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Gift of
Ur. Richard C. Ramsey
STANFORD
UNIVERSITY
LIBRARIES
VOCABOLARIO
METODICO ITALIANO
PARTE SKCONDl
Proprietà letteraria
SiKixi. SiBiane 1. Vocoball
p.$l6b!-tt, PHrtJ delle luivl, b>r-
che fc p, K83— tu. Oa>), iHrllB-
nri, nanovre e parti ioro. p. 895
-fv. ¥elE . pRrtj di euR, e Cme
nlBliv<. p.BOS— V. Alberi, nltno-
■ib lurìnwéMhi p. 9U& — Vi. (io-
nandl, evoiuzlom ed eptre mt-
rinnulie In grnenle. p. 999 ~
TiL UtGiil , carichi , inpieshi ec.
iMniiaresck p. 930.
nilHI, PlRTBI^ l'neXTIIBR CC.
p. 938—111. Hirmi E irff ire .
f^MS-rr.Kannl e pAtre M . -
■uni, ma di niimi preiioafu.p.HS
— ¥. Nsrnir ■■ piclre comuni da lo-
, propril ,1.
-Ili. tlHCCbl
MRnicxiA. feiJDne I. VacaboH
entrali. p.flGl-it. ParU e solidi
rt corpo umano e derivali, di cui
MRNSt- Saitme l. Vocnbùli
generali, p. fUnU^Vivandi?. (rul-
■- —, p. lUW^lUiiniri, conser.
indlmcnti ei^g-Kia3— l v. Vi.
■a. p. 1064 — V.oBwuUi prapril
della Meiua. p. Mar.
" \Stsione I. Vocaboli
ulanie metriliiche e
,— -.^.t059 — n. [Homi del
BKtSilL p. 1061.
MtKBati.LfaA>n«l. lomboli
generali p. 1061—11. SojUue mi'
._.... Sttione I. Vucalioli
«enerall. |i. IOTI— li. ■oni^f^ auli-
che.p. 1073^111. HoDcte io uso.
che. p. Il
p. imi.
e modi dalla im
p.110 H,
PiiKuniLK ed Eri.
ne I. Vocabull generali |
—11, Parentele p,ill7- Il
p. USO.
PkBCi. Siaioiu I. Vocìi
aerali, p. 1134—11. nomi tli
p.llSb-111. naad del rei
deili auflbU. p.1135 — IV.
delle oonchialle, de' Icslarr
UH ec p.llK—V. Parti àr
ec. p. H4a
itTnmiTi rclaKii alla «n-
_ Cd r,\\a sFiMln. p iUI— II. Pc-
p. 1I6B— (IL nnure. p. ||6E—
-..SlrarBenlidlpMO e iH misura.
r. liei.
PnLiTirA. Sesione I. Tocebull
omepsll, n. USI— II. Voci «piisr.
lenrnli alla polMIca ilUva.p. JITO
— 111. Tocl ■piart«i»Bll «tla pnll.
th» pnalvi. p. im — IV. l'Rlili
TolHiiii, uenmw In riguarda alla
pollile*, p. 1174.
PiKnit, MMiCRni, Atti n' O-
mwR et. Stsiont I, Toeaball ge-
nerali. [1.1176— II. PretnH, iraxk,
ImmUiH, mercrdieciLllgl^llI.
AW d'onorv, di lode, di nverep-
■ic di anore. p. 1I8T.
PmiFRgSIUKI, AKTI e HR8TIR-
4K SislOHe I. nomi delle Prafti-
•Ioni. p. INI— It. Hnml delle arti
e del iDMilerl e ilelle auaupuloDi
dell' Domo. p. 1IS7.
llBTTIti. Sisiani Unirà. No.
■ai M Hflllll, e cose relative ad
Rito Simo. Sttiona I. Co«e
rtloHve al rito lo «onerale, p. 1113
— II. niia aa«r« cattiitloo e clA
niM che pntlene »drsB0.n.|jf7
— m. mu delle altre religioni.
ToDaboN Renerall ip>'llanll alfln-
McMiuento n acolaaltcì , e cose
re^aOv'^. p. 1964.
SrjiiTTDHt, Hcin-Toii) <c. Se-
ifonel. Voeabóll generali proprll
alla «erlltura e eoae rrlalive. pn-
B. fhu mi —11. Oicelll neeesiarll
i«àll> icrllliiraihine e allo «crHto-
fa. p. I17&-|it. Lavori di lorll-
lorailonr. p. mg.
KTimM ^tTOttLi. fellone I.
Vocaboli Renerall propriì alla Sto-
ria ^sturale, p.ljgl— ll.Suilanie
naturali, p. (385.
StPPKLLETTrLI, flTRSSUl et
Srclone Vnica. «iippelletllli ed U-
lentllt di aio eonirne n. ■««.
Teatiii. Salone I. Voci ge-
nerali relative al Teat™. p. 1310
— II. Portone addette al Tealro.
p.1311-111. TjKe aervienll agli ual
teatrali, p. IBIS.
p. 1311.
II. n^-
e I. VocsMI gene-
enti - I
terlall proprildl varie
rale. p. mi.
- itolo — i._ StnimenU
- ■"' » ■ -ivopl ed altri oiceiu
imiBiiialo. p. ISTI).
_ tv. Aromatario , fmfiuniirt,
relatlre. p. 1371.
V. irronnn—l. li temili propri!
d) quest'arte, p. ÌJ03-Ì. Cote re-
lative, p. 1S73.
VI. iirbiire. Pnrrucchitrt-
I. StrumentlprnprH del barbiere
ec p. I3T4— 1 Livori e «uè re-
lative, n. 1371.
VII. bottaio— \. Slrumenll pro-
pri! del bollalo, p. isn—l Lavo-
p._ I m _
p. t377— 1. Laiorl e cose rclsHve.
IX. CiiDpellaia — I. Rlrunentl
penleabrl di qneit' irle. p. ms
-S. Lavori e coterelallve.p.lwo
X. Carrozaitrt , Carraio te.
>t. SlrumrnH di qiuil' arie par-
tieotaii. p. 13»— 1. Lavori e eoae
XI. Cartaio t fabbricatore il
irla— (. Stmiìienll prnpHI di
quell'arie, p. I3M— 1. Laiorl e
«ne relatlv». p. ]S8B.
Xn. Ceraiualo—i. Blmmcntl
). l.TKT— a.
Fruuril di quell'arti
C«e retativi atfar
nclotanr dlptllit guan-
Ilio, petlicclaia— i. StnL
proprit di qaHM «HI. e. idXi—%
CoM T«lil|iT. p, tm.
XIT. et7nfetllén-La</orì e cn-
w r«lafl*c « qnul'arte. n. tSS9.
XV. Diitlllatara e fabbrienta-
rt di Uguorl—Ì. Strumenll pro-
nrii dt quenlf «rH. p. tSN — 3.
Co-ie relative, p. im.
avi. SOraiore in legna ed in
mttalla. Battiloro e Filatoro—
i. StnnuenU pmprii dt aattXt ar-
tl II. 1390-1 Ci«er«r«tfvV.p.l3!».
xm. Fabbro, Bagiìano^ Ua-
nìÉraleo — 1. Slminenll propri! di
«Kite ari), p. IÌS3—9. Cose reli-
ivr. p. I3S».
XVIII. Falignamtj Ltgnaiuo-
lo, Stljirttvo ,. Torniture — i.
■trmiKnn prDprH di queste ari!,
^ nsn-x lmdti e cute kUu-
Tt. p. 13».
XXTt. Leaatort ài ti
THio — I. SlrinneiHI n
liwBle »rll. p. U17-». C
gnolo^ \. Slrumenti i>rii
qqml iDCSfierL p. Itlìl— '.
""'xXVl'lf! 'jBusnulo- 1 . Mr
propri! di quello ine«ll.>if.
XXIX Muroiorr
.lIt™sllLa.l«t-lLuvuri e e
e relattve, p. U»i.
XXXI. Orafo, Ars'nliere
i>nni(arore— (.Strumenll ijropr
di quelle arU. p. 1481-2. Laiori
ot«p rclall.B, p. 1133,
XXXII. OrfitoInìo—i.Sìraiof.
Il propri! iti que«"arle. p. Il;
-1 Partì dell'Ortuolg. p. 1«7-
(/, f,
iderai.
cri
ini. p.lttl6-a.
biiif. p
XXL Fama
0. Far
XXll.
•!S,'-
T'oSi
Funaio -t.
B. p. 1414-a.
ClHE riMalIve. p, 1*11.
XXIII. Gioielliere e Corallaio
—I. StramenH nmprll di uuesl'ar-
It p. 1115— 1. Cose relativB. pa.
gina Ufi.
Viìf-LalognaiO — I.Strnnien-
ilproprìi iHqmlo mestiere, pali-
la llh-i ^DH r«UUvE. p. 1417.
XXV. Lalaio—p. HIT.
113— i Latoi'i <
'gìaio—i. S tra melili
ueali meiitieri. p.ilSO
caie relaUvr. p. US
XXXVIII. Squerart
trùTtgre di bitrche—i
irProprii di queste nr
XXXIX. Tappa !:iei
cose relalive a quesl
. lUl.
XL. Te34Ìtore, Filai
Aurexzare, corredar Ja nave iJi
tulli nì\ attrexil neccsssrli t
mctlerlu in ìatslo <![ poter iia-
AvirlB. Il donilo rafibrlo nel vlsg-
Baglicll
0, ^:
tempi e dot
modo che didla sti-
va al henlli „
da riponi coia alcuna
Bagnasciuita o linea d'ici/im,
quella uarte della nave eh' j alla
linea di fior d' ncqna
Baia, seno di mare più lare» d'or-
dinario nel laexz» di quello che
nell'ingresso
Baietta, parte d'una costa, dove
il inare fa un sena circolare
poco profondo
Bancata, che ha lianchl, e si dice
di na^
Banda. Andare atta banda, dice-
si delle nati allars che jiendona
su di una delle parti
Sttten. Battere un tal luogo fiar-
BcGcbeggio t lo Venezia ficca'
da, tanehegslo), è di qnel ino-
mehhhcio^qnaniiole sue estre-
miti di prue e di poppa a vi-
cenda SI JoUovano per 1' urlo
delle onde e rieadooo quando le
onde abbandonano le. stesse e-
slrenilia periamone del pro-
prio peso, la quale ai aumenta
per la reazione della parte op-
Hfrea, !
il luogo dote sono 1
biscotto
lolzone , diccsi della cor
lalo, com'è quella che si
ponti e simili
Bonaccloso, che 6 In l)Oi
Bordala, Il cammino che
dcgglando ora per ui
BiBT cammbionell' appettare che
il tempo si faccia brorerole
Borgognone^peizo di ghiaccio slao-
BoHata, lofEo di ve
le sorge a un tratto,
dice la diaposiiio-
bastimen to. dalla
IO che nebbia
più cne 31 possa, ano anno a aru._
[Ilo a picco e da litel- o a niciio nave ■
D a collecia e piik comun. a CBC-
l^ndBonare. S) cDndnnnn una ns-
•n quando ai dnldB eh' està sia
del comanda di un'amiala o di
una aquadra
Consenttre, at dice che un albtro
ha coiuaatilo , quando per un
grande afono, a per una conli-
nuulone di ilbrii muta lo sialo
ano primitivo e provò qualche
diaunione parziale
Coaaerva, coinpainila : e dlceii del
mimerà de' natili di pitt padro-
ni che nBTiiano Insieme a con-
che, seijultuidone un altro , d^
ride 11 SUD cammino secondo
quello del vascello seguitalo ~
cerca di non perderlo mai di rial
Contrabliandiere, si dice de' basti-
lecita di iDcru
banilo
ContraBuasrea, n
magglH' ikinreaiB
r^nvogllo ; tratttadoai di ipnUiia-
ai maritthne si dice d'una coiu-
panla di navi mercantili scor-
law da Bali di ituerra per dl-
léBderle dal corsali
Corderia, ( Il nome di un grande
edificio molto luogo <
lo largo, deallnato In un ar
I -H di.
d'ugni luogo dove ti
fabbricano o vendono corde
Corrente, movlnienlu procreasi va
che ha II mare in vari luoghi, U
quale pub accelerare, u ritarda-
re la velocita della nave secan-
do che la sua direzione é quella
stessa della nave, od t contra-
rla a di traverso
re BBSoIat vale navigare
Coale»lare, anilar per mare, laB-
CastrudDne,coitrullurB,falibrie*-
luoghi onde 1
sogliono passare
— '—- 1, psradgln dove anoopld
— ■" -'■ guerra incrodan»
sua retta apparente,
secondo la dlreiione d
Derivare, soaroniare, e
>enlo alla rotta prefli
si va con vento scar
l>emo. Itiar la Aaiuln
"JSS
wrt, scendere dalle navi
e^ diceii di un cerio nu-
di n«*i e fregale, che fur-
ia pHTle d' un' BnnalK na-
lomposta di tre squadre
1, F acqua dolce meicolala
BifBa del mare
gmppv di pali plaalaH in
bado. Il ipiale lerve di
le, di dimione e di corpo
EItiu) a quel fiiuco, a me
cbc talvDlla acorre aulti
■eie del Olire, a s'hitphIj
tn>eTi delle navi ,
Biiiju
I dm» la procella.
ed alcuni de' naia
HI S. Ificola ed altri
la de! more, die sua
t dallo spirare de' i
maa Iraveraia ad no
prime una quantlU di ar-
FoUa. reoditura, buca, aperluio
accidentale che al ft nello lior-
dalura del baitlmenlD, sollo o a
livello dell'acqua, per cui e>ga
elpuA introdurre nell' interno
della sleato
aro, la torre de' porti, dove la
nolle per oso ile' naviganti si
accende il lume
allo. Vento fatto, si dice di un
vento ohe promette di divare
per qualche tempo ; e tempo
fatto, tempo che mostra di es-
sere ttalillltn e dover durare
Fede dinaieita, vale alleata
ai prendono al porto don
parte, ne' quali si descrlt
Il Tento collaterale a
lo sparo di tutta 1'
''£ndt
attaccano aolto l
lardano II cono
diretto la poppa
"""-, miet-
Banco della nave
ne di bastimenti mercantili 1 fila-
li navigano di conserva. Si ài
il nome di rioita, ma aliuslva-
mente, anche ad una squadra o
ad un'annala navale
Flottare, auitnre, galleggiare
Fiottìi 1ÌB, piccola flotta
Fonda. Etiere alla fonda ,
IO del mare per ■" '— '- °
ilaUattreixl 0 e
•aUuentD non aiHss) Fondo, h saperBcle delia te
■ialmeolc / 'olla i/el/'aegaa del Biàre.Qu»n-
\prw^ HdieeI rio f iodica & scaudasllo di un
„dierB,y, I fondo, ciac raJlezza, dcvesi e-
sa, ssbliloGO ecc.
a. Buda forantii <
! 0 BncorWRro,
\ì ■KlVi-
all a piilptedl di prol
> la migliare utec
iiure, oircandall di mura, ..
rliparuknti per la loro iilanta
■Ila fiHvia cielle niii|i(;<arl navi
all' Intorno pe' lavoratori destì-
- GieToNR , nome che si ili alla
guardia che si b in mare dalle
quattro Bile alto della sera, la
Oliate si diville in due , ekié di
due ore la due ore, e dleoMi
prhno e mondo gaeUme
Galluto. !fattc o l-iatUnatto gai-
luto , di poppa molto riliaa-
ta. SI dice di un basamento
o nave che abbia alhwgtenMQ-
H multo elevati all' Indietro ed
alla poppa, con un grande rialM
sul davanti ed all' indietro, eoMC
te llolie olandesi , parHooliraL
quelle de'lempl passali
GantìAla, colpo dalo rol lancb
Garbalura, la curvatura di un pei-
%o di legname
Geltu. Far getto, si dice d<l get-
simile a quella delle fidate per lì
la nnezia de' suol (ondi , per
r allena del suo ilellsto
Fronte. Andare di fronte, TOte in
e di flanco l'una all'alIrB
Fuochi . si fa uio di questa voi
per signi Beare 1 fanali o lante.
ne ateeae In tempo di notte in
una neve, come I fanali di pop-
Ca , i qnaJl servono di guida al
BslimenlI di conserva nelle not-
ti oaoure; o pure sono altri fa-
nill, che li dispongono In varli
di segnali in nna squadra
Fuoco in ££Ini
e Glilndila, lutto lo Ipsilo per cui
lavela
aliato
IO dello st
Giuoco dtUa
ndla trouiL-
Goletti, si chiama cosi l'ingresMi
ad un porto n ad iins rada, mol-
lo atrello respetU vomente alla
lunithezta, com' lì la goletta
1 andare agot-
e Golló. n'asigar
^i more , lu Slesia
D di m»e
Treno piatto o bailo, lun-
rive liei mare, che é co-
li sabbia grassa o ili ghioit
. itroul sassi Irregolari .
ili è tomista la apisgi^ e
la del mare
irìare e mapab-alegpiare .
della declinaiione dell'a-
aoiitalo , il rtaale Invece
feni oaltamente al oord
1 verso greco o verso mae-
ebe lOlBa Ini ereco e ira-
add^aff. di mure, vale
per le lempesle a per
•Mito, agK. di nave o va-
cbe ha inalberala o spie-
ore, che Imbarca
; , Impuitare i mcm
>rl del bastimcnlD al |i
per oostruirla
. dicesi ad una sarta
periodico In nlcuni ni
are cbe si róglle il le
■ '1 l'I^FT'"
Imiiorluosrj. privo di porlo
Inarboralo, poslo lu II' arbore, e
dicesl di vela
Inar«nare, arenare, dar nella re-
Incagliare, fermarsi senta potersi
pili muovere, e proprlam. dlceil
delle navi che danno in secco
Incaglia, praprìam
dare, dicesl delle navi da
rra allorehfl bnna diverse
B per dar la cacpln al nenil-
- . 1 per inoonlrorla
Incrociatore, vascello che scorre
~ scnrsefRia sopra una cosUera
spiaggia per guardarla o e-
rrcilarvi la piriteria
copteuiti: , voce fomuils dal
'eco e che «lignifica na>Ìgatore
e, entrata fatta nel gollb
ire, formare un eolfO, en-
Innavigabile , agg. a nave, vsle
— atta a poter naiigariKajhe
Istrìodomia, v. g., quella parte del-
Tarle marinaresca one Iratta
del governo delle vele
_A^CUT0. Golpi lanciata. F.GolfO
Largare, nella marina 6 lo stessa
che lascare
argo, vento Isrgo. 11 vento, |-
Gui lUrexIone '- "" '' "'""
basti mento u
venlo la poppa
Lascare, allentare, 1:
in la rotta i
o olandUG e-
quiiBlenle a due lonnellatt?. È
anche un terni, generale , che
ne'iiaesi del Setlenh-iune sjgnl-
flcs la slesso che citrico pieno i>
Latino. BastlmiHta lathio, vela
(aWnaj cWamansi aeneralmenle
con cjnealo nome le nalee e uli
Lavorare, che meglio dlcesi ar
Legnelto, piccolo naviKlIa
L^no, naviglio
Letto dtl bialtmento, i la buca
che lascia un basUmenlo nel Tan-
Eo molle , dove poili per l' ab-
Levar con vavlglio, vale imbar-
care uomini 0 mercBnile per
traghcllare
Levare, pari, di navilll, lalc esser
capace di portare, come: questo
non lleva se non tanto, cioS non
ai putì caricar dì pia
Levata, I marinai dicono; ii é
dellù ItvalUj allorché le onde
del mare al aliano pulliiBinio
Lingua d f ferra, ogni piccolo trat-
ta 0 altura di terra che al pro-
lunga In mare e termUiB In una
alretta punta
LouodrtMnla , il corso obbliquo
d'tin battimento spinto dallo «te B-
... j.^j,.
IHaloi
I neriL... _
irlere, ai dice che un ufSein-
ic é bPBto manovriere per si-
gniflcare Ch'egli è abile nell'aria
e nell' esercììto della manovra
mure freaco , il dice iguando In
mare il vento i alquanto gagliar-
dello, ma non tempesloso^Jfa-
d anioU eniall ,
Dtf I merìAanl
LMMidromlea, la linea curva che
detcrlie un bastlmenlo lolla su.
perBde del globo, lagnando ob-
blIqniiKDte ad angolo ooilanle,
e BOI retto, tutl' I merldUnl
■iCCHKlu, calma di ture nplana-
B iinaccalisiiiDO i|utuido II
è del ni
I agitato
- creicenle, gonfiato;
10 regimare n periodico delle ac-
que dell'Oceano, |>prcuiU~-—
11 Bina e al abbassa alterni
mente due volle alitorno (
poata, che si nomina filino
Mareggiare , ondeggiare = D
anche l'aver quel travagli
stomaco, che molti ricevun
na> lgare^K>n(leggii
colo di naurraglo
onei^H
qIo etlandto tallo eliche appar-
ene al «ervfito di mare , ah
cria navlgailone,cbe perla co-
ruilone &Ue navi, al comao^
o niarllliiIwece.=JVarf)ia mo-
ina, lun^ la rivi del mare
inare, mellere nuovi martaui
;l legno predalo, traili ne quem
Marinareicamente, alla foggia del
marinari
Mariiuiretieo, add. di marinaro
e de\ miirtnsra
dice cavallone
, i il jiunlg pia
tando acenlrad
icle ■<
Maists, tulio quel corica dw puh
iendendOBi perù sullanlo delle
barche di plceoli irasportì, alle
(|unll si àà in qunlcbe luogo il
ri elle non ne hanno
I davicabile, che si pub iwvicire
ntnto fU OEgelU, i3i'
In mare compartseoni.
911 deli' orlnoiile per
tioiu: Che ai fa da una
nebbia particolarmeDle
no, essrndo II lempo in
O'aniiulllD
ilaiare un basUmenlo.
quKrdn signir, attivo, Irupor-
tnre In nave da Inogo s Inono
ciieeeliesBiBdVaiifiicm a ucon-
do, vale nai-lEire secondando ii
corso dell'acqua
Tiavicaiione, ii nadcare
rjiviiieilals, quanto può uorUre la
nni tdIm una oaviceiii
ili alanti di pietra, d
on funi il bastìmenlo
ice traila dal frnncesi
, far naufragio
frsnuinientD e rompi
he ha latta naufragio
'aiigslarlii, alto a naiigare, ap-
Piavlgaziane. V. >a\ica2ione
iVavire, ada. di naie
favolo, danaro che si paga per
passare sopra ia nave
'Vnlcgj^iare, prender a nolo, come
Tiolennio, llnole^Kiara
no io, prupnam. il paganienlo dei
e condotte da'naviiii
li i spnialnicnte
Ora^Bno, tempesla orribile e
pericolosi per le navi
I» di murino, le reRolc,
principe ligiiardBn-
I cifcreH
Orl«lrDiDli,'Tin?a retta
«rive una nave veleggii
un medetimo vento. Oi
I ; op]>oE
t eorso ol>bl1c[uii
B lOìiod rollìi
,ctie
Ortare, andire
OKegalare, ori- -
Otri] chlaniano I marinari te gros-
se onde lunghe dr' -'•-
non li rompono
chegBiar-
PÌipuila. Dar palmata , si di
quei toccar di mano , che fi
aeun^Bndostal servigio suo
prendendone la caparra
Peeoreiiu, dilaniami i marinari la
■cliiuniB bianca che ai rornii d
romperli delie onde quando
Pecolieiv. ta pigolltra è ne'po
Il di mare una lelliria, >olto
Siale nono vnrii Bjmeiil , pi
r>i cuocere e riscaidarc la p
ed allre materie servibili i
..a.' carena al bastimenti
Pelagli e HO, dini. di pelago
■Pelago, mare
Pennello {àncora hi), ni dio
quando l'dncora é capponala i
sospesa alia itrue di cappone i
le marre pendono Ui mare e noi
sono anche pesoale
Pescar piil o meno, o piiear
pili a fondo, si dice del VaSm
le navi pid o meno nell' aciiiu
aeoondo la lor graveii» in I
Piagala, quel lido che scende dol
eemenic nei mare.=Uiidurp{ag
la piaggia, non s' nilontinùid'
da essa cosi per acqua, com
Piangiare , andare o alar piaggi
Plngglone, accr. di |>iaggis
Piana, secca a Sor if acqua
Piano d- lina «ave. I coilrMtM
Iknno Ire piani o tipi delle sai
che intraprendano di caitndri
prendendole pei (re «ipelll '
dimensioni che presenta on
<ollda,Dtoè: Piano di elmaik
ne orlano di lunghesta j ptc
le a di proiecione = Plano 4
rniSca, diségno, Hpa, pianta di u
Piantone, ai chiama coil ne' pori
ed arsenali di marina ocni pM
za di legno lungo e drillo, cb
si puA ridurre iiriassi pillo mi
no gi-oisa eoUa tega
Pialto, Hgg. d'oa basliinentD, M
quale II piano p«utu de'midtt
-' e rciio e sena' accutaaiol
sì, e si dh» d'una bare* eh
idónda
ire,lncllnare e dkeil ddllneH
e che /anno le navi da un lat
a privata che il
tano d' un ba-
mercante dei-
effetti cii'egii
s a bordo dei
soirobbiigo di
del suo desU-
certo prezzo
carico della
ìj imposte di
te consolidate,
idere i'ingres-
iin bacino o
si lavora nel-
ontetiuta e ctie
ciarvi entrare
iscire la nave
li costruire o
to del mare,
.za ricoverano
chiamasi una
i ed allacciare
due bighe , o
vono ne* porti
lovre ed ope-
dalle navi
porto, munito
«^ aa a M^x^m <
»%M IMATW
Premio di sicurtà, è quello
che si paga per l'assicurazione
fetta delle mercanzie e del ba-
stimento dopo un viaggio, come
si stabili nei contratto
Procella, impetuosa tempesta, for-
tuna di mare
Processo verbale j in marin. è il
riassunto che si compiila dal ca-
pitano, di tutte le deliberazioni
prese nel tempo del viaggio pei
casi ordinarli e pe' casi straor-
dinarii
Proda, sponda, npa^Proda prò-
doj vale lo stesso che marina
marina^ piaggia piaggia
Promontorio , monte o punta di
terra che si sporge in mare
Proraontorietto, dim. di promon-
torio
Prova di fortuna ^ è il processo
che si fa sulla relazione del ca-
pitano e dell' equipaggio per
riconoscere se l' avaria sofferta
dal bastimento fu per burrasca
o per altro motivo
Puntamento^ l'arte di puntare le
rotte di un bastimento, cioè di
determinare nelle carte marine
il luogo nel mare dov'egli è ar-
HMCtdts, unione di varie mercsi
ile, delle qn>ll caricano un tu
-" to diverse persone privi
^cnrez»
Raddobbo, i sinonimo di riparo-
■lone a riceanelDinenla, jiarlan-
da dello Koló 0 guscio del bs-
ftafflca, loffla divento Ìni|ietuosa
che ceua poco dopo
Raso. Kave raia, cosi si den<Hni-
na uni atn cui ai t levala la
billerii superiore ed è rhnasta
eoo la biUerla bai
di grosso calibro, ,
di minore calibro nel secondo
ponte, ridotto al caslellf
Kazione, la portone lU villo
naiiero assegnala ai soldal
ai nwrinarl
ftpHnai^ Il ritirarsi del mar
terra In certe ore delerminale ;
contrario del flusso
Reggere alto vtla, al dice di una
nave o buHmenlo cbe puh so-
■leiKM, ntRM sbandare su —
eJdanenle, mtdla fiirxa di .
aidegale, il che dipende dalla
Remato, ormalo, fornita di remi
renure e parllni dal Udo
Remollao, fartana, nodo o grapp
di vcbH, detto anclw tcHattla
principale «pavento de'nariiu
RelroHiuirdlB, una delle tre par
B sotto». _
i ijuello che comanda la n-
:, dicesl In marineria
urtA ali' Bssicnralore,
ippia sicurtà alle >tei-
lait e sullo slesso bs-
HibordBgKio,
talvolFfl a un altro mu-
nicBiioare, di ii'
0 prender ca-
_ , elle alla lunjti ftìr-
mano I bandii. 1 quali ammon-
ticchiandoli ed gliandoBl col
tempo si coniDlidano < '
le piemie dlglie o ar-
slluaiione per sapere qua! dia
siaquandDsi ri' -■-' ■■' — '—
Kiconotctre i
sia quando si rìtnrna dal vlag^oc
ve per esoniinaria, per SL,
di qua) fona ella sìa e d) quale
RicoiteggiarB, scorrere rll niMv«
navigando le et.,.-
RIBUSSO, il rilorno della m
Rimbarcare. Imbarcarsi di nuovo
Rjmpotla, piccola marella, Bolto
rreigucnte ed iMonoda , die al
fa aenllrc talvolt* anche in por.
lo. I pili dkono rhacca
avigare, nailgar di nuovo
Rtnaavigare, rinavlgare
Ripagalo, è nns retribuzione ci
si di air uonw incaricalo di li
re la guardia e lni|>edlre che nti
weiu] tttttto depo-
■na, Dtcesl anche
WÈtio ai ripagglo
rt paga per Ja nia>
e rlparaiiuDe d~"-
cusskHie delle a
be ti flcDdniia con
li™ una gpligeii
à ritirano col i
In. è propr, direzto-
i iento — S'Intende
dal liasUmento e la
*ai del romoregifra-
fà il Dure quando si
ir In lem pesta
era ancore, lance, a
IKTdnle da una nate
Tcaiuie 0 altro chi
(a anguJo
r allra
Scala, porlo.
■Il'lrcipetàgc, del Levante, ed
lehe deU'E&itto e di Barberia,
it le DaiioarDarllllnw dell'Eu-
nel luo|{a delta ci ..
e nB»i= Nave nella icnlo
COBO, s'intende quella che
Scandagli, sono le profondità os-
U^i dii
t
ir di
Scaronio. V. Deriva
~<àa, s'intende con ipiesta parola
la tracma, li lolco o In slriida
rlanltinle da una sorta di bol-
limento in piccali vortici , che
lascia dietro di
della 9ua
cne cammina
delie acque li
ed «
n effetto
,...r«x;o°t;
>ro livella e a'
scoili ni
ScoKlIello,
Scomiuentalo, diceei del legnaiiK
della nate diseccalo dal sole (
Salpalo, icogiia
Scoprir pueie o terni, vale vedei
Scopalo, scoilio
Scopulo». piena di sroell
pere e per doi
SeccaBoa.,»".
corrente o na
corrente delli
Segare, per b
niodie-
iDsi te onde a ram-
niuf ^i dice del
: navi sopra l' ac-
e' fondi ma] sicu-
ri, dove SODO molli s..
quali realano tagliate le
>p- vi si selta l'éncora
, dicesi -
lo stesso raggio ^bui1e, sIcdiA
due oggeltì, che |ier lo Innanzi
vcdevansi separali ed luertl,
l'uno sì teda nascDslamcnte dal-
i> (orzato dal vento a cepn'aM)
dalla conserva , e ad aDdarn
dov' £ epinlo dalla IbrtunB
Sferralorl, cosi si chiamano I vm-
li gagliardi, che hanno tana di
irle, seccagDa, luogo arenosa in
Smaccatiashno. Mare tmaecatit-
timo, il dicono i niariuarl quan-
do egli é in somma IranquilUU
iolcamento, traccia del corpo àài
tascello, oppure il luo stem
corso ed eziandio la sua velod-
td^per sbutliL ai dice del cam-
minar delle navi sopra l' acqna
JoprBCCaricare, b- acwraccarloo
Sopraccarico, quello che al met|e
SopravvenlD, tontaggio del re
die si gode rispetto a ehi
sotto vento. Onde eiiere o
re loprai/iitiito, o avire it Uh
praveento, vlKUoao essere da
quella parie Onde spira vento.
In marineria, un bailitaetiUt é
al topnaieenfa di un olirò,
quando, coodolla una perpendt-
re, porto, toet, luona àow
' -pprodire e sorgere
_-e, narlgsr «opra
:, parlando di — ""
ianUe. igR. » navi vale leggi
sfolta o tpiaggia lottile, do*
baita E di poca protbadltA per
baod trsHo lungT da essB=4r-
mata lottile, coct chlamnil una
•naata compiHla di calere e
nitri baiUmeali a remi, e che
paraiìo poco
SMloaarc, il fbndo del mare
SgtloTnto , la parte della nave
affolla ■ qnelhi oire lotBa II
yrMaz^Euer lOllovento , vale
•Hre il Tento in dislb(ar«, a
» xantaEKlo
Spv\terBto, BKg. che propr. si
lU alle navi qaindo sono spe-
ji.. . g camminar ve-
SqnadrBlnra , in marineria Ohi*-
nuli sc|uadrahu-i delle soste to
obbliqullil della loro racGii a>i
HplaKgietla. dim
Sjrfangione, acci.
Spulare le ttoppe , al
na i^H
m
e itaoiani
l=:mco
lalle ingfurie
lacelli rU«tP-
. é II cantiere
. 0 a II rad-
QODDano 1 bBaLlmenti
tablljnicnto ditin porto. Il mth
mento, nel qnale In marea #'
alla sua maggiore allezia «ti
porli, nei giorni delle »ltlgÌ9,_,
cioè ne" giorni di plenilunio CP
di noviinnio. Questo momento «^^
qaFlto, nel quale 11 mire, dopai
essersi Innalzato pel Suibo, 6^
mlnds a discendere pel tft
SlabllllA, (
questa V
". '".
e dell!
manS
Iella pane'
forma, de „_ — .
Ito di gravltA, e di
irandeiia o volume e
immersa, oppone alli
che tendono a brio inui.iion
lateralmente
Stallarsi, l'arretrarsi oaneoranf
nel tempo cho domina ou vCb
lo o una marea contraria al gbb(
mino die si vuol fare. In aspet-
tazione di tempo pia favore*»-
Ir, ojipurc di aei'>irsi dulia K*
Strambnro, dJcesI del
Straarzare, t] niUDvcrsi iiihltanco
ed Irregolare della nave, la cu)
^lu devia bruscamente a '~
miao, che soe tiene
e fa sentire, da noluru uut; boiid i
a borda e Hllindietrodellauve, 1
UD certo fremito i
Tattica, l'arte di disporre I njt- I
dati D le navi In baltaglii, e di I
fore le evoluzioni I
impesta, eommoiione InqMlHaM \
delle Bequc e prlnclualmenle
di qaelle del mare agitato daHa I
forza de' venti i
Tempeslanle, cb' i in lempesta, i
ehe soffre Icinpesln I
Tempestare, nieoar tempesta, ea- i
sere in tempesta i
TempesbMamenle, con tempeita i
Tempestoso, che porbi tempeita, l
eh' 6 In tempesta, abitala da I
gran tempesta '
TemporaiBccio. pei7]7, di temporale '
Temporale, luil., tempesta
Tenebrusiia, liuTera o lempesta di
^■■raiOuré in terra.
Da vivando nella terra
PproiiBre.^ii;liur« a
}Mli sacca di (trina di ni
MmKMa, e Gnu questa nilau
uXelenufns la portata del[e
li^Bde tfice»ie&e '" '•>' •"•••■
.laUOtOBJietla,
1 too carico è d)
jjCdnicalo, in msrincrìB slintlii
.J|gndaacui li siiordgilanD :
^^nrdt nel G^liricarle, per tenci _
•nfiimti i luro leitniiiMi o cordo-
ski mododa (armare p«r la loro
■tretu tadme un tarpo tato
Tnf eUare, pauar altre
TnfetlO, Ir^ia Mamealo, IrapBRi
liùiia aodc li tnpaÉ»»^ar ti
fclio e più coiar- ' — • — ■"
ule IrapBHnre
bcUarc, --
— oB altra
Tnitetlo, lra«el)a
inpUare. r.TrauPltarc
^MÌM. r. Tngclla
MtUire, traghettare, trapana-
cwila che li stende dallo pojjpa
Manne ed é traaclnsto d>I di
l'ruRHtinatBi bultra lenipeitasa
Trji^tlart. /( mare traenali".
miw i niariBH, quaad' è grsii-
draeatc agitato, e un eatcelln
trmutia, quando dlfllcllmeule
^menala, 4 un nome che ti ild ad
«litUla marìttlDiu e anche al
Jamo che il »' impieia
■'''naenla, al dice del piega-
■'•M di an paxo d' li-'n» in
ininr dimionì o per
uà Bguri, quin-
dicolarl alia chiglia e ^av:
col loro piano alle altre e
mti alquanto IneHnate
'rtvirare, >t dice propr. dei
unni del iefini con dire:
divrrie nella ioni luniiliei
naturaliueate o aVUficialn»
(. TravlrauCMo
'romba. Ritincer l' acqua r
Iromba.diGeBldginiarinni i]
do l'acaDB Che ti eiti-ae i
nave colle troinba miper
quantità di qualla che enlru
la nave. Itlce« da' marinai i
turbine o vurliee d' ariH .
vien gid da Dube sqiiai
ims, on<iejri*nie^lo
condurti alla Kva, lerminD
navigazione
uui, accollare il naviglio
0 Duorevole = i
Ttuia, guarnito di vele
'cieKgianienlo, il veleg^inr
■ elegglaiite, che velegeia, i
Elrirgìalore, si dice di
ga^no duve >) tiinna e si rac-
Vflf tiare , sWre alle tclelle , os-
Veliere, agg. diiia*e che veleggia
tpFcfltsiurnlc
Vellaeare, veleggitrc
Vndre al vinto , accoalarsl con
U direzione detta nave al pun-
10, dal quale spira 11 vento, bIc-
dlpendé dell'azione del dmone
Verno. Etstre tatto vento j ter-
mine niarin. che vale, avere li
venia In dlsbvore o a svsntog-
^o^rAvtre il vento in poppa,
o andare col vento in poppa.
lale navigare con vento fiMire-
i-Dle^lDcrt a vento in m al
ruota, vale avere II venta dirti.
to-, averlo In poppa o (arwe-
AcCASTELLinENTI), Mstello dell»
liriia 0 della poppa d'nn i'
Accatanienta, stellB del fondo
DB baitinienla
Ale tf una gatta, peni di legna
polli In taglia sporgenti dalla
poppe e elle l'alluogino
Alelùi del cippo, peiao di legno
curvilineo lotlo 11 dragante a
Arcacela, parie posteriore esterna
Arco delle gutltrìe, peno di le-
gno arcalo, la alcone navi, che
non lianno gallerie all' Intorno
della poppa
Anillo, carpo di galera sguarnito
BtrctLAKI, lerni CMiRcatl «opra
Volta, filar
marinari
rlnarescB dei co
lenii 0
a aeDa
glo, mediante la quale il naleg-
glatore ai obMIga di pagareTl
nolo slablUto al ea|>ltano itntììè
tSrt, è''conBuma"tnvi"la'sl(illla e
soprastaiiia,nDnavrA avuto mo-
da <ll caricare la nave
ZiTURR ITOSI, epitelo che si dd al
hatlelll deln gabarre, rhe poi^ '
tana la u vorrà
Zouina, iillii<iso del more i
KK II.
sporgonn In fuori soiira il mare >
Bagllelti, n-avlceiii a lejnii collo- ■
— u — '-iverso della ntn .
paralleli a qneiU i.
;e«o»lenereipo*B j
trave meaSB itn- ^
Ila, onde tOBlenere l tM* ,
. de' ponti .
Italeslrtera, luogo fra un ttmo e ]
Ralluarì; nelle galee sono q«g '
palchi pili alti che si ranno alla ,
poppa e alla prora, 1 quali pH ,
gtuatamenle nelle navi vengono \
Bancicde, banca che allraverM !
la poppa delta galea, dove sool
dormire il capitano
ianco, luogo dove alanno i reiu-
torl quando remano
t> due grossi pezu i
Itr dalla ruota ai pru
Mio la curva dell' oper
uno incaslTEtl nc'nen
t Tanno a lermlnsr
(BTtF e dall' altrn coi
^ fpe«ie di balaailraln
.-e. Oggi boGcauurtD
la e Ballisarlfa, nome
Joe legai bislunghi in-
necU sclirnuatti, ouiu
irai* dalla l'nrie di den-
di itua e l'allro " "
Ellato ad anuolu ti
kdla chiglia delle ni
t delle incitile, onde
la proB del navicello
uima del DaTlElia
limfp legno lermalD
w tm bordo delle p<-
r Impedire di tar eap-
aoiMiitua
^■nmiai
sjMrgeitle sul davanti di inerii
bailJDienli, ne'i|uali Ueaell luu-
«0 di speróne u di bomiireuu
Biltarella, pteoola bllU
Bilie, grossi pezzi di legno lunghi
e iiiudrall pilotali a uiilsa di
coliume nelle due hande della
nave,perdBrtI t-dta e cuzare
sul secondo ponle il...-
naii grandi, alquanto sll'lndle-
Iru dell' albero di maeslr*, sal-
damente tenuto ed inchiodalo ai
Lafll del pODle inferiore e del
Boccaportn, apertiim quadra falla
nel ponti delle nati, per comu-
nicare da un plano all'altro n
con la Silva. Chiamasi anche
i|uella che ti b sul casi«:ro da-
vanti olP albero di meuana, e
>i jiraliCB una acala grande per
mageior larghe»
baEllo de Un cosi,
ordalura, tulio 11
navi, come vascelli e ^gale.
Kave di basso bordo, s' intende
quella che ha 11 Danco bauo,
onde alcuna di esse pitò andare
a vele e a remi. Andare a Lor-
do, vale andare aopra la navp,
imbarcarai. Bordo si prende an-
che per bardala
Boltsuia, suvrBHWslilone di Ic-
enainl, che ai accomodano al-
la nTceiaaiii stiblUli e perciò
s' iDCllnino beltmenre il iati
BottiKlIi, iliimri degli oggelU si-
tuali ai due laH della poppa di
una naie, delll anche Rlanflni
Bonerla o Borerla {inVencsIii
bttcarie), una trave che nelle
Eslsc bI Belle Eolio la corda
mila li<q>ps alla prua, nella qua-
le IMO oonUcoale le latie
Branmioll, pezzi '
iniuil ad enK»
lo più 0 n.
gola retlo, l' oso de' quali è
connettere ] hagll del ponti ci
allo sfbrzo
BraiKlo, dice li praprlaiu.
ta del vaseeJlo
li. r. Ombrinali
MINO] Al'estrendU posteriore
...tt chiglia, lolla quale la ruu
li di poppa £ asaicurata n In
Castro ed a niaschio e che ter
* teuto I
[ Sklcainuolo, Duella parie esierr
I ''e Inferhire deila ruota di poppi
'ie tà una specie di tacca, a
.j1 pota il Unione
tonerà, luogo destinato beII a
flibll delle nave
■Mie delle bitce, mie' tuchl
perii lotto i niadleri perchè
" — |ua nel fondo della nave
1 iDorrere «Ino al poizo
tfomìie e non reatar?
Hlnonlera, nome che ai dA ai
IwrlelH dei cannoni delle navi
Bltanelte, Sncatrelte della ca-
"BMra di poppa nelle galee
nOnlone, pane snpenore nelle oa-
I lee 0 la testata' delle ruole"di
tirua e di poppa ; la parte 1nl%-
_TÌore cMamasr ruota
nda, il parapetto che
appeuella, petzo di legno tqa
oralo, pili o men curio, ilqoi
le entra nella composluone dell
easte o meoibrì della nave
tpucdno dì panie, looo qn
racclnoll lerUoali di legno
di (erro, che aervono ■ (bnu)
ine connesdone parUcolMV b
"-' — '-■- ■*-' ponte e la lal
d' una vela di sin
) aita III
loi n
Carcame, r. Ossame
Carcassa, dlcesi d' un :
non coperto dal IbbcIi
0 dopo che dallo si
slaccato
Carena, la parte di sol
vigilo sino l'opera m
1' opera viva iIpI l
dalla chiglia si
allo alla banda per rassetti^
:arlna, earena
Carlinga. F. Pu-aniez2Ble
Carpenterìa, ossatura del bat
Cartella di poppa. V. Arcacela '
"iserna. Il corpo d' ona veci*
nave disarmata, nel c|»alei n
rlnal che arriiano dalle eia
ter essere poi Imbarcali sopri
astimenli da guerra, si onal
j; . -i maniengono al
ilone gii»
, ano. I
0 pia el
lo della i
posteriore del cassero '
Baserò, Il mena ponte della ■
ve che cDmlncla dalia parte p
- della nate agli itA
alcuni pledl't
moettra a^
a diritti di
wn Bofimn, e un poco lU
didro dello sleoo «bero ni
Bali BDODri e nelle TreRnle
i GOsHIIi sono i ponti
le T«nxano a Arai iliie meui
ili, oh* sono a IìtcIIo fra di
: ' ! '-ti imo ai chlaiDS
I ili hampreiso
, i.^tB B(Hi tmdiinenlo
[ a^MiiLi rfel bìtcolin, \-ate Ilio-
P fi «Uà >IÌTa ote ai coiuerva
(Mbfih). r. Tramisi
WmIi, canale per cai passa
«a curila, che debbe ricevere
^^t'*- ^ r iilUiDO banco alla
^^Mk delle «slere. E cosi della
^HcHÌ«lio. animale l)m1<-- '
^^^Vferchc n quel banei
)] Tondo del bastinicnlo; qi
""^'"rinfili
il t applicato
traeciiUlia delle navi
iontracbiglia,. paronieiiale. ¥.
Oonlradonalenle, lunglil piti\ S
legna che rigirano inlurnu In-
torno al vascello, sopra le to-
stale de' bagli fermale sul dù■^■
lontraportello, perielio postle-
alo 0 quadro di asie della Rran
dezza dell' Bperlura del porlello
alla i|ua1e si oppone. Ha un blF
la volata del cannone e una
manica di Lela che abbraccia II
cannone per impedire che ndlB
ili prua, f! un peizu di un auto
legno, a per lo piil un pesi»
compoato di più legni carvi,
che al applicano InlertoraienH
alta ruoU di prua per furllS-
carla ed unirla più laldainentB'
alla chlgUa dglla nave
ConlraiportBllo. F. Conlrapoi^
lontnrehlglia, pMio di cmtn»
zione, foruiitn di più legni dl~
rltli, che si applicano sulla iht-i
glia nell'Interno della nave MI.
tutta la di lei luii«he»a. CoH
niintia ilalld contrOi'UDla di fO^
AMtnMoniiert.
lionlrocflrale,
di lenito ""
lìigU ne
XL,.
vt, ipBcialmcnte __ __
porta lU* diro, Immorsiti
-" -'— " ■— rinftinsre le
slelli
a tuli
è la [lift alta
so nv< quadra di
ideila ruota, che
fljiura di un T.
imdraganti:
poppa, siili' a
ioi(lìa Bupcrioré dé'porlelU aii-
Aontroiiatirate. T. QuairaUr
Contntlrlnosrtnl. T. Trhicaiiid
OontravolUgllols, peno di leima
roMnda ■ foigi* di toro o ia-
iMM, che n pane dell' oroi-
menta dello sperone d* una nai e
CoDerla dilla natii V. Ponte
l compleuo de' legni
'. Dlceal ancari di'aia-
, il corridoi* del
mai;azzlno della polvere
Conia, lo spailo vuoto nelle ga-
lee ed allre navi, per caaiBl- ,
oare da poppa a prua ,
Comi di' nuiitri t una Bla di ta-
vole o malerl disposti nella ilei-
sa linea da ana eatreniitA sHU-
tra della naie ,
Costa. Le coite sono i momliri ,
' " nave stabtllU sopra laeU-
e che si eiHndona ìmAt-
Dsi nell'elevarsl a dtiU» .
!lnislra per formare l'u- '
■i principale del corpOtW- [
0 delle coste che foi . _.
■attira de' bastimenti
' legni nelle Kale<
Corde,
tino otnque pe
vanno da po)<pa a pnia I
,— , — .ni dalle radicale
la corsia salto Ir coperta e
tennoBO unite le lille
iJorlmboy presso i Greci era un
ornamenlo della poppa : in E-
sehlhi ed In Onera i> il rostro
delle tMvl
i^oronaioento. la sammita e r or
r.K?^/'!
dlapongona
verso della Innghezla ddUar ,
ve, iBcaslrate nelle mautfctle ]
poco salto la clnia dell' albei* !
attraversate da altre ilae «b« 'l
chiamami, rrocede,' aeryot»! <
sostenere la piallafonna dwU *
HatiMa \
loverlB, Il palco o ponte «tM- I
rtoredellHna%e,cioènuBll»*re t
■1 manovra e che non « (»ptrtl -|
da altro ponte
Crociera, peno di legno qntM t
> tondo Inetitodato s tramrto t
le' macellari del castello veni «
Colile: occhi delle gomene,' «W \
que'forl dell'una e dell'altn |
parte delta mola di prua, apccH \
pili in allo del prima pontt, M \
nudi II Fa panare <t cavo % J
l'ancora qtianda si da fò '
Urva caffuccina, i ima
di braccluoki die unisce
irta- »■
ipecle di »cn- '
I della prua
incassBtura sul liordo
)*1II, dtlle aiiiche e di
WOII buliiucnll a reinj
fil«rran?o, per riflliare
3 e chiudere le aiieriure
le il pusajieia de' remi
■Mdlre cheI'scqiianQn
il bcsHmenla
: BialerL Tutte le lise
itopo e ricuoprona r e-
dtl con>o o Ktlo di qua-
iuwe.=la EBiierile cwnl
WM pi» dì due pollld,
UHUtfl OSO >!■ deiUodta
\\e, mceiitaoola di (a-
bcUd ipmio co|ìeMa a
i EUnza nelle borche per
de' paassKRlerl e pfr
lallB p4oEK>B> ilal vento
ITronlcre, sono buchi
i prsHcBli nelle barri-
Iriiiceramena, clie in
bsXInienl! mercanUll si
I tempo di BUerra, sullo
H e sotlo 11 casseretto
popfiA iiclie Kalere. saprà I quali
ai posa Ifl freocia |ier sostenere
la coperliira della slania del
di ([uellB di dteiro delta naTe,
i ((iiall fisniiD la (arma di un T
e di cui l' aniala é plil acuto e
Ujllede ]ild alluninta a miauri
dtiTii'' avvicina di pld sU'estre-
DilLì della mve
Fo»n delle gomene, vale camera
delle gomena
Freccia, la (lartc anteriore dei
Frej^iata, la parte oterlorc del
diseoiata, o capo di banda che >I
■doraa colla acoltnra D dipintura
Friso, quel pezio die il mette in
giro nelle partì superiori detM-
stinienli pleculi da remi, sopra
11 quale venEonolc lorcole per
appogjiìo defremi
rroitlone, e un pezzo di ICRUO
iiila£llata che ai e<Kne supe-
rìDniiente a eoatelll in tutta la
loro largliMM = Frantoai dl-
coaai quegli appoggi di lulau-
Jli'ute che rlcìnjiana il osateli»
1 iiualE cfll«iidana i[ remo dsUd
scalmo 0 dilla s<:«1inÌErs e im-
pedlacono che non girl Ufi ma-
nei^aiarlD
GalleilB, é^ un liinEo pneEiiiolo
che Bfporae dalla poppa e occu-
pa tulla la larshciza della it«i-
sa a livello del cassero e co-
munica con lo camera del con-
■Igllù per due porte ; éconlor-
nalo da un appoxEla o da ima
balaustra la In Iscuilura ed anche
in terrò zzCallrria dfl ptiido
di ttwa. K un andito lirso due
0 Ire piedi, che al b nelle navi
ila iFuerrg a nvello del pailluo-
lo di Mila 0 Mm ponte, lUetro
e lango I fianchi delle sleasf,
per coOianIcare llberanienle da
un luogo all'allroimiando tulio
Galloeclaj nume che si da ad alenai
legni a due corni Inchiodati in
varll luoghi denlro al liordo
delle nari, per darvi valla alle
Gallocce, dloonsl eerll peui, I
anali enlraoD nella coUruzinne
ile' puntoni— Dleonsl eziandio al-
«liotll a legni cenlinall, che
E dieiru
Gelosie; sona le bttaiisl
lonnelle della poppa e
GUrlanile : sono patì ureni *
lei^me corvi d cenUnall, che
- - "Ilio te
ruola di prua sopra e m
cubie iirrlegare Insieme II
SS
Giava, parie del naviglio dovati
ciutodlscano gllettreiiled ribv
Gole, braccluoir Interni a grotta
"- 1, che Incroelano ad angtl*
la mola di pma e gU iMt-
._„.._ ____ .._._<*«*
coslnilre
luanciale di bompreiio, pttin di
legno rhiiiadraia posto «d tir
dnDdaiu sul priniu ponte dnM
nave davanti all' albero «Mi-
dhello, ini quale laceasi afllrw-
lare 11 piede dell'albero di b«K-
liL'u-'iSra'', si dice nn peno di b^
gno corto, cliianialo anche »
per rlnh)nare i
ano vlilain Ehp
raddobbo
n peazo
, , ciaf, si rlieonot»'
che le navi spogliate di tOM
arredi^Scali) di una naveoM
alberi, corde o
■BiiKi) e Imbuono, peiti #1»
gname che servono a -■ *—
me del risdime esteri:
AD del qiule rlsBluno,
laMl do» curTÌspondoi
ne. ■Ile quali lervono
r*. la crossczu del Itgno
aeri aelta ruve nel Toro
o la KToisem nel luogo
a«ano nulla cM|i"ii
le latole, om le qiull si
UTi> ariti r«aii liipnia,
nu cosi le qiumliU . per
«Ito peno BporgE di-
■Bi RfalgH* e brmD con
L4W, tono 1 bagli larghi
elle E alee. l^Mmansi lai-
le i baKHeltl, che si met-
-a_ L l-a^li inaealori liei
■un poppa
, •onatuchl
1llAGi:iiEioNh pezil di legno lunElii
Dlrca un paimn, iltuBli In itlru
Midlers, Il peno di meuto di n-
gnl coata, ohe at forma It liind»
e s- Incastra nella chiglia ad an-
nali retU
MuiBbia d'oequa. quella parte
creila illva dove >i lengonn II'
botti dell'acqua
Maglie ; slgniSùnc i vuatl o gì' In-
lervalll che natami fra le coste
e i membri maggiori delle navi
laìera;le uh o tavole del hsda-
me, con le quali «1 b in borda-
tura e l'investiglone esleiiore
della lUTee de'panQ=Safirri
diboeaa, vale la prima latta
Terso poppa nelle italee
Hanalatob. spezie dì ricetto <ii
aili ocehi delle gomene in cor-
obe per essi entra qnaniio li na-
ve tuffi, ed Impedisce che si co-
munichi lo corriitnio
Manlcheltl. estremiti di «carmi e
nascenti , sono le inlelaliture a
battente, che rormano I quattro
laU de' boocapoTH, alle quali si
«llsno i coperchi o quurllerl
servano a chiuderle
MaizelH, nome lU due perai di le-
gno di una barca o lùUello. che
delie nw-/
1 defili eatremi della
Me^l, bracDlooll saltiti, che aer-
-wma s Mf' ' ■"■'
m bruci
applica Blu T ^. ^
te dalla iteisi ■opra la linea
raqua e serve di losteena e
fbpdamenlD a tulio lo apemii
Ih parie «uprrìarc 11 barda d'in
Va(celIo= Urlo ed anche pon-
cAcIIUj dlce« alla lavi^ inchia-
data sopra gli achennalU delle
barche, o limili, a guisa d'orlo
complEBso de" più erosi
di leenaiue, cl~ '
PO del li -■"--
iFm-
■ hr rìpocare I quartieri a ter
rette delle itene boceaporte
HMianla. quella parte dell» «l")
i^- e dall' albera di m
u banco della di
Kame, che forma il corpo d'un
itlmento
Pahieouii, .tono dlCeae At (1
al carpo del tiaiUneKla
ci tnstimeiilo, alquanto più ver-
■0 poppa
NlDobla d'un albero, bitelBJatu-
radlleEname nella imale èeon-
tenno d piede dell'albero di
nUKitra, come un maachh) nel
■uo Incaab-o: essendo 1» parie
Paramciiale, quel pezio di le-
gnanie, sopra di cui é fennalo i
Parascfusiirl, sono traniciii di II- <
--■; che dividano le eaM — ■
e salee ....
: delia
CBatlamente
Murata, il fianco Inlerìi
naie sopra la coperta, i
l'opera morta delia parte di
tro della nave
OmUNiU. fóri o aperture
bande della nave .. per do
vuota l' acqua che si raci
sopra I ponti per le andate
UniB, la atesio in marineria, pari.
limili arredi, a per comodo lei i
Parco di cnttruti. i un reeMo i
quadrato di tavole, lhtb> tra I i
ponti della nave davanti alla !
(ruiide boccBport8,pej
derviicaiIraUoliee'il
PastavanUic"
riòre dOli nate
iMKm detili orni
il biitbncnti^ eccettuale
icrlare che vi il lasciano
Mnualesre cmiEli ipaz"
finti. OimtR deBDliioBe
1 ponte unica che Eblaiuai .
e eoBtrta, e conviene alla
fior uu-te de' bastimenti da
uemo e alle fregale e cor- <
«IH nelle aa-
i, ae'i|URirsÌ
rinchiudere le Ironibe e mel-
torie al aiuiu-o, onde non sieno
^ Prura. la parie dìnanii del na-
vidlio, colla qniile si rende l'BC-
(]ua oppolt* iiillii poppa
- Pulena. V. P^ena
Puntale dclli naoe, s'intende l'al-
tezza della nave nel suo intima
luiaiTR, tono I primi Cofri di
lavale, che vanno daW Voppa
■Ila prua della Ka'ea, dIK ohl-
-"- — '- qirall lana den-
nall
ilodale negli a
r'defic'*
! degli
il |wrte deretana delle
dlcMl di caste a membri
tori pma
la eirconferenia della ruota
lulnt), lono le coMe che rlsullanu
dal dltwno della costa mae-
niaeslra ti diipongona per lulta
la InngbeizB , nella quale ai
paciona Inierire delle altre
Eosle , che si collocano di
hito dopo di aver legati con
' Intaglio . n?J iiuale v
1 nome dei bastlmeDlD
ipriani. lognR della na-
Ina VBle pure la «-
' che si Fa In alro ln-
piede dell- albero dì
Iniemo tengono liti
nbe. V. Polio
IO di legno, COBI del
e delta tua &|tiirB,
inisee all' eiiremltd i
ci tagliamare ODiae s
I largheisa. È la fl-
UhdIc fn un plano ver-
qoale t'inundc taglia-
eno nella sua najcj^r
a chiiTe, sopra il pon-
'inlervallo tra I ponli.
iva , per rinchiudervi
lèlfi e mtmlilani. Que-
' per lo |>ia non honno
Deposili
» tpirone, Bono peni
dello sperone della na-
«una parie, tra la grne
alberi, minclilii
vola che fbmia il lalo
del portello, come la
ma il lalo inferiore
j )a loglia superiore
fiosleeno ai'ru'i.o lostipno all„
uiuroj- dlceir la largheua di
Spalla, plazu da anicndue i lati
della poppa, dove sugo le ica-
lelte |ier moDlare In lalea
Spalle tifila navt . sono le parti
etleme delio aperoDe rena le
sartie di trlnchello, dote laiiraa
acqnista una certa laratie/ia di
tóndo, ehe maliene il TaaceDo
neir acqna
palliera» si dice ai primi hanebi
della galea \Icìdì alla poppa
Specchio, cartello accartoccialo
scudo, (Cantato Eopra te tivota
me del baElimento
lo da guerra, è l' unione di lut-
I' 1 peni spin-geiiU dalla mola
di prua e dal suoi tali, a fine
di aggioigere Ibriairs^UaiBeii-
te ■ qDNtc e»lrn^lA.d«M«8-
roiie, freccili , sono due pei-
zi di legno, che appoiigiali con
un' estremità alla taccia antc-
a il braceluoio della gor-
la EDTgiera 4 un hrac-
liiSrti dimensioni, il cui
iù lungo s' inchioda alla
Mleriure della ruota di
per CUI, giarlendu dal braccluo-
Id, chr 9i uiusce col madiive
della cosla, ai campie U canler-
no della rotdeitma. Sodo peni
d< legno, più 0 luena curvi, ebe
bnuana unn parie della coitii o
ne, che slgnlica li qnantiu di
aul >i riklu DB raadierc uqiTB
U direttone arhaontde, oppure
la linea DriziontBle, dii
paisf pel CI
t5iS!i>,
scarica l' artqiiierlB e di dot
«I sellano in mare le ùncore
Tamiso, ni diiaina anche per ana-
logia di BKura Mcssaiutia. È
un peno di leKna H rorma di
amo di cerchio fermato alle dne
aue eatremlu aotlo i bagli del
aecondo ponte, nella Santa Bar-
barn delle navi, perche serva
d'appoggia alla manovella del
Umane, onif ejsa non resti ab-
bandonala al SUD peso
TiBiorletlu, ^ on lutuia sotto le
arrembale, dove aU Fartlglleiia
ifiundo al abliatle col (erro
Tauere, lavolelle poite sopra l'in-
cbila e lotto al colli delle latte
dalla poppa alla pnu
Tbnónleni, il poilo dei Ibnonlcri,
cioè un ceno ipatio luI casK-
ro, vicino all'albero di meua-
na ed alta ruota del limone.- ivi
è collocala la chleaola s abita-
colo, con le liusaole e la lampa-
ni, chelnenorlnchlndootl. Dl-
Totda, Uifllato ohe forma 11 |^-
piaiialbnua ch'è nella lentiMi
misure i>er la bevanda dell'e-
quipaggio
?i>nliirjL nrcatura di alcuna parte
e seneralmenle rille-
- -'^ -'- -ice fuori
III nella
file ò eoril delle ià\ii^ £ bar-
datura esteriore, doC qaeUe alie
sona pii) Vicine alta dialil ..
Vanieui 0 Paratie, sanoUvalMi
pire r intervallo b
racculeoiul In qoello spailo =
f. anctie un paisagclo coperto,
iocllDato , pel quale si («md
scorrere ne' vaacelli meroanUn
le gomBoe dal culello di prua
pedhre, che le oude »
no l'acqua oell'in terno per qiWI-
, si potreblie (irrii te
aprirne l'Inlernllo os
lU fra un ponte e l' al
■Uvi da guerra. In que
villo ri dlspongona li
w bslterie ili cannoni
cUi « 1' Dfflclu del bi
perciò >i>pr«io gì' li
:aì in marineria ad u
^opsi^":!'..
iaffcr-
ie iier imbarearia
che som molto lungbl
Tremisi. K. Tramili
Trlbordu, la parte che corriapOn-
'' " ' ■ dello speUalore,
le jjuarda da popjB
(ionio, I
Tenti pMti «
e a per rtmetteria
, pezzo di leeno
Sezionr ih.
Cari, tartlami, laanaori
ti* serre ad abbassa- Anlar
eia di straglio e A
; per tirar barche pei
Trinenrlni , ptixì di
eioC tavole o con _ __
pra o(!nl coverta, che circonda-
no Internamenle la nave
Tiiiin , DllogulBniento □ specie
K( CBSsareltn praticato lerio
la poppa di una fre^sta, o cor-
prociirare una starna al cqillg-
no e al primo tenente
Tulett*, Il luDDD dote sia la ve-
letta. Onde afare alla vtltlta,
Verfngola, pezzi del tssclame in-
lertio sitasti In varie dlManiC
del corpo del vascello fra le
Vnltijilie. pezzi ù\ h'^nnim^ tagliati
mano la parte' BuperioVc del ta-
iliainare e die rispondono (li
uni agli altri per inezia delle
niastietle
ZoGfiM, tull'l nmdlerl di ango-
lo acuto, anali sono anelli situa-
li dal niaiiicre del Sente sino
I legano
eonl di-
Anlarie, Tuni che si legano di qua
e di (a nlla lesta delTe macchine
che s* Innalzano per tirar pesi,
diconsi anche prontoni e sartie
™mt?di
. r incora in
u renio t il
di erba I
ma alle li
1 lecchi V
BalinB. carda stabilita sopra allre
Eorde dette palte di bullaa, col-
la quale il lesa la parie deli
rllinga sopravvento vicina alla
lugna, per allonlanirla pli\ che
al poasB dal >ento, acciù la vela
porti pili in pieno qaaado al va
all' aria o ■ mezu Dave^Fento
alla bolina dicesi quello ohe si
prende per Onnco
llasa,niaiilKliB di corda lallB nella ri-
Unga per tCmarvl una manovra
S Miche punto ilablle e l' altr
allaecia a qualche manovr
per ImpciUre che traacorra
Braca , cavo, cui quale al clrcoi
da Dna bolle o aUro , che no..
abbia in le U>0|{a proprio dove
ucocciarvl il Raacki di un pa-l
ronchine, per tatare ■ borda o
per metter Aiorì alcun corpi
Braccetti. Y. BraraetH.
Bracci, corde allacdile *l dm
capi di ciaaeun peanone pei
nuoverb ad ogaetio di preaen
tare pin yantangl^^menle la su
I canapi incatramati k
ii,Brlglìi>,dice>Ì di una manovra lèi^ N
-) ma, che «erve a legare l'albera «
" di bompresso con lo sperwic p
della nave pili avanti cbcuapH' •
sibiie, aninchèreahilacanlrafll k
Burina. V. Bolina «
CtaLlM). I'. Gherlino. ta
Carnale, canapo a pili dopid, dK li
Ksia jier due iiouelu a pU <■
glie e serve ad issare <wi- ^
lunqiie cosa e ilngolarmcBtt 1 li
poiaccoiii. >-
Carnara, fune che passa pel cai- ^
cese dell' albero maestro cier- ^
te per suiienere t )ie£i grav^ M
che debbonsl Imbarcare nella Ig
Saiea e per aliar la vela ^
ena, grosso cavo che sorregfl» ^
posta alla banda pfF l
bo&a"
vanno ad attaccarsi i
per ittenderle. Y. Boll
BràuclU, manovre donniCDU che
(' incappellano ^a testa degli
Coda, corda lunga un bruell • y
due destinala per essere %\- %
volta e legata od un'altra ■■■
Colatolo, quella corda che piM <£
per le bigotte delle sartie, per ij
Colaloie, colstoiD |*
Collare, grosso cavo della oiedc- P
sona grosBCua dello strsMllD i*
•Uà JJ
Comando, dlcesl d' tuia sottile eOT' 7
riicelm. elie iene a (ascJaKK ?-
ad altri usi , f*
amante di rlnluM >
^Ilo p«r maggior ilcn
'nurìnan
la {tiigola diìle bt,
inlceUd 0 manorrs al
sHe buene delie \t\
glìo, stragÙo di Halóna
M nelle navi da guerra
me che si lU a quattro
- ' delle quali sono
mi, Quc uiTue
' alle bugne il
■uale^bnéiied
;cl, chiadiaiiil oon que-
: de'copi semplici che
a rsddopiilare I bivci
ioni baili in tempo
>>o o in Eaa« di cooi-
ne. F. Palerassi
ie y. Halcrassl e Sarlie
^\\o. V. siragliu
A del aio della v
a tiri Kld nella gì
li ammaina. È anch
li adopera per bi
a aceoada lolta entra
a pia grone, come
ami, un gherlino o on
uno cavo, che perclA
'* 897
iUen« in allo la oentia della
iiieiLana delle navi -rorrfon/e-
re dlsonal ancora qnelle corde
lolUli che dal giro delle Goale
di [irocarla aoDO toale al bol-
lonc dello itraglio oi-e termi-
nino, per impedire che il(jede
di della velo, fregando conlra
fattadfnii^ ,._
>i stalriliaaie II remo ailan
'U-uBiiM. K Palerasii
' ' e di alcune funi
tener Terrai gli
D spire che tannano
rx,;
cria 0 tenerla lesala
che è tocc pia usala dai Toscani
Gaschelte, chianiansi cosi le irec-
fnlle di paglia e di vecchie
t9S niBiM
Gassa, corda ripresa ardlnarìs- 1 Kun-nlsce 11 funda o |>iededelli
nienle inodu di burina per vela auadra
vapi «si = Gatia d'amanle di-
■ dmll carda [4ù grande,
denle d* enlmM dentro e -
pordai a sedere un douio per
].=Due si iJicona ci
irate e lunghe latte con hlliare
di comando, di merlino o di tcc-
cUe gomene Intrecciate, le qniU
iera delle goni
...IO due voTte, ma mei
S rosso di iiuelle e «I disotto i
odici pollici sino ni dnque <
acluElvimenlc
Gherlo. V. Herllno
rthali
ed tì
GUidareùs, ^ìiSi
«IbeH di II
GWndazio f. ......
Romina, f. Gowons.
Comona, Il canapo attaccato all'Aii-
eors, Éomens.
Romoneila, sono cavi lavorali alla
no p*r te ancore minori, pel
grappini de' piccoli basltmenti
e delle scialuppe, per rlmur-
chlare o gCKoniarai
rordoniera, qoelta corda che so-
■tiene in allo Ja iienna della
nmiana delle nai-i
'dato fi gavllelto dell'ancora
Griielle, corde disjMstc e lenb
~' '-linenle in tutta la lon
■Ile sBTlle, le ijunli sei
Gnardamanl di bompreuo, taa
due corde aituale alla sala de
vaacello nel poilo delle acala
per servire eli auitejjnu nel tobb
lare o aceodere
IvuuBLi, chlamansi con odcih
nome tutte le eorde le quali ax
vona a rilegare le tele pert»l
glierle poi sii I loro peonMi
ImplonibBlura , Intrecclaraeita d
due Alni impiombate
IncD viglia lura, peno di ca«o «a
Iella
dell' inidiùiura'
Ingiaro, corda se
data all'antenna
della VI
itUagala,<MMifm
ulBlUraall'aDteaà»^
Ila vela per scrrarià
corde aoiU 11 eoa laM
I duepari
a le antenne
a di qnatlni polàd, le «dW
ODO a isawe o alaan U MaS
(DB, apraoi^ 0 ealeoB AMI
g, le quali satlagono le biMl
I delle larUe intntenendalE#
Ite al liordo
dato. Dicanal paglMIi lor
atr, cinghia lardale, 1 M
liti di veodde corde , coil dt
ominaU, a' quali al aggiunge aa
Inforto per renderli plil graaal
btftartcj
ta cordicella fmla
ti
mKi, piecob Itine di crlii mi-
re deTIttiBBO per serviuo del-
K ani e per U pesca
LftniL oaspo d' erba de tu spar-
to, ede ■ — "= —' -■"-
l'è, e HaniD nell'i
ile aorla di taat,
legano l' anleoBi e. ..
HoTElipIed], dlBOWi le ci
sle mlUt IpeoiMmi, cli« svi
Di nnrfeud per potarki I
(juaiida 11 lengoDo cui v
■ul penoane peraerrarc d
nirgherlU, il chinai d
UMajCttH» dlilopua.lnlorniialli
■Mie ■) avrolge U Alo per reader
•pH egoiJc e pM irrcBdevole
aialBSoiil. ne' butkMUiti a \eta
quadra dkoiiil gaichelte, Sani)
b'Cccc di allIacclB,i)Uuuati iri-
nelle Che pumiM negli oc duri-
ti delta teiti di D(ifr«la, i>cr
legarli liiUImCBle al pennone
0 anleona
Mitlane, dlceai della (dne che <ii
~ DCa airuKlh) che su nel
f jfii»! Ae HnnNM par liti
mlvit ilbcirl, IqaaB Dnnoc
tÈlJt md nMliejiglare nel teir
fa delta tavi^BiioaK^Manovri
nlanle , ci dice quella specl-
- nsTllno, ipeile (B inwo o fiinl-
celU di tre BU, etaKonode' qua-
li Insieme ittorll serve a Inil'
tlecolc legolure per e nel ri"
: mlinghc alle vele nt;' sili
sono cavi corti per v ari ii^i
avo che Berve a muraiT
. iella ve'l»
iiiodo, ci
I parie delli
)lu di lapmv
.. . relU
Jluslocchl di verga, mustacchi n
'- -" , sono manovre, le qua!
: con le nianUglie soiiter
pennone atlacealo al su<
slcmc e fame le magaiorl
Oncii, quella fune cbe slleaa dal-
la parte dinanzi della vela
OrcipOKgla, ninc iiartlcolBre della
Ormeggio,
il Imbuii a guisa ril treccia,
'Enere delle dnghle e delle
ne, ina molto iiù larghi e
iniì di molti Sll, che ser-
a foderare le parti, che si
ino preservare dallo tfrc-
nto delle corde di niano-
a' Incappellano alle testate
1 alberi o alla einia de'pen-
la, corda raddoppiata, e Ic-
versD ad un terio deU' an-
qual corda viene fer-
.. ., nome cheaid^ aquel
1 0 grouc Toni d'erba, le qoalì
jaiotani. t pateralai sono
Ga>'i, I quali Bono incap-
agli aibcrt di gabbia e
. ,_pp«BcO per loslencrll e
Bicurarll, accrescendo la for-
Paleme. ¥, Salmastre
Palle, dicoosi ridite di bolina al-
cune eorde stabilite In ilcane
bose e niaglie della rlllnga, e
disposte in maniera, che tCMlt
la boiina, corda legata a queste
patte, si viene a teiare qoul
il lena della rilinga verso ti
bugna; laqualesenial'artlSita
che s'incappella
un albero o all'cstreadt* del
pennoni, e serve per allacoanf
dei paranchi o a strapparvi dei
Plccaressa dill' àncora, è Hna
ferma l' Ancora' alla <
PoMla, (ji
man de-
collo (pii
D ad altre funi
« di pollo
_- dinanii del_
l' albero eoniro
ibero R^
„ ;ionfnJO>«-
na Romona o gherlino allacMto
sollo una nave che si abbMIe
In carena, per aiutare ■ rad-
drhunrla e a rimelterla nells
sua situaiione naturale dopo
0 del raddobbo
Ragna. Lt ragne sono n^
ntvUI
r lirver
Ibii-I
«Ub (àcclstal — . ^ „.
gabbia, indi peri legare le
Iònnano I Sarchle. r.
(raffi rt' , ,
ome allretlanU ranci e quf adi | Sarte,
waigUuio In — "-"- '- '• "- '
ma racnatela
ubin. tt ratinght wnoCorJe
uniii- lutl'intonn«U'DrlD delle
lels, per forUBeare ed Impedire
che Doa $i lacerino, «ri ancora
pcrcbi posiana resistere allo
mna delle laanovre che ar--
aVKCtale alle alene vele
Relè ifimpaatiatura: iin'lnlr
eiHuTa di funi e simili, che
b sllomo al vucello, loslen
dalij baltaeliale, per riparo
corabatlenli
Rilorla, CATila da nave, lastei
I^Jna, la corda per legare la boi
de' cannoni, quando sono tir
ali- indietro
Bine, „gt^ kk<,ì, i quali lervono
Vari cavi raddomilatl, allac-
•M die paraiarehie, al anali
•i aiikurano le ealremilA degli
BUnHeelll
SOLI, funicella Incatramala, In
•pò alla quale è attaccala nn
*w per Iseandagliarc li fondo
dl'acdua e dlcesi per lo pia
foladi tcandaglio^r-''- -'
Sto net tempo della nE ^
SerropennQni, imbrogli dlbolin.n,
nella vela di maestra sono quat-
tro corde, due da ciascun lato
della vela, servano a raccoglie-
re le vele al toro pennoni
Sfernlno ' ^'""-
forv^ni
vano un appoggio ceri piedi
Straglio. (fJìitragliKHio citI cbe
servono n regcere ed assicuri-
re gli aibcH dèlie db>ì neUa Id-
ra poilzlDiie
lìlroppo e SlroLipolo , chiamBiisl
itroppi laltc le Easse od snelli
di corda, o che le due eslremi-
U della corda stano Impiombale
insieme, e formino una gassa
ìsoIbIs, 0 che 1b gassa Blu Atta
Kdtanlo ad un' eitremlUi di una
Slucilo, la àicialura ad un legno
latta con cavi
Surponla, una grossa manovra,
della qiule si servono prlnclpal-
mente i buUmenll mercantili
per bubareare grossi colli e vo-
luBd pesanll
TiuoEEi, corde vecchie disfatte
per brne cavi provvisionali
Ternale, fiine, con cui, qoando si
apICfia la vela, al sosUene, ac-
GiDccbf non cada in acqua
Tirarne, corda che passa per un
bouello.a perlina taglia, la
qui corna resla libera e \ì eì
(pplica l'uomo per tirarla o le-
Ttralore, piccola fune che serve
E tv sospendere o tirar gii) la
area a irona de' pennoni di
maeslTB e trlnchelta nel ghin-
darli, 0 ammainarli, per hu-
pedlre ehe non il attoccnino alle
L
TorHua , fune albieeala *i^ il-
"--a macslro, come le eoaHa- |
ma # pia grossa ed t \
oro e vicino alla testala de-
Trtppe. Quando si mot aiiliatlere i
accresca oltre i lindll fiat ,
rezza, sìdlapongooo degNal- ,
cali dai Islo opposto, od .
fzzo de' quali i ' Inclinaiiiiiae
arresta. Onesti cavi di rito- '
„..o dlconsi triippi
Trasadori , Cosi dlconsi alend ,
grassi cavi, o semplici, o ordRI
sopra laglie, per esercitare ma
esl^l grandi slbral, o di muoTere
che si
o nell'Ancora p«r J
Treccluois dtllti b'irchitta , fit- J
nictlia, lugolu dei loche, rat- '1
dicelle divisa con vari! nodi pV H
misurare II cammino deOasm V
Treralo,aioaltorlo,delqDale|M' <
" a più doppli si compoM il 'l
Trellngaggio. / Irillngiàagi deOe '
ssrt^ sotto la KabMa uh» I>- ■<
trecclamcntl di corde Ira k k
sarUe degli allierl bassi, vene 1
la loro efnia, a livello del IMO II
0 corda, che unisce In alla M I
sartie sotto le gì
a contenerle insle
da un bordo all' altro ed
alonalmenle al paiiagfla d <•■
rie corde di manoirt occorrMU
Irte», Si Sa una trinca in clasena
di» W
un albero ihbk-
poco di ijriattro
pkJi. Queste trinche
I in cinque o sei giri
Sana carda Intorno all'albero
f fi ultimi giri sodo conlcnoli
it m cerdiiif di leono che iia-
ARDle ctrcoods VolbEro. Bi-
BpB t^ «Imo beoe lui , e 1
tttiM di legno iactiTodaU sopra
e Mila le^oche per lerràrie
THndle, funicelle lòmiate di dia
di (aùiii vecchi, tessute a gui-
u di treccia per budor cavi ,
TnoM, neiio di cavo, Che clr-
canla r alloro e tiene ad esso
Uiit» r aoteniui d il pennone, il
m ooilniento 6 aievolato dai
pilernostri ond' é corredata =
Tmia baUanta , dicesi a un
tepplo eavo, (I quale, passando
una lanma BEnz'alulo d. .„_
pu6 paaaare dal bastimento alta
rii a e viceversg : questo meiio
è molto ipedilo in tlclnanza d^
qualche nva
Tetla di un paranco, la corda
Che dopo essere passata e or-
Tiradore o Tomavlra, ci
bricato come un'anali. ...
si applica alla gumona ecned j
vira all'argano per raollltarell ft
modo di salpare a levare l'ao^'S
I di canape da vele
testa o testata delia
_ la: (Haìa quella parte
armata di oechieltl mol-
— al lega nell'antenna.
i, vela Ialina che s'ìa-
lla poppa
;g. di quelle vele, un
- quali è annesso o
lÉo l'altiero, o con
Ibi di corde, o con
«no, onde Isiarle e
lanaanu, ^diiaisu una delle vele
liibM!, la nun giare nelle galee -
Chiaanai poi baitarde tutte
«elle «eie volanti, che anno al
a toiira delle vele di straglio,
di raliliia. Con almile vocabolo
contraiueuana, cucilo sopra
la stenla per rliilonare questa
parte e difenderla dallo sn^gn-
mento fi-equenlc delta gabbia
Batlictilo, sorta di v'» m-"' Tmvl
nelle fregate ,
; Ji'^j'j^''^*
Io delle vele, dentro la quale va
una corda elle sì chiama midolia
Binda, striscia di tela cucita sai la
vela parallelameote alla sua te-
Blsdosso, la posizione delta vela,
quando l' antenna i sopra ven-
to dell' albero, e la vela esselt-,
do |>er conseguenu snll' albe-
ro, Il Ormano due sacchi, utw
sul daianil, l'altro all'indleWi
i/e//o Slesso albera
i
Borda, Ja nujigiur vela nelle ge-
lee dopo il baalardo
Briganlinn, vela di briasnlino
Bagna, cosi cliiamaoBi gli angoli
inferiori delle vele quadre
Oaddti d' uaavtla vale l'allei-
xa pertendleolgre di
cpiadra, misurala dalia
suo Iato superiore In
pennone alia meM dell'
Carbonara, ai d.1 volgami, uueslo
nome alla vela di atragìlo di
menaoD
Ceceroia, vela pìccoIb, di <
tk UEo allorché U vento di
i9i(0
, ycli
IfrcasOj eli
uuadriliine-
Coltei lacci, vele iiiu[he e sire Ite
ehe si possono spiegare ai due
bli di qua e di lA delle vele
quadre di una nB\e, aopra |dc-
coll pennoni, delll buttafuori,
che sporgono all' infuori del
pennone principale
soprappoala alla vela Jl mez-
Contro bel vedere. KMaTotelto
Coppo. Coppo, chiamasi dal marl-
sdala coll'anlenoa in barca o
In causa e colla scolla alzata
alla cima dell'altiero : del igual
ntodo di tener la tela si pre-
valgono le larlane per la pesca
Corpo della vela, sigi
Ira vele princlpsli, cioè la mac-
lira. Il Iriitehelto e le due gabbie
meuana, gagllBrijellD, contro
bel vedere
FratTOBi:, diceai di lunghi malaf-
nonl situali all'estremila detis
Vfla per inltrirla.
di quelle liste di tela che, ca- ,
elle pe' loro ori), iormaBO li '
Flocco, chlBmansi con guetla ■»■ '
me le tele triangolari, coOM le ■
Tcie di straglio, le quaH tì <►■ '
rlentaiw tra l'aibera di Irto- *
chcUo e ouello di bampniM 'I
0 nei bastimenti che non hiMM *
albero di b-lnchetto. Ira qaeUa >
di nraestra e di bompresnii Itt '
navi da guerra portano d'oc- ■
dinario qnaltr- " — •■' '
! vele necessarie »>
implutamenle WttJ '
<1i alberi e gli itr^^ |
Satura, si dice licita largbei- «
ci lato superiore delle vde '
testiere che s) allaccia al pe»- <
ISÌntrlletti, si ciiianiano 1 ut^ >
1 di canovaccio, che si nietlwa ^
le vele dove battono anll'alb» <
la vela con merilno alla raliu* t
ne'IuoBhidellebugne.delleMft n
tc,delie palle dibollne perrt» (
leziana, si dice la vela che li i
spande alla poppe delnaTlilto >
URiERTiaK , parlando prindut |
■""^le delle vele, diesai il ila-
PirptFico, l contr(aapprifitMu- '
no due piccole vele che il Bwt- k
'chi di fa
. Ebe l
angolo della vela
oonilpoade oUr
ti> Biangobire cht
baiUmmll latini (
alnisO itelJl nav
:^lellacel, aono ie-
ire al due lalt di
a quadra della nave
. a aaecolera- i'na
lance o d' altri ba-
uli, Bomc le Blughe
(le nele, ima — "
Bile, lina pari
t delle vele, 1
-. -^„- . intende la vela delta
la nueslra ed II IHrKhello^Di-
ceii anche di vela i^uadra, '
■i adopera tilvoIlB sulle gali
tartane e limili
TrìnGheltlna, vela triangolare,...
■i mclle 9bI datanti delle navi
e di Edlri basUmenlI e che ae-
gue la [tlrealane delta alraglìo
Trinche Ito, dlceil nelle «nlee quel-
la vela quadra iilccola, che sì
Ci lopra 11 calcese
Troraba dtlta viloj striscia il
lela di coione, che si aggiunge
alla vela Ialina, perche sia piil
curva da una parte ed abbia
pili con»
Thu, quella tenda che Iceain dis-
tesa all'albero della 'ave -'
1 IncerrlnOi prrno di ferro nell' as-
se della puolB dei cannoni per
- Impedire ehc n' esia
ABTQrB , slriuueniD di fèrro Eun
miil unrinntl , per fennire le
mvi, le Bue pard Buno: l'occbio,
la cicala, Il filato, le marre, o
bricci, le palle, ed il ceppo
«erse per affocnrsl o per lon-
ADdri>etlo, Ancora piccola per or-
Inpell. patle di cannone divise In
dne emisferi Braccali ad nna
spranga, per rain|iere gii alberi
e il sartialiK delle navi nemiche ;
Che aerxino lalor per lavorra
iBtenna , siile che s' atlraveras
all'albero del navlRUo, al quale
«1 lega la Tela
Arpagone, ramplcone, graOlo, fer-
Blirhe, lungiii e fbrli l^nii eh
di fuori
Biglinnio, liarra
cllindrlea da u
1(1 In 11 piedi ,
im rotondo cair
so della bai
e ia dìreiinne del li-
nere la iponda delie lance
Bastajal, legni al quali si diriiumo
te bande di poppa nelle mlec
BiilaEUaletle, specie di candelltt-
rl I» legno, minori delle twlta-
Sloie, f quali si poogono sopra
quelle per tenere aliala la
Mndn delle bande
lelvedcre. parie superiore e pltt
_ «Ita dell' albero di menana
no iralorale,
iMCordt per
■XC
mollo pili iH
igheua t BChtec
Bleolia, specie dibatzella, ebi
"Si\-1
pnieuM e I
Bilancieri dilla biitiola, srao
cerchi d'ottone, eoncnriri
mobili, 1 quali lengono le b>
le In eqnlllbrio atcìM si ■
tendano sempre orlnontall
Dioilinentl della nave aiiitila
sul quale a'Imp
puma per sosK
sicché possa aii
Bos. ¥. GavllelRi
Boldonc. V. hclh
, peiia di lemo d'il
lodo, che serve ne' teli
uni, kHc goletle. negN al
ed In altre tpede di bùta
a vele aartche
Bom|iresio, quell'albero della
ve che é posalo sulla ruoti
prua e sporge in fuori di ci
Bonleello. ditesi di alcuni mi
ti di legno tnipiombaU tir es
uilà degli slrsiipali (U boia
delle sirchie dell' albero di n
"-«
-, si la botte
(Mlamt, qouilikd di boltì e vaii
da liDO e da capii che s'Im-
Boiiello. pulecoia, carnieala, M-
fUa. Macchina fbrmaLa di una
nuOa che si contiene e gira
li dite BoChF idaiTia
Inccio di fanale, liarra di ferro
rana ctie paua a Iravcria del
pie drillo di meizo del quadra
di »ppa d' une nave e sporge
■Il iflfDori per lottenere 11 eran
SàaUt di pappa
BracaUo, bÙKeMo i^n liuifro strop-
polo incappellato nelle cime dei
pCHBonl, In eoi ps»B una funi
tn la eotla maetln e quella
MluKlanKDlo. Si dice ami
it' un altro regalo a baechett
,eTt.
dille \tìK speziai ne
Buceilato peuo d i
chiodato ne pennon 1
e liinchelto o nel b
baaton) d coltellicc o e
uco drl gaao cosi s eh al
spaila che rimane a e 1
mezio della gabbia d n j
mento
Buelioio e Buelluolo
oe le sul caasern p
naliero dell ei)upai,|f
Burello, le)ino tondo che er e n
fermare 1 impiombstura I
ca\o coli altro
issoia, roldla d cartone n e
t deacnttn li ran del i n ci
l'ai^ calamitalo ed Impe nata
lor un pioolo d oltane n
dolala 0 caaselta d
tiene la DI ce a a
piantarlo sol la ci
Bulla hion (^in a-^li
tiele, che a (a sp<
dK pBSia uer un buco fitto nel
piede 0 rwaxa d' un allxro di
■abbia a di pappal1«> per man-
tenerla Armo al suo luogo
Cacclalorl di poppa, aianomsilm-
e a poppa, i quali si uiano quan-
do li nove balle la aiu rìtirBla
Calimita, 1' ago delln bussolB per
essere lai l'erro CHlaimlgio di
BorlB che ha preia la sui vlrli),
onde cgliiuila fluural. si prende
Cilòcse, nome che danno 1 nmri
nui alla cima dell' albero, ovi
eial SBlKono per fare scoperta
Calcio, piede d' albero da nave
CaUsrna, nieccanliniD camposlo il
due groui bsuelil o agOe t
Ire raggi e di una corda che
stroppo di una di dette lattile.
altri raggi.
e ad Inoamrli uihp
che aer>e
beri e aif
l' altro
Gappoiw, paranco eonipoato
boueilo 0 tacila ■ tre i
earrlspondentl a tre pul
situale in daicuna Rrua
Cappotto, dìeesl 11 msntell
r lo .1
1 di (
lo di plecoli leni] rioni
lunghi che s'Inenictai
dlspongon
bocchepoi
ì Che sì prallcano
per la mei
ma, 1 quali
;' riituidri
re che si pral
nel piani dei
T de'groiri pi
iDventaia tn Amaterdam ....
iSit, pel cui meno si solleva
nn bssliiiienlo nell'aoina di
que o sbI piedi, onde brio pas-
■ire «opra de' luoghi di basso
Caiupnna dhnaraagont, iiui
m»dlqr
Tappongi
foggia d
tempo sol
■e per qualche
ilare 11 fondo
di leina che
due a due a1temBinente°i
oiqniti, elevandoti fio» i
perScie In superBeie, ala
hiaogno lo richiede per
nere qualche peso, come è
lo d'una nave in iiantler«
Carro, la parte più (rrosaa
antenna che rìguanla la |
Carrncola, strumento di leg
di altra materia, nel ijin
Candelina, manovre a paranco,
la quale serve a sollevare l'An-
cora, quando nel salparla coro-
tarlsce tuorl di ac(|ua e a col-
icaria nel loo posto contro 11
Candelllere, peno di legno o di
ferro piantato In piedi In qual-
lunque parte del bisUmento per
soslenere qualche cosa
Canniccio. V. ^'atla
t^ppellella. rrotso pfno di legno
: eCartoloTO. e)
tie tiene Io ici^
bordo, grolla cai
iolgro. cMlj
le Io loHgp
, grolla CM
rve al marini
irsi effein a
iglnrie dell' i
itBffnoia, peno di iegno
oso di bietta, 11 cruale,
binda aopra un altra 1
perlo dalle Inglnr
™iper
im^GUetu, ielUeeluolo meno vi-
cino al burdì dclU nave iter dso
dciU offlukli
iindnella, csviiftia di Irina tur-
tt, il biaeolta d Calili
Cwltaiwltl, piccoli peni di legno
Che li googon in iito nelle ga-
lere
Coìambiere, qnella |iarle degli li-
beri d' una nave, che ne hannu
ODO «oprippoato. compresn frn
le crocelle di gabbia e la teatn
CiHitraluide , imo gli anelli infe-
riori delle lande, che t' inchio-
dano a due incinte per rìnfor-
CmtrapBpiwBco, secondo pappa-
fico wpTBppasla ad un alb-o e
die ionna un quarfordine di ve-
le.Alcuni lo chfaaiano calacove
GopcrUiia, quella Ida o sluoia, clic
Si adalln «opra alcuni Gerelli pie-
gali * gniia d' arco, e ctie lor-
CopUlia, blellB di ferro, che ai
nula nell' occhio delle natlcchie
di ferro per tenerle pid »lde
Cornelio, aegno di comando, che
oonaiite in una spezie di ban-
diera divisa In due punte ed lia
nella parie aoa auperiore ì co'
lori della naiione
~ icaviU in forma di
àTirpénnoiir uula In alcuni
Lero cui si appogolft fiolendosi
CDr[ia mortOj si dice una graisa
Sneorg, a più pnii piantati nel
fiiniio Sei mare, riunili fra loro
cun cerchi di Cerro per servire
d'orraegeio ne' porli «posti ni
venta e 11 cui fondo é di poca
Coaloni, luoghi peni di legno che
si adaltnna agli alberi edal pen-
nelli e si legano Intorno ad essi
Kr rinforzarli o anche per im-
itarli
Crocette, sono barre di legno che
ai dispongono a traverso delie
costiere e nel verso della lar-
Eheua dellanave per sostenere
i (^attaforma della gabbia
Cudna, Erossa nassa iniadra, for-
mata iti pio pl« (Urliti, e tdnta
, . si cDliou solfo II ea-
■lello di prua all' indietro del-
r albero di Urjncbetto
CiHtìDO di fodera , volunie falfo
di b«cce 0 tela rtpleoo di borra
0 altra naterta molle, che si
mette sotto alcune manovre per
garantire dallo ifregamenta^
Ca»cino delti larchitj peno
di legno coperto di panoo, clie
li adatta, sopra le crocette, e
D*no, peno quadrate lU lirooio,
-^e s'incastra n«l mena della
lo ed ègros-
rolelia _ . _
so quanto la itela _
DtianlerBj sorti di Bolina da pe-
limoiie. ehe
e Inforno al anali
Ferro. Ancora di qui
porli ecc., e lUcesi nache ,
lo torre stessa del por
pra iaouak è posta la la
Peinminene, (tmudoe, rose
mansl certi occhi di ferr
billU nella ruota di Mj
njli B(!UgIto
lau Vi?? *
-lalslvo^
deruole lunghe biforcute
puntale, che si inetlooa
antenne e sulle gabbie
navi, talora per segnate
mando, quaiMO si nailgl
bandiera agli alberi e per
per ornamenfo, apeiial
quando si ha buona navlg
peni di legno rlgoadr*
retti dalle baiuglle, fo
usa spede di parapetto ii
alla nave e sostengono I
pagUettalnra
Filza ; si d« tiueifo none
boueUl di tre leste ci»
no, con due puleme pei
che sono stabili da uui p
dall'altra del bonipress
sue trincile per passarr
laanovre
FlschlelU , Istrumenfo d«
che rende un sanilo acni
al capo deli' m
dare g¥ordl>Cl
. . . raoo dai diversi Mi
e nodulaxioid del ituMO
Porca, spporecdila bllo m
torli bighe dliposle ntU' i
angolo acuta e «erve per I
«lo per
operali!
j! un p<
Il foru ned*!
._J
r parlare II fuscL
lidie partì nitt alU ilcHa care-
ni e cmenlnieDle per disporre
r regolare il fìtoGO In questa
■re qualche peno di
e die «leve appUcanl
• r<r itutofàBMTMi fra due volle
m hrrtiM, Inaco l^vo fennalo av-
pra le tarati della oaniera a
• ■ Mn 8 paaao che CHopre
* 9 pappBllca e di
I ffU. Albero et fU(
, «niranwuanii, ai uiuaiiw u
I qatMo Hnc l' albero che « ì
I pr««dlodfBieszBna,comc»o
(li alberi dì labbia aopra eli
atri Bugaiari, col quali aj u:
ataag «aefiaBlc unateata di mo
f^minaiiHiadeirarginio, n
I Maio priocipate dell' iriano,
Morirai quale li aviorge il
earc Ae aerie a tirare 1 peai
'Ma, la parte r«Ua dell' Ancora
aa^rcM tra U chialB e la croci
a coaiìmiione de' bracd
'''UNI. inezie di ptaltarorma, chi
U nrl aito mezso un'apertura
formandovi come iin p,ilc<i. mi
mo ohe Ta la molla
lalTe, lunga perbca all'e^ti-L'iiiil i
diKtto e l'altro a gancio f tcni-
a un marlntio, U anale sta In
piedi *ul davanti del tiatlet!ii per
alTerrarsi a' luoghi a cui ii a\i-
proda, a rallentare la marcia
della barca quando è [ro|i{in ati-
brevtalH o ad aHonlaosrsi iln
lìBgllardetto, o pie di gallo, pii^
"ioli e lunga EiaDderuola, clii^ ù
llvlsi e termlaa In due punti',
lorlata sopra una piccola a^t.i
n Blma de'oaleeai delle K'>1<-'u'-
e, e apeelBlmeaK delle R.ilori^,
Gaie gaig, ceopoaidoiie o miiiiE
— raUÓ, di calce vlia. i.iii.i ili
ililglie e poco catrnnii'. <li.'
Ga?feBH"ànTL^ ^ipWw ■
iegglanlc, sicché non tacchi
taglialB
Galloccia dri nino, dir.-.i i
sorta di aalloccla sluhililn
almnì de remi delle i:.ili'i<
Selle galeone, che funuiiilm'i
maniglie, per niexxo delli' i|i
pili marinai posBono mgii<'),'i^i.
Gaiuclla, calino di leumi. in
-' ione la niinCBlr» ecc. l'Ci'
un pasladeU'Equipn^'ijiii
b fregare e polire alcun poco la
nsrti! del buUmento non r —
0, che é BoH' acqua, sema
che sono in un vascello o altra
tiaviieUo, peno di legno o di au-
Sbeto, a iiìciwId barile tuoIo
ie al allacci all' eBlreiolUI
della Elippa di un'ancora unde
galleg||i (all'acqua, e oioalrl 11
■ilo ov^esaa i a fonda
|-.hlB e ChUsa, peno di legno di
■bete ratanila, che serve ai brl-
ginllnl, g'jleoHe, aloopa ed ellrr
pgiiMme II anale, invece di ei-
■err hII' allo della vela , ai
metle al di lutto
Glaacie, maiNvella del liraocie det-
te Inìee ed altre piccole navi
etaHiHie. porle del remo, sia lon-
, 3a 0 di qualche facce, >u cui fa
Grappino, ferro o àitcura da Mt ■•'
Ito marre per aio delle g«M( C
delle scialuppe e de' baltetU ^
GratigUatn, qaarliere ~
Grillanda, fasciatura di
le alla cloala dell'Ai
Grisola. arneie fatto t.
-iluslri o graUccio bllo di Mt .
Ini, usato ne'basllnif liti, ade ^^
rii i
e dall^rim :
me qatinilo le s
chltBia lanata t
Lhkìa. Fai" lani
i\ Ivgno
' tucclll
weivinUll lungo il
pò di guerra per ln)!aniwre il
n«mlcti e fin-Eli creilere di lon-
tano che ai ^ In Islslo di dUCn-
denbl.u;icia, ntU di Icu'U) Con
m punta di CCrra. di cui 11 f»
0 aeW abbwdagg"' delle ni-
Tl=i.mer) d'arniiibui/gio, spe-
lle di vnic per dlFesa dell'ai'-
rCmbatrgla
e LanguetU, aspe con una lesM ro-
I- Lanterna, si ilice II l
li torri di marina
a Lapazza e Lapazze. |ipt
.-.idi da u... ,
dall'albi, che eI sdatl... _..
auperfloln di un albero, antenna
_. j]jgjj g irlnche
Iure uer rìnfo
IO Indebollll
che Bi chiama barchetta
' IUdu, cassa K''ai'de col fondu
■ gratìcola, sul quale al nict-
k Hadiata, quanliU di altieri ila na-
ve Rregg), legali insieme a lut-
dia ili iBllcra, ond'esacre Irai-
Ijorlatl gallegniantl Bo^ir' sciiun.
direltl i\» nomini che stanno s
pra [li essi
StgDKlIo, KtmniEnlD a tbggii lii
nnola anpuntalu ed Bv<nle una
^ma che serve a li™- fiiori dal
mnicnU la slapplB vecchia
•>n<ii- Mno que'due Jeedì so-
^,„ ,_ (tuali .i Brbqrn Ti I '
*ehetln
Halabet" --■-■■
la gloppia
_Ja,idBllata ai (ori delle tront-
ic uiiull, d' onde esce l' acqus
' Bue di dirigerla, mediante nue-
a, pia racllrnenle fuori del b«r-
l = Jfonic« dell'albero, tela
oatranuita che di
^_ JDchlodalo nella coverta mede-
'ADa per impedire che per ca-
'~'o luogo penetri I' aci; '
nnrre , le eilremlld de' bracci o '
delta parte curva d'un'ancaro, ''
le losli lono destinate ad entra- 'i
re nel fondo del mare e saw ^
fatte a furms di Irlangoto. F. ^
HastleKe o Mutieltl, jiezzi dlfo- «
lere larghi e piatii, che si »- ■
pongono ngU alberi baili t b- «
vello delia Toro incappEllatani
le stabilire la gabbia, onde fp- 'a
steninno le barre moettre iM-
Maitra , certi peni di legno nu- m
drl, tnroratr nel mezui em lu h
buca rotondo, che si coUooa» ^
sopra I lunll delle navi pelpn- «
saggio degli alberi, delpargan m
e delie trombe; e per eateaiki- |i
ne di <ii:n<ilcata al da questo li
nome allo slesao buco «i
Haiia; da' coslrnttorl di navi é- t
cesi un martello pili grosso, per lu
chiodi ovunque occorra -tm
nDizamurro, tritume a rottane A «
"- " che oggi dlccil iM^ «
fi qn»le se
telfe beiti)
delfe bestie e del poU«Wl
Henaiu-atore. f. Mtanralore ti
lexigna , nome di mieli' ab»- te
ro di una nave, eh' e pia nr- •■
ao l'IniUetro ed e minore d» t_
gli altri; ed «pure 11 none dN >
di lui guemiinento \
- -lima dt"' -"■ — "-
gii altri,' quando egli t ovrm-
alo di pili peul, e cbe natf
-'--■- -f- alla stabbia = »ft«ifa
minchia lii un albero, i m'M» 7.
laialura di legnanip, nella onitta {
t conlenulo il piede dell' aWa "
lei viscelld, quanda si
e, strumento che serve
KDB di leipio tenero e
ilo, che tì mrtle alle ira-
Ielle erocene di gaUiis,
m lato dell'albani, per
mre 1 capi ohe l'incap-
■Bo ilena, onde mn
BDCmlBii oallB tfrega-
■pMgitndoil alle tra-
■edesine ebe bodd ango-
ivola nella parie su|ie-
I quale vlen meno i\aas\
M^A Slb
Aono le aperture per iniroaurvi
gii aspi = /Voce di un ulbtro.
un maitlecia di leinu, o un rln-
(ona che si lucia a ai (a iDn
aommlU d^li alberi di gabbia
a di pappafico
Orrccbiii, iduo le parli pia lar-
ghe delle marre dell'ancora, ed
ogni marra ha due ureechie
Omcchloni, ai dice delle parli del
cannone o d'altro pe»io di ar-
liglleiia, che servano a tenerfo
sospeso sulla sua carrella
Ormeggi, al dicano gli altrenl
Dcceaiurìl per oruieggianl, eo-
me gomene, ancore ec
PiiGCLUiK e Pacciunie, pattume
Paeoo, balla lonuata di venlidae
" 0 ruoli di vacchette legate
dleeaf d
PaccatUgllE
Suanlild ai d
a un pas)
Bllnt, per fé
proprio conto ou a orna, con
qndk) Che fUe V ha adldala
Paaaia, specie di remo per con-
diirre le jilroghe. Onesti remi
un manico proporzloiiato alla
graiidezta della plrofia
PaKlìello, è il riparo ehe al fa In-
torno ad una nave con vele vec-
chie, brande, cordami e slmili,
messi dentro a grosse reti In
occasione di combaltlmcnli, per
coprirai e difendersi dalla mo-
sche tieria del nemico
Paglluolo, sono tavolali e piani
costrUlU d' ordinario di legno di
bagU, travi e travicelli dello
stesso legname, per servire alle
diverse dislribuiionl ed al col-
Incamenlo delle niunliionl di
tèltte
(iveri ni
a del.
Pnlomeiito, ._ . _.
una galea, remeggio
Palanti; eono legni tondi die si
meltono sotlo pesi rtivI che si
hanno a condurre da un luogo
all'almi, acciuccbil' rotolando
imlnlno pili bcilniente
lesala. ¥. Pai-esata
Palani
Palesi
Palme
for™di
ispinger
Tele
Paloni tiB,
□aio a un cuoio alln
Ha mano del veleggia-
iiil egli sì serve per
r ago, quando cuce le
ino strappo, un'allBC-
Pappafico , la più al
le formano l'allexia del-
Pannchlne. V. Paranco
Piranco, unione di due iBgHe ad
lino 0 tìiù raggi, ordite con car-
ila e mte, che aervono a liir-
mare una potenza meccanica a
tn alcane parti della manovra
0 per Innalzire de' peti
Paraaarohl^ nhiamanel certi lun-
ghi e gnliBl taiolonl nositorlz-
lonMInKnte lapra le Incinte lu-
pertorì , fuori della nave, dote
apari;aiK> considerabilmente ,
per proenrare punti d' i^HigglD
Panisoll ; tono 1 tendalettt di co-
tonina o d' allra materia, che si
nwllono alia poppa per Hparo
. - — (albero di), l'albero
di gabbia di irlochella
Paionienlo: dieesl del llsMBi che,
per compiere la clrcontCrenu
defll ilberì composti di diversi
peni il mettono fra un peno
gllare il volo che ptr
dei pezzi accade
Paiteca, pezzo di legno a
cerchio, die serve a tem
mt t ganci delle scotte
PasUeri, pezzi di legno deL._ __ _
ghezza di tre piedi, ebeaipM- ^-
gono lungo le coite del vasodia la
per pBisarvI corde ioinnlc, iW- %
-\
oppia nelle già
ternostri. che s'inBlanoMi \
a fune onde formare la tua- »
, che fncililB l'asceu e «■ '
Esa dei pennoni lungo gli ^ i
Ugura triangolare auDeaao Ht ^
me, olio di pesce ee. ob* 4 h
dlalende e >l apalma sulla patt m
della nave che debbe ataroH» k
mena qoando le il dA earca ■
Pavesata, Ide dluinle, che «I iB» u
j — j " alle retì rielle «■• w
Pavesi 0 Pavesale; soi
parapetti di tavole,
caslone di battaglia
ttritoie, per le i|u.ili
Pedana: funlone .ii
ilto del iinsle è al
egiiili Icun?"»
{Iicro, alla clrcdn
taali som pianta U
Ira da), plecois An
ilta In DIB» dDvant
Disa, affinchè il va
grado di rcslsle
e la KToisa Anco
IO in pericola d:
IO robinda, lungo.
F. ParriKchflW
iillinrnll ulHndesì
■ Wmra (re r le mar
ad owgro del p1i
U alt' albero die li
Il pioidlia die
ilWlIa 0 IBRolt, Olii
«plora la profo "
■l'acjua
leiii di taiuk. o
Platine; lono peni d .
lastre di piomho qiiadraiE, uuc
In occailone di qualche bils ni
Inchiodano anche sopra j tappi,
mettendo prima fra eise e 11
bordo lEoppia, colane a altro
acelA con iriil probabllltiElpous
stagnar l'acqua che l'Introdur-
rebbe
Flocco, £ II pelo di vacca o di
bue eec, che ai mette fra la
fodarao co ntrabbordo della nave
e la sua bordatara appUealaper
meno del catrame alle lavale
ehe debliono servire a Tar la
fodera di le|rna, onde I vermi
di mare non penebHno a rodere
il Fasciame
Pompa : si dice dal francese an-
Portaoollare : sono due anecie di
laceheltl di lesno spsdcati ed
taoUndaH tì ha delTallKi-s tt
trlncbetto, un poea aspra al ca-
stello, die servono a rlcEierc
e contenere 11 collare di slrnulio
dell'albero di maestra ed 11 suo
Gontrocollare
Porlaf;nre, cosi chlamansl 1 due
no di sostegno alle gnie
Portolano e Portolano; cosi sana
Intilalati alcuni libri di pilotag-
kIo, i quali contengono carte ma-
rine, vedute delle coste, oaier-
vailoni sopra le ore delle maree
aarie ai marinai per naviftare
in certi paragRlj e »"1 •' trova-
no ancor delfl alcuni llhr), dove
al parla de" prtl die sono In
'Olio; chlamansi poz:Ì t ciiter-
gno licn forti e ben . .
che si ilìapongono In alcune
InV^'
Ijrovtiglane d'acqua,
Prese dtU'ùna.
va, che vi ai
: meglio che
: orecchie
Puleggia, spcde di girella, girella
PoBleSef «lutì^deUc colonne!
Iona I pantelli delle ngvi in
canltere
UnuiKu da rancio, nome di qust-
Iro peni di legname assai grtn-
al, congegimll '--' • — •-
Ingleae no-
•- esalto, né il pili fienerBlmente
■ V «donato per «servare all'
■ jlUDtKcii, anello di legno,
I ¥ bordo esteriore é scavate
Ite"
sono SDspeci pe' quattro aag^
0 iwstall sopra iniattro pledL
Y. Brar-"-
e mettere lo Daroainre 10110
Bschletta. ìslrumenlo di ferro
con manico di legno, col quale
si raschiano le bordature dd
liBSllnienlo quando ti vogbaD
nettarle per catramarle •Unaow
Rastrelliera; è nn peuodluttla
no delle à
luoghi
peofij U catrame ed oltre
••.calafatato
lltniplcone, atrumento
V eoraiiosto d) una grò:
Ta , che si divide in I
ftsnclo. quadrUnngo formato
quattro sode liste dt legno
/urmllo di tela |>cr rlporvl 1
Ali o legna
I legnuoli, i quali
rtigllarai insieme
ic minute corde ;^fftj
di pulegge: U"* 'eri
gè paste in lungheiia
lemMglo e Reinigia. g
Mtrellltm
edlpidc*-
l'acqua i navigli
leaiuMO:. Amie, funi a aAaNldE
ricmJiio, dkesl di quelle <l«
s] tengano di liserra, perna-
tiiarle 0 norie a un blaoga* b
luogo delle altre
nitegno. Paruni'o di ritegna^ è
— e In cena posizione db af-
lo qualunque, come una one
attuta tii carena
me , ferro con quatlM 9
, che w tanno mentre si
le il seva quBiiila el ipsJma
I, drnnienla coDipoala di
1 nunpiconì d) ferro, cui
lU di stoppia per turare 1(
che ier*ono a fare Io is
,terie dtl^BDiindDepBTtl,
MremlU de'qusK è tbcoo-
dita la relè delle larbine
d'inondo dcF mop'e!^ 1^ Bj.un*
jìlon, che tanno la pesca
corallo, 9' stlaccano sotto 11
Ire, per non esser portali
dal molo dElt'aciiiui
in generale s'Indicano cuti
Ita voce le scale di legno
le quali si sacende e dl-
de per coniunicare tra i
rsi plani della nave
1, peito di legno ehc serve
lurvameunaltriL F.Scaroiu
dieesi di più Irati disposte
lisa da potervi tàr vallar
■ le boli] che il sbarcano
iflio di tromba , verga
!rro piatta, che ne' suol
ugaalA a )Milliri, la cui
laticare ad nnn curda. mciJiiinti'
la cpiale essa si cala per un
buco che corriipande al pouu
della tromba agierlo nel penti:
sino al tóndo della sentìaa, onde
eonoacere i pollici d'acqua che
\'É, lanto per sapere che la
nave non faccia acqua, quanto
ter sapere qunl elfetla tacciano
! trombe a conGrunlo delle iiiUr
Seamil, qiie'[ieizi di legno coi
quali sorgendo dalle capeizelle,
Scerma, caviglia di legno o di
ferro piantata a liordu di un
tMttella a remi per Bervù'e di
Sjipoggio e di punto Bito al renio
che vi f ailaccialD lascamenli.-
legnu tagliato n conio aun un
buco nell'eatremiW pW muta,
onde pauarvt w* corda, per
mezzo itììa quale resta soapeso
fuori del Ijordo verso prua, il
si appiè degli alberi della nav<
•contri; in niarlneria dlconsi qitri
pezzi di metallo o di ferro, che
si dispongono obbllquanienle ,
per fermare qualche pezzo, sic-
ché non possa muoversi verso
quella parie
;egrFlo rf un brulotto, è 11 luogo
del brulotto, dove 11 capitano
dil fiiocD per farlo saltare, iiien-
f
990 <■«
Bbndntnrlo per la tromba, i: un
conio d'acci:^ per aprfre rM
occhi della catena delle b-ombe
B rsou, allorché te ne voirlio-
IM avare di cuoi I fondelli
SHabello di calafnto, apeile di
^i....i. ...o. ».ii^ quale il ca-
io^ strumen-
plccuhi CI
nel Aanchl detta
II, l'aiendosl
scranna per sedere quandi
Sibili; sono lci;ni attaccali at
d^e itatee, quando al var
1 anali lenHDno II coriHi i.
pdeB diruto, sicché non traboc-
CU da BOB band» o dall'altra
.Sola di dtriva o ali di diriut
SI etiiama cosi nna unione <
tavole disposte per largo una
contro l'dtra. eli forma ovata
rìfinnSata da una parte, '
quale lanno u^o alcuni
nienti olandeal per andare alta
Siondo della tromba, soandagllc
della Iraniba. Y. Scandaglio d
Snalnw, i il patliinie che si sten-
de «u^la carena de'hasl' - "
nnòvi 0 raddobbali. F. Pi
Spauola, ! pelle di
flocco di '" ■
il vawello
Spera; liinlAcano più robe —
lelne, l(|!ate insieme, che a)
gittano In ninre addietro alle ne-
nrtK miee al quale t'iafri.
■ce una l'eli onde pigli maggior
Spina, pciio ci
Sptaaiuil, |ienl ohr componguno
la «enlrlers nell' appàreeeliic
lunzhi r f^rotsi pali d'abeleal-
tuali da poppa a prua de* Ira-
baccoU peseareecl, al (|uaH t ,
raccomandalo 11 brafottoe per
Hi l^ii nieizo tinta la unls e
la relè .
... Binda della nave
Slruiia, f un'antenna la qaSf,
Imboccala danna parte nellte-
Bolo luoeriore ed interiore ddk
vob.. della tarehia, e dall'altri
- nchino fermalo aU'^
figura dia eanale ■ del-
ia veia e serve a distenderla,
perehii possa prendere II vesto
SuRsI, perni a carìglie. -■-- —
Kffi
letti d<
nsleme le vele la
lorma <li tenaglia ùT-
e le line alle altre le
leicno tagliato ad anioli retti,
e della ^randella conveniente,
per riempiere un voto o M-
stltulre un iiiogo. ehe at tro-
vasse marcilo e dlfelloso in ■■
peno m»«gtore di ' '
i cai calcola I
■, princljlalnieDl
.ella atessa e I
Tnolella , htrumenlo _. . .
tlrottori l>er regoliire I fondi
dd Isgllo " —
ìiMn* (radoal* Meondo li
■portioiil ebe si voillono di
■Ila (iella del baallmento
n Kli
jrtdoaiknie, consistente In
Tnxlak, tenda „
aipRin«l le «àhre
TutdilMlo, c^n. di tendale,
■u ploeote tendi bIIb poppa
Atìit falere portala da Blcuni
bHIinri ehbnnlli perthhe rper^
licMIe. Kerce a riparare dui
«le e dalla [ilog^
~ , eottruriane d) legna-
(Ma cappelletti 9 cappelletlo
Tniw, utensile A COrdérta, che
<pfw d) carretta conipoit» di
■n' inlrlaiatura iti ICRnante qaa-
drj biilunga. Che si ^i-o/r/r'i/
aiU iiioio ricoperto di lavolc ^
diceal anche un «rasso l<.'![n<.>
di sliete, jiisno nella fardo in-
feriore, Incavalo neila bliiutìd-
di'nave ohe •fynol Ipavi.urtri
acalaie, fiiitalli, piccoli inwil-
pnlino di oarico
raverae dille vaie, dlcon^ii ni"-i
peni di ferro o di IcRno, che
posti per traveno, temono u-
nite le vaie, allordié a' inva<ia
un viacelh] per Tstarla
Traverai, fono plecoK |>mi di
le((nt^ ohe senooo per diverbi
latori apparlenenU ad rina luin'
Trlingoio, spexle di pnlcu i-ti<-
tre nunovdle d con tio u^pl
ddl'ariiani), per sostem'i'c ni!
operai che détilioiia iaiiiran' ,1
ali'ail>cro
'rinchelto. nome del l'ai ii>'r<> |>j^i[i-
iBlo a perpendicolo sul iI.imuiII
delia nave: ed ùhocIidìIi ii'
delia vela rpiadra Interloiv |"ji-
tala dallo desso aihrro
Tbub. fe/n di lugn. dlci^'i iiin
tela Incatramata, cnlln i|ii.i1i' si
cuapre questa aliai; >.■ i ^ ni l' olii
per guarentirla dall' hf'Imi
VAt%t, cniel tratto di ali r -
Jireso Ira la testata lii-H' riltiiTi
nftriore e II piede del sì:\:<--
rinn
. .enilerlB pura
j Trapano , strumenli
— D trivella posta ni
VeiTir
Mr forare, . .
nodo di un lungc . .._
nel mraia della sua lunghcuui
■1 rlplcffa a doppia lanca ; ncl-
r allo ba un bottone, Eonlro il
quale fa fona t' aTleUne ; Im-
pugnando la xanca, la '—
a' introduce e fa II bur
Tcrtlcchl. palle 0 pomi <
naigioj ima piallafivraa dllà-
iole, <iuadH lunga, gatleinclwh^
che serte nell'Interno de* por
D a sostenere operai o aàari-
traforai!
raddobbo al di fuort della i^
Zavorra: if dd questo n«Be À
pietre,
sabbia. Il pi
materie pesano. qaa„
pietre, 1 Gioitoli, la jhU«
■"- ■■ - 'O. Il («TOM
] larvi
jianovra correnb, onde non si
lrej;hlna con corpi duri. Le sca-
lo per fcrmirli
a qualche j
lergere nell'acqua
ide acquisti la slabili
Seziokb ¥1.
aoinaadi, cuolusiani ed opere mar
ABBtTTEBE, girare 11 baitlnienta
Abbltlare, dar volta alla gomena
sulla bitte
101
Uu^llare. disporre in girl u
I, rìstopparl)
tcconlgliaré, diersi del r
' -ani in «alea
Ila. comando perchè
nnoni, trìncn-
nnendere nrr
ilglte i pennoni
xrcambattói-
lU^airemliaLg^a
cape il capo di
nellere si
bruX™ ìi'iMB h
V uione di broiGor
n nave, e l' rHèllo ^c liniib
da tale operBiione
lUonbordu. V. Fodern
, fffQDChi>preiH]Bna la v(igD
Calafelai^e^ ristopiiore i nangli.
maglio ne'comme
iunquB [>arlc pile
OalfffBlare. F. Maialati
l^aloniare. V. Oalunuu
[laluniare. mollare, i
anche fer correre,
luoKO oli' ali™ un
tìspponare r òneoro , i
P ineon cui raiicìd di (
per Ib dcala, ìaiarla slr
BO bUb urna ed ivi fi
quando il alibla ulpnla
corso delia ni
Castigare, iimikì
all' argano
an'lntlnuiiune dIif Tb un v
la ad un baiUiuenta , perché
Vanna ali'i)t>bedlenia
Cqlpo di tiiiiom, niovhnento ra-
pido dato aUB manoiellB del tl-
■«OM.che&ffirare d'un tratto
leniihllmenteta prua de iia navt
Comawllafglo, l'arie e l'atto d
•mnnietiSire 1 cavi
irla, puntare ia
CoiueryarB un legnale ntla ÌS.
aria di vento, iliinIBca man-
tenere In tale poiliione, slc-
cU quel Bcfoale continui ad
-.. ■=ComerBare il tantag-
tadtlvtnto, il topraocenti-
' E nuBtonerCi rlipetto ad i
o hai tinwnb), una |Milikii
iialupjia d'i
re, alloBlfl
itimento, pariandod'aM J
0 t>Brca=Dc&ar((ar(iilu '
le scolte, coatrarla di som»- *
re =: Debordare I remi, è !•■ J'
vare i remi dagli Baalinl e M
bordi della barca, per iMtKrl '"
dentro quando non si >Dole Mr- '<
V irsene = Defiordar* una fi» *■
oe, è levarle la liordatara, «M <■
I raaleri ed II ftucfnme a p«p M»
tarUo per visitarne lo Bcbdeb* "a
0 per demolirla "i
Domatare, disarborare i
Dirottamenlo , simbiimeaM M J
stradiiStiamento da) liiogoper *
cui la atvt t destinata Vi
Dirottare , allonlanarsl dal «« Ja
cammino per fir vela per lÉ 4
porto 0 altro luogo deBUBStt S
Dkalberare, levar via da dr t» m
llsannare un BOicello, li dlH li
del tome dal luogo loro Ma '
gli arredi e le provvitioni ■•■ s
uiwrjnL-gRiarv, i*
d'aBbr™, o la t
di potto e reitare con ubb (di i
ancora per «Hcre pM pnMit ■
melter«r alla Tela |
Dlapaiure, levare uh c*m A V
dentro ad an boiiello o omIn \
Dlipastare il Inrnaeira. nle h^
gli eangiar lato, brio pMun i,
dall'una all'altra parte i,
EunpuiCiAiE, fornire d] ei;
(in un aerellD, no reggimento,
H naviftlia
FoBlttx, t ti liv«ra che si b alle
Pailenre. ttveitìre V open de
Mte di tavole, di fog'i di m
a di nulebe altn milerls ;
iapediic clw le tavole ile
u Foderatura, nuindbllnra del fo-
n ^OadeRgiare, dar fondo, fermarsi
Fondo. Dar 'fondo, bì dice del
i^ . la DMMnTB, ordina di laselgr e
detcl-idearalnniare
m fmurt, rtpaHre la parie in
'
ilarH' al punto col è amar-
'"«""«rvaVelfo™
ralo 11 caio
Imbracare, ci» per chr
fiMlar lo icnttdaglio, dkeBl per
aapen l'allena dell' aoqoa >ii-
una braca per appi
con coi >i 'ha di f
prlTil fondo
i;iiindu|i!o, r«lone di ghindare
Q sgelare <)nalche albero o
mbracatura. l' allo <
mbrinliare. S'tmbrii.
irla, permeiio delle manovre
pia cavi distanti Ira
t pulegge
una legaliira ohe-,
biadare, li dice deilt alberi di
libbìB e di pappaoco, per si-
li serro insieme:^
1' ùncora, si dice
"
nSfearel'azl^ed-lnàrlìesol-
tenrB cpiando t tMsalblle e per
ra de'csvlcheso»!
cora csiipunala per
tlMvU nella potizione neces-
.rs,rivi.i.h
urìt
'.wr di hordo. più coraiin. ti
dicf virare: dlcesi pure in
mbro(.Hare una «e/
cofltere la rela ije
gl-lmhrogll che L
tnirtntria i[ prnrosfrapei-ftr;
che comincia a lolEire da un' al-
tra parie
r.uadùuaroilpmroadiiHdiiwi-.
0 Ita HRu tquadra, dicesl il
loanoNrare in modo da ni<!llenl
Bopravrealo 0 iD' avvaiiloggio
del l'ento di detta nate
Guemtre min. lannoera •ili' iir-
ganu, dlceii del farle fori- due.
Ire D quattro giri inUii-no al
cilindro o campana iteli' iir^n-
no, onde agire su d'e-sa cim
raagflior Toraa per mc£f<> ilel-
lllBtiiHUiM, Gsiar con un cavo.
la na%e i alla looda
Dbjmmra, aciuiiillere le corJc
^roiM con BÌtre più sonili per
guarenHrle dallo s Fretta ni eri t<>
nbonsre, dinorre un va^ci-ll'
quella G&^CMo oaturnluienii'
presde qwnd'ft «ti' incora, (
ad un i>gnetto dclcrminalii pei
il di M (tondo, le li
Imbroncire Ipennoni,
il pennone di maestTH a di u-m-
chello, luiwa II suo albero, alno
■ IMcare rbordi della nave
Inibnunire, dare alcune legriere
pennellale di catrame auile la-
mie del bordo del baatimenlo
prima di dar la brnscB
IramielBre, riempiere tulio il volo
Cìfi liuiiD lo Straglio
ImpaglielUre, lare TlnipsiiKi
, .ar nndo ai
'a piccola davanb ad una
' — a Giri quCTla ' — '—
n, mK mciiere a iuogo li
cnle ecc. aopra «Il alberi
InfrencHaK, tcnnire il remo colla
pala hi ana
lagtBdare, aggrappare con «anelo
lanaTeltare, Icrmare i perni con
k ftivelle 0 ooplelle
liUluiKare, serrare la veb
SIbdcM, e diceai spezlBll
elle vele UHne
la della lela bigli
Ingranare (a tromba. aiKollare
nnch^ la tromba laaci e non
di stoppia, tra I flII del K. .
auto pninillvo del paalletl«« ^
cinghia per renderlo pld frM- •
■0. V. Lardato 'i
LcKare, vale allacciare, tncorcii-
re un boxiello >
Libare gettare In mare le robe '«
che aano nel navlRlio per adéi- y
gerirlo nelle Tortune Ir
Linea: nell' evoliuloDe nualell- ^
gnlflca la miakera In cui £ db- i
- poBla d'ordinaria un'armata pw S
comballere = E pure II B<aae I
di divene loanovre che dni- s
bonsl lire aopra una nave ij
DUEaraiLEOGuiB, volgersi veni
j^ilC
.... --n tavole ladii»^ C
n chiodi di leita Uefa Z
aulla supcrllcie eilerlore deUe
tavDle del rasclame d'uni mit, l,
col quale 8l rleuoprona dlcWO' C
di a lesta laraa, seacciala e è ^
forma iriangi^are, per impedì- ^
re Gbe le ^e o vermi di ■» '
un vascello, e ftu-gll lare
tS ^
ri di detto TMcella
:■ di TD- PboIbl
psdclTlinrio
.. .'boIsl fWvBniMO opumtart
d & qiotndo U re- la aarttti è «toroten I pan-
'-'- "--TCo e to MNtnMfflde ddntM, d
«■«le ( nrrlvMo il bMUmMto
Mn- dopo una sona « rotta, di eoi
p£m « cm „. . .-. ,,..
AD' r. Ormuufltn Uria o per nredarln
dvlndoad U*!!!- lUccaellere t« ;rq|;«lW,
—■-■—" -■-■- crjiiclip
■e fé gevelré rt
idre alle eilee ^.._-
, nettare la in«c per
anorlripitaUiii- DcrlKliFmo alle Edee urde.
'bION illdvIMo qnui che restino Piofietro per
M rsocoKltere le favelle die oado-
I
Sm« E^V^n!.
InrìlMrto; tfoMi ^ _ —
et torto I lewgli I ivnabrl" e paal a ì^
., ■■- 'M>.\ mmeedl»-— — ^-^^^
b di fl Kautl 0
letirle ancfae lulla Ih si
terig auiierìore
Reimre, apignere la nave pi
Hcmufco, rimurchia
Ubalurc, l'dxione ili uontai
banco vogando , abbaiu
mollo 11 fiume e caderi;
■ran foi-Hi
UEil20, 11 rlbiliu-e
Bibwidare, rimettere all'altro ...
do ; Hk-oltarsl a un allro lalo
KtebiircfaiBre , dare alla naie il
rìmburebio, cioè atrasoinarla
dtclro a it per farla avanzare
mediente un cavo chiamato rtni-
burchio 0 cavo di rinOmrckio
Bimburchlo, é un cavo fivle per
un altro che A pili lardo ,
' r^Bo 1^ perelif reitù
'Olio , lo traaclna dietro
RimiralmarCf rlnipedaret ^ ai dice
canun. delle nati
Rlmpedare, Impedir di nuovo e
Impeciar semplicemente
Klmnrahlsre, rìmtiitnshlare
HimnrcUo, Il rlmurabtare, rlm-
bunddo. A rimurchio, poato
aaverb., vale a (orza di ■bur-
chio, rimurcMando
RiDtbderare uiu nus*, è l'ope-
railone che si la ad una nave,
la cui coatruiione ila ilsU bl'
lata, e cJie non tasendo abba-
itonaa piena alta linend'aetiua e
9ul dBvand, non regga alla tela
Rìapalmare, ipolmare od ungere
B^ure. aervlrai d^e riue
logoiiiona^valcle-;
Salutare: onore che si rende tlià 1
bandiern di una nailoiie. In*;
Sarpare, scioglier 1'
SarUsre, mollare un cavo, de
pusa per de' bouelll, onde di-
esai Il termine di comando tar-
de e vale lo aleuo che doUé
Savomare, incllere la aavom
Gljiltare, siolcer alciuanlo la gì
mona dalia blUa
Scagliare, fcr tornare a galla lu ,
baslinienta uicBglialu, rllev«i« ]
un liBslinicnto lnciigluilo=inia> J
-'-■ • -'lenlo dal san- ]
SunTaKliai-c, sellar lo scaodaglto ]
Scandigliare, scudatiliare ■
Scarica, i'aiìone di levare le
ci, che fanno II car*
del carico di un ba
Scirlcir la noce , \
■ =Sca.
all'albero, cioè che le ai ikilM- j
tere del vciiW --•-■■
dalla parie a
altiero a di un pcnnoiiR,Ghc aicno '
composti di l'Ili peni di legno
re allo slessa efff Ilo che
di ferro applicsH
0 o' venti, tsbIìch
.___ a navigarE = »'-
o_ caltar la i>*w, ti
Tento, bare o cotmiutteri li ve-
le al utnto, ovvero ai venti,
vagliano naMRWc etri beneficio
vento, cominciar a naitgare
ire , iraforare , bucberare ,
che la prua-délhi naie resti ao-
pra ranGOra=Fi™r di borio,
sl|;nlBca quella manovra die &
fa navisando con vento icano,
perché la nave, dopo aver OOnO
la bordala, p. r. alla diritta, gi-
ri e canmilni alla sinistra
Dga. Butti la voga, conusdo
maiinarejco di vD(;ar con fbrxa,
che anche si dice batti palttta=
il vogare, corso, vlaj^glu e pli)
propr. per mare
tyìà, comando marinaresco mol-
corda con che sianuiiaini
sIleghIolierRdIi
Z «TOH RAME, n:
si faceva al
Vdiiii, carichi, Impteghi i
iu»a.u-rc. y. Ajorniraglio
AlUlrlere, piloto che dirige iiviae-
flo del basUmenlo lungi dalle
Ammiraglio, Il loia di capitai
ijimatorCi capitano di nave a
BucuDOUi, quegli che govi
gomene, ^lle én-
■^, de'gavllelli
non, itìUt btL
e di tulle (e i. ,
parlengono alle dncwe
■wHnano. K noatroniD
Sottalo, ufflilale • bimiD di un va.
- .icello, che ha cura delle holti .
.e el mandano in ler-
itl » due a due con
voglia.
tper
Ciimrro, f il primo g^rado d' uf-
flziaie di marina
Gala&lo e Calefalo, colui che ci-
ialala o rlstoppa le navi, mie-
atro di cainlalBre
Camerotto, nome che li dt ■ un
moxsco, che serve hi camera, ol-
tre il serxlzin che presta nella
Oannoniem. ufflrJale d
'I
■è^X""»-
11 Mhiavl di n\et
fonati, 0 de bui>
o^ina in nns ga-
ra aiM&e in ecce
Iziill Gomanda
che il <U Eeacr-
EuuiriGGio, nome che compren-
de tulle le persone d' bd vs-
acellth I riserva degli afÌil|)U
supenorl
EsereHilarl, sono quelli clic nm-
mlnlsb-uia e fanno nailgare bb
bgstlnienlo per sllrul eonta
Fd.iid$tteie, nome cbe >l da Mi
mari d'America al pirati <
Flliliu-itierl, é un nome derìiafe
dall'Inglese, clot franchi prt-
datori. Questo nome si dava nl-
ire volte a' cotsbII o s\ venturie-
ri I quali il associavano nelle
colonie francesi e Inglesi dell'A-
merica per andar b rullare agU
Spagnuoll e Far toro la guerra
per terra e per mare
Foratore, t rarleSce desUnab) a
Gire con forBloI, lacchelll o tri-
velle plit 0 meno lunghe e di di-
verso lUauelro. i bucbl nec«-
wrii ne' iDeiqbrì.> vmeiì e le-
gnami, i^ipm è eoaipoiti) un
i nsi'lgaiili
ona d si navigatiti
, 11 terzo ufndale
i' armata navale,
'ammira eUd e al
alte, csaniinare it guerni mento,
Tore la sentlnello e dare avviso
di ciò che seuopre d» lontano
[ialeolta, quello che ioga a rema
proprlanienle in galea o in altra
Benerale , i l'oIBdale lencratc,
sin ammiraglio, sia vice snind-
raglio o contraramlraglla, 11 (pa-
le comanda In capo un' armala
natale o una squadra
r.loia, fi uno sctiin>o che si ila ■
pUolo, eh' 6
aera o COSI
s^hSlchiTwo li
;gl, degli sbucélil (
iBreaso de' jiorti
mniinistrailone della
XftO Eli cffellj,"nier-
lunizlanl t^sisfcntl nel
.. .^_ . . di cui »gl1ha le chiavi
Gutrdepolll, colui che ha in cit-
■lodla il iiolTaoie, che aricbe di-
edi gallinaio
l^secXA di nane, grado d'uffliia-
le di marina siihordinato al Iiio-
gotenenlG della nave
I^linoNE di mare, corlale
LeyenU, sono ~' "
eC
noni. Tal fai
mini alU a
Locitltre,
..... . ..aiba-
stliaentl per guida nell'entrare
e nell' uscire dai porli, per
Isehliarele seeche o altri peri-
coli e per indicar ioro i migliori
aargthni
HAGGronDOva, dicesì d' un uonis
Imbardalo sulla nave iier fare
la dlslribuilone de'viverl all'c-
.laipaggiu
MUordoDia, maggiordomo
Marangone, aon detti iiurEitiaoiii
quegli uomioi che , luffandosi ,
ripescano le cose cadute in nia-
, laiche rollura
delle navi
I d(), 1
Mono, dlcesl 0^... ._„ ,
sulle navi serve il capitai» td .
altri uHlilall ed ha incumbenu ,
di spallare la cov" " "
conio di sDIacce e<
al maiinai quando i
Munuloniere, una società o cup- ,'
piguia di provreditori, volgir. ,
praovigianiiri, rnppreien&li ,
da un solo, Il quale ha conlnt- '
to con la Siala l' impegaa A 1
somministrare a un certo dUo \
ureizo i vlteri, le raunfeloBl di \
bocca ecc. pel manleolmeiKi Z
dell' equipaggio necCiisarìs llfc .
N»irr», nocchiero, r
"avicalore.che navica.eheftl't- ■
serciilo del navicare, niarlniN. ^
navlcell^o, queglichegiuilaDM- ^
Navichlere , quegli che IragbrlU *
con barche e navi ne' fliimi *
Piavlganle. K. >aiicanle
Kavlgalore. F. Navlcatore
IXoeuilere e Nocchiero, colui (M
Ioverna e guida la nave
eaglanle, quegli che preadt a
nolo un bailimEnta, e ne pM '•
mi preiio convciiulu a viiggbi ,
B tempo, 0 a carico ■
Noleggiatore, quegli che nahlfil ^
!VDStramo, sinonimo di quello A t
maestro et' eonlpagglo -' — " '
slessi uRlziatl|irenduni
Ohcieio, colui che nella Mveka i
il-rt:
"•»«
la martna^^uando poi s
Paruoiurlo, parlecipante ilrgU •
£•
dice degli achtavl dì ni
e Fìnìa, CDrule,
pqrU di mare colnl che t
re 0 Bcartcsre
rvono nelle
diilrotto a dtssIpBk
, del proprietarlu
I Sopranearleo, dlceit uropr. d' uo-
mache S mette nel biBllmentit
per ousMilla de' generi e niei^
canile o d'altra cusi e per to-
pralntcndenl
Sopracconilto, prlncipal coiultu,
nome del prlntìpsl iifllKlDle nel-
le galee, subcrdlnKlo al Rene-
Bonn dell' ei]iii|>a||-
t r iDciioibeniB di
e 11 vucello e di
tKlinquenti
SaprasBagilenle, propr, s'intende
di clil sale ntgira I natigli [>er
guidarli a difenderli
Sosterò, colui che llen cnrs della
Traghellantc, che Irsghelia
TraghellBlore, che Irashelta
Tragiltalore. f. Trseeìlalore
Treviere, cnhii che n\on iole
no alle tele, che le vlalta i
ogni qUHTlD di mula . pi
vedere ae le siano In buoi
ciato
Trlhordantl, poriione dell' eqi
pacElo die dee fare 11 quar
^muls di tribordo o del
banda dealra
IVienicca, utGiiale iDcarìcato
fbmire i laacelK d'ormi, i
Vela. Sailro di peli, ikaS uà I
has90 uBlil«le ■ bordo, che hi t
la consegna e cura delle Tck 'i
per conservarle e rìaareirle li
Telelta, kì dice a colui che ila «
■Olirà l'albera della ni
miti, a fer la gusrdia;
Toganle, che >oga, remali
BBtore
\D|ialore, che roga
'Mt
e' primi
lanchi t
KK
MilBIHI, PIETRE PREZIOSE Ecc. '
i divlia qaeitit voce. iTri-
-".- n-rilo S. »( («»(■ I
■e dure .- ntlla i '
< la I innrmi non connii» ma ai ninna prtsioiltà /ite- i
^^ Vocaboli generali relativi
^Tf ACCKTTi, diceil di gemme I»-
vorslB a (acce
lUiKrfuto, c«mpoBto o (alto a ao-
.« di ealeedoL.-
Osicedonloio , che contiene della
pula di calcedonio
Ceraunlo e Ceraima, >l chteman
cosi alcune pietre cadute d.
ftannaU per diaUllamenb di ac-
qua laplducenle
Canielaiiaiii ìopidttj coal al ap-
pellino l depositi di alaba-
■tro calcareo o geuoao confu-
■■menleerlitaiiizzall.che >l for-
nanosalleputa drlle cav
al Hanni od alle Pietre. «
e che tì dtipongono In ta^ert: •
eie piane, oppnre ondulale, oa- b
me le acquediunaCMOal^ata ■
foBsero stale ImprowbameMI : E
rapprese dal gelsi L'IUuAm Ì
é mollo |Hil Ibrte, allorché «» J
del dlaipro per [a ina tetilM* t
Diorile, nome di atcane rowk ' E
EnuBCHiTl, chlamanal ocN Irf S
nome alcune coneredoai Mlil- 7
Uliche, u tiemt pietre raWMk (
imilanll la ronoa delle toirfl «t- L
rill neceisarie alla RSMrtMM f
EUllforme, che ha Ibrma o ban £
aìeoH tulle
0 In Ibnoa di
hH Anpnua
bt GoqiD del
ri, ai dice la
eioliadalFDC-
•ppliealc alle
ore e i cdIotI
Mri del gsao,
DUO dolau di
■parenia per-
leU di refran-
e 1 raggi delia
gioie che sono come Incrinale
Giibdoso, ciie ba ghiaia, di natura
di ghiaia
GiacinHno, ch'édei calore del xia-
dalo
Gioia, irietra preziasa
"sfts,"- ■""*"•■ "-
Gioiella, tìhii. di gloiii
GltHuiia, alHi. dlgMi-, gitriclla
Gneb a Gnelsa, roccia primitivi,
eompoala degli elementi mede-
slDil del granito, elee di quano,
nlto sparsi in lui cemento uni- '
etle non UH quali nella miniera . _
si lon trovate , e tale non ■ M
ruillln. rnniQ ^^
..„ ,„ii ooloi?
pale. Il féliUpato diLnbi
radularia tee
Igomerì, dleonal quelle rocce cri-
altre e eonlemporairea o anle-
tìon alle pwtl ch'esse rac-
ohlude
L*«IKIJ.(T1), rh'C mmiioslodi siri-
ti, che <l >ra:ilianD b folaa di
composto 0 (alto a lf>gglB
Lajiiriii, plein, ma il ilice, pid
'"ffdpr. che il'aHra. di i — "-
uMie enopre In irpoiliira
ilireteatMll
.-„..-- .--, - Reno
UlomarnH. pietra, la cui fn..
acoiden talmente rapprcMItl I
i]ua1che OKitetla eonoiclnta tg
MicinMi. plein icnenlmeMe t
MadroslU, cavlu delle pietre 1» Q
KCBiinate di qiarxo e di uM «,
Marma, pietra flna e don iH#'lt.
Terse *pecle. Alcuni iSarMtMfllS
no tIeiKhl. altri neri, altri Mft "^
nono li bluio, altri
■urli e CD' trapani, e
Il lustro col pomice e ...
di Tripoli, col Duolo e tt
Marnioreo, ruid, di marmo
Marmorolde, nome (i^m-rlM
pietre loinhtllanll
.5 ,"
lonihtllanll il marmo 2
I, pietra Tormata natii ?
drll' tnleaiimeiitn dui* r
le cui parti sono inviluppati iU ,
lina patta mollo dlsllala. eaaw '
alcune roooe e muUnKlw p«r- J
Ito e talvolta di
iMo iT^llota eco:
di rocce campo-
mute di pironena
I laminoso
leke 0 nigcìgno
di murra, pietra
g. delle iiietreton-
ddla natura Jd
e cincia di oolorc
ll;opa1a
te cli'i B<
Bow, con
dciU To!
ella perla
e qnelle
I qualiU
. di pietra. Pelmi-
!dl [liclra
fata, parlanilo di
r la quale si pro-
irie maniere «orpl
ureua, i iioill '
^"^'e^H,»!
■orti pwCcolarì di
itfi >l (Ucono_pie-
e i|iun adnlir
che portano Inscritta qualche
nieourln anticB, a cht appar-
tenKUOouiii anliehi maniimeiÀ
.'ieinlla, dim. di pietra
Pletrollna, dim. di pietra, n**
(reità, pietrami, pietriuiDla '
Pietrooe, arcr. di pietra
Pletruiza, dim. di pietra
PietruiKow, pletriuxa
Pletru/zallna, dim. di pietruiulR
PirlUco, elle eontiene parHewe
di pirite
Piritlooin. K. PlrlUco
Pomicioso, cbe genera pomici, 0
orUmliIe. nume data alle rocce
che comtnclanD a preodere hi
niodilicaziane e l'apparenia del
porfido, che pusano per esem-
pio dal granito al porlldo
Odikeiiso, eh' 1^ della natara del
Oliano, e percift alto a Tetri-
S^ssiTELLO, aanoUno
Saisello, lamnilD
■.o, di sasso 0 convertilo In
asso, che ha forma di sasso
Ito, nome delle pietre lami-
I
Seldasn, ch'ii della nslurs delta
Selenitico, di selenite
Serpenllno, a<id„ ttf- <lj plelrs
u di marmo, \alt di >Drl colorì
Smeraldino, di cmeraldo
Rpsloso, eli' è della natura dello
Spongile, nome generico, che i
nituTDlIsli danno alle pietre gpn-
gnose e Ipgjilere, lónnatF nelle
Kqne Eopra I corpi '"' "
sopra de'iegelabill
Slalagmllico, che ra|iprescnla lla-
laniite
StulalliUco, In forma di stalat-
tite
Slalattilifonue, ch'é In
aUlattite, slalatlitico
StealiUco, che contiene della sleg-
Ute
Slrullva, diceil da' nitneralogisti
li dllptwilane piil o meno re-
Itollre delle molecole integranti
che eaislono nulle pietre
SucidD, quando parlnma del
ler delle macehie delle pi
ti, cIsicheduD
T. FOWBK, Ci
..^...i di laico
Talcoso, che inrtedpa delli
Illd e natura del laico
'avola, /fi tavola, « dict
gioie di superlole piani
celiate solamente neil' '
uTaceo, che ha del tufo
E>» (;i pietre, si dice il
donde al caianKiper ilnri
dice di (|iie'seKnÌ che '
Brri>enila nelle pietre a
che Iknna ie iene nel ■
dCfll animali
que- segni che 1
nelle pfelre
Ventre gemmalo.
colare qual ala pid o meno chla-
ro^ ma alTunUcato e che pende
al nericcio, e pitì propr. cb' li
prìiD di quella vivacità che io- ■ kh
gUonoatere tuit'l colorì sEhIet-l imbei
Pietra
lune della megi
ielle pietre , chi
;osI tosto
maaglor p*
scoppiano, e immc
1. •■
l
ilosa. E 11 berillo •_
ed uaa delie larlela dclloi
ralda di Hall)
Adamante, f. Dlamtnle
Agata, pietra durtaahua a v_.
colori diaposta hi ione paraUe-
- AnBgena, granata luanca
AlabMdina, pietra preiloaa fra II
nlti di lUlemberjt ti Sa*
ehlanvlo dall' HaUy la pi
I gloielClerl chlaaaano S
■ma apeile di rublao a :
dlveraamente colora to, ed i
marina orlrnlale ooocida
una pietra jireiioiBaiiurr
r,
Imt rpuBJoicnt» i;
n.1 i,i-.-MlrB 0 OH ir
l„ 'Cilnad, ipnic di
ncutonalo in qualdir?*?"'
■mimluzHi, ài-u. rff linUuile
lUmb-nw- F. rslclflanio
rjIciiiDiiW, tpnle d< quano bh»
I*. siiDavcrBlo fra le pietre pre-
doM, dtt» cotì l>«r eitersi Irò
«lo prr IB prfnii «oli» —' — ■
KrJrtUC-' — '— '- ='-
bigi* A gandote iTiao, .
'' iilDro ed t chiamala sacra
" , gioia del color àf
« ctriMMuhto
^dtisTunij
jJVwrfednW^E. lU» iiuaiiu par-
v=£^J»rt I! risplfnilere inaratì-
ttS?""" """"""'"
iJfcZ^s«, carlonchh) ((jenuna)
S5*Ou*<^»< Carbiincuio e C»r-
J^^^Blo, carbimMllo in lignlf.
, di
nul-
*■. li*. tiMf/rx dura (ra le pre-
*■ t^^ '"'Viri un crlaolilo,
Golofonitc, nome i
quali la f iipErficle
la fi-Bllura, lianno
la colofonia
orniola. selce fina
*eali ili <olar rou
OuaKd'èdiquest'u
li cenlonde coUbir
romlola <> diabna
faiia, la «uà fivUura
de e llKJai em ur '
lisiinit) puHiuent
rìBolita, pielrs p
color verde dscu
ombra di gMla
Oiaipro, pietra il
pruio e Iriivan
Dionalnio, eh' i d
le cai macchie rappreit.. i
diie «echi 1
Gghttr, aorta di pielri |)r»lois
ili color verde, nomlnsla ds
Plinto nella sua Storia
EHlrophi, pietra preiloiB di color
verrle, ilnillc a quello dello
«meraldo, ma chiazzata e lein-
peslRla di nocciole naie, della
vlrld e qagliu della quale vedi
Plinio, Salino e Albertn Maj^nn
Emaeale, sorta d' airala rossa co-
lor di Mnxue
Epatite, aorli di Kemoia coti detta
pcnht è del colore del fenato
nuuMiKTrTe, nome che ai diede
anticuncnie ad una ipinima che
al erede la «casa che II granato
ìaramanila, ipeiie di dielpro ros-
"' — "—Ilo di bianco
varietà delto
sljFoo, linealo di bianco
nia^nlo, aiiexle o varlel
slrconio a' un colare maio
mela o d'nrBnclo. N«l comm
ciò diverse pietre al diNuot
Slatbttun giacinto orienti
BH» lelfiffi, V oceldtntali
un ligia: lo , Il ijiaclnto eri..
palio desi' Italiani è per aolito
um granata
iiniBDutii, gioia GCrlllurata
jtbeltala degli snUehi , che
che lUoevano pollgrammo
GrUBti 0 Granato, gl<ria che ai
tron nell'Etioirii ed aBehe ir
GermaiilH. Uicona essere queab
pietra delle inezie del earbon
' Ma ed II colore auo è ros» ,
pHdeiwo di quel del carbonchio
Urinato. F. Cranala
nriwLaiupoi •pecie di griiollto
iìrlaollla e Grìiolilo, plelra pi
alo» di calore tendente si re
^Gum Tolta ha un poco di (
rulM, B mirilllaio, e conile
In ae alcune gocciale d' oro.
MDnDgriio;i(i=l'o,
irò, sriaoKo, Valtre almfe, Ae
•^lejìscono fra di loro nel ci»
risolilo, co
riiotatapi ,
, gritolio^
RlatliCEiO
, spezie di pietra pmlMa
. . , diaspro
leratle , semuia del colore delle ,
penne dei nibbi!
LitpiiHt, plelra preziosa ,
Lapillo, pietra preilsis ; ma t re- ,
et In riuealD lenso poco unb ,
Laplsarmeno, spezie ili pietra ri- ,
mlle al lapnlazzoll ,
LlpIilazulL V. t'aplslniolo ,
' iplilmolo, Lapialaiioll e LipH-
tauiri, i^etri preiloia di lob- ,
re murro spana per la pHt a ,
vene d'oro. La tuia i*ace di Bt»
IO oggi « In uao e le altre dM ,
sonolRHolisniI
sinili, af g. di lapis, che coma.
dai migliori acr4tlarl al Ba4*t '
laphlaizull
Leniate, sorta di pietra, altnih
della agata bianca '
Leuroftalmo, add. ed anehe tuA, '
Bgg. d'Hitaapede d'oidce, ec» '
lenente le bure del biiiM e '
nero dell' occnto
Harguita e Mari
1lenBte,iMnienil.«
^'iSJSSS^ ?
Mariane, Rcmma d
oHlMrtOBrt- k.
Alcun* tcHi >
si vede penderei
i'SS'!:
bonehlo e quello
cera del simile al
a s,ì"n .■ alla
cornhtia e queslo
ne di Cipri. Ve
Uh.,. .\. ■■„.,-„„,.
Hurra, Mrta di™
o bicch'ieri"da''l.erf i
^
C'.uLi^u, cammea, gei _
la «pale del «ai«»dna, detta
mtot niGlielto «ri onice
tuia 0 Cuafneo. V. Onice
dmu. V. McooHno
looo di gatta_t Hpexle di pietra
plMioM. Trovane widK allre
liiite, cke lotte li ebldnHia col-
eacààa ài Bnimali divrril . e
tolte haono Btcan tbe del-
l'ini* e del (snlonGlnD= "
tfuò di* gatta , qnano )a
Bitle»jl«nte=Ofc*to di pei
t iato quello nome lalvi
Uraddwli, aUe lunni ed _.
dK ad al«me agate occhlnte
Opohi, sorta S gena» lispiendeii-
tissima, che si trova neDc Indie,
di colore oba pendi all' euiirru
chiarts quasi rimile ai fuoco del-
lo loUo, della con altro nome
Penterolta e J^riìcroflo
PiaiNn-e , ipeiie di imallsla , u
ini emma mento di imallsta di
color >iolato
PMere. una geauDa ohe ai Iruia
nell'India, veli- Eilllo, nel!' A-
nbia, Id PoMo, nSl'jbta, nella
Tracia e la Clpra. «Mata gluln
unisce In se un Indèa vrlilallu,
bendi^ I' «ria del ws naturai
colore «la porpoilnt con un
- ..Jta, eia mi-
(Uonèqoella dell'Inda, la quDle
erderotta e IVrderotto. F. Upali>
PerUMa. pietra meBD dm di lin-
fe qndle ohe dJoonal nnune .
Sarxo ed aUa lliiin,
Inlvullg presenta qualche lamiinu
parallela allo asse de' erittajll,
che tona prismi compreis) con
vj-id, giuffl uiunue, d'ard
landa, elle si forma con i
Perla , gioia bi
Perietta el
Perìone, ac
PlrapOtSpexie dtpielripreilosadcl
color del liioca o rosso luoenle
Plasma, gemma di oolur verde,
per lo pia macchiala di certi
punti e talora gocciole o nere
tlcoiiastro, sottospede dello spi-
nello, earaturìmata dal colore
languido, disbna e tacile a se-
parBrsi in laminelle saltili e
iulte di una superBcie lucldis-
s)DiB dura ai fnào di allaccare
il quario e dotila della dop|i1a
lunlnctte, che percosfla ci
■ eoD]|M>EU di firanli
, àà B
inUlie <
e gì! altri n^ sono
ralek
0 lnCidii K ttu g
i'elslle. Feidspalt , .„.
detto da Kirraii. Ve ne ha di
due colorì : celeste ed azzurro
paliidD
Fibrolite, specie di plelra dura,
Glie accoiDpaitna talvolla i «o-
rindonl di Cernale a della Cina,
die e di una lea^tun tomnia-
s le cui flbre
> diàcilm
presi
gura determina bile. Esae tono
jdil dure del quarzo
GiDOLinTE, ipeiii; di pietra
ruvida, plcGhll
bianco elalvoH
mala di qnarw
lo. ne sono a
per le qmll r,
lMne,BpeiÌei
— grassa, olii
In lavori KenUt
IrRiaTBNi, BpetH
di ima ItMtun
uno splendare
poco BClntlUanl
niB aumeienlra
tófregiare II teB
l^ilRa nella dii
lamine, di ho t
Biecto bronzati
^erso delle lan
paca nella dire
LtZZDLlTK, spezi
DOaa nella fniR
cun poca lomeil
inprìimldiolli
tura iamellou :
parallela alle t
lelillle , pIccDli I
iiaralleleulLiedI,
felli, di un colM
esteriuuoenle i
croma di osaldo
brunaagioUu-dl
leiocMte, ulelra
color «lini le alla
dlccla o uìivub
- Pe|iiaatil«,racclsciHniKi)taeueii-
lialmEtite di feldipato laminala
e il< i]Dsno. Tale é 11 granito
piilri dure, con tesai-
* »fjÌÉia,con Ibr*
'Oatnc Dolii di co-
'"OD MtKto ed Ht-
"niliK dello sUsBQ
' «Wb JnleMO
•Un dora erisblHi-
^btìitn il vctru,
•Jutrirlo, con frBl-
^prisH, vclron e
™>ilimiane oppo-
•«1 * deiii pielra di
iDOaiilt
K ililii da Werner
■etilica 0 neCrlUt di
K dilli di HBUy ad
'ridi indipendenti,
mtìa pDRiLci forme
ak di roocla com-
faHu, ulcD e clo-
K di cilcorl*
landra, idei
e bianche
n poco cerea e concoide
Pietra terpeaiina^ slca'Jte di gra-
— fina, verdiccia, con macchie
re, cbe nel fuoco diventa p\0
stena, ineiie di pietra dura,
)Uo somigliante all' anflboli ,
■trultari lamelloiH, plil para
Uà peridota e meno fiulblle
quella e deli' BDflboIa mcde^
Porlldo, speiie di ^etra diva o
'"'"'nio di color rossa misto lo-
ie con macchie bianche, an-
ha qualche ftomigllania colla
aHHi&e, nu non ha lo iplsndore
della perla, ed i molto più te-
nera e non alla a sfreiiInrE II
ODiBzn, nlelra durls^ma, Indi-
slruttlliire all'arlD, reaislenle al-
l' azione deitll acidi, che uercai-
sa sol fucile sparge multe idn-
mia,dleo
k che tien dal ce
n cornea, dura ed
'1. che anche dlcesl
«rojoiie o del pn-
ich( le li Btroplccln
•Io. e quella essen-
it 11 colore «piccalo
Retinite, speiJe di pietra di
cui frallura è lucida, ma u> nu
aspetto grosso, come quello det-
te resine e di alcuni bitumi
Rosso dì Francia j [lielra dura
del doppio del marmo, dot quan-
to Il paragone , tinta d' nn co-
lor rosso mollo vivo, con mac-
chie bianche nlquanlo livide,
vale a far coloDDe ed altri or-
niBitnii-Boiio diSiena ; pietra
lor rosso facalu, che plglubf
llssima [lulliDefllo. Trovasei
mesoolata con vene, con ma
cble lurchine e qualcbedui
giBlIa nel paese di Csldaiia
Sasiii, BWla di pieirs dura
Selce, ulelra, ma per lo pia
dice di nna pietra darà, lisci
■Inlle al coma, che taglia il v
spezie di pietra dura
StHee. r. Selee
MMeBUDB, «pelle di pietra on-
—-VlWMi eoa trattura non lucida,
■/iIM Kmnt, tal volte squamosa.
■ * «K aia palverhu
«abDe all'ungM
>d Inlaceare 1 (
rei
Serpe ntlno, spezie
SlUblle, pietra di
PREZIOSE ecc.
pl«' della Vei
■uooTa, a Saravena t
e Bltro%*e, di cui I
e vetrosa e talvolta
ItaiMtl
_ delFa» W
dura del <m
roccia □ varietà di for- la
Ita, fusibile, petronWD-
lupponte criitalll di fw- 4
1, mumo duro e blani^ssl-
SBZIDTiK [T.
del verde o del violaceo tiri- ^
LCOPIS, pietra di Plinio somigliai
te al vetro, spugnosa come 1
pomice, e aparsa di punti d'or
i.i,..._ „i..» — -.1 iraspn-
AIbÌÌsbÙo, pietra
■ Imbnìoi ubeila, aostania tai>
dea e fllameotosa , deli)
d lòmui tessuto lneonibuiltt)lle
irrenliirlna , pietra quarzo» di
(ondo colorato e senddiafàno
' goale Tegfonil punti riln-
ill d' oro e d' argento
uniti, nome dato da Plloia
nu plein che il erede ei-
' '- uMle g1(d>ulou, itrtala
lira dia drconfereou
mot , lltoflto, u [Hccolt
helonlle. sorta di pietra di tot* f
di porpora e variata che M In- >*.
va nrlle Indie ;■
Chlrìle._stalaititl che hanno ta l]^ ^
Ctanllcco
delle aue Iantine
ro rerdagnola
Clorlte, *p«xle di
colore che varin
del f?rr.i (
iituraU>tt,
figla, dot
roprleU t
uU da Ually
PIEZIOSE e«c. Wl
Entrodille e Eniroco, (ilelM fi-
gurala 1 foggiti di colonnetta
penUgons, comiioilii di pM ar-
lieolailODl 0 giunture, le qatH
KparalB Ibnnina dawana una
■tellttta di cinque raggi
EpaHoo. Pietra «mriiia di Cron-
ttattt. Snede cU jilelra d< por-
ro, cfae ì mena (intente e ica-
ElTIe, pietra Icnera, tufaoes, ca-
<n nelb parte di dentro conte-
na roccia che
montagna di
I AUemonl, e
wla oml-bieu-
!pBlo, che <e
Ilo, e oerclù dibal-
lono. tlMamui sn-
pielra aquilina o
di petrosrlce
difllai™'
ifreld-
itie leste dei
pietra che dl-
iBgine del so-
ilainia. La sub stntllnra «
n Emile, roocta MB base di petro-
aelee aufflclenlemenle dora ,
contenente mica ed altri mine-
rali dleaenilnati, la sua atrul-
lurs lì o granulare, o fossile, 0
come Irapaslala. Se ne trova
della compatta, delle schiiloide
e della porflroide
FENurrK, pii^lra aluuanlo Iraapi-
renle e preoeo che bianca, Glie
gli antichi usavano nelle fine-
stre in luogo di vetri per la-"
sciar entrare mia luce pallida
ne' loro tempii: forse 1' alaha-
Flticitl, pietre schlstoie per l' or-
dinario, che portano impronte
di felci, di capillarle e dì altre
piante simili. Trovanti pld so-
vente negli Bchisti, che servono
di ietto e di letto g«ll strati di
Kiliode, genere di roccia, cosi no-
minato de Brochsnt e da An-
bulBson. Oueilg
baie di schlBl-
, <|uanO;
aralllaaa,
_, , feldspato, _
boia, crucile ecc. dissendnata
iato, anfl-
ipezle di note duro, fóramlna-
aa, di craiu gmia ed eifUBle
per gdT l' aeqoa trapela a poco
fonollle, quEslo nome vele pie-
tra sonora. Lstònolite di Wer-
ner i una specie di drappo. Dl-
illnguesl In "
crfsMi
li pietra naluralniente «colpita
in tgìae di frumeDlo e aEmi
di legumi
Facile, pietra con InipreisioDe di
fiichl marini
Fonuda. Plelra fuiujaia, apeiie
di pietra detta latrnamentc dal
neturaliaU fUngifer tapisj ed
é una sostanza calearia la quale
baciai» e non esposta ali' aria
aperta In pochi giorni produce
e, plelriflcaiic
Pulizìe' ,
'a figurata che
GiLiTTiTR e Galorlite, afctìt di
plelra, detta aoche inpmiaria.
Il quale trasuda un uuiore co-
colore di Atte o venature di
Mior latteo
GniEB, voce tedesca elle spicEsei
llUMmentc dal naluroINtl. Vo-
Iri* mitaUomm it mincra-
Itam. Pietra a cui £ allaocalo
il meuiio nelle viscere della
ir bianci
Il pietra
endcDle al giallo,
ii dello Eirconii
colore varia dal li
.., .„a Ano al rono In
la frsltura t
Girasole, varleU di selce, ebeta «
un' aniarenia gelaUiHua u pa-
co lattea, e che girala eoalro I '^
iole rlflelie una luce raailécfa W
ranalitc, vorleU della ilaaMO- ^
de. Il Werner ne ha fatto iM <^
ipecle distinta, tòndata ni M- fi
lore ch'essa ha comune co'sn- «■
niU delta valle di Pian od i
monte 6. Gottardo y-
Granltclla e Cranltello, sarta fl ^
plelra Unta di niinuHasime ■*» i^
chic bianche, livide e Bcn- ^
'H^i
vulcani, illcnni credono qi
uno lava ^
liUTK, quarzo ialina amori
conrlo II Kirwsn
lalolde; alcuni naturallatl 1
dato questo nome
frammenti di quano
quano dw bo- J"
ibUe del taa ^
lalomlte, roccia ronpoita e«M-
ilalmente di quano lall*»c<
mica disseminata ed InlMlH
la cui atrulkuTB i granulm
Idrofans, pietra che dlveala tW'
riacquista l'opacità lotto eh*<
clugata del fluido assorbin
Idilli
3 Lei icori
ì
X Bir«pfdoU
llora limell
1 InesDale rcll'oppo-
ilmenls scinllUa aoitr
ri atsmento», t ca
Kino frlBbiU, laiuitu
illcli,luilTlcBnU.Eja(.
iblledsEl! acidi, edB[
invertita in geita
■n*l antic. aloiine ple-
«nate, tramandavano
iTioia : ora si dicono
me pictruiie dlalane
Iella natura del quar-
■rovanal al capo di
la una dlrndonc, e di
ina dlreilone dlveru
o dell' oitemtore
(etra o concrexhue
adci irregolari, di
in piccali gra
> lucidi, che tr
preiio Siena
:, Lldienolrìe ; nome dato dal cele-
bre Seupoll ad un quarao di
t'ogherla aHilBlliziatoln fimna
li»
I, trasparenti e
DI. iraspareDT
(lalto-verdasl. .
Lidia 0 Pietra lidia, varìell del
dlaipro ichla Iosa, che brae >rr-
ve, la qualche luogo, di pietra
ili parAiione, ma che sembra
troppo ìUdk e troppo dura p«r
quealo nasetto
■'-'" '-' ■ da alcuni allo
di Somma Bl ,
perfetta men le erls lai II zzata in
dodecaedro ronihoidalc, da al-
cuni detta granala nielanlle
Helllite, pietra l>lKÌa> che si Irova
perché ridotta |ln polvere e
Atemperata nell'acqua, a cui dd
pare dulcigno come di mele
Melloni del iiioiue Varmela, geo-
di qatriose, internamente ri-
vestite di cristalli di rocca
- Mica, specie di [rietra untuosa, olie
di mica aluinndantc non inler-
roHs e di quarzo, con unaslrut-
lura roKllacea
mrnicclle, pklra sopra cui è rsp-
perché ha odore di ni
chiamati dal'nal
nette dlìisl'btìi
mussile, TarleU della dlopslde di
Rally, elle ba per Rutdb Uprl
ama a quattro Iacee
NicnrcE, specie di pietre untuo
sa, che si preeenla in piccole
pojiliuole di UD eolor biancc
argentea, iirigio di perla lucido
.mbile cS untuosa al latta
ggeiissima
5' enfia alcun poco nell' acqui
fonile fàcilfliente stia Inm
, tdii dello «ualtatore
OfiuIiITE, pasta di seriientlne invi
luppanle ferro nsaldulalo ed al
tri «ocesBorii minerali ditiCnil
nati. Gon una slrultura compatta
ullare, agg. di pietra. F.Serpcn-
Onaftra; nome di una pietra che
trovasi nella testa e nella ma-
sgalla dell' aalno sclvaUoo
Onichlle, pietra narainate dagli
anUcM, lorae l'alabaitrlu. Que-
sto Boaw era derivalo dall' un-
0 dal color dell'unghia
UroU^im
di "rivoli ice.
Oiddlanao lava eelroia ....
mana d' BaUy . Pietra aomlgìian-
*ì ad DD vetro o ad uno smalto,
1 cui frattura £ vetrosa, lucida
wncaidc nsuocolore e bruno
^la pietra èopaci, tal volta perb
alcali, ed è colorata dal ferro
tal altra semidiafana
facilmente
Palla, pietra n
palla
Plcnjte, jirliiul lunghi e caoalh» *
tali, riuniti parallclamenU U
fasci, pia duri del iiiiano, fet-
ali perù nella dlreiloae MV- -
pendlealare all'asse, ruwtd ■
latto, biaDGO-glHtlicci o btaoa»- *
rossieebvarieu di calce ea» ■
natica lenfo, che al preMito «
d'ordinario cristalliiiact. ■»■* 'i
Pktlle, crtsielli di i
piccioli salmi, sen'>
lor bruno non ^ ] ^
aempilci, talvoll^i :
tudlnalniente, in iiuis.i elio Km- --
brano fómure qualclis amnl -^
Pietra iitfrilica. pietra per bjU ^
di color verdiccio, cosi éSOt 'm
perche li crede che, partttMkM i
applicala sul reni, ubbia UvMI ^
UH timJe II è
pbclll, fDmute
utrid Mw! di-
to quali *eafm
KTWielIo di Hb;
Irene «no di
«ri eoiai, per-
kM MM cr-
) di omtU e
M aìUlledi)
mtttte eli ._
pM
t H pietra ■■*-
MStanlcUNum-
THlMC
Am\^ui,iTH, iJKira tu fnnr cwoij
non eoonindlUle con'ubMlo,
dcHt cam« /bnll«
Selenite, lorla di pietra Iriaw-
'i retro e fenoEil
liu^ a ni _
triL per leirare le floeitre del-
le ou^ond' è ci '
SetMM, ug. di mu ipeete di
udanto umile >IU lelà. par 1*
ÈoOSMtwa - ' '-^ '-t-n.
■neUre
MMertidi.
Mrtriebedi
cattai^ i
incToiMant? pietrosa
StilatUll, sastsnze orillnarìanienle
EilcBree e di forms cilindrica,
che pendanu dalle volte delle
grolK, scendendo talorn dna al
Staurallde; si Ai questa nome ad
alcuna pietre brune, nuslcce,
li presentano sotto Cbrma
'-■ni composti di quattro.
diprìsmi
a ed oitrt minerali
le, iiletra li-a le
ha la frallora s'io
lie gchlitosB, che è i
Slellaria, agRiunto di una sorla
di madrepora o di pietra, su
cui ai vede rauprexntata una
alelte
TuBKLLONi; nome che 1 nalura-
llili danno ad una ipeiie di li-
loiuirga, detta oltr. cuoiuceia
Tartaro; gli aaUchlaataraliiti da-
vano questo nome alle iasnula-
iloni, d'ordinario calcaree, etie
alcune acque depongono lu'cor-
pi launenl nelle medesime
Trap a Trapp, pietra cornea, di-
^ILIle in peùi nuaboldall
Trailulio ifBImonsioj chiamano
1 natnrallsU nn Info polimorru
•, che risaltano sopra la si
_ -uni carattere é
LiMBtLicii innnna, p
bianca di Diarsoft
coperchio d' una el
rlna detta cMoodoI
ciato, e tutte chluiL-.
occhi di I. Lucia j
sono com. de Un natari
ed Insieme co
ZRLAaiT», pietra di
lireonlo, plelraplil di
perllide lltcia e li
trattura ludda ed 4
rolla iBindlou. Qi
prismi di quattro ■
:e la dappl
Siuttro B|
a refrad
; ma iiuHJ
di color Ti .. ,
colore esposte adqi
ZoomorfllI; aomcdaU
le alle pietre, nelleM
ai rappresentate r
fl^ure d'animali,
delle toro parti
ZoolIpoIiU^^ Irielre 4
fossile^
d' anllMle fossile
Marmi e pietre eoinunf da lavoro.
Imn^tau, fehlipito a pieira del Colf, nicira d'a£Blir kt
mntc S. eoHarda Colagnelta, nome di di i
Ubercii:, pietra vira di Toscana I eir di marnii
UtoÌK), ^b-a Doamle macellili- Ficitk, specie di pisi a
la ■ urina d'alberi 1 lud coiniui. pietra n
Irlnii, pletrs elie al (ènde in la- ' i cui srinl sana della .
Brine grigie nerastre, e serve ' la deUe letittcchie
a copHrc 1 lelU "■' -■ - - -
Budellone, nna ipexle di 11..
oorga, D cote nÀacea di orana |
Ina e di color turchino, che si
■ctHif pii;ira arene
— a, dlauosla a Ioni
alicrnsU dalla mica
Trovati nelle ca e
il Alone de la
Imdi, sorta di pietre TerdD|;nu- 1
an genere di pietre forniate ca-
ne da nn BggrKjialo di pietrui-
uile diluBC entro una pasta na-
CicMLaiiR , «elee d' un colore
Biino Wteo. quasi opaca a al
m seaiMbbn» aiflinai^itfl, con
trallura 11 pid delle volte Incida
lo, perche nel 1,
r:a9lina; nome del
rea, elle si agg
ilj ffuione al min
Ookcnlo. dicesi d
dal Booii
Forte. Pietra forte
Toscana una «peoe
arenosa di fondo grlg o
al giallo, sunna d la
gentlDe di ndcs ed a t
alare alle ingiurie de
PoalbriM. Pietra /tufo
Ioana, t nna spie e
barile mollo pesan
no e grillo, che
nenie calcinolo,
^^Itolone, ocer. di clollola
^ «jnibino, agg- di sasso coil dt
^.>, buono per far calcina. V
*'~ìeu della calce carbonaia
che come la neve o perlale —
r.etio iitoio , dicesi !1 Ressa!
nbroHi di Brochant clie trovasi i L
In masse composte di fibre pa-
li [astro, piccoli
Sjr fórinare cose di rilievo s
Belali e nalurali — Ceuo e
sarti, pietra di due si
do; ed ambedue si adoperano
dal seiil per disegnare sulle
Sene delle pannlue 1 ciintorni
e'veiHnienll che devono taglia-
re = Gtito da Imbiantatorl ,
altr. delta bbieca. Una sorte di
pessD che serve per Imbiancare
maniglie
la grossa calrovi ni
Ghiida,
GUaluzia, dim. di ghiaia
Chiara, ghiaia
Ghiarone, grossa ghiaia, ciollola
Ghiarotto e pili spesso C/iiarol-
GUItamlna. F. Calamlnarla
Lif ELLu; presso 1 niosafl nalurali
i DM specie di lata asehiuniB
di lave sntìnuiioIalB In plelruz-
zole hitariolule, arìdisslme e
piene d' irregolari punle o ea-
Laplt, pietra naturale molto dura,
della quale si servoDO I pittori
per fhre I diiegni lui fbati, la-
adaadai'l 11 ma colore, tìft ros-
iti. Chiamai anche matita , a-
Lardiie , specie di steatite Boa,
molle ed slipianio verde, della
strullB, la (itiate nel
, ed indi s' ladnn
chino e In la<ilre,sopra di ,
disegnano a'nrlnclplantl telM- i
re geamelrìche.SIsduperaprw i
clpalmenlc a coprire I tet&ì \
commette ndola Insieme oon att- '
la maeitrla serve a far pan i
Lemonlle, giada tanto t
■- 1- nefrilka, e '■"
, più bello
Lumachella; dlcesi d'i
di marmo o pietra a '
chlgliarr •" -■*
(junnlo la nelrìtka. e prende pi
di più spezie, zÒA
dttk
nlcdd ebeiL
lua impasto. lUF ,
prendono delpt-
la dalle
anche lUd pietrai per gU orasU
delle bbbrlche
lUciGHU, pietra biitlB, non In
duraquanto 11 marmo, ed ai
> rossiccia , disila qi
oonu per gli edili Kii
Macina. V. nadnt
Macine, pietra di Ugurn cir«olaK( ,
plana di sotto e colina di sopì»! ,
bucata nei meno , per uM A ,
Mandorlato ; dlcesl d' una tptùi '
chie si:
ilorla.
:lDlod
^■n. di imllone
■Co terra Mtts, i
Mraiwolare, per us
; ha dltenl nomi ai
diTerse iòniie, dioei
ITO nelle E«lci. 11 suo
Drtino fiilliiinosa ; non
eriuia trsipErenKs; e
sia ^ Xrcetoiiae, ro-
enle, nodosa t tubcr-
wrla di mattone , cai
iripslniente il ammil-
ttvlmcntl
«1^, sorta di marmo,
< dalla nMMalanu di
so a) Teftp)DO
mlcanloo, oa-
ukla ed lóse-
tftUe acfpe
lù qxxle, di cui
!, altre dt color
Pelanizì, varlclA di feldspato, che
la pietra, da cid, battendosi col
. :ì legHli
la Ignoto glullne
P^^^Mio di ce-
feldspato e di un poco di quar-
zo, cne non iiaa pietra onioge-
nca. Si adopera r ^■~-^—•-
nrlla competili on . _.. ..
lana e pei' dare le coper
soulU
III, uuiicndosl col
, - 1 il fuoco^Pfelrri
da caldaia o ila lavcggl chiS'
masi dal naturalisti una spezie
di steaUtc lustra, tcnem, gri-
gia, che diteola bianca nel
iiiooo=Pic[ro carnagione, spe-
zie di pietra di durezis slmile ni
giallo orientale, dalia quale Fan-
nasi fluure, che dcbhon parere
del color della corne-Pieir,. o/-
Jore, iteatileliistro,alnuaiilophl
al tornio diversi vasi e fastcnc
gran coniBiercla nella Kiczia=
Pietra di porco, spato informe,
0 bruno, fetente nello slrajnc-
'lllore, eioltolo tondo o grossa
ghiaia di fiiune
'iperno e Piperigno, pietra nc-
riccta e spugnosa come ti Tra-
vertino : troiasi per la campa-
— •■■ Roma; ed * anche dello
aorla di pietra di color
unuiiUiio e lo stesso che mar-
romeca, varleli di setcc, delia
incbe pietra du fiiaco^picaia,
1 pietra da fittile. £ questa
una selce pld ironolnna o me-
no vistosa delle altre ( giacché
' : agaU. le cortdole, 1 et'— '-
lilla I
•frile,
la SUB fralliira è concoide^ il
suo colore varia dal nem-arìnlo
al bloiuto- pallido, o al btanco-
Srìglo, e non prova al faoco al-
ra nlbrailone, se non la per-
dita <]ct suo rotore
Pomice, pietra legf^erìsslois, epu-
Snosa, piena tutta di giorl ro-
inili od ovali, ruvidi al lalto,
facile a ronipersl, ma [ieri) atta
a fregiare II vetro pti) dura ed
anche l' acciaio, di una leisUura
fibrosa; d' ordinarlo blanco-gH-
ola 0 periata, bruna e talvolta
anche rossa. Contiene tiUce, al-
Rosso di ealdanaj^Mti una pie-
tra tenera di color rosso scuro,
■bnlle al rosso di Cipri , e an-
ora di color rosso pli] cn<ara=
IDWO di Cipri j pietra di color
Spalo, chiaiUBsi Ftldtoi
——5 duro de- camp
quale non
l
ed II
sere altro, che a, ,
li duro, alfjuanlo bianco
^B jMra di color
^^■BHbo icuro=
Specclilo (T ujino, sarta di i^etra
della allr. scaglluola
Spugne, il chiam — — -"
bucherati a sniai
marine I quali si i
adornamento lU fontane
Spngnone, pietra bianca
terra che serve per tal gtaa
Steatite, pietra piti o meno dm,
ma più apeiMi tenera, linin, •
adrocdolevole, plullosto leHC-
ra, la quale talora b' indoriliv
o (llveuta frlsliUe ir"' '- —
dlTtl-
lo pia omeno
nenie grani o cristalli di
TALcurrii. aprale di talco
li p«ui
t Talco, pietra lan
RelailDne di pietra, ed ha In se
que'luslrl che al vcKiui nel sale
ScagliuDla e Scagliuolo , inriir
dlpletra tenere ilnille a'
B, con cui ai rlcuo-
prono le tavole, o ainiill
Sereno. Pietra serenai dlccsl ad
una pietra <Uie pende In miiir-
-' — ~ •■■-'- vi coperto è di
Ita, ma esposta
Slenlte, roccia primlUra, oompo-
ita di ftldspaio «■ —i'i'-^-
_.U primo ordinarlai
nericcia
aclne degli ciilUiU ila olio
t. Si dSelde in tiuattro Sezh
ocaboll generali: la ì. deli
■ Ila meccanica:
\e Tccnulogia.
I vocaboli aenerati: la 1 deicrive gf iili
ec. propri! dilla meccanica: la 3. raecogUa
ed ullitna accenna te pani delle maetklni
Seziokb t.
Vocaboli generali.
porre i baigiblt llngegoere e lni«nnen), rilrova-
i, tirar colla orni- tore d'iDgcgni e di macelline e
Sia sptisD cbe fu proresslone
1 tTDyiire ingegni e maccbliie
mala dall' unione di Ingegna, strumenln InieiDDio ,
annelli di incisila In-J strumenlo clie alibto dclrlnge-
irmeli da un perno gno, ordigno
e serrare a rendere KKOMtiiK, i un fl(m|egno, quale
IBC pard a. cui mmio dw «iitt, tmnaiiinalo e dl^Oalo
per produrre alcuni movimenti
D„. . — .,1 (_ 1 j., j In gcncral-
dl'aiira ~"\ Beriiirli o'niÌBUrBrli a voloBli
rii più foru;, chi- 1 del filosofo nslurale
■ IO per MiccHiMLE, appartenente a mac-
Sfeflo china
* 1 Macchinetta, dim. di macchina
I Hscchinista, colui che lnventa,(ab-
I brica e fa muover le macchine
Ltellare> reggere, aa-iMBCchiDOnc, accr. di macchina
Macchinoso, atlinente a macchina
Irte di Mibrlcare 0' I Masaa, macchina
■I Mizzapicchiare , percuotere con
di gnomone e della I maizapicchio
I meccanica, parte delia fisica, che
che non dipende dal- insegna "*■ — " — """
Tfr^ctSil
;?..&';„&.: ars
chine, per cvù le polenie m*
Mia
fona si rende acooncifl a vince
re una r rande resiste nn
MEGcanicaioente, in modo mecca
nlco, con iscienza a arlifizli
Meccànico , add. , scienza o arie
le arti meccaniclie
Meccanisma, Blrutiura |)i
Opièratlvo. Arie op«rati?aj vale
Plaalloo, appari, a plastica, li
>D elle farmallvu, miii ui
■ la gomliiUaniB di un ei
0 un siBleiu à[ corpi
Pnddenie, obe gMgllg, che lira
PnilellD, nome generico d' ogni
_ - grave in uaaiilrotiia maniera e
mftr onnl verso gellato
u niellare, porre los legno ni
caschi, 0 perchi ^la non s'i
TB, sta. di 01
dicesl ancl
ReclinaloriD
Reclinante
RetllQeare, 1
oriiuilft r.
, che retliOca a Ig-
Buiiolunl, ai
StiBMucoLUiEHTU, trailo di CM-
riieula; tratto preio colla e»
Scarrucolare, lo acorrer del bk^ <
PO sulla girelli della carrnodl i
liberamenle con violenu
Sàalerico. termine dignonwolEa, ■
liropriaiuenlt H '
muoversi di queltew- '
' ' lIurarlM- «
se, che scBjipa
Ì:nu, eammlnanu tropiM ull
ucemente di quel che bini
slmili
Slansare, ptmtellnrc e
colla alanga
SliingUegglare , mellert
Svitare, sconimellere le
male cdIIb vile
3K;
Tblkgufii, maniera di putir ^
Veicoli), eondollo, organa, IM-E
Zi\ctTO, rii>legalo da un orf^A
'"(*■■■ i-iTUu, funi che ti lejrsDo di qua
"•• •; e di U «Ila te«ta dtìle Il«olh^
™«> ': nt, Ehe a'innaluna per «rar
"■• pesi ; dic«nai anche prontoni -
t^anrllo, aim. d' araano
I 1 .. j^i^ 3j legname
^^ Mndicalare
tÌKZIOSB II.
proprii delta mecciniicii.
BlUgncr l'acqua ed nm^hi
itio, caliv« abbawo mati
feto ecoedenle. Egli «
Oiù compotto d' nn oUlr
BM, detto anche animi
dare all'orinante, - ^.-,
ja fine col è altaccalo il
,, I ptM, ■itcrigendml qDCits Inlor-
-*■• ■* " tìnndro medesìtuo
^"~ InoiOLo; miei loitegno che il
' pone MKo le latdeiie de'mir-
'*'* ni per rejigerii
■■* laioHsl», nome che al dA alle
■ito ■ fere degli alberi e ilml-
"* t, che bMMi akare 1 mairli delle
"* inaIcMere, delle curltere o M
fi Wlgepii
IvlierL itniBiento di legno cui
I mnlcM di fcrro, Impernati ir
I Bi ciHndro posto orliioiitalmeD
< K, bilarDO a col si avvolge ur
cuapo, per oio di tirar in site
«Bri per le fabbriche, eitrairi
\ b miniera dalle cave, alllngei
■eqai dal poni e slmili
CiuxM , carrucola che ti poni
#" piede del aoategno delle la
^jl>^^ • »o di tener bnno il ca
,q^>^J|)e nel muover 1 peil
^?
Chiocciola, la vile ffemniininn.
queir isirnmenlo meccanlc
lo B aplrc come io chiocr
nel quale la vile niaichia
aciflprsno |[li arehìletli ir
Bione di eondarre cose d
dente peso e grsnde/ia,
ponendo pertraversu ale
quein pesil alle mcdesin
rendere 11 terreno lidirlcc
che II curro altro noti i
IO conglunH;
rmatierairtnn
FtLConR; dlcesfod un iirn-.'" |
li leKna riqu:iih'r^!ii , l'il
... .le do alla"™"! " '
Pallore, tslpunienln Ai u-vnt f.
iB^fiiìirlM 'e "p
liolleaB
chi 0 fori nella
orhioe o Tannpii
menlo di ferro fs
in d<!lla lettera:
Madretite, quella dùocdcda colla
quale ^ Krms le vite
MsdrcvUlna, dlm. di luadrevlte ,
piccola madrevite
Maclio, arnese spparL aila mac-
cnlne delta casiclio, col quale
s) danno colpi per Recare i pali
nel fare le palaBlle
Hanfero, manubrio per isvolgere
Menale, fune che s) la jn
Organo, stnuuenlo nieccauieo
PsuonF.THU, ab-umenloatlo ■■!
paaal clic fa un v
isici set
grande da ruE-
a aoUewre e smuovere dal lor
iuoBo i lassi ed altri gran
Jo; legna, od
Vile, itrumento meceanico, t uà
e sono Ifl leva
cilindro circondalo n* Iìb mia m-
mola a clb cbe
pcrflclt! da una spirale, ii qua-
moviliile
le, movendosi Intorno al sua »■
se, entra nella CQvtU parimente
jstodicamico-
cilindrica d- un aitro solida ad-
r muovere pesi
dato da una siniiie spillile in
ani lunniii, nei
modo eiieii convesso ddle spi-
e confitto un
re dell' uno s'adatta al cai-o di
Je chi gli ado-
quelle deil' altro; e colla sua
hna e col ino molo serve a
li fannia, sen-
diverai usi delia meccanica =
infangarsi
Vite perpitua , è quella che
1 ferro, per uso
;a leKAfura le
non ha madrerile, ma volgen-
dosi sopra due saslr^ni alle Sue
eslremiu.loccflcoilespirelden-
iD (beo a coda
ti di una mota e le Ai li moto
M'instruraenlo
mito
nento BlUsiimo
*llone,oec7-. di vile, nel signlf.
ZEPPt, biella o conio piccolo
SHZiora IH.
1
on iDoit) raggi,
lo a cbe e In-
operazione
pestone di legno ferrato in le-
sta, che tirasi in alto da molti
uomini insieme con varie corde
e si iflseia cader sopra i pali che
si vogliono affondare, per lare
palafitte, per ripari ne'Humi eoe,
GuinBLLi), dicesi d' lina niacdii>
- Invenlata In Amsterdam nel
9, pel cui DieEio si solleva
eli etto, si applica a qnal^ vo-
la indegno composto di vaiie
rti di legname o di metallo a
lisa di macchinetta seconda
condurre alcun lavoro, o ■
nlenere e quasi a chiudere
intra di sé altri ingeani
k
CBvtilletta, macchina dt gre
alte tra\1 per uso di Urar
d'eccedente pceo
CalouicoterB, luacchlna di levare
grgndiBSlmi pesi
EtiWWIii, ingegno, niaeehln
Ullilosa per aliare gran
«limìU
FUit, msechiae antiche o ferri
di legno per Puaedìu dette
cflld, 0 per uso deisti spettacoli
lata II pestone, o ceppo che ai
ohe propr. dlcesi gaito e i
aproni delll nerginelte
(Gattuccio, dlcest d' un ingeR»
slmile ai gallo, cht^ va a un^a
Glrarroslo, macchinetta iti ferro
0 di legno " ""' ""
£■'"-■
iDsoacopiD, ipeile di cronome
tm 0 misuratore del tempo pei
tnrazo delle acque; clessidra
orologio d' aeiiOB
Hdlimujj), macchina con mola
di ferro e manubrio, alla ad
aliare gran pesi, o ala dllndro
alle CUI les'" -*-''-"■■■'■ ■ "*
nuli eh* lo
PKOTtSFATO, macchina a cinque
'!, Ire alta parte su|)e-
s' adattano l
^e all' inferiore
Perltrocblo, timpano, macchina
alla a cavar acqua In alto e a
macinare
Padomelra, macchina con
la quale serve per misi
atrada che fa una carri
Pollapalo, macchina con
nuatlro pulegge
do dal àngu die %1 si
sa pel rigetti de'baitli
per le deposnlonl delle
volgendosi in glro^ a
mento En guisa d' una i
rotonda e che glrrnidod
,;quA e muover pèiI
Trahlcculo, dieesl ogni n
stravagante, parti colann
reggere gagllardamentl
Tromba da vino 0 da ■
chiamano com. In Tosa
spezie di tromba lorta, (1
Io pili di lalU, con cut
«tBaccaiua vite peri srai
t cw mediocre forza | (Il si
' JT tftui. inlorno
M loljf n fune e ci
l'wUetiiDluitinetUa
™^ Olitilo the ne ri
12? Wli vile iB ptit
"Ile, Il itiini»(%ii
•■ •<# oriaoU -
W^M ai guarii dBlla
OsBiniiu. per ilmll. soste
terìori! di slcana nieccb
PoitTOsr, dlcoiui quelle i
camlleno, che dal li
0 adur
si nel m
do angola oKato
QduibiM'k, chiaoieil abushn-
mente guadranle Is moilm del-
l' oriiiolo a ruole, ia quale O uh
lerehio inlcre ; e forse viene
piglialo da una «orla d'oriuolo
n soie che ai (s nel quadranle
iBiBrA di un carro, peul di
legno posti ai Banchi de' carri
[ter (are che il cirlca non Im-
pedisca il girare delie rnolc
tlie 0 fattilo, dlcesi a quel
niso e tondo pezzo di ledilo,
uale, armato di leve, muo-
deilacliiocclola, o ft^uimlna della
vile, a lUITercnza di quelli della
vite, che dicons) sani
ite. Pani ilella itite, diconsi le
spu« o anelli della vite
Z»Ki;\, ripiegatura, o parie ripie-
gala dell' estremltd di una leve,
■F"
ATTEaTinzi.
i BOeaboli ggntralij la 1 accenna .
I^eoglia 1 fluidi t sl'^um^''del eo™"umanc
^tj la i. mtutra le diaotisioni liiiche, t laim
■nar té niedaimoy la S ichitm le affezioni uà
ali, ie lieni nidinKwisioni, It tnotlruor'^ - -
j la6.divisalemalatliej la 7 ed ultha , . .
Ili ittrumiati e le cote relalioe — !ÌB. Comultliul
mia, Chimica, CUrui^ e Farnuicla.
conMdérolezEa
Aealarslg, immonama aci corpo
ACMi9D,ril(trno pertodlcodi febbre
Acustica, La doltrira del suono o
dell'udito in generale
Acuto, cEg. dì Piorbo per salito
febbrile e di corso rapido
Adioamico, prìio d'eccitamento,
agg. di morbo
AdlDoao, pieno di grasso
Afeiia, modo BempUce d' Insegna-
re la Kedieioe
Aferesl, lo iceioamenla di cosa
fatto per meno di rlmedll, op-
jioslo alla protesi
Afeai, lilHraitone da un male
Aflso, eosa cbe non produce flato
Aflenananlo, cbe 6 privo od lia
poca pituita
Antrelo, intollerabile
Ana, vocabolo usalo dal medico
nelle Hcetle, per iodicare mt
— iijg jjjjlg Qjejjcinf
"balomia o dilie-
Anodinla. InsensIbillU,
Atassia, muincanza d'
regolari tA
piìce 0 composto con clie I mC'
dici bagoana quache parte del
Baiitre, SI cnire, essere nuasi prò-
Bsttuu tìi polso, il battere dd-
r>rl«rla del polto
Beccliico, buono alia tosse
Blefarografla , descrliione ddlB
palpebre e delle loro malatlfe
Bromolocia , t|iiellB parte ddta
medicina che (ralla degli A
Ciccia! rnoii. recere
dicesi jier lo pia de
]é tlnille a quello d
dalla
MS
n nsotvErn 1.
«"."««SI ■
^ ""e nWsii nel '
'^''Mlllo, di™
Jg^ %ealione,J
"«. decidere
w, cùe He!^
(Colliquar^, iW;
(1 "'"■■'■ />crchi>Rj '"'■ncoisri
L
lato ^» «"UB di „ "oeiici
0 chiamisi quella sept-
Oonlralni!
opporluni per la
che per alcun delcr-
» al iMgono in Ino-
go separato per sospe tlo di peste
Tellamente dal male
Convellente, che coniglie
Convellere, v. L osala particolai^
menle da' medici, e vate rlHra-
Converdrai , si dice del citta che
pnsaa In sosluizadeiraomo, sen-
ta altro agi.
Convulsiva, di convuWone, che
cagiona conruIslDne
r.onvulso, che ha eoavnlslone,pre-
CoprostBBla, riterrione degli escre-
corpa, dlcesl del far cacare, In-
Carroborare, fbrUllcare , dar for-
ca, rbivigoFlre 11 corpo animale
servszione della bellA nalurale,
sebbene in più largo «ignlBcatO '
si prenda anidra per 1 arte iS
correggere i difelti e rendCN'
meno spiaceioli le imperiéiWUl ^
CostìnaticD, atto a costipare, •Kg'
a rendere itilico li ventre '
lotennoso, ehenarlecipa delta Btt- '
tura e ijualltR della cotenna ^
:olldlana, colui che ha la Ictdin
coIMlana ,
«vare II male, vale flaurit nK»-
portarselo indosso, niente IKO^
do per torlo , come si dlrei*B
con altra melaC accBreizario
lozione , la naturale ouera^dDOa
del digcrh-e ; e quella perchè
nelle malattie ftli umori perdoiifli
deiia, e divengono coacotU
;ranioscoplB, signillca tutte le t
apeiionf dei cranio
Irlbrazioiie , Ggurat. separuioaH
delle parti tenui dalle partì an^
se de^aiiiiU ne' corpi viventi
Crisi e Crlse, quel naovD perMI
che pigila II male ijuando è Mf.,
volgere In bene; e t'Intende fi'
8 natamente di ijue'mtgllaraoMb,
dell'Infermo, che sonaaccoV
pggnatl da sudore o altra por-
gallone ; e del sudore e deBi
purgazione slesso
Cnsterlzzato, dato Ir crisleo
CrlHeo. Di critici diconal qiielB.
da'miBli il medico giudica d»
l' infermo
Cuocere, diccsl pordinolarnnflta
operazione, che alcuni i
to , brodo 0 altra cosa aiiiuic ,
che col bollire Hmane scarso di
liquore e carico di cki che il '
sì chiama diastole
BifelluosD, cHjilonevole
niBerenle, che cIlKerisee
"' "" 'ime Dio, iI1t(esl!onB
n, fiir dli
le tane
e in lelto
a* iaferndli.
^SHo d'inEhlatlire
..insHtsnu, (loncnucerJo ei
DiKeritorB, che dlnerlsce
Dlgestlbile, allo a tligesHr^
je delira
, l'atto e l'effello d
a nortxua, che •) ri .
DR certo In (endlo di I
■arre aitri^ ia mente,
r|>o, da cui rUuIIa
(llecsllsce ,
, , fiuiiU gli u-
del corpo Hnimsic
DiuppesUire, diimorbare
cli><> atto a dlierlre
IìKCbIo , digerilu , i siiclie ai;j
di colui chs hji fiitlo ' ■'
ruggcrc la
. . n ridondante d'umori, o
far che da nna parte più non
HncBPe, lorre la lum, infie-
II re, debilitare
unciossre, sanare, liberare
Dlsgrenarai la vista, ofTenderlo,
indebolirla
Dlsinflammare, snpprlmere l'in-
DlskKDre ì itnti, gnarlrll dal
loro slIcganicnlD
Dismalflre, guarire
Slinwrbare, leiar 11 morbo, smor-
Disopiiilnre, k'
Dispernio, abbi
guarigione
Ditssngnare, t
roppllaiìone
t speranza d
EScralo, llgurBl. Jello derli uni»
ri, vale milignci, ohe InDedue
Situdine , male, InfènulU, Mi-
tlb
Bgra, snosalto, debole, infen>h
Srobi. InreriDD
ìfantìaco, che Ucnc della oit»
ra dell' eleùnUasi, o tli' r^ pr*
Docciare, usar la doccia per me-
dlcamento
~ ' la, prove diverse alle qita-
niera ii<^enle
Dolorare, dolersi,
DolorìfiEro e Dolorifica , che ap-
de'aolldl
Eccrinologla
OMiMcIni e
imillcaitonc degn i
ilgore ,
«Ila parie i
■ttta delle ei
Elevai!
d'elefiuillHvì
Uco, diconsi iliaiaticiagi
mi che sooo In f..niia d* ^
Ini. Onde i medici daiUM I ■
ledi anttlmi
Eounenologia, dlicorw a tnlM|
sopra le perlodh:hc cvbcimiÌM «
EniDrDÌdaleeEnM)rroIdaIe,i|i(fft '•
, dicesl di chi apidÉ •
s'Introduce nelle »< , ..
le per via del fuoco
Empireumatìco , die ba odore t
sapore di abbruciato
rismo, lo medlGioa •Idi' ci
KoneocivlB,
de'BUMCidi
nuda «1^'
, spanante ad cacrciio-
railone che la nalure espelli ^
Eilpo, V. KTeco-lBUna adopenta
da' medici, che BiRnlflca sudlclD-
me di pecore s propr. lana >d-
dda per lo piil loaata dalle co-
sce iDlerioii
Espellente, che espelle
Espellere, succiare, mandar fuori
GgpresiiDne, pressa i medici ai
ptgDa perl'alM dello spremere
e per lo liquore che allarga in
■leniure
Esalcerare, ulcere
EauleeraHva, allo
Elico, inrermo di
"dologla, quella |
lolaitia che tralu ui^ui^ >^<i
delle infermità In Bent^rale
tiolo^co, appari- all' etlolD^ia
dellD ps-
«rdali
idoU ^rì
PebbrìciUnte, che ha febbre, lor-
r compreso i
Febbricitare ....
travaKlIatD da fcbbt-
FebbHcDso, v. p. a., febbrìcllanle.
Talora vale che ìsduce febbre
PebbriflcD . die Induce febbre ,
febbricola
Febbrile, di febbre
Pebbroso, Ifebbrlcoso, TebbrldlBn-
le, tignlflea anche febbrile
Ftbnonle, men uulo lU febbrl-
(dtante
FebrlciUre. Y. Pebbricllare
Febrkoso. V. Febbrìciua
Febrlle. V. Febbrile
labile, ch'« capace di te-
nione, che puù '~
calo il sangue die no-
gni d'infianiiDBilone
'e, applicare il fomento
lo, b1 usa partioolarme»
adopraU) a modo di !)■
FÒnao.'Peitittn:a fonda o slmi-
li, vale 11 oobno della pCitHM-
ForfoTHCeo, che pi
, che proviene
X i afnille alli
Freddo, In me.
lilA fialide
FreoeUcamenli
MnD, che hi^
ii-enesia, atts a
esaenilalniente alla fe-
Fecondaiione, Il fecondare, o
la Ascondila ridnlla In alto
Fecondità, ailr. di fecondo
Fegaloso, da'medlcl lUceil di ehi
jjitiioe mal di lefato
Fermento , per ilimlll. dicesi di
tutto db che puA produrre un
movimento Inleitlno nelle parti
iB un corpo organico
FUechelto, d'in, di fiacoo
Elnilo, diiperato di lalule, vicino
Fidca, la protèaslone della medi-
Dlna=l' arte della medicina ; far
laDsica
FlBlca, medico
Flatuogo, che ha o Renerà 1
FlemmoMWo, che partecipa
natura e quaiiU del Senm
Ploglaticala , ih' i! impregna.- ...
OÒkIiID-, iHipoBlo di deODgislica-
tn. I medici ehlaniano lansue
lempl- pazEo delirante ^
iniacchlo, fommifjazionE, MMf
Pumi Rio, fumicaiione
- Fumniicaiìone, fummigoAme .
Pummigaiione, dieianio II dM*l
Funiione. Funsioai aaìmalf A
coita! da'medicl eerte aitaMi
al fanno in ntri. nelle omU Q
nima ha jiran parte.^ AiwriH
nuttimlt , quelle che am&wt
cesEBrie alta vita d per etalm
varia o per trasmelterU Mll
apet\f--Fuiuletii vllall, fàm
quali ei
a dipende
, la doltrinnil
nedico dell' a
uHieniiu , iciuocc OHI wrwa mt
dico Galano
Galenico, agf. cbe 1 medkl iblt
fermitA secondo 1 prind^ 4
GongoloBo , pieno di fianKOlr- 1
BguraL die»! d' altre cnlMb
nf del corpo ■ nwflnlllMt'iMI
glandule
pei».. ""«"■»•
i St' «.«tea "j"" ""■■<■
^'^'■■•J&l"""'"^'"-
rermBTlD, e dicesi ili mali
iciprinnirc , si dite dell' (
de' lualori che ^Qiw piava . .
da Urano al midijina, che anche
dieeal incrudelire
iconcotlo, non concotto, non i
icrodeiire, Hgnrat fer piag» i m_
lori, Orare al maligno, Il che
di<!eKt anche inciprignire
iDOrndirc , inerudeiire , In
Incnrablle, di non potersi et
1 rinaedio
ire, offendere, danni
Diale già n
E flffelto : e dlcesl
■vi
a mira o l'osKCt-
la malattia
tliliile
medico per enrare la
lndlge«llbfie, non dicesl
Indlieato, non dli;ei1a ;
vale che non dlnriiei
loito, niJt- uiFemu) di mal
fTayt=add., amnialato, ìt
. . -llccto
IndolenzB, prlvaiione di dtdnri:
IndoienUrr, Indaleadre
[ndomientire , InMmienQre , atu-
[uennala, adit., tnJénno, anuna-
o 0 stame dove
ifermi^r llnlver-
= ln-
jpr
Infènniera, coIl
fP Infermi
iKimo , add. , usalo anche fre-
■foentemente In fOrz» di tutL,
Bimnalala, In mala dHpoaliinnc
di aanlU. malBanu^^sg. di liio-
Ro e ilniUc e vah; allo a Indurre
biCernilU, di cattiva aria
Infmntedo, alquanlo hiftrmo, ma-
Infettare, Ruaitare, ce
iiorio , spellante ad Ifr '
Infirmihl, infermit.l
' nflamma torio. F. Inflanimitorta
illuenle, adg. di m»l»tH». tM
eaeionala da Inll
ifracldire . venire
Sntretarst
■acldamenlo, l'Infracidai* '
ifracidEitiitTi, inrpacidameolo '
ifiTicidire, infracidare
ifrancia:<alu. Infetto da m«l tn^, '
arrtKidan
render fiieido.lk, *
divenire frigido
iradiare. F. Irpadlare ^
iremediahile, InremedleTOle
iremedlevoie, aenin rlmedlv ti
' diablle, che non ha rinMdto i|
InapU-sre V aria , oontrartv A \
eiph-are. Pare iniptraitoM v
ispiratone, quell-ulane det M> i,
tò, per col inezia I* irlii IMI >i
anunetaa ne'poliDoid; ed è<^ \
po»lo di tipìratloiu t rMn. *
r Hono»
aliena
■re e diffonder!
rll del corpo: i
i e de|!li spirii
■nllchl medici
e si iMondeS'
orpo, e 11 loro
a irradi azione.
IrrajgiBrc, irradinre
IpreniedtBliiie. -
IireiuFrilal'dDiente, tn modo Im-
mediabile
Irremectievole. V. Inremedievole
Irrtmedisbllc, inriniedia1>il<'
IniUblllU, pr<^rieu d
elle jwtiice di itlfi-
itterlco, cbe patisce l'itterixls
Lamidekte, che languisce
LsnKUldunente, debdJntente, cdd
iangnldeiia
Loimul dello, d'Ili, di luigoida
Lo^Bare, stancare, straccare
lale di appaiati
Bi dunnlBno «Il
; te robe sospette di
Lebbroso, Injélta di lebbra
Lvurosu, colui cfle tia la lebbra
Letale, morUiero, mortale
Letari^Do, odd., uscito anche In
Lcucodenimatìco, che è liiteniui
di teucaflemniBzia
Licantrapo, colui ch'£ intermo
e Letigbioso, che ha
nt
Lubricativa, che ha virU
lubrlDO
Lubrichila , contrario d
LubrìdU, Inbrich'iiB
Lubrlcu, <UceBl talora per t
rio dÌsllUca = navciite
coperà 1' qbo della raclDne
bunUBÌiMi (eiitrt al), vale essere
la estremo della ma
Magnaolnilld, vocabolo da' medini
diceal propr. di chi
naterlacda, pegs. dW
slgnif- di marcia e m
Maturare, al dice deUj
niBgnlore ai
per iiiBlatUa ha perduto U
lore, ed ha dato , come ill~
nelle vecchie
Ualare, ammalare
Maialo, InAnuo, chi ha mah „ _._
Malattia, dlapo^lone del corpo MalurMlonc, sunni
fBori dell'ordine della naluPB '"-• — '' -"— -'"'
[ler cui le operaiioiil di esao r
naie, InrermltA corporale
nalenconlco, malinconica
Malfreniesato, io re Ita da mal
Maligno, nella medicina é quella
qiuIUit che rende un morlHi fAù
che ordlnarlamenle pericoloso
e difficile da guarire
MallnGonlcD, tbt ha nulbicDola
Maliaia, inftnailt, malalUa=inlie-
Matian1a,iBaUttla,Ìilfemd ti.morbo
naliano, non sano 1
Malvivo,sendvl(a,cbe vive a pena
fargli rieoTiirai* It
L"Z
"""•fan-Jarre
Sa.'
K^ ■'•» d,„. H"'S.Ì >;,'••. " .U n.,
/^•■elitre ' '™ ha un ,
i:a»=p.
Wenjtpui' "■"/""'"'undo, che .
» ;™d.'?';,«' «1.
■"•«■"i,a»r°""". 4» S°:""*
HoTttelni^ dfin. di morto
vigure
_ _l«yero-
[lassHIO all'alb-B vlU =
mortiBcnta
uso della
he ha del mosi™
meo, chiBmi
DrUto, mortiC
Ilostruos
Molo .1^1
IO Ani e
fanpulsó dalF snIniB — perislal-
llco, colai mola i^hiimgst ancora
nUffiia a quel molo cot quale i
r«Rl!Ì il iriBEertECOtio da nn
luogo all'Bllro
Muovere il corpo, mumere b«-
solut. vafillana ore andare del
corpo * li dice delle cose In-
brtcadve
Mulo, tiitt. mutolo
HdIoIo, che non parla per eseer
lordo dll nasclnienta o Impe-
dito io altra suba nella favella
NaTCX, ucondo I medici ^ l'ag-
(rtgalo delle fbrie eslitentl nel
corpo vho
NauieaboDdOipieoodiiitusea, d»
prende saBiea
naiueinle, che nausea, Indor naii-
KB, hr iiiuaea ed avere a nau-
■CB, Ebe Induce nauiea
KauieMO, che b naus^,
— '■■■ - -'i, detcrlilone de";
coslarsi 1 ora del partorire
succhiamento, il nicchiare
Nidore, odore limile a ciucilo del-
nonnatnrale, che anche
vonnalttralc, si dice a
che possano giovare e
K°
patol
DO ali
a, descrìilont
i;iic u-dila della diviaiuae ueav
malalUe In più specie e ddR
diverse loro denominiizkH^^
tura e melodi di curarle J
Nostalgia, deiiderìo tlolenlo il
tornare atta patria ^
N'oltamljulo, colai e
e per lo plù^
di retto, caònoHÌ
Oltrapassare, posi are, morire
Oltrepassare. V. Oltrgpauare
Onanismo, polluiiane voloDlHtIt,
O|ieroilane (/or), vale operMJ
e si dice propr. delle mtUfÈit
Oppilare, indurre oppllaUoM -M
OpplUilvD, atto a fair oppltotwjf
Ordinazione, ricetta o rimedO pt^
scritti dal medico '
Organlizarv, formare ili
del cor|>a dell'animare
rfiiniiuiione, la mar'
cui un corpo é ontani
r di' pila, vale morire
Passala. Far le fiasiate dill'ac-
i/ua Ilei iKiffiii, vate beveme la
quBatllA preicritta per uà cer-
■-■ -umero di giorni
lenlu, il palire
e, pfìJvAre •flliiLone, dolore
e Palliare, che patl»ce
e PatognOiDonlCD , atf, dalo ai ge-
li Glie s<
ropril
imeparabUI
i Patologia, quella porte della loe-
didna clic tratta da' morbi
e Patologica, appari, a paluloKia
^ Paziente, add., aoScrenle, lolJ«-
ranle, che paU«:e=in (òni di
— . ji~... ji .1,] pjUji^
■ Paxzardla e pHureilo.
Pam^no, pazzerrllu
tarlo, vale doii-
WCU partorito. =
■i (Uce dello >I8-
(célU, nel letto,
i le donne in H^
. ), pMieico
Pauerta, luogo neali apcdail io-
• — Ilio i pazzi
, che ìa del pazzo
Pazzeacamenle, con modo da pai-
zo, all'impazzala
aixesco, da pano, a gulia di
pazzo. Mia paisruca, posta
avverìj., vale pazzeacaniente
Palliare, far pazzie, pazzeggiare
Paitlceio, pazzcrlcdo
Puzo e Faiza, oppresso da pai'
liaJ^uao da caleno.vale pazzo
assai e che per aovercldo di pax-
- nerlta di ■ — ■ — -
PrilglroBa, quella parie di
re aovemilaini
Pena, dolore o mnle
Pensoe, che àt pepia
PeriódiMmenle, con periodo
Periodo, nella locdicinB II periodo
rf ima lualDlHa è il leinpo Com-
preso fri dne paroalainl
Perire, morire, mancare
Perlslaltlca. dieeai il naturai mo-
lo dall'elio si baaio dello ato-
maco e deKl'inleatlni, dilaniato
aliama che ha colto atrisciare
PeiHfiro, che apporta [teste, pe-
ilUemiale
PeitUente,peiUlero = ln fona di
iBit^ vale donna appestata, in-
ftsrma di peate
PMHIentiale , che ba qualità di
pestilenia, pestifero
PealUeiRloso, peatUeniiale
PeleechWe,ailR. dato a quelle nia-
laDie ohe «ono accompaipiale
■ ille petecchie
—le , che è travajilialo dai
__._ della pietra
'Iln«, In slKiiir. di mangiare, al
llee più propr. degl' inlerml
i, vale cominciare la febbre,
lire aceeailon di febbre, co-
minciare Il ranno, addormeii-
ippari.apinjiuedine
irle della patoloala
cAr traila delle febbri
si prodtice col solleticare i IHt
vi della ente
Pnconiooico, aig. dato ' TmMaWi
Beli auimalall d'inaanuDMOM
Polluzione, sparximenlo di
e pili propr. quello che pi .,_
ila soverchio ricmpimenla B"
forza d'immagir--' "■
Polmonare, alteni
Furare, penelrari
Porusitd, qualllA di clA (J
re,)!idiee'lelleiwi.
e nel ventre loM»_
re a bene il parto 1
Posolonia, cognfelOBe f^
nel pretcrlier- ' —
'cala. Aniartì
6gun\. il dice
che sono in p
Prendere, detto di i
"vo di uencnu
Preieriilotie, ardln
dico
Procalarlico, diceil dellcv
^■le alt
«I ti b<rfÀ« per a
Ica, voce mcn usala di
Ueo
amento, il pronosHcarB
Dtna*, pronosticamento,
ttcatione
^»^e, iirevedendo annuo-
ntpre, colui cbe prono-
a iotende Js luiicnorìtil
nore sopra gli altri
1' sgglDngiia«nto BrHfl-
! EOTTNi unano di una
[•neiliel. Arehialró
, R prndfre
uo, die hwUea prnrlglne
prudere, fìn- prurìlo, In-
Kiciire, come £9 la rógn*
a donna da parlo, doona
poerperlo
•, Il tvinpo e l'Incomodo
rU> 0 dopo U parlo, e 31-
■Wiiiw. i loechlouiirga-
■Hiri scraviDO le don-
t
Puglllo, nome eli ni
Sila, colle cstren
I Ilari, di erbe .
Pugno. Serrar le
Pulsare, percuoter
Pulaatìle, che pulii
le, e DDChe allo a
seti ti; In ale
I mi libero cu
Purgante, detto ce
vale coliti ctie si purga
Purgarsi, pljjllai' nedicamenli
-■uraHltTl, e purgare l'ale il
Jarfl altrui
Purgalorto, adi, purgativo
PurgoiJone, purga Ilvo
Patente, che pule
Putidore, il putire
Putrèdine, corruiione d' umori
Putredinoso, che hn putredine
- itrcfare, corrompere per pulre-
liue, e ai usa anche in signif.
neulr- paaa.
Pulrefallibile, comillibile, da pu-
Putretattlvo, che putreiS, allu a
ffejrfone, ti putrefiire
Pulrldame, (luantllfl di cose marce
e corrotte
Putrtfflre, divenir putrido
Pulridllt, putredine, ,,
Putrido, che t'iA é putridito
Pulrldore, putrldame
Pnlridame, putrldame
putire, avere 0 spirE
idore corrotto 0 spia
Punolente, che puzta
Puizoso, pniioltnte , pieno
QuintnTBNi, qmranilna
980 MEI)
Quarantina, quello spada di qua-
ranta giorni, in cui ni ooiuer-
vano e rilenitono nel iaiurelto
le cote wupetle di peslUema
QuarenUns. F. Quarantina
Qiurlanarla, colui che ha la feb-
bre quartaiui
QuoUdlanei
rpgiare, feri
fersl quDtldla-
— '- jiarlando
Raocappeliare. V. Kincapnellare
Raccogliere gii apiriti, l'alito o
ilmiu, BguraL vanlioua riaversi,
ritornare In forze, In buono
stalo a limili
nachllico, infermo per rachitide
0 difettoso per aoITcna rachitide
Kanlotosa, cfie ha rantolo
Rallre, tirare le recale che so-
gliono precedere la morte, cioè
raccolte di Dala lardo. Battile
e tento: morir di doiare
Rauco, che ha raucedine, che ha
voce o autmo non dilaro, roco
Rccesto di (tbbrt. Il recedere, il
e, rtceiu,
«EcuGiiia e Bimile
ReddlvD, che torna di i
cote di prima, e si p
Io pili lo mala parte
cella
Reciirrenle, diccii quel dohire,
che riloroa periodicamenle dopo
Retrìierailone, rlnfrCBCaineiita, Il
rcMierare
Hemitlco e Reumatico, benché
preiio gli antichi b1 trovi usalo
coodo; vsie infermo di reuma
Heniiislone, dicci! il' una maialila
3
vne oinunuiBcej u una i
che declina o dà tregua
Render l' anima, lo ipir^
slmili, vagUono morire ,
Repurgailone. Il purgare di nuo-
vo, 0 senipUcem. purgare
Berotuilone, dlleguanieulo
Resultare, sudar, gronilarei tHI-
Isre umore
Heumalìco, V. Remalico
Revellere, divertire iiualche man-
re da una parie del corpo id
Rlammdarsl, ammalarsi di smni
RIbullanle, che ributta
Ricader nrl male e ricadert «4
Eolutamenle, vale rli
dai» di esser gì '
, acid, da rlCadcrC=dÉ^
Ricascare, ricadere
Ricascala. Il ricascare
Ricelia, reiola e modi
le medlGme e di uà.
Rice IlarE, ordinar rlce
ricelle
Ricidivo. r. Recidiva
Ricogliert "j"'f,"U ".
Ricorre. f/Rlcogliert
Ricorrente, che di miai
'HStti
digerirsi
Riglltanle, elle rìgitta, che vi
Rlgillalore, colui che vomlU
!., slanca, deÌiat«,lKi
Blmedlabllc, da potersi
capace di rimedia
Rimediare, par rimedio
°£^
na-|)ialitllterainenle, con spportamM-
Sslulifóro, che ripporli ulule
ipHeala Rslveiia , sBlTailone , stiliti? ,
rgs flcgmpi)
r di nnoro ed SslvHlcanle, che salva, ehefasBlio
me SBlro,ruoralperÌco]a,)1ciirD, {al-
arsi riunire vaia
bee di liilpola Sanabile, allo a sanarsi
■(., RorgogUa
■mento
t^adldropliìa
la, aanlU
Sangue, Beitar senza
perdere li sangue o
I pass., vale restare esangue
ib che Saagullcante, che langulllca, e
Sanguigno, dfsa
Sano, che ha s
latllai:^nno t
»aIco, vale Ubero
iivaleaoenle, frc-
SaturnlU, cimllU di cid ch'i et-
tu mino, in signlC di IuDbUco o
niallDconico
Scabblare, Mtlu-e della Habbk
Ssslililoio, die ha se^ia
Scacchiare, mortre, moda buso
SwtmanTt. f. Scannsoare
Scimpioìentu, lo >can][iare
Scampare, In >ign)C neulr., vale
liberarsi ila pericolo, 9alvarsi=
liberar dal pericola
Scsinpalicclo, coir -'--
100 di malaltlB
Sosupa, lalule, laK
Scaricare ilvtalre, vaici
... ._ .arld-
verchi uroorf
Scarmanalo, che ha preso la scar-
Scstcrrare, spurgare il catarro
Schlbmeoto, lo acliiAire
ScUluite, che schifa, che ha a
■chiro
Scblfatore, che schlla
Schicevole , schifóso , t^ilt> , ohe
fii stomaco
SiÀfffiiu, itomacaGiilne
SotalSIIoso, che acHIra, ichivo
Schilù, io foru di lutt., per ischi-
fltlà, «hifeiia: onde penire o
tchlfo, avere a ichifa, vale
venhre a noia, essere schilàlo ,
Sebifbso, schifi)
Sciatico, (lui-, Inlbrmo di sclaU-
ca, aàd. di sciatica
ScIOBllmenlo, le fecce niedeslme
neldiileniperanienlD di ventre
Stativo, che ha tiria di fare
SponciicàdDre. Y, ScoDcacalore
Saoncscalore, che sconcaea
ScorboUeo, appari, n scorbuto
e... .|,_ jiij |,,Ujfg J[ jjij.
Scrlfiuilo, che ha lo lerigno.jiobba
SiflVtuniltaaKDte , con lidliliiqui-
mcnlo, spoasatamenle
, Sdogllire. uscir di doglie 0 dolori
rlcare per le «rli del sedare
Secolo. I*iiMur« o ufctiri da (■»
Ito tieolo. Tale morire
Seitnatora, segno, cosi di"
lologia u acmouiica, i
te delta paloloKla, M.
ta de'seitn] delle mali
cniniiue, ungi'] . ,
rinusD al seni deall spedali, i
SerWsiole. V. ServiKlale
-" lare alcuno, vale dichltM
pronosticare per disperatili
m
"^"i
SU"
dUiieralo, e
- degl'intèrtì
disunire, lermlnarc
iizare, Eargarliiare f
Sgraochlsreì contrarlo {U Bifidi
Sgranchire, sgranchiare |
="-BvBmenlo, lo seravnre
'avaril , pari, lii donoa . IM
arlorire J
_ „_'BVidania, nsclnienlo del hI|
Sgraifdare, dlsgravldare, ^
inuhioiioio, mescolalo Malli
Slptaniallco, appari, a slnlmw i
SlBlaltlCD, dì sistole, ed t ptrl
pili agg. di molo. TueUT*
de' moli alleml osservili ■
corpo solmale. che ha la ' ~
111 di rtatrtneei - - '■ —
re. V. Sistole
ilsteua, r unione di quelle hH
slmtlnieolc organlnale cu I
estendono per lutto o quasi tt
lutto 11 coi^ aniiiuile .
ilsleinatlco , polso stslemiiÉ((
presso a* medici, è una sartM
polso ineguale ed irregoT
tsr2
isscrviU II
lucile Htl
tale cu i
oqwin
ttiémiiÉn
inasartM
Teg«IM
«turale ed allei
di Àlislole
I nualUre l dbi
Locere il dbo nello
re il morbo
re siDorla
Ire iinorlo, pallidi
SpasJnuinte, t^ rU eiwalmo, cÈe
''- spasimare, doloruiluliuo
Sop«<ich;,iniare, cJiianare ii i
sulla gltri medici a chlrunr
Soprapparlo, l'alto, o il pocoi
ma 0 dopa II [larlorlrc = ui
air. vale nell'alto, o pocoi
tnn 0 dopo del parlurlre
Sornacare, aornaucblare
Sornecchlarc, far nornacclu
"— '-nlmenlo, loftrenw
iilore, loflertlon
otllffliiu
'e cibi di
srdT-
|JOca loatanu
le, a», di male, si^ntBca B
le del lisko
Spaccialo, spedilo u slliiala dai
medici
Spargersi iJ ilth ad alcuno.
e il male d'il " '
pasDicilogla, trattalo (teitli siiui-
inl e conviilslani
paamoai), che ha apainw, ip*-
MBodlca
Spedale, luogo l'io, die per ca-
riti rlceltn irinrermi
"pedalalo, dilli, di spedale, spe-
perlalierc, miedallngo
Spedajingo, prefello dello spedrtc
Spedi
Spedile, ,. , ^. .
~" persona disperata, o che i
spedito,
SpenlD, BizuTAt si dice di persona
Sperma tolagi a , trattato lopra Io
moribonda.
- . - -' mandar tùorì l' ullin
Spiralo, morto
Spirilo, flati-'-- ' ■■—*•■
spirito
colui cbehaióal* tOù
S;«j)jaìo. .rulla ipolpato, dioetì
lardici
Tornire in camelia, tìtaaeru
I-uso dclra ragione
Torpenle, che lorpe, che hs »r-
Toqiescenle, lorpido
Torpido, lorpenle, torpesceole,
che torpe
ilnlcml e gli elTHO
liti]
apparten. alls term-
ina lapni I
mlnertU
i limpBnfie, che pa-
alora niorire
Infoilo di llsichezzs
tlllamenla
Ho, vale riconf
■derrelto di a
icalogia, tralMlo del velut
toiDo, Tslenoio
TrabaUlse, il moto iS DIA ehe Ir»
balla, baroDllaiMnto
'nunlre , passare alf altra vita ■
inarlre, che anche iMItte tran-
riRiilo, ratio del morire. Aure
sere in aal morire '
rapassamento, morie
Trapassare, morire, pajiiir d) que-
Trapassalo, morto, paun lo all'al-
'"' vila, add.:= morto In Torza
Traaplraìiile, clic può venir fanti
per via di Iraapirt^oae
Traspirante, che trasph-a
■" — spirare, mandar fuori per eva-
raiinnc sotlUiasime psrtlccl-
; e dicesl psrtlcDlarmenle dei
.-rpl degli animali
Traspirazione , evaporaiione di
SDlUIisaime particelle, ch<^ eico'
no dai corpi e parllcolarmenle
degli animiti!
raaudamento, rìsadaroenlo , Il
io'tieiréi'
anche epiteto delle affeiloni cbe
aeriianu da uiu ferita e de'r]-
nedii atti a saldarli 1
TraiLDintoeoinlo, ospedale per cu- >
Ultuii om, attimo Kf, o «imlll, V
vagtiono la morte
llneltabUe, die può umettarsi
[imoraso, cbe ha umore, umido
Urbive. t. Orinare
llBclr dal corpo, vale cacare
Tmiure, Totare, evacuare
Tacoaiione, voUmento ; ma 9Ì di-
ne tda eam. del volamento delle
ftoce dal ventre deffll anintaJI
Vaneggiatore, che vaneggia
VarMoHi, che patitee di varici
Vegghianle, che veglia
Teiihtatorf, Che vegghla
Vegflanle, che veglia
Veaiiatare, che veglia
Tenicamento, liUI lamentìi
Ttillcare, titillare, raordiBcnre,
piuieare
VelHeszione, velllcaiuenlo
: (li vcDlo 0 di Itati ; inoon»
rate, peso del ventre, gmH
■e o dcpxMre il peao ilei «(■
. Ituovtre II emiri, MM
uovere il corpo, tu CMMP
iicolare, egg. dalo a ipcill
polso , ed 8 spezie di mÌ
ni' intestlDi
■inoaa, che pallsee di «V
ha ucqiiioi
G qiuai CI.
■Ila catnqu
,H°.!.SfSi'Si3l
ViiiOcazióne, il vivilicare
Bf Udamfne, ventre i nterlore ; pincli
Mpe, gruM dell' addanie
IMbugtBe, le cornea dell' occhio
Vauou, dicono I medici alle
flirti dw tono principalmente
«iompoalc di etnie
^Mereilase, l'aecreielmenla o
I Runeata lilla per depoaiilooe,
' dura una parte del corpo
e, quelle nalerie che so-
'' -■ 0 non CDiKOlte
r cagionato da
Cullcola, >a pt
mo e degli
DEFEREnTE, agg.
Diaframma e DIafragni
... .he 5iSd(
corpo dscH an
di meazodall'
im£tf1
. di alcuni ^
agnia.qnatffi
lusculu tcpdM
I molle e lofflce,
bianco, the In | "
dilli, di frlandub
nis nel carpa itel-
tiBiieBi unliiOBs. priva
ItstlnaU. ■ lubnore
•e le allre |iuil
■luiiul» e angiunn-
■Wett* cnnglmilanv
^one de'nuri. nelle
mCpdirBne e ne' niu-
MtDKK. Dura ?>iadr«j i pia ma-
dre, >j dHUma diiniedlcl le dne
Unlahc o mtuLrsne che eud-
prono il cervello
Hactuola, chiiniiul ti ganiclh) che
b1 furnia vldni) alla nocca, qunn-
Meato, via a canale da" corpi, per
donil'el trupirana a ilmilt
Heconio , si chiama quell' eacre-
gl' Inleatlal del Telo
Membrana, tonica, buccia, pclU-
cols=J'er meinbrHDe intendono
alcuni narllcolamieiite quelle,
io cui i eliiuaa il feto nel!' ale-
rò, che iirapr. dlcorul aiunio e
HembruniLiia, dini. ili roemlirana
HeienLerlo, membrana clie na<G«
da alcune vertebre de'lombt,
alia quale Blanno attaccati Kit
pu, pesta nella p«rlc smislra
aliata al venlricoio, per «de
dclfumor niBBlncouico , secon-
do ili antichi medici
Mola, dìcesl a quella massa di
vm. E si appElLavana cosi dsl
nudici lalvoìla inche I muicoll
e aegnitamente la lor parte ten-
diaaja
OlBELLiCALB.reEiane ombelllcale,
dicegl qatlfa parte dell' addome
'■" ~iia dalla regione eoi-
I ^«^i«nale.
ilrlCB, eh' 1^ al di sópra
I ipogastrica, cti'è al di sotto
iil'ambeUlca
(«uiale. F*ne organali si dico-
'Ho quelle del callo, vicine agli
U che fon__... ._ ..
Oliano, atnunenlo, per mezzo i
quale l' animale la le sue oj
-Ortaclo e UdBzIo, ar
"■•he «erve per rei
Papilla, capniolo, ma per slml-
IlL diceri M altre coae e spe-
■lahuenle di alcune glindulette
PnÒletta, Mm. di papllhi
Mllesta e PelllcDla, Toenbrana
Perfalde, V bilervatio che pait*
quel luogo, dove la m*M ri ]^
eongiunge at braccia, die »■ ^
munemente toscano i medicljwr ^
comppendere il moto **R-i^
teria^rmoM delle arterie a ■» .*
Poro, piccolo meaia delle ptHe L
e della eofenna, donde U MT ^
pò dell' animale sfoga le Ht ?
CTaporazianl J'
PreparanU, si dicono dai Mi *
dici alcuni vasi a canaU M ,^
Baldi net carpo anlmaUi et "
prepet^na la milerla cbe llln ^
Pu^Hta""' dlcesl della pwttil I ^
attenente alla pupilla, CiMl ft N
'■&R, oreame, lutte le «« <9
d'un animai morto. UnnM»*
ileme dai legamenti natnnft«^ì
arMclalmente dal Oli diMWi ^
Scroio, bi
Seconda, , — ,,
quaU ala rtnrolto 11 feto ly V
nartutìcnle dopo I' uiclttM '
che anche si dicono leeonAl *t
Secondina. T. Seconda te
" que- tMl * ^
- _" r.**5
agf' di q<i<' <■<> elie aneto tt Ih
no Helll ipirmattcl \a
Sentif^ro. agg. de|li organi m» ^
, iierturbflre le
fuuAZO, p" — " ""
roloDda
YBgliono comniiioTe-
Stronia,
roloDda
SInmzalcllo, diui. di alroniulOi
Tonico, tga. die si dA al malo
de' muiGoll d) i|uel corpo , ohe
é prcio da due cuatrarie vlrU
d« muKoli oppasli, qiual tra
se pugnalili, e di' rìmedll «be
Vem , vaso 0 canale che ripa
il laniciw dalle parti al e
n = talora al prende per ai
che 11 chiamano di
SBEIOM! III.
ed uiaori (ffl eoryio umano e cote relative.
I nttlma, ctoi la i Clrcolailone del langue.
Igne, che ogni mese <Icl inuDverii in giro d
' gue dal cuure alle arte r
le arterie alle iene e dall
iìa. I
a ni.pi
e che cala dagli ac-
I umore li pro-I palpehi
, P«)(f. di catarrone CoÙer.
Gattina, catarro d' infreddati
''I fkl'si
... „ __iB Coloatro.ilpriiL _., . ,
a Mite orecchie i Golenna del langue, cldanwai per
-" ' — dolce, ilmillt. i|uella parte che gal-
ilonel- leggia sòl siero del aingue o>-
«o preparalo nel- leit
etlfioUMOM gn-\ vale
"" r.
ligcttioM degli aU-
anlo d»r"
Crasi, qoditA o alato speciale del
e torwdco aangue, il qoale italo quando
-— - --"- » csntro natura ' -'-i-»- -i
e iliteratia.
fero degU ui
lo dtgli
j) la nislatti«
'Crudo. VtnoH crudi, dloonsi ijue-
gli Bmeii obe non uno ilstì cr-
>'«neia1inent« concoM dagli i
gvA proptii della diiesUooe
Dbcviuebe, Bauw ila, e sta-
gnare, e dieegi d'jr — ' '"'
V corpo 0 limili
I <di umori in quglciie parte del
JMrlisrF, sviare jjli uinoH da u-
sa parte del corpo, ove eisi con-
eorrono, in un' altra meno pre-
diteli letale
Si&lvaitone, itlanenla JeRll u-
'MOrl da una parie del corpo
In un'altra meno pregiudlciale
e perieoloia
I Wipuiiiaclane, ribollinu
I nniorl che levano spi
Dlalaresi, sudur grandi
VlWtodia,esalulone fetida che scap-
I Iw da dlvene partì del
l "Kgll anliBall, e spee. di
MUTOSI, funzlme naturale del
corpo, per ila di cui II chilo è
~%anverlilD tn iiangue ; aangidD-
VMfcmto, spurgo del catarro per
■ Bl^ttorare, mandar bori ipnr-
K ''ilandoai 1 calVrl umori, che ai
*j-«dunaiK) Mila trachea
'"^[tiraiione, aporgo del uelio
IpIraElane, ifuel malo dell' ani-
Mule per via di cui il manda
biori I aria Inspirala ne' polmoni
I *ia aanioe tnelw de'anol tait
■ ■Hravauzhine, pld eom. trava-
Evaporaiione. >i disse
lozioni che 1 medici i
deiano lallre dallo <.
ri si chinmaiiL -
Snl mese tuuino
menlG dell,
rire deHe d.
é sUbratn-»^.
0 le donoerS
Plato, flato, vento e i.ropr. «li
ohe si Ecners iiegr inteiUit
Flalnosita, aria generata neics-
pò Bidmaie
Flemma. Pituita, umor omda^ |p>
queo, freddo, groaio, tacrtim
tizio, per 3t steaso talora Mt
Bteule ovvero per lo pld mtm
rato nel corpo e adunata iaf^
so = Chiamasi lo spula ilanwl
e glullooio che irnrrliil t^
Iona dal (ondo della golk •
della traohes arteria
Plemnaiia, ai dice all'anaa tf
acida, pituiloM e iredd* ■
da 1d aloniaco afcershm ~'
GiSTHico, appari, al'"
Sago gaitrico di"
1 vari eserelorì
stomaca per conferire d
Getta dioesl dal medici p«r la
prete™'—- '- -" — -• — '--
Glutine,
itliir, bianco e eUtro *
fi tiisnca dell' nova
>t«M,ilÌMniB>kmFdlur
■-dlg
pc, dicono i
, . medici di ^__
i«Mato drt ■angue Arar delle
«e a dH l«IK Rene poppe
w, propr. e uà umor nniufo
tuie mane ai siero, na qval-
c toHb atgnlflca ara »pnlit
x*t quella iDHrclB «leni!
: e wopr. deiH umori
DC'lora propifl veli
a, y usclb dC Ioidi del
leandro, »n^e r^iinTia ni^i
laghi del cuòre e negP Intrica li
andhHtIente meoBimde' canali
ungnltliit. C[6 non avrism che
dopo la morie delPulmale
lenorreaipurgailaneD KWJa mcn-
lenitruo , meilruo, liurga chP
MestruÈiilane, 1! mestrua
nteilruo, purga dliiangnecheofni
noDclcBla , materia riialK al
. 'I,nei quo-
■UibbIo da alcuni, elle
B la lor aede gli spiriti
wipre nel numero del
voce usIIaUssIoia Ira 1
e Yale quella pitrgaiio-
'*«r umore, sudore
Materia,
lerta
enl£ll e°n
che gii eapreuc
il e principalmente <
quindi tale segnai
Purga, purgazione
Purgagione, il purgare, pu
Purgamento, purgsilane
't'iii, di purga
i nella sostmn dei
pargn meslraale del-
lo, dlconsì umori re-
i quelli I nulli, dopi
esacre stali separali dalsBntiue,
0 ai fermano in cerle jiarll pei
Kecremento, purKimenlo, sepani-
gìone delle fecce. >'. Recre-
mentlilD
Repurgamcnlo , repurKazione e
purga in tìtaU. di meslrul
RevuLsIme, alomo d«l cario de-
ali umori d' una in allra parie
5SS"
lestroali ri|>urgameiill
Ili mvliebri, I meilrui
9 delle parli del sangue
mlgUo che
Simaccnlo, Bornacchio o spulo
catirroso
Rcalarrata, apuraa di OBIarra
Sdalivi, umon che al lepara dal-
le Kl alandule delle perdb
leiatlvaìl t che vien enlro la
e prlncipalmenle
— e digeattone
ScllÌTB, sclallva
Scolatura, la maleria icolata
SCToióIoao, agg. dcfìi uniari, d
quali lono prodotte k scrofa
Se rositi, sleroalta h
Seroso, sierosa - ■
"ilero e Sero, PBt1e«
sangue e del latte, É
le rlnisneati paro fi
quelli umori posaoH
Sleroto, che ha In ■&
Sinovia, lloDore rlitfi
a fubrh^ taHA
Ginoviale. VmortiMi
Somacchio, aarnacdj
grossa, che toucBa
pillo i
Sperma, aeine degli ■
SpitiXl animali, coalf
in addietro alcun.
liquore da loro Ui|
posto e che credeit
reniG pel nervi (u
dei ...>...» e Si
Squacquera. Y. Smm
Slravaumenlo, dlsiÈS
que mas» degli mi
In [lorle ove noa tt
JegU umori, cbe (
umore dal sangue, la quale i
fa per c^era o delle glandul
o delle estremità del vasi san
fiunp, l'orina degli ammalati eh
H moilra al medico
Seme , puHcolirmenle si dlc_
rell' oMr blinso vIkomi, che
forma nel teaUcoH per I* gè-
Beraikme del feto
Seminele, add. di seme
a del p
prB
. .sngge,delfi_
linratÌGTecc .
