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Full text of "Vocabolario metodico italiano utile per trovare a primo tratto le voci, quantunque ignote, o mal note, o dimenticate, appartenenti a questa o quella scienza, arte, industria, bisogna della vita"

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Gift  of 
Ur.    Richard  C.    Ramsey 


STANFORD 
UNIVERSITY 
LIBRARIES 


VOCABOLARIO 

METODICO   ITALIANO 

PARTE  SKCONDl 


Proprietà  letteraria 


SiKixi.   SiBiane  1.  Vocoball 

p.$l6b!-tt,  PHrtJ  delle  luivl,  b>r- 
che  fc  p,  K83— tu.  Oa>),  iHrllB- 
nri,  nanovre  e  parti  ioro.  p.  895 
-fv.  ¥elE .  pRrtj  di  euR,  e  Cme 

nlBliv<.  p.BOS— V.  Alberi,  nltno- 

■ib  lurìnwéMhi  p.  9U&  —  Vi.  (io- 
nandl,  evoiuzlom  ed  eptre  mt- 
rinnulie  In  grnenle.  p.  999  ~ 
TiL  UtGiil ,  carichi ,  inpieshi  ec. 
iMniiaresck  p.  930. 

nilHI,  PlRTBI^    l'neXTIIBR  CC. 


p.  938—111.  Hirmi  E  irff  ire  . 
f^MS-rr.Kannl  e  pAtre  M  . - 
■uni,  ma  di  niimi  preiioafu.p.HS 
— ¥.  Nsrnir  ■■  piclre  comuni  da  lo- 


,  propril  ,1. 
-Ili.  tlHCCbl 


MRnicxiA.  feiJDne  I.  VacaboH 
entrali.  p.flGl-it.  ParU  e  solidi 
rt  corpo  umano  e  derivali,  di  cui 


MRNSt-  Saitme  l.  Vocnbùli 

generali,  p.  fUnU^Vivandi?.  (rul- 

■-  —,  p.  lUW^lUiiniri,  conser. 

indlmcnti  ei^g-Kia3— l  v.  Vi. 

■a.  p.  1064  —  V.oBwuUi  prapril 
della  Meiua.  p.  Mar. 

" \Stsione  I.  Vocaboli 

ulanie  metriliiche  e 

,— -.^.t059  — n.  [Homi    del 

BKtSilL  p.  1061. 

MtKBati.LfaA>n«l.  lomboli 
generali  p.  1061—11.  SojUue  mi' 

._....  Sttione  I.  Vucalioli 
«enerall.  |i.  IOTI— li.  ■oni^f^  auli- 
che.p.  1073^111.  HoDcte  io  uso. 


che.  p.  Il 
p.  imi. 


e  modi  dalla  im 


p.110  H, 

PiiKuniLK  ed  Eri. 
ne  I.  Vocabull  generali  | 
—11,  Parentele  p,ill7- Il 
p.  USO. 

PkBCi.  Siaioiu  I.  Vocìi 
aerali,  p.  1134—11.  nomi  tli 
p.llSb-111.  naad  del  rei 
deili  auflbU.  p.1135  — IV. 
delle  oonchialle,  de' Icslarr 
UH  ec  p.llK—V.  Parti  àr 
ec.  p.  H4a 


itTnmiTi  rclaKii  alla  «n- 
_  Cd  r,\\a  sFiMln.  p  iUI— II.  Pc- 
p.  1I6B— (IL  nnure.  p.  ||6E— 

-..SlrarBenlidlpMO  e  iH  misura. 

r.  liei. 

PnLiTirA.  Sesione  I.  Tocebull 
omepsll,  n.  USI— II.  Voci  «piisr. 
lenrnli  alla  polMIca  ilUva.p.  JITO 
— 111.  Tocl  ■piart«i»Bll  «tla  pnll. 
th»  pnalvi.  p.  im  —  IV.  l'Rlili 
TolHiiii,  uenmw  In  riguarda  alla 
pollile*,  p.  1174. 

PiKnit,  MMiCRni,  Atti  n'  O- 
mwR  et.  Stsiont  I,  Toeaball  ge- 
nerali. [1.1176— II.  PretnH,  iraxk, 
ImmUiH,  mercrdieciLllgl^llI. 
AW  d'onorv,  di  lode,  di  nverep- 
■ic  di  anore.  p.  1I8T. 

PmiFRgSIUKI,  AKTI  e  HR8TIR- 

4K  SislOHe  I.  nomi  delle  Prafti- 
•Ioni.  p.  INI— It.  Hnml  delle  arti 
e  del  iDMilerl  e  ilelle  auaupuloDi 
dell' Domo.  p.  1IS7. 

llBTTIti.  Sisiani  Unirà.  No. 
■ai  M  Hflllll,  e  cose  relative  ad 

Rito  Simo.  Sttiona  I.  Co«e 
rtloHve  al  rito  lo  «onerale,  p.  1113 

—  II.  niia  aa«r«  cattiitloo  e  clA 
niM  che  pntlene  »drsB0.n.|jf7 

—  m.   mu  delle  altre  religioni. 


ToDaboN  Renerall  ip>'llanll  alfln- 

McMiuento  n  acolaaltcì ,  e  cose 

re^aOv'^.  p.  1964. 

SrjiiTTDHt,  Hcin-Toii)  <c.  Se- 

ifonel.  Voeabóll  generali  proprll 

alla  «erlltura  e  eoae  rrlalive.  pn- 
B.  fhu  mi  —11.  Oicelll  neeesiarll 
i«àll>  icrllliiraihine  e  allo  «crHto- 

fa.  p.  I17&-|it.  Lavori  di  lorll- 

lorailonr.  p.  mg. 

KTimM  ^tTOttLi.  fellone  I. 


Vocaboli  Renerall  propriì  alla  Sto- 
ria ^sturale,  p.ljgl— ll.Suilanie 
naturali,  p.  (385. 

StPPKLLETTrLI,  flTRSSUl  et 

Srclone  Vnica.  «iippelletllli  ed  U- 
lentllt  di  aio  eonirne  n.  ■««. 

Teatiii.  Salone  I.  Voci  ge- 
nerali relative  al  Teat™.  p.  1310 
—  II.  Portone  addette  al  Tealro. 
p.1311-111.  TjKe  aervienll  agli  ual 
teatrali,  p.  IBIS. 


p.  1311. 

II.  n^- 


e  I.  VocsMI  gene- 


enti  -  I 


terlall  proprildl  varie 
rale.  p.  mi. 
- itolo  — i._  StnimenU 

-  ■"'    »   ■  -ivopl  ed  altri  oiceiu 
imiBiiialo.  p.  ISTI). 

_  tv.  Aromatario ,  fmfiuniirt, 

relatlre.  p.  1371. 

V.  irronnn—l.  li  temili  propri! 
d)  quest'arte,  p.  ÌJ03-Ì.  Cote  re- 
lative, p.  1S73. 

VI.  iirbiire.  Pnrrucchitrt- 
I.  StrumentlprnprH  del  barbiere 
ec  p.  I3T4— 1  Livori  e  «uè  re- 
lative, n.  1371. 

VII.  bottaio— \.  Slrumenll  pro- 
pri! del  bollalo,  p.  isn—l  Lavo- 

p._  I  m  _ 

p.  t377— 1.  Laiorl  e  cose  rclsHve. 

IX.  CiiDpellaia  —  I.  Rlrunentl 
penleabrl  di  qneit' irle.  p.  ms 

-S.  Lavori  e  coterelallve.p.lwo 

X.  Carrozaitrt ,  Carraio  te. 
>t.  SlrumrnH  di  qiuil'  arie  par- 

tieotaii.  p.  13»— 1.  Lavori  e  eoae 


XI.  Cartaio  t  fabbricatore  il 
irla—  (.  Stmiìienll  prnpHI  di 
quell'arie,  p.  I3M— 1.  Laiorl  e 


«ne  relatlv».  p.  ]S8B. 
Xn.  Ceraiualo—i.  Blmmcntl 

).  l.TKT— a. 


Fruuril  di  quell'arti 
C«e  retativi  atfar 


nclotanr  dlptllit  guan- 


Ilio,  petlicclaia—  i.  StnL 

proprit  di  qaHM  «HI.  e.  idXi—% 
CoM  T«lil|iT.  p,  tm. 

XIT.  et7nfetllén-La</orì  e  cn- 
w  r«lafl*c  «  qnul'arte.  n.  tSS9. 

XV.  Diitlllatara  e  fabbrienta- 
rt  di  Uguorl—Ì.  Strumenll  pro- 
nrii  dt  quenlf  «rH.  p.  tSN  — 3. 
Co-ie  relative,  p.  im. 

avi.  SOraiore  in  legna  ed  in 
mttalla.  Battiloro  e  Filatoro— 
i.  StnnuenU  pmprii  dt  aattXt  ar- 
tl  II.  1390-1  Ci«er«r«tfvV.p.l3!». 

xm.  Fabbro,  Bagiìano^  Ua- 
nìÉraleo — 1.  Slminenll  propri!  di 
«Kite  ari),  p.  IÌS3—9.  Cose  reli- 
ivr.  p.  I3S». 

XVIII.  Falignamtj  Ltgnaiuo- 
lo,  Stljirttvo ,.  Torniture  —  i. 
■trmiKnn  prDprH  di  queste  ari!, 

^  nsn-x  lmdti  e  cute  kUu- 

Tt.  p.  13». 


XXTt.  Leaatort  ài  ti 

THio  — I.  SlrinneiHI  n 
liwBle  »rll.  p.  U17-».  C 


gnolo^  \.  Slrumenti  i>rii 

qqml    iDCSfierL   p.  Itlìl— '. 

""'xXVl'lf! 'jBusnulo- 1 .  Mr 
propri!  di  quello  ine«ll.>if. 


XXIX  Muroiorr 


.lIt™sllLa.l«t-lLuvuri  e  e 
e  relattve,  p.  U»i. 

XXXI.  Orafo,  Ars'nliere 
i>nni(arore— (.Strumenll  ijropr 
di  quelle  arU.  p.  1481-2.  Laiori 
ot«p  rclall.B,  p.  1133, 

XXXII.  OrfitoInìo—i.Sìraiof. 
Il  propri!   iti  que«"arle.  p.  Il; 

-1  Partì  dell'Ortuolg.  p.  1«7- 


(/,  f, 

iderai. 

cri 

ini.  p.lttl6-a. 

biiif.  p 

XXL  Fama 

0.  Far 

XXll. 

•!S,'- 

T'oSi 

Funaio -t. 

B.  p.  1414-a. 

ClHE  riMalIve.  p,  1*11. 

XXIII.  Gioielliere  e  Corallaio 
—I.  StramenH  nmprll  di  uuesl'ar- 
It  p.  1115— 1.  Cose  relativB.  pa. 
gina  Ufi. 

Viìf-LalognaiO — I.Strnnien- 
ilproprìi  iHqmlo  mestiere,  pali- 
la llh-i  ^DH  r«UUvE.  p.  1417. 

XXV.  Lalaio—p.  HIT. 


113— i  Latoi'i   < 


'gìaio—i.  S  tra  melili 
ueali  meiitieri.  p.ilSO 
caie  relaUvr.  p.  US 

XXXVIII.  Squerart 
trùTtgre  di  bitrche—i 
irProprii   di  queste  nr 

XXXIX.  Tappa !:iei 
cose  relalive  a  quesl 

.  lUl. 

XL.  Te34Ìtore,  Filai 


Aurexzare,  corredar  Ja  nave  iJi 
tulli  nì\  attrexil  neccsssrli  t 
mctlerlu  in  ìatslo  <![  poter  iia- 

AvirlB.  Il  donilo  rafibrlo  nel  vlsg- 


Baglicll 


0,  ^: 


tempi  e  dot 
modo  che  didla  sti- 


va al  henlli „ 

da  riponi  coia  alcuna 
Bagnasciuita   o  linea  d'ici/im, 

quella  uarte  della  nave  eh' j  alla 

linea  di  fior  d' ncqna 
Baia,  seno  di  mare  più  lare»  d'or- 
dinario nel  laexz»  di  quello  che 

nell'ingresso 
Baietta,  parte  d'una  costa,  dove 

il  inare  fa  un  sena  circolare 

poco  profondo 
Bancata,  che  ha  lianchl,  e  si  dice 

di  na^ 
Banda.  Andare  atta  banda,  dice- 

si  delle  nati  allars  che  jiendona 

su  di  una  delle  parti 


Sttten.  Battere  un  tal  luogo  fiar- 


BcGcbeggio    t  lo    Venezia   ficca' 
da,  tanehegslo),  è  di  qnel  ino- 

mehhhcio^qnaniiole  sue  estre- 
miti di  prue  e  di  poppa  a  vi- 
cenda SI  JoUovano  per  1'  urlo 
delle  onde  e  rieadooo  quando  le 
onde  abbandonano  le. stesse  e- 
slrenilia  periamone  del  pro- 
prio peso,  la  quale  ai  aumenta 
per  la  reazione  della  parte  op- 

Hfrea,  ! 


il  luogo  dote  sono  1 


biscotto 
lolzone ,  diccsi  della  cor 

lalo,  com'è  quella  che  si 
ponti  e  simili 


Bonaccloso,  che  6  In  l)Oi 
Bordala,  Il  cammino  che 
dcgglando  ora  per  ui 


BiBT  cammbionell' appettare  che 

il  tempo  si  faccia  brorerole 

Borgognone^peizo  di  ghiaccio  slao- 


BoHata,  lofEo  di  ve 


le  sorge  a  un  tratto, 

dice  la  diaposiiio- 
bastimen  to.  dalla 

IO  che  nebbia 


più  cne  31  possa,  ano  anno  a  aru._ 
[Ilo  a  picco  e  da  litel-      o  a  niciio  nave  ■ 


D  a  collecia  e  piik  comun.  a  CBC- 

l^ndBonare.  S)  cDndnnnn  una  ns- 
•n  quando  ai  dnldB  eh'  està  sia 


del  comanda  di  un'amiala  o  di 
una  aquadra 

Consenttre,  at  dice  che  un  albtro 
ha  coiuaatilo ,  quando  per  un 
grande  afono,  a  per  una  conli- 
nuulone  di  ilbrii  muta  lo  sialo 
ano  primitivo  e  provò  qualche 
diaunione  parziale 

Coaaerva,  coinpainila  :  e  dlceii  del 
mimerà  de' natili  di  pitt  padro- 
ni che  nBTiiano  Insieme  a  con- 


che, seijultuidone  un  altro ,  d^ 
ride  11  SUD  cammino  secondo 
quello  del  vascello  seguitalo  ~ 
cerca  di  non  perderlo  mai  di  rial 
Contrabliandiere,  si  dice  de'  basti- 


lecita  di  iDcru 
banilo 
ContraBuasrea,  n 


magglH'  ikinreaiB 

r^nvogllo  ;  tratttadoai  di  ipnUiia- 
ai  maritthne  si  dice  d'una  coiu- 
panla  di  navi  mercantili  scor- 
law  da  Bali  di  ituerra  per  dl- 
léBderle  dal  corsali 

Corderia,  (  Il  nome  di  un  grande 
edificio  molto  luogo  < 


lo  largo,  deallnato  In  un  ar 


I  -H  di. 


d'ugni  luogo  dove  ti 


fabbricano  o  vendono  corde 
Corrente,  movlnienlu  procreasi  va 
che  ha  II  mare  in  vari  luoghi,  U 
quale  pub  accelerare,  u  ritarda- 
re la  velocita  della  nave  secan- 
do che  la  sua  direzione  é  quella 
stessa  della  nave,  od  t  contra- 
rla a  di  traverso 


re  BBSoIat  vale  navigare 


Coale»lare,  anilar  per  mare,  laB- 
CastrudDne,coitrullurB,falibrie*- 


luoghi  onde  1 


sogliono  passare 
— '—- 1,  psradgln  dove  anoopld 
— ■"  -'■  guerra  incrodan» 


sua  retta  apparente, 
secondo  la  dlreiione  d 

Derivare, soaroniare, e 
>enlo  alla  rotta  prefli 
si  va  con  vento  scar 

l>emo.  Itiar  la  Aaiuln 


"JSS 


wrt,  scendere  dalle  navi 

e^  diceii  di  un  cerio  nu- 
di n«*i  e  fregale,  che  fur- 
ia pHTle  d'  un'  BnnalK  na- 
lomposta  di  tre  squadre 
1,  F  acqua  dolce  meicolala 
BifBa  del  mare 
gmppv  di  pali  plaalaH  in 
bado.  Il  ipiale  lerve  di 
le,  di  dimione  e  di  corpo 


EItiu)  a  quel  fiiuco,  a  me 
cbc  talvDlla  acorre  aulti 
■eie  del  Olire,  a  s'hitphIj 
tn>eTi  delle  navi , 


Biiiju 


I  dm»  la  procella. 

ed   alcuni  de'  naia 
HI  S.  Ificola  ed  altri 


la  de!  more,  die  sua 
t  dallo  spirare  de'  i 
maa  Iraveraia  ad  no 

prime  una  quantlU  di  ar- 


FoUa.  reoditura,  buca,  aperluio 
accidentale  che  al  ft  nello  lior- 
dalura  del  baitlmenlD,  sollo  o  a 
livello  dell'acqua,  per  cui  e>ga 
elpuA  introdurre  nell' interno 
della  sleato 

aro,  la  torre  de'  porti,  dove  la 
nolle  per  oso  ile' naviganti  si 
accende  il  lume 

allo.  Vento  fatto,  si  dice  di  un 
vento  ohe  promette  di  divare 
per  qualche  tempo  ;  e  tempo 
fatto,  tempo  che  mostra  di  es- 
sere ttalillltn  e  dover  durare 


Fede  dinaieita,  vale  alleata 
ai  prendono  al  porto  don 
parte,  ne' quali  si  descrlt 


Il  Tento  collaterale  a 

lo  sparo  di  tutta  1' 


''£ndt 

attaccano  aolto  l 
lardano  II  cono 

diretto  la  poppa 
"""-,   miet- 


Banco  della  nave 


ne  di  bastimenti  mercantili  1  fila- 
li navigano  di  conserva.  Si  ài 
il  nome  di  rioita,   ma  aliuslva- 
mente,  anche  ad  una  squadra  o 
ad  un'annala  navale 
Flottare,  auitnre,  galleggiare 
Fiottìi  1ÌB,  piccola  flotta 
Fonda.  Etiere  alla  fonda  , 
IO  del  mare  per  ■"  '— '-  ° 

ilaUattreixl  0  e 

•aUuentD  non aiHss)  Fondo,  h  saperBcle  delia  te 

■ialmeolc  /  'olla  i/el/'aegaa  del  Biàre.Qu»n- 

\prw^  HdieeI   rio  f  iodica  &  scaudasllo  di  un 
„dierB,y,       I   fondo,  ciac  raJlezza,  dcvesi  e- 


sa,  ssbliloGO  ecc. 
a.  Buda  forantii  < 
!   0  BncorWRro, 


\ì  ■KlVi- 


all  a  piilptedl  di  prol 

>  la  migliare  utec 

iiure,  oircandall  di  mura,    .. 

rliparuknti  per  la  loro  iilanta 

■Ila  fiHvia  cielle  niii|i(;<arl  navi 

all'  Intorno  pe'  lavoratori  destì- 


-  GieToNR ,  nome  che  si  ili  alla 
guardia  che  si  b  in  mare  dalle 
quattro  Bile  alto  della  sera,  la 
Oliate  si  diville  in  due ,  ekié  di 
due  ore  la  due  ore,  e  dleoMi 
prhno  e  mondo  gaeUme 

Galluto.  !fattc  o  l-iatUnatto  gai- 
luto  ,  di  poppa  molto  riliaa- 
ta.  SI  dice  di  un  basamento 
o  nave  che  abbia  alhwgtenMQ- 
H  multo  elevati  all' Indietro  ed 
alla  poppa,  con  un  grande  rialM 
sul  davanti  ed  all' indietro,  eoMC 
te  llolie  olandesi ,  parHooliraL 
quelle  de'lempl  passali 

GantìAla,  colpo  dalo  rol  lancb 

Garbalura,  la  curvatura  di  un  pei- 
%o  di  legname 

Geltu.  Far  getto,  si  dice  d<l  get- 


simile  a  quella  delle  fidate  per  lì 
la  nnezia  de'  suol  (ondi ,  per 
r  allena  del  suo  ilellsto 
Fronte.  Andare  di  fronte,  TOte  in 


e  di  flanco  l'una  all'alIrB 
Fuochi .  si  fa  uio  di  questa  voi 
per  signi  Beare  1  fanali  o  lante. 
ne  ateeae  In  tempo  di  notte  in 
una  neve,  come  I  fanali  di  pop- 

Ca ,  i  qnaJl  servono  di  guida  al 
BslimenlI  di  conserva  nelle  not- 
ti oaoure;  o  pure  sono  altri  fa- 
nill,  che  li  dispongono  In  varli 

di  segnali  in  nna  squadra 
Fuoco  in  ££Ini 


e  Glilndila,  lutto  lo  Ipsilo  per  cui 


lavela 


aliato 


IO  dello  st 


Giuoco  dtUa 

ndla  trouiL- 
Goletti,  si  chiama  cosi  l'ingresMi 
ad  un  porto  n  ad  iins  rada,  mol- 
lo atrello  respetU vomente  alla 
lunithezta,  com' lì  la  goletta 

1  andare  agot- 


e  Golló.  n'asigar 


^i  more ,   lu  Slesia 
D  di  m»e 

Treno  piatto  o  bailo,  lun- 
rive  liei  mare,  che  é  co- 
li sabbia  grassa  o  ili  ghioit 
.  itroul  sassi  Irregolari . 
ili  è  tomista  la  apisgi^  e 
la  del  mare 

irìare  e  mapab-alegpiare . 
della  declinaiione  dell'a- 
aoiitalo ,  il  rtaale  Invece 
feni  oaltamente  al  oord 
1  verso  greco  o  verso  mae- 

ebe  lOlBa  Ini  ereco  e  ira- 

add^aff.  di  mure,  vale 
per  le  lempesle  a  per 

•Mito,  agK.  di  nave  o  va- 
cbe  ha  inalberala  o  spie- 


ore,  che  Imbarca 

;  ,  Impuitare   i  mcm 
>rl  del  bastimcnlD  al  |i 
per  oostruirla 
.  dicesi   ad  una  sarta 
periodico  In  nlcuni  ni 

are  cbe  si  róglle  il  le 


■   '1  l'I^FT'" 


Imiiorluosrj.  privo  di  porlo 
Inarboralo,   poslo  lu II' arbore,  e 

dicesl  di  vela 
Inar«nare,  arenare,  dar  nella  re- 

Incagliare,  fermarsi  senta  potersi 
pili  muovere,  e  proprlam.  dlceil 
delle  navi  che  danno  in  secco 

Incaglia,  praprìam 


dare,  dicesl  delle  navi  da 
rra  allorehfl  bnna  diverse 
B  per  dar  la  cacpln  al  nenil- 
- .  1  per  inoonlrorla 
Incrociatore,  vascello  che  scorre 
~  scnrsefRia  sopra  una  cosUera 
spiaggia  per  guardarla  o  e- 
rrcilarvi  la  piriteria 
copteuiti: ,  voce  fomuils  dal 
'eco  e  che  «lignifica  na>Ìgatore 


e,  entrata  fatta  nel  gollb 
ire,  formare  un  eolfO,  en- 

Innavigabile ,  agg.  a  nave,  vsle 
—  atta  a  poter  naiigariKajhe 

Istrìodomia,  v.  g.,  quella  parte  del- 

Tarle  marinaresca  one    Iratta 

del  governo  delle  vele 
_A^CUT0.  Golpi  lanciata.  F.GolfO 
Largare,  nella  marina  6  lo  stessa 

che  lascare 

argo,  vento  Isrgo.  11  vento,  |- 

Gui  lUrexIone  '-  ""  ''  "'"" 

basti  mento  u 

venlo  la  poppa 
Lascare,  allentare,  1: 


in  la  rotta  i 


o  olandUG  e- 


quiiBlenle  a  due  lonnellatt?.  È 
anche  un  terni,  generale  ,  che 
ne'iiaesi  del  Setlenh-iune  sjgnl- 
flcs  la  slesso  che  citrico  pieno  i> 

Latino.  BastlmiHta  lathio,  vela 
(aWnaj  cWamansi  aeneralmenle 
con  cjnealo  nome  le  nalee  e  uli 


Lavorare,  che  meglio  dlcesi  ar 


Legnelto,  piccolo  naviKlIa 

L^no,  naviglio 

Letto  dtl  bialtmento,  i  la  buca 
che  lascia  un  basUmenlo  nel  Tan- 
Eo  molle  ,  dove  poili  per  l' ab- 

Levar  con  vavlglio,  vale  imbar- 
care uomini  0  mercBnile  per 
traghcllare 

Levare,  pari,  di  navilll,  lalc  esser 
capace  di  portare,  come:  questo 
non  lleva  se  non  tanto,  cioS  non 
ai  putì  caricar  dì  pia 

Levata,  I  marinai  dicono;  ii  é 
dellù  ItvalUj  allorché  le  onde 
del  mare  al  aliano  pulliiBinio 

Lingua  d f  ferra,  ogni  piccolo  trat- 
ta 0  altura  di  terra  che  al  pro- 
lunga In  mare  e  termUiB  In  una 
alretta  punta 

LouodrtMnla ,  il  corso  obbliquo 
d'tin  battimento  spinto  dallo  «te  B- 
...  j.^j,. 


IHaloi 


I  neriL...  _ 
irlere,  ai  dice  che  un  ufSein- 
ic  é  bPBto  manovriere  per  si- 
gniflcare  Ch'egli  è  abile  nell'aria 
e  nell' esercììto  della  manovra 
mure  freaco ,  il  dice  iguando  In 
mare  il  vento  i  alquanto  gagliar- 
dello,  ma  non  tempesloso^Jfa- 


d  anioU  eniall , 
Dtf  I  merìAanl 


LMMidromlea,  la  linea  curva  che 
detcrlie  un  bastlmenlo  lolla  su. 
perBde  del  globo,  lagnando  ob- 
blIqniiKDte  ad  angolo  ooilanle, 
e  BOI  retto,  tutl' I  merldUnl 

■iCCHKlu,  calma  di  ture  nplana- 
B  iinaccalisiiiDO  i|utuido   II 


è  del  ni 


I  agitato 


-  creicenle,  gonfiato; 


10  regimare  n  periodico  delle  ac- 
que dell'Oceano,  |>prcuiU~-— 

11  Bina  e  al  abbassa  alterni 
mente  due  volle  alitorno  ( 

poata,  che  si  nomina  filino 

Mareggiare  ,  ondeggiare  =  D 
anche  l'aver  quel  travagli 
stomaco,  che  molti  ricevun 
na>  lgare^K>n(leggii 
colo  di  naurraglo 


onei^H 


qIo  etlandto  tallo  eliche  appar- 
ene  al  «ervfito  di  mare  ,  ah 
cria  navlgailone,cbe  perla  co- 
ruilone  &Ue  navi,  al  comao^ 
o  niarllliiIwece.=JVarf)ia  mo- 
ina, lun^  la  rivi  del  mare 
inare,  mellere  nuovi  martaui 
;l  legno  predalo,  traili  ne  quem 


Marinareicamente,  alla  foggia  del 

marinari 
Mariiuiretieo,  add.  di  marinaro 


e  de\  miirtnsra 


dice  cavallone 
,  i  il  jiunlg  pia 
tando  acenlrad 


icle  ■< 


Maists,  tulio  quel  corica  dw  puh 

iendendOBi  perù  sullanlo  delle 
barche  di  plceoli  irasportì,  alle 
(|unll  si  àà  in  qunlcbe  luogo  il 


ri  elle  non  ne  hanno 

I  davicabile,  che  si  pub  iwvicire 


ntnto  fU  OEgelU,  i3i' 
In  mare  compartseoni. 
911  deli'  orlnoiile  per 

tioiu:  Che  ai  fa  da  una 

nebbia  particolarmeDle 

no,  essrndo  II  lempo  in 

O'aniiulllD 

ilaiare  un  basUmenlo. 


quKrdn  signir,  attivo,  Irupor- 
tnre  In  nave  da  Inogo  s  Inono 
ciieeeliesBiBdVaiifiicm  a  ucon- 
do,  vale  nai-lEire  secondando  ii 
corso  dell'acqua 

Tiavicaiione,  ii  nadcare 

rjiviiieilals,  quanto  può  uorUre  la 
nni  tdIm  una  oaviceiii 


ili  alanti  di  pietra,  d 

on  funi  il  bastìmenlo 
ice  traila  dal  frnncesi 


,  far  naufragio 
frsnuinientD  e  rompi 

he  ha  latta  naufragio 


'aiigslarlii,  alto  a  naiigare,  ap- 

Piavlgaziane.  V.  >a\ica2ione 

iVavire,  ada.  di  naie 

favolo,  danaro  che  si  paga  per 

passare  sopra  ia  nave 
'Vnlcgj^iare,  prender  a  nolo,  come 

Tiolennio,  llnole^Kiara 

no  io,  prupnam.  il  paganienlo  dei 


e  condotte  da'naviiii 


li  i  spnialnicnte 


Ora^Bno,  tempesla  orribile  e 


pericolosi  per  le  navi 
I»  di  murino,  le  reRolc, 
principe  ligiiardBn- 


I  cifcreH 

Orl«lrDiDli,'Tin?a  retta 
«rive  una  nave  veleggii 
un  medetimo  vento.  Oi 


I  ;  op]>oE 


t  eorso  ol>bl1c[uii 


B  lOìiod rollìi 


,ctie 


Ortare,  andire 

OKegalare,  ori-  - 

Otri]  chlaniano  I  marinari  te  gros- 
se onde  lunghe  dr' -'•- 

non   li  rompono 
chegBiar- 


PÌipuila.  Dar  palmata ,  si  di 
quei  toccar  di  mano ,  che  fi 

aeun^Bndostal  servigio  suo 
prendendone  la  caparra 
Peeoreiiu,  dilaniami  i  marinari  la 
■cliiuniB  bianca  che  ai  rornii  d 
romperli  delie  onde  quando 

Pecolieiv.  ta  pigolltra  è  ne'po 
Il  di  mare  una  lelliria,  >olto 

Siale  nono  vnrii  Bjmeiil ,  pi 
r>i  cuocere  e  riscaidarc  la  p 


ed  allre  materie  servibili  i 
..a.'  carena  al  bastimenti 

Pelagli  e  HO,  dini.  di  pelago 

■Pelago,  mare 

Pennello  {àncora  hi),  ni  dio 
quando  l'dncora  é  capponala  i 
sospesa  alia  itrue  di  cappone  i 
le  marre  pendono  Ui  mare  e  noi 
sono  anche  pesoale 

Pescar  piil  o  meno,  o piiear 
pili  a  fondo,  si  dice  del  VaSm 
le  navi  pid  o  meno  nell'  aciiiu 
aeoondo  la  lor  graveii»  in  I 

Piagala,  quel  lido  che  scende  dol 
eemenic  nei  mare.=Uiidurp{ag 

la  piaggia,  non  s' nilontinùid' 
da  essa  cosi  per  acqua,  com 

Piangiare ,  andare  o  alar  piaggi 

Plngglone,  accr.  di  |>iaggis 
Piana,  secca  a  Sor  if  acqua 
Piano  d-  lina  «ave.  I  coilrMtM 
Iknno  Ire  piani  o  tipi  delle  sai 
che  intraprendano  di  caitndri 
prendendole  pei  (re  «ipelll  ' 
dimensioni  che  presenta  on 
<ollda,Dtoè:  Piano  di  elmaik 
ne  orlano  di  lunghesta  j ptc 

le  a  di  proiecione  =  Plano  4 

rniSca,  diségno,  Hpa,  pianta  di  u 

Piantone,  ai  chiama  coil  ne'  pori 
ed  arsenali  di  marina  ocni  pM 
za  di  legno  lungo  e  drillo,  cb 
si  puA  ridurre  iiriassi  pillo  mi 
no  gi-oisa  eoUa  tega 

Pialto,  Hgg.  d'oa  basliinentD,  M 
quale  II  piano  p«utu  de'midtt 
-'  e  rciio  e  sena'  accutaaiol 

sì,  e  si  dh»  d'una  bare*  eh 

idónda 

ire,lncllnare  e  dkeil  ddllneH 

e  che  /anno  le  navi  da  un  lat 


a  privata  che  il 
tano  d' un  ba- 
mercante  dei- 
effetti  cii'egii 
s  a  bordo  dei 
soirobbiigo  di 
del  suo  desU- 
certo  prezzo 
carico  della 

ìj  imposte  di 
te  consolidate, 
idere  i'ingres- 
iin  bacino  o 
si  lavora  nel- 
ontetiuta  e  ctie 
ciarvi  entrare 
iscire  la  nave 
li  costruire  o 

to  del  mare, 
.za  ricoverano 

chiamasi  una 
i  ed  allacciare 

due  bighe ,  o 
vono  ne*  porti 
lovre  ed  ope- 

dalle  navi 
porto,  munito 


«^     aa     a  M^x^m  < 


»%M     IMATW 


Premio  di  sicurtà,  è  quello 
che  si  paga  per  l'assicurazione 
fetta  delle  mercanzie  e  del  ba- 
stimento dopo  un  viaggio,  come 
si  stabili  nei  contratto 

Procella,  impetuosa  tempesta,  for- 
tuna di  mare 

Processo  verbale  j  in  marin.  è  il 
riassunto  che  si  compiila  dal  ca- 
pitano, di  tutte  le  deliberazioni 
prese  nel  tempo  del  viaggio  pei 
casi  ordinarli  e  pe' casi  straor- 
dinarii 

Proda,  sponda,  npa^Proda  prò- 
doj  vale  lo  stesso  che  marina 
marina^  piaggia  piaggia 

Promontorio ,  monte  o  punta  di 
terra  che  si  sporge  in  mare 

Proraontorietto,  dim.  di  promon- 
torio 

Prova  di  fortuna  ^  è  il  processo 
che  si  fa  sulla  relazione  del  ca- 
pitano e  dell'  equipaggio  per 
riconoscere  se  l' avaria  sofferta 
dal  bastimento  fu  per  burrasca 
o  per  altro  motivo 

Puntamento^  l'arte  di  puntare  le 
rotte  di  un  bastimento,  cioè  di 
determinare  nelle  carte  marine 
il  luogo  nel  mare  dov'egli  è  ar- 


HMCtdts,  unione  di  varie  mercsi 
ile,  delle  qn>ll  caricano  un  tu 
-" to  diverse  persone  privi 


^cnrez» 

Raddobbo,  i  sinonimo  di  riparo- 

■lone  a  riceanelDinenla,  jiarlan- 

da  dello  Koló  0  guscio  del  bs- 

ftafflca,  loffla  divento  Ìni|ietuosa 
che  ceua  poco  dopo 

Raso.  Kave  raia,  cosi  si  den<Hni- 
na  uni  atn  cui  ai  t  levala  la 
billerii  superiore  ed  è  rhnasta 
eoo  la  biUerla  bai 

di  grosso  calibro, , 

di  minore  calibro  nel  secondo 
ponte,  ridotto  al  caslellf 

Kazione,  la  portone  lU  villo 
naiiero  assegnala  ai  soldal 
ai  nwrinarl 

ftpHnai^  Il  ritirarsi  del  mar 

terra  In  certe  ore  delerminale  ; 
contrario  del  flusso 

Reggere  alto  vtla,  al  dice  di  una 
nave  o  buHmenlo  cbe  puh  so- 
■leiKM,  ntRM  sbandare  su — 

eJdanenle,  mtdla  fiirxa  di  . 

aidegale,  il  che  dipende  dalla 


Remato,  ormalo,  fornita  di  remi 


renure  e  parllni  dal  Udo 
Remollao,  fartana,  nodo  o  grapp 
di  vcbH,  detto  anclw  tcHattla 
principale  «pavento  de'nariiu 
RelroHiuirdlB,  una  delle  tre  par 


B  sotto». _ 

i  ijuello  che  comanda  la  n- 

:,  dicesl  In  marineria 
urtA  ali'  Bssicnralore, 
ippia  sicurtà  alle  >tei- 
lait  e  sullo  slesso  bs- 

HibordBgKio, 

talvolFfl  a  un  altro  mu- 


nicBiioare,  di  ii' 


0  prender  ca- 


_ ,      elle  alla  lunjti  ftìr- 

mano  I  bandii.  1  quali  ammon- 
ticchiandoli ed  gliandoBl  col 
tempo  si  coniDlidano  <  ' 


le  piemie  dlglie  o  ar- 


slluaiione  per  sapere  qua!  dia 
siaquandDsi  ri' -■-'  ■■' — '— 

Kiconotctre  i 


sia  quando  si  rìtnrna  dal  vlag^oc 


ve  per  esoniinaria,  per  SL, 

di  qua)  fona  ella  sìa  e  d)  quale 

RicoiteggiarB,  scorrere  rll  niMv« 

navigando  le  et.,.- 

RIBUSSO,  il  rilorno  della  m 

Rimbarcare.  Imbarcarsi  di  nuovo 

Rjmpotla,  piccola  marella,  Bolto 

rreigucnte  ed  iMonoda  ,  die  al 

fa  aenllrc  talvolt*  anche  in  por. 

lo.  I  pili  dkono  rhacca 

avigare,  nailgar  di  nuovo 


Rtnaavigare,  rinavlgare 

Ripagalo,  è  nns  retribuzione  ci 
si  di  air  uonw  incaricalo  di  li 
re  la  guardia  e  lni|>edlre  che  nti 


weiu]  tttttto  depo- 
■na,  Dtcesl  anche 
WÈtio  ai  ripagglo 
rt  paga  per  Ja  nia> 
e  rlparaiiuDe  d~"- 

cusskHie  delle  a 

be  ti  flcDdniia  con 
li™   una  gpligeii 
à  ritirano  col  i 


In.  è  propr,  direzto- 

i  iento  — S'Intende 

dal  liasUmento  e  la 

*ai  del  romoregifra- 
fà  il  Dure  quando  si 
ir  In  lem  pesta 

era  ancore,  lance,  a 
IKTdnle  da  una  nate 


Tcaiuie  0  altro  chi 


(a  anguJo 

r  allra 
Scala,  porlo. 


■Il'lrcipetàgc,  del  Levante,  ed 
lehe  deU'E&itto  e  di  Barberia, 
it  le  DaiioarDarllllnw  dell'Eu- 


nel  luo|{a  delta  ci  .. 

e  nB»i=  Nave  nella  icnlo 

COBO,  s'intende  quella  che 

Scandagli,  sono  le  profondità  os- 


U^i  dii 

t 


ir  di 


Scaronio.  V.  Deriva 

~<àa,  s'intende  con  ipiesta  parola 
la  tracma,  li  lolco  o  In  slriida 
rlanltinle  da  una  sorta  di  bol- 
limento in  piccali  vortici ,  che 
lascia  dietro  di 


della  9ua 
cne  cammina 
delie  acque  li 


ed  « 


n  effetto 


,...r«x;o°t; 

>ro  livella  e  a' 


scoili  ni 
ScoKlIello, 


Scomiuentalo,  diceei  del  legnaiiK 
della  nate  diseccalo  dal  sole  ( 

Salpalo,  icogiia 

Scoprir  pueie  o  terni,  vale  vedei 


Scopalo,  scoilio 
Scopulo».  piena  di  sroell 


pere  e  per  doi 
SeccaBoa.,»". 


corrente  o  na 

corrente  delli 

Segare,  per  b 


niodie- 


iDsi  te  onde  a  ram- 


niuf  ^i  dice  del 
:  navi  sopra  l' ac- 

e'  fondi  ma]  sicu- 


ri, dove  SODO  molli  s.. 

quali  realano  tagliate  le 

>p-  vi  si  selta  l'éncora 

,  dicesi  -  


lo  stesso  raggio  ^bui1e,  sIcdiA 
due  oggeltì,  che  |ier  lo  Innanzi 
vcdevansi  separali  ed  luertl, 
l'uno  sì  teda nascDslamcnte  dal- 


i>  (orzato  dal  vento  a  cepn'aM) 
dalla   conserva ,  e  ad  aDdarn 
dov'  £  epinlo  dalla  IbrtunB 
Sferralorl,  cosi  si  chiamano  I  vm- 
li  gagliardi,  che  hanno  tana  di 


irle,  seccagDa,  luogo  arenosa  in 

Smaccatiashno.  Mare  tmaecatit- 
timo,  il  dicono  i  niariuarl  quan- 
do egli  é  in  somma  IranquilUU 
iolcamento,  traccia  del  corpo  àài 
tascello,  oppure  il  luo  stem 
corso  ed  eziandio  la  sua  velod- 
td^per  sbutliL  ai  dice  del  cam- 
minar delle  navi  sopra  l' acqna 
JoprBCCaricare,  b- acwraccarloo 
Sopraccarico,  quello  che  al  met|e 


SopravvenlD,  tontaggio  del  re 
die  si  gode  rispetto  a  ehi 
sotto  vento.  Onde  eiiere  o 
re  loprai/iitiito,  o  avire  it  Uh 
praveento,  vlKUoao  essere  da 
quella  parie  Onde  spira  vento. 
In  marineria,  un  bailitaetiUt  é 
al  topnaieenfa  di  un  olirò, 
quando,  coodolla  una  perpendt- 


re,  porto,  toet,  luona  àow 

'  -pprodire  e  sorgere 

_-e,  narlgsr  «opra 

:,  parlando  di  —  "" 


ianUe.  igR.  »  navi  vale  leggi 
sfolta  o  tpiaggia  lottile,  do* 
baita  E  di  poca  protbadltA  per 
baod  trsHo  lungT  da  essB=4r- 
mata  lottile,  coct  chlamnil  una 
•naata  compiHla  di  calere  e 
nitri  baiUmeali  a  remi,  e  che 
paraiìo  poco 

SMloaarc,  il  fbndo  del  mare 

SgtloTnto ,  la  parte  della  nave 
affolla  ■  qnelhi  oire  lotBa  II 
yrMaz^Euer  lOllovento ,  vale 
•Hre  il  Tento  in  dislb(ar«,  a 
»  xantaEKlo 

Spv\terBto,  BKg.  che  propr.  si 
lU  alle  navi  qaindo  sono  spe- 
ji..  . g  camminar  ve- 


SqnadrBlnra ,  in  marineria  Ohi*- 
nuli  sc|uadrahu-i  delle  soste  to 
obbliqullil  della  loro  racGii  a>i 


HplaKgietla.  dim 

Sjrfangione,  acci. 

Spulare  le  ttoppe  ,  al 


na    i^H 

m 


e  itaoiani 
l=:mco 


lalle  ingfurie 
lacelli  rU«tP- 
.  é  II  cantiere 
.  0  a  II  rad- 
QODDano  1  bBaLlmenti 
tablljnicnto  ditin  porto.  Il  mth 
mento,  nel  qnale  In  marea  #' 
alla  sua  maggiore  allezia  «ti 
porli,  nei  giorni  delle  »ltlgÌ9,_, 
cioè  ne"  giorni  di  plenilunio  CP 
di  noviinnio.  Questo  momento  «^^ 
qaFlto,  nel  quale  11  mire,  dopai 
essersi  Innalzato  pel  Suibo,  6^ 
mlnds   a   discendere   pel    tft 


SlabllllA,  ( 


questa  V 


".  '". 


e  dell! 


manS 


Iella  pane' 


forma,  de „_   — . 

Ito  di  gravltA,  e  di 
irandeiia  o  volume  e 
immersa,  oppone  alli 
che  tendono  a  brio  inui.iion 
lateralmente 
Stallarsi,  l'arretrarsi  oaneoranf 
nel  tempo  cho  domina  ou  vCb 
lo  o  una  marea  contraria  al  gbb( 
mino  die  si  vuol  fare.  In  aspet- 
tazione di  tempo  pia  favore*»- 
Ir,  ojipurc  di  aei'>irsi  dulia  K* 


Strambnro,  dJcesI  del 

Straarzare,  t]  niUDvcrsi  iiihltanco 
ed  Irregolare  della  nave,  la  cu) 
^lu  devia  bruscamente  a   '~ 


miao,  che  soe  tiene 

e  fa  sentire,  da  noluru  uut;  boiid  i 

a  borda  e  Hllindietrodellauve,  1 

UD  certo  fremito  i 

Tattica,  l'arte  di  disporre  I  njt-  I 

dati  D  le  navi  In  baltaglii,  e  di  I 

fore  le  evoluzioni  I 

impesta,  eommoiione  InqMlHaM  \ 

delle   Bequc    e   prlnclualmenle 

di  qaelle  del  mare  agitato  daHa  I 

forza  de'  venti  i 

Tempeslanle,  cb'  i   in  lempesta,  i 

ehe  soffre  Icinpesln  I 

Tempestare,  nieoar  tempesta,  ea-  i 

sere  in  tempesta  i 

TempesbMamenle,  con  tempeita    i 

Tempestoso,  che  porbi  tempeita,  l 

eh'  6  In  tempesta,  abitala  da  I 

gran  tempesta  ' 

TemporaiBccio.  pei7]7,  di  temporale  ' 

Temporale,  luil.,  tempesta 

Tenebrusiia,  liuTera  o  lempesta  di 


^■■raiOuré  in  terra. 
Da  vivando  nella  terra 
PproiiBre.^ii;liur«  a 


}Mli  sacca  di  (trina  di  ni 
MmKMa,  e  Gnu  questa  nilau 
uXelenufns  la  portata  del[e 
li^Bde  tfice»ie&e  '"  '•>'  •"•••■ 

.laUOtOBJietla, 

1  too  carico  è  d) 

jjCdnicalo,  in  msrincrìB  slintlii 
.J|gndaacui  li  siiordgilanD  : 
^^nrdt  nel  G^liricarle,  per  tenci  _ 
•nfiimti  i  luro  leitniiiMi  o  cordo- 
ski  mododa  (armare  p«r  la  loro 
■tretu  tadme  un  tarpo  tato 
Tnf  eUare,  pauar  altre 
TnfetlO,  Ir^ia  Mamealo,  IrapBRi 
liùiia  aodc  li  tnpaÉ»»^ar  ti 
fclio  e  più  coiar-  ' — • — ■" 
ule  IrapBHnre 
bcUarc,     -- 
—  oB  altra 
Tnitetlo,  lra«el)a 
inpUare.  r.TrauPltarc 
^MÌM.  r.  Tngclla 
MtUire,  traghettare,  trapana- 


cwila  che  li  stende  dallo  pojjpa 
Manne  ed  é  traaclnsto  d>I  di 

l'ruRHtinatBi  bultra  lenipeitasa 

Trji^tlart.  /(  mare  traenali". 
miw  i  niariBH,  quaad'  è  grsii- 
draeatc  agitato,  e  un  eatcelln 
trmutia,  quando  dlfllcllmeule 

^menala,  4  un  nome  che  ti  ild  ad 
«litUla  marìttlDiu  e  anche  al 
Jamo  che  il  »'  impieia 
■'''naenla,  al  dice  del  piega- 
■'•M  di  an  paxo  d'  li-'n»  in 
ininr  dimionì  o  per 


uà  Bguri,  quin- 


dicolarl  alia  chiglia  e  ^av: 
col  loro  piano  alle  altre  e 
mti  alquanto  IneHnate 

'rtvirare,  >t  dice  propr.  dei 
unni  del  iefini  con  dire: 
divrrie  nella  ioni  luniiliei 
naturaliueate  o  aVUficialn» 
(.  TravlrauCMo 

'romba.  Ritincer  l'  acqua  r 
Iromba.diGeBldginiarinni  i] 
do  l'acaDB  Che  ti  eiti-ae  i 
nave  colle  troinba  miper 
quantità  di  qualla  che  enlru 
la  nave.  Itlce«  da' marinai  i 
turbine  o  vurliee  d'  ariH  . 
vien  gid  da  Dube  sqiiai 


ims,  on<iejri*nie^lo 

condurti  alla  Kva,  lerminD 

navigazione 

uui,  accollare  il  naviglio 


0  Duorevole  =  i 


Ttuia,  guarnito  di  vele 
'cieKgianienlo,  il  veleg^inr 
■  elegglaiite,  che  velegeia,  i 


Elrirgìalore,  si  dice  di 


ga^no  duve  >)  tiinna  e  si  rac- 
Vflf tiare ,  sWre  alle  tclelle ,  os- 

Veliere,  agg.  diiia*e  che  veleggia 
tpFcfltsiurnlc 

Vellaeare,  veleggitrc 

Vndre  al  vinto  ,  accoalarsl  con 
U  direzione  detta  nave  al  pun- 
10,  dal  quale  spira  11  vento,  bIc- 


dlpendé  dell'azione  del  dmone 
Verno.  Etstre  tatto  vento j  ter- 
mine niarin.  che  vale,  avere  li 
venia  In  dlsbvore  o  a  svsntog- 
^o^rAvtre  il  vento  in  poppa, 
o  andare  col  vento  in  poppa. 
lale  navigare  con  vento  fiMire- 
i-Dle^lDcrt  a  vento  in  m  al 
ruota,  vale  avere  II  venta  dirti. 
to-,  averlo  In  poppa  o  (arwe- 


AcCASTELLinENTI),  Mstello  dell» 
liriia  0  della  poppa  d'nn  i' 

Accatanienta,  stellB  del  fondo 

DB  baitinienla 
Ale  tf  una  gatta,  peni  di  legna 

polli  In  taglia  sporgenti  dalla 

poppe  e  elle  l'alluogino 
Alelùi  del  cippo,  peiao  di  legno 

curvilineo  lotlo  11  dragante  a 

Arcacela,  parie  posteriore  esterna 

Arco  delle  gutltrìe,  peno  di  le- 
gno arcalo,  la  alcone  navi,  che 
non  lianno  gallerie  all' Intorno 
della  poppa 

Anillo,  carpo  di  galera  sguarnito 


BtrctLAKI,  lerni  CMiRcatl  «opra 


Volta,  filar 
marinari 

rlnarescB  dei  co 


lenii  0 
a  aeDa 


glo,  mediante  la  quale  il  naleg- 
glatore  ai  obMIga  di  pagareTl 
nolo  slablUto  al  ea|>ltano  itntììè 

tSrt,  è''conBuma"tnvi"la'sl(illla  e 
soprastaiiia,nDnavrA  avuto  mo- 
da <ll  caricare  la  nave 

ZiTURR ITOSI,  epitelo  che  si  dd  al 
hatlelll  deln  gabarre,  rhe  poi^    ' 
tana  la  u  vorrà 

Zouina,  iillii<iso  del  more  i 

KK  II. 

sporgonn  In  fuori  soiira  il  mare  > 

Bagllelti,  n-avlceiii  a  lejnii  collo-  ■ 

— u  —  '-iverso  della  ntn  . 

paralleli  a   qneiU  i. 

;e«o»lenereipo*B  j 

trave  meaSB  itn-  ^ 


Ila,  onde  tOBlenere  l  tM*  , 

.  de' ponti  . 

Italeslrtera,  luogo  fra  un  ttmo  e  ] 

Ralluarì;  nelle  galee  sono  q«g  ' 

palchi  pili  alti  che  si  ranno  alla  , 

poppa  e  alla  prora,  1  quali  pH  , 

gtuatamenle  nelle  navi  vengono  \ 

Bancicde,  banca  che  allraverM  ! 

la  poppa  delta  galea,  dove  sool 

dormire  il  capitano 
ianco,  luogo  dove  alanno  i  reiu- 

torl  quando  remano 


t>  due  grossi  pezu  i 
Itr  dalla  ruota  ai  pru 
Mio  la  curva  dell'  oper 
uno  incaslTEtl  nc'nen 
t  Tanno  a  lermlnsr 
(BTtF   e  dall' altrn  coi 


^  fpe«ie  di  balaailraln 


.-e.  Oggi  boGcauurtD 
la  e  Ballisarlfa,  nome 
Joe  legai  bislunghi  in- 
necU  sclirnuatti,  ouiu 
irai*  dalla  l'nrie  di  den- 
di  itua  e  l'allro  "  " 


Ellato  ad  anuolu   ti 
kdla  chiglia  delle  ni 


t  delle  incitile,  onde 


la  proB  del  navicello 
uima  del  DaTlElia 

limfp  legno  lermalD 
w  tm  bordo  delle  p<- 
r  Impedire  di  tar  eap- 


aoiMiitua 
^■nmiai 


sjMrgeitle  sul  davanti  di  inerii 
bailJDienli,  ne'i|uali  Ueaell  luu- 
«0  di  speróne  u  di  bomiireuu 

Biltarella,  pteoola  bllU 

Bilie,  grossi  pezzi  di  legno  lunghi 
e  iiiudrall  pilotali  a  uiilsa  di 
coliume  nelle  due  hande  della 
nave,perdBrtI  t-dta  e  cuzare 


sul  secondo  ponle  il...- 

naii  grandi,  alquanto  sll'lndle- 
Iru  dell' albero  di  maeslr*,  sal- 
damente tenuto  ed  inchiodalo  ai 
Lafll  del  pODle  inferiore  e  del 

Boccaportn,  apertiim  quadra  falla 
nel  ponti  delle  nati,  per  comu- 
nicare da  un  plano  all'altro  n 
con  la  Silva.  Chiamasi  anche 
i|uella  che  ti  b  sul  casi«:ro  da- 
vanti olP  albero  di  meuana,  e 
>i  jiraliCB  una  acala  grande  per 


mageior  larghe» 
baEllo  de  Un  cosi, 
ordalura,  tulio  11 


navi,  come  vascelli  e  ^gale. 
Kave  di  basso  bordo,  s' intende 
quella  che  ha  11  Danco  bauo, 
onde  alcuna  di  esse  pitò  andare 
a  vele  e  a  remi.  Andare  a  Lor- 
do, vale  andare  aopra  la  navp, 
imbarcarai.  Bordo  si  prende  an- 
che per  bardala 
Boltsuia,  suvrBHWslilone  di  Ic- 
enainl,  che  ai  accomodano  al- 


la  nTceiaaiii  stiblUli  e  perciò 
s' iDCllnino  beltmenre  il  iati 

BottiKlIi,  iliimri  degli  oggelU  si- 
tuali ai  due  laH  della  poppa  di 
una  naie,  delll  anche  Rlanflni 

Bonerla  o  Borerla  {inVencsIii 
bttcarie),  una  trave  che  nelle 
Eslsc  bI  Belle  Eolio  la  corda 
mila  li<q>ps  alla  prua,  nella  qua- 
le IMO  oonUcoale  le  latie 

Branmioll,  pezzi    ' 


iniuil  ad  enK» 


lo  più  0  n. 

gola  retlo,  l' oso  de'  quali  è 

connettere  ]  hagll  del  ponti  ci 


allo  sfbrzo 


BraiKlo,  dice  li  praprlaiu. 

ta  del  vaseeJlo 

li.  r.  Ombrinali 
MINO]  Al'estrendU  posteriore 
...tt  chiglia,  lolla  quale  la  ruu 
li  di  poppa  £  asaicurata  n  In 
Castro  ed  a  niaschio  e  che  ter 


*  teuto  I 


[  Sklcainuolo,  Duella  parie  esierr 

I   ''e  Inferhire  deila  ruota  di  poppi 

'ie  tà  una  specie  di   tacca,  a 

.j1  pota  il  Unione 

tonerà,  luogo  destinato  beII  a 

flibll  delle  nave 

■Mie  delle  bitce,   mie'  tuchl 

perii    lotto  i  niadleri   perchè 

"  — |ua  nel  fondo  della  nave 
1  iDorrere  «Ino  al  poizo 

tfomìie    e   non  reatar? 

Hlnonlera,  nome  che  ai  dA  ai 
IwrlelH  dei  cannoni  delle  navi 
Bltanelte,  Sncatrelte  della  ca- 
"BMra  di  poppa  nelle  galee 
nOnlone,  pane  snpenore  nelle  oa- 
I  lee  0  la  testata'  delle  ruole"di 
tirua  e  di  poppa  ;  la  parte  1nl%- 
_TÌore  cMamasr  ruota 

nda,  il  parapetto  che 


appeuella,  petzo  di  legno  tqa 
oralo,  pili  o  men  curio,  ilqoi 
le  entra  nella  composluone  dell 
easte  o  meoibrì  della  nave 

tpucdno  dì  panie,  looo  qn 
racclnoll  lerUoali  di  legno 
di  (erro,  che  aervono  ■  (bnu) 
ine  connesdone  parUcolMV  b 
"-' — '-■-  ■*-'  ponte  e  la  lal 


d' una   vela    di  sin 


)  aita  III 


loi  n 


Carcame,  r.  Ossame 
Carcassa,  dlcesi  d' un  : 
non  coperto  dal  IbbcIi 

0  dopo  che  dallo  si 
slaccato 
Carena,  la  parte  di  sol 
vigilo  sino  l'opera  m 
1'  opera  viva  iIpI  l 
dalla  chiglia  si 

allo  alla  banda  per  rassetti^ 

:arlna,  earena 
Carlinga.  F.  Pu-aniez2Ble 
Carpenterìa,  ossatura   del   bat 

Cartella  di  poppa.  V.  Arcacela  ' 

"iserna.  Il  corpo  d'  ona  veci* 

nave  disarmata,  nel  c|»alei  n 

rlnal  che  arriiano  dalle  eia 

ter  essere  poi  Imbarcali  sopri 
astimenli  da  guerra,  si  onal 
j; .   -i  maniengono  al 


ilone  gii» 


,  ano.  I 


0  pia  el 


lo  della  i 
posteriore  del  cassero  ' 

Baserò,  Il  mena  ponte  della  ■ 
ve  che  cDmlncla  dalia  parte p 
-  della  nate  agli   itA 

alcuni  pledl't 

moettra  a^ 


a  diritti  di 


wn  Bofimn,  e  un  poco  lU 
didro  dello  sleoo  «bero  ni 
Bali  BDODri  e  nelle  TreRnle 


i  GOsHIIi  sono  i   ponti 


le  T«nxano  a  Arai  iliie  meui 
ili,  oh*  sono  a  IìtcIIo  fra  di 

:  '  !  '-ti    imo  ai   chlaiDS 


I  ili  hampreiso 

,  i.^tB  B(Hi  tmdiinenlo 


[  a^MiiLi  rfel  bìtcolin,  \-ate  Ilio- 
P    fi  «Uà   >IÌTa  ote  ai  coiuerva 

(Mbfih).  r.  Tramisi 
WmIi,   canale  per  cai  passa 
«a  curila,  che  debbe  ricevere 

^^t'*-  ^  r  iilUiDO  banco  alla 
^^Mk  delle  «slere.  E  cosi  della 
^HcHÌ«lio.  animale  l)m1<--  ' 
^^^Vferchc   n  quel  banei 


)]  Tondo  del  bastinicnlo;  qi 


""^'"rinfili 
il  t  applicato 


traeciiUlia  delle  navi 
iontracbiglia,.  paronieiiale.  ¥. 
Oonlradonalenle,  lunglil  piti\  S 
legna  che  rigirano  inlurnu  In- 
torno  al  vascello,  sopra  le  to- 
stale de' bagli  fermale  sul  dù■^■ 

lontraportello,  perielio  postle- 
alo  0  quadro  di  asie  della  Rran 
dezza  dell' Bperlura  del  porlello 
alla  i|ua1e  si  oppone.  Ha  un  blF 

la  volata  del  cannone  e  una 
manica  di  Lela  che  abbraccia  II 
cannone  per  impedire  che  ndlB 


ili  prua,  f!  un  peizu  di  un  auto 
legno,  a  per  lo  piil  un  pesi» 
compoato  di  più  legni  carvi, 
che  al  applicano  InlertoraienH 
alta  ruoU  di  prua  per  furllS- 
carla  ed  unirla  più  laldainentB' 
alla  chlgUa  dglla  nave 
ConlraiportBllo.     F.    Conlrapoi^ 

lontnrehlglia,  pMio  di  cmtn» 
zione,  foruiitn  di  più  legni  dl~ 
rltli,  che  si  applicano  sulla  iht-i 
glia  nell'Interno  della  nave  MI. 
tutta  la  di  lei  luii«he»a.  CoH 
niintia  ilalld  contrOi'UDla  di  fO^ 


AMtnMoniiert. 
lionlrocflrale, 

di  lenito  "" 


lìigU  ne 


XL,. 

vt,  ipBcialmcnte  __  __ 

porta  lU*  diro,  Immorsiti 
-"  -'— "  ■— rinftinsre  le 


slelli 


a  tuli 


è  la  [lift  alta 
so  nv<  quadra  di 
ideila  ruota,  che 
fljiura  di   un  T. 


imdraganti: 
poppa,  siili'  a 

ioi(lìa  Bupcrioré  dé'porlelU  aii- 

Aontroiiatirate.  T.  QuairaUr 
Contntlrlnosrtnl.  T.  Trhicaiiid 

OontravolUgllols,  peno  di  leima 
roMnda  ■  foigi*  di  toro  o  ia- 
iMM,  che  n  pane  dell'  oroi- 
menta  dello  sperone  d*  una  nai  e 

CoDerla  dilla  natii  V.  Ponte 

l  compleuo  de'  legni 


'.  Dlceal  ancari  di'aia- 

, il  corridoi*  del 

mai;azzlno  della  polvere 
Conia,  lo  spailo  vuoto  nelle  ga- 
lee ed  allre  navi,  per  caaiBl-    , 
oare  da  poppa  a  prua  , 

Comi  di'  nuiitri  t  una  Bla  di  ta- 
vole o  malerl  disposti  nella  ilei- 
sa  linea  da  ana  eatreniitA  sHU- 
tra  della  naie  , 

Costa.  Le  coite  sono    i    momliri     , 
'  "    nave  stabtllU  sopra  laeU- 
e  che  si  eiHndona  ìmAt- 
Dsi   nell'elevarsl  a  dtiU»    . 
!lnislra  per  formare  l'u-    ' 
■i  principale  del  corpOtW-    [ 


0  delle  coste  che  foi .  _. 

■attira  de'  bastimenti 

'  legni  nelle  Kale< 


Corde, 
tino  otnque  pe 


vanno  da  po)<pa  a  pnia  I 


,—  , — .ni  dalle  radicale 

la  corsia  salto  Ir  coperta  e 
tennoBO  unite  le  lille 
iJorlmboy  presso  i  Greci  era  un 
ornamenlo  della  poppa  :  in  E- 
sehlhi  ed  In  Onera  i>  il  rostro 
delle  tMvl 
i^oronaioento.  la  sammita  e  r  or 


r.K?^/'! 


dlapongona 

verso  della  Innghezla  ddUar  , 

ve,  iBcaslrate  nelle  mautfctle  ] 

poco  salto  la  clnia  dell' albei*  ! 

attraversate  da  altre   ilae  «b«  'l 

chiamami,  rrocede,' aeryot»!  < 

sostenere  la  piallafonna  dwU  * 

HatiMa  \ 

loverlB,  Il  palco  o  ponte  «tM-  I 

rtoredellHna%e,cioènuBll»*re  t 

■1  manovra  e  che  non  «  (»ptrtl  -| 
da  altro  ponte 

Crociera,  peno  di  legno  qntM  t 

>  tondo   Inetitodato  s  tramrto  t 

le' macellari  del  castello  veni  « 

Colile:  occhi  delle  gomene,' «W  \ 

que'forl  dell'una  e   dell'altn  | 

parte  delta  mola  di  prua,  apccH  \ 

pili  in  allo  del  prima  pontt,  M  \ 

nudi  II  Fa  panare  <t  cavo  %  J 
l'ancora  qtianda  si  da  fò  ' 
Urva  caffuccina,  i  ima 
di  braccluoki  die  unisce 


irta-  »■ 


ipecle  di  »cn-  ' 
I  della  prua 


incassBtura  sul  liordo 
)*1II,  dtlle  aiiiche  e  di 
WOII  buliiucnll  a  reinj 
fil«rran?o,  per  riflliare 
3  e  chiudere  le  aiieriure 
le  il  pusajieia  de' remi 
■Mdlre  cheI'scqiianQn 
il  bcsHmenla 

:  BialerL  Tutte  le  lise 
itopo  e  ricuoprona  r  e- 
dtl  con>o  o  Ktlo  di  qua- 
iuwe.=la  EBiierile  cwnl 
WM  pi»  dì  due  pollld, 
UHUtfl  OSO  >!■  deiUodta 
\\e,  mceiitaoola  di  (a- 

bcUd  ipmio  co|ìeMa  a 
i  EUnza  nelle  borche  per 
de' paassKRlerl  e  pfr 
lallB  p4oEK>B>  ilal   vento 

ITronlcre,  sono  buchi 
i  prsHcBli  nelle  barri- 
Iriiiceramena,  clie  in 
bsXInienl!  mercanUll  si 
I  tempo  di  BUerra,  sullo 
H  e  sotlo   11  casseretto 


popfiA  iiclie  Kalere.  saprà  I  quali 
ai  posa  Ifl  freocia  |ier  sostenere 
la  coperliira  della  slania  del 


di  ([uellB  di  dteiro  delta  naTe, 
i  ((iiall  fisniiD  la  (arma  di  un  T 
e  di  cui  l' aniala  é  plil  acuto  e 
Ujllede  ]ild  alluninta  a  miauri 
dtiTii'' avvicina  di  pld  sU'estre- 
DilLì  della  mve 

Fo»n  delle  gomene,  vale  camera 
delle  gomena 

Freccia,  la  (lartc  anteriore  dei 

Frej^iata,  la  parte  oterlorc  del 
diseoiata,  o  capo  di  banda  che  >I 
■doraa  colla  acoltnra  D  dipintura 

Friso,  quel  pezio  die  il  mette  in 
giro  nelle  partì  superiori  detM- 
stinienli  pleculi  da  remi,  sopra 
11  quale  venEonolc  lorcole  per 
appogjiìo  defremi 

rroitlone,  e  un  pezzo  di  ICRUO 
iiila£llata  che  ai  e<Kne  supe- 
rìDniiente  a  eoatelll  in  tutta  la 
loro  largliMM  =  Frantoai  dl- 
coaai  quegli  appoggi  di  lulau- 
Jli'ute  che  rlcìnjiana  il  osateli» 


1  iiualE  cfll«iidana  i[  remo  dsUd 
scalmo  0  dilla  s<:«1inÌErs  e  im- 
pedlacono  che  non  girl  Ufi  ma- 
nei^aiarlD 
GalleilB,  é^  un  liinEo  pneEiiiolo 
che  Bfporae  dalla  poppa  e  occu- 
pa tulla  la  larshciza  della  it«i- 
sa  a  livello  del  cassero  e  co- 
munica con  lo  camera  del  con- 
■Igllù  per  due  porte  ;  éconlor- 
nalo  da  un  appoxEla  o  da  ima 
balaustra  la  In  Iscuilura  ed  anche 
in  terrò  zzCallrria  dfl  ptiido 
di  ttwa.  K  un  andito  lirso  due 
0  Ire  piedi,  che  al  b  nelle  navi 
ila  iFuerrg  a  nvello  del  pailluo- 
lo  di  Mila  0  Mm  ponte,  lUetro 
e  lango  I  fianchi  delle  sleasf, 
per  coOianIcare  llberanienle  da 
un  luogo  all'allroimiando  tulio 


Galloeclaj  nume  che  si  da  ad  alenai 
legni  a  due  corni  Inchiodati  in 
varll  luoghi  denlro  al  liordo 
delle  nari,  per  darvi  valla  alle 

Gallocce,  dloonsl  eerll  peui,  I 
anali  enlraoD  nella  coUruzinne 
ile'  puntoni— Dleonsl  eziandio  al- 


«liotll   a  legni  cenlinall,   che 


E  dieiru 


Gelosie;  sona  le  bttaiisl 
lonnelle  della  poppa  e 

GUrlanile  :  sono  patì  ureni  * 
lei^me  corvi  d   cenUnall,  che 

-  -   "Ilio  te 


ruola  di  prua  sopra  e  m 
cubie  iirrlegare  Insieme  II 


SS 


Giava,  parie  del  naviglio  dovati 
ciutodlscano  gllettreiiled  ribv 
Gole,  braccluoir  Interni  a  grotta 
"-  1, che Incroelano  ad  angtl* 
la  mola  di  pma  e  gU  iMt- 


._„.._    ____  .._._<*«* 

coslnilre 
luanciale  di  bompreiio,  pttin  di 
legno  rhiiiadraia  posto  «d  tir 
dnDdaiu  sul  priniu  ponte  dnM 
nave  davanti  all'  albero  «Mi- 
dhello,  ini  quale  laceasi  afllrw- 
lare  11  piede  dell'albero  di  b«K- 

liL'u-'iSra'',  si  dice  nn  peno  di  b^ 
gno  corto,  cliianialo    anche  » 


per  rlnh)nare  i 
ano  vlilain  Ehp 
raddobbo 


n  peazo 


,  , ciaf,  si  rlieonot»' 

che   le   navi  spogliate   di  tOM 
arredi^Scali)  di  una  naveoM 


alberi,  corde  o 

■BiiKi)  e  Imbuono,  peiti  #1» 
gname  che  servono  a  -■ *— 


me  del  risdime  esteri: 
AD  del  qiule  rlsBluno, 
laMl  do»  curTÌspondoi 
ne.  ■Ile  quali  lervono 


r*.  la  crossczu  del  Itgno 
aeri  aelta  ruve  nel  Toro 
o  la  KToisem  nel  luogo 
a«ano  nulla  cM|i"ii 

le  latole,  om  le  qiull  si 

UTi>  ariti  r«aii  liipnia, 
nu  cosi  le  qiumliU .  per 
«Ito  peno  BporgE  di- 
■Bi  RfalgH*  e  brmD  con 

L4W,  tono  1  bagli  larghi 

elle  E  alee.  l^Mmansi  lai- 
le  i  baKHeltl,  che  si  met- 

-a_  L    l-a^li  inaealori   liei 

■un  poppa 


,   •onatuchl 


1llAGi:iiEioNh  pezil  di  legno  lunElii 
Dlrca  un  paimn,  iltuBli  In  itlru 


Midlers,  Il  peno  di  meuto  di  n- 
gnl  coata,  ohe  at  forma  It  liind» 
e  s-  Incastra  nella  chiglia  ad  an- 
nali retU 

MuiBbia  d'oequa.  quella  parte 
creila  illva  dove  >i  lengonn  II' 
botti  dell'acqua 

Maglie  ;  slgniSùnc  i  vuatl  o  gì'  In- 
lervalll  che  natami  fra  le  coste 
e  i  membri  maggiori  delle  navi 
laìera;le  uh  o  tavole  del  hsda- 
me,  con  le  quali  «1  b  in  borda- 
tura e  l'investiglone  esleiiore 
della  lUTee  de'panQ=Safirri 
diboeaa,  vale  la  prima  latta 
Terso  poppa  nelle  italee 

Hanalatob.  spezie  dì  ricetto  &ltii 
aili  ocehi  delle  gomene  in  cor- 

obe  per  essi  entra  qnaniio  li  na- 
ve tuffi,  ed  Impedisce  che  si  co- 
munichi lo  corriitnio 
Manlcheltl.  estremiti  di  «carmi  e 


nascenti ,  sono  le  inlelaliture  a 
battente,  che  rormano  I  quattro 
laU  de'  boocapoTH,  alle  quali  si 

«llsno  i  coperchi  o  quurllerl 
servano  a  chiuderle 
MaizelH,  nome  lU  due  perai  di  le- 
gno di  una  barca  o  lùUello.  che 


delie  nw-/ 


1  defili  eatremi  della 

Me^l,  bracDlooll  saltiti,  che  aer- 
-wma  s  Mf' ' ■"■' 

m  bruci 

applica  Blu  T ^. ^ 

te  dalla  iteisi  ■opra  la  linea 
raqua  e  serve  di  losteena  e 
fbpdamenlD  a  tulio  lo  apemii 


Ih  parie  «uprrìarc  11  barda  d'in 
Va(celIo=  Urlo  ed  anche  pon- 
cAcIIUj  dlce«  alla  lavi^  inchia- 
data  sopra  gli  achennalU  delle 
barche,  o  limili,  a  guisa  d'orlo 


complEBso  de"  più  erosi 

di  leenaiue,  cl~  ' 

PO  del  li  -■"-- 


iFm- 


■  hr  rìpocare  I  quartieri  a  ter 
rette  delle  itene  boceaporte 
HMianla.  quella  parte  dell»  «l") 
i^- e  dall' albera  di  m 
u  banco  della  di 


Kame,  che  forma  il  corpo  d'un 
itlmento 
Pahieouii,  .tono  dlCeae  At  (1 
al  carpo  del  tiaiUneKla 


ci  tnstimeiilo,  alquanto  più  ver- 
■0  poppa 
NlDobla  d'un  albero,  bitelBJatu- 
radlleEname  nella  imale  èeon- 
tenno  d  piede  dell'albero  di 
nUKitra,  come  un  maachh)  nel 
■uo  Incaab-o:  essendo  1»  parie 


Paramciiale,    quel  pezio  di  le- 
gnanie,  sopra  di  cui  é   fennalo    i 

Parascfusiirl,  sono  traniciii  di  II-    < 

--■;   che   dividano    le    eaM —    ■ 
e  salee  .... 


:   delia 


CBatlamente 

Murata,  il  fianco  Inlerìi 
naie  sopra  la  coperta,  i 
l'opera  morta  delia  parte  di 
tro  della  nave 

OmUNiU.  fóri  o  aperture 
bande  della  nave ..  per  do 
vuota  l' acqua  che  si  raci 
sopra  I  ponti  per  le  andate 

UniB,  la  atesio  in  marineria,  pari. 


limili  arredi,  a  per  comodo  lei    i 

Parco  di  cnttruti.  i  un  reeMo  i 
quadrato  di  tavole,  lhtb>  tra  I  i 
ponti  della  nave  davanti  alla  ! 
(ruiide  boccBport8,pej 
derviicaiIraUoliee'il 

PastavanUic" 


riòre  dOli  nate 
iMKm  detili  orni 


il  biitbncnti^  eccettuale 
icrlare  che  vi  il  lasciano 
Mnualesre  cmiEli  ipaz" 
finti.  OimtR  deBDliioBe 
1  ponte  unica  che  Eblaiuai . 
e  eoBtrta,  e  conviene  alla 
fior  uu-te  de'  bastimenti  da 
uemo  e  alle  fregale  e  cor-  < 

«IH  nelle  aa- 
i,  ae'i|URirsÌ 


rinchiudere  le  Ironibe  e  mel- 
torie  al  aiuiu-o,  onde  non  sieno 

^  Prura.  la  parie  dìnanii  del  na- 
vidlio,  colla  qniile  si  rende  l'BC- 
(]ua  oppolt*  iiillii  poppa 

-  Pulena.  V.  P^ena 
Puntale  dclli  naoe,  s'intende  l'al- 
tezza della  nave  nel  suo  intima 
luiaiTR,  tono  I  primi  Cofri  di 
lavale,  che  vanno  daW  Voppa 
■Ila  prua  della  Ka'ea,  dIK  ohl- 
-"-       —    '-  qirall  lana  den- 


nall 


ilodale  negli  a 


r'defic'* 


!  degli 

il  |wrte  deretana  delle 

dlcMl  di  caste  a  membri 
tori  pma 


la  eirconferenia  della  ruota 
lulnt),  lono  le  coMe  che  rlsullanu 
dal  dltwno  della  costa  mae- 

niaeslra  ti  diipongona  per  lulta 
la  InngbeizB ,  nella  quale  ai 
paciona  Inierire  delle  altre 
Eosle ,  che  si  collocano  di 
hito  dopo  di  aver  legati  con 


'  Intaglio .  n?J  iiuale  v 
1  nome  dei  bastlmeDlD 
ipriani.  lognR  della  na- 
Ina  VBle  pure  la  «- 
'  che  si  Fa  In  alro  ln- 
piede  dell- albero  dì 


Iniemo  tengono  liti 
nbe.  V.  Polio 
IO  di  legno,  COBI  del 
e  delta  tua  &|tiirB, 
inisee  all'  eiiremltd  i 
ci  tagliamare  ODiae  s 


I  largheisa.  È  la  fl- 
UhdIc  fn  un  plano  ver- 
qoale  t'inundc  taglia- 
eno  nella  sua  najcj^r 


a  chiiTe,  sopra  il  pon- 

'inlervallo  tra  I  ponli. 

iva ,  per  rinchiudervi 

lèlfi  e  mtmlilani.  Que- 

'  per  lo  |>ia  non  honno 

Deposili 

»  tpirone,  Bono  peni 

dello  sperone  della  na- 
«una  parie,  tra  la  grne 

alberi,  minclilii 
vola  che  fbmia  il  lalo 
del  portello,  come  la 
ma  il  lalo  inferiore 
j  )a  loglia  superiore 


fiosleeno  ai'ru'i.o  lostipno  all„ 
uiuroj-  dlceir  la  largheua  di 

Spalla,  plazu  da  anicndue  i  lati 
della  poppa,  dove  sugo  le  ica- 
lelte  |ier  moDlare  In  lalea 

Spalle  tifila  navt .  sono  le  parti 
etleme  delio  aperoDe  rena  le 
sartie  di  trlnchello,  dote  laiiraa 
acqnista  una  certa  laratie/ia  di 
tóndo,  ehe  maliene  il  TaaceDo 
neir  acqna 

palliera»  si  dice  ai  primi  hanebi 
della  galea  \Icìdì  alla  poppa 

Specchio,  cartello  accartoccialo 

scudo,  (Cantato  Eopra  te  tivota 


me  del  baElimento 

lo  da  guerra,  è  l' unione  di  lut- 
I'  1  peni  spin-geiiU  dalla  mola 
di  prua  e  dal  suoi  tali,  a  fine 
di  aggioigere  Ibriairs^UaiBeii- 
te  ■  qDNtc  e»lrn^lA.d«M«8- 

roiie,  freccili ,  sono  due  pei- 
zi  di  legno,  che  appoiigiali  con 
un'  estremità  alla  taccia  antc- 


a  il  braceluoio  della  gor- 
la  EDTgiera  4  un  hrac- 
liiSrti  dimensioni,  il  cui 
iù  lungo  s' inchioda  alla 
Mleriure   della  ruota   di 


per  CUI,  giarlendu  dal  braccluo- 
Id,  chr  9i  uiusce  col  madiive 
della  cosla,  ai  campie  U  canler- 
no  della  rotdeitma.  Sodo  peni 
d<  legno,  più  0  luena  curvi,  ebe 
bnuana  unn  parie  della  coitii  o 

ne,  che  slgnlica  li  qnantiu  di 
aul  >i  riklu  DB  raadierc  uqiTB 
U  direttone  arhaontde,  oppure 


la  linea  DriziontBle,  dii 


paisf  pel  CI 
t5iS!i>, 


scarica  l' artqiiierlB  e  di  dot 
«I  sellano  in  mare  le  ùncore 

Tamiso,  ni  diiaina  anche  per  ana- 
logia di  BKura  Mcssaiutia.  È 
un  peno  di  leKna  H  rorma  di 
amo  di  cerchio  fermato  alle  dne 
aue  eatremlu  aotlo  i  bagli  del 
aecondo  ponte,  nella  Santa  Bar- 
barn  delle  navi,  perche  serva 
d'appoggia  alla  manovella  del 
Umane,  onif  ejsa  non  resti  ab- 
bandonala al  SUD  peso 

TiBiorletlu,  ^  on  lutuia  sotto  le 
arrembale,  dove  aU  Fartlglleiia 
ifiundo  al  abliatle  col  (erro 

Tauere,  lavolelle  poite  sopra  l'in- 
cbila  e  lotto  al  colli  delle  latte 
dalla  poppa  alla  pnu 


Tbnónleni,  il  poilo  dei  Ibnonlcri, 
cioè  un  ceno  ipatio  luI  casK- 
ro,  vicino  all'albero  di  meua- 
na  ed  alta  ruota  del  limone.-  ivi 
è  collocala  la  chleaola  s  abita- 
colo, con  le  liusaole  e  la  lampa- 
ni,  chelnenorlnchlndootl.  Dl- 

Totda,  Uifllato  ohe  forma  11  |^- 


piaiialbnua  ch'è  nella  lentiMi 

misure  i>er  la  bevanda  dell'e- 
quipaggio 
?i>nliirjL  nrcatura  di  alcuna  parte 
e  seneralmenle  rille- 
-  -'^  -'-  -ice  fuori 

III  nella 

file  ò  eoril  delle  ià\ii^  £  bar- 

datura  esteriore,  doC  qaeUe  alie 
sona  pii)  Vicine  alta  dialil  .. 
Vanieui  0  Paratie,  sanoUvalMi 


pire  r  intervallo  b 


racculeoiul  In  qoello  spailo  = 
f.  anctie  un  paisagclo  coperto, 
iocllDato ,  pel  quale  si  («md 
scorrere  ne'  vaacelli  meroanUn 
le  gomBoe  dal  culello  di  prua 


pedhre,  che  le  oude  » 

no  l'acqua  oell'in  terno  per  qiWI- 


,  si  potreblie  (irrii  te 
aprirne  l'Inlernllo  os 
lU  fra  un  ponte  e  l' al 
■Uvi  da  guerra.  In  que 
villo  ri  dlspongona  li 
w  bslterie  ili  cannoni 


cUi  «  1'  Dfflclu  del  bi 
perciò  >i>pr«io  gì'  li 

:aì  in  marineria  ad  u 


^opsi^":!'.. 


iaffcr- 


ie  iier  imbarearia 


che  som  molto  lungbl 
Tremisi.  K.  Tramili 
Trlbordu,  la  parte  che  corriapOn- 

''  "    '    ■     dello  speUalore, 


le  jjuarda  da  popjB 


(ionio,  I 


Tenti  pMti  « 


e  a  per  rtmetteria 
,  pezzo  di leeno 

Sezionr  ih. 

Cari,  tartlami,  laanaori 
ti*  serre  ad  abbassa-  Anlar 
eia  di  straglio  e  A 

;  per  tirar  barche  pei 


Trinenrlni ,  ptixì  di 
eioC  tavole  o  con  _    __ 

pra  o(!nl  coverta,  che  circonda- 
no Internamenle  la  nave 

Tiiiin ,  DllogulBniento  □  specie 
K(  CBSsareltn  praticato  lerio 
la  poppa  di  una  fre^sta,  o  cor- 

prociirare  una  starna  al  cqillg- 
no  e  al  primo  tenente 
Tulett*,  Il  luDDD  dote  sia  la  ve- 
letta. Onde  afare  alla  vtltlta, 

Verfngola, pezzi  del  tssclame  in- 
lertio  sitasti  In  varie  dlManiC 
del  corpo  del  vascello  fra  le 

Vnltijilie.  pezzi  ù\  h'^nnim^  tagliati 

mano  la  parte'  BuperioVc  del  ta- 
iliainare  e  die  rispondono  (li 
uni  agli  altri  per  inezia  delle 
niastietle 
ZoGfiM,  tull'l  nmdlerl  di  ango- 
lo acuto,  anali  sono  anelli  situa- 
li  dal  niaiiicre   del  Sente   sino 


I  legano 
eonl  di- 


Anlarie,  Tuni  che  si  legano  di  qua 
e  di  (a  nlla  lesta  delTe  macchine 
che  s*  Innalzano  per  tirar  pesi, 
diconsi  anche  prontoni  e  sartie 

™mt?di 


.  r  incora  in 


u renio  t  il 

di  erba  I 

ma  alle  li 


1  lecchi   V 


BalinB.  carda  stabilita  sopra  allre 
Eorde  dette  palte  di  bullaa,  col- 
la quale  il  lesa  la  parie  deli 
rllinga  sopravvento  vicina  alla 
lugna,  per  allonlanirla  pli\  che 
al  poasB  dal  >ento,  acciù  la  vela 
porti  pili  in  pieno  qaaado  al  va 
all'  aria  o  ■  mezu  Dave^Fento 
alla  bolina  dicesi  quello  ohe  si 
prende  per  Onnco 

llasa,niaiilKliB  di  corda  lallB  nella  ri- 
Unga  per  tCmarvl  una  manovra 


S Miche  punto  ilablle   e  l' altr 
allaecia   a  qualche  manovr 
per  ImpciUre  che  traacorra 

Braca ,  cavo,  cui  quale  al  clrcoi 
da  Dna  bolle  o  aUro ,  che  no.. 
abbia  in  le  U>0|{a  proprio  dove 
ucocciarvl  il  Raacki  di  un  pa-l 
ronchine,  per  tatare  ■  borda  o 
per  metter  Aiorì  alcun  corpi 

Braccetti.  Y.  BraraetH. 

Bracci,  corde  allacdile  *l  dm 
capi  di  ciaaeun  peanone  pei 
nuoverb  ad  ogaetio  di  preaen 
tare  pin  yantangl^^menle  la  su 


I     canapi  incatramati  k 

ii,Brlglìi>,dice>Ì  di  una  manovra  lèi^  N 

-)     ma,  che  «erve  a  legare  l'albera  « 

"      di  bompresso  con  lo  sperwic  p 

della  nave  pili  avanti  cbcuapH'  • 

sibiie,  aninchèreahilacanlrafll  k 


Burina.  V.  Bolina  « 

CtaLlM).  I'.  Gherlino.  ta 

Carnale,  canapo  a  pili  dopid,  dK  li 

Ksia  jier  due  iiouelu  a  pU  <■ 

glie  e  serve  ad  issare  <wi-  ^ 

lunqiie  cosa  e   ilngolarmcBtt  1  li 

poiaccoiii.  >- 

Carnara,  fune  che  passa  pel  cai-  ^ 

cese  dell' albero  maestro  cier-  ^ 

te  per  suiienere  t  )ie£i  grav^  M 

che  debbonsl  Imbarcare  nella  Ig 

Saiea  e  per  aliar  la  vela  ^ 

ena,  grosso  cavo  che  sorregfl»  ^ 

posta  alla  banda  pfF  l 


bo&a" 


vanno  ad  attaccarsi  i 


per  ittenderle.  Y.  Boll 

BràuclU,  manovre  donniCDU  che 

('  incappellano  ^a  testa  degli 


Coda,  corda  lunga   un  bruell  •  y 

due  destinala  per  essere  %\-  % 

volta  e  legata  od  un'altra  ■■■ 

Colatolo,  quella  corda  che  piM  <£ 

per  le  bigotte  delle  sartie,  per  ij 

Colaloie,  colstoiD  |* 

Collare,  grosso  cavo  della  oiedc-  P 

sona  grosBCua  dello  strsMllD  i* 

•Uà  JJ 


Comando,  dlcesl  d' tuia  sottile  eOT'  7 
riicelm.  elie  iene  a  (ascJaKK  ?- 
ad  altri  usi  ,  f* 

amante  di  rlnluM  > 


^Ilo  p«r  maggior  ilcn 

'nurìnan 

la   {tiigola    diìle  bt, 

inlceUd  0  manorrs  al 

sHe  buene  delie  \t\ 


glìo,  stragÙo  di  Halóna 
M  nelle  navi  da  guerra 
me  che  si  lU  a  quattro 
-    '      delle  quali  sono 


mi,  Quc  uiTue 
'  alle  bugne  il 


■uale^bnéiied 

;cl,  chiadiaiiil  oon  que- 
:  de'copi  semplici  che 
a  rsddopiilare  I  bivci 
ioni  baili  in  tempo 
>>o  o  in  Eaa«  di  cooi- 

ne.  F.  Palerassi 

ie  y.  Halcrassl  e  Sarlie 

^\\o.  V.  siragliu 


A  del  aio  della  v 
a  tiri  Kld  nella  gì 
li  ammaina.  È  anch 
li  adopera  per  bi 


a  aceoada  lolta  entra 

a  pia  grone,  come 
ami,  un  gherlino  o  on 
uno  cavo,  che  perclA 


'*  897 

iUen«  in  allo  la  oentia  della 
iiieiLana  delle  navi -rorrfon/e- 
re  dlsonal  ancora  qnelle  corde 
lolUli  che  dal  giro  delle  Goale 
di  [irocarla  aoDO  toale  al  bol- 
lonc  dello  itraglio  oi-e  termi- 
nino, per  impedire  che  il(jede 
di  della  velo,  fregando  conlra 


fattadfnii^ ,._ 

>i  stalriliaaie  II  remo  ailan 
'U-uBiiM.  K  Palerasii 

'    '  e  di  alcune  funi 

tener  Terrai  gli 


D  spire  che  tannano 


rx,; 


cria  0  tenerla  lesala 


che  è  tocc  pia  usala  dai  Toscani 

Gaschelte,  chianiansi  cosi  le  irec- 

fnlle  di  paglia  e  di  vecchie 


t9S  niBiM 

Gassa,  corda  ripresa  ardlnarìs- 1    Kun-nlsce  11  funda  o  |>iededelli 
nienle    inodu    di    burina    per       vela  auadra 
vapi  «si  =  Gatia  d'amanle  di- 
■  dmll  carda  [4ù  grande, 

denle  d*  enlmM  dentro  e  - 

pordai  a  sedere  un  douio  per 


].=Due  si  iJicona  ci 


irate  e  lunghe  latte  con  hlliare 
di  comando,  di  merlino  o  di  tcc- 
cUe  gomene  Intrecciate,  le  qniU 


iera  delle  goni 
...IO  due  voTte,  ma  mei 

S rosso  di  iiuelle  e  «I  disotto  i 
odici  pollici  sino  ni  dnque  < 
acluElvimenlc 
Gherlo.  V.  Herllno 

rthali 
ed  tì 

GUidareùs,  ^ìiSi 


«IbeH  di  II 

GWndazio  f.  ...... 

Romina,  f.  Gowons. 

Comona,  Il  canapo  attaccato  all'Aii- 

eors,  Éomens. 
Romoneila,  sono  cavi  lavorali  alla 


no  p*r  te  ancore  minori,  pel 
grappini  de'  piccoli  basltmenti 
e  delle  scialuppe,  per  rlmur- 
chlare  o  gCKoniarai 
rordoniera,  qoelta  corda  che  so- 
■tiene  in  allo  Ja  iienna  della 
nmiana  delle  nai-i 


'dato  fi  gavllelto  dell'ancora 
Griielle,  corde  disjMstc  e  lenb 

~' '-linenle  in  tutta  la  lon 

■Ile  sBTlle,  le  ijunli  sei 


Gnardamanl  di  bompreuo,  taa 
due  corde  aituale  alla  sala  de 
vaacello  nel  poilo  delle  acala 
per  servire  eli  auitejjnu  nel  tobb 
lare  o  aceodere 

IvuuBLi,  chlamansi  con  odcih 
nome  tutte  le  eorde  le  quali  ax 
vona  a  rilegare  le  tele  pert»l 

glierle  poi  sii  I  loro  peonMi 
ImplonibBlura ,  Intrecclaraeita  d 

due  Alni  impiombate 
IncD  viglia  lura,  peno  di  ca«o  «a 


Iella 

dell'  inidiùiura' 
Ingiaro,  corda  se 
data  all'antenna 


della  VI 


itUagala,<MMifm 
ulBlUraall'aDteaà»^ 
Ila  vela  per  scrrarià 
corde  aoiU 11  eoa  laM 
I  duepari 


a  le  antenne 


a  di  qnatlni  polàd,  le  «dW 
ODO  a  isawe  o  alaan  U  MaS 
(DB,  apraoi^  0  ealeoB  AMI 
g,  le  quali  satlagono  le  biMl 
I  delle  larUe  intntenendalE# 
Ite  al  liordo 

dato.  Dicanal  paglMIi  lor 
atr,  cinghia  lardale,  1  M 
liti  di  veodde  corde ,  coil  dt 
ominaU,  a' quali  al  aggiunge  aa 
Inforto  per  renderli  plil  graaal 


btftartcj 

ta  cordicella  fmla 

ti 

mKi,  piecob  Itine  di  crlii  mi- 
re deTIttiBBO  per  serviuo  del- 
K  ani  e  per  U  pesca 
LftniL  oaspo  d' erba  de  tu  spar- 
to, ede ■  — "=  —'  -■"- 


l'è,  e  HaniD  nell'i 
ile  aorla  di  taat, 
legano  l' anleoBi  e.  .. 
HoTElipIed],  dlBOWi  le  ci 
sle  mlUt  IpeoiMmi,  cli«  svi 
Di  nnrfeud  per  potarki  I 
(juaiida  11  lengoDo  cui  v 
■ul  penoane  peraerrarc  d 

nirgherlU,  il  chinai  d 


UMajCttH»  dlilopua.lnlorniialli 
■Mie  ■)  avrolge  U  Alo  per  reader 
•pH  egoiJc  e  pM  irrcBdevole 


aialBSoiil.  ne' butkMUiti  a  \eta 
quadra  dkoiiil  gaichelte,  Sani) 
b'Cccc  di  allIacclB,i)Uuuati  iri- 
nelle  Che  pumiM  negli  oc  duri- 
ti delta  teiti  di  D(ifr«la,  i>cr 
legarli  liiUImCBle  al  pennone 
0  anleona 

Mitlane,  dlceai  della  (dne  che  <ii 
~    DCa  airuKlh)  che  su  nel 


f  jfii»!  Ae  HnnNM  par  liti 

mlvit  ilbcirl,  IqaaB  Dnnoc 
tÈlJt  md  nMliejiglare  nel  teir 
fa  delta  tavi^BiioaK^Manovri 
nlanle  ,    ci  dice  quella  specl- 


-  nsTllno,  ipeile  (B  inwo  o  fiinl- 
celU  di  tre  BU,  etaKonode'  qua- 
li Insieme  ittorll  serve  a  Inil' 
tlecolc  legolure  per  e  nel  ri" 
:    mlinghc   alle  vele    nt;' sili 


sono  cavi  corti  per  v  ari  ii^i 
avo  che  Berve  a  muraiT 

.    iella  ve'l» 
iiiodo,  ci 


I  parie  delli 
)lu  di  lapmv 


..  .  relU 
Jluslocchl  di  verga,  mustacchi  n 
'-    -"   ,  sono  manovre,  le  qua! 
:  con  le  nianUglie  soiiter 
pennone  atlacealo  al  su< 


slcmc  e  fame  le  magaiorl 
Oncii,  quella  fune  cbe  slleaa dal- 
la parte  dinanzi  della  vela 
OrcipOKgla,  ninc  iiartlcolBre  della 

Ormeggio, 


il  Imbuii  a  guisa  ril  treccia, 
'Enere  delle  dnghle  e  delle 
ne,  ina  molto  iiù  larghi  e 
iniì  di  molti  Sll,  che  ser- 
a  foderare  le  parti,  che  si 
ino  preservare  dallo  tfrc- 
nto  delle  corde  di  niano- 


a' Incappellano  alle  testate 
1  alberi  o  alla  einia  de'pen- 

la,  corda  raddoppiata,  e  Ic- 
versD  ad  un  terio  deU'  an- 
qual  corda  viene  fer- 

..   .,  nome  cheaid^  aquel 
1 0  grouc  Toni  d'erba,  le  qoalì 


jaiotani.  t  pateralai  sono 
Ga>'i,  I  quali  Bono  incap- 
agli aibcrt  di  gabbia  e 
.   ,_pp«BcO  per   loslencrll   e 
Bicurarll,  accrescendo  la  for- 


Paleme.  ¥,  Salmastre 

Palle,  dicoosi  ridite  di  bolina  al- 
cune eorde  stabilite  In  ilcane 
bose  e  niaglie  della  rlllnga,  e 
disposte  in  maniera,  che  tCMlt 
la  boiina,  corda  legata  a  queste 
patte,  si  viene  a  teiare  qoul 
il  lena  della  rilinga  verso  ti 
bugna;  laqualesenial'artlSita 


che  s'incappella 

un  albero  o  all'cstreadt*  del 
pennoni,  e  serve  per  allacoanf 
dei  paranchi  o  a  strapparvi  dei 

Plccaressa  dill' àncora,   è  Hna 

ferma  l' Ancora'  alla  < 


PoMla,  (ji 

man  de- 
collo (pii 


D  ad  altre  funi 


«  di  pollo 

_-  dinanii  del_ 
l' albero  eoniro 


ibero  R^ 

„     ;ionfnJO>«- 

na  Romona  o  gherlino  allacMto 
sollo  una  nave  che  si  abbMIe 
In  carena,  per  aiutare  ■  rad- 
drhunrla  e  a  rimelterla  nells 
sua  situaiione   naturale  dopo 

0  del  raddobbo 
Ragna.  Lt  ragne  sono  n^ 


ntvUI 


r  lirver 


Ibii-I 


«Ub    (àcclstal      — .  ^  „. 

gabbia,  indi  peri    legare  le 
Iònnano  I  Sarchle.  r. 


(raffi  rt' , , 

ome  allretlanU  ranci  e  quf adi  |  Sarte, 

waigUuio  In  — "-"- '-  '•      "-  ' 

ma  racnatela 

ubin.  tt  ratinght  wnoCorJe 
uniii-  lutl'intonn«U'DrlD  delle 
lels,  per  forUBeare  ed  Impedire 
che  Doa  $i  lacerino,  «ri  ancora 
pcrcbi  posiana  resistere  allo 
mna  delle  laanovre  che  ar-- 
aVKCtale  alle  alene  vele 

Relè  ifimpaatiatura:  iin'lnlr 
eiHuTa  di  funi  e  simili,  che 
b  sllomo  al  vucello,  loslen 
dalij  baltaeliale,  per  riparo 
corabatlenli 

Rilorla,  CATila  da  nave,  lastei 

I^Jna,  la  corda  per  legare  la  boi 

de' cannoni,  quando  sono  tir 

ali- indietro 
Bine,  „gt^  kk<,ì,  i  quali  lervono 


Vari  cavi  raddomilatl,  allac- 
•M  die  paraiarehie,  al  anali 
•i  aiikurano  le  ealremilA  degli 
BUnHeelll 

SOLI,  funicella  Incatramala,  In 
•pò  alla  quale  è  attaccala  nn 
*w  per  Iseandagliarc  li  fondo 
dl'acdua  e  dlcesi  per  lo  pia 
foladi  tcandaglio^r-''-  -' 


Sto  net  tempo  della  nE  ^ 
SerropennQni,  imbrogli  dlbolin.n, 
nella  vela  di  maestra  sono  quat- 
tro corde,  due  da  ciascun  lato 
della  vela,  servano  a  raccoglie- 
re le  vele  al  toro  pennoni 
Sfernlno   ' ^'""- 


forv^ni 


vano  un  appoggio  ceri  piedi 
Straglio.  (fJìitragliKHio  citI  cbe 
servono  n  regcere  ed  assicuri- 
re  gli  aibcH  dèlie  db>ì  neUa  Id- 
ra poilzlDiie 
lìlroppo  e  SlroLipolo  ,  chiamBiisl 
itroppi  laltc  le  Easse  od  snelli 
di  corda,  o  che  le  due  eslremi- 
U  della  corda  stano  Impiombale 
insieme,  e  formino  una  gassa 
ìsoIbIs,  0  che  1b  gassa  Blu  Atta 
Kdtanlo  ad  un'  eitremlUi  di  una 

Slucilo,  la  àicialura  ad  un  legno 
latta  con  cavi 

Surponla,  una  grossa  manovra, 
della  qiule  si  servono  prlnclpal- 
mente  i  buUmenll  mercantili 
per  bubareare  grossi  colli  e  vo- 
luBd  pesanll 

TiuoEEi,  corde  vecchie  disfatte 
per  brne  cavi  provvisionali 

Ternale,  fiine,  con  cui,  qoando  si 
apICfia  la  vela,  al  sosUene,  ac- 
GiDccbf  non  cada  in  acqua 

Tirarne,  corda  che  passa  per  un 
bouello.a  perlina  taglia,  la 
qui  corna  resla  libera  e  \ì  eì 
(pplica  l'uomo  per  tirarla  o  le- 

Ttralore,  piccola  fune  che  serve 

E  tv  sospendere  o  tirar  gii)  la 
area  a  irona  de'  pennoni  di 
maeslTB  e  trlnchelta  nel  ghin- 
darli,  0  ammainarli,  per  hu- 
pedlre  ehe  non  il  attoccnino  alle 


L 


TorHua ,  fune  albieeala  *i^  il- 
"--a  macslro,  come  le  eoaHa-    | 
ma  #  pia   grossa    ed  t    \ 


oro  e  vicino  alla  testala  de- 
Trtppe.  Quando  si  mot  aiiliatlere     i 


accresca  oltre  i  lindll  fiat    , 
rezza,  sìdlapongooo  degNal-    , 
cali  dai   Islo  opposto,  od    . 
fzzo   de' quali   i  '  Inclinaiiiiiae 
arresta.  Onesti  cavi  di  rito-    ' 
„..o  dlconsi  triippi 
Trasadori  ,    Cosi  dlconsi  alend   , 
grassi  cavi,  o  semplici,  o  ordRI 
sopra  laglie,  per  esercitare  ma 
esl^l  grandi  slbral,  o  di  muoTere 


che  si 


o  nell'Ancora  p«r    J 


Treccluois  dtllti  b'irchitta ,  fit-  J 

nictlia,  lugolu  dei  loche,  rat-  '1 

dicelle  divisa  con  vari!  nodi  pV  H 

misurare  II  cammino  deOasm  V 

Treralo,aioaltorlo,delqDale|M'  < 

"  a  più  doppli  si  compoM  il  'l 

Trellngaggio.  /  Irillngiàagi  deOe  ' 

ssrt^  sotto  la  KabMa  uh»  I>-  ■< 

trecclamcntl   di  corde   Ira  k  k 

sarUe  degli  allierl  bassi,  vene  1 

la  loro  efnia,  a  livello  del  IMO  II 

0  corda,  che  unisce  In  alla  M  I 
sartie  sotto  le  gì 

a  contenerle  insle 

da  un  bordo  all'  altro  ed 
alonalmenle  al  paiiagfla  d  <•■ 
rie  corde  di  manoirt  occorrMU 

Irte»,  Si  Sa  una  trinca  in  clasena 


di»  W 


un  albero  ihbk- 

poco  di  ijriattro 

pkJi.  Queste  trinche 

I    in  cinque  o  sei  giri 

Sana  carda  Intorno  all'albero 
f  fi  ultimi  giri  sodo  conlcnoli 
it  m  cerdiiif  di  leono  che  iia- 
ARDle  ctrcoods  VolbEro.  Bi- 
BpB  t^  «Imo  beoe  lui ,  e  1 
tttiM  di  legno  iactiTodaU  sopra 
e  Mila  le^oche  per  lerràrie 

THndle,  funicelle  lòmiate  di  dia 
di  (aùiii  vecchi,  tessute  a  gui- 
u  di  treccia   per  budor  cavi , 

TnoM,  neiio  di  cavo,  Che  clr- 
canla  r  alloro  e  tiene  ad  esso 
Uiit»  r  aoteniui  d  il  pennone,  il 
m  ooilniento  6  aievolato  dai 
pilernostri  ond' é  corredata  = 
Tmia  baUanta  ,  dicesi  a  un 
tepplo  eavo,  (I  quale,  passando 


una  lanma  BEnz'alulo  d.  .„_ 
pu6  paaaare  dal  bastimento  alta 
rii  a  e  viceversg  :  questo  meiio 
è  molto  ipedilo  in  tlclnanza  d^ 
qualche  nva 
Tetla  di  un  paranco,  la  corda 
Che  dopo  essere  passata  e  or- 


Tiradore  o  Tomavlra,  ci 
bricato  come  un'anali.  ... 
si  applica  alla  gumona  ecned  j 
vira  all'argano  per  raollltarell  ft 
modo  di  salpare  a  levare  l'ao^'S 


I  di  canape  da  vele 
testa  o  testata  delia 
_    la:  (Haìa  quella  parte 
armata  di   oechieltl    mol- 
—  al  lega  nell'antenna. 
i,  vela  Ialina  che  s'ìa- 
lla  poppa 

;g.  di  quelle  vele,  un 

-   quali  è  annesso  o 

lÉo  l'altiero,  o  con 

Ibi  di  corde,  o  con 

«no,  onde  Isiarle  e 

lanaanu,  ^diiaisu  una  delle  vele 
liibM!,  la  nun giare  nelle  galee  - 
Chiaanai  poi  baitarde  tutte 
«elle  «eie  volanti,  che  anno  al 
a  toiira  delle  vele  di  straglio, 
di  raliliia.  Con  almile  vocabolo 


contraiueuana,  cucilo  sopra 

la  stenla  per  rliilonare  questa 

parte  e  difenderla  dallo  sn^gn- 

mento  fi-equenlc  delta  gabbia 

Batlictilo,  sorta  di  v'»  m-"'  Tmvl 

nelle   fregate , 


;  Ji'^j'j^''^* 


Io  delle  vele,  dentro  la  quale  va 

una  corda  elle  sì  chiama  midolia 

Binda,  striscia  di  tela  cucita  sai  la 

vela  parallelameote  alla  sua  te- 

Blsdosso,  la  posizione  delta  vela, 
quando  l' antenna  i  sopra  ven- 
to dell'  albero,  e  la  vela  esselt-, 
do  |>er  conseguenu  snll'  albe- 
ro,  Il  Ormano  due  sacchi,  utw 

sul  daianil,  l'altro  all'indleWi 

i/e//o  Slesso  albera 


i 


Borda,  Ja  nujigiur  vela  nelle  ge- 
lee dopo  il  baalardo 
Briganlinn,  vela  di  briasnlino 
Bagna,  cosi   cliiamaoBi  gli  angoli 

inferiori  delle  vele  quadre 
Oaddti  d' uaavtla  vale  l'allei- 

xa  pertendleolgre  di 

cpiadra,  misurala  dalia 

suo   Iato   superiore  In 

pennone  alia  meM  dell' 

Carbonara,  ai  d.1  volgami,  uueslo 

nome  alla   vela  di   atragìlo   di 

menaoD 
Ceceroia,  vela   pìccoIb,  di  < 

tk  UEo  allorché  U  vento  di 

i9i(0 

,  ycli 

IfrcasOj  eli 

uuadriliine- 
Coltei  lacci,  vele  iiiu[he  e  sire  Ite 
ehe  si  possono  spiegare  ai  due 
bli  di  qua  e  di  lA  delle  vele 
quadre  di  una  nB\e,  aopra  |dc- 
coll  pennoni,  delll  buttafuori, 
che  sporgono  all'  infuori  del 
pennone  principale 


soprappoala  alla  vela  Jl  mez- 

Contro  bel  vedere.  KMaTotelto 
Coppo.  Coppo,  chiamasi  dal  marl- 

sdala  coll'anlenoa  in  barca  o 
In  causa  e  colla  scolla  alzata 
alla  cima  dell'altiero  :  del  igual 
ntodo  di  tener  la  tela  si  pre- 
valgono le  larlane  per  la  pesca 


Corpo  della  vela,  sigi 
Ira  vele  princlpsli,  cioè  la  mac- 
lira.  Il  Iriitehelto  e  le  due  gabbie 


meuana,   gagllBrijellD,  contro 

bel  vedere 

FratTOBi:,  diceai  di  lunghi  malaf- 

nonl  situali  all'estremila  detis 

Vfla   per   inltrirla. 


di  quelle  liste  di  tela   che,  ca-  , 

elle   pe'  loro  ori),   iormaBO  li  ' 

Flocco,  chlBmansi  con  guetla  ■»■  ' 

me  le  tele  triangolari,  coOM  le  ■ 

Tcie  di  straglio,  le  quaH   tì  <►■  ' 

rlentaiw  tra  l'aibera  di  Irto-  * 

chcUo  e  ouello  di  bampniM  'I 

0  nei  bastimenti  che  non  hiMM  * 

albero  di  b-lnchetto.  Ira  qaeUa  > 

di  nraestra  e  di  bompresnii  Itt  ' 

navi  da  guerra  portano  d'oc-  ■ 

dinario  qnaltr-  " — •■'  ' 


!  vele  necessarie  »> 
implutamenle    WttJ    ' 
<1i  alberi  e  gli  itr^^    | 


Satura,  si  dice  licita  largbei-  « 

ci  lato  superiore  delle  vde  ' 

testiere  che  s)  allaccia  al  pe»-  < 

ISÌntrlletti,  si  ciiianiano  1  ut^  > 

1  di  canovaccio,  che  si  nietlwa  ^ 

le  vele  dove  battono  anll'alb»  < 


la  vela  con  merilno  alla  raliu*  t 

ne'IuoBhidellebugne.delleMft  n 

tc,delie  palle  dibollne  perrt»  ( 

leziana,  si  dice  la  vela  che  li  i 

spande  alla  poppe  delnaTlilto  > 

URiERTiaK ,    parlando  prindut  | 

■""^le  delle  vele,  diesai  il  ila- 


PirptFico,  l  contr(aapprifitMu-  ' 

no  due  piccole  vele  che  il  Bwt-  k 

'chi  di  fa 

.    Ebe  l 


angolo  della  vela 
oonilpoade    oUr 

ti>  Biangobire  cht 
baiUmmll  latini  ( 
alnisO  itelJl  nav 


:^lellacel,  aono  ie- 

ire  al  due  lalt  di 
a  quadra  della  nave 
.  a  aaecolera-  i'na 
lance  o  d' altri  ba- 
uli, Bomc  le  Blughe 
(le  nele,  ima  — " 


Bile,  lina  pari 
t  delle  vele,  1 


-.  -^„-  .  intende  la  vela  delta 
la  nueslra  ed  II  IHrKhello^Di- 
ceii  anche  di  vela  i^uadra,  ' 
■i  adopera  tilvoIlB  sulle  gali 
tartane  e  limili 
TrìnGheltlna,  vela  triangolare,... 
■i  mclle  9bI  datanti  delle  navi 
e  di  Edlri  basUmenlI  e  che  ae- 
gue  la  [tlrealane  delta  alraglìo 


Trinche  Ito,  dlceil  nelle  «nlee  quel- 
la vela  quadra  iilccola,  che  sì 
Ci  lopra  11  calcese 

Troraba  dtlta  viloj  striscia  il 
lela  di  coione,  che  si  aggiunge 
alla  vela  Ialina,  perche  sia  piil 
curva  da  una  parte  ed  abbia 
pili  con» 

Thu,  quella  tenda  che  Iceain  dis- 
tesa all'albero  della   'ave   -' 


1  IncerrlnOi  prrno  di  ferro  nell'  as- 
se della  puolB  dei  cannoni  per 
-  Impedire  ehc  n'  esia 
ABTQrB  ,  slriuueniD  di  fèrro  Eun 
miil  unrinntl ,  per  fennire  le 
mvi,  le  Bue  pard  Buno:  l'occbio, 
la  cicala,  Il  filato,  le  marre,  o 
bricci,  le  palle,  ed  il  ceppo 


«erse  per  affocnrsl  o  per  lon- 
ADdri>etlo,  Ancora  piccola  per  or- 

Inpell.  patle  di  cannone  divise  In 
dne  emisferi  Braccali  ad  nna 
spranga,  per  rain|iere  gii  alberi 
e  il  sartialiK  delle  navi  nemiche  ; 
Che  aerxino  lalor  per  lavorra 

iBtenna ,  siile  che  s' atlraveras 
all'albero  del  navlRUo,  al  quale 
«1  lega  la  Tela 

Arpagone,  ramplcone,  graOlo,  fer- 


Blirhe,  lungiii  e  fbrli  l^nii  eh 


di  fuori 

Biglinnio,  liarra 
cllindrlea  da  u 
1(1  In  11  piedi , 
im  rotondo  cair 
so  della  bai 


e  ia  dìreiinne  del  li- 
nere  la  iponda  delie  lance 

Bastajal,  legni  al  quali  si  diriiumo 
te  bande  di  poppa  nelle  mlec 

BiilaEUaletle,  specie  di  candelltt- 
rl  I»  legno,  minori  delle  twlta- 

Sloie,  f  quali  si  poogono  sopra 
quelle  per  tenere  aliala  la 
Mndn  delle  bande 
lelvedcre.  parie  superiore  e  pltt 
_  «Ita  dell'  albero  di  menana 

no  iralorale, 
iMCordt  per 


■XC 


mollo  pili  iH 
igheua  t  BChtec 


Bleolia,  specie  dibatzella,  ebi 


"Si\-1 


pnieuM  e  I 


Bilancieri  dilla  biitiola,  srao 
cerchi  d'ottone,  eoncnriri 
mobili,  1  quali  lengono  le  b> 
le  In  eqnlllbrio  atcìM  si  ■ 
tendano  sempre  orlnontall 
Dioilinentl  della  nave  aiiitila 


sul  quale  a'Imp 

puma  per  sosK 

sicché  possa  aii 

Bos.  ¥.  GavllelRi 

Boldonc.  V.  hclh 


,  peiia  di  lemo  d'il 

lodo,  che  serve  ne' teli 
uni,  kHc  goletle.  negN  al 
ed  In  altre  tpede  di  bùta 
a  vele  aartche 

Bom|iresio,  quell'albero  della 
ve  che  é  posalo  sulla  ruoti 
prua  e  sporge  in  fuori  di  ci 

Bonleello.  ditesi  di  alcuni  mi 
ti  di  legno  tnipiombaU  tir  es 
uilà  degli  slrsiipali  (U  boia 
delle  sirchie  dell'  albero  di  n 


"-« 


-, si  la  botte 

(Mlamt,  qouilikd  di  boltì  e  vaii 
da  liDO  e  da  capii  che  s'Im- 

Boiiello.  pulecoia,  carnieala,  M- 
fUa.  Macchina  fbrmaLa  di  una 
nuOa   che  si  contiene   e  gira 

li  dite  BoChF  idaiTia 

Inccio  di  fanale,  liarra  di  ferro 
rana  ctie  paua  a  Iravcria  del 
pie  drillo  di  meizo  del  quadra 
di  »ppa  d'  une  nave  e  sporge 
■Il  iflfDori  per  lottenere  11  eran 
SàaUt  di  pappa 

BracaUo,  bÙKeMo  i^n  liuifro  strop- 
polo  incappellato  nelle  cime  dei 
pCHBonl,  In  eoi  ps»B  una  funi 


tn  la  eotla  maetln  e  quella 

MluKlanKDlo.  Si   dice  ami 
it'  un  altro  regalo  a  baechett 


,eTt. 


dille  \tìK     speziai  ne 

Buceilato  peuo  d  i 
chiodato  ne  pennon  1 
e  liinchelto     o  nel  b 

baaton)  d  coltellicc  o  e 
uco  drl  gaao    cosi  s  eh       al 
spaila  che  rimane   a  e  1 

mezio  della  gabbia  d      n     j 
mento 
Buelioio  e   Buelluolo 

oe  le  sul  caasern  p 

naliero  dell  ei)upai,|f 
Burello,  le)ino  tondo  che    er  e  n 
fermare  1  impiombstura    I 
ca\o  coli  altro 
issoia,  roldla  d  cartone    n  e 
t  deacnttn  li  ran  del  i  n     ci 
l'ai^  calamitalo  ed  Impe  nata 
lor  un  pioolo  d  oltane  n 

dolala   0  caaselta    d 


tiene  la  DI  ce  a  a 

piantarlo  sol  la  ci 

Bulla  hion  (^in  a-^li 

tiele,  che  a  (a  sp< 


dK  pBSia  uer  un  buco  fitto  nel 
piede  0  rwaxa  d' un  allxro  di 
■abbia  a  di  pappal1«>  per  man- 
tenerla Armo  al  suo  luogo 

Cacclalorl  di  poppa,  aianomsilm- 
e  a  poppa,  i  quali  si  uiano  quan- 
do li  nove  balle  la  aiu  rìtirBla 

Calimita,  1'  ago  delln  bussolB  per 
essere  lai  l'erro  CHlaimlgio  di 
BorlB  che  ha  preia  la  sui  vlrli), 
onde  cgliiuila  fluural.  si  prende 

Cilòcse,  nome  che  danno  1  nmri 
nui  alla  cima  dell'  albero,  ovi 
eial  SBlKono  per  fare  scoperta 
Calcio,  piede  d' albero  da  nave 
CaUsrna,  nieccanliniD  camposlo  il 
due  groui  bsuelil  o  agOe  t 
Ire  raggi  e  di  una  corda  che 

stroppo  di  una  di  dette  lattile. 

altri  raggi. 


e  ad  Inoamrli  uihp 


che  aer>e 
beri  e  aif 
l' altro 

Gappoiw,  paranco  eonipoato 
boueilo  0  tacila  ■  tre  i 
earrlspondentl  a  tre  pul 
situale  in  daicuna  Rrua 

Cappotto,  dìeesl  11  msntell 


r  lo .1 


1  di   ( 


lo  di  plecoli  leni]  rioni 
lunghi  che  s'Inenictai 


dlspongon 
bocchepoi 
ì  Che  sì  prallcano 


per  la  mei 
ma,  1  quali 
;'  riituidri 


re  che  si  pral 
nel  piani  dei 


T  de'groiri  pi 


iDventaia  tn  Amaterdam  .... 
iSit,  pel  cui  meno  si  solleva 
nn  bssliiiienlo  nell'aoina  di 
que  o  sbI  piedi,  onde  brio  pas- 
■ire  «opra  de'  luoghi  di  basso 

Caiupnna  dhnaraagont,  iiui 


m»dlqr 
Tappongi 


foggia  d 
tempo  sol 


■e  per  qualche 
ilare  11  fondo 


di leina  che 

due  a  due  a1temBinente°i 
oiqniti,  elevandoti  fio»  i 
perScie  In  superBeie,  ala 
hiaogno  lo  richiede  per 
nere  qualche  peso,  come  è 
lo  d'una  nave  in  iiantler« 

Carro,  la  parte  più  (rrosaa 
antenna  che  rìguanla  la  | 

Carrncola,  strumento  di  leg 
di  altra  materia,  nel  ijin 


Candelina,  manovre  a  paranco, 
la  quale  serve  a  sollevare  l'An- 
cora, quando  nel  salparla  coro- 
tarlsce  tuorl  di  ac(|ua  e  a  col- 
icaria  nel  loo  posto  contro  11 

Candelllere,  peno  di  legno  o  di 
ferro  piantato  In  piedi  In  qual- 
lunque  parte  del  bisUmento  per 
soslenere  qualche  cosa 

Canniccio.  V.  ^'atla 

t^ppellella.  rrotso  pfno  di  legno 


:  eCartoloTO.  e) 

tie  tiene  Io  ici^ 

bordo,  grolla  cai 


iolgro.  cMlj 
le  Io  loHgp 

,  grolla  CM 
rve  al  marini 
irsi  effein  a 
iglnrie  dell'  i 

itBffnoia,  peno  di  iegno 
oso  di  bietta,  11   cruale, 

binda   aopra    un    altra  1 


perlo  dalle  Inglnr 


™iper 


im^GUetu,  ielUeeluolo  meno  vi- 
cino al  burdì  dclU  nave  iter  dso 
dciU  offlukli 

iindnella,  csviiftia  di  Irina  tur- 


tt,  il  biaeolta  d  Calili 

Cwltaiwltl,  piccoli  peni  di  legno 
Che  li  googon  in  iito  nelle  ga- 
lere 

Coìambiere,  qnella  |iarle  degli  li- 
beri d' una  nave,  che  ne  hannu 
ODO  «oprippoato.  compresn  frn 
le  crocelle  di  gabbia  e  la  teatn 

CiHitraluide ,  imo  gli  anelli  infe- 
riori  delle  lande,  che  t' inchio- 
dano a  due  incinte  per  rìnfor- 


CmtrapBpiwBco,  secondo  pappa- 
fico wpTBppasla  ad  un  alb-o  e 
die  ionna  un  quarfordine  di  ve- 
le.Alcuni  lo  chfaaiano  calacove 

GopcrUiia,  quella  Ida  o  sluoia,  clic 
Si  adalln  «opra  alcuni  Gerelli  pie- 
gali *  gniia  d'  arco,  e  ctie  lor- 

CopUlia,  blellB  di  ferro,  che  ai 
nula  nell'  occhio  delle  natlcchie 
di  ferro  per  tenerle  pid  »lde 

Cornelio,  aegno  di  comando,  che 
oonaiite  in  una  spezie  di  ban- 
diera divisa  In  due  punte  ed  lia 
nella  parie  aoa  auperiore  ì  co' 
lori  della  naiione 

~  icaviU  in  forma  di 

àTirpénnoiir  uula  In  alcuni 


Lero  cui  si  appogolft  fiolendosi 

CDr[ia  mortOj  si  dice  una  graisa 
Sneorg,  a  più  pnii  piantati  nel 
fiiniio  Sei  mare,  riunili  fra  loro 
cun  cerchi  di  Cerro  per  servire 
d'orraegeio  ne' porli  «posti  ni 
venta  e  11  cui  fondo  é  di   poca 

Coaloni,  luoghi  peni  di  legno  che 
si  adaltnna  agli  alberi  edal  pen- 
nelli e  si  legano  Intorno  ad  essi 
Kr  rinforzarli  o  anche  per  im- 
itarli 
Crocette,  sono  barre  di  legno  che 
ai  dispongono  a  traverso  delie 
costiere  e  nel  verso  della  lar- 

Eheua  dellanave  per  sostenere 
i  (^attaforma  della  gabbia 
Cudna,  Erossa  nassa  iniadra,  for- 
mata iti  pio  pl«  (Urliti,  e  tdnta 


,  .  si  cDliou  solfo  II  ea- 

■lello  di  prua  all' indietro  del- 
r  albero  di  Urjncbetto 
CiHtìDO  di  fodera ,  volunie  falfo 
di  b«cce  0  tela  rtpleoo  di  borra 
0  altra  naterta  molle,  che  si 
mette  sotto  alcune  manovre  per 
garantire  dallo  ifregamenta^ 
Ca»cino  delti  larchitj  peno 
di  legno  coperto  di  panoo,  clie 
li  adatta,  sopra  le  crocette,  e 


D*no,  peno  quadrate  lU  lirooio, 
-^e  s'incastra  n«l  mena  della 

lo  ed  ègros- 


rolelia  _  .    _ 
so  quanto  la  itela  _ 
DtianlerBj  sorti  di  Bolina  da  pe- 


limoiie.  ehe 
e  Inforno  al  anali 
Ferro.  Ancora  di  qui 


porli  ecc.,  e  lUcesi  nache , 
lo  torre  stessa  del  por 
pra  iaouak  è  posta  la  la 
Peinminene,  (tmudoe,  rose 
mansl  certi  occhi  di  ferr 
billU  nella  ruota  di  Mj 
njli    B(!UgIto 

lau  Vi??  * 

-lalslvo^ 

deruole  lunghe  biforcute 
puntale,  che  si  inetlooa 
antenne  e  sulle  gabbie 
navi,  talora  per  segnate 
mando,  quaiMO  si  nailgl 
bandiera  agli  alberi  e  per 
per  ornamenfo,  apeiial 
quando  si  ha  buona  navlg 


peni  di  legno  rlgoadr* 
retti  dalle  baiuglle,  fo 
usa  spede  di  parapetto  ii 
alla  nave  e  sostengono  I 
pagUettalnra 

Filza  ;  si  d«  tiueifo  none 
boueUl  di  tre  leste  ci» 
no,  con  due  puleme  pei 
che  sono  stabili  da  uui  p 
dall'altra  del  bonipress 
sue  trincile  per  passarr 
laanovre 

FlschlelU ,  Istrumenfo  d« 
che  rende  un  sanilo  acni 
al  capo  deli'  m 
dare  g¥ordl>Cl 
.  .  .  raoo  dai  diversi  Mi 
e  nodulaxioid  del  ituMO 

Porca,  spporecdila  bllo  m 
torli  bighe  dliposle  ntU'  i 
angolo  acuta  e  «erve  per  I 


«lo  per 


operali! 
j!  un  p< 


Il  foru  ned*! 


._J 


r  parlare  II  fuscL 

lidie  partì  nitt  alU  ilcHa  care- 
ni e  cmenlnieDle  per  disporre 
r  regolare  il  fìtoGO  In  questa 


■re   qualche    peno  di 
e  die    «leve   appUcanl 
•      r<r  itutofàBMTMi  fra  due  volle 
m   hrrtiM,  Inaco  l^vo  fennalo  av- 
pra  le  tarati  della  oaniera  a 

•  ■     Mn  8  paaao  che  CHopre 


*       9  pappBllca  e  di 


I  ffU.  Albero  et  fU( 
,    «niranwuanii,  ai  uiuaiiw  u 
I     qatMo  Hnc  l' albero  che  «  ì 
I     pr««dlodfBieszBna,comc»o 
(li  alberi  dì  labbia  aopra  eli 
atri  Bugaiari,  col  quali  aj  u: 
ataag  «aefiaBlc  unateata  di  mo 
f^minaiiHiadeirarginio,  n 
I  Maio  priocipate  dell'  iriano, 
Morirai   quale  li   aviorge  il 
earc  Ae  aerie  a  tirare  1  peai 
'Ma,  la  parte  r«Ua  dell'  Ancora 
aa^rcM  tra  U  chialB  e  la  croci 
a  coaiìmiione  de'  bracd 
'''UNI.  inezie  di  ptaltarorma,  chi 
U  nrl  aito  mezso   un'apertura 


formandovi  come  iin  p,ilc<i.  mi 

mo  ohe  Ta  la  molla 
lalTe,  lunga  perbca  all'e^ti-L'iiiil  i 

diKtto  e  l'altro  a  gancio  f  tcni- 
a  un  marlntio,  U  anale  sta  In 
piedi  *ul  davanti  del  tiatlet!ii  per 
alTerrarsi  a' luoghi  a  cui  ii  a\i- 
proda,  a  rallentare  la  marcia 
della  barca  quando  è  [ro|i{in  ati- 
brevtalH  o  ad  aHonlaosrsi   iln 

lìBgllardetto,  o  pie  di  gallo,  pii^ 
"ioli  e  lunga  EiaDderuola,  clii^  ù 
llvlsi  e  termlaa  In  due  punti', 
lorlata  sopra  una  piccola  a^t.i 
n  Blma  de'oaleeai  delle  K'>1<-'u'- 
e,  e  apeelBlmeaK  delle  R.ilori^, 

Gaie  gaig,  ceopoaidoiie  o  miiiiE 
—  raUÓ,  di  calce  vlia.  i.iii.i  ili 
ililglie  e  poco  catrnnii'.  <li.' 


Ga?feBH"ànTL^  ^ipWw ■ 

iegglanlc,  sicché  non  tacchi 

taglialB 

Galloccia  dri  nino,  dir.-.i  i 
sorta  di  aalloccla  sluhililn 
almnì  de  remi  delle  i:.ili'i< 
Selle  galeone, che funuiiilm'i 
maniglie,  per  niexxo  delli'  i|i 
pili  marinai  posBono  mgii<'),'i^i. 

Gaiuclla,  calino  di  leumi.    in 
-'  ione  la  niinCBlr»  ecc.  l'Ci' 
un  pasladeU'Equipn^'ijiii 


b  fregare  e  polire  alcun  poco  la 
nsrti!  del  buUmento  non  r — 
0,  che  é  BoH'  acqua,  sema 

che  sono  in  un  vascello  o  altra 

tiaviieUo,  peno  di  legno  o  di  au- 

Sbeto,  a  iiìciwId  barile  tuoIo 
ie  al  allacci  all'  eBlreiolUI 
della  Elippa  di  un'ancora  unde 
galleg||i  (all'acqua,  e  oioalrl  11 
■ilo  ov^esaa  i  a  fonda 
|-.hlB  e  ChUsa,  peno  di  legno  di 
■bete  ratanila,  che  serve  ai  brl- 
ginllnl,  g'jleoHe,  aloopa  ed  ellrr 


pgiiMme  II  anale,  invece  di  ei- 
■err  hII'  allo  della  vela ,  ai 
metle  al  di  lutto 

Glaacie,  maiNvella  del  liraocie  det- 
te Inìee  ed  altre  piccole  navi 

etaHiHie.  porle  del  remo,  sia  lon- 
,    3a  0  di  qualche  facce,  >u  cui  fa 


Grappino,  ferro  o  àitcura  da  Mt  ■•' 
Ito  marre  per  aio  delle  g«M(  C 
delle  scialuppe  e  de'  baltetU      ^ 

GratigUatn,  qaarliere  ~ 

Grillanda,  fasciatura  di 
le  alla  cloala  dell'Ai 

Grisola.  arneie  fatto  t. 

-iluslri  o  graUccio  bllo  di  Mt  . 
Ini,  usato  ne'basllnif  liti,  ade  ^^ 


rii  i 


e  dall^rim  : 


me  qatinilo  le  s 

chltBia  lanata  t 

Lhkìa.  Fai"  lani 


i\  Ivgno 


'  tucclll 


weivinUll  lungo  il 

pò  di  guerra  per  ln)!aniwre  il 
n«mlcti  e  fin-Eli  creilere  di  lon- 
tano che  ai  ^  In  Islslo  di  dUCn- 
denbl.u;icia,  ntU  di  Icu'U)  Con 
m  punta  di  CCrra.  di  cui  11  f» 
0  aeW  abbwdagg"'  delle  ni- 
Tl=i.mer)  d'arniiibui/gio,  spe- 
lle di  vnic  per  dlFesa  dell'ai'- 
rCmbatrgla 
e  LanguetU,  aspe  con  una  lesM  ro- 


I-  Lanterna,  si  ilice  II  l 

li      torri  di  marina 

a  Lapazza  e  Lapazze.  |ipt 


.-.idi  da  u...  , 

dall'albi,  che  eI  sdatl...  _.. 
auperfloln  di  un  albero,  antenna 
_.     j]jgjj  g  irlnche 


Iure  uer  rìnfo 
IO  Indebollll 


che  Bi  chiama  barchetta 
'  IUdu,  cassa  K''ai'de  col  fondu 
■  gratìcola,  sul  quale  al  nict- 


k  Hadiata,  quanliU  di  altieri  ila  na- 
ve Rregg),  legali  insieme  a  lut- 
dia  ili  iBllcra,  ond'esacre  Irai- 
Ijorlatl  gallegniantl  Bo^ir' sciiun. 


direltl  i\»  nomini  che  stanno  s 
pra  [li  essi 
StgDKlIo,  KtmniEnlD  a  tbggii  lii 
nnola  anpuntalu  ed  Bv<nle  una 

^ma  che  serve  a  li™-  fiiori  dal 

mnicnU  la  slapplB  vecchia 
•>n<ii-  Mno  que'due  Jeedì  so- 
^,„  ,_  (tuali   .i  Brbqrn  Ti  I  ' 
*ehetln 
Halabet"     --■-■■ 

la  gloppia 


_Ja,idBllata  ai  (ori  delle  tront- 
ic  uiiull,  d' onde  esce  l' acqus 
'  Bue  di  dirigerla,  mediante  nue- 
a,  pia  racllrnenle  fuori  del  b«r- 
l  =  Jfonic«  dell'albero,  tela 
oatranuita  che  di 


^_  JDchlodalo  nella  coverta  mede- 
'ADa  per  impedire  che  per  ca- 
'~'o  luogo  penetri  I' aci; ' 


nnrre  ,  le  eilremlld  de'  bracci  o  ' 

delta  parte  curva  d'un'ancaro,  '' 

le  losli  lono  destinate  ad  entra-  'i 

re  nel  fondo  del  mare  e  saw  ^ 

fatte   a  furms   di   Irlangoto.  F.  ^ 

HastleKe  o  Mutieltl,  jiezzi  dlfo-  « 
lere  larghi  e  piatii,  che  si  »-  ■ 
pongono  ngU  alberi  baili  t  b-  « 
vello  delia  Toro  incappEllatani 

le  stabilire  la  gabbia,  onde  fp-  'a 
steninno  le  barre  moettre  iM- 

Maitra ,  certi  peni  di  legno  nu-  m 
drl,  tnroratr  nel  mezui  em  lu  h 
buca  rotondo,  che  si  coUooa»  ^ 
sopra  I  lunll  delle  navi  pelpn-  « 
saggio  degli  alberi,  delpargan  m 
e  delie  trombe;  e  per  eateaiki-  |i 
ne  di  <ii:n<ilcata  al  da  questo  li 
nome  allo  slesao  buco  «i 

Haiia;  da' coslrnttorl  di  navi  é-  t 
cesi  un  martello  pili  grosso,  per  lu 

chiodi  ovunque  occorra  -tm 

nDizamurro,  tritume  a  rottane  A  « 
"-    "      che  oggi  dlccil  iM^  « 


fi  qn»le  se 
telfe  beiti) 


delfe  bestie  e  del  poU«Wl 

Henaiu-atore.  f.  Mtanralore  ti 

lexigna ,  nome  di  mieli'  ab»-  te 
ro  di  una  nave,  eh'  e  pia  nr-  •■ 
ao  l'IniUetro  ed  e  minore  d»  t_ 
gli  altri;  ed  «pure  11  none  dN  > 
di  lui  guemiinento  \ 

-  -lima  dt"'  -"■ —   "- 

gii  altri,'  quando  egli  t  ovrm- 
alo  di  pili  peul,  e  cbe  natf 
-'--■-  -f- alla  stabbia  =  »ft«ifa 


minchia  lii  un  albero,  i  m'M»  7. 
laialura  di  legnanip,  nella  onitta  { 
t  conlenulo  il  piede  dell' aWa  " 


lei  viscelld,  quanda  si 
e,  strumento  che  serve 

KDB  di  leipio  tenero  e 
ilo,  che  tì  mrtle  alle  ira- 
Ielle  erocene  di  gaUiis, 
m  lato  dell'albani,  per 
mre  1  capi  ohe  l'incap- 
■Bo  ilena,  onde  mn 
BDCmlBii  oallB  tfrega- 
■pMgitndoil  alle  tra- 
■edesine  ebe  bodd  ango- 


ivola   nella  parie  su|ie- 
I  quale  vlen  meno  i\aas\ 


M^A  Slb 

Aono  le  aperture  per  iniroaurvi 
gii  aspi  =  /Voce  di  un  ulbtro. 
un  maitlecia  di  leinu,  o  un  rln- 
(ona  che  si  lucia  a  ai  (a  iDn 
aommlU  d^li  alberi  di  gabbia 
a  di  pappafico 

Orrccbiii,  iduo  le  parli  pia  lar- 
ghe delle  marre  dell'ancora,  ed 
ogni  marra  ha  due  ureechie 

Omcchloni,  ai  dice  delle  parli  del 
cannone  o  d'altro  pe»io  di  ar- 
liglleiia,  che  servano  a  tenerfo 
sospeso  sulla  sua  carrella 

Ormeggi,  al  dicano  gli  altrenl 
Dcceaiurìl  per  oruieggianl,  eo- 
me  gomene,  ancore  ec 

PiiGCLUiK  e  Pacciunie,  pattume 

Paeoo,  balla  lonuata  di  venlidae 
"  0  ruoli  di  vacchette  legate 


dleeaf  d 


PaccatUgllE 

Suanlild  ai  d 
a  un  pas) 
Bllnt,  per  fé 

proprio  conto  ou  a  orna,  con 

qndk)  Che  fUe  V  ha  adldala 

Paaaia,  specie  di  remo  per  con- 

diirre  le  jilroghe.   Onesti    remi 

un  manico  proporzloiiato  alla 
graiidezta  della  plrofia 

PaKlìello,  è  il  riparo  ehe  al  fa  In- 
torno ad  una  nave  con  vele  vec- 
chie, brande,  cordami  e  slmili, 
messi  dentro  a  grosse  reti  In 
occasione  di  combaltlmcnli,  per 
coprirai  e  difendersi  dalla  mo- 
sche tieria  del  nemico 

Paglluolo,  sono  tavolali  e  piani 
costrUlU  d' ordinario  di  legno  di 

bagU,  travi  e  travicelli  dello 
stesso  legname,  per  servire  alle 
diverse  dislribuiionl  ed  al  col- 
Incamenlo  delle  niunliionl  di 


tèltte 


(iveri  ni 


a  del. 


