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Full text of "Viaggio dei Signori O. Antinori, O. Beccari ed A. Issel nel mar Rosso, nel territorio dei Bogos e regioni circostanti durante gli anni 1870-71. --"

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The Field Museum's Africa Council 


http://\www.archive.org/details/viaggiodeisignor00anti 


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VIAGGIO 


DEI SIGNORI 
O. ANTINORI, O. BECCARI ED A. ISSEL 


NEL MAR ROSSO, NEL TERRITORIO DEI BOGOS E REGIONI CIRCOSTANTI 


DURANTE GLI ANNI 1870-71 


—_ 


CATALOGO DEGLI UCCELLI 


COMPILATO PER CURA 


DI p. ANTINORI E iS DALVADORI 


GENOVA 
TIPOGRAFIA DEL R. ISTITUTO SORDO-MUTI 
| 1373 


VIAGGIO. 


DEI SIGNORI 
O. ANTINORI, O. BECCARI ED A. ISSEL 


NEL MAR ROSSO, NEL TERRITORIO DEI BOGOS E REGIONI CIRCOSTANTI 


DURANTE GLI ANNI 1870-71 


CATALOGO DEGLI UCCELLI 


COMPILATO PER CURA 


DI P. ANTINORI E |. DALVADORI 


5265 
GENOVA 


TIPOGRAFIA DEL R. ISTITUTO SORDO-MUTI 


13873 


Estratto dagli Annali del Museo Civico di Storia Naturale di Genova 
Vol. IV, Novembre 1873. | 


VIAGGIO 


DEI SIGNORI - 
O. ANTINORI, 0. BECCARI Ep A. ISSEL 
NEL MAR ROSSO, NEL TERRITORIO DEI BOGOS E REGIONI CIRCOSTANTI 


DURANTE GLI ANNI 1870-71 


CATALOGO DEGLI UCCELLI 


COMPILATO PER CURA 


DI f. ANTINORI E Ti SALVADORI 


—_——_ 


(Tav. I, il, IM). 


La Collezione Ornitologica che è argomento del presente 
Catalogo fa parte di quel numeroso materiale zoologico rac- 
colto durante il viaggio fatto in compagnia degli egregi amici 
Dottor Opoarno Beccari e Professore Arturo IsseL nel Mar 
Rosso e nel Paese dei Bogos. Dopo la navigazione compiuta 
insieme da Suez a Aden e da Aden a Massaua, toccando la Baia 
di Assab tanto nell’andata quanto nel ritorno, il Professore IsseL 
esplorò da solo il Golfo di Adulis, l’Arcipelago di Dalhac e le 
coste prossime a Massaua; il Beccari ed io esplorammo il ter- 
ritorio dei Bogos, e quello di Sciotel situato al piè dei monti 
dell’Amasen all’occidente; esplorazione che ebbe per punto di 
soggiorno Keren, e per durata di tempo dal 10 maggio al 
25 agosto 1870. Sullo scorcio di questo mese rimasto io solo 
ne’ Bogos per l'avvenuto rimpatrio in Italia dei miei due com- 
pagni, le collezioni zoologiche in genere, e questa in ispecie, 
vennero da me continuate nella misura concessami dal mio 
isolamento e dai miei scarsi ‘mezzi pecuniarii. Le escursioni 
posteriori pertanto, tranne quelle proseguite nel paese dei 
Bogos il quale, anche dopo la partenza degli amici, fu il 


4 O. ANTINORI E T. SALVADORI (367) 


centro delle mie particolari ricerche, devono piuttosto con- 
siderarsi, come ricognizioni geografiche o escursioni impo- 
stemi da circostanze particolari che non mi permisero di rac- 
cogliere, e di fare studi scientifici con l’agio ed i mezzi atti 
a conseguirne l’ intento. i 

Fatta questa avvertenza che io reputo necessaria, per po- 
tere accertare che la più gran parte delle specie notate nel 
presente Catalogo, non che il molto delle altre collezioni zoo- 
logiche, appartengono al paese dei Bogos, ove fin dalla sua 
origine venne diretta e limitata la nostra spedizione, prose- 
guirò a dire delle escursioni fatte da solo con i miei servi, 
per quindi dare un cenno del metodo da noi tenuto per com- 
pilare questo catalogo, e far conoscere con quali criteri debba 
essere giudicata la presente raccolta. 

E qui tralasciando di parlare delle varie volte ch'io scesi 
in Massaua per i differenti valichi alpini di Mashalit, di Maldi, 
di Menza, fra i cui profondi recessi trovai la splendida A pa- 
loderma narina, dirò che una mia prima escursione, dal 
18 decembre al 30 gennaio del 1871, si estese all’ occidente 
del territorio dei Bogos nella sottoposta valle del Barka 
fino a Mansura e Ferfer, e da questa località fino a Demba, 
ove le acque dei monti di Sciotel dell’Amasen, e quelle 
provenienti dai monti dei Dembelas confluiscono nel fiume 
Barka. Da questa località, tratto dal desiderio di conoscere 
una nuova terra, non visitata prima di me da alcun euro- 
peo, m’avventurai a penetrare nel territorio dei Dembelas, ma 
in tali sfavorevoli condizioni, da dover dire uscendone, d’ aver 
piuttosto veduto che percorso quell’ interessante paese. Im- 
perciocchè, senza dire ch'io m’indussi ad andarvi in mezzo 
al disagi d'ogni maniera, in compagnia di alcuni mandriani 
della tribù dei Was che conducevano una ventina di buoi 
e una cinquantina di capre al mercato di Ad-ghel-ghel, resi- 
denza di Kuflon capo principale dei Dembelas, la ospitalità 
concessami da esso non valse neppure a pormi nel caso di trar 
profitto di quel brevissimo tempo che potei rimanere nel suo 
villaggio, obbligato da lui a non allontanarmene, e da’ miei 


(368) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 5) 


conduttori a partirne tosto che ebbero finito di vendere i loro 
armenti. 

Non una ricognizione potei farvi nell'interno, non una 
escursione di caccia, e non senza gravi difficoltà pervenni a 
raccorre i nomi dei monti e dei villaggi che da quell’ altura 
di 6000 piedi circa, mi sì distendevano dinanzi in forma di 
un vasto anfiteatro. E non fu tanto il tempo che mi mancò, 
quanto la insistenza con cui quei semplici montanari, stu- 
diando ogni mio passo, mi sorvegliavano continuamente nel 
timore che io potessi prendere informazioni e note sul loro 
conto. Lo stesso Kuflon, malgrado la ospitalità concessami, 
non rifiniva dal domandarmi a qual fine ritraessi colla matita 
la graziosa valle di Swanagher e Mansura-guegua, sottoposta 
al suo villaggio dal lato di mezzodi. 

L’ orografia in genere di questo paese è quella stessa che 
si presenta nella più gran parte dell’ Abissinia e che le im- 
prime un carattere tutto particolare: montagne coniche con 
uno o più fianchi tagliati a pieco, terrazzi orizzontali più o 
meno estesi e a differenti livelli; qua valli profonde e burroni 
percorsi da torrenti ripidi e tortuosi; là valli aperte, solcate 
da fiumi spaziosi di letto con sponde depresse e mal rivestite 
di piante. Le roccie granitiche di varia natura, come Jaloniti, 
Leptiniti, Sieniti, spesso traversate da filoni di quarzo bian- 
chissimo, fanno base a strati di maggiore o minore profon- 
dità appartenenti a vari periodi dell’ epoca secondaria e parti- 
colarmente al Giurassico. 

L'albero che riveste una gran parte dei monti dei Dembelas 
è la Sterculia abyssinica; l’ arbusto che dà loro un magnifico 
verde è la Dodonaca repanda. Il Kolcual (Euphorbia abyssinica) 
vi è scarso ed isolato, e così pure il Baobab (Adansonia digi- 
tata). Il Sejelet, o Andropogon circinnatus, fieno montano, vi 
cresce rigoglioso e serve a coprire le case. I fiumi e i torrenti 
che dal lato di settentrione danno accesso al paese sono guar- 
niti da tamarischi, da papiri, da tamarindi, da varie specie di 
fichi, e da quantità prodigiosa di piante. In quanto agli uccelli 
le specie che osservai più frequentemente in alto, in prossi- 


* 


6 O. ANTINORI E T. SALVADORI (369) 


mità dei villaggi, erano la Monzicola saratilis , la Saxicola lu- 
gubris, la Thamnolaca rufo-cinerea, il Corvus affinis, e fra i 
cespugli di gramigne e di panicularie, la Drymoeca ruficeps , 
e abbondantissima poi la Coturnix communis. Il Corvus scapula- 
tus, il C. affinis, il Milvus parasiticus vidi spesso in quelle 
alture, e così in vicinanza dell’ abitato il 7innunculus alau- 
darius, la Turtur aegyptiaca, la Turtur lugens, il Turdus 
simensis, la Thamnolaca rufo-cinerea, la T. albiscapulata, la 
Loxigilla detruncata, la L. simplex, l’ Amadina fasciata. La 
Galerita praetermissa di BLanrorp, la Calandrella ruficeps, ed una 
Galerita molto simile alla cristata , ma più scura e più piccola, 
correvano nei sentieri, che conducono ai villaggi. Sul dorso 
dei monti e in basso della valle solcata dal fiume Laitù gli 
uccelli da me incontrati furono il Toccus nasutus, la Coracias 
abyssinica, lo Spizaetus occipitalis, il Colius leucotis, l’ Helo- 
tarsus ecaudatus, l’Anthus sordidus? la Chisaerhis zonura, il Me- 
rops erythropterus, la Motacilla alba , Vl Emberiza strioluta, il 
Dicrurus divaricatus, la Terpsiphone melanogastra, l’ Indicator 
sparmanni, lo Scopus umbretta, il Francolinus erkeliù e la Nu-. 
mida ptilorhyncha, ma quest’ ultima in piccola quantità. 
Lungo la via che percorsi nel tornare a Keren vari altri 
uccelli vidi ed anche raccolsi, fra i quali noterò due rapaci 
rari altrove, l’ Melotarsus ecaudatus e il Serpentarius secretarius 
frequenti lungo il Mantai, nel territorio dei Wass; e in quel 
di Sciotel l’ Otis senegalensis , 1’ VOedicnemus affinis, il Laniarius 
erythrogaster , che giammai apparisce nei Bogos, e sullo 
Zad-Amba il Corvultur crassîrostris, altrove non osservato. 
Dopo un lungo soggiorno fatto prima a Keren e poi in 
Angar (sull’Ansaba), dove dal Giugno al Settembre passai 
tutta la stagione delle pioggie, una seconda escursione molto 
più lunga della prima mi convenne fare da Keren a Kassala, 
tenendo la via percorsa da tutti i viaggiatori che mi avevano 
preceduto, HeugLin, Brenm, Munzivger, Lesean ed altri mol- 
tissimi. La rapidità con cui dovetti fare questo viaggio attra- 
verso la gran vallata del Barka, dal 14 settembre al 10 ot- 
tobre del 1871, m’ impedì di occuparmi di fare raccolte, e 


" 


(370) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS n 


solo lungo la via m’impadronii di qualche specie, fra le quali 
alcune estranee a Keren. Così nella valle d’Ascera prossima 
a’ monti dei Bogos sopra le pannocchie mature dei campi di 
durrah vi era abbondante l’ Euplectes franciscana, e sulle 
mimose una quantità prodigiosa di giovani della Steganura ver- 
reauxii della Quelea aethiopica e dell’ Hyphantornis galbula. Nelle 
vicinanze di Aderdìi, villaggio situato a settentrione di Sciamer 
Adik, vi erano localizzati molti Textor alecto, e quivi vidi 
per la prima volta la Buphaga africana, che vi sostituisce la 
B. erythrorhyncha, comunissima nei Bogos. Più innanzi cam- 
minando ora sulla destra, ora sulla sinistra del Barka mi av- 
venni nella stazione di Mamergar in branchi numerosi di ci- 
cogne, Ciconia alba, C. cpiscopus, che vi erano di passaggio, 
‘e più innanzi, nel depresso territorio degli Az-Hamer, vidi con 
mio grande stupore una truppa di ben 200 e più struzzi 
(Struthio camelus) emigrante verso mezzogiorno. Poì in vici- 
nanza d’ acque stagnanti uccisi alcuni individui dell’ /bis aethio- 
pica, dell’ Ibis falcinellus, e presso alcune capanne, residenza 
del capo degli Az-Hamer, varii marabu o Leptotilus crumenifer. 
Procedendo più oltre, spesso si vedeva l’ Otis arabs alzarsi a 
volo dalle steppe che si traversano per lungo tratto innanzi 
di giungere al distretto montuoso di Af-Dehob, e con essa 
branchi numerosissimi di pernici del deserto, Pterocles exu- 
stus, e sulle rive del Chor Bascia, la Chenalopex aegyptiaca , 
l’ Hoplopterus spinosus, e il Pluvianus aegyptius. Più mi avvi- 
cinava a Kassala, più la fauna nubiana prendeva il posto di 
quella abissinica. 

Traversato l’Awò-tschai, e seguitando l’ Endelaggi, torrente 
che corre fra le gole delle montagne, tornai a vedere sopra 
le Adansonie in prossimità di alcune tende grossi stormi di 
Textor alecto, e passeggiare ‘sul terreno qualche coppia di 
Leptotilus crumenifer. Entrato nella gola dei monti, ove trovasi 
situato il villaggio di Sabderat, quivi e in seguito fino a 
Kassala lungo tutta la via, vi era frequente il Tinnunculus 
alopex, l’identica specie trovata da me in Gebel-Aidun nel 
Kordofan nell’ ottobre del 1860, e sopra le abbondanti pian- 


8 O. ANTINORI E T. SALVADORI (371) 


tagioni di cotone dapertutto l'occhio veniva colpito dal vivo 
e sfolgorante color rosso igneo dell’ Euplectes franciscana. A 
Kassala poi entro i palmizi che rivestono la sponda dritta 
del Ghesch, vi rinvenni il Butco auguralis del SALvADORI, già 
raccolto da me nel deserto Libico nello stesso tempo e 
nella stessa località del 7innunculus alopex, che pure trovai 
fra quelle palme. La riva opposta del Ghesch era popolata dai 
Marabù isolati e divisi in piccoli branchi di 6 ad 8 individui, 
e da qualche coppia dell’ /bis aetQiopica» vi erano abbondanti il 
Pluvianus aegyptius e l’ Hoplopterus spinosus. Potei pure osser- 
vare la RAynchops orientalis, e un branchetto di sterne. Nei 
giardini attorno a Kassala l’ Euplectes franciscana fra i mol- 
tissimi Plocei era quello che maggiormente si faceva osservare. 
Troval poi fra varie specie comunissime di uccelli nubiani, rac- 
colte, sul luogo dal signor FepeRICo Simmiscuen per conto del 
mio dragomanno BernarDo Konn, una nuova specie di tessitore, 
Hyphantornis dimidiata SALvAD. e ANTINORI, che a quanto dis- 
semi SimwiscHEN apparisce nel contorni di Kassala in luglio ed 
agosto; così pure vi rinvenni una spoglia dell’ Eup/ectes abys- 
sinica, specie che non vidi mai ne’ Bogos, pure uccisa in 
agosto entro un giardino della città. Torno a ripetere che la 
fretta con cui dovetti dar fine ai miei affari in Kassala e re- 
stituirmi a Keren per la stessa via d’ onde era venuto, m’'im- 
pedi anche nel ritorno di occuparmi di cose zoologiche. Colà 
giunto, custodita e incassata quella parte di collezioni che 
aveva potuto aggiungere alle già spedite in Italia, il 31 no- 
vembre del 1871, abbandonato definitivamente il paese dei 
Bogos, discesi a Massaua per aspettare un piroscafo che mi 
riconducesse in Europa. 

Il soggiorno fatto a Massaua, quantunque per inattese con- 
trarietà avvenutemi, venisse protratto fino al 4 febbraio, non 
fruttò a questo Catalogo che pochissime specie, mentre il 
tempo da me speso in città fu quasi esclusivamente dedicato 
a completare le raccolte ittiologiche fatte dai miei compagni 
IsseL e Beccari. Gli scarsi uccelli che frequentavano le acque 
del porto in novembre e dicembre, possono limitarsi alle specie 


(372) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 5) 


seguenti: Pelecanus rufescens , Sterna media, Larus fuscus, Ade- 
larus leucophialmus> Adelarus hemprichii; sulle rive del mare 
si vedevano la Butorides atricapilla, l’ Ardea gularis, l’ Ardea 
goliath, il Numenius phaeopus, il Numenius arquata, ed il Z'o- 
tanus calidris, l’ultimo de’ quali lo si vede entro la città 
stessa, laddove questa viene bagnata dalle maree. 

Nelle varie gite che feci in quella svagione ora a Monkullo, 
ora in Arghigo per affari, e in una più lunga gita in Ailet, trovai 
la spiaggia arenosa e sottile di Arghigo popolata da stormi im- 
mensi di gabbiani appartenenti alle specie notate, e da stuoli 
di tringhe e di totani. L’ Ardea garzetta vi era comune, ma 
in luoghi così aperti, che era impossibile di avvicinarsele a 
tiro. Sulla via di Monkullo la Pyrrhulauda melanauchen vi era 
frequente, non che la Galerita cristata ; frequentavano il folto 
de’ cespugli varie specie di Drymoecae, ma lo strazio che fa- 
ceva di loro il piccolo piombo mi tolse la volontà di raccorne; 
Il Lanius lathora spesso si vedeva sulle punte brulle delle mi- 
mose e piu raramente al loro piede il Rhodophonews cruentus, 
che dalle arse terre prossime al mare giammai risale ne’ monti. 
I lettori troveranno menzionate nel catalogo le poche specie 
raccolte nel Samhar; questa plaga marittima ha per verità 
pochi uccelli stazionari, e quelli che vi sono di passaggio 
è difficile prenderli a causa del brevissimo tempo che vi si 
trattengono; noterò fra quelli raccolti, che mi sono sem- 
brati più rari, l’ Helotarsus ecaudatus, il Coccystes glandarius, 
il Prionops poliocephalus, la Chettusia melanoptera uccisi da 
me nel mese di aprile in Assus; la Terekia cinerea, 1 Aegia- 
lites geffroyi, la Dromas ardeola presi in settembre da Beccari, 
e come cosa non comune almeno per la stagione, la Ter- 
psiphone melanogastra, trovata in copia entro la gola dell’ Amba 
per andare in Ailet, aventi i maschi l'abito perfetto dei vecchi 
in primavera. Nelle vicinanze di Zulla, ove pur mi recai in 
Gennaio, rinvenni l’ Argy4 acaciae, incontratavi anche da BLax- 
FORD, e non piu veduta altrove; in quello stesso mese rividi 
nell'isola di Dessé, vari individui dell’ /Vis aethiopica, trovati 
in settembre nel Barka. 


10 O. ANTINORI E T. SALVADORI (373) 


E qui raggiunto il termine delle mie esplorazioni, e lasciato 
di parlare di tutto quello che fu raccolto ne’ Bogos in fatto 
di uccelli, per non ripetere ciò che estesamente é detto nel 
Catalogo, noterò che a poche sì riducono le specie che non 
furono raccolte da altri, e fra queste citerò il magnifico Spt- 
zaetus bellicosus, e la Saxricola leucolaema riconosciuta per nuova 
dal SALVADORI. 

Passerò ora alla seconda parte, cioè a quella che concerne 
la compilazione del Catalogo. 

L’Ornitologia del paese dei Bogos, comune in parte ad altre 
provincie settentrionali dell’Abissinia, essendo già bastante- 


mente nota per i dotti lavori di RuppeLL, del Dottor ApoLro. 


Brenm e del Barone Troporo HeugLin, nonchè per quelli re- 
centissimi di BLanForD e di Jesse, non lasciandoci speranza di 
presentare al lettore cose nuove, piuttosto che ripetere de- 
scrizioni di uccelli già da essi date, o ampliare il lavoro con 
sinonimie prese ad imprestito, abbiamo preferito nella più 
parte dei casi, di non adoperare che un solo nome scientifico, 
ed il vernacolo quando si é potuto accertare. E lasciando al 
Dottor Tommaso SaLvapori la definitiva determinazione delle 
specie da me elichettate sul luogo in via provvisoria, la loro 
disposizione e le osservazioni critiche relative, come al giu- 
dice più competente che vi sia in Italia in questo ramo di 
studi, il lavoro mio si è ristretto a descrivere in brevi note 
le osservazioni fatte intorno al maggior numero delle specie 


raccolte. 

Per stabilire poi un raffronto fra questa nostra raccolta e 
quelle pregevolissime fatte dai chiarissimi naturalisti W. T. 
BLanrorp e GugLieLmo Jesse nel 1868, durante la spedizione 


inglese in Abissinia, si è avuta cura di notare le specie rac- 


colte negli siessi paesi tanto da loro quanto da noi, e quelle 
che raccolte da noi, non furono da essi trovate. La quale 
cosa non tornerà disutile a coloro che desiderosi di conoscere 
le cause di queste differenze , tolta la superiorità dei mezzi 
adoperati dagli inglesi a confronto di quelli adoperati da 
nol, potranno facilmente trovarle nella diversità delle sta- 


(374) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 1l 


gioni e nelle condizioni diverse in cui sì trovava questo o 
quell’ altro territorio allorchè fu percorso; le quali producendo 
dei cambiamenti notevoli nel vivere degli animali fanno si 
che ad un viaggiatore debba apparire mancante o rara una 
specie, che ad un altro apparve frequente. 

Le accurate indicazioni del luogo e della stagione apposte 
a ciascun individuo tanto nei Cataloghi inglesi, quanto nel no- 
stro, varranno meglio delle mie parole ad accertare ciò che 
mi son fatto ad esporre. E qui, non mi resta che a far voti 
alfinché la presente raccolta, e quanto è detto di essa nelle 
rispettive note, valgano ad accrescere le comuni cognizioni 
intorno agli uccelli africani. 

O. ANTINORI. 


AVVERTENZA. 


Per la ragione dell’ unicuique suum, è giusto che'si avverta 
che nella compilazione del presente Catalogo l’ opera mia si 
è limitata alla determinazione delle specie, alla loro disposi- 
zione, ed alle osservazioni critiche, mentre tutto quanto è re- 
lativo ai costumi ed alla distribuzione geografica è natural- 
mente opera dell’Antinori, le cui osservazioni si trovano 
sempre nel Catalogo registrate tra parentesi ed accompagnate 
alla fine dalla iniziale A. (Antinori). 

T. SALVADORI. 


12 O. ANTINORI E T. SALVADORI (375) 


Ordo ACCIPITRES. 


Familia VULTURIDAE. 
41. Vultur occipitalis, Burcu. 


a. 7. Mansura (Barka). Decembre 1870. 
b. 7. Keren (Bogos). Luglio 1871. 
C. 9. Ansaba (Bogos). Giugno 1871. 


Gab, Bogos; Amorà, Tigré. 


[Collo nudo, tinto di rosso violaceo; testa coperta da peluria 
bianco-nivea, folta, lanosa, allungata e acuminata sull’ occipite. 
Becco rosso-corallino, scuro all’ apice; piedi rosso-carnicini ; 
iride brunastra. A.]. 

Uno dei due maschi non è perfettamente adulto; esso diffe- 
risce dall’ altro per avere le remiganti secondarie grigio-brune 
invece di averle bianco-candide. 

[Questa specie s'incontra nel paese dei Bogos in tutte le 
stagioni; essa non sale al disopra di 4000 piedi. Nella parte 
orientale del Barka ove la grande estensione della valle, la 
poca sua elevazione ed il clima caldo in quasi tutte le sta- 
gioni dell’anno sembrano essergli più confacenti delle re- 
gioni montuose dell’ Abissinia, questo avvoltoio si mostra 
con grande frequenza. Il giorno 19 Dicembre 1870 per la via 
che conduce a Mansura, seguendo per lungo tratto il torrente 
di Sciotel, trovai un' enorme quantità d’avvoltoi sopra un 
cadavere di una vacca. Appartenevano essi a tre specie diffe- 
renti: Gyps fulvus, Neophron pileatus, Vultur occipitalis ; di 
questa specie ne contai otto individui, due soli dei quali erano 
sopra il cadavere, gli altri stavano sulle cime di due enormi 
Adansonie. Convien dire peraltro che questo fatto di trovare 
molti individui di questa specie riuniti insieme è raro, mentre 
per ordinario non s’ incontrano che a coppie. Il Gab, così de- 


(376) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 13 


nominato dai Bogos, o l’ Amor degli Abissini del Tigré, è di 
natura così poco sospettosa, che la vicinanza dei villaggi e 
il rumore degli abitanti non turbano punto la sua ordinaria 
apatia. Spesso esso sceglie a sua dimora notturna i grandi 
alberi che trovansi in prossimità delle tende o capanne degli 
indigeni. Vi giunge dopo ii tramonto e non parte che nel 
mattino seguente a un’ ora di sole. A Mansura tutte le sere 
una coppia di questi avvoltoi veniva a passar la notte sopra 
«un vecchio nido di Ciconia abdimi:, che con altri molti vede- 
vasi sulle sommità di un gigantesco baobab. Furono da me 
uccisi entrambi, ma non conservai che il maschio, perchè la 
femmina ebbe la testa fracassata da una palla. Vi sono al- 
beri ove questi avvoltoi sogliono meriggiare tutti i giorni 
con la più grande costanza. In Ferfer (Barka), ove sianziai 
qualche tempo nel mese di Gennaio, due di essi solevano 
venire a posarsi sul mezzodi fra i folti rami di un tamarindo, 
che ergevasi sulla sponda sinistra del torrente, che ne porta 
il nome; non potendo impadronirmi di loro per la difficoltà 
del terreno, che impedivami di avvicinarli, ed essendomi im- 
possibile di prenderli di mira, coperti come si trovavano 
quasi interamente dalle foglie, mì prendeva giuoco tutti i 
giorni di scaricare nella loro direzione varii colpi di carabina, 
in seguito ai quali si decidevano a partire, ma per tornare 
il giorno appresso. Finalmente il quarto giorno, toccatone per 
caso uno con una palla, sloggiarono entrambi per non farsi 
più vedere. Questa specie non incontrata in Abissinia né dal 
BLanForD, nè da Jesse, ed a cui l’ HeugLiN assegna per resi- 
denza i distretti dei Bogos e dei Maria, frequneta le vaste ed 
incolte terre della Nubia e del Sennaar; al sud del Kordofan 
fu trovata da me nel Bahr-el-Gazal, e da HeucLin a Kosanga. A.]. 


2. Gyps fulvus (Gw.). 


[Noto questa specie nel presente Catalogo non solo per averla 
veduta con qualche frequenza nel Samhar e nel Barka, ma 
anche perchè venne realmente uccisa e preparata da me in 


14 O. ANTINORI E T. SALVADORI (377) 


Egitto pochi giorni innanzi la mia partenza pel Mar Rosso. 
Uccisi i due con un sol colpo presso il Mohatan. L'uno d’ essi 
aveva le piume del collare lunghe, lanceolate ed intere, e 
l’altro decomposte; così mostravano d'essere il primo un 
giovane 7, e l’altro un 7 adulto. Essi conservansi presen- 
temente nel Museo di Storia Naturale di Firenze. 

HrugLin fra le molte località che assegna a questo avvoltoio 
annovera l’ Egitto, la Nubia, le coste del Mar Rosso e l’ Abis- 
sinia, ove dice rinvenirsi fino all'altezza di 12,000 piedi. Nei 
Bogos e nel Barka, io l’ ho veduto moltissime volte. Jesse in 
Aprile ne prese uno in Senafè; questa specie manca nel Cata- 
logo del BLanForp. A.]. 


5. Gyps riippellii (NATTERER). 
Vultur Kolbii, RùpP. 


a. 3. Angaba (Ansaba). Novembre 1870. 
b. 9. Ansaba. Novembre 1870. 
c. 9. (Scheletro). Ansaba. Febbraio 1871. 


Ghembi, Tigré; Ghevira, Amarico. 


Nelle penne di questi due individui domina il colore 
ocraceo; nella femmina più che non nel maschio; essi avreb- 
bero l’ abito che viene generalmente attribuito agli adulti, 
mentre l’ individuo figurato da RuùppeLL (A/as, t. 32) viene 
considerato come giovane; tuttavia gioverà notare come nel 
supposto giovane il collare e le piume del corpo non presen- 
tino ì caratteri che distinguono i giovani del genere Gyps. 
Tanto nel giovane del G. .fulvus, quanto in quelli del G. 
africanus, SAaLvan., il collare è formato da piume lunghe, sot- 
tili e del colore dominante del corpo; mentre negli adulti 
di queste specie il collare è fatto di piume a barbe decom- 
poste, corte e bianche. Inoltre le piume del corpo nei gio- 
vani di quelle specie sono acuminate, negli adulti invece 
sono rotondate per corrosione dell’ estremità. Ora se l’indi- 
viduo rappresentato da RùppeLL fosse un giovane, noi avremmo 


(378) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 15 


in questa specie una eccezione al fatto sopra indicato, giacchè. 
tanto in esso, quanto negli individui che diconsi adulti, il col- 
lare e le piume del corpo hanno i caratteri che si osservano 
soltanto negli adulti delle altre specie. Quindi è più proba- 
bile che l’ individuo rappresentato da kùPpPELL, sia non già 
un individuo giovane, ma sibbene un individuo che abbia di 
recente mutato le piume. Ed invero un esemplare esistente 
nel Museo di Torino, similissimo a quello figurato dal Rùppet, 
raccolto dall’ Antinori in Antub sul Fiume Azzurro, notato per 
maschio adulto col N.° 89 a p. 3 del suo Catalogo, mostra con 
grande evidenza, per la freschezza delle penne, la muta re- 
cente. 

[È frequente in Abissinia e nel Barka; nell’Ansaba dei Bogos 
"durante il mese di Novembre del 1870, questo avvoltoio fece 
una specie di passaggio per molti giorni di seguito. Nelle 
località accennate oserei dire che tiene il posto del Gyps 
fulvus, tanto comune in Egitto. Non è peraltro raro di trovar 
le due specie mescolate assieme, ma quest’ ultima sempre in 
piccolissimo numero, e quasi individui isolati nel mezzo a 
famiglie di otto, dieci o anche più Gyps rippelli. Questa 
specie, come feci notare nel mio Catalogo descrittivo di uccelli 
raccolti nell’ interno dell’ Africa nord, ha indole battagliera, 
e allorchè si getta sopra un cadavere, mal soffre la presenza 
d'altri avvoltoi, massime. di quelli che appartengono a specie 
minori. BLanrorp lo incontrò nella parte superiore del Lebka, 
e nelle terre dei Bogos sull’ Ansaba, all’ altezza di 3000 a 
1000 piedi. A.]. 


4. Neophron pileatus (Burc4.). 


a. 3. Keren. 7 Dicembre 1871. 
b. 2. Keren. 7 Dicembre 1871. 


© Lilò, Bogos; Tombù e Amurà, Amarico. 


[Parti nude della testa e del collo color rosso-violaceo 
livido; cera del becco del colore stesso, ma più sbiadito; 


16 O. ANTINORI E T. SALVADORI (379) 


becco color corno-chiaro dalla base fin quasi all’ estremità, 
che è nera; iride castagna; tarsi e piedi verdastro-celesto- 
gnoli. 

Il N. péleatus sulla costa africana del Mar Rosso, dal 19"° 
grado in alto, subentra al N. percnopterus, ì cui individui, quan- 
tunque copiosissimi in Egitto, vanno diradandosi man mano 
che il paese s' avanza verso l’ equatore. 

Il N. pileatus abita il Samhar, l’ Abissinia, il paese degli 
Habab, dei Bogos, dei Maria, la Nubia, il Sudan ecc. A Mas- 
saua se ne possono contare durante il giorno parecchie cen- 
tinaia che fanno la pulizia della città. Al sorger del sole essi 
vi arrivano in frotte numerose dall’ isoletta di Scek-Sayd, ove 
‘hanno il costume di passare la notte. Giunti in città sì di- 
spongono in lunghe file sui culmini delle case, o sulle mura 
delle alte terrazze per scorgere più facilmente que’ punti ove 
sì macellano gli animali, e dove vengono gettate le immon- 
dezze. Sovente si battono fra loro per la conquista di alimenti 
così prelibati, che spesso loro vengono tolti dai gatti e dai 
nibbi para:siti. i 

Costruiscono questi avvoltoi una prodigiosa quantità di nidi 
durante i mesi di Aprile e Maggio sopra le piante sempre 
verdi di Avicenniae e Rhizophorae, che da tramontana a levante 
rivestono i margini orientali dell’ isoletta di Scek-Sayd. So- 
vente questi nidi trovansi a contatto di quelli del Mivus ae- 
gyptius dell’ Ardea gularis e della Butorides atricapilla. Le uova 
due, e talvolta tre in numero, con superficie alquanto gra- 
nulosa, sono bianche, irregolarmente spruzzate di macchie 
color vioccolatto-chiaro; nella parte più ottusa in basso 
queste macchie si fanno più spesse, più scure, e le une si 
confondono coll’ altre, in modo da formare una specie di 
anello ben distinto dal fondo, che è pure sereziato dello 
stesso colore. A.]. 


(330) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 17 


Fam. FALCONIDAE. 
5, Aquila naevioides Cuv. 


| Falco rapax, Temm. PI. Col. 455. 
Aquila albicans, Ropp. (adult.). 


. Boggù (Bogos). 23 Agosto 1870. 

. Keren. 21 Ottobre 1870. 

. Ansaba (Bogos). 28 Novembre 1870. 
. Keren. 19 Ottobre 1871. 


STES 
ONORE 


[Iride giallo-bruno; becco color corno scuro; cera e tarsi 
gialli; artigli neri. A.). 

I quattro individui differiscono alquanto fra loro nelle di- 
mensioni e nel colore bruno, più o meno chiaro. 

L'individuo 6 è il più chiaro di ‘tutti, ed ha la gola 
“quasi bianca, limitata da due macchie brune, che scendono 
dai lati della testa; sul petto, sull’ addome e sulle cuopritrici 
minori delle ali presenta, lungo il mezzo delle piume, macchie 
longitudinali lanceolate, di color bruno-cupo; la coda non 
presenta traccie di fascie trasversali. 

[Fra le aquile che frequentano le regioni all’ estremo nord 
dell’ Abissinia questa, secondo le mie osservazioni, è la più co- 
mune. Rimane nel paese dei Bogos in tutte le stagioni del- 
l'anno, e da quanto mi hanno assicurato gli indigeni, tal- 
volta anche vi nidifica nel mese di Gennaio. Essa si nutre di 
uccelli e di piccoli mammiferi, e spinta dalla fame, non ri- 
fugge dal gettarsi sui cadaveri di animali e contenderne le 
carni agli avvoltoi ed ai corvi. Da” monti dell’ Abissinia al- 
l'occidente scende nel Galabat, nel Gadaref e nel Barka, e 
all’ oriente nel Sambhar. Nell’ ottobre del 1870, nel letto del 
Lebka, al disopra di Ain, rinvenni un individuo adulto ucciso 
allora allora da alcuni uomini di Keren che mì erano innanzi. 


2 


18 O. ANTINORI E T. SALVADORI (381) 


BLanForD pure rammenta nel suo Catalogo di averlo veduto 
nel Samhar nelle vicinanze di Massaua, in Amba e in Senaféè 
nel Tigrè. A.j. 


6. Aquila naevia, Gm. 
a. 9. Valle d’ Ascèra. 4 Luglio 1870. 


Individuo adulto di color bruno uniforme, senza macchie 
chiare sulle ali. | 

[Questo è il solo esemplare che durante le mie escursioni 
«mì venne fatto di prendere. Il 4 Luglio 1870, trovandomi 
col mio compagno Beccari sulla via che conduce da Sciotel a 
Keren, incontrammo parecchie di queste aquile, nelle ore 
mattutine, intente a cacciare. Alcune di esse, percorrendo la 
valle d’ Ascéra, rasentavano a volo stentatamente la terra e 
dopo qualche giro si soffermavano o sul nudo terreno, o sopra 
qualche basso ramo d'albero disseccato dal fuoco. Mescolati 
alle aquile v’ erano molti corvi (Corvus umbrinus) e parecchie 
coppie del Texior alecto. Al nostro avvicinarsi tutti questi uc- 
celli s’ allontanavano dalla via per prendere il largo della 
valle, ma non appena noi eravamo distanti da loro qualche 
duecento passi si restituivano al luogo, facendo udire grida 
di gioia. Dopo aver tirato sopra quelle aquile qualche colpo 
che andò fallito per la troppa distanza, finalmente passata- 


mene una sopra il capo la gettai a terra. Grande fu la no-. 


stra meraviglia, allorchè qualche ora dopo nell’ aprirla per 
riconoscerne il sesso, trovammo la sua bocca ed il suo sto- 
maco ripieni di formiche bianche. Le aquile in seguito al 
rumore delle nostre armi ripresero le alture delle alpestri 
roccie che chiudono quella valle, sopra cui probabilmente 
avevano i loro nidi. In Settembre tornai a visitare que’ luoghi, 
ma non vi trovai più un solo individuo di questa specie. Non 
la trovo notata fra gli uccelli dei Bogos nè da HeuGuin, nè da 
BLanrorp, nè da Jesse. A.]. 


(382) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS DO 


7. Helotarsus ecaudatus (Daup.). 


I. Individui colle remiganti secondarie grigie, terminate 
di nero, e col dorso rossiccio-chiaro. 


a. 9. Mansura (Barka). Dicembre 1870. 
b. ®. Ferfer (Barka). Gennaio 1870. 
c. 9. Ansaba (Bogos). Agosto 1871. 


II. Individui colle remiganti secondarie affatto nere, e 
col dorso rosso-cannella vivace. 


d. Y. Assus (Samhar). Aprile 1871. 
e. J. Ansaba (Bogos). 25 Giugno 1871. 


III. Individui giovani di color castagno scuro, sparso di 
macchie chiare, giallognole. 


f. juv. Mansura (Barka). Dicembre 1870. 

g. juv. Mantai (Barka). Gennaio 1871. 

h. juv. Ferfer (Barka). Gennaio 1871. 

i. juv. Ansaba (Bogos). 25 Giugno 1871. 

J. d'. (Scheletro). Mantai (Barka). Gennaio 1871. 
k. 3. (Scheletro). Mantai (Barka). Gennaio 1871. 


Dallo studio di questa serie d’ individui e di altri, esistenti 
nel Museo di Torino, provenienti dal Fiume Bianco e dal Se- 
negal, si scorge come esistano quattro varietà o forme ap- 
parentemente adulte di questa specie: . 

1.* col dorso rossiccio chiaro e le remiganti secondarie 
grigie, terminate di nero; 

2.* col dorso egualmente rossiccio chiaro, e le remiganti 
secondarie nere; 

3.° col dorso rosso-cannella vivace, e le remiganti secon- 
darie grigie, terminate di nero; 

/.* col dorso rosso-cannella vivace, e le. remiganti secon- 
darie nere. 


20 O. ANTINORI E T. SALVADORI (333) 


È molto probabile che tali differenze sieno in rapporto. col- 
l’età e col sesso, ma è difficile di dire quale sia la forma 
più adulta. Tuttavia non è improbabile, come asserisce anche 
ViertHaLER, che gli individui dal dorso chiaro sieno i più vecchi. 

[ giovani oltre al colorito bruno-uniforme delle piume, con 
macchie chiare, più o meno appariscenti all’ estremità, pre- 
sentano i tarsi e le dita non già tinti di rosso corallino, 
come son quelli degli adulti, ma sì di verdastro, e le squame 
che gli uni e le altre ricoprono, invece di apparire in forma 
di tubercoli rotondi molto sporgenti, sono poco rilevate, e 
talora grandi e trasversali verso l’ estremità delle dita. 

[Dal mese di Maggio a quel di Novembre, l’aquila giocoliera 
non si fece vedere nel paese dei Bogos. Il 6 Novembre la 
vidi per la prima volta dalla mia capanna di Keren, passare 
sopra il monte Duban verso circa le 10 del mattino. Il giorno 
appresso la rividi aggirarsi di nuovo sopra questo monte e 
il Lalamba, da dove dopo vari giri si precipitò a terra nel 
fondo della valle che si estende al nord del villaggio di Ke- 
ren. La indicai ad un mio cacciatore perchè procurasse di uc- 
ciderla, ma al suo avvicinarsi si levò a volo e più non ap- 
parve ne’ giorni seguenti. L'uomo da me inviatole contro, un 
tale Isram, mi assicurò di averla veduta partire con un serpe 
fra gli artigli. Disperava di poter raccogliere questa specie , 
quando nei mesi di Dicembre 1870 e Gennaio 1871 la trovai 
frequente in alcuni punti del vasto territorio del Barka, come 
a Mansura, Mai-Zagavu-Makabar e Ferfer lungo il fiume 
Mantai, luoghi tutti frequentati dai Beny-amer-Was, e dagli 
Hadamar loro vicini ed amici. Fui assicurato da essi che questa 
aquila dimora tutto l’anno nel loro paese, e la sua presenza 
viene reputata una buona ventura, essendovi la supersti- 
ziosa credenza che essa vi trasporti da luoghi lontani piante 
salutari agli uomini ed ai bestiami, d’ onde il nome di Sa- 
ger-el-Hakim, falco medico, datogli generalmente dagli Arabi. 
In Mantai, stazione del fiume che va sotto questo nome e dove 
lo passai qualche giorno, venivano queste aquile dopo il 
tramonto a posarsi sulle palme Doum (Cucifera thebaica) per 


. 