Sira vaiata, osella lìi|
-stravasalo
jvenare,nsclr fuM
SiravenalOiUaellubHi
Suflusione, apar^mal
L'MTiiu radlcalt, t)J
eh' i ncU* mmUiim
liuorale, di umore, ■
biLeiia, aslr. di dcbUe. Sebi-
Iti, àebokiui
nembm per n
K roria ucb[L[|BmeDta, l' uiwruuurc
della glo- Debilnizo. debilelta, deboluizo
Ila Debuie, di poi» fona, di pooa
- - - - . =„ ■di
ell'orìa ineiBbrH per mancanza di brze
rbidcbolire
pnasi, Bevale, Bacco
Deboletto, dilli, di debole
Debolezza, astr. di debole, Bevo-
Deboluno, debolello
- Deilcalo, di lenlil cnniplessione
-' — "-e 3l sBuiia pocu co-
lieti, reeola di villa e per Io
più BSIineniB di cibo a Bne di
_, Jielarc, lencr a dieta
ler deboleixa, Uietelico, appartenente alla re-
gola del villo
Dimaghcrarc. V. Dimagrare
d il lempo di fliioagrare, render magro
k Dlinagroilone, li dbnagrare
Ealenu
grani
EucrasiH, buong dlspDsIzktne del
curpo, convenli^nle al Wmpera-
menló, oH'eU ed si sesso della
l>eraaiiB; il suo contrario t di-
FuriìiKK, straccare, «IBiticare ,
-. di 111
, de-
vole, si
Pietolexu, lasseiin, debolezu,
Fleminsticllil. qualità e natura di
flenunt
Flemnialìca, che abbonda dell'i
mor delia fleDima; ch'i geni
rato da flemmi
Flaaeeua, quaHtA di clA di' A U
scio, linguldeiia, Bevolena
Fkndo, Bevole, snervati)
Frairile, detto delle persone vale
deboTe, caclonevole
FngIHlA, atlr. di fragile, deb»-
lena di bne
Freddo, MgMck Imuulenle al collo
Frollo, flg^ ìndeboUlo, sjiosaalo
FUaia e Fitti, ma«rHU a comu-
■nuione del corpo, perqnalun-
que canta essa ala prodotla
GiLiTTortoii, manilalore di iat-
liclni, bevitore disile
nealaHone, i'atlo e 11 loodo di
fiu^i porlare per comoilo o per
Glnnasliea, n
parie che ^„_,
coni[irende liiltt^
corporali ne "" "
Il U Hilablll
Gracile, nuuri
che i gracll-
GraiiGiza, lo atslo
chlre, render taai
IllDnHuIdiral, divenl
imijecllle, debole,
regnere da aè
Immagrlre, divenir
tiapulala. Bei
InvigoHre, ulgllar 1
dPienlr vfgOTOiO
Iperalcnia, eccesso^
S^..,
INacro, mauro i
magre Ito, ari». iS tìà
Hagreiia, lo alato^
le persone nuKré^
IHaiincciuola, nugrid
"aarino, diou di Bu2
PIctuHco, agg. Bilaperato prìi
Porlare i fra,
i
Polerfi. non poter la aita
9J reff^ere in piedi, esseri
ProDllarsl. aversi cara, gove
si fldn riiruarda
ProJllarsl. ¥. Proflllarsl
Prosperevole, pruaperusu
ProsperlU , robusleiza a b
disposizione di corpg
Prosperoso, robuslo,lien dlspolto |
. . le di wlul
RHQGniENTO, modo
raiioiievoie
Sioiievole di tutte
ali «Ila I-ite, ip*<
11 alinieoli. Medito
Cialmente degli
rceHimenta, governa
iavere, ristorare, rendere II
Eore^ln iigoìf. ntut pati., ._
: pigliar V!(or«=; flioiiera S ]
fiato e aimin, vaiilono iHBat»- I
re, rlaveolre da alcun dellqnlit ]
o snurrimenlo^asaolulf '-
parL delle donne, vale
le loro purghe , i niealrub=hf
T il riavere
ripigliar le I
ro, riaversi
Riguardarli ,
il pela, si dice del con*-
eneslBule, esm grasso
Rlnfonani, riprender fona e Ti-
HlDfraucu'e , rlnv[|(Orlre , aSraa-
. , BlngigllardaDienta, rinvlgarlmea-
.a, rinfbrzsnieDlL
RlnidgliBnllre , In divenir rb-
RincSKlianllrti, ripigllBr gagltor-
dM 0 ligore
Blngrossare , di nuovo ingras-
KiD^nlre, riaversi, rtcuperare la
Rinveoire , ricuperare gli s[rirlU
ed il fl|!ore
Hinvenieare, lornar vivo ovlgo-
' RinvigorimeDlo, il rinvigorire
Hiavigorire , riprender vigore,
ringagliardire
BiiebiannieDto, il rlscliiarare
KbcUarve, si dice della voci
vale divenir Ehiarn; cootrario
RkscuDlersI, riavere gU spiriti, ri-
toTBire in >è
Riieniarii, ripigliare il lenao
Risentirsi, rieu[iEr>re il seoso pi
Risuscitare, dare o prender vigi
Rivenire o ribmire in té. rii
perare 11 senUiuenlo
Rabluo, Che é In buono stato di
Eslule , fresca , florido
lo plit si dice dei vea '
Hugiadoso, fresco, Horit
SiAGuicnuiChe abbooiT'
" loguineo, sanguigao
SBnguinllil.ianKi
u dolore e sei .
d'operazione. In 3«ihU,
nel tempo della saoitt
bsl1uto,abt»ttulo difd
Sburrato, Sgural. , vale
Scarnare, in slgnlf. npud
lìllL annasare ,
magra, Bcamo
Itibtfe
d
ScheletriizBlo, fatto seh
ScrcBlo. F. Scrlalo
Scriato , i-enuio su □ ci
stenle, di poca carne, i
Sdlridllo, eilenuato, qua;
per magreiia
Ito, aottile, smiinlD,
Ì:he*5??d
>, traTMiS
VSii
B bh(i<in TouM
pro.loiirice. e<
nncin, accIdiMt
in eiunii; ali. vale far d
SIEDualó, magro, niacllenla
(figuralo
S trapano, la Blrspnuarii o
poi^a curi della prò pria ai
Stremato, più che magro a —
>, olqiianlo hlliai
TKUFeBuieMTO, ((ualità e
del corpo, che anche dice!
plciiìoni
Tono, dicesl lo alalo di lenslaa
0 S fermezza nalurale di d
Eciuia parte del corpo
-.-apiinin, elenuala, smunto
TuDiiu, vigore, rubustezza
"iLETuniNE, salate
illtndlne. r. Valetudine
Vegeto, robusto, gagliardo, p
segno debole, di mot
i' Inghiottire icrimoni
■^
1, mancanza di Ireipi-
e, ahito morbasa del corpo
ADIuaio, concorrlmento di uinure
In qualche parte
melanconia
Afonia, la privazione della >oce
Agalagta, nancania di latte in
Agens
e Bssolula <
Aschenno, nonie che si dd a co-
iDro che Bono mal formali
Astenia, debolezza ed abliatli-
Atìmla, abbattimento, scoraggia-
DWnto, di alcuni ammalali di
un certo temperamento
AtonÌB. iufralimenlo d relaaaizia-
■Bt de' solidi del corpo umano
die cagioDB scadimento di iòr-
it^, delGjuii e aimlU
AzaSa, il difello di chlnrezza della
BtcuniE, quelt' abbaaiiBnicntD
-■—' -" — di quando in qnan-
lime n lo, deliquio.
ire che s) lentt
procedente da
-la d1«esllone
Bradi pepila, dl|ie<tl(
- lento per debw
Brlgnio, stridore di
niaiicells inhirlortt
irivldo, si dice di
glonato ne* corpi
dal h-eddoe dalla'
Huclnaniento, Bsclth
Riigance e Buganzct
" ^'-esl di
ier*via
llniTiK
tcci, la cispr -'
dagli oecDI
iccolc, cispa
Caccoloso, cisposo
Bulle™, r,__.
che resta al
la cispa ci
Cacochimia ,
Capriccio, quel Ir
i capelli, «
rroredic'-
1 Carfolqgi», niovlr
che fa un ammalala
tra che voRlia
da Usti 0 depravata digestione
BMliollare , per slndlil. dicasi C
di quel romore che Awao gli
inipiUnl per Haiuosllì n dcpra- C
nitiirailone de'dU
LVP1B minrasrone t
rliolliii, il borbotti
Ice Kniide i
tbIdR «il vi
BoIb iHMlenia che li
IfllÉ cult, BCIH^
: OIM ooDiuliKinepar-
rano da^nnaiNirie Ig
i&aordlnu-hi dell'ugola
^eealoso, ciapmo
iafoao, pien <li ciina
le, per cui le patpcbre
e di cispa
ippi Indine, ciapiU
»!■ enflalura
plecAllsiini* enllBturs
, per lo pili da niorsl-
amurl e slmUi
0 ai 'itile
Cd in particalai'e i^u|)plcaiii[^iito
cTe' solidi dtt corpo
Ckmsumeni, tlriigeersl, niact^i'ar-
Bl, dialeniperaril, dìsIarBi, diiua-
;rrEU-B, inlisichife
Coiuunlo, parlando di persone,
dfl
ConTululone, molo contro l'ordi-
— di naliira e involontario drì
icoll de] coi^
Cornare gli orecch
leoUrviai dentro unuum niuu-
laniento o Bicliio
Corto, diceal corta la iiitbi di co-
■-' die mal vede eII ORgelU
_..iii poco diBCosli ilaKll occhi
Coaso, picculo ennatello rlic tiii
tempo Si credeva cai^lonalo per
lo pia da umori aspri e viene
Costipani
OS Upsre, reatri li-
ft Duino talvolta ìt
, li Illude gii aoinialBll sembra-
no Hrare 1 peli dCRli abili, scoc-
eiare le mosche ecc.
Cronico, «kk- di male : si nsu In
liEnincato di lunio . oppoelo
ill'aculDi eh é veloce, prcclpt-
Cuoelore , quel iriiiare che si
Cuore, nature , _..
Il niuovenì del cuore, allorché
per qnalaiiOflia passione o del
corpo 0 dell' aninn si fa pia
- l'era. sl'd'iM:
batlimeTtla dtl cuore, dlcesl
Il nullo die fa
e' batte
[er slmilil. yalc crosta
la procedente da bolle
di rlscaldamenlo
Deliquio, svenimenlo
DIbcoId, nome ehe si dà a coloro
ri, oggi sllerailone degli umori
neir anlmiile vh'o t quali han
perduto le loro naturali quallU
e ne hanno prete altre iDorbase
DiKilesiB,
Dlspepila, dFfflcaiu di fiiré ìa dl-
Dupnen, specie di asma, coil delta
j^ , '— ilone e nrwia,
10 grado dloeil
orina, dlIDcoi-
i, enflaraenlo e
BnllBinento, gonflainen
EnBailone, enC — "■"
enitata
enflienie, enHi
rinserrata In
EpWde, dlOL.. ,. ,
Iwlle 0 pustole Hvidc «
parluono ed Inquietar"
In tempo di notte
Eretiirao, hrllaiione t
\lDlenta delie Bbre le ^^
pattano il movlnenlo i,
della loro oieHIulaiN j
Emione, dieeai dtll'H—
certe parli del wrp«)^
r
Bfc proce
Sonenef
quanti introcamenio
procederne da
effiomieen-
i boUlcdle
tumaroiilà, gonOez-
f. Eituhersnu
o, eaiifcerailoni
«"neirtor
orrI più contun. ti
ttijlI^nellGire, tre-
0 dC ftbbricttuili
, firnelloheua
, bmeHco, niit.
pniritodie vie
tr. i)l nncOiSochezia
m. dì Qoco , che fa-
cile indie ai dice
I dal medici per Hiis-
EO e s'otlllt!, ntie si i;enerà nella
eiLte del napn «olio i enpeili.—
S\ dice anche di qaeila che pro-
ducono sul vitLD le bollii^iae sec-
che delle volaliche aemnellKitinl
Forfnraccia, pii. di forfora
ForforagiriTif, torfnra
Forfore. V. Forfora
F»rnilculaniento. formicolio
lo, quella dolorosa slan-
FraniesBlo, che « Infello di Ine
Freddura, infreddo turs
""eneBoare, delirare, tamcUcnre
IpldeHm, mella ■- "-
jRb si pliha pi.
iioghi nnildi 0 freddi
fratto e cerea d' i
Kadevole
ne, diceil in alcuni luoghi
della Toscana quel male che
'Ih-scepo. capORirlo, iMpoglra
Girinrenlo di topo, verUgloe
Gobbo, r. Ggtibo. scrignu
Gobbrlto e Gobbiccìo, slqnuil
nlieuB, KanflBinenlo
nlloi tvit., i^onfiamenlu, en-
lnUcradd. ÉonAalo
nflore, gonOamenlo, «onSo
Gorgodllare il corpo, dlMri
Mila bocca, nelle fauci
Grandine, dice " -
la palpebra
GraHegranchlD, dolore d' orecchio
che nelle cbtìU di eiso al dir-
tìHide B iiulsa di quel dolore
che liroducono 1 granchi, cioè
I rlUramenlI di lanscoll
lirave. «in. di lesta, vale [dena
di catarro, iDTSUtH, ottnsa ecc.
firaveua, certa lndis|iotliloDe an-
" i aopraSattB alcuna parte
lujtTiiiE, appreuo i medici vale
pnqir. conllamenlo dei vati lln-
isllei. SlfmlBcn anehe ogni altra
piccola icsclchella piena d'ac-
I , prìndpio di I
. PigHare un'h
tlca. macclila che, aerp<nd»S
pizzicore, s' alia sopra la mt
iRipDstanilre, br poitema ■■;
Inappetenn, conlrarla di ■■■
lenza, mancanza ,11 aplle^
Incaleiccnia, piccolo e hM|
rlicaldamenlo '-
Incancherire, divenir caneMN
Incnncherlre. V. Incanebcran
Incalarramenlo. l'incatarnrt
Incatarrare, divenir calarroMb'i
Incalanire, Incalarrnre
Incendio, accenilone, cald»n
de prodotto da febbre JS
Iraendlto, id lUce aiicldl U im
rmento dello slomaM, i^
naia da lnd*ee«tli>ne
Incordare, Inllrlnlre, perdcfn
potersi piejiare m
....!,„ — eirincDuiodo che M
Incubo, quel!
Ssrm. chiamasi pesante .^,
iResdbllltil, nialagevol«HU
T'"
rln
non poter dlacHre 1 cUil ài
Indhpoaliloncella , dim. ri'H
auuìilone .3
Indispodiloncelluccla, dim. 41
dl«pMJzloncelta «
Indiaposiilane, mala aanKi <i
Indolenilre, ^ ijuaml» a |Kr fri
poalliira acunda, n per M|
strojilcclunentu, s'addunuM
digerire *
'-"-{eillone, contrurlo di ■■
...jnr. Male di atuiuae» «9
primi inleiHnl, che proMdM
— poter dlfcHre 1 cU>l._«i
KS;' ..sS? ""•'•"SS.-
latti! 0 sintoma di mais Illa
LilUme, bolle con molla crosti,
die vengono nd capo o per la
LetarKO, oppreulone di cerebro,
caglanante oblivione ecantlnuo
Llcheno, dlceal d'una maccMa
■olllarU roaia, aapri, secca ed
BSial prurlginoai
LlpeSmu, aorta di deliquio meno
pericidosa della ^cope
Uppltiidlne, dipltd, dspoall^ Ma-
le ohe & colare gli occhi di u-
■uore die al rilecca Intorno alle
palpebre e ti nhlonui clipa
Llppo , die ha gli occhi cbe Eli
lierinuno, d«paia=luHo, che
vede poco lume, di corta vista
Litarfla, letargo, aonnolenia
Lltargloo, i^preini da letarEo,
Litigaine, lenUggioe
Lomn, guercio
bosso, quegli die per sua natura
Don può vedere ae non le caio
da preste e guardando rlslrln-
■e e BcgrotlB le ciglia ; che
beile (Itceai lusco
da rìncresclmenlo , e
!l ne conduce ■ Qiórire
Helancolia, malinconia
nare in ailiilt. « »
nuovere, e W '
Iride che sopravviene alte p^ v
lidriasl, dilatimenlo noaiubn*> >i
le delie pupilla «;
nirmecclo. porro nella palraa deb •
mano 0 sotto la pianlB del pieM >
lllltvenire, venir manco, perdert -,
gllaplrltl _ -,
IHorice e IHorlcI ; enflamcnlo iil- \
le veoe ilei sesHi. nato di W' \
perniili di sangue, che pCf It'
Uemniaiijone coucorre in qiw \
le parli
Mormorio di fiali , ri
lH)rbonli«n
^^
■STe^J
per cui f\\ unma-
a !■ morte
'o Tifila gola, si
psl da conTulaione
■scoli della (Dia a
n lioter porhre o
(e, p di qnaicl
di easor u qua
IO jteneraJe dclln
U quale
hjHBeoHa di TI
forno alcune parli malli per cao-
Oslruzlancella , tthn. di intra-
e CBiiali del agnine
PiLfiTineNTO. palpi lazione
Palfdtare, è proprio quel battere
■e per ([ufllGhe pai-
Pal^tazionsella, dhii. di pslplta-
ilone, legifera pei pllsilone
Patpitailone, jnolo violento, leon-
certalo, frequente e conviililvo
del BQore, acconipannoto da op-
preaiione, da difficollA di re-
spiro, da ahbslllnienlo di iórie
e da deliiiuio
Panico, BftR. a spelte di Umore
ed hiipurla queiia svilita co-
stemailone, che non pad ov-
viarsi per vemn ini{>erfu della
r-j^, quel Iremort
Parossismo ,
Parosismo
Eliiamasi leni
febbri Inferii
I' eiacerbaiionc e...
ipeite volle nelle febbri i
Pestala, far una o due o
panate, al dice del non z
S:t ano o due o piil iubb
mmlne le loro purehe
Patir di renella , di iloinni
simili, vale esser Eottouosl
pli) ne] piedi e i
nel calcagni perso
Pirofobia, DV\erBÌoi
™Xdt
Premilo, canlraiione „,..
che Inte^lìnali □ ilei diafraniiDai
ovvero anche de* muscoli del-
r addomlnc ; e vale anche l'alto,
• Io irono che altri fa andando
del eorpo, che dicesl ponlart
FroddenzR, dispoaizione a udnla, »
Inollnoaloiie a cadere ; e dleeal
diMla laglns e dell'utero P
Proflinlo, perdita copiosa d' limo- i
ri, 0 materie liquide, da alcana
larle del corpo Inlernio
.nriclne, pronto
Frnriio, pinieore '
Prnxta, riacaldamento, a sia
liane cutaoM MnlaÉlosa
Pseudorenla, hted tamt e...
gaella sensazione morbosa di
rame noa prsTeDienle dai'
turali cagióni
Pnliatarto, B|tK< datoaijuel
■— si iieroej>lsce per elTer-
B del sanine u per mo-
— meole pio d '
nelle altre partì pili
le nienilira per ritira^
Hattratipa lura. Il rattran
trattura
Raltraiipimentó, il ._^,^
ftattrappire, raltrappori
Recidiva, rlMBcata e (T,
del ricadere In una i
Recidivare, rloadn^ li
Berrlgeraiione , raJIrl
Ribreiiare, sentir rìbr
Ribrciio, riureuo
RlbulTg. r. Rabbuilo
RaccaprlociBiaeDta, rorccapricc
Baeuin-ieclare , cuionare In
'~ul un cerio movinienlo di s
^nto, stsnchuia
I conciar nule, i
Hirreddare, raffreddare
. Rigettare, recere, bulli
,. Rigettameato , Il r^eu
lagaricehlaaienla , li raggrlc-
lagariccliiare , rannicchiare, ri
alringeni in sé iteiio, come ti
fiiomo che raccoglie InalenH
ilnilie accidente
Xag«r1eciare, roggrlcchlare
llanto. rantola
"""tolo, antuncnta trequenW e
ilesto con risonante stridore
Tappare, non poter distender
Rimandare, recere, i
Rinlropire, divenir id— _
Rlpreuo, quel tremlU
eia , elle U 6^do ili '
si manda innaoil; k
iilù coiu. dienti riV<i
RlBCaldamenla, dkr ' ~
Uclne minute e i
■tfrr, indurre 911-
Scipare, aborlire, die aiwhe dice-
si iconcrare e aorlare
■r nervi, vale rac-
Sdiiparp. insita. «e„tr. pili..
Ssu>npl<icl>r3l, pliclanl sddoisa.
si dice anche per aver «rsnio-
glla e stimolo di arloare
nmeedìne
Sconcacaral, brutlarsi di merde,
UamiEnc
e talora aver Krandissimo alimo-
icore, indurre BlTBC-
lo d'andar del irorpa, non la
potar rilf nere
tìt lo slesM
Scontorcersi , travolefre le pro-
p, pwmebt.TBle
prie membra o per dolore che
rte net yenlra'e'^fr
l &re 6o™'^he*di8^p™cda'™'*
léw^fwK^jChe
vewooo »ll. e'uM,
optimnsl esMre ca-
Scorrere i7 ceiUre nd alcuno ,
TOStanza wlhu prc
vaie aver la nocGorrenia
«Molala cogli Rmorì
Scolonri^*erUj[lne lenElirusa con
dinicriW di reggersi in piedi
n. ili riso, speile di
Scrlino, qoel rilevato che hanno
sulla Bchleoa 1 aobbl
che contrw ddl'u-
■ItTB parie i muscoli
Sdegnare, aver a acldfo, schifare
Sdegnato, dlcesi di chi prova ara-
^ne iDorbosii del
baicla di ttoniaco
^■^.f^SWlS
Sdegno, ^pere a jrfeSHO, leni-
re 1 idimo, 0 slmili, vuliono
scWferc
to, lo «:a»izure
imiidar tuoro sii e-
memo
n un Iralto e in im
Sacco, iBdeLo1ire=inflacchlpe e
uuasl venir meno
Sedliione, voce che melai, fa ado-
perata da alcuni medici, per sf-
iklicamentD , sconvolgi mento ,
3itlgnil.nenlr.pnti.
Senso, tìtir di jmio, vale ojolr
S£ttS"^ptìb"'^
SeoBme, doglla'che si risenta di
c|uanda in quando In alcune par-
■liiatami.chese-
Il del corpo giù travagliale da
i|ug|che malore, ancorché sa-
LdilhoailoniBCO
nti niainapiirliiltl corpo, va-
Suptiurarej ■
Sup|iurslo, rìi
Svenimento ,
nire a siippuruzli
di UiinarH a co)
iltoasuppUTMioii
malurBilone di t<
venire, vanirsi mirno, pcrrlere li
scaHineiita
Svenula, debole, Hacco =caittu-
idbId, aniBerilu
Tensione, dii tendi luentu vblea-
lo e stanala di clieccIieialB,ben-
chè a\ dica pii) prapr. de' nervi
Tifbmanlji, si chiBniano cent da
delirio furioso, die si ouer-
-HO In aloant malallie nervose
Tisico, add,, per melaf., late mi)-
em, scarnalo, debole
Tisicuiia, per ilmillL, vale di po-
che (une
Torpere, riounere tnliriiiilo, ea-
— ; [nipcdlto di molo, rattrap-
ToriioiiB, liranienlo ci
Tuiierella, dini. di tosi
TaSBiiuEnto, Il tossire
re, mandar fuori
farla dal polmone, o voloiita-
rlamenlc per cacciare clA che
Irrita t nervi di imcslo viscere,
0 neeessoHamente per eOkllo
della materia irrilanle
-ossolina, toiiereUa
Tralunato, quasi basilo, dai prì-
lUiratalitiaclue
Mbe Traili
0^
re gU ipfrìtl '
Traiti!, Ribatto
Treninre , [iropr. lo ituotf rsl e ti
Trepiclnu, ])Bl|>1bulone
Trìemllu. ¥. Tremilo
TrialBniiiolo, i|arulD, uhlueclo,
cioè di poco spirito 0 rnalNUiu
Trog tiare, balbutire
TroKlIO, udì'., elle larMulla
Tonini tiiare, 5I dice detto stoma-
co iguando ribolle per indliie-
ViGiKTK, illeano 1 medici noci
dolore, ohe non 1^ letupre (Uso
in una ateasa parte del corpo
Valetudinario, nialuina, malatlceio
Tanesgtanienlo, Impauamento, il
Iblfegglare
Tanegg^re, dire 0 Car cose vane
Varlcoio, dicesl anche da) medici
delle vene dilatale, e delle parti
che hanno vene varicose
Tedcr le ttelle 0 U luccioli ,
E, specie di nalattia linota
lica. tpede di Itlibre che
onllnuanenlc weMCodO
kfrìa, serplggine che rode la
Cile e ri eaacwe I wU
elea e Aloneti», Inivrmilit che
la cadere 1 peli afeconic ià la U-
)ina.«d anche alcun altro malore,
Verghiamo*)
VeBBhiare, 4
Vegghlare ,^
Vegliare, m
Vegliare, 3
Velirai oti '!
niaDCariAl
quia 0 pop
vele aentlli
VenhnlU, m
Vigilare, Me
Viglila, Il va
Vinta, iBddl
'«a
r nomo la q
Antrace, enBi
cagiona Ali
< <W pidn e delb Tta[>
«nptìdie parte di caso,
"prlri del Bntritnenlo
•''Hrala d'infermi U, di
»B«ono |«r io pi* I an-
(trnii di dl*erB»
^•MidiinidBUIa, delta
MiBimento o '
nini e tlcgli i
Irnhecenta, Infriddu-
Breuolnne
.«hi BlBiidu.
•iiuUi
! Bull
iullnuà, nulMUa «he
SoaU da grra detHilFi
illquia e d> freddo ne
Biilimo, Kp«^e di (une ea
de, die « nulMUa, d1\i
bine cudns 1! frequenta II
mi lo sccanipaRnata anche
lienlcrts d altro Russo celli
lìicicviuLi, CBcaiDola
quale perdio pare
1Ì1 «Itrul ach>/lll^ .
acaluDla, e
venttDiiii
rapprese r
pllessia. perchè niaacando In
uno lUnle tulle le lOrae a chi
viene iiueslo nule, code; e con
altra nume II tScinma aiHjhe lie-
CrIooH; chlanitani quelle pleire
che al Renerano nelle Tenl o in
altra parte dell'aniniale
llda, tuli, caldina niJ lignir.
darsi e raffreddarsi
Caldana, infEnniU csiinnala dal
■ ■' ■ raffredaanU, cht-
uaena - ii
riscBltiari
1 .aiurut;ciu. pi^i»ia Lnuaiiuoiui
0 llogDil d'olottna |>wte, _.
luol [n'odune il Bentimenlo d
CBUctwrp, tumore o uìieredl pcs
lo iriil Itili pei anait i
gi , che liniMdilcc i
Il icoibratia 1
Gillo
Umcrena^rK
inÓBBuiuzloiil
niD ; COSI
varicose, le qua- l
unlaria tf
ll'uMmUaì
marliflcatii i ...
rs 0 intorno sd
che sempre \
E?'""ir'c
s- Cateralli. quella i ^
-•a, che liHilulid
tla tugiuìont e si
vertii^De, che praoede i^ liii
che vadano alla testa
CepoRiro, giracapo, capogirìo
CapogiMlo, capogirlo
CarboDoella, speiie di BrooIo
di Incelane Toallgno; detto oo
CarhoRe, bolla, eoBala pestilen
tìale, carbonchio, earlHincello
Cardiaco, agg. di quel mie, chi
dlceii anoie mal di cuore. 6
la uiiale pn
CdUido, agg, dì
Ccncrio, specii; d
allr. Brutte mig
liloio, diceBi di crrun
vengono solto 1 iriedl
Chlragre, gotta deUe,B
Clnolfiaa, rabbia CtàlM
prodotta da BO ' '
««aj^aeg- di t
Clragra, ¥. GUran
™— Tiéa, malalUB ■
plegaoienlo <
Clorosi, maialila n
lai voi te provengono a
Carie , dbbciiuenla o
FWMt,
fXAcMHWehiI due
Diabetles, malMIaAkft
prDdnee freqaaata e caplMa e-
I vacnazIoDa iParlHcinmiMe
J^'Ktbo cfasDo- e per Unula le btrfaii p»
hMl lulradoM sBnoiiibln<i*ailMn*tBtMH-
nti torri
«ftiwillnalo; e *l Dlorei, OoiM di TMtre
J« de*laiidd
■il iHperwIti- DlMtaMt^aeiiered'
^hviSiieoD- la quale Tmotìid —
■ ■oh «Uro ri MBHllwoiiB malta
""-ndlMledM IHMeDtBri«,lwM di v<
Mdurinte-
. , _ . „ > da £ihrl e
*n MuHneal*, inmtiin degrlnteitinl (Taciti
cka MpriTTiene o gru*) o H ambadge lUila-
Mn tniaraliato- 1 piente
Mie jDlMvtailoM ti eorpo, ifii» diar-.
Phieifieo, ujK, di Mibn, nie
, eouBeta e freqncate :■
WlrtBj^ la qnale Diagaacdlo, dice)! d' —
i
Elerontlno, SRii. d'una spole e
lebbra, detta anche morbo eli
EmalocelE , enia prodotta d
posla di quotidiana conDnin e
di tenana lempLice
Enomgto, profluviD di aangue da
qoiMtti pnU del cor]i«
EiBomrtde, moroldP. nioiioe
EmoloBsla, sputo di lancile pro-
dolto d* rotluTS di qualche vaio
dFt polmone
EmpieiDB, raccolta di nurdt nel-
la caviti) del nella
Endemlo. aite, di morbo ch'è Ih-
mi filare ad un popolo
Epidemis o Epldlmla, InOueniD
di maialila tra t\ì uomini
Enterocele, ernia in tenllnale nella
rlpleitalura delF anguinaia
Bpalaliia, mal di rcRilu o colica
EpallcD. Si dicono maialile efm-
ticke quelle del fegato, e tutti
quelli che da lungo tempo sof^
Irono un dimore al fegato, ac-
compagnalo da tumore, da du-
rezza D dalla perdita del color
naturale, ai chiamano epatici
Kpilesala, mal «adoco, dello an-
■ ■ I
iB, ■ uuiervBxfl uEiie
ckt, diconil quelle ohe
fello auballcrno ad altra malat-
tìa travagliano la maechlna s-
Estasl, malatlla samlf(IÌBnte Olla
calalenila e dalla quale non d"
Ferlice le non in dd che 1 n
caialetllel non hanno alcun sf
Ealramanla, furor ui
UmenM etterfote
ricordano di lutto
paauto nti tempo ,_
rosalimo, at hanno I
I, abiti
MlCotU
EtMa od Elllila, I
Ptscnvuione , naia à
(hnelulll, che fi ' ^
de re OKnettl a
Faseioo. ^«Inailaae <
(na, coti della di
lelte, a lb«l> di <
„. acorgono tatto lai
febtire, qaeUam'- —
principali fiinikmi di
rlU df polai, da n
precede talora II fii
bre
> dlreril no
putn'dii.
ea=Ftìibr»ai ,
pertcolaia, ohe la |
h il tua corto
Febbrctie, dfm. <B fa
Febbrtttncebi, dlm, <_
PebbreltUGCiacda, pt
lirettHocia
Febbriccila, dt./i. di
Pebbriciallata, Abbi
Febbrìclna. dhlt. di
l'ebbri cita, il ftbbi
lattla di febbre
Ha Iella e cagiona
'. di (ebbre, gran
dlcune, aiir.iktla
* Mi» lallert
" ^ipostema nella
Pantanella. cauterio, ralturii)
Uà eh' ^ una apnic di emel^,
che da Cornelio Helsa fuoco
lacro viene appellala
vucabolo un dellrìo eanlinuata
e furiosa, accamuaanBla da
fèbbre acuta e veglia, prodotta
(la InlluaiDizIane del cervelli
^a(i;l addice pili
ta genmle un'In-
.dui un calore imo-
Av Mtun, unlvei^
ra, elevata, circo-
mpagnato da roB-
e pulrailoiie e che
■ hilargheiia qmii-
U, cauuio per una
U tangue arresleta
o per flussione In
d 11 quale occupa
e ttrintejtunieiid,
amicali
che produce del
d'uraur sieroso
nailane
GiLLtco, axii. delle Hialallie lid-
llllche, cioè di quelle che si
credono venule d'imcrica, e si
conlraKgono per solito giacen'lo
cerio naccioletlD che vi
aline, malore che viene altrui
nelle «aviltiie
avocciolo, eiiOato caRlonala per
lo più dalla peste
landiilarl , dlcoiisl le malattie
delle KlanUuIe
(ìlossilidc, inSamniBilonc della
nocciola, si disse a quel male che
Gomma, sorla di mal venereo chi-
li dimastra con voUatclll o tu-
mori lo varie iierll del corpit
le d^tlF parti tiri render l'uri
GollB, spezie d'iiiEanudagianec)
code BltPiii nelle {[iunture prò
dei piedi 0 delle ugni e ne i
pcdtsM 11 iliolo=fforia lerct.
vale penUt» del vedere per vi
le'nenl ottici con qualche mi
■ ■■ ■ e della
che [larle
Jenle' dolle altre, come 1
ldrDcar[lla,lilrap1i!adel perlrnrdio
Idroceblo, Idriqrisia della testa
IdroiUiIa, omre dell'acqua ca-
Slonslo dal veleno del mono
eH'BnlnwIe rabbioso
Idrope, lirliithmo usato frequeii'
lenienle Invece rl'idmptsla
Idropico , Inftrmllil d' Idropica
JUJ'. — Cagionalo da Idropisia,
Idropisia, male conilBlenie nello
adiinamenta delfumor acqueo
e sieroso separato col sangue
e vetraio o traUentiIofuoii del
propri! canali in qualche caviti)
lirofbliTa, coniun. idrolubìa
IHko. PaitiMu iliaca e boIboIo,
chiamali dal medici e da alenai
mal drl mìifrtrt, una malat-
a m^viulma deRl'lNlesilni
■■—'--' — Ite dell' '-■—'-
Il male di chi £
morire e gravi ni
diiaca che ha w
l'ipocondrio. Hat
della effislont fl
Iposarca , apede |
a del tessuto tè
I Ischiade, apcile ài\
■■-■■i eelallca t
I, sop|ire«Bl«a
.lento eralleM
- Isleralitia, dolori M
'sierica, clii che ali
trlce, ed i epItM
d' una maUItli, i
vente sogintlB Id
detta timi di ai
crrdevail provec
della matrice, eS
eplteio delle dM
e;r Biiarirne
rocEle, ernia ut
da rottnra del pé
merlila, malatllail
spargimento di 4
LtoofTiLnu, mabl
bre, le nnall san»
ffi ungere, onde' f»
le Inti
Mi
Infreddatura,
freddalo
Ipocundria, mali
quale urna per solilo rii*anll-
nlJe le funilonl allenenti alla
digestione e si soffre ne'n"
e a' hanno paure panlcht
,iia cronica, ih-iih
T solilo rihonll-
Lagriraaiione, dlÉ
lulH degli occhi j
iajHmano ''
Lelibra, speile dM
pelle, peggio e|
erpele, che Al M
Lebbrollna, éim. H
Leucodemmazia, MI
divena dniran^
' lai
fìm, peste
Wfù in in1|;liore
I, desidarl» ir-
M ribo parllEO-
il«ir<Dna qnnlD
1 ha prrdub) l'aio
Matrone. K ModrotiE
alfine , pania , qaslllà
del menieiatlo
Mlirans, emierania
"lllire, agi;, dslo i certe glandu-
le scoperte nel corpn iimnna
i»l mlcroscoiilo dil flulplflih^
«gg. ilt fetihre contSRlDiii, d'un
Tenere pwtlcatire
nnàaonasl , infliimniailaoe di mu-
Klserere. quel mal desi' InletHni,
Il qoale. accompagnato da acu-
to dolore Asso, tà cessare 1' e-
Blto defli eserenenll per la con.
aiMla via, e spesso li porla fuo-
ri per vomllo. DkCìl anche volg.
IHorLlgllone. r. Morvlglione
"orbo, pasle^lfortn rigio, Itti-
riEl«=:fiarÌo tauro, .epllesili
orfea, Inferndu. ohe viene nella
pene, afmile alla acsbbla, bian-
ca o iiFra, secondo il jiredoRii-
i pr^lilentiale
frare cose non
MorvinlionE , infermit.i che viene
ma fa vesciche pili grosse , eit
ni e'^simil"'
ultione di tulli
Moto canuuiirwn. sorta di nialat-
la mente: epi-
tìa, nella quale i muscoli tre-
(lucn temente si scortano «arso
il loro principio
a«io,a, 'altrln..
emarbodallico
gsllicD,raalfran-
>cfriliea, ID stesso che nefrìlide
> e fri lieo, agg. di dolore che vie-
Mnle B' applica
ne altrui nel lomlil, prodolln
che sono epi-
da calcoli o da renella : e pi-
<hi»ne e sono
gliasi anche per chi patisce di
tal dolore
'ea-r^^
rablilssimo. In
uterino
è inOsninia^ona di gloune parli
Iella lebbre
è si dleiila^
■' Irrita, nu conserva dal prin-
cipia alla line lo Bl«ssa anda-
Opislolono, spella i]| leUnu ojsla
malattia. In oul (irlnd|>alnienle
b) cantranKono ■ nmiooti della
parie posletinre del carpa e la
broonD Indlelro
flpplinhHic, l'agiireKatD di tutti
61* Ineoounodl pradotll dalla pa-
cale nuincanza a scar>ilA del
perlodloo nalural flusso langui'
gno delie donne, detto anelte
morbo eirgineo perdiè «ual
frequeate ira le bneinlle
OrecclihHii, nome volgare della
Dulatda che i medici ehlaoiaiiD
Bcwotidtj eonslatenle nella In-
S ..,.j g|g„|)„|, ^'
le aólló gli orci.
<-iiciii4, darla di male che la
P*B1LIBU, aorta di malattia, nel-
la quale alcuna parte del corpo
perde 11 senio o il moto e tal-
volta l'uno e l'altro eilandio
Parapleiia e Paraplesaia. lerml-
ne col quale i (rii) de' medici
tdoDO la parallai contenipa-
!a di qualclie uarl- ■'-"- "
mlU Inferiori d<
altro lato del ea
ila, paralliia
ParleOgo, add. di parlasla
■> — "le, ■-" ' —
wbI - ,-
re la aallva, k quali porta-
Pastoia, podaura
Feaia, mancamenlo di C-^
e di senno ; contrarlo di mw
za. E si uta anche per al
cdre cosa da patio
Paiziuola, diin. di pania
Pedieulare, ^x- di Muella tf. ,
" -orbo, per cui si gCMn- i
pidocchi ■■
la, alopeda
Ica, afK. di febbre .4
ilvoglis maniera 1 "
sopravvcMa ali
Lccead fra loro cu
ne naili il
simonia...
Perniirioso e Va
quelle hlifarl tnKi
oompuiHile d« qMÓd
marlalÀ, e ohe uM.n
UiiimauKnle aani'~~
le l'inRtrnM al M
al seconda aceeu
Peste, peilileoza
Pestllenu, male oonUclM
InvoloiitariB eresioae
ITO virile
■e d'an Dio, die se-
^vola prendeva diver-
Onde figurat si è a-
tpesso in mediciBa per
di nn morbo, come
0 neile donne per la
ilA di sintomi (xr quali
Ita
lome di usa malattia,
late nell' abbondante
mJe salivazione
eaza. più com. tisi
ta di malattia consl-
,P Inflanunazione della
febbre Intermittente,
sso ritorna oi^ni terzo
d è cosi detta perchè
t i due giorni morbosi,
due intermittenti fan-
0
B, pegg. di quartana
, aim. di quartana
Febbre quotidiana .
ibre intermittente, il
IO ritorna ogni giorno
itìe di malore che an-
X stigxa
j.*.~ At
>I.UI~
de provien la tosse
Reumatalgia, malattia, altrhuente
detta reumatismo y cpiando è
accompagnata da fòrte dolore
Reumatismo, lo stesso che artri-
tìde
Risipola, infiammazione superfi-
ciale e parziale della cute , ac-
compagnata quasi sempre da
febbre
Riso sardonico, spezie di convul-
sione, che contrae dall'una uar-
te e dall' altra i muscoli delle
labbra , cosi chiamata perchè
somiglia ali' effetto, che produ-
ce un' erba che nasce m Sar-
degna. Quest'erba simile alla
cedronella contrac i muscoli del-
la bocca di quelli che ne man-
giano e li fa morire a modo di
chi ride
Rosella, oggi piiì comun. Rosolia.
Una delle malattie contagiose,
che si apprende ordinariamente
ai bambini, per la quale si cuo-
pre la pelle di piccole macchie
rosse, che poscia si elevano e
finalmente diseccate si staccano
in forma di sottilissime scaglie
Rosolia. V. Rosella
S<](liuatD. ndd^scariuBiiBln,!!
bo ^calmato. V- KcalmBlurf
Scalmalur», quel flnsH) cbe
medie) £ dFtlDpsKione celi.
e Bii esercitone d) miterie b _
che, quasi otailoie, e dleeti an-
huol e deiia Ivìorc, i^
dUBdle I naptrm e f iiiKhlot-
tlR : che «nehe ladlBferememeD-
te ildlce lehinamla, ifulnon-
wlitj tBheranxfa b tpremarvia
Sciatica, inaammsiiane di qnaidie
MTUi del nervo o della men-
•cUsIico
dcile glanduie linritlctaedj
siobale della unrli ' " '
fa bccia e ileUi
coltn. Sono lenti
progreaw>,pBr lu
dolenti e vcB|[aM IL..—
lappuradone, dopo ta g
aprono piaché pe— ' —
chiudono l"-" "
. dcforiDe
tìcrodiii. acro Fola
Secco. Ri>i;na xrr.cn , >'sle rofB
iDinula , che fa pocbis9Ìm> iA
MeDiORt IOTI
bile risMgno drl
Tletismo. r. Tlgllsino
Tifo, fu da'uncl idoperiM que-
llo vDCBhoia a jigiiiflearc certe
■vello
oilKliorì 1' nuno' ■ denotare
Il il cervello, o qualdie parie dd
.■i^ffite
>lsteniancr\'Qto. i [.reso in tale
maniera, che le sue ipeilali fuo-
loniillt, che
2loid vengona grandEoieale at
enw airingUol-
Trjina, ulaere tuUa colcnna dal
Islanedell-oriaB
capo, ood'esce vKcosa marcia.
occiola, Beeom-
>lore ed ardore
caijìanale dn nruore acre e cor-
o« «.ntìoLO pr..-'
rotola
della anche itiipanlle
.di (ebbre edl-
e sopriggiunKE
Tlticheiza , inferrnilit di pohnonl
uleerall che cagiona tosse e h
te
rie di Eonaunilc
«pular morda
Tirfeo, luti., «BichHza
diverse matoUle
Tislcume, Usico, tisichezza
Tormtni, prenlil o dolart del ven-
1 rafie polmona-
tre, dolori Mil'ljiteatkal
l»one , .oJt
wr matotUa del
Tri™», U letaao, mila la ipa»-
delia tMtticatione, per la anale
la mascella Inferiore è rorliisl-
, una delle niaialUe ci
uni alterna'
Isn fuori del' corpo l'orina
Laclla.Boccorrenia, esleiupera-
gravliaima,
Vaibole e Valuolò, maialila cula-
una gran
vanJS «.BgetU quasi^tullf g!"
r-'as
uondul e aegnala^nle nell'età
lempo del-
infanlile, qualvolta non ne alano
1 quale la
Venereo, agR. dt un morho pro-
dolio da un velL-no giarlicotare
liorqiian-
la di malattlB, et
talora si dEsIderi altrui per In
Vitiligine. BorU di mDlatlia
Volpe , sorU di mnlaltla (
Infette \e i esitare i capelli:.
Volvolo, r. v'olTiiH
Val Tuia . luitiooej
delle Ctcne uer 1
jT oreccbl
AcoPi, medlcameDtl atti
in slanctieuLa
tcustìco, agli.
AfrÒdUisi», asa. di rlniedii che
hall ilrlQ di disporre alla ge-
neraiione
AnalelUco, agg. di rimedio rlslo-
AntafrodUlDi, rìntedli clu
□0 1 deslderll oDiorosl
AutelmlnUco , rUnedlu i
ai vermini
Antemetld, e antleDietici, rimedil
contro U vomito
Antlbllknl, rlmedii cbe ciH-reg^o-
no l'acrlDMMda della lille
AnUdolo , medìCBineiila che he
vtTta di render nulli gU effeul
di veleno, coniravieleno
l^ierlente, apeiitlvo, che apre, e
dlcMi delle medicine
Ailringenlc, termine eeneralc di
tulli i rimedi che hanno pnt-
priett di rlslrlngere i Icuutl
orsaniel , ,
Aloocla 0 Aloca, rimedhi «he Iro-
pediicc di pater concepire; a
produce la ElertUW
Afiemiieraule, oag. di rimedio il
quale ha vlrld di temperare
gli nmorl acri e rlBcihlBti
BirrTOFiR, dicono i medici un pie-
Chil rimilo deitroii cheeehcs-
■1a per un di lor arie
UuaiRTTinu, nga. di que' riaaed
Che giovano al naie della e.
nslefalllvo, che riscalda, alta
IO, poi tema
Sezidnr vii.
Calapanma, rìmed
Il daipantcrii ■
la parie iuferuM
Calaplasma, Impii
Catartico, che ha i
ed é agg. di rln
Caterelica, agg. i
rosivi delU >nc4l
Clgou, una spelli
scrino da Galu
Cllalere e CllUem
ilale, merllcsniei
' a'inlella nelle |
negl' Inteitlnl [H
slrURa 0 di usa
Idle per di soUt
Gonfortitlvo, i
coofarla
Consunlivo, eonad)
propr. de' lioK
ilrtdd1dlM(dv«
gli umori, le m
GonlTBVvelCnp, «|
aldilà virili coni
Oopregogo. aig. 1
t_
i H 1 1», (Il rimedia
ftU, ehr corrobora, ed
w, wèamenh) the cor-
' [«iipiaiiione liquitts »o-
■ "■ hp^edienll, the >I
' nwrpo per ij |Rirte po-
If: Hkc dcDo' BtmmeilD
■■llEMnatliianeè cao-
"Wm
" Mittn». r Gristeo
' 1 WiUtro. P. CrlBleo
'i™rij(r.i!e'Tiiiiedii,chc
I» K lini g| vfleni a loro
«Mt di DODcere
■^■(tier decotto
yMòiSiiM = ad d. bollilo
*i Vtftaam 0 allra
£S«
è~B|u;7dÌ rlm»«D
>, dlneonanK, che dls^
tecci, e dlcFBl dciirinKredienli
che hinnola virtù di diiKccaro
prDDMDieale
Dlnlpanio, che ha
pure, e preBSO i
vlrtil di eparten
DluiH
Al» che-vi il <
*% (òlurt da frenare I
KTripuIlHi Fd issodarl
■"i, mcrllcamenlo che li
^ Che ha Tina di far
ed t Uf. dì rimedio
> rincdn edeiiore atto
silo a diluire e rendere
le dold Eli umori ant-
t agg. dr rimedio
e, nig. de' rlniedll ehe
I, che rìsoh'ono gM U'
l. di rimeX
ledici che ha
le Hlrmloni,
ver l'orina ed i^ agi. di medi-
camento; si ma anche inforaa
■i doccia copra la parte Inferma
Docciatura, li versar curativo rtci-
Ib doccia
Daldncante, dalclfloante
IcD, agg. 4clle medicine si-
lome ne nerico degl'ingrc-
j plA com. lUceal deplla-
Gclemml, aorta di mcdicbia che
kII Arabi chiamano loccJif e I
latini linctì, perchè ai urendo-
no in liocea a modo di lambire
il quale s'iriigan
EmliroMiiDne. )'■ EnibrocM
Embrocoa, tpezk
ta uiuìdó, col I,-.
i membri Inférmi
EmbracGore, fere eiubrocca, Irri
Krc i>|>n-le InTenas ipremen
una spajinii o un paiuia ber
imbevuta di qualche liquore me
lifcamenloso
Emelka, che ha vlrtil di tar \o
mllare, ed i agg. di rimedb
EiDmenigaga, igg. di rimedio Un
a promuovere le |ierlDdÌeh<
evacmiioni delle donne
Emollienle, che ammollisce; ed i
■Mtg. di una lorla di mcdica-
Einosiatica, agir, ile'
■■■itnano II sangue
Entplailro, UnpiaiU-o
Eruulalone, Dume de' medicamenti
che il colano aprenicndi
con (dira nomR orxatg
Epallco,
He del ..„..
Ephseraillcu, i
raedii altemptranti l' aerimi
del fangue
Epnlolico, cieatrluante a In
naUvo, ed < «gg. di rlnudi
Erbolalo, impiaslro comimsl
erbe medidRall
ErTlno, nedlcamenlo che si
altrui pigliare pel naio ad
tetto di purgargli il capo
E>car«tlco, igg. di medicamento
li purgargli 1
Eipeltoranle, agg. di rimedio che
giaia bUo ipnrEO del petto
EttentvOfClie ha virtù asciugante
o purlttcBate, ed i agg. di rl-
E<«GoaliviK che lia vi
cacciar la febbw
■lemmagogo, agg. A
lo allo ■ stiunert
la denuna, che
tutta
'omenta. rumentu e
in qualalvoglla no
di vari! iii{uuri CahOE
teralamenlE applicala
oCTcM, lu virili dbl
Frega, rrcgngioae
l-'regacciolare , far di
tregHcciooii, fregarvi
ITegacdolo, ftvgo btK
rregagioncella, dim
Fregagione, Il fregK«,
propr. lu alrupÌcci«Mi
''- colla palnw della H
colla p^BuS
effetto ~
qualche t>Brte de
Ciei.uKDi),
che opera
Gargariamo,
(alte, di mele'
, - ipirÌH l__
Snale adoperali perù
e della Imca, dell»
della galaedell'ngol^
te lavandosi e iclacql
bocca, (cnu |ier" '-■ '
F »,-.
fc uche Kt^etì
proprlflli ■ ili'ilolare It iilelre
^cnersle nel corpu anlmkle vl-
Lk e Locco, vooe srnha, noria
^^BUODIdpa-
di medicunenla che ogg\ dltu-
no ■!!«»-■ lemblHvo
Lutazione, appikutlonn de\ Jota
■« rinedlo e yalf
di Blcime acque lenuaU alla par-
ta Inferma
KA niedlcuneiill
BgatUidintpes-
malerit bUs a medicare
KfII umori
Hli alla cura delle Infemiitil =
pretcriltl dal medico per la cu-
1 DB Maione
ra di un infermo
IniiutMlone, e si dice
Hedlclnik bevanda ehe flbl>ia fn-
l'udiel della Imro-
l'ikoni mtletìii. 11-
Medicinale, lusl., medicamento^
kiu cariU del cor-
Mclanagogo.agg.de'piiPBantichB
Uuiia fobL «icte la
emdKS'intraiuelle
intendimenla di evacuar l' atra-
ilrinIriiiiieHwta
bile
neilm 11 miralo
Herdoeeo, Unulaslro che s'nsa a
levare 1 peli
!U Cte «riva sino
germente evacui
tu che ba Tirili d'Incuocere o
K*'" -
albniolar lenUiuente
^iuconco, MKHilfero, che induce
NbmIb, aorta di niedicanicnloclie
feiffl
Keiienle, medicina, ehe messa nel
vino éceva raUegrare 11 cuore
e toglieva ogni Irìitezio
Ifervimi, dice^ nella mcdiolna a
1Mi ilmedio, ohe giova alle ma-
pTmJS? ed'ìtoe"
<tn«iuiioni
twh<MA<IÌKnlr«
«« purgm!, «d *
ialile de' nervi e delle parli
SeuHllco, lo BlcBso che nervino
■hS^.- e« HMil
OarlRTlKO, antidoto o celebre
contravveleno; cosi ehlanialo
^M^J^o^'};
riVoSW*"
B^mdv, le p»ri«
'sr.T s s,:i"23£'i_ .
r"- """Ji
""m
Paloiuetrc
[nioni e
Pedili
, bagno dei plnli
illcD, itda^ loDe usala Hsl me-
rikl onche In fgna di iiitl.j e
dlccst del rìmedii lUUHlmenle
u iHilCnzlBlmeatc cildl O :
Btiol «d escarollD'
PreparanU ri
rcKSono le nisli: qualità drgll
unturì par ridurli lii IbIoIo per-
PiTpirare, al dice del rendere
alcune soslinie medlcamcnlose
in (ale alato, forma ecc. perché
Blam alle all' aso degl'ln(i:ml
Presa, (ai-ellndosi di medldne,
vale nnelh quanlltà di Mie che
ai pltfii in una Tolta
Pre»«r™tl*o, lutl^ rimedio ehi
M medica, per
tì vuole aia stata 11 eelebre San-
conio qual
Ricettario', IL..
"rMa^anV S'tiUl
che ha virttt la
Rimedio, dicesl di
pllcata eaternamei&e p
ra d' una malrilUa. Al"*
si rimtdil iDpiel, al- -,
CI. GII emplaitrt, d^
i catauUSDil dkmnri iW
pici. Il mercurio, ta (Mj
conci a dhlaccan ti 4
gli umori vlicoii e corM
rentl a qualche parte M
RI uniti vo.sgit. d) que'iMB
hanno forza di rinHBBrtt
Belro[q>o, bevanda laedMW
la con deeoifonl, owjjl
Sedante, agg. di rini«dla M
Sedatilo, calmante, aeiM
Semlcnplo, si dice del MA
bagno, In cui l'MqM
nna BlrombelllcD = ujl
cui il h ma pel hitmt
lilcciare, e |jer In |ilù dinota
, n^nuenic ilroplcclanicnlo
SlufB(iira,prBllcadelte sture, cier-
r clzlo d) «ture e di luSuuilgfi
- Stufii, (bmento o luSuiiiliia
Succedaneo, il dice d«l nibUsl di
erbe, droghe e «ImiU da mel-
tersl ne'mtdlci
altre di egoat vi
< gli ipailoti
icamenlo, rì-
c[uellu elle «
1 guarigioni
cui al appU
(one, docda-
; ed in nuolo tlgràf.
r lo pia In far» dl^i
ed i agg. di rimedio
più di porco
medlcBui
lupposta , medli
ratio n gnlsB di candelotto, elle
al melle per la parie derelada
iuppuraUvo, atta a promuovere
1 — pj j jgg j[ (jf.
a TtRTUn, per slmlllL chlnmHoo 1
medici quelle tpecle di jcroauna,
0 materia calcinola, clie ai ge-
" fi corpo a» "
■rfir'
:o ad'oHni veler
gnanicnlo.
lo pia di m
Iropplcclari
LreLco, epiteto d
. efflcace, cbe ha alllvliu,
Brlciolino, dim. di brìclohi
BriOiolD. y. Briciola
Brillare, è qucll'elfeltache Ta It vln
genertuo nel roder In ichluma,
) di hr
si 'dT'qiiell' invito
salolo, che il fa alle lavale in
e ai dilelU, far'
bevendo
Carne, propr. l 1
Brodaio e Brodaiuolo, vuro o
ed il pld sovew
thiolto della broda. Fu usato
nimalL ma al d
la anche lullc 1
anche In fona tf add.
Brodettalo, ooiidito eoi brodo
loro corpo
Brodoto, abbonduite di brodo
nwlW carne
Carneseialare. V.
Bruschetto , dim. di brusco, al-
Carnivoro, che s'B
qnanlo brusco
Brusiheiia, aslr. di brusco
anche darelbuoi
Brusco, diceai di «spore che tira
all'aspro, non dTiplicevole al
zoviHlla in quat
Carnuto, carnoso
Caslrato, voce ad
RuScB, Il dli:e in «ergo 11 man-
spoIvcHiMlo a
Kiare
Calli vanienle, poi
Bnrroso, pieno di burro, condito
ramenle o àimll.
CACcureàlrai, che caccia gli af-
poveranienle, a
So^dél"™'^''"''^'''
Ondalo, Incacialo, sparso di cado
die vivande
'vile ellissi?»
Krallugiato
Cedrare, conciar
Cacioso, di cacio, a gnita di cacio
Cedralo, ohe ha
Calcila, fella
di cedralo
Camanulare , ogni erba bnona a
Celialo, vinato,!
mangiare, a cruda, o colta, er-
che ha cura dcH
baggio • '
Ceneraio e Cdle
Camerata, compagno ohe aUta e
gLiira?:
maugU 'insieme"
Campare, vaseere, nobicira
Cap» di tflffoJo, Il luogo pM de-
cena
Cenare, ii.utr, i
gno delia mensa
la cena - In s
l'aricani, agaravanl. riempirsi
Carico , si dice di chi ha bevuto
L.
Cenata, mangiata
di soverchio , ■
briaco, colto di
CariU. Far earili
dall' nso degli i
i quali raccvano
sint a' poveri (
'tìlri Bipmri, rale Hl.
■Hrvio di lorblduiB
.HMtrgrfDdlUirbUo,
0 «co Unipida , ma
I*rfella ahiareua
CrUe, con cai i bn-
I ^lle, ciambel-
iinlU
1). di tìbo, cibo cRt-
Vg, di cibo
«.ditcU»
dbarc, nutrlniEnto
ofiii'che
., vbÌc iDcbbriar-
CiHla, <lic£ti deU'
la ravulB
Cfllnlone .
ulnlone, il parcgmenle eli
fuur di'rdeiingre e.ilrllai
ligno dop.
I Kiomo e 11
Cammellate,' che ala alla mede-
;ninine»azlone , Il lutniiiBri di
molli iniienic, e nenia lobrieia,
non per onulo rkrnmento, uia
CoiudiuGbile, luil., cllio. vivan-
da, mangiare = udì'. , buono a
mangiare
Compia na Uno, coaiuanallGO
CoinpanaticD , >i dice di tuUc le
'.ose clic si nianijiano cui pane,
CoinpDlazione, convilo o banehello
Cunjlre, concirllnrarc, candire
Condilo, In fona di luil^ condì-
Cdnfètiare, far canretione, condl-
odo di
Cuur>fllo, add-, confi-IMIo
Conoscer?, gustare, assaporare,
auBiiglare
DnioTailone. Far coniolasionc,
vale mangiare insieme, che dl-
ces) anche far carità
ronvrnlo. Ber per cominto, va-
di (are o di aslenersl dì alcuna
cosa; e j>erchi^per solilo il con-
boecfl al nappo, iierciù ber pei
Convllare, chiamare a convilo
Convitalo, niil-, colui che ini
nvltale, slmpoilaco , appai'), a
?, ohe (t baiHAella, che
barsl insiem
Comi via, convito
Doppiere e Copplero, co
lo recerienle
lOinv
e di cnppB
dfchecchessla, on(
scoriueoUla
Corte, fesM o adimania di gente
per alcnna allegria o con\'!lc
IB tener lavala , feitemtlare d
banchettare aolennemenle^Cor
te bandila, convito solenne In
corte, poUnoamente bandito oh
lemiM Innanxl , a! quale luti
;he ha anpare di co-
!ld, ili coloino, di at-
ti quella del cotogno
Cotllccio, olquanlo avvi '-
Cotto, dlcisrao eotlo a
briaco e avvlnaizalo
Crajfola, crapula
Orapolare, crapulare
Crnpula, vìzio clic comi!
, mangiare e bere lo-
<!rapUlone, che crapula
CrapuhialtA, Il erapnlare, crai
Credenza, lagiki . prova. Quindi
tredmia^ Tale raauBll'>re che
Anno |;ll scalchi e 1 aoppieri del-
le vivande e dtlle beninde prl-
iHfl di Mf vime II toro slunore
Oredeniiere, chi ha la cura della
credenza
Trndeua, a'pmia di sapore
Crudivoro, che divora co« crude
nurchialata . <iflelta quanHId di
ehecchrMla clic ti prende In un»
i-atD, OHed
la >1vande
i.dl^
liablU
1 ileaw. I
„ èrlmaiUl
Bdo, e pia com. >'ale mli
Dape, V. I., vivanda ^
Dar^ftru, «Jiceal di coldcW
le vivande al cardinali M
clave ; icalco
Dar eenn, dar mungian
merenda e «imiti, vaglio
prestare nllral una cera,
tar a mangiare ecc.
Dei(1ut1zlone, l'atto d'Iari
Il c1lia;lnghiolt1inento
Delibare, gustare, uuigll
Delicato, pari, di coac uk i
giano, vale squisito, di
Dellilg, sqiilsileui, delh
di tutto ciù che soavcnie
letla i sensi. B più tam
llzle nel numero del pUt,
delle cose preijose e ra
llcalmc e morbMenej
vivande, come di araen
Dente. Toccar eoi dtMt]
dare il portonM ai 4M
ballar» I dtntl e itaM
no loanglBra ; modi bH
iiiaiimu denliteccklO'
II, lalerioanere >■■!«■
re^mert altrui a M
M, vale ■■ ' —
giare
De n lecchi ar ,
E lare alcan poco^OL
idifin e leni'aiipa
Disiiensi: ncllu ci
Fidlclii, alimentare
.:rs, alar di-
< >. .1 digiuno,
"iii^'avcr Bun-
wuinft slraboeche-
'i^SmUiutunente
'«UdiluilB
j- - '. Itiiua. a dÌlui1*tore
•f" ilnbtcchevale min-
ili carne, vale car-
doDwatlcI
:hr siede a mensa
! [ifninF, aalollarr
r.rsy,! ii«iiB carne
de' principi
I impiegate
liraatcnriano o ao
negli ufflili della
Dlapenaatore, diapen
"isptniiere e Dlspei ,,.-r-
sh alia cara delia illspeiua
diapenutore
Diapolpart , tetar la polpa , apal
""""■ - — IscheriD laaiiiar li
net mangiar
DlasaTonUo, i
lo di IBTOrO!
.,..., «olpllo
Dlvaraakiiw, )l divora
Divarare, mangiare co
, I divorare
1 varali One, divoramento
Dice, agg. di sapor temperalo e
grata al gusto
oloeiia, aatr. di dolce, aapure
Clie hauDo In si le cose dolci
Dalcianiara,niisla di amaro e dolce
Dolcigna, clie ha del dolce
Dolciore, doleezia
Dolciume, eoa a di sapor dolce
EiBiBEZi, otTuMamento deli'in-
leltello, cagionalo daaoperciiia
iiervl-- - - -■--■'- --^— -
Ebbriacl
1
u da al
. j, ublipiAe;. .
EbbrlBEo, briaco
Ebbrieia. V. Ebrietà
r. Ebrioso
i,brÌE
turbata, e Viol
dalla ebbrena
Ilei le Ito alteralo
EbreiwL V. I.
Bbrieti, ebrena
Ebrlo, ebbro
Kbro, ebbro, ebrlo, e1>rlaea
Edace , che divora, che consu
Bcritlorì moderni, per lo atei
che gli anliclii dicevano caini
giare, cioè buono a nunglar
Empiere, uiiare
Egiulonacela, pigg. di epulone
Epulone, DOme proprio trullo dot-
ta sacra Scritture, a simlHI. -"-"
qnate , etmlone si dice di ci
che si complice nelle molli
dilicale vivande
EpulonesGO, dir epulone
Esca, dbodl cibo dalu da pra;
0 relèiione:^carne In generale
EschetlB, dfiii. d' esca
Esculento, eiig. che |ilil co
si da Bile piknle buone da
giare, come sono 1 carcii
cavoli, le pastinache
Esurlre, essere aSauinlo, a
Figw, bisogno di mangiare. Per
Pests, cosa d« raanclare o altro
•olilo di dwii 0 dr vendersi al-
le (èlle
FetU, parHcella d'alcuna cosa la-
lUéta Mllilmeate dal luiio, cu-
nw A pane, carne e slniili
FttUrella, reltolin
PellaUna, divi, di Mìa
PetluGcIa, dim. di retta
Cldliia, compagnia di ioli maschi
che cenano Inalemei porcamen-
te, secoodD il costume de' La-
oedrmoni
Fievole, parL lU sapore, vaJ'
Fondala, fomUgUuiilo ; ed i fr* .
prlo della feccia del vino e 41 '^
ogni altro liquore che resta Ni
Tonda di un vaso o limili - '•
Fondlglioob, posaliirB , rfnaM '■
glia di cose liquide Z •
Farle , «1 adopera per qndUliflp
sapore, come d' Berlo e ifM» N
me, di dpolle, agli. >ul«pb •«
radici ed anche dtl jivpe <
Forleiza, qualità di saiHire,<m«
d' aceto e d'agrunif, di d|i•^ *
le, scalogni, pepe ecc. "m
Portlgiui , che principia ad avere k
Fortore, foraorc, sapor {arte '
forte ; e suol dirsi come V|i4 Si
sapore ig
Foriore, tortore, sgreiza k
Framroeuo, tutt., cosa dMil la
rrgmmetle. AlpropriodlcesiM v.
platll che si mettano ia lavlk <
fra l'uno e l'allro messo ■>
Frugale, parco, sobrio : t diMd '^
I nel vii». ■:
Frugolili), nUKleran:
pardi til
Frugalmente, con fnigiltu, li
mollo frugale h
Frugivoro, che ai «iba so1*mN« m
di biade ed altri b-utlldelUMfl
Fumoso, si dice di eolon^ «
Iwnno del furai dalla «nóai i
che si dicono salire alla uK* \
de'vaporl del vinoch'ttm k.
GALtTTovAi^o, muuialon-tf Jifr M
lieini, beviloredrStle E
Gororanare, dar l'odore MfT C
rofano C
dentro del garoAino
ihlollBCclo, fitsg. di I
Ihiuilstiienle, eoli ghl
:h1a nere Nino, dim. di ihloMatti
d'Ili, di ghioii»
J^dftSs
^ffihn, ffl rhtotbi
0«biotlaneello
ffl ^Mattone
dishioiit.
■. ili Rhiallo, gp-l
Iran), vdelnijhletllre
Fd buon tempo, plillar
ÉngÌBDila, clic MCne si
ucnfr, irlonfhrej ftir
TV, /br leinpane
buon UHUpaiino, die
ii>leBlìerl e del buona
WTsta desiderio di cibi,
lis. peccalo di Kola, go-
■Imili,' ogni enia uiiì
Bla, vale «pendere tut-
is loniire PappeliLa
a=:Tirarf uno per la
■le avere uno iille Bue
er lo muiElare
9, mmiamenta In alle-
e la briglia ; e propr.
I queflo che si fa dopo
tr, dello vvtìgiiB
art, tlar In gouotlglia,
Knniavicliare
I uo/ierà/e
Grato, acoetto al palalo, al gnsla
Grifo. Ungerli il grifo alle tpe-
»i altrui, iDodo nirbetco che
si lUa In BignlL di cnuulare;
maniiiBre liutaiuenle alle spese
GmtBlilIr, che li puìi guslare, che
apparL alla potenia del giutu
GuaUecio, ptgg. di guaio
Gua lamento, il giialare
Guatare, apprendere i
del guaio
-slvoru vai
: apparta guita, che
e gli spirili Mlgano al cervello
e oSuachlno 1' riiteilella
lni1>rÌBCBtara, linliriactiezza
ImbrlBOi, Kbtii), briaco
ImbrìachCua, ebTcìxa, InebLrle-
mento, ubbriaehecia
Imbriacone, acor. d'Imbriaco
Imbronciare, wx «cbenevok fot-
nula dt Brondo Dio del nai;
e l'ropr. sipiiiicherelibe iil\eo-
cipriuie laetibriarii
lomieliire, deii! il sapore del me-
le, stiariier di niele
Immo^csdare , profumgr di mo-
apHocare , pars* a sedere , e in
parllDolare a tavola
ImpBppolBta, b rullato di pappa
laqwsla, add„ lUgliino
Impcpare, aaperiierc di pepe, con-
dire con pepe
Iinpeperalo, linpejjato
mplniare, riempire a M|iribl>an-
doiiiB rìslrintienda forUsslma-
-litBente la materia nei continen-
te; ed è pili propi'lu <!e1cibo che
d- altro
nacelare, bagnare e asiiernere
locquare. V. Innacquare
icaciarc, condir ron cacio grat-
tUKitlo le vivande
icannare, ìocUtTf nella canna
della (CHa, traoi;tiKlare
Indinesltblie, non difeatibiie
iRdiKeillblHIl , malagevolena di
digerire
IndueilUine , contrario ili dl|K-
Indlieili^ non diaeito
inebbrìare, InUiriacarc
iDebbriaikine. Inebbriamento, eb-
brena=:&ooltil o fona d'ineb-
IngiiìolUnKabJ, l' loKhlattlre
tore, iioloto, gbtottone ^H
inniuvie; vomeiia ^^M
ingoiare, inghlotlirs ^^H
Ingollare, Wbla^eWOi^^H
Gare e bigardaments j^^^H
IniordoBienU, con InRord^j^^H
Ingordire, Ima Intarda ^VF
InKordeua, Ingordigia • ..
ingardlgla, eilrctna avidilA cM^
ma si di cibo, come di ood»
qnc altra cosa cbe avi
IngordligliGcIa, ptgg. d' hi
Ingordo, avido In — '
di qualunque ci
Ingorgari . ,
ingoiure, me
igurgltamento. IngordiA !»■
de neirempiersl il corpo ^^
Ingorgllare, mangiare e EiuMl
Ingurgli
glUTÌI
iitalore, che ingori
'iSÈ
-iguslabiic, che ni... , — „
Innacquare, mettere l'ioiMtH|
.iualsivogiia liquore per fcag
rana; e ai dice |>la profT.ai
I nnebbrisme nio. i nebbriunnMkK
Innebbriare. V. IneblirUi^
innebbrlailnnc, V. tnebbrlatfoM
Innebbrlania. )'■ lnc1iUrl*ui
Inni^briare, imbriaca re
Inneblirlazionv. >'. lnel>lirlulOK
i9aialo, aióerso di sale
a, alMi-f
InialMnl, d...-
Insaporar», ditenir s^Mirllo
tniaporare, dar tapore, kr Mft-
leisln, InnoriHgfa
nuilabillu
hM, sdpltamenle
lad Impossibile a tro-
, eh't di lostanra lin
d*l iHllfl " "'''
>, laltlRinosD
iiiltndklFizfl nf ll'Bpii
t<Hi>ill « simili
inidco , splendida, s
upreEZ!) di iBiiari!
LBizn, pronanciilo con -Ine ii di
suono nspro e gfl|jlÌHrdo. DI Jiu
pore aspro e «slrnigeiUe
[•eccanienla. Il Irccare
Leecapestelll, Icceonc
LeooBpialU, Icccirdu. paranilo
Lcccardo, fAlitlo, goloio
LeeMre, Icngcmenle li-ef;ai^ col-
Leccanl li dita if alcun eìbo,
:sì quando piace fitrema-
LeccaacodFlIe , Ieccai>lB[tl , vocf
della pei' iachcrna a paroMlli
e simili uDDdni
Lecmta, l'atto di leccare
LeEcatore, che Ircea, leccanlo,
parastila. gliiollonc, scroooooc
[•eccstnra, leccunenlu, il leccare
■ ',*intTlMCOrnia,gliiotloriiÌB
inelno, dim, di leccone
Leccone , ghiotto , roIoio e che
volenlierrieeca
Lecco neiia, leccornia
mia, (rhiotloriiis, vivanda da
on\ e da «hiotti
ne, e<MB appetitosa, che ti
Lupnccio, Bnural. ed ir
aliare e divorare
Liiccoìie,
HACITÌjUIE g
ìF melar, di chi per pre-
0 voracllA nuatlcD da
e i IBII ad nn tratto
j,^injhiolllre
'e, manicare
a mangiarli.
', nulrtcainenlo, nul
', di nulrinienla, al
liKltare il ai d'Ogni
gtoiido i'oYBseconi
■nlira de'Fiorenli
Pa|>pic<iliione , aoioderalo mui-
Papi)atardo, ghiollo , |i>p|Hini! ,
luanaiane
Pappalecco, leccornia, gldoltor-
Psjipare, irooderataoiente nun-
PappaU, mangiata
Pappatore, che pappa, «mudcralo
PappBloriD, il pappare, il manicare
muW e squisite vlì'sndc
Pappolata, vivanda lanlio lenei
quasi liquida.
Pappolone,
Pappone, ni
dice «nciie del man-
Ingordigia
itiD in genere, clA che
ihe pacchia, ghiottone
diventar pane
tenga
DuinKta
rajeilaccio, fiegij, dì paraatilo
rassIIicD, di pumsBitD, attenente
I parassito
rassitD, nomo che per ghlotlor-
lia e voracità eccede nella qua-
lilA e quantità del citte
ParBKrilonawto, pijg. di pirtt-
ascci'c, dar uiSTiglare, nutrire
assona, pastura e quantità di
cosa di che pascerai
Paicllore, che pasce
Pascilrice, femm. di pascitoi^
PasteuflaLiìle, che pui'i u»r<l a
pasto, e per io plit l'Intende di
Puteggianienlo, il pasteggiare
Pasteggiare, far pasto smangiare
Pastello, di'ii. di pasto, piccolo
convito
Pasticcialo, accomodato a modo
di particelo D in paiticcio
Pasto, cibo, cosa di cui V animale
f
PmIoso, tff. di pane, v
comprtiide tulleie vtvinde fi>IU
PaHrsi la fame, la sete o simili,
D.piiro,*ehicUo,M
èli iptBV'yi dell
Dire . brlbriiHnii
sBlule di ilcuo '
Provenda, yelhnegli*
Provianda, provrisloMi
la SBbi^B e frugale mensa do-
mesticB
PelUnare, mangiar preato e du-
Plallo, iHt,- ...
Piccante, clic picca , pungi
Iriitanle
Pieno, iBiio
Plclanza, propr. t\iie\ servii
vivanda, che ti dava alle mi
de' olauilrall, ma ocgi si
A' ogni vivanda ttnltn a nv
Pigliale, mangiare e si dice
propr, dcel' In fenili
I
ì
l
per melar, vale lempl,
re 0 mangiare per la
poco a gioco
M9enle,dieesi del vino, aceu
e altro e denoln eecellenu (
tiD, il bere
nzione, beieraggto, bevanda
Pranzo, ileiinare
Pregustare, gnslare ai
„ Kiàre
taaggiare, aMSggiir;
Rassegare, al dice det<
ro, e^iltrìliqaorlr
KefelloriO. luogo dove
clauslrali ai ridoeoa.—
a manglare=E delt».
tro luogo deiUnalo ■
RelUiare e HeUelare,.
Kelliiairicc , riereuricc
He loci Ilare, Hfbdllare ,
Regalare le vitianiltj\
sindli, \a1c adornarli.
con condimenti
Regalalo. Visania nai
le squisita, eocellenli
Render roofo»* , unT^
alone di'^biimusl, ni
eonda l' Imito anui
Ribere, di nuovo ber*
Rlcondare, rilire una*
aggiunta di nnnvi m
Klcon'ilre. condir di •
"■ . "e, illkr ceni
HiAorire, delta perlaal
jnto, Il rtfocll
- HifoclUare. rtstorare.n
l|.'idu. pari, di eilw, «
oaelalc o di DonrclU
imuiestlblll, che si
oae di gutehe fella
bar delle ore de'iia-
Infuno, ytìe gaa-
far la tiAbatinn,
U aspellB ■ ceuTe
la mena natie del
poter mangiare cer-
ilo per antlfrisl, per
plebeismo matu per
. Sairralina
Tfer checeiiesBis di
'(Ji lapore o per con-
Salva, credenZD, nel signir. del-
l' assaggiare le vivande
SalvlalD, Tatto con salvia, ebi lu
odore o sapore di salvia
Sapere, ayer saporc.=Juper tuo-
Sapido, saporoso
Vaporare, assaporare, assaggiare
Sapore, seiuauone che produco-
no smla lingua le cose che si
auslsno: e pltì snesso pprquel-
In virlù ch'il aelle cosi' rl| pro-
durre tale iensaxione.=Ui inol-
ia lapore, vate clie non i n£
agro uè daic(!=<usla
Saporetlo, dliii. di sapore
tiaporìflca, che ha sopore
Ssfiarilamenle, con sapore = gii-
Bloianieate, con siislo
Saporilino, ahn. dlsaporilo
SB[>orllo, Glie ha sapore, di buon
— ir^:gii»lo»o, che di giislo,
si & con gusto
Saporosameale , con sapore, sa-
porilanieDle=Ku9 [osarne n te
Saporuslld, quallld di clA eh' è
saporoso
SapurosD, saporì lo
Sappienle, diconsi l'olio e 11 ca-
cio, quando hanno troppo acuto
sapore
::: Sardsnapalesco, parassilico, epn-
SbIi^, tanta quanti 1£i di cibo che
I- satolli
t- Satollamenla , il satollarsi =ecce'
e denza nel mangiare
Satollania, satollainento, sazie u
Satollare, aailar col cibo, cavar
In rame
Satollo, salollalo, sazio
lòch'eulso i
_ja, aaisedini
le ha sai- S
le, allo a saziarsi, Che si
llnienle, con sazlanento
lento. Il SBilare= sazie vo
•, soddlatare il
Sozieti, Inlero aoddlibcimenlD,
e bI uw propr. |iarJando dell'op-
pcUlD D de' sensi
Buicvole , che eizIs , saziabile .
:- Sclplluzi, muin
BGtpIlo
Sci|>llo, senza raa
Scodella, la mliM
si mangia In IN
Scudellire, inetH
0 la TlTBHda uri
Gbiixiniare, u
del mii'ovei
maggiore.
e batsa, manglsre
dellg bocca per
lie anche si dice
In nran quanliia per toìti
Sbeiere,coMiiinBre bevcni
slrabei endo
Sbocca ncellere , nionglar legger-
GhonibelMre , bombelUre , Sbe-
Sbiirrolo, privo della (larte bu-
Scaleherla, l'arte e Fufaelo dello
Scroccare, tare ehi
se altnrf: e pò
Scra'ciISlore k™
Scrocchctlo,' rfiin.
5cracehlna,voced
Scrocelilno, che sB
Scroccone, che
Beri ;
Scufllare, mangtt
za, con IngorlllJ
Scusso. Mangiari
e anche quegli che le irmela
ScarnaseiaUre, darsi alla crapula
e «t passalempl del carnasciale
Scarno 1 alare, camasdalitre
Sciacquadenti, colnlone ; r propr.
II mangiare anatcbe cosa per
bere con rusid
Bclapido. T.^eipUù
Sclepllo. r. BcipHo
Salacca, iclpilo, sema sapore
Echilirre, asciali ere
Sclpideua , quslltd di clA eh' i
sàSfilK, dlvenlricipido, idg-
ia!e iu
Scì]ild(i, self
pane
Jdig lunare, rompt
Secco. Murare a
cnir di cdM» '
vale Tare alirid
coppiere, lenew
Servir li tavolt.
g Ilari che lerTW
, aplietlto « d
=!torIr di ti
le e slmili, s^
Eshc"
, tiUboDdii,
un perdol-
àooa are
cr bocca
!iasui(neax
, 103 tenia-
Siuien lamenta, Il goslenbire
Sojtentan:, sii meniate, manlene-
re cogli alinienU
SoltìgUumc, unione di case ietti-
li j e 5i ma comun. per dinotare
dui di poca aoslaniB
Spanciata, acorpacElati
Sparecchisre , contrarlo d'appa-
reccUare, levar tIb le vivande
e le altre cose poste sopra la
nienia = 8'UBa anclie in modo
basso In slgnlAcato di mangia-
Spasimar d.
siti vale
SpegMre 1^
liti, valf
Spese, ellme
ali, SiT^non
qr«sloai^nitsenonn
ra del |uu
Spesare, da
le spese o
SquBCChera.
Praiisari
siti di>illo 0 d'altro
Sltplico, agg. di sapore bus
■stringente
StitlcheizB, (luailtà di ciò eh
dell'astrìngente, che badi
spro ed scertto
SliliclM, sUUcheiza, nel sen<
sapore aspro ed scerbo
iacheriD per brodo
Snssis lenza, alliaentl
Sventrare, manglire e
I, Sienlrata, seorpscdBta, mi
a Svogliato, seni.- ..„ ,
propr. del manglire
rorìa lo
Slraviilare, lare si
(l , ^MfliiaTe, Ore itraTluo
1^^^ Sfraviua, eaavila, prendui U |riù
^^B ■vòille volte per dtiordhte die *l
^^1 »*MÌ* in maogiuc e bere fMri
^^H dtl conBuetc, o del blaogno e
^^K IhMr poro piacere
^^B SeregUB, diceii propr. quella ra-
^^H «sta, che tocca altrui nel pagare
^^1 la cena, il dciiiure o Bimai oltre
^^H napeie ralle in comune
^^B nrippare, rilceal In modo basso
^^V dell'empier aoTCrChlanienle la
^^H trippa, mangiare aMai
^^V Wtono e Slmiiaio, Yrutre di
^^H k ttniiBOlo, ti dice in modo bas-
^^K W di p«raoDa che mangia as-
m Hi
^ Stnccare. dieeil de' cibi che 1n-
OTCnÀlamenle I
_„„.jrc aMai
Slmiialo, Ynitre
' lice in modo bas-
che mangia
Stuccare, dieeil de' cibi che 1
ducono noiosa taileU
Stuiibuirsi i dtali, BgoraL va]
Sobaeula, ■cldeilo
SMCftbeoDc, gran beviiore
' — -■-■' '-Itola, dicesi I
aliano aAunare, dlsaetv
I, bevnta, modo in "
Tocco, pezzo, come I0(_.
eia, dì carne e alnUI
Tornagusto, cosa ' "
tiare li gmto o
mangiare
Tozzo, pezxo per io ptft H
Totiotlo, accr. di laà« •
Trabere, bere smodetialML
Tracannare, bere liior Om
■idamenle ^
naiore, che iracaaa
Tracannatrice ' ""
Tranghhitlimenlo, Il Iraogll
TranghiolHre - Ir ""'
ghhjlUre at-fdan.
TranguglanicnlD, Il lrapgii|
ie|;li che ha rnBclu
IB Tivanda avcoHal
dice pronr. del la-
ai cotte che Bono In
trlDEB, bollore io-
li che isBiigia amo-
.pegg. d'ubbiiMo
dfm. d' ubbriaco
seg. f. L'bbriaeac-
fo 0 il dente, Tole
e dlceti propr. deill eiercltl
Vlltuario, vfttiiaglla^ villo
Vivanda, i^ù che si nianjila, ciba :
Yiundetta', dim. di viianda, ma-
iittua(lla
o altra cosa che si
l'iagglo per laslen-
rancldo e di cattl-
er troppa vccchiez-
per lo pili di carne
igna, d'olio e tl-
amalor del vino
Yboicnza, il aoverchla bere
VTnoiiti, Tlito di chi é dediio al
niente vago del vi
Tinuccio, vino debal
Vitln, provvisione n
vivere, veltonglla-ue
trb'ii, cibarsi
Voriee, che Ingordamente minfl»
Ziniinstore, che zinilna
Zlmlnnore. T. Zlnzlnare
Zimino, pIcEoliiMlnia porzione <i
clieccbeiila ed in particolare di
vino, 0 d' allro liqnore, quanta
starebbe nel fondo di un bic-
chiere. Onde diesai bere a sin-
:ini, che vale bere pochissimo
Zlzioiare, sbecn:
Zuccherato, e
dolce, Iraut
Znccheroso, che I
luccbero, dolce
5f.ziu\e 11.
Tivandfj frulla ecc.
AGVELLitTTu, iiBsli brclla di car- Bollila, leu- a paoe, v«tt
ne e collo in brodo per mine- In nell'acqua, ctae-^l
A leiso e Allesm, carne o pesce
colti nell'acqua
Aniandoristn , pozione o vivanda n
bua con mandarle ii
Ammoricllalo, nisnlcaretta di car- Bra
ne niinuiiaU ed noia diballute lira
nde, fello di
■Isa con uova, i ^
uola, fetta ulUt«.{
'o arroiUta alla doizin[ile=
Baiwiti', vivanda lalta di
zuccncroe anici, colia aeucior-
me e secondivi entro a gulga
di bulonodU IngrsHeolali
Bericuoeolo. ¥. Confortino
Bcrlingono, cibo di hu-lna Intrisa
coli'uovB. bllo In forma rllon-
da 1 iploiAI
Blaneo dtll'uoiio, vale ilbtmie
Biancomanclare, dicesl una sorla
di vivanda di hrlna e zucchero
colti In lille
Blicotlclto, dim. di blicolla
a <U|><*(> D<
tucchero o altro;
di MicoUo
BocelialD, pane lavoralo in forni
mauican
anche acnipllc bi
tute con brodo o
colla arroilo
Buir^tto , agg. di p-
pili Ano
Buitaghet^, bultacra
Bnllaiira: '' — ■- ■"-'
lilla
■Ioni'
mente alt
ganle e
Cacio, )l bilie delle ptt
bulùle e vacche, cwl
toi
Caclol^o, pi
Caeluola, cai
mente ad
CiMarroate, caitacnOI
Caliclone, martelletto t
c/m&e,ogKUiuit'
ri. di camangio'
rt, livasJa, n
CuilDCEla, blsco
di fìvina, con succherò e chia-
C^eolìo, «pcxie di vivanda por-
Cnu di' lane, la parie ulO lenDIe
dri IMIe. il Bore def latle
CklpcroUBÌa , scria dt tivands o
BHdearetlo di carni ili colle e
■ailnniule. che imi Bl diaie, con
itcabola Ilio BCCoitDDte al fraa-
cc*r, cappillottata
Ctnb«ul>, apciie di viranda fat-
ta di nn nUscHKUo di varie cose
""*"-'■- carne di unren inu-
1 insù
* .«1
Ciambella, ciba di rariti^i iji\r
calle UOVI, ziiiKheru e lori
falla a foggia d'anello
t:land>e11eHa, dim. di Fiamtioll.
iiiembellln^jliHi. di ciambcUj
clanlellinorirCeoleHliio
Cibreo, apeae di manica re un I
la per Io |dù di oolii e Ji i
. nel-
la padella
Canieialaia , propr. dlcesl qralla
iti porca conservala nel baie
compos co
per b p H
quan U d
ve. 0 m I,
Con(or no, pio
COTlecc lì
vale
Coslerc n
' t f
dildi, campaslilonE di Sor d) fs-
rini, la cui palla, (illaqoaii li-
quida , si rrsIrUoc in lorma di (
fcm e cnocetriulia Damma
Oridetta, dim. di cialda
CWdoMlno, ditn. dt cialdone
QaldnK. apecie di posta coniglia
«a inccbero e mele, condotta
nmie come le oille ed ullortn
W '^ncmde perfeltamcnle al nostro
■ limalino
ewuta, 1« lOrlMciB del psnKcra-
■UtEU V.
Croslati, spezie di tarla a di pa-
sUccio, sopra di cnl si ftiuiD
erosi e di pasta
die uovi-
EnBAniiio, propr. ogni sorta di
erba da nianKiare, camanglare
fati
le ai torln fatta di
Erbóìfltiiiio, I*
Erbucte ed Erbuocl
manitlare odorifere i
FUIMTI, Tlvande filta d acqua
e farina, usata da' poteri uo-
mini e da' CDiitadlnl
Fsrrale, torta fiiCBCGls btla
Favati, ilvands fatta di fate
ilreccia tra altre \ivatl
ontrarlo di slanUo. Fau k
l'ale cotto di pocblnlai
Fricassea, tarla di vivandi SM *
di cose miniuzale e cotte Mp *
F^llawfviyandad-QOvadlbaiarf »
e etemuenile lalora con oeqjb'
fritte nella' padella, allr. WV 11
pesce d' uovo , \
Frillalina, dhn. di frittala ^. 'i
Prillatone, accr. di frltlau, fi» '-•
tata Brande ,, ^
Frittella, livanda di posla mab^
'iqiiida, con erbe a mele, M^V4
nella padello con olla ' ^-
Frlltellella, ■"- -" '-"'
Fri ttel lino.
Fritlmie, I
lorla dì pane
ilT fichi
ihiimlo' dì rócaeda, Impa-
--r&'
In Ibmo
di eiuncal
cere In Ibmo o sotto le brace :
In alcuni luoghi è della cor-
Focwscìuola, dlm. di focaccia
FocBllola, Btlacclaltna, SiGacdaoIa
Farmaula, cado
FoMe.ftn Ibrlt, dlcesl a
DtMto Inferiore o pili ordì
Fraslingolo, specie d'Inlln
a, fritlell
. di fHllelli ff ^
di frillella, M
me, «uw fritte, o di ftìt t
„.,e, ti friggere ^,
Frittura, lotltEliuml di caroMK '<i
lervefia. RranelH o^M.*
. afrlBfBral=|»scepÌ
I inBgBra=|»sce pi
cne SI frlaiie = frillume -, i
Frutta E Frutte, nel convIliyA' 'i
lende per lo stesio cheJI MUn,
Vito delle frutte ^'^■.
Frullata, vivanda di frutte In
GiLKTTA, propr. -' "■■ '
rappreso, cMH
si none tr^a
m. 0 ira le fl»l)e AIT^
' allro, dalle quìu vitfl^j
Gnocco, spetle di |
solano di Bgiu^ r<
già di bocconi onion
per l' ordinarlo si fi
B|^ di grasso di
Bl, TeneggiatlTo
^H A manicvetlD
H^ ipnìe d[ Etmz-
ìn. di pane Mto di
(Muta con la taccia-
ba d' erbe che si man-
iMtE con ulr, sceto e
OViTnltrcBoac slmili
i>«illni liquore, per
niO'liiuaUna delle tì-
fUlrì snioiall rldoRo
b
«nre di porco grwia
Wi di farina di griuio,
tWil t li se«a per
'^ li (agtla a lEni|;hi
Mwn ( PreiCB, 1 quali
w pHda nel brodo
nlHils' le ^a'sbBl-
wln Modo ft bagno-
Lombardia, et,-
dt Plrmigiano
EU.», etfau lòlla di carne,
polpell», ma ammaccata
Macdicrone. F. maccheroni
Macdieranl, vivanda falla di pasta
di rarina di «rana, distesa sol-
titmente In falde e cotta ncll'sc-
Lesso, luit., la ce
' "ielano, qnalilfl
obriCB nella Lo
la poknla a polenda
indorlalo, composto per
jlor parte di mandorle
"Paone, la ciiiale si odopcra
,_. le pasticche
Mariapane, pasta fatta di man-
dorle e S incchero, della quale
per lo pili al tanno torte e slmili
araollBo, cacio d'oltimo aapope
che et é In alcuni luoghi d'Ita-
lia, detto cosi perché si comin-
cia a lare per lo più di marzo
gscarpina, qualltd di ricotta che
si fabbrica nella Lombardia col
latte di vacca
Mascarpone, aorta di ricatta che
si fabbrica lo Lombardia colia
per farne Insab
Midolla, detto B-- .
retta parte del pane eanlenu
■n disfai'"
bstlule
Nlnauo. F. Niniuzalo
Nlnuizolino, d'ili, di minuzzolo
Minnizolo, mìnutlsElnm porle di
checchessia, ma plfl prapr. dei
pane. Dlcestsuchc briciolo, Iri-
Hirsgusll, aorta di vivanda appe-
llloga, (amaguilo
Mollica, po'iia, e si dice per la piil
di quella del pane
Hortadella e nartadeita, ipezie di
PanatellB, diin. il) panata ,
I Panalello, panelllno '
; Pancotto, pajipa, pan bollito M
Pane, citio coraiinls-iiaio, MUl
farina di nrano o di Mille:
mViilo,'non li.->.: ■
pane colla ih II
Borila, spezie di vivanda salala,
e tÌM'ae di qui 'viene iii
dello
Mortlto, speilG di gelatina,
mortfta dall' CBsenl infliao
Ito coccole di morii ne
Hoiciama, aorta di latume follo
della parie inlercos" '
U flietto del tonno, __.._
In sopiiressa per alcuni giorni
Snelle sia bene a suda io
Uoataccloolo , p«ziello di pasto
con cuecbcro, spezie e altro
Hlf OLI, cialda: tace siciliana e
romaiiiiuula
Novellala. spe:^e di paslimie, fallo
con mele e mandorle o altro
OlVi, aciiiacclBta, Ibcaccia com-
posta di farro e !>er lo più ili
CHKll*, loTla di vivanda, finta dì
r:
SÌ"vaff''w
chiamati il
veHovngUa, o jier b vltN«
cessarla ,
■nnellino, plccDlisilnw paae ,*
•■anello, piccolo pane -,
PanuratUlo, pan iiraltu«luC|
colta In brodo o li> acipi* ,
Panicela, farinata i
Paiucciuolo, plccollsslnia
Pappa, pane collo ~ -
brodo 0 limili
PapparrlcUe , lasagi
slnMipMi:
in ftqójl
aredlentl
ti^nodrida o OgIiapDIrilB. t.
Pun'bolllli^ panebuilllo 1'. Pane
Pintda, lo Simo che pappa
. Panala, tori* di minfilra fatta di
.-lellare .
Pappoccla, itroisa pappa
Passimata, pane collo sullo bM
Ke'^ i
Bbpmmuo
■■ di rarte mate-
^bHN e poiclB
iu di pu tirala. Pa-
'D delle molte dra-
ElHnKtiIa, ikci
■S bllo dì lapi
capeiieTle
Pulenda, Polenra
Polfnta, vivanda latlA rf'acqiin e
di farina di CMlanne o di (br-
dlcnll pn- darle masi!
Pomla, vivanda fiiiu
Poslrlncolo, sorla dì n
ilico
icchio, pol9Kg)o
PoUigiio, ipecle di n
Patlsfitlo. V. Polagfiìa
"rtscliillo, proscliilto
•rosdutto, eoacladelp
'ro»utto. K. Prosciutlo
«etti, klts .
cacto, un va
alerò per meiia rìet fuoco
li ricolta, ricolla
sutaineole d' etbf.. uova ed altri
io)!redientl mlaulaincnte tritali
e conditi, ohe si caccia In corpo
.o dat «K ^^m
_...„. .. . , fTvami» falla ili
nngHC d'anlmple
SchlacdaU, foiMcc)i
Scutrii, li itlce una ipede di pane
nKBGolila con nnlcl , limile di
■fan HlU spuola
Selvfgrlna, aalvggElna
Scmotella , tona di lusli che «I
OM inr hme mlneslrt
Semolmo, diccal ad una aorta di
pasta ridalla In forma di picco-
Ibalnd irancili , cbe cotta xl
mancia in mlncalra
sravala, mlncalra o mangiala di
SIdeIì.
SMMin
i,K
^^^Macclt
ì» vivanda Boafita
SoramaM, tarla di rlvanda
Som , lalume fatto della pancia
-""' peice tonno
. . :iala, ichlaotìtU, fbeaecia
icclatlna. dfm. di tUaceliM
-Platon», «HarclBla itrande
per fame n. ,
TanlDBlo, an- eheiidn aHeqlÉI ,'
—•^ col burro npn MwB '
BmHUIa -»^ .
Tarantella, In akunr parH fu» *
Tartara, aorta di lorli MI» 4 ,
pi|ipi, mandorle e iiu-ektfl
Tarlarello, «orla di vltiiida^i^
forse specie di liirl.irft
Tocchetto,Kiiaifrll<i ili nairr.HaL
„ MliV?nV'"
Tomaieila. «l'Ci."
altra limile nurt .
Tonnina, aalitni
Torrone , manr'
di mandorle ,
alma conalalenia
Torta , aprcle di vivanda .
tu di varie «■»« batiale
«colate iniMMc che ti ed>
•-•' - la tegame
rie, m<-\t ed aML
eandldeiia t a mH
ilalenia T^
la, dini. di tarla
Torteli* Ila, torta piccala
Tortelletlo, dlrn. di larlello
" — "■— rllm. di torta
Ivanda delia ileaMMt-
Einru
coJar cuocllun
: Zln^arlino, qua
, nnhUI di nrìe guise
tv» (Itila dell' uovo ,
Il lUD Mgiiq in nieHO
e condlmenlo
Id ili cacio che
Cooisscu
., [iBSla azzima
b dico) il venire di]
MiUgane^uoviiiu
■tattile iuletuc e i
Mi "Ig, tu a
JtMO 0 «6»
||k Ira eoli
ErBllcotata Inaienie e formati B
iogula di ciambelle
I ZugEeUo, dilli, di zugo
Zugo, aorla di frillelle fatte di
nasU, avvolte la tondo sur un
luicello e cotle coli' olio nella
Zu^ips, pane intinto nel lino, ma
SI prende anche per pane Intin-
to la quaiiiioglia altro liquore
' -Ita, dilli, di luppa, zuppa
mire fello coll'azIiD
™iu. loGco di iGuone
btondimenlo
«'Kijia nella quale ai
Itnrneoallracomaie-
I B illct ancora d' ogni
pane nhl grana del
Wili ibi siero col ri-
'<! ctilsgaatu. conserva
Conditura, condimento, il condire
Conaerva, clilamlaiiio i ri'iitti, 1
fiori e altre cose cuiifeltste nel-
lo nachero u in altra sliuil ma-
... "e'^iUMKero '^^'^^
DumiHXklt, conserva di mi
generico degli s
lASiL.tTDKt, la malerla àa in»
re, che il b
lare, sale
aggiugner top
hiaoKcio, lardo yìMo
densalo nei i
Lardello, pnzooi di lardo
Larto, grasso, sinilto, ed t Cora.
irHìsi
di porco, e vale anchB oarne d
porco grassa e aalalB
pesle, pane ri
prende talora
Miele, mtle
Hoslarda, moslo colto, nel iiuaie
Solcio, sarta di <
s'infonde seme di senapa. Vile
ser>a, dicono
nnlD in aceto e ridallo oome i
Vocabolario d<
UTore e la salsa de' qnali tu
CIO. dice II &
amica, cn»li><
Oglto, olio
l Olio, iitniore che si cava dalboilvo
SS
' °=3iiSS:Mrs
per jolcfo si
manica sapore ed odore al Inwlo
carne sminuii
modo di salsi
aceto con dive
Speiie, mescile
con olio, pepe e sale, per con-
dlntenlo ài sedaal cHe «1 man-
polvere per
Strutto, iHit., Il
pUtSS^hSu, confèiione di pistac-
itsMitmuk, s
chi
simili pfr comi
HOM, agg. di una »P"lc <« nif le
di tirtl'Imhtl, da'q.Hiir«rtlfl-
de
ZoMhero, nttei
bianco, che ri
oialmente si cava ed in uartl-
pianta chiamai
chtro eandi e
tenarie cose dalla ptiMlaV
lo zucchero r
ne^upfr ili lalf, yaie saper
dalo col clmen
d'amaro
SKaimR IV.
tini e («ofliirfi proprie dilla mmi
BAUBHioes*, spezie di vino, che vale è buiHW
Blfadtli'nv-g^dltaliwmeed*
tempo
Bevanda, materia
pMo girilo r^po^S^m
■ -1^ lavanda. K defOno si dice.
Bavindina e Ben
Beveraggio, ben
^^_ ;
di bevaiida, che si
cr lo phl di biade,
qK'irapolt che nei
no hmiiD Tino
He 01 vino
lipimlaiiiidieiieml
> di la nome ioni
IS ed abbnutoliiti
fr>T>no B preperar
chisDula ilmìlmenl
Hfl bevanda d' no
fTiogin
lunputo o«n mal-
la
KcolBto, Cioccoisle
spailo composla di
titienll, Ira 1 rjualì
maaglar Ino no il
Diato e lo zucdiC'
I It vino alluro chi
. Iirodo da bere cm
0 bollilo Ano a ri
' lerzE
lAe ilen di Cor
Udo, vale non ma
occupa il (ondri ilei biccUere,
Defiuto, mosto che bollenda è
FiLeBKU, cosi chinnuiTaal il ce-
lebre anllea vino di Falèrno! '
ed i poeli il dicono nsaolàt di
qualuiiDue vino squliito
tiEUiTo, liquore, frollo o limile
Mogelnto, die si prende ad un
di rQifresnendit, acqui gitatt.
composte CI
ini di qualche
tlflclosButentè
iMugriaiB aa uso di rinfresco
nella stale ^ vino, vale grande,
polente, ([agliudo
iiiilebbe 0 Giulebbo, bevanda
cooipoila <U zaoclicni bonito In
acqiEB comune a Bliilata, o ili
Bugili d'erbe o di nomi eec
chiarita con albume d'-aaw
Gragnolata, sorls di sorbello che
raiiembra un amniasso di mi-'
nuUsragauoicUggidt piA ms),
a, acqua concia e
semolino, onde si [>05sa UMre
conic bevinda
irechelb), dìm. di «reco, in ai-
gtìt di aorta di tioo assai ed-
'"onl--
litalia.slchia-
aullnoll venull
agi;, a vino è contnrto
Ule e vale ben nuriScato,
I lualuro e carico di co-
:agg. a brodo, nie di
i, quaiiw di vino, che si
ditesi quando, dopo che al i
mangialo e bevuto bene, si fi
venire In Isvola nuovo vino i
nuovi bicchieri per bere d
Lungo. Giultbbo lungo, brodo
i|iticfl ne' quii.
v«l> e greche Ito
MciUcalo. Tino infilici
un'lnfiialonc di ert
nel vino
XekcebhM, agg. che li dA al vino
e ecccislvuneute
Nellililno, cervogia fatta con mele
XeUDgrappolo, lorla di vino fatto
di tneid grappoli
Molta, suiti «ino melalo
HoMadcllo, (orla di lino Calta
Soicalello. V, Moieidello
CUzii*, lattaia
Pafpi?!!, Boria di lorbelto bllo
di IsUe collo, con allrì ingre-
dIenU
Puao, (pule di liquore blla del-
le uve UBue, poile In ceilellr
di vincili alniualo rade e for-
teoMntF bailuie, Indi ipremute
Plccolll, quoliU di vino che si
'-bbrìc* nel Friuli
... ': .lo, «Wile divino TOMO
di poca colore
PlscIàrcUu, B|i¥ue di vino roiso
di iweo colore
PMui04,beta<ida
Mia, iquon blto eon acqua e
B1SP1^TE, vino raipante,vale fri
lanle, piccante
Raspalo, al dice U vino fatta
'--■ ■ - leacolativl "
r.f^
Bslalli, il
colle clriEgic
Rouenle, ogg. di tino ebe pM
Raziese , nome di vino eUSi
nella ritlera di G«oOVB
Rosolino, dim. di rosolio
Hotolja, sorla di liquore, WM
sto d'acquavite ed alvi ÌI0I
Rullalo, .„„ _ ,
Rum, ipcile di acquavite o
lodi vino tratto per dlaUDt.
dalle canne di luechero
SmcnaiNUKo, lorla di riar
Sangue, per (Imlllt. vlna
SorbellD , sorta di vIm~*-
Soìllle, agg. a vino, vaia, J
corpo, possante
Sveiu, sorta di vlnobiM
ce e piccante
TlsjiM, bevonda d' oru a
acqua, o vino fatto C<~~
mule al lordilo
Trebbbno. ipezle <u «ii
per lo più dolce, ed M
\t, di <ihe el il h
TiliDu, al dice II vidi
l'ava detta ttiaiM
Verdea, sorta di v(
dpU' uva di Ul noi
Vernaccia, specie di
Vinello, acqua pUM
Vinili
'dilli. 5r?ii.(;Hn
niilil. ditesi a iiijinjrc trillò d
mtloiirane.mele..i.cl,.le etM
Mnuculo, vino di pvco vnkN ~:|
r ..
lofiT !^H
■ SBZiOM? V, ' ^^
W PlaulH propr
'i della «nijQ.
RtìTltO^^
saia vlrundB, clic si poMa al
Ijrdinall In cooclave pel loro
^^ITcU^aite
Ciouda, taaetlo da bere sema pie-
^J^"^^*]^
^Uni dalle brPt
Olotolelbi, dim. di ciotoln
Ciotoionc, ciatoia irande
Coperta, dlcesl dai moderni gai-
zeìtierì ed aiiri, che franseSeg.
illiRre, abbeve-
giano, per piatto, saivletla e
posata, Cile s'apiarccchin per
Viuodlbere
Biajcuno de'Gon%?tatÌ '
j«blciihieTB
Coppa, vaso d'oro o d'orgenlo o
d'altra materia per lisa di be-
«MccUere
re. Simir di cuppu, vale lire
Uere
da toppiere
: di biccalere
Coverto, lavoie coverte, vale ap-
tfere alquanlo
Cratero, vaso o coppa di bocca
sparsa per uso di Bere
MerelW
BboctiB
SSfSSSjXVXj
■ «naodlntn
>«>Indli;bocda
R« boEDbala
per lo serviKlo dElla avola; e
pLnleblccblere
medesima = Diccsi aKiti ancbe
wta dilla iran-
wo per lo pili
perporvl su i piatti e altro va-
aeiiamenlo per u^o della mensa
Hi.ffime,»a«.
^Si dice oggi pure fassorti-
ari» di «^,
detla^^d^S" ''*"' ""*'" ^
MinfrNcolè
Credeniieri, armadio, credenza
Cucchiairra, luanlitS di cucchiai
^^jj^da
diipoeu nella loro custodia
Cucchiaino, dim. di cuccliitìo
CnecUaio, itniinento Concava di
argenlo o ri' ailrn materia, col
iotHdooe
quale si plRllB li cibo
rih»
Cucchiaione, nccr. di cncchialo.
Sm
ciioGhlalo erande
«urte roma-
Citcohiara, gran cucchiaio ,,.
&>te«HGblu-
Ciicchinrino, dim. di cucchiaia ^^J
liescscclo, pegg. di doca, dei
calUvo
Dtschclto, riim. di desco
DcKbel laccio, ptgg. di desio
neschelltno, dìm. ài deschello
quella sulla quale si iDangia
Forchettiera, casladla di forchet-
te; e iDctie le forchette mede-
aime entro li lor custodia
Forchellone, fonhelta grandi
l' altro vaseiianu!
■«NTiLE, tovaglia grossa dozil-
Hensa, tavola apparecchln la - so-
rU quale al posano le \\nn-
Prime vitnir e leconde
Nensetla, tìim. di menBe
IbFPO. Isiia. vaso da bere
PtruTTiEai, 1 ISO In che alla men-
M de'grandi ai poue II pane per
itrrii sorta di tana da bere
itina, tondo, piatto
■tieBello, dfni. di pLatlello
JlKlItM, tthn. di pltttella
telello, dhn. di plaillo ; e pre
'4nl wclH! per piallo anolul
'-"- " — -di plallella
Tiej quale si portano 1'
o talH ili 11
ngono ■&■ ■
l-.P?*
odere e partire Je ttiMÉ
SAMEii,vaieltDnelqualed mi
il sale che il pone tu moti.
Salvietta, tovagHoUno ^
"'-'-Ila, vaaello cupo, che IM
lo più a me nervi cnlrM
Scodeltella, dhn. di scodella, ||
cola scodella i
Seodeiilna, scodellella
ScDdeltlno, diai. di scodell*
villo, lutto 11 vatellHH i
Sottocoppa, tazu so
Stagno, vasi o piatteria di
SleccBOente, denlelliere,
Cfldeiill
Slecca, denteine re, nliiiilniiM
Miu^cadcnli, Sditile e phiol*
■cello strumento , con eM i
J»va 11 cibo rlmasu fra I 'hai
TicLiEKE, legno !■'-"'. r'T-^
foggia di piHldi: ■ r , . :.
tagHano le \ii
'A
K
a Ingli"
Tagllero. V*. Taglici
Taglleruiio, dim. d
Tavola, arnese con
U, e serve per diven
prlncIpidiDente per a
Tlrabusctom, iiuello alna
fMta a spire ad oso di 1
le botiIgVle
t, diteti id an cerio
'~- ■ " Udo pei ■
IO di lei
BwniglinalB
Kpneols lovBeHuoIs,
■ Icgnim ainanil
h mini e la bocca
T, di tovaglia
ga per oso dii
'retpola, araeie di ire ul
dall' un capo e due da
'agllolina ed an-
liu lunga che lar-
TrkmKefrlonidó
_ simile ooKK ab-
bellfmenti che si poagono sulta
tavola del camita
rìonracdo, di'iii. di trionfo da
tavola
DTiBOLO, vasello sopra di cui
Dia, V. B, voce
kub per alclii-
le chimica
., slmile al-
lid'argenlo, argen*
metailiclie a compasti,
ArrugginU'e , far rugginoso —
"aitr. e neutr. pass, j Irrog-
iidre, divenir rugginoso, pren-
Àrrtigglnato,
add..
'^ da arrugglid
ra, 0 simile i
Aurifero, add., che porta oro, O
che GonUene particelle d'oro
Basso, agi- a oro o altra metallo,
vale di minor perfeiione
Biilione, agg. di argento di bassa
CiLnK, presso de'iulurallsll, di-
rKtorti. Ors s
neri ossido
CalcFulica, l'ari
Dolce, parlando di metalli, dicni
quello cb' e (ferale ■ la^o^a^e
Doro, che resine lenia lliiuefarsl
Duttile, cbe il aidda come si vuo-
T lo |im dlcesl del me-
|NTB1TT1BII£, duTO , rìgida, tM I
re " cojftt'a™*5?'dr,H"J°*"'*' I
IntrailablliU, qualità e siilo di di P
eh' t intrattabile *
LjtnetLiTD.ch'^ compoito lU atti- •"
ti, che al s(i)itlisno a guiu 4 '
ne aderenti
«mlnoso, cbe ha lamine, d
composto 0 (alto a fòggia lE
. dell'I
goo ili diveolare arren
Emai'itic:o, che parlecipt
mante
Febbeii, d] ferro
Ferriera, oava del Terrò
Ferrifero, che ha ia si qualche
parUcelia dì ferro
Ferrigno, che llen dì Cerro
Ferrugineo e Ferruginoso,
■DO, che parlccipa delta n
del ferro
Foglioso, dagli acrlttari naturali
ti dice quel melallo
eh' # oonpDsto di fot
orine Ite onde agevol
■Alda
Fuiltrile, che pub fondenl, furile
FnUblllM , qaelia quoltld de' nie-
tBlU ede'idneran che ai dispo-
ne alla fusione
Fualle, che puA fonderai, che l«-
uell'ollocotto, per macln
esso que> colori che in liiilfcW t,
a di tempo 0 con dincaHliNW ^
chereliliero
MutcìniLK, di mercurio, d**
Ne Ioli In
» e In Ho ..
speiie di corpi . I
per ordinare mail
laiglore eM*- ^
diconiblnaral coll'aaln- -
«dir» ,
dt'w J
B.1
Hi a meUliiraia
*l>(o itCHo nnn depo-
mwTilopsM danno di-
vi, dell' oro pnrìssimo
lUnuGNO, dlrsine, ch'i della im-
tura del nme. Gli jcriltori di
case naturati dicono aoctie Is-
ti iiainenle cupreo
Rmso tf InshìUerra , il crede
un ossido natnrale di Terra ras-
Eo ocraceo. Serve a pulire me-
taUhJlotio Indiana , frrro an-
tidato n
— -, Jhe viene
ilfò Persico, e
Ella pllturs
r. dell' 0
da Ormuz nel L
che s\ adopera
Sioi:liB^&re 111
, litri meUlir
SBEgialore, colui che sbeiiìb l'oro
D altri menili
Scoria, materia che si separa dai
metalli nelle fornaci, quando il
ibndono, e che insieme con es-
so loro icorre fuori di esse; e
ai dice scoria quella materia che
si aepara dal IbrrD Ria tuio
le fìicine : e con bIItd nome co-
munem. si appella rosticci
Slaeneo, di stagno
TiinBAGCO, melailica compailiia-
i cui Ingredienti prlndpali
Ve!!i( di mgtulli. Si tXvir. Il lunco
donde ri cavano; e il metallo
atesso lat quale ai Cava dalla
ZtNCDSo, di zinco, appari, a zinco
Skzione II.
jVomi dei metal".
col solfo, e misto con materie
lerrosc o pielrosc
Arsenio, bho de' metalli più ere.
^oal, assai duttile e malleabile.
«kre proprieifl
\a é niet'aiio'd'u
colore argenteo, U
toc: min
serva liquido a lemperalnre an-
che bassissime, ed ha molle al-
tre proprietà
ArlcDlo, V. a., sraenlo
Araenlco , melullo sonimBinente
fk^glle, ed anche friabile, allor-
chi trovasi In maaia; la tua
fralli
tal lolla alcun poco
aquaiDoaa.il iicaidato
forte odore di aglio
Bismuto, metallo fragile di color
bianco glalllccls, cne all'aria
Sende del vlolciw, (U una atrut
n vlanulmenle lamellosa , som-
mamenlc ftaalbtle, coakchi ti
iquiBlia anche al calore della
flamma di una candela
Blenda. V. Zinco
Bromo, mebllo composto di ala-
alhi staio mt
in ano de' mi
Colombhi, me'
.0, metallo di eolor grigio
a, fragile di ana nalitra e
non peranme ridotto a regolo
CotoId, dceai quel metallo che
selle prime hia(bni dell' argento
vita aepanlo nel fi>rm(Mo dal
confruaugno, e die contiene
Fdombo ed argento e talvolta
Crmno, una de' melalli cosi chia-
malo, percbi i! cagloiw del ca-
lore che hanno parecclile gela-
rne, siccome lo iineraldo ec.
SLKino, spezie di metallo, lai
Ematila ed Ematite, f
ndlnato. Infórme, rosioiit
e speaso Incllnanle al aeni
solcalo con raggi al eoi
Ferraccio, pwo. di ferro
Ferro, Il i>ii) duro e duHIh
ogni melallo, ([nello clie ri
nel^ nalinra, e che ha saif
GinMTB 0 Zinco Gahnite,n
di zlneo calamina, eoM i
nata da Galm tiM acaM
color >erdc cupo, amMJi
mente duri per taglKRli
Irò. (Pare che In lialtaaa t
vrchbe scrivere Canile a
Iridio, metallo di etdor M
miando i
eonlatlo dell' aria, f
posto all'aria e ri
scoperW nella pelalite deW
nlera d'Uto, Il quale, coiiti
lo GoU'oisIgeno, Tarma U I
va alcali detto lilla
LIUo. r. Lllinlo
■AKiuHEai, metallo, del cid <
'- eh' è di culor grigio 0 a
E. Il fa uso dai velraLDl
le dello anche saiaa
irlo, metallo reglatntal
■is?
1 lem|>ersra
sembra mall._
: si crede otlaedra la li
si cristalli
J
«zie dì velrinolo nwtBlli>
111 chiamala dagli antichi
:na, latxse di nieMIIa cosi
lala ilatla soniiglionia di
■00 minerale col pioni-
o Mchelio, mftsIU) dolll-
raprìeU
e tllidera
C tempra Ignota n loro mede-
tn che qui
fili In alci _ . . _
Mtf «rlrojeo ■inoniiDO di allone
K «Blaira che nelle miniere
Hbwt ooitantemenle «ila ita-
EMtdUco, ed è bolle « tìU
jaHnKTsi dan'(>ToappBmlB.B
gialla, poco doro, n» U pia li
ar giallo, riiigallo ed _.
rito. Eau ( di un color gialla
I c»dro, vivace e Incido. (
lundo In siu Icisllura t 1»
dhiH Tìdetle un color gialle
ÉB, naovo metallo trcvalo ne
terale della platina. Ha l'a
e tulio proprio
Ila prende i,
i aggiugne l'i
colar di parji(
fusione di galla
lónd« inileme con una
di terra detta giatlami
qiMle gUdd u-
auraenla notabU-
mente di peso
iLLM>io, melBllo bi>T
tea, malleabile, e i
chi eluHcD, ^Eicìie i
"""- dipullowoiu mg
:of calore legai
eiposto ad un
sussetUbi
--^-... [oro di), al dicf
ciiieiio che pub reggere e l
ir&oV=lì
é ehlnmato metallo iiaperfett
nella siala metallico bs iin co-
lor grleio, ai ralle a quello lU-i-
r acciaio pulito, E più duro e
pia pesante dell' argento, ed i^
ancbe 11 più pesante di lutl'i
metalli ed ami dimdlc a fun-
nieno fusibile dell'oro. i<
Rodio, mctiillD, I cui Ili
l>ioinba=lIna iamliui di questo
melalla artplla con un rumore
Ulto procirio dloroht si splt^-
Si^Il nienllo é liitibiliiBlmo e
ossida bciliiienlc all'aria: 11
(hd OisIdD t Rrigio: oso è il
pia lengiera dCroetalH duttiii
TSLLmio, mcMUa fra^e recen-
Kmenle leopfrlo, che in appe-
renza molto BomiRliB all'antl-
TDDnlo ; ma ridotto allo stato me-
lainco è liianco, lucida, lanid-
I -^■nrtiiio
Ila, brucia
.'votatile e tramanda un odore
(luello delle rape
allo fraglie, che non
:i
ori ai è tulta\ia potuto rìdmre
erfetto. non «1 é ottenat* ••
on una pellleala frlibUe Uri
>lcire del raoie e sembro de
a pressoché Info libile
non si t mal palalo
Iierfeltamer "
ica. n suo
Inlti gli aeiiii, prenue na Ki
color Hiallo di cedro nell'iow'
nlbHco
TuiiBteno. 7. TnoKsteno
l'Risn. metallo Irairlic, clic tUH-
lo allo stato metailica, ( (Bt»
ior «rlgio incido, si lai»* al
eallelio, è solubile ncli-aMt
nitrico, ed é il plil le(||lei««
litit! dopo II tellurio
Zinco- ■ — ' "- — " "- —
nniif^alilh!, di a
liiaiDCflM»
, Fisica, Sarai,
Alcali, nonie generico di certi
eorpi osilgenall o Idrogenati,
che cangiano Immtdiatamrnle In
— le tinture lurehlDe vc-
, ove al nmcolana con
t, tanno roase per lo
Alcallniiln, odd., nienti]:», eppart.
BiTmiKuso, che genera UnnM
che ha del bitume
RU.AM1T1CU, di Ml»inliil
CriitallograA^
ninuograua, menaa oneoapir
oggetto di ar coiuiieeee le mr-
me diverse che sano ■iDottH-
bill di prendi '
lerali e eoi
ella quale al penetra
ic che si ila al fòs-
ferenMlfelìeS
i quplia miniera d'ar-
punlp, elle lorgono
. 0 dillo spalo
l'arte chF InuKia
i ftpe il sbkbIo delle
cr canoicere la qna-
irio del me tallo cIi'eb-
■ come add. d'offni «e-
niue luii. danH storici
Si dice di tulle le to-
neralr, pietre, sali ecc. o (|iul-
«ivoRlia altro corpo che sia «ta-
to luniamente sepolto. Vale an-
che, ch'è della Datura a qitilitt
de' corpi che li cavano di lot-
u?il»ile, che pud fondtrsl, fuille
usibilitA, quella qualilA de' me-
talli e de'ipineralj che II dlipo-
Fnsile, obe puA fonderii, che la-
ida toilmecte Ibndersl ed aui-
juolliral
GtLLERii, I cavitari di miniere
linno liuesto nome ai cuntcoli
1 cavar tiimi 1 ndnerall
:mniaio, luDga dove si trovana
ma, UcuioaffeUD
...le della ttrtiKora,
[Ione e della natura
rati ch'entrano a formare la
scoria delle terra Dna a quella
i!tmpr««nata di parti
prorondlU, alla quale È permes-
al mostrano sulla au-
so di arrivare
i rormain una specie
limile alla muffa; più
il modo in cui sono disposti en-
:eBÌ /jor/fu™
tro i terreni primitivi o leeon-
iera di rame epatica,
darii ecc. uailo alle relailoia di
spMie di rame ml-
situazione ch'essi hanno tra <U
> eh' ^duroe nericcio
loro, ed alle so^lanze, alle qua-
«la DV«iì> principale
Guhr e Gur, nome che 1 minatori
danno alle aoslanie minerail
ia, proprietà che hon-
«ostanze minerali di
udlnoienell'oicurilS,
e deposte nelle caviti de' filoni
■ffeilo del calore, sia
LKNTtcoi.iBR, dicevi d'un tossile
di forma efrcoiare , alcun poco
lnamenlo,BiBCh'esiB
aente esposte al raggi
gonfio verso 11 centro , mentre
va Impiccolendo^ verso il mar-
porzione di ni
di quel minerale
ktaì ipagnesls
MuDeUimo,
■t nplillu al
KinerBlCi uaail anche In lana di
add., e vde appari, a miniera,
0 che parleciiw della nalura del
Kincrallzzare, combinare una so-
ttaua che lenre ad allerare le
proprU^U del nelallo
IBnenUuaiare , quella soilania
sbe li eoBililDa con un metalla
e gli toglie UiKe o parte delle
ane proprieU melai hehe
SinerailuaifiHUi , ridurre a alato
ài minerale, o sia la Iona con
cdI tendono ad unirsi per afll-
niU due o più corpi, di cui al-
ICneralagie, quella parie dello
itodio delta natara , ohe ai ap-
prlD diconsi
Miniera, luogo
gono I melai
erd ^ila
ic di ndol
111 alledive
e MvlU della Pallia
ORrrroeKoau, parie dell* aim
ralocla, il cui divIaamenU ti
cogniuone ipeolale di dHiH
■oalanu minerale dcianla A
Buoi earalterl eatemi e drii
aae proprleU llsiche
- rìlloanfla, deicritiOM de*li>d
Oritloiogia, tntlalo de' foMlK
SuLPitTiBi, cava di »lfii
SolAilo, aolforalD
"liforato, che ha del3ol(D,tb
tiene di-aoltli
Solfbreggiare , «omltar TiMea i
'muo lulhireo e di color Wi
^erde e aiiurrlgno ijiiiiw
Cgere odore di «olio
ìiìi, qualih) BulfurM .1
Sulforeoi di qualltA di «alfe >
VR(iETizioKE,peralmiULeMHp
^i DatuTHtUU la rnpMÌB
>ne di corpi vuelaHuTEni
da qualche nuooraw --
Ve troia, agf. Impraprls di bM
(1 vetra « I
ral Mta
'nte COMI
ZEULriiFuaai! , eh' d
icoUie
Zolfata. luogo dove ;
ZoISno, add. di lollb
AlRiETTe o Zesgonlte ; spalo .
eacoMni
tciilllcri, ^iGunu uà nau
cali e le terre che poiM
hinarsl cogli ac'-"
u uHne, f slailU = Aequa lal-
fitmaj i Bcqiu mlnerile , e
■prtu tenUBle
Utoottro, V. g., nome che i;li an-
UrM A.-t^i) iiiji loda minerali!,
le sili soda che si
jiarf li dt' lolleiT»*
<l da qutslo
«^■nare, pre«n> t nuienio|i-
A nlt qatUa pietra, clic fin--
■■ Ja minierB il' nlliimp ilFlIa
TolCi , da altri
n fila tottilissiioe sopra
niM pietra arEllli»* nella mlnie-
n di inFrcarìo d' idrla : seiHbra
die questo ala un vero Hlliune
nlolde, vanelA d biI)i><i((
Ma, piccoli crlBi«ltl, di ci
Dmno 0 turchino ntroilro
luatDb«sta per InDidere il
nlrsclle , lostinu minernle
tnirscollte. In staso che ar
Arrsfonlle , vsrìeld della
carbonatlci, che M preiei
calce csrbnnatH ipabcs
Astiesto, loatnnia oilnerale d'ungi
testi tura fibroso, per cui «e ne
staccano Ikcihnenle fila liiTi>'he,
wlUll, fiesilblli ed eiastich.!
lsbesto[de,iaslainB minerale co-
si etalamali, perche è Slirosa
Aifotù), bitume soUdo, franili 111] p.
pece cui s' aunotlglis
LlUnolo, tasteaxa mlnerate che
bi )e libre rlonlte In fiiscl |in-
0 della pittura
leldspato rosto; ed é tlum n
dulo da gualche naturalismi i'|i<'
le ad al
'uciare_
anttchi v
che conteneva conairo n m
Pure, pressa i minerai ii^h ti
di mente si fonde e si e>:ii
calure, nello spJeniluie , i
forma un oasEda di Colore d's-
CalutUta, Bostama naturale, che
ha Is pronrleU di allraire il
ferra, il nichelio, 11 cobillo
nelle cui
Cerile , ndnerale duro , d] eulor
renio pollidn. eon freltura wra-
Coteoter, qteile d tllrjuola ro
IM riunite «namo
lo per bmare un nuovo corpo
CHotUe, 90«tanu mlnerelc, cosi
noDiinats perchè, essendo- eipo-
■ta al fuoco, si (andeqaiui co-
me ghiaccio
'Crlsocolla , ipeiìe di borrace na-
' — '■ -■- «d agevolare
lli-K'eMol
ilOKilti anlldil vale quel-
trik, che le
turale, che ».
Il (uslon dc'n
che le acque i
«ano daUen'
surra, If aollatu a vild
rame , euitcnua verdt ,
Gito o vltrlolo di femi
plantaU rIÌ uni auB «1
■peiio linllana te K>fll0
Dinoto, vernacolare totwX
un luto conico
Dioplsaio, l'KaUy ha dato I
di rane dIufilaKio ad u«)
rale di un liei colore ie
una BtruHiira lamelliMa i
forma primitiva « la nv
carbone (auil«, m^
■uiìone si scorgói)^
cin d'iveno dàl°?nb!aSFJ
F*LSi golena, noiiKdaWi
blenda, KiDUfllantc ali» i
ma che, a dlailnilom »■ ''
l' appanna coli' aUM Jl
Plori JTe^nAro, aoM 0
mercurio sollbraiu polVIV
di Hatiy.il dnabro Hd*^
Trovai) talvolta miMÉrs
la luperleie del dMdmf
piombo, e che prima era ade-
-■--T-r -ti- rìnìiM
rente al luculla
CniXe, fouite bmato a guiia
lare di Hauv. Il ìètM
violetto, 0 tir di vSM
di dado, Cloe di ael bece
Cuoio fottite. nome volgare che
fon^ «'ptaittu'SfI
«1 ài lalvolla aU'ojtxito tube-
'I'^^:'^^*V^'^^.
fiuiilt, carne fOitlte
ti in qualche PWImI
«sftsrs.Ksr-"
donle,ehelraW^H
CaperoM, dleeii cuperota Min-
m lliolfilo di daeo, mila
aptt. che trovali pressa Goslar
b, l<i!»?d!\MMV
■etll ^vhuert . detta anche vf-
r^WlH,po«idi^S
1
gladi
E!!
e»
itmlanra crislal-
Bti»' «riamerà
I h gcbemudier : eno
I nen-ierdlcclo , o grl-
«:a4iUll]Eii in pHsnit
tm iwtbtt
nt.maenlt in mBsm
t, d w)or grinta aziiir-
Hio4«do,Dp«co e»o-
«BbEDn lUlU atn-
BJani delle miniere
ItOperìt, toMilt, che lu (ulta l'ap-
pareoia di un palala di pesce
ptelriflcato, acbbeae Blenni dir-
" deli» lun vera orìgine.
Molli i . .
in Inghlllerrt . ..
presio Belluno
Ljmbllitg, minerale
lo di mtlf, con
pMta, alcoli poea «guamosa,
piuttoilo leneni e semi din lana,
eh' È atalo Irovalo in Krani di
' irregolore da Saussure
n,ileni)i
hMMai
IXilc, die
puzzolente
Lu^o (sebiuniD di).
Mt dito da ilcnnl al
'Mmts, di color grigio
> MlgiK, di tenilura
Pi rtrt Tulle in grani
pttlo^A e agi;- tilsa-
< dW Kif ab) dalle' o^-
N ( UMl detto a cagione
sa
la un odi
I Suor) 0 piccoli
e non Infrequenti
li color gial-
in una colirni
Limbui^u
di color blgìo-
. , lucente, la quale £ una
«pelle dJ (erro mlueraliinto
lo tasti paralleli o dlver-
•, precipilal
: „ ^ - dello
smeraldo, ora compatto e lucido
(Illa BoperDcle. ora fibroso raa
ILiui ad «ngall retli, i
uro eii appena intacca IL icuu,
i crblalll sodo di culor verde-
grigio 0 verde-tìùBTo e ie la-
mine truparenll
Halla, dicesl d' una varietà di bi-
lida ne' lentpi freddi
Bansaiita, aorta di meno mine-
rale conipiulo di terra, di zolli],
di Biil, e di iiutinie oietaliiclie.
Te ne sono malie speile, alcu-
iiE delle quali sono Bguratt.
a Pissasralto, ipezie di bilione
0 cb' à d' una con^lsleou di
IO Ira 11 iwlrotea e il b
giudaico
Piacile, alleile d'ailuine
PUnlle, aorla d' alliune
OiflliuUTB, loioeriie di l
prlnniUci retlanialare, i
ciiilalli Bllungatr in anq
confuianiente inlrecciaD a
Kodite, madrepora fouile tr
Indicativa
di color K
ìiia'a 4olfaliea, lale trovato
■o la fbTDM di ilalilllll glal-
"- """--*'■ di una polvere
da, ne' lagoni
^ Siena In Toctna
Meandritl, meandriDC fotslll, obe
lailre, e
Huscollli, museali fossUi, dlcontl
NtTKiii aicali minerale nativa
carbonaio di goda
PEHTlcniNiTi, eucrini fosalli e
elnque raggi
Pepile, oro che al Irova nati
in pexil, d'ordinario glabL
Ibrme, boiata e sema ganga
Pelante, minerale rossiccio, e
frattura lamellow, fragile in .
nesso, ma duro ■ auIGcienu
per istiregare il vetro. Traviai
nella 8veil* Ir masse Irregolari
phnubagglae, spezie di minerale
dell' apparen» del piombo, che
se neUe odidere del plomlMi. Ve
n'ha di migliore e d'Inlèrtar
1 moderni cldmkl ì<
e di TI
iiLuuQu, speiie di lak i
raie. Lucido, trasparenl^ i
cata nelle montagne dell
lalogna, della PoloDla,
Persie. e dell'India
Gandaracca e Sandracca, od
"'-'one minerale detta ind
Sclaeile, agg. di une speziei
Scorltòrme, nome dato dai ,
ralisti arf alcuni mIaerA
per la maggior parie ai Ci
in cilindri, cbe nelle taSt^
Siderite, i__„. ._
minerali di ferro e »
te a quello che dloeà
/iiBowa, linionn.iM««.
cesi, e rende li metallo A
ed acre, come dicati dd]
ratori = fonile moltt volH
fuso calia Ululile. Alenai i
SmerigMi^''™rta'dl'S
mUe alla \tM del f
ridotto In polvere, »"
gare e pufire le p(e|
a brunir l'acdalo
Soda, alcali minerale, m
salina abbondantlasina u
adt»ai|
ÌimITISI
aie dj blIuiDC o grai-
I MOta «ipra 1* •equa
knrti detb) tuga So-
iilMtte. eteneWa-
K< Krrìlaria d'Aeri-
«1*1. Di queiW bilu-
SCuri ODK Boris (Ileo-
I selUisInKi per diptn-
Ho, die ^cesi nera dì
«•Un miniTsle, che si
bnc (Ila MiDra del
e a col sembra non
■lire per esiere vers-
gtllii, ette 11 reggere
vrli di allitme
nlunle del edIot glal-
«xlM, quii dlaana,
tUMa dora per inUc-
1^ ed é stalo trova-
Wltl iMw^ del volu-
me di un pisello, separali e
Eib^lliiU dai dottor Banitcloi
Sucflliko, oombiistihlle compoito,
che varia dal Eolur bisnco gial-
liccio k1 giallo cereo, ed anche
al glallu rouicclo del gleciolo.
Questo cambusD lille brucia con
Teasai.iRE, ch'ila
Spato leltttlar
inlner«1agl9t] uc
_ fuggi?
duro, opa-
L'oitni cojore
Trìlìcm,
Si Ito .
ma la mlDlera d'argento grigli
Kkàiiohite. Y. Abraiite
Zcollte, spato crlslalUiialo In pi-
ramidi o prismi di Boior blauc"
e talvolta roulcilo, che si vi
triScs eoi fuoco e non fermei
Zolfo, materia fossile, che fi le-
var namme ad ogni [de
zlone dì fuoco nelle e
ioide questa ve
kikln
rati: ;
'o 9. (e i
K Suzione I.
K- rodatoli' generali.
^■«Dtal che nella j Allegare, aggiustar la
■I ie monete col monete
H ] Argento, dlcesl In geni
1 delle .:
0 o di ar^ enlo,
e di peso 0 di
«cehieri iBcIrconfimmamun-
C(MO di due crn;
Granitura d&lla manata, dlMli
''' conlonEtno cVé Itidtno^
LAiiPiyri, aBsolulanienle in fbfM
di iati, ed in Isdierw nk
MuNETA, metnllo conialo per M
di «pendere
Monetale, add.H moneta. Tace M
ainnelare, batWr la iuddcU, H
amerario, add, àgn- di <«JM
Immaglnèiio delle loonele
umismaUca, arte di eoMiacrt
le monde e medaglie anlUM
mnlBniatlca, ad±, sppirlCMill
alle niedsfille antiche
modo balio, le monrle ifM*
■- Pnlacco, moneta iMl
uiuru II prende K^iier*lB>ill
per danaro
Pecunia, metallo conialo, riMH
In moneta. Denari
Pecuniale, di pecunia, atlMMll
„ in modo, clie
mala peni se ne poiiono dlct-
' e 1 carallerl
^e, peuo di metallo co-
> a uto di moneta, che ter-
ler ttrt calcoli e ipeilal-
ie per eiuocare
Pecunlilmenle, oon peenala
Pecuniaria, pecuniale
QnATTilHacoo, uovil. d) V^
iBllriiHi e Quattrini, al 4MM
in lenUmenlD generico di M
neia, danari
Qualtrlnuedo, dlm. di qullrM
qnattrtncllo ^
Quinario, t medagllatl apptlaM
questo vocabolo per nradc'l
analuftì alle medaglie d' or* t
RtHK, prendeii, g leeone I L«M|
Roseselo, nelle medaglie nltll
no : cbe oggi In modo
per aatlflor ttitrfia più c<
si d\et landò Umdo
Trabi>ccanle , dlcesl parlicolar-
■"•■»!• delle monete d'uro che
" buonÌBiImo peto
n «anno o, coti detti da Bigami», gMieg-
di Dm bandi' gin dell'impero ereco
pnolalalper Bisanti no, dtm. ili iilBantc
Oill-iiiuen- BlBanto. K Bi sante
PaUr» on'a-. Bilame. F. Bisanle
0 Mitlobì Ce- BalDEolno. nome <]' antica mi
. Dalle ebbe' Bofogneie
wo, e di a» Cfiukii), moneta preiso ili
!, Cd ebbe a chi Ramaai che valeva la'
piombo, stàmpalai per
da una parte soia, per Ci
ugno de' lavoranti ci
GiERLtOTTi), Boria di moneta an-
tica, lo slesMi che gldllo, barile
Gniella, moneta antica tuort di
da pan tempo prolbila
ize, la quale equivaleva
In Plrenie,
ad una
Groisone,
trini, ed In altri tempi altra
aamma
Lbo>r. sortii di moneta antica di
Pronola
H:tTTU'«>E, alcuni dlcotio essere
I
)g^ medagl
0 roorché delle anti-
j greche e romane e
le di altre nazioni di quat-
ti. — ..Il deiii
impranle t — ,
lUuiIri o di Santi, atte
In BTgrnlo, In bronio, o
di vene grandeiie
Medaglione,' ater. di medaglia
■edagliiitia, àim. e aonilit. di me-
dagtia
minuto, i una uoncla chiamala
picciolo
di Fr
parte d'un tallero imperi
I tallero imperi
quella che il coniati
cuHeilone di medaglie M
un Padovano
Pardao, apeile di moneU I
ni, che vale circa otto gli
Parlgiino, sorta di moncU i
Perpèro^'' sorta di moneta
Imperadorl C.recl
Picciollno, diau di [Hcclota
neta aulica
Picciolo, luiL, moneta cb« i
usava in Kircnie e n'ii
quattro al iiuattriDo
nela d arftenta, slmile ne
pronU e nella grsndcna i
rinl d' oro
QuiMino, torta di monel* I
d' orinala, ch'era la neU
danaro ronuno
Seileriio, sorta di inoMtai
Stelo, sorta di peso e lU n
8Ulqaa,u
iJ picciolOj la quale sì
BigberD. besatlioo
a, moneta d'argenlo ad'
anoiin. del Riaielur peso
Docatone, sorla m monete
fme, nmoe d'una upEOie e
FhdaellD, p<u:oId Borino, monel
I d' argentn e ne fi
-, norie, di vari pi
= oggidì si dice d
Franco, tuiU lorta di ci
GEHOTini. 7. Genovino.
dell' fniUIterra
Gigliato, spezie di monel:
delia diti di Firenze
GlDlieRo, dlia. di eiullo, n
Finiac ed altrove og^i laie
nieaio giallo, ol<>è venli qual-
Irini o venticinque ; eiip anche
al dice g^rojlone
LiRt, moneta d'argento co'il detta
da libra, altre volle eilMiiva,
o meno aecondo 1 luoi;iii e i
Luigi, inonela d'ora In Fr.inr.la
nel regno di pispoli
genio; lu slesso clic aiuliii
QniTTBINEia.ci.dJin, di quatlrino e
vale lo slesso Elie ouniti'inu,
ma si dice pei- avvilinn^nlo
Quattrino, piccola monela di ra-
cost dal valore di'c|ualli" Jc-
vaiore e diverso
ReJLE, cusl., sorta di ninnala
f
Coreoitrsfla,
Le Aki^B acuc a
da (ani lopra le
Corica. Mutica i
ttontpanpnolo, l'arte del eonipar-
re di miuRiB, e la conirosidone
niedeshna, disilo cosi dal punii,
che gift si segnavano In vece
delle cole moderne
Coraitls, colni che presiedeva al
arte di descrivere
Ile donic e j paasi
deli-aria
.co conra dicesi
^ al CBDto dal cori
Corifeo, diretlore del coro, ossia
colui che Ai la balluta
Corìnuijislrojupa del coro.corisla
Cariala, colui che ordina li coro
Carnamosare, Buumare la corna-
C<KÌiBlare, sonator di corno
Coro , adananna dt cantori = Il
luona aleato dove si canta
CromatiEla, colui eh' è versala nel'
genere cromalleo
Criiilo, nella musica dlcei) crudi
quel suono, die aplace all' o
recchlo per difetto di armonia
Cupa, agg. drauono vale coperto
che non i chiaro 0 squillante
DeuoiTO, aga. di suono a slmili,
vale armonioso, dolce, che per-
cuote tuBvcmenle l'orecchio
Disaccordare , usci
ai dice delle
Diseordalo, agK. di voce o di
to prò vegnente dal conpa
che iàcilinenic prodoceM
za ndl'csecuiiane
EnTKAW In ideane lacinia
fi>nB di cominciare, p. t^l
re In tallo, vale comlael
ballare
Entrala , principio della <
r.quisona, ch'^ eguale nd l
Espressivo, che ha eaprexl
FESTmo, tratleaimeDlo dt j
0 ballo, per Io ptd Ihllo 41
Filarmonico, aDutoredellta
FlautlsU, suonator di li "
Frastuono,
iMinccAliEi porsi ■
strumenta da fiale
Imboccilura, dlce^ dell
M rmprovvùa, i
(Mia u fi9 Dbeccbei
ito ilal Burtollnl, i
archNtra
ÌKO, rife-
dt>, nel cori delle tragcdJe e
contniedle, di quattrocenlo suo-
eaodos, cosi I Greci chiamavano
Io parte del tenore
lettere in mtulca, dltparre ai
eanta cun note maiicau
nieralogia, IIIdId che Guida di
Areno diede «1 luo libro aopra 11
n>odolrovalodlcandurreil conto
adulare, regolare 11 canto e il
iHodolalore, che modula
HonodiCD, apparL a monodia
di più luonl In
I. La melodia
suoni B«prcssl
Huslchello, musichino"
MuslehevolB, musicale
MubIcIiIihi, \. vei-L, dilli, di mn-
aico. tCniico giovane o di bsiaa
Musico, (IMI-, Che sa la «^ema
no^ndrt, musluile
ffluiicone. accr. di moaico e di
KtccHEKlNO, suonator di nacchera
Numerosi ti, armonia,
Numeroso, armonioso
■ ,»
"zr^^^"
^m OndulmloDD, dlcCBi di quel nioto
menti da taalo, cnme cembak
spinetta te. In una maniera B
^H del corpo sonuro ìncpespindosl
moda e iraiioaa alla vista. Gm
ture di portamiato. V. Leal
H ouotercIlHinpsiiodcll'arcechla,
■ e De prodncell suni»
^K OrrbestrB, luuga D palco de'siio-
rarla con artillila nel eantM*
H nstori
Preparare, disporre 1 snoal 1
H Organale, d'argano
modo, che vene ndoldlMoMM
^1 OrnnictiDentt, In modo orcanrcn
l'orecchio non si diapuH
■ nrgwteD. d' organo «irumenlalel
Prova, la rlpeUilone d' an «M
■ Organiti!, raonalor d'orirano
cerio prima di esporsl il fé
■ <>rganlxuto,arl1colala, armonioso
biico
■ PtKjkToniBTj, focf ErecB, rh« si-
RiD':o, che ha vijce o snoM ■•
1 K£i"2=skjf5f.S:
chiaro, roco
Ricantare, di nuovo canlnw
■ negli antichi eerìmonlall fu con
HlcisB (cantore a), modo bMi
1 lai nome chiamalo il maeslro
M riB^TaSSmSlì* *^
1 na che coneerta, domina, pro-
Riddane o Rlddoni, avo^ «A,
vale con aria di ridda ^'
1 ponR e sosliene 1 molili, i pen-
RIBorire, che vale abbellire
ì sieri musicali, e quella In cui è
Rlncordare. rimeller le cordt
■tabltlln e liindato oinl peno
dimu3Ìfla=P^r«™Ja,* quel-
Rinfónalo, add. da rìnfbnM
^ la che eseguisce una canli-
^K •^«M «HRldsce BR anonalorc^
^H l'arti voeale. >4(niAM quella
^^B parte di' eiegulnoe 11 cantante
baK, quasi a Rui» di ìnamt
^V ParUlur», plil eom. rtlcesi tpartllo
^m FMilone, nella poesia come neUa
RinlDono, leggier rimtMWb* 1
^m ■■ DiBlea è eia che pia coni, al
Rlper«uasione, Hpelliiim fnmM
fc deiili stesi tuoni ^M
^H dice gli affitti
^H »M«thìo, pieno d'alTelto e talora
^H Vealalore. t nome di dispreizo,
■ un «uono rllornaut mB
^m che ai ih a coloro che ■ mata
ni!nll"mns!^u'^^eQrt?B
^m ■ «lare ani cembalo
^K niTerare, tuonare li p)ll>>K>
gli ilmnenll di liM •^M
^B £irero, suonatore di pllTero
^K#ltauli, nome dCluanaloH <tl tl-
^■F;Ue pel tealrl
bonib>Pt=ln alL lltidt^H
Ritmica,' pane dell'arw^H
^B di muover le dlla «opra gU atro-
■Hdar hmri mlaurala-
* yau eoo modo ~ "
J»*nTt tulodla
«w > quello col quale
HlliDcladli,tdepro-
nime ili Cintare
i «Mtìnla, «he fa prò-
I mi, nu in fMheno,
■m «Itntieri e Bpeaao,
iWtmlie pereanlato-
«toitrapl.
■ti culErellaTe, cBabic-
l^^r(lBllle^e, cantare
Comi
"■liapreiM con YgcB,
i con Urmlne mnaicsle
^ il nnto fenon, o
Chiira, MB, a voce 0 a jupno, é
contrario di roco
Clilocclo, roco e progir. alnille si
suono delln voce della chioccia
Cllaredo. cltirìsla e cctirlala
"llareftgiarc, cItsrb;:Bre, suonar
Cllarisis, ce lari) la
ciinriizare, luonu- la celerà
ClUtiziBUrt, ollariita
Oltcreo, di celerà a celra
Oleris^ cfUralorc, celcrlsla
"lanHare, ilretrito, auonu e dieeil
propr. di quello delle trombe
"' epilelo che I Greci da-
vano al e ... .._
periélli D mancanti delle regole
I dal r
alca, aecondo le regole dell' arte
sninoaitore, nella musica vale
colui che compone nuova mu-
sica seconda le regole del con-
Concertante, che canta o suona
la ana parie nel fare un con-
Concertare, dicesl dell'udire ed
essere bene accordala Insieme
l'armonia delle voci e degli
strumenti musicali
Concerto, consonami di vod e
di suoni di stromenll
Concordanza, parlandosi di musl-
aii futa, vale in-
i di
concerto
ni di alruraentl,
irdsre il suono
„.. .___ coll'allra
Consono, che ha consonania, che
fa consonania
ConjQWiarc. V. Conioi
strumentale, che licne lungo di
Stnintenl^mente, con virtaslrn-
menlale
SlrumCD tarlo, strumentale
iuani=ll ■>«■.»<. — » |«iiuii^ <
CMUonl ohe sicanlsno col suoni
Sveglia,!! aonalore d'eiss svenili
TambdhiJE, soonwe 11 Umburi
con le baéchette
Tamburino, sonator di tamburo
Tutala, iDCCameDlo, loccals i
ipec. di slrumenti musicali di
Tasteggiare, loecsre i taill d'une
strumento
Tempellata, lenpclla
Tempello, auonu interrotto, a »
tienlo, di campajie o d'altro
Temperare, unir le voci desi
strumenti e accordarli aneti!
col canto
Tenore, concerto,
Tibldno. odtf. del diligine oisla
del piffero
Tllolo, V. b. dkeil per derilione dei
trilli e deUe cantilene de'musici
TlmpuiiilrU, (eiumlDa che «ioni
Tlnlln, Toce falla per esprimere
" - ■'-' canipanuiiu
Tocco, il co]|K> che dfi la campa-
oetla nell'nscto o II battaglia
nella campana, e ai prende ut-
delti loeclii separati per breve
Intervallo dagli altri
Trillare, fare it trillo
Trimpellare, a trimpellare
Trimpellio, aitr. di trimpellare
Tripudio, feilegiismento, in col
con bdll 0 altri alti si mostra
allegrena, e talvolta vale senpL
ballo cIh) (ira in tondo
Trombadore, sonator di tromba
Trombare, aunar la tromba
Trombate, aonamento di trombe,
strombellala
Trombatore, trombadore
Trombetta. 9 ' " "
TroDibettare, ,
che anche dieesi strombetlare
betta, Irombettiere
Trombettiere, sonator di tromba
brazionl
lisoir ai turno, vale a tuonare
VeolH, dlceai a raunala lU gente
per vegliare in ballando u altro
.. jmbetlo
la IraoiibeUa,
Eoziute. Dar la voce, vale d«re
I&cr>'i'i^'
ri tuono
«rsir
gnu
» <U violina
Zap|fa%. per slnitl. si rl^e^di ohi
«■"^iSM/nd
nuona nule e con (wca maestri*
d b) qocgl» ii~
Jo pili in tòmi
il cenibBl», 1b apfnLlls e slmlU
■Irumenl]
« nnpd* filari
ZDfalBDieDtD,]'atlo dello lufoluT,
lo zufolare
Il mMMUfDori
Zufolare, suonar lo iiirolo
Zufolatore, ohe lufoln
iioddl-Diin»-
Zufolo, lo lutolQre-
SBZlo^E II. 1
bt, tempi B tnodf d^dn mHJi'cn,
In orafeme pi
tie col pkde e
della mal* d' una voce
Binarlo, Tempo binario, vale l«a-
mBo BRe. igU
po.dua Misure, ed è quella
n-daqwiUu--
che 1' usa par lo ptil a quelle
cbrìou
dame ohe deono esser ballate
SotS^o
BiquBiifij,accidenlaosegno,llqua-
n di pia note
BhcroDia, noia ehe vale meu del-
MlMUmeno
la aemlcroma e ne vanno Iren-
Udue a battuta
ma deU* »l(g
itisquadro , carattere tnusicale in
fornifl di quadratello, che si po-
ne Innanil ad una nota ch'era
B nEno TiTsce
stata alzala ed abl^esaata un se-
B09la al graie
di noie relro-
tuono i>atìirale
IdBa-ient» tì
Breve, luit, noia o carattere di
lein[io equivalente a due battute.
UoKhI» dellB
osUdueseniil-revl
eodOBl tuono
Cumvzt, ipec. ai usa |)er quella
pnaa che si la in canlando, «o-
M uale sopra
ano lupare
nando e ballando
Cavata, presso 1 muilei, vale l'at-
1 ehe (i b del-
to di Irar con maestria 11 luono
lin*Ul,t<illl
da lino slrumeato
Chiave, per la slntìl. degl'inge-
ImdltePipa
gni sì chiama quella Bgiiramu-
della niu^
ScalB che denoU la varleU o
Iteri
diversità de' tuoni ■*^^!l
r
I
I
■nuiicB
ClUrlillca, genere di muiics e di
poeil*, propria per lo accampa-
gnimEnio dellB cetra
Comma, è II pid piccolo di talH gli
lotervBllI sennini del tuono
Gqntinao. Batto continuo, quella
parte della musica eli' è la pili
le di base e di Rindainenta alle
Contratiempo, lempo conlrario e
differente dal lempo ordinai'
Corisla,
no die ai adatti
?Ble lo
__ . 0 corlsla vele cht
non è nlA Blu. n£ piA basi»
di quella clie pub servire pei
Indicare cbe bisogna fermgrsl
nn ceno dato tempo -
Cresi, ana delle parli dell' antica
melopea , la quale insegna al
comimsllare a disporre in tal
maniera la catena de'anoni, clic
ne risulti ans bnona modulaiio-
ne ed una melodia gradevole
Croma , una delle fljrare e note
CromaUco-, dlces)
di musica, a cui ._ __
altri seinl per esprimerla
sono gli aceldcnli, e consiste
DlTTiLicii, noKie dato nell'anlii
musica de' tìnti a quella tori
di rllmo, la misura del qnal
dlTtdeil in due tempi eguali
mapente, Interrano mnaico di eli
que voci per «rado
Dlalcssaron e Dialegseron, Inler-
natlTòM
nlodllW
Diminuire, vale passeggiareil
le corde lU un istHunCBR)
dita, unehb, penna o tlaSL
chi si dice anche arpig^
bnin azioni, nono eoretH, ri
llmenlinclftindnnient<>,e Mi
di dar erazIaaireccaiDmv
0. una stelle note niuiican,*
da moderni invece dell'ili
gli aniicbl
urlcismo, Il iìr dorico, la ■■
■orico, agg. ri' una da' modi I
musico iVeglI anUchl
lìrlo, nome di un molto df*
tica musica greca
EconeTao, specie di «alai
cola per misurare la dmt
la quinta voce delI'tUI
r»CT
ui luunoj in DUI progr
la pia ristretta che pi
ipresslone, nella m "
tallone di un alTella sena
lo, abbellito dairarlB ^
Ettacordo, la settima ta k-
me musicili i'
la delie note delta ■■
Frase , per Iraalato st
latostttB'i
ii^rfg
" Stomi''* J™"^ ""'"''"'' ' """^
■ tira, u PIÙ MmSn.'oT^"à
*' Jj,*"^' I "»nJ per fonosre
•■ ilMii d«lle distanze,
"PuiiiinonjfradKoro,
'I' piccolo e 11 coni'
t "S'ia*.'!
1
JU^jTogbi respreì
^'^ primo loDQO ™.u.
2157 ^' disMion Da divini
JS'A'^'nUf'tjnl.liBrimounQ
S,JJl|'",<*>«irsiiperiore,
•Jja J!JfJji'o4,chfe^'Ja
':;^t*'''li'w primo. lo™8-
^S^ l'" >«*iTaU , oeonie
à
"WiViO 0 ritoi
^4V,rJ
poito loTra due a pia noir, clic
fsprimE tale omuDCDlo, il qua-
le, guando É pollo tana ngle
differenti. slEnlflot cbe vanno
espresse teKite, tioè temile e
non iBlaccBle; Il che clil«m9!<l
ancora tuonar Itjato t rjui-
tar di portamento: e quando
è posta Tra dnc note simili , sl-
gniBcs che la ■econdinota oun
si ripete ; U qua) nianiern si
cbiama ancora rhieopr u sin-
copalura ohe tuoi dire (uoii.ire
u cantar di contraUerapo
^moia, é un illenilo od una nnu-
aa di un tempo brave nel rtlur-
.'«olio ed aUÌp
della musica, la quale uni
riamente ha II valore di riuu
battute
quale fa u!
qualche niiuici) per lo mi \A-
IBajgiore e mmore nenamusltn,
SI apnlicano alle EOncorrluntc
che dlQerìiGOna l'una dall'idtru
di un semltuono
Hsssima, noia miuloale dtl valu-
ntassinio, 6 quell' Interrai lo cli'r>
di lutti il pili grande, e che ili-
cesi superano
mediante, diceai della corda D nii-
tervallo ili Quinta ehe troi'nsi trii
Meloj.ea, l'arte, le regole del eoii-
r.rx
I
cenitt melodia
HensunbUe, vene mata per «prl-
mere II nostro contrappunta
composto (11 flgurB di vario va
nt, iinn dell! note musicali
HlolniB, i una delle note musica
11, che nel tempo ordinarla ha i
valore di dne qunrti di battuta
Mtflo e partecipato, t qael gene
re, idie pirlràlpa de' due primi
àaé lUatonleo e cromilica, ed
nlandio dell' enortnonlco
■odo, e propr. Il tuono di un
pontmenW — '•"''
lopea e conikte in ui
tu atto da m auon;
per diveni Inlervall
tì trova in ogni aorl
ola e melodia
Mordente, ornamento i
Hiora ventura
BoUvo , espressione d' un' Idea o
pensiero «ntlcaie, in culi! coni-
poeflore , per meno della me-
lodia e degli strumenti, propo-
ne di rtqipKsenlore nn oggetto
B pirUcolare
^b Mota , è una varia progressione
H di due 0 pld parti, olle cantano
V « suonano insieme
■ Hovlmento, Il molo che si osaer-
■ Ts Dell'eseguire le note si ehia-
■ ma movimenta, e si segna nei
■ tuaenU nodi : allegro , atta-
H gra, largo ecc.
■ HalMbae, t una certa passione
■ Glie accade nell'ordine della mc-
■^ lodta e il fbrma dal trsuportare '
^^ tìean sjiaWt in iuofro dissimile I
Nesso , f un' antlM
della [uelopea degi
Pie urna, i una Uiiek
lagifa le quattro U
del canto, fai esso II
respiro e dividere d
le parole. Pu "-"^^
gola, sborra,
Mona ioaBsfore, 6 I
composto di sd tot
mlluunl ed é l' otH
conda maggiore^
re, é un IntervaltB-
sei tuoni ed an SOI
S.'.ii"*'' "
Kata, quei caratKri.a
■lei notano e icriw
dd canto.^ flfura
e leiillabe, lequt
I cndeioa media i
nelle lettere, collei
orlo nol^i l'antlb^
cltSianraggtoredB
sala distante un ■
aU' oliava
iLii^iTD.dleealaiv
nella, la <]UBle i
ella composliimui
un peiio ùrlncapalt
Odka, speiH) di mus
-■■- riKUarda 11 bali
imenU del conlat
Ombreggiare , dare i
~ -ueno di Iona , ■
lilede il buua ora
....Umeolo deUa o^
Organica, una delle
-lu&lca pratica, che I
1 llorelli, pas-
le e Biialll
miste nel |)ro-
■.r olla vosi i
una miitiire dFl ge-
eomlncl* bIIs prima
misura
I dice n piaure col
11 traii talmenle Ira
data parie di un pei-
ielle parli dflla mc-
0 loonl cJie debbon finì lanla
discendendo, che asceDdendo
«opra una Blosa voce
UuiRTtcBUBA. r. Uuitlrìcrooia
QiiattrlcrODia, croma di cui ne van-
no seiunlaquBltrn a baltula. Il
quirlo di nna cromi, cioè un
sesaanlealma di baltula. f. Hii-
QulDla, diapente
Hk,
irellno
Heltltudii
dulaalc
le jiroceàe di gradi
una speiie di dio-
Ipieno , f un pauanglo di tuMi,
Elie dal Ulanfredini iTcUaiai ca-
tena artnonica e ta boon elftl-
lo tuli' orxBJio. Le vtrei che wm-
iiuono lo euenzlale dell'or^
I il dicano ripieno
Hlpreta.t
n ignaìe
posto pi
finse acritlD ilue volte di seguilo
liolvere, nel senso musicale non
significa passare da una disso-
nanza ad un'altra, ma tiensl dal-
arti ujjuali della durala, o del
Rilorno, speiie di modulailone ed
dalP acuto al grave
Sclvoletlo, passaitKia
Samlbreve, nata mviicale,
le DDB ballota, cioi due i
0 quattro aemimlniine
geraicroma, una delle Baur
te musicali ; meti ilella i
Semidlapeele, che al dice
quinta impcrfetf - ■•■•■
j Hlrello, t ]' acco
soggetloperan
su in un ftnaie
gullu di v'ari a«sfli
Teupu delta rnutia
miaura del nwl
de' suoni, per la
tervalil, iiernuN
Ile US ETomatleo
ire; ma varia dal
. Bionico
Tripla e da tdcunt
la, liattula ohe M
lunque lucile di j
ballaltUe a no
rripìri*. F. Trilla
rrllono, vale di Ira
oul pasuna iuc«eq
voci e 1 (UDoi M
l'acuto e nello aOH
J, questa v<
ra musica e acrv
?oo^
1 «sunto di pia auonl, i
i'\ (mftsinio grado , tal
it'll' mi, T'inlendL' Il
H qiumà o niimerD d
> 'te t» di durare ogn
'rTcouegiieiiia quanti
SBZIOKb 111,
'"UEJitu, quel suono di
[""pigna la ™ce di co-
'Htn, V. Àccompagna-
]J. «nUre vitendevolnied-
Pt"!» il bajjo, e qualohe
^J^Ddc al BCDSO di
S^lo i(f „oce, abbas-
si 0 puaai;|ia ìnienslbl'
J^^liiiao superiore ad
■"'•Mefrjl'allegfoe IV
S*) ""mire toccando con
"L* corde ili una niede-
■JE^'ua- sminuire 0
'^' uno siruniento
g >wiu) jQ cui si fiinno
«5*"'^" ^"
■S^jiltlkiocldelli
■" « Mcutla al bas
'K antUwo, aritlla
e gli arnienti al paseolo
compiHiitone a due ouiù parti
vocdi a atrumentall, la quale
ooaalste la una «ola eanlllena
Gh« le parli caalana Inilcme,
eninlnclandola perii In qualche
dlstaniB di tempo runa dnl-
C OH tabu e, imi.,
Canure, luil., I
le len-
Cantlleaa, compositi one rouiici
ben modulala. Alle volte sigi
Bea il pensiero musicale
Oantilen accia, ;ieay. di cantUen
Canto, è nnadelfe voci della m
conda soprano
:ap|>Flla. (Tonto a •
sleale, che jier
io più al U!
orla d' inno o d
1 nncl In ooor i
dlconsl le grad
di fandaiacnlD all' ora
Suono fbndainentate ,
che 9frve di fbndanKiA
cordo — Accordo /butta
Coatripparle, dlcesi di ui
IO di slleireiu, 01
tato [icr dimwtrn
e mollo ollegra
prioìc te noti di loi
re, IrìHo di voce (aifiTeS
1, Gor|ibe(Rl«re, Hbaliere «
"•-"" ■" gola ! pnnai
], trillo lU tSS
site nule, t
per rII sItii
pagiuno ; d
lioreheggic
nel jorgl
(.orata
valgo
gorgheggiare
EuSlnU, tuono giocondo d'un
Boto atnuiKnts: ed ^ oppoita a
■Inftmla, che dicesl dell'uie
do di pM suoni inileme
Groppel
lodra
Ingia
-. —la nàt dal volga
Fihelta, iilecoli voce acati, pli
di teria che di petto
Fanlaila, peno di nuaica iitru
aceenUo a
con 1' '
ori di
gorgia, i
untare, sembn ]
eh' egli Increcpt H
'"- omRBento m
al b airiHi
mtendo Ire i
IO principale
- , maniera di tntìm
: pia noie ubìk 1
appreuo rdB»_
riLr'T-éJ
lao In rìlU^H
iDDrowiselB, versi a altro fallu
hno 111' impniwiso
- ' lÉleulonc, piUBmenlo. Ha tUce-
<*' ri |wr k) pia ilella soce, per
e ' takailcre quel camblainenla che
h li toro netl' andu di i-"" '"
,je tcIraMrda
ItMa di voce, i bihi de' più b
(U Mumenli del Cinto e d
rorzBodala lErodaranieiìir
majgiur forle, indi a
III cai l' ìoconilndi»
Mei») jonranoi •! la mi
trQmjl fra il soprano e
solfeggio
Hisolde, BorU di melodia
che dieevail telracurdv
aioaodia, Canio fiioebre
musica di parole spirili
niTDULE, add. Quesla voc
luilurale è quello in i:
al sente niente di sfori!
nifi naturale^ chiama
spoaliione degli oigan
Snello, In cui non ti
Immolle, né diesii
Ofkka, rappresenlailone in
Oraloiio, diceai di un cm
accordare colla <
HtRonlt, musica i
f
1093
111 ione a Itili voci, che
nani sei
chlsalma
di rìlmo
Preludio, pezzo d( itnrania che
serve d' tnlrodu^one e prepa-
ig ceris compo-
I melodii
t ad uo peno dt mo
Progreialone, é
Qdutbtto, i u
■ quattro voci
Ouilio, ru dello
Ho. cioè a '
lata e cote
Quintetto, i
le dieeil fii faliel
I
.. H cinque pai,, _.
impiegano le quattro parti della
mualea vocale, nella quale —
lo più questa t il soprano
■i divide in primo e secaiit
Recitititu, componimento
■leale di stile andante e d
uello delle ari)
nelle nocsie na...
neaie
Repedtore, più comun. dlecsi
riConcUo. T.
Muando e ripùusnda per tutte
KblereBta,é ITnliuniar- —
prima di prinolplai^
■Inliella, é ttn'arìa
dna lenpi, di un movlDienlo
vlvi^ che ordinariamente >i di-
vide In due parli, uauale <li
quattro In quattro miaure, (
cowiaciar" —
Uve, ad Iraliazìonc
nelle eooimedle
Il preludio, che si regola col-
) preludio che gU ]
Sebehiti, Il disc il
tonare che Aiihui k_ „
notte al lenuio darai
Solfeggiare, eoatar
Solfeggio, t una .
senza parole. DI .
vono 1 maestri per :
dere ai giovani II Cw
drt fatta cantare la
per meiio di questi t
quali vanno per gì'
pia fiicili e proc
telligenia
della musici
iprimeniv
« u, >ungj« in I
loletla, spezie di
>ita, sonala o
ipognala col ti
lo 'pili rli'cW
dipendi! dsl
.ilell'olUva
L B DAMA 10»
ol vQlle 11 iMtso, diversifieondone
i, ogni volta li melodia, In mada
i- pErij the Jl senlimenlo prlnel-
e in oitante ti samblBnienlo' dìt-
Zi\G4R ESCA, poesia che canlono
i- le mascbere alla fii^Kla degli
9 ilniiarl , rappresentandogli in
E IV.
«. Il billore
"«n i piedi, andando
1 ■ Itmpo di sciono e
diltuo e per fiileg-
«■ oide £ire una boi- i
liiteHO che fare una I,
imlrliLallata, fornir
Iscambietote mu lamenta del
piedi
Capriolare , iiir capriole , menar
dare al luogo
ungo dove si
iceva pi filando il più
Carotare, ballare, menar Carole
Caroletta, dim. <Il oarola
1, danza o eBerciiio milllare
ìso gli Eniani e Hagneslani
iIb e CavTiuoia , quel sallo
si fa in ballanda, aulleian-
prlolB
Chlrlnzana, specie
fico
Olacr.nna, sorta di b
dì piedi, ca-
Jilbillo 0 di sonala
■; Urli di balla cam- I
""i ulti e capriole
!; »rli di balionchlo, (
"riunì,; fi i propr.
"ta lift in ballando.
di ballo praticata
canladlni
ballo usato dagli
lo in pili pi
antrappasRii.
Correlile , scria di bsllo r di so-
■ulB per lai bailo
Cortellare, idlare damando a
templlc sai lare
DiAZik, bailo, carain^Vnt
uanianii:, ouu. , ussio anioni
fòrza di tutl., che danza, i
Danzare, ballare, carolare
Danzatore, che d arnia
Danzatrice, colei che danza
Emhelii, sorta di ballu che i. _
' itRUlva nelle inlichelraKedie ed
nna aorla di nelodia de cid e-
rana ciie areompaenale
PlGCBi, dlconil le diverse linee
che si descrl\ona co' |>iedl nel
danzare
dgarare, vale descrivere, dan-
zando, alcuna delie Biure di-
verae del bailo
Fiorello, 6nna aorta di pajio,ciie
dai tre dlSerenlI modi co' quali
■i ra ha ricevuto diverse deno-
a«i, che fórse 'ta (
corrisponde al n
me dcfll anUchl
lutania, nel ballo
nenia di fintra H
_baiielto
snelle di dsnii
stori ; questa si so
egati
■ria
. - pieganda i gì
P Irricchi a, iienere '
tieanbndo fe
vs-.^i
[
le ballare II detto _ _..
GavotM, spttàt di bailo
Giga, una spezie di balli
ipedllo eome la navali
Gionopedla, apetle di danxa rell-
gloiB prato da' Lacedemoni che
nsaTultpecdi! hnciulli, Iqua- I
imbaLtendo per la
IsviTtRK, chiamare ci
Mlnuettlno, dhn. di minDClto, n
stesso che ridda.
piiila per lo rtdoi
si ra la ridda ^
Rlgodanc, specie dl<
balla con preslcn
Rlgoiello, ridda: di
Riiireia. dica! qpl
na capo a hr lo
nTsia
zr^
■e, saltare con rCEOlata
cosi dello perchL' atacu o al-
."sorl»"dì'^hallo
lonlana un piede dalla posllora
ove si trova e lo eonittice so-
pra un'altra. Da' Francesi è
. Patio icaecìato. Passo
delta pot dégaie
![W perchè in e»o un
TcnSofcjiTi, «orla di hallo
Treccia, inireccio di lialla
CJ ™ e gli & 6re iin
Tresca, dlcevasi anUc. una specie
ulursle. 1 Francesi ài-
di hallo saitereccio, il ouale si
raceiadimani e ili pletll ; e da
ia«i
questo abhiamo oggi (™<M;ie
ta, salto che si fo bal-
Trescare, far la tresca, hailsre
sofla di passo nei hallo
la tresca = ballare semplice-
mente J
la, e propr. un mlouelto
Trescane, snezle di ballo usato J
sorta di hallo usato dai
Trinciare caprìuole o trinciare '
il ballo, tbIc inlenom-
i piedi per far capriuuie
raifltóarlo
\Kxz„, sorta di ballo usalo da!
Greci
Sezio
KB V.
Strumenti muiicu
j, e pari/ di r«;.
lEKto, l'accordare gli
BtUHisi, sorta di strunieulo da
suonare, che pld non ai lus
u-a. V. Accordamento
Bassetto, iu,t. din., di hasso.
iBIromenti clie accresco-
itrumento di sedici cor-
Basso, strunenlo musicale di eor-
partecipa dei iiulo e
de, che si snona colf arco, che
al dice anche bassetto 1
bamhella armata di cri.
Bisctierellino, di»-, di bische- .
quale si suonano Certi
rello 1
.(Fa eorda
BischerellD, dim. di bischero 1
iimenlu corredalo di se-
"'SSBia'rrHK':;:: '
B serye a suonare li vio-
linili strumenti
mento statile, per attaccarvi le
rpe, stroDiento di molle
liiiinuiiB,dlBguratrian-
Blschcrocclo, dlnu di bischero
sema foiido
Buonaceordo, strunentn musicale i
i.buonaccerdo, stromen-
di lasH colle corde di metallo 1
e ali- arpa
strumento pastorale da
di lliiura single ad un- arpa a
Blacere, ma col fondo di legno ; J
clilaniasi anche arpicordo e gra-
iiiunta antico bllo a
vlcenibalo 1
pfcWlo.pUTcro, ZMlo.
1
B usino, busone. busna
1
-■
Siitone,* lorla di slrnmenla inllca
da aiiono, bu»nne
BuMone, slruincnlo da suonare
uialD dagl) snilchi
CiLzi, per Btmllil. dlclsmo a un
peno il! panno a guisa di borsa
attaccalo alle eornamuae, che
piglia II venlo
Cantina, coriìii del violino e H'al-
trl strumenH , poita in ultiaio
luajjo. di snono acntisslmo
Canto, la corda più piccola ne' vio-
lini, 0 altri ilramentl di corde.
Cartella, presso ! compositori di
mnslea dicesl d' nn peno di
pelle 0 (molo concio e prepara-
to in tal fuiSB da potervi scri-
vere e caneellar le noie nel cont-
por dt musica
Castagnetta, Blrumento simile alte
nacchere , il qnale al leia alle
dita e renile suono al dimenar
delie braccio, per lo percuoterli
tra loro de' diversi pezzi
Catubn, suede di ^ran tamburo,
ehi^ si usn nelle liande militari
Celestino, strumento. Il mtale a».
Bd on cembalo, rende Varmonla
Cembaletbi, dim. di eemhalo
Cembalo, stnimento da suonare;
cb' è nn cerchia d' a-ise lottile
della larKheiia d'uniommesso,
col fimdo di cartapecora a aal-
■a di tamburo, Intorniata dìio-
nB«li e di girelline di lama di
ottone e si snona picchiandolo
con manosiggldl si dice geuer.
Hnonaceordo adrailoembalo
CembaBello, piccolo cembah)
CenSato. F. hcttibtio
GeoiMMne, oecr. di eembolo
C«MlìlimrIta, strumenlo a modo
di dne piani 0 bacini, clie ai
•HMM colle mani picchiando l'n-
WMU'allro
_. corpo einak^irB
Cetra. F. Celerà T
Cheli, quella ipeiie di Drvjd
il attribuisce a Hercarii), of
sa dalla celerà d'ApcDo,]
do la prima II matdec Iqf
Chiarina,
tubo É I
pia acuì
Chitarra, spcile di Uato^fl
piceolo e con men
Chltarrina, dim. di i
CUInnino , piccolo i
suonare corredale
foggia dì cbitarra
Chitarrone, accr. di
Ciculrenna, aorta di :
Ciglietto , capolulo a n
e slmili strumenti da a
Cimbalo. 7. Cembalo
Clavicembalo. T. Bm
Clavicordio. F. Glavta
metallo. Mitten H
iitramenlo, va'
le corde per poWli
che anche al dici li
ici per «Ccordare «ridiir
Ile da nato, compuil
D e dì tre canne , '
'gli fiato e le sllre i
acne al capd dell' equipaggio
per dare gli ordini, 1 nanlrsi
rllevono dal diversi intervalli e
dalle inadutBziaDi del suino
amenta da flato
SS.™
Jco, che nelle medaglie si v
la mano de' snceMoU di (
«, H qiisle era eomposlo _.
e piatire di rame, che agliate
m*. lortn di aearpe di legna
lU Ima, che i corilei calza ™-
per rendere la percossa rit-
te pia Hrepitos»
con ecrla proporilone dlsngua-
le, per lo più in numero di
selle e conglunle con nulie
eera. ChlamBsl anche con creco
focaholo firinga e secando le
Tavole fu gii ritravsis da Pane
Dio de' pastori, i poeH oonfiin-
dano sovente la aanipagna colla
ntlola, come >e ne vMono eli
esempi nel Sannanaro, udì À-
limanni, nel CastiRllane
Flautino, dim. di flanla
Flauto, atrnmento nnuieale da
Dato, rotando, diritta, fiiralo, e
lunga meno d'un brantlo
GH[a<inDa , etrumanto muaicalc
col girare ana ruota
imfcebBoclieEte , che e.
■o In anile eorde
I, di dieci eorde, t
e DatiulnD, strumenta
ile da Salo, ogil dello
ik francese Onaé
«amm, iii
iU(«r£i e
WfflrumenK oiuoni dafia-
»,•! dlcuno c|ue1li a' guai! si
Imboccatura, dicesi quella parte
-" -ino strumento da Hata, a
si applica la bocca per suo-
Incordamento, tensione delle cor-
1 Incordare, si dice del mettere
le corde agli slrumenti da suona
Incordalo, ong. a Blriimento da
suonare, vale messa in eorde
Incordatura, l'alio di mettere le
ja corda
■ del pia bs!
, _■■«■ liclumos luipaton, qiul-
I^Mw *olta luipr—- -"
dei;
Bgiu, quclJB piccola ssninognet-
■- —1 che si d* Baio alle cor-
e ed al plBert; llnguFlIa,
LlnfiuelU digli tlromtitli da fta-
gaeìti
dici zuccbetie Jlupasic in ai>
sananu e ben colleiale in d*e i
regoli, calla bocca Dir ingiiLU- ^
rate con sotllle corleccia. net- i,
la parie oppoata di eaas il ( s,
una tavolttU di leino iaifl 2
oinque once circa, e di on i» ^
dalle dlla dd iii
si alza e al abl .
armonia che non di)|iiMa
[S
Tale al piana Mne . J
eae, ere il wirae delta «mMI?
corda del lecondo tetnM^C
greco e aiiniflcavs medta > ■•
.eaon, era 11 mme del MMlfcC;
tetracordo, Gla# delle medllLlVlì;
lO primo e prtaSiPV
quarta corda _. L
J, macchina Che M^J
- delennlnare 1 iiuivIkmdII Vr^i
neiiana, al dice ad ud*
Docr, ckc I
Iranieiila da atour..
4eiM> ebe 1> dibbadi
^ d'organo
nenb) mnilcale Doto
tilbr. ptT trombi
imenlo tlmile al Ogu-
corla, ed Dccarilslo
fé™ te le «oH™' "™
Psallerlo e pili comnn. Saltano.
bdUcu «trumentu musiciile che
Il Calme t erede equivalente al-
l' ebro nabli a nablon, >lru-
racDlo differente dalle dira
RxGineLLt, cbtamano I laDdnlli
URO atrumento fatto di canne
''^JcBu''e'"'c°iXeÌÌ"T''li"r-
chi di le^no o di ferro o di
mica vicina all' ulti'-
tastalur», e che ancor ella al
lenlo Brande di qiiat-
chiama ed nome & regiitri
dello oggidì baiso e
"Kxìi'saaKs
)le di suono acuto e
u delle canne, che eoirUpon-
leale nel Daulo
dono tutti alla medeiima Uila-
aorta di itromento
liira, per suonar tult' Insieme,
itico di cinque corde
tef"evsndo loro, o rendendo lì
■" e lo
suono per meiio di piccoli or-
^rcbe di «ranJe us(
digni D di legno o di ferro, 1
dove El eaolB e s
Ribeba, sO-umento dì corie d»
r
ribic,
RlbccB, ribeba. F.
Hlbechlno, dim. di rlb»oa. Picei
la rlbecn
Rosa, chinniBsi un'apertura o j
neslrella con varj rabeschi a
gli sh'uinentl di corde
Su.Tiu,EUM<, iorla di Sin sottili
sima di "
SaltcrelU, _. _ _ ,.
che negli slrunientl
SalterlekiD, plÉoòlo aallerlo
le InsiwH
In mano del dio Pane
cangiala da fìlove In e
ianii ExiEli. Oiiella <sl
anche onaidl nella at"
lilare ù n'acciaio ed ■
di Irlanitolo
ci corde, percib dello sncbe I
dcMDWdo. Il ullerio d' Oftildl
e ano strunienlo plano in far- I
pedlli ì'
fra le labbra e perei
lln)[uelta o grillello,
leiJtltndolo rende lu
Sclalumo, struiuento di
ScIndaMo, strunienlo
corde di cui gl'In
vona per addolcire
sdegnali
manicale da Qato
mento a corda il quaH
poca voce, atteai U pio
•■-' -orpo o peroU *!
I ì' oscillazione <■*
11 lordino poi «i ■
qualunque atrumenlo 4*
impediice 1' oidllnlMI
corde, 0 qnail luraadi'
si leva la bm della ••
Sottana, si dice una dell*
del liuto, del vlatlnee'*
a io, 0 buonaecordo
e StaSà, atrnmcDlo dato
alcune camp
detto anche
StDrllna, plecala storb^l
Slromento, itrunwRla -
strumentacelo, pejj. di rfj
Strumentino, dim. di aH*
Strumenta, parBcolart*"
8i per eccetlenia, rf'
ftra\'iceuiba lo = (CBcr. '
per liuto, graiìcemba*
diiJla BiBEglorc o minor lun-
gheiii di tssi, li renda, per-
calendoLI, iDono dlveno
TintinosbolD e Tlnlinnsliula, spuli-
la, campuiello
Tiarbs, atru menta anulcale shni-
le al UulD, d- invcnilane non
molto anUca
Tromba, Blrumenta da dato pro-
prio della oilUila, fatto d' ir-
una sb-umeiilo niusicalc d' uoa
corda loIa, che al tuona ool-
l' arco, e rende uo auono simile
a quello d' una tranibn dn flatn
Trombella, ifint. di b
Trombettino, diin. d
Violi, atruiurnlo iDiuicale di
ile, cbc si tuona coli' area
sono di pili grandexu e di
Viullna, slnimeuto musicale (
frave, che bi dice anche basto
l viola e Biatoncillo qunnd'iS
di minor grandezza
Vi vola, strumento musicale, viola
Vivuoli. r. Vivola
Zinroun'A. V. Saiunagna^dlcesi
KanipoRnetla, dìni. di zampogna
ZampoRUlno, (fini, di zampogna,
XaMello, r/iai, di zufolo piccolo
> di Salo nutr (
liU di IIBIIIO U
grande ,1^
ti specchi, e
refralli .
^tia- Dìnuo. Luce diretta o siaOi.» *^
le il coatrario diliice riifmb ,
iTL alla cioè luce che tiene ilall'ubM» ^
1 e ri- 1 lo direltamenle , ■*
iiTKjcerteippireiue tkei» ^^
ino u «1 loruuno nelle *«g( >*
iggl tinture delle nuvole jwr vi«fll ^
I raKilde'Iumlnarlcelcati.lBIV' .^^
io , yiiel jiiinlo, 1 ^ UcoTare del soie e della IM^ ^ — "
chi, é turbarne I luucicui»;, C4u: um i»n
Il facoltA visiva e renderli meno dure percuotuo e atiliaj
Bili a chiaramente vedere | vbta a guiaa di iaoipu e I
Duole , pari, di luce , vale lan- Folgore, splendore, luce
- "- Folgoreggiare, foigari-
•idM< *;
Dlabniti, tnuparenia
DlebDo, odd., iraiparenle^^nMl.,
diafani U, traspare aiN
SlBraDierc.InlleltersI, piegarsi e
dlcesi della luce
Dlffl^une, Inlleulane della luce
nel correre lulla superllcie del
lUcradsikrae, il di«e quella diml-
aoiioae digU ogfelfi che l-oo-
Fotomelria, Irallalo sopra U a» <-
do di mlanrarc la luce .
Fuooo, «Uceii l'unione ite' nfli
refrain dalle lenti di vem
GsTTUGuunTC, cbe eaagla Jly»^
iBca, quesl
j bcolU cl._ „.._
un (dano poaMMi i
le cose che sono In aMy «I
qual modo e con goal aria 4
limo oriizonle
sopra II quAle ci>-
iaaiixa Cl6 ch'egli
HhMwnifia, dteaerlnoae dcfU ofl-
gcm che non lono vlaibifl fiior>
chi coli' uso riel microiCD^o
- S1icrosca[nco , ap])arl. i eiIcto-
liojic, colui che vede «li oggcHi
irio 11 liiplendci
:ÌE e iustpc, con
• slmili. Rilueen
niranienta. In niarincrla dlcontl
in miraiiunto gli Ofigetll, che
talvolU In mare GomparlKana
più elevati dell' orlzionle fer
uni rlfrailone che $1 la da una
leggiera nebbia parUcolaniieD-
te nel maltino, essendo 11 tempo
in esima e tranijulllo
TViTiDo, splendido, chiaro, luoente
MtQre, limpidezza, lerieua
" — ■,TTO, quello luche ilafflua
Ili di cl6 eh' t lu- <
Occhiare, fissare l'occhio verso
checchessia
ij Occhiala, lauti loutanaaM 0 tsnlo
((Muio di luogo, quanto può
dersl coli' occhio
OcchlbiKllBre, realire abbagli
Ocuhielttno, occbioUiia
OceUetto, dim. d'oedihi
OMiila, pirte nobilliaiiiiB dell' a-
ntnuHe; itnunento delU vhli:^
Talora il prende per In ibla
meilvslma o per lo aguarda
Occhi ( asuisart gli ), iforzarei
Oitchlollao, dim. d'occhio
Olldiione, accr. d'occhio, occhio
£hl>u:Gia, l'ini, d'occhhi
_ UiuKO, dim. d' occhio
U occhio, attenente ad
■ VMchlo
■ Otulalunente, a occhi vrga
~ "Ito, reggerle co" propri
. .. larmine della '
OtHca, lElenza del
rocobio che n'è
OIHco, lust-, quegli che alndia
- otUca e la prafi»>a=aifd., —
lorpo, che dai
la per qui
I che ti di
.0, aecondoch*
' dall' occhio £ vista in minore o
* Maggiore dlatamn
t' Perder <tl vino, vai, .
• pili una casa veduta
I che tcinpo innanzi. Il L
1 • anche perdere d'occhio
I Maploiio, trasparente, rilucente
nkno, iiitt., ogni Buperllcie so-
j pra la quale si adatti ur* "—-
^V retta, in qualunque tuoi
R ; le al applichi sopra
^ fvesbile, colui che le vidi
vede confiisamenle e le I
^islinlBinenle
r;
raggiaci
guardare dirittanienle da lung
rospe Itila, scienza che dimoitn
le Ire ragioni del vcdere.ladl
liUa, la rifleasB e la rltValU
nella diri ti* si comprende la ca
gione deatl eOTelU che iànnoli
cose viaìbill mediante 1 ragf
Iti per diritto, la riSeiiti
ragione del riverbero de
-' che ai h come dagli ipw
inL concavi, ritorU, lof»
sd ed altre figure; la r»»lll
dA la ragione delle coae che 4>
pgriscoao per mezzo d'alnoM
cosa lucida e trasparente, ecw
sotto 1' acqua, per lo velro,H
Sra le nuvole, e questa proi^
va li chiama prospetdva de
Prospettivo, ndiL, che fa proapcl
Pupilla, quella parie per la quali
l'occhio vede e discerne, IBM
dell' occhio
RtPULe, che alitene a raggi (
deriva da raggi, pieno di ngf
Radiante, che radia
Radiare, razziare
i raggi, i-ag
«aggianle, v,,t ..6B'"
Raggiare, risplendere, spandci
Raggio e Radio, splendore ubi
-la corpo lucido
iggnardarl
li roggio
tamente e dijlinlameote gnar
Rngguardalore, che raggnarda
Raggiuu-devaie, agg. a vista, l
occhio, 0 ahnile, vale acuto, cbl
Razzare, raggiare, risplendere
Rane gal are, raggiare
Heaeiatblle, che pui> reflettersl
Helleiiiiibttit;!. la qualità di clA clH
i renessiblic
> >l> dell! sle<
;4<ogg(Uoai
ni naellenl
■e, ripercuotere,
iraare In die Ira;
.dc'rsit((iuuoii-
M o far ileiisre
a drillo canuul-
dldh erse meno
angtblJe
>llu d< (dò eh' ('
refralld
rifrangere
dae
fuori luce, rlspìendere
Hinfrangcre, di nuo\o fraDfCre
BìaFranlo, add. da linfrangere
Rioyerhei'are. V. KivsrhiT»re
RiperciMMi, HBeuo
BipcrcoUniedlu, lifit
nipercuolere, rilietttre
Riperciisiione, rilleailone
RipercossivD, die ripercuote, che
rimanda indlelru. che riiialle
nipcrcDSBO, to aleaao dw rit>er-
Kipleiarsl, della del rlflellertl Che
h fì luce
Rlsplendenle.cherìsplende, iplen-
RÌ9[iÌeDilenlenienle , con grande
splendore
ispleoderc, avere splendore, ri-
Risplendlinonfo, Il rlsplendcre e
Riverberare,
R u I j lare, rifulgere, I uccicare, ai
ersi ■
enlD, ag^. che s
corpo Che ricete la luce rllleiin
•" ombre KKlatB e anche alla
lare, socchiudere ali occhi
' vedere con pld faclllU le
e minute, propria di ctii hq
igraQa, arte che insegna s
RcenoirBiBco, agrari. »ll« w*nc^
ScintiilBiite, Che
ScinlillBre, comi ,
splendere Ireinolando, quasiché
nel tremolare pus che
scintille
Sclnllllsdone, quella Irasnilsslone
ili (vlgon e repllcsU vlbruio-
ne propria deitll astri, per cui
sembra che tramandino certe
Minime, e [>er cui insieme oli
meli! dei rlìguardaiiLI sono di-
lettali e in certa moda abba-
gliati
Smrdare, apparire In Iscorclo
Scorcia , i|uellB operazione che
motlra la inpernde esser ren-
duta capace della le rea dimer
■Ione del corpo medlanle eis
proiiieltlva, la quale fa apparir
le ligure di pld quanlita ch'eli
non Eono,Eiu« con una cosa d
segnala In faccia corta, che no_
ha l'allezu o longhezu che
ella dimostra. Ondr
Irario di vedere In ftcola; __
é (gusndo il vede alcuna cosa
per banda
Scorgere, vedere, dlacernere
Bcorgltore, che scorge
landò deÙa posizioDe degli og-
arrìto alle cosle, al porti oan-
coraggliiyerrar*, in qneslo ca-
~ '^-"- ■ -■■« oggetti
«ilo
■aggli^yern
•IgniBca (r
' oggelU, che per lo in-
nanzi vedetansl separali ed »-
pf m, l' uno si vede nascosLi-
D^I cola, che ipan
splendore
Siili goramento, lo il
tòlgorarc,!
iòleore
cnl?. rfn4
iFulgoranienl
prospeìliva o"&e d
Siienojirsflo, arte 1
contrarre u di i
ampliare le spn
Irasmesil alla
;Ue»i
samenle si rappri
quel che effeninM
iiiDulaeni, gli an
piagano jft™(<-..„
brane a pelKeell^ i
gnisadl eHluvIlda
de' corpi ed mMi
chi (irecaiaeróPta
cose poste t\ di ft
:mag^ante,brUI|Rlf,
ioleggiante, ma
rl^lendc
Sotionsù, diceii * p
figurata aUK In il
vedala aU'insa ■■
oriBtonttle e plUH
Sovrasguarda , iKtet
«guardo snMrlMle'
Sparimento, n iparii*
Sparire, f— ' -" •
dilegoBL -
Spariilone, h> aptrlr*
Sparso, aparllr
5peecbiani,giL__.. __
T,... .
rtggi d< le
■L prfim»
4ere, rltactrt
tadm, scinlil-
ia le tenebre.
Il modo lucente
irta telescopio
t proDpelllvi
iceote, cbe tralnce = molto
Triincere. risplfndere, rilucere,
irpi dialstii o qua^i dUIknl,
netrando per lo corpo illabDo=
ranErberalo, rlHTertieralo, Irai-
mcMO per ila di ritertiera
Tra vede n te, ohe travede
Travedere, Ingannarli nel vedere,
vedere una cusa per nn' «lira
TravedbnenlD, obbof Ila mento, ab-
iole. Àoer le tramagli-
TnvcHole
{Sglla^nna^Mia^
ci si para davanti
uperncle = l'oggetto
uarU della lon
l'oggetto Dbc ■
Vedutamente, visibilmente
Veduto, Jiis (^veduta
Vlilblle, che puA vedersi, silo ad
in modo vislblte
Visivamente, in modo Tisivoi per
Visivo, che ha virìft
e poleauti !
AcllDn>Tlca,csnnocchIate che non
mostra Intorno aell ogi etti i co-
lori dell' Iride
AmpolIlM, bolli vnotg che si tro-
Biacu, sorl* di occhiati fomiU di
un vetro per ciascun occhio i
quill il Aliano lul ne») o di
dteiro alle tempie
Oauidorcopio, latrumenlD oalDt-
I a rappresentare
jecoiiall Ira toro
u regalare dlveniOE-
jnni potavi entro In
una dell' ealremiU
„ioarl&eialB
gnare ogni oggetto, letar t
pernio de' diie^natorl, «afe '
quale l'imaKinc di una ciH(,pa
via di rifmiiune e il) rifleaaUH
è rippresentata sopra onaMril ^
lampo, dlcfsi campo dell'aMÉto '
li 0 del lelescoplo la (foUm "•
dello ipazio che guardante M J
di crbtalloeallL>i'.Li.
Dil«, 0 UKhc .
euìm dw Mr\iiti<
re le iMlle i antli'. ;:,;„ ;,; ,
DiuTTm, livella, lruaar4»«WI
adopera nel mlatirare atpli ^
dlslinie ecc. In camlxi y
Disco, presBO degli ollkl *«lak
grandeuB del vetro di na W V
aeoplo, olalargheiia ddtiM ^
apertura, qualunque alaJaal 'i
fiaura a Diana o conteuib ■* S.,
Buoscopiu, eanDocchlale ein» i.
, dlMal di uno ))«
)namdie,perraovinienla«
nicatagli iCa un orulgglo, r
Ini i raggi lolari eh >>•>> ril
FuCLU , Il dice a quello al
0 ceti Rrdenlo vIvd, che
._ _leln> »\le spere di ve-
perchA rendono gli oggelll
si nppresenlr— '— -
in aatrolabio o s
n la luce : oggi più comun. si
dee fìttomttro
Lraeli, nella dioltrici é lo iteuo
■stBCo, vetro o lente concava
diana parie e convegsa dall'al-
tra, che anEhe dlcesl lunula
IkrooieMa, (Irumenta che rap-
pmenta )■ leilo parie del qua-
■icroKiapla, sorta di occhiale che
to dlceil quello con eul non al
learda che eoa an occlilo solo
DnnTTlTO, ag|C. rialo ■ qael
Occhialone , accr. dì occhiale la
sìrdìI; di leleiGopio
eularc, agg. di crisiallo dell'oc-
chiale, incavalo tCericamente da
tutte due le parli, o da — —
leaalB e dall'altro pian
''" ' lerch* e no
l'occhio. In ,
a anche In Forxa di
OggetYivo, obbiettivo
PoLKBOS COPIO, aorta d) telescopio
ledere glIobbletU che non
direltameo le opposti all'oc-
nenlo Irlangulare di vetro o di
Tlslallo, che si tisa nenUespe-
iroenll Intorno alle proprièu
Iella luce e de' colori
IsraellD, dilli, di prisma, picco-
RevEiiBEHU, riverbero
Uè macchine falle per lo pili
i specchio
«"altra roa-
ridettaao m^gior 1
PKCCnlRTT- '' — -*
Specchio, Bti
teda tersa, nel quale e
Kr vedervi eatro, mediiuu. i> ■<-
sso, la propria c(B((ie^=S'pec-
ce quella che arde coli' unire
i ragli del sole In un punto, o
per via di rifleaalonc come il
V. Lente
Specolo. V. Speculo
S|iecuLD. specchio
Speglio, voce che al u
ToIcnUcrl nella poetip. Specchio
Speri, spesohlD
Sperìna, (fini, dt npen In iJgniBc.
,-.-„ agUo'-
BiiUrdicch), pt^. di bastarda, Brina, la [irima
BÌstordo, mio d'ille^ItliDO cor
Klanchnenlo di noBia e di donn
BiHMrdone, accr. dì butardn
l
rtó.
pronenle t»i Iarda
compare, levar da!
euer compare e co-
"sr;
nell' UNuo tem-
po, e lo alato di colui di' è pas-
taio a tecoade noixe
Bigamo, nome che d rit a colui
die M avuta due mogli luccei-
carne :' onde rraul
carnali, valgono qit
cki^ delio steuo i
Ca», nna Intera faal
aiereRato di lutH.
Calala, cognome ài
nrendcil lahira per
niRtla
Celebrare Ir ipoatr
»,valerarlF«olU —
nlU 0 CPrlmonle
Ceppo, orìgine di fiuM
fora presa dal ceppo degli al-
ClandeiHao, tgg, per lo iiia di
mairirnonio, vDle conlralto In
«egrclo
Cognatblo, BpparL a coenaiionc
Cognoinr, quel name dopo il pro-
prio , eh' è coniune alta dbccii-
c, porre il CI
«iiuiiiinaiìoiic, oDfEDOiT
Giocare alcuna per ii
CùBOTt, donns che tiene allrul a
batleilipo D a oreshna^dlceBl
dlreal , rlipello a chi tiene ■
battevo, la mailre del ballc:-
Comorìna, dna. di comare
Comparalioo, l'esser compare
Comparaggio. C. CompaMlico
OoBMn, i|uegli che (iene allrul
■ ballcBiiiiD o a cresima^dlcEsI
allrcil il padre del balleiiDlo,
riipelSTantenle a chi lo lennc a
battciioio
Con^ngale. V. Coniugale
Coogineare. ¥. Contugare
Caogiu<;a(o, congiunto in malrl-
Conglonnere. V. Congiimgere
a anche In forza i
t andare al p<
e dello
a, quel tempo durante
e al peiElo
ni. Khlatta, «tirpc, a^-
ITCgato di più famigli" ■'-"-
^cu« ceppo
^Qiw^e. auamtameDle per
Cosa sirena, vale parenl^ streU,J
to, ovvero intimo famigliare ^1
DutK, pari, di lanclulle, vaie aio- ]
Diogllare, dare per moglie
Deipoiusre. r. Dispontira
Dlicendenlale, add., I posteri
qnakheduno ^S
Difendere, trarre origine e ttf!'!
il disposare
DlipDsamenti
Disposare, sj
FAniGLU , Bglluoli che tItodo «*1
stanno sotto la potestà e curs. 1
paterna, compre ndmidosl anclni' L
moglie, aorelle e nipoll del pa-'' ■
dre, ae II Itene in casi=SchUÌt^ I
Famigliare, luit^ di fandglia
ml|2lla, detto per vezzo
fimcluin
jilania, riliaiione
.._.;, di Dgliuolo, da figliuolo
FHlaliDenle, a maniera di Aglio,
In modo Blisle
PUiazIoue , 1' esser Sgllaolo, 11-
gUuoInnia
FratelleiGD, di fratello, da Fratello,
P rateile vule, da fratello
Fratellevolmente, fi-atemament^ 1
da fratello
Fraterna mente.
Fraterno, di Iri
Freschezza, i
ventù
Frutto, prole
., __ fratello ,
rateilo, da fratello
rigoglio delia glo».
si dice : la taf i
intl fiiDclu, dot I
on landa un B*^ I
dania ad un altra
prepn)( 1
anfEKl'rti f*t^'' E^rzonE, star
lilé ' ' ' ' " " ^"'
flliparo, che psrloriaee ge-
alosis, stirpe e dUceniienia
«loélco, attignente a genes-
GenerAbllF, atta a generarsi
I- '•"iti, pale — ■" -° —
itilo, gen
Generante, che genera
Generare, dar 1' essere naturaL-
menle, porlorlre
Generati vamenle, In modo gene-
GeneraHio, atta e acconcio a ge-
Generatore, generatrice, che ge-
Generaiione, Il generare = raiza,
Genere timnno, disiano lolla la
Genesi, generazione, naadmento
GenelllacD, della nascita, nativa
Genia, generatlone vile, abbietta
Genitablle.che conreHsee alia ge-
neraiione, gè nera tiro
Genitale, die appari, o che enn-
Genlto, in Tona & add., generalo
fieniliira,|enerBLÌone,naieimenlo
Gentaccia, prgg. di gente, genb-
Genlagila, gente vile e abbietta,
ce nlag Itacela, pegg. di gentaglia
Gentame, gentaglia, canaglia, gen-
ie abbielts
Cenlt, parenti e congliinli. Di
balta gente, lale di telilatin
tCntiUlé, di raus vile e plebea
Cenlerella, dlm. di gente, gente
Ìeo pregiu e nome
luolsL gen taglia, genia
che conviene a ehi t di
bnona gente e di ne
GentileEia, gente nobile
"enllUalo, della hmigtia, d
gnsilone
eia, pcós- il P
, „...jae eanrngale
maglia, tnotttludlne
Glovaneico, da giovane, |
rlovanile. V. Riorenfle
Glovenlle da gioTaiM, di al
Giovenilmenle, f. -' ''
Glovinlle, lo aleaai
cn'eiegiliinio
•Mndenu deUe «iStìe
'infente
(■ ""«iiuiire, is
^taUie, dMnE
'■Mini, per
■t, meiGalsrif,
"li";"",," '«oMisfone di pfl-
«ndenu d»! mMwiino padre
{^««l^eolo. l'higerwrare
•W*j«bile, contn&lo di ~
l«(MerebIliH, qDsliU di ci
"J^a «sere Reiteralo
«jinenire, genera re
2r»*™tor«. che ««nera
i»nj-7^ . ■ '."SfnenHiiMIo
W»"o. ™turale, Iniuio 1 "VimìP"'.",'
'"S'£S.Si""'"""' '"»""'■
'"■alo, fiuleme nato, ni
"""l"»!». non Mliirale, conlr»-| da iVambi' ■"""■' "" manunoio,
'TAs.si^;""*"-' ■1.4" "■■
faiKcbiare, divenir VMi;hio =
w«Kf " ■ ^'' ^ ■"'^'^
l"rtoriW, venuto In veilt
"We, usalo sempre nel n
«ipiQ e parlando de'
'Sì s,s-"sfisj:iw|==»«.,:*
al giovani nelle guincTl jI""*' 1™"''
Ito, che ha lanugine
-Hi..i.ui«, leglltìnuuiofte di colui
(JenOT * nato di lefilltmo ma.
y. Leglliini
!•'»■■■"•'• "l". "■■- -,,1, 1"».
™™»lnien»'_. Limonio, «
«teda
^nUTDlc, attenente
^daparente, aDèttuoso
■^olemenle e ParentcvoV
«Btrteonlo. Pigliai ,
parlBDdotl di foDCiuUa, vaie <
Paternale, paterno
pBlFnMmeiite, da padre, con m
riera paterna
Patemi), di padre, attenente
padre, elle deiHva dal padre
PaMa, lao||o doie il nasce o de
de al trae i' origine
^SnU^Òa^add. che il in_ __
che in ibrxa di luH., che derl-
n dal nome del padre
Piatir)! co* ciinrten, ti dice
l'caarre per vMcnlezz(,D>
la RTado di poter poco viv
ndtar moglie, amniagllarBi
rSu^Ui; moltlplicaiibne di
■ir In nn tempo iiluio
PMiuaKi, coM che ha pia n „
Ttwn, aecotidare, nel iignit di
«amento. Il prooreQiM:
Procreailone, procreamento
Producere. V. Produrre
Produci mento. Il produrre
Producltore e Prodiidlrlce, che
re, partorire. Ballare
Produn
creare, pariurirr, uff
Produttore, produclton.
Produttrice, feinm. rll produttore
ProdDzlone, Il produrre
Pru^eiiis e Progenie , stirpe ,
Prole, proienJe
Prollllco, che Icconda, che (a mol-
ta prole, atto a far prole
Promettere alcuna, trattandosi
" ' vale promeller
ovltrici
Puerile, 'di fanciulla, fnncìulleico
PiierUmenle, da liinclulio, landul-
Puicellani, posto avv. vaie sema
msrilo, oltre al conyenevolE
Blgenemloi
Hlmarìltre,
BlmarlMrn,
Hlmarìltre, dir di i
IIIB
RbizIub, dilli, di rami
Reale nel numero del pili In far-
la di iuil., si piglia lalvolli per
Begenerure, neDerart di nuovo
Regenerazione, il rcgenersre. Il
RlBllo)(ar-e. rimari lare
RlammoEUiire, dar moglie per la
■CDondt volla
Blgenerare, di nuovo generare
Blf eneratore, ohe rigenero
rilo:^! BOE-
enw dlripi-
Riiar nonna
Rimbambire, tornar quasi bambi-
na, perdere U lennu e 11 giu-
di aio virile
Rimbarìiugire, Imbarbogir di nui>-
Blnaici mento, il rinascere
Blngenerarr, di nuovu generare
lUngiovanIre e Ringlovenlre, ri-
tornar giovane
SUpoaare, sposar di nuovo
SinciiE, itirpe, proienlB
BMiguinita, parentela
Scapolo, smogllalo
Seeodere, dlitcendere, cio^ venir
per generaiione
fiwio, originarlo, dlieendeote
j, ortginai
Illa, allrp
SCBI
V. Semenl
enK, da slroKiila
SlroochlC'. .
Slrocchlevi
aBoiliato,
Sobok, pn
Solterc 11 matrimonio, TBlesekt-
Siierlo, aepararal l' im coniorle
■If altro
Spomalato, iponsaiiiio
Sponsale, ma ri tale
Sponsaliiia, iponaaliila
tìponsaliiio, aiHl,, profl-
fiilure no7ie=add.,i
allo sponaalixi
Sposaiiiia e Sponliabi
nita dello apoiarri, i
Sposalliio, add^ degU
Sposamento, lo ipoui
Sposare, [rigllar per m ^^
marìla=dar per taealta
Spoierecclo, marttaliG i
Spoilna, dìm. dt apOM'
«poso, <]neBl( obe nov^
aramogllaM
Spurio, nato d'adullertoj
Slerpone, per lindllt. Aa.
In signit. di battmto:
Stlalta. V. Schiatta
Sllplte, pari, delle di
^nasoni, partateli
la persona prima e i
de diicendono le allo
stirpe, schiatta
Sloceo. kgnagjih), a
_ J
iliifDlar dÌBslmile a' genUarì
Trilignunenl», il tralignr—
TmveriBle. Linea trati
iDtfl parenti, che dsl
nu (tuHte derivati, n
aeUi diiilta Unca
TriDBDUB, tre volle sposa
TroM», ftr ineta£, vale stlrpr,
TrOTSlellih bndulLa sbbandimstD
Tu, nel plurale vale i tuoi parenti
Usci»E ni mondo, vale nucere::
ToioTi, donna alla qnale è morlo
Tedo\'aecÌa, peg</. di vedova
uà per esprimere conipMiU
Srxionr 11.
Vedovona, a .
Tedavotta, ledova g.
VedulU, vedo>lU
Venire, derivare, procedere, i
origine
Viri polente, uff. di feBimini
al matrimonia
Zirrt , dicesi in modo bss
tS'iSiW.Ti'lL'',
Intende esprimere una veci
lainta. Affini tade e AlDnltate, {i
renlado fra il niBrila e '
gninct deUn
IfBalo, parente ip
ialenato, pfageaih
àtSm, satenato
ifpu-lenenle, parei
del bisavolo
antenati per retta
, il parentado degli
iolo, padre del biia-
parenleli, consangni-.
Allenente, parente, eongiunlo
lisarcavolo, padre dell'ai
llaavoiojjiadre dell' avolo
;lle del fraiello, ed
ella della mogli.,
t. di eognala
1. di cognata
0 della sorella,!
leljo dflla moglie, e dicesi an-
clie il marito dellB sorella della
moglie e vicende voi mente delle
femmine ^congiunto di c^na-
Cognaiione , eonglnnilone di pa-
rentado
Cullsteraie, tutt., consangnlneo e
parente per linea IrasveraBle
Collatlaneo, fratello di iaUe
„ . _ . mio, chla-
piansl t «oarllatl. Pnrenie con-
giunto, vale pannile stretto
Coniuge, mobile
Conaancuineo , della medesima
stirpe
CODNinirDlnltl, parentela tra icon-
ConsoLirlnD, cugino
DiaiiBNoRsTE, in genealogia diceai
linia disrendtnltqm»» ìo cui
aooD compresi i posteri di iiiul-
cliediino, come dibeai atetndeti-
te quella che comprende I di
lui antenati
Dlscendenia, aitr. di discendente
Diatretlo di tangue, vale consan-
guinea
Donna, ntoglie, maniera anche del
in aignif. di ntogllc, aiccoiue iio-
■DD si dice per marita
PtgHa, BglluiJa
FlgllaalTB, /^in. di flgllaslro
FigKnatro, Biliuolo -■-' —- '-
mio d'altra mogli
le avuto d'allni
iglle, a
Fillio, I
PigUocel
FlglioecL.-, .
Plg Itocelo , it
FlEliolettck r. 1
Figliulino. r. F
Figliato. F. Flg
Figlloula, la tei
Figlilfol'cBio,
BbUiioIo Dalli
Figli uoiella, dh
Figliuoletto, ali
Figli uotini, fm
FigiiuoiineHa, i
FigiiuoHno,^!
Flgllualo, il CI
pili propr. *
laziane ai pai
Flgliuoione, flg
Fratellino, dùn
Fratello, nome
o fratello e
signlllca nal
lutamente il
Frale 11 uccio, di
telllno
GKHKLtO, quegl
eirito, quegU
Genitore, che g
' iltrlee, ehe i
lullesca e
il marito
a Palrino
Pegno,
Ma, fu usato ancbe ner fiilb
i adulto "
Prcceasor*, «ntcnalo, aolKesiore
Predecessore, quegli eh' è italo
Prìinliìo, colui dal qitil« ai Ine
I-origine
Prinio, anlenato
Prloiosenllo, primo geaerato, pri-
mo fljtlluola
Prlniogeniiriee, la primB genitrie*
OgllDDla deUn
1- ProBiolo, bisavolo, padre dell' »-
Progenilore, an le nato
"roKeniliice, feiii. di progenllore
ronepole o Pronlpo», flfiinol
del nipote , e >I prende gener.
Si nuBli
Igtiuoli
Jpui'riiiJESi-to, generato nel qnnr-
Juliilotolo, il primo avolo de'qnat-
dl pareo lad
blu 0 affini!
SerocchiB, Birocchls
Elroceliia, sortita
Sorella, nome coirelalivi:
»
Borelllna, dlm. di sorella ; i
Sorore, V. 1., Burella
Suoura e Suocero, padre
dre della moglie o del rosi
Suora, sorella
rtlBiaiuente dopo II
nilo
Trinipote, nipote la b
Trlsarcavolo, Urw> M
1' srcavi^D
Ti'isBvolo. leruTola
Triiovo, il lem IVO,
ti dice trisanila a i
Triiavolo. r. TrìUM
Umuemto, flgllMIo I
Unlgeno,unkOB*ii— "
Uomu, oisrlM
Zu, sorella del pi
dre, correlali ti
Zio, fralella delpc_...
dre, correlallTO di l
AllOLESCKNZt, età in cui I'h
éper lermlnare di cr
Adafescentulo, giovane ti
maluro discei
IO che ailatla
Idlore d'eU
. niectlilare
BUiBESOTTIILU, dfm
Altenpare,
BuiBESon — , ~ — —
Bimbloa, ftui. di bambino
Bamblneltó, dim. di bamlilL..
Bambino, lo stesio die bambino,
ma i pili in uio
Banlilnucclo, dim. di bambino ^
dello |ier vezzo; banibinclla
Bamboccio, dieeal per bnnibinoc
e fresco, coli
■ lino, di>
_ per lo più •!
Bambolo, piceiol
Uno, bambina
iol Anelùllo, bnciid-
I \eecbleEu
iiuiujo, agi.
-'- '--0 E^l
lolla,»
- 'MUl
IncreniBnla, e e
['ancor voliere i
imn», dòn. e ^^
DkcHepitÌ , TMoI
Iraveeehtem, i^,„
Decrcpi lena, eu dea
"••-tM eatrena, «
M. Vile idril
t, doinellicM
IMTELB un Kti liai 1
m
i di il
.come
eiulletlu
giove.
Garzonotto, accr. di E«r»>nc
levB-
Giovi neccio ,^ l>my. di liovane e
anche si dice di collii cb'è nel-
^^^H
«gio.
l'eltlralsgloventd e U pue-
rili*, onde non pub ancora >ve-
icJla
^^^H
M"fl.
GiovEUBUOipegg. di giovine, mea
ustlo che EiotsmicciD
^^^1
lErtiia
Giovane, .i«t, cir è nell" eli ette
tona-
eh^^e sul fiorir dell'user >ua.
^^^H
mi»
ch'einpovenlil
■111
GiovsnelUno, dlm. di RiovancHa
ilh>
■'■ette
ai fiinciullo
^^^H
ii»u. Ma in alcuni de' tuoi de-
Ila
rivati non si ma forse da tnUI
ni* e
Kll icrìllort io otaMuna delle
poErl-
lì"' Wtla''f."ri Tstoiii ^i'
^^^H
, non
derivate dicwa, la aola prima:
DU aldine delle pid usate IB-
^^^H
iUb
ranno tratte fuori s'Ior iuo^
op».
gioventù
qua-
Glovanonc, occr. d) giovane
Gioianotto,ai:cj-. di giovane, beB-
^^^H
0,&I1-
maggior gioventù e più rmea
^^^H
bambl-
elA, ma benal par accennare
maggior vigore ài forze e pia
rabualezia di corpo
Glovcnello, add. e *«*!., giovi-
^^^H
mf-"!-
Mloll
nello, ma non È molto uiato
M-per-
Gloveneiia. V. Giovaneiia
nollitudlne di gtovanT
^^^H
Ohninailru, pegg, <U giovane, glo-
vanaccio
pno-
St
Giovine. 1 UloTane
filoviMllo V p u , dim. di gio-
vine, lioronetto
&-
Giovinetto r ^<o^■Detlo ^^^^H
Eiw-
tìlovinoltu 1 Giovanotto ^^^^^M
Grande eld, vale eU avanigla
ImiEiBE, sbirbato
Inqinbe e lB|iuberc , che non
ancor oimilo alla pubertà
Infiute, Bambino
InisDtllila, la prima età dell'ui
LiNDcniiE e Lanugglne, La gloven-
lil 0 i giovani sleBsi cbe hanno
la lanugglne
Lslte, poeticamente, vale inl^-
zIb; tempo, in cui il bambino
non e gncora spappnlo
Longevo, di lunga età, vecchio,
HtQGIOHE, dlccti dai legisti coini,
il quuie ha l'ctAiilanenper nis-
negitare le cose 9ue=CD]ui ch'é
naogioniBla, magtjiorc per conia
Hnlornscalo , condizione di ma'
ruco, ragione di maioraico
Massora. V. IHaiiaia
nalSHTD. f. naBiaio
matrona, donna anlorevole per eld
e per nobiltA^serva di eU e di
sperimentala (edellA
Hsturitd, età pertletta
naturo, agurat. ai dice d' età per-
Mezzano, di raexxana eU
Onore, prciio de'IegliU dicesi co-
lui, clie non i fflunio ancora
tUfMA determinata dalla kggc,
onde poter essere padrone di
s« e della roba sua
IHInorlta, yualitd del minore e vi-
le anche lo sialo di pubertà
HulUluslre , che ha molti loitrf.
, _„„ , — filavaniie
Ottuiubnii, ottuagenario
l>KogenBrio. f. Olluafleiiarlo
Ottuagenario, d'elA dioltanf and '
PiBGULGTTi, piccola rancluUa
Pargoicllu, dim. di pargolo
Pargolezze , voce disuuta , hfr
Pargolo, piccai fanciullo
Parlo, la crcalura partorita
ParvolEtto, voce oggi |dil dell*
poesia che della prosa
Parvobno, piccotino, fanc^uUfau,
fanclullelto=ifiiii. di parvoki
Parvuto, Piccolino, (anciuUino
Parvulo. y. Parvolo
Piccolo, tuH., bambina
Pieno a'annl o pieno (feti, n-
giiono molto vecchio
Plsi^alelto, voce bassa, fiinciuUa,
Agliuola
Prima giavinesza , vale il prin-
cipio della gioilneui
Primavera, adolescenza
Provello, di elii malora
Puberld , eU nella quale l' oomo
generaiione, e neRa quale spoo-
tano i primi peli nel pube
Pubescente, che ha puherU
Pueriiild, puerizia
Puerizia, età puerile, (anciuUeua
1, colui o colei
di quatlortlid an-
di r>Kaiia |
KdiniKaiielta
Uo, ibarbalo.
cU mg»is
di ragaiiD
Ti Hi»
alta vecdiieiza
Tecchia, colei ch'£ nell'eia delU
vecchiaia
Vecchlaecis, pegg. di vecchia
Vecctala^lo, pegg, di vecchio
Vecchiaia, età nS' i tra la vlrìUU
e la desre|dteiM
Vecchiardo , vecchio , ma si dice
in cattivo senti meiiM
Vccchiarello. Y. Vecchierello
Vccchlccio, die ha del vecchio
Vccchlcciuolo , diiiL. ed avvìi, di
e di piccola statura
Vecchiezia, vecchiaia
Veccliino, vecchietto
Vecchio, tuil., ch'è nell'età del-
la vecchlal8=add, antica, (di' 6
di pio tempo avanti; canlririo
di nuovo e di moderno
Vecchione, accr. di vecchio e ti
rondo aspetto per nnlica eU
Vecchlollo, vecchio gronde e pro-
1 ecciti iicciu, tecchlo male all'or-
! hi sessanta anni
ichaiellanlaannl
0 de' pupilli
■erde.gi
irile, if i
uomo 0 che attiene ad u<
nata e tendeole
\-EtA Vi
melai:, >
Virìllti), pari, d'etì d'uomo, a' In-
tende quella età ch'i di mezza
tra la gioventù e la vecchieaia
Viro, d'età virile, uomo latto
Zitello e Zitella, bnclullo e tm-
dulla
Zito, menouulo che zitello, Ean-
dullo
Zittella, r. Zitello
À-TTEKT^ZA. in cinque SeiionI ti divide quul.^
ella 1. li coiiairendono i vocaboli generali: neUtf
!• peicì: nella 3. Qur- iti cetacei e degli ar"^- "^
elle conchiglie, dei Uttactl, soofitl ec - — "
Il degli animali marini.
U ec. i nella b. fk
E, agg. di quE'leitfl.
irmathra o guicn i
lle|o, agg. di que* pesd.
lU pesti ci
branchie libere, doé Ibrnlle di
copcTcbl braoGniali
CLATiTO, agg. delle conche che
som q>ane iH i>otlondnl o noo-
cU alla maniera de' rìcci
' ' 'e branchie
(iiiiiio, Il gulnare
quella parte della
-.lìobga, scrinare
Latte, iringlu " "
.alien, agg. di pegM
muchlu allurchè bi
che feconda le m*
che ha liicb
ECHIKITI), atn. delle conchiglie,
che tono annate di punte slinlli
(gli apanlonl degli echini o rlc-
FBEGOLt, quello nuinala che (an-
no I féià nel leaiM del gelUr
le UOVI, (recandosi au pe sassi
Pmnln. fi-riala. ChlBniasl /i-c
medesli
j. dato dal LI
dove i p«mI Unì
GICGDI-iaK, Bgg.
piume del ventre bollDcale qsul
sono la gola. Tale ' "
Fa chi li Hei
ToRtcìco, nel slslemi di LÌddco
dlcomi toracici mie' pesci, che
Tmctilforme, agi. di icttKceo ■
Fonoa di trattola
l'i\[viLTE, i^g. di una elisie di
teiueei che ecnuprendc niHI
quelli che sono difesi di una
sola armadura o guiBlo; tali
SODO le lepidi o patelle, 1 ricci,
<1 dai pescai
'» cui puntai
e difficile a
Carolina
per tutu I'»
Bidente, pesce che ha il carpo ora
ohIunKo ovjda, orfljlobulare e
tutta coperta di spine torti ed
rene, ni ritagliate nel meno,
sì che aernlji-ano due foli denU
Blennio, «enAv dì pesci che han-
BÌ%cHe
Khe cpialt
dolce, meii
del Pulci
r
Bramii, diceai d' un pesce che ha
Je Biette aere Buarnutnole , e
ventìnove raagi all'ai etla «naie
CuxioriHU, genere di pesci che
haniio il corpo nodo, e quasi ■
fonila cU cuneo, la leala pili lar-
[■ del corpo, il labbro superio-
re dnpIiCBia, gU occhi «kini, I
«Ricreili rieUe brandiie cldoal,
r BpertorB brancUale nella uD-
CB, la membrana branchiostega
con sci raggi
fìgoe, genere di pesce di mare
CapIgnisBO, genere di peaci che
lianno il corpo per lo pili a for^
DB braóchioalega
che h
la lin(
ci cbe hanno
tilcralc diritta: l' aletta deir
no ciHi dieci raggi
Carpio, genere di bes
Il corpo ovale illunialo, i i
dietro le branchie In un
partlcoUre e corvo ; nel p.
un QUO aspro, tre raggi nella
membrana branchiale
Cari'Ione o Carpio comune, una
delle spezie ite] carpio, lauuale
ha il terzo raggio dell' Bietta
doraale ed anche Tatto a sega
CeUo, peice che ha l' aletta dor-
nle anteriore con cinque raggi.
Dille DOVI di queato pesce si
prepara I* bullarn
Centrini. Squalo a7a
Cheppia, pesce che hil
SniU di strisce ed II i
mera, pesce che
collo uno spiruHo m
dripartllo; il labbra'
divisa in cinque pai4
mente due denti Indi
ihlmo ; con queato BO
mente iii Ghlamatt i
Chioi
(ìiandielta, pesce di a
ha la testa molto lui
di martella ed obfi
unita col corpo; di
parli dei capo mot
occhi e la bocca è
lotto di ena
.pesce ebeta
Cepola, pesce dti quale hav veni
due Bpeiie poco conosciute i
Tlvono nel Medllerranea
Càanduo, pesce cbe ha piccini
chic ni
loslegaS»
d^tf ■
aliiw, anguilla p
ino. r. Carpio
pollici e pesa dna
Cobite, pesce che bl
lungalo e quaal dli
ghexM ; gli orahl
lo : I coperchi br
riormente ehìual
Coccolanu, pesce chi
cilindrico, la leaU
Colina, peice cbe in i
nf-alBta e coperlo Don
Enlrilì '
ipeiìe di pesce, ch'es-
I aolicbl paragonalo al
a col ibbe il nome
OjtBftie di pesce di ma-
aBenUla dal Puksl nel
le, ione qnelto che i pe-
mamaaó oggi ùragnolo
, BOBe ipicitlle» di ud
dfCBcre platìtìa, die
1 UTcnlre deQc apeiie
tliDD alle coppelle
leredi peiel oMerTabitl
Mia pMìirga che ii eor-
Is, •cullata e luberOH
■Oria di peicd
esce che ha la testa coni-
In pendio, e senza bcs-
I alla nuca; le mnsce Ile
■.nte lunitbe , armale b-
di Dita Ala di denti mot-
, quattro de' quali per
(.1
■lana ai ptncc^i^jic
-UM dalle branchie I
«WlTCIil, >a teil
Tto di acaglle, «11 occhi
membrana mobile, la co-
pesce si solleva dall'ac-
aee della speile delle lucerne.
Il quale ba qualche simllltiidlne
col ragna, ma é pia pindota b
contini. auBt plil grasso
erracela, ipeiie di rana di co-
lor glalucdo, la qnale ha ani
ceppo della coda una liinn ■pi'
na osiea, cui I peacaloridannD
li nome di ferro, a oaglooc del-
PemccioDe, aecr. di hmeala,
ferracela di atraordlnarla gran-
deiw, della altr. terront
FillaiBna, pcace che ba il rostro
In Ibrma di una flaloia e tor-
mHceUe, la dAoi-
qoeUa speiie d
iella ferraccia, i
Olia di pesce rammcn
rBgRt, il corpo anEolBnl
FonnenliDa, Bone che vien dato
ad una specie di aguglla del
lutto umile ai pesce troiubettn,
•e non cbc ha il capo molto pia
iBollno, pesce di mare. F. Fra-
Fraleasa, piocoln pesce di larle
eie il cui carattere dbtlnU-
piccoia lincea che a' apre
lanto più ol di sotto del col-
dell'orco, e il corpo a guiia
:onu ed occhi grandi sFluatl
iteli he, sette raggi rotane
sterosleo, pesce che ha nella
uendirona branchìostega tre
raggi, il ventre coperto da il-
lune lamine ossee, I fianchi del-
a ciascun occhio hi
delta apezle de' cani , che In
Teneils il ohlanm piace (falla
e Del Komino luorgane. La sua
p«Ue è cohirsta e inacchlaUi a
gnlta di vipera
specie di pesci del (tenere nlo-
oanlo, > iBotiva delle regolarlU
delie iftut bianche iparse so-
pra la SDa superflue. S] posso-
no contare wnnc volte in cia-
scuna parie dell' animale alno
(d otto drcoll concentrici
GhiDiia, pronunziato col primo O
1 . .,11. a rana, piccolo
frnaio, di
nell'acqua
GuiDcck «pecle di pesce bitosIc
che M il ventre di color cele
■le, ed altra specie di pesce de
eolore ìb tesso
Glavc, quella che agi;l cblantlamo
pesce spada
Gobblone u 11 Capigroaso comi
hs'dne pungoli «Ila testa
Grongo, pesce clie ba il cotf
rolondo, rassomlglU, tn sre
DMFte l' anguiU» ed i coperto i
mneoslia come qaesla. Dal don
alno al di ID della linea Intera. _
t liTtgla, p)A mila e sai «elitre
■ — CChlato di «Hgioerii bianco.
- ' jalta dRll'ollo al
ronco rotonda
_ - .jnchettlno, plcco-
pesoloUno di Mare di
mela, apeiie di pi
corpo bislungo i
ne iientllc, con lisca Irlarnob-
re al petto, multo simile Eilat-
aellih fnnrchè nel capo, ch'i
pia larKO, sehlacciBto, cogli o»
loziD, pesce di mere di color ver-
diccio, delta grandezu e U-
teiia del muggine, ma di pan-
eia alquanto pili piena
lilBBRii, dicesi d'un pesce che
ha le labbra doppie
Laccia o Cheppia, pesce di mare
che ha Banchi segnali di strlace
™, m """ che haU
testa larga e aolHIe dlnanii| (Il
occhi per melA coperti con pn-
pllle nere contornate di un'Mde
di color verde marino
.smpreda.sorta di pesce dlmar^
che ha la testa di color grlgh)
bruno, gli occhi rotondi, ta po-
pi Ha nera entro un Iride giallo
di oro. Alcune han pure atta
nuca unn macchia bianca in*
lunda^Ziii piccoli Inmpraia,
rljihe traversanti e
Lamprcdotlo, lampreda giovine
Lampuga, pesce di mare qnisl
■ondo e schiaccialo, plfl plceolo
quale somlgDi.
o. te labbra por-
ut lo vaguneote
"n
1t»
pfiiSJ
■pertura della booea Ur>
] mntcella sapcrlnre ptik
_. „. _ _.. > di pleooli dinU
Lucertolone marina, sorta di pe-
sce cbe ha mialche mmif IJanu
eolia lucertola, voi. dello cior-
Helanuro, ai
rapina, che ha
iDiUite a<(|iunlo
*lbi sui«rtore
a dell' Interiore
Borta di pesce
bliUMtala, rgrxn,
, plana al bas-
di (tran i
Hcomhro
... .jdlpeice, chD non
cwc lu fondo al mare ae non
qaando t In ealma
nerlango, pesce bianco molto la-
porllo, e diviene lunio «ola do-
dici In veni! pollici
merlo, si dice ad nna razia di
lerluno, pesce che ha la ma-
scella inferiDre pili lunga della
superiore. Questa è Is specie
che salata si traiporlaln molle
parti solto l'accennalo nome, e
da alcuni dello anche banaoU;
altre !!pecie \itrb di qaesto ve-
nere comun. si scambtano eoli*
mcdealma
Hlcrottero, neace con dua natt-
L di re, piccalo pesce nen-
Irisclato di colorì diverti,
:, eiallo e rosso: alcuni
strlsdatl per lun|a, ed
s lingue appena. E|
Br0!SÌMÌI
l' allra d
a forma di Hli :
leigera lUi
riBverate, reaiw-ii
Nomiuolp, spetie di pfrace
OccHULUNE. F. Occhiala
Occhiata, pesce di color rossa
■hnlle al parago, da cui ti dl-
•Ungue per una mscnhia nera
'Y enti ha prCBio alia soda, ed
„ uni detto perche 1 anai oc-
iVU >ono molto grossi relativa'
'- alla mole del corpo. Dtà
ori dtecsl anche ocobìa-
-i occhione
OccMone, aorta di pesce. F. Oc-
Oidio, pesce che ha in teata ot-
tusa, la bocca Dialtai i denti
! sette raggi
Fsrasn e Paraizo. peuMino di
are KenUiiaaiiua e cosi sMti-
che si crede non esser altra
lE la figliatura delle sarde
Unaca, pesce simile alla ram^
isl detta per la simiUtudha '
V ha la «uà coda colla radMe '
..2 Ile pastinaca
Pegaseo e Pegaao, pesce, che li
Il corpo angolare e la MH '
prolungata In un rostro
'entscanto, niexle di pCMt * '
cinque pHDCWlioni nella pirtl ''
anteriore i. ,. ^.-^ -
Penice, pesce che ha la leAM' *'
clinata ed 1 coperchi brir *•*
squamosi e
branchioslega
Ombrina, pesce che ha la lesta
aorta e tutta scagliola ; la mem-
brana branchiale con sei raggi,
grandi, ed il color delle gole
meicDlala di verde e giallo che
Oreano. spezie dì peace di mare
di color roaso. [n tatto simile
^ pesce cappone, ma pIQ plc-
Oimlto, pesce TDlg. detto polpo
PaGEU.a, pesce di mare, volg.
detto parano
PagHelana, agg. di una razza di
anguille
Palamita, peice di mare quasi
simile al tonno, ma pili pleoolo,
ed tondo di COITO, di color
rchlno cupo e rigato -
Palombo, «orla di pe<
„raz« ifet cani msr/ni
nrago, pesce slmile al friioUnt
Pescatore marmo, pesce okelt S
la testa pialla e rotondata ■) '-
f'o^ìd^'^a' fi '■''.■
anche 11 diotu/.i
Pettine. Peme ):, r
pesce di acogln'.
ro circondato d'-iw ■
pinna dorsale . < h<
Pezioono, pesce più comun. ncW
PiallDne, pesce di niare ridka» >
Ile deli' ali oste, armalo d*Mi ^
mollo duro, e irusil lartniM '•.,
ai flanchi. dt color l.Tfo. (lai- "
esce (U mare lond^lian-
. mi picco! lonno, il ')ua-
ibile pel SUD accompa-
1, ipeile d' animale ma-
le a un plnocchia, dì so-
colore siiDÌle alla por-
Tlccoh) »lor= —
fiDllQ i'BOqiia per .
L> nutrimento} al moda
ce prete, peacetlinn di
] lesta Innde, quasi co-
iiEOt aia più KTuasn
■rino, fiorta d' animale
i nel fondo ilei mare),
chiamasi dai pescatori
un pesce assai alatile
a di figura , di colore
o, la penna appiccata
mila della onda ù senii-
• lutlB nera nella parte I
ìTK, pesce che ha 1
gcelle divise nel
iS fessura, in moda chr
o prescnlare quattro
orla di pesce di mai
corpo larga sul davt
iniendosi verso la i
Ita pialla, più larga del
E, ([iiaii slmile alla ferri
Ila (ondegaia pio e
'in Geno
assomiglia a quella Se
liscio coperto
'ucosn; kIì occhi uong i
•un ; V hide gialla In i
i <w>iaIuiiB e orlaU
la bocca guernita
^
molti denti acuti;
Bnisce in punta, e li coda lunga
^uernlla di due piccole natatoia
Cina, speile di pesce che vive
nei 1 acqua dolce
eniora , pesciolino di mare ras-
soniigllanle all' aringa , famosa
percné ai appiglia ai fianchi del-
le navi, e perciò gli autlcU gli
alirtbnlscono la farsa di arre-
vele «oniie
esna, sorla di pesce souamaso
està, si dice l'osso del pesce
dal capo s1!a coda, che allramea-
' mainile Euèmi
ieri, la superiiire al
inga dell'in-
teli- occhio I
£n,ui superiore alquan
ngadelP inferiore, h
.Bll'aceh^ ■- -
picco la rafrana
«pelle di pesce i
Romho, pesci
sa a guisa di lima;
dello squadro
'-""■ •" '■o pesce
lanto la superiore, amen-
rmale di parecchie file di
denti acuti, tra' quali gli
ITI sono i pia graDdl =
, di oarn
Romboide, è nome di
lisa pE
zie di pesci che han la (arma
di on rombo, e delle pinne del
ptacl di questa fiwnia
Jmidlne. Pace rondine ,
peice ha Is Iella che t ~
ifOTvlolello, Il tronco
■fl primo natetoio del _ . .
Stììo della coda di un dlestro
ara. Il lecando donale ver-
r» 4hx1o, I natatol pettorali di co-
■ ■-- -"""va e segnali di macchie
prs e spianato di corpo , con
teata fecola, coda larga ed una
Rotane, lorta di pesce
8U.UI1, nome, cbe I pescatori
danno ad on pesce di mare sl-
mile al ranno, ma pili compres-
■0 nella ichlena
Baiamone, aermone
Salpa, pesce Ignobile di mare, di
colore tendente al pavonaz»),
con alcune rlghelte fiialle pld
Scagliot
3
Scalbatra , peace d'acqua d
mirilo scaillaso , t pìeiM _
■che , schlacdalD , biuico . ( .
DO po' di scuretto sulla MWeH
Quando ( giovane e itìm»
prende 11 nome di bruglhla
6car>fB|;gla, pesce volgann. dMk
Scardine, apeile di piccai ptHt
di acqua dolce
Scardoiie, apeiie di plccol pM*
d" acqua dolce , fone lo ste*M
RoardovB, pesce che ha le lanto-
e nericete e venHiHire ranla
:i. U iKicca pG»
Santa, lardella o lardlna , diceil
Of gì «onim. da' pescatori
Sardella, ptoeolo peioe che ha la
testa pràtab. la fl-onte nericcia,
«k operootl delle brancble rlca-
ti e araenHid, gli occhi grondi ,
la pupilla nera e l' iride alquan-
to f lalla, mista di bianca
Sardina, sardella
Ssrgo. V. Saraeo
Sarpa, pesce litorale, che al pren-
de colla rr~ '- "
dlceil di ce
rta qualllA
dlpeaee
•itì&So-
•Sitare t
irt prqpr.
rln di pesce di nu-
re, che 6a
corpo b«
ungo , la
Mita luna a
lla"t^M
MW»a, T'aperlorad
Isrg., U i
e Uscii ; il
5H
,KS
IO, lUD iti
due t^
rulto, oo-
acelle, dì
una Bla di
pictoLl de
ntl scuti ;
e di questi
ulUmi a-i
cMlrano
di loito
Sgomb
sSierij .
. .a di pe
ce slmile
Bli>!_.. ^
e, ma ha la bocca
I>ia piccola
'•«»,;.=
di pesce
di mare
Sogliolg, lo stesEO che ioeIÌb
Spada, SDTla di p«<cc eh' e di un
— "w nero, lungo Tentllre ed
0 ventlcinijne piedi; Ila la
a tronca e la liocca luerai-
'''nT'.ie''jr
t anche gainberello
e di pesci dell'ordi-
tanlojilerigi, che hii»-
i delie mnscelle tìtt
ri l'utODdl lo fiirma
pigola , nome che si da nel Ro-
manu a quel ]>e3ce, che In lo-
Spili angoi», pesce piccolissimo che
cune spine nella schiena e atU
In pancia
pinello, pesce che ha tre pungo-
li Hill HAnn. Tflinra vive in trup-
le, cosi che, non
mmesllhile , si
anche s'iiiKrussaiw I terreni
r
list r
mi dinanzi In pania. Sul dfnan-
d pure sano >)tuBle le narici
ricoperte d' una pelle. Preaao a
qoetlo orlo vegiontl gli occhi
picoBlI con puplTla lerae mare
ed iride ilBlla. I Turchi bnoo
della pelle di qoeslo pesce un
xIlTlno, di cui si binno le —
Irocasae degli orulogi. l Hai
'la di pesce , dello
e iquadro
Blgniflca pesce buMne. spezie
di baccalà coti delta dalla siia
Bguri t dalla sua dureiza
Slarhincella, dilli, di storione
SUrione, pesce che ba la lesta
InngBta , Inclinata alla base ,
doru oopertDiU una diadi S-_
<U, dae ani lati ed allrettantl ca-
gliarli del ventre. Gli scudi so-
no rsHlMi, oasei, larghi al bai-
M e Haiacano In una punta ri'
II' Indietro. Travasi qae-
-- — ■ -'?l [>ard,
■ii'diTi
dell'Ocpono, dei Medilei
e passa nei torrenti, ove sbiM
volentieri
Stromlffi, nome loipos
della loro in-
crespati,
lulala conchtoka
Suce, pesce di mare slmile alla
■oglMla , ma pia piccolo , idd
tilwica e pili gentile
Susarella, spezie di sgombro men
pieno di corpo, men tondo ed
alquanto «chlaedBlo. DisUngoe-
al da una linea ondeggiante che
■i stende lisi capo aHa coda lór-
6 tariti ni. Dal nalurKlUtl gncl e
itini detto tratcuro, che signi-
fica cordatpro, dall' ispmu
della cada
Tjuhwu, ipnle di pesce
Teaoia, sfiale di pesce d'acqua
doke, non molla grouo, di su'
sapore come di
-'enfa, spole di pesa*'
Tenuta, pesce. Ti Bea
TinchetlB, dim. di tìm
TincolInBeltaeaUiMkM
~ 1. la IcmL dal M
Essa, speale di pai
Ita sonìlgllaitia d
a palamita, ma ift
latta, pili dura e J
D, pesce che lu i
na di fu», groiai
sottile verao la ,
u. Ha la lola^
lunga delPallr«
„ ,>lccuE deotl am*;
Topo. Plica topo, sosl
la sua sondgiiania ed
Torpedine, pesce che t
elettrica. Trovai! na
rlentale, nel Medll
nel Periisna
Torpiilla, torpedine
''otano, sorta di pese^
che loUigioe, calauH
Trscum, sorta di peaM
che dioesl codanra
rtllo
Tremola, r. Torni
Triglia, sorta di u
dllEimsUiite Uova di <
faulronibcUa,ehia-
XMxiao peicnllna
lAbccIila e di color
-" 1, 11 quale
!cie di peMfc i
^o^clli glie, del- "■
UranosCApo, torta di pesce mvf-
Do, COSI chlamgtu eoa voce ne-
ea, che vale oiservatore dertr-
mamenlB, perche ha gli oeaU
Bui capo, che luardano il deb. ,
Dai Diademi {ullsnl e detto p**
VicA, pesce vaca, apecìe di Ter- «
raccid cotis tetta uguale a quella -
del pipistrello, ma cundueape*
eie dlcaroB callose e rilevale,
che tpnjitano In t'uura del capa ^
Lo carne é cattiva e rosslgnaji V
si mangia lalala e da alcuni n ^
Velluto. Elisa viUuta, chiama-
no i pcacalori una specie di
ralla gentile
ZiGOLO, surla di pesce
^frgo. È assai de-
*Wdo; ha nella ma-
j'f.TOlgBnn. chiamate
^ii«redicelacei,che
'^ea In altro dalle
^ f'uxnìo delBno
mt the ha I de
«te le mascelle, e
W|llo lui capo
FI9KTEBB, spezie di bi
altra nome san delle Tltelh a
Gecu, anilbio che ha la coda ro-
tonda, lunga quasi come il car-
po e questo i liiberoso, a cia-
scun dita un orlo raembranoM
ed un'unghia piccola
I^poFOTjnu, animale anAblo del-
la araodezza d' un bue, col qua-
le ha comune la cortr —-
delle gambe.
. . Nitrisce come il cavaHo, e
feeciù farse i stata detto o>-
vallo flumatico e cavalla nu
no. Il suo corpo è coperta
nn eoolo nerkàa, dDrlaalmi
sema pelt, lollonc 11 muso.
: Htm
ri, invece d' nnrt.
becdietU o merli
di pesci, di grandezia liD^le
alla galla, di color volpino, e
ai ripara nei laghi
PtccuLirccHin, anfibio, che Ita al
labbro saperlore due piccole an-
c aotlo di ti
Questi animali hi
nudo e qualtra fi
■ Ranella, aìm.
naoDcchia I '
Hanocchio,
Banana, d;
quali sona |
Vtcccutio marino, api
Pipe, anUbio, cbe tS piedi anierkv
88KT0NE IT.
ffomf delle cOTicArglrB, di' letta
ABHtTd, astaco o gambero liuti»- b simi:
Vllello, fì>e«,MIÌB iP
BSLBCIIKITI, «onchlulle della Sgu-
rn di un cono prolungalo e ler-
mlnato in punta, cheBnora non
al sono trovale se non rossiii, e
d" ordinario vi il osserva una
apule di scanalalora laterale
Bucanfia, genere di conchiglie bi-
valve, c&e hanno qualdie soml'
gllama col cuore del bue
* Càumuo, verme marino che ba il
Mrpo qoail dUiidrlcD , aguzza-
la : una coda anildplle romboi-
dale. Per mezlo di tubercoli bI-
taoea ìt tue tiracela agli scogli
Csmerogia, agg. che ai àè ad una
■l>eile di gambero, dello anche
■pamocchla
Cammello, nome dato ad una ipe-
ile di turbine o slroinbo
Ctoero, lo aleiao che granchio
Clt>pa. Y. Chiocciola
'■-' 1, apeiie di loofllo del ge-
« delle coDchlgUi
«•Bc dello uovn dL unui^ , ^
é una naia di balani senza gì
acio duro esteriore, lus con ur
pelle calli
Castagna di
Biccio _
Chelidro, tealuggiiM
liociuola, nicchia
adarìle, genere lUl
ha per carattere:
spezie di iliadr —
che sono pia ci
riche
Clporro, grondiNin
Coclea, si ctuanti
chiocciole t ■■
Conca, nicchii
Conchiglia, co
3 unsi piccola oaw
ci solo idecUa l
iusieme coU'aulB
Corallina, nonie di ■
eh- « di uà eolor
ralhi
Corallino, ronca o *(
:chio binochisBÌ
[ior parie delle
nde dcll'lnlerio-
tol fratta della
ra,diceBÌ d'ana
*iisin.s i.iiiiUg-
foglia de' carsi-
UUilaceo, volg.
Planai al cappello
Ilo ti im eenere
DMlro della loro
[C le pietre, ed
la ilcuro dagl'In-
di una specie di
fui, qoatl dicali
Fungonurino, dicesi di un zoofilo
laccalo agli acotEli come un fan-
go; ma spiegando aleone sue
GiiDRHOPOin, agg, di una specie
di Dstriea, la quale ha quaJche
Bomigllania col piede dclfatinq,
e perclA de alcuni è anche della'
Gnlana, teslugginc marina
Galano, add. i^ leituggine
" uuberino, diin. di gflmhero
imbero, animale acquatico del
genere dei leslacci che. lecon-
[lolao^nlonc volgare, dili passi
Gamniaro o II Gaiiihtra di laare.
