nell’ ovaia
un uovo molto sviluppato. Non lo trovo notato nei cataloghi
di BLanrorp, né in quello degli uccelli aecla da desse, e
pubblicato dal Fixscn. A.].
46. Coccystes glandarius (Linn.).
a. 9. Ansaba (Bogos). 21 Agosto 1870.
b. 9. Assus (Samhar). 7 Aprile 1871.
C. '. juv. Keren. 23 Giugno 1870.
[Ai primi di Aprile del 1371 lungo un’ acqua che serve
di abbeveratoio agli armenti degli abitanti di Assus rinvenni
una coppia di questi cuculi, che mi parvero, come lo erano
realmente, di passaggio. Se essi si stabiliscano per nidificare
in qualche parte del Samhar, ove circoscritta, ma rigogliosa è
la vegetazione, non potrei dire, ma è certo che ho trovato
questo cuculo più frequente in pianura , che non in montagna,
e che quantunque due dei miei individui siano stati uccisi
*
(412) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 49
nel paese dei Bogos, pur tuttavia sono i soli che io vi ho
trovato, mentre nel Barka in Settembre ne ho veduti parecchi.
Questo cuculo frequenta non solo i boschi, ma anche i luoghi
aperti, sparsi di alberi e di cespugli; sì nutre d’insetti, è
attivissimo nella caccia, e specialmente in quella delle lo-
custe. Manca nei cataloghi sopra citati. A.].
47. Coccystes jacobinus (Bopp.).
a. 9. Ansaba (Bogos). 27 Luglio 1871.
Db. juv. Ansaba (Boges). 24 Luglio 1871
[Nella lunga mia dimora nel paese dei Bogos, nel mese di
Luglio 13871, m'incontrai in questo uccello lungo l’ Ansaba.
Anzi in quel mese vi fu quasi un passeggio di giovani e
vecchi insieme. Quasi sempre lo vedeva nelle ore mattutine,
e raramente in quelle della sera. Jesse ne ebbe in Walico
una femmina presa in Agosto; fu il solo individuo che egli
trovasse in quelle regioni, ove, al dire di BLANFoRD, è raro
nella valle dell’Ansaba. Questo cuculo sta per lo più nascosto
entro i grandi alberi, dai quali si getta in basso nei luoghi
folti, freschi ed ombrosi in cerca di vermi, per cul riesce
difficile il vederlo e l’ucciderlo. A.|7
48. Coccystes afer (LeACH).
a. %. Ansaba (Bogos). 4 Novembre 1870.
b. ‘. Ansaba (Bogos). 24 Luglio 1871.
c. Kassala. Agosto 1871 (Konn).
[Comincia a comparire nel paese dei Bogos nel mese di
Giugno, e qualche coppia vi rimane fino a tutto Novembre.
Sceglie a sua dimora i luoghi bassi e boscosi in riva ai tor-
renti ed ai fiumi. È molto diffidente, e d’ ordinario sta na-
scosto nel più folto dei grandi alberi. Questa è forse la ca-
gione che impedi ad Heuerin di trovarlo, e di annoverarlo fra
4
50 O. ANTINORI E T. SALVADORI (413)
gli uccelli che frequentano il territorio dei Bogos. E per ve-
rità è molto più facile di udirne il grido acuto e monotono,
che di vederlo. Dalle mie particolari osservazioni risul-
terebbe poi che qualche coppia di questi cuculi rimanga
lungamente nel paese dei Bogos, mentre il 4 novembre 1870,
trovandomi ad ora tarda lungo l’Ansaba, una coppia che
giuocando sì inseguiva e si acciuffava per l’aria, venne quasi .
a gettarmisi ai piedi. La vicinanza impedendomi di tirare,
attesi che riprendessero il volo ed allora uccisi la femmina.
BLanrorD fra i quattro individui che raccolse nell’ Ansaba e
nella valle superiore del Lebka in Luglio, trovò una femmina
che aveva un uovo quasi di color verde azzurro. Anche Jesse
ne trovò quattro individui nel Luglio e nell’Agosto nelle
stesse località. A.|.
49. Centropus superciliosus, H. et E.
. Ansaba (Bogos). 15 Luglio 1870.
. Keren. 28 Luglio 1870 (BEccaRI).
. Keren. 10 Agosto 1870 (BEccARI).
. Keren, 15 Settembre 1870.
. Keren. Decembre 1870.
. Ansaba (Bogos). Giugno 1871.
SRESTENES — 2
+ A og & #7 49
[Questa specie è stazionaria ed è molto diffusa nel paese
dei Bogos, nel Samhar, ecc. Ama i luoghi freschi ed ombrosi;
sta sempre nascosta nel grandi macchioni, mai o quasi mai
sui grandi alberi. Io non credo alla identità di questa specie
col Centropus monachus, e ciò non solo per la differenza che
corre fra luna e l’altra specie nella statura, nel canto e
nel colorito, ma sì ancora perchè non avendo trovato nei
Bogos un solo individuo del C. monachus ho un motivo
di più per accettare l'opinione di BLawrorn il quale ri-
tiene che in Abissinia il C. monachus abiti regioni più ele-
vate che non son quelle del paese dei Bogos, frequentate dal
C. superciliosus. Tra i molti individui da me raccolti, in diverse
(414) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 5I
stagioni, di questa specie stazionaria, nessuno aveva ì ca-
ratteri attribuiti al C. monachus, sebbene alcuni avessero
l'abito degli adulti, altri dei giovani, quali le penne fresche
e in ottimo stato, quali logore e sbiadite. A.|.
Fam. MUSOPHAGIDAE.
50. Turacus leucotis (RuPP.).
a. 7. Ansaba (Bogos). 23 Maggio 1870.
b. 3. Ansaba (Bogos). 24 Maggio 1870.
c. 9. Ansaba (Bogos). 23 Maggio 1870.
d. 9. Ansaba (Bogos). 24 Maggio 1870.
d’.9. Ansaba (Bogos). 26 Maggio 1870.
e. I. Ansaba (Bogos). 25 Maggio 1870.
f. ®. Ansaba (Bogos). 27 Maggio 1870.
g. . Keren. 30 Maggio 1870.
h. Y. Ansaba (Bogos). 12 Giugno 1870.
î. 9. Ansaba (Bogos). 11 Giugno 1870 (BEccARI).
J. 9. Sciotel. 1 Luglio 1870.
-k. ®. Sciotel. 1 Luglio 1870.
I. . Ansaba (Bogos). Luglio 1871.
m. 2. Ansaba (Bogos). Agosto 1871.
O (Scheletro). Giugno 1870 (BeccaRI).
[Questo magnifico uccello è molto frequente lungo il corso
dell’ Ansaba e del Lebka all’ altezza di 3000 ai 4000 piedi ;
e non l'ho mai trovato più in basso. Esso ha per co-
stume di tenersi localizzato in que’ punti ove ha vita una
grande vegetazione e dove v ha dovizia di grandi alberi
con frutta dolci e molli come quelle del sicomoro, di cui è
avidissimo. È di natura sospettosa; ma la sua voracità spesso
lo tradisce, mentre è solito di ritornare all’ albero ove egli
ha trovato da cibarsi, anche che ne sia stato cacciato più
volte nel corso del giorno. Così è che attendendolo è facile
d’impadronirsene. Suol giungere all’ albero a volo lento,
ed entrare nel più folto del fogliame per,tenersi meglio ce-
lato. Colà resta tranquillo e immobile per qualche tempo
52 0. ANTINORI E T. SALVADORI (415)
guardandosi d’ intorno con un movimento di capo quasi in-
sensibile. Fatto sicuro si muove dal luogo ed aggrappandosi
a un ramo lo ascende girandovi attorno a mo’ di un papa-
gallo per accertarsi se abbia nulla da temere, e quando
giunge a scoprire il frutto desiderato manda un grido di
giola a voce tanto sommessa, che appena si ode dal basso
dell'albero; esso risulta dai monosillabi co-co-co-co, quei me-
desimi che pronunzia più scolpitamente e più forte nelle ore
mattutine. Il maschio e la femmina sl veggono quasi sempre
uniti, e niuna differenza havvi nelle deliziose tinte verdi del
loro abito, e solo in qualche coppia ho trovato la femmina
un poco più grande del maschio. Nell’ epoca delle pioggie
. 1l bel rosso lacca carminiata delle loro remiganti è vivacis-
simo, ma questo colore non è durevole; nella stagione secca
e prima che sia compiuta la muta nuziale, s'incontrano in-
dividui le cui vecchie penne alari sono affatto scolorate. Tanto
Jesse che BLanrorp lo trovarono frequente nell’Ansaba e nel
Lebka. A.|.
51. Schyzorhis zonura (RiprP.).
. Ansaba (Bogos). 26 Maggio 1870..
. Ansaba (Bogos). 23 Maggio 1870.
. Keren. 6 Giugno 1870.
. Ansaba (Bogos). 14 Giugno 1870.
e. 9. Ansaba (Bogos). 27 Novembre 1870.
f. (Scheletro). Keren. 241 Giugno 41870 (Beccari).
Se 8
4 40 4 3
Duldulò, Amarico.
+
[Abita le località stesse della specie precedente e cibasi
come essa; maschi e femmine vanno sempre. uniti, e non è
raro di trovarne più coppie riunite in branco. Si posa sulle
più alte cime degli alberi e di là manda un grido sonoro che
ha molta analogia col riso sguaiato di un essere umano. La
sua voce odesi a grande distanza, e siccome raramente si
tace, così si può asserire che è l’ uccello più clamoroso di
quei paesi; più di una volta mì è avvenuto di vedere i piccoli
/
(416) UCCELLI DEL MAR ROSSO" E DEI BOGOS dI
uccelli svolazzare intorno ad esso, ed anche inseguirlo come
fanno con gli uccelli notturni. Ha carne scura e poco piace-
vole al gusto. A.l.
Fam. COLIIDAE.
52. Colius leucotis (RipP.).
a. 9. Keren. 13 Novembre 1870.
[Questo uccello topo è comune nel paese dei Bogos. Vive
in piccoli branchi che restano tutto l’anno. È ammirabile la
sua attività, che rivela col muoversi continuamente, col rin-
corrersi l’ un l’altro, emettendo un fischio acuto che odesi
a molta distanza. Si arrampica sui ramoscelli degli alberi, e
talvolta vi sì sospende come i Paridi. Il suo nutrimento è
di frutta. Entra nei macchioni più folti e colà resta nascosto,
trovando sempre modo d’ uscirne con la massima facilità,
quantunque le piante che egli presceglie a sua dimora siano
tutte spinose e fortemente intralciate fra loro. Ha una grande
vitalità e raramente rimane morto sul colpo, ond’è che se
non sì sorprende in luogo aperto o non gli sì tira a volo, ra-
ramente si riesce ad impadronirsene. Scende talvolta nel Barka
e nel Samhar, ove qualche branchetto giunge fino a Monkullo.
Al disopra di 4000 a 5000 piedi è cosa rara di trovarlo; mal-
grado ciò BLanrorp ne uccise uno a Dolo nel Tigrè a 7000
piedi d’ elevazione. A.].
55. Colius macrourus, Linn.
a. Y. Keren. Agosto 1870 (BECcCARI).
[Ha 1 costumi stessi della specie precedente; nei Bogos è
comune come l’ altra. L'ho osservata pure in qualche loca-
lità del Samhar, e mi sembra di poter dire che anziché specie
Stazionaria, vi sia di passaggio in Luglio ed Agosto. A.].
D4 O. ANTINORI E T. SALVADORI (417)
Fam. BUCEROTIDAE.
54. Toccus hemprichii (EnR.).
Buceros limbatus, RupP.
. Sciotel. 8 Luglio 1870.
. Keren. 25 Luglio 1870 (BECCARI).
. Deghl (Bogos). 30 Ottobre 1870 (Beccari).
. Onà (Bogos). 2 Novembre 1870.
DS SR
09%%
[Appartiene secondo BLanrorp alle. regioni molto elevate
dell’Abissinia. Tanto questo naturalista quanto Jesse ne eb-
bero degli individui in Senafè, ove sembra che sia frequente.
Fra i suoi congeneri, eccettuatone il Toccus /lavirostris, che
non ho mai veduto, è la specie. meno frequente e. più soli-
taria. Le poche volte che 1’ ho trovato, ebbi campo d'’ osser-
vare che il maschio. accompagna sempre la femmina. Non
l’ho mai veduto riunito in branchi come il Toccus nasutus e
il Toccus erythrorrhynchus; questa mia osservazione, relativa
al paese dei Bogos, ove questo uccello è scarso, non distrugge
ciò che ne dice BLanrorp, il quale nel Senafè lo rinvenne
riunito in famiglie di 4 ad 8 individui. Vive in luoghi alpe-
stri dai Quali non discende in basso, che quando comincia a
mancare di quelle frutta, la cui durata è maggiore nei luoghi
più riparati dal sole. Anche la sua natura è meno socievole
di quella delle altre specie che vivono nel paese. A.].
55. Toccus erythrorhynchus (Temw.).
g. Keren. 25 Luglio 1870 (Beccari).
9. Keren. 24 Luglio 1870 (BEccARI).
2. Keren. 12 Agosto 1870.
d.°<. Keren. 24 Agosto 1870.
d'. (Scheletro). Keren. 9 Giugno 1870.
9. (Scheletro). Keren. Giugno 1870.
7. (Scheletro). Keren. Giugno 1870.
s
(418) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS
(@](
(DI
h. 9. (Scheletro). Keren. 17 Giugno 1870.
î. cd. (Scheletro). Keren. Giugno 1870.
Macidù, Amarico.
I due maschi hanno dimensioni alquanto maggiori di quelle
delle femmine, il becco più grande colia base della mandibola
inferiore in gran parte nereggiante; nelle femmine invece
manca quest’ area nera ed il becco è tutto rosso.
[Nella parte più nordica dell’Abissinia, nel Barka e nel Sa-
mhar quest’ è la specie più comune. Abita senza alcuna di-
stinzione tutte le località, tanto di monte, quanto di valle, e
lo si vede frequentemente sopra gli scarsi alberi di mimose
che rivestono le steppe del Samhar e quelle del Barka.
Fa il suo nido entro i rami vuoti dei grossi alberi; nei
mesi di Luglio e di Agosto s'incontrano i primi nati; fuori
del tempo degli amori in cui ogni maschio vive colla sua
femmina, questi tocchi vivono in famiglie composte di sei,
otto o dieci individui. Il loro grido somiglia molto a quello
del Toccus nasutus. A.].
vl
56. Toccus nasutus (LINN.).
Individui col becco nero :
a. JT. Ansaba (Bogos). 25 Maggio 1870.
b. 7. Keren. 17 Giugno 1870 (BEccARI).
Cc. gd. Keren. 5 Luglio 1870.
Macidù, Amarico; Iuttù, Tigré; Cotturo, Bogos.
Individui col becco rosso in punta: (Z. poecilorhynchus,
LAFR.).
d. 9? Keren. 7 Luglio 1870.
e. 9. Keren. 25 Luglio. Iride sanguigno-scuro. (BeccaRI).
f. ®. Onà (Bogos). 27 Ottobre 1870.
Seguendo i.più recenti ornitologi, HartLAau, Finscu ed Heu-
GLIN, e le osservazioni dei signori BLanFcorD e Jesse, abbiamo
'
56 O. ANTINORI E T. SALVADORI (419)
creduto di dover riunire in una sola specie tanto gl’ individui
col becco nero, quanto quelli col becco rosso verso la punta.
Il sesso indicato negli individui riportati confermerebbe l’ opi-
nione che i primi siano i maschi, ed i secondi le femmine
della stessa specie.
[Tuttavia non lascerò di far notare che mentre i primi sono
assai comuni nel paese dei Bogos, i secondi vi sono assai meno.
frequenti; inoltre non avviene mai di trovare individui dell’una
e dell’ altra sorta insieme, e finalmente avendo avuto occa-
sione di tenere vivi molti individui giovani, osservai che an-
ch’ essi avevano il becco nero e non rosso verso l'apice; la
stessa «cosa fu osservata in Kassala in una collezione di uccelli
viventi raccolti da BernarDo Know pel Vicerè d’ Egitto; in essa
vi erano da 20 a 830 individui vivi, e nessuno di essi aveva
il becco nero. Per queste ragioni non mi sembra che sì possa
dire con certezza che il 7. poecòorhynchus sia identico col
T. nasutus.
Questo uccello preso anche adulto è suscettibile della più
grande domesticità. Il Beccari ed io ne tenemmo degli indi-
vidui vivi per molto tempo lasciandoli liberi, tanto di notte,
quanto di giorno. Sull’imbrunire nel recinto della nostra ze-
riba, avevano un luogo che si erano prescelti a loro dimora,
e colà impreteribilmente tutte le sere sì appollaliavano a con-
tatto gli uni degli altri. Fra le frutta, avevano una partico-
lare predilezione per un piccolo pomodoro, che vegeta spon-
taneamente in tutte le siepi che contornano il villaggio di
Keren, e che si è reso indigeno anche in parecchie parti delle
sponde dell’ Ansaba. Gli individui che avevamo presso di noi,
prediligevano di andarne in cerca da loro stessi, quantunque
non si ricusassero di prenderli dalle nostre mani. Per farli
venire a nol bastava chiamarli colla voce, tok-tok-tok, imitante
il grido d’ appello che sogliono mandare fra loro. Appena l’ u-
divano, venivano ai nostri piedi saltellando, e così ci segui-
vano anche dentro la capanna da noi abitata. Se per avven-
tura si dava loro qualche locusta, di cui erano avidissimi ,
questa passavano di traverso parecchie volte fra 1 margini del
(420) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 57
becco, e non l’ingoiavano, che allorquando era bene schiac-
ciata. Hanno quasi sempre il costume di gettare in alto, a
una certa distanza dal becco, i corpi che vogliono ingoiare;
gettando loro' in aria un frutto qualunque, non avveniva mai
che fallissero di acchiapparlo. A.].
57. Bucorvus abyssinicus (Gwm.).
. Ansaba (Bogos). 26 Maggio 1870.
. Ansaba (Bogos). 27 Maggio 1870.
. Ansaba (Bogos). 28 Maggio 1870.
. Keren. 3 Giugno 1870.
. Keren. 4 Giugno 1870.
. Keren. 5 Giugno 1870.
. Keren. 21 Giugno 1870.
. Keren. 7 Agosto 1870.
. Deghi. 11 Agosto 1870.
. Keren. 6 Giugno 1870 (BEeccaRI).
. Keren. 6 Giugno 1870 (Beccari).
. (Scheletro). Keren. 1870.
. (scheletro). Keren. 1870.
. (Scheletro). Keren 5 Giugno 1870.
#03, 4040 2 #40 LL i a a #4 40
Ercùm, Amarico; Abbagumba, Tigré.
[L' Abbagumba, che tale è il nome di questo uccello in tutta
l’ Abissinia, è stazionario nel territorio dei Bogos. Il maschio
vive tutto l’ anno vicino alla sua femmina, nondimeno tal-
volta s'incontrano due o tre coppie unite assieme. È di na-
tura solitaria molto; pur tuttavia non di rado sì approssima
ai villaggi. Si tiene quasi sempre a terra, il che non esclude
che spesso lo si vegga posato sugli alberi. Dalle variate so-
stanze che ho rinvenuto nel suo stomaco e dalle osservazioni
che ho fatto sopra gli individui tenuti vivi, debbo concludere
che l’ Abbagumba è onnivoro. Scava anche nella terra qualche
bulbo, e nel paese dei Giur nello interno del Gazal produ-
ceva dei forti guasti nei campi coltivati a fave del Kordofan
(Arachis hypogaea), per cui i negri lo hanno in odio. Nel
58 O. ANTINORI E T. SALVADORI (421).
gozzo di un individuo maschio ucciso nelle vicinanze di
Keren, il Beccari ed io trovammo un roditore (Xerus leucoum-
brinus) che era stato ingoiato intero, e ‘che per la sua fre-
schezza e conservazione poteva far sospettare essere stato preso
vivo. Lo si vede talvolta posato sopra le Adansonie, e anche
sulle cime più alte di qualche colle; là rimane immobile per
qualche tempo, facendo sentire un grido monotono che ripete
a intervalli, che può esprimersi colle sillabe uh-uA uh-uh uA-uh
pronunziate colla voce di un ventriloquo. Non ho mai trovato
il suo nido, ma a quanto mi affermavano gl’ indigeni, lo pone
entro gli alberi e le cavità dei baobah. Allevammo un pic-
colo che ci venne portato in Keren sui primi di Luglio, nu-
trendolo con pezzetti di carne e con qualche topo. Nei primi
tempi non si avventurò mai ad uscire da una cesta che fa-
cemmo collocare a contatto del cammino della cucina, impe-
rocchè temeva moltissimo il freddo. Terminato il tempo delle
pioggie e fattosi alquanto grande, si emancipò dal suo nido,
e cominciò a girare da solo per tutto il recinto della nostra
capanna. Veniva a prendere il cibo, allorchè lo si chiamava
col nome di Abbagumba, che egli mostrava di intendere per-
fettamente. Quando entrava dentro una delle nostre capanne,
non lasciava di salire sul tavolino e sul letto, con tale insi-
stenza, che talvolta conveniva cacciarlo fuori. Piuttosto che
raccorre il cibo a terra, prediligeva, come i Tocchi, di pren-
derlo in aria. Spesse volte, uscendo dalle nostre capanne, pren-
deva il volo, percorrendo una distanza di due o trecento me-
tri, quasi rasente a terra; ma era sufficiente l’ opera di un
ragazzo per ricondurlo a noi, mentre a piccoli salti riguada-
gnava la via che avea percorso a volo. Assuefatto a viver li-
bero, si lasciò morìre d’inedia nel viaggio da Keren a Mas-
saua, dacchè fummo costretti a serrarlo entro una gabbia.
Questo uccello per la facilità con cui viene a dimestichezza,
tenuto vivo, potrebbe esser utilizzato per distruggere 1 topi
dei quali è nemico implacato. Sono molto esatte le osserva-
zioni del Jesse intorno alle abitudini di questo stranissimo
uccello, ed io debbo ringraziarlo delle parole benevole che
(422) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 59
mì dirige. In quanto al suo nutrimento per le ragioni sopra
manifestate non posso accordarmi compiutamente con BLan-
FORD. A.].
Fam. UPUPIDAE.
58. Upupa senegalensis, Swarns.?
0. 7. Keren. 24 Luglio 1870.
b. 7. juv. Keren. 19 Luglio 1870.
Abukihi, Bogos; Endermamiti, Amarico.
“
Non è senza qualche incertezza che gl’ individui suddetti
vengono qui riferiti all’ U. sezegalensis, incompiutamente de-
scritta dallo Swanson. Anche il BLanrorp sembra che abbia
trovato individui simili, che egli riferisce all’ UV. epops, ma
avverte che probabilmente appartengono all’ U. senegalensis;
egli ammette che costituiscono una razza non miìgratrice di-
stinta, ma tuttavia non crede che appartengano ad una specie
particolare, non sembrandogli le differenze abbastanza notevoli!
I due individui della collezione Antinori differiscono dagli
europei per dimensioni notevolmente minori, e specialmente
per la minore lunghezza del becco, pel colorito del collo e
della testa più vivo e per le strie longitudinali delle parti
inferiori più numerose e più nereggianti; le piume del ciuffo
presso l’ apice nero, hanno un tratto chiaro, quasi come negli
individui europei; l'individuo è, a quanto pare, giovane, ha
il collo tinto di grigio. Ambedue gli individui somigliano gran-
demente all’ Upupa indica (!), (nigripennis, GouL), ma ne dif-
feriscono pel becco notevolmente più breve. Quindi le tre
(1) I caratteri indicati da HARTLAUB e FinscH come distintivi dell’ Upupa
indica non si verificano nei tre individui dell’Imalaia esistenti nel Museo di
Torino; le piume del ciuffo hanno anche in essi un tratto chiaro presso l’apice
nero, e la prima remigante in uno è affatto nera, in un altro ha una mac-
chia circolare bianca; le sole differenze che li distinguono dall’ U. epops sono
le dimensioni notevolmente minori, eccetto il becco, che è quasi egualmente
lungo, e le strie delle parti inferiori più numerose.
60 O. ANTINORI E T. SALVADORI (423)
specie U. epops , U. senegalensis ed U. indica, tanto somiglianti,
pare che si possano distinguere dai seguenti caratteri:
U. epops |
Major; stris abdominalibus paucis brunnescentibuss longitu-
dine rostri 0%, 051 — 0°, 049. :
U. senegalensis
Media; stris abdominalibus crebrioribus et nigrescenticribus ;
longitudine rostri 0", 040 — 0",056.
U. indica
Minor; stris abdominalibus uti in Upupis ex Europa; longi-
tudine rostri 0°, 047.
[Anche questa upupa come la specie europea si rinviene
frequentemente intenta a rimuovere lo sterco de’ buoi, per
cercarvi 1 vermi, e talora parecchie sono riunite insieme. Nei
Bogos è comune in varie località, massime ne’ colli sottoposti
al villaggio di Keren. Posso asserire che essa vi dimora tutto
l’anno, il che concorda con quanto dice il sig. Finsca, de-
ducendolo dalle epoche diverse, in cui furono presi gli indi-
vidui riportati da Jesse. A.|.
59. Irrisor erythrorhynchus (Latz.).
a. gd. Keren. 5 Agosto 1870. Becco rosso.
b. 7. Keren. Agosto 1870. Becco nero.
| €. 9. Keren. 19 Agosto 1870. Becco nero.
[È piuttosto frequente nel territorio dei Bogos ed anche in
quello del Barka, in quei punti nei quali la valle s° avvicina
al monti; è uccello gregario e clamoroso molto; ha un grido
stridulo, che può esprimersi colle parole, ghiri-ghéri-ghiri...
ripetute per molte volte. Le famiglie sono composte di sei od
otto individui. Ha una pelle coriacea, e quando gli sì tira
avviene spesso, che ferito rimanga aggrappato al ramo sopra
cul era posato. Ha odore di sterco, sgradevole molto, che
conserva anco dopo la morte, e che il Jesse paragona a quello
che emana il guano, allorchè viene rimosso.
EE E I
(424) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 61
Anche la sua carne è nauseante, rossastra e immangiabile.
Nidifica entro i fori degli alberi nell’ epoca delle pioggie. Gli
individui a becco rosso, come quelli a becco nero, indizio di
differenza d’ età e non di sesso, sì trovano uniti insieme. BLAN-
corp fa osservare che questo uccello vive nelle regioni calde.
intertropicali, e raramente lo ha visto nelle alte regioni del
Senafè; questo concorda colle località ove è stato osservato
da Jesse e da me. A.|.
60. Scoptelus aterrimus (STEPH.).
a. Kassala. Settembre 1871 (Konn).
b. Keren. Maggio 1870.
c. (Scheletro). Keren. Marzo 1871.
L'individuo 4 non ha le cuopritrici maggiori delle rgmi-
ganti primarie in parte bianche, ma al tutto nere, ed inoltre
ha le remiganti primarie grigio-scure verso l’ apice, e quindi
con ogni probabilità è una femmina. (Vedi SaLvaporI, At
do Atcci,Sc.. di Ton V,: pp..729-731).
[Non l’ho incontrato nel territorio dei Bogos, nè so che vi
capiti. Nel Barka, come nel resto della Nubia superiore, non
è raro di vederlo, ma sempre in molto minor numero della
specie precedente. Nella valle dell’ Ansaba fu veduto talvolta
secondo BLanrorp. Jesse ne ebbe tre individui, uno trovato in
sSenafè nel Maggio, e gli altri due nella valle superiore. del
Lebka all’ elevazione di 2300 piedi circa, nel Luglio e nel-
l’ Agosto. A.].
s
Fam. TROGONIDAE.