(334) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 2l 


passarvi la notte. Da sotto a quella densa volta di grandi fo- 
glie ‘era ben difficile vederle giungere mentre vi si preci- 
pitavano dall’ alto all'improvviso, e quando il rumore che 
producevano colla loro venuta ed il muoversi delle foglie 
indicavano il punto ove si eran posate, non per questo era 
facile di scorgerle, e molto meno di tirar loro, mentre al me- 
nomo moto del cacciatore, che certamente tenevan d'occhio, 
mutavano di luogo. Malgrado ciò, da me e da' miei servi 
alcuni individui furono uccisi; parecchi altri più tardi in 
diverse località caddero in nostre mani ‘per il costume che 
hanno nelle prime ore del giorno di porsi in cima ai grandi 
alberi e volgersi col petto al sole nascente. È fra i rapaci uno 
dei più forti volatori che io mi conosca. Colle sue acutissime 
ali esso può elevarsi ad altezze considerevoli, e adagiarsi sopra 
gli strati aerei come un palmipede sull’ acqua. Per avanzare 
non ha bisogno che di uno o due colpi d’ala poco visibili e 
che batte a lunghi intervalli. Spesso volando fa udire un grido 
rauco, molto simile a quello del Cynocephalus hamadryas e che 
può in qualche modo rendersi colla voce g/h0-gh6-9ghò, allungato e 
pronunziato con suono gutturale. Da questo grido è possibile 
che gli sia venuto il nome di scimmia o di volpe celeste 
(Kavarò-Semai), datogli dagli abissinesi. Oltre che nel Barka 
e nel paese dei Bogos si fa vedere talvolta anche nel Samhar. 
ove nel mese di Aprile 1871 nelle vicinanze di Assus, si era 
stabilita una coppia sulla sommità di un grande albero spinoso 
in riva ad un corso d’acqua. Il maschio venne ucciso dal 
mio compagno Praggia, e.la femmina ferita. Si sospettò da 
lui che vi avessero il nido, ma per l’ asperità di quella pianta 
che non permise di salirvi il fatto non fu possibile veri- 
ficarlo. A.|. 


8. Pandion haliaetus (Linn.). 
a. 9. Reita (paese dei Somali). 15 Marzo 1870. 


Individuo giovane colle parti inferiori affatto bianche. 
[E comune nell’isoletta di Darmakhie, che chiude a levante 


22 O. ANTINORI E T. SALVADORI (385) 


la rada di Assab. Le montagnole vulcaniche che sorgono in 
forma di piccoli coni lungo quella parte della costa occi- 
dentale del Mar Rosso che guarda lo stretto di Bab-el-mandeb, 
sono il suo soggiorno prediletto. Esso per facilitare le sue 
caccie suole tenersi sopra gli scogli del littorale, o che emer- 
gono a qualche distanza; in mancanza di essì sì vale di qua- 
lunque altra prominenza, di un albero, di un palo ecc. Nel- 
l’ isola di Darmakhie, banco madreporico, piatto, sporgente 
di pochi piedi dal livello del mare, non potendo valersi di 
questi mezzi, lo vedeva frequentemente posato sopra alcuni 
grandi nidi in forma di cono troncato, alti due piedi circa, 
forse appartenenti a lui stesso, formati da stecchi, da alghe, 
«da ramoscelli di piante marine, intralciati rozzamente e fram- 
misti a spugne e ad avanzi di altri zoofiti. Esso sì valeva di 
loro in due modi, come punto di esplorazione, e come luogo 
ove trangugiare al sicuro la preda. Il falco pescatore mi è 
sembrato frequente in Reita, ove ne uccisi uno il 13 Marzo, 
in Desset e in Dahlac; nel” mese di Novembre 1871 vedeva 
spessissimo due individui nell’isoletta di Scek-Sayd incontro 
a Massaua. Nei Cataloghi degli uccelli raccolti da BLanFoRrD 
e da Jesse non trovasi notato. 

Il Prof. IsseL, a poca distanza dalle rive di un piccolo lago 
salato comunicante col mare nell’interno dell’isola di Sarato, 
vide sopra una rupe un gran nido simile ad altri tre da me 
osservati nell'isola di Darmakhie. Questo nido aveva la figura 
di un cono tronco, alto sessanta centimetri, largo alla base 
oltre un metro di diametro, e circa sessanta centimetri su- 
periormente. Era contesto con frammenti di rami e ramoscelli 
secchi, filamenti di piante marine, qualche pezzo di legno 
marcito gettato alla riva dal mare. Nell’ incavo, ove ven- 
gono posate le uova, si vedevano alcune pagliuzze e qualche 
alga, mescolate a frammenti di spugne e di conchiglie. L’ IsseL 
pensò che tale nido potesse appartenere all’ Ardea goliath , ed 
anche io non era lontano dall’ammettere questa cosa, ma 
secondo l’HeueLin tali nidi apparterrebbero invece al Pandion 
 haliaetus. A.. 


(386) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS — 25 


9. Circaetus gallicus (Gw.). 


a. 4 ? Assus (Samhar). 


[Questo rapace fu ucciso dal Praggia in Assus ‘dopo la mia 
partenza dall’ Abissinia, e spedito in Genova insieme ad altri 
uccelli raccolti da lui nel Samhar. Dovrei credere che questa 
specie frequenti più spesso i paesi occidentali dell’ Abissinia 
che non gli orientali, mentre l’ ho ucciso e l’ ho più d’ una 
volta veduto nel Galabat e ne’ contorni di Rosseres, e mai 1’ ho 
osservato nel Samhar e nel paese dei Bogos. Comunque sia, 
l'individuo raccolto da Praggia prova che il Circaetus gallicus 
apparisce anche nel Samhar. A.|. 


10. Buteo augur, RbpPp. 
a. Keren. 24 Luglio 1871. 


Individuo giovane, simile a quello figurato da RùppeLL, 
Fauna, t. 17, f. 1. Parti superiori’ brune, coi margini delle 
piume più chiari; quelle della cervice tinte di rossiccio-rug- 
ginoso; parti inferiori bianche, con una sfumatura gialliccia,; 
gola con numerose e fitte macchie nerastre, che ricompaiono 
sull’addome e sui fianchi; piume delle tibie color bianco- 
rossigno; ali esternamente brune; cuopritrici inferiori delle 
ali bianche col pogonio esterno in gran parte nero; coda gri- 
gia, con numerose fascie oscure. Lungh. tot. 0",565; ala 
0”, 445; coda 0”, 255; becco 0”,037; tarso 0", 085 

[Questa poiana si fa vedere raramente nei Bogos; è invece 
comune nelle alte regioni dell’ Abissinia, ove BLANFORD asserisce 
di averla veduta frequentemente nell’altipiano di Wadalo, posto 
a 10,000 piedi sul livello del mare; al disotto di 6000 a 7000 
piedi, secondo lo stesso autore, non è facile d’ incontrarla. 
Ascendendo lo Zad-Amba, me ne passò una sopra il capo, ma 
non potel tirare. L’ esemplare raecolto lo uccisi sopra una 


24 O. ANTINORI E T. SALVADORI (387) 


Adansonia situata accanto al pozzo dello StrLLa a Keren nel 
Luglio 1371. Jesse *ne raccolse alcuni esemplari in Adigrat, 
in Facado ed a Googoon nel Tigré, ove secondo le informa- 
zioni da lui assunte sui luoghi, questa specie sarebbe stata 
in tempi passati molto più abbondante. L'individuo da me 
ucciso in Keren aveva nello stomaco alcuni avanzi di ret- 
GIRA: 


11. Buteo auguralis, SaLvap. 


(Zed: 
Buteo auguralis, SALvAD., Atti Soc. Ital. Sc. Nat. VIII, p. 377 (1865). 
a. 3. Kassala. 28 Settembre 1871. 


Individuo similissimo ad un altro d’ Abissinia, esistente nel 
Museo di Torino, uno dei tipi della specie. Le sole differenze 
apprezzabili sono le dimensioni nell’ individuo di Kassala un 
poco minori, e le macchie cordiformi delle parti inferiori più 
grandi. 

Lungh. tot. 0", 450; ala 0", 355; coda 0”, 180; becco 0”, 029; 
tarso 0”, 070. 

La figura rappresenta l’ individuo tipo del Museo di Torino. 

È anche ora cosa molto dubbia se questa specie si debba 
riferire al B. anceps, BrenM, come vuole l’ Heuauin; il Finscn 
è di contraria opinione, e la sostiene con assai valide ra- 
gioni. Egli fa osservare che il Brenm aveva inviato al Museo 
di Brema un individuo del 2. auguralis, col nome di B. augur, 
e sarebbe cosa assai singolare che il Brenm stesso non avesse 
riconosciuto in esso il suo B. anceps, se questo fosse veramente 
identico col B. auguratis. 

[A quanto sembra questo falco abita sempre le vicinanze 


del deserto. L'individuo che uccisi nel mio primo viaggio 


nel centro dell’Africa nord, lo rinvenni in Gebel-Aidun nel 
deserto Libico, e quello che fa parte della presente collezione 
lo uccisi nelle vicinanze di*Kassala in Nubia. Quantunque non 


TR RE Ea 


da E AA 


(388) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 25 


| potessi procurarmi che un solo esemplare pel breve tempo 
che rimasi sul luogo, tuttavia posso asserire che ivi nel mese 
di Settembre è frequente, avendone osservati in un sol giorno 
tre individui aggirarsi al disopra dei palmizii che trovansi al 
sud del paese nelle vicinanze del fiume Gasch. Tirai a due, 
uno rimase morto, e l’altro ferito giunse a sottrarsi traver- 
sando il fiume. A.|. 


Il 


12. Falco barbarus, Linn. 
dg. Juv. Kassala. 28 Settembre 1871. 


Pare che questo individuo debba riferirsi al /. barbarus per 
la sua piccolezza e per la brevità della sua coda, alla cui 
estremità giungono col loro apice le ali, e per i mustacchi 
poco larghi. Le piume delle parti superiori sono di color 
grigio-bruno, coi margini rossicci, e quelle del petto, 
dell’ addeme e dei fianchi di color bianco-rossigno , con 
una macchia bruno-nera longitudinale nel mezzo di ciascuna 
piuma. i 

Lungh. tot. 0", 370; ala 0", 275; coda 0”, 140; becco 0”, 023; 
tarso 0", 040. 

[Questo individuo fu ucciso nel luogo stesso e nello stesso 
giorno del Buteo auguralis. ! 

BLanrorD registra una femmina uccisa da lui nella valle 
dell’ Ansaba. L’ individuo giovane della collezione Jesse fu uc- 
ciso in Ain (Lebka) il 58 Luglio 1863. A.] 


15. Falco tanypterus, Licut. 


a. 9. ad. Keren. 16 Agosto 1870. 
b. 7. juv. Keren. 27 Ottobre 1870. 
C. 9. juv. Keren. 19 Novembre 1870. 


I giovani si distinguono facilmente dagli adulti pel colore 
grigio-bruno quasi uniforme delle parti superiori, e per le 


Den O. ANTINORI E T. SALVADORI (339) 


macchie bruno-nere, grandi e numerose delle parti inferiori; 
gli adulti hanno le parti superiori grigio-scure, con numerose 
fascie grigio-chiaré, e le parti inferiori bianco-carnicine, con 
macchie a gocciola bruno-nere, non molto grandi e non molto 
numerose. Tanto negli adulti quanto nei giovani la fronte 
è bianchiccia, il sincipite nerastro, l’ occipite e la cervice 
rossastri. o 

[E di passaggio questo rapace nel paese dei Bogos. Nel mio 
lungo soggiorno in Keren non l' ho osservato mai prima delle 
pioggie equatoriali. Dalla metà di Agosto a tutto Ottobre 
spesso vi si fa vedere. Il suo volo è velocissimo, e quando 
sì precipita sopra qualche branco di Conirostri, e non di 
rado anche sopra qualche colombo, lo si sente a distanza 
notevole. BLanFrorp lo trovò sugli altipiani dell’ Abissinia al- 
l'altezza di 15,000 piedi, e lo dice frequente nell’ Ansaba e 
nel Lebka! L'individuo che Jesse ebbe da un suo amico 
fu ucciso presso Tenafi. A.]. 


14. Falco concolor, TEMM. 


. Keren. Giugno 1871. 

. Angaba (Ansaba). Luglio 1871. 

. Angaba (Ansaba). 9 Luglio 1871. 
. Angaba (Ansaba). 11 Luglio 1871. 


Db. 


DO 
40 3 A 40 


[Cera del becco, gote e parti nude del contorno degli 
occhi, giallo-dorato; iride bruno-scura; becco nero; piedi rosso- 
aranciato. 

Questo rapace dalla seconda metà di Giugno alla prima di 
Luglio apparisce con frequenza in alcune località del territorio 
dei Bogos. In Angaba nell’ Ansaba, luogo da me prescelto per 
stazione di caccia, durante il mese di Luglio, vi apparve abbon- 
dante e seguitò a mostrarvisi per parecchi giorni consecutivi, 
occupato a dar la caccia alle formiche alate, che in quei 
tempo a miriadi s’ aggiravano per l’ aria. Compariva subito 


(390) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 27 


dopo il levar del sole, e fatta buona preda di quelli insetti 
si ritirava da que’ colli per riapparirvi lo stesso giorno in sul 
vespro, o la mattina del di seguente. Fuori del tempo delle 
pioggie non l’ ho mai veduto nei Bogos, cosicchè posso asse- 
rire che questo falco vi è di passaggio. Non trovasi notato 
nei cataloghi delle raccolte fatte in Abissinia da BLANFORD e 
da Jesse. A.|. 


15. Tinnunculus alaudarius (Gw.). 


4. 9. Monkullo. 20 Aprile 1870. 
b. . Keren. 7 Novembre 1870. 
c. 2. Keren. 7 Novembre 1870. 


In tutto simili agli individui d’ Europa. 

[Nei villaggi del Samhar e loro vicinanze il gheppio è fre- 
quente in primavera; durante l’ estate s° incontra raramente; 
nel paese dei Bogos vi rimane tutto l’ anno. Dal Settembre al 
Novembre del 1870 vi furono a Keren cinque o sei passaggi 
copiosissimi, contemporaneamente a quelli delle cicogne (C?- 
conia alba) che egualmente in quel tempo emigravano verso 
l’equatore. Vi furono alcuni giorni che per qualche istante 
se ne vedeva popolata l’aria. Molti di essi si fermavano a 
cacciare locuste sopra i campi di durrah; altri oltrepassavano 
senza arrestarsi, seguendo la direzione da nord al sud, via 
che egualmente riprendevano gli individui che si erano fer- 
mati a cibarsi. Ne uccisi varii a volo entro il cui stomaco 
trovai avanzi di locuste e di altri insetti. Il BLanrorp lo dice 
comune nelle alte come nelle basse regioni durante l’ inverno, 
ed in primavera fino all’ Aprile; nella valle dell’ Ansaba non 
l’ osservò nè in Luglio nè in Agosto. Jesse invece lo trovò 
nell’ Ain il 7 Luglio, in Goon (oona il 2 Maggio, ed in Senafé 
il 24 Maggio. A.]. 


28 O. ANTINORI E T. SALVADORI (391) 


16 Tinnunculus alopex, Heuat. 


. Sabderat. 22 Settembre 1871. 
. Sabderat. 21 Settembre 1871. 
. Sabderat. 24 Settembre 41871. 
. Sabderat. 21 Settembre 1871. 


#0 40 


[In questa specie non esiste differenza apprezzabile tra ì ma- 
schi e le femmine. i 

Nel mese di Settembre, lungo la via che conduce a Kas- 
sala, trovai con gran frequenza questo gheppio posato sopra 
le acacie che rivestono i campi circostanti; lo tornai a vedere, 
ma più raramente , in Kassala stessa fra i palmizii che tro- 
vansi a mezzogiorno della città lungo il Gasch; esso deve 
fare immancabilmente il suo nido fra le roccie della montagna 
di Kassala e quelle dei monti di Sabderat. Gli esemplari da 
me raccolti non presentano differenza da quello riportato pure 
da me da Gebel Aidun nel mio primo viaggio nel Sudan. 
BLanForp non lo cita fra gli uccelli da lui raccolti in Abis- 
sinia, e neppure Finscu nella raccolta del Jesse. 

HeuaLin dà una nota delle località ove egli ha trovato questa 
specie; fra essa non v’ ha che quella sola dei monti dell’ An- 
saba all’ altezza di 3 a 4000 piedi che appartenga all’ Abis- 
sinia, ove nè da BLanForp, nè da Jesse nè da me, fu mai 
rinvenuta. Certo è che essa è stazionaria ne’ monti molto 
rocciosi ed alpestri, ed isolati anzichè riuniti in grandi ca- 
tene, come appunto sono quelli di: Dokah e del Gadaref nel 
sennaar, di Kulla e di Haraza nel Kordofan. A.|. 


17, Spizaetus bellicosus (Daup.). 


a. J. Boggù (Bogos). 28 Novembre 1870. 
b. 9. (Scheletro). Ansaba (Bogos). 24 Giugno 1871. 


Questa specie finora non era stata annoverata con certezza 
fra quelle del paese dei Bogos. 


i 
| 


use te Attitiiniinirtnt nia 


(392). UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 29 


a. Individuo adulto colle parti inferiori candide e poche 
macchie scure sul gozzo; cera del becco verdastro-cenerino; 
piedi verdastri; iride castagno vivace. 

Lungh. tot. 0”, 335; ala 0”, 625; coda 0", 330; becco 0", 053; 
terso (02,112 

[E raro; nella mia lunga permanenza nel paese dei Bogos 
non mì sono capitati che duc soli esemplari. A preferenza di 
ogni altro animale debbo supporre che dia caccia alle lepri, 
mentre quelle poche volte che mi è apparso a volo è stato 
sempre in quella parte di territorio dove la lepre è frequen- 
tissima. La femmina di cui ho conservato lo scheletro, aveva 
nello stomaco alcuni resti di questo rosicante; essa fu uccisa 
nel Luglio 1871 da un cacciatore abissino nella valle dell’ An- 
saba. Il maschio, primo dei due esemplari qui sopra notati, 
fu ucciso da un tal Ualdankien, cacciatore Bogos, entro la 
valle di Boggù, mentre dall’ alto si era gettato sopra una 
gallina di Numidia. Il cacciatore suddetto mi narrò, che ebbe 
molto da fare per impadronirsene, mentre ferito e rovesciato 
a terra sul dorso si difendeva a colpi d’ artigli, che ha grandi 
e potentissimi. nei 

Non è notato nei cataloghi degli uccelli raccolti dai signori 
BLanrorp e Jesse. Tanto Brenn quanto HeugLin videro in tempi 
differenti questo grosso rapace nelle lande dei Bogos, ma non 
in modo da potere con esattezza constatarne la specie. A.|. 


18. Spizaetus occipitalis (Daup.). 


. Mansura (Barka). Dicembre 1870. 

. Ansaba (Bogos). 26 Giugno 1871. 

. Ansaba (Bogos). Luglio 1871. 

. Ansaba (Bogos). 21 Novembre 1871. 

. Maizagaru (Barka). Febbraio 1871. 

. (Scheletro). Maizagaru (Barka). Gennaio 1871. 
. (Scheletro). Ansaba (Bogos). 26 Giugno 1871. 


SÌ ESSI 
#o roi 40° 


[Fra gli Spizaeti questa è la specie più comune nel nord 
dell’ Abissinia, nel Samhar e nel Barka. Ama i luoghi freschi 


30 O. ANTINORI E T. SALVADORI - #(393) 


e rivestiti di piante, ond’ è che sì trova più facilmente lungo 
il letto dei fiumi. Nel tempo delle pioggie è più frequente 
del ‘consueto, e si avvicina facilmente alle tende dei nomadi 
del Barka; è poco diffidente e per conseguenza resta facil- 
mente preda del cacciatore. Ordinariamente tiene il suo ciuffo 
in basso e la testa ritirata fra le spalle; alla vista di qualche 
oggetto che lo colpisca, erge il suo ciuffo e lo volge in 
avanti. Sembra che il suo nutrimento sia molto variato, ed 
a somiglianza ‘dell’ Aquila mnaevia non rifugge di cibarsi di 
formiche bianche. 

La sua iride è giallo-verdastra nei giovani, e giallo-rossastra 
negli adulti. Manca nel Catalogo degli uccelli raccolti da BLAx- 
rorn in Abissinia, come pure in quello del Jesse. 

HeugLin lo ha osservato una volta nei monti abissinici presso 
Keren nel mese di Aprile. A.]. 


19. Pseudaetus spilogaster (Du Bus.). 


a. 7. Tagri (Samhar?). (PiAGGIA). 
b. juv. Acuar (Samhar). (PiaGGIA). 
c. juv. Ansaba (Bogos). 28 Luglio 1871. 


[Y due primi individui furono raccolti e preparati dal Pragara 
dopo la mia partenza; l’ etichetta loro non dà alcuna notizia 
della stagione in cui vennero uccisi, ed il nome di Tagri 
non trovasi notato in nessuna carta. A.). 

Il vecchio 7 è perfettamente descritto dai signori HARTLAUB 
e Finsca (Vòg. Ost-Afr. p. 48). Diamo qui appresso la descri- 
zione dei due giovani, perfettamente simili fra loro. 

Parti superiori brune; le piume del petto e del ciuffo bruno- 
nere; quelle della cervice con margini rossicci ben distinti; 
parti inferiori rosso-rugginoso chiaro, più pallido scendendo 
verso il sottocoda; sul gozzo e sui fianchi hannovi strie 
longitudinali nere; ali brune, remiganti verso la base grigie, 
con fascie più o meno distinte nerastre, e colla metà basilare 
internamente bianca; cuopritrici inferiori delle ali rosso-rug- 


(394) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS Sl 


gine chiaro, con macchie nere su quelle del mezzo, le mag- 
giori bianche alla base, coll’ apice grigio, ed una grande 
macchia nera nel mezzo; coda grigio-fuliginosa con otto fascie 
trasversali brune, l’ultima delle quali più larga delle altre, 
e coll’ apice marginato di bianchiccio; cera e piedi giallo- 
olivastri; becco ed unghie nerastre. 

Lungh. tot. 0", 640; ala 0”, 450; coda 0", 310; becco 0", 044; 
tarso 0", 080. 

Questa specie ha grandissima somiglianza coll’Aquila bo- 
neltii, e non v'ha dubbio che le due specie debbano essere 
riunite nello stesso gruppo. Al Pseudaetus spilogaster si deve 
riferire l’Aguila bonellii del Catalogo AntINoRI p. 9, della quale 
cosa il SALVADORI aveva già avuto qualche dubbio nella Revista 
Critica del Catalogo Antinori, Atti R. Ac. Sc. Tor. V, p. 723. 

Raro; il 28 Luglio 1871 uccisi l'individuo c sopra un bao- 
bab, nelle vicinanze delle mie capanne poste sovra una col- 
lina che guarda il fiume Ansaba. Non è notato da BLanFoRD 
e da Jesse. HeueLin peraltro lo annovera fra gli uccelli del- 
l’ Abissinia come pure il MùLLER. A.]. 


20. Micronisus sphenurus, Rupp. 


a. %. ad. Ansaba (Bogos). Luglio 1871, iride rosso-aranciata. 

b. (£?). juv. Ansaba (Bogos). 20 Luglio 1871, iride giallo-paglia. 
C. (9°?). juv. Ansaba (Bogos). 24 Luglio 1874, iride giallo-citrino. 
d. (7?). juv. Keren. 11 Settembre 1870. 

e. g. ]juv. in muta. Ansaba (Bogos). Agosto 1871. 

f. (Scheletro). Sciotel. Luglio 1870. 


I due individui (c, d) corrispondono per la statura e per le 
forme ai vecchi maschi del Catalogo Antinori n. 328 e 330, 
e differiscono notevolmente dai primi due per le dimensioni 
molto minori ed identiche a quelle di due individui adulti 
esistenti nel Museo di Torino e precedentemente raccolti dal- 
l’ AnminorI in Rosseres; nel Catalogo dell’ AntINorI questi indi- 
vidui sono registrati sepàratamente dal M. sphenurus, ed 


è 


32 O. ANTINORI E T. SALVADORI . (895) 


invero hanno una tal faczes, che fanno dubitare che essi real- 
mente appartengano ad una specie distinta. i 

Ecco le dimensioni dei due individui della precedente col- 
lezione e dei due giovani della presente: 


Lungh. tolale Ala Coda Becco Tarso 
g. ad. 0",290 | 0%,180 | 0m 140 | 0", 016 | 0", 042 
7 ad. 0",290 | 02,185 | 0%, 140 | 0%, 016 | 0%, 042 
d. juy. 05, 280.002 175 100 00 0072 
c. juv. 0,280 | 0", 170 | 0”, 135 | 0%, 017 | 0”, 041. 


[Nella stagione che precede le pioggie, cioè fino alla metà 
di Giugno, questo rapace non sì fece vedere nel paese dei 
Bogos. Nel Settembre ve ne fu un passaggio straordinario; e 
trovandomi io sulla strada di Menza fra le alpestri gole di 
quella montagna osservai molti di questi piccoli falchetti in- 
tenti a dar caccia a miriadi di locuste che un forte vento 
di N. E. aveva spinte entro le gole di que’ monti. La via da 
noi percorsa per lo spessore di qualche pollice era coperta 
di quelli insetti, parte morti e parte semivivi. I fusti ed i 
verdi ramoscelli delle piante che ci stavano ai lati erano 
coperti. egualmente di questi insetti, i quali evidentemente 
erano l’avanzo di un passaggio che aveva avuto luogo il 
giorno innanzi. Ma i nostri Micronisi non sì curavano di 
loro, e lanciandosi dall’alto dell’aria e dalle cime degli al- 
beri, ghermivano a volo quelle locuste, che, in densi nugoli, 
passavano sopra le nostre teste. Via facendo ne uccisi varii, 
e tutti avevano il gozzo pieno di tali insetti. Questi falchetti 
nella più gran parte erano giovani. Il Sig. Jesse ne raccolse 
molti in Ain nell’ Agosto, e in Mohabar e Kokai nel Luglio. 
BLanFoRD trovò comune questo falchetto fra i tamarischi del 
Mohabar ed in altri punti della valle del Lebka ed in quella 
dell’Ansaba. Esso osserva che tutti gli individui di Mohabar si 
nutrivano di Cicadae e fa notare che questa specie nelle re- 
gioni abissiniche è più insettivora di quella che la rappresenta 
nelle Indie. A.]. | 


(396) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 39 


21. Micronisus gabar (Daup.). 


a. juv. Keren. 11 Settembre 1870. 


[È di passaggio nel paese dei Bogos in sul finire delle 
pioggie, ma sempre in piccolo numero. L'unico individuo 
‘raccolto fu ucciso lungo il torrente Scifscifit. A.]. 


22. Micronisus niger (VIEILL.). 


. d'. Keren. 14 Settembre 18370. 

. 9. Ansaba (Bogos). 12 Giugno 1870. 
9. Khor dei Bogos. 14 Ottobre 1871. 
. J. Ansaba. Luglio 1871. 


sos 


[E raro, e si mostra come le specie precedenti all’ appros- 
simarsi delle pioggie. 

Questo falchetto apparisce in piccolo numero nel territorio 
dei Bogos, e la sua venuta ha luogo nel mese di Giugno; 
resta nel paese fino a tutto Ottobre. Negli altri mesi dell’ anno 
non l’ho mai veduto. Le tinte scure della femmina, tendenti 
al fuliginoso, sono meno nitide di quelle del maschio e la 
sua statura è alquanto più grande. Il becco è nero e la cera 
giallo-aranciata. Del colore stesso sono i tarsi e le dita, se- 
nonchè in alcuni individui maschi, la parte anteriore del tarso 
e superiore delle dita è tinta di nero. L’ iride è scura e quasi 
si confonde col colore della pupilla. 

A questo proposito il Sig. Fivscu nel Catalogo degli uccelli 
raccolti da Jesse nota giustamente che i colori del becco, degli 
occhi e del tarsi in questa specie sono variabilissimi, cosa 
di cul mi sono accertato io stesso più volte. 

Gli ‘esemplari raccolti sono perfettamente simili a quelli da 
me recati dall’ interno del Gazal, che presentemente esistono 
nel Museo di Torino. 

Entro lo stomaco dei quattro individui da me raccolti trovai 

3 


34 O. ANTINORI E T. SALVADORI (397) 


costantemente resti d’ insetti; in due maschi per altro uccisi 
alle sorgenti del Lebka il BLAnFoRD rinvenne avanzi di pic- 
coli mammiferi e di piccoli uccelli senza traccia alcuna di 


insetti. 

È rincrescevole che egli non abbia notato il tempo in cui 
uccise questi due falchetti, mentre la differenza della loro 
nutrizione, che molto a proposito il Sig. Jesse nota come un 
fatto straordinario da verificarsi sopra specie di rapaci rite- 
nuti fin qui per insettivori, potrebbe essere cagionata dalla 
differenza delle stagioni. A.]. 


25. Melierax polyzonus, Ripp. 


. ad. Keren. 26 Agosto 1870. 
. ad. Ansaba. 18 Settembre 1870. 
. ad. Tantarva (Bogos). 12 Novembre 1870. 
. Juv. Keren. 26 Luglio 1870. 
juv. Ansaba. 18 Settembre 1870. 
. jav. Deghi (Bogos). 24 Ottobre 1870. 
. ad. Ailet (Samhar). Novembre 18972 (Praccia). 
. (Scheletro). Keren. Giugno 1870. 
. (Scheletro). Keren. Agosto 1870. 
. (Scheletro). Keren. Settembre 1870. 
. (Scheletro). Keren. Settembre 1870. 


Qu 0g a 40 010 La 


mM. 


[Becco nero-corneo, cera, base della mandibola e piedi rosso- 
minio. 

Questa specie è sparsa in tutto il Samhar, come pure 
nella catena Abissinica, ove BLancorRD e JessE la rinvennero' 
in luoghi molto disparati, ed a varie altezze sul livello del 
mare. Un esemplare fu preso da Jesse'in Senafé a 8000 piedi 
di elevazione, il che combinerebbe con no asserisce HeuGLIN 
a questo DER 

Nel Barka è frequente e di là sì estende nell’ Africa cen- 
trale nord fino al disopra dei tropici. Nel paese dei Bogos è 
comunissimo. Ha l'abitudine di posarsi sulle cime dei grandi 
alberi e in particolar modo su quelle dell’ Adansonia digitata, 


(398) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 39 


dove talvolta rimane molte ore immobile. Caccia piccoli ret- 
tili, e di essi si nutre a preferenza, ciò che non esclude 
che spesso assalga topi campagnuoli ed anche uccelli. L° indi- 
viduo ucciso in Tantarva il 12 Novembre lo sorpresi mentre 
aveva assalito un branco di storni splendenti (Zamprotornis 
purpuroptera) e ne teneva uno fra gli artigli, al quale 
aveva divorato la più gran parte della testa. Nidifica certa- 
mente nel territorio dei Bogos, avendovi sovente incontrati 
1 giovani. A.]. 


24. Serpentarius secretarius (Scop.). 


a. JT. Mansura. Dicembre 1870. 

b. Ona (Bogos). 16 Giugno 1871. 

Cc. 9. (Scheletro). Ansaba Luglio 1871. 

d. Cranio d’ un 7. Mantai. Sicembre 1871. 


[Questo rapace, conosciuto dagli Arabi del Barka sotto il 
nome di Faras-Seztan (cavallo diavolo), si mostra accidental- 
mente nel paese dei Bogos, mentre nel Barka è piuttosto fre- 
quente. Ne incontrai una coppia nel mese di Dicembre 1870 
lungo la valle bagnata dal torrente Sciotel. Il 21 Dicembre 
nelle vicinanze di Mansura nel Barka, villaggio di Ademér, 
mi fu recato un maschio da un cacciatore negro al mio ser- 
vizio; e più tardi osservai parecchie volte questo uccello a 
Mantai, nel Barka. Colà ebbi modo di vedere come questo 
uccello nelle ore meridiane venisse al fiume per dissetarsi. 
Prima di posarsi a terra soleva fare in aria un giro di ri- 
cognizione, compiuto il. quale, si andava a posare in riva 
al fiume, sopra una prominenza nuda di terreno. Si trat- 
teneva per qualche istante sul luogo, poi alla corsa traver- 
sava le sabbie asciutte del fiume, e raggiungeva la sponda 
opposta ove era un piccolo serbatoio d’acqua. Beveva tuf- 
fando il becco entro l’ acqua e rilevandolo quasi all’ istante 
per sette o' otto volte consecutive, poi alla corsa tornava 
al luogo istesso da dove era partito. Se non temeva di qual- 


3 O. ANTINORI E T. SALVADORI (399) 


che pericolo tornava, camminando , nell’ interno del paese; 
ma se per avventura accorgevasi di essere perseguitato, si 
metteva alla corsa, per aver maggior facilità a prendere il 
volo; questo ha molta somiglianza con quello delle cico- 
gne per la posizione orizzontale che dà al collo e alla testa 
protesa in avanti, ed alle gambe che spinge in dietro. È uc- 
cello eminentemente sospettoso e difficile ad uccidersi, sia per 
la sua statura elevata, che gli offre il vantaggio di scorgere 
da lungi il cacciatore, sia per le località aperte e prive di 
piante ove esso ha costume di soggiornare. 

Nel mese di Giugno del 1871 ne comparve uno in Ona, che 
fu ucciso, e quindi un altro in Tantarva nel mese di Agosto, 
che sebbene ferito s’ involò. In questa stagione ogni anno si 
fa vedere nel paese dei Bogos. BLanForp lo dice raro nelle alte 
terre dell’ Abissinia, e non potè averne che un solo individuo. 
Jesse non fu così fortunato e difatti manca nel Catalogo della 
sua raccolta. Malgrado che il Serpentario preferisca le steppe 
della Nubia, del Sudan e del Kordofan, risale anche, al dire 
di Heuguin, fino all’altezza di 9000 piedi sul livello del 
mare. 

Nello stomaco di varii individui da me preparati ho trovato 
non solo rettili, ma ancora locuste. A.]. 


25. Circus swainsonii, SMITH. 


a. 3. ad. Assab (Mar Rosso). Marzo 1870. 
b. 9. Keren. 24 Ottobre 1870. . 


[ Nel mese di Marzo trovai frequentemente questa specie nelle 
pianure di Reita,:situate a mezzogiorno della Baia di Assab. Nei 
Bogos è di passaggio in Ottobre, e spesso nelle ore del mat- 
tino lo si vede rasentare le alte saggine (0/cus durra) che a 
quella stagione sono mature. Fa un continuo andare e venire 
sopra quei campi in cerca di qualche piccolo uccello o qualche 
topo campagnuolo. Jesse lo trovò nell'alta Abissinia in Marzo 


(400) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS ST 


ed in Aprile. BLanrorp nel suo Catalogo non fa che notarne il 
nome. À.]. 


26. Circus cinerascens (Monr.). 


a. juv. Keren. Settembre 1871. 
b. 7. juv. Ansaba (Bogos). 2 Ottobre 1870. 
c. juv. Ailet (Sambar). Settembre 1872 (PragGia). 


Parti inferiori rosso-cannella; faccia inferiore delle remiganti 

quasi totalmente nera; smarginatura della 2.* remigante col- 
locata più di un pollice al di là dell’ estremità delle grandi 
cuopritrici esterne. 
‘ [Ha i costumi medesimi della specie precedente e nel paese 
dei Bogos si mostra nella stagione stessa, ma con meno fre- 
quenza. L’ho anche osservato nel Samhar ne’ contorni di 
Massaua e sull’isoletta di Scek-Sayd. BLanrorp lo dice abbon- 
dante nelle alte regioni dell’ Abissinia nell’ inverno e nella 
primavera. Ne uccise un maschio in Agosto vicino alla costa 
del Samhar a 25 miglia da Massaua. A.]. 


Fam. STRIGIDAL. 
27. Athene perlata (VieILt.). 
a. 9. Ansaba (Bogos). Giugno 1871. 


[Dal Maggio 1370 al Giugno 1871 questo è il solo indi- 
viduo da me veduto nel territorio dei Bogos in sì lungo spazio 
di tempo, quantunque scorressi quel paese in tutti i sensi. 
Da questo fatto avrei dovuto giudicarlo raro; ma i vari esem- 
plari raccolti dal Jesse nei paesi limitrofi, e fra gli stessi 
Bedjuk, sezione dei Bogos, mi fanno certo che al contrario vi 
sia frequente. Egli li raccolse ne’' mesi di Aprile e Luglio. 
Dalle osservazioni da me fatte intorno a questa specie, che 
incontrai moltissime volte durante il mio primo viaggio tanto 
sul fiume Azzurro, quanto sul fiume Bianco, ne deduco che 


33 O. ANTINORI E T. SALVADORI (401) 


esso sì discosti poco dai boschi che fiancheggiano i fiumi, e 
che cacci non soltanto di notte, ma anche nelle ore mattu- 
tine e vespertine; questa cosa mi vien confermata dagli 
avanzi di lucertole trovate nello ‘stomaco di uno degli in- 
dividui raccolti dal BLancorp in Abissinia , giacchè cer- 
tamente non potrebbe predare ,questi rettili durante la 
notte. A.|. 


28. Bubo lacteus, RUPPELL. 


. Ansaba (Bogos). Giugno 1871. 

. (Scheletro). Ansaba (Bogos). 31 Maggio 1870 (Beccari). 
. (Scheletro). Ansaba (Bogos). Giugno 1871. 

. (Scheletro). Ansaba (Bogos). Giugno 1871. 


PP Q_S 
#0 & G 40 


[E frequente nel territorio dei Bogos nelle parti boscose ed 
umide, massime lungo i fiumi. Risalendo il Lebka nel mese 
di Maggio 1870 poco sopra l’Ain, ne vidi un grosso individuo 
posato sopra un robusto ed alto ramo di tamarindo, ma non 
potei ucciderlo. Più tardi nell’ epoca delle pioggie ne uccisi 
varii nell’ Ansaba in prossimità del fiume dei Bogos. L’ ho pure 
trovato nel Barka lungo il torrente Sciotel. Quantunque sia 
suo costume di tenersi tutto il giorno ben nascosto nel folto 
dei grandi alberi, pure avviene spesso di vederlo cambiar di 
posto durante il giorno; probabilmente non sono i suoi grandi 
occhi giallo-aranciati, ma il suo udito perfettissimo, che lo 
avverte del menomo rumore prodotto dalle peste del caccia- 
tore. Una volta dalla sommità di un baobab l’ ho veduto chi- 
nar la testa verso di me e fissarmi attentamente, ma non 
prese il volo, che quando, per inavvertenza, volendo a lui, 
tirare, con le canne del mio schioppo percossi leggermente 
un ramo d’ un arbusto. | 

si nutre di uccelli che sorprende a pollaio, e di roditori, 
non esclusa la lepre. Ferito conserva per lungo tratto una 
grande vitalità. A.|. 


(402). UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 39 


29. Bubo cinerascens, Gukr. 
a. 9. Keren. 24 Ottobre 1870. 


[Sui costumi di questo rapace notturno non posso dir nulla; 
l’unico individuo da me veduto durante il viaggio è quello 
qui sopra notato. L’ uccisi in sull’ imbrunire sopra un gran 
baobab incontro al villaggio di Keren. Dal Sig. Jonn, Luogo- 
tenente dell’armata inglese, fu trovato in Antalo; così c’ in- 
forma il BLanrorp. A.|. 


50. Ptilopsis leucotis (TeEmw.). 


a. Y. Keren. 4 Giugno 1870. 
-b. 9. Keren. 1 Giugno 1870. 


[Notevole per la vigoria del becco e de’ suoi artigli, in 
paragone della sua piccola statura. Rostro, unghie e cera del 
becco giallastre; iride giallo-arancio. 

È notato come uccello dell’ Abissinia, ma manca nei Cata- 
loghi del BLanForp e del Jesse. L’ HeuGLIN notando l'individuo 
da me osservato nel Bahr-el-Gazal, dice di aver rinvenuta 
questa specie in tutta l’ Africa nord-est, tanto in pianura 
quanto in montagna, ove sale almeno all’ altezza di 6000 piedi. 
Dice anche che vive solitario, disgiunti i maschi dalle femmine, 
e che tenendosi ascoso nel folto dei macchioni è molto dif- 
ficile di farlo venir fuori. Questa specie mi parve rara nel ter- 
ritorio dei Bogos, dove non fu da me trovata che una sola 
volta: Una coppia era stabilita entro un folto albero a poca 
distanza del villaggio di Keren, e sembrommi che avesse vo- 
lontà di costruirvi il nido, approfittando di un foro che era 
nel fusto principale di quell’ albero. Fu osservato la prima 
volta dal Beccari, il quale qualche giorno appresso uccise la 
femmina. Il maschio venne egualmente da me ucciso nel 
luogo stesso tre giorni dopo. A.]. 