Insello che ha lu scudo del dor
10 liscio, il roBlro laleralmeolc
dentalo. E '
^cle di GonchigI
forlemente agli
. ^jncola, dicoml L
le chiocciole marlDi
_ _. pghe terreetrl e mai*'
Grancella, specie di piccol
Ganga e Gongola, dicoml le let-
llne, le chiocciole marine, le
larlaroghe terrestri e mari tune
I granchio
maggiore apeiie e
: lono delle dai pe-
'oig. dello jjejce'
Bcatori cpra/iiperchèi calore
rubiooL
Granctiiella. V. Granohiessa
Grancbicssa, spezie di p
Dee, r due branchie a
ananile. Questo nome
utloflu generico, thi
spezie, CD Die granchio
tìolee, più propr. gan
fiiisoj l'aitaco. la gì
Granciporro, crostaceo ni.
cbe ha il lorKC da ambe k
parli con nove iriegatiire oltiue
e le punte delle branche ner'~
Grappa ptloia, la grancevola
pesti! margherita
Gnardaplnna, ipeile di granchio,
di ciu bvoleiglarooa ni' "*'
chi che si ^ude nel „
della pinna per avvertirla della
Ylclne preda
liTTULi, spezie di niechio
sdu fragile e blamn de
tiiori, ciwL detto dallo ala
prc colla bocca speris da uni
parie. Vola, dlcesl Ariella, " ■'■'
nalurBllatliCon voce derivai
greco, Conia
tnìbrlcata, sorta di conchlglli
nalBla aniilu di tegole soprap-
■aterico, i una ipede di testaceo
del genere ttrebratula, noto-
bile per II sua conchiglia limile
■gli organi esterni delia gene-
...cui si attacca alle
■d oltre parti dei
Locusta, mk
cuiMh)d|
paonaiMl
lloto d'afl
di color 1
che groHJ
grande di
ncN5''q!S|
jierla ^
Heotula,. HM
detto alH
Hltuio, OOH
dine Ideal
Mitra, geiml
MltoR, cani
die ha i*
squame M
Dlorooiora, l
IosImU, m
pili genUl
lungo dell
lomlglla ■
Ingglne, p«(
edricaptt
Atdin liquor
•"Ittane, come
[SSV
lUèndeni dalle
cniitaceD com-
il«i nurìitBi (!uei nicchi, che ■>
trovano aderenti olla carena del
le navi, state luugunenle net-
1, speil« di grattchlo man-
va, che a
igihliiime uer
initi decolori
Pinopca, cODchiglfa ■[inarl. al ne-
Tcnte (biglie in Italia
PiplrBceo, agn. di una snelle di
nauljlio, Il cnl niccbio # bianco
e sottile molto e perciA aiiguaalD
appiccUo agO sca|U come una
lastra MUBiiiaia di «ano, e per-
ciù da'Gretì 6 dello Ltai/adi,
Periato. Cliiocciola ptrtaM, spe-
zie di chiosdaii marina, il cui
copercliìo cblamaBÌ ombclileo
Pettine, e anche una specie di
GonchlElia blvalre «cannellata.
detta da dcnnt coppa Ai S. Gite-
corno e cappa tanta, perditi
pellegrinine sogliono adornare
Il loro cappello ed 11 sanrocchi;
n ad un'altra spe-
di lapp
goit
ora. spezie di conchiglia
a, che ha il susclo aiiuiii
■\\o delia chiucclata e n
il legamento r.
ilegature.ljiii;-
II piede
fa» ctilaiDutf^
porpora, e
Prosclultino , speiic iù piccola
nacchera, cosi della dalla tua
'dice (icv"''''<=<'j Imeth) picco-
Utaimo «imile nelli forDU bbU
nelle acque lermali, ceni ueiiu
dalla scmLlaDzs della male, del
colore , del moto e del morso
colle pulci ordlDBrle=J>uli:E di,
inart, ipetìe dimeno acquaQcD
Riccio marino, sorta di animale,
che ba U dìggUd i|uasl afivico,
al di latia alquanto plano, e di
Kialliccio ; 1 piutgoU sono a for-
ma d' aghi e com. bianchi, ov-
vero violetli coUe punte hianchc
ScuA, oDine Che al ài ad alcune
Scalata, nonu: che 1 naluraltsll
danna a due gperie di turbini ,
uno detto acalalB vera , turbo
tcalarii, e l' altro scalata lalia.
Scorpione marino, sorta d' In-
ietto di mare
11 pesce t(
propana pesce eh' t
cala del leoi
Tromba inorala,
iraUEtl una i
murice , obi
pali
6i|nìlla, speiìe di lambero
Squilltlti. diGonsi dal pescatori t
KaMtKrelli di mare mbiorì delle
■parnocchie
Stella, animaletto maHno
TELLi^t, ipeiie di nlccido tilval-
ve marino ed anche palustre
Testaceo, agg. di quella sorla di
Turbine, tpeiie
mare In Ibma
Turbinetto, dim,
VENEiea Cliioi
apeiie di chic
marino del gè
E dieoDsi tona
le chiocciale i
volute lODO na
gale ne' labbri
Vcntrleoaa, ma
elida paluBira d
VUa, lo stesso
mare. V. Orco
Coccia, vale risi
1 Coda, quella pu
a pesci oppoita
i
CilDlM,vale la base osEìa le per-
le inferiore delle conclilgUe
Gino, dlcesi delle barboilne dei
roearaUo,olie
Gunl pesci
Coralella, il (e|«
FuKBiin, per il
àif^' gamberi
detta branchii
itori dice si alle
ihDiU '
lOFllo In cnl il
sr'"""
spina del pe-
ieae d' aria, che
KmI, tetta di
TOMUengtare,
itì pFscalorl è
ii alla gala o
0 ileir aceiùa e
tonda, ohe bI Tarmi
■ de^ [>eaci
l'aperlura e
nella pancia
che ha il granchio
e legnoie od once di alcune
piante e di alenni pesci
Squama, scagUa di noce
Squamo, lo «Isaia che iquams
UuviciNo, novo nlccoto
tiovo, parto di dl*eral aiumAll bi-
mgnmo di pcrfcilane exiajMUs
fuor del ventre della m»ifv,
come di volalill, pesci, serpcn-
VKsriot, dlcesl di quella meni-
lirana clic nella maeglor parte
iW: pesci li ricellacolo delf ari»
PESI E MISURE
In quattro Sezioni li i diui'ia guaita catiga-
ti comprendono ( vocaboli gtntrali retatipiella
Jtulo! nella S. ti raccolgono i nomi prò prudà
inno quelli delle mituri: nella i. finalmente ti
romenti di peto e di mitura, e te loro parti.
Bezionr 1.
nerall relativi alla gravità ed allo tpaiio.
U ibbondaniB | a sufBclenu = per cDpioM , in
, che hapidcbei gna copia
Abbondantemente, in grin copia,
In ^Bnde abbondanza
Alibondantu, AbboodanzlB e Ab-
btindvnzlBt l'abbondare, copia.
AbbondevolE, abbondante
AUiandCvcdciro, abhandania
Abbonderà, v. a., abbondenia
Abbreviamento, l' abbnìviare, di
i. da ^brev)aTe=
soprabboDdanieìaenle , a mìiii-
A capello, poslo aev., vale per
l'appunto, né nia, ni meno
Accorciamento, l' accorciare, ab-
_-re Inonmento, fanl magirtora
Aecretcimenlo, l'am^rcacere, au-
menlo, ngcianla d' una eou ad
un' altra aelf litetsa ijualiU
Accmdnto, add, da acoreioere
■■■■'■-'— V. Iq glnnlB, SKglanla
Addoppiatora, l'addo
Addoppio, avv^ cbe t
ve a doppio, doppi
Additare, v. a., veri. att. é tk
£it., addopplM'c
jDamenla, poragglanMi '
AdcKiuloI iiB<'i da >dq|w3'
AdetjUBiloneF paregglaMoM '
Adimeiiala, posto auu^ *^*|
A doppio, poalo arverb.,^tkt
p1icalaroi!ale
Aggiongere e Aegiiigtier«,«ai
„ „ , FaeifiimiiBW
Aggianla, glanla, a^triignlaNM
Agcnndlmeiilo , l' aggnmdkVi
AftErandhT, accrescere, &r H
de=dÌTeDir grande
AgguagliamenlD, l'aggnaglai
Agguagliare, br eguale
Agguaglialo, add., da af nMl
Agnmenlare, agiuuenlo. f.Aài
tare, aanenlo I
A] colmo, posto avetrti.j't^l
misura colma "I
Allargamento, l'allargare
Allargare, acoi^escere pcrlMÉ
za, dilatare, ampltBre=B ■
per alInDgare
Allargala, idecolo altartawl
AUtfgalD, adii., da iBmpm
(ler eiqiioso
ungataento, aumenM k I
Auongare , accreacvre ■■■ ■
con farla phllnnnd|-«Mll
Allungato, add., da alIdnaM
AUuBgatara, aUitngaiiMgN.l
lungailone '
Altamente , probindanm*, <
Addolciare
allrelUnU cb' ella non i^E
niutr.pan., farsi doppio, rad
•-* doppiarti
Jiitiloppitw, ndd.. da addoppiare
soerc , ililotare.
1^ Él^giunla
ire e Appicdolare , lar
, diminuire, aramire
re, ap^Molire, rappie-
re. appiccinire
Bg giungere
, Bccreiccre, DggrBD-
:arc Ù peso |>cr l' tppunl
[ira un illro che laccandala
più da udì parte die da un'ai-
randella, liriDO = flgurat. ml-
rann, peno o parie jlraiipata
per lo pili di carne o'di puino
|ier misnrare 1« porlala delle
arliglierfe
Bpetlo, BjiuraL il dice per eiprl-
niere quanti u minuta e phica-
Caratare, pesare coi
-'-e quanti carati pi
zia , di quelle
BblondevolmeDle,
cnnle, plenn a soprnbbandania
inimensurare, conuniaurare, mti
surarc insli'me,iie|(UBg11tire,pii'''
rigoaare, bllunclare
sur», pr
cose a ph) penane
Comparati vani
le, a piragone
Compirà Ilvo, che compara
Conii)Brazionclna, dim. di cnmpa-
railonE; piccola comparazione
Compirsilone, paragone, sgigua-
glTo I
Compasinre , Tnìsursr col com-
Coinpenublle , da palerai coni-
Compenaaglone, compensarne ma
Compenianienlo, Il compensare e
lo cosa con che si compemi
Compensare . dar 1' equivalerne
contraccambio
Confrontare, paraionare alcuna
cosa con un'ollra
Confronlo, paragone, riscontro
Conguagliare, agguagliare
Congnaglio, agguaglia, pareggio,
Fort II conguaglio, vale Bre
U bilancio, melleril alla pirt
Oonlrtbbllanctare, oroorre btlan-
da a bilancia, conlréppesBre
Contrappetamenlo , Il canlrappe-
Conlrìippcure, adeguar peso con
peso, porre all' Incontrò, agglu-
ilare, bilanciare
Contrameso , eosn che adegua
nn'BHn nel peio, o cbe si con-
li-appone ad un'altra per fare
DIuRgunella, disa|,„-
Di^eguaBliania, dlia|
DI seguale, disuguale ^
D1se)!nsUU, dlsoiii-''
DIseiuaknenl^eMi
Dlsiulsnra, ee««»a,
Dlsmlsirrar^ taetM
ecceislvamEnle
Dlsmìturato, imodt
Dliorbllante, ohe k
tgBfcmi,^ "■ ^""=. parila, bondsnte, eecedenl" '
tei:^"'"^ ^TT?^ «tato fl?.'r«
^SS^-f'"!* I« norma, smi- S^LS"«„'S'"' >" ^"1"
«ISCBE I ij^
Je ove una eosafiniscf, m ,]
mine di quaIsIvo(,!lji cosa, co
lemho della *e,ic e 1^1^
cesso, eatrpinA
cesso, eslreii
Bstremii, «,«., -.irpmiii— ,^
^gramUMlmo '"n^na;
ÌII?j''"i?' '■'«''"Kianlc, soprai
bondante, eccedente "^
|iÈ»;ii-....ii,r.r.,„.Jp;;;~;';ttit-™™''™
llra,.T Kù i """Siami
"J5»rtejVP"'^onore
■ffijdwa^ertre; eituol peso
'^'**m. parie, J^»,^
(.occ!o a, pDca quanUU
aìflIlIIriS' "^ ■ '"''■ "" P""'-
loocioLo, mlnimisslma nane ili
. quilunque cosa
■radiiare, porre, coUMarc m un
cerio ([rado 0 ordine, sia ';iir>c-
rore 0 inferiore altadersoua 0
alla cosa di cui li parla
Grande, ,„« il, g^iflj,,^
nwp., vare uella proporaion span-
de, nella proporiion magilorc-
sdd. , dinolanle abbondania ,h
quanUM = per simllli. simillea
abljondania, copia, aumenlo <li
tulle ijiielfe cose «Ile iiu,u =■,
fìrsndeiia, contrsiio di piccalci-
M e dinoia gran quenlitó;::per
GinilIlL detlo in oula parie, «a-
Grandkella, dini. di grsnde
Graoddre, accr. di grande
GrandaltO] acer. di grande
Granello, per slmll. Sale gener,
ogni minima particella dfcbec-
GranelluziD, dfin. di granello
firano, figurai, qmlslvogli» ralnl-
m» cute, un miniiDa che
Grave, «iKUcou che abbia sra-
vIU
Gravacolo, molto grave, smisura-
tamente erave
Graramento, pew, gmveiia, o
SutUulo I etiètto che fa 11 peio
aggraTare 11 corpo
Gravanie, gnw, pelante
Gravare, eaaer grave, esser pe-
aante, aggravare
GravaUTO, che grava
Grave, adii., pesante
Graveito. «ni. di grave
Gravevoie, gravoso
Grivexia, fona tendente al cen-
tro de" gravi della terra, pesan-
teua, peso, nnivitA
GravlDcs, che cagiona gravena
Gravità, qualllA di dò eWi grave
osala peaanle, a la naturaJe ten-
demo de" corpi verso di un
eenlro = aitotuta, dlceal 11 pe-
so assoL de' gravi = In Itpecit,
dlees) la graviti che ha chec-
GravlUnle, che gravita
«Gravitare, pesare, aggravare col-
la ani gravilA, premere col prò-
Giavosiu, qualilA di dli tti'i
gravoso, gravriu
Gr»tmo. graie, che ha gravMia
veniente^ gravemente
una delermlData quantità fi
e, d' BgU
treo
Isniente, non per l'appunto, d-
r Ingrosso
GruBselto, iliDi. di grosso
Grosseiu, U olrcaDfèrenia, k
mole di dii cli'é grosio
Grosso, luii., la parte macrfwt
e migliore dì qu>Ulvo«a« *«■-
= iust., la parte più giw«4
cbeechessla = tuji., groisMli
— adi. Bgg. a CUS3 luatailak
vale contrario ' ^'
lUe, che non si poA d
ioitea [»rtc Inferiore,
t è contrario a sonunr
pnjti arni, valgooo è
e, ridotto' a laJe ■olt)-
ihe non è palpDbllG o
ì pafp abile
■Mie , incamiwrablie ,
■minetle pirasone
■bile, che non ha pari.
rabile
n pari, non egnake, cafio
jqxrìU, diiuguagllaaxa
!, che non il può ptrHra
tonale, imprcporzEanito
ionatmentc . contrario
miunalniente, fuor) ili
ionato, senza propnr-
■Tilo peso i^uanlo ai por-
L addosso la urta volta
Ilo, non clreoacritlo
SDribile, dìceal di quan-
non )>0lersj mÉsurare
rolmente per meiio di
wsimE |(i7
Indennllamcnie, lenza flnc
IndiOcrente, non differente, nOD
Indiflerenteiaente, senza difleren-
tB, senza divario, eiiualmEnle
IndilTerenza, somiglianza, aggui-
ludiKrosBO, In di grosso e In di-
grosso, a un diprejM, groij»-
Inequale, dln^
' lequallU, atti
dìiugoagllan:
Ingordo* per simlL si dice dei
prrizi . dei pesi, delle misure
e Blmill quando aono troppo ri-
gorosi ed eccedono il giusto e
Ingradarc, andare di grado in
Ingrandimento, ['ingrandire
Ingrandire , divenir grande, fer
grande, BCCpe«ccre
Lurandlflvo, die ingrandisce, che
A alto ad ingrandire
Ingroiaaiaento, l' ingrossare, cre-
, principale.
e parli ìk l'Intero
Integralmente, con modo integrale
Integramente.lnleramenle, ooaipi-
IntegranU, integrale, ctie integra
Integrare, rendere intero
InlegrilD, integra
Integraiiane, r aliane d' integrare
Integriti), perfeiione, l'aver tutte
roenlc, perfettamente
Intereiia, quelitil e stalo di
eh' é Intero
InleriU, Integrità
ioìa, che tale In qiLuUU gii»
de, abbondantemente ; tìa m-
Ipaomeiria, arte di misurare, per
mena di olHci atramenU, l'ai-
teiEa e profandltH de' Inaiai
Isonne, in quantità grande, abbo»
danlemenle, muu bassa
Linciati, Io spazio di quanto n
lontana un' osta da lanciare
Largacela, pegg. di largo
■ mente, con larghuu, BOt
Intenninatamenle, sema termine
Interminato, che non ha termine
Intero, tait., la cosa tutta quanto
ella A, sema e"-- -'—■- -' —
InteraHiio, ipaiU^ dlalania, inttr-
Inleramenle ^^|
uale, disogtialB^^'
«aallt«rdrsagMltt
abbondantemen
Largare, allargare
Lariihetto, dittL di lar^o
Larghezza, una delle tre dimeo-
sionl del carpa solido =al>faaa>
dama, copia, pienezza
argo, stisi^ larghezza, spailD=
adcL, che ha larghezzasùpioio,
abbondante=4u[>., largamente
Largura, largheiis, ma non d
direbbe se non in aienif. di gran-
de spazia; spatiaslbl
Lasta, che ne'paesi del setlen-
pieno 0 intero de 1 vauella
Latitudine, iarghezia^eatentiane
idd.. largo, spaziosa
Leggcreiia e Lesgiereni, qnali-
li e stalo di ciò eh' A leggero
Leggermente, leggiermente
,^,^
■«scis Ita
Unt»no,ad<f.,^e^nD"■ -"-lanle
■. Icfpne
per lungo apazlo^ai : luo-
Ile, HHi leggerezza. In
go— am., discosto,
M te frequenli figure
Lunga, .»«, lungh™;
Mi Otturalo il luDEO
so. pOBlO OKU., Vfllf
le, c»n luiiehciia. :
antini parie di chee-
dalia lunga, vale i i
Lungaccio , oecr. cl a.
■ liMtmenle
Lunge, oifv.. lungi
Lungheria, lungi; eiia
Lunghesso, auB, la «lesso ehc lun-
n^m laro, tenera in
ge, invece di raienle e acco-
Bf-- - '"-." -0 eaftgiunlB
1,11 librare
P '■ itala propde-
UIK
ti. l'aggiiwerla.
fluibrarsi
Dt iliavYBrhti.ina
ez _ e >i accomoda
•^itfpmi^K
ali ro
t!"^"
Lungi ■•' '
Lungi L
EjJ«iluio«e
■*ni«ere, por lermtoe
»<e,nnMilluione
cionl
>«>lc,!iimu>kraltmi-
^£n|il^i^ """'"■
*t Itali.
^■,dil6nitBre=lalo-
conlrarlD dì corto, che 1:
' '" fiiru di avv. e Vi-
ghezia = udd., lontano
aiMnlP
^1 liimi.re
abbondanza, modo liaaao
■beHÌ'e";
,'°"«hci,
'°"Ba dlJranzTSSluo-
-vaie esserne gronde abbandaa-
zB E a vilissinjQ pregia
Madarnale, grande
Maggioranza, grandezza maggiore
Maggiore, nome comparativo, plQ
Mangi orelJo, diin. di maggiore,
alquaolo maggiore
Maggrorello, maggioralo
Maegiorissimo, >iip. di maggiore
Maggiormente, pìd arandemenle,
mollo più = grandemente
Magnitudine, grandezza
Magno, «rande
naluscalo. add., grande, ma non
Bbt)iiiùlsnza=:di[ulnuili)iie, 91
Manchei— . .
Mano, quanllu delermlmita di
ctaeoiAe)9ia
HlTTaiiie, qnantiUl grande di 1
Haisri, qutinllU inde termi ita» ai
~ipultlvoglia materia ammonlato
vale abbondanlìasi-
in irran qua ni'
"' ■ ' '■" 'oennia. aiBioequj
... e eguale ad uti'alU-a
it lU |>aragonala
mia r*-"" - — "" -"
■adlo, add. di mezio
Nedlocre, meziana
HedlDCrenienle, con medloorìlt
nedliKrìl*,me»BDiu, ilala e qna-
IO ed ba rdatioiK col pliL
er da meno di alcuno ,
H Inferiore inolile 01
neizanlu, ■edkwriu, dot 1
Henana, dT mez:
queUoch'^-,.-
delle "d--"-"-^"" '~ ' — *'
i, stalo e qualltd di eia che
D quasi eguaù. '
luBo=»r----
add. la pi
diocre é
ni = »«td, «I
1 Ira Ioni «M
LamatA iB_<tW
: «elealijuaak^a
die vale un pochlu pocilB^l
li usa talora anche ■ awMt
Higllaio,' a nUgliaia pojio •u*.S-
-Ita. quanoil InnunieribHa 4
mille, nti J
rliaU ~
mi
HlTle.
■andiaiiau
Millecupla, eh' i mille 1
ninlmisslmo, luperl. di n ,
Minimo, superi, di piccoto
B minuta, piecoteziEi
Um. di Dunoila
InuUiiinu parte di
, ma pia prìlpr. tleJ
i anche brì^Mi, tri-
iDiiaM dcMnnìnBta
e ilruiiKiilo col
ttlDgae=4 mitura,
!rb. vale mlaurala-
!tre lalmra, poito
DO imlganitanienle,
nieDl«;:«Jnira col-
■oIhIbii, traboccan-
miU-att=Mitura ro-
ptanala, parfggiata,
odaura colmiti piena
Il mlinraro
'btJb quanti U ignota
per mraco d'^allVB
\e chlainut mlBirro
rsare, far paragone
•notUpI
■olu.
^Il>illi|dlc«re
, r. a^llpllca-
»"■
utt.,trAa copia, gran cioan-
: ade:, nome di quantità e
aenota gran quantità, aitai =
ano. quantitativo, vale aasti. In
Iran capii, grandanieale. XoUo
i fon
Montare, creicerc
Kuntala , Innalzamento, cresci*
illonle, llgaraL massa di checcbei-
sla^l/n iiipiKe di chccchetiia,
vale una gran quantità, astai
Mozzamento, Il mollare
Hozzare, dUahiDlre 11 tutto d' al-
Mozzai^ abbreviarci troncare
HulUpllcamemlo, Il mulUpll
V. Ollremiiu
...ento
9ITKAHISII
Oltre e Olirà, mollo lontano, dlt-
Oltrei^surg, siala ura lame n le, Fuor
)ttaio, sust-, r ottava porte di
checchessia
rare ogni sorta d' angoli
Paraggio, paragone, agguagilo-
mento, ragguaglio
Paragonabile, che si può porago-
:m
Pareggismenio, il pareni
Pareggiare, ter pari, ndeguore
Pareggiflluri- ""— '
Pari , eiEiuJ
feria di t... , _.. . .
u, parcgglninenlo = otte.
pari, vale egmlmeiile
ParlBcameBlii, agRuagliimenlo,
ter pari, paregglamenlo
Parlfòrme, di Torma eguale
ParlU, eguaUU
Parie, quello di che i coiupoi
il lutto e nel quale il lutlo
puA dividere
Particella, dim. di parte, piccola
Parlicciuole, piccola parte, parli-
ParQcina, |>arlicella
ParUccalella e Partlculetta, dim.
di parllcoie, e partlcula
Particola e Parlicula, particella
Pirviflcare, applecullre, cuntrarìo
di aggrandire
ParvlBeazione, Il parviBure
(■nzare, superare
all'altro piede In andon^lo
Pela, Bgurat. si dice per eaprl
luere spalto o quantlbl minuti
e piccolinlma di checcheasia
Periieria, la drconrerenza di ui
Perhnetra, amiueiu, ti
D II din-
L
a lU qoal^voglia corpo
Petamento, il pesare, bilancia-
Penale, che pew, grate
«raveiia
r Mupeio itiecGiteB-
bllinda o alnd
la graveua ^=
PeizBcdOi pegg.
Peizettina, d{m.
Peizelto, dim. d
Pezzo, parte di
mepeuadllei
PezuilliHi, dim.
Peuuolo. d jtn. e
parlicellB
Picciiiino, dim, i
PlflCino, add.. Di
volta Ei uu n
tura ha lembl
siccome arvlei
Italiani
Pcciolelio, phxii
r Gcioiu, aauq pj
P ccoieilo, piccai
P ccoiamenle, <m
demente: poct
Picculello, dim.
PlccDlezia, qua!
i>iccoio, conlrii
Plcrollno, dim, I
l'Irlo. olpjMi
Pigliar U di4ta\
1 nu'iwri, 0 al
pn ilgniilcanti
BlaMC, gU ang
< irle che misura per
«ImjhEiia
^liU ds poco
■in di pechttlo,
«*M eoll'Mcoii,.
lU inerbili
""■ di poco, che la-
la coli' sccuinpBene-
»aitne= affo. »
I tì nollo t uDoti
I li nut. eoi sec
attti=aBI>.C
rtoeiliaUicau:
^ilE=fl«vr pò
, Il ponderare
mit, di (tran pomlu
mteziB
ro, comparare, pa-
pictola portone
t, the prepondera
• , ccccdeniB nel
T luperare di peso
lu, preponderanm
r<pu>l.*undlureasii
U delle tre dimen.
ipo iDiida : altezza
concavo, mollo afran<
f. Proliingailoiie
il itrolungare
igare, mandarla
^ fk
Praponiuiiale, cUc ba pcn,
n«, praponMiHiIa
PrujioralonaJiu, qualiU di e
è pniponkiriale
zlonCf proponionataraCDti
modo proporzionato
ProporzIoBare, pari
parare, ridurre ui
oporzioDalBoieiite , proponio*
-UlTaerle
Proponkinato, fatto con propor*
ilooe, che ha uraporzione, tnttr
venlenii, amloiiia con altra
Proporzione , convwdenzB dell»
)rz)anetok, proi>orzionato
irzlonevolmente, (iroponlo-
di iguBDliU, e vale nulla,
xle, neppure un minimo ctuts
lice anche Invece di qualcha
0, alcun elle, alquanlo, nella
Ila galla che niil1a = i*u>ua
Quii)iiMe>TU> il quadrare, qu»
.-are, ridurre in forma qimM
Qnailrato, ridullo In forma gaf
ifuadriparllre, dividere in qoaltrQ
cou In quattro |>gj'ti
Ida. di Ugurs quadra.:
I gumfro, si dice a quel
, pDstQ avv, vile s,
■ di braccio quadro , e
-.-S--L in quantità ilitiuiidaale-
■ nenie, larganieale, iDOlHasiino
wBHsliid, m&ui'a d'esli'iisione o
■■ di numcru, e prtndr-- ■"
8;"""""
. dlqunUU
t,qBidttU— '-■
t(utr(nmlllA=ari>. di quanUtit,
e li adopera in mie maniere
Ouartaltk parlilo In parti egoall
UuarticeUo, dim. di quarta la sl-
gnir. di quarta parie
QoarUere, la quarta parte
Quarto, luit., la quarta parte di
ctaecébetsia-psrle, peno, brano
Quattrinaia, poniune di ctiecottes-
sia che vaglia un qualb-iao
Quindeclmo, tait., U quìndecfana
Kabbissasentci. .
giId, diml ouimento,
Babbassare, riaLbasau^
Babbreviare, elibreviar di
Baecorciare, accurciari^, i
Aacouniiu, add., raccorciai
Raccreaccre, accrescere di nuovo
Baccrcscinienlo, 11 raccrescere
Kaggrandire. eÉgraiidtre
Baggratare, di niwvo e grande-
~-t Bfgravr-
[ilaiiia, agguaglianza
jliarc, pareggiare, rldur-
pari. adeguare = parago-
3
Hagguagllo, rasguagliamenl
SiHgliaaia, praporilone
argamenlo, il raliargarc
Rallargare, maggioi-nienle f^^ i
gare, centrano di riitringdl^
n^lcK giare , oileggertre, iMB
Raliuflgarc, di nuovo a maggklK
allungare, br pia lanis
Rcspttllvamente, ^operai
lliHilare
Respeltlie, respetUvaiueHll
Respellivc — ■ ■■ -
Restrizione, il riitri
Relliiicare, agiiusK
Reltilicatore, che at„
Riaggravare, raggravare ■
Ribocco, tratwcdo, trabi
Ricaricare, di nuovo a
Riconfronlire, conlrantare cU
yo e senapi, oonfroulare
Ridoodamenti
Rlmiaurare, miaurar di
RiuipicoiuUre e K' '
durre in fnrina
Ringrandire.
prsiB
Misme Hft&
llpiif. neutr., v«-
sii* di alcuna «tia
lm\ niaggiore
ScBTsetlo, dilli, di tcarao = non
,Hrlnlep-are,rln.
troppo grosso
S «vmlr inlegro
S^fS^^'un^MMo eJie di iDan- .
nrtnlegrare
cania, paGheim '
ir a rumo
Sano, tutt., scirsllii^odrf. . H-
MùTirproporzIo-
fii3mSi«X"ìo "Minare
Bironttre
nifnlo
che ai pn6 rìsoon-
ScEmare, ridurre a meno, diml-
immodorlilrello
maaipnlo-add. , che maiiei in
K. di rUlretlo
qualche parie della plennia o
erandeita di primi
Schisnclu, che narteolna del lunco
niniEiV'iSre,
e del largo, sleoon.e f» la dla-
aonale del quadro. A schlancla,
ila.
ai sehiando e per Ì«ch!»nclo ,
posU ove» ragliano a sithemba.
sompostl. KlUatri-
a sghhiibeaelo, a achin, di b-i-
i( ristringe , bHo
iichìia e vale ■ at^anclo
Ri^Mmm luiìiLlLLilBBliuim nBvtl4«>11a di
raUnara, porrei
clSr^iett'^T 7« 1""'.*
il<,fSIO schhso
Sconnoeiiarc , dividere ner io
lo sliilanciarc
meno, partire ]ieregiial jiarle
«'""■"•■
Scoraparlimenlo , lo scompartir*
e la parte della cosa «compar-
tiia
lo,iililso
Seoraparlire, compartire, divide-
re, dliiribuire
"7<."re&'''"" ""■"""
Imajigrledicbec-
ralnuttolo
Scorlare, contrario d'allungare,
Un
abbreviare, accorciare
■ropriam. getlar lo
Screscere, contrario di crescere.
itif'iersi e isk
Segnare, notare le niijure di nua-
iiin.|ue cosa, contrassegnandole
«■"■"
fs,r""" """'•"' "'•"'°
misi., diminuire.
di cose', come seguenia d'oc-
■«Imre
« iiciriili
SeiquipecJBle, te
Seslare, ougiusWrej tilicare, ■
SeatD, luii., ordine, uiisurarjiu
il compreso di tèi cose
Sfiindalo, dice» anche il
S ronnatis situo , eccedente o
Biinill
Sgradare, disUnguere per gradi
Sgravamenla, lo sgravare
Sgravare, coDlrario d'aggravare,
alleagerìre, atlekiare
Sm lìo, lo Sf
agravare .
paragonare
W slargati
Italo della
Slargire, allirgare
Slungare, aHaiinre. prolungare
j Smlnullrlce , che
sminuisce
Smiturablle, lenza misura, Im-
Smlsuralamenle ,
Smodato, si
mine, imodBrslo
Smodmmeolo, «moi
sempl^J toma,
in cran guantìl
Somdo, aad. d> <
Somelló, tdocola I
Sometla. V. Som
fiamigllare, pir)|
Sommo, quanttU
Sommamenle, gn
SouimlU, cima, e
Sommo, Itili, un
- per almtL 11
= add. grandli
SopercUamenle ,
Dperchlamento, ■
superDidU, lOfN
itperchlanu, au|
boudania
Soperchiare, sopì
praljbundare
uperchlevole , *
Sopcrchlevolmenl
Sopràbbondanle,!
SoprabLondnnleia
pralilKindania
oprahbofldsnu ,
Sonr^iiondcvolci
ci* eh' é iopr«b
Suprsliliondc volai
dantemente
Sopraccaricare, 4
caricare traplNi
opraccarfco, ifuél
ol(r« al carico i
^WiYU* di pili,
jJJ' ttit oltremodo,
jl^. «nliurdimeiile,
;^'>w di modo, ec-
JJJJ' 1 tTMCere , ■»-
I^. tic ikI name-
"" * <«pflnnlil, ch'è
Iz yi^PI""
~"i 10 Meiio tìie «o-
°^l*" mire il Gonvc-
5 "tanno
L'JWHroliio
™VpniIbm
W lopn lo comunol
^' 'uptr»re — »v
"<tff 0 «porgere
■I mette di
qiirl che si
«■I^Uf,
■"emione
■ «primiMiT
i* * di poco corpo,
7? corpo: cuntrsrlij
?";>. wnllmente
J-Jf. SoltUnienle
Sorerchlevolf!, ilio a noverchli'
Soverchio, (Hit, «opere lilo=adif.
soperchio = avr. fOTerChla-
Sovrabbondanle, lojin bbondonlp,
abbondar! tlstlmo
Rorrabbondiiui, aDprabbondarua
"«•rag «rande, io|)r«ggrande,slr»-
li rande, grandiasimi)
Sorranure, soprivaniare
Spannale , di lunghena d' una
Sparegiiio, dispari tA,diiugua|[l[Bn-
18, contrario di pareggio
Spatenlevele, Sirir. grandissimo
e inlevolmenie, grandemente.
volc, ila potersi spallare.
Spailo, quel luogo Oh' i di meno
.-lazlD^llù, amirieiia di luogo
Spailoio, di grande spailo, am-
Speoie, i'gualmtate grai't in
i«,°sfd'lf
ha maggiore, minore a uguale
gnWtà
SpeclUco. Gravilii ìpedflca, vale
lo stesao che Rratlta in litpecle
Sperticalo, lungo a dismisura,
— oponlonalo
ibare, pesare Biulssimo
■ondarne, luit., oh' i di pt-
Uzza ifisorbltanle
Spropqnionale, conlvario di prò-
KpropDTiionBre, cavare
proponione
Sproporalonatiiafnle, e
Sproporzione, contrario lU pn>-
poralone
Sqtuiìrare, misurai
quasi colla squ»
Squadratura, la s
.e parli di
Jcolare e intli
allindi detirndnarr
i mare o Hmrellate'poMi con-
o niiaurarc la capaclU <
Slrarrands , pifl cbe
grandisaimo
Stramogglare, Mprabbi
è proprio dell» rical
ellapaaiad'aHilD
Strananienle, andtunt
Slremare, sa
Stremlu, i'tì
lunque cosa
-■!o dì largo _
Streitara, alrellezu di
go alrello, laogo di
cui IO ^
siringare, rlstrlgMre
Stringalo, plceolo a i
"ron tare, dlnlnobre o
snverchlamente
iliUniarc, tir tvkVm
itillmazIoiK, Il tèbli
Eleovcnto, amodcrBlo
Stenusre, llgural. •"—'-
8termh»biiiente ,
SMnniMlD, che pasta ogni termi-
ne, smliurato, grandluimo
Straboccauienlo, eccesso
Slraboccalainen(e,smisun(ameiite
Slrabocchevole , ecce sii io, — '
StrabocclievDlnuDte , ecce: ,_ ,
DKDle, smoderalamente Tanto, n .
.Stracarco e StrKarlco, pid cbe riferente qnanllU:
3
ubiim
:, atto ei
Succiente e SoU
"urSclentB, buicnria
pondonsto -, oppoiM
Tanceare, porilOM
Tanilnelto, ttlm. di 1
rossc^DO
I ™"*'«, Wnuine,
S 'toN"sÌ di misure ocU
» K%?'|)|> ■> dice labJIU,
■ '■S^oUtl.tntleleiMnie-
'' iiS?;.*n tolto
*7ì^ 11. di eoM che sb-
S£"«>a e Itrgbeua so-
T^^'wtki iiu sm Meta
• SSS**'^ InWccare
■ '""wii^n^^ (^ trabocco
Trsboccarc, Bgurot. per aoprab-
bundare
Tribocchevolc, che eccede fuor
Trabocco, il traboccare, tnljoc-
TrBlei^diere, pili cbe leggiere, Ick-
Tras modani
mento, imoderateiu
Tratta, spaila, dialania^:
far cbe la bllsocla idèghl da
una pwte=dlBtBnia, a|wiia
Traversa, lo spa^o eoe allraver-
' vale lU sorErei
DOienevole^ofii
tilo, pi'k
B^ilàwoV.
Iguflgliare, agguflgliìir
4160
tigna;
-„ . isllBlort, the iij;niiglii
t'giiar»re,iigiiBgliore,SEguai
Vtttah, eguale
tIgusllU,(nuUt4di c)ù cii'i a.
tlgnalmente, firn iifusHM, .
rnodu oguale, In pari ([rada
Ulleriore, che procede piil ol-
UlleiHonnente, in olire, di più
tHUmBiKEnle, In ulHmo, allt Sne,
In ultimo Ino IO
ClUnio. tttil^ It sonimo, il grado
nuinnio
VnblUco, il centro o la parte di
meno di olteecheisla
l'iDile, vlchio a terra, depresso.
y^^ derl
■I prende per nienomls- diier
Sezione II.
sima parte ili checchessia.
Vantaggio, il soprappiil, quello che
si na pm deili altri, auperlorlU
VasUmenle, Kin Tastila
Vastità, amplexia eccedente
Vasto, grande In eccesso, aiiq)to
Vertice, dma
Vetta, parte estrema di lopn,
cima. «nninlU
piccolissima ponionedl
'- , ed in parttcolan
altro llnuare, qnan^
nel fontlD di an blc-
derc delle cnse ordir
qnanlllù, peao ecc.
Bestie, peso di alto on
gli antichi Romani
trealmo dell' oncia, siccome il
danaio, ed 6 proprio dell'oro
Carica, luit., peso che agiirava
anche de' pesi meiaroiici
Caricamento, carico
Caricatura, carica
Carico, «use, quelpesochealpone
addosso 0 sopra a quel che si
Centlaramma, peso inmmultiplo
della gramma, eh'£ la centeai-
ma parie di easa
CbUogramma, peso multipla della
Dramma,
, iamasl ti peso di
itlmetro d'acqua dlsIHIlll
>, fllPisI - ■ ■
a due tonnellate
appresso di
Libbra,
Oncfa, peso eh' 4 appr
la dajicesima parte della I1L_._
Pulvn'i, fu detta dai Latin) per Ub-
hn ed in queato stesao signlH-
calo il diasE 11 Petrarca
Q(ilKT4l.ii:, pero, che Imporla cen-
to libbre
quarta parte dell' o
Bealula, pesa, e
tempo II
>eso e di OMlrib
P.s,B«,™. mi M
Stìr» , dicesi 9 quel peso che si
TmiLLiTL F. TunneHflla
Illa delle navi : onde dlceil dtt ■
's-a,rràSK,2"r
IfMtK camnni •!! dodici once ,
Trilno, quel peso che al tiraoolÉ^l
una volta «Il animali che IraIradH
OTTCro a Ytnll sacra ili grano
SEXtOM! in. jH
Miiurf. . ^H
iLLLnome di una mlsora d'In-l delU raaleria in essa conlenDla H
guerra, oh' è dne braccia alla
Una", "dialnnia dn baisn ad
Gino, mlsora antica <Ii liquidi ^
conteneva dieci coRnl, con alH»
■Ilo : e si urende talora per la
tUremìlà alla di delta dittania
Canna, misura di lungheizi 4
quattro braccia T
IIM, luiL, allena, contrario di
Cantare. C. Cant.lro *
buso
Cenuro, misura di diverse sor»
di cose, di peso di iibl)rF cent»
trentatre circa di Bologna, e £
Impieixa. ealentlone, cgpaclU di
cìftch'i ampio
mrio, lai^ e grande per ogal
maggiore o minore, .eSonllo la
verao
diversità del paesi e delie rab«
laftri, ipeiie di vaso, o di mì-
tura di una certa tenuta di 1i-
qtido
Carraia, quanto putì In una virfH
■imiti, il carko d'una barca.
portare un carro ^
quanto pn-i portare una barca
Barile, la '^quantità della nialcrta
elw capisce nel barile
nuanio, che ha alqiunlo del
litro, eh' é la centesima parie
lori^
di esso ■-
Kitando, che ha del tondo, Che
l>nd« ;i tondo
del metro, eh'* la cenleslnl
■aite, misure di peM, ehe plil
parie di esso
ceiDiui. dioesi tonnellata, del pe-
ao di libbre «»0
dello stero, eh' è la cenlesiiB*
Bcnolo, misura del muenaio colia
qwrie plRlla parte della materia
parte di esso, e cosi detta pep-
che serve per misnrare i carili'
ìSdìI» per mercede della >ua
Chilometro, misura mnltlpta dM
■racdo, mlaura che varia per lo
metro, elie consta di mille moiri
Dia In arandem secondo le
Avene cllt« dell'Italia
Cogno, misura amica di vlno,dw
3ìaf™?SS
dieci barili
Coltre, misura di terreno
Concola, speile di misura
^^«a ptr roiturar 1 ll^ui'» / Caagli,. sorta di mlsitrs per V^<#^H
^^K.p'fB^ /•«■ " l-^iiiul di. ckf conleneva sei se =,1^3^
negli strumenti detti u
COTbelui
CotllE, aorla di misi
di presso gli antlc
la del
0 del bracco
Cubito, sorts'cii misura <ll ]unglie_
u, cosi chlBinibi perché pressa
p poco eguaslh '" '-»"■'''■' — *
dell'osso Gubll
Otilea, antica inis
conlenii'a veni
Digito, dito, la sediceBima parte
del piede a del ptlmo
Dito, niìiura della InrElieizs di
un dito
Dodranle, mianra che contiene
nove once o Ire quarti dell' BS-
e dietll del piede ode)
a lU due sUdil
Dolico, 1t lunghi
ECTOuraO» mlSuia ujuupi'iv u^i
lìtrOi che consta di cento Itlrì
Ectometro, misura mirltipla del
metro, che consta di cenlo meiri
Emina, vaio sdanrelo come mi-
sura dagli antichi romani che
conteneva meuo il
campi, la qua] voce ptd d li-
strinae a stgnlScare l'arie di
Cisntare un accampamento, dai
atlni detta eaitrainetatio ^
DIcevBil anche una [lerlica, una
iDCEKo, misura di cami>o in Im-
gheiiB lU piedi ìiO.in largho-
la di piedraw
LiGEni, spezie di misura aniica
per Corp' liquidi
LbsId, misura olandese equiva-
lerne a due lonneltale
Idneraria, checaft-
ifdeMifve'-.r.
- ale la vi
■E.'
a parte di un gradc
,_.lti
Metikeu.! , misura e
per le e»-
>, li»
Etloiifi
. r. Ectoltlro
Ettometro. .
FMflCO, talora, usando il conti-
■ liinlpcare una quantità di li-
quido ugnale alla capacita di
Foglietta, sorta di misura di liquidi
<;tl.Lu>E, In marinerìa dlcesl di
una misura di liquidi con lenente
quitlro bolUglie, ed è snec In
uso nell'I n^ailerra
elumella, sorta di misura ed i
tanto quanto cape nel concavo _
d'ambe le mani per lo Iurio
accostale iuaieme
Gomito, sorta di misura
Jtnt», mltura di quanQld, e
icesima parte dello Eleio: e
uando serve per cose liqidde,
ene la meta del boccale, e al-
.)ri dlcesi anche infletta
Bletrcta, raeixanioli, che fu spe-
zie di misure da vino, checoii-
teneva dieci condii
Metro, -' ■
a dalla di
;a dell'et
Meuella , vaso di te
vino, meladella
Rno, dim. di mezzetta
nrlo, ipeiie di mltura di
iquide
, . lelpJur.niiElil^ oigilun-
fbcna pTEsso a poco di tremila
de' Doitri pani , ma ve ne ha
di molle altre Inngbezie
Km, misura di legno o di ferro,
tHr t la neu dello sialo
SmIo c Minuto prima, la ses-
■Hletinu parie d' no jirsila del
Udo, la
fiima = Minuto ttrin, It si
mleilmB parie d'un nunuto i
indo le diverte prò-
. ... liipropr.eterni.de-
• fH arohlletd, ed è II nome di
ma mUnra, colla quale al re-
C' 010 e rabaranai lutti sii or-
dì archi lettnra , a si eiva
dalla grosaexza della colonna
-' --■ -'0 dell'huosia-
pe, plgUandi»
, preaio degli archlletti ,
i«ic iniaura sedia qoale si re-
firiano e ai mitorano tulli gli
oKHnl di arcbitetiiirB. Caiaal
nella mliara dalla groueiia
dell' Imoscapo, ratta da piede,
irigHaiidane la metA; e ijiiesla
•età sarà il nndiilo
Soigio, vaso col quale raÌBUrasi
ptaa, biada, HM e slmili, e
ilguHlGB ancora la quantiia del-
la eoaa ndanrata
Owu, torta di mlanra che com-
prende isnio apsiin di liinghei-
la, quanto è fulHma falange
del dito groiso della mano
PlLSO, Spulo I
de la mano t
dltogruasu a
'dsgd, misura che si chiama eou
questo Dome, e pliì propr. io
, pel quale si
o' medesimi catalll
Primo, ilf ni u(o primo,
parte di i
,Uè la se
Piiillio
&i II
misura di presso a
gciDEiiTio, uno deijli spaili qua-
che quadrante.
Ooodrante, U qunrti parte di
clrconr^renza del cerGhìo
Quarta, presso _
renia 3[ cerchio
novanla gradi = Sorli di misura
che ogfrt ptA com. dicesi quarte
Qiurteraola , aorta di misuri i
che contiene E
•a che conUcne
- luparie
Il qttnit
QnBTfBcdc
li9e«BBnlaqi
lo lltfO^:rf
tan iMrte d' nn Basco, aìtrimei
le detta teriaraoii
OdnUle , apezle di misura , ci
Imporla cento Hbbre
RciBio, sorta di mliura delle hi
Buggio. F. Rugghio
T. qoan -■ -=-
S*cco. qaando si
in Sicilia pel frumento, pei viid
e per le terre. La lainiB ò r — "
posla di sedici tontoll, e la
Sesto di oracelo a li
•està parte
Soldo, TentedMB p*M
- do di misura Iot^
Sommesio, tuMt^ la la
pngno col dUo glM
Spanna, la Inngli— '
del dito mlgnoTo a
Spilamo, spanna.
palmi presso de' Or
Stadio, l'attata parte.
SlBloro, tanto lerrcai
semini entro nno «tal
Slslnoli), di'iti. di atal*
Stiorn, la riuarla parte d
Tavoli, spailo qnadrr^
. Teneruola , spetie d
a Tesa , sorta di miaai
1 accen- Vrgqii, la tennlL _
nlulia 0 Tetta, sì prende talora
Sbzioks IV.
BllanelnB
landa
■llloo, pu)
\' uguagllan» o la ditlti-
•'-'peso de'corpl gravi;
qnasi bislaneia, dalle
o pialli 0 coppe
Cu.iBRiTnifl,cllh .
™. lungo elnip>*<U«
I proponiDiie
■IO dtlla ttadera, dlCEsi qud-
■ Itile, in cui È inBlBtu il roma-
li e dove sodo aeniutì i pesi
mco-enonielro, alruiiieDlo co-
I Ittlo, perchè serve ad iiidi-
tn l« qiuntiU di lucchcro che
mfiuie li DHMio, e qusl esser
im il BDiaento della svinalii-
■=meiUD PaanUìMo
pcBapwle diesia, avcilpon-
IMak MM da pcMre
""' '-rm (E griita)
iMfiia, ((*ilc
aUuralore del lempo iicr
cu delle gciiue; clessidra,
wiii) d'acqua
«Era, Blrumeiila col quale
iuraao i gradi del aecco e
umida aparao per 1' aria
, dicesi d' ogiu tlroi — "
a^EU diviene, e pid
ilU lancetta, che Dell
ItElioriuoli lejtna le ore
rih apexie d) compaaao a
, invenUitO per lua delle
letenaarie per misurare
Ita
Hlanc» , ma t voce poe-
fieeil della giuslliii
dnn. di luce
quel iérro die moatra
KiiU arliHdl e slmili
S <<'"i- di lanceiu e di-
lli del regolalure
Libbra, Lilancla
Lingua, l'si!<' <!*"■
Loòne. islrumcnio
della densi I
ittegamctru, gtriunento per misi
rare le disUuue di pia «radi tr
gU astri
Henauralore, strumenla deuopi
aerviTauo Mi osservare e deter-
minare la grandena, la distaii-
laecc. de^ corpi celesti, una
llsuralore, uell'idrauli
atruiuenlo da misurare
delle acque = In marìi
U canitnlna che fa la na
per inlaurBre le stelle
(JnunKTIo, strunienlo da.
re 11 cammino clie si e f
dando per viaggio
Olomelra, slruoiunto da m
qualsivoglia alleila
■inbruuietrD, macchma d
lice, val(
Qoailronte, la i\
drconftrenm
QuuU, preno i
il ecrdiio che conUene
Srsd1=SortB lU misura,
offt più. eom. dlccsl quarto
l« qnnig parie delia ataia
Quirtueolo, niltiirs che contiene
la sessantaquattrciiniB parte del-
lo atalD:^ dice anche una mi-
lava parie d' un Basco, alIrlmeD-
U detta lenaruaia
Quintale, ipeiie di misura, clie
Importi cento iibbre
Silltiu, lorladl misura delle bia-
de
Ituiehia, sorla di misura antica
delie blode, che anche fu detta
mtibio
Roggio. T. Rugghio
Stcc», quando si pigna per toiau-
Salma, mianra di capaciti! usata
in 8ióilia pel frumento, pei vini
e per le terre. La aaima è com-
polla di sedici tomoli, e la sal-
Eeatiere e SeaUero, aort
aura di vino
Soldo, v^ntealma parte d
ipanns, la lungtaeiiH della m
aperta e distesa dalia eslrei
del dito mignolo B quella
Itamo , spanna , migura di IR
ottava parte di un miglio
palmi presi
Slalni
_. „.-JBdl »L.._
Scala, nelle carte o ili
T*voL4, spailo qi
Teraeniola , speile di misura di
fesa, aorta di ndsnra usata In
>, sorta di misura d< Made
aggio, la misura del cari-
1 un baslimeulo espressa
. ,n]laara di legname e slmili
' Veggi*, la tenuta di una botte
I Vetta, SI prende talora per pertica
uguali, che a
Bcere I' nguaglianza o
renia del peso de'corpi gravi;
""-' ''-^lo quasi bislan— •>-"-
H 0 piatii 0 e
e Bilancino, di
un perno, ed «anche macchina
CiU.uniTOia,ci11ndrava1odl bron-
i- za, lungo cinque diametri della
palla di eannone che dee cali-
li brare — presso gli oriuoirt, É ^
gruMieza delle ruote de' ri-
ipcIUvi luoghi ilove hanno da
mere collocale
" " lo geomeiricoi
di propor^one
Fusto dilla iiadtra, lUceti quel-
lo Itile, Ln cui é Inalato il ronu-
M e dove sono geinatl 1 ueal
Si»a»-eno7Httr0j (tniniEnta ci
d dclUs percbi r -■ '--■
— ■- qaantlld di
- — -_« U HH»|0, . ,
deve 11 EHHiKiiIo della iviualU'
n= meglio Pnatnoiio
Kdkìo Mia bilancia, si dice a
quella pn-te lU CEia, ove il pon-
|0M le Goie da pes>»
EnumETBO, a fera di oi
drogradoslo con palline di «nul-
lo per conoicere la iravlU tpe-
cilca dell'acqua nel teoenela
UnMCopio, speiit di cronometro
0 miturstore del tempo
Beau delle - -'— ■
orolofia d'M
Ifranefro, ah ,
li ■uanrano 1 gradi del secco -
dell' saldo ipario per I' aria
mat, diceil d'oitiu Btromento
<it mdkshl dizione, e ptit oam.
di quella Uncctta, ctae nelle mo-
■tre degli orluoll aegna le ore
Iffimtm, apeiie di comfHuia a
•erga , lovenlato per tuo delle
fica è dicesi della gluaUiia
Lucella, ditn. di lance
UnctUa , quel ferro cbe mostra
^- -'e neRlì oHuoll e aimilì .
col quali
cesi [ler le jilQ dagli oriuoloi par-
lando della lancella dclregigiroi
la quale serve ad Indicarti 1 gra-
di del regolatore
Libbra, lillancla
Llniua, l'ago della bllaucla
Loche, litrunieolo che serte ai
piloti per misurare il caDuoloo
0 la velodU di un baatimenlo:
eaio é un pe«o di legno piatto,
che si chiama barchetta
heteo, misuralore della
|a variuJDiie della densiU^ <
Menanietro, struoieoto per miiiki
rare le dlstiDii: di più gradi trs
gli aslrl
He nsuralore, strumento detto piil
Meteoroscopo , nome che lii dato'
anllcameote agU atrumentì, dio
servivano ad osservare e déler-
inloare la Eraodezia, la distan-
za ecc. de' corpi celesti , una
parte de' quali veniva posta nsL
numero delle meteora
ADcromega,
— io per viaggio
Olometro, slruiiienlo
lalaivoglia alleni
.tÌiK>, dilli, di boUetU, PO-
I 0 Kriuura breve
co, vucllo 1d cui ai ponev»
— "-"-'- per d»re I voU
il luofo dove 1
ri e le •aittim del [HtbbUca .
del prìncipe o d' alcuni coUefi
Camerale , di caneri , alteneau
CaMio, reagirò e slinia dei beni
MablU=irilbro, In che ai reai-
(tnmn e ai detcìivono i beni ila.
bill c«' BMti de'loro Mueuort
Caralliiecio , dlen-ailìn Fireaic
(Il Olla di balia, perchè era le-
naia colta A|ara di un oor"
Tn ano di correre a cavallo
)>r(Mon<a. quelli alU di rettoli
cke ti&DMdalniuiiIr-" --■-'
irtaelni naUe «>I»bI OS
, rati., ti libro dove
M KfltlTate le
e apMrt. a cer^
{■tontoMmentt.
o, qnFull che tratta con
rrrlntontr t che opera aecondo
tf c«rMMnl« 0 chr contieae ce-
■a>«,pw>inUII.><dl
ni th* (la »iar aiM I
dusania, rumare a parlaMC»
ConvucAifone, Il c>
D EMOCH lTIUMK!tT
De inai; ratico, apparL .
DibdlK^rc, diapotan
DlLalUmeDlo, dienti,
■Hbatlito, dU
DLbalto, V. fri
dia[Kitare la prò e li
Diplnm
• appart. a
alia iliidonu
Diploniatica, In fonu di n
■ parte ddla polliie^
-- 1 del ihupAUM,
che camprcode la rn|aiilwn
de' lr»tla|j« divem jnksV
lispotico, aiiOliila) adiL, da #
;Le<ii^E«E, scegliere
:icirijibiiiU , equ^lA d'entr »
:ie^ gì utente, lo denere
:ie Ulva mente, per eferione
:!eiioiie, elegElaieDlo>,BCclli,r»
Ji^^une. &eolU di ele||ei*
.liisori>\ approprialo ad elnden
.spor I •imbaiciata, o espone
■empL, vale dire eti> che al ha
K llrhr Ila, tostnmaai* prcciaa, «II-
iltlttlmo e iMniito ddle
drllr legrcKiie
>HirM¥,ianiNladlfcllaDe
è'vUMitxaneBic, con fcthwta
ifMlffi
li liurlgdlilDne,
a altro numilalii
>e«. polilica
ilrirla alla buo-
ituurgwi I
lice del comiri- ;
Pollo. luceare il iioho al Si
no e «lmlle,tsle ingerirsi
«or perle nel niedeslnio
PopolBre^ca, dei popola
Papoieaca , popolena^^onvi
te s pu[jala , secanito il
uimento di qual- 1
rapilo; e cUeeai |
K, quando tono i
Uopnre <)iu]eii( 1
kwcdln r e»- 1
WÌàbeiaiK 1
appari, a residenza
luueiiarsi.aicceiirisaciare una set-
ta u una l'arte e daraia un'altra
mill, VI
salisi
I accetlarlo, luUo-
RincoroDBTsi, incoronarsi di quo-
to, rimettersi la corona In capo
ftiiedere, stare di oontlauo e fwi-
■tare inunluagoi e iJdJpeper
Io più di persÌMie pnlibliDhe
Ross, sEgoo dlfrolone edi parie
vale acclamarlo per re o slmile
Dar^lpale
oUgarcbia, i
FCbla
Statuiate, di statuto,
statuii
TLBANNEaCiMKKTE.til
modo Urannlco
, TuniulluarlD, fatto si
.1- partigiano,
, setta
,. _ . poliarchia
Tumultuoso, cniiruso, pieno di ti
Voci apparlenniti alla poli
imbssclalorf
geoeral perdi
AUATARCHIA, „
Allraoia, unione, lega fra |
Ambatciats . quel che
CapitoIaiiane,KiiiT
Erincipi BEfordaDO svee. ai ri
elll e ai disertori
lariliicu, ti i^oiemo dell'inar
^itwraiia, furnia di reggimento
potlIiCD, per la quale esclusita
B, patere Indlpendenle
che trae li
a sua (Oria da
Htui, podestà,
Ballaltarr, man
Balloltaluotie , il mandare che il
(a a parlilo per boautll e ballane
Bando, decreto, Irgtr r ordlna-
llone notIBcala publiUcanieBle
a lumi di (ronitiD dal banditore
Ikice , volo col quale si rendono
.. la per eonlrauegnare —
autenticare le iBrilInre pubbli-
che e partlcDlarniente mielle del
Papi, le quali bollate ai oMima-
lerdU In gì
eonvcnzlonl cbeì
Ce^'ltCm-
Circolare . lettera ■
lettera che si
da' principi
(lODCDrdato , tuit.
venilone
t^nfederacneiita , I
,»-i
iCeijerazionei e
r^oBnuihNK.cM
lamento dd coi
papa'le
Brevetlo, n
., lettera o mandato
urlilo o spellai pri-
tiiegio aalo dal principe
CarmiLUR, far convenzioni e
propr. Il >enire a patti de" po-
leniail 0 de' nemici nella fuer-
ra, e ti cedere al nemica sotto
«erte condiilonl stipulale di co-
te po-rc Ira le condlilonl della
c'i'ilolaiioBf. stipulare
^ cooiUtuiioot , an
r conltmlone
1 CiMiituenle, <te ci
Coitituiione, teavu.
Credenaa, Ulltrvi
densa, «le ( "
Credcmrale ( I*
buclatori eal't
tali . e pertiX ni
Iratlano ila loTsl
_ KHocniiii, §aré
, '".liti
fc^iii""". .....1, /w5 ""ì;-!'"™.
KjSì,* '•"*., ,., »»« z»i■"*'',r,*
ss' «;* " '■ .aSs■*£&/i^
Sii»,. ,. ■™"'F"Sfcs'~"" ■
Vale
<
JtfODHrchla, queUoSlato oel oualF
sono delerminale leggi i> oHliia-
NunJiupiò, WS) chlBinavansl quel-
le eitti, elle si guvernavoi '
Krqozube, si dice 11 trattare che
laiuio i principi le caia di Stnlo
NegmsìatD, tiul^ negozio. trattHio
ideabile, Gbe non si dichiara per
olcuM parte
Nenlrallta, lo alato di uni perso-
OcUiHBAEU, forma di governo, In
cui la siipreiDB aulorild risiede
OliganlSa'rSomiuio liolenlo di
P*M.tHRNTUE, iHTellare nc'eon-
Parlamenlo, trattate
Parie, partito, fa:"
Patente, vale —
ile mielU lettera algll-
ilglllo del prìncipe cbe
Pl^luscllo, «MIutA eounalo dalla
Plpnipolenia, potere asiolnto, pie-
na polenia; facolld aaaoiuta di
trattare^ e ultimare qualunque
ii a popolo , 91 dicono quelle
Keputibllche , ove il governo t
amministrato dal popolani. Far
premia, vale adunare 11 iMtpolo,
metter gente Insieme
natica, reaeritta o _._^
del sovrano data col parere
«no Consiglio a qualche e
consnllalD sulla manieri
RiGioriE di Siali
cipi o de" magistrali auprèml , _
conrarme la pubblica nlLBlA di . ,
lepubblic
denonili
civile, nel qual
luogo l'arbitrii
Jh", In' ... . ^.
lu) ripnrQU fra 31
Keput<bRchetta,dii'i.direpubt)llM_
Residenza, Il riiiedere o illi»gi>r_~
dove si rivede: onde far rari-^^
densa, vale risiedere "
Salici, soprannome dato alle Iw-^^
gì stsbllllc nel regno di Praa-.^^
■3t
i disunione, quando o-
D chi Vi loro B parlare
fere o asere uttìenza.
1, quella sorta di
i«1ior dlladlnu
e del popolo
ircbicoi che ^ oppone nLIa
ftu
UE.lmoarEni'ezzeiIra-
ie al Biiddili
gravezza atraordlotiia
M, loria d'AuHnl^E
tvó*t anticainenni ,
DpoiUi, tniposliione, gra-
:, ■ccalaslare, iioporre il
(nella gravezt» ohe a' ini-
jeaidórlo, di uno stessa
aae, coniplraxlonc, con-
ìk, aolloniIsBione volon-
i un popolo ad un "
0 ad al Irò prìneipe ; ar-
declinsmenlD, parlando
E, eonlrsvveniiune culo-
1 qualche nrliflilasi
«)e, passaggio o tr
grillane d'uno rn altro paese
•ellonia,' prodiiione . ribellione.
Derfidin, o altro simll delillu
' I cooflioailDne
dJ ^ido a
Bignir. della parola
Ginrarp, con|(lurare
Giuralo, tiiit., congiurato, di con-
giura
IttscHcete, levarsi In su
Insurrezione, l'insurnere
psrsl t' asacduto dominio
OntcGio, profeisUine di vanal-
lnBELLionE, ribellione
levnluzione, ceniblaniento nelle
ciise del mondo e per lu uifl ai
inlendc nello stalo politico di
una Nonarehla a di una Reputi-
tillca=ritieUiane o lollevazioue
di r)D|)olo a slmili
lilicllagione, il ribellare, ribel-
.. ir partire altr
ubbidienza del prìncipe
-epubblica e Eollevarro
ribellione cogito la
polesu
Sella, barone, iMnginra
^ VlPtii Pulititi, per.oi« i
tLlEiTO, chi b alleanza
Ambasciarla, ufUclD, residenza
dell' ambasciatore
iVsseinblea , adunanza di persone
In un delerniinalo laDgo pei* ftr
parlODiento
niMirroTiE . che bandisce, che
pubblica il bando
CAaEBt, iBlors Si prende pe' mi-
nistri 0 camarllnilit di essa
ì\ toghe . ._
uuiE tali colla creta
Oaplparle, capo di qualche parte
Capipopolare. F. Capipopolo
Capipviiulo, caporione, gnlda-po-
'Ulladlno, quegli oli' è capace it-
nll onori e del beneflill della
Collegfl. conipagna net magistrato
a nell' ulHcio
ilondtladlno , cittadina della me-
dealma cllld
'i-flgiuralo, colui che congiura
Tuinultuailone, tumulto
IO, servita dovnla M
iirtneipe
«3^
ri Tìguario alla politica.
Conspira trice, Terb. ftaan.
splralore
rionvocatore, che con'oca
Cospiratore, che cospira
Uosplralrlce, feni. di coapIraloM
DEPUTITI), edul che con ispoia-
Ic conimissione i mandalo dli
principe u da un corpo di per-
one, a trattare qualche negi»^
a fare un cumplimenlo e slRffl
•llcesi spec. di tolfl re d'nna
slessa feinli^lla
Dlplamallco,ci>r[>n diplomatica, ti
dice a|!gmi cullelllvaniente H
I (iRtTURR, meiio, nuDilu, aiubs-
i 9cl«lare
> 09tag|;Ja,qucl1i |renona<:heiluil -
mSosi'"^ ghi^
primo luogo nella n
I pAHLtnKnTiaiU, Cb' è uci iwria-
nient^ che ippirt. ni psrbnwn-
il Parlaiuenlo, quella miiane (ti uo-
' mini firincliiall, che si allunano
per le pubbliche bisogne
ParliglanellD, diiii. di partigiana
FarligiBDo e ParUgiana, che (tar-
,.,"'^1'". , _, „ . ^
■—'--'- nucKli che '—
dal Pnnleflce
m cose di grande Importania
Polllrcaslro, peaij. di uolltlcu
PoMtico, smt., colui che sa In po-
Ponenle, relatore delle canse
Popolana, della scita e follone del
Popolare, popolar
Pulentalo, che h<
Prepotente, che puù piil degli al-
te ha doniInlD
..,.^„^rcajlUl
Priii....
Hkualisti, colui eh' i del portilo
Repubblicano , di reputibUc* o
appari, a repubblica
Repiibblicanle, che vite in rcpub-
. ., .. p ^ ,[| repuiihlica
[■ i! di republiH-
ri^puLljliCB
la , person«|ii;tD di ci
CM ni^a gli Blfari >lvll<
Stohwle, eh' * desprlltu nel
Residente, si dici
Siro di alcun potenUIO pi
un altro poteiitnto, ed è di^
Hl<|LUiiitD inferiore arruella di
l' ambasdatore e deirinv' '~
nibeUsnte, ribella, elle <1 ri
.0 rìdi
BIvallDoia, sediziDSO
Smiaoso, ehe Induce sediilone,
che CDgiaiia sedizioni , vagu di
srdhtiane
Setturio, sesottce di
In idd si prende In
Slidlco, quefli che <
li caritalevole
k, eon «(Tetto
I mnoblllre
■Me si puh ap-
iBgare : swidte.
chela, che con
che applaude
l' aiiplaiidlrr
I, che Rhble
tì.prlvilealo
Celebralore , che celebra ■
Celebratrtee, che eeldn
Celebre, eh' è celebrato, tunoto.
' ■ ■ ole, do essere celebrato,
di essere celebralo
l, celebrazione
, notissima, fanuais-
Compiaccnlc, aM., corleae
CaudnwTole, udd-, cnmìeeenle
iJand^lfnuDenle: uvv.. con mini»
i::oride|piD, add., degno, merite-
vole, meri lato
GDaTerìto, adii, da conltrlre
DEniTii.Ddd-, Inchinalo, aSeàn
DlRDBnle, ,
Deinato, add^ da degnare^Fallo
degiM, renduID deiino
Degnevole, che degna
DegniBcare, degnare, far degno
Degnissimo, tuperl. di degno
Degna, udd., assai iuerllevo[e =
usalo Bssorut. per agg. di per-
tona, vote eccellenle , di rag-
guardatole condizione
OemerltHre, contrario di nierllan
DignIU. DlgnlUde e Dignllale
aslr. d) degno in senio di ono
re iole condlilone
Dllelto, persona dilella=a<fd., t>en-
FiToBATDKK , t. a. , che Guarà ,
che protegge
Favoreggianfi, ndd., che favoreg-
, favoralore , chi
Favorevole, adtU che èia lavtn
e in almo alimi
Favorito e Favorito, iMit,, che C
Fra nulo, liberalo
Frane», esente
GEKEHIISMBHTe, ailB^ COI) gCM-
i;enerosl5Biiiio , superi, di gen^
Generoso, adi., che hn genenui-
td, liberale
Klovalivo, V. p. u., udd,, che gia«K
Giovalore, che giova
r.iovBlrice, che giova
Giovevole, add., ginvativo, ohfr
giova, che porla giovnnienlo
Gradevohneate . udd. , coitele- '
Gradilo, add., da gradire, graia,
Gra;iialo, add., da graziare
tiraiioaamenle, ave., con grati*:
per di buon animo, a grado ec
Grazioso, udd,, favorevole, beat
gno = per gralo, gradllo = p«»-
dalo per grana, i|uaìl gratuito
Guiderdonalo, add., da giUrier-
IKNOKITU, V. a., onori
LABVHKbeUTDRE, Chc
Larghissimo, liberale
'■cai], MEKCEDl,
Je J»utk
'«■> 'auJoWle, \ode-
^> «"c, [sudBblt-
"""-, con libtrallM,
'*cpnd„ Il merito
...^"gnu di Diale o
"""HIsùbT, dw ri-
■Sh;
^ '«"Hill. conlracc«n!-
■ f Ifb.., rinuit^lo
PAGATnHR, Hk pB|;>
'anegiricoi idi/, todallva
■anejtlrisla, che la panegirici
'eni)anarir>, colui ohe gode pen-
ilegno * preglg'
Preaiiibilr. die il puh iircclBre
P.-eitlaiiillb'i , rjiuliu drclAch'e
Prepifltore, clie
Prefodaro , anK
Premiali vo, che
, per preroga-
jle. preziakille, pr«KkabÌlt
rniD*la, Il urìnclpal luogo si d' a
PrifliììpBlc, Il prima di grado, su
prano, maeirhire
FHi^leijiala, che ha nrivllegio
FrtdiatlisIdiD, provautsimo, loda
tisthaa, ladevoiisaiiDo
PrDDominotD, nominato, rinomala
Provvisionala, che ha o lira prov
viilotie , in siKnif. di stipendio .
RAdonUDEtOLR, degno d' esseri
riputalo
RaggiiardeTOleiza , riguardeio-
lUgatdille, che può darsi in regalo
RclrltiiiilDre e Retributore, die
retrìliuiace
nicanibiare. coatrac cambiare
Rlcanirtare, ricandilare , render
Rleocliere , riicuolere , ricevere
li pasanieniD
Rleom. K RIcDgllere
Riguardevole, de^no di essere ri-
RliiiardevDleui
Blinuneraliva, ai
Ruumlalario , appari, a ringra-
iiamenlo
lUaoDiablie, ramoso, memorabUe,
degno di rlBomania
Rispeiubile. da rjapetwn^
levole di rispello
Riipellasa, che hi rispeitt
Riilauralitre. •■— -"-'
Riatoratore e
1, kKte li,„,
adalahirià
Segnalato, egregie, llhM
Sgoardevole , rigiianlefi
Suardevole
vere, pagare
Sopronoralo, ch'i in MM
SovralTaniaao, pili ch« fa
SovraggloriiMo, pia Che
gbirlalisaimo
Sovrailliutre, pia cti« HI
lastriSHmo
Sovralodato, pretodito
Spettabile, iSguardevole
Spettevoie, spellaMle, i
Siipeitdbto. che tira
provvisloDalo, aalvli
Tiiin la paga. rìMao
isrio o la prDTvbloM
litolare, chihililolo.t
RlMmlralD, che ha rinominami
UHilanwi
■llHltMUll
perionagrio
he Iribulg, cht olle-
bbligatu a pagar Ir
dello, percbé ehi |>urtB
ha le iiiBui impacciate
iLKKE, meritare, esser
riputata di aubUme
MpBcilO ; e al -"~ '
eneritsre e VeiKntrice,clieTe-
cncrcvole, da venerarai, venC'
oce, SKuraL Iknia , ripulailone ,
affrBdire=a
le, H|>pliiuso I
gdere uno In luogo
uione per cui il am-
Àpprovare , giudicar per liuu
celt9re=per confcrmare
BiLiiTico, pezzo die si dd pei
allattare il fanciullo
Benandata, nuRcla clic si di ad
Benedizione, regalo, limosina
Hene&llu, t I , beneAclo
BeiteBcalo aiid da benefleare
Bentflciu, »ervi|[ia, piacere, amo-
TCvuleug, uirtesla e opera bl-
la per far Eoniada e beneflcare
altrui
BeneUclanc . accr, di beni
UeneUcto grande
BenFRclualo. dim. di beneA
gin ri
"a iwie
_, . ! aptoialinenlB tìe
pDblilici)
Benlflclo. r. Beneflclo
■eragglo, mancia
liBfatnenla, Il boniDcare
BoDlllcare, menar buona, o con
ie«giare 1 danari pagali a [l en
dita che M pretende
BonUcHhine, Il bonificare
B«llacda, qoéna quanllbl di tini
eh'* rewglla de;veltimiU, al
lorchf portano vino
BiKKok). mlsnra d«l mugnaio, col
la 'luDle pigila parte della ma
feria macinala per mercede del
.■nTCllo, reacrlllo e ipedaÉ pri
Tilegla dato dai priaclpe
■— -L-ii— ^ liberar di
Cjtposoldu, t quella che ai aggiun-
ge al ani dai
» va*
CenM, per m
Clientela, prolnbne,^!
Campensamenlo, Il
, dar I
CuDMdcre, pernwlMi
roccBmbh>
. man, pj
_ peraoitnlo
kinglario, regalo
dori romani fai
valla al popoli) <
buendo grano .
Gonlribulre. per si
lo, aaerivere n
mgregailune ili
-. iKKtl coronali
OorteiiB , di«i>oilaWni
rda ìicun privlle-
dana=ituaa. di>-
:<lsiichE scalpi.
ere a dlgniui
uiamenlo a iradt
i' onore, di lode
Uecio, che dinpen
obGllgulDne
àvorire , aiutare ,
ITTI l.'0BO»E EC: im
Faioriri!, favoreggiare, favonir*.
star dalla iurte d'alruno, dil^-
derEo e aiuìirìo, far grolla
Fecondare, per melaf., vale for-
nire, colmare di dote, di graiip
Franoagione , traacanieiila, eien-
/ranesre, licurlii
Francare, far
Franclieua
Franchl|[t«,
Gekemsitì, liberallli=diceBi al-
trcil II dono lilessu che là una
persona generoia e liberale
(iraduare, conferire alcun grado
e digniu
Graduire, v. u. u., Innaliare s un
grado, nobilitare
Gratamente, gratili famente
Gratidcarc, avere a grato, rico-
i;ratlfleaiione,.ll xraliacare
Gralisdata, ai»!., donato, dato gra-
GraUvo. v. a., ndfl., graluiia
1 jper graiia
di cosa riehic-
. .'superiori, o gran perso-
naggi, favore, permissione gra-
iiosa = Per lo ringraziare iti
segno di gratitudine del bene-
fizio, 0 favor rieevuto^ar gra-
la pena ; il cbe diremo anche
grailare^f or grasia, per rin-
graiiare = fli sraiia, perdi
graia, graluìtanienle
Graziare, concedere Blcuna cola.
«solvere
ri. di iraila, piccola
ifni. e vtìtegg. i\
GuarenllKlai salvezza, tranchigh
irenltKla,
S-anchigl
il KUlderdo-
ir ristoro, pre-
tìuidenidiure, i
piioi merìlo
Guiderdone, lu ilessa ohe guidn^
IN.>(*(JUHE»T0 e Inaluoienta, lo
Lvgbeiu, liberami
Lami meato, il larnire
Largire, dare, donare,
LarglU, lergtaezia, ilbi;raiiiu,iiu-
LniMoiie, larglid
Liberale, atiil., ehe iiaa l''icrallM
=<ier BDOreTole, henlsno
LlbenlitA, vlrta per oul ni urrla-
rtedienr in uso pnqiria e In be-
ne Bihi delle perawie degne e bk
■ogneioH
glone di dieeclieisia, fatta ad u
uomo blaognDSD per amor di Di
=per le cose accattate e donai
Merilsiìiealo, merli
Hertare, mcrìlarE
meno, V. p^ loBriK
trappDSIo eldann
lare signlflea Mv
«turale corona, cU
pHnu saliva ndl
dlM auediati
IIBII.ITUI, Itr Bai
ilone aqualofaeff
lomlnare , dare la
proporre uno per
1 i|ualeJiB grai
luoiEo
venato ; e pii^
■jl quella che si
ET foro mercede
*'aM,o che si il^
lotflie (li questo
»fliiisHiia,o
' cneccheiila
'>•. di penali)
^, nivio e
fib por lo col
"e^ionnre' 'i
s per grazili del
JfeelB pana che
NansK, rlmune-
E iltrui delle sue
^ieii fall.
PrerogaUv8,i>rivilegio,
Presenlare, tar donaliv
li presente ,
PreaentuccJD, diM
piccai preiente
Presenliiuo, presen luccio
Fresia, palamento auticjpata che
si b u iuldill ili una pei le del
soldo loro. Dlcesi: d/ir to pre-
Prull'egio.'t^ailBTewiui^e lU.
la a luogo 0 a pertooa.
Propina, porzione di danaro, cha
oltre l'assuno si dlatribuiace
a chi e'profeaaore dacblprea-
'ro V vedere, saddiafare, ricompeii'
'rovviahuare, dar proTviikliM)
'rovvisloDe, mercede dlsErritt,
che anche dlcetl atlnendlo; ma
no Hi scr\itorl di qiialltd I orin-
oilji e k republ>liche=Se
RegatSe,"
lll^^l'^^
id un negoziante per da-
lioi'sato o per opera pre-
a faiore Ji un Wo. Dl-
gode le entrate del
Remunfraluriu, agg. per lo più
Besttiirare, rialorire, rimeritare
Belrlbulre. ricompensare , rime-
rilBTf , rendere Ji mercede, il
contr«GCainbiD
Retri !> Itimeli lo , rlei>nii>em«, con-
Betrlbuitone , rìcompenu, re
bulnienta, 11 relriliuJre
HiMgnlilaiW, Il rtconoteere
Mcompenia, rkoaipenimlDne
Rlcompcnnre, dure o rendere II
GDnlTKCBTnblD
RICDnqienHiione, Il ricompensire,
RIconjieniD, ricompensa
Biconoici — ' '
Riconoscere
atranil gru
l'D|«rasuti
I, ri-
ellB Uat» o deW
. _^ qualche prenrio,
eontraccanihiarlo, rinmnerarlo
RlConastìnKntD , eaiHnccanlUa ,
premio, rianóptia»
BÌGordania, ricordo. F.
Ktcordlno, lo itnio che ricordo
Ricordo, ncordania, pegno ; onde
dKral anello o anellino de-
inconli , oggidì dello ricordi
no, ad aaeÌKi gentile, lebtwc.
di poco l'alare, dalo altru) per
amorevuleua, ed In negao *"
affelLo, per memoria derdo
Ridonare, donare di nttoro, e
■ora donare aempllcemente
RTjtulderifonamenlo , il rtgulder-
donare
Rif ulderdonare, goldrrdorure, i
Rimunerailooe , Il rlmuMm
RinfreKamenlo , rlnfreaco ■ n
depoiltalo ulla rivi. HmM'
che dirltio D dosili A r^
glo quello che si |ib|ì pài
Rlalanramenlo, riatomwMn
■ardinenlD 1
Rislaurare, realwinrc 4
Rlstauro, restauro. liiMrv i
Rlitoranienlo, - intra rriiìlH
compnuB
Rislorare, contraccttabkMi'
coRipenaar*, rimeritare, MH
donare, risarcire -I
Rlsloro , rlnKrìlo
RIlTlbuIre,
retrlbuiioMflM
appellata anche _
SiLiaiAiiK, da- salarti} _
Salarlo, nercMe palliriMa
-" - -" — — --tm3m
Sdonare, nellere ir
nestre, danaro della |jÌf^oni
iMrta, h mcrcedr dovuta a
rnsle per te sue Tatlche
Tiie, merinre, riilorare
k^ nenede o pan del tolda
>=*«lario, sSprndlo Kroplic
npMart, pacare pia dei do-
ere, atnpagare
lo di sol-
aoprsppia al
governo a quelli che lOno ai
■ervizio dello Sialo
Trattenere, |
Trìbnli'e, ilonve, celribuìre
Tributare, dar Iribato
Tributo, cerno eli ~ '
Baglio, quel che si paua alla
alauper rHlloggla delle bestie
■fodiare, dare altrui lo itlpen-
■gi, aMdo, ed è |iroprio quel-
> «e ì principi e aiftnorl dan-
0 rfk reraone di qualità
-Bgare oltre al con-
■tart, InUtolare, dare
leuiare, dare altrui 1 ti
• «li appartengono
; dato ad
' vitalìzio,
regio con
' '"S'Ito''
Trloabre, ricevere l'onore di
trionfò = In alitnlf. att., onora
del Irionió, dare il trionló
Trionfo, potópa e feala pubblica
TrliinCare. ¥. IVlonlkre
TriuDlo, trionFo
Trofeo, propr. le apogiic appct,"
■'"'neinlcl violi, ma ai prendi'
che per contraiitMaa e mr-
tria d'uione noulE e glo-
B df Sondo, D di cnrcerr.
I carcere
. nelle.
Ch'entrava II pi'i-
n di colpa, perd»
la mercede che si pJOii
,iodo, ossia per la presLn-
1 bestie da cavalcare i.
SEZia.\8 III
Atti d'onore, di lode, di riveren:t e di amori.
Utautemo, l'abbracciare i cjari Iramoltkper icmplice
WBiare , farai careixB e fé- ' ' '"
i='f'^^ abbracdamento
**•''», viceodeioli abbrac-,
tccOElienu. dinuMIrazlone d' sf-
rena, cbe b) b nel lieevere
penone ffrste, o nell' ablioccar-
e Aggradare, avere <n
Amare, voler bene, imrtare »f-
fetìone, eswre aSeiIonata
AmìcbJs, Hsiohletole amore, na-
to da canfòrmiu di voleri e da
Imn oonvenailone
lUMilaaia, Binlata
Amore, deilderìo che ba l'Horno
del bene dell' altro uoaiti, e cbe
procede dalle reclprocbe loro
qualllà jriaceali ; t amore che
dieesl tienevolenxB ed emldila
lioa^ eStliiTilI I
!o,U
Celebrare, Ulua ,
■n a gnlBcare con parate, Mate '
Celibrare a culo, eiailiK A'
arandisslme lodi, lodare n"
dlBainiamenle
Celebrazione, il celebrare, •
Chiarezza, ce
BealìHcare, glarìBrc, lodare, d*-
CtMizzo, segnilo di
, laudare, lodare
Comitiva , acoompaenalura, C4b ■
pagnis, e dloeii per lo (ilT i
quella gente che »rtMi^t0f, ^
per sìnilliti r«tule
're o far conto i
!a, vale tane stjm
iregio^ondr. non
vale uoma di Blin
iiioae=Juer ili bue
itiscersleiia, aStiia
torte, vale coHeg-
a corteo, far Eodauo
Milo, 11 carteggiare
, Ór carie, acoomps-
BRorl, e or loro ler-
Io stesso che corleg-
CBdOZZO
eggio
[^ conienleou d' oaa-
«lonati a ciascuno nel-
rta fatta altrui di cosa
per attutato di OBse-
3, dedkailaoe, dedica
aerare, aSerlre, e do-
iii qiulcbe opera =
i«i.j ofleriral
, qaelU lettera che ai
uiH alle opere o
di dedicarli
, dedicataria, I
Per (hr deano = Per rieeiere
quello eh' è oBérlQ propr. da
periona inferiate
Degaailone, il degnare
OilezloBC, bcnavoienu, aOezIane
lingue = add., atto a distin-
ire, cbe dlatliuue
Hniare, dar encomli, lodare
jniio, lode
EallmarF, stimare, con^derire=
ilprt^o
Pinella, accoglienza, corleii*.
carene z; Per Tavore, imila
regio, ornainenta di laude, gio-
ire, lodare, maffnificare, e
Glori n carne nlo, glorificazione
r.lorìflcare, lodare, dar gloria
r-ioiiflcBiionc, Il glorificare
Gradevole, aàrl., gradito
IH-arii mento, il graiUre
Gradire,aggradire,avereinpreKi<>
■^razia, amore, u henevolenia del
superiore verso l' inlCrlore, fa-
stro, Ince, ehia-
bello, celebre, dare onorala fama
e In glori* dì chvectieisfs
Lumi, Baroni il' alloro = dieesl
ancora la dlcnlU dottorale, o il
conCn'lK del dottorata
LBunola, inicgna, distintiva di
Loda e Lode, laude, merito, vlrlil=
per fama
Lodimcnto, il lodare, e la lode
ihiore, reDdimento di riveren
In tesUiDonisnta di vlria o
rioonoMiiDentD di mageiorBn
mi ■ sé col raleio il i
inori e la carlellii aUa dlHIU, :
sostfocodolo con una mano al- «
Himpuimatura del calcio eeol-
l'allra al di sopra della carMIf i
, renare, apprezzare
Proreiia, predicazione, pirtrie di ,
, rtgnardo, rìGpetU ■
Refcrir grasie, render grazie ,
"-'— ' 'ì grasie, rendlmeW
, nngrailamento ,
Readìmento ai graair, ringrad» ,
Repulaiinne, boona opinione d* ai-
anta per virtil=Eli>rÌB e I
poinpa, onde s) dice far 0
-' -TiortL cioè aeppeltlrll
ipa=0noW militari, r
^^np^onl d-
^^B %i soldati .
^^■j&dignlU,ai
railoni d'onore,
soldati alle penane poste
" nlU, ■eeondo U itrado loro
ileua, (pulia di cid che
Oirarlflcare, t_.
OnoriAnens, or
OrreTohnente, <
PUHEGIBItO, s\
lode
Plauso, appiana.
Preconio, pubblicazione di bene,
lode
Preconiiiare, predicare, pubbli-
care con preconio
Predicare, lodare, dir bene
Pregiare, avere In pregio. In ve-
nn-ailone
Pregio, Mima
t& Bi tengon
Preminenia, quel vanlaiiio
-- ^ ^- lira cosa shnil
a che l'altro
! rlpalailone.
Riferir grasie, ringraziare
HiniRrdo, rispetto, conaldenik
Rilodare, lodar di nuovo
RIograitare, render );rsse
Rinomare, far meniiorieonorewlB
Riportar grasie, ri
Riputare, reputare
Riputazione, sllnia ,
HlsEuardo, rispetta, consldert-
RlBpetlare, portar rispello, avere '
in venerazione ,
Rl9petla,conalderaiione, riguardo \
speltnsa, ri veren temente, ytt-
gognosameote
RIapettucclo, dim. di rispetto, in
slgnif. d< conalderazione
HispeltiRzaj piccolo riapelto
porto rherenia
Rive ren temente, re
Bivercniia'le, di rivi
^^^T che Ita più l'uno che l'altro e li <i
lliCTr!
■elio di capa a chi
, reoder famosa, br si
:, arer riguarda a cai;
wndderaxione, riguard
ire, lodare con granii
uipmixlone ordinau d
■Ulnare, avere
lame conto.
mn fan Iti
SUmare checchetii
averlo in pregio
Y*.\T*»E, esaltare, nuRnlBcare,
aigrsndir con lode, celebrare,
dar vanto
Venerare, &r onore, riverire, ono-
VenercTolnienle , con v
PROFESSICI»!, *RTI E MESTIEAI
tHNZ«. Jn dui Sesioni r dwiia 'luiiia coce. Isella I.
mfono I nona proprii delle proftttloni j nflla l it
•no i nomi delle ani, dei meitieri t delle accupaeioni
' —KB- Si eminiltino lesoci Carìctie pnbbllclie; Gner-
i; n*Tina; Tecnologìa-, Tempio.
lE, che abbaca u bcom-
opolute
-, ani- abbacliisla, ter-
R ri Ime UCB, ragioniere
SEXta^K I.
Itomi delle PrDfetiioni.
, colui che conosce e
azkwe de' giovani
colai ctic insegna ed
'algebra
Architettore, archi le Ita
iritmelrs, miolro d'aritmetica
Arlisla. arteHce— ancùc proreiso-
re d'arti llhemll
Astrologo, proresBore d'aalrologla
Aslranomo, profcsfiore d'aalrono-
Gontiglla nelle eaiue altrui
IttiLO, aio, cuilode
Balio, quegli elle alleva i lanclul
la utsloih) di libri
BibLtolecario , crliegll «he icipran
tende ed ha il governo della li
Biografa, autore che hascHIIo l
Bloria della vii» di quatcheduni
HoUnico , ai dice di colui che h
e proItBsB notìzia dell'erbe:
al dice anche erbaiuolo
GiLGOGiiiFii,ÌDlaKlialare in rame,
e si diee pure lener. di tulli
Sl'lntagliiliiri In nielalli
igratb, TSlenle in «BlHgrafla
che eantflf che Fa prò-
0 niulico
Caltedmte, colui che sulle pob-
bllche caHedre Irniie e Inaegas
H HudiiUle
«o, chhurgo
.- Jilrnrfia
Ceultalore, colai che lavora (
Celeranle, colui che snooi )a c(
le», dllelbinte di celeri
Geleralore, snonator di cetera
CcleriaM, celeralore
ChlmlEo, cotul che eierella, o a
la d9b«lca
Chlrumo, cmiilco
Cltarlita. celiirlila
dlariiiBlDre, cllarìiUi
CllcriaU, «elerelon, eeiei
CoUelInn, colui che ft u:
" «flta di opere
rVnlòrltarr, dipintore
tare di cummcdle
lonimedo. lo itesso che comiK-
diografa=Pcr Colui che iWi»
pnntìiti,
Contrappnnu
contrappunta, t g^rnc iiiiwr
ca nuove eompot^lzionl
Coraco, colui che io or un tende»
alle feste ed ai |ii>iorhi i>ul>bl>cr
Coraula, colui che {ir^-'ilrM il
c«ra Ira I Greci eil i tfniniiil
Careno, direttore dfL uhv nefli
" teatrali presso itimi
Corift», dlretlD<-e del coroi • é* '
colui che da la baliula
Corta la. colui che ordina ti OM
Corogralb , protèisore di taf»'
Correttore, colui ehecnmtftli
bone di Blampa. per ter 4gB
errori del compoalLnrc
Cronista, eranichjils
CroDologlsta, colui clic n • d*
Insegna la cronoloitis. « Mtl-
■ore di trattati di cnm^gfb
Cranologo, colui che IralM JTcr»
Gnriaie, colui cshe bkIU le CMM
DSHICKLLt,
li» i^ne.'«
al propr, m <
[«ssW.OHa
Di(iÌDi(llrica, dMnb
Dipinloiv, colli] cbi
t delle helle arti o
, raenlf perdltctto, non
per niadaglisre, ufi per pro-
nfpfngltarr, dhiintore, pittore
"■----"-'—, dlplnlrice, plHrlce
~ Il cbc dipinge, pll-
_ ,. e dtpIntricF, pttMcc
IHpinlnraiIci, drni. ed af>l>fj. di
d)p)Dii>re> plltortlto
Dlpiirtriee, pilirìce
lacfnatore, colai che disegna
Dfi^iulricc, colei che dlKgna:^
per rappmcntatrlce
limi «ulomiche del corpo de-
BHndla, duAigells
DMtoraeclu, ffgg. di dottore
BaRÓr«,eotDl elt'« ilato onorato
delle lueene del dottorato^
Per iDKatrq, o eUunque Inienio
Dolton^ anvil. di dottore, dol-
wre di mediocre dottrlns
DDIiarethaceto, ami!, di dotlorello
DMMretlo, dottore dt raedloore
Dallorbla, gran dottore
DottorOM, accr. di dottore
BMfnnio, dotlorello
IMtrlaatare, amnueitratore
ttrtoax, colui che h» cura i
vedere e dare alle stampe le
Edàeatore, colui
Ptiiuiliilere, elemotlDsrìo
Bhmlnlera, v- 1^ elemosii
tàtmuMTk, V. dell' iUD,sp
nn«MMleo,aiDi(ore della musica
di studiar la nalara e lar
le, 0 Ti ql appUea
Fiorista, pittore chealtcntlt
zlalmenle a dlpigMr Bori, i
paciitta quello Che fa i pa
Per coltivatore di fiori
'Meo, scIcnxiatD di fisica =
medbo
|i9lologo, profetsorc
?;s;
FOKliettante, toiKeltista
FoinetUsta, V. di disprezt
tagtleltaniè. lazzellierc
nlice dottore di lenti'
Gfureconsulto, legista
Clurlsconaullo, glureconsi
Giurisperito, che anchi' :
GÌiuHsU, douor In legige
tìloaoture e Glossojjraffi, tcrillore
di giosf, •: ipezialnKiite di c|uel-
le che appartengono a' tocaboU
e alle linìvc
Gruoatlco e Gramoiallco, profes-
■ore di grsoimalica
£iwuatlcuada, gramnuUciusclo ,
_, — a ^ gramniBlicuxio,
irgronunalìEO
^^^^^■te gran
^^m ucceotell
IDROGIIFO.
professore d' Idro-
Idrologo, Ingeisnere delle scqi
intiegnere e Ingegne
(fissione r" "n"'
macelline,
Ingegni
:uine, i: ncjia nuii^iu vni
,. ,.->sss la icifnxa di fortlflca-
re, allaccare e difèndere le piaz-
ze, e quella della eaitrameta-
zlone degli eaerelti, a ohe ha la
scienza e l'arie di rtescriverE
lUDKhl particolari o de' paesi o
de* regni = Neil' idraulica vair
colui che i pciito e consscìtorr
di quella sdcma
Inaegnatore , colui cbe InBegnn,
maestro
InBlituUala, lEltore, profesaore <
n legno, ii<
malo = dicci
acqua forte^dlcesi andie ijiiH
profeBSDre che intaglia in h^
disegni per iilamparli
Inlerpetre, Interpelro e Interpre-
te, colui die eapoDE, iraduiHì
cumenla, interpreta, valgarìn^
dichiarali senOraeDlo deUecng
Ittorico, scrlllor d'istoria
laloriogralo, diceai la scrinare il
isloria e particalirmeate edm
al quale ò conuneasa beumim
scriver la alwia dclsuotenp*
lureconsuita, lurlaeanaulla
liirlsconnillD, v. I., giuarecananllc^
RiurlscamBlto
rista, giiiriata
tdlc«nTe, giusdicente
>1a, giuri Bla
-..lc«nTe, giust
Leoista, colui chi
Leguleio, i
Biurecod
Leilerato,
Mae^tRii, ftnim. di uiaeslro
Haestrello, ifiiii. di maestro
iHaeatressa, maestra
IHacsIrino, di'iii. di maeatro, ei|è
delta, per 4o pia, per .veni ■
maealra giovane
IHaesiro, colui che insegna soienzi
od arie
Haestrone, aecr. di maeatro
narniorarlD e Hanuaraio, «lalu*-
rio, scultore
Haleniatico, iute, che profeam
MeccanlcD, professore della seien-
Hedaplisl
illGiìicaslro. V. Hedicastroniohi
Medicaslrane, acur. di medlcaalro
Mcdicaslronzolu, medica di poo
Sji"^
!hE discorre
ter nns aelts
he ridmevB-
imrDtlta dd
ani princlpll
li che racconta le
ucK'l che itadiB oltlca e
PtRsuiTK, pittore che fa pKilt
che dipinge vedute di camp»-
Paesista, pittore che dipinge paeil
e vedute da caiupaina. L'bbeì
anche in foria d'odfl.
e hanno minuterò nclpalai-
^ della ragione e del pubblico
Peripatetica, arlslaleHco, filoioTo,
che riall' azione sua fu detto an-
che deambulnloce
Pertlcalore, agrimeniare, coil det-
to dal itiBurar colle pertiche
Pintore, pittore
rice, nipiniuressa
colui eh' esercita
i-ociaccio, pegg. ai poeta
Poetante, componi lor di poemi
PoelBsiro, poetiicclo, seiolpoela,
veratUcalorello
Poetessa, limm. di poeta
Poetico, lusc, colai che insegna
Srofbssa poesia
no, diin. di poeta
Elune, accr. di poeta
eionzolo, uuvil. di poeto, poeta
Ji poco conto
Poetuizo, pegg. d) poeta
Precftlalore, prceetlore, che d&
precelli o regale
Precellore, maestro *
PreccItorFilc^ dfin. di precellore,
dottorano
ProccuratorE, propr. quegli che
sitllB e dlfenoe K caust e i De-
golii altrui
PrMimnte, luti- procuritora
PracuraWre. V. Proccuratore
Praouratorello, duo. di procura-
^tUvfstB,
Priwiietliro, iuj(., prospettivista
pTotodiditscalii, primo maestro
Protomcdica, il primo e niinclpale
del medicL ArcMalro, lilolo di
ODOre. talvolla dito per ironln
od (din Bgura
Pubblicista, Datore di i(lai pub-
blica, o nomo versato in tale
""" IB Uf;
Bastiarchivi, anllquario, bellore
di gcneaiogi», e si suol dire in
Bcpelitore, colui che ripele pri-
valamcnte la lezione agli ico-
Reiore, retorico, elle sa o che
inqeimE n^loricH
Rimatore, compositore di veni ri
Ripetitore, che ripete
RitraltlslB, pillore di ritratti
Romanmlor*, romaoxiere
Roniamiere , cbe compone ri
BBDTHUIUU. OOJUI CRC la i pri
. KT/tli delle rubriche e ch« i;
Salirò, compoailore di latirC'
Satirografo, ucrlttore di utire
Savio di ragioni e sania aw»
lutamente vale giDrccamnlln,
Icgisli, avvocato
GcrRlore. che serive, anlore
Scriltoretlo, dhn. di BCrlttore nel
sigolf. di autore, ma dello per
Scriuurale , suil. , niaMlni b
iscrlttora
Scultore, quegli che scolplice a
esercita l'arte delta scultura
Segretario e Segrelaro, che d
adopera negli BitaH Mgrett ~
scrise lettere del '
Semplicista, iluegli
ìemplici e Ir
ligoort
delle erbe
ielìe^
lagllator di cadaveri, no-
Sgrafflatore, pittore che dipinge
ordinategli dal medica
«omelria
Storica, scrltbir di sloi
Storioiirafa, itorlco
Ti!OLn<^i)TE, che alleni
loda
Teoiogaitro , teologo
Teologiuante, clie teologi
Teologo, protessore di Lee
Ti;o\oiDM, ocer. di teoiof
3
DiogO g
MOPESSICM, UT] E
igua Irasporla nelF ali
cmiipoDiinenlo
mie, componi lor ^ ti
ignSo, compoDltor di b
, compuollor di tragedie
camfMMilore di trw""'
iiico, compoiilore di
Trattalore , inUrprele , che &iiie-
1 belle let-
versegglfl.
VEBSKOGUTO»!!, chi
vereiBeatore
TeriiGcalore, che b
rsipciiiure, eoe
rslflca torelli), i
l'ersificalrice, femm.
di Terjlfl-
i veniflca-
- Voi^aiiDlBrlila, cooipllBlore di to-
l'ocabolisla e VocohollsWrlo, com-
I pilalore di voesliolsnl
Vulgarìualare, cbe volgarizia
Sbziuke 11.
1, colei cbe abboralla
stare , colui c>ie abba-
llile, gladiatore
ore, colui cbe ttxoria gli
oa niiislcali
Irataio , colui che itnde
ilo, colui cbe porta acqua,
Innacqua i prati
D. V. Acqualuolo
itore, colui cbe addoiipla
, tal filatoio
itrlce, colei che ammani-
icls 8l filatoio, addop-
re, colid che d& le [rieghe
ire , colui che b le Tosse
Bom
dorè , luegli cbe nella
aggiusta le monete eoi
i.cohil che fe Dvende aghi
J>K, e
ARucchlatore, maestro di lavunr
coli' ago rlcand od altro
«guiiacollelll , grroUno , che a-
guzia i CDilctU
Agiuxella e Agozietla, confiden-
te 0 lntrlD*eco di iWrsoaB po-
lente che lerve a auttere In
Aquilino, custode degli «chiavi
Albergature, oste, locandiere
Ali indatore, pulitore
Appaltatore , ([negli
Appaltane; facce ndic
sopra diB6qualaii
Appanatore, colui i
ri?- cnc pigira
igllB negoiio
Apprendista, coli
che Impara a1-
■B , fabbricatore degli a-
licre, colui che lavora gli
r
iraenlaio E Àrf[CntierD , aiieflce
che la%orB I' arprenlo
Argentila», colui ch« inar^enla
ArinsìiiDhi, colui che fiilihrica 1e
armi, le ressftts e le larbUce
Aronaluio, colui cbe tende gli
iromsU, droghiere
Arrotino, calul che amiote gli
atrumcnli Aa Ugllo
Xrleflce , esercilaiore dell' arte
■ueccanlca — arliere. Bruciano,
Artiere, orteOie
Artigiana, artefice
Artiiliere, nweilro di geltsrt ar-
Aincuratore , calui che assicura
BaocMere '
crivella i coralli e lepari le di- 1
verse iroueue {ler (tme gli
SMortliiwiiU, doè 1 colori ■■
Aalanle, quegn ehe mlniatra e
--..iTSf---
Bmtgcu, _-.._,,
talora, vale bagascione
" — icio. F. Bagascione
B«gBttelllerr, liocolare
B^inluolo, colui che lime
t BardasiolUH
sa. cosi d
- Bardotto, IM
Balilla, colui che porta
BaldsccB. f. Baldracca
lare di faleslre
Bilia, colei ehe ollalla gli altrui
llttlDoll=coniire. leratrlce
" "a, Pigg. di hilla
drupedf per u-
rU, sotwrrator
itaderala
, che Ri
che laglls, si
in custodlD
0 racconcii
lalal
tende i boi-
BrocGlsntr , quel cantoJIno che
non t propnelprlo , né meiu-
luolo, ma che lavura a giornale
gli altrui pad«rl
Brachler^D, racllor di brachieri
Bracini nolo, quegli che fa o ^ende
irò, qu^n che iircziolalo ser-
,'e per cagnollo
Brilfalda, canloniern. l)sldracca
~ i^llalo, elle (a o lende briglie
. bruciate
Brunitore, colui che bruni )c
di bulTonc
buliiinerie e case ita ridere
Buldrians, bsldracca
Buonavoglia, uomo che sene per
mercede, non tbraaliL al remo
Builauo, colui clic mette In cam-
i giostranti e che gli amniac-
Dlaiile, lUolo de'fBniIgiiari del
la, Cile assistono alia bussola
ufTH, colui che fa la cabala
latore e Cacclatrice, che cac-
Caciaia, maestra di far cacio
CacialDolo, venditore di cacio
, quegli che preiiolalo
aliadiiiSB nllrui; bravo
Caialàlo, colui che calarla, o rl-
aloppg le navi , maestro di ca-
la b tare
io , focllur di caldaie
Taletll, 1 bvruiccUDl, le
■idi aiiUGia
tìla di don-
(icr eameriera o donze!
m di allo tBtTK
CsmarDriitu , gli antichi dicei
iBrlldiu per oanKrlcre
rliiigoo»,accr.dlciimarl
Camciiere, danni che assisi
~^rtlgi della camera
icrletaxia, pigg. dlcim^rlera
Cameriere, amilo tra I Beriidort,
che ha (liu parUcolar cura del-
la camera e della persona del
Caraerìerino, dim. di cameriere
<:anierlinga. ¥. Caraarllogi
Camiciaio, colui che '- -"■
^^mpalo, colui eh' i
cualodia de' cam|il
CainpaDiio e Campanaio, quegU
Che Buona le campane o ba cu
OanatUere, colui che custodiiEe •
OantaiubBDChess*,
CaaMnibancUna, i
Canlambinchlno, <
Cantambanco. eiurmadorCi
"tono : cosi dello dal cantare ette
■M là p<f anBto nel banco
sbolli _
Can Incelalo, colai clwb li|
G> a hticottl
'ileX'dl fa^brtSè
appellalo, lacllor di ei
CappuGclala, che b o t
apralo, cuanUam e
Caricatrice, colei cbé
CBTOUÌO , colui ti» VI.
VarpcDtlere , legnaiuoloa
Carrvgg latore, colui che gnAil
Cairetlalo, che guida la a
Carrettiere, ctd guiila U a
Carroiiaio, arlehce i
le camme
dei CBslalJo
Cerinola, ciurmatore
e ha cnr« e
CemiWrc, colui che cerne o ab-
che In oggi
buratta la farina
-ssaofttlo™
di bagaiteUc, ctuniiador-
IdalesBlme-
f",:,
Ceslarolo, lanaiuolo, che
j ch'esercita
ipord
Cbianalore. colui che el
m-celU
inflira il cavallo
le Ila iB cur»
Chiavaio e Ghiaiaro, m
ibricii e ren-
che h le chiavi, dm
^r""'"°
■Chiavali ...a, colui r>"- A|1
e KDida sla-i-
111 coppia del
tilierTe
Ciabaltaio,'^ 6
dell'arte del
Clabatliere, . . jl-
jVBlle da ca-
zelalo, cordoT
per corriere
OlBiialtinD, quelli
Ji' eicrcIlB e
ricuce, e raltacc
Ul e iiuegna
e le scarpe rotte
Claldouala , chi & le cialde e i
qdio del me-
claldini
irezEDlalo rl-
Ciambellaio, colui che fa o vende
che fa il me-
Oiarlaloni) , cerretano, cantani-
macchle dei
hsncu
Oitantone, cantambanco
Unicre, colui
Oicerone, nome che si dà a colo-
Bjlle
.lamerliriM;
forestieri a vedere le cose rare
■rlicolareael
Cd antiche del paese
Cioccolallicre, colui che lihhrlca
la cloccotalta
Uolere
Ciurmadore e Ciurmatore, cau-
celoni
d) cenci
de sue bagolteile
he lavora di
Cocchiere, colui che guida il Eoe-
le quello ohe
chio 0 la carroxM
Cufaaaio, focilor di cofani
e, che YB alla
Coiaio e Coiaro, colui che ooneia
e vende 11 cuoio
Collaretlaio, colui che fi i collj-
ì fa i cerchi
CollBiialo, facitore, o venditore di
colui che raccoglie.
Colon
bita nel podere
GoltelUnalB. donna
telll, forbici e il
CDltellinaio, qtietW
ColUtalore, colui
ComiCB , attrice , donns
In Fummeilio
CouAn, queiill che seri'
pODe lavala comica . i
dÌK=Pn- attore dellf
che fa 1 coltelli
Comnedlala , comnoailor di Gom
media, ma dlcesi per lo piil pe
;, colui che reciia li
alBtto I beni tllriu
Copfellalore, coureUiert.^
OonféUlere, colai ohe Um
IconteUi
Coidstore, ooliti (te m
"OOMFVi, ooklBh»-
pagnia d'altri m
desino tlgnOM
Coiuervo, roividie --.
pagaia d'atlrl lertl ad W
deaftDO slgourc
Gonilgliere , canatflieri ri 0H
da' marinai eohiru ch'aMwi
pilow
CoDladim, donna di coaNdow
he moglie u HkIìi di «il
■voratore, che iavoni i
Conti
CoaiDiisaÌDnarìo, colui che in com-
mercia fa le commisilonl per
un altro , e aasurae spedluonl
ComponislB. conipMltore
Compomtore, camposllore
tiomporitorb «oUii cbe nelle ilam-
perle mette Inaienie i carsHerl
Coiidotture, conduttore di predii
rullare. Incaricala di iMh
Cajilitore, ca|>iiU M
Cophla, solo! che opu
Coppiere e Coppieru : càUA
CorallBio, nilS^ che tagtell
pulisca II corolla ^t«g|M
Conis^oy bbbticalar di •■■
"oMah) e CordUuuIo, ttlH
cbe [iiaaio e fumtiitou «
OCD^nniere,
Coregjii- '
Coronalo, colui che r«
GDrrenliiui^, colui tì
Coruro, cortnle
dl«MM
r«oi«ai
—n de' ben) o deOe rendile n
cle9lB9t1chc ^Bl estende anOtae
' " ' .iniill ulliili
"Bona mandAta per
medlclnBli=d)c«ì
orWggi
Erbsrolo, erbaiuolo
Erlmlaio, quegli che vi
rio — spia
lE yen Je l' e,
IKBeri 0
che pniisce ed t
e PutiMCÀTOiE, colui die fa
laoi
Fabbro e Ftbio, colui che lavora
I ferramenU In irosso
Faccendiere, colui che fa faccen-
de, e propr. colui che voleii'
FacchlnacciOi pegS' ai facchino
Facchino, qiiegh che ports peii
addoBBo per prcizo^porUtore
Falciatore, colui che sega cotta
FalDODiere, colui cbe lovcnw i
falconi, o che tiene 1 alconl sul
braccio andando s falconare
Falegname, arlefice che lavora di
Icfluame
Famittliare e FamUlarc, aervilo-
rt:::doiiKillEtcFer Iiliirro, birro
Famiglio, lervidore^Pcr doniel-
lo, serra d'alcun maglBtrit^
Kr blrro=J'iwn(g/io fli '-
, paJafreniere
imlliare, fanilRliare
imuln. V. L ed enL> Kr
fanticells
Fante, servidore, garzone, o I
generale uomo <ìl piccola Reni
(kmniMna non il pigila ae no
Fantescsccia, pigg. di finteica
Fanlieella, dini. «fi Tante, l^mml-
nlno = Servuecla, aerva di po-
Tcra e vii quallu
FanUeello, di'ni. di fante
Fanlino, v. a., dim. di tante
FaDloGoiala, pittar da fantocci, pll-
[
lor plebeo
Farinaiuola, venditrice di farina
FarlnaliK^o, venditore di &rhia
Farsettaio, facitore di fanelli
Fattolano, colui che lavora nel iàt-
Xaào per bre l'olio
FatlorMcla, pqg. di btlore
Fattore, acenle che b i blu e i
negsili altrul=:Per ijueUo che
ba cara delle pouesslonj, che
allr- 1 detto caualdo^attorii,
■i dicono anche que' fanclullel-
Faltorelto, btiniM
Faltorino. F. Fittore
Fattorano, fMUriM .
Feltroluolo, lavonilora i
Ferratore, v. p. e
per labbro
Festaiola, colui
e dirige 111 app
che In pU luoghi d'I
Fiaacalo, qnegU ohe K
voaa ad empir* l> |
Ikre le parti cIh •
Filatore, doiuw clM U|
la lana, U liiu e d
Filatore, oolid che Bla
Filatrice, coM CM M
FUlbuiHere, ntMe 5^^
nari d'imeriM l'i
Finanaiere, dodc gtM
niatrl dalle rlnaii»
Plneitraro, artelw a
le Éneitre d (aU •
Fioraia, veodllriee M
Ftoraio, vendltora ai
Flttaiuola, qacfll «fei
tml poaaeiaiaal k ff'
Fittnarto,UtahùÌ»..
aantro di biidaco
ut che fonde
:uitode dell' (oqua
, e che soprantende
■Ila laro fabbrica
Ice desllDBlo s fare
Galeotto, t
•Sfii
:■&"
Uvall e «mtll
tul che fs ed eaer-
1 cuocere nells tar-
cbe Ib U pane e la
megg.pgiovint fer-
ii ctie fg II pane e
fOrdtsce, cbe prov-
lui che scava I Ibssi,
;ll argini, e va a
trsde, per rtcono-
niltaluolp, colei che
Itti
rullBinolo. colui che
cbe Id le funi
PuDchista. colui che ^til<rìc> fus-
elli artificiali
Fusaio, colui cbe IÌ9 le fuu
Fustaio. colui che fa i fuatl e gli
arcioni da selle e da haiU
GjiBBmu, colui che fa gabbie
Gabelliere, colui che rlicuote ga-
belle, alrBd1ere=per apiiattaìo-
rr di gahelle
■. to gaiea, i
voga 0
li girione
.'arionaeciOf peg
Garzoncello, dliiì ..
".anoncino, dm. di Barione
fanone, quegli che va a star con
altrui per ft vorace
Gariunotlo, accr. di aaraone
GattalO, noDie che si dìInPIrenze
— ' ■■- vanno altomoven-
per darla al galli
Cemmiero, orefice
Gnsaiuoki, fii
a che :
e gUtalure, fo
■cJi
del Kl'irdlaD
Gianllnlcre e Glardlnlcro, quegli
-■- ycura del giardino, elo
, giuocofart.
Giuocolare. colui che fa giuochi,
0 ba«altelle
Glocolalorc e Gluocolalore, gio-
colare, bagatlelllere
Gioielliere, quegli che conosce la
qnallu delle gioie, a oe ragio-
r.iolàdro. >. Giul
CiolUro, »
.. giullare
vara i aiornslB
GÌilfilore.>. GeUstorc
Giuhilfila, lUipcnBBlo dall' a(|^B-
vio (leir [mpieco, e rimasto con
lioainlilonc ed utile
Gliicolare, fioocolarc, ma mciio
. il Rotrdlano ed il
coilode delle giumente
Gtamentlere, v. g,, glumentiero
Giuucnlatorc, colui ebe gluocola,
liuflbne
Giustiziere e r.lustiziero, carne-
Dee, manigoldo, otgl coni, boia :
qiieili che uccide «li uomini
giudicati alla morte dalia giù-
Gtedialorc, colui che combatteva
ne' pubblici ipettacoll
GondoKere, bareaiuoìo che voga
In gondola
Branalola e granaloolo, colui etie
rivende grano
Granatalo, cedui che A e vende
Granehlalo, pescatore o venditore
■li granelli
Gritclnu, minlBlro baiao del ma-
gistrata delia grascia, che pro-
cura elle ti dia li giiuto, e che
vendano legittime,
ra, gualnab
Gualchleraki, colui che anpraD
de alle gualchiere per 1* w
tura dE'panni
Guantaio, macatro di r*r guanti
la de' balchi, <M»
Goardadonna, donna
Gnardapolli, colai «Iw'^
cesi galliuis
uardapoHane, ■
Sardia alle porte i
' signori ,_
GaardanriM, coltri ctaiil
de ila guM^toroba ^
Guardiana. V. Guardiano '
"rOBcdiano, colui n col '
uflelo, edjbllgudl gì
cualodlTt, custa<le=Pr«lNP
agrictrilori, vale «oiul Ael»
cualoriia le beiUr = ii « '
node-cavBlll si chi» ma I
quello delle eiivnili' .> iru
giumeataro; igin-llu ile
core. pecoraio. i>|,ttti<in
ki delle capre, rniirnio:
de' porci, pi
bovi, bovaro.
Ouattera, bnlHca ii
Guatlerlno, à:
Guidai, qnegli ctie scortvil
■vanti al cammino, e a
via che l'ha da l*re
Laslraiurdo, artefice cbe lavorìi
Inlorna alle lailrir
.- LdiIbìo, colui che vmde latice
* esianchecoluichefaevende
ti Lavandaia e Lsvandara, colei che
'-■a i [lanol Uni a prmio
idaia. colui clic Inva^pannl
re, propr. conUilinD
lio. queull elle vende le
isopran-
li atcuiu
re,.afl»n-
LetaDUiuoio, QDiuL die raceogJic
LeltlclilDro e LelUgbierc, cnndut-
:lic di caria leva appunlo la
nelle sul ponidore a predola
valnce, riuella dannd che «ssi-
tle alla téinnilna partortenle, e
•ieoglle II parlo
iralno, dim. dì Uliraio ; libraJo
e Linaluula, colui che vende il 11-
Ll LIloKrafO, colui cbe esercita la
J liliiiralB
li Liiitaro, facitor di liuti
Locandiere, colui che tiene cune-
dei dello porlo parUcolarc
..•"?»
= contadino
1 denD Btru-
IHerclatuola, ftmm.
Merciiiiiolo , men
lerci, piccai me
<lter«tricala, dirti.
Heacblno, tervo
Mcmiora, cbi mi
intercessore.
[easàTOiaiillo o tkn^liare dì
luoftJ pubblici e niintriti
tcuore, V. p. a. , DdeBlaK
], colai che travaflig li
Ilnistriere.'v.
;e dlnotsnle <in »n-
uomn che
in™quaLiurri'l Kiitll-ri!
. obullo-
ne, «bit» U
rvD di e
lilora va-
le seoipl. se
rie, uomo
Minisiru.che
miniitra
che hi II
nianenKio e
govem
delle cose
lav^rgèn?
eli' orefice che fa
, quoll
«ono latte
1» legature
d'oro,
delle geni-
me, cloS 1
■nella
e» iwec-
poJietti, i
plcchlTpMti
vStl
oppoiloe
Ml?a?«wre" che nii.nr
HoiKta. Fiiniiiina di mondo, \
le io Slesia cbe mondana
Monetitre, cbe lialle moneta
jHoiiof olisU , uperalore di mon
Honlantbaiica, eanlsndianco, clar-
lalaiio, cerretano
Hontlmbanco, raonlambanaa
alontlstB, ministro di i)ue' luoghi
pubbllel che diconsi niont
nmzo , servo di cwte che
uMclili , ed bB
lo di Qlazie ecc. per dBrle iii
marinai quando ne hanno '''
Hugiiaia, la ninrille del mìiga
Mugnaio, quegirche macina j
lliilalllere,qBeKU cbe guidai i
ilnUDaro, mugnaio
Molo medico , medico che t
le infermità delle bestie \ i
Hturalore, cbe esercita l'ai-te
NAccaciino.nianBtor di Buebera 0
iVastrate, colui che la nastri
Ntula, Boceblcro, marinaro
\ailcante, navigante, udd., osi
ncbe in Imtt di tuii.
rt, cbe navicii, che fa r eagrci-
aio del savlcaTe; marinaro
>'avlcrlIaio , qaegli che guida II
''ravlchlerc, quegli che traghetta
con barche e navi nri Diraii
IVaviiiaile. V. navicante
Aavifalorc. I'
>e([oilalore,
lempo al e
\cllBpitini,
bXeahe
N'unimolarlD, -v, ■,, n
IVutrlce, balla, cui
allieva ì
OcoatLuo, quegU à
OBellarc, vendilor 3
Oliandolo , coiai o)
Ombrellaio, colui eh
3, quegli cb«
= Operato d
^allodi de' templi
IWocrbiero, colai che
vori ed al'
Orafo (fottoiu, 3
detto per oHobaU
(Irclero , colui che ■
In guardia la barn
orela ed anche on
Ortioldo, Sellar d'i
Ordinario, tutt, (flid
riere, che laalanM
lo porta le lellmM
gluma IndeternAM
Oriolaio . che (a (IH
lU che lavora, col-
iaoe l'orlo
tbe la i Jsvarì di
■ li'Dsle, detto per
rja altrui per do-
, ilbergalore
ra, culiù ohe alber-
ohe vende ostricho
"addliro, che b e
L di padrone
7tm. di pndrondnc
^he EDuiaiid'e nella
lumll the Ile
MKuomo ehe sta
el pagliolo, ed ha cura del U
in. BlaSfere"
che i;ÌDOca alla pale-
Vanatliere , quegli che In a che
Psnieriiu. arteHce che lavori B
Palmiere, che fabhrica. o che veo-
Papplno, aitante d «erio di >pa4
date ; ed é vocabolo sthuaia
Paraninfo , meziano di
Parliture , appresso i Chlodcl e
zeci^ilerl , ai dice colui che le-
paru 0 parte i melalli
Pascnriellu, buSòne di conunediD
Passatore, colui che guida o con-
duce barca u chiatta per pos-
Pasaeiigierc e Passegf;iera , ga-
bcIMere o elradlere, ùaè colui
che sta a Riiardla del paese, per
raccor ((Bielle o dazio = CMul
che passa le lenli in borea
Pastaio, colui che fa le naele
Patlclllcre , che lavora di pasta ;
che UBdi pili comuD. si dice pa-
paoticci, va-
i/pHiere=o/r)(i plil ci
colui die la ogni sorla di
da per vendere
■*-■'■—'* *■— " -il pastore
; PWialore, che pl»ll«
PcccBtrtce, Bl prende mulle volle
per meretrice
Pecorala, luardiano di pecore
Pecoriro. F, Pecorslo
PedaRHiere, colui che ricoElie
perioggio
Pedsfogbeisi, femiii. di pedsgi
go, detta ìd iBcherao
FedMogo, ^qoegii'"- — "' ' '-
Pedantucdo, pedintueolo
Pianellaio, maestra di f
PlanUlorc, che punti
Picconala, colui che
Picfanicre. colui obe '
PiB^ra, aonatore di pta
PigFneiilarìo, eolul àtt
diverl od indie I tt'
Phinstliro, pcntoUa
Plillcclalo. peUiocbMo
PUoM e Piloto, colai «
prora della nan^
Pelacane ,
roprio di mare
Egli cJiG concia le
Piomblnetort, i
cclaluolo, pelllcclere
celere, pelliccia, che fa
ide pelli 0 pellicce
alDolo, colui che vende le 1
piziìcagnolo, colui thM
lame, cacto e altri ^
Piizicarola e Ptaiicarc
cagnalo
Pentolaro. C Pentolaio
Peiatore, die pe>a
Petcadore, peieatore
Pcwtatore, colui che peaea, che
CMrdta 1' «ic del pcicare
Peaeilorcllo, dtm. i'
Polveriata, colui cbe H
polvere delle ami #
di portinaia
tolBIlO
Bhe tiene i ca-
de' cavsUi del-
Teda, ruba lare
die a' infii^gni
^Ik varts le iel-
i ili" allra, Ti»e-
Ola in proda ov-
raiul, che neil
Pubblico. Donna Bubtiliea,, vale
PuEillatorE, Eiuoealare di puina
Pitrilorr, che pulisce
PuliariD, cuslode o guru'diDno del
cede fa copia diia
Qoolilo, CDoido
RiccoGLiTUCE, si prende oo
Raci»nci'*Iore , elle raccoi
riordi nature
Raccontatrice, femm. di rai
Ranlnalure e Rafftnstrice, chi
Hbrbzzo, aeri o adoperata i
esercirli
Ramlere, lavoratore di rag
altro si
che r
ed altri fuochi artifiiie
BeniiKsnle e RemigaLore,
Rionulort, , „
HtcsniBtrlce, fttii. di ricamalarc
Bieogljtore, riHiiotltiire
HlCDK'ilrlce, li dice a quella donna
che suIsK si parla, levaUicc
Rifllilore, cke riUi,
spia, iplc
HimendMore e RlmcndaU-lce, i
RlnunzlBlore, colui che riferltce
e prendesi per la piit in mala
Kpolitara, oIr rìpuliice
HBotMqoatore , colui cbe [ava
nell'acqua currenle lalanadis'
BlKoMort, che risoiiolG
Rlnuotìlore, rlKotilore
lUteadlUra, rtrenditriDC
JUiendlten, livendagUola , che
Blveocairltie, feinin. di rKem
RlTeBdanUola, HvendJMcc 6
minute
Hlveaduxllola, che rivende
HMMIa, colui Ohe fa o ven
Kufflana, meinna preiwii
eoie leneree, fa servlzil.polla-
RufllanellB, il''", di ruIBaai
Ruffiano, menano deUe cose ve-
Sicciauo, quegli cbe conduce
dlttN agli eiercìU le vetlovielle
0 fll anwil e le bigagUe, ba-
gagltone
, IiaUerino
(ìDltalrice, ballerina
Saltlmbanca, canlambaac*
Siallimbancu, caiitamliwMO
SipODsia, colui che ialiM
e mette m '
tino, quegli ■ '..
^camasclalore, coociilun dlH
Scsrdagtlere, ch'esercila fW
dello •caniaitBre
icirpell*lare,__Ghe Iston iM
'carpe luì», ii»
pietre ouUa k
ScarpeUUMj^qaeglJ clie li
Scaiolalo, itulul ohe li
leflen
Schermidore, che >i o MH^
r arte della Hheru»
Schermitore. >'. ScOemuiMi
Scopante sllere, qurj 11 cM ca^
ola e cambia M i-voit M^
die icopa, 0 cui
le blsog
Serva, aervitrlce^rv
Servacelo, pigg- di i<r<u
ServcDle, tuit., servo
Servelbi, dJni. di aerva, servic-
Senicciuola , dim. e afeil. di
ServIeellB e Ser>1oina, diin. di
Servidore, aeryn, famllÌBri
SerrienlE, Binontmo di serveole
Scrvlglalc, servidore, ogt;! quello
Dome e rlmuu aj aervi deiiU
spedali e alle maniche non \e-
SfrvlÉlans, ralloreasa di melia-
che, doDoa secolare che serve
le manache nei loro aflàri luorl
Servlilate. V. Serviglalc
ServbilHTla, uomo dtntviilo
Servit colui che serve ■
Seiaiuola , raercaiile di drapp
Sglierrano, ptgg. di agharro
Sgherro, brigante, cbe h del lira-
vo, che anche dlrebbesl taglia-
Sgualdrlna, puttana vile
Sgualdrinella, puttanella
Sicario, cbi Decide uomini ingiu-
stamenle per altrui commlsshine
Smalti sta, smalti tori
«oprsccDoco , colui che lopran-
Icnde ai cuochi
SooTUMrvD, pia dw servo
SoItemtoTC, che lulterra, bec-
Sonocnoca, liuto del cuoco
" ■ ontUrio
Lto cbc spadaio
Spad^o, cIh là le
Spadaro, nieno di
S^ialtlorc, palaiubiu . t,iii; uycn
SpauBcaDiiidno. qucill che nella
dalla OUgglne ir caminlno
SpuialuTahi, colui che spazza le
Spalttuodo, asell. dì apaxiino
Spaiibn, chi ba cura o uCBcio
di ipuure
SpeccbIaiD, che fìi o acconcia gli
SpeciiialDre,
BpU I gf ncr. per chKinqoe riferl-
«cc=aggl dlc»l a colui che
prraiolalu rauporla tlì» giiuU-
ita Eli altrui ralabtU
Spiacela, pfss- *!' 'P'"
aplaWrc, che spia
SUiicllatD, colui che fa o che ma-
'■ -^ -' Iplllettl
'- radlore di aplnelle
pegg. di iplonc
fcroB^o, hbbra di iproni
SìigldBlelti, Berviclale, quelli che
liaeipulcla Ilei» endice In
dlapreilo a pcriona ille e di
L ■quadraloTc, icarpellino'che la-
UtOt Q marad di «guadro
, . _"oll , tono I Isiorahirl ne-
t ' f II aqufrl o cantieri
r BImcÌÌM , calai che b 0 lende
(li ilKcI
StaderBia.feciloredisUdere; veu'
Stalliere , Oaìtìh de ■
V^iui
Slaialore, oolol >te tj
Siaiianlerc, baiteul» 4
SieDdiiore, cbe •Mail a
Sttilalore e 8I11IW -*
Stipetula', coM (
altri aimlh lanri
StoriaiCb cola.
' i D ieggeade, p>
—Ercaioia dtalMl ta ■
Slovlgliaia.colDlchBto'
de aloviglle
iTBGCialuDlO, tX
ne ifra^ 1 I
fané iirrlgatUcrc~a
SlradiDB, Iter
laniera, aftialdrlu
Sb-aardinarto , currlri
ha liomo determina
Slrucìna, dlceii una ri
caio vinutaw e iilebi
de la carne p«- le al
leaer ballega
SlKfgldaiore.niliiieb
Slrciwiiio, cului clw n
ine le peue di p
Slrinfiiu, Ihcitvr di ti
Treggialore, che Kuida la treg-
gia
Trineimle, quegli che ba l'uHcio
dei Isgliar la vIvidiU nvanli al
Tris la, bagascia
Tiircinianno , Interprete: quegli
che parla u risponde invera di
colili che non InleodE U Iln-
Uccixi.tTOHE , 'che uccella , olie
Wn,lf insidie agli uccelli
Ucchiellsia, donna che te ucchielli
Unguentaria, che £i unguerli o-
doriftrl, che oggi più comun. ti
dice profntoiere
llnguenlicre, unguentario
t'nto, tuit, battliano : cosi dello
perche tali uoudni, maneggian-
eor «MTaempre udu'
Uomo di eoru, dicevano gli an-
tichi a BOoM plMevoU e Dwt-
MggtvoH, tìna frequentavano le
corti, che ambe sitr. ai dice-
vano giocolali, giullari o buf-
liseioni custodie e guardia del-
lagll^o,
le he!
zia
Vergheg^
V»,
mlcdll -,
Veterlnvtoi
VMtunle,^
Vettaregatj
VeltiirlBO,^
Vlcnalo e
VlgnaiMiola,'
Villico, cmH
VImiÓidI^I
TIvandlereJ
Vogante, Jl
pell^ di vdo
Valigiaio, fodtor di valine
VillelUno, dlm. (U ^alleilo
Vallello. Eante, paggio
Vasaio, tuellalo
Yatellaio , (tcltor di rasi , e
proprio di gne' di lem, e
di ilDvIgUe ■ ilnlU
Taiellaro, s
Tehuialo. artcBce che fobbrica O
tende celi o altre slmili mani-
fkllure
Tenditore e Tcndiiriae, che ven-
VcncDeo, fibliricaiore di i eleni
S^ppatore^
n. di llngara | Znixoìtìo, che
*" che VI elninda I Zolfelo , colui e
f ElonUre nllrui lo 2ollb
Mi di dar buona Zuccheralo, mt
Sreione Umc*
•m Ite' Mcltlli, e cose Telai
iDdlceiio della Cd- I veto dfi
w ed «I principia
lino uno spav
fri aulBclentl per
•H» coda. Secon-
lovintaielle sono
■PPorleuKUiio a
serpente mealo-
0 pnricdpsai
Isnool. Quei
ritri negelo l..
CiiMiUVE, io Itemi die caocadnUa
Galeitrlee, presso gli antichi, dlce-
'' d'un lerpenle che naice hpI-
EgiU.>, - -■• ■ --"
Bufone, anBblo che ha il
tuberoso, fosco bruno, i
bereoli conllenil un umoi
tea, che secondo si
r specie del
il grandi, lo
denti, il co'rpo copen
vi squsmasL nCcllml
latoblepa, spexie di serpent
conosciuta e ixnninala ne
EDDle del Pulci K, 3»
IW
i,rncnae, genere di serpenti che
hgnnD U pello briizolala di b1-
cune punture o nrnecble gialle,
■ìnilU Bi grani del mlilhi
Cerasta e CeroMe, anfilìiu che Iik
centoquoTBntaielte scudi venlrn-
lli trenladae pois caudali • un plc-
cul conio mobile al di sotto di
clBscun occhio; un colore gi»!-
laslTo sparM di mocetde brune,
disposte In pliwole urne iriB-
Chelldro , spciie di serpente oc- f
quatìco velenosoi che sia in ter-
ra ed in acqua , e die lempre
va diritto
Oldgna, sorta di lucertola, che
le gambe cosi corte e cosi |r
ciOc che sembra im aeroenti
Coccadrllto, inUbia aenia llngi
-'"' *-' U coda eompreisa e '
l'apertura della Locca granSli-
lìiua ; le palpebre rugose e rile-
vale. È un aolmale di rapina '
terribile anche aili uomini
Colubm, inilbla cbe ha scudi al
venlic e squame alta co '
questo genere appartenga
lanlaselte speile, tra le
diciotto sono velenose
Crololo, serpente, che ha alcune
piastre o strisele a traverso drl
corpo e della coda, alle quel!
Drago e Dr(^
"-agone o J
aiSibio, db
Dragonessa,
Dragonltorm
Iiniiù, ape
rio i detto
alberi addi
cluDii a
nn^unU s
overai dell'anlnuile
DirSÀ e Dlpwde, gii aoticbi han-
Do dato il Dvaie di dlpaa ad una
vipera della Libia e della Sirla,
IgiMna, apn
ramarro •
cidrnUU. I
Draco. >'- Drago
negli orli
LACIIt(ll_l,l
Lucerti, luo
Luceilola, ul
pelle di serpei
ttD cosi dal nu
tu- cde il d&i
ipciie di serpente tc-
ò, dello con sllro no-
, (pezle di nnoccliki
rerae, che ha II niiuo
inuMO e toccato acMi-
V rarina . che dicono
tanta». TalTolta sale
•rtMneelU, vh-KulM e
■ <]aallra piedi e alv-
ino degli ipriiiall e di
re di miniali anBbii a-
I» di s6 nollc spctie.
iliBan hanno il corpo
■tiro piedi, I poaterìi)-
lU tono pia lunghi
n. di rana, ranoceU
■ BmiaeGhia, raiii
nenlL aninui (évoloiD
tlUle
pere, nndar colli pan-
di mncciiie quasi roni-
Rospieclo, pesg. di rospo
"ospo. ipeile di rana, ohe ha il
corpo luberoao, foaco liruno. Ha
ie zampe poslerlorl iunithe quan-
to il corpo opta; Il corpo cor-
to e BpesBD httoraolulo ; le dita
de' piedi pojlsrlori corte e moi-
xt, paimale. Pu credulo velc-
lETTOKR, speiie di Miriwnle,
detto «ut perche corre veloce
come una laetta. V. Acooiia
Biamandra, mrti di rettile, che
ha ta coda rotonda e corta, le
lilla saniB unghie, ti corpo nudo
e DOroso. Puoaoatenere la fame
1 meni, Imnianda lenta
■ lilla bocca ci'
1 estinguere a
Scielloso, che hn aeanlii
ScokHb, la pelle Che getta ogni
Seorione, ipeile ili serpe vele-
%-ipera. aaplde e
, , ento,ll»ei
SeriiCKKiare, serpere, o
re in fona' iji
aia incile di li
'ce Su laagl- 1
prende per
plioemenle
, erpentelln, piccolo serpenlf
'Serpenllfera, che produce serpenlì
Serpentìlc, di serpente, 9eri>«n-
fi lerpente
e. che pili Cam.
. ., , re
StrpeUa, picooti serpe, «erpice lls
Serpidcllii dna. di lerpe
Serplclno, di'iiu di serpe, serpi'
cella
Serplfwi, serpentino
ScrHio, serpenloM), dn serpi
Sibdue, Bscliiire
SjbUlarc V. SlUbre
Sil^ilMhlD
SlbBÓM, di tlbflo, Ehe tu sibilo
SqiuniB, KaglÌB del serpente
SquimOi lo aleuo che iqiiaiiiB !
Squamigero, che ha squame, equa- <
Squamoso, che ha squama i
Stellione, aidmale simile alla lu-
StrìcoiB, 'per almil. Dsnle Ymb
per gerpe = r orma che rimase
In lerni dallo strisciare
Stritciars, camminare con Impeto
slropplDClando e frettando 11 lar-
* reno, come fa la serpe
Strìtclata, Io itriadan!
TiUM^uJ. tarantola
TaninlDla, serpentello ornile tiiu
licerlo]*, di color blaBehtecìD,
GhlaHalo oaaHi canu^ di iHiHf'
Ttrsiero, sD<
jilcana, delta e
b tro piedi (
' toda un
pesci, serpenti ecc.
VEi-RniTEHit , Che por:
Venenirpro. nMV i.
tenino, soatinia, che pnlaf* t
bocca 0 oppltcata citertaa^^
alle ferite, uccide, n ahMM*' 'i
giona inorlall acclilcnli ' l
Venenoto, velenoto '
Veniiinara, aggiunlu <li ina««<e >«
ed i coptr-
niaaoellr
..itfle di |-
TetlURgine
iwi ivuui ai ^Tnirvvar^*^
alla coda, e di colar«1M*'V.
due enUai « luoebr tàM ^
dimoile ad maoli ln^ol^W*»i,
t^ero aainaiHiUa, apdb^;
I terwile actiuiioo, diilMlS
' lori delti» ffii(r<» ^V
Viperaio, da tlpora, ^r^M^^m^C
Vlpereljo, ah», di *Hwra ■%,^
Vipereo, di vipera >_
TlperellB, dhiu di *l|i«n ..'^
Viperino) dim. di •>P<n(iMh^
< parto della Wyrn £a3£3»^
Vl^r^ U nuMhio drll» •««* -^
~'titwswnaizi. In tre Si:
Il ratehìutlono le eoit rtlm
•lutile ipeltimli al rito catt
tiittr iàip'"'tenenti ai riti t
li toa Coatuml antlcht ec,
ni II" dwUe ,,uem voce. ìtella 1.
' ai nel in generate! tiellal. luna,
:o.- aella 3. compreationil gtiellti
e altre religioni. —^H. Vegaanfr
I, Paradisa ecc, Teiii[iiii, Teuiogta.
al n
bHiliiEKTo, l'adarsre
iitmtt , riverire con slU pieni
di BMlIu e di dWoilane , < ~'
ni iBieraa Dio, benché lipr
da ialwa anclie per slanmci
il eidto dei Santi e delle C'
Bcir==per orare, far oraifo
■torio, tempio, Iuohu dovi
o gl'Idoli
Uuoento, V. ■- ingln
at, lo ioghioconltrsi
BlKoito, add. e UlvollB, «u<C»
bscclietlone daloaila divozione:;
ed In cattivo sldnltaK'IpDcriiiB
BiisoceliBro. ¥. HIizdcco
Hlizoceo, bacclieltane
Botare, óblillgar per voto
Botarsi, fiir volo, volare
notilo, die ha Atto bolo, botata <
.._._ . ... . ,. ola cosa qua-
le onc aia», cne appende In ti-
gni Hcailone di grato animo prei-
f emonia, che apparL a cc-
Cerinmaiom, quegli, che opera
tiene cerinwnli
Dedlc»lOPiD. add-, che appari a
DEprecaiione, preghiera e propr.
quella, che si ffi per divertite
Dedicare, stofSrt, offnirc e pai
Hcolarmente dieesl delle cmes
D statue, ponendovi 11 nome l
oilui, a cai die 9'lntllolanoper
- — Jw e ì Si
In ipatiniwilCTi^ ^
..jborare 11 suo detto '^ ^
add. , da giurare : oo»-
■ — - -'Traine ntiKondl»
GhlamatD In le-
Giuro, Il Ki
InNaLuiH,
r .... .-
■ferUzIn, 0 qieUe
YBle andare alia Chiesa a otfrt-
^n.™.
>|- ineer»Bre
Olocenalo, BBuriflniO a Dio di lui-
U l« vilUmS
IO 1 mirUtri Meri
Oncenao, incenso e flgurat, ipl-
rilo di oraiione
Orare, pregare, fere oraiioni, rac-
Oratore, che ora. che prega
r»tlod'Ìnren»re,
l'alio d-lnginoe-
Dioo a'Santi^CTiltura. nella
mU., d» ijifioQO
quale si contenta» quello che il
dee dire orando
Oneerare, predar con fervore
m^^ao>a,ail-
Osieerailone . preghiera ferilda
■%m
F™
Ostia, quei Cile si oSbrisce a Dio
WiMientoi «parni-
In sacrUtcio
a pane del liquore
Ottava, spazio d'otto giorni; a
«^ ['.Ilare, dopo
pia canir>i dioe di quelli che
0 precedono o lefolUna alcuna
9olennil33iueliD deitH ntto gior-
ni ch-É più rimolo della iole*
liaiionc
•ttuo che libagione
nltà
irUliio proflttevole.
P»Giim I voti, BoddliCarli
e o tmnM le mani
alliiow, elle »l picchia 11 petto.
vena II cMo-- atto
imisl per renderli In colpa ;
re oprware Iddio-
nono, sldiceuropr.
ferie Ili sposi; che
che anche diceil ttrophcione
Piegar le mani , vale oonglun-
Ito gllantlchl si Iro-
gerle insieme In le^no di rive-
renti o di adorai^ioM. che dl-
iHÌSl. della religione
Pìehi, alletlo verso le cote ufro^^H
merla
devDElone ^^^H
néri* clw li & a Dio
Pio, reflirtaia, dlvoto ^^^H
Prece, prego, preghiera -^V^
Obl.l«ione
1 o dedicare s Dio,
Es.r-ws:„»«.^ '
Ice com. qnBllo cbe
«la a lenlir la predica, che pid
com. si diee nilienui
ipi ed In Mrle oc-
t In cuna ai sgcer-
Predlcaiione, Il predicare, e più
y2o^%™s^
Predicamealo . li nredicure e la
o aW^erta, t^el predica sfessa '
1
Predicante, ctie predica, <
PredlcBlorello
..^.-enderlo dei yìiìì=
predcanilo
ire. che predici
""'"" pretUcalore
sita portivB ■>
Biaiurare, giù _
ninnuVBle, bnei
BiprCBire,
Riìiinle, aF
Predlchetla, dim. di predtcn, pie- T
cola e breie predica
Preganie, che prega
Pregare, fere orailone
Pretrheiole, che prega, iDpplidie-
i
Frcflo, il Drenare
Priegare. V. Pregare
Priego. V. Prego
Profferire, oBerlre
Proffena, oOiirta nel slgnir. i
oblaiione
Promettere, giurare
Fniidlto, colai che svanii ali
venuta di Critlo dal lieotlles
tao era panato al Glud^nM
ed oggi li dice di «hi noTelli
■nenie il i convertllD alla rei
gione crlillang
Prostrarsi , inchinarsi profonda-
mente per riierenu
Proitraiione, l' iodiinarsl, l'ab-
RitriiM la mente in Dio, 0 *l
:S .*"■""'""""
Rei IgiosaDienlfii piamente, con re
llgiiine
ReliilDsitd, quaHUdlelùcti'ére
IIfIo», ^eU
Hellgloio, odd, pki> che ha reli
Retcrenu, qualunque aegno d
onore che si fa iltnfi Inchinan
do il capo e piegando le ginoc
ehia, D movendo qualche alln
parif del corpo
Rnmllano, -udii., i
Romilejco, da rr
Romito, nijL, ei
SocHDcaTnenlo, l'd
SDCrineante, i
saerllcalar
dedicare, e „
Sacrinaatare, A* g
neraikme bua «
rirgli per n.
la viiMn» p*r ph
Racro, dedlralD a
aproEsna
SacroaiaUL «Mr
".„ra, dedlculo
Sagramenlare ,
Ragranenl
Sagrare. I
Sagri tcan) , ._,„
Sagriflcare, laerilw
!lo, sBgroe
er Becolare-
luEimenlD di
glursmenlo
per qngldle
pcriore agli altri gier qinkhe
pnrtlcolsrc ipialtU o riiiurdo
Spereinrwnenla, lo apergiurare
lipcrKlurnrc, hre spErchira, gin-
rare per Bmlenere il Mao
Spergiuralo, qaetio per cui t ttUa
Spergiuro, bugia con giurunenlo
femialo
Snperstlilone, curiosa e vana <»-
servaiione di auenrll, anrtileei
a slmili coie proibite dulia vera
religione : Talaa e vana religione
Superslliiotanienle, con auperatl-
Suirt^rsUiioilta, qualità di dC che
è suptrstiBloan
SuperaUiioH), pieno di ■uperstl'
lione, derivante daaujiersuilanc
Tesser, profcisare, detto di re-
liffloae
Tcudla, canto lo lode di Dio
Turtacare, Inoeiaare
l7r>IGN2i, dicesi alle peraoite adu-
nate per aacDllire predica, od
Uditorio, luti., auditorio, udienza
Lama d' anima, vale che atten-
de alle cose spiri luall = [forno
di coiciensa, vale uomo d'Bol-
VESPERa Y. Vespro
Vespertino, di vespro, dell'ora
del vespro
Vutiio, di volo, appari, a volo.
ÀBBpe , ahgro bsitchelta , che si
A^usdel e Agnuideo, v. I., ooi!
consaitrata , nella dunle è fin
presu l' ImnuiRliie dell' aiinellc
di 01ci=per l'osHt conssgrsla
ineUUs. espreistone eb'-xi'-x ri"
tìgvltUM lodate il Sii
allegreun
la in aegin d
ira, agg. dato a rito, .
canto 0 slmili della Chiesa il.
MUuM, traendo tal denomlnailo-
dl quella citta
ODlla qmOe si conlenns i[
e vale eotì ala; ditesi li
le dato alla Ver-
■ Immagine
tA dellalHa-
AntlGTlstlsno, contrarlo a Cristi
no , opposto alla dottrina il
crlsHanealnM
Antlfaiia, quel Tcrsctto che si r
dia 0 canta avanti ohe si e
mine] il salmo
Antifonario, libro die si adopci
k -WS
Bllsse , Apocalissi e Appoca-
ie> che vale rìvelailone. l'no
n>rl del nuovo Testamento
iJedlrilomello, COI
sono a terminare le parti nrhi-
clpall del illvln uFIlzia
Apos Ini leale, appostolicale
AposloUco, appoilolico
Apostolo, appostolo
AppostoIallcD e Apostdatìco, r.a.,
papato, pontlBcato
Appostolato e Apostolato, grado
e dlgnilA d' Apóstolo=per papa-
a predicare il Vang«lo;
-la anche infaria dinut.
Ascensione, nome del niorao nd
quale si celebra la festività dd-
la salita di G. fl. al Cielo
tsolrere, dare l' assoluzione ■«-
cramenlale , eh' i rimellere ti
penitente la colpa de' peccaUi e
anche prosclorrc dalle ceniarc
ssoluzlane, l'assolvere
ssunzlane. la salita di Maria al
Cielo , e 11 ^orno In cui al ce-
lebra questa salita, eh' # il di
nano all' alba , a mezzodì , e a
sera per cenno che si saluti con
r orazione Ave, Maria, la no-
Baltesimo e Hattesmo ,
binedlre
bm da Dio illa
ina:iSI pren-
ce é(^glor.
lelJa PurIHcaiiane drU
na, nel qiialc li bene-
candele e si diilrlbui-
consafira^one ed al
CnnoiiicaDienle. leconda I
e secondo 1 rlU
Canonico, lecando Ja le i;i!<^
CanUca, una de' libri della Si
Innpella, ■! cMBmi la nioltlludine
Canio IlKurata, spezie di cimò
lo cbe dee credere ed operare
he del
ISeRHO-
crlsilano per
libro che
Catecumeno, nuovo discepolo nel-
la fede, erlatiano Don ancor bai-
Cattedra, dlcesi una (estiviti di
E. Pietro
CatlolicameDle, piamente, rellglo-
agK. a iiqmo, \>1e an-
gloso, |)iO
e, preso ossolatameate ,
= iii dice Bitreai di
lunque uiserdote
Impiegato in una J
OUr^onla, iiii]]iisìilone delle nia-
sl Jul Gmferlre gli ordini neri
CirCDOBltìane , Kianio mI quale
da' crlsUani ilcelrbra la fella
della drcencliiiane del Signora
CoUcLta, uraaianE ohe il lacenhi-
te.per alcanl biaogni. agiiaBee
, lo ttsrc ni tin •
peocaH alimi perusntvmd*. .*
uiBiio propri* uc lacoM? '
In sìkdìl noUr./Kiti.. •«*
Coapagola, eongreautone di pcr-
aone , cne si adunano intleme
per opere (piriluall ; coafraler-
Gonpiela , 1' ulUma delle ore ca-
nofllch*
CoDiune, preiio gli eecjeuaitld,
l'aliare dmIo lopn
l' aliare pi
ri de' luarllr
in e Confmoro , colui
lalètu ; e s' Inlenile del
Urte che DMolU 1 peusU
, fleoando II rito Aiabro-
dapo la frgltun deimalin
rnlts, adunnnia d) per-
«r opere sjilrlniali, com-
lo. Bina liei congluìUO,
Edizione degli apoil
là (S tacerJoU, ad bnlla-
dclle compagnie de'ic-
, che ecleiiraiia ■ divini
, Telo, che si frapponeva
wcerdote e '1 fónte bil-
ie nel tulftrsi In esiio le
le die li bstleliavano.
1 Toee 6 rlnuM oggidì
> del dbarki
mie, ad(L, che
Credo , eoli' e larfo. cosi aiialu-
Umenle ai dice per lo itnd>olo
degli «pOBloll, ncUs gulM ehi:
fli dici? Palemuslro l'onuiont
domenlcBle, prendendo Udeno-
inlnaiione dalla prima parola .
Cresima, Sogrunenlo nel qiulc
per le parole proferite dal ve-
«coTO, e per l'unitone dell'olio
mlilo COI bilaWBO, il coolerniB
irìiHana l> graala rloevtila
)Btt<MlDHi<, ont"- -■' ■■'-
IresinianlB, a^e ji ...,
mlnlilra li lagramento della ere
Creilmare, canferlrr II lagrameii'
'D della crealKutruDgere 11 bn-
iullo nel ballesimo colla ere
ti per la
IISil-
CrEiloiata, add. , da ore^lmare .
ohe ha avuto li cretima
Cretimatore, che ereilna
gna de'crt-
, ilneom.
Croce, veglilo e
■ ■ ;lle flic
i il Sagranienla
tmiuarle e dei paternMtrl,
icoDsi a reverenza di Dio
U Madonna , noverandoti
corona = la oherica, che
i porLano sopra la lesta,
done in cerchio alcano
na, piccola corona
hxolnl, la A^sta che st oe-
sQanl n c<
u per divi
CrooellB, di .
1 Croci fero, colui, Che
iirocifisso, i'JDiagln
Gruclfino, crDclflBsi
DscMMao, Il eante
onsecraiione d' un lemple
likMie, l' atto di por gld dal
, Diaconalo, d *ecanda degli or
"•f.
Emeda, e più propr. Etnenle.
Ehwrra di «olennllà aonuale e
a' intende dell* festa celebralu
dagli l^rel In memoria delln
IHuriflcazIoBe del tempio falla
da fiioda'Haecdiea
Epltiuda e Piftinls, aicniaca
appariiloac, (
■ -il vale Ih)
imU si et
e dic«si anche,
sf celebra b'6 d |en-
oaiu r oicesi anche, per voMbo-
lo corrano, tcSamt, e preaio
gli BDlIchl Plfauii
Eseràtio. Eitrfisii ipiriCuttli sa-
no cosi delle Bienne medituioni
e consideradani per rilbrma del-
la vita, cbe ai fannu per la spa-
ilo di alcuni giarni io luogo -'
EBomolageai
di Dio, a I
Ito il ben
IO podeau
Kiurcisla , calili cbe (n gli eaoT
Ciinil ; ed é uno degli ordini et
slieu h> il bcolld lU cacciare
gli ipirill inunundi
Eìurchuare, hre gli uorcisnii
EiorciiiBlo, atUL, da eaorclusart
Ktorlulone , breve diMono cri
Ulano e pio In iiUI umiliare
per eccilare a divallane, ed i
L
Evangeliario, f. Ero
EvanjellcanMiite, tea
Evangelico , odd. d' é
cbe è ounfbrme ali
Evangelio, vangelo. U
TO Tettameli^ Mi I
Evfluelinmw, «td^
in nr» di n>(t.,i
EvangcIiiEare, sunl^
re e prtdicareVM
Evangelo. ¥. Evaiiil
Eucarisiia, Il Sagran
£ucar)sttco, add. de*
allenente all'CKMl
Eulogla, algnificB
Chleia GiJBmiw
Ferii, termine a
il IbÌicJÌTi» __
martedì i la tem<
prlma^^or di ft
sacerdoti il c«|e
'ìkÌiuÓImu
edt'l
parKcipaiioae dri
Il di qualche ula m
Parma del Se -^
_j
relativa ni Sncramento,
anno l'uierv
, idoiianiR spirituale ,
diciamo compannia
I, dagli FGcIeiiasUai di-
lla lassa , che ti pwa
9 obbllea di fare cele-
iise, parile quoUdlane,
I Bspiraitane a Diu ; e
incile In lòru di lutt.
ecciH comieduU dai
Ponleflce ogni veoUdii-
, ed é voce derivata ds
t in linnua etirea slgnl-
là^lndula^nzH cooce-
brraa di Giubbiko
'. Giubbileo
oue' versetti che si re-
llfl messa avanti l'è van-
ti dicono qujndioi >al-
ilcuni credono falli so- "
lornu dalla schiavila di
I, dicesi di alcune Isll- I
ui, reaalanienli, di ei '
bce l'origine a 6. Gn
ipa nel sesia secolo
tti, add-, RKE- ài prego
lune breve, che li por-
c ai Sanli con fervore
inno nel rila gret» al-
letti non ricavaU dalla
TJttura, che canlaosi
10 dlvlDO in UD lUODO
DC, »i dice oggi di quel
Imprelare, neuir. ptssi., farli
Infra lare, rendere frate
lobato, quelle preci che ti dico-
no al principio della meata
Iperdulia, culto, che ti rende ad
una creatura par cagione della
sua eecellenia creala, ma am-
mb-atille e parllcolare, e i|uesta
t quel culto, che è dovuto alla
SS. r. VI, lladre di Gcaù Orlala
lubileo. V. Giubileo
LaciM, cullo ohe si rende e Dio,
Lavabo, quella cartella che i al
corou tintatro dell' aliare, in cui
sono le preghiere da recitarli
dal lacerdote mentre si lava le
e preghi, che si lani
n andando h processior
, porre in capa le mi
, adiL, da immjtriare
Isleuco,
dalle leggi e cerUnonie appar-
lenenll af aacerdoO, ai ieiid ed
al sacriazil
iPiione, breve capitolo trailo dal-
la Scrlllura, o dai santi padri,
che si retala a maltullno. T.
Breviario
L.ibra, per Van ideilo, libro santo
'liturgia, studio di sacri riti, scien-
za, che traila dell'ecclesiasti-
che ccriinonle^ e propr. dei riti
liturgico, sdd., apparleneate •
ria dea[iBJ)rel salto il governo
de* prlnii principi della stirpe
d^II AiTnonel
HmiU, si flhbmavRno i Isberna-
coll paiH per le slnde in for-
ma di oappcDetle
IbghMwro, maestro di canto di
un CBDilola di canonici
Hand. Iinposhiont delle mani,
alleila che si (■ dal vescoto, nel
>nferlre gli ordini sagri ; ed é
irUrDlDilo,
de'marSK
Henologio, marllrologlo o calen-
dario della uhlcBa greca diviso
In dodici parti per le ffesle di
le l'andar che fa II prete atl'al-
tare per dire la messa
messale, libra in cui sta registra-
lo clA che si appari, al sacrìfl-
cio delta messa
nllrlare , mellere in cspo la a
9, aga. a rito pral
me chiese di Spaj
Arabi nella Spagna
00 che ai e
nell°uilliio d
Tfovliia, colei che fa II si
lieto In on mr
ìVoilualo, InagD de
gono 1 noviill, f
IccuBBEMU, l'hiGonlro di due
Teste che amendite cadono nel
mede^mo gioroo, onde una di
ina delle pari
la quale- il sa
I gli ufBdi divini
t canoniche che a
ctdesa 0 allrìm. il
ederlv. V.O
It'l' Santi
t vaagell
a, omelia
Scarnano dalle persone ecelfr-
astiche in coro tra le quali li
dicono tnatauine (jacile che 4
cantano vena il br del glorM
Ordinando, add. e titit., da ordi-
narsi cogli onUnl delh Ctalea»
Ordinare , dare gli ordini Mite-
, -ysle istituire
CfliHtregitìiin
aDCBe dlutl
s"»;.^
I, Patqiia di
ftlori e r uso
■«quella deDaml-
° M^BlIre aDlniDi-
^SJado 0 Ruqua
*»1 1« Pentecoste:
"ppo ; la Paiqua
•^ui, ij« Pasqua,
spuqusle
"•W Kritla di (ie-
Pailoretla i
Ile dì dai
quale sf
'EDb!
cosi perche comlnda
calle iiarole Fourtiotttr
Palemostrl, si dicono le pillnlto.
'Ine maggliH-i della corona, a di*'
della m
erdonanza, Indulgenza concedu-
la da- Sommi Pontetlcl a chi Ti-
Sila luo^i pil
Perdono. T. Perdonanu
":regrino, qne||li che con ablla
particolare viaggia per ìlsitare
PollCurgIco, agg, di que' giorni la
turglco, ag(
ti da un me
ledesimo aaccrdole
ti cflebrano pia incise
Popolsna, quegli eh' i^ aollo
cura A' una parroceikia
Poplo, si dice lulU quella qii
tiiA <li Bcnle «li' é aotlupi
IH pBrroCGlliH
:a dal aacerdolc d<
essersi coiuunlcato
Prebziu, uni partìcalare ars
ne che si dice dal lacerd
IO della I
tenente le prediche eh
per tulio II cor
sima — add., d
quareitma
giorni, dw II b m8
Etagloni delPin— ^^"
per Isugloae
Oiuntjtugeslaii, aidlnlib
CD pili prosihna aUa %
E il*CGUDANi)*a I* animai
acoDoiandaiioiM di
Pretbiterio, 1' assembles del
dine dei preti, coi seniori
per r eserdiio della dlsclpilna II
ST'
processione
ndar atlumo a
a gaiSB di pro-
cesaione
Proccssiune, l' inaare <
per lo pili ali rccl»
ialini e allre oraiìoul
di Dio
ProocMlonevole, che v»_ ,
EÌone, maé dello stile burleico
Proleiiare, ter voli solenni in re-
limone
osservanza che Ciuinii i religtoal
Ptalicrio e pid comun. Salterio;
nello siile ecclesiastico latteria
tlgnlSca qael libro che contiene
QUADBIBUnfl*. 1*. OlMTMhlia
ttuadrafeslmale, ipiareiioiale
Uutrantina, ipeue d'indulgenu
Kegola, tulta In qaiDlH
Glie iDllitano aotta w
Keooiare, agg. di ale
di quello eh' i CM
ordini rellgio«blaft
dlcesi di religlow,
ziune a eaatirt
~ Iglone, ardine • ^
'gloso, iiML, eoL-
>tto ciualobe l>artlMta
neliquia, og|i |«) BK
rìmaile de' SuU , "
BemisMone, diiMoM, li
indulto, priiiU^ ..^
Renderai MMuoo, r«M
mUl, vagliDM *ei#.
Rellglos
<KareiÌDia. dlniuno di il
0 negurreilOBC.
Sscramentalc, d
a propr. >i dice
e deipecesli leg-
eramenlbJn algnir, ntiitr.pati
— '? ricevfre i iicrararnU
lìc. r EucahBtiB = Air glun
B ^Bcrafaento, in
TiTE*
laionl che tì taa-
lul avuiU l'A-
flpf trare da Dio
Mcf i\K\ Bor dì
iiqe <l Papa ppr
"irctpl la c[UBrla
Sagra, dedlcanlonc^la festa df Ila
'Artche e che
Iwa Mservan^
M rugiada ,
SagramPiilinOjdr
snSrilìcio dell' aliare, vale messa
inlniPRgianienlo, Il salmegjrtsre
ialmeiKlare , lej(gcrc o canlar
> Salmo, canionc sacra, CI
ponlmcnli di Dsvld e
r SaliDodIs, canto di sali
I- Salleriello, pleeoi sallerlo
"-'■ — - "ilterlo. Il Toliui
salmi di David.-
, vale recitare iaalml
conienu» nel salterio Davidico
Salto. Ordinarti per tallo, dico-
no i CBDOnistl del venir promos-
so all'ordine scperiore, avanti
di essere ammesso all' ordioe
interiore
r
lUunpsU io le^ , in ru
per lo plit miniala
Sonlln), dicati» quelle lliiur
rsppreienMno i tatti della Bibbia
Sanila, quallU di ciò ck'i :
sanlinioDis
lU benedire : ed in i
occasione li un nx
unto per cldei*^^
quale è eictla da Dio nei nunierD
canoaiuato per tale = SaiUO,
■< da questo epiteto a quelle coir
die rigoardaDo Dio o che ila lu
j — 1 — ^ — p — *,. j^ chiama co^
jondofiveian-
I, pio, rcliKloN
della sacra Scriirura. V. S*!*»
liale
Sapienilale, igg. proprio di iri
'''"i della nera Scrittura Et
0 In li (alati mjhcum
:iiare, caslrin|tere alM'
StiaiteiiarBi, m Jar rvllflaw
Scapolare, quel cappuccio ettM
gouQ In capo i frati •
icapulare. K Scaiiolare .
icherlcatD,qiMii liearadal» «A
fato dell' ordiae del cbtÀp
r si dice latora per 1|mS
Ichierlcato, icheririin -'
IchiOfltrani, lucir
Icomunica, pena ..^
Chic» per cormlooe, d
Scomunicato , add., d
Scongiurare, cotirìgnere
li per loplil II. Mi ,■ ■
I (femonii := .V
I e siiDili. dijclpIiiiaTi
udut. detta per tecft-
tade la sacra Bibbia
aternlla o compagnia
segno ili croce, dnr
ar Tionu, lonare aprtiiha,
Iìddd sDDar la carapaiia per ar-
care il popolo chiHinaTidoln ai
:tli amàhSonare a capitolo,
ile ctiiaioare col «irono della
impana frali , o inunache o sU
la domenica che prt
isquaiealiDa
d' OD» delle ora «i
Sjiatemoilrare, dire o hr raoilra
I, di dire inaiti pelemoatrì
Spiritale, devoto, spirituale
i SplritOr oivoxlonB
i Spirituale, divoto, dalo alla tpt-
SplriluidilA , rievozione, colHva-
inenlo di reliaione
anudegllBnTìchic:
pregare insieme
jtg. di quelle lettere ,
m de'eoncUll uri'-
{regailone, codcIII
di cceleKlailici
«, nna delle tre pa
-. F. Suddlifaiione
porre il aagiolo
b 0 paoBO che per lu
•Kke portano aolto la
■lAcDnlU, ehe appari-
la; coobvk> a feriale
che ctiie«a, secondo l'ordinazio-
ne del Punlence, \itr adorare
0 ()rp;2Bre Dio e per guadagnare
l' ind alleala
Stendardiere, colui che porta lo
:- Slendardo, quel eegno a foggia di
banda , ebe portano innanzi aW
cuDl cleri, tinandu vanno pro-
i Strema Vnxione , iUcebì uno del
sette SACramenli della Chiesa
Siureilone. Pojouo di turre-
sirmc, si dice la aolenniu ce-
lebnla dalla Chiesa in memoria
della rìiurreiioue di Grlslo
T1BFLI.A, Etrunienlo di suono slre-
plloso, che si suona la Ecttlma-
na santa invece dellf^ campane
Teddeo e Tedeo , v. p, u. , Inno
ino RITn SICRO
della Chiesa, con cui si suolei zioni CEcleelalMcht porU U »
ringrailareldiliodfBoolbeiw- ribolo ^
Diif, Ed « tatì dello dalle pa-
UBBIMIÌK7*. ordine o licenall <
iMrilto dita dal Superiort ad 'i
role Ialine Te Deuni, onde co-
un rellfloM di traisnini U '■
Tem™iri, «■ Intendono 1 cavalieri
rrijSr^^Bcin'.
i-ina religione, ovvero mi lilla,
cosi detta dalla custodia che ave-
ITfflolalnnL F. UUclitora * »
vano del tempio lo terra stinta
[Tfflcia. r. l'Odo ^■fl
Tempora, coll'agg. di quattro, si
[TIBOunlo. 7. VllGbwla ^^M
dice Quattro tiinoora per sl-
KnlBeara 1 dlKlunT^ tre gior-
Uffliiare. r. UflcEn* ^^H
Uniiiatara. V. Vfldatnn ^^M
ni, che si Anna nelle nuallro
suzioni dell'anno, una volta [ter
UfBiio, r. ITHelo ^^H
UfflihiolD. r. VBdaolo ^^^1
lsl»iane
Tena, una delle ore caiioniehe.
divini utBei ^^W
che ài canta o si reclla nel ter-
(iBciBiura, l' afleiare ^H"
zo liuEO, ed anche il tempo lo
ciie ella a) canls
t'Aclo , ie saere fantìoti Ì^^
Testamento, Scrittura sacra
ra'clD^fe ore caaanlche _..^^E
Tonsura, losalura; ed è proprio
UBciuoio, Il libro dove it^^^H
r-d£V.i"xi"i'n.£
1' uflclo che al irclH I^^H
quell'alto preparatorioanliordi-
v!zri:^i!^ ■
■Il minori, eliG anche si dtee pri-
ma toniura ì «d è II tendere
IIBiiatnra. V. URdabn ^^M
(Ae h la prima voli» Il prelato
rmiioio. V. t'Bciinio '^■1
i eapelli a coloro che intendo-
no ili disenir cherici e passare
uiizio. r. rflcio ^m^
lifiiiuDio. r. UBdRoto ai
agli ortflni sacri
Ugnere un rt, vale «mIMJ^B_
cerimonia che al h e« ^^H
.lastico di celebmione di mw
.BBd'iitBclopelmortl, I'. Tri-
d- «livo . al dtMMI^^H
quale dalla tuM Oj^^^^M
TAd'cXo, cbianiasl il concilio e-
^o^tT^t'mSS^^M
cmaenico celebralo In Trento
Trlduck aam di tre Elornl
Trfeeriiiio. In fona di iujt.. rito
Inilone. VUlma /Sl^^^H
sione, i a» BMrwH^^^H
ecclcaiasUco di ceiebrare !■ ur-
Chiesa, delta whAbW^^H
flcto pe-BWrtl trenta Biorid do.
che sl^dAagftaMiWH^^H
pò inoro pasaait«io; e si dice
mine dalla loro ifM J^^M
■mAc del niunerS delie ircnu
Uovo. PflIQUB d-uoc/t, tf^^HI
dòS''"e*«™^^r%l^
Trlplbl, ftiM dedicata al mlitero
benedette . «;
della Trinila
TfDSflO.lMleehesiddaniod
gelo \,
Vanneito. C, T«n«lo ',
Tarìfcrarìo. colui che nelle firn-
Vangelista, icHttor del imttr <
, predicare il raiige-
crani en tu, nel BÌi|n
di un shbL|;Usineni
ilt ut l^l-ldl
'tciio iUI
stiehe a que' piMnlI n
mmibri, neicpir" -■ ■''
espi tu li della fi
che conlenguno per lo pirt un
senso compiuta
Vespro, una delie selle nre cano-
ntehe , die si dl« tra la nons
Vestimentn, monacBilane
Veitlzìoiie, iDanacnzione, Il vestir
l'nbttD reliriolo In un r^hloalro
Viali CD, di
il Hoirrnmen-
canibio del dinluno che ongl si
fa 11 Kiornn avanti la lesta di
alcuni Santi, detto slamo anche
chiama wyS/'i-Fi««fa,
'■- ' 1 i rrHgio-
■a gmer. dopa I nanzl clie
„_ .nnr, prima del Visita, Il viiitire
I, e dopa U responso- Msltare te cAfem, vale andarli
Ielle lezioni =dlcesl a lare orailone
fiPIIONH Ili.
fi delle altre religioni.
I- jtpolCDSl, delllcazione, la quale si
praticava dal Gentili eoa ao-
lenni cerrmonie in onore degli
it cidi
tempo dei nineraii
netto
■le celebrale annual-
Itomani In onore di
■ otteaere nn' obbon-
nlta
nlacolo cui la «aper- )
Irfbulva la virtd di
di preiei
tsvasiappe
per lo [Alt Àpaliirle.
me che (Il Ateniesi
ii ccrcmonie in i
i Illustri e degl' Impera-
ro.ftstadeiill antichi Ro-
In cui essi offerivano aa-
, amati da capo a piedi.
BtcctLR, di bacco, di
Baccanale, ftsie e eiuo
di Bacco = odd; ap]
1 alle Ci
rcllKlaiic, porianda l'scerra e
Capro fiaitiarlo, chiamavano gtl
Èbnl quello de' due beccM, tu
cui cadeva U sorte di dover
essere caricalo dell' iidiiidU del
popolo e cacciata nel decerlo
Circoncidere t Circuncldere. la-
gllare Intorno, ed è proprio
quel tagnamcnUi, usata dagli
Ebrei, del prepuzio al membro
virile de' bambini
Clreoncldlmenlo e Clrcuocidlmen-
lo. Il circoncidere
Circoncisione e Clrcancisione, l'al-
to del circoDCidere, clrconddl-
Circonciso e Clrcunciso, odd. dai
loro verbi
Circuncldere. F. Circoncidere
Cta-cuncidimento. T. Clrconcldi-
so dei Lieedimoi
vali ineiJahDeate
1 uugQ « pie *cd
Insieme col ballo
lodi dcRU Del, e i
Glubblleo, per lo
anno preiw gli ■
fitudaiuno, legge
Confarrare, t
: V. Gire
'olIsrirB che fa-
cevano j|ii aposi un particolar
sagrifliio di ftrro e di sale in
sejino di lorjMingiuniione
CODiarrsla, add. da cunFarr
Confàrraikine, 11 sagrlBiio
ConaaErare, sagrare ce
Dbvuzionb, presso 1 II
niaglGhe
cui nn cilladino olTeriva In volo
la sua vita agU Dei Internali,
per br ricadere sul proprio
DI. nome, lo i
Di neri si dk
I tale 11 mangli
L ErcEKii, e p\C
I Ricono di lol
■ f intende dell
■ dacli Ebrei I
■ da ttiuda Hai
ant£:amen
ìrrENi», e più propr. Euctnie
Ricono di lolennili annuale, >
s'intende della feita celebrati
dacli Ebrei In memoria del li
— m — 1 — jji i^nipio ratta
Ebrei GeiebrBVBi^_
detta la festa dell»
presso gli aDlleU I
vasi di alcune etti
coleri, colle quali
placare l' Ira del
che per liniOlludìj
cerimonie " '
c reilgiui
ntrì pan
10, legge e .
ilatrlco, add„ api
Htra, 0 all'idolaM
■ofanle. inacsln) 4
Dome ne'nditerL
irano da' Greci ,
0 m^bco, adA, tg
Uc^ Egliil 'deiau
con geroKlIllei i ni
rinnnie della rtlli
garll al popola
LKnuatu, >pnie di ■
so I Genlill, UO»
dicevanti le f^^
cevano tali sscriS
Leltlsteralo, convlll
quale i Konunl 1
Dei, ponendo le I
su I letti apparo.—
tempia lolorno allO
per porgBIiTD, purifl-
dieeaì dell' icqua, con
la'paetlogiRldliiprp»-
! per Tacqua ninla
e, saeriOiia il' eaplsilo-
Bgg. dalg riagti antichi
Ilo al pretore <)ar lemil
Ite e cerimonie solenni
lU nalte in onor di Bacco
Kiiate da ogni urta dì
Seste ehe al icnipo de-
lti Bomaol ai «lebrsta-
ìBrt degli Dei cunpe-
0, plagaislco
1 e SacriBiio, le vitti
Saturnale, acg. de 'giorni e
'-Ite elle ti facevano in E
iraslizlo, BBturnale
UMOSB
l' adunali
TiLir.tHitMVi), colui che appi
I Saraceni di sulle torri oh
il popolo al temiiia
Taliimiioo, peno di melalia
~"e aciiMla di — ■•— '
a cui ■□ penti
maravislloafl
TaliDude, tiloio di
. degli Ebrei che
lista, osservatore del Tal-
rico, oa quc' cadaveri f che, se-
coniio la superstizione popolare,
il sangue del cuor dei viventi
'itUnia. propr. aniniaie, appo gli
antichi, deputato pel ■acrìflùa=
sacriaclo aerapliceinenle
!a eatigoria, ptr nt.
— -n^igralÌB, parie
della Bslea, cbe Iralta dell'aria
Agonlstloa, Ih acienu degli eaer-
dzll ilei corpo Msa\i neiill Bpel-
tacoll degli antlehl
ÀcniHca, la doininB o la teorica
del suono e riell' udito In gene-
rale; 0 sia l'esame delle all)-
nenie che ha la rìnonania dei
l'arte del coltivare
, arte di miaurar le
adenxB dell' agrieol-
Afirìoolluri
Agrìmensti
AkUmta e Arehlml*, sclenm del-
la tramutaaloite metallica, e del-
le arcane prenarailonl elilmlcbe
ilnhra , gerenaa del calcalo me-
'lai, 0 dioltrtoa, quella
dclP ottica che tratta del-
^rifrai
iGieinaioÉli^ parte della flalca che
eia qittllttdel
Anclografla, parte dell'
die deacr— ' — ' -*■
deaerlve 1 ^«A del a
. «tudln e cflgnliione
natomla che i._ ,^. _„_
dlawzlone delle arterie
iatrnlogia, dottrina o acienn del-
le iteTle diiiialn due raiiil,eM
la natura/e e la giiidlsìaria
Astronomia, idenu che tntla dd
movlinenn celeall . e di MUo
citi che ha relaiione «ffl ailrl
B1LI9TIC1, quella sclenu ebe Inl-
In del mota del eorpl grafllHa-
dati In aria, In ifualnnqae aiad
direzione che venRaiM qihfl
BareDcoKiDblca, quella parte Id-
ia itailea che tratta de'e«rpl
gravi ehent— "'
Bareodeala , idenu cbe Irnegna
ad Immerfienil e muoversi m-
le acque per raccogliere perle,
Hitlii»rafla , «clenn dei bUlo-
arafti.a cagnitlone de" libri
Bleraroirafla , deaerinone deOf
palpebre, e delle lam milattie
Botanica, quella |<aTle della oati-
' dhtiiuiiere le
te della vita, nu-
icnlune , degli
■ clelle roedesiinc
ilJa parte della
tratta degli ali-
1 parie dell' .
-'- Irsttr ••-"
aie tratta delli
della itorU na
iene GompoDeiit
■ le Sine pei
«rpl nuovi
uelU parte delli
iella parte della
e ha per oggetto
delle partTdel
roiidola dlviao In
: talvolta Inlen-
iU geairafia . e
dneiT
regolato il luon-
delle leggi
ella parte delli
somatologia, la quale tratta ■
lesmologia , quella parte dell&
Gosuialulogla che tratta de' lig>~
Jiaoiulica, uuella parte dell' lEU-
BticB, clie detta le leggi del ido-
□o quando passa at&averao di
qualche ostacolo
linoniìea. parte della meceanica,
ebe tratta del nioiinientu del
Dottriiiologia , parte dell' iatorlo-
grafia, che ha per oggetto la
storia delle acieoie e iTelle arU
EujiinuMiGii, quella parte della
luediclDB, che tratta delle ei-
IZB perlaquale il
saie ed arti=dagH sclen-
si dice per dlilotiario en-
a, agg. che ai di alla eeien-
alle operaEloQl concerneii-
ricerca della pietra Uon-
ì la cognizione della Iru-
.lone de- metalli e della
libri, le parole, 1 dlsoi
o»inioDi degli altri; 1'
discoprire Q vero aeni
degli
Estetica, U Gloiofb delle belle ar-
ti, o la scienia di dedurre dal-
la ualura del gusto , la teoria
Eliulugia, ifoeDa parte di &«\«&
(tu SCIEUZE ( MI
che espone i fenamenl, e quella 1
Srte dello pslalagia che tratta
Ile eause delle InfermlU in 1
EHipM e EtopelB, plllurg a de*
icrlilone de eoe lumi e degli sf-
(etU a passioni di quolcheduno 1
BlDloela . discorso o Iraltalo dei
bografla , parie d<d|
natura, la caflione, <>
e le proprleu del ^
princli'll geonetriol i
PlLiNTROFiA , amar degli uomini
FUoldfia , scienza, o piultoato un
«Kgregalo di sclenie, di firam-
niatlca, di Helarica, di PoUla,
di IntiebiU, di Storia, di CHO-
ea. La filologia t unaapeele "
telleralura aid versale che vt
«a Intorno a tutte le seleni
■'estende a eonoieere o stadii
ncI'Drlglne, il progresso, j
E autori e~
FHuoBa,!
le cose naturau, oivioe sa unie
ne 1 tonto quanto 1' uomo 0 ea
hi ragione e 1' e5perlenifl3:pe
dottrina, opinione. Insegnamen
to particolare di qualche Blosofii
FUcÉ, solenin delle cose nr' — '■
nata^niBa , mietta parte di
■"" Ha che b' applica a fare
e le prodiuionl della
. .. I, la quale hL ,_. .
deaerliluoe del ■■■U
tìammurologia , qaena^
l' Istoria naturale tt~
crostacei
Gezometrìa e GatOBi
parte della chlmioe
iscopo di minran
redellasapien
I eogniiione della-
alasse di nulerht
'iKÌne e CDÙocaiìone. I
,E)
ma oggi >l piglia
i per lÀblelta lut-
lìnnvbUa, camc
perOelc, I solidi
Eccnu delle (erre
la dell' equilibrio
scie ma legsle
iignff. iiltì'csicao,
mniUicB, arie cbe
[Delta «rie della
cu» le malattìe
imedii Eslerloi-
rpretailune delie
Uchl, come Luali
intra cerli limili, ri
Idrodinainlca, nome iieai:iica*i
comprende l'idriialica e l'id
slslica, cioè la scienza (eni
le del moto de' Buidi e del 1
IdrograHa, sdenu che
le acque , e eooiide
mare, io ijuaolo egli
bile, integnandu ■ d
de' budI flussi e riflu
correnti, maree, deTu
dagli, dei E;eid,
Idroiof'- — "-
li, deUe
?°h.'
parte deìli
ri??g"W
■5e,Che''lII,_.
la natura e proprielA detrae .
Idromanila , l'arie d'iAdavioare
e predire it futuro per meuo
dell'acipia. Era questa una delle
quattro specie geacrall della ^
vlnazjoae : le altre tre riguar-
davano gli elementi del ruocD,
dell'aria e della terra
Idrumetiia, quella parte delle ma-
tematiche e della llsics che In-
segna il modo di misurare 11
neso, la velocita e la forza del-
Idrostatica, quella parte della ma-
lematiCH, la quale tratta dell'e-
quilibrio e della graviti delle
acque e denli altri fluidi, e dei
gravi posti sul fluidi paragonao-
Igiene, quella parte della medici-
na che ha per iscnpo la unita,
onde addila i meni opportuni
per preservarla
— toala, parte della medicina
e fratta degli umori del corpo
'irla, parte della fli<ica che
umido e dal aecco
Igrolc
I ^tcià
1 della u
Ippofiiatlsino, lo filosoBa d'Ippo-
crale applicata alla scienia dei
medìcii che ne forma U [tiima-
Ippolonua, parte dell' Jppietrlca o
velelinaiia che insegna a nolo-
Iptometria, arie di misurare, per
menu ili DitìcI strumenti, 1 ai-
tezia e prolbndìbl dei tuoglil
Istorloinlo. V. Astronomia
LifiDAHU, scienza delle iscrliioni
LeuicolaglB 1 parte della SJolu-
gia, ctie abbraccia lutlo cib die
riguarda le lingue
Letterstura, sdenia di lellere.
da la scrìlluTE
larle della
LUologla, quella ai
ria natin'ale, cne i
specie e proprlelù i
tichi, che facevauu per meiio
delle pietre
Li Itera tura, lelleratura
Liturgia, studiode'siicrirlll,:
u ctie traila dell' ecclesiastiche
ile, e proprìamente ài '
[1 delta ClfleH, sebbeo
ra ad operailor
in pubblico, com.
n Plalone ed Aristotile,
i*yeon lai voce si apiega
ij- — j|i guadagno 11 ledi
_„-.„-j, parie della chlin.__ „,
Pnerale, che insegna 11 modo di
' bre le pietre artlBxIali, ed in
Fenerale ha per divisamealo
esame delle [-'-—
Loflca. V. Loica
Logistica,
delle pietre
.„ nome che si . , .
antico all' arllmeHca spaxlosa.
titt all' algebra
Laica e oggi Loj '
ti apprendono
ir algebra
oggi Logica, arie, onde
rendono i moiU del ragio-
iXt
i dal BsfisDui e daU'er
Meccanica, v. g., parie deO* ìt f
si posson
delle msccUoe, ÌKr Col le |» F
tenie moirtel si maltipaMtfi I.
per dir cosi, «11* inOnlto, tdm }
piccola fona si rende acMaa <
B vincere una grande resiste*» 1,
Ueilicliui , la sdenu e I' sne « ^
Melar
:iH:ri, e u uire sw
al dfla delle torat A
tellellD.~Og|[l aKlaldok I
— I. In Ideologia, e la M
.... discorre iprioelpD ■_
ritto naturale , e nuelta di
belle arti
HetsIlDriila, V. e- , <|udl< mt
della chimica , che sioumIc éf
preparazione e ilepurailuM M
■otterraiK] 0610111 e de'dw
rall per uso di nirdir'
neteoro1agla,v.g., la se
nicrugraAa, v. g-, scienu dM i^
Bcriie cU ocuettl che mw arti
visibili ToonSecf"' — '-'-^
1, y. a., qucUs parie
[Ilo delia nelure , che
B slIa cQgnliione dei
^■Rinicj i DuiU eoa Dome
fiCDDti niìaenill
È, qntUg parte della
tntla ile'mmeoll
-g,, quella parie della
eie ha per oggeltn la
g,, acienia delta prò-
^^sdtnxailK navigare
e della iqf-
;«:J
I, T. g., sGlenia' delle
medaglie Bnllclio
li, quella parie della
':&"..
IB cte Iratla dcUade-
onc ipee. di ciascuna
minerale
, V. g. , quella parie
■ralaijia che tratta del-
;ione die'foulli
a'Uiuae degU uccelli
Oromelria, v.g, i
diatineucr le oi
OptoBraBa, v.g., 6Die.
Urlologla, V. g., quella parte della
liraiunialica che InsegnB il mo-
da di proDunziire e di parlare
Urtapedia, v. g., la «cienia, od ar-
ie di correanere, o di prevenire
neTandul» i tIiII dercerpo
Oslualagla, v, k-> quella (uirte del'
itel corpo umriiiD
tlelelrlcia, v. «., quella parte della
chirurgi» olie traila del uarto
Ulagralla, v. g,, quella parte deU
l'anetoniia clic tratta della de-
Pujjoua**!* , V. g., scituiia p«r
b quale s'iDteDdono le gcritture
Panlaguniioetria, >. g. . arie, o
■ciema di iiiliurare ogni lorti
d'ODHlll
PaloliMla, v.g-, quella parte della
Pcriuliufifl; V. g., i|ii(lla pane del-
Iriiiienlo de' Q)(liuull
Pii-elDlogia, V. g, parte della |ia-
tolagia elle traila delle febbri
Pirulogia, v.fl., quella parie della
llsica che ha per oggetto il fuoco
Planimetria, v. g., quella p— -
della geometria, che tr~"^
'■Vwa"'''' '"'■ ^^""^
Pneuiualics, v. g., e da akuni
fueuntatotogiii i dottrina dei-
aria, dello sue proprlelA e degli
, che tratta dei-
di misurare l'aria. — La Pneo-
matlCB comprende le leggi del
moto, della gravltaikinc . deUa
|.rossione, dLll'elasllclta, ee. deV
Huidu aliDos/erico
nManalologiB, v. K-< Parie
■DmolÌB, che traila degli i
delle Bostsme spirllunll
['astranomlt diedeBcri
Posotiigio, V. e partf i
dlcUlBi che iniegng a
re le àatì nel ]ires<
dell' latronomla «he dMCriM
SeliuograBa, T- f^ deicriiioM H ^
SUenogralù, v. «., parte deU'M-
ca, che dd la regola dlconlM-
re, o di enurmcniifnl' amelllR
le tpeile degli oitM. irun»
si alla polenia m~ .
che delie apeii<
Bi ranimeatum
elle tllv* niente iri
Simbolica, parte <><
Prosodia, V. g., perle della gram-
matica, che Inaegna la lejige e
la regola per le sillabe, da pro-
numlBrìe o brevi, o lonibe
Pslculogla, parie della
IUgioke, liolIrliiB
niuìiunfc.
bleuil, le di
e tutte le llKLir'
deci! DODiliil loiin .
prGnere l loro ■ ■■
Sitologia, ». g^ dk,.
sopra la naturo. ';
delle diverae i|<<v
Soagllco, quella | .i<
sodami dagirGr-.'...
re, perauadcre, d
Reltarlei, lo ilesso che retorica
aitmlca, V. g., parte della niasics
ebe insegna ad uiare le regole
del tnoto e del rllnio, Kcouda
le leggi della rilmopela
HIlmOpeiB, \. g., parte ddla mu-
alca che nrCBCrlve alla rllmica
le tegBl ili ri In»
Sipienzi e Sapleoiia, acìenis che
csnlenipla la cagione di tulle
Sarcologia, v. t., quella parte del-
la iiotoinlB che tratta delle eai^
ni, Olila de'mnseoli
scienza e Sclenila . nollzia certa
ed etldenle di checchessia, di-
pendente da veri cogunlone dei
■D^ prhicipii
SetograBa, v. g., Il Irovar te ore
Mamlnandii 7' ambra del iole o
della luna
SelenognB». v. g.. quella l'arie
.lologla.
medicii
parglrìca ; davail
slu nome, che
allj Glilniles, l>
essa si separa III
Spasmologla , i. .
della mediclnn
spasimi e delle
S{ieraiiilalngtBi qi
meillciDii che '
SplESoi
S'SS^cf
SiprancnologiB, v. a., .jiiella flÈ»
della nolomb che tratta id*
aceri, ed ( U secami» pA
della sarColofU .^^
S latici, aolenM Ohe ha ptrUf^K
vi, o (tlkrtMrltle, dZ^H
loro lare per via di aiuUM^^H
china; o ala oalnrìle clw VF
gtcssa graviu loro dlpM*: * |
ilcnlD, il quale i'urovl rl-!l
lallK fona estrloseci, cbc
n ìmiiuba a miioiersl
V. g. , quella parie
ia naturale che tral-
aile acque ternsll, a
e cirre
In liitretio, o nel tempo,
■ una parla, registrare I
elli per Inlero
ictria I V. x. , parte delia
■■-'- -''- ■- '^r Djfgello
al tre regni delle natura
■Ba, V. K-, 1' arte di nar-
Iffuumenle lectiaesMuìle
•,T.j(., l'ari* di condarre
■raiUj e latendeii parile.
1, «Iroloita
, l'arte di diaporra t mI-
ftonavllnlutla^e^
; evaluihinl
Ila. r. Siniliolioa
M, y.g,, l'arie di parlare
tica > V. g. , quella parte
Dcdiclna, che alabllfiee i
ili rìdarre alla tenitA le
ohe riiriHJVlR il
delle sacre Scrliturc
IfnAmri, to ■tudlo' delle lettere u-
morbi nelle bestie , e
ne, pKr raifion del Dne
la medicina, disconviene per rs
'elle ^a per oeBctlo le
e delle bestie % gene-
T. g., quella porte dellu
naiuraic che na per og-
SCiE^'ì^E DEL CALCOLIJ.
S£2IUNK
faci ipetlanti aile si
ABBUURE, oakolart^ far conli
Abbaca, arte di làr 1 conti
Addizione, prima delle quattro
DperBxlonl tàndomeatall , oia6
AMUweTtre^mpulare, rsccorper
novero, nttmeruc, cootare
ABBaierulone, compiila
ApproBsìmailaiie, avvIciDaraiieiu-
pre |ria ad nna quanUti rìccr-
cila, aenia plei'vi perii nul
u-rìvare csatiameote
Armonica (medietil), « quanda la
prima dlSerenia alla teoanda
ala ootne la prima graodeua
Bigulohetiiu, r irte d) misurare
Biliallca, quella scici
■pi gravi nmi
I ijualunque Biai
vengiDO ipinli
S'Bvi , cbe niialaiiD o ìon por-
li sulla auperficlc dell'iena
:tie noD al Mi
parli «(<uH •
dividere
Calcalartr. lare llcak-alu; Jan il-
- illeoperaaionl dwli
Mni a pktruiie, in
lei» scrlMra «lonna
1 cu! pare gli snUchl
per hre I odn&^i-
^1 operniiane. Della
EU Gompulo o Taftionr
ilcolare, eamc calcola
diCrereniiaie, Inlcgn-
'. Celcolare
V. Culeolalore
rare una regola gene-
■Icolare p per costrui-
nrta d'eaeiapi cbe gli
ama quegli spaili qiia-
neii nel fare i calcoli
CenUnalo ,
etnia, mip
fìmladlecuhDO , add. , numerale
ordlnativa di cento dieci
enlonilla e Centomltio, mille rol-
Cenlono e Oentnna, numero lU
Centuplicaire , molUpltcare per
, maggiore cento
Centuplo, ad
Chlllade, si prende per quslunque
Cinqnanlaquattreilmu , nu
che elgnlBea cini]ue deci
qaittre nnits
Clnquantalreeilmo
decine e tre n-
, ndil. , numerale
cinquanta
lomnia di cinquanta
deci neeotto unita
Inqne, nome numerale
inquecendtclollcslnio , no
mcrale ordinativo. Uno,
Cinquccenlo, nome niunerale, cln-
Compitare, compulare, conlarr,
■nnaverare, liir conio, mrtlere
in conio j ed é in quiilo algnl-
Betto net nntlquiila
Compito, quello che illcesl pia
CORI-, eomputo, conio, calciuo
Compiitimieiila, Il conipubire
ConpaUre, «ilcubre, mettere a
Contputwe, agcrenare, annov»'!-
re, meltere in nuvero
Conipalsla, add^ da computare -
Computalore, che computa, veri).
Campulairìce, eerh. femm., ohe
Conipulailone . eotnpnto, calcola,
■'t::..ianenlo'dt uu conto
I, colui che csereitH l'ar
— conll e ragtoni, e
cuUeamente, f vile m__^.
due TtHlell namcra In >èMi ,
Cubico, fumaro eubteo ^ i M-
D , che al hi motUpItM'*
iunior» qouiralo per fan- '
hr e.-,—
Coinpiitìslerli
cwpaU
ipulUla
', mCUlo
nto, il conlare, e il codio
;, add., che conta
uinDverBrc=bre i conti
Coniato, aaa^ aa cuniare
Coniatore, die conia, che a
Contalrice, uirb. fimm.H ci
^iroarmoniro, tre namerl sono
i»i» proporiionc conlroiif '
i«», allorchC la diUtacm... _
* 'ne e del aeeando t alla diF-
siua del leoando e del
e uuta altre toUe
2SIL" "■"'
lemompUi
Dato, diconsl diti,
" aecideDH non nei prone-
che colui che lo pr«oN>
a aia dichiara a cóìia di
ipooe a risolverla. peptU
errano di nieini onde (P
e alla solmionc rìemtfi
Decade, drclnn
Decimo, tini., (■ decima parldj*
' ' idd., nome niimMit
oheconiprCDilKM
nome niinicrale co»
Decinioi|uinlo , nome aranenh
CoDiiiKndcntc cinque olir* k
Decinia9eeaa(to, nonifi nuocnli
MUprendenle dite lopralad)
le Mtt« atMl**»
prenrlenle Ut Utr*
Declmoltavo, fitae «ao. .
prendnle otto sopri la omìb
Decina. qouHU mimoala, da
ItKhtMH
(ce, e .lices!' quando tu
.r )(r»ndetui contiene in
■tore, nome dw il d.k a
i>iH«ro, o t quella quin
1 quale nellì rrAiioiii s
«Xto del nniDEraWre
wirasW di dieci e nov*^
■retina, iwine nomerele
le. Home nmoerale uso-
MfMSlo ài dieci e selle
leiln», nome namerale
Ivo, dedmo Kllimo ^
^Je^tiTolta"'
nome numerale, UquDla
e otto olire dicci
aiti
tìemo tìte diece
, lo (lesso che dieci mila
loiuniB, che arriva al BU-
Alle, dlcesl quaniità dif-
nte plccolB,« calcolo dif-
iale, il eolcolo di Isll
lo, la quanliU, o nuiuero
«, odd-, che divide, se-
^rmw parte d(dr altra.
)ivi!iitii!iu, qnBllU 0 praprleU
paiilva della <|uantlu, per cnl
rll* e In potenza o iu allo divi-
Divisione, Ridividere, sparlimen-
lu=una delle qitattro anerailo-
ni pripcipati dtiraritnwHca, del-
la anche regola del partire
liviaivo, add., che dMrte, che
ha In ai divIiloM e termlBe
uerft. m(uc.,dividllore
add^ che haviriadlvl-
, dlviaioRe, spartlmenla
Doppio, susL, due volte tanto
luce n lo. duncnlD
luceotaciiiqiiaiita,dut;EndiHiiianta
«naia
Duclanli e
11 doppio
Il aegno che eaprinie
D due
add., due volte oento
Uuenillia, nome del
due cotanti , ngth»a
DuKennoianls, add., dogenlo no
Ducenlo, ndd., nome nnmergte d
due cenUnalB
Dui. r. Due
Dno, add.r. Due
Duodecimo, una delle dodici part
del [aUo^^add., dodlceaino
Duodecuplo, add f dodici volli
maK (fiore
Dvpio, doppia
EnlNKKKULK , tgg, di equmloni
srllficiate, che conitene emlnen
liinicnte un' altra equazione
EmtoltaiseiquiBllerB, proponloni
BrltmeUca, ebt eonKene tultn ui
Epurilo, nmnero, c\
un sllro numero, e
lui parie, come dod
I algebra
- Ji esprinn . .
a Ira ivrie ijaBnl
Y CI •«■■ente eapreue
Equiraolupllce , nome , che >l dt
■ que' numeri, l quali eonlenjia-
no I loro gflltOMOlliplhil dnf vol-
le, lanln l'uno come l'olirò
IO eje r««uai!llo
B ealeolo le qiuit
tlta diffcreniiill , o portorie i
coBlrailiini melrlchc
Esponenle, add., r'-
*Ì dal milemalicl tiuetla qoan-
tiM che e«pr!me la polen—
alla quale un' altra quanUM
Eaponeniiate, atf. di
HlMIale è la iwle
dère inleiw;:In ma-
ila differenzia^^
ntutr.paii., Uni
le di miinvare, per
tic) tlrumenli, 1 al-
bndlli del InDglil
t di tempo uguale,
' moThoenll elie si
■nedeiimo tempo
tiL, lethTiIe =ral-
rrirsl iB
o delle
It CiLCOLO mi
Media, juld^ di BKZta-Media prò
fmritona;(,agir. di quella c|u>n-
llld lil meziu fra le gitre due,
a cui la prima at^Ma i]tiells atei-
i» propnnioiie, die ho està me-
desima collo lena
Hembro =Memhr< lil una equa-
:iaae dlceii dagli «Igebrlati
ciasGsnB delle due grindeiic
elle «ano divise per via del se-
ino (Il equaliU
HatetDptoii, l'equazione neceasn-
ria per combinare il corso del
noie con quello deHa luna
di mille v^sliiia ^ Taì
Diimera in£lerDiinalo .
Srandiialma quai '"
aneaimo, aiìd..
■Ifebeto, ._
«Uea irnmerale. ehe
^fre a Aiiire
idd,, spettante alo-
i aga. datg ■ iMli
ed a lliKD Dorv*
^dd. di mBlenutJ'
jiene a maleiDatlea
la sleiBo che niate-
, «lata e qiuUia di
ìdlo=M'di«''l arit-
lunda la dIA<:renia
Dine la iTima gran-
una delle parli
.ilioiie
leraie bideler-
quanlili In'dC-
Gchenevote ,
nilianlanilla , voce
noci-. SI iwlanta
nie , name numerale , che
_ _ ffi
=4 niilh a milu, \alc loslei-
Bo che a mÌKlijB=Si prende
talora per numero indelermlna-
iQ, e vale (n'andlssima quantltft
iBilleciiplo, add., che * mille toU
liplicablie, ndd-, i
pdearsi
liplicamei "
lulllplican
iiimero da moltl-
noriiplieanle, add., mulUplleanle
pllcare — ìiewr,, vale creioere
in numero e In nuantlin
Ho Iti plica tam ente. icd.. Io alessa
che mu lupi Ica tamente
Moltiplicalo, (idd., la ateno Ohe
niulti(ilicati)
^^ - «Miai
SS <S
' "*'="n<i.niBr(o ' "™ 0 pili votle ;,; ""'up'!
RiiIdaa.resiD,
quel die resla
Hfiolullonc. Baoluiinni o solu-
tiotit, vile prefiartiliro e re-
gahi per arrìvrire allo scì[>gtl-
mento di un problems
Reatantc, tuit., ciA che retta,
aranio, <l rlmanenM, rriUdo
Reslo, rimane ntc, avanio, re><-
du», reaUnlc
Rlinaninle, add^ quel che rhnu-
nc, l' avinaa, 11 reato, ti rest-
ii] altipllcar nug-
à .
). y. Stcealn
Sempilee, scempio, contraria A
I, eh' £ in raj;(one di Hi
seguito di icranilezxe eke
iC re^^ote delcriDlnaie
t' uova, di Mre, di pani
cose ■fml»
Hj dùn. di BCrqiu
ro, agg. di i|n*lla pro-
pta, dtoesi rosion ir-
pUij (juando U mugior
I minore, ^e t la ra
S a 3 e di lì a e
rto. di una volta e ni
hito, di una voUa e lu
e ordinatilo d) lesaanh
Ione numerale, che Gon-
, quanltU ili
iui)liflcare, far semplice, ridurre
a srnpUce
»■ senipDolM
>hBiaDe, la iletsa elle retolo-
ilane, r. RcmIiuiodc
iiBon, qDiHtiU, bie •omnia,
vale moItlpUcare
tramare, raecorre ì niunerl, ed
iniignlf wntr-iTale far la aomma
HnmalD, lutt., dleeli la aonima
raciwlta da un cuuto di più par-
imenilone di ptil del
si quantili (orda le
re, chi! sullrac
ne, salirai nienlo
E, parlibile. divisi
i conti con etsltezia epnntuBlild
StsiDare, per metaf-, Bumputsre
all' ingi-osso oheccheasiii b fine
di broe saldo e gnlelaoia; ed
é termine agercanlllei dlcenduai
propr. de' conti e delle ragioni
dei negotianll
Staglio, cenitiuto alla grasta, altr.
rielto pia volg. con modo basso
taccio. Onde fare ttaglia^ vale
Slerure, dividere ja terza a a
progiDrilai»
SlerxMo, divini In ttno, tripartito
Subdupla, ludiluplo
Sudduplo. termine di proporzio-
na, dhe lUced qnando it leroiiiie
nuwre t la nieli del maggiore |
-nagglore un
dalo niiDMro di volle
SoperpuiCDle, dlceai iguellB parie
Ebe muiCB perchè un nunwro
o uni grandciia ila preciumen-
te niititralB da un'altra
8uppular« , raccorre i numeri,
Bamnrare
Supputaaione , calcolo, compula,
Sw-dCBoUdo. la quinta pod etti! del
TlORIIIl,
evidenti
verità iotor-
.,,,--._, . gin btto, a
differenia del prullenw cbe prò-
TeurciuaUcD , che appari, a le»-
TergemlnD, Irlplke
Ternario, a«g. di nunero e vale
raccDllD lU tre cose Iniieme
Terzo, una drllc Ire parti del
luiL. la trenlcsi'ii.
Trentina, nome min. '>
prende Ire dctim-
Trlgeilmo, nome uiuili^; -^.^
nativo dwoooipKndf Irrdfci»
Trilione , quel nunei
0 moltitudine = aii
menle ordinativo
dopo 11 aeeondo
L- Tripartì lo, parlila li
1 [ Tripartliiooe, dlviah
I Triplicare, rlnlenar
'rìplici
Triplicato," replicalo U
che comprende uadlc
VentiKneilnu) , noi
ordimUTO di rentìaette
Ventitré, nome nunienlc ; tre so-
e' niimerì , ed ojipMlo a
Indillo ddli qiuntlM di- '
I, segno BTlUnellca , che per
Ivo di venlldngne
nome nnmerBle chr i
BE sopri venU
ifano, I
KclelicD, diuesii del uclodo, i
cui procedesl nello GCJoglii
un jinAlema e nel cercare
l'ordiDG d«llB Itncre dell' eJb-
ALblMl, BlfabElo = iVDn capire
f abbicci, vale miinCBre dell»
Accademia, studio pubfillco, iiDi-
colul che impara a Diancgglare
un cavallo
Addcslramenlo,
Addestrare ,
Addlii^pltMto, add., dlscinUnalD,
unmasatraA
IddoUrliiatluliuu, iiipert. H ad-
Addaltrlnilo, add. da liinulllhi
re,acleDzia[a,perita,colW, dW,
Addottrlnatura, adilaitriiuiDMl*
AddoltrinevDle. add,, alto ad M-
aere addoCtrìData
Alfabelo,nomedella racco! la dalle
lettere, primi elcnieiilì della p*-
rola, dìapMH secondo 1" ordhc
Etabllllo dall' uso = sbLiocI
lllevamento, l'allevare
AHevanle, che alleva, che eoita-
ma, amniaeslraiilc
Atletare, amniaeslrare, coilunM'
re I [anciiilU
Allevalo, Jiij{, allievo ^ adit, *
Atlevalorc, che alleia
Al levatura, allevamenlu
Allievo, quegli oh'iì alietakh ti»
calo con ammaesIraoieRll
voic, àddattrinevoie
Immses Iraiue nio, l' anintuunrt,
ad deliri Dimenio, hirualone
imuiaestrante, oad., c1h*mmm-
struire, ed esercitare u
ria, bBcnllerlA
iTl. V. BacHlare
luro, gradunlu i
:strato^pcr aminse-
iirarc, Bddollrtnsrsl
1. da apparare
, apiilieaihme
eutr. e per lo fiit
■ppllcaziune, alten-
rf. da appllesre
«lui oh« applica
dicesl BKurat. delia
■Icun oggetto d't-
add^ ebe apprende.
Imparare, compra n-
iere = trovasl aiiciie
tieo, e ciip viene dal
,re apprendere
deliri che Impara n
Il alcuna nrafeistoae
, ap|irendente
/. da apprendere =
Inato, ittiillo
e II cavaliere, tra io sDularc e
BaccelUÌxe e Baoctllleru, graJua-
BiblloBlo, quegli! th'i vaga <l<;i
libri, amnlDre di lilirl
fiibllturallB, scienza del liIMlo-
> primo del
ibllt^rsl
di po»eder libri
di possedere malti
iMiolecB, libreria e nropr. quella
che ha mcrill e malti librt = li-
tuta che si dì ad alcune rac-
Blblioleeario, quegli che ac
tende, ed hi II governo
libreria *
Bigoncia, leJora t uislo pe
i nrofejsori delle
'glldi al prende an-
'■ademia, nnlversitA.!
1, dliinnarin mollo
lóndante di voci di
K,_.(B del ptrganie, dove st.
pueilrì t leggere lexIont^Pu- C
TT leggere ir "-•— ' "
„-, .jriic nullnno < catledranli
Galledrale, adi!, di iio ttedrik, che ap-
lurtiene e bì usi nella caiudra
Bltrdranlt, colui che sulle pub-
bliche cattedre legge e Insegna
\t scienze, profilare
^Ucdralico, calledranle
Ciarli, parlaUu reelUmenta,
Circolare e ClrcnlaK, il di>i>ulare,
che bnno i dollorl legge-" — '
runiyer)lU '
Collegiale ^\
leggere
iir. Il cominlare, acu
planienlo di lellere per TariB
biUUlie
Comnnleallvii, (hìIIU di iplegai
nen'lnMgairc
coniiregaalaae àie' A
dc'pgell c»nin*U = K_
Insegne del dollurat» -
Con veniali), aàà^ i"
sJdaklurata
Convenlailone, U e
DRTTtHB!(Tll, delUlOT^ dM
Uellare . dire a chi wrlnìi »
rolc appun lo ch'egli hadMiib
vere^per almilll., ina^g— ft
iire=caiaporre
Dettala, lattCHOcliKitalUla,»»
le, dcltilora, letlalun del fr
ve ilare = cnmpasiilgne = oM.,
tWan, il dctlart t II ilelUto
inani i". amnneMrsrt, Istruire
• fEote roEU, Ingenlllire
Itnnlpr odif^ di dlgroiurc
MwtrRli»e, dal notornlil! e bo-
mri le leilor), che danno i pro-
Dottoraccio, peijg. di doKore
Dottore, mneslro o chiunque li
alerì della rellffian
maiR, adiL, che impara, sca-
lili e DìacepotB, quegli che
s d> ollri , WKgH cbc si
•otta la disciplina di illnil ;
1 tìie imprende a conlbr-
, ta propria condalli a qnei-
ta di un altro, a che legnila le
uMODl ed i G09lumi di im
iure
ladpliiia, inscgoanieiiM
tiBobUi
Mostrile, add., diluii
te,>UD •ricevere diaci
a lidiirsi a disciplina
WpKoarc, ammscsb-are
Mftwto, adit, da dlicipllnarc,
tMipHMTole, add. ,
atfpttea, nllMstniii
iMDarare, scor<l
Mrale
:,clK
Dnitrlnatisiinio, itip. di de
DDlIrlnala, adif. dn dattric
Ila dulli4na
nonrìnatore , virb. nmic, chi
dottrina, ammaestralorc
. DDltrlneggfare, spacciar dottrini
- li^iiiiciiiiTR, ada. t tilvDllB luiC.
■dcnra, Inscftnamenla apiiro-
Qto E che lerre di regola, di-
ali nrincipatiDente in materia
<U religione
KCBsticamenle, in moda dogmn-
vgnutiaerc, insegnar dogmi
ec. per ciò, ure s ar
istufnl ed alla lutrnii'
dimenìi di una scienza, disci-
plina ec.
EiTorelto, dini. di errore
Errorone, nctr. di errore, error
Erroruccio, dim, di errore, erro-
Erroruuo, dim. di errore
Eradimenta, diroiinmenta, e Bi
prende nel senso d'inaegna-
Ermlire,' diroiiare, e ai usa per
strare = ?isM(r. pau., Islruir-
Erudltamente, con enidiiione
EruJilissinio, lup. di eriullto
Erudllo, aia. di erudire
le prajir. diruiia-
lua In significalo
IntBCRitssABE, BtDuiasiIrsre, «1-
Jniliurlti9S8Ltare, vtrb. Miaic^ ohe
Imparare, per inugngrc
iDiUluilone e
liane , ordinsuone, cominci
nienlo,fiiadailoiie:J'cr addotti
Inslrullorc, animaeatrHlora
Inltriulone e lelruiIoDe, rUutnii-
Uum; ehe < u>
reato; dolloraudo
Laurealo, add., la laurea, decorn-
ta lU laurea
Lnurtazlone , la funzione diesi
fa net dare le laurea
Ludlmaglilro, pedante che tiene
MiinTEiiD e lUaeslero, maBiite-
ro^er dltdplliia, Inscinaoieuto
niestTB, funai, di ■uieiiro,
. jl inieitro
u., add. dlBu
strare, addoltoi'Blo , &tla mi
>T apiinaeatralo
reltailone da |iedÙogu
'edaKOgbeiM., ve A ftnu
pedagogo, dello ~ "-'—■
Pe^gog£,edacaxlaae deitfJJ
Pedaiogioa , add. , di pedàfiiit, i
atlenenle ■ pedacogo j
Pedagogo, quegli &e guida Ife^ I
dulli, ed liuegna loro ; al qwM
Propina, porzione di dMaro ckl»
oltre l' aategoo , si diilninliM
a ctu è professore da cbl IH»
de la laurea dottorale ..
618117»*, lUsiiuu ette d h
■ - " (lIoa(- ■"
itrsltaprendcsì in t>ii
)i I ^cIuIIt tiDparano
V II quale cojillene -'
casa nella memoria .
>SB ridire
e tiH saplenra, ebe ss
ipicnlemenle
Ite, non sapienza
cienia ohe coniempto
re pnliblieBineiitl! si
B scie me
dente, «oiols
lare, che mirtabeìl.
mal li Indine di icolarl,
i dt scolari
, di seolare, a[ipar[. e
Scalaittco , di «cnola , appari, i
scuola; e pili coniun. s'intende
delle scuole di 9Iobd9b e leolo-
nla, die procedanu leeondo il
metado di ArisIOlele. AUa leo-
lantica, poslu nvr., vale da *ro-
lare, bm R»itiB deEll seolnrl
SEolella, ahn. di scuola
Scolpltantente, dhlinlamenle e di-
tesi del ben proferire le parole
Scolpito, ben pronuoirato
'^camnziola , voce, etie ! maeslii
usano quando voiliaiio slgnill'
care , che 1 tancTulli non se le
dello itraeola delle loro leilnifi
Te.legi
■0, ad uni terlttiifTì o rt-
, Tale IcifBerto, rivederlo
Scotionsre, ilinmarc aleuno rtm
praticot BcaJtrire
Scoelai Imgo dove (*bisegra e
l'^impira arie e aàleniaezsdv-
naniB di scolari u di ooiAlnl
mrlo di adtìollararc
miaddollorato , iitexio oddolto-
Seminarista, colui chV In educa-
zione in on aeminarla
Semplhilario, libro elie tratta del
ero, a<;R. che si di a^ll Bludll
iillabare, sillablcare, proferir pa-
role, pronunziare, e pili propr.
lare cooipilando quella posa e
Snmiuilore, eglul che compila;
pTDpr. si dice di canipiJstare <
materie tealogiclie
Sanuuista , campllalore e prop
di malerie leologithe. Gasili:
StrnirdlDBrln. ìiettor* itraai^ |
I, si dice iiaegU d _
gè te malerte che non tenaw I
gliordìnsrtl, B iBHe tn M
ne' quali oan. non al \ttti *- |
Stron»)!, tlloto dato sii un Dtn )
CDDlenenle molle e divelle (•■ \
ae. MisceilBnieB r
tndBcehlare,a(ocliare 9T«(IUl- \
StiidenM, che iliidld, che dlv*- ^
Spieinoento, cUchiKrszIODe.iater-
fipiegareinHinJfeitare dlchltrandD
epiegatitOidlchiaraUva, atto a Sn
comprendere, spiegare
Spicgitura, dlchiaraiioiie , Inter-
pr«l«iioae
Spleiradone, tpiegamenlo
Spaglia I raccolU-UI nollile rka-
vate dal leggere eli autori
Sporre , esporre , dlditarare , in-
lerjirelare
S positiva, alto a aporre
SpOsilore. rJw unnnf
Sposlilon
olgerc e rivolgere
_ _ _ eunltentamenlc le
carie dd flbrì
SteganognSa , 1' arie di icrlverc
e di ailegare le cifre
8 UrKCUare, oavillarc.soBillcBre,
lòr Intcrpreln^oni lofisttehe
gUracohialeiiB, lUracclilaturaiiD-
Oatlctierla nel l'interpretare
^Bracdiialura, lo lUracchiare
9lt», sluiooc, portico in Atene,
dove Senone ingegnava
Sludlstore, stndlinte, d» il
Stndlalrlce, ohe Eludia
Studio, lo slndlarKl'irtea:
Indice. reperlarta=i|iieUB mM •
conlenenle l'alfabeto, >dIU falt '
1 fandidli Imparano a IimIii
rlramenlo, lo itraToInre «l* k
racchiire )1 aen» delie mM» «
re con aottiglieiia
qualche ai
!lC0L4BTiei mi
(i rale qnill'abllo lungo,
isa dal doltorl nelle un>-
Università, lun«o Ul slndlo dove
<;' Innegoano diverse acJenur
V4C1SE*, IntemiissUine , cewa-
> lerllturt, «le strn-
mento, riposo
e ti sento
Vicare, riposarsi
rt un mro, 0 eou si-
Tiicotione. V. Vacanza
rod velodU, che dicr-
. dare una icona
ilcan libra o icrittura
siimiflcala ' "
Da coia, «le essere
CDbalsrlI
) di eiM libro nsErltlura
Vocabolisti, voobolario^^ocibo-
discepolo, aUa iminiera
che professa belle Ici-
Vueabofo, voce o nome con eul si
lellere iinune
stadio di lettere umane
jknDU caseuaa cosa parhco-
rn»r<u™ne,.aUpar-
^*"miIs"'"ìi'^''''"^*'' ''™''' ""^
ftlologls
SCfUTTm*. SCRITTOIO ECC.
lrE^zl. In in Sezioni
ji dioide quitta voce. Nella 1.
emtono 1 cocaboU gmt
rati: nella %gti oggettincctuu.
ima i labori di icr'>iur<.iione.
cHttura.-vellu3.fdul
te del cantiere, ch'esce
segno a «nura di it
lo, Impronta dal stiKgel-
I per eoulrasiegnare e
aie le icrltture puhbll-
artle. quelle de'Papl, le
■fiale ■( cMamsno bolle
nprontare, sefiiare, con-
B*re BOD nufellD
r nelaC ripieno, snper-
1 parole nelle scritture.
Ila perclit la borra ail
Ligralli, l' arte dello scrivere
-.oce con ibbreiialura
CicoGEiFu, il CHCoiiraflmre, er-
rare nello scrìvere
Cacografliure, cornine tiere erra-
re nello scrìvere
CallÌErafla, arie che Iratla dello
serlvere be.ie
CalligraTu, valente In calllgrala
r^ncellablle, che pud eanoellaral
CancctlagloRe. F. CaBCellarionc
CaiKellamenta, cancellatura, ean-
Cancellire, cassar la «CrtUun ,
COBI dello, perché quando vui
sL far questo li ha il costiin
di se g Bar sopra k icrlltiira et
'»fiS''"?'d*riì
Canee llalurs, cancellazione
Cancellazione, il cancellare
Cancelleresca, be^. di carsi'
Urande.ehe giti si usava n
cancellerìe
Cancelleria, residenza del cen
iicarc ri luoin) aate^t^-^
[ BleniiaaEi!Ìuiita.«M»
■. a anmladone in qm-
. vale agevoleai,
e ChiarìlA . Chìaritade e
e BRCvoleiia, lacile in
Cliiaro, lavellaniliHi ili
Chiave, li oantroccih^
sprlmerU, spiegarlo chiari
Cajiiwiare, scrivere a eapiloll, di-
videre In capitoli a Tar cagliali
delle nulerle che ai '— '
CapItoIelM, dirli, di e a
Creci le seìtaU
pltuleUa
Capo, capitolo, parte di discorsa
Cipoveno , principio di versa
Carallere, segno di cheochessi
iinprcsRD a ecif nato come dell
leiterc dcU'aWilcii o di allr
Caratterui!», dim. di CBrallrre
Cirtala, ipunlD apazia comprende
una carta, ftcclata d'una — '-
Cirleiaiwe, teaer cnrrispoi
za di telWre con allrui
Carieimili: il carteggiare,
mere lo di lettere
OHBSBienlo, Il CBsaare, il a
lare
Ctasare, oancellare
Caanò, per sincopf, vale at
Caletirare un ooiilnifta, la
CalDniiln(i,eoì<MinRllai
ifta. r. r.TiplOHrafli
i. Bannare a lerpi
«■ quando U acri
tato, aiU. , Berillo len
i:, aKK. di scritlnrs
BUE, brutigr d'inEhiii-
Ciemre deDlroi.cdJc?-
ìif aù, di Icllcre, e alinill
Iciure Indgta dBnlrai'sI-
dieii anche aecliua
re, scrìvere In inlllola-
I, Intiluiuìone di unslel-
e,aild.,cheaì6eRBiiM-
tondo il BlgoiGcalodet-
Hinulanle, ad((„ se
ponllore dì minaic
Notato, add., da nota
OH[G[rrA].E, auiL, si di
•II, Guts, a orche fnoslau
ernia di iin libro
leraa , dionnii le
il) nelle quali li
. sari dura, 0 staile
Parie, luogo, M-lleola di un libro
e Pnlte», piacolt emta
I. di poi in
quel segno nella si
dove si dee &rc
ilio, isErilta di sopra, o
a : od nuche scrìtto iDiwnii
e, porre ] [muli nelle scrìt-
Dio. Il punteggiare
Puntaili
Plinio RKiBinf
piato dì
Bigo, segno per
scrlllura
SciNCELLtTiccTa, Che fi pud scan-
eell*re, che bullmenic si acan-
celli o eh' è alquanto seancellalo
a, dlcesi II senno ohe
") scaritioccblare
nln, lo schiccherare
e anche la cosa schiccherala
ScUccherarR , propr. ìinhraliBre
fogU ntU' imparare a «critere
- -" re ; che anche dlcetl
0 dlMBnere; e
Schlcchersturn, ai
scarsimccmu, Kaorblo
SdMo , apeiie di cifra, di cui 1
Lacedemnt al servivano per i-
SCTlvere lettere
m mHtamen!
Sconnesilow , EOiUrario di c<
I
posi a ; lare acoruii
Scorbhi, nucchla d'Inchioslro ca-
duta loin-a la carta
SiKirreggere, eantrarki di correg-
Scorretlacclo, prjij. di icorrcuo
dello icrlvano
Scrivano, colid die tiene
ra=caplatare,
le, che lerive
Scrivibile, ohe puA acrti«r>l
Segnaccento, piccolo &«(<> (I
Spaccia, <J dice delle leWftjit» '
Hle e slmili, vale canMllm '
Spuntare, diceit il eanoellat* M
ntmi U rioordo preso o atiUt
di con Tendala o prcttah «tal
SteftanajtnBa, l'trte di tetlnH
Suggella nicnio. Il BUfEcUan
Ilatpn, <ÌRÌIUi, sDugello
Ilo, l'impronta latta Colin
; i ciratlerl arliUiìali eht
nMiwcongr»DlrDltìdI pen-
laeiIreTOliuenle condolU ed
>■ itsUa prrma, ^che p]d
f al dice temperatura , è
IuIId che le \t ti [ler rea-
* atta allo «cri vare
!nr la pinna , dicesl del-
ttodarla all' uso H netìvtTe
srainra. F. Tempera
Tempri. V. Tempera
Temprare. V. Temperare
Tllulo, une! punto che si p«ne
sopra la lettera I
Trascrittore, che IreBCrive, co-
per abbre'
Tratlegfiiare
a simili
TrslttBglno
ViaGULt, segno i
riodo, pTGCDk
Virgolare, pori
Virgole Ha, di
piccolo tratleggig-
trasmette nel pe-
'neila scHllura
a tener seritlure e MI
roto, inefaioatro, o e
^qqella taTola appresso
C ri»Rgono i Hiitdicl a
raaione, i mercodaDli a
deoarì e a scrivere 1
il e 1 notai BBCrìvere 1
nca, dtcMl II luofto d
I- CiLAMiio, quel vasetto dove te
„K. "iticliio^tro e Intingi
nna per iscrìvere
Calcolo, cosi chlamavnns) un l
po certi I
cui si li
le nella coaa bol-
, slriscia di carta ,
Campione , libro dì conti , in cui A
SI reglslrano i debitori e ere- 1
dibn-r 1
Capitello : capitelli dicianM a qnei 1
coreEgiiioli clic lono nelle te- ■
SIC de' libri ■
Carlo, compoito che si fa per lo
più dlcfnci macerati e si lida-
ce In foglia so Uilisiinia per uso
di scrìvervi e di stamparti
CtrtatMJlo, affli (midi, dlccil 11 li-
bro ordinano e piccolo per la
pili non iilampato
CarUccta, pcgg. di carta
CaHa da ttraecie o caria itrac
eia, dloe^ di una qaallti di car-
ia sema coli, che non i accon-
cia a aorlivrvkfarFo dt;iBesra
T. plfl sotto = Carta marez-
zala, carta amarastala, e o-
marlcieta, sort» di caria Unti
a onde col flele di bue da onft
baoda sola e serre per coprir
libri ed nltncCarlapecara, nni
spezie di carta ftilla di pelle per
Ioidi) di pecora, auso di scrivere
ed allra=«l dice aiiclie la està
■i>rliin sulla oarlapecora^Car-
iritta, cartapecora^Car-
ji— i nugu, oarta
di CaHk non
si pnA seii-
lAaSLLo. UireHo
... ti sopra. Inveo
per mirare
Cartata, quanlo spa^ GoD»r«a-
de una carta, fliodala d'una
Carleflt^*'c>l<'i^r*corrl>pondeD.
'a. Il carletfiFla, ..
_n altrui
Cartecirio. Il carteEiiiare
CarleTla, (fiiel ,' — '- -- '
tirisela , che . . .
per le iscrizioni
iella Gì
0 ooperlB che i
■crvare le scrìltntc » eium
Cartellina, dhn. di cartella
l
Cartuccia, peiinaìu d
Gaftana, carluosta
Calakii^, ordinata dei
E^bro. quantilA dl'^É
Bieme. o scrittivi
bianelu , eh' tgli»)|
Libro maattrS,»
lallUtoio, aliHMMMI
to a (tuìaa di M
re. Bel quale a M
per USO' del «SH
tirar tiara il
U.ildlce del tralB-
■Biwre 0 di dire al-
sCoiat la penna gec-
""- di penna
^t- di «TU, lo Rles-
Wli fagli di Girla
■'miiric, auugli, mi-
^uodonlo Ih fogli,
* felli i»«ai l^unÒ
■Hot cucire
i>i ifiin. d] quaderno
e registrali eli atti
Rspcrlono, indice o tamia dCli-
Lri D delle scritture, per meuo
di cui si possono trovare le
cose in esso contenute
Liga , tlrumenta di te^no o di
me tal la di superficie piina e
nee rette^diceal anche II aegno.
ritonda a gnisa di scaluleltg.,
(aito di diverse msterie, cke il
pone pendente di una cordicel-
la .ai jirlvileKli e atle palenti per
Scadale, atrumeiilo per io pU di
legno, ciie ba varie capacitd e
, gparUDHBtì, ne' quali ^ponai».
no HuMtDre O'ffisrl, delfo allr.
Scancello, cancello: spezie di ar-
niadiii proprio di scrii tu re
Scancia.palcnetto,icaffatc^jicBOSia
cannello, pid coni, si prende per
una certa cissetls quadro, da
capo pid alta, che uà \Ai, per
mente e per riporvl entro le
Scansia, strumento per lo pili di
legno ad uso di scrillure o sl-
rnUe ; detto sllr. Acaffal'
Seri tloio, piccola starna appartsls
— uso di leggere, scrivere e
servare scritture
orla. V. Scriianeria
Orio, che serve a scrìvere
Senrelerla, luogo dove slanno 1
dove IbJì icrìlture si conser-
Senatorista, libra ove sono Ecrita
«CRITTOin, t,cc
SoprsewperW, (»|ierfa della lei-
fera, sopraccarta
Soltseoperta , cci|iei'ta lattopcsla
■Ila sopraccoperlB
Sttle, verghctia sottile d) piomba
o di ilainD, 1b quale servo per
tirare le prime linee a chi vuol
diaesitarc con penns^quel ferra
muto, con cui eli anlleli' -—
Stilo, r. Stile
StracEleioElio , qu
mercanU lenEom
ricordo, m
S&adarlo,
dCBcrizii
S (ratto. Il
la checc
ilep
a'fil
delle strade
dlare, urlltoiD
Studio^,
Sludlollno, itiin. di studiolo
Studlido, d«»>. di studio nel ilgdr.
giinle, i
di col-
I^'hiII* icrfltun latta di fresco,
— '---'-■ JOB (i scorbi
^ al dice pia proni
ri
Clio, stmiMnlD per lo ■•
nelallo, nel qunle t Tno*»
la Impronta , che il rttm
la nialerìa colia i|nsle al ^f
V, winperaiuiD ri
, legno spaccai» l«<W^
pri- lulUlkgOj il quale MI — ■■
BegnBTcleciomBtc dr'ci__ ,
Toccalaplf,aorUdlniatltaMiO« V
In cui si
VemlcB, apnle di goamp
cose che ai d
^ tesKimonlan^ta, cerHGCB
n mano delfau-
le
a cbe ti da al-
ide talora per ordine, pro-
, privilegia o simili
, quella pollizellB nella
■t wrivono i nomi de t-
a, iliitt. di bulleitD. pd-
. caratteri niaelci, ina
ttra del [rid
eridura privala che ob-
acer. di cedoto^anonl-
Lettuii*, quella scrittura che si
manila agli assenti, o per ne-
gDEÌi, D per ragfiiaffll, [>Ì9tcila=
per Earaltere
Letterina e I<etterlna, dtni. <U let-
Leltemne aeer. di IMIerH
Letlerueela, dlm. di Idleni
LetleruiM, dlm. di letlera
ninasuniTto, jnijt-, libro aerlttè
scrltln Ir penna, nMlitampUa
JMeniDrlale, tust,, oonlraiegno per
ricordare =|«r Biippllea-=per
Mctlere in nolii, nalare, deserl-
l\i>Ttj ricordo, «critto^per anno-
Nolare, iscrivere, conlrasaegnare
Pinolella, dim. d) pistola
Hoscrllla, Posi «crllta, PoilscHt-
In e Pùicrilto, ci6 che il sog-
cluiinc aulla caria dopo scritta
la Iptters, e che anche si suol
Po sitila, diccat a quelle parole
brevi e succinte che si pongo-
no in niarelnc aiill senili, In
dichiarazione del ìcato
l-ostiilatura. Il postillare, poaUlla,
ico''ia''rc'"'di''nSf
anrhe copiare
;, rivedere, rileggere le
^i;bu.u]ent», canceJlaxione
uaellare, lUisve la scrittura
.JregBndolà, eancellare
ScoTsbaccliUire, sciiicc'
SeanO) d
Errare Itltturtf vale il
Sgorbiare, ImbriUar
atro D ton freghi (_ _.__
inchioitro «heccbeisia. Il •
dice anche scorblnre
SlEìllare, suggellare
Sopraserllia, Boprucrìlta^:
oelift lettere quellu lerltla fl
si pone ■"■"-" -■■- ' — j-J-
STORI* ?> STIRILE.
ì
Concldliacco , eh' t comiHislo
conchiglie, 0 de'loro franiineD
CondiinfópiDe, ch'è eonFornuM
gntsa di canchlglis
, .„ deiii alberi, che
producono quello raaniern '"
fì-ultl, [ quei) ai chiamano cor
cnnie sunti l'sIKte, il faggfi
Cor^Ioide, che i diramala a fai
g)B di onTBlio
Cordilbrmc, sge. de' corpi nili
nli, conCorautla guisa di cuoi .
CronoloDla , dficono D Irattotu
a, %S"\
GrislallagrallB, Ecienxa, che ha pei
oggello di ftr conoscere le fcr.
me di vene, che aoiui suicetli-
liili di prendere i iiii1nern1i,e col
soccorso della quale si penetra,
per coi! dire, nel meceanlsmc
della loro strullura
Cupreo. ■
Cupiifei
DemmiTico, atta, rWi a foiiel<
delle dendrili, o che lurlecljii
delia loro natura
DendHlIfonue, aiJd., che imita li
dendhU, che ha la tbrnui o 0
guri di dendrite
Dendromorro, aM., che ha la far
lo e'rìsirelto Inslenie, come ne
tallo, raarmo, e slmili, conln
rio di raro e _poroso ; e propr
un corpo si dice denso, ris|>el
diaspro |ier !■■
iano. s|iellanle
EuuLNATu, agg. della
che anno armale dij
agli spuntoni degli t*
EfBoreteenzi, Il ei
parli saline, che il
Bulla superficie, e i
nna specie di croate
moSk; pili cooiiui. j
perflcie di aloQM ■
dorso e dalla somn
Elmlnloiogia, dlacvTM'
sopra i vermi '
nlomoloila, dlacorw,
dicami, parlando
Impetuose end»'
imol^lco, <
ftosose e 1av«
EtiuSnue aM., ■
PilLtIiTII, fetlo a ,
la lavagna e d'allr^
I eaiitfiDsle di sotUIIislDie
Ebe lunrs é d' un
stia di un illra
■■nu, Idia., die si sbldB, che
ITmilde in falde
Kn^roi che^h* in ■£ qualche
,„.ift7o, che
, Dvàcell* di I- -
, rifoiù, dlenslcUi ck'l
bttit di niin
Uve irequfnU nella solfotsr
CPoiiaali, ncir isola d'iichli
■d Tuluno dell'Irlanda, e a
(OTr, dalle ijurII escono sol
e Alla
di fungo
SilwsdunTR , oda., che eangla
di «lare come eli opali
6tttHgiarF, lollo^Bll'acGbla del
Bm, ed applicalo alle pl«tre,
evale B*er una cerlB )ìidì1IL
mH» tplefldare e I Miori Varia-
Ut! dcgS occhi del uMo , ae-
eipiHte alla luce
CUaldato e Diaccialo, luif., iooc-
cfeii Insiichiccla, e dlsfana come
S iMiccio, cbe al scorge lalvol-
n Mite pietre
lufl ecc., nnllo alle
diAudone.cbe essi
VNÌI trovaosi d'ordioarla uniti
tllBliillii». Debmetheiie ha dato
qKito nome aUBldocraiiia, det-
ta d* altri vttUBÌaaa^^iaiHn-
Gnaalare, ol. ..
■wtallo in granelUni
(lobelU ptr age™ a
iloue o per tuo delli
Groppo e Srup[jo, dicci! nll'unlo
ne di nulli corpi nella inedeal
ma apecle, e per lo più cristiil
lini, collegati insieme soira uni
nitllelliaB, don. di gu).'llftta
iROFiucKk conserva ii.iliirEdc di
acque uelie vlieere di'll» lerra
icarbonlre, diventar carljonn: e
dicejl dellEgng che i divenulo
sua formi naturale ; la iiitale
cosa lo distingue dal cnrbanc
'"umoh;
lugemmamenlo, lo Indenni
nella storia nst^u-sle, vali^
o plccnli crlalalll di varln ,.„_. .
e colore, aderenti alli^ pietre
IbIII ne' Aloni delle miniere
Ingemniare , luutr.pasi.. diecsi
de' sali, « vale eris talliti arai ,
bpillare, pl(llar forma u llgura
['•nELi.tTU,ch'ècoui[>n!iiidJ Viro-
li, che si sitigllauo a ^•.ìm.-.i di
lamine, o lamine Ite
Laminare, agn- di pietre, ineblli,
~ ' allrl fossili Goniponll iti la-
... le aderenti
Uapldeaccnte. acque o funlane la-
pldesoeatl dlconal quelle in cui
(.apldlllcazlone . passaspin delle
parlicene della maleria nuii co-
erenti tra di loro, allu 'l^ilo di
corpo solido 0 Idjjldeii, clii' lin-
gue per meuo di un limiidn cu-
li quale _ crbtalliiiando»! , neull
ereoll, come le sabhle, ne for-
raa masse wdidc, dette areiiu-
irvato, occulto , non manifeslo,
perche invailo in allre sostanic
rlduclmi^n'
mg. delle pi<
e a aldi
NE, rrap
a di pietra,
lapidea, ipes-
IIb srlce. Tra
in parli di
le, come gli aslroKI, i
entrochill , ed i legni
, „ H d'ocra miniale gM-
0 triuEdriuali In miniera di
li reme nativo
1, decompostili
I BuperuGi
1 di li
la del n
dagli scrittori natuniiì _.
qoelle niBlerie che twinana giù
dal monti
ScherxoBO, dlcesi di colori diver-
si da quella della sua specie
ecorlfìinne, nanie dato ad alcuni
minerali, clic per la luagglor
parie II erlstalllnano non di
rado In prismi a In cilindri, die
oelle facce lalerall sono scan-
nellati
Segnalura, dicesi In generale del-
la soinIgliBnia elle ha (|uaisico-
Slla corpo nBlurele con altri
ella mfdesiina ipeite
Siliceo, della natura della silice
Solhtara, cava di solfb
SdfareigiarE, vomitar fuoco e Al-
ino sulmreo e di colore tra ver-
de e
Stalagmiu
Stalattincu, •■> luiuii 111 I
SlalatllUforme,ch'« in l
alata ttlw, italaltltlno
SUlIato, aieesl lutto da
Bgura di iKlla
irteclpa dell* (|»
Suifurdtd, qBBllU snifìirei
Sulfureo, di quatlia di «.^
TuRBiruMie, eb' è a ftiggli *•
figura di laico
. . di'* «'foggia
Teslaceo, che e a slr'" -
_ ricuirplirele, che ha
Tricuspide, che ha ti
Triedica, die ha Ire
Trledt;o, Bgiira di tre
'Mersl In tre parli
—■" — e , a», di Irsocn ■
trailo^
Tubulito, di'# hlM ( rot(la0
tubalo, 0 cannello
Tufaceo, che ha del tufo
Tnrbhialo, tondo e pendentt 1^
" ippunblo, atlorllgllaMtaBi'
da spirale a guisa di ti
iella della petCBdCco-
lenni che vantiu ser
enda nei
teUe perle
legni e «elle Viietre
dlcesiaeiùch'econie
VerKolato.dleesldeiiIlH
p<^r sinonimo di plebi
j macchiato <li un sci
come le marBloI del va-
rlegalo ecc.
TeruiicolBre, dlceil n
r/cfc "«alo; «rpeg^afd
lo a foggia di lub
.-^""■" .
Wsllipaita delle ts-
Vermivoro, agf!. di qi
che si pascono di
Velrolo, ngg.Unprop
e. per slrall II. chiamasi
abbia lalucenìeiit
.be
formaU do qualche nii-
la,
M
*na*',.IlF.1af!«1d'!S.''ÌS'
^niera do lasciar Iras-
J{
5 'è in
forra, di
IUcIIb che serve di base
r stmiHl. Il dicono quel
1 --. lo
he vanno serpendo nei
1 ■ d ò, mescolalo con
elle pietre, a KlUia che
e vene nel corpo degli
: \e vaie
animali e
KfjSrsf.sti'.
iéanch
e (ormata
h mimalt
ediMsi
le sin segnato con quel
dcllSpianlaedEll'aB
male, co.
vena nel signif. di quei
me sono le spugne e
simili
Seziq
NE II.
Soilanni
natumli.
pietra caduta dal cielo .
. pietra che nasce nello
. e nel fegato del gallo
no odore ehe trovasi nel
Ambra cane; altra spe-
co e Armonlaco, gomma
tratta da una specie di
, terra nera o nerastra,
ente dalle ardesie plri-
e Mrte aUa compoiisoo
ce cui si assomiglia
inorct una conchiglia f
rilla, cilindrica ed ai
conica, trovala dal Fai
in gì bile,
i dal La-
lòislli
Daidgea. nome dato da Sautaure
alla dorile zograSea di BaJì^ ,
cA'éla terra verde dtBTOcbuAi
«• «■rtMMUIica pinnu: iirìeU
iMk <tntt li # dala qBCtla no-
B5K
totarrncnlco, ocra ro9l«, mi
(omlitlianle iilla ungulcna, i
bi inehe rubrica a nauti i
•a , pid compBtla pcrA e d
eitlTO ed BSlnngmte
r. Bolpnnenlco
>. V. Bolurmcntco
(B alcaB, «llri !■ e> _ _
_ _ le lem alcanne * /ta
Camma, DOmc che li è datari^ ts-
noceiiioto delle eeodi Ittj^H, K^
,e dalo ai crostMd <«-
trame . sottile e iiuosl aiddai y
come l'olio, la quile es[KK[tt u <«
■ole tramanda owlto fumo ^
narabe, lo iteno cbe ambra |IA
CarauMi, la caraoDa die al ita* «e
~ ~ -' préiao di noi è in mM ^
ide e n-agUI, alle imall w« «^
icealì franunenti di lòcHe 4 >«
meo o di canne : al di taoti h*
identealnrlti;^
vinoso ìÀ&ì -r
Si chiaro e
. il sapore . __ .._.
brucia ueilmente e
un odore balsaauca ,
Carditi, nome dato alle cancbl(1IC ,
irniimc, spezie di loofllD dclM- g
nere delle eonchiglie, con allM i,
nonie detto uovo di mare.ed i \
una razKa di bataoi y aeiua ft \
ifA lort coirów'fltóa
C&Miu
petrifleale, Kd altre '
ili sVaòno ri(!ono5c"nO tiQ
ùawai^ e Cei
■limali marini, chi
... . la ealce aol-
eompaUo, dell» ijs Wer-
.ildrite
inerii^ piccale concrezioni, cai-
ari, «lobulase
fi- . „„„„_ jenle del
litri grani
Insieme calle
•ore cose manne, detto aTicora
plein di s. Paolo. SI ctiiamano
•Ilo stcBiD modo alcune pietre
ttàale dal cielo
CKraiile, nome dato daEli anil-
«li orillologl ad alcune muire-
pOK fiMfll), Che per le loro di-
cirbonalo
piombo 09-
Ciniolite. varietà deir argilla api-
rs. cb'è di color bianco grigio
periato, e diventa alcnn poco
roiticcls col cnntatto dell' aria
Clnalirese, specie di terra atmile
alla ilnoula
irra, dicesi delle barboiliie del
lelrlle, TMime dato altre volte
ad un legno pletriUcato , che
credevail esaere i|iiel!ii ileii'alno
OiKola, vale gosclo d'un teslaceo
Cociitl, davati una volta questo
— le a tolte le chiocdoie uni-
Coiatl'
e Chermisino,
'il tram onde il cava II Chermei
CHrlte. iblBttLli ebe banno la fbr-
M (U una mano
aHoSH , genere di polipai
prendente quattro specie,
delle quali non il trovano
^^
, conorerione petrosa
tUUamcn
qua lapidcsccnte
loleultero e Sceribeo.aat;. denti
insetti , che hanno ali cornee ,
e per io p<i) due hII membranose
Colubrina, vale steatite flna, gri-
gia, dolala delie niedesiine pro-
prìéiA dell'onte
onietlte, nome dato dagli antichi
Gongelsilone , congeluilonl lapi-
dee, portano questi nomi I de-
positi d' atsbaslro caioareo o
iato , che si formulo sulle pa-
reti delle caverne , e che si
dispongono in luperDeie piane,
di una cascata, che Tasserò sta-
le luiprovvlsamente rapprese
dai Kelo. L' illusione i multo pili
fori* Bilorché quelle kwbig vi-
no semidiafane
•B
nioBlo di molte spe-
cie cM mux nel mare a guisa
di plinUeclla plelruja , '■'
.0 al lallc
lia, pd nlCL.. ,__ ___,
a loccalo colla lingua. Ha
CriraCDlli ■ specie di barrai
turile, che serve ari Age^
la Fusione de'iDFMIil
Grocallle, nomje indicativo di una
varietà di meaoUpa del col—
de'mtllimi, ella ha al pari del
bianca una tenllura radiata, i
' ' abile dorella , i
i^tle, e non
o itaQ luniianwnte nel-
, a esuDsU a quatche
u Japiilifico
'Éf
Cubolde, rouiie fiirnMio
di dado, cioè di sei faeci
Cucchiaio. Cucchiaio eti-
é una tpttìt di Yoliila c_
mala a guisa di plceoUi
cucchiaino
Canoini, si i date questo m —
ad alcune pelriGcaiiam dipafr '
fttà nuriul, nelle (|aali ti tn- *
vava quatche «imiglianu mtt., '
parti naturali della donna. 1M '
IcaU « foglila éM-\':
dilTereniB delle dea-,,,
ne riq)pr«!enl*r' "
: linpressa o diplnU la
endrolill, nome dato lalvollaartl
eri peùo-
alberi e rami d' alberi |
un tubo conico
Draconlti, pietre favolale, che il
dlcevaiw' traile dalle lèste dd
dragoni, non meno favolose di
Mite, carbone falsile, in dui d
scorgono vesUfU di lendunr
UT^aaica nella si
J
hlMl iOiillI, del quali
ipeilc di pallntlola, i
:ra nel lentricolo' di
drunedl , In quale
■rnabi di peli a crini
lome dato a) foulll,
la Glie, a disMnirone di quei
favi delle i
le tI'snIlbalB e d
delta qualche vnlt
piimìtìoo con cai
itrebltef apparLalle
ifiai finalll del gene-
tcrini. K qaetta op- F
\iu m lapiiùaffi , pe-
rariuima
Ismanil eno tal aamt
:> 1)0111)1 ile tte d piccai) boc-
roiite, Epezle di pietra dura,
indonl ili Cimate e della Cina,
l)e i di una tessitura aonuna-
leiile abroiB. e le cai flbre
reBentano difacilir
ome indicante gl'ic
IFnera, tufacea, cav
di dentro, coctener
minalo da Brochont
Fnnollte, questo nome valepletra
, sonora: la Ibnalite di Werner
é ana ipexit di drappo. VM&Vi-
g(ie«J In comune e porflrieo.