61. Apaloderma narina (VisILI.).
a. 9. Menza. Marzo 1871.
b. 7. Woena? (Samhar) (Piaggia).
[Raramente avviene di poter uccidere questo uccello. Esso
sì tiene nascosto in mezzo alle boscaglie, che rivestono le
62 O. ANTINORI E T. SALVADORI (425)
alpestri ed anguste valli dell’ Abissinia. Secondo gli Ornito-
logi, risale a grande altezza in quelle lunghe e continuate
catene di montagne. Esso è piuttosto raro. Nella via che
conduce dai Bogos a Massaua, e nel più profondo del quasi
inaccessibile passaggio di Menza, in riva al torrente che ne
porta il nome, tra il verde delle piante, potei scorgere
questo uccello a causa della tinta rossa di fuoco delle parti
inferiori del suo corpo. Appena tirato il colpo mi avvidi
ch’ era una coppia. Rimase morta la femmina, ma il maschio
.si nascose dentro la selva in modo che non mi fu più pos-
sibile di vederlo. Questa specie istessa fu anche incontrata
quasi nello stesso tempo dall’ italiano Cocconi, per entro
alle gole del Lebka in quelle località, presso a poco in cui
tu raccolta da Jesse. Il PraGgia dopo la mia partenza da Mas-
saua uccise un maschio, che fa parte di questo Catalogo, in
Woena, località non notata in nessuna carta, ma che da
quanto posso arguire deve appartenere a qualche gola dei
monti che sovrastano la pianura di Ailet, al disopra delle
sorgenti calde in prossimità di quel villaggio. Anche BreunM
ed HeugLin ne trovarono degli individui fra 1 monti dei Bogos,
e ne videro anche sulle coste dell’ Abissinia. Manca al Cata-
logo di BLANFORD. A.].
Fam. CORACIIDAE.
62. Coracias abyssinica, Gm. — SHarpe, Ibis 1871, p. 197.
a. d. Keren. 2 Novembre 1870.
b. 7. Reren. 13 Febbraio 1871.
c. Juv. Ansaba. 8 Settembre 1871.
d. Pullus.
Il giovane ha la testa ed il collo grigi, con una tinta ver-
dastra, e le due timoniere esterne la metà più brevi delle
altre.
[Credo che questo uccello soggiorni la più gran parte,
(426) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 63
se non l’intiero anno, nel territorio dei Bogos. In Aprile e
Maggio ne giunge un numero più copioso del solito, che
si spande in qualche località del Samhar, nei mionti del-
l’ Abissinia del nord, e nel Barka. L’abito perfetto di nozze
lo acquista nella stagione delle pioggie, quando appunto s'’ ac-
coppiano i maschi colle femmine. Fa il nido entro i fori degli
alberi cavernosi, e talvolta come la Coracias garrula, anche
nelle fenditure delle vecchie fabbriche. In Agosto ha i piccoli,
ed in Settembre si trovano già ‘parecchi individui giovani,
emancipati dai loro genitori. È uccello poco o nulla sospet-
toso; ha per abitudine di posarsi sempre sulle cime nude
degli alberi e di cacciare insetti, suo esclusivo nutrimento,
tanto in terra, quanto in aria; ha il volo lento, per cui è fa-
cile al cacciatore di ucciderlo.
Tanto Jesse quanto BLanForD lo trovarono comunissimo in
vari punti dell’ Abissinia in Luglio ed Agosto. A.].
65. Coracias naevia, DaAup. -- SHARPE, Ibis 1871, p. 191.
. Keren. 14 Maggio 1870.
. Keren. 15 Maggio 1870.
. Keren. 1 Giugno 1870 (BEccARI).
. Keren. 6 Giugno 1870.
. Alimentél (Bogos). 6 Giugno 1870.
. Juv. Keren. 17 Luglio 1870.
. Tantarva. 16 Giugno 1870. .
. Juv. Tantarva (Bogos). 1 Agosto 1870.
. Keren. 5 Settembre 1870.
. Bogos. 7 Marzo 1871.
. Ansaba (Bogos). 17 Luglio 1871.
Sc SS
Qi 97 = 40/409 40 40
[I primi individui di questa specie cominciano a vedersi
entro il paese dei Bogos ne’ primi giorni di Marzo, ma una
più grande quantità vi arriva in Aprile e Maggio. Discende
pure nel Samhar e nel Barka, ma si tiene sempre nelle vi-
cinanze dei monti, che frequenta a preferenza delle grandi
ed aperte valli. Nell’epoca delle pioggie nidifica entro i fori
64 O. ANTINORI E T. SALVADORI (427)
naturali delle Adansonie, nei monti che rinserrano l’ Ansaba
e il Lebka, località ove è molto comune. Durante il giorno
cacciando si approssima senza timore all’ abitato. Si nu-
tre d’insetti e nel suo stomaco ho quasi sempre trovato
avanzi di coleotteri e di locuste. L'abito dei vecchi dei due ,
sessi, tinto in egual modo di colori vivaci, si distingue dalla
macchia bianca nucale molto più estesa ne’ maschi che non
nelle femmine. Il colorito dei giovani è molto slavato, e la
parte bianca delle penne della gola, del petto e del ventre è
molto più estesa che non nei vecchi, e i margini di dette
penne sono tinti di rosso rugginoso slavato. L’iride è di co-
lore scuro che volge al verdastro.
Intorno all’ abbondanza di questa specie le mie osservazioni
si accordano con quelle di Jesse e di BLANFORD, secondo il quale
però essa sarebbe rara nelle alte regioni dell’ Abissinia. A.].
64. Eurystomus afer (LatrR.). — SHARPE, Ibis 1871, p. 274.
. Keren. 3 Giugno 1870.
. Keren. 4 Giugno 1871.
. Ansaba (Bogos). Giugno 1871.
. Ansaba (Bogos). Luglio 1871.
. Ansaba (Bogos). Luglio 1871.
. (Scheletro). Kerén. Giugno 1870.
. (Scheletro). Keren. 7 Giugno 1870.
DSTESS STE — 2
TOTO HOSHO SOTTO,
[Apparisce nei luoghi stessi della specie precedente, verso
la fine di Aprile e i primi giorni di Maggio; ha quasi gli stessi
costumi di quella, e soltanto se ne discosta per vivere in pic-
cole famiglie, composte di quattro, sei od otto individui di
vario sesso. È uno degli uccelli più stupidi che io mi conosca,
dacchè se s'incontra una di queste famiglie e se ne uccide
qualche individuo, gli altri fuggono, ma ritornano un istante
dopo nel luogo stesso. |
Talvolta mi è avvenuto, massime se trovava accoppiati i ma-
schi con le femmine, di ucciderne uno e vedere l’altro rima-
ner fermo sul ramo senza neppure curarsi di volare via.
(428) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 65
il suo volo è molto meno lento di quello delle specie pre-
cedenti, ma non rapido come apparirebbe dalle osservazioni
di Jesse, le quali si conformano in tutto il resto alle mie.
Questo naturalista ed il BLanForp ne ottennero molti esem-
plari in Luglio e qualcheduno in Maggio. A.].
Fam. MEROPIDAE.
65. Merops apiaster, Linn.
a. J. Ansaba (Bogos). 27 Agosto 1871.
. [Non posi cura a raccogliere varil esemplari di questa specie,
a causa della sua grande frequenza in Italia.
Il 27 Agosto, presso le mie capanne nell’ Ansaba, ne os-
servai un piccolo passaggio; vi rimasero per un giorno intero,
e quello appresso partirono; anche altre volte, massime nel
Settembre, m' è accaduto di vedere ne’ Bogos questo Merops,
ma sempre in piccolissimo numero, e senza mai trattenersi
nel paese. Non è pertanto da stupire se BLanrorp lo dice raro
nelle alte regioni, e non lo abbia visto altrove, e se Jesse
asserisca di non averlo mai ucciso, e nemmanco veduto in
Abissinia e nel paese dei Bogos. A.].
66. Merops superciliosus, Linn.
a. g. Massaua. Aprile 1870.
b. 9. Massaua. Aprile 1870.
[Uccisi questi soli due individui in Gherar incontro a
Massaua nell’ Aprile del 1870. In quel mese più volte passa-
rono dei branchetti composti di 6 od 8 individui. Dopo quel
tempo più non ne vidi in quella regione. Jesse ne ebbe uno
in Kumagyli, località appartenente al piano di Zulla; BLAx-
FoRD ne nota uno ucciso in Adigrat nel Tigré. Nel paese dei
Bogos né da Jesse né da me fu mai veduto. Sarebbe pertanto
Ò
66 O. ANTINORI E T. SALVADORI (429)
lecito di asserire che questa specie è di passaggio nel Samhar,
avveniticcia e rara in Abissinia. A.].
L 67. Merops viridissimus, Sws.
a. J. Lebka. 14 Ottobre 1870.
b. 7. Mansura (Barka). Dicembre 1870.
c. juv. Assus (Samhar). Aprile 1871.
[Dalle località in cui venne raccolta questa specie da BLaw-
rorp, da Jesse e da me, può con certezza arguirsi che essa
preferisce le regioni marittime, il che non esclude che si
faccia vedere nelle grandi e basse valli dell’ interno, ma
giammai nella parte alpina dell’ Abissinia.
Trovai questo uccello in Ottobre lungo il Lebka, ma nelle
parti basse, come pure nel Barka in diverse stagioni, e in
Assus (Samhar) nel mese di Aprile. Nei Bogos non l’ ho mai
veduto. A.).
68. Merops albicollis, VirILL.
a. JT. Massaua. 24 Aprile 1870.
[Io raccolsi un solo individuo di questa specie nelle vici-
nanze di Massaua il 21 aprile 1870. Debbo però credere, se-
condo quello che affermano Jesse e BLANFORD, che essa ap-
parisca «in copia nella costa marittima dell’ Abissinia, da dove
risale il Lebka ed altri fiumi nei mesi delle pioggie da Giugno
ad Agosto. È emigratrice e visita per conseguenza anche le parti
elevate del paese degli Habab ed altri punti della valle su-
periore dell’Ansaba; è poi sparsa in copia grandissima nella
Nubia e nel Sennaar: a Khartum passa in copia nel mese di
Settembre. A.|.
eten ai a
(430) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 67
69. Merops erythropterus, Gm.
M. minutus, -Vieill.
a. J. Keren. 26 Febbraio 1871.
b. 9. Scifscifit (Bogos). 18 Novembre 1870. I
c. d'. juv. Keren. 28 Luglio 1870. Iride sanguigno-chiaro.
[È stazionario e vive in piccole famiglie di quattro, sei,
od otto individui in molte parti del paese da me visitate in
questo viaggio, così nel paese dei Bogos, nel Barka, e anche
nel Samhar in vicinanza di Ailet. Ha un modo di cacciare molto
differente dagli altri meropi; esso non si eleva mai a no-
tevoli altezze nell’ aria e ordinariamente dai ramoscelli sec-
chi delle piante ove sta posato si slancia sopra la sua preda.
I luoghi che preferisce per sua dimora sono gli alberi bassi
e i macchioni in vicinanza delle acque. Costumano di po-
sarsì sullo stesso ramoscello varii individui gli uni a con-
tatto degli altri, tantoché facilmente se ne prendono parecchi
con un sol colpo. Questa specie tanto da Jesse quanto da BLAx-
Forp fu trovata solamente nelle vicinanze dell’ Ansaba, il che
non esclude che st incontri in molte altre località, come ho
già notato. È positivo inoltre che non si scosta mai molto
dai fiumi e dai torrenti. A.].
Fam. ALCEDINIDAE.
70. Ispidina picta (Bopp.). — SHarPE, Mon. Alced. pl. 51.
. Ansaba (Bogos). 27 Maggio 1870.
. Ansaba (Bogos). 15 Giugno 1870.
. Scifscifit (Bogos). 7 Settembre 1871.
. Ansaba (Bogos). Luglio 1871. Iride castagno vivace.
SSIS
Luo
[È frequente lungo l’ Ansaba nel paese dei Bogos, ma l’ ho
anche trovata lungo il Lebka, e lungo il torrente di Sciotel
68 | O. ANTINORI E T. SALVADORI (431)
nella valle del Barka. Quantunque sia insettivora pure dovrei
sospettare che talvolta si nutra anche'di piccolissimi pescio-
lini. Io l’ho veduta più volte lanciarsi sulle acque di un
torrente o di un lago con tanta velocità e forza da farne
saltar in aria gli spruzzi nell’ atto dell’ immersione, e questo
ho osservato più particolarmente durante il mio primo viaggio
nell’ Africa settentrionale sul fiume Blu, ove questo uccello
è molto frequente. A.].
741. Halcyon semicoerulea (Forsx.). — SHARPE, Mon.
Alced. pl. 64.
a. 3. Keren. 15 Giugno 1870.
b. 7. Keren. 17 Giugno 1870 (BEccaRI).
C. J'. Ansaba (Bogos). 9 Luglio 1870.
d. 3. juv. Keren. 1870 (BECCARI).
e. %. Ansaba (Bogos). Giugno 1871.
f. 3. in muta. Ansaba. Giugno 1871.
g. 9. Ansaba (Bogos). Luglio 1871. .
h. (Scheletro). Keren. Luglio 1870.
[lride castagno vivace.
Fra gli Alcioni frequentanti i boschi, questa è la sola specie
che trovasi nel paese dei Bogos, ove è comunissima e stazio-
naria. Abita a preferenza i luoghi bassi, amidi e molto ri-
vestiti di piante. Nel suo stomaco ho quasi sempre trovato
resti di coleotteri. È più comune nella parte orientale, che
non in quella occidentale del paese dei Bogos. Fu trovata fre-
quente tanto da BLancorD quanto da Jesse nella valle del-
l’ Ansaba, e nel Lebka in Luglio ed Agosto. A.].
72. Halcyon chloris (Bopp.). — SHARPE, Mon. Alced. pl. 87.
a. J. Scek-Sayd (Massaua). 27 Aprile 1870.
b. 9. Scek-Sayd (Massaua). Aprile 1870.
[L'unica località ove ho raccolto questo uccello è l’ isoletta
di Scek-Sayd all’ occidente di Massaua. Ivi nel mese di Marzo
ve ne erano stabilite alcune coppie. Anche Jesse in quella sta-
(432) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 69
gione lo trovò abbondante lungo la baja di Adulis, e in
Zulla potè procurarsene due esemplari. Più tardi, nel mese
di Giugno, Jesse asserisce che erano scomparsi. Sta abitual-
mente entro i boschetti di Rizofore e di Avicennie, ove sembra
che dimori tutto l’ anno. Non vidi mai il suo nido. BLANFORD
ne ebbe due individui in Zulla nel mese di Marzo, epoca in
cui erano abbondantissimi in quella località. A.|.
Fam. CAPRIMULGIDAE.
73. Caprimulgus inornatus, Heuct. sà FinscH, Trans. Zool.
Soc. VII, pl. 24.
a. J. Keren. 2 Agosto 1870.
[Di questa specie mi venne fatto di procurarmene un solo
esemplare, quantunque essa sia frequente in tutto il paese
dei Bogos. Forse la ragione che m’impediì di raccoglierne altri,
riposa nell’ abitudine che ha questo come gli altri succia-
capre di tenersi molto nascosto nel folto dei macchioni du-
rante il giorno, e di non uscirne che al crepuscolo molto
innoltrato. Più volte lungo l’Ansaba a notte ho udito la sua
voce, molto somigliante a quella del C. curopaeus, più volte
mi è passato dinnanzi, ma sempre l’ ombra delle montagne,
e l’ora tarda della sera mi hanno impedito di tirargli. BLan-
rorp e Jesse ne raccolsero molti nelle stesse località.
Oltre al paese dei Bogos posso dire che abita il Samhar in
prossimità dei monti, e nel territorio di Sciotel presso lo
Zad-Amba. A.|.
Fam. CYPSELIDAE.
74. Cypselus aequatorialis, Mu.
C. Riippellii, HrucL.
a. 9. Keren. 16 Giugno 1870.
b. 7. Ansaba. Luglio 1874.
[Anche questo rondone comparisce nel paese dei Bogos nel
tempo delle pioggie, ossia verso la metà di Giugno. lo 1’ ho
70 O. ANTINORI E T. SALVADORI (433)
veduto moltissime volte volare a grande altezza sopra la cresta
del monte Duban, dalle quali altitudini non discende nelle
valli dei Bogos che in seguito a qualche grande temporale, e
allora lo si vede anche nella valle dell’ Ansaba. Ha volo rapi-
dissimo, e quando insegue gli insetti, fa sentire un fischio
che ha qualche somiglianza con quello del C. apus, ma più
lento, e meno acuto. Ho osservato pure questa stessa specie
in Luglio sul monte Zad-Amba, ove nelle fessure del lato oc-
cidentale tagliato a picco molti di questi rondoni vedevo entrare
ed uscire durante il giorno, lo che mi prova che vi avessero i
nidi. Nelle ore calde del giorno s’ innalza negli spazii più ele-
vati dell’aria, da dove non torna ad abbassarsi che verso il
vespro. BLANFORD cì fa sapere di aver trovato frequente questa
specie in Senafè ne’ mesi di Febbraio e Marzo, e che più volte
nel mattino e nella sera lo vide appollaiato sulle roccie tra-
chitiche di quelle montagne, dal che desume che vi passasse
la notte. Da ciò potrebbe arguirsi che il Cypselus aequatorialis
non abbia i costumi notturni del C. apus, che molti moderni
ornitologi asseriscono passare la notte in regioni atmosferiche
elevatissime. I mesi in cui io osservava questo uccello nei
monti dei Bogos, Giugno, Luglio e Agosto, non corrispondendo a
quelli in cui BLanForp li vedeva in Senafè in Febbraio e Marzo ,
devo credere che il C. aequatorialis durante la stagione delle
pioggie discenda in regioni più basse e più lontane dall’ e-
quatore. A.|.
75. Cypselus affinis, Gray. - ScLATER, P. Z. S. 1865, p. 613.
C. galilejensis AntIn., Naumannia V, p. 377 cum tabula (nec
Catal.).
a. Y. Ain (Lebka). Maggio 1871.
b. 9. Ain (Lebka). Maggio 1871.
Ci 7. Ain (Lebka). Maggio 1871.
Questi individui sono perfettamente simili alla descrizione
ed alla figura del C. galilejensis, ANTINORI.
In una breve nota letta alla R. Accademia delle Scienze di
|
|
(434) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 71
Torino nella seduta del 22 Dicembre 1872 crediamo di aver
dimostrato che il C. horus, non è da considerare come varietà
del C. affinis, ma come una specie ben distinta.
[Questo piccolo rondone è molto localizzato nelle regioni
subappennine dell’ Abissinia, in vicinanza del Samhar. Nel
Maggio l’ ho osservato più frequente lungo l’ Ain; e nel mese
stesso BLanForD e Jesse lo trovarono in Suru, nella valle di
Kumayli, a poche miglia dalla baia di Adulis. Nel torrente
Lebka, in Ain, luogo chiuso dai monti, ve ne erano varie
coppie stabilite in quelle roccie nelle cui fenditure entra-
vano e uscivano ripetutamente; spesso vi sì aggrappavano
con le unghiette profittando di qualche asperità di quelle
roccie granitiche. Probabilmente vi avevano i nidi. Passato da
quello stesso luogo il 24 Aprile 1871 tornai pure a vederne
variì, ma senza poterne uccidere alcuno. Questi piccoli ron-
doni sembra che preferiscano a dimora certe località alpestri,
in vicinanza delle acque, ove dopo le consuete emigrazioni
tornano ad abitare gli anni seguenti. Anche in Palestina tro-
val questo rondone lungo il lago di Galilea sopra una vetusta
torre; il simigliante avvenne qualche anno dopo al TrIsTRAM;
il Cypselus horus poi, fu incontrato da Brenm sulle ripe del
fiume Blu nel Sennaar,: nella località stessa e nella stessa
stagione ove fu trovato anteriormente da me. A.].
Ordo PASSERES.
Fam. HIRUNDINIDAE.
76. Psalidoprocne pristoptera (Rupp:). —
SBAReRoiPZS 1870.1290.
a. Y. Keren: 16 Maggio 1870.
b. 9. Keren. 16 Maggio 1870.
[Iride scuro-nera. Verso la metà di Maggio un branchetto
di otto individui di questa piccolissima specie si stabilì per
qualche giorno nella parte del monte di Keren, che guarda
72 O. ANTINORI E T. SALVADORI (435)
a tramontana. Durante il giorno scendeva a far caccia lungo
un piccolo torrente, ove eravi ancora qualche pozzanghera d'ac-
qua. Mi riusci di ucciderne il giorno 16 Maggio una coppia, e
quattro giorni dopo uccisi pure un maschio che posi nello spi-
rito. Dopo quell’ epoca la elegantissima rondinella di colore
nero lucido intenso spari dal paese dei Bogos e nei mesi
consecutivi più non la vidi. Questa specie sembra che scar-
seggi al nord dell’ Abissinia. I pochi individui presi da Jesse
e da BLanrorp in Aprile e Luglio appartengono parte al paese
dei Bedjuk e parte al Senafè. A.].
77. Cotyle riparia (Linn.). — SHARPE, P. Z. S. 1870, p. 296.
a. Scek-Savd. Aprile 1870.
[Ne osservai qualche coppia isolata nell'isola di Scek-Sayd,
incontro a Massaua, durante il mese di Aprile. Nel territorio
dei Bogos non l’ho mai veduta. A.].
78. Hirundo rustica, Linn. — SHaARPE, P. Z. S. 1870, p. 305.
a. 9. Keren. 22 Agosto 1370.
[Nel mese di Agosto apparisce questa rondine nel territorio
dei Bogos; ed in quel tempo non è infrequente di vederla
volare sopra i campi di sorgo mescolata alla Mirundo aethio-
pica. In questa parte d’Abissinia essa è di passaggio e non
mi risulta che vi nidifichi. BLAnFoRD per altro assicura essere
comune dapertutto nell’alta Abissinia, e molto abbondante
nella baia di Adulis. A.].
79. Hirundo aethiopica, BLanr. - SHARPE, P. Z. S. 1870, p. 309.
Cecropis rufifrons, HEUGLIN.
a. g'. Keren. 8 Agosto 1870 (BECCARI).
b. 3. Keren. 22 Maggio 1871.
c. Keren. 22 Maggio 1871.
[L'Hirundo aethiopica, prù piccola dell’Z. albigularis, STRICK-
LAND, abitatrice del sud dell’ Africa, arriva nel paese dei Bogos
(436) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS NS
in Maggio. Essa si stabilisce entro le capanne dei nativi, e
in Giugno vi costruisce il nido contro i legnì che sostengono
il tetto. Entro una grande capanna: appartenente alla missione
di Keren molte coppie vi si fissarono costruendovi il nido in
sui primi di Giugno. In fine di Agosto non ancora avevano
lasciato quel luogo, quantunque i giovani avessero da qualche
tempo abbandonato i loro genitori. Una coppia si stabili entro
la nostra capanna e costruì il nido al disotto del telaio di
una rete ove io metteva a disseccare le spoglie degli uccelli,
posta al disopra del mio letto. Queste rondinelle sembra-
vano felici di soggiornare in quel luogo, e ci rallegravano
nelle ore mattutine coi loro variati gorgheggi. Il nido attaccato
a un legno liscio, a cagione del caldo era per distaccarsi e ca-
dere, quando noi lo assicurammo legandolo con dei fili al te-
laio. La coppia continuò ad abitarlo senza paventare dell’ opera
fatta da nol; in seguito nacquero ì piccoli, che, al nostro ri-
torno in Keren dopo qualche giorno d’ assenza trovammo morti,
senza poterne conoscere il motivo. Alla fine di Agosto emigra
dal paese dei Bogos. Jesse ne ebbe due individui presi in Lu-
glio, uno a Kokai e l’altro a Bedjuk. A.|.
8O. Hirundo puella, Temm.— SHaRPE, P. Z. S. 1870, p. 319.
Hirundo abyssinica, GuÈR.
Cecropis striolata, RùPP.
a. 9. Sciotel. 26 Giugno 1870.
b. 3g. Keren. 16 Luglio 1870.
c. gd. Keren. 20 Luglio 1870.
[Questa elegantissima specie ha costumi alpestri, e non la
- sì vede che ben raramente nelle valli aperte. Apparisce nel paese
dei Bogos durante il tempo delle pioggie, terminate le quali
emigra. Durante il giorno dai monti scende frequentemente
lungo il letto dell’ Ansaba che, intenta a cacciare, percorre per
lunghi tratti con grande velocità. Si posa assai più frequente-
mente sugli alberi che non in terra. Jesse dice di non averla
veduta nell’Ansaba e nella bassa pianura; egli ne raccolse
74 O. ANTINORI E T. SALVADORI (437)
degli individui in Senafé e in Rayrayguddy. Il BLanrorp opina
che la Z. puella possa prendere il posto della MH. melanocrissus
delle regioni temperate. A.].
Fam. MUSCICAPIDAE.
81. Terpsiphone melanogastra (Sws.).
Muscipeta ferreti, GuUÈR.
. Ansaba (Bogos). 5 Giugno 1870. Dorso, sottocoda e coda bianchi.
. Sciotel. 30 Luglio 1870. Dorso, sottocoda e coda bianchi.
. Ansaba (Bogos). 30 Maggio 1870. Dorso e coda color castagno-can-
nellino; sul mezzo dell’ ala una fascia longitudinale bianca.
d. 7. Ansaba (Bogos). 18 Giugno 1870. Simile al precedente.
e. J. Ansaba (Bogos). 2 Agosto 1870. Simile ai due precedenti.
f. 3. Ansaba (Bogos). Luglio 1871. Simile ai tre precedenti.
=
o e
Uaf-Ueber, Tigrè (uccello del Leopardo); Uaf-Anbassa, (uccello del Leone).
[Nell' Ansaba dei Bogos comparisce questo elegantissimo uc-
cello nel mese di Maggio, e vi si trattiene durante tutta
l’ epoca delle pioggie, dopo la quale si ritira in luoghi più
freschi e montuosi. Il maschio e la femmina stanno sempre
uniti, e si inseguono a vicenda, mandando un piccolo grido
tzi-tzi-tzi. È uccello di una straordinaria mobilità ed oltre-
modo irrequieto. Non sì è posato sopra un ramoscello, che
subito se ne diparte. I vecchi individui con ciuffo molto svi-
luppato color d’acciaio scuro, col manto superiore varie-
gato di nero e di bianco e colle lunghe timoniere dello stesso
colore, li ho trovati contemporaneamente agli adulti, nei
quali le tinte rossigne predominano sulle bianche; lo che
conferma quanto estesamente dissi sugli abiti di questo uc-
cello a pag. 46 e seguenti del mio Catalogo. Sembra che in
alcuni valloni molto ombrosi dei monti abissinici vi soggiorni
tutto l’anno, mentre io ne ho incontrati degli individui in
Ailet lungo il torrente Amba nel mese di Dicembre, e in Ot-
tobre ne ho veduti egualmente nei valichi profondi di Maldi.
è
(438) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS TO
Questa specie vive fra i tropici e, anche secondo BLanrorp,
si trova nelle basse, come nelle alte regioni, ove può ascen-
dere perfino al disopra di 7000 piedi. A.].
82. Batis orientalis (Hrust.).
Batis orientalis, SutaRPE; Ibis, 1873, p. 165.
a. J'? Ansaba. 27 Maggio 1870. Fascia pettorale nera.
b. 9. Ansaba. 27 Maggio 1870. Fascia pettorale castagna.