Pnlomeiito,  ._  .  _. 

una  galea,  remeggio 

Palanti;  eono  legni  tondi  die  si 
meltono  sotlo  pesi  rtivI  che  si 
hanno  a  condurre  da  un  luogo 
all'almi,  acciuccbil'  rotolando 
imlnlno  pili  bcilniente 


lesala.  ¥.  Pai-esata 


Palani 
Palesi 
Palme 

for™di 

ispinger 
Tele 
Paloni  tiB, 


□aio  a  un  cuoio  alln 
Ha  mano  del  veleggia- 
iiil  egli  sì  serve  per 
r  ago,  quando  cuce  le 

ino  strappo,  un'allBC- 


Pappafico ,  la   più  al 


le  formano  l'allexia  del- 


Pannchlne.  V.  Paranco 

Piranco,  unione  di  due  iBgHe  ad 
lino  0  tìiù  raggi,  ordite  con  car- 
ila e  mte,  che  aervono  a  liir- 
mare  una  potenza  meccanica  a 
tn  alcane  parti  della  manovra 
0  per  Innalzire  de'  peti 

Paraaarohl^  nhiamanel  certi  lun- 
ghi e  gnliBl  taiolonl  nositorlz- 
lonMInKnte  lapra  le  Incinte  lu- 
pertorì  ,  fuori  della  nave,  dote 
apari;aiK>  considerabilmente  , 
per  proenrare  punti  d' i^HigglD 

Panisoll  ;  tono  1  tendalettt  di  co- 
tonina o  d' allra  materia,  che  si 
nwllono  alia  poppa   per  Hparo 


.  - —  (albero  di),  l'albero 

di  gabbia  di  irlochella 

Paionienlo:  dieesl  del  llsMBi  che, 
per  compiere  la  clrcontCrenu 
defll  ilberì  composti  di  diversi 
peni  il  mettono   fra    un  peno 


gllare  il   volo  che  ptr 

dei  pezzi  accade 

Paiteca,  pezzo  di  legno  a 
cerchio,  die  serve  a  tem 
mt  t  ganci  delle  scotte 

PasUeri,  pezzi  di  legno  deL._  __  _ 
ghezza  di  tre  piedi,  ebeaipM-  ^- 
gono  lungo  le  coite  del  vasodia  la 
per  pBisarvI  corde  ioinnlc,  iW-   % 


-\ 


oppia  nelle  già 


ternostri.  che  s'inBlanoMi  \ 

a  fune  onde  formare  la  tua-  » 

,  che  fncililB  l'asceu  e  «■  ' 

Esa  dei  pennoni  lungo  gli  ^  i 


Ugura  triangolare  auDeaao  Ht  ^ 


me,  olio  di  pesce  ee.  ob*  4  h 
dlalende  e  >l  apalma  sulla  patt  m 
della  nave  che  debbe  ataroH»  k 
mena  qoando  le  il  dA  earca  ■ 
Pavesata,  Ide  dluinle,  che  «I  iB»  u 
j — j "  alle  retì  rielle  «■•  w 


Pavesi  0  Pavesale;  soi 
parapetti  di  tavole, 
caslone  di  battaglia 

ttritoie,  per  le  i|u.ili 

Pedana:   funlone    .ii 


ilto  del  iinsle  è  al 

egiiili  Icun?"» 
{Iicro,  alla  clrcdn 
taali  som  pianta  U 

Ira  da),  plecois  An 
ilta  In  DIB»  dDvant 
Disa,  affinchè  il  va 
grado  di  rcslsle 
e  la  KToisa  Anco 
IO  in    pericola   d: 

IO  robinda,  lungo. 


F.  ParriKchflW 

iillinrnll  ulHndesì 
■  Wmra  (re  r  le  mar 

ad  owgro  del  p1i 


U  alt'  albero  die  li 
Il  pioidlia  die 

ilWlIa  0  IBRolt,  Olii 

«plora  la  profo    " 


■l'acjua 

leiii  di  taiuk.  o 


Platine;  lono  peni  d . 

lastre  di  piomho  qiiadraiE,  uuc 
In  occailone  di  qualche  bils  ni 
Inchiodano  anche  sopra  j  tappi, 
mettendo  prima  fra  eise  e  11 
bordo  lEoppia,  colane  a  altro 
acelA  con  iriil  probabllltiElpous 
stagnar  l'acqua  che  l'Introdur- 
rebbe 

Flocco,  £  II  pelo  di  vacca  o  di 
bue  eec,  che  ai  mette  fra  la 
fodarao  co ntrabbordo della  nave 
e  la  sua  bordatara  appUealaper 
meno  del  catrame  alle  lavale 
ehe  debliono  servire  a  Tar  la 
fodera  di  le|rna,  onde  I  vermi 
di  mare  non  penebHno  a  rodere 
il  Fasciame 

Pompa  :  si  dice  dal  francese  an- 


Portaoollare  :  sono  due  anecie  di 
laceheltl  di  lesno  spsdcati  ed 
taoUndaH  tì  ha  delTallKi-s  tt 
trlncbetto,  un  poea  aspra  al  ca- 
stello, die  servono  a  rlcEierc 
e  contenere  11  collare  di  slrnulio 
dell'albero  di  maestra  ed  11  suo 
Gontrocollare 

Porlaf;nre,  cosi  chlamansl  1  due 

no  di  sostegno  alle  gnie 
Portolano  e  Portolano;  cosi  sana 
Intilalati  alcuni  libri  di  pilotag- 
kIo,  i  quali  contengono  carte  ma- 
rine, vedute  delle  coste,  oaier- 
vailoni  sopra  le  ore  delle  maree 


aarie  ai  marinai  per  naviftare 
in  certi  paragRlj  e  »"1  •'  trova- 
no ancor  delfl  alcuni  llhr),  dove 
al  parla  de"  prtl  die  sono  In 

'Olio;  chlamansi  poz:Ì  t  ciiter- 

gno  licn  forti  e   ben    .    . 
che  si  ilìapongono  In  alcune 


InV^' 


Ijrovtiglane  d'acqua, 


Prese  dtU'ùna. 


va,  che  vi  ai 
:   meglio    che 

:  orecchie 


Puleggia,  spcde  di  girella,  girella 

PoBleSef  «lutì^deUc  colonne! 

Iona  I   pantelli  delle  ngvi  in 

canltere 
UnuiKu  da  rancio,  nome  di  qust- 

Iro  peni  di  legname  assai  grtn- 

al,  congegimll  '--' • — •- 


Ingleae  no- 

•-  esalto,  né  il  pili  fienerBlmente 

■  V  «donato  per  «servare  all' 

■  jlUDtKcii,  anello  di  legno, 
I  ¥  bordo  esteriore  é  scavate 

Ite" 


sono  SDspeci  pe' quattro  aag^ 
0  iwstall  sopra  iniattro  pledL 
Y.  Brar-"- 

e  mettere  lo  Daroainre  10110 

Bschletta.  ìslrumenlo  di  ferro 
con  manico  di  legno,  col  quale 
si  raschiano  le  bordature  dd 
liBSllnienlo  quando  ti  vogbaD 
nettarle  per  catramarle  •Unaow 
Rastrelliera;  è  nn  peuodluttla 


no  delle  à 


luoghi 
peofij  U  catrame  ed  oltre 


••.calafatato 

lltniplcone,  atrumento 

V  eoraiiosto  d)  una  grò: 

Ta  ,  che  si  divide  in  I 


ftsnclo.  quadrUnngo  formato 
quattro  sode  liste  dt  legno 
/urmllo  di  tela  |>cr  rlporvl  1 


Ali  o  legna 


I  legnuoli,  i  quali 
rtigllarai  insieme 
ic  minute  corde ;^fftj 
di  pulegge:  U"*  'eri 
gè  paste  in  lungheiia 

lemMglo  e  Reinigia.  g 


Mtrellltm 

edlpidc*- 


l'acqua  i  navigli 
leaiuMO:.  Amie,  funi  a  aAaNldE 
ricmJiio,  dkesl  di  quelle  <l« 
s]  tengano  di  liserra,  perna- 
tiiarle  0  norie  a  un  blaoga*  b 
luogo  delle  altre 
nitegno.  Paruni'o  di  ritegna^  è 

— e  In  cena  posizione  db  af- 
lo  qualunque,  come  una  one 
attuta  tii  carena 
me ,  ferro   con    quatlM  9 


,  che  w  tanno  mentre  si 
le  il  seva  quBiiila  el  ipsJma 
I,  drnnienla  coDipoala  di 
1  nunpiconì    d)    ferro,  cui 


lU  di  stoppia  per  turare  1( 
che  ier*ono  a  fare  Io  is 


,terie  dtl^BDiindDepBTtl, 
MremlU  de'qusK  è  tbcoo- 
dita   la  relè   delle  larbine 

d'inondo  dcF  mop'e!^  1^  Bj.un* 


jìlon,  che  tanno  la  pesca 
corallo,  9'  stlaccano  sotto  11 
Ire,  per  non  esser  portali 
dal  molo  dElt'aciiiui 

in  generale  s'Indicano  cuti 
Ita  voce  le  scale  di  legno 

le  quali  si  sacende  e  dl- 
de  per  coniunicare  tra  i 
rsi  plani  della  nave 
1,  peito  di  legno  ehc  serve 
lurvameunaltriL  F.Scaroiu 
dieesi  di  più  Irati  disposte 
lisa  da  potervi  tàr  vallar 
■  le  boli]  che  il  sbarcano 
iflio  di  tromba ,  verga 
!rro   piatta,   che   ne' suol 

ugaalA   a    )Milliri,  la  cui 


laticare  ad  nnn  curda.  mciJiiinti' 
la  cpiale  essa  si  cala  per  un 
buco  che  corriipande  al  pouu 
della  tromba  agierlo  nel  penti: 
sino  al  tóndo  della  sentìaa,  onde 
eonoacere  i  pollici  d'acqua  che 
\'É,  lanto  per  sapere  che  la 
nave  non  faccia  acqua,  quanto 

ter  sapere  qunl  elfetla  tacciano 
!  trombe  a  conGrunlo  delle  iiiUr 

Seamil,  qiie'[ieizi  di  legno  coi 
quali  sorgendo  dalle  capeizelle, 

Scerma,  caviglia  di  legno  o  di 
ferro  piantata  a  liordu  di  un 
tMttella  a  remi  per  Bervù'e  di 
Sjipoggio  e  di  punto  Bito  al  renio 
che   vi   f  ailaccialD  lascamenli.- 


legnu  tagliato  n  conio  aun  un 
buco  nell'eatremiW  pW  muta, 
onde  pauarvt  w*  corda,  per 
mezzo  itììa  quale  resta  soapeso 
fuori  del   Ijordo  verso  prua,  il 


si  appiè  degli  alberi  della  nav< 


•contri;  in  niarlneria  dlconsi  qitri 
pezzi  di  metallo  o  di  ferro,  che 
si  dispongono  obbllquanienle , 
per  fermare  qualche  pezzo,  sic- 
ché non  possa  muoversi  verso 
quella  parie 

;egrFlo  rf  un  brulotto,  è  11  luogo 
del  brulotto,  dove  11  capitano 
dil  fiiocD  per  farlo  saltare,  iiien- 


f 


990  <■« 

Bbndntnrlo  per  la  tromba,  i:  un 
conio  d'acci:^  per  aprfre  rM 
occhi  della  catena  delle  b-ombe 
B  rsou,  allorché  te  ne  voirlio- 
IM  avare  di  cuoi  I  fondelli 
SHabello  di  calafnto,  apeile  di 
^i....i.  ...o.  ».ii^  quale  il  ca- 
io^ strumen- 


plccuhi  CI 


nel  Aanchl  detta 


II,   l'aiendosl 

scranna  per  sedere  quandi 

Sibili;  sono  lci;ni  attaccali  at 
d^e  itatee,  quando  al  var 

1  anali   lenHDno  II  coriHi  i. 

pdeB  diruto,  sicché  non  traboc- 
CU  da  BOB  band»  o  dall'altra 

.Sola  di  dtriva  o  ali  di  diriut 
SI  etiiama  cosi  nna  unione  < 
tavole  disposte  per  largo  una 
contro  l'dtra.  eli  forma  ovata 
rìfinnSata  da  una   parte,    ' 

quale   lanno  u^o  alcuni   

nienti  olandeal  per  andare  alta 

Siondo  della  tromba,  soandagllc 
della  Iraniba.  Y.  Scandaglio  d 

Snalnw,  i  il  patliinie  che  si  sten- 
de «u^la  carena  de'hasl'  -  " 
nnòvi  0  raddobbali.  F.  Pi 

Spauola,   !  pelle  di 
flocco  di '"    ■ 

il  vawello 

Spera;  liinlAcano  più  robe  — 

lelne,  l(|!ate  insieme,  che   a) 

gittano  In  ninre  addietro  alle  ne- 

nrtK  miee  al  quale  t'iafri. 
■ce  una  l'eli  onde  pigli  maggior 

Spina,  pciio  ci 

Sptaaiuil,  |ienl  ohr  componguno 
la  «enlrlers  nell'  appàreeeliic 


lunzhi  r  f^rotsi  pali  d'abeleal- 
tuali  da  poppa  a  prua  de*  Ira- 
baccoU  peseareecl,  al  (|uaH  t  , 
raccomandalo  11  brafottoe  per 
Hi  l^ii  nieizo  tinta  la  unls  e 
la  relè     . 


...  Binda  della  nave 

Slruiia,  f  un'antenna  la  qaSf, 
Imboccala  danna  parte  nellte- 
Bolo  luoeriore  ed  interiore  ddk 
vob..  della  tarehia,  e  dall'altri 
-    nchino  fermalo  aU'^ 
figura  dia  eanale  ■  del- 
ia veia  e  serve  a  distenderla, 
perehii  possa  prendere  II  vesto 
SuRsI,  perni  a  carìglie.  -■--  — 


Kffi 


letti  d< 


nsleme  le  vele  la 


lorma   <li  tenaglia  ùT- 
e   le  line  alle  altre  le 


leicno  tagliato  ad  anioli  retti, 
e  della  ^randella  conveniente, 
per  riempiere  un  voto  o  M- 
stltulre  un  iiiogo.  ehe  at  tro- 
vasse marcilo  e  dlfelloso  in  ■■ 
peno  m»«gtore  di  '      ' 


i  cai  calcola  I 
■,  princljlalnieDl 
.ella  atessa  e   I 


Tnolella ,  htrumenlo  _.  . . 
tlrottori  l>er  regoliire  I  fondi 
dd  Isgllo    " — 


ìiMn*  (radoal*  Meondo  li 
■portioiil  ebe  si  voillono  di 
■Ila  (iella  del  baallmento 


n   Kli 

jrtdoaiknie,  consistente  In 

Tnxlak,  tenda  „ 
aipRin«l  le  «àhre 

TutdilMlo,  c^n.  di  tendale, 
■u  ploeote  tendi  bIIb  poppa 
Atìit  falere  portala  da  Blcuni 
bHIinri  ehbnnlli  perthhe  rper^ 
licMIe.  Kerce  a  riparare  dui 
«le  e  dalla  [ilog^ 

~        ,   eottruriane    d)    legna- 


(Ma  cappelletti  9  cappelletlo 
Tniw,  utensile  A  COrdérta,  che 

<pfw  d)  carretta  conipoit»  di 
■n'  inlrlaiatura  iti  ICRnante  qaa- 
drj  biilunga.  Che   si  ^i-o/r/r'i/ 


aiU  iiioio  ricoperto  di  lavolc  ^ 
diceal  anche  un  «rasso  l<.'![n<.> 
di  sliete,  jiisno  nella  fardo  in- 
feriore, Incavalo  neila  bliiutìd- 

di'nave  ohe  •fynol  Ipavi.urtri 


acalaie,   fiiitalli,    piccoli    inwil- 

pnlino  di  oarico 
raverae  dille  vaie,  dlcon^ii  ni"-i 
peni  di  ferro  o  di  IcRno,  che 
posti  per  traveno,  temono  u- 
nite  le  vaie,  allordié  a'  inva<ia 
un  viacelh]  per  Tstarla 

Traverai,  fono  plecoK  |>mi  di 
le((nt^  ohe  senooo  per  diverbi 
latori  apparlenenU  ad  rina  luin' 

Trlingoio,  spexle  di   pnlcu   i-ti<- 

tre  nunovdle  d  con  tio  u^pl 
ddl'ariiani),  per  sostem'i'c  ni! 
operai  che  détilioiia  iaiiiran'  ,1 

ali'ail>cro 

'rinchelto.  nome  del  l'ai  ii>'r<>  |>j^i[i- 
iBlo  a  perpendicolo  sul  iI.imuiII 

delia  nave:  ed  ùhocIidìIi ii' 

delia  vela  rpiadra Interloiv  |"ji- 
tala  dallo  desso  aihrro 

Tbub.  fe/n  di  lugn.  dlci^'i  iiin 
tela  Incatramata,  cnlln  i|ii.i1i'  si 
cuapre  questa  aliai; >.■  i ^ ni  l' olii 
per  guarentirla  dall' hf'Imi 

VAt%t,  cniel  tratto  di  ali r - 

Jireso  Ira  la  testata  lii-H'  riltiiTi 
nftriore  e   II  piede  del   sì:\:<-- 


rinn 


.  .enilerlB  pura 

j  Trapano  ,   strumenli 

—   D  trivella  posta  ni 


VeiTir 
Mr  forare,  .  . 

nodo  di  un  lungc .  .._ 

nel  mraia  della  sua  lunghcuui 
■1  rlplcffa  a  doppia  lanca  ;  ncl- 
r  allo  ba  un  bottone,  Eonlro  il 
quale  fa  fona  t' aTleUne  ;  Im- 
pugnando la  xanca,  la '— 

a' introduce  e  fa  II  bur 

Tcrtlcchl.  palle  0  pomi  < 


naigioj  ima  piallafivraa dllà- 
iole,  <iuadH lunga,  gatleinclwh^ 
che  serte  nell'Interno  de* por 
D  a  sostenere  operai  o  aàari- 


traforai! 


raddobbo  al  di  fuort  della  i^ 
Zavorra:  if  dd  questo  n«Be  À 

pietre, 
sabbia.  Il  pi 


materie  pesano.  qaa„ 

pietre,  1  Gioitoli,  la  jhU« 
■"-    ■■       -    'O.  Il  («TOM 


]  larvi 


jianovra  correnb,  onde  non  si 
lrej;hlna  con  corpi  duri.  Le  sca- 
lo per  fcrmirli 


a  qualche  j 


lergere  nell'acqua 
ide  acquisti  la  slabili 


Seziokb  ¥1. 

aoinaadi,  cuolusiani  ed  opere  mar 

ABBtTTEBE,  girare  11  baitlnienta 

Abbltlare,  dar  volta  alla  gomena 
sulla  bitte 


101 


Uu^llare.  disporre  in   girl  u 


I,  rìstopparl) 

tcconlgliaré,  diersi  del  r 
'  -ani  in  «alea 

Ila.  comando  perchè 


nnoni,  trìncn- 
nnendere  nrr 
ilglte  i  pennoni 


xrcambattói- 
lU^airemliaLg^a 


cape  il  capo  di 
nellere  si 


bruX™  ìi'iMB  h 


V  uione  di  broiGor 
n  nave,  e  l' rHèllo  ^c  liniib 

da  tale  operBiione 
lUonbordu.  V.  Fodern 


,  fffQDChi>preiH]Bna  la  v(igD 

Calafelai^e^  ristopiiore  i   nangli. 


maglio  ne'comme 
iunquB  [>arlc  pile 


OalfffBlare.  F.  Maialati 

l^aloniare.  V.  Oalunuu 

[laluniare.  mollare,  i 

anche  fer  correre, 

luoKO  oli' ali™   un 


tìspponare  r  òneoro  ,  i 
P  ineon  cui  raiicìd  di  ( 
per  Ib  dcala,  ìaiarla  slr 
BO  bUb  urna  ed  ivi  fi 
quando  il  alibla  ulpnla 


corso  delia  ni 
Castigare,  iimikì 
all'  argano 


an'lntlnuiiune  dIif  Tb  un  v 

la  ad  un  baiUiuenta ,  perché 

Vanna  ali'i)t>bedlenia 

Cqlpo  di  tiiiiom,  niovhnento  ra- 
pido dato  aUB  manoiellB  del  tl- 
■«OM.che&ffirare  d'un  tratto 
leniihllmenteta  prua  de iia  navt 

Comawllafglo,  l'arie  e  l'atto  d 
•mnnietiSire  1  cavi 

irla,  puntare  ia 


CoiueryarB  un  legnale  ntla  ÌS. 
aria  di  vento,  iliinIBca  man- 
tenere In  tale  poiliione,  slc- 
cU  quel  Bcfoale  continui  ad 


-..  ■=ComerBare  il  tantag- 
tadtlvtnto,  il topraocenti- 
'  E  nuBtonerCi  rlipetto  ad  i 
o  hai tinwnb),  una  |Milikii 


iialupjia  d'i 

re,  alloBlfl 

itimento,  pariandod'aM  J 

0  t>Brca=Dc&ar((ar(iilu  ' 

le  scolte,  coatrarla  di  som»-  * 

re  =:  Debordare  I  remi,  è  !•■  J' 
vare  i  remi  dagli  Baalinl  e  M 

bordi  della  barca,  per  iMtKrl  '" 

dentro  quando  non  si  >Dole  Mr-  '< 

V irsene  =  Defiordar*  una  fi»  *■ 

oe,  è  levarle  la  liordatara,  «M  <■ 
I  raaleri  ed  II  ftucfnme  a  p«p  M» 

tarUo  per  visitarne  lo  Bcbdeb*  "a 

0  per  demolirla  "i 

Domatare,  disarborare  i 

Dirottamenlo ,   simbiimeaM  M  J 

stradiiStiamento  da)  liiogoper  * 

cui  la  atvt  t  destinata  Vi 

Dirottare ,  allonlanarsl  dal  ««  Ja 

cammino  per  fir  vela  per  lÉ  4 

porto  0  altro  luogo  deBUBStt  S 

Dkalberare,  levar  via  da  dr  t»  m 


llsannare  un  BOicello,  li  dlH  li 
del  tome  dal  luogo  loro  Ma  ' 
gli  arredi  e  le  provvitioni  ■•■  s 


uiwrjnL-gRiarv,  i* 

d'aBbr™,  o  la  t 

di  potto  e  reitare  con  ubb  (di  i 

ancora  per  «Hcre  pM  pnMit  ■ 

melter«r  alla  Tela  | 

Dlapaiure,   levare   uh   c*m  A  V 

dentro  ad  an  boiiello  o  omIn  \ 

Dlipastare  il  Inrnaeira.  nle  h^ 

gli  eangiar  lato,  brio  pMun  i, 

dall'una  all'altra  parte  i, 


EunpuiCiAiE,  fornire  d]  ei; 

(in  un  aerellD,  no  reggimento, 

H  naviftlia 
FoBlttx,  t  ti  liv«ra  che  si  b  alle 


Pailenre.  ttveitìre  V  open  de 
Mte  di  tavole,  di  fog'i  di  m 
a  di  nulebe  altn  milerls  ; 
iapediic  clw  le   tavole   ile 


u     Foderatura,  nuindbllnra  del  fo- 

n     ^OadeRgiare,  dar  fondo,  fermarsi 

Fondo.  Dar  'fondo,  bì  dice  del 


i^ .      la  DMMnTB,  ordina  di  laselgr  e 

detcl-idearalnniare 
m    fmurt,  rtpaHre   la   parie  in 


' 

ilarH'  al    punto   col   è     amar- 

'"«""«rvaVelfo™ 

ralo  11  caio 

Imbracare,  ci»  per  chr 

fiMlar  lo  icnttdaglio,  dkeBl  per 
aapen  l'allena  dell' aoqoa  >ii- 

una  braca  per  appi 

con  coi  >i 'ha  di  f 

prlTil  fondo 

i;iiindu|i!o,  r«lone  di  ghindare 
Q   sgelare   <)nalche   albero   o 

mbracatura.  l' allo  < 

mbrinliare.  S'tmbrii. 

irla,  permeiio  delle  manovre 

pia  cavi  distanti  Ira 

t  pulegge 

una  legaliira  ohe-, 

biadare,   li  dice  deilt  alberi  di 
libbìB  e  di    pappaoco,   per  si- 

li  serro  insieme:^ 

1'  ùncora,  si  dice 

" 

nSfearel'azl^ed-lnàrlìesol- 
tenrB  cpiando  t  tMsalblle  e  per 

ra  de'csvlcheso»! 
cora  csiipunala  per 

tlMvU   nella   potizione  neces- 

.rs,rivi.i.h 

urìt 

'.wr  di   hordo.   più   coraiin.   ti 
dicf     virare:    dlcesi   pure    in 

mbro(.Hare  una  «e/ 

cofltere  la  rela  ije 
gl-lmhrogll  che  L 

tnirtntria  i[  prnrosfrapei-ftr; 

che  comincia  a  lolEire  da  un' al- 
tra parie 

r.uadùuaroilpmroadiiHdiiwi-. 
0  Ita  HRu  tquadra,  dicesl  il 
loanoNrare  in  modo  da  ni<!llenl 
Bopravrealo  0  iD' avvaiiloggio 
del  l'ento  di  detta  nate 

Guemtre  min.  lannoera  •ili'  iir- 
ganu,  dlceii  del  farle  fori-  due. 
Ire  D  quattro  giri  inUii-no  al 
cilindro  o  campana  iteli' iir^n- 
no,  onde  agire  su  d'e-sa  cim 
raagflior  Toraa  per  mc£f<>  ilel- 

lllBtiiHUiM,  Gsiar  con  un  cavo. 


la  na%e  i  alla  looda 

Dbjmmra,  aciuiiillere  le  corJc 
^roiM  con  BÌtre  più  sonili  per 
guarenHrle  dallo  s  Fretta  ni  eri  t<> 

nbonsre,  dinorre  un  va^ci-ll' 

quella  G&^CMo  oaturnluienii' 
presde  qwnd'ft  «ti' incora,  ( 

ad  un  i>gnetto  dclcrminalii  pei 


il  di  M  (tondo,  le  li 

Imbroncire  Ipennoni, 

il  pennone  di  maestTH  a  di  u-m- 
chello,  luiwa  II  suo  albero,  alno 
■  IMcare  rbordi  della  nave 

Inibnunire,  dare  alcune  legriere 
pennellale  di  catrame  auile  la- 
mie del  bordo  del  baatimenlo 
prima  di  dar  la  brnscB 

IramielBre,  riempiere  tulio  il  volo 
Cìfi  liuiiD  lo  Straglio 

ImpaglielUre,  lare    TlnipsiiKi 


,  .ar  nndo  ai 

'a  piccola  davanb  ad  una 
' —   a  Giri  quCTla  '  — '— 


n,  mK  mciiere  a  iuogo  li 

cnle  ecc.  aopra  «Il  alberi 
InfrencHaK,  tcnnire  il  remo  colla 

pala  hi  ana 
lagtBdare,  aggrappare  con  «anelo 
lanaTeltare,  Icrmare  i  perni  con 

k  ftivelle  0  ooplelle 
liUluiKare,  serrare  la  veb 

SIbdcM,  e  diceai  spezlBll 
elle  vele  UHne 


la  della  lela  bigli 

Ingranare  (a  tromba.  aiKollare 
nnch^  la    tromba   laaci  e  non 


di  stoppia,    tra   I   flII  del  K.  . 

auto  pninillvo  del  paalletl««  ^ 

cinghia  per  renderlo  pld  frM-  • 

■0.  V.  Lardato  'i 

LcKare,  vale  allacciare,  tncorcii- 

re  un  boxiello  > 

Libare  gettare  In  mare   le  robe  '« 

che  aano  nel  navlRlio  per  adéi-  y 

gerirlo  nelle  Tortune  Ir 

Linea:  nell' evoliuloDe  nualell-  ^ 

gnlflca  la  miakera  In  cui  £  db-  i 

-  poBla  d'ordinaria  un'armata  pw  S 

comballere  =  E  pure  II  B<aae  I 

di  divene  loanovre  che  dni-  s 

bonsl  lire  aopra  una  nave  ij 

DUEaraiLEOGuiB,  volgersi  veni 


j^ilC 

....    --n  tavole  ladii»^  C 
n  chiodi  di  leita  Uefa  Z 


aulla  supcrllcie  eilerlore  deUe 

tavDle  del  rasclame  d'uni  mit,  l, 

col  quale  8l  rleuoprona  dlcWO'  C 

di  a  lesta  laraa,  seacciala  e  è  ^ 

forma  iriangi^are,  per  impedì-  ^ 

re  Gbe  le  ^e  o  vermi  di  ■»  ' 


un  vascello,  e  ftu-gll  lare 


tS  ^ 


ri  di  detto  TMcella       

:■  di  TD-    PboIbl 


psdclTlinrio 

..    .'boIsl  fWvBniMO  opumtart 

d  &  qiotndo  U  re-      la  aarttti  è  «toroten  I  pan- 

'-'- "--TCo  e      to  MNtnMfflde  ddntM,  d 

«■«le  (  nrrlvMo  il  bMUmMto 
Mn-      dopo  una  sona  «  rotta,  di  eoi 


p£m  «  cm  „.  . .-.  ,,.. 

AD'  r.  Ormuufltn        Uria  o  per  nredarln 
dvlndoad  U*!!!-  lUccaellere   t«  ;rq|;«lW, 
—■-■—"    -■-■-  crjiiclip 

■e  fé  gevelré  rt 
idre  alle  eilee   ^.._- 

,  nettare  la  in«c  per 


anorlripitaUiii-  DcrlKliFmo  alle  Edee  urde. 
'bION  illdvIMo  qnui  che  restino  Piofietro  per 
M  rsocoKltere  le  favelle  die  oado- 


I 


Sm«  E^V^n!. 

InrìlMrto;  tfoMi       ^     _  — 

et  torto                 I  lewgli  I  ivnabrl"  e  paal  a  ì^ 

.,    ■■- 'M>.\    mmeedl»-— — ^-^^^ 

b  di  fl  Kautl  0 


letirle  ancfae  lulla  Ih  si 
terig  auiierìore 
Reimre,  apignere  la  nave  pi 


Hcmufco,  rimurchia 
Ubalurc,  l'dxione  ili  uontai 

banco    vogando  ,   abbaiu 

mollo  11  fiume  e  caderi; 

■ran  foi-Hi 
UEil20,  11  rlbiliu-e 
Bibwidare,  rimettere  all'altro  ... 

do  ;  Hk-oltarsl    a  un  allro  lalo 

KtebiircfaiBre  ,  dare  alla  naie  il 
rìmburebio,  cioè  atrasoinarla 
dtclro  a  it  per  farla  avanzare 
mediente  un  cavo  chiamato  rtni- 
burchio  0  cavo  di  rinOmrckio 

Bimburchlo,  é  un  cavo  fivle  per 


un  altro  che  A  pili  lardo , 
'  r^Bo  1^  perelif  reitù 
'Olio  ,  lo  traaclna  dietro 


RimiralmarCf  rlnipedaret  ^  ai  dice 
canun.  delle  nati 

Rlmpedare,  Impedir  di  nuovo  e 
Impeciar  semplicemente 

Klmnrahlsre,  rìmtiitnshlare 

HimnrcUo,  Il  rlmurabtare,  rlm- 
bunddo.  A  rimurchio,  poato 
aaverb.,  vale  a  (orza  di  ■bur- 
chio, rimurcMando 

RiDtbderare  uiu  nus*,  è  l'ope- 
railone  che  si  la  ad  una  nave, 
la  cui  coatruiione  ila  ilsU  bl' 
lata,  e  cJie  non  tasendo  abba- 
itonaa  piena  alta  linend'aetiua  e 
9ul  dBvand,  non  regga  alla  tela 

Rìapalmare,  ipolmare  od  ungere 

B^ure.  aervlrai  d^e  riue 

logoiiiona^valcle-; 


Salutare:  onore  che  si  rende  tlià  1 
bandiern  di  una  nailoiie.  In*; 


Sarpare,  scioglier  1' 

SarUsre,  mollare  un  cavo,  de 
pusa  per  de'  bouelll,  onde  di- 
esai Il  termine  di  comando  tar- 
de e  vale  lo  aleuo  che  doUé 

Savomare,  incllere  la  aavom 


Gljiltare,  siolcer  alciuanlo  la  gì 
mona  dalia  blUa 

Scagliare,  fcr  tornare  a  galla  lu  , 

baslinienta  uicBglialu,  rllev«i«  ] 

un  liBslinicnto  lnciigluilo=inia>  J 

-'-■ •   -'lenlo  dal  san-  ] 

SunTaKliai-c,  sellar  lo  scaodaglto  ] 
Scandigliare,  scudatiliare  ■ 

Scarica,  i'aiìone  di  levare  le 

ci,  che  fanno  II  car* 

del  carico  di  un  ba 
Scirlcir  la  noce ,  \ 
■    =Sca. 


all'albero,  cioè  che  le  ai  ikilM-  j 
tere  del  vciiW  --•-■■ 
dalla  parie  a 


altiero  a  di  un  pcnnoiiR,Ghc  aicno  ' 
composti  di  l'Ili  peni  di  legno 

re  allo  slessa  efff  Ilo  che 
di  ferro  applicsH 


0  o'  venti,  tsbIìch 
.___  a  navigarE  =  »'- 
o_  caltar  la  i>*w,  ti 


Tento,  bare  o  cotmiutteri  li  ve- 
le al  utnto,  ovvero  ai  venti, 
vagliano  naMRWc  etri  beneficio 


vento,  cominciar  a  naitgare 
ire  ,  iraforare ,  bucberare , 


che  la  prua-délhi  naie  resti  ao- 
pra ranGOra=Fi™r  di  borio, 
sl|;nlBca  quella  manovra  die  & 
fa  navisando  con  vento  icano, 
perché  la  nave,  dopo  aver  OOnO 
la  bordala,  p.  r.  alla  diritta,  gi- 
ri e  canmilni  alla  sinistra 
Dga.  Butti  la  voga,  conusdo 
maiinarejco  di  vD(;ar  con  fbrxa, 
che  anche  si  dice  batti  palttta= 
il  vogare,  corso,  vlaj^glu  e  pli) 
propr.  per  mare 

tyìà,  comando  marinaresco  mol- 
corda  con  che  sianuiiaini 


sIleghIolierRdIi 


Z  «TOH  RAME,  n: 


si  faceva  al 


Vdiiii,  carichi,  Impteghi  i 
iu»a.u-rc.  y.  Ajorniraglio 
AlUlrlere,  piloto  che  dirige  iiviae- 
flo  del  basUmenlo  lungi  dalle 


Ammiraglio,  Il  loia  di  capitai 

ijimatorCi  capitano  di  nave  a 
BucuDOUi,  quegli  che  govi 


gomene,  ^lle  én- 
■^,  de'gavllelli 


non,  itìUt  btL 

e  di  tulle   (e  i. , 

parlengono  alle  dncwe 
■wHnano.  K  noatroniD 
Sottalo,  ufflilale  •  bimiD  di  un  va. 
-  .icello,  che  ha  cura  delle  holti . 


.e  el  mandano  in  ler- 
itl  »  due  a  due  con 


voglia. 


tper 


Ciimrro,  f  il  primo  g^rado  d' uf- 
flziaie  di  marina 

Gala&lo  e  Calefalo,  colui  che  ci- 
ialala  o  rlstoppa  le  navi,  mie- 
atro  di  cainlalBre 

Camerotto,  nome  che  li  dt  ■  un 
moxsco,  che  serve  hi  camera,  ol- 
tre il  serxlzin  che  presta  nella 

Oannoniem.  ufflrJale  d 


'I 


■è^X""»- 


11  Mhiavl  di  n\et 
fonati,  0  de  bui> 
o^ina  in  nns  ga- 


ra aiM&e  in  ecce 
Iziill  Gomanda 
che  il  <U  Eeacr- 


EuuiriGGio,  nome  che  compren- 
de tulle  le  persone  d'  bd  vs- 
acellth  I  riserva  degli  afÌil|)U 
supenorl 

EsereHilarl,  sono  quelli  clic  nm- 
mlnlsb-uia  e  fanno  nailgare  bb 
bgstlnienlo  per  sllrul  eonta 

Fd.iid$tteie,  nome  cbe  >l  da  Mi 
mari  d'America  al  pirati  < 

Flliliu-itierl,  é  un  nome  derìiafe 
dall'Inglese,  clot  franchi prt- 
datori.  Questo  nome  si  dava  nl- 
ire  volte  a'  cotsbII  o  s\  venturie- 
ri I  quali  il  associavano  nelle 
colonie  francesi  e  Inglesi  dell'A- 
merica per  andar  b  rullare  agU 
Spagnuoll  e  Far  toro  la  guerra 
per  terra  e  per  mare 

Foratore,  t  rarleSce  desUnab)  a 
Gire  con  forBloI,  lacchelll  o  tri- 
velle plit  0  meno  lunghe  e  di  di- 
verso lUauelro.  i  bucbl  nec«- 
wrii  ne'  iDeiqbrì.>  vmeiì  e  le- 
gnami, i^ipm  è  eoaipoiti)  un 


i  nsi'lgaiili 

ona  d si  navigatiti 

,  11  terzo  ufndale 
i'  armata  navale, 
'ammira  eUd  e  al 


alte,  csaniinare  it  guerni mento, 
Tore  la  sentlnello  e  dare  avviso 
di  ciò  che  seuopre  d»  lontano 
[ialeolta,  quello  che  ioga  a  rema 
proprlanienle  in  galea  o  in  altra 

Benerale ,  i  l'oIBdale  lencratc, 
sin  ammiraglio,  sia  vice  snind- 
raglio  o  contraramlraglla,  11  (pa- 
le comanda  In  capo  un'  armala 
natale  o  una  squadra 

r.loia,  fi  uno  sctiin>o  che  si  ila  ■ 


pUolo,  eh'  6 
aera  o  COSI 

s^hSlchiTwo  li 
;gl,  degli  sbucélil   ( 
iBreaso  de'  jiorti 


mniinistrailone  della 

XftO  Eli  cffellj,"nier- 

lunizlanl  t^sisfcntl  nel 

..  .^_     . .  di  cui  »gl1ha  le  chiavi 

Gutrdepolll,  colui  che  ha  in  cit- 
■lodla  il  iiolTaoie,  che  aricbe  di- 
edi gallinaio 

l^secXA  di  nane,  grado  d'uffliia- 
le  di  marina  siihordinato  al  Iiio- 
gotenenlG  della  nave 

I^linoNE  di  mare,  corlale 

LeyenU,  sono ~' " 


eC 


noni.  Tal  fai 


mini  alU  a 
Locitltre, 


.....  .  ..aiba- 

stliaentl  per  guida  nell'entrare 
e  nell' uscire    dai   porli,  per 
Isehliarele  seeche  o  altri  peri- 
coli e  per  indicar  ioro  i  migliori 
aargthni 
HAGGronDOva,  dicesì  d' un  uonis 
Imbardalo  sulla  nave  iier  fare 
la  dlslribuilone  de'viverl  all'c- 
.laipaggiu 
MUordoDia,  maggiordomo 
Marangone,  aon  detti  iiurEitiaoiii 
quegli  uomioi  che ,    luffandosi , 
ripescano  le  cose  cadute  in  nia- 
, laiche  rollura 


delle  navi 


I  d(),  1 


Mono,  dlcesl  0^...  ._„ , 

sulle  navi  serve  il  capitai»  td   . 
altri  uHlilall  ed  ha  incumbenu    , 

di  spallare  la  cov"  "      "  

conio  di  sDIacce  e< 
al  maiinai  quando  i 

Munuloniere,  una  società  o  cup-  ,' 

piguia  di  provreditori,  volgir.  , 

praovigianiiri,    rnppreien&li  , 

da  un  solo,  Il  quale  ha  conlnt-  ' 

to  con  la  Siala  l' impegaa  A  1 

somministrare  a  un  certo  dUo  \ 

ureizo  i  vlteri,  le  raunfeloBl  di  \ 

bocca   ecc.   pel    manleolmeiKi  Z 

dell'  equipaggio  necCiisarìs  llfc  . 

N»irr»,  nocchiero,  r 

"avicalore.che  navica.eheftl't-  ■ 

serciilo  del  navicare,  niarlniN.  ^ 

navlcell^o,  queglichegiuilaDM-  ^ 

Navichlere ,  quegli  che  IragbrlU  * 
con  barche  e  navi  ne'  fliimi         * 
Piavlganle.  K.  >aiicanle 
Kavlgalore.  F.  Navlcatore 
IXoeuilere  e  Nocchiero,  colui  (M 

Ioverna  e  guida  la  nave 
eaglanle,  quegli  che  preadt  a 
nolo  un  bailimEnta,  e  ne  pM  '• 
mi  preiio  convciiulu  a  viiggbi  , 
B  tempo,  0  a  carico  ■ 

Noleggiatore,  quegli  che  nahlfil  ^ 

!VDStramo,  sinonimo  di  quello  A  t 
maestro  et' eonlpagglo  -' — "  ' 
slessi  uRlziatl|irenduni 

Ohcieio,  colui  che  nella  Mveka   i 

il-rt: 


"•»« 


la  martna^^uando  poi  s 


Paruoiurlo,  parlecipante    ilrgU  • 


£• 


dice  degli  achtavl  dì  ni 


e  Fìnìa,  CDrule, 


pqrU  di  mare  colnl  che  t 


re  0  Bcartcsre 
rvono  nelle 


diilrotto   a   dtssIpBk 
,       del  proprietarlu 
I  Sopranearleo,  dlceit  uropr.  d' uo- 
mache  S  mette  nel  biBllmentit 
per  ousMilla  de'  generi  e  niei^ 
canile  o  d'altra  cusi  e  per  to- 
pralntcndenl 
Sopracconilto,  prlncipal  coiultu, 
nome  del  prlntìpsl  iifllKlDle  nel- 
le galee,  subcrdlnKlo  al  Rene- 


Bonn  dell' ei]iii|>a||- 
t  r  iDciioibeniB  di 
e  11  vucello  e  di 

tKlinquenti 


SaprasBagilenle,  propr,  s'intende 
di  clil  sale  ntgira  I  natigli  [>er 
guidarli  a  difenderli 

Sosterò,  colui  che  llen  cnrs  della 


Traghellantc,  che  Irsghelia 
TraghellBlore,  che  Irashelta 
Tragiltalore.  f.  Trseeìlalore 
Treviere,  cnhii  che  n\on  iole 
no  alle  tele,  che  le  vlalta  i 
ogni    qUHTlD    di    mula .    pi 
vedere  ae  le   siano  In  buoi 
ciato 
Trlhordantl,  poriione   dell' eqi 
pacElo  die   dee  fare  11  quar 
^muls  di   tribordo  o  del 
banda  dealra 
IVienicca,  utGiiale  iDcarìcato 
fbmire  i  laacelK    d'ormi,  i 


Vela.  Sailro  di  peli,  ikaS  uà  I 
has90  uBlil«le  ■  bordo,  che  hi  t 
la  consegna  e  cura  delle  Tck  'i 
per  conservarle  e  rìaareirle       li 

Telelta,  kì  dice  a  colui  che  ila   « 
■Olirà  l'albera  della  ni 
miti,  a  fer  la  gusrdia; 

Toganle,  che  >oga,  remali 
BBtore 

\D|ialore,  che  roga 


'Mt 


e' primi 


lanchi  t 


KK 


MilBIHI,  PIETRE  PREZIOSE  Ecc.  ' 

i  divlia  qaeitit  voce.  iTri- 

-".- n-rilo  S.  »(  («»(■  I 

■e  dure  .-  ntlla  i  ' 

<  la  I  innrmi  non  connii»  ma  ai  ninna  prtsioiltà  /ite-  i 


^^        Vocaboli  generali  relativi 

^Tf  ACCKTTi,  diceil  di  gemme  I»- 
vorslB  a  (acce 
lUiKrfuto,  c«mpoBto  o  (alto  a  ao- 


.«  di  ealeedoL.- 
Osicedonloio ,  che  contiene  della 

pula  di  calcedonio 
Ceraunlo  e  Ceraima,  >l  chteman 

cosi  alcune  pietre  cadute  d. 


ftannaU  per  diaUllamenb  di  ac- 
qua laplducenle 
Canielaiiaiii  ìopidttj  coal  al  ap- 
pellino l  depositi  di  alaba- 
■tro  calcareo  o  geuoao  confu- 
■■menleerlitaiiizzall.che  >l  for- 
nanosalleputa  drlle  cav 


al  Hanni  od  alle  Pietre.  « 

e  che  tì  dtipongono  In  ta^ert:  • 
eie  piane,  oppnre  ondulale,  oa-  b 
me  le  acquediunaCMOal^ata  ■ 
foBsero  stale  ImprowbameMI  :  E 
rapprese  dal  gelsi  L'IUuAm  Ì 
é  mollo  |Hil  Ibrte,  allorché  «»  J 


del  dlaipro  per  [a  ina  tetilM*  t 

Diorile,  nome  di  atcane  rowk     '  E 

EnuBCHiTl,   chlamanal   ocN  Irf  S 

nome  alcune  coneredoai  Mlil-  7 

Uliche,  u  tiemt  pietre  raWMk  ( 

imilanll  la  ronoa  delle  toirfl  «t-  L 

rill  neceisarie  alla  RSMrtMM  f 

EUllforme,  che  ha  Ibrma  o  ban  £ 


aìeoH  tulle 
0  In  Ibnoa  di 
hH  Anpnua 
bt  GoqiD  del 

ri,  ai  dice  la 

eioliadalFDC- 
•ppliealc  alle 

ore  e  i  cdIotI 

Mri  del  gsao, 


DUO  dolau  di 
■parenia  per- 
leU  di  refran- 
e  1  raggi  delia 


gioie  che  sono  come  Incrinale 

Giibdoso,  ciie  ba  ghiaia,  di  natura 

di  ghiaia 
GiacinHno,  ch'édei  calore  del  xia- 

dalo 
Gioia,  irietra  preziasa 

"sfts,"- ■""*"•■  "- 

Gioiella,  tìhii.  di  gloiii 
GltHuiia,  alHi.  dlgMi-,  gitriclla 
Gneb  a  Gnelsa,  roccia  primitivi, 
eompoala  degli  elementi  mede- 
slDil  del  granito,  elee  di  quano, 

nlto  sparsi  in  lui  cemento  uni-              ' 

etle  non  UH  quali  nella  miniera         .   _ 
si  lon  trovate  ,    e    tale  non      ■  M 

ruillln.  rnniQ                                           ^^ 

..„  ,„ii  ooloi? 

pale.  Il  féliUpato  diLnbi 
radularia  tee 
Igomerì,  dleonal  quelle  rocce  cri- 


altre  e  eonlemporairea  o  anle- 
tìon  alle  pwtl  ch'esse  rac- 
ohlude 
L*«IKIJ.(T1),  rh'C  mmiioslodi  siri- 
ti,  che  <l  >ra:ilianD  b   folaa  di 


composto  0  (alto  a  lf>gglB 

Lajiiriii,  plein,  ma  il  ilice,  pid 
'"ffdpr.  che  il'aHra.  di  i — "- 
uMie  enopre  In  irpoiliira 


ilireteatMll 
.-„..--  .--, -  Reno 

UlomarnH.  pietra,  la  cui  fn.. 
acoiden  talmente      rapprcMItl    I 
i]ua1che  OKitetla  eonoiclnta  tg 

MicinMi.  plein  icnenlmeMe       t 

MadroslU,  cavlu  delle  pietre  1»  Q 
KCBiinate  di  qiarxo  e  di  uM    «, 

Marma,  pietra  flna  e  don  iH#'lt. 
Terse  *pecle.  Alcuni  iSarMtMfllS 
no  tIeiKhl.  altri  neri,  altri  Mft "^ 


nono  li  bluio,  altri 


■urli  e  CD'  trapani,  e 
Il  lustro  col  pomice  e  ... 
di  Tripoli,  col  Duolo  e  tt 

Marnioreo,  ruid,  di  marmo 
Marmorolde,  nome  (i^m-rlM 
pietre  loinhtllanll 


.5 ," 


lonihtllanll  il  marmo  2 
I,  pietra  Tormata  natii  ? 
drll'  tnleaiimeiitn   dui*     r 


le  cui  parti  sono  inviluppati  iU  , 
lina  patta  mollo  dlsllala.  eaaw  ' 
alcune  roooe  e  muUnKlw  p«r-     J 


Ito  e  talvolta  di 
iMo  iT^llota  eco: 

di  rocce  campo- 
mute  di  pironena 
I  laminoso 

leke  0  nigcìgno 

di  murra,  pietra 
g.  delle  iiietreton- 

ddla  natura  Jd 
e  cincia  di  oolorc 


ll;opa1a 


te  cli'i  B< 

Bow,  con 
dciU  To! 

ella  perla 


e  qnelle 
I  qualiU 


.  di  pietra.  Pelmi- 

!dl  [liclra 

fata,  parlanilo  di 


r  la  quale  si  pro- 
irie  maniere  «orpl 
ureua,  i  iioill   ' 

^"^'e^H,»! 
■orti  pwCcolarì  di 
itfi  >l  (Ucono_pie- 
e  i|iun  adnlir 


che  portano  Inscritta  qualche 
nieourln  anticB,  a  cht  appar- 
tenKUOouiii  anliehi  maniimeiÀ 

.'ieinlla,  dim.  di  pietra 

Pletrollna,  dim.  di  pietra,  n** 
(reità,  pietrami,  pietriuiDla    ' 

Pietrooe,  arcr.  di  pietra 

Pletruiza,  dim.  di  pietra 

PietruiKow,  pletriuxa 

Pletru/zallna,  dim.  di  pietruiulR 

PirlUco,  elle  eontiene  parHewe 
di  pirite 

Piritlooin.  K.  PlrlUco 

Pomicioso,  cbe  genera  pomici,  0 

orUmliIe.  nume  data  alle  rocce 
che  comtnclanD  a  preodere  hi 
niodilicaziane  e  l'apparenia  del 
porfido,  che  pusano  per  esem- 
pio dal  granito  al  porlldo 
Odikeiiso,  eh'  1^  della  natara  del 
Oliano,  e   percift  alto  a  Tetri- 

S^ssiTELLO,  aanoUno 
Saisello,  lamnilD 

■.o,  di  sasso  0  convertilo  In 


asso,  che  ha  forma  di  sasso 
Ito,  nome  delle  pietre  lami- 


I 


Seldasn,  ch'ii  della  nslurs  delta 

Selenitico,  di  selenite 
Serpenllno,   a<id„  ttf-  <lj  plelrs 
u  di  marmo,  \alt  di  >Drl  colorì 
Smeraldino,  di  cmeraldo 
Rpsloso,  eli' è  della  natura  dello 

Spongile,  nome  generico,  che  i 
nituTDlIsli  danno  alle  pietre  gpn- 
gnose  e  Ipgjilere,  lónnatF  nelle 

Kqne  Eopra  I  corpi '"'  " 

sopra  de'iegelabill 

Slalagmllico,  che  ra|iprescnla  lla- 
laniite 

StulalliUco,  In  forma  di  stalat- 
tite 

Slalattilifonue,  ch'é  In 
aUlattite,  slalatlitico 

StealiUco,  che  contiene  della  sleg- 
Ute 

Slrullva,  diceil  da'  nitneralogisti 
li  dllptwilane  piil  o  meno  re- 
Itollre  delle  molecole  integranti 
che  eaislono  nulle  pietre 

SucidD,  quando  parlnma  del 
ler  delle  macehie  delle  pi 


ti,  cIsicheduD 

T. FOWBK,  Ci 

..^...i  di  laico 
Talcoso,  che  inrtedpa  delli 
Illd  e  natura  del  laico 
'avola,   /fi  tavola,  «  dict 
gioie  di  superlole  piani 
celiate   solamente    neil'  ' 

uTaceo,  che  ha  del  tufo 
E>»  (;i  pietre,  si  dice  il 
donde  al  caianKiper  ilnri 
dice  di  (|iie'seKnÌ  che  ' 
Brri>enila  nelle  pietre  a 
che  Iknna  ie  iene  nel  ■ 
dCfll  animali 


que- segni  che  1 
nelle  pfelre 
Ventre  gemmalo. 


colare  qual  ala  pid  o  meno  chla- 

ro^  ma  alTunUcato  e  che  pende 

al  nericcio,  e  pitì  propr.  cb'  li 

prìiD  di  quella  vivacità  che  io-      ■  kh 

gUonoatere  tuit'l colorì  sEhIet-l    imbei 


Pietra 

lune  della  megi 
ielle   pietre ,   chi 

;osI    tosto 


maaglor  p* 
scoppiano,  e  immc 


1.    •■ 

l 


ilosa.  E  11  berillo  •_    

ed  uaa  delie  larlela  dclloi 

ralda  di  Hall) 
Adamante,  f.  Dlamtnle 
Agata,  pietra  durtaahua  a  v_. 

colori  diaposta  hi  ione  paraUe- 


-  AnBgena,  granata  luanca 


AlabMdina,  pietra  preiloaa  fra  II 


nlti  di  lUlemberjt  ti  Sa* 
ehlanvlo  dall'  HaUy  la  pi 
I  gloielClerl  chlaaaano  S 
■ma  apeile  di  rublao  a  : 
dlveraamente  colora  to,  ed  i 
marina  orlrnlale  ooocida 
una  pietra  jireiioiBaiiurr 


r, 


Imt  rpuBJoicnt»  i; 


n.1     i,i-.-MlrB  0  OH  ir 
l„  'Cilnad,  ipnic   di 


ncutonalo  in  qualdir?*?"' 
■mimluzHi,  ài-u.  rff  linUuile 
lUmb-nw-  F.  rslclflanio 
rjIciiiDiiW,  tpnle  d<  quano  bh» 
I*.  siiDavcrBlo  fra  le  pietre  pre- 
doM,  dtt»  cotì  l>«r  eitersi  Irò 
«lo  prr  IB  prfnii  «oli»  —'  — ■ 
KrJrtUC-' — '— '-  ='- 


bigi*  A  gandote  iTiao,  . 
''  iilDro  ed  t  chiamala  sacra 
"    ,   gioia  del  color  àf 


«  ctriMMuhto 


^dtisTunij 

jJVwrfednW^E.  lU»  iiuaiiu  par- 

v=£^J»rt  I!  risplfnilere  inaratì- 

ttS?"""  """"""'" 

iJfcZ^s«,  carlonchh)  ((jenuna) 
S5*Ou*<^»<  Carbiincuio  e  C»r- 
J^^^Blo,  carbimMllo  in  lignlf. 

,  di 
nul- 

*■.  li*.  tiMf/rx    dura  (ra  le  pre- 
*■    t^^  '"'Viri  un  crlaolilo, 


Golofonitc,  nome  i 

quali  la  f  iipErficle 
la  fi-Bllura,  lianno 
la  colofonia 
orniola.   selce   fina 
*eali  ili  <olar  rou 

OuaKd'èdiquest'u 
li  cenlonde  coUbir 
romlola  <>  diabna 
faiia,  la  «uà  fivUura 
de  e  llKJai  em  ur  ' 
lisiinit)  puHiuent 


rìBolita,  pielrs  p 
color  verde  dscu 
ombra  di  gMla 


Oiaipro,  pietra  il 
pruio  e  Iriivan 
Dionalnio,  eh'  i  d 


le  cai   macchie  rappreit..      i 
diie  «echi  1 

Gghttr,  aorta  di  pielri  |)r»lois 
ili  color  verde,  nomlnsla  ds 
Plinto  nella  sua  Storia 

EHlrophi,  pietra  preiloiB  di  color 
verrle,  ilnillc  a  quello  dello 
«meraldo,  ma  chiazzata  e  lein- 
peslRla  di  nocciole  naie,  della 
vlrld  e  qagliu  della  quale  vedi 
Plinio,  Salino  e  Albertn  Maj^nn 

Emaeale,  sorta  d' airala  rossa  co- 
lor di  Mnxue 

Epatite,  aorli  di  Kemoia  coti  detta 
pcnht  è  del  colore  del  fenato 

nuuMiKTrTe,  nome  che  ai  diede 
anticuncnie  ad  una  ipinima  che 
al  erede  la  «casa  che  II  granato 
ìaramanila,  ipeiie  di  dielpro  ros- 
"' —  "—Ilo  di  bianco 

varietà  delto 


sljFoo,  linealo  di  bianco 
nia^nlo,  aiiexle  o  varlel 
slrconio  a'  un  colare  maio 
mela  o  d'nrBnclo.  N«l  comm 
ciò  diverse  pietre  al  diNuot 

Slatbttun  giacinto  orienti 
BH»  lelfiffi,  V  oceldtntali 

un  ligia: lo  ,  Il  ijiaclnto  eri.. 

palio  desi'  Italiani  è  per  aolito 

um  granata 
iiniBDutii,  gioia  GCrlllurata 

jtbeltala  degli  snUehi ,  che 

che  lUoevano  pollgrammo 
GrUBti  0  Granato,  gl<ria  che  ai 

tron  nell'Etioirii  ed  aBehe  ir 

GermaiilH.  Uicona  essere  queab 

pietra  delle  inezie  del  earbon 
'    Ma  ed  II  colore  auo  è  ros» , 

pHdeiwo  di  quel  del  carbonchio 
Urinato.  F.  Cranala 
nriwLaiupoi  •pecie  di  griiollto 
iìrlaollla  e  Grìiolilo,  plelra  pi 

alo»  di  calore  tendente  si  re 

^Gum  Tolta  ha  un  poco  di  ( 
rulM,  B  mirilllaio,  e  conile 
In  ae  alcune  gocciale  d' oro. 


MDnDgriio;i(i=l'o, 

irò,  sriaoKo,  Valtre  almfe,  Ae 
•^lejìscono  fra  di  loro  nel  ci» 


risolilo,  co 
riiotatapi  , 
,  gritolio^ 


RlatliCEiO 

,  spezie  di  pietra  pmlMa 
.    .  ,  diaspro 
leratle  ,  semuia  del  colore  delle    , 

penne  dei  nibbi! 
LitpiiHt,  plelra  preziosa  , 

Lapillo,  pietra  preilsis  ;  ma  t  re-    , 

et  In  riuealD  lenso  poco  unb     , 
Laplsarmeno,  spezie  ili  pietra  ri-    , 

mlle  al  lapnlazzoll  , 

LlpIilazulL  V.  t'aplslniolo  , 

'  iplilmolo,  Lapialaiioll  e  LipH- 

tauiri,  i^etri  preiloia  di  lob-    , 

re  murro  spana  per  la  pHt  a    , 

vene  d'oro.  La  tuia  i*ace  di  Bt» 

IO  oggi  «  In  uao  e  le  altre  dM    , 

sonolRHolisniI 

sinili,  af  g.  di  lapis,  che  coma. 

dai  migliori  acr4tlarl  al  Ba4*t    ' 

laphlaizull 
Leniate,  sorta  di  pietra,  altnih 

della  agata  bianca  ' 

Leuroftalmo,  add.  ed  anehe  tuA,    ' 

Bgg.  d'Hitaapede  d'oidce,  ec»    ' 

lenente  le  bure  del  biiiM  e    ' 

nero  dell' occnto 


Harguita  e  Mari 
1lenBte,iMnienil.« 

^'iSJSSS^  ? 

Mariane,  Rcmma  d 

oHlMrtOBrt-      k. 

Alcun*  tcHi    > 

si  vede  penderei 

i'SS'!: 

bonehlo  e  quello 

cera  del  simile  al 

a  s,ì"n  .■  alla 

cornhtia  e  queslo 

ne  di  Cipri.  Ve 

Uh.,. .\. ■■„.,-„„,. 

Hurra,  Mrta  di™ 

o  bicch'ieri"da''l.erf                        i 

^ 

C'.uLi^u,  cammea,  gei  _ 

la  «pale  del  «ai«»dna,  detta 
mtot  niGlielto  «ri  onice 
tuia  0  Cuafneo.  V.  Onice 

dmu.  V.  McooHno 
looo  di  gatta_t  Hpexle  di  pietra 
plMioM.  Trovane  widK  allre 
liiite,  cke  lotte  li  ebldnHia  col- 
eacààa  ài  Bnimali  divrril .  e 
tolte  haono  Btcan  tbe  del- 
l'ini* e  del  (snlonGlnD=  " 
tfuò  di*  gatta ,  qnano  )a 

Bitle»jl«nte=Ofc*to  di  pei 
t  iato  quello  nome  lalvi 
Uraddwli,  aUe  lunni  ed  _. 
dK  ad  al«me  agate  occhlnte 


Opohi,  sorta  S  gena»  lispiendeii- 
tissima,  che  si  trova  neDc  Indie, 
di  colore  oba  pendi  all'  euiirru 
chiarts  quasi  rimile  ai  fuoco  del- 
lo loUo,  della  con  altro  nome 
Penterolta  e  J^riìcroflo 

PiaiNn-e ,  ipeiie  di  imallsla ,  u 
ini  emma  mento  di  imallsta  di 
color  >iolato 

PMere.  una  geauDa  ohe  ai  Iruia 
nell'India,  veli- Eilllo,  nel!' A- 
nbia,  Id  PoMo,  nSl'jbta,  nella 
Tracia  e  la  Clpra.  «Mata  gluln 
unisce  In  se  un  Indèa  vrlilallu, 
bendi^  I'  «ria  del  ws  naturai 
colore   «la    porpoilnt  con    un 


-  ..Jta,  eia  mi- 

(Uonèqoella  dell'Inda,  la  quDle 

erderotta  e  IVrderotto.  F.  Upali> 
PerUMa.  pietra  meBD  dm  di  lin- 
fe qndle  ohe  dJoonal  nnune . 
Sarxo  ed  aUa  lliiin, 


Inlvullg  presenta  qualche lamiinu 
parallela  allo  asse  de'  erittajll, 
che  tona  prismi  compreis)  con 


vj-id,  giuffl  uiunue,  d'ard 
landa,  elle  si  forma  con  i 


Perla ,  gioia  bi 


Perietta  el 

Perìone,  ac 

PlrapOtSpexie  dtpielripreilosadcl 
color  del  liioca  o  rosso  luoenle 

Plasma,  gemma  di  oolur  verde, 
per  lo  pia  macchiala  di  certi 
punti  e  talora  gocciole   o  nere 

tlcoiiastro,  sottospede  dello  spi- 
nello, earaturìmata  dal  colore 


languido,  disbna  e  tacile  a  se- 
parBrsi  in  laminelle  saltili  e 
iulte  di  una  superBcie  lucldis- 
s)DiB  dura  ai  fnào  di  allaccare 
il  quario  e  dotila  della  dop|i1a 


lunlnctte,  che  percosfla  ci 


■  eoD]|M>EU  di  firanli 


,   àà    B 


inUlie   < 


e  gì!  altri  n^  sono 


ralek 

0  lnCidii  K  ttu  g 

i'elslle.  Feidspalt   ,  .„. 

detto  da  Kirraii.  Ve  ne  ha  di 
due  colorì  :  celeste  ed  azzurro 
paliidD 

Fibrolite,  specie  di  plelra  dura, 
Glie  accoiDpaitna  talvolla  i  «o- 
rindonl  di  Cernale  a  della  Cina, 
die  e  di  una  lea^tun  tomnia- 
s  le  cui   flbre 


>  diàcilm 


presi  

gura  determina  bile.  Esae  tono 
jdil  dure  del  quarzo 
GiDOLinTE,  ipeiii;  di  pietra 


ruvida,  plcGhll 
bianco  elalvoH 
mala  di  qnarw 
lo.  ne  sono  a 
per  le  qmll  r, 

lMne,BpeiÌei 
—  grassa,  olii 
In  lavori  KenUt 
IrRiaTBNi,  BpetH 
di  ima  ItMtun 
uno  splendare 
poco  BClntlUanl 
niB  aumeienlra 
tófregiare  II  teB 
l^ilRa  nella  dii 
lamine,  di  ho  t 
Biecto  bronzati 
^erso  delle  lan 
paca  nella  dire 

LtZZDLlTK,  spezi 

DOaa  nella  fniR 
cun  poca  lomeil 


inprìimldiolli 
tura  iamellou  : 
parallela  alle  t 

lelillle ,  pIccDli  I 
iiaralleleulLiedI, 
felli,  di  un  colM 
esteriuuoenle  i 
croma  di  osaldo 
brunaagioUu-dl 

leiocMte,  ulelra 
color  «lini  le  alla 
dlccla  o  uìivub 


-   Pe|iiaatil«,racclsciHniKi)taeueii- 

lialmEtite  di  feldipato  laminala 
e  il<  i]Dsno.  Tale   é  11  granito 


piilri  dure,  con  tesai- 
*  »fjÌÉia,con  Ibr* 
'Oatnc  Dolii  di  co- 
'"OD  MtKto  ed  Ht- 
"niliK  dello  sUsBQ 
'  «Wb  JnleMO 
•Un  dora  erisblHi- 

^btìitn  il  vctru, 
•Jutrirlo,  con  frBl- 

^prisH,  vclron  e 

™>ilimiane  oppo- 

•«1  *  deiii  pielra  di 

iDOaiilt 

K  ililii  da  Werner 

■etilica  0  neCrlUt  di 

K  dilli  di  HBUy  ad 

'ridi  indipendenti, 
mtìa  pDRiLci  forme 
ak  di  roocla  com- 
faHu,  ulcD  e  clo- 
K  di  cilcorl* 
landra,  idei 

e  bianche 


n  poco  cerea  e  concoide 
Pietra  terpeaiina^  slca'Jte  di  gra- 
—  fina,  verdiccia,  con  macchie 
re,  cbe  nel  fuoco  diventa  p\0 

stena,  ineiie  di  pietra  dura, 
)Uo  somigliante  all' anflboli , 
■trultari  lamelloiH,  plil  para 
Uà  peridota  e  meno  fiulblle 
quella  e  deli'  BDflboIa  mcde^ 

Porlldo,   speiie  di  ^etra  diva  o 
'"'"'nio  di  color  rossa  misto  lo- 
ie con  macchie  bianche,  an- 


ha  qualche  ftomigllania  colla 
aHHi&e,  nu  non  ha  lo  iplsndore 
della  perla,  ed  i  molto  più  te- 
nera e  non  alla   a  sfreiiInrE  II 

ODiBzn,  nlelra  durls^ma,  Indi- 
slruttlliire  all'arlD,  reaislenle  al- 
l' azione  deitll  acidi,  che  uercai- 
sa  sol  fucile  sparge  multe  idn- 


mia,dleo 


k  che  tien  dal  ce 

n  cornea,  dura  ed 
'1.  che  anche  dlcesl 
«rojoiie  o  del  pn- 
ich(  le  li  Btroplccln 
•Io.  e  quella  essen- 
it  11  colore  «piccalo 


Retinite,  speiJe  di  pietra  di 
cui  frallura  è  lucida,  ma  u>  nu 
aspetto  grosso,  come  quello  det- 
te resine  e  di  alcuni  bitumi 

Rosso  dì  Francia  j  [lielra  dura 
del  doppio  del  marmo,  dot  quan- 
to Il  paragone ,  tinta  d'  nn  co- 
lor rosso  mollo  vivo,  con  mac- 
chie bianche  nlquanlo  livide, 
vale  a  far  coloDDe  ed  altri  or- 
niBitnii-Boiio  diSiena  ;  pietra 


lor  rosso  facalu,  che  plglubf 
llssima  [lulliDefllo.  Trovasei 
mesoolata  con  vene,  con  ma 
cble  lurchine  e  qualcbedui 
giBlIa  nel  paese  di  Csldaiia 
Sasiii,  BWla  di  pieirs  dura 
Selce,  ulelra,  ma  per  lo  pia 
dice  di  nna  pietra  darà,  lisci 
■Inlle  al  coma,  che  taglia  il  v 


spezie  di  pietra  dura 

StHee.  r.  Selee 

MMeBUDB,  «pelle  di  pietra  on- 
—-VlWMi  eoa  trattura  non  lucida, 
■/iIM  Kmnt,  tal  volte  squamosa. 


■  *  «K  aia  palverhu 
«abDe  all'ungM 
>d  Inlaceare  1  ( 
rei 
Serpe  ntlno,  spezie 

SlUblle,  pietra  di 


PREZIOSE  ecc. 
pl«' della  Vei 


■uooTa,  a  Saravena  t 


e  Bltro%*e,  di  cui  I 


e  vetrosa  e  talvolta 


ItaiMtl 

_  delFa»  W 

dura  del  <m 


roccia  □  varietà  di  for-  la 

Ita,  fusibile,  petronWD- 
lupponte  criitalll  di  fw-  4 


1,  mumo  duro  e  blani^ssl- 

SBZIDTiK  [T. 


del  verde  o  del  violaceo  tiri-  ^ 


LCOPIS,  pietra  di  Plinio  somigliai 
te  al  vetro,  spugnosa  come  1 
pomice,  e  aparsa  di  punti  d'or 
i.i,..._  „i..» —  -.1 iraspn- 


AIbÌÌsbÙo,  pietra 
■  Imbnìoi  ubeila,  aostania  tai> 


dea  e  fllameotosa ,  deli) 

d  lòmui  tessuto  lneonibuiltt)lle 

irrenliirlna ,  pietra  quarzo»  di 
(ondo  colorato   e    senddiafàno 
'  goale  Tegfonil  punti  riln- 
ill  d' oro  e  d' argento 
uniti,  nome  dato  da  Plloia 
nu  plein  che  il  erede  ei- 
'  '-  uMle  g1(d>ulou,  itrtala 
lira  dia  drconfereou 
mot ,  lltoflto,  u  [Hccolt 


helonlle.  sorta  di  pietra  di  tot*  f 

di  porpora  e  variata  che  M  In-  >*. 

va  nrlle  Indie  ;■ 

Chlrìle._stalaititl  che  hanno  ta  l]^  ^ 

Ctanllcco 

delle  aue  Iantine 

ro  rerdagnola 

Clorlte,  *p«xle  di 


colore  che  varin 


del  f?rr.i  ( 

iituraU>tt, 
figla,  dot 
roprleU  t 

uU  da  Ually 


PIEZIOSE  e«c.  Wl 

Entrodille  e  Eniroco,  (ilelM  fi- 
gurala 1  foggiti  di  colonnetta 
penUgons,  comiioilii  di  pM  ar- 
lieolailODl  0  giunture,  le  qatH 
KparalB  Ibnnina  dawana  una 
■tellttta  di  cinque  raggi 
EpaHoo.  Pietra  «mriiia  di  Cron- 
ttattt.  Snede  cU  jilelra  d<  por- 
ro, cfae  ì  mena  (intente  e  ica- 

ElTIe,  pietra  Icnera,  tufaoes,  ca- 
<n  nelb  parte  di  dentro  conte- 


na  roccia  che 
montagna  di 
I  AUemonl,  e 
wla  oml-bieu- 
!pBlo,  che  <e 


Ilo,  e  oerclù  dibal- 
lono.  tlMamui  sn- 
pielra  aquilina  o 


di  petrosrlce 
difllai™' 


ifreld- 


itie  leste  dei 

pietra  che  dl- 
iBgine  del  so- 


ilainia.  La  sub  stntllnra  « 

n  Emile,  roocta  MB  base  di  petro- 
aelee  aufflclenlemenle  dora , 
contenente  mica  ed  altri  mine- 
rali dleaenilnati,  la  sua  atrul- 
lurs  lì  o  granulare,  o  fossile,  0 
come  Irapaslala.  Se  ne  trova 
della  compatta,  delle  schiiloide 
e  della  porflroide 
FENurrK,  pii^lra  aluuanlo  Iraapi- 
renle  e  preoeo  che  bianca,  Glie 
gli  antichi  usavano  nelle  fine- 
stre in  luogo  di  vetri  per  la-" 
sciar  entrare  mia  luce  pallida 
ne' loro  tempii:  forse  1' alaha- 

Flticitl,  pietre  schlstoie  per  l' or- 
dinario, che  portano  impronte 
di  felci,  di  capillarle  e  dì  altre 
piante  simili.  Trovanti  pld  so- 
vente negli  Bchisti,  che  servono 
di  ietto  e  di  letto  g«ll  strati  di 

Kiliode,  genere  di  roccia,  cosi  no- 
minato de   Brochsnt  e  da  An- 


bulBson.  Oueilg 
baie  di  schlBl- 
,  <|uanO; 


aralllaaa, 

_,   , feldspato,  _ 

boia,  crucile  ecc.  dissendnata 


iato,  anfl- 


ipezle  di  note  duro,  fóramlna- 
aa,  di  craiu  gmia  ed  eifUBle 
per  gdT  l' aeqoa  trapela  a  poco 

fonollle,  quEslo  nome  vele  pie- 
tra sonora.  Lstònolite  di  Wer- 
ner i  una  specie  di  drappo.  Dl- 
illnguesl   In " 


crfsMi 


li  pietra  naluralniente  «colpita 
in  tgìae  di  frumeDlo  e  aEmi 
di  legumi 

Facile,  pietra  con  InipreisioDe  di 
fiichl  marini 

Fonuda.  Plelra  fuiujaia,  apeiie 
di  pietra  detta  latrnamentc  dal 
neturaliaU  fUngifer  tapisj  ed 
é  una  sostanza  calearia  la  quale 
baciai»  e  non  esposta  ali'  aria 
aperta  In  pochi  giorni  produce 


e,  plelriflcaiic 


Pulizìe'  , 

'a  figurata  che 

GiLiTTiTR  e  Galorlite,  afctìt  di 
plelra,  detta  aoche  inpmiaria. 
Il  quale  trasuda  un  uuiore  co- 

colore  di  Atte  o  venature  di 
Mior  latteo 
GniEB,  voce  tedesca  elle  spicEsei 
llUMmentc  dal  naluroINtl.  Vo- 
Iri*  mitaUomm  it  mincra- 
Itam.  Pietra  a  cui  £  allaocalo 
il  meuiio  nelle  viscere  della 


ir  bianci 


Il   pietra 
endcDle  al  giallo, 

ii  dello  Eirconii 


colore  varia  dal  li 
..,  .„a  Ano  al  rono  In 

la  frsltura  t 


Girasole,  varleU  di  selce,  ebeta  « 
un'  aniarenia  gelaUiHua  u  pa- 
co lattea,  e  che  girala  eoalro  I  '^ 
iole  rlflelie  una  luce  raailécfa  W 
ranalitc,  vorleU  della  ilaaMO-  ^ 
de.  Il  Werner  ne  ha  fatto  iM  <^ 
ipecle  distinta,  tòndata  ni  M-  fi 
lore  ch'essa  ha  comune  co'sn-  «■ 
niU  delta  valle  di  Pian  od  i 
monte  6.  Gottardo  y- 

Granltclla  e  Cranltello,  sarta  fl  ^ 
plelra  Unta  di  niinuHasime  ■*»  i^ 
chic   bianche,  livide   e  Bcn- ^ 


'H^i 


vulcani,  illcnni  credono  qi 
uno  lava  ^ 

liUTK,  quarzo  ialina  amori 
conrlo  II  Kirwsn 

lalolde;  alcuni  naturallatl  1 
dato    questo    nome 
frammenti  di  quano 


quano  dw  bo-  J" 
ibUe  del  taa  ^ 


lalomlte,  roccia  ronpoita  e«M- 
ilalmente  di  quano  lall*»c< 
mica  disseminata  ed  InlMlH 
la  cui  atrulkuTB  i  granulm 

Idrofans,  pietra  che  dlveala  tW' 

riacquista  l'opacità  lotto  eh*< 
clugata  del  fluido  assorbin 


Idilli 


3   Lei  icori 


ì 


X  Bir«pfdoU 
llora  limell 

1  InesDale  rcll'oppo- 
ilmenls  scinllUa  aoitr 

ri  atsmento»,  t  ca 
Kino  frlBbiU,  laiuitu 
illcli,luilTlcBnU.Eja(. 
iblledsEl!  acidi,  edB[ 
invertita  in  geita 
■n*l  antic.  aloiine  ple- 
«nate,  tramandavano 
iTioia  :  ora  si  dicono 
me  pictruiie  dlalane 
Iella  natura  del  quar- 
■rovanal   al  capo  di 

la  una  dlrndonc,  e  di 
ina  dlreilone  dlveru 
o  dell' oitemtore 
(etra  o  concrexhue 


adci  irregolari,  di 


in   piccali  gra 
>  lucidi,  che  tr 


preiio  Siena 
:,  Lldienolrìe  ;  nome  dato  dal  cele- 
bre Seupoll  ad  un  quarao  di 
t'ogherla  aHilBlliziatoln  fimna 


li» 


I,  trasparenti  e 


DI.  iraspareDT 

(lalto-verdasl. . 

Lidia  0  Pietra  lidia,  varìell  del 
dlaipro  ichla  Iosa,  che  brae  >rr- 
ve,  la  qualche  luogo,  di  pietra 
ili  parAiione,  ma  che  sembra 
troppo  ìUdk  e  troppo  dura  p«r 
quealo  nasetto 
■'-'" '-' ■  da  alcuni  allo 


di  Somma  Bl , 

perfetta  men  le  erls  lai  II  zzata  in 
dodecaedro   ronihoidalc,  da  al- 
cuni detta  granala  nielanlle 
Helllite,  pietra  l>lKÌa>  che  si  Irova 

perché    ridotta    |ln    polvere    e 
Atemperata  nell'acqua,  a  cui  dd 

pare  dulcigno  come  di  mele 
Melloni  del  iiioiue  Varmela,  geo- 
di qatriose,  internamente  ri- 
vestite di  cristalli  di  rocca 
-  Mica,  specie  di  [rietra  untuosa,  olie 


di  mica  aluinndantc  non  inler- 
roHs  e  di  quarzo,  con  unaslrut- 
lura  roKllacea 
mrnicclle,  pklra  sopra  cui  è  rsp- 


perché  ha  odore  di  ni 
chiamati  dal'nal 

nette  dlìisl'btìi 

mussile,  TarleU  della  dlopslde  di 
Rally,  elle  ba  per  Rutdb  Uprl 
ama  a  quattro  Iacee 

NicnrcE,  specie  di  pietre  untuo 
sa,  che  si  preeenla  in  piccole 
pojiliuole  di  UD  eolor  biancc 
argentea,  iirigio  di  perla  lucido 
.mbile  cS   untuosa  al  latta 

ggeiissima 

5'  enfia  alcun  poco  nell'  acqui 
fonile  fàcilfliente  stia  Inm 
,  tdii  dello  «ualtatore 
OfiuIiITE,  pasta  di  seriientlne  invi 
luppanle  ferro  nsaldulalo  ed  al 
tri  «ocesBorii  minerali  ditiCnil 
nati.  Gon  una  slrultura  compatta 
ullare,  agg.  di  pietra.  F.Serpcn- 

Onaftra;  nome  di  una  pietra  che 
trovasi  nella  testa  e  nella  ma- 
sgalla  dell'  aalno  sclvaUoo 

Onichlle,  pietra  narainate  dagli 
anUcM,  lorae  l'alabaitrlu.  Que- 
sto Boaw  era  derivalo  dall' un- 
0  dal  color  dell'unghia 


UroU^im 


di  "rivoli  ice. 

Oiddlanao  lava  eelroia  .... 

mana  d' BaUy .  Pietra  aomlgìian- 

*ì  ad  DD  vetro  o  ad  uno  smalto, 

1  cui  frattura  £  vetrosa,  lucida 

wncaidc  nsuocolore  e  bruno 

^la  pietra  èopaci,  tal  volta  perb 


alcali,  ed  è  colorata  dal  ferro 


tal  altra  semidiafana 


facilmente 
Palla,  pietra  n 


palla 
Plcnjte, jirliiul  lunghi  e  caoalh»  * 


tali,  riuniti  parallclamenU  U 
fasci,  pia  duri  del  iiiiano,  fet- 
ali perù  nella  dlreiloae  MV-  - 
pendlealare  all'asse,  ruwtd  ■ 
latto,  biaDGO-glHtlicci  o  btaoa»-  * 
rossieebvarieu  di  calce  ea»  ■ 
natica  lenfo,  che  al  preMito  « 
d'ordinario  cristalliiiact. ■»■*  'i 


Pktlle,  crtsielli  di  i 
piccioli  salmi,  sen'> 
lor  bruno  non  ^  ]  ^ 
aempilci,  talvoll^i  : 
tudlnalniente,  in  iiuis.i  elio  Km-  -- 
brano  fómure  qualclis  amnl   -^ 

Pietra  iitfrilica.  pietra  per  bjU  ^ 
di  color  verdiccio,  cosi  éSOt  'm 
perche  li  crede  che,  partttMkM  i 
applicala  sul  reni,  ubbia  UvMI  ^ 


UH  timJe  II  è 

pbclll,  fDmute 
utrid  Mw!  di- 
to quali  *eafm 
KTWielIo  di  Hb; 
Irene  «no  di 
«ri  eoiai,  per- 
kM  MM  cr- 
)  di  omtU  e 
M  aìUlledi) 

mtttte  eli ._ 

pM 

t  H  pietra  ■■*- 
MStanlcUNum- 

THlMC 


Am\^ui,iTH,  iJKira  tu  fnnr  cwoij 

non  eoonindlUle  con'ubMlo, 

dcHt  cam«  /bnll« 

Selenite,  lorla  di  pietra  Iriaw- 

'i  retro  e  fenoEil 


liu^  a  ni _ 

triL  per  leirare  le  floeitre  del- 
le ou^ond' è  ci ' 


SetMM,  ug.  di  mu  ipeete  di 
udanto  umile  >IU  lelà.  par  1* 

ÈoOSMtwa  -  ' '-^  '-t-n. 

■neUre 


MMertidi. 
Mrtriebedi 
cattai^  i 


incToiMant?  pietrosa 
StilatUll,  sastsnze  orillnarìanienle 
EilcBree  e  di  forms  cilindrica, 
che  pendanu  dalle  volte  delle 
grolK,  scendendo  talorn  dna  al 

Staurallde;  si  Ai  questa  nome  ad 
alcuna  pietre  brune,  nuslcce, 
li  presentano  sotto  Cbrma 
'-■ni  composti  di  quattro. 


diprìsmi 


a  ed  oitrt  minerali 


le,  iiletra  li-a  le 
ha  la  frallora  s'io 
lie  gchlitosB,  che  è  i 


Slellaria,  agRiunto  di  una  sorla 
di  madrepora  o  di  pietra,  su 
cui  ai  vede  rauprexntata  una 
alelte 

TuBKLLONi;  nome  che  1  nalura- 
llili  danno  ad  una  ipeiie  di  li- 
loiuirga,  detta  oltr.  cuoiuceia 

Tartaro;  gli  aaUchlaataraliiti  da- 
vano questo  nome  alle  iasnula- 
iloni,  d'ordinario  calcaree,  etie 
alcune  acque  depongono  lu'cor- 
pi  launenl  nelle  medesime 

Trap  a  Trapp,  pietra  cornea,  di- 
^ILIle  in  peùi  nuaboldall 

Trailulio  ifBImonsioj  chiamano 
1  natnrallsU   nn  Info  polimorru 


•,  che  risaltano  sopra  la  si 


_  -uni  carattere  é 
LiMBtLicii  innnna,  p 
bianca  di  Diarsoft 
coperchio  d'  una  el 
rlna  detta  cMoodoI 


ciato,  e  tutte  chluiL-. 
occhi  di  I.  Lucia  j 


sono  com.  de  Un  natari 
ed  Insieme  co 
ZRLAaiT»,  pietra  di 


lireonlo,  plelraplil  di 

perllide  lltcia  e  li 
trattura  ludda  ed  4 
rolla  iBindlou.  Qi 
prismi  di  quattro  ■ 


:e  la  dappl 


Siuttro  B| 
a  refrad 
;  ma  iiuHJ 


di  color  Ti ..    , 

colore  esposte  adqi 

ZoomorfllI;  aomcdaU 
le  alle  pietre,  nelleM 
ai  rappresentate  r 
fl^ure  d'animali, 
delle  toro  parti 

ZoolIpoIiU^^  Irielre  4 

fossile^ 


d' anllMle  fossile 


Marmi  e  pietre  eoinunf  da  lavoro. 
Imn^tau,  fehlipito  a  pieira  del  Colf,  nicira  d'a£Blir  kt 

mntc  S.  eoHarda  Colagnelta,  nome  di  di  i 

Ubercii:,  pietra  vira  di  Toscana  I    eir  di  marnii 
UtoÌK),  ^b-a  Doamle  macellili-  Ficitk,  specie  di  pisi  a 

la  ■  urina  d'alberi  1    lud  coiniui.  pietra  n 

Irlnii,  pletrs  elie  al  (ènde  in  la-  '    i  cui  srinl  sana  della  . 

Brine  grigie  nerastre,  e  serve  '    la  deUe  letittcchie 

a  copHrc  1  lelU  "■' -■  -  -      - 

Budellone,  nna  ipexle  di  11.. 

oorga,  D  cote  nÀacea  di  orana  | 

Ina  e  di  color  turchino,  che  si 


■ctHif  pii;ira  arene 

— a,  dlauosla  a  Ioni 

alicrnsU  dalla  mica 

Trovati  nelle  ca  e 

il  Alone  de  la 


Imdi,  sorta  di  pietre  TerdD|;nu- 1 


an  genere  di  pietre  forniate  ca- 
ne da  nn  BggrKjialo  di  pietrui- 
uile  diluBC  entro  una  pasta  na- 

CicMLaiiR ,  «elee  d' un  colore 
Biino  Wteo.  quasi  opaca  a  al 
m  seaiMbbn»  aiflinai^itfl,  con 
trallura  11  pid  delle  volte  Incida 


lo,  perche  nel  1, 

r:a9lina;  nome  del 
rea,  elle  si  agg 
ilj  ffuione  al  min 

Ookcnlo.  dicesi  d 

dal  Booii 


Forte.    Pietra  forte 
Toscana  una  «peoe 
arenosa  di  fondo  grlg  o 
al  giallo,  sunna  d    la 
gentlDe  di  ndcs  ed  a  t 
alare  alle  ingiurie  de 

PoalbriM.  Pietra  /tufo 
Ioana,  t nna  spie  e 
barile  mollo  pesan 
no  e   grillo,  che 
nenie  calcinolo, 


^^Itolone,  ocer.  di  clollola 
^  «jnibino,  agg-  di  sasso  coil  dt 
^.>,  buono  per  far  calcina.  V 
*'~ìeu  della  calce  carbonaia 


che  come  la  neve  o  perlale  — 
r.etio  iitoio ,   dicesi  !1   Ressa! 
nbroHi  di  Brochant  clie  trovasi  i  L 
In  masse  composte  di  fibre  pa- 


li [astro,  piccoli 


Sjr  fórinare  cose  di  rilievo  s 
Belali  e  nalurali  —  Ceuo  e 
sarti,  pietra  di  due  si 


do;  ed  ambedue  si  adoperano 
dal  seiil   per  disegnare  sulle 

Sene  delle  pannlue  1  ciintorni 
e'veiHnienll  che  devono  taglia- 
re =  Gtito  da  Imbiantatorl , 
altr.  delta  bbieca.  Una  sorte  di 
pessD  che  serve  per  Imbiancare 
maniglie 


la  grossa  calrovi  ni 


Ghiida, 

GUaluzia,  dim.  di  ghiaia 
Chiara,  ghiaia 

Ghiarone,  grossa  ghiaia,  ciollola 
Ghiarotto  e  pili  spesso  C/iiarol- 

GUItamlna.  F.  Calamlnarla 
Lif  ELLu;  presso  1  niosafl  nalurali 
i  DM  specie  di  lata  asehiuniB 
di  lave  sntìnuiioIalB  In  plelruz- 
zole  hitariolule,  arìdisslme  e 
piene  d' irregolari  punle  o  ea- 

Laplt,  pietra  naturale  molto  dura, 
della  quale  si  servoDO  I  pittori 
per  fhre  I  diiegni  lui  fbati,  la- 
adaadai'l  11  ma  colore,  tìft  ros- 
iti. Chiamai  anche  matita ,  a- 

Lardiie  ,  specie  di  steatite  Boa, 
molle  ed  slipianio  verde,  della 


strullB,  la  (itiate  nel 
,  ed  indi  s' ladnn 


chino  e  In  la<ilre,sopra  di , 

disegnano  a'nrlnclplantl  telM-  i 

re  geamelrìche.SIsduperaprw  i 
clpalmenlc  a  coprire  I  tet&ì  \ 

commette  ndola  Insieme  oon  att-  ' 

la  maeitrla  serve  a  far  pan  i 

Lemonlle,   giada   tanto  t 

■-  1-  nefrilka,  e  '■" 

, più  bello 

Lumachella;  dlcesi  d'i 

di  marmo  o  pietra  a  ' 

chlgliarr  •"  -■* 


(junnlo  la  nelrìtka.  e  prende  pi 


di  più  spezie,  zÒA 


dttk 

nlcdd  ebeiL 
lua  impasto.  lUF   , 

prendono  delpt- 


la  dalle 


anche  lUd  pietrai  per  gU  orasU 
delle  bbbrlche 
lUciGHU,  pietra  biitlB,  non  In 
duraquanto  11  marmo,  ed  ai 


>  rossiccia  ,  disila  qi 


oonu  per  gli  edili  Kii 

Macina.  V.  nadnt 

Macine,  pietra  di  Ugurn  cir«olaK(  , 
plana  di  sotto  e  colina  di  sopì»!  , 
bucata  nei  meno ,  per  uM  A    , 

Mandorlato  ;  dlcesl  d' una  tptùi    ' 

chie  si: 
ilorla. 


:lDlod 


^■n.  di  imllone 
■Co  terra  Mtts,  i 
Mraiwolare,  per  us 
;  ha  dltenl  nomi  ai 
diTerse  iòniie,  dioei 


ITO  nelle  E«lci.  11  suo 
Drtino  fiilliiinosa  ;  non 
eriuia  trsipErenKs;  e 
sia  ^  Xrcetoiiae,  ro- 
enle,  nodosa  t  tubcr- 

wrla  di  mattone ,  cai 
iripslniente  il  ammil- 
ttvlmcntl 

«1^,  sorta  di  marmo, 
<  dalla  nMMalanu  di 
so  a)  Teftp)DO 
mlcanloo,  oa- 
ukla  ed  lóse- 
tftUe  acfpe 

lù  qxxle,  di  cui 
!,  altre  dt  color 


Pelanizì,  varlclA  di  feldspato,  che 


la  pietra,  da  cid,  battendosi  col 


. :ì  legHli 

la  Ignoto  glullne 

P^^^Mio  di  ce- 


feldspato  e  di  un  poco  di  quar- 
zo, cne  non  iiaa  pietra  onioge- 

nca.  Si  adopera  r ^■~-^—•- 

nrlla competili on  .  _.. .. 
lana  e  pei'  dare  le  coper 
soulU 

III,  uuiicndosl  col 

,  - 1  il  fuoco^Pfelrri 

da  caldaia  o  ila  lavcggl  chiS' 
masi  dal  naturalisti  una  spezie 
di  steaUtc  lustra,  tcnem,  gri- 
gia, che  diteola  bianca  nel 
iiiooo=Pic[ro  carnagione,  spe- 
zie di  pietra  di  durezis  slmile  ni 
giallo  orientale,  dalia  quale  Fan- 
nasi  fluure,  che  dcbhon  parere 
del  color  della  corne-Pieir,.  o/- 
Jore,  iteatileliistro,alnuaiilophl 


al  tornio  diversi  vasi  e  fastcnc 
gran  coniBiercla  nella  Kiczia= 
Pietra  di  porco,  spato  informe, 

0  bruno,  fetente  nello  slrajnc- 

'lllore,  eioltolo  tondo  o  grossa 
ghiaia  di  fiiune 

'iperno  e  Piperigno,  pietra  nc- 
riccta  e  spugnosa  come  ti  Tra- 
vertino :  troiasi  per  la  campa- 
—  •■■  Roma;  ed  *  anche  dello 

aorla  di  pietra  di  color 
unuiiUiio  e  lo  stesso  che  mar- 

romeca,  varleli  di  setcc,  delia 
incbe  pietra  du  fiiaco^picaia, 
1  pietra  da  fittile.  £  questa 
una  selce  pld  ironolnna  o  me- 
no vistosa  delle  altre  (  giacché 
'  :  agaU.  le  cortdole,  1  et'— '- 


lilla  I 
•frile, 


la  SUB  fralliira  è  concoide^  il 
suo  colore  varia  dal  nem-arìnlo 
al  bloiuto- pallido,  o  al  btanco- 

Srìglo,  e  non  prova  al  faoco  al- 
ra  nlbrailone,  se  non  la  per- 
dita <]ct  suo  rotore 
Pomice,  pietra  legf^erìsslois,  epu- 

Snosa,  piena  tutta  di  giorl  ro- 
inili  od  ovali,  ruvidi  al  lalto, 
facile  a  ronipersl,  ma  [ieri)  atta 
a  fregiare  II  vetro  pti)  dura  ed 
anche  l' acciaio,  di  una  leisUura 
fibrosa;  d' ordinarlo  blanco-gH- 
ola  0  periata,  bruna  e  talvolta 
anche  rossa.  Contiene  tiUce,  al- 

Rosso  di  ealdanaj^Mti  una  pie- 
tra tenera  di  color  rosso  scuro, 
■bnlle  al  rosso  di  Cipri ,  e  an- 
ora  di  color  rosso  pli]  cn<ara= 
IDWO  di  Cipri  j  pietra  di  color 


Spalo,  chiaiUBsi  Ftldtoi 
——5  duro  de- camp 

quale  non 


l 


ed  II 


sere  altro,  che  a,    , 
li  duro,  alfjuanlo  bianco 


^B  jMra  di  color 
^^■BHbo  icuro= 


Specclilo  (T  ujino,  sarta  di  i^etra 
della  allr.  scaglluola 

Spugne,  il  chiam —    — -" 

bucherati  a  sniai 
marine  I  quali  si  i 
adornamento  lU  fontane 

Spngnone,  pietra  bianca 
terra  che  serve  per  tal  gtaa 

Steatite,  pietra  piti  o  meno  dm, 
ma  più  apeiMi  tenera,  linin,  • 
adrocdolevole,  plullosto  leHC- 
ra,  la  quale  talora  b'  indoriliv 
o  (llveuta  frlsliUe  ir"'  '- — 


dlTtl- 


lo  pia  omeno 


nenie  grani  o  cristalli  di 
TALcurrii.  aprale  di  talco 


li  p«ui 


t   Talco,  pietra  lan 


RelailDne  di  pietra,  ed  ha  In  se 

que'luslrl  che  al  vcKiui  nel  sale 

ScagliuDla   e  Scagliuolo ,  inriir 

dlpletra  tenere  ilnille  a' 


B,  con  cui  ai  rlcuo- 

prono  le  tavole,  o  ainiill 

Sereno.  Pietra  serenai  dlccsl  ad 

una  pietra  <Uie  pende  In  miiir- 

-' —  ~  •■■-'-    vi  coperto  è  di 

Ita,  ma  esposta 


Slenlte,  roccia  primlUra,  oompo- 
ita  di  ftldspaio  «■  —i'i'-^- 
_.U  primo  ordinarlai 


nericcia 


aclne  degli  ciilUiU  ila  olio 


t.  Si  dSelde  in  tiuattro  Sezh 
ocaboll  generali:  la  ì.  deli 
■      Ila  meccanica: 

\e  Tccnulogia. 


I  vocaboli  aenerati:  la  1  deicrive  gf  iili 
ec.  propri!  dilla  meccanica:  la  3.  raecogUa 
ed  ullitna  accenna  te  pani  delle  maetklni 


Seziokb  t. 
Vocaboli  generali. 

porre  i  baigiblt       llngegoere  e  lni«nnen),  rilrova- 
i,  tirar  colla  orni-      tore  d'iDgcgni  e  di  macelline  e 

Sia  sptisD  cbe  fu  proresslone 
1  tTDyiire  ingegni  e  maccbliie 
mala  dall' unione  di  Ingegna,  strumenln  InieiDDio , 
annelli  di  incisila  In-J  strumenlo  clie  alibto  dclrlnge- 
irmeli  da  un  perno  gno,  ordigno 
e  serrare  a  rendere  KKOMtiiK,  i  un  fl(m|egno,  quale 
IBC  pard  a.  cui  mmio  dw  «iitt,  tmnaiiinalo  e  dl^Oalo 
per  produrre  alcuni  movimenti 
D„. . — .,1    (_ 1 j.,  j  In  gcncral- 

dl'aiira  ~"\     Beriiirli  o'niÌBUrBrli  a    voloBli 

rii  più  foru;,  chi- 1     del  filosofo  nslurale 

■ IO  per  MiccHiMLE,  appartenente  a  mac- 

Sfeflo        china 

*  1  Macchinetta,  dim.  di  macchina 
I  Hscchinista,  colui  che  lnventa,(ab- 
I     brica  e  fa  muover  le  macchine 
Ltellare> reggere,  aa-iMBCchiDOnc,  accr.  di  macchina 

Macchinoso,  atlinente  a  macchina 
Irte  di  Mibrlcare  0' I  Masaa,  macchina 
■I  Mizzapicchiare  ,  percuotere  con 

di  gnomone  e  della  I     maizapicchio 

I  meccanica,  parte  delia  fisica,  che 
che  non  dipende  dal-      insegna "*■ —  " — """ 


Tfr^ctSil 

;?..&';„&.:  ars 

chine,  per  cvù  le  polenie  m* 

Mia 

fona  si  rende  acooncifl  a  vince 
re  una  r rande  resiste nn 
MEGcanicaioente,  in  modo  mecca 
nlco,   con  iscienza  a  arlifizli 

Meccànico ,  add. ,  scienza  o  arie 


le  arti  meccaniclie 
Meccanisma,  Blrutiura  |)i 


Opièratlvo.  Arie  op«rati?aj  vale 


Plaalloo,  appari,  a  plastica,  li 
>D  elle  farmallvu,  miii  ui 


■  la  gomliiUaniB  di  un  ei 


0  un  siBleiu  à[  corpi 
Pnddenie,  obe  gMgllg,  che  lira 
PnilellD,  nome  generico  d' ogni 
_  -  grave  in  uaaiilrotiia  maniera  e 
mftr  onnl  verso  gellato 


u niellare,  porre  los legno  ni 
caschi,  0  perchi  ^la  non  s'i 


TB,  sta.  di  01 


dicesl  ancl 

ReclinaloriD 

Reclinante 

RetllQeare,  1 


oriiuilft  r. 


,  che  retliOca  a  Ig- 


Buiiolunl,  ai 

StiBMucoLUiEHTU,  trailo  di  CM- 

riieula;  tratto  preio  colla  e» 

Scarrucolare,  lo  acorrer  del  bk^  < 

PO  sulla  girelli  della  carrnodl  i 
liberamenle  con  violenu 

Sàalerico.  termine  dignonwolEa,  ■ 


liropriaiuenlt  H  ' 

muoversi  di  queltew-  ' 
'     '  lIurarlM-  « 


se,  che  scBjipa 

Ì:nu,  eammlnanu  tropiM  ull 
ucemente  di  quel  che  bini 


slmili 
Slansare,   ptmtellnrc   e 

colla  alanga 
SliingUegglare ,  mellert 

Svitare,  sconimellere  le 
male  cdIIb  vile 


3K; 


Tblkgufii,  maniera  di  putir  ^ 
Veicoli),  eondollo,  organa,  IM-E 
Zi\ctTO,  rii>legalo  da  un  orf^A 


'"(*■■■  i-iTUu,  funi  che  ti  lejrsDo  di  qua 

"••  •;  e  di  U  «Ila  te«ta  dtìle  Il«olh^ 

™«>  ':  nt,  Ehe  a'innaluna  per  «rar 

"■•  pesi  ;  dic«nai  anche  prontoni  - 

t^anrllo,  aim.  d' araano 
I   1 .. j^i^  3j  legname 


^^       Mndicalare 


tÌKZIOSB  II. 

proprii  delta  mecciniicii. 
BlUgncr  l'acqua  ed  nm^hi 


itio,  caliv«  abbawo  mati 
feto  ecoedenle.  Egli  « 
Oiù  compotto  d' nn  oUlr 
BM,  detto  anche  animi 

dare  all'orinante,  -  ^.-, 

ja  fine  col  è  altaccalo  il 

,,       I     ptM,  ■itcrigendml  qDCits  Inlor- 
-*■•       ■*  "  tìnndro  medesìtuo 
^"~    InoiOLo;  miei  loitegno  che  il 
'  pone  MKo  le  latdeiie  de'mir- 

'*'*  ni  per  rejigerii 
■■*  laioHsl»,  nome  che  al  dA  alle 
■ito  ■  fere  degli  alberi  e  ilml- 
"*  t,  che  bMMi  akare  1  mairli  delle 
"*  inaIcMere,  delle  curltere  o  M 
fi  Wlgepii 

IvlierL  itniBiento  di  legno  cui 

I      mnlcM  di  fcrro,   Impernati  ir 

I     Bi  ciHndro  posto  orliioiitalmeD 

<     K,  bilarDO  a  col  si  avvolge  ur 

cuapo,  per  oio  di  tirar  in  site 

«Bri  per  le  fabbriche,  eitrairi 

\     b  miniera  dalle  cave,  alllngei 

■eqai  dal  poni  e  slmili 

CiuxM ,  carrucola  che  ti  poni 

#"  piede  del  aoategno  delle  la 

^jl>^^  •  »o  di  tener  bnno  il  ca 

,q^>^J|)e  nel  muover  1  peil 


^? 


Chiocciola,  la  vile  ffemniininn. 
queir  isirnmenlo  meccanlc 
lo  B  aplrc  come  io  chiocr 
nel  quale  la  vile  niaichia 


aciflprsno  |[li  arehìletli  ir 
Bione  di  eondarre  cose  d 
dente  peso  e  grsnde/ia, 
ponendo  pertraversu  ale 
quein  pesil  alle  mcdesin 
rendere  11  terreno  lidirlcc 
che  II  curro  altro  noti  i 


IO  conglunH; 

rmatierairtnn 


FtLConR;  dlcesfod  un  iirn-.'"  | 
li  leKna  riqu:iih'r^!ii ,  l'il 

...  .le  do  alla"™"!  "  ' 
Pallore,  tslpunienln  Ai  u-vnt  f. 


iB^fiiìirlM  'e  "p 
liolleaB 

chi  0  fori  nella 
orhioe  o  Tannpii 
menlo  di  ferro  fs 
in  d<!lla  lettera: 


Madretite,  quella  dùocdcda  colla 

quale  ^  Krms  le  vite 
MsdrcvUlna,  dlm.  di  luadrevlte  , 

piccola  madrevite 
Maclio,  arnese  spparL  aila  mac- 

cnlne  delta  casiclio,  col  quale 

s)  danno  colpi  per  Recare  i  pali 

nel  fare  le  palaBlle 
Hanfero,  manubrio  per  isvolgere 


Menale,  fune  che  s)  la  jn 


Organo,  stnuuenlo  nieccauieo 
PsuonF.THU,  ab-umenloatlo  ■■! 
paaal  clic  fa  un  v 


isici                            set 

grande  da  ruE- 

a  aoUewre  e  smuovere  dal  lor 
iuoBo   i    lassi    ed  altri   gran 

Jo;  legna,  od 

Vile,  itrumento  meceanico,  t  uà 

e  sono  Ifl  leva 

cilindro  circondalo  n* Iìb  mia  m- 

mola  a  clb  cbe 

pcrflclt!  da  una  spirale,  ii  qua- 

moviliile 

le,  movendosi  Intorno  al  sua  »■ 

se,  entra  nella  CQvtU  parimente 

jstodicamico- 

cilindrica  d- un  aitro  solida  ad- 

r muovere  pesi 

dato  da  una  siniiie  spillile  in 

ani  lunniii,  nei 

modo  eiieii  convesso  ddle  spi- 

e  confitto  un 

re  dell' uno  s'adatta  al  cai-o  di 

Je  chi  gli  ado- 

quelle  deil' altro;  e  colla  sua 
hna  e  col  ino  molo  serve  a 

li  fannia,  sen- 

diverai  usi  delia  meccanica  = 

infangarsi 

Vite  perpitua  ,   è  quella  che 

1  ferro,  per  uso 
;a  leKAfura  le 

non  ha  madrerile,   ma  volgen- 

dosi sopra  due  saslr^ni  alle  Sue 
eslremiu.loccflcoilespirelden- 

iD  (beo  a  coda 

ti  di  una  mota  e  le  Ai  li  moto 

M'instruraenlo 

mito 

nento  BlUsiimo 

*llone,oec7-.  di  vile,  nel  signlf. 
ZEPPt,  biella  o  conio  piccolo 

SHZiora  IH. 

1 

on  iDoit)  raggi, 

lo  a  cbe  e  In- 
operazione 


pestone  di  legno  ferrato  in  le- 
sta, che  tirasi  in  alto  da  molti 
uomini  insieme  con  varie  corde 
e  si  iflseia  cader  sopra  i  pali  che 
si  vogliono  affondare,  per  lare 
palafitte,  per  ripari  ne'Humi  eoe, 
GuinBLLi),  dicesi  d' lina  niacdii> 
-  Invenlata  In  Amsterdam  nel 
9,  pel  cui  DieEio  si  solleva 


eli  etto,  si  applica  a  qnal^  vo- 
la indegno  composto  di  vaiie 
rti  di  legname  o  di  metallo  a 
lisa  di  macchinetta  seconda 
condurre  alcun  lavoro,  o  ■ 
nlenere  e  quasi  a  chiudere 
intra  di  sé  altri  ingeani 


k 


CBvtilletta,  macchina  dt  gre 

alte  tra\1  per  uso  di  Urar 

d'eccedente  pceo 
CalouicoterB,  luacchlna  di  levare 

grgndiBSlmi  pesi 
EtiWWIii,  ingegno,  niaeehln 

Ullilosa  per  aliare   gran 

«limìU 
FUit,  msechiae  antiche   o   ferri 

di  legno  per  Puaedìu    dette 

cflld,  0  per  uso  deisti  spettacoli 


lata  II  pestone,  o  ceppo  che  ai 
ohe  propr.  dlcesi   gaito  e  i 
aproni  delll  nerginelte 
(Gattuccio,   dlcest   d' un   ingeR» 
slmile  ai  gallo,  cht^  va  a  un^a 

Glrarroslo,  macchinetta  iti  ferro 
0  di  legno    "    ""'  "" 

£■'"-■ 


iDsoacopiD,  ipeile  di  cronome 
tm  0  misuratore  del  tempo  pei 
tnrazo  delle  acque;  clessidra 
orologio  d' aeiiOB 

Hdlimujj),  macchina  con  mola 
di  ferro  e  manubrio,  alla  ad 
aliare  gran  pesi,  o  ala  dllndro 
alle  CUI  les'"  -*-''-"■■■'■  ■  "* 
nuli  eh*  lo 

PKOTtSFATO,  macchina  a  cinque 
'!,  Ire  alta  parte  su|)e- 


s' adattano  l 


^e  all' inferiore 

Perltrocblo,  timpano,  macchina 
alla  a  cavar  acqua  In  alto  e  a 
macinare 

Padomelra,  macchina  con 
la  quale  serve  per  misi 
atrada  che  fa  una  carri 

Pollapalo,  macchina  con 
nuatlro  pulegge 


do  dal  àngu  die  %1  si 
sa  pel  rigetti  de'baitli 
per  le  deposnlonl  delle 


volgendosi  in  glro^  a 
mento  En  guisa  d'  una  i 
rotonda  e  che  glrrnidod 


,;quA  e  muover  pèiI 

Trahlcculo,  dieesl  ogni  n 

stravagante,  parti  colann 


reggere  gagllardamentl 


Tromba  da  vino  0  da  ■ 
chiamano  com.  In  Tosa 
spezie  di  tromba  lorta,  (1 
Io  pili  di  lalU,  con  cut 


«tBaccaiua  vite  peri    srai 
t  cw  mediocre   forza  |     (Il  si 


'  JT  tftui.  inlorno 
M  loljf  n  fune  e  ci 
l'wUetiiDluitinetUa 


™^  Olitilo  the  ne  ri 
12?  Wli  vile  iB  ptit 
"Ile,  Il  itiini»(%ii 
•■  •<#  oriaoU  - 


W^M  ai  guarii  dBlla 


OsBiniiu.  per  ilmll.  soste 

terìori!  di  slcana  nieccb 

PoitTOsr,  dlcoiui  quelle  i 

camlleno,  che  dal  li 


0  adur 


si  nel  m 


do  angola  oKato 
QduibiM'k,  chiaoieil  abushn- 
mente  guadranle  Is  moilm  del- 
l' oriiiolo  a  ruole,  ia  quale  O  uh 
lerehio  inlcre  ;  e  forse  viene 
piglialo  da  una  «orla  d'oriuolo 
n  soie  che  ai  (s  nel  quadranle 

iBiBrA  di  un  carro,  peul  di 
legno  posti  ai  Banchi  de' carri 
[ter  (are  che  il  cirlca  non  Im- 
pedisca il  girare  delie  rnolc 

tlie  0  fattilo,   dlcesi  a  quel 

niso  e  tondo  pezzo  di  ledilo, 
uale,  armato  di  leve,  muo- 

deilacliiocclola,  o  ft^uimlna  della 
vile,  a  lUITercnza  di  quelli  della 
vite,  che  dicons)  sani 
ite.  Pani  ilella  itite,  diconsi  le 
spu«  o  anelli  della  vite 
Z»Ki;\,  ripiegatura,  o  parie  ripie- 
gala dell'  estremltd  di  una  leve, 


■F" 

ATTEaTinzi. 


i  BOeaboli  ggntralij  la  1  accenna  . 

I^eoglia  1  fluidi  t  sl'^um^''del  eo™"umanc 
^tj  la  i.  mtutra  le  diaotisioni  liiiche,  t  laim 
■nar  té  niedaimoy  la  S  ichitm  le  affezioni  uà 
ali,  ie  lieni  nidinKwisioni,  It  tnotlruor'^  -  - 
j  la6.divisalemalatliej  la  7  ed  ultha  ,    .  . 

Ili  ittrumiati  e  le  cote  relalioe  — !ÌB.  Comultliul 
mia,  Chimica,  CUrui^  e  Farnuicla. 


conMdérolezEa 
Aealarslg,  immonama  aci  corpo 
ACMi9D,ril(trno  pertodlcodi  febbre 


Acustica,  La  doltrira  del  suono  o 
dell'udito  in  generale 

Acuto,  cEg.  dì  Piorbo  per  salito 
febbrile  e  di  corso  rapido 

Adioamico,  prìio  d'eccitamento, 
agg.  di  morbo 

AdlDoao,  pieno  di  grasso 

Afeiia,  modo  BempUce  d' Insegna- 
re la  Kedieioe 

Aferesl,  lo  iceioamenla  di  cosa 
fatto  per  meno  di  rlmedll,  op- 
jioslo  alla  protesi 

Afeai,  lilHraitone  da  un  male 

Aflso,  eosa  cbe  non  produce  flato 

Aflenananlo,  cbe  6  privo  od  lia 
poca  pituita 

Antrelo,  intollerabile 

Ana,  vocabolo  usalo  dal  medico 
nelle  Hcetle,  per  iodicare  mt 

— iijg  jjjjlg  Qjejjcinf 

"balomia  o  dilie- 


Anodinla.  InsensIbillU, 

Atassia,  muincanza    d' 
regolari  tA 


piìce  0  composto  con  clie  I  mC' 
dici  bagoana  quache  parte  del 

Baiitre,  SI  cnire,  essere  nuasi  prò- 

Bsttuu  tìi  polso,  il  battere   dd- 

r>rl«rla  del  polto 
Beccliico,  buono  alia  tosse 
Blefarografla ,   descrliione   ddlB 

palpebre  e  delle  loro  malatlfe 
Bromolocia ,   t|iiellB    parte  ddta 

medicina  che   (ralla   degli  A 


Ciccia!  rnoii.  recere 


dicesi  jier  lo  pia  de 
]é  tlnille  a  quello  d 


dalla 


MS 


n  nsotvErn  1. 


«"."««SI  ■ 


^  ""e  nWsii  nel  ' 

'^''Mlllo,  di™ 

Jg^  %ealione,J 
"«.  decidere 

w,  cùe  He!^ 


(Colliquar^,  iW; 

(1  "'"■■'■   />crchi>Rj      '"'■ncoisri 


L 


lato         ^»  «"UB  di  „     "oeiici 


0  chiamisi  quella  sept- 


Oonlralni! 
opporluni  per  la 


che  per  alcun  delcr- 
»  al  iMgono  in  Ino- 
go  separato  per  sospe  tlo  di  peste 

Tellamente  dal  male 
Convellente,  che  coniglie 
Convellere,  v.  L  osala  particolai^ 

menle  da' medici,  e  vate  rlHra- 

Converdrai ,  si  dice  del  citta  che 
pnsaa  In  sosluizadeiraomo,  sen- 
ta altro  agi. 

Convulsiva,  di  convuWone,  che 
cagiona  conruIslDne 

r.onvulso,  che  ha  eoavnlslone,pre- 

CoprostBBla,  riterrione  degli  escre- 


corpa,  dlcesl  del  far  cacare,  In- 

Carroborare,  fbrUllcare ,  dar  for- 
ca, rbivigoFlre  11  corpo  animale 


servszione  della  bellA  nalurale, 
sebbene  in  più  largo  «ignlBcatO  ' 
si  prenda  anidra  per  1  arte  iS 
correggere  i  difelti  e  rendCN' 
meno  spiaceioli  le  imperiéiWUl  ^ 

CostìnaticD,  atto  a  costipare,  •Kg' 
a  rendere  itilico  li  ventre         ' 

lotennoso,  ehenarlecipa  delta  Btt-  ' 
tura  e  ijualltR  della  cotenna    ^ 

:olldlana,  colui  che  ha  la  Ictdin 
coIMlana  , 

«vare  II  male,  vale  flaurit  nK»- 
portarselo  indosso,  niente  IKO^ 
do  per  torlo ,  come  si  dlrei*B 
con  altra  melaC  accBreizario 

lozione  ,  la  naturale  ouera^dDOa 
del  digcrh-e  ;  e  quella  perchè 
nelle  malattie  ftli  umori  perdoiifli 

deiia,  e  divengono  coacotU 
;ranioscoplB,  signillca  tutte  le  t 
apeiionf  dei  cranio 
Irlbrazioiie ,  Ggurat.  separuioaH 
delle  parti  tenui  dalle  partì  an^ 
se  de^aiiiiU  ne' corpi  viventi 
Crisi  e  Crlse,  quel  naovD  perMI 
che  pigila  II  male  ijuando  è  Mf., 
volgere  In  bene;  e  t'Intende  fi' 

8 natamente  di  ijue'mtgllaraoMb, 
dell'Infermo,  che  sonaaccoV 

pggnatl  da  sudore  o  altra  por- 

gallone  ;  e  del  sudore  e  deBi 

purgazione  slesso 
Cnsterlzzato,  dato  Ir  crisleo 
CrlHeo.  Di  critici  diconal  qiielB. 

da'miBli  il  medico  giudica  d» 

l' infermo 
Cuocere,  diccsl  pordinolarnnflta 

operazione,  che  alcuni  i 


to ,  brodo  0  altra  cosa  aiiiuic , 
che  col  bollire  Hmane  scarso  di 
liquore  e  carico  di  cki  che  il  ' 


sì  chiama  diastole 
BifelluosD,  cHjilonevole 
niBerenle,  che  cIlKerisee 
"'  ""  'ime Dio,  iI1t(esl!onB 


n,  fiir  dli 

le  tane 

e  in  lelto 

a*  iaferndli. 

^SHo  d'inEhlatlire 


..insHtsnu,  (loncnucerJo  ei 
DiKeritorB,  che  dlnerlsce 
Dlgestlbile,  allo  a  tligesHr^ 


je  delira 

,  l'atto  e  l'effello  d 
a  nortxua,  che  •)  ri    . 
DR  certo  In  (endlo  di  I 


■arre  aitri^  ia  mente, 


r|>o,  da  cui  rUuIIa 

(llecsllsce , 


,  ,      fiuiiU  gli  u- 

del  corpo  Hnimsic 

DiuppesUire,  diimorbare 


cli><>  atto  a  dlierlre 
IìKCbIo  ,   digerilu ,   i  siiclie  ai;j 
di  colui  chs  hji  fiitlo  ' ■' 


ruggcrc  la 


. . n  ridondante  d'umori,  o 

far  che  da  nna  parte  più  non 


HncBPe,  lorre  la  lum,  infie- 

II  re,  debilitare 

unciossre,  sanare,  liberare 


Dlsgrenarai  la  vista,  ofTenderlo, 

indebolirla 
Dlsinflammare,  snpprlmere   l'in- 

DlskKDre    ì   itnti,   gnarlrll   dal 

loro  slIcganicnlD 
Dismalflre,  guarire 
Slinwrbare,  leiar  11  morbo,  smor- 


Disopiiilnre,  k' 
Dispernio,  abbi 

guarigione 
Ditssngnare,   t 


roppllaiìone 
t  speranza  d 


EScralo,  llgurBl.  Jello  derli  uni» 
ri,  vale  milignci,  ohe  InDedue 

Situdine ,  male,  InfènulU,  Mi- 
tlb 
Bgra,  snosalto,  debole,  infen>h 

Srobi.  InreriDD 
ìfantìaco,  che  Ucnc  della  oit» 
ra  dell' eleùnUasi,  o  tli'  r^  pr* 


Docciare,  usar  la  doccia  per  me- 

dlcamento 
~    '      la,  prove  diverse  alle  qita- 


niera  ii<^enle 
Dolorare,  dolersi, 
DolorìfiEro  e  Dolorifica  ,  che  ap- 


de'aolldl 

Eccrinologla 

OMiMcIni  e 


imillcaitonc  degn  i 

ilgore , 

«Ila  parie  i 
■ttta  delle  ei 


Elevai! 


d'elefiuillHvì 


Uco,  diconsi  iliaiaticiagi 
mi  che  sooo  In  f..niia  d*  ^ 
Ini.  Onde  i  medici  daiUM  I  ■ 
ledi  anttlmi 


Eounenologia,  dlicorw  a  tnlM| 
sopra  le  perlodh:hc  cvbcimiÌM   « 

EniDrDÌdaleeEnM)rroIdaIe,i|i(fft  '• 


,  dicesl  di  chi    apidÉ   • 


s'Introduce  nelle  »<  , .. 

le  per  via  del  fuoco 
Empireumatìco ,  die  ba  odore  t 


sapore  di  abbruciato 


rismo,  lo  medlGioa  •Idi' ci 


KoneocivlB, 
de'BUMCidi 


nuda  «1^' 


,  spanante  ad  cacrciio- 


railone  che  la  nalure  espelli  ^ 

Eilpo,  V.  KTeco-lBUna  adopenta 
da'  medici,  che  BiRnlflca  sudlclD- 
me  di  pecore  s  propr.  lana  >d- 
dda  per  lo  piil  loaata  dalle  co- 
sce iDlerioii 

Espellente,  che  espelle 

Espellere,  succiare,  mandar  fuori 

GgpresiiDne,  pressa  i  medici  ai 
ptgDa  perl'alM  dello  spremere 
e  per  lo  liquore  che  allarga  in 


■leniure 

Esalcerare,  ulcere 

EauleeraHva,  allo 

Elico,  inrermo  di 

"dologla,  quella  | 
lolaitia  che  tralu  ui^ui^  >^<i 
delle  infermità  In  Bent^rale 
tiolo^co,  appari-  all' etlolD^ia 


dellD  ps- 


«rdali 


idoU  ^rì 


PebbrìciUnte,  che  ha  febbre,  lor- 


r  compreso  i 


Febbricitare .... 

travaKlIatD  da  fcbbt- 
FebbHcDso,  v.  p.  a.,  febbrìcllanle. 

Talora  vale  che  ìsduce  febbre 
PebbriflcD .  die  Induce  febbre , 

febbricola 
Febbrile,  di  febbre 
Pebbroso,  Ifebbrlcoso,  TebbrldlBn- 

le,  tignlflea  anche  febbrile 
Ftbnonle,  men  uulo  lU  febbrl- 

(dtante 
FebrlciUre.  Y.  Pebbricllare 
Febrkoso.  V.  Febbrìciua 
Febrlle.  V.  Febbrile 

labile,  ch'«  capace  di  te- 

nione,  che  puù '~ 


calo  il    sangue  die  no- 
gni  d'infianiiDBilone 
'e,  applicare  il  fomento 
lo,  b1  usa  partioolarme» 
adopraU)  a  modo  di  !)■ 

FÒnao.'Peitittn:a  fonda  o  slmi- 
li, vale  11  oobno  della  pCitHM- 

ForfoTHCeo,  che  pi 


,  che  proviene 
X  i  afnille  alli 


Freddo,  In  me. 

lilA  fialide 
FreoeUcamenli 


MnD,  che  hi^ 
ii-enesia,  atts  a 


esaenilalniente  alla  fe- 


Fecondaiione,  Il  fecondare,  o 

la  Ascondila  ridnlla  In  alto 

Fecondità,  ailr.  di  fecondo 


Fegaloso,  da'medlcl  lUceil  di  ehi 

jjitiioe  mal  di  lefato 
Fermento ,  per  ilimlll.  dicesi  di 

tutto  db  che  puA  produrre  un 

movimento  Inleitlno  nelle  parti 

iB  un  corpo  organico 
FUechelto,  d'in,  di  fiacoo 
Elnilo,  diiperato  di  lalule,  vicino 

Fidca,  la  protèaslone  della  medi- 
Dlna=l' arte  della  medicina  ;  far 
laDsica 

FlBlca,  medico 

Flatuogo,  che  ha  o  Renerà  1 

FlemmoMWo,  che  partecipa 
natura  e  quaiiU  del  Senm 

Ploglaticala ,  ih'  i!  impregna.-  ... 
OÒkIiID-,  iHipoBlo  di  deODgislica- 
tn.   I  medici  ehlaniano  lansue 


lempl-  pazEo  delirante  ^ 

iniacchlo,  fommifjazionE,  MMf 

Pumi  Rio,  fumicaiione 
-   Fumniicaiìone,  fummigoAme    . 
Pummigaiione,  dieianio  II  dM*l 

Funiione.  Funsioai  aaìmalf  A 
coita!  da'medicl  eerte  aitaMi 
al  fanno  in  ntri.  nelle  omU  Q 
nima  ha  jiran  parte.^  AiwriH 
nuttimlt  ,  quelle  che  am&wt 
cesEBrie  alta  vita  d  per  etalm 
varia  o  per  trasmelterU  Mll 
apet\f--Fuiuletii  vllall,  fàm 


quali  ei 


a  dipende 
,  la  doltrinnil 
nedico  dell'  a 


uHieniiu  ,  iciuocc  OHI  wrwa  mt 

dico  Galano 
Galenico,  agf.  cbe  1  medkl  iblt 

fermitA   secondo  1   prind^  4 

GongoloBo ,  pieno  di  fianKOlr- 1 
BguraL  die»!  d' altre  cnlMb 
nf  del  corpo  ■  nwflnlllMt'iMI 
glandule  


pei»..         ""«"■»• 

i  St'  «.«tea  "j""  ""■■<■ 


^'^'■■•J&l"""'"^'"- 


rermBTlD,  e  dicesi  ili  mali 
iciprinnirc  ,   si  dite  dell'  ( 

de' lualori  che  ^Qiw  piava  .  . 

da  Urano  al  midijina,  che  anche 

dieeal  incrudelire 
iconcotlo,  non  concotto,  non  i 

icrodeiire,  Hgnrat  fer  piag»  i  m_ 

lori,    Orare   al  maligno,   Il  che 

di<!eKt  anche  inciprignire 

iDOrndirc  ,   inerudeiire  ,    In 

Incnrablle,  di  non  potersi  et 

1  rinaedio 

ire,  offendere,  danni 


Diale  già  n 


E  flffelto  :  e  dlcesl 

■vi 

a  mira  o  l'osKCt- 


la  malattia 
tliliile 


medico  per  enrare  la 
lndlge«llbfie,  non  dicesl 
Indlieato,  non  dli;ei1a  ; 

vale  che  non  dlnriiei 

loito,  niJt- uiFemu)  di  mal 
fTayt=add.,  amnialato,  ìt 

.  .  -llccto 
IndolenzB,  prlvaiione  di  dtdnri: 
IndoienUrr,  Indaleadre 
[ndomientire ,  InMmienQre  ,  atu- 

[uennala,  adit.,  tnJénno,  anuna- 

o  0  stame  dove 

ifermi^r  llnlver- 

=  ln- 

jpr 

Infènniera,  coIl 
fP  Infermi 
iKimo ,  add. ,  usalo  anche  fre- 
■foentemente  In  fOrz»  di  tutL, 
Bimnalala,  In  mala  dHpoaliinnc 
di  aanlU.  malBanu^^sg.  di  liio- 
Ro  e  ilniUc  e  vah;  allo  a  Indurre 
biCernilU,  di  cattiva  aria 
Infmntedo,  alquanlo  hiftrmo,  ma- 


Infettare,  Ruaitare,  ce 


iiorio ,  spellante  ad  Ifr   ' 


Infirmihl,  infermit.l 

'  nflamma  torio.  F.  Inflanimitorta 

illuenle,  adg.  di  m»l»tH».  tM 
eaeionala  da  Inll 

ifracldire .  venire 

Sntretarst 
■acldamenlo,  l'Infracidai*  ' 

ifracidEitiitTi,  inrpacidameolo  ' 

ifiTicidire,  infracidare 
ifrancia:<alu.  Infetto  da  m«l  tn^,  ' 


arrtKidan 


render  fiieido.lk,  * 


divenire  frigido 
iradiare.  F.  Irpadlare  ^ 

iremediahile,  InremedleTOle 
iremedlevoie,  aenin  rlmedlv         ti 
'      diablle,  che  non  ha  rinMdto    i| 


InapU-sre   V  aria ,  oontrartv  A  \ 

eiph-are.  Pare  iniptraitoM  v 

ispiratone,  quell-ulane  det  M>  i, 

tò,  per  col  inezia  I*  irlii  IMI  >i 

anunetaa  ne'poliDoid;  ed  è<^  \ 

po»lo  di  tipìratloiu  t  rMn.  * 


r  Hono» 
aliena 


■re  e  diffonder! 
rll  del  corpo:  i 
i    e   de|!li  spirii 


■nllchl    medici 

e  si  iMondeS' 

orpo,  e  11  loro 
a  irradi  azione. 


IrrajgiBrc,  irradinre 

IpreniedtBliiie. - 

IireiuFrilal'dDiente,  tn  modo  Im- 

mediabile 
Irremectievole.  V.  Inremedievole 
Irrtmedisbllc,  inriniedia1>il<' 
IniUblllU,   pr<^rieu  d 


elle  jwtiice  di  itlfi- 

itterlco,  cbe  patisce  l'itterixls 
Lamidekte,  che  languisce 
LsnKUldunente,  debdJntente,  cdd 

iangnldeiia 
Loimul dello,  d'Ili,  di  luigoida 
Lo^Bare,  stancare,  straccare 


lale  di  appaiati 

Bi   dunnlBno  «Il 

;   te  robe    sospette  di 

Lebbroso,  Injélta  di  lebbra 
Lvurosu,  colui  cfle  tia  la  lebbra 
Letale,  morUiero,  mortale 
Letari^Do,  odd.,  uscito  anche  In 


Lcucodenimatìco,   che    è  liiteniui 

di  teucaflemniBzia 
Licantrapo,  colui  ch'£  intermo 


e  Letigbioso,  che  ha 


nt 

Lubricativa,  che  ha  virU 

lubrlDO 
Lubrichila ,  contrario  d 

LubrìdU,  Inbrich'iiB 
Lubrlcu,  <UceBl  talora  per  t 
rio  dÌsllUca  =  navciite 


coperà  1'  qbo  della  raclDne 
bunUBÌiMi  (eiitrt  al),  vale  essere 
la  estremo  della  ma 


Magnaolnilld,  vocabolo  da' medini 


diceal  propr.  di  chi 


naterlacda,  pegs.  dW 
slgnif-  di  marcia  e  m 


Maturare,  al  dice  deUj 
niBgnlore  ai 


per  iiiBlatUa  ha  perduto  U 

lore,  ed  ha  dato ,  come  ill~ 

nelle  vecchie 
Ualare,  ammalare 

Maialo,  InAnuo,  chi  ha  mah  „ _._ 

Malattia,  dlapo^lone  del  corpo  MalurMlonc,  sunni 

fBori  dell'ordine  della  naluPB   '"-• —  ''  -"—  -'"' 

[ler  cui  le  operaiioiil  di  esao  r 


naie,  InrermltA  corporale 
nalenconlco,  malinconica 
Malfreniesato,  io  re  Ita  da  mal 


Maligno,  nella  medicina  é  quella 
qiuIUit  che  rende  un  morlHi  fAù 
che  ordlnarlamenle  pericoloso 
e  difficile  da  guarire 

MallnGonlcD,  tbt  ha  nulbicDola 


Maliaia,  inftnailt,  malalUa=inlie- 

Matian1a,iBaUttla,Ìilfemd  ti.morbo 
naliano,  non  sano  1 

Malvivo,sendvl(a,cbe  vive  a  pena 


fargli  rieoTiirai*  It 


L"Z 


"""•fan-Jarre 


Sa.' 


K^  ■'•»  d,„.        H"'S.Ì >;,'••.  "  .U  n., 


/^•■elitre  '    '™    ha    un    , 


i:a»=p. 


Wenjtpui'   "■"/""'"'undo,  che  . 

»  ;™d.'?';,«'  «1. 