40 O. ANTINORI E T. SALVADORI (403) 


54. Scops senegalensis, Swams. 
Scops zorca africana, Schleg. Mus. des Pays-Bas, Ot: p. 20. 


a. 9. Ansaba (Bogos). Giugno 1871. 


Questa specie differisce dallo Scops zorca, non solo per la 
maggior brevità delle ali, ma anche per una facies notevol- 
mente differente, derivante dal diverso disegno. Nello Scops 
senegalensis, le strie longitudinali nere sono molto più grandi 
e più marcate, e le trasversali più larghe e più rare, onde il 
piumaggio appare non tanto uniformemente grigio, ed invece 
con spazi bianchi più larghi. 


[É il solo individuo che ho potuto raccogliere durante il . 


mio soggiorno nel territorio dei Bogos. Il maschio e la fem- 
mina vidi contemporaneamente muoversi da un arbusto ed 
entrare nel folto di una boscaglia. Li seguii ed uccisi la fem- 
mina. Molto probabilmente avrei ucciso anche il maschio se 
una dirotta pioggia, caduta nelle ore pomeridiane e che mi 
sorprese per via, non mì avesse impedito di entrare nel bosco 
e proseguire la caccia. Più di una volta, durante la notte, dal 
suo grido sono stato avvertito della sua presenza, ma di 
giorno non l’ ho mai veduto. I suoi costumi ed il suo canto 
sono simili a quelli della specie europea. Al dire di BLANFORD 
capita raramente nella valle dell’ Ansaba; il Jesse invece lo 
dice comune nella valle di Kumayli al nord di Senafé. Le 
sue abitudini eminentemente notturne rendono difficile di cac- 
ciarlo. A.]. 


Ordo PSITTACI. 
Fam. PSITTACIDAE. 
32. Pionias meyerii (Riipp.). 


a. d. Zad-Amba (Sciotel). 3 Luglio 1870; fronte e vertice quasi inte- 
ramente gialli. 


(404) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 4l 


b. ®. Keren. 3 Giugno 1870; il giallo del vertice si estende in addietro ; 
molte piume gialle sulla parte inferiore delle gote. 

e. d. Scifscifit (Bogos). 24 Settembre 1870; una fascia gialla trasversale 

ia sulkventicesi 

d. 9. Paese dei Bogos. 7 Marzo 1871; senza piume gialle sulla testa. 
Probabilmente quest’ ultimo individuo è un giovane; in esso le 
piume delle tibie non sono gialle, ma verdi come quelle dell’ ad- 
dome, ed il giallo delle cuopritrici delle ali volge al verdognolo. 

e. (Scheletro). Keren. Agosto 1870. 

f. (Scheletro). Keren. Agosto 1870. 


Dalatà, Bogos; Ensà , Tigré. 


[Vive in branchetti di 4, 6 od 8 individui; fischia conti- 
nuamente; è poco diifidente per cui è facile ucciderlo, e morto 
uno, gli altri ritornano sul luogo per ricercare il compagno. 
Era comunissimo nell’Ansaba e particolarmente nei boschi 
circondati dai monti ed in prossimità delle acque; si nutre 
di semi e bacche, e specialmente dei frutti del sicomoro. 
Jesse ne trovò molti nel mese di Luglio in Kokai, verso le 
scaturigini del Lebka, e a Waliko nell’Ansaba; BLANnFoRD pure 
li trovò nelle medesime località, ma non altrove. A.|. 


‘55. Palaeornis cubicularis (HasseLa.). 


P. torquata, FinscH (partim). 


a. J. Ansaba (Bogos). 20 Agosto 1870. 
b. J. Ansaba (Bogos). Luglio 1871. 


Carura ,, Bogos; Ghirta, Amarico. 


[Questa specie è più generalmente diffusa del Pionias meyerti; 
frequenta luoghi più aperti, ma egualmente boscosi, sparsi 
di grandi alberi e ricchi di acqua. È comune lungo la parte 
superiore del Lebka, nell’Ansaba, e in tutti i luoghi bo- 
scosì del Barka. Nella stagione delle pioggie questo papa- 
gallo assume il suo abito completo e allunga grandemente le 
sue timoniere. In quella stagione esso costruisce il suo nido 


42 O. ANTINORI E T. SALVADORI (405) 
entro la cavità dei vecchi alberi, ond’ è dilficilissimo di pro- 
curarsene le uova ed i piccoli. Tanio BLANFORD quanto Jesse lo 
trovarono nell’ Ansaba all’ elevazione di 4000 a 5000 piedi. A.|. 


Ordo PICARIAE. 


Fam. CAPITONIDAE. 


S4. Pogonorrhynchus abyssinicus (Lar#z.). 


a. gd. Keren. 13 Maggio 1870. 

b. 9. Keren. 20 Maggio 1870. 

c. 9. Ansaba (Bogos). 8 Luglio 1870. Iride castagno vivace. 
d. 2. Keren. 26 Luglio 1870 (Beccari). 

e. Z'. Keren. 8 Agosto 1870 (BECCARI). — 

f. 3. Torrente Scifscifit (Bogos). 4 Settembre 1870. 

g. &. Ansaba (Bogos). 15 Luglio 1871. 

h. . Ansaba (Bogos). 16 Luglio 1871. 


(Op) 


î. (Scheletro). Keren. Agosto 1870 (Beccari). 
I. (Scheletro). Keren. Agosto 1870. 
m. (Scheletro). Keren. Agosto 4870. 


[Questa è la specie più comune del genere; nei mesi 
di Maggio, Giugno, Luglio e Settembre frequenta i grandi 
alberi lungo la valle dell’Ansaba, e dei torrenti che solcano 
il territorio dei Bogos. Sì nutre, come i suoi congeneri, di 
frutti, ed in modo speciale di quelli del sicomoro. Jesse lo 
incontrava soltanto nella valle dell’ Ansaba in Luglio ed Agosto, 
e BLanrorp nell’altipiano di Dongolo all’ elevazione di 7000 
piedi. A.]. 


55. Pogonorrhynchus vieillott (LeacH). 
a. 9. Sciotel. 29 Giugno 1870. 
[Fu ucciso mentre stava mangiando le frutta di un sico- 


moro. Specie piuttosto rara; manca nelle raccolte dei signori 
BLanrorp e Jesse. A.|. 


(406). UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 43 


\ 


56: Pogonorrhynchus undatus (RipP.). 
a. 9. juv. Keren. 3 Settembre 1870; iride biancastra. 


La figura 13. della Monografia del Capitonidi dei signori 
MARSHALL rappresenta un giovane di questa specie; essi hanno 
manifestato il dubbio che il P. undatus sia il giovane del 
P. abyssinicus, la qual cosa non pare probabile. 

[Questa specie è rara nei Bogos. L'unico individuo raccolto 
da me. nel Settembre 1870 fu ucciso sopra un sicomoro. 
L’HeugLin non lo rinvenne mai nel territorio der Bogos; la 
‘maggior parte degli individui raccolti dai signori BLANFORD e 
Jesse furono presi in Senafè o nelle vicinanze, e provano che 
questo Capitonide abita località più elevate e più meridio- 
nali. A.|. | 


57. Pogonorrynchus melanocephalus (RipP.). 


a. g'. Ansaba (Bogos). 19 Novembre 1870. - 
b. (Scheletro). Keren. Novembre 1870. 


Sul mezzo del ventre ha una tinta gialla con striscie rosse, 
le quali non vengon notate dall’ HeuaLIin e neppure da altri 
autori. 

[Questa è la specie più rara nel paese dei Bogos. Jesse ne 
rinvenne un solo individuo in Raino, nel territorio degli Az- 
Temariam, nel mese di Agosto. Il BLanForp che ne ottenne 
tre esemplari, due in Ailet, ed uno in Kumagyli, paesi della 
costa, lo giudica un uccello tropicale. Egli trovò nello sto- 
maco di questa specie molti coleotteri; cosa che anche io 
osservai tanto in questa quanto in altre specie da me rac- 
colte 


58. Barbatula uropygialis, Hevar. 


u. g. Scifscifit. 4 Settembre 1870. 
D. 9. Keren, 23 Settembre 1870. 


44 O. ANTINORI E T. SALVADORI (407) 

c. . Ansaba (Bogos). Giugno 1871. 

d. Ansaba (Bogos). Giugno 1871. 

Questa specie sta in mezzo pei suoi caratteri alla B. pu- 
silla ed alla B. chrysocoma, ma è facile distinguerla da am- 
bedue. 

[Ha gli stessi costumi delle specie precedenti; frequenta i 
sicomori, i tamarindi ed i baobab, e più d’una volta l’ ho 
trovato sopra i fiori coccinei del Loranthus. Gli Abissini chia- 
mano questo uccello Raaria. A.]. 


59. Trachyphonos margaritatus (RupP.): 


” 


. Rhas-Gherar. 17 Aprile 1870. 

. Keren. 17 Maggio 1870. 

. Keren. 19 Maggio 1870. 

. Keren. 20 Luglio 1870. 

. Keren. 15 Novembre 1870. 

. Keren. 5 Marzo 1871. 

. (Scheletro). Keren. Novembre 1870. 


SES SSIS 
a, #4 40 a 10 


* Ghindogurgur, Amarico. 


[Comune nel Samhar, nell’ Ansaba e in molte altre parti 
del territorio dei Bogos e del Barka. 

Nell’ Ansaba l’ ho veduto riunito in piccoli branchi di otto 
o dieci individui, i quali andavano saltellando sui rami dei 
macchioni; erano assai confidenti, per cui restavano tran- 
quilli sebbene fossero a pochi palmi di distanza dalla mia 
testa. Alla vista di un oggetto che colpisca la loro attenzione 
si riuniscono in fila, l’uno accanto all’altro, ripetendo il 
grido chio-i, chio-i, chio-i, chio-i, sollevando il ciuffo e vol- 
gendo il collo e la testa in modo assai strano. Nidificano in 
Giugno entro fori che scavano essi stessi nelle ripe alte dei 
fiumi. Osservai due coppie di questi uccelli in detto mese 
lungo il fiume dei Bogos; essi uscivano ed entravano conti- 
nuamente in alcuni fori. È ben raro di trovare le piume di 
questo uccello in buono stato; oltre ad essere quasi sempre 


(408) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 45 


corrose, sono più o meno imbrattate da sostanze zuccherine, 
tolte dalle piante che esso frequenta, il che proverebbe che 
esso non sl ciba unicamente d’insetti, come BLANFoORD sembra 
credere. A.]. 


Fam. PICIDAE. 
40. Campethera nubica (Gwm.). 


Picus aethiopicus, HEMP. 


. Keren. 13 Giugno 1870. 
. Keren. 17 Agosto 1870. 
. Assus (Sambhar). Aprile 1871. 
. Assus (Samhar). Aprile 1874. 


> © S 
+40 & #0 40 


[Scarsi sono i picchi nel paese dei Bogos, ed anche questa 
specie non vi è così frequente come nella Nubia ed in altre 
parti, la quale cosa combinerebbe con quanto asserisce il 
BLanrorp, il quale dice di non averla mai trovata ad altezza 
maggiore di 6000 piedi. Jesse per altro ne ebbe molti indi- 
vidui raccolti in varie località dal Maggio all’ Agosto, e ne 
deduce che sia comune. A.). 


41. Iynx torquilla, Linn. 
a. £. Lalamba (Bogos). 15 Dicembre 1870. 


[lo ho incontrato un solo individuo di questa specie, la 
quale certamente non è stazionaria nel paese dei Bogos, nel 
| Dicembre del 1870 alle falde del monte Lalamba di fronte 
a Keren. Aveva nello stomaco una quantità di avanzi di for- 
miche. Sembra che in Abissinia non sia stata trovata nè da 
BLanrorp, nè da Jesse, nè da Hruaun., A.]. 


46 O. ANTINORI E T. SALVADORI (409) 


Fam. INDICATORIDAE. 


42. Indicator sparmanni, STEPu. 
a. Ansaba (Bogos). 24 Luglio 1871 ; Iride castagno-cupo (ANTINORI). 


Individuo non adulto, con poche piume nere sulla gola, e 
senza la macchia gialla sulle cuopritrici cubitali; il sopracoda 
è quasi interamente bianco. 

[È raro; tuttavia la facoltà che ha di scoprire gli alveari delle 
api, che formano il suo pasto prediletto, è ben conosciuta 
dagli indigeni, che lo chiamano: Uccello del miele. Non l’ho 
incontrato che sole quattro volte; la prima in Luglio 1870 nel 
monte Zad-Amba, la seconda nel mese di Marzo del 1871 ne’ 
monti di Menza, la terza in Luglio del 1871 nell’ Ansaba in vi- 
cinanza di Angaba, ove raccolsi l'individuo notato; esso aveva 
un compagno che mi sfuggi allo sguardo, tirando al primo; 
la quarta finalmente nel Settembre 1871 tra i monti di 
Sciamer-Seb nel Barka. Jesse ne trovò nel luglio in Maragaz 
nell’Ansaba una femmina, e quindi un maschio pure nel- 
l’Ansaba. È uccello dilfidentissimo; abita luoghi montuosi ed 
alpestri, ove havvi ricchezza d’alberi cavernosi atti a dare 
asilo alle api. A.]. 


Fam. CUCULIDAE. 


45. Chrysococcyx cupreus (Bopp.). 


4. 
Db. 


. Keren. 18 Giugno 1870, Iride giallo-aranciato. 
. Keren. 8 Luglio 1870. 

. Keren. 21 Luglio 1870. 

. Keren. 29 Agosto 1870. 

. Keren. 2 Settembre 1870. 


Do 
49, ro 


I due individui indicati per femmine hanno le parti supe- 
\riori di color verde-bronzato, e le inferiori più o meno tinte 


(410) < UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 47 


di rossigno, specialmente sul collo e sul petto, e con mac- 
chie trasversali che vengono anche sul mezzo del petto e del- 
l'addome; le timoniere sono di color rosso-cannella, con fa- 
scie verde-dorato, e le esterne con macchie bianche. 

[I suo arrivo nel territorio dei Bogos ha luogo circa la 
metà di Giugno, e fra i suoi congeneri è uno dei più sol- 
leciti a mostrarvisi. Quando arriva è sempre in compagnia 
della sua femmina. É poco sospettoso ed abita località aperte 
rivestite di cespugli, nè schiva’ le vicinanze dell’ abitato; uno 
degli individui fu preso vivo entro. una capanna di Keren ap- 
| partenente al signor Munzimaer e da esso adoperata ad uso 
di stalla. Il servo etiope, che aveva in custodia quel luogo, 
‘assituravami che negli anni precedenti una coppia di quei 
cuculi, forse la medesima, aveva costruito il nido nell’ interno 
fra le paglie del tetto di essa capanna. Jesse trovò questa 
specie nei Bedjuk, e BLanrorp nella valle dell’ Ansaba, ove fa 
notare che è piuttosto rara, e dice ancòra di non averla mai 
trovata in alte regioni; anch'esso asserisce che nidifica in 
Luglio. Nutresi di formiche, e d’ altri insetti. A.]. 


44, Chrysococcyx claasili (STEPH.). 


a. 7. Keren. 25 Luglio 1870. 
b. 7. Keren. 13 Luglio 1870. 


Il secondo individuo ha il dorso e le ali a fascie alterne 
verde-splendente e rosso-cannella. 

[Questa specie trovasi negli stessi luoghi della precedente, 
ma è meno comune. 

Un individuo giovane con tinte fulve fu trovato nell’alta 
valle del Lebka a 4000 piedi di elevazione dal BLawnrorp, ed 
è il solo individuo che egli raccolse. Quest’ abito di gioventù 
farebbe credere che anche questa specie durante le pioggie 
sì propaghi al nord dell’ Abissinia. A.]. 


48 O. ANTINORI E T. SALVADORI (411) 


45. Cuculus clamosus, Lar. 


a. 9. Ansaba (Bogos). 26 Luglio 1871. | 
Iride scura. (A). 


Parti superiori nere lucide con tinta verdognola; parti in- 
feriori nerastre con fascie bruno-rossiccie sul petto, più 
chiare -sull’addome e sul sottocoda; remiganti con macchie 
bianche trasversali sul vessillo interno; timoniere coll’apice 
bianco, e con fascie trasversali bianchiccie poco distinte. 

Lungh. tot. 0," 300; ala 0,2 180; coda 0," 160; becco 0,".024; 
-tarso 0," 019. 

[Questa specie è di passaggio nel paese dei Bogos durante 
la stagione delle pioggie. L'individuo raccolto da me fu tro- 
vato sopra alcuni alberi di alto fusto lungo il letto dell’ An- 
saba in prossimità di Angab, in sullo scorcio del mese di lu- 
glio, ed è l’unico che io m’ abbia visto; aveva nell’ ovaia 
un uovo molto sviluppato. Non lo trovo notato nei cataloghi 
di BLanrorp, né in quello degli uccelli aecla da desse, e 
pubblicato dal Fixscn. A.]. 


46. Coccystes glandarius (Linn.). 


a. 9. Ansaba (Bogos). 21 Agosto 1870. 
b. 9. Assus (Samhar). 7 Aprile 1871. 
C. '. juv. Keren. 23 Giugno 1870. 


[Ai primi di Aprile del 1371 lungo un’ acqua che serve 
di abbeveratoio agli armenti degli abitanti di Assus rinvenni 
una coppia di questi cuculi, che mi parvero, come lo erano 
realmente, di passaggio. Se essi si stabiliscano per nidificare 
in qualche parte del Samhar, ove circoscritta, ma rigogliosa è 
la vegetazione, non potrei dire, ma è certo che ho trovato 
questo cuculo più frequente in pianura , che non in montagna, 
e che quantunque due dei miei individui siano stati uccisi 


* 


(412) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 49 


nel paese dei Bogos, pur tuttavia sono i soli che io vi ho 
trovato, mentre nel Barka in Settembre ne ho veduti parecchi. 

Questo cuculo frequenta non solo i boschi, ma anche i luoghi 
aperti, sparsi di alberi e di cespugli; sì nutre d’insetti, è 
attivissimo nella caccia, e specialmente in quella delle lo- 
custe. Manca nei cataloghi sopra citati. A.]. 


47. Coccystes jacobinus (Bopp.). 


a. 9. Ansaba (Bogos). 27 Luglio 1871. 
Db. juv. Ansaba (Boges). 24 Luglio 1871 


[Nella lunga mia dimora nel paese dei Bogos, nel mese di 
Luglio 13871, m'incontrai in questo uccello lungo l’ Ansaba. 
Anzi in quel mese vi fu quasi un passeggio di giovani e 
vecchi insieme. Quasi sempre lo vedeva nelle ore mattutine, 
e raramente in quelle della sera. Jesse ne ebbe in Walico 
una femmina presa in Agosto; fu il solo individuo che egli 
trovasse in quelle regioni, ove, al dire di BLANFoRD, è raro 
nella valle dell’Ansaba. Questo cuculo sta per lo più nascosto 
entro i grandi alberi, dai quali si getta in basso nei luoghi 
folti, freschi ed ombrosi in cerca di vermi, per cul riesce 
difficile il vederlo e l’ucciderlo. A.|7 


48. Coccystes afer (LeACH). 


a. %. Ansaba (Bogos). 4 Novembre 1870. 
b. ‘. Ansaba (Bogos). 24 Luglio 1871. 
c. Kassala. Agosto 1871 (Konn). 


[Comincia a comparire nel paese dei Bogos nel mese di 
Giugno, e qualche coppia vi rimane fino a tutto Novembre. 
Sceglie a sua dimora i luoghi bassi e boscosi in riva ai tor- 
renti ed ai fiumi. È molto diffidente, e d’ ordinario sta na- 
scosto nel più folto dei grandi alberi. Questa è forse la ca- 
gione che impedi ad Heuerin di trovarlo, e di annoverarlo fra 


4 


50 O. ANTINORI E T. SALVADORI (413) 


gli uccelli che frequentano il territorio dei Bogos. E per ve- 
rità è molto più facile di udirne il grido acuto e monotono, 
che di vederlo. Dalle mie particolari osservazioni risul- 
terebbe poi che qualche coppia di questi cuculi rimanga 
lungamente nel paese dei Bogos, mentre il 4 novembre 1870, 
trovandomi ad ora tarda lungo l’Ansaba, una coppia che 
giuocando sì inseguiva e si acciuffava per l’aria, venne quasi . 
a gettarmisi ai piedi. La vicinanza impedendomi di tirare, 
attesi che riprendessero il volo ed allora uccisi la femmina. 
BLanrorD fra i quattro individui che raccolse nell’ Ansaba e 
nella valle superiore del Lebka in Luglio, trovò una femmina 
che aveva un uovo quasi di color verde azzurro. Anche Jesse 
ne trovò quattro individui nel Luglio e nell’Agosto nelle 
stesse località. A.|. 


49. Centropus superciliosus, H. et E. 


. Ansaba (Bogos). 15 Luglio 1870. 
. Keren. 28 Luglio 1870 (BEccaRI). 
. Keren. 10 Agosto 1870 (BEccARI). 
. Keren, 15 Settembre 1870. 

. Keren. Decembre 1870. 

. Ansaba (Bogos). Giugno 1871. 


SRESTENES — 2 
+ A og & #7 49 


[Questa specie è stazionaria ed è molto diffusa nel paese 
dei Bogos, nel Samhar, ecc. Ama i luoghi freschi ed ombrosi; 
sta sempre nascosta nel grandi macchioni, mai o quasi mai 
sui grandi alberi. Io non credo alla identità di questa specie 
col Centropus monachus, e ciò non solo per la differenza che 
corre fra luna e l’altra specie nella statura, nel canto e 
nel colorito, ma sì ancora perchè non avendo trovato nei 
Bogos un solo individuo del C. monachus ho un motivo 
di più per accettare l'opinione di BLawrorn il quale ri- 
tiene che in Abissinia il C. monachus abiti regioni più ele- 
vate che non son quelle del paese dei Bogos, frequentate dal 
C. superciliosus. Tra i molti individui da me raccolti, in diverse 


(414) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 5I 


stagioni, di questa specie stazionaria, nessuno aveva ì ca- 
ratteri attribuiti al C. monachus, sebbene alcuni avessero 
l'abito degli adulti, altri dei giovani, quali le penne fresche 
e in ottimo stato, quali logore e sbiadite. A.|. 


Fam. MUSOPHAGIDAE. 


50. Turacus leucotis (RuPP.). 


a. 7. Ansaba (Bogos). 23 Maggio 1870. 
b. 3. Ansaba (Bogos). 24 Maggio 1870. 
c. 9. Ansaba (Bogos). 23 Maggio 1870. 
d. 9. Ansaba (Bogos). 24 Maggio 1870. 
d’.9. Ansaba (Bogos). 26 Maggio 1870. 
e. I. Ansaba (Bogos). 25 Maggio 1870. 
f. ®. Ansaba (Bogos). 27 Maggio 1870. 
g. . Keren. 30 Maggio 1870. 

h. Y. Ansaba (Bogos). 12 Giugno 1870. 
î. 9. Ansaba (Bogos). 11 Giugno 1870 (BEccARI). 
J. 9. Sciotel. 1 Luglio 1870. 

-k. ®. Sciotel. 1 Luglio 1870. 

I. . Ansaba (Bogos). Luglio 1871. 

m. 2. Ansaba (Bogos). Agosto 1871. 
O (Scheletro). Giugno 1870 (BeccaRI). 


[Questo magnifico uccello è molto frequente lungo il corso 
dell’ Ansaba e del Lebka all’ altezza di 3000 ai 4000 piedi ; 
e non l'ho mai trovato più in basso. Esso ha per co- 
stume di tenersi localizzato in que’ punti ove ha vita una 
grande vegetazione e dove v ha dovizia di grandi alberi 
con frutta dolci e molli come quelle del sicomoro, di cui è 
avidissimo. È di natura sospettosa; ma la sua voracità spesso 
lo tradisce, mentre è solito di ritornare all’ albero ove egli 
ha trovato da cibarsi, anche che ne sia stato cacciato più 
volte nel corso del giorno. Così è che attendendolo è facile 
d’impadronirsene. Suol giungere all’ albero a volo lento, 
ed entrare nel più folto del fogliame per,tenersi meglio ce- 


lato. Colà resta tranquillo e immobile per qualche tempo 


52 0. ANTINORI E T. SALVADORI (415) 


guardandosi d’ intorno con un movimento di capo quasi in- 
sensibile. Fatto sicuro si muove dal luogo ed aggrappandosi 
a un ramo lo ascende girandovi attorno a mo’ di un papa- 
gallo per accertarsi se abbia nulla da temere, e quando 
giunge a scoprire il frutto desiderato manda un grido di 
giola a voce tanto sommessa, che appena si ode dal basso 
dell'albero; esso risulta dai monosillabi co-co-co-co, quei me- 
desimi che pronunzia più scolpitamente e più forte nelle ore 
mattutine. Il maschio e la femmina sl veggono quasi sempre 
uniti, e niuna differenza havvi nelle deliziose tinte verdi del 
loro abito, e solo in qualche coppia ho trovato la femmina 
un poco più grande del maschio. Nell’ epoca delle pioggie 
. 1l bel rosso lacca carminiata delle loro remiganti è vivacis- 
simo, ma questo colore non è durevole; nella stagione secca 
e prima che sia compiuta la muta nuziale, s'incontrano in- 
dividui le cui vecchie penne alari sono affatto scolorate. Tanto 
Jesse che BLanrorp lo trovarono frequente nell’Ansaba e nel 
Lebka. A.|. 


51. Schyzorhis zonura (RiprP.). 


. Ansaba (Bogos). 26 Maggio 1870.. 

. Ansaba (Bogos). 23 Maggio 1870. 

. Keren. 6 Giugno 1870. 

. Ansaba (Bogos). 14 Giugno 1870. 

e. 9. Ansaba (Bogos). 27 Novembre 1870. 

f. (Scheletro). Keren. 241 Giugno 41870 (Beccari). 


Se 8 
4 40 4 3 


Duldulò, Amarico. 


+ 


[Abita le località stesse della specie precedente e cibasi 
come essa; maschi e femmine vanno sempre. uniti, e non è 
raro di trovarne più coppie riunite in branco. Si posa sulle 
più alte cime degli alberi e di là manda un grido sonoro che 
ha molta analogia col riso sguaiato di un essere umano. La 
sua voce odesi a grande distanza, e siccome raramente si 
tace, così si può asserire che è l’ uccello più clamoroso di 
quei paesi; più di una volta mì è avvenuto di vedere i piccoli 


/ 


(416) UCCELLI DEL MAR ROSSO" E DEI BOGOS dI 


uccelli svolazzare intorno ad esso, ed anche inseguirlo come 
fanno con gli uccelli notturni. Ha carne scura e poco piace- 
vole al gusto. A.l. 


Fam. COLIIDAE. 
52. Colius leucotis (RipP.). 
a. 9. Keren. 13 Novembre 1870. 


[Questo uccello topo è comune nel paese dei Bogos. Vive 
in piccoli branchi che restano tutto l’anno. È ammirabile la 
sua attività, che rivela col muoversi continuamente, col rin- 
corrersi l’ un l’altro, emettendo un fischio acuto che odesi 
a molta distanza. Si arrampica sui ramoscelli degli alberi, e 
talvolta vi sì sospende come i Paridi. Il suo nutrimento è 
di frutta. Entra nei macchioni più folti e colà resta nascosto, 
trovando sempre modo d’ uscirne con la massima facilità, 
quantunque le piante che egli presceglie a sua dimora siano 
tutte spinose e fortemente intralciate fra loro. Ha una grande 
vitalità e raramente rimane morto sul colpo, ond’è che se 
non sì sorprende in luogo aperto o non gli sì tira a volo, ra- 
ramente si riesce ad impadronirsene. Scende talvolta nel Barka 
e nel Samhar, ove qualche branchetto giunge fino a Monkullo. 
Al disopra di 4000 a 5000 piedi è cosa rara di trovarlo; mal- 
grado ciò BLanrorp ne uccise uno a Dolo nel Tigrè a 7000 
piedi d’ elevazione. A.]. 


55. Colius macrourus, Linn. 
a. Y. Keren. Agosto 1870 (BECcCARI). 


[Ha 1 costumi stessi della specie precedente; nei Bogos è 
comune come l’ altra. L'ho osservata pure in qualche loca- 
lità del Samhar, e mi sembra di poter dire che anziché specie 
Stazionaria, vi sia di passaggio in Luglio ed Agosto. A.]. 


D4 O. ANTINORI E T. SALVADORI (417) 


Fam. BUCEROTIDAE. 
54. Toccus hemprichii (EnR.). 


Buceros limbatus, RupP. 


. Sciotel. 8 Luglio 1870. 

. Keren. 25 Luglio 1870 (BECCARI). 

. Deghl (Bogos). 30 Ottobre 1870 (Beccari). 
. Onà (Bogos). 2 Novembre 1870. 


DS SR 
09%% 


[Appartiene secondo BLanrorp alle. regioni molto elevate 
dell’Abissinia. Tanto questo naturalista quanto Jesse ne eb- 
bero degli individui in Senafè, ove sembra che sia frequente. 
Fra i suoi congeneri, eccettuatone il Toccus /lavirostris, che 
non ho mai veduto, è la specie. meno frequente e. più soli- 
taria. Le poche volte che 1’ ho trovato, ebbi campo d'’ osser- 
vare che il maschio. accompagna sempre la femmina. Non 
l’ho mai veduto riunito in branchi come il Toccus nasutus e 
il Toccus erythrorrhynchus; questa mia osservazione, relativa 
al paese dei Bogos, ove questo uccello è scarso, non distrugge 
ciò che ne dice BLanrorp, il quale nel Senafè lo rinvenne 
riunito in famiglie di 4 ad 8 individui. Vive in luoghi alpe- 
stri dai Quali non discende in basso, che quando comincia a 
mancare di quelle frutta, la cui durata è maggiore nei luoghi 
più riparati dal sole. Anche la sua natura è meno socievole 
di quella delle altre specie che vivono nel paese. A.]. 


55. Toccus erythrorhynchus (Temw.). 


g. Keren. 25 Luglio 1870 (Beccari). 
9. Keren. 24 Luglio 1870 (BEccARI). 
2. Keren. 12 Agosto 1870. 

d.°<. Keren. 24 Agosto 1870. 
d'. (Scheletro). Keren. 9 Giugno 1870. 
9. (Scheletro). Keren. Giugno 1870. 
7. (Scheletro). Keren. Giugno 1870. 


s 


(418) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 


(@]( 
(DI 


h. 9. (Scheletro). Keren. 17 Giugno 1870. 
î. cd. (Scheletro). Keren. Giugno 1870. 


Macidù, Amarico. 


I due maschi hanno dimensioni alquanto maggiori di quelle 
delle femmine, il becco più grande colia base della mandibola 
inferiore in gran parte nereggiante; nelle femmine invece 
manca quest’ area nera ed il becco è tutto rosso. 

[Nella parte più nordica dell’Abissinia, nel Barka e nel Sa- 
mhar quest’ è la specie più comune. Abita senza alcuna di- 
stinzione tutte le località, tanto di monte, quanto di valle, e 
lo si vede frequentemente sopra gli scarsi alberi di mimose 
che rivestono le steppe del Samhar e quelle del Barka. 
Fa il suo nido entro i rami vuoti dei grossi alberi; nei 
mesi di Luglio e di Agosto s'incontrano i primi nati; fuori 
del tempo degli amori in cui ogni maschio vive colla sua 
femmina, questi tocchi vivono in famiglie composte di sei, 
otto o dieci individui. Il loro grido somiglia molto a quello 
del Toccus nasutus. A.]. 


vl 


56. Toccus nasutus (LINN.). 


Individui col becco nero : 


a. JT. Ansaba (Bogos). 25 Maggio 1870. 
b. 7. Keren. 17 Giugno 1870 (BEccARI). 
Cc. gd. Keren. 5 Luglio 1870. 


Macidù, Amarico; Iuttù, Tigré; Cotturo, Bogos. 


Individui col becco rosso in punta: (Z. poecilorhynchus, 
LAFR.). 


d. 9? Keren. 7 Luglio 1870. 
e. 9. Keren. 25 Luglio. Iride sanguigno-scuro. (BeccaRI). 
f. ®. Onà (Bogos). 27 Ottobre 1870. 


Seguendo i.più recenti ornitologi, HartLAau, Finscu ed Heu- 
GLIN, e le osservazioni dei signori BLanFcorD e Jesse, abbiamo 


' 


56 O. ANTINORI E T. SALVADORI (419) 


creduto di dover riunire in una sola specie tanto gl’ individui 
col becco nero, quanto quelli col becco rosso verso la punta. 
Il sesso indicato negli individui riportati confermerebbe l’ opi- 
nione che i primi siano i maschi, ed i secondi le femmine 
della stessa specie. 

[Tuttavia non lascerò di far notare che mentre i primi sono 
assai comuni nel paese dei Bogos, i secondi vi sono assai meno. 
frequenti; inoltre non avviene mai di trovare individui dell’una 
e dell’ altra sorta insieme, e finalmente avendo avuto occa- 
sione di tenere vivi molti individui giovani, osservai che an- 
ch’ essi avevano il becco nero e non rosso verso l'apice; la 
stessa «cosa fu osservata in Kassala in una collezione di uccelli 
viventi raccolti da BernarDo Know pel Vicerè d’ Egitto; in essa 
vi erano da 20 a 830 individui vivi, e nessuno di essi aveva 
il becco nero. Per queste ragioni non mi sembra che sì possa 
dire con certezza che il 7. poecòorhynchus sia identico col 
T. nasutus. 

Questo uccello preso anche adulto è suscettibile della più 
grande domesticità. Il Beccari ed io ne tenemmo degli indi- 
vidui vivi per molto tempo lasciandoli liberi, tanto di notte, 
quanto di giorno. Sull’imbrunire nel recinto della nostra ze- 
riba, avevano un luogo che si erano prescelti a loro dimora, 
e colà impreteribilmente tutte le sere sì appollaliavano a con- 
tatto gli uni degli altri. Fra le frutta, avevano una partico- 
lare predilezione per un piccolo pomodoro, che vegeta spon- 
taneamente in tutte le siepi che contornano il villaggio di 
Keren, e che si è reso indigeno anche in parecchie parti delle 
sponde dell’ Ansaba. Gli individui che avevamo presso di noi, 
prediligevano di andarne in cerca da loro stessi, quantunque 
non si ricusassero di prenderli dalle nostre mani. Per farli 
venire a nol bastava chiamarli colla voce, tok-tok-tok, imitante 
il grido d’ appello che sogliono mandare fra loro. Appena l’ u- 
divano, venivano ai nostri piedi saltellando, e così ci segui- 
vano anche dentro la capanna da noi abitata. Se per avven- 
tura si dava loro qualche locusta, di cui erano avidissimi , 
questa passavano di traverso parecchie volte fra 1 margini del 


(420) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 57 


becco, e non l’ingoiavano, che allorquando era bene schiac- 
ciata. Hanno quasi sempre il costume di gettare in alto, a 
una certa distanza dal becco, i corpi che vogliono ingoiare; 
gettando loro' in aria un frutto qualunque, non avveniva mai 
che fallissero di acchiapparlo. A.]. 


57. Bucorvus abyssinicus (Gwm.). 


. Ansaba (Bogos). 26 Maggio 1870. 
. Ansaba (Bogos). 27 Maggio 1870. 
. Ansaba (Bogos). 28 Maggio 1870. 
. Keren. 3 Giugno 1870. 

. Keren. 4 Giugno 1870. 

. Keren. 5 Giugno 1870. 

. Keren. 21 Giugno 1870. 

. Keren. 7 Agosto 1870. 

. Deghi. 11 Agosto 1870. 

. Keren. 6 Giugno 1870 (BEeccaRI). 
. Keren. 6 Giugno 1870 (Beccari). 
. (Scheletro). Keren. 1870. 

. (scheletro). Keren. 1870. 

. (Scheletro). Keren 5 Giugno 1870. 


#03, 4040 2 #40 LL i a a #4 40 


Ercùm, Amarico; Abbagumba, Tigré. 


[L' Abbagumba, che tale è il nome di questo uccello in tutta 
l’ Abissinia, è stazionario nel territorio dei Bogos. Il maschio 
vive tutto l’ anno vicino alla sua femmina, nondimeno tal- 
volta s'incontrano due o tre coppie unite assieme. È di na- 
tura solitaria molto; pur tuttavia non di rado sì approssima 
ai villaggi. Si tiene quasi sempre a terra, il che non esclude 
che spesso lo si vegga posato sugli alberi. Dalle variate so- 
stanze che ho rinvenuto nel suo stomaco e dalle osservazioni 
che ho fatto sopra gli individui tenuti vivi, debbo concludere 
che l’ Abbagumba è onnivoro. Scava anche nella terra qualche 
bulbo, e nel paese dei Giur nello interno del Gazal produ- 
ceva dei forti guasti nei campi coltivati a fave del Kordofan 
(Arachis hypogaea), per cui i negri lo hanno in odio. Nel 


58 O. ANTINORI E T. SALVADORI (421). 


gozzo di un individuo maschio ucciso nelle vicinanze di 
Keren, il Beccari ed io trovammo un roditore (Xerus leucoum- 
brinus) che era stato ingoiato intero, e ‘che per la sua fre- 
schezza e conservazione poteva far sospettare essere stato preso 
vivo. Lo si vede talvolta posato sopra le Adansonie, e anche 
sulle cime più alte di qualche colle; là rimane immobile per 
qualche tempo, facendo sentire un grido monotono che ripete 
a intervalli, che può esprimersi colle sillabe uh-uA uh-uh uA-uh 
pronunziate colla voce di un ventriloquo. Non ho mai trovato 
il suo nido, ma a quanto mi affermavano gl’ indigeni, lo pone 
entro gli alberi e le cavità dei baobah. Allevammo un pic- 
colo che ci venne portato in Keren sui primi di Luglio, nu- 
trendolo con pezzetti di carne e con qualche topo. Nei primi 
tempi non si avventurò mai ad uscire da una cesta che fa- 
cemmo collocare a contatto del cammino della cucina, impe- 
rocchè temeva moltissimo il freddo. Terminato il tempo delle 
pioggie e fattosi alquanto grande, si emancipò dal suo nido, 
e cominciò a girare da solo per tutto il recinto della nostra 
capanna. Veniva a prendere il cibo, allorchè lo si chiamava 
col nome di Abbagumba, che egli mostrava di intendere per- 
fettamente. Quando entrava dentro una delle nostre capanne, 
non lasciava di salire sul tavolino e sul letto, con tale insi- 
stenza, che talvolta conveniva cacciarlo fuori. Piuttosto che 
raccorre il cibo a terra, prediligeva, come i Tocchi, di pren- 
derlo in aria. Spesse volte, uscendo dalle nostre capanne, pren- 
deva il volo, percorrendo una distanza di due o trecento me- 
tri, quasi rasente a terra; ma era sufficiente l’ opera di un 
ragazzo per ricondurlo a noi, mentre a piccoli salti riguada- 
gnava la via che avea percorso a volo. Assuefatto a viver li- 
bero, si lasciò morìre d’inedia nel viaggio da Keren a Mas- 
saua, dacchè fummo costretti a serrarlo entro una gabbia. 
Questo uccello per la facilità con cui viene a dimestichezza, 
tenuto vivo, potrebbe esser utilizzato per distruggere 1 topi 
dei quali è nemico implacato. Sono molto esatte le osserva- 
zioni del Jesse intorno alle abitudini di questo stranissimo 
uccello, ed io debbo ringraziarlo delle parole benevole che 


(422) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 59 


mì dirige. In quanto al suo nutrimento per le ragioni sopra 
manifestate non posso accordarmi compiutamente con BLan- 
FORD. A.]. 


Fam. UPUPIDAE. 


58. Upupa senegalensis, Swarns.? 


0. 7. Keren. 24 Luglio 1870. 
b. 7. juv. Keren. 19 Luglio 1870. 


Abukihi, Bogos; Endermamiti, Amarico. 


“ 


Non è senza qualche incertezza che gl’ individui suddetti 
vengono qui riferiti all’ U. sezegalensis, incompiutamente de- 
scritta dallo Swanson. Anche il BLanrorp sembra che abbia 
trovato individui simili, che egli riferisce all’ UV. epops, ma 
avverte che probabilmente appartengono all’ U. senegalensis; 
egli ammette che costituiscono una razza non miìgratrice di- 
stinta, ma tuttavia non crede che appartengano ad una specie 
particolare, non sembrandogli le differenze abbastanza notevoli! 

I due individui della collezione Antinori differiscono dagli 
europei per dimensioni notevolmente minori, e specialmente 
per la minore lunghezza del becco, pel colorito del collo e 
della testa più vivo e per le strie longitudinali delle parti 
inferiori più numerose e più nereggianti; le piume del ciuffo 
presso l’ apice nero, hanno un tratto chiaro, quasi come negli 
individui europei; l'individuo è, a quanto pare, giovane, ha 
il collo tinto di grigio. Ambedue gli individui somigliano gran- 
demente all’ Upupa indica (!), (nigripennis, GouL), ma ne dif- 
feriscono pel becco notevolmente più breve. Quindi le tre 


(1) I caratteri indicati da HARTLAUB e FinscH come distintivi dell’ Upupa 
indica non si verificano nei tre individui dell’Imalaia esistenti nel Museo di 
Torino; le piume del ciuffo hanno anche in essi un tratto chiaro presso l’apice 
nero, e la prima remigante in uno è affatto nera, in un altro ha una mac- 
chia circolare bianca; le sole differenze che li distinguono dall’ U. epops sono 
le dimensioni notevolmente minori, eccetto il becco, che è quasi egualmente 
lungo, e le strie delle parti inferiori più numerose. 