Sono due esemplari similissimi ad altri due esistenti nel
Museo di Torino e determinati dal Finscu per Platystira sene-
galensis, ed invero, somigliano tanto a questa specie, che
solamente per essere stati raccolti nel paese dei Bogos, ove
pare che la B. orzentalis rappresenti la . senegalensis, li
abbiamo attribuiti a quella anzichè a questa specie.
[Questa muscicapa è poco frequente nel paese dei Bogos.
Contrariamente a quanto sospetta il Finscn, attenendosi al solo
individuo raccolto da Jesse a fascia castagna e da lui indicato
per 7, debbo ripetere quello che già osservai in altra cir-
costanza, che la fascia castagna non è propria che alla fem-
mina, e la nera è distintiva del maschio. A.].
Fam. CAMPEPHAGIDAE.
853. Lanicterus phoeniceus (LarH.).
a. gd. Ansaba (Bogos). 8 Luglio 1871. Tutto nero-morato tranne le cuo-
pritrici delle ali rosse.
[Circa la metà di Luglio del 1871, qualche coppia isolata
di questo uccello apparve nella valle dell’Ansaba senza trat-
tenervisi. Due ne furono veduti da me lungo il fiume il
giorno 8 Luglio, e due altri il giorno appresso. Dopo quel
tempo non m'è più avvenuto di trovarlo nel territorio dei
Bogos. Jesse ne ebbe un solo individuo, preso in Senafè, nel
mese d'Aprile. Manca poi al catalogo di BLawrorp. A.].
76 O. ANTINORI E T. SALVADORI (439)
-
84. Lanicterus sp. nov.?
ì Ld
a. 7. Ansaba. 18 Luglio 1871. Tutto nero-morato tranne le cuopritrici
delle ali gialle.
Questo individuo ha la più grande somiglianza con quello
della specie precedente; ambedue hanno le stesse dimensioni,
lo stesso colore nero splendente e le remiganti nel vessillo
interno tinte di giallo; la sola differenza è nel colore delle
piccole e medie cuopritrici delle ali di un bel giallo-narciso
in questo, di color rosso su fondo giallo nella specie prece-
cedente. È difficile dire a quale specie appartenga l’ individuo
“sopra menzionato.
L’HartLAUB, descrive il maschio del L. niger (I. f. Orn. 1865,
p. 173) colle parole; macula scapulari nitide citrino-flava; ma
il Gurney bis, 1369, p. 350) fa osservare che individui di
questa specie, riconosciuti per maschi erano interamente neri.
e senza color giallo sulle cuopritrici delle ali; anche il Le
Varruant descrive e figura il maschio dell’ Echenilleur noir
(PI. 165) come interamente nero. E se esso è veramente tale,
gl'individui colle cuopritrici delle ali gialle (L. niger 7, HartL.,
nec Viel.) apparterrebbero ad una specie particolare, che
potrebbe essere distinta col nome di. L. hRartlaubi, se pure
non sì voglia ammettere, come crede l’AntINoRI, che essi siano |
individui non affatto adulti del L. phoeniceus; e se così è, non
è improbabile che anche il L. xanthornitoides, Less. (macula
scapulari auroreo-flava) sia uno stadio del L. phoeniceus, in-
termedio agli individui colla macula scapulari cîtrino-flava, ed
1 vecchissimi colla macula scapulari scarlatina in fundo flavo.
[Osservai questa specie nell’ epoca e nelle medesime loca-
lità che la precedente. Essa non si fece vedere che per due
giorni consecutivi. Il giallo che si osserva sulle piccole e
medie cuopritrici delle ali lo si vede pure alla base di quelle
del Lanicterus phoeniceus, tantochè io suppongo, che le diffe-
renze della tinta delle cuopritrici uniformemente gialla del-
(440) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS n
luna, rossa dell'altra, non dipendano che dalla differenza di
età, e che le due specie vadano riunite. A.|.
Fam. DICRURIDAE.
85. Dicrurus divaricatus (Licar.).
Edolius lugubris, HEMP.
a. Zad-Amba (Sciotel). Luglio 1870.
b. 3 Keren. 10 Febbraio 1871.
Bolià , Bogos.
Iride rossa.
[Questa specie non è frequente nei Bogos; tuttavia l'ho
osservata in parecchie località del loro territorio, ma
sempre in vicinanza delle acque, con meno frequenza in
pianura che non in montagna; così avviene di vederla in di-
verse parti dei monti dell’ Abissinia, come nella gran valle
del Barka. Va riunita in piccoli branchetti, che anche veduti
da lungi, è facile di riconoscere per l’ abitudine che hanno
di scherzare, staccarsi a volo dai ramoscelli secchi ove per
‘ordinario si tengono, innalzandosi verticalmente e quindi
discendendo e descrivendo delle curve irregolari e dei
zig-zag prima di tornare a posarsi sul luogo stesso. Sono
eminentemente insettivori. Del loro modo di cacciare attra-
verso le fiamme prodotte dai fieni, cui i negri del fiume
Bianco appiccano il fuoco, parlai già diffusamente nel mio
Catalogo. A.]. i
Fam. LANIIDAE.
86. Lanius lathora (Sykes). — SaARPE and Dress.
P. Z. S. 1870, p. 595.
a. gd. Monkullo (Samhar). 16 Aprile 1870.
L'individuo unico di questa collezione è similissimo al
L. fallax, quale viene rappresentato dal Fixscu (Trans. Z. S., V.
p. 250, pl. 25); esso ha il groppone ed il sopraccoda di color
78 O. ANTINORI E T. SALVADORI (441)
cenerino come il dorso, ed il petto, ed i fianchi tinti anch’ essi
di cenerino. Secondo Siarpe e DressEr individui cosiffatti sa-
rebbero giovani. Essi sono giunti ad una tale conclusione dopo
l’ esame di moltissimi esemplari provenienti da diversissime
località. :Se così è veramente si avrebbe in questa specie il
fatto singolare che i giovani non presenterebbero sul loro
piumaggio strie nericcie ondulate, tanto nelle parti superiori
quanto nelle inferiori, come si vede nei giovani delle specie
affini. Si noti inoltre che l’ individuo della collezione AntINORI
è stato ucciso il 16 Aprile, e quindi non poteva essere un
giovane dell’ anno.
[Questa specie incontrasi nel Samhar ne’ mesi di Gennaio,
Febbraio, Marzo e Aprile, dopo il qual tempo sparisce per
emigrare in altre regioni, come ebbe luogo di notare il BLAw-
rorp. Nella parte montuosa dei Bogos non l’ho mai osservata
e sono in dubbio se comparisca nel Barka. Jesse incontrò il
L. fallax Fisscn, in Rairo nel mese di Agosto, ed il BLAanFoRD
sulle coste della Baja di Annesley in Gennaio e Febbraio. A.|.
87. Lanius minor, Gm.
a. J. Ansaba (Bogos). 21 Agosto 1871.
b. 7. Ansaba (Bogos). 23 Agosto 1871.
c. Juv. Sambhar.
[Sul finire dell’Agosto e il cominciare di Settembre, varie
di queste Averle minori comparvero nei colli dell’ Ansaba sot-
tostanti al villaggio di Keren; il loro abito in parte consumato,
annunziava che la muta di primavera sì era operata da molto
tempo. Tutte .le estremità delle penne caudali erano logore,
quantunque nei maschi le tinte rosee del petto e dei fianchi
sì conservassero molto vivaci. Alle penne nere della gavezza
ne andavano frammiste delle grigie e la bella tinta cenerino-
grigia chiara del dorso era offuscata da alcune penne sparse
qua e là di colore più scuro. Assieme al maschi, trovai pure
qualche giovane nel quale appariva appena la macchia nera
della fronte. Questa specie si fa vedere anche nel Samhar. A.|.
(442) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS OO
88. Lanius auriculatus. MuLr.
Lanius rufus, BRiss.
a. 3. Preso a bordo del vapore Africa il 4 Marzo 1870. nel tragitto
lungo il Mar Rosso in Lat. 25’ 22" N., long. 32’ 43" E.
Maschio in muta colle tinte molto pallide e volgenti al
rossigno.
[Il Finsca nota nel catalogo degli uccelli raccolti da Jesse
due esemplari presi ad Amba nel Samhar; io non l’ho mai
incontrato nè su quel littorale, nè più in alto nelle terre dei
Bogos. Suppongo che gli individui presi da Jesse fossero di
passaggio A.).
89. Lanius collurio, Linn.
a. 3. Ansaba (Bogos). Luglio 1871.
b. 9. Ansaba (Bogos). 5 Settembre 1871.
[Ne apparve qualche coppia adulta nei colli vicini all’ Ansaba,
nel mese di Luglio e vi restò durante le pioggie. Dopo quel
tempo non ne vidi più alcuno durante il resto dell’ anno.
Nel mese di Aprile Jesse ne trovò un individuo nel Senafé;
e uno fu trovato da BLanrorp nel mese di Agosto in vicinanza
del mare. A.].
90. Lanius isabellinus. H. et E.
OR OZ a] e
a. ®. Assab (Mar Rosso). 15 Marzo 1870. (Conservato nello spirito).
b. 4? Assus (Samhar). Aprile 1871.
Il maschio, conservato nello spirito, e quindi montato, dif-
ferisce dalla figura sopra citata pel colore delle piume del
pileo e del dorso di color grigio-rossigno uniforme; la fem-
mina somiglia più a quella figura, ma ha le parti inferiori
di color rossigno-incarnato più vivo.
[Abita la costa africana del Mar Rosso. In Marzo uccisi una
80 O. ANTINORI E T. SALVADORI (443)
femmina sopra le montagnole vulcaniche della baia d’ Assab,
e in Aprile un maschio in Assus (Samhar). Dai pochi individui
da me incontrati nel Samhar dovrei arguire che esso non vi
sia molto frequente; pur tuttavia debbo notare che il BLAanFoRD
lo dice comune nei mesi di Decembre, Gennaio e Febbraio
lungo le coste, da dove sembra che emigri durante il Giugno
ed il Luglio. A.].
91. Lanius humeralis, STANL.
Lanarius collaris, RùPP.
. Keren. 11 Maggio 1870.
. Keren. 19 Maggio 1870. Iride nocciola-scuro.
. Keren. Settembre 1870.
. Keren. 28 Ottobre 1870.
. Keren. 4 Novembre 1870. Fianchi castagni.
. Keren. 10 Febbraio 1871.
. Keren. 25 Febbraio 1871. Fianchi castagni.
S PSANRESES
OZONO OTECE,
Gruamacli, Abissinese.
Secondo l’Hevcuin il maschio differisce pochissimo dalla
femmina; una delle due soprannoverate ha le parti supe-
riori volgenti leggermente al bruno. Alcuni individui, forse
non perfettamente adulti, hanno il bianco della parte ante-
riore del collo con una leggerissima tinta giallognola.
[E specie comune nel territorio dei Bogos, e sopra tutto
nelle vicinanze del villaggio di Keren. Io l’ ho pure incontrata
in molte altre parti del territorio dei Bogos, ma sempre in
luoghi aperti, contrariamente ai Lanzarius, coi quali venne
confuso da RuppeLL. Non è punto timoroso all’ avvicinarsi del-
l’uomo; ma se vede qualche oggetto che lo colpisca, dalle
cime dei rami degli alberi, ove ordinariamente riposa, manda
un grido acuto, che può esprimersi colle voci 7"rié-qui Triè-
gui.... che ripete più volte alzando ed abbassando la coda.
Sono suo cibo prediletto gli insetti, sui quali si precipita
dall’ alto dei ramoscelli. Ho uccisi individui appartenenti ai
due sessi, in tutte le stagioni. Gli esemplari presi nel mese
(444) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 81
di Maggio hanno la tinta bianca dalla parte posteriore del
corpo, velata di rossastro; le lunghe penne caudali poi, hanno
le barbe molto corrose, massime all’ estremità. BLANFORD ci
assicura che è molto comune nelle alte regioni dell’Abissinia;
egli uccise una femmina con un uovo bene sviluppato nel
mese di Giugno. Jesse poi ne raccolse parecchi individui in
Luglio presso i Bedjuk. A.l.
92. Prionops poliocephalus (STANL.).
a. g. Assus (Samhar). Aprile 1871.
b. Nidiaceo. Assus (Samhar). Aprile 1871.
Il giovane nidiaceo non differisce gran fatta pei colori dagli
adulti; in esso appare già il ciuffo sul sincipite; la testa e
le parti inferiori sono bianche; il dorso è bruno coi margini
delle piume grigiastri; le timoniere laterali sono in gran
parte bianche.
[Nel mese di Aprile 1871, in una località molto rivestita
di piante, e in prossimità di alcune acque, ove conducono ad
abbeverare i loro armenti gli abitanti del villaggio d’Assus,
trovai un branchetto di questi uccelli colà stazionarii. Avendo
tirato ad uno di essi, il compagno accorse gridando e sì
pose sopra un albero a poca distanza da me, mostrandosi for-
temente agitato. Alzati gli occhi, mì avvidi che aveva un
| piccolo che facea capolino da un vecchio nido aderente ad
uno de’ rami principali di un’Acacia spirocarpa. La cosa che mi
colpi fu che quel nido per la sua vecchiaia dava indizio di
non appartenere agli attuali possessori. Uccisi la madre e mi
impadronii del nidiaceo. Il giorno appresso, sull’istesso luogo,
uccisi due altri individui. Eccettuate queste località del Sam-
har, io non ho mai veduto questo uccello nel paese dei
Bogos, nè in quello del Barka. Il Beccari nel mese di Set-
tembre discendendo da Keren in Massaua ne uccise un in-
dividuo pure nel Samhar, lungo la strada di Maldi. Questa
specie non fu incontrata dai naturalisti inglesi le tante volte
citati. A.].
SIL O. ANTINORI E T. SALVADORI (445)
95. Laniarius gambensis (Licat.).
Malaconotus malzaccii, HEUGL.
a. 2. Sciotel. 3 Luglio 1870.
b. Ansaba (Bogos). Giugno 1871.
[Incontrai questo Laniar:ius alle falde occidentali dello Zad-
Amba, lungo il torrente di Sciotel, nel Luglio del 1870; os-
servai che quantunque somigli nei costumi agli altri suoi
congeneri, tenendosi anch’ egli nascosto entro il folto dei
boschi spinosi, pur tuttavia ha qualche cosa che lo avvicina
più degli altri ai veri Zanius, ponendosi sovente, come essi,
sulle cime più elevate degli alberi, da dove manda un grido
molto somigliante a quello del Lanius collurio, del quale imita
ì movimenti alzando ed abbassando la coda. Uccisi un altro
individuo nel Giugno del 1871, lungo l’Ansaba. Non so se
mostrisi nel Samhar; nel territorio dei Bogos non è molto
irequente, e la gran quantità incontrata in Luglio da JessE
nella valle dell’ Ansaba dal 16 al 27 Luglio, non può secondo
il mio avviso, spiegarsi se non con un passaggio straordinario
che si verificò in quella stagione. A.]|.
94. Laniarius aethiopicus (Gwm.).
Gura-male (*), Abissinese.
a. 7. KReren. 10 Maggio 1870.
b. g. Keren. 7 Luglio 1870.
Cc. 9. Keren. 28 Luglio 1870.
d. 3. Keren. 7 Settembre 1870.
. 9. Dari (Bogos). 26 Febbraio 1870.
f. g. Dari (Bogos). 9 Marzo 1870.
g. £. Dari (Bogos). 9 Marzo 1870.
h. ®. Ansaba (Bogos). Giugno 1870.
Iride castagno-scuro.
Questi individui, sebbene uccisi in diversi tempi dell’anno,
presentano tutti le parti inferiori di colore bianco-carnicino;
(1) Gura-maléè significa dianco-nero.
(446) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 33
questo carattere si osserva anche riei quattro esemplari con-
servati nel Museo di Torino; quindi non pare esatta l’as-
serzione di molti ornitologi, che dicono quel colore proprio
soltanto dell'abito di nozze; quindi ne nasce il dubbio o
che gl’ individui colle parti inferiori candide, quali vengono
rappresentate dal RuppeLL (Syst. Uebers., t. XXIII) non appar-
tengano a questa specie, o che la descrizione e la figura
del RuppeLL, se realmente appartenenti a questa specie, non
slano esatte.
[Questo uccello è comunissimo fra 1 Bogos, come pure
lungo tutti quei corsi d’acqua che discendono all’est ed al
sud dei monti dell’Abissinia, purchè ì medesimi siano ben
— guerniti di piante. Esso per altro schiva quei luoghi, che, per
la presenza d’alberi di alto fusto, poco o nulla sono riscaldati
dal sole, e preferisce invece i boschetti aperti al sole, massime
quelli formati da piante spinose. Il maschio e la femmina vi-
vono assieme tutto l’ anno, e quando uno si discosta dall’ altro,
premurosamente a vicenda sì chiamano con fischio particolare,
sonoro, melodioso, che molto somiglia a quello di un flauto.
Questo loro grido è composto da tre note ben distinte e se-
mitonate, che suonano do-ve-vò, do-ve-vò, a cui la femmina
risponde con voce rauca akah-akah, vocabolo che al mio Savyp
dava motivo d’ interpretare @ casa, a casa. Tra il maschio e la
femmina non havvi alcuna differenza di abito, e nei molti
individui da me uccisi nelle varie stagioni dell’anno appar-
tenenti ai due sessi, il bisnco delle parti inferiori è sempre
tinto di roseo. Il BLanrorp rinvenne questa specie in Gennaio
e Febbraio nelle gole di Senafè da 3000 a 6000 piedi di ele-
vazione, e nel Maggio la trovò comune più in alto presso
Senafè. a 8000 e a 9000 piedi, ove non era stato veduto da
lut ne’ mesi. precedenti. Egli nota che non lo ha mai in-
contrato nei dintorni di Zulla. Jesse lo trovò comune in
coppie da Senafè fino a Kumayli, e fra l’Ansaba e 11 Lebka
Im AA.
84 O. ANTINORI E T. SALVADORI (447)
95. Laniarius erythrogaster, Rupp.
a. 9. Sciotel. 27 Giugno 1870.
b. 7. Mansura (Bogos). Dicembre 1870.
c. g. Mansura (Bogos). Dicembre 1870.
d. 2. Mansura (Bogos. Dicembre 1870.
e. 9. Ansaba (Bogos). Maggio 1871.
Un individuo (a) non perfettamente adulto ha le piume
rosse delle parti inferiori con qualche traccia del color fulvo
che tinge il sottocoda.
[L' uccello dello scarlatto, che così lo chiamano gli arabi,
è comune nel Barka; ma nel territorio dei Bogos, come pure
nel Samhar, non l’ ho mai incontrato. Si direbbe che essendo
esso uccello eminentemente stazionario, dalla grande vallata
del Barka, non risalga che difticilmente la catena Abissinica,
e giammai sì mostri nel Sambar. Il maschio come quello della
specie precedente, vive in compagnia della femmina, da cui
non differisce nelle tinte. Passa il suo tempo entro i più folti
boschetti di piante spinose, fra le quali predilige il nabak specie
di Zizyphus. Se talvolta esce da quelle piante non è che per
un istante, e per passare dall’ una all’ altra. Ha un fischio
sonoro, breve, monotono, che si ode a molta distanza. Per
queste sue abitudini sarebbe difficile di poterlo uccidere, se
le vive tinte scarlattine che ne colorano le parti inferiori,
e che facilmente si scorgono fra il verde dei folti cespugli,
non lo facessero bersaglio del cacciatore.
Io non l’ho mai veduto nel territorio dei Bogos propria-
mente detto, sebbene. in Sciotel, che confina con quel terri-
torio all’ ovest, sia piuttosto frequente. Manca questa specie
nei cataloghi di Jesse e di BLANFORD.
In Nubia si trova frequente lungo i fiumi Atbara, Rakat
e Dinder. Nel fiume Blu risale fino all’ altezza di Rosseres,
ed anche più. HeugLin dice che in Abissinia non l’ha osser-
vato che nelle valli molto profonde, sebbene talvolta possa
risalire fino all’ altezza di 5000 piedi. A.].
(448). UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 1a)
96. Rhodophoneus cruentus (H. et E.).
. Assab (Mar Rosso). 14 Marzo 1870.
. Reita (Assab). 15 Marzo 1870.
. Assab. 18 Marzo 1870.
. Juv. Capo Luma. 2 Aprile 1870.
. Monkullo (Samhar). 15 Aprile 1870.
. Monkullo (Samhar). 20 Aprile 1870.
. Lebka (Sambhar). 17 Ottobre 1870.
VOTO ISS O
Secondo le osservazioni dell’AntInori le femmine si distin-
guono dai maschi per la mancanza della grande macchia nera
sulla gola. Nel giovane (d) il color rosso delle parti inferiori
è limitato ad una piccola macchia sul petto, e anche il nero
della gola è poco visibile. Le osservazioni dell’AwTINoRI sareb-
bero concordi con quelle di Brenw, di HemprIcH e di EARENBERG,
e in contraddizione con quanto asseriscono il BLanrorp ed il
Jesse, che dicono essere femmine gli individui colla macchia
nera. L’HeuaLin infine asserisce che gli adulti dei due sessi
non differiscono nel colorito. Due degli individui notati dal-
l’Anrinori per femmine hanno i margini delle piume del pileo
tinti di roseo, la quale cosa non si osserva in nessuno dei
tre individui colla macchia nera indicati per maschi. Per la
coda lunga e graduata e terminata di bianco, questa specie
somiglia ai Telephonus più che non ai Lantarius, e pel suo
singolare modo di colorazione sembra che meriti di formare
il tipo di un genere distinto, al quale seguendo l’ esempio
.d’Heuein si dovrà dare il nome di Rhodophoneus, elevandolo
da' sottogenere al grado di genere.
[Questa specie elegantissima per le sue forme, e per
la bella tinta rosso-sanguigna, che si estende dal gozzo
all'addome e si ripete nel groppone, ha costumi alquanto
diversi da quelli delle due specie precedenti. Abita i luo-
ghi aperti rivestiti dai varii e piccoli alberi appartenenti
alla famiglia delle mimose. Sta quasi sempre in prossimità
della terra, dove spesso si vede saltellare, occupato a dar
86 O. ANTINORI E T. SALVADORI (449)
caccia agli insetti ed ai vermi. Anch' esso vive in compa-
gnia della sua femmina, ed è molto raro di vedere nel luogo
stesso riunite più coppie. Abita il Sambhar, da dove si distende
lungo le coste del mar Rosso al sud nel paese dei Somali, e
più in basso. L'ho incontrato in Assab, in Reita, come pure
nelle vicinanze di Monkullo, e lungo la via che conduce al
Lebka. Sebbene risalga alcune località della catena abissinica,
non l’ ho mai veduto nel paese dei Bogos, e su quello del
Barka. Gli individui raccolti da Jesse furono trovati in Rairo
superiormente al Lebka nel mese di Agosto, e da BLANFORD
in Dicembre e Gennaio presso la baia di Annesley, e in
Hahab. A.|.
97. Telephonus erythropterus (SHAW).
a. Z. Keren. 13 Luglio 1870.
b. Keren. Maggio 1870 (Beccari).
[Vive tutto l’anno nel paese dei Bogos, ma in piccolo nu-
mero. Esso frequenta particolarmente le siepi degli orti in
vicinanza delle capanne degli indigeni. È raro di vederne as-
sieme più di una coppia. È un attivissimo cacciatore d’ in-
setti, che ricerca non solo fra gli arbusti, ma anche fra i
cumuli d’immondezze presso i villaggi. Jesse ne ebbe tre
individui raccolti in Luglio nel paese dei Bedjuk vicino a
quello dei Bogos. BLanForD lo dice comune nelle alte regioni
dell’Abissinia. A.].
98. Nilaus brubru (LATH.).
a. 9. Keren. 11 Maggio 1870.
[Il brubru si mostra raramente nel territorio dei Bogos;
quelle pochissime volte che ho veduto questo uccello fu
sempre in località montuose, e sempre sopra grossi alberi.
La poca frequenza di questa specie nelle sopradette località
viene constatata tanto da Jesse quante da BLanrorp. A.].
(450) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 37
Fam. PARIDAE.
99. Melaniparus leucopterus (Sws.).
. Keren. 20 Maggio 1870.
. Keren. 21 Maggio 1870. Iride castagno SCUro.
. Keren. 17 Giugno 1870 (Beccari).
. Keren. 19 Giugno 1870.
. Ansaba. (Bogos). Luglio 1871. Iride castagno-scuro.
SHESTESTEISIES
E o
Nessuno dei cinque individui raccolti ha il margine delle
timoniere esterne bianco, come non di rado sì osserva negli
individui di questa specie.
[Abita 1 monti, ed è piuttosto frequente nel monte Duban.
È un grande distruttore delle gemme degli alberi, in mezzo
a cul va in cerca d’ insetti; il maschio e la femmina sono
simili. I Bogos chiamano questo uccellino: Muska&Uof. A.].
Fam. NECTARINIIDAE.
100. Chalcomitra cruentata (RupPr.).
gd. Keren. 15 Maggio 1870.
gd. Keren. 19 Maggio 1870.
®. Keren. 20 Maggio 1870.
9. Keren. 22 Maggio 1870.
9. Keren. 28 Maggio 1870.
f. T. Ansaba (Bogos). 3 Giugno 1870.
dg. Keren. 4 Giugno 1870.
d'. in muta. Keren. 4 Giugno 1870.
gd. Keren. 8 Luglio 1870.
o
LL $? Ansaba (Bogos). Luglio 1870. Iride nocciola scuro.
L’ individuo / ha una fascia verde dorata splendente sul
confine tra il nero della gola ed il rosso della parte anteriore
del collo. Negli altri individui non scorgesi questa fascia, o
soltanto se ne vede una debole traccia. Evidentemente quella .
fascia è un residuo del bel color verde dorato che ricopre
tutta la gola nella Nectarinia guituralis, N. acik e N. senega-
lensis.
88 O. ANTINORI E T. SALVADORI (451)
[Questa specie arriva in Maggio nelle terre dei Bogos, e
vi si fa vedere tanto ne’ monti, quanto nelle valli. La mag-
gior parte degli individui da me raccolti vennero uccisi sui
baobab in prossimità del villaggio di Keren dal Maggio alla
fine di Luglio. BLanrorn e Jesse la trovarono pure in questa
stessa stagione, e con frequenza sulle rive dell’ Ansaba; ma
a loro dire apparisce raramente in regioni più elevate di
quelle dei Bogos, come Senafè.
I giovani cominciano a vedersi in Giugno; superiormente
essi somigliano alle femmine, da cui differiscono per la tinta
verde-giallastra, che domina nelle parti inferiori del corpo.
Sulla gola, sul gozzo e sul petto scorgonsi delle penne ne-
rastre contornate di giallo, in alcune delle quali si veggono
apparire delle macchie scuro-metalliche, terminate di rosso. A.].
1041. Cinnyris abyssinica, H. et E.
Nectarinia gularis, RuPP.
. Keren. 18 Maggio 1870.
. Ansaba (Bogos). 28 Maggio 1870.
. Ansaba (Bogos). Maggio 1870 (BeccaRI).
. Keren. 27 Ottobre 1870.
. Keren. 16 Novembre 1870.
. Monkullo. Dicembre 1871.
. Ansaba (Bogos). Giugno 1871.
. Scifscifit (Bogos). 14 Maggio 1871.
. Bogos. Maggio 1874.
. Keren. 9 Febbraio 1871.
. in muta (conservato nello spirito).
RSFSR
nr
OOO LE
mM.