■"•«■"i,a»r°""".  4»  S°:""* 


HoTttelni^  dfin.  di  morto 


vigure 

_ _l«yero- 

[lassHIO  all'alb-B   vlU  = 

mortiBcnta 

uso  della 

he  ha  del  mosi™ 
meo,  chiBmi 


DrUto,  mortiC 


Ilostruos 
Molo   .1^1 


IO  Ani  e 


fanpulsó  dalF  snIniB  —  perislal- 
llco,  colai  mola  i^hiimgst  ancora 

nUffiia  a  quel  molo  cot  quale  i 
r«Rl!Ì  il  iriBEertECOtio  da  nn 
luogo  all'Bllro 

Muovere  il  corpo,  mumere  b«- 
solut.  vafillana  ore  andare  del 
corpo  *  li  dice  delle  cose  In- 
brtcadve 

Mulo,  tiitt.  mutolo 

HdIoIo,  che  non  parla  per  eseer 
lordo  dll  nasclnienta  o  Impe- 
dito io  altra  suba  nella  favella 

NaTCX,  ucondo  I  medici  ^  l'ag- 
(rtgalo  delle  fbrie  eslitentl  nel 
corpo  vho 

NauieaboDdOipieoodiiitusea,  d» 
prende  saBiea 

naiueinle,  che  nausea,  Indor  naii- 
KB,  hr  iiiuaea  ed  avere  a  nau- 
■CB,  Ebe  Induce  nauiea 

KauieMO,  che  b  naus^, 

— '■■■  -  -'i,  detcrlilone  de"; 


coslarsi  1  ora  del  partorire 
succhiamento,  il  nicchiare 
Nidore,  odore  limile  a  ciucilo  del- 


nonnatnrale,  che  anche 
vonnalttralc,  si  dice  a 
che  possano  giovare  e 


K° 


patol 


DO  ali 

a,  descrìilont 

i;iic  u-dila  della  diviaiuae  ueav 

malalUe  In  più  specie  e  ddR 
diverse  loro  denominiizkH^^ 
tura  e  melodi  di  curarle  J 
Nostalgia,  deiiderìo  tlolenlo  il 
tornare  atta  patria  ^ 

N'oltamljulo,  colai  e 

e  per  lo    plù^ 
di  retto,  caònoHÌ 


Oltrapassare,  posi  are,  morire 
Oltrepassare.  V.  Oltrgpauare 
Onanismo,  polluiiane  voloDlHtIt, 
O|ieroilane  (/or),  vale  operMJ 
e  si  dice  propr.  delle  mtUfÈit 
Oppilare,  indurre  oppllaUoM  -M 
OpplUilvD,  atto  a  fair  oppltotwjf 

Ordinazione,  ricetta  o  rimedO  pt^ 

scritti  dal  medico  ' 

Organlizarv,  formare  ili 

del  cor|>a  dell'animare 

rfiiniiuiione,  la  mar' 

cui  un  corpo  é  ontani 


r  di'  pila,  vale  morire 

Passala.  Far  le  fiasiate  dill'ac- 
i/ua  Ilei  iKiffiii,  vate  beveme  la 
quBatllA  preicritta  per  uà  cer- 
■-■  -umero  di  giorni 


lenlu,  il  palire 

e,  pfìJvAre  •flliiLone,  dolore 

e  Palliare,  che  patl»ce 

e  PatognOiDonlCD ,  atf,  dalo  ai  ge- 


li Glie  s< 


ropril 


imeparabUI 
i  Patologia,  quella  porte  della  loe- 

didna  clic  tratta  da'  morbi 
e  Patologica,  appari,  a  paluloKia 
^  Paziente,  add.,  aoScrenle,  lolJ«- 

ranle,  che  paU«:e=in  (òni  di 

— .    ji~...  ji  .1,]  pjUji^ 


■  Paxzardla  e  pHureilo. 
Pam^no,  pazzerrllu 


tarlo,  vale  doii- 
WCU  partorito.  = 
■i  (Uce  dello  >I8- 

(célU,  nel  letto, 
i  le  donne  in  H^ 


. ),  pMieico 

Pauerta,  luogo  neali  apcdail  io- 

•  — Ilio  i  pazzi 

,  che  ìa  del  pazzo 

Pazzeacamenle,  con  modo  da  pai- 
zo,  all'impazzala 
aixesco,  da  pano,  a  gulia  di 
pazzo.  Mia  paisruca,    posta 
avverìj.,  vale  pazzeacaniente 

Palliare,  far  pazzie,  pazzeggiare 

Paitlceio,  pazzcrlcdo 

Puzo  e  Faiza,  oppresso  da  pai' 
liaJ^uao  da  caleno.vale  pazzo 
assai  e  che  per  aovercldo  di  pax- 
-     nerlta  di ■ — ■ — - 


PrilglroBa,  quella  parie  di 


re  aovemilaini 


Pena,  dolore  o  mnle 
Pensoe,  che  àt  pepia 


PeriódiMmenle,  con  periodo 

Periodo,  nella  locdicinB  II  periodo 
rf  ima  lualDlHa  è  il  leinpo  Com- 
preso fri  dne  paroalainl 

Perire,  morire,  mancare 

Perlslaltlca.  dieeai  il  naturai  mo- 
lo dall'elio  si  baaio  dello  ato- 
maco  e  deKl'inleatlni,  dilaniato 


aliama  che  ha  colto  atrisciare 

PeiHfiro,  che  apporta  [teste,  pe- 

ilUemiale 
PeitUente,peiUlero  =  ln  fona  di 
iBit^  vale  donna  appestata,  in- 
ftsrma  di  peate 
PMHIentiale ,  che  ba  qualità  di 

pestilenia,  pestifero 
PealUeiRloso,  peatUeniiale 
PeleechWe,ailR.  dato  a  quelle  nia- 
laDie  ohe  «ono  accompaipiale 
■  ille  petecchie 
—le  ,  che  è  travajilialo  dai 
__._  della  pietra 
'Iln«,  In  slKiiir.  di  mangiare,  al 
llee  più  propr.  degl'  inlerml 

i,  vale  cominciare  la  febbre, 
lire  aceeailon  di  febbre,  co- 
minciare Il  ranno,  addormeii- 

ippari.apinjiuedine 
irle  della  patoloala 
cAr  traila  delle  febbri 


si  prodtice  col  solleticare  i  IHt 
vi  della  ente 
Pnconiooico,  aig.  dato  '  TmMaWi 
Beli  auimalall  d'inaanuDMOM 

Polluzione,  sparximenlo  di 
e  pili  propr.  quello  che  pi .,_ 
ila  soverchio  ricmpimenla  B" 
forza  d'immagir--' "■ 

Polmonare,  alteni 
Furare,  penelrari 

Porusitd,   qualllA  di  clA  (J 


re,)!idiee'lelleiwi. 
e  nel  ventre  loM»_ 
re  a  bene  il  parto  1 
Posolonia,  cognfelOBe  f^ 
nel  pretcrlier-  '  — 
'cala.  Aniartì 
6gun\.  il  dice 
che  sono  in  p 


Prendere,  detto   di   i 
"vo  di  uencnu 

Preieriilotie,  ardln 

dico 
Procalarlico,  diceil  dellcv 


^■le  alt 


«I  ti  b<rfÀ«  per  a 


Ica,    voce    mcn  usala  di 

Ueo 

amento,  il  pronosHcarB 

Dtna*,   pronosticamento, 

ttcatione 

^»^e,  iirevedendo  annuo- 

ntpre,  colui  cbe  prono- 


a  iotende  Js  luiicnorìtil 
nore  sopra  gli  altri 
1'  sgglDngiia«nto  BrHfl- 
!  EOTTNi  unano  di  una 


[•neiliel.  Arehialró 

,  R  prndfre 

uo,  die  hwUea  prnrlglne 
prudere,  fìn-  prurìlo,  In- 
Kiciire,  come  £9  la  rógn* 

a  donna  da  parlo,  doona 
poerperlo 
•,  Il  tvinpo  e  l'Incomodo 
rU>  0  dopo  U  parlo,  e  31- 
■Wiiiw.  i  loechlouiirga- 
■Hiri  scraviDO  le  don- 

t 


Puglllo,  nome  eli  ni 

Sila,  colle  cstren 
I  Ilari,  di  erbe  . 
Pugno.  Serrar  le 

Pulsare,  percuoter 

Pulaatìle,  che  pulii 

le,  e  DDChe  allo  a 


seti  ti;   In  ale 
I  mi  libero  cu 


Purgante,  detto  ce 
vale  coliti  ctie  si  purga 

Purgarsi,  pljjllai'  nedicamenli 
-■uraHltTl,  e  purgare  l'ale  il 
Jarfl  altrui 

Purgalorto,  adi,  purgativo 

PurgoiJone,  purga  Ilvo 

Patente,  che  pule 

Putidore,  il  putire 

Putrèdine,  corruiione  d'  umori 
Putredinoso,  che  hn  putredine 
-  itrcfare,  corrompere  per  pulre- 
liue,  e  ai  usa  anche  in  signif. 
neulr-  paaa. 
Pulrefallibile,  comillibile,  da  pu- 

Putretattlvo,  che  putreiS,  allu  a 

ffejrfone,  ti  putrefiire 
Pulrldame,  (luantllfl  di  cose  marce 

e  corrotte 
Putrtfflre,  divenir  putrido 


Pulridllt,  putredine, ,, 

Putrido,  che  t'iA  é  putridito 
Pulrldore,  putrldame 
Pnlridame,  putrldame 

putire,  avere  0  spirE 

idore  corrotto  0  spia 

Punolente,  che  puzta 
Puizoso,   pniioltnte ,   pieno 

QuintnTBNi,  qmranilna 


980  MEI) 

Quarantina,  quello  spada  di  qua- 
ranta giorni,  in  cui  ni  ooiuer- 
vano  e  rilenitono  nel  iaiurelto 
le  cote  wupetle  di  peslUema 
QuarenUns.  F.  Quarantina 
Qiurlanarla,  colui  che  ha  la  feb- 
bre quartaiui 
QuoUdlanei 


rpgiare,  feri 


fersl  quDtldla- 
—  '-  jiarlando 


Raocappeliare.  V.  Kincapnellare 

Raccogliere  gii  apiriti,  l'alito  o 
ilmiu,  BguraL  vanlioua  riaversi, 
ritornare  In  forze,  In  buono 
stalo  a  limili 

nachllico,  infermo  per  rachitide 
0  difettoso  per  aoITcna  rachitide 

Kanlotosa,  cfie  ha  rantolo 

Rallre,  tirare  le  recale  che  so- 
gliono precedere  la  morte,  cioè 
raccolte  di  Dala  lardo.  Battile 
e  tento:  morir  di  doiare 

Rauco,  che  ha  raucedine,  che  ha 
voce  o  autmo  non  dilaro,  roco 

Rccesto  di  (tbbrt.  Il  recedere,  il 


e,  rtceiu, 

«EcuGiiia  e  Bimile 

ReddlvD,  che  torna  di  i 

cote  di  prima,  e  si  p 

Io  pili  lo  mala  parte 


cella 

Reciirrenle,  diccii  quel  dohire, 
che  riloroa  periodicamenle  dopo 


Retrìierailone,  rlnfrCBCaineiita,  Il 

rcMierare 
Hemitlco  e  Reumatico,  benché 

preiio  gli  antichi  b1  trovi  usalo 

coodo;  vsie  infermo  di  reuma 
Heniiislone,  dicci!  il'  una  maialila 


3 


vne   oinunuiBcej  u  una  i 
che  declina  o  dà  tregua 

Render  l'  anima,  lo  ipir^ 
slmili,  vagUono  morire  , 

Repurgailone.  Il  purgare  di  nuo- 
vo, 0  senipUcem.  purgare 

Berotuilone,  dlleguanieulo 

Resultare,  sudar,  gronilarei  tHI- 
Isre  umore 

Heumalìco,  V.  Remalico 

Revellere,  divertire  iiualche  man- 
re  da  una  parie  del  corpo  id 

Rlammdarsl,  ammalarsi  di  smni 
RIbullanle,  che  ributta 
Ricader  nrl  male  e  ricadert  «4 

Eolutamenle,  vale  rli 

dai»  di  esser  gì     ' 


,  acid,  da  rlCadcrC=dÉ^ 


Ricascare,  ricadere 
Ricascala.  Il  ricascare 
Ricelia,  reiola  e  modi 

le  medlGme  e  di  uà. 
Rice  IlarE,  ordinar  rlce 

ricelle 
Ricidivo.  r.  Recidiva 
Ricogliert  "j"'f,"U  ". 

Ricorre.  f/Rlcogliert 
Ricorrente,  che  di  miai 


'HStti 


digerirsi 
Riglltanle,  elle  rìgitta,  che  vi 
Rlgillalore,  colui  che  vomlU 


!.,  slanca,  deÌiat«,lKi 


Blmedlabllc,  da  potersi 

capace  di  rimedia 
Rimediare,  par  rimedio 


°£^ 


na-|)ialitllterainenle,  con  spportamM- 

Sslulifóro,  che  ripporli  ulule 
ipHeala  Rslveiia  ,   sBlTailone  ,    stiliti? , 
rgs  flcgmpi) 
r  di  nnoro  ed  SslvHlcanle, che  salva,  ehefasBlio 
me  SBlro,ruoralperÌco]a,)1ciirD,  {al- 
arsi riunire  vaia 
bee  di  liilpola  Sanabile,  allo  a  sanarsi 


■(.,  RorgogUa 

■mento 

t^adldropliìa 


la,  aanlU 
Sangue,  Beitar  senza 
perdere  li  sangue  o 


I    pass.,  vale  restare  esangue 
ib  che  Saagullcante,  che  langulllca,  e 


Sanguigno,  dfsa 

Sano,  che  ha  s 

latllai:^nno  t 


»aIco,  vale  Ubero 


iivaleaoenle,  frc- 


SaturnlU,  cimllU  di  cid  ch'i  et- 

tu  mino,  in  signlC  di  IuDbUco  o 

niallDconico 
Scabblare,  Mtlu-e  della  Habbk 
Ssslililoio,  die  ha  se^ia 
Scacchiare,  mortre,  moda  buso 
SwtmanTt.  f.  Scannsoare 
Scimpioìentu,  lo  >can][iare 
Scampare,  In  >ign)C  neulr.,  vale 

liberarsi  ila  pericolo,  9alvarsi= 

liberar  dal  pericola 
Scsinpalicclo,  coir  -'-- 

100  di  malaltlB 

Sosupa,  lalule,  laK 

Scaricare  ilvtalre,  vaici 

...  ._  .arld- 
verchi  uroorf 
Scarmanalo,  che  ha  preso  la  scar- 

Scstcrrare,  spurgare  il  catarro 

Schlbmeoto,  lo  acliiAire 

ScUluite,  che  schifa,  che  ha  a 
■chiro 

Scblfatore,  che  schlla 

Schicevole ,  schifóso ,  t^ilt> ,  ohe 
fii  stomaco 

SiÀfffiiu,  itomacaGiilne 

SotalSIIoso,  che  acHIra,  ichivo 

Schilù,  io  foru  di  lutt.,  per  ischi- 
fltlà,  «hifeiia:  onde  penire  o 
tchlfo,  avere  a  ichifa,  vale 
venhre  a  noia,  essere  schilàlo  , 

Sebifbso,  schifi) 

Sciatico,  (lui-,  Inlbrmo  di  sclaU- 

ca,  aàd.  di  sciatica 
ScIOBllmenlo,  le  fecce  niedeslme 

neldiileniperanienlD  di  ventre 
Stativo,  che  ha  tiria  di  fare 

SponciicàdDre.  Y,  ScoDcacalore 
Saoncscalore,  che  sconcaea 
ScorboUeo,  appari,  n  scorbuto 

e... .|,_      jiij   |,,Ujfg    J[  jjij. 


Scrlfiuilo,  che  ha  lo  lerigno.jiobba 

SiflVtuniltaaKDte ,  con  lidliliiqui- 
mcnlo,  spoasatamenle 
,   Sdogllire.  uscir  di  doglie  0  dolori 


rlcare  per  le  «rli  del  sedare 
Secolo.  I*iiMur«  o  ufctiri  da  (■» 

Ito  tieolo.  Tale  morire 
Seitnatora,  segno,  cosi  di" 


lologia  u  acmouiica,  i 
te  delta  paloloKla,  M. 
ta  de'seitn]  delle  mali 


cniniiue,    ungi'] . , 

rinusD  al  seni  deall  spedali,    i 
SerWsiole.  V.  ServiKlale 
-"  lare  alcuno,  vale  dichltM 
pronosticare  per  disperatili 


m 


"^"i 


SU" 


dUiieralo,  e 

-  degl'intèrtì 

disunire,  lermlnarc 
iizare,  Eargarliiare      f 

Sgraochlsreì  contrarlo  {U  Bifidi 

Sgranchire,  sgranchiare  | 

="-BvBmenlo,  lo  seravnre 
'avaril ,  pari,  lii  donoa  .  IM 
arlorire  J 

_  „_'BVidania,  nsclnienlo  del  hI| 
Sgraifdare,  dlsgravldare,  ^ 

inuhioiioio,  mescolalo  Malli 

Slptaniallco,  appari,  a  slnlmw  i 
SlBlaltlCD,  dì  sistole,  ed  t  ptrl 
pili  agg.  di  molo.  TueUT* 
de'  moli  alleml   osservili  ■ 
corpo  solmale.  che  ha  la  '  ~ 
111  di  rtatrtneei  -  -   '■  — 
re.  V.  Sistole 
ilsteua,  r  unione  di  quelle  hH 
slmtlnieolc  organlnale  cu  I 
estendono  per  lutto  o  quasi  tt 
lutto  11  coi^  aniiiuile . 
ilsleinatlco ,   polso  stslemiiÉ(( 
presso  a*  medici,  è  una  sartM 
polso  ineguale  ed  irregoT 


tsr2 

isscrviU  II 

lucile  Htl 
tale  cu  i 

oqwin 

ttiémiiÉn 
inasartM 
Teg«IM 


«turale  ed  allei 

di  Àlislole 
I  nualUre  l  dbi 

Locere  il  dbo  nello 


re  il  morbo 
re  siDorla 
Ire  iinorlo,  pallidi 


SpasJnuinte,  t^  rU  eiwalmo,  cÈe 
''-  spasimare,  doloruiluliuo 


Sop«<ich;,iniare,  cJiianare  ii  i 
sulla  gltri  medici  a  chlrunr 
Soprapparlo,  l'alto,  o  il  pocoi 
ma  0  dopa  II  [larlorlrc  =  ui 
air.  vale  nell'alto,  o  pocoi 
tnn  0  dopo  del  parlurlre 
Sornacare,  aornaucblare 
Sornecchlarc,  far  nornacclu 
"— '-nlmenlo,  loftrenw 
iilore,  loflertlon 


otllffliiu 


'e  cibi  di 


srdT- 


|JOca  loatanu 
le,  a»,  di  male,  si^ntBca  B 
le  del  lisko 
Spaccialo,  spedilo  u  slliiala  dai 

medici 
Spargersi    iJ   ilth    ad  alcuno. 
e  il  male  d'il      "  ' 


pasDicilogla,  trattalo  (teitli  siiui- 
inl  e  conviilslani 
paamoai),  che  ha  apainw,  ip*- 
MBodlca 
Spedale,  luogo  l'io,  die  per  ca- 
riti rlceltn  irinrermi 
"pedalalo,  dilli,  di  spedale,  spe- 

perlalierc,  miedallngo 
Spedajingo,  prefello  dello  spedrtc 


Spedi 

Spedile,   ,. ,  ^.  . 

~"  persona  disperata,  o  che  i 


spedito, 

SpenlD,  BizuTAt  si  dice  di  persona 
Sperma  tolagi  a ,  trattato  lopra  Io 
moribonda. 


- .  -  -'  mandar  tùorì  l' ullin 
Spiralo,  morto 
Spirilo,  flati-'--  ' ■■—*•■ 


spirito 


colui  cbehaióal*  tOù 

S;«j)jaìo.  .rulla  ipolpato,  dioetì 


lardici 


Tornire   in  camelia,   tìtaaeru 

I-uso  dclra  ragione 
Torpenle,  che  lorpe,  che  hs  »r- 

Toqiescenle,  lorpido 
Torpido,  lorpenle,  torpesceole, 
che  torpe 


ilnlcml  e  gli  elTHO 
liti] 

apparten.  alls  term- 


ina lapni  I 
mlnertU 


i  limpBnfie,  che  pa- 

alora  niorire 
Infoilo  di  llsichezzs 


tlllamenla 
Ho,  vale  riconf 
■derrelto  di  a 


icalogia,  tralMlo  del  velut 

toiDo,  Tslenoio 

TrabaUlse,  il  moto  iS  DIA  ehe  Ir» 
balla,  baroDllaiMnto 
'nunlre ,  passare  alf  altra  vita  ■ 
inarlre,  che  anche  iMItte  tran- 

riRiilo,  ratio  del  morire.  Aure 

sere  in  aal  morire  ' 
rapassamento,  morie 
Trapassare,  morire,  pajiiir  d)  que- 

Trapassalo,  morto,  paun lo  all'al- 
'"'  vila,  add.:=  morto  In  Torza 

Traaplraìiile,  clic  può  venir  fanti 
per  via  di  Iraapirt^oae 

Traspirante,  che  trasph-a 
■" — spirare,  mandar  fuori  per  eva- 
raiinnc  sotlUiasime  psrtlccl- 
;  e  dicesl  psrtlcDlarmenle  dei 

.-rpl  degli  animali 
Traspirazione  ,  evaporaiione  di 

SDlUIisaime  particelle,  ch<^  eico' 

no  dai  corpi  e  parllcolarmenle 

degli  animiti! 

raaudamento,  rìsadaroenlo ,   Il 


io'tieiréi' 


anche  epiteto  delle  affeiloni  cbe 

aeriianu  da  uiu  ferita  e  de'r]- 

nedii  atti  a  saldarli  1 

TraiLDintoeoinlo,  ospedale  per  cu-  > 

Ultuii  om,  attimo  Kf,  o  «imlll,  V 
vagtiono  la  morte 

llneltabUe,  die  può  umettarsi 

[imoraso,  cbe  ha  umore,  umido 

Urbive.  t.  Orinare 

llBclr  dal  corpo,  vale  cacare 

Tmiure,  Totare,  evacuare 

Tacoaiione,  voUmento  ;  ma  9Ì  di- 
ne tda  eam.  del  volamento  delle 
ftoce  dal  ventre  deffll  anintaJI 

Vaneggiatore,  che  vaneggia 

VarMoHi,  che  patitee  di  varici 

Vegghianle,  che  veglia 

Teiihtatorf,  Che  vegghla 

Vegflanle,  che  veglia 

Veaiiatare,  che  veglia 

Tenicamento,  liUI lamentìi 

Ttillcare,  titillare,  raordiBcnre, 
piuieare 

VelHeszione,  velllcaiuenlo 


:  (li  vcDlo  0  di  Itati  ;  inoon» 
rate,  peso  del  ventre,  gmH 

■e  o  dcpxMre  il  peao  ilei  «(■ 
.  Ituovtre  II  emiri,  MM 
uovere  il  corpo,  tu  CMMP 
iicolare,  egg.  dalo  a  ipcill 
polso  ,  ed  8  spezie  di  mÌ 
ni'  intestlDi 
■inoaa,  che  pallsee  di  «V 

ha  ucqiiioi 

G    qiuai  CI. 

■Ila  catnqu 


,H°.!.SfSi'Si3l 


ViiiOcazióne,  il  vivilicare 


Bf  Udamfne,  ventre  i  nterlore  ;  pincli 
Mpe,  gruM  dell'  addanie 
IMbugtBe,  le  cornea  dell'  occhio 
Vauou,  dicono  I  medici  alle 
flirti  dw  tono  principalmente 
«iompoalc  di  etnie 
^Mereilase,  l'aecreielmenla  o 
I  Runeata  lilla  per  depoaiilooe, 
'  dura  una  parte  del  corpo 
e,  quelle  nalerie  che  so- 

''  -■ 0  non  CDiKOlte 

r  cagionato  da 


Cullcola,  >a  pt 
mo  e  degli 

DEFEREnTE,    agg. 

Diaframma  e  DIafragni 


...  .he  5iSd( 
corpo  dscH  an 
di  meazodall' 


im£tf1 
.  di  alcuni  ^ 

agnia.qnatffi 

lusculu  tcpdM 


I  molle  e  lofflce, 
bianco,   the  In  |  " 

dilli,  di  frlandub 
nis  nel  carpa  itel- 
tiBiieBi  unliiOBs.  priva 
ItstlnaU.  ■  lubnore 
•e  le  allre  |iuil 
■luiiul»    e    angiunn- 

■Wett*  cnnglmilanv 
^one  de'nuri.  nelle 
mCpdirBne  e  ne'  niu- 


MtDKK.  Dura  ?>iadr«j  i  pia  ma- 
dre, >j  dHUma  diiniedlcl  le  dne 
Unlahc  o  mtuLrsne  che  eud- 
prono  il  cervello 

Hactuola,  chiiniiul  ti  ganiclh)  che 
b1  furnia  vldni)  alla  nocca,  qunn- 

Meato,  via  a  canale  da"  corpi,  per 

donil'el  trupirana  a  ilmilt 
Heconio  ,  si  chiama  quell'  eacre- 

gl'  Inleatlal  del  Telo 
Membrana,  tonica,  buccia,  pclU- 
cols=J'er  meinbrHDe  intendono 
alcuni  narllcolamieiite  quelle, 
io  cui  i  eliiuaa  il  feto  nel!' ale- 
rò, che  iirapr.  dlcorul  aiunio  e 

HembruniLiia,  dini.  ili  roemlirana 

HeienLerlo,  membrana  clie  na<G« 

da  alcune  vertebre  de'lombt, 

alia  quale  Blanno  attaccati  Kit 


pu,   pesta  nella  p«rlc    smislra 
aliata  al  venlricoio,  per  «de 
dclfumor  niBBlncouico ,  secon- 
do ili  antichi  medici 
Mola,  dìcesl   a  quella  massa   di 


vm.  E  si  appElLavana  cosi  dsl 
nudici  lalvoìla  inche  I  muicoll 
e  aegnitamente  la  lor  parte  ten- 
diaaja 
OlBELLiCALB.reEiane  ombelllcale, 
dicegl  qatlfa  parte  dell' addome 
'■" ~iia  dalla  regione  eoi- 


I  ^«^i«nale. 


ilrlCB,  eh'  1^  al  di  sópra 

I  ipogastrica,  cti'è  al  di  sotto 
iil'ambeUlca 

(«uiale.  F*ne  organali  si  dico- 
'Ho  quelle  del  callo,  vicine  agli 


U  che  fon__...  ._  .. 

Oliano,  atnunenlo,  per  mezzo  i 
quale  l' animale   la  le  sue  oj 

-Ortaclo  e  UdBzIo,  ar 
"■•he  «erve  per  rei 


Papilla,  capniolo,  ma  per  slml- 
IlL  diceri  M  altre  coae  e  spe- 
■lahuenle  di  alcune  glindulette 

PnÒletta,  Mm.  di  papllhi 
Mllesta  e  PelllcDla,  Toenbrana 
Perfalde,  V  bilervatio  che   pait* 


quel  luogo,  dove  la  m*M  ri  ]^ 
eongiunge  at  braccia,  die  »■  ^ 
munemente  toscano  i  medicljwr  ^ 
comppendere  il  moto  **R-i^ 
teria^rmoM  delle  arterie  a  ■»  .* 


Poro,  piccolo  meaia  delle  ptHe  L 
e  della  eofenna,  donde  U  MT  ^ 
pò  dell'  animale  sfoga  le  Ht  ? 
CTaporazianl  J' 

PreparanU,  si  dicono  dai  Mi  * 
dici  alcuni  vasi  a  canaU  M  ,^ 
Baldi  net  carpo  anlmaUi  et  " 
prepet^na  la  milerla  cbe  llln  ^ 

Pu^Hta""'  dlcesl  della  pwttil  I  ^ 
attenente  alla  pupilla,   CiMl  ft  N 


'■&R,  oreame,  lutte  le  ««  <9 
d'un  animai  morto.  UnnM»* 
ileme  dai  legamenti  natnnft«^ì 
arMclalmente  dal  Oli  diMWi  ^ 


Scroio,  bi 

Seconda, ,  — ,, 

quaU  ala  rtnrolto  11  feto  ly  V 

nartutìcnle  dopo  I'  uiclttM  ' 

che  anche  si  dicono  leeonAl  *t 
Secondina.  T.  Seconda  te 

"  que-  tMl  *  ^ 

- _"  r.**5 

agf'  di  q<i<' <■<>  elie  aneto tt  Ih 

no  Helll  ipirmattcl  \a 

Sentif^ro.  agg.  de|li  organi  m»  ^ 


,  iierturbflre  le 
fuuAZO,    p" — "   "" 

roloDda 


YBgliono  comniiioTe- 


Stronia, 
roloDda 
SInmzalcllo,  diui.  di  alroniulOi 


Tonico,  tga.  die  si  dA  al  malo 
de'  muiGoll  d)  i|uel  corpo ,  ohe 
é  prcio  da  due  cuatrarie  vlrU 
d«  muKoli  oppasli,  qiual  tra 
se  pugnalili,  e   di'  rìmedll  «be 


Vem  ,  vaso  0  canale  che  ripa 
il  laniciw  dalle  parti  al  e 
n  =  talora  al  prende  per  ai 


che  11  chiamano  di 

SBEIOM!  III. 

ed  uiaori  (ffl  eoryio  umano  e  cote  relative. 

I  nttlma,  ctoi  la i Clrcolailone  del  langue. 

Igne,  che  ogni  mese      <Icl  inuDverii  in  giro  d 

'     gue  dal  cuure  alle  arte r 

le  arterie  alle  iene  e  dall 


iìa.   I 


a  ni.pi 


e  che  cala  dagli  ac- 


I    umore  li  pro-I    palpehi 


,  P«)(f.  di  catarrone  CoÙer. 


Gattina,  catarro  d' infreddati 


''I    fkl'si 

...  „ __iB  Coloatro.ilpriiL  _., .    , 

a  Mite  orecchie    i  Golenna  del  langue,  cldanwai  per 

-" ' —    dolce,      ilmillt.  i|uella  parte   che  gal- 

ilonel-      leggia  sòl  siero  del  aingue  o>- 


«o  preparalo  nel-      leit 
etlfioUMOM  gn-\    vale 

"" r. 


ligcttioM  degli  aU- 
anlo  d»r"   


Crasi,  qoditA  o  alato  speciale  del 


e  torwdco      aangue,  il  qoale  italo  quando 

-— -  --"-       »    csntro  natura   '   -'-i-»-    -i 

e  iliteratia. 


fero  degU  ui 


lo  dtgli 


j)  la  nislatti« 

'Crudo.  VtnoH  crudi,  dloonsi  ijue- 
gli  Bmeii  obe  non  uno  ilstì  cr- 
>'«neia1inent«  concoM  dagli  i 
gvA  proptii  della  diiesUooe 
Dbcviuebe,  Bauw  ila,  e  sta- 
gnare, e  dieegi  d'jr — '  '"' 
V  corpo  0  limili 

I    <di  umori  in  quglciie  parte  del 

JMrlisrF,  sviare  jjli  uinoH  da  u- 
sa  parte  del  corpo,  ove  eisi  con- 
eorrono,  in  un'  altra  meno  pre- 
diteli letale 

Si&lvaitone,  itlanenla  JeRll  u- 

'MOrl  da  una   parie  del  corpo 

In  un'altra  meno  pregiudlciale 

e  perieoloia 

I  Wipuiiiaclane,  ribollinu 

I      nniorl  che  levano  spi 

Dlalaresi,  sudur  grandi 

VlWtodia,esalulone  fetida  che  scap- 

I  Iw  da  dlvene  partì  del 

l  "Kgll  anliBall,  e  spee.  di 

MUTOSI,  funzlme  naturale  del 
corpo,  per  ila  di  cui  II  chilo  è 

~%anverlilD  tn  iiangue  ;  aangidD- 


VMfcmto,  spurgo  del  catarro  per 

■  Bl^ttorare,  mandar  bori  ipnr- 
K  ''ilandoai  1  calVrl  umori,  che  ai 
*j-«dunaiK)  Mila  trachea 

'"^[tiraiione,  aporgo  del  uelio 
IpIraElane,  ifuel  malo  dell' ani- 
Mule  per  via  di  cui  il  manda 
biori  I  aria  Inspirala  ne'  polmoni 

I    *ia  aanioe  tnelw  de'anol  tait 

■  ■Hravauzhine,  pld  eom.  trava- 


Evaporaiione.  >i  disse 
lozioni  che  1  medici  i 
deiano  lallre  dallo  <. 


ri  si  chinmaiiL  - 

Snl  mese  tuuino 
menlG  dell, 
rire  deHe  d. 


é  sUbratn-»^. 
0  le  donoerS 


Plato,  flato,  vento  e  i.ropr.  «li 
ohe  si  Ecners  iiegr  inteiUit 

Flalnosita,  aria  generata  neics- 
pò  Bidmaie 

Flemma.  Pituita,  umor  omda^  |p> 
queo,  freddo,  groaio,  tacrtim 
tizio,  per  3t  steaso  talora  Mt 
Bteule  ovvero  per  lo  pld  mtm 
rato  nel  corpo  e  adunata  iaf^ 
so  =  Chiamasi  lo  spula  ilanwl 
e  glullooio  che  irnrrliil  t^ 
Iona  dal  (ondo  della  golk  • 
della  traohes  arteria 

Plemnaiia,  ai  dice  all'anaa  tf 
acida,  pituiloM  e  iredd*      ■ 

da  1d  aloniaco  afcershm  ~' 

GiSTHico,  appari,  al'"    

Sago  gaitrico  di" 

1  vari  eserelorì 

stomaca  per  conferire  d 


Getta  dioesl  dal  medici  p«r  la 
prete™'—- '-  -"  — -• — '-- 

Glutine, 


itliir, bianco  e  eUtro  * 
fi  tiisnca  dell'  nova 
>t«M,ilÌMniB>kmFdlur 


■-dlg 


pc,  dicono   i 


,  .  medici  di  ^__ 

i«Mato  drt  ■angue  Arar  delle 
«e  a  dH  l«IK  Rene  poppe 
w,  propr.  e  uà  umor  nniufo 
tuie  mane  ai  siero,  na  qval- 
c  toHb  atgnlflca  ara  »pnlit 


x*t  quella  iDHrclB  «leni! 


:  e  wopr.  deiH  umori 

DC'lora  propifl  veli 
a,  y  usclb  dC Ioidi  del 


leandro,  »n^e  r^iinTia  ni^i 
laghi  del  cuòre  e  negP  Intrica  li 
andhHtIente  meoBimde' canali 
ungnltliit.  C[6  non  avrism  che 
dopo  la  morie  delPulmale 

lenorreaipurgailaneD  KWJa  mcn- 

lenitruo ,   meilruo,   liurga  chP 


MestruÈiilane,  1!  mestrua 
nteilruo,  purga  dliiangnecheofni 

noDclcBla ,    materia     riialK     al 


.  'I,nei  quo- 

■UibbIo  da  alcuni,  elle 
B  la  lor  aede  gli  spiriti 

wipre  nel  numero  del 
voce  usIIaUssIoia  Ira  1 
e  Yale  quella  pitrgaiio- 

'*«r  umore,  sudore 


Materia, 
lerta 


enl£ll  e°n 


che  gii  eapreuc 


il  e  principalmente  < 
quindi  tale  segnai 


Purga,  purgazione 
Purgagione,  il  purgare,  pu 
Purgamento,  purgsilane 


't'iii,  di  purga 

i  nella  sostmn  dei 


pargn  meslraale  del- 
lo, dlconsì  umori  re- 
i  quelli  I  nulli,  dopi 
esacre  stali  separali  dalsBntiue, 

0  ai  fermano  in  cerle  jiarll  pei 

Kecremento,  purKimenlo,  sepani- 

gìone   delle    fecce.   >'.  Recre- 

mentlilD 
Repurgamcnlo ,  repurKazione  e 

purga  in  tìtaU.  di  meslrul 
RevuLsIme,  alomo  d«l  cario  de- 

ali  umori  d' una  in  allra  parie 


5SS" 


lestroali  ri|>urgameiill 

Ili  mvliebri,  I  meilrui 
9  delle  parli  del  sangue 

mlgUo  che 


Simaccnlo,  Bornacchio  o  spulo 

catirroso 
Rcalarrata,  apuraa  di  OBIarra 
Sdalivi,  umon  che  al  lepara  dal- 
le Kl  alandule  delle  perdb 
leiatlvaìl  t  che  vien  enlro  la 
e  prlncipalmenle 
—  e  digeattone 


ScllÌTB,  sclallva 
Scolatura,  la  maleria  icolata 
SCToióIoao,  agg.  dcfìi  uniari,  d 
quali  lono  prodotte  k  scrofa 


Se  rositi,  sleroalta  h 
Seroso,  sierosa  -  ■ 
"ilero  e  Sero,  PBt1e« 
sangue  e  del  latte,  É 
le  rlnisneati  paro  fi 
quelli  umori  posaoH 


Sleroto,  che  ha  In  ■& 
Sinovia,  lloDore  rlitfi 
a  fubrh^  taHA 

Ginoviale.  VmortiMi 

Somacchio,  aarnacdj 
grossa,  che  toucBa 
pillo  i 

Sperma,  aeine  degli  ■ 
SpitiXl  animali,  coalf 
in  addietro  alcun. 
liquore  da  loro  Ui| 
posto  e  che  credeit 
reniG  pel  nervi  (u 
dei  ...>...»  e  Si 


Squacquera.  Y.  Smm 
Slravaumenlo,  dlsiÈS 

que  mas»  degli  mi 
In  [lorle  ove  noa  tt 


JegU    umori,  cbe  ( 


umore  dal  sangue,  la  quale  i 
fa  per  c^era  o  delle  glandul 
o  delle  estremità  del  vasi  san 

fiunp,  l'orina  degli  ammalati  eh 

H  moilra  al  medico 
Seme ,   puHcolirmenle  si  dlc_ 

rell'  oMr  blinso  vIkomi,  che 
forma  nel  teaUcoH  per  I*  gè- 
Beraikme  del  feto 
Seminele,  add.  di  seme 


a  del  p 


prB 


.      .sngge,delfi_ 
linratÌGTecc  . 

Sira  vaiata,  osella  lìi| 
-stravasalo 
jvenare,nsclr  fuM 
SiravenalOiUaellubHi 
Suflusione,  apar^mal 

L'MTiiu  radlcalt,  t)J 

eh'  i  ncU*  mmUiim 

liuorale,  di  umore,  ■ 


biLeiia,  aslr.  di  dcbUe.  Sebi- 
Iti,  àebokiui 

nembm  per  n 
K  roria     ucb[L[|BmeDta,  l'  uiwruuurc 
della  glo-  Debilnizo.  debilelta,  deboluizo 
Ila  Debuie,  di  poi»  fona,  di  pooa 


-  -  -  -   .      =„  ■di 

ell'orìa  ineiBbrH  per  mancanza  di  brze 

rbidcbolire 


pnasi,  Bevale,  Bacco 
Deboletto,  dilli,  di  debole 
Debolezza,  astr.  di  debole,  Bevo- 

Deboluno,  debolello 
-  Deilcalo,  di  lenlil  cnniplessione 
-'   — "-e  3l  sBuiia  pocu  co- 


lieti,  reeola  di  villa  e  per  Io 
più  BSIineniB  di  cibo  a   Bne  di 

_, Jielarc,  lencr  a  dieta 

ler  deboleixa,  Uietelico,  appartenente  alla   re- 
gola del  villo 
Dimaghcrarc.  V.  Dimagrare 
d  il  lempo  di  fliioagrare,  render  magro 
k  Dlinagroilone,  li  dbnagrare 


Ealenu 
grani 

EucrasiH,  buong  dlspDsIzktne  del 
curpo,  convenli^nle  al  Wmpera- 
menló,  oH'eU  ed  si  sesso  della 
l>eraaiiB;  il  suo  contrario  t  di- 

FuriìiKK,  straccare,  «IBiticare , 


-.  di  111 


,  de- 


vole,  si 


Pietolexu,   lasseiin,  debolezu, 


Fleminsticllil.  qualità  e  natura  di 

flenunt 
Flemnialìca,  che  abbonda  dell'i 

mor  delia  fleDima;  ch'i  geni 

rato  da  flemmi 
Flaaeeua,  quaHtA  di  clA  di'  A  U 

scio,  linguldeiia,  Bevolena 
Fkndo,  Bevole,  snervati) 
Frairile,  detto  delle  persone  vale 

deboTe,  caclonevole 
FngIHlA,  atlr.  di  fragile,  deb»- 

lena  di  bne 
Freddo,  MgMck  Imuulenle  al  collo 
Frollo,  flg^  ìndeboUlo,  sjiosaalo 
FUaia  e  Fitti,  ma«rHU  a  comu- 

■nuione  del  corpo,  perqnalun- 

que  canta  essa  ala  prodotla 
GiLiTTortoii,  manilalore  di  iat- 

liclni,  bevitore  disile 


nealaHone,   i'atlo  e  11  loodo  di 
fiu^i  porlare  per  comoilo  o  per 


Glnnasliea,  n 
parie  che  ^„_, 
coni[irende    liiltt^ 
corporali  ne    ""  " 
Il  U  Hilablll 

Gracile,  nuuri 

che  i  gracll- 
GraiiGiza,  lo  atslo 


chlre,  render  taai 
IllDnHuIdiral,  divenl 
imijecllle,  debole, 

regnere  da  aè 
Immagrlre,  divenir 
tiapulala.  Bei 


InvigoHre,  ulgllar  1 

dPienlr  vfgOTOiO 
Iperalcnia,  eccesso^ 


S^.., 


INacro,  mauro  i 

magre  Ito,  ari».  iS  tìà 
Hagreiia,  lo  alato^ 
le  persone  nuKré^ 
IHaiincciuola,  nugrid 
"aarino,  diou  di  Bu2 


PIctuHco,  agg.  Bilaperato  prìi 


Porlare  i  fra, 


i 


Polerfi.  non  poter  la  aita 
9J  reff^ere  in  piedi,  esseri 

ProDllarsl.  aversi  cara,  gove 

si  fldn  riiruarda 
ProJllarsl.  ¥.  Proflllarsl 
Prosperevole,  pruaperusu 
ProsperlU ,  robusleiza  a  b 

disposizione  di  corpg 
Prosperoso,  robuslo,lien  dlspolto    | 


.  .     le  di  wlul 
RHQGniENTO,  modo 

raiioiievoie 


Sioiievole  di  tutte 
ali  «Ila  I-ite,  ip*< 
11  alinieoli.  Medito 


Cialmente  degli 

rceHimenta,  governa 
iavere,  ristorare,  rendere  II 

Eore^ln  iigoìf.  ntut  pati., ._ 
:  pigliar  V!(or«=;  flioiiera  S  ] 
fiato  e  aimin,  vaiilono  iHBat»-  I 
re,  rlaveolre  da  alcun  dellqnlit   ] 

o  snurrimenlo^asaolulf '- 

parL  delle  donne,  vale  

le  loro  purghe ,  i  niealrub=hf 


T  il  riavere 


ripigliar  le  I 

ro,  riaversi 
Riguardarli , 


il  pela,  si  dice  del  con*- 


eneslBule,  esm  grasso 


Rlnfonani,  riprender  fona  e  Ti- 


HlDfraucu'e ,  rlnv[|(Orlre  ,  aSraa- 
.  ,         BlngigllardaDienta,  rinvlgarlmea- 


.a,  rinfbrzsnieDlL 
RlnidgliBnllre  ,   In   divenir  rb- 

RincSKlianllrti,  ripigllBr  gagltor- 

dM  0  ligore 
Blngrossare  ,   di  nuovo   ingras- 

KiD^nlre,  riaversi,  rtcuperare  la 

Rinveoire  ,  ricuperare  gli  s[rirlU 

ed  il  fl|!ore 
Hinvenieare,  lornar  vivo  ovlgo- 

'  RinvigorimeDlo,  il  rinvigorire 
Hiavigorire ,   riprender   vigore, 
ringagliardire 


BiiebiannieDto,  il  rlscliiarare 
KbcUarve,  si  dice  della  voci 
vale  divenir  Ehiarn;  cootrario 

RkscuDlersI,  riavere  gU  spiriti,  ri- 

toTBire  in  >è 
Riieniarii,  ripigliare  il  lenao 
Risentirsi, rieu[iEr>re  il  seoso  pi 

Risuscitare,  dare  o  prender  vigi 
Rivenire  o  ribmire  in  té.  rii 

perare  11  senUiuenlo 
Rabluo,  Che  é  In  buono  stato  di 


Eslule  ,  fresca ,  florido 
lo  plit  si  dice  dei  vea  ' 
Hugiadoso,  fresco,  Horit 

SiAGuicnuiChe  abbooiT' 
"  loguineo,  sanguigao 
SBnguinllil.ianKi 

u  dolore  e  sei  . 

d'operazione.  In   3«ihU, 
nel  tempo  della  saoitt 
bsl1uto,abt»ttulo  difd 

Sburrato,  Sgural. ,  vale 

Scarnare,  in  slgnlf.  npud 
lìllL  annasare , 

magra,  Bcamo 


Itibtfe 

d 


ScheletriizBlo,  fatto  seh 

ScrcBlo.  F.  Scrlalo 

Scriato  ,  i-enuio  su  □  ci 

stenle,  di  poca  carne,  i 

Sdlridllo,  eilenuato,  qua; 

per  magreiia 

Ito,  aottile,  smiinlD, 


Ì:he*5??d 
>,  traTMiS 


VSii 


B  bh(i<in  TouM 

pro.loiirice.  e< 
nncin,  accIdiMt 


in  eiunii;  ali.  vale  far  d 
SIEDualó,  magro,  niacllenla 


(figuralo 
S  trapano,  la  Blrspnuarii  o 
poi^a  curi  della  prò  pria  ai 
Stremato,  più  che  magro  a  — 


>,  olqiianlo  hlliai 


TKUFeBuieMTO,  ((ualità  e 

del  corpo,  che  anche  dice! 

plciiìoni 
Tono,  dicesl  lo  alalo  di  lenslaa 

0  S  fermezza  nalurale  di  d 

Eciuia  parte  del  corpo 
-.-apiinin,  elenuala,  smunto 
TuDiiu,  vigore,  rubustezza 
"iLETuniNE,  salate 

illtndlne.  r.  Valetudine 
Vegeto,  robusto,   gagliardo,   p 


segno  debole,      di  mot 
i'  Inghiottire   icrimoni 


■^ 


1,  mancanza  di  Ireipi- 


e,  ahito  morbasa  del  corpo 

ADIuaio,  concorrlmento  di  uinure 
In  qualche  parte 


melanconia 
Afonia,  la  privazione  della  >oce 
Agalagta,  nancania  di  latte   in 


Agens 


e  Bssolula  < 


Aschenno,  nonie  che  si  dd  a  co- 

iDro  che  Bono  mal  formali 
Astenia,   debolezza   ed    abliatli- 

Atìmla,  abbattimento,  scoraggia- 
DWnto,  di  alcuni  ammalali  di 
un  certo  temperamento 

AtonÌB.  iufralimenlo  d  relaaaizia- 
■Bt  de'  solidi  del  corpo  umano 
die  cagioDB  scadimento  di  iòr- 
it^,  delGjuii  e  aimlU 

AzaSa,  il  difello  di  chlnrezza  della 

BtcuniE,  quelt'  abbaaiiBnicntD 
-■—' -" — di  quando  in  qnan- 

lime  n  lo,  deliquio. 


ire  che  s)  lentt 

procedente  da 

-la  d1«esllone 

Bradi  pepila,  dl|ie<tl( 

-  lento  per  debw 

Brlgnio,  stridore  di 

niaiicells  inhirlortt 
irivldo,  si  dice  di 
glonato  ne*  corpi 
dal  h-eddoe  dalla' 
Huclnaniento,  Bsclth 

Riigance  e  Buganzct 
" ^'-esl  di 

ier*via 

llniTiK 

tcci,  la  cispr  -' 
dagli  oecDI 
iccolc,  cispa 
Caccoloso,  cisposo 


Bulle™,   r,__. 
che  resta  al 

la  cispa  ci 


Cacochimia , 

Capriccio,  quel  Ir 

i  capelli,  « 
rroredic'- 

1  Carfolqgi»,  niovlr 

che  fa  un  ammalala 
tra  che  voRlia 


da  Usti  0  depravata  digestione 

BMliollare ,  per   slndlil.    dicasi  C 

di  quel  romore  che  Awao  gli 

inipiUnl  per  Haiuosllì  n  dcpra-  C 
nitiirailone  de'dU 


LVP1B  minrasrone  t 
rliolliii,  il  borbotti 


Ice  Kniide  i 
tbIdR  «il  vi 


BoIb  iHMlenia  che  li 
IfllÉ  cult,  BCIH^ 
:  OIM  ooDiuliKinepar- 

rano  da^nnaiNirie  Ig 

i&aordlnu-hi  dell'ugola 
^eealoso,  ciapmo 
iafoao,  pien  <li  ciina 
le,  per  cui  le  patpcbre 
e  di  cispa 
ippi Indine,  ciapiU 

»!■  enflalura 
plecAllsiini*  enllBturs 
,  per  lo  pili  da  niorsl- 
amurl  e  slmUi 

0  ai 'itile 


Cd  in  particalai'e  i^u|)plcaiii[^iito 

cTe' solidi  dtt  corpo 
Ckmsumeni,  tlriigeersl,  niact^i'ar- 

Bl,  dialeniperaril,  dìsIarBi,  diiua- 

;rrEU-B,  inlisichife 
Coiuunlo,  parlando  di   persone, 


dfl 


ConTululone,  molo  contro  l'ordi- 
—  di  naliira  e  involontario  drì 
icoll  de]  coi^ 

Cornare  gli  orecch 
leoUrviai  dentro  unuum  niuu- 
laniento  o  Bicliio 

Corto,  diceal  corta  la  iiitbi  di  co- 
■-'  die  mal  vede  eII  ORgelU 
_..iii  poco  diBCosli  ilaKll  occhi 

Coaso,  picculo  ennatello  rlic  tiii 
tempo  Si  credeva  cai^lonalo  per 
lo  pia  da  umori  aspri  e  viene 


Costipani 


OS  Upsre,  reatri  li- 


ft Duino  talvolta  ìt 


,  li  Illude  gii  aoinialBll  sembra- 
no Hrare  1  peli  dCRli  abili,  scoc- 
eiare  le  mosche  ecc. 
Cronico,  «kk-  di  male  :  si  nsu  In 
liEnincato  di  lunio .  oppoelo 
ill'aculDi  eh  é  veloce,  prcclpt- 

Cuoelore  ,  quel  iriiiare  che   si 


Cuore,  nature   ,  _.. 

Il  niuovenì  del  cuore,  allorché 
per  qnalaiiOflia  passione  o  del 
corpo  0  dell' aninn  si  fa  pia 

- l'era.  sl'd'iM: 

batlimeTtla  dtl  cuore,  dlcesl 
Il  nullo  die  fa 
e' batte 

[er  slmilil.  yalc  crosta 
la  procedente  da  bolle 
di  rlscaldamenlo 
Deliquio,   svenimenlo 


DIbcoId,  nome  ehe  si  dà  a  coloro 


ri,  oggi  sllerailone  degli  umori 
neir  anlmiile  vh'o  t  quali  han 
perduto  le  loro  naturali  quallU 
e  ne  hanno  prete  altre  iDorbase 
DiKilesiB, 

Dlspepila,  dFfflcaiu  di  fiiré  ìa  dl- 

Dupnen,  specie  di  asma,  coil  delta 
j^  , '— ilone  e  nrwia, 

10  grado  dloeil 

orina,  dlIDcoi- 


i,  enflaraenlo  e 


BnllBinento,  gonflainen 
EnBailone,  enC — "■" 

enitata 
enflienie,  enHi 

rinserrata  In 

EpWde,  dlOL..  ,. , 

Iwlle  0  pustole  Hvidc  « 
parluono  ed  Inquietar" 
In  tempo  di  notte 

Eretiirao,  hrllaiione  t 
\lDlenta  delie  Bbre  le  ^^ 
pattano  il  movlnenlo  i, 
della  loro  oieHIulaiN  j 

Emione,  dieeai   dtll'H— 
certe  parli  del  wrp«)^ 


r 

Bfc   proce 
Sonenef 


quanti  introcamenio 


procederne  da 

effiomieen- 
i  boUlcdle 

tumaroiilà,  gonOez- 

f.  Eituhersnu 
o,  eaiifcerailoni 

«"neirtor 

orrI  più  contun.  ti 

ttijlI^nellGire,  tre- 


0  dC  ftbbricttuili 
,  firnelloheua 
,  bmeHco,  niit. 


pniritodie  vie 


tr.  i)l  nncOiSochezia 
m.  dì  Qoco ,  che  fa- 


cile indie  ai  dice 


I  dal  medici  per  Hiis- 


EO  e  s'otlllt!,  ntie  si  i;enerà  nella 
eiLte  del  napn  «olio  i  enpeili.— 
S\  dice  anche  di  qaeila  che  pro- 
ducono sul  vitLD  le  bollii^iae  sec- 
che delle  volaliche  aemnellKitinl 

Forfnraccia,  pii.  di  forfora 

ForforagiriTif,  torfnra 

Forfore.  V.  Forfora 

F»rnilculaniento.  formicolio 


lo,  quella  dolorosa  slan- 


FraniesBlo,  che  «  Infello  di  Ine 

Freddura,  infreddo turs 

""eneBoare,  delirare,  tamcUcnre 
IpldeHm,  mella  ■- "- 

jRb  si  pliha   pi. 

iioghi  nnildi  0  freddi 


fratto  e  cerea  d'  i 


Kadevole 
ne,   diceil    in  alcuni   luoghi 
della  Toscana  quel  male  che 


'Ih-scepo.  capORirlo,  iMpoglra 
Girinrenlo  di  topo,  verUgloe 
Gobbo,  r.  Ggtibo.  scrignu 
Gobbrlto  e   Gobbiccìo,  slqnuil 


nlieuB,  KanflBinenlo 
nlloi   tvit.,   i^onfiamenlu,   en- 
lnUcradd.  ÉonAalo 
nflore,  gonOamenlo,  «onSo 
Gorgodllare  il  corpo,  dlMri 


Mila  bocca,  nelle  fauci 
Grandine,  dice  "  - 


la  palpebra 

GraHegranchlD,  dolore  d' orecchio 
che  nelle  cbtìU  di  eiso  al  dir- 
tìHide  B  iiulsa  di  quel  dolore 
che  liroducono  1  granchi,  cioè 
I  rlUramenlI  di  lanscoll 

lirave.  «in.  di  lesta,  vale  [dena 
di  catarro,  iDTSUtH,  ottnsa  ecc. 

firaveua,  certa  lndis|iotliloDe  an- 
"  i  aopraSattB    alcuna  parte 


lujtTiiiE,  appreuo  i  medici  vale 
pnqir.  conllamenlo  dei  vati  lln- 
isllei.  SlfmlBcn  anehe  ogni  altra 
piccola  icsclchella  piena  d'ac- 


I ,   prìndpio  di   I 
.  PigHare  un'h 


tlca.  macclila  che,  aerp<nd»S 

pizzicore,  s' alia  sopra  la  mt 
iRipDstanilre,  br  poitema  ■■; 
Inappetenn,  conlrarla  di  ■■■ 

lenza,  mancanza  ,11  aplle^ 
Incaleiccnia,  piccolo   e  hM| 

rlicaldamenlo  '- 

Incancherire,  divenir  caneMN 
Incnncherlre.  V.  Incanebcran 
Incalarramenlo.  l'incatarnrt 
Incatarrare,  divenir  calarroMb'i 

Incalanire,  Incalarrnre 
Incendio,  accenilone,  cald»n 

de  prodotto  da  febbre  JS 
Iraendlto,  id  lUce  aiicldl  U  im 

rmento  dello  slomaM,  i^ 

naia  da  lnd*ee«tli>ne 
Incordare,  Inllrlnlre,  perdcfn 

potersi  piejiare  m 

....!,„  — eirincDuiodo  che  M 


Incubo,  quel! 

Ssrm.  chiamasi  pesante  .^, 
iResdbllltil,  nialagevol«HU 

T'" 

rln 

non  poter  dlacHre  1  cUil  ài 
Indhpoaliloncella ,  dim.   ri'H 

auuìilone  .3 

Indispodiloncelluccla,  dim.  41 

dl«pMJzloncelta  « 

Indiaposiilane,  mala  aanKi  <i 
Indolenilre,  ^  ijuaml»  a  |Kr  fri 

poalliira  acunda,  n  per  M| 
strojilcclunentu,  s'addunuM 


digerire  * 

'-"-{eillone,  contrurlo  di  ■■ 
...jnr.  Male  di  atuiuae»  «9 
primi  inleiHnl,  che  proMdM 
—  poter  dlfcHre  1  cU>l._«i 


KS;' ..sS?  ""•'•"SS.- 


latti!  0  sintoma  di  mais  Illa 
LilUme,  bolle  con  molla  crosti, 
die  vengono  nd  capo  o  per  la 


LetarKO,  oppreulone  di  cerebro, 
caglanante  oblivione  ecantlnuo 

Llcheno,  dlceal  d'una  maccMa 
■olllarU  roaia,  aapri,  secca  ed 
BSial  prurlginoai 

LlpeSmu,  aorta  di  deliquio  meno 
pericidosa  della  ^cope 

Uppltiidlne,  dipltd,  dspoall^  Ma- 
le ohe  &  colare  gli  occhi  di  u- 
■uore  die  al  rilecca  Intorno  alle 


palpebre  e  ti  nhlonui  clipa 

Llppo ,  die  ha  gli  occhi  cbe  Eli 

lierinuno,  d«paia=luHo,  che 

vede  poco  lume,  di  corta  vista 

Litarfla,  letargo,  aonnolenia 
Lltargloo,  i^preini  da  letarEo, 

Litigaine,  lenUggioe 

Lomn,  guercio 

bosso,  quegli  die  per  sua  natura 
Don  può  vedere  ae  non  le  caio 
da  preste  e  guardando  rlslrln- 
■e  e  BcgrotlB  le  ciglia  ;  che 
beile  (Itceai  lusco 


da  rìncresclmenlo ,   e 
!l  ne  conduce  ■  Qiórire 
Helancolia,  malinconia 


nare  in  ailiilt.  «    » 
nuovere,  e  W  ' 


Iride  che  sopravviene  alte  p^  v 

lidriasl,  dilatimenlo  noaiubn*>  >i 

le  delie  pupilla  «; 

nirmecclo.  porro  nella  palraa  deb  • 

mano  0  sotto  la  pianlB  del  pieM  > 

lllltvenire,  venir  manco,  perdert  -, 

gllaplrltl                              _  -, 

IHorice  e  IHorlcI  ;  enflamcnlo  iil-  \ 

le  veoe  ilei  sesHi.  nato  di  W'  \ 
perniili  di  sangue,  che  pCf  It' 

Uemniaiijone  coucorre  in  qiw  \ 
le  parli 

Mormorio  di  fiali ,  ri 

lH)rbonli«n 


^^ 


■STe^J 


per  cui  f\\  unma- 

a  !■  morte 

'o  Tifila  gola,  si 

psl  da  conTulaione 
■scoli  della  (Dia  a 
n  lioter  porhre  o 


(e,  p  di  qnaicl 
di  easor  u  qua 


IO  jteneraJe  dclln 
U  quale 


hjHBeoHa  di  TI 


forno  alcune  parli  malli  per  cao- 
Oslruzlancella  ,    tthn.   di   intra- 

e  CBiiali  del  agnine 
PiLfiTineNTO.  palpi  lazione 
Palfdtare,  è  proprio  quel  battere 


■e  per  ([ufllGhe  pai- 

Pal^tazionsella,  dhii.  di  pslplta- 
ilone,  legifera  pei  pllsilone 

Patpitailone,  jnolo  violento,  leon- 
certalo,  frequente  e  conviililvo 
del  BQore,  acconipannoto  da  op- 
preaiione,  da  difficollA  di  re- 
spiro, da  ahbslllnienlo  di  iórie 
e  da  deliiiuio 

Panico,  BftR.  a  spelte  di  Umore 
ed  hiipurla  queiia  svilita  co- 
stemailone,  che  non  pad  ov- 
viarsi per  vemn  ini{>erfu  della 


r-j^,  quel  Iremort 
Parossismo  , 


Parosismo 
Eliiamasi  leni 

febbri  Inferii  

I'  eiacerbaiionc  e...    

ipeite  volle  nelle  febbri  i 

Pestala,   far  una   o  due  o 
panate,  al  dice  del  non  z 

S:t  ano  o  due   o  piil  iubb 
mmlne  le  loro  purehe 
Patir  di  renella  ,   di  iloinni 
simili,  vale  esser  Eottouosl 


pli)  ne]  piedi   e   i 

nel  calcagni  perso 

Pirofobia,  DV\erBÌoi 


™Xdt 


Premilo,  canlraiione  „,.. 

che  Inte^lìnali  □  ilei  diafraniiDai 

ovvero  anche  de*  muscoli  del- 

r  addomlnc  ;  e  vale  anche  l'alto, 
•  Io  irono  che  altri  fa  andando 

del  eorpo,  che  dicesl  ponlart 
FroddenzR,  dispoaizione  a  udnla,  » 

Inollnoaloiie  a  cadere  ;  e  dleeal 

diMla  laglns  e  dell'utero  P 

Proflinlo,  perdita  copiosa  d' limo-  i 

ri,  0  materie  liquide,  da  alcana 

larle  del  corpo  Inlernio 

.nriclne,  pronto 
Frnriio,  pinieore  ' 
Prnxta,  riacaldamento,  a  sia 

liane  cutaoM  MnlaÉlosa 
Pseudorenla,  hted  tamt   e... 

gaella  sensazione  morbosa  di 

rame  noa  prsTeDienle  dai' 

turali  cagióni 
Pnliatarto,  B|tK<  datoaijuel 

■—  si  iieroej>lsce  per  elTer- 

B  del  sanine  u  per  mo- 

— meole  pio  d  ' 

nelle  altre  partì  pili 


le  nienilira  per  ritira^ 

Hattratipa  lura.  Il  rattran 

trattura 
Raltraiipimentó,  il  ._^,^ 
ftattrappire,  raltrappori 


Recidiva,  rlMBcata  e  (T, 

del  ricadere  In  una  i 

Recidivare,  rloadn^  li 

Berrlgeraiione  ,    raJIrl 

Ribreiiare,  sentir  rìbr 
Ribrciio,  riureuo 
RlbulTg.  r.  Rabbuilo 


RaccaprlociBiaeDta,  rorccapricc 
Baeuin-ieclare ,  cuionare  In 
'~ul  un  cerio  movinienlo  di  s 


^nto,  stsnchuia 
I  conciar  nule,  i 


Hirreddare,  raffreddare 
.  Rigettare,  recere,  bulli 
,.  Rigettameato ,  Il  r^eu 


lagaricehlaaienla  ,    li    raggrlc- 

lagariccliiare ,  rannicchiare,  ri 
alringeni  in  sé  iteiio,  come  ti 
fiiomo  che  raccoglie  InalenH 

ilnilie  accidente 
Xag«r1eciare,  roggrlcchlare 
llanto.  rantola 

"""tolo,   antuncnta  trequenW  e 
ilesto  con  risonante  stridore 

Tappare,  non  poter  distender 


Rimandare,  recere,  i 
Rinlropire,  divenir  id— _ 
Rlpreuo,  quel  tremlU 
eia ,  elle  U  6^do  ili  ' 
si  manda  innaoil;  k 
iilù  coiu.  dienti  riV<i 
RlBCaldamenla,  dkr  '  ~ 
Uclne  minute  e  i 


■tfrr,  indurre  911- 

Scipare,  aborlire,  die  aiwhe  dice- 

si  iconcrare  e  aorlare 

■r  nervi,  vale  rac- 

Sdiiparp.  insita.  «e„tr.  pili.. 

Ssu>npl<icl>r3l,  pliclanl  sddoisa. 
si  dice  anche  per  aver  «rsnio- 

glla  e  stimolo  di  arloare 

nmeedìne 

Sconcacaral,  brutlarsi  di  merde, 

UamiEnc 

e  talora  aver  Krandissimo  alimo- 

icore,  indurre  BlTBC- 

lo  d'andar  del  irorpa,   non  la 

potar  rilf  nere 

tìt  lo  slesM 

Scontorcersi ,  travolefre  le  pro- 

p, pwmebt.TBle 

prie  membra  o  per  dolore  che 

rte  net  yenlra'e'^fr 

l  &re  6o™'^he*di8^p™cda'™'* 

léw^fwK^jChe 

vewooo  »ll.  e'uM, 

optimnsl  esMre  ca- 

Scorrere   i7  ceiUre   nd  alcuno  , 

TOStanza  wlhu  prc 

vaie  aver  la  nocGorrenia 

«Molala  cogli  Rmorì 

Scolonri^*erUj[lne  lenElirusa  con 
dinicriW  di  reggersi  in  piedi 

n.  ili  riso,  speile  di 

Scrlino,  qoel  rilevato  che  hanno 
sulla  Bchleoa  1  aobbl 

che  contrw  ddl'u- 

■ItTB  parie  i  muscoli 

Sdegnare,  aver  a  acldfo,  schifare 

Sdegnato,  dlcesi  di  chi  prova  ara- 

^ne  iDorbosii  del 

baicla  di  ttoniaco 

^■^.f^SWlS 

Sdegno,  ^pere  a  jrfeSHO,    leni- 

re 1  idimo,  0  slmili,  vuliono 

scWferc 

to,  lo  «:a»izure 

imiidar  tuoro  sii  e- 

memo 

n   un  Iralto  e  in  im 

Sacco,  iBdeLo1ire=inflacchlpe  e 

uuasl  venir  meno 
Sedliione,  voce  che  melai,  fa  ado- 

perata da  alcuni  medici,  per  sf- 
iklicamentD  ,     sconvolgi  mento  , 

3itlgnil.nenlr.pnti. 

Senso,  tìtir  di  jmio,  vale  ojolr 

S£ttS"^ptìb"'^ 

SeoBme,  doglla'che  si  risenta  di 

c|uanda  in  quando  In  alcune  par- 

■liiatami.chese- 

Il  del  corpo  giù  travagliale  da 

i|ug|che  malore,  ancorché  sa- 

LdilhoailoniBCO 

nti  niainapiirliiltl  corpo,  va- 

Suptiurarej  ■ 
Sup|iurslo,  rìi 


Svenimento , 


nire  a  siippuruzli 
di  UiinarH  a  co) 

iltoasuppUTMioii 
malurBilone  di  t< 


venire,  vanirsi  mirno,  pcrrlere  li 

scaHineiita 
Svenula,  debole,  Hacco  =caittu- 

idbId,  aniBerilu 
Tensione,  dii tendi luentu  vblea- 

lo  e  stanala  di  clieccIieialB,ben- 

chè  a\  dica  pii)  prapr.  de'  nervi 
Tifbmanlji,  si  chiBniano  cent  da 

delirio  furioso,  die  si  ouer- 

-HO  In  aloant  malallie  nervose 

Tisico,  add,,  per  melaf.,  late  mi)- 

em,  scarnalo,  debole 
Tisicuiia,  per  ilmillL,  vale  di  po- 
che (une 
Torpere,  riounere  tnliriiiilo,  ea- 
— ;  [nipcdlto  di  molo,  rattrap- 


ToriioiiB,  liranienlo  ci 


Tuiierella,  dini.  di  tosi 
TaSBiiuEnto,  Il  tossire 
re,  mandar  fuori 


farla  dal  polmone,  o  voloiita- 
rlamenlc  per  cacciare  clA  che 
Irrita  t  nervi  di  imcslo  viscere, 
0  neeessoHamente  per  eOkllo 
della  materia  irrilanle 

-ossolina,  toiiereUa 

Tralunato,  quasi  basilo,  dai  prì- 

lUiratalitiaclue 


Mbe  Traili 


0^ 


re  gU  ipfrìtl  ' 

Traiti!,  Ribatto 
Treninre ,  [iropr.  lo  ituotf rsl  e  ti 


Trepiclnu,  ])Bl|>1bulone 
Trìemllu.  ¥.  Tremilo 
TrialBniiiolo,  i|arulD,  uhlueclo, 
cioè  di  poco  spirito  0  rnalNUiu 
Trog  tiare,  balbutire 
TroKlIO,  udì'.,  elle  larMulla 
Tonini tiiare,  5I  dice  detto  stoma- 
co iguando  ribolle  per  indliie- 


ViGiKTK,  illeano  1  medici  noci 
dolore,  ohe  non  1^  letupre  (Uso 
in  una  ateasa  parte  del  corpo 

Valetudinario,  nialuina,  malatlceio 

Tanesgtanienlo,  Impauamento,  il 
Iblfegglare 

Tanegg^re,  dire  0  Car  cose  vane 

Varlcoio,  dicesl  anche  da)  medici 
delle  vene  dilatale,  e  delle  parti 
che  hanno  vene  varicose 

Tedcr   le  ttelle  0   U  luccioli , 


E,  specie  di  nalattia  linota 
lica.  tpede    di  Itlibre  che 
onllnuanenlc  weMCodO 
kfrìa,   serplggine   che  rode   la 

Cile  e  ri  eaacwe  I  wU 
elea  e  Aloneti»,  Inivrmilit  che 
la  cadere  1  peli  afeconic  ià  la  U- 
)ina.«d  anche  alcun  altro  malore, 


Verghiamo*) 
VeBBhiare,  4 
Vegghlare  ,^ 

Vegliare,  m 

Vegliare,  3 
Velirai  oti  '! 
niaDCariAl 
quia  0  pop 

vele  aentlli 
VenhnlU,  m 


Vigilare,  Me 
Viglila,  Il  va 
Vinta,  iBddl 

'«a 

r  nomo  la  q 


Antrace,  enBi 
cagiona  Ali 


<  <W  pidn  e  delb   Tta[> 

«nptìdie  parte  di  caso, 
"prlri  del   Bntritnenlo 

•''Hrala  d'infermi U,  di 
»B«ono  |«r  io  pi*  I  an- 
(trnii  di  dl*erB» 


^•MidiinidBUIa,  delta 


MiBimento  o  ' 
nini  e  tlcgli  i 


Irnhecenta,  Infriddu- 
Breuolnne 

.«hi  BlBiidu. 
•iiuUi 


!   Bull 


iullnuà,  nulMUa  «he 

SoaU  da  grra  detHilFi 
illquia  e  d>  freddo  ne 

Biilimo,  Kp«^e  di  (une  ea 
de,  die  «  nulMUa,  d1\i 


bine  cudns  1!  frequenta  II 
mi  lo  sccanipaRnata  anche 
lienlcrts  d  altro  Russo  celli 
lìicicviuLi,  CBcaiDola 


quale  perdio  pare 
1Ì1  «Itrul  ach>/lll^ . 


acaluDla,  e 
venttDiiii 

rapprese r 


pllessia.  perchè  niaacando  In 
uno  lUnle  tulle  le  lOrae  a  chi 
viene  iiueslo  nule,  code;  e  con 
altra  nume  II  tScinma  aiHjhe  lie- 

CrIooH;  chlanitani  quelle  pleire 
che  al  Renerano  nelle  Tenl  o  in 
altra  parte  dell'aniniale 
llda,  tuli,  caldina  niJ    lignir. 

darsi  e  raffreddarsi 
Caldana,  infEnniU  csiinnala  dal 
■      ■'     ■      raffredaanU,   cht- 


uaena  -  ii 
riscBltiari 


1  .aiurut;ciu.  pi^i»ia  Lnuaiiuoiui 
0  llogDil  d'olottna  |>wte,  _. 
luol  [n'odune  il  Bentimenlo  d 

CBUctwrp,  tumore  o  uìieredl  pcs 


lo  iriil  Itili  pei  anait  i 
gi ,  che  liniMdilcc  i 


Il  icoibratia  1 
Gillo 
Umcrena^rK 

inÓBBuiuzloiil 


niD  ;  COSI 

varicose,  le  qua-  l 


unlaria  tf 
ll'uMmUaì 


marliflcatii  i  ... 
rs  0  intorno  sd 
che  sempre  \ 


E?'""ir'c 


s-  Cateralli.  quella  i ^ 

-•a,  che  liHilulid 
tla  tugiuìont  e  si 


vertii^De,  che  praoede  i^  liii 

che  vadano  alla  testa 
CepoRiro,  giracapo,  capogirìo 
CapogiMlo,  capogirlo 
CarboDoella,  speiie  di  BrooIo 

di  Incelane  Toallgno;  detto  oo 


CarhoRe,  bolla,  eoBala  pestilen 
tìale,  carbonchio,  earlHincello 

Cardiaco,  agg.  di  quel  mie,  chi 
dlceii  anoie  mal  di  cuore.  6 


la  uiiale  pn 


CdUido,   agg,   dì 

Ccncrio,  specii;  d 

allr.  Brutte  mig 

liloio,  diceBi  di  crrun 

vengono  solto  1  iriedl 
Chlragre,  gotta  deUe,B 
Clnolfiaa,  rabbia  CtàlM 

prodotta  da  BO    '    ' 


««aj^aeg- di  t 


Clragra,  ¥.  GUran 
™— Tiéa,  malalUB  ■ 
plegaoienlo  < 

Clorosi,  maialila  n 


lai  voi  te  provengono  a 
Carie ,  dbbciiuenla  o 


FWMt, 

fXAcMHWehiI    due 


Diabetles,  malMIaAkft 

prDdnee  freqaaata  e  caplMa  e- 
I  vacnazIoDa  iParlHcinmiMe 
J^'Ktbo  cfasDo-  e  per  Unula  le  btrfaii  p» 
hMl  lulradoM  sBnoiiibln<i*ailMn*tBtMH- 
nti  torri 

«ftiwillnalo;  e  *l  Dlorei,  OoiM  di  TMtre 

J«  de*laiidd 

■il  iHperwIti-  DlMtaMt^aeiiered' 
^hviSiieoD-     la  quale  Tmotìid — 
■  ■oh  «Uro  ri  MBHllwoiiB  malta 

""-ndlMledM  IHMeDtBri«,lwM  di  v< 


Mdurinte- 
.  ,  _  .  „  >  da  £ihrl  e 
*n  MuHneal*,  inmtiin  degrlnteitinl  (Taciti 
cka  MpriTTiene  o  gru*)  o  H  ambadge  lUila- 
Mn  tniaraliato- 1  piente 
Mie  jDlMvtailoM  ti  eorpo,  ifii»  diar-. 

Phieifieo,  ujK,  di  Mibn,  nie 
,    eouBeta  e  freqncate  :■ 
WlrtBj^  la  qnale  Diagaacdlo,  dice)!  d' — 


i 


Elerontlno,  SRii.  d'una  spole  e 
lebbra,  detta  anche  morbo  eli 

EmalocelE ,    enia    prodotta  d 


posla  di  quotidiana   conDnin  e 

di  tenana  lempLice 
Enomgto,  profluviD  di  aangue  da 

qoiMtti  pnU  del  cor]i« 
EiBomrtde,  moroldP.  nioiioe 
EmoloBsla,  sputo  di  lancile  pro- 

dolto  d*  rotluTS  di  qualche  vaio 

dFt  polmone 
EmpieiDB,  raccolta  di  nurdt  nel- 
la caviti)  del  nella 
Endemlo.  aite,  di  morbo  ch'è  Ih- 

mi  filare  ad  un  popolo 
Epidemis  o  Epldlmla,  InOueniD 

di  maialila  tra  t\ì  uomini 
Enterocele,  ernia  in tenllnale  nella 

rlpleitalura  delF  anguinaia 
Bpalaliia,  mal  di  rcRilu  o  colica 

EpallcD.  Si  dicono  maialile  efm- 
ticke  quelle  del  fegato,  e  tutti 
quelli  che  da  lungo  tempo  sof^ 
Irono  un  dimore  al  fegato,  ac- 
compagnalo da  tumore,  da  du- 
rezza D  dalla  perdita  del  color 
naturale,  ai  chiamano  epatici 

Kpilesala,  mal  «adoco,  dello  an- 

■  ■    I 

iB,  ■  uuiervBxfl  uEiie 
ckt,  diconil  quelle  ohe 

fello  auballcrno  ad  altra  malat- 
tìa travagliano  la  maechlna   s- 

Estasl,  malatlla  samlf(IÌBnte  Olla 
calalenila  e  dalla  quale  non  d" 
Ferlice  le  non  in  dd  che  1  n 

caialetllel  non  hanno  alcun  sf 


Ealramanla,  furor  ui 


UmenM  etterfote 
ricordano  di  lutto 
paauto  nti  tempo  ,_ 
rosalimo,  at  hanno  I 


I,  abiti 
MlCotU 


EtMa  od  Elllila,  I 

Ptscnvuione ,  naia  à 
(hnelulll,  che  fi  '  ^ 
de  re  OKnettl  a 


Faseioo.  ^«Inailaae    < 

(na,  coti  della  di 

lelte,  a  lb«l>  di  < 

„.  acorgono  tatto  lai 

febtire,  qaeUam'- — 


principali  fiinikmi  di 

rlU  df  polai,  da  n 
precede  talora  II  fii 


bre 


>  dlreril  no 
putn'dii. 


ea=Ftìibr»ai , 

pertcolaia,  ohe  la  | 

h  il  tua  corto 
Febbrctie,  dfm.  <B  fa 
Febbrtttncebi,  dlm,  <_ 
PebbreltUGCiacda,  pt 

lirettHocia 
Febbriccila,  dt./i.  di 
Pebbriciallata,  Abbi 
Febbrìclna.  dhlt.  di 
l'ebbri  cita,  il   ftbbi 

lattla  di  febbre 


Ha  Iella  e  cagiona 
'.  di  (ebbre,  gran 


dlcune,  aiir.iktla 
*  Mi»  lallert 
"  ^ipostema  nella 


Pantanella.  cauterio,  ralturii) 

Uà  eh'  ^  una  apnic  di  emel^, 
che  da  Cornelio  Helsa  fuoco 
lacro  viene  appellala 

vucabolo  un  dellrìo  eanlinuata 
e  furiosa,  accamuaanBla  da 
fèbbre  acuta  e  veglia,  prodotta 
(la  InlluaiDizIane  del  cervelli 


^a(i;l  addice  pili 

ta  genmle  un'In- 
.dui  un  calore  imo- 
Av  Mtun,  unlvei^ 

ra,  elevata,  circo- 
mpagnato  da  roB- 
e  pulrailoiie  e  che 
■  hilargheiia  qmii- 
U,  cauuio  per  una 
U  tangue  arresleta 
o  per  flussione  In 
d  11  quale  occupa 
e  ttrintejtunieiid, 
amicali 
che  produce  del 
d'uraur  sieroso 
nailane 


GiLLtco,  axii.  delle  Hialallie  lid- 
llllche,  cioè  di  quelle  che  si 
credono  venule  d'imcrica,  e  si 
conlraKgono  per  solito  giacen'lo 


cerio  naccioletlD  che  vi 


aline,  malore  che  viene  altrui 
nelle  «aviltiie 

avocciolo,  eiiOato  caRlonala  per 
lo  più  dalla  peste 
landiilarl ,    dlcoiisl    le    malattie 
delle  KlanUuIe 
(ìlossilidc,    inSamniBilonc    della 

nocciola,  si  disse  a  quel  male  che 

Gomma,  sorla  di  mal  venereo  chi- 
li dimastra  con  voUatclll  o  tu- 
mori lo  varie  iierll  del  corpit 


le  d^tlF  parti  tiri  render  l'uri 
GollB,  spezie  d'iiiEanudagianec) 
code  BltPiii  nelle  {[iunture  prò 
dei  piedi  0  delle  ugni  e  ne  i 
pcdtsM  11  iliolo=fforia  lerct. 
vale  penUt»  del  vedere  per  vi 
le'nenl  ottici  con  qualche  mi 
■       ■■       ■     e  della 

che  [larle 


Jenle'  dolle  altre,  come  1 

ldrDcar[lla,lilrap1i!adel  perlrnrdio 
Idroceblo,  Idriqrisia  della  testa 
IdroiUiIa,  omre  dell'acqua  ca- 

Slonslo  dal  veleno  del  mono 
eH'BnlnwIe  rabbioso 
Idrope,  lirliithmo  usato  frequeii' 

lenienle  Invece  rl'idmptsla 
Idropico  ,   Inftrmllil  d' Idropica 
JUJ'.  —  Cagionalo  da  Idropisia, 

Idropisia,  male  conilBlenie  nello 
adiinamenta  delfumor  acqueo 
e  sieroso  separato  col  sangue 
e  vetraio  o  traUentiIofuoii  del 
propri!  canali  in  qualche  caviti) 

lirofbliTa,  coniun.  idrolubìa 
IHko.  PaitiMu  iliaca  e  boIboIo, 
chiamali  dal  medici  e  da  alenai 
mal  drl  mìifrtrt,  una  malat- 
a   m^viulma  deRl'lNlesilni 
■■—'--' — Ite     dell'  '-■—'- 

Il  male  di  chi  £ 


morire  e  gravi  ni 

diiaca  che  ha  w 
l'ipocondrio.  Hat 
della  effislont  fl 

Iposarca ,   apede  | 
a  del  tessuto  tè 


I  Ischiade,  apcile  ài\ 
■■-■■i  eelallca  t 
I,  sop|ire«Bl«a 
.lento  eralleM 

-  Isleralitia,  dolori  M 
'sierica,  clii  che  ali 
trlce,  ed  i  epItM 
d' una  maUItli,  i 
vente  sogintlB  Id 
detta  timi  di  ai 
crrdevail  provec 
della  matrice,  eS 
eplteio  delle  dM 


e;r  Biiarirne 
rocEle,  ernia  ut 
da  rottnra  del  pé 
merlila,  malatllail 
spargimento  di  4 
LtoofTiLnu,  mabl 
bre,  le  nnall  san» 

ffi ungere,  onde'  f» 


le  Inti 


Mi 


Infreddatura, 
freddalo 

Ipocundria,  mali 
quale  urna  per  solilo  rii*anll- 
nlJe  le  funilonl  allenenti  alla 
digestione  e  si  soffre  ne'n" 
e  a'  hanno  paure   panlcht 


,iia  cronica,  ih-iih 
T  solilo  rihonll- 


Lagriraaiione,  dlÉ 
lulH  degli  occhi  j 
iajHmano  '' 

Lelibra,  speile  dM 
pelle,  peggio  e| 
erpele,  che  Al  M 

Lebbrollna,  éim.  H 

Leucodemmazia,  MI 
divena  dniran^ 


'  lai 


fìm,  peste 

Wfù  in  in1|;liore 

I,  desidarl»  ir- 
M  ribo  parllEO- 
il«ir<Dna  qnnlD 


1  ha  prrdub)  l'aio 


Matrone.  K  ModrotiE 

alfine  ,  pania  ,  qaslllà 
del  menieiatlo 

Mlirans,  emierania 

"lllire,  agi;,  dslo  i  certe  glandu- 
le  scoperte  nel  corpn  iimnna 
i»l  mlcroscoiilo  dil  flulplflih^ 
«gg.  ilt  fetihre  contSRlDiii,  d'un 
Tenere  pwtlcatire 

nnàaonasl ,  infliimniailaoe  di  mu- 

Klserere.  quel  mal  desi' InletHni, 
Il  qoale.  accompagnato  da  acu- 
to dolore  Asso,  tà  cessare  1'  e- 
Blto  defli  eserenenll  per  la  con. 
aiMla  via,  e  spesso  li  porla  fuo- 
ri per  vomllo.  DkCìl  anche  volg. 

IHorLlgllone.  r.  Morvlglione 
"orbo,  pasle^lfortn  rigio,  Itti- 
riEl«=:fiarÌo  tauro,  .epllesili 
orfea,  Inferndu.  ohe  viene  nella 
pene,  afmile  alla  acsbbla,  bian- 
ca o  iiFra,  secondo  il  jiredoRii- 

i  pr^lilentiale 


frare  cose  non 

MorvinlionE  ,  infermit.i  che  viene 

ma  fa  vesciche  pili  grosse  ,  eit 

ni  e'^simil"' 

ultione  di  tulli 

Moto  canuuiirwn.  sorta  di  nialat- 

la  mente:  epi- 

tìa,   nella  quale   i  muscoli  tre- 

(lucn temente  si  scortano  «arso 
il  loro  principio 

a«io,a,  'altrln.. 

emarbodallico 

gsllicD,raalfran- 

>cfriliea,  ID  stesso  che  nefrìlide 

>  e  fri  lieo,  agg.  di  dolore  che  vie- 

Mnle B'  applica 

ne  altrui   nel   lomlil,   prodolln 

che  sono  epi- 

da  calcoli   o   da  renella  :   e  pi- 

<hi»ne  e  sono 

gliasi  anche  per  chi  patisce  di 

tal  dolore 

'ea-r^^ 

rablilssimo.  In 

uterino 

è  inOsninia^ona  di  gloune  parli 

Iella  lebbre 
è  si  dleiila^ 
■'  Irrita,  nu  conserva  dal  prin- 
cipia alla  line  lo  Bl«ssa  anda- 

Opislolono,  spella  i]|  leUnu  ojsla 
malattia.  In  oul  (irlnd|>alnienle 
b)  cantranKono  ■  nmiooti  della 
parie  posletinre  del  carpa  e  la 
broonD  Indlelro 

flpplinhHic,  l'agiireKatD  di  tutti 

61*  Ineoounodl  pradotll  dalla  pa- 
cale nuincanza  a  scar>ilA  del 
perlodloo  nalural  flusso  langui' 
gno  delie  donne,  detto  anelte 
morbo  eirgineo  perdiè  «ual 
frequeate  ira  le  bneinlle 
OrecclihHii,  nome  volgare  della 
Dulatda  che  i  medici  ehlaoiaiiD 
Bcwotidtj  eonslatenle  nella  In- 

S ..,.j    g|g„|)„|,     ^' 

le  aólló  gli  orci. 
<-iiciii4,  darla  di  male  che  la 

P*B1LIBU,  aorta  di  malattia,  nel- 
la quale  alcuna  parte  del  corpo 
perde  11  senio  o  il  moto  e  tal- 
volta l'uno  e  l'altro  eilandio 
Parapleiia  e  Paraplesaia.  lerml- 
ne  col  quale   i  (rii)    de'  medici 
tdoDO  la  parallai  contenipa- 
!a  di  qualclie  uarl-  ■'-"-  " 
mlU  Inferiori  d< 
altro  lato  del  ea 

ila,  paralliia 

ParleOgo,  add.  di  parlasla 

■> — "le,  ■-" ' — 

wbI -      ,- 

re  la  aallva,  k  quali  porta- 


Pastoia,  podaura 
Feaia,  mancamenlo  di  C-^ 
e  di  senno  ;  contrarlo  di  mw 
za.   E  si  uta  anche  per  al 
cdre  cosa  da  patio 
Paiziuola,  diin.  di  pania 

Pedieulare,  ^x-  di  Muella  tf. , 

"  -orbo,  per  cui   si  gCMn-    i 
pidocchi  ■■ 

la,  alopeda 

Ica,  afK.   di  febbre  .4 
ilvoglis  maniera  1  " 
sopravvcMa    ali 
Lccead  fra  loro  cu 
ne  naili  il 
simonia... 

Perniirioso  e  Va 

quelle  hlifarl  tnKi 

oompuiHile  d«  qMÓd 

marlalÀ,  e  ohe  uM.n 

UiiimauKnle  aani'~~ 

le  l'inRtrnM  al  M 

al  seconda  aceeu 
Peste,  peilileoza 
Pestllenu,  male  oonUclM 


InvoloiitariB  eresioae 
ITO  virile 

■e  d'an  Dio,  die  se- 
^vola  prendeva  diver- 
Onde  figurat  si  è  a- 
tpesso  in  mediciBa  per 
di  nn  morbo,  come 
0  neile  donne  per  la 
ilA  di  sintomi  (xr  quali 
Ita 

lome  di  usa  malattia, 
late  nell'  abbondante 
mJe  salivazione 
eaza.  più  com.  tisi 
ta  di  malattia  consl- 
,P  Inflanunazione  della 

febbre  Intermittente, 
sso  ritorna  oi^ni  terzo 
d  è  cosi  detta  perchè 
t  i  due  giorni  morbosi, 
due  intermittenti  fan- 

0 

B,  pegg.  di  quartana 
,  aim.  di  quartana 
Febbre  quotidiana . 
ibre  intermittente,  il 
IO  ritorna  ogni  giorno 
itìe  di  malore  che  an- 
X  stigxa 


j.*.~   At 


>I.UI~ 


de  provien  la  tosse 

Reumatalgia,  malattia,  altrhuente 
detta  reumatismo  y  cpiando  è 
accompagnata  da  fòrte  dolore 

Reumatismo,  lo  stesso  che  artri- 
tìde 

Risipola,  infiammazione  superfi- 
ciale e  parziale  della  cute ,  ac- 
compagnata quasi  sempre  da 
febbre 

Riso  sardonico,  spezie  di  convul- 
sione, che  contrae  dall'una  uar- 
te  e  dall'  altra  i  muscoli  delle 
labbra ,  cosi  chiamata  perchè 
somiglia  ali'  effetto,  che  produ- 
ce un'  erba  che  nasce  m  Sar- 
degna. Quest'erba  simile  alla 
cedronella  contrac  i  muscoli  del- 
la bocca  di  quelli  che  ne  man- 
giano e  li  fa  morire  a  modo  di 
chi  ride 

Rosella,  oggi  piiì  comun.  Rosolia. 
Una  delle  malattie  contagiose, 
che  si  apprende  ordinariamente 
ai  bambini,  per  la  quale  si  cuo- 
pre  la  pelle  di  piccole  macchie 
rosse,  che  poscia  si  elevano  e 
finalmente  diseccate  si  staccano 
in  forma  di  sottilissime  scaglie 

Rosolia.  V.  Rosella 


S<](liuatD.  ndd^scariuBiiBln,!! 

bo  ^calmato.   V-  KcalmBlurf 
Scalmalur»,  quel  flnsH)  cbe 

medie)  £  dFtlDpsKione  celi. 

e  Bii  esercitone  d)  miterie  b  _ 

che,  quasi  otailoie,  e  dleeti  an- 


huol  e  deiia  Ivìorc,  i^ 

dUBdle  I  naptrm  e  f  iiiKhlot- 
tlR  :  che  «nehe  ladlBferememeD- 
te  ildlce  lehinamla,  ifulnon- 
wlitj  tBheranxfa  b  tpremarvia 

Sciatica,  inaammsiiane  di  qnaidie 
MTUi  del  nervo  o  della  men- 

•cUsIico 


dcile  glanduie  linritlctaedj 

siobale  della  unrli  '   "    ' 

fa  bccia   e  ileUi 

coltn.  Sono  lenti 

progreaw>,pBr  lu 

dolenti  e  vcB|[aM  IL..— 

lappuradone,  dopo  ta  g 

aprono  piaché  pe— ' — 

chiudono  l"-"  " 
.   dcforiDe 
tìcrodiii.  acro  Fola 
Secco.  Ri>i;na  xrr.cn  ,  >'sle  rofB 

iDinula  ,  che  fa  pocbis9Ìm>  iA 


MeDiORt                                        IOTI 

bile  risMgno  drl 

Tletismo.  r.  Tlgllsino 

Tifo,  fu  da'uncl  idoperiM  que- 

llo vDCBhoia  a  jigiiiflearc  certe 

■vello 

oilKliorì    1'  nuno'  ■    denotare 

Il  il  cervello,  o  qualdie  parie  dd 

.■i^ffite 

>lsteniancr\'Qto.  i  [.reso  in  tale 

maniera,  che  le  sue  ipeilali  fuo- 

loniillt,   che 

2loid  vengona  grandEoieale  at 

enw  airingUol- 

Trjina,  ulaere  tuUa  colcnna  dal 

Islanedell-oriaB 

capo,  ood'esce  vKcosa  marcia. 

occiola,  Beeom- 
>lore   ed  ardore 

caijìanale  dn  nruore  acre  e  cor- 

o« «.ntìoLO  pr..-' 

rotola 

della  anche  itiipanlle 

.di  (ebbre  edl- 

e   sopriggiunKE 

Tlticheiza  ,  inferrnilit  di  pohnonl 

uleerall  che  cagiona  tosse  e  h 

te 

rie  di  Eonaunilc 

«pular  morda 
Tirfeo,  luti.,  «BichHza 

diverse  matoUle 

Tislcume,  Usico,  tisichezza 
Tormtni,  prenlil  o  dolart  del  ven- 

1 rafie  polmona- 

tre,  dolori  Mil'ljiteatkal 

l»one ,   .oJt 
wr  matotUa  del 

Tri™»,  U  letaao,  mila  la  ipa»- 

delia  tMtticatione,  per  la  anale 

la  mascella  Inferiore  è  rorliisl- 

,    una    delle    niaialUe   ci 


uni  alterna' 

Isn  fuori  del' corpo  l'orina 

Laclla.Boccorrenia,  esleiupera- 

gravliaima, 

Vaibole  e  Valuolò,  maialila  cula- 

una   gran 

vanJS  «.BgetU  quasi^tullf  g!" 

r-'as 

uondul  e  aegnala^nle  nell'età 

lempo  del- 

infanlile,  qualvolta  non  ne  alano 

1  quale  la 

Venereo,  agR.  dt  un  morho  pro- 
dolio  da  un  velL-no  giarlicotare 

liorqiian- 

la  di  malattlB,  et 
talora  si  dEsIderi  altrui  per  In 


Vitiligine.  BorU  di  mDlatlia 
Volpe ,  sorU  di  mnlaltla  ( 


Infette  \e  i    esitare  i  capelli:. 

Volvolo,  r.  v'olTiiH 

Val  Tuia .  luitiooej 
delle  Ctcne  uer  1 


jT  oreccbl 


AcoPi,  medlcameDtl  atti 

in  slanctieuLa 
tcustìco,  agli. 

AfrÒdUisi»,  asa.  di  rlniedii  che 
hall  ilrlQ  di  disporre  alla  ge- 
neraiione 

AnalelUco,  agg.  di  rimedio  rlslo- 

AntafrodUlDi,  rìntedli  clu 

□0  1  deslderll  oDiorosl 
AutelmlnUco ,  rUnedlu  i 

ai  vermini 
Antemetld,  e  antleDietici,  rimedil 

contro  U  vomito 
Antlbllknl,  rlmedii  cbe  ciH-reg^o- 

no  l'acrlDMMda  della  lille 
AnUdolo ,   medìCBineiila   che    he 

vtTta  di  render  nulli  gU  effeul 

di  veleno,  coniravieleno 
l^ierlente,  apeiitlvo,  che  apre,  e 

dlcMi  delle  medicine 
Ailringenlc,  termine  eeneralc  di 

tulli  i   rimedi  che  hanno  pnt- 

priett  di  rlslrlngere  i  Icuutl 

orsaniel  ,     , 

Aloocla  0  Aloca,  rimedhi  «he  Iro- 

pediicc  di  pater  concepire;  a 

produce  la  ElertUW 
Afiemiieraule,  oag.  di  rimedio  il 

quale  ha  vlrld   di  temperare 

gli  nmorl  acri  e  rlBcihlBti 
BirrTOFiR,  dicono  i  medici  un  pie- 

Chil  rimilo  deitroii   cheeehcs- 

■1a  per  un  di  lor  arie 
UuaiRTTinu,  nga.  di  que'  riaaed 

Che  giovano  al  naie  della  e. 

nslefalllvo,  che  riscalda,  alta 


IO,  poi  tema 
Sezidnr  vii. 


Calapanma,  rìmed 

Il  daipantcrii  ■ 

la  parie  iuferuM 

Calaplasma,  Impii 

Catartico,  che  ha  i 
ed  é  agg.  di  rln 

Caterelica,  agg.  i 
rosivi  delU  >nc4l 

Clgou,  una  spelli 
scrino  da  Galu 

Cllalere  e  CllUem 

ilale,  merllcsniei 

'    a'inlella  nelle  | 

negl' Inteitlnl  [H 

slrURa  0  di  usa 

Idle  per  di  soUt 


Gonfortitlvo,  i 
coofarla 

Consunlivo,  eonad) 
propr.  de'  lioK 
ilrtdd1dlM(dv« 
gli  umori,  le  m 

GonlTBVvelCnp,  «| 
aldilà  virili  coni 

Oopregogo.  aig. 1 


t_ 


i  H  1 1»,  (Il  rimedia 

ftU,  ehr  corrobora,  ed 

w,  wèamenh)  the  cor- 

'  [«iipiaiiione  liquitts  »o- 
■  "■  hp^edienll,  the  >I 
'  nwrpo  per  ij  |Rirte  po- 

If:  Hkc  dcDo'  BtmmeilD 

■■llEMnatliianeè  cao- 

"Wm 

"  Mittn».  r  Gristeo 

'  1  WiUtro.  P.  CrlBleo 

'i™rij(r.i!e'Tiiiiedii,chc 
I»  K  lini  g|  vfleni  a  loro 
«Mt  di  DODcere 
■^■(tier  decotto 
yMòiSiiM  =  ad  d.  bollilo 
*i  Vtftaam  0  allra 


£S« 


è~B|u;7dÌ  rlm»«D 
>,  dlneonanK,  che  dls^ 
tecci,  e  dlcFBl  dciirinKredienli 
che  hinnola  virtù  di  diiKccaro 
prDDMDieale 
Dlnlpanio,  che  ha 
pure,  e  preBSO  i 
vlrtil  di  eparten 


DluiH 


Al»  che-vi  il  < 

*%  (òlurt  da  frenare  I 
KTripuIlHi  Fd  issodarl 
■"i,  mcrllcamenlo    che  li 


^  Che  ha  Tina    di  far 
ed  t  Uf.  dì  rimedio 
>  rincdn  edeiiore  atto 


silo  a  diluire  e  rendere 
le  dold  Eli  umori ant- 
t  agg.  dr  rimedio 
e,   nig.  de'  rlniedll  ehe 
I,  che  rìsoh'ono  gM  U' 


l.  di  rimeX 


ledici  che  ha 
le  Hlrmloni, 


ver  l'orina  ed  i^  agi.  di  medi- 
camento; si  ma  anche  inforaa 


■i  doccia  copra  la  parte  Inferma 
Docciatura,  li  versar  curativo  rtci- 

Ib  doccia 
Daldncante,  dalclfloante 

IcD,  agg.  4clle  medicine  si- 


lome  ne  nerico  degl'ingrc- 
j  plA  com.  lUceal  deplla- 


Gclemml,  aorta  di  mcdicbia  che 
kII  Arabi  chiamano  loccJif  e  I 
latini  linctì,  perchè  ai  urendo- 
no  in  liocea  a  modo  di  lambire 


il  quale  s'iriigan 


EmliroMiiDne.  )'■  EnibrocM 
Embrocoa,  tpezk 

ta  uiuìdó,  col  I,-. 

i  membri  Inférmi 
EmbracGore,  fere  eiubrocca,  Irri 

Krc  i>|>n-le  InTenas  ipremen 
una  spajinii  o  un  paiuia  ber 

imbevuta  di  qualche  liquore  me 

lifcamenloso 
Emelka,  che  ha  vlrtil  di  tar  \o 

mllare,  ed  i  agg.  di  rimedb 
EiDmenigaga,  igg.  di  rimedio  Un 

a    promuovere    le   |ierlDdÌeh< 

evacmiioni  delle  donne 
Emollienle,  che  ammollisce;  ed  i 

■Mtg.  di  una  lorla  di  mcdica- 

Einosiatica,  agir,  ile' 
■■■itnano  II  sangue 

Entplailro,  UnpiaiU-o 

Eruulalone,  Dume  de'  medicamenti 
che  il  colano  aprenicndi 
con  (dira  nomR  orxatg 

Epallco, 

He  del  ..„.. 
Ephseraillcu,  i 

raedii  altemptranti  l' aerimi 

del  fangue 
Epnlolico,  cieatrluante  a  In 

naUvo,  ed  <  «gg.  di  rlnudi 
Erbolalo,  impiaslro  comimsl 

erbe  medidRall 
ErTlno,   nedlcamenlo  che  si 

altrui  pigliare  pel  naio  ad 

tetto  di  purgargli  il  capo 
E>car«tlco,  igg.  di  medicamento 


li  purgargli  1 


Eipeltoranle,  agg.  di  rimedio  che 
giaia  bUo  ipnrEO  del  petto 

EttentvOfClie  ha  virtù  asciugante 
o  purlttcBate,  ed  i  agg.  di  rl- 

E<«GoaliviK  che  lia  vi 


cacciar  la  febbw 
■lemmagogo,  agg.  A 

lo  allo  ■  stiunert 

la   denuna,   che 

tutta 
'omenta.  rumentu  e 

in  qualalvoglla  no 


di  vari!  iii{uuri  CahOE 
teralamenlE  applicala 
oCTcM,  lu  virili  dbl 


Frega,  rrcgngioae 

l-'regacciolare ,   far   di 

tregHcciooii,  fregarvi 

ITegacdolo,  ftvgo  btK 

rregagioncella,  dim 

Fregagione,  Il  fregK«, 
propr.  lu  alrupÌcci«Mi 
''-  colla  palnw  della  H 

colla  p^BuS 
effetto         ~ 


qualche  t>Brte  de 


Ciei.uKDi), 

che  opera 
Gargariamo, 

(alte,  di  mele' 


,  -  ipirÌH  l__ 

Snale  adoperali  perù 
e  della  Imca,  dell» 
della  galaedell'ngol^ 
te  lavandosi  e  iclacql 
bocca,  (cnu  |ier"  '-■ ' 


F    »,-. 

fc  uche  Kt^etì 

proprlflli  ■  ili'ilolare  It  iilelre 

^cnersle  nel  corpu  anlmkle  vl- 
Lk  e  Locco,  vooe  srnha,  noria 

^^BUODIdpa- 

di  medicunenla  che  ogg\  dltu- 

no  ■!!«»-■  lemblHvo 

Lutazione,  appikutlonn  de\  Jota 

■«  rinedlo  e  yalf 

di  Blcime  acque  lenuaU  alla  par- 

ta Inferma 

KA  niedlcuneiill 

BgatUidintpes- 

malerit  bUs  a  medicare 

KfII  umori 

Hli  alla  cura  delle  Infemiitil  = 

pretcriltl  dal  medico  per  la  cu- 

1 DB  Maione 

ra  di  un  infermo 

IniiutMlone,  e  si  dice 

Hedlclnik  bevanda  ehe  flbl>ia  fn- 

l'udiel  della  Imro- 

l'ikoni  mtletìii.  11- 

Medicinale,  lusl.,  medicamento^ 

kiu  cariU  del  cor- 

Mclanagogo.agg.de'piiPBantichB 

Uuiia  fobL  «icte  la 

emdKS'intraiuelle 

intendimenla  di  evacuar  l' atra- 

ilrinIriiiiieHwta 

bile 

neilm  11  miralo 

Herdoeeo,  Unulaslro  che  s'nsa  a 

levare  1  peli 

!U  Cte  «riva  sino 

germente  evacui 

tu  che  ba  Tirili  d'Incuocere  o 

K*'"  - 

albniolar  lenUiuente 

^iuconco,  MKHilfero,  che  induce 

NbmIb,  aorta  di  niedicanicnloclie 

feiffl 

Keiienle,  medicina,  ehe  messa  nel 
vino  éceva  raUegrare  11  cuore 
e  toglieva  ogni  Irìitezio 

Ifervimi,  dice^  nella  mcdiolna  a 
1Mi  ilmedio,  ohe  giova  alle  ma- 

pTmJS? ed'ìtoe" 

<tn«iuiioni 

twh<MA<IÌKnlr« 

««  purgm!, «d  * 

ialile  de'  nervi   e   delle  parli 

SeuHllco,  lo  BlcBso  che  nervino 

■hS^.-  e«  HMil 

OarlRTlKO,  antidoto  o  celebre 

contravveleno;    cosi  ehlanialo 

^M^J^o^'}; 

riVoSW*" 

B^mdv,  le  p»ri« 

'sr.T  s  s,:i"23£'i_  . 

r"- """Ji 

""m 


Paloiuetrc 
[nioni  e 
Pedili 


,  bagno  dei  plnli 

illcD,  itda^  loDe  usala  Hsl  me- 
rikl  onche  In  fgna  di  iiitl.j  e 
dlccst  del  rìmedii  lUUHlmenle 


u  iHilCnzlBlmeatc  cildl  O  : 
Btiol  «d  escarollD' 
PreparanU  ri 


rcKSono  le  nisli:  qualità  drgll 
unturì  par  ridurli  lii  IbIoIo  per- 

PiTpirare,  al  dice  del  rendere 
alcune  soslinie  medlcamcnlose 
in  (ale  alato,  forma  ecc.  perché 
Blam  alle  all' aso  degl'ln(i:ml 

Presa,  (ai-ellndosi  di  medldne, 
vale  nnelh  quanlltà  di  Mie  che 
ai  pltfii  in  una  Tolta 

Pre»«r™tl*o,  lutl^  rimedio  ehi 


M  medica,  per 
tì  vuole  aia  stata  11  eelebre  San- 


conio  qual 
Ricettario',  IL.. 

"rMa^anV  S'tiUl 
che  ha  virttt  la 

Rimedio,  dicesl  di 

pllcata  eaternamei&e  p 
ra  d' una  malrilUa.  Al"* 
si  rimtdil  iDpiel,  al- -, 
CI.  GII  emplaitrt,  d^ 
i  catauUSDil  dkmnri  iW 
pici.  Il  mercurio,  ta  (Mj 


conci  a  dhlaccan  ti  4 
gli  umori  vlicoii  e  corM 
rentl  a  qualche  parte  M 
RI  uniti  vo.sgit.  d)  que'iMB 
hanno  forza  di  rinHBBrtt 


Belro[q>o,  bevanda  laedMW 
la  con  deeoifonl,  owjjl 

Sedante,  agg.  di  rini«dla  M 

Sedatilo,  calmante,  aeiM 

Semlcnplo,  si  dice  del  MA 

bagno,  In  cui  l'MqM 

nna  BlrombelllcD  =  ujl 

cui  il  h  ma  pel  hitmt 


lilcciare,  e  |jer  In  |ilù  dinota 
,      n^nuenic  ilroplcclanicnlo 

SlufB(iira,prBllcadelte  sture,  cier- 
r      clzlo  d)  «ture  e  di  luSuuilgfi 
-  Stufii,  (bmento  o  luSuiiiliia 
Succedaneo,  il  dice  d«l  nibUsl  di 
erbe,  droghe  e  «ImiU  da  mel- 
tersl  ne'mtdlci 
altre  di  egoat  vi 


<  gli  ipailoti 

icamenlo,  rì- 

c[uellu  elle  « 
1  guarigioni 
cui  al  appU 

(one,  docda- 


;  ed  in  nuolo  tlgràf. 
r  lo  pia  In  far»  dl^i 


ed  i  agg.  di  rimedio 


più  di  porco 


medlcBui 


lupposta  ,    medli 
ratio  n  gnlsB  di  candelotto,  elle 
al  melle  per  la  parie  derelada 

iuppuraUvo,  atta  a  promuovere 
1 —   pj  j  jgg   j[  (jf. 


a  TtRTUn,  per  slmlllL  chlnmHoo  1 
medici  quelle  tpecle  di  jcroauna, 
0  materia  calcinola,  clie  ai  ge- 
"  fi  corpo  a»  " 
■rfir' 

:o  ad'oHni  veler 

gnanicnlo. 


lo  pia  di  m 


Iropplcclari 


LreLco,  epiteto  d 


.  efflcace,  cbe  ha  alllvliu, 


Brlciolino,  dim.  di  brìclohi 
BriOiolD.  y.  Briciola 
Brillare,  è  qucll'elfeltache  Ta  It  vln 
genertuo  nel  roder  In  ichluma, 


)   di  hr 
si 'dT'qiiell' invito 


salolo,  che  il  fa  alle  lavale  in 

e  ai  dilelU,  far' 

bevendo 

Carne,  propr.  l  1 

Brodaio   e   Brodaiuolo,    vuro   o 

ed  il  pld  sovew 

thiolto  della  broda.  Fu  usato 

nimalL  ma  al  d 
la  anche  lullc  1 

anche  In  fona  tf  add. 

Brodettalo,  ooiidito  eoi  brodo 

loro  corpo 

Brodoto,  abbonduite  di  brodo 

nwlW  carne 

Carneseialare.  V. 

Bruschetto  ,  dim.  di  brusco,  al- 

Carnivoro,  che  s'B 

qnanlo  brusco 

Brusiheiia,  aslr.  di  brusco 

anche  darelbuoi 

Brusco,  diceai  di  «spore  che  tira 
all'aspro,  non  dTiplicevole  al 

zoviHlla  in  quat 

Carnuto,  carnoso 

Caslrato,  voce  ad 

RuScB,  Il  dli:e  in  «ergo  11  man- 

spoIvcHiMlo  a 

Kiare 

Calli  vanienle,  poi 

Bnrroso,  pieno  di  burro,  condito 

ramenle  o  àimll. 

CACcureàlrai,  che  caccia  gli  af- 

poveranienle,  a 

So^dél"™'^''"''^''' 
Ondalo,  Incacialo,  sparso  di  cado 

die  vivande 

'vile  ellissi?» 

Krallugiato 

Cedrare,  conciar 

Cacioso,  di  cacio,  a  gnita  di  cacio 

Cedralo,  ohe  ha 

Calcila,  fella 

di  cedralo 

Camanulare ,  ogni  erba  bnona  a 

Celialo,  vinato,! 

mangiare,  a  cruda,  o  colta,  er- 

che ha  cura  dcH 

baggio                  •            ' 

Ceneraio  e  Cdle 

Camerata,  compagno  ohe  aUta  e 

gLiira?: 

maugU 'insieme" 

Campare,  vaseere,  nobicira 
Cap»  di  tflffoJo,  Il  luogo  pM  de- 

cena 

Cenare,  ii.utr,  i 

gno  delia  mensa 

la  cena  -  In  s 

l'aricani,  agaravanl.  riempirsi 
Carico ,   si  dice  di  chi  ha  bevuto 

L. 

Cenata,  mangiata 

di  soverchio ,  ■ 

briaco,  colto  di 

CariU.  Far  earili 


dall'  nso  degli  i 
i  quali  raccvano 
sint  a' poveri   ( 


'tìlri  Bipmri,  rale  Hl. 
■Hrvio  di  lorblduiB 

.HMtrgrfDdlUirbUo, 
0  «co  Unipida  ,  ma 
I*rfella  ahiareua 

CrUe,  con  cai  i  bn- 
I  ^lle,  ciambel- 
iinlU 
1).  di  tìbo,  cibo  cRt- 

Vg,  di  cibo 
«.ditcU» 

dbarc,  nutrlniEnto 


ofiii'che 


.,  vbÌc  iDcbbriar- 


CiHla,  <lic£ti  deU' 

la  ravulB 
Cfllnlone . 


ulnlone,  il  parcgmenle  eli 
fuur  di'rdeiingre   e.ilrllai 

ligno  dop. 


I  Kiomo  e  11 

Cammellate,'  che  ala  alla  mede- 

;ninine»azlone ,  Il  lutniiiBri  di 
molli  iniienic,  e  nenia  lobrieia, 
non  per  onulo  rkrnmento,  uia 

CoiudiuGbile,  luil.,  cllio.  vivan- 
da, mangiare  =  udì'. ,  buono  a 
mangiare 
Compia na Uno,  coaiuanallGO 
CoinpanaticD ,  >i  dice  di  tuUc  le 
'.ose  clic  si  nianijiano  cui  pane, 

CoinpDlazione,  convilo  o  banehello 
Cunjlre,  concirllnrarc,  candire 
Condilo,  In  fona  di  luil^  condì- 

Cdnfètiare,  far  canretione,  condl- 
odo  di 


Cuur>fllo,  add-,  confi-IMIo 
Conoscer?,  gustare,  assaporare, 

auBiiglare 

DnioTailone.  Far  coniolasionc, 

vale  mangiare  insieme,  che  dl- 

ces)  anche  far  carità 
ronvrnlo.  Ber  per  cominto,  va- 

di  (are  o  di  aslenersl  dì  alcuna 
cosa;  e  j>erchi^per  solilo  il  con- 

boecfl  al  nappo,  iierciù  ber  pei 


Convllare,  chiamare  a  convilo 
Convitalo,  niil-,  colui  che  ini 


nvltale,  slmpoilaco ,  appai'),  a 
?,  ohe  (t  baiHAella,  che 


barsl  insiem 
Comi  via,  convito 
Doppiere  e  Copplero,  co 


lo  recerienle 


lOinv 


e  di  cnppB 

dfchecchessla,  on( 

scoriueoUla 
Corte,  fesM  o  adimania  di  gente 
per  alcnna  allegria  o  con\'!lc 

IB  tener  lavala ,  feitemtlare  d 
banchettare  aolennemenle^Cor 
te  bandila,  convito  solenne  In 
corte,  poUnoamente  bandito  oh 
lemiM  Innanxl ,  a!  quale   luti 

;he  ha  anpare  di  co- 

!ld,  ili  coloino,  di  at- 
ti quella  del  cotogno 

Cotllccio,  olquanlo  avvi '- 

Cotto,  dlcisrao  eotlo  a 
briaco  e  avvlnaizalo 
Crajfola,  crapula 
Orapolare,  crapulare 
Crnpula,  vìzio  clic  comi! 


,  mangiare  e  bere  lo- 


<!rapUlone,  che  crapula 
CrapuhialtA,  Il  erapnlare,  crai 
Credenza,  lagiki .  prova.  Quindi 
tredmia^  Tale  raauBll'>re  che 
Anno  |;ll  scalchi  e  1  aoppieri  del- 
le vivande  e  dtlle  beninde  prl- 
iHfl  di  Mf  vime  II  toro  slunore 
Oredeniiere,  chi  ha  la  cura  della 

credenza 
Trndeua,  a'pmia  di  sapore 
Crudivoro,  che  divora  co«  crude 
nurchialata .    <iflelta   quanHId    di 
ehecchrMla  clic  ti  prende  In  un» 


i-atD,  OHed 
la  >1vande 


i.dl^ 
liablU 


1  ileaw.  I 

„ èrlmaiUl 

Bdo,  e  pia  com.  >'ale  mli 


Dape,  V.  I.,  vivanda        ^ 
Dar^ftru,  «Jiceal  di  coldcW 

le  vivande  al  cardinali  M 

clave  ;  icalco 
Dar  eenn,  dar  mungian 

merenda  e  «imiti,  vaglio 

prestare  nllral  una  cera, 

tar  a  mangiare  ecc. 
Dei(1ut1zlone,  l'atto  d'Iari 

Il  c1lia;lnghiolt1inento 
Delibare,  gustare,  uuigll 
Delicato,  pari,  di  coac  uk  i 

giano,  vale  squisito,  di 

Dellilg,  sqiilsileui,  delh 
di  tutto  ciù  che  soavcnie 
letla  i  sensi.  B  più  tam 
llzle  nel  numero  del  pUt, 
delle  cose  preijose  e  ra 
llcalmc  e  morbMenej 
vivande,  come  di  araen 

Dente.  Toccar  eoi  dtMt] 

dare  il  portonM  ai  4M 
ballar»  I  dtntl  e  itaM 
no  loanglBra  ;  modi  bH 
iiiaiimu  denliteccklO' 

II,  lalerioanere  >■■!«■ 
re^mert  altrui  a  M 
M,  vale  ■■   '  — 

giare 
De  n  lecchi  ar   , 
E  lare  alcan  poco^OL 
idifin  e  leni'aiipa 


Disiiensi:   ncllu  ci 


Fidlclii,  alimentare 


.:rs,  alar  di- 


<  >.  .1  digiuno, 

"iii^'avcr  Bun- 

wuinft  slraboeche- 
'i^SmUiutunente 

'«UdiluilB 

j- - '.  Itiiua.  a  dÌlui1*tore 
•f"  ilnbtcchevale  min- 
ili carne,  vale  car- 
doDwatlcI 
:hr  siede  a  mensa 
!  [ifninF,  aalollarr 
r.rsy,!  ii«iiB  carne 


de'  principi 
I  impiegate 


liraatcnriano  o  ao 

negli  ufflili  della 
Dlapenaatore,  diapen 
"isptniiere  e  Dlspei ,,.-r- 

sh  alia  cara  delia   illspeiua 

diapenutore 
Diapolpart ,  tetar  la  polpa  ,  apal 

""""■  -  —  IscheriD  laaiiiar  li 
net  mangiar 

DlasaTonUo,  i 

lo  di  IBTOrO! 

.,...,  «olpllo 
Dlvaraakiiw,  )l  divora 

Divarare,  mangiare  co 


,  I  divorare 
1  varali  One,  divoramento 
Dice,  agg.  di  sapor  temperalo  e 
grata  al  gusto 

oloeiia,  aatr.  di  dolce,  aapure 
Clie  hauDo  In  si  le  cose  dolci 
Dalcianiara,niisla  di  amaro  e  dolce 
Dolcigna,  clie  ha  del  dolce 
Dolciore,  doleezia 
Dolciume,  eoa  a  di  sapor  dolce 
EiBiBEZi,  otTuMamento  deli'in- 
leltello,  cagionalo  daaoperciiia 
iiervl--  -  -  -■--■'-  --^— - 
Ebbriacl 


1 


u  da  al 


.  j,  ublipiAe;.  . 
EbbrlBEo,  briaco 
Ebbrieia.  V.  Ebrietà 
r.  Ebrioso 


i,brÌE 


turbata,  e  Viol 
dalla  ebbrena 


Ilei  le  Ito  alteralo 


EbreiwL  V.  I. 

Bbrieti,  ebrena 

Ebrlo,  ebbro 

Kbro,  ebbro,  ebrlo,  e1>rlaea 

Edace  ,  che  divora,  che  consu 


Bcritlorì  moderni,  per  lo  atei 
che  gli  anliclii  dicevano  caini 
giare,  cioè  buono  a  nunglar 

Empiere,  uiiare 

Egiulonacela,  pigg.  di  epulone 

Epulone,  DOme  proprio  trullo  dot- 
ta sacra  Scritture,  a  simlHI. -"-" 
qnate ,  etmlone  si  dice  di  ci 
che  si  complice  nelle  molli 
dilicale  vivande 

EpulonesGO,  dir  epulone 

Esca,  dbodl  cibo  dalu  da  pra; 

0  relèiione:^carne  In  generale 

EschetlB,  dfiii.  d' esca 

Esculento,  eiig.  che  |ilil  co 
si  da  Bile  piknle  buone  da 
giare,  come  sono  1  carcii 
cavoli,  le  pastinache 

Esurlre,  essere  aSauinlo,  a 

Figw,  bisogno  di  mangiare.  Per 


Pests,  cosa  d«  raanclare  o  altro 
•olilo  di  dwii  0  dr vendersi  al- 
le (èlle 

FetU,  parHcella  d'alcuna  cosa  la- 
lUéta  Mllilmeate  dal  luiio,  cu- 
nw  A  pane,  carne  e  slniili 

FttUrella,  reltolin 

PellaUna,  divi,  di  Mìa 

PetluGcIa,  dim.  di  retta 

Cldliia,  compagnia  di  ioli  maschi 
che  cenano  Inalemei  porcamen- 
te, secoodD  il  costume  de'  La- 
oedrmoni 

Fievole,  parL  lU  sapore,  vaJ' 


Fondala,  fomUgUuiilo  ;  ed  i  fr*  . 
prlo  della  feccia  del  vino  e  41    '^ 
ogni  altro  liquore  che  resta  Ni 
Tonda  di  un  vaso  o  limili       -    '• 

Fondlglioob,  posaliirB ,  rfnaM  '■ 
glia  di  cose  liquide  Z  • 

Farle  ,  «1  adopera  per  qndUliflp 
sapore,  come  d' Berlo  e  ifM»  N 
me,  di  dpolle,  agli.  >ul«pb  •« 
radici  ed  anche  dtl  jivpe  < 

Forleiza,  qualità  di  saiHire,<m« 
d' aceto  e  d'agrunif,  di  d|i•^  * 
le,  scalogni,  pepe  ecc.  "m 

Portlgiui ,  che  principia  ad  avere  k 

Fortore,  foraorc,  sapor  {arte        ' 


forte  ;  e  suol  dirsi  come  V|i4  Si 

sapore  ig 

Foriore,  tortore,  sgreiza  k 

Framroeuo,  tutt.,  cosa  dMil  la 

rrgmmetle.  AlpropriodlcesiM  v. 

platll  che  si  mettano  ia  lavlk  < 

fra  l'uno  e  l'allro  messo  ■> 

Frugale,  parco,  sobrio  :  t  diMd  '^ 


I  nel  vii».  ■: 


Frugolili),  nUKleran: 
pardi  til 

Frugalmente,   con   fnigiltu,  li 
mollo  frugale  h 

Frugivoro,  che  ai  «iba  so1*mN«  m 
di  biade  ed  altri  b-utlldelUMfl 

Fumoso,  si  dice  di  eolon^  « 
Iwnno  del  furai  dalla  «nóai  i 
che  si  dicono  salire  alla  uK*  \ 
de'vaporl   del   vinoch'ttm  k. 

GALtTTovAi^o,  muuialon-tf  Jifr  M 
lieini,  beviloredrStle  E 

Gororanare,  dar  l'odore  MfT  C 
rofano  C 


dentro  del  garoAino 
ihlollBCclo,  fitsg.  di  I 

Ihiuilstiienle,  eoli  ghl 

:h1a  nere  Nino,  dim.  di  ihloMatti 

d'Ili,  di  ghioii» 


J^dftSs 


^ffihn,  ffl  rhtotbi 
0«biotlaneello 


ffl  ^Mattone 

dishioiit. 

■.  ili  Rhiallo,  gp-l 


Iran),  vdelnijhletllre 
Fd  buon  tempo,  plillar 
ÉngÌBDila,  clic  MCne  si 
ucnfr,  irlonfhrej  ftir 
TV,  /br  leinpane 
buon  UHUpaiino,  die 
ii>leBlìerl  e  del  buona 
WTsta  desiderio  di  cibi, 
lis.  peccalo  di  Kola,  go- 

■Imili,'  ogni  enia  uiiì 
Bla,  vale  «pendere  tut- 
is  loniire  PappeliLa 
a=:Tirarf  uno  per  la 
■le  avere  uno  iille  Bue 
er  lo  muiElare 


9,  mmiamenta  In  alle- 
e  la  briglia  ;  e  propr. 
I  queflo  che  si  fa  dopo 
tr,  dello  vvtìgiiB 
art,  tlar  In  gouotlglia, 

Knniavicliare 
I  uo/ierà/e 


Grato,  acoetto  al  palalo,  al  gnsla 
Grifo.  Ungerli  il  grifo  alle  tpe- 
»i  altrui,  iDodo  nirbetco  che 

si  lUa   In  BignlL  di  cnuulare; 
maniiiBre  liutaiuenle  alle  spese 

GmtBlilIr,  che  li  puìi  guslare,  che 
apparL  alla  potenia  del  giutu 
GuaUecio,  ptgg.  di  guaio 
Gua lamento,  il  giialare 
Guatare,  apprendere  i 


del  guaio 
-slvoru  vai 


:  apparta  guita,  che 


e  gli  spirili  Mlgano  al  cervello 
e  oSuachlno  1'  riiteilella 

lni1>rÌBCBtara,  linliriactiezza 

ImbrlBOi,  Kbtii),  briaco 

ImbrìachCua,  ebTcìxa,  InebLrle- 
mento,  ubbriaehecia 

Imbriacone,  acor.  d'Imbriaco 

Imbronciare,  wx  «cbenevok  fot- 
nula  dt  Brondo  Dio  del  nai; 
e  l'ropr.  sipiiiicherelibe  iil\eo- 


cipriuie  laetibriarii 
lomieliire,  deii!  il  sapore  del  me- 
le, stiariier  di  niele 


Immo^csdare ,  profumgr  di  mo- 

apHocare  ,  pars*  a  sedere ,  e  in 
parllDolare  a  tavola 

ImpBppolBta,  b  rullato  di  pappa 

laqwsla,  add„  lUgliino 

Impcpare,  aaperiierc  di  pepe,  con- 
dire con  pepe 

Iinpeperalo,  linpejjato 

mplniare,  riempire  a  M|iribl>an- 
doiiiB   rìslrintienda   forUsslma- 

-litBente  la  materia  nei  continen- 
te; ed  è  pili  propi'lu  <!e1cibo  che 
d-  altro 

nacelare,  bagnare  e   asiiernere 

locquare.  V.  Innacquare 
icaciarc,  condir  ron  cacio  grat- 
tUKitlo  le  vivande 
icannare,  ìocUtTf  nella  canna 
della  (CHa,  traoi;tiKlare 
Indinesltblie,  non  difeatibiie 
iRdiKeillblHIl ,  malagevolena  di 

digerire 
IndueilUine ,  contrario  ili  dl|K- 

Indlieili^  non  diaeito 
inebbrìare,  InUiriacarc 
iDebbriaikine.  Inebbriamento,  eb- 
brena=:&ooltil  o  fona  d'ineb- 


IngiiìolUnKabJ,  l' loKhlattlre 


tore,  iioloto,  gbtottone     ^H 
inniuvie;  vomeiia  ^^M 

ingoiare,  inghlotlirs         ^^H 

Ingollare,  Wbla^eWOi^^H 

Gare  e  bigardaments   j^^^H 

IniordoBienU,  con  InRord^j^^H 

Ingordire,  Ima  Intarda  ^VF 
InKordeua,  Ingordigia  •  .. 

ingardlgla,  eilrctna  avidilA  cM^ 

ma  si  di  cibo,  come  di  ood» 

qnc  altra  cosa  cbe  avi 

IngordligliGcIa,  ptgg.  d' hi 

Ingordo,  avido  In  — ' 

di  qualunque  ci 


Ingorgari .     , 
ingoiure,  me 


igurgltamento.  IngordiA  !»■ 

de  neirempiersl  il  corpo    ^^ 
Ingorgllare,  mangiare  e  EiuMl 


Ingurgli 

glUTÌI 


iitalore,  che  ingori 


'iSÈ 


-iguslabiic,  che  ni... ,  —  „ 

Innacquare,  mettere  l'ioiMtH| 
.iualsivogiia  liquore  per  fcag 
rana;  e  ai  dice  |>la  profT.ai 

I  nnebbrisme  nio.  i  nebbriunnMkK 
Innebbriare.  V.  IneblirUi^ 
innebbrlailnnc,  V.  tnebbrlatfoM 

Innebbrlania.  )'■  lnc1iUrl*ui 
Inni^briare,  imbriaca  re 
Inneblirlazionv.  >'.  lnel>lirlulOK 


i9aialo,  aióerso  di  sale 


a,  alMi-f 


InialMnl,  d...- 

Insaporar»,  ditenir  s^Mirllo 
tniaporare,  dar  tapore,  kr  Mft- 


leisln,  InnoriHgfa 

nuilabillu 
hM,  sdpltamenle 


lad  Impossibile  a  tro- 


,  eh't  di  lostanra  lin 

d*l  iHllfl  "  "''' 

>,  laltlRinosD 

iiiltndklFizfl  nf  ll'Bpii 

t<Hi>ill  «  simili 
inidco ,  splendida,  s 

upreEZ!)  di  iBiiari! 


LBizn,  pronanciilo  con  -Ine  ii  di 
suono  nspro  e  gfl|jlÌHrdo.  DI  Jiu 
pore  aspro  e  «slrnigeiUe 
[•eccanienla.  Il  Irccare 
Leecapestelll,  Icceonc 
LeooBpialU,  Icccirdu.  paranilo 
Lcccardo,  fAlitlo,  goloio 
LeeMre,  Icngcmenle  li-ef;ai^  col- 

Leccanl   li  dita  if  alcun  eìbo, 
:sì   quando  piace  fitrema- 

LeccaacodFlIe ,   Ieccai>lB[tl ,  vocf 

della  pei'  iachcrna  a  paroMlli 

e  simili  uDDdni 

Lecmta,  l'atto  di  leccare 

LeEcatore,  che  Ircea,  leccanlo, 

parastila.  gliiollonc,  scroooooc 

[•eccstnra,  leccunenlu,  il  leccare 

■ ',*intTlMCOrnia,gliiotloriiÌB 

inelno,  dim,  di  leccone 
Leccone ,  ghiotto ,  roIoio  e  che 

volenlierrieeca 
Lecco neiia,  leccornia 

mia,  (rhiotloriiis,  vivanda  da 

on\  e  da  «hiotti 

ne,  e<MB  appetitosa,  che  ti 


Lupnccio,  Bnural.  ed  ir 


aliare  e  divorare 


Liiccoìie, 

HACITÌjUIE     g 


ìF  melar,  di  chi  per  pre- 
0  voracllA  nuatlcD  da 
e  i  IBII  ad  nn  tratto 


j,^injhiolllre 

'e,  manicare 
a  mangiarli. 


',  nulrtcainenlo,  nul 
',  di  nulrinienla,  al 


liKltare  il  ai  d'Ogni 
gtoiido  i'oYBseconi 
■nlira  de'Fiorenli 


Pa|>pic<iliione ,   aoioderalo  mui- 

Papi)atardo,  ghiollo  ,  |i>p|Hini!  , 

luanaiane 
Pappalecco,   leccornia,  gldoltor- 

Psjipare,   irooderataoiente    nun- 

PappaU,  mangiata 

Pappatore,  che  pappa,  «mudcralo 

PappBloriD,  il  pappare, il  manicare 

muW  e  squisite  vlì'sndc 
Pappolata,  vivanda  lanlio  lenei 


quasi  liquida. 
Pappolone, 
Pappone,  ni 


dice  «nciie  del  man- 
Ingordigia 

itiD  in  genere,  clA  che 

ihe  pacchia,  ghiottone 
diventar  pane 


tenga 
DuinKta 


rajeilaccio,  fiegij,  dì  paraatilo 
rassIIicD,  di  pumsBitD,  attenente 
I  parassito 

rassitD,  nomo  che  per  ghlotlor- 
lia  e  voracità  eccede  nella  qua- 
lilA  e  quantità  del  citte 
ParBKrilonawto,  pijg.  di  pirtt- 

ascci'c,  dar  uiSTiglare,  nutrire 

assona,  pastura  e  quantità  di 

cosa  di  che  pascerai 
Paicllore,  che  pasce 
Pascilrice,  femm.  di  pascitoi^ 

PasteuflaLiìle,  che  pui'i  u»r<l  a 
pasto,  e  per  io  plit  l'Intende  di 

Puteggianienlo,  il  pasteggiare 
Pasteggiare,  far  pasto  smangiare 

Pastello,  di'ii.  di  pasto,  piccolo 

convito 
Pasticcialo,   accomodato  a  modo 

di  particelo  D  in  paiticcio 
Pasto,  cibo,  cosa  di  cui  V  animale 


f 


PmIoso,  tff.  di  pane,  v 


comprtiide  tulleie  vtvinde  fi>IU 
PaHrsi  la  fame,  la  sete  o  simili, 


D.piiro,*ehicUo,M 
èli  iptBV'yi  dell 

Dire .  brlbriiHnii 
sBlule  di  ilcuo  ' 
Provenda,  yelhnegli* 
Provianda,  provrisloMi 


la  SBbi^B  e  frugale  mensa  do- 
mesticB 
PelUnare,  mangiar  preato  e  du- 


Plallo,  iHt,-    ... 

Piccante,  clic  picca ,  pungi 
Iriitanle 

Pieno,  iBiio 

Plclanza,  propr.  t\iie\  servii 
vivanda,  che  ti  dava  alle  mi 
de' olauilrall,  ma  ocgi  si 
A'  ogni  vivanda  ttnltn  a  nv 

Pigliale,  mangiare  e  si  dice 
propr,  dcel' In  fenili 


I 

ì 

l 


per  melar,  vale  lempl, 
re  0  mangiare  per  la 
poco  a  gioco 


M9enle,dieesi  del  vino,  aceu 
e  altro  e  denoln  eecellenu  ( 

tiD,  il  bere 

nzione,  beieraggto,  bevanda 


Pranzo,  ileiinare 

Pregustare,  gnslare  ai 
„  Kiàre 


taaggiare,  aMSggiir; 
Rassegare,  al  dice  det< 

ro,  e^iltrìliqaorlr 

KefelloriO.  luogo  dove 
clauslrali  ai  ridoeoa.— 
a  manglare=E  delt». 
tro  luogo  deiUnalo  ■ 


RelUiare  e  HeUelare,. 

Kelliiairicc ,  riereuricc 

He  loci  Ilare,  Hfbdllare  , 
Regalare  le  vitianiltj\ 

sindli,  \a1c  adornarli. 

con  condimenti 
Regalalo.  Visania  nai 

le  squisita,  eocellenli 
Render  roofo»*  ,  unT^ 

alone  di'^biimusl,  ni 

eonda  l' Imito  anui 
Ribere,  di  nuovo  ber* 
Rlcondare,  rilire  una* 

aggiunta  di  nnnvi  m 
Klcon'ilre.  condir  di  • 
"■  .  "e,  illkr  ceni 
HiAorire,  delta  perlaal 

jnto,  Il  rtfocll 

-  HifoclUare.  rtstorare.n 

l|.'idu.  pari,  di  eilw,  « 


oaelalc  o  di  DonrclU 
imuiestlblll,  che  si 
oae  di  gutehe  fella 
bar  delle  ore  de'iia- 


Infuno,  ytìe  gaa- 

far  la  tiAbatinn, 
U  aspellB  ■  ceuTe 
la  mena  natie  del 
poter  mangiare  cer- 
ilo per  antlfrisl,  per 
plebeismo  matu  per 

.  Sairralina 

Tfer  checeiiesBis  di 

'(Ji  lapore  o  per  con- 


Salva,  credenZD,  nel  signir.  del- 
l' assaggiare  le  vivande 

SalvlalD,  Tatto  con  salvia,  ebi  lu 
odore  o  sapore  di  salvia 

Sapere,  ayer  saporc.=Juper  tuo- 

Sapido,  saporoso 
Vaporare,  assaporare,  assaggiare 
Sapore,  seiuauone  che  produco- 
no smla  lingua  le  cose  che  si 
auslsno:  e  pltì  snesso pprquel- 
In  virlù  ch'il  aelle  cosi'  rl|  pro- 
durre tale  iensaxione.=Ui  inol- 
ia lapore,  vate  clie  non  i  n£ 
agro  uè  daic(!=<usla 
Saporetlo,  dliii.  di  sapore 
tiaporìflca,  che  ha  sopore 
Ssfiarilamenle,  con  sapore  =  gii- 

Bloianieate,  con  siislo 
Saporilino,  ahn.  dlsaporilo 
SB[>orllo,  Glie  ha  sapore,  di  buon 
— ir^:gii»lo»o,  che  di  giislo, 
si  &  con  gusto 
Saporosameale ,  con  sapore,  sa- 

porilanieDle=Ku9  [osarne  n  te 
Saporuslld,  quallld  di  clA  eh' è 

saporoso 
SapurosD,  saporì  lo 
Sappienle,  diconsi  l'olio  e  11  ca- 
cio, quando  hanno  troppo  acuto 
sapore 
:::  Sardsnapalesco,  parassilico,  epn- 

SbIi^,  tanta  quanti  1£i  di  cibo  che 
I-      satolli 

t-  Satollamenla  ,  il  satollarsi  =ecce' 
e      denza  nel  mangiare 

Satollania,  satollainento,  sazie  u 

Satollare,  aailar  col  cibo,  cavar 
In  rame 

Satollo,  salollalo,  sazio 


lòch'eulso    i 
_ja,  aaisedini 

le  ha  sai-  S 


le,  allo  a  saziarsi,  Che  si 

llnienle,  con  sazlanento 
lento.  Il  SBilare= sazie vo 

•,  soddlatare  il 


Sozieti,  Inlero  aoddlibcimenlD, 
e  bI  uw  propr.  |iarJando  dell'op- 
pcUlD  D  de' sensi 

Buicvole  ,  che  eizIs  ,  saziabile . 


:-  Sclplluzi,  muin 

BGtpIlo 
Sci|>llo,  senza  raa 
Scodella,  la  mliM 

si  mangia  In  IN 
Scudellire,  inetH 

0  la  TlTBHda  uri 


Gbiixiniare,  u 

del  mii'ovei 
maggiore. 


e  batsa,  manglsre 

dellg  bocca  per 
lie  anche   si   dice 


In  nran  quanliia  per  toìti 
Sbeiere,coMiiinBre  bevcni 

slrabei endo 
Sbocca  ncellere ,  nionglar  legger- 

GhonibelMre  ,  bombelUre ,   Sbe- 

Sbiirrolo,  privo  della  (larte  bu- 

Scaleherla,  l'arte  e  Fufaelo  dello 


Scroccare,  tare  ehi 
se  altnrf:  e  pò 

Scra'ciISlore  k™ 
Scrocchctlo,'  rfiin. 
5cracehlna,voced 

Scrocelilno,  che  sB 

Scroccone,  che 
Beri  ; 

Scufllare,  mangtt 
za,  con  IngorlllJ 

Scusso.  Mangiari 


e  anche  quegli  che  le  irmela 
ScarnaseiaUre,  darsi  alla  crapula 

e  «t  passalempl  del  carnasciale 
Scarno  1  alare,  camasdalitre 
Sciacquadenti,  colnlone  ;  r  propr. 

II  mangiare  anatcbe  cosa  per 

bere  con  rusid 
Bclapido.  T.^eipUù 
Sclepllo.  r.  BcipHo 
Salacca,  iclpilo,  sema  sapore 
Echilirre,  asciali  ere 
Sclpideua  ,  quslltd  di  clA  eh'  i 

sàSfilK,  dlvenlricipido,  idg- 


ia!e  iu 


Scì]ild(i,  self 


pane 
Jdig lunare,  rompt 
Secco.  Murare  a 


cnir  di  cdM»  ' 
vale  Tare  alirid 
coppiere,  lenew 
Servir  li  tavolt. 
g  Ilari  che  lerTW 


,  aplietlto  «  d 
=!torIr  di  ti 
le  e  slmili,  s^ 


Eshc" 


,  tiUboDdii, 
un  perdol- 


àooa  are 
cr  bocca 


!iasui(neax 


,  103 tenia- 

Siuien lamenta,  Il  goslenbire 

Sojtentan:,  sii  meniate,  manlene- 
re  cogli  alinienU 

SoltìgUumc,  unione  di  case  ietti- 
li j  e  5i  ma  comun.  per  dinotare 
dui  di  poca  aoslaniB 

Spanciata,  acorpacElati 

Sparecchisre ,  contrarlo  d'appa- 
reccUare,  levar  tIb  le  vivande 
e  le  altre  cose  poste  sopra  la 
nienia  =  8'UBa  anclie  in  modo 
basso  In  slgnlAcato  di  mangia- 


Spasimar  d. 

siti    vale 

SpegMre  1^ 

liti,  valf 

Spese,  ellme 

ali,  SiT^non 

qr«sloai^nitsenonn 

ra  del  |uu 

Spesare,  da 

le  spese  o 

SquBCChera. 