Ica a pali te
,.„ iaKlrwan
Fminentald, »gf. di nna aprale di
Sietra, naturalmente scalpila In
gure di aumenta, e semi di
IcKnnu
Palale, pietra con Impressione di
liichi marini
Fungile, pielrlDcsiIone spuria, os-
ala [delra figurBla che Imlla U
GiHNiTE 0 sinco gahnile, specie
di zinco caJamÌiia,cuEl nominata
da (tahn suo sciioprllore. Eiu
oristalli™ io of'— '-' -" ~'~-
piomtn soirorsto. di color gri-
I[1d mclaUlCD brillnnle, di lessi-
tura lamelliMa, ■-'■- '~
grani, e talvolta
il metallo nelle >1a<
Gararaantlle. nnnie che si diede
anUcam. ad oiis «er
crede In itesm elie
Geiniraee . icr
«u»ccltihlle di
Geodi, gusci lapidei, d'ordini
lììletì, di fcrm- -'-"- — —
di erlstal'Uciai -
xoal, ora ealcarcL Trai
gli ilratl d'argilla, ~
Gemo, salhla di calce, o caler
KrilàUca. Guio lamelloio, di-
edi la calce aolfallea «lenite;
gvto ulvlfbnne, □■« wirid
liase 0 renKònnl coinposlE
li gesso flbrOMi di Brochant, M
ipelta é
' libre parnlelle d
che presentano
una matassa di atta, i
ihetta , lllarglrte che li nl8W
nell' sfflniire l*arRenlo e Pan
llacetto, bitume nero lulldolifc
di >arie acHlletUfu! «Uhm,!
qnaie, indurila come uni aleM
Aeeve un bel losln). In I^M-
na pia comnn. giafaiió
Glavino, bitume nero, il fnA
'ndurlto come una pletr»,i>»>
imbra bradtila
ne' tempi della Unoraim a isM
delQ lingue, ed^aiuibe jlnlie *
iluppsia In bflie '
nugutte e ComoMul, gassM ,
lina crocea, Ohe sene il ^ I
d! gomma di color blan-
1, ea ha preso il tuo nome
lUa eoiiuna chi nell' Am-
ile eoinraa chi
e Alla scorza
I, lecondo II Werner, è
aita resina lecondarìa.
della da ui
eolle idaUdi nei corpo gninuie
iBomerl, diconil i|uelle rogce cri-
slaUiiute die hanno per uni-
lere delle parli leiKte per ag-
oreiiailoiie crhlalllna , seaca
base, r) parie doinlnanle eisen-
lisle, In eenienta ognoieneo sen-
uente dalle acqui
Ile catlU del 1
ialino amorfa, se
tUperla, IbBslle che ha iBllal'ap-
parenza di un palalo di pesce
petrllIcslD, sebbene alconi dubl-
llito della sua vera origine. Nallì
: di (piesta pletri
Sveua dove fu scoperl
.tninnAKTi!, nome dato
al denll di cane marini
Lnumonlle, tarleia di luFqolìpg
frUbHluInui, che si divide al
Dienti prìamstlcl Irregolari , di
ealar litico alcun pwa periDlo
Lavi, materia itrulta la quale,
nel tempo dell' ernilone d' iin
vulcano, scorre a eulsa di tor-
rente infuocalo, ed indi s'indu-
ra eome [rieira
Lemanlle , giada tanto tenace .
qnento lanefHItca, e prende
un pulimento plil hello
LenUcolariB , sorta di cotichlKlia
fóEnlle , Glie ha la figura d' une
Leptinite, roccia elle ha una base
di feidspalD Kranoso, contenente
grigio o gialTastPO, che, strofi-
nata, s^iande una luce fiisforisa,
e fórma talvolta geodi, rivesOte
Internamente di cristalli di cal-
ce esrbonatlca. Si adopera per
so Slenn
Llchenoide, nome dato dal celebre
LcopoD ad un quarto d'Ungile-
ria, orislalliitato in Tarma di
piccoli prlanil Imitanti alcuni li-
cheni, voti ti di toìUt, eoltillgil-
idI, Iraspsrentl, e di un colore
^allo-verdaitro
LleoperdlH , [iinilli , che hanno
qualche lomlgllenxa col licoper-
dli, e che appartengono alle fon-
gii 0 alle raHofilììe
Lignite, legno n quale, enendo
lo carboae, m* tenia perdere |
i segni della su Datura di l^
eetabile
liLantrace, tiitiime lolida. ptvt-
ro. Il quale bruclandod ( pai-
lolenle
Jlomarga, argilla bianca, i illb- ,
stra, rosia, a brani, con fr"*~
ra terrea, ma di grana tn
nera, morbidi, untuoM ali
leggiera, tnRuibUe alla la
del tubo (emunlnaloria
Litultl, apirttle fbsitll, che irati-
j II luom Era i —•-'"■' - ■-
■iDCerarftl
Lombrlclt), petriai;a>
di vermi, appari, i:
qualche iDonto
inlEpoWTE, materia csicana,
grlglo-hnina, composta di pna
separati a guisa di bastnnilll
riuniti In fasci paralleli o dlTCì^
magnesia, lem o soslanta criM-
"~ asiorbeulc, blancatin K
precipitala i" ""
d' ordìnarU a
inelgolfodlBl
conslslente la un* ~
■nenie nilrei, em
cole sfere della gr .
pisello di colar perlilit
-rga, specie di crCU jiT-
oaìoarei, di eoi «1 & •■
coni hioghi h
L, la stessa che marna r.
'goiìe. OUienc diversi DOnii,
indo le «K diverse proprie-
c mescolsnie , come terra
Ila da p^e,marnaporcil-
liiU, I
andrìne
ILnhe
_ I d'ordii
iIlc,talvollBanclieii|{atllzatfl
ille, specie di oolite, o sii
regalo di uoviclni Impietri)
111 al seme di papavero
X, piccoli crialalll cubici, i
tllelepipedi, regolari e per
, di un color giallo di oiie
atcmamenle coperti di >ini
da d'oasido di ferro giallo
Da,o alaHo-dorata. SoDodii
iaralo d'intaccare l'acdaii
Ile. r. BeUlte
E, cambnsllblle delta elusi
amposH , del color (Halli
■ambra che ai fuoco del cao
0 diventa "ero, e cade in
Ile rivestite di e
te, le selce menillle ha la
tura resinosa quaal al pari
e resiniti, e laslruttura sfo-
U, rara nelle aelcL li suo
ire e bruno fullginoio : non
IDoai veruna h-aiparenia; e
uà (arma è IrrcKoIsre , ro-
1* aoTCnle, nodosa e iuber-
aicesi d' una tpeole di pie-
ole o in lantineUe lleuiblil
Jasliche, [lidi (e naloraioien-
E ludde qiianlo il vetro
cui parti sono inviluppale da
alcune rocce e pudln^he porti-
roidl, nei ie quali bq cemento
ar([l[laide riunisce grani distinti
di feldspato, e talvolta di quar-
zo, di sehislo srgiiioso ecc.
nilmuse, specie dlrocee coinpo-
ste etsenaiaimenle di plrussenn
e di feldspato laiuiooso
ed in seguila agglutinata dalle
diiirasEamcnlo delie tane
Miirru, sostanza llnoro litnola, ciie
eioraU
I uricald te, calce carbonatica len-
taplcrìle, cosi nominata daKIr-
luscoiiti, muscoli lassili, diconsì
lussile , varielà della diopilde
d' Itaay , che ha per forma 11
prisma a quattro facce
NicatTK, specie di plelra unluosii,
che SI presenta In piccale pa-
gliuaie di un coior bianco ir-
genleo, HriKio di perla, lucido :
i friabile ed ualuaaa al WXa ,
r
e UtclB siillt! dita ans polvere
color di |)crlB, e leggeriashna ,
>i danna alcun poco nell'acqua,
e al fonde fedlrocnle alla lam-
pada dello imaltolore
Hifta, bttume fluido, diafana, leg-
gtra, bianco e gialliccio, det-
«cijue sptelalmenle del Mode-
nese. Ha la proprietà di bru-
ciare auiracqua. Si adopera co-
me l' olio per le lucerne, coirà
nella composiiione della verni-
ce nera de' doratori , ed In al-
UefrllB, nome dato da Werner
alla giada nea-ltica, o nefi-lle dì
Hail) ; della volg. piclra nefri-
tica . uerchÉ si credea giovevo-
le nelle molatUe delle re-' "
Remate, n
le dato da Hauy i
zlone dc'porBdi indipendenU,
forse nn perlslela pomlciforme
OcM e Ocrìa, terr« di color gial-
lo , che ai troTB nelle miniere
de'mclalll : o, a dir meglio, nj-
aido di ferro unito per Bolllo
all'adda carbonico, e Bpeiao
all' allumina e ad altre terre
OHcatce. tpede di roccia composta
di serpentina, talco e clorite,
OfioUle, nsala di serpentina invi-
luppante ftrro ossidulato, ed al-
tri accosorB minerali dissemi-
nati, con nn» ilrutluro coni
OUvIna, vairleti cosi delta
perldola, allr. nondnala
dota granulifomiej o cr
Onichite, pietra non
amichi, torse l'ilaba
OdIIIi
dal color dell' unghia
calce carbonallca ooliti
I nominata da alcuni, e da
ro. La frattura di o
è compatta, e aoyel^
concentrici, at tSte
OrìiltalJtl, E
rDuo-briiD
parlengona U cueu
Oi^ollti, testacei unlTi
11 li Laniarcli h> tbn
nere, e che " ^
trovati che
glia è! ■ ■
Orobilt, nn'me'S
iloni calcaree.
di Tivoli ecc. ■
Orpimento, sotto
eli tutóri
« non al
ilfòiyito giS
mento naturale,
nere vulcanica
W5
Petrolio , Tarieu di I
Inri loBffiii e cimllco-
III paràllelMieate in
don del quano, fra-
» nella dfrókMie per-
re all' asse , ravidl al
giallicci, 0 bianco-
letÉ di eaiee earòana-
tf che al pretenta d' or-
ilatalllsiata, come la
iea tpatiea, e trovasi
M tMcote. Yiefi detta
Ito magnesiano tjnu-
talli di titano nigrUìOj
Ini, temidiafliuii. di co*
» Bon VlTace , talvolta
talvolta riuniti ioogi-
»te, in girfsa che sem-
«jnalclie scana-
art Terde talcosa, ioi-
di nicfael, nella quale
I eiisop«BSl
■e jietrcfctte tossili
■toé cirtMMiatica piMo-
•telA alla qvalè si é da-
• aaaM , perchè com-
— BcrerioBi sferoidali
tempo M' aria, si copre oi nna
vernice opaca ed argentina
Foriti, si dicono talvolta le ma-
drepore petriflcate, i cai pori.
Eleni di una sostanza silicea dia-
ma, sembravano noti, e le pie-
tre medesime se^^nate per tra-
verso pareano piene dì fòri
Pozzolana, materia terrosa, cac-
ciata fuori da' vulcani, che for-
ma un cemento della maggiore
soiìdita nelle opere che si pra-
ticano sotto acqua. Si trova in
tutt' 1 paesi d' Italia vulcanitsa-
ti. II suo colore è rosso bruno,
0 rossiccio ; ma ve n' ha pure
delia bianca, che è una specie
di pomice poiverolenta
Priapolite, specie di pietra stalat-
titica rappresentante il membro
della generarione
Prlapolid, pietrMeaiioni di molla-
seni, forse ver^HHj cUeUmi o
oloturie non ancora svlioppa-
te. 81 é dato questo nome anche
ad alcune concredoni lapidee
Protogina, specie di rocda com-
posta essenzialmente di feldspa-
to e di steatite, talco o clorRe,
che tien luogo o in tutto o in
<rp«n nnrfA HaIIm mii»ii
■'II''
Vfi
r
d' altre rocce della niedeslma
foniiaiii>ne. Se De trova delia
roasiccla e della blBncoatra
tUniitLiTi , testacei [assill della
Ba^o, piccole scnrle, mescolate
triflcale de' ricci di mare
1 iiubIì non vom _
KU a binghùlia.e ga
StDdirsea e Sandracta
EMuma che leatnria
aale de' ginepri »-«
verolci liquide e MO^
•angue di dragont. i
mo3D conselato, mal
talami , di color rai
trae |>er Mad'incM
albero delle Indie ■
areoGOlla, gomma n
stilla da una piBnt»
"SS
[Silo,
:i pclriScate
"nìf'l'irenei
Bombite, petriflceiione del rom-
bo, che InivaBl frequente nella
SvUzera presso 11 Lago di Co-
Btaoza
Rotante, conchiglia tóuiie , orbi-
culare, depressa jdiicoide , li-
ti al dì sopra, eoa punte tuber-
culoae ed Ineguali versa il centro
Rubellite, virleU di tormalina,
plÀ a meno vivace, nh'é a
trovata InSIberlninuniimi
glia granitica della catena i
a rossa, detta ancTie matita
<Bsa e iangulgna, sinopia
ivE.>o,goiiima medici oale ro)
jna , che atllli da una spezi
Itrula, la uuale alliinB nell
(dia, pruitncla delFAiia. e
ve II >UD mime dalaomlglur-
Il suo «lare a quello del '
e , specie di piccioli vulci
grauelli sin
rorKÌallii,ci
minerali di finro, ei
ediCM
Ideroelepla. loilami
scoperta da SauwiM
•pecie di mania, «
digrassamento del (
loda, alcali minenta
salina, abboodanlH
J
dbaurMevole di lulti eli altri
tf*lto di Sieilia, iletu anche '
lio di Sicilia e bltii'ot giudi.
Bel Inrilurfu il'A|(ri((eiiW tn S
tìn». Dì qiicilo biluiue ed ol
tori una aorU di «latore nei.
btmnkma perdifingere « olio,
«te dfeml nero di ipalio
' , teslacd con niccliip rl-
0 (u>ia[>leiBiiienle
S"
Ilo , «jfexle di pietn. In
iPM-CKnlMe le_*«r-
natazlone (iktroia
ni come profumo e atl u.
fb, >urU d' Bllnnie
ÌHM. una delle lerre avi
elK tnttalaeo«f,nac-
rtte, (US che nel IT«3:..
MMkotCrre l'Huppe. che (rn-
■ Klntnliannelli Scoila
kCC*, reijna giaUnin-B le-
iparente , cbe atilla da un
di ijueato nUDi-, la iiua-
1lC^pi™o*'
■ le dita, RctlB
-'- -1 forle
illiliuiiiie fucile e
laiiiabik
TBinbellone , nome ehe ti dà ad
una ipeile di titoinarga, delM
allp, cuolumlo
Tartaro, diTul qiieilo nome alle
lacroBiazioai ,
gonosul
ìt acque depoi
imeni nelle Oli
ledltt
ti elila-
ia bue di tulle le pietre,
nii^uiii: di quelle aoibnte en-
Iraao aoctie nella oonisoiIilDFie
de' corpi organlnatì. Simplici
!Ì dicono quelle lerrei cbe nr-
-<- "IO Dolute co
EilaUgonc .
-jmlna, la calce ei
TerTell*,ol(rra di
apnle di terra. 00
per darla, temperala con colla,
sopra le tele, ove devonsl di-
Ijlngere archi Irianlali, praspet-
'erriccio, fior di terra, terra sciol-
ta e leggiera
'essuinre. Sputo tctsulare, ehia-
raanu i niiiirralui|lili una ipeils
Telrapodo, nome, ctie >i iti agli
--'-nati ma Kji lari, che aiiclie lan
Tipoliti, InipreBilonl di piante e
-"altri corpi organlzull uegU
luitri, ed è un CDmpostu di par-
ti vegetnhili ed allrl enrpl
Traas, cemenlo natuiale coiuprt-
sto di divcne sostanzr, che cdI-
dalD hnkiMi
per dÌBlIngnerl» dil '
na nonUHSD di nns luruvvlitn
d'acni eirallere del fiinci
Tufv, qitsIiM di Icrrrno, Il <
Don # Bitro die rena di
grana un poco Impietrita
Turb, ranphìilia, pillume, e
I, hiphiglia,
IO btliiniIfiOM
-nea d™^
icopnxldii
_lÉrti«dett
mrlfosslll!
U colare
TIUI1TU.K, ehinnuiai til Begel-ilc
ipitlio che li Ufa dalle piuie.
hrCaHUati
li metalli "o ili piUn i
Il (no^ dande if cttMt,
netil]* ilesui tal qiuk à
della qiule il servlran* i ll^
tori nei leniit' ili Uimalnit e é
Gialla per ein|>ke le toro 0
VennlcollU. tpafllc petrosa. Ito-
MI, di diverse specke iti i««rt
marini di Ibrmi citinrirloii ifO'
90 ««(ruppall in ratei
VerlebrIH. tertel»re Itniill
Vetro di' troKov'o, none ••Imi
della mka liiliicea, che MwM
In irrandi lamine nella «•■■
del monti tìnti, t il «dapa*
invece di vetro alle Ini ìli.
■te limine non Ktlbvoa p^k-
scOTie prodalle daltuapMvW m
Vuicnna, monUfna d'iilah ■
molto alta, liccone l'MiEl ■
ManKibello. Il Veauvlo, i^Bt, 1
■- ^ul cima termina la uà Mi ■
[ere, dond-eacuM MHìn 1
Zrolite, spalo cridaHaMtok
piramidi o primi di coiorH» ■
CD e laivolla nMaiocla, (tittf
vediAca cai fuoco e aMBr-
menta eofll aoMI
Eireonla, lem anavameatt Ma-
perla, la iiuale fiirma la law
dello tfroonlo, ed è di «É»
la barile, al eanhino >
vf^denrul rap-
ii ne dellelurD
parte d' anlinale che tlaal I d' snlinale fuselle
SUPPELLETTILI, UTEnSILI e
impremro i,
a ie l'pci C
SuppillfUiti ed VlrnJili
LBi fliclle ftr Irsir fuoco
BaKaillume. quonllU di bifs-
tumbiscllo, penctU per llkidril
laiubob, il vetro ilello speochlo
landipllaccln. pigg. di banchelW
Dti al Bui t di bsiiOD pleooUi
Bancoiicclla, diia, di banco'
Hara, almoientu di Ic^^name
a ^ulsB di Iplta, non ri
to a batta di tt
%o t pici curio
BiiB, dilli, di bacchetta
baUccbia
lo, atruniento di ieint
>, htto a roEKia di scodel
I d' un peno di legno Bara, sorla di lEUlHa
■sta larnllo, e Tallo a uso Bariletla, piccolo fomlere
ledo Baslonaccio, atir. di baatonr
bailone I Bastoncello, dùiu di banane
, per lioiiUtiidiiie diceal Batluncliio, di'iii. di bailune
i gli arneil e le maiBcri- , Bastone, fìislo o ramo d'albero
rlRiundo, di lunnheiu circa a
>, bigagUe I Ire braccia, di groaseiutìpVil
quanto comodameli le la
nuù «ggavlgnare
Bslsechla , bsitone , baio
bàflcMo
Balocchlo, quel bastone co
li ttnaa Ih slrada i cieeJ
Biiuruoco, fucile
Baule, lorU di cassa o Taligii da
Kau'leiL dim. di baule
BBuecole, bazilcalure
BazilCBlure, piccole miss
coicreUe di poco pregia
Builcbcrìs, nwstertotuola,
meiiKOla, buiicatura
Bergolo, tpezlc di celta
Bilia e Bilie, legni slorll, ce
Bisacce e Bisaecli, «ins i
ube colleaale iDtirme ci
cinghie, cGe al metlnno
clone dietro della sella pi
Ur robe tn Ti«Mtp
Bolgia, GhiunanallTolge qu<
ligie che s'aprono per li — „.
Borchia, icudclta calma di me-
UUu, che serve a varli ■-' -
Bordone, bastone Che usa ni
iegrini in ringgio per
Borsa, saechetlo di carie
BorsFlUna e Borsellino, diin,
Boriclla, borsa
Borsetta, dlm. di boria
Borsiglio, borsellino, boraella
Borsolto, bar» ^quanto grai
BuOello, tavolino
Bugia, dlced a quello itrumi
* lua di plittelUno con 1
duolo, per adattarvi una i
drlarcblamail imi lucerna f
Bussola, si (lice iing sedia pori»-
tlle, dilKss (la lulte le bande
Busta, asliicelo o guaina granile
da cullelll, panate e tlinllt
Butto, certo arnese Atto ■ gnba
tengono gli aghi e gli >pUU
per UBO di arricciare I GapéÙ
Csniiiaiia, strumento di meliHo,
'-"0 a gnitu di vaso arru»-
Ito, Il quale con un balugto
Campanella, dnii. di campani
Caniuanetllna , dirn. di Uap*-
nsmpmellino, diin. di eampiaello
}anl| lanci lotta, accr. di Caapt-
Isiupnnella, tfiin. di campatM
Canapo, fune grossa latU di Ct-
lanavacclo, peno di Panno grot-
so, col (luale al auolierana, ri
i.crii..>n'« Ir m.,.eriiirr i
indiala, «
a cilindrica cimi XUfwhB
rito, al qii-le ri aa|fcct
^ujjfir uso di veilerlM%
le &nna anche di leiaM
inileletU e Candelina, Hol. A
candela
indelliere, arneiie dove ti tt-
cano le candele (ler leiwritil
■ccese. É eompuaki di MA
■onda, triangolare o •tuadnto.
di rusi con LdavslH e vul il^
lall DcI collo e pUltelki in tìma,
andclllrri di chicu
to , candela plullosla
!_ep-om, che Berve-
in, diin. di candela,
I, f. Caneilrn
, u-netc leiaulo di cai:
palustri
tllo da cani: e prendei
mo di ninne ingraHui
er lenpr grano a slmili
tu, cannella pie
Canape, spezie
I 0 di sedile m
le, guancUle lunato quan-
(wne il caao
Era, quella ciiiladia ove
ingono i cappelli
i«, gabbia a luogo In cai
< i capponi
Bilanci ale di panno per
Ulto a scacchi di piit cu-
riplcno di borra. Dell»
a quello che pare, dal
francese rarrenii, per gli «cac-
chi quadrali de'quali i cunipaslo
=dlresi al Inraccialo col quale
CarielJo, dlcesi il coperchio del
Carnuta, quella cassa dove ala
chiuiia la vivanda, che ai porta
IH II' altre Ietta
Cerruccln, diceii d' u
lo di legno con qaa
Uensl
Cassamsdl
wprannafoK
' Hltro ilmile e
irnese, in cui
i corpi de' UIC
r=
ne nel leano o nella zana per
Enardio di non soSbgare t Lam-
ini nati di poco
ssellBCCla, pegg. di caaielta
issetllna, dìm, di cassetta
isselllna, cassetta piccola
laaetlone, cassetta grande, oggi
pili parile, al dice un certa ar-
nese o masserizia di ICRname
duino, dlm, di a
Cistonrllo, dira, dì cassone
Cilena, leggine per lo pili di fer>
concBlenali l'uno nell'altro
Calenaccla, accr. e pegg. dì catena
rjtenella, dim. di catena
Catenina, dìm. di catena
Catenone, accr. di caleaa, cale-
Calenuzxa, ili'm. discatena
I
Cello, r. Cesta
Cnloli, dim. di
Ccilolta. aeer.
CUtvaselt, peg'j. .. .,..
Gblavacclo, chiavlitello
CUtrtrdi, gn»»o jierDO di ttna
lailtalo, e con awVo dtf^l
per \ar1l ini ' ^Hl
ihlave, BlrumenlD di Am, a I
i^ualc , vQllandolo denln IH 1
toppa, bI lerrana e Airona I IB- 1
rsni1=ll !eii"o>ehellcaeUa» '
'onio t
losfileot
e suimcctalo, [n
dnetlo, per lice ^
la della toppa
■■' -' - -operchio di ch«cclM'
a pia di pietrai Mi-
T> * luuED, amo
e di csftKtno 1 .
ie; i!arbrtlo=eBS-
caa.<a, o piit loira
oij Bitri limil L
nrbFlItIto, egrbelHno
. DrbPinno, dim. di corbella
Gorbi^tln, viao rilando. Idanlo di
strUcie di lenno eoi fondo piano
Gorbelinne , accr. di corbella :
jorbtilo gronde
l'Lóna, borsa
rda, alndlci
mila
IO di Iciiari
e iail
la del <
», dim. di coilello
a. colle llescn
■trunienlo da >»iEjlare, Il
ro IB costola
■, accr. di coli
rB|ipo 0 panno
lordicina,' dita, di corda^^solUlli-
slmi Dlamenll, che ilBdopersno
ordDncrllo, dini. di cordone;
cordiine plcenlo, cordelUna
-orilo 11 e ino, conloiicello
bordone, corda alquanto più gros-
callre
no, dim. di coltrone, col-
ilccoio, «ollile elCMten
coperta da lelto di pan
ripfeu di bambanla
a, dim. di coneota, con
catino, catinella
IO, dim. di coperchio
), quello con che aleunt
di >mell(.
r eilo, arredo, fiirnlimo to,giur-
Icliino, col lei tino
.... iPllo. r. e scrìvi Colieilo
ruverchla, lo slesso che coperchio
Coverta, lo nesso cJie coperta
Coverto, mie , lo stesso che eo-
-toio, lo stesso che oopertoia
■tura, copertura, covertalo
Iure, lo stesso che coprilurk
^, Btgg. di coperta
I, dnn. di coperta
(iMt^ eoperlB
CulieIJicra, eolleUlcTa
T
quella aulla qnale
Insedrrf, che si
)iedl=ll Involino
le oailill carro l-
itì bitchttio
1b, e propr.
t mangia
FiOK, flaccol*, noni accesa , che
fi liimt, come tarehio e
Fscella, flaccals. AcceHIot
FaeelHna, Aneti lina
FanOHina, tflm. ii lagollo
Fsioltg, brdellello
Pvdrlleno, ilìiL di EirdeltD, fìir-
drlIlM
PardelllDO, dim. di fardello
Fardello, ravvolto di panni, o t
altre materie ahnill
Faaeella, aim. di fascia
Fatela, alriaela di panno lino lui
SI e «trella , la qnale , avvali
torno B cheeeliessla , lega
itrlgne leggermente
Faacluola, dim. di rancia
Fisduoltlla, dim. dt IbsclaaU
Foriera, aaluccio, eh' e una giii
MMoIIarifuto'dr , .
legno resInoiM), a di quilaiioglia
materia acoenaibllF, ubm di er
rs a di nllo o di bllume, Eoilrii
la per far lune U notte
Fibbia, ilruraenlo di natollo,
di nata abamlo da una fravei
pasure in nn fbM deHa alito
ra , che è il termine dave riW
VI mi f'-rmaria
Pihbiailio, rbniiaalkt, affibbtwA
Fihbiclla. dim. d" mibi.
FlbbirtUna, dim. di Obbietta
irca, lia'tone limito inlon* *
tre braccia, che Ha in eloa tK
0 tre rami, detti rrbbli. liu d
e raminanlar paftlla, e oMM «■
od altro per aiioi>iK>tre
. orcelletli.d/in. di Biirell»
Parche tla, dfm. di Rirea
[irchetto^Bita che abbia daeM^
archeltane, acrr. di foreMMi
forchetla grande
Porcina, dlin. di fiirca, legitt H
forcRlo, fiirelielta ,
Forcone, propr. sita. inelmaM
quale t Ulto un Terra ow tP*
rebbi!
Fonlere, aorta di eaiu ptrn- ,
Fol^le^uo"»!,^™
Panierino, 'iMl di foralrre I
Porziermui, idccnla fonler* |
Fune, corda n«r lo ntA di n««*
Panhiella , dim. di (une , e nk
Funlcello, bnkella, mat«* '
aperto di loiiFaiaiw «arw^K
al fornai perporUr»Hp««»
Ira alle «palla -A^
I , dìia. di lauda , mt
di ounio 0 ilmlLc, ohe
md allacciar checcbes-
■ai[|Mrente " nel quale ai
lume p^ ilifijaulFrlo obI
«la, pigg- di Isnterns
IM, d'in, ili Itnlerna
reciplrntt ove fi lava
t Liimteri, fiaceala, lume grande :
»e particolare che Gonten-
_ „_ .1 sé molti lumi
mDUlIuml; oggi lumltra
LuDiinelIo o plcooli) inellrltn, dò-
cerna —arnese di HId dì ^rro
conpi-ziellldl nitghero per met-
tere a galla nell'olio delle lam-
AlAeLVG e pìd com. Macina, pie-
tra di flgnra eipcolare, piana di
nel niezEO per macere
nacinella e gtaDinellD, di'OL di
, macinelli
maglio, raai'lello «ntide di legno
o per lavori di legnaae, od
quali si ricliteggana percumloid
cerciii alle bolli, spaccar legna
a<D di ilivcrae maniere,
iù ili iDtIalH, pel qu^e
olio e lucignoli) che
le per Ar Ionie
«anioo
li, et
ler Dolerli pl^ia-
t adoperarli
ilio, dim. di lucignolo
m, ludRiioletto
I, più aia di bambagia
, che ri meklano nella
I e nelle candele per ap-
I ir fuoco a far lame
,jlilelfvt..., ..
ni per ripararle dal freddo
nannaiella, diin. di mannaia
Alannaiane, accr. di mannaia
nanlice, strumento che attrae e
BoFBar nel Fuoco
NanHeelto, dim. lU mantice
HarlEl lacchi, accr, di mnr iella
Mar le Hello, dim. di inanello
Marlellina, dim. dì martello
tlArteilo, strumenlo fa tua ii
più sortfr
ìtaTiellone,aeer
so marie Ito
menU'dl «rU e di atirlcolliiN
MaueriElieclB, pigg. di masaerlt
' , dlia. di masse)
Miiseri^iuolB,
lisasa, ineratqr.,
re e trasferire da un luo
all' altro
Maccaloio, quello BtramenlD, e
umlc ali
che quando t Inllera
liti, atrumenlo di trm
Mulletla, peno di ferro, e
MaUelUna, diiii, di mollttti; |
coHnlniB molla
Mptiellina, dlm. di Diollette
Molli, y. Molle
Mortalo, vuo nel quale al peJ
no te nuUrle per br la aa
il urore od allro
OjtnKLLi, latrunKnto, con <
paruHloil 11 sole >l t» ombr
Più, ttrunento di varlr fot
più permnc
bllci, doVe si r
Pancone, quella n
ora la quale i
ran» il lefruara.
lnly.|U**
•gUnMW tll»
lefinaiaaUbn-
r. Panierino
Panicroneino, dim. di
Hieino, dim. di imilaf
lilcealMlmo pinEm
cr. di paulerctin*
PaSiierunola. r, Panenoml*
Pialennio, Panlerunolo e Pt-
Pannello, ìkobh le donse i «mI
pannolino tìi'i tra «roHOtNt-
tllc^peiio di panna
Pannlorlla, piccolo pemiob A
Pannicolo, pannicello
Paraaole, alnniienla che, teeoM
omtira, serve a [larare H Mie;
si leDgunolnsleaie,iPer
, itrumrnlo ci
■fromenla dii
I divene manie
nio, col quale
itelto, copei
itelto, coperta o spelli
a Brande, per lo pìil d
In che si rlvnila da culo
;c)a, predellini
bnslon corto, pieijala
■he serve per Islringer
bene le liini, colle igua-
l filo di ferro ,
il cnerahesslB
lino, pfccoia rete
Ji- reiP di prfe « minaliBii-
netla qasìt il hona
speilc di panno roiio e gros-
^i^no 1 sacDlii
Saecoccia, lasca
SsccoId^ dfin. di sacco
GbccuccIh, SICCOCCÌI
SwM:ucc:ÌD,<fiin.dl»c<!a,>iicl
per lepcr^rc 0 per impetiirc U
passo, e Biwhe si prence pf-
qiHtunque rilcgno meaao «Uri
ver»), aocioccht una casa do
rollìi a luin sì richiuda
Sdaffaie, atriimenla per ia pili <
leKnD, che ba varie capaeiUi
■parli menti, ne' quali si ponci
no (Crillure o libri ; della ali
ScanEla, palcheltOi acaflàlc, acai
ScsnneiiD, dim. ài acanno
Scanno, scgitio, panca da aedcrt
Siansi», ilrumeiil» per lo jiiil i
Ifgno ad liso di leoer aentluri
Bielaita perporUrvi
otri
Scar«llei|> , dIm. di
Scaraelllna, dlin. di acaraelÌB
Sears pltuns, scnrsella k rande
Scaneliunc, accr. ilì searaelli
Scahila, irnen a lunilKiiania di
VISO, làlto di legno Mlllie, o
anche d'allrc materie, per uno
di rlporvi entro checche si «te
ScatoletU, d'in, di acalala, lulola
Solngat^o. un peiio di panne
longD drci dite breccia, pei
di ruGlugaril
Scopa, granala da apguare
Soopetlà, apanoli
Scranna, ciaeranna, sedia
ScrinnetW, if/in. di iciixno
Scrlino, aprale di furalcre
Scur«. r. Scure
, alrunienlo tuta di
■erro, per lo più da ti^Uwt W
Sitarne dji Fiiocu
in, arnrite da aederri aapN
Sedile, sedia rolla, e MmaMk
Se|(|iiiilB, Il
SegKlolacci
f.«.
inbe Itone, nccr. di glabella
lirone, cannello vCtn dcMro
inioceo1a1oÌ4i, che pldcon.tiaa
u, alruiiianlo col <tul>>Hfr
dosi rana, si Kcnen véa^,
Bcoemiere il flioca
Botaonena, dim. di ioIBont
Spasa, celta piana e aaul l
Spaizoia, propr. piccola JiiaaÉI
di nio di sagKtna, colla qiialt é
Spaiiolelta, dim. di «panala
Spaxiuiiiin, dilli, di ipaiaalaiB|i»
Spegidloio, arneae di Ulta lUn»
la , 0 almlle , Eillo ■ l<>g(la di
diiportella
chi gli adopera paia II pi
bnghl , nenia iauuullarii
Tniiclo, lorla di canape con
-clu, tura
:cju[clia,
, accr. ili aporia, sporln
peno dì travicello, cbe
a (tfiersl asi
la, dim. di itanica
lille, «meli, masseriiie
I, dilli, di twca, sacchel-
|iMiiNKra.n, ui
Ttfte »opr« uno o j
B Krvi p«r dheril ui ,
incbalneiile |irr mema
I, fieenU titola
Ila, Uim. <ll lavulim, ti
, Ultn. di tavola
e, U\ala grnnde
{ e Tràmpull, due I
D un kgncllo, luI iguale
Uncino, (iruiuenW per lo più di
ferro adunco e aguuo
Va)|lictìu, 'dflii. di vaglio
Caitlio, ilruntcnlo nolo, con Cd
il lavila
fallKClli, 4111. di valijiia
■ca aer uso di trasportare robe
■il riaggio
Taiiiiullii, spezie di valigia
Veiilol», Blriinienlo, con che il
ili ÌF|{no 0 d' ailra materia B
lòggia ili qaodrctlo, con una
0 pia viticci da haaaOj per uaa
di aoatrncr candele T e &t a^
quella (.iccola rnsla, che Mne
0 di candela, aiBDch^ non dia
Terga, bacchella, bisloncello lot-
Vergrlla, dna. di verga
Vergola, dtin. di terga, piccola
tKi, cesta ovata, Intesali la di
sultìll atriacie di leftno, che «er-
ve per portare e tenervi dentro
ATvniTBnzj. In tre Sicii
addeiu al Teatro: nella 8. i
Yacl grner
AziitNE, Il ifmpo della reppc
ASi,quellB IMU-Ie dell'or li-
Biuma. In culi' aliane ol'in-
ncialo nell'eulUil i
t recato al culmo per
aslrofe
ComlcaiDCnle, In man
a iiiUi di coramed
Conuco, adiL, spparL .
ConiaKdUire, fare.iwniporre
DMiKe, raetlere '-
Gorilla, odo. di caro, e vale lo
aleiBo, cbe corali;, app. a coro
-fiOTOj adunania di pia interlocu-
- firanuno, Unienlaiiane del ,
ei è una delle parli dell' DDtIca
Iri^cdlB I
DluBLie. nome che si ih a cerle
scene libere, lalle ad imllaila-
ne d'alcune anllche ea«iinediei
DrantUeti, add., drammaUca
— itìcamente, in goiiB drani-
I, a modo di draiulna
parte, che conteneva gli H^
derni, che farinana 11 Knfft
dell' uione, e che ureoédt 11
cslastrolte
Esodio, ncir anlico dramn gltt*
era una delle qnitlro piM*
divisioni d'una Iragffln»
MELPriMKNRO.aifif.dlllelpaatM
attenente a Helpamene , ■■■
inienlrlce rielta tra^edli
Mimetico, add^ iniilslorhi, di ^
iniiulcD, addi da mimo
Prutisi, uno degli lUll iMPa»
liei comnieilia , ed era piwk
la |>ru|H»lzlonF ed il lunAi
nAFl'■lKSK^TIl■[:,lnllUr oeiHiMI'
tacoli le oiiiiiil, Dleperaont*
qualche Favola o starta = ta^
" iinedft, Wt
I, reduio
Sount, una delle parQ, In «|M
no divisi f 11 atti delltHii—H
Sceneggiamenlo, lo nem
SeencKglei ■■
lati pubblici
aaMUeatro,
là. di"ì™grd
quell'atlore che dal
ileo annullila la eoni-
-sgedla da rsppreun-
B al Teatro.
■A Curìila, colui die ordina il caro
- Esoiii*Mu, mini», e\tf compariva
(ulla loeuB ijoanda la Iragedla
cm llnlu, presso gli antldil
Bomanl, per redlare l'oca-
(fiuin, 0 concliislone dello apel- _
•ict, duBiia recllanli
dia
ri., qUBBli che Krivi
bellore della Cam
citante
, componllor di eom
è'Cn^'Sl
M delle
la Are le
1 delle i«p-
rafó, autore e icrtllore
die
lo <le!iu che comnii:-
^cului che recUa eoin-
iomparae dlconai nelle
quelle penane mule,
no all' falerloculurl
iIdI eiie presiedeva al
I Greci ed I Romani
'elfore del coro negli
teatrali presio I '" — '
ai ehe nelle ai
FEUonicGio, comico, intcrlocn-
pcrnonag-
(ilu principe
Pulcinella, p(
l'arlecchino e da' Veneiii-
ettsre del coro, g
dÉ Ja battuta
I HeclUtureeneci
TuuKMUTK e Tragid\o|»la ,
eamponilori di irseciilf
Trtgcdu, Gomiiosltor <11 tragedli
Tragico, cutt., cainnuslUir di IrE
«edie
p fngluiinica , rutl., composilo
. Denonacg
Bdi*ttina, qnel Fanloccio di
d, 0 di legno, con didUI <I(
■Inrin, le commr'lle
luricUa, hna o
e iHipirfeila
CUTELUWE, carlclln p
di qiietlo I
Corico, a<f(f. ifìlL _, _.
cesi quella, che <1 cani* dal cori
aTile, l« vediiM dell* iceai np-
Ulcgnut» I
DMlil del COI
Corodto, aorta di e
, aorta di componlmcnt
FlBlILt, CDiDIDIllì
Pala, Dtacchliie-an
tei!iio nel cir>«,
di melodia, d««l
;k
tiK l'opera Ila re ..
lawrnle. Tal luglio l. ^
ililMKlD dUTerenie, it |"" '
DI) |;er l'allro
MeljioiDcne , quella deth <
luiiM, che è (u|iiMiia ria
IrlcF della traKcifla
Minio, il recdlanienUt dCflI al>W
e |iep la |iia In i
Operacela, pegg. >\
a|>crclla* dlin. di
53"?^
i, «per
la parte piil bassa di ui
loie itantiD eli ipellalor
LI, tuogo nel leatro de
■git aiUirt^tB Icnds
tre il protcenio
*" "■ in peno teatrali
piale 0 r>p|)
lananil iOa liDCUS del pahM
Socco, calzare usato dail) atriflni
anUcbi nella cannoedA
Talu,i quella dnlle nove miue
TeiTliNO, dilli, di teatro, e dicesi
per to pili di plcculu lenirò net
Tvnda, quellD iela,
'■ — 11 al palco, E
Tendone, uccr. ili letida, e
per la più di quello del l
— ralla da personaggi urai
Tragediuccla, piccola o breve 1
. juioomedia e Tragicommi
pucma rapprese nlatlva, n
di iTBKedia e commedia; i
Tni!!lGOniinedlR, V. Trsgicom
> TECNOU'lilA U ARTI E MESTIERI.
jfy2ij.g^2i. Si divile la preitiilc categoria in earìi
aloni a norma ielle dicerie artij qaette diSpotunila in art
alfitbelicO;, e ciò a maggior facilità dello ttudloia. PTelti
prime Sexioni perù ti eamprttera, nel f una ■ - ■ ■-
atit arti in gtturale, eiiell'aUragl'i»trt>.
— I comune presso i earii artiitt Quindi Di
ti rhipenitse alla par
ne. per
inf/ioMH I
»m Skzediìb
y VocaliOli generali proprii del
AwELLtiE, abbellire
iibblgllu-c, acconciare, rii
ciare, uptrare a cai
dera tornente, fare alcui
ima dIU genia acaule
perlreltB, acclalialtare, accia
AEtozzamenlo, l'abbonare, e pi
re nisiiglore deU'alMWt' f
perAcie , lolla la >MB f
campane
Accano lare, fareOE
scanalato
Accappiare, legare, o BtrìngWBl f
owatura, abboiianien
pria che al flguri.-
Ak bazza, Bbb<niam<
fiirnia di che che
genere imperfètta
Aborlo, Sgarat. diceii a cou ti
alla pegclD, e a i|ueUa che
rluaclta infèìicenienle
Accampanate
), che alil)la ur
. dcUe d
, da aceanM K
ie aecomódifc' p
lo con no Mtt h
ocaupiatui .
raibvl un cappio ci
che serra, il qiul norlo
cappio scoraoio
Accerchiare, eircoDilare ■
Accerchiellato, udrJ., intornHIi' '
cerchielli '
cioè cor
Acchiuder
Illudere, mettere in
i., btlo a o
e pieghe
=pFr adoraore, BbbFltìre
condaUmiFnlf, auv.. acconcm-
Acconcio , aid. , usellato , accn-
moilBlD
jtccoppzamento, lo ac£op[»iarc
Accoppiare, propr. accompagaH-
— 0 tongiunjere insieme dut
;, br cop[Ma
a , add, . alto ad ac-
, adattatine
lo, oifd. Che li acco-
•1 sdallB, che ai pie-
hc ai vuole
, add., da Kcanadi
>nclo, opportuno
ra, acctiniudanienl
mento, accompsH
ire , accoppiare Ui'p
n' altra , conglungerc
mire == Dicci! gener.
re, contrajriD di scorn-
ilo, add., da eccoDijia-
, accomjiagna'
Er qoalunqoe co
Brciarc, accorlarc, ai
da ac<;orclare
Accorgimento , t
Segno == Inveì
igegnoao
_.. iralamcnle
Accuraliiaimn, luperl. di accuralu
' icurato, diUgenle, esalta
coda al rondine j si dice di al-
[larti di legno, ferro e almili, le
quali per la Ogurs che il dA lo-
ro, che va dal largo allottrel-
lu, non poisoiio racilmenle dia-
L compilo. Fare un [a^oro u
cDtn/iito, vale ftrneuDaquantì-
li assegnata delermlnatainenle
L corda, posto aveerb., tale «
venìcnu o proporalone , «[ipli-
care, aaaellare, acconeis '~
disporre
Ida Unto, adcL, da adalUrE
Adaltukioe, l'^adaltare
Aiiitla. add., atto, abile, ncconeio
Addabbamento , abblgllgoiBnla ,
tdornalDmente , ov. , con ada:
Adornalo, JUJ'.i adornamenlo, o;
nato— add., da adornare
Adornalnra, adornanienio
Adorneua, aduraelura
À^ìiìto^ V. a., ajiit., da atfailare
AAUcerr, preno gU artoH, vate
il lonrarsl
ISnuonuDcnto, abbclllmenlo, ad-
ornamento
Affauooire, abbeUJre, idornare
AfUtlar*. ridice l'assolUillalura
dd tuSo de- rasoi e d'aTlrl fer-
ri di aflta
Afflnare. ridur Hiw . lottUe^^r
■> ima,, w,
..... che di si
dlòCBi anche d
Bniacano in punta
Ammandorlato, adtL, mandorUai
S' USI iure in fona di nut,
p«r lavoro ■maodorla, ìegM
colata, Gompualo di le«w D f
canne, i Cui vnni, delU ■» t.
dorle, Iona in SguradiroaM ■
o, apparal'^adMh ,'
Apparare, apprettare, urepMire.
ap{>arecdNàre:::per adortwe
Apparalo, apparecchio =: (cr or .
Appanlura, addobbo. appanM .
Appareeclilare, luetll^^T <■ Mdl- i
ne , In punto, preparan. in**- >
:, allaccarc, unirt^
- ...- mandorla
AmmollBre, tornii
Apperamenlo, appi
ia altaECaUi=^ iemplk
■. afoxme e Ar lo
I , Bguiiato . ncu
ire e A)>ii unte] late
]3i:
W lie'lDB
n Isv
ciare, per nietaf. , tirar
re nn lawru alla peggio
(, fornir d arri^dl, mel-
I, pulire atraSnando con
renella le pietre, j mar-
stoviRlie, le raedaglie ec.
, odd^ faHo s u«) di relè,
ha qualche sludlil. eolle
, stropicciare, ll&darCj
.: Last-, che comprende
Bile produiiiinl della na-
H blsoRol e pei coaiodi
lta=>l prende anche per
' mnealrìa nell'operare
-'—ine regole stabill-
■r botteiB 0 offlcina
, add. e — -'- -
ipera dell'
fallo
eaerdlalor d'arie raec-
artìere, sr liglai», srtia la
ilo, dirn. d' arleBce
tio, dim. d'arlcflee
dim. d'arte, arte di poco
■lefice , arUgiano — ai
Arlificiale, add-, follo <
Artìadalùiente, ouB., ( .,
non naturalmente
jLrUBdaW e Irlelidito, add., btlo
con artinclo, apposlo a natu-
rale = per melai, alterala, lal-
slflcalo
ArtiDclo, H Tore e l'operar con
arte, e la coaa fatta cflo arte
ArliBciusamenlo, m-v. con artiflolo
occanio de
Assetlaniento, l' suscitare
Àsseltnlura, sssellamentu.
AnodunentD, l'azione e
lieti' assodsre
iBsodBpe, ftr soda e da
Assodato,
AisorUre, scerrc, dislInKuere,
■comparare, ordinare
AssotIìId, add. da nsforHrc
AsiottlEllarc, far sottile, ridurre
K soltlllleiu
IssolHKllatarB, assottigliamento
AttaceanieDlo , l' attaccare . e
propr. quella parte dove una
Attaccare, gppiGCare, unire qual-
she cosa ad un'aura
Altaccature. altaiKamento
A llacco, BltBccatnrBiillaccamenta
AUappcizBtD, add., rappfiuto
Altare, adattare, accomodare,
mellere In acconcio
Aitata, ad<L da aliare
AHeitare, i " — '"'-
■altra, e
pr. di
i
ente niaterlaJl
Alleatalo, add. ila atteilare
Allellainra, l'azione e Keffelto
iteQ' atleilare un argine, nn
rsbbHca ec.
AHondare, ridurre a rolonditd u
lavoro, 0 parte di lavoro
Alloniere, aTiolaere una cosa 1
si alena, o plil cose Insiemi
od una ad altra
Allordgllire, altorUgllare, byvo
gere, dngere Inlorno. Si us
anche luutr. pati.
lttorcl|tlBto, add. da attoreiR Ilare
Attoràfllire, ittordgDare = Per
loreere aloaii poco ptuhando
AnDrlh[llala,sd<£di attortigliare
Aneuare, dlcooo I merealanU, 1
Bakku.hif, portar ci
Bardatura
ai cinge I
farleiia o [kx om
Bordo, bordatura
Bollega, alanza dare gli ai
vorano, o vendoi» le nv
Rolleghetle, [focaia tmltt
Bolteihlna, botlefhella,
batléga, bolteghlno
Bottegone, aevr. di hollen
Botleguecia, dim. di bottega, bol-
diilaccBlo dal suo Intero
Brizzolato, ndd-, macctilato, o ne-
bgoIbIo di due colori aUmla-
Biìiiolalura, n
colori nparil
Erocco, piccolo risalto, o .
cello In superitele d'un kfon
Brunito, add. d
BullellalD. add., guernlU d) tal-
retta e Mn (ondala rBEionc dl-
ilbipiere 0 cteKgere le case
M b«lle e inlgliuri,.ermulsre
]iielle che non anno taJI
u:tantH>iM, In lenersle n«Ue
ntU di alcuna parlerei lavar
luasl a bKgla dì [ricco! calcsiti
oare, punlellBre con biet
!be cBè iIb, perchè non iacuc
nteralo, tviiL, voce usata p
penatola^ ealrenillà d' una coaa
UndeiKlsnle come un capo, ed
kwd taUocolo che no
Boiivoro, lavoro tn-lncipale. la-
noro pertbltteilmo, eia che i
l'raDcesi esprìmono per capo
T.
pplo, aanodamen to chi
l* un de' capi, ai BClogl
la parie del nastro, _,
a aimile che peode in al
nodo come dna slaBB=(.'i
U cappio, che qiianla più i
Un pili serra, e ebe scorre agc
rohaenle
(okclo, tale pensiero, fanlasiL,
lUriblMO, iBVeaxione, luxiarria
ftìtcioto, add., dicesl di -"'"
■venlBla a raprledo
imeolBre, tirar colta carrucola
rioccia. Ttnmtra coperta
tartoecio. Maniera parlicD
U dar la leupera all' accia
il (erro (die li tuoI lempe
ma (UllEenia; Cd è qaesb
■nealiolo usalo da pia ar
IH. incavatura, nella quali
I tira alcuna cosa
amano e sostengono le vUle
qualsiasi
Celili nare, ridurre o adattare chec-
chessia in tórnin di centina, o
dariiii I' allo e 11 garbo della
Centlnata, falbi a forma dì centina
Cenllnalura, Il cenlinare
CenlregKlare, tendere ad un cen-
tro, 0 star bene in liilico
vale porla nel mezzo di chec-
Gerchiare, circuire, ciimere, br-
indare _ legare, 0 serrare con
Cerchialo, add. da cercbiare
Cerchiatura, il cerchiare
Cerchlellino, dim. di cerchiello,
cerchiello
Cerchiello, dim. di cerchio, plc-
Cerchlettino, dim. di cercUelto-
per anello
Cerchiello, cerchiello
Cerchio, ciò che cigne, circonda
e attornia qualsivoglia Goaa =
Cerchioiino, dtiii. di cerchio
' seelia ' ''
Cernere, scerre, disllnguert e ae-
Chiappolare, scartare, mellere nel
chli^polo
Chiappolo, auunassD di chiappole,
0 ciA cbe si riButa, o cEe si
hiarslura , conficcamenlo -, v^^ J
ism rRCM>LOr.it u .
chiodi ilesii confluì, ed il Iddio
dote sono canotti, conSccBluni
"'■ — TucchlBre, spirger dL
t. Inchiodare
I , add. , da chiodare, in-
Cldovire, cafiHccan con eh
lUjETiaio, V. a., aaa^, uri
-tnlagli, rabeubl e ilndH
(Carpone, dlceil di omlt' arlcBce
che hraireiidi: nudb, e '
senza la deblla previdi
Cieca, lo iteuo eh
Ulelo , parte sape:
Cincischiare e r.ini^3ti*re,taj!liv
male e diiuniudaH-nte , come
fiinno 1 ferri mal taclientl, tT\n-
Glare,tHU»a>r«
«Bdidilsta, add., da elndachiirc
ClnnlMUe e 0Ih6Ud , laitBo mal
btia e dtiniBale, cne il h con
'—"-'-* o aBro alrumeato mal
» male aHllato=per
fìin^trt
r. andKhlve
CinciiBalD. adi, da cinclstlare
QnRhliire ,' cigm
CinchialBn • l' alto del cinithlsre
Onb , eIrcMtn ; cerchia , ciroon-
damenta
fìlnln, cinta
CIpalioM , dicesl del legno eh' <
Mltietto a «fof llani
dreoto e Clrcnio. cercMo
Circuita e Oercuito, rotondili^
nreultloi
^ rtito. Kir
l«ranna, uuBlslvaalli noia Is-
chia e miil In ordine
CluslcD, odit, dlwil di Cini te-
celiente, a perfètta, igiitsl di pu-
ma cUnc
Coda, nelle arti in reiterale. »lr
riualonqne parte d) un tarar*.
0 di un DMleriak come m*»
pemUce di eato, o una Id ptHe
che ala minore rld corpo Mp-
ro , 0 duOnali • quatch* ■-
pirHcolare
Colla, eompoato di di vene Mh
Colonna, loitegno, aupoMio: _
■li arleOdiehCr.lUcealdla»
funque Inoro . o parte di «M
kiloraia , «Bit. di naaoo, 4nfM.
carta e «laidii, t »• InKote p»
do non « nero, né MaMO
Combaciare, eaure eon(1wN»«l
"nlla bene hiiienM , l«|M mr
^KDo, irietni eon idetni. tor
il pari=iMtd. I
terc=Gow[lanl(t Inaieiiw , la»
strato e «hnllEqter ItlO, iMlk
Commeunra, conineltllan, Mi-
slratura, lioi^ dove al CMMHl-
. i di legnami, ptatrt, e tM
li eon, hi eira dlceat aaotti t«^
UCgnare
do ancbe d'ndil. , vale
, si dice dello spedirsi
I die non t\ penasva,
vofioalleeil uieon del
are le D»e fì'A dell's-
ente, udd^ che fi liella
lenta , il compartire ,
a BitruTde
. imen 11 campito, f
npfto, rtndere it fon
idd., dacomiiirc; com-
add.. da omipiere, con-
Bne, perfetto
ento, la cosa comonsli^
-■ BrHflr-Josii. nel ilgnl-
Ingere, macchliiBre
porre e ineseolire In'
■, acconciare, disporre,
add. da comporre, tg-
lanciare, Bceoaciare: . . .
Uonclato, add. da Bondiare
ConclmiiM, Concinnitele e Canetn-
cìo, posto an. valgono in or-
iline. In asietto = odd. da eoi»-
dare = acconcio, asse Italo, la-
iondlzionato, Bmt o mal condì-
lioiiatOj vaie che el tnn'a in
buono D CBlUro Krado, bene "
a clamala per alcnn lavoro
ijndurre, vale fermare al mddo^
r.ondiirre a prmo, vale pi-
gliare a nolo bracare iflnB,
complere=Conlfurre un (an>-
ro, 0 simili, vale farlo, pe~'
ilonarlo — per lavorare . t
pire ec- Condurre ad effe...,
vale ridurre a perfciione, eon-
■■'re, perfezionare
Contare, aier
ConDcoamentu, ..
Conllccare, Recar . . .
cose inslenie, o iter litro esci-
la. Afflliiere con chiodi, o in al-
tro iraao. 0 ■ '■ - ■
Cacciar con ina
<lanSccalo, add. da eonllccire,
ConilKerc, v. I
ConflgRere, ci
ConflgglracnKi
gora, rapf
glianza di u
ConSgimto, 1
UonlrBJlDMC, fiMI chiatui
nerale slcunl terri d(
come dicODo gli BiieM
aialfltn, per adaluni
Kiore D minor dislana*
lice far reiiilenu o i
CongeEiianienla , congegnahira , Conlrafforl
i'-onKegnare,coninieltert^,incsslra-IConlramiiiieslr<i> nWMIi
_. L__,j|^^ mettere insle- oppone «I nn «li™
lomenle comporre Conlrappelo, pelo al CO»
Can|;eKnBtD, add. da cangegnare
Connessiu, nlHtodlne reciproca di
due cose a poter esiere con-
t^vnneltere, mettere i naie me,
gi liniere, attaccare
CoMolldameslo, "
vale BBdare i
per la parte oppocla
Contrsppesare. adeguar |
peio, porre allo liwaa
pone ad ui
equiìibrìa
Convesso, tutL, oppoiv
cavita, la parte Doavi
corpi piegali in arco.
per Bfnnirlo
dire alcuna coh sopra
mala, che l'oecnlti. o
iteni»
coprirne nto, coperta
•.onlii, pusto aev. rale
[Itcesl daf^ti arlefld per
L da corredare
Of Torni menlo, g uer
;, add.. che corri
; ba proporzione
B , il corrlspDD
ilruire, ordinare ~
perchlarc,
iifcMO che co-
. Alo, add. dn coverchlire
;overcldetlD, lo slesta che couer-
ohlella
loverehlo , lo alesso che coper-
!rt«rc, w
prir dì CI
perto^ndd. da covrire
Covrii lira, copritura
Creare, Sar qualche cosa dal nien-
te ^ per costruire, ordinare no-
bllD la mercede
Vociata, da^li nrUiti
irociera, t. generale (
dlcejl di <iualsini|;lii
saraento di legni, Eei
iiiio, per siinil. i
Itilo, dlcesi a qualunque corpo
di sei f^cee quadre eguali ^ si
dice snelle il piedialallo e qua-
lunque base a foRgla di dado.
I Dainascblmi, dici
K
DMmacbino, damaschi no
Béttnuirc, limare
Denneare, disegnare, rappreien-
nullo uulo iBchc dagli arllsll
Dlgrasssmenla, Il digroiaare
Digrossare, própr. asiotlìgliarc,
piegata 31 per rai;glial««(«i
reggere — per ^ eìoMO, ^'
itIBcare
Dirompere. :
i< prende per
HTc e dar principio mia
na, per lo pili dell'opere
ilo, add. da digrossare
|de|[arsl, e si Aiee nor In
tì& di caria, drappo,
imgt
xzare e Drixiare,
^«1
ablioiio, primi I
checcitesala
iraiiare, levar la roKeHa=
per Bblioiiare
Dirozzalo,
Dirag^inin
liacUodire, ecbiodare
JlscDprire, irovarc biveaHn
Diicuneare , l«Uerc I smp ■
Rlncuoiare, levare il cwi«i ip»
K Ilare del cuoia
DlsegnatneDta e itìtrma,
di UlN4
ipanimenlo di UnM « _
■e. ehe dinmitra OBCOaiit
■ BolDrlre,aÌnalli«*afc
■re in opera, e q««no m
che r^presenl* le aftit
legngre, rappregeolsre « ito
icHvere con segni e- cm U«
Disficlnipnlo, il di ilare
Diir>citur>. l'alto del diilan
Disiare, contrario di fivesa)
stare f essere e la roruM
DiiKrralo, adii, da dL_
DlaarDuamenta . il disgrMim,
dluraasnmenla
Disgroisire. sfnMsar'. difiw
r il mio, Mom-
sr r iiD dall' Hl-
lodare, meltere II
, disporre,
nrtilo-per vario,
rio, di4sUn)te, dif-
mento, nmainenla
EmgÌB[D, add. da efggigre
Effigie, che ai scrive miche Efltoe,
sembianza, hnmoglDe, aspettc^
tìfi che vien figurato o formalo
KKOalire, l'cnder ngaDli e fiace
le diiei'te |iarti di un Uvoro
"'-'—'gre. ¥. I., fare alcuna cosa
gppDcaiione e con diiigenia
sfluiiila diligenza ni
laboratlsslina, >up. ui Emunrsiu
_ iiboralo, add. da elaborare
Eleganza, dlcesl delle opere del-
le arti, in cui si scorge squiab
tKiia e legiladrla di guaio »o-
prsfflno e delicato
esecuzione, i' eseguire che é bui»
dare ad cITella II «no penderò,
u l' opera proio'bi
eseguibile, ndd^ che puA eseguii^
si, falHbile^Per che e per ei-
sere eseguita, che si ha da Fare
Eseguimento, esecuiiona
■".seguire e Essegmre , metleK
adeSfetlo, ad ewcuiioiie nn'a-
Esenipiare, lare esempio, ritrer-
-:, elBgisre— lUJC, idea, ma-
>Ea eccellenle nel suo genei
che perciò si debba notar p
Esempio, modello, esemplare
" Tcilaiiier'- " ' — —
arte e propr. la pratì-
Ita, spazio, alienazione
'i. acqui sialo dalì'uv)
Ksptrlnienlare, conoscer per oiei-
EspcrimenlatD , adii,, da cs[ieri-
mentire, ]iTO\a.lo=iiet esperto,
pratico, versata
Eiperimento, caperle tua
Eiperlo, add^ che ha «spei'ienu,
«sperimentati], pratir-
lUOBO
a chccches-
>, seta, lana
ut, il faseiire
il Asciare, a cou che
lim. di bcela
. _i, dtm. di Ctacjqrit
Falica, l' uperarCj e l'open *Ht- ;
SI coiKlotta a llne^^dCcianftiit, ,
re per lo premio deii'aoMH I
Faticare, dorar btlea, affiAwi| l
Fakleiu, rurnu, Bgun) di qmH^ ■
ori, diróiui a que'fandnlMIL
e si tengono pei senigB M I
- lH)lleghe=bttorlnl
Fattorino, ragarao, di cui si nr
—no i padroni delle boU--"'
pkcDli e minDli servigi
Pare, dare
per essere In ncoende ; opposto
di slarsl^pEr esegidre— per "
sdogare un'opera = per al
carei=per fcbbricare^^Par]. di
molte malerie, vale miliare dal*
l' eiser loro , Tarlare , come di
muri, edifici), o BÌniU(= Fare ,
coli' articolo precedente a :
come fìiri ilbeecalo, fari
tto e ilmlll, vale esercitar l'arte
Fsnll , tolte le cose cbe circar
FiBurare, condurre a pcrlcihM
Filetto , diceii in generale dacl
oreaci, cotlel|insi ed altri, n
amanienlo rannata da mia d
due piccole scanalature, che «t
lo pia meltono In meno tn
piccol tondo rilievo a goiu <l
-"■"""' — bacdietUaa
a per corredare o abbel-
ondurre a Une. s perfe-
dsr conipimenlo, lermi-
W. di flnlre^Per prrfel-
rcndére ornato^ ailorno
idornala
. bottega dove li vendo-
iUglIo psDoi e drBwl =
urne culai eba tk U fòn-
1 ■!> al Ibndica
M^ protbedil^ la pwtc
If dj obeeclieBiu , eome
e ecc. =:Preiii) 1 legni-
eimmlerì eo. è 11 peno
dUsol la tuli
ncUare, pulire un lavoro
. dicesi l'alio di fiirbire,
alo della cosa lòrbitt
ipella disposizione clie
ti di una cosa iriaMano u-
il inslenie, donde l'aspe Ilo
lUtuzione della cosa slr-
soB^iMtKiKlIe arll lale
e regola materiale, su cui
• amia lavoro = bornia
Il (Uceil gener. dailI ar
qiieUi cosa, o ili di net
Urrà, di cera, o d' altra
a, nella quale si gettano
'.nto, U Kirniare, compa-
io ch'i drcoflidsto, 0
niaggiurmenle a
cosa, acclA resiila lungimente
i stoni cui dee
Fraataglisre, frappare, ti'inclari
FrasUgllala, Il frastagliare
Fraslagliatu, add^ da Irastagliai
"rastaiiliBtura , taglluizanientt
piccola loglialura
Frastaglia, trincio, i
t^regiamento , fregio, fOrailura.
guernìmenlodl vesti e arneai
Praglare, per fifegi, e guernlmen-
U = per nieta^ vale aUiellire,
ornare, siccome tarato I fregi,
Fregiato, ad(t^At fregiare
FreDialura, guernlniEnto, guerni-
zione, furnllurs d' abiti, d' ar-
nesi ec.i=rre|EÌauiento:^E per
qualsivoglia allro ornamenta di
ione , foi'niluca k
^ ■rriMhire vmIÌ ed
Lisia, per adonure '
e, nelter ne' gaoitierì,
Il ptHLtoalo armar checchessia
Inerito, odd,. da ganKterant
adare al gingili
cosa cbe va KanRherala ;
• dice ancora degli arp
■ dtlle Imposle delle flneib- ,
f denti nsci, uuBDda ai meltono
.' In tqieri, collocando nelle ban-
delle gli arplootCaniir dì gan-
iithtri, é 11 suo cOHtrarlD
Jjwbo, iiresEo gli arlialL vale cur-
K^NlDra, [degamenlo In arca di
rganie , Incanalatura , inCBSsa-
neUi quale pufi scorrere
n haposta o con telaio
m, V. i^ ganone
laccio, pegv. di garzone
K, quegli Che >a a alar con
per lavorare
«isare , fingere o itropkciare
■"n gesso
, ndd„ che ^ guemilo di
fifirigoro, lavoro fallo eoo intrec-
dalura di linee ornamenlall
ehlrianda , cerchio e ogni altra
Glusteuai cosa che combaci con
alb"! glualamenle , esattamente
liOlIO, ■" "-"-
Ronlb
Graffiare, lo stesso clie sgratlut,
e (alvolla Intaccar II manna, Il
metallo, o single con ferri a
altro, maneggiandoli senu arte
(iraflbio. add., da grafliare
Gramatura , lo straccio che /a II
Graffio, grafllatiira , grafflanMala
_„ opere d »i-
Greggio, e Greuo, ogg. etod
dd a metalli, pielre pmiOMtb
per ElgniOeare che e' aoa tu,
», lUtt, 1b parte più Mie-
naie e più grave Ji eteocke*-
siB=Per grosM»u=tHU., bm-
dert a somprarr In groanr.*
asolano, ndd., di grotss qi»
i< >j, rono, n]aleriale=jl Uà or»
totano , poslo aever., nM li
modo groiBolano , grossolu»-
f, uniisrare una ijualch
profltln, Incro, acqii
D|ir. quello che l'ODin
le, KnsrninHnla
nó, Wntnienta, a orna-
li, d' arnetl ce, che plil
dice f;iurntidune
gmire eun gitiiiiillaae
I, gnarnlmenlo
te, fernilura, fnifo, ad-
nto dei vesHmenll, od
r, lo ilwo che guasia-
tierl. eoLu) che si pone
inmcon ^inr del luu
Iella *na regola
Ilo, giiarnlmenlo, gitar-
atornamenlo
canutara, munire, Ibr-
cAeHla per furllflcar-
■Icoiwtve de'buunl pre-
I' arte
, principiare, ordire
I nielli le Itarr, mcller Te bnllette
liiiliiillettalD,<itl(Ì,,diimbiillelIare
IrtiiiiRKlne , imaBine, Bgiira di rt-
llrvo 0 dlfiliila o alampata
loinisitrlclare , hnpl«9trRre con
ina9Uce-.=per Implutrare
Inunorure, fermare a dente, <■■
nlre iniieme diie nriii di lenrn,
ori altra, ilccht 11- maschio f&IlD
nell'eiitrenim dell'imo entri nel-
l' Inoutm blla nell' altro, a pu-
re Il dente rullo nell' una aia
rleemla nell'inlagllo taOa nel-
ln]{iai;l<are, coprir di paglia qual-
lnijiaratiiM!io, ag^. di cow male
Impanila, a di opera Tatla ds
lm|'8«l»re, soplccare insieme eoo
Impriinellai'e , adoperare il pen-
Inipernare, porre sul perno, mel-
liupia'lnilu, nrfi/j rli
Implailrazione, Implailramento
Impiaalrieeiiinienl'- ' — '"»—
. le, l'seriJUrsi, induili'i«rsl
Impiego, professione
Iniiilornbai'e , («riuBre con pioni
Ih), come i Krrl nelle muraglie
ImpjODilralo, adtL, cbe
modo aaéBggliinlu l.. ,.
Impioinbatiira, uniriamlHirc Terrò
pomcuu, , ,
con pomlce^^er nieMf. ilscialu,
IinprcnSere , Imparare, sppren-
Imprendimciilo, il meltersi all'lni-
bliìo : ed é anche spezie d
pai latore
luggusgllanu, disegusUU, »
Bioiila, add., da Incsndclare
iDoamldaturi, i' Incamiciare
■ J, chiudere, rlslrln
nella groueua d' i
legno, di pietra o
|.er cacciarvi oc»
f dando la
Imapurralo, add., da incaparrare
lacarruculare , I' uscire che la 11
canai» dal canale della glreUn,
Incarrucolalo , add,, da Incarru-
iDCarlare, distendere a fiiggla d I
MrU=lnvollarc In carta
Incartata, add., da incarti
Incariouciare, mettere nel
clu=l£ in signit neutr.
ravvolgerai in guisa di ci
I |j5^ |> j;t[otie <|i ■
E Agar
Incaueto, udì/..
vale terrore, nccU»
Incaiso, il vano di flualunqna pa-
io. In cui 11 debba congeóir
t I
InEulro, U luogo dot
incatenare, legare con nira*=
In aìgnlt nnUr. pau., kart
Insieme con catena
icalenatm^ legamento eoa CU»-
na, lo incalenare = |i«r acav^
ce congii "
Incavare, br Ine
I^da In
propr. oon cavicchia
lncavicchiala,addL, amccM>,M»
giunto, flKo iirupr. eoa ntk-
chla=Per sIbiìUL, IneaMata
Incavigliato, add. da locailfllw*
Inoavo, futi, cosa iaoatatL Tel-
rdare, serrar con chUi-
irato, odd. de inchlovar-
ilun, lo inchiodare
■, iitta|UnT, Kalfiire
ire, V. a., clucinhlwe,
Ilo, adtfn da inciadilare
■Pillo , BKR. di dut 0 più
Bttr con la colla . a per
diro E|ulìne=Per ttgla-
«hlare , allravcnare una
eoH'allra a gulu di crucr
lire, parL de'meUlU, vile
l=:s-l
lnduitre, lu tlesio che iiidiulrloio
' duitria, dlllgciiia e dealmu
lngegnan=l)lceii ancbe btdu-
tlrla, p«r eurcUo e per arie,
a In un luogo, vale awn-
Ddiutrlsle, ndd,, appttrL ad Indu-
strla, chf dipende da fndUBtrla
SnarEi, aduperarecon Induilrla
uslriuHO, nrid-, ehi ha indo-
rare chcDciiesaiBi fa-
iianere nella cosa che
Ina; e lalvolla vale
■iniiiraHre, forliflcar
Ingabbiare, rinchiuder
Inganghenu-e.mellere
[ngangbcratcì, add., di
iDgarbare, accomadan
atriarfii, aO^stici
E coli' arie
Inirgno, acutui
IngeaM
« ctar, S011O piegale,
.gomita
, plegalui
II) l^rro, a limile,
bnno tua
InginocctMl
Dunubrìn,! ..
cb' ù InfliHiceliiati:
IngroBEO, indiitrueso, In qn^nliu,
Imegni , nfnf che gì.
tengoDO •poetalo alfe
tefliF, |>er Arie distinguer dalle
■lire
iDlsiM^re, far lacca, fare alla lu-
perDcle piccol taglio, ferire, a-
prirc con taglio, idrueire con
Inloccsato, atìiL, da Intaccare
Inlaccalura , piwol taglia; onde
Mwulurc, o tacche, dlcoiulal-
euiri tigli ebe al hnoo nel legno
e nella pleira per oaUegard uer
mire altri legni e pletrcjilce-
lì anche nelle arti per lo iletsu
che gli arteBei Fi
IntaKliantcnla, lo inlif ,
Intagliare , tiimar co'Jé *
legno, marma, a «H*^-
clieeclieMla : scQlpW ^ j,
lievo, 0 d' Intaglia .léT^
Inlagliolo, add-, da iatan'^rfr
Per pronarxlani
sto, ben ratto
tagliare
Inlagliu, la«(H\>,aper
oSi rilievo, oifl.__ _ ,
iDtagllunuT, intagliare, alar
Intasare , chiudere e lemr K
ICiiure con diligenu ; cM iT
che diceal rintani re
Inlaiatione, inlautura
intelaiare, mettere net leWa
intelaialo, nriif^ mila in tpkta
II
iterclao e IntrBeiao , aegaK *
itraprcndere, pigliare ■ bM
itraprendimento , lo Ifrtrafn»' 1
prende, che prcni
itreeciament», laTnirMeiM*,* f
il eaUegar*e lnli»aere4|M \
di treccia; intreedalora f
Inlrecetare, eollegarf, «imtÈdt^ '
a trecolK3iKUC
'HaiM(a>b
eUC |itr e>(
«Blu ad inTenUre =
« augno, «bbaiao
e fncernlciato, adii. ,
% flnvernioare, e lo
1 co» ÌiiTCrii)e«ta
. InicrnìeBrc
irhiiini«nla » (luaiun-
lli DC genio, botlega,
esl (tener, ilaali arle-
iiio rll tvltan
L, da laiilare=iUcesl
io dA che f folto a
1, luogo ove 1 chiinl-
e loro operazioni
1^ fBtlcmo, dltlcil
di lancio, mapropi
lavgro, lavo-
vorio, I»'
13»
Lavoranle, lutl,, che lavora, gor-
■tan di tiDtlega
Lavorare, opera re:^iauorar« a
mrasa eitangaj inadatiMu,
vale lavorare dì lotta Tom, la-
Torare con ogni alteniii>M =
Lavorare al<!ana cola. Vile
fabbricarla o ridurla alladovn-
Lavorallvo. tilortto laooratbii) ,
ale glornn di lavoro , gtomo
lel uuale b1 lavora a dliUiiilone
Je- ài festivi
Lavoratore, coIdI che lavora
ralrlce, colei che lavora, li-
La'vo
.avorazlixic, mail talvolta In sl-
(■nlE. di nianlpolailane, opera-
Ulone sppìlcats a i)uiuiItI)|IId
DM le ria per condnria ■ qnel
«rado che il desidera
da fnDl
LCRB, (
'a fdtla, 0 che ai fa,
per lalda-
tegacclolo
;gacclo1a
cTin el lc„-
Legarae, cosa con che si Uene
Lenamenlo, 11 legare, leaBioe^
Legare, sust., Icgamenta, U le-
gare—alrlnaerc con Rine, 0
altra sorta di legame, checcnes-
0 per rattenerlo = oppoato ■
Legalo, aM. da legare
Legatura, le^amenlo, ed uni
! nel lo spazio che è cinta
eKBme, e II legame stesao
[■«ittadriB, grazia, btìinta, i
driirailollBcaiivenevoleiia '
le porti ben proponlonale e I
diyiMte !■ una eon l'altra e'
Leva. Mettire, dare Itva, \
Bollevare alquanto con levali:
Levigare, - render ben liscio.
Levlgaxlone
Levigala, ailiS. da levigare
'"' — ■- — "-'lo di levigar
U^ltol'
Limare, aamlHgllare o noli
tlnia=riier melaf-, vale i
perlènona—
melaf-, vale ripulire,
limare, Hmai
t la apecie di quatslvo-
Liiellare. mettere o aggiuslare I
caie al medeiinto plano
Uvcllnlone, operazione del live
tare=rennfjii di livellasioni
diMnd I due puall propoill d
■•cenili. Casari» _ ..
maeebfa, vale rinvei
•ODI caia e forai
_ Far ehttthtitia a
làr rllueenle
luatratura
I
chE ella addolcisca o Mip
Imitabile
Maceralo, add. da macerare
Macinare, rl^irrre in pohf re**»
cheuia eon macine
Macinalo, odd, da niadiurcpv
nlmilit. pesto, infranta
lanlTO, piccolissimo cerchifUa" 'ii
(erra o di altro melano, tt < ,
Siali eerchielli concaluall * •>
rnuDO le catene ec, e i^afr ,
ala àlmmiudloe ti d)«< foM .
■ qaelle fatte d'altra «il^ t.
PI. di magtla. p
dice agi' Ingrallculitl eooiMrt v
di legno o di ennne , I col ir i,
ni, detti mandorle, mwo Io If «
ra di rombo .
Hangiagnadagno , glonutlert, t ,
per la pld di metUere t#r. • ^
Maniuardia, eoM di ritma pM i
IO gli arlcBci [a Ibrm
are manniSco e franBo
re, che opera eolle mnii
ra, opera di manlfeltore
Idvorto, il lavorare,
[ireiin del lavoro ite-
lo, add. ila manipolare
tnre e Hanlpolaliice, co
dIi^Ì che niantpola
itone, il manipiriare
' filtima jBano, yile B'
^opent per(e«UHnrin=
uno, vale porgere aJHlo
opera o lavoro:^/)! ina-
IDE quadro, a nitro di
a alcuno, y»ìt:à\p\Ma,o
I eaaD=£i!ear mano, vale
di liTe=Mani benedtt-
llcom quelle che si adal-
}at°&nr:^mir'''le ma-
e operar con prestezza
za, sDreltarai , Bliidlarc
tbeasta— Pormunri, vale
» bre, linpICKare la sua
i, percoolere col mar
e, accomodar checches
), add. da igattlellare
MiSi,!;
sa che
'arleflee pa-
5t.-4ìn
ne, pe
poier* eaei^
=:si dlee an.
che il libr
dove ai reililrano
que'ehe.!
o alla laxa
flalrìcolare.
regiitrare alla ma-
(rioola
llslrìcolalo.
■atiLà
matricolare
dicono, a
dlsllnd
Hdle iib"
rali, quell
ove pia opera la
mano che
inlelle
leecanico.
ine rcen naia,
dlcesi ane
ÌHerceria , -i
ire, come telerie, nastri,
tbltocce, cappelli, e ilnlttTaier-
cerìa dioeid ancne la 'bottega
Hesliere, JCeatìero, Mesllerl e Mi-
sHeri ; che In tulle le maniere
U)[UBlmeiile ai adopera. Arte,
Bserelilo, professione
Mettere ad effetto un' rvera, e-
«eniilrlf^jreile™ in oiM(W,
aasettare, accomodare, disporre
Minutaglia, quantlU di cose ml-
ninuto, À minuta, pualo avvtrb,,
vale mlniitamenle
Modano, Viliura 0 modello, col
■fcando le divFrsf frol^sslon
Mode Manie n lo, tormnriai]'^
Uodeilare, br modello
Hodellalo, Qiid- di modellare
NadelUUre, colai ohe Budella
opera che si vuol fare In eran-
de=:per meur, vale esem^are,
prolulipo
Modo, IgnBa, Bgnra
Hoduls, V. I., modello, far
disegno
ministralo •
affido de^li a\M^Ta\
. perftDcla, pegt/. di opera
OperaiKto, opera
" -■■, quegli che lavora f
Fnlo, l'operare. esercUi
e, nifd., che opera
e Oprare, ^e, imjiienrt
sapere e la fiillca tvt-
M MrU di checel
con trarla separarli
di lanairlla, o altro
-hto da bocche, va-
le ohe atr1n|e fórien
HatciIILE, usasi In sigr
HellaDieBlD, Il nettare
Meture, rlpallre, levar
cUe, K brauure, pui
viaìi'caltivo dal bui
Ne Ila lo, add., da netta
Ne natura, porjjotiiro
Titìto, Òdd.,"piillo, sen
In ae medeslne, eoRie nastra,
faa e limili , per Istringere e
per fermare
Norma, per slrallil., modello, re-
OccurAlK, diceii per impiegare.
Opeflce, lo ste
Opera, che a«
eRozlD, faccenda :
socheopiflce;ar-
he per .Incope si
■ simill=Per ariillElo,
''J^S. !
Operativo
meccanica, bniva, in ._
chiede r operadone della n
Operatore, eolul ohe a|>«ra
Operaiioneella, piccola ape rtr'
Operaiione , l' operare e " "
Opcrella, operetta
Operetta, dim. di
Opericcióla i
suo ìaogo, e per ord
parare , oppreslare ::
Difllfrc, Iruporre
diaposìiìone e colbca
refula, inodo:=per eoin-
Ifcii ordiat, in ordine,
, co* ver^l porre, niet-
tlmlQ, vile mettere In
D Dr<IÌnBl4inienle , ìd or
, - Ordine, il)(iir. , yal(
dd., da orìan
per ilmAlL si ince del-
«lU di cbeeeheitl*
ulrcmlU iS quali! t-oglla
PudroiKuno, di hi. di padrone
Padrone, che hn dominin, cbc co-
manda a'suul operai, che tiene
negoiio 0 boltegn in sua pro-
PsEB, mercede uat laviti
-ngamenlo, mercede
Sire, dare il preiio di olft
e ad siili li dete^àtlribuilo
dIIb cosa, per quello che altri
ne dee pagare
-'- dttcti talvolta paio a u"
■aU non diviilblle, cor
tlIA di zuccherD, di burro
pece, d'sraeiita, di cera,
nllre si Mie cnse , alla q
rata, riparo che il liidlninila
ihecohetila per dllèia
Parola. Pigliar parola da alon-
— vale rarsl dur l'ordine a li
inga iuU
, eolui cbe orna
, il modo dell'ornare,
, per aliali t^ latleino I
d'alcuna maccluna,
NI. À padigliane, posto
rate a maniera di "--"
p'nmirarc""'"™
io; neon elle itgior
ir «en«ril
! eoi peonel-
colpa di pen-
pennellnre
Penn»lleg((lorc , laiorar col peii-
PmnelleKijialo , add., da penncl-
. lenstare
' PrnnelLa. Fart nlcu/iH nua a
pennello, vale farln >>ccirl1enK-
Diente hene, c<nn« se ila hlla
col pennello, col ituale ni Sa gip
itognel che si ha a fare
PFrfelU), dlee«l di lavoro comlot
to 1 perfotlane, a compimento
prrRztonalo
t PcrreiloniiDento , <1 perfeiloniri
Perhilonare, dw perfeilone
Perfednnato , aifa. , ila pcrreilo-
Perforare, fcrai
Perbrato, add., da
Perfiirailóne, Il perf
pcrcttolendotg perrldurln In pol-
vere 0 rofUnarlaz^lliiiirat., v*'*
Infrangere o atumieesrc
percosse
Phinare, adegmre, far piano,
TCKiiIsre. appianare
Planafo, ndiL, da planare
primo principio
PiBDiare > per ilniilll. si dice
tarli nudi del conlleeare o
fondar checdieistB In qnil
luago^E per fermare, culli
re, e oltre all'itllro si uu
che nel s\gnll. aeutr. do».
Piede, tnileiiM. baie
- ■ ifertorr di -'
f_ la parie 1n£i
1. Piedino, dlm.
-fleiiBnjenlo, "
algnl/. alt.
Pinllara a forryvBle cominciare
rainri a<it<'>*<'"i> !<: dlrlU
Piombare alruna foia,
irnir. att.; tuie rhconlTBI
pliHubo s'ella sia a pw]
Fionibinere, cercar rdtm
Ibndl 0 le dlrlltnre col jt
Piombo. Vìcir di pi'omfeo,
■isclr del perpMidleotaiJJ
bo. pollo acv., «ale pw)
Politura, pulitura
Pomice, ptetra IcKiierlostrNt
— «a, piena tulla di ps)
Pomiciare, lisciare, poltre I
pomice
Porre in openn, vale oian
tlcare te. = Por uiaim é
laoaro, vale incD(dnriM4
li con alcuno, vile M
«tar con esso per terM
Pollicelo, add., tfK- mttu
se
, acrpililala oolw
I , vsglloDO aeqaW
. ewj
1
a, ed nnehe
accr. di pratico, che
gran pralica
td^ dhUnlo^Dv^ [irc-
Ppofliro e ProflI»,
Proponionalo , adii., hllD a
liraportlone ; che ha proponi
ne , eonveulenia , aiinlogli a
, dio pia com. dicepil
cofe h-D di loro
i-rolo, colui che e 11 pHmo In »l-
Iota, pr™.
cona nrle o eserelilo
erCFOB enfi V qA altro]
perUa ilrL suo bpne o-
Pulire e Pollrej nettare, purgnre.
0 in controMmliio ,1!
levare il superfluo e nocivo -
)t«, o d) lavori estgaitì
per Instrare, far liscio
, oppareccWsiT, «Sder
m pronte * poterà)
Pulito e Polito, add., netto, «en-
10 iDacchla ; teriro^r IìsgId^
In opera
>-pr»a,«l dice dell'Ha-
iiuleme nel rueiuKar
te, far bene e nettamente chec-
Irina, k'iito, a simili:
Pnlitorè" collii che pulisce
a, Po Messo che pr«.
che si mette alte estremila di
1, conia
, add.,prei;ÌBblle, di
alcune cose
PuntHtetto, dim. di puntale
V ptsg. di preao
Puntellare, porre sostegno ad >I-
»pprei«re
add., d» pmxan
CBsctii, 0 perchè ella non l'apra
0 chiuda
iiuU,"qoeHu cTvll? e
Piinlellato, odd., da punleltsre
Puntellino, dmu di puntella, pun-
.ereede o guQdHKno=;
tello piccolo
Puntello, legno, <i cosa slmUe,
'Atn'a'^ntò
con che si puntella
, eandurre per prezai
, add., caodoiw per
firalura
e, coM che Inoomin-
UaadrBluru, il ridurre in fliura
quadra, o'in quadrato checcW
RlHEiciUK, TMmpare,
M.m— Pp»..i, BgjJ arici
:lo, che anche di-
0 Kmpllc accerchiare
ibaltare, racconctare, ral-
tq>)>are, npncMare
a 1 — g„JQ ji racconciare
■igni
Raffm . . ,_
BaiglDsUre, njtlll'iilwe, iceomo-
Raiipezismenlo, Il reppeiiare
Rappcizm, rieconcisre una noia
rolla, metlendovi 11 ftivi che
lUppeixala. adii,, da rappeuare
Rapplmarc, Sa plana, appianare,
tfitnKn
KippEinalo, odd, da npplanare
B^ppteeatara , 11 rappicearc, ap-
plccalura, conglungliaenla
Rixhlare, levar la auperlìcte di
chcccheiila con ferro a altra
' eOM tuUentt
KmAIiIo, ddd.
SMchkalHra, Il
lerti che '
Inolia doV * sMU
Raspare, ailapcrarc U mpti *
vare 1 colpi e pulire con liiiilfi
Ratpslo, odd.. raipare
Riascllatura, coaclatora, •»
Rassetta, adii-, nasellalo
Raisodare, per netar. raic I
Rassodalo, add,, d* nUMdw
Rastiarc, raschiare
Ratlacconamen .
Rallaocanare, aUMUT
BallaCCDiuto, ddd., da riUMC» i
Ratlestare, rimeiifn- i i-n-i.i-
HattoppaiuentD, niM <
Ralloppare, meller .1 ■■ ;
Rattimpata, idd., d,ì '■'.'■
Ravviare, rionllnor'- !■ -p.- :■
vlluppat^ oone cai^i^iii, miur
Recart a Jliia, a ptrftiiùiiw Itm
vanllono dar fine. Unir», Mal'
nare, perfèiknare
Retola, Doro», modo, < M»
tlramenlo della via dell' af»
Regalo, none generino, untala
ti mette a oonlalts delle aNr
re nello ipianarle
Reintegrare , Tlntegror», (*■»
vare, rltoriOr lacounalpM
n cintela, add., di relntri
Relntcgrailone, Il rcintrtiru
me, rliirci menta
Die slintle,
buclare
restaurare
e, rìslorare, rlpirsre
ire, per Halamture, ripa
Dtld» rvUeaUto, Inlrec
guliB di relè
r ilnlll. dlceii s qulun
itrecclstura «I di fune,
mcbe di Dio di hrro, di
E Mmili, per lo |rid niatii
laro di checchessìa
IntreccismeiiHi htto
f, add^ da retllflcare
RklUmenla, [1 ri aliare
Riallare, reHlaorare
rlilorare 0 ritornar Etie&
prima fonai o
quarilflr"e._ _
tosdlmenlD, ribsdiluri
re, e ia parie ilei rh
rlbadi-
punM del
Ribidire. die nere II
chiodo, e riballerlfl vi _
cspo nella materia eonfllta, ao-
clocchf non possa allentare, ma
stringa pili nrte
Ribadito, odd, da ribadire
Hitiadllurl, la iiarle del chiodo
ribadito, il ribadire
ililiallerr, di nuoio battere, rl-
Rl^lUmenlÓ, Il rìhntlere
Ribaiiltura, il
Rlbathiti, riballlnu
!, per riba-
ciare, rìflccare o rimelltre
eiato, odd., da ricacciare
ito e Recapito, indiriuo, av-
nento, spaccio=p«r compi-
"°"!?il.
RieonllcCBre, oonftccar di nuovo
Rlcunficcato, add., da rìconfieCSK
Kld., riron&euto
p, eonaaeuere lacerne I Riconaellvn, riunire <U nuaio
Bicoperchiarc , ricoprire, rimet-
tere ii GUiicrchiu
RiCnpei'chiatD, adii da ricoper-
Blcuuerla E Rico ver le, li rieo-
Ricoslruire, coslraire ijl nuora
Riducibile, add^ che può ridursi
Riiliiri'e in eiscrt, reiiarure, ap-
Riduciiuenta e REducluienlo, il
Blbcloieiita, il rlbre
Hlbre. br di nuuva, e si usa i
signiF. ati. e neutr. pati, i
Bifar ticuro, yale rassiuursri
Ver ritUirsre, rlDieilcn: nello
11 prima, rlaurcli'e
t, di nuovo lasciare, ed
aemp]. baciare
itublle, add., che si pud o die
WhllD, luit., vale lolvolM uld
\ltbe mtlo, come si direbbe fal-
^Siini;0 = add.,a» iltu-e — per
ti niiavci tendere,
parlandosi di legnami, tuie la
stesso che (endere, segar aue
0 pancone per lu lungo
RlfenuarE, BirlillBare
Rllèrrare, lèrrare di nuovo
HlBccarc, di nuovo Bccarc
Rlllgliere, flggcr di nuuvo
RUurLlre, larblr di nuovo, ripu-
lire, rlnettare
RUtarbilo, aéd. da riCorblre
Riga. Fir dtri'lla riga, vaie lo
ileisD che dlritlauienli
Rigare, tirar linee
lUgato, udd., da rigare
Bigheiutu, add^ riiialu, vergalo
iUglro, diceai per iiualsitoglb or-
li '
RÌÉo, riga, leKAO per le
diecchesiia
f, rtanoTiK, rlDiiavcl-
rinfr^cBiiieiits
la rillfuia, pgsbl ODI'.,
fuMunenlc
«, ftr un goniba irtlfl-
UécGlieasli
rorc, limellere In goit-
iate , rìlkr l' Inglnoc-
, per melala, rìcongiun-
>ne e RimivaglUDe ^ jI
■hjp[iare , intasar i
ul che si tanna con |>i:i-
gnOiCbe dicoiui[ merze
:dd ìiEoppa, baiubagiu.
Il ■ìmili mslerie
: , meilcr iep|ic, rlii-
fnlo, il liardinare
HESTCKRI 4SU
ire, rloieillare, porre riparo
■r rifare, i-iaarcìre
stura, l'iparu, ripurameolo
Il iiiars liuiié, riparo, reBUurBilaiiC
Hiliaro, il npararfi
RilwjaBre, dar i'ulUnia perfeiiom
Rlpnsasla, il l'ipasiare
" ipEiiamcDlD, raccaiiclaiuentai. Il
Rlpuurc, rappenwe = raceon-
iijilegsre, ao^m^fai
e raddap^
lilla qucUu che In al
irptr
ir cheackei-
Rlpullrv, rtputlre, i'
Riparlare, igglungerc aleuna cu-
Klpuilu, iiitt., cld cli'C ripostalo
11 primi tivù
Klpulimcul
, 'idd.j da ripulire
'1 ripulire, ripullnienla
Hlpul
Risaldauie'ntu, il rlsa'ldàre
RI sai dare, saldare
Risalddtu, alili, da rluldare
RliBlilatura, rlUDldameiito
Hiapraugare, tu spranKare, ma al
itaurauKQlo, rlHraUneiktQ
i
lS4i TECSIILOr.lH o
Rlstaurare, rcitsurare
Rlstauralore, colui che f'[Btaurs
RIilBiTTO, restanro
Risiti parf , per slmiliL, vale li-
Rlsloramcnto, ri^e, rialaiirare:
Ristoro, rifìiclnenlo, rinnovaili
Rlslroiilcciare , Blroplcclgre
nuovo, frrsare di nuoio
RlitTMxare , fsrc una seconda
Rllaccare, altaciigr
, -iliicear di niioro,
... ji nuovo, ri-
o iDOdaiialurB ^|
Salario e Sai. ,
talora preiso p
cede pallull- *■
fialdanicntD, I
le Ito del Mid»
Saldare, rlndrc.n
coniliuniprc le ■
Eure ; e si dlcC| ]
Rivalla.
quali
Hltacllare, di nuovo tagliare; e
lalora sempL ta|{ Ilare
nilondare, dar forma rifonda, lorv-
dare=Vale anebe tagliare I' e-
■tremllà d'alcuna cosa per pa-
recRiarla; e ai dice di panni,
llbif e shuili
Ritto. Rilli dlconsi dagli nrteBci
lutf I peizl di l^iTO, legname,
o altra, polli per ritto ad uso di
■fgfn e eolienire altre parli
t di que' ferri, al
.. . .. ™ tempera Bar-
io veida il taglia
Rizzare una bottega, un nega-
£Ìo, 0 ornili, vale caminclare a
tenere aperta una bollpia ec
Rondine. À coda di ronaìnt, si
dicono certi lavori di ttrro, le-
gno , 0 slmlH che in una delle
ettrcmlU si dilatano a aludiliaii-
la della coda delle rondini
" ■ ripulita, rovido.
e di legna
a Rota , dlceil per gira ,
••■ •.uiiferenza, >Aita
RuvldD, odd-, che non ha snperfi-
de pimia 0 liicla, ratio
SiQOM, luil., plccda pMie che G
biÈS
Sbadire, r
Sliandellarc, levai
Sbandellato, a ' '
delle
Sbarrare, t.__
Stuvatura, dlcci^
ligìdtf
cavar la bietl»^
»*»eDle Bii operaiione
•bia fra mino ; e non
Iti., b1 USB anche nel
Wdlti
^1 gettor fiiori le bui.
' Metti propr. ad un cer-
Y °Ik fonno gì' Intonachi
"w d' ina poraloncella dJ
ncrttìc uer iD più di A-
Mi, atmile ulU UsU a
UDd)DubullcllB,lsgclan-
na limile a quello ebe
■netti 0 chiodo nella mu-
Ml (aianwlo fuor)
ilun,add.,dB sbnilettare
lllaló, addi, fallo a tcicehl
niarlilo, dlvlio
t. Incavar legna , o ple-
ilnll coBB, )ier ridurla a
Il piocolo canale
I, odd., da scanalare
ra, l'flflello dello icana-
w^propr. «Uarlo acan-
^r meMir caholare e-
mento, scanal ilura
re. Fan lo tcanntlla-
•è scanalatura , o loca il
«r lungo, che a' usa fare
amenta dei lavori d'oro,
, 0 altro melallo, o pie-
Lo, latoro che si (a su
0, aM., da acanUiDi
UTB, il iuOKo o la pi
levare alquanlo dt i
rtlcialnienle=dlcesi
di qualche allrfl ci
;YÌaIt|UBnto della su
Scarnire, per nieIaL, vale dini
nulre, iniplccollrc, scetnare
aruati que
che s'altsraa al piede
Scernellare , lavorare colio scor-
peJkE=per inlagllani
Scirpellala, colpo di scarpello
SciJ-pellata, irdd., da scarpcllarc
Reir pettinare, icarpeliarc
nspe suIìb giretia o suÙb ci
Scarrucolato, add., da scari
ScasBlnarc, ron^iere , guast
Sconnoellere , contrarla di com-
mettere ; e lale propr. dlsbre
Oliere di legname, o d atiro, che
fossero commesse insieme ; e si
adopera nell'alt. signi£ e nel
nriitr. pali.
Scompaginare, iiirbar la simme-
tria, conlijnder l'ordine, e si
usa anche lii slKnlf. neutr. paJt.
Scompaginalo, udri. , da scompa-
ginare
Scompartimento, lo scompartire,
e Iftiiarte della cosa scompartita
Scompartire, compartipe . dislri-
Scomparlito, udd., da scompartire
Scontìatura, per melaf, si dice di
cosa impcriella o mal falla
Sconcio, malfallo, deforme = per
diEordinalo, senia ordine
con Rite, schiodare
GconBcealo, add.,à3 scondcciirc
«hìodlUi, BCDDimeisD
[, per ìscaiiScMln
Sconnetterei conlrarlo di coni-
culo, io »lulD della
Sconquutue, seaijinare
Sgo[H|usssd, lo seonquassflre
6conl»p|>esare, l'alio dell'andari
sia la bllaneia, o Bla del iierderi
PequIHbria
Scontro. Scontri, dicanai qae
^Cni di metallD o di ferro, chi
H dispongono obbllquamenle ,
MCr Termare alcuna casa, sieché
posai muoversi lerso quel-
Waé
~SMpanml
• ri, ere
rie arti o niesMerl, non placca-
dogli I primi
ScopertUart e Scoierchiare, le-
vale il CD[terchÌo, aeirorìre
&i;tqierchlatoeScaverehratD,add.,
Seornieiametito, laioro di cornice
Scurnitlare, l^r cornici
Seornielgto, atlif., da scorniciare
Scorrere, si dice propc. li cor-
rere, 0 mnaversl di quelle cose
die acBfqiaada dal imo rlleino,
oamnilniiio troppo f\ù veloee-
meote di quel die bisognerebbe,
Mme ruote, carrueole e slmHf
Soorrello, orfd., che ha scorreiio-
'Beoraolò, add., ohe icorre : onde
dhwsl capoto B noria (carjoia,
a thnll), Cloe che scorre aievol-
' BWDt», e che qnanto pia si lira,
pia terra
Sere|>olare , crepolare , lóadeni .
aprirsi, cominciare a crepare
Screpai a lo, add., de acrcpolire
Screpolatura, crepatura, Iciturli
Screpolo, icnpolalurB
Screapare, diaiar le crespe di lui
cosa increspata ; conlrarlo ifTfc
alche d
Sdoppiare j conlrarìu di sditof-
Sdrucito, tuit-, spaccarne nto.Epat
calura, taglio graude— atM., »
perlo, feiso, «paccato
Secare, v. U segtre
Secco, atfif., dicesi d'oper* iM-
faceMmt
d eui^H
acganiirniu, il B
Segante,- che bi.„_
Segare, propT. recidere eoa fM
SeMlleelo, add. , buono e amb»
ciò per ejiere aerato
Segato, add., da segare
Segatore, "'"' -'■" --~
'tesatura
che via .. .... .
casca in terra in segandoT::^r
fessura e ^visione che H li
r jier quella porle ove h
notare le mi iure di qnt-
piomlw, Am-
egnare,
Innque
le per gius
Eo 0 slmili
Semplice, achtetto, senza arlUcio
SerraittBnlo, Il «emirB
Serrare, accoslsre, unire, »a-
Serralo, unito
'crriglo e Seriliio, il jerTlr*
Suaie uomo appo nejfiiiio a pa-
ron di bottega, o capo d'arte
tàuVt. 1 iti l'I , poslD ava., ni:
le, e BjuraL, per l'sp-
Sfregacciolare, leggermente fre
S fregacci ola 18 , leggiero ifren»-
i^vldere in falde
dd., do sfaldare
, lo sfaldare, e le cpje
, iDalilellare , ridurre
levar le feste, conlpa-
Ugllare via una cosi,
iRiO ehecchesila, come
«are le gioie, del lorre
udii, da sfasciare
I, lo sfUciare II legna-
ndoto^:!) dice anche dì
a sega logUe dal legna,
Mrt die si stfa
L <U alare, Htm
Sfregiar „.., _..
l' ornamento
Sfregiato, lutd. da sfregiare
Sgangherimento, lo sgBDgherart
Sgangherare, cavBirda'gan^tierì.
BcoinmfelWre = Per melaf. vale
levare dt se ilo
Sganghen '
melaf. vale icooi posto
jovernalo, odd-non goiematoi
per irascuralo
UrossBmenlo, lo sgrossare
S^m^sare, diasroasare
Sgrossato, add. da sgrossare
Sguernire, aforalre, contrario di
_ nil», ndd. da sguernire
Sfinetrla, la ateiao ette simmetria
Slraelriab o dminelrlala, (allD
ile' g>n;
= Per
Simmetria, ordine e proporilotie
la ehécchassfa
delle parli fra loro
id± da sferrare
Slargare, allargare, e si u3a iji
levare e rompere 11
slgnlf. alt, e neiitr. pa,4.
Slegare, contrarlo di legare
rdd. da afondare=senia
laiK'yEu.-Kj.L. . «
Ili é levalo il fondo o
0 In parlKper guasto.
cantone di checchessia
Smussato , add. da smussare .
smusso
, add. da afondolare
Smusso, tutt., il laaliamenlo del
cmto'^add. smussalo =Vale
ioludd'dasfOTBCchiare
anche, che non la per dlrlllo.
miiKir la forma, tras-
che ha lagnalo U iMnlo = per
slmillt. tate rotto, tronco
, come sformar le scar-
Sodaiuenlo, slahllimeuto, confer-
eme, -vv., f<Lor di for-
Sodare, assodare, consolidare
Sodeixa, nnallta di cìb eh' é sodo=
idd. da sformarer^le-
Per mefaf, vale atthlltU, ftr
11 bruita ramia = Pcr
lo, ecceder le
SotUnsit' visto dà BoUsH
Svllumaeslro, s
Solloiquadro ,
■mi'lHBrc, ripie«»r per di .. ..
■•'"-eiiare, nif nere in sopprej-
e li prende anche flenrrai>
Ile per pigiare, o calcare
miet. Fan O lavorare topra di
ti, li dice degli wteDel che
L — !.. .„n nliri, ma cscr-
jrle da per »i, a
loro pra e duino
— ^«cElng ere, clgner di sopra
■aocInKlila, cìrwhia che sta
aspra iMn clfiihia
'"iraeclato, aàd., cinto di sopra
.ireccopcrta
|Ì«^^dopiri«r
coperta che
Taccia che sta sopra
*BI!
... . , 'UOl dire lolla aqua-
4ra, che i quando per nccidea-
At d' InlUnatun male aggtiuia-
>|ieM Uralo o ilTHcinalo non
.pub fare II suo caria
(lliaiKi con 8ai„,
SpocciuueDta, lo q
Spaccare, fenda«, ■
Spaccalo, ada, dr -~
SpKcalitni, «rtm,.-
Spacciure, iKcM) d
""'■, e vile edW'
Spaiare, contrari» jt^
Spalancare, largw '
Spalancalo, add. i
Spalare, tor via e
irare^eanlrarìodipt
parar la cosa, o' '
e' paramenti
Spciiamenlo, lo _^____
Spezzare, rompere, ri
Speziato, add. da w\
l/™"»»!», iplaniiniEnla
^«Mrirlo d' appiMwe,
y^Wi» dal Igneo ov' ella
JS"», che diceai anche
"t '•No vIto de' corpi so-
jjj'i hme e staccare il
■•^WBlrtrUid'imploinlrare
^!«i,fcll(.a»pi™, ama-
■ « •pira, chF si volge ad
«iilpe e Spolveriuare ,
Te In poltepe=per asper-
gi pnlvere checchessia
'Rulli e Spo[ V ertila la ,
da ■pfllreriiiare, e spai-
no, nel quale ^ fi disegno
?BOl> BpolferiEssndo r1-
, bccndo per quei buchi
Il polvere dello spolve-
I la alcuni gir
e, o timlll, HDD aprono
nenie la bollega, ma ten-
Diamente aperto lo spor-
. legno, 0 ftrra che E<
a Btlraverao, per tenere
fé, metter le spranghe
la, add. da sprsnfiare,
mito di sprancbe
cita, dini. di apranga
ilonsJe, addi contrarlo di
8 proponi one, conlrarlo di propor-
o, add. , che ho perdulo ie
Kpiiolalo, add., da i punlare =
wnia nnoia che ha la punta
npimiciiÉiir, levare ] punlelli
Sptirare, nettare, purjisre, spur-
gare, purifleare, pulire
Spurgare, lo ateUD che purgare
Squadra. Etitr a tquaara, oii-
niill , vale essere hi sltoaihine
i>erpendlcoiarc;Fuor di iiiia-
renolare colla «ijuaifra — Onde
essere fuor di tqiiadra, flj{ur..
vale essere sregolato, dlsontl-
nstozf utcir diaoiiadra, pur
llgur., vaie uscir de'ierndni
rguadvare, render quadro, o ad
angoli retti ciiccchessia
Squadrato, add., da squadrare
Squadratura, lo squadrare, t li>
stato della cosa squadrala
squadrare
^ivuiiiic, uurre, coliociri:.
SIgliililo, add„ da stabilire
~ tagliare, lanliare alla groisalani
taglialo , fidd. , da stagllare =
grossamente lagliatu
langn, pezzo di Iravicelio che
Slanaare , punleiiare , e aSoriar
Stancalo,. aSd-, da stangare
»».hc«Biare , mEllerc !l
, .0 «Uinglietlc, e rar le stori)
StsngbellB, |>kcola s tanna
StoogonB, stringa grande
SiflrE, pori, di liol leghe, o
leflci, \«]e lavgrnre, lem
baitela aperta
rimuavere a alorare I'i
enir quasi lì-
■temiierare
Stemperare, far d
eon IÌqu1do=pei' li
St»niper»lo, add, ^
=VaIe anche che non ba tem-
pera, cui e siala levala la Irm-
pera
Slemprare, ilemperare
Slempralo, add^ da sleniprare
Stentare a fare gualchi ìaBoro,
si dice del farlo con dlCncalU, o
R\er^ difflcollit
Stenlsta, ad±, fatto con Istenlo
e con loveroMa (Ma
Slentalura, difetto di ciò eh' é
Sterzare , dividere In terzo , o a
proporilona
S.tETxato, (uftfi, da sterzare=di vi-
so In terzo, tripartito
Stile, legno tondo, lunghiaslmo e
diritto, ma che non ecceda una
vogtia altra legno
colo, C(
■nlca di Alce
Stima, quel pregio che una nota
si crede valere, a che da un
perito t stato determinato
Slimanienlo, lo a Untare, a Unta
Stimare una caia , un mobile , o
slmile, il dice per dar gludiiio
della loro valuta, dichiarandone
11 preiio
cu — . — .^ j^jyj ^g aUma
SD, ridotto In
carni 0 stalo
Slrtedo, peno della co» slito
Sloppare , r
eiats^Dicesi ancora la rolbm
che resta nella cosa slraeciata
Stracco, dlcesl dagli artisti b qne-
Straruro, la straforare, tbroftUa
cotto straforo , piccolo iaro =
/.OHoror diitratòro, vale Irt-
forare, o bucherar lame, o altri
(erri, o cose sliulU
Slrameziaoiento, Irampziameato
Slrameiiare, Irameizare
Slrapauare II ineitiere, Èganl
>1 dice di chi opera ino
strupauo
Strataillare, oltre modo tagliare
Strettire, restringere, dImludK
lo spailo, 0 I' ampiezza
Sirie, scanalatura, sorta di et
mi andò ala ali
Elrlscia .
, strisela pkBU .
dlceal a qualslatl eowi
alquanto phl lui^a ek
di airinliNla
sinaciuoia, oiuL di IlrlKla
Slrollnare, fregare, strupledart;
e diceil per lo pia delk eue
che al vogliono ripulire a ueltare
Stuccare, prapr. rlturarc, o ap-
piccare eoa latucCD
Stuccato, add^ da stuccare
Stuccatore, arleBce che Isran di
Stucca, nijl-, coiutiosta dldlTCr-
diligerne
iKDcrhiBre le^iiicr-
ilcuna cosa sppun-
TnsBeJlopej fare o inflterB [aueltl
Tnssellello, dim. di taiscJlo
Tasselli DO, lasse! le Ito
Tassello, piccol peno ili plelra o
leu no , o alire slmili malerle,
che si eomnietla In luoKO, dove
sia i^uas lamento, o rnlturii per
risareirla , e talora anche per
oniamento, 0 vaiiiet^u
'aita, dlced li sbkiiId che si fe
piccolo tiiHllD = Sl
HglFi
quel poco
:ca della taijLia
idere , separsre, i
d'una (luantità con
ilrunienli taRlicnU
-, da lagiiare
id., di soltii taglio
latfllenle di quei ila
idd^ da isgllunare
■are, chiudere
i^UDla per qualsias
fobbtica, od opera i|ua-
Tecnologia, v. g,, dbclpllnc che
lersa sulla Immediata nuplica-
zione delle aclenie Itsiche ee.
alle orU ed al mestieri, tì che
gli arteflcl nelle opere loro non
iBcclan contro I Terl iirlnclnli
sclentmcl
Tegnente, otbL, h itesso, che le-
nente, cloi che attacca, che He-
ne attaccalo, Ohe dlfflcUmenle
si stacca, tenace
Teanenia, tenaci ti
Telaio, termine generale degli ar-
tisti, i quali cosi cliiamano quat-
tro pialli di legnante conimessi
in quadro =£ gltrEeì vocabolo
pur generale ohe denoia qua-
lunque macchina che abliia qual-
che simlliL con uiiella da tesser
la tela
Telarcllo, diin. di lelaro u telaio
Teiaro, Io stesso che telala
Tempera e Tempra, consolidailo-
ne arlillDlalc, induramento fatto
con arliililo
Teuiperanienlo, Il
Temperatura, Icmijer
Tempre, tempra
Tenace, add, viscoso, legnenle,
'cKe sgetolEDCDle s' altacca e
^ i]rittciie = pcr Bimllit. tale che
■ Vnene lungunCDle e forlemen-
■ te — p«r hublle, ferma
■IfpWM. si dice della pece, del.
^ oolla e Umili caie viscose e
Tondiliir>, per toniUlura
Tandg. inotaln, di lilleva, Cht M*
' -"- a attaccala ad altra con
cavare chcccheitia dfl-
dhHtlezti. piegare
rcer*, lenire
Torci ara, f
Torlo,
Terminato, add, da lennliiB<'e
Termine, per flne o intenzione,
che altri al preflgEa, od aeizElbi.
a che B'tiidirìnl niir operare
Testa, dleesir estremi ti) della lon-
■heizn di qiuluRciue >1 1*01119
cusN, come tuta aiìla tauoia,
dell» Itln e limili
Testata, cima della parie >upe-
lis, dlconst quelle vi
.._. a Ala, ohe aono 1
parli pid dure del legname,
oondurre cu
, e alcuna cos
verso Eè con vlalen« = Per
dlslendere, eondurre, costrnl-
n:=É parlandosi di alcun la-
voro, vale condurlo a perftiln-
ne fet)brlcarlo ^ Tirar gli) un
lanora, vale atrapaiiirlo, ali-
Imrracciarlo — r/rure u terra
un laroro, vale demolirlo, e
per nielat svilirlo = nrare n
Tondamento, il lo[>dare=per ton-
Tondare, tir londo=per tagliare
larKheiin •aier>
] alla sna altHis
attere, perciralere
nellere e Trammetlere ; mM*
re Ira l' una cosa e 1' stira
ne ne, trsniEiio
uezzamenlD, il tranieiiare
TniniEi«re, mellere tranuiio
leva In tonda
^^^^Fondeggip meni
ilrelln
li meno per dividere, o Ma»-
lartire e diiHaguerc
ananare, forare col WapaitO
alto d<l/ri bilancia j dlceil rfi-
't n tratta alla bilanrla , ■
>ale far che la hUancla plt|>i
Travailiare , lavorare ; ed la ll-
«nlfTiieut/-. e neiifr-.pa»^ va-
le Bffjlicarsi, darsi ila fare
Travagliatore, colui che tratiitli*
Travaglio, afTallcanietilii inloriiii
-".'operaregier lavuro, e loec.
r.r lavoro ralleoto e dlfllrilr
TraverM, per almilll, si dice di
—lalunqiie cosa Clic sì punga a
rerao, nild.. obbllquo. Boa di-
.Jlo^per traversata di Male
Treccia, al dice a tutto i|Uclla che
i inlrecclato tniieme
Trecciare , ridurre a trecciti J^h
iadm^ nilautanunte tagliare
"hiGlg, lailio, ti-aataglio
lumenta, Il tritare
■itue, rìrlurre In minullsslme
l«rUce11e
iuio, add. da irltare
ritBlur», triliinento
■ito, add. di tritare
rllnrac, difcttu d'ognlinvL, __
ne, D eomposlllcme r oppQslo
tritoli di chfCCheiBlB
rllurHiione, il trilnre
riiiltare, sitcetiiellare, iraiin-
innbare, adoperar la tromba
:wr alzare o eslrar l'acqua a
litro llquure
bo, co» htla In brma di cl-
nitro, cava ed aperla per la
'Ole Ila, d'Ili, ili luLu
Ilio e Tubalo, piceola eannello
ME, tagliare in obbllqoa, o
1 ■ anpiatora, auinare
itnri, loitesM efie augnala-
■^J'agliare a unnaturu, di'
IO wii artisti i] tagliare s
la, che anche dicesi ungila'
, con giunge re due d più
rtr., esser ili pretic
Talerli di alcun.
:e bassa, e poeu usali
Vaiata, Tslsenle, prcizo
"aiutare, stìmare
laiulailDne, determinaaione della
'aria, add-, diveraa, diBereale,
ena, per timilil. il dicano lilel
segni che vanno aerpendo nel
legni e nelle pietre, a guisa che
fanno le vene nel corpo rlegli
«nato, segnato di vene, ed è
legno, che sia aegnah) con (jiiei
a, nel «Ignir. di q
1 che vanno aerpendo nel
legni e a.
cnSere a p
volta, contrarla di imdere in-
(liirono=F«nde«v tmHgrosio,
\ ale Tot vendita di tnltala nier-
contrario di vendere a minulil
elpio, intraprendere a far chei:-
Veraicare, dar tn vernice, inver-
■aice, composto d! gomme e
Bgie, E rt' aiirl Ingred^nll, che
'ernlciato, add., che
invernicato _.
l'erri nare, traforare,
foracchtare
r'ereo, dicesi per modo, v
via. modo = Mutar «erao,
in gran volonu e pronleai
e òperailoni e al larora
1. Dar Botta, vate volgere
o ai ftr-
TolU. 1_ , ...
una ZiFFO, peiio di icgao, o di ftl
'— - -" -1 di altra nulcrìa, di iuta
plA BotUte ehe ibU'iIM
la quale al luruo H-
ttMcnATUlii, bocca delle fornaci
da Tondere o calcinare ecc.; pili
comun. bocca
Accendilola, maua, a canna per
u)o (U accBndtre
Acda, Uno, slappa, n canapa Alala
ioelaìa, addalaDlo, acciarino
tcd^uolo, hrro con cui si dà 11
Ola ai «alleili
Àcelirlna , accinluoto , strumento
di aceiaio, luogo e tonda da raf-
filare i ferri
Iguto, iiiit., obioda, «hlOYu, chla-
Allargatalo, stniraenlo d'acciaia
il Qtrvelo girai
"- -op*"»"'!
le' cerchie t'ii'd'
portano fn dito
Anellone, aeer. d'anello
iinlnia, parie Interiore di ninlli
istruveaU e di molle coir, co-
OM vai, bottoni ce.
Animila, Incegno dentro a chec-
eheulA, il quAle facilita o Ini'
^^_ jMdlBce l'eoir
^K^«rAi o di qa
Zeppa, bietta, a conio piccolo
li proprii
me nelle trombe da trarre M
Apparato, dlceai del tornlm
' !lle parti che compongono
Appiccagnolo, ancloo. o tinlle per
appiccar checeliesaia
Appiccatalo. »piflaatsnoto
Archlpenicla , quello atrnBcnlo
coi quale oarecchl arteflcl af-
giutiano il piBDD o 11 piombo
de' loro lavon
Ardiglione , ferruzzo appontatcr,
ohe è nella Bbbia
Arganello, dim. d'argano
' rgano , strumento di legname ,
per uio di muovere , tirare in
ilio, calare abbailo — "— '- "
r per-
MIO, detto ai
pendicolare al
le ci fa niuoTcre la giro ei
cune itanjfhe, leve, e ooil vte«
tirata la fine cui èaltaecato U
peio, aviolgendosi questa talor-
Do al cilindro mettetima
Arniadura e Armalora, i lila»i»i
-'- ' artehd tutte quelle oo*^
pongono per toategno.
per SOS legno ilel-
cl>eEÌtu«llon<
la Tabbrica
ktVMdwtUay dini. d'arniBiIura
Arme , dlcesl agli strumenti di
elucunn arie, armi di quel tale
o l4l altra arleJlce
irploH, iérro uncinalo, che »' in-
leau o Impiomba nel —
--' -tira l'i
lare II fuoco, usato in ti
arti nelle quali ti adoiicia
Altra;!») e Atlreuo, arnese
la delle banàel-
cul il girar le
__, r- rie e delle lìne-
itre. Cardine, gangheror^alo-
muro ad aVlrl elTelti
applecii '
discio, verm
anchetto, dira, di banco
anco , nome die si da sficr.
nelle arU a divene macchine o
JUiillBlo, ordigno
jliee e Ascia; strimientn di feri
eoi manico di legno per tagli
re. ratta a foglia di lappa, n
più largo e pili GUrta
Isdalone, parte dell' argano, i
tamM bIIr canpaDa, V.
jUpO) B«ne di wii «b-ameoii p<
«veni Dsi, folti a almlllt. d>
l'aspo, y. Ses. Tessitore ed.
Aite , quel legna o lérro intori
al quale si sostengo/io e girai
Alta, legno aollile lungo, e pulì
per dTversi usi^Per una del
parti del compasio, e di niol
AiUculot quel perni
glin, il quale paa.
raggio, posto fra
~ gllalu e cacata, eo
BaTiKincello , dìm. di bancone,
panconcello
Bancone, acer. di banco
Bandella, (praaga di lama iji fer-
ro, da DonflcDare ne III: imposte
d'uscio, di Bnestrn o di casse,
che ha nell'eitremlbl un a nello,
Il quale li natte nell'ago ilel-
l'arrrione, dw ttwfi la imposta
BarelEi, slrumenli) &tto a sioii'
gllanza di barra, che si porta
a braccia da due persone, per
usa di trasportare sussi, teira.
Bietta
che al
o al tra
s^hI'-s;
... js ealremlta t „ ,
alllaltra è aasatligllato, e si ad-
opera a serrare a stringere In-
sieme altri legni a altro ; e ta-
lora a dividere, separare e fen-
dere 1 niedeslmi, lulroducendo-
lo a colpi di maglio nella spac-
- Bilancia, strumento d' braccia u-
e Bilancino, dim.
!- Bllfa e filile, legni «\ii[\.\, '
Bindolo, !
vari! ii9l,
e Te n'a di diverse
martello t quel capo
'più
che dell'ai
se, come ai nianiicc, nacco, vi-
ta e Bliiiili=ltocca delle mor-
ie , nome che al ii nUe due
parti prircipali delle morse che
ai aprono e si serrano con vile
ET Islringere e lener saldo un
voro sopra cui si ha da far ft)r-
za colli slruruenti
Boediiolo , nome che si di olle
pale 0 leve degli albari e simili,
che fanno alzare i maali delle
— '--'-ire, dflle cartiere o altri
minieDle a) aean
iti per farti caratai, ri-
Bnlletlame, dame generico , che
imprende tulle quelle speik
L chiodi che dieonsi buUttte
bero. tlrnmento di legno con
isnichi di Ferro, impemati in
ingegni
Bordoltino,
^zle di chiodo qua-
uru, luiuutc del bordoiio
Bardotto, spezie di chiodo qnadro
Bothine, dlccsl in generale a qual-
tivoglla parte di slruroeDlo o
li alcun laroro che ahhla qnal-
Braga, cavo col quale ti circonda
diecclieasla per esaere smosao
Branca. Branche chiamansi quel-
le parti degli strumenti da pre-
sa, che servono a iirlngere ed
aOtirare
Brenta. V. Legname
" '-1. Broasnit , dlconsi ge-
peranp p_er_Brniali
tìTìivorlT (allo'dl
a, none di varia aort« di
ti, e parile, di quelli cllt
o gran cappello
r. di hullella
napo per USO di tirar in alla
si per le bbbrlohc , eatnrre
miniera dalle cave. aiDii(er
qaa da poni e simlEI
Busta, astucolo, o guaina grande
da coIteUi, latromenll e simili
CicciÀViTK, ptccolD striimenta da
atrhigere 1( "■■"" ' ' ''
Calcagno, dlcesi a duella parte det-
lei che, rivolta, n
! Caicole, diocS lì
o elTetlo delle calcote' it'U
ilori
liatoia, peno d) legno, a
litro che serve per caliar»
loalenlare qualche co»
zie di BlsIGi 0 aquadra, e Ul-
volta Inglnoochlat* . aUblllU In
qualche parie, perdlrcrsl osi
Caniinina , pei» di Ulta pwlo
nella cupola d'una laaUrM .
che ne arreila II fumo
Campana dtif argano ; qaelb
parie dell' (rtaBO. IniortM la
quale al volle la rune , e eke
per gli laeialoni o (inllnelU m-
vrappotll, acquista ■■"■BtorU^B
nlCB somigliante ad una eampi^H
in verghe o in pr
doti. 01 canale
ilm. di cinBle, canale llu
} t Cinoviiio, pe.ao di
rouo cui quale si sani
li etclugano muaerlile
; anche mani itila
vuU , Al panni ,
K tuits la pezza li
ne, cbe t!a a
lei fiulo^S) dii
degli ipeltl, de'
■1 SSf ta
Isa a foggia di
e generale delle
aenia coperchia
CBuelUna, di'iii. di caitclla
Caieeltino. cu sella |riccoti
Caaiino, aim. di cbseb
Casionscclo, pigy- ài amane
Cailcllella, nelle ar 11 ai applica
(pjcilo nome a qualBlioilla in.
gegno compoBlD di vane parti
di IconoDie a di melDllo n gul-
condurre alcun lavoro, o a con-
lenere, e imaii a chiuder den-
tro di a e Bllri ingegni
CsalellliM, caileUetEa, cialelletlo
Caslello. r. Caslelletta
Catena, legame per lo piit' di fer-
ro allo d' anelli commcu) e
concalenall l'uno nefl'altro:Per
istiarra, serraglio, ritegno
CavatiolleUe, stninienlo di ftrro,
0 (Unlle, riicsio In una lestata,
ad uso di cavar boltelle
Cavalletla, maechlna di ctouc e
d' eccedente peso
Caiallelto, ogni strumento da so-
stener pesi, che sia fatto con
qualche similit. di cavallo
Cavalluccio, eavallcllo di legname
Cavicchia, lo stesso che cavicchio
Ohio, piccol legncttg a gaiss
Caviglia, cavicclila
Caviglielta, di'iit. di Caviglia
Catiglio, caviglia, cavicchio
CavigllHolo, ilinì. di caviglia
Ceppo dilla fncudiai, vale quel
lappo di kgno, sopra col £ br-
inata l'incudine
Cercine, ravvollo di panno a fog-
gia di cerchio, usato da chi par-
u peso in c^io, |ier salvarlo
dalla ofié» del peso
■■ 1. di cerc\i*
Cerniera, iprite di mitlietliilura
Renine torniela dili'tinlont di
due 0 pia cannelli di melallD, in-
filzsll e ferniati da un perno,
per Bprìre e lerrare, a rende-
re mobili le dae pani a cu) so-
no saldi
Certona, sorla di colla
CCMie, slriimenlo di ferro per u-
— ji ...u.j^^ compojlo per so-
peul di ftrro Imper-
i Hd
, che serfandosì l' altra
iltrle, al 9trhii[ono e lagliana
Ctìtavaisìa, grojio perno dn ferra
InTitelo, e con anello da capo
per v«Hl utl
Chiave , termine ginirale delle
arti, e dleeal di qualuiHliie stru-
mento per lo pia di rerro ad
'ftì
Chiavello e
< tlrlnger le
.- e Chiabelto, v. a., slrit
:d di ferro solllle, e acuto
fallo per conflccare ; chiodo
«hUTcttg, diut. di chiave
Ghlatlclua , piccola chiave , cUa-
velta
Chiaio, V. a., chiavello, chiodo
'Chiocciola, vite femmina, cioè
quello slruoienlD meccanici
> la ehiocelotai
anllu di chiodi
di chiodi.
'CbhMleriB, asi ,
qtwtlu di chiodi, cbiodagiooe
Chiodo, Ghiavello
CUonilone, chlodaiione
CUorello, dìin. di cGloo
Oliavo, diloda
Cblualoo , cuMllina d'un arma-
dio 0 ilMlle per ripostiglio di
con parltcolare
lOUlDdro, aolldo luneo a basi pia-
ne , e rotando , Il quale ha lo
' itufa diMmttro in lulla la sua
dono alle bestie 11 ballo
bardella e ilmllI
llegno l'alando e
di cuoio che s'adopera per ii-
rHusI
iollo , la parie piil alla di miti
strumenti
:a1 tellina, |ilcca1o coIKUd
stello, gener. M irtCIM AM*
qoeilo nome ■ aiirer«l tur* «r»
meDli, wbbeoe ilcnid nM ik-
na afralta slmili a colIcBI ardi
lejino. eh' e laglienle dt n>
testa, e itriro l'altra va lairot-
«andò , e piallando r^rma pln-
midale : onde percoaaa ha ftr
la di uenelrare e dlftfldrrt.
Coppali , parte di una tpecW >li
turno, da caia parie detto far
no a coppaia, eie aerve ptf
lavori iiMlhi genllli
Coppella, plocor vasello fatto pei
lo pia di cenere d) corna, a di
cailralo, o di vitella, p^r c>
mcnlarvl l' argento = per »aii>
eamane di terra
Corba, cmHi inteiaala di vimini.
0 d altra almll materia, uMU
le pia volte digli arem ndh
loro lilsagoe
Corda, dleea) dagli arleloi qnl
llvoglla filnlodra, cordane • ii
nLlle, che il adoperi per te A
oorde Mr Id coilru-
1 edieiJa 0 «ìmlli!
(l'm. di coriiu — per
lice anohB di goItiJls-
nti, tAa a) sdopertna
, lo 3ìetiO c'ie cro-
llóscuna delle punte
dona olire il pieno
tttga, vile Miti gli
oiDcntl «e. ci>e sono
I, crogiaolo
lllelllno
U e «orivi coitello
e pml di legno pia
•aldi , che sono da
■teiia che cri
freginolo :
la, Ave >1 f
1. r. rjmia
,diCDiii1g1Ìstrn
no inlKcBturt
ne sono le lime
ièìie parti di alcuni
1 per dEDte d'alcu-
Dorone, chiodo di n
I., limbieeo, kmlilcco
ABBKJct, aiceii taliolla ptr con
eegRo demrìlto, arliiila
'slcone , grosso peno di le/inu
rtnutdralo, ed irmalo di taiila.
che si slabinioe talvolta neUi
samniiU delle macchine ds al-
Faida, dlcesl quella tela a fanel-
lo che peode dalia cintura u
ginocchio, e usasi dasii artieri
lìm. di bidè Ila
'm. di (^Ideila
dilli, di ^Ideila
-rame I ngn. iiuiiua, uciia
almlllt. percnà quasi fa l'uT-
] di redine, ed hnpedisce lo
irsi da una parte o dall'eira
nlna , si chiama con tal no-
quello slromeato od arnese
: ne riceve un altro In aé .
che riceve Is rtle
Ferramento, molliludine di atra
menti di ferro do lavorare, u
Ferriera, tasca o bisaccia di pel-
le, 0 simile, nella quale A len-
gono chiodi o slrumenU da ler-
rare i cavalli: Vale anche Mlue-
cio. eh' è uoa guaina da teoerii
altri livellando ni
caia Terra adoperslo nelle nta-
nlCallure
Ferro, lilcumenta meccanico, o
quslilvoglli arneie di ferro
F'crrellnD, dìm. di ferro, v. p. a.,
idccolo Btnunenlo di ferro, fer-
Kerruizo, iriecolo slmmenlo di
Fibljla, strunienlo di nielglloabgr-
inSIzalB una punU detta snli-
_ foro, ci?. ..
u vuol fcrinarli^l valigiai '
^'i artellci -■ — --
E ài piai:
Ss,' ancorché non ^btano ir-
Kllone
Foralolo, strumento
io di ferro da Isgliare tela,
panno e Blmni. fatto di due la-
me e tdvolta di mia lama di
ferro ripiegata nel meiia; la
quale ripiegatura, della caha-
5 no, fa ufflilo di didUb, e le
uè ^arll rappresenlano due
ètìltelFohe
llgliD, e glretU Inilenie, moi-
\b che \\ s'Interpone^
f 0 Imiagliaj fi uno stru-
ento di ferro tatto a «omi-
ForcJpe, vX, lana«IÌB
FurSee, v. p. u., fòrbice
Forflcelte, dim. d) forHci, t. n. l.
ForBoine, \. p. u., ttim. di toAO
Fornace, edlSiio murata o cava-
ta a guiaa dì pozzo, colli boc-
ca da piede, a moda di knt,
nel ()nale ai cuacono oaldMh <
lavori di terra, e in akuM,dl
faglila alquanto diverw, n 4
fundano vetri, melali, od-llM
Fornicella, dim. di liuiiaoa
FornacetlB, fornaci os
Fornarlna, fbnuoino
Fornaci no, piccola ftirnacei fcr-
Fomellello, dIm. di (oroello
Fornelllna e Famclllno, dini. di
fornello
Fornello, piccol filmo, e per lo
pili si dice di quello dote si
ca, per uio di cuocere 11 UM.
od altro, e ve ttc ha di nrit
forme
Forvici, v. a^ lo aleaio che kitm
Fuso 0 ailinu dtW argoM, 1 '~
il pei2a principale dell' «HI
intorno al quale far
delU tttttj gdvibt dj
itIUtOftM
L.
irve ■ reggerlo
I, dlconii diK])
iinìEe ad un anello,
ti Iniicme servono
Iniirre i coperchi dei-
I Io cui « incBi
, 0 ceppo, che i ...
:sl Gatto, e di «proni
»n od! Ib setta Bl lira
lo degli uarpetil dB
n buDO fntlo n posla
oleg™,?ncut,fclM
lconlfl»e(!«r»hesclii
le, cbe periilronon
bbe la sena inlrodiir-
fendir l'usse nelle
lon = dicF>l anche di
) limile il gallo, cbe
Ila BOla
a gentile^ àlceai dt-
Kli arleBcl la
4MI
gglcrmenle
•■'M^io, t.s-viu<^llo di ferro, o di
aiira matcrls che si mene in-
famo gii' estremlU o bocca di
alcuni slrunenli, acciocché non
s' aprana o fendano
Girella, piecolB ruota per lo pi
j,edluuL_„
vaia Delli clrcunfereniB
Gireilella, ditti, di glrelta
Girci Una, Rlrellctla
Girello, cerchietta fidiceli sncbe
Gonflaloio, Btrumeolo da gOnSa-
re, BCtaiziatoio
Gorbia, [)iccol ferro ralla a pira-
Ioide, ma rìtondo, nel quide al
inelle il pie del baBlDoe, come
porzione dì cerchio per usa
u' intagliare e tornire, che bd-
cbe si dice igorbia
iradins, ferro plano a bugia <ll
scarpello a due tacche, alquanto
pili gallile del calcagnuolo, o
genttleiia
legno tra-
. statue ej altri lavori
Grame, strumento di lérr
anche dlcesl raf/io
Grafiletto,slruiiientoi „.._ .._
panato da od regoletto di (or-
ma quadra, nel quale è ftruio
un lerro a sindglianu di un
chiodo, il quale serve per ae-
anare le grosaeize tanlo nel
legni che nelle pietre, metal-
li ed altro cbe ai voglia lava-
Gronchio, dlceai alla penna del
muriella, di coi i legnahuli al
ter>ono per mettere a lieva o
cstar chiodi, la qnal ^mik fc
«liaceiata e augtMa, avv^ift^a
i
GraiipB, presso varli arliaU, y\t
spranga di Cerro ripiegala da
doe capi, Gbe serve pn colle-
t»r pietre, mnraglle te.
teisuti In su
Graticola, die;
Sialunqu* sii
IIColetlB, dim. di Brulicala
lliigla. atriimento di ferro tr
icre ranuo Mie guide Atoot
Guscio della bilancia, H Me
quella parte di essa, ove rtaM-
le cuse da pesare
rato, fi quale ieri e a pia a:
Jella ca1clna = per ialrunienla
di ferro da radere
«ralliuina, dim. di EratltiEii
Grembiale peuo di Danno Ilm,
0 di altra materia, cht lenearto
dinand cinto gii arliitl per non
Imbrattarsi 1 vestili
Gremblullno, piucolo pembiale
Grueoia, qualsivo
£a i gruccia
I&mTi^
*'^& tagliare, cu
Uel te. = PtT -
dice di tallo ciò che si
coslodire checchessia
GDalnell*, dim. di guaina
lavoranti ai cooprono la mino
(Mwiocchè poaaa reitslcre alli
•onllnuailan del lavoro, in To
L BHrdBpello, arnese di legno, U
— '- to di ferro, cfie si a
uids, struoiealo di dniiaimo ac-
ciaia, come una atrlteia. In n-
perScie addentrata da una pane
0 plultoslo diremo solcala per
traverso, alla quale i* accMU
aéfi' Ingegno
ingordo, dicci _ _ _
menti, e ipec da laglio, qu
do. In operando, coniununo i
gUo
Bpeiie di pialla colti-
iniigllania della goii
Ilo di irchltetlurd che i
■ - lato
jriailra di [erm «
dlmeialki, ci ...
Lamella, di'iL di Inni
Lamiera, lo Slesia che linu
matita, pietra luMralr
Il «ertono anche gH ar
per segnare odiicgitre i
Lastra, dlcesi ad ogni lamina l■^
porrne della i
I lar(Iiai«
Lastrella, piccola Isilra
Lastrone.lailragruule, per infi-
la pietra eoUi qaale al lori H
Laiiruceia, Intra piccola ^^M
naicria aodg, fatln o
ìavfa, una eilremlu
I si sDIIopDn? al corpi
>o prr glf^rll, o lao-
rgenl re r ferii ginre
l&a, (llcesl Mlvolla
I le uno. e altre nate-
:i: ppr raspa :^ £fmo
unul quella che segi
scola lima, limviEa,
im. di Orni ; plcooli
;o della bllanda
roplcdare una con
punta e bella e mor-
e al rlsconlra
nello
dlceai
'acqua aijlevBta
elro a di porllilo, e
iKGlnelli
che riceva e Kuldi altra parte
di fìfo struBienlo
idreUle, qnello chiocciola, col-
la quale II forma 1« vile
ntadrevlthu, dim. di nudrerile .
=piccula madre ti le
agislerto e Magistero, dloeil per
ordigno
HbrIÌo, marlello grande di legno
per uso di aounansre i bnol. o
per lavori di legname, ne'quali
ai richieggono percussioni ga-
gliarde e arali, come baller
cerchi alir bolli, spaccar legna,
ce.; ditesi anche maieo^rer
arnese appartenente alla mao-
chlna detta castello, o castellet-
to, colla quale si danno colpi
per ficcare I pali nel fare le pa-
Ta/ltle ec.
Manica, dicevasl un tempo per ma-
nico di Btramcnlo
Hanlclietto, dim. di oianico
MaDlehiiiD, maniche ito
Manico, parte di alcuni itruuen-
" ''-- serve per poterli Mglla-
mano e adoperarfl
enaono m mi
intr sono ant
me anche per aprire e s
con racìlifà chiavialelli , <
innaia , coltella gran
innaietla, dim, di mianais
innalune, aeer. di mannaia
re, quale il pennato, con cri
a goisa di m '-
neUC kmac[ da iibbi
NanUGeltD, dilli, di mai
MaoUoo, V. a., mantice
nanubn, muiovelle di 1
le qoual bauD buoi
pei frequcnH usi d'sLu
vere peli 0 Jenna mi
M«iuibrla, V. I., manico
Harlelllna, (firn, di marlello
HvUllo, alrumenlD per uso i
autiere e di picchia— -■" ■
Old è deatìnato U martcllc.
'HuieDanr, graaiD martello
larUncUo, itramealo di legno a
Rui» di [eccola eoloaDella por-
tatile, e cercbiaM di hrro , ed
bi denlra di tt tccomedata una
riH lunga, quaal per li lunghei-
a dello Btrumento. Questa vile
a «Ai dalla parte luperlore una
■ I nuGela pure di rerro la qoalr
mt ad (Iranl^ a lóru di leve mei
nsictilo . parte dello si
(Iella >lle
nasseriiia, dice si per iitrumeBlì
IHastlelto, strumenta ili metalla,
0 d'altra materia, per uao di
Inserirsi in anella, o In altro
pondente^Per IsIrniDeBlo caa-
posla d'uno a pid anelli,. ad
tin aniione incastralo in en^ •
d'altri ordigni, a qoeatl *db1-
Kiianli ad luo di tener eowla-
le insieme le parti di qiuun»-
glia ameie, die a' abbiano ■ rl-
piegare e volgere T una wfn
lo piceolo lai-
per oso di
,. lare
nallero, n..
Kaiuplcchio, litrumenlo
nlco, dello altr. pillane, o muir
ranca, d un martello di legnoa
pili mi dlfabbrlcbe, il i^
vien anche adoperato dU att-
tatnrl di melallo per ataadBt
la terra, con la quale euopnM
nella bssa le lorme de' (etti.'
e serve ancora per far k>ate»-
so neir alzare argini, o fiirtn^
Sazi, per mauapicchio , o aia-
glia groisf
latuiolo, di . _. _.
— 'd di la^no, spezie di m.
ad uso degli arUgiiaBi
palla, usata in tarO
Velia, ferra da raicbìare
Di quale si
old strumenlo ilml-
Mro, taso di plcfra
> a d- altra nuterla
peata checchessia
id I liTort, perche
coIh moslrB
ruota, si dice q
■eno nei meno
sono nile le raii
intirlo, otto ad
vile si (ferras p»r ogni Terso
iri, searpellinf, leansìQoli e
ili artencl SiinlusLsno e di-
inno If opere loro, che oggi
Occhio, diccil 11 (oro o apertura
per lo pili nel meno della mar-
ielHna o del martello, dove si
ferina il minica
rl)iculo, quella cirnicola di me-
lano, con la quale si Urano su.
o calano 1 pCEil
Ordegno e Ordignn, cosa arBfiCio-
~ nome generico di strumenlo
Sciosamente composto per
:rse operailonl
mi. r. Ordegno
Ordlngo, ordii no
Organo, dicesl lalvolla per l»lrii-
ilisl atri
aglla
materie, ctie S'
;nte per Irsrontar K ome
le e che si teninna Insieme,
rem lil»ri#. ferra e simili,
ifornare il
quella 1
te della r
Fatta a foggia
volnere il mulino
Palletta de; FOtcllone, ferro che
entra nei denti del rotellone
per impedire che non dia in-
dietro
Pani 0 dadi" di /irm, sono piastre
di ferro riquadrate, con un foro
con chiodi nei quattro aiuFoU.
dove I legni sono altratersalf
da un'asse di ftrro, per garan-
tire il legno dallo afregamenlo
Paranco, unione di due taglie ad
uno 0 pia raggi, ordite con cor-
mare nna potenti mtctMiV;»
per ineaizare de'iiest
Passe Ilo, tu te, lameu della canna
Passino, misura di h-e braccia ùo-
ntlDe^^pusa piccolo
il pei^cndlcoio, e ulors di
lUceii 60 —
Pennellello, pennellino
Pennellino, àim. di pennello
Eeanello, strumcnlo che adone
. fino non solaroentc i pillorl 1
~'"^ngere, ms ■"'—"-■ -"'—
itorf
"■pelle, e fiimiBlo di diver
le, grosso penne Ilo, COI
_. ibbt da Imblancslorl
ilik^piccola perno, pernuuo
Pirna e Pernio, legno 0 ferro
«i»j. ■"'■^Q II Ulule si refl-
. ohe li volgano in
.■:=Pemlo, dicono leni
■rtbtl a quel peaHiDTo lo..
. di aedalo e d^ollone, fallo
_ fòggia di cavtglìello, ad uso
di fermare qoalslBsl i)eua
Peso, dicevi ad alcuni slrumeotl,
i quali, contrapposll Inoulla
bilancia alla cosa che si pesa,
dliUnaaona la sua graveua
pEStahiia, neslello
PfbIcIId, strumeDlo col quale si
(■estone, arnese da peslare, pe-
alelio iraade
Picchler^lo, sorte di marlello di
acciaio con due punte = per
■carpelletto
Piccona, martella lagtienle 1
una parte, che anche dleesi pi
Piede diporto, palo di ftrro, che
da una parte si ripiega a gulu
lilumpt, elnirodotio fnpv!
Pietica, Piellclie e Plediea, sL .
mento di legname, composto di
dite piane o Iravetle, che da
una testa aono unite insieme a
foKgla di sesie per poterai olin-
gare e stringere con sktaoi ba-
chi da Imo a sommo. QueaU (Oli
l'aiuto d'un' altra plana a W»
quale ti posa sop
BtU ne'npraddeltl buGUJ
vono per tener sali"
le travi a I panconi
dica, sM- 1
e
a appicca a
d' acciaio da Ih
Pimene, nome geaeilco d*ai>
slrumenloiU ferro, 0 d'aceUo,
che s'allarga e si siringe a pia-
cimenlo per prendere o eoD»
care alcuna cosa in on Imgs
dove non si potrebbe colle dita;
v' è anche chi le chiama miÀ-
Piombiivo
Il tpiale .., _
dlcella per trovare I
del fondi, 0 le diritture — »— -
masi anche 11 romano, coutrap-
Seso della stadera
mbo. piombino
Pirone, valle, manovellai tpesl«
di lIcvB 0 itanga, la quale tatra
nelle teite del mulinelli che ser-
vono per aliar peii
Pistone, atanluflb, embolo, la
parte mobile nella tromba, dot
quella che entra nel tiAa e
corpo della troniba, e che pd
luo moto vi fa montar l'acqua
Piuolo, piccola legoetU ariMU
a gulu di cbMo, il quBe H
ficca nel muri o in terra, per
Plani
I, forma In coi gellul quat
ìndi di ferrei] ciie
) di fornr c«rlfl.
IipìL li dice quei pel-
ei pe"l ài legno, 1
] del carro allprrlifl
■otUle, cui qiule il lirano le
linee rette
LighettB, dim. di riga
Roec hello, spezie di ro tellina cl-
lindrtca, < cui denti iDiboocino
inmielll di una ruota raagciore
otella, dim. di ruata::<llD>!il an-
etie per Bimllit. di illre coie
tagliate smodo di pktoli ruo-
ta, come cercblellD ec.
ulellcltti, di?n. di rotella
Dtctllna, dim. di rotella, piccola
otellóne, accr. di rotella
allo, iieuto di legno loodD, io-
pra del quale «i posano le Kran
pietre 0 travi, per muoverle
SiETToi£iL, dicami le punte dei
Iraiani co' quali si fera o pie-
Ira, 0 metallo a legno de' lavori
gentili
Saggiatore, dlconai le biUucle
colle qiuU al aaggia l' oro od
a''oma*i'^cÓnlr
dfro.'chescor
ScuTB. r. Scure
ncette che di-
ipeao della sta-
scarpèìlo '
he scarpello
£rra dentato^
vidono I legnami
SegbctlB, dim. di nega
Segnutoio, strumf nlo di varie tor-
me, cbe sen-e per iinprimen
lulle malei^e che ai adoj)erin(
qualche segna che di* aorini
Dall' operare
Segane, sega grande. E propr
dCBCrive^aMnipasio
prr aliare 1 fluidi, votare I rs-
Slargatore, pia com. dlcesi aliar-
00 1010. V.
SoRlone, canna traforata da tor-
nar nel fìioco — SI dice anche
per piccolo mantice da aecen-
dere 11 tuocD
Soppresu.alruinenla da aoppres-
tart, «NnpiMta di due lasl, tra
le qaill ai pone la cosa ehe al
Tool MipprèaBare, caricandola,
a aliiniendola
Barde Lima tonta, il dice quella
«ho Ihundo non fa remare
Mio, ■ (ImHIL di acarpello, che
tdoperoM, ti% gK altri, gli «pe-
ilall In caniUa di mealola
Spauola, propr. piccola granala
di Bla di taf-'-- ~"- — '-
jliagiiina, colla quali
Spaiiolella, dira, di tpaiiola
digeaio o dieartn-
iguli retti
ga col tagfio a
S ponga, spugna
spugna, pianta loofila, la
coovenevolmentepre parg
formano o a) TicanoacanD (D u-
Squadrone, squadra grande di le-
gno caute II quartabuono
Stadera, Btrumenlo col quale al
pesano diverse coie «ulcnn»-
dole, benché graviBs'uuB, ed
peso d'un piccolo cantrappeao,
Sladerina, di
Sladerone, w
Staglio, lo III
StanluBÓ, quella parie d(
ba. ehe col ano movli
iplnge 1 Hquidt
cunl artislt per manubrio
Stile, qualdasl tegHo che aera
di aan\iM = Siile o fustttB, «-
cesi anche a quel groiao C to»
do peiiD di legno, il qnde^ V-
malo di leve, muove te ifiikfcr,
0 1 meiil delle cartiere, titk
tri slmili ingegni
Stilo, sUle, dlcdil anche quel hr-
Stri ttoino, tfSi. di Btrellola
Slretluio, atmienta di legno che
strlgne per ftlraa di vile, e ter-
ve per uso di «premere cbe^
; qaello col quale, o per
;1 quale si opera^Per
, ordigno ec prr d-
I operaiione di chEC-
10, dini. di sndchiella
1, picco) succhlelio
di in. d< succhio
itninicnto di fèrro di
lalo & vile, appuntila
decapi, dell' stira ho
» per lo pili di legno
strnniento nolo di fer-
UBO di slrlneere, di
e, a di trar cheocliea-
f dìm. di tonagllaf pie
uella parK dell' litni
strettalo ; che anchi
rchio e torcalo
, dilli, di torcolo ; idc
tlolo
ircolare, «Irelloio
dlcno sul quale Bl lan
sAavori Si fifiura ro
che tendono a quella
JITI e NESTtEnj IW
Trabiccolo, dicesl ogni macchina
" ivBj[anle, parile, di legno
ina loia, trapano
ino, slrumenlo con pania di
ialo , col ooale si foro 11 le-
,..j, U ferro, la pietra, e, limili
Triangolo , spezie di lima trlan-
II cilindro ■(
Trìbolo, di
nellato
Trivella, ilramenlo di ferro da
' icare, tuccblello; e ve ne ao-
1 di divena graodezia e lim-
bello, succhio, succhiello grait-
Triiellone, trlvelto grande
Tromba da tirar ncoun, è dio
slruiDcnto di forma cilindrici
che fs salir l'acqua per via di
una animella, e sene a varii
Iìgnetto . Bpeiie di scarpello
schiacciata in punta a inmiglian-
la delio scarpello plano, ma
Tlnclneth), d'm. di lineino
t^rro adunco e aguzzo
\IlCc.ì. Lingua di vacca; sorta
d'incudine, la quale adoprano
colnro che fanno figure o vasi,
u altra cosa di piastra di me-
tallo
Vassoio, strumento di legno qua-
Verme. Ferini, dlconsl le spire,
0 anelli della chiocciala a fnn-
mina della vile, ■■"
quelli della \U
Itravi peai^lÈ anche u
Ile di argano
Verrina o Irapat.., ,., ^_.
forare o trivella poWa ai tHv4tì
1« Rrinl; armeria
Annrrlo, arnumenlBria
BtTTiFBoCu. ¥. Fucile
~ ihelM, eerchif Ito di n
Il cui Islora si cline p'
menlo la bocca aella
alcune arme dii fuoco
:io, dieesi 11 piede dell'
1* propri diW aniiaiuolo, - ~
rato dell' arcbibutOidoie rfft-
Cartella, piai tra di nelalls IMh
ceiellata 0 IriArara.dW MM»
le sulla cassa defll il iMWi,
piiliilc ««Imiti dalla (iimw
posta «Ila piaslra, cbc p«t)»Y
. cane e il focone ■ '
Cassa, parte di le«iia, dorc Min
la nanna delP arctilbiua , o pi-
stola, D linlU, la cui parte p>i)
groua dlc«al calcio
Cavaitracel, slruinento cM al km
per trarre lo iloppacclola dst
V srchibuto. 0 tiniitl
?ÌB. Coccia della Ipada , di
■-ii la guardia della mano pò-
■ sollD la impURnalura delli
iadB=DieCBÌ anche quella par-
dei farnlraento con che li
vette il calcio delle piatole
ola, qoells parie pili aottllf
I una lama di collena in aite
-mccartclla, peno di ferro, e
1 inaitra dell' archibugio e del
■ pillole, per lenerla salda oUi
atta, fondo della canna d't
ll'archìbuso, dall
iK
ttlo delta ipadaj il dice quel
li ferro che ipre e aerra <
lOMii della spada
HdlcFJi in generale per arme
lieeai il tacilo ilei cullellu e
■Ila ipada, della sciabi
Ila piatola >l dice qi
0 pel quale pcrcuoten'
tra, dassi Aioco al To-
ita=oggIdl si prende
fa la pietra focaia
Grano. Fare il grano, o carn-
biare il erano , dlcesi quando
cuendovl il primo (beone allar-
Bito di troppo per l' azione del
oco, al camLla la massa di ra-
me, e ai rhnette un nuovo (b-
conc— Diceal anche quel granel-
Uno d'oro e d'acciaia, che si
melle per rappeiaator» nel fo-
cone de fallili e delle altre ar-
mi da Umico, onde resistano di
pid e non si allargldna
Grlllcllo, nelle armi da fuoco, ai
dice quel ferretto, che, toccalo,
(a scattare il fijdie
Guardamacchie, quelKarneae del-
l'archlbiiso che difende e ripa-
ra II nitletlo dalle frasche quan-
do ircBccialore entra nel (ulto
delle macchie
Guardamano, quella parie delllm-
pugnatura della spada, ch'é per
guardia e difesa drlla mano
Ijuardia, chiamasi il fornimento
0 elsH della s|>ada
be*MKiiiiiR , stringere la cavita
del fondo delle armi da fiioco
acciocché spingano la palla con
Incamerato, agg. delle armi da
fuoco , come pctio incamera-
taor dell'elsa, o del perno
Lamella, dim. di laou
Lamina, lama
HlRRjl. Spada di marra, tale
spada senta aio , per uso di
giuocare di scherma
Harlclllna, pezzo che sia Sopra II
cMiugio, cbe strlne« « ««n tct-
m la pietra focgla ; dicesi ai
Peli, diconsi le piccole fenditure
Dvlla auperflde delle canne di
RirEKELLi, ahi
spailo di DOltoae cne menesi
Rigata. Canna, o archibuso ri-
gato, si diee quello clic nella
perle interiore della canna da
diversi
Clio col
Tiglio, pnrlc laglienle
iccft'la" bi
Umile ,
Soltoicatto, piccoi pezzo di tìrro
0 d'acciaio, che ser>'e a fiire
Bcallare la molla d'un' arme da
Spada, nome che ti dà ad l__
speile di coltello, ia cui lama
* dentata come nna sega^
da. Filo della spada , Tale
gllo della spac'-
Spadaio, B
ro, meno usato che tpailw
.alo. Spade itilatlaU, A- i
il quelle spade che hmo <
lunla ad ur- -" — '-^
slrumento da Ufio
gli anUcU per
elle b le spade
Srzioke IV.
raoroniEiaK, si
Tirare, ridurre la luperlde di
nevole Bgum e nuli
n 1 , J, fi
UoNATa, ialiccaltira làt
la puaM d' una lama <
lo, temperìoo e sinilie
(ersi fermar l'ugna pe
Vrnto, quel tano che vlet
ne da fuoco, a caghinT <
aVrffi
<. Vlettìili
CuecoLt, arneie dariporvi en'I&fuxEBRii. batti
tro odari =>'el numero
PnoPiiiilKO, vaio da tenerproliiml I zie, aromeli
1 Co»e relative.
IsoHtTtaiD, colui che vende gli
aroruotl
àroniallci
ba More, e sapor di
:, dar sopore e odo-
Cedratu, e
od BDCbe i vivi
■j), profumato con di-
Y. a-, profumo, lullo
l' ibbrucin per San
eia, 0 %l a bollire per aver o-
dure dal suo (uiuo : Il quale an-
qiulunque cosa, a semplice o
composla, atta In qualunqoe mo-
do a reodere buon odore
!tr^TEt>s■!LfEt,che anche si scrive
Quinta tttenia, t ohe dal Bm-
cancio fu anche dethi Eiimsla
de essere la parie piil pura del-
sflUailoni
SPFK1U.E, colui che vende le ipe-
~ (Il aromk^er InlMillegB
unguenlt odorìferi, che otti più
com. <l dice profumiere
t'ngii e oliere, angueolarlD
_ ■' — ;nla, eompoita di cose on-
)D odorifere
SBZIUNE V. . .
li proprii di qutll'a
ve posa la pietra di
rasoi è tutto foraci
l'olio non si spandi
imbralli ogni cosa
dice l' asiottigllalura
igfio"'"
0, 1 aguiiare
il Aguzzalo, add,, da aguzzare; ap>
puntato
, iguuature, l'aguzzamento, pun-
tguiio, udd., acuto, appuntato
Arrotamento, lo arrotare
Arrotante, add.. che arrola
Arrotare. assotligll»i« \\ lat^\o à«V
erratela, ndd., ds Diratare
■ala, alBliW
Arrotino, colui che «rrui
■iTUOienU da taglio
ArruolacolteUi, «rraUno
ArrnoMforblel , irrotino (
ruota le foitioi
Airnotamenla , l'azione d
tare; sfreusmenlo
Arrnoùre, arrotare
AwalUgllBliira. tfaizamer
ntFFiLtBK, iffllare
iidurlB dalle due
0 eli uni latalna il
> di qualsivoglia
'iifS-
CBpelll=Dlrliuiloii
BuBiKHU e Barbcrìa ; la botlego
del liBfhlere
CiunisTiio , V. I., BtruiQcnio di
DiBixEAOimr.. lo stesso che di-
rtazelalo
BMiiatoio. atrimento d'acciaio
, -e di ferro, o slmile, lungo tìr-
I IO* un palmo, ma acuto da
I <Ma banda, per Isuartlre e ae-
■ pararE I capelli del capo io due
pTrti egualf
DlscrUninale, v. I., dirluBtoio
Vriiiacrìne, dìrlualalo, dlriiia-
Fei»ci, quella Blrumenlo de'bar-
bicrlagutudlforblceiperusadl
r. Dirìustura
rrkclare, dlceii dc'capelli, e Ta-
le Inanellarli con arte per ab-
arrÌGciireleL>asselte,a i oipeU
PuscUino. PtUint > fuieUSnt,
Bpeiie di pettine che «m I
Care I rìcci al Capelli, orai dtl-
to perché da una parte * blto
Prttike, struniento dtjvetUBW*.
tengono i peltioi
Piumino, flocco da im|Hiltenn I
capell), fatto di ploma di dgso
lUsouccio, pegg, di ratota
Kaaolo, coltcìlo lagUenllulOMBal
^^K^T>CCl«re, dio
^B le Inanellarli
^^b^lb-li, II chi
e C1FELI.IBII1, quanliU dica
nclJa de' caprili
1 di capelli e di
■1 capelli che
fronte, e che
desìi diri
: di «spelli che
.Melo aagU UD-
HinERE, levare 11 pelo,
la srtlBcIaiianienle
adtt, creapo e inanella-
' pnniriD de' capelli
.quella achluma che ta
, dove Bis dlafatto 11 u-
e aerve per bagnar la
..inanzl di raderla
Siywne, mlilura di varie sorte,
cotnpaila com. d'olio, calrin*
e cenere, che s'adopera per
(rare di saui
is di raderla
radere la barba
NapiBlialo, odd-, ds
jriniioatura, quel
domi 1 capelli
capelli
.-icrlnato, add., da a
Sorradere, radere 1
:appé, quell'adornamento che si
ta de' capelli, iratlt dall' fnii>
della fronte all' indietro
fosare, tB((liar i capelli
rosato, add., da locare
Jpeddm. de' capelli di don db
iMectare, ridurre - ■—--'- ' ~
pElll
Treocioola. dim.
Tram, Io BtesBo
ZtfCCONtnEDTU, Il
!' vali l'ke li fabbricmio dal bottaio
aleyoria Vail in generale.
Il proprii del bottaio.
Bi'CjkFnxpi, tirumenlD
Ilo, ohe seoc »pK. MI
IT le doghe ne' tondi
C»prugjiÌiiBtoiq
ftre le capri
Ceppo, pezzo
CMiie, il lena
inleccano 1 cerchi
lEorbl» per
IIBiaTITOlO, ...
D di lenna che
I '.Mire le botti i
' loniiu. nurgli che h, a reccon-'
cti ie botti
CiMoeeniR, inticcPturs delle do-
ghe deatro aili quale il com-
mettono 1 tóndi delle bolli, o
vati ilmlU
CereUilo, Mini ehe b 1 cerchi
Ceréhlire, ilniulre, eingere. sl-
tondare le botU co' oerehl
Cereblatura, Il cercblare
CenUelUiw, atm. di cerchiello.
che « adopera »pec. per so
chiare le baiti e «halli
SfilUi, ferro Inngo un iitlaw,
_....,.. j. — iienio(o,c«l
9>i{iiiarne II
TlGLICOt<N »
Isa di punleruolo. m
n (erro luniro a Tìle W-
luogo I fondi delle boiu
erchiettiito , dIm. di cercMel-
islD di leno o di teri« «he
Rene insieme bolli, o Uni, o
■Ib-l •ut di legno 110111)
CerchiollDa, dim. di eereW»
Cocchiume , qoel taraedwio di
legno a di aughero, eb« Hn
la baca d' onde l' empte la bat-
te, ed anco )a baca aletta
Conlraneiuna, iniclla ptxt *l
fondo delle botti che n
«nxHM^
le delle bolU
coli' □ sUcllo, una di quel-
rlscc (li legno d) che st codi-
t II corpo ddts bolle, o di
!, porre o rfmetlere Je d
iB, Luco nel (onijo del nii;z-
, dove ti mellc la canne"
bolle, e per lo quale si [i
tiLi, ragls, elle si sllic
balK
u, nrotta ctae bscli II \ì
E comiilBcanu II Aindo de' Bni
e itelle boti!
SniiuATO, adi/., gcTiu doihe
Spillo, Il buco che si fa neSa bolle
- io spillo
in fecclaia, uiim
me In Ando de' t :
' la fvccla
fe
I umili:, Cloe aiaporre
_. ln,mu(Ki di ricevere I
ctie la deioiio ilrlngere
"!, rlsloppar le Lato, e
on biodo. In cui vece
bUo la stoppa si dice
iB fecclaia, cannella cbe s
LI , turacciolo per botti,
ledo, V. a., quella parie del-
lotte per dove si sfonda, oggi
To, cbe ba uiSlclcnle e so-
li earpa o Koiifieizn nel
EZD di una botte, o slmile.
ilOBB^fa/'cie u'^botle,' l!
I. Strunitnti parlici.
n capo iier dare il Ria ai
111, ichlaedalo dall'altro
poterle tener In mano
TTU, lavolino sopra cui si
ODO lulf i [Erri e i mate-
per latorare le scarpe
talloni
, atrìtcia di cuoio ci
Csliulerli, luD{{a. o ba
Capestro." y. mX
Descuetto, diceli il tavalino del
calzolai , oggi carrollamenle
chiamato BiicheHV. Y.
PuRiu da allargare, ordigno da
Introdurre neiili stivali per al-
Isruarli, Introducendo una lun-
^a ti e Ita
Bugia FIDATE, pezzo di l^goo Cat
pe=ni sonoitlreii alcitoiiUf
ETqoBle ai liscia 11 conlorao delle
[Tiiwla
menti appellati con tal nomù .
HbiMOm e HarniDltOiCaBl appel'
nel lueilesrma cddIu, e si)M4..
r lui dal ealiulal II ceiHj Incava-
diverse graodezze; quelBlK,
fanno il 1)uco minore a'ttk».
reno a traforare le «Earpei».
lo sODra di cui battono le suu-
~ le, per dar loro la forma cbe
vogliono
quei luoghi dove bs da pttnnt
Peuub, chtaniano 1 ci>I»>lat quel-
la legatura
la slpisda di cuoio, eon cui ten-
sono ferma tulle gìDocchla il
il cuoio
legnetlo che serA o
EiìiTitf!LLO , qutl itigno dove I Siella, arnese di ferro, cti'iVt
calzolai apptccDiio le scarpe spezie di stampa die al blW
■ Stuipi da cuoio , strumenta si- pra 11 buco della bulteltilMf.
mite alla stampa da drappi , e ha fermata la suola per dM
pel medesimo elfetlo, e l'ado-l prirla ,
perano i caltulol per fare 1 io-.TRincETTn, ferro irlncUnle ti,
; ro lavori sul tomaio delle acar-i calzolaio
3. Lavori e cQtt relittioe.
yjai-iJiiA, cuoio, D pelle Mttile.
(^SkccHetto. Becchefll dlcousi Ghiapiuilta, lorla _.
k duelle punte delle scarpe grus- Clsballa, scarpa vecchia
* ae a Ire costure, ove sono iGtnlurìna,dlC(Ul quelle dcwlfll-
buchi per metter\l i nastri le acarpe che a'sIObbisaO'
Bocchetta, quella parte del toma- Coperta, chiamsna i ealzaWVlB- '
Il tacco
. , ¥. a., eateo
I, che FtaCETT*. r. Fasclaola
a gamba Cordo vanìere,
'■'—'-" -"-e FlaCETt», " '
„ P_. I- Fascluola,
iter le gambe per lo pili dal- fatcclte, qii
r acqua e dal lìinga | da, con cui
Calcetto, sona di scarpa leggie-
di legai
ballare, a gii
Celiare, stivali
Calzaretlo, ca
Cappelli
■0 pò
. Catena del calcagno , spìftUuV»'
no In ^ro l' orlo Inlerl^lW
quarllerl delle scarpe '
Fiosso, la parie nlll BtreluMl
scarpa , e del piede vIolM ■
calcagno
MManacu, prtmMCiiiolo ncl-
|lMcjiHt d»li stivali per gusr-
■MloDe, peno lU buoIo che
>1 in fin in giro nel calcagna.
id i qsel primo pcuo che si
nuM al quarbere
ta|u , la parie di sopri dellu
&|U, 0 itel iDccDÌo, falla
nr ordlnarki d' um u pid slri-
■adUo, maestro di fBr iiluLellc
laelletla, diin. di i>l«nella
asHaa e PlanellUia , pianel-
^ I calzolai col Soìl°"
, metter la soletta sili
So|iraMGCo,dlceslll suolo che vien
sopra il lacco
Spixnetla, linea <ll jiunti l>ianchl
SMmpare, fere nelle scarpe ijuei
buchi , pe' qoill tal in postare
Il leHaccio eoa cui si siringano
tampalo, add-, da stampare
uola , quella parte della acarpa
spettante alla plaola del piede,
e non al calcagna, che si paia
uoln, lo atéiaa che auoli
lóllella i loro
Ircdale; e
.1 pio degli
Itd che d' altra
, il calcare del pledt.
T lo più di cuoio, alla par-
Ej ed ■ quella che sia salii.
U acarpa
aa. di scarpe) ti
1 acarpe tlB
la da la
Taccone, peu
Tomaia, là p
, chiamano 1 calzolai,
dvall da corrieri, pò-
alzare di cuoio per di-
li' acqua e
UsiTtu, e
dal tango, usato propr.
valcarc : oggi ttwale
ZucuiLuo, colui che fa mceoli
Zoccolcllo, diRL di xaccolo
Zoccolino, dim. di zoccola
Zoccolo , calzare slmile alla pia-
nella, ma con pianta di legno,
iiilaccalD nei mezzo dalla parte
che posa in terra
[( particolari rii lutil' ai
<:gp|>clllera,cii>lodia ove si ripon-
gono I cappelli
Pnin*. qutl legno che pnnol en
tro if cappello in tre peni per
■lare apputtlo la forma ad esso
PjiLETT*, islroTuenlo di ferro per
i ai sppunta K^H|
rellBcoslodlaWt ^
appelB, etiiffl' I
IIhii »:•><(.; ahbroclKchiare con
D fuoco di paglia i peli più
aDIbi d' un cappello fallalo, e
e 9|jsllellalo
ipare, Mcllsrc rasente la pel-
.. il pelo CBC il vuole feltrare :
j oripulire dal carniccio te lane.
I B I peli della vigogna o del cam-
"' Accordellare, battere e illaccsre
la lana col!' arco
CiLURK, premere la fìilda del
eappello colla calco loia
Cappellaccia, pegg. di cappello
Cappelle tlo, dim. di cappello
l^ppclllnaio, V. a., arnese di le-
gno oJ quale a^ appiccano l cap-
pelli ed altro
nappellliio, dint. di cappello
rapbello , coperta del capo fallo
alla Ibnna di esao, circondalo
nella parie inferiore da un giro
che sporge in Ihorì, Il quale ai
l^ppellt
i>appejionc, aci:r. m vapiicuo
Clppeltnccto, cappello conauniato
Cordellarc ,
dellHPe
Cui
ippello
;gto
ippello
one , dicni II cinto che cir-
conda quella parie del cappeUoi
della la /brina
tutk, una delle quattro parli ,
onde >1 Ibrma l' Imbiilitura , o
ili II cappella i e gener. ai dice
gnelta parie del cappello che
n loleceMo, dello anche tua
Feltranira, fazione del leUrarc
Fianchetto, falde aottiO latte di
pelo pia scelta, onde talvDlla 1
cappellai cuoprono le parli pM
P4>parcnU di un cappello
Fianco , dicesi quella ptrie Me
----^.tall*
"l hitrà Mi rd-
... . __ .. , bagmndala e
forma, la parte Inlcma dd np-
pellu poco lonlana dall'arto
Grukda. a gromla, poalo oeiw.
a slmillL di gronda •. e dkiil
falda del cappèllo (
densa nel ni
Follare, premi
Inibulilura, l' iHo di dar tmna
alla tilda del cappello
Incrociare , riecare in pid veni
le falde neiriinbaslilura del g>p-
pcllD::=È anche \o svolgere re-
••"—' '- ■- "Mia da 1^1-
,- quel pelo pia groi-
fuori
Uksaloìri
cappelli)
virsi della palei-
Ilare Il e*|ipHto
U pelo vano *k
)3EI
il stende in fuori
, cbe della vlgottnii
ipcill Tesa , diceii a quella i
leiue cappello che al st~"^-
dar SDllo al cucuziok
cap- Vixii. Pilo vano, cHeoBO l ca(>
alla pellai a quel pelo cmiso e ru
vldo, che trovasi nelle i>elll, i.
da ilirare ^ quale non Ifellra mai, ma fem-
ioa l'appicchino
mettere In Torni
o^là f'Unl
e sono allaccstc le tirelle
■ e Bilandno, quello par-
caleaso a cut si gtta«a-
llrelle del cavillo <U fuor
,ctrchio di rcira a di bron-
aaldeiia alte
lesiaie oei uwnm delle ruote ^
Per lo ateaso che boccola
'uote lolanKote, e con
dueitanghe d'avanti per essere
aigtenolo e tiralo del eavallo
:anlbr8. Camere al dicono a quel-
le rotelle, nelle quali paiia li
cì{|[nDne, che reiilie la calia de-
gli sleni e delle Barrane
Carpentiere, legnaiuola che (ab-
[ Ctrregglata, il cs
■ iglieizB d'una o
t-CnrvtU, spezir di
3ralo
:d an Unni
de cavali).
de' pelli di legname su di e
. (i atabllTsce la cassa
a, le parie anlerlore d'i
con timone lunghlisln
sole Toote siial atte
^&re I cavalli
liUavelInne . nome cn
Ei di fórcel
a e di li
_ „ „..jdi traliiral. ...
'|HT nKIlervl 1 raaacoll onde si
_ VonlramiiiaDUce , roenUce d
|WlÌeue, 0 aimilc, per oopr
davanti della caiaa
anHintaloto, peno di
a paletta, famato i
la Kinnella di dietra, pir age-
atar la aallta ai servllori
_ ._T->'i'*PPr*'l''''''o • Kcondo pre-
1 «Niellino di una Mrniiia, poato
^ npra un altro ~ '~
' Inaleme colle
* nònti^ierratura,
altri leiinl
jjcin del carro, vaie la ipsadi 1'
iilatla. la parte Inl^rlore di ife
is = la aupcriore dta»l fb
tonte : nome dalo ad im legaa
a due rnote leggiera e —
Fermo, chiavarda Con aeà.
fiuto a tlle, perche il dnwae
non possa icorrere = Ann»
dilla itonaAeda, diceai mpli-
Cirio paletllno che entra — ""
lacche della «lanibettt, e i
ad Impedire II corso
Fiamma; panieri Inteaiula di n-
campaf^na per comodo di pw
Fiancata, lUconai le pam Unii I
di una carrai» s >lk« IMM
Franino , specie di mullnelà tt
taccata agli sportelli dcUt or-
roue , e slnuli , che gin pf
comodo del pasiamanu del trt-
ItaUo
Gioao, nome di un pCEzo di certi
legni all'Inglese, il qoaletpa-
Ito attraverso al Umane, td «
eoraposb di quattro peni coi-
gegnall a canale , alccliè I «a-
VfSi, alle, cui esIrcnriM isaa
e il scollano _...
lìirello, cerchie Ilo
quando a'allarEano
iirellone, acer. di girello
irembiallno do cafeat , àett
quella ribalta che s'alia e ft^
baaia per coprire le gaabe A
chi è In calette
Gruccia. lirur(t , dicoui i|aiHe
squadre doppie di Iterro > <lie
t' ap90gglano sopra I bracel, *
O àBTi K «niui
4183 .
In uls, per la
'C prr monlire
^ Panlicello, spezie rt"Brcofcrm8lo
con dac vftl sulla ttsnia, In eid
|iii5SB II loprupalle d«1 cstbUo
DZEi, quel peno di leicno, a di
altra Dislcrla, che partendosi
dai mezzo delle mote, collega
0 regge )l cerchia di fliorì
roste , dicónsi que* ferri a la-
degni a guisa di stellai che son
onnegnali alle braccia d
-o delle cr "■■
Ida de'lcenl da vlapaT
di chiudeni pannr <
,)j1aslrella di Terrò eh
gotto alleniulle, ed an
al cignoni delle cai
C'S
i In cut [>BB9ai
iVCDlolc delle e
I rupti, si dice quel
'.t\ delle ruote de) carrf , car-
zaacc. Intorno oli' estremiti
quale esie girano
a di un carro, pmì d) le-
de' carri jie r
non Impedi-
lo, nome di dne peni di
di olmo eitnati l'uno al
arti che le a
l'Insieme dei legnami
'™ gli àltS''egnl, da
-t 1 piedi inlEriormente
a parte di sopra delle
un predeiiino
ei legname che forma
lura da piede dr"
I) Scarpa, quella parte del collo che
piegala a smiodra vien fermata
con vili nello scannelto dliUe-
Iro, perchè n earra non posla
girare rr dilnmano ancora con
tal nome quel ferro incurvato,
che si adatta sotto le ruote di
una esrrozza, 0 simile, perchè
[i^ongiHn -■
'- Sederino,
alla cass
ed la, dieesi'
viaggiare ,
Soltopiede, t
e é niastìettata per
re ed abbassare
lualnnque legno da
posano I piedi i servitori dietro
•tanghc, sono le due parti essen-
ziali del carro d'una carroiia,
carretta, e slmili, le quali si
estendono da uno scannello al-
Slcnello, piccalo ■ terzo
MÌatiì del calesse per alt<ing;ir
e accorciare I cignoni
TmonK, quel legno del carro,
TmonH
i , al quale si applecaM
e che l'iianno a tirare
, fune D striscia di enaia, i
ro , con che si tirano ear
IruoHoII di male-
si mene 11 pesto
Ile prlpie jdle, e Ivi al Uorì-
- — Bor di ealetiis, perchè
Cucio, eoperta della forma
Catello, quella parie che serve a
Cavalieri, nelle cartiere al chia-
mano que'rìtU che tengono In
guida le stanche de'mùil
sallscendn che regge 1 maizl e
Mo fiinleella, sopra di cui si
pQne In colaloln
Colonnello, dlcesl di quel UH di
Con» ria. ùa coasi,
iloecla che porti
Dragola, nome che si da al plii-
maccliioll cbp reoiono 11 pun<
tane della siile oelJe cartiere
ciano 1 cenci per fai
'ellro, nelle cartiere,
che pannello
'. lo iKSio
ulal getta
igoioi
Fillio, nii
sutaU rorma insien
Fornu, Islromentosn
Punllo, grosso clUnrirv^ le|D0|
detto anche stile, il qnak sem
ere le slinglK dei
grossa Metta Jile.
H^icrritio, speile di (
cui si liinno marcire
far eirta
nelle pile
Menatolo, nome
ICKno tondi, I
P:iNNELLa 0 feltro, cnal dlcwl
Sue'penuoli di nannabM, «u
1 cnl si melle 11 foglia di carta
T
u» di pennella dg In
me Ita, pexHi ài pin
rsildoppìata, con cui,
Stanipa, aste di boiaola In cui
sona IntaEllate le B^re delle
carte, divise in dodici aepara-
nlecea, iatruniento da nle)[ar caria
Straccio, ferro di taillare ì cenci
Tklbtt*, lei» di Brine ctiE cuo-
pre la liroR^tlna, _ o piastra d'
Torchio, specie di morsello a
vile ili legno In cui si stringo-
no i maisl delle csrte per po-
terli pianare all' uscir dalla
Trcc^Hol». cnii ehiamioo 1 fnbb ri-
dalla ferma
Trlncarell», piccola doccia, ocaa>
sella di legno, che conduce l'ac-
qua nelle cartiere
,e per coprir libri ed altro
i.arlaliello, v. a., libro ordinario
e piceolo per lo pili non btam-
Cartaecia, pegg. di carta, carta
Carta da itraccio. V. Carta strac-
cia
Carta di pecora. V. Cartapecora
^rta, V, n^ eomposlo che al ft
ptr lo più di cenci macerati, ;
■i riduce in bill» aDttlliaalma
•per ino di scriversi - •" -' —
mrvl = per libri ne
Csrtapecorina,
Carta p^ito, Ci
tcrlttiire e timlU^Vale anche
BM delle dodiot dlvisiani dcira
«Umpa da Inprlmere le flgure
delle orte da iIuocd
t:arHinna, dita. Si cartella
Carlina, abn. di caria, cartoc-
da
Carlocolo.redpienle h
ntvolla in forma di
è-fibri*
;cnia cdIIb, che non i acconcia
drìB ivgonle, dlcesi nuelln carti
che per moncania di colla non
retfe e s'Inzuppa d' Indilo!) Irò,
per modo che non si pui> scrl-
wni «ipra
Cartella, eulodli o coperta che
carte de* libri
isartone, eonpoab
cerati, ridotto In focllo ,
che lerve per varlf mi = per
compotlo di pili carte Iropasla-
le inileine
Carlnecla, pexauolo di caria
Copia. Belle camere dkeal 11 nu-
mero di «elle o ril olla fotti
pam a raieluKare uniti allo
■pgndllol*
l'.DMa, dlceii per cartapecora sn
cui )1 scrive
FuniTTO, lorta di carta più [n-
leriore dell' altra, i; sene coni.
Foglietto, iftn/dl roglio
raglio, prapr. caria da scrivere
e (tinpan
iKcuxiiR. dare la colla alla carta
ehe «1 ftbbriea
LEviiHiii, cokd the leva la carta
iiczio ai feltri, e metleUial
Idore 0 predala
MEZZF.mi, cari» difelloia, ItigU
--'-.li, Btragipall, regnali, Dallr.
LTORt, l'aiione d'implaKlra-
fogli per fare il earluiK
imeni, carlaitecara
iminD, lo strilo che ptrp-
Porgiiore, colui che prende la
'- -uà mandalo dal livuranle,e
.__.le i fogli SII j fèllH
Posta, nome con cni s'Inleirfe II
numero di IH) (àgli di Carla. La
grna palla è di 60U fogli
Preu, uuniero di tre a quattro
copie, r. Copia
DiliKRKd di fogli, dicesl a tee-
Ihiinque fogli di orla tucul
l'uno n«ll'iillro srnu cucire
QniDtarnello, dinu di (lulnierno,
fogli di caria
lisa*. biceltD a balletta lU lem
quaderni, a ala diiquecento b-
fli di carla=Per quanUU gr»
Siexeaa, quelle dliuguagUaaaa
-■- trovami nell-eairemtU ili
foglio di carta
IL
TKNiHMu a un R HI
Ssxioue XJI.
.o d< gì
prnprìi di r/ucit
Io, ali che reif e 11 boiino
si itnigBe la cera per
■e , e fallo In modo, che I
i che Beala dgl cerchiello,
I nel boeino medeiPmo
V. Poxzena
tLn, laudo di leino con
i di ferri- ■- "■' •'
1 1 lacignoli per hi
a. Cote ri
luciinol
i, ctTB lavorata, ridotta Ir
dlindricB, con Ì9topiiln<
ezzo , al quale a' awlcci
a per dio di vedw Innit
tta, dìm. di oandeli
la, dftn.4ll candela
, V. a., candirla
tlo,cande1> phillasto (tran
isl chlanunsl tutte auelte
iompoate di cera e liani-
per'uso ili ardere, come
:e, lorcp e slmili
indcla grossa di cer
iilacrini, dlconsì dal
1 peizetS che si ta-
rispfttlfi lavori
!r lume la nolle nelle stame
QDiniONB, sorta di larda di cera
qualili dì cui cominciano a co-
girlr i ceraiwilì i loclgnoll lino
alla candela quel che dlceai il
complDwnto, che si Ta colla mi-
glior cencOnde lavarardi tol-
tano, vale for lavoro di ce™
d'Infuriar qualilil,
per primo lavoro, me ti^ug
coperto da altra cera
Spirino, lo stesso che Mori
T la pia
diin. di doppiere
;rB tirata e bianchii
, candela grossa
Stratia, struKglaientr
ilone della cera '
ToRoiiu, candela grande,
plere, torcia
Torcia, Umilili
liquefa-
.Sreio:<b XIII.
i. Strumenti prof
iDDiinso, prcBBO i cantatori <II
pelli, tue niDrlaio
Bdllehii, atruniEnta di ferro con
manico liuiRa, che serve a slem-
prtr la etlolna ne' calcinai
CALCINAIO) pila da porre e tenere
il cooId in calcina '
Coni^, Inoca dove si conclsao le
pein
Fossi, canale, mortalo
HaiTAiu 0 nortaro, addobbo, o
canale ■ <iiiel Iuoko dove si len-
ii di gueiit ani.
gono le pelli in concia
■elliccesu. huwo dove ai *(r
doiM le pelli, oHi strada dai
sUnno 1 pelllodai
rnoacii , piccoli liiasa la cai '
len^ano te pelli anniontaie pc
auavorlrle
''riiojto. truDKolo
Truunulo . cnsl al chiama ■■ ca
daia In eul li (t «ealdare l'acqa
alluminala ed 11 acfo per I
coneia del sugano
Aubkrtti, pelle conciala con o-
dore d'ambra
Bdcc[a, parte della pelle dove è
Calcari!, pii^iar furie mente la pel-
le o 11 ciiDto coi piedi per ag-
Ruagllarla
CaJraicch), propriam. la banda di
dentro della pelle degli animali
rivale anche qnella «moiaiea-
iHra ohe ae ne leva, quando se
fa CBTIapecDrB, che chiamaal
Ile limbellr— '-
ciana le pelu
Conciar li pelli o le cuoia, va-
le ridurle atte ad uso di veali,
di cahari e di molle altre coae,
usando la conehi
COBClatore, colid che coitela le pei li
Cuoiaio, cohri che coneia i cuoi
DiBaiNoDiKAlK, naunt^lar le pelli
nati* acqua per tagliere il >an-
Roe che vi al trova allaceata
Doaao. Ooiti si chiamano le pelli
le delle pelli, da cu) si é
il pelo 0 la lana : la fuirte api»-
GiUGUO, V. a., conciatore di pel-
li, pelacane '^
Grassume, concio
LniELLO, ritaglio
dal conenlorl, Dm
(•Imbetlucchi, BmbeL.
Llngiiella, cUamansi dai
quelle slrlsciette di —
,c"a
HuwsEaiccio, coraftie OMHiki la
pELLicciuoePilllCGiaio. RUHlra
di lar le peliiede
Pflltleciaro, pénieciaia
Pellkciere, peUlcciahi. che la e
vende penf o penicele
QcoTAio. cooiaiD
Sc4nasuiAai!, dar la concia al e*-
ScamMciato.add.. da
che concia, a yenic p«U< i per naa de' ciiolnl
0 ZjuniNo. sarta di cuul
I, ghiande di ocrro che ti lo rjvldo, e seminai
a m ilalia dall'Arcipelago! gritielllni
;, conféllare coll'sr-
add-, composta col-
cosl dello dal onde. -
toslaw , 0 seconda altri
Mere aalldo per nuK*
mdolo si divide In <
ri SDgoUrl
I dkul dei conclan. . ...
IbUI, Scendale bollire In
oÙ BccoRclare i
',, da ronfellare-
tore, conretllere
bri, sorla di tazia i
tre, colui cbe b 0 vende
feti die
OKiofe tiara, quanllu di co nielli
Canreilone,dlOUi>IIC IrutU, al Do-
ri, alle erlie, u slmili, composte
con laccherò o mele, per ftrle
piildiirabllleplagusloolbXEe-
neralmente per — '
di conTelU, di cu
ib^confetltira
~ - e, V. 1., a
>lellate hello succherò, o
in allra slmll malerla
Cotognatn, conserva a
di mele , o pere cotogne
con le II un
Kiovo
liir.vcCHF.iiMr,, aspergeri
intMi»cliiaTO e ManlcrìslD,
di conrezlone , la qHale i
pera ptr le pasUcclie
moscardino, aorta di coni
falla di muachlo , droghi
ifeilone
[he, ed
ISTI e Pule, termine generico
qualche 9|
tetìura'"'
{^nocchi
roghe, 0 ingredienti a
di lucche-
collura di lUGChcro
ionfi dalaiirAa, di-{ btUlmenli che si pongana lulli
E slsTuc, 0 grup|)i di tavoli del convito I
■a\U VmS dì"
tlìoro su una quBnlilU di circa
KÌ once di gavetta avvolta la-
prs 11 rocclietlnne
Ileccs, spezie di vernine obB ai
da sopra l'uvenlo la'cnl bHse
è il stnaae di drago. Ulceal ver-
nice di mecca , a dDralnra a
iilslter« a oro, o d'ara, indorare
Metti d'oro, lo Etem che me ttnoro
Heltiioro, eld melle a oro. d in-
filo d' aro Urabi, die
IB uri ma filiera
icesiatlorcliè nelle par-
larghe e piane della
irto con lóells d'argento
V. I., dorare, indurare
V. I-, add., indorata
darore, inaurare
add., da indorare
e, colui che Indora: e
Dcbe di chi copre chec-
con fitilla d'argento
dd-da inorare. Indorato
■ riunione di logUeWal
a altre materie
olio col quale si
e case che ai vo-
t oinorgeBtu'e
■o,™ie Indorare
d'argento incre-
i. strumenti proprii
UMTWiu, vuo, 0 chiusino di
yctni, con collO' sulllle, -'■- '
^iTodDce atti» cucurbìli
«1 orlMleHo
, CgnalMIa ><
Il llqDorc de'
IlecBUCcEo, lo stessa
CMopsDì, |ier liso
con nn bcecuccli
fondo, lango c torli
il fiìpiiore che'dtilllla
Copurllello, coptrchlo di boccif
AnUUare
Camello, parie della campana da
tuUare, che cuoprc In uadella =
Bpcr quel vaso, per In pid di
filSHcuToiu, Epciip di forno,
fbracllo appropriato a disacci-
ra 0 dtiUllare qualche luitanxa
Dlitillatolo, dlBtllialarla
DltUllatorto, ilrumcnto per diitil-
lare, lambicca
Fkltr«u«, pkcola fiiltro
Felini, sbinKBta da ealare 1 li-
!\umt, ditto allr. colatoio
tn, peno di panno, di icli, di
Mio, CDDipoila di d1-
lUÈn riunlU lo un cor-
e tornello di
Linair.cn. ¥. Llmblcco
LlmblcGO e L>ainblcco, anguaki A-
naie, donde ■ bru di oloR ti
trae l' umore della lutnii f
sia nel vaio aderente alloilet-
ao canale, 11 che il <Uce iBh-
TisrJ^tar per lambicco, ildM
ed li tàr tale operarne Àòul
VHtTìin d' Ippocrate, al dkc oa
aaccheltu di teli o di laao, t
forma di cobo, per uM di co-
lare, e dilarlre alcuni )t<|WHl
Halruecio. i-gto di vetro •aolu
di fluco, con lunio eolio Wor-
no a due braccia, ad tiw di
stillare l' acijuaTUe
PinKLLi, dlceal a uuella prtc
dello campana da itlllare. dote
Bl mette là materia che il di-
sHIla
EciPiEA-HE, vaio da stillare, ctie
riceve la malerl* atlllaU
Hetrlgeratorio, vaio roplulo ifi
aoqua iredda, crtloeaia Inun»
, CBBua scrnicuisl
'le ad uw di dlMI
, VBH> di
iculsin con piti i (ilufrtts, diiii. di Miifs
che Ih Bbu» di ^e9clca, e >er-
I ve per uau di stillare
il qiialf sta rena, o sii
rotcnle, [>er «enliiode
[jjzloni, diiUllaiioRe
danU «he tleno, e si dice il
<n 0 slmile
alo, add., da dlslilfire
ilore, CDÌu) che dimiU
aliane, operulone |ier uiei
Iella quale si cava l' umidi
(ualiinquc coia par Ama à
mn un panno pieitatii a giil-
II sifone, se ne cava (a perle
xione, quella spezie di lim-
0 a di colnniento che il fa
\\b d'ispido fellro, u di
1 simile
Hccare, far uscir perlai
'e di quella che
.1 n._ •>'-- ineio
rag Ina, ui<
EH, diluitala
uuii i;auiuiD u vvu Hoti di Td-
Henn. Stillari a rasa, tale slll-
lii'e checchessia In vaw IMHlo
aellareoBcuB Buca ■o|lo,etèH-
che al dice itillart a turano neco
Risii Ilare, di nuovo «Ulive
SpiniTO. Suirili, chlamansl iguei
lii|{iuii pia iitnel che si Iraigo-
ro dalle cose per dlsUtluiune
Slillsmenlo, lo aUllare
I Stillato, adii., ii
! StlllBlore,
] ! Stillazione
.. da atllli
DB. Vedi la Stiione Ferriera
i. Stnanaiti proprii di quuti a.
e, iacudiae, atranenloljlncudlnella, di
I, tmrt Uquale llUtol ABfudinBiM.d ...
> H fèm p«r Uvonrl» Jlrcbeilo, dKMld'vM
*S^'
_■ Imo 11 ferro
GlNOiLLD, ipnic di plceoto grl-
mtldclla proprlD dvlLc urratu-
re RcnUli
Grhnutddlo, ilrumenlti Ji f^rro
ritorto <9« uhd (1«'cb|i1 ohe ler-
— j)er»uiirc kurroture sta-
Ucbf»\t
I paJlo per iprlrc le icr-
, _ . . I coijta , fatto s u>a di
'Sallt con filila t rlpreia, che
' Ulra dentro l« pilla
ijlfrTA, lieve sono vpran^eUe di
ferrv dir servowi per bultw
AlpoM, ferra a iqiudro, h c
al ripiega e poia II manikc
Scu-ETTi, «petie (Il lanagN* hi
dar In faruia i'vuÌ=iIÌMlM'
ciK a una aorta di IhM NiW
daia, pili uuti che da dM te
inaxnini
Scarpello a icarpa con lat—.
seirpelto loiiu da ht Mw t
■erve priinipaliMnH t WFW-
chi per le rìprae t=S»àrf*th
da baneo, apnie <)) l^fllialii
Blu lungo, che lervt t tig'
(erro a icbEfic, e a' ad^
solaniente ■ tradilo
raUdepipedo di fcm IrSìK
che al pone aoUo ad u paw
di ferro infama , olw rfÌM
Sfila;
. conio di fèrro .
«te impeun di ferro
fibbrioiio I pezil,che il vogHo-
BD lare Incavili, Ve ne «ono
delle tonde, d^lle ijuadre e d'iiL-
tr« ttpm=È pure quella 9tru-
S. Colt rch
Rnjco, pezzetto di (erro a hron-
■0, a altro, che si tbrma di aot-
Is e sopra gli angoli dell' ìm-
(KuU delle pgrle, masslnic di
fncBe che sono nullo (ravl, per
■Doverle agevainienle senza
fa molM fona nei loro cardini
eiUplU
loeehetta, piastra di lueUilD Ira-
uliuolo, scarpello <
diailstello, □ afflssa in rhec-
cbenla, per ricevere U sttn-
ghellB de' serrami
hwahira, queir armalura che
OOD Ùaàa intorno iDIomo tìù
•b •! viini •■■iiiafe, aicch^ non
la parte opposla
ie troppa violenti
e, vele formar eolio
pello, o colla penna del m
la delle intaccature sul fi
"1, peijg. di chiave
|£l::
to di ferro lungo e tondo, il
quale flccandcai dentro a certi
anelli confllti nell'lmposle del-
l' Djdo, le lieo congiunte e ler-
Dotrscchiave, chiave falsificata,
chiave che contraffA I' altra
serve a dlsimpeEnare il ^rtno
che agiace come le molla , ma
in senso contrarlo
DISStLDAXE, disiare la saldato ra
Fabbiiile e Pabiilc, add. di fab-
Pabliro e Fabro, colui che lavora
I ferramenti In sroBiD
Paseiatura, dlcesi all' armatura
' ~ è fatta In forma di ghiera,
> che cinge d'Intorno una
>nna, palo, bastone ecc.
lino, spezie di perno, a cui
illlano le molle del mantice
i
I che riceve In ti l'ago
ppa e dei serrarne =
\a parimente fra le ban-
queilB e
r..r
Feiim.
delle si dice auei
riceve l'ago della compagna o
dell' arpione
Fernetta, nome che si da ai ira-
t'ori ilegr ingegni delia chiave,
pili dilataU che i tagli ordinari!
Ferralo, srteflce che maneggia o
Ferrare, munir di ftrro checches-
sia ; e pari, di bestie, vB\e coa-
tccar toro i ferri ai piedi— pet
Jiiodsre con terra . congiunLi
d«l ferrare
FCrrcrù, Buma di lerramE
Fittone, presto t roaniscalcl
celi la parte dello luccoli
cavallo, che sembra con
Posto, dlceti la
sTl;
igegnl della cluave,
Granchio, ferro ri|>ic<tslD, che
bi-accia e strÌDi;e checcheii
Guida, lueile di canna che di^
Gonda l'ago della ECrratiira In
eialo, per renderlo laglienle (
pili talda
Inacciaialo, add^ da Inacciaiare
Ingegna, quella parte delle chla
vi, che aerve ad B[irlre le ler
Ingefinoia, In gergo si dice la
IngeiMlura, quella pane di un
■rfdone, o afiullc, che s'ingea-
a nel muro
LajGU e Lancetta, dicono 1 {ab-
— Jlate,
[iCai, quiloBque plaitra di fé
che al adopera per lener _ .
Golkgill Intleme due o pia pez-
zi di ftrro ec
brialnra. liceali
Jl lena che »1
Lucette Uo, sor la d
HiGui, campanell
tana, arleflce di lavori di ftt-
mlnull e di piccoli Ingegei,
me chiail, loppe, dltUntow
ibro, ohe fabbrioa ferH gm-
coDie TOppe, vauihe eea, e
1 maniacalca che fabbrica ur-
_. per le beane
HangaDelia.o naatiello-cUiBaa
1 ,„| qgei piisBMBUa età
olino in mena, che bm
e al piega da ani pMt
•me loDu quelli cha •>•■
taivollB per le lanfe
da mangiare
Vangane ila, ioanKaneUa
Haachiu. Chiavt maiehh
I magnani quella die n
panai», e per lo più 41
ila un paiLiHi
all'uiclr delia toroBce , dldea-
derio, ripiegarlo pia volle laiw
il martella, e quoil rimpaslacIaL
per renderlo pia dolce e pM
Hatiellalura •
re , e lo alaio aei lerm màà-
sellalo
nasUellato In Urto dicono I a^
■OHu) di ci6 che si rìpieu k
Ire parti Con ■■''*"--" — ^-«j
Maslle natura.
Ferri che ae
re, e lo alalo delle (
Ira neua lerilola ed In cu
la stanglieHa nei aerrarl
Haiiicare, battere il ferri
Henaloio, grotto e lungo p<
oenlo per Lo plil ri'sc-
(ttmo da una banda,
levolmenle dsH'allra:
l'inmenl
qiiel ferro, nel quale
uelU parte di
(ilù grossa n(
'logeeni, e e
endo. che riceve la
1 della temliirs
irratura dell'arCD del
I carrozza
l'inKefno delle chiavi,
IbIIo s Tanna di pera
trumento di Arra ciie
liu9cl,p«rloste8aaBer-
shlavbletlo, ma di Fiir-
ciata a eulsa di regolo
'ro, 0 altro melallo, ri-
ioftÌgneiia^Pi\nIro
Tatara, quella laalra
aopra cu) stanno gli il-
deìla aerralura=Pia.
ralara che diiuoe in
ngheHa, gl'ingegi'
le conQcGaai In alcui
tr «oilrgno a pergn
fiche ordlgaa—B sa
K,MSiJ".W
P untegli alura. Il punli-n giare
",AaTBii;i.i.(i, pezzetto df Ila »errn-
lura dove paasi la mannaia per
.icuooere , il rimettere al fuoco
alcun» opera di fèrro elle aoi|ui-
■ta pemilone per via del ftoco
ilnaccialare, bollire nn peno di
acciaio «opra un pezio di fèrro
ilealLnato a fare uno atriimenlo
di taglio
.1 incuocere, ricuocere
Rlnfcrrare, raiseHare alcun ferro
che gIb rotto, eoniumato
istemperare, temperare di nno-
VD , dare una nuova leApra =
di nuovo temperare , e talora
los™£ ,'''las"a"™
si ài a quella riunione di quat-
tro piccoli peni di ferro atlac-
ciuoli unii! insieme— più propr.
dlcBsl^ccJn
ScABM, quello stampo che ha 11
piano DbbliquD per entrar negli
angoli delle riprese, che si fan-
Scudetto , bocchetta della serra-
lo piA s' apre eolla chiave =
Serratura, Berrame = Serrntur
In laiu , die l' uscio , spln-
ndolo, li dilude àaiè; e di-
' 'irUmUrmenle di quelle
: s'aprono
diiude àaiè.
«Mudono B chlai
■Irando dd palli
SieiT», iutl~, ferro roiio, o ^ec-
clilD, che sì leva dal pie dei ea-
Snrrvare il ftrro, vale riplenar-
Id In isrìe guise sopra sé stesso
nel Tiibbrlcarln, e con db ren-
derlo pili loggetlo a romcenl
Spriui|[a rio caricare, ilaua dop-
pia di ferro ila collegare due
Suranalo, fabbro di a proni
Slaf- ^-— -' -'- ■
>l
le
staffa
^,.(pran;
jUene, o rlnióna, o tiene col-
leRibi clieceltessia, ed i di for-
ma gucdri , o anche currn =
.«pranfrhe di iicrro con cui il
«nioali «i eolpl de'esrrl e dfll-
■- Ite — Sluffu deiiali-
dlceal un ftrro eonSl-
nelle imposle degli mei per
Slanjihclla, ferrelM lungn, tXt
nella loppa di aleuae ■«raMrT^
e serve per chiuderle
TRnFEB* e Tempra, coofolldnl»-
ne arUSclale, Indurimeala MU
eon arllBtIo : » dlwsi w" ' "
luHalo In
Temperaoieolo, Il Ico^rve
Temperare, dar la tempera
Teniperslo, aid. da tempenn
Temperatura, temperi, topcrs-
corrispondenti ■ qadll ddi
clilave , la quale per aprbi '
■errare il volge tra quegli ll^
chiavi, UMCnano
VKTiirro, s(tj|. di ferro ci
FUilmenle al rampe
I. Strini
j, tiramento di ferro
eoi minleo di legno per laglia-
Khllo a foglia di lappa, mi
largo e pili cori' ''
'et' legiiUuall
isaceia, pigg.
Ili corto, proprio
_ __ lento di fiirro
tien frotta infbrmadellalellera
L, del quale si la uio pA- teoer
fermo nel banco II legno chi
il vuole lavorare
Bàrteoat, r. a., barlello
Cà-CCUTOÌk, t' .■■'---
giiiiB di scarpello, di |inii*i-
I ferii grandi e pkcolT da kdt-
itietart, i qudi per estere Ines*
\»\\ Einno Io iKoscla
FiBS, preasD t lornia), vale un
l/mo d) legno del lamio che
pBU* ncll* acehM w 6 Intero, e
l>er le lanetta >e é diviao
GMMaiio, fèrro coaHccito aur
am panca per *ppiinleUer\i II
ICjinD che i leenalQoIi voilrond
pullari!, perche e' non Ibcot-
r.idda . lucchlelto grande che b
l'uffizhi di Turare i Legnami gros-
InACoUTii, anexìedi plaLlacolIa'
ieUo ■ •pniiglianw della gularo-
LtccluunLi , Blriuneiilo di ferro
fallo a lucilia di biella, lesso
da OM delle tesiate, del quale
liegalori di legname '
Bo per loreere 1 denti
luti. .
VixcotiE, panca ai
1 legnili
pialla
'iaiiniie, aorta di grossa piL — .
■ledlca, dioono i segatori « iiutìtf
lo ilramenlo fatta a simiinrdf
sesta, del quale si lervono ■
srgll SI
e accoRct'
Rtapi, spexle di 111
per levare 1 colpi ucmu aunra
petto negl-InlBill di legno, e
ae ne fvino dfpiA lartn e di
pia grandezze
Suctrn, cliiainano i legnaluall un
nieiliro alle cnrnld
ScarMello, dfin- di scarpella
Searpelta. strumento di ferro t»>
0 pia |iczii il legno , In modo
tM (icoiano angolo olluso
lildcuMre, dlc«il del calettare i
ftaì di legname a dente, io
teno, a coda di rondine, e si-
tlUceive . ftr k slmda ai denti/
Scarpellone, aicr.
■carpellD grande
Sega, strumenta per lo pid di
ferro dentata, col quale ai di-
vidono I legnami e binili
SeghetU, dilli, di sega
Segane, sega grande ,
Sergente, alrunmnlo che serve»
' il legname che ri
Sgorbia, scarpello fatto a doocti
per io tagli are il legno
ToKMii, ordigna col iiusle ti ttx
no diveni lavori di figura ro
die tendono a quella
Ila chiave detta tìt
•si delle sprangÌM
sciare, digrossar legni ci
sse , legno segalo per Io liinnt
dell' altera di grosseria i\ U«
dìla fl//iiil, che di maggior po*-
atut si cliiaoia pancaue
Asserella e Aaserello, di'ni.dlasse
Asslcell», piccola assf
AssitOf [»\liii«nlD di tavole
BlLECnuv pcixn ili legname che
CiLKTTARC, cóniineiurc II legni.
chi tulli'! pezzi clie sfparili
m squadra
il (a in
tuin coi dee inlfrniral
cr calettatura , ovrero uni
rosai BBVIccMa di legno, nna
jiiavarda n tlmll)
Cantlntile, V. Legiianie
rommesso. Lavora tìt coiiimet-
dic'esl qucll^ unione di pleb-é
dure , per far npnarlr* neure,
Hnlmali, frutti ed o^nl altra co-
le, in tarola.in IstlnclU e in
^^^Iglianll opEre
"■"-^nl, Sfhegi'ie, Inppc, clie gii
' ia taglio^
l'aggregalo delennanii
-~ cODiposlf le Iriliuni!
, - - ..jmenlo de" quadri ec
Correnlaiuolo, colui che fa I pii-
etl di legnane alle alarne, r.
Corrimi mi Muratore
,*.!., pjBlli
dì Icgninw
cu/ »l/ii ano per tmpliliieclar
tavnie, casse e shnili ^B
iHBtHciitF. . Incurvarsi nelhilh
ghezia, e dicesl eam. di tSM,
0 legni non mollo gronl etr
Bgesolmenle e sema apeiiini
si piegano dopo che sona wi-
l'ohò dalle du
iiicnr^andMi
mliDssoiare, mellere gli asslcetn
topalcanienlo . Girmailone del
nipalcare, mellere o ftre il palco
impiallacciare, coprire
legname pi» dotilnal
gentile e nobile, se
ImpiallttCeinluri
Inenalflgnare,
d! cai lagno
Licia o Hntsira
ara, l'nnlone de' legnini
le del fiisolun
! le tesiate d.
n combinino
VOTO di tinlB
Intavolare unu i
dell' Impalcirl»
Inlavolslo d* un i
fregio, dlconil i fluelle
laccialiire che si fanno
^[le ImpU!
LuBKO if una tavola, drcesi di
leonaiuali il suo aria d cani
smUESnlo, eia» allorcM è stai
levato il canto vico
L««naiuDlo, artefice che lavoi
Lenname , nome univer»a1e w
Lrvncella e Lionwllo, capii
ancone, lecno segalo per lo lun-
go dell'albero, di groaaeiia
lallncci, dlconal anche le
alme auleelle di noce , _
no, o altro legname nobile
quali ti cuopre altra legname più
vile In tarca»e, tarale ed altri'
Piallacelo : è propr. uno sciavern
di onl il puÈ ancora rl-
11»™ autelne , o tavole piil
illllt;» plillacdo ritorna suttr.
questa t la dìITeren!
Piallare, lavorar cella
Piallala, coi^a della i
quanta in una volta
(are andare le brai
l'adopera : Il piallai
iallalo. add.. da piai
Piallatore, colui che |
I Fari quadri
__ _.i tori*» -••
del lomilere
to, mal pulito, alquE
naranfoni, chiamansi
legnaiuoli che lavorano per opra
masllce , certa colla che tanno '
legnaiuoli con cacio, acigua
che cnopre In luce di una pori
PALiNct, palo diviso per lo long.
che serve a ftr palinceto; slec-
P8lanealn,chinsa btta di palanche
In Camillo di m ■' '-
Palnncola, pancor
Palchetto, iHm. d
Palco, ijnelia coperlu
brlca. Eh' i^ di sup
mento e ulalo nella parie i
peiiore=Per tramezio
PbIcunIo, dim. di j»lci>
RheiM
nolta
Punteggiare, vale Intagliare il ir-
'iinlegglatnra, Il piinlcg^isrt
iDAiinn, Lrmorar di aundru, di<
cono i legnalnoll, a dltTerenia
di lavorar tf (Maglio j onde
Miporo quadro, o di quadro.
è quella aorta di lavoro, nei
quale si adopera la aquadra e
lonalc, e cosi ogni ordine di
cornice , o cosa che sia diritlii
questo laioro b\ ta, aW™ n"\\'-
RiGF.LLiRE, aguaglisTF, pireg-
anche Ignoro di
Die itrliEla di legname per uso
di far EorbslU, panieri ecc.
Scheggiare, lare iclieggie, le\»rc
le Echeggie
Scheggiala, adii., <la scheggiare
Scheggio, scheggia
ScneggUuo , add, , parlilo , o la-
■llalo ■ tcheegle
Soavero, quella nariione rozza
Ìname, clic si cava colla
I un peno di legname ,
.. il riquadra: onde diconsi
tìaveri le quattro poriionì ili
■-' -io. thesieivanoiia una
■Kl rlciiiadrarls colla icffa
Evvuuiiiitissu, add,, da acwuniet-
lere
Scarnine llere , contrarla lU cnm-
■nellcrej e tale propr. dlsfan:
onere di legname, o d'altro,
che fìutero commise iniienic.
E ti adopera oeil' ali. lignlf: e
Seg.l<
che, ridoiU qi
la quasi in p.
T* in segando^Per
la lesiura e divisione che (* Is
lega, e per quella parte ove la
caia t segata
naselatura, la sFaiclare il legna-
me aegandalu
Snonlare, dlcesl del Ugllar un
legno a ugnatura
Spranga, nome che si iM a lutti
qiiei/eiMÌ di Jefrneme ctie vanno
allraicno di muporu a
e si uuiscono d balUMì
Steccone, leiiiio piano, a,.,.-
allo chkia Ire Dnecia, e
inlorno * un leslo di bnccB,
per uio di &re tleecalo, iH»
conati, palanoaU e cbindende
Slipettaio, colui che Ci iHpì ed
allrj slmili laiorì
Stipo, torta d'armadio, colla fre»
StrK
y dilegua
•1 slmile, di-
cale parli, dalle quali Doo si pai»
ea>ni' verun utile; e i|«Mi
non li chiana linaio, munto
si recide una traTe, o allro, e
la nioiialura sia tale da polei^
ne trarre prolltla
TtBSit, laiori di nilaull pcitavli
ili leinaoie di pli) colori cmO'
Tarsiare, loaKsio Che intarsiare
_^plicemenle -
tpr
avole 1 che anche di
^add., da latulart,
I., lavolBlo
liin. di telala, pleeul
Telaio, leinan
dru, olnal
le si Urano le lele per dlplgae-
rr — Ttlaio di un iut>aJtria,
Dhlamano I legnaiuoli . <|uellÉ
parie «he eollegg 1 piedi , e lu
cui poaa il plano
Ti^larello, dim. di telalo
Telaro, lo aleiao che telaio
Toppa, eUaniano I legnaiuoli i
copponi di legno
Tornalo e Tornlala, colui che la-
vora al tornio, maeairo di lotiw
Torniare, Uvarare al lumia ^|
Tornire, tarnlarc t Traversa, Ic^ro m
Tornilo, add^ da tornire per iiD|wdire, D
" e TnuneiiB, quel pai- ] Travelln, diiii. di
tnmeKia i
_ , „ « che ponai . Travleelia (
tra runa cosi e l'altra, per. trave
dividere, 0 icomparllre 1 Trnclolo, propr. <"
Trave, tegno pvsHi e luogo che da che trae ta
si adatta nrgH edlAill per kr- ' 11 tegnaioe
cere i palchi e I letti = Trave Truciuoto, Iruch
Sezione X1\.
AgHiRlio, f roi
riquadrala iinm icnom, uic
enb-a nell'albera della ruota E
cilindrico in quella parte che
ed bIì'ukgIId, e quindi
BiBi:]ULt, pezzo di lerr
di riunire 11 palo HpI
coli' ggui^lio dell|
_ , „ iO cerchio di ferro che
ha come due corni, che punta-
no e (tirano nel l'ai berti he Un,
ed entro cui passa II manica
del moBlio
Braceiuoll, pietre che collegana
la fornace del (erro della parte
di ruarì
Ciu>iTflii>^, pietre scarpellinate,
""'jlla fe?rie-
da piedi; a giiÌBa di sportelli le
aperture, da cui esce la area e
Cantabella, laaira di pietra da
bmaee del ferro
Ceppo, nelle ItrtìMe, ytìt pietra
che Ibrn 11 fondo, o eia ta
base da (euSa di pede
Ciocca, home di due urosBi pi'zii
di legno sopra culs'BKRlro In ila
Il meccanismo della batteria
Ceperlar lo alesao che giouii:^
Coperta « totlana, dico usi due
peni dt legno o travette, che
il allattano al fi>rcellDnr, per
am.o'"'coÌ*''d'èlu'' ""rcliTÌ' uno
sia di ^lh> all' sgnlftlio, e 1' ab
Irò sopra per coprirlo
DiAciLE, pezzo di legno, a pan-
caccio Immobile, situalo Inori
della ruota che muove la bal-
Dislendlno, l'arte, gli onllcnì e
r azione con cut si tira il ferro
di laoilera, e al fonde e riduce
in ijuadro. In verHhe e In rlon-
tacca la loppa |>err
Filone, rilccil n qaella plclra che
reals In mezzo nlla bocca della
fornace e che Aaochegglai cai-
Giitint, sueilc di grossa lana-
flla da anerrare e tener saldi
grossi ferri nel fabbricarli
Gavaino, piccola gavaina per bol-
li. ^jijji g jtmlll
lieria, arr — *-"'- - ■ ■
si mette coliate
Cerllno, ntlsiira i
fondo, che aosleogono i nHlc
rìali del fama quando si dcio-
no tirar fnorl le ebballolbitiirc
Pila, Pile, diconil nelle ferrtere
quel pilaitronl che sono atle
parti latertll della fornace p«i
aaldeiia della pare le, delle itc-
RlNoRini, baca acavala In lem
e forma di cono. In ciil al nNt-
con carbone, per Incuoctrii pri-
ma di pacarla nel forno
Sicci, la parie d' '
r .^ oppoila
la icea per raSTeddinl
Icodfllla, pietra o fornia che re-
sta sotto I caldidorl da' quali
si eatrac la loppa del rcmcdo
Icona, cosi diconsl I lati iBCeria-
ri delle parli della fornace, elK
panano linmedlatamenle ani cep-
po
'lUtDllA, apulo volo ohe retla
Ira Ih fornace del ferro e 0
«rfca if ?Mt
j Trombone , grosso i
Pii,RTTni<E. Paletimili lÀlaniinil
nelle ferriere quelle asle di fer-
ro eon gran palella cimile in
ARBALLOTTUe, d
Il rimilglhi a
he ghiiHa nel
pnA DBChT sq
metallo, <
li le pele ileiia ruota
ELto, lubo di rame chi
I vento nello fornace
BtUATTO, massello di vena.elw ii
Ili prl-
iqnagllali
Abballollatura, quella apecie di
pallone fiumalo di pld '"
...jBfiarBl a'inJBriKe
e forma l' abballollatura
dandone, iu-ga piastra di taro,
che # una apecie di lamiera
BerretlK, laitretta, lamella, lami-
piccola verno
— t, apecie di IcL.
.. nula classe di
-.- di terriera
Cola, riuhHte di ni
ClI1T[ILTI?ll>,t[
la d) ferro nella Ibr-
Colsrt.fnniM».
.. ., nomecoÙelllvoGbe
3. .1,1 nelle falibrìdie, t tutte le
speiie di [erri groul ad uso
deitl! lErieollori, come icurì,
vanghe, uppe ce. d(' bollai,
lablirl, magnani i >lnilll = Le
ferru-ecce riliene <Jitllng»an-
li generahnente lo ftrrgric-
eia, detta ordinario di ferrie-
ra, modello, lamiera, ckluda-
Lamlera, ftrrareccia K
si comprende uiil spe
Lallaruolo, lailra quasi slmile al
polla spplv delle fornace i
-alti, diconii le feccie cb'eicoi
dal ferro per ridarlo
Il calo magglare o mi
condo la quallU del i
dlconii anche Loppi
Haookiciie, niitdslro e I
HartelUna da uiulhii, fC
della ipeile delta ard
lunque sorti dlìnanifaltiira,
olla quale s'itlacea la prc
per polerlo maneggiare su 1'
Hexzios, dlceai d'una ferrar
eia della nfciie delle bolli- il
Modello puro, specie di ferrar'
la portiera. Il guadreaino :
ile dentro alle Ire libbre
), nome di dueapeiii!
inodelfo d
nella claite delle ferrarecc^e
^t, ferrareceio della S|iei
_..ta ordinaria di ferriem
Pappaloio, liirrarecclB della s\
Pasaaperla, Alo di ferro dal a,
Sno al II. 31
Piccone. / picconi, nelle raanor
■ono compresi nelle specie
ferrareccia della ordinaria
Piombo, nnme che ai ài al i
■ove^ oh' i 11 c\ù vi\U\«
Preaura, l'unione delle pietre che
funnsno la parie inleriore del
forno |ier colan ien« dalcrro
QCUIKETTU, ferrareccia della spe-
cie della tnoafllu di diitendmo
Quadro, ferrareccia della onii-
Ouadruccliio, ferrareccia, lo slca-
Qnlidrucclo, (emnccla della spe-
Hkggett*
0 di di
io di ditti
: Heggellina, ferra-
's ipecle della —
Reigcllone, ferrareccia della ipe- :
per troppa fuoco
lorterìa, nome Mlletlivo, eheMB-
prende le divene apecie di IH
di ferro delle piombi t patia-
Iplaula, ferrareccia della ipuif
detlB ordinarlo di ferriera
_, 1 di/e
no, che adoperasi apeo. peri SplaitKioiie, ferrareccia ^
ballenli e Invetriale della speale Sella ordinario
Blpurgalura, ' '" ' •
del ferro, ■
In masserie
Roiticd, BBC
obrlca fabiilt, ferro lerreslre
di Colur rouo, nitscoialo con „ .,
parti pietrose, duro, che luac- Veriella, ferrareccia
lAia le
SuTiZKiaK il (erro,
gllarlo, lumperlo per
Scei, quella n- -" '■
detta vtodello di diiUTidinc,
di cui si forma la cblodigiOM
. _- ,VenetloM, (rossa venelli
ferro fiuo Tonierale, ferrareccia partleetarc
C; e il rap- coniprcia lollo i croni iaviri
pialla In un luaga nslretlo a di ferro che al fiBbrleiM tUa
pi? della fornace medeslr
Scoria, materia
"iMOMalli nelle [<ii„u<.i, in.,
ibndono, e che 1 naie me eoe
e fuori di eate,
a quella malerl
w-W^r «alali
^^^^JbDdoi
K
^^^^( 1. Slrumetili pro/ir
^^^JwitccJiTiHo, incile di saetta dal
> *ta> trapano, che ha la tua eslremi-
I dal ZiPFAKE, ferrareccia della apade
ido si delta ordinario di ferriera
esso Zecca. Mastio da itcca, vale
e si ferrareccta della apciie della
e, atta ad incavare uo Toro, on*
le possa ricevere la canaceUt
I' un clilDdo . 0 di una vite.j. |
..rto, lo stMso Che e , .
cune» o YHeeUo, ove il puriBca- J
no i nulBlU
CtccuBOTTK , sTninienlo a uso
sibSri" ' **' "'''' ' ^"' ""
Cacciiiifuori , sari» d' ancudine
lOrano di cesello, per gonflare
il metallo > e iier hir apparire
iiella tilaelra In prima baiia del
Cagnuolo eCagn<tlo,Lletta di Ter-
rò, per lencr serrale le prsppe
della moiubira al n -■
dei Imo della CBrapana
CamiciB, nome dalo dalgelInlDn
al modello In (erra di eheocMB-
Ila che si dee sellare
Caslellello da stampare^ toge
Calino, rtelgilente, o vaso ■ guisi
di «alino poslD 0 pté della Ibr
nace per ricevere il metalli
V.»\o, la rorma nella qiule si getlg
Cuella, alruiuenlD da cesellare,
a InlaKlIare metalli, fallo con
uno aeari'clleiin, ma senia I
glio, per lo pili di acciaio,
qualche volla di legno duro, d
vendo servire per infrange n
e non per lagllare
Conca, lo atetso che aRinalitio
Colaloio, taacllo di lerra cotti ,
ove ai fondona i metalli, dello
altr. coreggi oolo e crogiuolo
Conio, ferro nel ouale fi Inlajjlir'-
la Agora che s'ha da imprime
nella moneta, e dicesl atlrr
tortello e ^'unione
Conlrappunione, quello Istromer
ìiKiTOio, manubrio a stella. Il qua-
le, oppllCBiD al fuso della nr-
Granlloio, I ftellaluri d
Guida, tpetle di cavaUelto oi —
fissata la forbice, che prende II
centro per centlnare iarurnia
Inrracjitou, age- di tanaglia cosi
rIellB per essere (alta In tanna
da poter abbracciare I coreg-
gluoll nei qoali si fonde il me-
HlMiBUt.K. V, Maodrlana
ngndriano,ferrDlDrtD,CDnun ma-
nico UioRo, con cui si percuote
tallo fuso
Mortalo e Hortaro, sorla di for
nella composto di [>iA fasce di
ne.qu
Coreggtuolo e Crogiuolo, vosi
di terra colla, 0 altre sostai
dove si fondano 1 melalll
te forme di pietra, o d'altra ma-
teria, dove si glIUno 1 piattelli
di sUgno, e bimÌIÌ
Pisnaloio , ipeale di scarpello II'
scio, con cui si di si bromo
venato con putlcbette , per II-
nia, ferro che sta di lotto , sul
quale a' improntano le monete
filoEia, dim. di pila
Portello, apertura o portelia del-
bajno dai e si fan Anno iai<t\A\\,
I
1^.
inirodiici
ad elTcli
ili fonderlo, e si.
rastrella, e hì pulisce, e si netu
dilla EChliima
Prelelle , Tanna di plrrra nella
quale sì gettano me lalll slrutll,
per formarne plallelli e simili
Panello per legnare , ferrollno
da «c|iMr sul inelillo piccoli
punti e segni
Panxnne, ICrro tempralo, owero
acolala |>er uso d'Imprinierr ir.
ImpronK delle Inonei
-Jlerie
RiaTTATolo, slnimento de' gells-
lorl di metallo, con che - —
Sila 11 bronio, e si caccia
Rasllonc, strumento di ferro, eoi
nuale lieitalorl di metallo pn-
llsGono 11 brunzo, dopo ch'é fu-
so nel tanno della nmace, ne
cavano la scliiumg, e lo caéda-
no terso la spina acctocchf Gor-
ra ad infonderai nella fOrma, U
ehe dicano raiirctiart
Rastrella, lo stesso che raatlone
ScHiZEATuri, una gala o condot-,
inelallì sopra la braciaiol^ per
lanl nel fOrno del nielalio per,
fonderlo I
Slafló, strumenlo per uso di get-
tare ninlallì
Sianone, acce, di Blafb
Elie che aia ohe ti
?Sì^
Strotie, spelte di scarpelletll pei
rlnettare metalli
TÀn*CL<* iniòracaloia, lorti di
lanulla cosi detta da'fondlloH
di metallo per essere HUt Is
Ibrma da poter abbracclve i
eore«iuoli ne' quali esso lat-
fallo ai ftonde
Tassella, ilminrata di lullo ac-
ciaio UniaiiBO, Il quale serte
per inluUare dentro 1 Hill e
rovesci delie medejtlìe
Tassettlno, ttlm. di tassello
Taisettu, latramento uhe iene
Inliirala, allMclilo di
del mela:
I con Mula di
UiiKU.!), lubo (li rame che porli
Il vento nella Fornace
Vagello , caldaia, lo ateuo ehe
amnaloio
Verulla, ferro o palo liuiio ap-
0 rtrgrnlo, s|iKrl«niÌtiU) dagli
AgflmlUorCi colui che nello zec-
ci agglinU le mone le col peso
A legt ; p«lo avver. , vale con
Irin; eiUee>Ì della lega del me-
lo, a uiro melnllo per le pri-
me tridle ncT dlirotserlo. 1*111
com. si dice IraBlare
BiTTcm inonela, é Impronlar
metlllo della lm|iranla di chi
Ib fs Lalleve
Bordo, preuo i gellalorl di cam-
pine, tale l' ea tremili o orlo
■love iiercuote il ballaglio
Buttare, gellare
CuiUBCUKE, percuotere le Bgiire
cbe «1 \ugUdD fare di cesello,
e che Bnir si >oglliMo nel loro
BnnrFiiamenlo con unsurlei-
to eie peal per Jo pld due
scu^, «Dprn un ferro ■oIUIìigI-
mo a lutti lEmpera, dopo atcr-
lo ippiiato innteiio, perchò
rontBi
DSliD. I
aottllt
a graduare U peso e la grossci-
Calti'kelia, anello di ferro, a cui
ti apiiiecD 11 baltaelia, cosi det-
'] perche laliolla la ruggine
he \1 si (1 '- '-
campana di
" , qiti
pane, o simili, ^rà* la
ria nello acorrere set gello, non
le ha tutte rkniplle egnaijnenle
t'es^llatnenlo, lai oro, opera dlce-
Cesellare, lavorar Con cesello S-
cure ed altro d'argeolo, d'o-
ro , o <!' altro metallo rldolto
Ccsrilslo, add., da cesellare
Cicogna, dlcesi di quel legim che
../..
itipronlare
le monete, o meoatilic, pi. ,._
di getto; li che si fa entro ad
uno strunienlo di ferro proprio
de' gettatori, detto itaffa, per
In aomlglianza che lia eoo le
itaO'e da cavalcare:^ Conia re a
aite, dioeel ()uando, par impron-
tare il conio nelle medaglie o
monete, s'adopera lo atrumen-
Conlato, adij., da cooiare, imprci-
9o, enlgiBlo
Conistore, colui che fabbrica o
1 i»iiLrttuuuii£uni;,
,..» dagl'Incisori ifl
iaratteri
rdone della moneta, diceai ]■
;lrconfereniB quando è rlclnta
0 tplaoBre
la parte, o curva-
J
ma
glormtnle rilargorii
Pìscia, (Ja'gelWwri di campani
dlcesi quell'ornato che rigiri
in divene parti drlla conipan»
Fitta , dlcesi dsi calderoi , V am
niancaliirB del corpo di qiialcli?
Taso cagionata per lo pìil da
percoiia, o da caduta
Fandelto, dicesl dagli stagnai ec.
Iielpezio riportato alla canna
ci Krvizlale dove sì mette il
cannella di bossolo
Fondere, atrnsgere, llqurrare t
metalli mediante if taociKFon-
un torneilo, cosi neiio,
mito ■ gidaa dipinnddi
UTovesclata
Fonditore, colui che flinde
Freghelln, dlcesi dagl' inoisopi in
Fnmo e Fummo , diftllo che pl-
.._. ..il detta a ._
, lus struttura
Fuiione, Il fondere, l'atto a l' ef-
fetto della Tiislone
Foto, dlceal dal Fonditori di cam-
pane, quel legno in cut è stabi-
lita fa tana) della caminna =
dulo', Cloe llijueralto o slrultn
Fusorio, add., appari, alla fuilone
' getto del metalli
— J- far presa , serve al
bosD gettare
, nelle forme %Mi
StpU^te le materie Uquc-
tle, ad oggellD di formarne
particolari Bgure
cttatore e GUUtarc,
di metalli o slmili
il gciiaK=:dteesl altrai
-"- 'tipronla che d h
slmile , onde far getto o ti
getto, cbe vale gellire
Granitura della montta , «fieeil
Geiu , - ,-
di qaeUa
lAFOuiAiK, gettar la iòrma
lnnai|»rlre it modello, reoilerlo
crudo In maniera da dob po-
tersi più liquebre
-a 0 pasti die ti mette
Fo delle (torme delle si
Il altri lavori che si fo
Lega
..JtalT'raa',._
dice delle mescalanie hiro, le-
condu diverse proparxkiBi, t
de" compolli che r&ullr— -■-
guesle w ■
fondere
Liutaio, add., da luto
Palatura, 11 lutare
JHiKLiA, ferro ohe atlrarerM rvt-
che si vuol fondere, per tè-
..^e In perno la cenllu
HiucMo della eajnpana, ehla«i-
i gettatori eia che dlceil o-
na, {Art. d'altre brow, Sgl
Metaniere, che lavora nelalll
gtlgliacck>, e far migliacela.
COBO I FomUiorl dimettila,
do, per Inavterleoia lU
3
peri il metallD lUi fino, vlcnsl T
a rslfreddare e sìrappisHn, per
U itniUlL che «k" '■^ Dllura con
Mandtglia, lena di metollo
MoneUire, bsller luancls, ridurre
MoneHerR, colui che balle inonele
noKMtiiri, U complesso delle pa-
ste GomponcnU 11 mono delle
euqme che si geltano
Hom, gna peno di Iei;no In cui
BMM incaisate le treccie o mi-
onlare, di nuoto l'unii
islone, il rifondere, ri
> una campani o siinll
citare, di nuovo RPtIa
I nel alcnlf. di Keltarf
-1 luetalU e slmili
RlcelUlo, add., di ricetti
Hilulare, lular di nuovo
Rincappc Ilare, rlniellere
le nella caNiella lo sle:
■allo per rifBnarlo
Hlneltar^ Il ripulire che
gettilorl di metallo, con plnp
pole,
itoro
lite superflui M, scabro^ 1 1
•, colle qmll escono dalle
PlMTBR , d i
B, lire U lagt,-, ._ ,-._
n dice propr. de' metalli
* elle II separa dal
ti StcnilKi
«etéllT'ftindèndDÌi
SDalatoia, quell'apertura che
ne lasciala iti gellatori di
tallo nelle liirme
SBalo, Bpertnra fatti accanti
getto onde Parli poasa sdai
I- Slagnalo, colui che accani;!,
RiHiEiE, lavoratore di rame
■lira iimll melallo
Kamlm, ■ciglia che (inno 1 <
dcnli qoHdQ battono seec
Minili I ealM lavori dira...-,
dNlMòcolaHllaivriillIwItoito S
Slag
ilaBni
;e dp' meta!
getto e slmili ; anche
anmiarginalD, ndd-, d(
ipporll , que' peni di metallo
;he il Bdattano per ornamento
I qualche lavoro
itrellare, adopenr 11 raitlone
er levare la ■ tinnpila del bronzo
■ger* al marUUo, >1 dice
i^melilll, che col ballerii al
itendoi» lenu romperai
.CI
tmn il bronzo,
, . .0 dello stuizo,
adoperar lo stono
li TiZKi. À lassa, il dice d'una
maniera di fonder metalli
,11 piano della
SSlfb
Lini vflui. Clic lEngo-
la gettila,! cagione
■ cosi ben disposti
gli BSatatol , onde
ise racchiusa, non
Sezione XXt.
n
1. strumenti proprii
, sacche Ito lunga '
ilio di slaniignB, pei
ir In Ialini col rrulla
» foggia di
. - a lu slaccia
ia quando si fa l'ailo-
..,__. _ .. a la farina
Fomoi 11 luDEo ove si cuoce i
paiie=dicesi andie la botlege
»' è II forno , onde far' '
mo. Tale esercllar l'arie
'E
AiauEiTTiu, colei che ^burat-
coi iHiratlo 0 colla stnccio
ibburallala, udiJ,, da abbiirallare
oliiichaabburalla
li quetti metlierl.
ara stanga e il' nn arno» c*e
la muove, con col U balle t
I^IFDRMFINE, pala da iDfOTDM* il
pane a cmschella
lADit, speiie di caaia >u tsttìln
tiedl, per uso d' intridervi en-
V la pasta da fare 11 paM
infornare e abrnare II pane
Poziella, speiie di catinu o B-
roui, fneuia'lminalla lospli-
nloio de- brnl
RlDiniDit, piccala ilmntenlo è
ferro, a guisa di zappa, col au-
le si ra.ie o raschia la pam
che rimane appiccala alla madia
nasiera, strumento slmile aliar»
dimidia
Raspa, strumenta che serve a n-
«tiar la madia, e a tagliare ia
Staccello, dilli, di alacelo
Slaechii spesile di vagito Boa, «m
cui si cerne per meuo di u
no Blnùle alla slamipia, e
ta ) eonirarla di lievito, e diee-
8l propr. dei pane
Bisiuynu»! , cuocere II pane a
moda di bucano
Biscottato, odd.. da biseaiUre
BIsGOtleiio, dna. di hiscotlo
Blicotto, odit, bhcottato
Bocelialo, pane livorala In lama
di corona a circolo
Buffetto, a(fii.,ag|. di pane e)' In-
del ptù Ano
tkllil, sorta <ll pini
fiirniB plccolissIinB , che
picce pIceoliuLme, a tìt
ÌK ponionl blalunght de-
lle «tlaccaic insieme, e
e 11 nane sia llevlli
olo, lenitltor di farlitn
quegli che fa 11 p&ne, o
buffetto, Yale pane soprnfllniB
Pane inftri^tia, ilicesi il pane
IsUcclDtiiri DCruschello^Pfine
tondo, chiamasi II pane oiIhIIo-
re e soppsRlno= FU ili pane,
si dice a Ire pani appiedili In-
Panetto, plceolo pane
cEuoto. piccollsalmo pane
pasta per renderla
IK , inMdere , o copiHr
wta
tare , colni che Impasta ;
ride la ferina per fare pane
tura, Impaitamcnto , im-
mata , pane cotto sotto la
. propr. {arlna Intrisa con
— ,Da, e cóagnlata col TlmenMa
Pastone, pezza grande di pasta
''To1hi''(Sp?r« T hpni
I , «temperare, o ridurre
icela, con acqua
»ujf., ttesengllo che
Irina per far pane ec(
»pD, cne la U pasta nie-
iPHE, nneijll e
cuiloJla 11 p:
, Infornar di nuovo
Rinfresco, Il primo lievito che si
' -Infpcscolo, che anche dicesi
n*, dlcesl del rlnfreseo rln-
o d'Infornare,
-- , .sr
- colto sotto I
Ì|ilonarc il pon*. vale ridurre la
nias!ia della pasta In pani
ìpoheto,D primn farinof ciò (ite
esce dilla crusca, o tritello rV-
li Slacciare, separare cotto iVattìia
f:
^^B fta, ma Bi 3if e più propr. 'dV[la 1 ts nello <.
^^M ftrma SUcciehira, criucbelto
^^■' tbcclata, quelli quanti U di fari- 1 Tritello, cru«liello
^^H Sf.zioke XXII.
Il grosBo di ci
li dite più pro|
Ì.Stni
, luogo dove
li Bla e
jtrbaggio : quclpanno rhc II (a-
luiuolo Itene In mano , perchè
U fila nel In-cersl non si ag-
iTlglI, e percliè Ig mano sles-
ptinclpall delle mn'ie eh
rrono e si serrane con vii
Iter Istrlngcre e icner saldo u
lavora di corderia
. raJdrìuare I denti dC eardi
de cardare
Ginfli, vale lo alesso che bocca
I, rilorlo in si,
delBIo che «ira
le dalla pri
Cocco, l'annodamento
nel ripiegarli sopra tt atessa
per soverchia lorcllura
Cordalo e Conlalualo , lo stesso
che funaio e funaiolo
Cordane, lo bicbso che legnuolo
PuKiia, colui che fa fimi
Foiralnato, men nsahi che Amalo
GiTETTA, Dialassina di corde
lar*l.r<UlE, corame iter legnuoli
per formar una gomena, a al-
tro cavo
Jacatremare , Ìm[NUtreTc , o \m
appo i funai
Morsa, IstnHnenfa
guernlta di selle od olio cavi-
glie di legDo, che ai diapcM
nell' oincina dove Vi connietn-
no delle eorde minute, per te-
nere leparalc le malasie dei
SU 0 legnuoli, i quali debbano
Bitortignarsi Inslenie perline
Scilo, lo slesso che andana
Bicme e Carne le maggiorì, dtt-
li anche cordoni e leonuoH
Passi, misura pe'cavi, lunga sei
Pettinatore, dicono 1 cordai a un
pettine da dlgrosiarc
Si-AiiHETTO, spago sottile
Spggo, bnlceUa aolHIe
TiliKDZzi, eorde vecchie dUUK
per farne cavi provviaioB-"
Trefolo, alo aliarlo, del - -"
Vld doppll si e
qualejgP
3
SHiioNE xxni.