[Anche questa specie comparisce nel paese dei Bogos, nel
mese di Maggio, frequenta le località stesse e i medesimi
alberi della specie precedente, ma non è così comune com’ essa.
Uno dei maschi qui sopra notati fu ucciso da me il 28 Maggio
sopra i fiori della Figelia africana.
Sembra che questa Nectarinia rimanga nel territorio dei
Bogos la più gran parte dell’anno, e che semplicemente dalle
località più basse risalga a quelle più alte durante i mesi di
(452). UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 89
Luglio ed Agosto. Da Jesse furono raccolti molti individui di
questa specie in Kumayli, Maragaz e Rairo in Giugno, Lu-
glio ed Agosto. A.].
102. Cyanomitra affinis (RuPr.).
. Keren. 16 Maggio 1870.
. Keren. 20 Maggio 1870.
. Ansaba (Bogos). 2 Giugno 1870.
. in muta. Keren. 26 Ottobre 1870.
. in muta. Keren. 26 Ottobre 1870.
. in muta. Keren. 26 Ottobre 1870.
. Keren. Maggio 1870 (BeccaRI).
. in muta. Keren. Maggio 1870.
giovane. Keren (BECCARI).
(Scheletro). Luglio 1870. (A.).
Se n° LS ©
ES SASREERTEO ES
= ®,
è bi
è
[Anche questa specie comparisce nei Bogos nel mese di
Maggio e vi si trattiene fino a tutto Novembre. Frequenta i
luoghi e le piante istesse delle specie precedenti. In Dicembre,
| Gennaio e Febbraio non mi è avvenuto d’ incontrarla. BLax-
FORD dice che essa non trovasi al disotto di 3300 piedi di
elevazione, e che nidifica verso la fine di Maggio, avendo
osservato i nidiacei nel Luglio. Io non ebbi questa fortuna,
ma nel mese d'Ottobre trovai degli individui giovani, che
già in parte avevano preso la livrea degli adulti. Jesse ne rac-
colse vari esemplari in Rayrayguddy e paesi vicini in Maggio
ed Aprile. A.|.
105. Aidemonia tacazziana (STANL.).
a. J. Keren. Maggio 1870.
[Quest' unico esemplare fu ucciso dal Beccari in Maggio
alle falde del monte Duban, che sovrasta al villaggio di
Keren. È un maschio in muta, le cui penne cominciano a
colorarsi della bella tinta violetta metallica, che adorna gli
adulti. Le due timoniere mediane sopravanzano le altre sol-
tanto di cinque o sei linee. Nulla posso dire di questa specie,
90 O. ANTINORI E T. SALVADORI (453)
se non che essa è molto rara nel paese dei Bogos: I natu-
ralisti della spedizione inglese oltre averla trovata in Se-
nafè e in Adigrat, la trovarono nelle gole di Wandai al-
l'altezza di 10,500 piedi; ciò che mostra ch’ essa abita in lo-
calità molto più elevate di quelle dei Bogos. A.].
104. Panaeola pulchella (Linn.).
a. . Ansaba (Bogos). 29 Maggio 1870.
? b. S. Keren. 24 Giugno 1870.
L'individuo che pare femmina di questa specie ha tutte
le piume di color grigio-chiaro, le ali e le timoniere scuro-nere.
[Questa specie è sparsa egualmente in varie località del
Samhar, del Barka, del paese dei Bogos; lungo l’Ansaba vi
è frequente nel tempo della fioritura dei tamarindi, sopra i
cui fiori vi fa facile ed abbondante caccia di piccoli insetti.
La femmina ha l'abito grigio, ed è mancante delle due lunghe
timoniere mediane del maschio. Jesse raccolse molti esemplari
nei Bedjuk, lungo l’Ansaba, in Luglio ed Agosto. A.].
105. Hedydipna metallica (LicHt.).
a. 7. Assab (Mar Rosso). 12 Marzo 1870.
. 9. Assab (Mar Rosso). 16 Marzo 1870.
g. Monkullo (Samhar): Aprile 1871.
. J. Monkullo (Samhar). Febbraio 1872. -
STI
|I primi individui di questa specie furono da noi incon-
trati in Assab, sopra i fiori delle mimose. Ne rinvenimmo
pure molti in Kursi, incontro a Aden, e più tardi nelle
vicinanze di Massaua e in varie località del Samhar. È specie
frequente in Monkullo sugli alberi scarsi che ombreggiano
le case, massime nell’ Aprile e nel Marzo. Nell’ Ottobre e No-
vembre trovai di nuovo questa Nectarinia in Monkullo. Da ciò
sl può argomentare che essa non muta di luogo come le altre
specie. La tinta verde metallica delle penne che rivestono
le parti superiori del corpo, il gozzo ed il petto, acquista ib
(454) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS Ol
suo massimo splendore nel tempo degli amori, cioè verso
la metà di Giugno, e la tinta gialla delle parti inferiori dal
giallo chiaro passa allora al giallo aurato. Lo che conferma
in parte l’ esattezza delle affermazioni di molti naturalisti, i
quali dicono che i colori delle Nettarinie sono nel loro mas-
simo splendore solo nel tempo degli amori, e che nelle altre
epoche, questi uccelletti, oltre all’ essere più dimessi, perdono
in parte o interamente le due lunghe timoniere della coda.
Anche a me come a Jesse è avvenuto di non trovarlo mai nel
paese dei Bogos. A.].
Fam. BRACHYPODIDAE.
106. Pycnonotus arsinoe (LicHm.).
a. 3. Keren. Maggio 1870 (Beccari).
[Il solo individuo esistente nella mia collezione fu raccolto
dal Beccari nel mese di Maggio in prossimità del villaggio
di Keren. Suppongo che sia stazionario nel paese dei Bogos,
ove più di una volta in stagioni ben discoste fra loro ho
udito il suo canto, ed anche l’ho veduto lungo il torrente
dei Scifscifit e quello dei Bogos fra le folte boscaglie delle
loro sponde. Vive come tutti gli altri du/0u/ di frutta e di
insetti. BLanrorp lo dice abbondante alla base delle colline,
da dove, secondo lui, risale a grande altezza, ma non da al-
cuna indicazione dei luoghi. Al catalogo di Jesse manca. A.].
Fam. TURDIDAE.
107. Turdus simensis, Ripp.
a. . Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871.
b. 7. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871.
c. 9. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871.
Gl’ individui dei due sessi sono perfettamente simili.
[Rinvenni due coppie di questo tordo in Gennaio del 1871
92 O. ANTINORI E T. SALVADORI (455)
in Ad-ghel-ghel villaggio principale dei Dembelas. Esse saltel-
lavano di sasso in sasso sulle rupi di quell’ alpestre montagna
sopra la quale è situato il villaggio. Non mostravano nessun
timore per la presenza dell’ uomo. Elevandosi dal suolo, ora si
posavano sopra gli scarsi alberi, prossimi alle abitazioni, ora
sul tetti. Questa specie, incontrata da me in questa unica
località, ha i costumi del nostro 7urdus musicus, corre a
terra veloce, in cerca di vermi e d’insetti e ingoia talvolta
qualche piccolo grano di silice. Jesse dice che non vide questo
uccello durante il suo soggiorno in Abissinia, e che i quattro
esemplari della sua collezione furongli mandati da un amico
che li aveva uccisi nel passo di Jaconda. BLanForp lo dice co-
mune negli alti monti, e che non s'incontra al disotto dei
5000 o 6000 piedi di elevazione. A.].
108. Turdus icterorhynchus, Wurr., — CaBs., Joura.
fi On 870257
a. 9. Ansaba (Bogos). 30 Maggio 1870.
b. 9. Ansaba (Bogos). 30 Maggio 1870. Iride rosso-granatino.
Seguendo il Capanis abbiamo data a questa specie il nome
di 7. icterorhynchus, Wurt., anzichè quello di 7. pelios, che
sembra appartenere veramente ad una specie asiatica.
[Trovai questi due individui fra le folte piante di un tor-
rente che imbocca nell’ Ansaba, in prossimità dei pozzi dei
Bogos. Contendevano fra loro e si inseguivano; uccisi entrambi
con un sol colpo, e mi fece meraviglia il vedere, allorchè
tolsi loro Ja pelle, che erano due femmine, pensando che
queste gare siano proprie del maschi, o avvengano tra il ma-
schio e la femmina. Percorsi lungamente quel luogo ma non
mi venne fatto di trovare 1 maschi. Ho incontrato questa
stessa specie a Menza ed anche a Sciotel, ma unicamente nel
tempo delle pioggie. I
Prima che Jesse visitasse il paese dei Bogos questa specie
non era stata notata tra gli uccelli di quella regione, mal-
(456) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 93
grado che dalle sue e dalle mie osservazioni non vi apparisca
infrequente.
Nel mio primo viaggio nell’ interno dell’ Africa settentrio-
nale trovai il Turdus icterorhynehus comune nel paese dei Giur.
Manca nel Catalogo del BLanrorp. A.].
109. Monticola saxatilis (Linn.).
a. £. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871.
[Il codirossone è raro in Abissinia. I naturalisti inglesi non
ne trovarono che. tre soli individui, due nelle vicinanze di
Senafè ed uno in Adigrat. L’ esemplare unico della mia col-
. lezione fu da me ucciso in Ad-ghel-ghel villaggio dei Dembelas
nel Gennaio 1871. A.|.
110. Ruticilla phoenicura (Linn.).
a. y. Keren. Maggio 1870.
[Il Beccari uccise questo codirosso alle falde del monte
Duban, in prossimità del villaggio di Keren. Una coppia, du-
rante il mese di Maggio, scelse a dimora un vecchio muro
della chiesa della Missione di Keren, fra le cui pietre costruì
il suo nido. | |
Jesse trovò frequente nel Senafè questa Ruticilla nel mese
d’ Aprile, mentre il BLanrorp afferma che nel Febbraio e nel
Marzo non è comune in quella regione. Questo uccello si
estende sino nell’ interno del Bahr-el-Gazal. A.].
111. Cyanecula suecica (LInn.).
au. £? Ansaba (Bogos). 11 Settembre 1871.
Individuo colla macchia bianca in mezzo all’azzurro del petto.
[Il petto-azzurro fu spesse volte incontrato da me, nel mese
di Gennaio, in alcune località fresche e rivestite da una specie
di giunco, nelle vicinanze delle piramidi di Ghiza. Sembra
94 O. ANTINORI E ©. SALVADORI » (457)
che dall’ Egitto risalga molto verso il sud, mentre alla metà
del Settembre 1871, ne apparve qualche individuo adulto nei
colli freschi dell’ Ansaba, là dove io avea fatto innalzare le
inie capanne. L’ azzurro del petto del maschio da me ucciso,
è slavato; sul mento e sulla gola predomina la tinta grigia-
stra sulla cerulea, e la macchia bianca candida, nel mezzo
del petto è molto ristretta.
Manca nei cataloghi di BLanrorp e di Jesse. A.].
112. Cossypha semirufa (RupP.).
a. 7. Ansaba (Bogos). Giugno 1871.
Db. 3%. Ansaba (Bogos). 12 Luglio 1871.
Cc. 7. Ansaba (Bogos). Luglio 1871.
[Apparisce questa specie lungo l’ Ansaba dei Bogos, verso
la metà di Giugno al cominciare delle pioggie, ma in pic-
colissimo numero, e in località talmente folte di piante, che
è difficile di potersene inpadronire. Ha il costume di tenersi
nascosta entro i macchioni, resi più folti dalle piante rampi-
canti che vi s'intrecciano. Non si mostra all’ aperto che ben
raramente e solo per un istante. Nel suo stomaco trovai sem-
pre avanzi d’ insetti e di vermi. Terminate le pioggie scom-
parisce affatto per salire in più alte regioni, e infatti BLan-
FoRD, quantunque la incontrasse sull’ Ansaba, la trovò pure
nel passo di Alay quasi a 10,000 piedi d’ altezza. Jesse ne
trovò un solo esemplare durante il suo soggiorno in Abissi-
nia, in Adigrat, nel Maggio. A.|.
115. Thamnolaea rufo-cinerea (RiuPP.).
a. 7. Keren. Maggio 1870 (BEccARI).
b. 9. Keren. 13 Giugno 41870.
Cc. 7 ]uv. Ansaba (Bogos). 14 Luglio 1871. Iride nocciola-Scuro.
Il BLAnFoRD annovera questa specie nel genere Petrocincla
senza avvertire che mentre questo ha la 1.° remigante bre-
(458) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 95
vissima , la nostra specie invece ha la 1. remigante lunga
come nel genere 7hamnolaca.
[Apparve questa specie nei monti che contornano Keren nei
primi giorni di Maggio; il primo ad incontrarla fu il Beccari
che ne uccise un maschio. Im seguito ne uccisi pur io qualche
altro individuo, fra i quali un giovane maschio nell’ Ansaba;
esso sui lati della testa conservava ancora delle pennuzze
terminate di bianco-giallastro e di nero, come i giovani della
Monticola saratilis: il colore cinereo-celestognolo delle penne
del mento, del gozzo e del petto e il rosso-ocraceo dei fianchi
e del ventre, era più vivo che non negli adulti trovati nel
Maggio. Nei monti dei Bogos è poco frequente e non aven-
dolo trovato nel Samhar e nel Barka, ne inferisco che ditficil-
mente discenda nella pianura. Manca nel Catalogo di Jesse. À.].
114. Thamnolaea albiscapulata (RipP.).
Thamnolaea caesiogastra, Bp., Coll. Delattre p. 30 (®).
. Keren. 12 Maggio 1870. Iride color nocciola scura.
. Keren. 1 Giugno 1870.
. Keren. 5 Giugno 1870. Iride castagno scuro (BECCARI).
. Keren. 15 Giugno 1870.
. Sciotel. 30 Giugno 1870.
. Keren. 5 Settembre 1870.
. Keren. 20 Ottobre 1870.
. Keren. 20 Ottobre 1870.
. Keren. Maggio 1871.
Di
Si ®
> x PD LS < 2
+40 O Qi LLA
Non v’ ha alcun dubbio che la 7. caestogastra, Br., sia la
femmina della 7. albiscapulata.
[I molti individui raccolti di questa specie, furono da me
uccisi nel territorio dei Bogos, ove questo uccello comparisce
nel mese di Maggio. Sta per ordinario sopra le roccie delle
montagne; ma allorchè s' avvicina il tempo della cova, s' ap-
prossima ai villaggi più elevati nei monti, e frequentemente
costruisce il suo nido entro ai fori dei vecchi muri e fra i
legni e le paglie delle capanne. Si posa anche talvolta sui
96 O. ANTINORI E T. SALVADORI (459)
grossi alberi, ma a preferenza ama di restare sopra le pietre.
Per tutto il tempo che quest’ uccello rimase nel paese dei
Bogos, ho costantemente veduto il maschio in compagnia
della femmina, la quale si distingue da esso unicamente per
la mancanza del bianco candido che adorna le cuopritrici su-
periori delle ali. L’ ho incontrato anche. nei monti dei Dem-
belas, ove appresi dagli indigeni che vi nidifica. Una coppia
si era stabilita sotto una specie d’ atrio d’ una casa abbando-
‘nata ove io soleva ripararmi dal sole nelle ore calde, passando
il tempo a leggere o a disegnare. Il maschio e la femmina
si alternavano posandosi sopra un legno sporgente dal muro
a poca distanza da me, senza adombrarsi per la mia presenza.
La Thamnolaea albiscapulata fu raccolta da Jesse nel passo di
Surù (Sooroo) a 2397 piedi d'altezza, ma non fu da esso mai
\ più veduta in alcun’ altra parte dell’ Abissinia. Il BLANFORD
dice che essa è comune nei luoghi alpestri ove sono corsi
d’acqua, e aggiunge di averla trovata in Maggio in quello
stesso passo della provincia di Sooroo citato da Jesse. A.].
115. Pentholaea albifrons (Ròrr.).
. Keren. 14 Maggio 1870.
. Keren. 11 Maggio 1870.
. Keren. Maggio 1870 (BeccaRI).
. Keren. Maggio 1870 (BEccaRI).
DoS
o 40
| La femmina non ha la fronte bianca, la quale cosa viene
confermata anche dal Finscn; invece, secondo l’ HeveLin, non
vi ha differenza notevole tra il maschio e la femmina! Le
mie osservazioni m' inducono a reputare esatta l'opinione del
Finscn, dacché i sessi degli individui da me raccolti sono stati
constatati all’ autopsia.
Verso la metà di Maggio nei monti dei Bogos si cominciò
a vedere qualche individuo di questa specie, che vi rimase
durante tutta l’ epoca delle pioggie. Frequenta anch’ essa le
roccie, il che non toglie che molte volte la si veega anche
posata sopra gli arbusti.
(460) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 9
Dicemmo la nostra opinione intorno alla differenza tra il
maschio e la femmina adulti, ora diciamo che i giovani si
distinguono per avere le piume di color meno intenso ; cioè
di un nero tendente al rossiccio, o fuligginoso.
Non è notata nel Catalogo di BLanrorD, e i due individui
citati in quello di Jesse furono trovati nel Giugno nel ter-
ritorio dei Bedjuk. A.].
116. Cercomela melanura (H. et E.).
a. Assab. Marzo 1870.
b. Assab. Marzo 1870.
[Raccolsi questi due esemplari nel Marzo 1870 sui monti
‘ vulcanici di Assab, ove mì parve piuttosto frequente. Vennero
guasti dal colpo, e non potei riconoscerne il sesso. Pochi
giorni appresso nello scorcio dello stesso mese rividi questa
specie sui monti d’ Aden, ma la trovai tanto sospettosa ed
accorta, che non riuscii ad avvicinarla. Dopo quell’ epoca non
vidi più la Cercomela melanura sulla costa africana e neppure
nello interno del paese, quantunque BLanrorp la dica comune
in Aden e in tutte le coste del mar Rosso. L’ asserzione di
BLANFORD, «come il fatto di Jesse d’averne raccolti più indi-
vidui in Amba nel Samhar nel mese di Agosto, mi fanno
credere che questa specie, come le sue congeneri, cambi di
luogo e di elevazione secondo le stagioni, per cui mentre
in un dato luogo e tempo non si vede o vi comparisce rara,
-
in altro vi è frequentissima. A.|.
117. Saxicola lugubris, Rip.
. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871.
. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871.
. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871.
. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871.
. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871.
DS SR
00 n
l.
L'unico individuo, indicato femmina, è di color bruno ne-
rastro, co’ margini delle piume delle parti inferiori grigio-
“i
98 O. ANTINORI E T. SALVADGRI - (461)
bruni, più chiari sull’ addome; la coda è colorita similmente a
quella de’ maschi. Tanto il maschio, quanto la femmina hanno
il sopraccoda, la base delle timoniere laterali ed il sottocoda
di color fulvo-nocciola.
[Durante il mio soggiorno nell’ estrema Abissinia del nord
ho incontrato questa specie nel solo paese dei Dembelas. Nel
brevissimo tempo che mi potei trattenere sul luogo, durante
il mese di Gennaio, mi venne fatto di vedervi varii individui
che solevano porsi sopra le punte degli scogli, ma sempre
a molta elevazione dalla valle. In prossimità del villaggio
di Ad-ghel-ghel uccisi 1 varii individui qui sopra notati, i
quali tutti indistintamente hanno le cuopritrici superiori ed
inferiori della coda tinte di rosso-ocraceo ; di questo stesso
colore sono pure le timoniere dalla base fino oltre alla metà;
e da quella in su, sono terminate di nero ; questa tinta, nelle
due timoniere di mezzo, è molto più estesa. I maschi sono
tutti colorati di nero, ad eccezione della parte superiore della
testa, tinta di grigio-bruno-rossastro, sparso di macchiette
scure lungo gli steli di ciascuna penna.
La femmina invece ha le parti superiori bruno-fuligginose,
le parti inferiori dal mento fino al petto del color del
dorso, ma più chiaro; ciascuna penna nel mezzo è bruno-ne-
rastra; nell’ addome, nei fianchi e nel ventre queste mede-
sime tinte, sempre più slavate, volgono al biancastro, e
nello insieme tutte le parti posteriori del corpo si presentano
cosparse di macchie scure.
Fu trovata tanto da Jesse quanto da BLanForD nei monti
dell’ Abissinia a grandi altezze sopra il livello del mare, ove
sembra che resti stazionaria. A.|. I
118. Saxicola isabellina, RurP. (nec TEMw.).
Q. Assab (Mar Rosso). 11 Marzo 1870.
b. 7. Tantarva (Bogos). 1 Novembre 1870.
G._ 9. Tantarva (Bogos). A Novembre 1870.
@. Keren. 2 Novembre 1870.
(462) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 90
e. 9. Keren. 2 Novembre 1870.
f. 4. Keren. 13 Febbraio 1871.
g. . Assus (Samhar). Aprile 1871.
[Trovai questa specie per la prima volta nel mese di
Marzo del 1870, sopra i monti di Assab. Ne’ primi giorni di
Maggio avemmo campo di vederne parecchi individui nel
Samhar lungo la via che conduce al paese dei Bogos. Nel
Novembre poi ne vennero in gran copia sopra le colline alte
ed aperte del territorio dei Bogos e specialmente nelle vici-
nanze di Keren e di Tantarva. Nel mese di Febbraio ancora
se ne vedeva qualche individuo; e in Aprile finalmente uccisi
un maschio nelle vicinanze di Assus. Tanto dalle osservazioni
di Jesse e di BLanrorp, quanto: dalle mie apparisce che questa
‘ Saxicola non s'incontra nel Samhar nei mesi di Giugno, Luglio
ed Agosto. Fra le molte Sassicole che frequentano i territorii
del Sambar, dei Bogos e del Barka, questa mi parve la specie
più numerosa.
Il maschio dalla femmina poco o nulla differisce nelle
tinte; la femmina è alquanto più piccola del maschio. Gli
individui veduti in Assab hanno le tinte un poco più cariche,
e la fascia che dalle narici si estende al disopra dell’ oc-
chio, invece di essere bianca, è rossastra, come i lati del
collo ed il petto. Il bianco del mento e della gola è molto più
| ristretto e leggermente velato da una tinta rossastra. À.].
119. Saxicola oenanthe (Linn.).
a. J. Tantarva (Bogos). 22 Ottobre 1870.
.b. 9. Keren. 3 Novembre 1870.
C. J. Keren. 9 Marzo 1871.
[La S. oenanthe compari in piccolissimo numero nel paese
dei Bogos assieme ad altre specie verso la fine di Ottobre
del 1870 e vi rimase fin’ oltre la metà di Novembre. L’ anno
appresso nel Marzo ne vidi qualche individuo nei contorni di
Keren, ma per breve tempo. I naturalisti inglesi trovarono
100 O. ANTINORI E T. SALVADORI (463)
questa specie in Adigrat e Senafè in Marzo ed Aprile, ma non
la trovarono altrove. A.].
120. Saxicola aurita, Temm.
a. J. Keren. 2 Dicembre 1870.
b. 9. Keren. 26 Novembre 1870.
[Nei mesi di Novembre e Dicembre si fece vedere qualche
individuo di questa specie nelle vicinanze di Tantarva, insieme
ad altre. |
La presenza di queste Sassicole in quell’ epoca non avea
l'aspetto di un vero passaggio, inquantochè erano in scarso
numero, e mescolate con altre specie. Discendevano esse da
luoghi più elevati e più al sud, o veramente si trovavano
colà riunite per salirvi? A questa domanda ch'io mi feci non
potei trovare una soluzione che mi soddisfacesse, inquan-
tochè esse scomparivano un giorno e tornavano a comparire
l’altro senza che mi fosse concesso di osservare donde pro-
venissero e dove andassero. Non trovo notata questa specie
nei Cataloghi di BLanFcorp e di Jesse. A.|.
121. Saxicola xanthomelaena, H. et E.
cd. Tantarva (Bogos). 11 Novembre 1870.
g'. Tantarva (Bogos). 9 Novembre 1870.
g. Keren. 10 Febbraio 1871.
g. Keren. 24 Febbraio 1871.
J. Keren. 9 Marzo 1871.
Questa specie ha la più grande somiglianza colla S. stapa-
zina, dalla quale differisce principalmente pel nero della gola
più esteso. Il nero all’ estremità della coda occupa uno spa-
zio ora maggiore ed ora minore; in tutti gli individui le due
timoniere mediane sono in gran parte nere, in alcuni più
vecchi la 3.°, la 4.° e la 5.° sono quasi interamente bianche,
la 2.* ha una piccola macchia nera all’ apice del vessillo
(464) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 101
esterno, e la 1.* è nera all’ apice e per un tratto del ves-
sillo esterno.
[Comparve nel tempo e nelle località stesse delle specie
precedenti. Gli individui. raccolti, nelle parti superiori pre-
sentano un colorito molto variato; il bianco delle parti su-
periori del corpo, che in alcuni tende al rossiccio, è tutto
adombrato da macchie cenerognole, e di color bianco puro
non vi sono che le penne del sopracoda. JEsse e BLANFORD non
ne fanno menzione. A.|.
122. Saxicola leucolaema, Ant. et SaLvap.
( Tav. I).
S. ieucolaema, ANT. et SaLvan., Atti R. Ac. Sc. di Torino,
volume VIII, p. 32 (1872).
a. Keren. Dicembre 1871.
Sazicola S. leucomelae simillima, sed gula alba, lateribusque capitis et
colli migris.
Pileo, cervice, groppone, sopraccoda, gola, parte anteriore
del collo, petto, addome e’ sottocoda bianchi; margine fron-
tale, redini, regione auricolare, lati del collo, dorso, ali e
cuopritrici inferiori delle ali di color nero; coda bianca, col-
l’ estremità delle timoniere nere; becco e piedi neri.
Lungh. tot. 0", 150; ala 0”, 100; coda 0", 070; becco 0", 01 {;
tarso 0”, 020. Ne
Questa specie somiglia moltissimo alla S. leucomela (da non
confondersi colla /ugerns) tanto per la distribuzione dei colori,
quanto per le dimensioni, ma ne differisce per la gola che
nella S. leucomela è nera, mentre nella S. leucolaema è bianca;
inoltre in questa il nero del collo è confinato soltanto sui
lati, sul quali discende dalla regione auricolare estendendosi
alquanto sui lati del petto.
[Uccisi questa nuova specie di Saxzcola, sopra un colle pie-
troso, rimpetto a un campo coltivato a tabacco dai fratelli
102 O. ANTINORI E T. SALVADORI (465)
Cocconi, in prossimità del villaggio di Keren; ma non mi fu
dato di trovarne alcun altro esemplare. A.].
125. Saxicola leucomela, Part. (nec Temm.).
a. d'. Keren. 11 Dicembre 1871.
b. Keren. Febbraio 1871.
Individui non perfettamente adulti. Ambedue hanno le
piume bianche del pileo e della cervice coi margini di color
grigio-scuro, che si osserva anche all’ estremità delle piume
nere del dorso; il bianco del petto e dell’ addome ha una
leggera tinta isabellina, che nell’ individuo 4 si osserva anche
sul sottocoda; ambedue hanno .le remiganti nere anche sul
vessillo interno.
[Questa specie giunse nel Bogos più tardi delle altre e in
piccolissimo numero. BLancorp dice che era abbondante nella
regione temperata nel mese di Marzo, dopo il qual tempo
sparì. A.].
124. Saxicola deserti, Rupp.
a. 9. Tantarva (Bogos). 17 Novembre 1870.
[È rara nel paese dei Bogos; abita i luoghi aridi e sabbiosi
nelle steppe e le dune del Samhar, ove nei mesi di Dicembre
e Gennaio abbonda nella baia di Annesley secondo le osser-
vazioni di BLanrorD e di Jesse, i quali dicono di non averla
veduta nei mesi di Maggio, Giugno, Luglio e Agosto. A.].