Praiisari 

siti  di>illo  0  d'altro 
Sltplico,  agg.  di  sapore  bus 

■stringente 
StitlcheizB,  (luailtà  di  ciò  eh 

dell'astrìngente,  che  badi 

spro  ed  scertto 
SliliclM,  sUUcheiza,  nel  sen< 

sapore  aspro  ed  scerbo 


iacheriD  per  brodo 
Snssis  lenza,  alliaentl 

Sventrare,  manglire  e 

I,  Sienlrata,  seorpscdBta,  mi 

a  Svogliato,  seni.-  ..„ , 

propr.  del  manglire 


rorìa  lo 


Slraviilare,  lare  si 


(l ,      ^MfliiaTe,  Ore  itraTluo 
1^^^  Sfraviua,  eaavila,  prendui  U  |riù 
^^B  ■vòille  volte  per  dtiordhte  die  *l 
^^1   »*MÌ*  in  maogiuc  e  bere  fMri 
^^H      dtl  conBuetc,  o  del  blaogno  e 
^^K  IhMr  poro  piacere 
^^B  SeregUB,  diceii  propr.  quella  ra- 
^^H  «sta,  che  tocca  altrui  nel  pagare 
^^1     la  cena,  il  dciiiure  o  Bimai  oltre 
^^H  napeie  ralle  in  comune 
^^B  nrippare,  rilceal  In  modo  basso 
^^V      dell'empier  aoTCrChlanienle  la 
^^H     trippa,  mangiare  aMai 
^^V  Wtono  e   Slmiiaio,   Yrutre  di 
^^H    k  ttniiBOlo,  ti  dice  in  modo  bas- 
^^K       W  di  p«raoDa  che  mangia  as- 

m  Hi 

^         Stnccare.  dieeil  de' cibi  che  1n- 


OTCnÀlamenle  I 
_„„.jrc  aMai 
Slmiialo,  Ynitre 
'  lice  in  modo  bas- 
che mangia 

Stuccare,  dieeil  de' cibi  che  1 

ducono  noiosa  taileU 
Stuiibuirsi  i  dtali,  BgoraL  va] 

Sobaeula,  ■cldeilo 
SMCftbeoDc,  gran  beviiore 
' —   -■-■'     '-Itola,   dicesi   I 


aliano  aAunare,  dlsaetv 
I,  bevnta,  modo  in    " 
Tocco,  pezzo,  come  I0(_. 

eia,  dì  carne  e  alnUI 
Tornagusto,  cosa  '  " 
tiare  li  gmto  o 
mangiare 
Tozzo,  pezxo  per  io  ptft  H 
Totiotlo,  accr.  di  laà«  • 
Trabere,  bere  smodetialML 
Tracannare,  bere  liior  Om 
■idamenle  ^ 

naiore,  che  iracaaa 
Tracannatrice    '  "" 

Tranghhitlimenlo,  Il  Iraogll 

TranghiolHre  -   Ir ""' 

ghhjlUre  at-fdan. 

TranguglanicnlD,  Il  lrapgii| 


ie|;li  che  ha  rnBclu 
IB  Tivanda  avcoHal 

dice  pronr.  del  la- 
ai  cotte  che  Bono  In 

trlDEB,  bollore  io- 
li che  isBiigia  amo- 

.pegg.  d'ubbiiMo 
dfm.  d' ubbriaco 


seg.  f.  L'bbriaeac- 
fo  0  il  dente,  Tole 


e  dlceti  propr.  deill  eiercltl 
Vlltuario,  vfttiiaglla^  villo 
Vivanda,  i^ù  che  si  nianjila,  ciba  : 

Yiundetta',  dim.  di  viianda,  ma- 


iittua(lla 

o  altra  cosa  che  si 

l'iagglo  per  laslen- 

rancldo  e  di  cattl- 
er  troppa  vccchiez- 
per  lo  pili  di  carne 
igna,   d'olio   e   tl- 


amalor  del  vino 
Yboicnza,  il  aoverchla  bere 
VTnoiiti,  Tlito  di  chi  é  dediio  al 


niente  vago  del  vi 
Tinuccio,  vino  debal 
Vitln,  provvisione  n 


vivere,  veltonglla-ue 
trb'ii,  cibarsi 
Voriee,  che  Ingordamente  minfl» 


Ziniinstore,  che  zinilna 
Zlmlnnore.  T.  Zlnzlnare 
Zimino,  pIcEoliiMlnia  porzione  <i 


clieccbeiila  ed  in  particolare  di 
vino,  0  d' allro  liqnore,  quanta 
starebbe  nel  fondo  di  un  bic- 
chiere. Onde  diesai  bere  a  sin- 
:ini,  che  vale  bere  pochissimo 


Zlzioiare,  sbecn: 
Zuccherato,  e 

dolce,  Iraut 

Znccheroso,  che  I 

luccbero,  dolce 


5f.ziu\e  11. 

Tivandfj  frulla  ecc. 

AGVELLitTTu,  iiBsli  brclla  di  car-  Bollila,  leu-  a  paoe,  v«tt 

ne  e  collo  in  brodo  per  mine-       In  nell'acqua,  ctae-^l 


A  leiso  e  Allesm,  carne  o  pesce 

colti  nell'acqua 
Aniandoristn ,  pozione  o  vivanda      n 

bua  con  mandarle  ii 

Ammoricllalo,  nisnlcaretta  di  car-  Bra 

ne  niinuiiaU  ed  noia  diballute  lira 


nde,  fello  di 
■Isa  con  uova,  i  ^ 
uola,  fetta  ulUt«.{ 


'o  arroiUta  alla  doizin[ile= 


Baiwiti',  vivanda  lalta  di 


zuccncroe  anici,  colia  aeucior- 

me  e  secondivi  entro  a  gulga 

di  bulonodU  IngrsHeolali 
Bericuoeolo.  ¥.  Confortino 
Bcrlingono,  cibo  di  hu-lna  Intrisa 

coli'uovB.  bllo  In  forma  rllon- 

da  1  iploiAI 
Blaneo  dtll'uoiio,  vale  ilbtmie 
Biancomanclare,  dicesl  una  sorla 

di  vivanda  di  hrlna  e  zucchero 

colti  In  lille 
Blicotlclto,  dim.  di  blicolla 


a  <U|><*(>  D< 


tucchero  o  altro; 
di  MicoUo 
BocelialD,  pane  lavoralo  in  forni 


mauican 


anche  acnipllc  bi 

tute  con  brodo  o 

colla  arroilo 
Buir^tto  ,  agg.  di  p- 
pili  Ano 


Buitaghet^,  bultacra 
Bnllaiira:  '' — ■-   ■"-' 


lilla 


■Ioni' 
mente  alt 
ganle  e 

Cacio,  )l  bilie  delle  ptt 
bulùle  e  vacche,  cwl 
toi 

Caclol^o,  pi 

Caeluola,  cai 

mente  ad 

CiMarroate,  caitacnOI 
Caliclone,  martelletto  t 

c/m&e,ogKUiuit' 


ri.  di  camangio' 


rt,  livasJa,  n 
CuilDCEla,  blsco 
di  fìvina,  con  succherò  e  chia- 

C^eolìo,  «pcxie  di  vivanda  por- 

Cnu  di'  lane,  la  parie  ulO  lenDIe 
dri  IMIe.  il  Bore  def  latle 

CklpcroUBÌa ,  scria  dt  tivands  o 
BHdearetlo  di  carni  ili  colle  e 
■ailnniule.  che  imi  Bl  diaie,  con 
itcabola  Ilio  BCCoitDDte  al  fraa- 
cc*r,  cappillottata 

Ctnb«ul>,  apciie  di  viranda  fat- 
ta di  nn  nUscHKUo  di  varie  cose 

""*"-'■-  carne  di  unren  inu- 
1  insù 


*  .«1 

Ciambella,  ciba  di  rariti^i  iji\r 

calle  UOVI,  ziiiKheru  e  lori 

falla  a  foggia  d'anello 

t:land>e11eHa,  dim.  di  Fiamtioll. 

iiiembellln^jliHi.  di  ciambcUj 

clanlellinorirCeoleHliio 

Cibreo,  apeae  di  manica  re  un  I 

la  per  Io  |dù  di  oolii   e   Ji  i 


. nel- 
la padella 
Canieialaia ,  propr.  dlcesl  qralla 
iti  porca  conservala  nel  baie 


compos     co 
per  b      p  H 

quan  U  d 

ve.  0     m  I, 

Con(or  no,  pio 

COTlecc      lì 
vale 

Coslerc        n 


'  t     f 


dildi,  campaslilonE  di  Sor  d)  fs- 
rini,  la  cui  palla,  (illaqoaii  li- 
quida ,  si  rrsIrUoc  in  lorma  di  ( 
fcm  e  cnocetriulia  Damma 
Oridetta,  dim.  di  cialda 
CWdoMlno,  ditn.  dt  cialdone 
QaldnK.  apecie  di  posta  coniglia 
«a  inccbero  e  mele,  condotta 
nmie  come  le  oille  ed  ullortn 


W  '^ncmde  perfeltamcnle  al  nostro 
■      limalino 
ewuta,  1«  lOrlMciB  del  psnKcra- 

■UtEU   V. 

Croslati,  spezie  di  tarla  a  di  pa- 
sUccio,  sopra  di  cnl  si  ftiuiD 
erosi  e  di  pasta 


die  uovi- 

EnBAniiio,  propr.  ogni  sorta  di 

erba  da  nianKiare,  camanglare 


fati 


le  ai  torln  fatta  di 


Erbóìfltiiiio,  I* 

Erbucte   ed  Erbuocl 
manitlare  odorifere  i 

FUIMTI,  Tlvande  filta  d  acqua 
e  farina,  usata  da'  poteri  uo- 
mini e  da' CDiitadlnl 

Fsrrale,  torta  fiiCBCGls  btla 

Favati,  ilvands  fatta  di  fate 


ilreccia  tra  altre  \ivatl 
ontrarlo  di  slanUo.  Fau  k 
l'ale  cotto  di  pocblnlai 

Fricassea,  tarla  di  vivandi  SM  * 
di  cose  miniuzale  e  cotte  Mp  * 

F^llawfviyandad-QOvadlbaiarf  » 
e  etemuenile  lalora  con  oeqjb' 
fritte  nella'  padella,  allr.  WV  11 
pesce  d'  uovo  ,    \ 

Frillalina,  dhn.  di  frittala       ^.   'i 

Prillatone,  accr.  di  frltlau,  fi»  '-• 
tata  Brande  ,,  ^ 

Frittella,  livanda  di  posla  mab^ 
'iqiiida,  con  erbe  a  mele,  M^V4 
nella  padello  con  olla     '    ^- 

Frlltellella,  ■"-  -"  '-"' 

Fri  ttel  lino. 


Fritlmie,  I 


lorla  dì  pane 
ilT  fichi 


ihiimlo'  dì  rócaeda,  Impa- 

--r&' 

In  Ibmo 


di  eiuncal 


cere  In  Ibmo  o  sotto  le  brace  : 
In  alcuni  luoghi  è  della  cor- 

Focwscìuola,  dlm.  di  focaccia 
FocBllola,  Btlacclaltna,  SiGacdaoIa 
Farmaula,  cado 
FoMe.ftn  Ibrlt,  dlcesl  a 
DtMto  Inferiore  o  pili  ordì 
Fraslingolo,  specie   d'Inlln 


a,  fritlell 


.  di  fHllelli    ff  ^ 
di  frillella,  M 


me,  «uw  fritte,   o  di  ftìt  t 
„.,e,  ti  friggere  ^, 

Frittura,  lotltEliuml  di  caroMK  '<i 
lervefia.  RranelH  o^M.* 


.  afrlBfBral=|»scepÌ 


I  inBgBra=|»sce  pi 
cne  SI  frlaiie  =  frillume         -,  i 
Frutta  E  Frutte,  nel  convIliyA'  'i 
lende  per  lo  stesio  cheJI  MUn, 
Vito  delle  frutte  ^'^■. 

Frullata,  vivanda  di  frutte  In 
GiLKTTA,  propr.   -'    "■■    ' 


rappreso,  cMH 
si  none  tr^a 
m.  0  ira  le  fl»l)e  AIT^ 
'  allro,  dalle  quìu  vitfl^j 

Gnocco,  spetle  di  | 
solano  di  Bgiu^  r< 
già  di  bocconi  onion 
per  l' ordinarlo  si  fi 


B|^  di  grasso  di 

Bl,  TeneggiatlTo 

^H  A  manicvetlD 

H^  ipnìe  d[  Etmz- 

ìn.  di  pane  Mto  di 
(Muta  con  la  taccia- 

ba  d' erbe  che  si  man- 
iMtE  con  ulr,  sceto  e 


OViTnltrcBoac  slmili 
i>«illni  liquore,  per 

niO'liiuaUna  delle  tì- 
fUlrì  snioiall  rldoRo 
b 

«nre  di  porco  grwia 

Wi  di  farina  di  griuio, 

tWil  t  li  se«a  per 
'^  li  (agtla  a  lEni|;hi 
Mwn  (  PreiCB,  1  quali 
w  pHda  nel  brodo 

nlHils'  le  ^a'sbBl- 
wln  Modo  ft  bagno- 


Lombardia,  et,- 

dt  Plrmigiano 

EU.»,  etfau  lòlla  di  carne, 

polpell»,  ma  ammaccata 

Macdicrone.  F.  maccheroni 
Macdieranl,  vivanda  falla  di  pasta 
di  rarina  di  «rana,  distesa  sol- 
titmente  In  falde  e  cotta  ncll'sc- 


Lesso,  luit.,  la  ce 

'    "ielano,  qnalilfl 

obriCB  nella  Lo 


la  poknla  a  polenda 
indorlalo,  composto  per 
jlor  parte  di  mandorle 


"Paone,  la  ciiiale  si  odopcra 
,_.   le  pasticche 

Mariapane,  pasta  fatta  di  man- 
dorle e  S  incchero,  della  quale 
per  lo  pili  al  tanno  torte  e  slmili 
araollBo,  cacio  d'oltimo  aapope 
che  et  é  In  alcuni  luoghi  d'Ita- 
lia, detto  cosi  perché  si  comin- 
cia a  lare  per  lo  più  di  marzo 
gscarpina,  qualltd  di  ricotta  che 
si  fabbrica  nella  Lombardia  col 
latte  di  vacca 

Mascarpone,  aorta  di  ricatta  che 
si  fabbrica   lo  Lombardia  colia 


per  farne  Insab 

Midolla,   detto   B-- . 

retta  parte  del  pane  eanlenu 


■n  disfai'" 


bstlule 
Nlnauo.  F.  Niniuzalo 
Nlnuizolino,  d'ili,  di  minuzzolo 
Minnizolo,  mìnutlsElnm  porle  di 
checchessia,  ma  plfl  prapr.  dei 
pane.  Dlcestsuchc  briciolo,  Iri- 

Hirsgusll,  aorta  di  vivanda  appe- 

llloga,  (amaguilo 
Mollica,  po'iia,  e  si  dice  per  la  piil 

di  quella  del  pane 
Hortadella  e  nartadeita,  ipezie  di 


PanatellB,  diin.  il)  panata  , 

I  Panalello,  panelllno  ' 

;  Pancotto,  pajipa,  pan  bollito  M 

Pane,  citio  coraiinls-iiaio,  MUl 
farina  di  nrano   o    di   Mille: 

mViilo,'non  li.->.:     ■ 
pane  colla  ih  II 


Borila,  spezie  di  vivanda  salala, 

e   tÌM'ae  di  qui  'viene  iii 

dello 

Mortlto,  speilG  di  gelatina, 
mortfta  dall' CBsenl  infliao 
Ito  coccole  di  morii  ne 

Hoiciama,  aorta  di  latume   follo 
della  parie  inlercos"  ' 

U  flietto   del   tonno,   __.._ 

In  sopiiressa  per  alcuni  giorni 
Snelle  sia  bene  a  suda  io 

Uoataccloolo ,  p«ziello  di   pasto 
con  cuecbcro,  spezie  e  altro 

Hlf OLI,  cialda:   tace  siciliana  e 
romaiiiiuula 

Novellala.  spe:^e  di  paslimie,  fallo 
con  mele  e  mandorle  o  altro 

OlVi,  aciiiacclBta,  Ibcaccia  com- 
posta di  farro  e  !>er  lo  più  ili 

CHKll*,  loTla  di  vivanda,  finta  dì 


r: 


SÌ"vaff''w 
chiamati  il 

veHovngUa,   o  jier  b  vltN« 

cessarla  , 

■nnellino,  plccDlisilnw  paae    ,* 
•■anello,  piccolo  pane  -, 

PanuratUlo,   pan    iiraltu«luC| 

colta  In  brodo  o  li>  acipi*    , 
Panicela,  farinata  i 

Paiucciuolo,  plccollsslnia 
Pappa,  pane  collo  ~  - 

brodo  0  limili 
PapparrlcUe ,  lasagi 


slnMipMi: 
in  ftqójl 


aredlentl 
ti^nodrida  o    OgIiapDIrilB.    t. 

Pun'bolllli^  panebuilllo  1'.  Pane 
Pintda,  lo  Simo  che  pappa 
.  Panala,  tori*  di  minfilra  fatta  di 


.-lellare  . 

Pappoccla,  itroisa  pappa 
Passimata,  pane  collo  sullo  bM 


Ke'^  i 

Bbpmmuo 

■■  di  rarte  mate- 
^bHN  e  poiclB 

iu  di  pu  tirala.  Pa- 


'D  delle  molte  dra- 


ElHnKtiIa,  ikci 

■S  bllo  dì  lapi 

capeiieTle 


Pulenda,  Polenra 
Polfnta,  vivanda  latlA  rf'acqiin  e 
di  farina  di  CMlanne   o  di  (br- 


dlcnll  pn-  darle  masi! 
Pomla,  vivanda  fiiiu 
Poslrlncolo,  sorla  dì  n 

ilico 

icchio,  pol9Kg)o 
PoUigiio,  ipecle  di  n 

Patlsfitlo.  V.  Polagfiìa 
"rtscliillo,  proscliilto 
•rosdutto,  eoacladelp 

'ro»utto.  K.  Prosciutlo 


«etti,  klts  . 
cacto,  un  va 

alerò  per  meiia  rìet  fuoco 


li  ricolta,  ricolla 


sutaineole  d' etbf..  uova  ed  altri 
io)!redientl  mlaulaincnte  tritali 
e  conditi,  ohe  si  caccia  In  corpo 


.o  dat  «K  ^^m 


_...„.     ..    .  ,    fTvami»    falla   ili 

nngHC  d'anlmple 
SchlacdaU,  foiMcc)i 
Scutrii,  li  itlce  una  ipede  di  pane 

nKBGolila  con  nnlcl ,  limile  di 

■fan  HlU  spuola 
Selvfgrlna,  aalvggElna 
Scmotella ,  tona  di  lusli  che  «I 

OM  inr  hme  mlneslrt 
Semolmo,  diccal  ad  una  aorta  di 

pasta  ridalla  In  forma  di  picco- 

Ibalnd  irancili ,  cbe  cotta  xl 

mancia  in  mlncalra 
sravala,  mlncalra  o  mangiala  di 


SIdeIì. 


SMMin 


i,K 


^^^Macclt 


ì»  vivanda  Boafita 

SoramaM,  tarla  di  rlvanda 

Som ,  lalume  fatto  della  pancia 

-""'  peice  tonno 

. .  :iala,  ichlaotìtU,  fbeaecia 

icclatlna.  dfm.  di  tUaceliM 

-Platon»,  «HarclBla  itrande 


per  fame  n. , 

TanlDBlo,  an- eheiidn  aHeqlÉI  ,' 

—•^  col  burro  npn  MwB  ' 

BmHUIa  -»^ . 

Tarantella,  In  akunr  parH  fu»  * 


Tartara,  aorta  di  lorli  MI»  4  , 

pi|ipi,  mandorle  e  iiu-ektfl 
Tarlarello,  «orla  di  vltiiida^i^ 

forse  specie  di  liirl.irft 
Tocchetto,Kiiaifrll<i  ili  nairr.HaL 

„  MliV?nV'" 
Tomaieila.  «l'Ci." 

altra  limile  nurt . 
Tonnina,  aalitni 

Torrone ,  manr' 
di  mandorle , 

alma  conalalenia 
Torta ,  aprcle  di  vivanda  . 
tu  di  varie  «■»«  batiale 
«colate  iniMMc  che  ti  ed> 
•-•'  -  la  tegame 


rie,  m<-\t  ed  aML 
eandldeiia  t  a  mH 
ilalenia  T^ 


la,  dini.  di  tarla 
Torteli*  Ila,  torta  piccala 
Tortelletlo,  dlrn.  di  larlello 
" — "■—  rllm.  di  torta 

Ivanda  delia  ileaMMt- 


Einru 


coJar  cuocllun 
:   Zln^arlino,  qua 


,  nnhUI  di  nrìe  guise 
tv»  (Itila  dell'  uovo , 
Il  lUD  Mgiiq  in  nieHO 


e  condlmenlo 
Id  ili  cacio  che 
Cooisscu 

.,  [iBSla  azzima 


b dico) il  venire  di] 

MiUgane^uoviiiu 
■tattile  iuletuc  e  i 


Mi  "Ig,  tu  a 

JtMO  0    «6» 

||k  Ira  eoli 


ErBllcotata  Inaienie  e  formati  B 
iogula  di  ciambelle 
I  ZugEeUo,  dilli,  di  zugo 
Zugo,  aorla  di  frillelle  fatte   di 
nasU,  avvolte  la  tondo  sur  un 
luicello  e  cotle  coli' olio  nella 

Zu^ips,  pane  intinto  nel  lino,  ma 
SI  prende  anche  per  pane  Intin- 
to la  quaiiiioglia  altro  liquore 

' -Ita,  dilli,  di  luppa,  zuppa 


mire  fello  coll'azIiD 

™iu.  loGco  di  iGuone 

btondimenlo 

«'Kijia  nella  quale  ai 

Itnrneoallracomaie- 

I B  illct  ancora  d' ogni 

pane  nhl  grana  del 

Wili  ibi  siero  col  ri- 

'<!  ctilsgaatu.  conserva 


Conditura,  condimento,  il  condire 
Conaerva,  clilamlaiiio   i   ri'iitti,  1 
fiori  e  altre  cose  cuiifeltste  nel- 
lo nachero  u  in  altra  sliuil  ma- 


...   "e'^iUMKero   '^^'^^ 
DumiHXklt,  conserva  di  mi 

generico  degli  s 


lASiL.tTDKt,  la  malerla  àa  in» 

re,  che  il  b 

lare,  sale 

aggiugner  top 

hiaoKcio,  lardo  yìMo 

densalo  nei  i 

Lardello,  pnzooi  di  lardo 

Larto,  grasso,  sinilto,  ed  t  Cora. 

irHìsi 

di  porco,  e  vale  anchB  oarne  d 

porco  grassa  e  aalalB 

pesle,  pane  ri 

prende  talora 

Miele,  mtle 

Hoslarda,  moslo  colto,  nel  iiuaie 

Solcio,  sarta  di  < 

s'infonde  seme  di  senapa.  Vile 

ser>a,  dicono 

nnlD  in  aceto  e  ridallo  oome  i 

Vocabolario  d< 

UTore  e  la  salsa  de'  qnali  tu 

CIO.  dice  II  & 
amica,  cn»li>< 

Oglto,  olio 
l            Olio,  iitniore  che  si  cava  dalboilvo 

SS 

'     °=3iiSS:Mrs 

per  jolcfo  si 

manica  sapore  ed  odore  al  Inwlo 

carne  sminuii 

modo  di  salsi 

aceto  con  dive 
Speiie,  mescile 

con  olio,  pepe  e  sale,  per  con- 
dlntenlo  ài  sedaal  cHe  «1  man- 

polvere   per 

Strutto,  iHit.,  Il 

pUtSS^hSu,  confèiione  di  pistac- 

itsMitmuk, s 

chi 

simili  pfr  comi 

HOM,  agg.  di  una  »P"lc  <«  nif  le 
di  tirtl'Imhtl,  da'q.Hiir«rtlfl- 

de 
ZoMhero,  nttei 

bianco,  che  ri 

oialmente  si  cava  ed  in  uartl- 

pianta  chiamai 

chtro  eandi  e 

tenarie  cose  dalla  ptiMlaV 

lo  zucchero  r 

ne^upfr  ili  lalf,  yaie  saper 

dalo  col  clmen 

d'amaro 

SKaimR  IV. 

tini  e  («ofliirfi  proprie  dilla  mmi 

BAUBHioes*,  spezie  di  vino,  che      vale  è  buiHW 

Blfadtli'nv-g^dltaliwmeed* 

tempo 

Bevanda,  materia 

pMo  girilo  r^po^S^m 

■        -1^  lavanda.  K  defOno  si  dice. 

Bavindina  e  Ben 

Beveraggio,  ben 

^^_                                      ; 

di  bevaiida,  che  si 
cr  lo  phl  di  biade, 

qK'irapolt  che  nei 
no  hmiiD  Tino 
He  01  vino 

lipimlaiiiidieiieml 
>  di  la  nome  ioni 
IS  ed  abbnutoliiti 
fr>T>no  B  preperar 
chisDula  ilmìlmenl 

Hfl  bevanda  d' no 


fTiogin 
lunputo  o«n  mal- 

la 

KcolBto,  Cioccoisle 
spailo  composla  di 
titienll,  Ira  1  rjualì 
maaglar  Ino  no  il 
Diato  e  lo  zucdiC' 


I  It  vino  alluro  chi 

.  Iirodo  da  bere  cm 

0  bollilo  Ano  a  ri 
'  lerzE 

lAe  ilen  di  Cor 

Udo,  vale  non  ma 


occupa   il  (ondri  ilei    biccUere, 

Defiuto,  mosto  che  bollenda  è 

FiLeBKU,  cosi  chinnuiTaal  il  ce- 
lebre anllea  vino  di  Falèrno!  ' 

ed  i  poeli  il  dicono  nsaolàt  di 
qualuiiDue  vino  squliito 
tiEUiTo,  liquore,  frollo  o  limile 
Mogelnto,  die  si  prende  ad  un 
di  rQifresnendit,  acqui  gitatt. 


composte  CI 


ini  di  qualche 

tlflclosButentè 
iMugriaiB  aa  uso  di  rinfresco 
nella  stale  ^  vino,  vale  grande, 
polente,  ([agliudo 
iiiilebbe  0  Giulebbo,  bevanda 
cooipoila  <U  zaoclicni  bonito  In 
acqiEB  comune  a  Bliilata,  o  ili 
Bugili  d'erbe  o  di  nomi  eec 
chiarita  con  albume  d'-aaw 
Gragnolata,  sorls  di  sorbello  che 
raiiembra  un  amniasso  di  mi-' 
nuUsragauoicUggidt  piA  ms), 


a,  acqua  concia  e 


semolino,   onde  si  [>05sa  UMre 
conic  bevinda 

irechelb),   dìm.  di  «reco,  in  ai- 
gtìt  di  aorta  di  tioo  assai  ed- 


'"onl-- 


litalia.slchia- 

aullnoll  venull 

agi;,  a  vino  è  contnrto 
Ule  e  vale  ben  nuriScato, 
I  lualuro  e  carico  di  co- 
:agg.  a  brodo,  nie  di 

i,  quaiiw  di  vino,  che  si 


ditesi  quando,  dopo  che  al  i 
mangialo  e  bevuto  bene,  si  fi 
venire  In  Isvola  nuovo  vino  i 
nuovi    bicchieri  per   bere   d 


Lungo.  Giultbbo  lungo,   brodo 
i|iticfl  ne' quii. 


v«l>  e  greche  Ito 
MciUcalo.  Tino  infilici 

un'lnfiialonc  di  ert 

nel  vino 
XekcebhM,  agg.  che  li  dA  al  vino 


e  ecccislvuneute 


Nellililno,  cervogia  fatta  con  mele 
XeUDgrappolo,  lorla  di  vino  fatto 

di  tneid  grappoli 
Molta,  suiti  «ino  melalo 
HoMadcllo,  (orla  di   lino  Calta 

Soicalello.  V,  Moieidello 

CUzii*,  lattaia 

Pafpi?!!,  Boria  di  lorbelto  bllo 
di  IsUe  collo,  con  allrì  ingre- 
dIenU 

Puao,  (pule  di  liquore  blla  del- 
le uve  UBue,  poile  In  ceilellr 
di  vincili  alniualo  rade  e  for- 
teoMntF  bailuie,  Indi  ipremute 

Plccolll,  quoliU  di  vino  che  si 
'-bbrìc*  nel  Friuli 

...  ':  .lo,  «Wile  divino  TOMO 
di  poca  colore 

PlscIàrcUu,  B|i¥ue  di  vino  roiso 
di  iweo  colore 

PMui04,beta<ida 

Mia,  iquon  blto  eon  acqua  e 


B1SP1^TE,  vino  raipante,vale  fri 

lanle,  piccante 
Raspalo,   al  dice  U  vino  fatta 
'--■  ■  -     leacolativl  " 


r.f^ 


Bslalli,  il 

colle  clriEgic 
Rouenle,  ogg.  di  tino  ebe  pM 
Raziese ,  nome  di  vino  eUSi 

nella  ritlera  di  G«oOVB 
Rosolino,  dim.  di  rosolio 
Hotolja,  sorla  di  liquore,  WM 

sto  d'acquavite  ed  alvi  ÌI0I 

Rullalo,  .„„ _  , 

Rum,  ipcile  di  acquavite  o 

lodi  vino  tratto  per  dlaUDt. 

dalle  canne  di  luechero 
SmcnaiNUKo,  lorla  di  riar 
Sangue,  per  (Imlllt.  vlna 
SorbellD ,  sorta  di  vIm~*- 

Soìllle,  agg.  a  vino,  vaia, J 

corpo,  possante 
Sveiu,  sorta  di  vlnobiM 

ce  e  piccante 
TlsjiM,  bevonda  d'  oru  a 

acqua,  o  vino  fatto  C<~~ 


mule  al  lordilo 
Trebbbno.  ipezle  <u  «ii 

per  lo  più  dolce,  ed  M 

\t,  di  <ihe  el  il  h 
TiliDu,  al  dice  II  vidi 

l'ava  detta  ttiaiM 
Verdea,  sorta   di  v( 

dpU'  uva  di  Ul  noi 
Vernaccia,  specie  di 
Vinello,  acqua  pUM 


Vinili 


'dilli.  5r?ii.(;Hn 

niilil.  ditesi  a  iiijinjrc  trillò  d 

mtloiirane.mele..i.cl,.le  etM 

Mnuculo,  vino  di  pvco  vnkN  ~:| 


r    .. 

lofiT  !^H 

■                   SBZiOM?  V,                                                        '    ^^ 

W  PlaulH  propr 

'i  della  «nijQ. 

RtìTltO^^ 

saia  vlrundB,  clic  si  poMa  al 

Ijrdinall  In  cooclave  pel  loro 

^^ITcU^aite 

Ciouda,  taaetlo  da  bere  sema  pie- 

^J^"^^*]^ 

^Uni  dalle  brPt 

Olotolelbi,  dim.  di  ciotoln 

Ciotoionc,  ciatoia  irande 
Coperta,  dlcesl  dai  moderni  gai- 

zeìtierì  ed  aiiri,  che  franseSeg. 

illiRre,  abbeve- 

giano,  per  piatto,  saivletla   e 

posata,  Cile  s'apiarccchin  per 

Viuodlbere 

Biajcuno  de'Gon%?tatÌ            ' 

j«blciihieTB 

Coppa,  vaso  d'oro  o  d'orgenlo  o 
d'altra  materia  per  lisa  di  be- 

«MccUere 

re.  Simir  di  cuppu,  vale  lire 

Uere 

da  toppiere 

:  di  biccalere 

Coverto,  lavoie  coverte,  vale  ap- 

tfere  alquanlo 

Cratero,  vaso  o  coppa  di  bocca 
sparsa  per  uso  di  Bere 

MerelW 

BboctiB 

SSfSSSjXVXj 

■  «naodlntn 

>«>Indli;bocda 

R«  boEDbala 

per  lo  serviKlo  dElla    avola;  e 

pLnleblccblere 

medesima  =  Diccsi  aKiti  ancbe 

wta  dilla  iran- 

wo  per  lo  pili 

perporvl  su  i  piatti  e  altro  va- 

aeiiamenlo  per  u^o  della  mensa 

Hi.ffime,»a«. 

^Si  dice  oggi  pure    fassorti- 

ari»  di  «^, 

detla^^d^S"  ''*"'  ""*'"  ^ 

MinfrNcolè 

Credeniieri,  armadio,  credenza 

Cucchiairra,  luanlitS  di  cucchiai 

^^jj^da 

diipoeu  nella  loro  custodia 
Cucchiaino,  dim.  di  cuccliitìo 

CnecUaio,  itniinento  Concava  di 

argenlo  o  ri' ailrn  materia,  col 

iotHdooe 

quale  si  plRllB  li  cibo 

rih» 

Cucchiaione,  nccr.  di  cncchialo. 

Sm 

ciioGhlalo  erande 

«urte  roma- 

Citcohiara,  gran  cucchiaio                     ,,. 

&>te«HGblu- 

Ciicchinrino,  dim.  di  cucchiaia     ^^J 

liescscclo,  pegg.  di  doca,  dei 

calUvo 
Dtschclto,  riim.  di  desco 
DcKbel laccio,  ptgg.  di  desio 
neschelltno,  dìm.  ài  deschello 

quella  sulla  quale  si  iDangia 


Forchettiera,  casladla  di  forchet- 
te; e  iDctie  le  forchette  mede- 
aime  entro  li  lor  custodia 

Forchellone,  fonhelta  grandi 


l' altro  vaseiianu! 


■«NTiLE,  tovaglia  grossa  dozil- 

Hensa,  tavola  apparecchln  la  -  so- 

rU  quale  al  posano  le  \\nn- 
Prime   vitnir   e   leconde 


Nensetla,  tìim.  di  menBe 
IbFPO.  Isiia.  vaso  da  bere 
PtruTTiEai,  1  ISO  In  che  alla  men- 
M  de'grandi  ai  poue  II  pane  per 

itrrii  sorta  di  tana  da  bere 

itina,  tondo,  piatto 

■tieBello,  dfni.  di  pLatlello 
JlKlItM,  tthn.  di  pltttella 
telello,  dhn.  di  plaillo  ;  e  pre 
'4nl  wclH!  per  piallo  anolul 
'-"- " —   -di  plallella 


Tiej  quale  si  portano  1' 


o  talH  ili  11 
ngono  ■&■  ■ 


l-.P?* 


odere  e  partire  Je  ttiMÉ 
SAMEii,vaieltDnelqualed  mi 
il  sale  che  il  pone  tu  moti. 
Salvietta,  tovagHoUno  ^ 

"'-'-Ila,  vaaello  cupo, che  IM 
lo  più  a  me  nervi  cnlrM 

Scodeltella,  dhn.  di  scodella,  || 
cola  scodella  i 

Seodeiilna,  scodellella 
ScDdeltlno,  diai.  di  scodell* 
villo,  lutto   11  vatellHH  i 

Sottocoppa,  tazu  so 

Stagno,  vasi  o  piatteria  di 

SleccBOente,  denlelliere, 
Cfldeiill 

Slecca,  denteine  re,  nliiiilniiM 

Miu^cadcnli,  Sditile  e  phiol* 
■cello  strumento ,  con  eM  i 
J»va  11  cibo  rlmasu  fra  I  'hai 

TicLiEKE,  legno  !■'-"'.  r'T-^ 

foggia  di  piHldi:        ■       r  ,   .   :. 

tagHano  le    \ii 


'A 


K 


a  Ingli" 


Tagllero.  V*.  Taglici 
Taglleruiio,  dim.  d 
Tavola,  arnese  con 


U,  e  serve  per  diven 

prlncIpidiDente  per  a 

Tlrabusctom,  iiuello  alna 
fMta  a  spire  ad  oso  di  1 
le  botiIgVle 


t,  diteti  id  an  cerio 
'~-  ■    "  Udo  pei  ■ 
IO  di  lei 


BwniglinalB 

Kpneols  lovBeHuoIs, 
■  Icgnim  ainanil 
h  mini  e  la  bocca 
T,  di  tovaglia 


ga  per  oso  dii 

'retpola,  araeie  di  ire  ul 
dall'  un  capo  e  due  da 


'agllolina  ed  an- 
liu  lunga  che  lar- 


TrkmKefrlonidó 

_ simile  ooKK  ab- 

bellfmenti  che  si  poagono  sulta 

tavola  del  camita 

rìonracdo,   di'iii.  di    trionfo   da 

tavola 

DTiBOLO,  vasello   sopra  di  cui 


Dia,  V.  B,  voce 

kub  per  alclii- 
le  chimica 

.,  slmile  al- 

lid'argenlo,  argen* 


metailiclie  a  compasti, 
ArrugginU'e  ,    far  rugginoso  — 
"aitr.  e  neutr.  pass,  j  Irrog- 
iidre,  divenir  rugginoso,  pren- 

Àrrtigglnato, 


add.. 


'^  da  arrugglid 
ra,  0  simile  i 


Aurifero,  add.,  che  porta  oro,  O 
che  GonUene  particelle  d'oro 

Basso,  agi-  a  oro  o  altra  metallo, 

vale  di  minor  perfeiione 
Biilione,  agg.  di  argento  di  bassa 

CiLnK,  presso  de'iulurallsll,  di- 


rKtorti.  Ors  s 

neri  ossido 

CalcFulica,  l'ari 


Dolce,  parlando  di  metalli,  dicni 
quello  cb'  e  (ferale  ■  la^o^a^e 
Doro,  che  resine  lenia  lliiuefarsl 
Duttile,  cbe  il  aidda  come  si  vuo- 
T  lo  |im  dlcesl  del  me- 


|NTB1TT1BII£,  duTO  ,  rìgida,  tM  I 

re  "  cojftt'a™*5?'dr,H"J°*"'*'  I 

IntrailablliU,  qualità  e  siilo  di  di  P 

eh' t  intrattabile  * 

LjtnetLiTD.ch'^  compoito  lU  atti-  •" 

ti,  che  al  s(i)itlisno  a  guiu  4  ' 


ne  aderenti 

«mlnoso,  cbe  ha  lamine,  d 
composto  0  (alto  a  fòggia  lE 


.  dell'I 


goo  ili  diveolare  arren 
Emai'itic:o,  che  parlecipt 

mante 
Febbeii,  d]  ferro 
Ferriera,  oava  del  Terrò 
Ferrifero,  che  ha  ia  si  qualche 

parUcelia  dì  ferro 
Ferrigno,  che  llen  dì  Cerro 
Ferrugineo  e  Ferruginoso, 

■DO,  che  parlccipa  delta  n 

del  ferro 
Foglioso,  dagli  acrlttari  naturali 

ti  dice  quel  melallo 

eh'  #  oonpDsto  di  fot 

orine  Ite   onde   agevol 

■Alda 

Fuiltrile,  che  pub  fondenl,  furile 
FnUblllM  ,  qaelia  quoltld  de'  nie- 

tBlU  ede'idneran  che  ai  dispo- 
ne alla  fusione 
Fualle,  che  puA  fonderai,  che  l«- 


uell'ollocotto,  per  macln 

esso  que>  colori  che  in  liiilfcW    t, 
a  di  tempo  0  con  dincaHliNW  ^ 
chereliliero 
MutcìniLK,  di  mercurio,  d** 


Ne  Ioli  In 
»  e  In  Ho .. 
speiie  di  corpi .  I 

per  ordinare  mail 


laiglore  eM*-   ^ 

diconiblnaral  coll'aaln-    - 

«dir»  , 
dt'w  J 


B.1 


Hi  a  meUliiraia 

*l>(o  itCHo  nnn  depo- 
mwTilopsM  danno  di- 


vi, dell' oro  pnrìssimo 


lUnuGNO,  dlrsine,  ch'i  della  im- 
tura  del  nme.  Gli  jcriltori  di 
case  naturati  dicono  aoctie  Is- 
ti iiainenle  cupreo 

Rmso  tf  InshìUerra  ,  il  crede 
un  ossido  natnrale  di  Terra  ras- 
Eo  ocraceo.  Serve  a  pulire  me- 
taUhJlotio  Indiana ,  frrro  an- 


tidato n 


— -,  Jhe  viene 
ilfò  Persico,  e 
Ella  pllturs 


r.  dell'  0 


da  Ormuz  nel  L 

che  s\  adopera 

Sioi:liB^&re  111 

,  litri  meUlir 

SBEgialore,  colui  che  sbeiiìb  l'oro 
D  altri  menili 

Scoria,  materia  che  si  separa  dai 
metalli  nelle  fornaci,  quando  il 
ibndono,  e  che  insieme  con  es- 
so loro  icorre  fuori  di  esse;  e 
ai  dice  scoria  quella  materia  che 
si   aepara   dal   IbrrD   Ria    tuio 

le  fìicine  :  e  con  bIItd  nome  co- 
munem.  si  appella  rosticci 

Slaeneo,  di  stagno 

TiinBAGCO,  melailica  compailiia- 
i  cui  Ingredienti  prlndpali 

Ve!!i(  di  mgtulli.  Si  tXvir.  Il  lunco 
donde  ri  cavano;  e  il  metallo 
atesso  lat  quale  ai  Cava  dalla 

ZtNCDSo,  di  zinco,  appari,  a  zinco 


Skzione  II. 

jVomi  dei  metal". 


col  solfo,  e  misto  con   materie 
lerrosc  o  pielrosc 
Arsenio,  bho  de' metalli  più  ere. 
^oal,  assai  duttile  e  malleabile. 


«kre  proprieifl 

\a  é  niet'aiio'd'u 

colore  argenteo,  U 


toc:  min 

serva  liquido  a  lemperalnre  an- 
che bassissime,  ed  ha  molle  al- 
tre proprietà 

ArlcDlo,  V.  a.,  sraenlo 

Araenlco  ,  melullo  sonimBinente 
fk^glle,  ed  anche  friabile,  allor- 
chi  trovasi  In  maaia;  la  tua 
fralli  


tal  lolla  alcun  poco 
aquaiDoaa.il  iicaidato 
forte  odore  di  aglio 

Bismuto,  metallo  fragile  di  color 
bianco  glalllccls,  cne   all'aria 

Sende  del  vlolciw,  (U  una  atrut 
n  vlanulmenle  lamellosa ,  som- 
mamenlc  ftaalbtle,  coakchi  ti 
iquiBlia  anche  al  calore  della 
flamma  di  una  candela 
Blenda.  V.  Zinco 
Bromo,  mebllo  composto  di  ala- 


alhi  staio  mt 


in  ano  de' mi 


Colombhi,  me' 


.0,  metallo  di  eolor  grigio 
a,  fragile  di  ana  nalitra  e 
non  peranme  ridotto  a  regolo 
CotoId,  dceai  quel  metallo  che 
selle  prime  hia(bni  dell'  argento 
vita  aepanlo  nel  fi>rm(Mo  dal 
confruaugno,  e  die  contiene 
Fdombo  ed  argento  e  talvolta 

Crmno,  una  de'  melalli  cosi  chia- 
malo, percbi  i!  cagloiw  del  ca- 
lore che  hanno  parecclile  gela- 
rne, siccome  lo  iineraldo  ec. 

SLKino,  spezie  di  metallo,   lai 


Ematila  ed  Ematite,  f 
ndlnato.  Infórme,  rosioiit 
e  speaso  Incllnanle  al  aeni 
solcalo  con  raggi   al  eoi 

Ferraccio,  pwo.  di  ferro 
Ferro,  Il  i>ii)  duro  e  duHIh 
ogni  melallo,  ([nello  clie  ri 

nel^  nalinra,  e  che  ha  saif 

GinMTB  0  Zinco  Gahnite,n 
di  zlneo  calamina,  eoM  i 
nata  da  Galm  tiM  acaM 

color  >erdc  cupo,  amMJi 
mente  duri  per  taglKRli 
Irò.  (Pare  che  In  lialtaaa  t 
vrchbe  scrivere  Canile  a 

Iridio,  metallo  di  etdor  M 


miando  i 
eonlatlo  dell'  aria,  f 
posto   all'aria   e   ri 


scoperW  nella  pelalite  deW 
nlera  d'Uto,  Il  quale,  coiiti 
lo  GoU'oisIgeno,  Tarma  U  I 
va  alcali  detto  lilla 
LIUo.  r.  Lllinlo 
■AKiuHEai,  metallo,  del  cid  < 
'-  eh' è  di  culor  grigio  0  a 
E.  Il  fa  uso  dai  velraLDl 
le  dello  anche  saiaa 

irlo,  metallo  reglatntal 


■is? 


1  lem|>ersra 
sembra  mall._ 
:  si   crede  otlaedra   la  li 


si  cristalli 


J 


«zie  dì  velrinolo  nwtBlli> 
111  chiamala  dagli  antichi 
:na,  latxse  di  nieMIIa  cosi 
lala  ilatla  soniiglionia  di 
■00   minerale  col  pioni- 

o  Mchelio,  mftsIU)  dolll- 


raprìeU 

e  tllidera 


C  tempra  Ignota  n  loro  mede- 


tn  che  qui 

fili  In  alci  _      .    .  _ 

Mtf  «rlrojeo  ■inoniiDO  di  allone 
K  «Blaira  che  nelle  miniere 
Hbwt  ooitantemenle  «ila  ita- 
EMtdUco,  ed  è  bolle  «  tìU 
jaHnKTsi  dan'(>ToappBmlB.B 
gialla,  poco  doro,  n»  U  pia  li 


ar  giallo,  riiigallo  ed  _. 
rito.  Eau  (  di  un  color  gialla 
I  c»dro,  vivace  e  Incido.  ( 
lundo  In  siu  Icisllura  t  1» 
dhiH  Tìdetle  un  color  gialle 

ÉB,  naovo  metallo  trcvalo  ne 
terale  della  platina.  Ha  l'a 


e  tulio  proprio 


Ila  prende   i, 
i  aggiugne  l'i 


colar   di   parji( 
fusione  di  galla 


lónd«  inileme  con  una 
di  terra  detta  giatlami 
qiMle  gUdd  u-   


auraenla  notabU- 


mente  di  peso 

iLLM>io,  melBllo  bi>T 

tea,  malleabile,  e  i 

chi  eluHcD,  ^Eicìie  i 

"""-  dipullowoiu  mg 

:of  calore  legai 
eiposto  ad  un 


sussetUbi 


--^-...   [oro   di),   al   dicf 
ciiieiio  che  pub  reggere  e  l 


ir&oV=lì 


é  ehlnmato  metallo  iiaperfett 


nella  siala  metallico  bs  iin  co- 
lor grleio,  ai  ralle  a  quello  lU-i- 
r  acciaio  pulito,  E  più  duro  e 
pia  pesante  dell' argento,  ed  i^ 
ancbe  11  più  pesante  di  lutl'i 
metalli  ed  ami  dimdlc  a  fun- 


nieno  fusibile  dell'oro.  i< 


Rodio,  mctiillD,  I  cui  Ili 


l>ioinba=lIna  iamliui  di  questo 
melalla  artplla  con  un  rumore 
Ulto  procirio  dloroht  si  splt^- 

Si^Il  nienllo  é  liitibiliiBlmo  e 
ossida  bciliiienlc  all'aria:  11 
(hd  OisIdD  t  Rrigio:  oso  è  il 
pia  lengiera  dCroetalH  duttiii 
TSLLmio,  mcMUa  fra^e  recen- 
Kmenle  leopfrlo,  che  in  appe- 
renza  molto  BomiRliB  all'antl- 
TDDnlo  ;  ma  ridotto  allo  stato  me- 
lainco  è  liianco,  lucida,   lanid- 


I  -^■nrtiiio 


Ila,  brucia 

.'votatile  e  tramanda  un  odore 
(luello  delle  rape 
allo  fraglie,  che  non 


:i 


ori  ai  è  tulta\ia  potuto  rìdmre 

erfetto.  non  «1  é  ottenat*  •• 
on  una  pellleala  frlibUe  Uri 
>lcire  del  raoie  e  sembro  de 
a  pressoché  Info  libile 


non  si  t   mal   palalo 

Iierfeltamer " 
ica.  n  suo 

Inlti  gli  aeiiii,  prenue  na  Ki 
color  Hiallo  di  cedro  nell'iow' 
nlbHco 

TuiiBteno.  7.  TnoKsteno 

l'Risn.  metallo  Irairlic,  clic  tUH- 
lo  allo  stato  metailica,  (  (Bt» 
ior  «rlgio  incido,  si  lai»*  al 
eallelio,  è  solubile  ncli-aMt 
nitrico,  ed  é  il  plil  le(||lei«« 
litit!  dopo  II  tellurio 

Zinco-  ■ — ' "-  — "  "-    — 


nniif^alilh!,  di  a 


liiaiDCflM» 


,  Fisica,  Sarai, 


Alcali,  nonie  generico  di  certi 
eorpi  osilgenall  o  Idrogenati, 
che  cangiano  Immtdiatamrnle  In 
— le  tinture  lurehlDe  vc- 

,  ove  al  nmcolana  con 

t,  tanno  roase  per  lo 


Alcallniiln,  odd.,  nienti]:»,  eppart. 

BiTmiKuso,  che  genera  UnnM 
che  ha  del  bitume 

RU.AM1T1CU,  di  Ml»inliil 

CriitallograA^ 


ninuograua,  menaa  oneoapir 
oggetto  di  ar  coiuiieeee  le  mr- 
me  diverse  che  sano  ■iDottH- 
bill  di  prendi ' 


lerali  e  eoi 


ella  quale  al  penetra 


ic  che  si  ila  al  fòs- 

ferenMlfelìeS 


i  quplia  miniera  d'ar- 

punlp,  elle  lorgono 
.  0  dillo  spalo 

l'arte  chF  InuKia 
i  ftpe  il  sbkbIo  delle 
cr  canoicere  la  qna- 
irio  del  me  tallo  cIi'eb- 


■  come  add.  d'offni  «e- 
niue  luii.  danH  storici 
Si   dice  di  tulle  le  to- 


neralr,  pietre,  sali  ecc.  o  (|iul- 
«ivoRlia  altro  corpo  che  sia  «ta- 
to luniamente  sepolto.  Vale  an- 
che, ch'è  della  Datura  a  qitilitt 
de' corpi  che  li  cavano  di  lot- 

u?il»ile,  che  pud  fondtrsl,  fuille 
usibilitA,  quella  qualilA  de' me- 
talli e  de'ipineralj  che  II  dlipo- 

Fnsile,  obe  puA  fonderii,  che  la- 
ida toilmecte  Ibndersl  ed  aui- 
juolliral 

GtLLERii,  I  cavitari  di  miniere 
linno  liuesto  nome  ai  cuntcoli 

1  cavar  tiimi  1  ndnerall 
:mniaio,  luDga  dove  si  trovana 

ma,  UcuioaffeUD 
...le  della  ttrtiKora, 
[Ione   e  della  natura 


rati  ch'entrano  a  formare  la 

scoria  delle  terra  Dna  a  quella 

i!tmpr««nata  di  parti 

prorondlU,  alla  quale  È  permes- 

al mostrano  sulla  au- 

so  di  arrivare 

i  rormain  una  specie 

limile  alla  muffa;  più 

il  modo  in  cui  sono  disposti  en- 

:eBÌ /jor/fu™ 

tro  i  terreni  primitivi  o  leeon- 

iera  di  rame  epatica, 

darii  ecc.  uailo  alle  relailoia  di 

spMie  di  rame  ml- 

situazione  ch'essi  hanno  tra  <U 

>  eh' ^duroe  nericcio 

loro,  ed  alle  so^lanze,  alle  qua- 

«la  DV«iì>  principale 

Guhr  e  Gur,  nome  che  1  minatori 
danno   alle   aoslanie  minerail 

ia,  proprietà  che  hon- 

«ostanze  minerali  di 

udlnoienell'oicurilS, 

e  deposte  nelle  caviti  de' filoni 

■ffeilo  del  calore,  sia 

LKNTtcoi.iBR,  dicevi  d'un  tossile 
di  forma  efrcoiare  ,  alcun  poco 

lnamenlo,BiBCh'esiB 

aente  esposte  al  raggi 

gonfio  verso  11  centro  ,  mentre 

va  Impiccolendo^  verso  il  mar- 

porzione  di  ni 


di  quel  minerale 
ktaì  ipagnesls 


MuDeUimo, 
■t  nplillu  al 


KinerBlCi  uaail  anche  In  lana  di 
add.,  e  vde  appari,  a  miniera, 
0  che  parleciiw  della  nalura  del 

Kincrallzzare,  combinare  una  so- 
ttaua  che  lenre  ad  allerare  le 
proprU^U  del  nelallo 

IBnenUuaiare ,  quella  soilania 
sbe  li  eoBililDa  con  un  metalla 
e  gli  toglie  UiKe  o  parte  delle 
ane  proprieU  melai  hehe 

SinerailuaifiHUi ,  ridurre  a  alato 
ài  minerale,  o  sia  la  Iona  con 
cdI  tendono  ad  unirsi  per  afll- 
niU  due  o  più  corpi,  di  cui  al- 

ICneralagie,  quella  parie  dello 
itodio  delta  natara ,  ohe  ai  ap- 


prlD  diconsi 

Miniera,  luogo 

gono  I  melai 


erd  ^ila 
ic  di  ndol 


111  alledive 


e  MvlU  della  Pallia 

ORrrroeKoau,  parie  dell*  aim 
ralocla,  il  cui  divIaamenU  ti 

cogniuone  ipeolale  di  dHiH 
■oalanu  minerale  dcianla  A 
Buoi  earalterl  eatemi  e  drii 
aae  proprleU  llsiche 
-  rìlloanfla,  deicritiOM  de*li>d 
Oritloiogia,  tntlalo  de' foMlK 
SuLPitTiBi,  cava  di  »lfii 
SolAilo,  aolforalD 
"liforato,  che  ha  del3ol(D,tb 

tiene  di-aoltli 
Solfbreggiare ,  «omltar  TiMea  i 
'muo  lulhireo   e  di   color  Wi 
^erde  e  aiiurrlgno    ijiiiiw 

Cgere  odore  di  «olio 
ìiìi,  qualih)  BulfurM     .1 
Sulforeoi  di  qualltA  di  «alfe  > 
VR(iETizioKE,peralmiULeMHp 
^i  DatuTHtUU  la  rnpMÌB 
>ne  di  corpi  vuelaHuTEni 
da  qualche  nuooraw        -- 
Ve  troia,  agf.  Impraprls  di  bM 


(1  vetra  «  I 
ral  Mta 
'nte  COMI 


ZEULriiFuaai! ,  eh'  d 

icoUie 
Zolfata.  luogo  dove  ; 


ZoISno,  add.  di  lollb 


AlRiETTe  o  Zesgonlte  ;  spalo . 


eacoMni 


tciilllcri,  ^iGunu  uà  nau 
cali  e  le  terre  che  poiM 

hinarsl  cogli  ac'-" 


u  uHne,  f  slailU  =  Aequa  lal- 
fitmaj  i  Bcqiu  mlnerile  ,  e 
■prtu  tenUBle 
Utoottro,  V.  g.,  nome  che  i;li  an- 
UrM  A.-t^i)  iiiji  loda  minerali!, 
le  sili  soda  che  si 
jiarf  li  dt'  lolleiT»* 

<l  da  qutslo 


«^■nare,  pre«n>  t  nuienio|i- 
A  nlt  qatUa  pietra,  clic  fin-- 
■■  Ja  minierB  il'  nlliimp  ilFlIa 
TolCi ,  da  altri 


n  fila  tottilissiioe  sopra 
niM  pietra  arEllli»*  nella  mlnie- 
n  di  inFrcarìo  d' idrla  :  seiHbra 
die  questo  ala  un  vero  Hlliune 


nlolde,  vanelA  d  biI)i><i(( 

Ma,  piccoli  crlBi«ltl,  di  ci 

Dmno  0  turchino  ntroilro 

luatDb«sta  per  InDidere  il 


nlrsclle ,  lostinu  minernle 


tnirscollte.  In  staso  che  ar 
Arrsfonlle  ,  vsrìeld  della 
carbonatlci,  che  M  preiei 


calce  csrbnnatH  ipabcs 
Astiesto,  loatnnia  oilnerale  d'ungi 
testi  tura  fibroso,  per  cui  «e  ne 
staccano  Ikcihnenle  fila  liiTi>'he, 
wlUll,  fiesilblli  ed  eiastich.! 
lsbesto[de,iaslainB  minerale  co- 
si etalamali,  perche   è  Slirosa 

Aifotù),  bitume  soUdo,  franili  111]  p. 


pece  cui  s' aunotlglis 


LlUnolo,  tasteaxa  mlnerate  che 
bi  )e  libre  rlonlte  In  fiiscl  |in- 


0  della  pittura 


leldspato  rosto;   ed  é  tlum   n 
dulo  da  gualche  naturalismi  i'|i<' 


le  ad  al 


'uciare_ 


anttchi  v 

che  conteneva  conairo  n  m 

Pure,  pressa  i  minerai  ii^h  ti 

di  mente  si  fonde   e  si  e>:ii 

calure,  nello spJeniluie ,  i 


forma  un  oasEda  di  Colore  d's- 

CalutUta,  Bostama  naturale,  che 
ha  Is  pronrleU  di  allraire  il 
ferra,  il  nichelio,  11  cobillo 


nelle  cui 

Cerile ,  ndnerale  duro ,  d]  eulor 
renio  pollidn.  eon  freltura  wra- 


Coteoter,  qteile  d  tllrjuola  ro 


IM  riunite  «namo 
lo  per  bmare  un  nuovo  corpo 
CHotUe,  90«tanu  mlnerelc,  cosi 
noDiinats  perchè,  essendo- eipo- 
■ta  al  fuoco,  si  (andeqaiui  co- 
me ghiaccio 
'Crlsocolla ,  ipeiìe  di  borrace  na- 

' — '■  -■- «d  agevolare 

lli-K'eMol 
ilOKilti  anlldil  vale  quel- 
trik,  che  le 


turale,  che  ». 
Il  (uslon  dc'n 


che  le  acque  i 
«ano  daUen' 


surra,  If  aollatu  a  vild 
rame ,  euitcnua  verdt , 
Gito  o  vltrlolo  di  femi 

plantaU  rIÌ  uni  auB  «1 
■peiio  linllana  te  K>fll0 

Dinoto,  vernacolare  totwX 
un  luto  conico 

Dioplsaio,  l'KaUy  ha  dato  I 
di  rane  dIufilaKio  ad  u«) 
rale  di  un  liei  colore  ie 
una  BtruHiira  lamelliMa  i 
forma  primitiva  «  la  nv 

carbone  (auil«,  m^ 
■uiìone  si  scorgói)^ 

cin  d'iveno  dàl°?nb!aSFJ 
F*LSi  golena,  noiiKdaWi 
blenda,  KiDUfllantc  ali»  i 
ma  che,  a  dlailnilom  »■  '' 
l' appanna  coli'  aUM  Jl 
Plori  JTe^nAro,  aoM  0 
mercurio  sollbraiu  polVIV 
di  Hatiy.il  dnabro  Hd*^ 
Trovai)  talvolta  miMÉrs 
la  luperleie  del  dMdmf 


piombo,  e  che  prima  era  ade- 

-■--T-r -ti-  rìnìiM 

rente  al  luculla 

CniXe,  fouite  bmato  a  guiia 

lare  di  Hauv.  Il  ìètM 
violetto,  0  tir  di  vSM 

di  dado,  Cloe  di  ael  bece 

Cuoio  fottite.  nome  volgare  che 

fon^  «'ptaittu'SfI 

«1  ài  lalvolla  aU'ojtxito  tube- 

'I'^^:'^^*V^'^^. 

fiuiilt,  carne  fOitlte 

ti  in  qualche  PWImI 

«sftsrs.Ksr-" 

donle,ehelraW^H 

CaperoM,  dleeii  cuperota  Min- 
m  lliolfilo  di  daeo,  mila 
aptt.  che  trovali  pressa  Goslar 

b,  l<i!»?d!\MMV 

■etll  ^vhuert  .  detta  anche  vf- 

r^WlH,po«idi^S 

1 

gladi 


E!! 

e» 


itmlanra  crislal- 

Bti»' «riamerà 

I  h  gcbemudier  :  eno 
I  nen-ierdlcclo ,  o  grl- 
«:a4iUll]Eii  in  pHsnit 

tm  iwtbtt 
nt.maenlt  in  mBsm 
t,  d  w)or  grinta  aziiir- 
Hio4«do,Dp«co  e»o- 
«BbEDn  lUlU  atn- 


BJani  delle  miniere 

ItOperìt,  toMilt,  che  lu  (ulta  l'ap- 

pareoia   di  un  palala  di  pesce 

ptelriflcato,  acbbeae  Blenni  dir- 

"      deli»  lun  vera  orìgine. 


Molli  i    .  . 
in  Inghlllerrt  .  .. 
presio  Belluno 
Ljmbllitg,  minerale 

lo  di  mtlf,  con    

pMta,  alcoli  poea  «guamosa, 
piuttoilo  leneni  e  semi  din  lana, 
eh' È  atalo  Irovalo  in  Krani  di 
' irregolore  da  Saussure 


n,ileni)i 

hMMai 
IXilc,  die 


puzzolente 
Lu^o  (sebiuniD  di). 


Mt  dito  da  ilcnnl  al 
'Mmts,  di  color  grigio 
>  MlgiK,  di  tenilura 
Pi  rtrt  Tulle  in  grani 

pttlo^A  e  agi;-  tilsa- 

<  dW  Kif  ab)  dalle'  o^- 
N  (  UMl  detto  a  cagione 


sa 


la  un  odi 
I  Suor)  0  piccoli 


e  non  Infrequenti 
li  color  gial- 


in  una  colirni 
Limbui^u 


di  color  blgìo- 

.   ,  lucente,  la  quale  £  una 
«pelle  dJ  (erro  mlueraliinto 


lo  tasti  paralleli  o  dlver- 


•,  precipilal 


: „  ^ -  dello 

smeraldo,  ora  compatto  e  lucido 
(Illa  BoperDcle.   ora  fibroso  raa 


ILiui  ad  «ngall  retli,  i 
uro  eii  appena  intacca  IL  icuu, 
i  crblalll  sodo  di  culor  verde- 
grigio  0  verde-tìùBTo  e  ie  la- 
mine truparenll 
Halla,  dicesl  d'  una  varietà  di  bi- 


lida  ne'  lentpi  freddi 
Bansaiita,  aorta  di  meno  mine- 
rale conipiulo  di  terra,  di  zolli], 
di  Biil,  e  di  iiutinie  oietaliiclie. 
Te  ne  sono  malie  speile,  alcu- 
iiE  delle  quali   sono  Bguratt. 


a  Pissasralto,  ipezie  di  bilione 
0      cb'  à  d' una  con^lsleou  di 
IO  Ira  11  iwlrotea  e  il  b 
giudaico 
Piacile,  alleile  d'ailuine 
PUnlle,  aorla  d'  alliune 
OiflliuUTB,  loioeriie  di  l 
prlnniUci  retlanialare,  i 
ciiilalli  Bllungatr  in  anq 
confuianiente  inlrecciaD  a 

Kodite,  madrepora  fouile  tr 

Indicativa 


di  color  K 


ìiia'a  4olfaliea,  lale  trovato 
■o  la  fbTDM  di  ilalilllll  glal- 
"-    """--*'■  di  una  polvere 

da,  ne' lagoni 

^  Siena  In  Toctna 
Meandritl,  meandriDC  fotslll,  obe 


lailre,  e 


Huscollli,  museali  fossUi,  dlcontl 

NtTKiii  aicali  minerale  nativa 
carbonaio  di  goda 

PEHTlcniNiTi,  eucrini  fosalli  e 
elnque  raggi 

Pepile,  oro  che  al  Irova  nati 
in  pexil,  d'ordinario  glabL 
Ibrme,  boiata  e  sema  ganga 

Pelante,  minerale  rossiccio,  e 
frattura  lamellow,  fragile  in  . 
nesso,  ma  duro  ■  auIGcienu 
per  istiregare  il  vetro.  Traviai 
nella  8veil*  Ir  masse  Irregolari 

phnubagglae,  spezie  di  minerale 
dell'  apparen»  del  piombo,  che 

se  neUe  odidere  del  plomlMi.  Ve 
n'ha  di  migliore  e  d'Inlèrtar 


1  moderni  cldmkl  ì< 


e  di  TI 

iiLuuQu,  speiie  di  lak  i 
raie.  Lucido,  trasparenl^  i 
cata  nelle  montagne  dell 
lalogna,  della  PoloDla, 
Persie. e  dell'India 
Gandaracca  e  Sandracca,  od 
"'-'one  minerale  detta  ind 

Sclaeile,  agg.  di  une  speziei 

Scorltòrme,  nome  dato  dai , 
ralisti  arf  alcuni  mIaerA 
per  la  maggior  parie  ai  Ci 

in  cilindri,  cbe  nelle  taSt^ 

Siderite,  i__„.  ._ 
minerali  di  ferro  e  » 
te  a  quello  che  dloeà 
/iiBowa,  linionn.iM««. 
cesi,  e  rende  li  metallo  A 
ed  acre,  come  dicati  dd] 
ratori  =  fonile  moltt  volH 
fuso  calia  Ululile.  Alenai  i 

SmerigMi^''™rta'dl'S 
mUe  alla  \tM  del  f 
ridotto  In  polvere,  »" 
gare  e  pufire  le  p(e| 
a  brunir  l'acdalo 

Soda,  alcali  minerale,  m 
salina  abbondantlasina  u 


adt»ai| 
ÌimITISI 


aie  dj  blIuiDC  o  grai- 
I  MOta  «ipra  1*  •equa 
knrti  detb)  tuga  So- 
iilMtte.  eteneWa- 
K<  Krrìlaria  d'Aeri- 
«1*1.  Di  queiW  bilu- 
SCuri  ODK  Boris  (Ileo- 
I  selUisInKi  per  diptn- 
Ho,  die  ^cesi  nera  dì 

«•Un  miniTsle,  che  si 
bnc  (Ila  MiDra  del 
e  a  col  sembra  non 
■lire  per  esiere  vers- 
gtllii,  ette  11  reggere 

vrli  di  allitme 
nlunle  del  edIot  glal- 
«xlM,  quii  dlaana, 
tUMa  dora  per  inUc- 
1^  ed  é  stalo  trova- 
Wltl  iMw^  del  volu- 


me  di   un  pisello,  separali  e 

Eib^lliiU   dai   dottor  Banitcloi 

Sucflliko,  oombiistihlle  compoito, 
che  varia  dal  Eolur  bisnco  gial- 
liccio k1  giallo  cereo,  ed  anche 
al  glallu  rouicclo  del  gleciolo. 
Questo  cambusD lille  brucia  con 


Teasai.iRE,  ch'ila 
Spato  leltttlar 
inlner«1agl9t]  uc 


_  fuggi? 


duro,  opa- 
L'oitni  cojore 

Trìlìcm, 

Si  Ito . 

ma  la  mlDlera  d'argento  grigli 

Kkàiiohite.  Y.  Abraiite 

Zcollte,  spato  crlslalUiialo  In  pi- 
ramidi o  prismi  di  Boior  blauc" 
e  talvolta  roulcilo,  che  si  vi 
triScs  eoi  fuoco  e  non  fermei 

Zolfo,  materia  fossile,  che  fi  le- 
var namme  ad  ogni  [de 
zlone  dì  fuoco  nelle  e 


ioide  questa  ve 


kikln 


rati:  ; 


'o  9.  (e  i 


K  Suzione  I. 

K-  rodatoli'  generali. 

^■«Dtal  che  nella  j  Allegare,  aggiustar  la 

■I  ie  monete  col      monete 

H  ]  Argento,  dlcesl  In  geni 


1  delle  .: 


0  o  di  ar^ enlo, 

e   di  peso  0  di 


«cehieri  iBcIrconfimmamun- 
C(MO  di  due  crn; 


Granitura  d&lla  manata,   dlMli 
'''  conlonEtno  cVé  Itidtno^ 

LAiiPiyri,  aBsolulanienle  in  fbfM 
di  iati,  ed  in  Isdierw  nk 

MuNETA,  metnllo  conialo  per  M 

di  «pendere 
Monetale,  add.H  moneta.  Tace  M 

ainnelare,  batWr  la  iuddcU,  H 


amerario,  add,  àgn-  di  <«JM 
Immaglnèiio  delle  loonele 
umismaUca,  arte  di  eoMiacrt 
le  monde  e  medaglie  anlUM 
mnlBniatlca,  ad±,  sppirlCMill 
alle  niedsfille  antiche 


modo  balio,  le  monrle   ifM* 

■- Pnlacco,  moneta  iMl 

uiuru  II  prende  K^iier*lB>ill 
per  danaro 

Pecunia,  metallo  conialo,  riMH 
In  moneta.  Denari 

Pecuniale,  di  pecunia,  atlMMll 


„ in  modo,  clie 

mala  peni  se  ne  poiiono  dlct- 

' e  1  carallerl 

^e,  peuo  di  metallo  co- 
>  a  uto  di  moneta,  che  ter- 
ler  ttrt  calcoli  e  ipeilal- 
ie  per  eiuocare 


Pecunlilmenle,  oon  peenala 
Pecuniaria,  pecuniale 
QnATTilHacoo,  uovil.  d)  V^ 

iBllriiHi  e  Quattrini,  al  4MM 
in  lenUmenlD  generico  di  M 
neia,  danari 

Qualtrlnuedo,  dlm.  di  qullrM 
qnattrtncllo  ^ 

Quinario,  t  medagllatl  apptlaM 
questo  vocabolo  per  nradc'l 
analuftì  alle  medaglie  d' or*  t 


RtHK,  prendeii,  g  leeone  I  L«M| 
Roseselo,  nelle  medaglie   nltll 


no  :  cbe  oggi   In  modo 
per  aatlflor  ttitrfia  più  c< 
si  d\et  landò  Umdo 
Trabi>ccanle  ,  dlcesl    parlicolar- 
■"•■»!•  delle  monete  d'uro  che 
"  buonÌBiImo  peto 


n  «anno  o,     coti  detti  da  Bigami»,  gMieg- 
di  Dm  bandi'    gin  dell'impero  ereco 
pnolalalper  Bisanti  no,  dtm.  ili  iilBantc 

Oill-iiiuen-  BlBanto.  K  Bi  sante 
PaUr»  on'a-.  Bilame.  F.  Bisanle 
0  Mitlobì  Ce-  BalDEolno.  nome  <]'  antica  mi 
.  Dalle  ebbe'     Bofogneie 
wo,  e  di  a»  Cfiukii),  moneta  preiso  ili 
!,  Cd  ebbe  a      chi  Ramaai  che  valeva  la' 


piombo,  stàmpalai  per 
da  una  parte  soia,  per  Ci 
ugno  de' lavoranti  ci 


GiERLtOTTi),  Boria  di  moneta  an- 
tica, lo  slesMi  che  gldllo,  barile 

Gniella,  moneta  antica  tuort  di 

da  pan  tempo  prolbila 

ize,  la  quale  equivaleva 


In  Plrenie, 
ad  una 
Groisone, 


trini,  ed  In  altri  tempi  altra 

aamma 
Lbo>r.  sortii  di  moneta  antica  di 

Pronola 
H:tTTU'«>E,  alcuni  dlcotio  essere 


I 


)g^  medagl 


0  roorché  delle  anti- 

j  greche  e  romane  e 

le  di  altre  nazioni  di  quat- 
ti.  — ..Il deiii 


impranle  t    — , 

lUuiIri  o  di  Santi,  atte 
In  BTgrnlo,  In  bronio,  o 


di  vene  grandeiie 

Medaglione,'  ater.  di  medaglia 
■edagliiitia,  àim.  e  aonilit.  di  me- 
dagtia 

minuto,  i  una   uoncla  chiamala 
picciolo 

di  Fr 


parte  d'un  tallero  imperi 


I  tallero  imperi 


quella  che  il  coniati 


cuHeilone  di  medaglie  M 

un  Padovano 
Pardao,  apeile   di  moneU  I 

ni,  che  vale  circa  otto  gli 
Parlgiino,  sorta  di  moncU  i 

Perpèro^'' sorta  di   moneta 

Imperadorl  C.recl 
Picciollno,  diau  di  [Hcclota 

neta  aulica 
Picciolo,  luiL,  moneta  cb«  i 

usava  in  Kircnie   e   n'ii 

quattro  al  iiuattriDo 

nela  d  arftenta,  slmile  ne 
pronU  e  nella  grsndcna  i 
rinl  d' oro 
QuiMino,  torta  di  monel*  I 
d'  orinala,  ch'era  la  neU 
danaro  ronuno 

Seileriio,  sorta  di  inoMtai 
Stelo,  sorta  di  peso  e  lU  n 
8Ulqaa,u 


iJ  picciolOj  la  quale  sì 
BigberD.  besatlioo 


a, moneta  d'argenlo  ad' 
anoiin.  del  Riaielur  peso 
Docatone,  sorla  m  monete 
fme,  nmoe   d'una   upEOie  e 

FhdaellD,  p<u:oId  Borino,  monel 


I  d'  argentn  e  ne  fi 
-,  norie,  di  vari  pi 
=  oggidì  si  dice  d 


Franco,  tuiU  lorta  di  ci 
GEHOTini.  7.  Genovino. 


dell'  fniUIterra 
Gigliato,  spezie  di  monel: 

delia  diti  di  Firenze 
GlDlieRo,  dlia.  di  eiullo,  n 


Finiac  ed  altrove  og^i  laie 
nieaio  giallo,  ol<>è  venli  qual- 
Irini  o  venticinque  ;  eiip  anche 
al  dice  g^rojlone 
LiRt,  moneta  d'argento  co'il  detta 
da  libra,  altre  volle  eilMiiva, 

o  meno   aecondo  1  luoi;iii  e  i 

Luigi,  inonela  d'ora  In  Fr.inr.la 


nel  regno  di  pispoli 
genio;  lu  slesso  clic  aiuliii 

QniTTBINEia.ci.dJin,  di  quatlrino  e 
vale  lo  slesso  Elie  ouniti'inu, 
ma  si  dice  pei-  avvilinn^nlo 

Quattrino,  piccola  monela  di  ra- 

cost  dal    valore   di'c|ualli"  Jc- 

vaiore  e  diverso 
ReJLE,  cusl.,  sorta  di  ninnala 


f 


Coreoitrsfla, 
Le  Aki^B   acuc  a 
da  (ani  lopra  le 

Corica.  Mutica    i 


ttontpanpnolo,  l'arte  del  eonipar- 
re  di  miuRiB,  e  la  conirosidone 
niedeshna,  disilo  cosi  dal  punii, 
che  gift  si  segnavano  In  vece 
delle  cole  moderne 

Coraitls,  colni  che  presiedeva  al 

arte  di  descrivere 

Ile  donic  e  j  paasi 

deli-aria 

.co    conra      dicesi 

^ al  CBDto  dal  cori 

Corifeo,  diretlore  del  coro,  ossia 

colui  che  Ai  la  balluta 
Corìnuijislrojupa  del  coro.corisla 
Cariala,  colui  che  ordina  li  coro 
Carnamosare,  Buumare  la  corna- 

C<KÌiBlare,  sonator  di  corno 

Coro ,  adananna  dt  cantori  =  Il 
luona  aleato  dove  si  canta 

CromatiEla,  colui  eh'  è  versala  nel' 
genere  cromalleo 

Criiilo,  nella  musica  dlcei)  crudi 
quel  suono,  die  aplace  all'  o 
recchlo  per  difetto  di  armonia 

Cupa,  agg.  drauono  vale  coperto 
che  non  i  chiaro  0  squillante 

DeuoiTO,  aga.  di  suono  a  slmili, 
vale  armonioso,  dolce,  che  per- 
cuote tuBvcmenle  l'orecchio 

Disaccordare  ,    usci 


ai  dice  delle 


Diseordalo,  agK.  di  voce  o  di 


to  prò  vegnente  dal  conpa 
che  iàcilinenic  prodoceM 
za  ndl'csecuiiane 

EnTKAW  In  ideane  lacinia 
fi>nB  di  cominciare,  p.  t^l 
re  In  tallo,  vale  comlael 
ballare 

Entrala ,  principio  della  < 

r.quisona,  ch'^  eguale  nd  l 
Espressivo,  che  ha  eaprexl 
FESTmo,  tratleaimeDlo  dt j 
0  ballo,  per  Io  ptd  Ihllo  41 
Filarmonico,  aDutoredellta 
FlautlsU,  suonator  di  li  " 
Frastuono, 


iMinccAliEi  porsi  ■ 
strumenta  da  fiale 
Imboccilura,  dlce^  dell 


M    rmprovvùa,   i 
(Mia  u  fi9  Dbeccbei 


ito  ilal  Burtollnl,  i 


archNtra 

ÌKO,  rife- 

dt>,  nel  cori  delle  tragcdJe  e 

contniedle,  di  quattrocenlo  suo- 

eaodos,  cosi  I  Greci  chiamavano 
Io  parte  del  tenore 
lettere  in  mtulca,  dltparre  ai 
eanta  cun  note  maiicau 
nieralogia,  IIIdId  che  Guida  di 
Areno  diede  «1  luo  libro  aopra  11 
n>odolrovalodlcandurreil  conto 
adulare,  regolare  11  canto  e  il 

iHodolalore,  che  modula 

HonodiCD,  apparL  a  monodia 


di  più  luonl  In 
I.  La  melodia 
suoni  B«prcssl 


Huslchello,  musichino" 
MuslehevolB,  musicale 
MubIcIiIihi,  \.  vei-L,  dilli,  di  mn- 
aico.  tCniico  giovane  o  di  bsiaa 

Musico,  (IMI-,  Che  sa  la  «^ema 

no^ndrt,  musluile 
ffluiicone.  accr.  di  moaico  e  di 

KtccHEKlNO,  suonator  di  nacchera 


Numerosi  ti,  armonia, 
Numeroso,  armonioso 


■ ,» 

"zr^^^" 

^m  OndulmloDD,  dlcCBi  di  quel  nioto 

menti  da  taalo,  cnme  cembak 

spinetta  te.  In  una  maniera  B 

^H      del  corpo  sonuro  ìncpespindosl 

moda  e  iraiioaa  alla  vista.  Gm 

ture  di  portamiato.  V.  Leal 

H        ouotercIlHinpsiiodcll'arcechla, 

■       e  De  prodncell  suni» 

^K     OrrbestrB,  luuga  D  palco  de'siio- 

rarla  con  artillila  nel  eantM* 

H         nstori 

Preparare,  disporre    1    snoal  1 

H       Organale,  d'argano 

modo,  che  vene  ndoldlMoMM 

^1       OrnnictiDentt,  In  modo  orcanrcn 

l'orecchio  non  si  diapuH 

■      nrgwteD.  d' organo  «irumenlalel 

Prova,  la  rlpeUilone   d'  an  «M 

■       Organiti!,  raonalor  d'orirano 

cerio  prima  di  esporsl  il  fé 

■       <>rganlxuto,arl1colala,  armonioso 

biico 

■        PtKjkToniBTj,  focf  ErecB,  rh«  si- 

RiD':o,  che  ha  vijce  o  snoM  ■• 

1     K£i"2=skjf5f.S: 

chiaro,  roco 

Ricantare,  di  nuovo  canlnw 

■            negli  antichi  eerìmonlall  fu  con 

HlcisB  (cantore  a),   modo  bMi 

1            lai  nome  chiamalo  il  maeslro 

M  riB^TaSSmSlì*  *^ 

1               na  che  coneerta,  domina,   pro- 

Riddane  o  Rlddoni,  avo^  «A, 

vale  con  aria  di  ridda       ^' 

1                ponR  e  sosliene  1  molili,  i  pen- 

RIBorire,  che  vale  abbellire 

ì              sieri  musicali,  e  quella  In  cui  è 

Rlncordare.   rimeller  le  cordt 

■tabltlln  e  liindato  oinl    peno 

dimu3Ìfla=P^r«™Ja,*  quel- 

Rinfónalo,  add.  da    rìnfbnM 

^          la    che    eseguisce    una    canli- 

^K  •^«M  «HRldsce  BR  anonalorc^ 

^H     l'arti  voeale.  >4(niAM  quella 

^^B     parte  di'  eiegulnoe  11  cantante 

baK,  quasi  a  Rui»  di  ìnamt 

^V  ParUlur»,  plil  eom.  rtlcesi  tpartllo 

^m    FMilone,  nella  poesia  come  neUa 

RinlDono,  leggier  rimtMWb*  1 

^m    ■■  DiBlea   è  eia  che  pia  coni,  al 

Rlper«uasione,  Hpelliiim  fnmM 
fc  deiili  stesi  tuoni           ^M 

^H        dice  gli  affitti 

^H    »M«thìo,  pieno  d'alTelto  e  talora 

^H  Vealalore.  t  nome  di  dispreizo, 

■  un  «uono  rllornaut  mB 

^m       che  ai  ih  a  coloro  che  ■  mata 

ni!nll"mns!^u'^^eQrt?B 

^m  ■   «lare  ani  cembalo 

^K  niTerare,  tuonare  li  p)ll>>K> 

gli  ilmnenll  di  liM  •^M 

^B  £irero,  suonatore  di  pllTero 

^K#ltauli,  nome  dCluanaloH  <tl  tl- 

^■F;Ue  pel  tealrl 

bonib>Pt=ln  alL  lltidt^H 

Ritmica,'  pane  dell'arw^H 

^B      di  muover  le  dlla  «opra  gU  atro- 

■Hdar  hmri  mlaurala- 
*  yau  eoo  modo  ~    " 

J»*nTt  tulodla 

«w  >  quello  col  quale 

HlliDcladli,tdepro- 

nime  ili  Cintare 

i  «Mtìnla,  «he  fa  prò- 


I  mi,  nu  in  fMheno, 

■m  «Itntieri  e  Bpeaao, 

iWtmlie  pereanlato- 

«toitrapl. 

■ti  culErellaTe,  cBabic- 

l^^r(lBllle^e,  cantare 


Comi 


"■liapreiM  con  YgcB, 

i  con  Urmlne  mnaicsle 
^  il  nnto  fenon,  o 


Chiira,  MB,  a  voce  0  a  jupno,  é 

contrario  di  roco 
Clilocclo,  roco  e  progir.  alnille  si 

suono  delln  voce  della  chioccia 
Cllaredo.  cltirìsla  e  cctirlala 
"llareftgiarc,  cItsrb;:Bre,  suonar 

Cllarisis,  ce  lari)  la 
ciinriizare,  luonu-  la  celerà 
ClUtiziBUrt,  ollariita 
Oltcreo,  di  celerà  a  celra 
Oleris^  cfUralorc,  celcrlsla 
"lanHare,  ilretrito,  auonu  e  dieeil 
propr.  di  quello  delle  trombe 
"' epilelo  che  I  Greci  da- 


vano al   e ...    .._ 

periélli  D  mancanti  delle  regole 


I  dal  r 


alca,  aecondo  le  regole  dell'  arte 
sninoaitore,  nella  musica  vale 
colui  che  compone  nuova  mu- 
sica seconda  le  regole  del  con- 

Concertante,  che  canta  o  suona 
la  ana  parie  nel  fare  un  con- 

Concertare,  dicesl  dell'udire  ed 
essere  bene  accordala  Insieme 
l'armonia  delle  voci  e  degli 
strumenti  musicali 

Concerto,  consonami  di  vod  e 
di  suoni  di  stromenll 

Concordanza,  parlandosi  di  musl- 


aii futa,  vale  in- 


i  di 


concerto 


ni  di  alruraentl, 

irdsre  il  suono 
„.. .___  coll'allra 

Consono,  che  ha  consonania,  che 
fa  consonania 

ConjQWiarc.  V.  Conioi 


strumentale,  che  licne  lungo  di 


Stnintenl^mente,  con  virtaslrn- 
menlale 

SlrumCD tarlo,  strumentale 


iuani=ll  ■>«■.»<.  —  »  |«iiuii^  < 

CMUonl  ohe  sicanlsno  col  suoni 
Sveglia,!!  aonalore  d'eiss  svenili 
TambdhiJE,  soonwe  11  Umburi 

con  le  baéchette 
Tamburino,  sonator  di  tamburo 
Tutala,   iDCCameDlo,    loccals    i 

ipec.  di  slrumenti  musicali  di 

Tasteggiare,  loecsre  i  taill  d'une 

strumento 
Tempellata,  lenpclla 
Tempello,  auonu  interrotto,  a  » 

tienlo,  di  campajie  o  d'altro 


Temperare,  unir  le  voci  desi 
strumenti  e  accordarli  aneti! 
col  canto 

Tenore,  concerto, 


Tibldno.   odtf.  del  diligine  oisla 

del  piffero 
Tllolo,  V.  b.  dkeil  per  derilione  dei 

trilli  e  deUe  cantilene  de'musici 
TlmpuiiilrU,  (eiumlDa  che  «ioni 

Tlnlln,  Toce  falla  per  esprimere 
"  -  ■'-'  canipanuiiu 


Tocco,  il  co]|K>  che  dfi  la  campa- 
oetla   nell'nscto  o   II  battaglia 
nella  campana,  e  ai  prende  ut- 
delti  loeclii  separati  per  breve 
Intervallo  dagli  altri 
Trillare,  fare  it  trillo 
Trimpellare,  a  trimpellare 
Trimpellio,  aitr.  di  trimpellare 
Tripudio,  feilegiismento,  in  col 
con  bdll  0  altri  alti  si   mostra 
allegrena,  e  talvolta  vale  senpL 
ballo  cIh)  (ira  in  tondo 
Trombadore,  sonator  di  tromba 
Trombare,  aunar  la  tromba 
Trombate,  aonamento  di  trombe, 

strombellala 
Trombatore,  trombadore 
Trombetta.   9       '         "    " 

TroDibettare,  , 

che  anche  dieesi  strombetlare 

betta,  Irombettiere 
Trombettiere,  sonator  di  tromba 


brazionl 
lisoir  ai  turno,  vale  a  tuonare 
VeolH,  dlceai  a  raunala  lU  gente 

per  vegliare  in  ballando  u  altro 


..  jmbetlo 
la  IraoiibeUa, 


Eoziute.  Dar  la  voce,  vale  d«re 

I&cr>'i'i^' 

ri  tuono 

«rsir 

gnu 

»  <U  violina 

Zap|fa%.  per  slnitl.  si  rl^e^di  ohi 

«■"^iSM/nd 

nuona  nule  e  con  (wca  maestri* 

d  b)  qocgl»  ii~ 
Jo  pili  in  tòmi 

il  cenibBl»,  1b  apfnLlls  e  slmlU 
■Irumenl] 

«  nnpd*  filari 

ZDfalBDieDtD,]'atlo  dello  lufoluT, 

lo  zufolare 

Il  mMMUfDori 

Zufolare,  suonar  lo  iiirolo 

Zufolatore,  ohe  lufoln 

iioddl-Diin»- 

Zufolo,  lo  lutolQre- 

SBZlo^E  II.                                                     1 

bt,  tempi  B  tnodf  d^dn  mHJi'cn, 

In  orafeme  pi 

tie  col  pkde  e 

della  mal*  d'  una  voce 

Binarlo,  Tempo  binario, vale  l«a- 

mBo  BRe.  igU 

po.dua  Misure,  ed  è  quella 

n-daqwiUu-- 

che  1'  usa  par  lo  ptil  a  quelle 

cbrìou 

dame  ohe  deono  esser  ballate 

SotS^o 

BiquBiifij,accidenlaosegno,llqua- 

n  di  pia  note 

BhcroDia,  noia  ehe  vale  meu  del- 

MlMUmeno 

la  aemlcroma  e  ne  vanno  Iren- 
Udue  a  battuta 

ma  deU*  »l(g 

itisquadro ,  carattere  tnusicale  in 

fornifl  di  quadratello,  che  si  po- 
ne Innanil  ad  una  nota  ch'era 

B  nEno  TiTsce 

stata  alzala  ed  abl^esaata  un  se- 

B09la  al  graie 

di  noie  relro- 

tuono  i>atìirale 

IdBa-ient»  tì 

Breve,  luit,  noia  o  carattere  di 
lein[io  equivalente  a  due  battute. 

UoKhI»    dellB 

osUdueseniil-revl 

eodOBl  tuono 

Cumvzt,  ipec.  ai  usa  |)er  quella 
pnaa  che  si  la  in  canlando,  «o- 

M  uale  sopra 

ano  lupare 

nando  e  ballando 

Cavata,  presso  1  muilei,  vale  l'at- 

1 ehe  (i  b  del- 

to  di  Irar  con  maestria  11  luono 

lin*Ul,t<illl 

da  lino  slrumeato 

Chiave,  per  la  slntìl.  degl'inge- 

ImdltePipa 

gni  sì  chiama  quella  Bgiiramu- 

della  niu^ 

ScalB  che  denoU  la  varleU  o 

Iteri 

diversità  de'  tuoni                  ■*^^!l 

r 
I 
I 


■nuiicB 
ClUrlillca,  genere  di  muiics  e  di 

poeil*,  propria  per  lo  accampa- 

gnimEnio  dellB  cetra 
Comma,  è  II  pid  piccolo  di  talH  gli 

lotervBllI  sennini  del  tuono 
Gqntinao.  Batto  continuo,  quella 

parte  della  musica  eli'  è  la  pili 

le  di  base  e  di  Rindainenta  alle 

Contratiempo,  lempo  conlrario  e 
differente  dal  lempo  ordinai' 


Corisla, 

no  die  ai  adatti 


?Ble  lo 


__ . 0  corlsla  vele  cht 

non  è  nlA  Blu.  n£  piA    basi» 
di  quella  clie  pub  servire  pei 


Indicare  cbe  bisogna  fermgrsl 
nn  ceno  dato  tempo  - 

Cresi,  ana  delle  parli  dell'  antica 
melopea  ,  la  quale  insegna  al 
comimsllare  a  disporre  in  tal 
maniera  la  catena  de'anoni,  clic 
ne  risulti  ans  bnona  modulaiio- 
ne  ed  una  melodia  gradevole 

Croma  ,   una  delle  fljrare  e  note 


CromaUco-,   dlces) 

di  musica,  a  cui  ._ __ 

altri  seinl  per  esprimerla 
sono   gli  aceldcnli,  e  consiste 


DlTTiLicii,  noKie  dato  nell'anlii 
musica  de'  tìnti  a  quella  tori 
di  rllmo,  la  misura  del  qnal 
dlTtdeil  in  due  tempi  eguali 

mapente,  Interrano  mnaico  di  eli 
que  voci  per  «rado 

Dlalcssaron  e  Dialegseron,  Inler- 


natlTòM 
nlodllW 


Diminuire,  vale  passeggiareil 
le  corde  lU  un  istHunCBR) 
dita,  unehb,  penna  o  tlaSL 
chi  si  dice  anche  arpig^ 

bnin  azioni,  nono  eoretH,  ri 
llmenlinclftindnnient<>,e  Mi 
di  dar  erazIaaireccaiDmv 

0.  una  stelle  note  niuiican,* 
da  moderni  invece  dell'ili 
gli  aniicbl 

urlcismo,  Il  iìr  dorico,  la  ■■ 

■orico,  agg.  ri' una  da' modi  I 
musico  iVeglI  anUchl 

lìrlo,  nome  di  un  molto  df* 
tica  musica  greca 
EconeTao,  specie  di  «alai 
cola  per  misurare  la  dmt 


la  quinta  voce  delI'tUI 


r»CT 


ui  luunoj  in  DUI  progr 
la  pia  ristretta  che  pi 
ipresslone,  nella  m  " 
tallone  di  un  alTella  sena 
lo,  abbellito  dairarlB  ^ 
Ettacordo,  la  settima  ta  k- 
me  musicili  i' 

la  delie  note  delta  ■■ 


Frase ,  per  Iraalato  st 


latostttB'i 

ii^rfg 


"         Stomi''*  J™"^  ""'"''"'' '   """^ 
■         tira,  u  PIÙ  MmSn.'oT^"à 

*'      Jj,*"^' I  "»nJ  per  fonosre 


•■  ilMii  d«lle  distanze, 
"PuiiiinonjfradKoro, 
'I'  piccolo  e  11  coni' 


t  "S'ia*.'! 


1 


JU^jTogbi  respreì 

^'^  primo  loDQO  ™.u. 
2157  ^'  disMion  Da  divini 
JS'A'^'nUf'tjnl.liBrimounQ 
S,JJl|'",<*>«irsiiperiore, 

•Jja  J!JfJji'o4,chfe^'Ja 

':;^t*'''li'w  primo.  lo™8- 
^S^  l'"  >«*iTaU  ,  oeonie 


à 


"WiViO  0  ritoi 


^4V,rJ 


poito  loTra  due  a  pia  noir,  clic 
fsprimE  tale  omuDCDlo,  il  qua- 
le, guando  É  pollo  tana  ngle 
differenti.  slEnlflot  cbe  vanno 
espresse  teKite,  tioè  temile  e 
non  iBlaccBle;  Il  che  clil«m9!<l 
ancora  tuonar  Itjato  t  rjui- 
tar  di  portamento:  e  quando 
è  posta  Tra  dnc  note  simili ,  sl- 
gniBcs  che  la  ■econdinota  oun 
si  ripete  ;  U  qua)  nianiern  si 
cbiama  ancora  rhieopr  u  sin- 
copalura  ohe  tuoi  dire  (uoii.ire 
u  cantar  di  contraUerapo 
^moia,  é  un  illenilo  od  una  nnu- 
aa  di  un  tempo  brave  nel  rtlur- 


.'«olio  ed  aUÌp 

della  musica,  la  quale  uni 
riamente  ha  II  valore  di  riuu 
battute 

quale  fa  u! 


qualche  niiuici)  per  lo  mi  \A- 

IBajgiore  e  mmore  nenamusltn, 
SI  apnlicano  alle  EOncorrluntc 
che  dlQerìiGOna  l'una  dall'idtru 
di  un  semltuono 

Hsssima,  noia  miuloale  dtl  valu- 

ntassinio,  6  quell' Interrai  lo  cli'r> 
di  lutti  il  pili  grande,  e  che  ili- 
cesi  superano 

mediante,  diceai  della  corda  D  nii- 

tervallo  ili  Quinta  ehe  troi'nsi  trii 
Meloj.ea,  l'arte,  le  regole  del  eoii- 


r.rx 


I 


cenitt  melodia 

HensunbUe,  vene  mata  per  «prl- 

mere  II  nostro  contrappunta 

composto  (11  flgurB  di  vario  va 

nt,  iinn  dell!  note  musicali 

HlolniB,  i  una  delle  note  musica 
11,  che  nel  tempo  ordinarla  ha  i 
valore  di  dne  qunrti  di  battuta 

Mtflo  e  partecipato,  t  qael  gene 
re,  idie  pirlràlpa  de'  due  primi 
àaé  lUatonleo  e  cromilica,  ed 
nlandio  dell' enortnonlco 

■odo,  e  propr.  Il  tuono  di  un 
pontmenW  — '•"'' 


lopea  e  conikte  in  ui 
tu  atto  da  m  auon; 
per  diveni  Inlervall 
tì  trova  in  ogni  aorl 
ola  e  melodia 
Mordente,  ornamento  i 


Hiora  ventura 
BoUvo ,  espressione  d' un'  Idea  o 
pensiero  «ntlcaie,  in  culi!  coni- 
poeflore ,  per  meno  della  me- 
lodia e  degli  strumenti,  propo- 
ne di  rtqipKsenlore  nn  oggetto 

B  pirUcolare 

^b        Mota ,  è  una  varia  progressione 

H  di  due  0  pld  parti,  olle  cantano 

V  «  suonano  insieme 

■  Hovlmento,  Il  molo  che  si  osaer- 

■  Ts  Dell'eseguire  le  note  si  ehia- 

■  ma  movimenta,  e  si  segna  nei 

■  tuaenU  nodi  :  allegro  ,  atta- 
H  gra,  largo  ecc. 

■  HalMbae,  t  una  certa  passione 

■  Glie  accade  nell'ordine  della  mc- 
■^  lodta  e  il  fbrma  dal  trsuportare  ' 
^^         tìean  sjiaWt  in  iuofro  dissimile  I 


Nesso  ,  f  un'  antlM 
della  [uelopea  degi 

Pie  urna,  i  una  Uiiek 

lagifa  le  quattro  U 
del  canto,  fai  esso  II 

respiro  e  dividere  d 
le  parole.  Pu  "-"^^ 
gola,  sborra, 

Mona  ioaBsfore,  6  I 
composto  di  sd  tot 
mlluunl  ed  é  l' otH 
conda  maggiore^ 
re,  é  un  IntervaltB- 
sei  tuoni  ed  an  SOI 

S.'.ii"*'' " 

Kata,  quei  caratKri.a 
■lei  notano  e  icriw 
dd  canto.^  flfura 


e  leiillabe,  lequt 
I  cndeioa  media  i 

nelle  lettere,  collei 
orlo  nol^i  l'antlb^ 

cltSianraggtoredB 
sala  distante  un  ■ 
aU' oliava 
iLii^iTD.dleealaiv 
nella,  la  <]UBle  i 
ella  composliimui 

un  peiio  ùrlncapalt 
Odka,  speiH)  di  mus 

-■■-  riKUarda  11  bali 
imenU  del  conlat 

Ombreggiare  ,  dare  i 

~  -ueno  di  Iona  ,  ■ 

lilede  il  buua  ora 

....Umeolo  deUa  o^ 

Organica,  una  delle 
-lu&lca  pratica,  che  I 


1    llorelli,   pas- 
le  e  Biialll 

miste  nel  |)ro- 


■.r  olla  vosi  i 


una  miitiire  dFl  ge- 


eomlncl*  bIIs  prima 

misura 

I  dice  n  piaure  col 


11  traii  talmenle  Ira 
data  parie  di  un  pei- 
ielle  parli  dflla  mc- 


0  loonl  cJie  debbon  finì  lanla 
discendendo,  che  asceDdendo 
«opra  una  Blosa  voce 
UuiRTtcBUBA.  r.  Uuitlrìcrooia 
QiiattrlcrODia, croma  di  cui  ne  van- 
no seiunlaquBltrn  a  baltula.  Il 
quirlo  di  nna  cromi,  cioè  un 
sesaanlealma  di  baltula.  f.  Hii- 

QulDla,  diapente 


Hk, 


irellno 


Heltltudii 
dulaalc 
le  jiroceàe  di  gradi 


una  speiie  di  dio- 

Ipieno ,  f  un  pauanglo  di  tuMi, 
Elie  dal  Ulanfredini  iTcUaiai  ca- 
tena artnonica  e  ta  boon  elftl- 
lo  tuli'  orxBJio.  Le  vtrei  che  wm- 

iiuono  lo  euenzlale  dell'or^ 

I  il  dicano  ripieno 


Hlpreta.t 

n  ignaìe 


posto  pi 


finse  acritlD  ilue  volte  di  seguilo 
liolvere,  nel  senso  musicale  non 
significa  passare  da  una  disso- 
nanza ad  un'altra,  ma  tiensl  dal- 


arti  ujjuali  della  durala,  o  del 


Rilorno,  speiie  di  modulailone  ed 
dalP  acuto  al  grave 


Sclvoletlo,  passaitKia 
Samlbreve,  nata  mviicale, 

le  DDB  ballota,  cioi  due  i 

0  quattro  aemimlniine 
geraicroma,  una  delle  Baur 

te  musicali  ;  meti  ilella  i 
Semidlapeele,  che  al  dice 

quinta  impcrfetf  -  ■•■•■ 


j  Hlrello,  t  ]'  acco 
soggetloperan 
su  in  un  ftnaie 

gullu  di  v'ari  a«sfli 
Teupu  delta  rnutia 
miaura  del  nwl 
de'  suoni,  per  la 
tervalil,  iiernuN 


Ile  US  ETomatleo 
ire;  ma  varia  dal 
.  Bionico 
Tripla  e  da  tdcunt 
la,  liattula  ohe  M 
lunque  lucile  di  j 
ballaltUe  a  no 
rripìri*.  F.  Trilla 
rrllono,  vale  di  Ira 

oul  pasuna  iuc«eq 
voci  e  1  (UDoi  M 
l'acuto  e  nello  aOH 


J,  questa  v< 
ra  musica  e  acrv 


?oo^ 


1  «sunto  di  pia  auonl,  i 
i'\  (mftsinio  grado ,  tal 

it'll'  mi,  T'inlendL'  Il 
H  qiumà  o  niimerD  d 
>  'te  t»  di  durare  ogn 
'rTcouegiieiiia  quanti 

SBZIOKb  111, 

'"UEJitu,  quel  suono  di 
[""pigna  la  ™ce  di  co- 

'Htn,  V.  Àccompagna- 

]J.  «nUre  vitendevolnied- 

Pt"!»  il  bajjo,  e  qualohe 
^J^Ddc  al    BCDSO  di 

S^lo  i(f  „oce,  abbas- 
si 0  puaai;|ia  ìnienslbl' 
J^^liiiao  superiore  ad 

■"'•Mefrjl'allegfoe  IV 


S*)  ""mire  toccando  con 
"L*  corde  ili  una  niede- 
■JE^'ua- sminuire  0 
'^'  uno  siruniento 
g  >wiu)  jQ  cui  si  fiinno 


«5*"'^"  ^" 


■S^jiltlkiocldelli 
■"  «  Mcutla  al  bas 

'K  antUwo,  aritlla 


e  gli  arnienti  al  paseolo 


compiHiitone  a  due  ouiù  parti 
vocdi  a  atrumentall,  la  quale 
ooaalste  la  una  «ola  eanlllena 
Gh«  le  parli  caalana  Inilcme, 
eninlnclandola  perii  In  qualche 
dlstaniB  di  tempo   runa    dnl- 


C  OH  tabu  e,  imi., 
Canure,  luil.,  I 


le  len- 


Cantlleaa,  compositi  one  rouiici 

ben  modulala.  Alle  volte  sigi 

Bea  il  pensiero  musicale 

Oantilen  accia,  ;ieay.  di  cantUen 

Canto,  è  nnadelfe  voci  della  m 


conda  soprano 
:ap|>Flla.  (Tonto  a  • 

sleale,  che  jier 


io  più  al  U! 


orla  d' inno  o  d 
1  nncl  In  ooor  i 
dlconsl  le  grad 


di  fandaiacnlD  all' ora 
Suono  fbndainentate  , 
che  9frve  di  fbndanKiA 
cordo  —  Accordo  /butta 


Coatripparle,  dlcesi  di  ui 


IO  di  slleireiu,  01 
tato  [icr  dimwtrn 


e  mollo  ollegra 

prioìc  te  noti  di  loi 

re,  IrìHo  di  voce  (aifiTeS 
1,  Gor|ibe(Rl«re,  Hbaliere  « 
"•-""  ■"  gola  !  pnnai 
],  trillo   lU  tSS 


site  nule,  t 
per  rII  sItii 
pagiuno  ;  d 


lioreheggic 
nel  jorgl 

(.orata 
valgo 


gorgheggiare 


EuSlnU,  tuono  giocondo   d'un 
Boto  atnuiKnts:  ed  ^  oppoita  a 
■Inftmla,  che  dicesl  dell'uie 
do  di  pM  suoni  inileme 


Groppel 
lodra 
Ingia 


-.  —la  nàt  dal  volga 
Fihelta,  iilecoli  voce  acati,  pli 

di  teria  che  di  petto 
Fanlaila,  peno  di  nuaica  iitru 


aceenUo  a 
con    1'  ' 
ori  di 
gorgia,    i 
untare,  sembn  ] 
eh'  egli  Increcpt  H 
'"-    omRBento  m 
al  b  airiHi 

mtendo  Ire  i 

IO  principale 
- ,  maniera  di  tntìm 
:  pia  noie  ubìk  1 
appreuo  rdB»_ 

riLr'T-éJ 
lao  In  rìlU^H 


iDDrowiselB,    versi  a  altro  fallu 

hno  111'  impniwiso 
-   '  lÉleulonc,  piUBmenlo.  Ha  tUce- 
<*'    ri  |wr  k)    pia  ilella   soce,  per 
e  '    takailcre  quel  camblainenla  che 

h  li  toro  netl'  andu  di  i-""  '" 


,je  tcIraMrda 

ItMa  di  voce,  i  bihi  de'  più  b 
(U  Mumenli  del  Cinto  e  d 


rorzBodala  lErodaranieiìir 
majgiur   forle,  indi   a 

III  cai  l' ìoconilndi» 
Mei»)   jonranoi  •!   la   mi 

trQmjl  fra  il  soprano  e 

solfeggio 
Hisolde,  BorU  di  melodia 

che  dieevail  telracurdv 
aioaodia,  Canio  fiioebre 

musica  di  parole   spirili 

niTDULE,  add.  Quesla  voc 

luilurale   è  quello  in  i: 
al  sente  niente  di  sfori! 


nifi  naturale^  chiama 
spoaliione  degli  oigan 

Snello,  In   cui  non  ti 
Immolle,  né  diesii 


Ofkka,  rappresenlailone  in 
Oraloiio,  diceai   di  un  cm 


accordare  colla  < 


HtRonlt,  musica  i 


f 


1093 

111  ione  a  Itili  voci,  che 
nani  sei 
chlsalma 
di  rìlmo 

Preludio,  pezzo   d(  itnrania  che 
serve   d' tnlrodu^one  e  prepa- 


ig  ceris  compo- 


I  melodii 


t   ad   uo    peno   dt  mo 


Progreialone,  é 

Qdutbtto,  i  u 
■  quattro  voci 

Ouilio,  ru  dello 
Ho.  cioè  a  ' 
lata  e  cote 

Quintetto,  i 


le  dieeil  fii  faliel 


I 


..     H   cinque  pai,,  _. 

impiegano  le  quattro  parti  della 
mualea  vocale,  nella  quale  — 

lo  più  questa  t  il  soprano 

■i  divide  in  primo  e  secaiit 

Recitititu,   componimento 

■leale  di  stile   andante  e   d 

uello   delle   ari) 

nelle  nocsie   na... 

neaie 

Repedtore,  più   comun.    dlecsi 
riConcUo.  T. 

Muando  e  ripùusnda  per  tutte 

KblereBta,é  ITnliuniar- — 

prima  di  prinolplai^ 
■Inliella,  é  ttn'arìa 
dna  lenpi,  di  un  movlDienlo 
vlvi^  che  ordinariamente  >i  di- 
vide In  due  parli,  uauale  <li 
quattro  In  quattro  miaure,  ( 
cowiaciar"  —   


Uve,  ad  Iraliazìonc 
nelle  eooimedle 


Il  preludio,  che  si  regola  col- 


)   preludio  che  gU  ] 


Sebehiti,  Il  disc  il 
tonare  che  Aiihui  k_  „ 
notte  al  lenuio  darai 


Solfeggiare,  eoatar 
Solfeggio,  t  una  . 
senza  parole.  DI  . 
vono  1  maestri  per  : 
dere  ai  giovani  II  Cw 
drt  fatta  cantare  la 


per  meiio  di  questi  t 
quali  vanno  per  gì' 
pia  fiicili  e  proc 


telligenia 
della  musici 


iprimeniv 

«  u,   >ungj«   in  I 

loletla,  spezie  di 

>ita,  sonala  o 
ipognala  col  ti 

lo 'pili  rli'cW 


dipendi!   dsl 
.ilell'olUva 


L  B  DAMA  10» 

ol  vQlle  11  iMtso,  diversifieondone 
i,  ogni  volta  li  melodia,  In  mada 
i-       pErij  the  Jl  senlimenlo   prlnel- 

e       in  oitante  ti  samblBnienlo'  dìt- 

Zi\G4R  ESCA,  poesia  che  canlono 
i-  le  mascbere  alla  fii^Kla  degli 
9       ilniiarl  ,   rappresentandogli   in 


E  IV. 


«.  Il  billore 

"«n  i  piedi,  andando 
1  ■  Itmpo  di  sciono  e 
diltuo  e  per  fiileg- 

«■  oide  £ire  una  boi-  i 
liiteHO  che  fare  una  I, 
imlrliLallata,  fornir 


Iscambietote     mu  lamenta    del 
piedi 
Capriolare ,  iiir  capriole  ,  menar 


dare  al  luogo 
ungo  dove  si 


iceva  pi  filando  il  più 

Carotare,  ballare,  menar  Carole 

Caroletta,  dim.  <Il  oarola 

1,  danza  o  eBerciiio  milllare 
ìso  gli  Eniani  e  Hagneslani 
iIb  e  CavTiuoia  ,  quel  sallo 
si  fa  in  ballanda,  aulleian- 


prlolB 
Chlrlnzana,  specie 

fico 
Olacr.nna,  sorta  di  b 


dì  piedi,  ca- 


Jilbillo  0  di  sonala 
■;  Urli  di  balla  cam-   I 
""i  ulti  e  capriole 
!;  »rli  di  balionchlo,   ( 


"riunì,;  fi  i  propr. 
"ta  lift  in  ballando. 


di  ballo  praticata 
canladlni 
ballo  usato  dagli 


lo  in  pili  pi 
antrappasRii. 


Correlile  ,  scria  di  bsllo  r  di  so- 

■ulB  per  lai  bailo 
Cortellare,   idlare  damando  a 

templlc  sai  lare 
DiAZik,  bailo,  carain^Vnt 


uanianii:,    ouu.  ,  ussio  anioni 

fòrza  di  tutl.,  che  danza,  i 

Danzare,  ballare,  carolare 
Danzatore,  che  d  arnia 
Danzatrice,  colei  che  danza 
Emhelii,  sorta  di  ballu  che  i.  _ 
'   itRUlva  nelle  inlichelraKedie  ed 
nna  aorla  di  nelodia  de  cid  e- 
rana  ciie  areompaenale 
PlGCBi,  dlconil  le  diverse  linee 
che  si  descrl\ona  co'  |>iedl  nel 
danzare 
dgarare,    vale    descrivere,  dan- 
zando, alcuna  delie  Biure  di- 
verae  del  bailo 
Fiorello,  6nna  aorta  di  pajio,ciie 
dai  tre  dlSerenlI  modi  co' quali 
■i  ra  ha  ricevuto  diverse  deno- 


a«i,  che  fórse 'ta  ( 
corrisponde  al  n 
me  dcfll  anUchl 

lutania,  nel  ballo 
nenia  di  fintra  H 

_baiielto 

snelle  di  dsnii 
stori  ;  questa  si  so 


egati 
■ria 


.  -  pieganda  i  gì 

P  Irricchi  a,  iienere  ' 

tieanbndo  fe 


vs-.^i 


[ 


le  ballare  II  detto  _  _.. 
GavotM,  spttàt  di  bailo 
Giga,  una  spezie  di  balli 

ipedllo  eome  la  navali 
Gionopedla,  apetle  di  danxa  rell- 

gloiB  prato  da' Lacedemoni  che 

nsaTultpecdi!  hnciulli,  Iqua-  I 


imbaLtendo  per  la 


IsviTtRK,  chiamare  ci 


Mlnuettlno,  dhn.  di  minDClto,  n 


stesso  che  ridda. 

piiila  per  lo  rtdoi 

si  ra  la  ridda       ^ 
Rlgodanc,  specie  dl< 

balla  con  preslcn 
Rlgoiello,  ridda:  di 

Riiireia.  dica!  qpl 
na  capo  a  hr  lo 


nTsia 

zr^ 

■e,  saltare  con  rCEOlata 

cosi  dello   perchL'  atacu  o  al- 

."sorl»"dì'^hallo 

lonlana  un  piede  dalla  posllora 
ove  si  trova  e  lo  eonittice  so- 

pra   un'altra.  Da' Francesi  è 

.  Patio  icaecìato.  Passo 

delta  pot  dégaie 

![W  perchè  in  e»o  un 

TcnSofcjiTi,  «orla  di  hallo 

Treccia,  inireccio  di  lialla 

CJ  ™  e  gli  &  6re  iin 

Tresca,  dlcevasi  anUc.  una  specie 

ulursle.  1  Francesi  ài- 

di  hallo  saitereccio,   il  ouale  si 
raceiadimani  e  ili  pletll  ;  e  da 

ia«i 

questo  abhiamo  oggi   (™<M;ie 

ta,  salto    che  si  fo  bal- 

Trescare,  far   la   tresca,  hailsre 

sofla  di  passo  nei  hallo 

la    tresca  =  ballare    semplice- 

mente                                              J 

la,  e  propr.  un  mlouelto 

Trescane,  snezle  di  ballo   usato           J 

sorta  di  hallo  usato  dai 

Trinciare  caprìuole  o  trinciare           ' 

il  ballo,  tbIc  inlenom- 

i  piedi  per  far  capriuuie 

raifltóarlo 

\Kxz„,  sorta  di  ballo  usalo  da! 

Greci 

Sezio 

KB   V. 

Strumenti  muiicu 

j,  e  pari/  di  r«;. 

lEKto,  l'accordare   gli 

BtUHisi,  sorta  di  strunieulo  da 

suonare,  che  pld  non  ai  lus 

u-a.  V.  Accordamento 

Bassetto,    iu,t.  din.,  di  hasso. 

iBIromenti  clie  accresco- 

itrumento  di  sedici  cor- 

Basso,  strunenlo  musicale  di  eor- 

partecipa  dei   iiulo  e 

de,  che  si  snona  colf  arco,  che 

al  dice  anche  bassetto                           1 

bamhella  armata  di  cri. 

Bisctierellino,    di»-,    di    bische-           . 

quale  si  suonano  Certi 

rello                                                 1 

.(Fa  eorda 

BischerellD,  dim.  di  bischero                  1 

iimenlu  corredalo  di  se- 

"'SSBia'rrHK':;::    ' 

B  serye  a  suonare  li  vio- 

linili strumenti 

mento  statile,  per  attaccarvi  le 

rpe,  stroDiento  di  molle 

liiiinuiiB,dlBguratrian- 

Blschcrocclo,  dlnu  di  bischero 

sema  foiido 

Buonaceordo,  strunentn  musicale          i 

i.buonaccerdo,  stromen- 

di  lasH  colle  corde  di  metallo          1 

e  ali- arpa 

strumento  pastorale  da 

di  lliiura  single  ad  un-  arpa  a 

Blacere,  ma  col  fondo  di  legno  ;          J 
clilaniasi  anche  arpicordo  e  gra- 

iiiunta  antico  bllo  a 

vlcenibalo                                                1 

pfcWlo.pUTcro,  ZMlo. 

1 

B  usino,  busone.  busna 

1 

-■ 

Siitone,*  lorla  di  slrnmenla  inllca 

da  aiiono,  bu»nne 
BuMone,   slruincnlo  da  suonare 

uialD  dagl)  snilchi 
CiLzi,  per  Btmllil.  dlclsmo  a  un 

peno  il!  panno  a  guisa  di  borsa 

attaccalo  alle  eornamuae,  che 

piglia  II  venlo 

Cantina,  coriìii  del  violino  e  H'al- 
trl  strumenH ,  poita  in  ultiaio 
luajjo.  di  snono  acntisslmo 

Canto,  la  corda  più  piccola  ne' vio- 
lini, 0  altri  ilramentl  di  corde. 

Cartella,  presso  !  compositori  di 
mnslea  dicesl  d'  nn  peno  di 
pelle  0  (molo  concio  e  prepara- 
to in  tal  fuiSB  da  potervi  scri- 
vere e  caneellar  le  noie  nel  cont- 
por  dt  musica 

Castagnetta,  Blrumento  simile  alte 
nacchere ,  il  qnale  al  leia  alle 
dita  e  renile  suono  al  dimenar 
delie  braccio,  per  lo  percuoterli 
tra  loro  de' diversi  pezzi 

Catubn,  suede  di  ^ran  tamburo, 
ehi^  si  usn  nelle  liande  militari 

Celestino,  strumento.  Il  mtale  a». 
Bd  on  cembalo,  rende  Varmonla 

Cembaletbi,  dim.  di  eemhalo 
Cembalo,  stnimento  da  suonare; 
cb'  è  nn  cerchia  d'  a-ise  lottile 
della  larKheiia  d'uniommesso, 
col  fimdo  di  cartapecora  a  aal- 
■a  di  tamburo,  Intorniata  dìio- 
nB«li  e  di  girelline  di  lama  di 
ottone  e  si  snona  picchiandolo 
con  manosiggldl  si  dice  geuer. 
Hnonaceordo  adrailoembalo 
CembaBello,  piccolo  cembah) 
CenSato.  F.  hcttibtio 
GeoiMMne,  oecr.  di  eembolo 
C«MlìlimrIta,  strumenlo  a  modo 
di  dne  piani  0  bacini,  clie  ai 
•HMM  colle  mani  picchiando  l'n- 
WMU'allro 


_.  corpo  einak^irB 

Cetra.  F.  Celerà  T 

Cheli,  quella  ipeiie  di  Drvjd 

il  attribuisce  a  Hercarii),  of 

sa  dalla  celerà  d'ApcDo,] 

do  la  prima  II  matdec  Iqf 

Chiarina, 
tubo  É  I 
pia  acuì 

Chitarra,  spcile  di  Uato^fl 
piceolo  e  con  men 

Chltarrina,  dim.  di  i 

CUInnino ,  piccolo  i 
suonare  corredale 
foggia  dì  cbitarra 

Chitarrone,  accr.  di 

Ciculrenna,  aorta  di  : 

Ciglietto ,  capolulo  a  n 
e  slmili  strumenti  da  a 
Cimbalo.  7.  Cembalo 
Clavicembalo.  T.  Bm 
Clavicordio.  F.  Glavta 


metallo.  Mitten  H 
iitramenlo,  va' 
le  corde  per  poWli 
che  anche  al  dici  li 


ici per «Ccordare  «ridiir 


Ile  da  nato,  compuil 
D  e  dì  tre  canne ,  ' 
'gli  fiato  e  le  sllre  i 


acne  al  capd  dell'  equipaggio 
per  dare  gli  ordini,  1  nanlrsi 
rllevono  dal  diversi  intervalli  e 
dalle  inadutBziaDi  del  suino 


amenta  da  flato 


SS.™ 


Jco,  che  nelle  medaglie  si  v 
la  mano  de'  snceMoU  di  ( 
«,  H  qiisle  era  eomposlo  _. 
e  piatire  di  rame,  che  agliate 

m*.  lortn  di  aearpe  di  legna 
lU  Ima,  che  i  corilei  calza  ™- 
per  rendere  la  percossa  rit- 
te pia  Hrepitos» 


con  ecrla  proporilone  dlsngua- 
le,  per  lo  più  in  numero  di 
selle  e  conglunle  con  nulie 
eera.  ChlamBsl  anche  con  creco 
focaholo  firinga  e  secando  le 
Tavole  fu  gii  ritravsis  da  Pane 
Dio  de'  pastori,  i  poeH  oonfiin- 
dano  sovente  la  aanipagna  colla 
ntlola,  come  >e  ne  vMono  eli 
esempi  nel  Sannanaro,  udì  À- 
limanni,  nel  CastiRllane 

Flautino,  dim.  di  flanla 

Flauto,  atrnmento  nnuieale  da 
Dato,  rotando,  diritta,  fiiralo,  e 
lunga  meno  d'un  brantlo 

GH[a<inDa ,  etrumanto  muaicalc 
col  girare  ana  ruota 


imfcebBoclieEte  ,  che  e. 
■o  In  anile  eorde 
I,  di  dieci  eorde,  t 


e  DatiulnD,  strumenta 
ile  da  Salo,  ogil  dello 
ik  francese  Onaé 


«amm,  iii 
iU(«r£i  e 


WfflrumenK  oiuoni  dafia- 
»,•!  dlcuno   c|ue1li   a' guai!  si 


Imboccatura,  dicesi  quella  parte 

-"  -ino    strumento   da    Hata,   a 

si  applica  la  bocca  per  suo- 

Incordamento,  tensione  delle  cor- 

1  Incordare,  si  dice  del  mettere 
le  corde  agli  slrumenti  da  suona 

Incordalo,  ong.  a  Blriimento  da 
suonare,  vale  messa  in  eorde 

Incordatura,  l'alio  di  mettere  le 


ja  corda 

■  del  pia  bs! 

,  _■■«■  liclumos  luipaton,  qiul- 
I^Mw   *olta   luipr—-    -" 

dei; 


Bgiu,  quclJB  piccola  ssninognet- 

■-    —1  che  si  d*  Baio  alle  cor- 

e  ed  al  plBert;  llnguFlIa, 

LlnfiuelU  digli  tlromtitli  da  fta- 
gaeìti 


dici  zuccbetie  Jlupasic  in  ai> 

sananu  e  ben  colleiale  in  d*e  i 

regoli,  calla  bocca  Dir  ingiiLU-  ^ 

rate  con  sotllle  corleccia.  net-  i, 

la  parie  oppoata  di  eaas  il  (  s, 

una   tavolttU    di    leino  iaifl  2 

oinque  once  circa,  e  di  on  i»  ^ 


dalle  dlla  dd  iii 

si  alza  e  al  abl .  

armonia  che  non  di)|iiMa 


[S 


Tale  al  piana  Mne  .     J 

eae,  ere  il  wirae  delta  «mMI? 
corda  del  lecondo  tetnM^C 
greco  e  aiiniflcavs  medta  >  ■• 
.eaon,  era  11  mme  del  MMlfcC; 
tetracordo,  Gla#  delle  medllLlVlì; 

lO  primo  e  prtaSiPV 

quarta  corda     _.    L 

J,  macchina  Che  M^J 

-  delennlnare  1  iiuivIkmdII  Vr^i 

neiiana,  al  dice  ad  ud* 


Docr,  ckc  I 


Iranieiila  da  atour.. 
4eiM>  ebe  1>  dibbadi 
^  d'organo 
nenb)  mnilcale  Doto 
tilbr.  ptT  trombi 
imenlo  tlmile  al  Ogu- 
corla,  ed  Dccarilslo 


fé™  te  le  «oH™'  "™ 
Psallerlo  e  pili  comnn.  Saltano. 

bdUcu  «trumentu  musiciile  che 
Il  Calme  t  erede  equivalente  al- 
l' ebro  nabli  a  nablon,  >lru- 
racDlo  differente  dalle  dira 
RxGineLLt,  cbtamano  I  laDdnlli 
URO   atrumento  fatto  di  canne 

''^JcBu''e'"'c°iXeÌÌ"T''li"r- 
chi   di   le^no  o  di   ferro   o  di 


mica  vicina  all' ulti'- 

tastalur»,  e   che  ancor  ella  al 

lenlo  Brande  di  qiiat- 

chiama  ed  nome  &  regiitri 

dello  oggidì  baiso  e 

"Kxìi'saaKs 

)le  di  suono  acuto  e 

u  delle  canne,  che  eoirUpon- 

leale  nel  Daulo 

dono  tutti  alla  medeiima  Uila- 

aorta  di  itromento 

liira,  per  suonar   tult' Insieme, 

itico  di  cinque  corde 

tef"evsndo  loro,  o  rendendo  lì 

■"     e  lo 

suono  per  meiio  di  piccoli  or- 

^rcbe di  «ranJe  us( 

digni  D  di   legno  o  di   ferro,  1 

dove  El  eaolB  e  s 

Ribeba,  sO-umento  dì  corie  d» 

r 


ribic, 
RlbccB,  ribeba.  F. 
Hlbechlno,  dim.  di  rlb»oa.  Picei 

la  rlbecn 
Rosa,  chinniBsi  un'apertura   o  j 

neslrella  con  varj  rabeschi  a 

gli  sh'uinentl  di  corde 
Su.Tiu,EUM<,  iorla  di  Sin  sottili 

sima  di     " 

SaltcrelU,  _.  _ _  ,. 

che  negli  slrunientl 

SalterlekiD,  plÉoòlo  aallerlo 


le  InsiwH 


In  mano  del   dio   Pane 

cangiala  da  fìlove  In  e 

ianii  ExiEli.  Oiiella  <sl 
anche  onaidl  nella  at" 
lilare  ù  n'acciaio  ed  ■ 
di  Irlanitolo 


ci  corde,  percib  dello   sncbe  I 
dcMDWdo.  Il  ullerio  d' Oftildl 
e  ano  strunienlo   plano   in  far-  I 


pedlli  ì' 


fra  le  labbra  e  perei 

lln)[uelta  o    grillello, 

leiJtltndolo  rende  lu 

Sclalumo,  struiuento  di 


ScIndaMo,  strunienlo 
corde  di  cui  gl'In 
vona  per  addolcire 
sdegnali 


manicale  da  Qato 

mento  a  corda  il  quaH 
poca  voce,  atteai  U  pio 
•■-'  -orpo  o  peroU  *! 
I  ì'  oscillazione  <■* 
11  lordino  poi  «i  ■ 
qualunque  atrumenlo  4* 
impediice  1'  oidllnlMI 
corde,  0  qnail  luraadi' 
si  leva  la  bm  della  •• 
Sottana,  si  dice  una  dell* 
del  liuto,  del  vlatlnee'* 

a      io,  0  buonaecordo 
e  StaSà,  atrnmcDlo  dato 

alcune  camp 


detto  anche 

StDrllna,  plecala  storb^l 

Slromento,  itrunwRla     - 

strumentacelo,  pejj.  di  rfj 

Strumentino,  dim.  di  aH* 

Strumenta,  parBcolart*" 

8i    per   eccetlenia,  rf' 

ftra\'iceuiba  lo = (CBcr.  ' 

per  liuto,  graiìcemba* 


diiJla  BiBEglorc  o  minor  lun- 
gheiii  di  tssi,  li  renda,  per- 
calendoLI,  iDono  dlveno 

TintinosbolD  e  Tlnlinnsliula,  spuli- 
la, campuiello 

Tiarbs,  atru menta  anulcale  shni- 
le  al  UulD,  d-  invcnilane  non 
molto  anUca 

Tromba,  Blrumenta  da  dato  pro- 
prio della  oilUila,  fatto  d' ir- 

una  sb-umeiilo  niusicalc  d'  uoa 
corda  loIa,  che  al  tuona  ool- 
l' arco,  e  rende  uo  auono  simile 
a  quello  d' una  tranibn  dn  flatn 

Trombella,  ifint.  di  b 

Trombettino,  diin.  d 


Violi,  atruiurnlo  iDiuicale  di 
ile,  cbc  si  tuona  coli' area 
sono  di  pili  grandexu  e  di 


Viullna,  slnimeuto  musicale  ( 


frave,  che  bi  dice  anche  basto 
l  viola  e  Biatoncillo  qunnd'iS 
di  minor  grandezza 
Vi  vola,  strumento  musicale,  viola 
Vivuoli.  r.  Vivola 
Zinroun'A.  V.  Saiunagna^dlcesi 


KanipoRnetla,  dìni.  di  zampogna 
ZampoRUlno,  (fini,  di  zampogna, 

XaMello,  r/iai,  di   zufolo  piccolo 


>   di  Salo  nutr    ( 

liU  di  IIBIIIO  U 

grande  ,1^ 


ti  specchi,  e 


refralli  . 

^tia-  Dìnuo.  Luce  diretta  o  siaOi.»    *^ 

le  il  coatrario  diliice  riifmb  , 

iTL  alla      cioè  luce  che  tiene  ilall'ubM»  ^ 

1  e  ri- 1    lo  direltamenle  ,  ■* 

iiTKjcerteippireiue  tkei»  ^^ 

ino  u  «1  loruuno  nelle  *«g(  >* 

iggl       tinture  delle  nuvole jwr  vi«fll  ^ 

I    raKilde'Iumlnarlcelcati.lBIV'  .^^ 

io ,  yiiel  jiiinlo,  1  ^  UcoTare  del  soie  e  della  IM^  ^ — " 

chi,  é  turbarne  I      luucicui»;,  C4u:  um  i»n 

Il  facoltA  visiva  e  renderli  meno       dure  percuotuo  e  atiliaj 

Bili  a  chiaramente  vedere         |    vbta  a  guiaa  di  iaoipu  e  I 

Duole  ,  pari,  di  luce ,  vale  lan-  Folgore,  splendore,  luce 

-  "-  Folgoreggiare,  foigari- 


•idM<  *; 


Dlabniti,  tnuparenia 

DlebDo,  odd.,  iraiparenle^^nMl., 

diafani  U,  traspare  aiN 
SlBraDierc.InlleltersI,  piegarsi  e 

dlcesi  della  luce 
Dlffl^une,  Inlleulane  della  luce 

nel  correre  lulla  superllcie  del 


lUcradsikrae,  il  di«e  quella  diml- 
aoiioae  digU  ogfelfi  che  l-oo- 


Fotomelria,  Irallalo  sopra  U  a»  <- 
do  di  mlanrarc  la  luce         . 

Fuooo,  «Uceii  l'unione  ite' nfli 
refrain  dalle  lenti  di  vem 

GsTTUGuunTC,  cbe  eaagla  Jly»^ 


iBca,  quesl 

j  bcolU  cl._  „.._ 

un  (dano  poaMMi  i 

le  cose  che  sono  In  aMy  «I 

qual  modo  e  con  goal  aria  4 


limo  oriizonle 
sopra  II  quAle  ci>- 
iaaiixa  Cl6  ch'egli 


HhMwnifia,  dteaerlnoae  dcfU  ofl- 
gcm  che  non  lono  vlaibifl  fiior> 
chi  coli'  uso  riel  microiCD^o 
-  S1icrosca[nco ,   ap])arl.    i   eiIcto- 

liojic,  colui  che  vede  «li  oggcHi 


irio  11  liiplendci 
:ÌE  e  iustpc,  con 
•  slmili.  Rilueen 


niranienta.  In  niarincrla  dlcontl 
in  miraiiunto  gli  Ofigetll,  che 
talvolU  In  mare  GomparlKana 
più  elevati  dell'  orlzionle  fer 
uni  rlfrailone  che  $1  la  da  una 
leggiera  nebbia  parUcolaniieD- 
te  nel  maltino,  essendo  11  tempo 
in  esima  e  tranijulllo 
TViTiDo,  splendido,  chiaro,  luoente 
MtQre,  limpidezza,  lerieua 
" — ■,TTO,  quello  luche  ilafflua 


Ili  di  cl6  eh'  t  lu-  < 


Occhiare,  fissare  l'occhio  verso 
checchessia 
ij  Occhiala,  lauti  loutanaaM  0  tsnlo 


((Muio  di  luogo,  quanto  può 
dersl  coli' occhio 

OcchlbiKllBre,  realire  abbagli 

Ocuhielttno,  occbioUiia 

OceUetto,  dim.  d'oedihi 

OMiila,  pirte  nobilliaiiiiB  dell' a- 
ntnuHe;  itnunento  delU  vhli:^ 
Talora  il  prende  per  In  ibla 
meilvslma  o  per  lo  aguarda 

Occhi  (  asuisart  gli  ),  iforzarei 

Oitchlollao,  dim.  d'occhio 
Olldiione,  accr.  d'occhio,  occhio 


£hl>u:Gia,  l'ini,  d'occhhi 
_        UiuKO,  dim.  d'  occhio 

U  occhio,  attenente  ad 

■  VMchlo 

■  Otulalunente,  a  occhi  vrga 
~    "Ito,  reggerle  co"  propri 

.   ..  larmine  della  ' 
OtHca,  lElenza  del 
rocobio  che  n'è 
OIHco,  lust-,  quegli   che  alndia 
-  otUca  e  la  prafi»>a=aifd.,  — 


lorpo,  che   dai 


la  per  qui 
I  che  ti  di 


.0,  aecondoch* 

'  dall'  occhio  £  vista  in  minore  o 

*  Maggiore  dlatamn 
t'  Perder  <tl  vino,  vai,  . 

•  pili  una  casa  veduta 
I  che  tcinpo  innanzi.  Il  L 

1    •  anche  perdere  d'occhio 

I   Maploiio,  trasparente,  rilucente 

nkno,  iiitt.,  ogni  Buperllcie  so- 

j      pra  la  quale  si  adatti  ur*  "—- 

^V  retta,  in  qualunque  tuoi 

R  ;  le  al  applichi  sopra 

^  fvesbile,  colui  che  le  vidi 

vede  confiisamenle  e  le  I 

^islinlBinenle 


r; 

raggiaci 


guardare  dirittanienle  da  lung 
rospe Itila,  scienza  che  dimoitn 
le  Ire  ragioni  del  vcdere.ladl 
liUa,  la  rifleasB  e  la  rltValU 
nella  diri  ti*  si  comprende  la  ca 
gione  deatl  eOTelU  che  iànnoli 
cose  viaìbill  mediante  1  ragf 
Iti  per  diritto,  la  riSeiiti 
ragione  del  riverbero  de 
-'  che  ai  h  come  dagli  ipw 
inL  concavi,  ritorU, lof» 
sd  ed  altre  figure;  la  r»»lll 
dA  la  ragione  delle  coae  che  4> 
pgriscoao  per  mezzo  d'alnoM 
cosa  lucida  e  trasparente,  ecw 
sotto  1'  acqua,  per  lo  velro,H 

Sra  le  nuvole,  e  questa  proi^ 
va  li  chiama  prospetdva  de 

Prospettivo,  ndiL,  che  fa  proapcl 

Pupilla,  quella  parie  per  la  quali 
l'occhio  vede  e  discerne,  IBM 
dell'  occhio 

RtPULe,  che  alitene  a  raggi  ( 
deriva  da  raggi,  pieno  di  ngf 

Radiante,  che  radia 

Radiare,  razziare 

i   raggi,  i-ag 


«aggianle,  v,,t  ..6B'" 
Raggiare,  risplendere,   spandci 

Raggio  e   Radio,   splendore  ubi 
-la  corpo  lucido 

iggnardarl 


li  roggio 


tamente  e  dijlinlameote  gnar 

Rngguardalore,  che  raggnarda 
Raggiuu-devaie,  agg.  a  vista,  l 
occhio,  0  ahnile,  vale  acuto,  cbl 

Razzare,  raggiare,  risplendere 
Rane  gal  are,  raggiare 
Heaeiatblle,  che  pui>  reflettersl 
Helleiiiiibttit;!.  la  qualità  di  clA  clH 
i  renessiblic 


>  >l>  dell!  sle< 

;4<ogg(Uoai 


ni  naellenl 

■e,  ripercuotere, 
iraare  In  die  Ira; 
.dc'rsit((iuuoii- 

M  o  far  ileiisre 
a  drillo  canuul- 
dldh  erse  meno 
angtblJe 
>llu  d<  (dò  eh'  (' 

refralld 

rifrangere 


dae 


fuori  luce,  rlspìendere 
Hinfrangcre,  di  nuo\o  fraDfCre 
BìaFranlo,  add.  da  linfrangere 
Rioyerhei'are.  V.  KivsrhiT»re 
RiperciMMi,  HBeuo 

BipcrcoUniedlu,  lifit 

nipercuolere,  rilietttre 
Riperciisiione,  rilleailone 
RipercossivD,  die  ripercuote,  che 

rimanda  indlelru.  che  riiialle 
nipcrcDSBO,  to  aleaao  dw  rit>er- 

Kipleiarsl,  della  del  rlflellertl  Che 

h  fì  luce 
Rlsplendenle.cherìsplende,  iplen- 

RÌ9[iÌeDilenlenienle ,  con   grande 
splendore 
ispleoderc,  avere  splendore,  ri- 

Risplendlinonfo,   Il  rlsplendcre  e 
Riverberare, 


R  u  I  j  lare,  rifulgere,  I  uccicare,  ai 


ersi    ■ 


enlD,  ag^.  che   s 


corpo  Che  ricete  la  luce  rllleiin 
•"  ombre KKlatB  e  anche   alla 

lare,  socchiudere  ali  occhi 
'  vedere  con  pld  faclllU  le 
e  minute,  propria  di  ctii  hq 

igraQa,  arte  che  insegna  s 
RcenoirBiBco,  agrari.  »ll«  w*nc^ 


ScintiilBiite,  Che 

ScinlillBre,  comi , 

splendere  Ireinolando,  quasiché 

nel  tremolare  pus  che  

scintille 

Sclnllllsdone,  quella  Irasnilsslone 
ili  (vlgon  e  repllcsU  vlbruio- 
ne  propria  deitll  astri,  per  cui 
sembra  che  tramandino  certe 
Minime,  e  [>er  cui  insieme  oli 
meli!  dei  rlìguardaiiLI  sono  di- 
lettali e  in  certa  moda  abba- 
gliati 

Smrdare,  apparire  In  Iscorclo 

Scorcia ,  i|uellB  operazione  che 
motlra  la  inpernde  esser  ren- 
duta  capace  della  le  rea  dimer 
■Ione  del  corpo  medlanle  eis 
proiiieltlva,  la  quale  fa  apparir 
le  ligure  di  pld  quanlita  ch'eli 
non  Eono,Eiu«  con  una  cosa  d 
segnala  In  faccia  corta,  che  no_ 
ha  l'allezu  o  longhezu  che 
ella   dimostra.   Ondr    


Irario  di  vedere  In  ftcola;  __ 
é  (gusndo  il  vede  alcuna  cosa 
per  banda 

Scorgere,  vedere,  dlacernere 

Bcorgltore,  che  scorge 


landò  deÙa  posizioDe  degli  og- 


arrìto  alle  cosle,  al  porti  oan- 
coraggliiyerrar*,  in  qneslo  ca- 
~  '^-"-  ■ -■■«  oggetti 


«ilo 


■aggli^yern 
•IgniBca  (r 


'  oggelU,  che  per  lo  in- 
nanzi vedetansl  separali  ed  »- 
pf  m,  l' uno  si  vede  nascosLi- 


D^I  cola,  che  ipan 
splendore 
Siili  goramento,  lo  il 


tòlgorarc,! 
iòleore 
cnl?.   rfn4 


iFulgoranienl 

prospeìliva  o"&e  d 

Siienojirsflo,  arte  1 

contrarre    u  di   i 
ampliare  le  spn 
Irasmesil  alla 


;Ue»i 
samenle  si  rappri 
quel    che    effeninM 

iiiDulaeni,  gli  an 
piagano  jft™(<-..„ 
brane  a  pelKeell^  i 

gnisadl  eHluvIlda 
de' corpi  ed  mMi 
chi  (irecaiaeróPta 
cose  poste  t\  di  ft 

:mag^ante,brUI|Rlf, 
ioleggiante,  ma 
rl^lendc 

Sotionsù,  diceii  *  p 
figurata  aUK  In  il 
vedala  aU'insa  ■■ 
oriBtonttle  e  plUH 

Sovrasguarda ,    iKtet 
«guardo  snMrlMle' 

Sparimento,  n  iparii* 

Sparire,  f— '  -" • 

dilegoBL  - 
Spariilone,  h>  aptrlr* 
Sparso,  aparllr 
5peecbiani,giL__..  __ 


T,... . 


rtggi  d<  le 
■L  prfim» 


4ere,  rltactrt 


tadm,  scinlil- 

ia  le   tenebre. 