^B. redi la Stiiont: Orai'-
l. Strutnenti proprii di quttt' rte.
er prendere
lexDO > Ilio di (rapano, den-
le pietre pi
^irolIKlina
tro cui è un ferro per bucare,
RiSTIATOIO,
.. lima usala
e di lopra una croce di cuoio
per inaulDH
gioie
fistar"'""""
"iS
nctSfltTnio, ipciie di cese
di
gnito, che urve per Ina
'er farM
Ilio le
"sssT^^riHtrf""'^
ibiui-
■oio.
lore
acd>kt,cheg'gllBrgaesl -
s
qnapdo xm lOTrsppoitc, 01 1
m, vuiida taa formate di 1.
fceeetle: prato opu., dicesl
■iveUa i coTBlli , e separa
lùrtmentTcìtt* r™lo™*
>0, qaeraiiEola cbe divide
farle lapcririre d' una gioia
Inlèriore
alare ; tattliar una gen:
■cecile sotto e sopra , ei
vrio de' diemant) e de' <
ite, diesai da' gioiellieri p e
«ale brlllanlalo 0 Incagli
to qaalcfae lavoro
tara. lUu de'ooralli d' un
injilur pili peid di cu-
a bucalo, e premerli for-
: CDD nna pietra aopra
ella. Snella aleno snius-
li gli angoli, e Dnllo di
via tuli» la m
lu, colui che taglia e ripu-
lì corallo greggio per rì-
Corpa, illccsi dt plil Ali ^ eoraila
uien grosso del Sialo, di CnE al
coniponRono I maid
Dovipia, gemma arUflciale formata
di due peni di erìilallo, 0 eoa
due (cegUeite di pietra preiiaaa
Doppio, dìceil delle gemme br-
mate di dite pezil abDlc:c«tS.\^
aieoie con moWo sr\Ai\Q
I^STh* Unr^ «eira kI
PIsR, dcc*l ■ amàìt tmta
cMcEto, «Br < rirnBtB 1 <
ijifj^c, cutii cke 41 i hi|
— J» iauriTHlrilR,
« InttF cMi IniitpB fiolCD-
tKdrs, eiot troppo >Ita d eoo-
fronlo della tni bue
IKCi*Ta!TUE,mellcrc, o incaitra-
Inculoinlo, luM, da Incailantre
Ingemiaimenla, lo
In|;fninrare,ad(Miub<^ vuriEcim
Ingeminiia, add^ da Ingemmi
adorno di gemme
Ingloiellare , ornare di gioie,
gemmare
LjtTnao iFIncauo, dieesInaeHoelie
ri tli per via di mole al diaspri,
■He ■gale, olle «mallile, al Cam-
BKi e iltre pietre orieatall, e iwi
ertllalU, tfcendD la «le coni-
aObndsle
<i1^>PP>rBcmn, tMMb
f— JiiMim. MMtS
il dUiagaon», Il Mh fi»
tob, le EkccRf, BMlMMe
'asta , oMBrm om la «* '
contraffanno le gioie « i pMR
itamoo Unto da - itliÉLT'
1 mene sei fimd* éàimm
peri. Apere dloooM IMHH
lovorae In Bmn pliM C I»
pt)c«, a itailfiL di IM OoT
tvuLi. /n ttitOla, ri «HiWk
gioie Jl n^icradc |dM «til-
di fcr
Thilura. operaxione dlUnfMU
Tondalnre, colui oKe lami* Ut»
rallo chlintlo
Trexo, ornnmenta di Ala di fCr
Sbzionb XXIV,
iapianarla e nsso'ui-l tondo,
I afUns la pula
I di qualo tnfftiire. ■ ..^^
Matlerd, per mallFrello
col li aplana e s)
grallocl, e al secco per
nvero il taxlla a limitili
quando è fresca, I quali
cono posda nel bratto
pastai 0 laaagnai a uso di ini-
PaatiJo, colui ctiE fa le paslB
SKnuLKixt. sorla di pasta che si
usa per farne minestra
TtGi-UTGLu, nel numera del pili
bI lUcono alcune iiiste tagUate
in piccoli pe»l, che coman. li
usano per ferne minestre
TB|(1Ìollnl, CDsl diconsi alcuM Ola
farne mmeatre
Si vegga la Sei
no, tlrumenla di 1
i coperta di lattai
SeziOKe XXVI.
e Lavoralor di metalli
E Lattaio, colui cbe là e rende la-
" vorl di latta
Lucciola, piccola Inmlaello ossia
arnese di latta traforala da
mettervi la bambagia per lU'
tte, coi! a[^ellato dai
NB. Si vegga la Sezione Tipografo ti
i. Strumenti proprii di questi arti
Torcolare, strettoio, torchio, lor-
colo
Torcolello, mBCelilne Lia coni po-
lla di ctae toppt^tli di Le|rna be-
_- ne Bciusdrati , inlLisU uà due
^«tgoll, con una vite di legno
qnale ha U M*-
e ref Re tnlb
pf r dr «alto m
AcorlTOUBB ; appiccare , o cu-
cire qnel corcf inuall che il ctda-
nuRQopIlellialie teste dei llbii
Bb*g*, strlBcls di carta die si
salda «vra un (oeIIo stracciato
BrtKo, cosi appellasi 1' sttacca-
gnoló de' segnali che si pongo-
no nel messali, breviarli, o al-
tri Hbrì.
CiPlTELLa Capitelli soaoqa^eo-
regghioll cbe si pongono nelle
tesle de'Ubrl
Capllolo, lo stessa cbe canrlello
Contrastanipare , diersi de' ibigli
slampaU di fresco, quando nac-
diteo 0 lasciano i seiini delia
stampa nelle pagine che sono
Culatta, dicesl di guel peno di
canone, pergamena o simile,
libro, per rinibno o iostegno
della legalnra
EsTRiTTi), dienti dai librai • cpiel-
'* cartucce per lo più semate
I qualche reitera dell' alfebc;
del
le cartucce per lo i
con qualche lettera i
to^ che Tengono fuori di
1. In foglio, al dice dc'li-
un della krandeui di mezzo
foglio. 0 d un Ibglio ripiegalo
Fronliapicio e Prontispiiio , la
prima Aedi del libro , ove ne
sta icrillo il libila
iKUjlctRK, saldare una braga
sopra tm (bella stracciala
Imbragare, RirliHcare con Islrìicia
di carta incollata le piega lace-
ra del fòglio, acciocché si liu-
nbCB, e possa accomadarsi alla
^ Icgttura del libro
Infinestrare, tìbr un i
gine ad un lògito ■■(
sto per mena dell'
InBnestratora, foRllo di caria ta-
glialo in quadro , con niu It
meno, nd^uio di telato dltM-
slra, in cui si appicca da %■•
guasto ne* margini
cDaprìrQ iB bden
ui che leg« I Bbri
. atta di legare in fi-
la maniera ond' e|H t
Libra°M, di'in. di libralo; Ubnlo
di poche faccende
Libraio, colui che vende libri
Librario, add., ile' libri, e dice il,
per lo più , dell' arte , o ' "
11 stessi lOirt buie-
die ba per oggeHo
Libreria, luogo dove st
li libri , e gli r' — '
me raecoltr
Libro. Legavi i libri, t f Mira
e cucire Insieme I Ibgfl it n
libro e atlaceiril ■!>■ Mperta
Muir.iNR, quello apatfo delle ha*-
de , ohe non e eetopalo MM
scrittura o dalla stampa BtWri
RinciHTtBE, metter di ni
ta su et- -"^ — ■-
per oDniodo ni. _. .
che mi meno foglio
SiGil. pelle di pesce, che ce
e di ^ri
TlTOLE, diCDDEi qiIEtIt CBrte B||- ^
Ìiunle si llLrii nelle quali sona i
in rene, o in leano=ra«o(a dii\
libri, yife lo siésbo che indice '
Sezione XXVII.
I. Strutaentl propri
UKtzzATOlo , luo^o proprie
inaullare le beMie
BEccmtii*, luogo dove l'ncr.ii
le liestie, e vendeci 1«
CiKMiu, InogD ds riponi li
ne niorlB, clic si vuol conser-
Ceppo, pezza grosso di lei^name
in col si lii|tlii il carname
HtCRLMi, beccheria
Maxo, ipeile di Krosso marlellu
di Icano, che adoperano i ma-
ceObI ■ dare In lidia lesU dei
Bfno, ipeilE di mestala da rlval-
nann iili mimali per la
Scorlkatola, caltcllo Uglienle da
luogo dove si sGor-
AtNlDKEeArgnone. Rognone: pir-
li eiraoia dell' animale, duri e
maialedB, poila nelle reni
BliclDOLS, letta Battile di carne
Caskelu. I nucellil chlanuno
con (al nonu quell'osso pieno
di midallo eh' i illaccalo alla
polpa della coscia e della spalla
CarnscdB, pegg. di carne ; carne
cattiva
Carnaggio, ogni carne da man-
CarDome, quantità di carne
Carne, propr. la parie polpulii
Ed il pili soveole rossa degli
animai!, ma >i dloon cosi tat%oI-
M snelle tulle le parU uiulll del
stie all'
[[uortatoto , speile di coltello
grosso e lungo che serie a
spettar le bestie
Cicciolo, quell'avanio di pezzetti
di carne , dopo che sa ne è
trailo lo slrutta=3lcdo1o
Dstereccia, quella carne cbe t
appiceita calle costole del por-
co, staccala per insalare
utscclo, parte deretana delle be-
Blie che al macellano, separata
dai tagli della coscia
■ il urasso
, lor ria Is pelle, acor-
ir l'ossa della car-
Distrull
.— , .- — Jgoe delponoa '
raccoIlD tnaienie , del quale A -|
fenno ioIkIIsccì J
Dulcia, luit, lo BteuQ c\ibàiAHU
igQlC di aangae &V v<r«»>H
sia solto a ((roppii
ForcElls, d)cesl la parie cbe é
aell'aniiiiak dalla banda del pet~
Frilturn, eottìilluml di carnaggi,
cnme cervelu, granelli ec so-
liti a frliffièrsl
GiTT!.»!, nome che si dà In Pi-
reme aqoe'beccaln macellari
che vanno Bllorno rendendo car-
ne per dare al galli
Ginocchiello, il ginocchio del por-
Gradella, pezzDola di grasso di
Groppa di culaccio, dlceil uni
parie della cosila delle beallc
che si macellano BEoarala dagli
altri lagli detti di ciiIbccIo
IUBcnELLiiiE , cBccl«re la carne
trtta con altri InEredlenli en-
C'o 11 bodelio per f^rne nalsic-
eiolll, salami od altro
t»MPlienuTTO, Intcallno delle \i-
lelle, e d' altri niumali ridutto
In il Vanda
Lardaroda, piMicagnolo
LardlniD, dcciolo
Lardo, grassa, strutto; c<l i cota.
di porco, e vaie anche carne
di parca gruaa n salala
Lardone, rame di porco grassa e
Lombata, Intb
, r uccidere e
delle besHe
Hacetlaro, iDsoellalo, hecnlo
Hsrghetla, lo airinsolo o nttti-
Cina di vitello da Ielle
eia ai culaccio, diceil itì lU-
cellal a uno del diversi togli
della coacla delle bestie che il
ame Insalata di poroi
h'ells ala raseiam e
quella parie
ti uno de'iomt
il per lo pili i|ui
M dal corpo dell'i'
Lombatello, olà
ataccBla dal corpo deiranlmale
:l1o, olà che divide 11 pol-
dai Rigato, ed è una del-
Loinbo, arnione vestito e
:cln, pepo, di m
, colai che inai
e Pluicaruolo ; pls-
PrcsciutiD. prasfliolta
lei porci
usuilo, r
e Presciutto , eowli
strale ec separata dalfanfìnik
RoccHEi) , dlccsl la aalslecla ea»
Icnula 0 legata In una porriaM
di budella di porco
Rognonata, tutta quella parte che
Rogno--
StLini!, carne salata, eome pre-
sciutto. salsicciotto, mortadeBa,
e rimili
Salare , asperger cheecheails di
sale per dargH »apare , o per
Salsiccia, carne minuttaslmanKll-
lioi quegli che & le nl-
ne, apeiie di salslcclB
>tlo, spezie di iBlaine
idId, peiio di sbIìIccIb, il
■1 dice anche rocchio
, Balurue
tuli' I uiusnflbrì che si
■lano col sale, che più
la I quella parte della
he ctnnpongono le schlem
bestie de luBcello^fcAie
dicono niu-e i macellai al
iella, chefrcanlenutanel
rtetrc mcdeslnie
Squartalo .
quarlanieiilo
Ino , spezie d' aninielhi ,
1 aluccato alla mllu ed
al fegato dell'animale
itracca, dlceii delle carni deall
animali morti , itloi-cbò c< '^
becCBlo\i!ii_... ^ .___, _...
vende la carne per le alrade
senza tener holleiti'
E''B*°'cfie"'u'i'''''ÌMa'la''*a'fie^'bS'
"fla'^degtl an/tua"' ' * = "■
igna, gruso per lo pia di poi^
GO > B scrte per iigner cuoi e
cosi dicono i EOBcel-
lar quanfla hanno ammauito un
vilellu 0 bue eec, e Tale gua-
da per tutto a fai' che la pelle
5J stocchi dalla carne, bastona-
Tambussore, lu stesso che tam-
TesliCGiiHiIi, propr, la Iella d'a-
SEnoNE XXVI ir.
1. Struitittitl pn^rii di queito
*),niirgone,e]aoBodo¥e opera
•ceolta dall'acqua che •" "
oalle pale della ruoU
ala per mercede della ii
eia. quadro bibleltato nel aoda
della fabbrica del inulina deie
posa la ruota del bollacele
Caviglia ai mutino, tato & ^t-
ro Che (a girar la niaclas detta
coperchio
Coperchili, 1b omclna di sopra,
quella cioè che gin sul fóndo
Fondo, diceai ta macina, sopra
eid Biro quella che t detta co-
pinolo, perno di legno che regge
le macine del miilino
HiaKA. ¥. Hadne
Bacine e ohi oomuo. Macina ; pie-
tra di RfUira circolare, plana
di Bollo e colma di sopra, bn-
cala nel meno, per uso di ma-
brlUsrlo
PUoiia, piccola )
Plslrtno, V. I., B|
due 'peni di U
da ifue lati, i
Lea te, adoperai
Iliaci nel bi, macinella
Mola, macine
Molare, agg. di selce t
Molino, r. Mulino
> Hollnello, dim. d
Mulina e Molino, edillcio compo
sia di varll slruiuenll, che aer-
TC per macinare le biade
Palì, quella parte della ruota
btlB a foggia di pala, che fa
ruota del muli
le macine
Terragno, Mulln
crragoo
sima sotto
Tramoggia, q
Hici:« AMENTO, Il macinara
Macinare, ridurre In polvere con
macine 11 grano e le biade
Magnalo, suit., lo slesso che fa-
delia nucinatur
farina
Muli nero, mugnai
Raccolta. Jfacin
iSch"l''acq™
■flceolg» dentri
MogaMÓ, quegli che m
tSS^g^
Iscìalone, legno In roggie di men-
■ola, die si conAcce negli itlK
■CMHDDdBH Bile fablirìctic, «Di-
ne di pourvi >upra litri legni
pf r brt palchi e «Uro
BuioCOLi , «pelle di urrvllB ,
eomptnlad'Dn timone, e di due
ruote sUbilite In una «sii af-
farmi! Gon grossi e aaldi pez-
zi di legname, per uso di tras-
parlare Iravi, 0 ulclre
BttUpalo, maccblna con maglio
ila batter I pali, plil pìccola del
— — 1<- 0 gatto
lana, o traveUa con cui
0 nllargate
1 categoria Belle Arti, •*
^rdvlletturi. |
proprli di gueif arti.
gli, eoi quale ai cola la caldoa
Correlile, nome che 1 muralwi
ec. danno a que' travicelli qoM
drangolarl, lunghi e SDitìll, CM^
servano a diversi usi, e prinaf
pslmenle per lar palchi e oo-
S^rlitre di edlAill, adaltuidoH
a trave e trave— Dlooiul anelK
piane
CorrenHno, dfm. di corrente; pto-'
colo travicello
Cucchlara , cosi al appella aneliff
la cazzuola
GtODNRLLETTO , lo StCSIO ClM
schifo
Glorncllo , vassoio che ha tre
GrlTto, spezie di ponte dti mura
due piedi ^..
ilendono per
a fon
Gnidi
lopra le cnpolc, doM'
tono forai anche per I-
i I ponQ ne'blaogni loM
no dl'giiide al maglio, o bertit
perche cada a piombo anlta l^
alata del pa1a = Dlcana1 ancW
guide que'BliH di pietra, che,
dUtUiguano 11 laslricelo, o 11«-^^
sbiaiata d'una alradu dalla bau-
china
I niaiiovali a far la calcina, a(>
mlle Sila rusticana, ma pia stlaM'
Harrone , striuneava 6vi&e ti
« più
.;s..,.., -_,
acciaio che da ung parie ha la
liocca, cioè U luann ds picchi b-
re, dall'ullra il laglìa: ed t pro-
prieni. alruniento de" muraiori
McsìdIb, dicesi In csizuola dei
DiitrBtorì
rellnngolo di legno
sparviere a
che si puliacona i ['avi
PiiBrEHPii;ot.o, ptonibinc
tnaaa legala all' areluin^u^uiu
con un STO con cui 1 BiurCori
«gglaitana il plano ed iltnoiu-
bo de' loro lavori
PlBiM. F. Correlile
Piccone, slruineiito di ferro con
panie qoadre, a gnlia di ub-
bia, col quale si romnoDO 1 sas-
ci, e ranil bIItì larari di plein
chiamano i muratori uog sorta
di marte Uo che esal adope
PIccouIdo, piccola aeure
S. Lanori e
Fiftico e Pietica, struaKDlo di
legname a foggia di sette p(r
potenl nllargare e slringèrt
con alcuni buchi dahmaxim-
PJombiflO.
puliacon
Piombo, I
la , col quale aectuiltDO k £■
rillure
le qìiall su
Schifi), giornelletto ,
, assicella quadrala . n
calcina da arrìcclare
Tkesfoli), legno di in
piedi, che serve a fu
fabbricare, e altra
T Bu le pietre s
, inserenclola in ttu ff
■- '— a coda 41 n»
fl filiere
che non t
.. .1 la luce
;, laatrioare, o coprir
strade co' Gioitoli
■""""'" ■' «1 dd lavoro di
:r coltello
iddenlellalo, ausi., si dice •g'i
ediSzii ifuel risalto dlsugnilr i'
muraglia, che ai la"'- — —
Ifrvi eoHegare nuu..
■ re, laatricare
lo.loauik—-
far pavlMM*J I
li lascia ftrw
do de* poxtl 1 manie alme nto
dell' acqua
Arcale, quella parie d'una v(
che puaudou su le sue bai
làbbrichR
Arpeie, pei]
Urieciare il muro, t dargli la
crosti rana della calcina
- dlcesi 11 mura che ha
crosta di calcIpa^Dl-
_.. le 0 di ferro
muli edlfizll st leiin
S tapri
nuraglle, aUe quali i.
quasi piede . sul ijuale al posa
cnlonDa o almlll
- Basameala, spetle di loccobcon-
eiùflela
naie. ¥. Basa
Balola e Batata , la [ilalea d' un
suolo, a pavìmen. _.
Beccatello, mensafì a peduccio
che si pan pcrsu^tegno salto i
capi delle travi Otte uel muro,
e sotto i terrazzini , ballalol ,
corridoi e sporll
ElBDco, materia di colar bianco ,
calla quale a' Irabiancao le mura
Bami,quellG pietre che s'Iniplan-
Buuo e Boaza, pezzo di pietra
Anicelstura, l'alia del
re, e l'arriodalo sic...
Unello, dtcesi n quella trave che
regge le altre Irati de'ti
Idna con altre
la quale si adopera a
Asticduula: noel legno de'caval-
telti delle iettale, cbe b>- '-
fendo per piano, altr. chli
: spenta col-
IjiG«ioi.»BR, porre 1 bnitgloli
■jCfiido, quel BOitegno che s
póne lollo le aaidnie de'mar
Banchina, o rlaegBi dlcesl qiiell'a
BiEnio, sopra del quale i pian
a pila del ponte
ane, parie della muraglia
a scarpa per licureiia i
sciuiu e secca nelle rovine del-
le muraglie
alci3lrai>(i. F. Calcealruizo
Cauna, canale chiuso, onde l' ac-
-1 cammina nel condotti
;lla, piccolo doccione del
dolli, a di piombo, a di terra
la 0 d' altra materia
e di piomba de'condotti
■K delle fabbriche = l)lcc9l
hedlciùclicÈsoatoM«^ I
"' i,rnnlrii '!^"',„ rti urt"l
I .'s^ni fS.s.VcStSt"«^\
gni '"■*",\iu pende»» "»
i
VBOCj eh
^adel I
rpielli coperta liscia e
iti mora — Copertura e
coperta, i (juella parie degli
edìBzH eh' e i>0!la sovra tulle
le allre, e che sta esposta a ri-
CBTer fé piogge
orda, lo ateiED cbe sstieciuola
ordegglare, Esiere s corda, et-
■ere a dlrtttnra, e dlccBi di imi-
rulte, o limili, cbe aono slloa-
leHn posto tanto pari e a retti
linea ad altre corrispondenti .
ObC Brando una cordo le loccii!
tolte egualiDEnte nella loro su
MrdaDsta, piano inciinsta a usr
di scalai con ordine di pietre Ira-
verse , iier lo oiA rotonde . il
ftlggla hi
'bastone I
in filari.
D bastone , che
di e
ton hi ratibrlca è di ediBzio ,
la quale Bporse In fuora
•Amo. Far co^O , o simili, si
dfec delle muraglie, o altro
qaando gonBano, ed escono del-
la lor profila dJriltura
iJorleecia della muraglia^ dice-
al l'nna e l'altra parte di filo-
flohnenti , massli
ilaiio Incrostate di
0 slioiU
1 B 1HE3TIEB1 lai 1
Ta^Cojeie dtlla vCHIa, sono 1 1
rinfianchi fra le vùlte e II dirli-, 1
lo delle mura alle quali a'ap- '
tslofa. Coltolt della i
consl gli spigoli che ri
solo r
ccr. di Coslola, o apl-
itito e matta crosso
_.. E cnrllli,
ilalta qual cresta si viene in co-
gnizione del padronato dello
Crinstiira, pnUmento di muraglia
che fa pelo
Crociera, fblta a craclera , è
quella tOlta sulle seste acute
coell spigoli, o sia costole da
Cuoio, dicesi talvolta, per quella
che comun. dicianiD una mano
0 una passata d'inloneco o di
Incrostatura
DATAneALe, quella cornice di pie-
tra, aulta uuale sì poBano gli
stipiti delle finestre
Detuolh'e, allcrrare, rovinare, di-
strncgere ; e dlcesl propr. del-
le fsbbHche, mura, o simili
Demolllo, oda., da demolire=ro-
vlnato, atterrato
emoItziDne, l' allo del demolb-e
Disarmare uAftì, dUarmar ro-
gnr, o simili, Tagliano levarne'
1 sostegni, tome l' armadura
Dlsembrfòlire , scoprire II leUo
levando gU embrici
Dlsfàciturs, dlceai de* maleriali
che si ricavano dal disfare le
fabbriche
Divisorio, agg. di muro che ler-
ve a dividere o spartire due
EuiFicio, tulle le opere dim'O.tv
lo necessarie per l'Inler» cor-
po di uiu fabbrica
Er«llore, colui cbe innaka una
UibriCB, una maechina, o sinilll
Ere^ime, l' alia di erigere
Erigere, inaaliare una fabbrica,
una macebina ee.— ergere
FiLaiETTO. Muro ili filarelta,
dloei) quello di' £ fatto dt pie-
M naliirale e nati ioaertl
Plnlmenlo, e per io pìfl finimeii-
10, Duil per aiunÌDcar cose le
qióiH connnlcaDa eon tulio il
Bura, doè cortecce e incrosta-
Pondainenlo, quei mummento m1-
terraoea, lopra del quale alpo-
aanogU edlBMI
Fondare , cavar la fosia sino al
sodo, e Hemplrla di nuleria da
ranrare: gettare i fondameati^
per edificare, fabbricare
Fondaiione, Il fondare
Gesso da far prtta, dello altr.
vari! lavori di muratore^Geiio
da inifcion colon", allr. dello
bianco. Sorte di gesao obe ser-
ie per Imbiancare le muraiiUe
Gellare un panie, \ale Ubrì-
Granello, Sor di calcina, per oso
gì) arcbì
iDcidclnare, mettere ia ci
coprire con calcina
icalcinalo, add„ da ine .
icalcinatura , Coperta bttft OW
calcina
Incamidare, ricoprir per di tm-
incaniiaiatiira , l' incamictn* It
bccle d' una muraglia
icatenamenlo, oolleHBilonc ddt
muraglie =^ fortiflcare le mara'
glie con catene
icatenaturi, Il fertiacare Coi cl-
leroslamento, Incros tatara
leroslare, accomodare «opri fit-
ridotti Infeide aotUU, o iMI
Incrostatura, quel marmi aoUL
0 limili rldotU In Ude per»
prire o adoraare checcbetria:
Per 4iIonacD
icaneare, atubUlr aaldameole le
pietre o leaneml nel mum, n»
eiandoll a Iona oome »■> »«>•
rolato, diceii per lo
^^B €430
Pvla, dicesl alle piccole creuDlii-
re dette rauraglie
Pbnflla, ipeile di tuallonc pili
saltile. Il liliale s' adopera so-
Itmcnte a' lelti delle case, e
murasi sopra 1 correnti
Piomblnarc, dicesl dei pulire l
Sititi con uno ilruminto del-
plomblna
80111 RXLLi, dic«9l per mallnne
usdrone. ipeile di mattone gran-
' de, di t'arma quadrs, per uso
Sili si suorge pili uTantl, aliar'
eli« si dlminnisi» la «roaseiu
delia miiraftlla. Quella rlseno
avinismeDto di mura del bD-
dsmenlo, su di cui £ rtaniaU
la pila di DO ponte, edellaui-
che banchina
KlsenHnwDlo, pelo, crepalura
Risenlire, parlandosi di edlUf,
, levar la caldna dai
. a slmili, diceil ad _.
* spezie di YcatlniEnlD di mattoni
e pietre pir rllll addosso ad
Bl»eea, quella parie che oe(,li eùV
candaaliare i tatti, dIooM I
muralori, « vale ridurli a aow-
daglio
Scaniiagtlo, massa di sassi riM-
ta In quadro per Sitare ti loro
manicare, v. a., ti dice provr.
dello apiccarai delle mura, «
cadere a terra gì' intonlcaU
:icarpB, dicesi di quel peniOo OM
ai dà Bd un muro per lognle
Tiene a sporgere io funrf plfl
al piede che alla cìniKii lear-
pa, posto nuiierù, vale a pe»
dio, e si dice propr. delle mn-
raglie clie non si tirano la
pionibu, ma che sono nìd^lai^
ghe nella pianta Che nell'e■tr^
luitA
Secco. Muro a tecco, vale mro
leKgiola, quel legno che >l eoa-
acca a traverso sopra l'estre-
mità del correnti per colle-
-, D tpalUlta di porla o
mra, a aimlle, dlcesl dui
Htoil quelli p vie de] mura,
[lilla a Bghlisbesiio, «icanto
"' lili e arcWIravi delle
(m-iE, onolre 0 simili
Sunlelkmenla, In smantellare,
tu cola snianlcllBla
Snunrellare, dfroEcere^ s^sciare
lÌB)iiletlalD, add. da sinanleliare
BmiLUinHre, levar I mal Ioni al
iuvlmentti, contrarlo d'ammal-
At In Sona di add
~ iiKuIlo, sopra le
■rcbllTBvl
*A^
SHc, alzare le mura, proceden-
1 eon tal ordine He il muro
(toga alzalo lutto egualmenlE
lire II muro pid ttablle, ci
fttendo anche clA mallo a
bcBeiM della faecla della sii
ordini di muro, chiamansi i
Sproni delle mura, a del fu
menti, si dicono alcune ni
elle per Iraierao, che sifomM
lalvolia per forllAcare le mnrif
Stalillire, l'Intonacare de'morU
0 il' ni Irò ^
StaUllito, add. da slablUre
Ttnaitu.imE , sorU di matlou
grande, che serve principia
niente pfr uso di ammallonuc
Tegola, tegalo=:per malloDe.
Tegolo, propr. sorta di lavoro S
terra cotta, Imif o e arcata, cUfb
serve per coprire su 1 leitl ìfk.
congiunliire degli embrici
Teilaeclo, levor~ " '
terra cotta
Traversa de'ponti_, dìconsl ijd
muratori qua' legni che eoi
tenano le abetelle
minorici .
rrammcnU ^
cappa di un cam
Yenlola. Muro a b.
che non regge n
Volterrana, vftlta lav
ivlsion^
0 ddla
Cimi, recipiente a foggia di cas
nDIm rotonda o Blliiniata, li
crisi t&hide II ripieno de'pBS lìce
9. LoBori e
llSalè
lello
I
Biscaltlno, puullo di pasla con
zacfhrrn e Dltro, cotto a modo
Ilo, pasta con zi
uiiru iRvumta In fon:
Cantuccio, biscottino
albume d'uovo
Cialda, cnmposliloni: di Bar di
farina, la cui nasla fetta (jiuisi
liquida, si atrlngp in forma <li
ferro, e fuocesi sulla flamms
niBldetla, dùn. di cialda
CiBldoncino, dim. di cMdonC
Cialdone, specie >)) pasta confEtla
con zucchera e melf, condotta
sottile come leoslie, ed attorta
e ridotta a guisa di cartucchi
Ciambelle, cibo di ftHna Intrìsa
colle nD\a, zuccbero « b
patta fhltB di mik-
cucchero, driia qulle
li bnno larlc t ll-
IH09 tacci uolo, pezzeilo di nula
di pulume
HTelS",
6tlo con mele . ._
altro
I, sorta di >iv3iida fatta
idltor di ondile
oirelte, falle con h.
rina, lucchero e uova, e per lo
più a teglia In fellE
Fsstelllere, colui che latori A
paste^pejUcoiere
Pasticciere, che fii 1 DaiHeci. pi-
slelllere
SFOGLitTi, speile d) toria fatta
(H arogllr di pasta, e spede di
oSella falla con le aloglle me-
ZiccARiNa, zuccherina
Zuccheralo, add-, condilo di mt
chero, iniuecherato
Zuccherino, paste azzima Intrisi
"*^H
li coperchio di ve-
ale gli oreBcl ten-
BicorDia, ipecle di ansndlne gran-
de e piccola con due corni, la
quale serve per lavorar ligure
e vali d'argento
Jorrnclere, spezie di vaielloper
do, ad UBO di [enenl la boc-
race ridotta in polvere
Bottoniera, dado d'acciaio ino*'
vsto, |>er dar rilievo alle [liulK
d' argento
■ foggi. Ji BC
con punta kuu,,^, u
de/o quadra, il qiial'
lavorare nictalll th
Tnel>llo, ti altri usi propril dtì-
RiapiMileltBr ditiL dt ciappola
Cojipellii, vasello, folto per lo pia
di cenere dt corna di cailralo
a dì stello per cloientarvi l'oro
e r arcenta
Patktt». r. mira
GBAriTrmo, spule di eeaella che
serve per granire, velare ecc.
Grallebu^s e Grattapueifl. Bini-
ne HCCiiniDdDto Inaieme Bgul^a
di peimellella per
lo che li
noi do
!, dleoRBt dagli ore-
seliBlort^DKrre O maEselta,
f 11 beUere vajl o altro lavoro
Ai plailrs di aricnto, che si fa
con tre marlelll, l'imo detto
martello da ta«o, che batte
per ptano. e due_ che battone
P»i.KTTlBRE, slriinifnto di rame
siillile, che 5Prve Bali oreBd
che lavorano di smallo
PianalDlo, spezie di cesfllo da
3. liavori t I
•4
-«,B»»ss»BE (op/fljfro, scemarne
tirar II lavoro io piano, o per
atie spezie, prinalojo eulina e
PpolUIaloio e ProBlatolo, ferroper
cesellare, e re ha di più sorte
RaSpcbo, BtrnineDta di ferro ro-
tondo e alquanto piegalo nella
ctlrcniiu di cui si servono gli
argentieri M. nelle loro opere,
Sccacia, spezie Al profilaloio a
ferro Incavato ad usa dei ce-
menta, 0 altro m
s'ImpronlB sIeIII.,
gli per i smalli
TtSSeTTIMO, <Ìl,...
Taaieflo , ordigno àie serve da
ancudinutii pe" lavori anche di
Tflvolellii, piccolo banco, dove io-
vorano sii orafi
l'Liv», cesello di varie spezie, def-
tanto che non al discerné dal-
/■erdb dicesi anche pun leggi:
■prf-w. dicesl dell'elTcHo dell
'^^!to roggio nel sentire I' o
il quale oltre il coi
gli altri smalli, i
1 divien ^rslJo,
;nu cne gii urenci lanriu nei
lalli battendoli a dilungo, o
in allra (orma
Bava, dieeai di qutìV orto a ^t?
filo che rìsaUs. Vn taort t«' w
r
1*34
UHI cbe escono di
Bavella, dim. di bai
Binllone, agg. di ai^ei
Tega
Illa fon
lega
Botfone, quella particella d'oro
o d'argento ciie rimane nel-
■ coppella per f»rne saggii
11, quegli BCBiuaiioli . i
inulisslmc parlicene
CiiJi, iguegli B
" apiecu
calo che fa 1'
nulamenle
Generacelo, quell'oro e quel
genio elle si ricava dalle
pBlUTE lavorale e slmili
Coppellino, quella specie di
0 nel 1s-
Grana, dlcesl _
xeiza che si lii
sei latori in o
la superflcie a' i
varo, coal detto
b che resta
irò lavorato,
FUMEZEA. Fermctze si diconi
quei fermagn ciie , ornali d
Hiole e legati con nastro, si pò
alano a' polsi, per lo pia, dalli
I^immlnKa, piatto d' argenti
■Ilro luetallo di forma e
per lo pili eenlinato, ad u
Fiamminghe tta.Efini. di I
Filigrana, speiie di lavL
oro o in argento, imitante 1'
1, dicetl di quelle parti
lo oro ed in arxenti
i^llB, Setti rauimacca
carpo di qiiakhe vaan eagit
la per fo plil da caduta o
percossa
'te. quella parte
ntla CDcda delL
arco del guardai
3
lai^
■ ID qo.
peroh
Granagllalo, add. da era
Granare, hre il (n-anella
Gratiijtlone, Il granire
Granimcnto, il iiranlre
grana, dar la ([rana, d
Sii orefici l'andar peri
I pennatura delle Bg
un plecolo martellino
un ferrollno appuntite
gin rollo come quello i
sciare = add, da grani
GraidUira, Fallo e l'eC
Grallabuglare e Gratta]
adoperare la grallabi
lire con la grstlabugia
Grallabuglato e Gratta
add^ uuiilo colla grati
Groiseria, arie di lavora
e d'argento cose grou
Irt-lall Moo a 1 l...?^..^
tali prima di raetWA
L&Uime, smalta lodi^ a
__ I
B proprio dejli orefici —
■ar ài cenilo, d' i„ta-
diMmallo ac, cb'èqiian-
■eUsn, InMgUan, «nHt-
LiO^ Oro o ftrntnto di iitaa-
, finEindelstoro di tulli)
argento
-e, queir oreHcE che fa is-
ire d'oro, come tono le
luegll che fe vasel
ed ittresl lega le gioie,
nche plA comiiD. ai dice
io, vale oro mssilccio
NR. Oro d( p>irujo»«, si
di quello che [luA reggere
fetleri in pece, dlcesl de-
■bB. cesellatori ec., che
iiD Iella di pece alte pia-
ibe dehbono cCBellare
lagli oreflel si dice quella
orecchi, appi co
Il qneslo lavoro ( ne
re di sello, di e
che riTevino dal
Sangiatore, eolui eli
:i bre li
La, adrì, da amelUre
hiTBi la ■inrilape
Snulllslai^smallllore, arie fife che
lavora (ti smallo
Smalla, quella milcris di jiitl ca-
rie ce. per adornarle
.spolilglla, polvere da orcllcl
T*05U, lavoi'oche si fa eonimet-
tendo ne' metalli inlagltall ar-
Kento ed oro; ed altr. é dello
rioiugschliisrE
XXXII.
I. strumenti proprii di queif arti.
roio. Accecatoi, iOBoMiì-l ad incavare i piani uelle dlver-
(U divene forme, che se parli dell' ori uolo
,tt in an cwiBDae, lervono | Albero, preiio gU qt\u»\«^, "HOt
Boi brvelo i;lrBr dentro
AIsBiaolle, piccola chiave per Ki-
rar la ille perpetua, a Sne iì
Ancora, pezio d'acciaio, casi det-
to a cagione della sua Si^iu-a,
il quale serre per fiire Lo scap-
pitnenUi del Eraadi peudoll
CalihkitOIU, Btruniento da ml-
aurare la «randeiM delle i-uo-
le del rhpelH vi luoghi dote han-
- ■- V CDllocate
HI molla ad iniboccare d<
LlVELUTaio, lEnunentD Mttli
a porre a livello i peni mf*
NEU. Mema tutta, dicnlaa*
slrumenlo di pld grandcna i
dìf fiMr'"ir""- ''5?!^'^ *
di EPE
PorUJime; peiio formala ■ «t-
Ectla, per fermare le ItaM*
eguagliare 1 denti delle nMk
STAnru, atramrnto per imwt
Sttura particolare^ tis Qt»**'
unna «irmta ! rote»
ala a atfK, che Mtn
l' Incassatura al [f^
-- . - atlaecala la cateaou
alla piramide
triangolar
na denl
a. Parli dell' Orinolo.
eh* t Inviti
Alletta, auel piccolo paio della
piramide, che serve per arre-
starla quando è finita da caricare
Alte Elei («rnvoY fusto che ha due
palette e due punte, una delle
quali entra In un foro fatto nel-
la potenia , e l'altro hi quello
del bracciooto
SucciOLiNO, pezzo d'orluolo da
latca che toaliene II perno del-
l'asta ani braocinolo
«Mcctuolo, (juel peiio d'orinolo
?!«
ariglione, parte di
cordo con divcrae f^nyant
Carlella, dlceal di quelle ptotK
per lo \A«i d'ottone, le qM i
eolICKBte Inalenie da q»im W'
tonnlnl o pilastrini, >arm*M ril
I altri ruota, obe iè
nicircolo di medila
li è poain 11 rastrelli
Ire, o TCorciare 11 re-
Jionnini, opHaitri
st\ quattro peni cbe
Insieme le duo car.
I niEzio al quali lotiD
■note dell' ori imlo
COTitrappeit , »otio
avvolti con filiti--"
Jejllo
ioli per làrII
iacit orlaoli
Inibocoa ne
•oeitra, dloiial dagli
lerodstiirB de'rud
apranghetla dei
na apaeealiira ai-
luic, \Kc purervi gira-
Gksaa 0 Gaiwetlo do carena,
ipecle d'UDCioetlo, cbe ita»-
lo ai due capi della sateoa, di
Gnomone, negli oi ,.
dice l' IBO u slele
Grano delle cartelli, i il piun-
lo d' un rocchetto, o altro che
s'Interna Be' grani delle orlelta
Guide deilo ipirale, dieeii la fi».
cella delre|0slro deglloriiiDlI
incAs^tTCHi, plano incavala die
ai fa negH orfubli per collocarvi
una ruota s Altro perni
Li.NciiT». ferro cbe mostra le ore
negli oriuoU
LDncelUna, divi, dì lancetta, e
dlceai per lo più della lancetta
del reglilro, la quale serve ad
Indicare I iradl del regolatore
neall orluoH
janjone, pezzo degli orluoli dn
tasca a cui é aiiiicssù il brae-
.ente, plaatrella di meUllo cbe
cluamaai un pezzo della quadra-
rluoto da ripetizione
.uuetta, cerchio superiore delle
cBEue all' Inaleje, che reggono
jHiHTELLO, dlcesl al martellino
che percuolendo la campana,
suona le ore e i guarii
Mobile. Pr/Hii mabài degli ori-
I (lei
I ruota di plran:
a Pilota, e la ru
' mie, a polvere, a acqua, a suo
DO, 0 moslri ec.
OtoIokId, Orìuola
Paletti., alelta della mola de
r\aixmW — Palette delie aite
dtCDn^ ]« alene che fannani
li (quadra sopra un fuslu ci
Uudnca per IniboccarG ntì dea
ti della serpentina
FalMtìna, dim. di paletti
Partilora, rutila che sern
per
e del suono
FirniE orario s la
della lunghezze d
che lit le Elie v)b
iDlnula secondo
Ple^no, pelinolo <
a cài al avvolge la
uà 11:11 una con cnl si carica
Pirone, iiiccolo pIlBstrino per tir
ra...rVll..r!.«.d.,IlSlmli
Policameraltco, v. g., %\ dice di
no orologio che puA servire nel
' a uhi luoghi
, abili'"
Kegulatore, non»
lemiK), ed alla
de' pendoli
Kemontorio, peu
un rotino, che 1
lasca che ha la sooer
nsr le ore
Kotuuo, r ioileae di lui
le che compongoDO n:
separata dalle cartel!
Ruolo □ corona. F. Ci»
SiETTi, quella freccia i
lo, che moiln le on
Sbarra, naiue che li di
tì peui dell' Drìualn
quello che regia la
tamburo
Scale Ita, i|uel peno di
lo a rlpelliiane, che
col pursantc, e ohe al
Seappamento, (Uceil 1d
del nìcccBiunno per
golalore riceve tino'
ebt i'arluolo si muon
Scattino, piccola acatb
jriuolo da Uso a,
: Spinir, dlnsl alla ri ..
flols il lempo degli oHiioll da
; ^ < ^"^ ' dividere un'ora dal-
^-^ Svtgììt, ■auUIa dega orinoli, eh?
^^^ >uaoi B Umpo deleroiliinlo per
^^^ Tuunno, cilindro eorapog lo dì
■ ^ £ coperthlD, fatela e fonilD, in eoi
,_^^~ è ohlusi U mollo, e su Cfd ai
Mr^S rivolge la catena degli uiinuli
^^^ ■ a. Lacori e ,
^^ ^ CiLiBiui, misurare la Brandei-
^*_? Il delle' ruDle . de- roccheiil
midej vale eciuifllarla alla Utt-
, u delU nulla
! Cuccar un oiiuolo,
lerlo aa girando le
iripeliilane, a di un
Vfrga del ptnduto, dilaniano eli
oAuolai quell'asta, In cid lifn-
BlalB la iGDle che sale e scende
per meno del dado accamadata
Vergufcla, spranga di ferro, la
quale negli nriuoM da torre par-
Virola, nane che si Ai a quei
{leiil di nn orluoln che ne so-
ElFngon degli altri
llnttit.tlo e Orluotalo, colui elle
fagliorluoll.maesHra di orluoil
Oriualalo. Y. Oriolaio
Orologiere, Oriolaio
" -, pari, dalle ore. Tuie
IH, renoere ugua
._ . MV\ deaU di uni
* pari d«ll« nella, dicei
, prtoDL, caUbrart la p
le parli dal proprio
aria di metterlo In-
11 dKCtlo di carlea-
leaao al regolatore
I- TRiBOCGtKfi, dicono gli ortuolai
del non combinarli retìproda-
mente le mole della serpenti-
^
dell' hòboccatura di t
,^> eU' orluolo viene ri
a slrnmcDlii per partf-
ctaìaniBhi lordila, su ciU si Cg
qnnliuique iDvoroìatorna a' [lel-
Pancbellg, dim. d) paDCi
Psrone, stniitKnto a due tagli e
du« nionidil per dlfirosiar le
U59S e le corna da tare 1 pellini
PlonelUns, slrumento di dentalu-
BuccAGLU, la parli
GosTULa dtl penine
± Cosi r
uKTTi. ferro con cui il p*
« in ulliiuo daogaiilrcgUB
>atoIa del pettine
) iinesto nome d«M-
i |>cUlnl
SseiUNK XXXIV.
1. faMrtM
ti propri! di ^auf m
n, recipiente d'acqua,
■-vasa con bugi Inoli
.-, , palio di 1
trova lungo fU lilUm. __. ...
1)0 delle laUite, ove ni |>one
ale a pnnclugsre, per Cbr-
rne le cappnccie
-inineUa, ndle ialine dlceal di
ptemli unmasii di terra , clie
nmuuia le divialonl de'va«l> e
dal cui raddopiriamenlD risul-
tano I canali dell' acqua fresca
BiWOiTou, vuo miliare delle
CUAniQi.ir>, spuie di p^a A I»
gno o>n due iponde , la qwle
■erve ad allottar I' ■c<na *
un vaio più Gas») ad um r>
(JottokT vasi che lervono ■ dtff
rullìmo grado di coltura alfv-
qua che per via di canaB Iìb-
no ricavata dalle rulBMb *■(
quali sona alquanto riA wM
Pubi;*, ordigno <U tM lagri br
mana un ItìimhIo da pSii. •
Gangeonau airetlamenti M»
IH) , ifunde cade db lawht.»
™.™u„.
„..„,„■
^orai
mano l'acijKB obesi tira sa dal
1 \uoto delle mole ,
ÌBB8CCÌO
Ile ■ icolsre il sale
Risciò, spezie di rasiera di ìcfioo.
con cui li tira il snlc.condcn-
ÌpOTri'tfe'ire«'ìine
RiifBana, vaso poca più basao del-
1 prima cairaerva in
odell-empibado, o
la rete calda dna quattro pol-
di una ulentM si
lici. Se oe coniano qualtro, cin-
MSjii»deiiMre,per
que ed aDChe sei per carpo di
e nella relè cnlda
SKVSS'X'i'S
, ilrumenta fitlD di
glmo, plano nel fon-
eaiull cbe la coadocono al auo
1 uni »ttil Duiu >
destino. V. Cottolo
cornuto, d..nitna
s"in™ì'oo|o"div™si uva e raf-
Bnn il sale
ioésalamola.osslina
fabbrica dolisi r»f-
un urosao cilindro di legno con
UDieolo eoi igiiale iì
due perni di ferro, che li fer-
mano e Birano nelle ttagge
tal"o! "ie "ve »nco"
d' una spezie di sedia che «Il
: il sale dalle sali ni^.
1u»lta pertica, ohe serve di ma-
^."C^li'll^un
nico per fere acorrcre iniuniJ
e Indietro il cilindro per oon-
ito, larga drw qiiai-
«oUdara II lem™, eonw al fi>
Kroua me™. polli-
colla maiaerURi ,
Uro ev*i un toro, nel
Vis», nome senerleo dei diversi
ealaunpexwdiMn;
recipienti, o consur.e In cui
a, che gli serve di
l'acqua del more si svapora e
a de'anai IbrII, si e-
concuocc per la fahlirlcaiione
del sale
■f^rss-am
"'S^^.'Sti'^'S'U
r.'S'.'S&,':
vano a reggere le caldaie AtU
3. Lavori e cote relatine.
trùfnrUirU) ndnn*
Fìtto, icqua fuliu j
1* piaUgna da
Staituto. Slaogi, regoli che jer-
vono ad allargare e slrlnacre II
telalo ad ubo di ricnino, ter-
Ilio di cucire
niandoll con chiavarde nelle
ipllce di luue
colonne
ìitriepcrac-
m di liille le
tirartele od altro per ricauM
1 Lavori e
Oli relativi.
di Rio, panno
ra, che l'Inlerpone verso l'c-
alrenilW delle vesli, o Hmill
I addoppiare
""a" inleSd', dl'dra'o'™ ''"' '" ^'^
Bandell",*'plc^ìtrb^
doppiare
Basta, ivit., cuelluri abtxnzaU
flPH. vale in
con punti grandi
1 a demi, che
Bavero, collare del mantello
dB sopra tolda
Becchetto, fonda del Mppueclo
Blghero, aorta di tòmlEura blla
Bormio, triuifliD, lUta o aimUe di
, nasi™ 0 pos-
ta d' elione, o
che II fregiano e n-lano.lo-ei»
liU a guisa di
IHbbiu*
tltA e ordine dt bolloni inegai
coli' ago pri-
in opera per aliLollonare un
Bolloncello, dini. di bollone
Hottunclno, diin. di t>Dllone
mula di refe,
Bottone, piecDla palloltalina di
diverse ^ge e materie, che si
Botì'o'lu^, oj^ne di buttoul di
'agiglirper
sllrl. PttiiW
End e stahlllta
BradonetTa,, quella fltlda di ve-
ogiar g lisle
stilo che pende dalla menstura.
0 congiuntura della spalla
Brodone, ornamento che si Cuce
r cucila, con
tra l'estremità del busto dal-
= (iuasl cucir
l' entrotura del braccio e l' E-
slremilil della manica del ulo
appuntare
B»slo, ™ella parie del giubbone,
0 simile leste che cuopre la
Sr'f'dl idlro
schiena e il pelle
le due eslre-
CAAUTiGLii, slrisclolina d'arcen-
to htltlilto, Bli\UBnW ùtWts;\%\\a-
diecsl a quel nastro che
to B moda di cappio,
D due slaB'e e due clon-
reolcunepar-
CwMla, Boria di passi
per lo pili ad effel'
Catenella, adomaniei
di ricamo fatto cuu bku su i
vestìiuGDti a itidsa di catena
ClnliiKa, naslrino leuulo di tela
e vellutaU a foglila di braco,
che serve per guarnlilone
Cinturino, quella parie de" calzoni,
_._lntorooal , .
la camicia che Intorno al collo
si riinboeca su I vetlii
Collarino, collaretto
Coltello, collarino, ma m
lo iroggiore dell' usa td
GonlraOaaen
I
■I nette per torlezi
jn generale
Cucito, lutt^ GUClturo, e 11 lavoro
die gì Gaec = adif. da eudre
Cucitura, il cueirp, e la cooglinr '
Cuiatla, pena triangolare che ^
nella parte più ella del di die-
Cusdre, ». a-, cucire
C usci lo, add. da e uscire
DiscDuias, adruGìre
Doppia, striscia die si pone dap-
piè alle vesti lungtie da donna.
Festone, aperie di ricamo die
più coraun. la Toacana diceii
imcrlOj tmtrlalura
Plletlare, adornare con lllelto di
Finta, parte 'del vestito cbc la
finimento alle tasdie
Fodera, soppanno
Foderare, loopaiinDre i icstl-
menll di pelli, drappi, oaiadl
Foderato, add. da foiIerare:6i>p-
pannato
Foderalura, manifattura dei fa-
arte che alla forcaturs dei-
uno corrisponde
lura, ornameuto de' vestiti
(Jreapire, aeorespare. Increspare
rinoreipare
Crespohi, piccola crespa, leggicr
\tvKn-r, GOD)fiunf(i:ri: iiiìticmc pez-
zi di panni, tfle, cuoi e altro,
con refe, o ainiile, passato per
esil per via dell' aito, per sdat-
Frappa, irincio de' Vi
Frappare, ftr I- *--
memi, a almi
tagliare
frappe ■'».
I = mioutnai
gallane. Irti
lallune, (Ori _ _
oro, d'argento, di seta
GesHi da iarti, pietra dt d
■orle, uoa aisii bianca, ed
f-njlial», rpiBi
quanb)
ligltare
lerone, peno che si mette alle
i-rsn, per giunta o Gupp|r>i —
lo-, e aneora al prende pe. ..
urna parie del veni menti
ilelt», quello parte del vdsUId
ìel rlmui ctie copre II calla
tiBHlili di filo che
Il hmElieiu bI pili pi
, it pu6 distendere
InatnatGuae , Boppannire <
bimhafEla
ImbanAaglalD, ndif. da Imbam-
ImbaitUidenlD, l' InibaiUre, Imba-
Imbailire, unire Insieme i peitl
de' realimenll con pund lunghi
per poler|ri< Bcconelamente cu-
drt di (Odo, I unall euslnenti
■I EbliBuno oaaie
ImbnUlD, odd. ria Imbailire
InAaiUtura, cucitura a grati pun-
I), colia quale ti unlFCono I jieiii
de' vestlmenli per poterli poi
Imbollire, IripOBlare con punì
Hill, 0 ipei«l, ^eitl, panni;
litro
Inibatli
InEclucoiatura, quella fortezza che
al Bielle dentro al vestito Ira
due pumi, ciò* tra '1 disopra e
la masireggiatur»
LanBO, la parte di
Lune Ita. iuneKe,
' ' fctUne, dlconii obi
eec. mrle palitole
die prvnrfnm 1t nni
le ripiene di c<
~mpunlura, aorta paiilcoiare i
^nconaulile, T. !.. add., sema ci
Intaglio, per almil. vi
dalla
Inargeij-
cuna lorta di' ricami o slmlll=
I Imlrinl propr. delti anno ton-
di e traforati, e di diverse gran-
dezic, dai nomerò 1 Ann al S,
IHRRi.tTniiA , ornamento hUo di
merli
lerletto, fornimento o trina latta
di refe, D aitro per Biiornimento
di abili 0 di checchessiu
0, mertetlD
molle. Punto molle, chiamano ì
sarti un punto lento, con cui si
mettono Insieme le parti delle
veatl, e che al cava poi quando
Mostra , noella rivolli di panno ,
-he soni iisral a molle vesti, ni
i uomo come da donna, ed t
er io pia toderali di colore
ilferente da quello delia veste
!IIoslrei;BÌBlo , add., che ha nut-
_ ilrefgialur»
I>, scciocclifi non i
apfdtll'wiiglia-
die fi l' KRu , e Mfltermi II
OccHmu-ATnsi, la parte del Te-
sina ove si affibbia, e propr.
gli occhielli
Occhiello, quel piccolo perlusio
ehe II » per lo più nelle le-
sliinenis, nel quale Entra II boi-
Ione che le anìbbla
Ooohiettn, occhiello
coloil e di flgnr
n' ino di ricamo
1. r. PaglielU
Petto. Pilli al dicono |e due por-
Pi'slagna, dleono i
slr^clDoU di pMU
circondB II odia
delta soltomlCx '
Pistagnino, fpitì pei
finliFonolaloppai
za ni. ed ■nelie qi
ma 11 taschino p(
iBUjtnone, aecr. i
roEro, 111 d'oro • .
doppii, con cui si
Punto, quel brevtaal
occupa 11 cnelto i
in una tirata di i
Puntolina, dim, di
BtFFibuiii, Il pare;
no I Barh eWc
Relè, ascia ritorta
doppll per Io pi
Reticeli
fc, di :
ago 0 1
Ino di I
1 piomh
i ài relt
. Imbwtire di noavo
, Hcudre in nuinlei
! de' panni cb'ei na
quel mancamenla
add^ da rlmendare
lù ranpostB'
eiUmcntl e
fidnisclpe, pn>\
islU parte d] di
Lotluni con occhielli dulia parie
lessltura. pÌP|taliiri che si fa per
lo nii^ <ìt pli^ alle vesti fernun-
[loie eoi eiiisìio, per ttcBrclarle
a sliaogarle ■ misura del h<-
sogn*
lonpanaare , metter soppaBM ,
luilerare con soppaTino
ioppannalD, adrf,, ila aappannsre
)(it>l'a''no. luitj i)iieila lelii drap-
lopnigdl Ilare, fapeii sopranElUo
inprauBiUo , sorta di lavoro ehc
si a coli' ago, 0 per congiun-
UCre forlcmenle due panm in-
sieme , 0 perchi>,ll panno iid-
l' esIremitA non ispìcol, e anche
iniom per omamenb
SoUomanica, manica della reste
Sparuta, jujtq Isglialura, o aper-
SlellefiBiarc, ricamare
TtHLiAHE, dioesi r operare del
Eorlo, allora che Btacc# dallo
pena il panno, e se lo divide
Bccondo la forma onde delitia
eiiclral
Telo , propr. peno di lels , che,
cucilo con altri somiglianti, com-
pone l'estuo, ieniiiolo, o cana
•imlle, ed è per lo più della
lungheiia della cosa che egli
compone
"-'■—'- nualsivoitiia peno ■"
teli.
iTmllc ,
1 torli Hcare
Intel iicciare ,
qualche parie di una veste
roppa, peuiialn di panno , n si'
tura del -vesÙiaenVii — Sv Stea
Slniinanll proprii di quetV arte.
JURco da lavorare pietre n ruo-
ta, strnmento di leitnBnie, net
'qnil^medlsnle una sirena moa-
m dalrnrteflce , si fa girare
ìfliuboi ala)^o
raiiif: ^u|ira j0 quale <Ib1 mfdt-
alnio arleflce colla BiueriKlIo si
consiinia ogni lorla di pietra ,
per ridurla alla lórina che se
le vuol dare uer serpillo di cura-
meesl, ed altri lavori
GutmiRiNO, apecie di aquadra
mobile di lenno, sbe hi I rego-
li sDorappoati, e dlB^rcnia di
quelfi del pifTerello, 1 quali so-
no inlemali ed inlersccall f uno
nelf altro
CalcsKnuolo, upeile di acarpello
Che aerve per lavorare 11 mar-
ino dopo averlo digrossalo con
la aubbia
lirro, peno tondo di Irave, che
si adopera [icr condnr pietre
peso, sottoponenf
di acciaio con pu
pello, coni della <
chiettarc II porHdo ;
pietra, e serre a le
nell' lificcetlarii a
RAFenetUKKK , atri
Eerte a fare le rai
Raspa, «pcile ^ Um
per levare 1 colpi
pello ne' lavori di t
ne bnno di pia aoi
l!randen«: a cohi
tonde, a roggia di i
Ruota di piombo, t
me Bcliietlo, di d&i
nK per lango,Ghe ibmtuio quat-
tro prcae o manlohe , che ser-
' vono ■ nnumrh) , e >1 qirgdro
H legno t m. an tiKlicre ài
-legno spfanito, e iene per h-
plannre aftit Boria ffi pietra du-
ra e tenera, per poterla tirar
a pulimento, e «'adopera con
taraeriglio
5. Lanari e •
UKCio; irictraconda, scarpe! lata,
nrrare, manejtglar le pietre ran
cnrrt , pali e paletti di fen a ,
e alanKhe o nunovelle di le) no
tnieo B lotbMquMrs nella pie-
sf adatti ■ dovere
>flMri di pietre dure , a quelle
■Darmi bi
tr« : Il ci
di forma
dro, mtxìA qnelja torta dì li
VOTO, nel quale si adopera I
■quadra e le lesle, e che h
sn(Dli 0 eantonale, e per Io pi
deeai de' lavori In pietra
lAinonRi e Namiorea si disi
l'irte di lavorare o dimetter
in iiperg i marmi
larmorino , colui che lavora
StruBb, Struffolo e Stntfblo, i:
ta quanti li di pa«lia di Brai
legata inairme ■» piecoli m
Icone plelre , eome II noc-
j-, ...... .., ,1 ,,^prt
dleeil quel pu-
in alcuni: fiieire , ru
chla del fusto delti i
■ullmenlo necao, dteei
limenlo InoenHuInio
a quella aorta di pi
a di pietre dure
iwno denilMlmc,
■knn peìo o nriniAo parelio, o
apertura che (Mela poi» ini-
\>ei6r^=futtrnnno grotto, di-
si da ad alcune pietre dure con
poca lucenleiEa , il quale piill-
mento grossa dlced anche pro-
ciiì secue per caiiiaD della iiiia-
litl delle medeimie pietre, le
qu sii hanno In tuperBele alcuni
quasi InviiiMIi porFtti, che im-
pediscano loro tal perfCilone
QDinmiu, mereatante, venditore
'li quadri di pietra per sci-
Scaglia, quel piceolo pesti
Scarpellata, colpo di scarpelli
Scsrvellalo, add.. ' "
SnrpcIlalDre -
pietre collo scarpello
Scorpelllnarc, se orpellar
Scarpellino, qiiecli die I
che lavura
ino .1' una (ixni
Sgaleitrtre , slaccare il galeilro
Sqnadraiore, scnrpclljno «tic It-
Subbiare, lavar^'Ml'u «ti!£>
Trameiiuolo, jlpr...
Sekiosb XXX vii.
Il propri!
hi dirllll al cuoio
mpa da cuoio, «Iru ,-
ir buchi tondi nel cuoio e «eli
" 'rse sranduie e viluMo
.-j'Iiuohl dgve han d«Mt-
: «Il ardiglioni delle m-
...„ BlpaniODO ■ilel>rifHe ci
cignoni de' cavalli e d3k ea
Arclarte, quella parie della arila,
e de' bull falla a Kulaa d'arco
=sl piglia lalora per lutta la aella
Bauiklli; apeilc di Bella con
pfeciolo arcione dinanii, ilclh
quale si servono i eontadini ; t
anche quella imboltlturn che si
conBcea lotta l'arcione delle
ielle, uereh* non offenda il doa-
BaiUna, ipeile di hasto IcgRiero
Bailo, queir arneie che a Rulia
d1_iella portano le bestie da
_. .. ileeii di quella parie ar-
eitggìatB, cherilieva lul futlo
una Abbia, nna cintura a «Um
Catione, Quella parie iMIt |n«-
Sera, ch'é tonda, e uBintWa
coda del cavallo mT^
Contraoignone; oignone di rilbr-
xo in caio di roltun di h*
molla, fermato con viti, diril«
Copertone; quel panna contai
li cuopre U ctMella del •»
FiBciconti itriicia di wvalNb*
tela, con cui al btela o Uaait
VÌet*lB l* Md* del cavalto
dctl'anlniaw, gH si \ìeu 11 mor-
Prontale, dlccsl quella parte M-
la briiilia eh' è edIIo eli orcccht
del eavNllo, e plus per la fron-
te, e per ttto pm» tu testiera,
la agiBneia, t [1 lafgali)
PuilaTo, colui che b ftutl e irtlo-
nl da ielle t baiti
GROFPiEiiAf poMillno, pojolDtura
alla
ella, che va per li
Guiila , ipnli di ndlne con che
(I RBldano 1 civBin da Uro
IMBHÀCI, braca; quElln parte del
nnioiento de'
roppic
, ed
nae Bbbla,
Inciappato, add^ do Inoluppire
In Anta, pezzi! di cuoio del Uninien-
to, o lornimento de' cavalli, che
5l rapporta ni petla per mng-
glore (ermeiua
niKTlUI d'I fnìn
0 limili
quella |>arle che
DngiiD, iTcnos e ai vueaj '
dia e in haboccalara
Hiueniola,frcneilD=Dlcei. .
qurlli fiirle della briglia,
agnsnclB, per istrmgei- i;i boc-
Oi:i:ki» , parie delta brii^lin. cIiiS
PiasiffTI, «otHlUtslnie slrl^croW-
ne di cuoio, che sono neile bri-
llile, nelle qnnll si riuietlono gii
torale di un Bnlmenla de' caval-
li da Uro
Pettorale, nijC, slrlir.la di cuo-
io, 0 d-aib-o, che <l liene davan-
ti ai petto del cavallo, apiiieco-
ta alla sella d* una banda, e
nflbblata dall' altra, ncciocch^,
In enfiando all' erta , la tenga ,
ch'ella non cali Indietro
fuitamorso, pexeuol di cuoio che
partì, una attaccata allasjuan-
PortaatnnitlH^ dgns d< ci
Ubbia, che serve a tpn<
sopra la i^roppa del tA
stenere Io straccale, s'inllla nei
buchi delle me estremiti, e si
conUcea nel buslo
Posola In ra, icrappieru
Posai le ri, posnia
Posollno, quel cuoio tìaf si nielle
alla coda del catalto, imr so-
alenerc la sella alla china
Predella, quella parte rlel freno.
corda passate nella c»m|>i
della carrozza, che reeeo
SCDDTCCIDOLO,
1« brinila
nella
irroMino ne
csvbUd. l[li
Brallp che gli
poterli) accohcismenle csval-
Sellala. colai che (a le selle
Seuancìs, una delle
è comporta la bri;
sIiiBCla
jrifiliK,
SoiEDb), Dna disile parti de 11 e
Sia, ed t quel euoio che :
eca, medtanle lo scudicci
colla leslìera, e passa per
BtreiullA del frontale noII
gola del cavallo, e s'afDbb'
Siene dalla banda slnlilro
SoprsMhiena, quella atrìsci
ettoioi che passa sul dosai
Siella, quella parie dello spi
medesl-
le, arreae, per lo pW, di
che, BllacCBiD al biilii. o
:, faida 1 flanehl iteUi b^
borra , il crini
Ili llpeb, •
D ilmAe dallt
ItLiTt, >arti <U brlclli cM tf MK
le s' cavalli per la teru bttlf-
glinlura
Valigii, speile di cifss, o di ti-
-" trasportare TsW
bi vfaxglo
• allKiaio, facll
ValiRiotto, ipeaie di valfcla
facllor di tbIIcIc
_._ , tpe»ie di valfcla
l'olialo, parte della bti||lla,
l' allaecano
Sezione XXXVIII,
nB, Si veggn la catigoria M
1. Stniminri proprii di queiì
nie di grossa Si
nenll e II ftindo d
81 dice lansrn rll
MlntiiiLio, ■tniirent
eando appuntato ~
lafata
i fonila di
- Ùrar AmH da'eom'
1 loppa vecchia
-Iella EToua, per cac-
msnglor toraalcJilo-
— ,Lie occorra nella co-
Zone delle luretie nc.
gno, qaanda al voglbiio nella'
re per catramarle di nmin
Sgibruj) di calafato, iperie d
Elccola Bn» nella quale 0 e»
ifalD ripone I inot atruBaeaD,
ralendoii di un bnoo roteodo
aperto nel Ranchi della iteiw,
che gtl lerre Iniieme di «craii-
ni per sedere quando laion
Suoesi), )[rande Ictlrda per te-
nere bI coperta dalle Inilurle
delle glsgionl i bastimenti dis-
armati. Ha pEd comiin. è II can-
tiere ove ù coBtruiscono o et
raddobbano i bastimenti', le
baretie e limili
Arolura, cur>'Sluri di alcuni pet-
ti ili leinami e di varie par"
'- '- E boB», ~-
1 tagli dette m
CiL^rHàBB t (Slefslare, rlitop-
pvei navigli, CBCciando stappo
■ foru di nugllo ne' coianienli
o In qualunque parte poteisi
penetfar l' acqua
Calabtala, add. da celaTatare
Chloviglane, noaie collettivo di
tatle le lorle de' chiodi, e'
auoa per eoa Secare I baatlc
CltBcio, dicmui le barche
apofllale de' loro arredi
InPKCiias, Impiastrar di ptt
iR^ieclBIo, ada. da Impedan
Impeciatura, implaalratuent
Impegolar
B teilale, lo
m tdlveraodall'appareffar-
- ■ ■ - limbelli
ipoTienle dall' orlo
LC di due jieul di
che servono a legare le
pò di una barca quaidasf
Ossatura, lo stesso che or —
PiLCLU, l' anione che ti,...._
nella costruzione di barche ec ■
che al rumo tociA
WMIB A M
!pBlB»re, ungere le barche e sl-
mili, sic ud e re un paltume di
sega. lolfo e pece sopra la ca-
delle barche a
I. V. Pallume
9
che KTVIranu u calefauri
cbe accade alle barche vec
0 male ooiumeBsc nella primi
tctueraroli, lavorBlori negli tquefi,
' i niadleri di angelo
Sezione KXXIX.
BRilCCtU.F:TTO
PTTO, draiiuo che ri
lacciuoli di un faldl
ClPOLKl-ro, quel panno, o drap-
po che s' appicca pnipr. alle
D cai>o ai Iella, ehc dlcesl pa-
Cappellclto, quella parie del pa<l)-
ilTone ohe cuupre il capo di esso
Caacali, panno o drappo che si
lucia ricadere per orna meiilo
Cerlina, leiida che fascia Inlorno
il lello, ed t parte del corti-
iiB«^o=per U tenda o porlie-
ra che ni pone alla parte delle
Corlinaitgio , arnese col quale si
ha cortina
DBiirrKLtUNE , chiamanti drap-
pelloni, que' pelli di drappo
che s'anplccano iiendenli Intor-
no alelelu de" baldacchini, e
anehe le ne parano le chiese
FifiTONK, queir Bdornaiue Dio di
.1
verzura, bambagia
cosa, che si mene
porle, altari e altri lunghi
frangia, ornanienlii, guarnÌH«U
frangiato, add., ornalo lUHraa^
Frangiunara, frangiare, onute
Frangionato, odd., da fraaglonot
PmiGLiunii , arnese di panaoi
drappo o simili , che apinooW)
pra il letto
endaglio. Pir
(reato che ri
il aopraccicl«
QtatTn, lappetu, o pannu una >i ~
TippKZKHiE, parare con l«|ijp«i- '
Tappe:(zeria, paraoienlo di ilanu '
Tappeuiere, orleflce di tappO' '
Tornalelto, parte del curllnaH>i) '
con che da piede al faida e '
Bdorna il letto
S^siToai) I
e iHvisi CI
ddoppisloiu.
e denti nel-
upeiiore
e da addop- 1
,-.-e le aia rtolt» si.-. _
iisrll Eono il nvallcUo, ii
--"- il cqipellDn- -"' "-
^lie di lagna, >ul anale
■' siiaiu In malBEm A' accb ,
allro filalo per dipanarla o li
cann(rte=DKc>i anctiE bindoli
e goindaki^fL' mfio a naipo
quello ilrnménto concai il me
■I di Iute 1
me di pelo _._
re ti drappo
seliluoli di
Btoncello I
rapposte, e alquan
loi'O, sopra le qui
DutaaaOi Pbe tncì
'atì groariiilme dello strettala.
-he mellond snile pezze di pan
Ko per istringerle
CBsTBDCCii^qneirBTCheltD, pei
loie passa la seta quando ■'In
i piedi, e ora abbassanila l'uno,
le (Ile della tela, e iGnuane il
Calcoliere, ciA cbe regge le cdi-
Calculino, regoletll n eul sono
osati du i«laluDli , ehe corris'
Cannaio, strumenta di legno Cutlo
a goi» di panca, con certe caa-
selLc , nelle igtuli gli orditori
oKttono i gondluH per ordire
Cannello, peiMolo di Eanoa sul-
lile tagliato tra t' un nodo e
r altro, che serve a dlverai uii
di lavori lU dvap)ii a paoni
Cappellone, inissa peuu di bron-
zo, 0 sliufle, adBRala In testa
ali addoppiatalo
nardells, cardo pitcoio, i cui den-
irrclla , ruota dentala che é In
fronte del autihicDo, e serie
a tener tirato l'ordito
Carrette, casleliettooiolelaiB tura
1 telalo, ohe alaano aoipcsl ,
con tengono In loro li penine
r cui penano )e fila della le-
, culle quali ti per«ivite e ^^
Oeppo, nelle itusichiere, diceai
' tìum macchina nella quale i
e arrvc b lavare, a purgare e
Coeca, dtcesi quel bottoncino che
per quel poco d' annodamei
che vi si fe, pei-chf non isc
U, quDiido si gira il fusa e
Cocdielta, dim. di cocca
Compasloio, bocchtlla del tela
Connocchis, pennecchio In tu
Fuscelliiz;
>. di fuKello=
Fuiellino, dim. di fuso
Paso, atrunento di legno, Inp
GoniDn. Intorno ad un pi)D>,
diritto, lornlta, e corpitcdilt
nel meno, *atule nelle poK
nelle nnall bi lui poco di afy
che si chiimi cucca, al wit
s' Bccpppla II Bla, aCCloecU tor-
cendosi non lsf(iisei=:& tKH
uno degli «rneii nenCMMS pf
ta CDiaun. &Uo di ferro . M*
perllisre, ma per torcere e i»
niare il cannello, rocdwuott
— E Inoltre quel ferro l«i^'
lotlKe, il quale si Beui di m»
banda in un topflo di leena *
lulienrcrmo, edall'aìif^rili
infila l'arcol^o per dipanare
flinna, quella porte de'denll àà
cardo, che rimane dalla plip
tura in giù
Ganelln , arnese rormalo di ■>•
croce di lenoo guernita di ««-
tiarieria,luogo dove «1 fipanfM»
I cardi da garzare
Gramola, macinila da dirUMMK
il lino e la canapa
Graticcio , Io sletso ctM fP*
nello
Ghindalo, lo «Icaaa ci
quella elle posto ori
te i' adopera dat iramn •
seta p«r avTolgervI 11 ilo ite
Peresiuena, qii«Jla carta che eud-
prc 11 tino In sulla canocchia,
rìdolU in forma di carloctia,
dPlla CDìl perchè "per lo pia si
fu di cartapecurr
citine, qa>:1lo stn
si pettina 11
... issitorl a
in denti di canni
la iatelaÌBlura d
ueU
a luOcar 1 Oli del ripiena
che serieaplaneiiKlsrcil panna
Pianato , dicesl de' cardi , ed i
Plla,iiuel recipiente In cui si met-
te il panna per sodarlo
Pilozu, d>in. di più
Piombino. Fionibial si dicono al-
cuni legnelU lavorati al tomo,
a' quali si avvolge relè, seta, e
simili per fare cordelline, tri-
re, 0 altri soniiiiliauU lavori
Poiietto. r. Pila
Purs< ■
tra loro, e
fnlil Unf '
Rastubllo, intelaiatura formata
■ ■ " legno paralleli
(tucsto rellangoto eon-
i.o^.v uEoU di legno conllceati
ne' regoli, e serve a piegar l'or-
Kegoletto, rcgoletll dicono i tes-
sitori quelle stecche o slrisce
sonili di legno, che si aigiun-
gono a' Ucci ar noli, perché pss-
undo Ira 1 calcalint, si logora-
le Io apago
I logora-
e & fu-
Retlno
BocchcUa, rocchetto, slrumeDla
Sacchetto, ilrumFnta piccolo di
legna lòrala per Io lungo, ili
Saura cilindrica, a ubo per lo
pia d'Incannare
Ebìrba, pecEO dne|;noasBBl for-
SciiiucciB, nrne&c TorniBlo di per-
distendc T ordito per Tarlo a-
gciugare dopa ch'é inibozzlmato
fieapecclilB Iole, strnaiento col qua-
le si separa II lino dal capecchio
Eordasso, strumento nolo eoa
deuli di flll di ferro annelna-
II, detto anche scardo, col qua-
le si rsFOna la lana, accioccliè
■I possa alare
Scardo, scardasso
al vapore del soÙd
Spadini, tipetìt dt (b»
Spoziola , piccola gran
di saggln^ colla ijual
DO i panni
Spaizoletla, diiii. di aj
Spazici iiio,cIfn>. di apu
Spola e Spuola, Blrum'
gno a éulM di oaili
con un fiiscello dcti
si tiene II cannello di
Siwletla, Il hiacelliao <
in cui s'infila 11 M
ripieno, r. Spola
Spuola. ¥. Spola
SpuDlclta. F. Spolett*
Sbnialuola , nome che
traverse superiori di
Slicciuoia, nome che ■
cune vernicoe di
ritengono I raccheul
di Terrò daicarliBi
StrelloiDO, dfm. cU «r
strìnge per Bma di i
ie pernio di iprcM
no e altro
la nel IrarU da' b<
cbe nell' sdoprirli
nmltlli, niiell' —
tira la r.elk et
i-r
-.he regge
■ Telateti-
• telaio
Telalo, alrunienln di legname n«
' - qiule II lesse la tela
, TelerellQ, diro, di lelaroo telali
Telare, lo ategso che telalo
I Ttratolo, iuoM dove >l stFndom
. I panni lan)
'Tarctlak>, itruinenla o
ViLicu , ordigno di le
adopera a tori'ere o
che vale dar; i il ni
le ad dopi
ilo : addi
pia coniun. st
Affai „J., daairaldellgr
Affet...., /.a., dar le [liegiic
Alfellatura, l'arie d'alTetlarc,
dar le pleabe ni panni
Afllorato, aad., lavorata a fio:
e dlcesl di drappo e slmili
Aggoailtalare, Far KoniUoll
Aggroviglialo, ritorto in sé, e
cesi propr. del Ilio che sì n
rolge Ins* slesso iiitsiidii e in
Ammatassare, ridurrla In nal^a
A ruma tassalo, adii., ridilto iii n
Aiinaìpare, Innaspare, anoix
Annas[ialo, add., da aiinaspare
Appannare, ndsurar il vanni t
K itnieiinecclilarc , br penn
rocca per filari
Arroccare, porre 11 Alato in
iiiTOvesclalo. ArroBiscia,
cardi luali per levar quel
ietti, cpiei Slamenli gottiil, che
» - une loDO siate cardale bene
■Ihstoncino, tessitura propria di
I^Manl a dì □astri, falla eoa ri
Hevo a guisa di vergole o ba
Batter la lanài Battere con isb-o
menla adattata il pelo delta pe
cara o del montone
Bava, dicesl a quella seta che pei
non aver nerbo, non puA Blarsi
e perii si straccia
Bavella, quel Alo,
la per alarsi
Capitone, sorta di »eU iM Ba-
sa, e pia diiuguak dell' aM
Capo , presso l resalturt , ri *i
drappo auDGa[»o aiiliKOll.
Cardala, quella qoanllU dlla
-■•'e levoratH valla per nh
cardi della scardauien
Cardalo, add., da cardare
anehe la materia cbe •
CardegKiare, dare II cardo
" — ■ petlinire; e
A cnueheilo, d' u
~ka, col quale al
m In lelaia per n
le li dice li
Cimare, levar la ciani, e ai
Il pelo al pannolano, tu
glielo colle [orbici
Cimata, l'operBEluoe di
i pannllani
ClmaiDre, colui che ehna
Cimatura, quel pela che ilUA
al panno In chiiandolo, cMMW-
, opera per riempiere pU tW
DO, quegirche pttllna n scar-
M la lana, batliiano
I, rilmiul le cantonale ed no-
i de' panni, o nmili
.Di)olo,4lo d'ori^to, Che si
IM aopn un rocche Ita pnstu
l'AlIn del letaki da teasere
IniltuUo
■atlaeilAlo, lavorilo Ddopei i
:!onlT>lMKl<o
■stMellD, KOTlt ili lavoro sai
Ioli, o «ndie drappi d'ora
1 del panno. Il fóndo del-
rdilo = Ulvolli dicesi dfl
, purgare dalli
more I [>annl
utB, [essere
'j„r —
e, aggomllolare traendo
la garzare
ira, quella lana lroi>pi>
Divellatura, l'alio di divellare
Diveltino, quFcli che diretta
Dobolare, tanllsre 11 Alo di ferro
per rormare i Blari del cardi
Docciela. Dar la dacciola, dico-
no 1 ijnalchlerat per mandare
on filo d'acqiia nel oropo
Fiun, dlcetl a qnetla quanlllA
del panno, la quale si estende
dal plinto In col passano ope-
rare I garzatori ■Im all'altei-
iB delle loro «Inocchli
Faldella, quanlIIS di lana def peio
di dieci libbre, saamalata avanti
che l'anea per pettinarla^
Di pili, dVceal dal setaiuali a
Fellralirr
panni, è il coHe-
(ranienl
peli de a la
a, In che consiste
ìalora
bun
picc
io feltro
'eltrw, i'
nno
ComposlD di lana
alenie, e non tes-
SI
Filare, u
re II UeIIo o il nelo di
lino, di lana
o' «Inill materia,
torcend
rldocendoll alla
maggio
pò
Filalo,DB
Ico
afllata^per l'alto
dei ma
dd, da mare
co
ni che lavora ai fi-
la lana, li lino e Umili
Filatore, colui eke Bla ~™
Fiialrice, colei che SU - -
Filoiura, I'»rle e l'alio di Blare
Ir lana, la seta, la canapa, Il
IO in. per diversi nula) dice
che 11 Alalo roedpslmo
yilo, quello che si trae Olsodo da
. tana, lino e almlll
Pilla, dicesl da' lanaiuoli 11 difet-
to del panno cagionato dalla
,fDalcblera= I cimatori d
anche il nome di Jfitn a un
, .umenlo che s' Incontra talvolta
[ ^pt'fDllelli delle forbici
I euEUE, dare al panno varii
I tratti di cardo per trarne fuori
' il pelo
Bwzatore, colui che da il garzo
Su^aluro, operailone che ixin-
slste nel tirar fuora. il pelo ai
I teina, l'opcraiiane di cavar fnori
L II pelo ai panni co'cardi ~ ~"
[ . sHiropriaii
I ftanutolare, far gamilato, aggo-
T mltotare
' fiomltolo, palla di Alo, ravcello
k ordina tamenle percoiDOdlLl di
metterlo In opera
Oragnologo, Che ha gragnuolL Y.
de alle gualchiere per itwl»'
tura del panni
Oualcllo, diceal per lo plt ia
panni al Uni, come lani, e iaw
ordito delle tele
one.'o raccfien»
Incannato, mfd. da II
_^Jlllnaela canapa calla
a lana soda
tggio e Greno. Lana greggi
licesl alla ■■"* '"^^ " déihT^
i fanno diverse maniladuri
ma soda a sudicia,
rjgi, qUB'pannicui
— .lieghe del panno
Srouiere e Grosjiero, luil.
lista Ira il seUiuolo ed II
claio
CroviglIolB, qnel torciniento che
torto
nalcare, soda
ehicra, più
à'il'fl*» 1
icannaliira, l' atto dell' bM
icarloaare , mellere t
nelle peize di panno, ci
mlone Atììo itrettS^
icavare, dare cerio gtflMilIt
gUo delle Forbici da elM>t
iceppato. Lana fni^eppatii, 4i*
si dal lanahiDli quella die ■>
è ben lavorala da' cardi
iiionoectaUre, nellcre li i
rocca 11 pennecchio
Ineoruturi, peiii di fila IM
che rknaiigano dalla parte W
subMello, ■'quali >i ntetm'
da l'ordito per avviare lai
Indrappare, fabbricar drip|t
hnaspàre e Inaapare, atTàlr
Il alato in aul naapa pertr
mame la nulasia, «nniifa
Innujalnra.l'HioBed'bnMptfi
e dlecai dalie Blalore, ikc ^'
do baniu) BlalB la Un, «r
«la hi una certa qoailW '
Aul, l' avvolgono lopra Mafk
e De fitrmano vatasfc
Intaccatura, difetlo del pai
colpa de'cloulori
ilrlaiala, JbrniBzìone dtUa lela,
e flaurat. orditura
lelaiBtn. add., poHa In Iginio
lelolslura, oda., poitoln Klaln
lerrare. Lo inlerrsre i panni
colla lem del purgii, qnanda
darli nlle gualchiere
l^asere, intrcccliire Insieme
lestloiento, l'alia d'inleBsere-
lessjliira
teiiuiD, add^ da InlesBere^
leale, add., da Tnlesa^re
>Ki.iunLo, artellce di lana, c!ie
bbhrìca panni di Iona
mino, srtellce che latore di tana
ino, add. di Iona, ed è per Io
liU og;. Hi panfiD
telala, difella del panno, che
n qualche parie è resulo tenia
1, t'ailone di 1lglDre:;add,
TI, l' opcrniiane di nuneg-
0 llgiare 11 panno
lo, colui che vende II lino
are, colui che di II lustro
HanganalO, add„ da man nona re
ÌHantiBnilorc, colui che manaana
.^nrliflino, ministra d'arie di lana
Hnln.ua, certa quanHlA di din bv-
dhn. di malaaia
Hnllane. Dare il mallone, è qt
panni le
Hcnda, dlIètiD del panno, n quale
nnn si vede, se repem non si
all'aria aperte
dicona i inainoti cm\
d' una pbIudU, perclA
. che mem naiuola
Neziettino, dim. di meiietla
" dletlalnra, l' iildma rlveditura
vale drappo te, a cui per i
di Risn|;ami si lU II lustro a i
ni)i!llDn;:a d'onde
Opera, dlcesi a quel lavoro
trlc, drappi, galloni e almi
inediante 11 quale al riprese
lana Bori, roilìaml, ft-utU, il
niati, 0 qualsivoglia aiira <s-
Ordlto, unione di pili UH dlstetl
per lunRD sul telalo di lunghez- «
la earrìspondente a quella ohe
al vuol dan alla lefa, a alla
peixa di panno o drappa=l|ii.
Tttsgiar CordiCO, o ' —
^^H V^Te e aciiolere
^^H 'Tersi, onde
I re — add. da OTOire
Ordtlora e Ordllore, colei
che si fa collo scnolerel'o
e farlo scorrere per la liint^hez-
u di quBllro o sei braecla, *-
mndD un capo della pei
poterlo scogllai
TmbDzzIma-
uno per poterlo scggllare, i
lura, Il 0
ordine l<
Ria in !
i
Organzino, meglio detto arioio
Orsoh), Il seta che serve a ordi
PtGLiDEEl. Pagliazze illcansl it.
lanaiuoli lutt'l corpi estranei
Che sono nella tana
P^uola, faselo di on
I ;«ieru di fili d'ordito, formati
1 lopral'orditola^e^inpafiiol'
L dlcCBl da' lanaiuoli la metit d
r una paiuols, delta anche mei
Palla. Fihiiccio di Balta, dlcesl
\oìg. il filaticcio di prima sorte
Palmella, lana broccolula e corta,
che s'ammonta nei denti del
fettine quando si b lo starne^
cimatori danno il nome di
,BatmeUa ad nn peuo dell'ar-
Swlure delle loro forbici
nonD. Maniggiare il panno, di-
iMsl dai gualchierai qucH'opc-
Mrione la quale '-■ ' '-
...., distribuiti, uniti
FassBla. Dlconsi fioiiale dellit
lana quelle tanle volle eh' casa
vlen paiaala ne' carili o acapuccl
PasaliM. tanta luniihezu di Ida,
~ lanlB i la liingheua dell' or-
. Pelo, per s
lannolp»
cella dell'ardilo che Ha»
senxe essere tessuta
Pennecchio, quella quanUtl <
Peso, quella quantità di lanacti
Il capo dì a lavorare al blU»
lana
Pettinare II Uno, la canapa tu,
ai dice del separare toìptìM
la laro parie pii) (Eroiia ilili
Pettinatore, colui che pclUni 11
Pettinatura, il pelllnare il Dm
la lana e slmln coac
Pena, la tela iater» di q«d»
que materia
Pianalnrn, l'ultima garu, ol'al-
lima mano del gario, uedli
Pilata, monte di penc'ili paaw
nello alratlolo
PiluDchlno, colui 'il iliiaill'
eardi da faraare
Purgaiore, colui che nonatll*'
ni lanf, caTindotie r«B»
IUui:nHiCKu.uit, V. •,, iMlly
re e unire inaleiM M ma t
accia loi'ra fondo riu-
, la iteiio che Conian-
, dtr d) nuovo II cardo
, add-, da riordarc
re li rorblelj dicono i
I 11 dare delle nurlellate
maschio ne' luaihl che
itaelano, afSoohe I taEll
Ino \a tutta la loro liin-
la tela, o Bimili, tbIb
tela dT Uno
ordir dL nuovo, tornar
eau ordllura
Iuel Sia eoi anale ti
'ordita della tela
Ucfif apetoiiaturn
Ilare , oolul che lava
iip corrente li lana dil-
le'panni sodati col s
, levata dalla pena
, levar colle bollette I
ihe >i Irò™ nel pann
e purgato
Rlveditora, donna che colte mot-
lette leia tutta la borra del pan-
BiyedUnrai operazione del rive-
ditnrc de' panni, che anche di-
fesi malteaalura
Rivolta, quella piccola parte di
Fanno o tela che ai ripieRa al-
CBtrenilU della canna ohrac-
RozM. Tela rossa, vale tela non
curata, n{ Imbiancata
GS(y*TDliji. dlceal la pellurladella
lana mal Alala
Sbiatclatura, dil^tlo di cimalnra,
allorché le li>rb1oì, In cantico
dì tagliare il pel», lo stringono
Sbozzolare, Il levare i houoll
apruGcarv, ripulir la scia con beo,
0 altra nrrunsa appuntato, da-
llUabronchi e >udtEmnil che nel
Alarla vi al sono attaccati
Sbroccatura. roperailone dello
1 a?ffs"sS?m
ed anche lo sbrocco
... . tratta. V. Sbroacatura
Scaechlno, diretto del panno In
[tue'luothi dove 11 tratto del
ripieno passa aotto n sopra cer-
te eia mancanza di 1111 dell'oT^
ilo
gno, unione di cinque malaaie
verchia fretta, o perchè le
bici stringono troppo nel
K'io
ScBmalare, percuotere, oosl
Scaiiialalo, add., da acaraalare
Scaniallno , colui clie Bcamala t:
lana o I panni per ti'aFnc la poi
SGann«ltare, avolvere il Alo di lu
cannello
Scapecchiare, nellare II lino ite
capecchio
Scardassare, rsfllnar la luna co
gli scardassi
Scardasalere , colui che tsercit
l'arie dello scardassare
Sciabordare, sciaguallare, digusi
zare d batlere con forza ui
panno, o simile in un truojjolo
0 aiiro per levargli il ranno, l
il loverchio colore che avesse
GonlraUo
Sciorinare, spiegare all'ari
gGonocchlare , trarre d'in sulla
rocca il pennecchio Blandolo
Sconoocdiiilo , add. , da aconoc-
SGanoefiliialura,ll residuo del pen-
necchio Bolla conocchia
ScDlolBre, bsllere colla icatala il
la sii uso di cucire
SelaluDio, mercanle di drappi, che
11 h lavorare, e ccndaceli inte-
ramenle uer l'enderli
Seteria, lermine CDltelllro, che
abbrucia tulle le mercanzie di
SetlBcio, l'arie di prejwran! la
Setolare, nelUre 1 panni colla se-
Selolalo, add., (la setolare; net-
fànno le nta sul t^lio de'pan-
Bcìalo, aad; da imacciiire
, lo sFraogiare e U
contraria d"*»»*-
uuallia ohe per lo ^a d Ine
Snervalo, dlcesi noe! pnitto ek,
nel lario e nella clnulun, la
peritula la sub fona , e i|wlb
qualità che kt rende amabile
Spazzolare, neltar collo apUMla
Spelalo, dlce^ qnel nnnnode,
In vece di sodare, hi perdali
la sua lana
I dalla calUvà
. leiwe, Ineoml
dare, ed i proorla MiBMM
che 1^ <ul luuT AtMKT^
Spulare r I teultorl <H«|iw» icitjl
Il pettine
iteHTtorttHaoardff
ne # int^Sta'iSni
Stame, la porte pid Oiu Mk»
na, e che ha pi il neHia
Stamellato, agg. di una ^leill M
StaDil|in>. tela fatta ili diiM. •
di pel di capra per uso di Min
Stessere, contraria di liiwi*.
d tifare il tessuto
Stigliare, separare colte nari,
non gU eolla Kramuta, I U «L
Uro e della eanopi di'bid
Stoppa, materia che si IrM jh^*
Il CB|>ecGhia nel p«iUMr (bt,
iniurp, IrBBportorfi In
itrsEEÌatB col peEline di fer-
B, dicc«1 s quel riifcllo, clic
corse In alcuni liiochl del
lololo , colui che mette e
DfR le pette di panna nel-
«iata, quelta iingntllì di pel-
li panno, a dIIto, che si strin-
ili una vcdia nello slrettoio
0, Sudicio. £ana ladicia
rtggia, dlcesl quella, che é
qude esce dille beslie pe-
■Inn, piccoli ibldalara nel
Kb deire rorbid de' d malori,
, fabbricare e comporre
dell'altra che serve per
che ai diec arsolo . e e
Tramare, riempier la Ida colli
l'NTO, lo Blesao che battilano
Veroi, dioesi alle liste teaiiile
ne' drappi e ne' panni
VcriiBre, propr. t far le \erghc o
liste a' drappi, o e' panni
Verento, Just., panno vergalo
Vercbegglalo , lacamalalo, bal-
VerKheeKlatore, Laltlloredi lana,
'erKheenij
pitorl del panni o de' drappi
quando gli Btinipana o IrinclBno
CiTLQLitToio, litromenlD che Bd-
0|ira il >etalitoli> prr torcer lo
lela quand'esce dsila linln
STumiSlrumerita di legno in cui
■On diK)(n>H > rilievo flarsml,
ornamenH ed atiro che vuoisi
taiprlmere in salii teia. Pren-
desi wBto slrumento per due
bnchlV>»c>li do' lati, e con
una nano, e dopo i" '- '-
la tela
jitru mento da stai
Stampe
Tino, é quel vau nel quai
lori rlpungono glIiiRredlenune'
cesurll per thigere I panni
Tinta , bottega e Iodio dote à
esercita 1' arte del tingere
Tintoria, l'olEcina e l'arte de'do-
Torno, legno lungo e ritondo, B
geme i panni ehe si Ungano,
J
UnlD
illDinliiare, dar l' allnme al panni,
Innanil che si llnsano, accioc-
ché ricevano II colore
Allumfnatnra, l'ailone di far t
lire 11 panno o drappo nell'
lume, per disporre Epeai ad j
bevern delie materie colorar
Imntaeslrare , presso 1 tinto
vale perfezionBre il bagno
Ammaestrato , dicesl del bagno
quendo è perfeiionalo per dare
Arrossare , tingere , o aspergere
delle noci , propria per
Ifntnra
TF, che serve e Ungere
con coi ore. eolorire
(loioraiione. Il colorare
Colore, Ingrediente che l'adopers
Colorire, colorare
l^oncia, baimo apparecchialo co-
!1' Ingredienti neceisarii per
nnere i panni
Conciare, preparare 11 lino tagS
alcali, o cogli oitrl IngredienU
necessari!, onde potervi tingere
USATI, quella sch
vede gailt^glare
quand'é riposato. I
_. -nst che cominci a bollire
GKAni. Tingere in grana, vale
rideillno, agg- di colore hi
colore bl^n^
inthecon vocabolo Francese I if
IHPIDMAHR, dure gradtlsmen
quella lintii «'panni cbc si d
Imporponire, Ungere di porpor
0 di cDtor di porpora
IncupiDenlo , io incupire , eh'
dorè a quólBiri^lifl colore i
inpIuDM che 11 renda pid scui
Incuirire, contrario di tchiarir
ImiUnare, v. i^ arroblnore, li
cere o colortre di roiio a mi
do di ruteno
chtcclieiiia , vale Ungerlo,
Miorìrlo
PnffD di colore, ti dice di le
- ■ — 0 rtmll materia, cheal
'■•«',.
Untori per loitessoclie arrob-
Settit dc'eolori, ai dice il digra-
damentadsl colori dal (>ia chia-
ro al pili scuro, procedendo
sempre pe'piil a'odli
Scaricare , far perdere al colore
alquanto della lua vivacità
Schiuma, lo ilesso che Barala
SnioDlare, a imonlare di' colore,
diceii delle tinture che non niun-
tengono la vlveiza del lor colore
Eer licolorllo, o che ha perduta
1 viveur ■'-' "' —
Sottotlngeri
e Stingere ,
TiczfKBE e Tingere, di
colorare, lar piallar
Tingente, odd., che Un
Tingere, K Tlgnere
Tinta, luterìs eolla qua
Tinlo , ttttt. , linbira =
un colore, valcappros-
'iGELLiiu, Untar di vane Ilo
'irò, agg, di colare, vale acceso,
contrarlo di sperla
Xicolorare, rìcolorire
Kicolorire, di nuovo col<
Robbia. Dar di rabbia^
Seeione XLII.
TIPOeU.FO, CtlJXMiUFO
t. iitrotnentl, utentiU t parti di' tui, proprii di quttte
ALTinra, add. , aorla di carattere
da stampa, che prende il nome
da AldoHaauilo, cIk fu il prl-
no ■ làrae uia = Piil conuin.
d)c«al lesto di Aldo
litigala, lettera unita ad altra let-
lera, che ora dleeal com. indo io
iieeodonlca, lorta di carattere
Ira II canancino e 11 paraiigone
ta, quella parte de'carollerl che
esce di riga per di sopra
terisco, V. g„ atelletla, e propr.
segno a Biura di stelletla, che
>l pone nelle scrllkure
BlTTiTuu, quel legno iiuaiku a^^Sr
—•0, Mn cui H (iMetKia 4 w
nagKton di tulli
Capopajtin», frenlo od ornamenlD
di iella 0 d'Intaglio; che si met-
ta In cajio alle pagine de' libri
Cappello, aue che tiene unite da
«gli
Etampalori
Corro del torchio ^ dicesi quella
parte sa di cui si pone la lòr-
nulirio si fa eorrere innanzi e
Indielro per la tiratura
Cuu, gran quadrilungo di legno
dlviao In vari) iparSmentl detti
eaue Itine, in claseuna delleiiua-
U ntnodlilrlbuile le diveraeìat-
tere di metnlla, e donde II eona-
poaitore le trxe per comporre
alt che eI vuole ataniparc
CBBirttlno, preaio gli ■ lampa tori,
vale la metà della cassa, aup-
ponendula lagllnla, o separata
CaSadm, diceai ora di quello iilro
nenia oontonnala a gulia di
cilindra eampntlo di colla cara-
iella ed illrlingredienti, il qaale
'-*'--' in pendo gira In-
l'fnchJiMtn) dt una l
PiLLTIlo. FrllridJconsIdaillaiaB-
patori que' pannelli che a'adT
lano tra il timpano ed II te[.
nello, e lervana per br MC*-
lice, che si iDcUono Inlncdd-
inU(Ui> e
. . _/«hrir'l'""
orma, qnell* ordigno In cai il
gè liana 1 canllen=lHe«ll fir-
ma anche al telalo di Ano. li
cui ti atriiMMno 1 MratMTl nr
tenerli saldi aotlo il tofM»
FraiahetU, iclirclto di fam «w
varli aparlimentl <U «Bria, • *
mile, che miual lul taSta da
alaoioarc , tUochè «U tto ti
da rimaner bluM aea nmi
dono I foiiìt stampBli jier fergli
*•"'<*• .legno con coi [ otmpasì
iKiEitLE. Initioli, dieonsr
sumpalari le lettere ut
nUggioH delle sllre
Lbcitdhi. Ltgalure, sono qiicl
niinscoLi, tenera eranile, inaE-
i^re delle altre
Miliuealelbi, dim. di iu«Iu>coId
Xtn in)W|h>re delle
Mtrulne. margini, «.„, ,_, .„
gnelU. 0 regolBtti, che aervono
aUa dlvlslnn delle pagine, per
jneriEÌiietta, pcut luuuhrdi nie-
lallo, che il mettono slle forme
du lordilo per uso di luarglne
Haixa, fèrro iDngo da iliie brac-
ca, cui quale si muoie la lile
Hatz«. Kassi wino quel iiallonc^
ni di pelle di cane, ripipni ■ìi
lana, i^quall, inzuppai' dalla tln-
Ifl o inchiostro da atanipalorl,
impregiialì dal lorcollnrc, e bat-
tuti con tOTZt aopra i caralteri.
n legnala tuli
lopnppofle t
loniparlglia , voce corrotta da
nompariglia, torM di carattere
NoBPtaiHUi, nome de" due unirai
e minori caraKerl, dctU nom-
pariglia maggiore e minore
euliia di piccola paia cun cni si
prende l'^indiloMro
.'alcltlnR, dtni. di paletta
FarangooH, carattere di niciJU
PlalietW, presao de' gè Ila lori di
:ve i diversi peni campo-
.....ti la lonna da gettare i ca-
rirrone, quella parte del loi'chlo
che ImniedIatsmenlB preme II
fòglio che al vuole Imprimere
tìOinliiiTlHa Oundrotini", sono
peiiclll quadrali che servono
per la fbruwxlone de' vati lielie
Quadralo , dlceii d' u
> 'Min
kiWetallu dulia SII
- '«wwwri, di fui
pia bassa d^lle
parie di legno
, j,s.a
pieAe delle lellere, e dar loro
il pulhnenlo sopra e sutta del
qokdro. Le sue parli esaEnùali
o accessorìe saoo II telalo di
ferro, 1 comnoBitori di legno
duro, e II pialletto cut suo ferro
taalienle per lare il eniiale
ftegolelto. Bcgolttli sono que're-
IdU sollUi, 0 peixelti di leEiio
1 differenti dimensìanl, colto-
li differenti dimensìani
Btempa e
per tenerle separale, e ben sa-
aeiuic e alrelle
Rollo. Rulli dicono al) stampDtori
i carri o clllndrt del lorchia da
slaoipa
SGRiFru, unione di diversi |>eiizl
di piccole lince che, unendosi
nelineiu), farmano un pezio
solo, e sers-ono nella stampa per
raccogliere diversi artìcoli
Silvio, sorta di carattere da alam-
Spadi. Sua/le dlconsi I due reio-
letti di ferro , o di legno Fode-
ratì di ferro mollo liscio, aopra
del turchlo
Spalleigiato, sorla di carnllere,
detto lineile interlineato
Spandllolo, luogo destìoalo a àìt-
tendervl le aumpe fresche per-
dio vi il secchino
Spazio, ctò che serve a sp astiare
le parole nel conii>arre
8lan|)arli,atamperia, luogo dove
■I iiampa
Etamperli, Iucca dove si stampa :
« detlc asacuiL a' ìnleode liot-
lega dello itamiulore
parUdWfMt
T*ccii , pelinolo di
per rialiarlt ,
etaiello, dim. di telaio
elsio, arnese di ftm a di itim,
nel quale gli starapalori Hn»
no con viti, o slmfll, le fcn^
per lo pia, nel mellmie ialK-
Telarello, dim. di telaro, a lelib
iiiouuiore e minore, dm in
qualf viene la TioiuparigU*
Testo, carattere di meno M«
paragone e 11 silvio:Jeiia fW
do, carallere che vien «««l
piccolo paranco ne
llmpanello, quel lelato che ih-
caatra nel Uiupano
impano , quella parte del am
del torchio della stampa, »
perla di cartapecora, o Hb,
sopra la ijuale stanno appaBlM
I logli da Jmprtoierai disiai ■
buoni feltri, e serrati da m*-
TIpograD*. v.g^l'i
pa, ed illuogo e
. . orchiacoio, pagg.
Torcfalello, dim. ti
Torchio, strumenti
colo lorcóla
orcoliefe, quegli che lavon wi
torcbio deHa stampe, ttnMR
Toreolo da rami, iiruMkil
legnane, ebe slrlnn Q nHtb-
tagliato sopra la carta. tSMlt
Ti lasci l' rauiresslotie, uM *l
so di due nifii, curri, o cMMI.
posU per lo plano kI M
delle due cosce di esso tanti)
TiNTÀiiaio, quell'aue cM ha i*
Elccola sponda da capo e da te
lU. sopra la quale il a»l»*
lore «saetta le linc« dopa 4B
le ha composte
prriiem|i<rell vOtodl nnapfgina
VlincItB, incisione ner desorar
qorl prtrao foglio che s\
ppr provo, t che sene
Ettore ed al proto per le
oni do farsi
làtgjl errori corti nella
, presso eli stitnpalorì.
di quella psroU che ol
B pie d'una paBi™, e
I prima della pagina che
|[raDa, i^arle dello slam
'or\.Tel!e stamperie, ,11
colui che trae i coratiF
le «md doppiamente inipm-
perlB per lo alesso che diipll-
Dupllcatura,Di& ehe il coRinositore
insTvertentemente raddoppia
EiiiziOKi, pubblicai Ione d'Dlcoaa
open per via di ilamoa
Fhite, (ramina di un niella rìnu-
slo In liianco per Inivierlenu
del torcoliere, Ddoal male slinl-
:lie non si pub leggere, e
Fregar
r quasi
?eX"ai".
dee it3mpare=Pre_. . .
ri di eiTBllerl, relè met-
te Itere sorte per s
ipoaitori
ore, lo stesso che i
«Dpnre, stampare all'op' i
ctii di njnii tumpaii disposti
In oriUne sopra una. tavola a
altro, da ciascheduito de'qaali,
toglleDdone uno , al tbrmano ■
'tua derni, eqoeitochlamaafmei-
ìlmtfiiì, presEO I llpocraB, vale
la lunghezza eguale di un versa
^liii^lincare , rellincare le midri
del carattere [ler poterlo gcb
Inrir.iMiE, furiiisr le paelne coi
caratteri mesti Insieme dal com-
positore
i Impressione, la stampa
<R, nàprlmere raddop-
Imprìmere, ImpronlsTe
Imprunla, iniriresskinc
..nprlini
Incaico, spiati
ma dopu HI
. cbe si dA allB for
iltalovi il luelalJo,
nera vengo bene
Jarel'incEioslro al-
le torme o DieKlio al cu-alteie
lierchi s' iniprima
iDchioslro, maleriB liquida c.nera
Eolia [juile ai Blampana 1 libri
LiscuTDBX, errore del composi-
tore iliordié egli lascia Indie-
tro una 0 pili parale = Alcuni
Ottito. In oltiwo, si dice quel
libro I cui lògli BOOD piegati
PiGini , carta , o anche facciata
di carta, o tacciala di uà libro
Proto, colui ctie nelle Btaniperle
É il primo, e coaie dlrellure
QmnEBNi), si dice di alcuai fogl
lasIcDie piegali in modo da la
la liiruiB di libri, 1 cid fogli io-
DU piegali in uiiattra pari'
Bepuso, dlcesl della furnia
la a male, onde tutte le lettere
Bono In confiiso, ed eil
ILegiBlro, la dllpoiliiane delle
le righe e le facce stampale
una banda del lòglio, a' im
RltirailoDe ,
2
r.2
alcun' opera, alod
Ristampato, ada^ ^
Bitirare, tirar di DI
male slamiJBto
"-'""-, aiamiiif,
-. -ilad^
in foglio
, vtìe coiuiifa
■oBBR, diabi*
arandone le te|
dnle di DiKir»
cuna ael «io pt
. Jesi ancbE «il
ScuoiiKiriikiiie, h> itw
Getto d'un libro, i
e la larguni dT
foglio, in quarto*
'eno perla
..- luma pia
Spauleggiare
-Jrre gii ipu-
^pararc kparohn
-a nel coiii|Mi!rr '
Spauleggiatura, di
gli apaali
(iltilcalura , ^Mtajj
netti
SUmpa, eUglNa
imprime CL „
Stampabile, aM., «ktl
- Se merita di «WfS
Slauiffitella, oSlaHptItI
tEISDLOGU 0 un R 9ESTIEBI UK
"• tSf IfU U !i™^
Thrirc, puri, di stampa, vsk slou- ,
'^ito.rt^d, slimpure
pare, imprimere |
■^ Milli che ilunt» libri
Tiralore, lurcoliere '
S"--"''"""-
Ta^»?'re'' quegli che lavora nel
lorohio dellB slanipa, Uralore
Suiwe XLUI.
«"i.vjiod« «rvedlca-lPtunaltaio, pEnlolsio 1
"iUk Ultori 111 maiolica a di
Sf»»9i>, fati tp,irii, si dieono
j™ni,iBnitre lUnno nella
?rrM;tss,;A%s: '
Storigli o™YÌglle, ffener. si di-
cono lull'l vasi di lem dei i
sarpsrrjsiin
<]ub1I ci ser>ìaniD per uso di {
J^lm-iiiu sorla di vernliie
™ "Wm, che adoperano i
siovigliaio, colui che lasora o
fAT^.'Si'^.
loiu, cioè vaso elie abbia 11 col-
ms^S^s:
Stroiialura, qupl rlstrlngimenla *
K&TÌTì
che lu»oòl\a3i nel collo
^ rie dT'ei^tt 'con tucT'^ò
ftàs;^ST«t'i
msl di credeniB
ViiiF.Li.in, vasellaio
""Il lerra la ternice della
Vasaio, vasellaio
1!™T"
Ya'iellaio, hcltor di vasi, ed è
"M'orlo di vaio
proprio di quel di terra, cuiue
»u,»rl. di validi terra
ii stoviglie e Simili
a5?*""'°
Vuellam, vasellaio 1
Vaselliere, tasellalo |
Vaso, nome generale di miti gli
J^ ». a. e ilraniera, pcnlo-
arnesi ùtli a Une di ricevere.
"Wo, ùtiior d'orcluoll
e più parlicolnrmente llijuorl '
«m. ptBtolalo
Vetrina, malerla che si di. sopra
i vasio altro, dn cuocersf In
fornace, che U fa lustri
I^^^Q^l^' j
^K^
SezIoSB XLIT.
II COKTERIE, SFBCCnUUh
i. Strumenti praprii rfi quette artL
CiLCABt, sorta di li:
iDiio, che si UBO in
nHcl del relro. In
Kcchla lg (ritls
Conce, «sso irende
la materia del veli
le ronvacl de vetro, e
dicesl il cristallino
FdRHi, spelee "
iielia for-i
deUe |)Bdelle del-
per ridurli al deslloall contor-
ni ; ctiiginasi anche topo
MatteOj seccatoio dove si ■
no a alaglonare
della Tarnace
Piucnio, ts'
mescolare
Pappatolo, spezie di cucchiaia
le una ad uso
... nella (brnace
HctWiiolone , pelo di terrò jo
mestare le Dadelle pieae «
rrlila=l>ice<l «leite mflew
ilaiia. V. Raffrcddaloto
lUFFiRnniToiu e HaSreddHMh
truogolo, o calino pieno fW
qua, in cui sipouMM'
Hi vetro percht tì raffi
E dello Boolie pilogm
■vallone, lo "
Battivello,
Alatolo,
epcHMMt
feiToyy
nace del vetro
BuKluTiHU, cUamasi di'UW-
--'iri di vetro quel luonfclt
ne, siicele di sale prove-
ite dalle padelle In fusione
dispone le boltiglle e I
dì vetro nella fornace
Bollito, mii.
nodale
Councao, nelle fornaci <
dlceat di. quella parie
proprio Iuo|!(
e freSdar
paco n poco DtJla camera, a Rpeccnlello, dim
FoGUi, dtwri a qtrello stagna
marrènlo vivo. che!
o «gli upecthl di ve- 1
sed*r entro, inedisnte
, , .1 sale di poh
ulcInilDi Pfr farne
Sei malerlall olii. . __ _ _
il vetro vetro, n d) crblalla, che si traF-
Ifiacnt, eolol cbe col Hata II ira (tea co) aelvaggl
«etriiMk IiKerna i Tetrincuri;, far vetro
HUGinaHTiM, piccoli globi idi Velrincato, add. da vetriUcare,
ealtTiomameiilKeiDiulnii! 'on- VetrIOcailone, Il vetrmcarc
teria , Vetro, materia Iraiparenir. eam-
Pinjci e Pallila, qnetlo spa: ii poBla a roruidi fuoco, di ri^na
che, pieno d' aria 0 di chei - blanna e di cenere dlsoda Talla
■II, l'iaterpone nella a i' dell' erba cali
4M velra I Vllrillcare, rlrlurre a stalo di ve-
Ponga, pullca I tru
nocaiETTi, dicono 1 velrai a una i ilrlScazIour, Il titrlllrnrc
TEMPIO.
ArvUTF.NeA. SI dhlie in quattro Sfzìonl quiila caltgorin.
/fella i. Il eofloforono l« cose generali; nella i. le parli del
tempio, le fabbriche anniM, e gli ogi/ctti od tua relativi j nel-
la i ticomprenn le Besti, i paramenti, le luppellittili, gli
arredi ed i caii nacri te. j nella 4. ed ultima li raccalaero i ti-
toli, i benefica, i gradi tecltiiaitieC e li eoie relative.
N8- Si eoniiiltino air uopo le catigorie Dio e Porudiso,
Bit» Sacra e Teologia.
IÀbtMilal«, atleDeote ad abate, a
sd ibbaiii
Agiologfco, T. g., p\o, d!\vaV<>,cVe
I 'Jiniìcto, V.
:lli si Sanilo alle ce
KSiitipApa, t. R^ papa fallo contro
, fi Papa vero e IcbÌHìido
uostals, r. g., colui o colf 1 che
- i ^...g ^[|g reiijjione
le. Y. Apposloliea-
manfwa ài
^ ulQcio di opostolo^per papale,
ponllficale
■ Aftlvescovile , add,, d' arcivesco-
■ ' TO. appari, all' arcivescovo
T *lpH™. V. B-, conleraplallyo,»!-
V ^tenente alla conlemplBilone di
■ - 4ase divine, e all' esercirlo del-
•- per siniil., venerando,
e dicesi anche dei lempli
IjiTTEZziirrE, che baHe™
— 'ire, che balleiza, bat-
e, ballciialorc, che ha
Chericalcnienle, ChericalBUitK
Chlciicnimenle, airn^taaitt
cheiico , a maniera cberMe
Gherìcalo, aiSiL, increata
Chericuta, adiL, che hi chcrin
Chierìcale. P. Chericale
Chieiical mente, in modo dwftc*
~" sa, coniregailone àe'Mt
saio, clBiuura di mosailei
... monache
Clansirale, add. d\
Clericale, e
^do ecclesiastico
ìDlfliIale, bene Bei ale
inomcALE, di canonico, apparta
t rifiuto, che ha ci
parlanu=U luogo ilmclllH
jnsisloro e Camltlor^ «M*
irono, dtceai ta ctniM «t
preti portano aopr* i« -^ ~
dendonem cerchie -'—
CCLESI t ET ICmETT
di cccieiiastico
asiico, che nreiitt tf »
si lecfic andK JToJK*
ed EccruiattìtO, tate
Episcopale
>ile
FiniGLU ,
Frati, 0 ai moaune
lima sillaba, adiinanH ifMM'
le, che alte. dlciaOM eOMpaflH
FrateteamentP, a modo ita W
Fi-ateaeo, adtf. di frale
Fratino, add., ti^ltte. friMNftt
proprio di «aitila frate
Fralìsmo, inalUtiidine di «rfi,
GEnuoHi, nome dw slMM
Itenenle d gerarchla
1^ Wn'o''hV° luogo
«ili. di Jersrchla, it-
conlrarlo di sepol-
Colni ohe spiega 1
■HI reILKione
a. di mangGO
r nionew, e neulr.
moracL
>t.i il hnl raoflBca,
Il tare a bini mo-
nanaclk, udd., mo-
liMlD di chiesa
bH gli iifflcll d . .
., ttt- <'i luogo do-
Polllurslco, ggn. di ijne'glnrnl In
~"' dn un niedeilma saccrdule
Presbllerslc, add. di prete, epel-
Prollnu, a
Pretiimo ,
Pepa, papale
i. di parroeclila
, all'uso dell!
^ add., pai'inial
idd., di pai rial
i., di prete, i
I a (I costo
s propr dieeil dell' applicare
- cme aacrc e dcdiealD si cai-
^golarl
la che iann
i reli-
neSeii nonni debhanOEDnferlre
'i altri, che dai Papa
'- - - pellegrinagg^
Roincaggio, y, a^ peiicgnuBKBiu
" propr. pellegrino che va
na, ma eomon. tì prende
per agni |)ellegri~"
HoniltaeKia, vita ei
RoDitlico, V. a., idd., eremitica
stcFJiiioTALE, udii, di lacerdole
Sacnimentale, oi
...jlo^Perli .
tiiil„ dlcesi rll luata die per
regione sscrs gnde imrauiuU
Sacra e Sagro, adtL. dcdtealo i
deità— per Biwnslo, venerabile
Sacrosanto e Sagrosanlo, add.
SugriHuìnio, iiiptr. di sagralo
SecdlarhnralaH , ridati
Bicnna coso al aeoolw
Seinlda[>plo , dlcetl di i;
reclla deuc snHfbne
Seiwlcrale e Sepnlorale
Seppellire, metter* i co
nella sepalturs, ioIIh
Seppellito, sdd., d&SL,
"-— 'crale. F, Stpaìcnì
n*»'iBnTneu(r. »
ir dalla rell^bne
Sliuonìica, oJd, ette b .
SlniDniale, v. a., add-, sin
Kimoni Ilare, aùnonitig^ra
Simoniziatore, elle alnioiilH
Sinossi , adunanza degli
cristiani, per pregare li
SinEretiimo, iin1ane,o eoli
ne di varie sette di dive
Sinodale, add. di linod»
Sinodalmente, ave-, in ila
Sinodico , agg. di queil*
Elmili, a radunarsi i
pposlo di sonore a marlelti
1 tocchi =: bonari à doppio
in doppio, vale sonare co
irratore, becchino
In modo bsuo colui che
E alo 1' oblio di prEle
, Il suono dell aiemmnrla
Ione, vislla ohe si fìi a qua1>
e eUcu, secondo l'm'dlnuio-
del PonleSce, par adori
twtgtie " ■— '—
l'Aduli
_ .... e p«r guBdagna-
r indulgenza
ito, che ha stola
«niloiie, cent ara eccieslaslica
[nie le digiune di tre giorni,
e i) bnno nelle ouallro sta-
mi deU' anno une volta per
BgioDC , afBnc di pregar Dio
Tenerr, per proFeBBare ■. detto di
Tonsura, losalura; ed è proprio
quelln che uuno I religiosi, the
l'alto preparalorlo agli ordini
mlnort, che anolie s) dice prima
tonsura, ed £ il tandere che fa
la prhna volta II prelato I capelli
a coloro, che Intendono di di-
venir cherlci, e passare agli or-
Toniurare, dare In prima tonsura
Tumulare, i
UBBirilE>Z*, t _ ..
iscritto data dal superiore ud
iiualche luogo
Vacai
., seppellire
irdlne o lice
^ dal superi!
) di IrasfÈrìnl In
eppellimenlD
tKEj propr. SI dice '
cariche, e _.-
uIBdi, Erad) e posti.
. del rliiia-
eccleiiaatìci, le
' altre dlgnlU,
Vangelico, add., evangelico, del
Vati Belo
Van gè lizzante, add,, che isnge-
VaogeKzzare, predicare II vangelo
Vescovale, add^ rei covile
Vescovile, add., da vescovo, o di
tulli, fuorclii al sacerdote
da e Abside, quella vùlls, ii
pò iier lo pili de' templi, avi
messe ed oggetti ad etSO relatiBÌ.
} Adoralorlo, tenipio, luogo ove si
a Agioaldero, v. g., ftrro nulo In
t vece di campane prtsao I Gre-
ci , per chiannare la genie alla
BBlocehlo, r-
' Itaclio dflla wnipuit
— ..Jj(lGi , ime' ' —
dentro ndla i
Intpaita. Ampolli diconsl que'diii!
TBielli di YPtro dn conlanert
l'acqua ed il vino per la oele-
broilonc della s. Messa
Ancona, tavola, o quadro grande
Intilbnarlo, quel libro che ai ado-
Atcb, depotllo pel morii che li fa
nelle chiese
Irclvetcovado, laogo do
dveieoio ha la siia eim .._
ne=per abilailane dell' arclve*
Aspersorio, struraenlo per asper-
gere coir acqua benedetlB— Ve
n' ha di due specie : ano di selo-
le. e cose slmili, e l'altro di me-
Alla, dieesl eom. a que' candela-
bri seazB piede , che recanal
nelle processioni, consuvii un
candela accesa
Atrio, l' Ingresso eslerlorc di n
AiD-eDla, circola d' oro che si pò
ne intorno al capa de' compreti
sorl per Indicare la loro eloria
Avello, luoRo dove si sep--'" —
DO ì morti, sepoltura
Bai'U, stanza e abiluro i
Ci, abbadis, monaatera
Badiuoia, badiuiza
Badinzza, diin. dì badia
Baldacchino, arnese che si porta
o si tiene alBsso sopra le cose
sacre : è ncr lo piil di forma
quadra e di drappo con drap
pelloni 0 irejii pendenti Intorno
Barella, diceii a quel velcchi, con
wrtano le '""
do i mosso battendo u
'_ (» sonare
BattSKilune, aecr. t
icei1«H
beqinB- il
sstno, li>nte bit-
Bllistero e Bat tis ieri o, luogo de-
ve si battcìia
orsa, nreuo gli ecolesliiticl, Jl-
cesi di qiie' cartoni rlvesUU di
drappo, in sul al rtpone 11 cor-
nea sepolcrale. Tale sepolcro
inFtNA, slrumento di intlaHii,
fatto a guisa di vaso srroveida-
to, il quale oon un batlaitlla di
a diversi effètti, contt g n<te
Campanellino, di'in. di caDipantiiii
Campanello, campanella
Campanel lotta , aecr. di caDfil-
Campanella, dita, di campana
piccalo campanile
Camjianmia e Campanuno, esu-
CampD lanlo , (|Bel campo eloto
-" mrtro 0 altro riparo, dove i
istlanl usano di seppellir I
Candela, cera lavorata, ridottala
la cìllndrioa , i
Il fiioco per uso di veder I
landelabro, candelllere grande
Candeletta e "—-•-"— -■'- ■*
e pianella in dm
ni con pBilella e nuntB v
,1 cBndelllert di chiesa
lelDlto, candela pinllusto gn
ndcluua, (ii;n. di candela, <»
ieleiu
nonica. luoHO per sbitailone
oelluzu
, Cellinia, celtnia. F.
1 Cenobio, luano dove
di cella, celle Ila,
[iria del parroco
s, tulle ,11
bambapia |>er
Oiplbiì'etlii
ri religiosi
OnHlolnecia, dim. di capitolo, ca-
piloletlo
Cappella, looiio nelle chiese o ca-
ie dov'è altaalo r aliare per
oelel>rare=Si diee una piccola
«hlcilna od oratorio
CMipeJlelta. Cappellina e Csppel-
(laaa, dim. di cappella
Cartagloria, propr. quella carlel-
la, ebe al pone siili' alltpe. In
Bm è lerìtto il gloria in ixcet-
lU ed altre preci
CinellB, piccalo ameie di tejtno
(U KCatlar la limosina
Calicomba, luogo aotterraneo con
molte tombe : o luogo sotler-
raneo a sinilllL delle anUche ca-
tacombe
Cattedra, dicesi alla sedia pootl-
Catledrsle , tff. di ehiesa, nella
", come candele, torce e
Dertosa, monastero de' certosini
" Chiesa, tempio de' crisllani, dove
si eelehra II sacricela e gli al-
tri nffliii dÌvlni=lc[nplo, catte-
drale specialm^^parrocdila del
Chiesetta, ditn. di ehiesa
chiEsettina, dita, di chiesetta
Chiesi ucclnola, dlin. di chiesa
Olle Sina, Aim. di chiesa
GhiCBino, chiet'
Chiei
iDOnBche=cappella, ora-
e Cci letta, dim. di (
Chiesuola, chiealna
CitiDrhi, qnel tabernacolo che sta
per lo pid sul principale aliare
delle chiese, nel nnale si tiene
l'ostia conaaeratn
Cimilcrio e Cimilero, inogn sflum-
to, ove ai aeppeiilscono 1 morti
CI austro, chiostro
Ciansiira, litoeo dove si rinchiu-
dono I religiosi
ileglo, 0 capitolo d'
— B- di chiesa
panno o drappo nero, con
i USB coprire la bara nel
-e I raurli alle sepoltura
e e anllc. nonclavl, luogo
si racchiudono I cardinali
rdoti ascoltano le confcs-
I, velo che ai Cca^^oM^i
:l Concia V
Coro. V. e» U luoco dove si
-Dkeai eziBndfn hitto lo
nddeltD a tal uso, sKiiato
Ira l' BltBT iDBgiiiare, o li
Conienlo, nbltsilone dctratl^l fra-
li iteasi che abilann nn coimnlo
Convenluale. add. di convenlo,
ogRi vale frate dì uno degli or-
dinl Franeescaid, che 1° dine
Convenluccla, dlin. ed ai
Credenza, ppr slmlllt. '
rlla che s'appareccl]
_ . Jicono la messa i i
■I regge
] dTlanler
di edlAill »crl
Cnpoletla, tì!
dhe eaiwni
nup«t[no,dtni. dì cupola, eupolella
Ourule e Sedia curuli, tedia ve-
■EOTfle àtOafutditUrioa Irono
Cuitodia, rlpoiliglio di cose sacre
DtiBTToaiD, ralcndtrlOielie serve
di regoU al uotrdoU per la
-'-' — '-e della mKiia e la
dell'ani do
. luogo dove si radu-
nano 1 simerluri per conferire
luafenie circa gli aSarl dell' or-
dagli ecelealuUcI la ftna é
luit. parlando di colui, ehek
lineila aelOtoana debbe crMf*
ed in tuif I raedeafanl ani lU-
tlmentl al adopen
Edleota, chlcactM piccola
EreniD, rami torio
KiLDisTOMO c Faldislora. aat
delle sedie che uaano 1 pralaU
m»e chleae
PcBlDiielno, dfm. di festone
Pestane , qnctl' adarnamnta '
qua ballealoale
lnglnocGÌiialDÌa e tnginMcIMM
arnese di teano per OM ^
glDDCchianial aopra
Linpini e Lampade, lo Mnm
LaniiMina, laao lenH piede. Mi
quale ,1 tiene «cMmImM «
olio , e aoipendeil per ta^
Lainpanella, dìm. di Ibid|wm
Lapida , pietra : tua il dUCi m
|>ropr. , che d'altra, <H fMfe
che copre la aepoltBn
Lapide, lapida
Lavabo, acqualo dell* MCre(M=
Diceal pure a quella <»«%
che« alcamolfinlitradeir?
lare, in cui sono ht prr|kMK
.Blruraeiilo di legno, bu
1 al «ollrra il libro In teg
rio, luogo In ciii i religloi
'tmli bI liduGODo inaiemc :
{, tabernacoli posll per le
e in forma di cappclleltc
leUa- Manganelle tà dicon
e panohe aQsic al idur
Ti de'religioBl e nelle con:
le, le quali nuatiellate !
0 e Marliro, tempio dei
>, libro Incili itareglal
tordella EV^°^ "
•oli, chlesB principale n(
•.n, BIImliMro, e per Mio-
I Hanltterlo, abituro di
icbe 0 monaci
>ra e Kunltterlo. V. IHani-
per alotìllt quella pirte di
ci D logge cbe a) fanno nel
I, nelle banlUche ec
ta, luogo dove ( frati ten-
I Doviiil
la, luit-, la cbleaa della
Annunziata
al prende per edifloio,
0, luogo sacro, dove b1 fa
'Olio, luogo dove >1 fovel-
Parrocchla, chiesa, che ha cura
d'anime, e al prende anche per
liitlo luel luoao, che i soggetto
Palrlarchla, reaidcnia de] patri-
Pergamo, luogo rilevalo, hllodi
legname o di pietra, dnve si
■la a far dicerie, proprio dei
predicatori
Feiia, lapneto, parato, paramento
l'I e vanta, lo aleaio che pieve
Pieve, chlcaa uarrocchtaie , che
ha «otto di se priorie e relto-
a,:"
1 ohe rimane
Predelle tta, |>lGaaIi predella
Predellioo e fredcUina, dim. di
predella
rcsblterlo, luogo della ehiela
Oria, chiea
n tempio
'roplila torlo, coperchio dell'arca
d'a]leanu,che preuo gli Ebrei
era proprio il trooo della Dlvl-
Proapcra, panca a sedile del coiv
PMlterio. V. Salterio
Pulpitliiu, leigto, cattedra, [lul-
' ut pilo, pergamo
miDUo, pittura che serve per
Ddoraare gli altari o le pareti
■Ielle chleie, con le immagini
de'Sanlr, o con sacre lilorie
g il corso d' una i\>UKU\Ba
iDFzia 'della menati dell' aJlar
posle 1« reliquie del Santi
Hetettorìo, loDgo dove i rellala
claustrali si riducono insléa..
RegDla,TI canvenlo o monislero
ReliKìooi
Kciullorl
Bibule, titola di
segna 1 riti, 1
preghiere e iaiiu-M-i, <■ mu^
cose ipellBnti l' snin^nli [rada-
ne de' lacramentl e le funiìonl
de" parrocbl
Bomltaggio , romitorla
Belarlo e RorallAro, luogo
BiCBiBESTiBiOjanlico rituale con-
parlenentl alla celi
SacrameDli
Bocrario, v. I., aaereitlaaii dice
a veraano le Uvatare de' vasi,
panni, o almlll, che servono im-
mediatamente al sacrifliio
Sacrestia, sagreitia
Sagrato, aaa., da sagrare. Sacra-
(« tal laorato, vagliano ri
rarai, o sMre, o slmili, in cb
u, cimlteiiD, luogo aacro, o i
Eagreslia, luogo nel quale si
pongono e guardano le cose i
ere e gli arredi della chleia
SalinlMa, diccsl 11 volume de' u
ni 0 aallerlo
Sdlero e Salterio, Il voluine
^«mT
parie del tabernaODlo della bf-
gè Bntlca, nel'- — ■
trave allrì che
dole una volta ioIb all'tiun=
Nelle chiese cattoliche cariiWa'
masi il sito dell' altare nwd^
re cinto ordinariaoKale <u Da-
la US tra la, che inche dkcilpiw-
Santo, juit,, diiesa
Scuoletii, d
Seudnuio, laogo dme li i Jiiagi
Mohe I chivaiwtU deiÙaSri
sacerdoalo
do\e sono registrali edMCM
e delle t.
Sepultiu^ aewini
:>w del ttffvm*
Sc|iulluarìo. V. Sepollua
Sepultura. ¥. Sepoltura
sinasiario, legge adarìo
Solecchio eSoiTccbia.th
Sollerrslola, aepultura
one,sqiilllft grande, in Blgulf.
male, dicesi di alcune chie-
In cui si fanno le atazionl
empo del giubileo
inàle, Ghleaa, la quale ìef-
in vece d'una usrrocchia,
t troppo discosta
uj , atramCDto di suono
rabernacollno, laljernaooiello
[BberDiacolo , ed all' an). Talier-
naculo; eappelleiia, nella quale
si diuiiunniD, 0 al conserrano
ImnuiiDl di Dio.o di Banll, e
ti dtu di qualunque altro edi-
Btio bua a loiniiilunia di quel-
la = E ptr ciborio
ra\olB, quadro d'altare
''emplerello, dun. di lempiti
'em(ilella, ■'■— -" ' ■-
Tcniiilo, tempia
Tomba, sepoltura, area da i
Torchio, candela erande, o
candele avvolle Insienic; d
plere, torcia
ilvolta [H
^r campa-
„ , tacra
Tritiuna, la parte principale degli
edili ili sacri
Tribuaelta, dilli, di tribuna, pic-
cola tribuoa
Trono, baldacchino del vescovo
Tumulo, V, I., sepolcro
LiFiciDOLo, il libro dove >i con-
tiene l'ulBclo cbe si recita ìa
■,t curia, 0 tribunale del
Suzmns Ili.
le de' retiuiuiì, punti
arredi, nati uteri
di Dio
.Imuzia, nome di un antichiisiino
abito cauouicale, volgar. detto
gufo
.muillo , quel panno Uno , con
doe nastri de legare, elle II sa-
cerdote si pone In capo quondo
paia del calice. ¥. Pals
dlceiidiquel panno, che
iiOtuIU in alcune dignitl
CaltclonelnD, dim. di caltelo
Calicione, accr. di calice
CbIIcIuizo, dilli, di calice
amlce^ veste lunga di pan
no bianco, che portano le
sane ecclcalasUche nella
brazione degli umili divìn
■ 1«S JT.
BVlIlvina anche I prf ti, che poscia
eiscndo di pelle di vaia si chia-
na euro
Cingolo, quei cordone munilo di
flocchi all' estremiU con cui il
BBECrdote che ai para legasi il
camice. F. Cordielio
Cordiglio , coli' accento in sulla
prima. Funicella piena di nodi :
cintura de' frati di san France-
aoa , e di altri . che a loro so-
miglianza la portano per dito-
zlone^ijnella cordicella, colla
Corona, liliB di pallottoline bnca-
sllche
CrocetUna, dim. di
Ccoceiu, dim. di
Crociala, quella parie della chiesa
falla in forma di croce
Croci HsBO, r Itumagloe di G. Crìslo
altri paraiE
Disco, odia
sles su cosai
turgla greca
inatcnanellsl. .
0 sacerdo-
te prCBiD ili Ebrc.,
due parli la quadro, tegsula e
ricamata d'oro, di bisso, di por-
pora e di lemiiie
Gotti, pelllcSa Milla porlirsl dai
canonie] di alcune collegiale
iNCEnsiUE, tnriliile: va» per Io
' fH 61 metillo, usato ne- templi.
_ Mi quale s) brucia l' locenso
In rota. Infoia
Infoia, Infoia: bemU toc
■eia a modo di diadem
e per slmiÙt. dlcesi dt
pontificia, D della nllr
IHiMrnLO, una alrlscia di
0 altro . che Hcnr al
manco II sacerdote nel
0 di altra dignll
Man tei II no , quella coperta W
nilera, mitra
Mitra, e per Idiotiau» MlMi>
— imento, ohe portuitMr''
nanifdelf ali
Pallgtlo. r. Pb
Pallio, arncK
pa , clic 4a Ini ti dt ■!
vescovi, I quatti' niuio
ni giorni plQ «olennl, il
ichi e buoni aulari anche
, radio di palma lavoralo,
e sì benedici] la dumenl-
rulivo, e limi a' popoli
Ito. tCBlc ed abito iacer-
= OrnBDienlo a drappa,
Ile l'arlornano le pareli
npK; lo che dlcca] più
. i: re^iLDzia, un kvtkiì
li religiosi, che pende c-
:nle davanU e dì dlelru,
maniche e apcrio laleral-
quelta veste, che porta
e (Opra |rìl altri parameit-
ih> si«i1BcBla ai usa soia
ed all'antica Plevlele ;
olo, pannicello Uno, cnl
il sacerdote nella e pu-
callce e la palena
i , quella parte dell' 0-
io ch'è Fatta a Foggia di
parllcolare, per contarti, dello
RAOHiHETtTU, lu generale denoia
segno d'una cosa santa 0 sagra
I' osila dopo le parole ilella con-
uuella del Bacralissiiiio cortio di
(i risto
SsgraiuenlD, sacraoiento = Cosa
Sovicro e tìfllerio, dlcBM per lo
telo 0 acconciatura di veli che
portano in capo le monache
Satidali, sorla di caliare che uja-
noi veacoiìe altri prel ali, quan-
do portano ^li abili poaliflcail
Santino, immaifineUa di sanlo
slampau in fegno, In rame o
in lilogralla e per la più miniata
Santo 0 santi, sì dicono le pittu-
re, 0 stampe. In cui ila elogiata
Santuarla e Santuario, rellquli il)
Scapolare, i|uel CBopnccio che ICD-
gono In capo 1 frali
Scapulare, scapolare
Sepolcro, asiolul. s'Intende quello
di Gesù r.risto per eccellenia,
I
^m
più propr. al parunenlo del A
cono e del tuddiM —
Torrlholo, liirlbolo
avsella, panno lino bÌMM,d(
sMi)de9l 9Dlla mensa ildrctoi
— ;no, mitra p ■ • --
Panie Bce, :
Triregno, mitra propria dd«w
sii) cDlgtBM l'ImniBglne di Crisi
„.„ va^S*
Tonaci. F. Tonica
Tonacellit, Tonaceilo e Tanice
dlceii llparanienlo del diaci
e del tuddlacnno, ed é sin
all> dalnallea, te non ctie 1ie
Dunlche più larilie
Tonico e Tonaca, veile die
i rcl̫l05l i-laiHlPuli
TonleellB, d.
Tunlc
Turibiic'^
Turrìbolo,'?7»!!,'l5"i
tlnitiiALE, velo da q
e^urlbolo^ r
J«5
Tklu, aiiblitilaiDenìó hlM ti*
cbe porlaoo In capo It aM"^
per coprirsi II i-oi»
enerabile. /( Tener-ibile, t —
per anlonoaiasla. In Ioni '
cberìcale
Abelina, dhn. i
Abalone, accr.
Abbadeaia. ¥. Aoaaessa
Abbrevlatore , ufBclD nella corle
Aixolilo, V. F, colui die I» il quar-
to degH ordini minori
igapete, biwlulle, die nel primi
temili del crlsllanetin» aerviva-
lewle a volo
liniitrl del Papa |iraai
mperalore
idIbiIco. F. Ipposlolalla
ip|W)lDlalica e Apailolalka
papaia, ponliftcBiD
ippotlolato e ApnalolaM, n*i>
e dignità iFapailDia^UDcw
per papato, jùnUBcata I
Appoilolico e ApottoUca. tM^ 1
apa 0 PonlcScc
lo ri ipoitolo, V, g., \
ito (il iiredlcare il vange
rioU ipDSIoli niriino ì d
ililulH da G. Cavale i
reralario, nliiocD, oquE
frate, 0 romito vsgaatt
indrlla, '
h g. , per mclBf,
•u, u •iijvesoOTD, 0 capa
»na, V. a., arcidiacono
sonalo, diinilA eccletlasli-
I uIBcio dell' Bntldiacona
uno t ArchidiBCano, V.K.,
tato, dlRnlbl d' arciprete
te, quelli che ha la digni-
l'BKlpretBlo, eh'* un gra-
clCTlaBdeot^^rer veicovo
covado, dignità suprenia
ano, v.g. ; quegli die h
;(iltl drli prcheacovado
r. Ascelero
j. r. AbadesL.
a dignllA dell' abate
ma, titola onde si onoi
gnio Ponte Bce
o Ponte Àce
Ilo, benell ciato , che tia
Idi ecclealsslici
ato. In fiiru di luit.,
D, afflilo sacro ohe al
n a sic ri di monache
amari Ingona, accr. di camarllnga
inonleato, grado cherlcale del-
draii ecc.
Canonicheasa , monaca d'nn isli-
tulo particolare, che non t ob-
Ganooico, luti., che ha CBDonicalo
Cantore , nome d' un ulBiio par-
nonlcl d'ogni chiesa collegiata
e In |>grlicolare della cattedrale.
CappeUa , ipe^e di benellilo ec-
cieilaslico, cappeliania
Cappeliania, il beneUila che gode
il cappellano
r.Dppellano, prete cite uFSila cap-
pella a È lieneSciato di cappella
Cappello, (lignlU del cardlnJato
Oap^iuccino, frate d'una delle re-
gole di s. Francesco
Cardinalato, dlinlU di cardinale
Cardinale, siiil^ lltoiu de' vesco-
vi, preli e diaconi della chiesa
s. Teresa, chiamate anche per
0 delia chiesa
« dicesi degli aolichi cenobili
mane ', nel cenobin
Ceremonltre , maestro delle ce-
remoole
CerlDilDD, religioso o monaco di
un ordine instUnilo da s. Brìi-
none, notabile per l'austeiiU
della sua regalo, cbe obbliga
snei. a perpetua solitudine ed
Chereo, sincopato da eherlco
ChericalD e Cblerlcnlo , ordine
elierlcale=BBcerdu1e. cherÌco=
Itniveraitd di cherlcl, clero
CherlClieltD e Cherlchinu , dìnu
Oberieo e CMerìco , persona ee-
cleslsstics, conlrariri di laico, e
ancbe pia partic cherico si di>
sacérdaiall, purché abbia le pri-
Cherìcone e Chlerlcone, accr. di
eherleo e di chierico
Cherlouno e Chlerlcuiio, dim.
-a passalo agli o
ocirero, colui che porta ben
^e = È pure il name d'una »-
lerailone di cherìci regntari
rione, sacerdale litlluitadil*
ruhxKMt
Ji dmÌImW
raEamcMd
DECAikiTD, dignltd eccleiUiIlea,
, colui che é iiroftiìt
asteri per assuien t
e o al provloclak >^
listrazlone degli ai
, il secondo dfgliocM
a, nome cheUdan^
irlml tempi della ChiCM illfj^ '
Cbtoiea. V. Cherico
CtaleriBuizo. ¥, Chertcuiio
CIderisia. K Chleresls
Cblesa, clero, che sta al servizio
di una chiesa
Chiesa, beneBcio eccleslaillco
Chietino, fu anche detto per reatig
ClrimonCer
Coreplieopo , nome che al
anticara. a certi prelati. 1 quali
lacerano le funitonl del leaco-
;ini, eh' «I
I sacri niiniiM*- .
0 degli ordini Mlt
"BK.i
DlfDnitore. F. Deanilore
Dignìm, Dignllade, DIgnittIC, •»-
me che si di in alcune ékH
a que' canonici, si cui bC«M>
f annessa qualclw |irnulWi
0 qualche offlcio partiraltrej»
me è quella di decano , firn
Elemoglnifre, elcroosini
Emlnenaa, allribulo e UMtoW
della chicsL
Llmoslniere e Limniiniero, n
di dignltA
, veKegKlstìvD
r. di frate, Fall
si più per derisii
, di frate, e per
ire nella gerarci)
Lettilo, litalo rlmiso solo a'Far-
dells eiiietn, o sono dal Poll-
ice mandad ambasclldarl ai
TBlo , fi secondo de' mutiro
Uni minori, che Imporla l'nT-
o di leiRBre in Chiesa le pro-
ie e le leiloni
ondo d
' quatlro ordini minori
•ppella. r.
■Urlone
WlKSTIlC
nàfg^oTt, .....
"lanaionarlo, «ppelli
assiale alU chieiB, e l' ha in cu-
slDdhi
iHetropolllsn» , odd. di melropoll
»gg. della prlncIpal chiesa della
provlnda
llaslonarlo, sacerdote ipedllo per
2fl, religiosa reeoUre
MouBcanda, add., zitella. Che è
per fepst nionacB
Mnnacella, dim. di monaca
Monacello, dlin. di monaco
.0 cache Ilo, monacello
onachina, dim. di monaca
onaco, persona, che nel ritiro t
nella sollliidine, nella contem-
plazione delle Ti-riiA fi^me.
morto al mondo, y
dhii. di moosca, dello
le dasaloggi
in reliEion
lo che ri'
), che plA CI
Ohlita, lo aìeam Che conviirMi
Oblslo, lo ilesio che converio
dlnarsl ca|{ll ordini deli» Chiesi)
"--" — ' ,, qiieKli che ha E
sottopDila si pilri-
I, gpnilenziere
propr.qneHD, dieta
Ordinari
ordinaria
) agli 01
"le.
rtjservanle , religioso regolare
od ordine. In eul si osserva I
disciplina militare^Dlcesi ar
Che riformato
Oiservania, regoie o Ordine i
rciigione
PiDRE. Padri, per venerailon
si dicono I Dottori della CMess, I
- -■— -iritlori sacri, gl'ina-
e qDeila 1 quali portano >WlB
di religione, stando al Wfolo
'iDianato. dignitiX del pinviM
Pontellce, grada MKerdolalLWi
, dIgnIU poni
Si»
s'usa cumun. parlando di
giosD giovine di bassa stai
Papa, sommo ponteBce, e vie
di Cristo In terra
Papato, ponte Bealo, dlgnltil
Papista, seguace del Papa
Paroco, [larrocchiano, parrot.
Parrocchiano, Il prete rellor dei- '
In parrocchia, parroco
Parroco, paroco, prete, rettore
della parrocchia
PalernitA, titolo elie si dì ai re-
Dgioii claDstraU
PatKtr«B, tìtolo di dlgnltA eeele-
iiiperiure a quella de-
a Porporato, tuli.
ra 1 Cardinali '
Poratonario, aorta di benCUO)
in alcuni cap]U>1l,0MtdrlltlÌ!
partecipare nelle dlaWbaH*
delle d^chne, ed itM ■MH»
la mensa espital>r«
le al' Km Jatia prtMa'i
Ilo, tujt, lo ifma di
gli arci'vei
Lnlrlorcnto. titolo di gturit>dicione
Predicatorello , |irTd;«lan 4
oocu uuere
Da dUnlta mcMt
iniill = Pcr superiore
dlgnlU de' nnlat!
0, uno degli ordini ss-
»n al eon^risce "
[ella chiesa e del
r.«T ppesbllcrsto
B., pretaHcD
j, ptgy. di prelB, e s
10CB perizia di alcuni
ilieratozpi
el che 0 prima e diri-
maturo =aliadc9sn
lidio di prioria e dl-
ul ohe gode II prlora-
ne :' e il _
regolar]
eligiusl
PropOKanda, noine che >t dà In
Roma alta con^eiisilane aiablll-
ta per la propagailone della fede
Propoailnra, ùniponlaln
Propostato, Utolo di dinnlU e di
beneflilo ecclesia siIeo, che pid
coni, si dice propositura
Propoito, chi «ode della dIgnIIA
Prolono toriato, dlgnlU ed iifBcio
del protonotarlo
Pralonolario, mdo di preminen-
za della curia rornnna, e apez.
di colora che ricevono Eli atti
de'pubbllci coosialorl, e gli «pe-
Provincialalo , [[rado del provin-
della provlDCla
REFEREnniRio, nella curia roma-
na si dice di miei prelato a cui
spetta il riferire avanti il Papa
le liti e le cause In segnatura
di Elirstizia e di irratiB, Onde
venoono anche dvtti refìrcn-
. aw- di ci
opposizione a secolare
RelT^lon*. ordine e rcgoU d
lloinat
Rfligloaa. iiiif.. colui che
■otto qualche particolare or
Reverendiaslnm , titolo che i
agli eccleaìBBlici costituiti I
gritS
Ibverfndo, titolo che si dit a un
dlconsì >' froG di san
i qunll secondo la
n vuc DI ttce fr. Paolo
di Foltinio, seguono l'an-
Ri Inali!
is!;;;^
ilalur
""" riti
, , J3' di romito
Hon^tani), add., solitario, romito
=E anclie nome particolare del
religiosi dell'ordine di sant'Ago-
Rabrichlila, colui che fa 1 pre-
Berilli detfe rubriche, e che jn-
vifila per ]b loro osiercuiia
SiciiBDUTiLE. Bimlizii taccrdo-
ministrarle I
sacerdoto, v. t~ aacerd—
Sacerdozio, iifnzio e dignità ilei
socerdote^Per vescovedr '^-
neScio, dignità primaria
Sacralo; detta di sacerdoti
anche ili monaca professi
Sacrlilla, v. a., sagrlatla
Sagrestana, colei che In ui
la sairiitia
Sacreilima, prepi
della uitreslla
Sagrisi*, qiiel prel
lazio ponUflclo
Santo Padrt , maniera '
con. i' appelli II Papa
Scalio, ve. ad ordine di
Carmeilfanl od allri et
't caluri
Seminarista, colui che i in edu-
ione in un seminarlo per
icir sacerdote
Sinodo, congreiiaElon», coodUoi
e s'intende d* ecclesiasUel
Suddiaconato e Suddiaconato: i
primo de'magfjlori ordini; dlfil-
t.l dci soddiacono
Soddiscono, e Suddiacono, quelli
che ha l'ordine del «oddlacnal*
Somtnlsta, compilatore : e pr*|ir.
compilalore di materie leoliiìtt-
che, casista, moralista
Sotlodlacono, suddiacono
Snddecano, Ulolo dìdignllle^
cleaiajljco, die Tiene -" — "
SuddiaconalD. V. Soddlai^
Kudrllacono. Y. Soddiocon.
SuBraganeu e Soffrananeo, aUm
dlcesl 11 veicovo >atlapOI(0 H
Surrogante, suffracanM
lalora come agg. a nome di
Supremazia, dicci! di chi »
della religione
TenriRKE, soprastante Hill a
Teologo, prolnsore di
Torzone, i
TuHfcrai
e di MolOfli
., o II pab^
e bassa, Irai*, te-
Unzin, f anta Vfisio, diCHl H tri-
Viu.*nBKTO,«laito"- — ' — '■-'
iVlcrdio, il aaniniD nont«Bce, cW-
sosliene le veci ili Dio In lemt
Vlcedamtnn e Viadomino, casi chi»
mutasi In snlico il Ticarìo d»
vescova, D sia l' ccononui delle
rendile ilella sua chTesa '
Viecpapa, quegli the llenc illlW-
Vlcepatrlarta, qncgll che tiene II
luugu del [.alriflira '
Zurj:oLiNTi!, frtle d' una delle i»
liglonl di 3. Francesco, che to*
ioCcdU '
SmnoRR I.
Vocabnii genernH proprii ad i\
1 urroTTK, polla avvtrh., vile Innai
V. A baitania
iBlaiiiata. , _. ..„„. _ _
%e |li f. listo assegnilo il glor
n, preBssa il lermlne
Il — !.. _..p_ ji leiapn Inde
)ra, talvolla, al]<
innualinenle, avu., d'i
innovale. Y. Annuale
Annuile, odd-, che si
gnl smiD
Anniveraaiio, giorno delerminatl
nel quale ai rinnova Offnl f—"
la nomina di ehecchf isli
le, e diceal dl'coaa di un anS
libro cÌm contiene le precedente
Il de' piBnea, gkimalAniecedenttnieBU, mv., dauvv^
i=nvai/al uggì peri eeitere. in tempo inteMMBM!
ececkre, precedere
pò In f»r« checchewl»
AiiDcipaLamenle, dsd, con
AnUclpalsnienlD, anticl pallone
inlicipnto. orfd-, da Bntlclpu-e
AvUcipazIone, l' anllclpare, anll-
dIId, di bollo. Dotto aov., vale
di colpo, di >uliilD
revc, eorto e dlceti prapr. 4)
lempo 0 di cosa che abbia k-
laiiane a tempo , alo» che pot
traacorrerai in poco lempo
reveniente, ave. di tempo: con
brevlu, e per lo pili ai riferlwe
al favellare e allo acrlvert
i- Brevità, 0
U breve
iipèl lamento, l' aspettare
Attardore, n
tardi
Itlempare,
Attempa le Iti
palo
Atlempillialmo I (iiper. d' allem.
Dato
Attempalo . add. , da atlempare ;
che ha ili mollo tenipo
Allempalotlo, add-, quasi dim. di
atlrmpalo, clof a dire poco at-
lempato
Bicono. Ih un bnecklo baleno.
Ciiiei%mincare .venir me no Jirirc
Cadevate, Agorai., labile, non do-
rabile, Che tosto manca
CadaclU, aitr. di caduco
Caduco, lUft. caduclla
Caldo caldo, in fona d'avvivale
Caldura, c^on ; dlceil pranr. dal-
li la itaRlone in cui fa calilu
Cerlaslmo. Ttmpo cariHimo, n-
r le prezioaiialow
Caro. Tempo caro, tempo »d
>■ ijuate i careitla
Correnle. Giorno, mtit, «ma,
lecoloec. correlile, cheanÀi
miello nel quale si pòri*, a ed
si rlferìsce U dlscono
Corso. Corto per slmllit, tpC(i>
decorao o di decorrerai
Coso, lapaiLlD di teiuiio, di Iwfn
o di niiaur», (|uaada non al •>
pretteiu
Baleno, la u
nn in nn batter d'occhio, in un
trailo. In un «ubilo, in un attimo
Baslanu, eonUnuailone, durata
Bastare, coDaervartl, manlenerii.
Ilo, portalo in lungo, duralo
bracrin ecc., noila buso
Credo. In un cr«fo. C lui le»-
pO 0 nello ipatlo di un ert-
ilo, e ilcnill, vaulkHio In tttlo
tempii che ai reciterebbe II rrfdo
Cronomeiro, none di tutti (H
rare il tempo
ronoBcopio, moechlm che icrK
a misurare [| tempo
dopo lunga trailo di lenpo pt»
vale (>i'^ ti>lte
Da un gran tniipoe Un uit <fruit
pitto iiiqiia,po>loa[j('.,va||lio-
DO da molla tempo, o che i pas-
sato molta li^pa da Dlie ec.
ni bracco, UDilo aev„ vaia di bd-
bltD, aidrito
Di conlrattempo, |M9tn aDv-iValr
In OBcl pania del lempo , die
tà ttkma il pili opporliuiD, e che
da altri è ineiia aipettato
Di già, posi
pBESBtO
, vale tempo
ninanii, con trarlo di dopo
Di nuovo, poito 01";., da prima ,
prhnleranwDtE^lfì'eacOipDcaf^
. _.., __..-. di diulurno
Dlutoma, add^ lungo; e
Durabile, add., atto a durare, che
Durativo, add- da durare
Duralmro, da durare
nuraikine, duramento, durata
Durevole, divallile
Durrvolena, durala, dnrabilitA
Darevolistlnio , tupert. di dur
=Vlla erano laK la eucll'antl-
Elernale, odd., d'elerniti, eler-
Iternalmeute, sempre, in eterno-
lu Bicssa ohe ab eterno
ilernainenle, lo slewo che eter-
nBlmente=perpetoomente, con-
Iternare, fare eterno, fare che
una casa non finisca mal, o.durl
lunghisilninmente
ifernalo, adii., da elernarp, per-
petualo
;tErnitil, Elernllade, KlernUalc,
dlccsldì durala, che non ha ilne,
sebheoc abbia un principia
senza One e senu principio, e
qualche volta Solamente sema
6ne=aild., In vece di perpetuo
no, óoito aBv., In eterno, in
perpelno = /R atimo , posto
avv., Id perpetuo, eternameote
ìàlE nell'eternit*
iBE, quando si tratta ili lempa
esprloie quanlittl passala e sj-
ttnlllca terminare, compire
ilingiii e Clamai, mal, alcuna val-
la. In alcun tempo— colle neea-
iloiil, vale In nessun tempo, un-
Giornalmente, vale anche per lul-
B ftiornata, tutto 11 cii
ala..4lla giornata e n gìor-
KnoRuiLB , dal tea ali dicesi
^1 tempo che t andato in di-
perpetuila , conlmultfl
le, perpeluamenle
aenia restare
Incessanlisaimamenle , superi, di
tncegsanza, inccssabilezis, conll-
Ini!ontaneRte,toato,3ubito,lmman-
Innanu, ave. , dlnola lempo pas-
Accenna anche tempo hitnro e
!. ed 11
:d Che .
w^
\-Di m
^... -.1/ gli aggiunge al-
quanto di Rtrza
' — I mono 0 tnano, posto
. , vile ■uceesalTimcnle, o-
il. ■ poco a poco ; e si dice
al di luogo oome di leiDpo=
' {unga o di ìunghUiima mo-
. j in mimo, pò-
•lu CULT.. Tale auceessivameulc,
di tempo In tempo
Hiltutlna, add., di malUni
Meno, aBBUh., serve il lempo,
Keridlano. add, di tnenoglorna
Hoiiientaneaiiiente,lnunni(imenlD
Momentaneo, odd. di breve tempo
noTTHHKO, odd. di notte, che ap-
parHrne * natie:: Dello di pci^
(liliali,
Ogni ora
Ognora ,
l scrive ogni ora, »
si riferisce illt
, Cile a misurato da un'on,
si fa d'ora In ora: apput.
i. V. Oramai
per tempo seuipl.
iTiuiPO, vano impiefo dll
ipo : tempo mal eww«M<»
PerdurshlllBilmo, tuperl. df per-
durabile
PerdiirablllU , nuBllia di eli) cbe
è perdurabile
Perdurabilmente e Perdnratillt-
mente, In maniera durenh.
perpclosmente
Perdurania, Il perdurare
Perdurare, durare
Perdurevole, add^ penlnrabik
Perenne, add^ cOnllniia. peneW
Perennemente, con pereMl»
PerenniU, qualità di cV
Periodica , ad± di periodo , che
ha periodo
Permagnente, permanente
permanente, e da lleiial detl n-
ti chi detto anche lalor* rrrm>
•mente, add., stabile, d>nMk
Permanentemente, eoa pcmiaea
Permanere, durare
Permaneiow, add., permiiKBte,
durabile, sUlle
PernuoslTO, add., lo sleaao cW
Blrnxnle. F. Perpetual-
Blilà, perpfWflft
nlmentcePerpeliiDlenieii-
■tnentc, perpctualmiinle
ire, ftr perpe(uo=iii si-
laitr.pnÈi., nle divenir
lùiiDO, taperi. di perpe-
m, perpclnaliu
D, mSd., che ka principio
•Jlia fa, a qutlta pessa
\Ì, Tsgliono un pezio i% ,
■so parie, un buon trailo,
ui lnnp(i,ln quesiti tempo
piuiHU di tempo, e dicesl
onptito, imp«so, un
petto, un ptMio fa, u n
prima e limili, die ye-
un gnude apazlo o traila
trotto avanti , vale far
e prima del umpa
•/, di tempo, t vele q
r, posporre nel lempo,
rlil-, elle precon
Precorso, adi., dfi prei
PreeBÌBlenle,add.,<;lie(
cedenleinenle
Preea1alenis,precedenUeiiilenzB
Preporre, )>prre Bianti, mellere
iman), il
Indugiare d' oggi
'SBlinBiIone,in
•&';•<
QDtLuiiA, auv. di tempo, e vale
ogni volta elle, quando
Oulnquennale, oda. , che ricorre
e, hrt checcheasis
lo quetto che dovrebbe bastare
per lutto II emso della vlla
Hepcnte, auir. , repenlìoaiDenle ,
RepenlTnamenle , avv., repenle-
Kepenlino, add., repente, aubi-
Reiienllaslnia, tapiri, di repente
" ~ TIMI, aifd. di aabilu, oppure
Semeslrile, add., apparL a seme-
irsle, add., della sera, ed anclw
Sellf mbrina , add. di «eltembre,
(Itenrnle a setlemlire
Settuagenario, adii., che ha sel-
Sincroidamo, retatlone di doe co-
le, ctie fannoai o che accsdona
nel «edeilmo leiu|ia
Sincrona, aag. del iiiavlnKnti che
Cionoti ad un tempo ateiso
Bcqinniio, add., che ha pld d'un
■nno, che ( sopra I' anno
Stalerer- - -'- -•• —-
Sobllaneo e
Improvvi!
Svernar?, i
Svernalo, ai
'delEe ODaennlabili, rlipet-
» al prima e al pol=Si pren-
iiantità che d
» nel corso del liorDa, del-
ta Dmine, e slmlltSI pren-
_j anche per hpaiio predio,
Mrllcolare e determinata di a1-
Ednl anni, mesi eoci^fer Itla-
fione=Prirao tempo, a ghva-
' < lempo, vale la primavera—
eoniar tempo. Vale antiolpa-
- tC, sollecilarabcarrc il lempo,
l^iiSt Bssare, itablDre:^ar I«Ri-
ille lndiiglare = JVDn riar
IO al tempo, vale procc-
con tnvcrchla Eretta qual-
. ' che operaiiDne^EHerr a teta-
"-' '^~ checcherila, vale es-
ir tempo , prima che
'''Mwl la congiiinlnra del farlo-
' .nnlere il lainpo, vale starsi
*'« consiumrc 11 tempo Invano^
■ Ttnirt in tempo, vale creice-
^TC, avanzarsi In eM, iaveocMare
^cjnif tempo, o mnansl lem-
«, vagllono fnnanxi II tempo
ralo^ lempo, e a' tempi,
'^.bmU averrb., vaEllono ad ora
Fapporlima, al tempo debito-^/
Utenif/o, al luo tempo, t nel
tempo, patti aasolot^ va^luar
al tempii dovuto e preMB=J
tiin^o e luogo . e ■ liolù i
tiinpo, vasHoDo In oo^totai
propria, quando 11 lo^ el
tempo lo permeltotM^ MffMr
tempo, vale pia ■ taa*'«i=
D j notti tempo, vaie ad gtnt
della DOlle^D^ agni teit^. ta-
le Bemprt^Cid lempo, vate la
tempo ga decorso, un pena k
= In proeetio di trillo, vb
-'' iraaGarrcr del lemp*, ««I
D. — tempo appi ti»,
Msaalo^einpo per Iellvo> **■
le di tempo In tempii immo
qualche leniipa
Tempone, acerTdl
Temporale, add^ A
pò ; contrarla di
di tempo
Temporaneo, i
é a tempo, non perùMi
Temporario, add, IripiWtWI
TemporejglimeDto, U lemfiMr
Temporeggiare, sNOadvcSM»
PO, governarsi secuMto PwfW
tunita
Termine, leoipo prelbM
Tirare e Tram. parU iH ti"»*
vale mandare lo luoM, *»
gare
Torre I«>ii^ , vde te Mf4M*
altrui II tempo oppartwi.^K»
canone di Bue aleno* mm
Trlewiale, add.. »f|iwt m M»
nn, di irleniAi
Triennio, dhieri (U dMltadi*
che dora lotaneMe tre «ri
di teupo , vale 9«- v
. di YEmo, Talora v
idd., da verno, di
± di verna ap[>srt s
udd. di vespro , del-
>cspro, della een =
• ib1>! nel gloriH), nel-
ondo mese
bralafestivU
'>. C. ti cielo
Ielle quali™ slaRio-
che GominclB ijusr
Bisso. Ora bana, di baiso ecc,
del di
Biennio, lo ipxzio di due anni
BiluEili'e, di due lustri
Himeslre, di due luesi
Biaesllle, che ha II bisesto
Bisesto , I! quel eì'i'i"'' <^I>^ °E«<
ciuatlro anni si aggiunge ni me-
se di Febbraio per aggiustar
dell' anno che ha 11 biaeslo
Gi.hr.iniB. e Gilendl,ilprlnu> gior-
no de' nieai, cosi chiamata dagli
calendario la iiuale apparleoeva
ni mese cominciata = giorno del
mese numeralo ali' antica ma-
Cailppico, diceai periodo calippi-
co una serie di aettantasel anni,
che ritornano perpeluanieiiW lo
giro, detto cosi dal luo Inven-
tore fìallppo AKnleae
Canicolare, giorui caoicolari lona
quando la canicola nasce col iole
flsfio (/'anno, prlDidpio dell'anno
na|ia mcia. Il urlmo di del nteae
Carnasciale, Aectì 11 giorno che
precede 11 pKmo di di qaaresf-
nia, che anche ti dice carneva-
le e carnovale; dlcesl pure a
lutU quc'gloral tirecd«nlì i&
Cgrnesuiole. V. Carnasciale
Carnevala, f. CarnaBciale
Gamovele. T, Carnasciale
Centenaria, dlcesl la [irescriiione
di cent' BDDi
Cblllade, apuzio di mUle anni
C]nqusnmi|{El<ie,quinquennlD, spa-
lla di cinque anni, v. bassa e
di sciierno
Clnquanlesiniu. luit., chlamavasl
frlnia quello spilo (!1 clnquan-
anni, nel quale pii) anUcamen-
te ricorre tB 1' anno santo
Cinquennio, spaila di cinque anni
Di!CEltMLK , add. , di dieci anni,
decenne
Decenne, add. lU dieci anni
Decennio, add, decenne
Dicembre, il decinio mese dell'an-
no, dove si coniincia a cantere
I mesi dal marzo, come gli in-
Uchiaslml naavano
Die, di, usato daftli anliclU eamun.
per tiGhlfar la durezza dell'ac-
cento arave, siccome tue, e al-
tri siouli ; ed ogfì i restato alla
(fHJtDOy l'ultima domenica
[ìb quBresima=floin«ifca in al-
. W(, la domenica dell'oliava di
Duennale, add^ di due anni; clie
dura due anni , o clie ricorre
ogni due anni
e, che non ha prin-
> ni mezzo, ni Une, e qual-
. volta che ha principio, ma
*•, eti, secolo e dlcesi propr.
di quel tempo, in cui comiacia-
0 decadere le scienze i
dell' astrooomlco
Feria , feata , di featìm , wt f
lo pili sono I oìoml TUanO M
magistralJTTda^i ecclailMlfd H
da 11 nome dlTerla a IbB' I ttr-
ni della aelUmann, coiulnefiai'
dalla domenica, purcbt uuiaM
di lall giond li* festivo ; mal ■
lunedia U acoonOa ftrta, U ■«-
tedi la lena ec-, ma 1* ato-
nìa non ai dio« m^ lierta priM
Ferragosto, voce dcrinta ddk ^
rie di Auiiualo, e ai dice cai I
prlrtio eioniD del mese d'a|iM
perchè anllcnnente aolemalia
uuel lempo celebrare le W*
suKUsUli con grandi all^'*'
GEflniio e Gennaro, prinaa**
dell'anno voinre , mMm
dell' ai Iroooniiro
GiDrnsla, termine d'nn |kini
GiornaiellB, piccola clonutt
Giornerello, dim. >ll ttonOiti
usasi per lo pld ironìe«B«ati_
Giorno, iMvpr. quello spani ■
tempo fn cbe il sole alaagflt*
noslro emlsperio
Giovedì, Il quinto giarna Mw
Giugno, sesto mese dell' saio ••^
gare, quarto dell' ulnaoMiE*
Ini, denominazione presso I ■•■
mani dsla al giorno l&da'^™
di marie, nuiEio, luglio e<I«l-
tubre, ed al lì negli altri M»
ligure, primo delloaslro
■ parie del giorno da
;l toie tino B meiiodi
. dcile dodici psrH dEl-
t qoeUo «paiLoj die
ide il aorta lunare
fin. di ine«e,vuceBcher.
sx:s
1 parte di
'W-"
lice nCmeil di IHano,
Luftia e Ollobre il se-
do, e nE||li allrl mei) Il
ilorno dopo le CBlende
Ilo ipaiki di tempo, cbe
.-Oggidì, il lempD, ligi
che'cosl IFnomin'ft''dal iinci?or'i
Oruiia. plecola di
) dell' Mirono-
IcB di Kesurre-
tèslB delio S. S.
'rimivera, uni delle quattro als-
Goni, oella quale rinveriUsce
terra, e ni rinnova l'anno
'rlma.IiinutDprim0, vale la tea-
iqitagesiniB, la domeolca plil
, 'ossimB alla quaresima
Qainqueluslre, d) cinque liutri
"uinquenoio, spazio di cinque anni
àBiTLCu, agi. dato dagli Elirel
ad uno dei pia noiiiii periodi an-
nuali, ed ere qoello «he ctnaU-
limu di delia aettiuiana
rcoielto, <tlin. di aecolo.in algnif.
di etd presenle, e fu cosi dello
per dispregio
Seeolo, propr. lo spazio di cento
Semestre, apaiio di i<
—Prùiia tera, vile la sEpa ap-
pena coHiiaciala. durando il cre-
piiscirfo^iiPer notte
EesBBgnbiii, la domcnicB che pre-
cede li qDlnqiiageslina
Seaiennio, la spaila di sei anni
settembrecci
tieiienDoie, aaa. al ielle anni
SelUmana.ìo ipazlo di sette RlDm
SeltuBiieaima , la Una doinealei
avanu la quaresliue
Sole, dlcenl Islora per anno
Slaglonaccla , ptgg. di staitlane
■laglone cattiva, stagione con
— '- ilbljogno, o deslderic
altrui
Slajibne.
Il dclHai
anche a quel Uiapa „
cui le cose sono Belli torei
'ÌSSJK
mie, luft., pnnlo, Knpa^ ■*-
nenlo — (n uno tlatae, vit
State , una delle qutm tUiW
dell'anno, U pU caM*
TKiMEB'mB, spòla (U Ire «cri
Llivo. Oomenlea Mf ii(w« *
rf ulivo, aldi - *■
le seEulia l'ai
la prfida
espero, r
tarda verso la s'i
elle qaMIra UHM
la pid fredda k«»
Vocaboli indicanti e
l^TlClh aeit,, compMto della
IO da antico tempo, ao-
Ib origini, posto oBiierb., dal 1k
principia
A buonattagionti posta aeverl
vate opportunamente
L Inion punto, pasto avv,, vai
,_ . ij coDjluntnr», a temp
Inion' oro, posto avvtrb,, vale
nel primo principio di qualsivo-
glia tenipo, 0 slaiilane ileiranno
Addi, che anche si scrive stacca-
rti ;>iinl' Iti Tempo.
IO a di, ave. di lenpu
Idesio, apv. di tempo pnaltt-
ora, In (|ueilo sica» l'^a=
Adulo adnto , coM llfMd*.
ma asal prossimo ■ vrakcs
Adetio, si tran anelu km-
tlmenlo di «Allo, ■Honi ai'
k dì. r. AddlTTale nel di
Ad ora, posto aveerlt., \M m
posto auuartu, tale ad HCMK
a o|[nl poco
tempo, nel raedestmo tamf
Aulornare, aasegnarc il «IW
£ ai dice sncor* agylonian t
., VBle II di Biasio,
tini;,";j»lorf",V'ì^i«
del giorno. Atto meriggia
Campagna, nel mlllL valevi tempo
on Unto col pB»ato
col prtafnle e rnhiro
dl^Escunauno, incuialiuoìi
8„ «llor»
CbdIcoIb, n tempo canicolare, che
l>i,''l'n'S*i''Stó|lon?
é Bppresio il sole leone
quMem-a, In quello
Canic^a. V. nanlcola
Canlculare. V. Canicolare
ai.'i^As^fr"
Compieta, il tempo ch'ella aire-
Co'^^ian.u.enh.. giornalmente
W, aw^ nel tempo an-
<lotÌdl.no,add,a' OBOI giorno
«BtlCO
Crattino, add., del di tegnente
<trf(l,iHm.d'>nUoo
D* BPH», posto oBO^ In tempo di
1, V. a., amichili
nunente, tupurl. d'an-
Di bel di e di òtl giorno. poitE
wv., vagliono lo ateiao che di
no f Anllqulsilmo, lu-
giorno
d'anlU»
Dimane, Il giorno vegnente
d., dù obt è sialo pai-
aecoU
Domattina, domane Inverio la
data onleriore alladalg
pepmaliila, o per er-
Egir», voce nraba, che sijinillca
«U in alcnna icrlttura
fuga, e delta quale i cronisti il
drcnn MaomElUni"omincTÌ^
U add^ antico
, il giorno in cui si ce-
■■Illa di».V. al cielo
a contare i loro anni, Cloe dal
un alotno, posto au-
tempo, in cui Maomello (uggì
le In uno (lanle. In un
dalia Mecca
Epoca, punto flsao nella «torta,
dDndesliMinlncla,oaÌpu» co-
di Ifuipo
minciare a coniare gli anni, e
nome, vale lo slejso
che il* ordinario A notevole per
PO futuro
1, la ilagioneatta al
bile
Era, punto Asso, da cnl ai comin-
. a tempo , vale meno
ciano a cootare gli anni, e ai
dice anche di quel numero o
a stagione nella quale
>erìe d'anni, ebeai eontano da
IO le biade
quel punlD
polio, dlccil perdi-
Fkbuto, luti., tempo delle ferie
COSTILE, ud<J„ dio™, cotìdiano
^"nìr^''o'éi8epe > bl.
Giornalmentf, di giorno in giorno,
in ciascun di, tuKora
CìlubbilCD, SI cinquantesima anno
preSH) gU Ebrei
GiubilTO, gliibtilleo
I EB1, avD., il giorno prasslnto pgs-
Issofalto, posto anu., vitelmmai
Unente, subito subito
liluiUneanwnte, ìd un Istante
Istante, in stante
L.NC10. DI primo lan ,
wv^ialesublto.Bprinuiflìii
8SS-"
antilì d
In Cjuel
9. di tempo Interposta.
,_- tempo che
Meridge. FTlleHMlo
Meriggia. F. Meriggio
Il tempo, che
MeiiodirmeaxodiVii meuo del di
"cizogiórno, Il punto della mela
,del giorDa=J THesii
l^e alla uieti del gli
inn>, pollo ori
■I dice di noi
.. ..mpo della nolle
novendiale, adii., che occorre nei
corao di bove giorni
nuovo, fluoeo giorno e
vaie aegucnle, vegnenti
I Òdle^
■ 'I
Odubnibeiite, nel giorno, o nel
■ j prelente
j, add., del di d'oggi, del
ilenpo modenio
V|gl, ave. di tempo, questo pre-
'• — -l'oggi '- -'
limile, posto ODO., vate da i
irno all' olirò, di giorno
Ormai, aev. di tnafiai
da ora e mai, e denoU Kap*
presente, oon riguardoddlM-
«ato, e talora del liilura, vaia
ora, «desso, (la, da ora laMMi
itla per vicenda, patto tmn,
di quando In quando, tfnkM
volta = .lotta, pollo ui>MI><
a ora a ora. di qoando In qoMw
Pbb notte, vale di notte W«f»
"— poco, vale d* |>ocii la «pia
tempissimo , tuperl. di per
tniipo, vaie lo stessa dt
Lon' ora, a bnon' ora^Valt *
_..e in alcun lempo. n*l
Periodo, nella taedieina Up»
do di una maialila ( Il tàm
eompreto fra due pareMMl !
neii'curronoiTifa, iU MM
impiegalo da nnisldli sdlM
pianerà nel tare «M tfmt^f
"JTFS,
onde misurare II tempo frcW
le diverse uiIodI
ieno. Nei fimo dtlln "ont.ld
al, avv. di MafLMrillMÉkl
>o che dopo, <B^^^^^^L1
Il' è nello Btesto tempo
I, bI preaente^lLura
■ur. , quel che t nns- $
malo
, che dlnMa tempo an
:nle, a huon'ora, per
Solstiiiarlo, odd, del^
nei tropliil
'u tpfs>ii=add., fre-
i che t fuor dell' u
eh)
a(>v. di tempo, si usa
lare ed eaprlmere olr-
di (empo che il adatta
lo. al preaenle e al fu-
gale Bllors che, in quel
ie=Àquaaiio, aquan-
■ tempa a lenipo^Df
volie^tfu^itdo, poato
, che anclie ecriveal
«e; avv., vale lo Bles-
, sempHce quando^er
aque tempo si voglia
a qnaìche tempo , unn
SnbitìsBliDBpienia , itiperl. di
bitimente
Sulillo, add., tmprovvisa, repen-
l'coi"'
'nal-
riNTO, afv., dinou iDnihezzs dì
tale talTOlla si liinKO lempo
rantu;to, quii, dì subita, Imman-
li nenie
Tardare, talvolta vale essere ora
dim. di
ir di tempo, fuor
1, imoala l'ora, dopo II
I convenevole e npportu-
, odH^ colidlano
'.l.,n(ld., di poco tempi
nte, avv., di recente
apaiio della sera hi co
lina=^i tardi, poni, odv., vale
Tardissimo, luperl. di lardo
Tardo, add^ in signìf. d'Iotempe-
o lo lUiBozJ'iim NW-
utto il tempo, fK»
VBgliona *c«pi% N»
Turrcio, adii, che dee <reAii
■atetinaitnfe)^
VehutA, V. 1^ ■nllcbiU
Vctiutisiimo, niptrL di
TctuitD, v.U adiL. lotte.
Vielnu, sDB., di (MM dHlmi *
VlilLla, Il di aTBn!! ad *M tH»
""- - (L, vigilia
], l>Ja e PanulUa ««,■>
Graila- Grolla abi-
le, quella grolla, quel dono
81 rìieie per urlìi de'sa-
imliaiblllU, quallu d ciù che pu«
eture perdalo
Uuigogla. rldiuriane
ippraprlai — , . .
(ocre da che il atlrlbulsci
:lzla deUa paMw
quel dolore «li ■
\er olfeaa UdHV
HnHir delle pene
Atbiale^ finufa a(nfai*,«l«»
lo, capo, dOgRIH I
AueliCD, canlemptaliva.
ila che Tleo dati
e [UT l'alto,^
1' HbltDRle, OlM
Bealifleanle, l.._ „>___„
BeBlIflcD, che b b««to
di unU
tiaio pcrftlto e
CssIstB, chiBOiBai com. coli^ che
ha perizio ne' mai dì eovùtoi»
Caio , presso gli scululfd e lo
h« la ipeck del ratto
I, SM- ohe al dli quelle
Cdtinbt*, iCKoBce di Calvino
G«c«llare, vaoillare nella fede, I
Cio^ per metar., vale appari.
Cattolicamente 1 con modo calta-
Ileo
CBltolieUiiiiD, la profeiiioM eil-
lullca. Ir unlveraltA de'caUDllci
Caltolico, unlvenale: epiteto di
s. ChietB e de'saol fedeli
Celamento, >eg telo o sigillo della
conRtnione
leiebrare It laerl/icìo, vale su-
crlScare=E ecìibrars aaioluL,
luasl per dire la Messa, ed of-
ferire il lacrinulo dell'altare
reiigior
ibrl canonici, dilgman-
o nella Cliiesa aulorltJ
i, ballealmo, creiima e or
mar., peccato e aggrava
■uropriBti
md qoss:
...jft qnssi reggilricl
■itrid delle Bit™ -'-
" ■■ ■ co, virtù
IMmu, dono, (traila clie c<
la e dlce»i_propr. de' doni
lo Spirito Santo
prrsone, chf
batlesimo
siero della TrlniU
Clrconsesslone , qDelia apecle di
Invalamento nella qoale li cre-
Iireelsamente entrare n
;octernità, esialenia etei
altro : ed i uno deull si
Kternik add.
ConiprenBore, dioed d<
1
' fìOnBuol.
comllanza, necessaria compa
„iili, 0 senipl. cumpixn'a
GMCUpiBcEnZB , rlgorosamcnti
— 'nndo I teoloKi per conca
tim inlendano sempre l'in
1 stesso che cait
Concupttclbne, add., conEnpIsct-
vnjneit. d'appetito, vale quel-
la parte aensIHo delranlnui,
che desidera oHgetta, che le pla-
ce, eil hi forza di siulanllTO
Concupiscibili U, Ooncupliclblllla-
de, Ooncu^scìbilitale , ottr. di
cnneuptidblle
CencniMdio, adi
le, ili concnpIiL
ConRnnare, I teologi dicano che
Iddio conferma In ijrazla allor-
ché egli accorda une loprahban-
dama di graila da poter per-
leveraW nella gliuUiia
ConfernuikHiei ilaacraroenloche
ammlnlitra fl vescovo coli' nn-
ilone dei crisma a* ' "
conRimundoII per
1 urlone
Confesaloni ,
Confèuore , dicesi di
che abbia confessali
di Crlslo, sebbene In ogni In
di que" Santi che non nono iiiar-
Congnilsma, sistema di colora,
che hanno prrleso di mltleare
lIslsleniB del Molina circa l'ef-
per iBlrelta fiuatUa ■■ mk-
ìonstìenM. F. Cosclenu
sustanzla : e'n dloe per !• MI
deisti attributi, 0 dClH pWJIM
i Luteraia aplegano la loro M-
^ontemulailone . presco i Teolofl
mlsUcl é dell» una senipUce ■-
vista di Dio, e
nm*. s
nice d'nf ni caia are»-
Creaitane, il creare
Credenu , Il credere . la Me, a
per antonomuia i* Tede ne'di»-
Ril della rtU|rtane, e ipw. dil-
ratlclica
la fede cri-
erialiano^ gra-
Erellcare, cader in eresi», diT».
nh- eretico, ma ft v. p. n.
ErelldiljsliDo, luperL dì ereVto
Eretico, chehn optolone erronw
erireilsBUromen-
InraaterixIirellKiow-otiil.,
che ha In sé ereiii, spporL wl
lio mortale de'teo-
'crislIanlU = Per
«lornale della creMlone
reUnion eriiliina
UanlladeeCrislla-
une, modo e rito
di Dio. 0 d-allre cose MgrE con.
ive sotto Ib ICRife
tra II demonio ola sua podestà
EBorctuta. colui eh e fa gli e jor-
clsml, ed é una de^ll ordini eo-
I dell' Rito della V
ir cu) Il ministro ecdeatai
Esoreìualo, adrt^ia
tiene
add.,
da' Li .
la cbiCBB greca
Greci, ylceversa,
pine fermenlsto. I
dì il nome di
Forma. Forme .
dal leoloHl ridicano li
si pronunciar '"
adopfr» '■ ■
ano le parali
delta materia gli danno r essere
Genfrizkike , ilicesi da'teolo)'
della prncesslone edellaminii
ra, per cai il Agliunlo di DI
procede dal padre, e dtcesi (^e-
oeeli che ha gluitlila I
del teologi, cioè grati
santiacan
GloHAcsiione digli el
crealurir alla iilvrla
Glorialo, parlando del
di Gfslt Crino 1
suialata la «Mmi
upecraMtlU , ina
care; alalo di m
miuioiiiid* qoHi
. InanilHÌtMle
lnde(CUll>lle, ehe
care ; che non vm
ma dee lenprt i
tndefCtlIblllU . 1^
luiìlvt
~ alla vSTaSa
IpaitatjeaiDente, con modo ipotla-
Epmtatieo, adFtiapiiRrE, ad Ipoits^i
e dell' un1v«:
te dfgloria chiamano
I KDiDii quel toceoriD che Id-
dio di «Ile BDlaK <le' beali, af-
IlDchè poasaao vedere IntuiUvs-
meiite li KbuU divtna
■iSBDRi, tenidae de'teolotil e-
brel, ed é TI
H Dsmern de'vertetUidelh
le, delle lettere eo. Color
■netero a qaeit' opera 1
detti Waaiariti, e mima. ,.
(M che apparL alla mass in
MaiMH^. y. Naasora
NHiorctico. F. HsEBora
quel peccato più gra-
* cagione dell' Pterna
NdM, pronuniìato coll'O strellfl.
"--ne della qainla or» canonica,
1 leologl «Ucono tn latino
iiBE, dare gli ordini sacri
. e sacro, uno del selle aa-
aramentl della Chiesa
Originale. Peccato origiiinlt , a
dìstiniione dell'attuale chiama-
no I leoloil quello che origi-
nalmente il contrae del nmm
primi progenHorl nel nascimento
Ortodossia , oanfOrinltit alle sane
doltrioe In materia di rcIlKlane
Ortodosso, -^ ' '' '-
NenU-, talora I teologi e 1 ..i-
tslcl chiamano Iddio, ov>..a le
Dature Intellettuali
pera ed eaeitÀ cbe non si puù
Miulonei i teologi con questa pa-
rola miniane Intendono deno-
tare come una delle tre perso-
ne divine proceda dall' altrr
quando ai tratta di operare i
ouna cosa filari di se inedesli
=11 potere, che si dil dal \
a' Dùnisteri
di predicarE ed n
tagramenb^ll mi
lede di Cristo, o ,
erlahani
■ittica, quella spezi
elie anche dicvii i
idsre ciie s
predicare li
d Instrulre
: di teologia
OrlodoBsognli^ SD
la rellEli
tìrca ) dogmi delli religione ed-
Peccato, trapasaanenlo della leg-
ge di Dio, colpa, offesa di Dio
Perfetta, dlcesi dagli ascetici M
colui clic persevera nel menare
uni vita spirituale
Persona, termine teologico e B-
luaaOco, vale quel ohe sussiste
nella natura ngionevoie
Plenario, liulaigenaa plenaria,
vale rendailone di tutte le col-
pe e di tutta la pena per case
Polemica, quella parte della teo-
logia , che tratta delie contro-
versie, e che risponde alle dit-
flcolt.l (atte dagli eretici
., appari s poli-
•5:«i'.""""
a professlDne d> appigli
opinione p<il prahucire
ProbibilìorliU, Dolul che ^
.u dilla Spirilo Stailo per dire
U produiiane eterna dcJio Epl-
— ito Santo, il qua)e proeede dal
«dre e dal FIkJIiioIo
irìfl^c
^Ho, termine de'Trolotf
.Uditi, con cui iolendoDo esprl-
una ipnle di quiete ed
ne, in col fauiina i lup-
di eitere in quello italo
'iniDne. cdie in lor bvella
tinniva
._ , M di quei,.
enlale, die clilinu-
une dlqsitu
|UI.(ztu^■, nella leoloiils icola-
dlvine nerfeiìoni. clie perMnnli
«'appellano, tn quanta perqo*-
Reliilonario, proftunre di alena
— ii_i — pCT opposto air ileftìa,
■-' fuorché de' potè-
nicorltma, praKnlMK di MMfet
In morale le lenlenae ^«A-
■tere e aleure
RlRorltU, colui chr In moni» i»
■tiene le senlenie pid HfUe t
pia sicure
'-'-■--' — !. F. ReitrWoM
Geitì CH»lo=PwBt-
: iciiale di ftloigna e tea
ihe protedono secondi
uoB delle tre vlrtA tea
D leolDEta vale produr
cesi del luado, con cu
i.1, devoiione, coltiva-
li rell^kHie^ Dtcesi an-
Teoliul e da' meUflilci
IBeilo di qualità di clA
plrito, ed t apposto a
1 Sperani» e la OariW
nenie. In moda leolo^ale
e, che attende iUb Ica-
ro, teologo di pocascieii-
11 KalogD
lenxit, ■■"'■ *—*"" •*
Il dell)
sdeniB, che Iratt
glcBinenle
S lenluglg, tea
Teolodo, professore
sia del Verbo Eterno
■ìiuol di Dio
Unitivo, icrmine del s
na, e dicesl |iiil spesso della
lEcands persona della Triniti
VKiiid dimno, 0 di Dio, e talora
tende GCBit Cristu llgliuo'lo di
Vlrtunle, dicesl dell'Intenzione, la
virtù l'attuale intenzione
Tirlualmente, In modo virtuale,
in virtù, potuulBlmente
laudali dt terreno, i
si nella salita del molile
do, ciò» che ha t
iffcmare , far Cosse , cingere di
buona
fòsse un luogo
Formatione, pirli
Ammollare, lo seoscendersi che
terreno, rlapetto^
& la terra nel looBbl a pendio,
«mollare, pamu-e
comAeeaaolBmMi
e ae ne contnM ma
Oklaato, aM- da chinare, curvo,
piegato, chfnn, declive
(1 ohe fa U lem
pendio
franali, add., da fri
ClFmaeCllmo, ipailo della lu-
•Dottalo
perflcle lerreslre compreso da
due circoli naralelli all' eaualo.
re dove la durala del pldluniio
Ulema del solsUila esfivo diOfe-
Gnummii, acitnia cb
modo e' ddl'onUne
M'^-sra
riscc d'un' ora, D dlmcn'iira,
in pia a in menu da quella del
praTediveraepH'Hi
|)li1 lunHO liorno del due altri
■patii tra fiiuall esso «sHnato,
oraeicllmiSmeoi'ora
mainogflri^Mid
5&3S?J
CDnio. 1'. Clima
LoXterrcaire, ««
Crepaccio, fessura, apertura gran-
Crepa tnra, resaura
mprailnoatrogMn
Ctipeas. o.(r. di capo, probndità
cliE sawMMfa
t per lo pia del
qualunque podt-
HvBln, nel quale
euggldlRinuin
TI. di luon
. nalurà del lobi
il il direbbe pld
<it luogo
lo luogo
iella spailo iilù
iMilTsda D d un
l>uù iiuaare chi
^cél nema ei>e-
dai carri, dalle
Il uielma, piccoli
llale, adii., de.
ccr. di |ias>atu1a
>]sal1 0 rigagnoli
(U luogo, come
H> un grande spa-
nenle perqualsl-
ducono in varie maniere corpi
di diventa dureiio, 1 qnall al
paiaono speziare, nr "— ~
a martello a guiaa de'metalll
clrame, quanltU ili pietre
Il pietra
il pietra, ple^^e^
n. di pietra
:ia, iiìetruiiola
•<•'■. di pietra
1. di pietra
nuta r sottile, elle Tola via fi-
opalgtìiiiniD, tupcr. di popolata
Dpalaio, aag. di luogo, nel quale
a lilla astai popolo
opolosiialmo, super, di popolON
jarte più arida della
fata dalle acque, ebe
L al trova nel lido dei
ci greti dei flunU
Reniscbio, ji
HllasBare , ju
Riva, luogo !
SabblODRplln.
Sabbi OD
nopla, specie di terra
illuanienlu, 11 situare, allo
imoMarc, franare
ipezio, quel luogo, che é di D
ijiaiia, paiimenta
Tcrremilu, qualiu lencatn
Terre» t™, terrestre
L'M*E>s<S 11 nianda, lulli I* a*r-
Al chbw, airiaitli)
llpestr« e Alpestri], rozzo, salvi-
ileo, aspro, dìmf di terrena
Ameno, igg. di psese piacevole,
Ammsuersla, lem Indurii*, ras-
Aprico, igf. ài luogo aperto, eapo-
Arduo, agg. di luogo erto, dllfielle
Arena, rena, sabbia
Argilla -
Argilla, lern legni
della quale si Ani._ . _
Arido, agg. dt lerra iterile,
CiTULO, quella matsa di rena eli
-- --■— I sullo aboficare de'fli
HI le sloviglle
UimeaUeo, tgg. di |iiae,'lin«i
terreno, Idobd e alnlli, iirrihi
coiUiato, oNlala V. OoawUk»
Dlroocala, odd-, da djraccarcj i*-
Dirollo, adiL, dieui di Iliaci»
sceso, dirupata
Dirupamento, Ino^o dirupato
Dirupato, suit, precIpUlo di Tipe
— udd., da diroparc. icoMMt,
trarupalo, pieno di dirapl
Disabitato, add., ila dlsahltMI,
privo d'iMlalorl od'abAMil
DiBoenso, diaeesa
DìaeoaeeiD, luogo dlacoieeM
Dlrallameato, irdirallare
Divallare, andare a valle, «Nl>
nare, aceodore, calare
EtMO, udd^ Hlitario, deserto
Brleiia, rìpldens, lo italo dl<i>
Erto, add., che ha erleiia
Erbaio, luogo ove ila di BKilM
erba fui la e lunga
Krboseltu, ilm, di ertkMO 1
ErbuiIsBlDio, tttpfrl. di «cfeMi |
Erboto, otfdq ^m d'wli^w' .
Fbktils, add- fierlfle, finoa*a. tkt
produee e tueesl pni|>r. del ut-
reno=add. frultiuia, fMawk,
abboDdanM; eontranu di Usi-
le, e il diM propr. tiri Iliiw
Ficcatola, terra» paludoiu. eoli
detta pETcW non vi al pad MB-
maizi), 0 pczio di lerra,
Itr. didima, e pìA comiin.
>, add^ che 'è cEnlo <ì) giù-
oontuiiBO
lerreno ehialDSO e uleno
si niardefletlo del ninne.
in lem pò di piena
, aild. di grelo, o che ha
rluago Iterile, torte per-
iàtlo terreno produce po-
ro che ETllll
>, Bgg. al luogo pieno di
I. Terra impatta, o ter-
impotlo, dlccsi degl'i-
lei c quella (erra che i F
la di fuori dalle acque su'
Ilo, luogo iBslHcalo di se
0, raola, fanghiglia, e qucl-
-cheria, che generano Ir
090, bngoso, poltiglioso
, aOd. , che Uen di limo
aUd. , luogo pien di iolu
1, tuM., lubrlchczia, tuo
n NontUDSlIA, qiiallU di àò che è
luoso , arfij., slpealre, pieno • J
manU-adiL, diceai anche del 1
imp), o simili, ebc sono nelle à
:aiid de' monti 3
accio , terreno di tua natura 1
sai molle *
Holaccio.
assai molle
Ndioko, ' '
imbrattato di mota
la parie della terra scastwaa
FlEVOSO, add., ijicno di neve, o
cgg. di luogo dove suole star
Inngo tempo la neve
itre, add, di palude, di na-
-a palitdale
inosu, odd-, pieno d'acqua
aiolo, <fd(/., agevole h passarsi
insaoso; e ai piglia per la ter-
ra asclnlta, secca, lenia imiiditfi
■iTOio, add., pieno di pietre.
■, plciia di
IO che h
li melma
, L di montagna
■ro, oifd: di montagna, che
elle moDlagne
Heo. add., montanino
nu, udii, di montagna
ìTadd. di mcnle
Ei, luogo alta
_ .. B Pelroao,
Polveroso, agi. di luogo. In Glie
si produce la polvere
Pozianghera , piccola poiia; e
propr. cosi diccil alle buche
delle atradc ripiene d'acqua
PrernUo, add., dirupato, ali«o-
Bccw, Irarupato, pieno di bnr-
raiit e dirupi
PruGllte, OEfff., inclinalo, che pen-
de verso alcuna parte, che ha
Prominente, add-, che ha proml-
Bfnjccto, terreno slmile alla rc-
ché sl'^^ce''rniiscTio' "^ * *""
RcnlKhlo e Beniilo, add.
Renosiccia, odd., che ha àf
ReniMlsalaio, tuperl. di r
HeDDao, add., pieDO di r
qualità di Kna, ebe Mene
Rialto, add^ rilevala
Hipldezia, ertezza di ni
"^*To, per cui r""''*"""
pub Ealire e
RipldDso, add, ripido , dirupala
cUiiD, aMMceso, dlroci:
SlBBIonoBO , add., di q'
g, aMMcesD, diroccato
BilYiUco, lutL,
beri di !et oi
dameaHco
Salvo, agg. di
no coperto
iilatiaw, luperl. di saasoM
00, add,, pieno di sassi
Scheggiato, add., da acheggiare,
Sdieggioaa, add., parlila o taglia-
to > uliegaie
ScDilloiD, add., pieno di scogli
Scondesoeso, sr -■-- -
Scoaceto, add.,
dlropau
Selcialo, add, da
sSeaTre
Selvoao, ai , ,
Bcrpilo , luogo pieno di lerpi ,
làgD molU umido, luggiato
EUroao, add., aelvoao
Smgitalo, adi, da inMttWB
IMMvato, parlando di terra, vi
■«•vaia 0 latorala a fondu
Sodo, add-, MOd( sì diooM I (rr 1
reni incolti o non Inarati
Sulingih add-, Bolitari03«l>ifioai
non Irequentalo
Solitudine, luogo (Ie*MUU,l»
Sotterraneo - .
die é sotto terra
Spaihiiiuima, tuptrL di n
SuEcavemoso, add., eteflliM
Suola, superSde di Idrato, a
altro, aapra II quale ai i iiwl
TesKt, suolo^iai
ce il piano o ìa
Terreno, titiL, la i
dlqneSiài
Terreito. V. Terreatre
Terrcatre, Terreslro e Ttr
add. di terra, ebe Im qiri
loia, In aigniC di H
Terri
coltivato
crritoriaie, add.
'W
fona di tuit, vale vigaMa
Z(iu.t , peno di Inra afiaaa
pei campi lavorati
Zolletta, di'iiL di Mila
Zollettlna, dfm. di aollctu
Zollone, acrr. di aalla
Zolloao, adii, pleoo di aaH*
CBlBpecchla. luogo solvslica, sU-
rile e remolu
Gairaibsso, Cosso profondisaiiita >
preci pilla
Caverna, liiago cavo e soUerrsneo
a proRindo, oaeurlii-
lacsc sperlo fuor e
Chiana, poludc, loogo paludoso
Chiasso, vluua slrelU
nhtasaollno, dim. dt chbuio
chiaasuDla, chlassoUno
cliicgglii bslxa scoscesi!, sdiFggia
chino, lutì., luogo, che va all'lngiil
Chiostra, chbistro In slgniAcato dt
luogo chIuiD =^VBlle, selva, ed-
-Jiiostrlno, diin. di dilostro
Chloslm, valle, kIvr, solitudine:
Gratin, epelDncs^rlgiza s me-
) a picco ed a livel-
Ilo iella Icrra aliitabi
d'uDflunie
Ciglione, per quel lepre
ini. di borro
gì Stinco deira strada
C0SCPB0,dOYB,qunil-
praati
Clppesselo, luogo In cui
ti cipressi
iim. di borrone
Clpcunalanza , clrcunata
r. di borro ; borro
Cisterna, luogo prolimdo
Cltt.1, cittade e Citiate, paese ac-
Ilo, e per Eollto pifl comi-
abile che quel paese, che
imas! tetra, castello e vR-
{io=Sl prende quakte loV»
CltUilaccia, accr. ed avvìi, di e
Ciltidelli, dha. di i^lta
Cittadelti, pìaxia tìiti
CliiD, maDUccUa, cotlinetla
Colle, piccala monte, |<oggia, col-
e schiena del
Callicella, dhn. di colle
ColtlllB ' ~ -'
Collina, colline, dlclsma plil colli
camlnutti
ColUnella, dfm. di collina
ColHnetto, dba. di culle
Collo, prooonclalo col prima!
largo, la porte plD alla del moc
te, collo, giogo
Colmo, tuMU, eiroa, soDimiU
Collo, lutt., luogo colHvalo
Contado, campagna Intorno lUa
citta, nella quale a) conlengono
1 villaggi e le paiKsi1oni=ler-
rìloiia, domiaio, conica
ConQnente , terra lértni , che
mare non circcHida da tolte I
parti; gruide csleniioae lU paei
Conlrada, strada di luogo abllati
contorno, paear
Dipendenza e Dependenta, dKtt-
via, che oggi si dice pendola,
pendio
iierUciAo. viottolo, ctie d ilal<
va di altra vb vtìttàftk, *
metaf, luogo apparlMo
Du£^ campagiis o lerrewh pi
Ji rinTor
E parallelo
, alzato per servi-
li, a per ■pporrc
'Ir^li
rolla dell'argine pi
Conlrastrsda coperta,
lllare , una seGonde
perla, che rimane i (
Curlmb(L In Erodoto lona le yel-
le delie montagne
Corrtnie:. Strrula correlile^ vi
■irsd* battuta, frequentata
Cofliera, ip\»rg\; ri'iera
Diocesi, ibIc lerrllurlo
ipia^^^ del mare, diceil m
L, luv^u 4icr w liliale I
insa : contrarla di t
china
Erda^mo, tuperL di erto
"— - -. dierr
tnebe da' gcógrall conti
ealenslóiw non # elrcoada
Fiume. Filini»
1Q |^|hy^1^^^^^^
rtoelMcolo sl-
0 di ridono ad
1H6
Greppo e Greppa, lasgo dirupa-
dlrupatd e scosceso
Grottlcella, dim. jl grutla, pieco-
1» erolla
emilclna, diin. di grolU ; grotti-
Grollola.dim. di grolla ; nrolUielli
•ne, grolla erande
I, luogo nel Aume, dove si
X monll
tao lU piante, di
tosa
to la tbrLadi JUJt, vale Icr^
rapleno
le
licheto, luogo dote nascono e ao-
fban
■al li^MGcatu-
cesl cirreto, querceto, tatto-
gntto, giunchilo eco.
LiBKRFMD, luogo plcno di *Ie tao-
ne^d anc^
■Cloralio aver
loditbblcelanlo inlrlgale, che
chi Venlra non lrO.B modo a
l'interno aonÓ
imclnie
« e mollled In
LnblrlDlo. V. Laberlnlo
■nlmall.ohe'vl
Landa, pianura, canipagDa, pw
irram pericolo
tlll
Lalnmia, tuono dove al rcsdnd».
loveilenoplan-
no e staccano 1 marmi: cava di
i
pielrejedlceslpropr.dlqnelle
di Siracusa, In cui dagli anGcbi
TÌ7ed X"''sìl
iie lo r«odono
forraossi una prÌRione"
Laureto, Inogo nicoo di allori ,
boschallo dr»irort
.ove ai trovano
Lecceln, luogo pieno di lecci ; ho'
LIlD, terra conUiua al mire; li-
do ^nese, realone
re sono piantati
lo: luogo dOVF
Litorale, add. di Ilio
S^
Lu"t!^'lSs1raÌ'covlle, nascondiglio
ICirBHMi, campagna vicino al
qua ferms e di bngo, MM
pHlndc
Parte, luogo e regione
Pagiaggia, il InoRO onde di
Puseg^ki, luogo don il pmu
possono respirare e vivere
MogKbU, spailo di terra in cui
al pud senùnare un idokeId
Hondeizaip , letamalo, slcrqidll-
Sondo , «tilt, , Il ciflo e la terra
Inaleme, e db die al racchinde
uverso^iiarle "
MonUgnacciB, peyg. di monlagiui
Hontsg nella, [li>n. di monlSKnn
monta gnuola, di'm. di montagna
Monte, parte della terra pia emi-
P«zzo di terra , spiccato dalla
OiTicuo, luogo pieno d' ortlclie,
orOabeio
Ortlchelo, luogo planlatod' ortiche
Pauiccio, pegg. di paese, ■-'-■-
Pacae, regione, provincia
PaegellOiPaeseltoePaeslnOidiin.
Pilmeta, laogo pieno di palme
Paludscclo, pegg. di palude
Palude, di genere moie, e fenm
luogo basso , dove itaiua e
ferma 1' aeiqm , e la stale p4
lo pid a' asciuga
), dOftqMUepaqnlCk
7A> dell' islmo : dagli «1111
ereto, lu^o dove alcDO pt
ella, coli' E stretta, (I diK ■>•
strada segnala dalle ntÓM it
viandanti, >i delle bMlle tm
dedi uomini
Pettata, dlceil a uai made ti
aspra salita, detta ddl'iAM«
del petto , die al palliai a sa-
lirla ; modo bassa
Plangerella, dim. di plagfll, m-
PlaRnetla, plaggerella
Piaggia, propr. saUta di BMi
poco repente = itoel H«t At
scende dolcemeMS ad ■■•
Planerollo, piccalo ipatoflMa
dice di eliu o lem li
e pmldista
Pialletta, dfiii. di ptun
PlanuolB, drm. dt plataa
Pigne la, pineta
isdlalo , loogo in cui colUiansì
t gernmgliftno i piselli
oggerella, piccolo poKK^'lo
Of (jaWnOjdiiii. di poggcllo, pog-
gerello
oggetlo, dim. di PO
omi», monte, luoffc
ogglelino, pougetlo
oggluolo, duri, dt poggio, pog-
«(lo
alo, poli sona due punii, lemii-
li ddl'uie della Mira, I' uno
de'qnall il chiama palo tcllen-
n t\ (olci
Mneno, spailo fra ii terrapieno
C le RDitsilani; fossa che ricl-
oB^eri; o Pomlcroi pomelo
orto, al dice aocbe quel luogo
BOD marilKina, ove I merciilanll
far Ùeno
reclf ilio , luoiro dinipato, dal
quale si puA agevuimenie pre-
Presa. Preia di terra, si dice di
-" Telerminala di terrena
odio, propensione, In-
Procliillè, proclive
, dilli, di proda
PromlncniB, rialto, elevaiiune ao-
pra il rimanente della superflcJe
PromOolorielto, dim. di promou-
Promi
1. di pralello
ralo, priqir. quel campo. Il qai
le, non lavorato, serve per prt
durre erba da pascolare e d
iturio, monlB
unta. Punta dt" terra 0 dt ma-
re , al dice quella parie, che
avaniB , e aporge in fuori pia
del rimanente a guisa ili punta
QoEiitiBTii, luogo pieno tì querce
HENilo, quella parte del lido del
mare « de! lelto del fiume ri-
masta in secto, sulla quale i
Hallo, luit., rilevato
liccltecolo e Receltacolo, luogo
dove altri puil ricoverarsi, o
dove si raccoglie checcliesaia ;
Kichlusi
to, piceni luogo i
Ridotto e Rldiillo, , -
dove al tri si riduce, ricetto.
..,richiudimen-
d> rlciduderai
ive aiin si nauce, rr — '" ""-
. 1 ttacoto--^crodc«hio
Rione , quasi reztone ; una dette
parli nelle quali ( divisa Doma
Risplanato, mit., luogo risplaos-
ì, luogo solitario e spparUbi
, estrema parte della terra,
: termina e Bopruta slla
BivBgBlo, riva
BlTctri, riiin. di ri
Riviera, riva ;^pii»ae a
contigua alliriviercca
contraila
RsccB, pronunifato coll'O largo,
dllMteUa,>rleiiB = Invece di
roccia, b»oa scoscesa
Rocehella, prorcrila coll'O largo,
dfm. di rocca
Boveris, roveto
RoTClo, Inogo pieno di rovi
Bupe , iltenB acosce sa e i
cala di manie , o di scog
- Bimlll
eiLCET», liioKo pieno di sai
SboccBlora, iuogadonde si sb
Scaricatoio, luozo dove il il_. . _
Eficia, china, via, o luoftanEr io
quale si cala da alto a basio ;
conlrario di salila ed erta
eclieggia, scoglia scheggialo
SctrefijD, scheggia
Scheggiope, accr. di scheggia
Echeggiuola, dhn. di scheggia
Scheiglinia, scheKgiuola
Scoglia, scoglio, sasso grande
Scogliaccio, accr. e pigg. disc
glia
Scogliera, mianliU, mucchio di
scogli nudi
Scoglletto, dini. di scoglio
B coglia, masso in ripa al mare o
dentro ni mare, e per messe
eminente In qualsivoglia luogo
ScDglhnio, seoglielto
Scopelfno, bosco di seope, scopelo
Scope Io, bosco di scope
Belala e 8cD|iulo, scoglia
Scordatola, tragello, tìb |hi1
^^ wvlgi
BCQscenuiinenw, ii „
Buca, luogo Infra mare, che per
la poca acqua e pericoloso ai
«Bvfgann
' ' Ila, Io ElCBso che ictlclela
a latirlMla A n-
Il selva
ila, s tra delta
lliero, dhn. di ,
}r d' oso , piccola via per b
1 allato alla Rne d<>' aofi
strada, ili
aeccagna , luogo arcnoM
, luogo dove il wrreBi *
Ss'"''"'""-"^
lujl-, vale terreno UtwU»
- ...j-ultifcro
Soggiogala, giogaia
■^ugRiogo, sogglogaia, glogrt,
ohlario, iu»(., che riferiti» ala*
go, vale non frequentato
Soiilarissimo, tupert. di soUtarM
Solitudine, Iihuio non freoncBlalDi
diserta ' ^
Sopr»niinenia,luogopiùnL
Sparagiaia, luogo piantalo di Ip*'
Speco, proprio soltanto della po«-
Speculo e Specola , speco , I
Spelonca, luogo Incavato nel l
reno: caverna
SpeluncB. V. Speli
Spiaggetla , tìim. a
Spiaggia, pUgfflB
vi ÌK rarUTSpia^gia latitu
cesi (inetla spisvgM ote l'aeM
del mare per qutlche tratla ■•
|ioca Fondo
Tenutclla , di7ii
■planala
lore In alconluoiti
no gronde
I pieno di sterpi
tonsla
di Umno df léni-
m = Strada mae-
: (|nella, che con-
D principale ad al-
vaie^St rafia but-
I niDlle genti
iLlella, vloUala =
<eca , vale vicolo
>1b slradi
di ptccola
djni, di strada
ia Brande
I. di alrsda
. luogo angusto,
", do've con ■li&ci
Is terra, ehi non t
dal mare ; contrarie
Terraccifl, pe^g. di M
sfitti 0
\ I, piccina
Ilo a cIttA
Tragelfo, trapissanienlo , trapat-
so, loogo onde si trapana
Trsi!hetta, Iragetta
Traps«<a, luit., luogo Onde al
trapassa
Traropo, lo stesio che dlrnpo
Trebbio, canto e crocicchio, do-
.e Tanno cano tre strade
ivio, luogo dove rispondono tre
Uliveto, terreno coltivato a uli-
vi, oli veto
Valico, iiiir., apcrtin-a, passo per
lu quale si valica e trapassa da
una narle all'altra: callaia =
Vallata, luit., lo spoilo della vaile
da un callo all' altro
Vaile, <|uello tpazlo di terreno,
Valtellina, drin. di tallclla
Vailicella, di'm. di volle
Valtanaccio, ptgg. di vaUOM
Valloiiata, valida
Valloncello, dtm. di vattoM
Yallone, a
Vangata, n
I valle, valle gt
„ , 0 vangalo
Temluo, iDogo di vepr), pruneto
Vetrlctalo, luogo, a greto pieno d'
Telia, iurte (Strema lU sopra,
dina, aommitè
■alfa, vale slradone, a strada
. di dftà lunia fra alberi da nna
parie e l' eTlro. ombrosa, ame-
no, piana «graia al passeggio
fico, strada stretta, chiasiiiolo,
ehiasso^orgo, terra
TUwlelto, dilli, di vicolo, picoolo
ugnano. Tigna
Vigneto, luogo coltlTtlo
Tignett» e Vfg -
Villa, con»"»
Vlllaggetto,
1
'm.iR35
laduSl
UIWRlD
ce— -, r'ecala rUlagrio
VUtagglo, macchlu di case la CM
VillicclUDla, di'», di yI
Villino , «Sficcluola, pi
detto per leggiadria
VlBcala, vlnebelo
Vlncliela , luogo pieno
di viacM i vHocàa
Viottola, d'in, di via,
via non maeslra
Viottolo, vioticda
Viuzza e Vlniw, via __„.
ZciLFW*. luogo dove al
lavora lo Korib
Zolla, terreni o possetdaal
Zuccaie, campo aendnato di W
IO dt^H
UCCELLI.
Vecloul i tuddiBfta qntìta vMt. Wl>
■ cose gentriiU iptttanti agli viuB.'-
I mover leggiera del-
■ddo, porre 11 nido
Appaiatolo, stanilno, gali bla, luo-
go appostalo ove ai pongor"
^- per appaimi
Augello,
Beccante, che b«co
Beccare, pigliar II ciba eoi bMO.
il che i proprio degli uccelli
Beccata, (I dice usipr. d«l B«^
che dì l' uccello col btaco
Beccitella, dùn. di b««wM
Beeeitlna, beccalella
Beccato, udd., da beccarti M»-
giato a p«r»rati> «i k««
BeccBlob, arnese _ _
artta, ave d dA a bi
>pare, caslrare J palli,
cosi conci opprlUiina
HI, dlce^ a quell'arnese dove
ivenlarc e CascovflCfl'Bre,
■tu dlcocoavaEgia, civelta-
hr li clTelhK^qper dngucl-
e a modo di coceovegKlK
obala, Stanis dove stanno e
'ano I columbi
la, per lo domealicameDlo
di uccelli di raptng
lare, per addomesticare, am-
ealrare, mi in questo tliini-
ilD al dice aolamenle degli
lelll di rapina
lechlare, tar carnaccbiamen-
gracshlare
, per nido
re, propr. lo alar dc^U tic-
U la Bulle iiora per rlscal-
rle, aedocché elle nascano
la. qaeili quanUtd d'uova
e In una l'olla cova l'uccello
Uccio, dlipoBlo a covare =
e ehìDCGia
TDce finta ad imitazione del-
CDrnaccbla
txaS, jocc del corbQ
, — è Alla'31 pocne
ghe, dentro ciincato, e bi^ua
parte di fuori acuto, avente un
aseloio. Il quale giace In terra,
coperto di paglia, ctie si llevs
con un vimine Bllo in terra, e
di dietro percuote r uccello clie
entra all'esca
[Zuccaia, nldlo, covacciolo del guro
e del cuculo, ov' ei depane I
cucchi, ciò* le uova
Cuccovala, leggenda intorno el
cucco od al cucolo, o slmile
luccornCLl, voce elie nianda lauri
li callo
lueifliare, fare il verjo dei cu-
Cuculiala, odd., da cuculiare
si chiama la ga
■ il ai
rsaViielì'
colla qua-
In genere
più Glie di altra
altro, che si lascia nel nido del-
ie galline, quofli a diniostrar loro
dove hanno ad andare a tar le
loro uova, che altr. al chiama
guardanidio
Eecato, quello spailo dove al pone
Il beccare, che al dice ejcu, ac-
ciocché gli uccelli vi si cauno,
per pigliarli
FtolinAiA, stani
.e allevansi e
falcoid sul b
loiconare
Fedilore, feritore, per agg. d'uc-
celli rapaci
Fruillego, che raccoglie frutti i
ed è per la piA agg. che gli
scrltlorì Balurall danno agli uc-
celli che Si tibia ^b\aàK, à^V
Frnllo, tiiìt. S» frollare, si dlDe
11 rumore cJie fanno le atsme
e kU "llrì uccelli levando il vola
GtllltTA, tanta c|iianUM di vola-
tili, che sUb In una gabbia
Ciallare, tì dice deH'occpihtsre le
nova la dltposlilone a generire
Il pDlcIno
Gallalo, acg. d'uovo d) EallloB
calcalo da gill-
gllaal an(
«allo, e iii-
nelqiial tempo luol
Gemere e Gemi
miu, per lo flebile
Immillili: u aiCUnl UCCellI . GOIIHI
della colomba, della tortora ecc.
Gelo, carCEKliialo di cuoio che al
adatta per ieaamc a pie dexll
uccelli di rapino, al quale al at-
tacca la li|ni;B
Gracchiare , voce ppoj)ri" '"""
qualche a
diceai talora di
e dell'oi
d'altri ticcplli
Grlfeftno, dlcesl a uccella di ra-
pina, 0 B cosa ad essi apparlc-
fluirrlAnUllo, l'uovo cbe al lascia
a del nido delle Ralll-
ne, il quale se
ni arte la Ito, ai
InBKCcise , metl
ImbeceaMUa, dh .
loeubBiSont, Il eoytre,
n degli uccelli
Ingitiblare, mettere In {rabbia ,
Ingabbiato, add., da iniibbian ^^
Iiuaccarv, e Briurat lem ptr^ ..^
nilllL dall'entrare GhebaMll L^
noceUi ne' aarchelU della r^ |^
vale entrare In no Iooks mi ^^
uccello ohe ha Ù f» .
atro poco curvata, senia MM ,
e colla punta lermlnaU in ■ ,
piccolo, ma bcuId dente
iBitrslu, agg. di uccello prw ,
alle lastre ,
ImiÀ, 11 mudare, o luogo dotali ,
s' arrampica no per le , ^
U uccelli elle fiieelan rit^ ^^
nascon d'una cotatt '^
nrlil. Ai niriin- p ■) ftft ^^
Nidiata. V. nidala .^
br. nido = Per Mlt ™
INidró."'! "~
NIduiio, e
:, star nel ni
V. «ido ,^^
JorenHnam. nidi«,ptoMtt |S
' > di dlverae nalìri^ !T
uccelli par oomt ^
dentro le loro uova ealiCTNlI ?^
I BgIliioll = E figurai- per M m
uccelletti che aunno MI >M* ^^
OocHiDTn, per lindlit-, Awrf il ^
pavone e alle aua penae, pc^ '^
che te macchie rftonile oeUa 3
penne della Bua codi gooiilUaH ^
V occhio 3
OrnilograJa, V. |.,deicrilianede- T
! fBlls pe
0 degli
V. B., diasCBoni
niniale che eoncepiac
■ ovipara inchliide prli
, nome che ni dà a qae
(Ddel
nlira-
lialti
• IB Bnitre, le
di pappmiana
t>,pipploiiil«
'. Pennuto
dd; che ha penne, pl<
che Cbu.^r . I
nocelli piceo!., ....
IO per loro tnedesli
le inche generaliaei
;li Duselli
, U pliinlBre, proprio
•ere e dC pulcini
lallotlala di plum- -■■-
nel gozio ad
some a'CalMn),
talU per purgar
adi, caperlo di |
tttt., pieno di pk ...
ngo clave al tengono I
lantllA di palli
ogo dove al tengono
iier lo più de' pidocchi de'polll^
E preao Bssoluta niente In forzo
di luit., vale propr. pidocchio
HACNiRKgdleeai degli uccelli quan-
do volano per la rsRnaia in modo
dn dar nello ragni, che è la
rete con la qnalc si prendono
RaoiBCe. oiig. che sì iì propr. a
Raraì'ngo, che""'» "à\ ramo In ramo.
Uff. che propr. il di agli uc-
celli di rapina che si pigliano
giovani fuor del nido
Ranfaslo, v. g., uccello di becco
StLTiKTe. Punto li
propr. il gridar delle galline
de' polli e d'allrl uccelli quan-
do hanno paura
Schiamaraio, cchlainanu
Sfrlntiiiellare,canlare,ediceBipr(>-
priani. del frlnauello, qirando
canta alla distesa, e b U ano
verso assai lungo
Sgabhia re, contrario d* Ingabbiare,
Snldlaré. V. Snidare
Sorare, volare a giuoco, e diceal
del lalcooi, allora che ai laaalan
Soro, Bgg. d'uccello di nplm,
avanti ch'egli abbia mutata
Sorvolante, add., ctw sqtniAi.
Sp«nDacchiBla, add. da ipennac-
Spennare, csiar Id penne = tn
Slanit neutr. e ncutr. pati.
vale perder le penDe=:vale an-
che slrapparai le penne
Spennato, add. da apcnnare
, slllarsl adilosBO In
diB,
Slii, gabbia Erande, dove comun.
s< lengonaT palli per ingrusarll
S volarne n lo, In svolare
l, cbe GvolaaiB
SUB, or f4 = Dloe3i anche per
Ibattcr le ali
Endaizalore, che svolazza
Svolaulo, frequente avalazia-
TiKPiHK, propr. spuntar le penne
delle ali agli uccelli, e per >i-
■nilltudlne al dice anche ad altri
valaUII
Tarpato, add. da tarpare
Tordain, aerbatnio da tordi
Trasrolare, vclncemenle vnlarc -
Per Irapasaar vnlando
Traavolatò, add., da Iraivolare
_^_. _.___ --'(jg trameno, yo-
IJecellierSt luogo dove >l tana-
vano gli uccelli
Uccellino, dim. d' uccella
Uccelllnuiucdo, pegg. di tmtt-
linaxza
CceelUnuEio, dim. ^ noacUlM
Uccello, nome generloa di M
gli aoiiDBll aerei e ptiiwl.
quantunque al dica mI ffM
Diaachlle e tanto il M&.
quanto «Ila fenmAtt, mMÌ
trota DuM ajcain nllt «li
Ucceiinnó, dtin. rt'nrntlll
VouBKNTo, il vcdare
fidante, che vola
Volare, il trnacorrer per fab
che bnoo gli uoeclli e aArti*
matl alali
Volata, Il voUre
Volatile, luit., animai «vImìo=
add., atto a volare
Vulalio, V. a., ncadlime
Volalo, tu»., il volare, wM*»
loclsslmo per l'Kre=«tf*#
Volatore, che vola, vi
Voleggiare, andar i
Volo, il volBre=:£«i,
vale aolIevanii^JJfiiWnioi
uerlh, vale col voi», peri
l'eie di fall
1 IHfssìco
ì, la frinr
, o Gbeppio, uccelli
SBZIUAE II.
'Ili degli Uccelli.
mente d'animali morti
BiLESTRliucia, uccello grigio, <
la coda e col ventre ili e<
btonco, fa il SI
U falco
la, pDie Itone, tnestohine
diomedes vo lattice
!cle di uccello aequniic
uccello )iescalore, pian:
■peoie d'uccello grande
tti poUod'Indii
, fiicoDe di Tunial, i
. anlilope. gtiiDlIa
Ho, Rieluolo
ipede di tlrlge
:3DaggiDre o panteronn::
lB=deI prati u mallDllna
greaso torCiuuo
I Baralloia, uome d'ui
uccella d' acqua, <
■nano, e 11 farci^lic
lato nel Itt argante
laghi e.
del Pulci,
«ecnndo i
ni naluraiisii Barbaqiunn
valica a Gufo nate ^ ne
grauo e forte quali comi
qnlla comune, che ha la
oreecliìula, ossia con pena
acuro; il TCotre gialli
Il notle ti
0 niutscchlnn, uccello
i capo al vertice cene-
barba formata da pen-
aorta d'uccello ac-
e fortissima.
icellodef Brasile, spec
agallo di colori varil
cello acquatica, sEblroT
uccella dt rapina nottu
I t^sta una Gisela nera. È qua-
I grosso come una pernice
caccino reale, o fa Pl»ar-
eIIu, uccello che ha quattro II-
:e (òsche; I piedi bruni; il bec-
) retto e spano di risalo, È
■ossa come una quaglia
Beccafico canapino , o Canaparo-
la, uccello che è Buperlormenle
baio fosco, ai di sotto hianco,
colle penne della coda brune;
delle quali l' estrema è orlala
I, Branla, o Oca mona-
, uccello che ha la coda
e nera , le ganiìie kVa , V
IO manile d' im' uoghti m
B<nz>ga, lo ileaio ohe abbumga
Bniiere, occello che «ppart-'i
Bcnerc dell' ortoluK , il qiial
conica , le nuscelle
Bneero, veBcn di uticdB cbe
no il Gecoo lilenlo , cur
ftornu di eotlclla, (rude i
co ; I piedi puie(gi*nll
Bulago, genere d' uccelli, che hin
nu il Eecco <Urilla e quali qiM
dradROlare, le mascelle «tee
nanienle rilevate e gobbe :
r'Kle
Puld nel tua Horiai
Cappone, gallo caMra
Casuario, uccella cbe
in clucuo ple<le, U
rio , Rpvcie di uf^ellaffione
; si fa Dei bosEhl colla licet-
; col fischio, tmiianiando albe-
per Gir cascarB gli uccelli
1 vi sipoiinai kt che si ilice
ibe Dslierella
, uGccllu ricordato dal Pulci
HorganU, e elle In oggi
, , lo cheb»
[li occhi nude, le [xnnc ar.
, il becco e la cule di colei
u, noeelh) die ha 11 becco se
lAbulrico e nero, la menibra'
ccroaa Rlalta, ed II carpa
neo- 1 1 clRna dometth» [ter'
la membrana ceraia neri
I troncata e lerminals e
Ile
allegra magg ore o Clnciii-
ola , una delle quattordici
tìe della lincia, che h- --'
d delle remiganti posfcrrori
eli* coda bianche. Il niaschia
ossicela frigia
liangnolo terrestre, uccello che
3 culla pid lutign del corpo e
IO griRki ;
E
maschio rosa
Coliiulio , ganc
hanno II becco nii'iuo a LEsioa
le narici saltiti' e ^tuate alla ra-
dice del becco ; 1 pleill aituall
all' estremlU del corpo
le radici coperte per mcLl iJ
5a'l™qiia^i'^non si distingUlS !
cli6 dal becca che i nieno g
Bo^ roloiiacltu e alq[ianto a
rl'"rLinnfiJ. rsSo"
I 1&3E OGCI
r ed liisrcMo, di color Klalla, co-
me anche i piedi e le e«mbe
Conilino e Carallini, é agg. dì
alcune Boecle d' uccelli, e speo.
di gabbiani, a cagione del color
rosso del becco e de" piedi
Corba, corvo
Corele, sorta di uccello ricordato
nel MoraanlE, e che dlceal ne-
B delle specie dei
Cùcùlo, uccella che h> U keK>
loudeggianle; le narici «>>■
lo rilevato-, la ILogna «kwk
■liana ed intera; i [deA mf!-
lai-chlg, I
tiaccUnO;
fipecte di piccione, dT capa spia-
■' — ■- e di becco assai groiio
lOSB, e mollo cono, con
K— iv [.-...le del petto per ogni par-
ie arricciale, dflto anche pale-
e Corho, uccello grosso^ e
»'£""
narici coper-
.e con penne lumlclianU ail-
_4' aelole, e rivolte Innanil ; la III
K^Jana carUlaglnou e blfonula
['''llniirnicc, qu>gll«=oggl prendesi
Il pia con), per pernice
Coturnice, lo stessa che cotornice
»=per pernice
Btace, uccello che hi la radir
■ del becco in ambe le misceli
becco grosso , duro, robasto r
nero ; rlcuno dall' ana e l' al
' '~a parie, e colle mandibole, i
•Tati pàteaU, iM*
, . ..Uiale taHiiW»
E*rTÀCo, aorta d' oectHa »■»
rio, cosi dello daloelarM»
Palaride, ipede di uocdb i
lieo di ptuma meli UanH
U nera, volgar. detto "
t, aorta d' uccello di cui
plomn altm nhe II non
«nune , uccello che I
nicchie roise nella Tre..
Delta, ed alcune stii-
I peltn
a de' Littii) , uceeila di
r aniire ulvatiche mina-
li ali anao di color
un po' di turchino,
le, ipccle d' uccclii
sorts d'ucccllclla poca I
■[cordato dal Pulci n-'
r){snle, sema dorcei
ccello lÌBVolotn , che oli
Filomela e Pilo
vanti "la ma
che Progne, non Filomela FosK
trufiimiBlB in roalRnuolo
Finicej opL anl^ fenice
Fioirancino, uoocUo die h« la
somniiu dei capa gialla a cap-
peilulBj le penne remiganU pò-
PiBliereUa, uccel-
iBRlone colla
Ischlone e F
oivellaecolOachio
adone , nniue che
ci dftinToi
de d'anitre
"no" adT^lt^
/[ fiitkiont
detto daDli aerino-
rlanalra^u
rquidula mangia-
", L»"'!
irietà deli'arMTOia
:sl da pure il none di fiiekio-
Pisolo, cosi chiamali In qualche
luogo d' Italia lo iiaerio
r FIsHerellB, voce de* Fiorenlint ,
clnrlo, l'uccellare colla civetta
i Folaga, uccello acquatico di plU'
leiia sul piuma lo rende
; rd il carattere suo più
ne, 0 piuttosto Alali di
D paglia ntla nella coda
lello , han dato orÌRÌne
1 egli # eoniun.
a, pkcola folaga
a, ài paglia ij.
elio dello anche pavon-
, genere d' uccelli che
ili, ma ancora In truppe
_. . melile aiepl
FolUvenlD, uccello di palude, che
per lo um sta ne' fossi, campa
di pesciolini, ed i cosi detto
dal suo parllcolar dliuenlo del-
le ale ch'ei fa per l'aria. Oil*-
masl anche con voce meno scon-
cia gheppio e neerWIto
Francolino olloncaso, uccello che
ha le penne remiganti bianche.
ed 11 pr[ncl|ia1 colore di
è biki tosco
Frisone, ueoello ili becco m
grosso, e meno itrandc del toi
rroBone e FriBonE, ""
, . rito chi
.. corpo rossiccio «Uillaatro ,
Ip loia nera, e mtcchìe biaoche
nUBliNo, uccello acquatico,' „.
dello mugnaio, 11 quale, in Wm-
Gdi teinpeita, il Tede treqneo-
-eleiplaggle eisliatagnlma-
Bt^Itlml. Ve n'ba de' bigi
V*'>de' cenerini; e lecondo
e specie e v»rlcM ,
naif con dlTersi noinl
, ...,— II, sneele A fi'
i "iSana, della etoisc;
■ ••lodale, dello dai
le del pne»« Janamari^^Lt
_, - Im'n del Surinatn * un uc-
'^BBllo molto coRsinrile alPalelo-
' ne, Tolg. dello nccella Sonia-
itrone, gallo Brande
_...tino, dlm. dlEallellrt, |
i«al galletto
Tuione ; pollulrn
"-"-i, ueoello domestico, ci
Kninlni del gallor^iie gì
, come della Kalllna, *..
e le specie; egme ftlM.III
Gambecchio o CnleilayM
rUpondenle «Ili pi
re, ae non che e I»
Il color dcDft me
Boprn i alquuM di
-ravlna , aorta di bn
ipeele de'inbblnil.
Garrulo di Boendi, m
ba all'oeclpliio un 4^,
remiganti aceaDdlrteli
lominilA nwr*^
Gana, torta d'
1 qiui) d' un colombo, at
la. alfjsiella
t,gazta=Gainra marina
Ilo di grandezza tlniUe si
ftancre, dello cosi dall'
la magiflOT nsrle della ei
e di color d acqua di ma:
I, uccello di rapina dello
T le lon-l'e |ifr allrafab-
Ic di pici
laallre
r. di nlilandala
ne, niacKlore di
lUtlla, nome volasi
1 h unable nere
IHi OMblùo e GcrFolco, nc-
tfipwe, Il magalore fra
Btwic specie di nlconi. Il
'*— e le sue nainbe hhid
m
tori dello tiieropt , apfn-
ìa, t mangiapacckie, per-
ai ciba di pecchie, di yeipe
iM a II Gracculo , uccello
nliire violetto nero, e col
0 ed i piedi di colore «rati-
aceo , uccello che ha 11 becco
a radice i la lingua Inlera e
, di cui non b1 aa altro che
Dine; bne Kraceio
, uecello che ha 11 E(H>pa
andl KrIfB quando
lese sono larghi
e (anno preda di
Io paluslre, pid ersn
i goiia D giogaia d
Gn, Gna e Grue, ucceWa ti
lUS UCCI
V ocO|dik) paptlIoiD e nudo > il
corpo grlfio. Is cuffia e [e pèn-
ne nniigintl nere , e ie coprt-
Irlci interne lacere. E Dola pel
dormire the fa reMendosi lo-
pra nn lol piede. Le gru pn-
(■no a lebkre dsll' Europa nei-
rtMcB
GruTno, puiclno della gme
GttaacherlnD, epltelo antico ehesi
dava agli uccelli nidiaci
6Bb, uccello notturno, che ha la
'iota orecchìDiB, o aJa con pen-
■ ■ncrllte; Il corpo auperiornien-
le baio acuro ; il ventre giallo
I • legnalo con latriace nere, e
qnBiIgroaaa e lórte come l'a-
quila comune : manda uu logu-
_- -lire lamento la nolte
IWWgugllo, 0 ij ■*?'"','
wor verde ceruleo ; la gola
ruNi
-- -fa"
noito variata, al
porporalo :
'della testa l^... ...
paaaa lopra degli occhi; U da-
vanti del colio è bianco Come
'tutto 11 disotto del corpo; la
tirano d' un rouo color d'aran-
k do, ed ha gli speroni sulle ali
H, una specie del pappagallo,
U quale ba il corpo cilestro grl-
l'ibf o
calo ibi.
I becco gialla: l(
•ere roitlcce ; < piedi
Kine della coda nere,
^ nco roailccio
■ntc^w, uccello cosi detto per
li deboleiza delle (ue iBoibe.
Frequenta 1 lidi del mai
mollo nel volo, euentla
- iJe coti lungtie , cìt« \<
PS";
Ippogriro, «pecie di ddaen, «
animale itraTognliulno, eb-
YoIosD, la cui parte Mtena* '
di aquila con V ale, e II fitlf
riore di cavillo, nata da a» |l»
menta e da un grìlb, ete ^
tavaperl'ariaa volo, « hM*
tempo bcevB nolta TtaaM
lapida, uccella loliiario eM>nt
gira ne' luoghi aal>radaWl
■1 Dumi ed ■■ rìgagnaH, Mf
ciba del peacioUnl ed IMHM!
o uceillo pereattìrt
Lacou, 0 il Lucherino, ■
verdiccio , con k petine
'XX
Laniere , lo ileiao dW IM
uccello
Laro. F. GaUitaiw
Lodola, allodola
Lodoletta, dim. a Mali
LodoletOna, dfin. di lodali^ ^
Lari, apecle di (MpiiulM ■ ■
grido eaprlnw nono mm mp
rola Lari. Ba il beCMfHI»
io, pia pkoohi, nwM WTA'
pld acuto deatl altri |i»|ipÌ|Pi
10 Ignardo vivo, la net ■*
Lau^a, occella che M H *<■<■
grosso, lobtia e eoRlw;«M
voi*. Prìtoiu
Lucarino. V. Lneherlno v_; ■
LiKhertno, occdltKo MJÈ^B
verdi e Rialle. Ma rtM^^M
■Mette nere di brefCN^^H
degglante, e uam Mk^^H
11 tuo oanle e dMHN^^H
rio. La fenulnt dMM^^^H
naichki per avere te t^^^H
^ S\ sDbK nero ooMorMlti^^H
elio pieCDlissimo slmile al
tcino , senza pcrh quella
la acorona ch'egli)» in
11 color rancio 1 «il è li
1 dEllo dalla Bomlgliai
Dio, rusignuola
'KFE, UMcle di pappagallo
ir verde, colla leila, ce'
: col pcllo neri ; gatto 1
e Hcllivoro, uceellina piccoIi«<Hiiia,
Iiiri , e de' pvì va^hi che aleno
pogBu an) Ilari, ma vi si libra,
socriaiwlo il mele die si trova
leleaerlda e con. Xcltagrìdc ,
uccello grande quanto una gal-
UGcbera , [ilcchia passeri-
jaral di lucchero
à'Xi animBl""^'iiBsS
a, ploroole, e che age-
llala maggiore , gccello
B le penne de^l' Ipocon-
il lunnhe rie! corpo: le
enne di meiio alla coda
«e, merùrÌE perchicctaf
■tecelU il tuBann e pre-
>lbira delle navi
i8, tpecie di anitra aalva-
JelL? uve^Tpc
: nel lempo delle
i del 91
correuBia ai una proinncranaa
come cornea, di color rojscg-
glante. CbiamnJii anche gatto mo-
ro e gglllna di Guinea
ilTcrgo, marangone, smergo; uc-
cello che vive di pesci, e per-
da raggirasi intorno al laghi ed
ni fluml. La sua carne é mollo
illmata per essere di buon sa-
IHerlo e Merla, uccello nero, cbe
ha il becco e le orbite di colore
tiallo. La (tinmlna i bruna, ed
a 11 becco che non i imargl-
nato. Merlo acijuatieoo aei/ua-
molo. Uccello che i d'un colo-
re baio nericcio, di sotto bian-
co gialliccio, alia sommila del-
le penne remiganti . ha stri-
Bce rosslcce, "
la specie precei
lerlone, accr. di uieuu, iuipuu
lerlotto, merlo glovflne
lero^, uccello che ha il becco
a alia sommitiì, ed f piedi pas-
stX?^, uccello che ha 11 cor-
ta bianco, ia gota nera, ed al-
.' occipizio un piccolo cluDò
i Toscana ad una epeile di gab-
1^ binila macchiato di bianco, di
e cenerino e di nero
Ulgllgrlna, fetnm. di nAf,\\ia\wi
glia al bravlerì o slrilldtio mi-
norf 0 pliillosto al frtitEiiello
DUintanJiio orijìngle. E alquuita
più ((ranilej «e il fringuello or-
dljiarla, che ha la ifuls di color
ranciolo, e II ventre bloiico. ha
femniina * molto pitì scolorita,
che appena si vede
Mino, uccello di colore violello
aero; all' occlplzlo ha una bscla
Risila, ed alle M una macchia
se ; Il corpo uriglo, le
penne della coda, e le remlgan-
II nere, con ainbldue gli orli
bianchi
Ktoscarda, uccello di rapina, ti
DIB Schio dello sparviere
Boscalone, nome volgare del
RSbblaDO picchiettato. F. Gab-
biano
ffloscbcllone. uccello che frequen-
ta I luanhi niariltimi e le palu-
di, dove si pastura per io ptil
III lenipo di notte. La sua voce
i quasi siniUe a quella delle ca;
onioiD sspoi'e. Dlcul anche pan-
Mulacchia, uccello di colore fbico
nero, con la fronte grigia, e )■
coda alquanto ritondata
Hurchla, iiMcle di ferraccia con
lunihistiDU coda, ed ale come
Il pipistrello, da cui peraltro i>
1. di nibbio
Il rapina, che ha
TÌIttHiorace , uccello n< —
alcuno appellalo corvo Rtmr
no, e da altri creduto nfritl
«oltola, vispislrello
battolino eNoltollna, dim-iIlM
toltolo, vispislrello
NoltnlB, V. a., nottola
Oca , I' oca selvntiM t grilli •
nerìna nella |iarte raperlMHlt
corpo, ili sotto pM nallUib <■
colla t segnata di itrtab ■>
domestica £ mollo v«d> M^»
lori , ed e uno de- p» offl W
cellh^Ofd granaiola. »iiH»t
uccello di padute deftt ipw
dell' anatra
Onocrvlsto, o Peli
nij uccella che ht ..„ .^
7.a denti, e alla gola m««Mf.
oriscrvalolo. ÈErolMld^ll»
Oriolano, uccella ehe fe« D'h
conico : [e mascelle IIU tn
■ano alquanto in toro 4IMI-'
le penne rec^gant^ e neM (»
Oslraiega, beceiMl* dt nu.. — ,
cello casi detto pereU Wtk ,
riva del mare, D*e MbMI ««■ ,
strlehe. Esso sopero lo pWWI
t diritto , lungUninw 1 1
Ottarda, aorta d' meelto A N
rosso n.uBnto un gatt
le a noi viene d'Ingl
ÌSA.
cello da acoaa, cM
micchi a Urie», n<
co = Specie di CI
ina, tAsAtrì popolino
axllo che ha i piedi
ilullb peadenie, ed 11
femmina del pi
ne 1 pippafulli della
aie, corredilo di lun-
-uccAetMa^uelH che
>a, leminiDB del pap
uccello che ylen dal
«lette apinole
1. Y. Parnicehfillo
Becie minore de'pBp-
Brlason rlsirbh que-
1 quelli lolamenle che
coda ai»i corta, e
tppaijittti quelli che
nubi salma
Mere e Puiero, pic-
Poisere. F, Poi seri
Ella, lorls di uccello che
iledi rossi, un ciitSb pen-
, ed il petto nera. Supe-
enle è Hrlgia l)riiiMi, ed «1
ada larqa. f
coi! della pt
indo , porta
le 11 poTlo d'
le penne della coda lunnhe ed
PevunesSH, lo slesto che paoikessa
PeololUi , nome che si da in To-
scana al picchù piccolo grigio
o cenerino, che nel Ravennate
chiamasi raparino. Cova negli
alLerl, e pone sei 0 aetle ora
di guscio SniasUno, lutto spar-
lo di nuechlelte rotoode, e
aurmtiolalo di color cannella
Pellicano, v. a., iiccellp blaneo <^e
nasce nell' Egitto. E di due spe-
cie. L'ima usa alle riviere, e ■
vive di pesci , V cAlrn b,\ bastila
d ni campi
iltre serpi. Per ui
neir tnfcriore psrlB del
le daticole . cova (uori dolio
~~ I cibi quasi dlncrltj.
ti ai ferisce il petta ,
dclii! sue carni o del bud
i propri AKlinalii per <
peliicanc é 11 stenbolo d(
pitemo
Pendolino , a Codibugi
pallide, uccello che ha
rosso rugginoso: sopri .. .
Chi una bscta nera ; le penne
remigautl e queUe della coda
baie fosche. Con
radi rugi;ÌiHui
tapilloRa sotto ^1 occhi ; al pel-
1 una macchia bruna, e la co-
da di eolor ferrigno
Pernl^ottD, piccalo flgllualo del-
la pernice
PelUrona, uccellettu che ha il
manlello di un bruno cansiiDlle
a quello del lordo, che nii co-
pre tutta la parte loperiore del
Borpo e del capo; ha lo atonie
co ed il venb-e bianco: il pelle.
H un rosso vivace -, rIì occhi
neri , grandi ed eapreadTi ; il
becco 3ebole e soUfk, cornimi-
Me a quello di tulH rII uccelli
«fc« prindpahnente si pascono
„ adezie e di d _.