125. Philothamna fuscicaudata, SaLvap. et Ant.
Ruticilla (?) fuscicaudata, BLANF., Ann. and Mag. Nat. Hist.
4. ser. p. 329 (Nov. 1869). — Id. Geol. and Zool. of
Abyssinia, p. 359, pl. IV, (1870).
(466) UCCELLI DEI, MAR ROSSO E DEI BOGOS 103
Saxicola scotocerca, HeucL., Orn. N. O. Af., p. 363, tav. XIIP.,
(1869). I
Luscinia infuscata, HeucL., Mus. Stuttg.
a. c'. Keren. 26 Ottobre 1870.
b. 7. Keren. Agosto 1870 (BEccARI).
c. Keren. Agosto 1870.
\
Tanto il BLanFrorD, quanto l’ HeugLin hanno collocato questa
specie nella sottofamiglia dei Saxzcolini, l’ uno nel genere
Ruticilla, e l’altro nel genere Saxicola; ma ambedue hanno
fatto avvertite come si tratti di una forma anomala, e vera-
mente pare che debba costituire nella famiglia dei Saxicolini
il tipo d’ un nuovo genere che proponiamo di chiamare:
Philothamna.
(Pràéco, amo; dauyos, cespuglio).
Rostrum breviusculum, robustum, culmine incurvato 5 alae bre-
viusculae, apice brevi ; remige prima longiuscula, margine interno
parum exciso ; cauda subrotundata; pedes breves, robusti; acro-
tarsis integris.
Questo nuovo genere non deve essere collocato lontano dal
genere Pentholaca, CAB.
[L'individuo a fu ucciso da me il 26 Ottobre del 1870 sopra
un cespuglio nelle vicinanze di Keren. Mi sembrò specie av-
veniticcia e rara nel paese.
BLanForp dà un’ ottima descrizione con figura dell’ unico
esemplare che trovò sui monti fra le valli dell’ Ansaba e del
Lebka all’ altezza di 4000 piedi, e sul quale fondò questa
sua. nuova specie. À.|.
126. Pratincola pastor, STRICKL.
Pratincola rubicola sybilla, HrugL. Orn. N. O. Af. p. 340.
a. 4. Keren. 29 Novembre 1870.
b. J. Keren. 2 Febbraio 1871.
C. 9. Keren. 10 Febbraio 1871,
104 O. ANTINORI E T. SALVADORI (467)
d.. 9. Keren. 18 Febbraio 1871.
e. J. Keren. 22 Febbraio 1871.
f. 4. Keren. 23 Febbraio 18741.
g. 7. Keren. 10 Marzo 1871.
Nelle femmine la base delle timoniere, nascosta dalle piume
del sottocoda, non è bianca come nei maschi; quindi esse
somigliano alle femmine della P. rubicola, dalle quali difficil-
mente sì possono distinguere.
[Ne apparve qualche individuo in Novembre ed in Febbraio ;
era frequente in alcune parti del territorio dei Bogos. Si posa
sulla cima de’ ramoscelli brulli degli arbusti e delle piante
erbacee, come fanno i nostri saltimpalo (Pratincola rubicola)
«cui molto somiglia. Dopo il mese di Marzo non si fece più
vedere, dal che apparisce che esso è di passaggio nel paese
LI
dei Bogos. Secondo BLanForD non è raro sulle alture. A.].
127. Pratincola hemprichii (H. et E.).
a. 4. Keren. 22 Febbraio 1871.
b. 9. Keren. 22 Febbraio 1871.
C. d'. Keren. 13 Febbraio 1871.
[Giunse nelle terre di Keren nell’ epoca stessa della specie
precedente, ma in molto minor numero; e come essa emigrò
durante il mese di Marzo. Somiglia molto alla Pratncola pa-
stor, da cui si distingue principalmente per la sua statura
minore. BLanrorD rinvenne questa specie tanto nelle vicinanze
della baia d’ Adulis, quanto negli altipiani dell’ Abissinia e
trovò in loro delle differenze notevoli. A.|.
Fam. SYLVIIDAE.
128. Curruca atricapilla (Linn.).
a. J. Scifscifit (Bogos). Maggio 1870.
b. 9. Keren. Luglio 1870.
[Il tempo dell’ anno nel quale questi due individui furono
trovati fa ragionevolmente supporre che ‘questa specie nidi-
fichi nel paese dei Bogos.
pre
RE
(468) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 105
Nen prima del mese di Maggio m° avvenni in questa specie,
che trovai‘lungo il torrente di Scifscifit sopra un grosso albero
di tamarindo, il quale essendo carico di fiori, frequentati da
varietà grande d’insetti, era il richiamo di molte piccole”
specie di Silvani. A.|.
129. Curruca hortensis (Gm.).
a. Scifscifit (Bogos). Maggio 1870.
[Raccolta nel luogo e nella stagione stessa della specie prece-
dente. Io non trovai che un solo esemplare; tanto questa specie,
quanto la precedente non sono notate dai naturalisti inglesi,
e ne desumo che siano rare in Abissinia. A].
150. Acrocephalus...... sp. ?
a. Massaua. Aprile 1870 (Beccari).
[Ucciso dal Beccari nei boschetti di Rizophorae e di Avicen-
niae, che contornano a tramontana il golfo di Massaua. Ha
i costumi del nostro canareccione, al quale somiglia un poco
per il grido. Non è raro in quelle località, ma è difficile ad
uccidersi. A.].
Disgraziatamente l’ unico individuo di questa specie è an-
dato perduto, mentre veniva inviato a Londra al sig. SuarpE
per essere determinato. Esso aveva le dimensioni dell’ A. tur-
doides, ma il becco assai più lungo, le parti superiori grigio-
olivastre, e non pare che fosse descritto dall’ Hevauin.
‘451. Camaroptera brevicaudata (RipP.).
a. g. Keren. 18 Giugno 1870. Iride color nocciola vivace.
Individuo similissimo ad un altro del fiume Volta dell’ Africa
occidentale ed inviato al Museo di Torino dal sig. SHARPE.
106 O. ANTINORI E T. SALVADORI (469)
[Comune nel territorio dei Bogos e sue adiacenze dal Mag-
gio al Settembre. Abita a preferenza i boschi di basso fusto,
e gli alberi e i cespugli che sorgono fra le roccie in vicinanza
delle acque. È in un continuo movimento, sempre occupato a
cacciare insetti, manda un grido assai forte, comparativa-
mente alla piccolezza dell’ animale e che odesi a grande di-
stanza. Negli stessi mesi fu trovato da BLanrorn e da Jesse
lungo l’ Ansaba e nei territorii finitimi. A.].
Fam. TIMALIIDAE.
@ »
152. Crateropus leucocephalus (Rupp.).
a. 9. Dari (Bogos). 7 Febbraio 1871.
b. Keren. Maggio 1870. Iride giallo-arancio. (BECCARI).
[Comune nel Samhar, nei Bogos e nel Barka, da dove si
estende in tutta la Nubia superiore, nel Sennaar e nel Kor-
dofan. È uccello clamorosissimo, ed ho già parlato dei suoi
costumi a pag. 43 del mio « Catalogo descrittivo di una col-
lezione di uccelli dell’ Africa centrale nord ». Ama molto le
frutta e in modo particolare quelle del sicomoro.
LI
Questa specie è notata da BLAanForp e da Jesse. A.].
1535. Argya acaciae (Rupp.).
a. 9. Malkatò (Zulla). 25 Gennaio 1871.
[Questo uccello dall'alto Egitto e dalla Nubia, dove è fre-
quentissimo, pare che si estenda all’ est della catena Abissi-
nica anche in qualche parte del Samhar. Ne vidi qualche
individuo nel Gennaio del 1871 presso Zulla, e uccisi una
femmina in Malkatò. Alcuni individui di questo stesso genere
avevo osservato qualche mese innanzi nella pianura di Reita,
a mezzodi della baia di Assab; ma non avendone potuto uc-
cidere alcuno, non potrei dire con certezza, se appartenes-
sero alla stessa specie. Sembra che questo uccello dimori a
(470) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 107
preferenza nelle pianure. BLANFORD raccolse un solo indivi-
duo nel luogo stesso ove ebbi il mio esemplare. A.].
1S4. Cercotrichas erythroptera (Gw.).
a. 9. Massaua. 16 Aprile 1870.
b. 2. Keren. 10 Febbraio 1871.
c. gd. Kerer. 17 Febbraio 1871.
[La presente specie è sparsa nel Barka, nel territorio dei
Bogos ed in quelli vicini; nel Samhar sì approssima anche
all'isola di Massaua. Si può dire che è un uccello che vive
coll’ uomo, giacchè è raro che non sì mostri in tutti quei
recinti spinosi che soglionsi fare attorno alle capanne. Il suo
portamento è similissimo a quello degli Aédon ; dispiega co-
m’ essi a guisa di ventaglio le sue belle penne caudali scure,
terminate di bianco. È uccello vivace molto ed elegante in
tutti i suol movimenti. Dalle siepi entra nei piazzali che
d’ ordinario trovansi dinnanzi alle capanne degli indigeni, e
quelli percorre in tutti i sensi, alzando ed abbassando di con-
tinuo la coda senza darsi cura della presenza degli abitanti.
Ha canto melodioso, che fa udire segnatamente il mattino.
ÈÉ l’ultimo uccello che alla sera si ritira per appollaiarsi ed
è uno dei primi a far intendere il suo canto, IDE chel
sole apparisca sull’ orizzonte. A.].
155. Aédon galactodes (Temwm.).
a. Assus. Aprile 1871.
Ha le due timoniere mediane di color rosso-cannella uni-
forme..
[É frequente in tutta la costa africana del mar Rosso, nei
Bogos, nel Barka, e nei contorni di Monkullo. L'ho osser-
vato in varie stagioni dell’anno e certamente vi nidifica. La
grande quantità di questi uccelli raccolti da me in Asia Minore
ed in Siria, e quelli ottenuti in Egitto mi hanno persuaso
108 O. ANTINORI E T. SALVADORI (471)
non esservi alcuna differenza fra la Aédon galactodes di Tew-
MINK e la Aédon minor di CABANIS e su ciò sono perfettamente
d’accordo con Finsca ('). A.].
156. Cisticola cursitans (FRANKL.).
a. g. Keren. 20 Luglio 1870.
[Nel territorio dei Bogos è poco frequente, nondimeno
qualche volta apparisce sul basso delle valli in luoghi umidi
e ingombri dalle gramigne. Ho anche veduta la Cisticola cur-
sttans nel Barka e sempre nelle medesime località. Manca nei
cataloghi di Jesse e di BLanrorp. A.].
157. Drymoeca ruficeps (RupP.).
a. Matacrur (Dembelas). Gennaio 1871.
[Vive questa specie sopra i monti dei Dembelas, all’ altezza
dai 4000 ai 5000 piedi. Osservai che era frequente sopra alcuni
piccoli arbusti poco elevati da terra e alcuni cespi di graminacee
che coprono i pendii dei monti che fiancheggiano la valle di
Swanagher e di Mansura guegua. Quelle balze tutte coperte
di quarzi bianchi, e con pendii tali da rendere quasi impos-
sibile 11 muovervi passo, rendono molto diiticile il procurarsi
questa specie. Dall’ alto in basso tirai a varii individui, ma
senza aver la soddisfazione di poterne uccidere. Non mi è
mai avvenuto d’ incontrarla nei monti dei Bogos. Non fu tro-
vata, a quanto sembra, dai naturalisti inglesi. A.].
1583. Drymoeca gracilis (RirP.).
a. Massaua. 1870 (BECCcARI).
b. Massaua. 1870 (BeccARI).
Cc. d'. Keren. 1871.
d. 2. Scek-Sayd. 1872.
Un individuo di Siria, esistente nel Museo di Torino diffe-
risce dai quattro sopra annoverati per la tinta grigia vole case
al rossigno e per la coda più lunga.
(1) Transactions of the Zool. Soc. of London. Vol. VII, par. IV, p. 231.
a Asti
(472) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 109
[É specie comune in moltissime parti del Samhar e in modo —
particolare nelle vicinanze di Massaua e di Monkullo ; trovasi
anche nell’ isola di Scek-Sayd; nei Bogos l’ ho pure incontrata
ma non vi è frequente; discende pure nel Barka; a Zulla
Jesse trovò un nido con due piccoli nel Giugno. A.|.
159, Drvmoeca murina, Heucn.?
a. 3. Keren. 1 Ottobre 1870.
All’ individuo suddetto assai bene quadra la descrizione che
l’Heueuin dà della sua D. murina. Confrontato con un indi-
viduo della D. mystacea, ne differisce per le dimensioni al-
quanto minori, per la fascia sopracigliare e per le piume
palpebrali bianchiccie bene spiccanti, e pel groppone dello
stesso colore del dorso senza tinta rossigna; sui lati del petto
ha una tinta grigia.
[E raro nei Bogos; questo esemplare fu ucciso nelle vici-
nanze di Keren, lungo la via che conduce ai Maria. A.].
140. Drymoeca rufifrons, RipP.
a. Massaua. Aprile 1870 (Beccari).
b. Massaua. Aprile 1870 (Beccari).
[Questi due esemplari vennero raccolti da 0. Beccari du-
rante il suo soggiorno a Massaua, ma nell’ etichetta manca il
luogo preciso ove li trovò. BLAnForD dice che si vede frequen-
temente in piccoli branchetti sugli alberi bassi e sui cespugli
nella regione vicino alla baia d’ Adulis;' Jesse ne raccolse
varii a Kumayli nel mese di Giugno dov’ era comune, e
quattro in Rairo nel paese degli Az-Temariam. Io non l'ho
mai veduto. A.].
441. Drymoeca pulchella (RupP.).
a. Assus (Sambhar).
Questa specie è notevole per avere il becco brevissimo,
come giustamente fa osservare il BLAnFoRD.
110 O. ANTINORI E T. SALVADORI (473)
[L'esemplare che esiste nella collezione è mancante di eti-
chetta, singolare coincidenza coll’ esemplare del BLanrorp. Per
quanto ricordo venne ucciso da me nel Samhar in Ottobre,
lungo la via che da Maldi discende a Massaua, e precisamente
nella pianura di Assus. A.|.
Fam. MOTACILLIDAE.
142. Budytes nigricapillus, Bp.
a. 7. Assus (Samhar). 9 Aprile 1871.
b. Assus (Sambar). 9 aprile 1871.
Pileo, cervice e lati della testa nerissimi; parti inferiori,
compresa la gola, gialle.
[Nei primi giorni d'Aprile del 1871, partito per Assus da Mon-
kullo, al di là della prima catena dei monti che chiudono
all’ est la valle di Assus, m’avvenni in un passaggio straor-
dinario di questa specie. In alcune località ne erano rico-
perti ‘© prati, e 1 piccoli alberi di mimose. Ne uccisi molte e
tutte appartenenti a questa specie. Il passaggio durò qualche
giorno, ma in seguito la maggior parte sparì, e non rima-
sero sul luogo che alcune coppie isolate. A.].
\
145. Agrodroma sordida (Riipp.)?
a. 3. Monti de’ Maria al Sud. 15 Giugno 1870.
[Uccisi questo esemplare nella gita fatta col Beccari da
Keren ai monti dei Maria. Nel territorio dei Bogos vi ca-
pita accidentalmente. Un altro individuo fu veduto, ma non
preso, da me nelle vicinanze di Tantarva nel Luglio dell’anno
appresso. A.].
4144. Anthus....sp?
a. 9. Matacrur (Dembelas). Gennaio 1871.
Minor A. rufescentis; A. malayensi simillimus !
Anche questo individuo è andato perduto prima che fosse
determinato.
(474) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGUS Lll
[Quest' unico individuo fu ucciso nel Gennaio 1871 sul dorso
di un colle lungo il fiume Laîtò nei Dembelas, e fu il solo
ch’ io vedessi durante il mio soggiorno in Abissinia. A.].
Fam. ALAUDIDAE.
145. Galerita preetermissa, BLANF.
Alauda pratermissa, BLanr., Ann. and Mag. of Nat. Hist.
è. 4.2 ser. IV. p. 380 (1869). — ld. Geol. and Zool. of
Abyss. p. 388. pl. VI.— FInscH, Coll. JEssE, TRANS. Z. S.,
WI poss eEnuer Oro. NO. Alf. p. 673.
a. Y. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871.
Se, come pare, l'individuo suddetto è stato ben determinato,
l’ Alauda pretermissa deve essere collocata nel genere (Gale-
rita; la forma del becco, il ciuffo, la coda breve, il color
fulvo vivo del vessillo interno delle remiganti non permet-
tono di allontanarlo dalla comune G. cristata. Pare che anche
‘il Tristram sia della stessa opinione. (BLanr. loc. cit.).
[Oltre ai caratteri anche i costumi inducono a far con-
siderare questa specie come appartenente al genere Galerita ,
Essa non abita 1 prati ed i campi aperti come le vere allo-
dole, ma sì le località montuose, prossime ai villaggi, dove
sopra ì sentieri che ad essi conducono, spesso sì vede occu-
pata a cercare insetti e semenze in mezzo allo sterco dei buoi,
seguendo in questo 1 costumi della Galereta cristata. Negli altri
paesi da me percorsi durante il mio soggiorno nei Bogos,
tranne quello dei Dembelas, non ho mai incontrato questo
- uccello. BLanrorn dà un'eccellente descrizione e una buona
figura di questa lodola. A].
146. Calandrella ruficeps (RupP.).
a. 3. Matacrur (Dembelas). Gennaio 1871.
Per mancanza di materiali non siamo in grado di decidere
se questa sia veramente identica coll’ A. cinerea, LaTH., come
112 O. ANTINORI E T. SALVADORI (475)
asserisce il BLANFORD; ma in tal caso il nome di A. cinerea
non pare che sì possa conservare essendo affatto improprio
per indicare una specie che nulla ha di cenerino.
[Rinvenni questa specie nel paese dei Dembelas, all’ al-
tezza di circa 5000 piedi dal livello del mare. L’ unico indi-
viduo maschio da me ucciso, apparteneva a un branchetto che
al mio colpo si levò da terra, dirigendosi sulla vetta di un
monte, sopra il quale non potei più raggiungerlo. Non ho
mai veduto quest’ uccello nei monti dei Bogos e neppure in
quelli appartenenti ad altre regioni circostanti. Abita certa-
mente località più elevate, come si desume dal BLanFoRD, che
lo trovò abbondante nelle terre pietrose vicino al Senafàè. A.].
1447. Pyrrhulauda melanauchen (Cas.).
. Assus (Samhar). Aprile 1871.
. Assus (Samhar). Aprile 1871.
. Massaua. Aprile 1870 (BeccaRI).
. Massaua. Aprile 1870 (BEccARI).
SES
HH La
[Comunissima nel littorale del Samhar, ove probabilmente
vive mescolata colla Pyrrhulauda albifrons, Sunp. e forse anche
colla P. leucotis. La P. melanauchen è frequente in Ras-Gherar
e lungo tutta la via che conduce a Monkullo. Nel territorio
dei Bogos non capita che accidentalmente: la sola coppia
che vi abbia veduto nel lungo soggiorno fattovi la incontrai
in Auker in prossimità dell’ Ansaba nel mese di Ottobre 1871
lungo la via di Maldi. Questi eleganti e semplici uccellini
abitano le terre basse e coperte di sabbie. Essi hanno un
modo di andare che li caratterizza, essendo usi di alternare
voli brevissimi a velocissime corse. Di natura molto famigliare
e di un colore alquanto simile a quello delle sabbie, spesso
avviene di averli quasi sotto i piedi e non vederli; se non
che talvolta essi si fanno scoprire con un leggier fischio che
ripetono in coro e che può tradursi col monosillabo pr,
priv, priv, pronunziato in tuono esile e sommesso. Fu trovata
comune anche dai due naturalisti Inglesi. A.].
(476) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 113
Fam. FRINGILLIDAE.
148. Fringillaria septemstriata (RipP.).
as
a
°
ST
4 > 40
. Scifscifit (Bogos). 5 Settembre 1870.
. Scifscifit (Bogos). 9 Settembre 1870.
. Scifscifit (Bogos). 9 Settembre 1870.
[Nel mese di Settembre varie coppie di questa FringiMaria,
venivano nelle ore calde a bere nel torrente di Scifscifit, presso
Keren. In quella stagione è frequente nel monte Duban, ed
anche in altre parti montuose del territorio dei Bogos. lo ho
trovato questo stesso uccellino nel Gerid, al sud della Tunisia,
e colà si vede frequente sopra le mura dei paesi e le abita-
zioni degli Arabi, dai quali questo uccellino, per il suo canto
armonioso è tenuto in molta stima, ed è chiamato Jahabibi
(armonico). I naturalisti inglesi lo trovarono diffuso in varii
luoghi del Samhar e anche sulle regioni montuose. A.].
149. Fringillaria flaviventris (Vir.).
. Ansaba (Bogos). 24 Maggio 1870. Iride color nocciola scuro.
. Ansaba (Bogos). 11 Giugno 1870.
. Sciotel. 2 Luglio 1870.
. Sciotel. 2 Luglio 1870.
. Sciotel. 18 Luglio 1870.
Si — 2
Qj #0 Luk
: [Dimora ordinariamente nei monti dei Bogos, ove è piut-
tosto comune nella valle dell’ Ansaba e nelle terre di Sciotel.
Dal Marzo a tutto Luglio questo uccello si incontra con più
frequenza che non in altre stagioni dell’anno. In questi mesi
sì trovano quasi sempre maschi e femmine insieme. Allora le
tinte dell’ abito dei due sessi sono più vivaci che non in altre
stagioni. Credo che questa /ringillaria non emigri dai monti
dei Bogos. A.|.
114 O. ANTINORI E T. SALVADORI (477)
150. Passer ...sp.?
a. d. Keren. 25 Luglio 4870. Iride bruna.
Individuo appartenente ad una piccola specie, forse nuova;
disgraziatamente è rimasto indeterminato per essere andato
perduto per la stessa causa dei due uccelli menzionati.
[Un branchetto di questi passeri, si stabili durante il mese
di Luglio, a piè del monte Duban dal lato settentrionale,
e vi rimase per qualche giorno, e più volte lo vidi alzarsi
a volo, mandando a vuoto tutti i miei tentativi per impa-
dronirmene. L’ esemplare unico di questa collezione l’ ottenni
per puro caso lasciando andare un colpo a grande distanza
entro quel branco. A.].
151. Pyrgitopsis swainsonii (RupP.).
a. Keren. Maggio 1870 (BeccaRI).
b. Keren. 13 Dicembre 1870.
c. Keren. Maggio 1870. Iride castagno (BECCARI).
[Si può dire che questa specie tenga il luogo del passero
comune in molte parti dell’Africa settentrionale. Essa vive a
contatto dell’uomo in vicinanza delle capanne e delle tende.
Nel mese di Luglio una coppia costruì il nido sopra i legni.
che servivano d’armatura al tetto della nostra capanna; il
maschio e la femmina attesero per lungo tempo a portar
materiali, consistenti in pagliuzze, in penne, piccoli brani di
tessuto, cartoline e tutto ciò che potevano rinvenire nella
corte. La femmina finalmente, dopo una quindicina di giorni,
vi depose le uova, ma un sorcio od altro piccolo mammifero
di notte le distrusse. Si dette allora questa coppia a fabbri-
care un nuovo nido sotto un’ altra parte del tetto della stessa
capanna, ma da quanto vidi ebbe la infausta fine dell’altro.
Allora questa coppia sfortunata sì decise di andarsene altrove.
S' incontra talvolta anche lontano dai villaggi, nei boschi
(478) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 115
purchè non foltissimi. E notato come uccello comune in Abis-
sinia anche dai naturalisti Inglesi. A.].
. Fam. PLOCEIDAE.
152. Pytelia citerior, STRIcKL.
a. 3. Keren. 10 Luglio 1870.
b. 7. Keren. 13 Luglio 4870.
Cc. Sg. Keren. 7 Agosto 41870. Iride color nocciola (BECCARI).
d. 3. Ailet (Samhar). Aprile 1871.
Nei tre primi individui, raccolti nella stessa località, il co-
lore rosso della faccia si estende fin dietro gli occhi, invece
nell’ ultimo :(d) raccolto in Ailet il color rosso s' arresta a
metà degli occhi; inoltre in esso il rosso della gola si estende
più in basso, le redini sono bianchiccie, e le fascie delle
parti inferiori si estendono fin sul mezzo del ventre e sul sot-
tocoda, mentre nei primi tre il sottocoda è bianchiccio senza
fascie di sorta. Nei primi tre il piumaggio sembra più fresco,
nell’ ultimo più usato. Sono da notare queste differenze,
perchè alcuni vogliono ammettere due forme similissime o
due specie, P. melba (Linn.) e P. citerior, STRICKL.
[Non ho mai trovato quest’ uccellino riunito in branchetti,
bensi in coppie isolate. Abita località remote, e spesso fre-
. quenta i boschi. Nel paese dei Bogos all’ epoca delle pioggie,
sì trova con più facilità che non in altre stagioni. Convengo
con BLanrorp e Jesse che questa specie abiti a preferenza 1
monti e sia piuttosto rara vicino alla costa. A.]. |
155. Lagonosticta minima (VIEILL.).
a. 3. Keren. Luglio.
Db. 9. Keren. Luglio.
[Questa specie comunissima nei villaggi della Nubia supe-
riore, e lungo la vallata del Nilo, fino entro Khartum, com-
parisce nel paese dei Bogos poco prima che incomincino le
116 O. ANTINORI. E T. SALVADORI (479)
pioggie, e sì stabilisce entro le siepi dei villaggi; è famigliare,
e nelle ore calde molti individui si uniscono in luogo ombroso,
disposti in fila sopra un ramoscello, uno a contatto dell'altro,
e la sera nell’appollaiarsi serbano la stessa posizione. I miei
servi s impadronivano agevolmente di questi eleganti uccel-
lini con la rete, perfino a contatto delle nostre capanne.
Provai più volte a tenerli in gabbia, ma non vissero.
La Lagonosticta minima fu trovata frequente nell’ Ansaba
dagli ornitologi inglesi. A.|.
154. Uroloncha cantans (Gw.).
a. J. Aona (Bogos). Giugno 1871.
b, Kursi. 24 Marzo 1870.
c. Kursi. 24 Marzo 1870.
d. Kursi. 24 Marzo 1870.
[Trovai un branchetto di questa specie stabilito nel Giugno
nelle siepi del villaggio di Aona, e così pure ne ho osservati
in altri villaggi dei Bogos. Credo che nella ‘stagione rigida
passi in luoghi più temperati. Jesse ne descrive il nido che
trovò a Waliko, BLanFcorp ne vide del branchetti in Ailet, in
Ain e sull’ Ansaba, ma non abbondanti. Fu trovato dal Bec-
caRI e da me comunissimo in Kursì, incontro a Aden. A.].
fo55. Amadina fasciata, Sw.
a. J. Matacrur (Dembelas). Gennaio 1871.
[Uccisa in prossimità di alcune capanne del villaggio di
Ad-ghel-ghel nei Dembelas. Gli ornitologi inglesi non ne fanno
parola. Questa specie non fu mai veduta da me in niuna
parte del territorio dei Bogos. Essa è frequente in alcune lo-
calità del Barka, da dove si estende nelle regioni del Sennaar
e del fiume Bianco. A.|.
(430) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 117
156. Vidua erythrorhyncha (Sws.).
a. 7. Keren. 24 Luglio 1870.
b. Ansaba. Agosto 1871.