Il  modo  lucente 
irta  telescopio 
t  proDpelllvi 


iceote,  cbe  tralnce  =  molto 

Triincere.  risplfndere,  rilucere, 

irpi  dialstii  o  qua^i  dUIknl, 


netrando  per  lo  corpo  illabDo= 

ranErberalo,  rlHTertieralo,  Irai- 
mcMO  per  ila  di  ritertiera 

Tra  vede  n  te,  ohe  travede 

Travedere,  Ingannarli  nel  vedere, 
vedere  una   cusa  per   nn'  «lira 

TravedbnenlD,  obbof  Ila  mento,  ab- 

iole.  Àoer  le  tramagli- 


TnvcHole 

{Sglla^nna^Mia^ 


ci  si  para  davanti 


uperncle  =  l'oggetto 


uarU   della   lon 
l'oggetto  Dbc  ■ 


Vedutamente,  visibilmente 

Veduto,  Jiis (^veduta 

Vlilblle,  che  puA  vedersi,  silo  ad 


in  modo  vislblte 


Visivamente,  in  modo  Tisivoi  per 


Visivo,  che  ha  virìft 


e  poleauti    ! 


AcllDn>Tlca,csnnocchIate  che  non 
mostra  Intorno  aell  ogi etti  i  co- 
lori dell'  Iride 

AmpolIlM,  bolli  vnotg  che  si  tro- 

Biacu,  sorl*  di  occhiati  fomiU  di 
un  vetro  per  ciascun  occhio  i 
quill  il  Aliano  lul  ne»)  o  di 
dteiro  alle  tempie 
Oauidorcopio,  latrumenlD  oalDt- 
I  a  rappresentare 

jecoiiall  Ira  toro 

u  regalare  dlveniOE- 

jnni  potavi  entro  In 

una  dell' ealremiU 

„ioarl&eialB 

gnare  ogni  oggetto,  letar  t 


pernio   de' diie^natorl,  «afe  ' 
quale  l'imaKinc  di  una  ciH(,pa 
via  di  rifmiiune  e  il)  rifleaaUH 

è  rippresentata  sopra  onaMril  ^ 

lampo,  dlcfsi  campo  dell'aMÉto  ' 

li  0  del  lelescoplo  la  (foUm  "• 

dello  ipazio  che  guardante  M  J 


di  crbtalloeallL>i'.Li. 
Dil«,  0  UKhc  . 
euìm  dw  Mr\iiti< 

re  le  iMlle  i  antli'.  ;:,;„  ;,;      , 

DiuTTm,  livella,  lruaar4»«WI 
adopera  nel  mlatirare  atpli  ^ 
dlslinie  ecc.  In  camlxi  y 

Disco,  presBO  degli  ollkl  *«lak 
grandeuB  del  vetro  di  na  W  V 
aeoplo,  olalargheiia  ddtiM  ^ 
apertura,  qualunque  alaJaal  'i 
fiaura  a  Diana  o  conteuib  ■*  S., 

Buoscopiu,  eanDocchlale  ein»  i. 


,  dlMal  di  uno  ))« 

)namdie,perraovinienla« 

nicatagli  iCa  un  orulgglo,  r 

Ini  i  raggi  lolari  eh  >>•>>  ril 

FuCLU ,  Il  dice  a  quello  al 


0  ceti  Rrdenlo  vIvd,  che 
._  _leln>  »\le  spere  di  ve- 
perchA  rendono  gli  oggelll 
si  nppresenlr—  '— - 


in  aatrolabio  o  s 


n  la  luce  :  oggi  più  comun.  si 
dee  fìttomttro 
Lraeli,  nella  dioltrici  é  lo  iteuo 

■stBCo,  vetro  o  lente  concava 
diana  parie  e  convegsa  dall'al- 
tra, che  anEhe  dlcesl  lunula 

IkrooieMa,  (Irumenta  che  rap- 
pmenta  )■  leilo  parie  del  qua- 

■icroKiapla,  sorta  di  occhiale  che 


to  dlceil  quello  con  eul  non  al 
learda  che  eoa  an  occlilo  solo 
DnnTTlTO,  ag|C.  rialo  ■  qael 


Occhialone  ,  accr.  dì  occhiale  la 
sìrdìI;  di  leleiGopio 
eularc,  agg.  di  crisiallo  dell'oc- 
chiale, incavalo  tCericamente  da 
tutte  due  le  parli,  o  da —  — 
leaalB  e  dall'altro  pian 

''" '  lerch*  e  no 

l'occhio.   In     , 

a  anche  In  Forxa  di 

OggetYivo,  obbiettivo 

PoLKBOS  COPIO,  aorta  d)  telescopio 
ledere  glIobbletU  che  non 
direltameo  le  opposti  all'oc- 


nenlo  Irlangulare  di  vetro  o  di 
Tlslallo,  che  si  tisa  nenUespe- 
iroenll  Intorno  alle  proprièu 
Iella  luce  e  de' colori 
IsraellD,  dilli,  di  prisma,  picco- 

RevEiiBEHU,  riverbero 

Uè  macchine  falle  per  lo  pili 


i  specchio 
«"altra  roa- 


ridettaao  m^gior  1 

PKCCnlRTT-     '' —    -* 

Specchio,  Bti 

teda  tersa,  nel  quale  e 

Kr  vedervi  eatro,  mediiuu.  i>  ■<- 
sso,  la  propria  c(B((ie^=S'pec- 

ce  quella  che  arde  coli' unire 
i  ragli  del  sole  In  un  punto,  o 
per  via  di   rifleaalonc   come  il 


V.  Lente 
Specolo.  V.  Speculo 
S|iecuLD.  specchio 
Speglio,  voce  che  al  u 


ToIcnUcrl  nella  poetip.  Specchio 
Speri,  spesohlD 
Sperìna,  (fini,  dt  npen  In  iJgniBc. 


,-.-„ agUo'- 

BiiUrdicch),  pt^.  di  bastarda,  Brina,  la  [irima 

BÌstordo,  mio  d'ille^ItliDO  cor 
Klanchnenlo  di  noBia  e  di  donn 

BiHMrdone,  accr.  dì  butardn 


l 


rtó. 


pronenle  t»i  Iarda 
compare,  levar  da! 
euer  compare  e  co- 


"sr; 


nell' UNuo  tem- 
po, e  lo  alato  di  colui  di'  è  pas- 
taio a  tecoade  noixe 
Bigamo,  nome  che  d  rit  a  colui 
die  M  avuta  due  mogli  luccei- 


carne  :'  onde  rraul 
carnali,  valgono  qit 

cki^  delio  steuo  i 


Ca»,  nna  Intera  faal 

aiereRato  di  lutH. 

Calala,  cognome  ài 
nrendcil  lahira  per 
niRtla 

Celebrare  Ir  ipoatr 
»,valerarlF«olU  — 
nlU  0  CPrlmonle 

Ceppo,  orìgine  di  fiuM 


fora  presa  dal  ceppo  degli  al- 

ClandeiHao,  tgg,  per  lo  iiia  di 
mairirnonio,  vDle  conlralto  In 
«egrclo 
Cognatblo,  BpparL  a  coenaiionc 
Cognoinr,  quel  name  dopo  il  pro- 
prio ,  eh'  è  coniune  alta  dbccii- 


c,  porre  il  CI 
«iiuiiiinaiìoiic,  oDfEDOiT 
Giocare    alcuna  per  ii 


CùBOTt,  donns  che  tiene  allrul  a 
batleilipo  D  a  oreshna^dlceBl 
dlreal ,  rlipello  a  chi  tiene  ■ 
battevo,  la  mailre  del  ballc:- 

Comorìna,  dna.  di  comare 
Comparalioo,  l'esser  compare 
Comparaggio.  C.  CompaMlico 
OoBMn,  i|uegli  che  (iene  allrul 
■  ballcBiiiiD  o  a  cresima^dlcEsI 
allrcil  il  padre  del  balleiiDlo, 
riipelSTantenle  a  chi  lo  lennc  a 
battciioio 
Con^ngale.  V.  Coniugale 
Coogineare.  ¥.  Contugare 
Caogiu<;a(o,  congiunto  in  malrl- 

Conglonnere.  V.  Congiimgere 


a  anche  In  forza  i 


t  andare  al  p< 


e  dello 


a,  quel  tempo  durante 

e  al  peiElo 
ni.  Khlatta,  «tirpc,  a^- 
ITCgato  di  più  famigli"  ■'-"- 
^cu«  ceppo 
^Qiw^e.  auamtameDle  per 


Cosa  sirena,  vale  parenl^  streU,J 
to,  ovvero  intimo  famigliare   ^1 

DutK,  pari,  di  lanclulle,  vaie  aio-  ] 
Diogllare,  dare  per  moglie 

Deipoiusre.  r.  Dispontira 

Dlicendenlale,  add.,  I  posteri 
qnakheduno  ^S 

Difendere,  trarre  origine  e  ttf!'! 


il  disposare 


DlipDsamenti 

Disposare,  sj 

FAniGLU ,  Bglluoli  che  tItodo  «*1 
stanno  sotto  la  potestà  e  curs.  1 
paterna,  compre ndmidosl  anclni'  L 
moglie,  aorelle  e  nipoll  del  pa-''  ■ 
dre,  ae  II  Itene  in  casi=SchUÌt^  I 

Famigliare,  luit^  di  fandglia 


ml|2lla,  detto  per  vezzo 


fimcluin 


jilania,  riliaiione 

.._.;,  di  Dgliuolo,  da  figliuolo 
FHlaliDenle,   a   maniera  di  Aglio, 

In  modo  Blisle 
PUiazIoue  ,  1'  esser  Sgllaolo,   11- 

gUuoInnia 
FratelleiGD,  di  fratello,  da  Fratello, 
P  rateile  vule,  da  fratello 
Fratellevolmente,  fi-atemament^  1 


da  fratello 
Fraterna  mente. 
Fraterno,  di  Iri 
Freschezza,  i 

ventù 
Frutto,  prole 


.,  __  fratello  , 

rateilo,  da  fratello 
rigoglio  delia  glo». 


si  dice  :  la  taf  i 
intl  fiiDclu,  dot  I 
on  landa  un  B*^  I 


dania  ad  un  altra 


prepn)(  1 


anfEKl'rti  f*t^''  E^rzonE,  star 
lilé  '  '  '  '  "  "  ^"' 
flliparo,  che  psrloriaee   ge- 

alosis,  stirpe  e  dUceniienia 
«loélco,  attignente  a  genes- 

GenerAbllF,  atta  a  generarsi 

I- '•"iti,  pale —  ■"  -° — 

itilo,  gen 

Generante,  che  genera 
Generare,  dar  1'  essere  naturaL- 

menle,  porlorlre 
Generati vamenle,  In  modo  gene- 

GeneraHio,  atta  e  acconcio  a  ge- 

Generatore,  generatrice,  che  ge- 

Generaiione,  Il  generare  =  raiza, 

Genere  timnno,  disiano  lolla  la 

Genesi,  generazione,  naadmento 
GenelllacD,  della  nascita,  nativa 
Genia,  generatlone  vile,  abbietta 

Genitablle.che  conreHsee  alia  ge- 

neraiione,  gè  nera  tiro 
Genitale,  die  appari,  o  che  enn- 

Genlto,  in  Tona  &  add.,  generalo 
fieniliira,|enerBLÌone,naieimenlo 
Gentaccia,  prgg.  di  gente,  genb- 

Genlagila,  gente  vile  e  abbietta, 

ce nlag Itacela,  pegg.  di  gentaglia 

Gentame,  gentaglia,  canaglia,  gen- 
ie abbielts 

Cenlt,  parenti  e  congliinli.  Di 
balta  gente,  lale  di  telilatin 
tCntiUlé,  di  raus  vile  e  plebea 

Cenlerella,  dlm.  di  gente,  gente 

Ìeo  pregiu  e  nome 
luolsL  gen  taglia,  genia 
che  conviene  a  ehi  t  di 


bnona  gente  e  di  ne 

GentileEia,  gente  nobile 
"enllUalo,  della  hmigtia,  d 

gnsilone 

eia,  pcós-  il  P 
,  „...jae  eanrngale 
maglia,  tnotttludlne 

Glovaneico,  da  giovane,  | 

rlovanile.  V.  Riorenfle 


Glovenlle  da  gioTaiM,  di  al 

Giovenilmenle,  f.  -' '' 

Glovinlle,  lo  aleaai 


cn'eiegiliinio 


•Mndenu  deUe  «iStìe 
'infente 


(■  ""«iiuiire,  is 
^taUie,  dMnE 
'■Mini,  per 


■t,  meiGalsrif, 


"li";"",,"  '«oMisfone  di  pfl- 
«ndenu  d»!  mMwiino  padre 


{^««l^eolo.  l'higerwrare 
•W*j«bile,   contn&lo  di  ~ 

l«(MerebIliH,  qDsliU  di  ci 
"J^a  «sere  Reiteralo 
«jinenire,  genera  re 
2r»*™tor«.  che  ««nera 

i»nj-7^    .   ■  '."SfnenHiiMIo 

W»"o.  ™turale,  Iniuio  1  "VimìP"'.",' 

'"S'£S.Si""'"""'  '"»""'■ 

'"■alo,  fiuleme   nato,  ni 

"""l"»!».  non  Mliirale,  conlr»-|     da  iVambi'    ■"""■'  ""   manunoio, 

'TAs.si^;""*"-'  ■1.4"  "■■ 

faiKcbiare,   divenir  VMi;hio  = 

w«Kf  "  ■  ^''  ^  ■"'^'^ 

l"rtoriW,  venuto  In  veilt 
"We,  usalo  sempre  nel  n 
«ipiQ   e  parlando   de' 

'Sì  s,s-"sfisj:iw|==»«.,:* 

al  giovani  nelle  guincTl    jI""*'  1™"'' 

Ito,  che  ha  lanugine 
-Hi..i.ui«,  leglltìnuuiofte  di  colui 
(JenOT  *  nato  di  lefilltmo  ma. 

y.  Leglliini 


!•'»■■■"•'•  "l".  "■■-  -,,1,  1"». 

™™»lnien»'_. Limonio,  « 


«teda 
^nUTDlc,  attenente 

^daparente,  aDèttuoso 

■^olemenle  e  ParentcvoV 


«Btrteonlo.  Pigliai    , 
parlBDdotl  di  foDCiuUa,  vaie  < 

Paternale,  paterno 
pBlFnMmeiite,  da  padre,  con  m 

riera  paterna 
Patemi),   di    padre,  attenente 

padre,  elle  deiHva  dal  padre 
PaMa,  lao||o  doie  il  nasce  o  de 

de  al  trae  i'  origine 


^SnU^Òa^add.  che  il  in_  __ 
che  in  ibrxa  di  luH.,  che  derl- 
n  dal  nome  del  padre 
Piatir)!  co*  ciinrten,  ti  dice 
l'caarre  per  vMcnlezz(,D> 
la  RTado  di  poter  poco  viv 
ndtar  moglie,  amniagllarBi 
rSu^Ui;  moltlplicaiibne  di 

■ir  In  nn  tempo  iiluio 
PMiuaKi,  coM  che  ha  pia  n    „ 
Ttwn,  aecotidare,  nel  iignit  di 


«amento.  Il  prooreQiM: 


Procreailone,  procreamento 
Producere.  V.  Produrre 
Produci  mento.  Il  produrre 
Producltore  e  Prodiidlrlce,  che 


re,  partorire.  Ballare 


Produn 

creare,  pariurirr,  uff 
Produttore,  produclton. 
Produttrice,  feinm.  rll  produttore 
ProdDzlone,  Il  produrre 
Pru^eiiis  e    Progenie  ,   stirpe  , 

Prole,  proienJe 

Prollllco,  che  Icconda,  che  (a  mol- 
ta prole,  atto  a  far  prole 

Promettere  alcuna,  trattandosi 
"  ' vale  promeller 


ovltrici 


Puerile,  'di  fanciulla,  fnncìulleico 
PiierUmenle,  da  liinclulio,  landul- 

Puicellani,  posto  avv.  vaie  sema 
msrilo,   oltre    al   conyenevolE 


Blgenemloi 
Hlmarìltre, 
BlmarlMrn, 


Hlmarìltre,  dir  di  i 


IIIB 

RbizIub,  dilli,  di  rami 

Reale  nel  numero  del  pili  In  far- 
la di  iuil.,  si  piglia  lalvolli  per 

Begenerure,  neDerart  di  nuovo 
Regenerazione,  il  rcgenersre.  Il 

RlBllo)(ar-e.  rimari  lare 
RlammoEUiire,  dar  moglie  per  la 

■CDondt  volla 
Blgenerare,  di  nuovo  generare 
Blf  eneratore,  ohe  rigenero 


rilo:^!  BOE- 
enw  dlripi- 
Riiar  nonna 
Rimbambire,  tornar  quasi  bambi- 
na, perdere  U  lennu  e  11  giu- 
di aio  virile 
Rimbarìiugire,  Imbarbogir  di  nui>- 


Blnaici mento,  il  rinascere 

Blngenerarr,  di  nuovu  generare 
lUngiovanIre  e  Ringlovenlre,  ri- 
tornar giovane 
SUpoaare,  sposar  di  nuovo 
SinciiE,  itirpe,  proienlB 

BMiguinita,  parentela 

Scapolo,  smogllalo 

Seeodere,  dlitcendere,  cio^  venir 

per  generaiione 
fiwio,  originarlo,  dlieendeote 


j,  ortginai 
Illa,  allrp 


SCBI 


V.  Semenl 


enK,  da  slroKiila 


SlroochlC'. . 

Slrocchlevi 
aBoiliato, 
Sobok,  pn 
Solterc  11  matrimonio,  TBlesekt- 

Siierlo,  aepararal  l' im  coniorle 
■If  altro 
Spomalato,  iponsaiiiio 


Sponsale,  ma  ri  tale 
Sponsaliiia,  iponaaliila 
tìponsaliiio,  aiHl,,  profl- 
fiilure  no7ie=add.,i 


allo  sponaalixi 


Sposaiiiia  e  Sponliabi 

nita  dello  apoiarri,  i 

Sposalliio,  add^  degU 

Sposamento,  lo  ipoui 
Sposare,  [rigllar  per  m    ^^ 

marìla=dar  per  taealta 
Spoierecclo,  marttaliG  i 
Spoilna,  dìm.  dt  apOM' 
«poso,  <]neBl(  obe  nov^ 

aramogllaM 
Spurio,  nato  d'adullertoj 
Slerpone,  per  lindllt.  Aa. 
In  signit.  di  battmto: 
Stlalta.  V.  Schiatta 
Sllplte,  pari,  delle  di 
^nasoni,  partateli 

la  persona  prima  e  i 

de  diicendono  le  allo 
stirpe,  schiatta 
Sloceo.  kgnagjih),  a 


_  J 


iliifDlar  dÌBslmile  a' genUarì 
Trilignunenl»,  il  tralignr— 
TmveriBle.  Linea  trati 

iDtfl  parenti,  che  dsl 
nu  (tuHte   derivati,  n 
aeUi  diiilta  Unca 
TriDBDUB,  tre  volle  sposa 
TroM»,  ftr  ineta£,  vale  stlrpr, 

TrOTSlellih  bndulLa  sbbandimstD 
Tu,  nel  plurale  vale  i  tuoi  parenti 
Usci»E  ni  mondo,  vale  nucere:: 


ToioTi,  donna  alla  qnale  è  morlo 
Tedo\'aecÌa,  peg</.  di  vedova 


uà  per  esprimere  conipMiU 

Srxionr  11. 


Vedovona,  a . 

Tedavotta,  ledova  g. 
VedulU,  vedo>lU 
Venire,  derivare,  procedere,  i 
origine 


Viri  polente,  uff.  di  feBimini 

al  matrimonia 
Zirrt ,  dicesi  in  modo  bss 

tS'iSiW.Ti'lL'', 

Intende  esprimere  una  veci 


lainta.  Affini  tade  e  AlDnltate,  {i 
renlado  fra  il  niBrila  e  ' 
gninct  deUn 


IfBalo,  parente  ip 

ialenato,  pfageaih 
àtSm,  satenato 
ifpu-lenenle,  parei 


del  bisavolo 

antenati  per  retta 

,   il   parentado  degli 

iolo,  padre  del  biia- 

parenleli,  consangni-. 


Allenente,  parente,  eongiunlo 


lisarcavolo,  padre  dell'ai 
llaavoiojjiadre  dell' avolo 


;lle  del  fraiello,  ed 
ella  della  mogli., 
t.  di  eognala 
1.  di  cognata 
0  della  sorella,! 


leljo  dflla  moglie,  e  dicesi  an- 
clie  il  marito  dellB  sorella  della 
moglie  e  vicende  voi  mente  delle 
femmine  ^congiunto  di  c^na- 

Cognaiione ,  eonglnnilone  di  pa- 
rentado 

Cullsteraie,  tutt.,  consangnlneo  e 
parente  per  linea  IrasveraBle 

Collatlaneo,  fratello  di  iaUe 


„      .    _      .  mio,  chla- 

piansl  t  «oarllatl.  Pnrenie  con- 
giunto, vale  pannile  stretto 
Coniuge,  mobile 

Conaancuineo  ,    della    medesima 

stirpe 
CODNinirDlnltl,  parentela  tra  icon- 

ConsoLirlnD,  cugino 


DiaiiBNoRsTE,  in  genealogia  diceai 
linia  disrendtnltqm»»  ìo  cui 
aooD  compresi  i  posteri  di  iiiul- 
cliediino,  come  dibeai  atetndeti- 
te  quella  che  comprende  I  di 
lui  antenati 

Dlscendenia,  aitr.  di  discendente 

Diatretlo  di  tangue,  vale  consan- 
guinea 

Donna,  ntoglie,  maniera  anche  del 

in  aignif.  di  ntogllc,  aiccoiue  iio- 

■DD  si  dice  per  marita 
PtgHa,  BglluiJa 
FlgllaalTB,  /^in.  di  flgllaslro 
FigKnatro,  Biliuolo  -■-'  —- '- 

mio  d'altra  mogli 
le  avuto  d'allni 


iglle,  a 


Fillio,  I 
PigUocel 

FlglioecL.-,  . 
Plg  Itocelo ,  it 


FlEliolettck  r.  1 
Figliulino.  r.  F 
Figliato.  F.  Flg 
Figlloula,  la  tei 

Figlilfol'cBio, 

BbUiioIo  Dalli 
Figli  uoiella,  dh 
Figliuoletto,  ali 
Figli  uotini,  fm 

FigiiuoiineHa,  i 

FigiiuoHno,^! 
Flgllualo,  il  CI 
pili  propr.  * 
laziane  ai  pai 
Flgliuoione,  flg 
Fratellino,  dùn 
Fratello,  nome 


o  fratello  e 
signlllca  nal 


lutamente  il 
Frale  11  uccio,  di 

telllno 
GKHKLtO,  quegl 


eirito,  quegU 

Genitore,  che  g 
'    iltrlee,  ehe  i 


lullesca  e 
il  marito 


a  Palrino 
Pegno, 


Ma,  fu  usato  ancbe  ner  fiilb 
i  adulto  " 

Prcceasor*,  «ntcnalo,  aolKesiore 
Predecessore,  quegli  eh'  è  italo 

Prìinliìo,  colui  dal  qitil«  ai  Ine 
I-origine 

Prinio,  anlenato 

Prloiosenllo,  primo  geaerato,  pri- 
mo fljtlluola 

Prlniogeniiriee,  la  primB  genitrie* 


OgllDDla  deUn 


1-  ProBiolo,  bisavolo,  padre  dell' »- 

Progenilore,  an  le  nato 

"roKeniliice,  feiii.  di  progenllore 
ronepole  o  Pronlpo»,  flfiinol 
del  nipote ,  e  >I  prende  gener. 


Si  nuBli 
Igtiuoli 


Jpui'riiiJESi-to,  generato  nel  qnnr- 
Juliilotolo,  il  primo  avolo  de'qnat- 


dl  pareo lad 
blu  0  affini! 


SerocchiB,  Birocchls 
Elroceliia,  sortita 
Sorella,  nome  coirelalivi: 


» 


Borelllna,  dlm.  di  sorella  ;  i 

Sorore,  V.  1.,  Burella 
Suoura  e  Suocero,  padre 
dre  della  moglie  o  del  rosi 
Suora,  sorella 


rtlBiaiuente  dopo  II 

nilo 
Trinipote,  nipote  la  b 
Trlsarcavolo,  Urw>  M 

1'  srcavi^D 
Ti'isBvolo.  leruTola 
Triiovo,  il  lem  IVO, 

ti  dice  trisanila  a  i 
Triiavolo.  r.  TrìUM 
Umuemto,  flgllMIo  I 
Unlgeno,unkOB*ii— " 
Uomu,  oisrlM 
Zu,  sorella  del  pi 

dre,  correlali  ti 
Zio,  fralella  delpc_... 

dre,  correlallTO  di  l 


AllOLESCKNZt,  età  in  cui   I'h 


éper  lermlnare  di  cr 
Adafescentulo,  giovane  ti 


maluro  discei 
IO  che  ailatla 


Idlore  d'eU 
.   niectlilare 

BUiBESOTTIILU,  dfm 


Altenpare, 

BuiBESon — ,  ~ —  — 

Bimbloa,  ftui.  di  bambino 
Bamblneltó,  dim.  di  bamlilL.. 
Bambino,  lo  stesio  die  bambino, 

ma  i  pili  in  uio 
Banlilnucclo,  dim.  di  bambino  ^ 

dello  |ier  vezzo;  banibinclla 
Bamboccio,  dieeal  per  bnnibinoc 


e  fresco,  coli 
■    lino,  di> 
_  per  lo  più  •! 


Bambolo,  piceiol 
Uno,  bambina 


iol  Anelùllo,  bnciid- 


I  \eecbleEu 
iiuiujo,  agi. 

-'-    '--0  E^l 


lolla,» 

-  'MUl 

IncreniBnla,  e  e 

['ancor  voliere  i 

imn»,  dòn.  e  ^^ 


DkcHepitÌ  ,  TMoI 
Iraveeehtem,  i^,„ 

Decrcpi  lena,  eu  dea 
"••-tM  eatrena,  « 


M.  Vile  idril 
t,  doinellicM 


IMTELB  un  Kti                                              liai                           1 

m 

i  di  il 

.come 

eiulletlu 

giove. 

Garzonotto,  accr.  di  E«r»>nc 

levB- 

Giovi  neccio  ,^  l>my.  di  liovane  e 
anche  si  dice  di  collii  cb'è  nel- 

^^^H 

«gio. 

l'eltlralsgloventd  e  U  pue- 

rili*, onde  non  pub  ancora  >ve- 

icJla 

^^^H 

M"fl. 

GiovEUBUOipegg.  di  giovine,  mea 
ustlo  che  EiotsmicciD 

^^^1 

lErtiia 

Giovane,  .i«t,  cir  è  nell"  eli  ette 

tona- 

eh^^e sul  fiorir  dell'user  >ua. 

^^^H 

mi» 

ch'einpovenlil 

■111 

GiovsnelUno,  dlm.  di  RiovancHa 

ilh> 

■'■ette 

ai  fiinciullo 

^^^H 

ii»u.  Ma  in  alcuni  de' tuoi  de- 

Ila 

rivati  non  si  ma  forse  da  tnUI 

ni*  e 

Kll  icrìllort  io  otaMuna  delle 

poErl- 

lì"'  Wtla''f."ri Tstoiii  ^i' 

^^^H 

,  non 

derivate  dicwa,  la aola  prima: 
DU  aldine  delle  pid  usate  IB- 

^^^H 

iUb 

ranno  tratte  fuori  s'Ior  iuo^ 

op». 

gioventù 

qua- 

Glovanonc,  occr.  d)  giovane 
Gioianotto,ai:cj-.  di  giovane,  beB- 

^^^H 

0,&I1- 

maggior  gioventù  e  più  rmea 

^^^H 

bambl- 

elA,  ma  benal  par  accennare 
maggior  vigore  ài  forze  e  pia 
rabualezia  di  corpo 
Glovcnello,  add.  e  *«*!.,  giovi- 

^^^H 

mf-"!- 

Mloll 

nello,  ma  non  È  molto  uiato 

M-per- 

Gloveneiia.  V.  Giovaneiia 
nollitudlne  di  gtovanT 

^^^H 

Ohninailru,  pegg,  <U  giovane,  glo- 

vanaccio 

pno- 

St 

Giovine.  1    UloTane 

filoviMllo    V  p  u  ,  dim.  di  gio- 

vine, lioronetto 

&- 

Giovinetto    r  ^<o^■Detlo                            ^^^^H 

Eiw- 

tìlovinoltu    1    Giovanotto                           ^^^^^M 

Grande  eld,  vale  eU  avanigla 

ImiEiBE,  sbirbato 

Inqinbe  e  lB|iuberc ,  che  non 

ancor  oimilo  alla  pubertà 
Infiute,  Bambino 
InisDtllila,  la  prima  età  dell'ui 


LiNDcniiE  e  Lanugglne,  La  gloven- 

lil  0  i  giovani  sleBsi  cbe  hanno 

la  lanugglne 
Lslte,  poeticamente,  vale  inl^- 

zIb;  tempo,  in  cui  il  bambino 

non  e  gncora  spappnlo 
Longevo,  di  lunga  età,  vecchio, 

HtQGIOHE,  dlccti  dai  legisti  coini, 
il  quuie  ha  l'ctAiilanenper  nis- 
negitare  le  cose  9ue=CD]ui  ch'é 

naogioniBla,  magtjiorc  per  conia 

Hnlornscalo ,  condizione  di  ma' 
ruco,  ragione  di  maioraico 


Massora.  V.  IHaiiaia 
nalSHTD.  f.  naBiaio 
matrona,  donna  anlorevole  per  eld 

e  per  nobiltA^serva  di  eU  e  di 

sperimentala  (edellA 
Hsturitd,  età  pertletta 
naturo,  agurat.  ai  dice  d' età  per- 

Mezzano,  di  raexxana  eU 
Onore,  prciio  de'IegliU  dicesi  co- 
lui, clie  non  i  fflunio  ancora 
tUfMA  determinata  dalla  kggc, 


onde  poter  essere  padrone  di 
s«  e  della  roba  sua 

IHInorlta,  yualitd  del  minore  e  vi- 
le anche  lo  sialo  di  pubertà 

HulUluslre ,  che  ha  molti  loitrf. 


,  _„„ ,  —  filavaniie 

Ottuiubnii,  ottuagenario 
l>KogenBrio.  f.  Olluafleiiarlo 
Ottuagenario,  d'elA  dioltanf  and    ' 
PiBGULGTTi,  piccola  rancluUa 
Pargoicllu,  dim.  di  pargolo 
Pargolezze ,  voce  disuuta ,  hfr 

Pargolo,  piccai  fanciullo 

Parlo,  la  crcalura  partorita 

ParvolEtto,  voce  oggi  |dil  dell* 
poesia  che  della  prosa 

Parvobno,  piccotino,  fanc^uUfau, 
fanclullelto=ifiiii.  di  parvoki 

Parvuto,  Piccolino,  (anciuUino 

Parvulo.  y.  Parvolo 

Piccolo,  tuH.,  bambina 

Pieno  a'annl  o  pieno  (feti,  n- 
giiono  molto  vecchio 

Plsi^alelto,  voce  bassa,  fiinciuUa, 
Agliuola 

Prima  giavinesza ,  vale  il  prin- 
cipio della  gioilneui 

Primavera,  adolescenza 

Provello,  di  elii  malora 

Puberld  ,  eU  nella  quale  l' oomo 

generaiione,  e  neRa  quale  spoo- 
tano  i  primi  peli  nel  pube 

Pubescente,  che  ha  puherU 

Pueriiild,  puerizia 

Puerizia,  età  puerile,  (anciuUeua 


1,  colui  o  colei 
di  quatlortlid  an- 


di  r>Kaiia  | 

KdiniKaiielta 

Uo,  ibarbalo. 

cU  mg»is 
di  ragaiiD 


Ti  Hi» 

alta  vecdiieiza 
Tecchia,  colei  ch'£  nell'eia  delU 

vecchiaia 
Vecchlaecis,  pegg.  di  vecchia 
Vecctala^lo,  pegg,  di  vecchio 
Vecchiaia,  età  nS'  i  tra  la  vlrìUU 

e  la  desre|dteiM 
Vecchiardo ,  vecchio ,  ma  si  dice 

in  cattivo  senti meiiM 
Vccchiarello.  Y.  Vecchierello 
Vccchlccio,  die  ha  del  vecchio 
Vccchlcciuolo ,  diiiL.  ed  avvìi,  di 


e  di  piccola  statura 

Vecchiezia,  vecchiaia 

Veccliino,  vecchietto 

Vecchio,  tuil.,  ch'è  nell'età  del- 
la vecchlal8=add,  antica,  (di'  6 
di  pio  tempo  avanti;  canlririo 
di  nuovo  e  di  moderno 

Vecchione,  accr.  di  vecchio  e  ti 

rondo  aspetto  per  nnlica  eU 
Vecchlollo,  vecchio  gronde  e  pro- 

1  ecciti iicciu,  tecchlo  male  all'or- 


!  hi  sessanta  anni 
ichaiellanlaannl 
0  de'  pupilli 


■erde.gi 
irile,  if  i 


uomo  0  che  attiene  ad  u< 


nata  e  tendeole 


\-EtA  Vi 


melai:,  > 


Virìllti),  pari,  d'etì  d'uomo,  a' In- 
tende quella  età  ch'i  di  mezza 
tra  la  gioventù  e  la  vecchieaia 

Viro,  d'età  virile,  uomo  latto 

Zitello  e  Zitella,  bnclullo  e  tm- 
dulla 

Zito,  menouulo  che  zitello,  Ean- 
dullo 

Zittella,  r.  Zitello 


À-TTEKT^ZA.  in  cinque  SeiionI  ti  divide  quul.^ 
ella  1.  li  coiiairendono  i  vocaboli  generali:  neUtf 
!•  peicì:  nella  3.  Qur- iti  cetacei  e  degli  ar"^- "^ 
elle  conchiglie,  dei  Uttactl,  soofitl  ec  -  — " 


Il  degli  animali  marini. 


U  ec.  i  nella  b.  fk 


E,  agg.  di  quE'leitfl. 
irmathra  o  guicn  i 

lle|o,  agg.  di  que*  pesd. 


lU  pesti  ci 


branchie  libere,  doé  Ibrnlle  di 
copcTcbl  braoGniali 
CLATiTO,  agg.  delle  conche  che 
som  q>ane  iH  i>otlondnl  o  noo- 
cU  alla  maniera  de' rìcci 

'  '  'e  branchie 


(iiiiiio,  Il  gulnare 
quella  parte  della 


-.lìobga,  scrinare 
Latte,  iringlu    "  " 


.alien,  agg.  di  pegM 
muchlu  allurchè  bi 
che  feconda  le  m* 
che  ha  liicb 


ECHIKITI),  atn.  delle  conchiglie, 
che  tono  annate  di  punte  slinlli 
(gli  apanlonl  degli  echini  o  rlc- 

FBEGOLt,  quello  nuinala  che  (an- 
no I  féià  nel  leaiM  del  gelUr 
le  UOVI,  (recandosi  au  pe  sassi 

Pmnln.  fi-riala.  ChlBniasl /i-c 

medesli 


j.  dato  dal  LI 


dove   i   p«mI  Unì 
GICGDI-iaK,  Bgg. 

piume  del  ventre  bollDcale  qsul 
sono  la  gola.  Tale    '   " 


Fa  chi  li  Hei 


ToRtcìco,  nel  slslemi  di  LÌddco 
dlcomi  toracici  mie' pesci,  che 

Tmctilforme,  agi.  di  icttKceo  ■ 
Fonoa  di  trattola 

l'i\[viLTE,  i^g.  di  una  elisie  di 
teiueei  che  ecnuprendc  niHI 
quelli  che  sono  difesi  di  una 
sola  armadura  o  guiBlo;  tali 
SODO  le  lepidi  o  patelle,  1  ricci, 

<1  dai  pescai 

'»  cui  puntai 
e  difficile  a 


Carolina 


per  tutu  I'» 


Bidente,  pesce  che  ha  il  carpo  ora 
ohIunKo  ovjda,  orfljlobulare  e 
tutta  coperta  di  spine  torti    ed 

rene,  ni  ritagliate  nel  meno, 

sì  che  aernlji-ano  due  foli  denU 

Blennio,  «enAv  dì  pesci  che  han- 


BÌ%cHe 
Khe  cpialt 

dolce,  meii 
del  Pulci 


r 


Bramii,  diceai  d' un  pesce  che  ha 
Je  Biette  aere  Buarnutnole ,  e 
ventìnove  raagi  all'ai etla  «naie 

CuxioriHU,  genere  di  pesci  che 
haniio  il  corpo  nodo,  e  quasi  ■ 
fonila  cU  cuneo,  la  leala  pili  lar- 
[■  del  corpo,  il  labbro  superio- 
re dnpIiCBia,  gU  occhi  «kini,  I 
«Ricreili  rieUe  brandiie  cldoal, 
r  BpertorB  brancUale  nella  uD- 
CB,  la  membrana  branchiostega 
con  sci  raggi 

fìgoe,  genere  di  pesce  di  mare 

CapIgnisBO,  genere  di  peaci  che 
lianno  il  corpo  per  lo  pili  a  for^ 


DB  braóchioalega 


che  h 


la  lin( 


ci  cbe  hanno 


tilcralc  diritta:  l' aletta  deir 

no  ciHi  dieci  raggi 
Carpio,  genere  di  bes 

Il  corpo  ovale  illunialo,  i  i 

dietro  le  branchie  In  un 

partlcoUre  e  corvo  ;  nel  p. 

un  QUO  aspro,  tre  raggi  nella 

membrana  branchiale 
Cari'Ione  o  Carpio  comune,  una 

delle  spezie  ite]  carpio,  lauuale 

ha  il   terzo  raggio  dell'  Bietta 

doraale  ed  anche  Tatto  a  sega 
CeUo,  peice  che  ha  l' aletta  dor- 

nle  anteriore  con  cinque  raggi. 

Dille  DOVI  di  queato  pesce  si 

prepara  I*  bullarn 
Centrini.  Squalo  a7a 


Cheppia,  pesce  che  hil 

SniU  di  strisce  ed  II  i 
mera,  pesce  che 
collo  uno  spiruHo  m 
dripartllo;  il  labbra' 
divisa  in  cinque  pai4 
mente  due  denti  Indi 

ihlmo  ;  con  queato  BO 
mente  iii  Ghlamatt  i 


Chioi 

(ìiandielta,  pesce  di  a 
ha  la  testa  molto  lui 
di  martella  ed  obfi 
unita  col  corpo;  di 
parli  dei  capo  mot 
occhi  e  la  bocca  è 
lotto  di  ena 

.pesce  ebeta 


Cepola,  pesce  dti  quale  hav veni 
due  Bpeiie  poco  conosciute  i 
Tlvono  nel  Medllerranea 
Càanduo,  pesce  cbe  ha  piccini 


chic  ni 


loslegaS» 


d^tf  ■ 

aliiw,  anguilla  p 

ino.  r.  Carpio 


pollici  e  pesa  dna 

Cobite,  pesce  che  bl 
lungalo  e  quaal  dli 
ghexM  ;  gli  orahl 
lo  :  I  coperchi  br 
riormente  ehìual 

Coccolanu,  pesce  chi 
cilindrico,  la  leaU 


Colina,  peice  cbe  in  i 


nf-alBta  e   coperlo  Don 

Enlrilì  ' 

ipeiìe  di  pesce,  ch'es- 

I  aolicbl  paragonalo  al 
a  col  ibbe  il  nome 
OjtBftie  di  pesce  di  ma- 
aBenUla  dal  Puksl  nel 
le,  ione  qnelto  che  i  pe- 
mamaaó  oggi  ùragnolo 
,  BOBe  ipicitlle»  di  ud 
dfCBcre  platìtìa,  die 
1  UTcnlre  deQc  apeiie 

tliDD  alle  coppelle 
leredi  peiel  oMerTabitl 
Mia  pMìirga  che  ii  eor- 
Is,  •cullata  e  luberOH 
■Oria  di  peicd 
esce  che  ha  la  testa  coni- 
In  pendio,  e  senza  bcs- 
I  alla  nuca;  le  mnsce Ile 
■.nte  lunitbe  ,  armale  b- 
di  Dita  Ala  di  denti  mot- 
,  quattro  de'  quali  per 


(.1 


■lana  ai  ptncc^i^jic 
-UM  dalle  branchie  I 
«WlTCIil,  >a  teil 
Tto  di  acaglle,  «11  occhi 
membrana  mobile,  la  co- 
pesce  si  solleva  dall'ac- 


aee  della  speile  delle  lucerne. 
Il  quale  ba  qualche  simllltiidlne 
col  ragna,  ma  é  pia  pindota  b 
contini.  auBt  plil  grasso 
erracela,  ipeiie  di  rana  di  co- 
lor glalucdo,  la  qnale  ha  ani 
ceppo  della  coda  una  liinn  ■pi' 
na  osiea,  cui  I  peacaloridannD 
li  nome  di  ferro,  a  oaglooc  del- 

PemccioDe,  aecr.  di  hmeala, 
ferracela  di  atraordlnarla  gran- 
deiw,  della  altr.  terront 

FillaiBna,  pcace  che  ba  il  rostro 
In  Ibrma  di  una  flaloia  e  tor- 
mHceUe,  la  dAoi- 


qoeUa  speiie  d 
iella  ferraccia,  i 


Olia  di  pesce  rammcn 


rBgRt,  il  corpo  anEolBnl 
FonnenliDa,  Bone  che  vien  dato 

ad  una  specie  di  aguglla  del 
lutto  umile  ai  pesce  troiubettn, 
•e  non  cbc  ha  il  capo  molto  pia 

iBollno,  pesce  di  mare.  F.  Fra- 

Fraleasa,   piocoln  pesce  di  larle 
eie   il  cui  carattere  dbtlnU- 

piccoia  lincea  che  a'  apre 
lanto  più  ol  di  sotto  del  col- 

dell'orco,  e  il  corpo  a  guiia 
:onu  ed  occhi  grandi  sFluatl 


iteli  he,  sette  raggi  rotane 
sterosleo,  pesce  che  ha  nella 
uendirona    branchìostega    tre 
raggi,   il  ventre  coperto  da  il- 
lune lamine  ossee,  I  fianchi  del- 


a  ciascun  occhio  hi 


delta  apezle  de'  cani ,  che  In 
Teneils  il  ohlanm  piace  (falla 
e  Del  Komino  luorgane.  La  sua 
p«Ue  è  cohirsta  e  inacchlaUi  a 
gnlta  di  vipera 


specie  di  pesci  del  (tenere  nlo- 
oanlo,  >  iBotiva  delle  regolarlU 
delie  iftut  bianche  iparse  so- 
pra la  SDa  superflue.  S]  posso- 
no contare  wnnc  volte  in  cia- 
scuna parie  dell' animale  alno 
(d  otto  drcoll  concentrici 
GhiDiia,  pronunziato  col  primo  O 
1 .  .,11.  a  rana,   piccolo 


frnaio,  di 

nell'acqua 


GuiDcck  «pecle  di  pesce  bitosIc 
che  M  il  ventre  di  color  cele 
■le,  ed  altra  specie  di  pesce  de 
eolore  ìb  tesso 

Glavc,  quella  che  agi;l  cblantlamo 
pesce  spada 

Gobblone  u  11  Capigroaso  comi 

hs'dne  pungoli  «Ila  testa 
Grongo,  pesce  clie  ba  il  cotf 
rolondo,  rassomlglU,  tn  sre 
DMFte  l' anguiU»  ed  i  coperto  i 
mneoslia  come  qaesla.  Dal  don 
alno  al  di  ID  della  linea  Intera.  _ 
t  liTtgla,  p)A  mila  e  sai  «elitre 
■ — CChlato  di  «Hgioerii  bianco. 
-    '      jalta  dRll'ollo  al 

ronco  rotonda 
_  -   .jnchettlno,  plcco- 
pesoloUno  di  Mare  di 


mela,  apeiie  di  pi 
corpo   bislungo    i 


ne  iientllc,  con  lisca  Irlarnob- 
re  al  petto,  multo  simile  Eilat- 
aellih  fnnrchè  nel  capo,  ch'i 
pia  larKO,  sehlacciBto,  cogli  o» 

loziD,  pesce  di  mere  di  color  ver- 
diccio, delta  grandezu  e  U- 
teiia  del  muggine,  ma  di  pan- 
eia  alquanto  pili  piena 

lilBBRii,  dicesi  d'un  pesce  che 
ha  le  labbra  doppie 

Laccia  o  Cheppia,  pesce  di  mare 
che  ha  Banchi  segnali  di  strlace 
™,  m    """         che  haU 

testa  larga  e  aolHIe  dlnanii|  (Il 
occhi  per  melA  coperti  con  pn- 
pllle  nere  contornate  di  un'Mde 
di  color  verde  marino 
.smpreda.sorta  di  pesce  dlmar^ 
che  ha  la  testa  di  color  grlgh) 
bruno,  gli  occhi  rotondi,  ta  po- 
pi Ha  nera  entro  un  Iride  giallo 
di  oro.  Alcune  han  pure  atta 
nuca  unn  macchia  bianca  in* 
lunda^Ziii  piccoli  Inmpraia, 


rljihe  traversanti  e 


Lamprcdotlo,  lampreda  giovine 

Lampuga,  pesce  di  mare  qnisl 

■ondo  e  schiaccialo,  plfl  plceolo 

quale  somlgDi. 

o.  te  labbra  por- 
ut  lo  vaguneote 


"n 


1t» 


pfiiSJ 


■pertura  della  booea  Ur> 
]  mntcella  sapcrlnre  ptik 

_.  „.  _ _..  >  di  pleooli  dinU 

Lucertolone  marina,  sorta  di  pe- 
sce cbe  ha  mialche  mmif  IJanu 
eolia  lucertola,  voi.  dello  cior- 


Helanuro,  ai 


rapina,  che  ha 
iDiUite  a<(|iunlo 
*lbi  sui«rtore 
a  dell' Interiore 

Borta  di  pesce 
bliUMtala,  rgrxn, 
,  plana  al  bas- 


di  (tran  i 


Hcomhro 
...  .jdlpeice,  chD  non 
cwc  lu   fondo   al  mare  ae  non 
qaando  t  In  ealma 
nerlango,  pesce  bianco  molto  la- 
porllo,  e  diviene  lunio  «ola  do- 
dici In  veni!  pollici 
merlo,  si  dice  ad  nna  razia  di 

lerluno,  pesce  che  ha  la  ma- 
scella inferiDre  pili  lunga  della 
superiore.  Questa  è  Is  specie 
che  salata  si  traiporlaln  molle 
parti  solto  l'accennalo  nome,  e 
da  alcuni  dello  anche  banaoU; 
altre  !!pecie  \itrb  di  qaesto  ve- 
nere comun.  si  scambtano  eoli* 
mcdealma 
Hlcrottero,  neace  con  dua  natt- 


L  di  re,  piccalo  pesce  nen- 
Irisclato  di  colorì  diverti, 
:,  eiallo  e  rosso:  alcuni 
strlsdatl  per  lun|a,  ed 


s  lingue  appena.  E| 


Br0!SÌMÌI 

l' allra  d 


a  forma  di   Hli  : 


leigera  lUi 
riBverate,  reaiw-ii 
Nomiuolp,  spetie  di  pfrace 
OccHULUNE.  F.  Occhiala 
Occhiata,  pesce  di  color  rossa 
■hnlle  al  parago,  da  cui  ti  dl- 
•Ungue  per  una  mscnhia  nera 
'Y  enti  ha  prCBio  alia  soda,  ed 
„  uni  detto  perche  1  anai  oc- 
iVU  >ono  molto  grossi  relativa' 

'-  alla  mole  del  corpo.  Dtà 

ori  dtecsl   anche  ocobìa- 

-i  occhione 

OccMone,  aorta  di  pesce.  F.  Oc- 
Oidio,  pesce  che  ha  in  teata  ot- 
tusa, la  bocca  Dialtai  i  denti 
!  sette  raggi 


Fsrasn  e  Paraizo.   peuMino  di 
are  KenUiiaaiiua  e  cosi  sMti- 
che  si  crede  non  esser  altra 
lE  la  figliatura  delle  sarde 
Unaca,  pesce  simile  alla  ram^ 
isl  detta  per  la  simiUtudha    ' 
V  ha  la  «uà  coda  colla  radMe   ' 
..2 Ile  pastinaca 
Pegaseo  e  Pegaao,  pesce,  che  li 
Il  corpo  angolare  e  la  MH   ' 
prolungata  In  un  rostro 
'entscanto,  niexle   di  pCMt  *   ' 
cinque  pHDCWlioni    nella  pirtl   '' 


anteriore  i. ,. ^.-^     - 

Penice,  pesce  che  ha  la  leAM'  *' 

clinata  ed  1  coperchi  brir    *•* 
squamosi  e 


branchioslega 

Ombrina,  pesce  che  ha  la  lesta 
aorta  e  tutta  scagliola  ;  la  mem- 
brana branchiale  con  sei  raggi, 


grandi,  ed  il  color  delle  gole 
meicDlala  di  verde  e  giallo  che 

Oreano.  spezie  dì  peace  di  mare 
di  color  roaso.  [n  tatto  simile 
^  pesce  cappone,  ma  pIQ  plc- 

Oimlto,  pesce  TDlg.  detto  polpo 
PaGEU.a,  pesce  di  mare,  volg. 

detto  parano 
PagHelana,  agg.  di  una  razza  di 

anguille 
Palamita,  peice  di  mare  quasi 

simile  al  tonno,  ma  pili  pleoolo, 

ed  tondo  di  COITO,  di  color 
rchlno  cupo  e  rigato  - 
Palombo,  «orla  di  pe< 
„raz«  ifet  cani  msr/ni 
nrago,  pesce  slmile  al  friioUnt 


Pescatore  marmo,  pesce  okelt  S 
la  testa  pialla  e  rotondata  ■)  '- 

f'o^ìd^'^a' fi '■''.■ 

anche  11  diotu/.i 

Pettine.  Peme  ):,  r 
pesce  di  acogln'. 

ro  circondato  d'-iw  ■ 

pinna  dorsale  .  <  h< 

Pezioono,  pesce  più  comun.  ncW 

PiallDne,  pesce  di  niare  ridka»  > 
Ile  deli' ali  oste,  armalo  d*Mi  ^ 
mollo  duro,  e  irusil  lartniM  '•., 
ai  flanchi.  dt  color  l.Tfo.  (lai-     " 


esce  (U  mare  lond^lian- 
.  mi  picco!  lonno,  il  ')ua- 
ibile  pel  SUD  accompa- 

1,  ipeile  d' animale  ma- 
le a  un  plnocchia,  dì  so- 
colore  siiDÌle  alla  por- 
Tlccoh)  »lor= — 

fiDllQ  i'BOqiia  per  . 
L>  nutrimento}  al  moda 

ce  prete,  peacetlinn  di 
]  lesta  Innde,  quasi  co- 
iiEOt  aia  più  KTuasn 
■rino,  fiorta  d'  animale 
i  nel  fondo  ilei  mare), 

chiamasi  dai  pescatori 
un  pesce  assai  alatile 
a  di  figura ,  di  colore 

o,  la  penna  appiccata 
mila  della  onda  ù  senii- 
•  lutlB  nera  nella  parte  I 

ìTK,  pesce  che  ha  1 
gcelle  divise  nel 
iS  fessura,  in  moda  chr 
o    prescnlare    quattro 

orla  di  pesce  di  mai 
corpo  larga  sul  davt 
iniendosi  verso  la  i 
Ita  pialla,  più  larga  del 


E,  ([iiaii  slmile  alla  ferri 


Ila  (ondegaia  pio  e 
'in  Geno 


assomiglia  a  quella  Se 


liscio  coperto 
'ucosn;  kIì  occhi  uong  i 
•un  ;  V  hide  gialla  In  i 
i  <w>iaIuiiB  e  orlaU 
la  bocca  guernita 


^ 


molti  denti  acuti; 
Bnisce  in  punta,  e  li  coda  lunga 
^uernlla  di  due  piccole  natatoia 
Cina,  speile  di  pesce  che  vive 
nei  1  acqua  dolce 
eniora  ,  pesciolino  di  mare  ras- 
soniigllanle  all'  aringa  ,  famosa 
percné  ai  appiglia  ai  fianchi  del- 
le navi,  e  perciò  gli  autlcU  gli 
alirtbnlscono  la  farsa  di  arre- 
vele  «oniie 

esna,  sorla  di  pesce  souamaso 
està,  si  dice  l'osso  del  pesce 
dal  capo  s1!a  coda,  che  allramea- 


'  mainile   Euèmi 
ieri,  la  superiiire  al 
inga  dell'in- 
teli- occhio  I 


£n,ui  superiore  alquan 
ngadelP inferiore,  h 
.Bll'aceh^ ■-     - 

picco  la  rafrana 
«pelle  di  pesce  i 


Romho,  pesci 


sa  a  guisa  di  lima; 

dello  squadro 

'-""■  •" '■o  pesce 


lanto  la  superiore,  amen- 
rmale  di  parecchie  file  di 
denti  acuti,  tra' quali  gli 
ITI  sono  i  pia  graDdl  = 


,  di  oarn 


Romboide,  è  nome  di 


lisa  pE 

zie  di  pesci  che  han  la  (arma 

di  on  rombo,  e  delle  pinne  del 

ptacl  di  questa  fiwnia 
Jmidlne.  Pace  rondine  , 

peice  ha  Is  Iella  che  t  ~ 
ifOTvlolello,  Il  tronco 
■fl  primo  natetoio  del   _  .  . 

Stììo  della  coda  di  un  dlestro 
ara.  Il  lecando  donale  ver- 
r»  4hx1o,  I  natatol  pettorali  di  co- 
■     ■--  -"""va  e  segnali  di  macchie 


prs  e  spianato  di  corpo  ,  con 
teata  fecola,  coda  larga  ed  una 

Rotane,  lorta  di  pesce 

8U.UI1,  nome,  cbe  I  pescatori 
danno  ad  on  pesce  di  mare  sl- 
mile al  ranno,  ma  pili  compres- 
■0  nella  ichlena 

Baiamone,  aermone 

Salpa,  pesce  Ignobile  di  mare,  di 
colore  tendente  al  pavonaz»), 
con  alcune  rlghelte  fiialle  pld 


Scagliot 


3 


Scalbatra  ,  peace  d'acqua  d 
mirilo  scaillaso ,  t  pìeiM  _ 
■che  ,  schlacdalD  ,  biuico .  (  . 
DO  po'  di  scuretto  sulla  MWeH 
Quando  (  giovane  e  itìm» 
prende  11  nome  di  bruglhla 

6car>fB|;gla,  pesce  volgann.  dMk 

Scardine,  apeile  di  piccai  ptHt 

di  acqua  dolce 
Scardoiie,  apeiie  di  plccol  pM* 

d"  acqua  dolce ,  fone  lo  ste*M 

RoardovB,  pesce  che  ha  le  lanto- 
e  nericete  e  venHiHire  ranla 
:i.  U  iKicca  pG» 


Santa,  lardella  o  lardlna ,  diceil 
Of  gì  «onim.  da'  pescatori 

Sardella,  ptoeolo  peioe  che  ha  la 
testa  pràtab.  la  fl-onte  nericcia, 
«k  operootl  delle  brancble  rlca- 
ti  e  araenHid,  gli  occhi  grondi , 
la  pupilla  nera  e  l' iride  alquan- 
to f  lalla,  mista  di  bianca 

Sardina,  sardella 

Ssrgo.  V.  Saraeo 

Sarpa,  pesce  litorale,  che  al  pren- 
de colla  rr~     '-     " 


dlceil  di  ce 

rta  qualllA 

dlpeaee 
•itì&So- 

•Sitare  t 

irt  prqpr. 

rln  di  pesce  di  nu- 

re,  che  6a 

corpo  b« 

ungo ,  la 

Mita  luna  a 

lla"t^M 

MW»a,  T'aperlorad 

Isrg.,  U  i 
e  Uscii  ;  il 

5H 

,KS 

IO,  lUD  iti 

due  t^ 

rulto,  oo- 

acelle,  dì 

una  Bla  di 

pictoLl  de 

ntl  scuti  ; 

e  di  questi 

ulUmi  a-i 

cMlrano 
di  loito 

Sgomb 

sSierij         . 

.  .a  di  pe 

ce  slmile 

Bli>!_..    ^ 

e,  ma  ha  la  bocca 

I>ia  piccola 

'•«»,;.= 

di  pesce 

di  mare 

Sogliolg,  lo  stesEO  che  ioeIÌb 
Spada,  SDTla  di  p«<cc  eh' e  di  un 
— "w  nero,   lungo  Tentllre  ed 
0  ventlcinijne   piedi;  Ila  la 
a  tronca  e  la  liocca  luerai- 


'''nT'.ie''jr 


t  anche  gainberello 
e  di  pesci  dell'ordi- 
tanlojilerigi,  che  hii»- 
i  delie  mnscelle  tìtt 
ri   l'utODdl  lo  fiirma 


pigola ,  nome  che  si  da  nel  Ro- 
manu  a  quel  ]>e3ce,  che  In  lo- 

Spili  angoi»,  pesce  piccolissimo  che 

cune  spine  nella  schiena  e  atU 

In  pancia 

pinello,  pesce  che  ha  tre  pungo- 

li  Hill  HAnn.  Tflinra  vive  in  trup- 
le,  cosi  che,  non 
mmesllhile ,  si 

anche  s'iiiKrussaiw  I  terreni 


r 


list  r 

mi  dinanzi  In  pania.  Sul  dfnan- 
d  pure  sano  >)tuBle  le  narici 
ricoperte  d' una  pelle.  Preaao  a 
qoetlo  orlo  vegiontl  gli  occhi 
picoBlI  con  puplTla  lerae  mare 
ed  iride  ilBlla.  I  Turchi  bnoo 
della  pelle  di  qoeslo  pesce  un 
xIlTlno,  di  cui  si  binno  le  — 
Irocasae  degli  orulogi.  l  Hai 


'la  di  pesce ,  dello 

e  iquadro 


Blgniflca  pesce  buMne.  spezie 
di  baccalà  coti  delta  dalla  siia 
Bguri  t  dalla  sua  dureiza 
Slarhincella,  dilli,  di  storione 
SUrione,  pesce  che  ba  la  lesta 
InngBta  ,  Inclinata  alla  base , 
doru  oopertDiU  una  diadi  S-_ 
<U,  dae  ani  lati  ed  allrettantl  ca- 
gliarli del  ventre.  Gli  scudi  so- 
no  rsHlMi,  oasei,  larghi  al  bai- 
M  e  Haiacano  In  una  punta  ri' 
II' Indietro.  Travasi  qae- 
--    — ■ -'?l  [>ard, 


■ii'diTi 


dell'Ocpono,  dei  Medilei 
e  passa  nei  torrenti,  ove  sbiM 
volentieri 
Stromlffi,  nome  loipos 


della  loro  in- 


crespati, 
lulala  conchtoka 

Suce,  pesce  di  mare  slmile  alla 
■oglMla ,  ma  pia  piccolo ,  idd 
tilwica  e  pili  gentile 

Susarella,  spezie  di  sgombro  men 
pieno  di  corpo,  men  tondo  ed 
alquanto  «chlaedBlo.  DisUngoe- 
al  da  una  linea  ondeggiante  che 
■i  stende  lisi  capo  aHa  coda  lór- 

6 tariti  ni.  Dal  nalurKlUtl  gncl  e 
itini  detto  tratcuro,  che  signi- 
fica cordatpro,  dall' ispmu 
della  cada 
Tjuhwu,  ipnle  di  pesce 
Teaoia,  sfiale  di  pesce  d'acqua 
doke,  non  molla  grouo,  di  su' 


sapore  come  di 
-'enfa,  spole  di  pesa*' 
Tenuta,  pesce.  Ti  Bea 


TinchetlB,  dim.  di  tìm 
TincolInBeltaeaUiMkM 
~  1.  la  IcmL  dal  M 
Essa,  speale  di  pai 
Ita  sonìlgllaitia  d 
a  palamita,  ma  ift 
latta,  pili  dura  e  J 
D,  pesce  che  lu  i 
na  di  fu»,  groiai 
sottile  verao  la  , 
u.  Ha  la  lola^ 

lunga  delPallr« 
„  ,>lccuE  deotl  am*; 
Topo.  Plica  topo,  sosl 
la  sua  sondgiiania  ed 


Torpedine,  pesce  che  t 


elettrica.  Trovai!  na 

rlentale,  nel  Medll 

nel  Periisna 
Torpiilla,  torpedine 
''otano,  sorta  di  pese^ 

che  loUigioe,  calauH 
Trscum,  sorta  di  peaM 

che  dioesl  codanra 

rtllo 
Tremola,  r.  Torni 
Triglia,  sorta  di  u 


dllEimsUiite  Uova  di  < 


faulronibcUa,ehia- 
XMxiao  peicnllna 
lAbccIila  e  di  color 
-" 1,  11  quale 


!cie  di  peMfc         i 
^o^clli glie, del-  "■ 

UranosCApo,  torta  di  pesce  mvf- 
Do,  COSI  chlamgtu  eoa  voce  ne- 
ea,  che  vale  oiservatore  dertr- 
mamenlB,  perche  ha  gli  oeaU 
Bui  capo,  che  luardano  il  deb.  , 
Dai  Diademi  {ullsnl  e  detto  p** 

VicA,  pesce  vaca,  apecìe  di  Ter-  « 

raccid  cotis  tetta  uguale  a  quella  - 
del  pipistrello,  ma  cundueape* 
eie  dlcaroB  callose  e  rilevale, 

che  tpnjitano  In  t'uura  del  capa  ^ 

Lo  carne  é  cattiva  e  rosslgnaji  V 
si  mangia  lalala  e  da  alcuni  n      ^ 

Velluto.  Elisa  viUuta,  chiama- 
no i  pcacalori  una  specie  di 
ralla  gentile 

ZiGOLO,  surla  di  pesce 


^frgo.  È  assai  de- 
*Wdo;  ha  nella  ma- 

j'f.TOlgBnn.  chiamate 

^ii«redicelacei,che 
'^ea  In  altro   dalle 


^  f'uxnìo  delBno 
mt  the  ha  I  de 
«te  le  mascelle,  e 
W|llo  lui  capo 


FI9KTEBB,  spezie  di  bi 


altra  nome  san  delle  Tltelh  a 

Gecu,  anilbio  che  ha  la  coda  ro- 
tonda, lunga  quasi  come  il  car- 
po e  questo  i  liiberoso,  a  cia- 
scun dita  un  orlo  raembranoM 
ed  un'unghia  piccola 

I^poFOTjnu,  animale  anAblo  del- 
la araodezza  d' un  bue,  col  qua- 
le ha  comune  la  cortr —- 

delle  gambe. 


. .   Nitrisce  come  il  cavaHo,  e 
feeciù  farse  i  stata  detto  o>- 


vallo  flumatico  e  cavalla  nu 
no.  Il  suo  corpo  è  coperta 
nn  eoolo  nerkàa,  dDrlaalmi 
sema  pelt,  lollonc  11  muso. 


:  Htm 


ri,  invece  d'  nnrt. 
becdietU  o  merli 


di  pesci,  di  grandezia  liD^le 
alla  galla,  di  color  volpino,  e 
ai  ripara  nei  laghi 
PtccuLirccHin,  anfibio,  che  Ita  al 
labbro  saperlore  due  piccole  an- 


c  aotlo  di  ti 
Questi  animali  hi 
nudo  e  qualtra  fi 

■  Ranella,  aìm. 

naoDcchia  I    ' 

Hanocchio, 

Banana,  d; 


quali  sona  | 


Vtcccutio  marino,  api 


Pipe,  anUbio,  cbe  tS  piedi  anierkv 

88KT0NE  IT. 
ffomf  delle  cOTicArglrB,  di'  letta 
ABHtTd,  astaco  o  gambero  liuti»-      b  simi: 


Vllello,  fì>e«,MIÌB  iP 


BSLBCIIKITI,  «onchlulle  della  Sgu- 
rn  di  un  cono  prolungalo  e  ler- 
mlnato  in  punta,  cheBnora  non 
al  sono  trovale  se  non  rossiii,  e 
d"  ordinario  vi  il  osserva  una 
apule  di  scanalalora  laterale 

Bucanfia,  genere  di  conchiglie  bi- 
valve, c&e  hanno  qualdie  soml' 
gllama  col  cuore  del  bue 
*  Càumuo,  verme  marino  che  ba  il 
Mrpo  qoail  dUiidrlcD ,  aguzza- 
la :  una  coda  anildplle  romboi- 
dale. Per  mezlo  di  tubercoli  bI- 
taoea  ìt  tue  tiracela  agli  scogli 

Csmerogia,  agg.  che  ai  àè  ad  una 
■l>eile  di  gambero,  dello  anche 
■pamocchla 

Cammello,  nome  dato  ad  una  ipe- 
ile  di  turbine  o  slroinbo 

Ctoero,  lo  aleiao  che  granchio 

Clt>pa.  Y.  Chiocciola 

'■-' 1,  apeiie  di  loofllo  del  ge- 


«  delle  coDchlgUi 
«•Bc  dello  uovn  dL  unui^ ,  ^ 
é  una  naia  di  balani  senza  gì 
acio  duro  esteriore,  lus  con  ur 
pelle  calli 


Castagna  di 

Biccio  _ 

Chelidro,  tealuggiiM 

liociuola,  nicchia 

adarìle,  genere  lUl 

ha  per  carattere: 

spezie  di  iliadr — 

che  sono  pia  ci 

riche 
Clporro,  grondiNin 
Coclea,  si  ctuanti 

chiocciole  t   ■■ 
Conca,  nicchii 
Conchiglia,  co 

3 unsi  piccola  oaw 
ci  solo  idecUa  l 
iusieme  coU'aulB 
Corallina,  nonie  di  ■ 
eh-  «  di  uà  eolor 
ralhi 
Corallino,  ronca  o  *( 


:chio  binochisBÌ 
[ior  parie  delle 


nde  dcll'lnlerio- 


tol  fratta  della 

ra,diceBÌ  d'ana 
*iisin.s  i.iiiiUg- 
foglia  de' carsi- 

UUilaceo,  volg. 


Planai  al  cappello 
Ilo  ti  im  eenere 
DMlro  della  loro 
[C  le  pietre,  ed 
la  ilcuro  dagl'In- 
di una  specie  di 
fui,  qoatl  dicali 


Fungonurino,  dicesi  di  un  zoofilo 

laccalo  agli  acotEli  come  un  fan- 
go; ma  spiegando  aleone  sue 

GiiDRHOPOin,  agg,  di  una  specie 
di  Dstriea,  la  quale  ha  quaJche 
Bomigllania  col  piede  dclfatinq, 
e  perclA  de  alcuni  è  anche  della' 

Gnlana,  teslugginc  marina 
Galano,  add.  i^  leituggine 
"  uuberino,  diin.  di  gflmhero 
imbero,  animale  acquatico  del 
genere  dei  leslacci  che.  lecon- 
[lolao^nlonc  volgare,  dili  passi 

Gamniaro  o  II  Gaiiihtra  di  laare. 
Insello  che  ha  lu  scudo  del  dor 
10  liscio,  il  roBlro  laleralmeolc 

dentalo.  E  ' 

^cle  di  GonchigI 

forlemente  agli 

.  ^jncola,  dicoml  L 

le  chiocciole  marlDi 

_  _.  pghe  terreetrl  e  mai*' 

Grancella,  specie  di  piccol 


Ganga  e  Gongola,  dicoml  le  let- 
llne,  le  chiocciole  marine,  le 
larlaroghe  terrestri  e  mari  tune 


I  granchio 

maggiore  apeiie  e 

:  lono  delle  dai  pe- 


'oig.  dello  jjejce' 

Bcatori  cpra/iiperchèi  calore 


rubiooL 

Granctiiella.  V.  Granohiessa 
Grancbicssa,   spezie    di   p 


Dee,  r  due  branchie  a 
ananile.  Questo  nome 
utloflu  generico,  thi 


spezie,  CD  Die  granchio 
tìolee,  più  propr.  gan 
fiiisoj  l'aitaco.  la  gì 


Granciporro,  crostaceo  ni. 
cbe  ha  il  lorKC  da  ambe  k 
parli  con  nove  iriegatiire  oltiue 
e  le  punte  delle  branche  ner'~ 

Grappa  ptloia,  la  grancevola 
pesti!  margherita 

Gnardaplnna,  ipeile  di  granchio, 
di  ciu  bvoleiglarooa  ni'  "*' 

chi  che    si  ^ude  nel   „ 

della  pinna  per  avvertirla  della 
Ylclne  preda 

liTTULi,  spezie  di  niechio 
sdu  fragile  e  blamn  de 
tiiori,  ciwL  detto  dallo  ala 
prc  colla  bocca  speris  da  uni 
parie.  Vola,  dlcesl  Ariella,  "  ■'■' 
nalurBllatliCon  voce  derivai 
greco,  Conia 

tnìbrlcata,  sorta  di  conchlglli 

nalBla  aniilu  di  tegole  soprap- 

■aterico,  i  una  ipede  di  testaceo 
del  genere  ttrebratula,  noto- 
bile  per  II  sua  conchiglia  limile 
■gli  organi  esterni  delia  gene- 


...cui  si  attacca  alle 
■d  oltre  parti  dei 


Locusta,  mk 
cuiMh)d| 

paonaiMl 
lloto  d'afl 

di  color  1 
che  groHJ 
grande  di 

ncN5''q!S| 
jierla        ^ 


Heotula,.  HM 
detto  alH 

Hltuio,  OOH 
dine  Ideal 

Mitra,  geiml 

MltoR,  cani 


die  ha  i* 

squame  M 

Dlorooiora,  l 


IosImU,  m 
pili  genUl 
lungo  dell 
lomlglla  ■ 

Ingglne,  p«( 
edricaptt 


Atdin  liquor 

•"Ittane,  come 


[SSV 


lUèndeni  dalle 
cniitaceD  com- 


il«i  nurìitBi  (!uei  nicchi,  che  ■> 
trovano  aderenti  olla  carena  del 
le  navi,  state  luugunenle  net- 

1,  speil«  di  grattchlo  man- 


va,  che  a 


igihliiime  uer 
initi  decolori 


Pinopca,  cODchiglfa  ■[inarl.  al  ne- 

Tcnte  (biglie  in  Italia 
PiplrBceo,  agn.  di  una  snelle  di 
nauljlio,  Il  cnl  niccbio  #  bianco 
e  sottile  molto  e  perciA  aiiguaalD 


appiccUo  agO  sca|U  come  una 
lastra  MUBiiiaia  di  «ano,  e  per- 
ciù  da'Gretì  6  dello  Ltai/adi, 

Periato.  Cliiocciola  ptrtaM,  spe- 
zie di  chiosdaii  marina,  il  cui 
copercliìo   cblamaBÌ   ombclileo 

Pettine,  e  anche  una  specie  di 
GonchlElia  blvalre  «cannellata. 
detta  da  dcnnt  coppa  Ai  S.  Gite- 
corno  e  cappa  tanta,  perditi 
pellegrinine  sogliono  adornare 
Il  loro  cappello  ed  11  sanrocchi; 

n  ad  un'altra  spe- 


di lapp 


goit 


ora.  spezie  di  conchiglia 
a,  che  ha  il  susclo  aiiuiii 
■\\o  delia  chiucclata  e  n 


il  legamento  r. 
ilegature.ljiii;- 

II  piede 

fa»  ctilaiDutf^ 


porpora,  e 

Prosclultino  ,  speiic  iù   piccola 
nacchera,  cosi  della  dalla  tua 

'dice  (icv"''''<=<'j   Imeth)  picco- 
Utaimo  «imile  nelli  forDU  bbU 


nelle  acque  lermali,  ceni  ueiiu 
dalla  scmLlaDzs  della  male,  del 
colore  ,  del  moto  e  del  morso 
colle  pulci  ordlDBrle=J>uli:E  di, 
inart,  ipetìe  dimeno  acquaQcD 
Riccio  marino,  sorta  di  animale, 
che  ba  U  dìggUd  i|uasl  afivico, 
al  di  latia  alquanto  plano,  e  di 

Kialliccio  ;  1  piutgoU  sono  a  for- 
ma  d'  aghi  e  com.  bianchi,  ov- 
vero violetli  coUe  punte  hianchc 
ScuA,  oDine  Che  al  ài  ad  alcune 

Scalata,  nonu:  che  1  naluraltsll 
danna  a  due  gperie  di  turbini , 
uno  detto  acalalB  vera ,  turbo 
tcalarii,  e  l' altro  scalata  lalia. 

Scorpione  marino,  sorta  d' In- 
ietto di  mare 

11  pesce  t( 


propana      pesce  eh' t 


cala  del  leoi 

Tromba  inorala, 

iraUEtl  una  i 

murice ,  obi 


pali 
6i|nìlla,  speiìe  di  lambero 
Squilltlti.  diGonsi  dal  pescatori  t 

KaMtKrelli  di  mare  mbiorì  delle 

■parnocchie 
Stella,  animaletto  maHno 
TELLi^t,  ipeiie  di  nlccido  tilval- 

ve  marino  ed  anche  palustre 
Testaceo,  agg.  di  quella  sorla  di 


Turbine,  tpeiie 
mare  In  Ibma 

Turbinetto,  dim, 

VENEiea  Cliioi 
apeiie  di  chic 
marino  del  gè 
E  dieoDsi  tona 
le  chiocciale  i 
volute  lODO  na 
gale  ne' labbri 

Vcntrleoaa,  ma 
elida  paluBira  d 

VUa,  lo  stesso 
mare.  V.  Orco 


Coccia,  vale  risi 
1  Coda,  quella  pu 
a      pesci  oppoita 


i 


CilDlM,vale  la  base  osEìa  le  per- 
le inferiore  delle  conclilgUe 
Gino,  dlcesi  delle  barboilne  dei 


roearaUo,olie 
Gunl  pesci 
Coralella,  il  (e|« 

FuKBiin,  per  il 


àif^'  gamberi 

detta  branchii 
itori  dice  si  alle 

ihDiU      ' 
lOFllo  In  cnl  il 

sr'""" 

spina  del   pe- 


ieae  d' aria,  che 
KmI,  tetta  di 

TOMUengtare, 

itì  pFscalorl  è 
ii  alla  gala  o 

0  ileir  aceiùa  e 


tonda,  ohe   bI    Tarmi 
■    de^  [>eaci 


l'aperlura   e 
nella  pancia 


che   ha  il  granchio 


e  legnoie  od  once  di  alcune 
piante  e  di  alenni  pesci 

Squama,  scagUa  di  noce 

Squamo,  lo  «Isaia  che  iquams 

UuviciNo,  novo  nlccoto 

tiovo,  parto  di  dl*eral  aiumAll  bi- 
mgnmo  di  pcrfcilane  exiajMUs 
fuor  del  ventre  della  m»ifv, 
come  di  volalill,  pesci,  serpcn- 

VKsriot,  dlcesl  di  quella  meni- 
lirana  clic  nella  maeglor  parte 
iW:  pesci  li  ricellacolo  delf  ari» 


PESI  E  MISURE 

In  quattro  Sezioni  li  i  diui'ia  guaita  catiga- 
ti  comprendono  (  vocaboli  gtntrali  retatipiella 
Jtulo!  nella  S.  ti  raccolgono  i  nomi  prò  prudà 
inno  quelli  delle  mituri:  nella  i.  finalmente  ti 
romenti  di  peto  e  di  mitura,  e  te  loro  parti. 


Bezionr  1. 
nerall  relativi  alla  gravità  ed  allo  tpaiio. 
U  ibbondaniB  |    a  sufBclenu  =  per  cDpioM ,  in 


,  che  hapidcbei   gna  copia 


Abbondantemente,  in  grin  copia, 

In  ^Bnde  abbondanza 
Alibondantu,  AbboodanzlB  e  Ab- 

btindvnzlBt  l'abbondare,  copia. 


AbbondevolE,  abbondante 
AUiandCvcdciro,  abhandania 
Abbonderà,  v.  a.,  abbondenia 
Abbreviamento,  l' abbnìviare,  di 


i.  da  ^brev)aTe= 


soprabboDdanieìaenle ,  a  mìiii- 

A  capello,  poslo  aev.,  vale  per 

l'appunto,  né  nia,  ni  meno 
Accorciamento,  l' accorciare,  ab- 


_-re  Inonmento,  fanl  magirtora 
Aecretcimenlo,  l'am^rcacere,  au- 
menlo,  ngcianla  d' una  eou  ad 
un'  altra  aelf  litetsa  ijualiU 
Accmdnto,  add,  da  acoreioere 
■■■■'■-'—  V.  Iq  glnnlB,  SKglanla 


Addoppiatora,  l'addo 
Addoppio,  avv^  cbe  t 
ve  a  doppio,  doppi 
Additare,  v.  a.,  veri.  att.  é  tk 

£it.,  addopplM'c 
jDamenla,  poragglanMi  ' 

AdcKiuloI  iiB<'i  da  >dq|w3' 
AdetjUBiloneF  paregglaMoM  ' 
Adimeiiala,  posto  auu^  *^*| 

A  doppio,  poalo  arverb.,^tkt 

p1icalaroi!ale 
Aggiongere  e  Aegiiigtier«,«ai 

„    „ ,  FaeifiimiiBW 

Aggianla,  glanla,  a^triignlaNM 
Agcnndlmeiilo ,  l' aggnmdkVi 

AftErandhT,  accrescere,  &r  H 

de=dÌTeDir  grande 
AgguagliamenlD,  l'aggnaglai 
Agguagliare,  br  eguale 
Agguaglialo,  add.,  da  af  nMl 
Agnmenlare,  agiuuenlo.  f.Aài 

tare,  aanenlo  I 

A]  colmo,  posto  avetrti.j't^l 

misura  colma  "I 

Allargamento,  l'allargare 
Allargare,  acoi^escere  pcrlMÉ 

za,  dilatare,  ampltBre=B  ■ 

per  alInDgare 
Allargala,  idecolo  altartawl 
AUtfgalD,   adii.,  da  iBmpm 

(ler  eiqiioso 
ungataento,  aumenM  k  I 


Auongare ,  accreacvre  ■■■  ■ 
con  farla  phllnnnd|-«Mll 

Allungato,  add.,  da  alIdnaM 

AUuBgatara,  aUitngaiiMgN.l 
lungailone  ' 

Altamente ,  probindanm*,  < 


Addolciare 
allrelUnU  cb' ella  non  i^E 
niutr.pan.,  farsi  doppio,  rad 
•-*    doppiarti 

Jiitiloppitw,  ndd..  da  addoppiare 


soerc ,  ililotare. 


1^  Él^giunla 


ire  e  Appicdolare ,  lar 
,  diminuire,  aramire 
re,  ap^Molire,  rappie- 

re.  appiccinire 
Bg giungere 


,  Bccreiccre,  DggrBD- 


:arc  Ù  peso  |>cr  l' tppunl 


[ira  un   illro  che   laccandala 

più  da  udì  parte  die  da  un'ai- 

randella,  liriDO  =  flgurat.  ml- 

rann,  peno  o  parie  jlraiipata 

per  lo  pili  di  carne  o'di  puino 

|ier  misnrare  1«  porlala  delle 

arliglierfe 

Bpetlo,  BjiuraL  il  dice  per  eiprl- 

niere  quanti u  minuta  e  phica- 


Caratare,  pesare  coi 
-'-e  quanti  carati  pi 
zia ,  di  quelle 


BblondevolmeDle, 


cnnle,  plenn  a  soprnbbandania 
inimensurare,  conuniaurare,  mti 
surarc  insli'me,iie|(UBg11tire,pii''' 
rigoaare,  bllunclare 


sur»,  pr 
cose  a  ph)  penane 


Comparati  vani 

le,  a  piragone 
Compirà  Ilvo,  che  compara 
Conii)Brazionclna,  dim.  di  cnmpa- 

railonE;  piccola  comparazione 
Compirsilone,  paragone,  sgigua- 

glTo  I 

Compasinre ,  Tnìsursr  col  com- 

Coinpenublle ,  da  palerai  coni- 

Compenaaglone,  compensarne  ma 
Compenianienlo,  Il  compensare  e 

lo  cosa  con  che  si  compemi 
Compensare  .  dar  1'  equivalerne 

contraccambio 
Confrontare,  paraionare  alcuna 

cosa  con  un'ollra 
Confronlo,  paragone,  riscontro 
Conguagliare,  agguagliare 
Congnaglio,  agguaglia,  pareggio, 

Fort  II  conguaglio,  vale  Bre 

U  bilancio,  melleril  alla  pirt 
Oonlrtbbllanctare,  oroorre  btlan- 

da  a  bilancia,  conlréppesBre 
Contrappetamenlo ,  Il  canlrappe- 

Conlrìippcure,  adeguar  peso  con 
peso,  porre  all' Incontrò,  agglu- 
ilare,  bilanciare 

Contrameso ,  eosn  che  adegua 
nn'BHn  nel  peio,  o  cbe  si  con- 
li-appone  ad  un'altra  per  fare 


DIuRgunella,  disa|,„- 
Di^eguaBliania,  dlia| 
DI  seguale,  disuguale  ^ 
D1se)!nsUU,  dlsoiii-'' 
DIseiuaknenl^eMi 
Dlsiulsnra,  ee««»a, 
Dlsmlsirrar^  taetM 


ecceislvamEnle 
Dlsmìturato,  imodt 
Dliorbllante,  ohe  k 


tgBfcmi,^     "■  ^""=.  parila,      bondsnte,  eecedenl"    ' 

tei:^"'"^  ^TT?^  «tato  fl?.'r« 

^SS^-f'"!*  I«  norma,  smi-      S^LS"«„'S'"'  >"  ^"1" 


«ISCBE  I  ij^ 

Je  ove  una  eosafiniscf,  m  ,] 
mine  di  quaIsIvo(,!lji  cosa,  co 
lemho  della  *e,ic  e  1^1^ 
cesso,  eatrpinA 


cesso,  eslreii 
Bstremii,  «,«.,  -.irpmiii— ,^ 
^gramUMlmo  '"n^na; 

ÌII?j''"i?'  '■'«''"Kianlc,  soprai 
bondante,  eccedente         "^ 


|iÈ»;ii-....ii,r.r.,„.Jp;;;~;';ttit-™™''™ 


llra,.T  Kù  i       """Siami 
"J5»rtejVP"'^onore 

■ffijdwa^ertre;  eituol  peso 

'^'**m.  parie,  J^»,^ 


(.occ!o  a,  pDca  quanUU 

aìflIlIIriS'  "^  ■  '"''■  ""  P""'- 
loocioLo,  mlnimisslma  nane  ili 
.  quilunque  cosa 
■radiiare,  porre,  coUMarc  m  un 
cerio  ([rado  0  ordine,  sia  ';iir>c- 
rore  0  inferiore  altadersoua  0 
alla  cosa  di  cui  li  parla 

Grande,  ,„«  il,  g^iflj,,^ 
nwp.,  vare  uella  proporaion  span- 
de, nella  proporiion  magilorc- 
sdd. ,  dinolanle  abbondania  ,h 
quanUM  =  per  simllli.  simillea 
abljondania,  copia,  aumenlo  <li 
tulle  ijiielfe  cose  «Ile  iiu,u   =■, 


fìrsndeiia,  contrsiio  di  piccalci- 
M  e  dinoia  gran  quenlitó;::per 
GinilIlL  detlo  in  oula  parie,  «a- 

Grandkella,  dini.  di  grsnde 
Graoddre,  accr.  di  grande 
GrandaltO]  acer.  di  grande 
Granello,  per  slmll.  Sale  gener, 
ogni  minima  particella  dfcbec- 

GranelluziD,  dfin.  di  granello 

firano,  figurai,  qmlslvogli»  ralnl- 
m»  cute,  un  miniiDa  che 

Grave,  «iKUcou  che  abbia  sra- 
vIU 

Gravacolo,  molto  grave,  smisura- 
tamente erave 

Graramento,  pew,  gmveiia,  o 

SutUulo  I  etiètto  che  fa  11  peio 
aggraTare  11  corpo 
Gravanie,  gnw,  pelante 
Gravare,  eaaer  grave,  esser  pe- 

aante,  aggravare 
GravaUTO,  che  grava 
Grave,  adii.,  pesante 

Graveito.  «ni.  di  grave 

Gravevoie,  gravoso 

Grivexia,  fona  tendente  al  cen- 
tro de"  gravi  della  terra,  pesan- 
teua,  peso,  nnivitA 

GravlDcs,  che  cagiona  gravena 

Gravità,  qualllA  di  dò  eWi  grave 
osala  peaanle,  a  la  naturaJe  ten- 
demo  de"  corpi  verso  di  un 
eenlro  =  aitotuta,  dlceal  11  pe- 
so assoL  de'  gravi  =  In  Itpecit, 
dlees)  la  graviti  che  ha  chec- 


GravlUnle,  che  gravita 
«Gravitare,  pesare,  aggravare  col- 
la ani  gravilA,  premere  col  prò- 


Giavosiu,  qualilA   di  dli  tti'i 
gravoso,  gravriu 

Gr»tmo.  graie,  che  ha  gravMia 


veniente^  gravemente 


una  delermlData  quantità  fi 


e,  d' BgU 


treo 

Isniente, non  per  l'appunto,  d- 
r Ingrosso 
GruBselto,  iliDi.  di  grosso 
Grosseiu,  U  olrcaDfèrenia,  k 

mole  di  dii  cli'é  grosio 
Grosso,  luii.,  la  parte  macrfwt 
e  migliore  dì  qu>Ulvo«a«  *«■- 
=  iust.,  la  parte  più  giw«4 
cbeechessla  =  tuji.,  groisMli 
—  adi.  Bgg.  a  CUS3  luatailak 
vale   contrario    ' ^' 


lUe,  che  non  si  poA  d 

ioitea   [»rtc  Inferiore, 
t  è  contrario  a  sonunr 

pnjti  arni,  valgooo  è 


e,  ridotto' a  laJe  ■olt)- 
ihe  non  è  palpDbllG  o 
ì  pafp  abile 

■Mie  ,  incamiwrablie , 
■minetle  pirasone 
■bile,  che  non  ha  pari. 
rabile 

n  pari,  non  egnake,  cafio 
jqxrìU,  diiuguagllaaxa 
!,  che  non  il  può  ptrHra 
tonale,  imprcporzEanito 
ionatmentc .  contrario 
miunalniente,  fuor)  ili 

ionato,   senza  propnr- 

■Tilo  peso  i^uanlo  ai  por- 
L  addosso  la  urta  volta 


Ilo,  non  clreoacritlo 
SDribile,  dìceal  di  quan- 
non  )>0lersj   mÉsurare 
rolmente  per  meiio  di 


wsimE  |(i7 

Indennllamcnie,  lenza  flnc 
IndiOcrente,  non  differente,  nOD 

Indiflerenteiaente,  senza  difleren- 

tB,  senza  divario,  eiiualmEnle 
IndilTerenza,  somiglianza,  aggui- 

ludiKrosBO,  In  di  grosso  e  In  di- 
grosso, a  un  diprejM,  groij»- 


Inequale,  dln^ 
'  lequallU,  atti 
dìiugoagllan: 


Ingordo*  per  simlL  si  dice  dei 
prrizi .  dei  pesi,  delle  misure 
e  Blmill  quando  aono  troppo  ri- 
gorosi ed  eccedono  il   giusto  e 

Ingradarc,  andare   di   grado  in 

Ingrandimento,  ['ingrandire 


Ingrandire  ,   divenir  grande,   fer 

grande, BCCpe«ccre 
Lurandlflvo,  die  ingrandisce,  che 

A  alto  ad  ingrandire 
Ingroiaaiaento,  l' ingrossare,  cre- 


,  principale. 

e  parli  ìk  l'Intero 

Integralmente,  con  modo  integrale 
Integramente.lnleramenle,  ooaipi- 


IntegranU,  integrale,  ctie  integra 
Integrare,  rendere  intero 
InlegrilD,  integra 
Integraiiane,  r  aliane  d' integrare 
Integriti),  perfeiione,  l'aver  tutte 


roenlc,  perfettamente 
Intereiia,  quelitil  e  stalo  di 

eh'  é  Intero 
InleriU,  Integrità 


ioìa,  che  tale  In  qiLuUU  gii» 
de,  abbondantemente  ;  tìa  m- 


Ipaomeiria,  arte  di  misurare,  per 
mena  di  olHci  atramenU,  l'ai- 
teiEa  e  profandltH  de' Inaiai 

Isonne,  in  quantità  grande,  abbo» 
danlemenle,  muu  bassa 

Linciati,  Io  spazio  di  quanto  n 
lontana  un'  osta  da  lanciare 

Largacela,  pegg.  di  largo 

■ mente,  con  larghuu,  BOt 


Intenninatamenle,  sema  termine 

Interminato,  che  non  ha  termine 

Intero,  tait.,  la  cosa  tutta  quanto 

ella  A,  sema  e"--  -'—■-  -' — 


InteraHiio,  ipaiU^  dlalania,  inttr- 


Inleramenle    ^^| 

uale,  disogtialB^^' 
«aallt«rdrsagMltt 


abbondantemen 


Largare,  allargare 

Lariihetto,  dittL  di  lar^o 

Larghezza,  una  delle  tre  dimeo- 
sionl  del  carpa  solido =al>faaa> 
dama,  copia,  pienezza 
argo,  stisi^  larghezza,  spailD= 
adcL,  che  ha  larghezzasùpioio, 
abbondante=4u[>.,  largamente 

Largura,  largheiis,  ma  non  d 
direbbe  se  non  in  aienif.  di  gran- 
de spazia;  spatiaslbl 

Lasta,  che  ne'paesi  del  setlen- 

pieno  0  intero  de  1  vauella 
Latitudine,  iarghezia^eatentiane 
idd..  largo,  spaziosa 


Leggcreiia  e  Lesgiereni,  qnali- 
li  e  stalo  di  ciò  eh' A  leggero 
Leggermente,  leggiermente 


,^,^ 

■«scis                               Ita 

Unt»no,ad<f.,^e^nD"■    -"-lanle 

■.  Icfpne 

per  lungo  apazlo^ai            :  luo- 

Ile, HHi  leggerezza.  In 

go— am.,  discosto, 

M  te  frequenli  figure 

Lunga, .»«,  lungh™; 

Mi  Otturalo  il   luDEO 

so.   pOBlO  OKU.,  Vfllf 

le,  c»n  luiiehciia.  : 

antini  parie  di  chee- 

dalia  lunga,  vale  i  i 

Lungaccio  ,    oecr.   cl    a. 

■  liMtmenle 

Lunge,  oifv..  lungi 

Lungheria,  lungi; eiia 

Lunghesso,  auB,  la  «lesso  ehc  lun- 

n^m  laro,  tenera  in 

ge,  invece  di  raienle   e  acco- 

Bf--  -  '"-." -0  eaftgiunlB 

1,11  librare 

P              '■          itala  propde- 

UIK 

ti.                          l'aggiiwerla. 

fluibrarsi 

Dt                      iliavYBrhti.ina 

ez                  _  e  >i  accomoda 

•^itfpmi^K 

ali                  ro 

t!"^" 

Lungi                  ■•'  ' 

Lungi                                            L 

EjJ«iluio«e 
■*ni«ere,  por  lermtoe 
»<e,nnMilluione 

cionl 

>«>lc,!iimu>kraltmi- 

^£n|il^i^  """'"■ 

*t  Itali. 
^■,dil6nitBre=lalo- 

conlrarlD  dì  corto,  che  1: 

' '"  fiiru  di  avv.  e  Vi- 

ghezia  =  udd.,  lontano 

aiMnlP 

^1  liimi.re 

abbondanza,  modo  liaaao 

■beHÌ'e"; 


,'°"«hci, 


'°"Ba  dlJranzTSSluo- 


-vaie  esserne  gronde  abbandaa- 
zB  E  a  vilissinjQ  pregia 
Madarnale,  grande 
Maggioranza,  grandezza  maggiore 
Maggiore,  nome  comparativo,  plQ 

Mangi orelJo,  diin.  di   maggiore, 

alquaolo  maggiore 
Maggrorello,  maggioralo 
Maegiorissimo,  >iip.  di  maggiore 
Maggiormente,  pìd  arandemenle, 

mollo  più  =  grandemente 
Magnitudine,  grandezza 
Magno,  «rande 
naluscalo.  add.,  grande,  ma  non 


Bbt)iiiùlsnza=:di[ulnuili)iie,  91 


Manchei— . . 

Mano,    quanllu  delermlmita   di 

ctaeoiAe)9ia 
HlTTaiiie,  qnantiUl  grande  di  1 

Haisri,  qutinllU  inde  termi  ita»  ai 
~ipultlvoglia  materia  ammonlato 

vale  abbondanlìasi- 
in  irran  qua  ni' 

"'  ■    '  '■"   'oennia.  aiBioequj 

...  e  eguale  ad  uti'alU-a 
it  lU  |>aragonala 
mia   r*-""  -  — ""  -" 

■adlo,  add.  di  mezio 
Nedlocre,  meziana 
HedlDCrenienle,  con  medloorìlt 
nedliKrìl*,me»BDiu,  ilala  e  qna- 


IO  ed  ba  rdatioiK  col  pliL 
er  da  meno  di  alcuno , 
H  Inferiore  inolile  01 


neizanlu,  ■edkwriu,  dot  1 

Henana,  dT  mez: 

queUoch'^-,.- 

delle  "d--"-"-^""  '~  ' —  *' 


i,  stalo  e  qualltd  di  eia  che 


D  quasi  eguaù.  ' 
luBo=»r---- 
add.  la  pi 
diocre  é 


ni  =  »«td,  «I 
1  Ira  Ioni  «M 

LamatA  iB_<tW 


:  «elealijuaak^a 

die  vale  un  pochlu  pocilB^l 
li  usa  talora  anche  ■  awMt 

Higllaio,' a  nUgliaia  pojio  •u*.S- 
-Ita.   quanoil   InnunieribHa  4 

mille,  nti  J 
rliaU  ~ 


mi 
HlTle. 


■andiaiiau 


Millecupla,  eh'  i  mille  1 

ninlmisslmo,  luperl.  di  n , 

Minimo,  superi,  di  piccoto 


B  minuta,  piecoteziEi 
Um.  di  Dunoila 

InuUiiinu  parte  di 
,  ma  pia  prìlpr.  tleJ 
i  anche  brì^Mi,  tri- 

iDiiaM  dcMnnìnBta 

e    ilruiiKiilo  col 

ttlDgae=4  mitura, 

!rb.    vale   mlaurala- 

!tre  lalmra,  poito 
DO  imlganitanienle, 
nieDl«;:«Jnira  col- 
■oIhIbii,  traboccan- 
miU-att=Mitura  ro- 
ptanala,  parfggiata, 

odaura  colmiti  piena 

Il  mlinraro 

'btJb  quanti  U  ignota 
per  mraco  d'^allVB 
\e  chlainut  mlBirro 
rsare,  far  paragone 

•notUpI 
■olu. 

^Il>illi|dlc«re 
,   r.  a^llpllca- 


»"■ 


utt.,trAa  copia,  gran  cioan- 
:  ade:,  nome  di  quantità  e 
aenota  gran  quantità,  aitai  = 
ano.  quantitativo,  vale  aasti.  In 
Iran  capii,  grandanieale.  XoUo 


i    fon 


Montare,  creicerc 

Kuntala ,    Innalzamento,  cresci* 

illonle,  llgaraL  massa  di  checcbei- 
sla^l/n  iiipiKe  di  chccchetiia, 
vale  una  gran  quantità,  astai 

Mozzamento,  Il  mollare 

Hozzare,  dUahiDlre  11  tutto  d' al- 

Mozzai^  abbreviarci  troncare 
HulUpllcamemlo,  Il  mulUpll 


V.  Ollremiiu 


...ento 
9ITKAHISII 

Oltre  e  Olirà,  mollo  lontano,  dlt- 

Oltrei^surg,  siala  ura  lame  n  le,  Fuor 

)ttaio,  sust-,  r  ottava   porte   di 
checchessia 


rare  ogni  sorta  d' angoli 
Paraggio,  paragone,    agguagilo- 

mento,  ragguaglio 
Paragonabile,  che  si  può  porago- 


:m 


Pareggismenio,  il  pareni 
Pareggiare,  ter  pari,  ndeguore 

Pareggiflluri-   ""— ' 

Pari ,   eiEiuJ 

feria  di  t... ,    _..    .  . 

u,  parcgglninenlo  =  otte. 

pari,  vale  egmlmeiile 
ParlBcameBlii,  agRuagliimenlo, 

ter  pari,  paregglamenlo 
Parlfòrme,  di  Torma  eguale 
ParlU,  eguaUU 
Parie,  quello  di  che  i  coiupoi 

il  lutto  e  nel  quale  il  lutlo 

puA  dividere 
Particella,  dim.  di  parte,  piccola 

Parlicciuole,  piccola  parte,  parli- 

ParQcina,  |>arlicella 
ParUccalella  e  Partlculetta,  dim. 

di  parllcoie,  e  partlcula 
Particola  e  Parlicula,  particella 
Pirviflcare,  applecullre,  cuntrarìo 

di  aggrandire 
ParvlBeazione,  Il  parviBure 


(■nzare,  superare 


all'altro  piede  In  andon^lo 

Pela,  Bgurat.  si  dice  per  eaprl 

luere  spalto  o  quantlbl  minuti 

e  piccolinlma  di  checcheasia 

Periieria,  la  drconrerenza  di  ui 


Perhnetra,  amiueiu,  ti 


D  II  din- 


L 


a  lU  qoal^voglia  corpo 
Petamento,  il  pesare,  bilancia- 
Penale,  che  pew,  grate 

«raveiia 

r  Mupeio  itiecGiteB- 


bllinda  o  alnd 
la  graveua  ^= 


PeizBcdOi  pegg. 
Peizettina,  d{m. 
Peizelto,  dim.  d 

Pezzo,  parte  di 
mepeuadllei 

PezuilliHi,  dim. 

Peuuolo.  d  jtn.  e 
parlicellB 

Picciiiino,  dim,  i 

PlflCino,  add..  Di 
volta  Ei  uu  n 
tura  ha  lembl 
siccome  arvlei 
Italiani 

Pcciolelio,  phxii 


r  Gcioiu,  aauq  pj 
P  ccoieilo,  piccai 
P  ccoiamenle,  <m 

demente:  poct 
Picculello,  dim. 
PlccDlezia,  qua! 

i>iccoio,  conlrii 

Plcrollno,  dim,  I 
l'Irlo.  olpjMi 

Pigliar  U  di4ta\ 
1  nu'iwri,  0  al 
pn  ilgniilcanti 
BlaMC,  gU  ang 


<  irle  che  misura  per 
«ImjhEiia 
^liU  ds  poco 
■in  di  pechttlo, 
«*M  eoll'Mcoii,. 

lU  inerbili 
""■  di  poco,  che  la- 
la  coli' sccuinpBene- 


»aitne=  affo.  » 
I  tì  nollo  t  uDoti 
I  li  nut.  eoi  sec 
attti=aBI>.C 
rtoeiliaUicau: 
^ilE=fl«vr  pò 


,  Il  ponderare 

mit,  di  (tran  pomlu 

mteziB 

ro,  comparare,  pa- 

pictola  portone 

t,  the  prepondera 
• ,   ccccdeniB   nel 

T  luperare  di  peso 
lu,  preponderanm 
r<pu>l.*undlureasii 
U  delle  tre  dimen. 
ipo  iDiida  :  altezza 


concavo,  mollo  afran< 


f.  Proliingailoiie 
il  itrolungare 
igare,  mandarla 


^     fk 


Praponiuiiale,  cUc  ba  pcn, 

n«,  praponMiHiIa 
PrujioralonaJiu,  qualiU  di  e 

è  pniponkiriale 

zlonCf  proponionataraCDti 
modo  proporzionato 

ProporzIoBare,  pari 

parare,  ridurre  ui 


oporzioDalBoieiite ,  proponio* 
-UlTaerle 

Proponkinato,  fatto  con  propor* 
ilooe,  che  ha  uraporzione,  tnttr 
venlenii,  amloiiia  con  altra 

Proporzione ,  convwdenzB  dell» 

)rz)anetok,  proi>orzionato 
irzlonevolmente,  (iroponlo- 


di  iguBDliU,  e  vale  nulla, 
xle,  neppure  un  minimo  ctuts 
lice  anche  Invece  di  qualcha 
0,  alcun  elle,  alquanlo,  nella 
Ila  galla  che  niil1a  =  i*u>ua 

Quii)iiMe>TU>  il  quadrare,  qu» 

.-are,  ridurre  in  forma  qimM 

Qnailrato,  ridullo  In  forma  gaf 


ifuadriparllre,  dividere  in  qoaltrQ 


cou  In  quattro  |>gj'ti 
Ida.  di  Ugurs  quadra.: 
I  gumfro,  si  dice  a  quel 


,  pDstQ  avv,  vile  s, 

■  di  braccio  quadro ,  e 

-.-S--L  in  quantità  ilitiuiidaale- 

■     nenie,  larganieale,  iDOlHasiino 

wBHsliid,  m&ui'a  d'esli'iisione  o 

■■  di  numcru,  e  prtndr-- ■" 

8;""""" 


.  dlqunUU 
t,qBidttU— '-■ 


t(utr(nmlllA=ari>.  di  quanUtit, 

e  li  adopera  in  mie  maniere 

Ouartaltk  parlilo  In  parti  egoall 

UuarticeUo,  dim.  di  quarta  la  sl- 

gnir.  di  quarta  parie 
QoarUere,  la  quarta  parte 

Quarto,  luit.,  la  quarta  parte  di 
ctaecébetsia-psrle,  peno,  brano 

Quattrinaia,  poniune  di  ctiecottes- 
sia  che  vaglia  un  qualb-iao 

Quindeclmo,  tait.,  U  quìndecfana 

Kabbissasentci.   . 

giId,  diml  ouimento, 
Babbassare,  riaLbasau^ 
Babbreviare,  elibreviar  di 
Baecorciare,  accurciari^,   i 


Aacouniiu,  add.,  raccorciai 


Raccreaccre,  accrescere  di  nuovo 

Baccrcscinienlo,  11  raccrescere 
Kaggrandire.  eÉgraiidtre 
Baggratare,  di  niwvo  e  grande- 
~-t  Bfgravr-     


[ilaiiia,  agguaglianza 
jliarc,  pareggiare,  rldur- 
pari.  adeguare  =  parago- 


3 


Hagguagllo,  rasguagliamenl 

SiHgliaaia,  praporilone 
argamenlo,  il  raliargarc 
Rallargare,  maggioi-nienle  f^^  i 
gare,  centrano  di  riitringdl^ 
n^lcK  giare  ,  oileggertre,  iMB 

Raliuflgarc,  di  nuovo  a  maggklK 
allungare,  br  pia  lanis 


Rcspttllvamente,  ^operai 


lliHilare 
Respeltlie,  respetUvaiueHll 
Respellivc  — ■  ■■  - 


Restrizione,  il  riitri 
Relliiicare,  agiiusK 

Reltilicatore,  che  at„ 

Riaggravare,  raggravare    ■ 

Ribocco,  tratwcdo,  trabi 

Ricaricare,  di  nuovo  a 

Riconfronlire,  conlrantare  cU 

yo  e  senapi,  oonfroulare 
Ridoodamenti 


Rlmiaurare,  miaurar  di 
RiuipicoiuUre  e  K'      ' 

durre  in  fnrina 
Ringrandire. 


prsiB 

Misme                            Hft& 

llpiif.  neutr.,  v«- 

sii*  di  alcuna  «tia 

lm\  niaggiore 

ScBTsetlo,  dilli,  di  tcarao  =  non 

,Hrlnlep-are,rln. 

troppo  grosso 

S  «vmlr  inlegro 

S^fS^^'un^MMo  eJie   di  iDan-        . 

nrtnlegrare 

cania,  paGheim                             ' 

ir  a  rumo 

Sano,  tutt.,  scirsllii^odrf. .  H- 

MùTirproporzIo- 

fii3mSi«X"ìo  "Minare 

Bironttre 

nifnlo 

che  ai  pn6  rìsoon- 

ScEmare,  ridurre  a  meno,  diml- 

immodorlilrello 

maaipnlo-add. ,  che  maiiei  in 

K.  di  rUlretlo 

qualche  parie  della  plennia  o 

erandeita  di  primi 
Schisnclu,  che  narteolna  del  lunco 

niniEiV'iSre, 

e  del  largo,  sleoon.e  f»  la  dla- 

aonale  del  quadro.  A  schlancla, 

ila. 

ai  sehiando  e  per  Ì«ch!»nclo  , 

posU  ove»  ragliano  a  sithemba. 

sompostl.  KlUatri- 

a  sghhiibeaelo,  a  achin,  di  b-i- 

i(  ristringe ,  bHo 

iichìia  e  vale  ■  at^anclo 

Ri^Mmm    luiìiLlLLilBBliuim  nBvtl4«>11a  di 

raUnara,  porrei 

clSr^iett'^T  7«  1""'.* 

il<,fSIO  schhso 

Sconnoeiiarc ,   dividere    ner    io 

lo  sliilanciarc 

meno,  partire  ]ieregiial  jiarle 

«'""■"•■ 

Scoraparlimenlo ,   lo  scompartir* 

e  la  parte  della  cosa  «compar- 

tiia 

lo,iililso 

Seoraparlire,  compartire,  divide- 

re, dliiribuire 

"7<."re&'''""  ""■""" 

Imajigrledicbec- 

ralnuttolo 

Scorlare,  contrario  d'allungare, 

Un 

abbreviare,  accorciare 

■ropriam.  getlar  lo 

Screscere,  contrario  di  crescere. 

itif'iersi  e  isk 

Segnare,  notare  le  niijure  di  nua- 
iiin.|ue  cosa,  contrassegnandole 

«■"■" 

fs,r"""  """'•"' "'•"'° 

misi.,  diminuire. 

di  cose',  come  seguenia  d'oc- 

■«Imre 

«  iiciriili 

SeiquipecJBle,  te 

Seslare,  ougiusWrej  tilicare,  ■ 

SeatD,  luii.,  ordine,  uiisurarjiu 

il  compreso  di  tèi  cose 
Sfiindalo,  dice»  anche  il 

S  ronnatis  situo ,  eccedente  o 


Biinill 


Sgradare,  disUnguere  per  gradi 
Sgravamenla,  lo  sgravare 
Sgravare,  coDlrario  d'aggravare, 

alleagerìre,  atlekiare 
Sm  lìo,  lo  Sf 


agravare  . 
paragonare 


W  slargati 


Italo  della 

Slargire,  allirgare 

Slungare,  aHaiinre.  prolungare 


j    Smlnullrlce ,   che 

sminuisce 
Smiturablle,  lenza  misura,  Im- 


Smlsuralamenle , 


Smodato,  si 

mine,  imodBrslo 
Smodmmeolo,  «moi 


sempl^J  toma, 
in  cran  guantìl 
Somdo,  aad.  d>  < 
Somelló,  tdocola  I 
Sometla.  V.  Som 
fiamigllare,  pir)| 
Sommo,  quanttU 
Sommamenle,  gn 
SouimlU,  cima,  e 

Sommo,  Itili,  un 
-  per  almtL  11 
=  add.  grandli 

SopercUamenle  , 

Dperchlamento,  ■ 
superDidU,  lOfN 
itperchlanu,  au| 
boudania 
Soperchiare,  sopì 
praljbundare 
uperchlevole ,  * 

Sopcrchlevolmenl 


Sopràbbondanle,! 

SoprabLondnnleia 

pralilKindania 

oprahbofldsnu , 


Sonr^iiondcvolci 

ci*  eh'  é  iopr«b 
Suprsliliondc  volai 

dantemente 
Sopraccaricare,  4 

caricare  traplNi 
opraccarfco,  ifuél 

ol(r«  al  carico  i 


^WiYU*  di  pili, 
jJJ'  ttit  oltremodo, 

jl^.  «nliurdimeiile, 

;^'>w  di  modo,  ec- 

JJJJ'  1  tTMCere ,  ■»- 

I^.  tic  ikI  name- 
""  *  <«pflnnlil,  ch'è 

Iz  yi^PI"" 

~"i  10  Meiio  tìie  «o- 

°^l*"  mire  il   Gonvc- 
5  "tanno 
L'JWHroliio 
™VpniIbm 

W  lopn  lo  comunol 

^'  'uptr»re  —  »v 
"<tff  0  «porgere 


■I  mette  di 

qiirl  che   si 


«■I^Uf, 


■"emione 
■  «primiMiT 


i*  *  di  poco  corpo, 
7?  corpo:  cuntrsrlij 
?";>.  wnllmente 
J-Jf.  SoltUnienle 


Sorerchlevolf!,  ilio  a  noverchli' 

Soverchio,  (Hit,  «opere lilo=adif. 
soperchio    =    avr.     fOTerChla- 

Sovrabbondanle,  lojin  bbondonlp, 

abbondar!  tlstlmo 
Rorrabbondiiui,  aDprabbondarua 
"«•rag  «rande,  io|)r«ggrande,slr»- 

li  rande,  grandiasimi) 
Sorranure,  soprivaniare 
Spannale ,   di   lunghena   d'  una 

Sparegiiio,  dispari  tA,diiugua|[l[Bn- 

18,  contrario  di  pareggio 

Spatenlevele,  Sirir.  grandissimo 

e inlevolmenie,  grandemente. 


volc,  ila  potersi   spallare. 

Spailo,  quel  luogo  Oh'  i  di  meno 

.-lazlD^llù,  amirieiia  di  luogo 
Spailoio,  di  grande  spailo,  am- 

Speoie,    i'gualmtate    grai't  in 

i«,°sfd'lf 


ha  maggiore,  minore  a  uguale 
gnWtà 
SpeclUco.  Gravilii  ìpedflca,  vale 
lo  stesao  che  Rratlta  in  litpecle 
Sperticalo,  lungo  a  dismisura, 
— oponlonalo 

ibare,  pesare  Biulssimo 
■ondarne,  luit.,  oh'  i  di  pt- 
Uzza  ifisorbltanle 


Spropqnionale,  conlvario  di  prò- 


KpropDTiionBre,   cavare 

proponione 
Sproporalonatiiafnle,  e 


Sproporzione,  contrario  lU  pn>- 

poralone 
Sqtuiìrare,  misurai 

quasi  colla  squ» 

Squadratura,  la  s 


.e  parli  di 


Jcolare  e  intli 


allindi  detirndnarr 
i  mare  o  Hmrellate'poMi  con- 


o  niiaurarc  la  capaclU  < 


Slrarrands ,  pifl  cbe 
grandisaimo 

Stramogglare,  Mprabbi 
è  proprio  dell»  rical 
ellapaaiad'aHilD 

Strananienle,  andtunt 


Slremare,  sa 

Stremlu,  i'tì 

lunque  cosa 


-■!o  dì  largo  _ 

Streitara,  alrellezu  di 

go  alrello,  laogo  di 

cui  IO  ^ 

siringare,  rlstrlgMre 
Stringalo,  plceolo  a  i 
"ron  tare,  dlnlnobre  o 
snverchlamente 
iliUniarc,  tir  tvkVm 
itillmazIoiK,  Il  tèbli 


Eleovcnto,  amodcrBlo 
Stenusre,  llgural.  •"—'- 

8termh»biiiente , 


SMnniMlD,  che  pasta  ogni  termi- 
ne, smliurato,  grandluimo 
Straboccauienlo,  eccesso 
Slraboccalainen(e,smisun(ameiite 
Slrabocchevole ,  ecce  sii  io,  — ' 


StrabocclievDlnuDte  ,   ecce: ,_       , 

DKDle,  smoderalamente  Tanto,  n . 

.Stracarco  e  StrKarlco,  pid  cbe      riferente  qnanllU: 


3 


ubiim 


:,  atto  ei 


Succiente  e  SoU 
"urSclentB,  buicnria 


pondonsto  -,  oppoiM 


Tanceare,  porilOM 
Tanilnelto,  ttlm.  di  1 


rossc^DO 


I  ™"*'«,  Wnuine, 

S  'toN"sÌ  di  misure  ocU 

»  K%?'|)|>  ■>  dice  labJIU, 

■  '■S^oUtl.tntleleiMnie- 


''  iiS?;.*n  tolto 

*7ì^  11.  di  eoM  che  sb- 

S£"«>a  e  Itrgbeua  so- 
T^^'wtki  iiu  sm  Meta 

•   SSS**'^  InWccare 
■     '""wii^n^^  (^  trabocco 


Trsboccarc,  Bgurot.  per  aoprab- 

bundare 
Tribocchevolc,  che  eccede  fuor 

Trabocco,  il  traboccare,  tnljoc- 


TrBlei^diere,  pili  cbe  leggiere,  Ick- 


Tras  modani 

mento,  imoderateiu 
Tratta,  spaila,  dialania^: 


far  cbe   la  bllsocla  idèghl  da 

una  pwte=dlBtBnia,  a|wiia 

Traversa,  lo  spa^o  eoe  allraver- 


'  vale  lU  sorErei 
DOienevole^ofii 


tilo,  pi'k 
B^ilàwoV. 


Iguflgliare,  agguflgliìir 


4160 
tigna; 


-„  .  isllBlort,  the  iij;niiglii 
t'giiar»re,iigiiBgliore,SEguai 
Vtttah,  eguale 
tIgusllU,(nuUt4di  c)ù  cii'i  a. 
tlgnalmente,   firn  iifusHM,    . 
rnodu  oguale,  In  pari  ([rada 


Ulleriore,   che  procede  piil  ol- 

UlleiHonnente,  in  olire,  di  più 
tHUmBiKEnle,  In  ulHmo,  allt  Sne, 

In  ultimo  Ino  IO 
ClUnio.  tttil^  It  sonimo,  il  grado 

nuinnio 
VnblUco,  il  centro  o  la  parte  di 

meno  di  olteecheisla 
l'iDile,  vlchio  a  terra,  depresso. 


y^^    derl 


■I  prende  per  nienomls-      diier 
Sezione  II. 


sima  parte  ili  checchessia. 


Vantaggio,  il  soprappiil,  quello  che 
si  na  pm  deili  altri,  auperlorlU 
VasUmenle,  Kin  Tastila 
Vastità,  amplexia  eccedente 
Vasto,  grande  In  eccesso,  aiiq)to 
Vertice,  dma 

Vetta,  parte  estrema  di  lopn, 
cima.  «nninlU 

piccolissima  ponionedl 

'- ,  ed  in  parttcolan 

altro  llnuare,  qnan^ 

nel  fontlD  di  an  blc- 


derc  delle  cnse  ordir 

qnanlllù,  peao  ecc. 

Bestie,  peso  di  alto  on 

gli  antichi  Romani 


trealmo  dell'  oncia,  siccome  il 
danaio,  ed  6  proprio  dell'oro 
Carica,  luit.,  peso  che   agiirava 

anche  de'  pesi  meiaroiici 
Caricamento,  carico 
Caricatura,  carica 
Carico,  «use,  quelpesochealpone 

addosso  0  sopra  a  quel  che  si 

Centlaramma,  peso  inmmultiplo 
della  gramma,  eh'£  la  centeai- 
ma  parie  di  easa 

CbUogramma,  peso  multipla  della 


Dramma, 


, iamasl  ti  peso  di 

itlmetro  d'acqua  dlsIHIlll 
>,  fllPisI    -    ■  ■ 


a  due  tonnellate 


appresso  di 


Libbra, 

Oncfa,  peso  eh' 4  appr 

la  dajicesima  parte  della  I1L_._ 

Pulvn'i,  fu  detta  dai  Latin)  per  Ub- 
hn  ed  in  queato  stesao  signlH- 
calo  il  diasE  11  Petrarca 

Q(ilKT4l.ii:,  pero,  che  Imporla  cen- 
to libbre 

quarta  parte  dell'  o 

Bealula,  pesa,  e 
tempo  II 


>eso  e  di  OMlrib 


P.s,B«,™.                       mi    M 

Stìr» ,  dicesi  9  quel  peso  che  si 

TmiLLiTL  F.  TunneHflla 

Illa  delle  navi  :  onde  dlceil  dtt  ■ 

's-a,rràSK,2"r 

IfMtK  camnni  •!!  dodici  once  , 

Trilno,  quel  peso  che  al  tiraoolÉ^l 
una  volta  «Il  animali  che  IraIradH 

OTTCro  a  Ytnll  sacra  ili  grano 

SEXtOM!  in.                                  jH 
Miiurf.                                         .  ^H 

iLLLnome  di  una  mlsora  d'In-l    delU  raaleria  in  essa  conlenDla  H 

guerra,  oh'  è  dne  braccia  alla 
Una",  "dialnnia  dn    baisn  ad 

Gino,  mlsora  antica  <Ii  liquidi  ^ 
conteneva  dieci  coRnl,  con  alH» 

■Ilo  :  e  si  urende  talora  per  la 
tUremìlà  alla  di  delta  dittania 

Canna,  misura  di  lungheizi  4 
quattro  braccia                     T 

IIM,  luiL,  allena,  contrario  di 

Cantare.  C.  Cant.lro                   * 

buso 

Cenuro,  misura  di  diverse  sor» 
di  cose,  di  peso  di  iibl)rF  cent» 
trentatre  circa  di  Bologna,  e  £ 

Impieixa.  ealentlone,  cgpaclU  di 
cìftch'i  ampio 

mrio,  lai^  e  grande  per  ogal 

maggiore  o  minore,  .eSonllo  la 

verao 

diversità  del  paesi  e  delie  rab« 

laftri,  ipeiie  di  vaso,  o  di  mì- 

tura  di  una  certa  tenuta  di  1i- 

qtido 

Carraia,  quanto  putì  In  una  virfH 

■imiti,  il  carko  d'una  barca. 

portare  un  carro                     ^ 

quanto  pn-i  portare  una  barca 

Barile,  la '^quantità  della  nialcrta 

elw  capisce  nel  barile 

nuanio,   che  ha  alqiunlo  del 

litro,  eh'  é  la  centesima  parie 

lori^ 

di  esso                                    ■- 

Kitando,  che    ha  del  tondo,  Che 

l>nd«  ;i  tondo 

del  metro,  eh'*  la  cenleslnl 

■aite,  misure   di  peM,  ehe  plil 

parie  di  esso 

ceiDiui.  dioesi  tonnellata,  del  pe- 

ao  di  libbre  «»0 

dello  stero,  eh' è  la  cenlesiiB* 

Bcnolo,  misura  del  muenaio  colia 
qwrie  plRlla  parte  della  materia 

parte  di  esso,  e  cosi  detta  pep- 

che  serve  per  misnrare  i  carili' 

ìSdìI»  per  mercede  della  >ua 

Chilometro,  misura   mnltlpta  dM 

■racdo,  mlaura  che  varia  per  lo 

metro,  elie  consta  di  mille  moiri 

Dia   In  arandem  secondo  le 
Avene  cllt«  dell'Italia 

Cogno,  misura  amica  di  vlno,dw 

3ìaf™?SS 

dieci  barili 

Coltre,  misura  di  terreno 
Concola,  speile  di  misura 

^^«a  ptr  roiturar  1  ll^ui'»       /  Caagli,.  sorta  di  mlsitrs  per  V^<#^H 
^^K.p'fB^  /•«■  "  l-^iiiul    di.  ckf  conleneva  sei  se  =,1^3^ 

negli  strumenti  detti  u 


COTbelui 
CotllE,  aorla  di  misi 
di  presso  gli  antlc 


la  del 


0  del  bracco 


Cubito,  sorts'cii  misura  <ll  ]unglie_ 

u,  cosi  chlBinibi  perché  pressa 

p  poco  eguaslh   '"    '-»"■'''■' — * 

dell'osso  Gubll 
Otilea,  antica  inis 

conlenii'a  veni 
Digito,  dito,  la  sediceBima  parte 

del  piede  a  del  ptlmo 
Dito,  niìiura  della  InrElieizs  di 

un  dito 
Dodranle,  mianra  che  contiene 

nove  once  o  Ire  quarti  dell'  BS- 
e  dietll  del  piede  ode) 


a  lU  due  sUdil 


Dolico,  1t  lunghi 

ECTOuraO»    mlSuia    ujuupi'iv  u^i 

lìtrOi  che  consta  di  cento  Itlrì 
Ectometro,  misura  mirltipla  del 
metro,  che  consta  di  cenlo  meiri 
Emina,  vaio  sdanrelo  come  mi- 
sura dagli  antichi  romani  che 
conteneva  meuo  il 


campi,  la  qua]  voce  ptd  d  li- 
strinae  a  stgnlScare  l'arie  di 

Cisntare  un  accampamento,  dai 
atlni  detta  eaitrainetatio  ^ 
DIcevBil  anche  una  [lerlica,  una 

iDCEKo,  misura  di  cami>o  in  Im- 
gheiiB  lU  piedi  ìiO.in  largho- 
la  di  piedraw 

LiGEni,  spezie  di  misura  aniica 
per  Corp'  liquidi 

LbsId,  misura  olandese  equiva- 
lerne a  due  lonneltale 

Idneraria,  checaft- 

ifdeMifve'-.r. 
-  ale  la  vi 


■E.' 


a  parte  di  un  gradc 

,_.lti 
Metikeu.!  ,  misura  e 


per  le  e»- 


>,  li» 


Etloiifi 


.  r.  Ectoltlro 


Ettometro.     . 

FMflCO,   talora,  usando   il  conti- 

■  liinlpcare  una  quantità  di  li- 
quido ugnale  alla  capacita  di 

Foglietta,  sorta  di  misura  di  liquidi 

<;tl.Lu>E,  In  marinerìa  dlcesl  di 
una  misura  di  liquidi  con  lenente 
quitlro  bolUglie,  ed  è  snec  In 
uso  nell'I n^ailerra 

elumella,  sorta  di  misura  ed  i 
tanto  quanto  cape  nel  concavo  _ 
d'ambe  le  mani  per  lo  Iurio 
accostale  iuaieme 

Gomito,  sorta  di  misura 
Jtnt»,  mltura  di  quanQld,  e 


icesima  parte  dello  Eleio:  e 
uando  serve  per  cose  liqidde, 
ene  la  meta  del  boccale,  e  al- 
.)ri  dlcesi  anche  infletta 
Bletrcta,  raeixanioli,  che  fu  spe- 
zie di  misure  da  vino,  checoii- 
teneva  dieci  condii 
Metro,  -' ■ 


a  dalla  di 


;a  dell'et 


Meuella ,  vaso  di  te 
vino,  meladella 


Rno,  dim.  di  mezzetta 
nrlo,  ipeiie  di  mltura  di 
iquide 
,     .   lelpJur.niiElil^  oigilun- 
fbcna  pTEsso  a  poco  di  tremila 
de'  Doitri  pani ,  ma  ve  ne  ha 
di  molle  altre  Inngbezie 
Km,  misura  di  legno  o  di  ferro, 

tHr  t  la  neu  dello  sialo 
SmIo  c  Minuto  prima,  la  ses- 
■Hletinu  parie  d' no  jirsila  del 


Udo,  la 


fiima  =  Minuto  ttrin,  It  si 
mleilmB  parie  d'un  nunuto  i 


indo  le  diverte  prò- 
.  ...  liipropr.eterni.de- 
•  fH  arohlletd,  ed  è  II  nome  di 
ma  mUnra,  colla  quale  al  re- 

C'  010  e  rabaranai  lutti  sii  or- 
dì archi  lettnra ,  a  si  eiva 
dalla  grosaexza  della  colonna 
-' --■  -'0  dell'huosia- 


pe,  plgUandi» 


,  preaio  degli  archlletti , 
i«ic  iniaura  sedia  qoale  si  re- 
firiano  e  ai  mitorano  tulli  gli 
oKHnl  di  arcbitetiiirB.  Caiaal 
nella  mliara  dalla  groueiia 

dell' Imoscapo,  ratta  da  piede, 
irigHaiidane  la  metA;  e  ijiiesla 
•età  sarà  il  nndiilo 

Soigio,  vaso  col  quale  raÌBUrasi 
ptaa,  biada,  HM  e  slmili,  e 
ilguHlGB  ancora  la  quantiia  del- 
la eoaa  ndanrata 

Owu,  torta  di  mlanra  che  com- 
prende isnio  apsiin  di  liinghei- 
la,  quanto  è  fulHma  falange 
del  dito  groiso  della  mano 


PlLSO,  Spulo  I 

de  la  mano  t 
dltogruasu  a 


'dsgd,  misura  che  si  chiama  eou 
questo  Dome,  e  pliì  propr.  io 


,  pel  quale  si 
o' medesimi  catalll 


Primo,  ilf  ni  u(o  primo, 
parte  di  i 


,Uè  la  se 


Piiillio 
&i  II 


misura  di  presso  a 
gciDEiiTio,  uno  deijli  spaili  qua- 
che quadrante. 


Ooodrante,  U  qunrti  parte  di 
clrconr^renza  del  cerGhìo 


Quarta,  presso  _ 

renia  3[  cerchio   

novanla  gradi  =  Sorli  di  misura 

che  ogfrt  ptA  com.  dicesi  quarte 

Qiurteraola ,  aorta  di  misuri   i 


che  contiene  E 


•a  che  conUcne 
-  luparie 


Il  qttnit 
QnBTfBcdc 

li9e«BBnlaqi 

lo  lltfO^:rf 

tan  iMrte  d' nn  Basco,  aìtrimei 

le  detta  teriaraoii 
OdnUle ,  apezle  di  misura ,  ci 

Imporla  cento  Hbbre 
RciBio,  sorta  di  mliura  delle  hi 


Buggio.  F.  Rugghio 
T.  qoan      -■  -=- 


S*cco.  qaando  si 


in  Sicilia  pel  frumento,  pei  viid 
e  per  le  terre.  La  lainiB  ò  r —    " 
posla  di  sedici  tontoll,  e  la 


Sesto  di  oracelo  a  li 

•està  parte 
Soldo,  TentedMB  p*M 
-      do  di  misura  Iot^ 
Sommesio,  tuMt^  la  la 

pngno  col  dUo  glM 
Spanna,  la  Inngli— ' 

del  dito  mlgnoTo  a 

Spilamo,  spanna. 

palmi  presso  de' Or 
Stadio,  l'attata  parte. 
SlBloro,  tanto  lerrcai 

semini  entro  nno  «tal 
Slslnoli),  di'iti.  di  atal* 
Stiorn,  la  riuarla  parte  d 
Tavoli,  spailo  qnadrr^ 

.   Teneruola ,  spetie  d 

a  Tesa ,  sorta  di  miaai 


1  accen-  Vrgqii,  la  tennlL  _ 
nlulia  0  Tetta,  sì  prende  talora 

Sbzioks  IV. 


BllanelnB 

landa 

■llloo,  pu) 


\'  uguagllan»  o  la  ditlti- 
•'-'peso  de'corpl  gravi; 
qnasi  bislaneia,  dalle 
o  pialli  0  coppe 


Cu.iBRiTnifl,cllh  . 