Plcclonccllo, dhn. di pi
Steno che plcclor
all'antica Filoncino
Piccione, ed airuiLp^iplDw.t»
lombo, nccello ttoto, e *e aom d
fiwli™" *™ ' *"*"' ' '""
Plcdoilo, io aieBia che pfedoH
Figargo. V. g, ip«<de di iquii to-
race e crudele, grosu eoMCBi
gallioiccio, con la coda UaM
nella parte aupertore
Piillaniouhe, ueceno cte te I
becco quasi triangolar*, leii-
rlci qnaal rotoade , e il pare
d'faiaetll e moichc
nnguino, uccello che abiia I avi
seltentrhuall dell' America, (
gellaalco. JLIhircM laH ■(««
gendoìi ìi kratM^ghl hBMBC-
(I per plgatel, "—' — "^ ■
terra ki gre»
pia piccole di ^dle driTaM
Piombino, lo alean eba iUmt
Piplstratlo, vlapiitocOa, oiunr
PIppioodno, drm. di (ipplBae, plc-
Pipl^Doe, colómba gtarm di aMa
Pispola , neecllelM «he tTtmmtt
le lunare e «Il lewHL à ^tt-
vaìrriabWa'pnTtftrtt**
di canapa.' allacaaipaxnril»-
ace di aoicfte t^Tliabim
Plspolella, dim. di tìmU
Pittima, lo atnao ebe ueatMUm
Piviere , uccelki che ba II bM»
alquanto olloao ■ twdegttaalr.
iBrìol strette, ed I pleA tri-
al) corridorì. Aweae molte
rdella, o il Beccaccino rea-
uccella che ba quattro linee
ibe mila ii-onle, i piedi bro-
li becco rello, e sparso di
Iti. Il BIBschio vola tanto al-
cbe il aotlrie alla vinta, ed
a ìétradattìll e seoiipalmali
, ncceUo che ha il becco drii
icDtaeaddeotellalailei
lato; le lusn-
iBtlro diti li-
di TSpllUl
im. F, PallIsfrD
itraccio, poilaitrone
itrelio, d/in. di pollastro, pol-
Ironaicio, ptgg. di polia-
Irone, ncer. di pollastro
ilrotlD, dim. di polissiTO
: none universale del callo
Illa ggiUlni=i^il(a tuUa-no,
ilio acquatico, i cui caralte-
m»; quattro dite prive di
sbrana, tre anleriori < nnu
leriore : le lambe lunghe nel-
■rle inferiore ■pogliDle di
ne, il becco di oipira con)-
lateralmente compresso, e
-onte calva. Questo uccello
, lollone II pappaiajlo, si
'e dei piedi come di mani
LLl iblil
PorSrione . uccelletlo di lunghe
gandie, di penne cerulee , e di
rostro piir^>ureD, abitante d'In-
lorno ai Bunil
Poraana, sorta di Kalllna palustre,
che ha li di sopra del liecco al-
qiianlo giallo, e la pania neric-
quells della gallina acquitlcB co-
Prataiuola, sorta di gallina
Procellaria, a aia uccello della
tempesta. Uccello, che ablU In
tntU^ i meri. I snol movlRientl
pre fanCBli annunill d) tempe-
sta al nailgatori. Ha la piuma
di un color bruno alnuonto ne-
ro , o di un nero aSuinicala a
abati I menti porporini su! davan-
ti del collo e galle coperture
delle ali, che sono mollo timi 11
a quelle della rondine, e con
altri simili sballlmenU turchinic-
ci sulle grandi penne ; la groppa
Paofla ,
si clllnd
1 il b
tredatlili e fess.
Pumi», uccello marino, 11 quale i>
priio di penne, ed ha H corpo
vestito soltanto di piume ■ gui-
sa di lanuggine, ond't che non
pud volare, e volendo mutar di
InoBo, appoggiandosi all'eslre-
mlU delle ale e de'piedl, cele-
rlssimanienle quaai ilriiclaado
trapassa le acque. DleesI anche
procellaria equinosiaìej e voi.
Serta, e ve ne sona due spello
principali. Berla maggior», e
strisce; I sopraccigli bianchi, e
le penne della ikkIs con nna
nucehis, ed un bardo di color
fbrrìitna. Lo macchia nuda, che
è bIìdsu dlelro gli occtu , è
piccola ; lo aprane del nuaclilo
e appena vUnille
OualtroocU, sorta di piccioli ani-
tra, la CUI piuma t nera e bian-
ca, e la testa con due mosche
bianche dtiute neell angoli del
becco, le quali da lanlanu sem-
brano essere due occhi posti a
lato degli altri due nella cuffia
nera hlstrala di verde, che le
cuopre la testa, e l'alta collo
Querquedula, uccello simile ad
una piccola anitra, grosso cime
una pernice; la sua piuma è di
colori vhaci. Il davanti de) corpo
è di un bel tessuto di nero sid
leggiadramen
l grandi n
comin-easo pia grosso alla radi-
ce, le mascelle d'uguale lun-
■heiia, te narici ovali, ed I itìe-
dl fessf
Raperino, sorla d'uecellelto, che
ha qualche somigllanu col lu-
cherino. Il suo becco è grosset-
to e oorliisimo, e canta soave-
mente. I Romani 11 chiamano
iiertiUno, altri venltrino, te-
tino d'ItaKa. I Ferraresi tnoe-
■ rino, pareiotlo
Rapemglola, uccello, lo stesso
raperino
, lungo
ntlo II corpo, nel cello e nella
tMla, a riserva di on Kneamen-
tanero che va dall'occhio al-
l'angolo dell'apertura dclbec-
Rlacope, uccello ò
dritto , la masc
taSS^^
oncBso., uecelio che ha I (MI
lielosl, e vivene'tuojbialMltn
per lo pii) coperti dlneie, M-
l'invemoètuttoblanook enti)
slate diventa di color Uh»,
irialo di aonro '
striscia nera, che daUa i
l)ecco si estende »o[~"
verso le orecchie.
Rondine, che gli nnUcU d
Boartina j piccolo oeee
passo, che a noi viene di M
rasi"" ""
■pCile
Rondinella , rondine ; ott p
Rondinella, dim.
Rondinino, pulcino delb rt
Rondone, speile di rondine^
pidgrosia e plit fi>rtt, cUn
quasi privo dell'uso de' piedi
non si posa mal negli «llrtri •
altrove, come hnno le all'» no-
dini; bla guerra alle a|
e apleal
Ruilgnuolo e Roslgnuuhi , piewlt
uccello, che nella superist D«-
te del corpo é d' un color nin-
no , che lieae del rosso. Uà I*
gola. Il pellD ed il venire di la
Siglo bianco, il davanti drl mi-
to di un bigia carico , li b.-™
bruno a leìlna, la linKiu. luci»
auuu-glnali , 1' unghi, Jel .Ut.
pDSleriore mediocre. r.Miiiaeia
niolH varleU e soavi
gnalamenic nelle no
S1GRINU.S , uccello di
•9
0 «n bacherazzDJi ; ai)-
ildrovandi dello jWp-
lalle stoppie, come da
lìeccm ifalle secce
ipcriE d'flnalra ijoer-
^^ incbe f[ ncNne di
T< e di ora (illinetJn
xte dt suluob.
Smerla, aorls di aceeilo della raz-
u de' biconi o folcancelU , e
sonne di Ire maniere, l'unu ehe
o «ic Bea icmpr
! freiTiienlB le sit
degli alberi, foi
eeello di piede palmi
niellale a forma di n
andibais luperlare
In pania d'ud'njfne
sorla di uccello mei
il Pulci nel suo Hui
le cosi dello dallo ala-
1, onde i la Jteaio che
■eiìt di pinguino, del-
•itigamo dtyli Olan-
•ftntico tliràialata è
to aiamedea
Sparviere e Sparviero; nccello di
rapino , cbe ha II becco Incur-
valo ed andnalo, che propr. dl-
ee<l roitroj le narici «onopo-
tenll, sebbene nelle atrlgl siano
eopeplc (Il penne; ba I piedi oor-
II e grossi, ciascuno hs ifiuHro
dila. Ire Jelle quali sono diret-
te davanti, ed II quarto di die-
ira, al di Bollo lono tiiberoie,
ed ■ll'ealremllt munite di ar-
ll^li. Alcuni banno i piedi mu-
pasce dì Bitlmall rU) morii, di-
vorando anche le ossa, ehe non
(tiEe:riiGe. inn rigella In palle
rotonde, tn ti'mmlna suol ene-
re pia bella del maschio
Spiniigo, Hccellii che ^ un po' pili
presso dello pavoncella, ha le
gambe lunghe .elle e sino ad
olio pollici, il culla lunga e la
bianco candido sopra il Havanii
»> nero ed 1 piedi lur-
, ìrneriglio, uccello di
I, élm, di starna
ilarnullo
. ulama aiovane
Slereornrio, uccello che Ila le di
peone H tatua della eoda ,
quali si prutuiinano In due fut
stacesli e diveriienll : ha sul
sten», uccello del genere del gsb-
ÌAmi; ma attesa la lunchezza
delle «11, la piccioleiia de' pie-
di, Il biurcamento della cnda.
Il suo Gonllnuu vaio, e tiilla 11
figura del curpo, i dello dal
Francesi ronaóie di' more. Ev-
tiore, la nera, la bristolata ,
..«Q. La tUma cenerina, é det-
. Ito In toscano aoiombiao , mi-
enattont , pattnelbagio . e dal
lolognesl, rondine marina
SKrpait»ots,ueceUetlD della Kran'
delia di una passera, da alcu-
ni dello paiitre inolia, furie
dal suo colore, ohe -' "-
al b^, 0 Birae pereti
f prendere con Erandia
Itd. Nel Boloiinese è
di que'cJie
_.. macchie bla
d' InselH e lombi-lcld ; b il nido
nella cavita degli alberi, e au I
coperti delle case, ai lava sccs'
■o, Inverna nell' Emilia, e lìcll-
monte Impara a parlare
IrlÉe, uccello di rapina.
Il becco uncinato e senza tars-
ie narici coperte di peone Duad
Mtblori,il capo, gli ocf" ~ '-
oreoeuB grandi, m la vi
Io dmeata, che non paò solTrìre
la lace del ilomo
Irlllona, aorta di uccello dipa-
reWo timlle In groueiza al fro-
ine, di becco pcrt piA lotUle,
del color del lordo, fórse lo
,-.etm cbell brcviere menilona-
U dal Pulci nel suo Uurgante
: Struuolo, uccello che
grande deill uecelll, ha
e dita per ciascun piede.
la parte superiore della lesUBD
da, la gola, il eolio eopcrkid
una lanugiinc slmile d Hto. li
altre partì del corpo IimM
molla preitexai toii' amai U-
allrl hanno le dita luil* «noi
membrana lobata e IMlUW'
SucchlacBpre e Siiocì(GHm.Afr
•- Toscana KottoU, n^UM»-
CarcuòorcoLlJecdlowava
e dal auo nonie ae^maiM
poppar le capre, adMB
sm
di natie. Sta ne>boacM
e biSDCB, « dalla dOcatMC
alerlorl della coda bItaMhW
Sutro, gaUiaella •cqtiMWi AB
dagU omitalogi UdWMHijW'
tinuta oehra, <tll ooIìMM*
ai tutto U auo corpo diftm
dognolo, ma rDae*7l3M&
TtccHnio, gallo d* iBdU^- M*
'le ba lateslB roaM ■ MW
sparsa di oleanl (•! ___
Simo. IT rumore i
go d' llilla i ilellu micbt IV-
rabula, trornfii
titu, e dalli M
no, di piedi ■ quMlro dita, di
dinnti, e due dietro
fermnOH), specie di Gabbiano.
CU hD-ce II
unite. È de „
illodolo, ha la liniiu
(lienia di un tombrlcD^ ene ler-
miu in fonna di spina quasi
onei, e che eaao mette molto
in bori e rilira allo maniera dei
picchi
Tordella, necello della apeile del
tordi, m* un poco maggiore
Tordo, uccello di erandeiza me-
dlB frm il piedone e l'allodola.
Ba il becco drìtlo comesso su-
peiinroieDte, e tanto grosso ohe
larga nella sola baie, le penne
di color Ligio scuro, e il pella
bitncliiccia spruxialelo t"
eUeite ncricce. Il tordo .... _
a^onoilrBle, OtneuBDoè volg.
dtno botii-"' " —■ '
riOre è Coiuiui. utriiu tvraeua.
B gdnore lauiUo, quello di
Montagna piA comari, t der
Tripteo. Vetello da' tropici,
■■ necello cosi detto perchè ni
■I «de nltrove, che fra 1 d
■rapici. Chiamasi con altro non
Tncono, uccello americano de
erosseiiB del pie " ' " ""
detto--'
lo volg. niaiio iopepe. Il
co 6 straordinaria m. gì
a proporzione del capo, '
: leggladrsmcDle
«0 che laffello
"uDetto e Tuffatore, nome che si
dà in Toscana all' anatra della
dagli autori aimialoucamaior,
che t il glaucion del Linneo, e
con altro nome detto collirio:
Uccello di padule coti delM
dall' Immergersi e nSlar sovente
al procaccli
li pestiolbd
r 1 Hninuii
Tufletlone, i
Tetto, ma di grosseiia assai niag>
'utibllno e Tiitblino, ncceUo la-
custre gran notalure, cosi detto
dal Boa CDslnme di tuffarsi aot-
r acqua per prender pesci e
lombrichi. Da' paesani del Tra-
ghi, cosi detto dal tuSarsI nel-
II becco ftiallognolo e i piedi
Turchioetto, uccello fbresliero
della clasac de' regoli
Urla, apezie d' uccello II cui becco
gambe situale nell'addome e
presso l'ano
Urogallo, lo steaso che galla ce-
drone, o gallo di monte. ¥. Gallo
Vpu», sorto d'uccello, detloan.
che nigella e casiaaetla
Verdone, uccello grosso quanto
una passero, cosi deUa 'Xtì. ci-
lor verde delle sue oen'nft
Vertlcella, accetto \o\?,ot- ***>
Tespisb-cUa, v. t^ *ecperl
plstrelio, visplilrello
niplslrelh), vls(>islreUa
scoli vespertini i
io. Otti
più Gomiin. dlcMi plptitrtUn
Talimloli, frìrcello
Talpoca, nome talgare di mlli
spttìe d'anatra, cbe <laan >
lori i delta Tailoma, ed ( K-
(lello -vacantente conti mtii^
da' suor eleffiDUiiInt aàtol
nero, bianco e icartklHcal><(
poeoj pcrctiè ' ''
rDccdÀ>,l9l
OEBi chiinusi Zieola
IVDlo e Zigoto, uMvlIelU «
ella, 11 ffgala A
Creala, quella oamc t
Galdouing eCsiDglM
nilnciano a mcllcre nel oidio
CaroncolH, rìllero carnosa posto
Bopra la lesta degli ucceir
, ossatura del cassero
d' altri u
scussa <u carae
Carezza , dicesl di quelle penne
eslerlor] situale inlorno la te-
sta dCHll uccelli, e che drcon-
dano 11 becca
Cadlane e CadHone , l' eslrEmllA
delle reni appunto «apre II ses-
ili] apparente negli uccelli,
negli uomini
II, &eil di alcune ossa de.
iccelll, lititale alle suuamild
TiS
iaaa, rìpaBligliii a ntu iS ■'■
(Cica, che hanno (tli ikmDI ^
piti del Dalla , dove >< tara* •
cibo eli* e' beccane , • di «kì^
appoco appuro riiUliIMrrd
inche deeli ucotHI;
l.
del corpo
eb che rimane sut-
(1) uccelli pelali, e
liioa lanuiiine che
1 uccelli nel inetlcre
di che sonocop*rli
Piuma, la penna pili fina deirU
uccelli = fcr ogni penna
RiisTto, V. L, becco degli uccelli
"'"lEcuil, becca per mela, mei-
"s
(lueir ODghlone
Tiaonun, tig. delle peone de-
gli uccelli, S& Ialinamente wHi
delle anche rtttriel
UuviciNO, uovo piccolo
Uovo ed anche pud, parlo di d>-
venl animali hlsognaso di per-
fezione eiiandi» fuor del ventre
della madre, cane di volatili ec^
ma dello cosi aSBolulamEnte, n
intende per lo plCl di quello del-
ITovone, accr. di uovo
UOMO.
In Ire Stsiani li dìaiit questa voce, /Ve
0 lutle tt voci generali proprie àtlla v
e particolare aell'iiomo: nella. % «lam
cotititUare in generale li
egli iinmediala relavone.'
la ana apall* all'op-
, ■ltra\ersailpeltu
I ove. , vale ■ lun-
perdlmenlo di lutn-
t upeUire, ed tU-
Ce, por
IDlflca
Sreaa^zStHTe a liada, vale Im-
enenil e bBlocearai = Pigliasi
per ad aspetto, a ■ eperaj)ia=
re alla bada d' uno=Vnle anche
Àbarl , algntdca chi non ha iiuvi
ovvero età aaa naviga
Ibbadaarc, Ind'irre unu a credi
Abballare^ badare
Abbagliare, reilar abbaglialo
rare, equlvi
tupido, inga
»
slderatuoenb: - Con che abbaia
poco mordi, si dice ril chi U
molle parole e pochi falll=iJi-
vale iggirarvlil appreiao^CAì
troppo obòaia empie il corpo
mollo e nulla reca ad cBella
fona di cbeccl
ala
In chi cbe aia, ineoa
rivare , ca[,itar per
luoia, e mole 11 lei
s'usa per lu i^ù al li
esprìme roviitn^dcprev
Ihnenlo, percossa, aaii
Abbatti Mre, che abbaile
,, Jl abbaiatore
Abbaudonamenlo, l'abbandonare
Abbandonare, propr. lasciar peri
affelb^ D con Bnimo di non n^l'
.,.. jr nelle n.-,-,
nell ari^trio, laiciar In preda:
Sbigottirsi, mancar d' animo -
E-uclarsi andar sema ritegno
Lasciarsi
di fare che che
prendere
lualche e fletta
Abbandonalo, s)
al saol piaceri, per bnnierso
lasciato andare sema rilegno
Abbandonalor«, ohe abbandona
Abbandono , abbandonanteuta :=
Meture , latciare o liiiilli in
alibiindono , vagltono abbando-
Abbarbagilarsi, lasciarsi sopraOs-
re da qualche passione
Abbarbagliato, stupida
AbbariifiarP, co-' — ' — -— —^i
B Ilare, nieltei
Abliuriinorsl, accapigliarsi, auur
■a facendo
•^sà
Abbellì iDenM, 1*
ed aruAre
Abbellire, hr bello, ■
Abbeiiiraf, divenir '-'
si, fersi bello, '
Abbeiillore, che u
Abbellllura, «bbél
pe ueuìlGhe i
AbboccArsl, Irou
Abbominlo. finir M
, catat anche abbor-
ifBideratanwnte ; (lire
IB senza lUIlgei
ria fretla, acci
tallo abbrac.eia pac
r troppo toaprender
, ap)»ggiata, alulato,
ofv., abbracciando.
Gctamento
lircndert con ilolen-
fir forte quel che s
Ebe al dice pure arll
grappare, come tanni
cogli prllgli, 0 alcun
ti colle zaniiiCL^L'iùi
lolliludine , nieticr il
Amr nbbrucialo t'i^l
I clu hi fallo In qual
I 1655
g», per la qnale e' non vi poasa
pili lomarc^ln modo basso, va-
le averblsoeno grande di denari
Abbrucialo dì denaro, vale blso-
lo e quali mendico , io tìte
Abbrunarsi, mettersi a bruno, ve-
Abburatlare. Abburattare nnOj
Abile, facólloBo, ben fornito, prov-
A bisdosso. ¥. A bardosso
Aiiitaiile, nbitaloi'f
Abitare, io star n^'luoilil. cbe
]' uomo a' cleeite p«r donuclliu-
maschio r femmina, e dicesl non
men dep uomini GfiR de' bruti
Abitatore, colui che abita la qual-
che luogo
Abitatrice, colei che abita In qual-
derc ec., vale lo slesso che pre-
lerbl portare, pren-
ibrodltta. maniera di
le e delicata
Abrodiùto. chi conduci
ontcsn, ionia
.llOj vaie caval-
meallacrio, eo! verbo portare
,-• ihnill, vile porlsre altrui aui-
le spalle con ur "— ■" —
<e ma ài li dal
ÀDcademlca, uno aei numero m
coloro, l' adunanza dei quali di-
ci: si acCBdeniia
Accaflare, Braltare, slrappardi ma-
no, [oalier per foria
Accalappiare, trappallare, accblDp
pare , y^, , 1-11,1
come quando l' atUmale t allac-
CBlo dal cani, e lìlccil delle
bestie e delle persone
Accanalo, aslrelto, pcrse|iiUtalD
Aceonee^ire, accanare, accanire
Accanire, icungre, iBllizire, aid-
Accapigliaral, Tale profr. IIm^
l'un coli' altro I camlB i^
faodosl, e al uauMiMpCTN»
AccapIgHalore. che. ai aniUh
AccBjilgllatara^ iccr
Accappare, prende ti
Acearcmre, br carezu^Grfl^
vare, custodir con Kelwli
Acoarnart, penetrare denlnMi'
' " artigl», dnlr.l»
Accaraiuetibl, l<
AccBsarai', aprir cati, tona**!
abitare in un Iliaca.— Poi laaf
senza le particelle tt.tttt,
come si uaA net leeok S'-
nella atesas buìm, d'Ha**"
rare per InnaiauraRi. nk-
grare per ralletranl t ab^
AccallabrtElie, brlgalore^^o»
Aecattamenta, Bccoittlen*=r>'
Gallare, tlnuMbure ce
Accallamorl , druda. cM •*»
illapane, niendlroi p«t»e*.
Ac<a)ierla, ^1
Aceatln, aceilialura
lA-e Ilare, soUecìtare,
, che accelEra^ Ebe
■, colei che iccelcra
che Bccendo
neller o «ppiccar fuo-
>|io, la nanoj o altra
MVjiOj 0 dlmcAtrando
Mlom = Fingere, oio-
I una cou. t brne
olla 11 raetalbrs dal
no di facile acc.
oidi CAI ti corti
:he BccctlB
■Ila dlaitone^ppro-
nre. aiamellere, ag-
iver riguardo, eaacr
lo olir«Kgl(no, soper-
gliiria
■e B Acelapiccare, fil-
accia rpatameciM, II
Acciarpalore, che acciarpa, tì»
Àcctdiala, accidioso, pien di accidia
AccldlDfBiaente, con accidia, eoa
AcGldlojo, pIcB di accidia, ivo-
KlialD
Acciincre E Accingere, melteni
all' ordine , apparecchiarsi a o>
AccLcninienlo , lo accingersi, ap-
Acclleccare , fare una ellecci =
iclgnire, succlgnere; Icaare
lo la chilara I veallmentlliiB-
, e avvoltaraegll per leoerli
AcduSare, ciaflàre, prendere pel
Accliire, provvedere, procaccia-
re, Irovar modo di lare o d' a-
Acelvito, proiveduto^EMcre ao-
di quello che gli bìiogna=De-
tdroi pronta
iMBmanle, che scelama
JiqbIuiuu^ hre a viva voce eli-
itone, ainilBUao o simile
ÀtelaiBetare, che acclama
Uclamulone , l' alto « ■' effetto
dell' acclanuire
Aocoecare , afferrDre, fermare =
■0, vàie fargli qualche danna,
dl<ipiacere a lieBa
Àecoceolare, far cuccolonf, quasi
: , radunare,
Àccunimlalare , licenziare , itv
comiulalD, congedare
Aenortimialant, tor commiato, ^
..^.«ujlslitore, che aoconuiiiili
Aceamlatatnra, cnmniialn, llRM
'""modare, preitore, o luwlK'
lUre, far comodo, eoaleBMl
inno di qualche caia I
ACGodaral, andar dietro immedia-
tamente a qualcuno
Ascodalo, aecoinpagnato , tegui-
liecogllenza, una certa dlmo
ilone d'ahetto, che si fi
ricevere persone grate, o
iVabboc""-' ^ -'•~ -"" '*"'
.Iscoglieri
congregare, mellerc
Ricevere con dimost
■Sètto; Ikr buona accoglienza
IJWcogUeral, raKUnarsl^ccoffHBr-
AmoeIHdi
AceonarsI
ii^tellaale, accollellabire, già-
^Aocomandnre, racoomandare
' comandigia, accomandai^ani
■ombialare, V. iCEOtan&ita!
in campaci
Ilo, accompaiWl
nla , lo aceoBiit'i
che aeconnij
= Far corte,'»
guilar sif al per onarifciati
con alonoo per ai^unv
■cartarl(E::lecoppfiire uiulil
kccompa^Tiatura
Diento, eoiuiia'
BOgni, e vale
IccoDianagloi
iiii=Dieeria3
I uersonn, cne be^m
Die comiiagoo, tenj
AccoDianagione, lo ec«an>unn«l
Accomunarne nto, lo accoRiunai*
Accomunare , far comune qnnj
che è pro[HÌD, mettere ■ OOM
ne=Parte<dpare, fare entnr I
parie ancbe di caie ImmateiM
Accomunarti, uiar faraii^lmM
le, atTralelfani
Acconciamento, l'aeconeliue
Acconciare, adornare, ibbeMM
fcBwvdate iniieme, podlwl)
Ilare, che acconcia
(tr<ee, colei atie aceoncia
itura, lo necooclsre
ìf DccordamzAasettBb>r AC-
iato, diaptnla, «ppurac
, propenso, 6vorBvole
numenlo, I >caaaienllire
; camcnUre
oileutei che BcCDoMnle
ta, iilc compIlM
rture, convenire, confarc
ILTICV, cunei MB in ce
\. V. Accogliere
lortan) dove alcuna
rHa=^Occorrere , presen-
fiiral InuaiiihSoceorrere,
■n de'Latinì: guirt
tare; colta quale gri
pienlD, raccoslsre
iccosliirsl, avvicinnral, fjiral dai>-
I.res3n = CollcKarBÌ, seguir U
parie d'alcuiHKlnijEgnani, ad-
operarsi
iccoBiata, fiancheggiato, buIiIìId
' -" islilara, accoslamentn
iitevole, accollante, che al sc-
iala alle atlrut maniere e kd-
laliioiBnia, coslumania^^lblio,
AcGustumare, costumare, aver In
CDttun»
solila
Accostuma la meo [e, per costame,
ccoa III mata, eostiimslo, con liiion
coìliime := AvvejMO. suuebtto
ccuizamento , I accozzare, adu-
ccoxiare, adunare, metter Uulc-
ci^ostarsi. accoinpaKOarsI, unirsi
credito, niagnilicare
-te, che s
Acculalo, ozioso, che alede spen-
Accumolàre. I
Accumulare, ir
Accumulatore, che accumula
trova usato che nella lena per-
V. Accumulare
Accuralamenle , diligente metile, i
kcearUo, itiìlKente,
Accusare, chlamnrp ■
Icciis Brs),'l ne ol p arsi=M anifes tarsi
Acctisalnre, cnlni che sccnaa
Accusaliicé, colei che accass
AcGUSBiione, acca!iar
Àcerlmnenle .
crudaaicnlel
r figliami,
■ AcqulBbire, proeaoclare , eagit-
lume , acnteixa, ma per hi iM
solamente parlaailo dtljt Ibm
della Tirta viglvi, t meUf. Mi
vIVBCiti dell' Innicna
Adniiiare, dare sllrui I timi «I (
le sue CDmadltd, icconioilira»
nlatanienle, oggi pili coma.!»
comodare
daziarsi, prendere I tuoi i(l •
comodi posandoli = AdacMnIi
recarsi ano a coni
pelto, malgrado,
trarìo de' nemici
A corsia n corpo, a solo a sole
a testa a Irsu
A rorio, tUrlasamenle correndt
Aci]u al tarai,- MmpL nascondersi
Aeqiictare,iiiett«re lni|tdele,qiile
Acquetarli, danl
Aniulelare, aciiuctare
Addursni, !i
iddurre, àr
ìb qualche tnipre-
!pfr«n™
Far l'addoroun-
l' sdrìoaiare
, cAicinniare - 4d-
igosha uno, vale
li BddoutKziPren-
no, Il euìeo, la
D di fare
addoiio a uno.
In dlsfavorc^iD^
addano al runa
Wt'avere alle sue
eiab; lo che >ì •!)-
= rHiirTt
id cITettD, eDéttaare, comprerr
Idempimento, l'adempiere
Idfmpipe, adempiere
Adenipltore, che adempie
" la, apparteneiiM = CoBO-
la, amicizia, clienlc la, pro-
le ala, lo aderire
',' Bccnstirsl a quella. In-
irvi = CotidlaGCiiaera allo^
IdCBCare, fiivitare, e Hrare uno
alle YOElìe tue con lusinghe,
.deicaral, Invaghirsi
deaCBlarc, che adesca
desiane, lo aderire
. digiano, BVand di maniiare
. difewo, per duello, per pitoew,
.diramenlo, l'adirarsi
adirarsi, miioversl ad Ira
Adiralamenle , Iratamente , cun
Adir:
Adiro:
enie, adiratamente, Ira*
IO, COR IscomodD, con I
e, aiutatore, che elata
idixisinento, i'adiiiare, mit-
Ldluanle, che adlzia, che pro-
rlare, offendere, vituperare
Adontarsi, pigliarli onta, tdegnn
* il, offenderli, crucciarli
' Idoiitosa. che fa onta
Ado^ieramento, l' adoperare
Adoperarne, che Bilopera
Adirare. "■■"' •"'"'■■■!
_.'di eÌKCcheMÌa=: Operare^
Procorere
;i che adopera
B~ ' lerazlone, sdnpersmentD , In
operare, operazione
— . j(| sijjjo che Bdope-
lórnatore, che aoorna
in-naliice, colei che adorna
*nm, idornato, ornalo
ioèto. r. Addosso
liKRlante, colui che iduggia
Ulare , luoslrar ad bIi^uho n
Don atti, 0 eòa parale di aver
In pregio per qaalaWaglla i
' qnaliU 0 cosa=Flngere , dls
Itdalalare. clie adula
Mlalrice, colei che adula
dulHiione, l'adulare
dnltersineiilo, adullerailone
Éallerito, add,, da adulterare
■ '■ re, che sduller»
ice, ohe adultera
Aificclare una pertona tétm
porta, aduna Jl)u((r«*v '
11, tale nioslrarl* llmk bf^ '
la vedere d> qiMl lo*»
Aff9ce)araU metter fmirilaMi
ASìniato. crndele, TratbUM
Affannato, iBatlGato
A ranno, fiiliea
«M«H*t
ea e al affatica <ll ■ " "- *"
rosa, che non tU •U— . .
Affardellare , lar hrdeU^ *''*'£
ASatlcmle, diapoita « MM
dura folta
Affaticar uno, anramta 1 1
derlo di cMmmuhi
Affnlicaral , durar btic^ ti
', «bbdlire. BdornsTe
, coII'e laria, uier Irop-
BgIo e eqoliilraui
unte, con >t>Tcrchh> ar-
e equisileizR
qncKll cbe ina nftìì ai-
fi parole , negli iblll Bu-
chi i Bdalo all'allrul fède
X, the a (fida
E,daoncgKÌ»re,lravagiÌB.
lODdD oaao, oome afllltto
e AfTiiocarsi, Inflammarsl
1 rancìulla . vale uari-
"«iìTe n?^tórt; "na'rie-
•uUtfaectmlt ecc., vale
in a6lH>iniimza=J(ri)S'o-
a cotBj celarla, lopprì-
'■igur. ridurre In cattivo
Anortunalo, fortunafo, che Iia for-
«ni-alellamcnlo, alfratcllania
AffralellBUia , faDiinliariU e dt
da fratello
ÀOratellarai , dimeilieanl, appa-
rentarsi, traltir da fratello, da
«liliale, r. Apparentare
Aflrenare, tenere a freno, raffre-
1 oppriiuerr, calpe*
I, urlarsi In Tolta
, far furia , concorrere
preateiza e furia iran-
: , abballì-
AOreltatore, ohe alTrelta
Afl'rellalrlcR, Am.dì alfreltiitt>re
Airronlar8l,atibaltersl,rl8(!ontrar-
sl, unirai non che a\ prapria il
uia anche (lEur.=per simllil. an-
dare, D farai bcontro, abbor-
dare, metterai a fronte
Affrontala, affronto
Alfron latore, che affronta
Ani'onla, aiiireaak
Afl-usolare, ralTaziunare, ai
re, più comiin, raffinolarL
Affiuotato, diruta, dmialo, e di-
cesi delle persone e delle cme
A frottlt B/]^te,rìncoiitra l'uno
all' altro
A fronte icopecta, colia fironle
scoperta, lenia temer di vcrgo-
Agevolare, aiutare
Acevule , manauelo, doniesUco,
Aggangherare, titucr. poH-, itu
latdn come in gangheri
Aggavlgnare, pigliar per le gavi-
Sne, pel collo, ed anche pren-
er con furia e tener stretto
Aggiramento, rigiro, avwrfgliaen-
lu di parole e simili
Aggirare, per melaf. Aggirai
Aggirare
dal bunn
Angaria, angherìa
Angariare, trallar con vlcdeni
centra ragione e particularme
te tiranneggiare
Angariatore, ehe osa angaria
A n gareggiare, angariare
Angere, affliggere, DtTsnnai
Ànglicrla, BCoi-iamenlii falle
tnolo, pegg. di anlniBle
1 per iacherno a peraona
■ ragione o dlacorao
le, penona sdocoa, eluplde
A ragione o gbiilliir
Tenta- alle prova, dmenlaral
AaseghltUnienlD, infingardaggine,
luogo per abiure , poaani
ABnUUtUmento, aoneghilUmenla
AnDobUlre, nobultare, far nobile,
ed ancbe ornare, abbellire
Anwmhre. E non annoda, esprì-
me; egli parla, opera aeaia
eanalnahme
Annoiare, portar nw»
Anteporre, anllpoire, porr* tn^
0, preterire, premellere
AnleposIi1oiie,Vaiile|>arrr, UlM*
nleposlilone,'
Anticipare, vaalagglard ntl Itaf
in lare eheeebet^a
Anllclpatione, aatlcliuneal»
Aniidicinwnli\ il itire aniul
Aniidire, Il dire ai «iti
Anliporre. Y, Anteporre
AnIiprendcre, preveiilrC ntt yro
'regala dalU yiata' [-
Aoperare, laiteiiaetieadoptnrt 1,
Aaperslore, eoopenlnnr '-
Aojirari!. lo iteaw che •opera»
Aperto. Fiio miei-i ■ ■
Appaleaarc.iwIrì.iK .
Appalesaral, aianii< -
Appallane, ftcceml
re, che pigila mi
alvogUa tiuoiAisCkB
che •oprooa colla wi
Appannare , (tare In ^■
e realarvi preaor'
ti, Ingannali, e
dar netla rasoi O mll» '
e, aiipreilare, preinrare,
chlanieatu, l'alipareceblu-
cUsnle, cbe appareccbia
ohltu-e^ metlere in ordine,
la, preparare, apprcslore,
aliarsi, prepararsi, luel-
cluDtare. ohe apparecchia
■echio, ■pparfochlanieiilo
.lani; procedere conalcu-
ia decenEB, uè ii couve^
I , cbe anche direhhesi :
re , Bepararc , nieller da
rsl. Urani da parie, aegrc-
aiae me, separatamenlc, d I
■e , nominare , chianiai'e ,
■ere eguale di forie=Ìp-
icalparnelo, ap porgi Ida
luenlo, l'applaliare
fii, aUBCcBTBi, Imulccir
MO, ed anche appigliarsi,
-l'-fCI
e, che applaude
e Apula uJire, ter 9
ta e ri' allegrei/.a e
ApplìoBinenla, applicazione
Applicare, apporre, adiltare una
cnSB sopra un'allro In nuxlach»
~ «la. attacca ta^einpl. Bda Ilare
. -iroprlare, Bicrt-
tie applica
le d'applicar
. inpIlcBiinne
Apulicalure, colui che app
■"l,llca»ic.nè,l' ■ "^
poggiare, bl
AV attrae Appoggiare un col-
j/Oj oalniil],percuolere, colpire
Appoggiarsi , valersi di alcun» a
(il alcuna cosa per aoategno
A p porsi, indnilnarc
Apportante, che apporta
Irasferirer^iferire , ilu- conlei-
z3 [il una co!ìa=nai; lunare
Api>urlalure, colui che apporta
Apiiorlalrìce, colei che apporta
Palesare, mostrare, scoprire
Apprendere^ prendere
Approharc. I. Approvare
Approlialore. ¥. Apprnutore
Apprubazlonc. V. Approvmkiafe
rf, da prò, hr prò, acqni-
, «ppruntlare
LpprofilUre, liir proBtlo, pruBt-
lare^Reor uUle, nvvontai^giare
lm>rontaiT, apprestare, apparec-
Al^raplaitone, I'
* '-"^ fJ . . . .
rar proprio ^
Ippropriare eil Appropiare,
W5, affep-
Slq^roprlanl, farsi prt^rlOi a'Irl-
ApprtiliFmanniDlo, l'approisiinarsi
Approiglniamnile , che a' appros-
■<nia, che 3' avvldna
Approisliiiarai, appreasaral, avvi-
cinarsi, accostarsi
Approssimazione, approsiìmamen-
d anche far prò, approllllare
ApproTazIoDe, l'approvare, appro
iiPHuiinpn:, |
Mn bagalte...,
_■. T. Arcadure
Alchlmiare, falsIBcirc, Irallare i
' in Higenno
BTUJ , uomu vile, e ai poco
gin. D d) niFtchino »pil-
e a' ma Hnohe in fona di
AiImo, bfuaro, eapricdosii , (d
che DMDgta e bee oltre 11
_ veaevolerjiuB^ ■ annaonUii
IrrabatUni, t&Ueani, tfbrsnl
d' o])erare
Arraliblimenlo, l'arrabbiar*, rab-
bia e per meuf. : stizza, ronl-
lo, escandescenzi
Arrabbiare, itinirsl, incoilerfrii
Arral)bÌ9tainenle,coo rabbia, rali-
Arrabbiato, per melaf. al dice iH
Arraffila , strappar dì maiw, tur
con vlotenia, alTerrart, abbran-
care e alrtnger con vloleua
Arrafflare, V. Arra/lare
Arraniatare, Hgiiral. baibinare
Arrancare, affannarsi, anguillaral,
Arrappatore, oolui che atrappt
Arrappalrlce, colei che arraptia
Arraspare , raipare , dot yàrtÉt
•■'- -ibare
[rcMrt, recare, portare, ed u-
che Indurre , mellere, " — '
kf cecarat , accomodarli,
3
rpo per qualche
di modesto
IrrogBDtenieiile, con arroguuai,
«rroveilare, bre irrabblare al-
eia lo, «ipralle-
trui
per fumi, traite-
Arroveliarsl, tlinlrsi rabbioia-
le nere, loalarc
raenle
■rreati
irrufikre, Mondare « disordinare
iri^cco
i peil del espo e delia barba e
lare LeapelU eoa
Irai: il e^e diee-
simili
irruffarsl, rabbuffarsi, scarml-
nDci=Jstiiilr-
gUani
ÀrrufBanare, disporre e Indurre
to dell-BiTicciare
lem), a male oi^erare In car-
wi ridente, be-
e, favorevole
'vriadiiarai,ci-
jlrso, novero In tanna, abbruoia-
iscendere, saib-e, poggiare
■' urìichia
Ascendi menlo, l' ascendere, salita
tere in eimenlo,
In BJrtiilrio delia
Ucollatore, che ascoila
T ardire, snen-
rsl
telio che arri-
iscrivere, attribuire, impulape, e
saa, eontesB, dz-
AsinacciD, pegg. d' asino, e dieeil
^^Giunge^e, llnire
ad uomo MÈCO, Indiscreto, ca-
rvenire al InoKo.
parbio
Dire a Ar qi^-'
Asinino, diia. d'alino, mlleo, L»-
AsinllB,Asfnib>deeÀslalUle,nMdo
l'are ano. ron-
di procedere indiscreto e scor-
^rIo,IarÌo slare;
capl^larhenc, u-
Asino, uomo lotico, di rolli co-
atumi, acopleae
Ileo, fndiscrelo, lillano
Aspetlamento, 1' aspettare
»re, riiiBpe
AspetlanlE, che aspetta, ed anche
■te checchessia
Aspettare, attendere. Indugiare,
attor arroganle-
Aspettalore, che ospelbi, ed aoche
«airoganza, su-
ABpellatrlce, f^innu di as^ltabicc
,^^ , .-dtlRÌO
Àtpettone, chi sia aspellanda. Si
u>B In catHva senso
«spregglsmenlo, lo aspregglsre,
Au«mbr>re, aeeoslar^ , ncc»
glicrsi Interne per far ituatcbe
eo3B=Un!r5Ì csmalinente
Issenlamento, lontanania
ggiare,
iprezM, ruvidez:
Aspro, Sem, crudele, selva
AsB^lmento e itHaKlInnwnto,
dar alla folU ^ eheccheisla con
anima rìSDiulo d'offendere
Hgsitltore, che usaUsce^niardi-
AsadlBnienlo. F. Asiallmenlo
Aasaltante, cbe aasalta
Assaltare, luit., assalimenla
Assaltatore. Y. Assalitore
■ i, feinm. di BssaltBloi
Assannare, per aimillt. vale laee-
rara con maldlceniai^fiipu'at.
BSHlIre, aJTerrare
A Bussare, scagliar sassi canlro
tor loro la roba
Assassinatore, '
AssBsainotura, agsaiulnanicnto
A9BB9sina, icberana, malandrina
Assecondare, secondare
Assegulre, mscgiure, tener die-
tro, perseguitare, ricorrere
Assembiainenta, assetDbrsmenlo
Assemblare, assembrare
Assemblea, adunanza di persone
Auerimento, l'asserire, aS^
zio ne, asserzione
Asserire, proporre una cosa t
Asseverimento, asseveranza
'eranza, coslantf afl^nnailo-
di ijuel che si dice
sovente ha forza Ai'tvit.
sElslcnia, lo oasìslerc, alabl dito
eolla persona o colle boolta
Bslstere, star presente, trovtr-
sl presente=:Dare atuW Mlli
persona o colle lacolU. alatve,
prestare ai'"
AssolUgllarsI, brigarsi, ambal-
AstegDente. f. Astinente
stringere, coiIrlDge-
F.'AsWgnei-e
riblle, crudele:, ueni
illar^, accoiDDdjri)
aitare, e propr. culplrc
innlgUttlT^iliiipIfFiral
, che Bltepde, tìse ■■
dare <q>erB, Impiegarli
}be iiiL — Ji &re, a
e MoUnuare, seguilA-
ItovrMarrtr*
«Mi>ll«ff, («Hwe
iHMbr iwire, in
tasure, raprlmere
nr iMtlDKHjUZB,
ittmenll addoaia
Idoetre. arrlrtre
rarret tirare • le
tUfilade e AlUtItale,
per netiL aiuir
HBMilara
idwatttzu
e, operarne, 0|.
Nlane, Biulen=Cei>-
e=UBIilo, alalo, eMr-
ttarei ebe tt, cbe opera
Ma,w (UraaltrT
Urare'e
jlllraverasre, cuuuauuuc
re, e Bgurat. opponi, Uuimin:
Itravenalore, che atlraverM
.iliice, Irmin. di aUor«, 'op«r*-
trioe, efltllrlce
Altrupparal, meHeni la truppa,
unirsi iMleiue molle perune
ptr BCCorreTC in qualche Inago
Altuflaril, Umuerneràl, aadar sai-
fsenus — iHuJarji ati aicii,
ni'diiiltit: slmili. Dani In pre-
da,darai tatto s'tbli.a'diletliec.
Attutire, br restar cheto contro
Boa vooHa uno, che {Bvelli,
indare d.'lnlarna, gi-
Attraere, attrarre, tirare a ai
AltrsiQjenlo, l' attrarre.— iKmi-
mento deyU aiuicì, flguraLdl-
ceai dello amicarsi, del (krBi
•è, e per ibidllL
Ile buffe '
DaUameniB, inerBmnito
s laudo, profl Ilare
AvanuloTÀ che svaoia
Avaro, colol eh' è bruttato dal
villo dell'avariala
Avente, che ha
Avere, possedere, tenere, piglia-
re, togliere, consegutre.proéac-
dare, provvedere, goadifMn)
Tioeere, e talora l*r venlrà • sé
0 alla sua presenia ; avere • •£
Avertere, voltare altrove
AwatoraiDento, l' avvalorare
Awalorarsytrendere valore,bn#
Avvautagglamento, avvantaggio
Avvantaggiarsi, pigliar vanlag^
inersi e Ecllirsl
, spletiersi e ii
iiuBalore, che l'uiioBi di kf-
BiBBiccio, nisterUle, lempIlM,
iiBDlicione, t
nuibBleo, babbeo, babblone
Babbeo, babbiudo
BBbblane, sckiecone
Babbmiaanlrw
bnsaio, che pi
■ iwgglne
>, consiietodine
Babbuasxi, uioeca, ■clmmillB
"ibbulno, dlcesi ad nonia tt^
iniauo di viso e a ehi ht di-
lèttu di mente
BablIonlB , SguraL li prende per
confiiilane e tuaiulto dt mitta
genie disordinala
Bicalare, al prende per m
maneggio, uo ■- -'
bccenJa. Intrigo, negóiio
ÀnimarBl, ra^izionanf, ripulirli
AjtuSamealo, t'auufflirai, — ""
il DomBO. ridtt
Clic II uaìòciM, e fa delia la*-
elullaggliii, Uloeeo
Bacbecca, [wr melaC dtec*l d'i»
jjbaeiocco.bBCCtllOjbob-
, bBCcelJQ, scmpKclDUo
r buco e far bacìi baca,
rio Hhf no per br pali-
bunlilnl coprendoli U
lo che il dice anm far
■■dare, tenere a bida, e
7. A bada
■re, baloccarsi, indualire
, icloccone, pèrdiKiornI,
on la e non vaol lar nulle
■re, badare, tra Itene rsl
alare, ch( la badalucchi
0, l'alto del teoerc a bada
indugiare, "--■■ '
, cuirarc In bagno, i
I In acqua slmile
■la, scherio
ala, burla
[DB loeaperlo, mal pralii
re in ballo ometttr.
lo, dlccsl quando uno
o comincia a entrai'C
di qualche maneggio,
Dcnle, Il baloccare
Baloccare, tener
re. fermarsi ci
......... balocca
Balocco, che si balocca, balorda
Baloccone, ano., a culsa di baloc-
co, d> alulldo
Balogio, meleitso
"-'--flasglne, beHaggine, Inav.
■damente, con balordaggine,
. occainenle
Ralorderla, balordaggine
Ionio, aclocco, iDinchione-TaU
.olla vale abalordilo
liano, dieeii Ceniti balsano
f vale alraviRBiite, bestiale
Ilare , Badare presbinienle In
m sid>lto, 0 di oontratlempo
Balieenlare, far balzare
Haliellare, ballar ieggenuenle
"ìLlielInnl, àHxai Andar balsilla-
ni di ehi laltella In andando
ilio. Andare a baisi, vale an-
dar aaltetlonl, e balzare in an-
dando.—Jipglfar Io gialla al
balzo, Bipettar l'occasione, il
Bainliolegglare, far cose da bam-
bini, pargoleggiare
Raniboleggiatore, che bamboleg-
dl persona leggiera e Instabile
BarabuOà, scomjilKllo, tumulto
BarbaJfinnnl, persiniitil. dlceaiad
BarbiiBcoldo, dai PiorenUnl dlceii
di pei'soaa buona a poco
Barbaro, inolvlle e di aspri e roz-
Il coBtmni, elIbraM=Ouindo il,
riferire al ftycUare ece. si di-
ce di lultt coloro 1 quali non
fiivcllBno In alcuRn delle lingue
Barcollane e BsrcollcmT, nsa..
sgit. al verlH) andare e slmili.
vale andar bai-callnnda ecc.
Vn^llare, per metat bareollaro
"—'—■■'- per Irasbto ■""— ' ■"
che dlcesl anche
Bmilfa, confoBo ai
Bwuffevole, pronli
«Bm-lieltare , dire binellelle ,
dlaooirerc Iinrlondo e scher-
, Blupldo, balordo, o
,.e oOusratB
re, per metaC umiliare
Bastonare, pugMK C
Battracone, nomo a
lo, detlD per N(£c.
Balosti, canteaa di n
Bniaitnre, lar batiMti
Battaglia, aaullo di li
Saliere, dar percuM, bl
Battezzare, porre e
^Bagnare o gettare li
e Battlmcnin, ti bslterttpa
San, V. u. per br vaiM
bini, qnad signiMlllg
terribile ■
Bazzica, nomo bmlffllai'
e atra convernitone
Baixicare, cotmnm,
tiaare in un ìuogt.
Becco, al dice ■ a
n altrui colla pi
perchSijoealOM"
Beccane, pi
itrone 3
anc.perohécNMrt™
«e ne accorog, oHeiL,
Beffardo, che b btlR™
Belh , bnrla ,
Irai i morte o per violenza
per ealliva cura o "
nilullante cagione
itaaena, per In pi
che per trislala.
male.
Il di
ai riecheii..
Btcart a iMutitsa, vale ridur-
re In bstia alato, penlarar la
condliioner^^l dice anche della
nBKlia, della condii'
per dire eh" t vIleìlM , , .
Baaao. finite bassa, tot H plebe
Baitare,paIerio5teiiere.— Sii;(ur
re, fare tu
■ Beflktore e B~
Belle. V. BdL,
I BenFuebimeDni
Beiftagiore, I._
BcffFgKiatare. b
Belare, pu- ned-. „
calare , chI*c«Mer<
Fatf II btìlo bellino,
SMnailtnjitiinn per
r^' OMII d'afOM «Itegro
W, ■BliiitiiMl», aWtatP
jWpìtJrMBBihl MB benda
SaTcH Iw qiokbe rlc-
Dl vrAfanio odrriTO « cioè
«■fgila, pwwBrirt» coi-
jfVwwriMil, gSie di
*t d iMta = Qint che
tdhtbtw per anno cueo,
rjiièit'ii yìllwrilagwe ,
vt, darlar«, clngm^Bre,
« ben [rimo H Tentre, eii
in ben riscaldato dal vino
ttore , che berlinga, cica-
, enlo, it berteggiai
[lare, bnriare, molteggia-
ir la berta
■tatare. Che berteggia
, dradf di donna di nini
eli, per ingiuria, detto di
«a rana. Indiscreta, è In
> die anmnlacdo
^glare , 6re o cHre cose
mo Seri) e beiHale
estluola e Eestiuolo, dlceei a
persona di poco senno
etlolnnle, colui che freqaenla le
, ditesi di penane che
ipre garriscono e conlendo-
e, TiKabnndi)
BleeblBceUa, panlraccala, baiueoli
Ictolone , danpDCD, svenevole ,
sGlacea : e dloesi anobe di cbi
planne per poco
Bighellone, «ciocco, solninnlla.
Rlgollone a Blgolone, bighellone
: primi
Birbante, che ii la birbo, birbone
Birbone, vagabondo, che va men-
■tirboneeiElBre, for da blriMne
"'-'---* — -"ante, fantaallco
- bisbigliare
Bisblghnre, favellare pian plano,
dello df'- ■■- -' '- '- ''
0 che al fa 1
veiisndo In uiiella m.
B< sbigi latore, che blsblgDa
"ishielio cBlBblEllo, lliuona che
li R) in blibigllondo, bfsblglla-
Bi9ca<uolo, colui che treqnenla l9
niscBnlere, biscaiuolo
BIscBiio, blschcnca, scherno, so.
H1«chenca, cattivo schereD; modo
Blschl^zare, fanfaalìcire, fiire spe-
Ulschliio, sorla di motto
RI biacco, alravaganle, bltbetlco
Hlsogna, girare, negoclo, faccenda
I Blsognamenlo, bliojiA
Biwgnnnte, che tu bisogno, blao-;
BltUeolunealo,
BliUcdare e Blslicclcare, cantrH>
»l»rB perii nacemen'-
BlatrattHre, Irsltsr n
liRtiIllca talvolta lo «tesso chi
Bocchi. Farbocchij e agoizar li
In b lira Inverso uno In scino di
dispregia, a guisa ohe la la ber-
lunio che ai la nella sdegna e
neir ivveraione
BoniBcore. ridurre in miglior for-
ma 0 Sisto t ingenerale mlglio-
BorboltanienlD, il barbo Un re
Ilorbottnre, è propr. nuariio alcu-
na coan 0 avendo ricevalo alcun
Bordare, pereualere, baitonari
Borrieilo, rumore, fì^slaono
.fato, uamo buono a nulla
^^Jolls, per melar, ditesi di pen
na lecita, ed esperta in e*»
loiione, dleesl ■ quel parlv e»
peno il quale eoo aeulo asllt
punge altrui; onde dsrt OflU»
re un battone e ■Inlll.tajigH
sbauonare, iboliooegglart
Irnechegglare , cercar alnli-
mente, lolla la iloticliwu <ià
lirnadii *
Braccheggio^ il bracchfgilar*.
.abbradtl»
BrflChii'rnio , detin per IsCterH, I
racone , dice*! in nwula hctii i
d'uom vile, dapt
Branco, Sgjral. ma
al dice anche per eapnai
quanllU di persone
dilania bravura
Bravamenle, con allo brato
Bravare, jnlnacciare alUeraM
le, InperìasamcDle
Bravala, l'atta del bravare
Bravawo, bravaccio
Braveggiare, rare II brato
Braveria, ailone da oom bn
:=^millanleriB , alti e parok
me ài dice compagnone = dt
briga, intrlgalore, travaglM»
re, djl faccende, «ntranu
Brigare, cercan
Brigarsi, pigUard bitl*. fv "^
genia, far open, proeirard
ingegnarsi
Brlgalure, die briga, alUaBa*'
Bronloiare, iKtrbulure, M»
IrMtre, fraaart, cercare
Irncltre, dlceai in Dioiio liaaso
di uhi e poverlsiimo e non ha
BTMd, diclama «Icuno Che sii
le In amue, male In ardi
mal veilllo, poiprlHlmo
Bnuarc, bracare
h^limenle, poverarnenle, g
Bnltunentc
«n ISTfl
Rufonchino. che buranoliia, I
chinu
Buglta, zaffa, rl^iia di più |
Bugliare, principiare ad al
laraf , a sollevarsi , che analW
li dice dar basila O
,...lima, frolla confusa
RiHinevoflIa , dlceal di chlunoa
e oontidli _..
nento. Il bucinare
_____e, aniiu' dicendo riaerra-
Umente, con riguarda, eueme
far checL.. . _
urhero, rigido, i_, , _
uria, beffa, baia, scherza
R urlare. beiTare, schermare
ipi^
tm-batuà^deBU l cW procede
attere, percuolere, pli>
■Miiari: c diccs) propHo deii'i
uacl quando si picchiano perohfi
siano aperti
Buasatore e Bussatrlce, che bus-
sa, che [ricBhiB
Butte, batlllure. Golpi, picchiale,
BulTo, tafferuglio, parole minac-
;;!ÌccJ»elln, piccai rumore, pie-
tà paura; voce
sieroso e s'tllico, e cliB in agni
■,a pone dinkcuM
iudo, dlcesl uer \»tìvetTn *i\
Caca'in'cigli ,* malnato , nutlcu ,
Cicaubclta, proftuulna, eisekta-
tiRio, muffello, profiimaluizo
Caculialdole, cartzze, veni, Diti
e parole lusinghevoli
GsccladlBTOJI, iconsluralare
CacberlB, leiioiagglne e coslume
Gallare, GomlRclore ad aver pau-
ra dell' avversarlo, mancar d'a-
nimo, allibire
Gagneulare, fare 11 cradele
Cai^oHo, quegli che preztolato
Bsalsle alla difesa altrui, brava
lltlaiueg|lare, per rnetar. itarseDe
otio!" '— — "-
Calami
le, ir
Coicitr.. ,. .
IH, rlpuénare
Caiitamenle. con caideiia , ce
■rande alTellD, eifleBEemente :
Caldo, per comiHoiiane=Per c!<
aio. vo|[iia=:Pervialentemen'
rammossoed incitalorPer iDf
■a in ardenin, accaidato = Pt.
Irtcoiula 0 slniUe^Per aOettuo-
I do, pfr aimllll, dlctwna d'ogni
-ti «(MB Ebe lenxB pepuni a vanti,
■- tVlopcTiinliilaraenieeiuiaito
Calnnnla, accaia blsa et
tìOHO
f&H
titr, pats^ àivetìr ca-
mere appagato, eoo-
soaso
per simili, vale ra-
d'wytnioi dlseorrentl
1 luogo pnbMieò'
ne ji jfci^Mirbtaf la
, oatinazioiie
Capari>fetade e Oa-
sdOtOnasloiie
ittnato, che haeapar-
, capriecks binarrlar
tt^èraslao sinifle
iefiìt a persona maH-
Uerata e oattfva, quasi
l capestro
icaplglifltiirii , aecapi-
•■
•dmaiilto , balordo,
no
e, astr. di capone, ca-
ifthiailooe
«si ad nomo ottliiato
astr. <iQ capone, osti-
9, dicesi per ingiuria
t scapigiiata o scape-
, bizzarria fuor del-
me, vivezza licenziosa,
riccioso
icesi altrui per ingiu-
degno di capresto
», e dicesi ad uomo
ia, come forca e simili
)ensiero, fantasia, gtii-
ivenzione, bizurna
cazioso, fraudolento,
vezzeggiare, accarez-
per lo più carezze
*o plurale. Cordiale a-
Eza manifestata con at-
»arole ; lusinghe, vez-
folezze
to, il carezzare
, che carezza , eh' è
o usato a far carezze
Carezzare, fer carezze, for vend,
vezzeggiare, accarezzare
Carezzato, da carezzare
Carezzatore , che fa carezze o
buona aoCÓgUenaa
Carttteifple, che fh eareize, che
accarezza, ptaoev^, lostóglie-
Toie
Cérezziiia, carena fatta ooirafltet-
to e geoUletiB ; ed mas! per
k) pia nel nonero plorale
Careizooela , «lamca mstieana >
svenevoKs ed usasi per lo più
nel plurale
Carico , si dice di chi ha bemto
di soveretaio , awiDazzata^^ ub-
briaco, cotto dal Tino
Carlona (alla), posto ovv., vale
trascuratamente , spensierata-
mente, all' Ingroasq, alla buona
Carminare, per metaf. strapanar
oMi pereosie, bastonare
C(urnale-, nomo camalesdi car-
ne, secondo la eame=:Per lus-
surioso = Per aflbttuoso , cor-
tese, amorevole, umano
Carnalità, Camalitade . e CamaU-
tate, astr. di carnale, concupi-
scenza carnale, vizio di chi è
dato a' diietti delia carne
Carotaio, dicesi a chi ficca carote
Carotiere , carotaio net signifl di
ficca carote
Cascamorto , voce che s' usa per
Io più accompagnata col verbo
fare; dicendosi /are «7 cascar
morto, che vaie far V innamo-
rato, per alludere a quei dame-
rini i quali pare che si svenga-
no quando sono davanti alla
dama>
Cascante di vezzi, -vale sover-
chiamente lezioso , affettato ,
caricato di lezii, smancerie e
vezzi
Cascare. Calcare il fiato .ìò braC'
eia o simili j vale perdersi d'a-
nimo, rimanere sbalordito
Cascatoio, oggi più cool si (Ucè
per £icHe alnnainoraaral
r
ma ti astiene da oinl turpe 1
bUllne.—TBl volta vale Oful mi
Pieri di temperali:
schenare, collire
Geniture, eirb. manh., che &
0, alcuni BDllchl iteKrvM-
^1^;
^^■w
edeniio o senlenila o
Oeteril'i" to^rllad» t
ireiteua=P(T velocita
-lu, motto, moltemto, tuberm,
bUrlK=Fu ttlta,MU burlare,
CEnjiirare, , ,,.
Bllml, notaDdoai I iSM^cw-
reggere, riprendere, ariliiwi
jnìT ■
1 cCemDw fj
Cerinionlaia, CerenwiliB « 0-
rimonioso, quelli i '
oerhnoDie, o che
clolefierìmi ■
.er tallo ne, di.
Oerto , parlan
Tali accerta
cervellacdo ,
peluoM e «traviitianie
CervellagKine , capiioclo ttt^> '
o paiMuo '
CervelHiiagglDe, aliane bini*
poco leniH), lecaeretu
ervelltoo , dloSf d' uoo» «» .
vagasH, Inlraitibile =iai'
poco cervello , di iwoo mmoi ?
lengterar^Per liinvtfaM^ » ^
"'""'per ►•Ai*"
itravaiaile ■ p^" •* ^
Cvveiìnto, odiL, (oroìlit A«r- ^
vello, ovvero <ll ■laJMe '
Chermiil, dteeil furbo, liMnMt ~
UOMO
ifi83
'sono ohe beneiiè sia
e non AflMMtri, operi
Ma aeoortéisa
«he pari» poeiiissiiiio,
wlM eia ebeto, e di-
tea. ebe pòlt» dofaet-
nrHaa di dir eoaeia-
Dipiie
wicy eoli4.ilqiia̫ eliiac-
mIm flrawa 0
n^ burta, teaerKH ba-
fraaelwrt^«M»dt poco
€kme€ U dieono le pa-
ic^ e lontane dal vero
MBLlTetaneiare
eewitare^ tarlare» &r
ie, eiiiaeoiiierarey vaneg-
B/tiomo che irolentleri
Ibigoettare, cinguettare
clie ciancia, cìanciero
ciancioso, clie ciancia
f cianciatore , uomo da
volentieri
, pieno di ciance , ciie
no, di costami simili al-
hella, die fu una donna
esti costumi mentovata
e, nel canto i5 del Pa-
!, discorrere, ciarlare,
Ilare
!, colui Cile ciaramella
ire, avviluppare con pa-
za conclusione, o con
ceonce a trarre altri in
ia loquacità = Per par-
dtamento, o alcun com-
to
, elarlatore
cbe ciarla
Ciarlare, parlare assai, parlare
vanamente o leggiermente, lo
-atesso cbe comMohiare o eiea-
. lare
Ciarlati^ ti eiariare^ oiarleria
CiarlataBeria, aitr, di oterlatmo,
e pceiMleai per aoTereUa toMa-
dt« - '
Ciarlalare, che ciarla
Giartorii^ il cfaclart
Ciarliere, lo ateato ohe darlitfro
Ciarliero, che darla ■ .
Ciarlone, darialore
Ciealamento, H eicalafe, dcde^s-
cio=Per monnorailoiii, l^eie
Cicaladle, che deala
Cicalare, parlar troppo^ ed è per
lo più nmur. pa##.=slii.att
signit, raccMitabe^ ^Mire=sPer
biasimare, moroMirare
Cipalatore, che cicala, ciarlatore
Cicdeccio^ lo atesso ehe doata'
mento
Cicderia, dcaiaiBaito
Cicaliedo, clcaleedo
Cicalino, che ftrella aasd
Cicalio, ragionamento inutile, va*
no e confuso
Cicalone, colui che fiavella troppo
Cicaluzza, àim, di cicala, detto
di donna ciarliera
Ciccantona, agg. di femmina, vaie
lo stesso che baldracca
Cingottare, cinguettare
Cinguettaraento, il cinguettare
Cinguettare, il parlar de' fanciulli
quando e^cominciano a£9iveila-
re=:Per ciarlare stucchevole
mente=Per ragionare distesa-
mente e a dilungo
Cinguetiata, sust,, parlare scilin-
guato e confuso
Cinguettatore, che cinguetta
Cinguettiera, che cinguetta
Cinffuetteria, cinguettamento
Ciofo, uomo sciatto e dappoco
Ciompo, dicesi anche d' uomo sciat-
to, di costumi e di maniere vili,
ed anche mi dappoco
Ciondolare, dicesi m eVù nio^ «ks«^
•Id^ dappoco, do oienle.
Clpifllu, gattiaiar» à' i
GljdgllDio, adducile faci
clpinlJO
(nniontpetlo, Bccorlo, e
Ui, accorgimento, aocorKiii
drouiulwtKi, HTveduta e cb
ragfuirdstore
ClrniDspeihiiic , cin»ospeiio<
(ludlibie e cauto ragguu
inmtai avrerHiuu
CHrulla, mUcridlo, slolido
Clufihre, EriiUBT per fona, acc
Are
GiDTDailtt, iDalÙludlnc di gente
vIlE ed imitile
Clnrmeria, Inganni) e avvolglmeD'
CluiCliere, vooe busa, alquanu
Coglione, in dndo liaiaa dlceii (d
uonia gagUoffb e tulordo
CagliODeria, admunitaegine, IM-
iordsggine, vacd>Ol« vile
Colieroio, coUerlca, l>Uloio
Collliione, per melaC;, conconiiD
■batllnienlo lU parole
Colloro, óoìkra = Per ira e lU»
ColloMJto, colleroso^^er irwon-
. Dibriccala, compagnia o cua-
veriaihMie di genie, che cos;
sulll Insieme di ù>t male e a
Ingannare
Conili
Jlegni, ij
CocchVuman
CotLàrìa, n
, corbellare, beffeg-
\é, vigliaccherìa, pol-
Coslìunare, burlare, schendre,
deridere, corbellare
Coglionatore, folui clie cogliona,
schemliore
" ■ ihira, , , ,-
e, GarbeUBiura=I>arE del-
Coglionatiira, burla, >c
nsioue, corbellali
W cogllonaLure, l
cogl
CnrlItMteello, dfin. ii CDgllone,
^•mxsi per lo più. )d tenl^wana
■tf jiomo balordo e itgWofia,""
Il mauiEiBre di
e tema lobrìeia,
rlereanieBlo,iiu
iiiOM crapula
Conuuetlere, Imporre, ccniaiHla-
nrtlif o aìmili, vale mlrodiir
Kminare scandali U*
. IO e r altro
Camme Iti male, quegli cbe con-
> male tra T'
Cammelli lore,
lllore, per operatore, fi-
, e prendesi in nula '
Commovimento, I
TiStwo Q \oh>iiU=Pvr l«»M« t I
ati?a , dt compa-
)n compagno
_,_, , joinpBgno, ui
DiD)>agHc^Dtix=Vale onche
10 granile, e quasf Tuardi
nurc, quegli che Sene alimi
ballesimo od b cresliuB = D-
■10 come denomlnaiione affel-
d liiHnsichezin = Dello ad a
a nudo per derisioni
npaiElonare, aver conninsalone
upBulanolare , the compas-
npssslone, dolore dell' sllrui
Bpatetoimole , »gg. b uomo ,
'«e cbc bB compaùione
iiipalìiucnta,c(imtiauloiie, euiu-
rul, 0 di br l'altrui vogl
'er BdulBiione^indiire ri
ifoeenia, ¥Ele andare a' i
npfscere, lir la loalio al
ir «nlKlo, far casa gra
ttìando ili donna spesso i
D coperto di lignlncBre I
E pare mufr.pdji., degnarsi
Hompl ice cale, dileltevole
CuniplBdnienta , il compiacere.
Compiagnere e Coroplongere ,
' " "" "imlosl ÌBJora
Conipltamenle, clvllmenle, corte-
Compito, che hB le i^italiU che il
' ihleggoiio In penuna coatu-
Complnlo , per dotato di cum[ri-
c;nnn>lBcenzla, conipiacenia
Camiiiessu, ir(jl.=:Per amplesso,
oliliracclamenla
Comiillce, consaiWTole , ch'i a
parte con altri n mellere ad e-
secvilone qualche fìtta: né si
nlgllerebbe per nvienlurB la
iiuona parte
l'amplici U , ailr. di complice:
consorteria , parteclpaalone d!
"on/m.
lare, soB'erire, loljiri
(iapporinn—nfutr. pan., VB
|iri>oedere, adoperare —Per r
Ehlcdere, conccderi;, aver fon
di poter £ire
OomporlDt —
Comporta, coniixtlniento, tollersn-
u del credilure verso 11 dctil-
lore, il dargli tempo a pagare
OonipostaiDenle, ano. , accontiit-
menle, grozlosamenle^Per mo
Com|Kisleiia, laedeìUi, acgli
Diadeslia d' obito
. Compo.
Composto, ammodato, SKeiusta
-"-■InalicsPer accordatoli, p
—'-""- "-'- falso, bugi
lapotto,, VI
Per determinalo di conoerlo
,iier convinto, scoperta
-^ lucuif. per intasalo e aimìlr'
Coniproinre, approvare, amim
si io fatto, dar prova di si
Cauipugnere e Oooipiinoere , i
■ver compuuilone^Vaic
impunti
doIoratL
Compunzione, amiiioDe d'anlm
kCooiunlcare, conlerìre, far parli
clpe=Pef partecipare, diveni
"parlecipe^l'er praticare, coi
:
nniolcaliva, raellilil di tplegani
"""isegnare
^fune , n comunicare —
cBipciiir«, ttmt*
•u — D ii|(iiraL t lli|icni5<n »
traggiare=Purf BgnniL wt»
tener loggctlo
itore, olw coMot
uiiuuudliOIMi, eÒOCutOHn
Per vHipendla, oltrant*
CODCliidre , ileiiderare, e d wk
per solito desiderare dlIrtB or-
CondogUenza, U condoaUarc, 1*^ •
relanbealo di chMcnciw ^ •
alcuna pertona = Per m"* ■
CiMulDleiiu, dolorf. raBBDSt^ '
ConlDittdlare, ntiUr. i/<ai. . H^
WKOlre o sLmile := Per
n-Diced In proierbki ,
m ttiua 'Corda, o
Une J e vih nutnlfesta-
lo ugreto bcUmeiite a
Mmenle e mdu esser-
1 iiregaM=Con/«»ar(
ime, tetaa dlfflcoJM.
"a™ Yl"ft-/umi ta-
. per lueMf. I' usianiD
incere osopi-Bflara uno
r», che e" non posa»
bIciuib giugBficanl ,
dett — Per eonfurti-
!tre=ConìUao
I, eperoniB grande, pn
confidenza = Per fedi
lana I pli) segreU pen-
ta, confldenia
lonldenle
e , per nietaf. l' iLilnr
vincere a sopraSarc u
n maniera oh' e' non possa
Confiuo, amarrtlo, sba1onlllo =
Farcmifaso alcuno, vate irer-
gopisrln
Cungaudere, rallegrarsi insieme
Conjedare,dar congedo, dar eoni-
CoDgedo, licenza, comniiato, tal-
volta lempl. perndHione
Coogratolare, neutr. pan., ben-
ché talora sena» le narticclle
mi, ti, ài, espresae. Hallegrar-
9l con alcuno delle me felicità
]ngratnlailone,il congralnlurib
SI prende antlie per complimen-
ta che ai h per dimostrare at-
Irul il piacere che si prava per
le sue felicita
Cangregsiìone , le persone sda-
GaDlgllo.
f conigli i'B
Connlvenza.d iasimulai
opporsi ad ui
uiaziunc» n nvn
. , Che conosce ,
chi conasce-Per nub> solamen-
le, per cano3cenia=:Per grato,
riconoscente
snoscenzB, arstltudine^Vale an-
che amlgifarttii , pratica con
qualcheduflo = Onde far eoao-
icen:a , tale imparar a cono-
scere -y nre Amlciila
Conoscere, per g lutare, provare,
—vaporare, a)9aggiare=Per rV
t, afiliggere, tbtwtlKK,
ridurre a mal Hrmlne, vincere
= Per Importunare, ■
?iel .Bijinlf. ni "
venlore, delln[|ueiile
Contravveniiooé ,
re , prevarlcailone , Irasgres-
ContravverBlld, Contraiversìtade
e Conlrav tenilite , conlrayer-
sit, conlrarìelA
Controvvo||l]B, eonlro a voiUi
CanlrlboIslD, trUioIslD, afflitto
" — '-"— ' ■ colla »pe-
onlrlbulice
__— , a chemhei
niillL giovare , conc
vantaggio di checche
Contrlbulore, '
Gonlrlbuziane , canmrrUDcnta e
aiuto a ctefclKsiia
Contrlre, vtutr- pan-, aver con-
Irlittuie
CaatriitaDtenla, trataglio d'ani-
^ ma, aBknnq, trisiiiia
Conlrlitire, far Irtalo, travaglia-
-ì, perturbare, dar malinconia
-*■■ 'T ilgnit Raul —
vagUari
Per -■-
jireDder m
HBllralt
, <aaeerare, Iravaftllare, guastare
dice <U chi Dan obbedisce i n-
sble agli onOoi ed ai volo' "
maggiori di ti , cH Dio e«
Ugualmente per slmilll. fi**
di cbl al tien ImitaM ti t—
a dliubtldlreamoitoMMi
dlBulibldwiiia a n9<
re, o a tale che ti emat
come luperlore^Per oatai
lontumelie, ii^uria, vlUanlai
ContumelioiOi d
recctde allnil eoa imnWi <*
tnfaiUdlre, o icanùlcaMt *
Conturtiatare, cbe cootorba
CuuturbaihKie, canturb*|Mi
Convenevole, *iul, aumiilcM»
venevolroenle. *a iidMtiMS
fare i eoaeraaiotl , « iHA
ile farle •xrimanit=iidd- cati-
H-ine al dovere, conveniente,
iiuto, rsnlonevale, dicevole,
tlo, cpporluno
iTenevtilenia,Gonvenenza, con-
enlenin, Gonvencvolenc^CIA
he esnviene, l'onesto. Il con-
ivenevolniente e ConveneTOle-
lenle, che >i dine anche da("
»aelii ConBenevIlnienn, avt
in modo ranvenev ole, cond
grò, deeenleinente , ragion
)D=:Per clrìmonla
■donarsi, accoiuiril più per
0 faina alcuna eo»arr-Per prova-
re alimi II pibi ArìWn — Ppr
costringere
lonvlnclmento
prova, perauashine
Convlilare, dire convlno
GonvliUto, adiL da convlilare =
E In Ibna di tuit. colui che é
oltratigtalo con Ingiurie
anvlziatore, che convlziBi InglU'
rìalore. svIllanegKlBtQre, male-
Dn villo, inni urla di parale
<!ontoilow, cupido, avido
CoODeslBDienle, colore, eiciiU per
coonestare checcheiiila
CooneBUre, tirar a bene, scmare,
dar colore di gliutizia a ohec-
.1 — :. ,t. 1 , sembra mal
dimorare i
insieme— Per
mieno, oda,, da convertire e
da corner lerei^Per convertilo
da mala vita ■ buant=Per ri-
dallo colla perwna a eoi -'—
-'— -1» parte = Per
3 alcuna paru: =: rcr v,
1, posto oHU-vale per ce
■foiatrtirai iti fuga, vale
bllo 0
Cooperare, -neiitr.. operare In-
9ienie,Blovare,alutarcolroper3
Oooperalore, che coopera
Hoopersiione, Il cooperare
Coperchlella, (rode o altra slnill
pannare altrui
Coperta, per melaC pretesto, scu-
sa, apparenza
Coperto. Metterti o tuers al co-
perto, vale fiijurat. metterai,
o eaaere In aleuro
Coppa. Servir di coppa, vale Tar
da coppiert^la proverbio, tir-
uire uno di cappa ■ d! tnllel-
to, dlcesl quando al serve uno
puntualmente e bene In tntle
slr» ài voler fare una coj« e
ne ff un' slira
Coprire , per metaC oHCOndere ,
occuHBre=;Copri> la noce, di-
cesi dell'Impedire ad altrui l'es-
sere Inteso, ftvellBndD pili Car-
Corda. Toccare attrai una (or- ,
da, per melati vite psrlugll
coii alia sfugóla di slcuBS tt ,
bre, lo che illccsi Boeta loi-
cargli un (iuio=IUd1um ta
proverbio cki troppo Un la .
corda ta tlrappa, e vrie due ,
ehi vuole troppo, alla Sne per- ,
Coraggio, cuore , animo , ardire,
brivurKd'er desiderio, votonld
CorsgKloso,
1 snimo Intrepid
I malagevoli Imprese, ardili
Corale, add. di cuore, [
Corbare, andar gonfio, o graccbia
Corbellm, mlnclilonare, cuculia-
re, coglioiiBre, voce usala, si
quella che le due appresso, per
Corbellino. ftrtareifcorteJJnio,
vale ^e 11 manovale
Citrbo, in proverbio aipittari
il corto, vale aapellare chi luin
', trailo dal raeconlo di
I non riavere ad un gran pci-
10 il dovere di una cosa che il
E sospeso — Bar la conia i
uno, per melar, vale usare a^
UAila per cavargli di boccate-
greti D alcuna nollila
Cordiale, svisceralo, alTetluaio^
"eiiiieo cordiate, vale nen*»
ipilale^PrtWmncordiufc.ptf
CordiallM, ottr. di cordiale, ni-
sceratexia, aBbtto cordiale
Cordlalmenle, ou ' ""
- pais^ rammaricarli, n(H
Ji^caore
Cordogllenia, eordoglio
Cordoglio, dolore, lamento, alhn-
~ passione di cuore=E sor-
Uà, pianto che ai b sopra
orli=Per parole cnieciosei
I. Rompere 0 ficcar le car-
— '- — mpere U capo, dar
dfMrlafer=K per
cavargli di lesli la
1, -i^le recarsela' é
erbia=l
.„.ls com
l INltìil lU
gffon
le tì Tiava dalle cine
■, e !■ wgliiDge alla
principale
D Blmill, u corpo a
Mieli
■(no
If
Ai corpo, pasto
lata voglH, niF<
r. m corporale
Ha'tt eorpo, coiitrsrir
Mente = Per atlual
corpDrallld
Haatigare, rl<1iirre i
por Ireoo a rilegna:
I bili eommeiisl e
BlIi.rBTTfdcral emen
'eggert, dalle due irò
con « rtyo , govei
nto, H correggere —
ler metal., opi-
■enia Inlnppo
, fiiriosaraente,
le rsaloni e la vfr\ì&=Carrere
a verso, vale aiulare a aecon-
da^Correr dietro a uno, »ale
lalora ricercarne. nre|^rìo =
Correr itittro a tkifugge, *a1e
far del bene ■ chi noi vorreb-
be — Correre aMatio altrui,
vale asaallrlo, Invesllrhi^tn al-
ti vo algnif. — Correr lanve ,
nate, per melar, vale tirare ■
Rne cheechCiisla, o piuttosto edo-
renclo=Si dloe anche di chi to-
cappeUo 0 la berretta atlrui,
br fare uno. Ingannarla, aERl-
rarlo=(,'orr«r* in alcun pre-
gindUia, vate Incorrere alcun
preKludlilo = Correr una fai
coca^ e eoi^trla assolutamente
chessla !___
HI dice anche di latte le ape- -
:ionl del carpo e dell' alM»
jri'n, 0 per f animo, per
le venire in mente, venir nel-
mini'), oailere In pensiero^
r sCKullare
Etrasporlire mi don.
boAnfeoe dal- far
laemalaarnel con<
_
I tuo prò que\\i>
CDrTDIlort, ciHTOiiipilore
eiuii, idegnani
EruccioM
OnrrDllcJa , cor
Ubile
Comilhire, eerb.maic^ Gorrom-
CiHTUllDrB, corruilore
iIbiIdik, rotture^
Cor»^ Dare
renditflar'
cou rbe rI faccia si
e CDnyjiclare ad ihu|l
UFhe ntrrllandolu
Corte, tìomo di corti.
llElaiiu=Tale siiche
= Pigliar
■ meitiere,
(loocoliirt
Cailsggiare, br corte, Maa^
inuiTc 1 tiffiHrl, e (Kcìatmwm-
mticdfa- icnrr corte, ttmtmi
wvcrddanKQtE, coiWMiKm
.^orKn^atore, dw rarUtri
Cortemio, Io iloiu clw «affr
eluKnlit=OaitÌiU •ipmti»'
Rial»
orlCffiina, lo stOM (te Mrt
cerne, largo = nar A
renani cortttt, vale un v
le bracete avvolic inkaw *
pogKiatv al pello, da eWW,
in ilpilC d-^xlMo^n^M»
con inuiera eorltit =Cmtm
l(ar«t, vale eumod», (|W>-
largo, nll^ o «Jmlle
GorUieftgUnienla, Il cotIlHI^
rccorleila
Corleauflu^, br corttdhv*-
dere larganenle, »pmim>
IO sliBortle ed 0» ak «M:
■iMindere eoa Kual* ewli*
■Uè cvneile rtecvmle=ia M^
I«ia < |i«r sortMM, — fc^
0..1 quale tirecMano ^M
farei una graila, la (HM^H
f 'S^^ZS/^' f^èfa?""!" 'i/I
"ano
'Wo rS 'S'è , Dia ^"'Psco. / '""'■'ijfloiJrr" "^"lueiie.
i
— DIeiBroo
ttmu di' diclina periona ,
nn di chi ne irla svinccn
«Ole ella vlenKJVon soli
cuna fin ni cotto, ni ci
»■•« non ne «rter «sperL ^.^
oBita , noB lo volere In alcuiui
CoMia, per nctif, btile s Inna-
Dtorsni
Covurr, per metaf. riomlnare, si>-
- — — r, poM-^CoBs. -
11 male, Yile Sgursl. compor-
tarwla In dono, rdentE ftcendd
per torto, come si dlr^be con
«tra niebif.aOBare»ar{a = Ci>-
iiare II fuoco, dlceal di cbl (ta
di oontlnilo pnant si tUoeo per
CovWare, deiWerare
Oovldlgia, cupidigia
Collare , per tnelaf. pereuolere.
Crasso. Igno
!ilnilli,valel(«i-
rama urandisilnu , e In oMt
neceitarla e Imporlanle a *■-
pertj : error maoifeBM, e mh
Mutabile
sluml; oggidì dleol aeluFiuia-
n[:z;Per IO buono e ' ■ - ■-
r rispetta, rlvercnia
Crfaniare, CL ...
itumi. morigerare
), niorÌKcralo
re=Per nudrire, nllCTare
Creolo, luit., stryo, sMIevn, per-
sona dipendente, add^tntrc-
ato t malcreato, «i dice di cU
é di buoni o ealUvi coMuml
CreatuTBi ai dice d'nRni coaa erea-
pia »pec dell' uaiiKi=Per
„ISS
■otlo la
rttt nnin, o to' mut-ftef unii .
« alMdi, dkCHl di chi IceU onw
«Npessihin. osiiMtte atnnttv
«M» con chi « pio pOttn« Si -"
la uingna=D1cetl anche per
- _ nbino
Creaihine, per elezione
Credenu, il credera, la ftde =
PeropInlonp.penaienKperBrt-
dllo, alÌniB=Per secreleua, le-
vale dar fede, prealar fede, ere^
A teie:^" V «IO Ati credere ,
Qare a eridetua, pigliare a
Tedema e far cridensn, o al-
uiK.vale vedere 0 coiuprare ecc.,
iCDia Hcevere o dare U prezia
fate Jaiorare Benu aver di lu-
jilo ta ioercede::rar cKecelut-
Ila a eridmia, vate btìo len-
la oecaiiane, e per non nalla^
i eredeasa, poalo onu-, vale
n^a fede:Fer ugEla, pova
edere , aver fede altrin : e o1-
re al lentìiu. att. , »' adopera
mehe nel ntutr. e nel iie>"-
MM.=zPer aver opinhine,
Madenl, dtnl ad Inlendt
per andare, cammettere e
ni l<:d«=Per itlnwr ben
hr rastooe=CmJere,peisÌt
IHa=Per abblillre=Vale ar
Ha», da
Cregpello, Cn
laf. *tf. e [.
Yole
Cresta, per m
B«y;
la parola, il di
CrliUa ., ^es litlsiio,
tSTia.-"'""'"
e >l j come na.ionè
dlanrezzaliva d' oddio :^ Suoii
cTÌttianaccio, »l dice anche, in
modo tasso, d'uomo beile i:
dito, quello che »'he ad «ver
corrente
1 «Itnil : e per lo pili dlcesi
maoclaieofitrarh) di debito
che donna tempi., detto cosi
Prr opinione ebe ano ala in
lDM = Onde H«r< Al ere-
per iMherao
Crlitlanello, onilccluolo o dappo-
co, 0 di piccolo aliare
jeoeererWrto, dleeaidel-
nriillano, »iu(., per proprietà di
MTMine di ttims e di valore
oMiule dal popolo »" '«"i
Bedipl.=fla crittiaiio, aorta di
e etirre in credito di là-
vale coia adattala, conimevo-
e almill
le, buona; modo baaao
rio , dtcesl di coia da ere-
llrlbca, arte di censurare, e l'al-
re, yerb. moie, che cre-
OlOcare, tenaurare
Crlticalore, tert.m., che critica
*- «^-dolilade e Credu.
l^rltlentooe, Il crlUcare, criUe*
CrltlGhetlo, crlOco Ignorante o
aopiiiidne,fiil!aere"denM
, aiuto In credilo, in ri-
crlilcIsiDo, criHea, U crVUcare
Crolli .... .
ture di crocahl, che (srocohia
Croce. Farli II legno dtlla oro-
et , vilf TMIimc unnalnta =
Per iien», lomoenlo = finere
olirai in croce, o simili, Igu-
raL, vile Icnenilslo a badi o
Bus|jt9a, forell provar torncn-
lo=PDrre in crocce o slmili,
vale biasimare con maledMoni
e improperll = Far eroei, far
min, ^I|['I'>^<> irreoanl le brac-
cia Hi petlD a ga'm di croce,
in srgno di grande umiliazione,
di preijliicri ecc. = E bandiri
Grodele, dnC
pieno di crudaU
maio lo anor«
Crudelesn, cnMl
CrudeUU , Crude
iiKnte=Per cu
GmdelU, GradM
le , alruclu &
Irojipo caaUtia]
melar, crudele, aspro,
ccioio = E per inetaf.
omo Inesperto e seiR\A.
!i)l.=Per metaP. dlcesi
ineiMrlo e soro
Iccolo di alaliira, gfo-
\à snche teoipiice, In-
, semplice, inesperlo,
ICO praHcu
amo al DeIIudIo pia a-
padre e dilla madrt,
DauraL rais rancore,
lire. U bollire dell'ac-
nellB cuccnnia il alza
e, ha for&e dalo i>ri|ri-
ita bassa me Lafara, col-
si luol Jlgnlflcare il
repenllno de' sopra-
tu
ler dimnla o dibuo-
a, vale esier di catU-
nona candlilDnei pte-
I non pieghevole a vo-
cailalo e cullala. Pcn-
slmlllt. dlce^il di cblc-
ncciila tiare = Per dai' noia al
culo 0 slmllt^Ctfl urlar le pan-
the , vale slSi- oiloso sedendo
senza far eou alcuna
Ilio, inoltrare il calo, e un atto
fatto altrui per Ischemo e dls-
[)regio=^E figurai. In modo bas-
so, vale palejare i tàlli propri!
=iDlcianiD in modo proverbiale,
culo , di chi per aovereliia al-
legreiia quali non cape In sé
stesso , e ne dA de' segni con
poco garbo ; modo basso^J^rp-
re in cutoj modo basso, che
vale avere ■ noia, dlipreMare,
non isIXavire =:^ Fare altrui il
r-.ul rana, vale mal trnKarlo,
castigarlo, punirlo
Culto, per uomo ornalo, elegante
" — ■rre, llguraL molestare, lor-
ilare, allliigere l' anima ^=
esi anche per innamorare ar-
L^signif"
dicansi per dinotar co^l II pirh
ititiino ed il pia viio affetto ifei-
riOTf:^^er
(ludictr degna, dicevole^
tu- degna
Degnalo, blto dei^no, reni
DcgDDzIaiie, Il degnare
Degne wle, che denaa
Deffneiolni-- '- — '~ ~
eliberaiioiie, co*
prs aleun mniUi
[.rendereJer ri*
r Hto preso j
DeUcanienlo. F. e j
" DeircinufdeUGalJ
Delicamniente, lo I
Deena, a»al merilevole^Per con-
ileano, convenevole, proporalo- D
jisto = l]UtD sssotuL per >ge.
di persona, vale ecoellente, di
6 rande BSare, di ragguardeTt
! eonitli^one
Deietto, umilialo, avvillla, depre;
■0, d»m>«Blo
Delezione, abiezione
Delaiione, accusa
Delegare, deputai
iccusa seerela
linouere, prop*
insellila, e peri
data ad ahnino di poter esmil-
nare, oenleniiai-e ecc.
Desiabile, dllellablle
■», dlleiianienW, dUet-
l
Dclellare, la ileno die dlletlere
Delellazlone, dllellaaloiie I
Delelio, sait., acella::l'er dlaecr-
Del elione, oeelta
DellberaglDne, laaleaso che dell- I
berailone
Deliberare, neulr., diliber _
Per litaliJre, slabllire =: Per
deallmre , per liberare = B
netifr. pan., risolvere obIuiIIc
checcheHll
DellilDso, plcD"
molle-, eOeml
hrnilani
fcniateA., che
V rendersi Io-
idi lode ecc.,
IUllcval« , tn-
Benierto.'»\
Mie al III GUM
t Tolte In'sen-
=Dlr cheechtiila fra'iientl,
vale dlrlu con voce baau e o-
Beuramenle o h) cooSdenia ^
Binianere n difitl tccehl o a-
mangiar* j'ciWM allral a dan-
ti lecchi , vale non rII dar da
mangiare =E ligiiraL tVoD dar
nulla — Jlure u danti leechì ,
vale star sema operare, qnon
io! cado, o non s^arrlaenianda,
0 non avendo aviia^Auere uno
aKe 0 Ha ime It den-
j proverb. esprimente
! >l ragiona vulontfeH delle
£ che premano, a ehe dllei-
ludo, apoHllare^
lar. Bcoprlre, ualeaare
- dinUMla "^
fliiamenlo , denumiaxloiie ,
sifSs
Deplorabile, degno d'esser de-
&r,;»r— "■'""-•
II. vale eiier
lrt=Plgllària
KUeralalar
Deproruirae, compiamo, lamen-
WW ifornen-
tallone
va' (fnilf, tale
Deprnvare, far pravo, Kuuiare,
m; meurora
Dir ekcechti-
del Ruslo, del£ dollrlna, del
W, vale dWo
■V COD llberlUl coatumi, e tiailli; o vale cor-
1 1
rJia tBi\onf=Bati
lo deasa che ilsre U Eoore^^E
(altare il euort, lo itc»o che
■aSèrlra 11 cuore = Cateart il
cuori, ti dice del Ira vagliarli e
■blgottlrsl per Disia novella o
per acddenle lmprovv1io=Ca
- - ■■ " - 'livoglli pili
1, Indurlo a fore tulio
db die si vuole^Cat
la , Imporgli :
dar
il ei
, vale I
cesi iwr I
innegglar-
oanveriirs
Cupere, tatte
Cupidi U, Cop
.' triaut^Ci-epare il cuo-
re, vale senlir sonuuo dispia-
cere 0 dDlore=i>o™ il ciiorg.
Inalare raninio, aver l'ardire
-Da™ il fuare, o slmili, di-
!r espreulone d' amore ,
e teneraineDle —
■'■- ■"- -"-<i nel-
Cura, peiu!«r
affé Ilo, soli
Per EOvcrn
l'UQinrc, partandoili .
lenlesMi^Oare nel cu.. ., ^,.
tccararediare il cuore a chec-
chesiia, dicasi del volgervi 11
che di cuore=Oirs o'far chec- i
dere alla pi
''Zrào"'^
it^^Prinda
Depreeuhinc, preghiera, t nropr.
qoellB cbe si fa per d1>>rlire il
EamenlD, uniiìbilDne , opiires-
nepresBO, umile, liuw).
DerlUere e Diridci'e, acheroirE
lieiTsTe, dilegeiare
Drrldllure,i'«rb.iiiiiic.,r:be deridi
Derisibile, merllevole di Bctierno
LierrBV, siiti., OErisiuae
Derìaore e DÌrlsare, ferb. n
che deride
DeUrhere, figurar con por
Desiderabile, da essere desideralo
Dealderanienlo, desiderio
Desideranle, cbe desidera
Desiderare, diilderare, aiej
glia, appetire
DesIdei-alivameDle, uvp., io d
desiderativo
Desiderativo, desiderabile =
DesiderasBDieale, avv,, con desi-
Desideroso , ebe desidera = Per
desiderabile
Desidia, pigrizia
»"'" -lisiua-er diletto d simfle
Deaperare, disperare
DespetlD, su(l.,dis|i*Hw:nr w
pendio, dal ierb« teiyW»^
Desia, sveglialo, éb« Mi ànm
^er lueiaC vale «tUraiiMM
salace, Dero, rìgilaat*
Detiran, coudinre per wamm
deslrando. P. Addii -
Deilreiza, Ofnral. si
all' animo, e vale i
aagaslu
■ fiiEuraLper Blllaa,a((»
ietto, »^lt di naàti^
DeleslUiile, abbunincvair, «^
di essere de lutalo
lo, abbomlniti**. I
Detestazione, il deicsUK
Irae, maUÙcenle
Dettare, per gÌdiìIIl InKfam.
ammaestrare, e pni|ir. lun'^
rlrei^Per aeni|i]. dire
DeitO]«u«L, ftroliu iiiijiio=jii>^
«He al rfefto, lalc rinwiw*
al parere, e credere »i dirt *■
luslire, disperdere,
oeltere b loqquadro
ibegiìi, dtitrugce
dipCDdente, bduci)=
mala di splrllg
e buie, ImperverBore
'molo, vtìt bre ogni
rare II diavolo, dt;
ncere tn (leoni df-
itr metsr. dltpDtBrc
lAuitu.BVvnito.ibl-
moreTOle , di buon»
'wingare e II |
■uniEnte — Per raeit
ilucchevole per la ruE.,
Inde teiitr aietrla o gì
avvilirai , urolllanl, incWmrd,
piegare, oondlicenikre
)icilore. Dirli, inmth^ ohe ^tt,
peraratarc. aHiuAtere
)i»iBSnienlD, il dlnmire
NObinare, iB««Mar la fkmi iUnd
con maldicena, UAinre
llflhnnlan^ il dlBkun, limtm
IlOèrenu e inUcui. ititirrtat^.
P«r lite, diunniane, Mntn>>
difUcoild Delle bue operaiionl
Dlflldore, noD avFr fidenia, noa ti
-, „. dlÈld'e
nllllgnere
Dlfllnlre, decidere, tcrmir
DJrinimenta , li deBnlre, d
e ordinàrio
ij'orre, ripeniarlB
Digiuoo, per mclaf. vale lonea
prliailiHie di cbeccbeulK^^ni-
Mere il digiuno, vale talollBni
DlgnlU, Dicnittde e Ditinìlalc,
Olir, di draio, in senso d'ooo-
mote cvBditione e d' alto a-
jire=Fa> upelto oueslaxi, d
(icBwOe
Di^ntlnao, degno,
oMha d^mu
Digredire, per mela
ìloite, HTtini dalli
é In dbcarM
Oipei^one , b '
ilo tvincipalt ,_
per iBtr^iom utn Eou ; i
at ìm digredirò, euendo
■ppnrla iliìellD
DllellabilitA, DOeltibUUÉd* t
'-"-'"iute, aMr. di dP —
u aigreaire. eBcaoD niDB-
■111 parola U uli lignlB-
UHI
DImua
urareiiivwrc m gvpK ru^tm,
ligeoiaiK
IHgrBiiire, per pensare aeco sle»-
M »d ilcuaB eflu, e quaai ma-
«Ucandola non la poter iDihlot-
igrdmar9eli=Per
sf. allllggrre, tor-
tHticenre, met
DUipldaiMnlQ , sdalacqnaDienlo •_
BlBcqoare
DllBgglMDeoto, il dileggi!
Dileggiarne, -'^- -■'■——
"saia.-..
Dileggino, che dileggia, suiii
no, che H piglio guiio Jri
' l'iiina inoralo '
DilFiievole, che dlten*
Dileltiao, add- ete poMt il
Uletlo, plKere, gioia, gniM, M»
tenia d'animo con»- "
" per II pcnoDa di
beraiione, eoo ai
DlllcamenlB , lo aìmo co
Ito, dellGal^Ba
a, diliealena
Diliealamente , am., con
lena, geotiliDetile
. incatena, morMdnti. 41
DilliTiildare, per OMIaf. e
CUI., dlnoatrarai, »— ■
garB— Per chìcderi
DlmeDUco, di poca iMmorìa, che
mcnllcsto
Umenlire, dire » uno ch'e' non
i\tTO
QIbkuo, per rimesKi, amlliilo,
rfeilaiMto=f)/»'<>Ji' rn'ni, vale
•s|)cHl e cadenti [n segno <
a.vnal, rareize, atli
CBTtMfcJ'er alto cnmle
Wmealko, igg. dell'omo d ifml-
11, vate ftrallaiT, Inlriiueeo
Ej per perdonar*, rlmet-
mSSm
Hporlomenlo . modo di procede,
re ; parlinienlo, azione
diesala per suo paMatempo e
diletto: tpaaaarai, e prnjir, il
lollaziani pasiegeiando^E per
portarsi, procedere
lipono, aoilozo, B!>aisa, recrea-
«ione^^er porlBmenlo
Dlridere, deridere
niri^are, derìdere, schernire
Dirislone, derilione
Dirìaore, neri, iiioir, che deride
Diro, add, empio, crodele
"iromperB, per adirarli, venire
In dissordla , In dlaaenskine ,
tieatr. pati, ^Diromperli a
fare nnn coia, vale darsi, niel-
ler*l a farla senu ritegno, pre-
iJ^rmala,
imtuKio, Iardana = Per
Ser dipendere , stare
' uno=:PEr islar ter-
»imiio*erfc^ ut», per
-_- ,dinioranM. Indugio,
twdanza
Ohnostnrc. manifestare, far pa-
lue. dicliiBrare, provare— Per
■-In ilgnif.
. , li vedere, far
-J, apparire
liniiprare, denigrai
oecolalo, e sgg, il' osieqoic
limile, vale Boto, adulatorii
■dare, spogliare, scoprire,
Durando la carne noda
lare, pelare
Ilare, tor \it la pelle,
idente, Bgurat. e in
ore che aLtia nnalche
precipilani, scendere con im-
peto dalia rupe — E in signif
iierirr. anche talora fu adupe-
DisaSeiionare, levar l' affeiHone
DisaSéilonato, che ha levilo l'al-
fuione, diiaraorato
Disagevole .piena di miserie, di
Disaggradare, non esser a grailo,
dispTacer-
tagialaniente , avo., dlleglosa-
»KÌata, scomodo, tenia Bglo=
Per liisognoBO , privo di quelli
ippetlsce, che dod i sSeiìDiii
inaiare, restar A' tanajv, odia
lamalore, urrà, inaic, che di
DltimbSiItno, che non £ ambiti
IO, spagliata d' nnibiiìone
"' ■".,"!(«- di persona, n
antraria di amidilB
Disamorare, contrarlo d'InnuDD-
diicesi anche _ ,
lo ohe non conosce né ifictto,
nevolenia
Disamorevole, poco cortcte, poco
Dtiemorevalezu, contrario d'
marevoleiu^Per azione tge
Dlsailro, IneoaM
fortuna
DIsaltrlsMlo, riUe
considerata, nn^
non provvcdnU)
IÌB*Ff enluTRlo ,
=Per risolvere
Discaro, conlrarfi
Dìscerneiaa, il di
iscclla
e — Vtr dlcMirptore ,
re, inlerpretolore
E, d)>9l|»IDre
I dfidpare, acSpare =
nwgere, ridurre a nul-
acquore
a, xa[dteiu
, IniegnuuentD , SsUta-
' si dice spedatili, delle
ìli^BIicIplina , iJlcEBl
«itone del danl ta di-
iodeioti^Per'idioli
1 colpa, giuatillcaiioiii
enio. Il discDlparEl
', BC usare, scolpare
ire, disagiare, Ineom
__..fcrnnlo
di') che si c'canr>!sMtD
laconfldare, neiitr., KonUdarc,
dlIOdarB
ISGonÀirtanaB, iconfarto
iìcanlOrlsre , scaDForUre = la
BlERlf. ntutr.pais., ablKOttinl,
Mdilolararel
DIscaraHelare , scora KKla'^ ^ E^
DlEcorare , scorare , disanimare ,
Discordama , per dluloilnHania
di lolontA, d'opinione a slmUi
DlBEordare, per metat, vale ddh
essere concorde , e>sere di di-
versa opinione, lUacooienUre
Discorde, che discordi, che nOn è
a degli 111
Dlstordalore , eerb. male, che
discorda, discorde vale, lltlgiaso.
Discòrde vale, litigioso, amalordl
discordia, contraddlcente
Discordia, dlsaentlone, dlvlilanc.
Bo, riiruso, aiBconu
:nte, parlante, faTellsole
Discorrere, correre Intorno, scor-
rere, percorrertKcPeroorrere ,
cosi nel proprio sltinil. , come
nel llgnralo=Pcr ragionare, fa-
vcllorezPEr operare col dlacor-
■Miite,tuM»iueiitè,tBaiflmHite
altrui, non curanle.i
le ai delU o «Ile al
ce, miscredenle = I _. .
denir, vale far mular credeoiB
Dlscredenza , ineredullU , oslliu-
Dlicredere. non vtdere quelb che
ai f credulo allr» voli» = Dis-
credersi di una eoia In slgnir.
neiitr, pali. , dlcejl del venire
alla prova, ehl>rirai,= Disere-
con parole di qiialclie
Dlicrepanti- , ehe ha diicrenana
0 diiepsiw, discorde
D1icred>lo, scapilo nel i
dilla Dina
DIscredlIamenlD, discredi -
Ditcrepanis, dlijiarerc, discordia
Discrepare , aver dixreiiania ,
f—, discordare, dissentire
che hn 0 niosira dlscre-
; dlalinzione oeconciB=
Diarrelo,
pregiare
Disdegnare, averi
gnare, itit>arrii
Disdegnalo, adiri
DÌidefnalor«, e*
disdegna, cbc (
DIidegEiOk adeno
Diadegnoio, pten i
aprenante
Diadella, per dUi
onde aver diadi
disdetta, al tìee
do si ba la fbrl
Disdetto, tutt;^
DisdlGciaiD, aenu
loMlgfuoeo
a quei che si i
e, Ofura
;io, Ar d
Perlo, Inran
DljdottD, ign
Bmemoralo
Disennatii. nr
'Ss,,
?^'^"V«'.>"'"S-7''i.«;yL ■ "■WS
Intorno alle cose umablll, br
Dlsiirparare, scordare le cos
l' incllnukiDe , e forse incb
maimtìa
DislnngD«re e DIsinBngere, iofii
gè re, dlsilmulsre
DlGlnBntamenle , avv. , ilncers-
J, nOn OnlD, sincero
IHilniBnnire, siiannare
Dfilnianna, l'alio e l'cBèlto
dlidPitBqDarE
Dlslongmonnenlo, I' allo e 1'
Irlta del diEinnsmoraral
"' ' teutr. pali., le-
[■ anczìone della
Dklnlendere , no
lasciar d'in iene
Dlsinlereue, di^l! r--r-
uHle, non cnrama di Kuadi^fi-
Dlslnlereiaato , ehe t aeim inle
-reiie, die non co™ Il proprli
inleresse
Olslnvelb), per spedila, Uralica
pia Intendere,
del proprio
brio, rlveua, francbnu, de
DIaIsÙmi, Bonlrarlo di atinia , dls
Dliileale,Gh«niBncadl1ea1U,inBd(
l
Dltraemoralo, inwnionilo, ilupidc
Dlunientlre, ntenllre
. •-, demeiitare
Diimodan, lema niada,L.
Dlanamonire, neulr. post.
innaiDorato
Dianodirc, per mtut, nw cai»
rtre, iinegare, inuufèaMrc
Dimore, itnocnie di dlnaore
DlsiAliedleBle, disnbbUeoK
DiBDijbedIn, dlniblildlre
DIsobblIgsnle.chedltQMil^a» i
trarlo di abbllnnle, ufn, l» i
eivllf, a|ilicevDR
DiiobbllEtrc , cavar &' obban .
o|t)(idÌ ^ Bai pure In MpiiCJ ■
usare acaiicila , liir qoakM '
dispiacere
" ■-, In oggi pwrLdipff-
itaecendaM
peraona dlaoccupati
Mto; m al UM {««b
loTiifad'iBiiudhbiKft M
late tn btO a fc ^g*; a
!l)lnl£pv ■
levowaj* ^
Dlionorarp, torre r
Dlionore, ronlrario d'ondre, Infa
roÌB, «raogna. liluperiu^Pe
lUUinia di parole
Dliordlnare. pertnrbire e tonim
, turbare, guaala-
in quBÌ9Ìvogll[
■lira cosa
Diiordlnata, jier iniolenlP, Jlcen-
Dlaorganli
rar^ scuncertarii
Dlsorrare, disonorare, ed i
MHipl. non onorsre, prlvan
le comuni dimoatrailDni à'
Bisorrevole, oonlniria di orrevo-
le, ài poca a lima, abblellu
Qitparsre, dimenllcar Jo impara-
ISSS.
iperBgfoQe, dlsperulone
ìptTsrej, perdere In apcraiiia
•a»., e Ulora Dell' ulC. e tal
tm. . perder ta paiienu, dai
< alla disperazione
«rato, ibar di sperania,
età aaaalut. al dlcespeaiu t
ma che tia perduto tulio
; A rJdollo < diiperare di li
■Hare, dbpreglare^ ntufr
nrti , Innalfarire . prende
or^, dispregia tare
to, tutl-, oSeaa volontaria
ad ailrui a 9ne di dìspla-
onlB, fastidio, rlncrEBciraenta ;
=l'er dl8pregio=(idd. , dijpet-
lato, dlspreiialo, abbietto, vile,
dlsprexiablle
ispelluamenle, auu^ con dispel-
_Jmi
Diapelloio, che al compiace
Far dlspellu, di coiliitiil acor>E-
si, dispregiando, altiero = Per
vtle , abbielto , dijpreiaevole ,
ma ( snUqnato t da tuggirii
por cagione dell'equivoca al-
Disiriaci
__pìacei
Dliplac evale, dl^iiacente, rlncri
■cevole, ebe apporta diapiacei
Dlaplacevolmenle, nvv^eon luod
Blsplatalo. dia pietà lo
Dlipregevde , disprenablle, de-
gno d'eaner diaprcglala
Diapreglantc , ehe diipregla, dli-
preizanle
Dtapregiania, dlapreglo
Dispregiare, avere a tenere svile,
o Hgellare; contrarla di pre-
giare^ auolulameate non cn-
Diapreilato, tcnulo vile, ahblclto.
In nluna sUnu
Diipregialore , vcrb. Tnaio. , ttx
ifrcnileizi, dtionnu
DifMlata, per liMnitosa, dlBone-
9U> , che Don pmxt tnao di
lengc 0 d'altro, che pone tu
USD cale le recale del ilinta e
dell' onnto : e li lUee di coitu-
idI, di vomlnl e tlmiu
ilrelta di" lingue^ i»!e CmM- S
fpiineo *r
ubbidiice ' ^
dtiubbidln, traui«Bloae
Diipbidlre, trufrcSire, pod bIiIiI- '
adire obr eoe»*
llta
I, diacono 0 gro-
I di doe Ed eiiBD-
iu.disa
161S
'entlI^r^dlI•
-IverUcolo, nietef,, «ciisi, preleilo
DiverUmenlo , il divenire ^P«r
paaiatemM), spauo
Diverlirf, rtvalgersi sKrove, cri
Divido, ralbi, lulleoìtn, unia
Bllcndere mi altro = Per l^x-
dito, Bpsctdala
Dividevole, per ledliioBO, etic mcl-
, ,- irallalo, rsglo-
naineiitoi^Per pemlero
li vis are, immagiiiare , disegnare,
pensore^Jer descrivere e or-
dinatsmenle mostrarer^Per Ispie-
liallnguere, alt. e i
Divinia, perHcche»tc
Di voraiuoitn , apaccon e. lailiaiDOntl
DlTorare. Dieorart i liZri , va-
le leggerli prestiasimar^OiuD-
rar l<i strada, vale tarla pre-
_Ì5Dlo, per dipendente, aniico
DIvoilUBe, per ossequio, riverenza,
alleiione, dlpendenw o slmili^
Per soggeiione
Ditiilgarc, rar Gomune. far nolo
nti, piegnevi
le )u> luollo del
Boldludine, dolcwia, piaccre=Per
Diente, etu ba dulore = Per m
dr dolore , dlaplseere ,
psaSone/lamenlarsi, rammari.
DoloraiIaDe, dolorf , pena, passione
Datore, senUmenlo penosa a lar-
nenloso, il qaiiLe aiBlKge
■ Paidina ed 11 oorpo
Il qaiile aÌBlKge e croc-
cici
limo = Per Isventurala, .
amesttca, atg. d' udBM, «II* W-
niipa, trat&ibilc^ tO». MIM
Doiulnare, tìgaortuàlt
Dcmire, dare In daW^MMOTtf
dare-^onw, daat, draMMH
Domili TOr dono
Doiulore^ verb- mate., ebe doH
Donazione, l'stlo rlel daure.f
propr. arieiuuione liberiW, c«^
tese di una co», di un foitn.
di gioie e alinili
Donnaio e Donnaiolo , ootal (M
volentieri praUca culle ilaw
Donneare , are all' amare «A
donne, o coaiemar eun esM pR
ispasserai
)on'i£o
colle do
che prsllca v
BiKoitdi „ .
re t padrone
di ailrr' - -•-
Dormi, al dice in iwfeerM, Isivw
di dormliUoM , gltUgbr, *
Donafalluooa, lo iKuo, cbc *r
, il quale seioiirB foi . . .
sincope da duljilanzg, iste
ìiit, sDBpetlo ecc-
e, leiuere, aver paura, i
■e, BOspetlBre, e si usa
Bdeailalo, esperto, prati
(fr. bene ammaestrato
!, nome, debita, obbligo
are «econdo Ib legge o
e conieniloni del dTi'
I, dtvteia, rlccheixa, p
ind»ilenienle,copÌoiaineiile
ebbe che In mal acpao ; aie
Uè dlwiiMlo ; e nel ftmii
nbìilM=add., TBlorosa, gei
di Dsniera crsiiosa , di
=f er InDUnilD e deiOla
dlflidle
Dubilaruenli ,
Djliitante, che dubita
Uublloto, dubbiosa, paiirolo^ln-
Tece di pericoioBo
Duolo, pena, passione, dolore =
Per lame alo, pianto
DupllDlti, doppieEia, e per aluii-
Jlludine, nazione
Dur3niente,aFe.,Bapraini!nle,cru-
deliuenle, aceiiiaDienle In mo-
do che j duro da uiSre o da
paUre=Per diUcllmenle
Dnrei»!, aitr. di ditro::|'«r jnetaf.
hgldetis, aspre Ila, osti naso-
ne, caparbie Ir)
Duro, per rolmslo, ga){llafda= .
¥er doluj'osa, an]Sra=Fer cru-
dele, elferato^Per ostinato, Ine-
sorabiie^lcesi figurai, di colui
elle a
] ed é
e osso duro ■= I*er nirioso ,
spracei'ole, aspro, faHcoso, dll-
llcile^^er malagevole, danno-
so^^fer superbo, orgagHoso^
Dlcesl ad uomo cbc non abbia
buona apprensivo, al quale qua-
si proverbiaimeale sfdlce an-
attt.,eiiO, acoldcRle
lirofltto, euadBRnD
mloiK, enuaisami]
ave, CDU einpIeU
r c(iniplerc=Per it-
>pllrc::^vr litanie-
■Ir. (l'eiDulo, CRuil
BerìlÀ— Per >det .
é Mxe ila rlgelUnl
ik, aema (lieU, —
icurrere, Hfgglsrc
'qI inche ohe ali
DITtnle, garBg)(iu>M<
=DelKi ìtTcMB vBle
■ per «DiuUaioiHi e
lire encaiail, lodare
ile cncoRilaste
■Iure, t'itilirìata, «»•
le
cKlt, tara >p
ne, (lou, con eneriiia
le tu energia
le, mie superbia
irat, «no orgoglio ,
r metaf. allurigls, «i-
SguraL luperbia , ai-
Entrare, andare e penetrar dea-
lr«=ln alcune locialCHit ha Uit-
M di Bomlnelare; come tntro'
re In jmroie iegf iatenfii j
digli iimiil, delia caicinua, '
eoe, vale ; eainiaidBr a partare
drgl'IniercitlidiigU iiudii eecy
e filtrare ni citiniiifno. in bal-
- - i «Imiti vifUo-
sunlo, aeiiza ordiae, e si prei
de per lo pii) io liiiiilf. di ai
fàndu, diaoaealo, acelieralo
a peiuorB eoc.:*Br ad-
aiiuraocarsl , prendere a pre-
leggereiBnlrori nti fatti d'al-
cuno, vale metlersl a parlare
del falli di lul^nlrare in bal-
lo , SeitraL si dice uer comln-
eiarSaaNlvogliaiwaS^Peri-
ver che Are, accordarsi, adat-
larai = Entrare in altro, vale
mutar ragia iiamcnln
EBtmiD&tlere 1 liilromeUfire, In-
''odurre, dall' entrala a l'ac-
essa = G neulr. pan., Inlro-
I, furor paeUGo=:Seinpl. per
iisiute, colui che opera per
usiasllco, dello (U persona,
ale che £ mosto da entuilesnio,
he parta, che opera con entii-
jlioeare, sbagliare nel slgidC
serve a. pia cose che fra loro
sono diverse d' estere ^^ add, ,
ambiguo, dubbUi^iauv^ equlvo-
Equo, che ha In sé equlM, giusto
Eroe, Domo Illustre per virnislTi-
■ •«riKnarle ,
BrohaiMirte,
volta, vile
laule d[ poel» t
iiùo, ci6 che coslìlulsce
Errabonda, errante, ramingo,
pn1aa<i=yi>\f Bnehe che i cs
glorie di errore, die iriiluec ad
errore, o almill
Errsiite, che erra— Per Tojtibon-
Errare, andar qoB e » Bcn»« 8
per dove^^Taloi» >ì ado|ier« I
3ÌKni£. alt. col quu-lo imn ■
confuso = Elitre n
Erroiieamenlc, me,, i
Erronieo, erroneo
Errore, inganno dell' Intel Lello ,
abbaglio, ibBRllo, Bproposito^
Vale anohe I' errare , In Ingao-
prende nelaenso (l'iBseenanien
to, amnlMalraiuento
■Dilla In Il|nir. d' amniwslrare
esacerbare
Caageranle, che esagera
Eugeriire, agirandlre emfmk
Esa^^enluri^ , vtrb. mait., <M
Eiagerazhine , dlieono ttH fa-
EsigtUre , agitare ; IM dMMt
qualche coaa plià ctK oaHtn
tempio e ai nia per lo H< ad
lenlini. metBf>r. Iniportaodala
al moti dell'animo
Euldlre, etandire
Eaaltare, levare in alM^awM
aggrandire, accnMtrre, n»*-
rìi-dlinlld e gratti d' onori <<
prOpnet«, magni Dcareiin Mi
« oltre al slgnìf. ull., si ni* Kl
tituir. pa»i.=;l^r nultai*, »>
""■' — ■ per disoonvr* «•*■
iminailoiiB , enminMMMa ■ *
Esanime, che C :
anljiiaio, temi'
Esafìp
I. Uomif ottonila eiiHi-
wle dllwona vita, di
Mtnid, deeno d' iwere
U, EicovlBritade e K-
Itale, aitr. di «serupìa-
M di OMlunii che sia
jlo ifU alb-i
iBrrire, profferire, pre-
te t e*pctlienle
render ilare, rallegrare
muidareln tjilia, dar
■iModeggtjire — Per ao-
■tare In «lina
il|lie,M«GÌaiiieahrdal'
leato , esìUzioue , dubita
te, titubante, eBllsbondo
Esilio, cecidio, rovina
Eioraoile, benigno, arrenUevok
Eiordlre , cominciare , dar pdit-
Eiarlare , cercare di mnavere a
d' Indurre alcuna con eienudf
0 con ragioni a far ijuelln che
Esortatore , verb. inaia., ebe e-
rsgioiii « far q
F.Boao, «diosD
Eipcdlenti:, tu.
add., utile
EaperieniB ed E
E sileno,
EspcUbi
BtD mediante I'
Ilo, prilieo
deEiderabile
EspeLtalits, aspellaUra, eipelta-
Espetlazione, l' aspettare, lo stare
EBuianere,dal latina txplonaTe,
dichiarate, spiegare
Espiunalore , spiegulore , elie di-
ditam
Eaplsre, purgare
6e die di queil. , _
induce nell'anima 11 peccalQ
Espllari
Esplieauic,
Esjilicare, t
quella macelli*, che
II' anima 11 peccalQ =
esplot^re, intormanl, oer-
notliie
"^
S'S'i*'
,«'£'»«'•?;«»>«*■■
ile senu vcrgoiin>=
leone e cuor di ieri-
dice di otri >i nioilra
■Dlnoao, ed t coàw-
la a picela |««la ave,
leer. ed ataiUt, di Ixc-
Irc delle facezie
e piacevole nel dlM,
Mcompai^natD da glo-
\ buon limare
Ila arguto epiacerole
, ncu., in bcclp, a fiic-
olui die fff^ bene ■
pititnrdi, T. p. n.
a pictle «ale tratla-
■na, pieghevole
Hilnlcbe A oiale.ov-
Mla ohe hccla mgln
tiDreledifflculU, ren-
■eellerato, di male af-
erb. iimic. , che fa —
ofM d eloqaenii
, cbe ha facondia, elo-
I, iciocco, tenui HiHiri
Fagluolaia, nappolnla
u , aclnninitanglne
■ffloe
^10, e ebe pare golfo
ce pooo otala, scaltro
m dw a" Inflnge sem
I u le cote, e Mtttn
fagùtco, vaie partirli.
Falco, dicesi d'nomo iMIo ed H-
>ce,fa1s», raancheTole,Me
in GsrrlapDnde atI'stpelliólDK
_ alle promeaae
FallacenienlF, are. , con fallacia,
Ediamenle
Fallacia , Ibbb
D In parole
Poiianie, che
fallacia, Inganno
=Per mancare, venir meno^
Per lra))(redire. prevarhures
Per Ingannarli , sbagliare , er^
Che fàHa, faUinle
'■lleaii^ T. p.la„ errore, Mlania
'alllre, neuir.,bllBre = Per In-
iannare:=nii!eat anche dette co-
se che non CDrriI|ioniIano alta
noilra BspellaiionB=^fl(Hr» la
i=Per a
0, U fi
per bisarlo, che 6
Falsare, coDlrafla--
la sineert» di '
insannare
Falsino, che fa talliti
Fallato, finto, noa Vero^Jer bl-
sl Bealo
Falsatore, fainrìo
F aliegK'aff. "ndiir falsando
F«l9«lia, falsiti!, meu uiaU
fX<^ V. >.. blBltà
FaUldico.theillcciJfalso.nieiL _
Faliincare, Iklaare^Per dtiDOSfrar
Wlo
FaliiUcatore, verb.ma»c^ bbalar'
PiIslU, FUsitaile e Falsitele, villi
contrario della lealU , ed è abiti
Falso, (Uil. , làlsiti, seconda i di-
Fabura, falsila
Falli, luancameDlo. errare, diUal-
Fama, divolKomenlo casi di bcn«,
come di male, aia dello assolu-
■- senta agoiiuila di trtnc
E, si piglia ■- ■-
nciullena, baci itili g(ÌK
nfllullescaiueiilie, uti-.- >
1 modo di bodullu
nferina- Far la fanttrln* f
.«Here in /an/ir.M, rid*
11 ehi per suo laKfcnK mM
inlaaiB, per oidiAooG, |
Irtnslero
an tasi are, fentuticare
, per làncltitla^itiiit. r*
unificala ,
di gloria, d
divolgora le altrui buune
Fame, per metal deslderiu, bri
oliesiia=Per care
Fanuìlica, metal acido
Famigenlo, làmaia
Paul glia, per brigala lempL, coa-
Famliliars e Familiari
faiuigli», servilore =
Famiiilia, famigliare, servidore
FaniusiU,FaaiaiilaiIeeFa[nMìtS{
Famoia, di gran fama, chiaro
Per Insigne, nolo, pubblico
Fanatico, fiuiaE», spiritato
Fuiatiima , azione di Janalico ,
'— ■— - e pili propr. enliuiai
FanUneriB, màiiis
Is, tristizia. vu(<
Fantino, piccolo i.i
no ^DioiBmD j'.
k" '""""'"
Fan luccio , ,
semplice
Fantonacchi , u
"'-' — grand»,»
I, quegli che
Ilio, hai , ^__„
risre mescola e confòiule
lingue, slorpiBndolc
re. venire B&iU.lioIn si-
JdUi=^ fngnlt a{(., vale
I nolB, ledili, rlncreicliuen-
^^ modo di procedere ia-
io:^Pcr niiueB , «bbooil-
Mggli«e,9lucGhev ulani Ine,
koiètu. impiirtuulta di
« t fbMldloto
u, nolDbo, liuiii:
iiSi, rlncresccrolr, ledlo-
e reca molaHa^Per lide-
, 8liiiuB0=Fer inconten-
e, iDiaBlidìre, recare noia
me, asir. di fiutldlo, quan
lcJit»ole=Per iilanchi
'e, ciie duri lallct,
ll«a;:Per che di fauci
eoM, nle aBaUcanl per
Itali*; obc pia Domanr —
namo affaticariela
sa ridalla ad eHeltu^er làccen-
de, aUbrl, bisogne per niado di
procedere
Fallura , per conalgllo, soddncl-
PHvella. Il bvellBre=r«iu;- fauel-
In ad uno, vbIc noD volergli
(a\eiìirfr=ltcndar fautlla, vale
rappaclflcarst con ilcano, ritor-
nore a livellargli ^^ Perder la
e iella. Il dice di chi t marì-
ndo , e anche di chi rlniane
FavellanUi che favella
"■avellare, saie, f«vellanienio=;
manilbiiUrc, i conceHi dell' ani-
mo calle parnle, parlare, dire
nuli Vero, bdoro non verìsiniile,
come gtl apoMhl e le traaiòr-
mailonl di OvJdhi, Udora verì-
ilniile, come le no\eiIe del Boc-
caGcta=Per canioaiEJeT de-
rltlone, icheroo
FavalegKlare, per &r beBè, «ober-
Favontorc, v^niaacL,.ebB b-
vor*, che pr«t«ue
Favore igTuia cIm tt <
,g«kst' ,..„-.'-"''\ ^S;^>°f »ì:.%?:ì
re,rÌsolvtr*d*er (ormare, coni-
|>oiTe=Per couchiiidere E sn-
nodare «n eonb-alto^Pcr alTer-
Buire^Per Brrestvtì^Fernia-
re il piedt ù il pinta , vale
Icrnursi, posarafcfermnr l'a-
Tile «perarc férnismcnle
Pennati. «iMC^ Il iénnarsl
Fermo. Fermo della mente, \gìt
o ikLIa mente = Per forte .
Feroce, fiero, terribile, corar-
PerocitA. aitr. di feroce, fiere
tùj anlmosttA nel conittaltcre:
FicnraL per crudeltà
FtrAtiui, |ier nielat, vale diir
rlitìo, oslinalQ=agg. ed nom
^i^e anche di buon nenu, r
buato
Ferro. Bjiere di ferra , si dii
<U clit nel SUD operare^ diiuost
di eorpo^
truilcle
Allattar
itÒilUre rintei|no.Eliiri]il-
t«a ogntto di fue con >
r,-1
aMoH
— -targai ogntto
^Sfepi slbrza cbecelieBsla
- ^— le, per BcleE inli
e=Fer lolledio,
■mfw, per nwlaC, veeniema di
«««Me, affetto
**' per giubilo, olleBreiia —
,..i^=ar«Me, o allegra. Mela e
, nllegra, gioiosa, che h
:vale, Toce non gi-an follo
festevole, feslaole
Feiteggialo, accBreimln. I
dul^Per onorato con fH
Festevole, festante, tbilin
glocosamenle, lietamenti
uranienle
eitinare, sollecitare, iSi
esUnaiIone, v. 1-, il tesili
Festina, voce poco In Uso
lollecito, presto
allvo, per fsslerole, g
lolluievale
Feslaccia, voce poco In uà
pUmcnlD con parole fé;
tccog Ilenia Mela
estaso, allegro, gaudloi
FeUilo, putmlcnle, pieno
laha, favob, tandonia
'lacca, slreiilto, fpacasM
la sitnUit (tal remore et
Hacoalo, HguraL dleesl
'■— Illa In urandirainia
- ..laneana del biaogiic
Flacchezu, Agurat. vate
In GlA che appari, alle ci
la Dienle, alle vlrtudt
Fiacco, suit^ rovina, dbtf
strage, add-. He vale, it
Che ha jwca ilrtA, pò
alala. Aire spalla
piiRiier con inott), dare
'bTidrflne,v.a.,dellotli1el
yw *S«oio'^"^J eo9S "^ voW
pwt" ,
[^liJL
0, dcriilùna latta
[rida, n Bìmlle
tare, iihiribiiure
DSD, tanliisl''''"
taala fiiicoi
nche calieri
:9Un«nle =Itio-
DpplilD ha [om
, A prende In riRnlL
di pulentR , potato, oioderKla ,
che dlottilnienle s'adira = Per
metsf. si dice d' on che opera
con lenUtia in tulle le c(ue -
Fluttiinnle, per tranaltta, lacerto,
-'■■'-■iloio, 0 limile'
ire. Il IraslalD oomaneni. ha
" Inolio del propria ; vale
dubbiai», incerloi IrrC'
r turbaiione , an-
nulliiai
I <bre Mi pedsi
le equivoif nti Bt
nnm, malvagi
tVk di Hi
degli laioen II
ce dell'inlil»-
'ocaccìi. Bender pan per focue- '
eia, \sle render la pariglia
ocOBameiite, avi., grdenlemenM,
veemenlemenlefCDit ardore, con
Intenta dealderlo, ed In queita
n deitderla
Impelo, furia, andarne alo
'ogiiatu, llj;iiriit dello
ne, vele doppio, ^Imule
''ola, IllildJne, liKllameDlo
>, frelloloiD,
modo di
Folla, «loa.moltltiMBne; loitM-
>o che folta, prtSH
Poliaiiro, che 6 ioUle, «te
Falle, pano, alollo, matto, vano
Follare, folleggiare
colo
romoreg
'■nit-ir-ti»f ,!?■». «^.>aBme .
<fii!a^ -..1.-1.. .r«rs»i
mnnnr ««^
•" jii«.'»iin'"«.Tnf> 7 •-■;. -e: «.* t. . eìs*
•"ifiia.i-. ^j.. ■;.•.••:.>. i i**<wrw.
'«.var-f. i <»:i. «f. \ «■* ■• Vwwrso
y /r«iii'-»;»/ . . L. ." SKverSao -
che ^ien di fiiori di tau
alloggiare o mangiar k
Forbre, fare quel die i
\ìene. errare, peccare
For&ttó, «lar., mis&tto
ForfaUmray fiir&tlo. Il for
Formalizzare, nevrr. pass
ear sopra alcona còsa,
re in mala parte : qua!
troppo per sottile alli
delle cose
Formidabile, sparenloso^ti
Formidine, panra. timore
Fornire. Unire == Per Irai
desìstere, eessare=Per
rf. munirerrFornirfj q
sentimento che asiaax
malto com. . pure per
dere. somministrare o
orrero per servire a o
a fare ec.=Per csegidn
Fii-j.nr. ■r^.'rxi ".-;.-?: z: :%*:■ pirp=:Per istabillre
.-le K> . . jT-a*»:?- ì: c."wi t^- ì Fornuolo. Essere nel fo,
so*. -Mi».' T^crwT^Te vvrr- ìj5 si dice di chi è innan
j- r imiii -.'• -r r^ * . c:KCÀr>> di | vinto da altra veemente
w. r?ie-stf .• kjrt '«-..*= Per s»- • Forse. St tre o entrire \
M,\ì . X f.c- ••'i xx-àL etìf. t\ o «imili. vale «tare in
* !.■• !-<■ i:M-'« Ct'>mìnr;are a dahitare
F.v». •: ::«. .v_ rrm. e Tcr xe!j£. Forsooh-f . forse rz Si usa
: '^ìi'zx \ mente per dinotare noi
y :■•-•■ -.•..■• :V-c.T-. -■*::-,
■.!•' 1- ; * rs.» c»r- ■^r^e'^'e-
T,.'.. .< ■ «.^T '. ■""•;:•:.■-•.■».'» e j:e
tr- ji-':\r'*7 ■ PjL- ■. . :■l^••■■5.
F, -V'COifv. lar : r«j«e, ìv i-'i'-K
-u ■■,• .■■^-.''.■>s- ".« ? . ji *•>.!■•:
cnc * J.e .V.- k» .' ,enfv*<d, «-
x-itcj»t a <;.l4Ca V- . wiif
•;» orw-r F IjL'jTJl »l^e ;::-
Fvi>rHC!ere e F.'wtsff»», :if..
i-tj?.» M.» »«■'»&? ? ?».^Jl ij^^r.
.i" j.:-*^j .-d^-j, •.•■j::rv» ljoi>,
i'jhr Ji .^iftftv do^e si t3M\-»v
*5-j»ttfryL Per g»te. c:cè «s^iW»
ras certezza
Forie, tid^ che ha ròrte;
H5ten le così alle font
rimo c>nie a q 'tei le d
=Pcr di«cile, faticoso
le, du^o. strano, aspro.
vo!e:=Per ri'j.>roso, se
-j<a anche in siirnif. dì
ferir z^Ufre f-^rten^rb
■'. • uT'ir.. In cjmbìoessc
■:i rerbo, \ale \o stesse
<er ejjliardo=jrr. . f.
te. e^jliar iamente. era-
ter -Per ad a'ta voce =
teotamente. intensaraen
Fortemente . ji-r. . con fi
ZAf lìjr iamente
Fortidcare, afforzare, m un
roltorare, dare mÀggin
r. poli; vsle di'
ma , per nibeHa, dlsgrula ,
icninwnlo caIllvo=Pc
EFenw la (ferilino pi
IO , 91 dtce di qurllu
:te le cose tbiIsi) [itos,
«lare, pallr fortuna = Per
Xrare, Mici lare, beni^dirf '
quello algnlOiuto £ paci
■ftrtitHi, ■vvtntnroso =: Pei
'er Ibrlanoto, fbrhiìlo
andare fuor di
inelaC, vale
gir di prapuiltrj
»,ftT vlrld, Tfltorer^Per b;
i dominio , |>ote3bl=:Fer vie
aM=Di Jbi-ia 0 di tutta fOi
f wmW ai»., vile eoa viga-
^ eoa (ulto il potere — Eiier
i labra senia le usrtlcetli
', ti , li eec. per fefogmsi
I nalanl uso, violenti
Tcnlo , per BDibiilane
«are. Tu mi hai fra
IH ^ù iKriOHi e impoi
sete d'Iperbole colia q<
B)[arel, , "le jrandisfi-
e iniiDiiiaralo^lrtnsiia
ji mnledlea, che eom-
Fra^litd, ttgursl-, vaie dtboieiza
d anIniD. proDlivlUi a Oddere in
iàiiD, dsjipacuKiiie
Fralezza, troglllld, dcboleiia ; e
dlcesi delle cose nidteriali, non
che dell' aakoD^Per Isbigoltl-
lueiita fu uiata siiUeam. : ma
okeI urelibe modo oscuro
Framme Itera. Fraiitmettere In
lingua^ \aìe scilinguare
Frapoatnppe , eleslilanlane , pa-
itrioclaiw, fuggi btlCB
a — .._.!..... — (jg,^ („ (enjjre ,
nlrarlD di quel
intender a
Per ciarlare, fàTalegaiare
Frappola, laeiia, co» da nulla
Frapponeria, ciance, favole del
Frascjif nel numero del pliL, vale
baie, bB«BlUlle, frase iierìe^^i
lefiKlerl; e più coni, a danne
vane e leggiere
Frascheggiare, per burlare, bcflo-
Frsfl'cberla ,
:, voler la baia
h frascherie
Frascone, per .
BCiie, ciance, bagalleile
FresUigilare , per aJTaltara,, nei
brogliarsi nel parlare
Fraiteaere, eoprattenere , tenere
■ggiero, e oiie
'affollaral,
Furbaochiotta, rurbetia, rurbloello
Furbamente, avv., farbescumnle,
nitUiiosaiucnle, istuloineata
Furberìa, miUiJi ed uioitE da fur-
bo^E lalors vale utiuia
FurbeacBmenle, bUb maniera dei
liirbt
Furbeseo. Lingua o parlare far-
tfvrbo, latt., barattiere, Tagabon-
. JO, furfanle, iiuposlure^" '-
Mnesla aimllltiii^ne dlciamc
^B furbo a uunio deJla r
Ila \>\>ix=FttTbo in. che
^- , vale Jurbo in ettrfliiw
dn--fii prende alenila volli
riii'iiif , per impelli»
=Furore, prcio aiKb* Jukw-
nn parie, vale telo, anler» w
làn alcuna cosa ; ma ocfl bw
non li iiierebbP coil atulal*
fii«nle = furin-ir «i di» w*'
qiiell' ìmpeti) elle eccll» 1» •►
U, Il buia» a iKiriarti >>■-
porre o dir comi sirienU»"*
= A furar* o a ar>m fHfrt.
nodo «i-erft,, vatr tarBM"'»
gailnevabiMM
'urto, ladroneodo. mnn
rubala = Per oietaC oi
<ieo e 'cabbadde
ire , InKflnnare , ninnlBre —
i(r. pBJi., farsi beffe = E
irr. 'iiiol. burlare, icherza-
:E DgUTBt. Inlertenerst, ba-
sarti per pBUar iFmna
■smIljlaiiMiocheeabbiideo
ItBFC, eerh. masch., the e«b-
lnmimaiore, giuntatore
nrofe-liiM nneyole,biirlevole
BjburlB, ceSb, Rrnoco, scher-
aWgiioj-e a 3^0, T«!e pi-
w In RJuocD, in lacherzo =
'Ji jnMO di eAeoefteij/iij VB-
lon arae conio, ridersene
Ibrc, Bf^ural. per credere,
mio, aeg. a ingegno, cer-
ii=ai'j>. , gagtiBniamuite
utìaggine , acempi aggine
■cchezia grande
oBcrio , gagilol&Mine, atto
lo in gaglVofficFigural. pei
a ila gBgiiDDi), sudiceria, por
tesle»oInienlB , piacevolmente,
glocogaiuenle
iBÌeiia, allegrezza che si scorge
nelle persone llele e conlenle
;bìq. allegra, lieto, bella e ftste-
IbIb. Dì gala, polla aiieerb^ VB-
le fra«»uienle, alleerai — '-
ili gala, flgurnt. vaie stare al-
legraoieDle, sgnaziiare
inlgale, genOle, eraalnso, gr'-
elngante ne modi, ne'cosku
nel vestire; dato agli ami
ninnicroso nel caniersire, s|
Gaiantito, amoreggiarne nto , ear-
tcEKio che si là alVadunnB Jitra-
ntiiite 1 cicisbeato, clcisbi^atura
Galanterìa, bel modo, geamezia
nel tratto e nel procedere, garbo,
aiienentexzE:Per atto di galan-
te D timlle
Gfllanliare, v.p.u., galnnleggiare,
amoreggiare, Are 11 Ealanle
GnianluaTRO, uomo da bene, onO'
GoldenIe,v. il, da galdere,Ghe gode
Gnidio, gandla
Galeare , Ingannare, giuntare. II-
laimeare
Gtttellire, beffare
"aleonaccio , manlgoldacclo, fan-
lonaocio, noino di grande sta-
tura, joa pollrane e disutile
Galeone, si ibb per inanlgoldu,
guidone, che non ha voglia di
lavorare, uom grandacclo e da
Gallarle, allegrezca eccessiva,
manireslalB con gestl^For gal-
loria, vale galluzeare
Uailorlare, niulr. pati., galhii-
MTC, far galloria
Gailiiizaie, rallegrarsi soverchia-
erba di
le t nl-
lUparh
tntersare impravviaani<nle al-
le gambe di chi camiiuM un Garga, .. _.
piede a illro, per farlo cadere mascagno
Gens, voglta grande, onde /ur- "■
o aUDlil, alcuna noia iJiiiaini, i -i^ - ^^u.^..».».
vele rarla con voglia o guslo Gu-osu, amator
p£r meuC , vale li
cavar dì cervello ,
Ganimede, GBCBZIbe Ilo, profUnuno, Gare
operaio con gdr
ohe I Garrevole, ebe sa,
'- grjdsnoa
la , compclcniB
, compelere, ostinarai t
Gar
.. pari, deg
sgriiiare e riurej
naccianda altrià
Garrilore, eert. in
Garbacelo, sgarbo.
Garbare, altagi lare, guslare, f
Garbalamente,
con garbo
UOHO
1635
Gaudiare, fodere
Gaudio, aUegrezza, commovimen-
to dell' aiumo placido, modera-
to, e aecondo ragione prodotto
dal conseguimento d'alcun bene
Gaudioso, pieno di gaudio
Gavana , romore i atrepito latto
■ per aUegrexxa, v. p. u.
Gavaziamento, il gavazzare
Gtraazare , rallegrarsi smodera-
liaiefitos figure strepito
GavttXD, V. p. u^ il gavazzare
Gavlltare, men usato che cavilla-
re, aoflsUcamente interpretare,
e invenUr ragioni false, ctie
abbian sembianza di verità; e
•i dice più die di altro di dis-
pnte e di liU
Gavillare, perà, moiclL, più com.
caviUatóre
Gelato e Gielato, flgurat per im-
paorito, timoroso, spaventato
Gddra, moltitudine, truppa di
Mca stima
Gooeameote, a»v^ con gelosia
fidoaia, passione e travaglio d'a-
atano degli amanti , per timor
die altri non goda la cosa da
loro aniata=I< igurat si trasfe-
risce ad altri sospetti o timori
Geloso, travagliato da gelosia =
Per sollecito, pauroso
Gemebondo, gemente, ctie geme
Gemente , clie geme = Per pian-
gente, ette si lamenta
Geniere e (ìemìre, per lagrimare
e |iiangcre pianamente
canuto, pianto
^J[^erositd, nobiltà e grandezza
f%' animo tratto da cliiara e no-
fe^"^ generazione, liberalità
Sieroso, clie lia generosità, li-
'^rale
ada, generazione vile, abbietta
sciagurata
lialità, simpatia, propensione
i gradimento o di affetto
lio, per inclinazione "
genio, vale compiacere
Gentaglia, gente vfle e abbietta ,
canaglia, genia
Gentame. gentaglia, canaglia, gen-
te abbietta
Gente, moltitudine di uomini, na-
zione , popolo = Per parenti e
congiunUrTalvolta dicesì sempl.
per persone, uomini in genera-
le=Èuana gente, vale persone
cbe sono bene in essere^ degne
e compariscenti per ogni rispet-
to = Di bassa gente , vale di
schiatta ignobile, di razza vile
e plebea=add., gentile, nobile,
grazioso
Gentéa, gentaglia, vii moltitudine
di gente
Gentile, propr. usasi per contra-
rio di duro, zotico, rozzo, villa-
noc=Per contrario di troppo ga-
gliardo e rozzo nei parlare
Gentilesco, di beli' aria, di nobile
o di grazioso aspetto
Gentilezza, qualità di clii è di con-
dkione gentile. Nobiltà, ed usia-
mo in signif. di cortesia, bella
maniera, leggiadria, amorevo-
lezza=rper delicatezza di com-
plessione
Gerbola, v. b., add., usato talvol-
ta in forza di sust.. giovane va-
nerello ciie sta sulle mode ; ed
anche uomo volubile , di poco
senno, o criterio
Gesta, usato oggidì solamente nel
numero del più, e dicesi egual-
mente le geste e le gesta. Im-
presa, fatto, azione e per lo più
si dice di cose grandi e memo-
rabili = E anUcainente usavasi
per stirpe, schiatta, progenie=
Per turba, gente
Gesto, per impresa, fatto glorioso
= Per cura, governo , provve-
dimento
fletto = ilndare ^ ,
«lacere, aggradire = Dar ncr. \ ale sospirare—Gettar mouo ,
parola, o aìniitf di cheecheiiia ,
vaie GomlDGbrne trettalo , in-
iradurre discorso = Gillar a
tirra. Vale ■bbattere, rovinare,
splBnlare=e<irare al volto , o
in faccia, vsic rinfacciare, rim-
provwarezGeKor via, Yale rl-
muorer da tt ebeccbesBla, come
tuiitUe, lupcrllna, dannoso, no-
vale dl>p«raral, iWgft'rsi, man-
darsi aaà«=tlctlare in orodo.
vale Imputare^Geliai
env!sk^Gettare la
gli ocefti, lale voi
una coaa per un'altra, Inganna-
re, ftr Iraiederc
Gbemindla^ per inganno, baratte-
Ghenolre, nmff. pass., attowar
si, BiiufTarsi intieniF=Per metaf.
Ghetto, fare un gli'lto , a uni
sinagoga, si dice quando molti
'—' '"-a dir- ■' '-■-
il pen
maie=ireuarii mvita
ed nna cosa, tale appll-
0, capri*
leroqiull
piego per amvaN
fanuallcare^ln H
oercare, Indagnf^
ibiriblazatore, veé
gUrfbtna i
Giarlbluo, uprid
eblriblzioto, pleid
Glaciinento, nwta^
Giambnre, burl>r<S
Gianibecgiiu'e , df
ucoci&re, deridi
Giarda, ti usa ini
loro; onde bnno una confiulo-
ne , come sembra quella decli
Ebrei quando cantano nelle lo-
Ghiandone, uomo buono a poco
ancorcbe lU persona grande, gì
Gbien Gbien, modo anUco di be:
tìire altrui, ed è proprio de' tsn
clulli , lo sleaao cbe limu 1/nii
Ghiotto, villoso di villo di gola,
avido di eibl e di bevande de-
licate, appetitoso, gustoso -Per
laetat bramoiD, volonteroso, o
dedderabile, appellbilc=Per vl-
iloso,odinialabre=Jfere
certo ghiotto , Tale avere
GbtottauerlB, icelloratezia, opera
da ghiottone , do£ da uomo di
Ghtotlofnla. per avIdllàzPer mclaf.
Ghiri btizBiDentD , 11 ghirìblizare
. vanaalari
Gelo. faA
ra allibbiace^
Giganteggiare, eoa
soiTaslare corni
trosialo farsi o l
Giocante, lo tleaiq
(iiocare, la sterna^
Glocbevole, pisc<H
■ irlevol« '
r-' ischcrio ^
Gioco, lo alesso d
"' iona. e Gtig
1eu<
■fl tur
B Giocolo
- Gioconda me ale, ai-e^ con glocon
=- GiwDndsre, elare in giocondità
" <rlter gltMOndamenlc , soUuzb
■ rt, aJlegrare
" Gu«an4eiu, men nulo che t\o
* conili t«
GlDCondlld, e al modosnllcB Glo-
^ condttadeeGlacDndllate, ' ' '
MBdo, che ha ttlols, lieto, k'o-
Jilettino
lieto, alletjro, fri tevolF=
~ seberio e da giuoco r^
ilento, soddisfallo, ir- '
itlquaia
mtmt», v.b. e n.u., ineil», fred
" Ihira ! alcuni hanno uiir detti
>* ' Qat*r p« metaf., *b1« seriittì i
•omralone = Dlceil anehe 1' u
; Gkija, nneùrez^ «labllo, lellilD
' B&iiaaie, che Iid rIoIb, allcgrexia
•llCfren.
Gioioumen.
riocondan
. BfllMa,vlei
■.r conlenlo e pei
asu. , con rIoIB;
cnlorPer che rallegra,
fcila , rallein-nrsl , eisere coii-
MBla=ln Blgnlf. ai(„ per vode-
»e, paiteiifrt=iuil. , gloVnpe ,
Smto , V. p, a^ contento, loddlt-
-- far gite lunghe
0 frequentÌT=Per persesultare
si dice di colui, eh;
e nell'etA tn la glarenld e
puerlila, onde non pud —
ancora il dticorai salda
r.lo canaglia, moltitudine di g
Glovanaitro. glaranscclo
. qudlU di e
:=AI!egrla, plaeerale
coiti!
' - ■- volubims, r
GlrindnlarCi fanlai
OnndollDO, ginU
fitto a arìiMÌo, buideraols
;3.'j,,_,..,
e etn^^^Pigurat. tale lot
e, oimparlare^ non
--— ■-enlo=Ìandu,
Giuiiilanle, cbe allibili
GlobllaniB, Blubibzlone, giubila
Giubilare e eiiibbllara, br feata,
RlubUo e alleareia
Glubiiirore e Étubbils
majoft, che
GiubltuslDue e <
„ bito, gioia, allagreiia
Gialfillo, V. p. IL, giubilailone
lo e Glnbbiloi ctodo e wt I
mostra 11 ga-idlo •lell'rttai 1
■iiie,eiililc«munniienl«(hv' '
Ite. c6e ipuoca
mSiSà
), valenterlai- , .
. _. calcagna , ««le ft(fM
=Per mettere pegu^ «Nlrt'
^, per oatlMlo, iBcr»-
urr..rlMl<<«>*-
lUmirc, iar titiidliio omI Ma*
carne cattivo ^= Per inali
Pcrpenaare con satMtu e C*'
lìlndice. Bittr gixaUm opati,
vale euer glmUte m CMB p**
KÌ3, e lUttMt per lOMMBVt
■oonTeBevakaH di dtwa
■Dioriti s'arroga CIA ete**^
tri gli donla «mar dato
Giudlcio e Giubilo, per pamf >
lfcnt*=iPerKn-
tad«nii=E per
Irtwe, fraudare,
lire, Irappolan
ilchlacc(aegiu-
t 0 al boccone
jc liMa1a|>plsrto,
prenderla ad In-
rare, acchlsppa-
hims lunga, gta-
■!., tltegramcnle
Ida intico Giuli-
Ihte, gloTlaliM,
Kenlo, gioioso
Mngninare lol-
hrbD, triimtore
ria, bu-atlerlii,
sia di luB proftj^on«=ltjdara
□1 giuoco , vale illendere eoa
■pplleailone al negozio o pro-
fessione che i) ha Ira mano^Pi-
-— ..«J auppDche-
■o, UTlV«Kl=PeT
fer ingannalo
liIrì'À''
illira, CDiiKÌiira. voce oKfl n. u.
iluracchlaliienu;, i. b., giuramen-
to aenia nrcesalu, accompagna-
to per lo pia da besleniaile ed
Imprecazioni
piuramrnto, afl^rmailone d' luui
ODU col chiamare Iddio o le eo-
se sacre In teatlmoBiania della
ierlU=Per iiro messa «olenne
di esegnlre checcheasla
Giurare, cblamare Iddio e I Santi,
0 le cose aaere In tettlmonlan-
za per corroborare II aua del-
to^Per promettere d'oiserta-
re oon gluramenlojSi disse per
tiluralore, verh, initicb., che giù-
Teuo a glnrare iier poco e va-
namenle
le giu-
Gliin
il giurar*, glursmcnla^
rar niuro iTiuiaiiìno, (ir giù-
Giuslamenle, avu., con alnitlila,
rettamente, con IntegrlU, con
buona ragione, ragionevolmente,
meritalaniente = Per comoda-
Giusi ificslD , per licnsglo , direao
giDne, scolntmcnla, scnaa
Cioitttia , Islvolla 9I nab dire ad
■Icuiw jier Ingiuria, e vile nuan-
TalvolU Importa lEmpl. radane
Gloria, lode data con lama e coa-
genso universale
Gloriare, lodare, msgnlllcare . e
dar lode eiloiia=Eiieulr.pi><.,
prender Klaria di sé medeilmu
e del aiiol mici, vantarsi
Glorioso, per pieno di vanta, va-
aBglarloso=Per giubilante, glo-
Gnocca , per nielaf. i>Brlandusl
d'uonui comune, vale grnssola-
no, londo, goflb
Gnorri, Ignoranle^Fa. ..j..,....
Balere di non sapere, modo lo-
n^datUco e basto, e mor d'uso
GoEciotare, al diee in mudo basso
dell' eisere iDDamoralo vecmen-
Mmenle
Gocciolone , epilelo che si dit al-
trui per iBciieno , come anche
bacotltone, baccMUoni , pin-
ckellone, e si TalH, che laoto i
\iuiiQria, afu o fnriHi!
Goffeiza, goB^alne
GaBi>, sdoocD, Incito , tcìniuAi. i :
=BMlur joffD, rhnaiwr brtU» r.
GoEna, si dice per Ingiuna, i|MiI k
degno della Rnrm '■•
ile, smoderato dcaMerlo di (di. i.
Itlilallornta, peccata di (oI^P' \
Gole, amod erato
Slilallornta,
isiti=Per „„._.
ajianlB=l'er appcuio u <
modo non usabi
Colare, agofnore, appetire
Godente, che gode
Godere , pigliarsi gusla e diletta
di quello che si possiede, ralle-
graral^Coder t' animo, itculr.
giabllare, glolre=Per darsi buon
tempo, piallar diletta loangian-
do, che anche si dice tguasta-
TI, trionfare, far buona eira,
-^^'godere , dilello
*. mmch., che jtode,
bvon eorapagna, che uiaogia ro-
Goduta, bagordo, allegria, seialo,
G offa g Bine, goffe ria.scempiagKlne,
Coffanientc, onw. , con golEc Ha .
GoiTegglare, dare iti
rar aufluneale
Gofléria, atti 0 parale da |sft
Goffeiza, goB^aloe
Goffa, sdoocD, Inetto, tcìniuAi.
■Itade e Golòaitate , ghloitsnN I
Bildita di Itola , pteoto lU pli
^^Et- metaf. dieeii di n«-
que desiderio a bh'IIU di 4»
pcronolerlo
Gonllato, per ■ . .
"■— " Boptrbla. di alKW>
pernieliiL mIuIbM''
Go'nfliwiri . dlceai i<r dfi*^ j
e con niado baiM a prruMM)
In sOBfia, vale parolone,
■e, l'allegrare, giubilare,
loveril per una ccrln m-
dleiireziB
alta, roiio, ^ Talora di-
X dispreuo a fòreie o
ino
re, regwrti, aver oiira,
;dere cai penaiero e col-
iB'li)«wn{eiilben«»ere
che i (Otto la BBB cnato-
aiurÌ3dUlone=(JaaiÌ an-
slgnir. di cutrarc
pn* nietsf. tdegno , odio
Illa e GaituvIgUo, empi-
djfOKO,91faviiio,ma-
fulo In >ll«greiM e in
t cpropr.diceai di quello
A dopo eea», allruiranll
intigno
litanìe, ohe gonovigHe
■Ilare, star io gonovlglia,
ore, che fovella «gial ,
a pregiudizio altrui
wto, il n-adlre
■(pvdfret avere in pre-
iMMtfr^plMcre, eaaip>>-
apcrare In grado d'alca-
■" -Jare df grada in gni-
etM per nndare D<
M. del verbo Ialino
are, provet-nente esso alesio
Binane grailut,.cìit \aì passo
idiio, grato, Bcoello, caro
Gradlvamente , voce fuori d' uso.
gradilo
^rafBatanH, piechìapella, Ipoerit
iralAo, per melail vaie jimor-l
Granchio. iVhooo grantkio, lo
sieuo che miDtrO' saloe, e di>
eeil d' uno •cimunElo, e che tìi-
bis nua%e ixw e aolocche olit
ranci porro. Pigliare ira jranri-
porro , vale lo stesio ohe pU
gliart un graiic/ijo, fare un
Granclre , uncinare , pigliar non
GrandavldO, srandenienle avida,
avldlsilroo, ardentlstiaio
Grandegilinte, che (randeggli
Orandeigiare, euere grande, mo-
«Irartl grande=Per aver inn-
dlgla, &r del grand*
Grandemenle, aim, eoa nandex-
xar^er nahIInwaK, altaraenle
Grandena.Criiiidraaa d'animo,
ver maffnanhniu, grandigia
grandigia, gran-
indeiuto.v
ina D<
«tiza d' inlnio=:Per alierigia
C>nndllDq«raa, maniera grandi»
sa di parlare, niBRniloquenza .
Grandlcrla, corbelleria, cosa di
idocctk V. p. 0.
Grano, rflcesi di [lersono groaio
iena o slupida, o di corlo Inlen-
dlmcnlO^gEiunlo a rUo, ttle
siDodernlo, in cui le gote par
che divengano enflale come i>cr
grasseua
Gratsmenle, aru., con ffratltudlnr,
carBn]enler:P(^r allentamente e
con piacerei^Per taratili tamenle
essD^Per beneficio o coi» gra-
ta altrui
GraHvo. grolnllo
Grato, tutl„ volontà, voelia, pla-
cere^Per gr»llludine=iH grato,
pOBlo DPiF, vele volontsrlamen-
le, «enia preinlo^Oi èboii gra-
te, di buon gradoni prnlo, po-
che Heonosce 1 beneflcH , e
ìft rteDPdtvole;=Per colui che
(i graila^Per accetto al pala-
lo, al i(u<l<>, al dice anche di clA
che di contraasegno di grati-
l:
graliUcnre
. rslaitsmente, airv^ prrgmk
Rratnilo, dato per gncU [t
"raiDlante , dia irnUqXn «
altri delle mie ttìicOt ^
- con altri defiTwt?* ji
. ipf ie fislteiU «•
Gratulnlode, li grtcdml ^
'ravarnento, peso, (■•(«■■,« l»
piuttosto i'efiénoSbtftt» t,
ao di aggravare II cwy» . ti,
ravare, peraccniare. bMnM ^j
^Pep Buliecitare B«aiBie«i^ In
~ Insullsre, f>rtaftlT\m 1»
■"-■ ' ^'Jfg t
caia, vai iCsfiin'.
Gravemente, acr. ,
Per perìcolo «ani
gravlH, aerìètit =
Incumbenia
uia , bclteiia <
il ad nmu-
e, ^vore zzÀver gratta con
«Ida z=l'er lo ringraiiire per
HDo (li crMItudlDi! del ben«-
ido, o fuTor rÌBB™to=Fa7-
rnMla, per rìngnaitre
tSianMii, r. b. . amaraa di iili[
I 11 «TUiofC
taf giare, o
Ide B Grsiii
Il piaeevolE per
7r soIIdxzo
«ntlCD Graziosl-
a\E, gentil*iM,
rnlews, legRia-
eoteiia^Per tàioretole, be-
|«mc=Per Kralo, gradito=Per
■io, per (irarfa quasi gratulla
■■Ire, renili!r grazia
Klro. HTBiioso, favorevole
1., con greltcuB,
EhilM
itteiia. (irellezia
>a Bilaeris, aptinrci
!ttiludlnF, gre liei;
OGiolo, BhirlLimo,
darv, nundEir fuori
ho aoDiio e strep
Rk F»
e, riprendere — Un
r-uomo, vale chle
'SO e ■lula=Cri((a.
pttìi, mamk., che in'lda
do, cJamore
:chegri,l«ntf
BurB, )ra a simllL >gI niiine
el pili riiceai aridi, e U grl,
la nmiore=J/ior ffri-
■■naai'e, grida
Grifo. (/(Inerii il grifo alle spite
altrui, moda nu-beaco, die al
usa In slgnlf. di oripalBre;Ban-
glare Iniiiainente alle speaC il-
Irui=TalarB dioesi per lieherzo
0 acherno, del tiao dell' uomo,
ed in lariicolare della bocca ,
^Torcer il grifo, vale convol-
to lorto, mostrare lit dlsappro-
vare, O dlspreziare alcuna cou
Irillo, Itrllli, per tànlasie, Rhl-
, '■iiiteit sWBvaganli
ET
I groiso-
el grande, an-
Iroiserello, per senipl.,
Irosserta, per goffuru
U , aempliolld , rozzezza r poca
Grossiere, grossa, materiale, roz-
10, semplice, Ignoraule, stallo,
stupido
firosnizla. Ignoranza, iDalerlallM
Grosso, a^g. d'animo, vale ■>>■■
animo, lainiico = ùroiio.
ai
pUCC, SOTD, igBOiWte-. cckAi«-
aiiltcnlc, Intendersi iti
.-oniig1aria,iantBnier
,'verb.masrh^ nula
iBBlorlosa
e, IMIanzs
lesto TOCibolo che prapr.
a privala tema aver par-
pubbllci affari, si usa m[
cumime per designar
lidia '
, Idoneltade e Idoneltote,
line, capaci u, abilita
Ilio, luffleiCDtc, capace
e Buatone, v. p. n- mai
e anche al prende pe
da nulla
dBEipocaKIInc , IntinEBi
e, tlepiilciiB dell'operi
[riila, itnlciia
dappoco, pigro, nle, ci
, contrarlo di nobile; hn:
'beo
lente, ava., con ignobllll^
antera Iof>d1>11b
I , iRnobìltade e lanobili-
men malo che Bnoccot
a, illuperlo, infamia, dls-
oio, notalo d'ignominia,
fnalo
jtógine, cosa da ignoran-
e , privo di sapere ; clic
n-aon^^er loUco, vilta-
prende in callifo algniflcato,
tale seinp). difetto anche '
iontarlu di coj '
donare, diinetlere
ruG. , iocognltamen-
Igniido, quegli ehe non ha vwH-
nicnlo addossn=E figurat. vale
[irha, scoperto, o simili = Per
patese, manifestai E in fona
.di aiuL, per nudità
ilare, allegrn, giulivo
liariw. Ilarità^ e llaritate, alle-
IDicrtróltife!'"'
e Ogurat. avvincere, pii-
ratllè—idd.
Illeggiadrire, rendi
eeira, inai-
a i lecito,
leggiadro.
'ggladris
icgiltlniaineale, ai.«.,o
iiri^gHlimn
lllegittlniu, non legilUnia^Per ba-
IMeao, non otjèia, non danneggialo
libala, nelt'), pulito, non maccUa-
Illiberale , conlL'irto di ilber.
lUibiia mente, atiu., aErcnaUiuenU,
IllDiliblJe, indCKiiD di esin' Il
tD, Immeritevole di loile
mudere, deludere, ingannare,
fare
llliuiiii;obUe, che non ai la
Ince, cbe induce
ad ìnKBn
ImbolJanilre, prender I
farsi ardilo
Imlialdlre , divenir baldo , iiubsl-
Imbolordilo, slordllo, sbalordilu
Imbu-uzante, che Imliara
Imbarsnare , liilrìgure ,
bttliarszio, iiii|icdllneBlo, intrigo
Imbarcare , fliiuraL vale ealnre '
0 mcllere aTtrn "*
preaa, da non bi
Imbiiurrii.,
ImbluBnilo, ficrami
ImliizibccUre , d'uenir womn,
divenir rouo e pocu pniiMW
Imboccare , mettere altml 11 (*•
in bocca =/niJiacciin u'oM
BguraL al dice del nielltfd*
i3S'
n.l"
I per ei
b^i dici
collera
Inibattere, neulr. a nnilr.pma
abbattersi, avvicinersi a caso
Imballo, ineoatro , nvveniiuenta
accano In giersona , o In cus
che ti ritardi lo snduiienlu
il fare
tmbeccarei figurai, si dice dell'an.
maestrare altrui, o Ulruirlo di
Inibeccala, per nictaf. snegerlmcn-
to, avtisa,Ì3truiionedata di na-
scosto di qiianbi si ba di dire e
da hre^^Pigliare un' imbecca-
la, vbIe lo slessu che infreddare
Imbecherare, modo baaao, aubor-
^m iiai'e=:yale anche sopraOnre,
|f
I
l'intenda tàliu
lottile Ingaiij) >
lo [dd uoslo III .
e tale CiirUi:i.i:
Imbonire e Inil'i»'
placare=Per ■"■
durre altrui aif'
Imborfare, acuir.
I riiraì, Invanirsi
I Imbrlscare, neui,-
'Ivenir brlai:».
r.Mweiie, non atto alia gnerra.ma
K c4 prende pia largameule per
■ - Uaudc, lile, codardo
Vli^rlaaare e luibertonire,iieuIr.
pan., innanii
niniio basso
«Itnil bubbole.
dtre.InlronJla
lU^liHrilipreii
I, tttìU, ùtnx-
nllD, feroce, io-
moda, smodi:-
l'iodiiuodeslla,
Illa , bruttura,
elBL v)tu|icrUi,
-=Pure figura L
B per OKenilil
Ic.^:^ detta di
ne oun segue i
iounurtale — E
_ .. . ic«.=Piire per me-
taf. vale liilraiirendere alcuno
strare ) ma da poco luato = E
per ilniUit. parL del proouulir
obe nieglla
leinincnta di luono
si Belile di iiuello tì
Imiiaiilata, per nnlif.
=Per impacciala, oceopalo
dica
Imparare, apprender culi' inlel-
le tlo, procacciarsi, con operaiicn
di mente , ciwiilaone nuovi di
tMecchtaax^uiparare a vln-
re, o liir cbeccbeiaia alla sue
a alle altrui spese, cJa4conpra- -
prio u culi' altrui pericolo e dtw-
aa^J*er . Inseg nare
Inparentare, iieuir. pai»., <yve-
nir parente, làr parentwlo^or
■dlbaeatlurtlebrslt'aoilgliare
luiparolala, cbe ha o b di lualte
InpanUlG, <ufd. , non portiate:
che nan bt parsUUU ; cbe san
Inipassionnre, appBsslo ilare, v. p. u.
mgtliusaiueule, intreplilamcnle,
Impavirlu, iutrepldo
Impaurare e Impaurire, liir pau-
ra, aver paure; usandosi iiue-
Ell verbi non Che nel sltnif.
mi., ma nel neulr. e nel neuir.
uipai^Hre , per eosere ardeale-
-meiite iniuiuiorala di alcuno, o
jiurltirgli eilrema aDeiloac ; e
IrovB!! usalo anche a Diodo di
nruir. pi)ji. = Pei' fuUcigiare,
icbej'2Brc JucoA^liIeratoiueule .
Imptillrp , cnBtrariare, dar noia,
opporsi =Pcr Impacciare, Im-
Irapedita, per occupalo
Impc finire. ZTnpijnnre la fede ,
TBte prometlere, dar parola =
Impegnarli di parola , o im-
pegnare una parola, vale 1u
liuperdorablle, che non può per-
IroperseveranK, non i
le, che non penevcrn
IniperaeveranM, conlrario di per-
Impcrsiiaslblle, non pwsuadevolf
Imperi uasib Ulti , tiicaiiacUO, osd-
— 1 — j, .^, — gj pCTauade
luplaioao, lenia pleu, apleUM,
Impiccato, diceal a ano perMb-
ria E vitnperìa, qnul Mb ,
d' eisere imiriceato " I
ImrrieMtota, dlc<»l d'noiM WM-
te vote dcllB fiirea
Irapi^lnre, InbraRllare, hitr^lR
ipleclBlo, imbragiiato , Inlrlplo
iD^rtHe.
Imperterrito, In Ir* pi di
ImperlurbalD , non perlurbatit
tranquillo, ttnro
Impertiirbmlone, IraDqiilllIld
Imperversilo, fniper\'efUta=Per
Imperi ertlre, neulr,, pervertirti,
Impetrante, che Impetra
Impetrare, Mtenere con preghli
re quel ohe si doniandn = Per
tirarsi addotaoiPer acquIiUre
IwtuDillite, t ,
ciò ohe t Itiipeluo»
HO, ID
._,— ), in«)_„._
liupIrlA , InfMlide E
contrario di pleU
impleloslre, iBiKi*er« ■ |MW_ 1
IniPietraineiita, per mtkL'a^
de oalinarimie uri iMl IMjBfc
iDduraments ntì nM wK ""
iDipielrsla e ImirieWU^Par^
milil. indartlo, oiUnate
Inipigllnre , arrenare l«lrt(iiiilo,
ed oltre al lendai. nn;, il uu
Perlnipicclaraie prenderli brlf i
Im pili Untore , per impao^alon ,
che anche dlceii inibr«||ll>w.
InibrogllBtare, albnnane
Ini piallo, impicole, Inlriu
Impigrire, neutr. e nttar,
divenir |ri(ro
Inriptgro, non til|)
ilrlW
tatr. fti.
contrsrTadlM
inaplloBre, intrigare, al
^Figurat per inUMCtftM^M
"ipare ; che anche dUlJWJl
Implicito, ohe non è r i>li iw. Étt
é compreso e qiuil »t nla|>|>ala
InipllcBtu, laMtatn, lailluppalo
Implorante, obe luipkirs
Iniplorare, doomdare', chiederti
pregare ^^^
Impoltranire, lar divenire pM^H
ir poltrone^ infingardirt
■IjorluniM, Importunlude e Im-
porlunitatr, ucca^ine o Gntl-
dhm iiFMlnuilB nel damanria-
m altrol quello ck£ vormll
nportuno, chi Inportam, ni4asD
- ' -ì., ini|iaiiuiia.
b^dli
felHlldJo
: dì meo vigne
u, InKinna
IIf, iigg. di periDM, V
e pmace II mole coiitra clii
chcuMi D conlro ai medesìii
Dpranlene, nuirdiilone, il il
«merarei e II iiregsre II ma
conlro «hlccheiila, o contru
I' UUDIO piglili
, pruntnre .
tinrcHi, qnellD chi
u ti lucile I [art
npreiaare, fresai . ,
lare grsndr iatanu . ,.. , _
•prcnionare, fare Iniprciiione,
«ule che (le, in nna coui e
■I nu lunbe nel tieulr. paii.,
Btr rtocvcn un' tmiireMione ,
un tWtììù = Vale |iia cuiD. , In-
itnrre in allrul un'opinbne
tptubiU, InlifolU, malvagità
■probo, Malvagio
■firoocure. Impedire, apporre
pose., rìpromellcTsl
ImprooMui, Inipronlltudlne, Im-
porliinlM
Improatlladlne, lnipiirlunlU=Per
Biulein
lmpru(>criire, caricar d' linpropeiil
Iiit^ruperlo , \Ulanla, nnbecia-
I miiropniunD, vile, alibletlo
Impruvidenie , contiiuia
nipnide Die, contrarlo diprtidenle
iuprudentemen(c,avv., sema pru-
iu)trudeaze e Imprudeoila, coo-
mpudenlc, iguuilatti, avergugnalD
iliuillcaaieale, osu., sema pudJ-
>l>uilìeiiii, cunlrarlu di pndiciila
-ipuiiiuuneniu, bi Impugiurt
Impugnare , per nppognare, con-
lra[ìare;Jer prendere, elegie-
jppiglia^l Jifnral. aaaaTre,
Lgnalore, ip*(i. match., che
iliiie, da non poterti o <la
duvETsi punire
ita, Impuuitade e Inpunlla-
Inanimii., .
&r cuore ullriii
Inepiissaianore, cagionar passione
'norumUrt, inorBogliare
norrlilTre e Innon-ldlrc.per m^Uf.
diiiilnutre I sentimenb di pitti,
a dlTinloDe, 0 altro buon pto-
Cif er entrare ìa capo '
:, ii>t{ro9iarsl di teib, i
kEnculr.ptui, mel-
itni in cai», pcrsua-
neuir, e ntatr. pan.
BrfDcipBliucnte, In in-
ericDlì, e >lmUI=Per
(I, linloppanl =
e, Incnprìccti^
Inurleo, la curo, . ...
di brc nnB tacaeaàa,
un neitaiio tee.
IncctlDoH), oisectalato d'InoeilD
InchlHTire , per .in^lat Impedire,
Inchiedere , lalnntimente dlman-
Inebieditore, rlMrcatore
InchietU, lo inchiedere, ri«m-
in(nlo, domanda
Inchinare, chinare, e nfiilr, paii.,
e inchfnuril a uno Tale rive-
Inchino, Beano di riverenza, che
(li uomini ranno piegando II oj.
gando sTcun poco le plnocchla
, InoiprlBnire, permelaf. farleniBn-
le adirarsi, nioitraDdo II eroe
eia ael vlao
IncìluDiento , la Incllnre , eccita-
Ineilanle, che Incita
Indiare , spingere altrui a citeil-
che s si a, sMmolgre
lnel1at(H^ che Inolia
onlrarlu di cautela
voce plebea, Incoprtc-
icr melar, ve uare, ero.
(unii. Inioiliare, coit
UgariL adulare
adlnare, neulr. poM., pren-
e u ImUare I coatiimle mo-
tnci'vlle, contrario di citile
Incivilire, divenir olvlle
Incivilmente, con maniera lociiile
Incocciare, neulr. e niiitr. paii..
Intestare, lnc|panlre, oilinarii
Incodardb^, divenir codardo, Im-
t In coì^ra
Impedlscona l'aodare,
, colui che i macchialo,
\d., iDCesluoio
Incalpablle.che non puii Incolparti
Iacol|>ahÌlmeDle, ano., in modo
Incolpabile
coipemle, eà anche alla minle^
TU ìotlna In alinit d' Incalpevu-
iSfnM
IncnlmUire, Cbe
Jncolpetole.car-'
Incoi lanenle, a
-»-, « — ^..„...JJ, <tlBadorna=xo
l'U largo, colta, acchiappalo, SI
lirtgaiiui»
liiCDinlnclare , cominclBre , Ss
[irlnclpio
iDCOnilaclaLore , che Incomlnda
IncoiBOdare, anporlare liKomod
IncmODdllA e liicDinmDdiU , ici
Jncumpostainenli
Iiucomposlo, diai
anlajgio
BOsclnla, incoKniL-
InconupevDle, udii inlunnalo. non
iiolablle, che non |)uf) ponsò-
Sone '^'' """ ''™" """""■
ÉMosDleLilnienle, aov., lenza al-
cnnn conaalaxlnne, itnia poter-
ei consolare
Inoonialito, >oansoIalo
InCDnioIsdom, IL iion potersi con-
incoatentiblle , insaiiablle, che
non il contente
InConleDttbinu , InsaxlablllU ili
chi i' ■
cbe
^^1 tlnen
I, sfrenoto, i
Unenzo, lnleni|ie'ranieniei '
™ , A anche farsi iacoiiiro, i
■n-DDIare
LirbabllB, di i
=■■., (Mnlurbato i —
inconvincibile, che non * ì«i\ta'
:i
convincere
H^oragflantealo, lo i
coranìiio
IncorsiElanle , che ineartfgt, Z
elle Inanliaisce
ioconugiare, inaainrii'e, dm ni- T
mo~E neutr. aiiol., pigliar ^
coragKto
ncoraMire, lo stcMD che inio- .
n«l!gl"-e . „
Dcorare e Incuorare, metlcre hi ,
cuore, pcrauailere, ed anche iir .,.
cuore, dar animo, far altnl ~
cuore, [are. altrui aoiDiu .,
oose di prCKiDdiiio e ili dUM '1
tCob la prep.- A vale diacendefe,
■correre, oadere ..
rotto, Bsiirat giusto; ehi .
ruttlbMe, permelaCvalt da '
I bì lasida indurre con doM- '
■ ^re a prò di •(■ '
GutiD quello che ni
DCredulo, che i
], liiiraitabile
■ metat dkml d*
irai zotici e rm
incrudire, fa crudo, ci
iJelire, incipri uni
le, che inculca, che repllH
i, quiil lo ilesM clM f»
!lH(sre, ricercare
mdnlori:
lavclugutiine , rl-
Jodleailone, r Indicare
tndlgenle , chn )ib bisogn'
idlgeniB, bhasBD, necci
riuliitere, iier biwgna
■M> '
«««dlicorsoco».
>C<n>, lite pnbbll-
diriga)
tniliri/iilore, direttore, che Indi-
, Moimneialnien-
T, Man mnctnl
riizamenlo a qiinlunque si vo-
non (i (MnCH
glia nesozlo a affare
, (KB.,'iwn degna-
sctpiFna, che non è allo a rìce-
, tdefM, Ira^Per
v«re .iliclpUnp
Mdart ideiinii, «te-
mi, cne«!ar>tln-
linoranle
diipetlo
Indncile, cantrarlo di dnclle
ideiniD, Ira
af'—»"-
Indocilir?, render docile
lorfolclre , per raelaf. afppisccvo-
1 venir ilellcalo
lire-Per renderti benevolo al-
ha Indenni td = Per
CEino = SI dice del restare gli
on «Mata
iwmlnl , in veee della prlraierp»
Ilare d' artopdo di
sccarlema, con istollda icinpll-
ha a bre « a >lire.
ciU
tìfM alt. e n«utr.
tndalelM, per pteloso
Indolente, che non >i duole, che
> Indettare
ha indolenza
-ntrtv* nelle giurìe,
taabEta'iì'dl^»
Indulenu, prì vaitene di dolore
Indolepr, ntiilr. e ntutr. p««..
dolemf
m hiitì diabolico,
Indomabile, da non potersi domare
sasr- "■
Indondlo, non domato, terribile ,
perverfimcnw.^cd
Indnnnire, nitilr.paÉi., Inipadra-
nini, insignorirli
l'Indicare , indica-
.«s»?
DOXO
i666
Ssniiiin«re, fardi-
turni o di animo si-
lina = E in signif.
ttr: pa$*^ Yale dl-
ilfiato ^
ftmoiinalo
Htir feroce
ilbttamento
NMi maniera infesta
l'infestare, mole-
tnità
Infesta
rtHnare, Boiare oon
tortmie a Per tra-
Mtare, molestare
e hifesta=Per gua-
BTbatore
ifest^gione
e infesta^^lie suole
itve, corrompere ,
rmo
B Infetta
r^ooM^ Ittatprlre,
teciprtffidre
e» imnganliit
le, pigramente
inflngardla
inflngardia
itezza nell' operare
ige di non potere:
in siffnif. neutr,
tt,, divenir infln-
ropreso d' inflngar-
lento per mala vo-
aggirarnnoy dargli
! alcana cosa
I, lo infinocchiare
'.tr, pnst.y cacciarsi
I ; e per siniiiit. im-
impacciarsi in cosa
lalagevole
UrMIe
neutr. pass., fersi
alitare 1 forestieri
le Inferma
rt fallerà nolWa di
checciiessia , rairguagliare =
neutr. patt,, pigliar notizia
Informatore , ragguagliatore , re-
latore
Informàziooey ragguaglio^ riotisia
-lofortunarey currer fortuna te
Infortunato, sfortunato, sgrailÉlo,
sventurato
Infortunio, aeeldente die Tien
faoi*i di ragione, -ma non .per
malvagi^, avversa fortuna, dis-
grazia, sventura
Innvmmettere elnframettere||ri-
gllar briga a fevofe d' altnu, o
slmile , Intramettere. frapporre ;
e s' usa non clie mtìraltL slgnlC»
nel iwutr. pats.
Inf^neesare, divenir francese,
prender le maniere franeesl
Inliraseare, avviluppare* ingalap-
piare, innnoeefalare
Infrenare,
Infrenesire, render eoiM MM-
eo per vaghena gribde <fi eliee-
ohessla
Infrenetlcato, frenetleo
Infruscare , mescolare e confon-
dere talmente le cose, clic in
niun modo si discerna l'una
dall'altra
Infurfìintire , imbricconire , darsi
al forfente. divenir forfente
Infuriante^ che inforia
Inftiriare. furiare, menar forla*
dar nelle forie=E si usa anche
al neutr. post.
Infuriatamente, furiosamente, eon
gran furia
Ingailuzzare , neutr, pau, , rln*
gailuzzarsl
Ingannamento, inganno
Ingannante, che inganna, ed usui
anche in forza di nut.
Ingannare, far fraudo o IngamMH
mostrare una cosa per un'alln
=Vaie anche premiere ona o»-
sa per un'altra
Ingannatore, che ingain
Ingannevole, pien a* tapi
1CS6
uono
ln}.'annovoImente , avtf, , con in-
uanno
Injranno, tVaudc , errore = Posto
(trv.j ingannevolmente, fraiido-
lenteniente, con frode
InfiarAbiillare e ln(;arbu$;liare ,
scompigliare, confondere, disor-
dinare = Per metaf. agf^rare ,
av\ oliere altrui
Injrarbarc, accomodare con garbo
una cosa ad un* altra
Ingegnare , neutr. pass. , indu-
striarsi, affaticarsi coir ingegno
e coir arte
Ingentilire, neutr. e neutr. pass.,
divenir gentile, ringentilire, no-
bilitarsi
Ingenuo , che è nato Ubero , sic-
ché mai non sia stato schiavo,
up|K>sto a libertino
Ingerenza, incumbenza, ufHzio,
carico
Ingerimento, Intromissione, Intra-
mischianza
Ingerire, neutr. pass., intromet-
ter<:i, lmpicciarsi=ln signff. att.,
addurre, apporlarezPer fer na-
scerò, inspirare, cagionare
Inghiottire a/trui, vale sopraffar-
lo di molto, che anche si direb-
be mangiar U7ìO vivo = In-
ghiottir ingiurie o slmili , fi-
gurat vale sopportarle per non
poter far altro
Inghiottonire, render ghiotto = E
neutr. ed anche neutr. pass.,
(fnenìr ghiotto; e flgurat. in
modo basso, invaghirsi, innamo-
rarsi pa^sionataniente
Ingiudare, voce scherzevole. Im-
piccarsi come Giuda
Ingiuria, offesa volontaria contro
il dovere = Fare ingiuria ^ lo
stesso che ingiuriare
Ingiuriante, add, , usato anche in
forza di sust., che fa in{;[iuria
Ingiuriare, nuocere ad altrui spon-
taneamente fuori o contro ijuel-
ìo che determina la legftt. Fare
jfijfiiiria
Ingiuriato, la forza di tusi.^ che
ha ricevuto ingiuria
Ingi urlatore, che Ingiuria
Ingiuriosamente, a99.,con ingiuria
Ingobbiare, flgurat divorare, con-
sumare l'altrui roba
Ingoiare, per metat appropriarsi,
occupare=/fij70iar«i (a morte,
prender veleno mortifero
Ingordamente, con ingordigia, go-
losamente
Ingordarc, farsi ingordo
Ingordezza, ingonligla
Ingordo, avido in estremo grado
di qualunque cosa, che si appe-
tisca, e spec. di cibo
Ingozzare, per metaf. soffrir le
ingiurie, o I danni, o simili sen-
za farne risentimento
Ingrandimento, Io ingrandire ■
Ingrandire, divenir grande, hi
grande stato
Ingrazianare , cattivarsi bene^'O-
lenzi con artiRcio
Ingratitudine , dimenticanza dei
beneficii ricevuti, senza saper-
ne grado nò grazia
Ingrato, che usa ingratitudine :=
Per noioso, spiacevole, ^tstidiosti
In|;raziare, neutr. past., entrare
in grazia
Ingrognare, pigliar il grugno, in-
grugnare
Ingrognato, adirato
Ingroppare , per metafl soggiun-
ger immediatamente, parlar af-
follalo
Ingrossare , flgurat , leggermen-
te adirarsi = Ingrossar la co-
scienza, vale non la guardar
nel far cosi ogni cosa, cl«e non
convenga ; che diremmo anche
ber grosso=:Ver incaponire
Ingrugnare, ingrognare, adirarsi
Inguiderdonato , senza guiderdo-
ne, non remunerato, non rime-
ritato
Inimicare, trattar da nemico, far
nemico , e si usa neir atL signiC,
'r.» ""■"•««.1»
K»K,*""""""- "-
ir'!«.mi.: W«
', "girino ""'rojjre^ ,«„,
iiutiein. dleesl imbonare
valicare, tn»tv*tlchlre
viiidhlre, di venir rana, upro.
ftirloiD, loipErver-
, jTOiIsblle, f neonten-
MbSe, InnKirabtle
loutaraUlei tusilablle
iHUiabHci non «ailablle
IHeguIre, p«r«ejtiiltire
InsUgatore, cbe i
Insliiulane, iHit — , . — ___ —
Insllluire, dar principia, «rdlnint
Insucidlare e liuudtdare, nnflr.
pan.. dlvenlBT sucldn, hobrat-
)ani=Per melif., vale gotstire,
ìiettnionre
InanltsrE, bre insulti, «operclùe-
liniii'talon, che Insana
Insulto, Ingiuria, superchleHa
InsupFnbKe, non superabile
Inaeililrc, divenir serpe
!a Inganno od altrui
aDf sa, Bgiraalo
Incinte, ohe tn
InnilvC) porre o tendere Insidia
liildlatnre, ebe Inildls
fi),plenii d'Insidie, vago i
lulgnorire, neutr.pati., forsl i
Suore, tmpadranirsi
nuire, neutr. pan., Introdnr
Insocinbile, che non
laioSTlblle, che non
Inioniieltablle, cbe n
gettare
Insolente, che procede Fi
daruto termine, srrogsn
Insolenllre, ""
'isopporul
lUispelHre, prender sospetto:
in siinjf.atl^ mettere In sospetlo
Insoislre, InsoL, — " — '
i pub safliin
sì poter sop-
Intaccalo, olTesa
InWecD, usasi Qgimil. a Yale olfc-
»> pregi udlzlo, danno
Intascare, mettere in tasca^ftr
metaf. ridurre In suu |>olere=
in signIC neutr., pure per ne-
!r graaie per allnd^d'er
tkr parleclpe alb-i di
Are uii a le i' «|ipHr-
ittutr. pati., prender-
dl DK (niennM altrui
e, aSare, nrKOiio
imo, sSiruccio, ficcendno-
jeKMHucbi, InlemiDcclo
pellcrc. Intralasciare
■nttlmeiito, inlermlsslonr
Bn^ne, lo InUnneltcre, In-
nnnplnienlo
«■r^ protbndarsl, penetrare
jU^ parìe Interiore
jerpoalo, adiL, fntert>i»1to=/n'
■ trrvotla permna, dtixsl di ctal
' «I Bi mediBlare fra due contra-
. eati, litiganti, o tìolOi, a tratta-
re, parlare ee.
iBtcrrogBnte, che Inlermia
iBWrrogire, domandare, rieercsre
, che. nun tollera
alrenlr come toro odi-
si dice di chi per isde-
per alterlfiia sta sopra di
ronfio perisdegno
r metaf. recar di-
ire gli altrui dlae-
raorarì^ *. b.
itractiliiclere, racebliidere Intor-
no, chiudere In nieiio=Per vieta-
re, Impedire, disturbare
,1— .1.,.: .„ [„ Inlralaiclare
Iniramensa, la li
IMeiToitailone, lo Inlerrogore
IbMi rompere , Impedir In conll-
nuBxli>ne=E ticulr. pasi., non
Inlerroni pimento, l' InlerrompEre
Inlerniltore. che Interrompe
Iole rrui ioni-. Interrompi mento, lo
Intcrvenlmenlo, lo Inlerienlre, ac-
■HerTcnlre. avvenire, accadere^
Inttratnlre fn atcuna o ad
1 cota, vale trovarvlsi
ilaselare , mettere li
izio, Interrompere I
I, l'Intralciare
vlluppare, In trillare,
sheln sliinir. nnulr.
itlcre, liitromellere, Inter-
>:=:ln algnlf. ■niutr. pan.,
re di meno. Impacciar»!,
nlraporre elnlraporre. ¥. Inìra-
ntroprendcnte. Che intraprende
nlraprenricre, pigliare a fere
nirapren dimenio, lo Intraprendere
nlra prenditore, clie Intraprende,
1060
lalroooiare, avviluppare
lulrt'scare , Intricare , avvilappa-
re, e sì usa anche in signif. att.
e neittr. />'/«.
Intricanienlo. V. Intrìgamento
Intricare. V. Intrigare
Intrico, intrigo, intricamento, im-
|)arazzo
Intrigamento, avviiuppamento, in-
tralciamento
Intrigare, avviluppare insieme, in-
tralciare ; si usa anclie al neutr.
pass.
Inirigntore, avviluppatorc
intrigo, intrigamento
Intrinsecare^ Intrinslcare
Intrinseco, mtrinsico
Intrinslcare, prendere interna di-
mestichezza e famigliarità con
altrui
Intrinsichezza , intima dimesti-
chezza
Intrinsico, amico conndentissimo
Intriso. Metter le mani in ogni
intriso, ingerirsi ad ogni cosa
fntroduclmento, lo introdurre, en-
tratura, entrnmento
Introtlucitore, che introduce
introdurre , condurre e mettere
ilenlro=:Per mettere in uso, dar
cominciamento
Intromesso, messo dentro , Intro-
dotto
Intromettere, metter dentro
Intromettersi, intramettersì, inge-
rirsi, impacciarsi
Intronamento, lo intronare
Intronare, offendere con soverchio
rumore i' udito come fi il tuono,
che gli antichi dissero talora
trono, stordire
Intronato, parlandosi d' uomo, va-
le s|)esso balordo, stupido e che
non sappia ciò ch'eì si feccia,
detto cosi da nuella stupidità ,
che induce l* intronamento in
altrui
Jnlronatura, intronamento
jii tronfiare, divenir Vtotvùo
. iadii
IR. ci
na
■<a
'il-
«I
9
À
co?in
durre
Intrudersi , introdarsì. «bwe •
ficcarsi dove non si duffrtboe
Intruonare, intronare
Intrusione, spincimento iadcivO)
introiiuzione forzata
Intruso, da intrudere
Invaivarsi , raen usalo che ««■
gh?rsi . 1^,
Invaghicchiarsi , leg|»nneaie •• ^-
namorarsl. »er5o pocowtì»i
e voce ÌNissa
In^-aghiraento, L* invaghinl, ix»
morarsi
Invaghirsi, inDa^Mrarsi,acee1uM^
si di desiderio o vagheoa •
checchessia
Inveire , declamar contra, iaj^
gnar nel (Uscorso \wttm
mente, far Invettive ,
Invelenire, inasprire, incradew*'
arrabbiarsi
Invendicato, non vendicato
Invenia , umile dimostraiione A
abbondante e devoto afiìeth^
si trova usata per orAnvv
nel numero del piu=Venla, pe^
dono
Invenie , atti e parole che paiol
superflue e leziose
Invenire, trovare
Inverecondo , sfacciato , privo di
verecondia
Invescarsi , impacciarsi , avvilup*
parsi in checchessia
Invescato, preso, avviluppato
Invescatrìcc, lusingatrice. alletta-
trice, che inveschia nell'amore
Inveschiarsi. Y, Invescarsi
Inveschiato. V. Invescato
Invettiva, riprensione ingiuriosa
fatta corrucciosamente contro
alcuna persona, o alcuna cosa
Invezione, lo inveire
In\ lamento, avviamento, indiriz-
zo e qualunque si voglia nego-
zio o aflfare
Inviare, mettere in via, indirizza-
re^ mandare
intrudere, spinger deulro. \n\3W-^VvNVw%\ , \or.v«.\^\ v^ nvj., indlrii-
voxo
i66i
diriizatD, nandaip '
che mette In vft, che
I
lire , render vigliaoeo ,
nire
li, avTilapptrsty riBTol-
», avfUiippato
, die iMMivM-violean
, iMrnJeMre in gaisa
K in? Ipeiwe
y, InTfperalo
F. Inyeieartl
F. Invescato
Mito, IMnviteiiiarti
<• F. l|i«eacUartf
u F. Inviaeato .
tay lo fovitare. Invito
cne- Invita, e si usa per
I Anna dl#iM<., e di*
M InvHa adu couTlt*
M festa, e stmill
lire, o lare dire altrui
«TOH eh* et ti trovas-
000 altri a dieodMs-
ve, invogliare
Terirsi, profferirsi =
scambievolmeote a
!ssia
convitato
e invita
ivito
ireriTcner lo invi-
^ttarlo
uur in alato pregan-
mare comandando
invoca
nvocare
di nascosto
•rsi, sparire
lore
pimento, asgira-
per lo più per
tenni o parole
n si lasciar ap-
to
jortese
Inzaccherato, intrigato, invilupp
to, obbligato
Inzampognare , inlnoeohiare , U
cornamusa
Inzotichire, divenir zotico
Ipocrita e«l IpoeritOi «icat , oiao-
oWalo d'ipocrisia
Iraeondo , ioélinato all' Ira , che
agevolfflontiwi' «dira
Irato, pieno d'Ira, ooomtoMO dal-
Plra
Ire. Irt per moia via j andar a
male, per perdersi
Iroso , iracondo, trovasi anche in
forza di »u»t,
IrraflOrenabile, ohe non si può r•^
frenare
Irremuneralo, bob remnoeralo
irrepronribile; F. InreprensibUe
Irrequieto, io stesso che falqdeto
Irretire, pigliar éon Inganno, av-
viluppare, hnbrogUare
Irreverente. F. Inaeverente
Irricehire. F. Inrieefaire
Irrioehito. F. Inriechito
Irridere, deridere, schernire
Irrisione, derisione
Irrisore , schernitore , sbeffeggia-
tope
Irritamento, solleticamento
Irritare, provocare , e si usa an-
che al neutr, pass,
Irrritatore, che irrita
Irritazione , T irritare , provoca-
mento
Irritrosire. F. Inritroslre
Irriverente. Y, Irreverente
Isonne. Andare a isonne^ &r chec-
chessia senza spesa, e dare a ufo
=iAndare a isonne, dicesi an-
che di quelli che vogliono U lo-
ro per loro , e quel degli altri
a comune, o il loro per loro, e
quel degli altri a mezzo
Istanza. F. Instanza
Istare. F. Instare
Istigamento. F. InstigamtuXft
Istigare. F. Insttgare
Istigatore, F. InsUgaiare
istigazioae. V. lotttsukMiA
ri ■ ,,^M
"^ff" .vi."* V-
UOMO
i663
in luogo, ed
lloa per kiì=
re, vale dire,
fr#£ ir«, per
sATon lasciar
rtanare» lem-
I diMoestodi
llstoliito, prò-
iperania . oar-
rola lubrica e
IvIadPer esul-
UUni
hnde, da es-
^ lodante
ire, dar lode
a
nunendasione
cebessla
t, lodofole
ad uomo, va*
ne e mestiere
lìunito e dap-
pò aduno, dir
tiuente alcuno,
varsi le mani
non se ne vo-
te più impac-
lava l'altra
90 j provcrb.
iovarsi scani-
vare il capo
D proverb. va-
coi noi cono-
api tale
T lode
tenitore delle
»ne, e si dice
rsona da poco
*=Leccar8i le
dicesi quando ì
e=jLeccarsi\
le dita d^ alcuna cosai si dice
per espressione di somma com-
piacenza in diecdiessia
Leccheggiare, trarre qnalclie pie-
colo profitto oltre II. salarlo, det-
to coti per simlttt di eU» leeean-
do, taccia akan itoeo di dò
«Vcilambbee. . ■
uCsKrc, offBBocro
Legare. J&Moris aiirui 1» mani,
iapedlrgu l'openre la doma
€om=liegars rasine dove tuo-
le il padrone. Pare quel ciie
ci è eomntessoy e peoslvi dil
commette -
Legarsi, fin* lega, compagnia, col*
ìcgtinì:=Legarsela al dito, te-
nere bene a mente qnalclie tor-
to ricevuto ; modo tolto dell'uM
di legarsi ->ai dito un filo, o na-
stro , come ricordo di cosa da
fiire, dire ec.
Leggiadro, sust, amatore, aman-
te; metafora tolta dagli orna-
menti e dal leggiadro portamen-
to degli amanti
Legnare, in slgnif. di bastonare
Legne. Tagliar le legne addosso
altrui, dirne gran male , offen-
derlo colie maldicenze=ray/tar-
si le legne addosso, farsi li
male da sé
Lembo. Dare o porre il lembo o
il lembuccio in mano alti ai,
licenziarlo, torselo d'attorno
Lenocinlo, propr. significa ruflla-
nesimo ; ma in senso meno cat-
tivo fu usato per allettamento
Lepido, piacevole, giocondo
Leppare, v. b., togliere, levar
via , ed anclie , scappare , fug-
gire
Lerciare, for lercio, imbrattare,
sporcare , e fii usato anclie in
senso figurato
Lerciarsi, macchiarsi, lmbT«Kbtin\
Lercio, sporco, \ivVr\«n,VB^ìnk>X!blSi^
Lesina, uomo «oràXdv) « vtw^
Lesinato, spUorcVo, V(«tQ> ^ ^*KL.
si sohemvoUnfiiAA ^f? w«te^
eccedenti _ . . .
Libente, che opera vDJfnUerl
Liberile, che usa litierBliU=Per
Libenuiienlo, il liLersre, I
Lllierunte, che libera
BUggettoi Berna si
LibérU, podesU di
Liliertino, UMlo inche in furai
(il ntU. , Imo liliera , a^i»"'
a ingenuo ; UeUo &' auiutcun
discendenle di ch\ Su icWLa\
Liberio, BchlBVD, taiw \i\i«tt
Limo» ni eri
Lindeua, BlUlltlun
Lindo, atllUBM, «n,..
Lindurs, IJiidauB, al
parlare in compagnia d)
I, vale parili' bene « ope-
:la. Diala lingua
jio, la avelli dlcluGuna
lo , nngiiacciulo , maldi-
arc, idllngusre, larla-
nU^ Il lisciare, adulsiio-
vIa la btlca
I Adornarsi, abbellirli
gTil lisciarsi
,r. Liliirare
il goffu ,
Mgrelo ^
iando per altra é aocori
uè, DO lilla, t!OBt«M= Tmer
inlchp maneggio w
a altrui
lo per gnr-
■«■e=RaJ/ar
pigliare 0 dar qualche princirio
scorta^tiime degli orchi ^ ìa,
li veitre quel che
sirn
», «he litiga, litiglaso
irte, confesa, ìlilputa,
Wm
. cJie Tolenllerl llUga
litigiosa
..ode, laude
, laudabile
iBudirc^Lodarsi d'uno,
liaroarsene sodd<tfBltD=:
firacare e proporre
per lodevole
s|iorCD, scliifo, intrlH) S
la, imbraitaiu
i^erzare, giocare, festeg-
LiuiBtko, colai, il
lunga.
darchi (uHSa,mBn-
naa, procraatlnarc
gin , comodo = Far
r luogo, br largo,
'f luogo , udir
nel primo luogo j precederà
Bltnu=Cailers il luoì/o o dare
Bd altrui la preeedcniBzIiiMciar
iu oj)0, perm '" -'"--■
B perì Leoignlti
luogo, noiiiyer riposa d£ quiete
uddò, livido, pallldfctto — ¥m
isiuga, artlBcio Al paiiAe o %
"'" col quale, --"~ — ■'— «
r
che Rloil al lusinjanle.cuniechÉ
uer JolilD naoat al luaitigalo^
Per fkfgOfn conjiunla B lode
LuBlajiflnifiito, il lusingare
LoringBjite, ùhe luiinga
modo, per }n
vie, o con olirò
IO pro'^Pfr fiir
prlepo cijiigiEiniii
Lusln/^iitore, cke li
Lnil ngblera, liuing I
kiuitighevoie , pie
atto a lusini'are
LoiliuMere e Lusinghieriv sutt^
Lnsjfl, au|ierllultà nel nnnglare,
vostlrc o allro, quasi i dhoo-
sL'azbne di rlcchezu e di nu-
RnlHccnza
LnssurfgnlBiileeLutsurlegglanle,
lo slesio che liisjurlBnle
Lnsiurefiglare e Luisarieggiare,
lussuriare
Lussuria , uso smoderalo di con
deliziose, siiperflum, 1U8<a
LuBBurlante, eourabbon dante di
delizie e di liuso
Lusiiiriare , commeltere peccalo
di hissurfa
Lussuria!)), die lia lussuria, tncl-
vo^Per chi ama II lusso , che
spende In cose di lassù
Lustrar?, mirare, !to[n-ire, oiier-
lunUeo, et
UafEnlloquoijrwdll
la di uran COW I
aigna,aruidedb(l
SlabCDoTlD, MM)
«iciqiHenu
nalacreaina, ladtiH
IlalaBcoriDj pan m
Maladl^nÒ, Il din
HaliiUcemeKallW
UaUglalo, Maliw>i
Searsq, aenoud*
MslscuralD, *^ ki*
— diunliAni'
IHBcchtnatore, ctie Ynut^Moa
Macchinaiiuae, li niBcMimw,
Macerare, per melai. 'ioot'iTOOTti
Haiandire, eanln'*'
Malandilo, «mM**
U03I0
4667
rlDO, «tMt.,rubator di stra-
it8a8SÌiio=add., che ha del
Ddrino, di razxa di malan-
»
irò 9 ardito in mai modo ;
indrinesco, malandiiiio
IO e Mal anno, somma dis-
ia e miseria ; s' osa anche
Imprecazione
Uto, temerario, sfirontato
Ivato, condotto a mal ter-
t ; InfeUee, misero
ceduto, disavveduto, incanto
renturato^ disavventurato,
alato, afiirtanato
vexxo, avvezzo cattivamente
(alto, malintenzionato, no-
di prave intenzioni
pllatD, ridotto in cattivo stalo
fulo, malaccorto , inconside-
I»
Mbb ntaltrattato, tartassato
mtto, male &t essere, con-
vrispondente , che non cor-
«Bdebene
iTiiiiosto, non ben corrispo-
nttato ingratamente
huiuto, di cattivi costumi
■to, scostumato
9Bte, non curante
nte, che dice male di ai-
Calunnioso, satirico
iza, il dir male, biasimo
dir male
ina, scandalo = Danno ,
ia=I^iV male ad alcuno j
iilanie, s\ maneggiarlo
'e, maldicente
'a, maldicenza
ualdicente
Diprecar male, abbomi-
larole, svillaneggiare
, maladizione
malavoglia
;he sta wak di roba
che fa male
<, mvMaìto, delitto
re, commetter male,.
Malfieitto, tusU, misfatto = Sven-
tura
SlalfiDittore, verb. masch,y che mis-
fa, che commette male
Malgoverno , scempio , strazio ,
strage
01algraziosamente,cou cattiva, con
mala grazia
Malinconia , spezie di umore che
gii antichi credevano generarsi
nel corpo umano =Per afflizio-
ne e passion d'animo
Malinconico, che ha malinconia=
Per pieno di afflizione
Malinteso^ poco pratico, poco in-
formato
Malizia, vizio, difètto, malignitiH r
Per astuzia '
Malizioso, che ha maltehi
Malmenare, condurre o conciar
male
Malmettere, spender male, dissi-
pare, consumare
Malnato, nato di mala gente, di gen-
te ignobile=:Cattivo, malvagio
Malparato, che 6 in cattivo termi-
ne, ciie ha che pensare
Malpratico, inesperto, imperito
Malprò* , danno, nocumento , mal
effetto
Malprocedere, inciviltà, inurbani-
tà, increanza, malacreanza
Malsoiferente , intollerante , che
difQcilmenle soU're
Maltrattnmento, il maltrattare
Maltrattare , trattar male , usar
villania, ti'avagliare
Maltrattatore, verb, iiiasch,, che
maltratta
Malvagio, di pessima qualità, scel'
lerato, cattivo
Malvestito, vestito male, male in
arnese
Malvicino, cattivo vicino
Malvivente, dissoluto, di mala vita
Malusanza, cattivo uso
Mammuccia. Fare alle inaiuinuv-
ce, trastullarsi cou costitVsoNR,
come fanno \ baiub\u\
illancaiuento» W xbmomxk^^^^ ^*"
iMrlèiione^rrore, de-
Mucatont, oiie re
yiu O giiuo, TSle taRoiare, in
ghlalllre=DbBacciarE ^ MaDdi
re lo peni, \ale slrltalarc, spvi
zire^JBandar male, tettar vii
flclfllacquare
Handra, pEr me Uf., popolo» nazEoD
llBneiGo. udd., di iuano=^liicl)nat
e pronta al dare a si meoer 1
Hangeria , gusdaitnD > nllle , pr<
Atto Illccrio 0 «starla da chi
Hangiabgiuoli, v. b., dlaulllsccio
niangiapanB
■ingiafune, al dice d'uamo dha
Ule, e buono solo a mangiare
Nanglire, per metaf. vale conia
nare, Wgliendo altrui le fbcDlti
rebbe anehe ^^fiiolEiVa , vali
Mprafiarlo con parole o brava
■ «feLH""?'! anglierie o yiolemi
K ^fcHuMjiflrjt uno cojli nccftì
W 'me guardarlo Qbio , e con al
I» certa qualità o modo
Menifèslanienta, li is
GiSre a lerrirsl lU qaellc OK.
che ipoco a poco, e ■ parvaav
te ai eooiumano^er ment ut
fendere, euaslue ed Mi* li-
berare Jena achiavllit.lvntn
Maritarsi, prender niuilo
Harltato, ammoalUIn
Martlo, uum
Kirnugiia, bordaiUa, (angli
"armoecUo , ranno , e 3 Al
per tteherMEdTale t '
oone, qaaaì ragai ~ ~
narrano, Inftdele, i
d'oechio iD slgnir
Manocchlno, dim.
Mariocoo,
del Tirile
Masnada, oompagnla di mm m
mata = Rompannla e fi-uM )
genie semiilL=U>er bnlglà
IbnUeslatore, che tondluV»
KaDifésluione, ti ni»n\(ulu«
■moiiicllere.melter mui«,vi'
.^wsMXVTt f4Mfl !
ere insieme i)no ali
tinniìDiie dell'uani
hi: e trae 11 au
mailrc=Cun™moi
Meiilamcnlo, raepllo, premio
Herìlanle, che neri»
"are, rimeritare, guidcrdona-
> denol
o.inti
Intromellc tril'una
tra
ntercf nisne , Inler-
1. f. MlBliorlraenW
MiKlìorare
Mi,;tUinrto
eeiacchniB, baiar-
lo parole dt melenso
Bclplleiia. Bcloe-
!KTOI d' inBCgi»
■ilo ai) uomo , Tale
Itrit», di grana In-
roenarr^Apllamenlo
Feripe^Per Benera-
bleder limosina per
che mendica
=Tsr mertiivole, o acquiiUre
altrui alenila co»
I- Merita lo, rimeritalo
Merilalore, verb. m/uch,, rimeri-
latore , slie rimerita
Meritevole, che morlla = Per me-
Icrìto e Merlo, aiiolut. il merlt»-
re-Pr«o In cattiva parte, vale
itemerllo, caBtiKD:^ Per onore,
lode, premio, E nlderdone.ricom-
Merlotto , agg. ad uomo aignlBca
Merlare, meritare
NeschinellD, noveretla. ed è quasi
liMiAuie, BteraoriBJXi
■de, prewla, galder- j i
HeacliInlU, italo di chi
neschlno, nome che'
Bo di povertà e vt
Mesto, addolorala, maleontenlo
Meilulone, si dice d'uomo scimu-
nito e di Hrosso Innegno
MEIlere, |ior dentro, in«hiud«re=
Porre, callacare— Introdurre, a
far rlcevero^^roporre ad efltl-
ID III mandare a parlilo—Spen-
de re^Parlandoil di vesUoientl,
vale ve!!llre^CollaBBre In mi-
Irlmonlu, maritare t= E ntutr.
ptui. , Indursi , muoverti , Im-
prendere, enlrare=Per ertde-
rv, giudicare
inelteril , indursi , muoverai. Im-
prendere, ed anco entrare
1, aiuto, IntervoiViSiO'
Mun, virb. maicb,, che mi-
«ìkk, mlUaaKKnto
>M, dlceii d'uomo dappoco,
9 iiiiui non uppia niflLare I
itone, noma dappoco : qRB<iÌ
leili, «pule ili care»c
XDto, ti molesUre, nta-
i , £ulldlo, Imparlu-
ìò, «SeWatt
iWollliie. r. flloliciu
spesso dlccsL delle penane
Honda, flniirat. vale It g<
n*llo. niariuolo — Talora Vile
toiiimHno. nome ai vllipcodla,
come ru fileno
lontare , per mttal. setlrc In al-
Horbetta, a
r.dl oamoicoinefar-
Horblilciia , Ogural. per dellxla ,
efliTiiinaleiiB, delloaleiia
Hordoec, dello di persoiu, che '
blB^luui altrui, vale marcIltorE,
Hordiiuenlo, per melai nutdtcen-
II, rlpreiuiaoe
Morditore, che morde
lormoramento.
biaabnare altrui, dirne iubIc =
Per bufonchi ire , borbollare,
aver per mole^^la anche per
Mormare\ale, ohe nuinDin& '
iBonnorla, U oiormiorarerSMBi'
orliflcarsl , «emar d[ rigore =
Maitrinte, che mostra
mostrare, porre l' oggett
re, coaL agli acehi, co
HoitranC apparire, (ars
Kostratore,verh,maiclt
KottezgcvDle , di nati
■Egiare
1, molteggio
t««k...
■ollegiii»! .
[Hotlf^g^Bnte , clie me „„ ,
elle «Eprime motteggio
Volteggiare, biirlsre, cianciare^
Per norelfare, gracdiiare^^Tal-
volta per olTendere
ialare, che motteggia
Motteggio, il hionegglBi
Ho Ilo, ogni spezie di del
-ojSa ■
o pungente!
imJle = Per
o proverbiale
Haizina, saluta, scaltro, v. b.
nouoreccbl, v. b. , agi-, die al
Ai ad uomo infame, astnli), acal-
tro, raggiratore, bindolo
Mucciare, v. a., farai beffe, bnr-
lare^Jer Isehlfare^Per trafu-
B«nj, [uggirsi
HuffetlD, profUinlna, cacizlbelto,
cascamorlD
Mufghiare, il eridar lamenlOTole
dì ehìecbetaìk .
Uttgghh, grido lsmenle\o\B 4\ tì(iiY\i.\a«,'(.(,n«i
è tùpnSaUo «t dotate \\tì«tt\>-*ite.«i>».^w
Buggirt
S^^fi
r. Mugghiare
migucn: e H ungere, prri
trarre allnii <"- '— -
caM,che anche _
Ilugidttire, (>f rt. nnucA, dR <■•'
Mnlacchlais . cicalMelo
MuElitoquaettà, ioqunril
chio pariare, mttVi' < '
DIullIioqidD, il pari. Il .
Mummia, pcriluiili!
Muolfleenia, eacelli'<i
Mungere. K BiiKnei
luogo e pori
Hiiiata, allo Mto ani
Hnsonarii, sfl<^M^sl e fi
Bont, darsi vlcemlevol
D fa muso^rTalara nh'
nel l'ignir. niutr. Mal
iramutaral di Ino» 1*
Mutarli, cambiai^ 41 PM
Hutitort, che nntta
F(iKNà,v.p,[L delle batta,
iXarrare, nitrire lurtHaraeM* it
UOMO
Ì67S
>ne, agg.f ad uomo, vale ba-
jrdOy minchione e simili
njonale, di naxione, della stessa
nazione
afone, generazione d' uomini
nati in una medesima regione,
pro\1ncia 0 città=^ascÌmento ,
nascita» origine, stirpe, scliiatta
(bbia, per metal, ignoranza, ce-
eitA
(iNiloney nomo da niente
«easitA, ed all' anL Necessitade
B Necessitate, estremo bisogno
che violenta r= Per le cose ne-
cessarie
cessttare, sforzare, violentare,
Biettere in necessitA
peMitoto, cli'é in necessita, bi-
SpCMrqnso
Blltoso, che fogge la fatica ,
rdo, lento, pigro, trascurato
^Jigentare, trascurare
gUiente, trascurato,'che trasan-
flia K cose, e non Ben cura
fllgere, dispregiare, trascurare
rOf per metaf. malvagio
bib. Nuovo nibbio j si dice di
mio semplice
filamento, il nicchiare
Alare, propr. significa quel co-
lodarsi a rammaricare piana-
•nte, che fonno le donne gra-
ie quando comincia ad acco-
rsi r ora del parlorire=Per
api. dolersi o rammaricarsi
'3» certa quantità di persone
nate in un luogo
wre , i>osarsi , stare, fermar
stanza, abitare
:oso, neghittoso
ilare, indrudire, far smor-
1 anche torneare leggiadra-
e
Il ninDare=Far la ninna
a, sì dice dell'usar una
;na propria per for addor-
re I bambini nei cullarli
canterellare per far ad-
wtare I bambini nel cui-
Ninnolare, peniere ii tempo, e
trattenersi in cose di poco mo-
mento, o trastuiii da rat^azzi
Noia., increscimento, fastidio, mo-
lestia
iVoiamento. noia, molestia
Pioiante, che noia
Pfoiare, dar noia, recar fastidio
Colatore, che noia
Noievoie, che dà noia, rincresce-
vole , sazievole , fastidioso, im-
portuno
Noioso, fastidioso, molesto
Nomade, errante
Noncurante, che anche si scrive
Non curante, sprezzante, che
ha noncuranza
Notatore, colui che nuota
Notatura, Il notare nell'acqua, no-
lamento
Nottata, nottolata
Nottolata, l' andar di notte vagan-
do qua e là a guisa di nottole
Nottolone , si dice di chi fa sue
faccende, o va attorno In tempo
di notte
Novellare, raccontar novelle,chiac-
chierare, dir male
Novelliere e .\ovellìero, colui che
racconta novellle, che rapporta
novelle, cioè riferisce gli altrui
ragionamenti, dai quali può na-
scere scandalo e mala soddis-
fazione
Noveiliero. V. Novelliere
Nozze, matrimonio, maritaggio =
Fe'con\ittì che si fanno nelle
solennità degli sposalizii
Nubile, da marito, maritale
Nugolonaccio, haionaccio
Nuocere, far danno, far male, pre-
giudicare
Nuotare. Y. Notare
Nuotatore, notatore, che nuota
Nuoto, il notare
Nuovo , semplice , inesperto, mai
pratico, soro
ìYuto, cenno
OBBKniE.VTiù, che obbe^àai&ft
Obbedire, ubbidire
[
UtihitKsre, legare l'animo sllrnl
ObbliralajperGanRiuntDln i
monlo^Per condannala
jte, V. Obbedienle
Obedrre. F. Obbedire
Obliirgsiions , ' '
rntupognamenlo, i
prenulone
Ocdiiactìo, Fare __ ,
dar segno di disgusto, di abbo-
OecullamintD, l'occullare
ncGuIlKiile, che oceuIlB
OcculUni, nsseondenl
DccullDlorc, che occulta
Ooculliulane. occul lame Dio
Oculnrnicnle, di veduta
OculnUtuente , di veduti, ■ oc-
chi seggenlf
Odorare, per metaf. <sp<are, e per
niiellD che dlceil scoprir paese
Olkndenle, che offende
OlTendere, far danno o Ingiuria,
Offenderai , recarli ,
pigliar.
Offendimenlo, 1' olTendcre (
Offcndilore.Mrfi.mojc/i- che ot
fende
Offenaore, t[uegli cliE offende
Ufferare, lignlBcgre con parale o
tcon gCEll di voler dar qualche
cosa : prolTerire^iPer compari-
re, presentarsi avanti
DHésa, danno, In^Ww, allragcio
di falU o di parok
OAlcIoio, oKcIawi
OfHtloao. I'. iXftcìoiQ
«li aim
niiiiosa. r. oneioio
(litraRRinneMs, fcA
Oltraggia (or
Oltraagio, ai
lnnlurUc:J
Omel, lamenti,
Omlc riatto e Ond
Omlcclattolo e Or
Omiclaltùta T. O
Oudegglarts iicr net
gitato, vacIllBfc, ce
Ondeggiato, agluia.
ola, dlipetlo, t
luglurla
Onloao, ulena 4'Mrtli
inglurloioTT^cr m
^i^Kt e 0(>r«r% li
rf«rÌLfliia(Ji., Che
aveni, fargli oncqulo, ri
ire, fare mIbcoIo, Conlm
MilniuBnlo, 1' ostentare
lilla di parole poc
__. e, mlllinlBlore
I' Otìentazlane , pompo:
amblzlnia dlnraitrsi
}alin^rai, diventare osiuato, ila-
aslinalo, perflilìoBO, protervo, ohe
Ila Iroppo pcrtlnacemfnle nel
■no propoallo, che non ai muta
Oitupeftre , raiwiere rtuirirto) In-
BliipldIrB=rE neutr., diventare
IslupebtU), Istupidllo
tstupefailonf, slupldeii^n
JHenei-e, conseguire qoel che
l'uomo desidera e chiede
liun, superi, di buono, eecel-
«so, ifc. d'uomo che sM so-
ira peniiero, che ha l'atjiclla
rta.|-MMrvare
Il cessare dalle operuioat,
(r lopiùrBW*ìuù»Va»fe>»a
eaiemeateì posa >-izio9o, e Intvui&xawmA
' vale lo iieud Ae «4aA^
Pacala, BEdalo, qutelo, tranquilli]
Pacchiani), lialorda, pappacetale
Picchlaratlo, uamo malcriale t
aenipUce
Pioe, concordia, Iranquiilita^ii'
dare in pace , si dìcp di ehi
■nuove cun iiperania di >B)vez-
», 0 limili, modo di dare o di
prender Ucenu, aoKiiranda be-
la aura in grandiaitmi r-Di
dia, calere (!onlent)=CDn
nn pace o fan pace d'ale
vile con tiu ifntìa e aodi
lionezDar pace, valepncll
Far poco, '" '
raniodo, con »[i\a=aon tolt
M pace, né trégua, vale cor
UnuarpertlDacemenK nelle Ir
= Pigliare o portare aleuti
et, vale sopporlarle aenia ran
marico, aoBrìrla san inlera quie-
ti; e lenza rì9enllr9i = i'am
In pace, vale acqoielBre - -'
rucienta, v. a., pazienza
Paciere, mediatore, per tratUre
e concluder la pace
pBEincamento, il pacincare
PBCiaeireje all'ani. Paeelicarej
br far pace, metter paee, t)ule-
si, lar pace raiesameniD, il |
, Btrb. nia«A., me- Palesare, scoprii
r iTBllarc e conclude- e al usa , oltr
Paciflcnlone, rappaclflcamenlo
Paciflco, amatare di pace lesa
Padrone, dlcesl uer pn>teUoT« \¥«IftM, n
Paffuto. «orpnffiiW.toetìdeWaWaWa. M
delWe
Palare, dare II prf^
altri «1 tlenutd-
rmnire, vendlcnr-
vafc"offrfr™U '1'.
mediata perqudl.
re alla r9elaue:J\iirara di huo- *ir
na 0 di mala inanelli, niMte- «,
ra ngurata , e vale , corrtapa» ir^
I ngurata
porlamend a oli
rt roicatro.B'ii
tema delfallD=i
■neisa^AonipiT
f!i di paglia, ^ «
yp non e 11 perii
per poco e per u
caslone=CaI len
di' paglia, vale uukh, m
iuiiannare o deludere al
faifllaia , ptr metaf. vale
ilecMcI'oM i
Lldone, uomo Insipida e hw-
1 poco, ancorché di pcrioH
lieo. Aggirarli come unpaHo,
si dice di chi s'affatica aaà
In aleuna sBare
verb. maicli., che p»-
0., manifèito
e ptìeurii^Àn'iarr
, » palli
■ji^ite IngegnoEBmen-
ÌBtrt 0 fan fiiecia
i , vale non aver v
rcbtìt p«lloEtalB n
-J^oa taptre aerosi
ile non gaper (ars i
le AclliMlilie
II. vale vltlorb, o ono-
la, guadagnila In bei
enen,porUK,(i aln
> d' uà raRlDnamenlo
le bre alcuna ^flll^-
ril. per cerUSi
picìfcT Bdulefure, lui Inalile
Paltone, colui che va limosina
Pallonejgiare, birboneggiare
{•allonena, qualiu dek jialtoH
Pallonlere , paltone = Per m
h Intende,
senta alcun rispettocCacani al-
cuna di pan duro, \ale man-
giare abbondcvol mente Id casa
d'allri^Cercar miglior pana.
miliì-
le vale riuacire
iva di Eonseiulrè
(a suppa nef ponia-
Panleruiao e Pankriuzalo. iipet-
tare o acconciar t' uosa ntl
panicruiioto, figurai vale ac-
comadar bene I lullì «airi
Pannina. Eitcre della medctlma^
0 d'una tal pannina, modo
proverb., che vale eiier delta
medesima , a d' utta ta\ q^uA%
0 conijiilone , e p\g\\u\ «et \ii>
pili in mais parie
nnle^Xorire le oarolf
dniWj, ti dice dichfoper ,
Mie non psriBre, taCcre=JVDn
ne laper parola , vale non ne
Mper noliiiB^Oiini parola non
tener conto o'ievorai Incollerà
d' ogni minima cosa che ti sia
delM=AirDj« daBegahia, vale
ciiiKchlen, e cose tfìniun mo-
ntnlo=Parole rocte, vale pa-
role non del tulio Inlelligibili =
Vile attaccarsi a um'parola (lei
'tltrul sincero e discreto
rwna per tenerlo obbligati
.puittione ili parale, o aio
il dice di cootroversia, o d
Ito, che solo consista nella
mslilA delle parole, e non ncm
■DSlsnia del neEO^o=Hi!car Ir
molte parole aU una, vile con-
cUudere 11 lUscorso, dire la p»-
co e breiemenle^iicaldarji
di parole, urie venire B parole
= Souipar le parole , o roiii-
S'er If parole in bocca , t die
nterronipere 11 pBrlBre=I(!ni>e
iD ingiurie scamblevolb^n
d' alcuno
■Uto^'er ptrlilo<=Pcr fu
... _ rpttU
..tifo, dar nanU, , ,
z^J^rrt ila paru, «Me tf tt
conto, non far oaplUesflMr
parte, vale lepei mm
Parteciparaa, U parte B^t w-
Partecipare, pariMpif ^
Partto^aikine, pvfldndNC ■
Partecipe, ette ba pyfc m
Partegciare , iilcUir DÙtt, kM ^
ier d' una Salone
eie ■|.|«rUeaa"<*
uu Bwiu, uctiole
ParHooIwiU , ol6 eb' t pnrd* *
partlcalarc d' alcuno
Particolarìuwc • PmilwBW
PiriJmonl», modernilone **Ve;«Y«^^* ^^S^S^i^SS^
Pissione, jwUuKnto, pena, li
glia = Per compMBloiie —
proprietà
PuM. Pioliare i Balli ianc
li HSuIUt,
_ per qaeUfl (Aie potesse
_je Beuril. d) chi plulii niK-
f le misuro la Ar qnnlcbe ne-
Wo:=Per colid die h» paUlo
ta. Bi buona pinta, tale no
f di beidgna e buoi» natura
in Balta, vale comlnela-
inlrlRM-Bl e IngeriTBl in
;he neguilor^rrar (r —
'patta, 0 slmili, \
DKclo e di
Paslocchlats , pipploi
Pastora, burla, bgln, pa)lecchla=
Trnire In paitara, Ugurat. —
"~ui cirfla
, le dar pule
Palano, v.b, triviale
Palelleamenla, apn.. In modo
letico
PatetlDO, pieno d'effello, e ta
malloGoalea
Patimento, li pallre^Per dai
Patire , atùporlare , conijiortire ,
aoSÌ-Ire:^ freqaeolenitntc di-
ceal per provs "'-' — ■■
lo (loter vedtft=noii pulir ti-
mettere indugio
■lilore, vffrA. iiioidL, tke (riM
Palleg^amenla, il , ,
PalleKglare, far JMIIb, f
convenire
Patto , conTenilDoa parOMllRi
accordo, condMwie = /^B
roaipon la Itggf, • ti M9
-"•■ adduee una lufc tr~"^
UOMO
iess
ir isciocco=Per bestiale
istrano, stravagante =
i bandire, si dice di ctii
travaganze senza alcun
o, quasi porti la bandie-
mAi\x=zBa8ta un pazzo
ìa, vale che nelle stra-
s uno é a sufficienza =
0 andar pazzo di chec-
:, vale esser desideroso
SSimo di quella cosa, ri-
a con anzietA
izlo, mancamento, difetto
toso, che ha in sé peccato
t, che pecca, difettoso
commettere peccato, er-
'er errore , uJlire sem-
(ole
trapassamento della leg-
gio , colpa, offesa di Dio
Mmpasslone, pietà=Per
mancamentoscjjgr pec-
far eheecheBBiaj o si-
re al sentimento proprio,
inche per dinotare scon-
ta t disordine in fare al-
Ma
e, verb. match., che pec-
ha peccato
ine, scimunitaggine ,
ezza
, si dice d' uomo sciocco
o, e senza giudizio=Pe-
si dice anche perderisio-
no che pianga assai =:
•e nel pecorone, vale in-
e, dar nel bue =: Studia-
pecorone j vale essere
Ite
j, abbondante di pecu-
co
r orma che fa il pie =
ir le pedate d* alcuno,
idargli dietro = Figurat.
aitare
, Far peduccio, significa
alcuno colle parole, di-
il medesimo che ha detto
eendo buone e fortitican
te ragioni
pussa succcaere==LAvere n peg-
?ii0j o il peggiore, vale andare
n fsconfltta=ai;v. , Peggio che
peggio, vale pi A che più
Peggio. Di male in peggio, posto
avv. , esprime aumento di rea
3ualità 0 condizione=:i/ peggio
capeggi , vale al peggio che
possa succedere=ivere ilpeg-
r """■ "' "
peggio.
Peggioramento, il peggiorare
Peggiorare e Piggiorare, ridurre
di cattivo stato in peggiore
Pegno , figurat. per cosa cara =
^071 si fidar col pegno in ma-
no 0 sinUil , vale non potere a
buona equità fidarsi d*^ alcuno .
per soverchia malizia che in lui
s' apprende=2lar la fede in pe-
gno, vale impegnarsi di parola
ad alcuna cosa
Pelamantelli, rubatore, furfìmte,
mascalzone
Pelanibbi . angariatore, che pela
chi stride
Pelapiedi, si dice, in modo basso,
di persona vile
Peiapolll, dicesi in disprezzo o in
dileggiamento a persona dap-
poco
Pelare , per metaf. usufruttuare ,
e trarre dalle cose il più che
si può e senza riguardo
Pelle. Scampare o salvare la
pelle, vale scampare da perico-
lo di moritesene rzare , o si-
mili, sopra la pelle d^ alcuno,
vale scherzare con danno e pe-
ricolo altrui
Pellegrinaggio, il pellegrinare
Pellegrinante, che va pellegrinando
Pellegrinare, andare per gli altri
paesij viaggiare
Pellegrinazione , pellegrinaggio
Pellegrino, sust^ peregrinoradd.,
straniero , forastieron:Per gra-
zioso, singulare , non più ve-
duto
Pelo. Aver la coda taccata dlìwaV
pelo, vale esser ma\\x\o^or=l«a-
sciarui il pelo, o del pelo, nt^
costar caro, meVVwNV ^«ÌV wo —
guBrd*riil, bBil>re:::^ai
coia a penntllo, vale forla e
ceUenleniente bene
~ ~ tmenlc, ave^ con peni
), pieno di pena
Penaamenlo, 11 pensare
Peasante, che pensa
Pensare, riva%ere l'allenilone
noicere quello ebe ilo pia >
veidente aaD4VÀi>tote«— i
delenidn>Te=£ « Xd^nnac.
_„al ad inUna«te,\moi»«yf
'*"<ai!iiere=E per vcen**"
Piircexiune, V. I., l'Eltudfir«' ',
pnmdere, ed ar-'- ' ~"
Perclpere ,
prendere
Percuolere, _
tuffare =ln _.„
are, imballerai, ,
Per auuBaril, ■aruaM- ,
Per ItpbiKere
erdere, r«Ur privo ftlmi
cosa glA {Hrai«dula = firl»^
gli ocelli, vale aer-ttn fi
cooa = Pertien li e»»f« ' ■
langue, mie ibiitollim ^M*
dtril rnolcmanuu, nirc»'
^acenene pHt del dgicn
la, perdWIviu
, «doperah)
r.
.(.ilpenlQiiBre
^v<its!D della
"'tilB p«r 1» colpa
erdoDBnis^i'er
Per wWnerri t
Jt ebecehE9sig=
aróo=Ftrdona-
I «mtradilire b1-
b, match. , che
IllegrinoiìimE
_« perfciionB
"rb. moicft.. Che
k, perBrllK
■lU, malva
«rgiufare
rjtrprio, spergiuro.
Pertclllsntf. v. 1,, ixrlcotanle
Pprlclilare, v. 1^ ptrieolire
Pfrlcolamunlo, pericolo
Pericolante, che perlcala, cbi
in pertcclo
Pericolare, rovinare, mandare
pre<ii|)Ìiio=E <n sl^nif. nmi
alanle, riscliio=Per danno, In-
vilirla
PerlcDlouRienle,avf>^CDn pcrlealo
Indueenle m p«rfeD^=Per M
è In pericolo = Per chi corre
pericolo, che può pericolare
P e rifilare, neulr.pnsi., poral (
rischio, a pericolo
Periglia, pericolo = Vale nnehe
ITOvB, eipertinento
Perliilioaainenle, iii;u.,con perigUo
Pcrijillnio, pericoloso
Peripeit», v. g-, inopinato secl-
dente, per cui dallo slata felice
trarlo passando, e
Periila, esperienza, lapere
Perla , dlceil a cosa o ad uoi
pregiato e ottimo
Permaloso, sdennoso, che ha p
male ogni co^a, che pigila p
Permettere , concefteve , XaV
Perpetrare, v-l^t laondare ad ^f-
r, ealui che iieriegulti
ne. It persegui lare
, i>er5eguilare=: Per
:, ieguil
apieuiu
perapioMM, e iter lo pia ■I4t
dell-inteltetto
PeriUBilentc, ctie pcniude
Persuadere, Indurre allrol 9
parole ■ credere o a ^ «M,
chcsais, trarre nella «raMJa* ■
plnioiie quella di ilMÌ al e
neut/-. ^>i«fq vali ered««i* ^
Perseguitante, che iieneguila
PerseiEulUre , cercar di nuocere
■Itnd san tatti o wn parale =
Per tener dietro correudorPer
continuare, seguire
Penegultalore , persecatore^Per
asaervatore, mcdo antieic^Per
aegnl latore
Persegli tallone, perseeozione
Perse^nltore, perieculore
rerteguliione, v. a., iiersr —
, lafaeolu. Itti
cuna catUva ., . .
stante tempi. In >iualiui|ai »
plnlone — Per continuo, fM»
pwvia uso =
eoe apparticiic
Perturbaoienlo, tur
Per turbare, worapigllare, ■
Pertorliatore, iierb. nuiri
perturba
Perturbatiime, altertiisaei
nuiviinenlo, «xhuiiIkIIu
Si-i
_-_.J, il DL. .._ .
„ IPwvenire , arrlTir* , aiufMR.
Persona, vale tanto uoa>a,(\HHto\ ««*■«*=.»<» »v.nJ™, «» ,
„ <lunn«=Per vii» .A „t^,..„
r., vale r>l]1[iOEnBr
, iai|>crversalo , pi
:r«]on
:na«, qualiu di CU eh' C
vena ; fnlqulu, nMlva^lu
ino, malvagia, pntimo, Inl-
(rthnenla, disordlnimcnto ,
irertlnKiilo
rtllare , virb. match. , cbe
Mce, DI tiDi lo, caparbio, tc-
MclB, oitiiiBilaiie, urot«r\ia
iiindl, laccenlDTif
ileua, per inelDf. siTannu ,
aglio d'animo
amente, aiia., con Riudiilo,
D, aguraU vale consideralo,
te. Pacar per it, OnuraL
' br 1« cote ■ ino >copa=^
ìafùrufo, vale laper tu per-
ir qtiri che ci li [icclBi^jVon
!hl, e binili, vale non saper
he Wrmine uno el Lroii
, Eller come peice fuori
' acqua . li dice di eoi aia
I, e che non lappla Elie br
M^« e teinpllce, e clic ane-
^ «e IbscI ln«annarii=ffui>-
JteanlR/VuDBO peice, per
^u piacevoli coaluml, leiw
^j- aenplicc
Peaslniità, qaallld di ciù eh' è peg-
Pessimo, superi, di malvagio
PesBunrlai'e , vilipendere, calpe-
Pesla. Andtr per la pesta, non
uscir dalla Disia, o slmili, va-
itlionD ae^ulbr la eoinune=Per
calca, pnsn=luiiciare, rima-
nere, e simili, nelle pctte, va-
le lasciare ec nei pei^coto
Peslare. Peslaie f aequa nel
mortaio^ nde perdere 11 leinpa
e la falica in cosa elle non ala
per lorlir LuDH elFello
Pes tirerò, per nKtaH daiiaoso,
enle, per iscciierato, Boi-
ciiia, in modvtiauo, si dice
ire, V. I., Etie diiede, «ddo-
Peltìnare. PiiMnare oli* fu iiJ,
-1 eaBMuuare , riunire le ta-
ne di chi che sia
Petto, ai prendo talora per animo
nio Xh"^ Vof:?o\i petto Ta
aiiuiti, ai dice d' uomo eoatante,
animalo ec.=iver a petto, ave-
re a i:<ion = Pigliare a pitto
PeltorutamenlB, BgtiraL, orgogllo-
rulo, orcoglioso
inte, V.T., che ha penilaaia
-'Peiienfc, mendtCAnXe
di ridere Illa
yH^coM the
T«1« BM M IN volere «hIoL
pÌùtiDp«<!ciir£^Jf«(Mr» a pit-
ie mnataL mtemo in una co-
Idta piu.Ke-
SA.TZìSS'i^
w«=ftt Au plull, — Hft *-
^se£'S5Sì3
S«
•^SSjS».
l£ «i dke d<
^^f
;^£^todì
lala piccino,
Pfppione, ma-
Scssia'*"'^
HKTNIMnon
■JCMCK ìd-
"ffii£'d,rSSSZÌSS
MS, ,..
Pieno, per WtasPerlrTMSw,
eitreniH ais-
occupalo l'sDlmo^Per tnio-
Per «dempito, nel lento vmOu:
L «al* tapino,
di «dempire le veci di una
Pieta, iffiinno, peno, voce della
iOipi«di,vale
Pleu^'^^"a^]!^tadr« Pie.
tb> D portalo
tei tuoi piedi
tale', viru che taellM 1- >«>Hi
le prooredlre
a riverire e ^fendere qoeUl
Ut^^crpit-
s;.rs.«'X.i,."s?s
wltti*=Cadc.
.lite proitrar-
ler m piedi,
àrm ftm |i€-
sr.'«s,aiRssf3Srs
u-pi^i d-at-
d«W)»IOB« ^ ,
•IwlIeMEionl
Pietro, pie» dT^leur-bor^
èiimliwir be^
^J^mi ìc
Pietra. Pietra di aemdoh» '«'^
*!imaeoas.
cankwe di «wnitìo
TOMO
1691
1 poeolino 1
itto ad essere placato, *
>laca
Ite , avv. y in maniera
da potersi placare
, ii placare
nitlgare, raddolcire,
^erh.mascKy che placa
il placarsi
I., bassa e p. u^ die
ingua nostra varie ma-
canti complacensa, lu-
lulaxloni e simili, co-
re a placebo, cantar
e simili
te, avi;., placevolmen-
mente
dualità e stato di ciò
Jdo
ilacidezza
ieto, piacevole
leplacito, balla, volere,
fBrere=Per piato, litC;
eaasa criminale
legno di applauso
qualità di ciò eh' è
le, avv^ con plauso
uso
rte più ignobile del
sa vile ed abbietta,
della plebe
'lebelamente,a&t;.,
;bea
ùera plebea
ire plebeismi
o, vile, basso
rochezza
là, mancamento
chezza
tezza
pulitezza
-at., giovane di
raccio
1 modo basso
0 a nulJa^ as-
sai dappoco
Polso. Toccare il polso a chec-
chessia, figurat. vale riconosce-
re ii suo valore, le sue forze =
PoUo , per metaf^ possibilità,
vigore y forza = Senza batter
polso, vale subitamente
Poltreggiare, poltroneggiare, poi*
trlre
Poltrire, po1troneggiare=Per dor-
mire
Poltro, pigro, poltrone
Poltrone, che poltrisce = SI dice
anche d' uomo di vile condlzio-
ne=Più com. si dice per pau-
roso, d'animo vile e dimesso «
dappoco, infingardo
Poltroneggiare, vivere, poltrone-
scamente in ozio vizioso
Poltroneria, Infineardaggine = Di-
cesi anche per isclagurataggine
e tristizia
Poltronescamente , avv. , neghit-
tosamente, con maniera poltro-
nesca
Poltronia, v. a., poltroneria
Poltroniere e Poltroniero, poltrone
Pohere, (rittar la polvere negli
occhi ad alcunOj o simili, va-
glìono ingannare, far travedere,
voler mostrare una cosa per un'
à\ira=Scuotere la polvere ad
alcuno, per metuf. vale basto-
narlo 0 strapazzarlo con fatti e
con parole
Pompa, per ambizione, vanagloria
Pompeggiarne-, che pom|)eggla9
pomposo
Pompeggiare, far pompa
Pomposamente , avv. , magnifica-
mente^ con modo pomposo
Pomposità, pompa
Ponijioso, pieno di pompa
Ponderare , in signif. att. , vale
diligentemente esaminare e con-
siderare
Ponderatamente, avv., considera-
tamente, maturamente
Ponderazione, per meUt^^ioiwA^tr
razione
. ,, crtnelof., coroide railone,
ere in ;joii(e, vote te.
<<^(iolsc<!in, plebe, tdIhd
**~polBKll9, papaia mlnulo, come
JleliBELia, genioglia e simili
L' FopolBna , queitH che è wtlo 11
r'Cura d'una parrocchl» = Vale
..anche della aetls e fazione de"
€iolo=Per BbiUnle
lare, popolano
. larcscaoienle,nvr.,su9adel
l%B^r^
I, popolano^zPer yoìft-
ir, ui impolo, convenienle o ìh>-
fOgtecondo II guaio del popolo
lezu,?.p.ii^ IgnolillM
lo, molHtudlne di peRiaoe=
- narfone^i plta popolo,
- r—t" "'"'-, vale In preacozi di
I 'npulo, T. 1-, ed ant, popolo
I ^orcheKgiare , farla da porco, I-
■-1- Pillare II porco
gorrturla, cosadaporca.iporciiia
j|ÌSorCO, si dice ili persona di spor-
chi coilani1=SI dice anche al-
. trui per ìatitaritrGetlar le etr-
^h.oiìmOi.a'porvi, ti Siee
del lare cose deine e preziose
1 .a persone vili e idlale
X Torgenle, che porfle
■ #bP|!ere, dar«, apporlare^Per
K -i(dire, riferire=For concederei
■ t Jc iDoalrare, far credcpder
moiinnì = Porga- preghi.
ai a tiip checehMiia ^^Ppr)"'
nrteohr, rate itarc ad mólu-
re = Porgere gli orchi, «>«
Blamente ciurdare^rnwTiruT'
Purtilmento, Il p«r(ere
Porre, che aaclie al dice Pwwr,
Dieltere In alcun liiogo, cdbct'
re, posirt^Per aecMHreftr |
BBUgnire , dare=Per latpt i
re , tener oprinlOne — pr- ■**■ '
fiwilare, paragonare =
tribuire
Porro, ftir porri, *ile baio
badare ■
Porla. Etetre a
all'ulLioto punto dd I*
iA=Entrare per la ^f^
gurat, vate &ftBtmm
dine dovuto
di Datura e proppkl*
porlap», (lovaM^Pe^ itS*"
i'ortara alcuno . li* -
xerlo, fiiYorhHo, •''''*^fli«'J
tar thirtkeitla <n r^ZMÌt^.
(nano, nk averi. o^S f^
Bmarlo, proteigerlv • t^
lc=PDrtor ftSt, >■!» ^--sfl
dele , nMBICDer Me ::£^^
(aoeo, ttgorat al dice ^^t^
occaiilDne a rfaat . vnf^St^
%\oA\\T^eortartÌ»à^^^ *
rlarc, euortoniBI
nttmaiu, « rtw '
a
UOMO
i693
estere altiero, procedere eon
%ìo=rFortar ia fede in arem-
*, in modo proverbi vale non
rerla dentro del cuore, ma
Basi nel grembiale, esser foci-
! a mancare di fede=pit>rtarn<r
tracciato il petto e i panni j
etteme rfanaito scottato, a-
rleevuto éànno=Portare
w, $p»ranMa, amore, affé-
M^ opinioneyaiutOj e simi-
tagUoBo odiare, sperare, a-
g^B^y aver affexione, opinione,
re e simili=ln sigDÌ£ neutr,
) vate procedere, adope-
B| 9erb, nuueh., che por-
' sofferente, elie comporta
. ^ire, V. L, mostrar da lun-
ff presagire , pronosticare ; e
■ Mi aoclie in signi£ neutr,
*M. per iarsi vedere, esibirsi
• Jaittano
2fvale, comportevole
«^ Ocmdursij venire, o simi-
aoHon porto, o a mal por-
• %r>uraL vagliono condursi in
*■• o eattlvo termine
f^niete, riposo e fermezza,
^ Mtta, fiermata
fenfo, il posare, riposo
^ 'V. a., posa, riposo
9 por giuso il peso e la
cn« l'uomo porta = Per
^*ojBc^ far riposare , rlsto-
; *• flgurat per aver fon-
^ 0 8tabmtA=Per Istare
"f *'•. past.'f vale lo stes-
'■POtarsi, fermarsi, quie-
^f rimanersi dal parla-
f •Qdento, fermata
'^9 avo.., con agio, bel-
*e(ìza fretta, placida-
traoquilUtd, ^cidez-
ttto . adagiato = Per
<* riposato
dosare
Positivamente, avv., sicuramente,
con certezza , precisamente =
Vale anclie con moderazione,
senza eccedenza
Positivo , dicesi di colui clie nel
vestire e in si fatte cose pro«
cede modestamente
Posizione, proposta^roposizione
Poso, V. a. , posa==E flgurat. , in
vece di ozio
Possa, potere, forza
Possanza, possa
Possedere, avere in sua proprie-
tà e fM>tere
Possedimento, il possedere
Posseditore, che possedè
Possente, che ha gran potere, gran
forza, gagUarao=Per valevole,
capace
Possesso, il possedere
Possessore, verb, match, , che
possedè ■ •
Possibile, quel che può essere,
quel che può farsi
PossibilitA, li potere, possa, pos-
sanza
Possibilmente, avu.^ in modo pos-
sibile, per possibilità
Possidente , add. , che possiede ,
e si usa com. in forza di sust,,
intendendosi colui che lia poderi
e possessioni
Posta , dicesi per tempo prefisso
e determinato=Per occasione,
opportunitd=Per traccia, orma,
vestigio, pedata , lo stesso che
posta=Posta ferma, vale nego-
zio concluso, punto accordato=
Per partito, disegno, e simili
Postergare, lasciarsi o gittarsl
dietro alle spalle = Per metafl
vale mettere in non cale , dis-
prezzare
Posto, tust,, tener gran posto,
vaie trattarsi alla granderodd.,
per fissato, stabilito, concertato
=Per paragonato, comparato
Postura, positura=Per delibera-
zione segreta e fraudotenta
Potente , possente , %a|.\!mte *=>
lu i>liì si usa in
Polcmeiuenlc , wb., posscnle-
FotcnH, pouanza, loru, pulcre
Potere, aver puasania, faculia,
esser possibile = Polire , coi
dal., vale aver forza e valore
di fare o «ter eheccbe9Bl> =
Per alanlfteare, valere
Paveruglis, loalUluJIne di Diendl-
cantl, genie pavera
per eapresBiane
ne, 0 •!' altri afi
Faierciia, v. a., pov
Poverino, poverella
iH «iretti=Per vi ,
- preglikiPer di poco ipirllo, n
I CDrag|(loiD=l'er Inlellce, sti
lata— Per non curiito> nei; le!