C. J. Ansaba. 4 Settembre 1871.
d. 7. Ansaba. 19 Agosto 1871.
Tutti quattro gli individui hanno la macchia nera sul mento.
[Nei mesi di Luglio ed Agosto arriva con qualche frequenza
nel paese dei Bogos e vi si trattiene fino a tutto Settembre;
qualche individuo s’ incontra anche a stagione molto più avan-
zata; è frequente pure nel Barka, ma in numero minore della
Steganura verreauxti. Sembra che non discenda nel Samhar;
dove non fu veduto nè dai naturalisti inglesi nè da me. A.].
157. Steganura verreauxii (Cass.).
Vidua sphoenura, VERR.
a. I. Barka. 6 Ottobre 1871.
L'individuo suddetto viene qui attribuito alla S. verreauxe,
sebbene non sia cosa certa che questa sia specificamente diversa
dalla S. paradisca.
[Arriva nel paese dei Bogos nella stagione stessa della pre-
cedente e vi si trattiene tutta l’ epoca delle pioggie; nella
stagione secca non l’ ho mai incontrata. In Decembre ne vidi
moltissime nel Barka e segnatamente nelle vicinanze di Man-
sura. Ai vecchi erano mescolati molti individui giovani, privi
delle magnifiche penne vessillifere, caudali. In varie parti del
Barka questa Steganura pone i suoi nidi, fatti a cesta, sopra I
le acacie, le mimose e sopra gli zizifi. Anche in Ottobre ri-
trovai molti di questi uccelli quasi nelle stesse località, ove
li aveva trovati nella stagione precedente al mio ritorno da
Kassala. | |
Nel Febbraio e Marzo BLancorn e Jesse lo trovarono in
Kumayli e Zulla. A.].
113 O. ANTINORI E T. SALVADORI (431)
158. Euplectes franciscana (IsERT.).
a. S. Boggù [6 Settembre 1871.
[L'uccello dello scarlatto , come lo chiamano gli Arabi, non
risale, per quanto mi consta, nel paese montuoso dei Bogos;
ma appena da esso si discende e si passa nella valle del Barka,
incontrasi questo uccellino in copia nel tempo che matura il
sorgo ed alcune panicularie. Nel mese di Settembre trovai
questa specie in Boggù, valle estrema orientale del Barka, e
seguitai ad incontrarla fino a Kassala, in tuttii campi ver-
deggianti di sorgo, in cima alle cui pannocchie spicca per la
vivacità -de’' suoi colori. Il maschio e la femmina si chiamano
a vicenda continuamente. È cosa singolare che dalla valle di
Boggù, confinante coi monti dei Bogos, non risalga fino al loro
paese, nè in quelli vicini, ove non fu osservata nè da Jesse nè
da BLanForp. A.].
159. Euplectes abyssinica (Gwm.).
a. JT. Kassala. 28 Settembre 1871.
[Non vidi mai questa specie nei Bogos, e penso che mai
vi giunga, appartenendo a regioni più calde. Abita certamente
il Barka e, da quanto mi fu detto a Kassala, non è rara in
Agosto e Settembre. Nella provincia di Taka è più co-
mune. À.].
160. Sporopipes frontalis (Vienn.).
. Keren. I Giugno 1870.
. Keren. 3 Giugno 1870.
. Keren. 20 Luglio 1870.
. Keren. 15 Dicembre 1870.
SISSA
40 Q 1 40
[Questo conirostro, comune alla Nubia, al Sudan e al Kor-
dofan, vive eziandio nel Barka e nel paese dei Bogos. Nei
(482) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 119
mesi di Giugno e di Luglio vi nidifica e più d'una volta ho
veduto uscire ed entrare individui di questa specie dai nidi
penduli del Ploceus galbula, e ciò appunto per la lunga du-
rata che hanno questi nidi, i quali, benchè abbandonati dai
loro primitivi costruttori, durano intatti ed offrono asilo op-
portuno ad altri ospiti meno operosi. Probabilmente molti
individui di questa specie rimangono nel paese dei Bogos
tutto l’anno. Ha costume anch'essa d’avvicinarsi ai vil-
laggi. A.].
161. Plocepasser superciliosus, Rupp.
a. 9. Keren. 1870 (BECCARI).
[È comune in tutte le stagioni nel paese dei Bogos. L’ ho
incontrato più volte in località molto discoste dai villaggi, ma
in generale sì trova spesso in vicinanza di quelli e spesso lo
sì vede anche entro le siepi che cingono le capanne. S' in-
contra pure nel Samhar e nel Barka. Non lo veggo notato
nei cataloghi dei naturalisti inglesi. A.|.
162. Quelea aethiopica (Sunp.).
a. 3. Keren. 6 Agosto 1870. Iride scura (Beccari). Petto ed addome tinti
di roseo.
. Ansaba. 29 Luglio 1874.
. Ansaba. 16 Luglio 1871.
. Ansaba. 16 Luglio 1871.
. Ansaba. Luglio 1871.
. Ansaba. 1871.
C.
f
Sa
Qu 40 40 40 Qi
[E di passaggio nei Bogos nel mese di Luglio, e in questa
stagione poco dopo il levar del sole ne passano dei branchi
numerosissimi a poca distanza dal suolo, con tale rapidità
di volo, da far credere il loro avvicinarsi un turbinio di vento.
In questi passaggi seguono ordinariamente l’ andamento delle
valli chiuse fra le montagne. Trovandomi io in quella stagione
120 O. ANTINORI E T. SALVADORI (483)
fermo nelle vicinanze dell’ Ansaba, per otto o dieci giorni
consecutivi, fui presente al passo di questi uccelli, i quali nella
maggior parte presentavano i caratteri dell’ abito degli adulti.
Osservai pure che spesso inseguivano le formiche alate. Nel
Barka l’ho pure frequentemente veduto. Non l’ ho incontrato
nel Samhar, ma tanto Jesse quanto BLanrorp lo trovarono in
Ailet in Giugno e Luglio. A.|.
. 165. Hyphantornis dimidiata, SALv. et ANT.
(Tav. IM).
Hyphantornis dimidiata, SALv. et AnT., Atti R. Ac. Sc. di Tor.
vol. VIII, p..(360/ (375).
a. Kassala. 30 Settembre 1871 (B. Konn ).
Mas. Flavissimus, capite toto ac gutture nigris; cervice ac lateribus colli
aureo-flavis, pectore pulchre castaneo.
Long. tot...0%, 145..(circa); al. 10*:072;eaud5 02,053 resin
021017; tarsit0033;
Pileo, lati della testa e gola di color nero intenso; occipite e
cervice giallo dorato; dorso e scapolari di color giallo, legger-
mente tinto di olivastro; sopraccoda giallo puro, petto color .
castagno vivo, che sui fianchi ricopre il color giallo sotto-
stante; addome, sottocoda e tibie di color giallo puro;
cuopritrici superiori delle ali scure, con larghi margini gialli;
cuopritrici inferiori gialle; remiganti scure, marginate di
giallo-olivastro internamente, di giallo-chiaro esternamente ;
timoniere giallo-olivastre con sottili margini gialli; becco
nerissimo , piedi rossigni.
Questa specie ha le dimensioni e la forma dell’ H. bada,
cui molto somiglia anche pei colori, ma ne differisce per la
tinta castagna limitata al petto, e per nulla apparente sulle
parti superiori che sono di color giallo, volgente al dorato
sulla cervice. Da tutte le specie a noi note questa diffe-
risce per la vivezza del colore giallo, senza macchie e quasi
uniforme, delle parti superiori.
[Un solo individuo fa parte della collezione; esso fu preso
(484) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 121
in un giardino di Kassala dal mio dragomanno Bernarbo
Koun. A.|.
164. Hyphantornis galbula (RipP.).
. Keren. 13 Giugno 1870 (Beccari).
. Keren. 21 Giugno 1870.
. Keren. 26 Giugno 1870.
. Sciotel. 1 Luglio 1870.
. Keren. 17 Luglio 1870.
. Keren. (BeccARI).
. Keren. (BECCARI).
. Keren. Maggio 1870 (Beccari).
. Keren. Agosto 1871.
. Keren. 14 Febbraio 1871.
. Keren. Maggio 1870 (BEccaRI).
I. (Scheletro). Iride bruna.
pie is asi
#0 Gi 40 #40 40 Lr Li i
[Nel mese di Maggio gran copia di questi tessitori si aduna
nel paese dei Bogos, così pure in quello di Sciotel e del Barka.
Costruiscono a centinaia i loro nidi penduli intessuti con in-
finita industria, a guisa di fiasco, tanto sugli alberi che
sono dentro i villaggi, quanto su quelli in riva dei tor-
renti e dei fiumi. Nel villaggio di Keren vi erano parecchi
di questi alberi da cui penzolavano que’ nidi. Sopra una
sponda del torrente dei Bogos, che va a gettarsi nell’ An-
saba, in un albero spinoso e isolato contai fino ottanta di
questi nidi, e nell’ Ansaba stesso sopra un’ altissima acacia,
ve ne erano appesi più di cento. Molti di questi nidi vengono
abbandonati dall’ uccello prima di essere compiuti, ed alcuni.
appena incominciatane l’impalcatura, che consiste in un anello
formato da foglie di gramigna intrecciate fra loro e appeso ver-
ticalmente ad un ramoscello. Per quanto io abbia osservato
non mi è riuscito di trovare alcuna differenza fra il nido del-
l’ Hyphantornis galbula e quello dell’ Hyphantornis vitellinus
comunissimo sul fiume Blu e nel Samhar, che descrissi nel
mio precedente Catalogo. Le uova di entrambe le specie ,
sono variamente colorate, ora di verde azzurrognolo, ora
122 O. ANTINORI E T. SALVADORI (485)
di verde, ora di roseo e non havvi tra loro che qualche
minima differenza nella fittezza delle punteggiature sovrap-
poste alla tinta generale del fondo. A.|.
165. Hyphantornis luteola (LicHt.).
a. gd. Keren. 16 Maggio 1870.
b. 3. Keren. 13 Giugno 1870 (BECCARI).
c. 9. Ansaba. Giugno 1871.
[Qualche coppia di questa specie venne a stabilirsi ne’ con-
torni del villaggio di Keren e, appena giuntavi, cominciò a
fabbricare i suoi nidi sopra quelli stessi alberi, ove il P/oceus
galbula aveva appeso i suoi. Nel mese di Luglio nel villaggio
abbandonato di Sciotel, alle falde dello Zad-Amba ne trovai
una coppia col nido già terminato, con dentro quattro uova, ap-
peso ad uno Zizyphus, ove notai oltre a trenta nidi appartenenti
al P. galbula. Queste due specie sembra che vivano bene in-
sieme, giacchè i fatti accennati di sopra li ho egualmente
verificati nel Sennaar e nel Kordofan, ove questo tessitore
è comune. Nel Giugno trovai una coppia che aveva nidificato
sopra un arbusto sporgente sulla ripa del fiume. Tanto dalle
osservazioni degli ornitologi inglesi quanto dalle mie, si può
affermare che è una specie rara nell’ Ansaba. A.|.
166. Hyphantornis melanotis (Gw.). I
a. Y. Keren. 4 Giugno 1870.
Db. J. Ansaba superiore. 11 Giugno 1870.
.[L' Hyphantornis melanotis comparisce nei Bogos in piccolis-
simo numero nel mese di Giugno. Gl’ individui da me trovati
non erano riuniti in famiglie, ma vivevano soli ed uno di
essi lo uccisi tirando a un branchetto di Z. galbula col quale
mi parve che si fosse momentaneamente unito. Abita per
solito nei territori molto più alti di quelli dei Bogos. Si fa
(436) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 123
vedere anche sullo Zad-Amba e nella valle superiore di Menza.
BLanForp nota di averlo trovato a circa 10,000 piedi di al-
tezza. A.].
167. Textor alecto, TEMm.
a. J. Valle d’ Ascera. 4 Luglio 1870.
b. 3g. Valle d’ Ascera. 4 Luglio 1870.
c. d'. Valle d’ Ascera. 4 Luglio 1870.
d. I. Valle d’ Ascera. 4 Luglio 1870 (Beccari).
Boccurdumù; Bogos.
[Nel mese di Luglio del 1870 il Beccari ed io incontrammo
“una quantità di questi uccelli nella valle d’Ascera occupati a
costruire nidi sopra alberi di Cucifera thebaica che gli arabi del
Sudan conoscono sotto il nome di egli e che chiamano anche
il dattero dell'elefante. Questi alberi alti, folti e potentemente
armati di spine non ci permisero di visitare quei nidi, i quali
veduti da terra si presentano come grandi ammassi di frasche
e stecchi disseccati, intrecciati e del diametro di due piedi
circa. Ci parve anche che quei nidi fossero opera; di più cop-
pie riunite, delle quali molto probabilmente ognuna ne pos-
sedeva una parte. Certo è che da quelle specie di panieri
informi vari di quelli uccelli uscivano ed entravano portando
sempre nel becco nuovi materiali, dal che appariva certa la
loro sociabilità.
Incontrai pure questi uccelli in varie parti del Barka, nel
viaggio che feci da Keren a Kassala nel mese di Settembre,
e.siccome la stagione durava molto piovosa mi accadde di
vedere che molti di questi uccelli erano intenti ad una se-
conda covata.
Presso Scanner-Adik, in un villaggetto che ha per nome
Aderki, sulle più elevate cime di un grogso baobab osservai vari
di quei nidi abitati da vari individui similissimi a quelli già
da me veduti nella valle dell’ Ascera il mese di Giugno.
É singolarissima 1’ appendice carnosa che hanno in prossi-
. 124 O. ANTINORI E T. SALVADORI (487)
mità dell’ano, e che ha tutta l’apparenza di un vero organo
copulatore. Jesse e BLANFORD trovarono questa specie sull’ An-
saba, ma non frequente, il che non avvenne a me. A.|.
Fam. STURNIDAE.
168. Buphaga erythrorhyncha (STANL.).
a. d'. Keren. 12 Maggio 1870.
b. 7. Keren. 17 Giugno 1870 (Beccari).
c. . Keren. 17 Giugno 1870 (BeccaRI).
d. 3. (Scheletro). Keren. 9 Luglio 1870.
e. d'. (Scheletro). Keren. 1870.
f. ®. (Scheletro). Keren. 1870.
[Comune nei Bogos in tutte le stagioni; abita tanto la pia-
nura, quanto il monte e segue il cammino delle mandrie bo-
vine condotte dai nomadi. Più di una volta ho osservato che
quando i pastori abissini giungono nel punto prescelto per
alzarvi le tende, appena i loro buoi sono adunati, le Buphagae
non mancano di comparire quasi per incanto e di posarsi sulle
loro groppe. Non è esattissimo ciò che dice BkeHm che, cioè,
questi uccelli non si posino mai sugli alberi, mentre ve ne
ho io veduti le mille volte tanto nell’ Abissinia quanto nel
Sudan. Una cosa però mi è sembrata molto singolare: dal
paese dei Bogos scendendo nella valle d° Ascera a ponente,
la Buphaga erythrorhyncha sparisce ed è sostituita dalla Bu-
phaga africana.
BLanFrorD e Jesse affermano che quell’ uccello è distribuito
egualmente tanto sulle alture quanto nelle valli e dovunque
sono armenti. A.|.
N
169. Pholidauges leucogaster (Gw.).
Lamprotornis leucogaster (RUPP.).
a. 7. Keren. 14 Maggio 1870. Iride giallo-citrino.
Ò: 9. Ansaba. 27 Maggio 1870.
(438) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 125
. Keren. 7 Giugno 1870. Iride giallo-citrino chiaro.
. Keren. 8 Giugno 1870.
. Zad-Amba. 26 Giugno 1870. Iride bianco- JE
. Zad-Amba. 30 Giugno 1870. Iride bianco-giallognola.
. Ansaba. 30 Maggio 1870 (BeccaRI).
. Ansaba. 30 Maggio 1870 (BeccaRI).
. (Scheletro). Keren. 2 Agosto 1870.
So > SaS
a 4040 9
[Vedemmo le prime coppie di questo splendentissimo Lam-
protornino nell’ Ansaba circa la metà di Maggio. In quella
stagione mostravasi con poca frequenza e sempre a coppie
isolate maschio e femmina. Nei primi tempi, per la grande
differenza che passa tra il maschio e la femmina, dubitammo
che gl’individui a manto scuro fuliginoso nelle parti supe-
riori del corpo e bianco sprizzato di macchioline scure nelle
parti inferiori fossero giovani, ma in seguito dovemmo con-
vincerci che erano femmine. Vero è che più tardi potemmo
osservare varii individui giovani riuniti, con abito perfetta-
mente eguale a quello delle femmine. Nei branchetti di otto
a dieci individui, non si scorgevano che due o al più quattro
maschi rivestenti l’ abito completo degli adulti; dal qual fatto
deducemmo che i giovani e le femmine per il loro abito si
confondano. Questa specie appartiene positivamente a luoghi
montani, dai quali difficilmente discende alla pianura. Non
mostra certo, nè la sociabilità degli altri Lamprotornini, né
a loro somiglia nelle abitudini. È solitario; sta a prefe-
renza sulle vette dei grandi alberi ove, scelto un ramo
brullo di foglie, molti individui sì mettono in fila gli uni a
contatto degli altri.
Lungo il torrente di Sciotel, nelle boscaglie sottoposte allo
Zad-Amba e così pure entro le gole delle montagne che
formano i passaggi di Menza e di Maldi, ho in numero
maggiore o minore incontrato questo uccello in tutte ie
stagioni, ma non l’ho mai veduto in luoghi aperti del
Samhar e del Barka. Le mie opinioni intorno al sesso di
quest’ uccello discordano da quelle di HeveLIin e sono conformi
a quelle di Jesse. A.].
126 O. ANTINORI E T. SALVADORI - (489)
170. Notauges chrysogaster (Gw.). |
Lamprotornis rufiventris (Rùpr.).
a. 3°. Keren. 13 Febbraio 1871.
b. 7. Keren. 25 Febbraio 1871.
C. J. (Scheletro). Keren. 11 luglio 1870.
[Dimora tutto l’anno nel territorio dei Bogos, ove nidifica
entro il tolto degli alberi di basso fusto, e anche entro i
cespugli. Una coppia, nel mese di Giugno nidificò a contatto
delle mie capanne entro la siepe di una zeriba che avevo
fatto costruire in vicinanza dell’ Ansaba. È comune egualmente
in molte parti del Samhar, sempre vicino ai villaggi, nonchè
in tutto il Barka, da dove risale nella Nubia superiore, nel
Sennaar, nel Kordofan ecc. Nel tempo della maturazione del
sorgo, stormi numerosissimi di questi uccelli si precipitano
sopra quelle piante, e attaccandosi alle pannocchie, le pie-
gano in basso in cerca d’ insetti. Per liberarsi dai danni che
recano, i Bogos costruiscono in mezzo ai campi palchi alti
otto o dieci piedi, sui quali uno fa la guardia gridando e lan-
ciando continuamente sassi con la fionda contro quelli uccelli.
Dai monti dell’ Abissinia non scende mai fino alla costa, come
giustamente ebbé a notare il BLawrorp. A.l.
171. Lamproccelius chalybaeus (H. et E.).
a. 9. Keren. 8 Giugno 1870. Iride crocea. (BECCARI).
b. 9. Keren. 12 Dicembre 1870.
C. gd. Keren. 19 Febbraio 1871.
d. Keren. 25 Febbraio 1871.
e. gd. Keren. 9 Marzo 1871.
f. 9. Keren. Maggio 1870 (BEccARI).
[Molto numeroso in tutto il paese dei Bogos, dei Bedjuk e del
Barka. Quando matura il sorgo anch’ esso, come il Notauges
chrysogaster, frequenta quei campi, vi reca gli stessi danni,
(490) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 127
LI
e nel modo stesso è cacciato dagli indigeni. In questa specie
la statura varia molto da un individuo all’ altro; generalmente
la femmina ha dimensioni alquanto minori di quelle del ma-
‘schio, ma eccezionalmente alcuni individui appartenenti a quel
sesso sono molto più grandi, benchè nel colorito non vi sia
differenza fra 1 piccoli e i grandi. Dalle dimensioni che dà il
BLAnFoRD di sette individui viene confermata la mia. osserva-
zione; Finsca trova qualche differenza tra il maschio e la
femmina. A.].
172. Lamprotornis purpuroptera (Riipp.).
a. 4. Keren. 10 Maggio 1870. Iride giallo-limone.
b. 7. Keren. 21 Febbraio 1871.
[Vive in branchetti molto meno numerosi di quelli del
Lamprocolius chalybacus e del Notauges chrysogaster, coi quali
spesso si vede associato. S' incontra tanto lungo l’ Ansaba,
quanto in tutto il paese dei Bogos e nel Barka. A.].
175. Amydrus riippellii (J. VERR.).
a. d'. Keren. 17 Settembre 1870.
b. ®. Keren. Settembre 1870.
Uarda, Amarico.
[L'unica volta che incontrai quest’ uccello fu il 17 Set-
_tembre del 1870, lungo il torrente di Scifscifit, nei Bogos, ed
era un piccolo branco. Uccisi un maschio ed una femmina.
Questa sì distingue dal maschio per avere le barbe delle
penne che coprono la testa, il collo e parte del petto tinte
di grigio, di mezzo alle quali traspare la bella tinta nero-az-
zurra splendente di cui è rivestito tutto il corpo del maschio.
In nessuno altro luogo, nè in altro tempo ho più incontrato
questo uccello, quantunque i Bogos mi asserissero che dal
Settembre al Novembre, in alcuni anni, apparisca numeroso
128 O. ANTINORI E T. SALVADORI (491)
nel territorio loro. Dalle altezze ove lo trovarono i naturalisti
inglesi si desume che questa specie abita regioni più elevate
di quella dei Bogos. A.].
Fam. CORVIDAE.
174. Corvus affinis (RipP.).
a. J. Maldi. 17 Giugno 1870.
b. 9. Keren. 6 Agosto 1870.
[Il Corvus affinis sulla strada carrettiera che conduce da
Massaua a Keren cominciasi a trovare lungo il Lebka, nelle
località in cuì questo fiume, uscendo dalle montagne per vol-
gere al mare, traversando il Samhar, prende il nome di Ain.
Nei primi di Maggio, accanto ad alcune tende degli Az-Te-
mariam, ne incontrammo alcune coppie che in seguito si
fecero frequenti entrando nel territorio dei Bogos. A Keren
questa specie comparisce in branchetti piuttosto numerosi
tutte le volte che quei terrazzani uccidono un bue. In tal
circostanza il Corvus affinis divide gli scarsi avanzi degli
animali uccisi col Neophron pileatus col quale spesso viene a
contesa. Dai monti dell’ Abissinia si estende anco nel Barka
e nel territori circostanti. Noterò qui l’incontro da me fatto
di due Corvultur crassirostris (Rùpp.) mescolati ad un branco
di questi corvi sulle vette orientali dello Zad-Amba. lo vali-
cavo quelle montagne per discendere nella valle Boggù, al-
lorchè questi due uccelli passarono ad una certa distanza da
me, descrivendo dei giri tortuosi, ciò che non m' impedì di
scorgere la grande macchia bianca che dalla nuca discende
sulla parte superiore del collo, come pure l’ enorme becco
che li caratterizza. Mandavano grida rauche e molto più forti
di quelle del Corvus affinis, con cui erano accompagnati. A.].
175. Corvus scapulatus (Daup.).
a. 9. Dessé (Samhar). Gennaio 1872.
[Vive nel Samhar e ne trovai parecchi nel villaggio di
Dessé, nei mesi di Gennaio e di Aprile. Nel territorio dei Bo-
(492) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 129 .
gos non l’ho mai veduto, quantunque Jesse ne abbia raccolti
vari esemplari in Rairo, tra gli Az-Temariam, prossimi ai
Bogos. Nel Barka si trova nelle parti di Kassala, da dove si
estende nella Nubia superiore, nel Galabat, nel Sennaar e in
gran parte del centro dell’ Africa settentrionale. A.].
Ordo COLUMBAE.
Fam. TRERONIDAE.
tKio KEreron Waalia (Gm.).
Vinago abyssinica (RupP.).
. Keren. 5 Giugno 1870. Iride azzurro-violacea. (BEccARI).
. Keren. Giugno 1870.
. Scifscifit. 7 Settembre 1870.
. Keren. 12 Dicembre 1870.
»
SE
QQ
La femmina non differisce gran fatto dal maschio; il giallo
dell’ addome è in essa più chiaro; le piume delle tibie e del
sottocoda sono colorate come nel maschio.
[Frequenta gli alberi e gli arbusti che producono frutta
carnose, tantochè nel Giugno, Luglio e Agosto, quando il
sicomoro matura 1 frutti, veggonsi questi colombi su quell’ al-
bero in gran copia, e, nonostante la differenza del frutto,
veggonsi spesso anco sui tamarindi.
Sono uccelli sospettosi oltre misura e quando giungono a
. quelli alberi da cui sogliono ritrarre il cibo, hanno per abi-
tudine di gettarsi la ove le foglie sono più folte e tenervisi
immobili e nascosti per qualche tempo finchè non abbiano la
sicurezza che nessuno li insidii. Se hanno sospetto del più
piccolo pericolo, fuggono dall’ albero con la velocità di una
freccia. Per uccidere questo uccello conviene aspettarlo, nella
vicinanza dell’albero, non muoversi e attendere che si ponga
a mangiare.
È comune in tutti i territori finitimi a quello dei Bogos e
9
130 O. ANTINORI E T. SALVADORI (493)
sì estende nel Barka, nel Galabat e in tutto il Sennaar. Nel
territorio dei Giur, che sta nelle terre interne del Gazal,
questo colombo è comunissimo quando la Bassia Parkî ma-
tura le frutta. ,
Secondo il BLanrorD non sì trova mai al disopra di 6000
piedi dal livello del mare. A.|.
Fam. COLUMBIDAE.
177. Columba guinea , Linn.
a. J. Keren. 15 Luglio 1870.
b. 7. Keren. 27 Luglio 1870 (BEccARI).
c. J. Keren. 5 Novembre 41870.
[Gran parte dell’ anno dimora nel territorio dei Bogos; è
avidissima dei semi del durrah, e i branchi che si spargono
nei campi producono molti danni. Nei monti dell’ Abissinia
frequenta gli alberi di Kolqual (Euphorbia abyssimea); da quelle
alpi si estende, come ho fatto notare nel mio primo Cata-
logo (pag. 87), nella Nubia superiore, nel Sennaar e nel
Kordofan. Generalmente nell’ Agosto costruisce il nido sopra
la palma. Douleb , perlocchè gli arabi la distinguono col nome
di Colomba del Douleb. A.l.
178. Turtur auritus, Ray.
a. 3. Assus. 5 Aprile 1871.
Le piume del pileo sono cenerine senza tinta rossiccia. No-
tiamo questo carattere onde togliere ogni dubbio che si possa
trattare della 7. sharpei, se pure è questa una specie vera-
mente distinta dal 7. auritus. OI
[Nel Samhar, nell’ Aprile del 1871 ad Assus, trovai un bran-
chetto di queste tortorelle che erano di passaggio; nei Bogos
non l’ ho mai veduta.
(494) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 131
Lungo il Nilo, nella Nubia, incontrai nel Giugno del 1859
branchi numerosissimi di una tortora i cui individui erano
tutti colorati da una tinta isabellina chiara simile al color
della sabbia del deserto. A_ pagina 91 del mio Catalogo parlai
di questa varietà isubellina, da non confondere colla Streptopelia
isabellina. A.).