60 O. ANTINORI E T. SALVADORI (423) 


specie U. epops , U. senegalensis ed U. indica, tanto somiglianti, 
pare che si possano distinguere dai seguenti caratteri: 
U. epops | 


Major; stris abdominalibus paucis brunnescentibuss longitu- 

dine rostri 0%, 051 — 0°, 049. : 
U. senegalensis 

Media; stris abdominalibus crebrioribus et nigrescenticribus ; 

longitudine rostri 0", 040 — 0",056. 
U. indica 

Minor; stris abdominalibus uti in Upupis ex Europa; longi- 
tudine rostri 0°, 047. 

[Anche questa upupa come la specie europea si rinviene 
frequentemente intenta a rimuovere lo sterco de’ buoi, per 
cercarvi 1 vermi, e talora parecchie sono riunite insieme. Nei 
Bogos è comune in varie località, massime ne’ colli sottoposti 
al villaggio di Keren. Posso asserire che essa vi dimora tutto 
l’anno, il che concorda con quanto dice il sig. Finsca, de- 
ducendolo dalle epoche diverse, in cui furono presi gli indi- 
vidui riportati da Jesse. A.|. 


59. Irrisor erythrorhynchus (Latz.). 


a. gd. Keren. 5 Agosto 1870. Becco rosso. 
b. 7. Keren. Agosto 1870. Becco nero. 
| €. 9. Keren. 19 Agosto 1870. Becco nero. 


[È piuttosto frequente nel territorio dei Bogos ed anche in 
quello del Barka, in quei punti nei quali la valle s° avvicina 
al monti; è uccello gregario e clamoroso molto; ha un grido 
stridulo, che può esprimersi colle parole, ghiri-ghéri-ghiri... 
ripetute per molte volte. Le famiglie sono composte di sei od 
otto individui. Ha una pelle coriacea, e quando gli sì tira 
avviene spesso, che ferito rimanga aggrappato al ramo sopra 
cul era posato. Ha odore di sterco, sgradevole molto, che 
conserva anco dopo la morte, e che il Jesse paragona a quello 
che emana il guano, allorchè viene rimosso. 


EE E I 


(424) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 61 


Anche la sua carne è nauseante, rossastra e immangiabile. 
Nidifica entro i fori degli alberi nell’ epoca delle pioggie. Gli 
individui a becco rosso, come quelli a becco nero, indizio di 
differenza d’ età e non di sesso, sì trovano uniti insieme. BLAN- 
corp fa osservare che questo uccello vive nelle regioni calde. 
intertropicali, e raramente lo ha visto nelle alte regioni del 
Senafè; questo concorda colle località ove è stato osservato 
da Jesse e da me. A.|. 


60. Scoptelus aterrimus (STEPH.). 


a. Kassala. Settembre 1871 (Konn). 
b. Keren. Maggio 1870. 
c. (Scheletro). Keren. Marzo 1871. 


L'individuo 4 non ha le cuopritrici maggiori delle rgmi- 
ganti primarie in parte bianche, ma al tutto nere, ed inoltre 
ha le remiganti primarie grigio-scure verso l’ apice, e quindi 
con ogni probabilità è una femmina. (Vedi SaLvaporI, At 
do Atcci,Sc.. di Ton V,: pp..729-731). 

[Non l’ho incontrato nel territorio dei Bogos, nè so che vi 
capiti. Nel Barka, come nel resto della Nubia superiore, non 
è raro di vederlo, ma sempre in molto minor numero della 
specie precedente. Nella valle dell’ Ansaba fu veduto talvolta 
secondo BLanrorp. Jesse ne ebbe tre individui, uno trovato in 
sSenafè nel Maggio, e gli altri due nella valle superiore. del 
Lebka all’ elevazione di 2300 piedi circa, nel Luglio e nel- 
l’ Agosto. A.]. 


s 


Fam. TROGONIDAE. 


61. Apaloderma narina (VisILI.). 


a. 9. Menza. Marzo 1871. 
b. 7. Woena? (Samhar) (Piaggia). 


[Raramente avviene di poter uccidere questo uccello. Esso 
sì tiene nascosto in mezzo alle boscaglie, che rivestono le 


62 O. ANTINORI E T. SALVADORI (425) 


alpestri ed anguste valli dell’ Abissinia. Secondo gli Ornito- 
logi, risale a grande altezza in quelle lunghe e continuate 
catene di montagne. Esso è piuttosto raro. Nella via che 
conduce dai Bogos a Massaua, e nel più profondo del quasi 
inaccessibile passaggio di Menza, in riva al torrente che ne 
porta il nome, tra il verde delle piante, potei scorgere 
questo uccello a causa della tinta rossa di fuoco delle parti 
inferiori del suo corpo. Appena tirato il colpo mi avvidi 
ch’ era una coppia. Rimase morta la femmina, ma il maschio 
.si nascose dentro la selva in modo che non mi fu più pos- 
sibile di vederlo. Questa specie istessa fu anche incontrata 
quasi nello stesso tempo dall’ italiano Cocconi, per entro 
alle gole del Lebka in quelle località, presso a poco in cui 
tu raccolta da Jesse. Il PraGgia dopo la mia partenza da Mas- 
saua uccise un maschio, che fa parte di questo Catalogo, in 
Woena, località non notata in nessuna carta, ma che da 
quanto posso arguire deve appartenere a qualche gola dei 
monti che sovrastano la pianura di Ailet, al disopra delle 
sorgenti calde in prossimità di quel villaggio. Anche BreunM 
ed HeugLin ne trovarono degli individui fra 1 monti dei Bogos, 
e ne videro anche sulle coste dell’ Abissinia. Manca al Cata- 
logo di BLANFORD. A.]. 


Fam. CORACIIDAE. 


62. Coracias abyssinica, Gm. — SHarpe, Ibis 1871, p. 197. 


a. d. Keren. 2 Novembre 1870. 
b. 7. Reren. 13 Febbraio 1871. 
c. Juv. Ansaba. 8 Settembre 1871. 
d. Pullus. 


Il giovane ha la testa ed il collo grigi, con una tinta ver- 
dastra, e le due timoniere esterne la metà più brevi delle 
altre. 

[Credo che questo uccello soggiorni la più gran parte, 


(426) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 63 


se non l’intiero anno, nel territorio dei Bogos. In Aprile e 
Maggio ne giunge un numero più copioso del solito, che 
si spande in qualche località del Samhar, nei mionti del- 
l’ Abissinia del nord, e nel Barka. L’abito perfetto di nozze 
lo acquista nella stagione delle pioggie, quando appunto s'’ ac- 
coppiano i maschi colle femmine. Fa il nido entro i fori degli 
alberi cavernosi, e talvolta come la Coracias garrula, anche 
nelle fenditure delle vecchie fabbriche. In Agosto ha i piccoli, 
ed in Settembre si trovano già ‘parecchi individui giovani, 
emancipati dai loro genitori. È uccello poco o nulla sospet- 
toso; ha per abitudine di posarsi sempre sulle cime nude 
degli alberi e di cacciare insetti, suo esclusivo nutrimento, 
tanto in terra, quanto in aria; ha il volo lento, per cui è fa- 
cile al cacciatore di ucciderlo. 

Tanto Jesse quanto BLanForD lo trovarono comunissimo in 
vari punti dell’ Abissinia in Luglio ed Agosto. A.]. 


65. Coracias naevia, DaAup. -- SHARPE, Ibis 1871, p. 191. 


. Keren. 14 Maggio 1870. 

. Keren. 15 Maggio 1870. 

. Keren. 1 Giugno 1870 (BEccARI). 

. Keren. 6 Giugno 1870. 

. Alimentél (Bogos). 6 Giugno 1870. 
. Juv. Keren. 17 Luglio 1870. 

. Tantarva. 16 Giugno 1870. . 

. Juv. Tantarva (Bogos). 1 Agosto 1870. 
. Keren. 5 Settembre 1870. 

. Bogos. 7 Marzo 1871. 

. Ansaba (Bogos). 17 Luglio 1871. 


Sc SS 


Qi 97 = 40/409 40 40 


[I primi individui di questa specie cominciano a vedersi 
entro il paese dei Bogos ne’ primi giorni di Marzo, ma una 
più grande quantità vi arriva in Aprile e Maggio. Discende 
pure nel Samhar e nel Barka, ma si tiene sempre nelle vi- 
cinanze dei monti, che frequenta a preferenza delle grandi 
ed aperte valli. Nell’epoca delle pioggie nidifica entro i fori 


64 O. ANTINORI E T. SALVADORI (427) 


naturali delle Adansonie, nei monti che rinserrano l’ Ansaba 
e il Lebka, località ove è molto comune. Durante il giorno 
cacciando si approssima senza timore all’ abitato. Si nu- 
tre d’insetti e nel suo stomaco ho quasi sempre trovato 
avanzi di coleotteri e di locuste. L'abito dei vecchi dei due , 
sessi, tinto in egual modo di colori vivaci, si distingue dalla 
macchia bianca nucale molto più estesa ne’ maschi che non 
nelle femmine. Il colorito dei giovani è molto slavato, e la 
parte bianca delle penne della gola, del petto e del ventre è 
molto più estesa che non nei vecchi, e i margini di dette 
penne sono tinti di rosso rugginoso slavato. L’iride è di co- 
lore scuro che volge al verdastro. 

Intorno all’ abbondanza di questa specie le mie osservazioni 
si accordano con quelle di Jesse e di BLANFORD, secondo il quale 
però essa sarebbe rara nelle alte regioni dell’ Abissinia. A.]. 


64. Eurystomus afer (LatrR.). — SHARPE, Ibis 1871, p. 274. 


. Keren. 3 Giugno 1870. 

. Keren. 4 Giugno 1871. 

. Ansaba (Bogos). Giugno 1871. 

. Ansaba (Bogos). Luglio 1871. 

. Ansaba (Bogos). Luglio 1871. 

. (Scheletro). Kerén. Giugno 1870. 

. (Scheletro). Keren. 7 Giugno 1870. 


DSTESS STE — 2 
TOTO HOSHO SOTTO, 


[Apparisce nei luoghi stessi della specie precedente, verso 
la fine di Aprile e i primi giorni di Maggio; ha quasi gli stessi 
costumi di quella, e soltanto se ne discosta per vivere in pic- 
cole famiglie, composte di quattro, sei od otto individui di 
vario sesso. È uno degli uccelli più stupidi che io mi conosca, 
dacchè se s'incontra una di queste famiglie e se ne uccide 
qualche individuo, gli altri fuggono, ma ritornano un istante 
dopo nel luogo stesso. | 

Talvolta mi è avvenuto, massime se trovava accoppiati i ma- 
schi con le femmine, di ucciderne uno e vedere l’altro rima- 
ner fermo sul ramo senza neppure curarsi di volare via. 


(428) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 65 


il suo volo è molto meno lento di quello delle specie pre- 
cedenti, ma non rapido come apparirebbe dalle osservazioni 
di Jesse, le quali si conformano in tutto il resto alle mie. 
Questo naturalista ed il BLanForp ne ottennero molti esem- 
plari in Luglio e qualcheduno in Maggio. A.]. 


Fam. MEROPIDAE. 
65. Merops apiaster, Linn. 
a. J. Ansaba (Bogos). 27 Agosto 1871. 


. [Non posi cura a raccogliere varil esemplari di questa specie, 
a causa della sua grande frequenza in Italia. 

Il 27 Agosto, presso le mie capanne nell’ Ansaba, ne os- 
servai un piccolo passaggio; vi rimasero per un giorno intero, 
e quello appresso partirono; anche altre volte, massime nel 
Settembre, m' è accaduto di vedere ne’ Bogos questo Merops, 
ma sempre in piccolissimo numero, e senza mai trattenersi 
nel paese. Non è pertanto da stupire se BLanrorp lo dice raro 
nelle alte regioni, e non lo abbia visto altrove, e se Jesse 
asserisca di non averlo mai ucciso, e nemmanco veduto in 
Abissinia e nel paese dei Bogos. A.]. 


66. Merops superciliosus, Linn. 


a. g. Massaua. Aprile 1870. 
b. 9. Massaua. Aprile 1870. 


[Uccisi questi soli due individui in Gherar incontro a 
Massaua nell’ Aprile del 1870. In quel mese più volte passa- 
rono dei branchetti composti di 6 od 8 individui. Dopo quel 
tempo più non ne vidi in quella regione. Jesse ne ebbe uno 
in Kumagyli, località appartenente al piano di Zulla; BLAx- 
FoRD ne nota uno ucciso in Adigrat nel Tigré. Nel paese dei 
Bogos né da Jesse né da me fu mai veduto. Sarebbe pertanto 


Ò 


66 O. ANTINORI E T. SALVADORI (429) 


lecito di asserire che questa specie è di passaggio nel Samhar, 
avveniticcia e rara in Abissinia. A.]. 


L 67. Merops viridissimus, Sws. 


a. J. Lebka. 14 Ottobre 1870. 
b. 7. Mansura (Barka). Dicembre 1870. 
c. juv. Assus (Samhar). Aprile 1871. 


[Dalle località in cui venne raccolta questa specie da BLaw- 
rorp, da Jesse e da me, può con certezza arguirsi che essa 
preferisce le regioni marittime, il che non esclude che si 
faccia vedere nelle grandi e basse valli dell’ interno, ma 
giammai nella parte alpina dell’ Abissinia. 

Trovai questo uccello in Ottobre lungo il Lebka, ma nelle 
parti basse, come pure nel Barka in diverse stagioni, e in 
Assus (Samhar) nel mese di Aprile. Nei Bogos non l’ ho mai 
veduto. A.). 


68. Merops albicollis, VirILL. 


a. JT. Massaua. 24 Aprile 1870. 


[Io raccolsi un solo individuo di questa specie nelle vici- 
nanze di Massaua il 21 aprile 1870. Debbo però credere, se- 
condo quello che affermano Jesse e BLANFORD, che essa ap- 
parisca «in copia nella costa marittima dell’ Abissinia, da dove 
risale il Lebka ed altri fiumi nei mesi delle pioggie da Giugno 
ad Agosto. È emigratrice e visita per conseguenza anche le parti 
elevate del paese degli Habab ed altri punti della valle su- 
periore dell’Ansaba; è poi sparsa in copia grandissima nella 
Nubia e nel Sennaar: a Khartum passa in copia nel mese di 
Settembre. A.|. 


eten ai a 


(430) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 67 


69. Merops erythropterus, Gm. 
M. minutus, -Vieill. 


a. J. Keren. 26 Febbraio 1871. 
b. 9. Scifscifit (Bogos). 18 Novembre 1870. I 
c. d'. juv. Keren. 28 Luglio 1870. Iride sanguigno-chiaro. 


[È stazionario e vive in piccole famiglie di quattro, sei, 
od otto individui in molte parti del paese da me visitate in 
questo viaggio, così nel paese dei Bogos, nel Barka, e anche 
nel Samhar in vicinanza di Ailet. Ha un modo di cacciare molto 
differente dagli altri meropi; esso non si eleva mai a no- 
tevoli altezze nell’ aria e ordinariamente dai ramoscelli sec- 
chi delle piante ove sta posato si slancia sopra la sua preda. 
I luoghi che preferisce per sua dimora sono gli alberi bassi 
e i macchioni in vicinanza delle acque. Costumano di po- 
sarsì sullo stesso ramoscello varii individui gli uni a con- 
tatto degli altri, tantoché facilmente se ne prendono parecchi 
con un sol colpo. Questa specie tanto da Jesse quanto da BLAx- 
Forp fu trovata solamente nelle vicinanze dell’ Ansaba, il che 
non esclude che st incontri in molte altre località, come ho 
già notato. È positivo inoltre che non si scosta mai molto 
dai fiumi e dai torrenti. A.]. 


Fam. ALCEDINIDAE. 


70. Ispidina picta (Bopp.). — SHarPE, Mon. Alced. pl. 51. 


. Ansaba (Bogos). 27 Maggio 1870. 

. Ansaba (Bogos). 15 Giugno 1870. 

. Scifscifit (Bogos). 7 Settembre 1871. 

. Ansaba (Bogos). Luglio 1871. Iride castagno vivace. 


SSIS 
Luo 


[È frequente lungo l’ Ansaba nel paese dei Bogos, ma l’ ho 
anche trovata lungo il Lebka, e lungo il torrente di Sciotel 


68 | O. ANTINORI E T. SALVADORI (431) 


nella valle del Barka. Quantunque sia insettivora pure dovrei 
sospettare che talvolta si nutra anche'di piccolissimi pescio- 
lini. Io l’ho veduta più volte lanciarsi sulle acque di un 
torrente o di un lago con tanta velocità e forza da farne 
saltar in aria gli spruzzi nell’ atto dell’ immersione, e questo 
ho osservato più particolarmente durante il mio primo viaggio 
nell’ Africa settentrionale sul fiume Blu, ove questo uccello 
è molto frequente. A.]. 


741. Halcyon semicoerulea (Forsx.). — SHARPE, Mon. 
Alced. pl. 64. 


a. 3. Keren. 15 Giugno 1870. 

b. 7. Keren. 17 Giugno 1870 (BEccaRI). 
C. J'. Ansaba (Bogos). 9 Luglio 1870. 
d. 3. juv. Keren. 1870 (BECCARI). 

e. %. Ansaba (Bogos). Giugno 1871. 

f. 3. in muta. Ansaba. Giugno 1871. 
g. 9. Ansaba (Bogos). Luglio 1871. . 
h. (Scheletro). Keren. Luglio 1870. 


[lride castagno vivace. 

Fra gli Alcioni frequentanti i boschi, questa è la sola specie 
che trovasi nel paese dei Bogos, ove è comunissima e stazio- 
naria. Abita a preferenza i luoghi bassi, amidi e molto ri- 
vestiti di piante. Nel suo stomaco ho quasi sempre trovato 
resti di coleotteri. È più comune nella parte orientale, che 
non in quella occidentale del paese dei Bogos. Fu trovata fre- 
quente tanto da BLancorD quanto da Jesse nella valle del- 


l’ Ansaba, e nel Lebka in Luglio ed Agosto. A.]. 
72. Halcyon chloris (Bopp.). — SHARPE, Mon. Alced. pl. 87. 


a. J. Scek-Sayd (Massaua). 27 Aprile 1870. 
b. 9. Scek-Sayd (Massaua). Aprile 1870. 


[L'unica località ove ho raccolto questo uccello è l’ isoletta 
di Scek-Sayd all’ occidente di Massaua. Ivi nel mese di Marzo 
ve ne erano stabilite alcune coppie. Anche Jesse in quella sta- 


(432) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 69 


gione lo trovò abbondante lungo la baja di Adulis, e in 
Zulla potè procurarsene due esemplari. Più tardi, nel mese 
di Giugno, Jesse asserisce che erano scomparsi. Sta abitual- 
mente entro i boschetti di Rizofore e di Avicennie, ove sembra 
che dimori tutto l’ anno. Non vidi mai il suo nido. BLANFORD 
ne ebbe due individui in Zulla nel mese di Marzo, epoca in 
cui erano abbondantissimi in quella località. A.|. 


Fam. CAPRIMULGIDAE. 


73. Caprimulgus inornatus, Heuct. sà FinscH, Trans. Zool. 
Soc. VII, pl. 24. 


a. J. Keren. 2 Agosto 1870. 


[Di questa specie mi venne fatto di procurarmene un solo 
esemplare, quantunque essa sia frequente in tutto il paese 
dei Bogos. Forse la ragione che m’impediì di raccoglierne altri, 
riposa nell’ abitudine che ha questo come gli altri succia- 
capre di tenersi molto nascosto nel folto dei macchioni du- 
rante il giorno, e di non uscirne che al crepuscolo molto 
innoltrato. Più volte lungo l’Ansaba a notte ho udito la sua 
voce, molto somigliante a quella del C. curopaeus, più volte 
mi è passato dinnanzi, ma sempre l’ ombra delle montagne, 
e l’ora tarda della sera mi hanno impedito di tirargli. BLan- 
rorp e Jesse ne raccolsero molti nelle stesse località. 

Oltre al paese dei Bogos posso dire che abita il Samhar in 
prossimità dei monti, e nel territorio di Sciotel presso lo 
Zad-Amba. A.|. 


Fam. CYPSELIDAE. 
74. Cypselus aequatorialis, Mu. 
C. Riippellii, HrucL. 


a. 9. Keren. 16 Giugno 1870. 
b. 7. Ansaba. Luglio 1874. 


[Anche questo rondone comparisce nel paese dei Bogos nel 
tempo delle pioggie, ossia verso la metà di Giugno. lo 1’ ho 


70 O. ANTINORI E T. SALVADORI (433) 


veduto moltissime volte volare a grande altezza sopra la cresta 
del monte Duban, dalle quali altitudini non discende nelle 
valli dei Bogos che in seguito a qualche grande temporale, e 
allora lo si vede anche nella valle dell’ Ansaba. Ha volo rapi- 
dissimo, e quando insegue gli insetti, fa sentire un fischio 
che ha qualche somiglianza con quello del C. apus, ma più 
lento, e meno acuto. Ho osservato pure questa stessa specie 
in Luglio sul monte Zad-Amba, ove nelle fessure del lato oc- 
cidentale tagliato a picco molti di questi rondoni vedevo entrare 
ed uscire durante il giorno, lo che mi prova che vi avessero i 
nidi. Nelle ore calde del giorno s’ innalza negli spazii più ele- 
vati dell’aria, da dove non torna ad abbassarsi che verso il 
vespro. BLANFORD cì fa sapere di aver trovato frequente questa 
specie in Senafè ne’ mesi di Febbraio e Marzo, e che più volte 
nel mattino e nella sera lo vide appollaiato sulle roccie tra- 
chitiche di quelle montagne, dal che desume che vi passasse 
la notte. Da ciò potrebbe arguirsi che il Cypselus aequatorialis 
non abbia i costumi notturni del C. apus, che molti moderni 
ornitologi asseriscono passare la notte in regioni atmosferiche 
elevatissime. I mesi in cui io osservava questo uccello nei 
monti dei Bogos, Giugno, Luglio e Agosto, non corrispondendo a 
quelli in cui BLanForp li vedeva in Senafè in Febbraio e Marzo , 
devo credere che il C. aequatorialis durante la stagione delle 
pioggie discenda in regioni più basse e più lontane dall’ e- 
quatore. A.|. 


75. Cypselus affinis, Gray. - ScLATER, P. Z. S. 1865, p. 613. 


C. galilejensis AntIn., Naumannia V, p. 377 cum tabula (nec 
Catal.). 


a. Y. Ain (Lebka). Maggio 1871. 
b. 9. Ain (Lebka). Maggio 1871. 
Ci 7. Ain (Lebka). Maggio 1871. 


Questi individui sono perfettamente simili alla descrizione 
ed alla figura del C. galilejensis, ANTINORI. 
In una breve nota letta alla R. Accademia delle Scienze di 


| 
| 


(434) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 71 


Torino nella seduta del 22 Dicembre 1872 crediamo di aver 
dimostrato che il C. horus, non è da considerare come varietà 
del C. affinis, ma come una specie ben distinta. 

[Questo piccolo rondone è molto localizzato nelle regioni 
subappennine dell’ Abissinia, in vicinanza del Samhar. Nel 
Maggio l’ ho osservato più frequente lungo l’ Ain; e nel mese 
stesso BLanForD e Jesse lo trovarono in Suru, nella valle di 
Kumayli, a poche miglia dalla baia di Adulis. Nel torrente 
Lebka, in Ain, luogo chiuso dai monti, ve ne erano varie 
coppie stabilite in quelle roccie nelle cui fenditure entra- 
vano e uscivano ripetutamente; spesso vi sì aggrappavano 
con le unghiette profittando di qualche asperità di quelle 
roccie granitiche. Probabilmente vi avevano i nidi. Passato da 
quello stesso luogo il 24 Aprile 1871 tornai pure a vederne 
variì, ma senza poterne uccidere alcuno. Questi piccoli ron- 
doni sembra che preferiscano a dimora certe località alpestri, 
in vicinanza delle acque, ove dopo le consuete emigrazioni 
tornano ad abitare gli anni seguenti. Anche in Palestina tro- 
val questo rondone lungo il lago di Galilea sopra una vetusta 
torre; il simigliante avvenne qualche anno dopo al TrIsTRAM; 
il Cypselus horus poi, fu incontrato da Brenm sulle ripe del 
fiume Blu nel Sennaar,: nella località stessa e nella stessa 
stagione ove fu trovato anteriormente da me. A.]. 


Ordo PASSERES. 
Fam. HIRUNDINIDAE. 


76. Psalidoprocne pristoptera (Rupp:). — 
SBAReRoiPZS 1870.1290. 


a. Y. Keren: 16 Maggio 1870. 
b. 9. Keren. 16 Maggio 1870. 


[Iride scuro-nera. Verso la metà di Maggio un branchetto 
di otto individui di questa piccolissima specie si stabilì per 
qualche giorno nella parte del monte di Keren, che guarda 


72 O. ANTINORI E T. SALVADORI (435) 


a tramontana. Durante il giorno scendeva a far caccia lungo 
un piccolo torrente, ove eravi ancora qualche pozzanghera d'ac- 
qua. Mi riusci di ucciderne il giorno 16 Maggio una coppia, e 
quattro giorni dopo uccisi pure un maschio che posi nello spi- 
rito. Dopo quell’ epoca la elegantissima rondinella di colore 
nero lucido intenso spari dal paese dei Bogos e nei mesi 
consecutivi più non la vidi. Questa specie sembra che scar- 
seggi al nord dell’ Abissinia. I pochi individui presi da Jesse 
e da BLanrorp in Aprile e Luglio appartengono parte al paese 
dei Bedjuk e parte al Senafè. A.]. 


77. Cotyle riparia (Linn.). — SHARPE, P. Z. S. 1870, p. 296. 


a. Scek-Savd. Aprile 1870. 


[Ne osservai qualche coppia isolata nell'isola di Scek-Sayd, 
incontro a Massaua, durante il mese di Aprile. Nel territorio 
dei Bogos non l’ho mai veduta. A.]. 


78. Hirundo rustica, Linn. — SHaARPE, P. Z. S. 1870, p. 305. 


a. 9. Keren. 22 Agosto 1370. 


[Nel mese di Agosto apparisce questa rondine nel territorio 
dei Bogos; ed in quel tempo non è infrequente di vederla 
volare sopra i campi di sorgo mescolata alla Mirundo aethio- 
pica. In questa parte d’Abissinia essa è di passaggio e non 
mi risulta che vi nidifichi. BLAnFoRD per altro assicura essere 
comune dapertutto nell’alta Abissinia, e molto abbondante 
nella baia di Adulis. A.]. 


79. Hirundo aethiopica, BLanr. - SHARPE, P. Z. S. 1870, p. 309. 


Cecropis rufifrons, HEUGLIN. 


a. g'. Keren. 8 Agosto 1870 (BECCARI). 
b. 3. Keren. 22 Maggio 1871. 
c. Keren. 22 Maggio 1871. 


[L'Hirundo aethiopica, prù piccola dell’Z. albigularis, STRICK- 
LAND, abitatrice del sud dell’ Africa, arriva nel paese dei Bogos 


(436) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS NS 


in Maggio. Essa si stabilisce entro le capanne dei nativi, e 
in Giugno vi costruisce il nido contro i legnì che sostengono 
il tetto. Entro una grande capanna: appartenente alla missione 
di Keren molte coppie vi si fissarono costruendovi il nido in 
sui primi di Giugno. In fine di Agosto non ancora avevano 
lasciato quel luogo, quantunque i giovani avessero da qualche 
tempo abbandonato i loro genitori. Una coppia si stabili entro 
la nostra capanna e costruì il nido al disotto del telaio di 
una rete ove io metteva a disseccare le spoglie degli uccelli, 
posta al disopra del mio letto. Queste rondinelle sembra- 
vano felici di soggiornare in quel luogo, e ci rallegravano 
nelle ore mattutine coi loro variati gorgheggi. Il nido attaccato 
a un legno liscio, a cagione del caldo era per distaccarsi e ca- 
dere, quando noi lo assicurammo legandolo con dei fili al te- 
laio. La coppia continuò ad abitarlo senza paventare dell’ opera 
fatta da nol; in seguito nacquero ì piccoli, che, al nostro ri- 
torno in Keren dopo qualche giorno d’ assenza trovammo morti, 
senza poterne conoscere il motivo. Alla fine di Agosto emigra 
dal paese dei Bogos. Jesse ne ebbe due individui presi in Lu- 
glio, uno a Kokai e l’altro a Bedjuk. A.|. 


8O. Hirundo puella, Temm.— SHaRPE, P. Z. S. 1870, p. 319. 


Hirundo abyssinica, GuÈR. 
Cecropis striolata, RùPP. 
a. 9. Sciotel. 26 Giugno 1870. 


b. 3g. Keren. 16 Luglio 1870. 
c. gd. Keren. 20 Luglio 1870. 


[Questa elegantissima specie ha costumi alpestri, e non la 
- sì vede che ben raramente nelle valli aperte. Apparisce nel paese 
dei Bogos durante il tempo delle pioggie, terminate le quali 
emigra. Durante il giorno dai monti scende frequentemente 
lungo il letto dell’ Ansaba che, intenta a cacciare, percorre per 
lunghi tratti con grande velocità. Si posa assai più frequente- 
mente sugli alberi che non in terra. Jesse dice di non averla 
veduta nell’Ansaba e nella bassa pianura; egli ne raccolse 


74 O. ANTINORI E T. SALVADORI (437) 
degli individui in Senafé e in Rayrayguddy. Il BLanrorp opina 
che la Z. puella possa prendere il posto della MH. melanocrissus 
delle regioni temperate. A.]. 


Fam. MUSCICAPIDAE. 


81. Terpsiphone melanogastra (Sws.). 


Muscipeta ferreti, GuUÈR. 


. Ansaba (Bogos). 5 Giugno 1870. Dorso, sottocoda e coda bianchi. 

. Sciotel. 30 Luglio 1870. Dorso, sottocoda e coda bianchi. 

. Ansaba (Bogos). 30 Maggio 1870. Dorso e coda color castagno-can- 
nellino; sul mezzo dell’ ala una fascia longitudinale bianca. 

d. 7. Ansaba (Bogos). 18 Giugno 1870. Simile al precedente. 

e. J. Ansaba (Bogos). 2 Agosto 1870. Simile ai due precedenti. 

f. 3. Ansaba (Bogos). Luglio 1871. Simile ai tre precedenti. 


= 
o e 


Uaf-Ueber, Tigrè (uccello del Leopardo); Uaf-Anbassa, (uccello del Leone). 


[Nell' Ansaba dei Bogos comparisce questo elegantissimo uc- 
cello nel mese di Maggio, e vi si trattiene durante tutta 
l’ epoca delle pioggie, dopo la quale si ritira in luoghi più 
freschi e montuosi. Il maschio e la femmina stanno sempre 
uniti, e si inseguono a vicenda, mandando un piccolo grido 
tzi-tzi-tzi. È uccello di una straordinaria mobilità ed oltre- 
modo irrequieto. Non sì è posato sopra un ramoscello, che 
subito se ne diparte. I vecchi individui con ciuffo molto svi- 
luppato color d’acciaio scuro, col manto superiore varie- 
gato di nero e di bianco e colle lunghe timoniere dello stesso 
colore, li ho trovati contemporaneamente agli adulti, nei 
quali le tinte rossigne predominano sulle bianche; lo che 
conferma quanto estesamente dissi sugli abiti di questo uc- 
cello a pag. 46 e seguenti del mio Catalogo. Sembra che in 
alcuni valloni molto ombrosi dei monti abissinici vi soggiorni 
tutto l’anno, mentre io ne ho incontrati degli individui in 
Ailet lungo il torrente Amba nel mese di Dicembre, e in Ot- 
tobre ne ho veduti egualmente nei valichi profondi di Maldi. 


è 


(438) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS TO 


Questa specie vive fra i tropici e, anche secondo BLanrorp, 
si trova nelle basse, come nelle alte regioni, ove può ascen- 
dere perfino al disopra di 7000 piedi. A.]. 


82. Batis orientalis (Hrust.). 


Batis orientalis, SutaRPE; Ibis, 1873, p. 165. 


a. J'? Ansaba. 27 Maggio 1870. Fascia pettorale nera. 
b. 9. Ansaba. 27 Maggio 1870. Fascia pettorale castagna. 


Sono due esemplari similissimi ad altri due esistenti nel 
Museo di Torino e determinati dal Finscu per Platystira sene- 
galensis, ed invero, somigliano tanto a questa specie, che 
solamente per essere stati raccolti nel paese dei Bogos, ove 
pare che la B. orzentalis rappresenti la . senegalensis, li 
abbiamo attribuiti a quella anzichè a questa specie. 

[Questa muscicapa è poco frequente nel paese dei Bogos. 
Contrariamente a quanto sospetta il Finscn, attenendosi al solo 
individuo raccolto da Jesse a fascia castagna e da lui indicato 
per 7, debbo ripetere quello che già osservai in altra cir- 
costanza, che la fascia castagna non è propria che alla fem- 
mina, e la nera è distintiva del maschio. A.]. 


Fam. CAMPEPHAGIDAE. 


853. Lanicterus phoeniceus (LarH.). 


a. gd. Ansaba (Bogos). 8 Luglio 1871. Tutto nero-morato tranne le cuo- 
pritrici delle ali rosse. 


[Circa la metà di Luglio del 1871, qualche coppia isolata 
di questo uccello apparve nella valle dell’Ansaba senza trat- 
tenervisi. Due ne furono veduti da me lungo il fiume il 
giorno 8 Luglio, e due altri il giorno appresso. Dopo quel 
tempo non m'è più avvenuto di trovarlo nel territorio dei 
Bogos. Jesse ne ebbe un solo individuo, preso in Senafè, nel 
mese d'Aprile. Manca poi al catalogo di BLawrorp. A.]. 


76 O. ANTINORI E T. SALVADORI (439) 


- 


84. Lanicterus sp. nov.? 


ì Ld 
a. 7. Ansaba. 18 Luglio 1871. Tutto nero-morato tranne le cuopritrici 


delle ali gialle. 


Questo individuo ha la più grande somiglianza con quello 
della specie precedente; ambedue hanno le stesse dimensioni, 
lo stesso colore nero splendente e le remiganti nel vessillo 
interno tinte di giallo; la sola differenza è nel colore delle 
piccole e medie cuopritrici delle ali di un bel giallo-narciso 
in questo, di color rosso su fondo giallo nella specie prece- 
cedente. È difficile dire a quale specie appartenga l’ individuo 
“sopra menzionato. 

L’HartLAUB, descrive il maschio del L. niger (I. f. Orn. 1865, 
p. 173) colle parole; macula scapulari nitide citrino-flava; ma 
il Gurney bis, 1369, p. 350) fa osservare che individui di 
questa specie, riconosciuti per maschi erano interamente neri. 
e senza color giallo sulle cuopritrici delle ali; anche il Le 
Varruant descrive e figura il maschio dell’ Echenilleur noir 
(PI. 165) come interamente nero. E se esso è veramente tale, 
gl'individui colle cuopritrici delle ali gialle (L. niger 7, HartL., 
nec Viel.) apparterrebbero ad una specie particolare, che 
potrebbe essere distinta col nome di. L. hRartlaubi, se pure 
non sì voglia ammettere, come crede l’AntINoRI, che essi siano | 
individui non affatto adulti del L. phoeniceus; e se così è, non 
è improbabile che anche il L. xanthornitoides, Less. (macula 
scapulari auroreo-flava) sia uno stadio del L. phoeniceus, in- 
termedio agli individui colla macula scapulari cîtrino-flava, ed 
1 vecchissimi colla macula scapulari scarlatina in fundo flavo. 

[Osservai questa specie nell’ epoca e nelle medesime loca- 
lità che la precedente. Essa non si fece vedere che per due 
giorni consecutivi. Il giallo che si osserva sulle piccole e 
medie cuopritrici delle ali lo si vede pure alla base di quelle 
del Lanicterus phoeniceus, tantochè io suppongo, che le diffe- 
renze della tinta delle cuopritrici uniformemente gialla del- 


(440) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS n 


luna, rossa dell'altra, non dipendano che dalla differenza di 
età, e che le due specie vadano riunite. A.|. 


Fam. DICRURIDAE. 


85. Dicrurus divaricatus (Licar.). 


Edolius lugubris, HEMP. 


a. Zad-Amba (Sciotel). Luglio 1870. 
b. 3 Keren. 10 Febbraio 1871. 
Bolià , Bogos. 

Iride rossa. 


[Questa specie non è frequente nei Bogos; tuttavia l'ho 
osservata in parecchie località del loro territorio, ma 
sempre in vicinanza delle acque, con meno frequenza in 
pianura che non in montagna; così avviene di vederla in di- 
verse parti dei monti dell’ Abissinia, come nella gran valle 
del Barka. Va riunita in piccoli branchetti, che anche veduti 
da lungi, è facile di riconoscere per l’ abitudine che hanno 
di scherzare, staccarsi a volo dai ramoscelli secchi ove per 
‘ordinario si tengono, innalzandosi verticalmente e quindi 
discendendo e descrivendo delle curve irregolari e dei 
zig-zag prima di tornare a posarsi sul luogo stesso. Sono 
eminentemente insettivori. Del loro modo di cacciare attra- 
verso le fiamme prodotte dai fieni, cui i negri del fiume 
Bianco appiccano il fuoco, parlai già diffusamente nel mio 
Catalogo. A.]. i 


Fam. LANIIDAE. 


86. Lanius lathora (Sykes). — SaARPE and Dress. 
P. Z. S. 1870, p. 595. 


a. gd. Monkullo (Samhar). 16 Aprile 1870. 

L'individuo unico di questa collezione è similissimo al 
L. fallax, quale viene rappresentato dal Fixscu (Trans. Z. S., V. 
p. 250, pl. 25); esso ha il groppone ed il sopraccoda di color 


78 O. ANTINORI E T. SALVADORI (441) 


cenerino come il dorso, ed il petto, ed i fianchi tinti anch’ essi 
di cenerino. Secondo Siarpe e DressEr individui cosiffatti sa- 
rebbero giovani. Essi sono giunti ad una tale conclusione dopo 
l’ esame di moltissimi esemplari provenienti da diversissime 
località. :Se così è veramente si avrebbe in questa specie il 
fatto singolare che i giovani non presenterebbero sul loro 
piumaggio strie nericcie ondulate, tanto nelle parti superiori 
quanto nelle inferiori, come si vede nei giovani delle specie 
affini. Si noti inoltre che l’ individuo della collezione AntINORI 
è stato ucciso il 16 Aprile, e quindi non poteva essere un 
giovane dell’ anno. 

[Questa specie incontrasi nel Samhar ne’ mesi di Gennaio, 
Febbraio, Marzo e Aprile, dopo il qual tempo sparisce per 
emigrare in altre regioni, come ebbe luogo di notare il BLAw- 
rorp. Nella parte montuosa dei Bogos non l’ho mai osservata 
e sono in dubbio se comparisca nel Barka. Jesse incontrò il 
L. fallax Fisscn, in Rairo nel mese di Agosto, ed il BLAanFoRD 
sulle coste della Baja di Annesley in Gennaio e Febbraio. A.|. 


87. Lanius minor, Gm. 


a. J. Ansaba (Bogos). 21 Agosto 1871. 
b. 7. Ansaba (Bogos). 23 Agosto 1871. 
c. Juv. Sambhar. 


[Sul finire dell’Agosto e il cominciare di Settembre, varie 
di queste Averle minori comparvero nei colli dell’ Ansaba sot- 
tostanti al villaggio di Keren; il loro abito in parte consumato, 
annunziava che la muta di primavera sì era operata da molto 
tempo. Tutte .le estremità delle penne caudali erano logore, 
quantunque nei maschi le tinte rosee del petto e dei fianchi 
sì conservassero molto vivaci. Alle penne nere della gavezza 
ne andavano frammiste delle grigie e la bella tinta cenerino- 
grigia chiara del dorso era offuscata da alcune penne sparse 
qua e là di colore più scuro. Assieme al maschi, trovai pure 
qualche giovane nel quale appariva appena la macchia nera 
della fronte. Questa specie si fa vedere anche nel Samhar. A.|. 


(442) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS OO 


88. Lanius auriculatus. MuLr. 


Lanius rufus, BRiss. 


a. 3. Preso a bordo del vapore Africa il 4 Marzo 1870. nel tragitto 
lungo il Mar Rosso in Lat. 25’ 22" N., long. 32’ 43" E. 


Maschio in muta colle tinte molto pallide e volgenti al 
rossigno. 