D slmili; detto pravurb. ;
: ad aiiirui uiu cosa pet
watersailonc, il prallcarc^Va-
c anehe uegoiio, irallnlo, ois-
ncgglicPer '"" ■•
Pralieare.raellere I ,
Prallea^aiiE, r. a.
Prallcbeiifcr,
Pralh», che ha praliev4
Pravamente, hudm — -*
Pravità, ed all'»
Pravltate, maligrOH, d
Pravo, maligno, di per
lennone
Precario, r
«zlonL prt
■■e, \. !.. 41
Prece Ita tare, uerb, »
PrBcipiian.ìii
^Precipitai „_
BKiiEi vde bri» IH
du;u. Il dlee^
Predpilalo , A
PreclpUature, atri, i
Pi'eclpfìaiiam
prodeha ii ^
Preci pi luaamenléi a
nilaiueaK , aon i
rt:<ciplloso,eb«k«p(
uoao
4695
in predpfzio=Figiirat.
onsiderato, e senza ri-
}. Andare o mandare in
zio , dicesi dell' andare
are in perdizione, in ro-
€ , tutt. , esattezza, di-
le
interrotto=Per distinto
V. 1., iliiutre, ragguar-
re , Impedire , vietare ,
re
ire, V. I., pensare prima
ùone, preconoscenza
, ▼. L, pubblicazione di
ide
Mjre, predicare , pubbli-
iD preconio
MLtore, verb. nuuch,, che
senza, ed all'ant Preco-
iza, li preconoscere
cere , conoscere avanti,
ire
\te, die precorre
e , andare avanti, pre-
t, verb. match,, che
listo fatto con violen-
*,hc la cosa predata=
reda, vale conoscere
e, (lare in potere =
t«., vale abbia adonar-
uotere
il predare
>er forza, far preda
erb. masch. , che
ibiiire, determina-
vanti, predeterrai-
ire
ituire, deliberare,
ti
li predestlnare=
predestinazione
; altrui con gran
circuito di parole=Per lodare,
dir bene=Per sempl. pobblica-
re=Per e8agerare=:/Tr«dicar«
a* porri o tra* porri, prò verb.
die vale favellare a chi non
vuole intendere=Pr«d/car<r al
deserto, vaie lo stesso che pre-
dicare a' porri
Predicente, che predice
Predicere , v. 1. , predire , dire
avanti
Predicimento, Il predire
Predicitore , vero, masch. , che
predice
Predilezione, amore prestato con
prevenzione e distinzione
Prediligere, amare con preferi-
mento, amare grandemente
Predlmo^brazione, precedente di*
mostrazione
Predire, dire avanti, narrare o
esporre una cosa prima di un'
altra = Per annunziare quello
che ha da essere=Per assegnare
Predizione, il predire
Predominare , dominare , preva-
lere
Predone, v. 1., che fa preda, ru-
batore
Preecceiiente , eccellente prima
debili altri
Preeleggere , leggere innanzi ,
eleggere piuttosto
Preferenza, pre ferimento , prela-
zione
Preferimento, Il preferire
Preferire, preporre, mettere a-
vanti
Preferitore , i>erb. masch. , che
preferisce
Prefiggere, determinare, statuire
= netitr. pass. , per mettersi
neli' animo
Prefigflimento , determinazione ,
stabilimento
Preflnire, predeflnire, predeter-
minare
Preflnito, assegnato, determinato
Prefinizione, predenniiloiv^, v^^-
determinazione
f PreQsso, deleriuinalo
Prendiioiic, *. a., preghier
- PrfROiile, che pregii
Preiare, domandBre umili
ad alcuDU qaelLD che à à
n ds lat^Pregare a chit
■ni», vale desiderarglieli'
Pregalore, ucrb. maich.
I Prcgctolc, che merita |n-eglD, de-
. pio di prEelg
k Pieghevole, che
Il Keghlera , Kehicils che il (a di
1 cheechesBia per grazia '
BKgldiiliU, quallU di
**i pregio
[ Ptekio, stima
' ■-*' le coae^Per oplnio-
' Pregiudicai
, Pregiudicai
1^ VMgiudkat
^ pregludIcL
r Pregi odldQ e Prigiudliio, daono
r =Per opinione procedenle C
k I laeaiiBiderBlI e Misi giudlzii
I Pregludlzlosii, che arreca precli
' dlzio 0 danno
, Brgo e Pricgfc 11 |
liPreguslare, v. 1-, gì
vWMgflire
pregludick
pregare
anll,
nvgnàuilòne, Il pregiislare
AelMone, l' esser preferì to^Per
^nperlorfU, maggloraaia
Preleilone, Iscells, eleitone lopra
1
Preoiedllare, penare
Preinedititainea'~ ~'
premedita ti
'remedi laiioiii^, i
'remere, per atti
=Per lipingcr
^Per «opprimere, tw^^"!!
Bllencre , Importare 1 Wgjr
cuore^Jer aver
Premilare, veri, m
jireDien
Prenioniiión*.
Fninoit
nanii
Premmtnio, v.L moinj
PretnurB, gran dHldiTl»M
GOse, foceoilD prec
che vengono dopo
Prenarraiioae, li r""^^^H
Prendere, ^6nt, t '^^yic.
pognano = Pn
apprtuderc, Ui
Qsnrn.fenur
a
UOMO
i697
namorai*e=Per rìsol-
iiiiDare=Per sentire
are, giudicarcr^Per
Ila mente col mezzo
. detto anche assolut
re=Per riprendere,
*er trascorrere, mi-
il prendere
verb, match,, che
Prepotente, che può più degli al-
tri, superiore agii altri in pote-
re ; e oggi s' usa ordinariamen-
te in mala parte
Prepotenza, sommo potere, auto-
rità somma
Presa. Presa di gente, vale frot-
ta, schiera, parte=i)are o aver
le prete , vale concedere o ot-
tenere che altri delle parti fatte
sia il primo a pigliare=:F0n<re
alle prese , dicesi del pigliarsi
0 acchiapparsi per le vesti, o
per alcun membro, nell' azzuf-
farsi, nel combattere o nel lot-
tare=E figurat si dice del ve-
nire alle strette, trattando alcu-
no affare per conchiuderlo
Presagio , indovinamento , segno
di cosa futura
Presagire, far presagio, dar pre-
sagio
Presago, indovino
Presapere, sapere innanzi
Presela, fretta
Presciente, che ha prescienza
Prescienza, notizia del futuro
Prescindere, fare eccettuazione
Prescito, saputo avanti
Prescritto^ sust,, precetto, legge,
prescrizione = add., limitato =
Per ordinato, stabilito
Prescrivere, limitare e rinchiude-
re in un certo termine, statui-
re, ordinare, stabilire=Per pre-
sagire, predire
Prescrivimento, ordinazione
Presentagione, v. a., il presentare
Prese ntaneo, che opera di presen-
te, subito
Presentante, chi presenta chec-
chessia
Presentare, far donativo di cose
mobili = Per porgere , dare ==
Per condurre alla presenza ,
consegnare , rassegnare = P«it
tare avanti
ognizione preceden*
con relazione d'an-
NMteriore , siccome
le dell' antecedente,
yanti la nozione del
! Prenunzlare, pre-
ziare
occupare avanti
le, precedente occu-
onorato con prele-
venzione
predestinare , ordi-
ne, il preordinare,
lazione
», il preparare
lie prepara
parecchiare, render
»ronte a potersi met-
•a
verh, match., che
, preparamento
to, il pensare avanti
tremeditato
, figurat. vale aver
>re valere
rre avanti, mettere
nte , avv. , in modo
e rovescio
opportuno, che vie-
luogo 0 del tempo I accostare
hDche che viene a- /Presentato, «ust.,\8i pwaotia. ^ cvaS^.
io dovrebbe venir / si regala
/Presentatore , verb. moscK ^ «^^^
presenta = add., qnellD
rI Iralla^Per opiwrluiH
lato, pracgce
Prese n teme nlt, ave.,]n
i>, in person» ^^Talors
pre9Cntp,ill «ibila,launar
Prallui™ l^iligli.npmlWi
Pnaenttiuenli), Il
■vere aldine nntiil
Preiei
0, ortog. snt, lo slesso
uiie preiantuoMi
Presemi, l'eaier presenle, ctnpel-
1i>=Pbi- aipeliD, «pparenia
Preaervamentn, presermhine
Preierrapf, difendere, oomervare
Preaervalore, verb. mattk., che
Presio , V. a, p|ieÉlo
Preso. Inlraprelo, (iicomTndalD=
tiiaaamcnte, con presunzione
K^sonluoio, presuiilDDHi
Preionilone, preiunlone
Pressatura , Istnn:
Prentgre. dare altrui ur
lu stesso che il
re Oliere ubbedlenUjObbeiUrei
credenia preslnli
altri peraiudi al^
PreitnneDic, Ebe pr
Presumenu, T,
lirtsoDtiuuiti
Presuiuere P
vene vale, arr(ifvil4|
mclitoy e eaaat Mig
e mùtr. ti anilMm
paic^er ftr 0«— "^
iiiuftk., tic fi
PmuDtnoMSWl^ «<
tunilone
tre supm
rsrendiaa
' cffBlw , la-
are indili tru.
nenlu , Il preTnHesre ,
t, cliB prEvarlci, pre-
. IraagrciUrc , oaclr
irasKrMiofe
le, Irasgrcsilone
prevedinento, pre-
UTcdere, >edere n-
U pre\eiierc, aa-
- . ., , .ireghlera
Prieiare. f. Pi'eiiarc
Pri4o. r. PM-Bo
Prk'uei'e, ver luelnr. , angariare,
torre (Itrnl le sue sdsIbdic
PrInwBto, Yoce schcrz. , t vile
principale
" "-Inclpat laogo ti d'o-
il primato, che il dice dì chi
SDprasU ■ tutu gli altri
PrlHiegglorc , tasteuere il prime-
Prtndplatnrr, «erti, m
prlneliila, couilDcìaln
Principio, cjucllo che [>[
mancante, che lin itala dispo-
ne' pTrircoUw^p" elo™ ""
PrlvBlurP,i'erÈ.nia»rA.,eheprita
Privo, mancante, che sia slata dis-
paili la lu, urliata
Pro, flH«„glaVBnieDla,u««ti^
e«on prf ti [Hcs<9, eitoiB, »
r
^
g
Procacciare, proi vederi
e Procuraziaae,
liniure, scgullare
ProdiealiU ed ali
de e Prodiganu
■pendere e nel
cun urndliil
ProdiilDne, IniUne
Produrre ePrudMC
i. nuuiJL, cbe
lamlnaiioiK del-
letUtrito; ood-
noo tpjMrflcnc
mln(!o, eiTobnintfl
{■rofiimsliiizu, profumino, «cali'
bElio, KonlmeduiKi
Profuflilno, ganimede, cacazibetto
Profuilone, prodlgaliU , Dberallli
ProftHo, prMipro
ProgenlB e Progenie, iUrpe,'Klil«t-
ta, gcneraxlane
Prc,;.
rivuoi eom-
proBtla
«proBlla
0SPII"fe> ftr progello,
sIb, ebt risulti in danno d' al-
irai, prtfiudleare
Pro{!Ìu>ilcaiarr, i. il, pregiudica-
lare, che pregiudica
ProgiadìclD eProg1udizia,v.a., 11
progludicsre
Profili tIÌKìd. r. Pro^ndiclo
PrognDsUciinic, che fa prtmosticl
Prognut licito re, pronosUcilore
Prognostico, v.j'.u., proinisflEo
Progredire, ondare avanti
ProRreMlone, jl progredire
PrajgrCBalvaiuente, aiiv., con pro-
non ai hccia
Pruibllore , vtrh. maich. ^
proibiue
Proibitone, Il proibire
Prole, progwile
perire o nel temrio Impiegala
'rolangare. V. Proluniire
ngailone. F. Prolangulone
Prolungamento, Il «rolungarf
ProUingare « ProTongare, *l
gare, tlilTerire, prorogare, olan-
flar in lungo^ProEun^ar* dir
funn, pir leoerlo &btift
Proinessa, quel che s' È prauGiM
=rrer obultiszlone, mnllevado .
rta^DIcesr In moda praverb.j
Ognipromtttai ppnmt&iio è,L
defilo, quindo il vttd rlcDrds-
re bIItuI , che minlcniia quel
ohe ha proiuesso^Purc In rao-
ilo prove rb. Di mi " " —
temere, di proaiei.. ^- .
deri! e v«lt che niano dee trop-
po Gonlristarsl del male, n* ral-
legrarsi del bene, iguand'egH i
Promuigatore,
pnmulnB
Promulguionc,
tn , vigore, a
alulare, prole
Per «Dnimaoi
raiìiecure per altrui, vi
'ar mallevadore, 0 dar slci.. ,
Il far uueltu cVè DbbUgalo|
UOMO
i703
e
uDziare
ire, pub-
er predi-
idatore
nuiusia
(ciazione^
, fitfiirat
ndeoza
ivulgare,
rc&., che
editare
e
. proprie-
Propie-
i parUco-
=Per do-
avere in
(eresse
Proprie-
propriett
fora, vale
ila ,
= Esser
essersi
tutto j e
cuna dei
o convie-
lolamente
ter propio
pixio
eh,, favo-
venire, o
iclie quel-
nigno
e
e, propo-
10 ha sta-
suo pen-
de te rmi-
tch,, che
propone
Proporre e Proponere, porre a-
vanti 0 mettere In campo il sojk-
f^etto, del auale, o aopra 11 qua^
e si vuoi discorrere e ragiooa-
re , o in alcuna altra numiera
servirsi = Per deliberare» Btih
bilire
Proposito, proponimeiitaiiPer sof-
getto, proposta = Per cagione ,
conseguema == Favellare 9 rUh
pondera a proposito, o sUiriii»
vaglioM star nel profMM^itei^
niinL lispondere secondo la ma-
teria proposta
PropotnlMie , cosa che si mette
in dellberaaloDe ; quello cne si
propone da trattare oda appro-
varsi, sssunto. argomento, pro-
posta—Per deliberaiioDe
Proposta, quei che st propone per
trattarne=1nvece di proposito^
proponimento» deUberezIoae
Proposto, siut,, proposito, delil>e-
raziooedEd in vece à\ cosa pre-
posta, suggetto ^-
ProprieiA, propletA, qtialltjprPer
dominio, il possedere, o avere
in propio
Proprietario, propietario
Proprio, sust., io stesso che prò-
plozrPer proprietà, dominio
Propugnare, direndere, sostenere
Propugnatore, verb. ìnasch., che
propugna, che difende
Propulsare, v. 1., ribattere
Propuisntore, verb. ìnatch, , che
propulsa
Prorogatlva, burbanza, arroganza
Prosapia, stirpe, schiatta
Prosare. Prosare alcuno, vale
burlarlo
Prosciogliere e Prosdorre, assol-
vere=:Per sempL sciogliere, li-
berare
Proscioglimento, il prosciogliere
Prosdorre. K. Prosciogliere
Proscrivere, eondannve ad. esi-
lia ; e figurai, vale allontanare,
scacciare
Proso ntnqriu, prCBnnliioaiW
Prosonluoso , lo itessa che pro-
Prosopnpci e Proiopopeiii per
Prosjwnmiente, auu„ con prospe-
ri»
Prosperare, Felicitare, miadare ili
bene in lneBÌio=lii aicnlE neulr.
tlnuare télicemente , andare di
licne in nieglio
Pr08)ierazlone, Il prnsperare
Prosperevole, prospera, pieno di
Prosperiti ed all'ani. Proaperl-
to fcHce™'^J«i> '' '^''^""" ""
Prospero, telloB^Per foioreiole,
secondo, che «pporU feliclu e
Prosperosaioenle , asii. , Ifelice-
ProsperosD, prospero, felice
Prossinisno, con^uola di aatigoe,
Prossìmllì, Bitenenra di eangue
PrasBinio, jii al., ciascun uomu re-
Istivaraente all' allro^iadd., cou-
giunto di smgat, parente
PrDSlemsre, ncuIr. pati., àbt
letti, costerai rsl
Pr»>lltuire, esporre a mal iisa=
jfnecialR ^
Protervia , oiliMli *
ProterrllA ed lIVM
tDde e Prolerilli
Protervo, che hi'
ostinata
Protesta, protelUid
Proleslagione e **-^
Pntttstara, deni
non faccia clweetM
sagìre, annimdar
sare, pkleiare
Protestazione. F. I
ProteitD, il piatesi
Pruletlore, ohe in
re, Glie tlen pn
Proleilone, dffin
Il '*'■''
ì Prot
•""'eggere, avere in proleilone
Pruleggitore , uerb. inaith., \nc
[TodexxB
'rovamenla, il pn
menta, stfna
■rovan», v. p. a.
opinione, che ih
Slir™df a* h
Provalore, perkm
5™
Ere, procftc-
rtTnBi1!»rvi=Per preve-
vederKB malo suslan.
.■iileiiia, provveiHmenlo
'roTvedieiDF
, e Pro» Edi me n
vvedHT^Per provi Mei
DIare e Provedllore, t
eie e procascia le et
Prowidenle, Che jirovwde
nBìiione, vale provedere
iisrtre, provvcdltora
Provvisl», provvifione, provvedl-
Pubblicslor'
match., che pubblica
Pubblicazione e PoblVosiliiw ,
pubblicare, | '
t«to=P«r. naia, namfeslo
PudIuncnW, fon pudldila
Pudiciiis, firia perla qiiile l'ilio
mo a) Tcriiaiina, non loio di fa-
Pudico > culo e modealu nel ci
Rtumt, nuli ilU p nelle parali
Pudore, v. ll> mnore
PuerìilB, senipllclld. ii ulonc pue
Pugna, cnmbatllmenla, tiiltiillo
Pagnnce, t. I., agguerrì lo, allo .
pannare
Pugnante, che puen», cuniballenl
Puanare, con>Mllere, conlroslnre,
riullare
Pugnalare , cerb. maich. , di
pugna
Pugnailane, pugna. Il pugnare
Pugnano, v. a., leggler comlia
timenlD
Pugnere e Pungere, per mela
travagli are=Per'offenderB altro
nanlenda con àtaS^^ugnrr,
in qualclu nffart, vale infei
loraral o riscaldarsi in farlo
. ingere. V. Piignere ,.
Pungiglione, per nelaL <■ ilW .
di luIlD cl<) che stimola a quiV J
u^netta , per nelaf. v
ugnlmenlo e PuTialnai
^FlecT'^irio
Pugno. Dar» j.„^
u dice quando ai vuole e4prlnK-
'— 1» cosa impos'"-"- - '—
n pugna i
a al vuole i
in puiHO, igumt vagliano i
aere sicnro, polerne dlsporri
averlo in |>DaaU
Pulce. Ktllert o entrare ui
perll«A
leraiiàBffJ
contratto ^ciur iu puntaglìs. ,
ile non cedere al nimlcw nel
)iDbattlni«nto
Ilare, far far», atimniare
itlglio, eavlllatlone, ■nttigle» ]
allrnl in chKccAearia^nde jMr
lul punliVr/ia.ai diee dclM* ,
iralaaclare ahiuna dmoatinn,
neral aul decoro del^vlD aia,
che dlceai ancba ilare in mi
;iiintD. e lulla puniualM
MlticllciM d' inveniione, [uin-
tiglio = Corrire al punlo. \a-
UtnganRnr?, tiiuntare. acchiau-
9nai puMa, vale pt^liore in
Imon* 0 In cattiva eoiifiiiihinra
« dlspoiiilaiieJlettere al
U, vii* timre, 1r»ll|tare
IHinro, posto
«uere, in prò
ne Ibrlanatsmf iiK
éi bianco, vile colpir pei
«nv., vtlecanoti
■ bdla
Mirale.
IMUUU 1
leéanteiii
per nielli:, vale trava
:= Per uioltu pun((»irte
Purllale. moniHxi
Puro, ntondri, nei
ro=I>k«*[ anel
chiata di lìtìa
HniUanlmanientc
■nianlmlU
. PnalllanlRie, putì
. PiuUIanlmlld ed
Il — 1_^_ ji jujjy animo, timi-
, .licciulezia , gre l lena ,
., piceni ino= Per unii-
iiiir,'vBlediapIaaerBli— B as-
il., luiclalta, ragaiza
Dar la iiuadrn, vale
. — bQrio, adulali' : e vale
dir mele d) questo e àlquello
dra : occonclo, approprialo, ac-
IJiindrarc. In elgnlf. neidr. , pia-
cere, soddlsfore, accoiaodarsi
Ouadrtglla, schiera |riccols A' uo-
S"
"?Puplfi^
leggi roma
'., con purità, sln-
-n, per lncloccD, scImuTilto
OiiallSca, quali Hcnlune, speclllGa-
zlone delle al trai quali lA
QualIBcare, darqualltd. ed enche
le ha qii9llU=È an-
loiUD di qualità, cioè
ditone, singolare.
Dna e Ira vagì lo C
antlc. PurlMde e
Iseo fare H qiianqvnm ,
..are in tal qaanquam, uh
■cagliano fare 11 «uperìore 1
-ehec(!he93la,9t*rCsiiKran<<lpn
• MnBlDDi; maniera tratts dall'ei
Asi con etil questa voce latli
'Il pranuniia
qnlUll
Quletlni
t jQberelann, che AA ,Ia querela
-'b querela
retare, iccttMre = In slgni
I QnerelBto, accusalo
I SMrelatare, verb. maiek., eb
* Querelo ; scousaWre
'•——•— y_ Quernltno
Iteis
gntrnlo, lamenlevale
Quernloao, e pi» spessa Qiiere
so, che si i|uerela, che f» qi
rela , eh' * nHM ■ querelar
Oueslione , lo slesso che niilstio-
ne, ma non si userllibe In hitU
I sliinlllcaU ili (|ulsUone
Oueslionegg lamento , U queslio-
Oueslfanegglanle, che quaslioneg-
Questioneggiare, quiiUoneggiare
{luealua, accatto
Ouesluanie, che va all' accallo,
ebe questua
Qaesluare, andare accanando U-
«uelo e ODlelo, per placido, tran-
quillo, eunteiito
Quìesceate, riposalo, tranquilla
tpocrìim
, Ipocrllo
nlclHdlne, v. ., , .
uinlesaema. Otrtare é
care, o slmllii II mfnlm
di alcuna cara, rttl
sauert ■ K
piui sapere
_'Uii nomine nn, n n
Oiilallanante, Ott ifi
Ouisllonare, eonluiiKi
start, dtepuMre
Qaiilinnatora, «trtM
FulsMneggituieaM, B fi
Oolalioneggiare, flnft***?
pulere, muover ■""■^^
Quotare, t. >., flufieVi 'M
QiraHdlaneRlirt , AK <*
aia quotfcIbnnM'"
KABBAHurFiii, n
fa, abbaraffare .
RalibaniSìnl, guasUrnlQ
ibatnrsi, ■tbatutllij
llBÌ>bla,°etceMail
e appetito di k
crudelU — Per
dilla
abbloss , adMIi
nBl)|jonlre,abb<Ml
KiiUbDlbiiieaM ,
HOMO
Ì7U0
klo, disordinaBieii-
mpigliare , avvi-
dioare, e ai dice
leli , il clie anclie
ffitre
ti^ che ai b altrui
laeceToli
to, raoeaprieeio
che raecapriooia
cagionare io al*
coflamovianeiito
arrieeiaBMoto di
lo lÀà \iaie dal
atUmU e apaven-
raccapricdar«
tvare^ ricuperare,
, da raccattare^
raeeattato, vaie
inriTato , mal ri*
sitalo
&are,8l um an-
sata;
tare, dar ricetto
B raccetta
ittare» ricettò, ri-
accorre, pigliar
/andoio di terra
; raccoglie
3, il raccoman-
o, raccomanda*
nregar altrui clie
cuore e proteg-
i tu gii proponi;
kme , in cura e
lare o mandare
: a salutare
» verb, match,,
a
5 , raccomanda*
•accomandazione
eoaiandamento .
t accompagnare
uno , cbe ai è già accompa-
gnato
Racconciliare , riconciliare = E
neutr, past^ riconciliarsi, rap-
pacificarsi
Baccoociiiatore • colui che cerca
di produrre nconeiUazIoBi
Baccoofiirtare « riooBlbrtare=:K
neutr. pass^ noeurnSartunA
lUccoooseeate , lo aleaao eiw ri-
conoscente
Raeconoaeere, Io stesso cl^ rico-
noscere
Raeoooaoiare , dare consolasioiie
BaccoBSOlarsi y prender consola-
xione
Racconsolatore, verb. maseh^ che
racconsola
lUbcouarsi, rappadicaraisPcr
dimostrare un'estrema dappo-
caggine ia checchessia
Racquetare e Racquietare , qule-
■ tare e racdiettare in sigoit di
quietare
Racquietare. V, Racquetare .
Racquietato. F. Racquetato
Radunamento, radunama, ratina*
mento, ranno
Radunanza, raunanza^
Radunare, raunare
Radunata, radunanza, raduna-
mento
Raffacciamento, il raffacciare
Raffacciare, rinfacciare
Raliardellare, rapire
Ragazzaglia, molitudine di ragai-
zi e di vili servidori o soldati
Ragazzata, cosa degna di ragazzo
Ragazzo, servo adoperato a vili
servizii=Oggi usasi anche In
signif. di giovanetto sbarbato e
di fìinciullo
Raggiramento, il raggirare
Raggirante, cne raggira
Raggirare, di nuovo agclrtre
Raggiratore, verb. maeek^ Ingan-
natore, mindolo
Raggiro, rigiro
Raiigrinzare, per metat abigottir-
81, avvilirsi, rintuzzarsi ■
Riillepriilura , rallegranM i
Bdlegro, voce eht s' un
rallegro, vale r>ll«grar>l
HoinlnKO, per liruiriL
chi i» per lo iiwndo rrr
lalc oDChe alar ruggiasi^i
Ira a ragione, trarre per fbrza
Per lipflre serapl.=£«e™ ra-
pito hi itpirflo, taparadS»o,p
limili, vogliono andÉrJin ttMH
Jer Imre alcuiio da' lensi per
Z.
BapportBlorc, nirrìi.lnaicll., che
rappuria, e plgllBsi |>er In più
K^porw^one, rapporUmcnto, Il
Ktlare qnei di ailrul per fiirta,
4Mnd« capila In Ina polfsta
InorCMgliare , fare rappreia-
«VuM/dtenl di nno, obe ne-
'MMtMH I) tq>ptgna àquatunque
' fMa, o bwoa o rea, die si pensi
Ae mM riuurio; ricorrere
|cr diiperathwe ancbe a cose
MShre Q taipmtiblll = Ponart
• «vcrv il mfeit in bocca , t
ff rotolo a etntolOt o aliulll
E, portar \ia, ntbare
uv, portar via
Baaacrrnarai, deporre la trlslcz-
k^ rieaaftrtaral
der anima InCAragglarsI
Haatiapaviineatl, dioesi per isprc-
glo » paraoDa vile e dappoco
ftàtMniperarrf , nodertr^ , rlle-
KatUnJrAlNwìl
■atuh nplBeaU, Fatto del npi-
re^slaU, add=Te1ooe, iireato
Balb-liiare,
In tìgolt 1
Katbriilato ,
. . da rallrlttare,
■tlrtatala, eontrlitato
I, rapInieDlD
Riunare. F. Bogunare
Rannila. K. Itainnabi
Keunatore. F. Baganalorf
&aun»lane. 7. Bsgun--' — -
Ravvederai, rie«
rorl, dannarli.
avviato, ravveduto
azza , colle K di
schiatta, iteiierailane
di sanno uspru
tà, (iriigai-e = per n
!, lnd«|are=Ch idi
venire: deUo di peraoiu^^f
<U«pi)rre, liidurre=Per tappor-
Recuperai
iernUiiàre^ perfei^oDuv^^aco-
0 dissipare ■ un breve tempo I
tutto onel'" "■"* -»"■—''■-* '■- D
«tare uer
tUr-Beca
slmili, da uno a recurieu u
vaglioiui rìconoBcerJi , pili
la e reputarla fotta ila iii
in gniiibo, a ornili , vagliono
piglisre in braccia ec
Recala, 11 recare
Rccatore, che reca
Recedere, rlUrarsi da checcties&la
Recesso, 11 recederò, rltlrameD
Recidiva, per alnulil. ricadere
una cdI|u, o limile
Recidivo e ÈiciàWo, cbe toma
e il^divl
alle coie _. ...
preode per lo pili lo nt
Rcdare, succedere neli'aicre di 1,
chlmuure.divenendoueiHdniDt i
Hedeture, che redu I:.
iiione, il trarre dalla pud» Li
»IÀ d'unu Ecrconvciulonenl Lb
cou lolla da quello con n» L*
IcDia, rlcuDiperauicnto, tìttfi b
to^Per ripara, rimedio, seaM ^
Redimere, rìoomperare, tua» W
re, si usa anche al iìtulr.)ian Cu
Redlli, eredita. V,.
Rediliere, erede ^
Reduoere, lidurre ^r
Redueioieolo. f. BiducinURt» ^
Heduttu, ridotto ^
Redailane, rlduiiooe —
Referlmento,-ll rlferfre J.
"-•'-—' lo iteBio elle riferire:
Reciprocare, alternare, lare .
cenda, avvicendare
Reciprocailone 11 reciprocare
Aeclimanle, che reclaiiia
Reclamare, lar lamento, richla-
Heelsmazìone, reclamo, richiama,
Reclainu , richiamo nel signi E,
RecoDclllare, riconciliare
Hecoiiclllalore. che reconcUla
RecrMPe, ricreare
flMrCHione, conforto cheilpre
df ilom K" «Sanni o le Wlthc
rfiTtfll-, rrst<.ro,i.«S8alewiv
Sc/er. .._. _
Refrigerio, caniùrta, sollieiu d«Ue ^
pene
Regijere, sailenere, eU usid •><■ tr
ctie al lenlimento neuir. fKiM< ^
=Per generare, regolare^rf v g
tur reslGtenu, Huleon-e la tir- ^
u e l'liu|ieto=E iWHtr.ww, _
per ratteiicrai, IÈrDurai=V ■■
suatcìiere, mantenere, nillnR= a
Per BOirrfrc, comporUrc=l«- ,
'ile di
'4i-\^tìito5, tì
jSSctlanU), rispondere
i^miter lapariglì/i, ■
Jleaatrsccainbla, curilsfionikre
Qtrul dC medesimi moiU e nelle
S^' rti
de' brindisi, vale bi
AppiiflUniiCnU
f lulii luogo , per Irorurvlsl
Rendei-vai» , v. T. , dalla auate
n'é vennloRi-ndavos, e vale lo
Rendhuenln, il rtni^n ■= Rendi-
mento di qracie, Tale rìngra'
Kendilore, che rende t ^k rcitl-
Kctutrlare, ritnrnara nella patria
Rupelleris riajilngere
ReiienlaBib, rlacnùi .
Reperire, lilramre
Repetere, ripetere
Keplleare , lornai' di >iiavo a &-
deirno di reprensLooe
Repiliu«re,rani'Euarn,rinliiizare
Reprobare, riprovare
ReiirotiBiiune, 11 reprobare
Reprobo, raangno, loalTaglo
Reprotare, non approvare, dan-
nare come malvallo
Repubblicane, alTaniiDiie
^ epulsa, ribullamentoalle doman-
de, negallva
epulure, dar repulsa, rigettare.
Re pulsazione, repulsa
sensa lasciarli superara ni ab-
^atlerG ; repugnare, contrastare
:^FÌKnrol. pei' rendere, aoHHre
leso luminili!, li risolvere In aignir.
IcspiHKere, spingere di, quoto,
spinger indietro, e «MOlut. spi-
le jpunslon e, risposta
Listare, cessare, Bnare e rlBnh
luogo , per I
vmo
mb
ntou 11 ricalcitrare
, che ricalcitra
per meta£, opporsi,
ma
lire il contrarlo di
prinu al era detto,
, ritrattaiioiie
•cattare, rlenperare
ewlicarai, rendere il
iblo o la pariglia del*
ricevuta
fmrh. maschi che ri-
letta. Far bandiera
, vale ricattarti, yen-
ed tnche stuL, che
la, abbondante, co-
ceelietsla
cercare y^
Il nooTO cercare , e
pi. cercare = Addo-
whiedere
Bhlesla
warik fnaseh,^ che
1 nuovo cernere
ceettare, dar ricetto,
coverarsi, rifuggirsi
verh, masch,f che
be riceve
(Uare e accettare o
o per forza quello
0 presentato^Aice-
ntOj prender aria =
tiare, accogliere
, il riceverczPer ac-
maniera di ricevere
erb. matth., che ri-
chiamar di nuovo
qaereiarai, dolersi ,
tarsi di torto ricevuto
:, oerb» ttuisch., che
richianiare=Per la-
rammarichio , . do-
glianza
Richiedente, che richiede, ricer-
cante
Richiedere, chiedere di nuovo =
Per domandare o chiedere pre-
gando =Per interrogare = EU
chièdere it amore, vale riea^
care altrui che condiscenda ù-
le sue voglie disoneste = Per
chiamare sempl.
Richiedlmento» richiesta
Richieditore , verb. tnasch,, che
richiede
Richiesta . il richiedere, richledl-
mento, domanda, interrogasione
Richinare, chinare, umiliarsi con
segno ai riverenxa
Riclsa. A ricita , e alla ricisa ,
posti avv, e usati più commi,
co' verbi andare, venire • o si-
mili , vagllono per la via [dù
corta, attraverso alle shrade
Rteogliere e Ricorre, raccogliere
=Per ricoverare, albergare
Rioogliersi, ricoverarsi, rifuggir-
si, ritirarsi, ridursi, rloninT=:
Per liberarsi : e come in modo
basso anche dicesi sgabellarsi
da alcuna cosa
Ricoglimento , raccoglimento, il
rico^liere
Ricoglitore , verb. masch, , che
ricoglie, raccoglitore
Ricolto, ritirato, ricoverato
Riconciare, mettere d'accordo,
pacificare
Riconciliamento, il riconciliare
Riconciliare , mettere d' accordo,
far tornare amico, metter pace
Riconciliarsi , rappaciflcarsl ^ tor-
nare amico
Riconciliatore, verb. maselLf ehe
riconcilia
Riconciliazione, il ricooclllare, pa-
ce, amiciada fiitta
Riconducere, lo stesso che rieon-
durre
Ricondurre, di nuovo condnrre,
rimanere o riportare eheoelies-
sia a quel luogo ove yiVwi 1^%
■nelle sempi, confortare
Atoonaolamai
nell'ali, signir. e nel uni
■IcoperlD e lÌlcoverta,acuii
PUcoprlre , ocoullire, Duoondere
^Scusare
Siooprilore, certi, inasch., che ri-
capre, dltendltore, rIacallatDrc
^aicorre. V. Rleogliere
-iBlcorrente, che rioorre, che oorr*
rrere, di niiovo correre, i
iora lempl. eorrere^l'er «n
re B chiedere hIiiId i> dlfe»
aldino D ad. alcuna cum; tì
rlDietlere
re^Per libi
la elgnlC. n.
grado— Per redimeri
rare = Per andarf.
Ridere, per aTMera =
tarli, ftraih-^ -"
att aieimo, il _;_
M^ll amirai per In
Siaere aglt anglnU
=Kidirt a cndaiu
denti rìiD altrui se
altro uerobè
RldlchnenU, li «dira
RUiciloro,»— ■■ '
Kldlcoto, IH
riso, Cile Ih rfusrs
Ridire, dk « nuovo ^^
a volta , repUcMT.
Per raccontare > i
r£i?^s1, dlidint, eloCi
Irario di quell" "' —
Idoleral , di ai
rifuggip
' Elcuveraìore e Rlcovratore, che
™anera a racquiata
L*«ovrB«ento. f . Rieoversmenlo
'ttcuvrare. f. Ricoverare
Ucavralo. ¥. Ricoveralo
Ucutratore, rlcoveratore
* — --:, credere altrimenti di
che nel neutr. pali
pa*erirei=Per niirt
RìdiidDienb> e " '
Ridurre. V. «dncere
K ledere, ritornare
Rlentramenlo, il Henli
Mro di (Unno re-
maick., chB rlÈ
1 danni
per Àtoranl di
re a atortre, fc-
a npporlare al-
f é BdiU (I vhto
■f « , T»le rìngn-
10 ITU
sstveiza e BlcnrU=Per faggi-
re , ritirarsi ~ E att. KhlTire,
BlfLiRio. rifugio, luogo o penona,
dote D a Fhl si può rìAigglM
ni|(enlllire, ra^geatllln, mgta-
Hleettamenin, ridato
Rifilare, ■■'
RÌErtlstore,
"Illa, che rIbulW
•Un, ripudio, rlB
dewa. aeverlU
: Rigido, aiulero, ser
maiclL, chBil-
FRotetq Dbe rU-
r eonetar miìe,
Ito stato «ori A
!lllL, ritornare di
0, cioè la boono
Hlgltlamenlo, il riglllare,
HIgittare, [scacciare da it
Rlglltstore. verb. maiali^ cberl-
^Ittg^olul che romita
RlRloEnere, ragginngere
■e, rigettare, non
lare, deporre:
.match,, che ri-
e, ricuumenta ,
o porUre
Riguardare , per
napello :^ Per „ -,
riguardo o eonslderailone=8f-
guardar ad alcuna cMa, vale
tendervi, OTcrvI la miTKJttguar-
dar una cota, dlc«>l per noa
l'adoperare, rupBrmlarla=Per
guardore indi eira
niguanlatore .ucrb. match., die
riguardose
stoi[e=Per coniomai
Riguardo, per rispetto,
riguardo, vale al
stare In su «li iTTlal, Ilare «m
cautelB=Vale anche rtEMriM*
GÌDre,esliisaanc1ieDl neulr.
ii.^Per Hcenuini, rlmelte-
. . in libvrU
UlevamenlD, il rilevare
I Mlevare, flguriL loUevare da ca-
temiU rìmeltere In buono statai
Per ricoaètrìan , racconsolBre
^Riteuar pcrcoiae, bravale, in-
giurie, uregludlzll r slmili, vale
rieeicrie, loccarRe; che anche
■1 <Uce in quejlo senso assuiut
rilevare^Si/eonre utin, vale
llberorlo prr obbiifCD da gualcite
danno o nioieslia eh' egli ricC'
' RUevsrsi, sollevarsi, sorgere, rii-
iarsi:figiiraL pentirsi, risorge-
re dai peccato
Rilevatore, verb. match., che ri-
leva
RiUberare, liberare di nuovo
Wlodare, [odar di nuovo
lUIuBinsare, replicar le lusinghi
Rimandare, rendere altrui quello
che gli s'è lollo, o quello ehe
gUeloJer inviar di' liuon. _ ..
mandar via. iiceniiare^^J'er re-
Cere, voniilare=Jer repudiai
Rimaneggiare, maneggiar di nuo-
, per asLeiiersi , lìive»-
isaar di fare— Per con-
restar d' accordo — St-
alla itiaccia, flgumt
restar privo di checchessiE
deluso dalla sperania coi
l' espettaiione^fniann-; n
icccbe 0 tulle iicche, flgii
ai dice dell' essere impedii
aa'%aùt^
Itirabroltare, garrir«
re rimbrotlando t
lUmbroiiatore. uerfc.miKt.w
rimbrotta .
RlmbiralKvale, pieno <U rioM
RimUvtlo, U rimliruttarr
Rlmbrottoio , lo aleua da *
bratto
RirabrotlMo, rlmbrollenà
Rimbrultìre, ImbniIBre 1
Rimedisire, per rti — -"*
provvedére, ri"
Rlmedlalare, «ar
che rimedw
Rinenti'lB, l _.^
Rimesta, rimbrotto, n,
Rhneltere, aeliara w
rlpgrrc nel jAbnU a
w rallMbriLdc^ ,
W« in aUMBdODO =tkntlte
>re=AÌiJi(Uer inano, vale oo-
linciar di nuova
■MrdcM, nmpoanire
MNWUKiccbrsI, rimelterrd In «r-
K*e , e HjfuraL mlaliararr le
«tniUdoali r1tiir«i di quilolii; di-
MU« «offerta
Mratrisre, lornire alla potrla
■spazzare, aggiungere pauta
iDpra uaula
tapecciare, ila peccla, dar di pel-
■pediilai'e , si dke per Ischeno
spettila, che «UpellDruI
tuito
Piagnere, compiaflnerc,
r , che rlmprover»
Umproverare , ricordare o rla-
&cclare altrui i bCMlell ftlU-
S'i D pertacdarlo d'Ii^rttltu-
nC) 0 per propria l«de=:Per
din In beda altrid I tool vidi
]pe(lare,'propr. ritpondere
pllcare eontrailando colle
Bimproveralore ,
che rimprovera
BlmproveraitoDC , rlmproverìo ,
rimprovero
Rlmprovtrio . rlnproTeramenlo
■apro, parole di blailmo a d' 1d-
fflaìt, illaidì, oUrag|la dello
Kimprovero, rinqtiwerameala,
eerilSa elu'
- mtananene, lai
In^Per dlitorre, dlMoaden
mutar proponloienlo
Hlnaecfblre, eiieerbaredl
Rlnaiprfrsl, Inupriril di n
nincalur^ aollecllar«, alrlgnere
slmili, vullono m
Rlncalio, rìnea'
taf., alulo, ■ovi'enimenia
Rlncanala, rabbuflb, grldab eoa
Rlncaanare, reduplicato d'tufau-
Rlncaponlre, di nuovo iDcapoidre
RlDcappare, di dudvo Incappare
R Incoiavi re, divenir pia ealllra
Rtnceffare, rii^etlare In bcdt
RI n chinarli, nmiliaral
lUncIprignlre, tornare ■ iHMqtIr
re, incrudelire, e si usa anche
Rinclv'l"rs?,CcÌv11lMl, divenir c1-
Hincoramenlo, 1) rincorare
Rincorare, dnre animo. Inanimire
Rinoorarsf, rlplRlIar cnore
slidlui^^Pcp incresccre, aver
BlncrcTAo"e, noioso, fasUdioso,
BlufichevDle
Rincrescimenlo , noia, faalidio^:
inenlo, ^ieno di rincrescimento
Rincnidcllrr, di uuoto iiLcrodeli-
re, nncru.lire
Rincrudire, esacerbar di nuoro,
render pili crudo
Rlntaccìemeiilo , Min prove ramen-
lo, riniprovcro, rimprovcrlo, il
RinScc'ia're" rimproverare, dire
In faccia cose spiacevoli e odiose
Rlnfervorare, infervorar di mio.
vo, e talora sen.pl. inrer.orare
metaf., ardenleraenle inanimire
alle operaiionl, infervorarsi
HInfondImenlo, per melaE noia,
faslldlD
Rinfralpllarsl, rlnnli'sl fi-alcllcvol-
strano di voler mordere; e Bnu-
ral. al dice anche degli uomini
Ringhio, Il rlnihlare '
Ringrandlrsi, insuperbirsi, Inor-
k
Ringra^anle, bI^ '^^^^^^I
Binnamorarè e HlnnMUni^^H
fiire^Per ctìnftriare. rfcro»»^^,
Rinnovatore, eerb. mai!^».,tf L.
rinnova .>_,
Binnonellarc e Rlnovelteej^^H
Binnotel latore, verb. mudl^^H
Binnovellailone elt]noi«Hl^^|
Binomlnare , nomlnMC CM^^H
RjnDvaiione. Y. Kinaovalt^^^H
Hi?o7èlìare. F. HImm«a^^|
Rinovellailone. Y. "^^''^^^^M
rìpraVr'^Je?^ dl'dOMl^^^l
R interrogare. Interra)! W«^^H
re , e al tua anoM ^^^H
Rintraaciare, I^NI^^^^H
rlmuoverà^^^^^^^^l
uono
1721
, rimettersi, mor-'
raflfrenare= Per
pido, grossolano,
ritrovarerPcr ma-
ordlre, temere
Tcnlre, ritrovare,
Per riscontrare 1
erb. match., che
ovatore
(lui che rinvescia,
to ciò clie ha sen-
talo confidalo
lire e riferire ciò
;nUto dire, o che
tto, ancorché noi
i?elare né coma-
ona
dare
ovo lnvÌtarc=Per
Ente invitare
tare
inziare
rire
erb, masiffL, colui
e prendesi per lo
arte
rare di nuovo, o
ii riordinare
inar di nuovo, ri-
setto, rassettare
erb, niasch., che
1 riordinare,, rior-
nuovo pacificare
ssolutamente
liare, porre ripa-
•iparo=Per difen-
5tat vaie ravviva-
quasi pararsi da-
indietro , opporsi
idersi=Per inter-
erarsi^Vale anche
b. match., che ri-
re, rimedio, prov-
vedimento, difesa
Ripatire, di nuovo patire
Ripatriare, tornare alla patria
Riperdere , perdere ^i nuovo , o
perdere dopo aver acquistato
Ripetere, repetere =11 wettfre le
arme, o simili, per ricalcar le
orme ec
Ripiagnere, ripiangere, per ram-
maricarsi, querelarsi, d<^r8i
Ripicchiare, per melali vale rifiir-
si da capo, ritornare a quel che
s'era frammesso
Ripiegare. Ripiegare alcuno. In
modo basso, vale cagionargli la
morte, ammazzarlo
Ripigliamento, il ripigliare
Ripigliare, di nuovo pigliare , ri-
prendere , ricuperare , riaequh'
stare=Per pigliare assolut.=Per
ammonire, riprenderezJI^f^/fo-
re alcuno, vale racquistare la
sua amicizia =iR^f£nar«f con
alcuno, vaie razzuffarsi
Ripignere e Ripingere, propr. di
nuovo pignere, e talora sempL
pignere, ribattere, mandar lo-
dletro
Riporgere, di nuovo porgere
Riporre e Riponere , porre di
nuovo , collocare la cosa dove
eli' era primarPer nascondere,
celare, occu1tare=:A}por«t a fa-
re checchessia , vale ricomiii-
ciare a fare, rimettersi a fare
Riportamento, ii riportare
Riportante, che riporta
Riportare, di nuovo portare o ri-
tornare le cO^e a suo luogo^
Per rilerire=Per acquistare=:
Riportar grazie, vale ringra-
ziare
Riportatore, v^rò. match,, che ri-
porta
Ri|)ossedere, di nuovo possedere.
Ripotere, potere di nuovo ed an-
che semplicemente potere
R {pregare, di nuovo pregare
Rlpremere , figurat reprimere »
rintuzzare
KtprFiideTDle , degno di repren-
Bìprendlmenta, ÌI riprendere, rì-
Hiprendilore, verb. ìoaieh., che
ri|irende
Hlprenitblle, riprende vale
IU|ireuslonB, Il riprendere
Rlpn^nilvo, che riprende
BlprenEore, lo Bleeto che ripren-
ditare
tUiiresii. il ripigliare di nuovo b
ftre=Ppr amraDniiione.rlpren-
Rlpresaglrs, raupreaaglla
Rjpresenlare, di nuovo preser
re=Pcr rappreseli lar*, chlo
KipreBenlBIore, che rlpresenlK:
Per imitatore, simntalore
BlprcslBre, di nuoto preiUre
Blpriotere. V. RcprìiaQre
Klprincipi»menlo , r'
Il iprlncl piare, principiar
Hiprocciare, rlmproccis
Kipronietlere , promE
Rlpromlsil
"SaTo'r
, tttrb. maich., che
RlprovBiione, Il riprovar?
Riprnvedcre e Kiproviedert ,
prò «veder di ntio>o
Kpugnanle, che ripoRw
KipngnauM, Il ripugnare, MHi-
BipngnarE, far reslileni», contra-
ltare, repugnare^ figurai, per
"'- ripugnane
Bipoliare, 'dir repiitia, ftr repul-
'JUraUegrarsi, rallegrsrel il nuovo
Rirendere, retUtoirc
Riaalutulonc , MtdW l
rettiltulone S uln'
Rlacaldanteato, U ti
invoallaral
RiBcaldilo, lud
infl*mimto
RiBcsIduioDe, r
Risnappsrf, Kmtr A
RireegUere e 8lia«r«
con dUlgenu, di M —
fra lo aoelta ^^
Rlseegllnieala, iM|Rh
RJicbwanMnKi, pw M
Riicbiare, arriictilirc
Rbciiotere. A»-~ —
dota e DbbljfaMrMTt
HcetnM
RlicM torti, IQwmi
RbdcKMrai ,- iidrgiiai
Kliegufre, ««fair Ab
DOMO
1783
servo, riguardo, dr-
'. Risarbare
. V, Riserbatezza
. Ri8ert>ato
Hiserbo
ter rispetto
isieare
) s'arrischia
, sbeiikto, sehemito
t aoUeeitare di-nuovo
elle rispetta
da rispettarslyVieri-
ispetlo
M>rtar rispetto, aver
«oiie
hULs da rispettare
nsiderasioae, riguar-
buon r imito , vale
ta OQosideraiioiie o
dM ha rispetto
plceolo rispetto
estigare gli altrui se-
veme noti^
igurat vivere eoo
a e spleodidameiite
livellare dopo es-
gato, per soddisfo-
'ogazione e doman-
endo parole a pro-
le = Per opporsi,
he risponde ad o-
dicesl in modo (&•
spec de'servitori
ondare
ìgg, di risposta ;
\, risposta imper-
fetti quando al-
no insieme l'un
lovimento d'ira
\y e chiamasi
SM
zNeutr, pattai
tso rissa
Ristare , fermarsi, rimanere, stt
re, trattenersi = Per cessare
trattener8Ì=Per cessare, resta
re=:Per resistere, teaer fronte
Ristata» fermata
Ristio» restio ; e flgurat indoma-
bile
Ristitttirc, lo stesso ehe restituire
Ristitutore, trer&u maschi ohe ri-
stituisee
Ristorarsi, ricercarsi, ripigliar
conforto, refocUlarsl=:Jlt«tora-
re, parlando di gente, vale ri-
mettere
Ristorato^ riconfortato, refi»eÌllato
Ristorazione, il ristorare, ristoro
Ristoro, conforto, ricreazione
Ristrignere e RÌstringere,obbllga-
re^ costringere=P^ raSrenares
Mittrignersi con alcuno, vale
ftr seco grande e stretta amid»
zia| unirsfcon esso Ini, ed anche
unirsi a consiglio con persona
di eonMetaapMistrigncrsi nel"
le spalle, e restrignerti asso-
Intam., vagliono mettersi In at-
to di commiserazione o di sof-
ferenza=E talora anche s' usa
in signif. di mostrare o repn>
gnanza, o forzato acconsenti-
raenlo a far checchessia
Ristringere. F.. Ristrignere
Ristuzzicare, stuzzicar di nuovo
Ri8vegiiamento,per vivezza, viva-
cità
RI tardamente. Il ritardare
Ritardante, che ritarda
Ritardanza, ritardazlone, ritarda-
mento
Ritardare , intertenere , £sre in>
dugiare
Ritardatore , verb. masch. , che
ritarda
Ritardazlone, il ritardare
Ritenere , fermare , arrestare =r
Ritenere i costumi d* alcuno,
vale praticare o imitare le ma-
niere di quello=Jtilefi«r« alci»*
na cosa udita dire, vale js$m
la palesare, HUMtW ««ctftek
ftllroilrc e RltroSBre, divenir rì-
Iraso, inrllrnslre
Rllravarnenw, H rtlroi
RllTovsre , trovart — Per trovar
Je cose smartìle=¥w rttwi».
re tnfnutatnttile <
aa=;/(fIrounre , >
, ftgurkt.
Blvanfiart, ptrmltt., lictrtxn
riandare, ritrattare
■UvedimenlD, U r< '
UOMO
Ì7S5
lire in ischerzo
8i, vergognarsi
vcrire
Riversare la broda
d alcuno j modo bas-
oeolparlo di quello,
altri ha commesso
iTisitare, reodimeoto
taova visita
(sitar di niioyo=Per
visita .
liegare in altra ban-
tire in altro=Per dis-
ti usa talora per di-
che eoU'offender Pav-
rivoltarsi a chi tenta
irolffere = R iooltarsi
, vue rispondere con
intatti a chi f abbia
iato più dai poeti che
>ri. Rivolgere = Per
, distornare
resta j fiffurat. vale
ì\diUi'U;=:Èizzarsi a
esi quando uno si ri-
lono essere e in buo-
nodo basso
signiC neutr. pass.,
ilora secondo la pro-
nostro linguaggio an-
particellè sottintese
tmarsi di rabbia =
freno, o le inani ,
e avere una grande
)oterla sfogare a suo
anche dicesi, ma in
), schiacciare zAodtf-
', e rodersi i basti
rOjT vagliono dire il
si può, perseguitar-
a colle mormorazio-
i chiavistelli, vale
cessiva
)er metaf., vale tra-
ccio interno
, roàomonteria
, saurghsseria, mi!'
^erìwa dal nome di
Rodomonte, guerriero celebra»
to dai poeti, onde venne in pro-
verbio fare il Rodomonte per
tare lo smargiasso
Romore. tumulto , sollevazione»
oonfiistonerr far romore^ per
prorompere in isdegno, alterarsi
Romoregfiare , tar romore o tu-
multo
Rompere. Rompersi il eolio , A-
gurat , vale perdere la riputa-
zione , ta roba e simili , capi-
tar mtle=Rotnpere il silenzio,
vale comindare a parlareiJlom-
pere il ghiaccio, o il guado di
una cosa, vale cominciare a
impiegarsi e ad operare intor-
no di essa, ed anche essere il
primo a hrìti^zRompere il cor
, pò, o la testa altrui, figurai,
vale infastidhrlo, notarlo, impor-
tunarlo = iIomp«r«t con uno,
vale dirgli le sue doglianze =
Rompicollo, ai diee di persona o
di cosa atta a tar altrui capitar
male
Rosa. Cor la rosa, flffurat, vale
pigliar il tempo e v occasione
= Cor la rosa e lasciar star
la spina, figurai., vaie appi-
gliarsi al buono , lasciando da
parte il cattivo
Rota. F. Ruota. Esser nel colmo
della rota, vale esser nell'au-
ge delta fortuna
Rotta. Partire a rotta, alla rot-
ta, o in rotta, vale partirsi
adirato, o senza convenire =
Venire , o essere alle rotte ,
0 simili , vagliono adirarsi, re-
stare con alterazione
Rotto. Rotto ad alcuna cosa,
vale dedito, inclinato grande-
mente=Per precipitoso, subito
neUMra
Rovigliamento, il rovigUare
Rovigliare, rov\&\at«
Rovinare , andare o mw^àwr^ >^
precipizio o \u e»Xfct\DSk!iù»>>sB«"
poverire
\
Hovinnlo, povera, si)iflnlalo=Per
Rognoso , [nipetuDSD , fiiiioio —
tlsasl anche per precipitoso nel-
Rnhecchlamento, il ruliacil
Riib»cchlare, ru&ere di qna
quanda, poco per Tolta
Rubagtonc, Il rubare
Rubaklsglls. V. Rlboldaelia
ir l'aitrut o perTngan-
«r vtQlcuM=Per ftpo'
ilore, verb. inaieh., che r
bs, ladro
I, Turla, D calia cnnrasa
.jIU nel prenilen; alonaa gd.
: Fare a ruffa ruffa , o ru/
<la raffola, o «ImlH, a) dloi
RulilaneiflQ, dieesi dell'anidri
modi e delle parole di mnana
Rufflanealmo, r orriifaonare , il
UOMO
4727
<tere il sacco pe' pellicinij
nìli, maniere figurate, che
iono (lire ad altri senza ri-
to o ritegno tutto quel che
mo sa; e talora dire tutto
male , che si può dire =
re alle peggiori del sac-
/ale essere nel colmo della
irdia ; e venire alle peg-
i del sacco, vale venire in
)rdla = Co/mare il sacco,
«t, vale fare in checches-
atto il possibile con ogni
abbondanza=romarej ve-
j 0 andare colle trombe
accOj vale tornar da alcuna
esa senza profitto o andar-
senza ch'iella sia riuscita
ju dir quattro se tu non
I nel sacco j proverb. che
fica che l'uomo non dee
BMegnamcnto di alcuna co-
nflncnù e' non V ha in sua
= Mangiar col capo nel
Oj sì dice di chi ha tutto
he gli bisogna, senza darsi
n pensiero o briga
are ^ figurai, immaginarsi ,
Intieramente a checches-
; per lo piiì dicesi di cosa
add. , fermo , costante ^^
saldo ed anche saldo as-
, col verbo sottinteso, va-
ir fermo=:Sul saldo, vale
nnozr: Recarsi sul saldo,
recarsi, o sia porsi sui gra-
sul serio sia nel parlare,
eli' operare
irguzia, detto grazioso e
idi odUanicarsi l'un l'al-
ai sale, vale volersi mal
orte , odiarsi scambievol-
i:=Apporre al sale, si di-
i biasimarsi qualunque co-
r ottima eh' ella sia ; che
; si dice apporre al sale
e pandette =: Senza viet-
sii né sale, né olio, o
, modi bassi, che vagliono
presto, subito, senza replica o
difficoltà
Salimento, il salire=Per metal'.,
assaliinento, affronto
Salire , andare ad alto , montare
—Per discendere, uscire
Salita, il salire
Salitore, verb, ìnasch., che sale
Sai mi sia, posto avv.^ quasi sal-
vo mi sia, parole di buon augu-
rio, che si dicono nel ragionare
di qualche mala avventura
Salmo. Ogni salmo torna in glo-
ria, si dice quando alcuno spes-
so ripiglia il ragionamento di
quelle cose, che gli premono,
nel qual senso dicesi anche, la
lingua batte dove il dente
duole
Salsiccia. Far salsiccia di chec-
chessia, si dice del ridurlo in
minutissimi pezzi =: Legarsi le
vigne colle salsicce in alcun
luogo, e si dice del vìversi con
gran dovizia e in ampia fortuna
Salso, figurai., per mordace, friz-
zante, arguto
Saltamarino, figurai, persona sven-
tata
Saltanseccia , per metaf. persona
volubile o leggiera
Saitare. Saltare in collera, o si-
mili, vaglio !U) entrare in colle-
ra, anììvars'ì -Saltare il grillo,
saltar la mosca, saltar il ino-
scherino, modi bassi , che pa-
rimenti vagliono entrare in col-
lera, stizzirsi = Saltar di palo
in frasca, o d' Arno in Dac-
chiglione, vale passar di una
cosa in un'altra
Salvamento, il salvarsi, salvezza
Salvare, conservare, difenderei
Per custodire=:Per dar salute,
trar di pericolo=iya/i;ar la ca-
pra e i cavoli, in modo basso,
dicesi del far bene a uno senza
nocumento dell'altro
Salvarsi, scampare
SaJvaticnezza, rozi
TozieiiOi
, Silvatloa, agg. ad uoma, vale za-
Ucu, roiio , conlru-io d' eflàbi-
SslvaUrE, vcrb. match., che ibIvb
Salve, voce preti» Ialina
nel iiumera del meno, per
Ilare, 0 iwns itia U talcj b:
[f^, buongiorno j buona li
gUono nel caìwt H
11! unguimlcnH
Sanguinarlo, li— '~
I- &sngu)nalenle,infi>dW
1 crudele
1 Sanguinolenta, la
., -Sanguinoso, HOgl
Sano. Sondar • _
' i HteiÀdi^fl
ianliUnim.fl
possa alar sllramenlc ; e vali
abbia tcmiire il luo luogo
Salutante, che saluta
Gala tare, pregar Ibllcitiì e saluh
Bd alIrnL fscendogli mot lo
Ealuure, l'atto del ululare
Salulaiore, vtrb. niaicb., che ai
Iuta
Balulazione, Il salutare, salute
Salute, assicuramento o liberalo
ne da ogni danno e ^erìoolo
■alvensS'er salulozPer aanllj
Salulo, Il salutare
Sangue , per stirpe , progenie :
P J=.t .„f Co jjgr
gural,, dare liu_. ~-^
Souore , Uguril. JICMJJ
Saporii» ,
di peraoi
= Aide' In pi
ffua addowo, __. _
graudisgìma paura = indura u
laiiguc, vale piacere, seutirsi
Salb&re, I
"att^tom., _,
alollarsi, periMbu
aturoale, uJHndM Z
lire il languì, locuilone, eid- :
la quale duiotiamo avere ~
BlInlD del eancupiaclblle o
l'Iraacibile iiiii'eUta=A iw
■"'fKg'a™ .
UOMO
i739
ft, prudenza,
;a, quegli che
e cose al fine
ì il baceaao
igliare
sambiare
, fallo
la baldanza,
baldare , im-
aldanza
, non dar nel
iavellando di
larai dal ve-
la, allontana-
ure, scagliare
Mo. vale rac-
e dal vero
iballa
lalordire
iere il aenti-
Mwfondere =
ito, e come
neraviglia
via gr imba-
!nti
dell' ottenere
ne cosa o per
3he anche di-
?, riprendere
ata, sbriglia-
o fare una
!are una buo-
)lta la metafl
di briglia ai
ammaestrano
regffiamento
e, beffare
. mascìu, che
•e
gli 8berlefia=
lemire, o fa-
darsi sollaz-
naente il gior-
Sberrettarsi, salutare altrui col
trarsi la berretta
Sberrettata j ii cavarsi per rive-
renza la berretta di capo a chi
che sia
Sbertare , dar la berta, sbeffare,
beffare, burlare
Sbiettarsi, partirsi con prestezza
e nascostamente, quasi fuggen-
do e scappando via
Sbigottimento, lo sbigottire
Sbigottire, metter paura, atterri-
re = E neutr, post.* perdersi
d* animo, impaurire, benché ta.
lora colle particelle M T I ec-
non espresse
Sbirbare, ingannare
Sbirbato, ingannato, trufliito ooa
birba; voce bassa
Sbirbonare, andare alla birba,
birboneggiare
Sbizzarrire, scapricciare, e si usa
nel signlL att., nel neutr. e
nel neutr. pas$.
Sboccato , per metaf. , vale diso-
nesto 0 soverchiamente libero,
o incauto nel parlare
Sborbottare, rimbrottare
Sbordeliamento , lo sbordellare,
puttaneggio
Sbordellare, bordellare=yale an-
che fare il bordello;, fare il
chiasso
Sborrare , dar fuori, o dir chec-
chessia liberamente
Sborsamento, lo sborsare*
Sborsare , cavar dalla borsa , e
com. pagar di contanti
Sborsatura, sborsamento
Sborso, lo sborsare, pagamento
Sbottonare, sfibbiare i bottoni =
E figurat si usa |jer dire alcun
motto contro a chicchessia, che
anche dicesi sbottoneggiare
Sbottoneggiare, dire alcun motto
contro a chicchessia
Sbracarsi, cavarsi le brache; e
figurat sforzarsi, fore ogni di-
ligenza per checchessia
Sbracciarsi , scoprir le braftcX^ %
n
h
Sbr^io ' H&Sb ,^b?aS«n-
SbeOare, mandar
impelo , e a se
reniai di voler bra o Sre
a cagione d'Ira
gnn cose; dello ddlo shro-
vale proArtre,
ciare, che calla patella >lb del
fuoco , con tàr venire mora e
scinllllere le braoe
»,;&.„. ,.
Ibnchlare
Sbranare, far ma rumore, gran
fracasso, gridando
Sbugiardare, wi
filiramare, citar la lirama, sa-
tS^te^tìte".
ziar.:
Sbrln^™"(lgurat!,"I^rt alla
rinliisB
Scacciata, scaccU
millL Bareum
Slrandellamlillgural., sbracciarsi
ie fare uni rivi
Sbraitare, per metB£, levare gli
r^ratlart il pane, o del pai-
Siacciawre, var
se, o aliolll, vagliano, la nodo
Scacciato. Elmai
basso, andarsene
vale rimanere
Sbravaiiorf , bravacelo, cospet-
che albi al et
■gherro
Scadere, àa/Onir
ne. f*. Sbricco ' " ''
giare stato
Scwìimcola. lo a.
fbrlcchethi, ahn. di sbricco
Sbricia, io ateiso che nuuinadie-
conlrarh) d' wm
re, cainollo, briccone
•aiir-.a
vivere da briccone
Sbricio, V. b., abblello, meschino.
al vento, vaie
UOMO
473i
i insidie nelle quali
incorso
re, per metaf., vale
re, repugnare
icalcheggiare
flffurat, vale avere a
giare
rammarichio . risenti-
inde che si fa d'alcu-
», avv^ in modo scal-
*amente
accortezza, sagacità
9 9 astuzia, sagacità,
I
ii rozzo e inesperto
astuto e sagace
nte, avv,, con iscaltri-
iccortezza
ituto. sagace, avvedu-
strnlto
Itrito
, mascalzone , scalza-
, guidone, uomo vile
per metal, vale cor-
emendare
a, furfantone, capestro
, che scampa, che si
difendere , salvare e
il pericolo=Per rlmuo-
parmiare = In signiC
aie liberarsi da peri-
arsi = Per iscappare,
nano
liberato, salvato
, verb. match, y che
Iute, salvezza=Talora
signif. di sutterfugio
e, per metaf., calco-
amente. esaminar per
,, Cure lo scandaglio
, per metaf. , calcolo ,
isperimento, onde far
igliOj vale esaminar
nuta, calcolare esatta-
andacllare
Ulte. r. Scandalizzante
Scandalezzare , Scandalizzare e
Scandolezzare, dare scandalo =
In signif. neutr. past.j vale pi-
gliare scandalo=Per impazien-
tarsi, adirarsi
Scandalezzatore. V, Scandalizza-
tore
Scandalezzo, scandalo
Scandalizzante, Scandalezzante e
Scandolezzante, che scandalizza
Scandalizzare. F. Scandalezzare
Scandalizzato. F. Scandalezzato
Scandalizzatore, Scandalezzatore
e Scandolezzatore, che dA scan-
dalo
Scandalo e Scandolo, qualunque
cosa che dà altrui occasione di
cadimento in errore , o in pec-
cato ; mai esempio = Per qual-
sisia impedimento=:Per danno,
infisLmia, disonore r= Per discor-
dia, disunione
Scandalosamente, avi;., con Iscan-
dalo, scandoiosamente
Scandaloso e Scandoloso^che com-
mette e dà scandalo
Scandescenza , escandescenza,
stizza, sdegno
Scandolezzante. F. Scandalizzante
Scandolezzare. F. Scandalizzare
Scandolezzatore. F. Scandalizza-
tore
Scandolo. F. Scandalo
Scandoloso. F. Scandaloso
Scanfardo, epiteto dato altrui per
ingiuria, come birbone, bricco-
ne, e simili
Scannare, per metaf., vale rovi-
nare altrui
Scannonezzare, flgurat, spaccia-
re, esprimere con ampollosità
Scansarlo , che scansa , schivo ,
fuggifatica
Scansare, iscansare, sfuggire
Scansatore , verb. masciL , che
scansa
Scapestrare e Scaprestare ; in si-
gnif. neutr. assoluL, vale vive-
re scapestratamenté=:dn signif.
att^ vale guastare, disordinare^
corrompere, indiirrt
Scapcslretaincnle , av
SGipeilTBta e ScBpretlala , frr
melsL, vale dlsGolulo, sfrcDBlu,
ScapigUBrc,in BlgnlC tituCnpait,,
atartt. tale darai alla tRuil-
glìatara , vivere scapestrau-
•nenlt p liliwlulsmcnii'
^liona uscir di fleiunu
in collera, in lurlB e al
Scappala, per meiaf. li di
ÈmùV In
ScBppucdire, In modabe
rure=:iPer Incisnipare
Scappuccio, In msdobiii
■e lUruI di leita 1 caprio^ :
n ■ijnlC ntulr. pan, vale a
jarsTl caprtcci
Sciraceltiire, hcSara
.ScinOarc , arvallare , Ttv'^Tc
> , S'd'ee j'aooS»
Bobandl, e pmtl tita(ilHl
ScarHgglnr«, noitr^ umn*»
vere scarsiU d'alcuna 0»=
tn lìgnlt oK-, vale n^tn i
TlICDta nello apendvrc e mI#
nare, o lu «Iniill cme
Scar^, ed bQ'uil ScanMtt
Scano, niit^ acar«IU:add> , Kr
lenncc , mlicro , ebe apMM *
H]enta=Per dreospetUi gN4
Scariare, per inelaF. , tale rto
ScBslaanare , terglverurc , *r
Scavalcare. Soavaleare affml,
vale £u-lo oMier di fraaia • é
UOMO
i733
I luogo
re, scavalcare=:E(f in si-
leutr. , per iscapigliarsi ,
ellare
.scollo , dicesl a nomo di
ilosa vita
arC; trastullarsi, T. b.
befie, scherno=Per lezio,
ia
I, sceda
rgine. F. Scelleraggine
*e, coniinettere scelerag-
:ezza. F. Scelleratezza
to. F. Scellerato
), scelerato
.ggine e Sceleraggine ,
ratezza
nza, V. a., scelleratezza
taggine, scelleratezza
tezza e Sceleratezza, Salt-
ilo di eccessiva malvagità
ttiira, scelleraggine
to e Scelerato, pieno di
ratezza
tA e SceleritA, ed alPant.
ritade e Sceileritate, scel-
zza*
so, V. a., scellerato
. 1., scelleraggine
lo scegliere, elezione
buono, squisito
sciocco, (il poco senno =
lancante, privo di tutto
Igeine, scimunitaggine, ba-
;gine, l)cssaggine
ire, istrazìare con iscem-
irmentare aspramente
itaggine, scempiaggine
kto, semplice, sciocco, sci*
0, sgangherato
^zza, scempiaggine
), 8U8t.^ crudel tormento;
scempiato, sciocco, sci-
3 e di poco senno
e , discernere , distingue-
istintamente conoscere =
cegliere, eleggere
ento, lo scernere
F. Scegliere
Scervellato, quegli a cui è uscito
il cervello, discervellato = Per
istolido, pazzesco
Scheggia. Chi ha de' ceppi può
far delle scheggiej proverb.
vulgato, ohe vale, che dair assai
può trarsene il poco=:Z/a scheg-
gia ritrae dal ceppo j si dice
flgurat. di chi non traligna dai
suoi progenitori
Scherano, uomo fecinoroso, assas-
sino
Scherma. Perder la scherma, u-
scir di scherma , e simili , fl-
gurat vagliono non saper quel
che uno si faccia, perder la re-
gola e '1 modo dell' operare =
Cavar altrui di scherma, fl-
Surat. vale far perder il filo
el discorso e dell' operare ad
alcuno
Schermaglia, zuffa
Schermare, schermire
Schermire, in slgnif. neutr. pass.,
vale difendersi
Schermo, riparo, difesa
Schema e Scherma, v. a., scherno
Schernamento, v. a., scherno
Schernevolmente, auv., con i-
scherno
Scherniano, v. a., che schernisce
Schernidorc, schernitore
Schernimento, scherno
Schernire, fare scherno a dilello,
dispregiare alla scoperta=Vale
anche talora non curare , dis-
prezzare
Schernitore , verb. masch. , che
schernisce
Scherno, Io schernire, dispregio
Scherzamento , lo scherzare ,
scherzo
Scherzante, che scherza
Scherzare , è proprio lo scorraz-
zare , saltabellare , gridare , o
percuotersi leggermente, che
per giuoco fanno I fanciulli =
Far delle baie, burlare, ruzza-
re = Per trasluUarsv wmww»v
menterS* us«i «orYa ^«t \)»^^
nw va
da seBiui=Schtraa eo" fliaii e
latcia tiare i tanti , nunier»
proTCrb., collii quale il STVer-
le i non pwre In lncherzo, d
in derisione le cote ucre^on
itchtrsar colf orto , ti non
vuoi attr morto, pur manie-
ra uroverb. con cól A avverlc
altri a non mettersi ad imprese
troppo pericolose
Schenalore, aerb. -match., che
Schenevolmcnteiauf^eoaisclier-
Sche'na, traslullo, bila^Per Iro-
oio^vale calljta rìddco, oBèsa,
ia/m»>=Da tchtrao, pollo ■""
la modella e
ScUluaeBK, m
=PerlnmBi
Scbllimenta,
dbjirejito, %il.,
chìnuHHB, faxeit
Schifarne -■-- '
Sebenaso, che scherza
che fa scUimuio
^p1 lo, gridare
schlamaizi
.e, «Ircpllo, frac
ScUanlitora E SUanlatora , pi
urtar., vile patsiune e lormen
SoUilta e SUella, stirpe, proKcn
SsblDtton*, dleesl di persona i
---"— e (tiicclila
Stìilavll.. ._
ne, stalo
condiiioiie di schiaTO
intera podesu allrùt, ateodi
perduta la llberU=Per obbligalo
Schiaznmairlia, aentc vile e ab-
bietta
Sdii era,
Aliare. ■» \y
SchlIature^erb.ni'ijiclL.eUtA I
SchiftiolE, clic scblfi=P(«M» 1
fino, icnìb, cbe la •!«■>■
Scblfevolmenle , avi:, la M* v
sehiCosa
SchireiM, laideiu, ipmME ■■
Per laloauca(EÌae — Fir» i
vercbla squlalleiu <]l |nk,< '
per lor«canl ■ schifo i^l* '•
sa : achifilU
SchiflltA, ed air ani. IleWA
SchlUtalt, qualll- " "
■chifi> In tlgniL d. ,—
rtllratacPer rilroiia. r
Jtrrper iiloniacafiiu
■vere a schifo, nausea
SiMBItoso, cbe schifa, lOàiil,^ '
SobKo, adii, sporco, lordiial >
fanLlleWaMt ..
iluallU iUil»«* '
niL di nuaray* k
macai! ginr^^A^ >
la la llberU=Per obbligalo forai di tvtt., per MWI. 1>
maglia, gente vile e ab- uhllbua; onde nmiV ai*l^ }•
a-crt a tehifb. nati ««Ma li
per me\ai., Q^TiV oTtfiBvl imU, eaiers acbUtio, mm* f
lliludineU !chitro,ointo\ T^=««t ^'wm.MHW. li
\aritòt't\%tì'S*wOi »tìtì«o* *5
COMO
1736
, V. a„ scappare con a-
con ingegno e con de-
scansare, sfuggire, sclii-
, scliifezza
Schiuma degli tciagu-
t Hbaldi, 0 simili , di-
' ifciaguratissimo e ri-
QO=^Venir la schiuma
xa, modo basso, vale
=:Per metaf., vale im-
mmondezza
• flgm*at, vale privo,
l! vizii o difetti
ihifo, in sentimento dì
Per guardingo, ritenu-
»U>
«o, scliifiitoso
o, ritroso, lezioso
, sciocco , melenso, in-
3 Sciaura, malavventu-
ryentura, disgrazia
ca e Sciaoranza, v. a.,
(aggine
^gine e Sciaurataggi-
tà di sciagurato e di
/[{
mente e Sciauratamen-
f disavventuratamente,
vventura, con isciagu-
e anche talvolta con i-
taggine, con viltà e pol-
izza, sciauratezza, scia-
;me
e Sciaurato, infelice,
)=Si dice anciie per vi-
!tto, dappoco=:Vale an-
stesso che scellerato
S sciagurato
mento, lo scialacquare
nte , che scialacqua ,
latore
re , prodigalizzare ,
profusamenfe, dissipar
oaJtd
Scialacquato, iscialacqiiatore, sen-
za ritegno , disordinato nello
spendere=Per disordinato, so-
perchio
Scialacquatore, verb. masch,, che
scialacqua
Scialacquatura , scialacquamento,
scialacmiéo
Scialacquéo, lo scialacquare
Scialacquo, Io scialacquare |
Scialamento, lo scialare
Scialare , sfogare , esalare , e si
usa anche nel neutr. pass. =
Dicesi pure per darsi bel tem-
po, ed anche dissipare
Sclalatore, verb. masch., che sciala
Scialo, lo scìalare=Per pompa,
magnificenza, sfoggio
Scialonc, dissipatore
Sciarda. Malasciarda, si dice for-
se a persona trista, come nui'
la zeppa . mala leoncella , e
simili
Sciapelleria , sciocchezza, scem-
pietà
Sciarra, rissa, contesa
Sciarrata, sciarra
Sciattaggine , disadattaggìne , in-
sufficienza
Sciattare , minare , mandar male
una persona
Sciaura. Y. Sciagura
Sciaurato. \. Sciagurato
Sciente, scientifico, sapiente
Scientemente, avv.^ con saputa,
con piena cognizione
Scientifico, scienziato
Scienza e Scienzia, notizia certa
ed evidente di checchessia, di-
pendente da vera cognizione dei
suoi prìncipii =: Per qualunque
cognizione o notizia=Per ogni
sorta di dottrina e letteratura
Scienziato, che ha scienzia
Scificare, v. a., pronosticare
Scilecca, beffa, sberlefTe, fica
Scilloria, v. b., mteW^llo, cav^*^
tà=Per ccrebro
ìmente, avv., eoa i-/ Scimie ria, ridicola \m\Vai.\o'n!t,QO^
tralTacimento
ficllliDnlIsnKnii: ,
mirila, sciMii
■leni Intenrawnte-
ScloccsgiiTiw, icloccbez
heagisre , 1
vaneggliirr, [ir tftf da scLtKchì
SciDCcherlI^ uiocclieiu
SdocchciM, (c1pltezzcJ*er
VtlM, pnìla
6i1dc<!o, parlando d'noino
ilon di nona , vale che
Al MvleiH, di jiruitenza
fielocciine] btbbione
Scinti), eapnlcUo, uccenllnD, dal-
Belotiri'BnlnP , icloperlo, il non
Scluperamenlo, sciDjierìa, sciope-
Scloperare e Sclsprare, levare
ciiÌGcbeBEia dalle sue nccendp
lucendogli perder lenipD = li
■Ignir. inylr. po»i, vale '"—
ficloperalagglne, Mbperto
Scioperalo, »
a faccende, sliic-
lu sciopcraral , perili-
mento di tempo
Scioperone, aclopcri
merendone
SeKiprare. F. Scioperare
Bclonro, ozio, riposo e cesaaiione
'iteilavoru; « ólcetì spee. '-'
~ [tadiiii, dì 0 'jiomo di
turno
im
Ito; scompiglio
diBordioare » porre
e
•%. teombuiare^ y. b.
, per fimflit seiBinar
I teandalt
tf perh» moi^^t-
lendali e dfai^oinlie,
7. SooModttà
fii Seomode *
■to, «eOllllDOTiliOIMI
B^ 9trb. fluwdb^ehe
ne, T.p.m lo soom-
u F. Seoiiiiiiofizioiie
1^ eoimnaovere, sol-
'ìl«».MKl«e, !»»■
MomodHA, seomodo
iomoditade e Seomo-
moditA
«r. , ineoBodo , seo-
d^ disadatto^ disutile
in 8i^i£ neutr, poMS,
I più persone
, pensar qua e U ,
mente rugumando
into. Io scompigliare
, disordinare , con-
confuslone, pertur-
, V. b. , erroraccio ,
trafislcione
Ito, scomposizione
guastare ii composto,
, e si usa in signif.
r. pass,
e, perturbazione
nte, avo,f con iscom-
1 y scomposizione ,
nrtOyimmodestia^ dis
Sconcertamento, sconcerto
Sconcertare, disordinare
Sconcertatamente, <wv.y in modo
sconcertato ; disordinatamente
SeonoeUitora» t^erb, tnafeK, che
mnffasto, eonfaso
eratadilt vale iià-
I
SGooeerta
Seoncer^i
•ordine
SeoMtttir dlaordiaameiitoi
SéondaiBeoW^ ow., con IseoMto
cPer vergognosamente , ean
oàtfr'
Seoodamento > tconfllo, to seon-
■Qlairey appìliodff
Sconolart^ guMtHC /-disordlntre
=:Per iMoiiiodare i
Soonttalora ,- varb. moueh, , cbe
scomfaK
Sconelow^Muf;, saomodoi danno ^
disordliMiBeoto^'add^ Iseellera-
lodPer iioonve— volc-Per istra-
vagante^Per fadiIfMo r= Per
bratto, dlsoMato, Tergognoao
=:Per diieooTeBe?ole=^er tn-
lètto=:JPer guasto^ tlogatorirPer
maifiitto, dei)rflM=Per disor-
dinato
Sconcordia, contrario di concordia
Scondito, per metail yale sciocco,
senza gmdizio
Sconfessare, negare
Sconfidenza, diffidenza
Sconfldare, diflldare
Sconfitta, rotta=Guastamento, ro-
vina
Sconfondere, confonder con vio-
lenza
Sconfortamento, il dissuadere. Io
sconfortare
Sconfortare, dissuadere, distorre
=In slgnil^ neutr, pass, , vale
sbigottirsi
Sconfortato, abbattuto, mesto, sbi-
gottito
Sconforto , travaglio , dispinMK ^
contrario di contorto
Scongluramento, \o scoimì^qHìx^
Scongiurare . eostr\u%eT« ^ "^^^^
vocare a Iure atewwsi toaj^ ^^
gf arameiito e»c«re*Ofite=*« ^'
■ «beccheu
ia, per amor di qn
Gh' egli ihbli csr
.Ile pTFnera
S«>n(luruloaf , giuramenlo ti
ScansEDro, to acongiurare
ScoDoscente, Incrota, non ricor-
devole de'benefitìizPer idHco,
mal contenlo ^^M
Sconlo , figuraL smtbiIiHi, hnIH
aiilone, Taitoga
Sconlrare. Scontrar niali, -n»
vienir male, abbadcral lult
Ai Che non ai t i
Mio conoscere per opera *I
na lodevole
ScoDoscrRlemeDle , oeu-, le
SconsldepBlc7Wi, s
GcaaaglialD , privo di eonsl
Scbiiaobaienla, ■sonsolalai
Sconaoiere, contrarki di conioiare
=He«r travetlllo
SconBolalo, privo di coniolulone,
travagliato
SconaolsziDne, iravaglto, afflizione
SconlcntaBienlo, dispiacere, Ira-
Sconlenlare, rendere scontentai
In tignif.nnilr.pojUn vale ne
contentarai, non soddiiFarai, a
inturbojl
sconturbo JtiirbamentOiiconitiiej''* ,
Sconvenenia e SconvenienU, »- 1
convenlenle 1
Sconvenevole, dlsdioevole I
Sconvenevolezza, cmlrari^dliM', I
venevoleiu • ^
Sconveniente, «
ScanvolgimcDtoj aconiplglk), t<r-
Sconvolgllore, Bcrb, mair.h, ■Si"
Scopamestlere, qoegli checaoAi-
da, e cambls in ihxo Vm
varie arti o meslieri non fU-
cendojili i primi
igural. si dice del etf-
Dnoieere o aapereeM»
copo, fl|{nrsl. vale inlemMM
copplare, per melar, avere irta
voglia, gnndlatinio dealdeni t
-,, (conltnto
iciiiu, tuJt., iDB^a con\EnVei>
dispiacere, dlBgo»to=Aad.
dalle rlta, ridere IIM^
ratoraeole^^EopDtar di ratMa.
if inuma , di fitU , a ilnlB,
vale euere fòrlemente BritiH
dalla rabbfa,diirinvidla::a»c(|p- *
piare il ctiort a uno di ekte-
chetila, al dice dell'averne frai
dispiacere a compassione
Scoppio. Fare tcoppio, DniraL,
vale svegllBre RisravigUa, &r
L-.«^^M
rlB^fr
, cale muillieatargll
jpere^JfcD/
r ricoprirne un altro,
I. chi ilgnlQcB lire un
movo per psinriie un
Scoprir gli altari, va-
; dir cose che allrl voi^
he ti Incessero, per non
isnoservl^o cheìlpub-
'C JJ Goraggiu, «bigot
icoragglars
t di quella per lilrapu-
I, dlBCordsaii, dlverslUl
ia «tuil. neiilr. pasi.,
e, dlDKiillclievale=Pcr
t. a-, dbcordla
, Euldare , moslrare il
0,ai ti icorla= Kd in
iioluta per nii»trsi'e==
dare *ltru1 con alcurta,
iRiure con slcumia ,
! = /lirj/ tcorgert an \
. ofitr ialordo, fa/io-
•ini/, esla^ rthar-ì
1^ per tale =z Farti 1
burlare, beffare
icorgilore.uerb.n
ge=Per guida
t. , vale farsi
.ich.,cheBcor-
Scarnacchìaiuenb
Scornacchiare, icorliacchlare
, acornacohlamenlo
idere licenzioso.
Scorrere, Irapassar i
la e velotìlA^a'er
Imtìsrii traspoMarc = Per !eg-
, vedere, o narrar co
andBT liberaraenM da-
le , come b 11 canilo
i« del^f '
llotonl
perdi
per lo p
Scorretto .
Scomibbiare , ntutr. pan. , adi-
rarsi, ernccianl
ScorrubblDSO, ad Iroso, crucdaso,
cbe si scorr ubbia
Scorrucclonle , che raoitra croc-
cio, sdegno, ira
Scorso, lusl., tale sregolalezia.
Scoria, sust„ «uida, condneilore,
coiopRgnla=*'or la «corto, Ya-
le guidare, scorlare^nloni v&le
CU] lodire, guirdiire, tu \« e^^tii-
dia = Per aceorapaì^BB.Vnft tìft
Bllrul si feccia per «r~ •^■™'»'»-
I <'Ib dfltB sccompaRnalurii
I '^Mt, «eorliintnle
ioir O IsrKO, fiir la s
, Bpagnare periiciin
h «eorUlo, roll'O loreo, accoi
gnala, dlfeMi, KUBrdata da so
Dortegglinlc, giài», ecarlii
Borlrat, contrarlo di cortcìt
Incitili!
xttt», fiitt-
ATtlcapIdociJil , spmc
Mi. migra tlB, pUiochtni
HirlJcare , Dgarat. per cavar di
■olla àllrul satulamcnlt! danari;
'the Mche dlMsl ptlare^Pcr
, torre allrtii rapacemente le so-
w, 0 dlilruggere colle trop-
^. Droverb.,
» mio chi
- coDsijilla I
Ile , EDodo di dire
e tigniflu che nel-
tAo pecca ed è pu-
f verb- ìnaich^, che
tf per accertai avveduto
iniolaggine, acostomatew
f ■^me, mal crealo
1 'Bcoslunie , mal coBlume, mela
e ir Bimliit si àU.
ni nocamcnto tiag Uar-
Scotlo. Pagar Io IfO.
penitenza dal blhi
Scovare. Sconare oli andamtn- ,
' ' ipernMnIjiwi- -
rai(
Il ^ ai
coiiDngre, p«r meM. iHKHR -
alcun» non praHoo, soalMK C
eozionalo, per inMafl, vt)I Mal- C
ITO, accorto, ivt«dtilo C
cranna , in proverb. StUn I C
«rcr-aniio, vale fH da gla«K&
credcntt, non credente, dltcn- '
Scredore , m
Scredi tevì^e.
dell' operare .
saper quel cti
se allrof, et
SCToccliiare, fare aeroccM '^
Scrocchloo, che scrocca tvfew^
ri ; per lioherio
Scroccone, che «eraeca voIenlKri
■Xftratftwt, \m iBittof., vale anlU-
UOHO
i74i
tanco, affiiH-
alo che seni-
Bgnaley rsYi-
•e flénipoU
olegiiare
, fwboio che
!. ed i più
■ttfoeiiti «Uà
brodPer dub-
limuMole
ÌOf lo tem-
8 per lo jpiù.
IfttttJHHt ael-
ioto> che si
OMIlte
o
mUom
tigare
iercatore) e~
Inare) ftre
dtttnars
ia«ci^teni-
ricercamen-
[uitUnio
inare
io
yale difesa,
^80, rimilo-
mare = Per
enotere ec,
far ciò che
re sfòrzo =
pass., yale
ommuoversi
Scuotere la
di far clieo-
wieo dietro
mrenare il
m = Darsi
i, vale ope-
fTfiSeade-
re = Per eccessiva calamità ,
quasi cosa scw^ e orribile »
vedere
Scaro, per malagevole a Inten-
dersi=^er igsoto, privo di fii-
naE=dPer emdeley fiero
Scamu V. L, bafiMe
Scanile, buffonesco, ridicolo
SenrriUfal, loqnadtA disonesta .
Scasa, lo scasarsi, e le ragioBl
che ai recano per iscasarat o,
per iscosare alòmo=Per pre*
teato, sntterfiigio
Scasabilmente, avo^ in modo che
si dia loofo alla scusa
Soasaaseato^ scosi^ wnsanza
SciManaa, v. a., scipa '
Scasare, contrario d'accasare»
Procwarc di scolpare con ad*
durre ragioni ikvorevoli, e si
usa in signiC a$L e neutr.pasM»
~ rici
usare, v. a.
Scusata, v. a., scosazione
Sousalore, però, maschi, che
scusa
Scusazlone, scusa
Scusso, quegli a cui non è rimai-
sto niente = Mangiar il pane
scusso, vale non mangiar nulla
che il solo pane
Sdare , annighittirsi , impigrirsi ,
cessar dall' operazione per in-
fingardaggine
Sdato, disapplicato, impigrito
Sdegnamento. sdegnosità
Sdegnante, eoe sdegnaczPer Isde-
gnoso
Sdegnare, non degnare, disprei-
zare, avere a scliifo, schinrc =
Per adirarsi, aver osale, piglia-
re sdegno, e si usa in sigalC
neutr, e neutr,passj=iki&ifua^
vale provocare a sdegno, met-
tere sdegno fra le persone^ fiure
che altri si adiri
Sdegno , ira, cruccio,, indigoaiio-
ne=z:Avere a. sdegnò, tenere a
sdegno, o simili, vagUoiio acU*.
ftrc
Sdegnosaggine, tdecawAiyh
oo»o ^g per wWt'^*^*
* " ji™,nlÌCB01».l „.u «set* ■"-'"
almentìcBOi» .\ ^g,,
rs"'"-
5SS-'""'!
^",ff tót»fi"»',;;|■;„^.,,■■■v
Judo » l^'hT^w.»"*»!
W* ^ f rf,t si *« ■ —
fr s» art" ;V K ri^s^-
UOMO
i743
gu, secreto
, segrclo^Per V in-
limo
u, il securare
, securare
rtA ; sieurtA, sica-
piietare
vamento popolare,
Mitro la legitUma
9 av»^ con sedizio-
samente
induce sedizione,
sedizioni , ?ago di
indaloso
sedace
. sedurre
1 sedurre
luttore
nza , accoratezza ,
ire altrui con in-
le, e tirarlo al male
b, match,, che se-
edurre
sagace
citade e Segacita-
acità
igaveni, dicesl di
tiranneggia altrui
resse, e cerca sem-
mtaggio
ere nimoso, fiir se-
Snif. neutr, pass.,
. Illustre e segna-
ìgio, UlustrerzTal-
ipt contrassegnato
istintodPer aperto,
:Per proscritto =
calpestato
iegno=Per cenno
, arbitrlodPer ve-
ri Fare il tegno
in signll neutr. ,
i = Per divozione
gìitcFare stare a
segno, o tenere a segno, vale
costringere ad ubbidlenza=rrar
nel segno , per metaf. vale porre
la mira addosso ad alcuno«giu-
dicarlo atto a cliecchessia^Pure
per meta£ Dare o trar nel
segno, vagliono apporsi, piglia-
re il nerbo della cosa
Segretamente , avv, , con segre-
tezza
Segretario, colui che tiene segrete
ré cose che gli sono conferite
Segretezza, il tener segreto
Segretiere, v. a. , segretario, uo-
mo segreto, che non manifesta
1 segreti
Segreto, susu, cosa occulta, o te-
nuta occulta=fe7ter0 t7 segre-
to, vale non manifestare le cose
occulte e confldate=Per la parte
intima del cuor nostro, lo in-
trinseco dell' animo=Per colui
al quale si confidano i segretl=
ada^ contrario di palese , oc-
culto=avv., occultamente, segre-
tamente
Seguace , che segue, che va die-
trozrPer aderente
Seguimento, il seguire, seguìta-
mento
Seguire , andare e venir dietro ,
e dicesi tanto del corpo quanto
dell' animo = Per continuare a
raccontare=Per ripigliare il ra-
fionamento=: Per secondare =
'er eseguire, applicarsi ad al-
cuna cosa , metterla in esecu-
zione, in effetto
Seguita, seguimento
Seguitamento, il seguitare
Seguitante, che seguita, seguace
Seguitare, seguire, in tutf T suoi
significatì==Per perseguitare =
Per conseguire
Seguitato, per secondato, conten-
tato
Seguitatore, verb. masch,, ohe se-
guita , seguace
Selvaggiamente, avv^ con nanlft-
ra selvaggia
ITU
SelVBgaio, s
Per duro, crudele
Semblare, v. », seiubr»re, p
ìserabrare, sembliire
Seme, per isUrpe, dìicendi
Semlnsre , per inetaf. vsle spu
Dere, divuJgare ^ ffminar l
sì per meller male fra le |>ei
Seminato. Vieir itì jemfnnto
..-lUmentt *
Seno, figursL ni
gllona Impezzare^Cavore o I
ad uiainato, \tW far Imi
nre, e ts lora Tare uscir di
ma, 0 del Boggellu che si
Seminatore 1 per cnniiDettilar del
Semplice, odi, inesperlo, aoro.
I- SensateiiB, miìc.^
SeiuiiD, sensibile j^
In slgnif. di atS
Semplicemente, av
ci(A=Per asgolu
Sempiicii '
n iono d!
«mpiiee
, con aempll-
Senno, laplenia, prudenza, sape-
re^Per Intellellu, cerveilo, giu-
dliio = Per senlimenla, slgnlD-
calD:^Per aageio coiulg)la=Per
parere=Per astuzia o ingaoDa
—Trarre del tenno, vale bre
imuau)ire=(7jclr di stiaio, r-
ie Impauire = FHer Inbu...
JEnno, vale entrt In cervello
= Lanino , col verbo (are . ha
forw di avo., e vale aavlamenle
~ Senno , colle v'^V^'l'-^'"^ °
SensiallM, ed étt'm
de e SeimiBlliat^
molo del iciim a
=iPer CDraprendil
del »en«i=Hcr M)
(ntaechla,v, t^ mB
culo senlire ,■
I- Sentacchloso, v.abiil
r Sentenu, deriaiori
- di dubbla=P^^
^n prorerbi Èm
grò acconto, sfl
aeutenth»! per M
WS.
Milo, pcnslcn, q
ver nHwtcere , tduiuic-
M«, McarfcrsTJer cra-
■MM. «TCK opliiiaie.
tTÉiiquILlo, alleira
•IPlnL Bcrlelwle e
SCTlcU, • «IPlnL Berle
Scrtautt, «Mtegna «r«i
Serto, cke om ae'iiuH dm
< molto ai ti
ode aplnloDe ,.
per ojfiino, vale Styo-
proprlu seiiUmenlo, o
■re 11 proprto al seiiU-
:r uluzb, accorleize,
T lecerlo, caulo, glii-
H SerleU,
I totatat
I Serto, cke om ae'iiuH oMdl ira-
Htk e clreM|«ili)oe = ln fina
di nut. , per •ertcU =ÌR *iU
uria, 0 tid ttrio. pMto aw,
nlels «ultodo, micdo^ era
piìrlere • luogo, br
enuiDe,_p^ sempllee raaliiM-
r«, K»le slare «pel-
uu itteiuiDiie qualunque
Udo , V. b., ebe anche
I «HUbiU Str aamnti-
MMUHO, petUnfella
per iDdi^tre) dUftrlre ;
1 aoche tt tignlf. neutr.
«r UHWervtre, avar cura
: , cerb. laaich, , che
. per mette vale qulela-
bcr nelaC, vale quiete,
per BMtaC, vrie lluo,
Earpe. Ogni mtjii fea U
lato, pravcfli. viilfato, «ha va-
le Dlie ogmiio ha Hf lu* In =:
UleBora la ttrpt in ««no, va-
le benelteare ano, eh* po^ be-
neficato, abbia a noocerll
Berpenlare, Importuoaie, tenqw-
Serpentino. Lingua lerpentina^
vai maledica, mordace
Serra, per tumulto. Impeto, «ta-
rili Dell' aiEuSàral^Jer preasa,
-■-- "— Imporlualtà, Ir'—
Senaecente , ebe ai
Ser laccttitgj sojj
■1 da a colai cbe [a VI umetta-.
ServBlure, verb. maicA., che servo
Servldoramc
qusnliU (li .
Servidore, serio, foniIgIlare=Pe
bialo, sffejilonato, ■i-J""
SerSgio - ■'
i
■^-ogni sorla
■ ■ ^ar Inllo punto
Bervllt),edslt'anLSBrvIlaile,Ser-
vltate e Servltudlne, Il servire,
Boggezlone, iervaggIo=E flgn-
nt ]ier obbligo, legame^T^le
BDehe Io stesso cne (iiaiiglia ;
nel ilgnlBcBlo di serventi
e voltDtItri fa «r-
loru, o sia per lolontl ■
iiitura. .Ivtr poca ifitUnra,
E aloilli, aganl. li dice di per- '
sona Inconsiderata e <U !■>»
.vai. ' '•
Sesto, ordine, mi
'des'lderio.aJldlt-..
Setta, quantità di |i«i
aderiscono » qoalcb
— I. lalcne naniswBTr.
doltHni. 0 rcKkl
Sbcctilasre, durar fiillu
SfMclBmenlo, afiudalm*
'^'— ■itaggine, tbcdilem
ilaounte, auv., con li&M
£ faccia teiia, sfaccia laxcnie
« feeel*. cIMMB
sogna, afrontala
Elscdladine, y. ii. a., afto
Stallare, ablUrc
SAillenle, che sfallltce, n
\?,WSn*, '«we, Or naie
re, dir? farblloni
, magnifica
1 unii : cnnlraiin di i
; e la «Ignlf, ntutr.pai
mpiistu^ Il guato
M, dbpreglo, nuccQ
ehe ibM, die li b MBé
dlipre(lare, brìi beffe
, mrò. viaich., oheibla
Mglo
'■£.
ilrario (Il firarlre
■to, spa-
, infelice
cuno, fale dlchiirare, o propo-
slleare per disperati la il» —
rigloac-EJ in «ignif. alt.
to=Per Ispedilo, dl>pei„., ,
per lo Illa li dice degV intisnui
Sddatnre, uerA. niaii'A., che afida
Sfiducialo, add., che non si llda=
Sflngordagnloe ,
voce contadine
Sfiondare, Agi
fandanie : lanciar i
fiandatiirt, Ugurat.
.^ VM.. •=^f\ro acagllalB
igamento, Io slogare
re, mandar fuo-'
dc'fe^volìe'sf
Bioni e di affetti
Sfoggiare, veiDr aonluoaanu
Per melaf., vale eccedere
StoKglalanieule, ave., amoderata-
Sfoggialo, pomposo,
nel auD genere ^ Per luun u
foggia, dot fuor di modo a mi
sura, straordinario
Sfoggio, lo sfoggiare
Sfogo, sEogamento — Per mtUl
particalHrracnte dicesl delle paa
, neutr, pati., cavarsi la
srortunio, Inliirtun
sforaamento, I" -'
sibnanle, che
Slbrure, iorzare, Gaatring«re =
Ptr oceiipar eon 1« lana = Pei
vloUre, mar tórzg. vtulcnu^
Per torre e ittar via la fora
mgEgnsTBi, aflaliearaì , b
I sbraare, sfòrto
, fbn(itaDieiite=Pcr rhv
Slònalon , verb. tuojch. , ohe
Ibraa, Dolere, passiViìllM
Sfrattare, in aliniL alt., manda
via, ealllare=Ed la sigoif. aeutr
andar via con preBleua
Sfrallo, lo sfrattare
SGreglare, nOendere nell' onore
Sfregio, fianraL |ier israacco, ii
Eaoiia, diuinDre
Sfrenamenla, l'essere sfrenalo
llcenzlDio, sfrensteua
Sfrenare, flpurat, vale dÌTCnii
sfrenalo, liceniioao, eccedere
sfreDalDHglnc, sfrenatezza
Sfrena tane lite , aw., con modo
sfrenalo, UceuKlosaaienle
petuoasiucDli!
SlrenaleuB, slrengmento, s
lare ardì lame nte di
Fuaglasco, fugBi»MD=illa ifug-
glatca e di fagqiatca, poslo
awerb., vagliooo di ummio,
naxuiaamente, di pasaaiglo
SfuitglinenlD, lo tXa^^ire
Sfuujlre, scansare, sdultre
SCiiggltu, fuggiti va =Af(u ifuggj-
(□, posto ops. , vale Doa ixico
aio, quasi tiirtl valili; [de
iorc, sfoggia, lus^o, *funo
lurlata, v. b., quanliU di Risiale
Ingiiuiose, o Bimllt. |>n]^c1li<'llll
per lo più da coUcr» o sàtffia
Sgalanle, svenevole, sgraiintu
Sgallellare, far mostra di livnii
~ di brio, per parlare amalNU
siilritoso
imbettare, permelat, alare k
ifriotafem*
Sgambeluta, Dguri
Sgangherataegioe, sconcena
Sgangheralo, per melaf.. nle
— ■-mannato.scomposlD, ie«*M
lore, calar altrui d'infucj
vere ragioni =: In wtw
!(!-. pass., vale usdr *!►
SgaraSirc, rubare e portar vii
Sgarare e Sgarire, vino»' !■ "■
lesa^Per cavnr if imi
gara^Per slnillll.
tare 11 pericolo
Sgarhalauglne, sgarbatezza, sgrs-
ilalogglne
Sgarbabiinente, aco., con mauls-
ra sgarbata, sgmziatamenle
fi garba teziB, sgarbataagine
Sgarbata > aenza garbo , sveoe-
/ ilo pegno, di
SfrontateMB , sfaccialeua, Bfron- f_ .. . . ^_
'((aggina IStvian.»™, gavazzare, godei*,
KiMtO, Io stesso che a!*ce\*\a> Tii\\»it»iw,i«B*Vso(ilj.ag"
Sgarrare, preoderc errore o
gUo, lUstìllare
Sgarro, errare, «baglio
Bchermlre,
Sgliennilorc , eerft.
«0/
lanari- , farsi brtk , burlare ,
Ifleocclolarc. Sgocciolare il bar-
Tello, 0 fi iartotta, e Bimill, In
modo proverl. , vale dir lullo
quel cne uno sa, o che ha ila dire
IfciUlo , Bgural. i bI« chi ridice
=^5!mente te cose ; ctirltero
k f^ioMiberare , mutar duinicllla =
■ _™ljHilial. andar vÌ8=Per portar
t^^'Wa 9einpt.i:Per dipartire , man-
» ^"WB" vl«=Per porlar checchcs-
tla In qualche luaRo = rigi[raL
it; "'pffr llbtr«re,purgarc=Per dls-
I Sgomliero e Sgombro, siiit, lo
Romberà rr-Per dlscacciamento
I ^mnbralore e Sgamberatore ,
1 rerb. iimiih., che Egombra
'8nHnrnlanien)o, lo seomeiilarsi
[ -■teomentgrE, Bbigollfre, e usasi
■ anche neutr. e neutr. pali.
Sgomenllre, v. a., sBOmenlarc
Spuneiilo, SUSI., sbigolli mento
, -Sonare, per meto^ vale dimen-
. tiare ima cosa, comportarla
Sgradeitile, misgradilo, malgra-
Sgradire. (ìlsplaccre, contrario di
nfuraMn
Sgradito, mls irradila, mal gradito
Beraffigiiarc, v. ìi. , robare, [lur-
SgrldameDlo, lo sgridare
Sgridante, che sgrida, sgridatore
"—'■■are, riprendere con gride
— laccevDll, narri re
Sgridatore, verb. match., che
sgrida
Sgrido, agridanienlo
Sgrufolare, grufolare ; e in signif.
niiitr, pan. , per metat ai dice
di clii prende liilt' i suol conio-
guaialagnine, sgraiialaggine, dii-
adallaESine
Sgunifllamenle , aov. , sgrailsta-
■dare, per aver riguardo e
— siderazione
Sgnardevole, riguardevole, rag-
(uardo, per considerarione , rl-
igiiaMalofe, verb. maich., the
ìgiilbneire, v. b., uecellare, bur-
ìguslare, neutr., InfaiUdlre, ca-
gionare dispiacere, noia, lasli-
dio: i il contrerlo di guslare
iibarlla , uomo molle, ciato alla
crapula e al lusso
>ibillHlDre, Dgurat per beOiilare,
mente, avv., seni» gn
1 IsgraiiaUKlne^Val
'DO dlsgraiia, per dii
stnm grarfa, «vcnevc
_. :a avtenenleiza — Per
*WP~iedtla, iplacciitt, conlrarlo
^l^^ilosn — Talora al prende
1 '"""
Sicur.
Ilo, sicurtt = Per baldanza,
Slcurare, v. a., assicurare
Sicureiia , sic urla, ftancfaciia =
Per riparo^ Per nducia, conB-
SicurltA , ed all' anL Slcitrltade e
U, dlilcalU
care. Saiiiccare attnii, va-
lYCrgognirlo per lo pld col-
lOHirire 1 Buoi difetti = Per
rUirc, avlllre
«o, IflSiuria, svergogna, dla-
aaa=rure altrui uno iiuac-
, vale svergognarlo
[■meato, v. a^ la sioagare
[are, V. «., gmarrlrs), perder-
é' aiiiiDa = Per riniuiiveril .
•raral, allonlsnarsl-ln signi K
tt vale unarrlre , ed anche
iiitaggiDe, balordaggine
alcuna, vale togliergli II
l^gio, InliniDrlrlo ^
[o,v. a^ lo smagare, ipaven- S
lurare, propr. perdere la me-
-ia , e iBlors snelle vale lU-
Ire itupido o insEiKalo, iba-
Smeiuoralagglne , la stesso che
--■ !niorBggii«^ ^^
noria ; e talora anche slupi-
■c ■ poco a poco
dna, OguraL per alTettata.
inalB, Erotta, brigala
lojo, rlncrescevule, pieno ili
uiere, vago di hre all'ama
■sd'er litigo tt
— , ^lerdere, m
into.loimentire. Il dare
, dlmenth'c
■e, colui «he iiuentlice
Snierltare, perdere il merito
Soiiacio, iniaacio, sinanceria
^mùiallnre, per metaf., vale di-
chiarare, manKeslare, spianare
Smillanla, luillanlalore, aiiacoone
Pillili ah lare, lo stesso che millan-
Smlltantalore, eerb.mascli., Van-
ia tore di gran cose
Smlmoralo. ¥. Smemorato
SmlnclilDnare , mliiohionare, bar-
SoMdBre, v. a., Heutr. pati-, di-
venire smotlerato , o lotempe-
- Smoderamciilo, ainoderaleiza
Snioderania , V. a. , contrarlo di
mndcraiiuiie
Smodera lena, smoderane, «C-
ITM ce
5mDdi'rBlo, Immoderalo
Smonlire. per cndF.re di suo italo
Smarfii. Iciln, atlD luioiu
Smorfioso. '"
8niu^!iwrt
so, e ententiirsi nciic swd
Smuovere, per lucttE, mie
raDOTEre^j'Er inoarrv, peraua-
dtrr, iTolgere^Per rimuovere
■umarsrf , fsre abbandonar l'a-
— — = Iii signlf. neiilr.pau.,
lutdare, abbandonare l'a-
d' Binore '
SnfehlHIre, nnilr. sali.. Cantra-
-'- -" -nnlghlllire
la di fare old
richiede
Sobiiglio, T. a., 8ubL„ _
Soccorrere, porgere aiuto, «ussi-
dlo=Per ftr riparo =In algoif.
n«utr, vale occorrere, yenira
iqlaliti, •lUBlllAili «Hi che t
1
■leuramente, caulaiuei
gagliardamente, con fo .
Sodamenlo, per mDllevailaria,-a
bligo -■
-■' — per promcMere,!
Sodlstàelnienlo.
SDdijfare. V. Soddlttar.
Sodlsrailone. V. Soó '
Sodo, tttit., Din, I
i «pportline ; fu;!-
■lir termo = Star
r lodo alla iitac-
r penuBdere , né
Aecchessla , o dir
1 TOirebbe
'j Bodductinenlo
VK
Mlcner)!, aslencr
SoBerlJore, viri
raetar„ tale I
= iIo/fiare i( naso
, DipAl e In mudo
rèi ehi UHnondi t
fBixnàt=Sofiar pa
Orteclii altrui^ e
ktmmo, ■< dice del
ìt=Aprir
ice, e si prende lalOM
Sofflcienu, eicelten-
.-j capaciti
SdIOo, li salilare
Soinone , d<ce«l illrul, In moAl
bassa, per Ispia^er preiunlua-
to, sIlerosD, gonOa, eniterbo
ofiioneria, prejuniione, alterigia,
Konlieiia
affogare, per melaf-, vale opprf-
offrslta, V. ■., nulnumenla, ne-
is, qiiatl con indeiinlM dell' of-
ferenle=In ilKnif. nttitr.paa,.
Itala aecosursl> qiia*l pregando,
e raccamandanchm) 0 aOrendoal
Soffrenlc, v. a^ BoShrenle
Soffrenia, t. a., BoScreim
Soffrire. F. Soéerire
So9HUrc,E>erb.nintck.,Olifl«ofl)^
SoOitnare, faDollsuil, sofliticare.
il, latllllng,-
ScHI aliarla, solisti'
"-°-^c«rp, ftr s
csvlliire
Ico e SoMstlea , per inqnle-
fiinlaslìui, stravagante
...Ptllluilinf, v.p,u.,sUfgeiÌone
SDKKÌBoere , esser soi^gelto . sot-
to posto
SoK^iaeliDcnto,!) lottu lacere, som-
Sogulogaraento, il soggioijBre
SoJKiogare , lincere, tnperare,
mettere solla la tua podesU^
Per sopraslare
Soggioftalore, rerb. match., che
iKnioKai'OP
:, ehe aon^rna, abl-
K ebiìota»! morai
re, In aWtùI. ««itr^»^
bterleiwrt\=^e* "i™*-
giare, penare^Ed te «VpM- <»»••
«' ast per isppnilcr lenipa in
rislorsre ebeccheula
Sonniama, dliDors = Per Indugio
—Vtr buon governo
Soggiungere; «gglugnere nuove
pirole «ile dette = Per aggiu-
gner con ■ caig=Per loprsg-
giangera
Sogglugidmento, II sogglugnere
Sognare, per fingere, credere Tiì-
romente, fmniaf[)narKl
Soia, spelle d) lululailone ti
Uts alqiunto di belTs^Uur
vBle adulare, piaggiare,
•moderatamente, o per (
liDoe, 0 per befTa
Solare, dar la sola, adulare beC-
Soico. Andar diritlo il lOlco, si
dice del rìuaoir bene in -■---
Sole, ivert al iole , o ava
poaKdere beni tìstAll^ittre
a comprare tnJino il iole, yair
■ver orestiA d' ogni coaa
Solere, virbo difeltìVo, eaaer <o
Ilio, aver percmlume, avci
per usali»!
Soierté, V. T., diligente, accura
lo. Imploro
Soienla, v. 1- Btlenilone
SoUdario, obbligato, in solido
Solitario, che afugge la eompagnla.
che sta loia solo
Solivago, che da per lè ta vagando
Sollaizare, dar place
g£'
[liarii piacere e bu
Mllauo
per elTeUo ili lene
Intenerirli, ohe i
totlacher
aluHl^H
Sollecitare, operare con pretlel- «
ia=lB ligidf. an, vale altaMtfi- m
re , bre lilaou , ImpartunaRi E
aa'retlareiJaiiKiAl'.iMKtr.pCWi E
vale brigaral, darsi fretti iptM E
SollediatorG eaollicÌlat<ire,MA S
maicA, che sollecita E
SolleiiItaIurHeSaliicitBlura,1lM(- It
lecltare. ■aileElludlne ^
Soltedla^ilone e SDlltcllaiioncli i
sollecitare
Sollecito, clie opera genu Mtt m
glo , aceurato , diligente = Per ^
Sollecitosò eSailidlDM,v.«,ilt I
lecito ■
Sollecitudine, preilran, tUfitr M
lamper ciira, peoalero, aÉflan ~
Sollevare, per indurre a mal fa-
re, a tumulto, ■ rilwlltone =
Ed In aignlf. àiutr. paii^tH
ribellBni::Pure in sìnniLmUlr.
pali., dieesi dei rierearai, o
prendere aliegi[ianieiita,oiwfor-
to, 0 riBloror^Ietii anche per
SonBarsi
levata, tttrìiato, agltata^M^a
UOMO
1765
ioUevare=Per se-
to
ilare, affirettare =
r. pass^ vale pi-
I. afiannarti
BoUecitatore
, SoUeeitaiioite
(•—Per eoraiite ,
)llecitoso
ltecitudiiie=Per
, affiuiiBo
onevamento, eoo-
Un aolliicherare=
i voglia, deaio
»llecli»rare ; e al
ìL e neutr^pass,
=dPer BietaL, va-
»erare = Per di-
ere U disio, va-
Mkiiario^ ottenere
idera?a=Per pa-
•olvere» aeiogU-
naseh^ clie solve
r., vale suggezio-
areggiare o rag-
ome , flgurat si
e cose del pari ;
ocedere con cau-
cLeuar le some,
lio, partire
Itrui per ingiuria
di alcun affare.
isiderabile e più
un negozio
r metaC, vale an-
=Per sopraffare
Sommissione, il
umiliazione, ob-
! ba sommessione
icopato da sotto-
e lo stesso
ehe somministra
lar^ porgere
Somministrazione, l' atto del som-
ministrare
Sommissione. F. Sommessione
Sommossa e Sommosso, il
muovere, instlgazione, peraua-
•ioM =Per aedixiooe, aoUeva-
zione
Sommoaao^ eonunosao, provoeato
Sommovimento» garbuglio; soUe-
vamentocPer IsUgaziooe, per-
auasione
Sommovitore, vero, maseh., che
sommuove, aollevBlore
Sommoaione, sommovioiento
Sommuovere , flgvrat. , vale per-
suadere, inatigare , commuove-
re, incitare=Per rimuovere
Sonare. Sonare un doppio, flgs-
raL ai dice per fiu*e allegrcua
o maraviglia =^oiiar le predel-
le, o le tabelle dietro alcuno,
vale befiark), dirne male =:fo-
narla ad uno, vale &rl|^ stare
a qualche parti to, aecoecancliela
Sonata. Tal sonata, tal ballata,
vale tal proposta, tal risposta
SopereUante e Superchlante, che
fa soperchierie
Soperchianza e Superchianza, so-
perchieria
Soperchiare e Soperchiare, ftr
superchierie=Per vincere , su-
perare
Soperchiato e Superchiato, sopra-
vanzato, vinto, superato = Per
ingiuriato
Soperchiatore e Superchiatore ,
verb, maschi che soperclùa
Soperchieria e Superchieria, in-
giurìa fatta altrui con vanlag^
gio, vantaggio oltraggioso
Soperchievole e Superchievde ,
soperchiante , soprastante, ol-
traggioso
Soperchio e Superchlo, sust, so-
perchieria, oltraggio
Soppiantare, inganii«r«
/ Soppiantatore, verb. Ynoaeìu» fte
, p^rà, mascA,, soppianta .
r / Soppiattone, dleeiXi ^ v«nM^ ^
»
' 1 8'JpT"'*''''"^iiWp
UOHO^
1787
iDimento, man-
pra, esser 8u«
t=Per usar su-
Ba, maggiorali-
verehiaresPer
dPer istar so-
irti, conteoer-
iiierire, indu-
mpo in meizo
«nere oltre al
TaresYale an-
die avreduto,
(opravyenente
, «he soprav-
topraTYenire
. topravyenire
Mrovvisamente
nplic venire,
lu di forza =
vale sorpren-
to Improvviso
(io e con 80-
tlie per minac-
F>enosa=:Ftfiitr
e sopraggiun-
lente , e per
on altrui dfan-
ivvenimento
che vincere
i in sommo o-
nque riverito
pra il dovere.
ire, mettere a
r sottosopra ,
. e simili, a
loQO mettere
in rovina
enpo, e
che, tutto intento a' propri! van-
^si^f procura segretamente e
accortamente di conseguirli
Sordamente, alla sorda, cheta*
mente
SordidatD, aordido
Sordidezza, per eccedente avari-
zia. 0 miaeria
Sordido, per avaro
Sordo , llgarat , per rìpognante »
rìtroso=$iceo sordo, sì dice di
colui che è ricco e non appa-
rÌÈcezMiugataj ceffata toraa,
e simili, si dicono quando fiui
più male che non appare=d^ar
il Mordo, si dice di chi & vista
di non udire» o non vuole inten*
dere=Aron dire a sordo, vale
dire alcuna cosa ad alciioo» che
ftcilmente l'intenda, o pronta-
mente P eseguisca
Sorgiugnere e Sorgiungere, io-
praggiognere
Sorgnone, rozzo, scortese. Intrat-
tabile, V. b. , e di contado
Sornione, ausornione
Sorpassare, passar sopra, sopra-
vanzare
Sorprendere, soprapprendere
Sorprendimento, sorpresa
Sorpresa, il sorprendere
Sorreggere, reggere sotto, soste-
nere
Sorreggersi, fermarsi, contenersi
Sorte , che alcuni dissero anciie
Sorta. Ventura , fortuna, desti-
no = Per condizione, stato, es»
sere r= Mettere cUla sorte , .e
gettar le sorti, vagUono rimet-
tere checchessia alParbitrio del-
la sorte. 0 della fortuna =:2^oe«
care, aare in sorte, e simili,
vagliono propr. ottenere, o con-
cedere alcuna cosa per diatrl- ■
buzione dipendente dalla Teo-
tura , benché a' eatenda anohe
all'ottenere o concedere chee-
chessia per quaianqae altra c^
glone . ^.
Sorthre , eleggen \k i«i!^v4.^««'.
4
I tara eìtigcn seinpt. = Ptr ia-
■dPer cavare a sorta, rimeltere
■Ila decisione della torte
Sorvegliente, cheiorviene, so.
[travvegnenle
Sonenire, soiirivvanlre
SoipiiDcre e Sospingere, Istigare
Soaplgnlmanto, Istlgauone
Soiplnbi, losplgnl mento
SospInlD, Incitalo, moaro. In
■ostenta, che soabeneJu BOa- ,.
leiiltoce, Uiteiuore
Soslentuiane. K Suitealsikii
SDtIeccbl , dt oaieuso, alla A|'
Sotien tramenio, .. ,.
Sottentrere , entrar
I ■ di aoffrir
^^KJ>«Kntame
^^■BMlepere,
^^^K di pcrow
^H «ervare^
^V" 'irategge
^^m segno
^^ rogare, l
soffrire — Per allmcoti
, -omporlare,
iGre:;Per campar tare in signiL
peroieltere=Per tenere, eon-
_.rvare=;Per difendere = Per
'fcroteagere, eiicitare=Per " "
Iroere = Per custodire, It
segno = Per Indugiare, prò.
-Per regge-
Per I
Fer sofferitore
Soslentanento, J. _.
slegno=I>er coniùi'iii, nioui
Sostentante, che so* tenia
Soatenlare, alimentare, manti
re cogU «UmeD"
Heiohina, ,
Sotto. Ah tre
Tentr tatto.
Bì
P«ll HlfdOilO I,
Sauogiacenie, cM (ollofMM>ar •
giacente
Sottuglacere, loggtaceR
"otlnmano , conSvia di tf»
inano,inlbria d'uvB-.nlcl* ',
Sotlomesslone, il ■•
Usasi anche al iieiiir. v""-
Soslcntarsi, dìIei\dM!ft \
Sostentatore , vtrb. m^ich. , ««
. itiupusixione, »l ,
SollopoilD, BOHglogato, »-.- .
ao, saggelU» *
ottoitsnre, che iM aem-.H^^ Z
llteente, tolMpaiM ^
lUuaira
pive
^ andar tollerando,
K toprsvvegnenle,
M loprlbtontlan-
BM
e di con, che v\c-
■ovvCDire, duto,
SovTerlCTe e Sovvertire, nan-
re, mandar sosBopra, E uulart
SoTverlìpe. F. "Sovyerlere
Sovvertilo, per «doltó, eondotto
Spaccamontagne, BpaccunMils .
spaccone
Spacciare e Spacciarsi, abrlgare,
spedire^Lt'/iaccture 'I terreno,
vale gagliarda [Dente camminare
= Per ahballercj mandare In
rovina=Per distruggere, ucci-
dendo=Per vantare^^Aiai'ciiir
prt generale^ si dice di coloro,
che dinrondill e rlcbleatl d' nnl .
qualche co», rispondono final-
mente senia troppo volersi ri-
stringere, e venirt, come al di-
ce, al frrrì=SpaccÌar lucciole
per tanteriu , vale dar Cose
frivole e mcnome, per impor-
tanti e grandissime = La mer-
caniia, o la roba Ba dove ella
il ipacciaj maniera proverth
che slgnllìca, che ciascuno s' in-
gegna di dire 0 fare quelle co-
ae, che canosec essere ptn gra-
da' medici e iìgurat d
che non ha Hinedio al fi
Spaccio, licenza, commi
le ipalle, vagliano cedere, fiw-
gire=Dlceii anche moitrar li
ipalle =: Buttarti , o gtflarav
una eoia dietro alle sonila ,
e niellerla io tuia e«K=^K^
/ spai
■ienersl , a strln^eTBX vle\^»^
liie, 0 strigner le »p»\V6 **•
ceDxa
COMO
176 f
arsij ff uardar-
0 in altri cor-
[ìmàgittcSfìec-
nOj dicesi in
lare l'opera,
empio
e dar fine cod
=E talora va-
*iffarsì
rPer isbrigato
liecito, pronto
(npedioienti =
ti dice di per-
dile non ha più
110
4idlne, affret-
« del morder^
* metai^ degli
riprendono a-
n prende ta-
prensione
de, scialacqua-
iri, o altre co-
oerce di cose
alunque altra
aerare e prov-
er consumare
ire seinpl.=:E
in signif. att.i
*arne comodo?
li essa in qual-
indere, consu-
nde, e si pren-
jì, che ha cu-
*e pe' bisogni
1 anche spen-
nde assai
pigliarsi
metaf. si dice
arnese = Per
aitrul qualche
tore
Sperduto, per vagante, sparso
Spergei*e , dispergere , mandare
per la buona via
Spergitore, clie sperde
Sperperamento , consumazione ,
diswpazione. dissipamento
Sperperare, disterminare, sfolgo-
rare
Sperperatore , verb, maschi che
sperpera, sterminatore
Sperpero, sperperamento
Spettegolare, y. b. , sbrodettare .
* manifestare indiscretamente i
, fatti altrui come fan le pettegole
Speziare. Spezzar la testa ad
alcuno , vale notarlo. Importu-
narlo, InAistidirlo
Spia, colui che riferisce
Spiantare, in signif. neutr, pass,,
andare in rovina» e propr. ve-
nire nell'ultima povertà
Spiantato, ridotto in miseria, che
ha consumato il suo avere
Spiare, andar cercando diligente-
mente alcuna cosa, o andar inve-
stigando i segreti altrui
Spiatore, che spia
Spiattellare, dir la cosa spiattella-
tamente , com' ella sta. dichia-
rare apertamente , modo basso
Spiccare. Spiccarsi da vn luogo
0 da una persona, vale lasciar-
lo, spartirsene
Spiegazzare , conciar male chec-
chessia, farne come un cencio
Spignere e Spingere , lo stesso
che pignere
Spignimento, lo stesso che tpin-
cimento
Spignitore, che spigne
Spillare, rlnvergare e risapere
spiando
Spilorceria , miseria ettrema ,
strettezza nello spendere
Spilorcio, avartovkmo
Spingente, ohe ftp\fvf|^^
, Spingere. Y, SplfSACir^
iMiiifariiiale/Spingimeiito, \o ftp\iiC!t««
Tre
II
f gpergi" 'Spinti, lo splcnere, •^Kf
rar dalla gitelie, ÌM)
tf pampa, magni AQCD
apudesla .
Spodcatalo, Impetuoso, iFrenalo,
Siwi^lÌBmirnlo, lo ipoglliri
spogliare , Ciliare 1 icslln
pnis.=Ptr frodare, rubi
Blgni£ 11(11 II
Spogllalare, e
Spog listi ira, il
Spoglio, preda
Spo^jtfre, per sin
irlo di proposlli
Sproplwt
Bpropfita
traplini, apropla-
ttode']»1U1
■pUlV Bri VllO ti-
mo"i!be
, e cbe In ogni co-
D. vale tUre''^n'')^
nlir grsrttitotou-
vi ben bene=Àu'
lo aleiM che i&ot
Sputar tentmte.
Nll di KDoni ci
« <h efeccbtaila
« «qntgmrtn ,
far preito checi:hns[a:?er <&r
le caie che t>l banno icnu mo-
tivo .11 palesarle
IquacchcratoeSquacquc ftto fidd.
re, vagì iono cacar lenel«,<>S^ ~
tirella cliEceheisla =.P«r I(mo-
Squaquerare. V. SqniodieraK
"iiuarcione, ^losa, alaranaO) e
ddiau,^
SqoarlflWrc, per UchtrM IlifU*-
Invece di minchie
IniNbeno
e, e uooo
di poco sennu
Sqnlnlernarc, .cuiiM
rtare, mu-
laica»
SregoUteiiB, quali
di eib che
4,'.'iX,";:.«„.
dlnioltto
Sreverenle, ehe nan
w, irrlverenle
Breverenaa, conlru
io di rcn-
sua». Tirare aliai
aff^.tKtnL
vale accnnientir D
,\ volentieri
■ir alimi dominda
= Ptraer le
tlaffk del etrotlt
, fignriu va-
li^'»l!i
DIO alle faldelle
Sitmp». Operar f. fa
r^oJta-M.
taglteno operare tome per ma-
la e aenu appllc
none
Slamplti, discorm lungay «SlIM,
o i pisce vole
SUngheg giare, proc
dereeootat-
ID rigare, e con ti
IranmiMl
Ntante. Sene itonie e nuiU «Un-
It, vagliona bene •tì'**»**^
le «rlato dette co»e ** 15fT^
Rtsnxbre, col locare, sUiisrr, por-
SUiwielo, dimorante per lungo
tEin|iD In qualche luogo
S\ATt^=Laiciai7io iluri, spesso
In parentesi , vale non dire.
lio, 0 Blteniloiie dall' udilo
Congiunto tel'inflntU de't
colla partlGelis Fer, vale ei
in procinto, 0 in rischio di i
Are quella coib di
professione, come ;
comprar grani. Il
jirar gnnk^Stare
re al dì lajira
Elsto, grado, condiilone, l' e.
averci diracoIU=lB
-vale dare , o Brre<
mandare In lunga
Slentu, lo Elealan, pi
IgtuitO
Slerminamcnla, la il
Sterminare , it
SlennInatoiT , «erli
Incollerirsi,
(1 tacciar eoi
BlisniDzure, »
RiiomaMo, scU
SUIare, praticare, noi
nk, ci
itimolo^i
SBmmalore , eerti, i
Slimalailone, lo «Ila
filintulo, Indlamota
d'alterarsi per quoiiivoglia ai
cideale
Stemperamento, stemperania ;
Intemperaroa=Cam[no\linenli
Stemperi
sieiuperalni
LDCoaUnente, irnode-
, itemperateiu
}, stento, |>aUmei
I Sleniarc , putire ■ o
gli
I lai
I (Ile
SUIlcheiu, 0
EtldlQBI)
Stltico, al dli
U delle cose ntcu»u^«=\<iiit
giare, lodar in lul^^,o """"
lare a far qualche
(lice per farla con ^
co»» . A'
tlinall,
Sliìù, ira, collera
^'^;'3à
U0HO
n65
àr prendere stizza
V, suzzarsi
pien di stizza, adirato,
to
ente, avv., con 1 stizza
nclfnalo alla sfizaa, pre>
0 dalla ttfsza, coDeroao
f. Storre
role, noióso, stnechevo-
ieroie
MignaiIoM, eonunozio-
iTf ttomaco f 'o venire
ito, vagliono conmuio-
crturbar k) stomaco =
Uomaco, o Bf^ra sto-
ragllono contro Tog1la=
ttomaeo, dlcesi d'un
iDglalore, e Aj^arat di-
ibe di persona a cid si
are libertMente il fiitto
laentf , con inaiiiera ato-
>, sporco, che altera e
»ve Io stomaco
flir rimanere attonito ,
to
sbalordito, attonito, stii-
mfiiso
tre molte storie , vale
olte e replicate dlllgen-
'no a checcliessia
patir per lo indugio
lare, tare stormo, adu-
far tornare indietro, fra-
!=:Dis8uadere, rimuove-
irsi indietro, ritirarsi
stornare
1 senso d* impedire, im-
ito, contrarietà, noia
Stogliere, distorre
, toraiooe=:Tormento
te, biecamente, travol-
cL , da storcere=:Scon
r%yoìto=inlquo, perver
Utaaio
f, maodsr checchessia
{strapazzo
Strabattere, travagliare grande-
mente
Strabiliare e Strabilire , maravi-
gliarsi iuor di modo ■
Strabilire. F. Strabiliare
Slraboccamento , lo straboccare,
eccesso
Straboccante» traboccante
Straboccare , per metat Immer-
gersi, darsi intieramente ed ec-
cessivamente a cliecchessla
Straboccato, precipitoso, inconsi-
derato
Stracca. À stracca, vale di fona,
in guisa da straccarsi
Straccaggine , stracchezza, in ai-
gnlf. di noia, fostidio
Straccare, nolare, infiistidlre
Stracchezza, stanchezza, noia, fa-
stidio
Stracciamenlo, lo stracciare, per
metat rovina, dissipazione
Stracciare, sqaarciare=:Fraca8sa-
re, straziare ^
Stracclatore , vero, masch, , che
straccia
Stracciatura, lo stracciare
Straccio. Fatto a straccio, ba-
stardo
Straccuranza, v. a. , trascnraggi-
ne, negligenza
Straccurataggine, v. a. , trascu-
rataggine
Strada. Essere, mettere, e simi-
li, per la buona strada, o per
la strada assolutami. , vagliono
essere bene indirizzato, o indi-
rizzar bene altrui in checches-
s\&zEssere, uscire, o simili, ov-
vero menare, o mettere fuor
della buona strada, o fìior di
strada, vagliono essere In er-
rore, fare cne altri erri=G^-
tarsi alla strada, andata aV
la strada, start alla ttrada»
e simili , vagUoiio «&WM^aw\^
rubare l p9kMe%%\eT\ v** ^^
strade
I ii eoa /scherno e con 'Strafalciare , per %\tttìXV. U%ac^-
Striricco, ricchiisiino
Straicicgre,
Slrssciiisre,
CD^a, senza buiicvu
StrasGinuturs, itniscì
Strascinili, tirucinsrnenta
StrsluK^mmi e StritlagciiuDi, in-
StrBll
Smnim, dloDtuiBre, illcure:
Straniarti , ■UontiDU'il , se
turd, divenire struiten) o f
Blnnlerc e Striniero, (OrcsU erii=
iMi\Kia^rorii ttranlen d'al-
cuno atta, vale hi tìtua che
Slrniio, din», ilnolero
Strina, Ibrciliero, ttranlera^u-
vido, di maniere «eorteal, cbe
lua ■lraneiTO=Ai[eno, tuonla-
Slraparlare , partir troppo , e in
— '- parie ; blailmare, «parlare
iHaCatlare
vtrb. matcK, cfe
Stra[wzzo, eclierna, stra/lo -
Straperdere. perdere sisalsslDio
Stripartare , trasportare =: Com-
muovere dlsordlnalBinentc
Birappamenlo, lo strappare, slrsp-
■■"ippare, «pleore, lacerare, le-
r vii CSD vlolenxa^chtanrare
tftttt Ut itrappare, tVnAto
.fregve, prtgtre etìtìiwoiv"
ilo, lo siruelniR
^a aollevarla da.
\
¥. Slnbgenua
Slravoiglmcnta, lo atravoIgSns I
BiiolKimenlo ^^ <
Rlravullsre, itravirigere
Stravolto, scompaslo, disordiulh |
Mandar itùde, gettar ti
P'" ^^
strazia ' ' '
■traiieKaiire, alreiiare in Jljuit
di belTdrc
■iFMio, lo_str»iiarp, loiigoil. ili
Hrega, D^ti olii tUtglu, vale
dlaperarai
Stregchia e Streghi^ itr*,*
■• —' Hitrtf
Stremo, i
abrada., mhero, WUiecGret'
to, lablno^Jrtto, mn "
Slrenuila, v.L; vmlóre, p
Slrenao, vatorOBo
StKi^tanle, clie H itrtéOo
lare di ckacekeuia , isle fir- 1
Rtta, lo Urlgncre, itrignini
bizzCalc*, fregile ma = £ij
D melttnl alle ilretit , o
rÌ<lolH) In K
itrsrJa d' liilriflsre,
.. . . iluupare^Dar sEbId
iJnbrogliaU, agglusUrla.
li Studiare, AUenderi; a qualche co-
it=Sludiarii. aSitìciirli, Indii-
atr1arai=Affre tiare, aoIleclUre,
- Studiala, Mllcolto, frellolaaa
i Sluml* e fitmnfnli. Slumla di
ribaldi, 0 alDlU, «1 dice per
? Sion, leldaeqaaBienUi
- Slurbimealo, la aturbare, «tur-
- banu, aturbo
Sturbare, Inlerroiopf re, Impedire
I Slurbabire , vtrb. match. , che
6tgri»)ione, aturbo, aturbaiBenlo
ata^, lo sturbare, dlalurbo.
Impedimento, acomplglla
8timticiiMi|to, Inlizmiento, Irrl-
ShniiaM!, fruaechiare legRier-
nante con UHiia oom appun-
ta l*=Toec«%^ aaffi^ganl \n%\t-
ere. vlnlentare, (fonare =
^■•t dice del premer molti
..^^Jt^ortare altrui alcuna cuaa
/fe J?»>le violenlai
C^-^^^egto. to alrlftnere
*»«ri«i *", StrigMre
Sii?-"''"'"'*-;
'^ Sbvphloiprriueut.,
**» teiaao, danno r '
pia di \e=StH*sÌcart i [irruz-
li, vale loaMnartl e adoperar-
al cnn latli (Il afbril
' Suasione, Il periuadere
Subbi etiare, su (rc Ilare
ISubbiettD e Subiello, BU|Kello
Subbleilone, lugieilone, v. p. u.
Subbillalo, almianlo bilioso
ISubtllare, solleiare a far chec-
cbeajia, lall«are
Subbllloao, iB^ilaao
" ibentrare , tnìiwe "Kv VmhJì *&
Saccfdente, eht tatetie
Baeecdcre, crrdilsre, diicnii
SBGCMilan, Berti, match., t
Basohicilm, igural. rlileare, __.
nn onionhi. «spre tn próclnta
...;. V. Baslarrlonc
> « Sudicia, imbralbila, apor-
che fa K cose
to' 'uI^uTo
^!
SuflragBre, giovure^Scolpi
SuB'raftlo, ■accorso, lovvenlmenla
Surolare, Supilar negli orecchi,'.
pan. di pcTioiii, n f
irooii in aula pvlr . ,
Sn^getto, pcnOBi, e inalMl ■■
I.IWU o eitlin |iwle^3l|ti^
lalo, niddito
Snegmoiw, la star »<»j(rtKi, P"-
itlo Paltnii [Knlau
_, ii(rM>l» •
rare con poca ■Trrdulfnt.
lenxa prndcua , «HifilnM
dOfi loaecbCTle, ._
Hirall . Ela« br Ml»l
iciooeberìe.F'.Rtrr "
Sojieranieniai il lOfAnre
Su|ierorr, vioecr*,
rlore, Bopmyanii.,
Saiwralore , i-erA. iii.imL.Eh I
SupireliiamenlaL V. Sogiertl^ |
Supcrefalanu.
Superchlare. I . . _,.
SDJienilifitD. V. SsmnI
SB|jerehieii«. F. S
Sfl|ierclilevole. r.ft
_ , ., , Super» Biione , ~-
dire 1] itio cancella In legrato poloilbl d tt
= Dire seeratsiaenlc ad altrui ch(Ssln
cDtg, che il mclla In Mipclto , ' SupplanlAre. F. SomitiMi
che anche diceil mettere una Sapplunttlore . culiit "'
pulce nel!' orecchio { e*™iJBtlo ; ch« aDf ~
Riiagiiriinenlo, l'alio del >ng^ Supplicante, che sd|
l'Ire I SiipiilicaB temente, ai
Suggerire, niMlere In cnnsIderB- voliaente
liane, proporre ! Sii|>plicare, |>reHBr« n
Engoerìtopr , eerli. niatek. , chel afkltiiasamenle, « •
EQggerhce lioritto
Suggestione, sHmolo, tenlaalane, Supp1i»lore, vert. w
Instlgazlone sum>IIim
SuBKCItamento e Soggetlsmenlo, -Supplior-'-*
I siigeellare
([etto
I -Supplice,
3gS
UOHO
17«9
e, con supplica-
ipplirc
iere, sovrenire
•otto=porre in
leamblare
I usato ebe aop-
inpprimere
*e, occultare
to inconsiderato
surrogare
re uno in luogo
«tituxkNie , sur-
latore
(useitare
e, Ur lerar so,
I. maach., che
re
dA sussidio
nella necessità,
estlone, Instlga-
» sostenutezza
attuale esisten-
i secondo U suo
Isa, facultadi, a-
stanziarsl, rice-
Sostanzievole ,
I, che ha sostan-
)rta suntanza
Sostentazione, il
ìtnire , mettere
IO, 0(1 altri
Costituzione
lusurra, mormo-
re leggermenter
ni, mormorare
rò. wasch.f che
wviore, detrai-
Susurrazlone , il susurrare, mor-
morazfone
Susurrio, snsiirro, mormorio
Susnrro , il susurrèire, mormorio
Susurrone , susurratore , che su-
8urra=Moniioratore, detrattore
Sotterfiigere , evitare , scansare ,
schivare
Sutterfnglo, forma da fbgtir d^e-
ebéftsla, scampo, modo aa team-
pare , da uscir di pericolo , o
d'impegno
Sovversione, sovversione. Il sov-
verth^
Sovvertire, sovvertire
Sovvertitore, che sovverte, '^sedi-
zioso
Svagamento, io svagare, Inter-
rompimento, diatrazloiie
Svagare, hiterrompere. o dlstor-
re chi opera con vagnesza e di
voglia = Spagarsi, si dice del
non si applgliare al continuo a
checchessìa, ma divertirsi in al-
tre operazioni , o pensleri=rRÌ-
crearsi, prendere alcun sollievo
0 sollazzo
Svagolare, svagare, svariare
Svantaggio, incomodo, danno, pre-
giudizio
Svarlainento, lo svariare, farneti-
camento
Svariare , non istar fermo in un
proposito, andar vagando
Svarione, detto spropositato
Svegliare, divenire attento, co-
minciare ad operare
Svelamento, io svelare
Svelare, palesare, dichiarare
I Svelenarsi , trapsi la rablria e la
Svelenire, contrario d'invelenhre
Svenevolaceio, pegg, di svenefole
Svenevolaggine , svenevolent »
sgraziataggine
Svenevole, sgraziato, sguaiato «
senza grazia, sIoiiìmVì%n^^}^ba^
ietto, disadatto, coaVran» <^
avvenevole
iTcncvole, con b|iua1ita|;f!inc
' SnncvoUiiKcclo, aveuevoiaccio
Bvcnlur*, Kìatan
Sienluralo, (iortunabi
Stendirato, luena u»ta che tven-
S»(rgin»r*, torre alimi la vergi-
niu, \uiùn le vergini ^AfT'
' una, ineaniInelB-
Sveriilnatore , I'
Svergogni , 81U
uch., che
0 ivergo.
SvergDgnBlsmeDle , oud., stia»
Tcrfiogna, ifacciabiiuente
SiergognaleuB, ificclalnu
Svergognati), ilitceiila
Svcrnre, per metat, dire senza
riguardo quel eh' h occullo, e
si dovrebbe iaeere
Svewiiare , v. b, , derivala da ve-
scia, ridire elfi che al aa, o che
ai sospetta, ancorehi al debba
teitcr secreto
Sveidstore, che speleiia , ciar-
liere, che non aa aosteuere il
Svezzare, dlivei/ire, hr perde-
re 1' n»iiiB=lspappare=::Svei-
zarj], tralasciar l'usa di ilouna
cosa, riouneraene
Sviare, propr. trarre dalla'
ile»1iirc=u,wir di via
Sviato, adi, da aviare,
peraona, che ala Cuori delia bui
DB via, t vAlla a mal fare
Svlalore, eerb. match., che «vi
Svignare, (att^r oon i^ruteiu
nascmamenu ; '<-\i.
£vÌIlBtieg{ElBmEnto, V wioti» ^
s vii lane gRÌaie
fivillanegglaiivr, cUe »\\\\B«e'
olire, ataceand, id
eralo, in ftru di n
I, abBRÙainenbh ibajtti
Sviiicebiare, ditlrigarc
Svi ragliato, seioBCÒ, Kin(kRt>
Svoljterc, contrario d'avi<l|*>
Bii=Svillnntgsi-irii . dirvi ti
IvillaDCftaiBlore . • ^.■■■' ■" ■ ■
che «vilUneguiii, ■■ ■
iviluppamenta, 'ini; '
liiloppwe.raviàr ly
gere=Liberare. 'iìi>i.^m«t.
oplnioBa=Sviinpparc, «Mf"
dnlesameute
) voi Urne n tu, lo avnlUr*
ìvoIute , ai >luer«::SeB»l It^
re, D vallarc^ca/rdrf attw>
Indiirio , persuaderlo a d*
al ilrillD, e dal dritto al hi*
I volto. DCriUSMl
t. p.=^lnirre. <
"é dlceil'd^ '"d!
(uacoia
tabella , ,
:S!C
•rletaMUdlttn^'' .
WwwAMe , traacare , e
Tliliiborse, quegli che per
, seSreL
TaRbru
Tuliiborse, qiief
Ure ibrII* ntiru
imuiiiia tiuu iatruiuenla lairllen-
U=Tagi!are lerondo il pan-
no, idaltani al bisagno = fri'
alhre, 0 tagliare u d«sì, uu-
tiia«=Taglior la bona, ru.
iMrfrTagliare i( raflimaine;!-
ED prima cbe ne sii venuti
lOB = rosliin- le parole In
•.a. Mollare « interroni|iere
«llrul U fevel lare— fasi iure /(
lni''II''e la via del rlbn-no =
t^lìar le eaUe. 0 il giabbo-
SSÌ!e?gll*'cuci''cB°lu" l("ù\',
•Mrtarne = durre una lingaa
3( toglia t fende, ¥. Lingua
'fagliare a iiuiso te minac-
tl. o il pnrlure quaUiai, ,
tTMorlo uri ma che sia nnlto=
Cluntare, Incannare
«j,j».. .„..„...*, ......
TuDenle, agg. a llnguo, vale ma-
IMieo, punge n te
niUa, la «miarelatura e la ferl-
^ Ae >i % nel lagliare=£ijc-
, re a non altre taglio in chec-
ehesila, o simili, nalerae, o
DM) poterne HTlIre l'eOiillo che
t) deiidera
iBdiuolB, inganno occulto
•W(«, o»lBiilCv«jlid'iio conrlursi
a tale termine, r denola miaerìa
=Tal lì'a a' alcuno , la stessa
Tamljueia, gullauD, tampone ,
TamburBre,b»li>nareij>erc>iulere
' uisar? , dar buste, pereui>-
Tanlafera, ragioniinenta liini{« di
-, infelice, Iribalare
T8|>inar>l, trlbularsi, alUiiigersl
graiidemenle
Tipinello, dilli, di tapino, metchl-
TBUlnitd, baiKUB, nieielilaiU
Tapino, «un., misero, infelice,
tribolala ~aild., gretto, basai^
Bureua, aapellanda I
Hilardsre, intrallenere , tenere
Tardetta, diin. d) tardo
Tardeiia, lardania, lenteiu
TardiU, Tar<IJtide eTardltate,
qualità di tìù cl>' i tardo
Tardo . pigro , leolu, negllg enie ,
contrarla di iolleeito=: Grave,
Tarlo. Avere il tarlo celi ahu-
Bit, ll^F^cl rabbia
Taroccare, v. b., gridare, sdlraral
T«p5ia, In modo lusso, (rtrson»
BvarR e s|illorcls
TBrlaMnre. uialrnenarc, maltral-
Ure
Tassare , lo stesso che Iscciare ,
dar taccia
Tasto. Andare n tatto, o col ta-
detli vlit»=rDe(!ore tin tallo,
CDtnre In qualche proposito con
brCTlli e deetrena = Toccare
a tatto buono, cnlrare nel pun-
to principile, o heIIb materia,
rlU
'emerarla, troppa ardilo, Impra-
dente, Inconsiderato
temerlU, Temerltade e Temert-
tate , ardir sovercbio , lopela
violento della parte Irrigne-
vole sema ordine, a raclene
della mente
'eiupellone, uomo gnmo , tht
faccia It caffo : ed «Khe al A
le cicala
H peirUf. cicalone
acca nel Bl;;nir, di >
In slesso che lnllnf[nrda
Taltaraelli..,
Tatiera, tacca nel Bl;;nir, di vlxlo,
magaani
Tivalii. Bare a due ._
dare a dui tarott ad
to. lu stessa che bre
piilllai
riva
due colombi ad uni
Taiolacclo. Far lavo
«ronde apparecchlc
Tavolello. Elitre o .
voltilo, eiaere in ;■
Tavoliere e Tavalierl. Àrirt tut'
vere in rtidilo le sue f^caiia=^
Eeiert o rtitars tul taiiolle-
re, essere In perìcolo
Tediare, tenere aledlo, Interle-
uere nolando, noi a re
eonehiude e il Itids •(
da' negoill
Temperare, mademra, nffmM
Tenjp e rato, modello
Tempesta, Tempeitadc e Tenf»
stale , ahnna , travaglio , (M
Tempo, opporinnilA, occatlMIi
aRio, comudo=:Jpanf or tMM
1 ale anticipare, sollecltanb^
re, 0 dare buon tempo, oW
tempo, ^-aiillona tur lempMCi
stare allegramente , far borni
li vvllono premkN
PO, \tìt! Indiziare
tempo al tempo, vale jiroted»
re con soverchia fretta In qat
che operadone^^jitre a te*
pò a fhr checcheisia, tilt t*
servi ancor tempo , )irìnM cte
jiasal la conglimlura del firliE
Fare buon tempo , che si diet
anche f-ir tenipone , vale star
In allegria, sgaazxare ^l^unr
tempo, vale sollazian), fa(gkt
r Olio, Impiegare, o consumit
il leoiiw = Perdere il teinpa,
vale Starr' ••"-
t>ilfi i miwtn ^
PO-.A»
UOMO
4778
che col tempo si
riC-Chi tempo ha
Uà, tempo perde,
tempo non aspet-
insili proverbi che
dinotare non do-
passare l'occasio-
pOt 0 innanzi tem-
nanzi il tempo do-
0 e a' tempi, po-
iono ad ora oppor-
^ debito=:i/ tem-
mpo, e nel tem-
1^ vagliono al tem-
refissori tempo e
ogo e tempo, va-
giuntura propria,
fo e il tenopo lo
wiglior tempo,
uon'ora = ii inai
nal tempo, sì di-
Uva
'at. si prende per
festa, passatempo
ie far teìnpone,
i, o aver teìnpo-
iono darsi buon
Q allegria, sguaz-
ico, mondano=Per
sto a spiri tuale=:
a tempo; contra-
0
1 airant. Tempo-
iporalitate , con-
iU = Per affetto
lane o temporali
mporale, cn'é a«
rpetuo
iporaneu
ito, il temporeg-
secondare il lem-
secondo V oppor-
:he prov. si dice
ndo il vento =
avarizia, spilorceria
Tenda. Levar le tende, Agurat.
vale terminar checchessia=i/
levar delle tende, posto avv.,
vale al fin del fatto, air ultimo
Tendenza, propensione
Tendere. Tendere reti, lacci . e
simili, figurai., vagliono insidia-
re; che anche dicesi tendere
insidie^Tender l' arco dell'in-
telletto, figurat. , vale volgere
11 pensiero, applicar l'animo
Tenebria, per metaf. vale ignoranza
Teneramente, avv., con tenerez-
za, affettuosamente
Tenere, possedere^ avere in sua
podestd=Per abitare=Per im-
pedire con mano, e con altro
checchessia , che ei non possa
muoversi, o cadere, o fuggire,
o trascorrere = Per impedire
assol.=Per arri\are, o essere
giunto=:Per occupare, impedire
= Per usare, osservare = Per
mantenere^ conservare; e si usa
anche in signif. n6ufr.=Per isti-
mare, giudicare, reputare, far
conto, credere, esser di opinio-
ne=:Per avere efficacia, valere
=Per adunare=Per andare, in-
camminar si=:Per osservare, £bi-
re=Per professare, detto di re-
Iigione=Per attenere, importa-
re, e neutr. pass, assol. detto,
vale avere stima e riputazione
di sé— Per appigliarsi, attenersi
=:Per ìncrescere, calere =Per
attenersi, stare attaccato=Per
rattenersi, arrestarsi =r«it«r«f
savio , bello d' assai , e slmili
vagliono riputarsi, stimarsi tale
^.Tenersi d' una cosa , vaie
invaghirsene, gloriarseiie = Te»
nersi in sé, vale reggersi sopra
sé iiQ%so-=Tenersi insieme, o
in sé, vale stare unito, coilega-
XoczTenersi di patti» N«te «Qnh>
/ tentarsi
maL Tensdtade / Tenerezza , figurai. , v%\^ «Si«Mtt«
fermetaC vale» compassioneyanMMr^^Cjnn^vMA
Tirsnnldc, tirannia
Tlrannlzure. V. Tlrnnneggiare
Tiranno, per iJniillL si dice di
pereuna srudele e Ingiusla =:
Trovali Bnche preau in liuona
parie per lo «lesso die signore
Tirare, condurre con fgno, o
con violeou^i^cr iatrusliuire
= Per rimuovere da ni in un
subì lo Gbeecliesaia con tiiria d)
bracciu, a Dne, per lo piti, Ul
colpire, scagnare, BBllare^ Per
allenare. Indurre -Per attrarre
^er distendere, condurre, co-
slruIre^Per otlenere a suo luo-
do, gpuiiUi'e, sincere, conK-
guire=Ed In sIsnlL neulr., la-
le Incamminarsi, imlarBl , bd-
dare=Vale anche vedere, escr-
ra, del risvegliarsi alcuna in-
clinazione, 0 altro sentimento,
da nalnrale simpatia, aomlKlIan-
M, 0 congluoilone di aaniue^
E pvl. di contratti , vale pro-
curare di TwlagKl*r>i nel prei-
10 II pili che 11 puA; olie anche
starat^ffriir ia parte, da ban-
da, da tato, in ditparti, e «1-
mlJi, tagiiono ailoulanve, dia-
costar dogli altri = E In sìgnlt
dlscosisrti dagli altri = rirari
iatiieiro, vale ritirare, o ta
volgere Indiclrs, e al usa anche
in glgniC neulr. pati.=Tirartl
llietrQ alcuna cosa , Qgi
=Tirarii aAiou<i , - ,.
■arti , pracw:Glar&\ , wnai*^»»
^firard in caia — '" '■"'^"■
dice trarre aaaaluL, i*tét
geie alcuno, o delenuiatféW
cbeaain per owixo 41 f^kf
BJlratte:r(>(ire per daét.»
te la ilmlilL dal gtnoeudeUui»
raglino, vale conUneUra^n
0 In quel pnnlD = PfrauM*
forUina, owunpc
perlMliK^JiinBr A
altrui grtod issi ino diipiacere
' '— laentcPer
mo,ftr tara
S Mpra « Mta-
lltslWaar t«N^
MMMtariMn^
MHk omu «Imi-
u
lliuUiit, iBfhtria,
n altre nnioae,
ma (are II gliuU^
irtn Pillili,, p«r
rulonevol*, la<U-
a=PartHa tarla,
t=À tariti, poEtQ
if luttuBCoW M-
Sc, nJe «Mi'»
Toaiwiu, f . ■., velvelU, prestett*
Toiwua, V. ■., toiUuiB
Tojto, add., preika, veloce, aubi-
tu^^l prende ancba per uHtM-
la, ifrontato, anUlo. oode dicali
far faccia Itala, Che vde ene-
re afaeciala, ariUUi, aenu ler-
veToeiu, siiiilio
Traavaro, v. a.. ii
Trabaldire e Tri
Trabatlere , baLlere , |ierBaotere
iiuleme due co*e=Per caplMM,
Frequenterà abbiUleril
TnibocMre , figuraL , oedere Mi
TraLoccBlo, per furioso, . prcdpi-
TrabiKclie*iile,perpr«iiiitojo,M-
TrMicliei|lan , tempereiglM* ;
nudo EuM
Traeeii, per InlMo, InUuwato,
Tnoonlórtlre ,
Traeoleggine, \. p. o
line, negliiensa
Trac otanu, IdmIbn
ganle, |iraiiiDluo9o
da mollo più ab' e
TracructioMi, v. a-, mi
Tracuraiiglne, Iraaou raggine
Tracaranza, trucnranlii
Trwuiralo, n(
Tndif^C, ti
TradimanUealD, v. a., Inlcramen-
Tndiinento, Il inù\rerFars ohi
rheiiia a trattiinml- -'- '■
lo contro k ragione,
JUiniQian ilpania ih
"<xA del muDglarlo
„ iBdagnare
Tradire, uar fraiidn
sfflltlivu
. rarorcKerla. }'. Tratunllftli
Trafbrelllrw. F. TrifurclllH
Tralbrello. V. Trafiirril»
Trsiòreria, iratitrcllerla
TrurusiiimnlD, 11 M'
. ... !, IrnSsIlore
Trsftre. far pia che none
TralflcBiiW, che Irafllc»
■"— " neifWtare , etereilai
Per inaregglDri
Per lo^ -
Trafficale
Traflifere, per melar. , •
(mere, o al»l»ere ce
aplscevoll e ietti mori
Trambusta, Il trambnsto*. «•» I
Trambuslare, rimilo
TTambiulo, ,. ,
VBgfio, loUerailune. ÓMBi*
TraflllB , per meU!. , >tìe urne*
dolore, o sflUrione
Flgurat. , maoefiFlare . mnrt
S.'Vtwwn.'WT*.
rtvnHifg^ ravistMnB
■Ho, H tfmnettare
nere e Trammettere , In
£ mmtr»pat9^ vale cntra-
metterti in menou ettere
■hMrc=Per iiapactuni» to-
ni
SmUIbi jM «he nriwnbUe
Hnen. ■ ■ la ' VrMMnlere
w € CNM'InsdH^iMMr tra>
trtaello '
maligMBMote
ite ftbbrietto;
frangugiarft> joi-
per njM,- naie
ve* teÉHre , ■
, il traupillMre,
elM.tr«raalUa ■
^^ "Bte-
das-
B'M'ii^pàL neutr.
Rfe^ Tali aofnrionia-
e bnon tem-
uovo i781
vale eonsiimarlo , lasciar eli' e'
passi
Trapassatore, verb. masek,, che
trapassarrTrasgresaore- -
Trapelare. eoKunrendere anche da
mmiml indMi, dlaoeprhre anche
leggenacate
Trapensare, y. a^ pensare atten-
ttaainiaBiante -
Trappola, fifforet. per insidia, tra-
ma, traeewizFàr trappole j fi-
forai, vale ordire inganni
Trappolare ^ per metat, vale in-
gannare oott alcmia -apparenza,
o diBSOstraifcMe di bene
Trappohtore. Mfè. mateh., che
trappola, ingannatore, gwnta-
tore,. ■ .
TraMleffia, U trappolare, giim-
TrappoUere» Irappolatorej glimta«
tore.
Traricchira, traosrlcchira
IML ed aVantTraaqoU-
'• .Tranflaillitate, per me-
o-quiete, gioeondità
V 9utt^ anito tranquillo
<v tu tranquUlo , vale
are— /Irfd., per metal,
\gao9 piacevole, gioieso
e, tras^aro
^oae, tTMgresaiooe
*e , V. a., anoderata-
ioeUre
ito^ per trasgredlmen-
rleaslone, trasgres-
.< .
che trapaiM
oltre, pM$a
Trarieeob V. a^-rleeUsateo
Trarre. Trarre vm ingoio, per
lar. miMaagglo, uamtativo,
«na. prova
Trasamsre, amare aoeesanwnte
Trasandameoto, il tramandare
Trasandare , trapassare «loHo a-
vanti, trascorreK=Per metal,
vale«sdK de^ termini conveae-'
voli, eooedera F onesto = la sl-
gnif. att, vale trascunnre , dls-
mettere=Per disordinare=Per
errare, trasgredire
Trasandato, trascurato, abbando-
nato
Trasandatiira, trasandemento
Trasapere , . sapere a aoprabboa-
dama
Trasattare , impadronirai ,
priarei .»-..■
Trasavio, v. «., molto feanrt»
Trasceglere « TraM«R^>
gliere
Tri«eeglUiienlo« traMRto^
zsFerjrwgredbre I Trascelta, muit^ %
A.- ■
oltre ni lerminl
Traicorrere un foeae,
va\e umlire illoma p(
Per lr»pBware:Per tr
TrasooiTinmnto, il Irasoi
Trsscurrilore, verfi, nui,
«nTene™^-
< TrasmodaMre, t
ne)[)!tare,fiird^
li' ardine doratt
negligenTa, iPOBmdare, mettere 1
Trasecolare, nm(r. , olire modo
inarivIglianl.ituplTsI-lnalfEniC. T
Tra^gare, traftwf
Ti-mgre dimenio, n
Trasgredir- — '■
uscir be' conaiida-
itl , a di conunisiionfl ,
iii'Jl, die
, Piani, nunenitroi
■•TS.
Trasgredilore,
trasgredisce
Trasgressione, disnliLidlenx
trsagredlre
TreiRreiBore, uerft. match.,
iraserediace, Irasgreilitore
Traslglarr, trasportare da lui
luogo
TrasiuÌpaiiotie,v.l.,U IrasDiif,
TrssmlsEione , \\ li&<.meVi£n ad i
«liri phecchfssta \' -,-.
Traimodamento. eccesso, ninoto-X \lv*^';g^<«
memo. imodtrtWTX» \ ^TTS^^
Truiullo, plaocr «kc
- -— stoilwsl . — "
lUlenipo, a
UOMO
i7S3
Ivaglo
traviare , cavare di
Jalla diritta strada =
»er fare uscir dall'or-
Ile leggi del giusto e
I
auperbissliuo
leoltA, o liceim d'ea*
^r lo trarre i nomi ,
ille borse, ad effetto
;irè offlcii 0 altro =
tratta • o a tratta ,
rb. vaglìono lo stesso
irte=Per accorrimen-
io = Per moltitudine,
{Dito
ontrario di duro, xoti-
letaf., vale benigno,
, ed air ant Trattabi-
rattablUtate, arrende-
'er metaf^ benignità.
Ite , avv, y con modo
I, trattato, ragiona-
teorsocPer macchlna-
r maniera di trattare,
rsi con alcuno
Ke tratta
ineggiare, e si uxa in
tlnientl, oltre al si^nif.
5 nel neutr. pass. ,=
lare, discorrere- Per
o adoperarsi per con-
e tirare a fine qualclie
ietterai di roezzo=Per
e, toocare=Per agita-
tore alcuno bene , o
imilf, vale portarsi se-
volmente, o villana-
limili
a^ »u9t., trattamento
!it., pratica macchi na-
tila =lV'attato doppio,
Ilo simula tO; ùnto, in
snA. maschi che trat' ]
kéfjaexzano rrr Per J
Interprete, \
che spiega
Trattazione, il trattare
Tratteggiare, per motteggiare=E
in forza di sust., per tratto
Trattenere, tenere a bada = Per
provTisionare=Per mantenersi,
nrsi le spese per vivere
Trattenimento, il trattenerezzPer
mantenimento
Trattenuto, per salariato
Tratte vele, trattabile, piacevole
Tratto, il tirare, tirata=E agurat.
vale dar cagione ad alcuna ope-
razione, far risolvere alcuno che
stia incerto o dubbioso in tàt^t
alcuna c08a=Per maniera: on-
de essere persona di bel tratto,
o simili , vale esser persona di
nobili maniere zr Per atto frau-
dolento, astuzia, che oggi dlcesi
anche tiro = non ne poter le-
var tratto, vale non poter vin-
cere posta, restarne al di sotto
^Vincerla deltratto, è lo stesso
che vincerla della mano=P/sr/ia-
re il tratto, vale pigliar tempo
Trattoso, di bel tratto, manieroso
Trattura, V. a., il trarre, il tirare
Travaglia, v. a., travaglio
Trava;<lianìento, il travagliare
Travagliante, che travaglia, ope-
rante, affaticante
Travagliare, dar travaglio, afiBlij^-
gere=:Per lavorare = Ed in si-
gnif. neutr, pass. , vale impac-
ciarsi , intrigarsi , intromettersi
in checchessia = Eki in signif.
neutr.s e neutr. pass., vale an-
che affaticarsi, darsi da fiire =
Per rimescolarsi, alterarsi
Travagliatamente, avv. , con tra-
vaglio
Travagliativo, faccendiere
Travagliato , pieno di travaglio ,
oppresso di travaglio, afilitto=
Per affaticalo =:?«t ^fS\3a\ft^tV
menato ,
Travagliatore, verb. moaciu» ^^*
travaglia «^.a*..
Travaglio , perlUTYi«i.V»» * ^®*^
re=Per IsVoro, e
|>er lavare feUcsao
TrsiaglhiH), eh« ha ,
fUo. trave glialare
'Sa. Alla
ara,rt'«e"iiia
Traverso, ptr
e IncampnrtDKiii:
TraicsHrp, Bgursl., vale nasco
dare, immaBctierara aotto b«l
aniiareniB 1 uronril diletli
Tr«vigin«nta , il traviare , sii
Travinre, cavar di Via, BllDDlanan
TrailiBinenlo, il travisare
TraviasrP, in signif. alt., vai* In-
tBniinfp, raastrare iiitacoia per
— H«r htimie
TretclilPro , jier melaf. , vale In
nanna lore
Trecculare, ciarlare, berlingare
Tremare, per aver gran paara=
Per sliniDt., vele smolenl. abi-
tarsi alquatttiKEA '- ■■~" —
(la c|HBlcb
Tremore ^ per aoipeUo
Treno, per laaienUElnne , dqila'
Trepidante, v- I., che IrrtiMa
mere, paventare
Tre[«ilailane, v. L. Il Ireplilarf
TreiHdciia, Irepuiailane, Ire pMM
TreiiidiU, Irei^aiiane '
Trepido, v. 1., Hraorou
Tresca . I|;iu-aL, per eompafi*.
— iversMlone di [mcert àé
eno^Par sOare imbnib
intrigo ^ ^
Treacare, per niMi>i--: ■ r
ischenare Isacii . .
il gealo aiiperiuVi-
TriUolare, atBitf'''
Tribalanonc «TriliulaiioiK, «f
aiiiane, Iravailio, luoleiiia
Tribolo, amarai- iier irìbuluM'
=Vee io pimta che h & amiMI
'riboloia e Tribatuaa, pioN^i
IriboUliane
Mi. AcoraL, per fndu-
doadobre , tralUnanl
■Mri per taMdMto '
^cketrinAi .
.•.Trl^N«,pcr.MnllU^
n, Bw*. maick.
^Ar fMla «d ■ll«fi«>-
,*.>., intllncanli, tri-
KMUtr. pati., attriatlril
.X, tritio
, mallncunia. dnlorc^Per
, tclgf iinbgglne, usUe-
•OkiloM d' iniqui Mgb)'
■ qutblvaflli ipccte di
le *1 crede uaer preiui-
r iMelleraUub riluldc-
■Iqra t detto dlriil per
«■ b vece di Mrt»
' UprcM.ttae'Wm A rluMlUi
Xn!M«re,B«anL, pabbUMTC)
di vili gore
TronibellB, flgiirBl., cicala tore
■" ombellare , ftnupat, divulirire,
D spargu re alcuna naia rlulcen-
ilola |)er tulio
'ambelliere. per iDeUfi,clGSlDne
'Dnco. Ji«r ironcJ» It gambi,
■i dice fi»{urat, por aver mver-
chia paura o fhit|alt<nienlo
■oniara. v. b-, levarsi In «iperbla
iSd per iiqwrbiB, at-
Tronflo , flo
ippi>. Ugi
Trattare, dlcesl «nnan. bitOffaino,
0 la ntcettUà , O paura , fa
trottar ta geeehia, r vale ohe
la neceaslU (fona ad operare
chi non opererebbe
Trolto. Psnlara il trotto . par
l' ambiatura, liurat vela per-
dere dA che potM conhgBlril
MtnraliDenU , per voterV» pro-
curare ooD qudl aliMllMilll
Trovnuente, Il IniviM, iMMHo-
che caia ch'ei ..
Tpo™i<II», fsnciullD alibandonito
Trovalo, mi*. , inwnUre, imen-
«ioiic^dtf., tu tli il ften tro-
valo, o Blmili, Diodi) iì< salatB-
TravBlorc, Btrb.maicli..ì DTCnlDre
Traizo.lnipppdlg
Trace, flem
Trneolf riM, truce
Trnl&re, irianLi
lite spregevole
iniani» , fur-
'a, boia, bagsl-
Cani ben?
iilliiaiuuenli ,
miillA, Inmaltuaiiuiirntf
TnrniilluaMi, eonfuiOi iJm
Tuono, per li
tuono [tlCFil f
uscir de'lerniìnì
l'rn|^A*J
vale non ai lasciar aoperchlsni
dall' iTVertBrlo In {iirole , tdr
rispondere ad ogni minimo ehe
Tulli), aKIIrat,, rorinl
trul per pemuBderlD n br chec.-
chCBslg : e dieesi per lo pili per
TuiDido, p*r nielafl, superbo
Tumore, per niFtal., vale alteri-
la, superbia i
Tuiiiiillo,ron»Te » tmeaswi 4\ì
pulò MllevBtn e wmmaMo
TumalluanU, che imnuVWu»
Tomulluarp, far wnwvWo
TufliultiiBrìamenU, nun.i «
■unito
n^Tiirarti la bo-'cn, nte«»
re niraatsmentr, ■ no<l^9a
Turba, inDlllt>idÌDe lu eMlM=
iClHurbarti
>.fl larb*nl=M^
vaiione=AtlerBilonc A'mlmt--
Danno o illi turbo
Tiiiliania, t. a., turlimneat», w
Turbare, alterare e coainiiMiTT
l'animo altrui, Bicemlo, a •»-
eendo eoaa che f II ilIsfMMa^
euularp, acomnliliare^lnii-
ttt ilitnr-
irbaUmenle , opp. , cuni larto-
'■.■VKioWmrt , mrt. nvrmJL, eie
UOMO
HOT
lente, avv,, con tur-
e Turbolento, pieno
nza, commosso, alte-
e Turbolenzla , per-
i, alteraxlone=Per
bolaxione
turbolento
, Interprete ; quegli
o risponde invece di
non intende il lin-
permetaf., superbia,
perbo. altero
lera a' nomisi armati
=Protta di persone
irpo, T. i., deforme,
loncsto
, viirtf. , bruttamente ,
Udine
ialiUdiciòeli'étm*pe
, Il parlare disonesto
tcenità di parole
■ente, avv^ con modo
), vituperosamente
all'ant. Turpitade e
, turpitudine, defor-
, deformità
e
ir, protezione, difesa
ne
lie difende , che pro-
da
-e il tutto, vale avere
torità, essere il più
Esser tutto di alcu-
ce dell'esser suo di-
D intrlnsecorrwrt' uo-
qualsivoglia uomo
one, o pensiero super-
malauguroso
! Ubidente, che uh-
Ubbidienza t ì*ià>bv-
é. o unere in ub-
gnoao avere, o te-
nere sotto il comando, avere o
tenere soggetto
Ubbidiente. Y. Ubbidente
Ubbidienza. V. Ubbidenza
Ubbidire, eseguire i comandamene
ti, ademf>lere l'altrui valore
Ubbiditore^ verb. match,, che ub-
bidisce
Ubbioso, che ha ubbia
Ubbliare, obbllare
Ubbllgato, obbligato
Ubidiente, obediente
Ubidiensa, ubbidienza
Ubidire, ubbidire
Uccellacelo, dicesi ad uomo scem-
piato , semplice , sciocco , min-
chione
Uccellare, bellare e burlare =l/«-
eellare ad alcuna cosa, vale
procurarla con ogni industria»
desiderarla con avidltà=(7coei-
lare i favori, gli onori, o sl-
mile , vale cercar di ottenerli
con modi artifleiosi
Uccellato, burlato, beffato
Uccellatore , per slmilit. si dice
di chi cerca , procura , o desi-
dera alcuna cosa industriosa-
mente
Uccello, flgurat si prende talora
per minchione , zimbello , zugo
e simili
Uccellone, dicesi me taf. di perso-
na sciocca , e da essere uccel-
lata e beffata, che anche dicesi
uccellaccio
Udienza, dicesi delle persone adu-
nate per ascoltare predica , o
altra cosa simile
Udire. Pfon voler udir trattato
di checchessia , o slmili , vale
averci avversione, essere riao-
luto di non aderirvi
Uditorio, sust., auditorio, udienza
Uflcetto , Ufficetto, Udcietto^ 1&1.>
zietto e Vf&i&tV\o«\^ic!»9tf^ «w^wa
Uflcio , Ufficio , mxX^i ^ >i«s*ft;.
quello che a t\asc?Kc« i? *^^xSt-
Per piacela o bw^Vù», « «"
ntre in uimJa, e sbnlll, valla-
no eaaere in odio, In («iHdla^
Aesr in «spia, a amia te,
vale «vere fai adÌD,.oi[larc
VngloKi, Inqnielo
Ufinero ellnKere. UgnÉr It ma-
ni, flcaraL, vale corrampere
eoB dinari — Uaiicri ii carra-
ixtlr, si uaa anèhe per adulare,
litMngitn -r^ Aver cJki ugnere,
e limili, si dicono di osi e di
■ffarì ^I)dln<tl. ne'qaali eia da
brigare e «HalicarBl mail»
Vvvit. foeaart, nu)rda-i l'ugo-
ilfnminoii , ,
inttniar!?, finire, lerminare
UraaiilU, beidanlU.
Umano , aflablle , bi
■nelo, trallablle
a umilM. modello,
....limiu
omilbrni
■giiiyartitt
it. Uniyera!-
I riiilDnsmcD-
. 1 età uno, - -
" per wnOj
■ stivali, t
SI, odipend*...,,
Duiis toia=l'o-
r UOOID ili bu
A 1 oonitnl pi
kevoti, che fr
nrli, che sncl
BVanO giocolai
he allenite alle
'omo Iti lonoii;
R! eWldiióre
le precipltiiso
tizUomo r" '-
bla di ■DI
ne-Co.
■ di penona
"dà SS^o"2
dn nVfera , Tale scallpllo, di
tutta botta, atto a qiulunqae
Cina ; e al prende cosi in buona,
come in calMva parle=T Oomo
dilla ma parola, vate che man-
tiene la proniegsaLjlluon uomo.
vale aomo dsbtieDe = Talora al
dice p*r ironia , e vale il con-
lrnrlo=ronio ài buona patta,
vale che b di henlgns e tmana
natura, docllei 9en4)Hcer[;Diiio
di grana palla, vale iratao-
lanor^omo tioliie dì tale, vale
lo ileuo^^Ponio di paglln, cli-
ccai di perMnaHniB perlogafi-
nere al irui ^Talora vile perao-
na inaanaata e ittalonlltaz^omo
:o, vale mediatore, ohe
—le neill affari aftrufc
ponile pan>le=^£Mir uomo, • o
i^ts»r un nonio, vale easer per-
■ana d) atima, o di contoj eaier
Blolta ablllia^
a addo**» aìlrul ,
nifUiario
vile inreatlr P uomo, dlBcoarlo
lopo, prò, uOle^Blaoéna, aaees-
dsre Itene i fatti il
le UOPO nel paniere, fale^ui-
■tare I (Uaegnlad alcamcrad*-
re, 0 conoscere il pel nell'uo-
va, al dice di chi « d' aeuUafl-
mo infcnira , tiM lOnt,^ a%^
l'ìn>iailiile;=K«jerc
unuc»i>j>idice<nli
di ewa agavaliisiiDi
■ rtiiìclre -k migli
oggi, ^he una galUi.^ ..^..
glia aver poco, BW prantimentc,
chic inDllaeon nidUKio di tempo
UrbuBmenKi nsp^ciin urbanità,
dvitmEnte
Ilrb«DlU, ed aH'iinl. Urtai
e Ui4iiBilaK..gflnHI«izs, ci
Urlitno, dt eosluinl eiriU e
dlncuhk Renine
Uritenle. Caso uratatc, \i
denle, ellcibbu bisogna ai su
bllo iirov vedi mento
Orgealemente , aoii., con modi
llTRenu, ntretlD bisogno, uo[io
Urgere, v. I., splgnere
Uri», >oce uial fren>iente in boc
GB del pupolo, la quale s'usi
nella aeg nenie esoresaUmt: Ave
\*iè tolergit nule, ivergU
lo anljDO addotso
Urlare, per dicIsT, vale
dire, lenire in eonlroverila.
>i ma \n slgnlL atl.
£an.-l/rlare il eo^ia
gurol., vele fiir ogr..
In modo proverb. Urtart eoi
nutro j vale eonti
persane plil palei
cesiar di (reraegul tarlo,
tlsaKg)»! V. a., usu
fumeiilo, 1' uiftve=PtB\M*, wn-
TCrgazione
U$aMe. che mbi=CoVu\cw ?«»\*
oa e conversa wm i»^
Vivna, u3i),G0M>wluitiw
UUHO
1791
d onore d* alcuna
terminarla o efiet-
felicemente, e sen-
:nti. pericoli, o di*
> ai passo, figurai.
! con maggior dili<
cacia del solito =
ropcMto, vale dipar-
0 che altri ha con-
*eAsso = Uscir del
uscir di proposito,
1 seguitar rordiiie
seminato, o fuor
0, modo basso, che
i proposito, e talo-
ìazzare = uscir di
Ila strada, flgurat,
il proposito=(/«c{/'
(uraL vale perdere
(ionamento, non ri-
proposito = Uscir
colo, vale maravi-
cmente, trasecola-
re gangheri contra-
in gangheri, vale
eWo -Uscir dall' a-
ion vi pensar piii=
nte , vale dimenti-
di bocca, vale ve-
ire, detto incunside-
Uscir degli occhi
, vale aver gran
aver perduta alcu-
averscne a priva-
/ ruzzo, ftgurat. ,
la voglia, lasciare
uiche dicesi Uscire
^apo, 0 della testa,
ir l* ira , vale pa
'e uscir uno, vale
nto colle parole,
;a , ancorché con-
1, a fare o dire quel
ri=:l'scire del de-
! al dovere=l/'»cirtf
ile eccedere=t/*f/-
ìa, per uscire del
"/itori di natura
cantra il propi
osa contraria
del
tra,
trio l
td'l
la propria indole
Uscita e Escita, successo, esito
Uscito, sbandito, fuoruscito, cac-
ciato dalla citta
Uso, usanza, consuetudine=:Eser-
citazione, pratica=Servigio=l^io
fa legge, proverb. che vale che
la consuetudine acquista forza
di legge =zUso si converte in
natura, maniera proverb., che
vale , che gli abiu hanno tanta
forza in noi , che difficilmente
si vincoaozFure uso, \ale ser-
vir8i=<idd., usalo, avvezzo
Usualità , agevolezza nell' uso di
checchessia
Usufruttare e Usufruttuare, aver
l'usufrutto di checchessia
Usufrutto, focoltàdi godere i frutti
di checchessia
Usufruttuario, colui che ha V usu-
frutto
Usura, interesse ingiustamente
tratto
Usuraio, colui che dA e presta
ad usura
Usurarlo^ usuralo
Usui'eggiamento, lo usureggiare
Usureggiare, fare usura, dare ad
usura
Usuriere, usuraio
Usurpamento , V usurpare = Per
uso, usamento
Usurpare, occupare ingiustamen-
te, e torre quello che $* asi>etta
altruir=Vale anche usare, ado-
perare
U'surpatore , uerb. niasch, , che
usurpa
Usurpazione, l'usurpare
Utiiare, recar utile =£ In signif.
neutr., vale ricevere, ricavare
utile
Utile, ed air ant Utole, «la^juti-
lità=Per usura, interesae^lad,
che apporta utilità, v^^^^'^^t
giovevole
UtilliA, ed a\Vaivl.\^>iAVV&^ «^'^^-
Jitale, uro, cooiodo e i^ftNwaf.^-
to che si ir«e da^ tìlwfewte»»»^
■'^
iirsi, spprofil'
e,l(raii»(!niire
T*ct^Te, dlBoccapBto
TacintErta, (uurrSuiU, lai
Vicanio.inK —
Vaclrtfpè? .
n^tr esjer privoJer BHBtide-
=Per riparoraf, non far nulla
Taoilont, It vacare
Macinamento, 11 vacillare
VnrHIanlr. rhp »ri1la
vacllU-
incoslsnte, atii-
Per Ditoso « neghittosa
Taira, v. 1., astuto, accorto
Tagabondare , andar vagabondo
dar tagando col pensiero
'Tàaahando e Tagsbundo , add. ,
che vagabonda; ed In foraa di
Ttigamcnlt^ il TB|tare
Tagare , andar errando , traacor-
rcre = Per metaf, vale uscire
' del preso tema
Tagalorc, verb. match., che vaga
Vaganione, Il vogared'ér shiillli^
Tale svagamenlo, distrazione
Tagellatoeillo, vacillamento
VaBcllare e Vagillare, v, p. ii-, va-
Tagheg|eriB,v . ».,M s(Jw.«\wMoto
Tanliegniamenlo, W vtijWtvMe
Vaghe aaiwile, tì\e fatteti», »»
rimira con ditetlo ,
, re a rimirare fiwmeTiW
piacvrui, Inranlni
TaEhegglaioTPiDerhn
vojtliBftffia
Vaitheira, dctiderla, i
Vagillare, «. p. u. T. '
Vaglia, Tatare
Vagliare, perriSdlve
gllere
Vago, suit^ otte «agbe
te, I' lniian»»«bic:i
g», «iTante=^P«r bi
ildereso. cnpido, Ai
Vagolare, vagare , ai
«oiare
Vaneggia, potere, firn
Valente, obe v«le mm
prolMaione, eeeelta
ne, poderoio, MÌ<rli
d'aasnl
Valenleinentej aw^ e
poderasUBCnte, |a|l
Velenterla, valerilvlH
Valentia, pnMltm,*^
n, bravur*
Valentlila, valore
Vatenire, v. ■., valeni
Valentria. v. a., vilM
Valentuomo , ebe tat
Dono «M
M, liorlosn, vaniR lori oso
,v.lenlemenle
Vino, per luelaL, agg. a uonu).
t; *.l«r<, mae-
jlDurWtìce,!.
gì orlato, boriosa, legiilerD
VanlnuKlBre, superare, .«nare.
tóTSSS
«uno, >l dice del riiparmìargli
. con vilidlU,
vendere
podiroso
'••."»:.■ Jljrns'rfr^
ÌU>re, tirtù
pertorllil^Per ulillia=Per ven-
czu, possa
rdii, «tutiid
WgRto
Jl, virui
>, con valor
suor vantaggi olire 11 move oe-
Tantuione e Vaotazloue, vanta-
, arbore, re
■neolD
i pa.su.nc .
(ipo, vale Infii-
""g-rrdir-r^^ercett^^'SC
lliuiie = e per
Werblral, van-
vanlo = lnsignif. ji.utr.paaa.,
vale gloriarli, pregiBntl , darai
tnpo
)adiaci]ulslar
le cos'è sueàVale ancEe promel-
■ in cose che
ter di lare alcuna cosa
VaiilBto, che ha yanlo, famoso
|SI
Vanlalore.Derb. match., che tiDta
Vaiilerla, nilllarleria
MH vanlU-
Per lo prunielter di sèiFer lo-
«=Per aenia
de, gloria, palraa^Per lanliggla
VanuTB, V. a., vaniu
Mlegeiare
Varcare, valica re=Ptr Iragiltare
"a™ cose va-
VlUcloire, v. 1., iudovintre, pre-
iTAe
dnio
. BHWcA. , che
Taliclnio, v. I., profeiia, predici.
mento
coniialu' da a£ 1 poveri
Tanitade e Va-
Vece. Prtndcr e lenir la vtct.
do eh'* vano,
0 le '•Cd altrui , vagliano en-
irare e stare In tuo I11050
^ cJw Da vani-
Vedere, per lionawfcte, ««iiawa-
rPer eomideru*, ■»«!
w pienle ; t In quMta ■
br, vale iccaritlnKnto^
tulo, vale non esUmar i
rittiir* la oou veduta =
diWnOj eonlrarlo di vci
ato=Fedcn! fn o/«o, «
dere e conoscere etaìan
= Tedere a
IB eODKiun
vidtre, li dice ad aleum, ehe
ala In qn^ehe proaslmo pEricalo
rr^Dal vedere al non cederà ~
limili, poill a vverb. , vajtllonc
Od irath>,1nipenulBnienle=Di
a ceiUrt, vale làr conoaceref
tendere, hr ptrtre^Far i
re, vaie operare che allrì
ga=Far videre, vale anch
segnare, Dwslrarc^FarffB
fi nero per bianco, vide
■trare altrui iina eoauer ii
tn=Farla vedere altrui,
far che lueerda co» ce
& figurai., vale si
: r^ere! veder ci
e anche voler balteral ci
iVim vedere plil twantì
Vegghlare,L
le della nnlte in otinìid» m
versando L
Fegghialure , verb. mamKm
vegflhia ™
VeisTiievole, che venhia
fc^er melaf., vaTe *
acGOnlD, delira, pnMHfl
Vegalare, vecghiare "
Vegfia, aggira, llT
HO e leoipo del n
qual ai veglia =Dl
rannata di genie, jier 1<
In ballando, o aTlro
Veglia n te, che venlicPer tf|
ale ffuanlar.
Teglia,
ftr-fa
Teglialore, verii
Veglie ttino, plccr
Diceva nche di
'ecliueclB, veglia piccola, ve»l»l'
'eia. A Bile gonflg , n nie »•■■ .
ne, e ìlmlu, posti avverti., m-
notano con in^periU
elame, per melai. li dice di t»
9B, lutto cu) le ne etli al-
dicono di *\ tìa foftooetìeW
nimorato = Veder eolent""
atale «Ilare , «covenate-
; jmt-'"^ tS.ws™«i«mt, ™i« ,^
CÒwWttD, prapr. rahbiosElto.
deii uose Ilo
enoBiU, rd all'aDl. Velenosità
|L iierfldlB, rabbia, ira
WnoKO, SguraL, per peiUfcro
bà-
Itd, Tolere iiuperfe
k a sciiiiuDlta=rarc una cD-
Wal «ma, valt farla d[ voglio
fer dtn»fO] 0 per mercide
mf!, nve mtrce
MhwdIhi per ili
ES"""
mala acquisii)
e per danaro, a pn n
VcndicaDle, quegli che il vendioa
Vendlcanu, v. a„ vendetU
Vendlcarr, far vendetti, prender
vendetta; e ti usa gnefe In *1-
gnlt. alt. e neatr. pa*t.=Ven-
mart, alla latina, vaie uHson
Veo^Mtore, tv^.n
glleni
*c vei
E3er«,
ferendone 11 li
innu per preiEo
tSit dare «llriil ad Inlendere
thce«lKial> ^ j<Der raifion da
■niifer«, vale aver ragioni so-
nMHiailanli ::: rsiuSire parole,
tsarolettt, vegllono Inganna-
la Interlentre bIituì eoa vane
«Me, dn- eliUceUere = Vm-
Im- gatta In sacco, vale atre,
ittre tìml aiu cu» per aa'tU
it, teoMs eh'el poHt cbkHrsl
V gael cte sia
dmctìo, merceBarlo, che
il vendere
iiut., il tendere
:, oarò. mojcJl, che vende
TeDdillane, vendita
, TeoeiM. dléeai per odio
TeaeraUle, da eaaer venerato, de-
i. iiMi di venemlOBe
D TenenbUlU, q^aliU di cU cb' i
Venia, v. L. rcmlUlOD i
perdono dell' errore
Venimenlo, Il tenlre ; renulo
r orlj!tnf:Per-
tmltagli"
re, ollenere^Deri
eonibBllcre-Fenin a capàj »è-
aiBC\aa\oae=Ytnirc a gn '
tornar bene, dar piacere, d :
ricordarsi sfinire alle co
Tale alla conci ualone :^ fet
'aile inani, venire la poterei
•ff.;
prendere a far checche i>ìa =
I, al iV
Tento, per aietaf. tale vani»
Volgerli od ogni -'
oc praverb., del riuu sn^n.
UlIiA, m krmettt—PIgt
•mto.Biurat. il dice dello su
rìrsl In favellando =Pf«ni
nenia j o onere il capo pi
vani Inganoalo d
=Dar
vale inli
I, per melaf. >alc Einlti
I, sorte, fortun». e |ii(W
vera=Vile tilarii die t
Ma moMrwi ta
Veradlcente, t- p. i
dice fi vero
Teramenle, noi/.,
' llcamenti: i
VereEDridla i
i^rgogna
yerecanda,v. 1^ obe ht
Terecundis. ■" "
tlnltate,quanuo
_. , raprendere ,
I ."Ulncisre rlsotomnenVe tì«:o-
k «hessIa^Far ueniQ ad
cosa, )n modo l)njiW,v
"Siria via^Far Ghc-'
re ind'arno, alno*
Tergine, purfu, li
ald, pureiZB
Vergogna, doton, i
ne Intorno a qnciic cin*a *^
pwe che ci apporflao tiimn
ne* mail o pasuH • (MmH •
iil\ to.QVtrttjrKwcdta >iifti»_.
Ttn V^UI*' »*^«-^
perire di gna lunga
"«»," '
itr Ter([0)!na, over ver|io>n9
rargOgiKMamentei anu., con ver-
BBcm ; e preu In buon* pirl«,
I vale rlipetloHcnente
Ttrgogomo, loeco do yerBoano;
•fc.- ..i.„„. 1. 1— omlnloto.
i col felli
« U ccBiconlaniB At'n—
col noilrl icnliiuenll
u»tri^ peniteH = Jdft , p
la iii«i)eaÌDia cata = PiT mudu
vla^^Jlutor vtrio, vale raulsr
«IBe e inantera=rniiiari! vtric
vale (rotar via, taodo^Pare ui
tare l' sllrui parere , a volonU
V*r»L
Teaela, dgui
'vcn turato
VeiieitK lamento, il vexxeMlire
fare, modo, luo, canaueludlne
—Il lupo cangia il pela , ma
non il vriso, o simili, proverb.
che slgnlllca che ehi è ma'
fìa per nalura . mai non ai
mane di malvanlaoicnle opei
Veiiuao, etie bi In li una ci
graiia e plBce%oleu:a=l'er
t1aaa=Per linei'eacevole
Via. Andar per la tnala via.
1, guliB, m
J
Ttala, V. ■„ mtoHa
flilD, uerBDiao, imaso, o vòlto a
ttm^iXre-Darla vinta, o per
tinta ad alcuna, v*1e oonco)^
rcrencl ■ua*entlmenta=DiirlR
tinte, vaLesdalare , andiirc al
nle arrcDdenl conRaundoai
vinto
TWsmtnta, Il violare, violatane
VlAbinlf. die viola
verginità e la pu-
>, aver* in
«-Per CI
Invilir
)tala. per melar. , eoatimiiuto,
Viole n Un le, colui che ii<ia violenta
Vialentare, far forza In maniera
" ' ila iiapassIUie resialervi.
lolente, viole nlo
VIutenlenienle, avv^con violenia
Vlotenlo, che f» vlolenza^Pcr
e VirKinitale, virginl. .
rlle. iier metaf., vale valoroso,
n fbraa, cuntrarìo d' eOb-
VlrtQ, ed all'ani. Vlrtude e Vhv J
Iute, abito di operare itamSiM
la leKXe naturale, civile e ^J
buona qualilA =: far
he'h
ito vlllorla
ir«blle, ila «aere vitupera-
Uegno di blulnin
jraDdo, vituperabile, vltupe-
^■e, ohe vllujiero, che ap-
,^' « f mluprrare e
=¥lBcrt tu ratto, «le rubare,
■ per Ti» di r ■ ■
Mroiuau <■
« = Fton- tt
Tiro, flòrirptoo, vali MMlnnl
lem a ardltasnr rfM /ìm-io,
pollo atVarbq vkIc eoi TMeit-
M, per bria <l'aniil=nr rbia
(Oria, e a riva fona, vinllona
Tialare, torae ■ obeocbeiak ileu-
Da buona qnaUU , e Introdor-
irene una cattiva ; inaitare, eor-
rompere, Ma|aciiart=Per ilo-
Cfflr^U
Vlzkiii), cbe ha t-lzki
Voce, ddta, senlen»=Volo, su
fngio=Andar voce, vale pni
tarai, etnr fama, puliblìeiit'aì;
KUana calerne diBCOrao Ira I
gtnte^Arer buona, o ealtw
noce, figurai., vale esam i
noce m capitolo, pern
lUee dell' avere in qnalsitaglli
umoiìd aalorìU-Dar voce, ti
le%r correr fama = Dar eoe.
ad alcuno, vale fncolparto, In
Amarlo = Dar buona, o mali
voce a uno, vale lodarlo, o In
bmtr\o=Totf dtl Beatolo, se
ce d'Iddio, in proverb., vai
che dt rado la comune fama a
ftigamicrociillgural. per fami
liputaalone, opinione, coneeltcì
Vodferare , ■pn'ger fama , disse
VodftrnlDBe, Il vociferare, fam.
Toga, SgoraL per impelo, ardore
Ètitn fn voga, vale essere ii
uao, essere eomim. segaitata,<
approvalo
Voglia, Il volere, deslderkt, ralon-
U, appcttlo. brama =ffór '
voglia, vr'- - "
UH di (wniegulrla
Togliente,
Togllenia, .._.
Tsgllevale, che ha voglia
Vogiioloaoi, voglioso, ebe ha voglie
Voglialo, bramaaa, desidero») =
giera e volubile
Volenleroio, volonteroso
Volenllerì, hbh., ^ lii
Eonlbniie al proprie
VolentieriDcnte ,_v. a. .
Volen^ro, v.
Voleiitleroso,
Voieina, t. a, vaflia,
Tnlere , dlrlntre le
della volontà ■ ™a«el
aver voIonU,
neceauria= roterà, ci
re, vagliuno over «r""'
dloare,ritnilaici<!hk
Bcare^apetl«re:nrwii«r n
14— Appesto '
Toliiare , agginnto wl ri
ligniflcailvo d'aotaa*
■eniB lettere =Per m
bllco, divolcats, a' '
Vdgareslmo , '—
Tolgarlti, qualità <D eia d/M
«are
Volgalo, vulgnlo, dl>ui|i>,r , r
Voiiiere e Totvere.voliurfcS* >
le, vale ruK>ìre.<lar<l -^*" '
prender In roga = Ve
fOilwm^ 1,,
, inclinar coli' aSelM •■
Volgo, p
Volftl™,
VolonU, e<t «ll'anL Valiim*« >.
"''ornate , polenta v>««4l^ ^
tao, per hi qaale tlMM^^
le oaMMi^H
F . .... ,'
r Zimbelbre, fliumi. tale alkltore, 1 Vida e raiu,ilr«
1 1uiiiw»r«--^Sche™ire 1 Zafli, quislmoe , i*
ZimbcllBIore , vcrb. match., che mrnla
lln>b<ll« Infoio, flganL ri
Zimbella. Bgural. v>le Ii»ln((i, 'Zugolioo. a«DnL 1
Il bella, o icrcir per tiiiibcllo o\ re, vkte br eoM
^ di limbello, vaelluno servir no» puA rtiiieira
1 ili tnutnllo, D essere befTalo da' cAi ^ul' altrui n
1 lutti 1 iiippa net pantt
f Zlzianìa, per loelir. vale Bcanda- , chi si melle ■ [
Zii»iri<>so, che mrtle ihtianla tenipu=E tganl
Zoilo, crltfco. nwledlcu 1 ne, mejooUoa
Zoppegitltre , tiEii<**t. non urMe- Zurlare, tart «H
Zoppo, per metit vale diletloM, Zurlo, la HeMo eM
"iSi™&!, t«^o Zurro', lo .te»o d
Sezione II.
Corpo umano e tae fuHtIonl.
y iiu!9.iiE, chinare, occoslan: a
eia, R fiiru d-uoi
1 lem
A Aracela optrti.
1 Ibbeverare. alloppiare, preioda-
1 gli erTelti, Ebe ft il .Ino in al-
dlslese
Acgldloecfti'.M'n
1 Imi bevendone Iroppo^Por la
doterà cidiilli,t<
1 bocca a qualcbe luso pien di
[ liquore e faeverne alqiianlo
À conio, aUalo,tB
1 Ibbeierarsi, bere, disgelarsi
A capo olfiHjfil,-
1 Abbiosciiu-e, cadere
veno lem, 1»
Urti , e dlcesl cosi dell' aninio ,
dice i capo, e N
A e,.po al/>,nl, «
veno U ddo
Abboccalo, lUcesi d'uon», che
AeopobojJO.NlI
mangia uul, e di ogni cosa;
A rupurWnu, hI(
ma >i diee per iseheno
lo Bleiso om > 0
Aceanoalo, culle «i
in un sol boceone
1 A bocca chiusa, vale len» parlare
AiS^nlS; voce, («^
1 Aborto, Il Alo irnutoinnantl lem-
Acceoluare.Midi
1 pU, ed »Mlw, abushamenle, di
roteoDUtiaailiM
1 ATr,"t-.-™«'»^'»^'^==-^'Ì
l_ (
tMlgllBlo , chi per Ira , Bccldis ,
maUneoiit ptnsìtra o sdegno
Uene 11 cigllu buno
^^-Wgfiala , lo (tcaio che «cel-
li ebc ha II ctpl(IÌo
Atra, porsi coccoloni, qna-
n Mderal sulle calcagna
rsf, rtslrlngersl nelle
e abbai sindoni
jnitUrd, chinarsi
•un die l'uomo puA, per non
.^-tier tUIo, senu perù parai ~
TKertpa corno
giare o slmili , vale Ingc
quasi pia che non il puS
' crepa polirla
■me o lini
Dnbj che qi
lEUlO.^OTIO
dieonsf a iì&rti
tìoè penctrallv-
col verbo nian-
ville iniallBre
la pelle si crepi
n gran ■
Bollile
enti, a
:, mordere^AOtri
fBc al ^ co' demi
Udlrluarsl, i oliarsi
IddlUmenlo. l'aildltare
Iddllare, mnslrare col diloaccen-
, l' addormen-
lo , quasi che ad-
irmeli larsl
l' adocchia
verso checchessia, guardar fisso
Aduleicenle, uni., cE' S nell' ado-
le,%io"Bncllo ""■
Adolescenza, eU nella quale li i
per terminare di crescere
AdulIlvD, che cresoe
iduIlD, cresclalo negli anni e nel-
la penona quanto batta per ■-
flanialfedó, Oiiii. di aibnu
Afferramenlo, l'affen
Afferrare, pigliare e ti
Affiggere, adi ssare.as
Affiggersi, leruiaralq
Je, Iralicnersl
Affilato, rttao a/fllati
lO occhio (ermo, odd .,
da afassare
Bissare , \o »\emo tìs* s®»*
ADoKar di sci». av«r gruidisBima
^SblUrsI, Dunglar di mglte e va-
ÀB'oltariil , fiivrllar troppo e frs-
IbiillBtBiiwiite
Affonarai, fiire albrio, sronaral
A gambe larghi, aou., col itrbe
BCdere e Mmlli, dUic^ ili chi
vive «penalcralo e la pigrizia,
lo che al dice star In pgiKlolle
Aggavlgnare, pigliare una cola In
maalen che la nuno potati llrio-
«ere con fatìllU
Afghermiftllare , pigliar lenendo
osa Ibrù, e Éheroiendo
Aggiramento I" aggirare , movi-
mento In giri)
Agjjh-Bre, circondare, circnlre, gì-
Agglru-Bi, mnoverel in giro, andar
ailorno, nel qual algnif. fu usa-
Aggirata, tusL, agglrauenlo In-
Aggrandlmento- T aggrandire. Il
divenir grande
Aggrandire, divenir grande
Aggrapparal, appiccarli calli
inerpicare
Aggnllcciare , allaccarai lenace-
AggrotWre. Aggrottar le ciglia,
vale tener le ciglia In quella
poal tura, che si tanti mostrami
grave e pensoso
Aggrottarsi, appoggiarsi, accoilar-
ai a checchessia
Aggro nato, figurai, dlces Idei ciglio
Aggnanlare, abbrancare, alTerra-
ra, Bggavlgnore , prender con
vlolenia Checchi si preda, e te-
Agile, che ha agìllll, destro .icioliu
AgilIVi, lieilreua, preilena di
mento in qua e In U eoa qi
che ilolenia
Agitarsi , muovere , dimCOit
na±, daaglMre
A gota, BnD alla gola
à gran pena
T.
pena. <.
te gridando "
Aguiiare I' appelilo , fitiim
Aiutante, padenlta,gBgUaHO|ll^
"■'.''Allatt
irsi
Aliare, aggh-arsi più che ira aa j
aunie intorno • checchcMa '
Alleggiare. Y. AUarv
Allmentimento, nutricameiiW
Alimento, ogni cibo di «he 1' a»-
fhorl l'illlD a hae-
, &ato, re^lm, lena, tiatt
Alito, llato
Allato, ed
l' Intende détta fH»
Banco, luabMovrntt a me-
di prepo!liiunr
\ f»M\t. madri <
titeum
UOMO
1807
r la lena e le forze Appressarsi , avvicinarsi , acce-
0, e non ciie delia
pure dei caldo, dei
ier vigore o lena,
arsi, venir su ere-
Mtarsi, allontanar-
e quasi dilegaarsl
o. Aver gran fame
lire, esaltare
(ooce, gridar forte
i al passo dell'am-
acciamento
l' è tra il fianco e
Ila le anche grosse
■si dal luogo, cam-
ere portato, tras-
0 in altro luogo
^Ass. vale talvol-
mentre, ctie anclie
del corpor=Sust^
e, odorare
molti anni
retana, dalia qua-
gettan fuori lo
:uIo, buco del cu-
ctiiare
a jpanciolle, e si-
rst c«i ogni co-
scanne, 0 simile
rande e ^di bella
in
starsi
Approcciamento, lo approcciarsi,
appressamento
Approcciarsi , approssimarsi, tp«
pressarsi, accostarsi
Appuntarsi, farsi acuto, ed anche
star sulla vita
Appuntare gli orecchi j porgerli
attenti
Aprlcare, stare al sole
Arcame, scheletro scusso di car-
ne, carname
Arcoreggiare, mandar fuora dalla
bocca vento con violenza e tur^
bamento di stomaco; detto cosi
dal piegarsi in arco che fa Tuo-
mo in cotal atto
Arìdo, magro, estenuato
Arrabbiare dalla fame. Aver gran
lame
Arrampicare, dicesi d' uomo, che
cammini colie mani e coi piedi
Arrequiare, riposare
Arrestarsi . fermarsi, ristarsi, ri-
posarsi, intertenersi=Farsi in-
dietro, ritrarsi addietro , retro-
cedere == Volgersi in qua e in
là, e colle braccia, e colle altre
membra, scliermendosi e difen-
dendosi
Arrotarsi , agitarsi con inquietu-
dine
Arrovesciamenlo, lo arrovesciai*e
Arrovesciare, dicesi degli occhi ,
e vale rivolgere le labbra de-
gli occhi, o sia le palpebre , in
modo che la pelle rossa intern»
si mostri al di fuori
Arrovesciarsi , travolgersi, cader
per terra
Arrovescìatura, arrovesclamento
Arrugginire, in senso metaC, vale
arrozzire, Gir rozio, e fii detto
della pronunzia
Articolazione , nodo , fjiasRtair^ >
connessione deVVe oM%'=.Vf^
, nunzia distinta de\\« v«f^^
tuav, «rWc/oare 'Ascella, concavo deW a^^oitena^wr^
'appresunl i del braccio colia »!«&%
»sarsi e stare
: modo basso
•vare
recarsi innanzi oj
Ateuilanenlo, l'i
e, r aieollare, iseolla
AMOiio, tutl., sscoUszIone
tiulare, rl|Irarc Inlorna ad a
Iiioi;d trc(iuenlfiu»ilte
Aaolarsi, slare in luogo aperto e
arioao per godere del (reieo
Alpe Ito, voi lo, semlilanle
Àsjdraiione, lo spirare, il icanda
fuora U Salo ; reapiraiioTie, r«-
iBSfiBnlamenlu. l'assaggiar
r legger;
— ,-_t, uufigiBre
Aiaaiiorwone, assapurameiilD
AauvDrare. Y. Assaporare
Auedere, ledere
Asien tarli, porsi a sedere
ABielare, Indiir sete, far teoir
AiscUre. r. Aaaelarc
Aasellar^ parai a sedere
Asserare, per metiif, divenir qiia-
Bi imoRibile, per aovercLio de-
-Merio di cosa da manulare,
I. ohe si vegia, o che >i ricardi
rjpribllare, sibilare, aschiare in-
^tien,e,»Urrflre'
■■Monnamenlo, addonnenlainealD,
t,tuiì., Ftìio dell' >d-
AMopIrB ,^l«ggtttttB^t darmire ,
Allegaevi
ivole, ohe ta mi»™* e
.-e COB bel garba
AlleEciameoto, allo, (etlo
AUeggianl , nwoverw , lolOT h
tifa, la penuna
,alteB||il«i.enl^p|ltó«l
Gli dtll' uomo
"Tcoroli'l dT*
Ror». i»f(Iii>>cio«i1ripdjlÌgl)o
Bus lo, (jetto e
dC Irstìcull
Bai»ÉchiulD,ii«ii. ■ uuiiiD, v>k
piocob, grosiiceiuulo, ruilblto,
■praporiWiiBlo
lesti e braci
Butiicire, niu
ferpoEOatr.
Bnccheiiilarr. fiutare, odorBre
Suuichio, Il b
Brtccio, oienibru dell' nDBm, che
kiuio, venire,
Iterili dalla spalla e termini
OtcnK.'mant
Brsnci, translalItnmeDle per if-
menti del si
mim. si dice della mang che
cotto, depon
lUerra alcuna cuH
Brincire, piKliir c.in branca, ab-
Oliatura!^ fati
branca re
Cachinno, rito
Bp.iiiolcamenW, il hrinrlcai-e
''^^tu^,
pegKJare
Claocsco, BgK.
Gioao, comm
BriTieJtone . u™., brancolone.
Calca^nire, «i
fuggenJodJa
Brancolare, andare al tislo
nare, e apro
Brancolone, avi., al taslo, brin-
Calcagno, pari
canrehlaout
culando
che Olici 11
Brandire,' vi tirare
Calcamenlo, Il
prcniiluri, i
ce, e vile riprensivo, mlnacee-
piedi
vole
Calcare, aggra
Brina, piT melif., >il« candore
CalcilLtra, uh
_dicir'nai;l<.ne ...
Cilch>,jiercosi
CanmìnaU, da ««nunlnare =Vile
anche C nllo il^l eamminare
CuMle, per sLniilit. fu deim ancbi:
U trschea
CiDna del polmone , quel canale
Del carila umana, per cu) pasta
Del palinnnc l'aria per la napl-
BiBUre, mandar Tuarl misurala
Dente la voce con nwdu urdl
iMta a produrre melodia, o al
quanto limite ■ quello cui ani
le al produce la melodia^I'e
dUflorrere.raijlo tiare, dire, nai
rare, nnminare, e dlceil propi
di quel raglaiiaiaenli che fa I
E lo sopra qualche caio st
c^tir dire spertanenle coi
ti il proprio sentimenti)
iM^e^"' e
bMUiezia , uiancoeiia ai pet
_.* lapeiil
QnutD, bianco di pelo per i
'~CUei>a = Fer vecdiiit, seoi
I nparlenenle alla vecchlezii
rA grave o almile, qual si e
, l^cneall'eu della canizie
I Gipellameoto, capellalura e ne
y eu di capelli tnsieme
0 degnai
capelli
E^TotoBlierT il cnian» iBna =
'" 'lUUa Iac*pel1alura=
a ugni pelli die è
per la viia , maniera da noa 1-
Capellulò, che ha moia capelli
CùlcUttura, capellalura
^ibre, adO. di capello', aimilc
^■V eapello^Veoe capillari, dlcua-
st quelle nel corpo dell'ani nule,
che per la loro so Ili il iena ap-
pariscooo come capelli
Oapillaln, capelluto
Capi II ilio, capellalura
Capo, ner parie del corpo ded'e-
CapDChino , cenno che aì fa chi-
nile dì dir SI , e qualche volta
eapo alt' ingiù
napotino, diin. di cai>o = Dlcesi
far capolino, eh' 5 affaDcierai
Carpare, per andar carpone, tìoi
Carpone, avii,, vate ear panda ,
dot cai — ' — ■" ■- —
ignino e CasUnno, aHjiluiilo
I lieto dell' uomo, di colore ■
-.fllle alla caa tanna
CasUgno, add. Y. CaalaKiiina
Caiio, membro virile
Celabro, ceratilo
Cerebm, lo sleiio che cerebro
Cempennare, Incespare, Ineespl-
ear aoirente per debuleiia di
rnno, propr. segno a gesto die
si li coli* voce, 0 con alounl
menibrl del corpo, per finì in-
(endere lenia parlare^fer qual-
.«ni pi
= Render etano,
■pondere al cenno
CanWUare, bere
CloBèlltt, ■! dice al e. -;^_
(onras tanno ali* fruiuw'
---- ^WJ;!"**!' negli»*
kteM « dlctrn de
MA TkM ta voce SI
nanInBeUndardal cottm, eacs-
(Mrpttenlti. eorpslenta
'" — w, owc, posilo eoa tuno il
Gorirarilura. prr tutto it eoibpD*
f^rparonF, ivv,, boccone^ eoi ed
EST
MlTSmón della polpi
Hb* *■ *l oalcfgna
ralapéiMa dFiie ei
«vmorna al cuore;
vaa tf*( ((<nc«, dke-
)Ul*MmBlU
a. di corpo
«kgroiMdleorpo
«f&^oMla e de>
Corrimento, Il fgoilM
', llm
il pdio
li chi B
Ooitoborm*, fiirUBur*. dar fcr-
M, rinvigorire lleorpo bdìduI*,
0 alcuna parte di esso
CorrompCTein niml jiiulr-pati^
vale ni'Brgerell «enie dell'ani-
miile:J)laFslallrFtlrlella htelln
dirniilune , Il corroopersl i II-
CorlecoU, per almllil. pelle'
(Joiilcr, per la >oitanÌH cRneroii
fnMa del cervello, che i nviv
potla alla Riid«ll«l«,ohei Manu
Coacia, la r^rR del cono nAtt»-
le dai gifloechio ■lf(«aiHli '
cuna, lalora Ttle II meralii'O viri-
le, eoil detto per veracondti '
fìoapello, prraenu
Cuapicerc e <V)nsp1cere, rimirare,
fermare io aRUardo ■■
Costa, costola
VPvieDeate lUe
, >[iparen>«
Caslolame, coslalalura, ilrultura
Costolalura, aggregalo, slrutlura
nsi ia pelle del capo de
imo — Far cotenna, baoii
■una ce. ingraasare
DielsC, semblar
, _ Jieiaf. dicesl dell'ai
Ik^lutlenl a truvsre chi die ai
«ppunloln aceonciu de' htll su(
Craneo, cranio
OrsBsIiìe, grossEzu, iraBseiza
Creiuastere , rome de' museo
ipeniorllde'leatlcDli, e «'uà
^■ucne In fona di lutt.
SBreiwre. Crcpar delle ri»a,TOl_
. fotlo 0 ali ■■■ ~ "
loverobiame
te
Crine, pel eanelU
V uaaio=Iinere » ».„< a ...
cuna, vale essergli apt>res9a
Cubare, ngufr. pau. , giacere
t >ace da lasciarsi alla poesia
CubiTunne, add. e 4uil, uno de-
del tarso del piede, altri- acovrluwirta da^ ai
■.uuinii KUiintu A_-v^"**™"
Udiamo te\ P\«4? „. A -^S-^^S^*
n 18»
rsrsl, clic suole «l'ere l« Hrsiro
Dfslm, nn[. a munii, vile Ig tlea-
DiafrBEina e DlalnniiiiB, quel uin-
ateolo a gran mascoM tendi ni^
M, che divide per travino II
eorfa degli inliDall, d
per melaf. ,
, ft([ur»t. pei \a^ta»^
chetale raan^ire
Dlmorsare , UicìIlT ìA n
l|prt,« i*la 1
mtMMlrnUI
ILtorlow
i(n»rcbeota«(
tur fallo, par-
Olle, untata
«tol'UMCO-
rMMtt a male.
'«rnafeMre,
e netl' ani-
P«nh>, ana delle
pslfdel bai» 1
(tMÙl
lete
,lo*l
laa^ pevlaaWuaakt limC
Fé rulli, an^nta ad dìb*, *al>
nMW,.>qaalla parte rdalwrpo
•ke « tf* I* ooad* e la Maio-
' ''• BgaraL, per latto U eorpo
jU^ dK ha (raadl laneU
natm , Il rcBDirare e mandar
(aoti II OaUt dell' a*imak,allla-
n=ttT faMHwe, e dar aeinio
di ra«e1lare=Pcr Ddararc, lu-
Fiabt, 'alito, ipIrìtodMMse dalla
fawUii^llOTat. per laru, tI^
Swc=Per perMB*; codm la ta-
• tehbata i rtmu* con tatiii
;latf,clȏewitaotep)
tìut itklak«ift.^«MW»*
ita ri fcuka.«M^A^
aapofe =**¥*» T«Mt«<» *••■
piena Al kta
Filtllo, tcainmafne»o = Pflel\
guBKC II prepuzio >IU «rlt i
riore della <iitB-Fcr lo icil)
■uB^nolo
Fito. nlo delle reni, a deli
ichlena, tìgnìBca li spini
Plocccno, per tlmilll., vale canu
Pkirlre, per irublancn- il pelo, i
le Inferiore del cai.
Flaefaian, nundsr ruori 11 fttchli
■ibiiirczpirlandii degli orecchi,
. dCMl 4el iroiirvisl quel bucl-
PlichlaUi, l'alto del A«blare
Fischio , mono adulo e simile al
Euto degli Dccelti. che )l fa con
la btrcea, con vorte posture di
Honinl , che aiicl
mollo buso tuch
Fliaare, ilfiisre, al!
Fiutare, Mtrarre i's
BEie dei
.iVaelu
che si genera nrgl' intesi
nrgr intei
E, OTvero per lo pm gè-
o nel cwiiu, e «AunMo in
lUliCO
, add.. che ab
della Ikniiiii,
FliTido, per melar., vago, bella,
che é In gran vigore
Fluviale, per «Imillio lacrime H*
villi per ubboDdan"
Focile, oiBO della f
rt fl'S
Fondamento, per ainiillL, d Etit I
mù fondamento il culo
Fontanelig, Fonlaitélla dell» ta-
si dice queilB parta Mh
I dove ha principio la Ma*
ne , agli coinun<Mn. Il 4ce
ForoKlcpe, per slmllìl. uoaiOBlil-
Forcatd, parie del corpo (Mano,
ciano te M«OF, dalla s'imlllt 411-
Forcella , per la bocca delle sto-
0. dove finiscono leeoitolf,
! rossa di persona i
I tùmulo, quaal ci
.. „ loVcsT-Wo. ...,_..
1 rlgogiro dcJld
r rlgoithua, di
Il ueilt-Fun-
tì\e che servo-
Ulle i|u*<1 cnii
!lla gambi dkl
iilllont, (lerifmmL. nirionando-
■1 d' uomo , vite la iImmi eli*
Domacelo grande, e "■
lanba, la parte dell'inhiu
KlnmcUD al plede=>(tt
tra le gatnbe, nJe caini
Teliicemeflte=DarJa a g
tale bgf\nr:Eitrri o «
aenHrtl giRllanfo. lOrte ,
■todVoJc m aainba é lo
che debole
iBnibet<are , icitotere a di
le rambe
lambuto, add., the hi |
Gangoli, nocelDirltl che aono ap-
CiU sotto la llngw, che I no-
IMI ehlamino glandule
flaretto , Garrelu • Rirretto ,
quella pirlr e nerbo a' yU (iel-
la iiolpa della aiinba che >l con-
giunge col e>rca|inu
iargannare.iiaclacqnariii laean-
Gorgaroiio, v. p. d^ garRoiaule
GaruBIta, v. p. u.. gargoiu
Gargherìinio, che anche lerlvesl
GaryarUme, agariiriuo ; l'at-
to del Kargartaianil
Gargoiii, \. p. 11, gononute
Gavigne , le parti del collo po-
ste aolto il eeppo delle orco-
chie, e i con Bai delle miMelle
emello, qiieflU e' "
un altro in un m
**, ftp-/ maieelle ,_. __
' Genitale, agiUwlo &(^ wtwMV «-
Geslicututane ,
nesllre
GesHnalatare , i
BHttEi* didIIo ed nOetlalaiDenii
o ncunrencvnlincnlB
Gcilìrc, far j^llt, f estCKHlBrc
meiabi . .
membra , che IbIoti
eiprime 11 -cancello
(iellsre e GitlarE , rimiiOTert
■e con mcn violenia, che ... .
i lr»Tte = Gettar le membra,
vale |)iiiarìe;£:D Steno cltesr~
(tiare a Lnrre=K neutr. pai
linclanl, aTTentanl. correr e
Impotn ad nna cosa qua^l pi
cÌ^liui'laTl<l=Pcr Toraltire
Ghiùida.fier In calremiu del me
bro virlln, lava
GhlniidK, Icfr^lernienle , sran
meniti ridere, e II più apei
br boceiilB rlrlere per iBchcr
GbiKitAla, riM beffarda, e 13
quasi per laeherno, - -'-'
G^na*
Ghlgnamare , xtilKn'i^
sconcio, rW«re »ioo4er»Uiw.iiW ■■..™>i»„i, .ui.ui-rr
r.IiÌK„o. l'atto .U eW8'*«-'««n^^Xl»''6iX-
«ola. noioso, avido 4» v\A^^ '■
G blotlnne^titia"
da Rblatlone
GhlDtlDrnla, a:
:fl
^iaclmenw, il niicercsPcp ■
GiDanle .
Ginoechlo, la pìeK*hin
■ "— - -'ìocrlilOll.«»i.* '
falla In alro. Dare
BOlta , illciauiu ptr
quanto nltania
Glnivoltare, andare (t
irarre lungi una pMra ai
Sili. Mand.ir uhi. vali f— -
lIuKBnlc. K lìluinte
UOMO
I molle e soffice ,
i821
inco, che in più
mali si trova
>o che nuca, zac-
del capo che cuo-
voce contadinesca
V. b. e plebea
ilnanzi del corpo
; il petto, per la
cibo allo stomaco
ssa del gomito, o
gomito
nato coll'O stret-
itura del braccio
fuori
[>er lo corpo
t per Io corpo
ella gola, strozza
ola
Ingorgia e beve
te
, l'atto del gof-
fi gorgoglia
andar fuora quel
so, che si fa nel-
irizzandosi, o la-
niera che si senta
listinguersi le pa-
ci sentim. neutr.
leutr. pass, s* a-
ìgliare il corpo,
i^r intestini, o per
ra cagione, romo-
[orgoglìamento, il
orgoglio coll'ac-
lultima. Frequen-
)glio in signif. di
L che gorgozzole
i, esofiigo, ed an-
preso pel princi*
B arteria
tu comunemente
tgeaast delie due
che mettono in
9d U ano
Gozzo, per gola=Per enfiamento-
di gola a guisa di colombo o
di pollo
Grandicello, per lo più dicesi di
persona giovane eli' é sul cre-
• scere
Grattare , stropicciare , e fregar
la pelle colle unghie per trarne
il pizzicore. SI adopera anche
nel neutr. e nel neutr. pass.
=Uìrattarsi la pancia, per me-
taf., vale starsi in ozio
Grembo, quella parte del corpo
umano, aal bellico quasi inflno
al ginocchio, in quanto o piega-
ta o sedendo ella è acconcia a
ricevere checchessìa
Gremìo, grembo
Grigio, si dice di chi comincia a
incanutire
Grimo, aggiunto che si dà a vec-
chio, grinzo
Grosso, aggiunto a voce, tale gra-
ve, contrario d'acuto=Aggiunto
a sangue, linfa, orina ecc. , va>
le tenace . non iscorrente=:Ag-
glunto a dito, vale il primo os-
sia il pollice
Grugno, per traslato dal ceffo
del porco, sì dice anche del vi-
so, muso=rPer un certo arric-
ciamento di viso cagionato dal
sentire cose che non piacciano
Guancia, gota, e dicesi delle per-
sone e delle bestie
Guardamento, il guardare, sguar-
do
Guardante., che guarda
Guardare, drizzare la vista verso
i' oggetto
Guardatura, Patto e il modo col
quale si guarda
Guarigione , il goarhre, sanità ri-
cuperata
Guarimento, guarigione
Guarire, restituire V% %«rà\k'=.\^
•IgniL neutr. t\co\wi« \^ «i»
niùk
Guatare, guardare
GuataUum, gaardatser^*
che gn.rirr=ln «IgnlC neu
vile riciitwrare- In «aniU— 1
salvarli, nior del spn su della
emiare , apprendere o dlscer
li.TO,sprlinentD
di bocca che
spalancamenlo di
lell' spi
nel di)
del
uste.
e II -"-'
eolie ÌB||rbiie kib*
-darle fuorB. aiecaioe aoeade
boiOre. perde
malo , la narle e
olio alla cintura
Impolmonila. v. p. d_ al dMt ti
mn che slibia U colar dfHi i
camp che tenda al (Ulto,
Kionata da InOiilime latanM,
come li vede nril' idropMI , M
in altri InTelli di tlmU iwMir
Impolpare, in gra iure « lagna»
re, prender pal|ia « OSTM, ^
gural., prender foni « kin|»
Impube e linpnbera, tèa aN(
ancor giunlo alla puberi!
Impugnare, striniter col palaai'
propria manie al dl«e ii umr
In^re " /narcir le r;jl.^.i '
dice del solleiar '.r- r'-''i-— ''
InartiMlare, ggi^' ,
Incalvare e Incalvici nnl^..i
venir ealvo
na della' fola ; traniiulHe C
Incanlucciare, nmlf'.^ww.i^*' j?
ai in un eanta, in un uaNaiik L^
in un angolo . per nwi (WH ^
Incanutì mento, lo incanaUt, >^
IncanuHre, ntulr^ ditralr eia* r-
to,imblancu%llpehiB<Un>» ^
Incarnilo, nitd. , incailraN adi ^
carnea Per rìnpdrata, «R- J
ilarBj plegnndo involan
■pare, pane II pitdt i..
D persuoKrlii in ilcuu cosa
cammlnsre. Intoppare
■pò, lo inGiimpare
ola in yittmt, perche ivi le
na quando erano graiidc
aM. nacque poi il veri
Ijrnara per InKratidare
re, Big. di rlenle, E iiixi
iwdll tir UTMpettu, Il cui u
le d'inrìdere il cibo
ruuenlo, Io niconlrpriì, i
lamenlo
rare, riscontrare, ablisue
imiuinBDdo con GiUuciiess
HirainentD, lo incorporar
«rare, prender ourpa,'
li di eotfo
■orulone, Incorporsnienl
aro, r Incorporare
•, «opra Olili
re e loeliriu-
'lare e loeliriare, Inni'librìa-
B lonebrlirc, inibriacare e
is aneM in ilfiuit niuir. e
e Inebriato, Inncbbrla-
Inedìa, islinei
mangiare e
'eX'^mlnil
raglie o bai
i'i
re anirappandoai
mi piedi, e parH-
I kIì alberi, le ntu-
ulr.piat. , i
— quu'ì eonie
i raviollo un faiDllo
Infirmala, pei' nieinbriilo, digratt-
Ingugiiardlre, divenir gagliarda
InKaglkirdita, divenuin nwtianlD
Ingeneranitnlo, lo ingenerare
Ingeneralore, neri, tnaioh., che
genera
igeneraiioii
loghiailioiCBio, lo IngUolUre
InEiiioltire, ingoiare, splgnere U
bvceone gin del gorgunule
InghloUilare , trirb. match., ci»
'nghlolK
|!l noceti lare, neiitr.poM., poni
tn (erra colle glouccbia per sam-
Inginoccbitilone, l' inginocchiare!
Iniinoechione e laginaechlonl,col-
ingiovanire, divenir giovane, rln-
Iniìaliire, inghiottire tenia nati
ii|{or«are , liigargiarc. Ingoiare
rni-ollare
ugoiian, Diellerc o mandar tu
j#L<lcai|io In cui il
kwicura iip<vpsIo
inula bocca, —
Mdnlli (Il DI
, BglllU
I- LcTiral, uscire'iial lellosPcr pir-
Ursi
htvatore. Buon Uoalori , uomo
che II tita dal lettu la owitlna
per leniplialDia
Libare, (uttsre leagermcnlei e
LlneBmenlD. Liiieanitnti, fallcue
Linealura, llneameatl, faUcue
LluEua, DH-mbra eh' i nella bocca
dell' «aiiiMle , deaUoito prlitd-
palmenle alla ranoazione della
Yoee e del parlare
LIdkubccìuIo, cbe parla aaui
Lacuiì«ne, loquela, favella
LLiiDb«j [Urie ni ' ■■- —
l'arnione apparlenenK olla
M leccare
|(Ba, leccarda, pi-
be, acroceoDe '
, bvella, la bcolU di h-
Lo^^co, ijucgU che per auanalnra
dEippresso, e guardando rlilrln-
'" e aggrolta le clgUa, cbe ta-
ti luici
1, 0 il vedere
, ,.. Kchlo^Pep villa
nbf graude di alafaira
MEieTtlà , apppr^Did e oen^aoia,
■ti leco vencraikine r ta-
Hacalevole, che ha In ti maeiU
Haolc
1, Iona di
nella falka
" , plgriiia, agla
mK
Ikl^uida , per anb^iuV:
del corpo det
r perischtrao, e perfnMire J's-
■ onestai Cu uiatu a Bignmcai'e
Il menibro virile
XalgrnkMD e Hiila|tr»1<»ai poco
Nalntnarè, [>sifefg\
Ma^HilMa, alla del vallo,
si es]irBne natiinlmeril
MaiunH, maFDuirlla, poppi
Hammella, lu «trsio che poppa
MamnicHD, bambluo, 5um:1uI]<^ gio-
MòiKAno, auit, che adopera nalu-
camblo della destra
«aneggiamenlg, il nianegEÌare
Maneiigianle, che niaiK|;gi'
ManegRir-
Uangliuile, insnglniore
HtvìHttt .ittit. , Tati
gl8re=Con siilo, deal
=:PlgHarU oilM), L _
n Ball cito silo slomaca
Bangi! '
Hangintarf , che nang
Mangione, che mangi!
Harclure. yarVicaV !
UOMO
1827
scremento del cibo, sce-
per concozione e dige-
che si depone pel culo
, il mangiare che si fa
lesinare e la cena
se, il mangiare tra il de-
e la cena
re, porsi o stare all' orn-
ile ore calde del mezzo-
=:Per dormire di mezzo-
versare il vino , o altri
nel bicchiere per dar a
»i, congiuni;ersi carnai-
onunziato coU'E stretto,
sterco, che in una volta
n animale , e per lo pid
» ed il bue
0, parte anteriore della
•ba , che lia la barba sol
;là. di mezza barba
di mezzana età
ediocre, di mezzana gran-
come mezza statura
nome del minor dito, si
de come della mano
ino, magrino
:o, il mirare
Issarne nte guardare
, verb, maschi che mira
1, materia slmile ai mocci
p lasciarsi.cadere i mocci
M), smoccicare
escremento che esce dal
aggiunto del terz' ordine
in, che anco diconsi ma-
l , V uffizio dei quali è di
il cibo a guisa di mota
si anche in forza di sust,
ino
, parte carnosa che age-
ite cede al tatto
)y moncherino
p moncherino
, salire ad alto
Susi» l'atto del montare
Mordere, stringer co' denti
Mordimento, il mordere
Morditura, morsura, morso
Morsecchiare, dim. di mordere
Morsecchiatura , il morsecchiare ,
e il segno che lascia il morso,
che pid comun. si dice morsi-
catura
Horseggiare, frequentativo di mor-
dere
Morsicare, morsecchiare
Morso, sust., il mordere=Per la
narte ferita col morso=Per quel-
la quantità di cibo che si spic-
ca m una volta condenti
Morsura, morso, il mordere
Mortale, uomo o donna
Moscione, per ischerzo si dice ad
un gran bevitore
Mostacchio, basetta arricciata
Mostaccino , voce vezzeggiativa
diin, di mostaccio, visetto
Mostaccio, ceffo, muso = Per mo-
stacchio
Mostacciuzzo , dim, di mostaccio,
visetto
Moto, il trasferirsi da un termine
verso l'altro
Movente, che muove—Per agile
Movenza, movimento, molo
Movere. V. Muovere
Movimento, moto, commozione
Mulazzo, dicesi di chi é generato
da un europeo e da una mora,
o da un moro e da una donna
bianca, il colore del quale par-
tecipa del nero e del bianco
Mulo, uomo nato di non legittimo
matrimonio, bastardo
Multilustre, che ha molti lustri,
annoso
Muoversi, darsi moto, pigliar moto
Musetto, dim. di muso
Musino, dim, di muso
Muso , dicesi al viso dell' «omo ,
ma per {scherno, o iter ischerio
Mustacchi, basette
Mustacchino. F. Basettino
Mustacchionl , accr. di mostaoohi
Mutolo, per coetOy tacito, che «ml
,^^-j
a. liquore e sereni ento!o, W-
rdue canali rarinbranosl, deL'
«, nisndsr taari l'orina,
g Oiinals, voce meno bassa che pi-
sciala, di cui è il linnniaiD
I- Orlre, nascere
- Orma, Impressione che in andan-
■'- si fa col piede, pedata
nssatura, ordine e componimenla
delle ossa
Osso, parte aolidlstlma del corpo
dell'animale, bianca e priva di
nssiila, che ha nu^Per Fdrnilo
di in-andl ossa
l'odorare Otre e Otro-Jlon/iar l'otre, fi-
re , Inai- lautamente , àr tempone , goi-
lovld Ilare
Pll:(:H[lnK^Tl>, il pacchiare
Pacchiare, v. b„ mangiare In con-
versailonc =1 SI dice anche del
mangiare con Ingordi ((la
Paoclilanr, che pacchia, ghiottone
i volf . qiiell
maaticnre da ambedue 1 ìall s
PalpniDcnlo, il palpore, taslegila-
Bue opc- Palpare, toccare, brancicare
Palpebra, la pelle che cuopre l'oc-
■e quelle, Palpebro, v. a., ^VytbT«
lelllno in Palpegnwrc, br»MM.»re
P alpe legista. loMstn
1
►
OOflO
1888
pò 0 le membra
izioni ; è propria
ersone veloci, ed
lila tardità o pi-
ontezxa
, apparecohiato,
loto
onuniiare
, il prononsiare
ronunciare, usasi
offerire e secdpir
: PronoDCiatore ,
die proniinaia
i PronuDciazioiie,
£u* brindisi, beve-
d' aicuno
rosperoso
BStezza , 0 buona
i corpo
)usto 9 ben dispo-
iocbinarsi, lo ab-
ra
itr, pasSji disten-
B, il ciie fa chi de-
a sedere con dis-
ia e aprendo le
ntorcendosi spal-
matura
'ant Pubertade e
li nella quale l' uo-
aa divengono atti
ne, e nella qiule
imi peli nei pube
Ito delle parti ver-
a delia gcnerazio-
i e de' vasi che a
inaooo=l*ud!tfnd0,
Te parti vergo-
po umano
sia
lerile, fanciullexza
» serrata
litezza, nettezza=
I, squisitezza, bei-
Pulito e Polito, netto, senza mac-
chia, contrario di sporco = Per
lìscio=Per leggiadro, bello
Pulizia, pulitezza, contrario di
sporcala
Pimiila, quella parte per la quale
roocnio vede e discerné, Inoe
dell'occhio
Quatto^ ehinato e basso, per ne-
larai o naseondersi eli' aitnd
vista
Quattro. Andare inguattroy vale
andare carpooi=(niattra si di-
ee aaehe per dinotare on pleool
numero di checchessia, cove
far quattro pani, mangiar
quattro bocconi, e aimill
Queto e Quieto, per fermo
Quieto e Queto, per fenao
Rabbiacciakr, al nuove abbrae-
ciaro
Raoeaotaeeiato» rIeoUo In mi ean-
tuedo
Raccennare , accennare di nuovo
e aeeennare eenpl.
Racchetare, ftr restar di piange-
re, quietare, rappacificare
Racchetarsi , restar di piangere »
di lagnarsi, o simili
Raccogliere e Raccorre. Racco-
glier lo spirito 0 V aìitOy vaie
rifiatare, respirare = £aceorre
gli spinti, r alito, o simili, fi-
gurata vogliono riaversi, ritor-
nare in forze, in buono stalo e
simili
Raccogliersi, rifuggire, riooverar-
si, ripararsi =Per avvieÌBarrt=
Per riporai a sedere eon digni-
tà e coropostezia
Raccosciarsi, accosciarsi
Raeeulare, v. l., ritornarti Indio»
tro, rinculare
Raddimandare, raddonandar» -
Raddormentarsi, ripigliar II tonno
Radice, o Radica, delle noghie, del
denti, de' capelli, degHoreeeM
ec La parte intenore dello wmt
ghie, de' dncAìk, àit?«m^
Raffaiionwcii» lAMtviMk* :
cun altra Beftna1c=DiKSl anche
del rlconoicere a <|U alche negna-
Ic. a veder mefllo qualilvoilia
ohWetlB
minargli e corrergli dieiro
RanKliiiiBeral, conjiiiitnersi, unirsi
=P. detto anche ilei rammargl-
nare a laldare delle ferite e
RaRlrlcchlamenla , 11 raggric-
RiKUricchlare , ranniccblBre , li-
atrlngenl In té ateaaa, come b
■mbra a per fiiidiio
I per
Raggricciare, raBirlechlare
■ RaKRrìnnmcnlo irraeRrinai-
Raegrlniare, lar grinze, riempier
Baggrollare, dlcesi nel ilgnlf.
tener le ciglia a modo di (
ala gra*e e pensoso
Raggrupparsi, torce i-si
Haggruiuni , rannicchiarsi
lUigrniiDlarBl, aggrapparsi, n
nientaiaral
HagKUardamenlo, il ragKuarda
RaggdBrdante, che raggiiarda
Ragguardare. allenlamenlc, min
- iiatintamenle gui
, ohe guarda valesllerl i
lanimarglBare, ricongiungere in-
sieme le parli disgiunte per fc-
rile e tagli nei corpi degli t*
■Dche nel unitn
'. degli a
Rompica
pe e eo>plcull : per ■hnlKL «A
ce anche deilU twinlnL fl W
In algnlC ittutr. e netUr.f^-
annicchlaral , radiarti, r«Mt»~
chlDrai, o reatrjnjeni mt*li
un gruppo ■ guisa *■ -'-'^
nappiallBrai, — '-"-
Rappiccare il
RapplàllBrai, tpplaltaral
" — lecere il lanna, «i
Ilare, accostarsi tfl
anta alfa cosa, che quasi ti
UOMO
i«35
cesi andar ratio,
* cercando in qaa
aggomitolarti, ran-
to, per ooei4»are
j
nnicclilarBi, raoeo-
Uern In yia
igurare, rleonosee-
, o al Tito
premier vita o lA-
{girarsi, andare er-
te Z di suono dol-
«lOy ripulito^ anl-
ihkme
ir fìMirl per boeca
I «mori cKe sono
»
•feria die si man-
reoere
ire, adaflare=:Per
contrario
nato in vita
«render refezione ,
elle cosa pel neces*
amento
ifeslone, ristoro
iflciare. ricreare,
spezialmente col
storarsi, reerearsi
infresearsi legger-
, rinfrescamento, il
enerare di nuovo
, il regenerare , Il
movo
reiassazione
BJIassarenTalora è
intera latina per ri-
itaneliezia
= Nel numero del
■salo tnnto
nel genere maschile, quanto nel
femminile , onde dicesi egual-
mente I reni e le reni , e nel
femminile anche ie rene=zDar
le reni, vale fuggire
Repere , andar earpone , serpeg-
giare, strlselarsi
Reqote, riposo, po^amentik eessa-
-mento da ftitMie,. travagli e noie
Respiramento, il respirare, respi-
razione
Respirante, die respira
Respirare, si diee propr. ddr at-
trarre dw liimio gli animali l'a-
ria estema, introducendola nei
polmoni, e luori di essi eon mo-
to contrario rliBandandola=:VI-
Tere=Per ricrearti, prender ri-
storo, eestare akpianb dalle fi-
tidiesrPer Isjlatare
Respiratone , il respirare = P^
rifMMo, requie, riereamento
Respiro, il respn*are=:Per pausa,
riposo
Resndare, sodare
Resnpino, dw giaee sulla schiena
eoi ventre in su
Reticenza, il tacere, silenzio
Retina, pannicolo nervoso, che è
quasi a foggia di rete, e die cir-
conda l'umore vitreo dell'occhio
Retrandante ^ andare indietro , o
che torna indietro
Retroandare , andare indietro •
piuttosto nr tornare Indietro
Retrocedere, ritirarsi, tornare in-
dietro
Retrocedimenio, Il retrocedere
Retrocessione, retroeedlflMnlo
Retrogradare, tornare addietro
Retrogradazione, U retrogradare,
essere retrogrado
Rettare, repere, andar eoUn pan-
cia per terra
Riaccompagnare 9 'ti dine
invece di raccompagnare
Riaccostarsi , ^nnovaoNaia
starsi
RiaddowmAHt^ « <à
mndiM
Hliddormentara, addarinenlBn
Riuooltsre, neoltiire di niiov
Riaversi, [ngliar tigorc^SfaD
il fiato, o simili, vagliano rlHa-
lsre,TÌDv«rire da alcun deliqui!)
o iRurrimcnta, e llKurat. ripren-
dere vigore, nalelBDl, rip
eoiDinolir b parlare, conlii
In ylgore = Per far rìse mare ,
tornare ne'aensi
lUavvialnaral , lo slesso che
Rlbaoiare, baciar di nuoto
Hibeocare , ri[4gllt>re e reiterar
le cme delU:, che anche pli
Riccio, capelli crespi e Inanellali
^^dtL, rledilo, crespa
Biccloliita, ptocola doeca di capel-
li arricciala arllAcloMmente
Ricciuto, (respo e inanellala, ed
è proprio de" capelli = Si -"—
anche di clil ha i capelli rie
AicHiare, (èrnural, non venir pia
Rldoncare, di ni
Icresre e Ricrearsi, dire, (iita-
dere alteagiamenlD, contivi» • >,'
rhiMra alle fatiche diinlt,t(k y
slenti e alle pene palile
Rhireationcella , don. di r
Rigirt, di nuora aire
Biginanu, eht rlglita. cW oaM
Rigettare, per (oMllarr. rrWi*
amento , il riguardare ,
lo, guardatura
inte, che riguarda
ire, guardar di nuovo, o
imente e con diligenza
irsi, astenersi e aversi
Ielle cose nocive alla sa-
talora per astenersi gè-
lente da checchessia
>, ti riguardare=Per vl-
lardatura
e, guarir di nuovo
e, guardar di nuovo
e, gustar di nuovo
; , propriara. straccare ,
er le forze
. Rilucere il pelo ^ si dl-
coraparire benestante,
grasso e fresco, e in buo-
»
e. restare, stare; e si usa
al neutr. e neutr. pass,
fermarsi a stare
ire, di nuovo mangiare
lare, rammarginare
are, masticar di nuovo
>lre, tornar quasi bambi-
"der il senno e il giudi-
ile
ogire» imbarbogir di nuo-
Are , figurai, stare a tu
*e, divenir più bello
lire, divenir biondo, fersi
i capelli con arte = Per
ripulire, raffazzonare
lamento, quel terrore che
I da subita paura e do-
paura
arsi, intromettersi
e, che rimira
, mirare e guardare €on
9ne=Per guardare sempl.
ire , aver nuovamente
re, rimpaurare
lare, impinguare di nuo-
igrassare
tt y prqpr. rimeUere ìà
UOMO 1837
polpa =Per rimettere la carne
assulutam. , che più conmn. di-
cesi rìncarnare
Rincagnarsi, atteggiare il volto a
guisa del ceffo del cane che rin-
ghia
Rincagnato, ricagnato
Rincantucciarsi, ritirarsi ne' canti,
nascondersi
Rincantucciato, nascoso in un can-
tuccio
Rincarriare, di nuovo incarnare,
Imjìolpare
Rincavallarsi, rimettersi in arne-
se 0 in buon sesto
Rinciampare, di nuovo inciampare
Rincontrare, incontrare
Rincontrarsi, abbattersi
Rincontro, il rincontrare
Rincorrere, correre dietro
Rincorsa, quel dare indietro, che
altri fa per sattare o lanciarsi
con maggior impeto e legge-
rezza
Rinculare, arrestarsi, farsi o ti-
rarsi Indietro senza voltarsi ==
Respignere indietro
Rindirizzarsi, indirizzarsi di nuo-
vo
Rinfantucciare, rimbambire
Rinforzamento, rinforzata, accre-
scimento di forze
Rinforzarsi, riprender forza e vi-
gore
Rinfrancamento , il rinfrancare,
rinvigorimento
Rinfrancare, rinvigorire
Rinfrancarsi, rifarsi de' danni sof-
ferti
Rinfrescamento , ricreamento, ri-
storo
Rinfrescarsi, divenir frescorzPer
ricrearsi, ristorarsi
Rinfrignato, agg. di viso rugoso,
che anche dicesi infrigno
Rinfranzire , per metaf., il rasset-
tarsi e azzimarsi che ftiDnc le
donne = Talvolta , vale sempl.
rassettarsi alquanto, td&CKitV
che degli uomìiA
RingiallardameiiKi, rinvluoriiueii
db o ligure
HùigBlUiuanl. nisalrirc una cci
vlmfnS , ■ guìM cbe tilara I
R1n)i>U<nialBre, rìniBlliuurc
KingiUdiiLre, ringallinure
Blnahioltire , inEhiollir di niio«
Rlngioire, rallegrarsi, dlteiur gli
Rlnglotanlre e Rlnglovenlrc , r
Khufavtanre, dlienir di nnot
elo>^a1«, ringloìre
Ilin<!lr«rc, tarare aUDri», rito
Kni comoduncnte
jr«s»sr«, di nuo™ ingrassare
lUnsanlrc, rlavcral, ricuperai la
filalo 11 dice aii- .