179. Turtur senegalensis (Linn.).
a. 4. Keren. 27 Luglio 1870. Iride bruno-scura. BeccaRrI).
b. (Scheletro).
[Capita questa specie nel paese dei Bogos, ma non vi è co-
mune; incontrasi pure nel Samhar, in vicinanza e dentro i
villaggi. È sparsa in tutto l’ Egitto e in varie parti dell’ Africa
settentrionale, ove non risale oltre la Nubia. È comune su
tutta la costa arabica del Mar Rosso e si estende fino a
Aden e sulla costa africana, ma è raro che oltrepassi Mas-
saua. A.].
180. Streptopelia ‘semitorquata (RiipP.).
Turtur erythrophrys (SwAINS.).
a. 7. Keren. 15 Luglio 1870.
[Nel tempo delle pioggie è frequente nella valle dell’Ansaba
e anche in altre località nel territorio dei Bogos; l’ho eziandio
incontrata nel Barka. A.|.
181. Streptopelia barbarù, AntIn., Catalog. p. 89 (1864).
a. 3. Keren. 27 Luglio 1870 (BEccaRI).
b. 9. Ansaba. 6 Novembre 1870.
Ambedue gl’ individui raccolti hanno le redini nere. Qui è
da ripetere quanto fu detto nella Awista critica del Catalogo
AntinorI (Att della R. Accad. di Torino, T. V, p. 745), cioè
132 O. ANTINORI E T. SALVADORI (495)
che appunto per quel carattere delle redini nere pare che la
S. barbaru si debba considerare come specie distinta dalla
S. albiventris, Grav, che non ha le redini nere.
[Vive tutto l’anno nel territorio dei Bogos e di là a po-
nente si estende nel sottoposto paese dei Barka. A.].
182. Oena capensis (Gm.).
a. 7. Kursi. 26 Marzo 1870.
b. g. Keren. 2 Giugno 1871.
[Ho osservata questa elegantissima tortorella in tutte le
stagioni dell’anno, presso i luoghi coltivati ed ombrosi e
vicino ai villaggi, tanto nel Samhar, quanto nei Bogos, e
nel Barka. Le coppie per lunga stagione vivono unite, ed è
raro di vedere assieme un numero maggiore di 8 o 10 indi-
vidui.
Dalla costa del Mar Rosso risale in Abissinia fino all’ altezza
di 5000 e 5500:piedi secondo BLanrorp. Ai monti preferisce
le pianure, e così è che dal Barka sì estende a tutta la Nubia
al Sennaar e al Kordofan. |
Nel Yemen la trovammo numerosa in Kursi incontro ad Aden
nel marzo del 1870. A.].
Ordo GALLINAE.
Fam. PTEROCLIDAE.
183. Pterocles exustus, TEMM.
a. J. Massaua. 19 Aprile 1870.
b. 3. Massaua. 29 Aprile 1870.
[Vive in branchi numerosi nel Samhar, e nel mese d’ Aprile
era comunissimo nel paese arido vicino a Monkullo. Nei Bogos
non se ne vede che accidentalmente qualche coppia. Il Pte-
(496) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 133
rocles exustus inoltre è numeroso in tutte le stagioni nel Barka.
Per dare un concetto adeguato del prodigioso numero di questi
uccelli dirò che nelle vicinanze di Gafsa nella Tunisia, essendo
ospite del fratello del Bey, comandante un accampamento
militare, furono inviati alla caccia quattro dei suoi caccia-
tori, e tornarono dopo un solo giorno con tre muli carichi
di questi uccelli, che contati in mia presenza sommavano
a DOLL
184. Pterocles lichtensteinii, TEMM.
a. Y. Ansaba. 4 Novembre 1870.
b. 3. Ansaba. 1 Novembre 1870.
In ambedue gli individui la gola è affatto senza mac-
chie.
[Branchetti di queste Pterocles capitano nel territorio dei
Bogos e vi si stabiliscono nei mesi di Novembre, Dicembre e
Gennaio. Nel giorno si trovano sparse sopra i colli rivestiti
d’ alberetti e cespugli. Durante il mese di Novembre un branco
numeroso veniva a bere tutte le sere a un pozzo d’ acqua
entro l’ alveo dell’ Ansaba. Più di una volta passando mi sì
sono levate quasi sotto i piedi del mulo, ma la notte era
così innoltrata che udiva il rumore delle ali ed il loro grido
senza poterle vedere. Nel Samhar le ho trovate sopra quella
catena di colli che lo dividono dalla valle d’ Assus. In alcune
località del Barka, prossime ai monti dell’ Abissinia, è anche
. comunissima, e ho incontrato tanto questa specie, quanto la
precedente sulla via tenuta per andare ai Dembelas, e in
quella seguita per portarmi in Kassala. Differisce nei costumi
della precedente, imperocchè frequenta meno il deserto, abita
luoghi più aspri, beve anche a ore tarde della notte e non
tutto l’anno vive in branchi, come a ragione osserva il BLan-
rorD. A.|.
134 O. ANTINORI E T. SALVADORI (497)
Fam. PERDICIDAE.
185. Francolinus erkelii (RupP.).
Kokhaabatti, Tigrèé; Goghabatti, Massaua; Kog, Tigrè, Amarico;
Koja, Bogos.
. Monte Duban (Keren). 19 Maggio 1870.
. Monte Duban (Keren). 19 Maggio 1870.
. Keren. 24 Luglio 1870 (Beccari).
. Keren. Luglio 1870.
. Keren. Agosto 1870.
SS
#0 40 140 +40
[È specie montana che mai ho rinvenuto nella pianura; è
piuttosto frequente sopra le montagne dei Bogos. L’ ho incon-
trata nel territorio di Menza e in quello di Maldi. Discende
lungo l’ Ansaba; laddove il fiume è più chiuso dalle mon-
tagne, per bere, ma non vi resta. Il maschio appena si leva
il sole, suole montare sulla cima degli scogli, e di là con
un grido rauco e clamoroso che può rendersi colla parola
ko-ka-ka-battî, ripetuto più volte, chiama la femmina. Sul
monte Duban più di una volta prima che il sole sorgesse
sull’ orizzonte, vidi varii di questi francolini riuniti insieme
posati sopra un albero, e dagli escrementi che vi erano sotto
e da cui erano imbrattati alcuni rami, dedussi che fossero
soliti a passarvi la notte. Secondo il BrAnForp risale nei
monti fino a 1000 piedi. A.].
186. Francolinus clappertonii , CHILbR.
. Ansaba. 24 Maggio 1870.
. Keren. 21 Agosto 1870.
. Keren. 21 Agosto 1370.
. Keren. Maggio 1870 (BECCARI).
»
‘01300 Tai
d.
La femmina differisce dai maschi soltanto per avere gli spe-
roni rudimentali, e per le dimensioni alquanto minori.
(498). UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 135
Tutti tre gl’individui raccolti hanno le gote bianchiccie
con sottili macchiuzze nere lungo il mezzo delle piume; nes-
suno presenta la stria nera infraoculare a guisa di mustac-
chio, come si vede nell’ atfine /. ruppelleé, quale viene figu-
rato dal Gray (Gen. B. HI, pl. 130); anche nella figura che
della stessa specie dà il RuùPPeLL (Atlas t. 30), vedesi quella
stria, sebbene meno distintamente.
[E frequente lungo le sponde dei fiumi, e anche entro tutte
quelle vallette da cui è frastagliato il territorio dei Bogos.
Il maschio vive gran parte dell’ anno colla sua femmina, ma
più volte si trovano varie coppie riunite. Questi francolini
vengono regolarmente a bere .all’ Ansaba, dove sono comu-
nissimi, due volte al giorno, il mattino dalle 9 alle 10, e la
sera un’ ora circa avanti il tramonto. Avviene frequentemente
durante la stagione secca, di vederli correre sulle sabbie e
sui ciottoli in mezzo ai letti ‘del torrenti, in cerca dell’ ac-
qua. Il mattino e la sera si chiamano continuamente e spesso
quel grido torna loro fatale, perchè il cacciatore avvertito
giunge loro addosso, senza che neppur se ne avveggano. Nel
Luglio depongono le uova in numero da 6 a 12 secondo l’ età.
Corrono sul terreno con una velocità incredibile, sporgendo ‘
il corpo e la testa in avanti. La notte restano difficilmente
sulla terra e per sfuggire agli animali che li insidiano, si ri-
fugiano sugli alberi.
La carne di questi francolini è migliore e più fina di quella
delle altre specie che vivono nell’Abissinia settentrionale. A.|.
187. Francolinus gutturalis (RipP.).
S. Keren. 16 Maggio 1870.
9. Ansaba. 18 Luglio 1871.
9. Ansaba. 29 Luglio 1871.
9?. Deghi. 27 Novembre 1871.
Serènne, Tigrè.
[Il Francolino conosciuto dai Bogos sotto il nome di Serénne,
e dagli abissinesi con quello di Derkét, può dirsi che in quei
136 0. ANTINORI E T. SALVADORI (499)
monti tenga il luogo della nostra starna (Perde cinerea) con
la quale ha qualche somiglianza tanto nelle tinte, quanto
nel grido. Il monte Lalamba al nord di Keren, quasi di fronte
al villaggio, è il luogo dove questa specie si trova con più
facilità. Vive in branchetti di 6 ad 8 individui, e frequenta
luoghi sassosi, nudi o quasi nudi di piante. Gli individui che
non hanno mai udito l'esplosione di uno schioppo, vi cam-
minano dinnanzi senza mostrare di farvi attenzione; ma una
volta che sia stato loro tirato addosso, al. rumore delle peste
del cacciatore, si alzano con un volo rapidissimo e quasi
sempre si dirigono dall'alto in basso. Hanno carne bianca e
gustosa. A.|.
188. Francolinus leucoscepus, G. R. Gray.
Francolinus rubricollis, Rùrr. (nec Tetrao rubricollis, Gw.).
Sg. Majavalet (Samhar). 15 Ottobre.
g. Lebka. 16 Ottobre 1870.
Q. Lebka. 16 Ottobre 1870.
g. Assus. 12 Aprile 1871.
Non pare dubbio che il £. rubricollis di RùepeELL sia una
specie diversa dal /. rubricollis (Gu.), e quindi il primo deve
essere certamente distinto col nome di /. leucoscepus, proposto
dal Gray (List of Birds Brit. Mus. V, Gallinae p. 48, 1867), e
poscia abbandonato dallo stesso autore, che nell’ Z7and-List II,
p. 264, torna a chiamarlo /. rubricollis !
[Questo francolino è proprio del Samhar, e al disopra della
valle del Lebka non l’ ho mai incontrato. Da qualunque dei
valichi della catena Abissinica si scenda nel Samhar, questa
è la specie che si presenta in basso in tutti quei luoghi ove
il terreno verdeggia vicino alle acque. A.].
189. Ptilopachys ventralis (VALEN.).
a. 9. Keren. 19 Maggio 1879.
b. . Keren. 5 Agosto 1870.
(500) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 137
C. J'. Keren. 2 Giugno 1871.
d. 7. Keren. 2 Giugno 1871.
e. J. Keren. Giugno 1871.
f. 3. (Scheletro). Keren. 8 Giugno 1870.
Maidarò (Gallina d’ acqua), Tigre.
[Questa specie non è stata trovata né dal BLanrerp né dal
Jesse. Essa è stazionaria nei monti dei Bogos, dalle cui alti-
tudini talvolta discende anche nel letto dell’ Ansaba. Vive
questo uccello in piccolissimi branchi composti di 4 a 6 indi-
vidui, e frequenta luoghi alpestri molto insolati, rivestiti di
piante. Difficilmente s’ induce a prendere il volo, e per sot-
trarsi a qualche pericolo suole girare attorno agli scogli,
levando in alto la coda e ripiegandola a tetto, come i
nostri polli. Oltre al monte Duban, e suoi contrafforti,
ove vive numeroso, l’ho pure incontrato nello Zad-Amba,
nei monti di Menza e di Maldi. Nei monti isolati che qua
e là sorgono nel Barka non l’ho mai veduto. All’ occi-
dente del fiume Bianco si estende fin sotto l’ equatore,
essendone stati riportati dal Piaggia dal paese dei Niam-
niam. À.].
Fam. PHASIANIDAL.
190. Numida ptilorhyncha, Licut.
9. Portate vive in Italia (1).
[Questa specie è comunissima nel Samhar in prossimità dei
monti, nella valle del Lebka, in quella dell’ Ansaba, e nel
paese dei Bogos. A Sciotel entro la valle di Ciacio, racchiusa
dal monte Zad-Amba e dai monti dell’Amasen, si è talmente
moltiplicata, che qualora se ne facesse la caccia con lacci o
(!) (Portai meco in Genova tre individui di questa specie, nella speranza
che si propagassero. Essi trovansi tuttora viventi rel giardino annesso al
Museo Civico di Storia Naturale. Pare che siano tre femmine, giacchè le
uova che hanno deposto non sono inai schiuse. A.).
138 . O. ANTINORI E T. SALVADORI (501)
con reti si potrebbero prendere molte centinaia di individui
in un giorno. Le sponde dei fiumi e dei torrenti, che bagnano
il vasto territorio dei Beniamer ne sono popolatissimi. In Ferfer,
località del ramo piu orientale del Barka, con un sol colpo
il mio cacciatore negro Juser prese diciotto di queste galline,
e nello stesso luogo, più di una volta ne ho io raccattate
da terra sette ed otto con una sola schioppettata. A Keren nel
mese di Agosto ci recavano molte uova, che adoperavamo per
uso domestico; esse sono buonissime. La notte sale sugli
alberi. A.].
Ordo STRUTHIONES.
Fam. STRUTHIONIDAE.
1941. Struthio camelus, Linn.
. Kufit (Barea nel Barka). Luglio 1870.
. Kufit. Luglio 1870.
. Kufit. Luglio 1870.
. Kufit. Luglio 1870.
. Kufit. Luglio 1870.
f. pullus. Kar-Obel (Barka). Luglio 1870.
+*O 4039
LI
[L'ultimo individuo è un piccolissimo struzzo dell'età di
due mesi che ci fu regalato dal Capo dei Beni-Amer Ali-Bakito.
Fu allevato da noi in Keren entro il recinto delle nostre ca-
panne, ove entrava ed usciva continuamente in cerca di cibo
avvicinandosi a chiunque passava per averne. Viveva insieme
cogli altri molto più grandi di lui, e con essi divideva il
grano di durrah di cui sì mostrava avidissimo. Temeva gran-
demente il freddo, e ne’ giorni piovosi passava delle ore in
prossimità del fuoco, tanto da riceverne spesso delle scotta-
ture. Per l’andazzo preso di raccogliere carboni, ancora non
spenti, n’ ebbe il becco guasto in modo da deformarselo. Non
sopportava di trovarsi costretto in gabbia, e obbligati a met-
tervelo per trasportarlo da Keren a Massaua, morì per via.
(502) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 139
Gli altri cinque struzzi furono da me acquistati per 80 talleri
da un concialegna proveniente da Kufit. Avevano da uno a due
annì di età, ed evidentemente appartenevano a due covate
differenti. Il loro piumaggio era grigio, e in nessun di loro
sl vedevano ancora le traccie delle belle penne nere del dorso,
e bianche-nivee delle remiganti e delle rettrici degli adulti.
Erano molto domestici, ma non riesciva facile di accarezzarli,
uno solo di loro si lasciava lisciare il collo da Beccari. Alla
voce gru-gru-gru, segnale che solevamo far loro per chiamarli
alla mangiatoia venivano di gran corsa, e conveniva gettar
loro il grano ben rado d' innanzi, per impedire che lo tran-
gugiassero in un baleno. Si pascevano di erbe, e ben di rado
bevevano. Tutte le mattine allorchè si ponevano in libertà,
facevano corse strane e danze in giro, per promuovere le
quali era sufficiente di contraffare per un’ istante le loro buffe
e singolari movenze. Queste danze e queste corse si facevano
più frequenti quando il tempo minacciava di volgere dal
buono al cattivo. Spesso emettevano segmenti di 7'aenta in gran
copia. Due di essi morirono di una specie d’ ingorgo sieroso
al visceri. Tre ne vennero spediti vivi in Italia.
Lo struzzo chiamato dai Bileni Sagan e dagli Arabi NaahaeAh,
è abbondantissimo nel Barka: nel Gennaio del 1871 i Beni-
Amer del villaggio di Mansura, mi recarono più di 20 uova
di quest’ uccello , assicurandomi che 14 appartenevano ad una
sola covata. La maggior parte erano freschissime, e varie ne
furono mangiate dai servi ed anche gustate da me, che le
sperimentai di non facile digestione. Le uova di una femmina
giovane differiscono assai da quelle di una femmina adulta: esse
oltre all’ essere notevolmente più piccole, hanno il guscio più
levigato e più bianco, mentre in quelle delle adulte, il gu-
scio tende al bianco-latteo, ed è tutto segnato da minutis-
simi punti scuri, indicanti i pori, che esistono, ma poco
appariscenti, in quelle delle giovani femmine (!). Il 18 Set-
(1) (L’ egregio Prof. PAOLO PANCERI lesse il 14 Giugno i873 in un’ adunanza
della R. Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche di Napoli (vedi vol. VI)
una memoria intorno ad alcune crittogame osservate nell’ uovo dello struzzo
140 O. ANTINORI E T. SALVADORI (503)
tembre poi dello stesso anno recandomi da Keren a Kassala
in vicinanza di Deghi, villaggio degli Az-Omer, m° imbattei
in un branco di struzzi che era in cammino nella direzione
di mezzogiorno: questo branco veduto da me e dai miei servi
a molta distanza occupava una linea trasversale di cinque o
seicento metri; era diviso in ranghi, e poteva molto appros-
simativamente al vero calcolarsi che il numero degli individui
ascendesse da 3 a 4 cento. È molto probabile che in quella sta-
gione questi uccelli dalla Nubia emigrassero verso l’ equatore;
non ricordo che riuniti in così grande branco, in prossimità
del deserto Arabico, siano stati mai veduti da altri viaggia-
toni A%].
Fam. OTIDIDAE. ,
192. Otis senegalensis, VIFILL.
a. 7. Sciotel. 23 Gennaio 1871.
b. 7. Barka. 5 Ottobre 1871.
[Degli individui notati uno fu ucciso nei monticelli di Sciotel
di faccia allo Zad-Amba nel Gennaio del 1871; l’altro in una
località del Barka abitata dai Barea, 4 ore circa di distanza
dal villaggio di Af-Dob nell’ Ottobre del 1371. In quel punto
corre un’ acqua che impaluda un tratto di paese di circa un
quarto di miglio per ogni lato. Da mezzo alle acque sorgono
canne ed erbe palustri, tra le quali v'era una quantità
di uccelli acquatici. Vi fu ucciso un bis religiosa, e due
oche egiziane. Uno de’ miei servi trovò un esemplare d’ una
grossa Vipera ammodytes. Questa otarda rinvenni solamente
provando con ottimi argomenti che le mucedini in forma di spore erano en-
trate nell’ovidutto, portalevi insieme con lo sperma dal pene maschile, sempre
a contatto per ragioni del suo posto nella cloaca, con sostanze provenienti
dallo esterno. Ora non polrebbe darsi che le dette mucedini possano egual-
mente introdursi dal difuori dell’ uovo per la via di quei pori di cai abbiam
fatto parola, come appunto lo stesso Professore osservò che avviene nelle
uova delle galline? A.).
(504) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 14l
in prossimità di quelle acque. Due altri individui di questa
specie incontrai nel paese dei Beni-amer-Was nel Gennaio,
nel recarmi nel paese dei Dembelas. Per lo indietro non
avevo mal trovato questa specie in nessuno dei molti paesi
da me visitati durante i miei viaggi in Africa. Non la veggo
notata nel Catalogo dei naturalisti Inglesi. A.|.
Fam. GLAREOLIDAE.
195. Pluvianus aegyptius (Hassera.).
a. Kassala. Settembre 1871.
b. Kassala. Settembre 1871.
[Nel mese di Settembre del 1871 rinvenni molti individui
di questa specie in Kassala lungo le rive del Ghesch. E fre-
quente nell’ Atbara e nel Sambhar; nel paese dei Bogos e lungo
il fiume Barka non l’ ho mai incontrata; e dal Delta egiziano
in alto è comunissima in gran parte della valle del Nilo ove
spesso va in cerca d’insetti sul dorso del cocodrillo e per-
fino dentro le enormi sue fauci quando quel rettile sta a bocca
aperta in riva dei fiumi a riscaldarsi al sole. A.|.
194. Glareola pratincola (Linn.).
a. Ansaba. 28 Agosto 1871.
b. Ansaba. 28 Agosto 1871.
Ambedue questi individui sono giovani ed hanno soltanto
una traccia del collare, che è formato da macchie separate,
disposte intorno all'area bianco-isabellina della gola.
[Alcuni branchetti di giovani di questa specie nell’ Agosto
del 1871 comparvero nei colli dell’ Ansaba e in quelli in vi-
cinanza di Keren. Nel Maggio ne osservai alcuni individui
adulti lungo esso fiume. Si fa vedere di frequente nel Samhar
e anche nel Barka. A.].
142 O. ANTINORI E T. SALVADORI (505)
Fam. CHARADRIIDAE.
195. Oedicnemus crepitans (Linn.).
a. 9. Assab. 14 Marzo 1870.
Similissimo agl’ individui di Europa.
[Vedemmo qualche individuo lungo la spiaggia del mare
in Assab, al nostro arrivo in quella baia nel Marzo del 1870;
ne ho anche osservati alcuni nel Samhar. Non credo che ri-
salga nel paese dei Bogos, io almeno non ve l’ ho mai ve-
dute. A]
196. Oedicnemus affinis, Rip.
a. 3g. Sciotel. 28 Gennaio 1871.
Db. 3. Massaua. 14 Aprile 1870.
L'individuo di Massaua ha tinta più chiara, dell’ altro, colle
macchie delle parti superiori meno ben definite, e sembra
in muta.
[Abita questa specie nel Samhar, alcune località del paese
dei Bogos ed il Barka, da dove si estende molto lungi di là
nell’interno dell’Africa centrale nord.
Nel Gennaio del 1871 ne rinvenni una coppia in Sciotel,
della quale uccisi il maschio. I suoi costumi sono similissimi
‘ O
a quelli della specie precedente, ma è più rara. A].
197. Dromas ardeola, PayKuULL.
a. Z. Massaua. 8 Settembre 1870. Iride scura (BECCARI).
[Oltre all’ individuo di Massaua, altri quattro, tre maschi
e una femmina, furono uccisi da me in Aden, nel Marzo dello
stesso anno. Essi erano straordinariamente grassi; trovai nel
(506) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 143
loro stomaco avanzi di crostacei e di vermi marini. Questo
uccello si lascia facilmente approssimare dal cacciatore e
quando si alza a volo manda un acuto fischio , che continua
a far sentire volando, e dopo aver fatti due o tre giri sopra
la superficie dell’acqua, torna a posarsi sul luogo stesso d’onde
si è levato, o poco lungi da esso.
Un branchetto frequentava la spiaggia arenosa del mare in
prossimità di Aden. In quella stagione non ho incontrato
questa specie in nessun punto della spiaggia africana del
Mar Rosso; ma Jesse la trovò a Zulla e a Massaua nel Giu-
gno. A.|.
198. Aegialites geoffroyi (Wact.).
a. Juv. Massaua. 5 Settembre 1870 (BeccaRI).
[Branchi numerosi di questa specie nel Settembre del 1870
incontrava il Beccari lungo la spiaggia del mare nelle vici-
nanze di Massaua, mescolati a quanto egli mi disse, a varie
altre specie di uccelli di ripa. Sembra che vi fosse di pas-
saggio, poichè da me non fu trovata in altre stagioni. A.|.
199. Lobivanellus senegalensis (Linn.).
a. J. Ansaba. 27 Maggio 1870.
[Negli ultimi giorni di Maggio, m'avvenni in una coppia
di-questi uccelli, sul vertice di alcuni colli appartenenti alla
vallata dell’ Ansaba, sul territorio dei Bogos. In quella stessa
località e in quel medesimo giorno Beccari uccise un maschio.
Da quell’ epoca in poi questa specie non fu più incontrata
da noi, e quantunque HeusLin la ponga fra gli uccelli appar-
tenenti al territorio dei Bogos, l’esperienza di molti mesi di
caccia m’ induce. a credere che essa vi comparisca di rado
e in piccolissimo numero. A.l.
144 | O. ANTINORI E T. SALVADORI (507)
200. Sarciophorus tectus (Bopp.).
a. 9. Keren. 16 Maggio 1870.
b. 7. Keren. 27 Luglio 1870. Iride color giallo d’ oro (Beccari).
c. 9. Tantarva. 19 Novembre 1870.
d. Keren. 18 Maggio 1870. Iride giallo-arancio (Beccari).
Le femmine non differiscono sensibilmente dai maschi.
[E frequente nei paesi dei Bogos; vive associato in piccoli
branchi di quattro o sei individui, ed abita a preferenza i
colli aperti e poco rivestiti di piante arboree. Si avvicina ai
villaggi, e più di una volta nella stagione nella quale i Bogos
arano la terra, per seminarvi il durrah, ne ho veduti degli
individui seguire d’ appresso il bifoleo, in cerca di vermi e
di insetti nel terreno smosso. Trovasi anche nel Samhar e nel
Barka. Non reputo che, sia principalmente uccello della costa,
come afferma il BLanFoRD, giacchè mi occorse di incontrarlo
di frequente nella grande vallata del Nilo, nel Sennaar e nel
Kordofan. A.|.
201. Chettusia melanoptera (Ripp.).
a. J. Assus (Samhar). 7 Aprile 1871.
b. 9. Assus. 7 Aprile 1871.
c. 9. Assus. 8 Aprile 1871.
Le femmine differiscono dal maschio pel petto di un nero
meno intenso; in esse il color cinereo della parte anteriore
del collo scende più in basso.
[La Chettusia melanoptera, che BLanrorD ci assicura di aver
trovata in Abissinia all'altezza di 10,000 piedi, e mai al dis-
sotto di 7000, fu da me osservata nell’ Aprile del 1871 in un
terreno prativo nelle vicinanze di Assus nel Sambhar. Erano
pochi individui uniti in branco e di passaggio. A.].
(508) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS Ido.
Fam. SCOLOPACIDAE.
202. Numenius arquata (Linn.).
a. 92. Massaua. Dicembre 1871.
[L'ho ucciso in Rhas-Gherar incontro al porto di Massaua
nel Dicembre del 1871. In questa stagione era frequente lungo
la baia di Adulis, e nei campi nelle vicinanze di Zulla. Nel-
l’ Ansaba non l’ho mai veduto. A.].
20535. Numenius phaeopus (Linn.).
a. J'. Rhas-Gherar (Massaua). Dicembre 1871.
[É piuttosto frequente in Novembre e Dicembre come l’altro,
nelle vicinanze di Massaua e nelle terre circostanti alla baia
di Adulis. Neppur questa specie vidi mai nel territorio dei
Bogos. A.].
204. 'Terekia cinerea (Gunn.).
a. Massaua. 5 Settembre 1870 (BECcCARI).
è
Ci]
[Fu ucciso questo individuo dal Beccari nel Settembre del
1870 nelle vicinanze di Massaua, tirando a un branco di
Acegialites geoffroyi, coi quali era mescolato. Non pare che questo
uccello sia molto raro sulle coste del Mar Rosso, giacché il
BLANFORD ne uccise un individuo nel Gennaio a Zulla, e un
altro il Jesse nello stesso mese e nello stesso luogo. A.].