[Il Finsca nota nel catalogo degli uccelli raccolti da Jesse 
due esemplari presi ad Amba nel Samhar; io non l’ho mai 
incontrato nè su quel littorale, nè più in alto nelle terre dei 
Bogos. Suppongo che gli individui presi da Jesse fossero di 
passaggio A.). 


89. Lanius collurio, Linn. 


a. 3. Ansaba (Bogos). Luglio 1871. 
b. 9. Ansaba (Bogos). 5 Settembre 1871. 


[Ne apparve qualche coppia adulta nei colli vicini all’ Ansaba, 
nel mese di Luglio e vi restò durante le pioggie. Dopo quel 
tempo non ne vidi più alcuno durante il resto dell’ anno. 
Nel mese di Aprile Jesse ne trovò un individuo nel Senafé; 
e uno fu trovato da BLanrorp nel mese di Agosto in vicinanza 
del mare. A.]. 


90. Lanius isabellinus. H. et E. 
OR OZ a] e 


a. ®. Assab (Mar Rosso). 15 Marzo 1870. (Conservato nello spirito). 
b. 4? Assus (Samhar). Aprile 1871. 


Il maschio, conservato nello spirito, e quindi montato, dif- 
ferisce dalla figura sopra citata pel colore delle piume del 
pileo e del dorso di color grigio-rossigno uniforme; la fem- 
mina somiglia più a quella figura, ma ha le parti inferiori 
di color rossigno-incarnato più vivo. 

[Abita la costa africana del Mar Rosso. In Marzo uccisi una 


80 O. ANTINORI E T. SALVADORI (443) 


femmina sopra le montagnole vulcaniche della baia d’ Assab, 
e in Aprile un maschio in Assus (Samhar). Dai pochi individui 
da me incontrati nel Samhar dovrei arguire che esso non vi 
sia molto frequente; pur tuttavia debbo notare che il BLAanFoRD 
lo dice comune nei mesi di Decembre, Gennaio e Febbraio 
lungo le coste, da dove sembra che emigri durante il Giugno 
ed il Luglio. A.]. 


91. Lanius humeralis, STANL. 


Lanarius collaris, RùPP. 


. Keren. 11 Maggio 1870. 

. Keren. 19 Maggio 1870. Iride nocciola-scuro. 
. Keren. Settembre 1870. 

. Keren. 28 Ottobre 1870. 

. Keren. 4 Novembre 1870. Fianchi castagni. 
. Keren. 10 Febbraio 1871. 

. Keren. 25 Febbraio 1871. Fianchi castagni. 


S PSANRESES 
OZONO OTECE, 


Gruamacli, Abissinese. 


Secondo l’Hevcuin il maschio differisce pochissimo dalla 
femmina; una delle due soprannoverate ha le parti supe- 
riori volgenti leggermente al bruno. Alcuni individui, forse 
non perfettamente adulti, hanno il bianco della parte ante- 
riore del collo con una leggerissima tinta giallognola. 

[E specie comune nel territorio dei Bogos, e sopra tutto 
nelle vicinanze del villaggio di Keren. Io l’ ho pure incontrata 
in molte altre parti del territorio dei Bogos, ma sempre in 
luoghi aperti, contrariamente ai Lanzarius, coi quali venne 
confuso da RuppeLL. Non è punto timoroso all’ avvicinarsi del- 
l’uomo; ma se vede qualche oggetto che lo colpisca, dalle 
cime dei rami degli alberi, ove ordinariamente riposa, manda 
un grido acuto, che può esprimersi colle voci 7"rié-qui Triè- 
gui.... che ripete più volte alzando ed abbassando la coda. 
Sono suo cibo prediletto gli insetti, sui quali si precipita 
dall’ alto dei ramoscelli. Ho uccisi individui appartenenti ai 
due sessi, in tutte le stagioni. Gli esemplari presi nel mese 


(444) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 81 


di Maggio hanno la tinta bianca dalla parte posteriore del 
corpo, velata di rossastro; le lunghe penne caudali poi, hanno 
le barbe molto corrose, massime all’ estremità. BLANFORD ci 
assicura che è molto comune nelle alte regioni dell’Abissinia; 
egli uccise una femmina con un uovo bene sviluppato nel 
mese di Giugno. Jesse poi ne raccolse parecchi individui in 
Luglio presso i Bedjuk. A.l. 


92. Prionops poliocephalus (STANL.). 


a. g. Assus (Samhar). Aprile 1871. 
b. Nidiaceo. Assus (Samhar). Aprile 1871. 


Il giovane nidiaceo non differisce gran fatta pei colori dagli 
adulti; in esso appare già il ciuffo sul sincipite; la testa e 
le parti inferiori sono bianche; il dorso è bruno coi margini 
delle piume grigiastri; le timoniere laterali sono in gran 
parte bianche. 

[Nel mese di Aprile 1871, in una località molto rivestita 
di piante, e in prossimità di alcune acque, ove conducono ad 
abbeverare i loro armenti gli abitanti del villaggio d’Assus, 
trovai un branchetto di questi uccelli colà stazionarii. Avendo 
tirato ad uno di essi, il compagno accorse gridando e sì 
pose sopra un albero a poca distanza da me, mostrandosi for- 
temente agitato. Alzati gli occhi, mì avvidi che aveva un 
| piccolo che facea capolino da un vecchio nido aderente ad 
uno de’ rami principali di un’Acacia spirocarpa. La cosa che mi 
colpi fu che quel nido per la sua vecchiaia dava indizio di 
non appartenere agli attuali possessori. Uccisi la madre e mi 
impadronii del nidiaceo. Il giorno appresso, sull’istesso luogo, 
uccisi due altri individui. Eccettuate queste località del Sam- 
har, io non ho mai veduto questo uccello nel paese dei 
Bogos, nè in quello del Barka. Il Beccari nel mese di Set- 
tembre discendendo da Keren in Massaua ne uccise un in- 
dividuo pure nel Samhar, lungo la strada di Maldi. Questa 
specie non fu incontrata dai naturalisti inglesi le tante volte 
citati. A.]. 


SIL O. ANTINORI E T. SALVADORI (445) 


95. Laniarius gambensis (Licat.). 


Malaconotus malzaccii, HEUGL. 


a. 2. Sciotel. 3 Luglio 1870. 
b. Ansaba (Bogos). Giugno 1871. 


[Incontrai questo Laniar:ius alle falde occidentali dello Zad- 
Amba, lungo il torrente di Sciotel, nel Luglio del 1870; os- 
servai che quantunque somigli nei costumi agli altri suoi 
congeneri, tenendosi anch’ egli nascosto entro il folto dei 
boschi spinosi, pur tuttavia ha qualche cosa che lo avvicina 
più degli altri ai veri Zanius, ponendosi sovente, come essi, 
sulle cime più elevate degli alberi, da dove manda un grido 
molto somigliante a quello del Lanius collurio, del quale imita 
ì movimenti alzando ed abbassando la coda. Uccisi un altro 
individuo nel Giugno del 1871, lungo l’Ansaba. Non so se 
mostrisi nel Samhar; nel territorio dei Bogos non è molto 
irequente, e la gran quantità incontrata in Luglio da JessE 
nella valle dell’ Ansaba dal 16 al 27 Luglio, non può secondo 
il mio avviso, spiegarsi se non con un passaggio straordinario 
che si verificò in quella stagione. A.]|. 


94. Laniarius aethiopicus (Gwm.). 


Gura-male (*), Abissinese. 


a. 7. KReren. 10 Maggio 1870. 
b. g. Keren. 7 Luglio 1870. 
Cc. 9. Keren. 28 Luglio 1870. 
d. 3. Keren. 7 Settembre 1870. 
. 9. Dari (Bogos). 26 Febbraio 1870. 
f. g. Dari (Bogos). 9 Marzo 1870. 
g. £. Dari (Bogos). 9 Marzo 1870. 
h. ®. Ansaba (Bogos). Giugno 1870. 


Iride castagno-scuro. 


Questi individui, sebbene uccisi in diversi tempi dell’anno, 
presentano tutti le parti inferiori di colore bianco-carnicino; 


(1) Gura-maléè significa dianco-nero. 


(446) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 33 


questo carattere si osserva anche riei quattro esemplari con- 
servati nel Museo di Torino; quindi non pare esatta l’as- 
serzione di molti ornitologi, che dicono quel colore proprio 
soltanto dell'abito di nozze; quindi ne nasce il dubbio o 
che gl’ individui colle parti inferiori candide, quali vengono 
rappresentate dal RuppeLL (Syst. Uebers., t. XXIII) non appar- 
tengano a questa specie, o che la descrizione e la figura 
del RuppeLL, se realmente appartenenti a questa specie, non 
slano esatte. 

[Questo uccello è comunissimo fra 1 Bogos, come pure 
lungo tutti quei corsi d’acqua che discendono all’est ed al 
sud dei monti dell’Abissinia, purchè ì medesimi siano ben 
— guerniti di piante. Esso per altro schiva quei luoghi, che, per 
la presenza d’alberi di alto fusto, poco o nulla sono riscaldati 
dal sole, e preferisce invece i boschetti aperti al sole, massime 
quelli formati da piante spinose. Il maschio e la femmina vi- 
vono assieme tutto l’ anno, e quando uno si discosta dall’ altro, 
premurosamente a vicenda sì chiamano con fischio particolare, 
sonoro, melodioso, che molto somiglia a quello di un flauto. 
Questo loro grido è composto da tre note ben distinte e se- 
mitonate, che suonano do-ve-vò, do-ve-vò, a cui la femmina 
risponde con voce rauca akah-akah, vocabolo che al mio Savyp 
dava motivo d’ interpretare @ casa, a casa. Tra il maschio e la 
femmina non havvi alcuna differenza di abito, e nei molti 
individui da me uccisi nelle varie stagioni dell’anno appar- 
tenenti ai due sessi, il bisnco delle parti inferiori è sempre 
tinto di roseo. Il BLanrorp rinvenne questa specie in Gennaio 
e Febbraio nelle gole di Senafè da 3000 a 6000 piedi di ele- 
vazione, e nel Maggio la trovò comune più in alto presso 
Senafè. a 8000 e a 9000 piedi, ove non era stato veduto da 
lut ne’ mesi. precedenti. Egli nota che non lo ha mai in- 
contrato nei dintorni di Zulla. Jesse lo trovò comune in 
coppie da Senafè fino a Kumayli, e fra l’Ansaba e 11 Lebka 
Im AA. 


84 O. ANTINORI E T. SALVADORI (447) 


95. Laniarius erythrogaster, Rupp. 


a. 9. Sciotel. 27 Giugno 1870. 

b. 7. Mansura (Bogos). Dicembre 1870. 
c. g. Mansura (Bogos). Dicembre 1870. 
d. 2. Mansura (Bogos. Dicembre 1870. 
e. 9. Ansaba (Bogos). Maggio 1871. 


Un individuo (a) non perfettamente adulto ha le piume 
rosse delle parti inferiori con qualche traccia del color fulvo 
che tinge il sottocoda. 

[L' uccello dello scarlatto, che così lo chiamano gli arabi, 
è comune nel Barka; ma nel territorio dei Bogos, come pure 
nel Samhar, non l’ ho mai incontrato. Si direbbe che essendo 
esso uccello eminentemente stazionario, dalla grande vallata 
del Barka, non risalga che difticilmente la catena Abissinica, 
e giammai sì mostri nel Sambar. Il maschio come quello della 
specie precedente, vive in compagnia della femmina, da cui 
non differisce nelle tinte. Passa il suo tempo entro i più folti 
boschetti di piante spinose, fra le quali predilige il nabak specie 
di Zizyphus. Se talvolta esce da quelle piante non è che per 
un istante, e per passare dall’ una all’ altra. Ha un fischio 
sonoro, breve, monotono, che si ode a molta distanza. Per 
queste sue abitudini sarebbe difficile di poterlo uccidere, se 
le vive tinte scarlattine che ne colorano le parti inferiori, 
e che facilmente si scorgono fra il verde dei folti cespugli, 
non lo facessero bersaglio del cacciatore. 

Io non l’ho mai veduto nel territorio dei Bogos propria- 
mente detto, sebbene. in Sciotel, che confina con quel terri- 
torio all’ ovest, sia piuttosto frequente. Manca questa specie 
nei cataloghi di Jesse e di BLANFORD. 

In Nubia si trova frequente lungo i fiumi Atbara, Rakat 
e Dinder. Nel fiume Blu risale fino all’ altezza di Rosseres, 
ed anche più. HeugLin dice che in Abissinia non l’ha osser- 
vato che nelle valli molto profonde, sebbene talvolta possa 
risalire fino all’ altezza di 5000 piedi. A.]. 


(448). UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 1a) 


96. Rhodophoneus cruentus (H. et E.). 


. Assab (Mar Rosso). 14 Marzo 1870. 

. Reita (Assab). 15 Marzo 1870. 

. Assab. 18 Marzo 1870. 

. Juv. Capo Luma. 2 Aprile 1870. 

. Monkullo (Samhar). 15 Aprile 1870. 
. Monkullo (Samhar). 20 Aprile 1870. 
. Lebka (Sambhar). 17 Ottobre 1870. 


VOTO ISS O 


Secondo le osservazioni dell’AntInori le femmine si distin- 
guono dai maschi per la mancanza della grande macchia nera 
sulla gola. Nel giovane (d) il color rosso delle parti inferiori 
è limitato ad una piccola macchia sul petto, e anche il nero 
della gola è poco visibile. Le osservazioni dell’AwTINoRI sareb- 
bero concordi con quelle di Brenw, di HemprIcH e di EARENBERG, 
e in contraddizione con quanto asseriscono il BLanrorp ed il 
Jesse, che dicono essere femmine gli individui colla macchia 
nera. L’HeuaLin infine asserisce che gli adulti dei due sessi 
non differiscono nel colorito. Due degli individui notati dal- 
l’Anrinori per femmine hanno i margini delle piume del pileo 
tinti di roseo, la quale cosa non si osserva in nessuno dei 
tre individui colla macchia nera indicati per maschi. Per la 
coda lunga e graduata e terminata di bianco, questa specie 
somiglia ai Telephonus più che non ai Lantarius, e pel suo 
singolare modo di colorazione sembra che meriti di formare 
il tipo di un genere distinto, al quale seguendo l’ esempio 
.d’Heuein si dovrà dare il nome di Rhodophoneus, elevandolo 
da' sottogenere al grado di genere. 

[Questa specie elegantissima per le sue forme, e per 
la bella tinta rosso-sanguigna, che si estende dal gozzo 
all'addome e si ripete nel groppone, ha costumi alquanto 
diversi da quelli delle due specie precedenti. Abita i luo- 
ghi aperti rivestiti dai varii e piccoli alberi appartenenti 
alla famiglia delle mimose. Sta quasi sempre in prossimità 
della terra, dove spesso si vede saltellare, occupato a dar 


86 O. ANTINORI E T. SALVADORI (449) 


caccia agli insetti ed ai vermi. Anch' esso vive in compa- 
gnia della sua femmina, ed è molto raro di vedere nel luogo 
stesso riunite più coppie. Abita il Sambhar, da dove si distende 
lungo le coste del mar Rosso al sud nel paese dei Somali, e 
più in basso. L'ho incontrato in Assab, in Reita, come pure 
nelle vicinanze di Monkullo, e lungo la via che conduce al 
Lebka. Sebbene risalga alcune località della catena abissinica, 
non l’ ho mai veduto nel paese dei Bogos, e su quello del 
Barka. Gli individui raccolti da Jesse furono trovati in Rairo 
superiormente al Lebka nel mese di Agosto, e da BLANFORD 


in Dicembre e Gennaio presso la baia di Annesley, e in 
Hahab. A.|. 


97. Telephonus erythropterus (SHAW). 


a. Z. Keren. 13 Luglio 1870. 
b. Keren. Maggio 1870 (Beccari). 


[Vive tutto l’anno nel paese dei Bogos, ma in piccolo nu- 
mero. Esso frequenta particolarmente le siepi degli orti in 
vicinanza delle capanne degli indigeni. È raro di vederne as- 
sieme più di una coppia. È un attivissimo cacciatore d’ in- 
setti, che ricerca non solo fra gli arbusti, ma anche fra i 
cumuli d’immondezze presso i villaggi. Jesse ne ebbe tre 
individui raccolti in Luglio nel paese dei Bedjuk vicino a 
quello dei Bogos. BLanForD lo dice comune nelle alte regioni 
dell’Abissinia. A.]. 


98. Nilaus brubru (LATH.). 


a. 9. Keren. 11 Maggio 1870. 


[Il brubru si mostra raramente nel territorio dei Bogos; 
quelle pochissime volte che ho veduto questo uccello fu 
sempre in località montuose, e sempre sopra grossi alberi. 
La poca frequenza di questa specie nelle sopradette località 
viene constatata tanto da Jesse quante da BLanrorp. A.]. 


(450) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 37 


Fam. PARIDAE. 


99. Melaniparus leucopterus (Sws.). 


. Keren. 20 Maggio 1870. 

. Keren. 21 Maggio 1870. Iride castagno SCUro. 

. Keren. 17 Giugno 1870 (Beccari). 

. Keren. 19 Giugno 1870. 

. Ansaba. (Bogos). Luglio 1871. Iride castagno-scuro. 


SHESTESTEISIES 
E o 


Nessuno dei cinque individui raccolti ha il margine delle 
timoniere esterne bianco, come non di rado sì osserva negli 
individui di questa specie. 

[Abita 1 monti, ed è piuttosto frequente nel monte Duban. 
È un grande distruttore delle gemme degli alberi, in mezzo 
a cul va in cerca d’ insetti; il maschio e la femmina sono 
simili. I Bogos chiamano questo uccellino: Muska&Uof. A.]. 


Fam. NECTARINIIDAE. 
100. Chalcomitra cruentata (RupPr.). 


gd. Keren. 15 Maggio 1870. 
gd. Keren. 19 Maggio 1870. 
®. Keren. 20 Maggio 1870. 
9. Keren. 22 Maggio 1870. 
9. Keren. 28 Maggio 1870. 
f. T. Ansaba (Bogos). 3 Giugno 1870. 
dg. Keren. 4 Giugno 1870. 
d'. in muta. Keren. 4 Giugno 1870. 
gd. Keren. 8 Luglio 1870. 
o 


LL $? Ansaba (Bogos). Luglio 1870. Iride nocciola scuro. 


L’ individuo / ha una fascia verde dorata splendente sul 
confine tra il nero della gola ed il rosso della parte anteriore 
del collo. Negli altri individui non scorgesi questa fascia, o 
soltanto se ne vede una debole traccia. Evidentemente quella . 
fascia è un residuo del bel color verde dorato che ricopre 
tutta la gola nella Nectarinia guituralis, N. acik e N. senega- 
lensis. 


88 O. ANTINORI E T. SALVADORI (451) 


[Questa specie arriva in Maggio nelle terre dei Bogos, e 
vi si fa vedere tanto ne’ monti, quanto nelle valli. La mag- 
gior parte degli individui da me raccolti vennero uccisi sui 
baobab in prossimità del villaggio di Keren dal Maggio alla 
fine di Luglio. BLanrorn e Jesse la trovarono pure in questa 
stessa stagione, e con frequenza sulle rive dell’ Ansaba; ma 
a loro dire apparisce raramente in regioni più elevate di 
quelle dei Bogos, come Senafè. 

I giovani cominciano a vedersi in Giugno; superiormente 
essi somigliano alle femmine, da cui differiscono per la tinta 
verde-giallastra, che domina nelle parti inferiori del corpo. 
Sulla gola, sul gozzo e sul petto scorgonsi delle penne ne- 
rastre contornate di giallo, in alcune delle quali si veggono 
apparire delle macchie scuro-metalliche, terminate di rosso. A.]. 


1041. Cinnyris abyssinica, H. et E. 


Nectarinia gularis, RuPP. 


. Keren. 18 Maggio 1870. 

. Ansaba (Bogos). 28 Maggio 1870. 
. Ansaba (Bogos). Maggio 1870 (BeccaRI). 
. Keren. 27 Ottobre 1870. 

. Keren. 16 Novembre 1870. 

. Monkullo. Dicembre 1871. 

. Ansaba (Bogos). Giugno 1871. 

. Scifscifit (Bogos). 14 Maggio 1871. 
. Bogos. Maggio 1874. 

. Keren. 9 Febbraio 1871. 

. in muta (conservato nello spirito). 


RSFSR 


nr 
OOO LE 


mM. 


[Anche questa specie comparisce nel paese dei Bogos, nel 
mese di Maggio, frequenta le località stesse e i medesimi 
alberi della specie precedente, ma non è così comune com’ essa. 
Uno dei maschi qui sopra notati fu ucciso da me il 28 Maggio 
sopra i fiori della Figelia africana. 

Sembra che questa Nectarinia rimanga nel territorio dei 
Bogos la più gran parte dell’anno, e che semplicemente dalle 
località più basse risalga a quelle più alte durante i mesi di 


(452). UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 89 


Luglio ed Agosto. Da Jesse furono raccolti molti individui di 
questa specie in Kumayli, Maragaz e Rairo in Giugno, Lu- 
glio ed Agosto. A.]. 


102. Cyanomitra affinis (RuPr.). 


. Keren. 16 Maggio 1870. 

. Keren. 20 Maggio 1870. 

. Ansaba (Bogos). 2 Giugno 1870. 

. in muta. Keren. 26 Ottobre 1870. 
. in muta. Keren. 26 Ottobre 1870. 
. in muta. Keren. 26 Ottobre 1870. 
. Keren. Maggio 1870 (BeccaRI). 

. in muta. Keren. Maggio 1870. 
giovane. Keren (BECCARI). 

(Scheletro). Luglio 1870. (A.). 


Se n° LS © 
ES SASREERTEO ES 


= ®, 
è bi 
è 


[Anche questa specie comparisce nei Bogos nel mese di 
Maggio e vi si trattiene fino a tutto Novembre. Frequenta i 
luoghi e le piante istesse delle specie precedenti. In Dicembre, 
| Gennaio e Febbraio non mi è avvenuto d’ incontrarla. BLax- 
FORD dice che essa non trovasi al disotto di 3300 piedi di 
elevazione, e che nidifica verso la fine di Maggio, avendo 
osservato i nidiacei nel Luglio. Io non ebbi questa fortuna, 
ma nel mese d'Ottobre trovai degli individui giovani, che 
già in parte avevano preso la livrea degli adulti. Jesse ne rac- 
colse vari esemplari in Rayrayguddy e paesi vicini in Maggio 
ed Aprile. A.|. 


105. Aidemonia tacazziana (STANL.). 
a. J. Keren. Maggio 1870. 


[Quest' unico esemplare fu ucciso dal Beccari in Maggio 
alle falde del monte Duban, che sovrasta al villaggio di 
Keren. È un maschio in muta, le cui penne cominciano a 
colorarsi della bella tinta violetta metallica, che adorna gli 
adulti. Le due timoniere mediane sopravanzano le altre sol- 
tanto di cinque o sei linee. Nulla posso dire di questa specie, 


90 O. ANTINORI E T. SALVADORI (453) 


se non che essa è molto rara nel paese dei Bogos: I natu- 
ralisti della spedizione inglese oltre averla trovata in Se- 
nafè e in Adigrat, la trovarono nelle gole di Wandai al- 
l'altezza di 10,500 piedi; ciò che mostra ch’ essa abita in lo- 
calità molto più elevate di quelle dei Bogos. A.]. 


104. Panaeola pulchella (Linn.). 


a. . Ansaba (Bogos). 29 Maggio 1870. 
? b. S. Keren. 24 Giugno 1870. 


L'individuo che pare femmina di questa specie ha tutte 
le piume di color grigio-chiaro, le ali e le timoniere scuro-nere. 

[Questa specie è sparsa egualmente in varie località del 
Samhar, del Barka, del paese dei Bogos; lungo l’Ansaba vi 
è frequente nel tempo della fioritura dei tamarindi, sopra i 
cui fiori vi fa facile ed abbondante caccia di piccoli insetti. 
La femmina ha l'abito grigio, ed è mancante delle due lunghe 
timoniere mediane del maschio. Jesse raccolse molti esemplari 
nei Bedjuk, lungo l’Ansaba, in Luglio ed Agosto. A.]. 


105. Hedydipna metallica (LicHt.). 


a. 7. Assab (Mar Rosso). 12 Marzo 1870. 

. 9. Assab (Mar Rosso). 16 Marzo 1870. 

g. Monkullo (Samhar): Aprile 1871. 

. J. Monkullo (Samhar). Febbraio 1872. - 


STI 


|I primi individui di questa specie furono da noi incon- 
trati in Assab, sopra i fiori delle mimose. Ne rinvenimmo 
pure molti in Kursi, incontro a Aden, e più tardi nelle 
vicinanze di Massaua e in varie località del Samhar. È specie 
frequente in Monkullo sugli alberi scarsi che ombreggiano 
le case, massime nell’ Aprile e nel Marzo. Nell’ Ottobre e No- 
vembre trovai di nuovo questa Nectarinia in Monkullo. Da ciò 
sl può argomentare che essa non muta di luogo come le altre 
specie. La tinta verde metallica delle penne che rivestono 
le parti superiori del corpo, il gozzo ed il petto, acquista ib 


(454) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS Ol 


suo massimo splendore nel tempo degli amori, cioè verso 
la metà di Giugno, e la tinta gialla delle parti inferiori dal 
giallo chiaro passa allora al giallo aurato. Lo che conferma 
in parte l’ esattezza delle affermazioni di molti naturalisti, i 
quali dicono che i colori delle Nettarinie sono nel loro mas- 
simo splendore solo nel tempo degli amori, e che nelle altre 
epoche, questi uccelletti, oltre all’ essere più dimessi, perdono 
in parte o interamente le due lunghe timoniere della coda. 
Anche a me come a Jesse è avvenuto di non trovarlo mai nel 
paese dei Bogos. A.]. 


Fam. BRACHYPODIDAE. 
106. Pycnonotus arsinoe (LicHm.). 
a. 3. Keren. Maggio 1870 (Beccari). 


[Il solo individuo esistente nella mia collezione fu raccolto 
dal Beccari nel mese di Maggio in prossimità del villaggio 
di Keren. Suppongo che sia stazionario nel paese dei Bogos, 
ove più di una volta in stagioni ben discoste fra loro ho 
udito il suo canto, ed anche l’ho veduto lungo il torrente 
dei Scifscifit e quello dei Bogos fra le folte boscaglie delle 
loro sponde. Vive come tutti gli altri du/0u/ di frutta e di 
insetti. BLanrorp lo dice abbondante alla base delle colline, 
da dove, secondo lui, risale a grande altezza, ma non da al- 
cuna indicazione dei luoghi. Al catalogo di Jesse manca. A.]. 


Fam. TURDIDAE. 
107. Turdus simensis, Ripp. 


a. . Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871. 
b. 7. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871. 
c. 9. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871. 


Gl’ individui dei due sessi sono perfettamente simili. 
[Rinvenni due coppie di questo tordo in Gennaio del 1871 


92 O. ANTINORI E T. SALVADORI (455) 


in Ad-ghel-ghel villaggio principale dei Dembelas. Esse saltel- 
lavano di sasso in sasso sulle rupi di quell’ alpestre montagna 
sopra la quale è situato il villaggio. Non mostravano nessun 
timore per la presenza dell’ uomo. Elevandosi dal suolo, ora si 
posavano sopra gli scarsi alberi, prossimi alle abitazioni, ora 
sul tetti. Questa specie, incontrata da me in questa unica 
località, ha i costumi del nostro 7urdus musicus, corre a 
terra veloce, in cerca di vermi e d’insetti e ingoia talvolta 
qualche piccolo grano di silice. Jesse dice che non vide questo 
uccello durante il suo soggiorno in Abissinia, e che i quattro 
esemplari della sua collezione furongli mandati da un amico 
che li aveva uccisi nel passo di Jaconda. BLanForp lo dice co- 
mune negli alti monti, e che non s'incontra al disotto dei 
5000 o 6000 piedi di elevazione. A.]. 


108. Turdus icterorhynchus, Wurr., — CaBs., Joura. 
fi On 870257 


a. 9. Ansaba (Bogos). 30 Maggio 1870. 
b. 9. Ansaba (Bogos). 30 Maggio 1870. Iride rosso-granatino. 


Seguendo il Capanis abbiamo data a questa specie il nome 
di 7. icterorhynchus, Wurt., anzichè quello di 7. pelios, che 
sembra appartenere veramente ad una specie asiatica. 

[Trovai questi due individui fra le folte piante di un tor- 
rente che imbocca nell’ Ansaba, in prossimità dei pozzi dei 
Bogos. Contendevano fra loro e si inseguivano; uccisi entrambi 
con un sol colpo, e mi fece meraviglia il vedere, allorchè 
tolsi loro Ja pelle, che erano due femmine, pensando che 
queste gare siano proprie del maschi, o avvengano tra il ma- 
schio e la femmina. Percorsi lungamente quel luogo ma non 
mi venne fatto di trovare 1 maschi. Ho incontrato questa 
stessa specie a Menza ed anche a Sciotel, ma unicamente nel 
tempo delle pioggie. I 

Prima che Jesse visitasse il paese dei Bogos questa specie 
non era stata notata tra gli uccelli di quella regione, mal- 


(456) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 93 


grado che dalle sue e dalle mie osservazioni non vi apparisca 
infrequente. 
Nel mio primo viaggio nell’ interno dell’ Africa settentrio- 
nale trovai il Turdus icterorhynehus comune nel paese dei Giur. 
Manca nel Catalogo del BLanrorp. A.]. 


109. Monticola saxatilis (Linn.). 
a. £. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871. 


[Il codirossone è raro in Abissinia. I naturalisti inglesi non 
ne trovarono che. tre soli individui, due nelle vicinanze di 
Senafè ed uno in Adigrat. L’ esemplare unico della mia col- 
. lezione fu da me ucciso in Ad-ghel-ghel villaggio dei Dembelas 

nel Gennaio 1871. A.|. 


110. Ruticilla phoenicura (Linn.). 
a. y. Keren. Maggio 1870. 


[Il Beccari uccise questo codirosso alle falde del monte 
Duban, in prossimità del villaggio di Keren. Una coppia, du- 
rante il mese di Maggio, scelse a dimora un vecchio muro 
della chiesa della Missione di Keren, fra le cui pietre costruì 
il suo nido. | | 

Jesse trovò frequente nel Senafè questa Ruticilla nel mese 
d’ Aprile, mentre il BLanrorp afferma che nel Febbraio e nel 
Marzo non è comune in quella regione. Questo uccello si 
estende sino nell’ interno del Bahr-el-Gazal. A.]. 


111. Cyanecula suecica (LInn.). 
au. £? Ansaba (Bogos). 11 Settembre 1871. 


Individuo colla macchia bianca in mezzo all’azzurro del petto. 
[Il petto-azzurro fu spesse volte incontrato da me, nel mese 
di Gennaio, in alcune località fresche e rivestite da una specie 
di giunco, nelle vicinanze delle piramidi di Ghiza. Sembra 


94 O. ANTINORI E ©. SALVADORI » (457) 


che dall’ Egitto risalga molto verso il sud, mentre alla metà 
del Settembre 1871, ne apparve qualche individuo adulto nei 
colli freschi dell’ Ansaba, là dove io avea fatto innalzare le 
inie capanne. L’ azzurro del petto del maschio da me ucciso, 
è slavato; sul mento e sulla gola predomina la tinta grigia- 
stra sulla cerulea, e la macchia bianca candida, nel mezzo 


del petto è molto ristretta. 
Manca nei cataloghi di BLanrorp e di Jesse. A.]. 


112. Cossypha semirufa (RupP.). 


a. 7. Ansaba (Bogos). Giugno 1871. 
Db. 3%. Ansaba (Bogos). 12 Luglio 1871. 
Cc. 7. Ansaba (Bogos). Luglio 1871. 


[Apparisce questa specie lungo l’ Ansaba dei Bogos, verso 
la metà di Giugno al cominciare delle pioggie, ma in pic- 
colissimo numero, e in località talmente folte di piante, che 
è difficile di potersene inpadronire. Ha il costume di tenersi 
nascosta entro i macchioni, resi più folti dalle piante rampi- 
canti che vi s'intrecciano. Non si mostra all’ aperto che ben 
raramente e solo per un istante. Nel suo stomaco trovai sem- 
pre avanzi d’ insetti e di vermi. Terminate le pioggie scom- 
parisce affatto per salire in più alte regioni, e infatti BLan- 
FoRD, quantunque la incontrasse sull’ Ansaba, la trovò pure 
nel passo di Alay quasi a 10,000 piedi d’ altezza. Jesse ne 
trovò un solo esemplare durante il suo soggiorno in Abissi- 
nia, in Adigrat, nel Maggio. A.|. 


115. Thamnolaea rufo-cinerea (RiuPP.). 


a. 7. Keren. Maggio 1870 (BEccARI). 
b. 9. Keren. 13 Giugno 41870. 
Cc. 7 ]uv. Ansaba (Bogos). 14 Luglio 1871. Iride nocciola-Scuro. 


Il BLAnFoRD annovera questa specie nel genere Petrocincla 
senza avvertire che mentre questo ha la 1.° remigante bre- 


(458) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 95 


vissima , la nostra specie invece ha la 1. remigante lunga 
come nel genere 7hamnolaca. 

[Apparve questa specie nei monti che contornano Keren nei 
primi giorni di Maggio; il primo ad incontrarla fu il Beccari 
che ne uccise un maschio. Im seguito ne uccisi pur io qualche 
altro individuo, fra i quali un giovane maschio nell’ Ansaba; 
esso sui lati della testa conservava ancora delle pennuzze 
terminate di bianco-giallastro e di nero, come i giovani della 
Monticola saratilis: il colore cinereo-celestognolo delle penne 
del mento, del gozzo e del petto e il rosso-ocraceo dei fianchi 
e del ventre, era più vivo che non negli adulti trovati nel 
Maggio. Nei monti dei Bogos è poco frequente e non aven- 
dolo trovato nel Samhar e nel Barka, ne inferisco che ditficil- 
mente discenda nella pianura. Manca nel Catalogo di Jesse. À.]. 


114. Thamnolaea albiscapulata (RipP.). 


Thamnolaea caesiogastra, Bp., Coll. Delattre p. 30 (®). 


. Keren. 12 Maggio 1870. Iride color nocciola scura. 

. Keren. 1 Giugno 1870. 

. Keren. 5 Giugno 1870. Iride castagno scuro (BECCARI). 
. Keren. 15 Giugno 1870. 

. Sciotel. 30 Giugno 1870. 

. Keren. 5 Settembre 1870. 

. Keren. 20 Ottobre 1870. 

. Keren. 20 Ottobre 1870. 

. Keren. Maggio 1871. 


Di 
Si ® 


> x PD LS < 2 
+40 O Qi LLA 


Non v’ ha alcun dubbio che la 7. caestogastra, Br., sia la 
femmina della 7. albiscapulata. 

[I molti individui raccolti di questa specie, furono da me 
uccisi nel territorio dei Bogos, ove questo uccello comparisce 
nel mese di Maggio. Sta per ordinario sopra le roccie delle 
montagne; ma allorchè s' avvicina il tempo della cova, s' ap- 
prossima ai villaggi più elevati nei monti, e frequentemente 
costruisce il suo nido entro ai fori dei vecchi muri e fra i 
legni e le paglie delle capanne. Si posa anche talvolta sui 


96 O. ANTINORI E T. SALVADORI (459) 


grossi alberi, ma a preferenza ama di restare sopra le pietre. 
Per tutto il tempo che quest’ uccello rimase nel paese dei 
Bogos, ho costantemente veduto il maschio in compagnia 
della femmina, la quale si distingue da esso unicamente per 
la mancanza del bianco candido che adorna le cuopritrici su- 
periori delle ali. L’ ho incontrato anche. nei monti dei Dem- 
belas, ove appresi dagli indigeni che vi nidifica. Una coppia 
si era stabilita sotto una specie d’ atrio d’ una casa abbando- 
‘nata ove io soleva ripararmi dal sole nelle ore calde, passando 
il tempo a leggere o a disegnare. Il maschio e la femmina 
si alternavano posandosi sopra un legno sporgente dal muro 
a poca distanza da me, senza adombrarsi per la mia presenza. 
La Thamnolaea albiscapulata fu raccolta da Jesse nel passo di 
Surù (Sooroo) a 2397 piedi d'altezza, ma non fu da esso mai 
\ più veduta in alcun’ altra parte dell’ Abissinia. Il BLANFORD 
dice che essa è comune nei luoghi alpestri ove sono corsi 
d’acqua, e aggiunge di averla trovata in Maggio in quello 
stesso passo della provincia di Sooroo citato da Jesse. A.]. 


115. Pentholaea albifrons (Ròrr.). 


. Keren. 14 Maggio 1870. 
. Keren. 11 Maggio 1870. 
. Keren. Maggio 1870 (BeccaRI). 
. Keren. Maggio 1870 (BEccaRI). 


DoS 
o 40 


| La femmina non ha la fronte bianca, la quale cosa viene 
confermata anche dal Finscn; invece, secondo l’ HeveLin, non 
vi ha differenza notevole tra il maschio e la femmina! Le 
mie osservazioni m' inducono a reputare esatta l'opinione del 
Finscn, dacché i sessi degli individui da me raccolti sono stati 
constatati all’ autopsia. 

Verso la metà di Maggio nei monti dei Bogos si cominciò 
a vedere qualche individuo di questa specie, che vi rimase 
durante tutta l’ epoca delle pioggie. Frequenta anch’ essa le 
roccie, il che non toglie che molte volte la si veega anche 
posata sopra gli arbusti. 


(460) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 9 


Dicemmo la nostra opinione intorno alla differenza tra il 
maschio e la femmina adulti, ora diciamo che i giovani si 
distinguono per avere le piume di color meno intenso ; cioè 
di un nero tendente al rossiccio, o fuligginoso. 

Non è notata nel Catalogo di BLanrorD, e i due individui 
citati in quello di Jesse furono trovati nel Giugno nel ter- 
ritorio dei Bedjuk. A.]. 


116. Cercomela melanura (H. et E.). 


a. Assab. Marzo 1870. 
b. Assab. Marzo 1870. 


[Raccolsi questi due esemplari nel Marzo 1870 sui monti 
‘ vulcanici di Assab, ove mì parve piuttosto frequente. Vennero 
guasti dal colpo, e non potei riconoscerne il sesso. Pochi 
giorni appresso nello scorcio dello stesso mese rividi questa 
specie sui monti d’ Aden, ma la trovai tanto sospettosa ed 
accorta, che non riuscii ad avvicinarla. Dopo quell’ epoca non 
vidi più la Cercomela melanura sulla costa africana e neppure 
nello interno del paese, quantunque BLanrorp la dica comune 
in Aden e in tutte le coste del mar Rosso. L’ asserzione di 
BLANFORD, «come il fatto di Jesse d’averne raccolti più indi- 
vidui in Amba nel Samhar nel mese di Agosto, mi fanno 
credere che questa specie, come le sue congeneri, cambi di 
luogo e di elevazione secondo le stagioni, per cui mentre 
in un dato luogo e tempo non si vede o vi comparisce rara, 


- 


in altro vi è frequentissima. A.|. 


117. Saxicola lugubris, Rip. 


. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871. 
. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871. 
. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871. 
. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871. 
. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871. 


DS SR 
00 n 


l. 
L'unico individuo, indicato femmina, è di color bruno ne- 


rastro, co’ margini delle piume delle parti inferiori grigio- 


“i 


98 O. ANTINORI E T. SALVADGRI  - (461) 


bruni, più chiari sull’ addome; la coda è colorita similmente a 
quella de’ maschi. Tanto il maschio, quanto la femmina hanno 
il sopraccoda, la base delle timoniere laterali ed il sottocoda 
di color fulvo-nocciola. 

[Durante il mio soggiorno nell’ estrema Abissinia del nord 
ho incontrato questa specie nel solo paese dei Dembelas. Nel 
brevissimo tempo che mi potei trattenere sul luogo, durante 
il mese di Gennaio, mi venne fatto di vedervi varii individui 
che solevano porsi sopra le punte degli scogli, ma sempre 
a molta elevazione dalla valle. In prossimità del villaggio 
di Ad-ghel-ghel uccisi 1 varii individui qui sopra notati, i 
quali tutti indistintamente hanno le cuopritrici superiori ed 
inferiori della coda tinte di rosso-ocraceo ; di questo stesso 
colore sono pure le timoniere dalla base fino oltre alla metà; 
e da quella in su, sono terminate di nero ; questa tinta, nelle 
due timoniere di mezzo, è molto più estesa. I maschi sono 
tutti colorati di nero, ad eccezione della parte superiore della 
testa, tinta di grigio-bruno-rossastro, sparso di macchiette 
scure lungo gli steli di ciascuna penna. 

La femmina invece ha le parti superiori bruno-fuligginose, 
le parti inferiori dal mento fino al petto del color del 
dorso, ma più chiaro; ciascuna penna nel mezzo è bruno-ne- 
rastra; nell’ addome, nei fianchi e nel ventre queste mede- 
sime tinte, sempre più slavate, volgono al biancastro, e 
nello insieme tutte le parti posteriori del corpo si presentano 
cosparse di macchie scure. 