■epollo, giacer
RÌMOMM, ripoio
Riponila qi^elii, eh' o in n;->,
o che ha avuln riiHHo
Riposalore, goIuI che ri(«a,tt
prende ripolu
Riposo, Il riposare, qriltti
Rlununento, guirimeiu». |V
gione
■e, render »*no = P«r»
■*rc la uniU
ano, rìdXorr, coivi cM rtt
Binveiiirc, rtcupcrare ijlt spiri
Per maravigliarsi, stordire, I
RInverUre, dare sddietru, riiu
SlnviKDrimeiilo, Il rinvigorire
KlnvlÌDrìre,ripreailerilgi>re,rii
Rivivere, tornire a vita
Riusa Brvare, ossernr di niuno
Riparlare, parlare di iiuuvu
Ripassala, il ripassare per un lit
Bipasiegglare , passeggiare i
Riplannere e Rjplangere, di niM»
lEntu, il riposare, ripos
le, ihe rlpua*
;,*««., ri|K)so=iiiii
Bipoiartl , bcDCM \i
■■■^ivMimEpiu, u riposa
Bipugante, ihe rlpui*
Klptuire^ tuli. ,j-\\mo=SìuBia
e parlicolarmenle oa Mk
aisbadigliare, sbadigliar « a«N
RlthircTure, iblrclarc d na«
Rlacaldarsl, racqiUtUre a |)»
Rischiararli, rassereiuni tal*
ior^Ritchlararr il «w aaM
della voce, e vak illf air M»
ra; cimlriria il' allacni*
lllaeliiariral, laateuv cMtiNl»
Rìscoalrare, Incun Iran. Miai*
al In ciò cbe tiene dalla IMI
leito. il rUguardare
te 9 eoe risguarda
5, riguardare
tre, verb, match., che
I rifgnardare, riguardo
HWfMietà eatrinaeca a
iparteaeote all' iiobip
Yokmtario della boeea
Of cagionato da oUMet-
piaeeiiMu Nel plurale
«a^ ma ai trova anche
r booea ridente poeti-
Per tteta£ detto degH
riMeati amore ed- al-
sletalìiricaBfk per ai-
fetta, gioia=Ii«o soT'
•pelle di coiirulaioQc,
•M daifona parte e
i mweoli deUe lab-
I chlMMta perdié so-
'efètlOy elle produce
ihe Maee in Sardegna.
m, binile alla cedro-
ntrae I nuueoli della
nelli ebe ne mangia-
n morire a modo di
zStìOmpiaeiarsij igu"
', tìnatcellarsi, teop-
orire, crepare delle
imili, vagliono ridere
imente, eccessi vamen-
le risa grasse, vale
loderatamente
te, che rlsomiglia
i e Rislmigiiare, ras-
e, ributtare indietro
e « lo atetso che riso-
. di nuovo sospirare
. lo ateaao che rispin-
rtapignere
npirare=Per Ìs0atare
I, respirazione
(palar di nuovo
!• aquadrar di nuovo,
li WMTO con attenzione
■uni, rimanere, sia-
1880
re, trattenersi = Per resistere,
teuer fronte
Ristata, fermata
Ristrignere il ventre, vale in-
durre stitichezza
Risudamentflu il risudare
Rlsodante, che risuda
Risttdare, di nuovo sudare
Risvegghiare, svegghiare, risve-
gliare
RisvegiiaoMnlo, il rìavegUarai
Risvegliarai, di nuovo svegliarsi;
e talora sei^pL svegliarsi
RisupUio. resopioo, chejEiace aal-
le reni rolla paiiola aur Iosa
Ritenere ih corpo, tulio. Uo-
maeo, o aimUe , e anche riie-
nere assointam cootrarii «U vo-
mitare
Ritondetto, fai modo vezzeggiati-
vo per grassetta
RitomamentOb II ritornare
Ritornante» eoe ritorna
Ritornare, di miov» tornare e ta-
lora sempL ìonMnpRUomare
il piede o iìpoMO, vale tornar
in(lletro=JIAorficir0 in sé, vale
ricuperare gli spirìtl=J!i'toma-
re sano, o simili, vale ridursi
nell' essftre primiero , diventar
come si era prima ^Rif ornare
a sèj o in se, vaie ravvedersi,
ricuperare la ragtone
Ritornata, il ritornare
Ritoroatore, verb, masek,, che ri-
torna
Ritomo, ritornata
Ritrovarsi, esaere presento
Ritta, la destri^ la mano dMtra
Ritto, adct, da rizzare, tovatf 4u,
che Sto sopra df mMmlih
Riudire, di nuovo^iw» ^^
Rivedere, di nuovo vedercsi tUo
riveggo, o betàbori^eggoU i^
simili, vagliono In precipliipy In
malora , in luogo donde mw ai
possa ritornare ì
Riveditore, colai che riveda
Riveggente, che rivada»
di MMVO
IDvhi
MaplicemenU
Rtenarf, levar su, e si ast anche
Kabuileiia, gagDardla, Ibrtnn
e, gagliardo
Kossore, prendesi talora prr vn-
gogna, 0 per indizio di esse,
■pargendoii per IovoIId di citi
sì vergogna una certi roaaeiiB
RiHIla . ohH piccolo oiso rotoD-
ilifBppnato ill'arlicD-
Ite nel venire <^^H
■EhcraevalninW • PJ
HuBtinnre , Khcraevi. -.-e, _
cesi degli uomini nei iWt^ '
blaseiare, d ifimenar ìbi^im» ^
te alcun cibo per IxKCt
Runurc, riij|uinare ,
Ruminare, ruHUtntre
Ruiaare , romoreggltrt i*t il ■ .
nell'antan In domenda ^
Russo, il russare „ '
HullcBruI, piammente e CM» '
™ muoverai e dlmentnl ^^ ■*
Ruttare, mandar fWirt vtrkM
CB il renio che « iwQoillfl
Rullalore, perA.moji "
Htilto, vtnta, cbed
si manda fuori un
SnbliDlina. Abr lo Jt
ceti di cbl aapclta
bllii dopo la nMU
■atuilu per poter
ne, o slmile
SatttB, sciatlva
Salivare, render sali
della saliva. V. Sa
Salivazione, l' salone
Hai ma, spoglia
ȓai labe Ilare, lare spenl
non mallo grandi , dK
diceai iiliarellore - -^
SilIacchiDne , unta
tacchione, dot
Sai tante, che mIU
Saltare, levarsi a
da terra, ricadi
sleiso, 0 gettandoti tH
una parte all'altra — ■
re lo spailo di »-
per lrapaisar« , '
trapassare da un
Irò con gran prettnu
Sgltellare, laltarp ipeuaiM
a piceoli salti
Sallellone e fiallellonl, ■ •
SaUerellinte, ehe nllrrella
ire , rlunare , (juarire — Par
DO, render sanità
■zinne, guarigione, giiar)in«n-
[uaccio f pegg- di sancue =
,ngve di pessinia qualità
[ue, queiriuDor vermiglio che
orre nelle tene e nelle ar-
pie dEglI «njinill, e dagli an-
ibl fu lalura usato In genere
iDjnlnlnePer 1' emiuloDe ca-
f^ del sangue
HiIgDO, adii, di sangue-Vate
'■*•'■ GBc iblionda di sangue
cuslìtuiione d' corpo len-
_ ilore, e aenia Inipedinien>
,^* operMlone = In tanica ,
1ÌB nel teaipD della lanlu
nto, per BUuiUl-i che ha gro^
feì h. .,.«», ...U ■.1.1-
lsX*ier- pia laiio chi ptict,
B0 eoa" una lasca, o BioitO,
)i«e di chi gode sanità perte Ila
irare, ossaporare, aBsagglare
ire, senuiione che pruducono
Da iingiia le cose che si gu-
<l*a=VcT guilD
tnJcoi agg. •Il riso, spezie di
Inùaìuoe che conlrae dall'u-
e dall' allra parh; i muscoli
He labbra
- ,11 talollarsl = Per
.Saiievoleiu, s
1«il
Shadocchlire, aprir la bocca icom-
poatanieale
Sbadii II Binenlu e Sbavlgliamento,
la sbadigliare
ladlgllanle e Sbavielianle , che
shadialii
■■.ilLn, ■ sbavigllare, aprir
>glleiido il Salo,
uodolof.iiira;e(f
I
i
salolUIa, Baiia::Per luelaT.
,ttco, ìtibatidilo
ritti lo ■tesso che sazietà
fo, Mtolh)
iblliU, iBXlevoletia
UMIl><^ U saziare
ve, HKMIa&re luterameule ,
A Jlce per lo più dell' appe-
t o del MMl
!U , intero tuddislBGliuenlo,
i usa prapr. parlando dell'sj^
SbHdlRÌìar
rincrescimento edanegghii
ihadiglio e BbaTiglto, l' allo i
sbaSigliape
ibaleslrato. Occhi ibaltitr
ballare, lalbrc, law^arsi
barrare, ìargainenle aprire, che
anche diceil spalanca re=JSar-
bocca per oiangiare, die anche
al dice tbattere il dente
Sballerai, agitarsi, o cooiinuoYcp.
— .entemenle per |nsslone
j, 0 per dolore di
Ilo, lo Bbaltere, |
lo sbaltere, pcrooti-
a, bainsioenlQ &\\ivi«
iba ligi lamento. V.SlAdkc^winetA
' -iglianle, V. SliadilWftVe
Sbevuiart, bere speato, ma m
in gna qnantlU per tdIU
Sbecare, coiBuniare beienda,
sìrtbtvuiào
Sbielolm, tmbictollrii , inlenerir-
Sblrciarr , néctaiudere gli bccl
per vedere Mn piil faclUU '
cose idlnute, proliTla di clii I
Sbacconcf Ilare , mEngiar legKer-
Sboilarsi , Kuarirni dalle bolle
puilole dei mal Irancese a a\t
Sbombardare, per niellili, Uror
SboinbeLlare , bonibeltare j sbe-
SbMzacchiref uscir del tìiicr
Sbruffare, spruzzar colla bo
SI dice anche dello spruizii
le neri
SbulTanle, che stiuffa
Sbuffare, tuil., lo abufiare , s<
■Dento, fremito
Seicaiuiuenlo, lo acaeaziar
UOBO, in pi
:hi luoghi
n trailo e in un
k
8c»lcare, voce {noti \
re, calpestare
ScolpiccfaiMirto, \o
Scalpitare, pestare, e ttUMMl
piedi in andando
Sculpidn, scalpllinento
Scamoiare , v. a. , Ingglr
iiatflr.|iait., vaie
scustamenle e ali* jru||tU
Scapigliare, aooDipigllare <ea(A
Schietto, vono »
ica\^w,\ait
membri legcinlrc ed ««(Il ^ .
irarìo di albedaU. trinni» *
D raualDClg , che iikIm *^ ! '
nci)ialnitnle si
v:,cr.
merda, e talora avti- «ranuc «
mola <]' andar (lei corpo, noa 1
poter ritenere
Sconeicatore e SooncacadoK
\ maich^ che laonEtca
mare, finire qustcbe cota dwb-
Scontrata, Incanirli, Ecantro
Scorcio, tutu, politura, o i
0 dine atnvBUDle
•t Scorengiare, Urar coreigie
- Scorgere, vedere, dlsceriier
Scoroegglare , tlnr per lai
cornatelli, icuotendo 11 a
1- Sf,orpacclaU, oorpacciala
0 Scorpare, manHiv bene, e
uà. nla
craah) , onde 1
donai ì capelli
cipeJll, e li u»
Scroscio, dlceil icroicio di' rfig,
a riso iinoderato, atre^toait
r. pan-, sdornien-
■uccloluuenlo , 1q idrucdolire
rdctìolare, scorrtre, e si dice
ropr. del piede, qosndo, posto
onrs coM lubrlCB, scorre stnn
JWgno
ruccloh), tuli., l'alto dello sdruc-
ruccioloio, che sdrucciola, b-
cco'iutl. . Murare a stcco di
«si in Ischeno , del nivngfar-
cedere , ritranl , tirarsi fa lU-
pparlej appartarsi
ìcr tecmo, e simili, vale sea-
-icare per le parti del sedere
dentarlo, si dice pnqir. cita
letlinEarfa, di cbl slede molto,
; poco l'adopera negli eaercl-
Sll del corpo
aere, vtrb. , riposarsi, posandii
e nsticbe in qualche casa=Per
irinpl. stare, dlnio
soiiocato ^ Pòrsi a . _
Sural, Tale prender qnlelcrJ'e-
ire a meiita,yUe stare a la-
Per colo 0 oaliche'
dllot^:, colui che siede
Jalignu, di eonplessloae adusti,
mn Btio Bd Ingrossate
[genie, che siede, Ktìentó
>, che si forma ne' lei
I generiEione del trla
Stmlmembruioso , iftìamlaM
:twko, Bsilunto dila • ■ «i:
uc muscoL della rf^'
Srmispliuto, ano de'„
la scapoli, e propr.
alu sa il torace
Scodnomo. meno ir^
e le imiireistonl rte'iensi
■alfero , aRtiiunlo degli oriiani
Ninlstri dt' semi , e >in)[iilar-
e de'nt- '
ir proprio del
— '--, che diiuiiKui
_, . =0\CCI\ enei"
.flrffl e te p»rli vereodnoie,
jM'^^io, Ri deLla ièmmlnv
peli Co t ddfderìo di bere
*■ «* I Itti, affogar di le-
'«>« a I , lignìBc^ BveiT
2^r«*i) desUtrhi o biio-
'^v, pmmécah diuicdJu- '
Sramnre, disfamare. Irar la fai
satotrare, saltare, e «1 lui
algnlf. ntt. e nfoCr. pan.
-rncnalo, Baloiiita
SfanHBre , In algnlf. att. e iieu
-ninar per lo rango, Irap
. . . icalpltando II fenco
SfelalD, T. a., trafelato
SlIaUmcnla, lo aflaUre
.Sflalare, ntutr. naia^ perdere H
chlo gridare-l^d ad., per ntnn-
dar soFIId, sofRare
Sllnlcre, niitscolo che chiude l'ano
atl'eslremlM dell' Inlesllno Tel-
lo, acciocché non eicanolB fcc-
ce. Lo Bleiso illnlere ha anche
Ih vescica per ritener l'orina
Sfognare, ngurst. per niicere
Sgambare, menar le gambe, cao-
iaÌnardirreltB=lnsÌ|;nlCneutr.
paMi., aOaHeare e stancare mib'
alo, pei- (iig^, correre nel.
I andar via, darìa a gambe
Sgambato , ipotx. >l dice di cht
ila alracco per soverchio cam-
Sgambettare, dimenar le gambe,
gambettare
- ■— *■ sÉoiar dalli ri-
gliono ri
SgaDgaielamento, lo igangaidare
Sgangaseiare , rider al Ibrle, che
anali la ganaaela si ifónl
Sghlgnapapiwle, V. b., rldone, dhe
ride sgangherataraenle
Sghlgnaiiamento, lo aghlgnanare
Sghignaxiare, ridere con Istreplto
SgUipiauata, ghignala, aghignai-
SgUgnauh), aghignaiiata
Sghigno, glriiinD
3 , !u sgiurdarc ,
ire, OHuraL. per i
I «InpRlrP alla pre...
D9Chì(C:Per Uschìats
:Sicre, perle acquosa
quegli tUDori posienu tiicUmCD-
:acbe >ii
Si^ntio , tacilurnità, lo «lar che-
to, 11 non pflrlsre=sl|tnlGca pu-
re Il pariar soHo vocKPer '-
Stleniioio, Itciturno, che parla
S1^^ V. L, Ucere, sUr cbe
Slllibart, slllabicare, pnlérli
mie, pranuBilBre
SlIUliicire, sillabare
Slmitt, alhl«coliitura del naa
Stnclpllo, liiwipDl, l'anteriare par-
te del capo sopt» \a ftut"
Slnctput, BMpiU
Sinislrn, iu»t., laann, 0¥
Smorire, dhniitc n
Snortlre, divenire il
SonirUlo, loHn-lD, wllldt ' _
Smorta, di color di nvrMy^
loro, utìt
«Mere 1] ■nntrt ptr Umi"'*
eh- 1 tatuo
vomo IgiT
[alura dtUe giun-
glo, con voce lorumeìsa, o baau
te., con lobriellk
lini. Sobrletade e
Sommesso, .u,t., la Ic^Kheua
trtiti t niKlera-
, sci noBgion e
?5'd8!'%"«r!ot'?.?^o'^?
iiee ancora della
Il, vale plans, umile
1 cose appetibili
Soimscchlare, durai Icchlare, dor-
t.'^^inU)' Sbe
migllare, sonnecchiare
Sonnacchlotil, ouu, fra il sonno
ianiare solto voce
aggravali dal sonno *
ornare
« 1' aria violenle-
mire
SoAneferare e Soonirerare, aon-
ffonneg giare, sonnllerare
ìttT^U^, M-
CioSiar4i it na.
«ellino diti' oro . ai dice del
K> tZi 1 looccl
sonno che si dorme lUll' aurora
Sonnello, sonnellino
rtegno di ridere:
firincipio di sonno, addormcnla-
MgghiKnare
Sonfdftrante , che sonnifera, son-
nac<;hloso
rSoo occhio .oc-
,
IPtna
SonalglioBO. V. Sortnoglloso
«ni
sterne per legamento del tenao
EtiimcA., cheio-
Kw'gli anlmaU? rijljw^.
quiete , sopore ec. = Morir dì
Mimo, 0 calcar ditoimo, n-
Mr grlnaa, ruga
fiittnoii del tarso
éotailn=Si-hiaceiarc un ron-
fio, vale fare un sonno, dormi-
pM4ar da sj lolo,
re un sonno; modo Lasso
[Ut dell' uoiDD nel-
^Itailone
•, risturato
« (1 digiuno, va-
.IDMKlu-e dopo il
tre il oemrt.itr
SonnDlenxa, inlenu aggravamen-
to di «onno, simllc^l lelarfo.
son'!,rrr...''U''rs£«o .,
nini che ha il be-
Ipo; contrarlo di
sopito, ger^^eu. vaie ..,^111
ivani coiin fuga, dio-
ch« Bl rllcc 11 fii dilli rene
'.- Spinale. Spinale mldolln , diteli
quello aoilanu, che il parie dal
cervello, e patta per latte le
vertebre del dona
» Spinga re.
inij^nalo a
e. In modo buso man-
injVéfb. inaach.,<ia- S
'quiH "e'iUla di
poca apparenta
r di sete , aver gran-
fuora 11 lUilor'
mandar fuora
oppiMta d
mento de' piedi
■eia«ì(, va--
, 0 eitlnguei
Spirita, d
Perlo
Sp'iro??.!
, Ylgor naloralB=Plg)la-
npF unto, flato
"-- iaplrlto
■I prende pei
le non opera cogli al-
ccheula . ohe non en-
te nelle faccende, ma
t tealimonlD
tltear lalli,
or II parole , nle
B dliUntr
.rokXi dlp
!• del tttio degH ani- S
fdire per ■— !"'■'■' '
re non a di
(I (porlella.ueralnillLlD laeber-
ID, ai d)ce dt CU tiene (Il ocsbl
soccluusi , 0 vede da un occhio
solo
Spaleuere, fuggir con grandiiai-
r
■7WUW, aiTMWVt ai
e afflcvoliM k (
ginnta di bracci»
vale ihdiln)
ilBDienle e Hquaoque-
e, dicesi ridere squac-
enlc, cio( con «rande
iconciaiuente, colla boc-
Squederaare, rlgiurdan
Squadrare, per nctaf. v
SqualUcleua. qualità e
0 al pie.
eranijoia
alla quiete t Irawn
niroa e alle wowa
particelle bmie, o
contento o aflllto, .
0 male arialo, aver b
= Ceiaare del mol-
contrario di andar
versi=PeTiiiBr«lrti_
to; Dpposlo lU teder
ininiablle =- Acqueta
], smunlD^Per H
Squittire, ilridere Inlerrullamenle
e con voce taltlle ed acni
t liroprio de* bracchi quani
del Mtlo
abitiMUM dd
Slalenlwgine , diudattagglne. In
■ Slancaraenlo, lo stancare
Glanoire, straccare, e si u
che al neutr. patt-, \^uw
t loTB colle \>>I™V^^' ^^^
Sleiàno, V. b,, «ta w
Sfe'S
imogrire ::; Far di
. , .ìe II manilana hori
ti ventre per le parti posteiiorl
molo, slarauta
StHiBa, ichlenB
k. 8«Uu-e. Stillar dal caldu, a di-
ne del pulir soverchia calore ,
tolta la melar, dal disfoni e li-
quefarsi che fan le eoic nello
, ■aliarsi
V Btlnco , osso della Kamtw che é
l ' dal ginocchio al collo del pie ,
i > dello dagli analomici L'anna o
f> lon per tulbi la ganibs^^ pren-
■ - de anche per la parie '-
i ledilo, pasEDre e
Strafìrialo, irafelalo, coslernato
■'IraliinameDlo, lo stralunare
tralunarr, stravolitere ìii qua e
In ià gli occhi aperti II |iiu che
SlrSDiaziare , gellare Inipctuasa-
dl Bcntimentu = Cader
bo, Bgg. di gamba, i
Strani^olalo , al dice di vr
— ìcarc e Straccarli , Indelic
_ U le font neir operare : '
oM. ilgnit. ■ ~ -"-'-
Stracco, Indebolito di furia, si
:J
il gettalo resti ali
Slrano.
dlidu, n
Straecntb-e, aenlire aitai
Stralteua, stravagania, maniera
strana di viceré
Slravaioare, passar di sopra con
Stravedere, vedere assai
■ la propria ve.
travestirsi
S tra vi ilare, fare alravliio
Stravluante, clic alrailiiB
Slravlnare, fere Btravizi»
S travino , convitto: prende il il
pili delle volte per disordine che
si ikccia In manglarr e bere fuo-
ri del oonsueto, o del biaogno,
e per puro piacere
Slrldenle, clic stride _
Stridio, lo stridere, atrldoN
Slrido , voce «he ^\ vcAvAk^
stridendo "4
»""ì,i. .«» -ImÌ""''!™,...!!!""»'
SiK*W»«' |„oeo. E>«;;e ««'f* \ «iW „„ )n »»*• •
..K.S. ■"'■ "'
Sudatile- w H
in vita, Have-
Ubacco dH naso
9lHr cheto, non p
Ita , Taollur-nltadc e Ta-
UU, lo ilar cbeto, 11 K-
lkr>Ucaih>,ÌI non parlare
0, che 1>ce, cbe lU cheto
S V. b^ 11 ledere, il cu-
arte deretins, che anche
luangiar lieae, fare una
, a dlipi^ikine del corpo
(faciiuenta
ergere, rinvigorire =
•ri un tallo lut vec-
i dice di chi nella tec-
mplgiì» vigore
•sta del piede |>oslo c|ua-
'B«^esl di chi per irner-
^xta appirlsce goffo
bra, fottlccio
Tarpare, Indebolire alcuno,
gliernll le Ione
Tartagliare, balbellare
TaiiagliODc, che tartaglia
Tavola. Eiierialaiiola, andari!
a toBOla, e ilmìl), andare alla
mensa per ciiierai^lfBHere, o
far laoola, fgr convitto = Itct-
partécblare e apareceUaré
Svolala , dlcesl 1' aggregata di
1 nelle geaU, che luou alla me-
eainia taiola per nuDglare in-
ilenie nelle taverne, o altrove
del corpo, Neanche dice» com-
pi £s sione
'empia, parte della bccia, |)Osla
Tempo, età=Elà avanzate
dente alla vecchlena
Temporale , veoa cbe tì
per la tempia
Tandere, Tender gli orectAi, e
biancheggia, e torma l'eitreml-
Tenerume, tot tanaa bianca e pie-
ghevole, la guale é apeiio uòila
-"'— • — lita degli otal
Tentoni, iUce>l ondar
cendovi
e leMleri, ousal I»-
1 iWsila dito WtoÀwt
itVKo, la parte deretana del
ino, oppoils bI pelli^darsi
Toccato, liuti., litio
Toocalore, «he Iucca
lenflBinerilu, toccai
Taccheggiare, toccare
Tfflnboktto, larchìalo, g
— lo e fUggia i" ■ ■
vale perire, mancare, flolre
anche venire tu basso, av^
=J>or del culo in terra
do Dbibo, fallire
Teachiu, la parte superiore della
_,^olo, 1. b., strido, atrillo
_ .-e del me desimoj B tru-
llo prlodpale dell' "'
!. trarla. fame, ì
tar V ugola , al dice di qae
cose, delle quali ai i aaagh
Ecanameiite, e non a >aiieia_
Toccare la mano, vale laluU-
re Bflelluoj»nienW
Tucwllna, v'iwd^'j
1
Torpl do, figurai, pigro, ^**-—
Toi^re, per ueuC ^tWm
ul)lriji» = Pcrai-"" -^
pldi».0ltu>ilì
Tortai Jfanginr i
buio, di EU e
■ — - B(;ur»t.d
¥erb. maìch. , che
^11 tracollare, Ira-
Klar andare gW II
MO e Bimllc acci-
Kninacclare di cs-
A BDCbe cadere
|t=Per trapasaare,
La della Himba ,
nùrdare alcuna ci>-
9 del traguardi!
MKIIare
UUtsl dice l'om-
U r Taai del quale,
pinngii
iMnenii
IP tra
Ktot
min
vXtrb. match., che
ElMave
Traili tarCi saltare ^andeinerite
, 0 trapassare
, _. .,.„ fona, strappata
=.Traua di totpiro , signiflca
l'atto del gittar cospiri
Traudire , Ingannarsi nell'udire,
udire una cusa per nn' altra
Travarìare, traveilere
Travecchleiia , v. »., decrepita,
Travedente, oM travede
Travedere, Ingannarsi nel vedere.
Tremamenlo, Il tremare
TremehDndD, v. I„ Iremaiite, tre-
e Trtmubr», iKmare i Cbrfaco, ubbriaw
Trcruoruia, pieno di
. !. Y, Tremwlare
Tremulo. F. Tremalo
Trepideu*, p«r pglpitaiione
Trriildo, Ircnwlanle
Trinca, triucoae
Trincera, bere ai
briacbczd
e Ubriaco, ci
■e e Ubriacone, che be-
l^riachellù, ubbriachtllo \ V.mi
Ibriachezia, ubbri»cheiii \ "»'
Dono
li
i'mano, sust.j uomozzAdd. di uo- Urlo , per similit. alla voce
pria del lupo , si dice atich
voce mesta e lamentevole
(|uanto continuata , che si i
(la fuori dagli uomitii per
mento, o dolore
mu attenente a uomo = Vestito
delia natura umana
l'mbilico, bellico
Umile , Mg. d' uno de' muscoli
deiroccliiu
Umore, qualunque fluido che scor- '< Urlamento. io urtare, urtata
re ve' canali del corpo umano,; Urtante, che urta
e dì altri animali=Disposlzione < Urtare, s(>inffere incontro con
naturale o accidentale del tem- 1 peto e violenza
pcramento e dello spirito , il | Urtata, susLj V urtare, spinta
genio, l'inclinazione j Urtature, vero, inisch.j erte u
Vnghla e Ugna , particella ossea ! Urtatura, urtata
, ^ait'eatreniitA delle dita 'Urto, sust., urtata
; Ungola e Uni;ula, sottile membra- Urlone, urto grande
' m che si stende straordinaria- Usa, v. a., V usare carnalmenK
mente sulla tunica dell'occhio
Oogula. V, Ungola
UaoGolo, che ha un occhio solo
OoiBiciuo, piccolo uomo
Oonaccio, uoniaccione
Pwaccione, uomo grande
UQQieUo, uomicino
JjMBleiatto, uomiccìattolo
''mleciattolo, uomicciuolo
^«ilnacclo, pegg, d' uomo
'^■0 y animai ragionevole = Cia-
Usare, congiungersi carnalmei
Uscire e Escire , andare, o vei
fiiora, contrario d' entrare
Uscire al mondOj vale nasce
:=.IJ tetre di passo , vale and
di buon passo, camminar pres
z^Uscir del corpo, \ale cac
, rii=Uscire , posto assolut. pi
4i*nilecÌattolo, uomicciuolo nascere
i::^»t..^iA •»^-« .1» ..««!« Uscita e Escita, sust. V uscire :
Per lo sterco
.cuno=:Alcano,"uno=lmmagine l'scilo, v. a., sterco
lelF oomo=: Uomo nato, vale Uso , copula , o congiunginienl
»lvente=l/omo fatto, vale che carnale
la passata l'adolescenza, ma U\ea, nome d'una delle tunich
N»j» i> giunto alla ^ecchiezza= dell' orecchio che torna sott
jS/^"^^ uomo, modo di chiamare la cornea
0-.^ ^ IO , di cui non si sappia il Ucola, lo stesso che ugola
=zUomo di ferro, \ale di Va<:uark, >olare, evacuare
^a gagliarda e robusta Vacuazione, >olamento delle fecci
, Incassatura , o luogo in dal ventre
'un osso sta incassato col- Vagimento, vagito, pianto, gemilo
Vut!ire, il piangere de' bambini
Vaglio, pianto degl' infanti
Vago , grazioso nelle forme , le<(-
g ladro, vistolo, bello
Valetudine e Valitudine, v. I., sa<
nilà=Per forza, vigore
Valicare, passare, trapassare
Vecchiaia, etA tra la virilità e la
decrepitezza
Vecchiardo, >ecchio, ma si dice
in cattivo senUv\v&v\\o
VecchiereUo , v'\c\t\o «\\a v\^^t^'
e', u reteri si dicono due ca-
cH^ conducono i' orina dal-
''^ biella vescica
' ^^ binale che dalla vescica
^^^ /e orine fuori del corpo
l^i^ ^ * urlare
""««l*ir fuori urli
^^ ^^ *. inasc/i. , che urla
UO.'^IO
4855)
lovere il corpo, per cacare
*e3ca, pancia
ricoloi ventre ma più comtin.
el viscere nienibrunoso in for*
di sacco, eh' è situato obii-
amente nell'ipocondrio sini-
0 sotto del diafragma, tra il
;ato e la milzazF^rttrico/i. si
iODO ancora le cavità di alcu-
vlscere , come del cuore e
1 cer\ello
ura, flgurat. il membro virile
iiU, ed all'ant Venustade e
nustate, aspetto nobile, casto,
tuoso. e pieno di una mode-
1 grandezza in ogni movimento
tato, clie ha venustà
lU, il venire
Ito, sust., venuta, venimento
lalmente, aov^ di viva voce ,
Meca
o. parola, dizione = Verbo a
roo» posto avveri), vale a pa-
• a parola, per l' appunto =
r lingua, favella
itltà, soprabbondanza di pa-
ty multifoquacità
to> che parla assai
, per metaf., vale vigore =
giovane
il membro virile
% si dice si di femmina, si
ischio, che non sieno venu*
atti carnali
la e Vergogne, le parti
:nose
ose. Parti vergognose ,
no le parti genitali
, urli e smorfie sgarbate
osso, nella serie di quel-
ompongono la spina del
;d altre parti, le quali
facilmente piegarsi
permetaf. vafe essere
, aver vigore
nto senza strepito, che
; parti di sotOk
Mscica, membrana, u
to nella parte inferio-
tre , eà è ricettacolo
dell' orina
Vessica. F. Vescica
Vesta e Veste, per metaf. si dice
del corpo
Via. Fare una via, vale cammina-
re per quella via
Vigilare, star desto, vegghiare
Vigore, robustezza, forza, gagliar-
Vigoreggiare, invigorire, inanimi-
re, fare animo
Vigorezza, v. a., rigore
Vigoria, vigorezza
Vigorosità, ed all' ant Vlgorosita-
de e Vigorosi tate, vigorezza, vi-
goria
Vigoroso , che ha vigore , forte ,
t gagliardo, robusto
ia, v. a., lo vegliare
Villoso, peloso
Vinolento , v. I. , bevitore sover-
chio, amator del vino
Vinolenza e Vinolenzia , v. 1. , il
soverchio bere
Vinosità , vizio di chi é dedito al
vino
Vinoso , dedito al vino , viziosa-
mente vago dei vino
Virile , il membro che nell' uomo
serve alla generazione
Virilità, ed all'ant. Virilitade e Vi-
rili tate, vigore, robustezza
Viro. V. J., e della poesia, uomo
Virtù, possanza, vigore, forza, e
qualità naturale
Virtuoso e Vertuoso , dotato dì
possanza naturata
Vlsacrlo , viso contraffato , o di
brutta apparenza
Visaggio, V. a., viso, volto
Viscera e Viscere , parti interne
del corpo j come fegato , cuore
e simili
Visettino, dim, di visetto
Visetto, diììu di viso
Visione, il vedere
Visivamente, in modo visivo, per
, mezzo della vista
Visivo, che ha\\rVù. « voXtneM.^
I vedere
UOHO
1861
, vagliono con voce so-
che si possa bene inten-
ta una voce, posto ov-
ale unitamente, concor-
la, dim. di voce
, pegg. di voce
te, che grida forte
9ce piccola
lim. di voce ; ma detto
Ko, è divenuto mascolino
, dim. di vocina , voce
sottilissima
io, pegg, di vocione
ìccr. di voce
V. a^ chiamare a nome,
•e
sposizione d'animo e di
Di tfoglin y 0 di buona
posti avverò., vagliono
imente, volentieri
: Voivcre, girare = Con-
1 altra parte, far \olta-
ioi=E neutr. per volta-
o di chi piega il cararoi-
o una parte = Volgere
to y piegare il cammino
in canto di casa
to, il volgere
verb.mnsch., che volge
gersi, rivolgersi = Dar
iar di volta, dar volta
o , vagliono tornare in-
volger le spalle =: Dare
ita, e pigliare una voi-
iono andare alquanto at-
•are una girata=Z>ar la
onda, vale > oliarsi in
voltarsi tutto = Andare
'e in volta, vale andar
), andare attorno = Far
o la volta, vale voltarsi
'i? volte del lione, vale
f^re in qua e in là =
^ìone di cammino=:On-
^-»olta d' alcuno , o di
^ ogo , vale inverso di
"^so quella parte
^, il voltare
Bgere=Darsi a qualche
operazione = Per lo stesso che
voltar le spaller Fo/far le spal-
le, e voltare assolutani., vaglio-
no fuggire, pigliar la fuga
Voltata, V atto del voltare, volta-
mento
Voltazione, il voltare
Volteggiamento, Il volteggiare
Volto, coir 0 stretto, sust,, viso,
faccia
Voltolare , neutr, pass. , vale ri-
voltarsi in giro, per terra, pel
letto ec.
VolubilitA. ed all' ant. Volubilitade
e Volubilitate, rivolgimento, dis-
posizione a volgersi
Voi vere. Y, Volgere
VoIuptA, V. a. F. Voluttà
Voluttà, ed airant. Voluttade e
Voluttate, piacere, diletto sen-
suale
Voluttuario, dedito alla voluttà
Vorace, che ingordamente mangia
o divora
Voracità, ed alPant. Voracitade
e Voraci tate, il divorare, ingor-
digia
Voràre, v. I., divorare
Voratore, verb. masch., che divora
Voralura, il divorare
Zaccagaa, la cotenna dinanzi del
capo
Zampognare, flgurat., per gridare,
strillare
Zanco, mancino, sinistro
Zazzera, capellatura degli uomi-
ni tenuta lunga , al più , infino
alle spalle
Zanzerino , zazzera piccola = Si
dice colui che porta lo zazze-
rino
Zazzerone, zazzera grande=Oolui
che porta io zazzerone
Zazzeruto, che ha zazzera
Zinzino. Bere a zinzini, vale be*
re pochissimo per volta, ehe si
dice anche bere a centellini
Zitello, fanciullo
Zito, meno usato, che litello»
fanciullo
ZiUo. rioa far» :itto
re, non parure^i'
e BOI) upcr dote
Zucca, parti! del capo chi
e diifeiKlc U carrella,
indie il prende per Luti
Zuocnlo, V. a., il pania
' 'la iucca, 0 Bis del u
lìlil a
fare (Ueeone
_iic(Hinaliir>, lo il
Zuccone, diceii di «ni Iw la a»
ca scoperà, cioè il capa mt-
Zufitlatore, verb.miii
ToIb
Zululinn, Oschin
Zufolìi, lo Eorolarc, fi
Sezione III.
AbbigllaitKlne , abbai^llamcnto e
-IT. __)„ jj Yiatad^on ren-
jLbtugllare, patir capogirli
Abbandonalo, privo, avvilita
baltulo
Abblosdarai, abbandonarai , i
liral, e dicesi così dell' a
carne del corpo
Abbmninaalane o Abominaiii
nausea, ebe i conlnrbamen
Abbruciare, tcntir lovcrvMtM
Abbrucialo, Ineolt». sMin '
Sangue abbruciala f
alo , quasi privo del au
Aboralnaiione. F, Abbotal' _,
Aborlarai, disperderti, tn»***
Abortire, lo sleasn che a*— ~
Abortiva, suil^ aconciiilii
Aborto, diafirRvidomi'nlA
rio 0 Involontario d" un !«• •
JJSf
i*=::D«bi]itsre, indebolire
■mento, lo accBtirrart
we, divenir csUrro»,
I»'i3
«•U.I0 «1
n, la *IMM dw addi-
erto aibnno, «ke per m-
d'tfli, • urarebM caldo,
« mdi dlOdte la retpl-
pmS-tìtA
^r.^flìaede
meita, Icvaleiii, debo-
iMcheiMi accitelamentu
re, lo ilcMO che *"' "
oenlo , dFboieiia , Bie-
^ aeiidnu
re, (iTMcare, affli^TOlire.
e, infralire
, M ileuo che alfrBlIre
, tndrbollre, lor le forae
re> 7. kSntMrt
■a, l'aflVipiere, opprea-
entr IVeddo
Affreddarai, di
Adreddalo, Inlmjnaiu
Aaselni'^l , bj(|i1i1 declini , conge-
Ag)!elailaiie, lo sigelare
A^xiilacclarsl , dlrenlr (Mddn a
E lilla di i;lil accia, a(|relaral
ARKobbli^ dnenUr gobbo
' — rancMarsI , diceal prlaeipal-
tnte delle dlla. quando per
ai (ilaganu a Ruiia delle gaio-
Afgpa-
l, per mr]
iwIp, remi
'laLw
rpldn
ÀMrliialn , reader frhuo-- **
Seda per male Bb« alM al
Agonia , qoel dolore , cbe *
die auonliaa
Allenalo, fiiraennato ,
Airib^menloJ "lo" aflìiibire. a(a-
AlllbblT«!Ti
(i roccia reatar «
mutali io
Alllvldlmento, Io alUrldlr*
Allividire, divenir Uvldo
Allividire, diveidr llvMo
Alloppia. Figliar l'alloppio, M-
Anbaaela e Ambaada , dlMMlIt
di reaplrare, ^e aaaet da io-
verddafetiaa
•""'„. •»£
'"SS»
Sa"'
u\\'
«SS"»»'!...-
t^m^:
».sfe':'>-'
«rcchit, r.d è diniiniiilo di furi
LCCID. quei irVIDClTT '
per le clnri, cV A
1 capelli, tferfrt'
..iravvtgiwRW ftUt
Gannio^, iIÌeM A fi
à Cade, i
•lelPa I
prb, inlarfamcnlo
CsnchcreIJa, lo stccso che ci
. j 0 ulcere di p<
duate, e va rodendo lenlamcL.-
0 preilaiaenle , cosi dello per-
tIBcaU, 0 Inlornoid
intanto ad InBsninin
sempre va rìilatandoal, canehe- '
rella
Cancrenare , divenire e
■la. I medici ehlaw
ancora la malatlia v
ciHcMa aniierauitt i
ti qnando alle donne non viene
pia II lane
Canio. Bar la patta al Canio,
Capogirlo, ■pecie d' inrèrmlU, al*
IrTmenlI verliRlne, i^r nmrrAr
da Turni cbe t-adino
Capogiro, alnieaiiii, e
GapO(irolo,)a a lesala b
naporicclare, oaprlcch
'- --le Vaporicela
P>l
Caporiccic. ,
pelli del capo. Il raccapricciare,
raccaprtccìamen\Q
CapreiEo, tB\iT\ctìo, TWiTino
"-ipricciare, r»cc»V»>ttìft^e
ceca lo, cieco, MdM
ceciUjCeoindc e Ced
Ceffautn, daoeRt.PaM
I dice di i|*elle d
lipinfcre o iMlpI
iene Cd arrovesciale
''lo stessa che scer-
macchia che viene a1-
ClrBBra , golia nelle
Ehe|)Dll>cedich)ragra
iella cule, Qfiiiola
t che cala dagli occhi
ilnlomo alle palpebre
"?c^'p'eTdl"c1sps
ItadecCispitatcmaic
palpebre sono ripie-
go
e ha cispa
ala eniiatura
ilm. di coccola = Per
'infreddatura
lento , accorclameolu
e del mo-roli
■a lira Ilo, ra1lrappalo=
di luit. per colui che
m^
!le. ehi* usci» novet
1, Moto contro l'ordi-
.r..^^nvo,on«riodc
«fa «Smù convesso.
» 1887
CordlaCB, alicele di nialoltia. J^ii-
:omo, per quel berncccoln che
i fsncrnili in cadendo il fanno-
corpo
Corruzione, Il corromperli, pulre-
Corifl, dicesli^orta la vista di co-
lui che mal vede gli ««gclU al-
cun poco diieoMldagir occhi
Cosso, piccolo enilsmenlo, che on
tempo si crederò ca Rio nato per
lo ifla da umori aspri, e viene
Rimento di venire
CrepagRine, faslidio da fer crcpare
Crrriare, per morire art un tratto
=Rlcrif del cadere altrnl gl'In-
testini nella coRlla
Crcpalo, auR. di culni cui siano
caduti Ri' rnlestlnl nella coglia:
In Tona diluir., vate uoino
crcpalo
Crepatura, prr malattia nella qua-
le grinteslinl cascano per la
pia nella borsa
Crespa, grlnia, e nartlcoiarracnte
noellB della pelle
Crollo, flore iJ aro(/o, a dorè
f ullhiio rrollo, vale morire
Crosta, quella eoperli d'eaore-
menti rtscccsll , che ti (cnera
Cuore. Palpitaiiont di fuore.
aorta di mataltiB nella iniale
batic con TOoao «i»OT»»«*n"*
i;uniare. lusnjVan; e \*Te. liW***-
l
Dcbitnzi, ailr. di debile, debii
W, (|Hb0l»IlB
DebU)aiCRIa,>loruio, b-Dncmnenti
■niitllHiDM
Debili», Dtbilllide e DebiI
nwVirfor»'!!
■: ijucllaln che una
[ENI ente
Derurninre, diOli
1>e(i)rnmìene,[n...
Oerortne, fuor deli
DEfonniu. Defur^^llide e Befnr-
«Ila te, bnillriin
Deliquio, svenimento, a nianct'
nn^nlu di «plrllo, ■anloiento
iitflr jjerduiD il discorso, 6riie-
Delirio, Jn«.,ali£nmi(inedi men-
U cigionsU di ninlalUi : Arne-
tioD, vaciUsnwnVo,\tn«(t\*io«v
Deoicnte,
Denienia <
ule disperala ili'n
Deplorala, [ler ili*[icrila, l
danalD da' medici
Dfpoiiiione , per aP
giuntura del Milo a jt
Direnare, t&ìnr te rei '
Direnalo, lutt., idllB
DiugbtB, iHUipoMa, <
iDrore, ntutr. poi.
. . J rol-re. Imimlìldii
Dlicolorlla, ptitiito, «0»
VlicDiillitKerr. per dìiM
COMO
1869
Msforniità, Disformitade e Disfor-
mità te=BruUezza
Ibfirancare , torre la fraochez-
la, la forza, infievolire, debi-
lUrc
lltffanibtre,T.b^ privar dell'uso
delle i^ainbe
IMcoccioiare , per metaf., vale
■Alleare, eonaumarsi
Mi|p*azla, per brattezza di forme
mi;rtgart.Di*greg9rti la vista,
'Wale oflfenderla. Indebolirla
Utguisato, add^ contrat&tto
Maiogare e Dlsluogare , più co-
■uin. si usa naitr, pass, , ca-
. vire del suo luogo e si dice
lo più delle ossa
ire , tor la forza , il ner-
> = E neuir, pass, , manca-
di forza , perdere il nervo ,
>JI aodo
Ito, snervato
me. 11 disnervare
^volato, atuL, dicesl dell'osso
eoe è ttsdto dell' uovolo
t «la incassatura, dove natural-
'■ente dee stare
Miparutezza , qualità di ciò che
é disparuto = Per deformità,
bruttezza
Nsperato, in forza di sust,, vale
forsennato , furiosorPer abban-
donato da' medici, di cui non
T'é speranza di guarigione
MMennare , dimentare , togliere
Il senno
Muenoato, senza senno, pazzo
Vttensato, privo del sentimento
o del senno
Sssenteria , flusso sanguigno di
Tentre, accompagnato per soli-
to da dolore
Mtveolre, venir meno, mancare,
eonsomarsirPer indebolirsi, af-
froHrsi
Havteorire, neutr, pass. , perde-
re Ti vigore
Hvellimento, per convulsione
s* Intende de' dolori del parto
EbrtazionR; ottusità , grossezza
e debolezza d'intelletto
Ebete, fiacco, debole, ottuso, pigro
Efflorescenza , sollevamento di
spesse e minute boiliceile sopra
la cute con prurito, o senza
Eflalte. che significa incubo, in-
fermitù in cui, a chi giace, sem-
bra di essere oppresso da un
gra\e peso, e perciò in più luo-
ghi d'Italia è detta pesaruolo
Egritudine, infermità, malattia
Egro, pronunziato coli' E largo,
spossato, debole, afflitto, inier-
nio, ammalato
Egroto, infermo
Emaciare, att, e neutr, pass. , a-
vere o indurre emaciazione
Emaciazlone, magrezza grande
Emorragia , profluvio di sangue
da qualsiasi parte dei corpo
Emorroide, morroide, morice
Empetiggine, empitlggine, volati-
ca che nasce nella cute
Empiema, raccolta di marcia nel-
la cavità del petto
Empiematico, che ha il male del-
l' empiema
Empitlggine. F. Empetiggine
Enervare, snervare
Enfiagione, enfiamento, gonfiezza
Enfiamento, l'enflare=Per gon-
fiamento
Enfiare, ingrossare per enfiagione
e rilevamento di carne, proprio
dei corpi e delie loro membra
Enfiato, sust«. enfiagione
Enfiatura, enfiato, enfiagione
Enflazione, enfiamento e la parte
enfiata
Esalare. Esalar lo spirito o il
flatOj vale morire
Esangue , senza sangue = E per
metaf., languido, semivivo, pal-
lido , senza li color del sangue
che si mostra sul volto
Escreato, spurgo del catart<ì ^^t
legKa, dolore, afiSizionerdVei nu- bocca
mero deijad, pari, di donne /Espirare, ese\ar«
Estenuare, Mcniiare, diiuagrar
Estenuailonc, 1' eslenuarr, dima-
Brainento, emaciaiione, magrei-
Esuberanza , lumorosllà , gou-
Eunncare, render eunuco
Evirato, colui che * sialo castrala
Evlrulone , lo stesso che cas bo-
llirà, ed ò proprio solo degli
FABnETiciBE, lo GtcsBo Che trc-
ncUcare, vaei Ilare, dir cose filo-
tiassi •' ' '""''
Famelica, SU3I.. vacillamento, Il
farneticare, paizia , delirio di
Febbre, .juella maialila nella qua-
le per solito t scoJicerto delle
,^^, prlncliiaU fumiooi della vita,
^■^■ceomiifl guato da cresciuu ce-
^^^^llà di polsi, da calore a cui
^^^&eeede talora 11 freddo eec, e
^^Kic sono di diverie apccle, ed
^^ teono diversi uond, come feb-
ÉSsSrS
che in 5>rxa di luit.
Fcbbrlcilare e Febritìtare, esser
compreso o travagliato da feb-
Fejatoso, che ha nella fa«:ia del
ribolUmento con pustole russe
proveniente da soperchia calo-
re di asngueiziitì iwitó dlccsi
di chi l>BllSGe ma\ il\ tef.i.Vo
Flaccart.tomiieriMVTtiiwe.,^»
cass.ve con violenu ( M^^H
peto; e il usa oltn: all'^^^H
«niac. anche nel ,Fnlitt>V^
i»iiCr. poM.^^Per blraean 1
affaticare, smebolirr, eouuv T
re, logorare le forze 1''
Placcheiia, aitr. di Bue*, *■ T
alla pelle cagionalo da ^H
F'a^ore,inOammaiDeBta,i^^l
magione ^^^H
Fianco. Mal di fianco . I^^H
fIS.?^!-^^ M^I
Fievole, la ■leno apptS^^I
Debole, debole, di pSn^^^H
Fkvoie'Aa. T. Plebolen* ^^M
Fievulneule, avff., eoa te^^^l
runo4la <«»^^h
Fbie. per morle^^for* a^^H
vale essere In BndlM^^H
nnìndlsperrudT^^^H
Fioco, che fu la looe I^^H
per iimldlu di eatanti^^H
aulj'unola; roco: e «J^^H
IO della voce quanto d^^^H
Fistola, plaga veselllll^^H
■mlcrleliqnldediil-
dici FoUU
tIolUiw, deneiiH
ibeci vlMWdlPro-
cùlB dei euMi wl-
= 61 dice tneb* di
radaoow «ul liMi
eccba delle votati-
nuùu» all' àitdire
ibb GiTMlea
la, io ilnw tht
ile, noi'., italUmen-
nnateua
, rorteanaligglne
Id., che A fuor del
Mt. di forse nnslo,
(Il nutteua
delie pertoDe, vele
Bilie, llevole
nelenir. per quetU
e urte dell' •man-
twtìrt gli muari =
wiMt o itfìtght,
MIC opUa palmi
|.> IsTL
delta mBna al detto eflelU^Fer
melaC, vaie far inaine
Fr*(jo'o''Oi frego, fregamento
Fretto , per IbiiIìd, e ia cUsalrlci;
anche dt auer tulio che altrui
ti fa nei viao |><r IgnoaiiBla ,
dello altrinL,opiilcoinini. a/re-
aio , Il predo alcuni serìtlorl
freBO=:Valc anehe taglio fello
:e frisi
uiaui, 1:111: pur
1 0 ifrenio
Frcne beare, delirare, Eamelkire
rrcnetiebeiu, V. p. u_ freMata
rrtnebeo , io&naa di frcBWla ;
e aemeL (leiio dellraak=Pcr
FrMdatti, raffi-eddabt
Frbldeua , nr qiielta bidlipail-
ilone che A pigila ser la ilare
ne' Inoahi u^dl e mddl
Frigidità; PrtiUnada a rrlitUUa-
te , aetaE M «tato obe IH|I-
'-!Eia=Per iiwMlenia 0 tupc-
. uienlu <MI*BUa carnale
Frigido, per iauMlenIc al colta
Prillo, per nelȣ morto a rilalto
Friiure, at dica di qael datore
in pelle , elle aHiODaDO le ma-
terie co '■■- ""•* — " "-'
Gsll(sr«, annfbli
venir Uellori, iibb>|lìar
etmbrrftcclii, iBinbs ulcec
Gangola, glandulf, mabnr ■ gai-
sa di crrlo nocchitetlo che ilr-
ot •llrul AotlB U iDenla inlorno
ilta eoli, per ìttrst
-tafom, mbl-. da «angola, (iFl-
t <n gugole=E SiurBt. lihxsi
■tire cnlaitanl del corpu a
■ ■■ I delle ilandule
add^ caBcrtnoii
Iure che vlt~ -
•Ielle mnce .
,■ allrui mastfcarf
Ratine, malore ehe viene
tiavlnusD, che ha il male
lìavoceiolo, enlala cufìanalo per
lo pia dalla [,ette
Gelane, dicesì In alcuni lixuh:
della Toscana quel male che
Tiene alle dil* delle mini e Jx]
pitiì nell'inverno, congonltei
— e dolore. F. Pedignoi
Ghiandolg, g
^^^fim^lian
^F >aienalura
Girrila. Dar nrllt glrellt , vile
Inuwiiare, nioila Ea»o
Giudicare, aeutr. pati., lenersl
»p«ceiato, iUniBTsl "
fine delta vi la
Giudicalo, per (ermalo nel Iella
per grate luglallla, e lalora un>
ea tperanx» di polrr guarire
Gocciola , quel male che i" ^"'
dai nndid apoplEssìa
Gomlre, vomire, voniiTare
Gauau, per mrla d) nul vi
ibcGlUltA, deboleiu e per
il trasferiice all'anlmg
dticlolire, venire In drbot
divenir debole, «ceuur le Jone 1
e 11 rigore, InAeiotlre 1
Indegnare, o^eudere, daDiwggii- I
" ilounii larle del corpu ar' '
I ti^it
l'uso deli* raelocie
bcdlmcak^ per inTennlli
'--"- !i dice di Hill pei
- Ilare, odlbilUril
_ di aplrllalo
_riaruli>, per ImpuiaiicPei
. aratanlBlo, (plrllllo, intUrleU
HHgliM e Impetìgini: , vnlaU
"^ — «jchiE che , lerpendo co.
ire^'ilm lopra la pelle
ifbjoló e Impetlginosu, r~
iB piUicc d' inipe libine
,jre, piagare, rerìre=jV<u
tq hrirti, bri plaga, o sii
e, far poiteina
oualrsrio diauihMen
u di aptieUlo
ftruii»lIello,val
:, Inllrlulre
iit. , aorla di medila
e, cbit vteiie alle tolle
ie nelle cosce, quanto
Il fuocu (alto le ganoel-
*iB««t
„ . Illude e
^ lUalagevuleK»
i>rop
lii'ue
id^ge;
di dìgerin.
Indlgeuiiiiie, canlr^riadi di;sil
uè, male di stomaco a de prl
liilesUnl, che praeede dal n
poter dìaerlre I cibi
IndiAposhtiene, mala lanlU
■— "tposlo, (USI., InteroM di m
atL, addoÌL>rare eiquauto, Indur
IndoiimeDio, lenao di dolore paco
iDdormenlimenKi, quella spcde eli
ipatlnio, che soiiravviene al pie-
de o alla mano , dopi) «ter te-
nuto per qualche leiupo ie gam-
ba 0 11 braccio In una pasltum
Indunare, dinota l'ouCre degli
animali Ingenerale, quando per
principio di loprav vegnente la-
dÌS)Hiililune, inlrlillxono , BOll
creicono e non tengano Innan-
zi, e ti prende lalura anche per
rr^Per itaemar I» fona, inde-
nniulata , In nisìa dlspoaiiian
di amiti, nuleana
tnlennuccio, tniermiccia, nialsBn
Infell". add.. infellaW- compreso
di inlirmittPer vakliid):
■BKiJoike, corrniiore, cnntg
Infiacchimento , indebolirne
idcr llBccu=:ln >l-
' Tcidr Sacco, divenire gpDssalo
Inlsmiuagione , quel russorc, che
apparisce nelle iiarll del cnrua
' per saverchlo calare, o, a dir
ineijlli), un genere di maialila,
'•- per la quale una parie del cor-
po al gooflu alquanto, roueggia,
dolile, si riscalda, diflen |>iil-
'lollBinniaiiune, InHamniaglan
Inlleboiire e Inflevol Ire, Indi
re, deb1I{lBi^=ln ilgnlf. n...
diienlr' levole, scemar di fòrze
liflevolimento, lo Indevulire
InbmicolanKDtD, dolor slmile el-
le morauh: di molle tarmiche
InttH-nilcolu-p, pulire ODvere l'in-
lnft« nel osati
Intreddagloi
tnir frale, perder le
inlellD damai Emn-
:, infreddi
Infreddare, niutr., mooversl, pe
freddo |)g|ìlo, alcou catarro dal
b lesta, per lo plA con (osse
^rtilil»lura, H male « tVi fc w
Pfc dilato
iRgigliai'dlB, «(ancamenU)'
logaiinar^ enyiler di i
InoEslre, iodorinl in
1
Uliiidire, far HiUs
spargerti, brallarsi di M
Insani tiioato, brullato di ~
InsHnu, paziia, ah
rnsitnlre, impnur
dere a per fMi
cacone II aent» „. _
(jiuiche poco di lefBi
loniralo, ai dlrr - " -
lidi lo e t quali!
le alla terra d
già, e di Mi
■l""' ' purgi
paoni, dal ohe
Intignotlre, far dìmdrV
Per Indur nulort di''
InUriixamento , lo ìrìI
MerpUire, divenire stìiiildo;
AHtD, anilla^Che mostri bu-
^gMeixt , e i)lc«sl ptr lo |jiù
iMUùtiBcnlD , iBDiEiitdma , lan-
LrniiiisinosD. che hu JenUii'»'
LÌ<i!lKgìne. f. LenliBine
Llnlii^fnDsa. l; Lenii;; Inoio
Lividsitru, cti'e di colore tiiidaii'
te li livido
Uvidczza , qafììa nerelu ebe h
li sangue veniilo alla pclic, W-
aionala per lauiilctalic percotK
Livido, lujt., lividore =i[M^ che
*IB ilrldeua
Idore, livldeiza
-.'idunie, nucciili dlcniur livido
Liildurf '*
Losco, quegli che per aua Mtor*
non putì vedere ae non i« cote
da|ipreisa. e guardando rkttrin-
Euto, *
tuiione , iiacchez
Xoiie
olU,
dtudl..-, —
flacchea
leiieua, slnccbeE-
ri aaitr^EB
B.-nUnco. slrwco, aaeco
tf», hulfc con iddIM croste
r^togono nei capo e per [
t 1* baoibiiri che poppnno
tura, per ilioìlll., legfier
Me, Untliflne, LtUcgine
StUiMcdiletle toKM.fim
"■tdir. KTondeEn e Hiur
noie ienflRiile, le qnBH k
■TtMOptrire, «alle porli di
^ttpOEle al iole, e ptD ri
I qocilc pirli, elle fono di
e,f SC1 1,11" I' =>S"».
! dlcesi luteo "Uleci
lUCEii^iF^ aOitliaiire, lur vigore,
inOacciiire
nBCem, maceratttAiTrailtD, Bpoi-
per cui le opernilonl di e»» re-
quie, InlerniilA corporale
-olore, malDltJn
alioiita, mala lanllì = MiUlOi
iiifernilld, morbo
nilBanlcdo, Inrermleelo
Halisno, non sano
Munivo e Mal vivo, temlviraicta
vive «ppena .
MajoiicrlMO. K. del N-Aan, ^Ètt-
chi», IWldur», \!(i\'Ùti'«»^ ,
— _— -fnlipiento,
che produce in ijucale uai"
soverclùo tceifla dcllVU, o
l'Bcqu», fle'tìm e teWiw
■, ,.1.1.
uono
im
interiori; ed é ancora
olor naturale
ilido, che ha palUdez-
Of sbiancato
allldezza
pallidezza
, moto violento, scon-
*eqaente e convulsivo
, accompagnato da op-
, da diflicoitili di respl-
battloiento di forze e
0
. a spezie di timore ,
a quella subita coster-
:he non può ovviarsi
Imperio della ragione
«Uff., quel tremore,
> i Teccnl nel capo e
li
Srfina partita j vale
Im spasmo, spasimo
dicesi per morte
, morte
ssolutam. detto» che
disse trapassare, vale
[nlia3=Passar di vita j
Ire
)rto
ìfermitA
hno patto j figurai.,
Ire
Fezione d'animo, pas-
srna
e Pater^ccìolo, nialo-
ene alle estremità del-
ineamento di discorso
IO
resso di pazzia
. a., podagra
, Infiammazione , che
•n di freddo in tempo
» si genera ne' calca-
lUe dita delle mani e
'iar la pelle, vale mo-
ne, nitfle
ve, maoctre, ctipUtir
male
Perito, morto, mancato
Peste , colla prima E larga , {pe-
stilenza
Pestilenza, male contagioso, pro-
cedente talora da corruzione
d'aria
Petecchie , . macchiette rosse o
nere, die accompagnano alcune
malattie
Piaffa , disgiungimento di carne
fotto per corrodlmento o per
ferita
Piagato, pien di piaghe
Piagoso, pien di plaghe
Piaguccia e Piagazza , piccola
piaga
Piatire. Piatire co* cimiteri, si
dice dell' essere per veccMez-
za , o altro , In grado di poter
poco vivere
Pipita, filamento nervoso che ti
stacca da auella parte della co-
te che confina coli' unghia del-
le dita delle mani
Pizzicore, quel mordlcamento che
si produce col solleticare i ner«
vi della cute
Pleuresia e Pleurisia, mal di fian-
co, mal di costa , puntura , do-
lor laterale
Podagra, v. g., gotta de' piedi
Podagrico , che patisce al poda-
gra, gottoso
Podagroso. podagrico
Polmonia, infiammazione del pol-
mone
Pondi. Male de' pondi fu chia-
mata volgar. la dissenteria
Porro, piccole escrescenze dure
ritonde e prive di dolore ebe
nascono per lo più nelle mani
Portare. Portare i frasconi, fl-
?;urat, vale avere cattiva lani-
ù, essere male in gambe
Posta, postema
Postema, enfiatura putrefiitta^
tumor preteTna.Ui!raifc ^ ^ \k-
flamoDAlor^o, t(»\ftDd»iVt w^c^àA.
Prrtblle, noliii che le vicine coso
ne dlilinlaincnte
Pressar», Dpnrea*iira, oppirsslone
Prìspiimo, IntolunlBrla credane
del nienibro virile
Prorllo, che mtglio icrivpsi Pni-
rllo, ijrurlglne, piiiicore
Prudere, ulMkore
Prudore, 11 prudere
Pnldnr*, 11 prudere
Prurl|[lone, prurito
Prurtre, prudere, f»r prurito, in-
diir pinicDre, came h la ragni,
Prurito, |>iitlcare
PlW, V. 1^ ì
>, pia CI
Pugno. Sirrar le pwjiìa
Puliino, liulsìno, bolsiieKit
(■usful* e Pu»ioIb, v.l, ci
di quelle enOature, n bntilcule,
che vengnna alla pelle
OciRTiNi, ftbbre iDlermlllenle ,
Il cui iccesso ritorna oeni terza
Rincheltare, rui
" nco, loppo
molo , insanie
JeI pello
Rantaloio, che hi
R appreso. intlrtiE
Baiire, tirare le
" ino precedei
colle di Ball
Rallreppare e R
' poter dlslendtr
rillrimenlo di i
< RnltrappaEiin, Ut
I., ciascuna Ba (trarre e Katli
gono neìio pelle jicr lrap|>0 ta-
niupoli, tnOiiiuiuilune tuixrSda-
pagnali guati sempre da tebbn
dosi 1^ plitghe,
SII riCBr della
e fon>io le fé-
quando paiono
riireddare
Ruca«glne, lo ilcuo che rauudlne
Rnchi'iia, flaCB»Ine
Hoc», aRi;lunto che >t i& a cM per
ha perduto la dilarEZia della
voce e anche delle parole
logna, male culaneo coniiileule
In mollUGline piente ballicifie,
che caeloneno altrui pnirllo C
plzikare gra indissimo
noRiiacoia, rogna di peulmaqun-
RugnosD, pieno di ragno, Infettn-
u, heriHKCohit blloriolo
a, diiKÌ pili euDiun. Boiolfu.
delIiT nialallie oonlaglase ,
il apprende ordlnarUmente
-'Ini. per '- --'~ -■ — -
Elle di .
. te clileccale ai lUcca'nr
In forma di MtUliiilnie tcaglle
Buaolia. )'. Roieliia
" "j, aSranto, malconcio
te, e non guarite, Hbòno duo-
pardtrt il /angue, 0 ah^li^
vagllono rlnunere eianiue; e
fiitiirat., perdere i aentimenU,
irr II eih»
0 <1l «Il
OTmlblo
abbia ari..., ,.
Jiiprpelflno, serrftellnlo
finheiiniii, iqirinanita
SchJjiMa e StfaniB, <iu»\\ii i«l\»
elit >l SMca ■ ■'
pbilltatn
tehersnilB . sqBd-
cirli in iiro99 imeni
Ile llii^llche.oflon
T flBiUt. InOMcbi-
lUto, qusal miuuo-
nelle pirli iisnuuloic dellai{<^
entlne, voglia ohe >l riienle di
Siunrla ili qiisndu In alcuiie str-
ati corpo giA travBiItcM ria
qualche malDre, Bncoronè wnile
Seniore. Smtire o sentirli d" ai-
a, » ad aleuni P'irtt dtl
m, vile »trl« per qnaldie
rrallì allenii*, irnUrvi do-
li per ro
Ultima tcra, BgurtL, vdf
crentiuB, inlbrinlU, nha d U ve-
der male e corto 4mS tramoii'
ilune della pelle con diverae
pullolelle e Bcarllestiire. Ghe
\a Bcriieaglaiido per la mede-
sliiiB pelle ; emoBlìggiiie
«Mia. Stille, si dicono alcune
plceok scDpplaliire, o (enure,
che si pKidncoiia nelle nuinl.
nelle laLhi'o, nelle palpeiire, e
Bpeiialmente nel capeiioli del-
le poppe delle danne, e ohe ca-
li lunano nna iluloro» lacera-
Seloloso, pieno di leloie. oetolulu
Re lo! H lo, selalow
tjeloio, selolMO
SAbramenlo, lo iBbrarc
Sfibrare, iconeerlare le libre.
E [lutare le fibrejer linervare
RAbralo, snervata
°"^aTt, Msdr dal siin Inoju imm
SIA veriebvc nelle reni
1, Hill., Kunorrea, iccriMlo-
Bltnlincnln, •imarrini
Sflorire, per mctat, tuie i^eti
4e\\» WWnaa
.pW.
il vaso
ata,de<i
S forni alo, dèfmrne, Si^Tvoiitet»»
m " ;Ìf " « 1""'° ■ \8«{;''„Sn'»' l'JV na
BSBlO Ebe ips-
le uB.rt< ^ù dc-
> nelle
«peltlccistnra
• i moiibanda,
hr per morire,
I I' ullima flalu
he b> mute al-
Vlpalo, rtlceai _
'■d eccetto di
Sieiupento, mal Bann
''•iraprnre, slemperare
^tnre , ruuo, ft-SBore che ni-
. jce dalla dilBeolM del respiro
Stimile eSllmalc, plais, dealrlcc
>- SI1lleiig|ilne;s(iUcheiii,slltlcheiia
StlticheiM , dlftlla 0 diffloillà di
Slllidlil, il)tlclie»B
SliUcfl , rpieilf che con dIflICollA
ha il heaeficlo del corno
Rlnlldraia, aliiuidiU, slullem
eiolidlM. Elopiileiin
SIglldo, iDBeniito, Bluj)ldo
Elullo , p3izo, sdoeco , di poto
SIomaeaci^ne,rivalglnienlDdi9la-
ì, 6ii' Iona col-
volKcre^'iloreenl ud
n bracr.lo, o slmili, ni
le pani dal luogo tuo; che an-
eUe >1 dice, ilogare e diaiogare
I- Sloreinenlo, In alorcere
StordlKtone, alordlmenlo
81arilln)ento,lo atordlre, lUipIdiU
e Stordire, abalordùr, rlininere «U
tonilo, 0 per roniore. o per col-
pò, che t'abbia rintronato II e-
pò, o per iiuetche rmi>cn)Blii e
tordllD, elialordito, altonilo, itu-
1 aWrpIa
r Slorplan
piare : e anche la cosB iloi^U
Slurplu e Stroppio, lo «lorprart
e ilrapplare
Slarla, u sliireerc. starclpienla
StrsccoHare, Iracullare
strainbBBClRrt, Irambasiiiare
Slrangouiare, tranibssclare
SlraOKUglliHie StranKuillont e
Straiigogllonl , maialila delle
flsnijule della gala dette toiisll-
!, die porla liapeillmento al-
l'ioHlikitlire = Si prende nnche
—■ r InfermitA ia genw* —
e dell' o
non graye
Slranguria, (simwiu.it i.^..
a KWeioIa a flocc1oÌ9j acconipa-
inala da dalvrc ed ardore del-
l' uretra , cuo continuo proHlo
Slrantiui'iare , patir di ilrangurln
Strignere. SCrigatre il itagur
FÌBtaHitare il uoene
StropplBineala.itarptanicntu, itoi
inipiiiBURRmE,
6 elronplaio
InipplMÒ. r. S!
Stupciàri:, lu
■entlnenlo
Stupore, lnlorninnllinenla
Sudamini, piceo)! tiuooretU, die
caiiiunanu un gran prurito
Suppuraaienlo, Mppurszione, '
luraiione di luowre
Suppuralo, ridotto aaui>purail'
SuppuraiiiHie, loaturuilone di
SalTnsione, atleraiinne de^ Il ui
ri dell' wchio e spie, .kl .
slilliria, die lm[ri;disou 11 ved
Svarialo. J>»rm«j tliiaeaU.i
di sl\ lm|,.iEiiala
Stenire , venli'sl menti , \of.tl
Il (mitlatentu
>UJ(U,bLUgBlU,|U
giunture drlle t —
Wo,' nulnre che v
IO, detto altrimenli
TenebroiiU, oSUteameatoA w
neuno , strnccimenl
li andate daV°Borpo,
inato da usi^UiII fH
a tinta Jl ungile
G aforuto de'nCrtl
Tenainare, morire -
Teraw», febbre Ebe *t'iMJ
«1 dice quella lèuin, elt«
otpii giimio, ma ohe fai (j
Tipia.ulMr- -■„-*
eaBionata da UBurc acre ' ear-
Tignoso, inlella di Uin*
Tinnite, specie d'TdropiiJ*. *
TliupanllicD , che patltce di H*-
TlmpanlUde, timpani l«
TlHConE, pottema i
caghunla da mal
icir*i
Tirare, vale ùlura morire
Tlnlcs, V. 1, tjalebeiaa
Tiaieheua, InfermiU di poi*
rilcerall, cbecagloun intie,
spular luaraU
TIolCO, JUir., tltlrlK''/; I.
retto dt (Uklieizi ■
TIeIouiii^IMcu, li. ■
TisJeul>i>,peraiiDllll.. > .'>
\ cV« bne, di poco spirilo
P'M» .,
Vlcenrt, Om ulocrailoni
t-'lUMln^ rlilottD In ulcrrn
L'iccruloiic, ukertmento e
Ulcere, uleen
tlkcroM, tìit ha ulcernilo
Dellii di («rsaM , vale rhc ha
ulceri, «h ^ piagato
Darò, una delle niDialllc del capa
UHiMrii , iliCOBii tutu i]ue' miT'
Che ftcodoDD agli orfani clii
leparano, eonscrvano e [lortai
fuori del corpo "—'■-
1, CRurst, V
Vrte. Perdi
lesUiblilre
Didts e EnGlla,
tempcraoicalo di corpo ,
TiciLLiiK, farnelicare, erri
.._ . l'aiiiolo, lUBlaHia cula-
:«■ pustolosa e conliigios», - ■
■- «eggettl qoasi liilli
I e aegnotBiuente ndl
tMarBj. V.
tmttn,y.
Tioenianb
ME
re.
[Uatu'one ài
lisce di varici ~ '
.„ anche alle iene dilatale, '
lÈK pMll che fi'
delli|ulo, o per morie ti
Veloce, Djig. di nule, vale
Venerea , tig. <ll un morlKi t""
renloso, che patisce di teiiH,'
(Il flslt. Incomodato da venUHl
qulfpi
no stnnie la \lsla,
ica e Tesslca ,
cnto ili pelle cani
Vlnlo, indelollla, ipaiHIo
Tiia. foMare tf/fiT, otU-^il-
Tro vila j o a taSgllor rMo .
«le morire— fjiip tff aila. »
e lo siesao = Pmtert la fila.
TocnìlBnle, <
Vomilare, re
Vomito, il VI
lare ,J^H
3
D qualche mrte del
)htàa alcuno *l ertde
re , nvlli
re , nvlla gravifFinia,
H>, 0 bevanda, chft da
mo ItBT
ne di chi non e sempre milato.
ma non è mil l>en aano
i^nzn. Andari 0 manilare il etr-
impaiiare, a hv spaziare
Zoppeggiare, toii\nore
ZDppIcaneiilo, lo zoppicare
ndaiT alquanto
e Zopplcuni , ■
«igni ne
abllnale Indtspoililo-
na turale postura
Ilo, ogni 11
1 propri ani.
«agli uccelli de-ser-
Acetobuki , specie di
ilo itagli anllclii Ronia-
boaula lU giocolare
'Mo [dcciriD di terra,
> eatro •«ni )l con-
igutali e nHeaimill
ietto di tetro di larìe
piccala niupolla
>lccala anipalla
, «uipollettfl
Seeiokk I.
- Anlnretla, uiscota anfora
Egli I» da
f
I lungo e grauo
liU 11 adall* Ul-
voltaiina palli
forala, perche l'acqua
cada come ploKglii ,, ,
inlenitorlo, vaao, o chiuiliio di
vetro, con collo lottile, Ebe il
introduce nella cucortilU, 0 In
UB orinalettD da stillare, in mt-
Dlera che comliacl tieae. e lo
chiuda. Serie prfaicIpaiiiieBlc
M>, vaso di nielalh) lU ronsa
onda e cupa , per luo di là-
ni coniun. le mani e il vlv)
Dlccsl anche baidna • quel
.' •■r)),'lione, «uà di Iciud i daebc
*" ctrMilDlu di tbrtns luiina e ro-
tonda per DSo dt tener aalund
ed ali™ mercBUiiiiie
■ , «UBO di legno dare
;, bllD adagile, e cerahla-
icchiere. Bicchieri e Biceldeni .
|>er coppelle
BlgoDcia, vaso dì legna senia co-
percbio di leniili inlorno a tr(
mlne.coinpaslo di dogUe; a' use.
princlpalmeiitt (jer suroeggiBr
I' uva premuta al IeiUimi della
lo lungo F ritorto. Che nel ver-
sare il liquore cDnlenuto par
che borbotll gornogllanrto
o dite
1
r-ffl
Brasalo. taa«tta piwol* fl
DU i dadi in giucinilas^cr
leilo da raecorre i HnM
Per similit- chlamirf IsN
quel va» di latta, o d'attni
teria simde , uastu per k |
dai olecM per rKCor l'cM
ni=Per metaf, tale bioM
B Dtlue io, birl«t~W(~ Il
Cii >li)nanto [dd M
Botticella, fon'— "-
BolticinB, iricei
Boltlclna, battìi
Holllglls, vaso per la n|
per conierva de' --■ ■
BuUdbI, dlconil Ih
Belli di vetro J
ave si mettono lii|utirl iMl
hi desola quanlllà
renla, tbbo grande di hptlj
la eoperdiia etmiiHMIa #i
ghe, e che serve in mM I
ghì d' Italia per luIlMW I
Brfcco, in FVente, i
vaso aiBgniii
aorta = Pigliasi ■
quanttlA della i —
iicchero, vaia fi.
roio, per lo pia n
ede'nert, chealfcM
le Indie e iti Purtoi
Bufóne , ai dh
m 1
eterL'd-^-'-
u slmili liciuwH a rreddinl con
Si^'^n'io^-ii;
ghiaccia
CDnlinella, si db» d' <in va«0 Ore
»ft biade, cnuca
sì poiiKuno dentro bocce piena
rio', lina r>pec!e
di vino e slmili liquori, per IMO
di rinfrescarle co,! «hjac^ ci»
Idii d' ordinarle.
»l si nnitle altorno
•froi-crleneni
Cajiilello, dlcetl di quel recipiente
(■dusofilunu-
111 cui cade l'olla che slarga
««io
dulie gabbie nel preinerls
Ca|»Ia,>ujO da due manichi per
ia 0T« si Ik CB-
Iravaur l'olia
t lllsllc, per
Caratello, botUcella di varie for-
me, ma i>er lo pia luoga e sirena
1 cui il pone»»-
Cannella, vaso pld olccolo del ca-
lino, ad ulo per h) |rii) di lavar-
si le mani
fSl .'l'à bdìl-
kepulierìxialo
UatiDello, dìm. di caUno
^
l^Uoo, vaao di lerra cotta uel
!5ì^"',''"in'5„":
quale per lo pili >l lavano le Ilo-
vigile, e calino «oeil uietie
«aarlanutnle di
a va» almlle di le^no , di re-
CaiinoEu, vaso a doghe, che ser-
n\ t buIJirvi tn-
ve per cusiodire e trasportare
j=Per lo raso
la carne salata
Ulo a Kulu di
CmhTÌmo per lo pttì"di ferro ,
di cu! si servano 1 chimici nd
4 guiia di bic-
loro fornelli
.n Mcurdole a
Blo dell* meisa
Gaizuola, vaso da riporti entro
odori
sem|.l.
Chicchera , vaso piccolo a tarma
t\T^n^s^V^.^^r!i:
&""'
ndll liquori
■un va» filto
Ghlccberunc, accr. di ohlcchera
oa, per imo di
Clalo, spetìe di piccolo bicchiere
neucelo prea-
preBsÌiBon«nicolqoslcral.a.
e ebedliilUe.
ravanoi liquidi Egli aridi; ed
ai!X'
■«tiero
Oiccbera, lo desto che chhschera
wkall'gfia e
doccolatliera, vaso In col il b
«mute e gen-
bollire la cioccolsltn
Cloceoiattlere, clocculaiUera, va-
nU luncD per
te da bollire la clocoolalU
CialolB, vasello ài bere senu.
piede, a venate * v«™ 't^^ ^^
cot^*'
, Buco ijrande , ma di
I , vuo HtPiulD , per lo plil
Biro, col cdIIo giocolile la
itadi, ma sema piede, e t«-
, usando il eontìnente peL
■nulo, l'adopera a ilinlB-
irna quanlIU di llquino n-
« (Uà capacita di un DascD
«E, accr. di Ba<iGa
Uu, specie di tegghla, per
111 di ferra , con coperchia
liaa di campana, per uso di
xril enlro IrulU , paslicce-
lu dagfl anllebl
da rruttl.per )
(Il legno , In
^ poalo dell'equipaggio
: serve di cu:
li maiolica o
-. __ uio di portai
li carbone Biille ip
ie portala In Italia dapll
IL Sorla di van di cri-
-*t£j^di%S? " ■""
t iriL di (lu-B
■sMolocGe b* ire sponde
■■ ■ ■ ri
11' O aperto i
tcehiere
elW di vetro,
lungo e atret-
Guaslsdlni, guaaladelu, guasta-
Gutlo, aorta hi vaso da oui le
terle liquide si cavano a go
'caito™deg"i Ebre^rpreBSo'g"
EgliK era un vaso da ogni pari
fiiralo, Cile rappreienleva II Oì
Inafflaloio. vaio per la pili di lat-
ta, dal quale esce l'acqua in
plodall getti spartiti che eaduno
gli) Hotcémente, e si aasoniigiia-
no alla pioggia
ugrOaloio. Klnallslalo
LtiiEM, vaso di misura antica
per corpi lic|uidi
Lagrlmatorl- - • —
e Lacrimatorio, v
Die al crede, a contenere le I
grlme de- congiunti, e pltìvei
mente a contenere balsami
slmili malerie odorose
Lampanai Vaso aenxa piede, ti
"luale si tiene acceso lume
aotpendesl per lo pia I
bii^t'
oooervi eniro la vi-
imblo di pentola, ed
j conte 11 pBiuolo=
ChÌBQiDno ancbe eoli I Toscani
un vaietto di terra eolia, tétto
i|uas1 a guisa di penlols, ma cai
quale al tnelle Tuoco, e serve
per rlacaldarsi le mani
Lebete, paluois, caldaia, laveggio.
Liuto e Lento, sorta di vaio del
clilmlcl anllciil i
Lucerna, vaso di diverse maniere J
per lo pili di metallo, nel quale I
ai mette olio e luclpuila, ite. I
i' «cocete ^t la \<i3w. H
,S^". sTi"" »'?';";\ "srASJ s^sa
VASI
i893
i piatto
tto, ])entola
30, in cui sì pon-
per infragnerle
far l'olio
ila, piccola pila
ila, piccola pila
la pisciarvi
rra per uso del-
rporali
ce
raso dove si lie-
per mettere in
nel quale si fa
da tener profu-
•ame, per lo più
loto
a similit. di pic-
e riceve e tiene
Bssa dal colatoio
da stillare, che
*ia stillata
0 pieno d'acqua
passano i lìquo-
no
a<(0 empiuto di
;ol locato intorno
lambicco, per
ndensare i vapo-
loco, e per con-
(luore, da scarì-
?l becco
so dì metallo o
si mette acqua
i bicciiieri o gua-
escarlo
flaschetto, nelj
Itrui il vino, per-
a il safi^gio, ciie
ig aiuolo
l^gio
ta di vaso, forse
acca
etto dì terra cot-
fancJuDi mettono
lertuglOf ch'egli
ha, i loro denari, per salvarli ,
non sì potendo poi cavare, se
non rompendolo
Scafarda, catinella, o catino
Scaldaletto , vaso di rame , o si-
mile, in forma di padella, con
coperchio traforato, dentro U
quale si inette fuoco, e con esso
si scalda il letto
Scaldavivande, vasetto per lo più
traforato, dentro al quale s!
mette fuoco per tener calde le
vivande ne' piattelli , e fansene
di più fogge
Scatola, arnese a somiglianza di
vaso, fatto di legno sottile o
anche d' altre materie, per uso
di riporv! entro checchessia
Scatoletta, diin. di scatola, scato-
la piccola
Scatolino, piccola scatola
Scatolona e Scatolone, accr. di
scatola
Scodella, vasetto cupo, che serve
per lo pirt a mettervi entro mi-
nestra
Scodelletta, dim. di scodella, pic-
cola scodella
Scodellina, scodelletta
Scodellino, dim. dì scodella
Scotitoio, reticino, o vaso buche-
rato, nel quale si mette l' insa-
lata e altro per iscuoterli dal-
l' acqua
Secchia, vaso cupo di rame, fer-
ro , o alti'o col quale s' attinge
l' acqua
Secchiello, dim. di secchio
Secchio , propr. quel vaso entro
il quale si raccoglie il latte nel
mugnere
Secchlolina , dim. di secchia , e
comun. s' intende quella entro
la quale si reca l'acqua santa
Secchione , accr. di secchio , e
anche secchia grande
Semicunio, vaso in cui si fa il ba-
gno aetto «cmi cupio
Serpentina, sotV«l à\ nwq $^'^r5S
Sorbcltìera, v»*o titX cfwX^ <v^^
«^0 ■i»'^ vstv ' a°^^V
«cai darsi le m,
In, In gergo,
ira per bicchiere J
.«, imcie di tecchia In cai
alle il Islle per lare ilbnrro
tela ili terra per olio
vaso iBlto di^ corlecGin di
Sezione ti,
di' vali In generale.
rt*^,\* 5S
,s9* .11,1 ìiw ^AlSi'iii!!!-; S»"; M dw* ''"*^ '* ^ tei*»*'
•er.!%'»,
,oe«w*^U»w
'^^1 tei
vnder'i
Vi.*'»*" N tii*-'" .
VASI
4807
assai più stretta da capo e <
piedi
LLAìiR, V. a., vasellame
», vasellaio
vaso
la^gio, vasellame
(aio, facitor di vasi ; ed è pro-
> di quel di terra , come di
biglie e simili
lame, ^-asellamento
lamento, quantità di vasi di
limqne materia per uso di
ola, di cucina e simili
laro, vasellaio
lettiera, ripostiglio da vasel-
lettino, diiìL di vaselletto
letto, dim. di vasello
liere, vasellaio
lino, vaselletto
lo, efim. di vaso, ma si pren-
de anche assohit. per vaso
Vasetto, dim. di vaso
Vaso , nome generale di tutti gli
arnesi fatti a fine di ricevere ,
o di ritenere in sé nualche cosa,
e pili parile, liquori
Vasotto, accr. di vaso
Versamento, il versare
Versare, fare uscir fuori quello
che ù dentro a vaso, rovescian-
dolo, 0 facendolo traboccare, o
spargendolo in altra raaniera=
Versare, si dicono anche 1 vasi,
nuando i liquori o altre cose
missibili, escono per le rotture
( i essi
Zipolare, serrar con lo zipolo
Zipolo tto, dim, di zìik>1o
Zipolo, quel piccol legnetto, col
quale si tura la cannella delia
botte, od altro vaso simile
VESTI.
VTBRTR^ZA. Iti quattro Sezioni si é divisa questa voce. La i.
'ende i vocaboli generali relativi alle vesti e agli usi loro j
descrive le vesti antiche e moderne j la 3. divisa le parti
'esti stesse e le materie di cui si compongono j la A. ed
abbraccia gli ornamenti delle vesti e del corpo ed altre
lative.
Si consultino le voci Donna ( lavori e abl>i((liamenti del-
'.nologia. Sezione XXXV, ; Tempio, Sezione ///.
Srzionf. I.
-4boli generali relativi alle vesti e agli usi loro,
\RPMafabbiar co'bottoni
Abituccio
n. d'abito
m<"nto
>, pegg. «l'abito
r i. d' al
ventato nelle vesti-
AHìstato e Allistrato , fregiato a
liste
Apparamento, l'insieme delle ve-
sti sontuose
Arriccialo , agg. di drappo , lo
. ,. abito I stesso che broccato
succini^ere, legare, Assettare, dicesi delle vesti quan-
riftfra i vestimenti do si convengono acconciamente
alla persona
Attagliare, assettare
Attappezialo, r^w^*'*'*^^ »
Attillatura. »c\\i\%\VrLX«L ^^>X^ V«'
I, da Rjoerare, aapps
iTH, nnniratlura d
, jwr btfi r iiifmlnieiil
, In modo baisa, vali
r> In sui panni a vetllli
°dlV«"on.
lo di Kinle
A gronda , posto ave. >
. di gronda, diceai nrdl-
KDle d] CRpiielii, Lcrret-
Imba&lliura, cocilura a 8,nyi pun-
ti colla quale li nniacono 1 pez-
zi da' velli menti perpolerli poi
acconciamente cucire ^/irAh-
ititura dlceel dal capuellai al-
l'«Ilo di dar Arma alla blda
Iniliaiactlare, coprire altrui II
po e II vira con un panno ..
ciucclif non eonoica, e non ab
conosciuta lo ImbavaRllalo, e'
Hnche diciamo Imbacuccare; t.
la la melar, da quel metter che
ixr lo capo si fii II bavaglia ; e
Il suo contrarla i abavailiare
ImbaTagllato, da imbavagliare
Imbellettare, propriam, varrebbe
brutlanl di brllelto, ma dieeil
dei litclaril delle femmine, b si
nbel iettalo, da InÀel le tiare
nhe Ile nini, ncutr. vati., Ilsciar-
■i, darsi II belletto
Imbendare, metter le bende = E
Ir. polì. , cingersi il capo
-... benda
Imbonire, trapuntare con punti
nili . o spesil , vesti , panni , o
Impclliefdire, me Iter
IninetliceislD. add,, ve
Impennacohiare , forn
Impennacchialo, add,, da Impen
Impennalo, p^r ornai
dot pennacchi
Imperlare , adornar con perle ■
Per mctaC, vale abbellire, o
ImperUM, add., dB Imperlare
dello per Invili mento, liiclirtl
ImporpDroto, coperto itì purpora
=Per irobelleimio
Impnllto, oonlrarlo" di pulito, sen-
Inambraral, ntvlr.pai
pilli, 0 sbniti, vale arricciarla
a imn» di anelli, darle 11 riccio,
farle prendere II ricdo
inanellalo, add., da Inanellare i
lnc>nilelare,nnftr.en«utr. poij. ,
me tieni 1| eamiee o la cornicia
EiTOfo, agg. propmilR
no, divenuto sudo per ilwB
,- t
iriealzofiare, copri
Ineamuffalo, add^
IncappenioiiarE,
norejpalnra, ìocn''.
Iniàgollare , :
Bersi In un
lnpR"ar"dap
InRaflsM. l'L
galla ai inani, drappi tm
Ingemni amento, lo Ir
iBBemmare, — "
LlKlalurs, ..
Liso, logfipo.
fai eia, b-
1, fascialo
Lenii
LlniloitìBiile, óiiu., con ItndeiiB
Lindeun, alUliBhira, lijidiira
LfadJ^iinOu tuiterl. di \ioAn
Lindo, adi, - , _„
LlndurK, llniluM, aUlUatUra
, agginsUlo
LIaciirdIera, si dice dt donna che
»i Ilici
iidare, adornare, abbellire
'--'-■ — ■■ iisciorai
malo, e diceii phi-
i\t D panid, a di al-
Mtw recidere
LisUre, fregiar di Ulte
Liatalu. adi., da listare
LulTo, LatiiiTalo, cosa ravilluppH-
la e raviuita inaieiue senza or-
iine ; e d dice di itoppa, di
IDD . di bembaKla , di [ùnal e
iperDuìU nel veatlre, o
uaii a dliUDib-adonc di
it e di ntogniSceaia
HiLtFiTTi, ouul errore di leasl-
che s' Fncoolra ne' panni
H., a Uhm, tj e per la'
IHantellar'', coprire col Duntello
"'""tarare , coprir con uuuhe-
.-, porti b maDchcra al volto
llatclierHla , cbe hi la maiobtra
[Neri are, Are i merli
Herletlalo, fallo a merlelU
Mellere, pari di veaUmeall, vale
vep>tÌre=iVrncre In dotio, vale.
nitrlDlu, per >tniilll. al dice H^
chi «buia ghirlanda, coraD>t ff^,~
Moda, u»au, e v &xxvr'n'^'.
dell' luajoa cbe <Mn« , « V».
^^^
TESTI I90Ì
amali e dìs-
Succinlo, cono, oche ha veste
corla, 0 BlHilB per BMOrcisrt»
nluolare , le-
Sucido, e Sùdiefo, imbmiato.
fraiuolo
liUOlBtll,0dd.,
gPdi«' d? j.a™? «StTo^^ì
a bianco
133:7 aar-*
iBblilare
Srastire, spogliare, conlrario di
Il di chi Ita
Suverilo e Suuheralo, al dice di
scarpe, pnniorale , 0 pianelle.
che ablìla!» cortecce di auvero
0,0 (schisa,
tra (uola e auola
Ticui, assisa, divisa, livrea.
dicesl propr.
foggia
■ gannella
Talare, delti di veite lunga Ano
U>1 panni
Teleria, quantlU di Mie
re la aoprnv-
Tiraculo, y. b., abito troppo tirel-
la e meichino In tutte le propor-
<«llare , sp«-
ilanl
Togato, vestito di Ioga
X"
TratealidUDID, 11 iraveiUrai
Travestire, vesUre alcuno degli
veslinwnti
ipoKlian
Hdl^'luK"" ' ''*™ Bon i a co.
slanu dtsli-
Travlnare, travestire
•annldadouD
Travisa, il travisare
Ilare
Trinare, guernlre di trine
Trinalo, guerollo di trine
Tunicato , che è veiHto , coperlo
ui legno per
di tunica
Milener ve-
V*ia. Rob^ vai» . vale Bilta di
pelle di vaio
IlivBll
Vaotaggtato, agg. di veatlmenlo.
BID, D a dOB-
cbe peoda pTotloito al dovliio-
»o, cTie dio scarso
nUalracclBti
, 0 qualilvo-
Velame, quanilu di veli, urartl-
menló i\ veli
lalo e itrae-
Velare, coprir con velo
Verga "*<Ìl(iSl'^?l2"fl»le*Ì.S«(B _
ne'drapplene'pBnnl m
Vergare, propr. t &r le verKbg^^H
Ilale aMraM 0 ■' panni "^H
i>«itlre,li-a-
1 propri* ve-
Vesta e Vesle, ibìlo, vuUnuol^^l
Umuh>,tBlc
Veslacela, pivi, di vuU ^^^
neiddoMB 'Veiw. y. Itili ^H
delle tolte sopra li csdiìcIb,
dilendcrsi dsl freddo
ininaìno, spcrlc di vBBle o
«.a dadonnanon pia in uao
I, iptclc di luanlelJo che ha
Uppucelo di dietro, il quale
italama capperuccla, ed e ve-
niaU dai fraU <Ii alcune re- i
■Egi*> acarpa SDiica de' ae-
dbccio, pesg- <" oappello
9lella, per peim Ul cuoio
na paata In fondo alla aear^
per Ulte nere II lomalo
iUlns, per tìiiii. d) oppilo.
ciué manlello tunii
VI Ano ai talloni
Carpella, specie di oc
ha di pili i quarti
11 eatacca, gran
:DperlLira del capa di
..... „ fyggf
d'elmo 0 di njorlone , l . .
nilero , eresia , gronda , visiera
ed orecchione, che si amiodiuia
CAtelano , sorta di vettlmento al-
. l'usDdeKliuaminldellaCatBloKna
Criilone, si^avlna, a veste di pìd
peial 0 ritagli
^iau[ieratla ,
tlloi coperta del capo fatta Cbiouclola, per aorta di vestilo
I. brma di etao, clrcoodato ii''i>
é parte Inferiore da uu gira
•ÌMirKe in fìjori, Il quale ai
iBn lesa ofile|{a=Per coro-
> ghirlanda
^ueelo, cappello consumato,
^jUccU , capiierucclo = Per
- , rerraiuoló soppannalo
:l]iccÌo e r.ilicio , anllc era una
peli Inuti di caprone inventato,
nome si crede, nella eliti di Ci-
uciarla oggi diceal di qualun-
,
iti ISOJ
pre il busto, alU cpule »■ albe-
ciano le calie, o 1 calionl
GiuleccD, specie di reste ullca
»le sottana
degli sctilail e galeoni
GiupiM, lo stesso che giubba, la
qiul seconda i-oce # pld iiiaU
veste da ca-
Giupponc, pi* LOjiuo. giubbone
p«eo 1.111 ID
r.lustaeore e Uiustaeuore , guar-
dacoore. sorta di «este sino al
m maniche.
Bluocehio. 0 poco più gid, aaset-
bla alla vita
capiwlleiw.
Gonna, veste o abllo, al di d'oggi
solaiDcnle femminlfe, che daìb
i Mercurio,
dntnra giunge alle caleagna
D di opegli
Gonnella, gonna
Gsnnellelta, dhn. di gonnella
wr«li,iw!-
gonnella
SST,£
Gonnellone, gonnella grande
umido delle
'''!S^hc''S£l'D''d'S>'?lo''l e™; -
psgnuuli
tiramaalla, ubiti lugubre
Uremblale, grembiule
urrlno, dim.
Grembiule ,°peiio di panno lino,
di Teste anJ-
0 di altra materia, cDe tengono
dlnanii cinto le donne e pende
loro Inalno su' piedi, e almlbnen-
i>tii liuto In
urtenenle *l
te 1' usano gli arUsU e i lappa-
lorl tra i suldaU d' InCUnterla ,
ODiestica d>
ma eorto
jle.nlk« =
Grembo, per grembiale, o lembo
di vesta piegalo, e «coonc.o per
ri s' UM »o-
mettervi deiilro e (orlare diec-
cb« al (Ha
eslB oratoria
Guanto, veste adattala alla forma
GuanuMca eGuar^cla.veste lun-
ga che si portava di sopra, Itor-
b
pe io Steno che ilmarra
i giubbone,
Guamacchino, d..». di guamaera
lluldittto nel
Guarnsccla. K Giiirnacca
goarnwca grande
i;uarnellello, dioi. di ^uu<t,t»b
I giubbone
GuarocWo , iit»\e 4» «nwa^S»
l£. die Clio.
dt cotiV tnnw>> ♦* « >i*w«'™ ^i»-
«n' CN> « uiu
GDMCIIIU, MlCClt di ttllt BDtlCl
Gota, pelliccia lolils parlarli dai
<;iuhmUcI di *loune calltRialc
InauniTu, mie a fuggla di pJo-
cvlo liWbbooe .— :— r.
ripiena di cwlo , .
aitaiBUlc trapunta per dilea*
della pcnona
Lickini, specie di niinlella pres-
to Ili ioilcbl KoDuni
LslIcMvIa, iwla di Iodib \i''
natoria degli anlicliillaii
■.erìiiiuo, aorta
Dicbi^ che u
Uirea, aulis ,
jil fioreuKol
HuitcBinu, arBue a i
denira al quale il tenRomlé
mani per ripararle dal fr "
aanicoiiD, lo tmto che ma»
Xanlctttltila, maniCB cbe ci<
appiccala Bl veallre per
ilololi
. plccwle broehe , o ila
uHii itretli &tU di teli,
cbe ai porlaui di salto, o li a-
sano da chi >a a bainarBl
j>ERB[ne, pelle di cudomIi, ebe
irstliani} le donne leguul di
PillN. .
le donne aul .
. l'invernu, ed incbe fin-
to da culto laioretoa am-
^ambu , «ale
propriamcnti
h, quella
I nttn
■■ Boblion _. .
< Robetla, diui.ilirobB In tUnlf. di
ir lo pili non arrivi che
« Bohlione
limili
«lonr, prl Uccia
Ralornl. imcli
SolWmberco .
Salii nibarca . i
■allambirco
e id Dom
il per coprir le spalle
-•<— aprile d< ultxoli
di iBffetli ' ■■
da-pelle-
l'od/'in-
I ulanelb
tltlno , pianti-
lo che prrien i
koa di llbcrlA
PB, bianca, 11-
porpcra, che
Me leagiiaole
W «Ina alt- rIA
Scahndro, ipeile d
Blncnore. di tiR'elli'
Ithcro, cui quale i
Sctpda'c. quel cappncdo Che Wn-
Scap|tcriiitclo, capperucelD
Scapili nrr, icapolare
fiearfmint , arnese da tuUre la
fisinba, «Uvtte.Ud
Scarpa, 11 cnluiTe àe\ n'wftt, Wilo
per lo tAÙ d\ corto , *\» 'P*»
di 80pT»tìe\i\«»\e itóeAMma™
tiì a <|iiclla Ebe ala follo la
pianti malo
Scarpoccli, pegy. di «arp»
SesrpellB. a""- <>1 scarpa
ScarpCttMCia, piga. di icarpcua
RcwpetthiB, dim. di scarpetta
Sca;'P':tliiio, «arpe Dina
Scarptllaiw, acer. di scarpa
Scbhupa cStlBppa, aorta di veile
■nlirà mala da' giovani, ttretla
Seblavfra, veste liingr di pBBno
pcrtano anclic 1 pellegrini e i
i.eali" che n|nMN»
SaTtocaliimi , eafawal pò l« |M
■no lino.dM tipMÌM
gii altri cahMl
Spginno, «perle iB jaUKtMé
eaprir te ipallc
SpoiTerìaa , npnirtiétle S «kr
Rio, per rlura della frildt
StìTalaccio, pego, (B tlinle
StlTalF. caliare di eiKùo pereto
la «iinba dall' aci "" "
ggain
adìM^M
» toggil
quella nel quale fu ln*ólla
corpo di G. C.
Socco, calure ntsio da^l' ialrio
an'lcbl nella conimcdii
SOgiolo, Tel% 0 panno che per
gola, 0 Inlorno ad casa
Sopraccalu, calia che si por
■opra le altre calze
SopraccBDilcla, camicia caprappo-
■bllochi
Sopra Iddos, vjpann
si porta sopra lui
Eopravveita e Sopitoci», h"'
iuoque testa cbe si parti sopr
le altre
SollBDa, veste che porla '~ '
0 sia sopra, 0 ila iol)<
gl'i altri
^Tifiri
feoK,
Hvalcllo, piccolo slink t tt*
ce propr . d' una ipectt 4 ^
larr a oiejLaa faoiba
Stivalone, acci-, di sli«le
Stivi ere, «urte di cabarttta
Slola, veits, abito
TiBtidccio, pfgi- di MiKll"
Tl^a^ra cattivo
Tabarro, quel manto, eke (R *'
mini camun. portano w|n (1
Tabarrone, accr. di liìtm
TaBirtU , ameae (Mio di (Hi IV 1
gerisslnia ed arrcndento, Ai I
porta lo ateaao n
blora le animine
II capo e le spalle
TalSrl, nel numero del pU il *
una sarta di oalu aUt ■•
s' altribidvBrra SU
Tocco, coli' O largo.
Toga, sorla ri' a_
dsgll antichi RooiaflbOo'n I
vale qiicU- abito luin»,. *? j
langa dal eolio Ano a'pledl,!..
per lo più usaau di parlare i
Sollaneilo, piccola soVtua
Sollanino, sorU di ve»W, tìw ^lov
. Uim. 41 U
uuiui E Tonaca , vtiK ^
USA tei,H aatiefib=Ool II
. di tonica
liceità
'/}. di tonaca
ica, veste lunga u-
ntlchi=:0{rgi propr.
quella che usano
australi
. di tonica
di veste usata dai
dnclie la veste del
"ziale
a., sopravvesta
onsi I grossi stivali
postiglioni, vettui'i-
tonaca
m. di tunica
lese fatto di più fa-
0 simili, avvolto ia
da, d' uno o d'altro
cui si cuoprono i
ri popoli orìentaU
di slivaH
d' usalto
; di cuoio per difen-
da dall' aciqua e dal
VESTI 1911
fango, usato propr. per caval-
care, oggi stivale
Ussatto, lo stesso che usatto
Zaiibeblucco , sorta di veste u-
sata per lo più dai Turchi e dal
Greci, la quale è lunga e larga,
colle maniche strette, ed invece
di bavero ha un cappuccio cosi
largo che può coprire la testa,
anche quando vi é li turbante
Zimarra, sorta di vesta lunga
Zimarraccia, pegg. di xiniarra
Zimarrino « attn. di zimarra , zi-
marra piccola
Zimarrone, arcr. di zimarra, zi-
marra grande
Zinnale e Zinale , piccolo grem-
biale, o pezzo di panno lino, o
di altra materia che cuopre U
seno
Zoccoletto, dhn, di zoccolo
Zoccolino, àhn. di zoccolo
Zoccolo, calzare simile alla pia-
nella, ma colla pianta di legno,
intaccato nel mezzo dalla parte
che posa in terra
Sbzionr ih.
delle vestì, e materie di cui si
anno tessuto d'accia
ezzalana
la parte del vesti*
s' affibbia
K. Af&bbiatolo
:)po lavorato a fiori
r. di panno
lano grossolano per
:o
lo della zimarra in-
iccio
) cuoio sottile, molle
compongono.
Asola , Torlo di seta o di altro
filo che si fa nelle due estremi-
tà dell' ucchiello
Bairtta, sorta di panno nero leg-
gero con pelo accotonalo ad uso
di bruno
Balzana, guarnizione o fornitura,
che s* interpone verso I* estre-
miti! delle vesti, biancherie o
simili
Bambd)(i8, cotone filato, che serve
per imbottire te vesti
Bambagino, tela fatta di Al di barn-
elle conciata con o- bagia
ira con la quale si Baracane, sorta di panno fiitto di
vesti I pelo di capra
di color giallastro , Batista e Battista , specie di tela
a r*(ankin. città della di lino finissima
, Batolo e B%\a\Q« U^^^^K^^ga^r
Uf d'armelllno l ciò, ^Sut eoipnNiL\« ibvùìì^^a«^
p)l recali dalli mcdearnH t
tn pievani ebc Ibatc uaa
«di o HiU di unMo rtic por-
tavHi lalla tpalto da' Dollort In
cegr» del loro grada, forse In
dihIU (oIni che ai porti anco-
ra dal)* iiovenlil di alcuni cdI-
lr(lk=Dieesl anlbe d) quel (wn-
m Bbc cuoptT le «palle di i|ue[-
II ohe Mno nHIHuttl In alcniK
B>i*(lia , peno di pannolli
■dspermlD I bambini ■ I
per Kiardant panni dalle
ture, e netlinl la bcHica:^. ,
Sci fintelrtlo con nodo . ebc
(eheranl nwltona tn bocca
• cotoro che ■mllano , pereti^
non puHnn sHdare o par' —
Banlfa. quel Rio, cbe al tn.. —
boimll posi) nella caldaia, prl-
■ al berrellini
portano I rontidini,
Halori ne fucianD
Becchelli , quelle pùnte delle
•carpe (irosse a tre costure, ore
nono I buchi per meltervl ) nstlr
Blietia, aorta di panno groBBolaiii
dello ancbe rlllnneaca
Bliwo. tela, o panno BnlBsimo
mone, dellci
amichi
agli slri-
, specie di lelerla dove
lecFe di K
veste e-
veste da donna falli
Rottana, si>rcii- _
Bndane. quelli falAs dtiMUto
fhe pende ilall» n«mV«\«ir- -
conaìiinliira dtll» sv>»V\6
1
Braccalo, «orla di pan nini di
la , o drappo (trave teuuK. _
broeehi, tìnt rlcetT.hlanuil ia-
cbe la veale falla di (ale drappo
CtLincJ, tela itamptla a Ianni '
e 6«ure, ed In ani le ne U-
briea In molli l.ioffil d-S<ire|)t
Cainiuk, nome d* una speel'i di
panno lano con lungo pelo, dello
ancora pelone
Calmala, siriaca di coda, t«
cui ai Galiano le icarpe
Calumi , quella parie del fUIlM
che caopre dalla clntnr» al fl-
nocchio, onde è divisa In dw
peni , benrli« anche ad Bn mI
peno dlceai calione
Csmmncci, specie di panno per
a di peki
Bill cappa
checuo|)re 11 capo, «■■apperueel»
<':apruna, ang. d'nna lana miìiti
e Rroiiolann
fìarnninola, per eìrallit. ogni Us»
Carpila, panno con nelu lunio e
propr. esperio da leilo, rUtoia,
cosi delta dal lat corperwqui-
Gasimir. apecle di r>«nnina àie
si fabbrica In Pranda. In IniMI-
lerra eco.
Calalulfo, specie di drappo a opt-
uso ri! brocca lello
Onvt(llone, iqKGle di lasea
"clune, panno tentila a vernito.
col liliale al ewjpre 11 Iella
erro, jarlicella della lela. clw
al lascia senM riempire, e le».
auto da 9^ chlamad anche fnintll
lambellotto, teli) (alta di pH di
wlle nlellc
Abbiano^
toiririHloli
• atamil , e
el> ordlm-
iare o for-
ti Inlcrlute.
ft COTlola::
lilla hllR
I che«ncl-
■ì\e calisi
0 de'ouGl-
qutl punlD
e limboA'
■.ce. che In
Crepane, soru ili drappu di lana
0 di Bela, sli|uanlo creaps c-imt
1^ Iucche, ma pMl |iri>aia
Creipone, noria di tela ordita di
sela e ripiena ril stame
Crltetlnnc, specie di teleria molli)
«orla di drappo i
d'aritenlo, che s
siruilt che soao ai<|uanto
Drspplcelto, ttiin. di drappo
Draiipo, tela di seta pura, cnoie
tenuto ermliiiui, raso, taSélti)
e ilaiili; anlioemente, edinehe
In okkI «iRnlllca tela cosi di la-
1)11 come di sett^^J}rappO, preso
BMolul., slgnlSeava nif tempi
andaU una slriseia di taStUà,
o d'crmislno nero, colla quale
le donne si cuprivaiKi le «palle
DubkIo e Dnniln. panno cosi det-
to dn Doulu, dlU di Fiandra,
Drathetto. surla di ialti(llgnif
fablii'lcato per lo pii) con lana
F.nvisiilo ed Erraealno. sorla di
drapua iMRtero, coil dello dal-
la oliti d'Ormiis, Aawiic. \^\<S.-
ma III portato \iv f .vaov*
ponilo-
v«t^-^^"
foli"
pnlno Bnfl alla iiiCfilun del g
Hfzxalans, aorta di panno ftit
di Iona r Uno, D bniobace
locawrda e Murai arda , tarla
l«l« amica di pria
loalra, durila rio voi la di tiann
che sunl farsi a molle vcall
da uoiHD come da dumia, ti
l'cr Io |>lil foderila di cola
dlOcrcnle da i[uellu della tei
medesima
Hoitreftglatura > quella parie ri
■appanno del veallla che pa
Il pella e le laaelie, e rìplegi
doil al motlra al daisnil
HuMolina e Mumla > monoH»
aorta rtl tela banhailB , «
della dalla cItU di Mliul o Un
sul, che ai crede enere l'f
ca Nlnlve, d'onde In primi
portala In Europa
9<*^dh ptrK della ma-
■iimenia ave sitlEbla, •
priam. gli occhielli
Occhiello, quel piccolo perlai
che si fa per iopli) netle tei
menln. nel quale cnlni " '■"•
ne che s'altibbiB
Occhkita. ■'. Occhiello
pi leKHlerl di aetaf a onao
Pi^AELLO, diuona le donne a qi
pannallno eh' t Ira grotao
Plataitna , ijii'
panno o altro, che circondi
colio del tentilo, della Bollo
Pislannoue, n^-cr. di plilagna
■accnecla
urla di drappo di ■
ui cuiur caii^lanle
Soappino, tiedule
ScanellB, spetìe tì v»wà«
bonn iti c«u\o , tusW» w
i_i ■,iir«, iVSeTio, o«
«non»' ?V .pei-i'ir» J^B aoi>-\T"^^„e , ""•
JfS»-'
o«»W. l^inV^ ohe '"" r JranM rfi.n « »»"
L
jjvesw. .iella sceir^l^om»»' "' _^ i
suolo, 1"^V««*.«to>^«'"^ ^**"
e ^^^^^^
^r coprir 1« s
i-|UccHiKl.t.ii, acDhlello
Thlloti>, drappo "
Velli, icla anlijlin
lun
ima, icaauta disc-
'ruilì de'IsU della
e di drappo soltile
gpeiic di drappo,
itSO che ZRIldailD
MU celli
IH ornamml
■rane In capo, in-
M, nastro, a pas-
tanla di meullo
li'an'uo^*
«ijhL^ro
di nio
feuuccia, nastro
I Bisunto, al chiamai
blsanllni certe sol
ìiuutissime rotei II ne
'orpello che ti mi
Braccia lelUi, Biuarufilia
Braahiere, jier cinliira
BroSune, ornamento el
ki amento del
ile .maniglie chf
U l«Bi-tu , per k
tsi dice ane
laoiiopre gli i
iMplil che le dr
Nialura di benda
u, alquanto allori^gjia-
B modo di cajipio, cioè
alaSe e due dondoli,
1 ornare alcune parti
fcatriscladl pan
IrSeoe applceata
A Olntoii a' bUB-
IMm ewa II aaao
"!^!?'lÌ'i"j%?*'.^
CurfiHECO, copertura del ca
Cartone, apecie ili OntBa, o
Casula, per paniin, o dnpi
si latcla riuderf per arr
lo, udaM
Otlena, per
iii=Per treccka
eie di ricamo fallo coli' ago au
i vestimenl] a gatia dì calena
Gercbto e CeriAra , per coralli ,
KhlrJanda
Cereine, ravvolto di panno a Ibi-
Collama, mot
Callanane, aeer. iB ca
CollaniKda, ooUanaui
Gollaniun, dim. cQ «L
Collare, dioeai qnelb d
ne portano infe nw ri
CoDcro, per belletu^ a—
CanlrattagUo , «orto «1
dalla oHnBderpeH>:=Dli
che d'un guanotaletln ali
le a Kiilsa di cerchio, fermato
con alcuni nastri al capo del
bambiui , per riparo delte p«r-
leBimiiiiii^ aa i
Cresta , dloesl i
Cdnale*"
prcaso Ili aniiolii, « prcu
specie iP ago d' oro, eVIH
ancora dai Filolai^ «■■
Chiavacuore , ftmuilio d' oro , o
d' argenlo chi antrc. usavano di
portare le donne In Pi
Cierpa, laUblU che pori,
donne sulle spaile^Per quella
banda adnlurs eh•^ portai» gli
uomini di guerra
Clnciglio, pi-opr. pendone, che al
inelUr pei ortianenlo alle veall
Billiiarl dalla dnlura in gM
Onolnno, riecto, anello di capelli
Ciniglia, naslrino e leaauto tellu
lato a foggia di bruco, che >er
e per fuamtrionl
f^la, per cintola
Olatlgll^ cintolo
Cinta, oTnlurs
Cintura, ftstìadl panno o di cu
|- colla quale l'uomo «V c«
k panni o la spada intoioii a\
lica che porlantf i
braccio
Diadema, età anu„H«
gno regio, dot ima ■
lela bianca, che r—
oa;» i Re, ogi
piglia per ggat
aache per coroita :
Undcrlo , aorla di o
mlle a dncigHo i
D'Uà, eull'o atrallp, f||
Falpau', sur
Ilo InM
dilli, di lìscio , (ciccala
kicLuDla
rltGls di pannolino lun-
•eVa , la quale STvollu
a GbeF<;hcuEa , lega e
legtteriiiente
liìiix. di ruclB
la, ditti, dt fasci luda
, bor^Jiia ebc lìen fer-
Bbltla i vesUruentl. a a1-
: ella si porla pendenle
il peno
rtmieae A dicono
ii^Ji DroBlI -jl giule, 0
>n DBitrD.che al portano
per lo iili), ddle danne
erslnillit., specie di rì-
« pili comun. In ToscB-
per no stia
la stessa che f^illuccia,
rumenta di metaiio , a
e l.iSliali lina punta
tligiiatie, la quale si fa
In un furo dello clntu-
, tcrmailio, aAIblilaiUo
dilli, di ilLblB
ilo , fregio, brnllura
1, guemlnenUi, guarnì
LMU per adunirt
bvwu
KÀ rf-itrostoenlo d
L._
belletto
i per la ^iit di
uaciiaUOle donno PCF
A, ed Bnehe I fuM^Ul
ronil all' Ulama InglGie
GUi4 , ornamenla che portavano
' me sul petto alquanta tiior
i>to. ed era una Btriicia
loura la fruì:
della fronte
Prua tale Ilo, or ne
Da portata dall'Oceano, dibel-
sliiio cuJor porporloo, da cui
licamerle catavasi quel colo-
Fosciacca; i
'le [£loni
Calano, fuit., Ducco o capjiio di
neoto delle donne coplom di na-
stri ovverà di ifafnnH, vocabolo
spagouolo, ohe aignlBca Innano-
ralo, perche qaeid plU degli al-
oni uscita di UBO
[ìaitna, di'in. di Eala, ornamento
^' -inilcla, e limili
:, sorta di guarnitlone d'o-
Garganllglu, nome venuto dallo
ipafBoolo, collana
'Sana, sorta di Irina, ctie si dice
anche hlghero
Ulrla.ida, cerchietto folto di Bori,
0 d'erbe, o frondi, o allro che
al pone lo capo a guisa di corona
Ghlrlandella, ditti, di ihlriarda
I, ghlrlandella
1. ghirlandelto
; iiwletnc
T la gio-
liioieiiino, aiin
cola gii^rMa
GlaMIo, |ilil gi
=Si prenik '
Gollf. «lato, 0 «IMI ili eolio
GMliìlb, ipccle di lOllire bbUco
d) paiinomia aH'iiao spagiiuola,
per lo plit a ronnoncinl
GorilerB , collarrllo di bisso , e
d'sttni Irla liiiamotlii Bns, che
per mere Increipaio quasi a
niKItro 41 lattuga: fu deite aa-
eke lattughe
GOTglerelH, dita, iti gniviera
(ìuritlerinB, rfim. di eorglera
GomiTila, «orgierlna
GnmrlnD E GnnKrlno, lorzaretla
GnndlRlli ' -"— --
latiucB, dicasi fuftuuKr ta m-
ttrrà!, qiiHfaroHiMnllt &
gain '
licin, malerii con che le IM*
procurano di Uni colorili t
iriuiiGLli R ìliiniRun, arsili
MargheriUne , lÀmn KlabtM i
velri^ do' quali M CUM «•
OHIIandn,
il' fe
In altra laii|ia di portarli dille
donne sullo lanonnel'- — '-~
elit la fiMene eoiita
GuBTdlnbnle. f. Guani
Guarnimento , vale foralmento, o
limato d' ablU, d'pi-nni, Dhe pia
oonian. li dico gnarnlili'-'
Guarnitura, guernlniento
Guamlilone , gaemlRiento = Per
- -^i^,
deua , di eni ti 1
Heerclati gemili
L4TTI2IU E LlTTIZHA, »nil>TI
•**
... .v.%, o d'oro BlaWi a din
per «uarnimento M Mate
checcbeisla, ■Imillliidine A a•^
Mlslrs, ornamento Mie porUav
in capo le femmlfie
dloalIKM
Kailro, tela, tessala In gola d
lunjhnia 1' ■
tr\V KUVQU. V. VlKUKCi ,
IBnMdj^l
3
VESTI
i931
hioiiia finta, che dicesi
osticela , dal francese
> = Ot;KÌ si dice sola-
'capelli posticci
a, avvìi, di parrucca
, sorta di guarnizione
lastro
gioiello, elle per orna-
porta al collo o agli
Bupiccato a catena, a
IO altro simile sostegno
, arnese di piU penne
«me die si porta al
namento da capo delle
mpostodi gioie dis|K)-
{ia di piccolo pennac-
k'.g.. larga cintura per
reni e le vergogne
iù comun. e piiì tosca-
Parrucea
>, gioiello che usano
portare al collo pcn-
petto
)me che le donne dan-
ornameitto da capo
laniglio che le donne
i' |)oTsi
orta d'anello cosi det-
tere di diamanti dispo-
> a foggia di rosa
umeiito noto da fdrsi
to in varie foggie e di
terie
Saltkrio, il velo o
ira di veli che porta-
io le monache
sorta di cinto di cuoio
;=(<intura di nt^ile or-
irpa, benda
maniglia, armilla
Smaniglio, lo stesso che smaniglia
Sopraffascia, fascia che sta sopra
altra fascia
Spennacchlero, lo stesso che pen-
nacchlero
Spennacchietto, dim, di spennac-
chio
Spennacchio, pennacchio
Strettoia, fascia, o altra legatura,
di cui ci serviamo per uso di
stringere
Stringa , pezio di nastro, o stri-
scia stretta di cuoio, comun. di
lunghezza di mezzo braccio, con
una punta d' ottone , o d' altro
metallo da ogiU capo, e serve
per allacciare
Strìnghetta, dim, di stiinga
Tracolla, strisela per lo plA di
cuoio, due girando di sulla spalla
sotto air opposto braccio, serve
comun. per uso di sostener la
spada, o simile
Trecdera, ornamento perle trecee
Trina, spezie di guarnizione la-
vorata a traforo
UsoLiBRR, nastro, o altro legame,
col quale si legano le brache ,
o simili
Vklktto, dim. di vdo
Velo, abbigliamento fatto di velo,
e talora di tei.: lina, che porta-
\ano antic. in testa le donne, e
che ancora asano le monache
e le villanelle
Veluzzo, ditn, di velo
Ventola , stramento , eoo che si
\enta, o si fa vento
Ventolo, ventaglio, ventola
Vezzo, ornamento di fila di perle,
o di altre gioie • o di eosa che
le somigli, che le donne porta-
no intomo alla gola
vn
denti il conciTjU
nero, abbenebtta
Berle , iilcEole e m
copili del bue ed
Bulucgine , dlEBMli
0 sfoTumu di l(--^
Bolesis , parte di
vallo Ira T nina _
Bukslu. V. Buletia.
_ crolia treoamiUi
dumu eh' e «iUil
ìe di dentro wiU»
della namba itivM
sorta di'
icnbranoio delle !
;lli, anegll eh' ei
I, caslraporcelll
Curvu. Carta, t una cnnaaiDne
si* del giretto ile' cavati), sotto
_ il SUD nervo manRiore
Djc«tni«l.E, il primo slomaco de-
a KJI anlmui ruminanti
, EoiDKOFiL*, apeiie di |>al[Dltola.
die al genera nel ventrìcolo di
alcuni iiuadropedi, la quale icm-
_,.. ...Jruw
tra formata di
EDDlllOlsU
Ep1:(ooiln, mala iti
peli a
ove è falla la ci
', l' nitrazione del ca-
rta di malaltta che tie
e per lo pia ctrrhio-
Bllevanze o cordon
no (russi snpra la su
dell' Uiftia del cavallo.
onta dsl calcagno alta
nfermllii ilei cava
, per la qual eoi
lequa contlnuamci
' esaere vicini al
il cinghiano
lalUa, che viene nelle
itlvo, add-, che Ila vlrtil
ipezie di malattia del cstal-
!(la lampasso « palaHni
e, la parie dellu coccolo
nvalio, che sembra coinè
llunuameiiW ed unrlplega-
0 del due calcagni dello
0 piede, cbe si uniscano o
vadano a
luoia. Il Grri cenilo i
IVI della
ede il no-
glne, ma calloto , Junk (
e dolorlflco quando e ^
■d una cerla groasezii
Froge, nel nuuiero del pia, li
pel-
UAifciiiteuiUK, dlctal d«l cavallo,
quando per dolore t Indotto a
r UDO all' aUro Vtt>ji,e4iL>»iwt.*»-
i5p-
tf'"^"
Ico, manltcalco
isne, infcrmllil del cavalla,
nie si la nell' unithia nei
Joiflls(!arne lin »l giù-
le iiaRhJe
•E. Darli al itwifgno,
'. dlceii del cavalla
•IcOi lo Bleiio che niani-
dcu, quella che medica e
del rerrare e del
Pipila
JcK. nmli
ìU,V»rl
ilu Siiiaoli 0 gami
ìuole , dlconsl Ir gami
I |E"nKll<
nocca, quitnda é per-
lltà delle beaUe , ougldl-
R, quella parie dell' unghia
IVBÌlo, tM clrnonda lullo
le, e rII Ah la Forma
lu, HBrlandnsI di cavalli, o
ruilmall, >i dice di quelli
rVfo" d*;j*or!Ufl;D « una
cainllu, la sleuo che Laiiuia-
ivo. F. ^
Palla. Palle àa cin(, jHeonst al-
cune pailDtlolc blte d' una cer-
la lerra che rleavul da'Fniuac-
chl della maremnia voilerrana,
0 de' drni
8 delta lingua
iumala, palloltol* di ptume, dia
si fa entrare nelle narici del
cavalla, per eccilare nn fluito
abbondanle d' umori dal capo
Plica, maialila lalora de' cavarli,
perche sul capo, o sol colla 1
capelli 0 crini crescono, t'ia-
Sroflaano, e a' intricano In nto-
u orrllille e achiruso
Ila earnoaa, che tiene al
ilenli d
<M%\ di so Ilo come di
Rabbia, mali tua propria i
BViegnachA altri anima
ra vlaleno aoggettl, li
■ tutt'l liquori, e Epeil
BvidTTl'nioPdfr " "''
aniinaii ch'eiln
ai anch' eul di almll
liifeltaou, e llnalme
Elornt gli ucci ile
abtiioM, Infettala di reb
rabbiato
Rabido, V. l., laUAow
tll^ III altri
in pachi
C""!
n. t aKit.
Kh >IIu*-
Imnenlo
e Ite- /uri
StranKoeLfunl. F. Slraniu Elione
SlraiiBiiffllDiie , SlrunRiigìioni e
SlpangogUonl , malalUa del ca-
ftW<
Tiiau, sorta di mate, che viene
nel nìedl a' eivalli
Tealudlne o talpa, infermiu del
cRiallo, cosi della, pnrclièpra-
dolla da un tumore, ti quale
scava e produce molle- alnuBsl-
U dal prindpla delia tronle al-
no alla cervice
TravBBlio, queir ordigno compo-
slo di Irarf, nel quale al laellon
le bestie faslìdlose e Inlratlablll
prr medicarle
delle vaocli^ Ja quale per niei-
'erme muro, e mal del vfrnif,
malattia eulanea del cavallo
nrodolla da puliate pìil a me-
no itrotse, ptd n meno multipli-
cale, dure e aderenll al cuirio,
le quali quando sparlucono da
un luoia per niaaUeslaral bea
prealo in un altro, dlconal vir-
iiit Yolallo
.'elerinarla, niieU'MW, tì«^!^^^v
la cinade'mar^V tA'te\<*.i:^^
1
(""fri-», ."'!» •<, ""A k""S?r^Ji. "
mXA ( COSE DI )
1929
Aie colP aratro,
el campo
vestito d' arbori,
pbori
rapace d' arbori
il ca{>o de' man-
'arf^ni
I che ha la cura
driano
d'animali jtrossl
ae buoi , cavalli
citare e solleci-
da soma, perchè
Jelle terre poste
0
schiere
le de' bifolchi =
I di tutta la pos-
k sue pertinenie
che ara e lavora
)UOl
uardiano di buoi
:uardiano, o mer-
i
>re di borgo
daboschi
logoche ha bosco
!d. di bosco, o da
boschereccio
l terreno, o pae-
schi
boschi, boscato
ne d' animali del-
pecie adunati in-
liano de' cavalli
iano de' bovi
i campa<{na , ap-
iampagna
he è preposto al-
' campi
cani|M> , apparte-
•, campagnuolo
eaim>o , che ap-
partiene a campo, rusticale
Campestre e Campestro, di cam-
po, di piano=Per lavorativo
Campio, adii, da campo=Pollo o
altro cnmpin, vale di campo, o
che stA pe' eampi
Camporaiuolo, v. a., campaiuolo
Camporecclo, campereccio
Cappio, sorta di legatura che Cidiio
i vetturali alle some
Capraio, il guanilano delle pecore
Carreggiare, traghettare robe eoi
carro
Carrettare, tirare il carro
Carrettata, tanta materia quanta
contiene ima carretta
Carrozzabile, agg. di strada, o
simili, da potervlsl andare colla
carrozza
Carrozzaio, artefice che fabbrica
le carrozze
Carrozzata, camerata di persone,
che sono portate neli' istesM
carrozza
Carrozziere, che guida la carroi-
za, lo stesso che cocchie re=Og-
gi carrozziere dieesi per lavo-
ratore di carrozze
Cascindlo, il custode della casci-
na, ed il fribbricatore del cacio
Castalda, la femmina del castaido
Castalderia , V uffizio del castai-
do in una possessione, oggi fat-
toria
Castaldo , quegli che ha cura , e
soprointendenza ai negozi! o al-
le possessioni altrui , che oggi
dicesi fattore
Cavalcamento, l'atto del cavalca-
re, cavalcata
Cavalcante, particolarmente si di-
ce colui che guida stando a ca-
vallo la [»rima coppia de' ca-
valli delle mute
Cavalcare, andare a cavallo, far
viaggio a cavallo
Cavalcata , moltitudine d' nomini
adunati insieme a cavallo,- o
siasi in campagna od ia clUà=.
Per V aiUo dt\ «vìiSmx^
""-;:,- ..«;sr; Sa--" "-■
ci", "«•.■"'""■"
mx, ete i\tfte\»l,'ia'» MK w
lars, [iniMre
GiMnlttHIKbl . coli . ,
alo stia eaBhidiB de' baschi, ibe
UKbe tìeai boiiuiìiiala
GuirdamandrEg , custoile delle
naDdi4«, laaiufrlale. mandriani
GuirdanBKliaia, ajisl. d) cane do-
n.rsU=o, che ««arda 11 pagil,!,
ti'ai diano, cului ohe ha In ouslo
dia le l>e<:llr=ll giiardlano de
3'uintnteroj quaUu delle ptcn
delle «apre, capraio j ì\aÀ\a
de'Dornie del iaaioll,poKa/-Dj-
quelUf de'bovl, hufuroj quel-
lo delle vBFcbe , vaaearo. Il
guardiano d' una inaailra Inte-
caim de' manilrlanl. arcÀ ji/uoi-
drilaj il cat» de' pallori al
chiama vergaro
Guifia, «gorla, ijLiBgli che mostra
la vìa che a' ha a Fare
Giiidaluala. unidalrìce; e al ilice
coniun. di quella beslli di tran-
cii chH (ulila le altre
Guidante, colui che Ridila
InpinuLtanKTO, lu impajulare
Impadulare, da padule ; divenire
" '— ' le^Piil
«DI)
npaludamentii
padiilamenlo
spaludare, hopadii!are=f e
fondare In paduli
r'" ;—":
■cannata , intrecciatum ili otrli'
Ite filta in una canna rlfesia '"
lelluclieit »
VILLA ( C08B DI )
4938
I 0 sassi per so-
a
)(Je (Iella mandria
Urlale
sarò
adi no che presie-
di an podere. Il
meno del castaido
*ìà ; quel cootrat-
dà un podere col
*arlo, 0 coltivarlo,
ocio, 0 mezzadro,
porzione del pro-
; colui che preo-
ia un campo j un
i de' campi . o si-
nelle pendici dei.
mento di terreno,
la terra scoscesa
1 terreno non mai
isciato per molti
ihe si |)one a col-
!., frascato
iflo
dd., 6* orto
oiui che ha cura
i messe, vale ab-
B^Wà e scarsa di
no 1 contadini a
Iella paglia , che
to il frutto, resta
:lla quale rininne
le granello, che
vigliuoto
•cr. di passatoio
di pastore
che custodisce
nU ^
rare
ulta rustica, che
reggi, villaoetla
di pastore
ìreUo
pastorale I
Passatolo, pietra o sasso che ser-
• ve a passare fossati e riga-
gnoli
Pecoraio, guardiano di pecore
Pecoraro, pecoraio
Pecuaria. t* arte di custodire, al-
levare, e mantenere 11 bestrame
Pergola, Ingratieolato di pali o di
stecconi, o d' altro, a loggia di
palco 0 di volta sopra if quale
si mandano le viti
Pergirtaria, r. a^ pergola
Pergolato, quantità di pergole u-
nile Insieme , e anche semplle.
pergola
Pergoleto, pergolato
Pcrgoletta, pkvola pergola
Pertica, misura per lo plA di ter-
reno
Pesta, strada segnata dalle peda-
te de' viandanti , delle bestie e
degli uomini
Petrosa, terreno pieno di pietre,
sassoso, e si piglia per la terra
asciutta, secca, senza umidità
Pomffero, V. I., che produce po-
mi, fruttifero
Porcaro, il guardiano de' porci
e del maiali
Pruname, aggregato di pruni
Quello. Quello d* alcuna città,
0 luogo j vaie contado o terri-
torio circonvicino
RiNSELTARE, ritornar selva, diven-
tar di nuovo selva
Rinselvato, add^ da rinselvare
Rin\erdire, ritornar verde
Rurale, di \iila, dell' agrlcollora,.
rustico
Rustieale, rusticano, rustico
Rusticalmente, In guisa rustieale
Rusticano, rustico
Rusticare, v. 1., villeggiare» vi-
vere in campagna
Rustichetto, dm, di rustico
Rustichevole, villeseo, rustico
Rustico , \iÌle8C0 , da contadine ,
zotico
SCAPPONATà, fWiV% ^ Wtofiicjw
Scivi
I. r. siU-«
» selva
81(|K, chludtndid rlpiro ...,--
ni e litri turili, che ai iiiiati-
IM In lUl citflimii de' Giin|>i per
otiluilerll
Sli-pune, gran tiept
Bil.MD c Sclviao , di iclvii , ro-
sili ESIre e Silveitro , di idvi,
(cKnllca
SII «uso, «Ivoia
Soma, protir. carico che si pone
Soniclti, piccola sonu, saiDella
fioiuciu, «mwIlB
SuugllBlii U sanare de' campa-
nelli posll nrlla sannulltri, che
ai pone pi^r lu |iia s] culki de-lTrullo,
Hill., vale cammino, ili(|ìi
io=Per iiuparela, e tf <W
Bininile di gente, di uiwrh
f altri si cuiHiuce dieM b
Trina, vvec con cut ai di IVV
Treri-iare, passere la tMA*
Trarupatu, acoacesa, pia J Ir
Trirupv, lo sieasa ebe <IM|i
n paese, laleaMl
Guiisgllera , (asi
callo digli
eopmsuHia, lulto qu I chr al melle
di pili lupra la cvmunal soma
BtecGsU, ripara fetiu cu» Ulec-
Slenoignulo, slerplgno
Slerpigno, tag. di liiugo piena di
£terpuiu, abbondiate di aler]
pieno (Il sterpi
6til>ahj, netta di stipa, ed è aj
propria del Ihjscu riniiindDla
TKUBiiilo, colui che* in leu
le, couflnaiiaac
alnito che si riceve
olle' froiHle' dPKiI arMf* l'U-
i/>ranD ■ ragol del lUM
VKKluao, agg. di loag" iMUf* j'ik
''*i:i:4>*, guardiiiia ikltt IN* kr
'accaru, Kuanlisna deM iW» I
'allicuso, V. a., pieno il UU I
'alligiano, abiulor di nUi I
'■»ga. Andare a osafa.lA I
tniiare il terrei» ùcOci*» K,-
nni colla vanga I > .
/ergano, cai» del pctiorl
della ,.:.,,
Traccia, proiir.pediVa
Bece, ed 11 camixàn'
rene nascano ntuiUtiM i^ *>_
r- nutrìnxrnlu delle (dM r>M
pollMtrìni, c»e n«a* ^ ,
•r li pruUMlanu
Ttsilila, legte lapreno ad i» I h^
lo drlU lem da'piedl OfI» J^
.,_.., \n andando; or~" -^"
si^
CkII che KuUa
e, the iellurexRli
ri., che da beaUe e
■iiohD colui che 1(
■Heii
(io,
io vi«g;
SnRla. CUI lode e
la viglia
a >leuo ohe vig
ego, di yii>«n
-b./e>nin.ilivU
.lo e ViilanelU, vllluiella
nonio delli villa, cbi ala
VltbDutia g Villano
TUtaHco, di viibila, ^1 camf
VlileHi<ianle, che vHIcvgia
Viitegniare, «lare In vili» a il
Vlliereaco, villcico
Vllietca, di villa
Vlilica, >. i., castaido
ZiFPiTERRi, uppalore
Kappilure e Zopiiadore, che lappa
Ziilia, peiio di terra i;|ilEcali pel
canipi Uvorall = FI|{ur«L per
{.tingili ed utensili della fllla.
t, ogni aorta di va- canipi^ dove i perora rìncUa-
ono le belile dono il «regge con una mie,
1 d' alien che lo circonda: giaciglio
llonc, e per lo pia Aia, apaiio di terra ipianito e ac-
I ■ Irarern al cam- Alella, dim. di «la
've l'acqua degli ai- aiuola, ala piccola
<r Irarnela fuora= Albereta e Altieretu, li'
(dico acquaio lato o pieim d'alberi
la iiiua 0 1> aeavs- Animuitatolu, (Irumenlc
|ier ballervl il grana
fiUk di «la
e Albereto, luogo plao-
ilo di leena.
- ....... .-•■•';^s»^\l
nel lino, ^"^"Bottrio" "Vili jiserrsi» ..*-*•«( t
fe K '?-3S5.., -tersasi""" _
•«' ?. „.r.".'??i;sa"
lira». "?""■
"'.".■ss •" ""' , \ "'• "r.S'i» >»™ '
sr-riM"-^»,»*». .sta*
Btgoocioii»'"
VlliA (
08B DI ) 19ST
lanu di fmiche a di
vt ricoicrsn In nulle
prccTpliio ^
1 quelli ehf. abiUn Ja
^^ttnza talora mura-
Ca\a, buca , rossa = Per camera
autlerrs, canliiia
l=Oggi ilania d/'lra-
Cello, proi)r.slanialerr*na, dove
»kIId ec«.
al llcne per lo pia viao
ami. di espanna
Cerreto, bosco di cerrl, che an-
che dlcesl corbaia
dim. di capanna
Cherotrono, luogo ove al <U ■
mangiare al porci
Dccr. di capanna
Chiana, lu.>go paliiJoao
I, di„i. di capanna
dim. di capanni
80 a' campi delle colline per rac-
leile di carro
torre e cavarne i'acqiia piota-
iw, oiurato dalle bande, e dot
tofalo iwl tóndo
dim. di carro
irro piccolo
accr.àì cuTClta, Mr-
idc
Chiasao, viuiia strelta
Chiassoiino, dm., di chlasw
S bfacSia.'^h^Ji mm
no, ed « Dtillaiima nei
ChiinJenda, ehiiiaa o riparo che
aifecon'si^,prui.n;Bli™,
ad orli, campi collivaU o aimlll
l'agricoltura ec.
te.ll quale auolc ave-
1 ruDic Cd itn Umane
T"sì:1"s"'j;;='s
er solila da liual u da
rve a (wrlar robe at
campo
Clnresaelo, luogo In cui sono ma[-
jrlB di carro con quat-
^ ti cipressi
Cisale , ciglione^ die spartiice o
, di.,,, di carrozza
Cilroulera, serbatoio per diliiide.
carroiia piccola
re da'seli le piante d'aii-nmi
Cllvio, v"l., monllceUo,oollinella
itui. di carro
gilo 0 mucclilo di ca-
Cocchia, sorta di eai'retta non
a3<l=Pcr casolare
multo dlsshnlle dalbi carroiia
asolar» per lo più al-
Gocchionr, uccr. di cocchhi, coc-
ande
cniD grande
jugo dove si tengono
Cocomerarìo, campo dot'c sono 1
Giurano le tacche, on-
cocomeri
1 burro e II cacio
Colle, piccolo monte, poggio, col-
> di delizie In villa
lina
Ila per lo pìd acopcr-
Collbia, sommiti e schiena del
i-aiS"-"'
Coliliielta, dilli, di collina
bo^eo di cailagni
CoUlnetlo, drii.. di colle
porta incanalata , che
Colmala, il terreno colmalo
a' abbasia |>ep aprire
Colombaia, stania dove stanno e
Bl'qierlura d'on io-
colano 1 columbi
ti»» vuea, gora ec.
Colombaio, >.».,t.d™fe*».
va
1
1
0 steSKi che coloni-
Colli», loofo «(KHvslu, culiivailiint
Colli ira, colla
ConladO, («n|M«iia Inlorno alla
clltt, nel!» «naif «i contengono
I >ll(»Mi r le posseBsioni
Cooville, ville lunga tra jx'ggi «Iti
CuMTDni, <iiieLraW.lcl«nienlu
àw ti atUco alla srila delle
bulle di BstRiMre, e cnopre
Copigllo,
Co<lB, qucllu 8|>iiil>i lungo un mu-
ro, o una »\tnt assBi IVillo, uve
si coltivano le piarne che pfi)
temono il freddo
Elicuto, luogo piantalo d'«lel
Erbaio, luogo dove sia molH er-
ba folla e lunga
Eremi laggio, ereina
Eremo, v. «., luogo tolìlirld e et-
3erlo=Per luogo di pluurt o
d) monldgna airtiui* e iierib
Fi Gli KTO. luogo uTantalo di liuti
PsrnelD, luogo piantalo di firM
rh'S una specie di quereli 1
foglile larghe
Fatlorla ^ luinrslero del bltorf.
beni e poderi
Favule, campo dove siano )lilt
Il luogo dove I
Flcealolg, terreno paiuduo, M
detto perctaì non ai p"''
Coiialio, col^glto, cassetla di pec-
('«sierella, lilaggerelli] culllnl
■■-■ = -"- -liJgno, cassetlr " -
Covone , quel fticlo di |).„
glia, che fanno I mlelUori nel
Ciipolo, casa ile Ile pecchie
Curro, carretto, ma t disusalo
CuEclnelto . arneae che si pone
lopra la' sella per is larvi piA
0,' luogo ili runa IO
cui pBisBVB altre volte _.
naie 0 fosso di «colo e di
rito di Bcque. hUo nvvosva e«t
laciugare i luogW uniW\ e t'*'
acquitrini ~~
le brache, il resglpetlo.ll reuie-
relle,la groppiera,! rlseonliiee.
FiIlD , terreno che sFunita e MI
regge al piede
Fogna, per slmlliL si dice II fon-
iTo dene fosse delle vili rìplet»
Glarilfno, arto d
Igliela , ItHwu
lati gi^ll
IWB
Ginepraio, linFprela, luogo dove
sitn molti giiie|>rt
GioKO . strumento di legno, col
quale si congiiingono e accop'
Piauo Uuieme i buoi al lavoriB
er la sammìtA del laonli
Gtuncaln, Inu^o |>ieno di piante
di giunchi
G lunghe to, giuncala
Bora, cauale, per lo quale li va-
ia I' acqua de' fluml mediante
le pescate, o al riceve da'iba-
Graicelo, luogo crauo e Ireicai
he produce erEa,dovB il |>aiee
bealianie |)orclno — -*■— ■
rljiaro fatto con gra-
;Ii agricoli
Balie per iiren- ■
vano di iMtegiiD alle . ....
con cbe ai cuo|irono spalliere M
pergolati ec, ■
Grepiia, grqipo
fìrepplB, nHuigialcHB
GrepfM) e Gre|>pa, luogo dirupala
Ciroiu , ipctoMi, civcnu ^ Per
litniit diruiwla e icaic«o=l*i!r
firatllctlla, dm. di gratu, pie-
Gralt>cr>u, diffl. di grolla; irrnl-
Grullula, dFin. di grolM, grulli-
Grotlónc, grMMjgrBnde
Giudo, laogo nerfluiM, dove >i
iiub Bttttn, ttiaa birci, a
piedi n « cavillo
Guiao, luofo pieno d'acqua ào-
*r ai poiM ■iiiitare^l'uaire a
iniano, o lune, o altro linKO
ptma A' ae<|aa , vate panarlo
Liccji, v. a., ietta, luogn t
clilerna, pano
Landa, planora, campagna,
Laareto, luogo nlcno di a
boiOielto di allori
Lavorato, lutt., terra laior
Lavoreria, luogo dote si ti
latori fHcDtflMilone
U tori era. hvorerla
Lecceta, luosa pieno di lece
■co di le«ei
Leporalu e Leporerlo, Inoro aer-
ralo, nel quale il raceNluduna
le lepri, I cervi e aimill
Lebmabi , luoga dorè il r
U letniue
UUica. r. LeiUga
Lettiga e LetUca, irneie i
viaggio, portalo [ler la |
Liltii;hella, piccola lelliga
Lelll»Mua , àim. di lettiga , ietti-
gheiu
UnelD. luogo piantala ceolUvalo
ha no il mele
[Fleto, colto di meli
lettinuiD, luogo t^auta
prìnrl palio ente il camperaq
vende II prodotto de'cautp"
Meria, quali Mtriagia, e pn
S'Iniendono, con voce f-'
50 llarenlino , luoghi ai
eliiioil. La plebe nu
cioè a divertirci alla e
IO gli arlmrì, prati ci
He tato, secca toTD di cMlacncA
Hlnelo, Y- 1., luaga pieno di ^H
aionglata, 9|>iialD di Ir— '
aonlalirio, dò che serve per M
lare lo carraiia, o aiuine -
Olitkto, luogo piBntato d'utlvi
Olmeto, luogo pieno d' olmi
Ontanelo, lunga uisnialo d'OHtaai
Ortaceio, pcgg. d' arto
OrtaBlia, orlo, e l'erbe che fi
cariivano nell' orla
Orticaio , luogo pieno dì orlielie,
ri' orllcclto
jrsi le. firlmlile e gli or-
,[ pili dellDili
'speilG di terra ove s
» le armtit
luogo dove st racdiluilono
lieto, luogo iioco prarondo nei
ighl dove crencono molle pan Ile
Jmeolo, luogo dove ai pigiano
llmeto, tiiDga pleito di palme
(hi, legno lilondo e lun)io, e
non mollo groMO , che per Io
pU ferve perauslégno de'fruMl
PMUtllera. quelli lasca In cai 1
'. pittori npon^tono 11 pane
Ptroo, Inoipi doie »l raochludono
le Bere, cinto a di muro, a di
■lira riparo, che durI pia co-
nmn. dieeai barco^Pascolo
FHCola , prateria, o luoeo pteno
. d'erba, dove pascono le bealie
ruMme, paicolo, paiMra
FaitDra , luogo dove le bestie il
Pereto, luo^a dove si
Pei^a, peichlera
IO piantali
PeaebiB, peachlera
FlMjterefla, d/in. di piaggia
Flnggelt*, piagge rei la
Plano, pianura, luogo piano
FieTe , chieH parracchial
ha lolto di ae priorie e
rie . e per lo pili di vUl
PinclM, sel't di pini
di alberi di pioppo, di cui ni co-
noscono molle specie e varieu
Pisellaio, luogo In cui colUranal
e germogliano I piselli
Foderacelo, pejg. di podere
Podere, pinseailone di pia campi
Poderello, di'iiL di podere
Foderino, poderello
Poderone, accr. di podere
Poderuecio, poderuiio
Poderitiio, poderello
Poggerello, piccolo poggelW
PoggelilnB, dim. H pogge Ito ,
poggerello
PoggetW, dim. di poggio
Poggio, monte, luogo eminente
Poi gioii no, pogge Ito
Pollalo, luogo dove ai tengono I
Pollaìotie, accr. di pollalo, pollalo
Pontiere o Pondero, pamela
Piirclle, slania dote al tengono
Poiieuloneelia , dlin, di poBsci-
alone. In slgnlf. di villa unlla
con pili poderi
PosBeKlone, che anche si dice
talora dagli anlMil buoni autori
Piiitiiìone. Villa unite con pi il
Posta, II luogo destinalo nelle atal-
dim. di pralelio
inipagne di prati.
china, via, o luogo per
,—.: (I Olla da alto a buso
Soopttlna. Homo di «cape, aeopela
Scopclo, ' "
fieecibili:
Scopclo,
lo ad
■vi frffie, 0
— di leccarvi
. Dlseai anche 11 luofo do-
pantana le caatsgne per
lugarle : è conipoin di due
t, e dicci I con noiiw pro-
Spaco, V. I,, pnipria
specolo. V, Speculo
Speculo, V. I, jpeco, spclmci
Spelonca e all'antica Spelline
'^pllonca, luogo iocavaloi: "
_^?luncfl, r. Spelonca
SpiajgiB, plagila
"-lamia, litogo apianalo
. ianBlo, spianala
SpUotiea. r. SpelonM
Spllonchella, piccola iidlonea
Siire.come ctìe»si».««Pf";
va, boswf li»i b*»»="
i
SpinFlD , niitchlg , a basco pirn
ri) spini
Stdia, sIsnzH dove si leniiDnD I
be«1le
Rtsilaccla, piug- d) alalia
SKilrlli, diin. Ai slalta
SMllDCFi, tlalIpUR
Sterpe lo. luoKO pieno ili sterpi
Stia, Kobbia grande, dove comiv
si IrnioiH) i palli per ingrassni
IbiiChliiiara falla anche pera
^ppSi luvRO per mvnHiflrc e n-
poaarSi ne' vìsurì
Tmbutnlo, lenllorio, lenutn
nnttSrlo e Tent»™, conlenulo
di driidnio e <ll (iiiri<dizione
TennM, cireulla di paese, o rll
terreno che si poateKK», pot-
Tenu Iella, d'in, di lenula
Terra, dfceii per lo len-Eno che
si eolUvR
Terrenelh), ditn,
liTsUie, e per
reno BiaKro
TCìreno , tini, , ìa le rr» stessa ,
e pr«ir. a'inlFn'te di i|uella che
■I eolliia— rer territorio
Teiricciuola, dim. di terreno col-
Unliio
Terrlloplo e Te rri toro, contenuto
di dominio e di Kinrlsdnione
Tetloto, tetto fatto In luoBO aperto
Tntielt» e Tragllla, propr. pie-
ehe anche diremmo troBirtn ,
ed è per ntibreiiare II camtulnu
Trafiletto, (raiielto
Trxitto. Y. Tragelto
Traapal) e Trampull, due basln-
i)t Ìd..Bhl, nelmearodCquaUé
onnflTlo un le^netlo, nel quale
ebl «n adopera poaa <t piede ;
e ieri Olio per puwre acqua
o biifllil aenza imnollanl o to'
: ! mino, traghetto
I Trebbia, ttrirraenlo da trebbi
Trebbio, canto e cntclochlo, di
fonno capo tre strade
TrcKCiUDlo, Dosi chiamati dai e
I ladini toscani il caieita
. Trivio , V. I. , luogo dove risposf
Truniio. Imniolo
Tmogolo e Trogolo, vaio per lo
pid di dgiiro quadrannoiare r^-
Kiore pei polli, ope'pOTd
talora a tenervi aciiaa per _
vera! iiai; e uiiesto per io plft
t di pietra u di laurmllB
[crELLAHR, !uit. , ristretta di
piante salvaliciie con cerln or-
dine per oso di pigliare a"
tlccelilern. luogo dove ai e
0 gli uccelli
IO « Uliveta , terreno caW'
) a ntlvl; ollvelo = Per ffr
._j d'olivi
VlGLIRTTO, dim. di lagiio
Taglio , slronenlo nolo, e
si vaglia
TbIIco, tali., apertura, pai . ,
lo quale si valica e Irapasu d*
ima parte ali' altra, enilaia
Ta'Iala, lutt^ ripara di tono, ab
fossi nir<ila=Per tutto lo "-
dell» valle da nn eapo al.
Valle, quello spaila di terrena dH
i raccliiiian Ira monti
Vallea, vallata
Vallella, dfin. di vaile
Tallellina. dim. di valletta
Vallonaccio, pena, di vallone
Tallonata, vallata
Valloaeello, drni. di vallone
Tallone, accr. di vallo, valle gn
.Tedata, uia«,a, <Hvl« ri.'nd*, «
vaccate, del porcaio, u.
Btorc e slmile, che purse
qua atlr beslle , n Ir coi
Abbiadare, ■■
JccappDMre , oappoaare , cuViv\k9niTa&u« lt«ni(ii,1a tifa
re poJli ' ■**« ^"^ vta^. \«\
• le vlU lungo
mptre, e'iavor
'■rilro tirala
ni'!, l' arginare j farnu-
lecll argini
, fare arKiiil, <fl fendersi,
'■I con arirlni
Itili arnint, arglnamenla
É, iiropr. chiuder ilt ilepe
t, hr lokhl, Iivunre a
DllDaClHENTO, Il di
"]ba<care , levar vii
diradicar* ti boac.
ifùcMrT'.è' arwe ^^
I» mas^a d--"- '•'-'- -
ai vantala
Dlurgifiarc. I
tar dell' ar,,
Diibaicare, dlbosearc
DI«l>McaiHinc, dilmscaiD
Dlsglugncre, levar II gloHO al
DivelM, ar- " " --'-■'
divella
veitllcre, dIvetM
'»r lavorar prnfiiil
Tra, per far piulll
Llle : rd è propHa delle Ìie>
da cavalcare, da porur sol
EiiiiLLRK, erborare
"rboran, andar cercando e n
cogliendo erbe per taladla; i
rboratione. l'alio di erborar
isuintKR , procaedar (hcIm
provveder faielne
erllliiaire, render fertile, fé»
(T acqne, e per lo nia a' lali
GHiAitTi , iiiandlmcnla di gMi
- - aaiuiinre 1 Inoghl faniot
■nare II lerreno, vale n
arlo
molamenlo, raccolU di (
oli icappoll alla Uce i
iTUitiKi>, tenere a paatun
Ingrborarf, iriunlare irlinrl
LlVURAiR il fodere, l' o>
campo, vili! callivare
Lavoraiionei il lavorare I
■' inlende di quello chi
Legnare, rar legne
LelBniare. s pareri- di lelatac
Letami namento, il lelBdilnare
LetamlBare. letamare
ketaralninra, letamlnamento
Lelamlnaiione, letami natura
PiaTOHiiK .patlurare
Pasturare , ciUloiIlK gli snlmaU
lenendoli alla paitara, paicere
Pailura, t. a., pantorare
BicuLTt, Il ricOKliere,
raccallB, e inlendeil
delle rendile delle terre
Bleidta, ricolta
SBArriRE, lavare il Italia
Sliar- '- —-
boicbl lE
, porre ten
Iteeti dell*
Trebbiare, bslUrc il irua.k
Iliade, e simili, snll' ibi
Occellare, tendere inniHe adii*'
celli p«r prenderli .
VitctumG , propr- snterMtV
vaglio da «rana o lùd) D ■
arme, o altra mnnditlii
Vaniiare , lavorar U Un w
Tannata. Terreno ganjrtPj'W
> bllo u
mlB, il \i
Vend _, ._ .
TendemmnmeNlD, I
demn-
rendrn
ZlPMIiR, laVonr UWW^i'.r"
E». In quattro Sesiuiii si divise questa voce. JVel-
no le eirlììj mila S. ti comprendono le aiionì
:o»e rtlativi j mila 3. si tehltrano i viiHj nella
■aecolgonjì l» oii'oni vixioie e eoie relativi,
tultlno le voci Iniiiu, Daniu e [ionio.
Ila, accorleiu , inge-
n, lilliKenza, fistlezig
KM. pmplcaclta, Bot-
Alb^Htadt! e AOUilli-
a per l> qiuile l'uumu
Ile In |iirl«re. in con-
e In uiin colle (("■')
!iiN di MB«=Dci1(lfrì
di léitcuo.llaaale
U unteMniM dlven-
I. e eht dioesl ni
:Di>idrria eheht l'i
AnlmosiU, Anloiailtaile e Anlma-
allalr, irdlre, bravura
Annegulone , ncgMiiciilo della
propri* VolonM
Ardire, |irunt»u d'nnlnio nello
Bcclpnertl ad Intprrse dIIBclU
e perlcoloie, che allrl non fa-
rebbe Il di legElcrl
Arguleiu, iolll||lleiza, aculEua
Arguiin , certa pronlczu, vivei-
la e Rraila , slssl nel parlare
Arrendei dIuu, pleghevoleiu al-
l'altrui tolanU
Arrendìblllia , ArrendlbltllHie ■
Arie, per arimela, aituila. preia
ArllAcio, il bre o I' operare con
ArllAi^ arti Bell
Iliaci
AsalduiU , AatidL
Mie, contlfluaili
la, e dlliRenn:
Asllneni» e Aftli
], gllillllIO
checchetita, c\A fosM&'tev
I
I
AiM«N , *rte e atlitBdlne ■ pr
AnUrr)^ sabnrl) t (hnaliU n
n con ItOaia, tfeorU d'uima,
BiMna. v. >_ bililanM
«ddinrolD, V. a., bsldinii
«■Morr, I. a.. ìmMmu
Urne, FiprrMloiiF di ÈlFeHo ■ |>«r-
»na saMla=:Ptr uprrr ^imnc
»iiu , contrarlo di nildi-
■Ioni, ptr liiDosina
Bairinn*!)!*, r. 4,
nl«BÌM
KcniuntU, BtiAfntttót e Benliinl-
'~*~ I ablluilé di --'— - ■-■
Dlluile dl9|i«i>li>ne il
■ hrdel brut ad atlr
dirlo dei ben del pros.
BeidvoKHciu, beatroleni
~ '— .^ bcntTBitlienu
Braveria, vdpnlia, valMi^
Sravuria, lo gtetto che b
Irvria ili iiiiIvirìd e lU i
appartcnx* ad mio, tal
1^, lodevile, esempla
tttlu. eooetlenic
GU.DXZS4, grande oMM
CiUidiÙ^ vA, ae«oT«
el>«xu, itRaoiu ^
Odore, ptr Bttlir, HMÌI
CipBdU , nnadlade -e G
le, |ier melar., vale Ufl
a fUrìandoBl dell'] uteUt
Cariti, r^rilide e l'arllil
tn afTolan d' animo, oi4
Iddio per 3*, e ti ]>roul
ainiir diD)a=f er wwir
to=Per eam[»«ilanc=:l
de anche per l'aOttladt
sovve™™T^ived tó'a
Mt oetiesilu coli' Ittro
Cantilli , CasUtaile e Ca
Idliie. Talvolti) vale m
■upe- Contencvoleiia, clA che conrH
I, U campuaio-
n. drsIdeHo di
camplicenu
Uà, Hpgliiilii-
1" 1<\' "ign):
0 chr coitinu
H f lUMùerR di
Iptr la qnalc
pò CG.=Dcccnia,
■woilétu, ardi
cordiale
pysùune * f«r beneABio e gì*-' 1
lia, Ben»» alcun proprio ei
dii ; e 'I benefiiUi e la ■■
terecurleae di checcociiia ei>|%t|
;iHtttriiB, virili ahe li l' uonio per* 4
luaneiile inbuonprapDBlU>: uift ^
se.eranu nel bene, a labi» U
U>atuDiai>ia, pfr buD>ia crear.»», j
lotluDinleiia, buona creanuiba J
«bmiarleia
DIkniDiiei bei»
DUlg«i.ia e DI
t , DlbunsrleUde t .
le.v. ■., imorevnlesi .1
di natura '
. , lo ileuo , che I
lenila, eiquIiMUirl
a per amore _ ■
glualizla,TettÌMipl
la fàcolU di ^J^l
toclpio d'au»
t&re° e .11 m
nie quello che apuarlìeM ti
, .««IgludiDio
in-<DocllilA, DuciKud« «U
tnii parere, eonlrarlu d' oili-
ELEDinsiNt, iiuello die si dA >i pu-
vcH per eiriU: limiwni
EquanlmlM , Equanlmilide e E-
ifiunimllale , looderuloac d' a-
Equlia, Bqarude e Equilste, giù-
EsbUczu, dllliFnii, punliialiM
EiempUrlM, Esrnipliirllade e E-
liìDittlirltan ; lianM d) cD^umi
Ehe lia d'eiempto ugU allri
EnHmli, franebui>,D«lcDriad^B-
nima, alicHtli busna «oc Ma
Eulrapelta, e esFroHuM me digli
anlliAI Eutropelia, v.g, virili
c(k iDOdcni I invertimenti
FioLlTi, PaelHIade e PKdlilate,
^bpn», benlgaiU
•offre i mail rltlUtlti
Korlura, ». a., fiirteua
FraneheiH, brfl(ura=J*er ili
rìtd, acbìetkeua
■■■ PnigaliUdf e Fra(
niiisliU,
nel pronedeK,(aM |
ìarbaltata, bel mixla di inMc ^
con le penane; garbo, niaili]^
«enlileiu L
'--' 0, genlll(EEa=(/D>na Sfa- r
•-' - galuIwMl
. puriu, iolegHU
incornuAnne, purità
«, IncarrullibHIU
à, iDGOmilDbllilacle
UbllltBle, qui" -
aM'antlcti Innocen-
■ di culpa
egrìtadc t Inlegri-
. lesiU, Inncci
[HfnpBssione ,
jjjWn cnare, gnn
. ani., fiIiuIìzIb
eli ade e Largì lai
Ilberalild, magni
niMamro
(BeuJ*, l
Longanimi là , Longanimltade
LoDganiuiilate , toHennzK, «
HtuNiMHiTi, magnani allude e
Ha^nanlmlUle ; virili che le-
gnila le cose grandi eon mia
ragiune; grandma di anlnM
Magnificenza, ed all'amica Ha-
gnifieeniìa ; vlrtit che mira ad
Di>cre grandi, di grande ajieia;
Sjilendulezza, geaeroslu
Hansneludlne , campostilune abi-
tuale dell'anima conlro l'im-
I>elo dell' ira
Halurlti, Matiiritade e Ueldrila'
e Merlo, per grsliludlne:
r -jse^della'v™
Hodmia, In virili regutalrlce di
della persona e <ll tuli.! le no-
di III del poco e di i|un dal
lrop|io; Illa più fregi len In mente,
vale II Huistrsre al volta, agli
e dall' orgog Ih)
MuniBceiiM, e aW uW. WMtiAt"
r
aia, V. I, eccellerne liberaliU
Onu>iKKK* ed ■jI'anL ubbedlen-
Ikg, Ubbidienu
Obbldlviua,
OCUllUlXB,
giUnUi élr<:aipei
OBesU,'0neil<de e OnesUle: vir
lù per Lh quale ci KUArdìapic
ds latte quelle azIanT e parole
uta » aÌKiificàre la vlriil delli
liudlciiiB ;Per iKcgru::I*er mo-
di!SlIa=Prr Bonvenet uleiza
Onesto, tuit-, anesld
Ooeslura, v. a., oueiU
Onoranifl, onaie
Onore, idma e (anu Mqulstat.
Orret alena, iplenilldeiza, magni
OseBM, ripuHUIone
OBuedaliia, Oapedalilade e Oipe
dalilale, v. a^ MuileliU
OaulUliU, OsplilBllUde e Oiplta
rl>|jeltu=P«r cundiGcendeuta
coiiipucEiiiB, beni K ni U
Osseriiinia,eaall'aul.(}aiervai
Ila; per puuiuallU, lealu
PlLK , caneardiH; contiarìa i
>irLit per la quale ai ritiene quel
geiier.in<i|niciAS,l'rugaliM ei
Paiieiiia ePaileniia, aolbrei
Fenilenu, ed aVV »M.V«JiUBùa,
soildlstatìmcnUl ' *- "
G«U cumiiteuV:
FeiitiDiEnlo , il pei
Da che si scale
il male, o non L_
Perdunonia, ilpen
Sion della gOe»
Perdonare, dar
Qieltere la eoi,
■raxia obbllanda'
PerdonaiionE - '
l^erdono
Perdono, perdoniii
Perfetto, tutt., pei
Perlenoue, bonlA .
Persetereoza. ed i
iau , pUTlsIe'
la steiao che pil
uasaione
ieU, Pietade <
die liicliDa I' u
E dllciidere ijiie
Prediligere ,
Probità, PndKlaS
bouU, itéHà ^
eKS!'
Iti, PiuilusUMde e Piin-
K, dilinenza, accuralcua
turiUde e Poriuie, pu-
ine, giiulLiia, dirìtlura,
slmeulo, per pcnUmcoto
itone, rougnuiiune, con-
(loiic al vuTcre sllruì , e
Ilo, e liudlcure btne
'Udenia delle umane 0]
I, e operare «IItesI
ifs, »nUUL:^Per atli
3«nUl)de,« SantiUte, si
ibe oanlcnpli li Mf l«ne I
ScBilmi*, aCEorlfiu, ESBedtà
SedulluTdfligenzs ,
Irarla alla raaliilBc^Per iialura-
luza, conU-OTia d'sSé Italiane
niiirielU, Bauprlcilade e Seiu-
|irlGlla1e, v. i., KmpliclU
Scrleu, Serlelade e GEriclale,
Sincerila , Slncerltade e filnurl-
trilA, gcnirinilà
Sabrieu, Sobrietade e Sobrieta-
le, pardu e maderailonc pro-
prlameote nel mangiare e nel
bere , t il dine ancora della
Bolllgllama, v. a^ salllgllcru
SotLiglieiia, p«rmEU£, vale acu-
teUB d'Ingegni), Indintria
duiiIu, SoiUlitade E SoitlUtate,
per Bcearleiia, lagiclU
SperaniB, una delle tre virtù Ka-
cniB e gperienilB , espe-
Stkituia, achletleiia
reni""
l»O.E..
e Btnellelo, t
Iìb; icrvlgiu, piuere.
|riin,it. I., •coimu
HeMT, divenir ndglli
KMNiM, aeemmn
jM»^ Vile hr canto i!
r Corile, eortMale, affelt
> Gordiilc, tvitccralo, «ffenuoso
_ Ci)iTn!Ktre,in8igii>l.neu(r.^(u»..
Eommesii e i propri diftlU; nv-
vcdenl, «Dendirti
irregglmenlo, il correggere
irreiliine, 11 rìdurgi dalla eilU-
ll'iitrul (Dilc
■cere, far la taglia altra!;
■lervlgiD, lar cosa graia
Cura, per dilige nii
DiaammEZEi , per amorevolei-
eonpiaBnere
, jofferin, loUerar»,
I railoiii e con iiarole
e «Kdiwie - Per t-
Dìidiiire, levar 11 vixio, purgare,
ditnilre migiiure
EKKMii, l'eo—- '—
efletla dell'
gniune da qiuWTOiHi errore
0 dilcIlD, emeodaikiDe, emenda
mrndare, eorret%ew «v"Vb
Eiuendaitane, »Biti\4Mi«.t*a
lo ajjpellallva, e dlmi di <M
chE nvoriiee e pralcuE !>
■cleaze e le brììe arti
dlaMutruloue di buona volanU
F»¥oregp«re, forni'
prolBng«r«
Inviolenlo, clic non nu
L:kKuuEiiGiiaB, iiur li'
Lamlrc, dare, dwiare.
sldcnlamenle e
"•ai
snllnuare nel bei»
ilrarladt d1s|iclloia
vaie iffsbilc, cor "
>dÌple»,ml>priooi
SBSioneiol'Jer pli. .
<1 rlfuardi
Te 1 Tulli
pentlmen-
lorderf , rt-
il Blmordimenlo ,
nusclraento d'errori con
RlnioTio, rimordi mentocPer rav-
vedalo de' ^111 ««mmeisl
Blnclvinn;, neutr. pai»., fnclHll-
re, divenir civile
- Hlii»inttr«, render li lama
Ringentilire, neiifr., divenir geo-
nipenlenu, v. a., rinenllmenlo
Hl|.'entere. V. Rliienllre
I- Rlpenllinenlo, il ripenUril
e Blpenllre e Rlpenlere, di nuovo
pentire ; e Ulora sempl. pentire
> Rlpremere , In algnlC paij. , li.
[uielare, rlmuo
■ore, mitigare,
via rdlerem
mtr.pnti,, ricono-
error), donnlrll, t
Imenlo, emendarsi
, Il ravvederai dei S
> per nio
vale giov
.„...., "mendiS»!"''
Rlpulamento, rlpulolone
RIpulaniB, V. a., «lima
. Rljiii tallone, rlputanza
■ Hlsertiato, clrcnspella, prudente
B ij.fjjg^ svvedolo
"r"'
uomo savio
la saviezza, qiiejjl) che
ne lolle le cose al ftoe
T
D, saggio, (EÌuJiiJoiD, prn
SIcuraitM, per ardiri
Eicureiu, per frenelli
SlcarlU, èicnrllade i
ilcurem. alourU
SicurU ,
Sicuri taLF,
Sicurlale ,
za Snxloaci wnia srUfliio
SnliEbillire, ntutf. patt-, coni
rro di annlghlllire
fiuve, per benigno, modersli
Soavlu/Soatiìade evolvila
per benignila
Sohrki, parco nel nunslare t .
bere, niUnenle, niailerslD, she
ha sobrietà
> porgere alutg
SpoDrare e Spoltrire, MiU.
pan., lasciar la inltrawi^
«eJuta,dMll»rl<enMlÌ3^
Sllma. prenlo, conili, o)iliM«
nui al Itene la perioM «O
Svelenire, contrarli
Suffragare, giovare
..._. Il
Soccono, Il uncorrere, aiuw
Sofferlre. SoSi-ira l'animo, o U
ver aniimcEd In algniC luutr.
patt., per contenerii, aaleneral
Solerle e Solei'lo, v. l, diligente,
accuratid liupigra
Sommesslooe e Soni
Saatonuuiu, conlegna
SoUllc, aeulfl, ingegnalo
Sovvenenia, Il sovvenire, aluto
MHXona
SovTenlmenlo, Il sovvenire
Sovvenire, al mare, loccorrere
Sovvenzione, sovveniate ntg
Bpemre, avere aperasu
fiperliiKtitt\o,eH^rto,che ho (
perlenth
aDetlo sviscerala
Sviscerala, affritonilo, tati*
Sviziare, tawilare II vlilp
Sauldlo , ahito Wll« M«a*
dato ti ■Itnt, aov^nit
TkhfkrÙib , meiierarc. it^m
re l'aptietho della poMMa'»
cuplaclbile
Temperato, per modeil»
Tenero, per ■eloaa, ciaf M
Tlmoralu, di buona cCriMBi
ohe tenie Iddio
Tulleranu, Il lollerare
la e 6-auehena: aopia
ratio, B
bidiace
Ubbldienle. F. UbbUentt
l'tiblditore, che nbM.flicc
(JUdeate, ubbidiente
linuno, per affabile. bMM
Ruinaaeto, traltaliile
Umile, ebeha Hmiltt , w*
dlineiso ; contrarla Al tafX
Ivi-t»™, di et
nienlrc, v. a., '
^lenni^'nia',*ch
IkMdìcFnle, T. p. u., vcrJlicrc, cbe V
Fll«B II lero
KrMonda, v. 1^ che ha lergoiiiu M
IfanioRiure.nsuir. paM.,
teridlcD.chr dlcp II vrra.ieri
jBcrlUtre e VerlUtrv, che pn
■cmpre con verltd, che d
trerli), VcDude e Venule, i
li Tliilire, procurar ouh diliR<i»»>
I, Intorno ad alnuna COM
Tìeile, ehe ha tigilaiiui, tliillsnla
Virtil , Tirlude e Vlnub: ; tbllo
di operare tecundo la legge na-
luralc, cikilE e divlna = Per
luDSo e Vertuoio, che ha vir-
lonleroao, che si mellecon gran
lionl, che e d'animo arderne
kBaaaDiAzioM;, avere in odi
DIO che bI Ai di aiciina coi
ICddla, faiUdlo e tedio del
•M cdlna-
ampi di
nlmo, upreiiB. ilureiu
kilaituone. l'adulare
talare, aeilmre ad alcuna ma- 1
* I» tn preclo prr qualilii
■■ÌMillM=Per Hnitere
lÌMBria e ldu11«ro, vi
della fede coniugale
UhUBZlDne, uinre sovei
tlHilo e squlBllezia ,
ente di mie'
MlwtBbt.^
M>MtB^ allereiia: ponipofa ei
fWrM, (niidt, malizia
Wicaixarc, indere alla blaea per
' giaoctn, Kluoonl II «un avere
■gilne
nplBBf
glodlcsi
a eltì cht V u
■nr^tiu, pompi var
Buabuchéria, Inganni
.ca di Are altrui ci
e (ale laraaluBl
Raparbierfi, oitlnailnne
E:aÌMrbleU,Caparb1elade e
bletale : ostlnsiiona
Captutrtrla, caprIocK b1
Rapon^lnr --■—■—
Capresterla, bliiarpla fuor àtìV a-
Codardia, ili
*,vlgliaeel.wl.,pcl-
CodardlBla, v
CoHeppolar.
per rubare, pori»
Compia'cenM , per adulailona —
andare a' veni, adulare
ile «li ai p\»-
ceri lltetitl
Concuplicenila, lo «tessa che con-
o«plMenu
GoncDMiwit. Ls cancuEsIOn* è
quando alcuno eh' è in umcia,
WaJle perpaura alcoDa cosa il
auddlta ; ovvero quando non
vuol flrc quello di che (li e
(enutu; le non rII é dalo da-
naro ; ovvero quando alcuno iif-
Iilalè logfle per foren glcun*
«osa pid ohe non i ti suo lol-
do,o»larla; ovvero qnando
alcuao aecusR, e per daniira al
rlinsne di non accnsore
CoiiEinra, unione di piA contro
domlai
Confiiaramenla, <
Confluì
Coniplrailaite, con gin ri
ContraneiM, dltoneitA, Indecenza
OoDlimueli , iSiubbldlenia — Per
Contunii'IlB.'T. L, ingiuria, villa-
Convi'ti«ls,v.aHeHpldlKla,avarlilii
COTldMa, V. >., cupidigia
Crapola, crapula
Crapnla. T. g^ villo che eonaiale
in troppo manftlere e bere ; e
al dice anche dell'alto del trop-
sclucca opinione. Falsa ere-
aeì vendtoarai, o nell' Imcerver-
mrt per qiwle the kuA raglo- . .
ne contro »d »\\rafc?^»«n*,\'W«™rt):VH,,KQrtiaÌa,
ed e conlratio iW ciKO¥»«iw™e'> \wis\\\ii
a hcclalcEÉo, 'ifreixlriu
liIC|Eione, dilìilone
liliEiune, brOe, ilrapaito. JSt
DirepiliMie, *. L,
°1^e1
Ibarv
. «tiliM J
1
Bitfrudsrc , v. i.. defraudare, in-
I .ffiioriUiwnienla, disordine, slU> e
' tra quello lA'é teoondu il dl-
I rlllo. e che è liene ordinato
DWeatU, Dl-^lesltade e Dislealtà-
te. Il mineare alimi di teiin ,
-. periMla
Slileanu, v. a^ niancinia di lesila
OtaobbedieniB, dlsiilibldlenEa
--.DisonealiÉde e Dlson*-
antrarlo d'anectà e del-
...fiBr lo tlilo d' ìiDpudlclils, di
eonsiite in btii o In parole
■facdlateEia di eoatumi
■ftia , BBpreiia, rlKldezza, o-
llnailone, caparbletd, cnidelOt
'tlà, Uiinlnde eDurltale, v.b,
..-Illa, V. I. Fd a-, dureiia
EBBRBZZt, oSìiscameulo dello )*■
illeitD, cagloDBto da soperolila
e 1' ono]
sincope ili dtio-
Dh^nare, ntalr., si dice del-
Eonaueto , dando nel troppo o
In manKlBre a io qualsivoglia
' del '
., di
B il retto ordine
Dlsperscione, disperazione
Dliperamentu, dispera ikine
Bliperanza e DeapersDia, v. a,,
dlaperameuto
IHipera Iella, dlsperailone
]K«>era)ilDne e Deijjeradone, pet-
diniiuila di luerania, d) pazien-
*B, darsi alla dlsperailone , Il
tUsperaral
Diipclla, oSeia \olDnUrlBfolla ad
(Ilri^ a Une di d1s|jlBCergliì ingiu-
ri* Bchernetole, onta, bstidio,
e qualche allra lUua, sdegno
BIsfImulaiioae, Il dissimulare, &a-
disonesta, sfreuml»
I, In temperane
sa che ebrietì
IO che rbbrein
de e EbrteUt«i
Ebl'iEIXB, V.
lo, effeoii
EI1rniinalaf{Alne (
jligione
Espilare, v. I., rubar eoningaaiio
Eapllailone, v. I., reapUare
Esiullenia e E91alleaiii,V.a-,i»'
Eslursione, esazione vlOlenM ol-
ire Il eanvenevule •
FlI.9AKE^Tll, Il falsare, falsili
Falseau, drilld, men usako eh*
Fabia, V. a, raltlU
FalsIUi, Falallade e FalallBle, Ti-
zio, contrario della lesiU, ed «^
abito di operare In OHida con- :
trarlo al delU o alle ^rutneuo.
con wttTOa 4* \taìww«s«l *^«*.
I =¥er &o««»S»&«)K*a-.*'**^
Falto, falsIU
s di ren(|[one
PediUle,
.1,,
bruti un, Bnorcii:!*
Inu, pecoaliK^rodli , ..
bflllant, perlldli, a nitro slmll
delitto
Femi>,'1o stesso che flernn
FerlnlIA, crndFlIÌ, lirociii
FtrìlA , Feritade e Peritate , be-
■llalllà, aapreazs di natura, cru-
delU
Ferocia, feroclu
Ferocìl*, Ferocllade e Feraolla-
le, Ilere»a=Pfr crodelld
FiBftGfieus, Bgural.. dittilo <n e\b
che appnrllvne """ "'" -»-"-
. nenie, alle -tirt
Fletei», feriti
FieHia, Flerìtarie i
lere HlMlterla=:E Sgi
yarlcarc eamunquc s:
fDmlOnlaMj,\\ tiTT^c^na — TMvijnMjiwnTft, mi
•dolteTkB:rt|wr«\.¥tvii¥artiv'«w\ V«**»
, _jbb>tnenta
f,aglioHói[«lne, laitlioffcrti
GBKJiofftrIi, gaitHoffiiifiM =
GaiTullw, Barrnlil
ibblam 9<
vitlailcne, __ . . .
Ghlolloner)*, acrlteratrii*, if^
ra da gntoRonfi mot tu um' ,
■Il a<are; Irumrla J
Ghialtania, mea nolo tht dM M
ilerit, iMiiinó,
[ine, cnlhzu, aEirbatuzB
■, ^ofcflglne
tmndtnìa doiderto di
Holbimia, peccato di gì
1, Golcuilade e r.oloEili
lornfs, avldltì di gola, pec-
(Iflia"" Gaizovlfflio, em
Ita di nono, ilrivliio
«, unciwre, (Hgliar coi
liane, issassinia fatto aullt
ta . per àaretia , rlgldfi-
ipreiia
'la. per KofTeria
Bolld, roiieiu. luUcliezM
di guldont
I, Ugiirat., lo iinaderalo
danlncHepldeiianell'o-
t, plgrlila
"l'ape"?™» ,..
nde in cattivo ilgnlAcalo, li
! Kiupl. dllrllo ancbe io- li
«rio di cognlitotie
■ttira, imbrtachexu
iKUa , ebreiu , liubrla-
, ttbrlaehena
ilare, dire altrui bubbole,
lenmgne
a, 1. 1., hfiUallti, ferita,
[luperioilta. Imperi osi lade e Impe-
rioillale.eDpras lama, superbia;
modo di chi comanda con al te-
Impersuasibili la , incapacità, osU-
Imperllnenza , dello o h
di quel cbe appartiene i
IinpIelA , Implelade e In
tX-
iDipruntiiudine. iniporlunili
;apan
: ; caparlileU
iWalagglne
- Inneila, peccata, e furnicailOBe
I che %\ cammcVXL Uk ww& »
1 1 affioi. In %nto viqNoVa
■■wnlmlvblnu , InMibbUiU di
cM t iMMteiitibHe
, yIiIu Eantrarìo kIIs
aieóleniii. conlraiio
inleain. DlìonUne, si'
bUTOrrl^llU. Incarni ibi
Incorrivlb liliale, qnallu
Indegoazlone, sdCEii
fniladi: e Indegni'
da cb' é Imi* gno,
Indingenia, cunlrarlD di
Indillgera
r- Initnull
■fe
"^Irinienlo, essett ™\rft«»Kv\i
dsggine
lesonbillu , qiiaHlj
ibi é hnpIaitBbilc. (
lascia svolgere da'
Inlàmla, dir cattiva
nfiiiHRiìmie, inbman
1
e sIslB ffl' ' *
lon rlEhlcsle ln>uurtBiie =
ra vagliare, triholBri: , midc
r,"™;\'.r,es.»,.ww
nHn^ne, InlliuiiuenM
Sgannare, ttrtraiiie, o I
mostrare una caia ^leruìi'aU
.sganna, h-au<lB=l'er errore
Lnf,ara bui lare e iDgarbiigllHC,
iii>È««t,mxvS^'«e altml
tuto' e Tizii
i967
locere ad altrui spon-
! fuori o contra quel-
rmina la legge=:Dare
iterameote il contra-
ias tizia
., voracità, gola
ingordigia
1., ingordigia
strema avidità e bra-
, conae di qualunque
che avidamente si
'^ e dici ingratitudine
, dimenticanza dei
:evuti, senza saperne
grazia
mtrario di amicizia
]uitade e Iniquitate,
malvagità
f. a., iniquità
., iniquità, malvagità,
ed a., ingiuria
. ed a., ingiustizia
a., nequizia
a, lo stesso che inob-
1, inobbedienza
, e alP antica Inob-
contrario di obbe-
lobbedienza
trarlo d'onestà
Inizio contrario all'o-
: cattivo trattamento
) de* forestieri
tor la quiete, trava-
ulare
, lo inquietare
a., Inquietare
In religiosi tade e In-
i , il non avere reli-
sere empio
contrario di reve-
F. Inreverenza
>ntrario di sauienza
Insaziabili tadfe e In-
!, smoderato appetì-
hessìA, iogordigiti
Insazietà, e all' antica Insazietade
e Insazietate, insaziabilità
Insensibilità, Insensibilitade e In-
sensibilitate , difetto di sensibi-
lità
Insenntezza, stoltezza
Insidia, nascoso inganno ad altrui
offesa
Insidiare, porre o tendere insidie
Insipienza, contrario di sapienaa
Insolenza, il procedere fuori dei
dovuto termine, arroganza
Insulto, ingiuria, soperchierla
Intemperanza, contrarlo di tem-
peranza
Intolleranza , insofferenza , impa-
zienza
Inubbidienza, v. 1., disubbidienxa
Inverecondia, siacciataggine, Im-
pudenza
Invettiva, riprensione ingiuriosa
fatta corrucclosamente contro
alcuna persona
Invenzione, lo inveire
Invidia, tristezza o dolore che al-
cuni sentono quando loro pare
che altri sia felice, o goda d'al-
cun bene
Inumanità, Inumanitade e Inuma-
ni tate, contrario d' umanità
Involare^ rubar di nascosto
Involo, furto, rapimento, rapina
Inurbanità. Inurbauitade e Inur-
banitate,'v. I., contrario di ur-
banità; inciviltà
Ipocresia, e più comun. Ipocrisia,
v. g. , simulazione dì bontà , dì
virtù e di santità
Ipocrita, Ipocritade e Ipocritate,
v. a., ipocrisia
Ira , smoderato affetto di vendet-
ta ; collera, sdegno, cruccio
Iracondia, iracundia, ira
Iracundia, K. Iracondia
Irragionevolezza, qualità e stato
di ciò che è irragionevole
Irreligione, mancanza di religione
Irreligiosità, Irreli^iosltade ^ Vx-
reliA\os\l%\A y \q %\ft.%v^ «^^>K*
rettg\oa\idL
0, 1" or
tt bMlvIIld, inorbanl-
p, iiMlBDreai
htvaglitde e
Ih)*, pen(r)
lolg Inlenzion
nganno, e per la pia
«Isk
lileBllA
9, dlBlCBll
malcilire, no-
Uolotarc , dar iduIci^Ìh, Impnr-
Mollazui, I
' Moli [z le, V.
noflupolia
lo carnale ; poUuzio-
(le(!'Jiiis specie di
f. Uurmorncchlu e ,
m
ilto del lUinBiclare ,
Q, Il minacciare, mi
prone Ite re altrui i
lEfinriiiila^^cr io
« tuintccla
• t; odio porlslo In.
liuDlDìnl, contrarlo
', KUcognoacerC
■e, V. a, dlaprei»
Mia eredenu, l'i
«:Pcr ntall|inlld,r.
Sogligeraa, ne((1igeni>i, traicL.
Nenifii^ nciulaudc e He^iltle,
meno usali che nlmbld
: Mgli«enWi«KlKHgeiiij, ortogr.
Odluiigghe, DdievolEzia
Ollracolanxa e Ultrscullai
colaDiB, iirouniluiie, nmigan-
», Rhi! va il di la iRll' umano
pensiero
Ollraaglo , raptrahlcrla, vlllanb ,
in|)urlB=P«r soperchio, dlBSr-
gntiìoatD pifj^^rio, sebbene oggi
OrKOBlifl mento, v. », orgoglio
Orgo^l^ann, v. a. or^vj^tìo
OFinigIhi, allereizB, grandigia,
auiierbiB=FtT vialenia
OieeniM, UuenitaJe e Dicenila-
le, dlconnlftb lascivia
Oitlohena, nazem, atrancz»
OaUnailwie, iwrttnaula
OUuseu*, WtoilH, craxolanlM
OUnsloDe, olluilM
Otliuiia , eiluilUde e (ItiDsilaU,
inalertoliu, gnnicizs
Olio, il rausre dalle operazioni,
e per lo pli) racclilude in sé un
non ao cbe di uigiiila e di ri-
poso vbilaaa, e In qoeiM aeiuo,
vale lo alesto cke mioslU
OiiottKGlne, oi\uà\t, vetSAiit.
"lloiità. OlWlafte t (Vl^otìttS*-
'\lzio lU litó sia IO oiÀo
^K^i
lialso
Persecuxlune, Il gici'sefiritD*
fenegulre, perseguii -
Perlinaoia. 0!.,.__
PerllnadU, Pereoatllwl» ■
Unscitale ; pcrU
FencralM, Peiri
vrrititaW, iiriqidu, i
Perveratone, perver - '
t, lactronprclo di mare
IO, minlfra plebea
ria, lnllni[sr(lB|iKine~DI-
whe rifr laclBguraiaffginc
g, V. ■., pollroiicHa
U , PompoilUde e Pom-
« ; pomp»
la, coia da porco, spor-
anSlU, Prcauniuiullade e
(iar profano, violare;
ti dice di-ll' aiipllrare
icre. r d(ii!cale al cul-
' vi gli lein[)oraJI
PaslllaTiImlli , Pualllanlmllade
PiisJllanlidiiaLi^. debolezza d'
Puitant|;fiiai
pultani
g'ft, agah-an,
Pullgncitgij, il |>i
pellta di
Imirergerii mila
Per mclaf., vsic fln.
no. In
p, piMdlii alili), liberalità
nieui , uresUDiione , im-
Maita, ProionlunaliBde e
htiNullale: prccaiiluositi
llunc , lo aksao die prC'
|U , Protcrvitaiic ( Pro-
klB, pnitertia = t>sUnau
n, rarlllaihine, aolUglin-
I raifloaai^ t diipiit— -
liwlie pratensinne d'
filo, 0 di ■Dprwtare •■!■ m
a d'u-
iidellti=Pi;r «ccesilva ea-
pidltia
RsbbuRb, bravala che ilfaallTDl
con parole minacce «oli
affare, rajire, arrappare
igRlro, rigiro
impoBoare , ingiuriare, morde-
re eon [larole, garrire
Rancorr, Bdegno, oC-a caperlo
RapacllA, Hapaeitide e Rapselta-
gvfdilA
= l'er h
t per toraa
'- Per rapi-
Rapire, lorre con
Ira a ragione, in
Raspare, (Hirtar vii
RBi|K.llare, ra>p*n
Ralla, rapina, (uri
BPbelilone, ribellio
Heiicidio, delilla d
parricidio
Besla, per diSLOrdl
scandalo
Rem, ftelulc BB^UUti't.ViTtK.i'
M.mrivMttà.«^toW>«»*^
HlbelIaijUjaE e nibFllszione , il
libtìÙTt, ribelIianE
HibiUameDlo, rlbclluhine
Mbellue, br pirlirc alimi dal-
l' abbcifi«oii del priiicijit , e
■ullevarlo contro tttu
nibellazione. F. Rlbclliglon?
HlbelUoaF, Il ribellarsi
jDgideiia, severità, a<prezii,au-
Rigidità,' RI gldiUde e RlgUltatc,
rigidezza, 1' essere lnSe8Hlbl!e=
Per BSitrexiBiaustcriUI, te vendi
Rigoglio, per orgoella, sjpcrblii
ifiUde" K
Rigorosità, RI(oro>f
roillBle, rlgldeiM
ajipmu, severità
Bllrossggine, rilrosie
Bllrosia , vizia di rolui al quale
ai altri, n^ cosa clie ed ellri
piacela, guai piacere, cbe ■ sen-
rilrotaggine, rllrosiia, acbillItA
Rilroilia, rilrosla, it rJlroBlre
Ruba, rapini, rubamenlo, tiirta
FobagloHC, il rubare
P.ubaaientó, il rubare
Rubari, tur l' altrui o per ingan-
"p".:
giii
SjkccKKTKKiii , preaiinziODe, ifoe-
Glaleiza , presunluosltA , arro-
Kinia, aaper« aSetlaLO e sema
ndamento
SBcclulezii, SBceenleria
Sacrilegio, viulazlone, uvvero u-
surpazlune della cou aairala
eagritéglo, nien usalo che saeil-
leglo
SBlauiUtrEi\i,
'. a., pi grilla
,_ , .cnlMie neLI' operare;
L Plntcrli, lanrDnFcdo il) mare
' ''"-citmo, iDsnlera plFliBB '
onerla, InAnnarrlagglne^DI-
___] «nche per iBciaguralaggine
, e IHitlzia
I P«ltrqnla, y, a-, pallroneria
[ Poiupa,urrninbliiaiiF, vaiia|>1oria
PoaipOBllA, PonipusiladE e Pom-
pDSitile; pompa
Pmunilone, Il presamere, arro-
FraJiiione , Irariinienta, inganno
ime Dio, violazione delle co-
ire, for pro&na, liolare ;
pr. li dfce df 11' appllrari!
,..jie «aere, r dedicate al col-
ili Oiu, In servigli letnporall
irusfone, prodiiallU, llberalH
irlciza , per iniiironlltudlae
uoprantezza , presunzluoe , in
^^^^ portnniu
^^^rasoDlunlM, ProionlD-ullsde
'*^:»lervilà , Proleriiiadi e Pi
*^iT«ial«, protervia — Oilini
-^■«I(je rblB, Br"Ogania
^**"tt»a. PBVillulune, soitlglk.
■S' *"*Bl ragionare e diipulare—
~"^b anche prelemlnni: d'euer
crilD, n di aopraalare altrui
lieccbeuia
lltmento, per melai;.
libidine colle puttane
puttana = Per inel"E, viie un
nere, ag lirarc
'uttancggij, il pullonegglBre
Pultanild, pultania
RisBii, eoceaao di furore e d' Ira,
e appelllo di vemlelW e d' n-
aar crudell«=Fcr eccessiva eu-
pidlEla
Rabbuffo, bravala che il fa alimi
con parole minacce voli
iiollsre, ra.ilre, arrappnre
«aggiro, rigiro
Runipognare, iagliirlsre, morde-
re con parole, garrire
ancore, adegna, odio coperto
apaclta, Rapacllade e Itapadti-
nplmenlo. il rapire
Bspina, rapimento = Per furore,
luria, roEbla
Rapinaniento, v, a,, rapino, ratto
Rapinare, v. a., rapire
"■"'"■"'""il"'™
Ratto , i-aplna , fnrto — Per rapi-
raglone. Irai
Raspollare, raspare
(de. un
Avvinaizar;, Tieiitr. pnii.. Em-
piersi di vino, quisl ineblirlar-
■1 a elMoe^l
Avrolpioditare; atglni
A violili Ilare, ingsnnsre
B111B111.KI.GUIIF- Tar COI
bini, pargole Baiare
BJraeco, mrir d) t-"
danno Illtcllo ;
Varonarc, dir il rajabondo
Baronali, axlone da barone, da
birbone
Balta»: hlerla, i. a-, soBsllcheria,
SDtHi!li«M, --'■■
BHllalecglare, fare, a din
E Borsaiuolo, lanllaborse
" are, avhlamenlc apptBre
ire, minacGiare alticraidcalti
I- Kreiio,
o rie! bri'
Juimlare^^in uro t.
!0na1a,alIa,o|)erad>brlceiMt 1
■nnemtlare , nicnare ma »"« I
BrlVanle, inlrignt.
<- BHfiiaa, riisoao, IIUglOUE:
Bilingue e Blllnnno, che I
Batut, e si ma metaf.
Knmcare colili che non
aecnndo verlM, ma ora
lìndiilerla e Bindolala , igRl
flirbonegiiUve , Iw
pai Ione gK^B''^
Blrbonerio, Bilone in4ti,(
<> dlcnl per Isclierto i
!ci1c con irti) KraviK,
It^ar appirenzB di grai
I , che b giiailngnl Ai
iiin, ftccMo
•re, fare il crnriele
•1^ per Iraconrlo
e, anporre alimi ma
le iinaìche tàtiilD, ace
rdiniti
allo
. lialordafKli
v. a., ribalderìa, Irh
lare, tener nula vita
avenlar n|1onÌ blie,
no aemblanu di vaia
ne, Il ca*Ill«re
■vllinhine
I, carpire, acchiappare
villiipjiare con pi-
inganno
Glrcon* emione , Inddta, Inganno
donneare, vaihrgglar
Glclibealitre, Il clclibeare
"llecca, beffa che al t» altrui, ino-
ilranilo di voler dare mialche
coia, e fare qualche rlf^vonte
benedalo, e poi non se gii fa
inmiadore e Cluruialore, vaje
fiappatore, Incannatore
Cotlotorla, nabbadeo
"ollualone.v.l., Iiwanno fililo tra
due, ophlpemme UUijui» che
■e IMntendono lnal«ne=BI dice
pure d'anni altra Inlellljieiiia
segreta nel negotll per Ingan-
nare qnolebeduno
Colpa, peccalo, bl]o^::HPer errore,
mancanienla In cheocbenla
ilpnro, V, a., peccare
Commettere, nioif, ditcardie, o
inlrodur malli, «e-
idall Ira r un iiu-
, quegli che com-
Conculcailone, vilipendio, ollrag-
Concuptre. V. 1.. desiderare dllel-
Caneaplscere . v. I., deilderare
ir*
ijjt*: 'hrr. »,-/s; r^r*:. coTf|riur«re
•y.-. u«i i-fcf t , cJyvTfjrvt f ofiro-
C/jeliMiiM«', dx^r^i di chi non ob-
t>r4i»c* e ref itu: sf li ordini f d
« %4!«ri 44:' BH^givrì di »f, di
I>i*i *:e.
O^niziirc. V. 1^ dire con%izio
(^iriiii^jr, %'. L, ir giurìa di parole
(y^rtfalrlU, fr«yfe, o l'.lra kiiuii
Cf/^a . iLa Ui|;.-f;rla. affine d* in-
f abfiare aitrui
OiTtare , %. a. , andar gonfio , o
f raccliiare, a maniera di corbe
fjtTTum\f.n. \-tT \iolare : torre la
^rrziri'là
il-jfftWt^ «ìi c<i«tunji (fuasti e con-
T2rft.r.4:i
<>./rr-;4:iir.*r. per *iil>ornaziiinc : il
Ci^rorLf*:r^, indurr»*, sedurre
«,f»:'i!4rt, crafrulare
• fi: ;:*r«r . roanjziare e bere so-
%<rrcfa:anieiitir
* riti.-^nlf se , *. I.. delitto di lesa
rL<»f^U=É \ffr.r i|<jalsi coglia gra-
\r ecct^v*
Crin.ine, delitto grave , ed anche
■rrn{:l. delitto / o colpa , quale
che %ia=Il [seccalo mortale dei
tc'^logi
«Cupido, per avaro
D«ìfKi«i;iARR, vagheggiar dame,
tare il damerino
Damerino , inclinato a fare air a-
estsi»
E TIZU
■ I»eF*-i»T«re, i-a'umart. ««fr»-
• i g»-:»it»tr;
■ D*:Lri.:'jrrr«. caauta nel iteliì^
De.'i'.r;'j*-r»r. ^. 1.. !»«»:•'.
trrre U!i ■'»«rlirit!. e in?r
»ie |*Cware
De::tfi. 'j'w^n.Tnn**- oannoa li
aicu'i'j *: unr.^i' ah i-|»ff€rrViR
ancr**. •*'-taio
D«r!.iC"re, irt^nna"^
Deludimento,' incanno
Depra%are, v. !.. far iira^D. r»
»-tare. %i7.ÌHre. ciii>tamiDare=PeT
infaiiiMrc
Ilfr«ravaziQne, il de;•^8^Bre
D'T^'^ittO, dii>pitl9
Ile testamento, odio. dete«tai:ii<r*
Dete«tare, abbtmuiriar eL>iranii&3
o con parlile. »*er in od»
Detestazione, il delrfUire
Difetto, colpa, petcatu. errar,
misfatto
Diflalta. per fallo, pecicatcs eol?i
Diffamare , macchiar la fami al-
trui con maldicenza, infamare
DiflaniazHMie, il diflaniare. biasimo
Dirompere , per adirarvi . ^ e. 'lire
in discordia, in di^sen^'on^
Di rulFa in raffa , co" terbi l'arre
o guadagnare ec, \n]i raì'Vt
o iii>!iiivt;iiiiente guadagnare
Diramare, odiare
Di«ainicizio, iiimistA
DisamisU), Disamistade e Disami-
state, dìsamicìzia
Disamore volezza, per azione Sirar-
bata, scortese
Disiittenzione, contrario di atten-
zione
Discolo , stizzoso, ritroso, incom*
portabile ; e niiì gener. di co-
stumi poco lonevnli
Dikconcordia ; v. a. , contrario di
concordia
Discoiiusccnza, sconoscenza
Discordevole, litigioso, amator di
<V\<«.^cvvdia^ contraddicente
Danneaeiamenlo, \\ Atttvfvt?>9;\w«^ \ *\*twdU, contradd
il -1 .:,'.>r» Care A^fVTVO, ivv\wwt\\^\^<s.w\ft^«i, ^^«tVwfc
^VÈRxt^'fe ^vae*a>
dtnle, dlst>r»zBlore àtgU av-
vtrlimenll e de'roiiiiirr1»inenU
Disrlegnanicnlo, adei^na, ladcgna-
Diidegnare, nere ■ sili-Kno, «le-
gnare , abbonirei: E niutr.
Disdegna, ideano
Dlidegnosa , pien di sdegna, di
mal Itlento; incolldrlto
Diadnro, diionore, vergogna, *i-
h)perM, Infamia
lor fa fania, l'inraniare
DiBfàiDBre, loglier la fama
Dlsfrenamento, (frenamento, afre-
Diafreno, t. a., distrenalo, afruna-
nisparlaro, sporlf
Disputare, InCDllorlre, p
sdegno
. IspìBcere, Inglnria, Insul
Dtspulzellare, sverginare
Diaregalato, di vilo arega
IH>abbllgsnte , «prò , Incitile .
dice del contaminare la
eoaa. a persona, ad nSn
, Il decaro^ la bi
il disonorare
uiaonaranaa, v. a.^ conb-arki d'o
norania: vituperio
^mla. Yergoj[na, vltuperla=Pei
villBiila di parole
Dlaordlnato, per Insolenle, Ucen
Dlsonllnazloae, disorilinaoienlo
la divulgare, sparviere co' detti
Dia tempera mento
immDderaleua, cuvcian
Dlilemperato , inlemperalo, amo-
"•"-alo^iPer Ineomlnenle
ibidire, Iraagredire, non ub-
°;se;
mnaio e Donnaiuola , colui che
volentieri pratica colte donne
EiBiiRR, V. a., neutr. pati.. Ilo-
teceaere, per peccare
Eccesso, per delitto, mishtto
Empietà , Empietade e Emplela-
le; liDplelacle, emplezza = Per
Empiei»,' empieU, crndcJU, fie- '\
im TttTU' E TlZn
Cfionaiti, Eaennitede e Enormi-
tair , enonnena, trefolatezza ,
defonattA
Erettearc, cadere in eresia, di-
venir eretico: ma è t. p. u.
ErriBwnto, errore
Erranza, v. 9^ erraroento
Errare , partirti , i>perando , dal
bene o dal vero, o dall* ordine
:>rore, Infanno dell' intelletto =
Vale ancke V errore
Etaftperaaento, l'eutperare
Eaatperare, anprei^fiare, trattare
atpraaentr, maspriredB neutr.
P'us^ inasprirsi, irritarsi
E«a«peraiioiie, esasperamento
Escandescenza ed Eseandescen-
zia. Ira subitanea
EscesM, T. a^ delitto
Esecrare, detestare, maledire,
aborrire
Esecrazione, detestazione, impre-
cazione, maledizione
Estollere, v. a., insuperbire, le-
vare in superbia, in ^-anaglorìa
Estorquere. torre a forza
Estorto , tolto a forza , tolto con
violenza, usurpato
E^travafahza, stravaganza
FArii»À>S-o e Faccidanno , colui
clip fa danno
Facimale, colui che fa male
Facinoroso, scellerato, di malo
affare
Fai! no, V. a^ astuto, che fa da f^offo
Fflgnohe, v. p. u.. scaltro, astuto,
nia che s*mfini?e semplice
Fallace , falso . manchevole , che
non corrisponde ali* aspettazio-
ne e alle promesse
Fallacia , incanno , folsità in atti ,
o in parole
Falla|Ff!io, V. a., iallo
Fallanza. v. a., errore, mancanza
=Per fallacia, inj^anno
Fallare, errore, commetter fallo
mPer trasgredire , pTe\w\tarc
rzPer errore
Pallore, v. a^ fillio
Paloticherìa, v. p. u. , fantastlell^
ria, stravaf^anza, stitidieria
Falsare, contraffare, corrompere
la sinceritd=Per ingannare
False^^giare , andar falsando, fili*
«are
Fal^Acamento,il falsificare, folsità
Falsificare, falsare
Falsificazione, il fiilsificare
Falla, mancamento, errore, fallo
Fanciulleff$;iare , far atti da fan-
ciullo, bamboleggiare
Fandonia, bugia
Fango , per metaf. , dlcesi della
lordura de' peccati e de' vizii
Fantastico, susL, stravagante, h-
lotico, intrattabile
Fautore, bellimbusto, scioperone
Furabutto, ingannatore, truffatore
Farfanicchio, uomo vano, les-.
giero e sciocco , che pretende
d* essere d* assai
Farinello, furfante, tristo
Fastidiare , v. a. , venire a fasti-
dio. In signif. att^ vale inquie-
tare, notare
Fastidio, per modo di procedere
fastidioso
Fastidioso, incontentabile, ritroso
Fastidire , infastidire, recar noia
e fastidio
Favata , millanteria , superbia
scioccimenle usata, v. b.
Fedifrago, colui che rompe , che
non mantiene la fede, mancator
di parola ; oppo<;to a fedele
Fello, malvagio, ingiusto, empio,
di mal talento, scellerato
Fellone , contumace e ribelle al
suo signore, ma dicesi pirt lar-
gamente d'ogni ^ran ribaldo,
scellerato, o crudele
Femminaiuolo , v. p. u. , vago di
femmine, che sta volentieri fra
le femmine, effeminato
Femminiere, donnaiuolo
Ytw«iT^\w^ ,N. V ^ \joco in uso,
Fallenza, v. p. u., errore
Fallo, errore, peccato
i981
TIRTO' E TIZII
Feroce, fiero, coraggioso, animo- , GabbameiNto, il gabbare
8o=Per crudele, spietato Gabbamondo, fraudatore, aw
Fiero e Fero, di natura di fiera, I luppatore
simile a fiera, efferato, bestiale, ' Gabbasanti , lo stesso che ga
crudele, feroce
Fingere^ simulare
Fintaggme, finzione,' simulazione
Finto, agg. di persona o di costu-
me o di azione volontaria, vale
simulato, falso
Finzione, fingimento, finzione, il
fingere
mgar
badeo
Garabullare , ingannare ,
bullare, frustrare
Gargo, V. a., maliziato, mascagf
Gerbola , v. a. e bassa . giovar
vanerello che sta sulle mode
ed anche yomo > olubiic, di p<
co senno u criterio
Flsgrzio, scelleratezza, mal vaj;itA,'lGherbollire, v. a., ghermire
ribalderia ; ed é un latinismo . Gherminella, Inganno, baratteri
da usarsi con parsimonia
Folleggiare, vaneggiare, incoosi-
deratameute operare
Forbottare , figurai. , vale ingiu-
riare, dir male
Fwcostumanza, v. a. , cattivo co-
stume
Forfare, v. i., errare, peccare
Forfatto, v. a., misfatto
astuzia
Ghiottoneggiare, neutr., operai
da ghiottone
Giudeo, per ostinato, incredulo
Giuntare , fraudare , ingannar
sotto la fede, truffare, fare un
giunteria
Goffeggiare.. dare in goffezza, &r
sgarbatezza
Forfattura,v.a., forfatto, il forfare Gonflagote, uomo orgoglioso, fi
Forzare, violentare, far forza =
Pari, di donzella o donna, vale
con violenza costringerla a com*
piacere altrui di sua persona
Frappare, per giuntare, inganna-
re, avviluppare con parole
Frasca, dicesl per metaf., ad uo-
mo leggieri, e pii\ comun. a don-
ne vane
Fuio, V. a., ladro=Per Iscellerato
Fumo, per superbia, fasto, vana-
iCioria
'^^L^bo , barattiere , vagabondo ,
^^^\irtanle, impostore
^ •%*£intare, menar vita da furfante
'2^fante, persona di malo affare ;
■^^^irbanie
stoso, pallon da vento
Gonfiamento, per metaf., alterigia
superbia
Gonfianugoli, v. I., vano, vanagb
rioso
Gonfiare, insuperbire, diventa
vanagiorioso=(rO/i/ìarff alcune
vale aggirarlo con parole , ir
gannano, adularlo^ piaggiarlo
Gonfiato, uer metal., vale pien
d'ira, di superbia, di alter
già ec.
Gonfio, per metaf., vano, superb
Gonzo, goffo, rozzo
Gozzo \lgliare, star in gozzovigli
Grassatore, assassino, che assai t
i passaggieri
ia , perturbazione di mente , ! Grosseggiare, far del grande, an
agionata da ira, o da altra pas- 1 dare altero, far T animoso, o i
bravo
Gualdo,' V. p. u., vizio, difetto
Guastatore, per dissipatore, prò
^ioue=Per traslato detto anche
egli stimoli delia carne
riare, menar furia. Infuriare
'o, ladro digo, sparnazzatore
vr^, Impeto amoderato predo- Guidone, furfante, barone
i//>9amit la ragione i Guiilo, »oTd\4o, ^nw«ì
I '
i
che non rletie cor-
jDiCDla, lu InanideEire
,re=E ncutr., dlvtnb' CTD
jito, infrXUIa, inEonvenetoli
;cani,lDileCFnle,scDn>eDevoli
.ecoroso, indecoro, indecfnle
f niDni viiapcnm; e jnQccrnlI
i ladlapcntu, r. e- td »., disregd-
Indiwarc e.l.idi'aiiu'e, Incrudeli-
re I ifiilu di ilraeo
Indruillre, dhenìr drudo, far da
Indurire, divenir IntratlBUIe, ine-
terM\e, oililialo
lodurìre, vale ottioaral
iHbbrliaiento, «. >., «tdirnu
Inebbriaim, v. *., liwlibrlamenlo
[ lÉtbbrIsre e Inebriare i Inneb-
l briarc e lrnebriare,iuibri(i»re
• toeUiriaiiaiie r Inebriatione : In-
imjjlacaljlie
.", ^''preghi
latiti lama, vllupenua
' inèTorablJf. implacabile
si Jaso[_a svnl|[cn! da'
lèdrleJpcr'^ìilet'
Fede
illone, ineru-
Infcmmlnire, effemini iiare, far dl-
ituml e di aniino
le, chE ,
limile a (emnii
Inftmmiullo. eire....- _
Inferocire, divenir frroM
Infialo, V. a., IniUperbllo, invanì
Infierire, neutr.pnjj., imapHi
In qneda gìgnifienlone è inu-
InAnaccblare, ageirare una, dar-
gli ad intendere alcuna eoii
Infurranllre, imbricconire, darai
■I fUrfanW, divenir fiirhnte
Infuriare, furiare, menar furia,
dar nelle furie
Infurire, v. a., Infuriare
IngherRiire, v. a., ghemdre
IngbìollDnlre , nmtr. e neutr.
paii^ divenire ghlollo) e Hgu-
ral. in modo baiHi, Invaghirti,
innamorarsi )>erduUniEnle
Ingluvislore , nianElone , dilavta-
lure, r,oìmo, ghiuttoDe
Ingordore, fanl Ingorda
Iniqullire, v. a-, divenir Iniquo,
incrudelire, inaiprlre
Inlaqueare, Incalappiare
Inodlare e Inudluso, v. p. a, ave-
re In odia, odiare
Inorgoglire e lnorjiogllare,n<urr.
pati^ divenire orgoglloMi
Inraglonevole e Irragionevole ,
conlcuta i^\ TV^Janat^K
I spto, loMxta
i
Imcrpentlte , ìdoIbsÌIo, tmb
blab) ■ Eulu di lerpeale
Ineeciabllc, che M» t soolablle
iDsuteBlCi che procede biarl del
davulD termina, arraganle
InsolenUre, dhentBr tiuoleiiie
loiulso, tGlacCD
luaullsrc , Are iusulli , enuer-
chierte
IrnuperbuT, v. «. , ntutr.i
IneuperUire, v. i^ Inauper
do, Hnu a\tT riguarda al-
Intnure, neatr. jiats., alare b-
Bllnnlo e Stimo nella sua api-
InUrannlj-B , tuutr. pan. , fatti
Inlortre, ditcnir come l«r<i adi-
rato; e al dice di chi per lade-
cno 0 |ier alterigia sta Balera
ai aè turbalo e ggnBo
InlorbidBT», recar diaiorlio, gin
alare gli altrui disegni a ni
Intrl|;ali)re, ivtiluppalare
IntrisUre e InlrisUre , im
Invanire, divenir vai
luperbn, vanaitui'l
InuLbriMare, v. ■.,
Jave lenire, lns«pi\Te, Vnna&«\\vt,
■mbblBrsL
Jnvlcliare, «\e^^B^\àia
lileale, mi a Ica le, Infi^dek
■■■■1» e Latro, coir' -■-
roba altrui di ni
onecclo, ruberia
•io, ladronecda
Leccaptalti, parui^ta
LeccaacodeUe , lo ti
caplaiti
Leccatore , in
MliCcjkTELi.«.per t'IilD e mugagni,
Macca Ipllcrts, v. ■., Unnllirla
■■lillngoa, catllvo linju», ma
icdlco
^'Windrlno, rulnior di strada
'■"diandro, ardilo In mal modo.
^_ nMlai>drlnF9CD, malindrlno
3 ■/••-dito, («nerarlo, ifrontalD
^■«ollo e «ala lolla, v. p. u.
- ■ ■ - • e ingiuiia
S^'^' cKc maialili
^^^n(e si toglie altrui
A':*>'/A1ID.nitlinleniioiialo,ua[uo
til" *'~=>/ inlentioni
, acu^^j^ j I contrario di
"•««ic^nic, diMOno»c«iite
**• ■«»*« lo, di cattivi «Mtainl
Msleilma, v. ■., ma
naie volo, inalIgDD
:iitu, malfallo, delUlo
IBalfarp, oiìtiire, commclter e
le. a mlilallD
Hai bit», mlitiUa
e codinKtte male
Halfntloria, maklli^lo
Halgludlcart , icnleniìare lag
Haliacloso, V. a., niBlbeccnte
«allunare, divenir malignaci
Inlerprclarc malignamente
HaDiioillia, raallilB ; i]u^llA ifl
Malmenare, travagliare, sffitg
re, che ancbe diceal liirlaiii
Malmellrre , tpende
milicnl»
mio, dopula
, JnloirerantB
dlfidlmenle goffrè
Mal laico lo, taalanlDO
di pesairaa qaatlll, n
laivagla,(
MBiigFr
ire, dlieii per biaalnure,
L , ^uadBRilo , ullk , prò-
linlatra Jc aLlri
HgiiUuIdu, dlceal anGbe per (ai
fin le, biiCGiinc
Miiritliella , spia, ma s) |>rend
Islcra Bnche per Trode , o ii
Naranii!, per trsppoterl*, giui
nsrlolere, hrlnuil, e per lo
'■■-'- - MBflalo, che coumel-
£ria, ladro, Riuntalore
Infedele, luliieaJs
, niiinadiere^Per aa-
narìualo e
SFmÌ
niaprendcre, i.
dltpi'ciiare
IIIi9|)reglare, v.
,, «i«t=¥tt
HuOHla, pntfiHaliM, cl
Mulaggine, auUnuinae dela
e per iraMlato, Tale «a—"
nusare, v. p. u, stare ih. .
le a guiia d< atupido
Nefihiu, «wlleralu
Negligere, ■ -
.^tI>, piocolo dlIèlM
Nequfl* , MeijuHide ..
nequìiM, inlqulU
NequIlBiiia, V. a^ ne<|iil^
Nequlila, umIvuìU, Mtll-
ui, niBliilB^Per rabbia
atro, per malvagio
ninfeggiare, lii(lruilir«,(ve.
Niqulli , Niqullada e
V. a.,iiilqulU = Pe
nocema e Floccnala ,
Koalrnenlo, Ù nuocere, uiaìeidMW
Nola, per Ingiuria di parntt
Mutare, dar naia '--'■■- ' —
pregludicari:
Onaiusii, ubbloaa, to*
Obbrobrio, infHMi^ i
l lui«!rlo pi-onOcole i
\ -^HaMMHxM. bua
m
■le,«MW
ingiuriar* ^ |
'1
:iaare d' uomini
, itcrgognire, brc
1, dlliiclto, vergogni, villania.
aiUg di !I|)F 11090, IngliiHoio
ogliarc, V. a-, divenire Wf
loto, Bllero, sujii'rbo, ini
irbire
Fnlo, mclat, ipecioio
Paratilo, h) Mum che para^iilo
u .|^^ uomo che wr ghiottor-
voradu eccede nel'- -
iianllU del ciba
Psnilalo, ciarloni
itamente, mia caia mal-
Iper mclat., lualngare.
Pervicace, oiUrulD, enpirbhi, l<
Piaceiiiàre. niir placeulerla , fa-
vellore ■ [ilulniento sllriil
Plicentlero, v. a., ■dulilore, che
Avella a nlaolaienlo altrui
Plcclils|iello , lerupalosD , tuper-
Mltloaa : ilroplccioiie, griffla-
tavV
PÌdoceh)eHa, melalurlc., laplnlu,
eiIrrniB avaHila
PineTapelta, apecie di frode falla
Pliiconc, iBinEhiDne. Elapido
Pirata e Pirata, v, L. ladrone ri)
Poltrire, polT^ntai! lare
PMro, pi^ro. polVrune
r, che pollrisce =
il vere poltTiMie-
PullronegglL. _ , ,„
icaniente in mio viihòo
Pompegoiare , far pompa, avere
amblitiine o lananiorla
Poretief giare, hrla ila porco, imi-
lare il pomo
Porco, si dice h persona di ìpor-
PraiilA, Prai'flaile ePravIlitr:,
■naiinnilt, mal vaiti Id
Prava, maligno, dì perversa In-
Preda, ae^lato lalla con vviIciitb
n-icanienlo , Il prevarturCp
aricare , iraai redire, i»tìf i
Preiaricaiione, IrDSKrcMiune
Procace, pelnlanle, sfiieelitai
a Ironia lo, prateria
Prodigattiisre, uaar prihllgallil,
che anche tfìrnniuo seialaeqnR
Pi'odigo, quegli che ilA e sperie .
cccei^vamentc'. ■clRlDeqnalon |
Prailllore, ditlcale, traditore
Pmlanailone, cunlamlnaiioiH: M-
aia che rttulli i
Irol, pregiu.iieai .
Proxludlcio e Progindiiii
" proti ludicare
istllnire, e:>r
illrai, mordrodo
Punilolioao, che sia lU. .-
"^uaillanlme, pusilla ni mo
HiBBiosD, Bill rato, ittEdUi i'
s> di bestia arral^blals
Rafonata, eoM d«Bna di ranno
RadgIralorP, Ingannatore, Lindtì»
Raiiare, schlainaunrc per collwi
Rampogna, InKlarta di parole
Ranipognamenlo, rampaiM^
Rapace, ingorda "*
Ratlore. rapitore
jpiiuenla
1
neeiiB, pecntg
fielncliJcnis , ricaduta , rlcMDBta
.. in una polpa
BclU, mnlraKiU
t Reo, culpevolr, malvagio, acclle-
ta>iJanRìiie , ribalderìa, scellc-
' — Bine
degniate, hr cosa da ribol-
'■ Biiurslaitelnt
^ — ._, _r)!a da rlluldl, acla-
Wrelagulne— PiT I «porci »ie
'-•■'- - Riibalda, icelkrdo,
oltruij \a]e aggirarlo;
, Fhp rigira altrui per
llr; : e si lisa incbe
lliiMru1rlÌre,dl nuove tiicrud«lii-e
Rinracolamrnta, rlinproveranien-
■Improvero, rlmprover'O, ii
HnfaS
Rinnegamento, Il riunì
Rinn^-gopf, telarsi dal
molla,
Kl oliare, v.
I pU*, _
..Janl dall' analt
^-^^^^>>aUzM, rtlaiaanienlo
^^^^taldcra , v. li. , ohe vale aa-
Bt^Ss^Ucnia illstuala e alrabdcchi
<^ttt ■tirili 1 benffldl talti-
^^ »irr laccUirln rt' Ingratltii.
, 'Biellaril
igherla, V. a-, li rinnegare
per recHB , peccnlo = Per
inquenle. reo
, T. B., contrsa, qulsllonc
r-- ...Jvlmento
) mala volonUg e chli-
. ilgarm. luOii
nitsarr, bT r\iiiiL=Neulr. pan.,
Hl?f™lre ?Bllrosore, divenir ri-
Ritolui^onp, Hbellluna a sollevi
-' — il popolo
' MnargiasBerìa.inl
Riibncchlar», rubare
qUBiuio. poco per '
RiiliBlderli, V. a., rlt
Rubature. che roba.
Bubellas
Hubetlapc, v. a^ ribellare
Rnb^llstlime, v. a., rtbcllloT
Robelllonc, v. a-, ribellione
Rubealem, v. a^ Sereita
RnbtBtD, feroce, SericPer i
KuillU, ronciza, ruiilU
RuFIIinerla, rQfflsneRlniD
Rufflanealmo , I' BrrufHanar
làr? Il nirSano
RHfnanpsmo, r ~ -■ "-
Huf;(;lne, per melaCi oilo , ade-
6 no , 0 mal anima = Klgimt ,
nmandezia a InipurìU morale
Ausilcheiza, xoUchciia, aalvaU-
RastlclU.KiHlIcnade e Rasile].
late, ruìUcfaeizB
RiuliCfl , iDUca =;: Irragionevole ,
sconvenetole, liluperevole
SiixAiA, per tatìai, dice>l dell'ac-
cumular Ktl' interno Ira sopra
ira, 0 adrfnn sopra sdegno
Saccente, colui che preBome n-
pcre=l'cr asluto, prosunluaio
Sacrilego, clic cummetle "-
aio— Vale anche empio
Saiamlatrarc, ttre il ueccnte, il
Salamiatro, aaccenle, presunlno-
j, graffiMiniftiivo™**
EanHnHiiB, ■ ■ — t*™.
fantoccio, sciocca, >cl
Saputello, nccenle, h
SjtlreMiare , Bgurat.
re, biatimare
Sbadato, diaatiL ,
SbagllamenlD, lo ibagHtre
sbagliare, errare
tìbagilo, lo tbsgliare, filh
Sbirbaimare, bravare, ript
Sbasofflare, u, b., naoiiai
SbeSbggiore, sbetTan
Sbertarr -■— '- •■— ■
Sblrbar.
SbirboiiEìrt:, a
birbone gglS'V
Sboccala, dicci
Scapfamto e Scapr« Itilo, dliso-
IdIo, frenalo, licenxiasD
EcappDlB, prr mf\et. . sì dice er-
rar iirave, o poco consideralo
Scimfliire, arrofBsre, ripire a
Bctii, beB'a, >ch(mo=;P(r Irilo,
■IH orna
ftcfderia, (crdn
8ceter>)!i;ln'' ^- SefltrripKlne
Beelerare, comnittlLTe sceirrag-
SecllararRlne t Sccleragglne
teelleratem '
Aetllennu, v. a-, acelleriteiia
fleallcTilaKiitBe, seclleraltua
I Bcclleratnu e Ecflerilmi, fu.
I' U piena (I'vcchsItb malvaglU
I t Lratlura; icelleraitgine
eeelienlo e Sceltralu, pieno di
ScekJ, V. 1., sceli eraggi ne
6eeinblaKclne,iclmDnrtif gine, ba-
Schemaniento, ». a., icher
Schemi mento, ichcrno
Schernire, fare achemo a diletto,
dhiire giare alla leorierla
Stbtraa, Jo aeJieraire, diapreeli
Sciagura lo e Sciaurai», sbbl<
lanin-o^n, aciaEfnrata
ialiirqtralo, per laelal
sema ritegno, dlsordli
3
'.qualore, che scialacqua.
Sclarèa. Xalaiciarda . dicesi ■
S ciarpe 1 lei-la , scinccheiza, scem-
[tlmlerla, ridicola Imltailone
^Iniunltagglnc , scempiaggine ,
balordaiglne
^cloccasgine, aeinechnia
Sciocchri^glBre , lare «cinccherle,
; = Peri-
di favi».
Pclpaloré, che «ripa, dlialpalore
Sclpllnfiglnc , lelidleiia , adoc-
Sciplln, aclDceo, aciniiinrio, aenia
Sconcio, per iscclleralo. Iitrava-
«anle, dlsoneslD, vergaj;nnso
Sconoiicenl<", Ingraln, non rlcor-
Scnnienenia e Sconienleniia ,
" . irenleniB
Sconiene*ole, contrarto di con-
venevole, dbdicevole
Sconvrnevoleiu , contrario di
convenevoleiu
Sconvenlenia. V. ScooitM.w
8«orbMclilire , ridire i SM di.
questo e di quello per litra-1
panarlo; boeiare e paleaare
gli alimi errori e malelktti
SeomMehlaiiiento , lo seomee-
cMure
Seomaeeliiarf , seorbacchlare
Scornare, sverg ojtnare, tbe8SN«
Scorregcere, rendere liceoxioso^
aeorrelto, arefolato
Seorretto. dlttolato» viiioao ; con-
trario al disciplinato
Scortese, contrario di cortese;
incivile
Scorticare , dioesi il torre altrvl
rapacemente le sostaose=:i^cor-
ticare il pidocchio» si dice di
clii é graodemente avido di gua-
dagnare
Scostumataggine, scostumatessa
Scostnmatezz», scostarne . .
Scostarne, mal costume , mala
creanza, scostumalezza
Scredente, per cootaasace, disub-
bidiente
Sereditare, levare il credito, spar^
lare
Scroccare, fare clieccliessia a spe-
se altrui ; e per lo più si dice
del mangiare e del bere
Scrocchio , sorta d* usura , che
consiste in dare e torre robe
per grande e convenevolissimo
prezzo, con iscapito notabile di
chi le riceve
Scrocco, lo scroccare, vale talora
anche scrocchio
Scroccone, che scrocca voleatieri
Scurrilità , Scurrilitade e Scurri-
litate ; loquacità disonesta
S'iegnamento, sdegnositA
Sdegnare , adirarsi , aver male ,
pigliare sdegno
Sdegnosaggine, sdegnositA
Sdegnosità , Sdegnositade e Sde-
gnositate ; qualità dello sdegnoso
Sdegnoso, pieno di sdegno
Seccafistole , seccaf^f^^iv^ , \\^t^-
Seeeare, taùa
Scaeatore. tb
seoeaiaiole
SedliioMi» ehe ledhMei «te M»*
aa scdnlorti , «ago A mm*
ne, seaadalosa'
SedueioMito» il aedarre
SedttQltare, aedallor*' ■
Sedurre . dltlarre allral eoa hh
gaam» dal bene, a llrariail aab
Sedaltore, eolai ete aedaoa
Sedttiione, Il aedarra
Segavene e Secaveai, 4|eMl é
peraona che «raanemii éUrait
proprio Interesse, ecafaaiaah
pre il suo Tanlaggla
Selvaggia» per. darà, aradela
ScrfedaaeoM aaioaiMaa
Seraaeeeate , die aaeha sariven
Ser waeaate» prewataasoj ahs
fO pardi aapm
Severo, che «sa rigare, aaicrili»
aspro
SfiMoiatagifiaa, afacieJalaiM
S&oeiateau, sAweUiailgiM
Sfineiala» aaeaa fimela» aiaèaea-
la vergogna, naa eoraato di
vergogna, sfrontato
S&ccitudine, v. p. iL, sfacciatcìu
Sfallire, errare
Sfetare, dispregiare, farsi beffe
Sforzare, per violare; usar vio-
lensa
Sfregiare, per offendere nell'onore
Sfregio, |>er ismaceo. Infamia,
disonore
Sfrenamento, T esaere afreaato s
licenzioso; sfrenalessa
Sfrenare, divenire afrenato^ lieea-
zioso
Sfrenataggine, sfrenateasa
Sfrenatezza, sfrenamento , aovcr
chia licenza
Sfrenato, licenzioso, impetuosa
Sfrenasione, sfrenaniento
Sfrontataggine , sfaeeiataggiae ,
t&racA»\ft»La
scioso, iraporlunò \^\t<wCva.Nwa». > ^\ww^^»Iua > sfroa-
jSeccaggine, dello d' uotao \tiw^-\ mn^ww^
VIBTO' E vizn
iM8
KÌne, sconcezza
r, sgarbatezza, sgra-
sgarbataRgine
3ra incivile e dlsob-
lalagrazia nel trat-
uino
e
*si befie, schernire
nto, lo sghignazzare
lo sghignare
e, sgarbatezza, ma-
, sgraziataggine, di-
are, usar modi da
ttr,, infastidire, ca-
liacere. noia. fiisUdio
10 niolle, dato alla
1 lusso
che uccide uomini
te per altrui com-
, far simonia
simoneggiare
il simulare
ustrare il contrario
e l'uomo ha nell'a-
pensiero, tingere,
il simulare
•perversare
!,che manca di lealtà
trui, vale svergo-
lo più collo scopri-
ietti
ria, svergogna, dis-
ezio. leziosaggine,
lievole e noioso
lezioso, smanzeroso
ifuriare , uscir dallo
e Smanzieroso, le-
i*escevole , pieno di
!, fare smargiasserie
, amargiasserla, ro-
Smarglasseria , millanteria, bra-
vata
Smargiasso, cospettone, spaccone
Smiacio, smanceria
Smillanta, millantatore, spaccone
Smillantare, lo stesso che millan-
tare
Smillantatore , vantatore di gran
cose
Smodaraento. v. a., sconvenevo-
lezza, smoueranza
Smodare, v. a., neutr. pass., di-
venire smo(!erato o intemperato
Smoderamento, smoderatezza
Smoderanza , v. a. , contrarlo di
moderazione
Smoderatezza, smoderanza, ec-
cesso
Smoderato, iramoderato
Smorfia, lezio
Smorfioso, manceroso« lezioso
Sobillamento e Siibillamento, il
sobillare, sodducimento
Sobillare e Subillare. Subillare
uno è tanto dirgli e cosi per
tutti i versi e con tutti i modi
pregarlo, che egli a viva forza
e quasi a suo marcio dispetto
prometta di fare ciò eh' ei non
vorrebbe
Soddomitare, usar soddomia
Soddomito e Soddomita, che fa
soddomia
Soddotta, sust.^ sodducimento
Sodducere e Sodurre, sedurre,
sobillare
Sodducimento e Soducimento, il
sodducere
Soddurre. F. Sodducere
Sodducitore, che sodduce
Sodduttore, sodducitore
Sodduzioné e Soduzione, soddu-
cimento
Soducimento. V. Sodducimento
Soduzione. V. Sodduzioné
Soffiamento, per maldicenza
Soffiare , sbufifare f»er superbia ,
collera, o altra passione d' ani-
mo = Per CaiV^Vwt^ vxxcuv «a'v»-
s\der«i.\ou^ ^ tV|^x^
Soffione, per presiinlitoso, glie-
Soiailirarc. r. Soll<ill6*re
SaBiaiBirF, dire mlliini, lOAtllCa-
rr, nvlllin
SoBtWrli, loaatlCherrB
Soflilinre. fiir»oa«mi, soIIHìiìb-
K, eBvUUr«=Pal<tncBre, idul-
SoRMIco e SnOlillco, Inquieto,
fnntaiDca, ■trBvaj[gnle
Sedi. Dar fOia , \bìc adulare ,
pla|;giare, lodar ir
dhlaBe, MillevMione
«n^M \
0, nelle Mrole ,
s procede ifn
, ...erat««in«
SperEiar>tare,<HHii) che spergiura
Sperniiiro, speri;' — ■ —
Spelfeeolsre, v. I
Tncnlfèttare im
fatti Bllriil, comi
Spieiato, ed all'.
■enia pleU, aero, eroncic
ialoao, V. a, cnnlrarfo di plclou
. nello ipen-
lepeltefiil"
M S|)l>Ulo ;
aittrtì'i
', Incollerito, ■
la dilla II
irBERine ^ P" l.lrt
Il nmntere uor-
Slrailcgibirc, heOire
Slraih), (scherno, icCDipia
SlucClK*«liKitlne , fiilldio
Sluoihc^'oiBrc,
Slucchevaleiza, (|uillie di tìb che
' itucchcvolc
ipldeua , Inaentatcìi* , itoli-
ifiIdlM, slupldti»
i|iralDre, colui che alupra
libi Maio, alquanta blllnao
ubdoln. Ingannevole, friudalenle
altrui ■
Superblire, v. a., auperbtre
Superbis, v. a., auperbo
„ ... Buperblire, lnlilp«T-
Sitpcrlio, che hi *uperblc:t)|ira,
Supcrch'iamcnM. F. Soperchia-
Superchionra. V. Eopepehliina
auperchiare. V. Soperchiare
Superchier'- " '^ i.i— ■-
H^fiuTdl Bl»«bc
r male d' ■limi ,
Soaurraiiane, per mormorwioM V
SmurioBe. net cMmai«iBm*^i^K~ 1
SveriiuKnatu, sbcolila
scia i e vale ridirf oiCi che al
H, a che si sD<ipelIa, ancdrchS
kI deliba teuer stgrelo
Gvesciiitonf, ciarliere, che non la
leners il segreta
SviDaneeKl'K'cntii, l'ailune dellu
ailUaneniilire
, Svista, sbagllainenla, sbigllo
Siituperare, Tìluperare
Taiu:i, per luelaf., viti», ninnaiina
Taccagneria, gre Urna , sjillur-
Taceagno. avara _
TnglinbarBe , ignegli che per ru
bare taglia BitruI la bvna
Tagllacantonl , apacca man lune
aqu archine, bravaccio
"-<—' tal Inferno, vule ranco
di sua luta. U|nih>
I, caiiarbii). otlisalu
, Tigna, in nulla bu9>, )1 illH*
, Tlr«nn(i,dlae»t dlperwnaerddt
e Ingiualoi^Prapr.qBfglieltt»-
Burpa Don violcou eli^flatliiM
ilDun prindpBtoj ed ««fce •!■
gnure IngiiuW e Grad<te< t ^
prìo=Per limtlil. a dlH 2 ir
■una cradele e Ingiuati
Tirchieria, avarili*, tpilorMra
Tlrcbio, aiBro, apilorcio
Togliere , per rubare, murinre.
r«jilre, lenare ad alcuna qniHii
che pouedeva
Togllmeiilo, ti torre, roliuauli.
Tortllndine, far in^Iuillibi, Bil-
vagltà
Tarla,tutL, inglnsU:
"liriSjluji .
TTrlbllUlire.».».
Tralialderia, r. a., il IrabaU»
TracuragK'ne, lratci)ragi|ia(
Tracuranin, Iraicurania
ilaulM
l!»
Trafilare, li
e.lnagrr^
Trafurello. r. Tralurf Ilo
'Cra fureria, Irafunlleria
Tranigainealo, 11 Irafiifi
Lulenien[« bLbrìcala strema
(rtssloi)C, Lraafiresilone
olare, ingann»™ con alcHi
remi, u dlniostmiane
sleria, i( trappolare, Rln
iNerc, Irappolilore, gfun-
, ...s Irasmoda, che
Opfra smoderai amen le
rrsEioiie, sDiarglassn, bravaccio.
loare . itscirc oc lermin
(neiol), eccedere l'anesk
T Iraictirare^Per dtaordi
id'er errare, iraigredifE
'rrere . laudani andcre ,
ini con impelo olire ti ler
nperbu. aut'^rbisainia
Trfccarf, per inijannare
TreMheriB , per tiigsiino = P(
coDRlura
Preeihtcro, per Injtannalore
rrìpjione, colui clic maoifla lUi
derelainente
TrltlaRglne, triitlzia
TrlsInuK, per malizia, ■cisi[ur
.«Bine, aoclierale™
m\a , per iacelleralezia , i
e Trillo, percatUvo, scellerali
ralìKHine, Iraseuranifnc
raleiiB, tnscuraKgIne
ralore, the iriaeura
lOKIjine, V. a., neeligen»,
iiralagglne
edlnienlo, il traagredlre
editare, che IrMiredlace
Fasore , che traigrrdiice ,
daaieolo, eecena, amodi-
Tiirgidexu , per aujwrbia , «IK-
rigla
Turgido, per superilo, altero
* - Turpo , 1, I., aporco,
y^a, sbtlo elelltro, che coniitle
nel troppa, o nel uoco ; conlrn-
rio di vlria^O'fr difcllu, nun-
umenlD, vena biasiffievole, a
ealtlvo=Per voglia, a *|i|iellto
Volgare, dello ad mima, vale Idiali
Yoliaresimo , maniere e cuslunil
del volga
Volpe, drcesi a perions ailula e
mallilou
, Vulptdgiare e Colpeggiare , usa-
— Htiule conie la volpe
dicesi a persona inco-
ro]iillUD9i> , dedito
Zerbino, peno ni
ZallcBjiglne, ruslictieiia, roizciia
Zoticheiza, roizeiza, (otìcaggine
Zìitleo, Inlrallabile, di natura ru-
I».^^.