205. Totanus calidris (Linn.).
a. 2. Massaua. 14 Aprile 1870.
[Nel mese di Aprile sì veggono spesso individui appartenenti
a questa specie frequentare le roccie conchiglifere e madre-
10
146 O. ANTINORI E T. SALVADORI. (509)
poriche che difendono dai flutti marini l’isola di Massaua.
Lungo il lido passano da uno scoglio all’ altro e vi si fermano
muovendo di tratto in tratto il corpo, quasi atteggiato a
profondi inchini. Poi scende nelle sabbie che il mare lascia a
secco e le percorre con grande celerità cercandovi il cibo. Se
accorgesi di essere osservato muovesi a volo rapido, e va a
posarsì in un punto poco lontano. A.l.
206. Machetes pugnax (Linn.).
a. 3. juv. Keren. 18 Settembre 1870.
b. 9. juv. Keren. 18 Settembre 1870.
[Questi due esemplari, non del tutto adulti, e in abito
d’autunno, furono da me uccisi sulle rive di un piccolissimo
stagno, prossimo al villaggio di Keren. Incontrai questa
stessa specie nel Gennaio del 1859 nelle terre fra il Rahat
e il Dinder nel mese di Ottobre, e un anno appresso in Abu- .
Karass nel Kordofan nel mese di Settembre.. Sembra adunque
che questo uccello faccia il suo passaggio nell’ interno del-
l’ Africa in dette stagioni.
Non è notato nei cataloghi degli ornitologi inglesi. A.|.
»
207. Rhynchaea capensis (Linn.).
a. JT. Menza. 26 Marzo 1871.
[Scendendo dai monti di Menza nel Marzo del 1871, trovai
una coppia di questa RAyncehaca in un prato umido in riva al
torrente che ne porta il nome. Questo uccello è comunissimo
nel basso Egitto nelle vicinanze di Damiata, e mi fece molta
meraviglia di trovarlo in mezzo alle montagne dell’ Abissinia.
Si trova, al dire di BLAnrorD, anche nel Samhar, ma rara-
mente. À.].
(510) | UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 147
Fam. ARDEIDAE.
208. Ardea goliath, Rupr.
a. 9. Scek-Sayd. 27 Aprile 18'70 (Beccari).
b. 7. Gherar incontro a Massaua. Aprile 1871.
C..9. Scek-Sayd. 26 Dicembre 1871.
_ [Questa specie non è stata trovata nè dal BLanForD, né da
Jesse. Le due località, ove ho veduto individui appartenenti a
questa specie sono il golfo di Massaua e le isole vicine, e la
grande isola di Dalhac. È un uccello sospettosissimo, e perciò
- molto difficile da uccidersi. Sì aggiunge che difficilmente ri-
mane sul colpo, poichè ha una forza ed una vitalità non co-
mune. Un individuo ferito gravemente dal Beccari in Scek-Sayd,
potemmo, non senza difficoltà, portarlo vivo fino alla barca,
e gli si dovettero legare fortemente i piedi ed il becco per
non esserne offesi. L’ egregio compagno ed amico IsseL osservò
parecchi individui di questo uccello in Maggio sulle rive di
un piccolo lago salso comunicante col mare nell'interno del-
l'isola di Sarato, ove più tardi, in Gennaio 1871, ve ne fu-
rono trovati anche da me parecchi individui. A.].
209. Ardea purpurea, Linn.
a. 9. Ansaba. 15 Ottobre 1871.
[Nei Bogos è uccello avventizio. In tanti mesì di soggiorno
in quella regione non ho veduto ed ucciso lungo l’Ansaba
che questo individuo. A.|.
210. Ardea gularis, Bosc.
a. g. Massaua. 15 Aprile 1871. Individuo colle piume tutte candide.
db. J. Scek-Sayd presso Massaua. 25 Aprile 1870. Tutte le piume tranne
quelle della gola schistacee.
143 O. ANTINORI E T. SALVADORI (511)
c. J. Scek-Sayd. 27 Aprile 1870. Grandi cuopritrici esterne delle remiganti
primarie, e parte delle piccole cuopritrici del carpo candide.
d. 3. Scek-Sayd. Aprile 1870. Simile al precedente.
e. JT. Massaua. 22 Dicembre 1871. Individuo- colle piume tutte candide
come l’ individuo a, ma senza ciuffo sull’ occipite.
f. 3. Dessè. Gennaio 1872. Grandi cuopritrici esterne delle remiganti
primarie dell’ ala sinistra bianche, quelle dell’ ala destra del
colore scuro delle altre piume.
g. 7. Massaua. Gennaio 1872. Simile al precedente, ma senza ciuffo e le
cuopritrici bianche sono sull’ ala destra.
h. 9. Massaua. Gennaio 1872. Manca di ciuffo, nel resto simile agli indi-
vidui d, d, e.
î. Testa e collo di un individuo colle piume candide.
Asseriscono i signori HarrLAuB e Finscn che gli individui
bianchi siano giovani, la quale cosa sembra assolutamente
erronea, giacchè l’ individuo @, interamente candido, ha le
piume del ciuffo e del gozzo assai lunghe, e quelle del dorso
pure assai lunghe ed a barbe decomposte, come negli indi-
vidui adulti in abito di nozze dell’ Ardea garzetia. Probabil-
mente gl’ individui bianchi o sono più vecchi di quelli color
nero-lavagna, o costituiscono varietà individuali. A questo
secondo parere sembra attenersi HeueLin, il quale nota come
varietà gli individui bianchi.
[Questo airone è stazionario in varii punti del littorale
della costa africana del Mar Rosso, e comunissimo in Aprile
nell’ isola di Scek-Sayd, dove in quel tempo costruisce dei
grandi nidi sopra le avicennie e le rizofore che rivestono i con-
torni di quell’isola. Le uova sono uniformemente tinte di verde.
La più parte degl’ individui da me veduti in varie stagioni
avevano il manto tinto di colore scuro schistaceo. Gli individui
col manto tutto bianco candido, erano, in proporzione degli
scuri, in piccolissimo numero. Vivono in buona armonia coi
Neophron pileatus e nidificando nella stagione stessa non te-
mono di porre i loro nidi in prossimità di quelli, ed anche di
costruirli sulla istessa pianta. A.|.
(512) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 149
214. Butorides atricapilla (ArzeL.).
a. Y. Massaua. 16 Aprile 1870.
Db. 9. Massaua. 24 Aprile 1870.
c. 7. Scek-Sayd. Dicembre 1871.
[È uccello inerte come i suoi congeneri; sta immobile sopra
una roccia in riva al mare delle ore intere, aspettando che
passi qualche pesciolino o qualche piccolo crostaceo per af-
ferrarlo e nutrirsene. Nelle ore calde sta nascosto entro le
grotte madreporiche, scavate dal mare, che fiancheggiano
alcune parti dell’isola e del golfo di Massaua. A_ Ras-Gherar
| incontro alla città havvene sempre qualche coppia. Nidifica
nel mese di Aprile in Scek-Sayd sopra le piante stesse, sulle
quali nidifica la specie precedente, ma sembra in piccolo
numero.
Lungo la costa africana del Mar Rosso, trovasi localizzato
in alcuni punti ove dimora in tutte le stagioni dell’anno.
Non l’ho mai veduto lungo l’Ansaba, o in altre parti: del
territorio dei Bogos. A.].
rex
pes
PRISITA
212. Bubulcus ibis (HASSELQ.).
a. 7. Keren. 14 Settembre 1870.
b. 9. Keren. 14 Settembre 1870.
GC. ®. Ansaba. 8 Agosto 1871.
I primi due hanno una leggerissima tinta gialliccia sul
pileo; l’ultimo invece è in abito perfetto. |
[Si estende questa specie dall’ Egitto, ove è comunissima,
fino oltre Khartum e rimonta il fiume Blu al di là di Rosseres;
dalla costa d'Africa del Mar Rosso giunge pure molto innanzi
verso l’ equatore, e spesso rimonta i fiumi e le valli dell’ Abis-
sinia. Nel mese di Agosto ne comparirono alcuni nel territorio
dei Bogos, ed in numero maggiore sì fecero vedere in Set-
tembre. Anche nel Barka si vede frequentemente, ma in tutte
150 O. ANTINORI E T. SALVADORI (513)
queste diverse località non è nè comune nè stazionario come
in Egitto.
Manca ai cataloghi dei naturalisti inglesi. A.].
Fam. CICONIIDAE.
215. Scopus umbretta, Linn.
a. 9. Ansaba. 16 Ottobre 4870.
b. 3g. Ansaba. 25 Giugno 1871.
C. J. Ansaba. 20 Luglio 1871.
[L° ho incontrato nelle varie stagioni dell’anno lungo l’An-
saba ed il Barka, e l’ ho anche veduto frequente all’ oriente
di Menza, lungo il torrente che serve da via per discendere
nel Samhar; passato il varco di quelle alpestri giogaie, il
torrente si spande sopra un’ amenissima valle ricca d’ alberi
e di erbe palustri. Vi erano moltissimi di questi uccelli po-
sati sui tamarischi, ma o fosse la mia presenza, o l’ora mat-
tutina in cui sogliono andare in cerca di cibo con più atti-
vità che non nel meriggio, il fatto è che non potei avvicinarli.
Appena mi dirigeva alla loro volta, partivano da lungi man-
dando un grido rauco, che ha qualche somiglianza con quello
della cicogna comune. Nel loro stomaco ho trovato quasi
sempre frammenti d’ insetti acquatici, vermi e piccole chioc-
ciole. A.].
244, Ciconia abdimii, Licat.
a. S'. Keren. 16 Giugno 41870.
[Comparvero alcune coppie di questa cicogna in Keren nel
mese di Giugno. Presero stanza sopra una Adansonia di fianco
al villaggio, e sembrava che avessero volontà di costruirvi i
nidi, ma dopo pochi giorni scomparvero, in modo che non ho
più incontrato questa specie nel territorio dei Bogos, I Bogos
(514) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 151
credono che questa specie sia foriera di pioggie; hanno per
buon augurio la sua venuta, e non permettono che si uccida.
Dei costumi di questo uccello ho lungamente parlato nel mio
Catalogo (pag. 101). A.|.
215. Ciconia episcopus, Bopp.
a. 9. Ansaba. 25 Giugno 1871.
[Qualche individuo di questa specie sì fa vedere nella valle
dell’ Ansaba all’ epoca delle pioggie. Un branco numerosissimo,
ma di passaggio, incontrai nel Barka il 17 Settembre nelle
“vicinanze di At-Kukuù. Aveva la direzione dal Nord al Sud.
In quello stesso luogo vidi egualmente passare dei branchi
di cicogne bianche, che anch’ esse andavano verso l’ equa-
tore. A.].
216. Leptoptilus crumenifer (Cuv.).
a. 9. Barka. 6 Ottobre 1871.
Le grandi cuopritrici delle ali non sono marginate di
bianco, od in modo affatto indistinto. Nel Museo di Torino
si conserva un Leptoptilus, che sembra riferibile al L. rép-
pelli, avendo le grandi cuopritrici delle ali con larghi mar-
gini bianchi.
__[L'Ottobre del 1871,in una corsa che feci a Kassala, trovai
due di questi Marabù in Az-Hamer villaggio nelle vicinanze
di Zaga. Uccisi una femmina, e tornai così a rinnovare
la conoscenza di queste gigantesche cicogne, che così fre-
quenti si veggono nelle terre del Sudan. L'individuo ucciso
ha dimensioni molto più piccole di quelle degli esemplari ri-
portati da me da Galabat e dal paese dei Djur. Questo uccello
dalle valli interne dell’Africa settentrionale non giunge mai
alla costa. A.l.
162 O. ANTINORI E T. SALVADORI (515)
Fam. TANTALIDAE.
217. Ibis aethiopica, LATH.
a. 9. Barka. 18 Settembre 1871.
[Frequenta le acque correnti e gli stagni-della grande vallata
del Barka. Nella mia gita a Kassala, nel settembre 1871, ne
incontrai parecchi individui in Az-Hamer dove uccisi una fem-
mina. Qualche giorno appresso in riva a uno stagno nelle vi-
cinanze di Af-Dob uccisi un maschio, la cui spoglia andò per-
duta. Nel Decembre tornai ad incontrare questa specie in Dessè,
isoletta prossima al golfo di Adulis, in riva a un lungo seno
di mare che s’innoltra fino nello interno dell’isola. Parecchi di
questi Ibis mescolati all’ Ardea gularis che eravi in copia, e a
pochi individui dell’ Ardea goliath, passeggiavano in cerca di
vermi sopra le melme rimaste quasi libere dalle acque. Li osser-
vai così d’ appresso da non metter dubbio che mi sia potuto
ingannare. Il fatto mi recò grande meraviglia, perchè per
quanto io mi sappia non fu notato da nessun naturalista fra
gli uccelli del Mar Rosso. È quasi superfluo che io dica che
nol vidi mai nell’ Ansaba. A.|.
218. Ibis falcinellus, Linn.
a. gd. juv. Ansaba.
[Alcuni giovani di questa specie furono uccisi nell’ Ansaba
dei Bogos dal mio servo Valdanchien. Guasti dal colpo non
ini fu possibile di preparare che questo solo esemplare.
È di passaggio nel mese di Agosto. A.].
Fam. PELECANIDAE.
219 Phalacrocorax africanus (Gm.).
a. 4. Ansaba. Luglio 1871.
[Uccisi questa specie nell’ Ansaba il 16 Luglio, laddove la
via dei Bedjuk traversa il fiume per raggiungere quella dei
(516) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 153
Bogos. I naturalisti inglesi trovarono questo cormorano sol-
tanto nel Lago Ashangei. A.].
220. Pelecanus rufescens, Gw.
a. 9. Massaua. 27 Aprile 1870.
b. 3. Massaua. Aprile 1871.
G. 9. Massaua. Aprile 1871.
di Massaua. Aprile 1871.
Nessuno dei quattro individui sopra notati è in abito per-
fetto, siccome il piumaggio è in tutti più o meno tinto di
cinereo bruno; sulla mandibola superiore si scorgono talune
impressioni più o meno scure, ramificate ed irregolari, ed af-
fatto diverse dalle macchie nerastre, che si osservano sulla
mandibola superiore del P. philippmnensis.
[Questa specie è comunissima entro il golfo di Massaua.
Oltre gli individui qui sopra notati varii altri ve ne furono
uccisi, ma tutti similissimi fra loro, cioè a dire tinti più o
meno di grigio, e nessuno coll’ abito chiaro degli adulti.
Durante il mio soggiorno in quell’ isola nei mesi di Marzo
ed Aprile nelle prime ore del mattino un certo numero di
questi uccelli, grandi nuotatori, veniva a volo a posarsi in pros-
simità della riva d: faccia alla mia capanna, in modo che io
potevo a mio bell’agio tirare loro sopra. Al colpo si allonta-
navano e prendevano il largo, ma la mattina seguente, e
talvolta anche nella giornata stessa, tornavano in quel luogo,
ove erano attratti da una quantità prodigiosa di piccoli pesci,
che rasentavano la riva. Due individui, uccisi da BLANFORD
in Agosto nell'isola Dessè, avevano la livrea perfetta degli
adulti, mai veduti da me. A.].
221. Dysporus sula (Linn.).
a. g'. Massaua. 11 Aprile 1870.
b. 9. Massaua. 14 Aprile 1870.
GC. d'. Massaua. Aprile 1871.
d. 9. Massaua. Aprile 1870.
Nessuno di questi individui è in abito perfetto; l'addome
in tutti è bianco variegato di bruniccio.
154 O. ANTINORI E T. SALVADORI (517)
[Solo nell'Aprile mi è stato concesso di raccogliere questi
uccelli entro il golfo di Massaua. Pescano sovente nuotando,
ma spesso ancora sì elevano a volo e si gettano sul’ pesce
a modo delle sterne; ma il ioro colpo non è mai sicuro,
per cui molto frequentemente sortono dall'acqua senza nulla
avere nel becco. Il BLanrorp ed il Jesse non ne fanno pa-
rola. A.].
Fam. LARIDAE.
299. Sterna bergii, Licut.
a. 7. Malcatò nel Golfo di Annesley. 25 Gennaio 1872.
b. 9. Malcatò nel Golfo di Annesley. 25 Gennaio 1872.
Ambedue gl’ individui sono in abito invernale, cioè colla
fronte bianca, il pileo e la cervice misti di nero e di bianco.
[Questa specie non è stata trovata nè dal BLanrorp né
dal Jesse. Nel Gennaio del 1870 trovai alcune di queste sterne
nella baia di Adulis, mescolate alla Sterna media, che era
comunissima. Ebbi anche luogo di vederla nell’ arcipelago di
Dalhac. A.|.
225. Sterna media, Horse.
Sterna affinis, Riipp. (nec Horsr.) Allas, &. 14.
. Massaua. 12 Aprile 1870.
. Massaua. Aprile. 1871.
. Massaua. Aprile 1871.
. Massaua. Aprile 1871.
. Massava. Dicembre 1872.
. Massaua. 5 Settembre 1870 (Beccari).
SS
l'eue E o Me eee
Tutti questi individui sono in abito imperfetto, cioè col
nero della testa confinato sulla cervice, colla fronte bianca, e
colle piume del pileo nere nel mezzo e bianche sui margini;
Presentano inoltre qualche piccola differenza nella grandezza
del becco.
(518) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI ROGOS 155
[Frequentissimo nelle acque di Massaua, particolarmente
nell’ Aprile. Gl’' individui uccisi nel Dicembre hanno l’° abito
stesso di quelli uccisi nell'Aprile. A.|.
224. Hydrochelidon fissipes (Linn.).
a. 9. in muta. Torrente Darì (Bogos). 10 Settembre 1871.
[A primo aspetto sembra strano d’ incontrare questa specie
nel Dari, torrente che dal montuoso territorio dei Bogos im-
bocca nell’Ansaba a 4000 piedi dal livello del mare.. Non
avendo nessun rapporto questo torrente col corso del Lebka,
separato da esso da una catena di alti monti, si può affer-
| mare che questa sterna per raggiungere il Dari abbia seguito
dalla foce il fiume Ansaba e da questo sia entrata nel Dari.
È rara; Jesse uccise un solo individuo nel Giugno a Zulla. A.].
225. Larus fuscus, Linn.
a. J. ad. Massaua. 10 Aprile 1870.
b. 7? Massaua. 10 Aprile 1870.
c. 9. Massaua. 3 Dicembre 1871.
d. 7. juv. Massaua. Dicembre 1871.
[E molto frequente nel Mar Rosso, ove l’ho osservato in
tutte le stagioni. Gli individui uccisi. nel Dicembre sono si-
mili nell’abito a quelli uccisi in Aprile, e tre degli esem-
plari raccolti hanno le parti superiori del collo bianche co-
sperse di macchioline scure, cosa che non si scorge negli
. adulti quando si rivestono dell’ abito perfetto di nozze.
A Massaua si vede spesso questa specie posata sulle cime
dell’albero maestro dei Sonduk, senza prendere timore al-
cuno dello strepito che i marinai sogliono fare dentro quelle
loro barche. A.).
926. Adelarus leucophthalmus (LicxHm.).
a. I. Capo-Luma. 3 Aprile 1870.
b. 7. Massaua. Gennaio 1872.
156 O. ANTINORI E T. SALVADORI (519)
. Massaua. Gennaio 1872.
. Massaua. Gennaio 1872.
. Massaua. Gennaio 1872.
. Massaua. Gennaio 1872.
. Massaua. Gennaio 1872.
. Massaua. Gennaio 1872.
. Massaua. Gennaio 1872.
Fog oto
Tutti questi individui hanno la più grande somiglianza fra
loro; in tutti il cappuccio bruno-nero della testa è misto di
bianco. La coda è candida in tutti, tranne l’ individuo g, nel
quale presso l’ apice delle timoniere esiste una macchia nera.
[In Aprile del 1870 alcuni individui appartenenti a questa
specie furono da noi incontrati a Capo-Luma, in vicinanza di
Assab. Nel Gennaio del 1872 trovai una gran quantità di questi
uccelli stabiliti entro il golfo a Massaua, ove si vedono spesso
posati sopra 1 tetti delle case. Li vidi anche numerosi nella
baia di Annesley, laddove l’ esercito inglese effettuò il suo
sbarco nel 1867-68. A.].
227. Adelarus hemprichii, spp.
a. 9. Capo Luma. 2 Aprile 1870.
. Massaua. 18 Aprile 1870.
. ad. Massaua. 20 Aprile 1870.
. ad. Scek-Sayd. 22 Aprile 1870.
b
C.
d.
e. Juv. Massaua. Dicembre 1871.
16
g.
O #0 40
gd. Juv. Massaua. Dicembre 1871.
Zulla. Gennaio 1872.
La figura di questa specie che accompagna il catalogo della
collezione fatta da Jesse in Abissinia e nel paese dei Bogos
(Trans. Zool. Soc. VII. pl. 27) è molto inesatta; pare che si
sia voluto rappresentare un giovane, giacchè in essa non si
scorge traccia del semicollare bianco che cinge la cervice, al
disotto del cappuccio nero, negli individui adulti; anche il
becco ed i piedi vi sono inesattamente coloriti; il becco non
deve essere giallo, coll’ apice rosso, ma verdastro coll’ apice
(520) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 157
giallo ed attraversato da due fascie, l’una nerastra e l’altra
rossa; i piedi devono esser di color verdastro-livido, e non
bruno-neri. |
[Nel mese di Aprile e Decembre è frequente come l’altra,
colla quale si mescola entro il golfo di Massaua. Accade spesso
durante il giorno di vederne delle lunghe file schierate sopra .
i cumignoli delle capanne che trovansi più vicine al lido.
Passa a volo sopra la città, e se per caso scorge in terra
qualche corpicciuolo che lo inviti, non teme di lanciarsi a
raccorlo in mezzo alle piazze ed ai cortili delle case, benchè
siano popolate. A.].
INDICE DEI GENERI E DELLE SPECIE
Vultur occipitalis .
Gyps fulvus .
—. ruppellii .
Neophron pileatus .
Aquila naevioides .
— naevia
Helotarsus ecaudatus.
Pandion haliaetus .
Circaetus gallicus .
Buteo augur.
— auguralis.
Falco barbarus .
— tanypterus .
— concolor.
Tinnunculus alaudarius
— alopex
Spizaetus bellicosus .
— occipitalis .
Pseudaetus spilogaster
Micronisus sphenurus .
— gabar .
— niger
Melierax polyzonus
Serpentarius secretarius.
. Circus swainsonii .
—— cinerascens.
Athene perlata .
Bubo lacteus.
— cinerascens .
Ptilopsis leucotis .
Scops senegalensis. .
Pionias meyerii.
Palaeornis cubicularis
Pogonorrhynchus abyssinicus
Pogonorrhynchus vieilloti
— undatus .
— melanocephalus .
Barbatula uropygialis.
Trachyphonos margaritatus .
Campethera nubica
Iynx torquilla
Indicator sparmanni .
Chrysococcyx cupreus
= claasii
Cuculus clamosus .
Coccystes glandarius .
— jacobinus
—_ afer .
Centropus superciliosus .
Turacus leucotis
Schyzorhis zonura.
Colius leucotis .
— MaACrourus .
Toccus hemprichii.
«—. erythrorhynchus .
22 masutuS.
Bucorvus abyssinicus .
Upupa senegalensis.
Irrisor erythrorhynchus .
Scontelus aterrimus
Apaloderma narina
Coracias abyssinica
— naevia.
Eurystomus afer
Merops apiaster
— Superciliosus .
—, Viridissimus .
— albicollis
52
160 O. ANTINORI E T. SALVADORI
Merops erythropterus.
Ispidina picta
Halcyon semicoerulea .
— chloris.
Caprimulgus inornatus
Cypselus aequatorialis
— affinis.
Psalidoprocne pristoptera
Cotyle riparia
Hirundo rustica .
— aethiopica.
— puella.
Terpsiphone melanogastra .
Batis orientalis.
Lanicterus phoeniceus
— sp. nov.?.
Dicrurus divaricatus .
Lanius lathora .
—. minor
— auriculatus.
—. collurio.
— isabellinus .
— humeralis .
Prionops poliocephalus
Laniarius gambensis .
_ aethiopicus.
_ erythrogaster .
Rhodophoneus cruentus .
Telephonus erythropterus
Nilaus brubru .
Melaniparus leucopterus.
Chalcomitra cruentata
Cinnyris abyssinica
Cyanomitra affinis .
Aidemonia tacazziana .
Panaeola pulchella.
Hedydipna metallica .
Pycnonotus arsinoe.
Turdus simensis
— icterorhynchos
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Monticola saxatilis
Ruticilla phoenicura .
Cyanecula suecica
Cossypha semirufa
Thamnolaea rufo-cinerea .
= albiscapulata .
Pentholaea albifrons.
Cercomela melanura.
Saxicola lugubris.
— isabellina
— oenanthe
— aurita
xanthomelaena
— leucolaema.
—_ leucomela .
— deserti . .
Philothamna fuscicaudata .
Pratincola pastor.
—_ hemprichii
Curruca atricapilla .
— hortensis
Acrocephalus sp.?
Camaroptera brevicaudata.
Crateropus leucocephalus .
Argya acaciae.
Cercotrichas erythroptera .
Aédon galactodes.
Cisticola cursitans
Drymoeca ruficeps
— gracllis Lo
- murina.
— rufifrons .
— pulchella .
Budytes nigricapillus
Agrodroma sordida .
Anthus_sp.?
Galerita praetermissa
Calandrella ruficeps.
Pyrrhulauda melanauchen .
Fringiliaria septemstriata .
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100
100
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101
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UCCELLI DEL MAR
Fringillaria flaviventris.
Passer sp.? .
Pyrgitopsis swainsonii .
Pytelia citerior
Lagonosticta minima
Uroloncha cantans
Amadina fasciata.
Vidua erythrorhyncha .
Steganura verreauxii
Euplectes franciscana
— abyssinica.
Sporopipes frontalis «
Plocepasser superciliosus .
Quelea aethiopica
Hyphantornis dimidiata.
—_ galbula
= luteola
— melanotis.
Textor alccto.
Buphaga erythrorhyncha
Pholidauges lcucogaster
Notauges chrysogaster .
Lamprocolius chalvbaeus .
Lamprotornis purpuroptera
Amydrus rippellii
Corvus affinis.
— — scapulatus
Treron waalia
Columba guinea .
Turtur auritus
—- senegalensis .
Streptopelia semitorquata .
— barbarù
Oena capensis. |
Pterocles exustus
— lichtensteinii .
Francolinus erkelii >.
— clappertonii
— gutturalis .
neo leucoscepus
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ROSSO E DEI BOGOS
Piilopachys ventralis” .
Numida ptilorhyncha
Struthio camelus.
Otis senegalensis.
Pluvianus aegyptius.
Glareola pratincola .
Qedicnemus crepitans
— affinis
Dromas ardeola .
Aegialites geoffroyi.
Lobivanellus senegalensis .
Sarciophorus tectus.
Chettusia melanoptera .
Numenius arquata
e phaeopus .
Terekia cinerea .
Totanus calidris .
Machetes pugnax
Rhynchaea capensis.
Ardea goliath.
= purpurea .
— gularis.
Butorides atricapilla.
Bubulcus ibis .
Scopus umbretta.
Ciconia abdimii
- —. episcopus.
Leptoptilus crumenifer .
Ibis aethiopica
— falcinellus.
Phalacrocorax africanus
Pelecanus rufescens.
Dysporus sula.
Sterna bergii .
— media.
Hydrochelidon fissipes .
Larus fuscus .
Adelarus Ieucophthalmus .
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