Fu trovata tanto da Jesse quanto da BLanForD nei monti 
dell’ Abissinia a grandi altezze sopra il livello del mare, ove 
sembra che resti stazionaria. A.|. I 


118. Saxicola isabellina, RurP. (nec TEMw.). 


Q. Assab (Mar Rosso). 11 Marzo 1870. 
b. 7. Tantarva (Bogos). 1 Novembre 1870. 
G._ 9. Tantarva (Bogos). A Novembre 1870. 
@. Keren. 2 Novembre 1870. 


(462) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 90 


e. 9. Keren. 2 Novembre 1870. 
f. 4. Keren. 13 Febbraio 1871. 
g. . Assus (Samhar). Aprile 1871. 


[Trovai questa specie per la prima volta nel mese di 
Marzo del 1870, sopra i monti di Assab. Ne’ primi giorni di 
Maggio avemmo campo di vederne parecchi individui nel 
Samhar lungo la via che conduce al paese dei Bogos. Nel 
Novembre poi ne vennero in gran copia sopra le colline alte 
ed aperte del territorio dei Bogos e specialmente nelle vici- 
nanze di Keren e di Tantarva. Nel mese di Febbraio ancora 
se ne vedeva qualche individuo; e in Aprile finalmente uccisi 
un maschio nelle vicinanze di Assus. Tanto dalle osservazioni 
di Jesse e di BLanrorp, quanto: dalle mie apparisce che questa 
‘ Saxicola non s'incontra nel Samhar nei mesi di Giugno, Luglio 
ed Agosto. Fra le molte Sassicole che frequentano i territorii 
del Sambar, dei Bogos e del Barka, questa mi parve la specie 
più numerosa. 

Il maschio dalla femmina poco o nulla differisce nelle 
tinte; la femmina è alquanto più piccola del maschio. Gli 
individui veduti in Assab hanno le tinte un poco più cariche, 
e la fascia che dalle narici si estende al disopra dell’ oc- 
chio, invece di essere bianca, è rossastra, come i lati del 
collo ed il petto. Il bianco del mento e della gola è molto più 
| ristretto e leggermente velato da una tinta rossastra. À.]. 


119. Saxicola oenanthe (Linn.). 


a. J. Tantarva (Bogos). 22 Ottobre 1870. 
.b. 9. Keren. 3 Novembre 1870. 
C. J. Keren. 9 Marzo 1871. 


[La S. oenanthe compari in piccolissimo numero nel paese 
dei Bogos assieme ad altre specie verso la fine di Ottobre 
del 1870 e vi rimase fin’ oltre la metà di Novembre. L’ anno 
appresso nel Marzo ne vidi qualche individuo nei contorni di 
Keren, ma per breve tempo. I naturalisti inglesi trovarono 


100 O. ANTINORI E T. SALVADORI (463) 


questa specie in Adigrat e Senafè in Marzo ed Aprile, ma non 
la trovarono altrove. A.]. 


120. Saxicola aurita, Temm. 


a. J. Keren. 2 Dicembre 1870. 
b. 9. Keren. 26 Novembre 1870. 


[Nei mesi di Novembre e Dicembre si fece vedere qualche 
individuo di questa specie nelle vicinanze di Tantarva, insieme 
ad altre. | 

La presenza di queste Sassicole in quell’ epoca non avea 
l'aspetto di un vero passaggio, inquantochè erano in scarso 
numero, e mescolate con altre specie. Discendevano esse da 
luoghi più elevati e più al sud, o veramente si trovavano 
colà riunite per salirvi? A questa domanda ch'io mi feci non 
potei trovare una soluzione che mi soddisfacesse, inquan- 
tochè esse scomparivano un giorno e tornavano a comparire 
l’altro senza che mi fosse concesso di osservare donde pro- 
venissero e dove andassero. Non trovo notata questa specie 
nei Cataloghi di BLanFcorp e di Jesse. A.|. 


121. Saxicola xanthomelaena, H. et E. 


cd. Tantarva (Bogos). 11 Novembre 1870. 
g'. Tantarva (Bogos). 9 Novembre 1870. 
g. Keren. 10 Febbraio 1871. 

g. Keren. 24 Febbraio 1871. 

J. Keren. 9 Marzo 1871. 


Questa specie ha la più grande somiglianza colla S. stapa- 
zina, dalla quale differisce principalmente pel nero della gola 
più esteso. Il nero all’ estremità della coda occupa uno spa- 
zio ora maggiore ed ora minore; in tutti gli individui le due 
timoniere mediane sono in gran parte nere, in alcuni più 
vecchi la 3.°, la 4.° e la 5.° sono quasi interamente bianche, 
la 2.* ha una piccola macchia nera all’ apice del vessillo 


(464) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 101 


esterno, e la 1.* è nera all’ apice e per un tratto del ves- 
sillo esterno. 

[Comparve nel tempo e nelle località stesse delle specie 
precedenti. Gli individui. raccolti, nelle parti superiori pre- 
sentano un colorito molto variato; il bianco delle parti su- 
periori del corpo, che in alcuni tende al rossiccio, è tutto 
adombrato da macchie cenerognole, e di color bianco puro 
non vi sono che le penne del sopracoda. JEsse e BLANFORD non 
ne fanno menzione. A.|. 


122. Saxicola leucolaema, Ant. et SaLvap. 
( Tav. I). 


S. ieucolaema, ANT. et SaLvan., Atti R. Ac. Sc. di Torino, 
volume VIII, p. 32 (1872). 


a. Keren. Dicembre 1871. 


Sazicola S. leucomelae simillima, sed gula alba, lateribusque capitis et 
colli migris. 


Pileo, cervice, groppone, sopraccoda, gola, parte anteriore 
del collo, petto, addome e’ sottocoda bianchi; margine fron- 
tale, redini, regione auricolare, lati del collo, dorso, ali e 
cuopritrici inferiori delle ali di color nero; coda bianca, col- 
l’ estremità delle timoniere nere; becco e piedi neri. 

Lungh. tot. 0", 150; ala 0”, 100; coda 0", 070; becco 0", 01 {; 
tarso 0”, 020. Ne 

Questa specie somiglia moltissimo alla S. leucomela (da non 
confondersi colla /ugerns) tanto per la distribuzione dei colori, 
quanto per le dimensioni, ma ne differisce per la gola che 
nella S. leucomela è nera, mentre nella S. leucolaema è bianca; 
inoltre in questa il nero del collo è confinato soltanto sui 
lati, sul quali discende dalla regione auricolare estendendosi 
alquanto sui lati del petto. 

[Uccisi questa nuova specie di Saxzcola, sopra un colle pie- 
troso, rimpetto a un campo coltivato a tabacco dai fratelli 


102 O. ANTINORI E T. SALVADORI (465) 


Cocconi, in prossimità del villaggio di Keren; ma non mi fu 
dato di trovarne alcun altro esemplare. A.]. 


125. Saxicola leucomela, Part. (nec Temm.). 


a. d'. Keren. 11 Dicembre 1871. 
b. Keren. Febbraio 1871. 


Individui non perfettamente adulti. Ambedue hanno le 
piume bianche del pileo e della cervice coi margini di color 
grigio-scuro, che si osserva anche all’ estremità delle piume 
nere del dorso; il bianco del petto e dell’ addome ha una 
leggera tinta isabellina, che nell’ individuo 4 si osserva anche 
sul sottocoda; ambedue hanno .le remiganti nere anche sul 
vessillo interno. 

[Questa specie giunse nel Bogos più tardi delle altre e in 
piccolissimo numero. BLancorp dice che era abbondante nella 
regione temperata nel mese di Marzo, dopo il qual tempo 
sparì. A.]. 


124. Saxicola deserti, Rupp. 
a. 9. Tantarva (Bogos). 17 Novembre 1870. 


[È rara nel paese dei Bogos; abita i luoghi aridi e sabbiosi 
nelle steppe e le dune del Samhar, ove nei mesi di Dicembre 
e Gennaio abbonda nella baia di Annesley secondo le osser- 
vazioni di BLanrorD e di Jesse, i quali dicono di non averla 
veduta nei mesi di Maggio, Giugno, Luglio e Agosto. A.]. 


125. Philothamna fuscicaudata, SaLvap. et Ant. 
Ruticilla (?) fuscicaudata, BLANF., Ann. and Mag. Nat. Hist. 


4. ser. p. 329 (Nov. 1869). — Id. Geol. and Zool. of 
Abyssinia, p. 359, pl. IV, (1870). 


(466) UCCELLI DEI, MAR ROSSO E DEI BOGOS 103 
Saxicola scotocerca, HeucL., Orn. N. O. Af., p. 363, tav. XIIP., 
(1869). I 
Luscinia infuscata, HeucL., Mus. Stuttg. 


a. c'. Keren. 26 Ottobre 1870. 
b. 7. Keren. Agosto 1870 (BEccARI). 
c. Keren. Agosto 1870. 


\ 


Tanto il BLanFrorD, quanto l’ HeugLin hanno collocato questa 
specie nella sottofamiglia dei Saxzcolini, l’ uno nel genere 
Ruticilla, e l’altro nel genere Saxicola; ma ambedue hanno 
fatto avvertite come si tratti di una forma anomala, e vera- 
mente pare che debba costituire nella famiglia dei Saxicolini 
il tipo d’ un nuovo genere che proponiamo di chiamare: 


Philothamna. 


(Pràéco, amo; dauyos, cespuglio). 


Rostrum breviusculum, robustum, culmine incurvato 5 alae bre- 
viusculae, apice brevi ; remige prima longiuscula, margine interno 
parum exciso ; cauda subrotundata; pedes breves, robusti; acro- 
tarsis integris. 

Questo nuovo genere non deve essere collocato lontano dal 
genere Pentholaca, CAB. 

[L'individuo a fu ucciso da me il 26 Ottobre del 1870 sopra 
un cespuglio nelle vicinanze di Keren. Mi sembrò specie av- 
veniticcia e rara nel paese. 

BLanForp dà un’ ottima descrizione con figura dell’ unico 
esemplare che trovò sui monti fra le valli dell’ Ansaba e del 
Lebka all’ altezza di 4000 piedi, e sul quale fondò questa 
sua. nuova specie. À.|. 


126. Pratincola pastor, STRICKL. 


Pratincola rubicola sybilla, HrugL. Orn. N. O. Af. p. 340. 


a. 4. Keren. 29 Novembre 1870. 
b. J. Keren. 2 Febbraio 1871. 
C. 9. Keren. 10 Febbraio 1871, 


104 O. ANTINORI E T. SALVADORI (467) 


d.. 9. Keren. 18 Febbraio 1871. 
e. J. Keren. 22 Febbraio 1871. 
f. 4. Keren. 23 Febbraio 18741. 
g. 7. Keren. 10 Marzo 1871. 


Nelle femmine la base delle timoniere, nascosta dalle piume 
del sottocoda, non è bianca come nei maschi; quindi esse 
somigliano alle femmine della P. rubicola, dalle quali difficil- 
mente sì possono distinguere. 

[Ne apparve qualche individuo in Novembre ed in Febbraio ; 
era frequente in alcune parti del territorio dei Bogos. Si posa 
sulla cima de’ ramoscelli brulli degli arbusti e delle piante 
erbacee, come fanno i nostri saltimpalo (Pratincola rubicola) 
«cui molto somiglia. Dopo il mese di Marzo non si fece più 
vedere, dal che apparisce che esso è di passaggio nel paese 


LI 


dei Bogos. Secondo BLanForD non è raro sulle alture. A.]. 


127. Pratincola hemprichii (H. et E.). 


a. 4. Keren. 22 Febbraio 1871. 
b. 9. Keren. 22 Febbraio 1871. 
C. d'. Keren. 13 Febbraio 1871. 


[Giunse nelle terre di Keren nell’ epoca stessa della specie 
precedente, ma in molto minor numero; e come essa emigrò 
durante il mese di Marzo. Somiglia molto alla Pratncola pa- 
stor, da cui si distingue principalmente per la sua statura 
minore. BLanrorD rinvenne questa specie tanto nelle vicinanze 
della baia d’ Adulis, quanto negli altipiani dell’ Abissinia e 
trovò in loro delle differenze notevoli. A.|. 


Fam. SYLVIIDAE. 
128. Curruca atricapilla (Linn.). 


a. J. Scifscifit (Bogos). Maggio 1870. 
b. 9. Keren. Luglio 1870. 


[Il tempo dell’ anno nel quale questi due individui furono 
trovati fa ragionevolmente supporre che ‘questa specie nidi- 
fichi nel paese dei Bogos. 


pre 
RE 


(468) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 105 

Nen prima del mese di Maggio m° avvenni in questa specie, 
che trovai‘lungo il torrente di Scifscifit sopra un grosso albero 
di tamarindo, il quale essendo carico di fiori, frequentati da 
varietà grande d’insetti, era il richiamo di molte piccole” 
specie di Silvani. A.|. 


129. Curruca hortensis (Gm.). 
a. Scifscifit (Bogos). Maggio 1870. 


[Raccolta nel luogo e nella stagione stessa della specie prece- 
dente. Io non trovai che un solo esemplare; tanto questa specie, 
quanto la precedente non sono notate dai naturalisti inglesi, 
e ne desumo che siano rare in Abissinia. A]. 


150. Acrocephalus...... sp. ? 


a. Massaua. Aprile 1870 (Beccari). 


[Ucciso dal Beccari nei boschetti di Rizophorae e di Avicen- 
niae, che contornano a tramontana il golfo di Massaua. Ha 
i costumi del nostro canareccione, al quale somiglia un poco 
per il grido. Non è raro in quelle località, ma è difficile ad 
uccidersi. A.]. 

Disgraziatamente l’ unico individuo di questa specie è an- 
dato perduto, mentre veniva inviato a Londra al sig. SuarpE 
per essere determinato. Esso aveva le dimensioni dell’ A. tur- 
doides, ma il becco assai più lungo, le parti superiori grigio- 
olivastre, e non pare che fosse descritto dall’ Hevauin. 


‘451. Camaroptera brevicaudata (RipP.). 
a. g. Keren. 18 Giugno 1870. Iride color nocciola vivace. 


Individuo similissimo ad un altro del fiume Volta dell’ Africa 
occidentale ed inviato al Museo di Torino dal sig. SHARPE. 


106 O. ANTINORI E T. SALVADORI (469) 


[Comune nel territorio dei Bogos e sue adiacenze dal Mag- 
gio al Settembre. Abita a preferenza i boschi di basso fusto, 
e gli alberi e i cespugli che sorgono fra le roccie in vicinanza 
delle acque. È in un continuo movimento, sempre occupato a 
cacciare insetti, manda un grido assai forte, comparativa- 
mente alla piccolezza dell’ animale e che odesi a grande di- 
stanza. Negli stessi mesi fu trovato da BLanrorn e da Jesse 
lungo l’ Ansaba e nei territorii finitimi. A.]. 


Fam. TIMALIIDAE. 
@ » 
152. Crateropus leucocephalus (Rupp.). 


a. 9. Dari (Bogos). 7 Febbraio 1871. 
b. Keren. Maggio 1870. Iride giallo-arancio. (BECCARI). 


[Comune nel Samhar, nei Bogos e nel Barka, da dove si 
estende in tutta la Nubia superiore, nel Sennaar e nel Kor- 
dofan. È uccello clamorosissimo, ed ho già parlato dei suoi 
costumi a pag. 43 del mio « Catalogo descrittivo di una col- 
lezione di uccelli dell’ Africa centrale nord ». Ama molto le 
frutta e in modo particolare quelle del sicomoro. 


LI 


Questa specie è notata da BLAanForp e da Jesse. A.]. 
1535. Argya acaciae (Rupp.). 


a. 9. Malkatò (Zulla). 25 Gennaio 1871. 


[Questo uccello dall'alto Egitto e dalla Nubia, dove è fre- 
quentissimo, pare che si estenda all’ est della catena Abissi- 
nica anche in qualche parte del Samhar. Ne vidi qualche 
individuo nel Gennaio del 1871 presso Zulla, e uccisi una 
femmina in Malkatò. Alcuni individui di questo stesso genere 
avevo osservato qualche mese innanzi nella pianura di Reita, 
a mezzodi della baia di Assab; ma non avendone potuto uc- 
cidere alcuno, non potrei dire con certezza, se appartenes- 
sero alla stessa specie. Sembra che questo uccello dimori a 


(470) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 107 


preferenza nelle pianure. BLANFORD raccolse un solo indivi- 
duo nel luogo stesso ove ebbi il mio esemplare. A.]. 


1S4. Cercotrichas erythroptera (Gw.). 


a. 9. Massaua. 16 Aprile 1870. 
b. 2. Keren. 10 Febbraio 1871. 
c. gd. Kerer. 17 Febbraio 1871. 


[La presente specie è sparsa nel Barka, nel territorio dei 
Bogos ed in quelli vicini; nel Samhar sì approssima anche 
all'isola di Massaua. Si può dire che è un uccello che vive 
coll’ uomo, giacchè è raro che non sì mostri in tutti quei 
recinti spinosi che soglionsi fare attorno alle capanne. Il suo 
portamento è similissimo a quello degli Aédon ; dispiega co- 
m’ essi a guisa di ventaglio le sue belle penne caudali scure, 
terminate di bianco. È uccello vivace molto ed elegante in 
tutti i suol movimenti. Dalle siepi entra nei piazzali che 
d’ ordinario trovansi dinnanzi alle capanne degli indigeni, e 
quelli percorre in tutti i sensi, alzando ed abbassando di con- 
tinuo la coda senza darsi cura della presenza degli abitanti. 
Ha canto melodioso, che fa udire segnatamente il mattino. 
ÈÉ l’ultimo uccello che alla sera si ritira per appollaiarsi ed 
è uno dei primi a far intendere il suo canto, IDE chel 
sole apparisca sull’ orizzonte. A.]. 


155. Aédon galactodes (Temwm.). 
a. Assus. Aprile 1871. 


Ha le due timoniere mediane di color rosso-cannella uni- 
forme.. 

[É frequente in tutta la costa africana del mar Rosso, nei 
Bogos, nel Barka, e nei contorni di Monkullo. L'ho osser- 
vato in varie stagioni dell’anno e certamente vi nidifica. La 
grande quantità di questi uccelli raccolti da me in Asia Minore 
ed in Siria, e quelli ottenuti in Egitto mi hanno persuaso 


108 O. ANTINORI E T. SALVADORI (471) 


non esservi alcuna differenza fra la Aédon galactodes di Tew- 
MINK e la Aédon minor di CABANIS e su ciò sono perfettamente 
d’accordo con Finsca ('). A.]. 


156. Cisticola cursitans (FRANKL.). 
a. g. Keren. 20 Luglio 1870. 


[Nel territorio dei Bogos è poco frequente, nondimeno 
qualche volta apparisce sul basso delle valli in luoghi umidi 
e ingombri dalle gramigne. Ho anche veduta la Cisticola cur- 
sttans nel Barka e sempre nelle medesime località. Manca nei 
cataloghi di Jesse e di BLanrorp. A.]. 


157. Drymoeca ruficeps (RupP.). 


a. Matacrur (Dembelas). Gennaio 1871. 


[Vive questa specie sopra i monti dei Dembelas, all’ altezza 
dai 4000 ai 5000 piedi. Osservai che era frequente sopra alcuni 
piccoli arbusti poco elevati da terra e alcuni cespi di graminacee 
che coprono i pendii dei monti che fiancheggiano la valle di 
Swanagher e di Mansura guegua. Quelle balze tutte coperte 
di quarzi bianchi, e con pendii tali da rendere quasi impos- 
sibile 11 muovervi passo, rendono molto diiticile il procurarsi 
questa specie. Dall’ alto in basso tirai a varii individui, ma 
senza aver la soddisfazione di poterne uccidere. Non mi è 
mai avvenuto d’ incontrarla nei monti dei Bogos. Non fu tro- 
vata, a quanto sembra, dai naturalisti inglesi. A.]. 


1583. Drymoeca gracilis (RirP.). 


a. Massaua. 1870 (BECCcARI). 
b. Massaua. 1870 (BeccARI). 
Cc. d'. Keren. 1871. 

d. 2. Scek-Sayd. 1872. 


Un individuo di Siria, esistente nel Museo di Torino diffe- 
risce dai quattro sopra annoverati per la tinta grigia vole case 
al rossigno e per la coda più lunga. 


(1) Transactions of the Zool. Soc. of London. Vol. VII, par. IV, p. 231. 


a Asti 


(472) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 109 


[É specie comune in moltissime parti del Samhar e in modo — 
particolare nelle vicinanze di Massaua e di Monkullo ; trovasi 
anche nell’ isola di Scek-Sayd; nei Bogos l’ ho pure incontrata 
ma non vi è frequente; discende pure nel Barka; a Zulla 
Jesse trovò un nido con due piccoli nel Giugno. A.|. 


159, Drvmoeca murina, Heucn.? 
a. 3. Keren. 1 Ottobre 1870. 


All’ individuo suddetto assai bene quadra la descrizione che 
l’Heueuin dà della sua D. murina. Confrontato con un indi- 
viduo della D. mystacea, ne differisce per le dimensioni al- 
quanto minori, per la fascia sopracigliare e per le piume 
palpebrali bianchiccie bene spiccanti, e pel groppone dello 
stesso colore del dorso senza tinta rossigna; sui lati del petto 
ha una tinta grigia. 

[E raro nei Bogos; questo esemplare fu ucciso nelle vici- 
nanze di Keren, lungo la via che conduce ai Maria. A.]. 


140. Drymoeca rufifrons, RipP. 


a. Massaua. Aprile 1870 (Beccari). 
b. Massaua. Aprile 1870 (Beccari). 


[Questi due esemplari vennero raccolti da 0. Beccari du- 
rante il suo soggiorno a Massaua, ma nell’ etichetta manca il 
luogo preciso ove li trovò. BLAnForD dice che si vede frequen- 
temente in piccoli branchetti sugli alberi bassi e sui cespugli 
nella regione vicino alla baia d’ Adulis;' Jesse ne raccolse 
varii a Kumayli nel mese di Giugno dov’ era comune, e 
quattro in Rairo nel paese degli Az-Temariam. Io non l'ho 
mai veduto. A.]. 


441. Drymoeca pulchella (RupP.). 
a. Assus (Sambhar). 


Questa specie è notevole per avere il becco brevissimo, 
come giustamente fa osservare il BLAnFoRD. 


110 O. ANTINORI E T. SALVADORI (473) 


[L'esemplare che esiste nella collezione è mancante di eti- 
chetta, singolare coincidenza coll’ esemplare del BLanrorp. Per 
quanto ricordo venne ucciso da me nel Samhar in Ottobre, 
lungo la via che da Maldi discende a Massaua, e precisamente 
nella pianura di Assus. A.|. 


Fam. MOTACILLIDAE. 
142. Budytes nigricapillus, Bp. 


a. 7. Assus (Samhar). 9 Aprile 1871. 
b. Assus (Sambar). 9 aprile 1871. 


Pileo, cervice e lati della testa nerissimi; parti inferiori, 
compresa la gola, gialle. 

[Nei primi giorni d'Aprile del 1871, partito per Assus da Mon- 
kullo, al di là della prima catena dei monti che chiudono 
all’ est la valle di Assus, m’avvenni in un passaggio straor- 
dinario di questa specie. In alcune località ne erano rico- 
perti ‘© prati, e 1 piccoli alberi di mimose. Ne uccisi molte e 
tutte appartenenti a questa specie. Il passaggio durò qualche 
giorno, ma in seguito la maggior parte sparì, e non rima- 
sero sul luogo che alcune coppie isolate. A.]. 


\ 


145. Agrodroma sordida (Riipp.)? 
a. 3. Monti de’ Maria al Sud. 15 Giugno 1870. 


[Uccisi questo esemplare nella gita fatta col Beccari da 
Keren ai monti dei Maria. Nel territorio dei Bogos vi ca- 
pita accidentalmente. Un altro individuo fu veduto, ma non 
preso, da me nelle vicinanze di Tantarva nel Luglio dell’anno 
appresso. A.]. 


4144. Anthus....sp? 


a. 9. Matacrur (Dembelas). Gennaio 1871. 


Minor A. rufescentis; A. malayensi simillimus ! 


Anche questo individuo è andato perduto prima che fosse 
determinato. 


(474) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGUS Lll 


[Quest' unico individuo fu ucciso nel Gennaio 1871 sul dorso 
di un colle lungo il fiume Laîtò nei Dembelas, e fu il solo 
ch’ io vedessi durante il mio soggiorno in Abissinia. A.]. 


Fam. ALAUDIDAE. 
145. Galerita preetermissa, BLANF. 


Alauda pratermissa, BLanr., Ann. and Mag. of Nat. Hist. 

è. 4.2 ser. IV. p. 380 (1869). — ld. Geol. and Zool. of 
Abyss. p. 388. pl. VI.— FInscH, Coll. JEssE, TRANS. Z. S., 
WI poss eEnuer Oro. NO. Alf. p. 673. 


a. Y. Ad-ghel-ghel (Dembelas). Gennaio 1871. 


Se, come pare, l'individuo suddetto è stato ben determinato, 
l’ Alauda pretermissa deve essere collocata nel genere (Gale- 
rita; la forma del becco, il ciuffo, la coda breve, il color 
fulvo vivo del vessillo interno delle remiganti non permet- 
tono di allontanarlo dalla comune G. cristata. Pare che anche 
‘il Tristram sia della stessa opinione. (BLanr. loc. cit.). 

[Oltre ai caratteri anche i costumi inducono a far con- 
siderare questa specie come appartenente al genere Galerita , 
Essa non abita 1 prati ed i campi aperti come le vere allo- 
dole, ma sì le località montuose, prossime ai villaggi, dove 
sopra ì sentieri che ad essi conducono, spesso sì vede occu- 
pata a cercare insetti e semenze in mezzo allo sterco dei buoi, 
seguendo in questo 1 costumi della Galereta cristata. Negli altri 
paesi da me percorsi durante il mio soggiorno nei Bogos, 
tranne quello dei Dembelas, non ho mai incontrato questo 
- uccello. BLanrorn dà un'eccellente descrizione e una buona 
figura di questa lodola. A]. 


146. Calandrella ruficeps (RupP.). 


a. 3. Matacrur (Dembelas). Gennaio 1871. 


Per mancanza di materiali non siamo in grado di decidere 
se questa sia veramente identica coll’ A. cinerea, LaTH., come 


112 O. ANTINORI E T. SALVADORI (475) 


asserisce il BLANFORD; ma in tal caso il nome di A. cinerea 
non pare che sì possa conservare essendo affatto improprio 
per indicare una specie che nulla ha di cenerino. 

[Rinvenni questa specie nel paese dei Dembelas, all’ al- 
tezza di circa 5000 piedi dal livello del mare. L’ unico indi- 
viduo maschio da me ucciso, apparteneva a un branchetto che 
al mio colpo si levò da terra, dirigendosi sulla vetta di un 
monte, sopra il quale non potei più raggiungerlo. Non ho 
mai veduto quest’ uccello nei monti dei Bogos e neppure in 
quelli appartenenti ad altre regioni circostanti. Abita certa- 
mente località più elevate, come si desume dal BLanFoRD, che 
lo trovò abbondante nelle terre pietrose vicino al Senafàè. A.]. 


1447. Pyrrhulauda melanauchen (Cas.). 


. Assus (Samhar). Aprile 1871. 
. Assus (Samhar). Aprile 1871. 
. Massaua. Aprile 1870 (BeccaRI). 
. Massaua. Aprile 1870 (BEccARI). 


SES 
HH La 


[Comunissima nel littorale del Samhar, ove probabilmente 
vive mescolata colla Pyrrhulauda albifrons, Sunp. e forse anche 
colla P. leucotis. La P. melanauchen è frequente in Ras-Gherar 
e lungo tutta la via che conduce a Monkullo. Nel territorio 
dei Bogos non capita che accidentalmente: la sola coppia 
che vi abbia veduto nel lungo soggiorno fattovi la incontrai 
in Auker in prossimità dell’ Ansaba nel mese di Ottobre 1871 
lungo la via di Maldi. Questi eleganti e semplici uccellini 
abitano le terre basse e coperte di sabbie. Essi hanno un 
modo di andare che li caratterizza, essendo usi di alternare 
voli brevissimi a velocissime corse. Di natura molto famigliare 
e di un colore alquanto simile a quello delle sabbie, spesso 
avviene di averli quasi sotto i piedi e non vederli; se non 
che talvolta essi si fanno scoprire con un leggier fischio che 
ripetono in coro e che può tradursi col monosillabo pr, 
priv, priv, pronunziato in tuono esile e sommesso. Fu trovata 
comune anche dai due naturalisti Inglesi. A.]. 


(476) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 113 


Fam. FRINGILLIDAE. 


148. Fringillaria septemstriata (RipP.). 


as 
a 
° 


ST 
4 > 40 


. Scifscifit (Bogos). 5 Settembre 1870. 
. Scifscifit (Bogos). 9 Settembre 1870. 
. Scifscifit (Bogos). 9 Settembre 1870. 


[Nel mese di Settembre varie coppie di questa FringiMaria, 
venivano nelle ore calde a bere nel torrente di Scifscifit, presso 
Keren. In quella stagione è frequente nel monte Duban, ed 
anche in altre parti montuose del territorio dei Bogos. lo ho 
trovato questo stesso uccellino nel Gerid, al sud della Tunisia, 
e colà si vede frequente sopra le mura dei paesi e le abita- 
zioni degli Arabi, dai quali questo uccellino, per il suo canto 
armonioso è tenuto in molta stima, ed è chiamato Jahabibi 
(armonico). I naturalisti inglesi lo trovarono diffuso in varii 
luoghi del Samhar e anche sulle regioni montuose. A.]. 


149. Fringillaria flaviventris (Vir.). 


. Ansaba (Bogos). 24 Maggio 1870. Iride color nocciola scuro. 
. Ansaba (Bogos). 11 Giugno 1870. 

. Sciotel. 2 Luglio 1870. 

. Sciotel. 2 Luglio 1870. 

. Sciotel. 18 Luglio 1870. 


Si — 2 
Qj #0 Luk 


: [Dimora ordinariamente nei monti dei Bogos, ove è piut- 
tosto comune nella valle dell’ Ansaba e nelle terre di Sciotel. 
Dal Marzo a tutto Luglio questo uccello si incontra con più 
frequenza che non in altre stagioni dell’anno. In questi mesi 
sì trovano quasi sempre maschi e femmine insieme. Allora le 
tinte dell’ abito dei due sessi sono più vivaci che non in altre 
stagioni. Credo che questa /ringillaria non emigri dai monti 
dei Bogos. A.|. 


114 O. ANTINORI E T. SALVADORI (477) 


150. Passer ...sp.? 
a. d. Keren. 25 Luglio 4870. Iride bruna. 


Individuo appartenente ad una piccola specie, forse nuova; 
disgraziatamente è rimasto indeterminato per essere andato 
perduto per la stessa causa dei due uccelli menzionati. 

[Un branchetto di questi passeri, si stabili durante il mese 
di Luglio, a piè del monte Duban dal lato settentrionale, 
e vi rimase per qualche giorno, e più volte lo vidi alzarsi 
a volo, mandando a vuoto tutti i miei tentativi per impa- 
dronirmene. L’ esemplare unico di questa collezione l’ ottenni 
per puro caso lasciando andare un colpo a grande distanza 
entro quel branco. A.]. 


151. Pyrgitopsis swainsonii (RupP.). 


a. Keren. Maggio 1870 (BeccaRI). 
b. Keren. 13 Dicembre 1870. 
c. Keren. Maggio 1870. Iride castagno (BECCARI). 


[Si può dire che questa specie tenga il luogo del passero 
comune in molte parti dell’Africa settentrionale. Essa vive a 
contatto dell’uomo in vicinanza delle capanne e delle tende. 
Nel mese di Luglio una coppia costruì il nido sopra i legni. 
che servivano d’armatura al tetto della nostra capanna; il 
maschio e la femmina attesero per lungo tempo a portar 
materiali, consistenti in pagliuzze, in penne, piccoli brani di 
tessuto, cartoline e tutto ciò che potevano rinvenire nella 
corte. La femmina finalmente, dopo una quindicina di giorni, 
vi depose le uova, ma un sorcio od altro piccolo mammifero 
di notte le distrusse. Si dette allora questa coppia a fabbri- 
care un nuovo nido sotto un’ altra parte del tetto della stessa 
capanna, ma da quanto vidi ebbe la infausta fine dell’altro. 
Allora questa coppia sfortunata sì decise di andarsene altrove. 
S' incontra talvolta anche lontano dai villaggi, nei boschi 


(478) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 115 


purchè non foltissimi. E notato come uccello comune in Abis- 
sinia anche dai naturalisti Inglesi. A.]. 


. Fam. PLOCEIDAE. 


152. Pytelia citerior, STRIcKL. 


a. 3. Keren. 10 Luglio 1870. 

b. 7. Keren. 13 Luglio 4870. 

Cc. Sg. Keren. 7 Agosto 41870. Iride color nocciola (BECCARI). 
d. 3. Ailet (Samhar). Aprile 1871. 


Nei tre primi individui, raccolti nella stessa località, il co- 
lore rosso della faccia si estende fin dietro gli occhi, invece 
nell’ ultimo :(d) raccolto in Ailet il color rosso s' arresta a 
metà degli occhi; inoltre in esso il rosso della gola si estende 
più in basso, le redini sono bianchiccie, e le fascie delle 
parti inferiori si estendono fin sul mezzo del ventre e sul sot- 
tocoda, mentre nei primi tre il sottocoda è bianchiccio senza 
fascie di sorta. Nei primi tre il piumaggio sembra più fresco, 
nell’ ultimo più usato. Sono da notare queste differenze, 
perchè alcuni vogliono ammettere due forme similissime o 
due specie, P. melba (Linn.) e P. citerior, STRICKL. 

[Non ho mai trovato quest’ uccellino riunito in branchetti, 
bensi in coppie isolate. Abita località remote, e spesso fre- 
. quenta i boschi. Nel paese dei Bogos all’ epoca delle pioggie, 
sì trova con più facilità che non in altre stagioni. Convengo 
con BLanrorp e Jesse che questa specie abiti a preferenza 1 
monti e sia piuttosto rara vicino alla costa. A.]. | 


155. Lagonosticta minima (VIEILL.). 


a. 3. Keren. Luglio. 
Db. 9. Keren. Luglio. 


[Questa specie comunissima nei villaggi della Nubia supe- 
riore, e lungo la vallata del Nilo, fino entro Khartum, com- 
parisce nel paese dei Bogos poco prima che incomincino le 


116 O. ANTINORI. E T. SALVADORI (479) 
pioggie, e sì stabilisce entro le siepi dei villaggi; è famigliare, 
e nelle ore calde molti individui si uniscono in luogo ombroso, 
disposti in fila sopra un ramoscello, uno a contatto dell'altro, 
e la sera nell’appollaiarsi serbano la stessa posizione. I miei 
servi s impadronivano agevolmente di questi eleganti uccel- 
lini con la rete, perfino a contatto delle nostre capanne. 
Provai più volte a tenerli in gabbia, ma non vissero. 

La Lagonosticta minima fu trovata frequente nell’ Ansaba 
dagli ornitologi inglesi. A.|. 


154. Uroloncha cantans (Gw.). 


a. J. Aona (Bogos). Giugno 1871. 
b, Kursi. 24 Marzo 1870. 
c. Kursi. 24 Marzo 1870. 
d. Kursi. 24 Marzo 1870. 


[Trovai un branchetto di questa specie stabilito nel Giugno 
nelle siepi del villaggio di Aona, e così pure ne ho osservati 
in altri villaggi dei Bogos. Credo che nella ‘stagione rigida 
passi in luoghi più temperati. Jesse ne descrive il nido che 
trovò a Waliko, BLanFcorp ne vide del branchetti in Ailet, in 
Ain e sull’ Ansaba, ma non abbondanti. Fu trovato dal Bec- 
caRI e da me comunissimo in Kursì, incontro a Aden. A.]. 


fo55. Amadina fasciata, Sw. 


a. J. Matacrur (Dembelas). Gennaio 1871. 


[Uccisa in prossimità di alcune capanne del villaggio di 
Ad-ghel-ghel nei Dembelas. Gli ornitologi inglesi non ne fanno 
parola. Questa specie non fu mai veduta da me in niuna 
parte del territorio dei Bogos. Essa è frequente in alcune lo- 
calità del Barka, da dove si estende nelle regioni del Sennaar 
e del fiume Bianco. A.|. 


(430) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 117 


156. Vidua erythrorhyncha (Sws.). 


a. 7. Keren. 24 Luglio 1870. 

b. Ansaba. Agosto 1871. 

C. J. Ansaba. 4 Settembre 1871. 
d. 7. Ansaba. 19 Agosto 1871. 


Tutti quattro gli individui hanno la macchia nera sul mento. 

[Nei mesi di Luglio ed Agosto arriva con qualche frequenza 
nel paese dei Bogos e vi si trattiene fino a tutto Settembre; 
qualche individuo s’ incontra anche a stagione molto più avan- 
zata; è frequente pure nel Barka, ma in numero minore della 
Steganura verreauxti. Sembra che non discenda nel Samhar; 
dove non fu veduto nè dai naturalisti inglesi nè da me. A.]. 


157. Steganura verreauxii (Cass.). 


Vidua sphoenura, VERR. 


a. I. Barka. 6 Ottobre 1871. 


L'individuo suddetto viene qui attribuito alla S. verreauxe, 
sebbene non sia cosa certa che questa sia specificamente diversa 
dalla S. paradisca. 

[Arriva nel paese dei Bogos nella stagione stessa della pre- 
cedente e vi si trattiene tutta l’ epoca delle pioggie; nella 
stagione secca non l’ ho mai incontrata. In Decembre ne vidi 
moltissime nel Barka e segnatamente nelle vicinanze di Man- 
sura. Ai vecchi erano mescolati molti individui giovani, privi 
delle magnifiche penne vessillifere, caudali. In varie parti del 
Barka questa Steganura pone i suoi nidi, fatti a cesta, sopra I 
le acacie, le mimose e sopra gli zizifi. Anche in Ottobre ri- 
trovai molti di questi uccelli quasi nelle stesse località, ove 
li aveva trovati nella stagione precedente al mio ritorno da 
Kassala. | | 

Nel Febbraio e Marzo BLancorn e Jesse lo trovarono in 
Kumayli e Zulla. A.]. 


113 O. ANTINORI E T. SALVADORI (431) 


158. Euplectes franciscana (IsERT.). 


a. S. Boggù [6 Settembre 1871. 


[L'uccello dello scarlatto , come lo chiamano gli Arabi, non 
risale, per quanto mi consta, nel paese montuoso dei Bogos; 
ma appena da esso si discende e si passa nella valle del Barka, 
incontrasi questo uccellino in copia nel tempo che matura il 
sorgo ed alcune panicularie. Nel mese di Settembre trovai 
questa specie in Boggù, valle estrema orientale del Barka, e 
seguitai ad incontrarla fino a Kassala, in tuttii campi ver- 
deggianti di sorgo, in cima alle cui pannocchie spicca per la 
vivacità -de’' suoi colori. Il maschio e la femmina si chiamano 
a vicenda continuamente. È cosa singolare che dalla valle di 
Boggù, confinante coi monti dei Bogos, non risalga fino al loro 
paese, nè in quelli vicini, ove non fu osservata nè da Jesse nè 
da BLanForp. A.]. 


159. Euplectes abyssinica (Gwm.). 


a. JT. Kassala. 28 Settembre 1871. 


[Non vidi mai questa specie nei Bogos, e penso che mai 
vi giunga, appartenendo a regioni più calde. Abita certamente 
il Barka e, da quanto mi fu detto a Kassala, non è rara in 
Agosto e Settembre. Nella provincia di Taka è più co- 
mune. À.]. 


160. Sporopipes frontalis (Vienn.). 


. Keren. I Giugno 1870. 
. Keren. 3 Giugno 1870. 
. Keren. 20 Luglio 1870. 
. Keren. 15 Dicembre 1870. 


SISSA 
40 Q 1 40 


[Questo conirostro, comune alla Nubia, al Sudan e al Kor- 
dofan, vive eziandio nel Barka e nel paese dei Bogos. Nei 


(482) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 119 
mesi di Giugno e di Luglio vi nidifica e più d'una volta ho 
veduto uscire ed entrare individui di questa specie dai nidi 
penduli del Ploceus galbula, e ciò appunto per la lunga du- 
rata che hanno questi nidi, i quali, benchè abbandonati dai 
loro primitivi costruttori, durano intatti ed offrono asilo op- 
portuno ad altri ospiti meno operosi. Probabilmente molti 
individui di questa specie rimangono nel paese dei Bogos 
tutto l’anno. Ha costume anch'essa d’avvicinarsi ai vil- 


laggi. A.]. 
161. Plocepasser superciliosus, Rupp. 
a. 9. Keren. 1870 (BECCARI). 


[È comune in tutte le stagioni nel paese dei Bogos. L’ ho 
incontrato più volte in località molto discoste dai villaggi, ma 
in generale sì trova spesso in vicinanza di quelli e spesso lo 
sì vede anche entro le siepi che cingono le capanne. S' in- 
contra pure nel Samhar e nel Barka. Non lo veggo notato 
nei cataloghi dei naturalisti inglesi. A.|. 