™.  lungo  elnip>*<U« 


I  proponiDiie 

■IO  dtlla  ttadera,  dlCEsi  qud- 
■  Itile,  in  cui  È  inBlBtu  il  roma- 
li  e  dove  sodo  aeniutì  i  pesi 
mco-enonielro,  alruiiieDlo  co- 
I  Ittlo,  perchè  serve  ad  iiidi- 
tn  l«  qiuntiU  di  lucchcro  che 
mfiuie  li  DHMio,  e  qusl  esser 
im  il  BDiaento  della  svinalii- 
■=meiUD  PaanUìMo 

pcBapwle  diesia,  avcilpon- 
IMak  MM  da  pcMre 

""' '-rm  (E  griita) 


iMfiia,  ((*ilc 
aUuralore  del  lempo  iicr 
cu  delle  gciiue;  clessidra, 
wiii)  d'acqua 

«Era,  Blrumeiila  col  quale 
iuraao  i  gradi  del  aecco  e 
umida  aparao  per  1'  aria 
,  dicesi  d'  ogiu  tlroi — " 
a^EU  diviene,  e  pid 

ilU  lancetta,  che  Dell 

ItElioriuoli  lejtna  le  ore 
rih  apexie  d)  compaaao  a 
,  invenUitO  per  lua  delle 
letenaarie  per  misurare 
Ita 

Hlanc» ,  ma  t  voce  poe- 
fieeil  della  giuslliii 
dnn.  di  luce 
quel  iérro  die  moatra 
KiiU  arliHdl  e  slmili 
S  <<'"i-  di  lanceiu  e  di- 


lli del  regolalure 
Libbra,  Lilancla 
Lingua,  l'si!<'  <!*"■ 
Loòne.  islrumcnio 


della  densi I 

ittegamctru,  gtriunento  per  misi 
rare  le  disUuue  di  pia  «radi  tr 
gU  astri 

Henauralore, strumenla  deuopi 


aerviTauo  Mi  osservare  e  deter- 
minare la  grandena,  la  distaii- 
laecc.  de^ corpi  celesti,  una 

llsuralore,  uell'idrauli 
atruiuenlo  da  misurare 
delle  acque  =  In  marìi 

U  canitnlna  che  fa  la  na 

per  inlaurBre  le  stelle 
(JnunKTIo,  strunienlo  da. 

re  11  cammino  clie  si  e  f 

dando  per  viaggio 
Olomelra,  slruoiunto  da  m 

qualsivoglia  alleila 
■inbruuietrD,  macchma  d 


lice,  val( 


Qoailronte,  la  i\ 

drconftrenm 

QuuU,  preno  i 


il  ecrdiio  che  conUene 

Srsd1=SortB  lU  misura, 

offt  più.  eom.  dlccsl  quarto 


l«  qnnig  parie  delia  ataia 

Quirtueolo,  niltiirs  che  contiene 
la sessantaquattrciiniB parte  del- 
lo atalD:^  dice  anche  una  mi- 
lava  parie  d' un  Basco,  alIrlmeD- 
U  detta  lenaruaia 

Quintale,  ipeiie  di  misura,  clie 
Importi  cento  iibbre 

Silltiu,  lorladl  misura  delle  bia- 
de 

Ituiehia,  sorla  di  misura  antica 
delie  blode,  che  anche  fu  detta 
mtibio 

Roggio.  T.  Rugghio 

Stcc»,  quando  si  pigna  per  toiau- 

Salma,  mianra  di  capaciti!  usata 
in  8ióilia  pel  frumento,  pei  vini 
e  per  le  terre.  La  aaima  è  com- 
polla  di  sedici  tomoli,  e  la  sal- 


Eeatiere  e  SeaUero,  aort 
aura  di  vino 

Soldo,  v^ntealma  parte  d 


ipanns,  la  lungtaeiiH  della  m 
aperta  e  distesa  dalia  eslrei 
del    dito  mignolo   B  quella 


Itamo ,  spanna  ,  migura  di  IR 
ottava  parte  di  un  miglio 


palmi  presi 
Slalni 


_.    „.-JBdl  »L.._ 

Scala,  nelle  carte  o  ili 


T*voL4,  spailo  qi 

Teraeniola ,  speile  di  misura  di 

fesa,  aorta  di  ndsnra  usata  In 

>,  sorta  di  misura  d<  Made 
aggio,  la  misura  del  cari- 
1  un  baslimeulo  espressa 

.   ,n]laara  di  legname  e  slmili 

'  Veggi*,  la  tenuta  di  una  botte 
I   Vetta,  SI  prende  talora  per  pertica 


uguali,  che  a 

Bcere  I'  nguaglianza  o 

renia  del  peso  de'corpi  gravi; 

""-'  ''-^lo  quasi  bislan—   •>-"- 

H  0  piatii  0  e 

e  Bilancino,  di 


un  perno,  ed  «anche  macchina 


CiU.uniTOia,ci11ndrava1odl  bron- 
i-       za,  lungo  cinque  diametri  della 
palla  di  eannone  che  dee  cali- 
li      brare  — presso   gli   oriuoirt,  É  ^ 


gruMieza  delle  ruote   de'  ri- 
ipcIUvi  luoghi   ilove  hanno  da 
mere  collocale 
"  " lo  geomeiricoi 


di  propor^one 

Fusto  dilla  iiadtra,  lUceti  quel- 
lo Itile,  Ln  cui  é  Inalato  il  ronu- 
M  e  dove  sono  geinatl  1  ueal 

Si»a»-eno7Httr0j  (tniniEnta  ci 

d  dclUs  percbi  r -■  '--■ 

—  ■-  qaantlld  di 

- — -_«  U  HH»|0,  .  , 

deve  11  EHHiKiiIo  della  iviualU' 
n= meglio  Pnatnoiio 

Kdkìo  Mia  bilancia,  si  dice  a 
quella  pn-te  lU  CEia,  ove  il  pon- 
|0M  le  Goie  da  pes>» 

EnumETBO,  a  fera  di  oi 


drogradoslo  con  palline  di  «nul- 
lo per  conoicere  la  iravlU  tpe- 
cilca  dell'acqua  nel  teoenela 

UnMCopio,  speiit  di  cronometro 
0  miturstore   del   tempo 

Beau  delle -  -'— ■ 

orolofia  d'M 

Ifranefro,  ah , 

li  ■uanrano  1  gradi  del  secco  - 
dell'  saldo  ipario  per  I'  aria 

mat,  diceil  d'oitiu  Btromento 
<it  mdkshl  dizione,  e  ptit  oam. 
di  quella  Uncctta,  ctae  nelle  mo- 
■tre  degli  orluoll  aegna  le  ore 

Iffimtm,  apeiie  di  comfHuia  a 
•erga ,  lovenlato  per  tuo  delle 

fica  è  dicesi  della  gluaUiia 
Lucella,  ditn.  di  lance 
UnctUa ,  quel  ferro  cbe  mostra 

^-  -'e  neRlì  oHuoll  e  aimilì        . 


col  quali 


cesi  [ler  le  jilQ  dagli  oriuoloi  par- 
lando della  lancella  dclregigiroi 
la  quale  serve  ad  Indicarti  1  gra- 
di del  regolatore 
Libbra,  lillancla 
Llniua,  l'ago  della  bllaucla 
Loche,  litrunieolo  che  serte  ai 
piloti  per  misurare  il  caDuoloo 
0  la  velodU  di  un  baatimenlo: 
eaio  é  un  pe«o  di  legno  piatto, 
che  si  chiama  barchetta 

heteo,  misuralore  della 


|a  variuJDiie  della  densiU^  < 

Menanietro,  struoieoto  per  miiiki 
rare  le  dlstiDii:  di  più  gradi  trs 
gli  aslrl 

He nsuralore,  strumento  detto  piil 

Meteoroscopo ,  nome  che  lii  dato' 
anllcameote  agU  atrumentì,  dio 
servivano  ad  osservare  e  déler- 
inloare  la  Eraodezia,  la  distan- 
za ecc.  de'  corpi  celesti ,  una 
parte  de' quali  veniva  posta  nsL 
numero  delle  meteora 

ADcromega, 


— io  per  viaggio 
Olometro,  slruiiienlo 
lalaivoglia  alleni 


.tÌiK>,   dilli,  di  boUetU,  PO- 
I  0  Kriuura  breve 
co,  vucllo  1d  cui  ai  ponev» 
— "-"-'-  per  d»re  I  voU 
il  luofo  dove  1 

ri  e  le  •aittim  del  [HtbbUca . 

del  prìncipe  o  d' alcuni  coUefi 

Camerale ,  di  caneri ,  alteneau 

CaMio,  reagirò  e  slinia  dei  beni 
MablU=irilbro,  In  che  ai  reai- 
(tnmn  e  ai  detcìivono  i  beni  ila. 
bill  c«'  BMti  de'loro  Mueuort 

Caralliiecio ,  dlen-ailìn  Fireaic 


(Il  Olla  di  balia,  perchè  era  le- 
naia  colta  A|ara  di  un  oor" 
Tn  ano  di  correre  a  cavallo 
)>r(Mon<a.  quelli  alU  di  rettoli 
cke ti&DMdalniuiiIr-"  --■-' 
irtaelni  naUe  «>I»bI  OS 

,  rati.,  ti  libro  dove 

M  KfltlTate  le 

e  apMrt.  a  cer^ 

{■tontoMmentt. 


o,  qnFull  che  tratta  con 
rrrlntontr  t  che  opera  aecondo 
tf  c«rMMnl«  0  chr  contieae  ce- 


■a>«,pw>inUII.><dl 
ni  th*  (la  »iar  aiM  I 


dusania,  rumare  a  parlaMC» 

ConvucAifone,  Il  c> 

D  EMOCH  lTIUMK!tT 

De  inai;  ratico,  apparL . 
DibdlK^rc,  diapotan 

DlLalUmeDlo,  dienti, 

■Hbatlito,  dU 
DLbalto,  V.  fri 


dia[Kitare  la  prò  e  li 


Diplnm 


•  appart.  a 


alia  iliidonu 
Diploniatica,  In  fonu  di  n 


■  parte  ddla  polliie^ 

--    1  del  ihupAUM, 

che  camprcode  la  rn|aiilwn 
de'  lr»tla|j«  divem  jnksV 


lispotico,  aiiOliila)  adiL,  da  # 

;Le<ii^E«E,  scegliere 
:icirijibiiiU ,  equ^lA  d'entr  » 

:ie^  gì  utente,  lo  denere 
:ie  Ulva  mente,  per  eferione 
:!eiioiie,  elegElaieDlo>,BCclli,r» 

Ji^^une.  &eolU  di  ele||ei* 

.liisori>\  approprialo  ad  elnden 
.spor  I  •imbaiciata,  o  espone 
■empL,  vale  dire  eti>  che  al  ha 


K  llrhr  Ila,  tostnmaai*  prcciaa,  «II- 
iltlttlmo  e  iMniito  ddle 
drllr  legrcKiie 

>HirM¥,ianiNladlfcllaDe 
è'vUMitxaneBic,  con  fcthwta 


ifMlffi 


li  liurlgdlilDne, 

a  altro  numilalii 
>e«.  polilica 
ilrirla  alla  buo- 

ituurgwi  I 

lice  del  comiri-  ; 


Pollo.  luceare  il  iioho  al  Si 
no  e  «lmlle,tsle  ingerirsi 
«or  perle  nel  niedeslnio 

PopolBre^ca,  dei  popola 


Papoieaca ,  popolena^^onvi 
te  s  pu[jala  ,  secanito  il 


uimento  di  qual- 1 

rapilo;  e  cUeeai  | 
K,  quando  tono i 
Uopnre  <)iu]eii(  1 
kwcdln  r  e»- 1 

WÌàbeiaiK         1 


appari,  a  residenza 
luueiiarsi.aicceiirisaciare  una  set- 
ta u  una  l'arte  e  daraia  un'altra 


mill,  VI 


salisi 


I  accetlarlo,  luUo- 


RincoroDBTsi,  incoronarsi  di  quo- 
to, rimettersi  la  corona  In  capo 

ftiiedere,  stare  di  oontlauo  e  fwi- 
■tare  inunluagoi  e  iJdJpeper 
Io  più  di  persÌMie  pnlibliDhe 

Ross,  sEgoo  dlfrolone  edi parie 

vale  acclamarlo  per  re  o  slmile 


Dar^lpale 
oUgarcbia,  i 
FCbla 


Statuiate,  di  statuto, 
statuii 

TLBANNEaCiMKKTE.til 


modo  Urannlco 


,  TuniulluarlD,  fatto  si 


.1-  partigiano, 

,  setta 
,.  _  .  poliarchia 


Tumultuoso,  cniiruso,  pieno  di  ti 


Voci  apparlenniti  alla  poli 

imbssclalorf 

geoeral  perdi 


AUATARCHIA,  „ 

Allraoia,  unione,  lega  fra  | 
Ambatciats .    quel    che 


CapitoIaiiane,KiiiT 


Erincipi  BEfordaDO  svee.  ai  ri 
elll  e  ai  disertori 
lariliicu,  ti  i^oiemo  dell'inar 

^itwraiia,  furnia  di  reggimento 
potlIiCD,  per  la  quale  esclusita 

B,  patere  Indlpendenle 


che  trae  li 


a  sua  (Oria  da 


Htui,  podestà, 

Ballaltarr,  man 

Balloltaluotie ,  il  mandare  che  il 
(a  a  parlilo  per  boautll  e  ballane 

Bando,  decreto,  Irgtr  r  ordlna- 
llone  notIBcala  publiUcanieBle 
a  lumi  di  (ronitiD  dal  banditore 

Ikice ,  volo  col  quale  si  rendono 


.. la  per  eonlrauegnare  — 

autenticare  le  iBrilInre  pubbli- 
che e  partlcDlarniente  mielle  del 
Papi,  le  quali  bollate  ai  oMima- 


lerdU  In  gì 

eonvcnzlonl  cbeì 

Ce^'ltCm- 

Circolare .  lettera  ■ 

lettera  che  si 

da'  principi 
(lODCDrdato ,  tuit. 

venilone 
t^nfederacneiita ,  I 


,»-i 


iCeijerazionei  e 

r^oBnuihNK.cM 

lamento  dd  coi 


papa'le 
Brevetlo,  n 


.,  lettera  o  mandato 

urlilo  o  spellai  pri- 
tiiegio  aalo  dal  principe 
CarmiLUR,  far  convenzioni  e 
propr.  Il  >enire  a  patti  de"  po- 
leniail  0  de' nemici  nella  fuer- 
ra,  e  ti  cedere  al  nemica  sotto 
«erte  condiilonl  stipulale  di  co- 
te po-rc  Ira  le  condlilonl  della 
c'i'ilolaiioBf.  stipulare 


^  cooiUtuiioot ,  an 
r     conltmlone 
1  CiMiituenle,  <te  ci 

Coitituiione,  teavu. 

Credenaa,  Ulltrvi 
densa,  «le  (  " 
Credcmrale  (  I* 

buclatori  eal't 

tali .  e  pertiX  ni 
Iratlano  ila  loTsl 

_  KHocniiii,  §aré 


,   '".liti 


fc^iii""".  .....1,  /w5  ""ì;-!'"™. 

KjSì,* '•"*., ,.,  »»«  z»i■"*'',r,* 
ss'  «;*  "  '■  .aSs■*£&/i^ 
Sii»,. ,.    ■™"'F"Sfcs'~""    ■ 


Vale 


< 


JtfODHrchla,  queUoSlato  oel  oualF 
sono  delerminale  leggi  i>  oHliia- 

NunJiupiò,  WS)  chlBinavansl  quel- 
le eitti,  elle  si  guvernavoi ' 


Krqozube,  si  dice  11  trattare  che 
laiuio  i  principi  le  caia  di  Stnlo 

NegmsìatD,  tiul^  negozio.  trattHio 

ideabile,  Gbe  non  si  dichiara  per 
olcuM  parte 

Nenlrallta,  lo  alato  di  uni  perso- 

OcUiHBAEU,  forma  di  governo,  In 
cui  la  siipreiDB  aulorild  risiede 

OliganlSa'rSomiuio  liolenlo  di 

P*M.tHRNTUE,  iHTellare  nc'eon- 


Parlamenlo,  trattate 
Parie,  partito,  fa:" 
Patente,  vale  — 


ile  mielU  lettera  algll- 
ilglllo  del  prìncipe  cbe 


Pl^luscllo,  «MIutA  eounalo  dalla 

Plpnipolenia,  potere  asiolnto,  pie- 
na polenia;  facolld  aaaoiuta  di 
trattare^  e  ultimare  qualunque 


ii  a  popolo  ,  91  dicono  quelle 
Keputibllche ,  ove  il  governo  t 
amministrato  dal  popolani.  Far 
premia,  vale  adunare  11  iMtpolo, 
metter  gente  Insieme 


natica,  reaeritta  o  _._^ 
del  sovrano  data  col  parere 
«no  Consiglio  a  qualche   e 

consnllalD  sulla  manieri 


RiGioriE  di  Siali 


cipi   o   de"  magistrali    auprèml  ,   _ 
conrarme  la  pubblica  nlLBlA  di .  , 


lepubblic 
denonili 
civile,  nel  qual 
luogo  l'arbitrii 


Jh",  In'   ...  .  ^. 
lu)  ripnrQU  fra  31 


Keput<bRchetta,dii'i.direpubt)llM_ 

Residenza,  Il  riiiedere  o  illi»gi>r_~ 

dove  si  rivede:  onde  far  rari-^^ 

densa,  vale  risiedere  " 

Salici,  soprannome  dato  alle  Iw-^^ 

gì  stsbllllc  nel  regno  di  Praa-.^^ 


■3t 


i  disunione,  quando  o- 
D  chi  Vi  loro  B  parlare 
fere   o  asere  uttìenza. 


1,  quella  sorta  di 
i«1ior  dlladlnu 


e  del  popolo 
ircbicoi  che  ^  oppone  nLIa 
ftu 

UE.lmoarEni'ezzeiIra- 
ie  al  Biiddili 
gravezza  atraordlotiia 
M,  loria  d'AuHnl^E 
tvó*t  anticainenni , 
DpoiUi,  tniposliione,  gra- 

:,  ■ccalaslare,  iioporre  il 

(nella  gravezt»  ohe  a'  ini- 


jeaidórlo,  di  uno  stessa 
aae,  coniplraxlonc,  con- 

ìk,  aolloniIsBione  volon- 
i  un  popolo  ad  un    " 

0  ad  al  Irò  prìneipe  ;  ar- 

declinsmenlD,   parlando 

E,  eonlrsvveniiune  culo- 

1  qualche  nrliflilasi 

«)e,  passaggio  o  tr 


grillane  d'uno  rn  altro  paese 

•ellonia,'  prodiiione .   ribellione. 
Derfidin,  o  altro   simll  delillu 
'  I  cooflioailDne 


dJ  ^ido  a 


Bignir.  della  parola 

Ginrarp,  con|(lurare 

Giuralo,  tiiit.,  congiurato,  di  con- 
giura 

IttscHcete,  levarsi  In  su 

Insurrezione,  l'insurnere 

psrsl  t' asacduto  dominio 
OntcGio,  profeisUine  di  vanal- 

lnBELLionE,  ribellione 

levnluzione,  ceniblaniento  nelle 
ciise  del  mondo  e  per  lu  uifl  ai 
inlendc  nello  stalo  politico  di 
una  Nonarehla  a  di  una  Reputi- 
tillca=ritieUiane  o  lollevazioue 
di  r)D|)olo  a  slmili 

lilicllagione,  il  ribellare,    ribel- 


..  ir  partire  altr 
ubbidienza  del  prìncipe 
-epubblica  e  Eollevarro 


ribellione  cogito  la 
polesu 
Sella,  barone,  iMnginra 


^  VlPtii  Pulititi,  per.oi«  i 

tLlEiTO,  chi  b  alleanza 

Ambasciarla,  ufUclD,  residenza 
dell' ambasciatore 

iVsseinblea ,  adunanza  di  persone 
In  un  delerniinalo  laDgo  pei*  ftr 
parlODiento 

niMirroTiE .  che  bandisce,  che 
pubblica  il  bando 

CAaEBt,  iBlors  Si  prende  pe'  mi- 
nistri 0  camarllnilit  di  essa 


ì\  toghe  . ._ 

uuiE  tali  colla  creta 
Oaplparle,  capo  di  qualche  parte 

Capipopolare.  F.  Capipopolo 
Capipviiulo,  caporione,  gnlda-po- 

'Ulladlno,  quegli  oli'  è  capace  it- 
nll  onori  e  del  beneflill  della 

Collegfl.  conipagna  net  magistrato 

a  nell'  ulHcio 
ilondtladlno ,  cittadina  della  me- 

dealma  cllld 
'i-flgiuralo,  colui  che  congiura 


Tuinultuailone,  tumulto 

IO,  servita  dovnla  M 
iirtneipe 


«3^ 


ri  Tìguario  alla  politica. 
Conspira  trice,  Terb.  ftaan. 

splralore 
rionvocatore,  che  con'oca 
Cospiratore,  che  cospira 
Uosplralrlce,  feni.  di  coapIraloM 
DEPUTITI),  edul  che  con  ispoia- 
Ic  conimissione  i   mandalo  dli 
principe  u  da  un  corpo  di  per- 
one, a  trattare  qualche  negi»^ 
a  fare  un  cumplimenlo  e  slRffl 


•llcesi  spec.  di  tolfl  re  d'nna 
slessa  feinli^lla 
Dlplamallco,ci>r[>n  diplomatica,  ti 
dice  a|!gmi  cullelllvaniente  H 


I  (iRtTURR,  meiio,  nuDilu,  aiubs- 

i      9cl«lare 

>  09tag|;Ja,qucl1i  |renona<:heiluil    - 


mSosi'"^  ghi^ 


primo  luogo  nella  n 

I    pAHLtnKnTiaiU,    Cb' è  uci  iwria- 

nient^  che  ippirt.  ni  psrbnwn- 


il  Parlaiuenlo,  quella  miiane  (ti  uo- 

'       mini  firincliiall,  che  si  allunano 

per  le  pubbliche  bisogne 

ParliglanellD,  diiii.  di  partigiana 

FarligiBDo  e  ParUgiana,  che  (tar- 

,.,"'^1'".      ,  _,  „     .     ^ 
■—'--'-    nucKli   che   '— 


dal   Pnnleflce 


m  cose  di  grande  Importania 
Polllrcaslro,  peaij.  di  uolltlcu 
PoMtico,  smt.,  colui  che  sa  In  po- 

Ponenle,  relatore  delle  canse 
Popolana,  della  scita  e  follone  del 

Popolare,  popolar 
Pulentalo,  che  h< 

Prepotente,  che  puù  piil  degli  al- 


te ha  doniInlD 


..,.^„^rcajlUl 


Priii.... 

Hkualisti,  colui  eh'  i  del  portilo 

Repubblicano ,    di   reputibUc*   o 

appari,  a  repubblica 
Repiibblicanle,  che  vite  in  rcpub- 

. ., ..  p ^  ,[|  repuiihlica 

[■  i!  di  republiH- 
ri^puLljliCB 


la ,  person«|ii;tD  di  ci 
CM  ni^a  gli  Blfari  >lvll< 
Stohwle,  eh'  *  desprlltu  nel 


Residente,  si  dici 
Siro   di  alcun  potenUIO  pi 
un  altro  poteiitnto,  ed  è  di^ 
Hl<|LUiiitD  inferiore  arruella  di 
l' ambasdatore  e  deirinv'  '~ 

nibeUsnte,  ribella,  elle  <1  ri 


.0  rìdi 
BIvallDoia,  sediziDSO 
Smiaoso,  ehe  Induce  sediilone, 

che  CDgiaiia  sedizioni ,  vagu  di 

srdhtiane 
Setturio,  sesottce  di 

In  idd  si  prende  In 
Slidlco,  quefli  che  < 


li  caritalevole 

k,  eon  «(Tetto 

I  mnoblllre 
■Me  si  puh  ap- 

iBgare  :  swidte. 
chela,  che  con 

che  applaude 
l' aiiplaiidlrr 


I,  che  Rhble 
tì.prlvilealo 


Celebralore ,  che  celebra  ■ 

Celebratrtee,  che  eeldn 

Celebre,  eh'  è  celebrato,  tunoto. 

'  ■  ■       ole,  do  essere  celebrato, 
di  essere  celebralo 
l,  celebrazione 

,  notissima,  fanuais- 


Compiaccnlc,  aM.,  corleae 


CaudnwTole,  udd-,  cnmìeeenle 
iJand^lfnuDenle:  uvv..  con  mini» 


i::oride|piD,  add.,  degno,   merite- 
vole, meri  lato 
GDaTerìto,  adii,  da  conltrlre 
DEniTii.Ddd-,  Inchinalo,  aSeàn 


DlRDBnle, , 

Deinato,  add^  da  degnare^Fallo 

degiM,  renduID  deiino 
Degnevole,  che  degna 
DegniBcare,  degnare,  far  degno 
Degnissimo,  tuperl.  di  degno 
Degna,  udd.,  assai  iuerllevo[e  = 
usalo  Bssorut.  per  agg.  di  per- 
tona,  vote  eccellenle  ,  di  rag- 
guardatole  condizione 
OemerltHre,  contrario  di  nierllan 
DignIU.  DlgnlUde  e  Dignllale 
aslr.  d)  degno  in  senio  di  ono 
re  iole  condlilone 
Dllelto,  persona  dilella=a<fd.,  t>en- 


FiToBATDKK ,  t.  a. ,  che  Guarà , 

che  protegge 
Favoreggianfi,  ndd.,  che  favoreg- 

,  favoralore  ,  chi 


Favorevole,  adtU  che  èia  lavtn 

e  in  almo  alimi 
Favorito  e  Favorito,  iMit,,  che  C 

Fra  nulo,  liberalo 
Frane»,  esente 

GEKEHIISMBHTe,  ailB^  COI)  gCM- 

i;enerosl5Biiiio ,  superi,  di  gen^ 

Generoso,  adi.,  che  hn  genenui- 

td,  liberale 
Klovalivo,  V.  p.  u.,  udd,,  che  gia«K 

Giovalore,  che  giova 
r.iovBlrice,  che  giova 
Giovevole,  add.,  ginvativo,  ohfr 

giova,  che  porla  giovnnienlo 
Gradevohneate  .   udd. ,    coitele-  ' 

Gradilo,  add.,  da  gradire,  graia, 


Gra;iialo,  add.,  da  graziare 

tiraiioaamenle,  ave.,  con  grati*: 
per  di  buon  animo,  a  grado  ec 

Grazioso,  udd,,  favorevole,  beat 
gno  =  per  gralo,  gradllo  =  p«»- 
dalo  per  grana,  i|uaìl  gratuito 

Guiderdonalo,   add.,  da  giUrier- 


IKNOKITU,  V.  a.,  onori 

LABVHKbeUTDRE,  Chc 

Larghissimo,  liberale 


'■cai],  MEKCEDl, 

Je  J»utk 

'«■>  'auJoWle,  \ode- 

^>   «"c,  [sudBblt- 

"""-,  con  libtrallM, 


'*cpnd„  Il  merito 
...^"gnu  di  Diale  o 

"""HIsùbT,  dw  ri- 


■Sh; 


^  '«"Hill.  conlracc«n!- 
■  f Ifb..,  rinuit^lo 


PAGATnHR,  Hk   pB|;> 


'anegiricoi  idi/,  todallva 
■anejtlrisla,  che  la  panegirici 
'eni)anarir>,  colui  ohe  gode  pen- 


ilegno  *  preglg' 
Preaiiibilr.  die  il  puh  iircclBre 

P.-eitlaiiillb'i ,   rjiuliu  drclAch'e 


Prepifltore,  clie 
Prefodaro ,  anK 

Premiali vo,  che 


,  per  preroga- 


jle.  preziakille,  pr«KkabÌlt 
rniD*la,  Il  urìnclpal  luogo  si  d'  a 

PrifliììpBlc,  Il  prima  di  grado,  su 

prano,  maeirhire 
FHi^leijiala,  che  ha  nrivllegio 
FrtdiatlisIdiD,  provautsimo,  loda 

tisthaa,  ladevoiisaiiDo 
PrDDominotD,  nominato,  rinomala 

Provvisionala,  che  ha  o  lira  prov 
viilotie  ,  in  siKnif.  di  stipendio . 

RAdonUDEtOLR,  degno  d' esseri 

riputalo 
RaggiiardeTOleiza  ,    riguardeio- 

lUgatdille,  che  può  darsi  in  regalo 


RclrltiiiilDre  e  Retributore,  die 

retrìliuiace 
nicanibiare.  coatrac  cambiare 
Rlcanirtare,   ricandilare ,  render 

Rleocliere ,  riicuolere  ,  ricevere 

li  pasanieniD 
Rleom.  K  RIcDgllere 
Riguardevole,  de^no  di  essere  ri- 


RliiiardevDleui 
Blinuneraliva,  ai 


Ruumlalario ,  appari,  a  ringra- 

iiamenlo 
lUaoDiablie,  ramoso,  memorabUe, 

degno  di  rlBomania 


Rispeiubile.  da  rjapetwn^ 

levole  di  rispello 
Riipellasa,  che  hi  rispeitt 
Riilauralitre.  •■—  -"-' 

Riatoratore  e 


1,  kKte  li,„, 
adalahirià 
Segnalato,  egregie,  llhM 
Sgoardevole ,  rigiianlefi 

Suardevole 
vere,  pagare 
Sopronoralo,  ch'i  in  MM 

SovralTaniaao,  pili  ch«  fa 

SovraggloriiMo,  pia  Che 

gbirlalisaimo 
Sovrailliutre,  pia  cti«  HI 

lastriSHmo 
Sovralodato,  pretodito 
Spettabile,  iSguardevole 
Spettevoie,  spellaMle,  i 


Siipeitdbto.  che  tira 
provvisloDalo,  aalvli 

Tiiin  la  paga.  rìMao 
isrio  o  la  prDTvbloM 

litolare,  chihililolo.t 


RlMmlralD,  che  ha  rinominami 


UHilanwi 

■llHltMUll 


perionagrio 


he  Iribulg,  cht  olle- 
bbligatu  a  pagar  Ir 


dello,  percbé  ehi  |>urtB 
ha  le  iiiBui  impacciate 
iLKKE,  meritare,  esser 


riputata  di  aubUme 
MpBcilO  ;  e  al  -"~  ' 


eneritsre  e  VeiKntrice,clieTe- 
cncrcvole,  da  venerarai,  venC' 
oce,  SKuraL  Iknia ,  ripulailone , 


affrBdire=a 
le,  H|>pliiuso  I 


gdere  uno  In  luogo 


uione  per  cui  il  am- 


Àpprovare ,  giudicar  per  liuu 
celt9re=per  confcrmare 


BiLiiTico,  pezzo  die  si  dd  pei 

allattare  il  fanciullo 
Benandata,  nuRcla  clic  si  di  ad 

Benedizione,  regalo,  limosina 
Hene&llu,  t    I ,  beneAclo 

BeiteBcalo   aiid  da  benefleare 


Bentflciu,  »ervi|[ia,  piacere,  amo- 
TCvuleug,  uirtesla  e  opera bl- 
la  per  far  Eoniada  e  beneflcare 
altrui 

BeneUclanc  .   accr,  di  beni 
UeneUcto  grande 

BenFRclualo.  dim.  di  beneA 


gin  ri 
"a  iwie 

_, .     !   aptoialinenlB   tìe 

pDblilici) 
Benlflclo.  r.  Beneflclo 
■eragglo,  mancia 

liBfatnenla,  Il  boniDcare 

BoDlllcare,  menar  buona,  o  con 

ie«giare  1  danari  pagali  a  [l  en 

dita  che  M  pretende 
BonUcHhine,  Il  bonificare 
B«llacda,  qoéna  quanllbl  di  tini 

eh'*  rewglla  de;veltimiU,  al 

lorchf  portano  vino 
BiKKok).  mlsnra  d«l  mugnaio,  col 

la  'luDle  pigila  parte  della  ma 

feria  macinala  per  mercede  del 

.■nTCllo,  reacrlllo  e  ipedaÉ  pri 

Tilegla  dato  dai  priaclpe 
■— -L-ii—  ^  liberar  di 


Cjtposoldu,  t  quella  che  ai  aggiun- 


ge al  ani  dai 

»  va* 

CenM,  per  m 


Clientela,  prolnbne,^! 
Campensamenlo,    Il 


,  dar    I 
CuDMdcre,  pernwlMi 


roccBmbh> 
.  man,   pj 
_  peraoitnlo 


kinglario,  regalo 
dori  romani  fai 
valla  al  popoli)  < 
buendo  grano . 


Gonlribulre.  per  si 

lo,  aaerivere  n 

mgregailune  ili 
-.  iKKtl  coronali 
OorteiiB ,  di«i>oilaWni 


rda  ìicun  privlle- 
dana=ituaa.  di>- 


:<lsiichE  scalpi. 
ere  a  dlgniui 


uiamenlo  a  iradt 
i'  onore,  di  lode 
Uecio,  che  dinpen 
obGllgulDne 


àvorire ,  aiutare , 


ITTI  l.'0BO»E  EC:  im 

Faioriri!,  favoreggiare,  favonir*. 
star  dalla  iurte  d'alruno,  dil^- 
derEo  e  aiuìirìo,  far  grolla 

Fecondare,  per  melaf.,  vale  for- 
nire, colmare  di  dote,  di  graiip 

Franoagione ,  traacanieiila,  eien- 

/ranesre,  licurlii 


Francare,  far 

Franclieua 
Franchl|[t«, 


Gekemsitì,  liberallli=diceBi  al- 
trcil  II  dono  lilessu  che  là  una 
persona  generoia  e  liberale 

(iraduare,  conferire  alcun  grado 

e  digniu 
Graduire,  v.  u.  u.,  Innaliare  s  un 

grado,  nobilitare 
Gratamente,  gratili famente 
Gratidcarc,  avere  a  grato,  rico- 

i;ratlfleaiione,.ll  xraliacare 

Gralisdata,  ai»!.,  donato,  dato  gra- 

GraUvo.  v.  a.,  ndfl.,  graluiia 


1  jper  graiia 

di  cosa  riehic- 

.  .'superiori,  o  gran  perso- 
naggi, favore,  permissione  gra- 
iiosa  =  Per  lo  ringraziare  iti 
segno  di  gratitudine  del  bene- 
fizio, 0  favor  rieevuto^ar  gra- 

la  pena  ;  il   cbe  diremo  anche 
grailare^f  or  grasia,  per  rin- 
graiiare  =  fli  sraiia,   perdi 
graia,  graluìtanienle 
Graziare,  concedere  Blcuna  cola. 

«solvere 

ri.  di  iraila,  piccola 

ifni.  e  vtìtegg.   i\ 


GuarenllKlai  salvezza,  tranchigh 


irenltKla, 


S-anchigl 


il    KUlderdo- 
ir  ristoro,  pre- 


tìuidenidiure,  i 

piioi  merìlo 
Guiderdone,  lu  ilessa  ohe  guidn^ 

IN.>(*(JUHE»T0  e  Inaluoienta,  lo 


Lvgbeiu,  liberami 
Lami  meato,  il  larnire 
Largire,  dare,  donare, 
LarglU,  lergtaezia,  ilbi;raiiiu,iiu- 

LniMoiie,  larglid 

Liberale,  atiil.,  ehe  iiaa  l''icrallM 

=<ier  BDOreTole,  henlsno 
LlbenlitA,  vlrta  per  oul  ni  urrla- 

rtedienr  in  uso  pnqiria  e  In  be- 
ne Bihi  delle  perawie  degne  e  bk 
■ogneioH 


glone  di  dieeclieisia,  fatta  ad  u 
uomo  blaognDSD  per  amor  di  Di 
=per  le  cose  accattate  e  donai 


Merilsiìiealo,  merli 


Hertare,  mcrìlarE 

meno,  V.  p^  loBriK 

trappDSIo  eldann 

lare  signlflea  Mv 


«turale  corona,  cU 

pHnu  saliva  ndl 
dlM  auediati 
IIBII.ITUI,  Itr  Bai 


ilone  aqualofaeff 
lomlnare ,  dare  la 
proporre  uno  per 
1  i|ualeJiB  grai 


luoiEo 


venato  ;  e  pii^ 
■jl  quella  che  si 
ET  foro  mercede 


*'aM,o  che  si  il^ 
lotflie  (li  questo 


»fliiisHiia,o 
'  cneccheiila 
'>•.  di  penali) 

^,  nivio  e 

fib  por  lo  col 
"e^ionnre'  'i 


s  per  grazili   del 
JfeelB  pana  che 

NansK,  rlmune- 
E  iltrui  delle  sue 


^ieii  fall. 
PrerogaUv8,i>rivilegio, 
Presenlare,  tar  donaliv 


li  presente , 


PreaentuccJD,  diM 

piccai  preiente 
Presenliiuo,  presen  luccio 
Fresia,  palamento  auticjpata  che 
si  b  u  iuldill  ili  una  pei  le  del 
soldo  loro.  Dlcesi:  d/ir  to  pre- 


Prull'egio.'t^ailBTewiui^e  lU. 
la  a  luogo  0  a  pertooa. 

Propina,  porzione  di  danaro,  cha 
oltre  l'assuno  si  dlatribuiace 
a  chi  e'profeaaore  dacblprea- 

'ro  V  vedere,  saddiafare,  ricompeii' 

'rovviahuare,  dar  proTviikliM) 

'rovvisloDe,  mercede  dlsErritt, 
che  anche  dlcetl  atlnendlo;  ma 

no  Hi  scr\itorl  di  qiialltd  I  orin- 
oilji  e  k  republ>liche=Se 


RegatSe," 


lll^^l'^^ 


id  un  negoziante  per  da- 
lioi'sato  o  per  opera  pre- 
a  faiore  Ji  un  Wo.  Dl- 


gode  le  entrate  del 


Remunfraluriu,  agg.  per  lo  più 


Besttiirare,  rialorire,  rimeritare 
Belrlbulre.  ricompensare  ,  rime- 

rilBTf ,  rendere  Ji  mercede,  il 

contr«GCainbiD 
Retri  !>  Itimeli  lo ,  rlei>nii>em«,  con- 


Betrlbuitone ,  rìcompenu,  re 

bulnienta,  11  relriliuJre 
HiMgnlilaiW,  Il  rtconoteere 
Mcompenia,  rkoaipenimlDne 
Rlcompcnnre,  dure  o  rendere  II 

GDnlTKCBTnblD 

RICDnqienHiione,  Il  ricompensire, 


RIconjieniD,  ricompensa 
Biconoici — ' ' 


Riconoscere 
atranil  gru 
l'D|«rasuti 


I,  ri- 

ellB  Uat»  o  deW 

.  _^ qualche  prenrio, 

eontraccanihiarlo,  rinmnerarlo 

RlConastìnKntD ,  eaiHnccanlUa , 
premio,  rianóptia» 

BÌGordania,  ricordo.  F. 

Ktcordlno,  lo  itnio  che  ricordo 

Ricordo,  ncordania,  pegno  ;  onde 
dKral  anello  o  anellino  de- 
inconli ,  oggidì  dello  ricordi 
no,  ad  aaeÌKi  gentile,  lebtwc. 
di  poco  l'alare,  dalo  altru)  per 
amorevuleua,  ed  In  negao  *" 
affelLo,  per  memoria  derdo 

Ridonare,  donare  di  nttoro,  e 
■ora  donare  aempllcemente 

RTjtulderifonamenlo ,  il  rtgulder- 
donare 

Rif  ulderdonare,  goldrrdorure,  i 


Rimunerailooe ,   Il   rlmuMm 
RinfreKamenlo ,  rlnfreaco  ■  n 


depoiltalo  ulla  rivi.  HmM' 
che  dirltio  D  dosili  A  r^ 
glo  quello  che  si  |ib|ì  pài 


Rlalanramenlo,  riatomwMn 
■ardinenlD  1 

Rislaurare,  realwinrc  4 
Rlstauro,  restauro.  liiMrv  i 
Rlitoranienlo,  -  intra  rriiìlH 

compnuB 
Rislorare,  contraccttabkMi' 
coRipenaar*,  rimeritare,  MH 
donare,  risarcire  -I 


Rlsloro ,  rlnKrìlo 
RIlTlbuIre, 


retrlbuiioMflM 


appellata  anche  _ 

SiLiaiAiiK,  da-  salarti}        _ 
Salarlo,  nercMe  palliriMa 

-"  -  -"  — — --tm3m 


Sdonare,  nellere  ir 


nestre,  danaro  della  |jÌf^oni 

iMrta,  h  mcrcedr  dovuta  a 
rnsle  per  te  sue  Tatlche 
Tiie,  merinre,  riilorare 
k^  nenede  o  pan  del  tolda 
>=*«lario,  sSprndlo  Kroplic 
npMart,  pacare  pia  dei  do- 
ere,  atnpagare 


lo  di  sol- 

aoprsppia  al 


governo  a  quelli  che  lOno  ai 
■ervizio  dello  Sialo 

Trattenere,  | 


Trìbnli'e,  ilonve,  celribuìre 
Tributare,  dar  Iribato 
Tributo,  cerno  eli  ~  ' 


Baglio,  quel  che  si  paua  alla 
alauper  rHlloggla  delle  bestie 
■fodiare,  dare  altrui  lo  itlpen- 


■gi,  aMdo,  ed  è  |iroprio  quel- 
>  «e  ì  principi  e  aiftnorl  dan- 
0  rfk  reraone  di  qualità 
-Bgare  oltre  al  con- 


■tart,  InUtolare,  dare 

leuiare,  dare  altrui  1  ti 
•  «li  appartengono 


;  dato  ad 
'  vitalìzio, 

regio  con 


'  '"S'Ito'' 


Trloabre,  ricevere  l'onore  di 
trionfò  =  In  alitnlf.  att.,  onora 
del  Irionió,  dare  il  trionló 

Trionfo,  potópa  e  feala  pubblica 


TrliinCare.  ¥.  IVlonlkre 
TriuDlo,  trionFo 

Trofeo,  propr.  le  apogiic  appct," 

■'"'neinlcl  violi,  ma  ai  prendi' 

che  per  contraiitMaa  e  mr- 

tria  d'uione  noulE  e  glo- 

B  df  Sondo,  D  di  cnrcerr. 

I  carcere 


.  nelle. 


Ch'entrava  II  pi'i- 

n  di  colpa,  perd» 

la  mercede  che  si  pJOii 
,iodo,  ossia  per  la  presLn- 
1  bestie  da  cavalcare  i. 


SEZia.\8  III 

Atti  d'onore,  di  lode,  di  riveren:t  e  di  amori. 
Utautemo,  l'abbracciare   i    cjari  Iramoltkper  icmplice 
WBiare  ,  farai  careixB   e  fé-      ' ' '" 

i='f'^^  abbracdamento 

**•''»,  viceodeioli  abbrac-, 


tccOElienu.  dinuMIrazlone  d'  sf- 
rena, cbe  b)  b  nel  lieevere 
penone  ffrste,  o  nell' ablioccar- 


e  Aggradare,  avere  <n 

Amare,  voler  bene,  imrtare  »f- 
fetìone,  eswre  aSeiIonata 

AmìcbJs,  Hsiohletole  amore,  na- 
to da  canfòrmiu  di  voleri  e  da 
Imn  oonvenailone 

lUMilaaia,  Binlata 

Amore,  deilderìo  che  ba  l'Horno 
del  bene  dell'  altro  uoaiti,  e  cbe 
procede  dalle  reclprocbe  loro 
qualllà  jriaceali  ;  t  amore  che 
dieesl  tienevolenxB  ed  emldila 

lioa^  eStliiTilI  I 


!o,U 

Celebrare,  Ulua , 

■n  a  gnlBcare  con  parate,  Mate    ' 
Celibrare  a  culo,  eiailiK  A' 
arandisslme  lodi,  lodare  n" 
dlBainiamenle 

Celebrazione,  il  celebrare,  • 

Chiarezza,  ce 


BealìHcare,  glarìBrc,  lodare,  d*- 


CtMizzo,  segnilo  di 

,  laudare,  lodare 

Comitiva ,  acoompaenalura,  C4b  ■ 
pagnis,  e  dloeii  per  lo  (ilT  i 
quella  gente  che  »rtMi^t0f,  ^ 


per  sìnilliti  r«tule 


're  o  far  conto  i 
!a,  vale  tane  stjm 
iregio^ondr.  non 
vale  uoma  di  Blin 
iiioae=Juer  ili  bue 


itiscersleiia,  aStiia 

torte,  vale  coHeg- 

a  corteo,  far  Eodauo 
Milo,  11  carteggiare 
,  Ór  carie,  acoomps- 
BRorl,  e  or  loro  ler- 

Io  stesso  che  corleg- 

CBdOZZO 

eggio 

[^  conienleou  d' oaa- 
«lonati  a  ciascuno  nel- 

rta  fatta  altrui  di  cosa 
per  attutato  di  OBse- 

3,  dedkailaoe,  dedica 
aerare,  aSerlre,  e  do- 
iii  qiulcbe  opera  = 
i«i.j  ofleriral 
,  qaelU  lettera  che  ai 
uiH  alle  opere  o 
di  dedicarli 
,   dedicataria,  I 


Per  (hr  deano  =  Per  rieeiere 
quello  eh' è  oBérlQ  propr.  da 
periona  inferiate 

Degaailone,  il  degnare 

OilezloBC,  bcnavoienu,  aOezIane 


lingue  =  add.,  atto  a  distin- 
ire,  cbe  dlatliuue 


Hniare,  dar  encomli,  lodare 

jniio,  lode 

EallmarF,  stimare,  con^derire= 
ilprt^o 


Pinella,  accoglienza,  corleii*. 
carene  z;  Per  Tavore,  imila 
regio,  ornainenta  di  laude,  gio- 


ire, lodare,  maffnificare,  e 

Glori  n  carne  nlo,  glorificazione 
r.lorìflcare,  lodare,  dar  gloria 
r-ioiiflcBiionc,  Il  glorificare 
Gradevole,  aàrl.,  gradito 
IH-arii  mento,  il  graiUre 
Gradire,aggradire,avereinpreKi<> 
■^razia,  amore,  u  henevolenia  del 
superiore  verso  l' inlCrlore,  fa- 


stro,  Ince,  ehia- 
bello, celebre,  dare  onorala  fama 


e  In  glori*  dì  chvectieisfs 
Lumi,  Baroni  il'  alloro  =  dieesl 

ancora  la  dlcnlU  dottorale,  o  il 

conCn'lK  del  dottorata 
LBunola,  inicgna,   distintiva  di 

Loda  e  Lode,  laude,  merito,  vlrlil= 
per  fama 

Lodimcnto,  il  lodare,  e  la  lode 


ihiore,  reDdimento  di  riveren 
In  tesUiDonisnta  di  vlria  o 
rioonoMiiDentD  di  mageiorBn 


mi  ■   sé  col  raleio  il  i 

inori  e  la  carlellii  aUa  dlHIU,  : 

sostfocodolo  con  una  mano  al-  « 
Himpuimatura  del  calcio  eeol- 

l'allra  al  di  sopra  della  carMIf  i 

,  renare,  apprezzare 

Proreiia,  predicazione,  pirtrie  di  , 


,  rtgnardo,  rìGpetU  ■ 

Refcrir  grasie,  render  grazie  , 

"-'— ' 'ì  grasie,  rendlmeW 

,  nngrailamento  , 

Readìmento  ai  graair,  ringrad»  , 

Repulaiinne,  boona  opinione  d*  ai- 


anta  per  virtil=Eli>rÌB  e  I 

poinpa,  onde  s)  dice  far  0 

-'  -TiortL  cioè  aeppeltlrll 

ipa=0noW  militari,  r 


^^np^onl  d- 

^^B  %i  soldati  . 
^^■j&dignlU,ai 


railoni  d'onore, 

soldati  alle  penane  poste 

"  nlU,  ■eeondo  U  itrado  loro 

ileua,  (pulia  di  cid  che 


Oirarlflcare,  t_. 
OnoriAnens,  or 
OrreTohnente,  < 

PUHEGIBItO,    s\ 

lode 

Plauso,  appiana. 

Preconio,  pubblicazione  di  bene, 
lode 

Preconiiiare,  predicare,  pubbli- 
care con  preconio 

Predicare,  lodare,  dir  bene 

Pregiare,  avere  In  pregio.  In  ve- 
nn-ailone 

Pregio,  Mima 
t&  Bi  tengon 

Preminenia,  quel  vanlaiiio 

--    ^  ^-  lira  cosa  shnil 

a  che  l'altro 


!  rlpalailone. 


Riferir  grasie,  ringraziare 
HiniRrdo,  rispetto,  conaldenik 
Rilodare,  lodar  di  nuovo 


RIograitare,  render  );rsse 
Rinomare,  far  meniiorieonorewlB 


Riportar  grasie,  ri 
Riputare,  reputare 
Riputazione,  sllnia  , 

HlsEuardo,  rispetta,   consldert- 

RlBpetlare,  portar  rispello,  avere   ' 

in  venerazione  , 

Rl9petla,conalderaiione,  riguardo   \ 

speltnsa,  ri veren temente,  ytt- 

gognosameote 
RIapettucclo,  dim.  di  rispetto,  in 

slgnif.  d<  conalderazione 
HispeltiRzaj  piccolo  riapelto 


porto  rherenia 
Rive ren temente,  re 

Bivercniia'le,  di  rivi 


^^^T     che  Ita  più  l'uno  che  l'altro  e  li  <i 


lliCTr! 


■elio  di  capa  a  chi 


,  reoder  famosa,  br  si 

:,  arer  riguarda  a  cai; 

wndderaxione,  riguard 
ire,  lodare  con  granii 

uipmixlone  ordinau  d 


■Ulnare,  avere 
lame  conto. 


mn     fan  Iti 

SUmare  checchetii 

averlo  in  pregio 
Y*.\T*»E,  esaltare,  nuRnlBcare, 

aigrsndir  con  lode,  celebrare, 

dar  vanto 
Venerare,  &r  onore,  riverire,  ono- 


VenercTolnienle ,  con  v 


PROFESSICI»!,  *RTI  E  MESTIEAI 
tHNZ«.  Jn  dui  Sesioni  r  dwiia  'luiiia  coce.  Isella  I. 
mfono   I  nona  proprii  delle  proftttloni j  nflla  l  it 
•no  i  nomi  delle  ani,  dei  meitieri  t  delle  accupaeioni 
'  —KB-  Si  eminiltino  lesoci  Carìctie  pnbbllclie;  Gner- 


i;  n*Tina;  Tecnologìa-,  Tempio. 


lE,  che  abbaca  u  bcom- 

opolute 

-,  ani-  abbacliisla,  ter- 

R  ri  Ime  UCB,  ragioniere 


SEXta^K  I. 
Itomi  delle  PrDfetiioni. 


,  colui  che  conosce  e 


azkwe  de' giovani 


colai  ctic  insegna  ed 
'algebra 


Architettore,  archi  le  Ita 
iritmelrs,  miolro  d'aritmetica 
Arlisla.  arteHce— ancùc  proreiso- 

re  d'arti  llhemll 
Astrologo,  proresBore  d'aalrologla 
Aslranomo,  profcsfiore  d'aalrono- 


Gontiglla  nelle  eaiue  altrui 
IttiLO,  aio,  cuilode 
Balio,  quegli  elle  alleva  i  lanclul 


la  utsloih)  di  libri 
BibLtolecario  ,  crliegll  «he  icipran 
tende  ed  ha  il  governo  della  li 

Biografa,  autore  che  hascHIIo  l 
Bloria  della  vii»  di  quatcheduni 

HoUnico ,  ai  dice  di  colui  che  h 
e  proItBsB  notìzia  dell'erbe: 
al  dice  anche  erbaiuolo 

GiLGOGiiiFii,ÌDlaKlialare  in  rame, 
e  si  diee  pure  lener.  di  tulli 

Sl'lntagliiliiri  In  nielalli 
igratb,  TSlenle  in  «BlHgrafla 


che  eantflf  che  Fa  prò- 
0  niulico 


Caltedmte,  colui  che  sulle  pob- 
bllche  caHedre  Irniie  e  Inaegas 


H  HudiiUle 
«o,  chhurgo 
.- Jilrnrfia 
Ceultalore,  colai  che  lavora  ( 

Celeranle,  colui  che  snooi  )a  c( 
le»,  dllelbinte  di  celeri 

Geleralore,  snonator  di  cetera 

CcleriaM,  celeralore 

ChlmlEo,  cotul  che  eierella,  o  a 
la  d9b«lca 

Chlrumo,  cmiilco 


Cltarlita.  celiirlila 
dlariiiBlDre,  cllarìiUi 
CllcriaU,  «elerelon,  eeiei 
CoUelInn,  colui  che  ft  u: 
"  «flta  di  opere 
rVnlòrltarr,  dipintore 


tare  di  cummcdle 
lonimedo.  lo  itesso  che  comiK- 
diografa=Pcr  Colui  che  iWi» 


pnntìiti, 


Contrappnnu 

contrappunta,  t  g^rnc  iiiiwr 

ca  nuove  eompot^lzionl 
Coraco,  colui  che  io  or  un  tende» 

alle  feste  ed  ai  |ii>iorhi  i>ul>bl>cr 
Coraula,  colui  che    {ir^-'ilrM  il 

c«ra  Ira  I  Greci  eil  i  tfniniiil 
Careno,  direttore  dfL  uhv  nefli 

"  teatrali  presso  itimi 

Corift»,  dlretlD<-e  del  coroi  •  é*     ' 

colui  che  da  la  baliula 
Corta  la.  colui  che  ordina  ti  OM 
Corogralb ,  protèisore    di  taf»' 

Correttore,  colui  ehecnmtftli 
bone  di  Blampa.  per  ter  4gB 
errori  del  compoalLnrc 


Cronista,  eranichjils 

CroDologlsta,  colui  clic  n  •  d* 
Insegna  la  cronoloitis.  «  Mtl- 
■ore  di  trattati  di  cnm^gfb 

Cranologo,  colui  che  IralM  JTcr» 

Gnriaie,  colui  cshe  bkIU  le  CMM 


DSHICKLLt, 


li»  i^ne.'« 


al   propr,  m  < 
[«ssW.OHa 


Di(iÌDi(llrica,  dMnb 
Dipinloiv,  colli]  cbi 


t  delle  helle  arti  o 

, raenlf  perdltctto,  non 

per  niadaglisre,  ufi  per  pro- 

nfpfngltarr,  dhiintore,  pittore 
"■----"-'—,  dlplnlrice,  plHrlce 
~  Il  cbc  dipinge,  pll- 

_  ,. e  dtpIntricF,  pttMcc 

IHpinlnraiIci,  drni.  ed  af>l>fj.  di 

d)p)Dii>re>  plltortlto 
Dlpiirtriee,  pilirìce 
lacfnatore,  colai  che  disegna 
Dfi^iulricc,  colei  che  dlKgna:^ 

per  rappmcntatrlce 

limi  «ulomiche  del  corpo  de- 

BHndla,  duAigells 
DMtoraeclu,  ffgg.  di  dottore 
BaRÓr«,eotDl  elt'«  ilato  onorato 
delle  lueene  del  dottorato^ 
Per  iDKatrq,  o  eUunque  Inienio 
Dolton^  anvil.  di  dottore,  dol- 

wre  di  mediocre  dottrlns 
DDIiarethaceto,  ami!,  di  dotlorello 
DMMretlo,  dottore  dt  raedloore 


Dallorbla,  gran  dottore 
DottorOM,  accr.  di  dottore 
BMfnnio,  dotlorello 
IMtrlaatare,  amnueitratore 

ttrtoax,  colui  che  h»  cura  i 

vedere  e  dare  alle  stampe  le 


Edàeatore,  colui 


Ptiiuiliilere,  elemotlDsrìo 
Bhmlnlera,  v- 1^  elemosii 

tàtmuMTk,  V.  dell' iUD,sp 

nn«MMleo,aiDi(ore  della  musica 


di  studiar  la  nalara  e  lar 
le,  0  Ti  ql  appUea 
Fiorista,  pittore  chealtcntlt 
zlalmenle  a  dlpigMr  Bori,  i 
paciitta  quello  Che  fa  i  pa 
Per  coltivatore  di  fiori 

'Meo,  scIcnxiatD  di  fisica  = 
medbo 

|i9lologo,  profetsorc 


?;s; 


FOKliettante,  toiKeltista 
FoinetUsta,  V.  di  disprezt 
tagtleltaniè.  lazzellierc 


nlice  dottore  di  lenti' 
Gfureconsulto,  legista 
Clurlsconaullo,  glureconsi 
Giurisperito,  che  anchi'  : 


GÌiuHsU,  douor  In  legige 
tìloaoture  e  Glossojjraffi,  tcrillore 

di  giosf,  •:  ipezialnKiite  di  c|uel- 

le  che  appartengono  a' tocaboU 

e  alle  linìvc 
Gruoatlco  e  Gramoiallco,  profes- 

■ore  di  grsoimalica 
£iwuatlcuada,  gramnuUciusclo , 

_, — a ^  gramniBlicuxio, 

irgronunalìEO 


^^^^^■te  gran 
^^m     ucceotell 

IDROGIIFO. 


professore    d' Idro- 
Idrologo,  Ingeisnere  delle  scqi 


intiegnere  e  Ingegne 
(fissione  r"  "n"' 
macelline, 


Ingegni 


:uine,  i:  ncjia  nuii^iu  vni 
,.  ,.->sss  la  icifnxa  di  fortlflca- 
re,  allaccare  e  difèndere  le  piaz- 
ze, e  quella  della  eaitrameta- 
zlone  degli  eaerelti,  a  ohe  ha  la 
scienza  e  l'arie  di  rtescriverE 
lUDKhl  particolari  o  de' paesi  o 
de*  regni  =  Neil' idraulica  vair 
colui  che  i  pciito  e  consscìtorr 
di  quella  sdcma 

Inaegnatore ,  colui  cbe  InBegnn, 
maestro 

InBlituUala,  lEltore,  profesaore  < 


n  legno,  ii< 
malo  =  dicci 


acqua  forte^dlcesi  andie  ijiiH 
profeBSDre  che  intaglia  in  h^ 
disegni  per  iilamparli 
Inlerpetre,  Interpelro  e  Interpre- 
te, colui  die  eapoDE,   iraduiHì 
cumenla,  interpreta,  valgarìn^ 
dichiarali  senOraeDlo  deUecng 
Ittorico,  scrlllor  d'istoria 
laloriogralo,  diceai  la  scrinare  il 
isloria  e  particalirmeate  edm 
al  quale  ò  conuneasa  beumim 
scriver  la  alwia  dclsuotenp* 
lureconsuita,  lurlaeanaulla 
liirlsconnillD,  v.  I.,  giuarecananllc^ 


RiurlscamBlto 
rista,  giiiriata 
tdlc«nTe,  giusdicente 


>1a,  giuri  Bla 

-..lc«nTe,  giust 

Leoista,  colui  chi 


Leguleio,  i 

Biurecod 

Leilerato, 

Mae^tRii,  ftnim.  di  uiaeslro 
Haestrello,  ifiiii.  di  maestro 
iHaeatressa,  maestra 
IHacsIrino,  di'iii.  di  maeatro,  ei|è 

delta,  per  4o  pia,  per  .veni  ■ 

maealra  giovane 
IHaesiro,  colui  che  insegna  soienzi 

od  arie 
Haestrone,  aecr.  di  maeatro 
narniorarlD  e  Hanuaraio,  «lalu*- 

rio,  scultore 
Haleniatico,  iute,  che  profeam 

MeccanlcD,  professore  della  seien- 

Hedaplisl 


illGiìicaslro.  V.  Hedicastroniohi 
Medicaslrane,  acur.  di  medlcaalro 
Mcdicaslronzolu,  medica  di  poo 


Sji"^ 


!hE  discorre 

ter  nns  aelts 
he  ridmevB- 
imrDtlta  dd 
ani  princlpll 


li  che  racconta  le 


ucK'l  che  itadiB  oltlca  e 


PtRsuiTK,  pittore  che  fa  pKilt 
che  dipinge  vedute  di  camp»- 

Paesista,  pittore  che  dipinge  paeil 
e  vedute  da  caiupaina.  L'bbeì 
anche  in  foria  d'odfl. 


e  hanno  minuterò  nclpalai- 
^  della  ragione  e  del  pubblico 

Peripatetica,  arlslaleHco,  filoioTo, 
che  riall'  azione  sua  fu  detto  an- 
che deambulnloce 

Pertlcalore,  agrimeniare,  coil  det- 
to dal  itiBurar  colle  pertiche 

Pintore,  pittore 


rice,  nipiniuressa 
colui   eh'  esercita 


i-ociaccio,  pegg.  ai  poeta 
Poetante,  componi lor  di  poemi 
PoelBsiro,   poetiicclo,  seiolpoela, 

veratUcalorello 
Poetessa,  limm.  di  poeta 
Poetico,  lusc,  colai  che  insegna 

Srofbssa  poesia 
no,  diin.  di  poeta 
Elune,  accr.  di  poeta 
eionzolo,  uuvil.  di  poeto,  poeta 
Ji  poco  conto 
Poetuizo,  pegg.  d)  poeta 
Precftlalore,  prceetlore,  che  d& 

precelli  o  regale 
Precellore,  maestro  * 


PreccItorFilc^  dfin.  di  precellore, 

dottorano 
ProccuratorE,  propr.  quegli  che 

sitllB  e  dlfenoe  K  caust  e  i  De- 

golii  altrui 
PrMimnte,  luti-  procuritora 
PracuraWre.  V.  Proccuratore 
Praouratorello,  duo.  di  procura- 


^tUvfstB, 


Priwiietliro,  iuj(.,  prospettivista 
pTotodiditscalii,  primo  maestro 
Protomcdica,  il  primo  e  niinclpale 
del  medicL  ArcMalro,  lilolo  di 
ODOre.  talvolla  dito  per  ironln 
od  (din  Bgura 
Pubblicista,  Datore  di  i(lai  pub- 
blica, o  nomo  versato  in  tale 

"""  IB  Uf; 

Bastiarchivi,  anllquario,  bellore 
di  gcneaiogi»,  e  si  suol  dire  in 

Bcpelitore,  colui  che  ripele   pri- 
valamcnte  la  lezione  agli  ico- 

Reiore,  retorico,  elle  sa  o  che 

inqeimE  n^loricH 


Rimatore,  compositore  di  veni  ri 

Ripetitore,  che  ripete 
RitraltlslB,  pillore  di  ritratti 
Romanmlor*,  romaoxiere 
Roniamiere ,    cbe  compone  ri 


BBDTHUIUU.    OOJUI    CRC    la  i  pri 

.  KT/tli  delle  rubriche  e  ch«  i; 


Salirò,  compoailore  di  latirC' 
Satirografo,  ucrlttore  di  utire 
Savio  di  ragioni   e  sania  aw» 

lutamente  vale  giDrccamnlln, 

Icgisli,  avvocato 
GcrRlore.  che  serive,  anlore 
Scriltoretlo,  dhn.  di  BCrlttore  nel 

sigolf.  di  autore,  ma  dello  per 

Scriuurale  ,   suil. ,   niaMlni  b 

iscrlttora 
Scultore,  quegli  che  scolplice  a 

esercita  l'arte  delta  scultura 
Segretario  e  Segrelaro,  che  d 

adopera  negli  BitaH    Mgrett  ~ 

scrise  lettere  del ' 

Semplicista,  iluegli 

ìemplici  e  Ir 


ligoort 

delle  erbe 


ielìe^ 

lagllator  di  cadaveri,  no- 
Sgrafflatore,   pittore  che  dipinge 


ordinategli  dal  medica 


«omelria 
Storica,  scrltbir  di  sloi 
Storioiirafa,  itorlco 

Ti!OLn<^i)TE,  che  alleni 

loda 
Teoiogaitro ,    teologo 

Teologiuante,  clie  teologi 
Teologo,  protessore  di  Lee 
Ti;o\oiDM,  ocer.  di  teoiof 


3 

DiogO  g 


MOPESSICM,  UT]  E 


igua  Irasporla  nelF  ali 

cmiipoDiinenlo 

mie,  componi  lor  ^  ti 

ignSo,  compoDltor  di  b 

,  compuollor  di  tragedie 
camfMMilore  di  trw""' 
iiico,  compoiilore  di 


Trattalore ,  inUrprele ,  che  &iiie- 
1  belle  let- 
versegglfl. 


VEBSKOGUTO»!!,    chi 

vereiBeatore 
TeriiGcalore,  che  b 


rsipciiiure,  eoe 

rslflca  torelli),  i 

l'ersificalrice,  femm. 


di  Terjlfl- 
i  veniflca- 


-  Voi^aiiDlBrlila,  cooipllBlore  di  to- 

l'ocabolisla  e  VocohollsWrlo,  com- 
I      pilalore  di  voesliolsnl 
Vulgarìualare,  cbe  volgarizia 


Sbziuke  11. 
1,  colei  cbe  abboralla 


stare  ,  colui  c>ie   abba- 
llile, gladiatore 
ore,  colui  cbe  ttxoria  gli 
oa  niiislcali 
Irataio ,  colui  che  itnde 

ilo,  colui  cbe  porta  acqua, 
Innacqua  i  prati 
D.  V.  Acqualuolo 
itore,  colui  cbe  addoiipla 
,  tal  filatoio 
itrlce,  colei  che  ammani- 
icls  8l  filatoio,  addop- 

re,  colid  che  d&  le  [rieghe 


ire ,  colui  che  b  le  Tosse 
Bom 

dorè ,   luegli    cbe    nella 
aggiusta  le  monete  eoi 

i.cohil  che  fe  Dvende  aghi 


J>K,  e 


ARucchlatore,  maestro  di  lavunr 
coli' ago  rlcand  od  altro 

«guiiacollelll ,  grroUno ,  che  a- 
guzia  i  CDilctU 

Agiuxella  e  Agozietla,  confiden- 
te 0  lntrlD*eco  di  iWrsoaB  po- 
lente che  lerve  a  auttere  In 

Aquilino,  custode  degli  «chiavi 
Albergature,  oste,  locandiere 
Ali  indatore,  pulitore 


Appaltatore  ,  ([negli 

Appaltane;  facce ndic 

sopra  diB6qualaii 

Appanatore,  colui  i 


ri?-  cnc  pigira 
igllB  negoiio 


Apprendista,  coli 


che  Impara  a1- 


■B  ,  fabbricatore  degli  a- 
licre,  colui  che  lavora  gli 


r 


iraenlaio  E  Àrf[CntierD  ,  aiieflce 

che  la%orB  I'  arprenlo 
Argentila»,  colui  ch«  inar^enla 
ArinsìiiDhi,  colui  che  fiilihrica  1e 

armi,  le  ressftts  e  le  larbUce 
Aronaluio,  colui  cbe  tende  gli 

iromsU,  droghiere 
Arrotino,  calul  che  amiote  gli 

atrumcnli  Aa  Ugllo 
Xrleflce  ,  esercilaiore   dell'  arte 

■ueccanlca  —  arliere.  Bruciano, 

Artiere,  orteOie 

Artigiana,  artefice 

Artiiliere,  nweilro  di  geltsrt  ar- 

Aincuratore  ,  calui  che  assicura 


BaocMere  ' 


crivella  i  coralli  e  lepari  le  di-  1 
verse  iroueue  {ler  (tme  gli 
SMortliiwiiU,  doè  1  colori  ■■ 

Aalanle,  quegn  ehe  mlniatra  e 

--..iTSf--- 


Bmtgcu,  _-.._,, 

talora,  vale  bagascione 
" — icio.  F.  Bagascione 


B«gBttelllerr,  liocolare 
B^inluolo,  colui  che  lime 


t  BardasiolUH 

sa.  cosi  d 
-  Bardotto,  IM 


Balilla,  colui  che  porta 
BaldsccB.  f.  Baldracca 


lare  di  faleslre 
Bilia,  colei  ehe  ollalla  gli  altrui 

llttlDoll=coniire.  leratrlce 
"         "a,  Pigg.  di  hilla 


drupedf  per  u- 
rU,  sotwrrator 


itaderala 


,  che   Ri 

che  laglls,  si 


in  custodlD 
0  racconcii 


lalal 


tende  i  boi- 


BrocGlsntr ,  quel  cantoJIno   che 

non  t  propnelprlo  ,  né  meiu- 

luolo,  ma  che  lavura  a  giornale 

gli  altrui  pad«rl 

Brachler^D,  racllor  di  brachieri 

Bracini  nolo,  quegli  che  fa  o  ^ende 

irò,  qu^n  che  iircziolalo  ser- 

,'e  per  cagnollo 
Brilfalda,  canloniern.  l)sldracca 
~  i^llalo,  elle  (a  o  lende  briglie 


.    bruciate 
Brunitore,  colui  che  bruni )c 
di  bulTonc 


buliiinerie  e  case  ita  ridere 
Buldrians,  bsldracca 
Buonavoglia,  uomo  che  sene  per 

mercede,  non  tbraaliL  al  remo 

Builauo,  colui  clic  mette  In  cam- 

i  giostranti  e  che  gli  amniac- 

Dlaiile,  lUolo  de'fBniIgiiari  del 
la,  Cile  assistono  alia  bussola 
ufTH,  colui  che  fa  la  cabala 
latore  e  Cacclatrice,  che  cac- 

Caciaia,  maestra  di  far  cacio 
CacialDolo,  venditore  di  cacio 

,  quegli  che  preiiolalo 

aliadiiiSB  nllrui;  bravo 

Caialàlo,  colui  che  calarla,  o  rl- 
aloppg  le  navi ,  maestro  di  ca- 
la b  tare 


io  ,  focllur  di  caldaie 


Taletll,  1  bvruiccUDl,  le 


■idi  aiiUGia 
tìla  di  don- 


(icr  eameriera  o  donze! 
m  di  allo  tBtTK 

CsmarDriitu ,  gli  antichi  dicei 
iBrlldiu  per  oanKrlcre 
rliiigoo»,accr.dlciimarl 

Camciiere,  danni  che  assisi 
~^rtlgi  della  camera 
icrletaxia,  pigg.  dlcim^rlera 

Cameriere,  amilo  tra  I  Beriidort, 
che  ha  (liu  parUcolar  cura  del- 
la camera  e  della  persona  del 

Caraerìerino,  dim.  di  cameriere 
<:anierlinga.  ¥.  Caraarllogi 
Camiciaio,  colui  che  '-  -"■ 
^^mpalo,  colui  eh'  i 

cualodia  de'  cam|il 
CainpaDiio  e  Campanaio,  quegU 

Che  Buona  le  campane  o  ba  cu 

OanatUere,  colui  che  custodiiEe  • 


OantaiubBDChess*, 
CaaMnibancUna,  i 

Canlambinchlno,  < 

Cantambanco.  eiurmadorCi 
"tono  :  cosi  dello  dal  cantare  ette 
■M  là  p<f  anBto  nel  banco 


sbolli  _ 

Can Incelalo,  colai clwb  li| 

G>  a  hticottl 

'ileX'dl  fa^brtSè 
appellalo,  lacllor  di  ei 
CappuGclala,  che  b  o  t 

apralo,  cuanUam  e 


Caricatrice,  colei  cbé 

CBTOUÌO  ,  colui  ti»   VI. 

VarpcDtlere ,  legnaiuoloa 


Carrvgg latore,  colui  che  gnAil 

Cairetlalo,  che  guida  la  a 

Carrettiere,  ctd  guiila  U  a 

Carroiiaio,  arlehce  i 
le  camme 


dei  CBslalJo 

Cerinola,  ciurmatore 

e  ha  cnr«  e 

CemiWrc,  colui  che  cerne  o  ab- 

che In  oggi 

buratta  la  farina 

-ssaofttlo™ 

di  bagaiteUc,  ctuniiador- 

IdalesBlme- 

f",:, 

Ceslarolo,  lanaiuolo,  che 

j  ch'esercita 

ipord 

Cbianalore.  colui  che  el 

m-celU 

inflira  il  cavallo 

le  Ila  iB  cur» 

Chiavaio  e  Ghiaiaro,  m 

ibricii  e  ren- 

che  h  le  chiavi,  dm 

^r""'"° 

■Chiavali ...a,  colui  r>"-  A|1 

e  KDida  sla-i- 

111  coppia  del 

tilierTe 

Ciabaltaio,'^                                6 

dell'arte  del 

Clabatliere,  .  .                           jl- 

jVBlle  da  ca- 

zelalo, cordoT 

per  corriere 

OlBiialtinD,  quelli 

Ji'  eicrcIlB  e 

ricuce,  e  raltacc 

Ul   e  iiuegna 

e  le  scarpe  rotte 

Claldouala ,  chi  &  le  cialde   e  i 

qdio  del  me- 

claldini 

irezEDlalo  rl- 

Ciambellaio,  colui  che  fa  o  vende 

che  fa  il  me- 

Oiarlaloni) ,    cerretano,   cantani- 

macchle  dei 

hsncu 

Oitantone,  cantambanco 

Unicre,  colui 

Oicerone,  nome  che  si  dà  a  colo- 

Bjlle 

.lamerliriM; 

forestieri  a  vedere  le  cose  rare 

■rlicolareael 

Cd  antiche  del  paese 
Cioccolallicre,  colui  che  lihhrlca 

la  cloccotalta 

Uolere 

Ciurmadore  e  Ciurmatore,  cau- 

celoni 

d)  cenci 

de  sue  bagolteile 

he  lavora  di 

Cocchiere,  colui  che  guida  il  Eoe- 

le  quello  ohe 

chio  0  la  carroxM 

Cufaaaio,  focilor  di  cofani 

e,  che  YB  alla 

Coiaio  e  Coiaro,  colui  che  ooneia 

e  vende  11  cuoio 

Collaretlaio,  colui  che  fi  i  collj- 

ì  fa  i  cerchi 

CollBiialo,  facitore,  o  venditore  di 

colui  che  raccoglie. 


Colon 


bita  nel  podere 
GoltelUnalB.  donna 

telll,  forbici  e  il 
CDltellinaio,  qtietW 
ColUtalore,  colui 


ComiCB ,  attrice ,  donns 
In  Fummeilio 

CouAn,  queiill  che  seri' 
pODe  lavala  comica .  i 
dÌK=Pn- attore  dellf 


che  fa  1  coltelli 


Comnedlala ,  comnoailor  di  Gom 
media,  ma  dlcesi  per  lo  piil  pe 

;,  colui  che  reciia  li 


alBtto  I  beni  tllriu 
Copfellalore,  coureUiert.^ 
OonféUlere,  colai  ohe  Um 

IconteUi 
Coidstore,  ooliti  (te  m 
"OOMFVi,  ooklBh»- 

pagnia  d'altri m 

desino  tlgnOM 
Coiuervo,  roividie --. 

pagaia  d'atlrl  lertl  ad  W 

deaftDO  slgourc 
Gonilgliere ,  canatflieri  ri  0H 

da' marinai  eohiru  ch'aMwi 

pilow 
CoDladim,  donna  di  coaNdow 
he  moglie  u  HkIìi  di  «il 
■voratore,  che  iavoni  i 


Conti 


CoaiDiisaÌDnarìo,  colui  che  in  com- 
mercia fa  le  commisilonl  per 
un  altro ,  e  aasurae  spedluonl 

ComponislB.  conipMltore 
Compomtore,  camposllore 
tiomporitorb  «oUii  cbe  nelle  ilam- 
perle  mette  Inaienie  i  carsHerl 


Coiidotture,  conduttore  di  predii 


rullare.  Incaricala  di  iMh 

Cajilitore,  ca|>iiU  M 

Cophla,  solo!  che  opu 
Coppiere  e  Coppieru  :  càUA 

CorallBio,  nilS^  che  tagtell 
pulisca  II   corolla ^t«g|M 

Conis^oy  bbbticalar  di  •■■ 
"oMah)  e  CordUuuIo,  ttlH 
cbe  [iiaaio  e  fumtiitou       « 


OCD^nniere, 

Coregjii-     ' 


Coronalo,  colui  che  r« 
GDrrenliiui^,  colui  tì 


Coruro,  cortnle 


dl«MM 

r«oi«ai 


—n  de'  ben)  o  deOe  rendile  n 

cle9lB9t1chc  ^Bl  estende  anOtae 
'    "  '         .iniill  ulliili 

"Bona  mandAta  per 


medlclnBli=d)c«ì 

orWggi 
Erbsrolo,  erbaiuolo 
Erlmlaio,  quegli  che  vi 


rio  —  spia 
lE  yen  Je  l' e, 


IKBeri  0 

che  pniisce  ed  t 


e  PutiMCÀTOiE,  colui  die  fa 


laoi 

Fabbro  e  Ftbio,  colui  che  lavora 
I  ferramenU  In  irosso 

Faccendiere,  colui  che  fa  faccen- 
de, e   propr.   colui  che  voleii' 

FacchlnacciOi  pegS'  ai  facchino 

Facchino,  qiiegh   che  ports  peii 

addoBBo  per  prcizo^porUtore 

Falciatore,   colui  che   sega  cotta 

FalDODiere,  colui  cbe  lovcnw  i 
falconi,  o  che  tiene  1  alconl  sul 
braccio  andando  s  falconare 

Falegname,  arlefice  che  lavora  di 
Icfluame 

Famittliare  e  FamUlarc,  aervilo- 
rt:::doiiKillEtcFer  Iiliirro,  birro 

Famiglio,  lervidore^Pcr  doniel- 


lo,  serra  d'alcun  maglBtrit^ 

Kr  blrro=J'iwn(g/io  fli '- 
,  paJafreniere 
imlliare,  fanilRliare 
imuln.  V.  L  ed  enL>  Kr 
fanticells 


Fante,  servidore,  garzone,  o  I 
generale  uomo  <ìl  piccola  Reni 

(kmniMna  non  il  pigila  ae  no 


Fantescsccia,  pigg.  di  finteica 
Fanlieella,  dini.  «fi  Tante,  l^mml- 

nlno  =  Servuecla,  aerva  di  po- 

Tcra  e  vii  quallu 
FanUeello,  di'ni.  di  fante 
Fanlino,  v.  a.,  dim.  di  tante 
FaDloGoiala,  pittar  da  fantocci,  pll- 


[ 


lor  plebeo 
Farinaiuola,  venditrice  di  farina 
FarlnaliK^o,  venditore  di  &rhia 
Farsettaio,  facitore  di  fanelli 
Fattolano,  colui  che  lavora  nel  iàt- 

Xaào  per  bre  l'olio 
FatlorMcla,  pqg.  di  btlore 
Fattore,  acenle  che  b  i  blu  e  i 
negsili  altrul=:Per  ijueUo  che 
ba  cara  delle  pouesslonj,  che 
allr- 1  detto  caualdo^attorii, 
■i  dicono  anche  que'  fanclullel- 


Faltorelto,  btiniM 
Faltorino.  F.  Fittore 
Fattorano,  fMUriM       . 
Feltroluolo,  lavonilora  i 


Ferratore,  v.  p.  e 
per  labbro 

Festaiola,  colui 

e  dirige  111  app 

che  In  pU  luoghi  d'I 

Fiaacalo,  qnegU  ohe  K 


voaa  ad  empir*  l>  | 
Ikre  le  parti  cIh  • 


Filatore,  doiuw  clM  U| 

la  lana,  U  liiu  e  d 
Filatore,  oolid  che  Bla 
Filatrice,  coM  CM  M 
FUlbuiHere,  ntMe  5^^ 

nari  d'imeriM  l'i 
Finanaiere,  dodc  gtM 

niatrl  dalle  rlnaii» 
Plneitraro,  artelw  a 

le  Éneitre  d  (aU  • 
Fioraia,  veodllriee  M 
Ftoraio,  vendltora  ai 
Flttaiuola,  qacfll  «fei 

tml  poaaeiaiaal  k  ff' 
Fittnarto,UtahùÌ».. 


aantro  di  biidaco 
ut  che  fonde 
:uitode   dell' (oqua 
,  e  che  soprantende 
■Ila  laro  fabbrica 

Ice  desllDBlo  s  fare 


Galeotto,  t 


•Sfii 


:■&" 


Uvall  e  «mtll 

tul  che  fs  ed  eaer- 

1  cuocere  nells  tar- 

cbe  Ib  U  pane  e  la 

megg.pgiovint  fer- 
ii ctie  fg  II  pane  e 
fOrdtsce,  cbe  prov- 

lui  che  scava  I  Ibssi, 
;ll  argini,  e  va  a 
trsde,  per  rtcono- 


niltaluolp,  colei  che 

Itti 

rullBinolo.  colui  che 

cbe  Id  le  funi 


PuDchista.  colui  che  ^til<rìc>  fus- 
elli artificiali 
Fusaio,  colui  cbe  IÌ9  le  fuu 
Fustaio.  colui  che  fa  i  fuatl  e  gli 

arcioni  da  selle  e  da  haiU 
GjiBBmu,  colui  che  fa  gabbie 
Gabelliere,  colui  che  rlicuote  ga- 
belle, alrBd1ere=per  apiiattaìo- 
rr  di  gahelle 


■.  to  gaiea,  i 


voga  0 


li  girione 


.'arionaeciOf  peg 

Garzoncello,  dliiì    .. 

".anoncino,  dm.  di  Barione 
fanone,  quegli  che  va  a  star  con 
altrui  per  ft vorace 

Gariunotlo,  accr.  di  aaraone 

GattalO,  noDie  che  si  dìInPIrenze 

— ' ■■- vanno  altomoven- 

per  darla  al  galli 

Cemmiero,  orefice 

Gnsaiuoki,  fii 


a  che  : 
e  gUtalure,  fo 


■cJi 


del  Kl'irdlaD 
Gianllnlcre  e  Glardlnlcro,  quegli 
-■-  ycura  del  giardino,  elo 

,  giuocofart. 

Giuocolare.  colui  che  fa  giuochi, 
0  ba«altelle 

Glocolalorc  e  Gluocolalore,  gio- 
colare, bagatlelllere 

Gioielliere,  quegli  che  conosce  la 
qnallu  delle  gioie,  a  oe  ragio- 

r.iolàdro.  >.  Giul 


CiolUro,  » 


..  giullare 


vara  i  aiornslB 
GÌilfilore.>.  GeUstorc 
Giuhilfila,  lUipcnBBlo  dall'  a(|^B- 

vio  (leir  [mpieco,  e  rimasto  con 

lioainlilonc  ed  utile 
Gliicolare,  fioocolarc,  ma  mciio 


.  il  Rotrdlano  ed  il 

coilode  delle  giumente 
Gtamentlere,  v.  g,,  glumentiero 
Giuucnlatorc,  colui  ebe  gluocola, 

liuflbne 
Giustiziere  e  r.lustiziero,  carne- 
Dee,  manigoldo,  otgl  coni,  boia  : 
qiieili  che  uccide  «li   uomini 
giudicati  alla  morte  dalia  giù- 

Gtedialorc,  colui  che  combatteva 

ne' pubblici  ipettacoll 
GondoKere,  bareaiuoìo  che  voga 

In  gondola 
Branalola  e  granaloolo,  colui  etie 

rivende  grano 
Granatalo,  cedui  che  A  e  vende 

Granehlalo,  pescatore  o  venditore 
■li  granelli 

Gritclnu,  minlBlro  baiao  del  ma- 
gistrata delia  grascia,  che  pro- 
cura elle  ti  dia  li  giiuto,  e  che 
vendano  legittime, 


ra,  gualnab 

Gualchleraki,  colui  che  anpraD 

de  alle  gualchiere  per  1*  w 

tura  dE'panni 
Guantaio,  macatro  di  r*r  guanti 


la  de' balchi,  <M» 


Goardadonna,  donna 


Gnardapolli,  colai  «Iw'^ 

cesi  galliuis 
uardapoHane,  ■ 

Sardia   alle  porte  i 
'  signori  ,_ 

GaardanriM,  coltri  ctaiil 

de  ila  guM^toroba  ^ 

Guardiana.  V.  Guardiano   ' 
"rOBcdiano,  colui    n  col  ' 
uflelo,  edjbllgudl  gì 
cualodlTt,  custa<le=Pr«lNP 
agrictrilori,  vale  «oiul  Ael» 
cualoriia  le  beiUr  =  ii  «       ' 
node-cavBlll  si  chi» ma  I 
quello  delle  eiivnili' .>  iru 
giumeataro;    igin-llu  ile 
core. pecoraio.  i>|,ttti<in 
ki  delle  capre,  rniirnio: 
de' porci,  pi 
bovi,  bovaro. 


Ouattera,  bnlHca  ii 


Guatlerlno,  à: 

Guidai,  qnegli  ctie  scortvil 
■vanti  al  cammino,  e  a 
via  che  l'ha  da  l*re 


Laslraiurdo,  artefice  cbe  lavorìi 
Inlorna  alle  lailrir 
.-  LdiIbìo,  colui  che  vmde  latice 
*  esianchecoluichefaevende 

ti  Lavandaia  e  Lsvandara,  colei  che 
'-■a  i  [lanol  Uni  a  prmio 
idaia.  colui  clic  Inva^pannl 


re,  propr.  conUilinD 
lio.  queull  elle  vende  le 


isopran- 
li  atcuiu 

re,.afl»n- 


LetaDUiuoio,  QDiuL  die  raceogJic 
LeltlclilDro  e  LelUgbierc,  cnndut- 


:lic   di  caria    leva  appunlo  la 

nelle  sul  ponidore  a  predola 
valnce,  riuella  dannd  che  «ssi- 
tle  alla  téinnilna  partortenle,  e 
•ieoglle  II  parlo 
iralno,  dim.  dì  Uliraio  ;  libraJo 

e  Linaluula,  colui  che  vende  il    11- 

Ll  LIloKrafO,  colui  cbe  esercita  la 
J       liliiiralB 
li  Liiitaro,  facitor  di  liuti 
Locandiere,  colui  che  tiene  cune- 


dei  dello  porlo  parUcolarc 


..•"?» 


=  contadino 
1  denD  Btru- 


IHerclatuola,  ftmm. 

Merciiiiiolo  ,  men 

lerci,  piccai  me 

<lter«tricala,   dirti. 
Heacblno,  tervo 


Mcmiora,  cbi  mi 


intercessore. 


[easàTOiaiillo  o  tkn^liare  dì 
luoftJ  pubblici  e  niintriti 

tcuore,  V.  p.  a. ,  DdeBlaK 


],  colai  che  travaflig  li 


Ilnistriere.'v. 

;e  dlnotsnle  <in  »n- 

uomn  che 

in™quaLiurri'l  Kiitll-ri! 

.  obullo- 

ne,  «bit»  U 

rvD  di  e 

lilora  va- 

le seoipl.  se 

rie,  uomo 

Minisiru.che 

miniitra 

che  hi  II 

nianenKio  e 

govem 

delle  cose 

lav^rgèn? 

eli' orefice   che  fa 

,  quoll 

«ono  latte 

1»  legature 

d'oro, 

delle  geni- 

me,  cloS  1 

■nella 

e»   iwec- 

poJietti,  i 

plcchlTpMti 

vStl 

oppoiloe 

Ml?a?«wre"  che  nii.nr 

HoiKta.  Fiiniiiina  di  mondo,  \ 

le  io  Slesia  cbe  mondana 
Monetitre,  cbe  lialle  moneta 
jHoiiof  olisU ,  uperalore  di  mon 

Honlantbaiica,  eanlsndianco,  clar- 

lalaiio,  cerretano 
Hontlmbanco,  raonlambanaa 
alontlstB,  ministro  di  i)ue' luoghi 

pubbllel  che  diconsi  niont 
nmzo ,  servo  di  cwte  che 


uMclili ,  ed  bB 

lo  di  Qlazie  ecc.  per  dBrle  iii 
marinai  quando   ne  hanno   ''' 

Hugiiaia,  la  ninrille  del  mìiga 
Mugnaio,  quegirche  macina  j 

lliilalllere,qBeKU  cbe  guidai  i 
ilnUDaro,  mugnaio 
Molo  medico ,  medico  che  t 
le  infermità  delle  bestie  \  i 

Hturalore,  cbe  esercita  l'ai-te 

NAccaciino.nianBtor  di  Buebera  0 
iVastrate,  colui  che  la  nastri 
Ntula,  Boceblcro,  marinaro 
\ailcante,  navigante,  udd.,  osi 
ncbe  in  Imtt  di  tuii. 

rt,  cbe  navicii,  che  fa  r  eagrci- 
aio  del  savlcaTe;  marinaro 

>'avlcrlIaio ,  qaegli  che  guida  II 

''ravlchlerc,  quegli   che  traghetta 

con  barche  e  navi  nri  Diraii 
IVaviiiaile.  V.  navicante 
Aavifalorc.  I' 

>e([oilalore, 

lempo  al  e 

\cllBpitini, 


bXeahe 
N'unimolarlD,  -v,  ■,,  n 
IVutrlce,  balla,  cui 

allieva  ì 

OcoatLuo,  quegU  à 

OBellarc,  vendilor  3 
Oliandolo ,  coiai  o) 
Ombrellaio,  colui  eh 


3,  quegli  cb« 
=  Operato  d 


^allodi  de' templi 
IWocrbiero,  colai  che 


vori  ed  al' 

Orafo  (fottoiu,  3 
detto  per  oHobaU 

(Irclero  ,  colui  che  ■ 
In  guardia  la  barn 
orela  ed  anche  on 

Ortioldo,  Sellar  d'i 

Ordinario,  tutt,  (flid 
riere,  che  laalanM 
lo  porta  le  lellmM 

gluma  IndeternAM 

Oriolaio .  che  (a  (IH 


lU  che  lavora,  col- 
iaoe  l'orlo 
tbe  la  i  Jsvarì  di 

■  li'Dsle,  detto  per 

rja  altrui  per  do- 
,  ilbergalore 


ra,  culiù  ohe  alber- 

ohe  vende  ostricho 

"addliro,  che  b  e 

L  di  padrone 
7tm.  di  pndrondnc 

^he  EDuiaiid'e  nella 


lumll  the  Ile 
MKuomo  ehe  sta 


el  pagliolo,  ed  ha  cura  del  U 


in.  BlaSfere" 
che  i;ÌDOca  alla  pale- 


Vanatliere ,  quegli  che  In  a  che 
Psnieriiu.  arteHce  che  lavori  B 

Palmiere,  che  fabhrica.  o  che  veo- 

Papplno,  aitante  d  «erio  di  >pa4 
date  ;   ed    é   vocabolo    sthuaia 


Paraninfo ,  meziano  di 


Parliture ,  appresso   i  Chlodcl  e 
zeci^ilerl ,  ai  dice  colui  che  le- 
paru  0  parte  i  melalli 
Pascnriellu,  buSòne  di  conunediD 
Passatore,  colui  che  guida  o  con- 
duce barca  u  chiatta  per  pos- 

Pasaeiigierc  e  Passegf;iera ,  ga- 
bcIMere  o  elradlere,  ùaè  colui 
che  sta  a  Riiardla  del  paese,  per 
raccor  ((Bielle  o  dazio  =  CMul 
che  passa  le  lenli  in  borea 
Pastaio,  colui  che  fa  le  naele 
Patlclllcre  ,  che  lavora  di  pasta  ; 
che  UBdi  pili  comuD.  si  dice  pa- 

paoticci,  va- 


i/pHiere=o/r)(i  plil  ci 


colui  die  la  ogni  sorla  di 
da  per  vendere 
■*-■'■—'*   *■— "   -il  pastore 


;   PWialore,  che  pl»ll« 


PcccBtrtce,  Bl  prende  mulle  volle 

per  meretrice 
Pecorala,  luardiano  di  pecore 
Pecoriro.  F,  Pecorslo 
PedaRHiere,  colui  che  ricoElie 

perioggio 
Pedsfogbeisi,  femiii.  di  pedsgi 

go,  detta  ìd  iBcherao 
FedMogo,  ^qoegii'"- — "'  '  '- 


Pedantucdo,  pedintueolo 


Pianellaio,  maestra  di  f 
PlanUlorc,  che  punti 
Picconala,  colui   che 

Picfanicre.  colui  obe   ' 

PiB^ra,  aonatore  di  pta 
PigFneiilarìo,  eolul  àtt 

diverl  od  indie  I  tt' 
Phinstliro,  pcntoUa 
Plillcclalo.  peUiocbMo 
PUoM  e  Piloto,  colai  « 

prora  della  nan^ 


Pelacane , 


roprio  di  mare 
Egli  cJiG    concia  le 


Piomblnetort,  i 


cclaluolo,  pelllcclere 

celere,  pelliccia,  che  fa 

ide  pelli  0  pellicce 

alDolo,  colui  che   vende  le    1 


piziìcagnolo,  colui  thM 
lame,  cacto  e  altri  ^ 

Piizicarola  e  Ptaiicarc 
cagnalo 


Pentolaro.  C  Pentolaio 
Peiatore,  die  pe>a 
Petcadore,  peieatore 
Pcwtatore,  colui  che  peaea,  che 

CMrdta  1'  «ic  del  pcicare 
Peaeilorcllo,  dtm.  i' 


Polveriata,  colui  cbe  H 
polvere  delle  ami  # 


di  portinaia 

tolBIlO 

Bhe  tiene  i  ca- 
de' cavsUi  del- 
Teda,  ruba  lare 


die  a'  infii^gni 

^Ik  varts  le  iel- 
i  ili"  allra,  Ti»e- 

Ola  in  proda  ov- 


raiul,  che  neil 


Pubblico.  Donna  Bubtiliea,,   vale 

PuEillatorE,  Eiuoealare  di  puina 

Pitrilorr,  che  pulisce 

PuliariD,  cuslode  o  guru'diDno  del 


cede   fa  copia   diia 


Qoolilo,  CDoido 
RiccoGLiTUCE,  si  prende  oo 

Raci»nci'*Iore ,    elle    raccoi 

riordi  nature 
Raccontatrice,  femm.  di  rai 

Ranlnalure  e  Rafftnstrice,  chi 

Hbrbzzo,   aeri  o   adoperata  i 

esercirli 
Ramlere,  lavoratore   di    rag 


altro  si 


che   r 


ed  altri  fuochi  artifiiie 


BeniiKsnle  e  RemigaLore, 


Rionulort,   ,     „  

HtcsniBtrlce,  fttii.  di  ricamalarc 
Bieogljtore,  riHiiotltiire 
HlCDK'ilrlce,  li  dice  a  quella  donna 
che  suIsK  si  parla,  levaUicc 
Rifllilore,  cke  riUi, 


spia,  iplc 


HimendMore  e  RlmcndaU-lce,  i 

RlnunzlBlore,   colui  che  riferltce 
e  prendesi  per  la  piit  in  mala 


Kpolitara,  oIr  rìpuliice 
HBotMqoatore ,   colui   cbe  [ava 
nell'acqua  currenle  lalanadis' 


BlKoMort,  che  risoiiolG 
Rlnuotìlore,  rlKotilore 
lUteadlUra,  rtrenditriDC 
JUiendlten,  livendagUola ,  che 

Blveocairltie,  feinin.  di  rKem 
RlTeBdanUola,  HvendJMcc  6 

minute 
Hlveaduxllola,  che  rivende 

HMMIa,  colui  Ohe  fa  o  ven 

Kufflana,  meinna  preiwii 

eoie  leneree,  fa  servlzil.polla- 

RufllanellB,  il''",  di  ruIBaai 
Ruffiano,  menano  deUe  cose  ve- 

Sicciauo,  quegli  cbe  conduce 
dlttN  agli  eiercìU  le  vetlovielle 
0  fll  anwil  e  le  bigagUe,  ba- 
gagltone 


,  IiaUerino 

(ìDltalrice,  ballerina 
Saltlmbanca,  canlambaac* 
Siallimbancu,  caiitamliwMO 
SipODsia,  colui    che    ialiM 


e  mette  m  ' 
tino,  quegli  ■  '.. 

^camasclalore,  coociilun  dlH 

Scsrdagtlere,  ch'esercila  fW 
dello  •caniaitBre 
icirpell*lare,__Ghe  Iston  iM 

'carpe luì»,  ii» 
pietre  ouUa  k 


ScarpeUUMj^qaeglJ  clie  li 
Scaiolalo,  itulul  ohe  li 


leflen 
Schermidore,   che    >i   o  MH^ 

r  arte  della  Hheru» 
Schermitore.  >'.  ScOemuiMi 
Scopante  sllere,  qurj 11  cM  ca^ 

ola   e   cambia   M   i-voit   M^ 


die  icopa,  0  cui 


le  blsog 


Serva,  aervitrlce^rv 
Servacelo,  pigg-  di  i<r<u 
ServcDle,  tuit.,  servo 
Servelbi,  dJni.  di  aerva,  servic- 

Senicciuola ,   dim.  e  afeil.  di 

ServIeellB  e  Ser>1oina,  diin.  di 

Servidore,  aeryn,  famllÌBri 

SerrienlE,  Binontmo  di  serveole 

Scrvlglalc,  servidore,  ogt;!  quello 

Dome  e  rlmuu  aj   aervi  deiiU 

spedali  e  alle  maniche  non  \e- 

SfrvlÉlans,  ralloreasa  di  melia- 
che, doDoa  secolare  che  serve 
le  manache  nei  loro  aflàri  luorl 


Servlilate.  V.  Serviglalc 
ServbilHTla,  uomo  dtntviilo 
Servit  colui  che  serve     ■ 

Seiaiuola ,  raercaiile   di   drapp 


Sglierrano,  ptgg.  di  agharro 
Sgherro,  brigante,  cbe  h  del  lira- 
vo,  che  anche  dlrebbesl  taglia- 

Sgualdrlna,  puttana  vile 
Sgualdrinella,  puttanella 
Sicario,  cbi  Decide  uomini  ingiu- 
stamenle  per  altrui  commlsshine 


Smalti  sta,  smalti  tori 


«oprsccDoco ,  colui  che  lopran- 

Icnde  ai  cuochi 
SooTUMrvD,  pia  dw  servo 
SoItemtoTC,  che  lulterra,  bec- 

Sonocnoca,  liuto  del  cuoco 

" ■ ontUrio 


Lto  cbc  spadaio 


Spad^o,  cIh  là  le 
Spadaro,  nieno  di 
S^ialtlorc,  palaiubiu .  t,iii;  uycn 

SpauBcaDiiidno.  qucill  che  nella 

dalla  OUgglne  ir  caminlno 
SpuialuTahi,  colui  che  spazza  le 

Spalttuodo,  asell.  dì  apaxiino 
Spaiibn,  chi   ba   cura   o  uCBcio 

di  ipuure 
SpeccbIaiD,  che  fìi  o  acconcia  gli 

SpeciiialDre, 


BpU  I  gf  ncr.  per  chKinqoe  riferl- 
«cc=aggl  dlc»l  a  colui  che 
prraiolalu  rauporla  tlì»  giiuU- 
ita  Eli  altrui  ralabtU 

Spiacela,  pfss-  *!'  'P'" 

aplaWrc,  che  spia 

SUiicllatD,  colui  che  fa  o  che  ma- 

'■  -^  -'  Iplllettl 

'-   radlore  di  aplnelle 
pegg.  di  iplonc 

fcroB^o,  hbbra  di  iproni 
SìigldBlelti,  Berviclale,  quelli  che 
liaeipulcla  Ilei»  endice  In 
dlapreilo   a  pcriona  ille   e  di 

L  ■quadraloTc,  icarpellino'che  la- 

UtOt  Q  marad  di  «guadro 

,    .  _"oll ,  tono  I  Isiorahirl  ne- 

t    '  f  II  aqufrl  o  cantieri 

r  BImcÌÌM  ,  calai  che  b  0  lende 
(li  ilKcI 
StaderBia.feciloredisUdere;  veu' 


Stalliere  ,  Oaìtìh  de  ■ 


V^iui 


Slaialore,  oolol  >te  tj 

Siaiianlerc,  baiteul»  4 
SieDdiiore,  cbe  •Mail  a 
Sttilalore  e  8I11IW       -* 

Stipetula',  coM  ( 

altri  aimlh  lanri 

StoriaiCb  cola. 

'  i  D  ieggeade,  p> 

—Ercaioia  dtalMl  ta  ■ 
Slovlgliaia.colDlchBto' 

de  aloviglle 

iTBGCialuDlO,  tX 

ne  ifra^  1  I 

fané  iirrlgatUcrc~a 


SlradiDB,  Iter 

laniera,  aftialdrlu 
Sb-aardinarto ,   currlri 

ha  liomo  determina 

Slrucìna,  dlceii  una  ri 
caio  vinutaw  e  iilebi 
de  la  carne  p«-  le  al 
leaer  ballega 
SlKfgldaiore.niliiieb 
Slrciwiiio,  cului  clw  n 
ine   le  peue  di  p 

Slrinfiiu,  Ihcitvr  di  ti 


Treggialore,  che  Kuida  la  treg- 
gia 

Trineimle,  quegli  che  ba  l'uHcio 
dei  Isgliar  la  vIvidiU  nvanli  al 

Tris  la,  bagascia 

Tiircinianno ,  Interprete:  quegli 
che  parla  u  risponde  invera  di 
colili  che  non  InleodE  U   Iln- 

Uccixi.tTOHE ,  'che  uccella ,  olie 

Wn,lf  insidie  agli  uccelli 
Ucchiellsia,  donna  che  te  ucchielli 
Unguentaria,  che  £i  unguerli  o- 

doriftrl,  che  oggi  più  comun.  ti 

dice  profntoiere 
llnguenlicre,  unguentario 
t'nto,  tuit,  battliano  :  cosi  dello 

perche  tali  uoudni,  maneggian- 

eor  «MTaempre  udu' 
Uomo  di  eoru,  dicevano  gli  an- 
tichi a  BOoM  plMevoU  e  Dwt- 
MggtvoH,  tìna  frequentavano  le 
corti,  che  ambe  sitr.  ai  dice- 
vano giocolali,  giullari  o  buf- 

liseioni  custodie  e  guardia  del- 


lagll^o, 

le  he! 

zia 


Vergheg^ 

V», 

mlcdll  -, 
Veterlnvtoi 


VMtunle,^ 

Vettaregatj 
VeltiirlBO,^ 

Vlcnalo  e 

VlgnaiMiola,' 
Villico,  cmH 

VImiÓidI^I 

TIvandlereJ 
Vogante,  Jl 


pell^  di  vdo 
Valigiaio,  fodtor  di  valine 
VillelUno,  dlm.  (U  ^alleilo 
Vallello.  Eante,  paggio 
Vasaio,  tuellalo 
Yatellaio ,  (tcltor  di  rasi ,  e 

proprio  di  gne'  di  lem,  e 

di  ilDvIgUe  ■  ilnlU 


Taiellaro,  s 

Tehuialo.  artcBce  che  fobbrica  O 
tende  celi  o  altre  slmili  mani- 
fkllure 

Tenditore  e  Tcndiiriae,  che  ven- 

VcncDeo,  fibliricaiore  di  i  eleni 


S^ppatore^ 


n.  di  llngara         |  Znixoìtìo,  che 
*"  che  VI  elninda  I  Zolfelo  ,  colui  e 
f  ElonUre  nllrui       lo  2ollb 
Mi  di  dar  buona  Zuccheralo,  mt 


Sreione  Umc* 
•m  Ite'  Mcltlli,  e  cose  Telai 
iDdlceiio  della  Cd- I     veto  dfi 


w  ed  «I  principia 

lino  uno  spav 
fri  aulBclentl  per 


•H»  coda.  Secon- 
lovintaielle  sono 
■PPorleuKUiio   a 


serpente  mealo- 


0  pnricdpsai 
Isnool.  Quei 
ritri  negelo  l.. 

CiiMiUVE,  io  Itemi  die  caocadnUa 

Galeitrlee,  presso  gli  antichi,  dlce- 

''  d'un  lerpenle  che  naice  hpI- 

EgiU.>,   -  -■• ■  --" 


Bufone,  anBblo  che  ha  il 
tuberoso,  fosco  bruno,  i 
bereoli  conllenil  un  umoi 
tea,  che  secondo  si 


r  specie  del 


il  grandi,  lo 

denti,  il  co'rpo  copen 
vi  squsmasL  nCcllml 


latoblepa,  spexie  di  serpent 
conosciuta  e  ixnninala  ne 
EDDle  del  Pulci  K,  3» 


IW 


i,rncnae,  genere  di  serpenti  che 
hgnnD  U  pello  briizolala  di  b1- 
cune  punture  o  nrnecble  gialle, 
■ìnilU  Bi  grani  del  mlilhi 

Cerasta  e  CeroMe,  anfilìiu  che  Iik 
centoquoTBntaielte  scudi  venlrn- 
lli  trenladae  pois  caudali  •  un  plc- 
cul  conio  mobile  al  di  sotto  di 
clBscun  occhio;  un  colore  gi»!- 
laslTo  sparM  di  mocetde  brune, 
disposte    In  pliwole  urne  iriB- 

Chelldro ,   spciie  di  serpente  oc-  f 
quatìco  velenosoi  che  sia  in  ter- 
ra ed  in  acqua ,  e  die  lempre 
va  diritto 

Oldgna,  sorta  di  lucertola,  che 
le  gambe  cosi  corte  e  cosi  |r 
ciOc  che  sembra  im  aeroenti 

Coccadrllto,  inUbia  aenia  llngi 
-'"'  *-'  U  coda  eompreisa  e  ' 


l'apertura  della  Locca granSli- 
lìiua  ;  le  palpebre  rugose  e  rile- 
vale. È  un  aolmale  di  rapina  ' 
terribile  anche  aili  uomini 

Colubm,  inilbla  cbe  ha  scudi  al 
venlic  e  squame  alta  co  ' 
questo  genere  appartenga 
lanlaselte  speile,  tra  le 
diciotto  sono  velenose 

Crololo,  serpente,  che  ha  alcune 
piastre  o  strisele  a  traverso  drl 
corpo  e  della  coda,  alle  quel! 


Drago  e  Dr(^ 

"-agone  o  J 

aiSibio,  db 


Dragonessa, 
Dragonltorm 


Iiniiù,  ape 

rio  i  detto 

alberi  addi 


cluDii  a 


nn^unU    s 


overai  dell'anlnuile 


DirSÀ  e  Dlpwde,  gii  aoticbi  han- 
Do  dato  il  Dvaie  di  dlpaa  ad  una 
vipera  della  Libia  e  della  Sirla, 


IgiMna,  apn 
ramarro  • 
cidrnUU.  I 


Draco.  >'-  Drago 


negli  orli 

LACIIt(ll_l,l 

Lucerti,  luo 
Luceilola,  ul 


pelle  di  serpei 

ttD  cosi  dal  nu 
tu-  cde  il  d&i 


ipciie  di  serpente  tc- 
ò,  dello  con  sllro  no- 

,  (pezle  di  nnoccliki 
rerae,  che  ha  II  niiuo 
inuMO  e  toccato  acMi- 

V  rarina .  che  dicono 
tanta».  TalTolta  sale 

•rtMneelU,  vh-KulM  e 


■  <]aallra  piedi   e  alv- 
ino degli  ipriiiall  e  di 

re  di  miniali  anBbii  a- 
I»  di  s6  nollc  spctie. 
iliBan  hanno  il  corpo 
■tiro  piedi,  I  poaterìi)- 
lU  tono  pia  lunghi 
n.  di  rana,  ranoceU 

■  BmiaeGhia,  raiii 


nenlL  aninui  (évoloiD 

tlUle 

pere,  nndar  colli  pan- 


di mncciiie  quasi  roni- 

Rospieclo,  pesg.  di  rospo 
"ospo.  ipeile  di  rana,  ohe  ha  il 
corpo  luberoao,  foaco  liruno.  Ha 
ie  zampe  poslerlorl  iunithe  quan- 
to il  corpo  opta;  Il  corpo  cor- 
to e  BpesBD  httoraolulo  ;  le  dita 
de'  piedi  pojlsrlori  corte  e  moi- 
xt,  paimale.  Pu  credulo  velc- 

lETTOKR,  speiie  di  Miriwnle, 
detto  «ut  perche  corre  veloce 
come  una  laetta.  V.  Acooiia 
Biamandra,  mrti  di  rettile,  che 
ha  ta  coda  rotonda  e  corta,  le 
lilla  saniB  unghie,  ti  corpo  nudo 
e  DOroso.  Puoaoatenere  la  fame 
1  meni,  Imnianda  lenta 
■  lilla  bocca  ci' 
1  estinguere  a 


Scielloso,  che  hn  aeanlii 
ScokHb,  la   pelle  Che  getta  ogni 

Seorione,  ipeile  ili  serpe  vele- 


%-ipera.  aaplde  e 

,    ,     ento,ll»ei 

SeriiCKKiare,  serpere,  o 


re  in  fona'  iji 

aia  incile  di  li 
'ce  Su  laagl- 1 


prende  per 
plioemenle 
,  erpentelln,  piccolo  serpenlf 
'Serpenllfera,  che  produce  serpenlì 
Serpentìlc,   di  serpente,  9eri>«n- 


fi  lerpente 


e.  che  pili  Cam. 

.   ., ,     re 

StrpeUa,  picooti  serpe,  «erpice  lls 
Serpidcllii  dna.  di  lerpe 
Serplclno,  di'iiu  di  serpe,  serpi' 

cella 
Serplfwi,  serpentino 
ScrHio,  serpenloM),  dn  serpi 
Sibdue,  Bscliiire 
SjbUlarc  V.  SlUbre 

Sil^ilMhlD 

SlbBÓM,  di  tlbflo,  Ehe  tu  sibilo 
SqiuniB,  KaglÌB  del  serpente 
SquimOi  lo  aleuo  che  iqiiaiiiB     ! 
Squamigero,  che  ha  squame,  equa- < 

Squamoso,  che  ha  squama  i 

Stellione,  aidmale  simile  alla  lu- 

StrìcoiB, 'per  almil.  Dsnle  Ymb 
per  gerpe  =  r  orma  che  rimase 
In  lerni  dallo  strisciare 

Stritciars,  camminare  con  Impeto 
slropplDClando  e  frettando  11  lar- 

*  reno,  come  fa  la  serpe 

Strìtclata,  Io  itriadan! 

TiUM^uJ.  tarantola 

TaninlDla,  serpentello  ornile  tiiu 
licerlo]*,  di  color  blaBehtecìD, 
GhlaHalo  oaaHi  canu^  di  iHiHf' 

Ttrsiero,  sD< 

jilcana,  delta  e 

b     tro  piedi  ( 

'      toda  un 


pesci,  serpenti  ecc. 
VEi-RniTEHit ,  Che  por: 


Venenirpro.  nMV  i. 
tenino,  soatinia,  che  pnlaf*  t 
bocca  0  oppltcata  citertaa^^ 
alle  ferite,  uccide,  n  ahMM*'  'i 
giona  inorlall  acclilcnli  '  l 

Venenoto,  velenoto  ' 

Veniiinara,  aggiunlu  <li  ina««<e  >« 


ed  i  coptr- 

niaaoellr 
..itfle  di  |- 
TetlURgine 


iwi  ivuui  ai  ^Tnirvvar^*^ 
alla  coda,  e  di  colar«1M*'V. 
due  enUai  «  luoebr  tàM  ^ 
dimoile  ad  maoli  ln^ol^W*»i, 

t^ero  aainaiHiUa,  apdb^; 
I  terwile  actiuiioo,  diilMlS 
'    lori  delti»  ffii(r<»  ^V 

Viperaio,  da  tlpora,  ^r^M^^m^C 

Vlpereljo,  ah»,  di  *Hwra  ■%,^ 
Vipereo,  di  vipera  >_ 

TlperellB,  dhiu  di  *l|i«n  ..'^ 
Viperino)  dim.  di  •>P<n(iMh^ 
<     parto  della  Wyrn  £a3£3»^ 

Vl^r^  U  nuMhio  drll»  •««*  -^ 


~'titwswnaizi.  In  tre  Si: 
Il  ratehìutlono  le  eoit  rtlm 
•lutile  ipeltimli  al  rito  catt 
tiittr  iàip'"'tenenti  ai  riti  t 
li  toa  Coatuml  antlcht  ec, 


ni  II"  dwUe  ,,uem  voce.  ìtella  1. 
'  ai  nel  in  generate!  tiellal.  luna, 
:o.-  aella  3.  compreationil  gtiellti 
e  altre  religioni. —^H.  Vegaanfr 
I,  Paradisa  ecc,  Teiii[iiii,  Teuiogta. 


al  n 


bHiliiEKTo,  l'adarsre 
iitmtt ,  riverire  con  slU  pieni 
di  BMlIu  e  di  dWoilane ,  <  ~' 
ni  iBieraa  Dio,  benché  lipr 
da  ialwa  anclie  per  slanmci 
il  eidto  dei  Santi  e  delle  C' 
Bcir==per  orare,  far  oraifo 
■torio,  tempio,  Iuohu  dovi 
o  gl'Idoli 

Uuoento,  V.  ■-  ingln 
at,  lo  ioghioconltrsi 


BlKoito,  add.  e  UlvollB,  «u<C» 
bscclietlone  daloaila  divozione:; 
ed  In  cattivo  sldnltaK'IpDcriiiB 

BiisoceliBro.  ¥.  HIizdcco 

Hlizoceo,  bacclieltane 

Botare,  óblillgar  per  voto 

Botarsi,  fiir  volo,  volare 

notilo,  die  ha  Atto  bolo,  botata  < 

.._._  .  ... .  ,.  ola  cosa  qua- 
le onc  aia»,  cne  appende  In  ti- 
gni Hcailone  di  grato  animo  prei- 


f  emonia,  che  apparL  a  cc- 


Cerinmaiom,  quegli,  che  opera 
tiene  cerinwnli 


Dedlc»lOPiD.  add-,  che  appari  a 

DEprecaiione,  preghiera  e  propr. 
quella,  che  si  ffi  per  divertite 


Dedicare,  stofSrt,  offnirc  e  pai 
Hcolarmente  dieesl  delle  cmes 
D  statue,  ponendovi  11  nome  l 
oilui,  a  cai  die  9'lntllolanoper 


-  — Jw  e  ì  Si 

In  ipatiniwilCTi^  ^ 

..jborare  11  suo  detto  '^  ^ 
add. ,  da  giurare  :  oo»- 
■  —  -  -'Traine  ntiKondl» 
GhlamatD  In  le- 


Giuro,  Il  Ki 
InNaLuiH, 


r  ....     .- 

■ferUzIn,  0  qieUe 

YBle  andare  alia  Chiesa  a  otfrt- 

^n.™. 

>|-  ineer»Bre 

Olocenalo,  BBuriflniO  a  Dio  di  lui- 

U  l«  vilUmS 

IO  1  mirUtri   Meri 

Oncenao,  incenso  e  flgurat,  ipl- 

rilo  di  oraiione 

Orare,  pregare,  fere  oraiioni,  rac- 

Oratore,  che  ora.  che  prega 

r»tlod'Ìnren»re, 

l'alio  d-lnginoe- 

Dioo  a'Santi^CTiltura.  nella 

mU.,  d»  ijifioQO 

quale  si  contenta»  quello  che  il 
dee  dire  orando 

Oneerare,  predar  con  fervore 

m^^ao>a,ail- 

Osieerailone .  preghiera  ferilda 

■%m 

F™ 

Ostia,  quei  Cile  si  oSbrisce  a  Dio 

WiMientoi   «parni- 

In  sacrUtcio 

a  pane  del  liquore 

Ottava,  spazio  d'otto  giorni;  a 

«^  ['.Ilare,  dopo 

pia  canir>i  dioe  di  quelli  che 

0  precedono  o  lefolUna  alcuna 
9olennil33iueliD  deitH  ntto  gior- 
ni ch-É  più  rimolo  della  iole* 

liaiionc 

•ttuo  che  libagione 

nltà 

irUliio  proflttevole. 

P»Giim  I  voti,  BoddliCarli 

e  o  tmnM  le  mani 

alliiow,  elle  »l  picchia  11  petto. 

vena  II  cMo--  atto 

imisl  per  renderli    In    colpa  ; 

re  oprware  Iddio- 
nono,  sldiceuropr. 
ferie  Ili  sposi;  che 

che  anche  diceil  ttrophcione 

Piegar  le  mani ,  vale  oonglun- 

Ito  gllantlchl  si  Iro- 

gerle  insieme  In  le^no  di  rive- 

renti o  di  adorai^ioM.  che  dl- 

iHÌSl.  della  religione 

Pìehi,  alletlo  verso  le  cote  ufro^^H 

merla 

devDElone                           ^^^H 

néri*  clw  li  &  a  Dio 

Pio,  reflirtaia,  dlvoto              ^^^H 

Prece,  prego,  preghiera        -^V^ 

Obl.l«ione 

1  o  dedicare  s  Dio, 

Es.r-ws:„»«.^  ' 

Ice  com.  qnBllo  cbe 

«la  a  lenlir  la  predica,  che  pid 
com.  si  diee  nilienui 

ipi   ed   In  Mrle  oc- 

t  In  cuna  ai  sgcer- 

Predlcaiione,  Il  predicare,  e  più 

y2o^%™s^ 

Predicamealo .   li  nredicure  e  la 

o  aW^erta,  t^el   predica  sfessa    ' 

1 

Predicante,  ctie  predica,  < 


PredlcBlorello 


..^.-enderlo  dei  yìiìì= 

predcanilo 
ire.  che  predici 
""'""      pretUcalore 


sita  portivB  ■> 

Biaiurare,  giù  _ 
ninnuVBle,  bnei 


BiprCBire, 
Riìiinle,  aF 


Predlchetla,  dim.  di  predtcn,  pie-  T 

cola  e  breie  predica 
Preganie,  che  prega 
Pregare,  fere  orailone 
Pretrheiole,  che  prega,  iDpplidie- 


i 


Frcflo,  il  Drenare 

Priegare.  V.  Pregare 

Priego.  V.  Prego 

Profferire,  oBerlre 

Proffena,  oOiirta  nel  slgnir.  i 
oblaiione 

Promettere,  giurare 

Fniidlto,  colai  che  svanii  ali 
venuta  di  Critlo  dal  lieotlles 
tao  era  panato  al  Glud^nM 
ed  oggi  li  dice  di  «hi  noTelli 
■nenie  il  i  convertllD  alla  rei 
gione  crlillang 

Prostrarsi ,  inchinarsi  profonda- 
mente per  riierenu 

Proitraiione,  l' iodiinarsl,  l'ab- 

RitriiM  la  mente  in   Dio,   0  *l 

:S  .*"■""'"""" 

Rei  IgiosaDienlfii  piamente,  con  re 

llgiiine 
ReliilDsitd,  quaHUdlelùcti'ére 

IIfIo»,  ^eU 
Hellgloio,  odd,  pki>  che  ha  reli 

Retcrenu,  qualunque  aegno  d 
onore  che  si  fa  iltnfi  Inchinan 
do  il  capo  e  piegando  le  ginoc 
ehia,  D  movendo  qualche  alln 
parif  del  corpo 


Rnmllano, -udii.,  i 
Romilejco,  da  rr 
Romito,  nijL,  ei 


SocHDcaTnenlo,  l'd 

SDCrineante,  i 
saerllcalar 

dedicare,  e  „ 
Sacrinaatare,  A*  g 

neraikme  bua  « 

rirgli  per  n. 

la  viiMn»  p*r  ph 

Racro,  dedlralD  a 
aproEsna 

SacroaiaUL  «Mr 

".„ra,  dedlculo 

Sagramenlare  , 

Ragranenl 
Sagrare.  I 

Sagri  tcan) ,  ._,„ 

Sagriflcare,  laerilw 


!lo,  sBgroe 

er  Becolare- 
luEimenlD  di 


glursmenlo 
per   qngldle 


pcriore  agli  altri  gier  qinkhe 
pnrtlcolsrc  ipialtU  o  riiiurdo 
Spereinrwnenla,  lo  apergiurare 
lipcrKlurnrc,  hre  spErchira,  gin- 
rare  per  Bmlenere  il  Mao 
Spergiuralo,  qaetio  per  cui  t  ttUa 


Spergiuro,  bugia  con  giurunenlo 
femialo 

Snperstlilone,  curiosa  e  vana  <»- 
servaiione  di  auenrll,  anrtileei 
a  slmili  coie  proibite  dulia  vera 
religione  :  Talaa  e  vana  religione 

Superslliiotanienle,  con  auperatl- 

Suirt^rsUiioilta,  qualità  di  dC  che 
è  suptrstiBloan 

SuperaUiioH),  pieno  di  ■uperstl' 
lione,  derivante  daaujiersuilanc 

Tesser,  profcisare,  detto  di  re- 
liffloae 

Tcudla,  canto  lo  lode  di  Dio 

Turtacare,  Inoeiaare 

l7r>IGN2i,  dicesi  alle  peraoite  adu- 
nate per  aacDllire  predica,  od 

Uditorio,  luti.,  auditorio,  udienza 
Lama  d'  anima,  vale  che  atten- 
de alle  cose  spiri  luall  =  [forno 
di  coiciensa,  vale  uomo  d'Bol- 

VESPERa  Y.  Vespro 
Vespertino,  di  vespro,  dell'ora 

del  vespro 
Vutiio,  di  volo,  appari,  a  volo. 


ÀBBpe  ,  ahgro  bsitchelta ,  che  si 


A^usdel  e  Agnuideo,  v.  I.,  ooi! 
consaitrata ,  nella  dunle  è  fin 
presu  l' ImnuiRliie  dell' aiinellc 
di  01ci=per  l'osHt  conssgrsla 

ineUUs.  espreistone  eb'-xi'-x  ri" 
tìgvltUM  lodate  il  Sii 

allegreun 


la  in  aegin  d 

ira,  agg.  dato  a  rito, . 
canto  0  slmili  della  Chiesa  il. 
MUuM,  traendo  tal  denomlnailo- 


dl  quella  citta 

ODlla  qmOe  si  conlenns  i[ 
e  vale  eotì  ala;   ditesi  li 


le  dato  alla  Ver- 

■  Immagine 
tA  dellalHa- 


AntlGTlstlsno,  contrarlo  a  Cristi 

no ,  opposto  alla  dottrina  il 

crlsHanealnM 
Antlfaiia,  quel  Tcrsctto  che  si  r 

dia  0  canta  avanti  ohe  si  e 

mine]  il  salmo 
Antifonario,  libro  die  si  adopci 


k  -WS 


Bllsse ,  Apocalissi  e  Appoca- 
ie>  che  vale  rìvelailone.  l'no 
n>rl  del  nuovo  Testamento 
iJedlrilomello,  COI 


sono  a  terminare  le  parti  nrhi- 

clpall  del  illvln  uFIlzia 
Apos  Ini  leale,  appostolicale 
AposloUco,  appoilolico 
Apostolo,  appostolo 
AppostoIallcD  e  Apostdatìco,  r.a., 

papato,  pontlBcato 
Appostolato  e  Apostolato,  grado 

e  dlgnilA  d' Apóstolo=per  papa- 


a  predicare  il  Vang«lo; 

-la  anche  infaria  dinut. 

Ascensione,  nome  del  niorao  nd 
quale  si  celebra  la  festività  dd- 
la  salita  di  G.  fl.  al  Cielo 

tsolrere,  dare  l' assoluzione  ■«- 
cramenlale  ,  eh'  i  rimellere  ti 
penitente  la  colpa  de'  peccaUi  e 
anche  prosclorrc  dalle  ceniarc 

ssoluzlane,  l'assolvere 

ssunzlane.  la  salita  di  Maria  al 
Cielo ,  e  11  ^orno  In  cui  al  ce- 
lebra questa  salita,  eh'  #  il  di 


nano  all'  alba ,  a  mezzodì ,  e  a 
sera  per  cenno  che  si  saluti  con 
r  orazione  Ave,  Maria,  la  no- 


Baltesimo  e  Hattesmo , 


binedlre 

bm  da  Dio  illa 


ina:iSI  pren- 
ce é(^glor. 


lelJa  PurIHcaiiane  drU 
na,  nel  qiialc  li  bene- 
candele  e  si  diilrlbui- 


consafira^one  ed  al 


CnnoiiicaDienle.  leconda  I 

e  secondo  1  rlU 
Canonico,  lecando  Ja  le  i;i!<^ 


CanUca,  una  de'  libri  della  Si 


Innpella,  ■!  cMBmi  la  nioltlludine 
Canio  IlKurata,  spezie  di  cimò 


lo  cbe  dee  credere  ed  operare 


he  del 

ISeRHO- 


crlsilano  per 

libro  che 

Catecumeno,  nuovo  discepolo  nel- 
la fede,  erlatiano  Don  ancor  bai- 

Cattedra,  dlcesi  una  (estiviti  di 

E.  Pietro 
CatlolicameDle,  piamente,  rellglo- 

agK.  a  iiqmo,  \>1e  an- 
gloso,  |)iO 
e,  preso  ossolatameate  , 


=  iii  dice  Bitreai  di 

lunque   uiserdote 
Impiegato   in  una  J 


OUr^onla,  iiii]]iisìilone  delle  nia- 
sl  Jul  Gmferlre  gli  ordini  neri 

CirCDOBltìane ,  Kianio  mI  quale 
da'  crlsUani  ilcelrbra  la  fella 
della  drcencliiiane  del  Signora 

CoUcLta,  uraaianE  ohe  il  lacenhi- 
te.per  alcanl  biaogni.  agiiaBee 


,  lo  ttsrc  ni  tin  • 

peocaH  alimi  perusntvmd*.  .* 
uiBiio  propri*  uc  lacoM?  ' 
In  sìkdìl  noUr./Kiti..  •«* 


Coapagola,  eongreautone  di  pcr- 
aone ,  cne  si  adunano  intleme 
per  opere  (piriluall  ;  coafraler- 

Gonpiela ,  1'  ulUma  delle  ore  ca- 

nofllch* 
CoDiune,  preiio  gli  eecjeuaitld, 


l'aliare    dmIo  lopn 


l' aliare    pi 
ri  de'  luarllr 


in  e  Confmoro ,  colui 
lalètu  ;  e  s' Inlenile  del 
Urte  che  DMolU  1  peusU 


,  fleoando  II  rito  Aiabro- 
dapo  la  frgltun  deimalin 
rnlts,  adunnnia  d)  per- 
«r  opere  sjilrlniali,  com- 

lo.  Bina  liei  congluìUO, 

Edizione  degli  apoil 

là  (S  tacerJoU,  ad  bnlla- 
dclle  compagnie  de'ic- 
,  che  ecleiiraiia  ■  divini 

,  Telo,  che  si  frapponeva 
wcerdote  e  '1  fónte  bil- 
ie nel  tulftrsi  In  esiio  le 
le  die  li  bstleliavano. 
1  Toee  6  rlnuM  oggidì 
>  del  dbarki 
mie,  ad(L,  che 


Credo  ,  eoli'  e  larfo.  cosi  aiialu- 
Umenle  ai  dice  per  lo  itnd>olo 
degli  «pOBloll,  ncUs  gulM  ehi: 
fli  dici?  Palemuslro  l'onuiont 
domenlcBle,  prendendo  Udeno- 
inlnaiione  dalla  prima  parola . 

Cresima,  Sogrunenlo  nel  qiulc 
per  le  parole  proferite  dal  ve- 
«coTO,  e  per  l'unitone  dell'olio 
mlilo  COI  bilaWBO,  il  coolerniB 
irìiHana  l>  graala  rloevtila 
)Btt<MlDHi<,  ont"-  -■' ■■'- 

IresinianlB,  a^e  ji  ..., 

mlnlilra  li  lagramento  della  ere 

Creilmare,  canferlrr  II  lagrameii' 
'D  della  crealKutruDgere  11  bn- 
iullo  nel  ballesimo  colla  ere 


ti  per  la 


IISil- 


CrEiloiata,  add. ,  da  ore^lmare  . 

ohe  ha  avuto  li  cretima 
Cretimatore,  che  ereilna 

gna  de'crt- 


,  ilneom. 

Croce,  veglilo  e 

■    ■     ;lle  flic 


i  il  Sagranienla 


tmiuarle  e  dei  paternMtrl, 
icoDsi  a  reverenza  di  Dio 
U  Madonna ,  noverandoti 
corona  =  la  oherica,  che 
i  porLano  sopra  la  lesta, 
done    in    cerchio  alcano 

na,  piccola  corona 

hxolnl,  la  A^sta  che  st  oe- 


sQanl  n  c< 
u  per  divi 

CrooellB,  di . 

1  Croci  fero,  colui,  Che 
iirocifisso,  i'JDiagln 

Gruclfino,  crDclflBsi 
DscMMao,  Il  eante 


onsecraiione   d'  un   lemple 
likMie,  l' atto  di  por  gld  dal 


,    Diaconalo,  d  *ecanda  degli  or 


"•f. 


Emeda,  e  più  propr.  Etnenle. 
Ehwrra  di  «olennllà  aonuale  e 
a' intende  dell*  festa  celebralu 
dagli  l^rel  In  memoria  delln 
IHuriflcazIoBe  del  tempio  falla 
da  fiioda'Haecdiea 

Epltiuda  e  Piftinls,  aicniaca 


appariiloac,  ( 
■  -il  vale  Ih) 

imU  si  et 

e  dic«si  anche, 


sf  celebra  b'6  d  |en- 
oaiu  r  oicesi  anche,  per  voMbo- 
lo  corrano,  tcSamt,  e  preaio 
gli  BDlIchl  Plfauii 
Eseràtio.  Eitrfisii  ipiriCuttli  sa- 
no cosi  delle  Bienne  medituioni 
e  consideradani  per  rilbrma  del- 
la vita,  cbe  ai  fannu  per  la  spa- 
ilo di  alcuni  giarni  io  luogo  -' 

EBomolageai 


di  Dio,  a  I 
Ito  il  ben 


IO  podeau 
Kiurcisla ,  calili  cbe  (n  gli  eaoT 
Ciinil  ;  ed  é  uno  degli  ordini  et 


slieu  h>  il  bcolld  lU  cacciare 

gli  ipirill  inunundi 
Eìurchuare,  hre  gli  uorcisnii 
EiorciiiBlo,  atUL,  da  eaorclusart 


Ktorlulone  ,  breve  diMono  cri 
Ulano  e  pio  In  iiUI  umiliare 
per  eccilare  a  divallane,  ed  i 


L 


Evangeliario,  f.  Ero 
EvanjellcanMiite,  tea 

Evangelico ,  odd.  d' é 
cbe  è  ounfbrme  ali 

Evangelio,  vangelo.  U 
TO  Tettameli^  Mi  I 


Evfluelinmw,  «td^ 
in  nr»  di  n>(t.,i 

EvangcIiiEare,  sunl^ 

re  e  prtdicareVM 

Evangelo.  ¥.  Evaiiil 

Eucarisiia,  Il  Sagran 

£ucar)sttco,  add.  de* 
allenente  all'CKMl 

Eulogla,  algnificB 


Chleia  GiJBmiw 


Ferii,  termine  a 


il  IbÌicJÌTi» __ 

martedì  i  la  tem< 


prlma^^or  di  ft 
sacerdoti  il  c«|e 

'ìkÌiuÓImu 


edt'l 


parKcipaiioae  dri 

Il  di  qualche  ula  m 

Parma  del  Se -^ 


_j 


relativa  ni  Sncramento, 

anno  l'uierv 
,   idoiianiR  spirituale , 
diciamo  compannia 
I,  dagli  FGcIeiiasUai  di- 
lla lassa ,  che  ti  pwa 

9  obbllea  di  fare  cele- 
iise,  parile  quoUdlane, 

I  Bspiraitane  a  Diu  ;  e 
incile  In  lòru  di  lutt. 

ecciH    comieduU  dai 
Ponleflce  ogni  veoUdii- 
,  ed  é  voce  derivata  ds 
t  in  linnua  etirea  slgnl- 
là^lndula^nzH  cooce- 
brraa  di  Giubbiko 
'.  Giubbileo 
oue'  versetti  che  si  re- 
llfl  messa  avanti  l'è  van- 
ti   dicono  qujndioi  >al- 
ilcuni  credono  falli  so-  " 
lornu  dalla  schiavila  di 

I,  dicesi  di  alcune  Isll-  I 
ui,  reaalanienli,  di  ei  ' 
bce  l'origine  a  6.  Gn 
ipa  nel  sesia  secolo 
tti,  add-,  RKE-  ài  prego 
lune  breve,  che  li  por- 
c  ai  Sanli  con  fervore 
inno  nel  rila  gret»  al- 
letti non  ricavaU  dalla 
TJttura,  che  canlaosi 

10  dlvlDO    in  UD   lUODO 

DC,  »i  dice  oggi  di  quel 


Imprelare,    neuir.   ptssi.,    farli 

Infra  lare,  rendere  frate 

lobato,  quelle  preci  che  ti  dico- 
no al  principio  della  meata 

Iperdulia,  culto,  che  ti  rende  ad 
una  creatura  par  cagione  della 
sua  eecellenia  creala,  ma  am- 
mb-atille  e  parllcolare,  e  i|uesta 
t  quel  culto,  che  è  dovuto  alla 
SS.  r.  VI,  lladre  di  Gcaù  Orlala 

lubileo.  V.  Giubileo 

LaciM,  cullo  ohe  si  rende  e  Dio, 


Lavabo,  quella  cartella  che  i  al 
corou  tintatro  dell'  aliare,  in  cui 
sono  le  preghiere  da  recitarli 
dal  lacerdote  mentre  si  lava  le 


e  preghi,  che   si  lani 
n  andando  h  processior 


,  porre  in  capa  le  mi 
,  adiL,  da  immjtriare 


Isleuco, 

dalle  leggi  e  cerUnonie  appar- 
lenenll  af  aacerdoO,  ai  ieiid  ed 
al  sacriazil 

iPiione,  breve  capitolo  trailo  dal- 
la Scrlllura,  o  dai  santi  padri, 
che  si  retala  a   maltullno.   T. 
Breviario 
L.ibra,  per  Van ideilo,  libro  santo 

'liturgia,  studio  di  sacri  riti,  scien- 
za, che  traila  dell'ecclesiasti- 
che ccriinonle^  e  propr.  dei  riti 

liturgico,   sdd.,  apparleneate   • 


ria  dea[iBJ)rel  salto  il  governo 

de*  prlnii  principi  della  stirpe 

d^II  AiTnonel 
HmiU,  si  flhbmavRno  i  Isberna- 

coll  paiH  per  le  slnde  in  for- 

ma  di  oappcDetle 
IbghMwro,  maestro  di  canto  di 

un  CBDilola  di  canonici 
Hand.  Iinposhiont  delle  mani, 

alleila  che  si  (■  dal  vescoto,  nel 
>nferlre  gli  ordini  sagri  ;  ed  é 


irUrDlDilo, 
de'marSK 
Henologio,  marllrologlo  o  calen- 
dario della  uhlcBa  greca  diviso 
In  dodici  parti  per  le  ffesle  di 


le  l'andar  che  fa  II  prete  atl'al- 
tare  per  dire  la  messa 
messale,  libra  in  cui  sta  registra- 
lo clA  che  si  appari,  al  sacrìfl- 
cio  delta  messa 


nllrlare ,  mellere  in  cspo  la  a 


9,  aga.  a  rito  pral 
me  chiese  di  Spaj 


Arabi  nella  Spagna 


00  che  ai  e 
nell°uilliio  d 


Tfovliia,  colei  che  fa  II  si 
lieto  In  on  mr 

ìVoilualo,  InagD  de 
gono  1  noviill,  f 


IccuBBEMU,  l'hiGonlro  di  due 
Teste  che  amendite  cadono  nel 
mede^mo  gioroo,  onde  una  di 


ina  delle  pari 
la  quale-  il  sa 


I  gli  ufBdi  divini 
t  canoniche  che  a 
ctdesa  0  allrìm.  il 


ederlv.  V.O 
It'l' Santi 


t  vaagell 
a,  omelia 


Scarnano  dalle  persone  ecelfr- 
astiche  in  coro  tra  le  quali  li 
dicono  tnatauine  (jacile  che  4 
cantano  vena  il  br  del  glorM 
Ordinando,  add.  e  titit.,  da  ordi- 
narsi cogli  onUnl  delh  Ctalea» 
Ordinare ,  dare  gli  ordini  Mite- 

,    -ysle  istituire 


CfliHtregitìiin 
aDCBe  dlutl 


s"»;.^ 


I,  Patqiia  di 
ftlori  e  r  uso 
■«quella  deDaml- 
°  M^BlIre  aDlniDi- 
^SJado  0  Ruqua 
*»1  1«  Pentecoste: 
"ppo  ;  la  Paiqua 

•^ui,  ij«  Pasqua, 

spuqusle 

"•W  Kritla  di  (ie- 


Pailoretla  i 

Ile  dì  dai 

quale  sf 

'EDb! 


cosi  perche  comlnda 
calle  iiarole  Fourtiotttr 
Palemostrl,  si  dicono  le  pillnlto. 

'Ine  maggliH-i  della  corona,  a  di*' 


della  m 

erdonanza,  Indulgenza  concedu- 

la  da-  Sommi  Pontetlcl  a  chi  Ti- 

Sila  luo^i  pil 
Perdono.  T.  Perdonanu 
":regrino,  qne||li  che  con  ablla 

particolare  viaggia  per  ìlsitare 

PollCurgIco,  agg,  di  que' giorni  la 


turglco,  ag( 
ti  da  un  me 


ledesimo  aaccrdole 


ti  cflebrano  pia  incise 
Popolsna,   quegli  eh' i^  aollo 

cura  A'  una  parroceikia 
Poplo,  si  dice  lulU  quella  qii 

tiiA  <li  Bcnle  «li'  é  aotlupi 

IH  pBrroCGlliH 

:a  dal  aacerdolc  d< 
essersi  coiuunlcato 
Prebziu,  uni  partìcalare  ars 
ne  che  si  dice  dal  lacerd 
IO  della  I 


tenente  le  prediche  eh 
per  tulio  II  cor 
sima  — add.,  d 
quareitma 

giorni,  dw  II  b  m8 
Etagloni  delPin— ^^" 
per  Isugloae 
Oiuntjtugeslaii,  aidlnlib 
CD  pili  prosihna  aUa  % 
E  il*CGUDANi)*a  I*  animai 
acoDoiandaiioiM  di 


Pretbiterio,  1'  assembles  del 
dine  dei  preti,  coi  seniori 
per  r  eserdiio  della  dlsclpilna  II 


ST' 


processione 
ndar  atlumo   a 
a  gaiSB  di  pro- 


cesaione 
Proccssiune,  l' inaare  < 
per  lo  pili  ali  rccl» 

ialini  e  allre  oraiìoul 
di  Dio 

ProocMlonevole,  che  v»_  , 

EÌone,  maé  dello  stile  burleico 

Proleiiare,  ter  voli  solenni  in  re- 
limone 

osservanza  che  Ciuinii  i  religtoal 

Ptalicrio  e  pid  comun.  Salterio; 

nello  siile  ecclesiastico  latteria 

tlgnlSca  qael  libro  che  contiene 

QUADBIBUnfl*.    1*.  OlMTMhlia 

ttuadrafeslmale,  ipiareiioiale 
Uutrantina,  ipeue  d'indulgenu 


Kegola,  tulta  In  qaiDlH 
Glie  iDllitano  aotta  w 

Keooiare,  agg.  di  ale 
di  quello  eh'  i  CM 
ordini  rellgio«blaft 
dlcesi  di  religlow, 
ziune  a  eaatirt 

~    Iglone,  ardine  •  ^ 

'gloso,  iiML,  eoL- 

>tto  ciualobe  l>artlMta 

neliquia,  og|i  |«)  BK 

rìmaile  de'  SuU  ,  " 
BemisMone,  diiMoM,  li 

indulto,  priiiU^  ..^ 
Renderai  MMuoo,  r«M 

mUl,  vagliDM  *ei#. 


Rellglos 


<KareiÌDia.  dlniuno  di  il 


0  negurreilOBC. 