162. Quelea aethiopica (Sunp.). 


a. 3. Keren. 6 Agosto 1870. Iride scura (Beccari). Petto ed addome tinti 
di roseo. 

. Ansaba. 29 Luglio 1874. 

. Ansaba. 16 Luglio 1871. 

. Ansaba. 16 Luglio 1871. 

. Ansaba. Luglio 1871. 

. Ansaba. 1871. 


C. 


f 


Sa 
Qu 40 40 40 Qi 


[E di passaggio nei Bogos nel mese di Luglio, e in questa 
stagione poco dopo il levar del sole ne passano dei branchi 
numerosissimi a poca distanza dal suolo, con tale rapidità 
di volo, da far credere il loro avvicinarsi un turbinio di vento. 
In questi passaggi seguono ordinariamente l’ andamento delle 
valli chiuse fra le montagne. Trovandomi io in quella stagione 


120 O. ANTINORI E T. SALVADORI (483) 


fermo nelle vicinanze dell’ Ansaba, per otto o dieci giorni 
consecutivi, fui presente al passo di questi uccelli, i quali nella 
maggior parte presentavano i caratteri dell’ abito degli adulti. 
Osservai pure che spesso inseguivano le formiche alate. Nel 
Barka l’ho pure frequentemente veduto. Non l’ ho incontrato 
nel Samhar, ma tanto Jesse quanto BLanrorp lo trovarono in 
Ailet in Giugno e Luglio. A.|. 


. 165. Hyphantornis dimidiata, SALv. et ANT. 
(Tav. IM). 
Hyphantornis dimidiata, SALv. et AnT., Atti R. Ac. Sc. di Tor. 
vol. VIII, p..(360/ (375). 
a. Kassala. 30 Settembre 1871 (B. Konn ). 


Mas. Flavissimus, capite toto ac gutture nigris; cervice ac lateribus colli 
aureo-flavis, pectore pulchre castaneo. 


Long. tot...0%, 145..(circa); al. 10*:072;eaud5 02,053 resin 
021017; tarsit0033; 

Pileo, lati della testa e gola di color nero intenso; occipite e 
cervice giallo dorato; dorso e scapolari di color giallo, legger- 
mente tinto di olivastro; sopraccoda giallo puro, petto color . 
castagno vivo, che sui fianchi ricopre il color giallo sotto- 
stante; addome, sottocoda e tibie di color giallo puro; 
cuopritrici superiori delle ali scure, con larghi margini gialli; 
cuopritrici inferiori gialle; remiganti scure, marginate di 
giallo-olivastro internamente, di giallo-chiaro esternamente ; 
timoniere giallo-olivastre con sottili margini gialli; becco 
nerissimo , piedi rossigni. 

Questa specie ha le dimensioni e la forma dell’ H. bada, 
cui molto somiglia anche pei colori, ma ne differisce per la 
tinta castagna limitata al petto, e per nulla apparente sulle 
parti superiori che sono di color giallo, volgente al dorato 
sulla cervice. Da tutte le specie a noi note questa diffe- 
risce per la vivezza del colore giallo, senza macchie e quasi 
uniforme, delle parti superiori. 

[Un solo individuo fa parte della collezione; esso fu preso 


(484) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 121 


in un giardino di Kassala dal mio dragomanno Bernarbo 
Koun. A.|. 


164. Hyphantornis galbula (RipP.). 


. Keren. 13 Giugno 1870 (Beccari). 
. Keren. 21 Giugno 1870. 

. Keren. 26 Giugno 1870. 

. Sciotel. 1 Luglio 1870. 

. Keren. 17 Luglio 1870. 

. Keren. (BeccARI). 

. Keren. (BECCARI). 

. Keren. Maggio 1870 (Beccari). 
. Keren. Agosto 1871. 

. Keren. 14 Febbraio 1871. 

. Keren. Maggio 1870 (BEccaRI). 

I. (Scheletro). Iride bruna. 


pie is asi 
#0 Gi 40 #40 40 Lr Li i 


[Nel mese di Maggio gran copia di questi tessitori si aduna 
nel paese dei Bogos, così pure in quello di Sciotel e del Barka. 
Costruiscono a centinaia i loro nidi penduli intessuti con in- 
finita industria, a guisa di fiasco, tanto sugli alberi che 
sono dentro i villaggi, quanto su quelli in riva dei tor- 
renti e dei fiumi. Nel villaggio di Keren vi erano parecchi 
di questi alberi da cui penzolavano que’ nidi. Sopra una 
sponda del torrente dei Bogos, che va a gettarsi nell’ An- 
saba, in un albero spinoso e isolato contai fino ottanta di 
questi nidi, e nell’ Ansaba stesso sopra un’ altissima acacia, 
ve ne erano appesi più di cento. Molti di questi nidi vengono 
abbandonati dall’ uccello prima di essere compiuti, ed alcuni. 
appena incominciatane l’impalcatura, che consiste in un anello 
formato da foglie di gramigna intrecciate fra loro e appeso ver- 
ticalmente ad un ramoscello. Per quanto io abbia osservato 
non mi è riuscito di trovare alcuna differenza fra il nido del- 
l’ Hyphantornis galbula e quello dell’ Hyphantornis vitellinus 
comunissimo sul fiume Blu e nel Samhar, che descrissi nel 
mio precedente Catalogo. Le uova di entrambe le specie , 
sono variamente colorate, ora di verde azzurrognolo, ora 


122 O. ANTINORI E T. SALVADORI (485) 


di verde, ora di roseo e non havvi tra loro che qualche 
minima differenza nella fittezza delle punteggiature sovrap- 
poste alla tinta generale del fondo. A.|. 


165. Hyphantornis luteola (LicHt.). 


a. gd. Keren. 16 Maggio 1870. 
b. 3. Keren. 13 Giugno 1870 (BECCARI). 
c. 9. Ansaba. Giugno 1871. 


[Qualche coppia di questa specie venne a stabilirsi ne’ con- 
torni del villaggio di Keren e, appena giuntavi, cominciò a 
fabbricare i suoi nidi sopra quelli stessi alberi, ove il P/oceus 
galbula aveva appeso i suoi. Nel mese di Luglio nel villaggio 
abbandonato di Sciotel, alle falde dello Zad-Amba ne trovai 
una coppia col nido già terminato, con dentro quattro uova, ap- 
peso ad uno Zizyphus, ove notai oltre a trenta nidi appartenenti 
al P. galbula. Queste due specie sembra che vivano bene in- 
sieme, giacchè i fatti accennati di sopra li ho egualmente 
verificati nel Sennaar e nel Kordofan, ove questo tessitore 
è comune. Nel Giugno trovai una coppia che aveva nidificato 
sopra un arbusto sporgente sulla ripa del fiume. Tanto dalle 
osservazioni degli ornitologi inglesi quanto dalle mie, si può 
affermare che è una specie rara nell’ Ansaba. A.|. 


166. Hyphantornis melanotis (Gw.). I 


a. Y. Keren. 4 Giugno 1870. 
Db. J. Ansaba superiore. 11 Giugno 1870. 


.[L' Hyphantornis melanotis comparisce nei Bogos in piccolis- 
simo numero nel mese di Giugno. Gl’ individui da me trovati 
non erano riuniti in famiglie, ma vivevano soli ed uno di 
essi lo uccisi tirando a un branchetto di Z. galbula col quale 
mi parve che si fosse momentaneamente unito. Abita per 
solito nei territori molto più alti di quelli dei Bogos. Si fa 


(436) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 123 


vedere anche sullo Zad-Amba e nella valle superiore di Menza. 
BLanForp nota di averlo trovato a circa 10,000 piedi di al- 
tezza. A.]. 


167. Textor alecto, TEMm. 


a. J. Valle d’ Ascera. 4 Luglio 1870. 
b. 3g. Valle d’ Ascera. 4 Luglio 1870. 
c. d'. Valle d’ Ascera. 4 Luglio 1870. 
d. I. Valle d’ Ascera. 4 Luglio 1870 (Beccari). 


Boccurdumù; Bogos. 


[Nel mese di Luglio del 1870 il Beccari ed io incontrammo 
“una quantità di questi uccelli nella valle d’Ascera occupati a 
costruire nidi sopra alberi di Cucifera thebaica che gli arabi del 
Sudan conoscono sotto il nome di egli e che chiamano anche 
il dattero dell'elefante. Questi alberi alti, folti e potentemente 
armati di spine non ci permisero di visitare quei nidi, i quali 
veduti da terra si presentano come grandi ammassi di frasche 
e stecchi disseccati, intrecciati e del diametro di due piedi 
circa. Ci parve anche che quei nidi fossero opera; di più cop- 
pie riunite, delle quali molto probabilmente ognuna ne pos- 
sedeva una parte. Certo è che da quelle specie di panieri 
informi vari di quelli uccelli uscivano ed entravano portando 
sempre nel becco nuovi materiali, dal che appariva certa la 
loro sociabilità. 

Incontrai pure questi uccelli in varie parti del Barka, nel 
viaggio che feci da Keren a Kassala nel mese di Settembre, 
e.siccome la stagione durava molto piovosa mi accadde di 
vedere che molti di questi uccelli erano intenti ad una se- 
conda covata. 

Presso Scanner-Adik, in un villaggetto che ha per nome 
Aderki, sulle più elevate cime di un grogso baobab osservai vari 
di quei nidi abitati da vari individui similissimi a quelli già 
da me veduti nella valle dell’ Ascera il mese di Giugno. 

É singolarissima 1’ appendice carnosa che hanno in prossi- 


. 124 O. ANTINORI E T. SALVADORI (487) 


mità dell’ano, e che ha tutta l’apparenza di un vero organo 
copulatore. Jesse e BLANFORD trovarono questa specie sull’ An- 
saba, ma non frequente, il che non avvenne a me. A.|. 


Fam. STURNIDAE. 


168. Buphaga erythrorhyncha (STANL.). 


a. d'. Keren. 12 Maggio 1870. 

b. 7. Keren. 17 Giugno 1870 (Beccari). 
c. . Keren. 17 Giugno 1870 (BeccaRI). 
d. 3. (Scheletro). Keren. 9 Luglio 1870. 
e. d'. (Scheletro). Keren. 1870. 

f. ®. (Scheletro). Keren. 1870. 


[Comune nei Bogos in tutte le stagioni; abita tanto la pia- 
nura, quanto il monte e segue il cammino delle mandrie bo- 
vine condotte dai nomadi. Più di una volta ho osservato che 
quando i pastori abissini giungono nel punto prescelto per 
alzarvi le tende, appena i loro buoi sono adunati, le Buphagae 
non mancano di comparire quasi per incanto e di posarsi sulle 
loro groppe. Non è esattissimo ciò che dice BkeHm che, cioè, 
questi uccelli non si posino mai sugli alberi, mentre ve ne 
ho io veduti le mille volte tanto nell’ Abissinia quanto nel 
Sudan. Una cosa però mi è sembrata molto singolare: dal 
paese dei Bogos scendendo nella valle d° Ascera a ponente, 
la Buphaga erythrorhyncha sparisce ed è sostituita dalla Bu- 
phaga africana. 

BLanFrorD e Jesse affermano che quell’ uccello è distribuito 
egualmente tanto sulle alture quanto nelle valli e dovunque 
sono armenti. A.|. 


N 


169. Pholidauges leucogaster (Gw.). 


Lamprotornis leucogaster (RUPP.). 


a. 7. Keren. 14 Maggio 1870. Iride giallo-citrino. 
Ò: 9. Ansaba. 27 Maggio 1870. 


(438) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 125 


. Keren. 7 Giugno 1870. Iride giallo-citrino chiaro. 

. Keren. 8 Giugno 1870. 

. Zad-Amba. 26 Giugno 1870. Iride bianco- JE 
. Zad-Amba. 30 Giugno 1870. Iride bianco-giallognola. 
. Ansaba. 30 Maggio 1870 (BeccaRI). 

. Ansaba. 30 Maggio 1870 (BeccaRI). 

. (Scheletro). Keren. 2 Agosto 1870. 


So > SaS 
a 4040 9 


[Vedemmo le prime coppie di questo splendentissimo Lam- 
protornino nell’ Ansaba circa la metà di Maggio. In quella 
stagione mostravasi con poca frequenza e sempre a coppie 
isolate maschio e femmina. Nei primi tempi, per la grande 
differenza che passa tra il maschio e la femmina, dubitammo 
che gl’individui a manto scuro fuliginoso nelle parti supe- 
riori del corpo e bianco sprizzato di macchioline scure nelle 
parti inferiori fossero giovani, ma in seguito dovemmo con- 
vincerci che erano femmine. Vero è che più tardi potemmo 
osservare varii individui giovani riuniti, con abito perfetta- 
mente eguale a quello delle femmine. Nei branchetti di otto 
a dieci individui, non si scorgevano che due o al più quattro 
maschi rivestenti l’ abito completo degli adulti; dal qual fatto 
deducemmo che i giovani e le femmine per il loro abito si 
confondano. Questa specie appartiene positivamente a luoghi 
montani, dai quali difficilmente discende alla pianura. Non 
mostra certo, nè la sociabilità degli altri Lamprotornini, né 
a loro somiglia nelle abitudini. È solitario; sta a prefe- 
renza sulle vette dei grandi alberi ove, scelto un ramo 
brullo di foglie, molti individui sì mettono in fila gli uni a 
contatto degli altri. 

Lungo il torrente di Sciotel, nelle boscaglie sottoposte allo 
Zad-Amba e così pure entro le gole delle montagne che 
formano i passaggi di Menza e di Maldi, ho in numero 
maggiore o minore incontrato questo uccello in tutte ie 
stagioni, ma non l’ho mai veduto in luoghi aperti del 
Samhar e del Barka. Le mie opinioni intorno al sesso di 
quest’ uccello discordano da quelle di HeveLIin e sono conformi 
a quelle di Jesse. A.]. 


126 O. ANTINORI E T. SALVADORI - (489) 


170. Notauges chrysogaster (Gw.). | 


Lamprotornis rufiventris (Rùpr.). 


a. 3°. Keren. 13 Febbraio 1871. 
b. 7. Keren. 25 Febbraio 1871. 
C. J. (Scheletro). Keren. 11 luglio 1870. 


[Dimora tutto l’anno nel territorio dei Bogos, ove nidifica 
entro il tolto degli alberi di basso fusto, e anche entro i 
cespugli. Una coppia, nel mese di Giugno nidificò a contatto 
delle mie capanne entro la siepe di una zeriba che avevo 
fatto costruire in vicinanza dell’ Ansaba. È comune egualmente 
in molte parti del Samhar, sempre vicino ai villaggi, nonchè 
in tutto il Barka, da dove risale nella Nubia superiore, nel 
Sennaar, nel Kordofan ecc. Nel tempo della maturazione del 
sorgo, stormi numerosissimi di questi uccelli si precipitano 
sopra quelle piante, e attaccandosi alle pannocchie, le pie- 
gano in basso in cerca d’ insetti. Per liberarsi dai danni che 
recano, i Bogos costruiscono in mezzo ai campi palchi alti 
otto o dieci piedi, sui quali uno fa la guardia gridando e lan- 
ciando continuamente sassi con la fionda contro quelli uccelli. 
Dai monti dell’ Abissinia non scende mai fino alla costa, come 
giustamente ebbé a notare il BLawrorp. A.l. 


171. Lamproccelius chalybaeus (H. et E.). 


a. 9. Keren. 8 Giugno 1870. Iride crocea. (BECCARI). 
b. 9. Keren. 12 Dicembre 1870. 

C. gd. Keren. 19 Febbraio 1871. 

d. Keren. 25 Febbraio 1871. 

e. gd. Keren. 9 Marzo 1871. 

f. 9. Keren. Maggio 1870 (BEccARI). 


[Molto numeroso in tutto il paese dei Bogos, dei Bedjuk e del 
Barka. Quando matura il sorgo anch’ esso, come il Notauges 
chrysogaster, frequenta quei campi, vi reca gli stessi danni, 


(490) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 127 


LI 


e nel modo stesso è cacciato dagli indigeni. In questa specie 
la statura varia molto da un individuo all’ altro; generalmente 
la femmina ha dimensioni alquanto minori di quelle del ma- 
‘schio, ma eccezionalmente alcuni individui appartenenti a quel 
sesso sono molto più grandi, benchè nel colorito non vi sia 
differenza fra 1 piccoli e i grandi. Dalle dimensioni che dà il 
BLAnFoRD di sette individui viene confermata la mia. osserva- 
zione; Finsca trova qualche differenza tra il maschio e la 
femmina. A.]. 


172. Lamprotornis purpuroptera (Riipp.). 


a. 4. Keren. 10 Maggio 1870. Iride giallo-limone. 
b. 7. Keren. 21 Febbraio 1871. 


[Vive in branchetti molto meno numerosi di quelli del 
Lamprocolius chalybacus e del Notauges chrysogaster, coi quali 
spesso si vede associato. S' incontra tanto lungo l’ Ansaba, 
quanto in tutto il paese dei Bogos e nel Barka. A.]. 


175. Amydrus riippellii (J. VERR.). 


a. d'. Keren. 17 Settembre 1870. 
b. ®. Keren. Settembre 1870. 


Uarda, Amarico. 


[L'unica volta che incontrai quest’ uccello fu il 17 Set- 
_tembre del 1870, lungo il torrente di Scifscifit, nei Bogos, ed 
era un piccolo branco. Uccisi un maschio ed una femmina. 
Questa sì distingue dal maschio per avere le barbe delle 
penne che coprono la testa, il collo e parte del petto tinte 
di grigio, di mezzo alle quali traspare la bella tinta nero-az- 
zurra splendente di cui è rivestito tutto il corpo del maschio. 
In nessuno altro luogo, nè in altro tempo ho più incontrato 
questo uccello, quantunque i Bogos mi asserissero che dal 
Settembre al Novembre, in alcuni anni, apparisca numeroso 


128 O. ANTINORI E T. SALVADORI (491) 


nel territorio loro. Dalle altezze ove lo trovarono i naturalisti 
inglesi si desume che questa specie abita regioni più elevate 
di quella dei Bogos. A.]. 


Fam. CORVIDAE. 


174. Corvus affinis (RipP.). 


a. J. Maldi. 17 Giugno 1870. 
b. 9. Keren. 6 Agosto 1870. 


[Il Corvus affinis sulla strada carrettiera che conduce da 
Massaua a Keren cominciasi a trovare lungo il Lebka, nelle 
località in cuì questo fiume, uscendo dalle montagne per vol- 
gere al mare, traversando il Samhar, prende il nome di Ain. 
Nei primi di Maggio, accanto ad alcune tende degli Az-Te- 
mariam, ne incontrammo alcune coppie che in seguito si 
fecero frequenti entrando nel territorio dei Bogos. A Keren 
questa specie comparisce in branchetti piuttosto numerosi 
tutte le volte che quei terrazzani uccidono un bue. In tal 
circostanza il Corvus affinis divide gli scarsi avanzi degli 
animali uccisi col Neophron pileatus col quale spesso viene a 
contesa. Dai monti dell’ Abissinia si estende anco nel Barka 
e nel territori circostanti. Noterò qui l’incontro da me fatto 
di due Corvultur crassirostris (Rùpp.) mescolati ad un branco 
di questi corvi sulle vette orientali dello Zad-Amba. lo vali- 
cavo quelle montagne per discendere nella valle Boggù, al- 
lorchè questi due uccelli passarono ad una certa distanza da 
me, descrivendo dei giri tortuosi, ciò che non m' impedì di 
scorgere la grande macchia bianca che dalla nuca discende 
sulla parte superiore del collo, come pure l’ enorme becco 
che li caratterizza. Mandavano grida rauche e molto più forti 
di quelle del Corvus affinis, con cui erano accompagnati. A.]. 


175. Corvus scapulatus (Daup.). 
a. 9. Dessé (Samhar). Gennaio 1872. 


[Vive nel Samhar e ne trovai parecchi nel villaggio di 
Dessé, nei mesi di Gennaio e di Aprile. Nel territorio dei Bo- 


(492) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 129 . 
gos non l’ho mai veduto, quantunque Jesse ne abbia raccolti 
vari esemplari in Rairo, tra gli Az-Temariam, prossimi ai 
Bogos. Nel Barka si trova nelle parti di Kassala, da dove si 
estende nella Nubia superiore, nel Galabat, nel Sennaar e in 
gran parte del centro dell’ Africa settentrionale. A.]. 


Ordo COLUMBAE. 


Fam. TRERONIDAE. 
tKio KEreron Waalia (Gm.). 


Vinago abyssinica (RupP.). 


. Keren. 5 Giugno 1870. Iride azzurro-violacea. (BEccARI). 
. Keren. Giugno 1870. 

. Scifscifit. 7 Settembre 1870. 

. Keren. 12 Dicembre 1870. 


» 


SE 
QQ 


La femmina non differisce gran fatto dal maschio; il giallo 
dell’ addome è in essa più chiaro; le piume delle tibie e del 
sottocoda sono colorate come nel maschio. 

[Frequenta gli alberi e gli arbusti che producono frutta 
carnose, tantochè nel Giugno, Luglio e Agosto, quando il 
sicomoro matura 1 frutti, veggonsi questi colombi su quell’ al- 
bero in gran copia, e, nonostante la differenza del frutto, 
veggonsi spesso anco sui tamarindi. 

Sono uccelli sospettosi oltre misura e quando giungono a 
. quelli alberi da cui sogliono ritrarre il cibo, hanno per abi- 
tudine di gettarsi la ove le foglie sono più folte e tenervisi 
immobili e nascosti per qualche tempo finchè non abbiano la 
sicurezza che nessuno li insidii. Se hanno sospetto del più 
piccolo pericolo, fuggono dall’ albero con la velocità di una 
freccia. Per uccidere questo uccello conviene aspettarlo, nella 
vicinanza dell’albero, non muoversi e attendere che si ponga 
a mangiare. 

È comune in tutti i territori finitimi a quello dei Bogos e 

9 


130 O. ANTINORI E T. SALVADORI (493) 


sì estende nel Barka, nel Galabat e in tutto il Sennaar. Nel 
territorio dei Giur, che sta nelle terre interne del Gazal, 
questo colombo è comunissimo quando la Bassia Parkî ma- 
tura le frutta. , 

Secondo il BLanrorD non sì trova mai al disopra di 6000 
piedi dal livello del mare. A.|. 


Fam. COLUMBIDAE. 


177. Columba guinea , Linn. 


a. J. Keren. 15 Luglio 1870. 
b. 7. Keren. 27 Luglio 1870 (BEccARI). 
c. J. Keren. 5 Novembre 41870. 


[Gran parte dell’ anno dimora nel territorio dei Bogos; è 
avidissima dei semi del durrah, e i branchi che si spargono 
nei campi producono molti danni. Nei monti dell’ Abissinia 
frequenta gli alberi di Kolqual (Euphorbia abyssimea); da quelle 
alpi si estende, come ho fatto notare nel mio primo Cata- 
logo (pag. 87), nella Nubia superiore, nel Sennaar e nel 
Kordofan. Generalmente nell’ Agosto costruisce il nido sopra 
la palma. Douleb , perlocchè gli arabi la distinguono col nome 
di Colomba del Douleb. A.l. 


178. Turtur auritus, Ray. 


a. 3. Assus. 5 Aprile 1871. 


Le piume del pileo sono cenerine senza tinta rossiccia. No- 
tiamo questo carattere onde togliere ogni dubbio che si possa 
trattare della 7. sharpei, se pure è questa una specie vera- 
mente distinta dal 7. auritus. OI 

[Nel Samhar, nell’ Aprile del 1871 ad Assus, trovai un bran- 
chetto di queste tortorelle che erano di passaggio; nei Bogos 
non l’ ho mai veduta. 


(494) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 131 


Lungo il Nilo, nella Nubia, incontrai nel Giugno del 1859 
branchi numerosissimi di una tortora i cui individui erano 
tutti colorati da una tinta isabellina chiara simile al color 
della sabbia del deserto. A_ pagina 91 del mio Catalogo parlai 


di questa varietà isubellina, da non confondere colla Streptopelia 
isabellina. A.). 


179. Turtur senegalensis (Linn.). 


a. 4. Keren. 27 Luglio 1870. Iride bruno-scura. BeccaRrI). 
b. (Scheletro). 


[Capita questa specie nel paese dei Bogos, ma non vi è co- 
mune; incontrasi pure nel Samhar, in vicinanza e dentro i 
villaggi. È sparsa in tutto l’ Egitto e in varie parti dell’ Africa 
settentrionale, ove non risale oltre la Nubia. È comune su 
tutta la costa arabica del Mar Rosso e si estende fino a 
Aden e sulla costa africana, ma è raro che oltrepassi Mas- 


saua. A.]. 
180. Streptopelia ‘semitorquata (RiipP.). 


Turtur erythrophrys (SwAINS.). 


a. 7. Keren. 15 Luglio 1870. 


[Nel tempo delle pioggie è frequente nella valle dell’Ansaba 
e anche in altre località nel territorio dei Bogos; l’ho eziandio 
incontrata nel Barka. A.|. 


181. Streptopelia barbarù, AntIn., Catalog. p. 89 (1864). 


a. 3. Keren. 27 Luglio 1870 (BEccaRI). 
b. 9. Ansaba. 6 Novembre 1870. 


Ambedue gl’ individui raccolti hanno le redini nere. Qui è 
da ripetere quanto fu detto nella Awista critica del Catalogo 
AntinorI (Att della R. Accad. di Torino, T. V, p. 745), cioè 


132 O. ANTINORI E T. SALVADORI (495) 


che appunto per quel carattere delle redini nere pare che la 
S. barbaru si debba considerare come specie distinta dalla 
S. albiventris, Grav, che non ha le redini nere. 

[Vive tutto l’anno nel territorio dei Bogos e di là a po- 
nente si estende nel sottoposto paese dei Barka. A.]. 


182. Oena capensis (Gm.). 


a. 7. Kursi. 26 Marzo 1870. 
b. g. Keren. 2 Giugno 1871. 


[Ho osservata questa elegantissima tortorella in tutte le 
stagioni dell’anno, presso i luoghi coltivati ed ombrosi e 
vicino ai villaggi, tanto nel Samhar, quanto nei Bogos, e 
nel Barka. Le coppie per lunga stagione vivono unite, ed è 
raro di vedere assieme un numero maggiore di 8 o 10 indi- 
vidui. 

Dalla costa del Mar Rosso risale in Abissinia fino all’ altezza 
di 5000 e 5500:piedi secondo BLanrorp. Ai monti preferisce 
le pianure, e così è che dal Barka sì estende a tutta la Nubia 
al Sennaar e al Kordofan. | 

Nel Yemen la trovammo numerosa in Kursi incontro ad Aden 
nel marzo del 1870. A.]. 


Ordo GALLINAE. 


Fam. PTEROCLIDAE. 
183. Pterocles exustus, TEMM. 


a. J. Massaua. 19 Aprile 1870. 
b. 3. Massaua. 29 Aprile 1870. 


[Vive in branchi numerosi nel Samhar, e nel mese d’ Aprile 
era comunissimo nel paese arido vicino a Monkullo. Nei Bogos 
non se ne vede che accidentalmente qualche coppia. Il Pte- 


(496) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 133 


rocles exustus inoltre è numeroso in tutte le stagioni nel Barka. 
Per dare un concetto adeguato del prodigioso numero di questi 
uccelli dirò che nelle vicinanze di Gafsa nella Tunisia, essendo 
ospite del fratello del Bey, comandante un accampamento 
militare, furono inviati alla caccia quattro dei suoi caccia- 
tori, e tornarono dopo un solo giorno con tre muli carichi 
di questi uccelli, che contati in mia presenza sommavano 
a DOLL 


184. Pterocles lichtensteinii, TEMM. 


a. Y. Ansaba. 4 Novembre 1870. 
b. 3. Ansaba. 1 Novembre 1870. 


In ambedue gli individui la gola è affatto senza mac- 
chie. 

[Branchetti di queste Pterocles capitano nel territorio dei 
Bogos e vi si stabiliscono nei mesi di Novembre, Dicembre e 
Gennaio. Nel giorno si trovano sparse sopra i colli rivestiti 
d’ alberetti e cespugli. Durante il mese di Novembre un branco 
numeroso veniva a bere tutte le sere a un pozzo d’ acqua 
entro l’ alveo dell’ Ansaba. Più di una volta passando mi sì 
sono levate quasi sotto i piedi del mulo, ma la notte era 
così innoltrata che udiva il rumore delle ali ed il loro grido 
senza poterle vedere. Nel Samhar le ho trovate sopra quella 
catena di colli che lo dividono dalla valle d’ Assus. In alcune 
località del Barka, prossime ai monti dell’ Abissinia, è anche 
. comunissima, e ho incontrato tanto questa specie, quanto la 
precedente sulla via tenuta per andare ai Dembelas, e in 
quella seguita per portarmi in Kassala. Differisce nei costumi 
della precedente, imperocchè frequenta meno il deserto, abita 
luoghi più aspri, beve anche a ore tarde della notte e non 
tutto l’anno vive in branchi, come a ragione osserva il BLan- 
rorD. A.|. 


134 O. ANTINORI E T. SALVADORI (497) 


Fam. PERDICIDAE. 


185. Francolinus erkelii (RupP.). 


Kokhaabatti, Tigrèé; Goghabatti, Massaua; Kog, Tigrè, Amarico; 
Koja, Bogos. 


. Monte Duban (Keren). 19 Maggio 1870. 
. Monte Duban (Keren). 19 Maggio 1870. 
. Keren. 24 Luglio 1870 (Beccari). 

. Keren. Luglio 1870. 

. Keren. Agosto 1870. 


SS 
#0 40 140 +40 


[È specie montana che mai ho rinvenuto nella pianura; è 
piuttosto frequente sopra le montagne dei Bogos. L’ ho incon- 
trata nel territorio di Menza e in quello di Maldi. Discende 
lungo l’ Ansaba; laddove il fiume è più chiuso dalle mon- 
tagne, per bere, ma non vi resta. Il maschio appena si leva 
il sole, suole montare sulla cima degli scogli, e di là con 
un grido rauco e clamoroso che può rendersi colla parola 
ko-ka-ka-battî, ripetuto più volte, chiama la femmina. Sul 
monte Duban più di una volta prima che il sole sorgesse 
sull’ orizzonte, vidi varii di questi francolini riuniti insieme 
posati sopra un albero, e dagli escrementi che vi erano sotto 
e da cui erano imbrattati alcuni rami, dedussi che fossero 
soliti a passarvi la notte. Secondo il BrAnForp risale nei 
monti fino a 1000 piedi. A.]. 


186. Francolinus clappertonii , CHILbR. 


. Ansaba. 24 Maggio 1870. 

. Keren. 21 Agosto 1870. 

. Keren. 21 Agosto 1370. 

. Keren. Maggio 1870 (BECCARI). 


» 
‘01300 Tai 


d. 


La femmina differisce dai maschi soltanto per avere gli spe- 
roni rudimentali, e per le dimensioni alquanto minori. 


(498). UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 135 


Tutti tre gl’individui raccolti hanno le gote bianchiccie 
con sottili macchiuzze nere lungo il mezzo delle piume; nes- 
suno presenta la stria nera infraoculare a guisa di mustac- 
chio, come si vede nell’ atfine /. ruppelleé, quale viene figu- 
rato dal Gray (Gen. B. HI, pl. 130); anche nella figura che 
della stessa specie dà il RuùPPeLL (Atlas t. 30), vedesi quella 
stria, sebbene meno distintamente. 

[E frequente lungo le sponde dei fiumi, e anche entro tutte 
quelle vallette da cui è frastagliato il territorio dei Bogos. 
Il maschio vive gran parte dell’ anno colla sua femmina, ma 
più volte si trovano varie coppie riunite. Questi francolini 
vengono regolarmente a bere .all’ Ansaba, dove sono comu- 
 nissimi, due volte al giorno, il mattino dalle 9 alle 10, e la 
sera un’ ora circa avanti il tramonto. Avviene frequentemente 
durante la stagione secca, di vederli correre sulle sabbie e 
sui ciottoli in mezzo ai letti ‘del torrenti, in cerca dell’ ac- 
qua. Il mattino e la sera si chiamano continuamente e spesso 
quel grido torna loro fatale, perchè il cacciatore avvertito 
giunge loro addosso, senza che neppur se ne avveggano. Nel 
Luglio depongono le uova in numero da 6 a 12 secondo l’ età. 

Corrono sul terreno con una velocità incredibile, sporgendo ‘ 
il corpo e la testa in avanti. La notte restano difficilmente 
sulla terra e per sfuggire agli animali che li insidiano, si ri- 
fugiano sugli alberi. 

La carne di questi francolini è migliore e più fina di quella 
delle altre specie che vivono nell’Abissinia settentrionale. A.|. 


187. Francolinus gutturalis (RipP.). 


S. Keren. 16 Maggio 1870. 
9. Ansaba. 18 Luglio 1871. 
9. Ansaba. 29 Luglio 1871. 
9?. Deghi. 27 Novembre 1871. 


Serènne, Tigrè. 
[Il Francolino conosciuto dai Bogos sotto il nome di Serénne, 


e dagli abissinesi con quello di Derkét, può dirsi che in quei 


136 0. ANTINORI E T. SALVADORI (499) 


monti tenga il luogo della nostra starna (Perde cinerea) con 
la quale ha qualche somiglianza tanto nelle tinte, quanto 
nel grido. Il monte Lalamba al nord di Keren, quasi di fronte 
al villaggio, è il luogo dove questa specie si trova con più 
facilità. Vive in branchetti di 6 ad 8 individui, e frequenta 
luoghi sassosi, nudi o quasi nudi di piante. Gli individui che 
non hanno mai udito l'esplosione di uno schioppo, vi cam- 
minano dinnanzi senza mostrare di farvi attenzione; ma una 
volta che sia stato loro tirato addosso, al. rumore delle peste 
del cacciatore, si alzano con un volo rapidissimo e quasi 
sempre si dirigono dall'alto in basso. Hanno carne bianca e 
gustosa. A.|. 


188. Francolinus leucoscepus, G. R. Gray. 


Francolinus rubricollis, Rùrr. (nec Tetrao rubricollis, Gw.). 


Sg. Majavalet (Samhar). 15 Ottobre. 
g. Lebka. 16 Ottobre 1870. 

Q. Lebka. 16 Ottobre 1870. 

g. Assus. 12 Aprile 1871. 


Non pare dubbio che il £. rubricollis di RùepeELL sia una 
specie diversa dal /. rubricollis (Gu.), e quindi il primo deve 
essere certamente distinto col nome di /. leucoscepus, proposto 
dal Gray (List of Birds Brit. Mus. V, Gallinae p. 48, 1867), e 
poscia abbandonato dallo stesso autore, che nell’ Z7and-List II, 
p. 264, torna a chiamarlo /. rubricollis ! 

[Questo francolino è proprio del Samhar, e al disopra della 
valle del Lebka non l’ ho mai incontrato. Da qualunque dei 
valichi della catena Abissinica si scenda nel Samhar, questa 
è la specie che si presenta in basso in tutti quei luoghi ove 
il terreno verdeggia vicino alle acque. A.]. 


189. Ptilopachys ventralis (VALEN.). 


a. 9. Keren. 19 Maggio 1879. 
b. . Keren. 5 Agosto 1870. 


(500) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 137 


C. J'. Keren. 2 Giugno 1871. 

d. 7. Keren. 2 Giugno 1871. 

e. J. Keren. Giugno 1871. 

f. 3. (Scheletro). Keren. 8 Giugno 1870. 


Maidarò (Gallina d’ acqua), Tigre. 


[Questa specie non è stata trovata né dal BLanrerp né dal 
Jesse. Essa è stazionaria nei monti dei Bogos, dalle cui alti- 
tudini talvolta discende anche nel letto dell’ Ansaba. Vive 
questo uccello in piccolissimi branchi composti di 4 a 6 indi- 
vidui, e frequenta luoghi alpestri molto insolati, rivestiti di 
piante. Difficilmente s’ induce a prendere il volo, e per sot- 
trarsi a qualche pericolo suole girare attorno agli scogli, 
levando in alto la coda e ripiegandola a tetto, come i 
nostri polli. Oltre al monte Duban, e suoi contrafforti, 
ove vive numeroso, l’ho pure incontrato nello Zad-Amba, 
nei monti di Menza e di Maldi. Nei monti isolati che qua 
e là sorgono nel Barka non l’ho mai veduto. All’ occi- 
dente del fiume Bianco si estende fin sotto l’ equatore, 
essendone stati riportati dal Piaggia dal paese dei Niam- 
niam. À.]. 


Fam. PHASIANIDAL. 
190. Numida ptilorhyncha, Licut. 
9. Portate vive in Italia (1). 


[Questa specie è comunissima nel Samhar in prossimità dei 
monti, nella valle del Lebka, in quella dell’ Ansaba, e nel 
paese dei Bogos. A Sciotel entro la valle di Ciacio, racchiusa 
dal monte Zad-Amba e dai monti dell’Amasen, si è talmente 
moltiplicata, che qualora se ne facesse la caccia con lacci o 


(!) (Portai meco in Genova tre individui di questa specie, nella speranza 
che si propagassero. Essi trovansi tuttora viventi rel giardino annesso al 
Museo Civico di Storia Naturale. Pare che siano tre femmine, giacchè le 
uova che hanno deposto non sono inai schiuse. A.). 


138 . O. ANTINORI E T. SALVADORI (501) 


con reti si potrebbero prendere molte centinaia di individui 
in un giorno. Le sponde dei fiumi e dei torrenti, che bagnano 
il vasto territorio dei Beniamer ne sono popolatissimi. In Ferfer, 
località del ramo piu orientale del Barka, con un sol colpo 
il mio cacciatore negro Juser prese diciotto di queste galline, 
e nello stesso luogo, più di una volta ne ho io raccattate 
da terra sette ed otto con una sola schioppettata. A Keren nel 
mese di Agosto ci recavano molte uova, che adoperavamo per 
uso domestico; esse sono buonissime. La notte sale sugli 
alberi. A.]. 


Ordo STRUTHIONES. 
Fam. STRUTHIONIDAE. 


1941. Struthio camelus, Linn. 


. Kufit (Barea nel Barka). Luglio 1870. 
. Kufit. Luglio 1870. 

. Kufit. Luglio 1870. 

. Kufit. Luglio 1870. 

. Kufit. Luglio 1870. 

f. pullus. Kar-Obel (Barka). Luglio 1870. 


+*O 4039 


LI 


[L'ultimo individuo è un piccolissimo struzzo dell'età di 
due mesi che ci fu regalato dal Capo dei Beni-Amer Ali-Bakito. 
Fu allevato da noi in Keren entro il recinto delle nostre ca- 
panne, ove entrava ed usciva continuamente in cerca di cibo 
avvicinandosi a chiunque passava per averne. Viveva insieme 
cogli altri molto più grandi di lui, e con essi divideva il 
grano di durrah di cui sì mostrava avidissimo. Temeva gran- 
demente il freddo, e ne’ giorni piovosi passava delle ore in 
prossimità del fuoco, tanto da riceverne spesso delle scotta- 
ture. Per l’andazzo preso di raccogliere carboni, ancora non 
spenti, n’ ebbe il becco guasto in modo da deformarselo. Non 
sopportava di trovarsi costretto in gabbia, e obbligati a met- 
tervelo per trasportarlo da Keren a Massaua, morì per via. 


(502) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 139 


Gli altri cinque struzzi furono da me acquistati per 80 talleri 
da un concialegna proveniente da Kufit. Avevano da uno a due 
annì di età, ed evidentemente appartenevano a due covate 
differenti. Il loro piumaggio era grigio, e in nessun di loro 
sl vedevano ancora le traccie delle belle penne nere del dorso, 
e bianche-nivee delle remiganti e delle rettrici degli adulti. 
Erano molto domestici, ma non riesciva facile di accarezzarli, 
uno solo di loro si lasciava lisciare il collo da Beccari. Alla 
voce gru-gru-gru, segnale che solevamo far loro per chiamarli 
alla mangiatoia venivano di gran corsa, e conveniva gettar 
loro il grano ben rado d' innanzi, per impedire che lo tran- 
gugiassero in un baleno. Si pascevano di erbe, e ben di rado 
bevevano. Tutte le mattine allorchè si ponevano in libertà, 
facevano corse strane e danze in giro, per promuovere le 
quali era sufficiente di contraffare per un’ istante le loro buffe 
e singolari movenze. Queste danze e queste corse si facevano 
più frequenti quando il tempo minacciava di volgere dal 
buono al cattivo. Spesso emettevano segmenti di 7'aenta in gran 
copia. Due di essi morirono di una specie d’ ingorgo sieroso 
al visceri. Tre ne vennero spediti vivi in Italia. 

Lo struzzo chiamato dai Bileni Sagan e dagli Arabi NaahaeAh, 
è abbondantissimo nel Barka: nel Gennaio del 1871 i Beni- 
Amer del villaggio di Mansura, mi recarono più di 20 uova 
di quest’ uccello , assicurandomi che 14 appartenevano ad una 
sola covata. La maggior parte erano freschissime, e varie ne 
furono mangiate dai servi ed anche gustate da me, che le 
sperimentai di non facile digestione. Le uova di una femmina 
giovane differiscono assai da quelle di una femmina adulta: esse 
oltre all’ essere notevolmente più piccole, hanno il guscio più 
levigato e più bianco, mentre in quelle delle adulte, il gu- 
scio tende al bianco-latteo, ed è tutto segnato da minutis- 
simi punti scuri, indicanti i pori, che esistono, ma poco 
appariscenti, in quelle delle giovani femmine (!). Il 18 Set- 


(1) (L’ egregio Prof. PAOLO PANCERI lesse il 14 Giugno i873 in un’ adunanza 
della R. Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche di Napoli (vedi vol. VI) 
una memoria intorno ad alcune crittogame osservate nell’ uovo dello struzzo 


140 O. ANTINORI E T. SALVADORI (503) 


tembre poi dello stesso anno recandomi da Keren a Kassala 
in vicinanza di Deghi, villaggio degli Az-Omer, m° imbattei 
in un branco di struzzi che era in cammino nella direzione 
di mezzogiorno: questo branco veduto da me e dai miei servi 
a molta distanza occupava una linea trasversale di cinque o 
seicento metri; era diviso in ranghi, e poteva molto appros- 
simativamente al vero calcolarsi che il numero degli individui 
ascendesse da 3 a 4 cento. È molto probabile che in quella sta- 
gione questi uccelli dalla Nubia emigrassero verso l’ equatore; 
non ricordo che riuniti in così grande branco, in prossimità 
del deserto Arabico, siano stati mai veduti da altri viaggia- 
toni A%]. 


Fam. OTIDIDAE. , 


192. Otis senegalensis, VIFILL. 


a. 7. Sciotel. 23 Gennaio 1871. 
b. 7. Barka. 5 Ottobre 1871. 


[Degli individui notati uno fu ucciso nei monticelli di Sciotel 
di faccia allo Zad-Amba nel Gennaio del 1871; l’altro in una 
località del Barka abitata dai Barea, 4 ore circa di distanza 
dal villaggio di Af-Dob nell’ Ottobre del 1371. In quel punto 
corre un’ acqua che impaluda un tratto di paese di circa un 
quarto di miglio per ogni lato. Da mezzo alle acque sorgono 
canne ed erbe palustri, tra le quali v'era una quantità 
di uccelli acquatici. Vi fu ucciso un bis religiosa, e due 
oche egiziane. Uno de’ miei servi trovò un esemplare d’ una 
grossa Vipera ammodytes. Questa otarda rinvenni solamente 


provando con ottimi argomenti che le mucedini in forma di spore erano en- 
trate nell’ovidutto, portalevi insieme con lo sperma dal pene maschile, sempre 
a contatto per ragioni del suo posto nella cloaca, con sostanze provenienti 
dallo esterno. Ora non polrebbe darsi che le dette mucedini possano egual- 
mente introdursi dal difuori dell’ uovo per la via di quei pori di cai abbiam 
fatto parola, come appunto lo stesso Professore osservò che avviene nelle 
uova delle galline? A.). 


(504) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 14l 


in prossimità di quelle acque. Due altri individui di questa 
specie incontrai nel paese dei Beni-amer-Was nel Gennaio, 
nel recarmi nel paese dei Dembelas. Per lo indietro non 
avevo mal trovato questa specie in nessuno dei molti paesi 
da me visitati durante i miei viaggi in Africa. Non la veggo 
notata nel Catalogo dei naturalisti Inglesi. A.|. 


Fam. GLAREOLIDAE. 


195. Pluvianus aegyptius (Hassera.). 


a. Kassala. Settembre 1871. 
b. Kassala. Settembre 1871. 


[Nel mese di Settembre del 1871 rinvenni molti individui 
di questa specie in Kassala lungo le rive del Ghesch. E fre- 
quente nell’ Atbara e nel Sambhar; nel paese dei Bogos e lungo 
il fiume Barka non l’ ho mai incontrata; e dal Delta egiziano 
in alto è comunissima in gran parte della valle del Nilo ove 
spesso va in cerca d’insetti sul dorso del cocodrillo e  per- 
fino dentro le enormi sue fauci quando quel rettile sta a bocca 
aperta in riva dei fiumi a riscaldarsi al sole. A.|. 


194. Glareola pratincola (Linn.). 


a. Ansaba. 28 Agosto 1871. 
b. Ansaba. 28 Agosto 1871. 


Ambedue questi individui sono giovani ed hanno soltanto 
una traccia del collare, che è formato da macchie separate, 
disposte intorno all'area bianco-isabellina della gola. 

[Alcuni branchetti di giovani di questa specie nell’ Agosto 
del 1871 comparvero nei colli dell’ Ansaba e in quelli in vi- 
cinanza di Keren. Nel Maggio ne osservai alcuni individui 
adulti lungo esso fiume. Si fa vedere di frequente nel Samhar 
e anche nel Barka. A.]. 


142 O. ANTINORI E T. SALVADORI (505) 


Fam. CHARADRIIDAE. 


195. Oedicnemus crepitans (Linn.). 


a. 9. Assab. 14 Marzo 1870. 


Similissimo agl’ individui di Europa. 

[Vedemmo qualche individuo lungo la spiaggia del mare 
in Assab, al nostro arrivo in quella baia nel Marzo del 1870; 
ne ho anche osservati alcuni nel Samhar. Non credo che ri- 
salga nel paese dei Bogos, io almeno non ve l’ ho mai ve- 
dute. A] 


196. Oedicnemus affinis, Rip. 


a. 3g. Sciotel. 28 Gennaio 1871. 
Db. 3. Massaua. 14 Aprile 1870. 


L'individuo di Massaua ha tinta più chiara, dell’ altro, colle 
macchie delle parti superiori meno ben definite, e sembra 
in muta. 

[Abita questa specie nel Samhar, alcune località del paese 
dei Bogos ed il Barka, da dove si estende molto lungi di là 
nell’interno dell’Africa centrale nord. 

Nel Gennaio del 1871 ne rinvenni una coppia in Sciotel, 
della quale uccisi il maschio. I suoi costumi sono similissimi 


‘ O 


a quelli della specie precedente, ma è più rara. A]. 


197. Dromas ardeola, PayKuULL. 
a. Z. Massaua. 8 Settembre 1870. Iride scura (BECCARI). 


[Oltre all’ individuo di Massaua, altri quattro, tre maschi 
e una femmina, furono uccisi da me in Aden, nel Marzo dello 
stesso anno. Essi erano straordinariamente grassi; trovai nel 


(506) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 143 


loro stomaco avanzi di crostacei e di vermi marini. Questo 
uccello si lascia facilmente approssimare dal cacciatore e 
quando si alza a volo manda un acuto fischio , che continua 
a far sentire volando, e dopo aver fatti due o tre giri sopra 
la superficie dell’acqua, torna a posarsi sul luogo stesso d’onde 
si è levato, o poco lungi da esso. 

Un branchetto frequentava la spiaggia arenosa del mare in 
prossimità di Aden. In quella stagione non ho incontrato 
questa specie in nessun punto della spiaggia africana del 
Mar Rosso; ma Jesse la trovò a Zulla e a Massaua nel Giu- 
gno. A.|. 


198. Aegialites geoffroyi (Wact.). 


a. Juv. Massaua. 5 Settembre 1870 (BeccaRI). 


[Branchi numerosi di questa specie nel Settembre del 1870 
incontrava il Beccari lungo la spiaggia del mare nelle vici- 
nanze di Massaua, mescolati a quanto egli mi disse, a varie 
altre specie di uccelli di ripa. Sembra che vi fosse di pas- 
saggio, poichè da me non fu trovata in altre stagioni. A.|. 


199. Lobivanellus senegalensis (Linn.). 
a. J. Ansaba. 27 Maggio 1870. 


[Negli ultimi giorni di Maggio, m'avvenni in una coppia 
di-questi uccelli, sul vertice di alcuni colli appartenenti alla 
vallata dell’ Ansaba, sul territorio dei Bogos. In quella stessa 
località e in quel medesimo giorno Beccari uccise un maschio. 
Da quell’ epoca in poi questa specie non fu più incontrata 
da noi, e quantunque HeusLin la ponga fra gli uccelli appar- 
tenenti al territorio dei Bogos, l’esperienza di molti mesi di 
caccia m’ induce. a credere che essa vi comparisca di rado 
e in piccolissimo numero. A.l. 


144 | O. ANTINORI E T. SALVADORI (507) 


200. Sarciophorus tectus (Bopp.). 


a. 9. Keren. 16 Maggio 1870. 
b. 7. Keren. 27 Luglio 1870. Iride color giallo d’ oro (Beccari). 
c. 9. Tantarva. 19 Novembre 1870. 

d. Keren. 18 Maggio 1870. Iride giallo-arancio (Beccari). 


Le femmine non differiscono sensibilmente dai maschi. 

[E frequente nei paesi dei Bogos; vive associato in piccoli 
branchi di quattro o sei individui, ed abita a preferenza i 
colli aperti e poco rivestiti di piante arboree. Si avvicina ai 
villaggi, e più di una volta nella stagione nella quale i Bogos 
arano la terra, per seminarvi il durrah, ne ho veduti degli 
individui seguire d’ appresso il bifoleo, in cerca di vermi e 
di insetti nel terreno smosso. Trovasi anche nel Samhar e nel 
Barka. Non reputo che, sia principalmente uccello della costa, 
come afferma il BLanFoRD, giacchè mi occorse di incontrarlo 
di frequente nella grande vallata del Nilo, nel Sennaar e nel 
Kordofan. A.|. 


201. Chettusia melanoptera (Ripp.). 


a. J. Assus (Samhar). 7 Aprile 1871. 
b. 9. Assus. 7 Aprile 1871. 
c. 9. Assus. 8 Aprile 1871. 


Le femmine differiscono dal maschio pel petto di un nero 
meno intenso; in esse il color cinereo della parte anteriore 
del collo scende più in basso. 

[La Chettusia melanoptera, che BLanrorD ci assicura di aver 
trovata in Abissinia all'altezza di 10,000 piedi, e mai al dis- 
sotto di 7000, fu da me osservata nell’ Aprile del 1871 in un 
terreno prativo nelle vicinanze di Assus nel Sambhar. Erano 
pochi individui uniti in branco e di passaggio. A.]. 


(508) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS Ido. 


Fam. SCOLOPACIDAE. 
202. Numenius arquata (Linn.). 
a. 92. Massaua. Dicembre 1871. 


[L'ho ucciso in Rhas-Gherar incontro al porto di Massaua 
nel Dicembre del 1871. In questa stagione era frequente lungo 
la baia di Adulis, e nei campi nelle vicinanze di Zulla. Nel- 
l’ Ansaba non l’ho mai veduto. A.]. 


20535. Numenius phaeopus (Linn.). 
a. J'. Rhas-Gherar (Massaua). Dicembre 1871. 


[É piuttosto frequente in Novembre e Dicembre come l’altro, 
nelle vicinanze di Massaua e nelle terre circostanti alla baia 
di Adulis. Neppur questa specie vidi mai nel territorio dei 
Bogos. A.]. 


204. 'Terekia cinerea (Gunn.). 


a. Massaua. 5 Settembre 1870 (BECcCARI). 


è 


Ci] 

[Fu ucciso questo individuo dal Beccari nel Settembre del 
1870 nelle vicinanze di Massaua, tirando a un branco di 
Acegialites geoffroyi, coi quali era mescolato. Non pare che questo 
uccello sia molto raro sulle coste del Mar Rosso, giacché il 
BLANFORD ne uccise un individuo nel Gennaio a Zulla, e un 
altro il Jesse nello stesso mese e nello stesso luogo. A.]. 


205. Totanus calidris (Linn.). 


a. 2. Massaua. 14 Aprile 1870. 


[Nel mese di Aprile sì veggono spesso individui appartenenti 
a questa specie frequentare le roccie conchiglifere e madre- 
10 


146 O. ANTINORI E T. SALVADORI. (509) 


poriche che difendono dai flutti marini l’isola di Massaua. 
Lungo il lido passano da uno scoglio all’ altro e vi si fermano 
muovendo di tratto in tratto il corpo, quasi atteggiato a 
profondi inchini. Poi scende nelle sabbie che il mare lascia a 
secco e le percorre con grande celerità cercandovi il cibo. Se 
accorgesi di essere osservato muovesi a volo rapido, e va a 
posarsì in un punto poco lontano. A.l. 


206. Machetes pugnax (Linn.). 


a. 3. juv. Keren. 18 Settembre 1870. 
b. 9. juv. Keren. 18 Settembre 1870. 


[Questi due esemplari, non del tutto adulti, e in abito 
d’autunno, furono da me uccisi sulle rive di un piccolissimo 
stagno, prossimo al villaggio di Keren. Incontrai questa 
stessa specie nel Gennaio del 1859 nelle terre fra il Rahat 
e il Dinder nel mese di Ottobre, e un anno appresso in Abu- . 
Karass nel Kordofan nel mese di Settembre.. Sembra adunque 
che questo uccello faccia il suo passaggio nell’ interno del- 
l’ Africa in dette stagioni. 

Non è notato nei cataloghi degli ornitologi inglesi. A.|. 


» 


207. Rhynchaea capensis (Linn.). 
a. JT. Menza. 26 Marzo 1871. 


[Scendendo dai monti di Menza nel Marzo del 1871, trovai 
una coppia di questa RAyncehaca in un prato umido in riva al 
torrente che ne porta il nome. Questo uccello è comunissimo 
nel basso Egitto nelle vicinanze di Damiata, e mi fece molta 
meraviglia di trovarlo in mezzo alle montagne dell’ Abissinia. 
Si trova, al dire di BLAnrorD, anche nel Samhar, ma rara- 
mente. À.]. 


(510) | UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 147 


Fam. ARDEIDAE. 
208. Ardea goliath, Rupr. 


a. 9. Scek-Sayd. 27 Aprile 18'70 (Beccari). 
b. 7. Gherar incontro a Massaua. Aprile 1871. 
C..9. Scek-Sayd. 26 Dicembre 1871. 


_ [Questa specie non è stata trovata nè dal BLanForD, né da 
Jesse. Le due località, ove ho veduto individui appartenenti a 
questa specie sono il golfo di Massaua e le isole vicine, e la 
grande isola di Dalhac. È un uccello sospettosissimo, e perciò 
- molto difficile da uccidersi. Sì aggiunge che difficilmente ri- 
mane sul colpo, poichè ha una forza ed una vitalità non co- 
mune. Un individuo ferito gravemente dal Beccari in Scek-Sayd, 
potemmo, non senza difficoltà, portarlo vivo fino alla barca, 
e gli si dovettero legare fortemente i piedi ed il becco per 
non esserne offesi. L’ egregio compagno ed amico IsseL osservò 
parecchi individui di questo uccello in Maggio sulle rive di 
un piccolo lago salso comunicante col mare nell'interno del- 
l'isola di Sarato, ove più tardi, in Gennaio 1871, ve ne fu- 
rono trovati anche da me parecchi individui. A.]. 


209. Ardea purpurea, Linn. 
a. 9. Ansaba. 15 Ottobre 1871. 


[Nei Bogos è uccello avventizio. In tanti mesì di soggiorno 
in quella regione non ho veduto ed ucciso lungo l’Ansaba 
che questo individuo. A.|. 


210. Ardea gularis, Bosc. 


a. g. Massaua. 15 Aprile 1871. Individuo colle piume tutte candide. 
db. J. Scek-Sayd presso Massaua. 25 Aprile 1870. Tutte le piume tranne 
quelle della gola schistacee. 


143 O. ANTINORI E T. SALVADORI (511) 


c. J. Scek-Sayd. 27 Aprile 1870. Grandi cuopritrici esterne delle remiganti 
primarie, e parte delle piccole cuopritrici del carpo candide. 

d. 3. Scek-Sayd. Aprile 1870. Simile al precedente. 

e. JT. Massaua. 22 Dicembre 1871. Individuo- colle piume tutte candide 
come l’ individuo a, ma senza ciuffo sull’ occipite. 

f. 3. Dessè. Gennaio 1872. Grandi cuopritrici esterne delle remiganti 
primarie dell’ ala sinistra bianche, quelle dell’ ala destra del 
colore scuro delle altre piume. 

g. 7. Massaua. Gennaio 1872. Simile al precedente, ma senza ciuffo e le 
cuopritrici bianche sono sull’ ala destra. 

h. 9. Massaua. Gennaio 1872. Manca di ciuffo, nel resto simile agli indi- 
vidui d, d, e. 

î. Testa e collo di un individuo colle piume candide. 


Asseriscono i signori HarrLAuB e Finscn che gli individui 
bianchi siano giovani, la quale cosa sembra assolutamente 
erronea, giacchè l’ individuo @, interamente candido, ha le 
piume del ciuffo e del gozzo assai lunghe, e quelle del dorso 
pure assai lunghe ed a barbe decomposte, come negli indi- 
vidui adulti in abito di nozze dell’ Ardea garzetia. Probabil- 
mente gl’ individui bianchi o sono più vecchi di quelli color 
nero-lavagna, o costituiscono varietà individuali. A questo 
secondo parere sembra attenersi HeueLin, il quale nota come 
varietà gli individui bianchi. 

[Questo airone è stazionario in varii punti del littorale 
della costa africana del Mar Rosso, e comunissimo in Aprile 
nell’ isola di Scek-Sayd, dove in quel tempo costruisce dei 
grandi nidi sopra le avicennie e le rizofore che rivestono i con- 
torni di quell’isola. Le uova sono uniformemente tinte di verde. 
La più parte degl’ individui da me veduti in varie stagioni 
avevano il manto tinto di colore scuro schistaceo. Gli individui 
col manto tutto bianco candido, erano, in proporzione degli 
scuri, in piccolissimo numero. Vivono in buona armonia coi 
Neophron pileatus e nidificando nella stagione stessa non te- 
mono di porre i loro nidi in prossimità di quelli, ed anche di 
costruirli sulla istessa pianta. A.|. 


(512) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 149 


214. Butorides atricapilla (ArzeL.). 


a. Y. Massaua. 16 Aprile 1870. 
Db. 9. Massaua. 24 Aprile 1870. 
c. 7. Scek-Sayd. Dicembre 1871. 


[È uccello inerte come i suoi congeneri; sta immobile sopra 
una roccia in riva al mare delle ore intere, aspettando che 
passi qualche pesciolino o qualche piccolo crostaceo per af- 
ferrarlo e nutrirsene. Nelle ore calde sta nascosto entro le 
grotte madreporiche, scavate dal mare, che fiancheggiano 
alcune parti dell’isola e del golfo di Massaua. A_ Ras-Gherar 
| incontro alla città havvene sempre qualche coppia. Nidifica 
nel mese di Aprile in Scek-Sayd sopra le piante stesse, sulle 
quali nidifica la specie precedente, ma sembra in piccolo 
numero. 

Lungo la costa africana del Mar Rosso, trovasi localizzato 
in alcuni punti ove dimora in tutte le stagioni dell’anno. 
Non l’ho mai veduto lungo l’Ansaba, o in altre parti: del 
territorio dei Bogos. A.]. 


rex 
pes 


PRISITA 


212. Bubulcus ibis (HASSELQ.). 


a. 7. Keren. 14 Settembre 1870. 
b. 9. Keren. 14 Settembre 1870. 
GC. ®. Ansaba. 8 Agosto 1871. 


I primi due hanno una leggerissima tinta gialliccia sul 
pileo; l’ultimo invece è in abito perfetto. | 

[Si estende questa specie dall’ Egitto, ove è comunissima, 
fino oltre Khartum e rimonta il fiume Blu al di là di Rosseres; 
dalla costa d'Africa del Mar Rosso giunge pure molto innanzi 
verso l’ equatore, e spesso rimonta i fiumi e le valli dell’ Abis- 
sinia. Nel mese di Agosto ne comparirono alcuni nel territorio 
dei Bogos, ed in numero maggiore sì fecero vedere in Set- 
tembre. Anche nel Barka si vede frequentemente, ma in tutte 


150 O. ANTINORI E T. SALVADORI (513) 


queste diverse località non è nè comune nè stazionario come 
in Egitto. 
Manca ai cataloghi dei naturalisti inglesi. A.]. 


Fam. CICONIIDAE. 


215. Scopus umbretta, Linn. 


a. 9. Ansaba. 16 Ottobre 4870. 
b. 3g. Ansaba. 25 Giugno 1871. 
C. J. Ansaba. 20 Luglio 1871. 


[L° ho incontrato nelle varie stagioni dell’anno lungo l’An- 
saba ed il Barka, e l’ ho anche veduto frequente all’ oriente 
di Menza, lungo il torrente che serve da via per discendere 
nel Samhar; passato il varco di quelle alpestri giogaie, il 
torrente si spande sopra un’ amenissima valle ricca d’ alberi 
e di erbe palustri. Vi erano moltissimi di questi uccelli po- 
sati sui tamarischi, ma o fosse la mia presenza, o l’ora mat- 
tutina in cui sogliono andare in cerca di cibo con più atti- 
vità che non nel meriggio, il fatto è che non potei avvicinarli. 
Appena mi dirigeva alla loro volta, partivano da lungi man- 
dando un grido rauco, che ha qualche somiglianza con quello 
della cicogna comune. Nel loro stomaco ho trovato quasi 
sempre frammenti d’ insetti acquatici, vermi e piccole chioc- 
ciole. A.]. 


244, Ciconia abdimii, Licat. 
a. S'. Keren. 16 Giugno 41870. 


[Comparvero alcune coppie di questa cicogna in Keren nel 
mese di Giugno. Presero stanza sopra una Adansonia di fianco 
al villaggio, e sembrava che avessero volontà di costruirvi i 
nidi, ma dopo pochi giorni scomparvero, in modo che non ho 
più incontrato questa specie nel territorio dei Bogos, I Bogos 


(514) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 151 
credono che questa specie sia foriera di pioggie; hanno per 
buon augurio la sua venuta, e non permettono che si uccida. 
Dei costumi di questo uccello ho lungamente parlato nel mio 
Catalogo (pag. 101). A.|. 


215. Ciconia episcopus, Bopp. 
a. 9. Ansaba. 25 Giugno 1871. 


[Qualche individuo di questa specie sì fa vedere nella valle 
dell’ Ansaba all’ epoca delle pioggie. Un branco numerosissimo, 
ma di passaggio, incontrai nel Barka il 17 Settembre nelle 
“vicinanze di At-Kukuù. Aveva la direzione dal Nord al Sud. 
In quello stesso luogo vidi egualmente passare dei branchi 
di cicogne bianche, che anch’ esse andavano verso l’ equa- 
tore. A.]. 


216. Leptoptilus crumenifer (Cuv.). 
a. 9. Barka. 6 Ottobre 1871. 


Le grandi cuopritrici delle ali non sono marginate di 
bianco, od in modo affatto indistinto. Nel Museo di Torino 
si conserva un Leptoptilus, che sembra riferibile al L. rép- 
pelli, avendo le grandi cuopritrici delle ali con larghi mar- 
gini bianchi. 

__[L'Ottobre del 1871,in una corsa che feci a Kassala, trovai 

due di questi Marabù in Az-Hamer villaggio nelle vicinanze 
di Zaga. Uccisi una femmina, e tornai così a rinnovare 
la conoscenza di queste gigantesche cicogne, che così fre- 
quenti si veggono nelle terre del Sudan. L'individuo ucciso 
ha dimensioni molto più piccole di quelle degli esemplari ri- 
portati da me da Galabat e dal paese dei Djur. Questo uccello 
dalle valli interne dell’Africa settentrionale non giunge mai 
alla costa. A.l. 


162 O. ANTINORI E T. SALVADORI (515) 


Fam. TANTALIDAE. 
217. Ibis aethiopica, LATH. 


a. 9. Barka. 18 Settembre 1871. 


[Frequenta le acque correnti e gli stagni-della grande vallata 
del Barka. Nella mia gita a Kassala, nel settembre 1871, ne 
incontrai parecchi individui in Az-Hamer dove uccisi una fem- 
mina. Qualche giorno appresso in riva a uno stagno nelle vi- 
cinanze di Af-Dob uccisi un maschio, la cui spoglia andò per- 
duta. Nel Decembre tornai ad incontrare questa specie in Dessè, 
isoletta prossima al golfo di Adulis, in riva a un lungo seno 
di mare che s’innoltra fino nello interno dell’isola. Parecchi di 
questi Ibis mescolati all’ Ardea gularis che eravi in copia, e a 
pochi individui dell’ Ardea goliath, passeggiavano in cerca di 
vermi sopra le melme rimaste quasi libere dalle acque. Li osser- 
vai così d’ appresso da non metter dubbio che mi sia potuto 
ingannare. Il fatto mi recò grande meraviglia, perchè per 
quanto io mi sappia non fu notato da nessun naturalista fra 
gli uccelli del Mar Rosso. È quasi superfluo che io dica che 
nol vidi mai nell’ Ansaba. A.|. 


218. Ibis falcinellus, Linn. 
a. gd. juv. Ansaba. 


[Alcuni giovani di questa specie furono uccisi nell’ Ansaba 
dei Bogos dal mio servo Valdanchien. Guasti dal colpo non 
ini fu possibile di preparare che questo solo esemplare. 

È di passaggio nel mese di Agosto. A.]. 

Fam. PELECANIDAE. 
219 Phalacrocorax africanus (Gm.). 

a. 4. Ansaba. Luglio 1871. 


[Uccisi questa specie nell’ Ansaba il 16 Luglio, laddove la 
via dei Bedjuk traversa il fiume per raggiungere quella dei 


(516) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 153 


Bogos. I naturalisti inglesi trovarono questo cormorano sol- 
tanto nel Lago Ashangei. A.]. 


220. Pelecanus rufescens, Gw. 


a. 9. Massaua. 27 Aprile 1870. 

b. 3. Massaua. Aprile 1871. 
G. 9. Massaua. Aprile 1871. 

di Massaua. Aprile 1871. 


Nessuno dei quattro individui sopra notati è in abito per- 
fetto, siccome il piumaggio è in tutti più o meno tinto di 
cinereo bruno; sulla mandibola superiore si scorgono talune 
impressioni più o meno scure, ramificate ed irregolari, ed af- 
fatto diverse dalle macchie nerastre, che si osservano sulla 
mandibola superiore del P. philippmnensis. 

[Questa specie è comunissima entro il golfo di Massaua. 
Oltre gli individui qui sopra notati varii altri ve ne furono 
uccisi, ma tutti similissimi fra loro, cioè a dire tinti più o 
meno di grigio, e nessuno coll’ abito chiaro degli adulti. 
Durante il mio soggiorno in quell’ isola nei mesi di Marzo 
ed Aprile nelle prime ore del mattino un certo numero di 
questi uccelli, grandi nuotatori, veniva a volo a posarsi in pros- 
simità della riva d: faccia alla mia capanna, in modo che io 
potevo a mio bell’agio tirare loro sopra. Al colpo si allonta- 
navano e prendevano il largo, ma la mattina seguente, e 
talvolta anche nella giornata stessa, tornavano in quel luogo, 
ove erano attratti da una quantità prodigiosa di piccoli pesci, 
che rasentavano la riva. Due individui, uccisi da BLANFORD 
in Agosto nell'isola Dessè, avevano la livrea perfetta degli 
adulti, mai veduti da me. A.]. 

221. Dysporus sula (Linn.). 

a. g'. Massaua. 11 Aprile 1870. 

b. 9. Massaua. 14 Aprile 1870. 

GC. d'. Massaua. Aprile 1871. 

d. 9. Massaua. Aprile 1870. 

Nessuno di questi individui è in abito perfetto; l'addome 
in tutti è bianco variegato di bruniccio. 


154 O. ANTINORI E T. SALVADORI (517) 


[Solo nell'Aprile mi è stato concesso di raccogliere questi 
uccelli entro il golfo di Massaua. Pescano sovente nuotando, 
ma spesso ancora sì elevano a volo e si gettano sul’ pesce 
a modo delle sterne; ma il ioro colpo non è mai sicuro, 
per cui molto frequentemente sortono dall'acqua senza nulla 


avere nel becco. Il BLanrorp ed il Jesse non ne fanno pa- 
rola. A.]. 


Fam. LARIDAE. 
299. Sterna bergii, Licut. 


a. 7. Malcatò nel Golfo di Annesley. 25 Gennaio 1872. 
b. 9. Malcatò nel Golfo di Annesley. 25 Gennaio 1872. 


Ambedue gl’ individui sono in abito invernale, cioè colla 
fronte bianca, il pileo e la cervice misti di nero e di bianco. 
[Questa specie non è stata trovata nè dal BLanrorp né 
dal Jesse. Nel Gennaio del 1870 trovai alcune di queste sterne 
nella baia di Adulis, mescolate alla Sterna media, che era 


comunissima. Ebbi anche luogo di vederla nell’ arcipelago di 
Dalhac. A.|. 


225. Sterna media, Horse. 
Sterna affinis, Riipp. (nec Horsr.) Allas, &. 14. 


. Massaua. 12 Aprile 1870. 

. Massaua. Aprile. 1871. 

. Massaua. Aprile 1871. 

. Massaua. Aprile 1871. 

. Massava. Dicembre 1872. 

. Massaua. 5 Settembre 1870 (Beccari). 


SS 
l'eue E o Me eee 


Tutti questi individui sono in abito imperfetto, cioè col 
nero della testa confinato sulla cervice, colla fronte bianca, e 
colle piume del pileo nere nel mezzo e bianche sui margini; 
Presentano inoltre qualche piccola differenza nella grandezza 
del becco. 


(518) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI ROGOS 155 


[Frequentissimo nelle acque di Massaua, particolarmente 
nell’ Aprile. Gl’' individui uccisi nel Dicembre hanno l’° abito 
stesso di quelli uccisi nell'Aprile. A.|. 


224. Hydrochelidon fissipes (Linn.). 
a. 9. in muta. Torrente Darì (Bogos). 10 Settembre 1871. 


[A primo aspetto sembra strano d’ incontrare questa specie 
nel Dari, torrente che dal montuoso territorio dei Bogos im- 
bocca nell’Ansaba a 4000 piedi dal livello del mare.. Non 
avendo nessun rapporto questo torrente col corso del Lebka, 
separato da esso da una catena di alti monti, si può affer- 
| mare che questa sterna per raggiungere il Dari abbia seguito 
dalla foce il fiume Ansaba e da questo sia entrata nel Dari. 
È rara; Jesse uccise un solo individuo nel Giugno a Zulla. A.]. 


225. Larus fuscus, Linn. 


a. J. ad. Massaua. 10 Aprile 1870. 
b. 7? Massaua. 10 Aprile 1870. 

c. 9. Massaua. 3 Dicembre 1871. 
d. 7. juv. Massaua. Dicembre 1871. 


[E molto frequente nel Mar Rosso, ove l’ho osservato in 
tutte le stagioni. Gli individui uccisi. nel Dicembre sono si- 
mili nell’abito a quelli uccisi in Aprile, e tre degli esem- 
plari raccolti hanno le parti superiori del collo bianche co- 
sperse di macchioline scure, cosa che non si scorge negli 
. adulti quando si rivestono dell’ abito perfetto di nozze. 

A Massaua si vede spesso questa specie posata sulle cime 
dell’albero maestro dei Sonduk, senza prendere timore al- 
cuno dello strepito che i marinai sogliono fare dentro quelle 
loro barche. A.). 


926. Adelarus leucophthalmus (LicxHm.). 


a. I. Capo-Luma. 3 Aprile 1870. 
b. 7. Massaua. Gennaio 1872. 


156 O. ANTINORI E T. SALVADORI (519) 


. Massaua. Gennaio 1872. 
. Massaua. Gennaio 1872. 
. Massaua. Gennaio 1872. 
. Massaua. Gennaio 1872. 
. Massaua. Gennaio 1872. 
. Massaua. Gennaio 1872. 
. Massaua. Gennaio 1872. 


Fog oto 


Tutti questi individui hanno la più grande somiglianza fra 
loro; in tutti il cappuccio bruno-nero della testa è misto di 
bianco. La coda è candida in tutti, tranne l’ individuo g, nel 
quale presso l’ apice delle timoniere esiste una macchia nera. 

[In Aprile del 1870 alcuni individui appartenenti a questa 
specie furono da noi incontrati a Capo-Luma, in vicinanza di 
Assab. Nel Gennaio del 1872 trovai una gran quantità di questi 
uccelli stabiliti entro il golfo a Massaua, ove si vedono spesso 
posati sopra 1 tetti delle case. Li vidi anche numerosi nella 
baia di Annesley, laddove l’ esercito inglese effettuò il suo 
sbarco nel 1867-68. A.]. 


227. Adelarus hemprichii, spp. 


a. 9. Capo Luma. 2 Aprile 1870. 

. Massaua. 18 Aprile 1870. 

. ad. Massaua. 20 Aprile 1870. 

. ad. Scek-Sayd. 22 Aprile 1870. 


b 
C. 
d. 
e. Juv. Massaua. Dicembre 1871. 
16 
g. 


O #0 40 


gd. Juv. Massaua. Dicembre 1871. 
Zulla. Gennaio 1872. 


La figura di questa specie che accompagna il catalogo della 
collezione fatta da Jesse in Abissinia e nel paese dei Bogos 
(Trans. Zool. Soc. VII. pl. 27) è molto inesatta; pare che si 
sia voluto rappresentare un giovane, giacchè in essa non si 
scorge traccia del semicollare bianco che cinge la cervice, al 
disotto del cappuccio nero, negli individui adulti; anche il 
becco ed i piedi vi sono inesattamente coloriti; il becco non 
deve essere giallo, coll’ apice rosso, ma verdastro coll’ apice 


(520) UCCELLI DEL MAR ROSSO E DEI BOGOS 157 


giallo ed attraversato da due fascie, l’una nerastra e l’altra 
rossa; i piedi devono esser di color verdastro-livido, e non 
bruno-neri. | 

[Nel mese di Aprile e Decembre è frequente come l’altra, 
colla quale si mescola entro il golfo di Massaua. Accade spesso 
durante il giorno di vederne delle lunghe file schierate sopra . 
i cumignoli delle capanne che trovansi più vicine al lido. 
Passa a volo sopra la città, e se per caso scorge in terra 
qualche corpicciuolo che lo inviti, non teme di lanciarsi a 
raccorlo in mezzo alle piazze ed ai cortili delle case, benchè 


siano popolate. A.]. 


INDICE DEI GENERI E DELLE SPECIE 


Vultur occipitalis . 
Gyps fulvus . 

—. ruppellii . 
Neophron pileatus . 
Aquila naevioides . 

—  naevia 
Helotarsus ecaudatus. 
 Pandion haliaetus . 
Circaetus gallicus . 
Buteo augur. 

—  auguralis. 
Falco barbarus . 

— tanypterus . 

—  concolor. 
Tinnunculus alaudarius 

— alopex 
Spizaetus bellicosus . 

— occipitalis . 
Pseudaetus spilogaster 
Micronisus sphenurus . 

— gabar . 

— niger 
Melierax polyzonus 
Serpentarius secretarius. 
. Circus swainsonii . 

——  cinerascens. 
Athene perlata . 

Bubo lacteus. 

— cinerascens . 
Ptilopsis leucotis . 
Scops senegalensis. . 
Pionias meyerii. 
Palaeornis cubicularis 
Pogonorrhynchus abyssinicus 


Pogonorrhynchus vieilloti 


— undatus . 
— melanocephalus . 


Barbatula uropygialis. 
Trachyphonos margaritatus . 
Campethera nubica 
Iynx torquilla 
Indicator sparmanni . 
Chrysococcyx cupreus 
= claasii 
Cuculus clamosus . 
Coccystes glandarius . 
— jacobinus 
—_ afer . 
Centropus superciliosus . 
Turacus leucotis 
Schyzorhis zonura. 
Colius leucotis . 
—  MaACrourus . 
Toccus hemprichii. 
«—.  erythrorhynchus . 
22 masutuS. 
Bucorvus abyssinicus . 
Upupa senegalensis. 
Irrisor erythrorhynchus . 
Scontelus aterrimus 
Apaloderma narina 
Coracias abyssinica 
— naevia. 
Eurystomus afer 
Merops apiaster 
—  Superciliosus . 
—, Viridissimus . 
—  albicollis 


52 


160 O. ANTINORI E T. SALVADORI 


Merops erythropterus. 
Ispidina picta 
Halcyon semicoerulea . 
—  chloris. 
Caprimulgus inornatus 
Cypselus aequatorialis 
—  affinis. 
Psalidoprocne pristoptera 
Cotyle riparia 
Hirundo rustica . 
—  aethiopica. 
— puella. 


Terpsiphone melanogastra . 


Batis orientalis. 
 Lanicterus phoeniceus 
— sp. nov.?. 
Dicrurus divaricatus . 
Lanius lathora . 

—. minor 

—  auriculatus. 

—.  collurio. 

—  isabellinus . 

—  humeralis . 
Prionops poliocephalus 
Laniarius gambensis . 

_ aethiopicus. 

_ erythrogaster . 
Rhodophoneus cruentus . 
Telephonus erythropterus 
Nilaus brubru . 
Melaniparus leucopterus. 
Chalcomitra cruentata 
Cinnyris abyssinica 
Cyanomitra affinis . 
Aidemonia tacazziana . 
Panaeola pulchella. 
Hedydipna metallica . 
Pycnonotus arsinoe. 
Turdus simensis 

—  icterorhynchos 


58 
58 
59 
59 
60 
60 


.. 64 


62 
63 
63 
63 
64 
65 
66 
66 
67 
68 
68 
69 
70 
70 
70 
7A 
72 


73 
73 


75 
76 
TI 
TI 
78 
78 


Monticola saxatilis 
Ruticilla phoenicura . 
Cyanecula suecica 
Cossypha semirufa 


Thamnolaea rufo-cinerea . 
= albiscapulata . 


Pentholaea albifrons. 
Cercomela melanura. 
Saxicola lugubris. 
— isabellina 
—  oenanthe 
— aurita 
xanthomelaena 
— leucolaema. 
—_ leucomela . 
— deserti . . 


Philothamna fuscicaudata . 


Pratincola pastor. 
—_ hemprichii 

Curruca atricapilla . 
—  hortensis 

Acrocephalus sp.? 


Camaroptera brevicaudata. 
Crateropus leucocephalus . 


Argya acaciae. 


Cercotrichas erythroptera . 


Aédon galactodes. 
Cisticola cursitans 
Drymoeca ruficeps 
— gracllis Lo 
- murina. 
— rufifrons . 
— pulchella . 
Budytes nigricapillus 
Agrodroma sordida . 
Anthus_sp.? 
Galerita praetermissa 
Calandrella ruficeps. 


Pyrrhulauda melanauchen . 
Fringiliaria septemstriata . 


84 


100 
100 
100 
101 
101 
101 
102 
102 
103 
104 


UCCELLI DEL MAR 


Fringillaria flaviventris. 
Passer sp.? . 
Pyrgitopsis swainsonii . 
Pytelia citerior 
Lagonosticta minima 
Uroloncha cantans 
Amadina fasciata. 
Vidua erythrorhyncha . 
Steganura verreauxii 
Euplectes franciscana 
— abyssinica. 
Sporopipes frontalis « 


Plocepasser superciliosus . 


Quelea aethiopica 
Hyphantornis dimidiata. 
—_ galbula 
= luteola 
— melanotis. 
Textor alccto. 
Buphaga erythrorhyncha 
Pholidauges lcucogaster 
Notauges chrysogaster . 


Lamprocolius chalvbaeus . 


Lamprotornis purpuroptera 


Amydrus rippellii 
Corvus affinis. 

— — scapulatus 
Treron waalia 
Columba guinea . 
Turtur auritus 

—-  senegalensis . 


Streptopelia semitorquata . 


— barbarù 
Oena capensis. | 
Pterocles exustus 

— lichtensteinii . 
Francolinus erkelii >. 

— clappertonii 

— gutturalis . 

neo leucoscepus 


è 


104 
105 
105 
106 
106 
107 
107 
108 
108 
109 
109 
109 
110 
110 
(LO 
112 
143 
113 
444 
115 
145 
147 
4147 
148 
118 
149 
119 


20 


121 
124 
122 
122 
122 
123 
123 
124 
125 
125 
126 


127 


ROSSO E DEI BOGOS 


Piilopachys ventralis” . 
Numida ptilorhyncha 
Struthio camelus. 
Otis senegalensis. 
Pluvianus aegyptius. 
Glareola pratincola . 
Qedicnemus crepitans 
— affinis 
Dromas ardeola . 
Aegialites geoffroyi. 


Lobivanellus senegalensis . 


Sarciophorus tectus. 
Chettusia melanoptera . 
Numenius arquata 

e phaeopus . 
Terekia cinerea . 
Totanus calidris . 
Machetes pugnax 
Rhynchaea capensis. 
Ardea goliath. 

= purpurea . 

—  gularis. 
Butorides atricapilla. 
Bubulcus ibis . 

Scopus umbretta. 
Ciconia abdimii 

- —.  episcopus. 
Leptoptilus crumenifer . 
Ibis aethiopica 

— falcinellus. 
Phalacrocorax africanus 
Pelecanus rufescens. 
Dysporus sula. 

Sterna bergii . 


— media. 
Hydrochelidon fissipes . 


Larus fuscus . 


Adelarus Ieucophthalmus . 


_ hemprichii 


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