Sscramentalc,  d 


a  propr.  >i  dice 
e  deipecesli  leg- 


eramenlbJn algnir,  ntiitr.pati 
— '?   ricevfre   i   iicrararnU 
lìc.  r  EucahBtiB  =  Air  glun 


B  ^Bcrafaento,  in 


TiTE* 


laionl  che  tì  taa- 
lul   avuiU   l'A- 

flpf  trare  da  Dio 


Mcf  i\K\  Bor  dì 
iiqe  <l  Papa  ppr 
"irctpl  la  c[UBrla 


Sagra,  dedlcanlonc^la  festa  df  Ila 


'Artche  e  che 
Iwa  Mservan^ 

M  rugiada , 


SagramPiilinOjdr 

snSrilìcio  dell' aliare,  vale  messa 
inlniPRgianienlo,  Il  salmegjrtsre 
ialmeiKlare ,   lej(gcrc    o   canlar 


>  Salmo,  canionc  sacra,  CI 
ponlmcnli  di  Dsvld  e 
r  SaliDodIs,  canto  di  sali 
I-  Salleriello,  pleeoi  sallerlo 
"-'■ —  -  "ilterlo.  Il  Toliui 

salmi  di  David.- 

,  vale  recitare  iaalml 
conienu»  nel  salterio  Davidico 
Salto.  Ordinarti  per  tallo,  dico- 
no i  CBDOnistl  del  venir  promos- 
so all'ordine  scperiore,  avanti 
di  essere  ammesso  all' ordioe 
interiore 


r 


lUunpsU  io  le^  ,   in  ru 

per  lo  plit  miniala 
Sonlln),  dicati»  quelle  lliiur 

rsppreienMno  i  tatti  della  Bibbia 
Sanila,  quallU  di  ciò  ck'i  : 

sanlinioDis 


lU  benedire  :  ed  in  i 
occasione  li  un  nx 
unto  per  cldei*^^ 


quale  è  eictla  da  Dio  nei  nunierD 

canoaiuato  per  tale  =  SaiUO, 
■<  da  questo  epiteto  a  quelle  coir 
die  rigoardaDo  Dio  o  che  ila  lu 
j — 1 — ^ — p — *,.  j^  chiama  co^ 
jondofiveian- 
I,  pio,  rcliKloN 


della  sacra  Scriirura.  V.  S*!*» 

liale 
Sapienilale,  igg.  proprio  di  iri 

'''"i  della  nera  Scrittura  Et 
0  In  li  (alati  mjhcum 
:iiare,  caslrin|tere  alM' 

StiaiteiiarBi,  m Jar  rvllflaw 


Scapolare,  quel  cappuccio  ettM 
gouQ  In  capo  i  frati  • 

icapulare.  K  Scaiiolare  . 

icherlcatD,qiMii  liearadal»  «A 
fato  dell' ordiae  del  cbtÀp 
r   si  dice  latora   per  1|mS 

Ichierlcato,  icheririin  -' 
IchiOfltrani,  lucir 

Icomunica,  pena  ..^ 

Chic»  per  cormlooe,  d 


Scomunicato ,  add.,  d 


Scongiurare,  cotirìgnere 
li  per  loplil  II. Mi  ,■  ■ 
I  (femonii  :=  .V 


I  e  siiDili.  dijclpIiiiaTi 
udut.  detta  per  tecft- 
tade  la  sacra  Bibbia 
aternlla  o  compagnia 

segno  ili  croce,  dnr 


ar  Tionu,  lonare  aprtiiha, 

Iìddd  sDDar  la  carapaiia  per  ar- 
care il  popolo  chiHinaTidoln  ai 
:tli  amàhSonare  a  capitolo, 
ile  ctiiaioare  col  «irono  della 
impana  frali ,  o  inunache  o  sU 


la  domenica  che  prt 
isquaiealiDa 
d' OD»  delle  ora  «i 


Sjiatemoilrare,  dire  o  hr  raoilra 
I,       di  dire  inaiti  pelemoatrì 

Spiritale,  devoto,  spirituale 
i  SplritOr  oivoxlonB 
i  Spirituale,  divoto,  dalo  alla  tpt- 

SplriluidilA ,   rievozione,  colHva- 
inenlo  di  reliaione 


anudegllBnTìchic: 
pregare  insieme 

jtg.  di  quelle  lettere , 
m  de'eoncUll  uri'- 

{regailone,  codcIII 
di  cceleKlailici 
«,  nna  delle  tre  pa 

-.  F.  Suddlifaiione 
porre  il  aagiolo 
b  0  paoBO  che  per  lu 
•Kke  portano  aolto  la 

■lAcDnlU,  ehe  appari- 
la; coobvk>  a  feriale 


che  ctiie«a,  secondo  l'ordinazio- 
ne del  Punlence,  \itr  adorare 
0  ()rp;2Bre  Dio  e  per  guadagnare 
l' ind  alleala 
Stendardiere,  colui  che  porta  lo 

:-  Slendardo,  quel  eegno  a  foggia  di 
banda  ,  ebe  portano  innanzi  aW 
cuDl  cleri,  tinandu  vanno  pro- 

i  Strema  Vnxione ,  iUcebì  uno  del 
sette  SACramenli  della  Chiesa 

Siureilone.  Pojouo  di  turre- 
sirmc,  si  dice  la  aolenniu  ce- 
lebnla  dalla  Chiesa  in  memoria 
della  rìiurreiioue  di  Grlslo 

T1BFLI.A,  Etrunienlo  di  suono  slre- 
plloso,  che  si  suona  la  Ecttlma- 
na  santa  invece  dellf^  campane 

Teddeo  e  Tedeo ,  v.  p,  u. ,  Inno 


ino                                                     RITn  SICRO 

della  Chiesa,  con  cui  si  suolei    zioni  CEcleelalMcht  porU  U  » 

ringrailareldiliodfBoolbeiw-      ribolo                                         ^ 

Diif,  Ed  «  tatì  dello  dalle  pa- 

UBBIMIÌK7*. ordine  o  licenall  < 
iMrilto  dita  dal  Superiort  ad    'i 

role  Ialine  Te  Deuni,  onde  co- 

un  rellfloM  di   traisnini  U    '■ 

Tem™iri,  «■  Intendono  1  cavalieri 

rrijSr^^Bcin'. 

i-ina  religione,  ovvero  mi  lilla, 
cosi  detta  dalla  custodia  che  ave- 

ITfflolalnnL F.  UUclitora          *  » 

vano  del  tempio  lo  terra  stinta 

[Tfflcia.  r.  l'Odo                   ^■fl 

Tempora,  coll'agg.  di  quattro,  si 

[TIBOunlo.  7.  VllGbwla        ^^M 

dice  Quattro  tiinoora  per  sl- 
KnlBeara  1  dlKlunT^  tre  gior- 

Uffliiare. r.  UflcEn*            ^^H 

Uniiiatara.  V.  Vfldatnn     ^^M 

ni,   che  si  Anna  nelle  nuallro 
suzioni  dell'anno,  una  volta  [ter 

UfBiio,  r.  ITHelo                    ^^H 

UfflihiolD.  r.  VBdaolo      ^^^1 

lsl»iane 

Tena,  una  delle  ore  caiioniehe. 

divini  utBei                      ^^W 

che  ài  canta  o  si  reclla  nel  ter- 

(iBciBiura, l' afleiare            ^H" 

zo  liuEO,  ed  anche  il  tempo  lo 
ciie  ella  a)  canls 

t'Aclo ,   ie  saere  fantìoti  Ì^^ 

Testamento,  Scrittura  sacra 

ra'clD^fe  ore  caaanlche  _..^^E 

Tonsura,  losalura;  ed  è  proprio 

UBciuoio,  Il  libro  dove  it^^^H 

r-d£V.i"xi"i'n.£ 

1'  uflclo  che  al  irclH  I^^H 

quell'alto  preparatorioanliordi- 

v!zri:^i!^   ■ 

■Il  minori,  eliG  anche  si  dtee  pri- 
ma toniura  ì  «d  è  II  tendere 

IIBiiatnra.  V.  URdabn      ^^M 

(Ae  h  la  prima  voli»  Il  prelato 

rmiioio.  V.  t'Bciinio        '^■1 

i  eapelli  a  coloro  che  intendo- 
no ili  disenir  cherici  e  passare 

uiizio.  r.  rflcio              ^m^ 

lifiiiuDio.  r.  UBdRoto        ai 

agli  ortflni  sacri 

Ugnere  un  rt,  vale  «mIMJ^B_ 

cerimonia  che  al  h  e«  ^^H 

.lastico  di  celebmione  di  mw 

.BBd'iitBclopelmortl,  I'.  Tri- 

d-  «livo  .  al  dtMMI^^H 
quale  dalla  tuM  Oj^^^^M 

TAd'cXo,  cbianiasl  il  concilio  e- 

^o^tT^t'mSS^^M 

cmaenico  celebralo  In  Trento 

Trlduck  aam  di  tre  Elornl 
Trfeeriiiio.  In  fona  di  iujt..  rito 

Inilone.    VUlma  /Sl^^^H 

sione,  i  a»  BMrwH^^^H 

ecclcaiasUco  di  ceiebrare  !■  ur- 

Chiesa,  delta  whAbW^^H 

flcto  pe-BWrtl  trenta  Biorid  do. 

che  sl^dAagftaMiWH^^H 

pò  inoro  pasaait«io;  e  si  dice 

mine  dalla  loro  ifM    J^^M 

■mAc  del  niunerS  delie  ircnu 

Uovo.  PflIQUB  d-uoc/t,  tf^^HI 

dòS''"e*«™^^r%l^ 

Trlplbl,  ftiM  dedicata  al  mlitero 

benedette                        .         «; 

della  Trinila 

TfDSflO.lMleehesiddaniod 

gelo                                         \, 

Vanneito.  C,  T«n«lo                       ', 

Tarìfcrarìo.  colui  che  nelle  firn- 

Vangelista,  icHttor  del  imttr     < 

,  predicare  il  raiige- 


crani  en  tu,  nel  BÌi|n 
di  un  shbL|;Usineni 


ilt  ut   l^l-ldl 


'tciio  iUI 

stiehe  a  que'  piMnlI  n 
mmibri,  neicpir"  -■  ■'' 
espi  tu  li  della  fi 
che  conlenguno  per  lo  pirt  un 
senso  compiuta 
Vespro,  una  delie  selle  nre  cano- 
ntehe ,  die  si  dl«  tra  la  nons 

Vestimentn,  monacBilane 
Veitlzìoiie,  iDanacnzione,  Il  vestir 
l'nbttD  reliriolo  In  un  r^hloalro 
Viali  CD,  di 


il  Hoirrnmen- 


canibio  del  dinluno  che  ongl  si 
fa  11  Kiornn  avanti  la  lesta  di 
alcuni  Santi,  detto  slamo  anche 
chiama  wyS/'i-Fi««fa, 
'■-  ' 1  i  rrHgio- 


■a  gmer.  dopa  I  nanzl  clie 

„_  .nnr,  prima  del  Visita,  Il  viiitire 

I,  e  dopa  U  responso-  Msltare  te  cAfem,  vale  andarli 

Ielle  lezioni =dlcesl  a  lare  orailone 

fiPIIONH  Ili. 
fi  delle  altre  religioni. 

I-  jtpolCDSl,  delllcazione,  la  quale  si 
praticava  dal  Gentili  eoa  ao- 
lenni  cerrmonie  in  onore  degli 


it  cidi 


tempo  dei  nineraii 

netto 

■le  celebrale  annual- 
Itomani  In  onore  di 
■  otteaere  nn'  obbon- 
nlta 

nlacolo  cui  la  «aper-  ) 
Irfbulva  la  virtd  di 
di   preiei 

tsvasiappe 

per  lo  [Alt  Àpaliirle. 
me  che  (Il  Ateniesi 


ii  ccrcmonie  in  i 

i  Illustri   e  degl' Impera- 

ro.ftstadeiill  antichi  Ro- 
In  cui  essi  offerivano  aa- 
,  amati  da  capo  a  piedi. 


BtcctLR,  di  bacco,  di 

Baccanale,  ftsie  e  eiuo 

di  Bacco  =  odd;  ap] 


1  alle  Ci 


rcllKlaiic,  porianda  l'scerra  e 

Capro  fiaitiarlo,  chiamavano  gtl 
Èbnl  quello  de' due  beccM,  tu 
cui  cadeva  U  sorte  di  dover 
essere  caricalo  dell'  iidiiidU  del 
popolo  e  cacciata  nel  decerlo 

Circoncidere  t  Circuncldere.  la- 
gllare  Intorno,  ed  è  proprio 
quel  tagnamcnUi,  usata  dagli 
Ebrei,  del  prepuzio  al  membro 
virile  de'  bambini 

Clreoncldlmenlo  e  Clrcuocidlmen- 
lo.  Il  circoncidere 

Circoncisione  e  Clrcancisione,  l'al- 
to del  circoDCidere,  clrconddl- 

Circonciso  e  Clrcunciso,  odd.  dai 

loro  verbi 
Circuncldere.  F.  Circoncidere 
Cta-cuncidimento.    T.    Clrconcldi- 


so  dei  Lieedimoi 
vali  ineiJahDeate 
1  uugQ  «  pie  *cd 
Insieme  col  ballo 
lodi  dcRU  Del,  e  i 


Glubblleo,  per  lo 

anno  preiw  gli  ■ 

fitudaiuno,  legge 


Confarrare,  t 


:  V.  Gire 


'olIsrirB  che  fa- 
cevano j|ii  aposi  un  particolar 
sagrifliio  di  ftrro  e  di  sale  in 
sejino  di  lorjMingiuniione 
CODiarrsla,  add.  da  cunFarr 
Confàrraikine,  11  sagrlBiio 


ConaaErare,  sagrare  ce 
Dbvuzionb,  presso  1  II 


niaglGhe 


cui  nn  cilladino  olTeriva  In  volo 
la  sua  vita  agU  Dei  Internali, 
per  br   ricadere    sul  proprio 


DI.  nome,  lo  i 
Di  neri  si  dk 

I  tale  11  mangli 

L  ErcEKii,  e  p\C 

I  Ricono  di  lol 

■  f  intende  dell 

■  dacli  Ebrei  I 

■  da  ttiuda  Hai 


ant£:amen 

ìrrENi»,  e  più  propr.  Euctnie 
Ricono  di  lolennili  annuale,  > 
s'intende  della  feita  celebrati 
dacli  Ebrei  In  memoria  del  li 
— m — 1 —   jji  i^nipio  ratta 


Ebrei  GeiebrBVBi^_ 
detta  la  festa  dell» 
presso  gli  aDlleU  I 
vasi  di  alcune  etti 
coleri,  colle  quali 
placare  l' Ira  del 

che  per  liniOlludìj 
cerimonie      "  ' 


c  reilgiui 
ntrì  pan 


10,  legge  e . 


ilatrlco,  add„  api 
Htra,  0  all'idolaM 
■ofanle.  inacsln)  4 
Dome  ne'nditerL 
irano  da' Greci  , 
0  m^bco,  adA,  tg 

Uc^  Egliil  'deiau 
con  geroKlIllei  i  ni 
rinnnie  della  rtlli 
garll  al  popola 
LKnuatu,  >pnie  di  ■ 
so  I  Genlill,  UO» 

dicevanti  le  f^^ 
cevano  tali  sscriS 
Leltlsteralo,  convlll 
quale  i  Konunl  1 
Dei,  ponendo  le  I 
su  I  letti  apparo.— 
tempia  lolorno  allO 


per  porgBIiTD,  purifl- 
dieeaì  dell'  icqua,  con 

la'paetlogiRldliiprp»- 

!  per  Tacqua  ninla 
e,  saeriOiia  il'  eaplsilo- 

Bgg.  dalg  riagti  antichi 

Ilo  al  pretore  <)ar  lemil 

Ite  e  cerimonie  solenni 

lU  nalte  in  onor  di  Bacco 
Kiiate  da  ogni  urta  dì 

Seste  ehe  al  icnipo  de- 
lti Bomaol  ai  «lebrsta- 
ìBrt  degli  Dei  cunpe- 

0,  plagaislco 


1  e  SacriBiio,  le  vitti 


Saturnale,  acg.  de 'giorni  e 
'-Ite  elle  ti  facevano  in  E 

iraslizlo,  BBturnale 


UMOSB 

l' adunali 


TiLir.tHitMVi),  colui  che  appi 
I  Saraceni  di  sulle  torri  oh 
il  popolo  al  temiiia 

Taliimiioo,  peno  di  melalia 
~"e  aciiMla  di  — ■•— ' 
a  cui  ■□  penti 


maravislloafl 
TaliDude,  tiloio  di 
.    degli   Ebrei    che 


lista,  osservatore  del  Tal- 


rico,  oa  quc' cadaveri f  che,  se- 
coniio  la  superstizione  popolare, 

il  sangue  del  cuor  dei  viventi 
'itUnia.  propr.  aniniaie,  appo  gli 
antichi,  deputato  pel  ■acrìflùa= 
sacriaclo  aerapliceinenle 


!a  eatigoria,  ptr  nt. 


— -n^igralÌB,   parie 

della  Bslea,  cbe  Iralta  dell'aria 

Agonlstloa,  Ih  acienu  degli  eaer- 
dzll  ilei  corpo  Msa\i  neiill  Bpel- 
tacoll  degli  antlehl 

ÀcniHca,  la  doininB  o  la  teorica 
del  suono  e  riell' udito  In  gene- 
rale; 0  sia  l'esame  delle  all)- 
nenie  che  ha  la  rìnonania  dei 


l'arte  del  coltivare 
,  arte  di  miaurar  le 
adenxB  dell' agrieol- 


Afirìoolluri 

Agrìmensti 

AkUmta  e  Arehlml*,  sclenm  del- 
la tramutaaloite  metallica,  e  del- 
le arcane  prenarailonl  elilmlcbe 

ilnhra ,  gerenaa  del  calcalo  me- 

'lai,  0  dioltrtoa,  quella 
dclP  ottica  che  tratta  del- 


^rifrai 


iGieinaioÉli^  parte  della  flalca  che 


eia  qittllttdel 

Anclografla,  parte  dell' 
die  deacr—  '  — '  -*■ 


deaerlve  1  ^«A  del  a 


.  «tudln  e  cflgnliione 


natomla  che  i._  ,^.  _„_ 
dlawzlone  delle  arterie 

iatrnlogia,  dottrina  o  acienn  del- 
le iteTle  diiiialn  due  raiiil,eM 
la  natura/e  e  la  giiidlsìaria 

Astronomia,  idenu  che  tntla  dd 
movlinenn  celeall .  e  di  MUo 
citi  che  ha  relaiione  «ffl  ailrl 

B1LI9TIC1,  quella  sclenu  ebe  Inl- 
In  del  mota  del  eorpl  grafllHa- 
dati  In  aria,  In  ifualnnqae  aiad 
direzione  che  venRaiM  qihfl 

BareDcoKiDblca,  quella  parte  Id- 
ia itailea  che  tratta  de'e«rpl 
gravi  ehent— "' 


Bareodeala ,  idenu  cbe  Irnegna 
ad  Immerfienil  e  muoversi  m- 

le  acque  per  raccogliere  perle, 

Hitlii»rafla ,  «clenn  dei  bUlo- 
arafti.a  cagnitlone  de"  libri 

Bleraroirafla ,  deaerinone  deOf 
palpebre,  e  delle  lam  milattie 

Botanica,  quella  |<aTle  della  oati- 


'  dhtiiuiiere  le 
te  della  vita,  nu- 
icnlune ,  degli 
■  clelle  roedesiinc 
ilJa  parte  della 
tratta  degli  ali- 


1  parie  dell' . 
-'-  Irsttr    ••-" 


aie  tratta  delli 
della  itorU  na 


iene  GompoDeiit 
■  le  Sine  pei 

«rpl  nuovi 
uelU  parte  delli 


iella  parte  della 
e  ha  per  oggetto 
delle  partTdel 
roiidola  dlviao  In 
:  talvolta  Inlen- 
iU  geairafia .  e 
dneiT 

regolato  il  luon- 


delle  leggi 


ella  parte  delli 


somatologia,  la  quale  tratta ■ 

lesmologia ,  quella  parte  dell& 
Gosuialulogla  che  tratta  de'  lig>~ 

Jiaoiulica,  uuella  parte  dell' lEU- 
BticB,  clie  detta  le  leggi  del  ido- 
□o  quando  passa  at&averao  di 
qualche  ostacolo 

linoniìea.  parte  della  meceanica, 
ebe  tratta   del  nioiinientu  del 


Dottriiiologia ,  parte  dell' iatorlo- 
grafia,  che  ha  per  oggetto  la 
storia  delle  acieoie  e  iTelle  arU 

EujiinuMiGii,  quella  parte  della 
luediclDB,  che  tratta  delle  ei- 

IZB  perlaquale  il 


saie  ed  arti=dagH  sclen- 
si  dice  per  dlilotiario  en- 

a,  agg.  che  ai  di  alla  eeien- 
alle  operaEloQl  concerneii- 
ricerca  della  pietra  Uon- 
ì  la  cognizione  della  Iru- 
.lone  de-  metalli   e  della 


libri,  le  parole,  1  dlsoi 
o»inioDi  degli  altri;  1' 
discoprire   Q  vero  aeni 


degli 

Estetica,  U  Gloiofb  delle  belle  ar- 
ti, o  la  scienia  di  dedurre  dal- 
la ualura  del  gusto ,   la  teoria 


Eliulugia,  ifoeDa  parte  di  &«\«& 


(tu  SCIEUZE  (  MI 

che  espone  i  fenamenl,  e  quella  1 

Srte  dello  pslalagia  che  tratta 
Ile  eause  delle  InfermlU  in  1 

EHipM  e  EtopelB,  plllurg  a  de* 
icrlilone  de  eoe  lumi  e  degli  sf- 
(etU  a  passioni  di  quolcheduno  1 

BlDloela .  discorso  o  Iraltalo  dei 


bografla ,  parie  d<d| 


natura,  la  caflione,  <> 
e  le  proprleu  del  ^ 
princli'll  geonetriol  i 


PlLiNTROFiA ,  amar  degli  uomini 

FUoldfia  ,  scienza,  o  piultoato  un 
«Kgregalo  di  sclenie,  di  firam- 
niatlca,  di  Helarica,  di  PoUla, 
di  IntiebiU,  di  Storia,  di  CHO- 
ea.  La  filologia  t  unaapeele  " 
telleralura  aid  versale  che  vt 
«a  Intorno  a  tutte  le  seleni 
■'estende  a  eonoieere  o  stadii 
ncI'Drlglne,  il  progresso,  j 

E        autori  e~ 
FHuoBa,! 

le  cose  naturau,  oivioe  sa  unie 
ne  1  tonto  quanto  1'  uomo  0  ea 

hi  ragione  e  1'  e5perlenifl3:pe 

dottrina,  opinione.  Insegnamen 

to  particolare  di  qualche  Blosofii 

FUcÉ,  solenin  delle  cose  nr' — '■ 

nata^niBa ,  mietta  parte  di 

■""  Ha  che  b' applica  a  fare 

e  le  prodiuionl  della 


. ..  I,  la  quale  hL  ,_.  . 

deaerliluoe  del  ■■■U 
tìammurologia ,  qaena^ 

l' Istoria  naturale  tt~ 

crostacei 
Gezometrìa  e  GatOBi 

parte  della  chlmioe 

iscopo  di  minran 


redellasapien 


I  eogniiione  della- 
alasse  di  nulerht 


'iKÌne  e  CDÙocaiìone.  I 


,E) 


ma  oggi  >l  piglia 

i  per  lÀblelta  lut- 
lìnnvbUa,  camc 
perOelc,  I  solidi 
Eccnu  delle  (erre 

la  dell'  equilibrio 

scie  ma  legsle 

iignff.  iiltì'csicao, 


mniUicB,  arie  cbe 

[Delta  «rie  della 
cu»  le  malattìe 

imedii  Eslerloi- 
rpretailune    delie 


Uchl,  come  Luali 


intra  cerli  limili,  ri 

Idrodinainlca,  nome  iieai:iica*i 
comprende  l'idriialica  e  l'id 
slslica,  cioè  la  scienza  (eni 
le  del  moto  de'  Buidi  e  del  1 


IdrograHa,  sdenu  che 
le  acque ,  e  eooiide 
mare,  io  ijuaolo  egli 
bile,  integnandu  ■  d 

de'  budI  flussi   e  riflu 
correnti,  maree,  deTu 
dagli,  dei  E;eid, 
Idroiof'-     — "- 


li,  deUe 


?°h.' 


parte  deìli 


ri??g"W 


■5e,Che''lII,_. 

la  natura  e  proprielA  detrae . 

Idromanila ,  l'arie  d'iAdavioare 
e  predire  it  futuro  per  meuo 
dell'acipia.  Era  questa  una  delle 
quattro  specie  geacrall  della  ^ 
vlnazjoae  :  le  altre  tre  riguar- 
davano gli  elementi  del  ruocD, 
dell'aria  e  della  terra 

Idrumetiia,  quella  parte  delle  ma- 
tematiche e  della  llsics  che  In- 
segna il  modo  di  misurare  11 
neso,  la  velocita  e  la  forza  del- 

Idrostatica,  quella  parte  della  ma- 
lematiCH,  la  quale  tratta  dell'e- 
quilibrio e  della  graviti  delle 
acque  e  denli  altri  fluidi,  e  dei 
gravi  posti  sul  fluidi  paragonao- 

Igiene,  quella  parte  della  medici- 
na che  ha  per  iscnpo  la  unita, 
onde  addila  i  meni  opportuni 
per  preservarla 

— toala,  parte  della  medicina 
e  fratta  degli  umori  del  corpo 

'irla,  parte  della  fli<ica  che 

umido  e  dal  aecco 


Igrolc 


I  ^tcià 


1  della  u 


Ippofiiatlsino,  lo  filosoBa  d'Ippo- 
crale  applicata  alla  scienia  dei 
medìcii  che  ne  forma  U  [tiima- 

Ippolonua,  parte  dell'  Jppietrlca  o 
velelinaiia  che  insegna  a  nolo- 

Iptometria,  arie  di  misurare,  per 

menu  ili  DitìcI  strumenti,  1  ai- 

tezia  e  prolbndìbl  dei  tuoglil 

Istorloinlo.  V.  Astronomia 

LifiDAHU,  scienza  delle  iscrliioni 

LeuicolaglB  1  parte   della  SJolu- 

gia,  ctie  abbraccia  lutlo  cib  die 

riguarda  le  lingue 

Letterstura,  sdenia  di  lellere. 


da  la  scrìlluTE 

larle  della 


LUologla,  quella  ai 
ria  natin'ale,  cne   i 
specie  e  proprlelù  i 

tichi,   che  facevauu  per  meiio 
delle  pietre 
Li  Itera  tura,  lelleratura 

Liturgia,  studiode'siicrirlll,: 

u  ctie  traila  dell'  ecclesiastiche 
ile,  e  proprìamente  ài  ' 
[1  delta  ClfleH,  sebbeo 
ra  ad  operailor 

in  pubblico,  com. 

n  Plalone  ed  Aristotile, 

i*yeon  lai  voce  si  apiega 

ij- —  j|i  guadagno  11  ledi 
_„-.„-j,  parie  della  chlin.__  „, 
Pnerale,  che  insegna  11  modo  di 
'   bre  le  pietre  artlBxIali,  ed  in 

Fenerale   ha   per  divisamealo 
esame  delle  [-'-— 
Loflca.  V.  Loica 
Logistica, 


delle  pietre 

.„ nome  che  si  .  , . 

antico  all' arllmeHca  spaxlosa. 


titt  all'  algebra 

Laica  e  oggi  Loj  ' 
ti  apprendono 


ir  algebra 

oggi  Logica,  arie,  onde 
rendono  i  moiU  del  ragio- 


iXt 


i  dal  BsfisDui  e  daU'er 


Meccanica,  v.  g.,  parie  deO*  ìt  f 

si  posson 

delle  msccUoe,  ÌKr  Col  le  |»  F 
tenie  moirtel  si  maltipaMtfi  I. 
per  dir  cosi,  «11* inOnlto,  tdm  } 
piccola  fona  si  rende  acMaa  < 
B  vincere  una  grande  resiste*»  1, 
Ueilicliui ,  la  sdenu  e  I'  sne  «  ^ 

Melar 


:iH:ri,   e  u  uire  sw 

al  dfla  delle  torat  A 

tellellD.~Og|[l  aKlaldok  I 
— I.  In  Ideologia,  e  la  M 
....  discorre  iprioelpD  ■_ 
ritto  naturale ,  e  nuelta  di 
belle  arti 

HetsIlDriila,  V.  e- ,  <|udl<  mt 
della  chimica ,  che  sioumIc  éf 
preparazione  e  ilepurailuM  M 
■otterraiK]  0610111  e  de'dw 
rall  per  uso  di  nirdir' 

neteoro1agla,v.g.,  la  se 

nicrugraAa,  v.  g-,  scienu  dM  i^ 
Bcriie  cU  ocuettl  che  mw  arti 

visibili  ToonSecf"'  —  '-'-^ 


1,  y.  a.,  qucUs  parie 
[Ilo  delia  nelure ,  che 
B  slIa  cQgnliione  dei 
^■Rinicj  i  DuiU  eoa  Dome 
fiCDDti  niìaenill 

È,  qntUg  parte  della 
tntla  ile'mmeoll 
-g,,  quella  parie  della 
eie  ha  per  oggeltn  la 


g,,  acienia  delta  prò- 

^^sdtnxailK  navigare 
e  della  iqf- 


;«:J 


I,  T.  g.,  sGlenia' delle 
medaglie  Bnllclio 
li,  quella  parie  della 


':&".. 


IB  cte  Iratla  dcUade- 


onc  ipee.  di  ciascuna 

minerale 

,  V.  g. ,  quella  parie 

■ralaijia  che  tratta  del- 

;ione  die'foulli 

a'Uiuae  degU  uccelli 


Oromelria,  v.g,  i 

diatineucr  le  oi 

OptoBraBa,  v.g.,  6Die. 

Urlologla,  V.  g.,  quella  parte  della 
liraiunialica  che  InsegnB  il  mo- 
da di  proDunziire  e  di  parlare 

Urtapedia,  v.  g.,  la  «cienia,  od  ar- 
ie di  correanere,  o  di  prevenire 
neTandul»  i  tIiII  dercerpo 

Oslualagla,  v,  k->  quella  (uirte  del' 

itel  corpo  umriiiD 
tlelelrlcia,  v.  «.,  quella  parte  della 

chirurgi»  olie  traila  del  uarto 
Ulagralla,  v.  g,,  quella  parte  deU 

l'anetoniia  clic  tratta  della  de- 


Pujjoua**!* ,  V.  g.,  scituiia  p«r 
b  quale  s'iDteDdono  le  gcritture 

Panlaguniioetria,  >.  g. .  arie,  o 
■ciema  di  iiiliurare  ogni  lorti 

d'ODHlll 

PaloliMla,  v.g-,  quella  parte  della 
Pcriuliufifl;  V.  g.,  i|ii(lla  pane  del- 

Iriiiienlo  de'  Q)(liuull 
Pii-elDlogia,  V.  g,  parte  della  |ia- 

tolagia  elle  traila  delle  febbri 
Pirulogia,  v.fl.,  quella  parie  della 

llsica  che  ha  per  oggetto  il  fuoco 
Planimetria,  v.  g.,  quella  p— - 

della  geometria,  che  tr~"^ 

'■Vwa"''''  '"'■      ^^""^ 
Pneuiualics,   v.  g.,  e  da  akuni 

fueuntatotogiii  i   dottrina  dei- 
aria,  dello  sue  proprlelA  e  degli 


,  che  tratta  dei- 


di  misurare  l'aria.  — La  Pneo- 
matlCB  comprende  le  leggi  del 
moto,  della  gravltaikinc .  deUa 
|.rossione,  dLll'elasllclta,  ee.  deV 
Huidu  aliDos/erico 


nManalologiB,  v.  K-<  Parie 
■DmolÌB,  che  traila  degli  i 
delle  Bostsme  spirllunll 


['astranomlt  diedeBcri 

Posotiigio,  V.  e  partf  i 

dlcUlBi  che  iniegng  a 

re  le  àatì   nel  ]ires< 


dell'  latronomla  «he  dMCriM 
SeliuograBa,  T-  f^  deicriiioM  H     ^ 

SUenogralù,  v.  «.,  parte  deU'M- 
ca,  che  dd  la  regola  dlconlM- 
re,  o  di  enurmcniifnl'  amelllR 
le  tpeile  degli  oitM.  irun» 
si  alla  polenia  m~    . 
che  delie  apeii< 
Bi  ranimeatum 
elle tllv* niente  iri 

Simbolica,  parte  <>< 


Prosodia,  V.  g.,  perle  della  gram- 
matica, che  Inaegna  la  lejige  e 
la  regola  per  le  sillabe,  da  pro- 
numlBrìe  o  brevi,  o  lonibe 

Pslculogla,  parie  della 


IUgioke,  liolIrliiB 


niuìiunfc. 


bleuil,  le  di 

e  tutte  le   llKLir' 

deci!  DODiliil  loiin . 

prGnere  l  loro  ■  ■■ 
Sitologia,  ».  g^  dk,. 

sopra  la  naturo.  '; 

delle  diverae  i|<<v 
Soagllco,  quella  |  .i< 

sodami  dagirGr-.'... 


re,  perauadcre,  d 

Reltarlei,  lo  ilesso  che  retorica 

aitmlca,  V.  g.,  parte  della  niasics 
ebe  insegna  ad  uiare  le  regole 
del  tnoto  e  del  rllnio,  Kcouda 
le  leggi  della  rilmopela 

HIlmOpeiB,  \.  g.,  parte  ddla  mu- 
alca  che  nrCBCrlve  alla  rllmica 
le  tegBl  ili  ri  In» 

Sipienzi  e  Sapleoiia,  acìenis  che 
csnlenipla  la  cagione   di  tulle 

Sarcologia,  v.  t.,  quella  parte  del- 
la iiotoinlB  che  tratta  delle  eai^ 
ni,  Olila  de'mnseoli 

scienza  e  Sclenila  .  nollzia  certa 
ed  etldenle  di  checchessia,  di- 
pendente da  veri  cogunlone  dei 
■D^  prhicipii 

SetograBa,  v.  g.,  Il  Irovar  te  ore 
Mamlnandii  7'  ambra  del  iole  o 
della  luna 
SelenognB».  v.  g..  quella  l'arie 


.lologla. 


medicii 


parglrìca  ;  davail 
slu  nome,  che 
allj  Glilniles,  l> 
essa  si  separa  III 

Spasmologla ,  i.  . 
della  mediclnn 
spasimi  e  delle 

S{ieraiiilalngtBi  qi 
meillciDii  che   ' 

SplESoi 


S'SS^cf 


SiprancnologiB,  v.  a.,  .jiiella  flÈ» 
della  nolomb  che  tratta  id* 
aceri,  ed  (  U  secami»  pA 
della  sarColofU  .^^ 

S latici, aolenM Ohe  ha  ptrUf^K 

vi,  o  (tlkrtMrltle,  dZ^H 
loro  lare  per  via  di  aiuUM^^H 
china;  o  ala  oalnrìle  clw  VF 
gtcssa  graviu  loro  dlpM*:  *  | 


ilcnlD,  il  quale  i'urovl  rl-!l 
lallK  fona  estrloseci,  cbc 
n  ìmiiuba  a  miioiersl 


V.  g. ,  quella  parie 
ia  naturale  che  tral- 
aile  acque  ternsll,  a 


e  cirre 


In  liitretio,  o  nel  tempo, 
■  una  parla,  registrare  I 
elli  per  Inlero 
ictria  I  V.  x. ,   parte  delia 
■■-'-    -''-  ■-  '^r  Djfgello 


al  tre  regni  delle  natura 
■Ba,  V.  K-,  1'  arte  di  nar- 
Iffuumenle  lectiaesMuìle 
•,T.j(.,  l'ari*  di  condarre 
■raiUj  e  latendeii  parile. 

1,  «Iroloita 

,  l'arte  di  diaporra  t  mI- 

ftonavllnlutla^e^ 

;  evaluihinl 

Ila.  r.  Siniliolioa 

M,  y.g,,  l'arie  di  parlare 


tica  >  V.  g. ,  quella  parte 
Dcdiclna,  che  alabllfiee  i 
ili  rìdarre   alla  tenitA  le 


ohe  riiriHJVlR  il 
delle  sacre  Scrliturc 
IfnAmri,  to  ■tudlo' delle  lettere  u- 


morbi  nelle  bestie  ,  e 
ne,  pKr  raifion  del  Dne 


la  medicina,  disconviene  per  rs 


'elle   ^a  per  oeBctlo  le 
e  delle  bestie  %   gene- 

T.  g.,  quella  porte  dellu 
naiuraic  che  na  per  og- 


SCiE^'ì^E  DEL  CALCOLIJ. 


S£2IUNK 
faci  ipetlanti  aile  si 
ABBUURE,  oakolart^  far  conli 
Abbaca,  arte  di  làr  1  conti 
Addizione,    prima  delle   quattro 
DperBxlonl  tàndomeatall ,  oia6 


AMUweTtre^mpulare,  rsccorper 
novero,  nttmeruc,  cootare 

ABBaierulone,  compiila 

ApproBsìmailaiie,  avvIciDaraiieiu- 
pre  |ria  ad  nna  quanUti  rìccr- 
cila,  aenia  plei'vi  perii  nul 
u-rìvare  csatiameote 

Armonica  (medietil),  «  quanda  la 
prima  dlSerenia  alla  teoanda 
ala  ootne   la  prima  graodeua 


Bigulohetiiu,  r  irte  d)  misurare 


Biliallca,  quella  scici 


■pi  gravi  nmi 
I  ijualunque  Biai 
vengiDO  ipinli 


S'Bvi ,  cbe  niialaiiD  o  ìon  por- 
li sulla auperficlc  dell'iena 


:tie  noD  al  Mi 
parli  «(<uH  • 


dividere 

Calcalartr.  lare  llcak-alu;  Jan  il- 
-  illeoperaaionl  dwli 


Mni  a  pktruiie,  in 
lei»  scrlMra  «lonna 
1  cu!  pare  gli  snUchl 
per  hre  I  odn&^i- 
^1  operniiane.  Della 
EU  Gompulo  o  Taftionr 


ilcolare,  eamc  calcola 
diCrereniiaie,  Inlcgn- 

'.  Celcolare 
V.  Culeolalore 


rare  una  regola  gene- 
■Icolare  p  per  costrui- 
nrta  d'eaeiapi  cbe  gli 

ama  quegli  spaili  qiia- 

neii  nel  fare  i  calcoli 


CenUnalo , 
etnia,  mip 


fìmladlecuhDO ,  add. ,  numerale 
ordlnativa  di  cento  dieci 
enlonilla  e  Centomltio,  mille  rol- 

Cenlono  e  Oentnna,  numero  lU 

Centuplicaire  ,   molUpltcare   per 


,  maggiore  cento 


Centuplo,  ad 

Chlllade,  si  prende  per  quslunque 


Cinqnanlaquattreilmu ,  nu 
che  elgnlBea  cini]ue  deci 
qaittre  nnits 

Clnquantalreeilmo 


decine  e  tre  n- 

,  ndil. ,   numerale 
cinquanta 
lomnia  di  cinquanta 

deci  neeotto  unita 


Inqne,  nome  numerale 
inquecendtclollcslnio ,  no 
mcrale  ordinativo.  Uno, 


Cinquccenlo,  nome  niunerale,  cln- 


Compitare,  compulare,  conlarr, 
■nnaverare,  liir  conio,  mrtlere 
in  conio  j  ed  é  in  quiilo  algnl- 
Betto  net  nntlquiila 

Compito,  quello  che  illcesl  pia 
CORI-,  eomputo,  conio,  calciuo 

Compiitimieiila,  Il  conipubire 

ConpaUre,  «ilcubre,  mettere  a 

Contputwe,  agcrenare,  annov»'!- 

re,  meltere  in  nuvero 
Conipalsla,  add^  da  computare  - 
Computalore,  che  computa,  veri). 

Campulairìce,  eerh.  femm.,  ohe 
Conipulailone .  eotnpnto,  calcola, 
■'t::..ianenlo'dt  uu  conto 

I,  colui  che  csereitH  l'ar 
—  conll  e  ragtoni,  e 


cuUeamente,  f  vile  m__^. 

due  TtHlell  namcra  In  >èMi , 

Cubico,  fumaro  eubteo  ^  i  M- 
D ,  che  al  hi  motUpItM'* 
iunior»  qouiralo  per  fan-    ' 


hr  e.-,— 
Coinpiitìslerli 


cwpaU 

ipulUla 

',  mCUlo 

nto,  il  conlare,  e  il  codio 

;,  add.,  che  conta 
uinDverBrc=bre  i  conti 


Coniato,  aaa^  aa  cuniare 
Coniatore,  die  conia,  che  a 

Contalrice,  uirb.  fimm.H  ci 


^iroarmoniro,  tre  namerl  sono 

i»i»  proporiionc  conlroiif ' 

i«»,   allorchC   la  diUtacm...  _ 

*    'ne  e  del  aeeando  t  alla  diF- 

siua  del  leoando  e  del 


e  uuta  altre  toUe 


2SIL"  "■"' 


lemompUi 


Dato,  diconsl  diti, 

"  aecideDH  non  nei  prone- 

che  colui  che  lo  pr«oN> 

a  aia  dichiara  a  cóìia  di 

ipooe  a  risolverla.  peptU 

errano  di  nieini  onde  (P 

e  alla  solmionc  rìemtfi 

Decade,  drclnn 

Decimo,  tini.,  (■  decima  parldj* 

'    '  idd.,  nome  niimMit 

oheconiprCDilKM 

nome  niinicrale  co» 


Decinioi|uinlo ,    nome    aranenh 
CoDiiiKndcntc  cinque  olir*  k 

Decinia9eeaa(to,  nonifi   nuocnli 
MUprendenle  dite  lopralad) 


le  Mtt«  atMl**» 


prenrlenle  Ut  Utr* 

Declmoltavo,  fitae  «ao. . 

prendnle  otto  sopri  la  omìb 
Decina.  qouHU   mimoala,  da 


ItKhtMH 


(ce,   e   .lices!'  quando  tu 

.r  )(r»ndetui  contiene  in 

■tore,   nome  dw  il  d.k  a 

i>iH«ro,  o  t  quella  quin 

1   quale   nellì  rrAiioiii  s 

«Xto  del  nniDEraWre 

wirasW  di  dieci  e  nov*^ 

■retina,  iwine  nomerele 

le.  Home  nmoerale  uso- 

MfMSlo  ài  dieci  e  selle 

leiln»,    nome   namerale 

Ivo,  dedmo  Kllimo   ^ 

^Je^tiTolta"' 

nome  numerale,  UquDla 

e  otto  olire  dicci 

aiti 

tìemo  tìte  diece 

,  lo  (lesso  che  dieci  mila 

loiuniB,  che  arriva  al  BU- 

Alle,  dlcesl  quaniità  dif- 

nte  plccolB,«  calcolo  dif- 
iale,   il    eolcolo  di    Isll 


lo,  la  quanliU,  o  nuiuero 
«,  odd-,  che  divide,   se- 

^rmw  parte  d(dr  altra. 


)ivi!iitii!iu,  qnBllU  0  praprleU 
paiilva  della  <|uantlu,  per  cnl 
rll*  e  In  potenza  o  iu  allo  divi- 
Divisione,  Ridividere,  sparlimen- 
lu=una  delle  qitattro  anerailo- 
ni  pripcipati  dtiraritnwHca,  del- 
la anche  regola  del  partire 

liviaivo,  add.,  che  dMrte,  che 
ha  In  ai  divIiloM  e  termlBe 


uerft.  m(uc.,dividllore 
add^  che  haviriadlvl- 

,  dlviaioRe,  spartlmenla 


Doppio,  susL,  due  volte  tanto 

luce n lo.  duncnlD 
luceotaciiiqiiaiita,dut;EndiHiiianta 


«naia 

Duclanli  e 

11  doppio 

Il  aegno   che  eaprinie 
D  due 

add.,  due  volte  oento 
Uuenillia,  nome  del 

due  cotanti ,  ngth»a 

DuKennoianls,  add.,  dogenlo  no 

Ducenlo,  ndd.,  nome  nnmergte  d 

due  cenUnalB 
Dui.  r.  Due 
Dno,  add.r.  Due 
Duodecimo,  una  delle  dodici  part 

del  [aUo^^add.,  dodlceaino 
Duodecuplo,   add f  dodici  volli 

maK  (fiore 
Dvpio,  doppia 
EnlNKKKULK ,  tgg,  di  equmloni 

srllficiate,  che  conitene  emlnen 

liinicnte  un'  altra  equazione 
EmtoltaiseiquiBllerB,  proponloni 

BrltmeUca,  ebt  eonKene  tultn  ui 


Epurilo,  nmnero,  c\ 
un  sllro  numero,  e 
lui  parie,  come  dod 

I  algebra 
-  Ji  esprinn  .  . 
a  Ira  ivrie  ijaBnl 
Y  CI  •«■■ente  eapreue 
Equiraolupllce ,  nome ,  che  >l  dt 
■  que'  numeri,  l  quali  eonlenjia- 
no  I  loro  gflltOMOlliplhil  dnf  vol- 
le, lanln  l'uno  come  l'olirò 
IO  eje  r««uai!llo 

B  ealeolo  le  qiuit 

tlta  diffcreniiill ,  o  portorie  i 
coBlrailiini  melrlchc 
Esponenle,  add.,  r'- 

*Ì  dal  milemalicl  tiuetla  qoan- 
tiM  che  e«pr!me  la  polen— 
alla  quale  un'  altra  quanUM 


Eaponeniiate,  atf.  di 


HlMIale  è  la  iwle 
dère  inleiw;:In  ma- 
ila  differenzia^^ 

ntutr.paii.,  Uni 

le  di  miinvare,  per 
tic)  tlrumenli,  1  al- 
bndlli  del  InDglil 
t  di  tempo  uguale, 
'  moThoenll  elie  si 
■nedeiimo  tempo 
tiL,  lethTiIe  =ral- 


rrirsl  iB 


o  delle 


It  CiLCOLO  mi 

Media,  juld^  di  BKZta-Media  prò 
fmritona;(,agir.  di  quella  c|u>n- 
llld  lil  meziu  fra  le  gitre  due, 
a  cui  la  prima  at^Ma  i]tiells  atei- 
i»  propnnioiie,  die  ho  està  me- 
desima collo  lena 

Hembro  =Memhr<  lil  una  equa- 
:iaae  dlceii  dagli  «Igebrlati 
ciasGsnB  delle  due  grindeiic 
elle  «ano  divise  per  via  del  se- 
ino  (Il  equaliU 

HatetDptoii,  l'equazione  neceasn- 
ria  per  combinare  il  corso  del 
noie  con  quello  deHa  luna 

di  mille  v^sliiia  ^  Taì 
Diimera  in£lerDiinalo . 

Srandiialma  quai  '" 
aneaimo,  aiìd.. 


■Ifebeto,  ._ 

«Uea  irnmerale.  ehe 
^fre  a  Aiiire 
idd,,  spettante  alo- 
i  aga.  datg  ■  iMli 
ed  a  lliKD  Dorv* 


^dd.  di  mBlenutJ' 
jiene  a  maleiDatlea 
la  sleiBo  che  niate- 


,  «lata  e  qiuUia  di 
ìdlo=M'di«''l  arit- 
lunda  la  dIA<:renia 


Dine  la  iTima  gran- 


una  delle  parli 

.ilioiie 

leraie  bideler- 

quanlili  In'dC- 

Gchenevote , 


nilianlanilla ,  voce 
noci-.  SI  iwlanta 
nie ,  name  numerale  ,  che 


_ _  ffi 

=4  niilh  a  milu,  \alc  loslei- 
Bo  che  a  mÌKlijB=Si  prende 
talora  per  numero  indelermlna- 
iQ,  e  vale  (n'andlssima  quantltft 
iBilleciiplo,  add.,  che  *  mille  toU 


liplicablie,  ndd-,  i 
pdearsi 
liplicamei  " 
lulllplican 


iiimero  da  moltl- 
noriiplieanle,  add.,  mulUplleanle 

pllcare  — ìiewr,,  vale  creioere 

in  numero  e  In  nuantlin 
Ho  Iti  plica  tam  ente.  icd..  Io  alessa 

che  mu  lupi  Ica  tamente 
Moltiplicalo,  (idd.,  la  ateno  Ohe 

niulti(ilicati) 


^^  -  «Miai 

SS     <S 


'  "*'="n<i.niBr(o      '     "™  0  pili  votle  ;,;  ""'up'! 


RiiIdaa.resiD, 

quel  die  resla 
Hfiolullonc.  Baoluiinni  o  solu- 

tiotit,    vile  prefiartiliro  e  re- 

gahi  per  arrìvrire  allo  scì[>gtl- 

mento  di  un  problems 
Reatantc,  tuit.,  ciA  che  retta, 

aranio,  <l  rlmanenM,  rriUdo 

Reslo,  rimane  ntc,  avanio,  re><- 
du»,  reaUnlc 

Rlinaninle,  add^  quel  che  rhnu- 
nc,  l' avinaa,  11  reato,  ti  rest- 
ii] altipllcar  nug- 


à    . 


).   y.  Stcealn 

Sempilee,  scempio,  contraria  A 
I,  eh'  £  in  raj;(one  di  Hi 
seguito  di  icranilezxe  eke 
iC  re^^ote  delcriDlnaie 


t'  uova,  di  Mre,  di  pani 
cose  ■fml» 
Hj  dùn.  di  BCrqiu 
ro,  agg.  di  i|n*lla  pro- 

pta,  dtoesi  rosion  ir- 
pUij  (juando  U  mugior 

I   minore,    ^e  t  la  ra 
S  a  3  e  di  lì  a  e 

rto.  di   una  volta  e  ni 
hito,  di  una  voUa  e  lu 

e  ordinatilo  d)  lesaanh 
Ione  numerale,  che  Gon- 


,  quanltU  ili 


iui)liflcare,  far  semplice,  ridurre 
a  srnpUce 


»■  senipDolM 

>hBiaDe,  la  iletsa  elle  retolo- 
ilane,  r.  RcmIiuiodc 
iiBon,  qDiHtiU,  bie  •omnia, 
vale  moItlpUcare 
tramare,  raecorre  ì  niunerl,  ed 
iniignlf  wntr-iTale  far  la  aomma 
HnmalD,  lutt.,  dleeli  la  aonima 
raciwlta  da  un  cuuto  di  più  par- 


imenilone  di  ptil  del 
si  quantili  (orda  le 


re,  chi!  sullrac 
ne,  salirai  nienlo 
E,  parlibile.  divisi 


i  conti  con  etsltezia  epnntuBlild 
StsiDare,  per  metaf-,  Bumputsre 
all'  ingi-osso  oheccheasiii  b  fine 
di  broe  saldo  e  gnlelaoia;  ed 
é  termine  agercanlllei  dlcenduai 
propr.  de'  conti  e  delle  ragioni 
dei  negotianll 
Staglio,  cenitiuto  alla  grasta,  altr. 
rielto  pia  volg.  con  modo  basso 
taccio.  Onde  fare  ttaglia^  vale 

Slerure,  dividere  ja  terza  a  a 
progiDrilai» 

SlerxMo, divini  In  ttno,  tripartito 

Subdupla,  ludiluplo 

Sudduplo.  termine  di  proporzio- 
na, dhe  lUced  qnando  it  leroiiiie 
nuwre  t  la  nieli  del  maggiore  | 


-nagglore  un 

dalo  niiDMro  di  volle 

SoperpuiCDle,  dlceai  iguellB  parie 
Ebe  muiCB  perchè  un  nunwro 
o  uni  grandciia  ila  preciumen- 
te  niititralB  da  un'altra 

8uppular« ,  raccorre  i  numeri, 
Bamnrare 

Supputaaione ,  calcolo,  compula, 

Sw-dCBoUdo.  la  quinta  pod  etti!  del 

TlORIIIl, 

evidenti 


verità  iotor- 

.,,,--._,    .  gin  btto,  a 

differenia  del  prullenw  cbe  prò- 


TeurciuaUcD  ,  che  appari,  a  le»- 

TergemlnD,  Irlplke 

Ternario,  a«g.  di  nunero  e  vale 

raccDllD  lU  tre  cose  Iniieme 
Terzo,  una  drllc  Ire  parti  del 


luiL.  la  trenlcsi'ii. 
Trentina,  nome  min. '> 

prende  Ire  dctim- 
Trlgeilmo,  nome  uiuili^;  -^.^ 

nativo  dwoooipKndf  Irrdfci» 
Trilione ,  quel  nunei 


0  moltitudine  =  aii 
menle  ordinativo 
dopo  11  aeeondo 


L-  Tripartì  lo,  parlila  li 
1  [  Tripartliiooe,  dlviah 

I  Triplicare,  rlnlenar 


'rìplici 
Triplicato,"  replicalo  U 


che   comprende  uadlc 


VentiKneilnu) ,   noi 

ordimUTO  di  rentìaette 
Ventitré,  nome  nunienlc  ;  tre  so- 


e'  niimerì  ,  ed  ojipMlo  a 
Indillo  ddli  qiuntlM  di-  ' 


I,  segno  BTlUnellca ,  che  per 


Ivo  di  venlldngne 
nome  nnmerBle  chr  i 
BE  sopri  venU 
ifano,  I 


KclelicD,  diuesii  del  uclodo,  i 
cui  procedesl  nello  GCJoglii 
un  jinAlema  e  nel  cercare 


l'ordiDG  d«llB  Itncre  dell' eJb- 

ALblMl,  BlfabElo  =  iVDn  capire 
f  abbicci,   vale   miinCBre  dell» 

Accademia,   studio  pubfillco,  iiDi- 


colul  che  impara  a  Diancgglare 

un  cavallo 
Addcslramenlo, 
Addestrare , 


Addlii^pltMto,  add.,  dlscinUnalD, 
unmasatraA 


IddoUrliiatluliuu,  iiipert.  H  ad- 


Addaltrlnilo,  add.  da  liinulllhi 
re,acleDzia[a,perita,colW,  dW, 

Addottrlnatura,  adilaitriiuiDMl* 

AddoltrinevDle.  add,,  alto  ad  M- 
aere  addoCtrìData 

Alfabelo,nomedella  racco!  la  dalle 
lettere,  primi  elcnieiilì  della  p*- 
rola,  dìapMH  secondo  1"  ordhc 
Etabllllo  dall'  uso  =  sbLiocI 

lllevamento,  l'allevare 

AHevanle,  che  alleva,  che  eoita- 
ma,  amniaeslraiilc 

Atletare,  amniaeslrare,  coilunM' 
re  I  [anciiilU 

Allevalo,  Jiij{,  allievo  ^  adit,  * 

Atlevalorc,  che  alleia 
Al  levatura,  allevamenlu 
Allievo,  quegli  oh'iì  alietakh  ti» 
calo  con  ammaesIraoieRll 

voic,  àddattrinevoie 
Immses  Iraiue  nio,  l' anintuunrt, 

ad  deliri  Dimenio,  hirualone 
imuiaestrante,  oad.,  c1h*mmm- 


struire,  ed  esercitare  u 


ria,  bBcnllerlA 
iTl.  V.  BacHlare 
luro,   gradunlu   i 


:strato^pcr  aminse- 

iirarc,  Bddollrtnsrsl 
1.  da  apparare 
,  apiilieaihme 
eutr.   e   per   lo   fiit 

■ppllcaziune,  alten- 

rf.  da  appllesre 
«lui  oh«  applica 
dicesl  BKurat.  delia 

■Icun  oggetto  d't- 
add^  ebe  apprende. 
Imparare,  compra  n- 
iere  =  trovasl  aiiciie 

tieo,  e  ciip  viene  dal 
,re  apprendere 

deliri  che  Impara  n 
Il  alcuna  nrafeistoae 
,  ap|irendente 
/.   da  apprendere  = 
Inato,  ittiillo 


e  II  cavaliere,  tra  io  sDularc  e 
BaccelUÌxe  e  Baoctllleru,  graJua- 


BiblloBlo,   quegli!   th'i   vaga  <l<;i 

libri,  amnlDre  di  lilirl 
fiibllturallB,  scienza  del   liIMlo- 


>   primo   del 


ibllt^rsl 


di  po»eder  libri 
di  possedere   malti 


iMiolecB,  libreria  e  nropr.  quella 
che  ha  mcrill  e  malti  librt  =  li- 
tuta  che  si  dì   ad   alcune   rac- 


Blblioleeario,  quegli  che  ac 
tende,  ed  hi  II  governo 
libreria  * 

Bigoncia,  leJora  t  uislo  pe 


i  nrofejsori  delle 
'glldi  al  prende  an- 
'■ademia,   nnlversitA.! 


1,  dliinnarin  mollo 
lóndante  di  voci  di 


K,_.(B  del  ptrganie,  dove  st. 
pueilrì  t  leggere  lexIont^Pu-  C 
TT  leggere  ir  "-•— ' " 

„-,  .jriic  nullnno  <  catledranli 
Galledrale,  adi!,  di  iio  ttedrik,  che  ap- 
lurtiene  e  bì  usi  nella  caiudra 
Bltrdranlt,  colui  che  sulle  pub- 
bliche cattedre  legge  e  Insegna 
\t  scienze,  profilare 
^Ucdralico,  calledranle 
Ciarli,  parlaUu  reelUmenta, 

Circolare  e  ClrcnlaK,  il  di>i>ulare, 
che  bnno  i  dollorl  legge-"  — ' 
runiyer)lU      '    

Collegiale  ^\ 


leggere 
iir.  Il  cominlare,  acu 
planienlo  di  lellere  per  TariB 
biUUlie 
Comnnleallvii,  (hìIIU  di  iplegai 
nen'lnMgairc 


coniiregaalaae  àie' A 
dc'pgell  c»nin*U  =  K_ 
Insegne  del  dollurat»   - 

Con  veniali),  aàà^  i" 

sJdaklurata 

Convenlailone,  U  e 

DRTTtHB!(Tll,  delUlOT^  dM 

Uellare .  dire  a  chi  wrlnìi  » 
rolc  appun lo  ch'egli  hadMiib 
vere^per  almilll.,   ina^g— ft 

iire=caiaporre 
Dettala,  lattCHOcliKitalUla,»» 
le,  dcltilora,  letlalun  del  fr 
ve  ilare  =  cnmpasiilgne  =  oM., 


tWan,  il  dctlart  t  II  ilelUto 

inani  i".  amnneMrsrt,  Istruire 
•  fEote  roEU,  Ingenlllire 
Itnnlpr  odif^  di  dlgroiurc 
MwtrRli»e,  dal  notornlil!  e  bo- 

mri  le  leilor),  che  danno  i  pro- 


Dottoraccio,  peijg.  di  doKore 
Dottore,  mneslro  o  chiunque  li 


alerì  della  rellffian 


maiR,  adiL,  che  impara,  sca- 
lili e  DìacepotB,  quegli  che 
s  d>  ollri ,  WKgH  cbc  si 
•otta  la  disciplina  di  illnil  ; 
1  tìie  imprende  a  conlbr- 

, ta  propria  condalli  a  qnei- 

ta  di  un  altro,  a  che  legnila  le 
uMODl    ed    i   G09lumi    di   im 

iure 

ladpliiia,  inscgoanieiiM 

tiBobUi 

Mostrile,  add.,  diluii 

te,>UD  •ricevere  diaci 

a  lidiirsi  a  disciplina 

WpKoarc,  ammscsb-are 

Mftwto,  adit,  da  dlicipllnarc, 

tMipHMTole,  add. , 
atfpttea,  nllMstniii 
iMDarare,  scor<l 
Mrale 


:,clK 


Dnitrlnatisiinio,  itip.  di  de 
DDlIrlnala,  adif.  dn  dattric 

Ila  dulli4na 

nonrìnatore ,    virb.    nmic,  chi 

dottrina,  ammaestralorc 

.    DDltrlneggfare,  spacciar  dottrini 

-  li^iiiiciiiiTR,  ada.  t  tilvDllB  luiC. 


■dcnra,  Inscftnamenla  apiiro- 
Qto  E  che  lerre  di  regola,  di- 
ali nrincipatiDente  in  materia 
<U  religione 

KCBsticamenle,  in  moda  dogmn- 

vgnutiaerc,  insegnar  dogmi 


ec.  per  ciò,   ure  s  ar 
istufnl  ed  alla  lutrnii' 

dimenìi  di  una  scienza,  disci- 
plina ec. 
EiTorelto,  dini.  di  errore 
Errorone,  nctr.  di  errore,  error 

Erroruccio,  dim,  di  errore,  erro- 

Erroruuo,  dim.  di  errore 
Eradimenta,  diroiinmenta,  e  Bi 
prende    nel   senso    d'inaegna- 

Ermlire,'  diroiiare,  e  ai  usa  per 

strare  =  ?isM(r.  pau.,  Islruir- 

Erudltamente,  con  enidiiione 


EruJilissinio,  lup.  di  eriullto 
Erudllo,  aia.  di  erudire 

le  prajir.  diruiia- 
lua  In  significalo 


IntBCRitssABE,  BtDuiasiIrsre,  «1- 
Jniliurlti9S8Ltare,  vtrb.  Miaic^  ohe 
Imparare,  per  inugngrc 


iDiUluilone  e 
liane  ,  ordinsuone,  cominci 
nienlo,fiiadailoiie:J'cr  addotti 


Inslrullorc,  animaeatrHlora 
Inltriulone  e  lelruiIoDe,  rUutnii- 


Uum;  ehe  <  u> 

reato;  dolloraudo 
Laurealo,  add.,  la  laurea,  decorn- 

ta  lU  laurea 
Lnurtazlone ,   la  funzione  diesi 

fa  net  dare  le  laurea 
Ludlmaglilro,  pedante  che  tiene 

MiinTEiiD  e  lUaeslero,  maBiite- 

ro^er  dltdplliia,  Inscinaoieuto 

niestTB,  funai,  di  ■uieiiro, 


.  jl  inieitro 

u.,  add.  dlBu 

strare,  addoltoi'Blo ,  &tla  mi 


>T  apiinaeatralo 


reltailone  da  |iedÙogu 
'edaKOgbeiM.,   ve  A   ftnu 
pedagogo,  dello  ~  "-'—■ 


Pe^gog£,edacaxlaae  deitfJJ 
Pedaiogioa  ,  add. ,  di  pedàfiiit,     i 

atlenenle  ■  pedacogo  j 

Pedagogo,  quegli  &e  guida  Ife^     I 

dulli,  ed  liuegna  loro  ;  al  qwM 

Propina,  porzione  di  dMaro  ckl» 
oltre  l' aategoo ,  si  diilninliM 
a  ctu  è  professore  da  cbl  IH» 
de  la  laurea  dottorale     .. 

618117»*,  lUsiiuu  ette  d  h 
■      -         "  (lIoa(-        ■" 


itrsltaprendcsì  in  t>ii 

)i  I  ^cIuIIt  tiDparano 
V  II  quale  cojillene  -' 


casa  nella  memoria . 
>SB  ridire 

e  tiH  saplenra,  ebe  ss 
ipicnlemenle 
Ite,  non  sapienza 
cienia  ohe  coniempto 

re   pnliblieBineiitl!   si 
B  scie  me 
dente,  «oiols 


lare,  che  mirtabeìl. 


mal  li  Indine  di  icolarl, 

i  dt  scolari 

,  di  seolare,  a[ipar[.  e 


Scalaittco ,  di  «cnola  ,  appari,  i 
scuola;  e  pili  coniun.  s'intende 
delle  scuole  di  9Iobd9b  e  leolo- 
nla,  die  procedanu  leeondo  il 
metado  di  ArisIOlele.  AUa  leo- 
lantica,  poslu  nvr.,  vale  da  *ro- 
lare,  bm  R»itiB  deEll  seolnrl 

SEolella,  ahn.  di  scuola 


Scolpltantente,  dhlinlamenle  e  di- 
tesi del  ben  proferire  le  parole 
Scolpito,  ben  pronuoirato 
'^camnziola ,  voce,  etie  !  maeslii 
usano  quando  voiliaiio  slgnill' 
care ,  che  1  tancTulli  non  se  le 

dello  itraeola  delle  loro  leilnifi 


Te.legi 


■0,  ad  uni  terlttiifTì  o  rt- 
,  Tale  IcifBerto,  rivederlo 

Scotionsre,  ilinmarc  aleuno  rtm 
praticot  BcaJtrire 

Scoelai  Imgo  dove  (*bisegra  e 
l'^impira  arie  e  aàleniaezsdv- 
naniB  di  scolari  u  di  ooiAlnl 


mrlo  di  adtìollararc 
miaddollorato ,  iitexio  oddolto- 


Seminarista,  colui  chV  In  educa- 
zione in  on  aeminarla 
Semplhilario,  libro  elie  tratta  del 

ero,  a<;R.  che  si  di  a^ll  Bludll 


iillabare,  sillablcare,  proferir  pa- 
role, pronunziare,  e  pili  propr. 
lare  cooipilando  quella  posa  e 


Snmiuilore,  eglul  che  compila; 

pTDpr.  si  dice  di  canipiJstare  < 

materie  tealogiclie 
Sanuuista ,  campllalore   e  prop 

di  malerie  leologithe.  Gasili: 


StrnirdlDBrln.  ìiettor*  itraai^  | 


I,  si  dice  iiaegU  d  _ 

gè  te  malerte  che  non  tenaw  I 

gliordìnsrtl,  B  iBHe  tn  M 

ne'  quali  oan.  non  al  \ttti  *-  | 

Stron»)!,  tlloto  dato  sii  un  Dtn  ) 

CDDlenenle  molle  e  divelle  (•■  \ 

ae.  MisceilBnieB  r 

tndBcehlare,a(ocliare  9T«(IUl-  \ 

StiidenM,  che  iliidld,  che  dlv*-  ^ 


Spieinoento,  cUchiKrszIODe.iater- 
fipiegareinHinJfeitare  dlchltrandD 
epiegatitOidlchiaraUva,  atto  a  Sn 

comprendere,  spiegare 
Spicgitura,  dlchiaraiioiie  ,  Inter- 

pr«l«iioae 
Spleiradone,  tpiegamenlo 
Spaglia  I  raccolU-UI  nollile  rka- 

vate  dal  leggere  eli  autori 
Sporre ,  esporre  ,  dlditarare ,  in- 

lerjirelare 
S positiva,  alto  a  aporre 

SpOsilore.  rJw  unnnf 
Sposlilon 


olgerc  e  rivolgere 

_    _  _  eunltentamenlc  le 

carie  dd  flbrì 
SteganognSa ,  1'  arie  di  icrlverc 

e  di  ailegare  le  cifre 
8  UrKCUare,  oavillarc.soBillcBre, 

lòr  Intcrpreln^oni  lofisttehe 

gUracohialeiiB,  lUracclilaturaiiD- 
Oatlctierla  nel  l'interpretare 

^Bracdiialura,  lo  lUracchiare 
9lt»,  sluiooc,  portico  in  Atene, 


dove  Senone  ingegnava 


Sludlstore,  stndlinte,  d»  il 
Stndlalrlce,  ohe  Eludia 
Studio,  lo  slndlarKl'irtea: 


Indice.  reperlarta=i|iieUB  mM  • 

conlenenle  l'alfabeto,  >dIU  falt  ' 
1  fandidli  Imparano  a  IimIii 

rlramenlo,  lo  itraToInre  «l*  k 

racchiire  )1  aen»  delie  mM»  « 
re  con  aottiglieiia 

qualche  ai 


!lC0L4BTiei                                           mi 

(i  rale  qnill'abllo  lungo, 
isa  dal  doltorl  nelle  un>- 

Università,  lun«o  Ul  slndlo  dove 
<;' Innegoano  diverse  acJenur 

V4C1SE*,   IntemiissUine ,  cewa- 

>  lerllturt,  «le  strn- 

mento,  riposo 

e  ti  sento 

Vicare,  riposarsi 

rt  un  mro,  0  eou  si- 

Tiicotione.  V.  Vacanza 

rod  velodU,  che  dicr- 

.  dare  una  icona 

ilcan  libra  o  icrittura 

siimiflcala     '     " 

Da    coia,   «le   essere 

CDbalsrlI 

)  di  eiM  libro  nsErltlura 

Vocabolisti,  voobolario^^ocibo- 

discepolo,  aUa  iminiera 

che  professa  belle  Ici- 

Vueabofo,  voce  o  nome  con  eul  si 

lellere  iinune 

stadio  di  lettere  umane 

jknDU  caseuaa  cosa   parhco- 

rn»r<u™ne,.aUpar- 

^*"miIs"'"ìi'^''''"^*''  ''™'''  ""^ 

ftlologls 

SCfUTTm*.  SCRITTOIO  ECC. 

lrE^zl.  In  in  Sezioni 

ji  dioide  quitta  voce.  Nella  1. 

emtono  1  cocaboU  gmt 

rati:  nella  %gti  oggettincctuu. 
ima  i  labori  di  icr'>iur<.iione. 

cHttura.-vellu3.fdul 

te  del  cantiere,  ch'esce 
segno  a  «nura  di  it 


lo,  Impronta  dal  stiKgel- 
I  per  eoulrasiegnare  e 
aie  le  icrltture  puhbll- 
artle.  quelle  de'Papl,  le 
■fiale  ■(  cMamsno  bolle 
nprontare,  sefiiare,  con- 
B*re  BOD  nufellD 
r  nelaC  ripieno,  snper- 
1  parole  nelle  scritture. 
Ila  perclit  la  borra  ail 


Ligralli,  l' arte  dello  scrivere 
-.oce  con  ibbreiialura 
CicoGEiFu,  il  CHCoiiraflmre,  er- 
rare nello  scrìvere 
Cacografliure,  cornine  tiere  erra- 
re nello  scrìvere 
CallÌErafla,   arie  che  Iratla  dello 

serlvere  be.ie 
CalligraTu,  valente  In  calllgrala 
r^ncellablle,  che  pud  eanoellaral 
CancctlagloRe.  F.  CaBCellarionc 
CaiKellamenta,  cancellatura,  ean- 

Cancellire,  cassar  la  «CrtUun  , 


COBI  dello,  perché  quando  vui 
sL  far  questo  li  ha  il  costiin 
di  se  g  Bar  sopra  k  icrlltiira  et 


'»fiS''"?'d*riì 


Canee llalurs,  cancellazione 
Cancellazione,  il  cancellare 
Cancelleresca,   be^.  di  carsi' 

Urande.ehe  giti  si  usava  n 

cancellerìe 
Cancelleria,  residenza  del  cen 


iicarc  ri  luoin)  aate^t^-^ 

[  BleniiaaEi!Ìuiita.«M» 
■.  a  anmladone  in  qm- 


.  vale  agevoleai, 

e   ChiarìlA .  Chìaritade  e 

e       BRCvoleiia,  lacile  in 

Cliiaro,  lavellaniliHi  ili 

Chiave,  li  oantroccih^ 


sprlmerU,     spiegarlo    chiari 

Cajiiwiare,  scrivere  a  eapiloll,  di- 
videre In  capitoli  a  Tar  cagliali 
delle  nulerle  che  ai  '— ' 

CapItoIelM,  dirli,  di  e  a 


Creci  le  seìtaU 


pltuleUa 

Capo,  capitolo,  parte  di  discorsa 
Cipoveno  ,  principio  di  versa 

Carallere,  segno  di  cheochessi 
iinprcsRD  a  ecif nato  come  dell 
leiterc  dcU'aWilcii  o  di  allr 

Caratterui!»,  dim.  di  CBrallrre 
Cirtala,  ipunlD  apazia  comprende 

una  carta,  ftcclata  d'una  — '- 
Cirleiaiwe,  teaer  cnrrispoi 

za  di  telWre  con  allrui 
Carieimili:  il  carteggiare, 

mere  lo  di  lettere 
OHBSBienlo,  Il  CBsaare,  il  a 

lare 
Ctasare,  oancellare 

Caanò,  per  sincopf,  vale  at 
Caletirare  un  ooiilnifta,  la 


CalDniiln(i,eoì<MinRllai 


ifta.  r.  r.TiplOHrafli 

i.  Bannare  a  lerpi 
«■  quando  U  acri 


tato,  aiU. ,  Berillo  len 
i:,  aKK.  di  scritlnrs 


BUE,  brutigr  d'inEhiii- 

Ciemre  deDlroi.cdJc?- 
ìif  aù,  di  Icllcre,  e  alinill 
Iciure  Indgta  dBnlrai'sI- 
dieii  anche  aecliua 
re,   scrìvere   In  inlllola- 

I,  Intiluiuìone  di  unslel- 


e,aild.,cheaì6eRBiiM- 
tondo  il  BlgoiGcalodet- 


Hinulanle,  ad((„  se 

ponllore  dì  minaic 
Notato,  add.,  da  nota 
OH[G[rrA].E,  auiL,  si  di 


•II,  Guts,  a  orche  fnoslau 
ernia  di  iin  libro 
leraa ,  dionnii  le 
il)  nelle  quali  li 
.  sari  dura,  0  staile 
Parie,  luogo,  M-lleola  di  un  libro 


e  Pnlte»,  piacolt  emta 


I.  di  poi  in 
quel  segno  nella  si 


dove    si  dee  &rc 


ilio,  isErilta  di  sopra,  o 
a  :  od  nuche  scrìtto  iDiwnii 
e,  porre  ]  [muli  nelle  scrìt- 


Dio.  Il  punteggiare 


Puntaili 
Plinio  RKiBinf 


piato  dì 
Bigo,  segno  per 
scrlllura 


SciNCELLtTiccTa,  Che  fi  pud  scan- 
eell*re,  che  bullmenic  si  acan- 
celli  o  eh'  è  alquanto  seancellalo 


a,  dlcesi  II  senno  ohe 
")  scaritioccblare 
nln,  lo  schiccherare 
e  anche  la  cosa  schiccherala 
ScUccherarR ,  propr.  ìinhraliBre 
fogU  ntU' imparare   a   «critere 
-  -" re  ;  che  anche  dlcetl 


0  dlMBnere;  e 
Schlcchersturn,  ai 


scarsimccmu,  Kaorblo 

SdMo ,  apeiie  di  cifra,  di  cui  1 

Lacedemnt  al  servivano  per  i- 

SCTlvere  lettere 


m  mHtamen! 


Sconnesilow  ,  EOiUrario  di  c< 


I 


posi  a  ;  lare  acoruii 

Scorbhi,  nucchla  d'Inchioslro  ca- 
duta loin-a  la  carta 

SiKirreggere,  eantrarki  di  correg- 

Scorretlacclo,  prjij.  di  icorrcuo 


dello  icrlvano 
Scrivano,  colid  die  tiene 

ra=caplatare, 

le,  che  lerive 
Scrivibile,  ohe  puA  acrti«r>l 
Segnaccento,  piccolo  &«(<>  (I 


Spaccia,  <J  dice  delle  leWftjit»    ' 


Hle  e  slmili,  vale  canMllm        ' 

Spuntare,  diceit  il  eanoellat*  M 

ntmi  U  rioordo  preso  o  atiUt 

di  con  Tendala  o  prcttah  «tal 

SteftanajtnBa,  l'trte  di  tetlnH 


Suggella  nicnio.  Il  BUfEcUan 


Ilatpn,  <ÌRÌIUi,  sDugello 
Ilo,  l'impronta  latta  Colin 


;  i  ciratlerl  arliUiìali  eht 
nMiwcongr»DlrDltìdI  pen- 
laeiIreTOliuenle  condolU  ed 


>■  itsUa  prrma,  ^che  p]d 
f  al  dice  temperatura ,  è 
IuIId  che  le  \t  ti  [ler  rea- 
*  atta  allo  «cri  vare 
!nr  la  pinna  ,  dicesl  del- 
ttodarla  all'  uso  H  netìvtTe 
srainra.  F.  Tempera 


Tempri.  V.  Tempera 
Temprare.  V.  Temperare 
Tllulo,  une!  punto  che   si  p«ne 

sopra  la  lettera  I 
Trascrittore,  che  IreBCrive,  co- 


per  abbre' 

Tratlegfiiare 

a  simili 
TrslttBglno 

ViaGULt,  segno  i 

riodo,  pTGCDk 
Virgolare,  pori 

Virgole  Ha,  di 


piccolo  tratleggig- 

trasmette  nel  pe- 
'neila  scHllura 


a  tener  seritlure  e  MI 
roto,   inefaioatro,  o  e 

^qqella  taTola  appresso 
C  ri»Rgono  i  Hiitdicl  a 
raaione,  i  mercodaDli  a 
deoarì  e  a  scrivere  1 
il  e  1  notai  BBCrìvere  1 

nca,  dtcMl  II  luofto  d 


I-  CiLAMiio,  quel  vasetto  dove  te 

„K. "iticliio^tro  e  Intingi 

nna  per  iscrìvere 

Calcolo,  cosi  chlamavnns)  un  l 

po  certi  I        

cui  si   li 


le  nella  coaa  bol- 
,  slriscia  di  carta , 


Campione ,  libro  dì  conti ,  in  cui  A 

SI  reglslrano  i  debitori  e  ere-  1 

dibn-r  1 

Capitello  :  capitelli  dicianM  a  qnei  1 

coreEgiiioli  clic  lono  nelle  te-  ■ 

SIC  de' libri  ■ 


Carlo,  compoito  che  si  fa  per  lo 
più  dlcfnci  macerati  e  si  lida- 
ce  In  foglia  so  Uilisiinia  per  uso 
di  scrìvervi  e  di  stamparti 

CtrtatMJlo,  affli  (midi,  dlccil  11  li- 
bro ordinano  e  piccolo  per  la 
pili  non  iilampato 

CarUccta,  pcgg.  di  carta 

CaHa  da  ttraecie  o  caria  itrac 
eia,  dloe^  di  una  qaallti  di  car- 
ia sema  coli,  che  non  i  accon- 
cia a  aorlivrvkfarFo  dt;iBesra 
T.  plfl  sotto  =  Carta  marez- 
zala, carta  amarastala,  e  o- 
marlcieta,  sort»  di  caria  Unti 
a  onde  col  flele  di  bue  da  onft 
baoda  sola  e  serre  per  coprir 
libri  ed  nltncCarlapecara,  nni 
spezie  di  carta  ftilla  di  pelle  per 
Ioidi)  di  pecora,  auso  di  scrivere 
ed  allra=«l  dice  aiiclie  la  està 
■i>rliin  sulla  oarlapecora^Car- 
iritta,  cartapecora^Car- 

ji— i  nugu,  oarta 

di  CaHk  non 
si  pnA  seii- 


lAaSLLo.  UireHo 


...  ti  sopra.  Inveo 

per  mirare 
Cartata,  quanlo  spa^  GoD»r«a- 
de  una  carta,  fliodala  d'una 

Carleflt^*'c>l<'i^r*corrl>pondeD. 

'a.  Il  carletfiFla, .. 


_n  altrui 

Cartecirio.  Il  carteEiiiare 
CarleTla,  (fiiel  ,' — '-  --  ' 

tirisela ,  che  . . . 

per  le  iscrizioni 


iella  Gì 


0  ooperlB  che  i 
■crvare  le  scrìltntc  »  eium 
Cartellina,  dhn.  di  cartella 


l 


Cartuccia,  peiinaìu  d 
Gaftana,  carluosta 
Calakii^,  ordinata  dei 


E^bro.  quantilA  dl'^É 
Bieme.  o  scrittivi 
bianelu ,  eh'  tgli»)| 
Libro  maattrS,» 


lallUtoio,  aliHMMMI 
to  a  (tuìaa  di  M 
re.  Bel  quale  a  M 
per  USO' del  «SH 

tirar  tiara  il 


U.ildlce  del  tralB- 
■Biwre  0  di  dire  al- 
sCoiat  la  penna  gec- 


""-  di  penna 

^t-  di  «TU,  lo  Rles- 


Wli  fagli  di  Girla 

■'miiric,  auugli,  mi- 
^uodonlo  Ih  fogli, 
*  felli  i»«ai  l^unÒ 
■Hot  cucire 
i>i  ifiin.  d]  quaderno 


e  registrali  eli  atti 
Rspcrlono,  indice  o  tamia  dCli- 
Lri  D  delle  scritture,  per  meuo 
di  cui  si  possono  trovare  le 
cose  in  esso  contenute 
Liga ,  tlrumenta  di  te^no  o  di 
me  tal  la  di  superficie  piina  e 

nee  rette^diceal  anche  II  aegno. 


ritonda  a  gnisa  di  scaluleltg., 
(aito  di  diverse  msterie,  cke  il 
pone  pendente  di  una  cordicel- 
la .ai  jirlvileKli  e  atle  palenti  per 


Scadale,  atrumeiilo  per  io  pU  di 
legno,  ciie  ba  varie  capacitd  e 
,  gparUDHBtì,  ne' quali  ^ponai». 
no  HuMtDre  O'ffisrl,  delfo  allr. 

Scancello,  cancello:  spezie  di  ar- 
niadiii  proprio  di  scrii  tu  re 

Scancia.palcnetto,icaffatc^jicBOSia 
cannello,  pid  coni,  si  prende  per 
una  certa  cissetls  quadro,  da 
capo  pid  alta,  che  uà  \Ai,  per 

mente  e  per  riporvl  entro  le 

Scansia,  strumento  per  lo  pili  di 
legno  ad  uso  di  scrillure   o  sl- 
rnUe  ;  detto  sllr.  Acaffal' 
Seri tloio,  piccola  starna  appartsls 
—  uso  di  leggere,  scrivere  e 
servare  scritture 
orla.  V.  Scriianeria 
Orio,  che  serve  a  scrìvere 
Senrelerla,   luogo  dove  slanno  1 

dove  IbJì  icrìlture  si  conser- 

Senatorista,  libra  ove  sono  Ecrita 


«CRITTOin,  t,cc 


SoprsewperW,  (»|ierfa  della  lei- 
fera,  sopraccarta 

Soltseoperta ,  cci|iei'ta  lattopcsla 
■Ila  sopraccoperlB 

Sttle,  verghctia  sottile  d)  piomba 
o  di  ilainD,  1b  quale  servo  per 
tirare  le  prime  linee  a  chi  vuol 
diaesitarc  con  penns^quel  ferra 
muto,  con  cui  eli  anlleli'  -— 


Stilo,  r.  Stile 
StracEleioElio  ,   qu 
mercanU  lenEom 


ricordo,  m 

S&adarlo, 
dCBcrizii 

S (ratto.  Il 
la  checc 


ilep 
a'fil 

delle  strade 


dlare,  urlltoiD 


Studio^, 

Sludlollno,  itiin.  di  studiolo 
Studlido,  d«»>.  di  studio  nel  ilgdr. 


giinle,  i 


di  col- 


I^'hiII*  icrfltun  latta  di  fresco, 
— '---'-■  JOB  (i  scorbi 

^  al  dice  pia  proni 


ri 


Clio,  stmiMnlD  per  lo  ■• 
nelallo,  nel  qunle  t  Tno*» 
la  Impronta ,  che  il  rttm 
la  nialerìa  colia  i|nsle  al  ^f 


V,  winperaiuiD  ri 

,  legno  spaccai»  l«<W^ 

pri-  lulUlkgOj  il  quale  MI —  ■■ 

BegnBTcleciomBtc  dr'ci__ , 

Toccalaplf,aorUdlniatltaMiO«  V 


In  cui  si 
VemlcB,  apnle  di  goamp 


cose  che  ai  d 


^  tesKimonlan^ta,  cerHGCB 


n  mano  delfau- 

le 

a  cbe  ti  da  al- 


ide talora  per  ordine,  pro- 
,  privilegia  o  simili 

,  quella  pollizellB   nella 
■t  wrivono  i  nomi  de  t- 

a,  iliitt.  di  bulleitD.  pd- 


.  caratteri  niaelci,  ina 

ttra  del  [rid 

eridura  privala  che  ob- 

acer.  di  cedoto^anonl- 


Lettuii*,  quella  scrittura  che  si 
manila  agli  assenti,  o  per  ne- 
gDEÌi,  D  per  ragfiiaffll,  [>Ì9tcila= 
per  Earaltere 

Letterina  e  I<etterlna,  dtni.  <U  let- 

Leltemne  aeer.  di  IMIerH 
Letlerueela,  dlm.  di  Idleni 
LetleruiM,  dlm.  di  letlera 
ninasuniTto,  jnijt-,  libro  aerlttè 

scrltln  Ir  penna,  nMlitampUa 


JMeniDrlale,  tust,,  oonlraiegno  per 
ricordare  =|«r  Biippllea-=per 

Mctlere  in  nolii,  nalare,  deserl- 

l\i>Ttj  ricordo,  «critto^per  anno- 
Nolare,  iscrivere,  conlrasaegnare 


Pinolella,  dim.  d)  pistola 

Hoscrllla,  Posi  «crllta,  PoilscHt- 

In  e  Pùicrilto,  ci6  che  il  sog- 

cluiinc  aulla  caria  dopo  scritta 

la  Iptters,  e  che  anche  si  suol 

Po  sitila,  diccat  a  quelle  parole 
brevi  e  succinte  che  si  pongo- 
no in  niarelnc  aiill  senili,  In 
dichiarazione  del  ìcato 

l-ostiilatura.  Il  postillare,  poaUlla, 


ico''ia''rc'"'di''nSf 
anrhe  copiare 


;,  rivedere,  rileggere  le 


^i;bu.u]ent»,  canceJlaxione 
uaellare,  lUisve  la  scrittura 

.JregBndolà,  eancellare 

ScoTsbaccliUire,  sciiicc' 


SeanO)  d 

Errare  Itltturtf  vale  il 

Sgorbiare,  ImbriUar 

atro  D  ton  freghi  (_   _.__ 
inchioitro  «heccbeisia.  Il  • 
dice  anche  scorblnre 
SlEìllare,  suggellare 

Sopraserllia,  Boprucrìlta^: 

oelift  lettere  quellu  lerltla  fl 
si  pone  ■"■"-"   -■■-  ' — j-J- 


STORI*  ?> STIRILE. 


ì 


Concldliacco ,  eh'  t  comiHislo 
conchiglie,  0  de'loro  franiineD 

CondiinfópiDe,  ch'è  eonFornuM 
gntsa  di  canchlglis 


,     .„   deiii  alberi,  che 

producono  quello  raaniern  '" 
fì-ultl,  [  quei)  ai  chiamano  cor 
cnnie  sunti  l'sIKte,  il  faggfi 

Cor^Ioide,  che  i  diramala  a  fai 

g)B  di  onTBlio 
Cordilbrmc,   sge.  de' corpi  nili 

nli,  conCorautla  guisa  di  cuoi . 
CronoloDla ,  dficono  D   Irattotu 


a,  %S"\ 


GrislallagrallB,  Ecienxa,  che  ha  pei 
oggello  di  ftr  conoscere  le  fcr. 
me  di  vene,  che  aoiui  suicetli- 
liili  di  prendere  i  iiii1nern1i,e  col 
soccorso  della  quale  si  penetra, 
per  coi!  dire,  nel  meceanlsmc 
della  loro  strullura 

Cupreo.     ■ 

Cupiifei 

DemmiTico,  atta,  rWi  a  foiiel< 

delle  dendrili,  o  che  lurlecljii 

delia  loro  natura 
DendHlIfonue,  aiJd.,  che  imita  li 

dendhU,  che  ha  la  tbrnui  o  0 

guri  di  dendrite 
Dendromorro,  aM.,  che  ha  la  far 

lo  e'rìsirelto  Inslenie,  come  ne 
tallo,  raarmo,  e  slmili,  conln 
rio  di  raro  e  _poroso  ;  e  propr 
un  corpo  si  dice  denso,  ris|>el 


diaspro  |ier  !■■ 
iano.  s|iellanle 


EuuLNATu,  agg.  della 
che  anno  armale dij 
agli  spuntoni  degli  t* 

EfBoreteenzi,  Il  ei 

parli  saline,  che  il 
Bulla  superficie,  e  i 
nna  specie  di  croate 
moSk;  pili  cooiiui.  j 


perflcie  di  aloQM  ■ 
dorso  e  dalla  somn 

Elmlnloiogia,  dlacvTM' 
sopra  i  vermi  ' 

nlomoloila,  dlacorw, 

dicami,  parlando 
Impetuose    end»' 


imol^lco,   < 


ftosose  e  1av« 
EtiuSnue  aM.,  ■ 

PilLtIiTII,  fetlo  a , 

la  lavagna  e  d'allr^ 


I  eaiitfiDsle  di  sotUIIislDie 

Ebe  lunrs  é  d' un 
stia  di  un  illra 
■■nu,  Idia.,  die  si  sbldB,  che 
ITmilde  in  falde 
Kn^roi  che^h*  in  ■£  qualche 


,„.ift7o,  che 
,      Dvàcell*  di  I-    - 
,    rifoiù,  dlenslcUi  ck'l 
bttit  di  niin 

Uve  irequfnU  nella  solfotsr 
CPoiiaali,  ncir  isola  d'iichli 
■d  Tuluno  dell'Irlanda,  e  a 
(OTr,  dalle   ijurII  escono  sol 


e  Alla 


di  fungo 

SilwsdunTR ,  oda.,  che  eangla 
di  «lare  come  eli  opali 

6tttHgiarF,  lollo^Bll'acGbla  del 
Bm,  ed  applicalo  alle  pl«tre, 
evale  B*er  una  cerlB  )ìidì1IL 
mH»  tplefldare  e  I  Miori  Varia- 
Ut!  dcgS  occhi  del  uMo ,  ae- 

eipiHte  alla  luce 
CUaldato  e  Diaccialo,  luif.,  iooc- 
cfeii  Insiichiccla,  e  dlsfana  come 
S  iMiccio,  cbe  al  scorge  lalvol- 
n  Mite  pietre 


lufl  ecc.,   nnllo  alle 
diAudone.cbe  essi 


VNÌI  trovaosi  d'ordioarla  uniti 
tllBliillii».  Debmetheiie  ha  dato 
qKito  nome  aUBldocraiiia,  det- 
ta d*  altri  vttUBÌaaa^^iaiHn- 


Gnaalare,  ol.  .. 
■wtallo  in  granelUni 
(lobelU  ptr  age™  a 

iloue  o  per  tuo  delli 


Groppo  e  Srup[jo,  dicci!  nll'unlo 
ne  di  nulli  corpi  nella  inedeal 
ma  apecle,  e  per  lo  più  cristiil 
lini,  collegati  insieme  soira  uni 


nitllelliaB,  don.  di  gu).'llftta 
iROFiucKk  conserva  ii.iliirEdc  di 
acque  uelie  vlieere  di'll»  lerra 
icarbonlre,  diventar  carljonn:  e 
dicejl  dellEgng  che  i  divenulo 

sua  formi  naturale  ;  la  iiitale 
cosa  lo  distingue  dal  cnrbanc 

'"umoh; 


lugemmamenlo,  lo  Indenni 
nella  storia  nst^u-sle,  vali^ 
o  plccnli  crlalalll  di  varln  ,.„_. . 
e  colore,  aderenti  alli^  pietre 

IbIII  ne' Aloni  delle  miniere 
Ingemniare ,  luutr.pasi..  diecsi 
de' sali,  «  vale  eris  talliti  arai , 
bpillare,  pl(llar  forma  u  llgura 

['•nELi.tTU,ch'ècoui[>n!iiidJ  Viro- 
li, che  si  sitigllauo  a  ^•.ìm.-.i  di 
lamine,  o  lamine  Ite 

Laminare,  agn-  di  pietre,  ineblli, 
~  '  allrl  fossili  Goniponll  iti  la- 
...  le  aderenti 

Uapldeaccnte.  acque  o  funlane  la- 
pldesoeatl  dlconal  quelle  in  cui 

(.apldlllcazlone .  passaspin  delle 
parlicene  della  maleria  nuii  co- 
erenti tra  di  loro,  allu  'l^ilo  di 
corpo  solido  0  Idjjldeii,  clii'  lin- 
gue per  meuo  di  un  limiidn  cu- 
li quale  _  crbtalliiiando»! ,  neull 

ereoll,  come  le  sabhle,  ne  for- 
raa  masse  wdidc,  dette  areiiu- 

irvato,  occulto ,  non  manifeslo, 
perche  invailo  in  allre  sostanic 


rlduclmi^n' 


mg.  delle  pi< 
e  a  aldi 
NE,  rrap 


a  di  pietra, 

lapidea,  ipes- 
IIb  srlce.  Tra 


in  parli  di 
le,  come  gli  aslroKI,  i 
entrochill ,  ed  i  legni 
,  „  H  d'ocra  miniale  gM- 
0  triuEdriuali  In  miniera  di 
li  reme  nativo 
1,  decompostili 


I  BuperuGi 


1   di  li 


la  del  n 


dagli  scrittori  natuniiì  _.  

qoelle  niBlerie  che  twinana  giù 
dal  monti 

ScherxoBO,  dlcesi  di  colori  diver- 
si da  quella  della  sua  specie 

ecorlfìinne,  nanie  dato  ad  alcuni 
minerali,  clic  per  la  luagglor 
parie  II  erlstalllnano  non  di 
rado  In  prismi  a  In  cilindri,  die 
oelle  facce  lalerall  sono  scan- 
nellati 

Segnalura,  dicesi  In  generale  del- 
la soinIgliBnia  elle  ha  (|uaisico- 
Slla  corpo  nBlurele  con  altri 
ella  mfdesiina  ipeite 

Siliceo,  della  natura  della  silice 

Solhtara,  cava  di  solfb 

SdfareigiarE,  vomitar  fuoco  e  Al- 
ino sulmreo  e  di  colore  tra  ver- 
de e 

Stalagmiu 

Stalattincu,  •■>  luiuii  111  I 

SlalatllUforme,ch'«  in  l 

alata  ttlw,  italaltltlno 
SUlIato,  aieesl  lutto  da 

Bgura  di  iKlla 


irteclpa  dell*  (|» 


Suifurdtd,  qBBllU  snifìirei 


Sulfureo,  di  quatlia  di  «.^ 
TuRBiruMie,  eb'  è  a  ftiggli  *• 
figura  di  laico 


.     .    di'*  «'foggia 

Teslaceo,  che  e  a  slr'"  - 

_  ricuirplirele,  che  ha 
Tricuspide,  che  ha  ti 
Triedica,  die  ha  Ire 

Trledt;o,  Bgiira  di  tre 

'Mersl  In  tre  parli 

—■" — e  ,  a»,  di  Irsocn  ■ 

trailo^ 

Tubulito,  di'#  hlM  (  rot(la0 

tubalo,  0  cannello 
Tufaceo,  che  ha  del  tufo 
Tnrbhialo,  tondo  e  pendentt  1^ 
"  ippunblo,  atlorllgllaMtaBi' 


da  spirale  a  guisa  di  ti 


iella  della  petCBdCco- 

lenni  che  vantiu  ser 

enda  nei 

teUe  perle 

legni  e  «elle  Viietre 

dlcesiaeiùch'econie 

VerKolato.dleesldeiiIlH 
p<^r  sinonimo  di  plebi 

j   macchiato   <li  un   sci 

come  le  marBloI  del  va- 

rlegalo  ecc. 
TeruiicolBre,  dlceil  n 

r/cfc  "«alo;  «rpeg^afd 

lo   a  foggia  di  lub 

.-^""■"                 . 

Wsllipaita  delle ts- 

Vermivoro,  agf!.  di  qi 

che  si  pascono  di 

Velrolo,  ngg.Unprop 

e.  per  slrall II.  chiamasi 

abbia  lalucenìeiit 

.be 

formaU  do  qualche  nii- 

la, 

M 

*na*',.IlF.1af!«1d'!S.''ÌS' 
^niera  do  lasciar  Iras- 

J{ 

5                                 'è  in 

forra,  di 

IUcIIb  che  serve  di  base 

r  stmiHl.  Il  dicono  quel 

1              --.           lo 

he  vanno  serpendo  nei 

1          ■    d         ò,  mescolalo  con 

elle  pietre,  a  KlUia  che 

e  vene  nel  corpo  degli 

:                        \e  vaie 

animali  e 

KfjSrsf.sti'. 

iéanch 

e  (ormata 

h                     mimalt 

ediMsi 

le  sin  segnato  con  quel 

dcllSpianlaedEll'aB 

male,  co. 

vena  nel  signif.  di  quei 

me  sono  le  spugne  e 

simili 

Seziq 

NE  II. 

Soilanni 

natumli. 

pietra  caduta  dal  cielo  . 
.  pietra  che  nasce  nello 
.  e  nel  fegato  del  gallo 

no  odore  ehe  trovasi  nel 
Ambra  cane;  altra  spe- 
co e  Armonlaco,  gomma 
tratta  da  una  specie  di 

,  terra  nera  o  nerastra, 
ente  dalle  ardesie  plri- 
e  Mrte  aUa  compoiisoo 


ce  cui  si  assomiglia 

inorct  una  conchiglia  f 
rilla,  cilindrica  ed  ai 
conica,  trovala  dal  Fai 


in  gì  bile, 
i  dal  La- 


lòislli 

Daidgea.  nome  dato  da  Sautaure 
alla  dorile  zograSea  di  BaJì^  , 
cA'éla  terra  verde  dtBTOcbuAi 


«•  «■rtMMUIica  pinnu:  iirìeU 
iMk  <tntt  li  #  dala  qBCtla  no- 


B5K 


totarrncnlco,  ocra  ro9l«,  mi 
(omlitlianle  iilla  ungulcna,  i 
bi  inehe  rubrica  a  nauti  i 
•a  ,  pid  compBtla  pcrA  e  d 


eitlTO  ed  BSlnngmte 
r.  Bolpnnenlco 

>.  V.  Bolurmcntco 


(B  alcaB,  «llri  !■  e> _  _ 

_  _  le  lem  alcanne  *  /ta 

Camma,   DOmc   che  li  è  datari^ ts- 
noceiiioto  delle  eeodi  Ittj^H,  K^ 


,e  dalo  ai  crostMd  <«- 


trame .  sottile   e  iiuosl  aiddai  y 

come  l'olio,  la  quile  es[KK[tt  u  <« 

■ole  tramanda  owlto  fumo        ^ 

narabe,  lo  iteno  cbe  ambra  |IA 

CarauMi,  la  caraoDa  die  al  ita*  «e 

~  ~  -'  préiao  di  noi  è  in  mM  ^ 

ide  e  n-agUI,  alle  imall  w«  «^ 

icealì  franunenti  di  lòcHe  4  >« 

meo  o  di  canne  :   al  di  taoti  h* 


identealnrlti;^ 
vinoso  ìÀ&ì  -r 


Si  chiaro  e 
.  il  sapore  .  __  .._. 
brucia  ueilmente  e 
un  odore  balsaauca  , 

Carditi,  nome  dato  alle  cancbl(1IC  , 


irniimc,  spezie  di  loofllD  dclM-  g 
nere  delle  eonchiglie,  con  allM  i, 
nonie  detto  uovo  di  mare.ed  i  \ 
una  razKa  di  bataoi  y  aeiua  ft  \ 


ifA    lort  coirów'fltóa 


C&Miu 


petrifleale,  Kd  altre  ' 
ili  sVaòno  ri(!ono5c"nO  tiQ 


ùawai^  e  Cei 
■limali  marini,  chi 


...   .  la  ealce  aol- 

eompaUo,  dell»  ijs  Wer- 

.ildrite 

inerii^  piccale  concrezioni,  cai- 
ari,  «lobulase 

fi-  . „„„„_  jenle  del 

litri  grani 

Insieme  calle 
•ore  cose  manne,  detto  aTicora 
plein  di  s.  Paolo.  SI  ctiiamano 
•Ilo  stcBiD  modo  alcune  pietre 
ttàale  dal  cielo 
CKraiile,  nome  dato  daEli  anil- 
«li  orillologl  ad  alcune  muire- 
pOK  fiMfll),  Che  per  le  loro  di- 


cirbonalo 
piombo  09- 


Ciniolite.  varietà  deir  argilla  api- 
rs.  cb'è  di  color  bianco  grigio 
periato,  e  diventa  alcnn  poco 
roiticcls  col  cnntatto  dell'  aria 

Clnalirese,  specie  di  terra  atmile 
alla  ilnoula 
irra,  dicesi  delle  barboiliie  del 

lelrlle,  TMime  dato  altre  volte 
ad  un  legno  pletriUcato ,  che 
credevail  esaere  i|iiel!ii  ileii'alno 
OiKola,  vale  gosclo  d'un  teslaceo 
Cociitl,  davati  una  volta  questo 
— le  a  tolte  le  chiocdoie  uni- 

Coiatl' 


e  Chermisino, 
'il  tram  onde  il  cava  II  Chermei 
CHrlte.  iblBttLli  ebe  banno  la  fbr- 

M  (U  una  mano 
aHoSH  ,  genere  di  polipai 
prendente  quattro  specie, 
delle  quali  non  il  trovano 


^^ 


,   conorerione   petrosa 


tUUamcn 
qua  lapidcsccnte 
loleultero  e  Sceribeo.aat;.  denti 
insetti ,  che  hanno  ali  cornee , 
e  per  io  p<i)  due  hII  membranose 
Colubrina,  vale  steatite  flna,  gri- 
gia, dolala  delie  niedesiine  pro- 
prìéiA  dell'onte 
onietlte,  nome  dato  dagli  antichi 


Gongelsilone ,  congeluilonl  lapi- 
dee, portano  questi  nomi  I  de- 
positi d'  atsbaslro  caioareo   o 

iato  ,  che  si  formulo  sulle  pa- 
reti delle  caverne ,  e  che  si 
dispongono  in  luperDeie  piane, 

di  una  cascata,  che  Tasserò  sta- 
le luiprovvlsamente  rapprese 
dai  Kelo.  L' illusione  i  multo  pili 
fori*  Bilorché  quelle  kwbig  vi- 
no semidiafane 


•B 


nioBlo  di  molte  spe- 
cie cM  mux  nel  mare  a  guisa 
di  plinUeclla  plelruja  , '■' 


.0  al  lallc 

lia,  pd  nlCL.. ,__ ___, 

a  loccalo  colla  lingua.  Ha 


CriraCDlli  ■  specie  di  barrai 
turile,  che  serve  ari  Age^ 
la  Fusione  de'iDFMIil 
Grocallle,  nomje  indicativo  di  una 
varietà  di  meaoUpa  del  col— 
de'mtllimi,  ella  ha  al  pari  del 
bianca  una  tenllura  radiata,  i 
'  '    abile  dorella  ,  i 
i^tle,  e  non 


o  itaQ  luniianwnte  nel- 
,  a  esuDsU  a  quatche 
u  Japiilifico 


'Éf 


Cubolde,  rouiie  fiirnMio 
di  dado,  cioè  di  sei  faeci 

Cucchiaio.  Cucchiaio  eti- 
é  una  tpttìt  di  Yoliila  c_ 
mala  a  guisa  di  plceoUi 
cucchiaino 

Canoini,  si  i  date  questo  m — 
ad  alcune  pelriGcaiiam  dipafr  ' 
fttà  nuriul,  nelle  (|aali  ti  tn-  * 
vava  quatche  «imiglianu  mtt.,  ' 
parti  naturali  della  donna.  1M  ' 


IcaU  «  foglila  éM-\': 
dilTereniB  delle  dea-,,, 
ne  riq)pr«!enl*r'  " 


:  linpressa  o  diplnU  la 

endrolill,  nome  dato  lalvollaartl 
eri  peùo- 


alberi  e  rami  d' alberi  | 


un  tubo  conico 
Draconlti,  pietre  favolale,  che  il 


dlcevaiw'  traile  dalle  lèste  dd 
dragoni,  non  meno  favolose  di 

Mite,  carbone  falsile,  in  dui  d 
scorgono  vesUfU  di  lendunr 
UT^aaica  nella  si 


J 


hlMl  iOiillI,  del  quali 

ipeilc  di  pallntlola,  i 
:ra  nel  lentricolo' di 
drunedl ,    In    quale 
■rnabi  di  peli  a  crini 

lome  dato  a)  foulll, 


la  Glie,  a  disMnirone  di  quei 


favi  delle  i 


le  tI'snIlbalB  e  d 
delta  qualche  vnlt 
piimìtìoo  con  cai 


itrebltef  apparLalle 

ifiai  finalll  del  gene- 
tcrini.  K  qaetta  op-  F 
\iu  m  lapiiùaffi  ,  pe- 
rariuima 
Ismanil  eno  tal  aamt 


:>   1)0111)1  ile  tte  d    piccai)   boc- 

roiite,  Epezle  di  pietra  dura, 

indonl  ili  Cimate  e  della  Cina, 
l)e  i  di  una  tessitura  aonuna- 
leiile  abroiB.  e  le  cai  flbre 
reBentano  difacilir 


ome  indicante  gl'ic 

IFnera,  tufacea,  cav 
di  dentro,  coctener 


minalo  da  Brochont 


Fnnollte,  questo  nome  valepletra 

,     sonora:    la  Ibnalite  di  Werner 

é  ana  ipexit  di  drappo.  VM&Vi- 

g(ie«J  In  comune   e  porflrieo. 


Ica  a  pali  te 

,.„ iaKlrwan 

Fminentald,  »gf.  di  nna  aprale  di 

Sietra,  naturalmente  scalpila  In 
gure  di  aumenta,  e  semi  di 
IcKnnu 
Palale,  pietra  con  Impressione  di 

liichi  marini 
Fungile,  pielrlDcsiIone  spuria,  os- 
ala [delra  figurBla  che  Imlla  U 

GiHNiTE  0  sinco  gahnile,  specie 
di  zinco  caJamÌiia,cuEl  nominata 
da  (tahn  suo  sciioprllore.  Eiu 
oristalli™  io  of'— '-'  -"  ~'~- 


piomtn  soirorsto.  di  color  gri- 
I[1d  mclaUlCD  brillnnle,  di  lessi- 
tura  lamelliMa,   ■-'■-   '~ 

grani,  e  talvolta 


il  metallo  nelle  >1a< 

Gararaantlle.  nnnie  che  si  diede 

anUcam.  ad  oiis  «er 

crede  In  itesm  elie 
Geiniraee .  icr 

«u»ccltihlle  di  

Geodi,  gusci  lapidei,  d'ordini 

lììletì,  di  fcrm-  -'-"- —   — 

di   erlstal'Uciai - 

xoal,  ora  ealcarcL  Trai 
gli  ilratl  d'argilla,  ~ 

Gemo,  salhla  di  calce,  o  caler 
KrilàUca.  Guio  lamelloio,  di- 
edi la  calce  aolfallea  «lenite; 
gvto  ulvlfbnne,   □■«  wirid 


liase  0  renKònnl  coinposlE 


li  gesso  flbrOMi  di  Brochant,  M 
ipelta  é 


'  libre  parnlelle  d 
che  presentano 
una  matassa  di  atta,  i 


ihetta  ,  lllarglrte   che  li  nl8W 
nell' sfflniire  l*arRenlo  e  Pan 

llacetto,  bitume  nero  lulldolifc 
di  >arie  acHlletUfu!  «Uhm,! 
qnaie,  indurila  come  uni  aleM 
Aeeve  un  bel  losln).  In  I^M- 
na  pia  comnn.  giafaiió 
Glavino,  bitume  nero,  il  fnA 
'ndurlto  come  una  pletr»,i>»> 

imbra  bradtila 


ne'  tempi  della  Unoraim  a  isM 
delQ  lingue,  ed^aiuibe  jlnlie  * 


iluppsia  In   bflie  ' 


nugutte  e  ComoMul,  gassM    , 
lina  crocea,  Ohe  sene  il  ^    I 


d!  gomma  di  color  blan- 

1,  ea  ha  preso  il  tuo  nome 
lUa  eoiiuna  chi  nell' Am- 


ile eoinraa  chi 
e  Alla  scorza 


I,   lecondo  II  Werner,  è 
aita  resina  lecondarìa. 


della  da  ui 

eolle  idaUdi  nei  corpo  gninuie 
iBomerl,  diconil  i|uelle  rogce  cri- 
slaUiiute  die  hanno  per  uni- 
lere  delle  parli  leiKte  per  ag- 
oreiiailoiie  crhlalllna ,  seaca 
base,  r)  parie  doinlnanle  eisen- 
lisle,  In  eenienta  ognoieneo  sen- 


uente  dalle  acqui 
Ile  catlU  del   1 

ialino  amorfa,  se 


tUperla,  IbBslle  che  ha  iBllal'ap- 
parenza  di  un  palalo  di  pesce 
petrllIcslD,  sebbene  alconi  dubl- 
llito  della  sua  vera  origine.  Nallì 


:  di  (piesta  pletri 

Sveua  dove  fu  scoperl 
.tninnAKTi!,  nome  dato 
al  denll  di  cane  marini 


Lnumonlle,  tarleia  di  luFqolìpg 
frUbHluInui,  che  si  divide  al 

Dienti  prìamstlcl  Irregolari ,  di 
ealar  litico  alcun  pwa  periDlo 

Lavi,  materia  itrulta  la  quale, 
nel  tempo  dell' ernilone  d' iin 
vulcano,  scorre  a  eulsa  di  tor- 
rente infuocalo,  ed  indi  s'indu- 
ra eome  [rieira 

Lemanlle  ,  giada  tanto  tenace  . 
qnento  lanefHItca,  e  prende 
un  pulimento  plil  hello 

LenUcolariB  ,  sorta  di  cotichlKlia 
fóEnlle ,  Glie  ha  la  figura  d'  une 

Leptinite,  roccia  elle  ha  una  base 
di  feidspalD  Kranoso,  contenente 


grigio  o  gialTastPO,  che,  strofi- 
nata, s^iande  una  luce  fiisforisa, 
e  fórma  talvolta  geodi,  rivesOte 
Internamente  di  cristalli  di  cal- 
ce esrbonatlca.  Si  adopera  per 

so  Slenn 

Llchenoide,  nome  dato  dal  celebre 
LcopoD  ad  un  quarto  d'Ungile- 
ria,  orislalliitato  in  Tarma  di 
piccoli  prlanil  Imitanti  alcuni  li- 
cheni, voti  ti  di  toìUt,  eoltillgil- 
idI,  Iraspsrentl,  e  di  un  colore 
^allo-verdaitro 

LleoperdlH  ,  [iinilli ,  che  hanno 
qualche  lomlgllenxa  col  licoper- 
dli,  e  che  appartengono  alle  fon- 
gii  0  alle  raHofilììe 

Lignite,  legno  n  quale,  enendo 


lo  carboae,  m*  tenia  perdere    | 
i  segni  della  su  Datura  di  l^ 
eetabile 
liLantrace,  tiitiime  lolida.  ptvt- 

ro.  Il  quale  bruclandod  (  pai- 
lolenle 

Jlomarga,  argilla  bianca,  i illb-      , 
stra,  rosia,  a  brani,  con  fr"*~ 
ra  terrea,  ma  di  grana  tn 
nera,  morbidi,  untuoM  ali 
leggiera,  tnRuibUe  alla  la 
del  tubo  (emunlnaloria 

Litultl,  apirttle  fbsitll,  che  irati- 
j  II  luom  Era  i  —•-'"■'  -  ■- 
■iDCerarftl 

Lombrlclt),  petriai;a> 
di  vermi,  appari,  i: 
qualche  iDonto 

inlEpoWTE,  materia  csicana, 
grlglo-hnina,  composta  di  pna 
separati  a  guisa  di  bastnnilll 
riuniti  In  fasci  paralleli  o  dlTCì^ 

magnesia,  lem  o  soslanta  criM- 
"~   asiorbeulc,  blancatin  K 
precipitala  i"  "" 


d' ordìnarU  a 


inelgolfodlBl 

conslslente  la  un*  ~ 
■nenie  nilrei,  em 

cole  sfere  della  gr . 

pisello  di  colar  perlilit 
-rga,  specie  di  crCU  jiT- 
oaìoarei,  di  eoi  «1  &  •■ 
coni  hioghi  h 


L,  la  stessa  che  marna  r. 
'goiìe.  OUienc  diversi  DOnii, 
indo  le  «K  diverse  proprie- 
c  mescolsnie ,  come  terra 

Ila  da p^e,marnaporcil- 


liiU,   I 


andrìne 


ILnhe 


_  I  d'ordii 
iIlc,talvollBanclieii|{atllzatfl 
ille,  specie  di  oolite,  o  sii 
regalo  di  uoviclni  Impietri) 
111  al  seme  di  papavero 
X,  piccoli  crialalll  cubici,  i 
tllelepipedi,  regolari  e  per 
,  di  un  color  giallo  di  oiie 
atcmamenle  coperti  di  >ini 
da  d'oasido  di  ferro  giallo 
Da,o  alaHo-dorata.  SoDodii 
iaralo  d'intaccare  l'acdaii 
Ile.  r.  BeUlte 
E,  cambnsllblle  delta  elusi 
amposH ,  del  color  (Halli 
■ambra  che  ai  fuoco  del  cao 
0  diventa  "ero,   e  cade   in 


Ile  rivestite  di  e 

te,  le  selce  menillle  ha  la 
tura  resinosa  quaal  al  pari 
e  resiniti,  e  laslruttura  sfo- 
U,  rara  nelle  aelcL  li  suo 
ire  e  bruno  fullginoio  :  non 
IDoai  veruna  h-aiparenia;  e 
uà  (arma  è  IrrcKoIsre  ,  ro- 
1*  aoTCnle,  nodosa  e  iuber- 

aicesi  d'  una  tpeole  di  pie- 
ole  o  in  lantineUe  lleuiblil 
Jasliche,  [lidi (e  naloraioien- 
E  ludde  qiianlo  il  vetro 


cui   parti   sono  inviluppale   da 

alcune  rocce  e  pudln^he  porti- 
roidl,  nei ie  quali  bq  cemento 
ar([l[laide  riunisce  grani  distinti 
di  feldspato,  e  talvolta  di  quar- 
zo, di  sehislo  srgiiioso  ecc. 
nilmuse,  specie  dlrocee  coinpo- 
ste  etsenaiaimenle  di  plrussenn 
e  di  feldspato  laiuiooso 

ed  in  seguila  agglutinata  dalle 


diiirasEamcnlo  delie  tane 
Miirru,  sostanza  llnoro  litnola,  ciie 


eioraU 

I uricald te,  calce  carbonatica  len- 
taplcrìle,  cosi  nominata  daKIr- 

luscoiiti,  muscoli  lassili,  diconsì 

lussile ,  varielà  della  diopilde 
d' Itaay ,  che  ha  per  forma  11 
prisma  a  quattro  facce 
NicatTK,  specie  di  plelra  unluosii, 
che  SI  presenta  In  piccale  pa- 
gliuaie  di  un  coior  bianco  ir- 
genleo,  HriKio  di  perla,  lucido  : 
i  friabile  ed  ualuaaa  al  WXa  , 


r 


e  UtclB  siillt!  dita  ans  polvere 
color  di  |)crlB,  e  leggeriashna , 
>i  danna  alcun  poco  nell'acqua, 
e  al  fonde  fedlrocnle  alla  lam- 
pada dello  imaltolore 
Hifta,  bttume  fluido,  diafana,  leg- 
gtra,  bianco  e  gialliccio,  det- 


«cijue  sptelalmenle  del  Mode- 
nese. Ha  la  proprietà  di  bru- 
ciare auiracqua.  Si  adopera  co- 
me l' olio  per  le  lucerne,  coirà 
nella  composiiione  della  verni- 
ce nera  de' doratori ,  ed  In  al- 

UefrllB,  nome  dato  da  Werner 
alla  giada  nea-ltica,  o  nefi-lle  dì 
Hail)  ;  della  volg.  piclra  nefri- 
tica .  uerchÉ  si  credea  giovevo- 
le  nelle  molatUe  delle  re-'   " 


Remate,  n 


le  dato  da  Hauy  i 


zlone  dc'porBdi  indipendenU, 
forse  nn  perlslela  pomlciforme 

OcM  e  Ocrìa,  terr«  di  color  gial- 
lo ,  che  ai  troTB  nelle  miniere 
de'mclalll  :  o,  a  dir  meglio,  nj- 
aido  di  ferro  unito  per  Bolllo 
all'adda  carbonico,  e  Bpeiao 
all'  allumina  e  ad  altre  terre 

OHcatce.  tpede  di  roccia  composta 
di  serpentina,  talco  e  clorite, 

OfioUle,  nsala  di  serpentina  invi- 
luppante ftrro  ossidulato,  ed  al- 
tri accosorB  minerali  dissemi- 
nati, con  nn»  ilrutluro  coni 

OUvIna,  vairleti  cosi  delta 
perldola,  allr.  nondnala 
dota  granulifomiej  o  cr 


Onichite,  pietra  non 
amichi,  torse  l'ilaba 

OdIIIi 


dal  color  dell'  unghia 
calce  carbonallca  ooliti 
I  nominata  da  alcuni,  e  da 


ro.  La  frattura  di  o 
è  compatta,  e  aoyel^ 

concentrici,  at  tSte 


OrìiltalJtl,  E 


rDuo-briiD 

parlengona  U  cueu 

Oi^ollti,  testacei  unlTi 

11  li  Laniarcli  h>  tbn 

nere,  e  che  " ^ 

trovati  che 
glia  è!   ■    ■ 

Orobilt,  nn'me'S 

iloni  calcaree. 

di  Tivoli  ecc.  ■ 
Orpimento,  sotto 


eli  tutóri 
«  non  al 


ilfòiyito  giS 


mento  naturale, 
nere  vulcanica 


W5 


Petrolio ,  Tarieu  di  I 


Inri  loBffiii  e  cimllco- 
III  paràllelMieate  in 
don  del  quano,  fra- 
»  nella  dfrókMie  per- 
re  all'  asse ,  ravidl  al 
giallicci,  0  bianco- 


letÉ  di  eaiee  earòana- 
tf  che  al  pretenta  d' or- 
ilatalllsiata,  come  la 
iea  tpatiea,  e  trovasi 
M  tMcote.  Yiefi  detta 
Ito  magnesiano  tjnu- 

talli  di  titano  nigrUìOj 
Ini,  temidiafliuii.  di  co* 
»  Bon  VlTace ,  talvolta 
talvolta  riuniti  ioogi- 
»te,  in  girfsa  che  sem- 
«jnalclie  scana- 


art  Terde  talcosa,  ioi- 
di nicfael,  nella  quale 
I  eiisop«BSl 
■e  jietrcfctte  tossili 
■toé  cirtMMiatica  piMo- 
•telA  alla  qvalè  si  é  da- 
•  aaaM ,  perchè  com- 
— BcrerioBi  sferoidali 


tempo  M' aria,  si  copre  oi  nna 
vernice  opaca  ed  argentina 

Foriti,  si  dicono  talvolta  le  ma- 
drepore petriflcate,  i  cai  pori. 
Eleni  di  una  sostanza  silicea  dia- 
ma,  sembravano  noti,  e  le  pie- 
tre medesime  se^^nate  per  tra- 
verso pareano  piene  dì  fòri 

Pozzolana,  materia  terrosa,  cac- 
ciata fuori  da'  vulcani,  che  for- 
ma un  cemento  della  maggiore 
soiìdita  nelle  opere  che  si  pra- 
ticano sotto  acqua.  Si  trova  in 
tutt'  1  paesi  d' Italia  vulcanitsa- 
ti.  II  suo  colore  è  rosso  bruno, 
0  rossiccio  ;  ma  ve  n'  ha  pure 
delia  bianca,  che  è  una  specie 
di  pomice  poiverolenta 

Priapolite,  specie  di  pietra  stalat- 
titica  rappresentante  il  membro 
della  generarione 

Prlapolid,  pietrMeaiioni  di  molla- 
seni,  forse  ver^HHj  cUeUmi  o 
oloturie  non  ancora  svlioppa- 
te.  81  é  dato  questo  nome  anche 
ad  alcune  concredoni  lapidee 

Protogina,  specie  di  rocda  com- 
posta essenzialmente  di  feldspa- 
to e  di  steatite,  talco  o  clorRe, 
che  tien  luogo  o  in  tutto  o  in 

<rp«n  nnrfA  HaIIm  mii»ii 


■'II'' 


Vfi 


r 


d' altre   rocce  della  niedeslma 

foniiaiii>ne.  Se   De  trova  delia 

roasiccla  e  della  blBncoatra 

tUniitLiTi ,  testacei  [assill  della 

Ba^o,  piccole  scnrle,  mescolate 


triflcale  de' ricci  di  mare 


1  iiubIì  non  vom _ 

KU  a  binghùlia.e  ga 
StDdirsea  e  Sandracta 
EMuma  che  leatnria 
aale  de'  ginepri  »-« 
verolci  liquide  e  MO^ 
•angue  di  dragont.  i 
mo3D  conselato,  mal 
talami ,  di  color  rai 
trae  |>er  Mad'incM 
albero  delle  Indie  ■ 
areoGOlla,  gomma  n 
stilla  da  una  piBnt» 


"SS 


[Silo, 


:i  pclriScate 

"nìf'l'irenei 

Bombite,  petriflceiione  del  rom- 
bo, che  InivaBl  frequente  nella 
SvUzera  presso  11  Lago  di  Co- 
Btaoza 

Rotante,  conchiglia  tóuiie ,  orbi- 
culare,  depressa jdiicoide ,  li- 
ti al  dì  sopra,  eoa  punte  tuber- 
culoae  ed  Ineguali  versa  il  centro 

Rubellite,  virleU  di  tormalina, 


plÀ  a  meno  vivace,  nh'é  a 
trovata  InSIberlninuniimi 
glia  granitica  della  catena  i 


a  rossa,  detta  ancTie  matita 
<Bsa  e  iangulgna,  sinopia 
ivE.>o,goiiima  medici  oale  ro) 
jna ,  che  atllli  da  una  spezi 

Itrula,  la  uuale  alliinB  nell 
(dia,  pruitncla  delFAiia.  e 
ve  II  >UD  mime  dalaomlglur- 

Il  suo  «lare  a  quello  del   ' 

e  ,  specie  di  piccioli  vulci 


grauelli  sin 
rorKÌallii,ci 


minerali  di  finro,  ei 


ediCM 


Ideroelepla.  loilami 
scoperta  da  SauwiM 


•pecie  di  mania,  « 
digrassamento  del  ( 
loda,  alcali  minenta 
salina,   abboodanlH 


J 


dbaurMevole  di  lulti  eli  altri 
tf*lto  di  Sieilia,  iletu  anche  ' 
lio  di  Sicilia  e  bltii'ot  giudi. 


Bel  Inrilurfu  il'A|(ri((eiiW  tn  S 
tìn».  Dì  qiicilo  biluiue  ed  ol 
tori  una  aorU  di  «latore  nei. 
btmnkma  perdifingere  «  olio, 
«te  dfeml  nero  di  ipalio 
'  ,  teslacd  con  niccliip  rl- 
0  (u>ia[>leiBiiienle 


S" 


Ilo ,  «jfexle  di  pietn.  In 
iPM-CKnlMe  le_*«r- 

natazlone  (iktroia 


ni  come  profumo  e  atl  u. 

fb,  >urU  d' Bllnnie 
ÌHM.  una  delle  lerre  avi 
elK  tnttalaeo«f,nac- 
rtte,    (US  che  nel  IT«3:.. 
MMkotCrre  l'Huppe.  che  (rn- 
■  Klntnliannelli  Scoila 
kCC*,  reijna  giaUnin-B  le- 
iparente ,  cbe  atilla  da  un 
di  ijueato  nUDi-,  la  iiua- 


1lC^pi™o*' 


■  le  dita,  RctlB 
-'-     -1  forle 


illiliuiiiie  fucile  e 

laiiiabik 
TBinbellone  ,  nome  ehe  ti  dà  ad 

una  ipeile  di  titoinarga,  delM 

allp,  cuolumlo 
Tartaro,  diTul  qiieilo  nome  alle 

lacroBiazioai , 


gonosul 


ìt  acque  depoi 
imeni  nelle  Oli 


ledltt 


ti  elila- 


ia  bue  di  tulle  le  pietre, 
nii^uiii:  di  quelle  aoibnte  en- 
Iraao  aoctie  nella  oonisoiIilDFie 
de' corpi  organlnatì.  Simplici 
!Ì  dicono  quelle  lerrei  cbe  nr- 

-<-  "IO  Dolute  co 

EilaUgonc   . 

-jmlna,  la  calce  ei 

TerTell*,ol(rra  di 

apnle  di  terra.  00 


per  darla,  temperala  con  colla, 
sopra  le  tele,  ove  devonsl  di- 
Ijlngere  archi  Irianlali,  praspet- 

'erriccio,  fior  di  terra,  terra  sciol- 
ta e  leggiera 

'essuinre.  Sputo  tctsulare,  ehia- 
raanu  i  niiiirralui|lili  una  ipeils 


Telrapodo,  nome,  ctie  >i  iti  agli 
--'-nati  ma Kji lari, che  aiiclie  lan 

Tipoliti,  InipreBilonl  di  piante  e 
-"altri  corpi  organlzull  uegU 


luitri,  ed  è  un  CDmpostu  di  par- 
ti vegetnhili  ed  allrl  enrpl 
Traas,  cemenlo  natuiale  coiuprt- 
sto  di  divcne  sostanzr,  che  cdI- 


dalD  hnkiMi 

per  dÌBlIngnerl»  dil  ' 

na  nonUHSD  di  nns  luruvvlitn 

d'acni  eirallere  del  fiinci 

Tufv,  qitsIiM  di  Icrrrno,  Il  < 
Don  #  Bitro  die  rena  di 
grana  un  poco  Impietrita 

Turb,  ranphìilia,  pillume,  e 


I,  hiphiglia, 
IO  btliiniIfiOM 

-nea  d™^ 

icopnxldii 

_lÉrti«dett 


mrlfosslll! 
U  colare 


TIUI1TU.K,  ehinnuiai  til  Begel-ilc 
ipitlio  che  li  Ufa  dalle  piuie. 


hrCaHUati 

li  metalli  "o  ili  piUn  i 
Il  (no^  dande  if  cttMt, 
netil]*  ilesui   tal  qiuk  à 


della  qiule  il  servlran*  i  ll^ 
tori  nei  leniit'  ili  Uimalnit  e  é 
Gialla  per  ein|>ke  le  toro  0 

VennlcollU.  tpafllc  petrosa.  Ito- 
MI,  di  diverse  specke  iti  i««rt 
marini  di  Ibrmi  citinrirloii  ifO' 
90  ««(ruppall  in  ratei 
VerlebrIH.  tertel»re  Itniill 
Vetro  di' troKov'o,  none  ••Imi 
della  mka  liiliicea,  che  MwM 
In  irrandi  lamine  nella  «•■■ 
del  monti  tìnti,  t  il  «dapa* 
invece  di   vetro   alle   Ini  ìli. 

■te  limine  non  Ktlbvoa  p^k- 
scOTie  prodalle  daltuapMvW  m 

Vuicnna,  monUfna  d'iilah  ■ 
molto  alta,  liccone  l'MiEl  ■ 
ManKibello.  Il  Veauvlo,  i^Bt,  1 
■-  ^ul  cima  termina  la  uà  Mi  ■ 
[ere,  dond-eacuM  MHìn  1 

Zrolite,  spalo  cridaHaMtok 
piramidi  o  primi  di  coiorH»    ■ 
CD  e  laivolla   nMaiocla,  (tittf 
vediAca  cai  fuoco  e  aMBr- 
menta  eofll  aoMI 

Eireonla,  lem  anavameatt  Ma- 
perla,  la  iiuale  fiirma  la  law 
dello  tfroonlo,  ed  è  di  «É» 

la  barile,  al  eanhino  > 


vf^denrul  rap- 
ii ne  dellelurD 


parte  d' anlinale  che  tlaal  I    d' snlinale  fuselle 


SUPPELLETTILI,  UTEnSILI  e 


impremro  i, 
a  ie  l'pci  C 


SuppillfUiti  ed  VlrnJili 
LBi  fliclle  ftr  Irsir  fuoco 


BaKaillume.    quonllU    di   bifs- 

tumbiscllo,  penctU  per  llkidril 
laiubob,  il  vetro  ilello  speochlo 
landipllaccln.  pigg.  di  banchelW 
Dti  al  Bui  t  di  bsiiOD  pleooUi 


Bancoiicclla,  diia,  di  banco' 

Hara,  almoientu  di  Ic^^name 
a   ^ulsB  di   Iplta,  non  ri 


to  a  batta  di  tt 
%o  t  pici  curio 


BiiB,  dilli,  di  bacchetta 
baUccbia 

lo,  atruniento   di   ieint 
>,  htto  a  roEKia  di  scodel 


I   d'  un   peno   di   legno  Bara,  sorla  di  lEUlHa 
■sta  larnllo,  e  Tallo  a  uso  Bariletla,  piccolo  fomlere 
ledo  Baslonaccio,  atir.  di  baatonr 

bailone  I  Bastoncello,  dùiu  di  banane 

,   per  lioiiUtiidiiie  diceal  Batluncliio,  di'iii.  di  bailune 
i  gli  arneil  e  le  maiBcri- , Bastone,   fìislo   o  ramo  d'albero 
rlRiundo,  di  lunnheiu  circa  a 
>,  bigagUe  I    Ire  braccia,  di  groaseiutìpVil 


quanto  comodameli  le  la 

nuù  «ggavlgnare 
Bslsechla  ,  bsitone  ,   baio 

bàflcMo 
Balocchlo,  quel  bastone  co 

li  ttnaa  Ih  slrada  i  cieeJ 
Biiuruoco,  fucile 
Baule,  lorU  di  cassa  o  Taligii  da 

Kau'leiL  dim.  di  baule 
BBuecole,  bazilcalure 
BazilCBlure,   piccole  miss 

coicreUe  di  poco  pregia 
Builcbcrìs,  nwstertotuola, 

meiiKOla,  buiicatura 
Bergolo,  tpezlc  di  celta 
Bilia  e  Bilie,  legni  slorll,  ce 

Bisacce  e  Bisaecli,  «ins  i 
ube  colleaale  iDtirme  ci 
cinghie,  cGe  al  metlnno 
clone  dietro  della  sella  pi 
Ur  robe  tn  Ti«Mtp 

Bolgia,  GhiunanallTolge  qu< 
ligie  che  s'aprono  per  li  — „. 

Borchia,  icudclta  calma  di  me- 
UUu,  che  serve  a  varli  ■-'   - 

Bordone,  bastone  Che  usa  ni 
iegrini  in  ringgio  per 

Borsa,  saechetlo  di  carie 


BorsFlUna  e  Borsellino,  diin, 

Boriclla,  borsa 
Borsetta,  dlm.  di  boria 
Borsiglio,  borsellino,  boraella 
Borsolto,  bar»  ^quanto  grai 
BuOello,  tavolino 
Bugia,  dlced  a  quello  itrumi 
*  lua  di   plittelUno   con   1 
duolo,  per  adattarvi  una  i 
drlarcblamail  imi  lucerna  f 


Bussola,  si  (lice  iing  sedia  pori»- 
tlle,  dilKss  (la  lulte  le  bande 

Busta,  asliicelo  o  guaina  granile 
da  cullelll,  panate  e  tlinllt 

Butto,  certo  arnese  Atto  ■  gnba 

tengono  gli  aghi  e  gli  >pUU 

per  UBO  di  arricciare  I  GapéÙ 
Csniiiaiia,   strumento  di  meliHo, 
'-"0   a  gnitu   di  vaso  arru»- 
Ito,  Il  quale  con  un  balugto 

Campanella,  dnii.  di  campani 
Caniuanetllna ,    dirn.    di    Uap*- 

nsmpmellino,  diin.  di  eampiaello 

}anl|  lanci  lotta,  accr.  di   Caapt- 

Isiupnnella,  tfiin.  di  campatM 


Canapo,  fune  grossa  latU  di  Ct- 

lanavacclo,  peno  di  Panno  grot- 
so,  col  (luale  al  auolierana,  ri 
i.crii..>n'«   Ir    m.,.eriiirr  i 


indiala,  « 


a  cilindrica  cimi  XUfwhB 
rito,  al  qii-le  ri  aa|fcct 
^ujjfir  uso  di  veilerlM% 
le  &nna  anche  di  leiaM 


inileletU  e  Candelina,  Hol.  A 
candela 

indelliere,  arneiie  dove  ti  tt- 
cano  le  candele  (ler  leiwritil 
■ccese.  É  eompuaki  di  MA 
■onda,  triangolare  o  •tuadnto. 
di  rusi  con  LdavslH  e  vul  il^ 
lall  DcI  collo  e  pUltelki  in  tìma, 


andclllrri  di  chicu 
to ,      candela      plullosla 
!_ep-om,  che  Berve- 
in,  diin.  di  candela, 
I,  f.  Caneilrn 


,  u-netc  leiaulo  di  cai: 

palustri 

tllo  da  cani:  e  prendei 

mo  di  ninne  ingraHui 
er  lenpr  grano  a  slmili 


tu,  cannella  pie 

Canape,  spezie 
I  0  di  sedile  m 


le,  guancUle  lunato  quan- 

(wne  il  caao 

Era,  quella  ciiiladia  ove 

ingono  i  cappelli 

i«,  gabbia  a  luogo  In  cai 

<  i  capponi 
Bilanci  ale  di  panno  per 
Ulto  a  scacchi  di  piit  cu- 
riplcno  di  borra.  Dell» 

a  quello  che  pare,  dal 


francese  rarrenii,  per  gli  «cac- 
chi quadrali  de'quali  i  cunipaslo 
=dlresi  al  Inraccialo  col  quale 

CarielJo,   dlcesi  il  coperchio  del 

Carnuta,  quella  cassa  dove   ala 
chiuiia  la  vivanda,  che  ai  porta 


IH  II' altre  Ietta 
Cerruccln,  diceii  d' u 
lo  di  legno  con  qaa 


Uensl 


Cassamsdl 


wprannafoK 
'  Hltro  ilmile  e 
irnese,  in  cui 
i  corpi  de' UIC 


r= 


ne  nel  leano  o  nella  zana   per 

Enardio  di  non  soSbgare  t  Lam- 
ini nati  di  poco 
ssellBCCla,  pegg.  di  caaielta 
issetllna,  dìm,  di  cassetta 
isselllna,  cassetta  piccola 
laaetlone,  cassetta  grande,  oggi 
pili  parile,  al  dice  un  certa  ar- 
nese  o  masserizia  di  ICRname 


duino,  dlm,  di  a 


Cistonrllo,  dira,  dì  cassone 

Cilena,  leggine  per  lo  pili  di  fer> 

concBlenali  l'uno  nell'altro 
Calenaccla,  accr.  e  pegg.  dì  catena 
rjtenella,  dim.  di  catena 
Catenina,  dìm.  di  catena 
Catenone,  accr.  di  caleaa,  cale- 

Calenuzxa,  ili'm.  discatena 


I 


Cello,  r.  Cesta 
Cnloli,  dim.  di 
Ccilolta.  aeer. 
CUtvaselt,  peg'j.  ..  .,.. 
Gblavacclo,  chiavlitello 
CUtrtrdi,  gn»»o  jierDO  di  ttna 


lailtalo,  e  con  awVo  dtf^l 
per  \ar1l  ini  '  ^Hl 

ihlave,  BlrumenlD  di  Am,  a  I 
i^ualc  ,  vQllandolo  denln  IH  1 

toppa,  bI  lerrana  e  Airona  I IB-  1 
rsni1=ll  !eii"o>ehellcaeUa»  ' 


'onio  t 
losfileot 


e  suimcctalo,  [n 

dnetlo,  per  lice ^ 

la  della  toppa 
■■'  -'  -     -operchio  di  ch«cclM' 
a  pia  di  pietrai  Mi- 


T>  *  luuED,  amo 
e   di  csftKtno  1 . 
ie;  i!arbrtlo=eBS- 

caa.<a,  o  piit  loira 


oij  Bitri  limil  L 

nrbFlItIto,  egrbelHno 
.  DrbPinno,  dim.  di  corbella 
Gorbi^tln,  viao  rilando.  Idanlo  di 

strUcie  di  lenno  eoi  fondo  piano 
Gorbelinne  ,   accr.   di   corbella  : 

jorbtilo  gronde 

l'Lóna,  borsa 

rda,  alndlci 


mila 


IO  di  Iciiari 


e  iail 


la  del  < 


»,  dim.  di  coilello 
a.  colle llescn 
■trunienlo  da  >»iEjlare,  Il 

ro  IB  costola 
■,  accr.  di  coli 
rB|ipo  0  panno 


lordicina,'  dita,  di  corda^^solUlli- 
slmi  Dlamenll,  che  ilBdopersno 

ordDncrllo,   dini.  di   cordone; 
cordiine  plcenlo,  cordelUna 
-orilo  11  e  ino,  conloiicello 
bordone,  corda  alquanto  più  gros- 


callre 


no,  dim.  di  coltrone,  col- 
ilccoio,  «ollile  elCMten 

coperta  da  lelto  di  pan 
ripfeu  di  bambanla 
a,  dim.  di  coneota,  con 

catino,  catinella 
IO,  dim.  di  coperchio 
),  quello  con  che  aleunt 


di  >mell(. 


r  eilo,  arredo,  fiirnlimo  to,giur- 

Icliino,  col  lei  tino 
....  iPllo.  r.  e  scrìvi  Colieilo 
ruverchla,  lo  slesso  che  coperchio 
Coverta,  lo  nesso  cJie  coperta 
Coverto,  mie ,  lo  stesso  che  eo- 

-toio,  lo  stesso  che  oopertoia 
■tura,  copertura,  covertalo 
Iure,  lo  stesso  che  coprilurk 


^,  Btgg.  di  coperta 
I,  dnn.  di  coperta 
(iMt^  eoperlB 


CulieIJicra,  eolleUlcTa 


T 


quella  aulla  qnale 


Insedrrf,  che  si 
)iedl=ll  Involino 
le  oailill  carro  l- 
itì  bitchttio 

1b,  e  propr. 

t  mangia 


FiOK,  flaccol*,  noni  accesa ,  che 
fi  liimt,  come  tarehio  e 

Fscella,  flaccals.  AcceHIot 

FaeelHna,  Aneti  lina 

FanOHina,  tflm.  ii  lagollo 

Fsioltg,  brdellello 

Pvdrlleno,  ilìiL  di  EirdeltD,  fìir- 
drlIlM 

PardelllDO,  dim.  di  fardello 

Fardello,  ravvolto  di  panni,  o  t 
altre  materie  ahnill 

Faaeella,  aim.  di  fascia 

Fatela,  alriaela  di  panno  lino  lui 

SI  e  «trella  ,  la  qnale ,  avvali 
torno  B  cheeeliessla ,  lega 
itrlgne  leggermente 
Faacluola,  dim.  di  rancia 
Fisduoltlla,  dim.  dt  IbsclaaU 
Foriera,  aaluccio,  eh' e  una  giii 


MMoIIarifuto'dr ,  . 
legno  resInoiM),  a  di  quilaiioglia 
materia  acoenaibllF,  ubm  di  er 
rs  a  di  nllo  o  di  bllume,  Eoilrii 
la  per  far  lune  U  notte 

Fibbia,  ilruraenlo  di  natollo, 
di  nata  abamlo  da  una  fravei 


pasure  in  nn  fbM  deHa  alito 
ra ,  che  è  il  termine  dave  riW 
VI  mi  f'-rmaria 
Pihbiailio,  rbniiaalkt,  affibbtwA 

Fihbiclla.  dim.  d"  mibi. 
FlbbirtUna,  dim.  di  Obbietta 


irca,  lia'tone  limito  inlon*  * 
tre  braccia,  che  Ha  in  eloa  tK 
0  tre  rami,  detti  rrbbli.  liu  d 

e  raminanlar  paftlla,  e  oMM  «■ 


od  altro  per  aiioi>iK>tre 

.  orcelletli.d/in.  di  Biirell» 
Parche tla,  dfm.  di  Rirea 
[irchetto^Bita  che  abbia  daeM^ 

archeltane,  acrr.  di  foreMMi 

forchetla  grande 
Porcina,  dlin.  di  fiirca,  legitt  H 

forcRlo,  fiirelielta  , 

Forcone,  propr.  sita.  inelmaM 

quale  t  Ulto  un  Terra  ow  tP* 

rebbi! 
Fonlere,  aorta  di  eaiu  ptrn-    , 

Fol^le^uo"»!,^™ 
Panierino, 'iMl  di  foralrre  I 

Porziermui,  idccnla  fonler*         | 
Fune,  corda  n«r  lo  ntA  di  n««* 
Panhiella ,  dim.  di  (une ,  e  nk 

Funlcello,  bnkella,  mat«*    ' 


aperto  di  loiiFaiaiw  «arw^K 
al  fornai  perporUr»Hp««» 
Ira  alle  «palla  -A^ 


I ,   dìia.  di  lauda ,  mt 

di    ounio  0  ilmlLc,  ohe 
md    allacciar    checcbes- 

■ai[|Mrente  "  nel  quale  ai 
lume  p^  ilifijaulFrlo  obI 

«la,  pigg-  di  Isnterns 
IM,  d'in,  ili  Itnlerna 

reciplrntt  ove  fi  lava 


t  Liimteri,  fiaceala,  lume  grande  : 

»e  particolare  che  Gonten- 

_      „_  .1  sé  molti  lumi 

mDUlIuml;  oggi  lumltra 
LuDiinelIo  o  plcooli)  inellrltn,  dò- 
cerna —arnese  di    HId  dì  ^rro 
conpi-ziellldl  nitghero  per  met- 
tere a  galla  nell'olio  delle  lam- 

AlAeLVG  e  pìd  com.  Macina,  pie- 
tra di  flgnra  eipcolare,  piana  di 

nel  niezEO  per  macere 
nacinella  e  gtaDinellD,  di'OL  di 

,  macinelli 

maglio,  raai'lello  «ntide  di  legno 

o  per  lavori  di  legnaae,  od 

quali  si  ricliteggana  percumloid 

cerciii  alle  bolli,  spaccar  legna 


a<D  di  ilivcrae  maniere, 
iù  ili  iDtIalH,  pel  qu^e 
olio  e  lucignoli)  che 
le  per  Ar  Ionie 


«anioo 
li,  et 


ler  Dolerli  pl^ia- 
t  adoperarli 


ilio,  dim.  di  lucignolo 
m,  ludRiioletto 
I,  più  aia  di  bambagia 
,  che  ri  meklano  nella 
I  e  nelle  candele  per  ap- 
I  ir  fuoco  a  far  lame 


,jlilelfvt...,   .. 

ni  per  ripararle  dal  freddo 

nannaiella,  diin.  di  mannaia 
Alannaiane,  accr.  di  mannaia 
nanlice,  strumento  che  attrae  e 

BoFBar  nel  Fuoco 
NanHeelto,  dim.  lU  mantice 
HarlEl  lacchi,  accr,  di  mnr  iella 
Mar  le  Hello,  dim.  di  inanello 
Marlellina,  dim.  dì  martello 
tlArteilo,  strumenlo  fa  tua  ii 


più  sortfr 

ìtaTiellone,aeer 

so  marie  Ito 


menU'dl  «rU  e  di  atirlcolliiN 
MaueriElieclB,  pigg.  di  masaerlt 
'  ,   dlia.   di    masse) 


Miiseri^iuolB, 
lisasa,  ineratqr., 


re   e    trasferire   da    un    luo 
all'  altro 
Maccaloio,  quello  BtramenlD,  e 


umlc  ali 

che  quando  t  Inllera 

liti,  atrumenlo  di  trm 


Mulletla,  peno  di  ferro,  e 


MaUelUna,  diiii,  di  mollttti;  | 

coHnlniB  molla 
Mptiellina,  dlm.  di  Diollette 
Molli,  y.  Molle 
Mortalo,  vuo  nel  quale  al  peJ 

no  te  nuUrle  per  br  la  aa 

il  urore  od  allro 
OjtnKLLi,  latrunKnto,  con  < 

paruHloil  11  sole  >l  t»  ombr 
Più,  ttrunento  di  varlr  fot 


più  permnc 

bllci,  doVe  si  r 

Pancone,  quella  n 
ora  la  quale  i 
ran»  il  lefruara. 


lnly.|U** 
•gUnMW  tll» 

lefinaiaaUbn- 


r.  Panierino 


Panicroneino,  dim.  di 


Hieino,  dim.  di  imilaf 
lilcealMlmo  pinEm 

cr.  di  paulerctin* 

PaSiierunola.  r,  Panenoml* 
Pialennio,  Panlerunolo  e  Pt- 

Pannello,  ìkobh  le  donse  i  «mI 
pannolino  tìi'i  tra  «roHOtNt- 
tllc^peiio  di  panna 

Pannlorlla,  piccolo  pemiob  A 

Pannicolo,  pannicello 
Paraaole,  alnniienla  che,  teeoM 
omtira,  serve  a  [larare  H  Mie; 


si  leDgunolnsleaie,iPer 


,  itrumrnlo  ci 

■fromenla  dii 
I  divene  manie 

nio,  col  quale 
itelto,  copei 


itelto,  coperta  o  spelli 
a  Brande,  per  lo  pìil  d 
In  che  si  rlvnila  da  culo 


;c)a,  predellini 


bnslon  corto,  pieijala 
■he  serve  per  Islringer 
bene  le  liini,  colle  igua- 


l  filo  di  ferro  , 
il  cnerahesslB 


lino,  pfccoia  rete 
Ji-  reiP  di  prfe  «  minaliBii- 
netla  qasìt  il  hona 


speilc   di  panno  roiio  e  gros- 

^i^no  1  sacDlii 
Saecoccia,  lasca 
SsccoId^  dfin.  di  sacco 


GbccuccIh,  SICCOCCÌI 
SwM:ucc:ÌD,<fiin.dl»c<!a,>iicl 

per  lepcr^rc  0  per  impetiirc  U 
passo,  e  Biwhe  si  prence  pf- 
qiHtunque  rilcgno  meaao  «Uri 
ver»),  aocioccht  una  casa  do 
rollìi  a  luin  sì  richiuda 
Sdaffaie,  atriimenla  per  ia  pili  < 
leKnD,  che  ba  varie  capaeiUi 
■parli menti,  ne'  quali  si  ponci 
no  (Crillure  o  libri  ;  della  ali 

ScanEla,  palcheltOi  acaflàlc,  acai 

ScsnneiiD,  dim.  ài  acanno 
Scanno,  scgitio,  panca  da  aedcrt 
Siansi»,  ilrumeiil»  per  lo  jiiil  i 
Ifgno  ad  liso  di  leoer  aentluri 


Bielaita  perporUrvi 
otri 
Scar«llei|> ,  dIm.  di 


Scaraelllna,  dlin.  di  acaraelÌB 
Sears  pltuns,  scnrsella  k  rande 
Scaneliunc,  accr.  ilì  searaelli 
Scahila,  irnen  a  lunilKiiania  di 
VISO,  làlto  di  legno  Mlllie,  o 
anche  d'allrc  materie,  per  uno 
di  rlporvi  entro  checche  si  «te 
ScatoletU,  d'in,  di  acalala,  lulola 


Solngat^o.  un  peiio  di  panne 
longD  drci  dite  breccia,  pei 
di  ruGlugaril 
Scopa,  granala  da  apguare 
Soopetlà,  apanoli 
Scranna,  ciaeranna,  sedia 
ScrinnetW,  if/in.  di  iciixno 
Scrlino,  aprale  di  furalcre 
Scur«.  r.  Scure 

,  alrunienlo  tuta  di 


■erro,  per  lo  più  da  ti^Uwt  W 

Sitarne  dji  Fiiocu 
in,  arnrite  da  aederri  aapN 

Sedile,  sedia  rolla,  e  MmaMk 


Se|(|iiiilB,  Il 
SegKlolacci 


f.«. 


inbe Itone,  nccr.  di  glabella 
lirone,  cannello  vCtn  dcMro 
inioceo1a1oÌ4i,  che  pldcon.tiaa 


u,  alruiiianlo  col  <tul>>Hfr 
dosi  rana,  si  Kcnen  véa^, 


Bcoemiere  il  flioca 
Botaonena,  dim.  di  ioIBont 
Spasa,  celta  piana  e  aaul  l 


Spaizoia,  propr.  piccola  JiiaaÉI 
di  nio  di  sagKtna,  colla  qiialt  é 

Spaiiolelta,  dim.  di  «panala 
Spaxiuiiiin,  dilli,  di  ipaiaalaiB|i» 

Spegidloio,  arneae  di  Ulta  lUn» 
la  ,  0  almlle ,  Eillo  ■  l<>g(la  di 


diiportella 


chi  gli  adopera  paia  II  pi 
bnghl ,  nenia  iauuullarii 
Tniiclo,  lorla  di  canape  con 


-clu,  tura 
:cju[clia, 


,  accr.  ili  aporia,  sporln 

peno  dì  travicello,  cbe 
a  (tfiersl  asi 
la,  dim.  di  itanica 
lille,  «meli,  masseriiie 

I,  dilli,  di  twca,  sacchel- 


|iMiiNKra.n,  ui 


Ttfte  »opr«  uno  o  j 
B  Krvi  p«r  dheril  ui   , 
incbalneiile  |irr  mema 
I,  fieenU  titola 
Ila,  Uim.  <ll  lavulim,  ti 

,  Ultn.  di  tavola 

e,  U\ala  grnnde 


{  e  Tràmpull,  due  I 

D  un  kgncllo,  luI  iguale 


Uncino,  (iruiuenW  per  lo  più  di 
ferro  adunco  e  aguuo 

Va)|lictìu, 'dflii.  di  vaglio 
Caitlio,  ilruntcnlo  nolo,  con  Cd 

il  lavila 
fallKClli,  4111.  di  valijiia 

■ca  aer  uso  di  trasportare  robe 

■il  riaggio 
Taiiiiullii,  spezie  di  valigia 
Veiilol»,  Blriinienlo,  con  che  il 

ili  ÌF|{no  0  d' ailra  materia  B 
lòggia  ili  qaodrctlo,  con  una 
0  pia  viticci  da  haaaOj  per  uaa 
di  aoatrncr  candele  T  e   &t  a^ 

quella  (.iccola  rnsla,  che  Mne 

0  di  candela,  aiBDch^  non  dia 

Terga,  bacchella,  bisloncello  lot- 

Vergrlla,  dna.  di  verga 

Vergola,  dtin.  di  terga,  piccola 

tKi,  cesta  ovata,  Intesali  la  di 
sultìll  atriacie  di  leftno,  che  «er- 
ve  per  portare  e  tenervi  dentro 


ATvniTBnzj.  In  tre  Sicii 
addeiu  al  Teatro:  nella  8.  i 


Yacl  grner 
AziitNE,  Il  ifmpo  della  reppc 

ASi,quellB  IMU-Ie  dell'or  li- 

Biuma.  In  culi' aliane  ol'in- 

ncialo   nell'eulUil  i 

t  recato  al  culmo  per 


aslrofe 


ComlcaiDCnle,  In  man 

a  iiiUi  di  coramed 

Conuco,  adiL,  spparL  .  

ConiaKdUire,  fare.iwniporre 

DMiKe,  raetlere  '- 


Gorilla,  odo.  di  caro,  e  vale  lo 

aleiBo,  cbe  corali;,  app.  a  coro 

-fiOTOj  adunania  di  pia  interlocu- 


-  firanuno,  Unienlaiiane  del , 

ei  è  una  delle  parli  dell' DDtIca 
Iri^cdlB  I 

DluBLie.  nome  che  si  ih  a  cerle 
scene  libere,  lalle  ad  imllaila- 
ne  d'alcune  anllche  ea«iinediei 
DrantUeti,  add.,  drammaUca 

— itìcamente,  in  goiiB  drani- 

I,  a  modo  di  draiulna 


parte,  che  conteneva  gli  H^ 
derni,  che  farinana  11  Knfft 
dell'  uione,  e  che  ureoédt  11 
cslastrolte 

Esodio,  ncir  anlico  dramn  gltt* 
era  una  delle  qnitlro  piM* 
divisioni  d'una  Iragffln» 

MELPriMKNRO.aifif.dlllelpaatM 
attenente  a  Helpamene ,  ■■■ 
inienlrlce  rielta  tra^edli 

Mimetico,  add^  iniilslorhi,  di  ^ 

iniiulcD,  addi  da  mimo 

Prutisi,  uno  degli  lUll  iMPa» 
liei  comnieilia ,  ed  era  piwk 
la  |>ru|H»lzlonF  ed  il  lunAi 

nAFl'■lKSK^TIl■[:,lnllUr  oeiHiMI' 
tacoli  le  oiiiiiil,  Dleperaont* 
qualche  Favola  o  starta  =  ta^ 

"  iinedft,  Wt 
I,  reduio 


Sount,  una  delle  parQ,  In  «|M 

no  divisi  f  11  atti  delltHii—H 
Sceneggiamenlo,  lo  nem 
SeencKglei ■■ 


lati  pubblici 
aaMUeatro, 

là.  di"ì™grd 


quell'atlore  che  dal 
ileo  annullila  la  eoni- 
-sgedla  da  rsppreun- 


B  al  Teatro. 
■A  Curìila,  colui  die  ordina  il  caro 
-  Esoiii*Mu,  mini»,  e\tf  compariva 
(ulla  loeuB  ijoanda  la  Iragedla 
cm  llnlu,  presso  gli  antldil 
Bomanl,  per  redlare  l'oca- 
(fiuin,  0  concliislone  dello  apel-  _ 


•ict,   duBiia  recllanli 
dia 

ri.,   qUBBli  che  Krivi 

bellore  della  Cam 

citante 

,  componllor  di  eom 


è'Cn^'Sl 


M  delle 
la  Are  le 
1  delle  i«p- 


rafó,  autore  e  icrtllore 

die 

lo  <le!iu  che  comnii:- 

^cului  che  recUa  eoin- 

iomparae  dlconai  nelle 
quelle  penane  mule, 
no  all'  falerloculurl 
iIdI  eiie  presiedeva  al 
I  Greci  ed  I  Romani 
'elfore  del  coro  negli 
teatrali  presio  I  '"  — ' 
ai  ehe  nelle  ai 


FEUonicGio,  comico,  intcrlocn- 
pcrnonag- 


(ilu  principe 
Pulcinella,  p( 


l'arlecchino  e  da' Veneiii- 


ettsre  del  coro,  g 
dÉ  Ja  battuta 


I  HeclUtureeneci 


TuuKMUTK  e  Tragid\o|»la , 


eamponilori  di  irseciilf 
Trtgcdu,  Gomiiosltor  <11  tragedli 
Tragico,  cutt.,  cainnuslUir  di  IrE 
«edie 
p  fngluiinica ,  rutl.,  composilo 


.    Denonacg 


Bdi*ttina,  qnel  Fanloccio  di 
d,  0  di  legno,  con  didUI  <I( 

■Inrin,  le  commr'lle 
luricUa,  hna  o 

e  iHipirfeila 
CUTELUWE,  carlclln  p 
di  qiietlo  I 


Corico,  a<f(f.  ifìlL _,   _. 

cesi  quella,  che  <1  cani*  dal  cori 
aTile,  l«  vediiM  dell*  iceai  np- 


Ulcgnut»  I 

DMlil  del  COI 


Corodto,  aorta  di  e 


,  aorta  di  componlmcnt 


FlBlILt,  CDiDIDIllì 

Pala,  Dtacchliie-an 
tei!iio  nel  cir>«, 


di  melodia,  d««l 


;k 


tiK  l'opera  Ila  re  .. 

lawrnle.  Tal  luglio  l. ^ 

ililMKlD   dUTerenie,   it  |""    ' 
DI)  |;er  l'allro 

MeljioiDcne ,  quella  deth  < 
luiiM,  che  è  (u|iiMiia  ria 
IrlcF  della  traKcifla 

Minio,  il  recdlanienUt  dCflI  al>W 

e  |iep  la  |iia  In  i 
Operacela,  pegg.  >\ 

a|>crclla*  dlin.  di 


53"?^ 


i,  «per 


la  parte  piil  bassa  di  ui 
loie  itantiD  eli  ipellalor 
LI,  tuogo  nel  leatro  de 
■git  aiUirt^tB  Icnds 
tre  il  protcenio 
*"    "■  in  peno  teatrali 


piale  0  r>p|) 


lananil  iOa   liDCUS    del  pahM 

Socco,  calzare  usato  dail)  atriflni 

anUcbi  nella  cannoedA 
Talu,i  quella  dnlle  nove  miue 

TeiTliNO,  dilli,  di  teatro,  e  dicesi 
per  to  pili  di  plcculu  lenirò  net 

Tvnda,  quellD  iela, 
'■ — 11  al  palco,  E 


Tendone,  uccr.  ili  letida,  e 
per  la  più  di  quello  del  l 


—  ralla  da  personaggi  urai 
Tragediuccla,  piccola  o  breve  1 


.  juioomedia  e  Tragicommi 
pucma  rapprese  nlatlva,  n 
di  iTBKedia  e  commedia;  i 

Tni!!lGOniinedlR,  V.  Trsgicom 


>  TECNOU'lilA  U  ARTI  E  MESTIERI. 

jfy2ij.g^2i.  Si  divile  la  preitiilc  categoria  in  earìi 
aloni  a  norma  ielle  dicerie  artij  qaette  diSpotunila  in  art 
alfitbelicO;,  e  ciò  a  maggior  facilità  dello  ttudloia.  PTelti 
prime  Sexioni  perù  ti  eamprttera,  nel f  una  ■  -  ■  ■- 
atit  arti  in  gtturale,  eiiell'aUragl'i»trt>. 
— I  comune  presso  i  earii  artiitt  Quindi  Di 


ti  rhipenitse  alla  par 


ne.  per 


inf/ioMH  I 


»m  Skzediìb 

y         VocaliOli  generali  proprii  del 
AwELLtiE,  abbellire 


iibblgllu-c,  acconciare,  rii 


ciare,   uptrare   a   cai 
dera  tornente,  fare  alcui 

ima  dIU genia  acaule 

perlreltB,  acclalialtare,  accia 

AEtozzamenlo,  l'abbonare,  e  pi 


re  nisiiglore  deU'alMWt'  f 
perAcie ,  lolla   la  >MB  f 

campane 

Accano  lare,  fareOE 

scanalato 
Accappiare,  legare,  o  BtrìngWBl  f 


owatura,  abboiianien 


pria  che  al  flguri.- 
Ak bazza,  Bbb<niam< 

fiirnia  di  che  che 

genere  imperfètta 
Aborlo,  Sgarat.  diceii  a  cou  ti 

alla  pegclD,  e  a  i|ueUa  che 

rluaclta  infèìicenienle 
Accampanate       


),  che  alil)la  ur 


.  dcUe  d 


,  da  aceanM    K 
ie  aecomódifc'  p 

lo  con  no  Mtt  h 


ocaupiatui  . 

raibvl  un  cappio  ci 

che  serra,  il  qiul  norlo 

cappio  scoraoio 
Accerchiare,  eircoDilare  ■ 

Accerchiellato,  udrJ.,  intornHIi'   ' 

cerchielli  ' 

cioè  cor 
Acchiuder 
Illudere,  mettere  in 


i.,  btlo  a  o 

e  pieghe 


=pFr  adoraore,  BbbFltìre 
condaUmiFnlf,  auv..  acconcm- 

Acconcio  ,  aid. ,  usellato  ,  accn- 

moilBlD 
jtccoppzamento,  lo  ac£op[»iarc 
Accoppiare,  propr.  accompagaH- 

—    0  tongiunjere  insieme  dut 
;,  br  cop[Ma 


a ,  add, .  alto  ad  ac- 
,  adattatine 
lo,  oifd.  Che  li  acco- 
•1  sdallB,  che  ai  pie- 
hc  ai  vuole 
,  add.,  da  Kcanadi 
>nclo,  opportuno 
ra,  acctiniudanienl 
mento,  accompsH 

ire ,  accoppiare  Ui'p 
n'  altra ,  conglungerc 
mire  ==  Dicci!  gener. 
re,  contrajriD  di  scorn- 
ilo, add.,  da  eccoDijia- 
,    accomjiagna' 


Er  qoalunqoe  co 


Brciarc,  accorlarc,  ai 

da  ac<;orclare 

Accorgimento ,  t 

Segno  ==  Inveì 
igegnoao 


_..  iralamcnle 
Accuraliiaimn,  luperl.  di  accuralu 
'  icurato,  diUgenle,  esalta 

coda  al  rondine  j  si  dice  di  al- 


[larti  di  legno,  ferro  e  almili,  le 
quali  per  la  Ogurs  che  il  dA  lo- 
ro, che  va  dal  largo  allottrel- 
lu,  non  poisoiio  racilmenle  dia- 

L  compilo.  Fare  un  [a^oro  u 
cDtn/iito,  vale  ftrneuDaquantì- 
li  assegnata  delermlnatainenle 

L  corda,  posto  aveerb.,  tale   « 


venìcnu  o  proporalone ,  «[ipli- 

care,  aaaellare,  acconeis '~ 

disporre 

Ida  Unto,  adcL,  da  adalUrE 

Adaltukioe,  l'^adaltare 

Aiiitla.  add.,  atto,  abile,  ncconeio 

Addabbamento ,    abblgllgoiBnla , 


tdornalDmente ,  ov. ,  con  ada: 

Adornalo,  JUJ'.i  adornamenlo,  o; 

nato— add.,  da  adornare 
Adornalnra,  adornanienio 
Adorneua,  aduraelura 

À^ìiìto^  V.  a.,  ajiit.,  da  atfailare 
AAUcerr,  preno  gU  artoH,  vate 

il  lonrarsl 
ISnuonuDcnto,  abbclllmenlo,  ad- 
ornamento 
Affauooire,  abbeUJre,  idornare 
AfUtlar*.  ridice  l'assolUillalura 
dd  tuSo  de-  rasoi  e  d'aTlrl  fer- 
ri di  aflta 
Afflnare.  ridur  Hiw  .  lottUe^^r 


■>  ima,,  w, 
.....  che  di  si 

dlòCBi  anche  d 

Bniacano  in  punta 
Ammandorlato,  adtL,  mandorUai 

S' USI  iure   in  fona  di  nut, 
p«r  lavoro  ■maodorla,  ìegM 
colata,  Gompualo  di  le«w  D  f 
canne,  i  Cui   vnni,   delU  ■»   t. 
dorle,  Iona  in  SguradiroaM  ■ 

o,  apparal'^adMh    ,' 
Apparare,  apprettare,  urepMire. 

ap{>arecdNàre:::per  adortwe 
Apparalo,  apparecchio  =:  (cr  or    . 

Appanlura,  addobbo.  appanM      . 

Appareeclilare,  luetll^^T  <■  Mdl-   i 

ne ,  In  punto,  preparan.  in**-    > 


:,  allaccarc,  unirt^ 


-  ...-  mandorla 
AmmollBre,  tornii 
Apperamenlo,  appi 


ia  altaECaUi=^  iemplk 


■.  afoxme  e  Ar  lo 
I ,  Bguiiato  .  ncu 
ire   e  A)>ii  unte]  late 


]3i: 


W  lie'lDB 


n  Isv 


ciare,  per  nietaf. ,  tirar 
re  nn  lawru  alla  peggio 
(,    fornir  d  arri^dl,  mel- 

I,  pulire  atraSnando  con 
renella  le  pietre,  j  mar- 
stoviRlie,  le  raedaglie  ec. 
,  odd^  faHo  s  u«)  di  relè, 
ha  qualche  sludlil.  eolle 

,  stropicciare,  ll&darCj 

.:  Last-,  che  comprende 

Bile  produiiiinl  della  na- 
H  blsoRol  e  pei  coaiodi 
lta=>l  prende  anche  per 
'  mnealrìa  nell'operare 
-'—ine   regole  stabill- 


■r  botteiB  0  offlcina 
,  add.  e  — -'-  - 
ipera  dell' 


fallo 


eaerdlalor  d'arie  raec- 
artìere,  sr  liglai»,  srtia  la 

ilo,  dirn.  d' arleBce 
tio,  dim.  d'arlcflee 
dim.  d'arte,  arte  di  poco 


■lefice  ,  arUgiano  —  ai 


Arlificiale,  add-,  follo  < 

Artìadalùiente,  ouB.,  ( ., 

non  naturalmente 

jLrUBdaW  e  Irlelidito,  add.,  btlo 
con  artinclo,  apposlo  a  natu- 
rale =  per  melai,  alterala,  lal- 
slflcalo 

ArtiDclo,  H  Tore  e  l'operar  con 
arte,  e  la  coaa  fatta  cflo  arte 

ArliBciusamenlo,  m-v.  con  artiflolo 


occanio  de 
Assetlaniento,  l' suscitare 


Àsseltnlura,  sssellamentu. 


AnodunentD,  l'azione  e 

lieti'  assodsre 
iBsodBpe,  ftr  soda  e  da 

Assodato, 


AisorUre,   scerrc,   dislInKuere, 

■comparare,  ordinare 
AssotIìId,  add.  da  nsforHrc 
AsiottlEllarc,  far  sottile,  ridurre 

K  soltlllleiu 
IssolHKllatarB,  assottigliamento 
AttaceanieDlo  ,      l'  attaccare  .    e 

propr.  quella  parte  dove  una 

Attaccare,  gppiGCare,  unire  qual- 

she  cosa  ad  un'aura 
Altaccature.  altaiKamento 
A  llacco,  BltBccatnrBiillaccamenta 
AUappcizBtD,  add.,  rappfiuto 
Altare,  adattare,   accomodare, 

mellere  In  acconcio 
Aitata,  ad<L  da  aliare 
AHeitare,  i " —   '"'- 


■altra,  e 


pr.  di 


i 


ente  niaterlaJl 
Alleatalo,  add.  ila  atteilare 
Allellainra,  l'azione   e  Keffelto 

iteQ' atleilare  un  argine,  nn 

rsbbHca  ec. 
AHondare,  ridurre  a  rolonditd  u 

lavoro,  0  parte  di  lavoro 
Alloniere,  aTiolaere  una  cosa  1 

si  alena,  o  plil  cose  Insiemi 

od  una  ad  altra 
Allordgllire,  altorUgllare,  byvo 

gere,  dngere  Inlorno.  Si  us 

anche  luutr.  pati. 
lttorcl|tlBto,  add.  da  attoreiR  Ilare 
Attoràfllire,  ittordgDare  =  Per 

loreere  aloaii  poco  ptuhando 
AnDrlh[llala,sd<£di  attortigliare 
Aneuare,  dlcooo  I  merealanU,  1 


Bakku.hif,  portar  ci 


Bardatura 


ai  cinge  I 

farleiia  o  [kx  om 
Bordo,  bordatura 
Bollega,  alanza  dare  gli  ai 
vorano,  o  vendoi»  le  nv 
Rolleghetle,  [focaia  tmltt 
Bolteihlna,  botlefhella, 

batléga,  bolteghlno 
Bottegone,  aevr.  di  hollen 


Botleguecia,  dim.  di  bottega,  bol- 


diilaccBlo  dal  suo  Intero 
Brizzolato,  ndd-,  macctilato,  o  ne- 
bgoIbIo  di  due  colori  aUmla- 

Biìiiolalura,  n 

colori  nparil 

Erocco,  piccolo  risalto,  o . 

cello  In  superitele  d'un  kfon 


Brunito,  add.  d 


BullellalD.  add.,  guernlU  d)  tal- 


retta  e  Mn  (ondala  rBEionc  dl- 
ilbipiere   0  cteKgere   le  case 
M  b«lle  e  inlgliuri,.ermulsre 
]iielle  che  non  anno  taJI 
u:tantH>iM,  In  lenersle  n«Ue 


ntU  di  alcuna  parlerei  lavar 
luasl  a  bKgla  dì  [ricco!  calcsiti 
oare,  punlellBre  con  biet 
!be  cBè  iIb,  perchè  non  iacuc 
nteralo,  tviiL,  voce  usata  p 


penatola^  ealrenillà  d' una  coaa 
UndeiKlsnle  come  un  capo,  ed 
kwd  taUocolo  che  no 
Boiivoro,  lavoro  tn-lncipale.  la- 
noro  pertbltteilmo,  eia  che  i 
l'raDcesi  esprìmono  per  capo 


T. 


pplo,  aanodamen  to  chi 
l*  un  de'  capi,  ai  BClogl 
la  parie  del  nastro,  _, 
a  aimile  che  peode  in  al 
nodo  come  dna  slaBB=(.'i 

U  cappio,  che  qiianla  più  i 
Un  pili  serra,  e  ebe  scorre  agc 
rohaenle 

(okclo,  tale  pensiero,  fanlasiL, 
lUriblMO,  iBVeaxione,  luxiarria 
ftìtcioto,  add.,  dicesl  di  -"'" 
■venlBla  a  raprledo 
imeolBre,  tirar  colta  carrucola 
rioccia.  Ttnmtra  coperta 
tartoecio.  Maniera  parlicD 
U  dar  la  leupera  all'  accia 
il  (erro  (die  li  tuoI  lempe 
ma  (UllEenia;  Cd  è  qaesb 
■nealiolo  usalo  da   pia  ar 

IH.  incavatura,  nella  quali 
I  tira  alcuna  cosa 


amano  e  sostengono  le  vUle 
qualsiasi 
Celili nare,  ridurre  o  adattare  chec- 
chessia in  tórnin  di  centina,  o 
dariiii   I'  allo  e  11  garbo  della 

Centlnata,  falbi  a  forma  dì  centina 
Cenllnalura,  Il  cenlinare 
CenlregKlare,  tendere  ad  un  cen- 
tro, 0  star  bene  in  liilico 

vale  porla  nel  mezzo  di  chec- 

Gerchiare,  circuire,  ciimere,  br- 
indare _  legare,  0  serrare  con 

Cerchialo,  add.  da  cercbiare 
Cerchiatura,  il  cerchiare 
Cerchlellino,  dim.  di  cerchiello, 

cerchiello 
Cerchiello,  dim.  di  cerchio,  plc- 

Cerchlettino,  dim.  di  cercUelto- 

per  anello 
Cerchiello,  cerchiello 
Cerchio,  ciò  che  cigne,  circonda 

e  attornia  qualsivoglia  Goaa  = 

Cerchioiino,  dtiii.  di  cerchio 

'  seelia  '    '' 

Cernere,  scerre,  disllnguert  e  ae- 


Chiappolare,  scartare,  mellere  nel 

chli^polo 
Chiappolo,  auunassD  di  chiappole, 

0  ciA  cbe   si  riButa,  o  cEe  si 


hiarslura  ,   conficcamenlo -,  v^^       J 


ism  rRCM>LOr.it  u  . 

chiodi  ilesii  confluì,  ed  il  Iddio 
dote  sono  canotti,  conSccBluni 
"'■     —   TucchlBre,  spirger  dL 

t.  Inchiodare 

I ,  add. ,  da  chiodare,  in- 

Cldovire,  cafiHccan  con  eh 


lUjETiaio,  V.  a.,  aaa^,  uri 
-tnlagli,  rabeubl  e  ilndH 

(Carpone,  dlceil  di  omlt' arlcBce 
che  hraireiidi:  nudb,  e  ' 
senza  la  deblla  previdi 

Cieca,  lo  iteuo  eh 

Ulelo ,  parte  sape: 


Cincischiare  e  r.ini^3ti*re,taj!liv 
male  e  diiuniudaH-nte ,  come 
fiinno  1  ferri  mal  taclientl,  tT\n- 
Glare,tHU»a>r« 
«Bdidilsta,  add.,  da  elndachiirc 
ClnnlMUe  e  0Ih6Ud  ,  laitBo  mal 
btia  e  dtiniBale,  cne  il  h  con 
'—"-'-*  o  aBro  alrumeato  mal 
»  male  aHllato=per 


fìin^trt 


r.  andKhlve 


CinciiBalD.  adi,  da  cinclstlare 


QnRhliire  ,'  cigm 

CinchialBn  •  l' alto  del  cinithlsre 
Onb ,  eIrcMtn  ;  cerchia ,  ciroon- 

damenta 
fìlnln,  cinta 
CIpalioM ,  dicesl  del  legno  eh'  < 

Mltietto  a  «fof  llani 
dreoto  e  Clrcnio.  cercMo 
Circuita  e  Oercuito,  rotondili^ 


nreultloi 
^       rtito.  Kir 


l«ranna,  uuBlslvaalli  noia  Is- 
chia e  miil  In  ordine 

CluslcD,  odit,  dlwil  di  Cini  te- 
celiente,  a  perfètta,  igiitsl  di  pu- 
ma cUnc 

Coda,  nelle  arti  in  reiterale.  »lr 
riualonqne  parte  d)  un  tarar*. 
0  di  un  DMleriak  come  m*» 
pemUce  di  eato,  o  una  Id  ptHe 
che  ala  minore  rld  corpo  Mp- 
ro ,  0  duOnali  •  quatch*  ■- 
pirHcolare 

Colla,  eompoato  di  di  vene  Mh 


Colonna,  loitegno,  aupoMio:  _ 
■li  arleOdiehCr.lUcealdla» 
funque  Inoro .  o  parte  di  «M 


kiloraia ,  «Bit.  di  naaoo,  4nfM. 
carta  e  «laidii,  t  »•  InKote  p» 
do  non  «  nero,  né  MaMO 
Combaciare,  eaure  eon(1wN»«l 
"nlla  bene  hiiienM  ,  l«|M  mr 
^KDo,  irietni  eon  idetni.  tor 


il  pari=iMtd.  I 

terc=Gow[lanl(t  Inaieiiw ,  la» 

strato  e  «hnllEqter  ItlO,  iMlk 

Commeunra,  conineltllan,  Mi- 

slratura,  lioi^  dove  al  CMMHl- 


. i  di  legnami,  ptatrt,  e  tM 

li  eon,  hi  eira  dlceat  aaotti  t«^ 
UCgnare 


do  ancbe  d'ndil. ,  vale 

,  si  dice  dello  spedirsi 
I  die  non  t\  penasva, 
vofioalleeil  uieon  del 
are  le  D»e  fì'A  dell's- 

ente,  udd^  che  fi  liella 

lenta ,   il   compartire  , 


a    BitruTde 


.  imen  11  campito,  f 
npfto,  rtndere  it  fon 


idd.,  dacomiiirc;  com- 

add..  da  omipiere,  con- 

Bne,  perfetto 

ento,  la  cosa  comonsli^ 

-■  BrHflr-Josii.  nel  ilgnl- 
Ingere,  macchliiBre 
porre  e  ineseolire  In' 

■,  acconciare,  disporre, 
add.  da  comporre,  tg- 


lanciare,  Bceoaciare:      .  .  . 
Uonclato,  add.  da  Bondiare 
ConclmiiM,  Concinnitele  e  Canetn- 


cìo,  posto  an.  valgono  in  or- 
iline.  In  asietto  =  odd.  da  eoi»- 
dare  =  acconcio,  asse  Italo,  la- 

iondlzionato,  Bmt  o  mal  condì- 
lioiiatOj  vaie  che  el  tnn'a  in 
buono  D  CBlUro  Krado,  bene  " 


a  clamala  per  alcnn  lavoro 
ijndurre,  vale  fermare  al  mddo^ 
r.ondiirre  a  prmo,  vale  pi- 
gliare a  nolo  bracare  iflnB, 
complere=Conlfurre  un  (an>- 
ro,  0  simili,  vale  farlo,  pe~' 
ilonarlo  —  per  lavorare .  t 
pire  ec- Condurre  ad  effe..., 
vale  ridurre  a  perfciione,  eon- 
■■'re,  perfezionare 


Contare,  aier 

ConDcoamentu, .. 

Conllccare,  Recar  .  .  . 
cose  inslenie,  o  iter  litro  esci- 
la. Afflliiere  con  chiodi,  o  in  al- 
tro iraao.  0      ■  '■   -     ■ 


Cacciar  con  ina 
<lanSccalo,  add.  da  eonllccire, 


ConilKerc,  v.  I 
ConflgRere,  ci 
ConflgglracnKi 

gora,   rapf 

glianza  di  u 

ConSgimto,  1 


UonlrBJlDMC,  fiMI  chiatui 
nerale  slcunl  terri  d( 
come  dicODo  gli  BiieM 
aialfltn,  per  adaluni 
Kiore  D  minor  dislana* 
lice  far  reiiilenu  o  i 


CongeEiianienla  ,  congegnahira  ,  Conlrafforl 

i'-onKegnare,coninieltert^,incsslra-IConlramiiiieslr<i>   nWMIi 

_. L__,j|^^  mettere  insle-      oppone  «I  nn  «li™ 

lomenle  comporre    Conlrappelo,  pelo  al  CO» 


Can|;eKnBtD,  add.  da  cangegnare 

Connessiu,  nlHtodlne  reciproca  di 

due  cose  a  poter  esiere  con- 

t^vnneltere,  mettere  i  naie  me, 

gi liniere,  attaccare 
CoMolldameslo,  " 


vale  BBdare  i 
per  la  parte  oppocla 
Contrsppesare.  adeguar  | 
peio,  porre  allo  liwaa 


pone  ad  ui 
equiìibrìa 
Convesso,  tutL,  oppoiv 
cavita,  la  parte  Doavi 
corpi  piegali   in  arco. 


per  Bfnnirlo 

dire  alcuna  coh  sopra 
mala,  che  l'oecnlti.  o 
iteni» 

coprirne nto,  coperta 
•.onlii,  pusto  aev.  rale 

[Itcesl  daf^ti  arlefld  per 


L  da  corredare 

Of  Torni  menlo,  g  uer 

;,   add..  che  corri 
;   ba   proporzione 

B  ,    il     corrlspDD 

ilruire,  ordinare  ~ 


perchlarc, 


iifcMO  che   co- 

.  Alo,  add.  dn  coverchlire 
;overcldetlD,  lo  slesta  che  couer- 
ohlella 
loverehlo ,  lo  alesso  che  coper- 

!rt«rc,  w 
prir  dì  CI 

perto^ndd.  da  covrire 

Covrii  lira,  copritura 

Creare,  Sar  qualche  cosa  dal  nien- 
te ^  per  costruire,  ordinare  no- 


bllD  la  mercede 
Vociata,  da^li   nrUiti 

irociera,  t.  generale  ( 
dlcejl  di  <iualsini|;lii 
saraento  di  legni,  Eei 


iiiio,  per  siinil.  i 


Itilo,  dlcesi  a  qualunque  corpo 
di  sei  f^cee  quadre  eguali  ^  si 
dice  snelle  il  piedialallo  e  qua- 
lunque base  a  foRgla  di  dado. 


I Dainascblmi,   dici 


K 


DMmacbino,  damaschi  no 

Béttnuirc,  limare 

Denneare,  disegnare,  rappreien- 


nullo  uulo  iBchc  dagli  arllsll 
Dlgrasssmenla,  Il  digroiaare 
Digrossare,  própr.  asiotlìgliarc, 


piegata  31  per  rai;glial««(«i 
reggere  —  per  ^  eìoMO,  ^' 
itIBcare 
Dirompere.  : 


i<  prende  per 
HTc  e  dar   principio  mia 
na,  per  lo  pili  dell'opere 

ilo,  add.  da  digrossare 

|de|[arsl,  e  si  Aiee  nor  In 

tì&  di  caria,  drappo, 


imgt 


xzare  e  Drixiare, 


^«1 


ablioiio,  primi  I 

checcitesala 

iraiiare,  levar  la   roKeHa= 

per  Bblioiiare 

Dirozzalo,      

Dirag^inin 


liacUodire,  ecbiodare 
JlscDprire,  irovarc  biveaHn 
Diicuneare ,  l«Uerc   I  smp  ■ 

Rlncuoiare,  levare  il  cwi«i  ip» 

K  Ilare  del  cuoia 
DlsegnatneDta  e  itìtrma, 

di    UlN4 


ipanimenlo  di  UnM  «  _ 
■e.  ehe  dinmitra  OBCOaiit 
■  BolDrlre,aÌnalli«*afc 
■re  in  opera,  e  q««no  m 
che  r^presenl*  le  aftit 

legngre,  rappregeolsre  «  ito 
icHvere  con  segni  e-  cm  U« 

Disficlnipnlo,  il  di  ilare 
Diir>citur>.  l'alto  del  diilan 
Disiare,  contrario  di   fivesa) 
stare  f  essere  e  la  roruM 


DiiKrralo,  adii,  da  dL_ 

DlaarDuamenta .  il   disgrMim, 

dluraasnmenla 
Disgroisire.  sfnMsar'.  difiw 


r  il  mio,  Mom- 
sr  r  iiD  dall'  Hl- 


lodare,  meltere  II 


,  disporre, 


nrtilo-per  vario, 
rio,  di4sUn)te,  dif- 
mento,  nmainenla 


EmgÌB[D,  add.  da  efggigre 

Effigie,  che  ai  scrive  miche  Efltoe, 

sembianza,  hnmoglDe,   aspettc^ 

tìfi  che  vien  figurato  o  formalo 

KKOalire,   l'cnder   ngaDli   e  fiace 

le  diiei'te  |iarti  di  un  Uvoro 

"'-'—'gre.  ¥.  I.,  fare  alcuna  cosa 

gppDcaiione  e  con  diiigenia 


sfluiiila  diligenza  ni 
laboratlsslina,  >up.  ui  Emunrsiu 
_  iiboralo,  add.  da  elaborare 
Eleganza,  dlcesl  delle  opere  del- 
le arti,  in  cui  si  scorge  squiab 
tKiia  e  legiladrla  di  guaio  »o- 
prsfflno  e  delicato 


esecuzione,  i'  eseguire  che  é  bui» 
dare  ad  cITella  II  «no  penderò, 
u  l' opera  proio'bi 
eseguibile,  ndd^  che  puA  eseguii^ 
si,  falHbile^Per  che  e  per  ei- 
sere  eseguita,  che  si  ha  da  Fare 
Eseguimento,  esecuiiona 
■".seguire  e  Essegmre ,  metleK 
adeSfetlo,  ad  ewcuiioiie  nn'a- 

Esenipiare,  lare  esempio,  ritrer- 
-:,  elBgisre— lUJC,  idea,  ma- 

>Ea  eccellenle  nel  suo  genei 
che  perciò  si  debba  notar  p 

Esempio,  modello,  esemplare 
"   Tcilaiiier'-  " ' —  — 


arte  e  propr.  la  pratì- 
Ita,  spazio,  alienazione 
'i.  acqui  sialo  dalì'uv) 


Ksptrlnienlare,  conoscer  per  oiei- 

EspcrimenlatD ,  adii,,  da  cs[ieri- 
mentire,  ]iTO\a.lo=iiet  esperto, 
pratico,  versata 

Eiperimento,  caperle  tua 

Eiperlo,  add^  che  ha  «spei'ienu, 
«sperimentati],  pratir- 


lUOBO 

a  chccches- 
>,  seta,  lana 


ut,  il  faseiire 

il  Asciare,  a  cou  che 

lim.  di  bcela 
.  _i,  dtm.  di  Ctacjqrit 
Falica,  l' uperarCj  e  l'open  *Ht-  ; 

SI  coiKlotta  a  llne^^dCcianftiit, , 

re  per  lo  premio  deii'aoMH  I 

Faticare,  dorar  btlea,  affiAwi|  l 

Fakleiu,  rurnu,  Bgun)  di  qmH^  ■ 

ori,  diróiui  a  que'fandnlMIL 
e  si  tengono  pei  senigB  M  I 

-  lH)lleghe=bttorlnl 
Fattorino,  ragarao,  di  cui  si  nr 

—no  i  padroni  delle  boU--"' 
pkcDli  e  minDli  servigi 


Pare,  dare 

per  essere  In  ncoende  ;  opposto 
di  slarsl^pEr  esegidre— per  " 
sdogare  un'opera  =  per  al 
carei=per  fcbbricare^^Par].  di 
molte  malerie,  vale  miliare  dal* 
l' eiser  loro ,  Tarlare ,  come  di 
muri,  edifici),  o  BÌniU(=  Fare  , 
coli' articolo  precedente  a  : 
come  fìiri  ilbeecalo,  fari 
tto  e  ilmlll,  vale  esercitar  l'arte 

Fsnll ,  tolte  le  cose  cbe  circar 


FiBurare,  condurre  a  pcrlcihM 
Filetto ,  diceii  in  generale  dacl 
oreaci,  cotlel|insi  ed  altri,  n 
amanienlo  rannata  da  mia  d 
due  piccole  scanalature,  che  «t 
lo  pia  meltono  In  meno  tn 
piccol  tondo  rilievo  a  goiu  <l 
-"■"""' —  bacdietUaa 


a  per  corredare  o  abbel- 

ondurre  a  Une.  s  perfe- 
dsr  conipimenlo,  lermi- 

W.  di  flnlre^Per  prrfel- 

rcndére  ornato^  ailorno 

idornala 

.  bottega  dove  li  vendo- 
iUglIo  psDoi  e  drBwl  = 
urne  culai  eba  tk  U  fòn- 
1  ■!>  al  Ibndica 
M^  protbedil^  la  pwtc 
If  dj  obeeclieBiu  ,  eome 
e  ecc.  =:Preiii)  1  legni- 
eimmlerì  eo.  è  11  peno 


dUsol  la  tuli 

ncUare,  pulire  un  lavoro 

.  dicesi  l'alio  di  fiirbire, 
alo  della  cosa  lòrbitt 
ipella  disposizione  clie 
ti  di  una  cosa  iriaMano  u- 
il  inslenie,  donde  l'aspe  Ilo 
lUtuzione  della  cosa  slr- 


soB^iMtKiKlIe  arll  lale 
e  regola  materiale,  su  cui 
•  amia  lavoro = bornia 
Il  (Uceil  gener.  dailI  ar 
qiieUi  cosa,  o  ili  di  net 
Urrà,  di  cera,  o  d' altra 
a,  nella  quale  si  gettano 


'.nto,  U  Kirniare,  compa- 


io ch'i  drcoflidsto,  0 


niaggiurmenle  a 

cosa,  acclA  resiila  lungimente 


i  stoni  cui  dee 


Fraataglisre,  frappare,  ti'inclari 

FrasUgllala,  Il  frastagliare 
Fraslagliatu,  add^  da  Irastagliai 
"rastaiiliBtura ,   taglluizanientt 

piccola  loglialura 
Frastaglia,  trincio,  i 


t^regiamento ,  fregio,  fOrailura. 
guernìmenlodl  vesti  e  arneai 

Praglare,  per  fifegi,  e  guernlmen- 
U  =  per  nieta^ vale  aUiellire, 
ornare,  siccome  tarato  I  fregi, 

Fregiato,  ad(t^At  fregiare 
FreDialura,  guernlniEnto,  guerni- 
zione,  furnllurs  d' abiti,  d' ar- 
nesi ec.i=rre|EÌauiento:^E  per 
qualsivoglia  allro  ornamenta  di 

ione ,  foi'niluca  k 


^  ■rriMhire  vmIÌ  ed 


Lisia,  per  adonure  ' 


e,  nelter  ne'  gaoitierì, 
Il  ptHLtoalo  armar  checchessia 

Inerito,  odd,.  da  ganKterant 

adare  al  gingili 
cosa  cbe  va  KanRherala  ; 
•  dice    ancora     degli    arp 
■  dtlle  Imposle  delle  flneib-   , 
f  denti  nsci,   uuBDda  ai  meltono 
.'  In  tqieri,  collocando  nelle  ban- 
delle gli  arplootCaniir  dì  gan- 
iithtri,  é  11  suo  cOHtrarlD 
Jjwbo,  iiresEo  gli  arlialL  vale  cur- 
K^NlDra,  [degamenlo  In  arca  di 

rganie ,  Incanalatura  ,  inCBSsa- 
neUi  quale  pufi  scorrere 
n  haposta  o  con  telaio 
m,  V.  i^  ganone 
laccio,  pegv.  di  garzone 
K,  quegli  Che  >a  a  alar  con 
per  lavorare 
«isare  ,  fingere  o  itropkciare 
■"n  gesso 

,  ndd„  che  ^  guemilo  di 

fifirigoro,  lavoro  fallo  eoo  intrec- 

dalura  di  linee  ornamenlall 
ehlrianda ,  cerchio  e  ogni  altra 


Glusteuai  cosa  che  combaci  con 
alb"!  glualamenle ,  esattamente 

liOlIO, ■" "-"- 

Ronlb 


Graffiare,  lo  stesso  clie  sgratlut, 
e  (alvolla  Intaccar  II  manna,  Il 
metallo,  o  single  con  ferri  a 
altro,  maneggiandoli  senu  arte 

(iraflbio.  add.,  da  grafliare 
Gramatura ,  lo  straccio  che  /a  II 

Graffio,  grafllatiira ,  grafflanMala 


_„ opere  d  »i- 

Greggio,  e  Greuo,  ogg.  etod 
dd  a  metalli,  pielre  pmiOMtb 
per  ElgniOeare  che  e'  aoa  tu, 


»,  lUtt,  1b  parte  più  Mie- 
naie  e  più  grave  Ji  eteocke*- 
siB=Per  grosM»u=tHU.,  bm- 
dert  a  somprarr  In  groanr.* 


asolano,  ndd.,  di  grotss  qi» 
i<  >j,  rono,  n]aleriale=jl  Uà  or» 
totano  ,  poslo  aever.,  nM  li 
modo  groiBolano ,  grossolu»- 


f,  uniisrare  una  ijualch 

profltln,  Incro,  acqii 
D|ir.  quello  che  l'ODin 


le,  KnsrninHnla 
nó,  Wntnienta,  a  orna- 
li, d' arnetl  ce,  che  plil 
dice  f;iurntidune 
gmire  eun  gitiiiiillaae 
I,  gnarnlmenlo 
te,  fernilura,  fnifo,  ad- 
nto  dei  vesHmenll,  od 

r,  lo  ilwo  che  guasia- 

tierl.  eoLu)  che  si  pone 

inmcon  ^inr  del  luu 
Iella  *na  regola 
Ilo,  giiarnlmenlo,  gitar- 
atornamenlo 
canutara,  munire,  Ibr- 
cAeHla  per  furllflcar- 


■Icoiwtve  de'buunl  pre- 

I'  arte 

,  principiare,  ordire 


I  nielli  le  Itarr,  mcller  Te  bnllette 
liiiliiillettalD,<itl(Ì,,diimbiillelIare 
IrtiiiiRKlne  ,  imaBine,  Bgiira  di  rt- 

llrvo  0  dlfiliila  o  alampata 
loinisitrlclare ,  hnpl«9trRre  con 

ina9Uce-.=per  Implutrare 
Inunorure,  fermare  a  dente, <■■ 
nlre  iniieme  diie  nriii  di  lenrn, 
ori  altra,  ilccht  11- maschio  f&IlD 
nell'eiitrenim  dell'imo  entri  nel- 
l' Inoutm  blla  nell'  altro,  a  pu- 
re Il  dente  rullo  nell'  una  aia 
rleemla  nell'inlagllo  taOa  nel- 

ln]{iai;l<are,  coprir  di  paglia  qual- 

lnijiaratiiM!io,  ag^.  di  cow  male 
Impanila,  a  di  opera  Tatla  ds 

lm|'8«l»re,  soplccare  insieme  eoo 


Impriinellai'e ,  adoperare  il  pen- 
Inipernare,  porre  sul  perno,  mel- 


liupia'lnilu,  nrfi/j  rli 
Implailrazione,  Implailramento 
Impiaalrieeiiinienl'-        ' — '"»— 


.  le,  l'seriJUrsi,  induili'i«rsl 
Impiego,  professione 
Iniiilornbai'e ,  («riuBre  con  pioni 
Ih),  come  i  Krrl  nelle  muraglie 

ImpjODilralo,  adtL,  cbe 

modo  aaéBggliinlu  l..  ,. 

Impioinbatiira,  uniriamlHirc  Terrò 


pomcuu, ,  , 

con  pomlce^^er  nieMf.  ilscialu, 

IinprcnSere ,   Imparare,  sppren- 

Imprendimciilo,  il  meltersi  all'lni- 


bliìo  :  ed  é  anche  spezie  d 
pai  latore 
luggusgllanu,  disegusUU,  » 


Bioiila,  add.,  da  Incsndclare 

iDoamldaturi,  i'  Incamiciare 
■    J,  chiudere,  rlslrln 


nella  groueua  d' i 
legno,  di  pietra  o 
|.er  cacciarvi  oc» 


f  dando  la 

Imapurralo,  add.,  da  incaparrare 
lacarruculare ,  I'  uscire  che  la  11 

canai»  dal  canale  della  glreUn, 

Incarrucolalo ,  add,,  da  Incarru- 

iDCarlare,  distendere  a  fiiggla  d  I 
MrU=lnvollarc  In  carta 


Incartata,  add.,  da  incarti 

Incariouciare,  mettere  nel 
clu=l£  in  signit  neutr. 
ravvolgerai  in  guisa  di  ci 

I |j5^  |>  j;t[otie  <|i  ■ 


E  Agar 
Incaueto,  udì/.. 


vale  terrore,  nccU» 


Incaiso,  il  vano  di  flualunqna  pa- 
io. In  cui  11  debba   congeóir 


t  I 

InEulro,  U  luogo  dot 
incatenare,  legare  con  nira*= 

In  aìgnlt  nnUr.  pau.,  kart 

Insieme  con  catena 
icalenatm^  legamento  eoa  CU»- 

na,  lo  incalenare  =  |i«r  acav^ 

ce  congii   " 


Incavare,  br  Ine 


I^da  In 


propr.  oon  cavicchia 
lncavicchiala,addL,  amccM>,M» 
giunto,  flKo  iirupr.  eoa  ntk- 
chla=Per  sIbiìUL,  IneaMata 


Incavigliato,  add.  da  locailfllw* 
Inoavo,  futi,  cosa  iaoatatL  Tel- 


rdare,  serrar  con  chUi- 
irato,  odd.  de  inchlovar- 


ilun,  lo  inchiodare 
■,  iitta|UnT,  Kalfiire 
ire,  V.  a.,  clucinhlwe, 

Ilo,  adtfn  da  inciadilare 
■Pillo  ,  BKR.  di  dut  0  più 
Bttr  con  la  colla .  a  per 
diro  E|ulìne=Per  ttgla- 


«hlare ,  allravcnare  una 
eoH'allra  a  gulu  di  crucr 
lire,  parL  de'meUlU,  vile 


l=:s-l 


lnduitre,  lu  tlesio  che  iiidiulrloio 

'  duitria,  dlllgciiia  e  dealmu 

lngegnan=l)lceii  ancbe  btdu- 

tlrla,  p«r  eurcUo  e  per  arie, 

a  In  un  luogo,  vale  awn- 


Ddiutrlsle,  ndd,,  appttrL  ad  Indu- 
strla,  chf  dipende  da  fndUBtrla 

SnarEi,  aduperarecon  Induilrla 
uslriuHO,  nrid-,  ehi  ha  indo- 


rare chcDciiesaiBi  fa- 
iianere  nella  cosa  che 
Ina;  e  lalvolla  vale 


■iniiiraHre,  forliflcar 


Ingabbiare,  rinchiuder 
Inganghenu-e.mellere 
[ngangbcratcì,  add.,  di 

iDgarbare,  accomadan 


atriarfii,  aO^stici 
E  coli'  arie 
Inirgno,  acutui 


IngeaM 


«  ctar,  S011O  piegale, 
.gomita 

,  plegalui 


II)  l^rro,  a  limile, 


bnno  tua 
InginocctMl 

Dunubrìn,! .. 

cb'  ù  InfliHiceliiati: 
IngroBEO,  indiitrueso,  In  qn^nliu, 

Imegni ,  nfnf  che  gì. 

tengoDO  •poetalo  alfe 

tefliF,  |>er  Arie  distinguer  dalle 
■lire 

iDlsiM^re,  far  lacca,  fare  alla  lu- 
perDcle  piccol  taglio,  ferire,  a- 
prirc  con  taglio,  idrueire  con 

Inloccsato,  atìiL,  da  Intaccare 
Inlaccalura ,  piwol  taglia;  onde 
Mwulurc,  o  tacche,  dlcoiulal- 
euiri  tigli  ebe  al  hnoo  nel  legno 
e  nella  pleira  per  oaUegard  uer 
mire  altri  legni  e  pletrcjilce- 
lì  anche  nelle  arti  per  lo  iletsu 


che  gli  arteBei  Fi 
IntaKliantcnla,  lo  inlif       , 
Intagliare ,  tiimar  co'Jé  * 
legno,  marma,  a  «H*^- 
clieeclieMla  :  scQlpW  ^      j, 
lievo,  0  d' Intaglia        .léT^ 
Inlagliolo,  add-,  da  iatan'^rfr 
Per  pronarxlani 
sto,  ben  ratto 


tagliare 
Inlagliu,  la«(H\>,aper 

oSi  rilievo,  oifl.__        _      , 
iDtagllunuT,  intagliare,  alar 

Intasare  ,  chiudere  e  lemr  K 
ICiiure  con  diligenu  ;  cM  iT 
che  diceal  rintani  re 

Inlaiatione,  inlautura 
intelaiare,  mettere  net  leWa 
intelaialo,  nriif^  mila  in  tpkta 
II 


iterclao  e  IntrBeiao ,  aegaK  * 

itraprcndere,  pigliare  ■  bM 
itraprendimento ,  lo  Ifrtrafn»'   1 


prende,  che  prcni 


itreeciament»,  laTnirMeiM*,*  f 

il  eaUegar*e  lnli»aere4|M  \ 

di  treccia;  intreedalora  f 

Inlrecetare,  eollegarf,  «imtÈdt^  ' 


a  trecolK3iKUC 


'HaiM(a>b 
eUC  |itr  e>( 


«Blu  ad  inTenUre  = 
«  augno,  «bbaiao 


e  fncernlciato,  adii. , 

%  flnvernioare,  e  lo 
1  co»  ÌiiTCrii)e«ta 
.  InicrnìeBrc 

irhiiini«nla  »  (luaiun- 
lli  DC  genio,  botlega, 

esl  (tener,  ilaali  arle- 

iiio  rll  tvltan 

L,  da  laiilare=iUcesl 

io   dA  che    f  folto  a 


1,  luogo  ove  1  chiinl- 
e  loro  operazioni 


1^  fBtlcmo,  dltlcil 
di  lancio,  mapropi 


lavgro,  lavo- 
vorio,  I»' 


13» 
Lavoranle,  lutl,,  che  lavora,  gor- 

■tan  di  tiDtlega 
Lavorare,  opera re:^iauorar«  a 
mrasa  eitangaj  inadatiMu, 
vale  lavorare  dì  lotta  Tom,  la- 
Torare  con  ogni  alteniii>M  = 
Lavorare  al<!ana  cola.  Vile 
fabbricarla  o  ridurla  alladovn- 

Lavorallvo.  tilortto  laooratbii) , 

ale  glornn  di  lavoro ,  gtomo 

lel  uuale  b1  lavora  a  dliUiiilone 

Je-  ài  festivi 

Lavoratore,  coIdI  che  lavora 

ralrlce,  colei  che  lavora,  li- 

La'vo 


.avorazlixic,  mail  talvolta  In  sl- 
(■nlE.  di  nianlpolailane,  opera- 
Ulone  sppìlcats  a  i)uiuiItI)|IId 
DM  le  ria  per  condnria  ■  qnel 
«rado  che  il  desidera 


da  fnDl 

LCRB,    ( 


'a  fdtla,  0  che  ai  fa, 

per  lalda- 
tegacclolo 


;gacclo1a 

cTin  el  lc„- 
Legarae,  cosa  con  che  si  Uene 
Lenamenlo,  11  legare,   leaBioe^ 

Legare,  sust.,  Icgamenta,  U  le- 
gare—alrlnaerc  con  Rine,  0 
altra  sorta  di  legame,  checcnes- 

0  per    rattenerlo  =  oppoato  ■ 

Legalo,  aM.  da  legare 


Legatura,  le^amenlo,  ed  uni 

!  nel  lo  spazio  che  è  cinta 
eKBme,  e  II  legame  stesao 
[■«ittadriB,  grazia,  btìinta,  i 
driirailollBcaiivenevoleiia  ' 
le  porti  ben  proponlonale  e  I 
diyiMte  !■  una  eon  l'altra  e' 

Leva.  Mettire,   dare  Itva,    \ 
Bollevare  alquanto  con  levali: 

Levigare,  -  render  ben  liscio. 

Levlgaxlone 
Levigala,  ailiS.  da  levigare 
'"' — ■- —  "-'lo  di  levigar 


U^ltol' 


Limare,  aamlHgllare  o  noli 
tlnia=riier  melaf-,  vale  i 
perlènona— 


melaf-,  vale  ripulire, 
limare,  Hmai 


t  la  apecie  di  quatslvo- 


Liiellare.  mettere  o  aggiuslare  I 
caie  al  medeiinto  plano 

Uvcllnlone,  operazione  del  live 
tare=rennfjii  di  livellasioni 
diMnd  I  due  puall  propoill  d 


■•cenili.   Casari»  _    .. 
maeebfa,  vale  rinvei 
•ODI  caia  e  forai 
_     Far  ehttthtitia  a 


làr  rllueenle 
luatratura 


I 


chE    ella    addolcisca   o    Mip 
Imitabile 

Maceralo,  add.  da  macerare 

Macinare,  rl^irrre  in  pohf  re**» 

cheuia  eon  macine 
Macinalo,  odd,  da  niadiurcpv 

nlmilit.  pesto,  infranta 


lanlTO,  piccolissimo  cerchifUa"  'ii 

(erra  o  di   altro  melano,  tt  < , 

Siali  eerchielli  concaluall  *  •> 

rnuDO  le  catene  ec,  e  i^afr  , 

ala  àlmmiudloe  ti  d)«<  foM  . 

■  qaelle  fatte  d'altra  «il^  t. 


PI.  di  magtla.  p 


dice  agi' Ingrallculitl  eooiMrt  v 

di  legno  o  di  ennne ,  I  col  ir  i, 

ni,  detti  mandorle,  mwo  Io  If  « 

ra  di  rombo  . 

Hangiagnadagno ,  glonutlert,  t  , 

per  la  pld  di  metUere  t#r.  •  ^ 

Maniuardia,  eoM  di  ritma  pM  i 


IO  gli  arlcBci  [a  Ibrm 
are  manniSco  e  franBo 
re,  che  opera  eolle  mnii 

ra,  opera  di  manlfeltore 
Idvorto,  il  lavorare, 

[ireiin  del  lavoro  ite- 


lo,  add.  ila  manipolare 
tnre  e  Hanlpolaliice,  co 
dIi^Ì  che  niantpola 
itone,  il  manipiriare 


'  filtima  jBano,  yile  B' 
^opent  per(e«UHnrin= 
uno,  vale  porgere  aJHlo 
opera  o  lavoro:^/)!  ina- 
IDE  quadro,  a  nitro  di 
a  alcuno,  y»ìt:à\p\Ma,o 
I  eaaD=£i!ear  mano,  vale 
di  liTe=Mani  benedtt- 
llcom  quelle  che  si  adal- 

}at°&nr:^mir'''le  ma- 
e  operar  con  prestezza 
za,  sDreltarai ,  Bliidlarc 
tbeasta— Pormunri,  vale 
»  bre,  linpICKare  la  sua 

i,  percoolere  col  mar 


e,  accomodar  checches 
),  add.  da  igattlellare 


MiSi,!; 

sa  che 

'arleflee  pa- 

5t.-4ìn 

ne,  pe 

poier*  eaei^ 

=:si  dlee  an. 

che  il  libr 

dove  ai  reililrano 

que'ehe.! 

o  alla  laxa 

flalrìcolare. 

regiitrare  alla  ma- 

(rioola 

llslrìcolalo. 

■atiLà 

matricolare 

dicono,  a 

dlsllnd 

Hdle  iib" 

rali,  quell 

ove  pia  opera  la 

mano  che 

inlelle 

leecanico. 

ine  rcen  naia, 

dlcesi  ane 

ÌHerceria ,  -i 


ire,  come  telerie,  nastri, 
tbltocce,  cappelli,  e  ilnlttTaier- 
cerìa  dioeid  ancne  la  'bottega 


Hesliere,  JCeatìero,  Mesllerl  e  Mi- 
sHeri  ;  che  In  tulle  le  maniere 
U)[UBlmeiile  ai  adopera.  Arte, 
Bserelilo,  professione 

Mettere  ad  effetto  un'  rvera,  e- 
«eniilrlf^jreile™  in  oiM(W, 
aasettare,  accomodare,  disporre 

Minutaglia,  quantlU  di  cose  ml- 


ninuto,  À  minuta,  pualo  avvtrb,, 

vale  mlniitamenle 
Modano, Viliura  0  modello,  col 


■fcando  le  divFrsf  frol^sslon 
Mode  Manie  n  lo,  tormnriai]'^ 
Uodeilare,  br  modello 
Hodellalo,  Qiid-  di  modellare 
NadelUUre,  colai  ohe  Budella 


opera  che  si  vuol  fare  In  eran- 

de=:per  meur,  vale  esem^are, 

prolulipo 
Modo,  IgnBa,  Bgnra 
Hoduls,  V.  I.,   modello,  far 

disegno 


ministralo  • 

affido  de^li  a\M^Ta\ 
.  perftDcla,  pegt/.  di  opera 
OperaiKto,  opera 
" -■■,  quegli  che  lavora  f 

Fnlo,  l'operare.  esercUi 
e,  nifd.,  che  opera 
e  Oprare,  ^e,  imjiienrt 
sapere  e  la  fiillca  tvt- 


M  MrU  di  checel 
con  trarla  separarli 


di  lanairlla,  o  altro 
-hto  da  bocche,  va- 
le ohe  atr1n|e  fórien 
HatciIILE,  usasi  In  sigr 

HellaDieBlD,  Il  nettare 

Meture,  rlpallre,  levar 

cUe,  K  brauure,  pui 

viaìi'caltivo  dal  bui 
Ne  Ila  lo,  add.,  da  netta 
Ne  natura,  porjjotiiro 

Titìto,  Òdd.,"piillo,  sen 


In  ae  medeslne,  eoRie  nastra, 

faa  e  limili ,  per  Istringere  e 
per  fermare 
Norma,  per  slrallil.,  modello,  re- 

OccurAlK,  diceii  per  impiegare. 

Opeflce,  lo  ste 
Opera,  che  a« 

eRozlD,  faccenda  : 
socheopiflce;ar- 
he  per  .Incope  si 

■  simill=Per  ariillElo, 


''J^S.     ! 


Operativo 
meccanica,  bniva,  in  ._ 
chiede  r  operadone  della  n 


Operatore,  eolul  ohe  a|>«ra 
Operaiioneella,  piccola  ape rtr' 
Operaiione ,  l' operare  e  "  " 


Opcrella,  operetta 

Operetta,  dim.  di 
Opericcióla  i 


suo  ìaogo,  e  per  ord 
parare ,  oppreslare  :: 
Difllfrc,  Iruporre 


diaposìiìone  e  colbca 

refula,  inodo:=per  eoin- 
Ifcii  ordiat,  in  ordine, 
,  co*  ver^l  porre,  niet- 
tlmlQ,  vile  mettere  In 

D  Dr<IÌnBl4inienle ,  ìd  or 
,  -  Ordine,  il)(iir. ,  yal( 


dd.,  da  orìan 

per  ilmAlL  si  ince  del- 
«lU  di  cbeeeheitl* 
ulrcmlU  iS  quali!  t-oglla 


PudroiKuno,  di  hi.  di  padrone 
Padrone,  che  hn  dominin,  cbc  co- 
manda a'suul  operai,  che  tiene 
negoiio  0  boltegn  in  sua  pro- 

PsEB,  mercede  uat laviti 
-ngamenlo,  mercede 

Sire,  dare  il  preiio  di  olft 
e  ad  siili  li  dete^àtlribuilo 
dIIb  cosa,  per  quello  che  altri 
ne  dee  pagare 

-'-    dttcti  talvolta  paio  a  u" 
■aU  non  diviilblle,  cor 


tlIA  di  zuccherD,  di  burro 
pece,  d'sraeiita,  di  cera, 
nllre  si  Mie  cnse ,  alla  q 


rata,  riparo  che  il  liidlninila 
ihecohetila  per  dllèia 
Parola.  Pigliar  parola  da  alon- 
—   vale  rarsl  dur  l'ordine  a  li 


inga  iuU 


,  eolui  cbe  orna 

,  il  modo  dell'ornare, 

,  per  aliali  t^  latleino  I 
d'alcuna  maccluna, 

NI.  À  padigliane,  posto 
rate  a  maniera  di  "--" 


p'nmirarc""'"™ 
io;  neon  elle  itgior 


ir  «en«ril 


!  eoi  peonel- 
colpa  di  pen- 
pennellnre 


Penn»lleg((lorc ,  laiorar  col  peii- 

PmnelleKijialo ,  add.,  da  penncl- 
.       lenstare 

'    PrnnelLa.  Fart   nlcu/iH   nua  a 
pennello,  vale  farln  >>ccirl1enK- 
Diente  hene,  c<nn«  se  ila  hlla 
col  pennello,  col  ituale  ni  Sa  gip 
itognel  che  si  ha  a  fare 
PFrfelU),  dlee«l  di  lavoro  comlot 
to  1  perfotlane,  a  compimento 
prrRztonalo 
t    PcrreiloniiDento ,  <1  perfeiloniri 
Perhilonare,  dw  perfeilone 
Perfednnato ,  aifa. ,  ila  pcrreilo- 


Perforare,  fcrai 
Perbrato,  add.,  da 
Perfiirailóne,  Il  perf 


pcrcttolendotg  perrldurln  In  pol- 
vere 0  rofUnarlaz^lliiiirat.,  v*'* 
Infrangere   o   atumieesrc 
percosse 

Phinare,  adegmre,  far  piano, 
TCKiiIsre.  appianare 

Planafo,  ndiL,  da  planare 

primo  principio 

PiBDiare  >  per  ilniilll.  si  dice 
tarli  nudi  del  conlleeare  o 
fondar  checdieistB  In  qnil 
luago^E  per  fermare,  culli 
re,  e  oltre  all'itllro  si  uu 
che  nel  s\gnll.  aeutr.  do». 

Piede,  tnileiiM.  baie 
-   ■  ifertorr  di  -' 


f_  la  parie  1n£i 
1.  Piedino,  dlm. 
-fleiiBnjenlo,  " 

algnl/.  alt. 


Pinllara  a  forryvBle  cominciare 


rainri  a<it<'>*<'"i>  !<:  dlrlU 
Piombare  alruna  foia, 
irnir.  att.;  tuie  rhconlTBI 
pliHubo  s'ella  sia  a   pw] 

Fionibinere,  cercar  rdtm 
Ibndl  0  le  dlrlltnre  col  jt 

Piombo.  Vìcir  di  pi'omfeo, 
■isclr  del  perpMidleotaiJJ 
bo.  pollo  acv.,  «ale  pw) 


Politura,  pulitura 
Pomice,  ptetra  IcKiierlostrNt 
— «a,  piena  tulla  di  ps) 


Pomiciare,  lisciare,  poltre  I 

pomice 
Porre  in  openn,  vale  oian 
tlcare  te.  =  Por  uiaim  é 
laoaro,  vale  incD(dnriM4 
li  con  alcuno,  vile  M 
«tar  con  esso  per  terM 

Pollicelo,  add.,  tfK-  mttu 


se 


,  acrpililala  oolw 
I ,  vsglloDO  aeqaW 
.  ewj 

1 


a,  ed  nnehe 


accr.  di  pratico,  che 
gran  pralica 


td^  dhUnlo^Dv^  [irc- 


Ppofliro  e  ProflI», 


Proponionalo  ,  adii.,  hllD  a 
liraportlone  ;  che  ha  proponi 
ne  ,  eonveulenia  ,  aiinlogli  a 


,   dio   pia  com.  dicepil 

cofe  h-D  di  loro 

i-rolo,  colui  che  e  11  pHmo  In  »l- 

Iota,  pr™. 

cona  nrle  o  eserelilo 

erCFOB  enfi  V  qA  altro] 

perUa   ilrL  suo  bpne  o- 

Pulire  e  Pollrej  nettare,  purgnre. 

0  in  controMmliio  ,1! 

levare  il  superfluo  e  nocivo  - 

)t«,  o  d)  lavori  estgaitì 

per  Instrare,  far  liscio 

,  oppareccWsiT,  «Sder 
m  pronte  *  poterà) 

Pulito  e  Polito,  add.,  netto,  «en- 

10  iDacchla  ;  teriro^r  IìsgId^ 

In  opera 

>-pr»a,«l  dice  dell'Ha- 

iiuleme    nel   rueiuKar 

te,  far  bene  e  nettamente  chec- 

Irina,  k'iito,  a  simili: 

Pnlitorè"  collii  che  pulisce 

a,  Po  Messo  che  pr«. 

che   si  mette  alte  estremila  di 

1,  conia 

,   add.,prei;ÌBblle,  di 

alcune  cose 

PuntHtetto,  dim.  di  puntale 

V  ptsg.  di  preao 

Puntellare,  porre  sostegno  ad  >I- 

»pprei«re 

add.,  d»  pmxan 

CBsctii,  0  perchè  ella  non  l'apra 

0  chiuda 

iiuU,"qoeHu  cTvll?  e 

Piinlellato,  odd.,  da  punleltsre 

Puntellino,  dmu  di  puntella,  pun- 

.ereede  o  guQdHKno=; 

tello  piccolo 

Puntello,   legno,  <i  cosa  slmUe, 

'Atn'a'^ntò 

con  che  si  puntella 

,  eandurre  per  prezai 

,   add.,  caodoiw  per 

firalura 

e,  coM  che  Inoomin- 

UaadrBluru,   il  ridurre  in  fliura 

quadra,  o'in  quadrato  checcW 

RlHEiciUK,  TMmpare, 
M.m— Pp»..i,  BgjJ  arici 

:lo,  che  anche  di- 


0  Kmpllc  accerchiare 

ibaltare,  racconctare,  ral- 

tq>)>are,  npncMare 
a 1 — g„JQ   ji  racconciare 


■igni 

Raffm  .      .  ,_ 

BaiglDsUre,  njtlll'iilwe,  iceomo- 

Raiipezismenlo,  Il  reppeiiare 
Rappcizm,  rieconcisre  una  noia 
rolla,  metlendovi  11  ftivi  che 

lUppeixala.  adii,,  da  rappeuare 


Rapplmarc,  Sa  plana,  appianare, 

tfitnKn 
KippEinalo,  odd,  da  npplanare 
B^ppteeatara ,  11  rappicearc,  ap- 

plccalura,  conglungliaenla 
Rixhlare,  levar  la  auperlìcte  di 

chcccheiila  con  ferro  a  altra 
'  eOM  tuUentt 
KmAIiIo,  ddd. 
SMchkalHra,  Il 

lerti  che    ' 


Inolia  doV  *  sMU 
Raspare,  ailapcrarc  U  mpti  * 

vare  1  colpi  e  pulire  con  liiiilfi 
Ratpslo,  odd..  raipare 


Riascllatura,  coaclatora,  •» 

Rassetta,  adii-,  nasellalo 
Raisodare,  per  netar.  raic  I 

Rassodalo,  add,,  d*  nUMdw 

Rastiarc,  raschiare 


Ratlacconamen    . 
Rallaocanare,  aUMUT 
BallaCCDiuto,  ddd.,  da   riUMC»    i 

Ratlestare,  rimeiifn-  i  i-n-i.i- 
HattoppaiuentD,  niM  < 
Ralloppare,  meller  .1     ■■  ; 
Rattimpata,  idd.,  d,ì  '■'.'■ 
Ravviare,   rionllnor'-  !■    -p.-  :■ 
vlluppat^  oone  cai^i^iii,  miur 

Recart  a  Jliia,  a  ptrftiiùiiw  Itm 
vanllono  dar  fine.  Unir»,  Mal' 
nare,  perfèiknare 

Retola,  Doro»,  modo,  <  M» 
tlramenlo  della   via  dell' af» 

Regalo,  none  generino,  untala 


ti  mette  a  oonlalts  delle  aNr 

re  nello  ipianarle 
Reintegrare ,  Tlntegror»,  (*■» 
vare,  rltoriOr  lacounalpM 


n cintela,  add.,  di  relntri 

Relntcgrailone,  Il  rcintrtiru 


me,  rliirci  menta 


Die  slintle, 
buclare 


restaurare 


e,  rìslorare,  rlpirsre 
ire,  per  Halamture,  ripa 

Dtld»  rvUeaUto,  Inlrec 
guliB  di  relè 
r  ilnlll.  dlceii  s  qulun 
itrecclstura  «I  di  fune, 
mcbe  di  Dio  di  hrro,  di 
E  Mmili,  per  lo  |rid  niatii 
laro  di  checchessìa 


IntreccismeiiHi   htto 


f,  add^  da  retllflcare 


RklUmenla,  [1  ri  aliare 
Riallare,  reHlaorare 

rlilorare  0  ritornar  Etie& 
prima   fonai  o 


quarilflr"e._     _ 
tosdlmenlD,  ribsdiluri 
re,  e  ia  parie  ilei  rh 


rlbadi- 
punM  del 


Ribidire.  die  nere  II 

chiodo,  e  riballerlfl  vi _ 

cspo  nella  materia  eonfllta,  ao- 
clocchf  non  possa  allentare,  ma 
stringa  pili  nrte 

Ribadito,  odd,  da  ribadire 

Hitiadllurl,  la  iiarle  del  chiodo 
ribadito,  il  ribadire 

ililiallerr,  di  nuoio  battere,  rl- 

Rl^lUmenlÓ,  Il  rìhntlere 
Ribaiiltura,  il 


Rlbathiti,  riballlnu 


!,  per  riba- 


ciare, rìflccare  o  rimelltre 
eiato,  odd.,  da  ricacciare 
ito  e  Recapito,  indiriuo,  av- 
nento,  spaccio=p«r  compi- 


"°"!?il. 


RieonllcCBre,  oonftccar  di  nuovo 
Rlcunficcato,  add.,  da  rìconfieCSK 

Kld.,  riron&euto 


p,  eonaaeuere  lacerne I Riconaellvn,  riunire  <U  nuaio 


Bicoperchiarc ,  ricoprire,   rimet- 
tere ii  GUiicrchiu 
RiCnpei'chiatD,  adii   da  ricoper- 

Blcuuerla  E  Rico  ver  le,  li  rieo- 

Ricoslruire,  coslraire  ijl  nuora 
Riducibile,  add^  che  può  ridursi 
Riiliiri'e  in  eiscrt,  reiiarure,  ap- 

Riduciiuenta  e  REducluienlo,  il 


Blbcloieiita,  il  rlbre 

Hlbre.  br  di  nuuva,  e  si  usa  i 

signiF.  ati.  e  neutr.  pati,  i 

Bifar  ticuro,  yale  rassiuursri 

Ver  ritUirsre,  rlDieilcn:  nello 

11  prima,  rlaurcli'e 

t,  di  nuovo  lasciare,  ed 

aemp].  baciare 

itublle,  add.,  che  si  pud  o  die 


WhllD,  luit.,  vale  lolvolM  uld 
\ltbe  mtlo,  come  si  direbbe  fal- 
^Siini;0  =  add.,a»  iltu-e  — per 


ti  niiavci  tendere, 
parlandosi  di  legnami,  tuie  la 
stesso  che  (endere,  segar  aue 
0  pancone  per  lu  lungo 
RlfenuarE,  BirlillBare 
Rllèrrare,  lèrrare  di  nuovo 
HlBccarc,  di  nuovo  Bccarc 
Rlllgliere,  flggcr  di  nuuvo 
RUurLlre,  larblr  di  nuovo,  ripu- 
lire, rlnettare 
RUtarbilo,  aéd.  da  riCorblre 
Riga.  Fir  dtri'lla  riga,  vaie  lo 

ileisD  che  dlritlauienli 
Rigare,  tirar  linee 
lUgato,  udd.,  da  rigare 
Bigheiutu,  add^  riiialu,  vergalo 
iUglro,  diceai  per  iiualsitoglb  or- 


li   ' 

RÌÉo,  riga,  leKAO  per  le 
diecchesiia 


f,  rtanoTiK,  rlDiiavcl- 

rinfr^cBiiieiits 

la  rillfuia,  pgsbl  ODI'., 

fuMunenlc 

«,  ftr  un  goniba  irtlfl- 

UécGlieasli 

rorc,  limellere  In  goit- 

iate  ,  rìlkr   l' Inglnoc- 

,  per  melala,  rìcongiun- 

>ne  e  RimivaglUDe  ^  jI 


■hjp[iare ,  intasar  i 


ul  che  si  tanna  con  |>i:i- 
gnOiCbe  dicoiui[  merze 

:dd  ìiEoppa,  baiubagiu. 

Il  ■ìmili  mslerie 

: ,  meilcr  iep|ic,  rlii- 

fnlo,  il  liardinare 


HESTCKRI  4SU 

ire,  rloieillare,  porre  riparo 

■r  rifare,  i-iaarcìre 

stura,  l'iparu,  ripurameolo 
Il  iiiars  liuiié,  riparo,  reBUurBilaiiC 
Hiliaro,  il  npararfi 
RilwjaBre,  dar  i'ulUnia  perfeiiom 

Rlpnsasla,  il  l'ipasiare 

"  ipEiiamcDlD,  raccaiiclaiuentai.  Il 

Rlpuurc,  rappenwe  =  raceon- 


iijilegsre,  ao^m^fai 


e  raddap^ 


lilla  qucUu  che  In  al 


irptr 


ir  cheackei- 


Rlpullrv,  rtputlre,  i' 

Riparlare,  igglungerc  aleuna  cu- 
Klpuilu,  iiitt.,  cld  cli'C  ripostalo 
11  primi  tivù 


Klpulimcul 


,  'idd.j  da  ripulire 

'1  ripulire,  ripullnienla 


Hlpul 

Risaldauie'ntu,  il  rlsa'ldàre 
RI  sai  dare,  saldare 
Risalddtu,  alili,  da  rluldare 
RliBlilatura,  rlUDldameiito 
Hiapraugare,  tu  spranKare,  ma  al 


itaurauKQlo,  rlHraUneiktQ 


i 


lS4i  TECSIILOr.lH  o 

Rlstaurare,  rcitsurare 
Rlstauralore,  colui  che  f'[Btaurs 
RIilBiTTO,  restanro 
Risiti parf ,  per  slmiliL,  vale  li- 

Rlsloramcnto,  ri^e,  rialaiirare: 


Ristoro,  rifìiclnenlo,  rinnovaili 
Rlslroiilcciare ,    Blroplcclgre 

nuovo,  frrsare  di  nuoio 
RlitTMxare ,   fsrc  una  seconda 


Rllaccare,  altaciigr 


,  -iliicear  di  niioro, 
... ji  nuovo,  ri- 


o  iDOdaiialurB  ^| 

Salario  e  Sai.  , 
talora  preiso  p 
cede  pallull-   *■ 

fialdanicntD,  I 
le  Ito  del  Mid» 

Saldare,  rlndrc.n 
coniliuniprc  le  ■ 
Eure  ;  e  si  dlcC|  ] 


Rivalla. 
quali 


Hltacllare,  di  nuovo  tagliare;  e 
lalora  sempL  ta|{ Ilare 

nilondare,  dar  forma  rifonda,  lorv- 
dare=Vale  anebe  tagliare  I'  e- 
■tremllà  d'alcuna  cosa  per  pa- 
recRiarla;  e  ai  dice  di  panni, 
llbif  e  shuili 

Ritto.  Rilli  dlconsi  dagli  nrteBci 
lutf  I  peizl  di  l^iTO,  legname, 
o  altra,  polli  per  ritto  ad  uso  di 
■fgfn  e  eolienire  altre  parli 
t  di  que'  ferri,  al 
..  .  ..  ™  tempera  Bar- 
io veida  il  taglia 

Rizzare  una  bottega,  un  nega- 
£Ìo,  0  ornili,  vale  caminclare  a 
tenere  aperta  una  bollpia  ec 

Rondine.  À  coda  di  ronaìnt,  si 
dicono  certi  lavori  di  ttrro,  le- 
gno ,  0  slmlH  che  in  una  delle 
ettrcmlU  si  dilatano  a  aludiliaii- 
la  della  coda  delle  rondini 

"  ■  ripulita,  rovido. 


e  di  legna 

a  Rota ,  dlceil  per  gira , 

••■  •.uiiferenza,  >Aita 
RuvldD,  odd-,  che  non  ha  snperfi- 

de  pimia  0  liicla,  ratio 
SiQOM,  luil.,  plccda  pMie  che  G 


biÈS 

Sbadire,  r 

Sliandellarc,  levai 

Sbandellato,  a  '  ' 
delle 

Sbarrare,  t.__ 

Stuvatura,  dlcci^ 


ligìdtf 

cavar  la  bietl»^ 


»*»eDle  Bii  operaiione 
•bia  fra  mino  ;  e  non 
Iti.,  b1  USB  anche  nel 

Wdlti 

^1  gettor  fiiori  le  bui. 
'  Metti  propr.  ad  un  cer- 
Y  °Ik  fonno  gì'  Intonachi 
"w  d' ina  poraloncella  dJ 
ncrttìc  uer  iD  più  di  A- 
Mi,  atmile  ulU  UsU  a 
UDd)DubullcllB,lsgclan- 

na  limile  a  quello  ebe 
■netti  0  chiodo  nella  mu- 

Ml  (aianwlo  fuor) 
ilun,add.,dB  sbnilettare 
lllaló,  addi,  fallo  a  tcicehl 
niarlilo,  dlvlio 
t.  Incavar  legna ,  o  ple- 
ilnll  coBB,  )ier  ridurla  a 
Il  piocolo  canale 
I,  odd.,  da  scanalare 
ra,  l'flflello  dello  icana- 

w^propr.  «Uarlo  acan- 
^r  meMir  caholare  e- 

mento,  scanal  ilura 
re.  Fan  lo  tcanntlla- 
•è  scanalatura  ,  o  loca  il 
«r  lungo,  che  a'  usa  fare 
amenta  dei  lavori  d'oro, 
,  0  altro  melallo,  o  pie- 

Lo,  latoro  che  si  (a  su 


0,  aM.,  da  acanUiDi 
UTB,  il  iuOKo  o  la  pi 

levare  alquanlo  dt  i 
rtlcialnienle=dlcesi 
di  qualche  allrfl  ci 
;YÌaIt|UBnto  della  su 


Scarnire,  per  nieIaL,  vale  dini 
nulre,  iniplccollrc,  scetnare 

aruati  que 

che  s'altsraa  al  piede 
Scernellare  ,  lavorare  colio  scor- 

peJkE=per  inlagllani 
Scirpellala,  colpo  di  scarpello 
SciJ-pellata,  irdd.,  da  scarpcllarc 
Reir  pettinare,  icarpeliarc 


nspe  suIìb  giretia  o  suÙb  ci 
Scarrucolato,  add.,  da  scari 
ScasBlnarc,  ron^iere ,  guast 


Sconnoellere ,  contrarla  di  com- 
mettere ;  e  lale  propr.  dlsbre 
Oliere  di  legname,  o  d  atiro,  che 
fossero  commesse  insieme  ;  e  si 
adopera  nell'alt.  signi£  e  nel 
nriitr.  pali. 

Scompaginare,  iiirbar  la  simme- 
tria, conlijnder  l'ordine,  e  si 
usa  anche  lii  slKnlf.  neutr.  paJt. 

Scompaginalo,  udri. ,  da  scompa- 
ginare 

Scompartimento,  lo  scompartire, 
e  Iftiiarte  della  cosa  scompartita 

Scompartire,  compartipe .  dislri- 


Scomparlito,  udd.,  da  scompartire 
Scontìatura,  per  melaf,  si  dice  di 

cosa  impcriella  o  mal  falla 
Sconcio,  malfallo,  deforme  =  per 

diEordinalo,  senia  ordine 


con  Rite,  schiodare 
GconBcealo,  add.,à3  scondcciirc 
«hìodlUi,  BCDDimeisD 

[,  per  ìscaiiScMln 


Sconnetterei  conlrarlo  di  coni- 
culo,  io  »lulD  della 


Sconquutue,  seaijinare 
Sgo[H|usssd,  lo  seonquassflre 
6conl»p|>esare,  l'alio  dell'andari 
sia  la  bllaneia,  o  Bla  del  iierderi 
PequIHbria 
Scontro.  Scontri,   dicanai   qae 
^Cni  di  metallD  o  di  ferro,  chi 
H   dispongono  obbllquamenle , 
MCr  Termare  alcuna  casa,  sieché 
posai  muoversi  lerso  quel- 


Waé 


~SMpanml 
•  ri,  ere 


rie  arti  o  niesMerl,  non  placca- 
dogli  I  primi 

ScopertUart  e  Scoierchiare,  le- 
vale il  CD[terchÌo,  aeirorìre 

&i;tqierchlatoeScaverehratD,add., 


Seornieiametito,  laioro  di  cornice 

Scurnitlare,  l^r  cornici 

Seornielgto,  atlif.,  da  scorniciare 

Scorrere,  si  dice  propc.  li  cor- 
rere, 0  mnaversl  di  quelle  cose 
die  acBfqiaada  dal  imo  rlleino, 
oamnilniiio  troppo  f\ù  veloee- 
meote  di  quel  die  bisognerebbe, 
Mme  ruote,  carrueole  e  slmHf 

Soorrello,  orfd.,  che  ha  scorreiio- 


'Beoraolò,  add.,  ohe  icorre  :  onde 

dhwsl  capoto  B  noria  (carjoia, 

a  thnll),  Cloe  che  scorre  aievol- 

'   BWDt»,  e  che  qnanto  pia  si  lira, 

pia  terra 


Sere|>olare ,  crepolare ,  lóadeni . 

aprirsi,  cominciare  a  crepare 
Screpai  a  lo,  add.,  de  acrcpolire 
Screpolatura,  crepatura,  Iciturli 

Screpolo,  icnpolalurB 
Screapare,  diaiar  le  crespe  di  lui 
cosa  increspata  ;  conlrarlo  ifTfc 

alche  d 

Sdoppiare  j  conlrarìu   di    sditof- 

Sdrucito,  tuit-,  spaccarne  nto.Epat 
calura,  taglio  graude— atM.,  » 
perlo,  feiso,  «paccato 

Secare,  v.  U  segtre 

Secco,  atfif.,  dicesi  d'oper*  iM- 


faceMmt 
d  eui^H 


acganiirniu,  il  B 

Segante,- che  bi.„_ 

Segare,  propT.  recidere  eoa  fM 

SeMlleelo,  add. ,  buono  e  amb» 
ciò  per  ejiere  aerato 

Segato,  add.,  da  segare 

Segatore,  "'"'  -'■"  --~ 

'tesatura 

che  via  ..     ....      .   

casca  in  terra  in  segandoT::^r 


fessura  e  ^visione  che  H  li 
r  jier  quella  porle  ove  h 

notare  le  mi  iure  di  qnt- 

piomlw,  Am- 


egnare, 
Innque 

le  per  gius 

Eo  0  slmili 
Semplice,  achtetto,  senza  arlUcio 
SerraittBnlo,  Il  «emirB 
Serrare,  accoslsre,  unire,  »a- 

Serralo,  unito 

'crriglo  e  Seriliio,   il  jerTlr* 

Suaie  uomo  appo  nejfiiiio  a  pa- 
ron  di  bottega,  o  capo  d'arte 
tàuVt.  1  iti  l'I ,  poslD  ava.,  ni: 


le,  e  BjuraL,  per  l'sp- 


Sfregacciolare,  leggermente  fre 
S  fregacci  ola  18  ,  leggiero  ifren»- 


i^vldere  in  falde 
dd.,  do  sfaldare 
,  lo  sfaldare,  e  le  cpje 

,  iDalilellare ,  ridurre 

levar  le  feste,  conlpa- 

Ugllare  via  una  cosi, 
iRiO  ehecchesila,  come 
«are  le  gioie,  del  lorre 

udii,  da  sfasciare 
I,  lo  sfUciare  II  legna- 
ndoto^:!)  dice  anche  dì 
a  sega  logUe  dal  legna, 
Mrt  die  si  stfa 
L  <U  alare,  Htm 


Sfregiar „..,    _.. 

l' ornamento 
Sfregiato,  lutd.  da  sfregiare 
Sgangherimento,  lo  sgBDgherart 
Sgangherare,  cavBirda'gan^tierì. 

BcoinmfelWre  =  Per  melaf.  vale 

levare  dt  se  ilo 
Sganghen  ' 


melaf.  vale  icooi posto 

jovernalo,  odd-non  goiematoi 

per  irascuralo 

UrossBmenlo,  lo  sgrossare 
S^m^sare,  diasroasare 
Sgrossato,  add.  da  sgrossare 
Sguernire,  aforalre,  contrario  di 

_         nil»,  ndd.  da  sguernire 

Sfinetrla,  la  ateiao  ette  simmetria 

Slraelriab  o  dminelrlala,  (allD 


ile'  g>n; 


=  Per 


Simmetria,  ordine  e   proporilotie 

la  ehécchassfa 

delle  parli  fra  loro 

id±  da  sferrare 

Slargare,  allargare,  e  si  u3a  iji 

levare  e  rompere  11 

slgnlf.  alt,  e  neiitr.  pa,4. 

Slegare,  contrarlo  di  legare 

rdd.  da  afondare=senia 

laiK'yEu.-Kj.L. .  « 

Ili   é   levalo  il  fondo  o 

0  In  parlKper  guasto. 

cantone  di  checchessia 

Smussato  ,     add.   da   smussare  . 

smusso 

,  add.  da  afondolare 

Smusso,  tutt.,  il  laaliamenlo  del 

cmto'^add.   smussalo  =Vale 

ioludd'dasfOTBCchiare 

anche,  che  non  la  per   dlrlllo. 

miiKir  la  forma,   tras- 

che  ha  lagnalo  U  iMnlo  =  per 

slmillt.  tate  rotto,  tronco 

,  come  sformar  le  scar- 

Sodaiuenlo,  slahllimeuto,  confer- 

eme,  -vv.,  f<Lor  di  for- 

Sodare,  assodare,  consolidare 

Sodeixa,  nnallta  di  cìb  eh'  é  sodo= 

idd.  da  sformarer^le- 

Per  mefaf,  vale  atthlltU,  ftr 

11  bruita  ramia  =  Pcr 

lo,  ecceder  le 

SotUnsit'  visto  dà  BoUsH 
Svllumaeslro,  s 
Solloiquadro , 


■mi'lHBrc,  ripie«»r  per  di  .. .. 

■•'"-eiiare,  nif  nere  in  sopprej- 
e  li  prende  anche  flenrrai> 
Ile  per  pigiare,  o  calcare 


miet.  Fan  O  lavorare  topra  di 
ti,  li  dice  degli  wteDel  che 

L  —  !.. .„n  nliri,  ma  cscr- 

jrle  da  per  »i,  a 

loro  pra  e  duino 

— ^«cElng ere,  clgner  di  sopra 

■aocInKlila,  cìrwhia   che  sta 
aspra  iMn  clfiihia 
'"iraeclato,  aàd.,  cinto  di  sopra 


.ireccopcrta 
|Ì«^^dopiri«r 


coperta   che 


Taccia  che  sta  sopra 


*BI! 


...  . ,  'UOl  dire  lolla  aqua- 
4ra,  che  i  quando  per  nccidea- 
At  d' InlUnatun  male  aggtiuia- 

>|ieM  Uralo  o  ilTHcinalo  non 

.pub  fare  II  suo  caria 


(lliaiKi  con  8ai„, 
SpocciuueDta,  lo  q 
Spaccare,  fenda«,  ■ 
Spaccalo,  ada,  dr  -~ 
SpKcalitni,  «rtm,.- 
Spacciure,  iKcM)  d 

""'■,  e  vile  edW' 


Spaiare,  contrari»  jt^ 
Spalancare,  largw   ' 
Spalancalo,  add.  i 
Spalare,  tor  via  e 


irare^eanlrarìodipt 
parar  la  cosa,  o'  ' 
e'  paramenti 


Spciiamenlo,  lo  _^____ 

Spezzare,  rompere,  ri 

Speziato,  add.  da  w\ 


l/™"»»!»,  iplaniiniEnla 
^«Mrirlo  d'  appiMwe, 
y^Wi»  dal  Igneo  ov'  ella 
JS"»,  che  diceai  anche 

"t  '•No  vIto  de'  corpi  so- 

jjj'i  hme  e  staccare  il 
■•^WBlrtrUid'imploinlrare 
^!«i,fcll(.a»pi™,  ama- 
■  «  •pira,  chF  si  volge  ad 

«iilpe  e  Spolveriuare , 
Te  In  poltepe=per  asper- 
gi pnlvere  checchessia 
'Rulli  e  Spo[  V  ertila  la , 
da  ■pfllreriiiare,  e  spai- 


no, nel  quale  ^  fi  disegno 
?BOl>  BpolferiEssndo  r1- 

,  bccndo  per  quei  buchi 
Il  polvere  dello  spolve- 


I  la  alcuni  gir 
e,  o  timlll,  HDD  aprono 
nenie  la  bollega,  ma  ten- 
Diamente  aperto  lo  spor- 

.   legno,   0   ftrra  che  E< 
a  Btlraverao,  per  tenere 

fé,  metter  le  spranghe 
la,   add.  da  sprsnfiare, 
mito  di  sprancbe 
cita,  dini.  di  apranga 
ilonsJe,  addi  contrarlo  di 


8  proponi  one,  conlrarlo  di  propor- 
o,  add. ,  che  ho  perdulo  ie 


Kpiiolalo,  add.,  da  i punlare  = 
wnia  nnoia     che  ha   la  punta 

npimiciiÉiir,  levare  ]  punlelli 
Sptirare,  nettare,  purjisre,  spur- 
gare, purifleare,  pulire 
Spurgare,  lo  ateUD  che  purgare 
Squadra.  Etitr  a  tquaara,  oii- 
niill ,  vale  essere  hi  sltoaihine 
i>erpendlcoiarc;Fuor  di iiiia- 

renolare  colla  «ijuaifra  —  Onde 
essere  fuor  di  tqiiadra,  flj{ur.. 
vale  essere  sregolato,  dlsontl- 
nstozf  utcir  diaoiiadra,  pur 
llgur.,  vaie  uscir  de'ierndni 
rguadvare,  render  quadro,  o  ad 
angoli  retti  ciiccchessia 
Squadrato,  add.,  da  squadrare 
Squadratura,  lo  squadrare,   t  li> 
stato  della  cosa  squadrala 


squadrare 
^ivuiiiic,  uurre,  coliociri:. 
SIgliililo,  add„  da  stabilire 
~ tagliare,  lanliare  alla  groisalani 

taglialo  ,   fidd. ,  da  stagllare  = 

grossamente  lagliatu 

langn,   pezzo   di  Iravicelio  che 

Slanaare  ,  punleiiare  ,  e  aSoriar 
Stancalo,.  aSd-,  da  stangare 


»».hc«Biare ,  mEllerc  !l 
,  .0  «Uinglietlc,  e  rar  le  stori) 
StsngbellB,  |>kcola  s tanna 
StoogonB,  stringa  grande 
SiflrE,  pori,  di  liol leghe,  o 

leflci,  \«]e  lavgrnre,  lem 

baitela  aperta 

rimuavere  a  alorare  I'i 


enir  quasi  lì- 
■temiierare 


Stemperare,  far  d 

eon  IÌqu1do=pei'  li 

St»niper»lo,  add, ^ 

=VaIe  anche  che  non  ba  tem- 
pera, cui  e  siala  levala  la  Irm- 
pera 
Slemprare,  ilemperare 
Slempralo,  add^  da  sleniprare 
Stentare  a  fare  gualchi  ìaBoro, 
si  dice  del  farlo  con  dlCncalU,  o 
R\er^  difflcollit 
Stenlsta,  ad±,  fatto  con  Istenlo 

e  con  loveroMa  (Ma 
Slentalura,  difetto  di  ciò  eh' é 

Sterzare ,  dividere  In  terzo  ,  o  a 
proporilona 

S.tETxato,  (uftfi,  da  sterzare=di vi- 
so In  terzo,  tripartito 

Stile,  legno  tondo,  lunghiaslmo  e 
diritto,  ma  che  non  ecceda  una 


vogtia  altra  legno 


colo,  C( 


■nlca  di  Alce 

Stima,  quel  pregio  che  una  nota 
si  crede  valere,  a  che  da  un 
perito  t  stato  determinato 

Slimanienlo,  lo  a  Untare,  a  Unta 

Stimare  una  caia ,  un  mobile  ,  o 
slmile,  il  dice  per  dar  gludiiio 
della  loro  valuta,  dichiarandone 
11  preiio 

cu — . — .^  j^jyj  ^g  aUma 

SD,  ridotto  In 
carni  0  stalo 
Slrtedo,  peno  della  co»  slito 


Sloppare ,  r 


eiats^Dicesi  ancora  la  rolbm 

che  resta  nella  cosa  slraeciata 

Stracco,  dlcesl  dagli  artisti  b  qne- 


Straruro,  la  straforare,  tbroftUa 
cotto  straforo ,  piccolo  iaro  = 
/.OHoror  diitratòro,  vale  Irt- 
forare,  o  bucherar  lame,  o  altri 
(erri,  o  cose  sliulU 
Slrameziaoiento,  Irampziameato 
Slrameiiare,  Irameizare 
Slrapauare  II  ineitiere,  Èganl 


>1  dice  di  chi  opera  ino 


strupauo 
Strataillare,  oltre  modo  tagliare 
Strettire,  restringere,  dImludK 

lo  spailo,  0  I'  ampiezza 
Sirie,  scanalatura,  sorta  di  et 

mi  andò  ala  ali 


Elrlscia . 


,  strisela  pkBU  . 
dlceal  a  qualslatl  eowi 
alquanto  phl  lui^a  ek 


di  airinliNla 
sinaciuoia,  oiuL  di  IlrlKla 
Slrollnare,  fregare,  strupledart; 
e  diceil  per  lo  pia   delk  eue 
che  al  vogliono  ripulire  a  ueltare 
Stuccare,  prapr.  rlturarc,  o  ap- 
piccare eoa  latucCD 
Stuccato,  add^  da  stuccare 
Stuccatore,  arleBce  che  Isran  di 

Stucca,  nijl-,  coiutiosta  dldlTCr- 


diligerne 

iKDcrhiBre  le^iiicr- 
ilcuna  cosa  sppun- 


TnsBeJlopej  fare  o  inflterB  [aueltl 

Tnssellello,  dim.  di  taiscJlo 

Tasselli  DO,  lasse!  le  Ito 

Tassello,  piccol  peno  ili  plelra  o 
leu  no  ,  o  alire  slmili  malerle, 
che  si  eomnietla  In  luoKO,  dove 
sia  i^uas lamento,  o  rnlturii  per 
risareirla  ,  e  talora  anche  per 
oniamento,  0  vaiiiet^u 
'aita,   dlced  li  sbkiiId  che  si  fe 


piccolo  tiiHllD  =  Sl 


HglFi 


quel  poco 

:ca  della  taijLia 
idere ,  separsre,  i 
d'una  (luantità  con 
ilrunienli  taRlicnU 
-,  da  lagiiare 
id.,  di  soltii  taglio 

latfllenle  di  quei  ila 

idd^  da  isgllunare 
■are,  chiudere 
i^UDla  per  qualsias 


fobbtica,  od  opera  i|ua- 

Tecnologia,  v.  g,,  dbclpllnc  che 
lersa  sulla  Immediata  nuplica- 
zione  delle  aclenie  Itsiche  ee. 
alle  orU  ed  al  mestieri,  tì  che 
gli  arteflcl  nelle  opere  loro  non 
iBcclan  contro  I  Terl  iirlnclnli 
sclentmcl 

Tegnente,  otbL,  h  itesso,  che  le- 
nente, cloi  che  attacca,  che  He- 
ne  attaccalo,  Ohe  dlfflcUmenle 
si  stacca,  tenace 

Teanenia,  tenaci  ti 

Telaio,  termine  generale  degli  ar- 
tisti, i  quali  cosi  cliiamano  quat- 
tro pialli  di  legnante  conimessi 
in  quadro  =£  gltrEeì  vocabolo 
pur  generale  ohe  denoia  qua- 
lunque macchina  che  abliia  qual- 
che simlliL  con  uiiella  da  tesser 
la  tela 

Telarcllo,  diin.  di  lelaro  u  telaio 

Teiaro,  Io  stesso  che  telala 

Tempera  e  Tempra,  consolidailo- 
ne  arlillDlalc,  induramento  fatto 
con  arliililo 

Teuiperanienlo,  Il 


Temperatura,  Icmijer 


Tempre,  tempra 

Tenace,  add,  viscoso,  legnenle, 

'cKe  sgetolEDCDle  s'  altacca   e 

^  i]rittciie  =  pcr  Bimllit.   tale  che 

■  Vnene  lungunCDle  e  forlemen- 

■  te  — p«r  hublle,  ferma 
■IfpWM.  si  dice  della  pece,  del. 

^  oolla  e  Umili  caie  viscose  e 


Tondiliir>,  per  toniUlura 
Tandg.  inotaln,  di  lilleva,  Cht  M* 
'   -"-  a  attaccala  ad  altra  con 
cavare  chcccheitia  dfl- 
dhHtlezti.  piegare 

rcer*,  lenire 


Torci  ara,  f 


Torlo, 


Terminato,  add,  da  lennliiB<'e 
Termine,  per  flne  o  intenzione, 

che  altri  al  preflgEa,  od  aeizElbi. 

a  che  B'tiidirìnl  niir operare 
Testa,  dleesir  estremi  ti)  della  lon- 

■heizn  di  qiuluRciue  >1  1*01119 

cusN,  come  tuta  aiìla  tauoia, 

dell»  Itln  e  limili 
Testata,  cima  della  parie  >upe- 


lis,  dlconst  quelle  vi 

.._.   a  Ala,  ohe   aono  1 

parli  pid  dure  del  legname, 

oondurre   cu 

, e  alcuna  cos 

verso  Eè  con  vlalen«  =  Per 
dlslendere,  eondurre,  costrnl- 
n:=É  parlandosi  di  alcun  la- 
voro, vale  condurlo  a  perftiln- 
ne  fet)brlcarlo  ^  Tirar  gli)  un 
lanora,  vale  atrapaiiirlo,  ali- 
Imrracciarlo  — r/rure  u  terra 
un  laroro,  vale  demolirlo,  e 
per  nielat  svilirlo  =  nrare  n 


Tondamento,  il  lo[>dare=per  ton- 
Tondare,  tir  londo=per  tagliare 


larKheiin  •aier> 
]  alla  sna  altHis 
attere,  perciralere 


nellere  e  Trammetlere  ;  mM* 
re  Ira  l' una  cosa  e  1'  stira 
ne  ne,  trsniEiio 
uezzamenlD,  il  tranieiiare 
TniniEi«re,  mellere  tranuiio 


leva  In  tonda 
^^^^Fondeggip  meni 


ilrelln 


li  meno  per  dividere,  o  Ma»- 
lartire  e  diiHaguerc 
ananare,  forare  col  WapaitO 
alto  d<l/ri  bilancia  j  dlceil  rfi- 
't  n  tratta  alla  bilanrla ,  ■ 
>ale  far  che  la  hUancla  plt|>i 

Travailiare  ,  lavorare  ;  ed  la  ll- 
«nlfTiieut/-.  e  neiifr-.pa»^  va- 
le Bffjlicarsi,  darsi  ila  fare 

Travagliatore,  colui  che  tratiitli* 

Travaglio,  afTallcanietilii  inloriiii 
-".'operaregier  lavuro,  e  loec. 
r.r  lavoro  ralleoto  e  dlfllrilr 

TraverM,  per  almilll,  si  dice  di 
—lalunqiie  cosa  Clic  sì  punga  a 

rerao,  nild..  obbllquo.  Boa  di- 
.Jlo^per  traversata  di  Male 

Treccia,  al  dice  a  tutto  i|Uclla  che 
i  inlrecclato  tniieme 

Trecciare ,  ridurre  a  trecciti J^h 


iadm^  nilautanunte  tagliare 

"hiGlg,  lailio,  ti-aataglio 

lumenta,  Il  tritare 

■itue,  rìrlurre  In  minullsslme 

l«rUce11e 

iuio,  add.  da  irltare 

ritBlur»,  triliinento 

■ito,  add.  di  tritare 

rllnrac,  difcttu  d'ognlinvL,  __ 

ne,  D   eomposlllcme r  oppQslo 


tritoli  di  chfCCheiBlB 
rllurHiione,  il  trilnre 
riiiltare,  sitcetiiellare,    iraiin- 

innbare,  adoperar  la  tromba 
:wr  alzare  o  eslrar  l'acqua  a 
litro  llquure 

bo,  co»  htla  In  brma  di  cl- 
nitro,  cava  ed  aperla  per  la 

'Ole Ila,  d'Ili,  ili  luLu 
Ilio  e  Tubalo,  piceola  eannello 
ME,  tagliare  in  obbllqoa,  o 
1  ■  anpiatora,  auinare 
itnri,  loitesM  efie  augnala- 
■^J'agliare  a  unnaturu,  di' 
IO  wii  artisti  i]  tagliare  s 
la,  che  anche  dicesi  ungila' 

,  con  giunge  re    due    d  più 


rtr.,   esser  ili  pretic 
Talerli    di   alcun. 

:e  bassa,  e  poeu  usali 


Vaiata,  Tslsenle,  prcizo 
"aiutare,  stìmare 
laiulailDne,  determinaaione  della 

'aria,  add-,  diveraa,  diBereale, 


ena,  per  timilil.  il  dicano  lilel 
segni  che  vanno  aerpendo  nel 
legni  e  nelle  pietre,  a  guisa  che 
fanno  le  vene  nel  corpo  rlegli 

«nato,  segnato  di  vene,  ed  è 

legno,  che  sia  aegnah)  con  (jiiei 

a,  nel  «Ignir.  di  q 


1  che  vanno  aerpendo  nel 


legni  e  a. 
cnSere  a  p 


volta,  contrarla  di  imdere  in- 
(liirono=F«nde«v  tmHgrosio, 
\  ale  Tot  vendita  di  tnltala  nier- 

contrario  di  vendere  a  minulil 

elpio,  intraprendere  a  far  chei:- 

Veraicare,  dar  tn  vernice,  inver- 


■aice,   composto  d!  gomme  e 
Bgie,  E  rt'  aiirl  Ingred^nll,  che 


'ernlciato,  add.,  che 

invernicato  _. 

l'erri nare,  traforare, 

foracchtare 
r'ereo,  dicesi  per  modo,  v 

via.  modo  =  Mutar  «erao, 


in  gran  volonu  e  pronleai 


e  òperailoni  e  al  larora 

1.  Dar  Botta,  vate  volgere 

o  ai  ftr- 


TolU.  1_    ,    ... 

una   ZiFFO,  peiio  di  icgao,  o  di  ftl 

'— -      -"   -1  di  altra  nulcrìa,  di  iuta 

plA  BotUte  ehe  ibU'iIM 

la  quale   al    luruo   H- 


ttMcnATUlii,  bocca  delle  fornaci 
da  Tondere  o  calcinare  ecc.;  pili 
comun.  bocca 

Accendilola,  maua,  a  canna  per 
u)o  (U  accBndtre 

Acda,  Uno,  slappa,  n  canapa  Alala 

ioelaìa,  addalaDlo,  acciarino 

tcd^uolo,  hrro  con  cui  si  dà  11 
Ola  ai  «alleili 

Àcelirlna ,  accinluoto  ,  strumento 
di  aceiaio,  luogo  e  tonda  da  raf- 
filare i  ferri 

Iguto,  iiiit.,  obioda,  «hlOYu,  chla- 

Allargatalo,  stniraenlo  d'acciaia 


il  Qtrvelo  girai 
"-    -op*"»"'! 

le' cerchie  t'ii'd' 

portano  fn  dito 
Anellone,  aeer.  d'anello 
iinlnia,  parie  Interiore  di  ninlli 

istruveaU  e  di  molle  coir,  co- 

OM  vai,  bottoni  ce. 
Animila,  Incegno  dentro  a  chec- 

eheulA,  il  quAle  facilita  o  Ini' 


^^_   jMdlBce  l'eoir 
^K^«rAi  o  di  qa 


Zeppa,  bietta,  a  conio  piccolo 


li  proprii 


me  nelle  trombe  da  trarre  M 
Apparato,  dlceai  del  tornlm 
'  !lle  parti  che  compongono 

Appiccagnolo,  ancloo.  o  tinlle  per 

appiccar  checeliesaia 
Appiccatalo.  »piflaatsnoto 
Archlpenicla ,   quello  atrnBcnlo 

coi  quale  oarecchl  arteflcl  af- 

giutiano  il  piBDD  o  11  piombo 

de' loro  lavon 
Ardiglione ,  ferruzzo  appontatcr, 

ohe  è  nella  Bbbia 
Arganello,  dim.  d'argano 
'  rgano  ,  strumento  di  legname , 

per  uio  di  muovere  ,  tirare  in 

ilio,  calare  abbailo — "— '-  " 


r  per- 


MIO,  detto  ai 
pendicolare  al 
le  ci  fa  niuoTcre  la  giro  ei 
cune  itanjfhe,  leve,  e  ooil  vte« 
tirata  la  fine  cui  èaltaecato  U 
peio,  aviolgendosi  questa  talor- 
Do  al  cilindro  mettetima 
Arniadura  e  Armalora,  i  lila»i»i 
-'-  '  artehd  tutte  quelle  oo*^ 
pongono  per  toategno. 


per  SOS  legno  ilel- 


cl>eEÌtu«llon< 

la  Tabbrica 
ktVMdwtUay  dini.  d'arniBiIura 
Arme ,  dlcesl  agli  strumenti  di 

elucunn  arie,  armi  di  quel  tale 

o  l4l  altra  arleJlce 
irploH,  iérro  uncinalo,  che  »'  in- 

leau  o  Impiomba  nel — 

--'  -tira  l'i     


lare  II  fuoco,  usato  in  ti 
arti  nelle  quali  ti  adoiicia 

Altra;!»)  e  Atlreuo,  arnese 


la  delle  banàel- 
cul  il  girar  le 

__, r-  rie  e  delle  lìne- 

itre.  Cardine,  gangheror^alo- 


muro  ad  aVlrl  elTelti 
applecii  ' 


discio,  verm 
anchetto,  dira,  di  banco 
anco ,  nome  die  si  da  sficr. 

nelle  arU  a  divene  macchine  o 


JUiillBlo,  ordigno 

jliee  e  Ascia;  strimientn  di  feri 
eoi  manico  di  legno  per  tagli 
re.  ratta  a  foglia  di  lappa,  n 
più  largo  e  pili  GUrta 

Isdalone,  parte  dell'  argano,  i 
tamM  bIIr  canpaDa,  V. 

jUpO)  B«ne  di  wii  «b-ameoii  p< 

«veni  Dsi,  folti   a  almlllt.  d> 

l'aspo,  y.  Ses.  Tessitore  ed. 

Aite ,  quel  legna  o  lérro  intori 

al  quale  si  sostengo/io  e  girai 

Alta,  legno  aollile  lungo,  e  pulì 
per  dTversi  usi^Per  una  del 
parti  del  compasio,  e  di  niol 


AiUculot  quel  perni 
glin,  il  quale  paa. 
raggio,  posto  fra 

~  gllalu  e  cacata,  eo 


BaTiKincello ,  dìm.  di  bancone, 
panconcello 

Bancone,  acer.  di  banco 

Bandella,  (praaga  di  lama  iji  fer- 
ro, da  DonflcDare  ne  III:  imposte 
d'uscio,  di  Bnestrn  o  di  casse, 
che  ha  nell'eitremlbl  un  a  nello, 
Il  quale  li  natte  nell'ago  ilel- 
l'arrrione,  dw  ttwfi  la  imposta 

BarelEi,  slrumenli)  &tto  a  sioii' 
gllanza  di  barra,  che  si  porta 
a  braccia  da  due  persone,  per 
usa  di  trasportare  sussi,  teira. 


Bietta 
che  al 


o  al  tra 


s^hI'-s; 


... js  ealremlta  t  „ , 

alllaltra  è  aasatligllato,  e  si  ad- 
opera a  serrare  a  stringere  In- 
sieme altri  legni  a  altro  ;  e  ta- 
lora a  dividere,  separare  e  fen- 
dere 1  niedeslmi,  lulroducendo- 
lo  a  colpi  di  maglio  nella  spac- 

-  Bilancia,  strumento  d'  braccia  u- 


e  Bilancino,  dim. 
!-  Bllfa  e  filile,  legni  «\ii[\.\,  ' 


Bindolo,  ! 
vari!  ii9l, 


e  Te  n'a  di  diverse 
martello  t  quel  capo 


'più 


che  dell'ai 
se,  come  ai  nianiicc,  nacco,  vi- 
ta e  Bliiiili=ltocca  delle  mor- 
ie ,  nome  che  al  ii  nUe  due 
parti  prircipali  delle  morse  che 
ai  aprono  e  si  serrano  con  vile 

ET  Islringere  e  lener  saldo  un 
voro  sopra  cui  si  ha  da  far  ft)r- 
za  colli  slruruenti 
Boediiolo ,  nome  che  si  di  olle 
pale  0  leve  degli  albari  e  simili, 
che  fanno  alzare  i  maali  delle 
— '--'-ire,  dflle  cartiere  o  altri 


minieDle  a)  aean 

iti  per  farti  caratai,  ri- 

Bnlletlame,  dame  generico ,  che 
imprende  tulle  quelle  speik 
L  chiodi  che  dieonsi  buUttte 
bero.  tlrnmento  di  legno  con 
isnichi  di  Ferro,   impemati  in 


ingegni 

Bordoltino, 


^zle  di  chiodo  qua- 
uru,  luiuutc  del  bordoiio 
Bardotto,  spezie  di  chiodo  qnadro 

Bothine,  dlccsl  in  generale  a  qual- 
tivoglla  parte  di  slruroeDlo  o 
li  alcun  laroro  che  ahhla  qnal- 


Braga,  cavo  col  quale  ti  circonda 
diecclieasla  per  esaere  smosao 

Branca.  Branche  chiamansi  quel- 
le parti  degli  strumenti  da  pre- 
sa, che  servono  a  iirlngere  ed 
aOtirare 

Brenta.  V.  Legname 

" '-1.  Broasnit ,  dlconsi  ge- 


peranp  p_er_Brniali 

tìTìivorlT  (allo'dl 


a,  none  di  varia  aort«  di 
ti,  e  parile,  di  quelli  cllt 
o  gran  cappello 
r.  di  hullella 


napo  per  USO  di  tirar  in  alla 
si  per  le  bbbrlohc ,  eatnrre 
miniera  dalle  cave.  aiDii(er 
qaa  da  poni  e  simlEI 
Busta,  astucolo,  o  guaina  grande 

da  coIteUi,  latromenll  e  simili 

CicciÀViTK,  ptccolD  striimenta  da 

atrhigere  1(   "■■""  '  ' '' 


Calcagno,  dlcesi  a  duella  parte  det- 


lei  che,  rivolta,  n 
!  Caicole,  diocS  lì 


o  elTetlo  delle  calcote'  it'U 

ilori 

liatoia,  peno  d)  legno,  a 

litro  che  serve  per  caliar» 

loalenlare  qualche  co» 


zie  di  BlsIGi  0  aquadra,  e  Ul- 
volta  Inglnoochlat* .  aUblllU  In 
qualche  parie,  perdlrcrsl  osi 

Caniinina ,  pei»  di  Ulta  pwlo 
nella  cupola  d'una  laaUrM  . 
che  ne  arreila  II  fumo 

Campana    dtif  argano  ;  qaelb 

parie  dell' (rtaBO.  IniortM  la 
quale  al  volle  la  rune ,  e  eke 
per  gli  laeialoni  o  (inllnelU  m- 
vrappotll,  acquista  ■■"■BtorU^B 

nlCB  somigliante  ad  una  eampi^H 


in  verghe  o  in  pr 

doti.  01  canale 
ilm.  di  cinBle,  canale  llu 
}  t  Cinoviiio,  pe.ao  di 
rouo  cui  quale  si  sani 
li  etclugano  muaerlile 


;  anche  mani  itila 
vuU  ,  Al  panni , 
K  tuits  la  pezza  li 


ne,  cbe  t!a  a 
lei  fiulo^S)  dii 
degli  ipeltl,  de' 


■1     SSf ta 


Isa  a  foggia  di 
e  generale  delle 


aenia  coperchia 
CBuelUna,  di'iii.  di  caitclla 
Caieeltino.  cu  sella  |riccoti 
Caaiino,  aim.  di  cbseb 
Casionscclo,  pigy-  ài  amane 


Cailcllella,  nelle  ar 11  ai  applica 
(pjcilo  nome  a  qualBlioilla  in. 
gegno  compoBlD  di  vane  parti 
di  IconoDie  a  di  melDllo  n  gul- 

condurre  alcun  lavoro,  o  a  con- 
lenere,  e  imaii  a  chiuder  den- 
tro di  a  e  Bllri  ingegni 

CsalellliM,  caileUetEa,  cialelletlo 

Caslello.  r.  Caslelletta 

Catena,  legame  per  lo  piit'  di  fer- 
ro allo  d' anelli  commcu)  e 
concalenall  l'uno  nefl'altro:Per 
istiarra,  serraglio,  ritegno 

CavatiolleUe,  stninienlo  di  ftrro, 
0  (Unlle,  riicsio  In  una  lestata, 
ad  uso  di  cavar  boltelle 

Cavalletla,  maechlna  di  ctouc  e 

d' eccedente  peso 
Caiallelto,  ogni  strumento  da  so- 
stener pesi,  che    sia  fatto  con 
qualche  similit.  di  cavallo 
Cavalluccio,  eavallcllo  di  legname 
Cavicchia,  lo  stesso  che  cavicchio 
Ohio,  piccol  legncttg  a  gaiss 


Caviglia,  cavicclila 
Caviglielta,  di'iit.  di  Caviglia 
Catiglio,  caviglia,  cavicchio 
CavigllHolo,  ilinì.  di  caviglia 
Ceppo  dilla  fncudiai,  vale  quel 
lappo  di  kgno,  sopra  col  £  br- 
inata l'incudine 
Cercine,  ravvollo  di  panno  a  fog- 
gia di  cerchio,  usato  da  chi  par- 
u  peso  in  c^io,  |ier  salvarlo 
dalla  ofié»  del  peso 

■■  1.  di  cerc\i* 


Cerniera,  iprite  di  mitlietliilura 
Renine  torniela  dili'tinlont  di 
due  0  pia  cannelli  di  melallD,  in- 
filzsll  e  ferniati  da  un  perno, 
per  Bprìre  e  lerrare,  a  rende- 
re mobili  le  dae  pani  a  cu)  so- 
no saldi 

Certona,  sorla  di  colla 

CCMie,  slriimenlo  di  ferro  per  u- 

—  ji  ...u.j^^  compojlo  per  so- 

peul  di  ftrro  Imper- 


i Hd 


,  che  serfandosì  l' altra 

iltrle,  al  9trhii[ono  e  lagliana 

Ctìtavaisìa,  grojio  perno  dn  ferra 
InTitelo,  e  con  anello  da  capo 
per  v«Hl  utl 

Chiave ,  termine  ginirale  delle 
arti,  e  dleeal  di  qualuiHliie  stru- 
mento per  lo  pia  di  rerro  ad 


'ftì 
Chiavello  e 


<  tlrlnger  le 


.-  e  Chiabelto,  v.  a.,  slrit 
:d  di  ferro  solllle,  e  acuto 
fallo  per  conflccare  ;  chiodo 
«hUTcttg,  diut.  di  chiave 
Ghlatlclua  ,  piccola  chiave  ,  cUa- 

velta 
Chiaio,  V.  a.,  chiavello,  chiodo 
'Chiocciola,  vite  femmina,  cioè 
quello  slruoienlD  meccanici 


>  la  ehiocelotai 


anllu   di  chiodi 
di  chiodi. 


'CbhMleriB,  asi , 

qtwtlu  di  chiodi,  cbiodagiooe 
Chiodo,  Ghiavello 
CUonilone,  chlodaiione 
CUorello,  dìin.  di  cGloo 
Oliavo,  diloda 

Cblualoo  ,  cuMllina  d'un  arma- 
dio 0  ilMlle  per  ripostiglio  di 
con  parltcolare 
lOUlDdro,  aolldo  luneo  a  basi  pia- 
ne ,   e  rotando ,  Il  quale  ha  lo 
'  itufa  diMmttro  in  lulla  la  sua 


dono  alle  bestie    11  ballo 
bardella  e  ilmllI 

llegno  l'alando  e 


di  cuoio  che  s'adopera  per  ii- 
rHusI 
iollo ,  la  parie  piil  alla  di  miti 
strumenti 
:a1  tellina,  |ilcca1o  coIKUd 
stello,  gener.  M  irtCIM  AM* 
qoeilo  nome  ■  aiirer«l  tur*  «r» 
meDli,  wbbeoe  ilcnid  nM  ik- 
na  afralta  slmili  a  colIcBI  ardi 


lejino.  eh' e  laglienle  dt  n> 
testa,  e  itriro  l'altra  va  lairot- 
«andò ,  e  piallando  r^rma  pln- 
midale  :  onde  percoaaa  ha  ftr 
la  di  uenelrare  e  dlftfldrrt. 

Coppali ,  parte  di  una  tpecW  >li 
turno,  da  caia  parie  detto  far 
no  a  coppaia,  eie  aerve  ptf 
lavori  iiMlhi  genllli 

Coppella,  plocor  vasello  fatto  pei 
lo  pia  di  cenere  d)  corna,  a  di 
cailralo,  o  di  vitella,  p^r  c> 
mcnlarvl  l' argento  =  per  »aii> 
eamane  di  terra 

Corba,  cmHi  inteiaala  di  vimini. 
0  d  altra  almll  materia,  uMU 
le  pia  volte  digli  arem  ndh 
loro  lilsagoe 

Corda,  dleea)  dagli  arleloi  qnl 
llvoglla  filnlodra,  cordane  •  ii 
nLlle,  che  il  adoperi  per  te  A 


oorde  Mr  Id  coilru- 
1  edieiJa  0  «ìmlli! 
(l'm.  di  coriiu  —  per 
lice  anohB  di  goItiJls- 
nti,  tAa  a)  sdopertna 

,  lo  3ìetiO  c'ie  cro- 

llóscuna  delle  punte 
dona  olire  il  pieno 
tttga,  vile  Miti  gli 
oiDcntl  «e.  ci>e  sono 

I,  crogiaolo 

lllelllno 

U  e  «orivi  coitello 

e  pml  di  legno  pia 

•aldi ,  che  sono  da 


■teiia  che  cri 

freginolo  : 
la,  Ave  >1  f 


1.  r.  rjmia 
,diCDiii1g1Ìstrn 
no  inlKcBturt 
ne  sono  le  lime 

ièìie  parti  di  alcuni 

1  per  dEDte  d'alcu- 


Dorone,  chiodo  di  n 


I.,  limbieeo,  kmlilcco 
ABBKJct,  aiceii  taliolla  ptr  con 
eegRo  demrìlto,  arliiila 
'slcone ,  grosso  peno  di  le/inu 
rtnutdralo,  ed  irmalo  di  taiila. 
che  si  slabinioe  talvolta  neUi 
samniiU  delle  macchine  ds  al- 

Faida,  dlcesl  quella  tela  a  fanel- 
lo che  peode  dalia  cintura  u 
ginocchio,  e  usasi  dasii  artieri 


lìm.  di  bidè  Ila 
'm.  di  (^Ideila 
dilli,  di  ^Ideila 


-rame  I  ngn.  iiuiiua,  uciia 
almlllt.  percnà  quasi  fa  l'uT- 
]  di  redine,  ed  hnpedisce  lo 
irsi  da  una  parte  o  dall'eira 
nlna ,  si  chiama  con  tal  no- 
quello  slromeato  od  arnese 
:  ne  riceve  un  altro  In  aé . 


che  riceve  Is  rtle 
Ferramento,  molliludine  di  atra 
menti  di  ferro  do  lavorare,  u 

Ferriera,  tasca  o  bisaccia  di  pel- 
le, 0  simile,  nella  quale  A  len- 
gono  chiodi  o  slrumenU  da  ler- 
rare  i  cavalli: Vale  anche  Mlue- 
cio.  eh'  è  uoa  guaina  da  teoerii 


altri  livellando  ni 


caia  Terra  adoperslo  nelle  nta- 

nlCallure 
Ferro,  lilcumenta  meccanico,  o 

quslilvoglli  arneie  di  ferro 
F'crrellnD,  dìm.  di  ferro,  v.  p.  a., 

idccolo  Btnunenlo  di  ferro,  fer- 

Kerruizo,  iriecolo  slmmenlo  di 

Fibljla,  strunienlo  di  nielglloabgr- 

inSIzalB  una  punU  detta   snli- 

_  foro,  ci?.  ..  

u  vuol  fcrinarli^l  valigiai  ' 

^'i  artellci    -■ — -- 

E  ài  piai: 

Ss,'  ancorché  non  ^btano   ir- 
Kllone 
Foralolo,  strumento 


io  di  ferro  da  Isgliare  tela, 

panno  e  Blmni.  fatto  di  due  la- 
me e  tdvolta  di  mia  lama  di 
ferro  ripiegata  nel  meiia;  la 
quale  ripiegatura,  della  caha- 

5 no,  fa  ufflilo  di  didUb,  e  le 
uè  ^arll   rappresenlano  due 


ètìltelFohe 

llgliD,  e  glretU  Inilenie,  moi- 

\b  che  \\   s'Interpone^ 

f  0  Imiagliaj  fi  uno  stru- 

ento  di  ferro  tatto  a  «omi- 


ForcJpe,  vX,  lana«IÌB 

FurSee,  v.  p.  u.,  fòrbice 

Forflcelte,  dim.  d)  forHci,  t.  n.  l. 

ForBoine,  \.  p.  u.,  ttim.  di  toAO 

Fornace,  edlSiio  murata  o  cava- 
ta a  guiaa  dì  pozzo,  colli  boc- 
ca da  piede,  a  moda  di  knt, 
nel  ()nale  ai  cuacono  oaldMh  < 
lavori  di  terra,  e  in  akuM,dl 
faglila  alquanto  diverw,  n  4 
fundano  vetri,  melali,  od-llM 

Fornicella,  dim.  di  liuiiaoa 

FornacetlB,  fornaci  os 

Fornarlna,  fbnuoino 

Fornaci  no,  piccola  ftirnacei  fcr- 

Fomellello,  dIm.  di  (oroello 
Fornelllna  e  Famclllno,  dini.  di 

fornello 
Fornello,  piccol  filmo,  e  per  lo 

pili    si  dice   di  quello  dote  si 


ca,  per  uio  di  cuocere  11  UM. 

od  altro,  e  ve  ttc  ha  di  nrit 

forme 
Forvici,  v.  a^  lo  aleaio  che  kitm 
Fuso  0  ailinu  dtW  argoM,  1  '~ 

il  pei2a  principale  dell'  «HI 

intorno  al  quale  far 


delU  tttttj  gdvibt  dj 


itIUtOftM 


L. 


irve  ■  reggerlo 
I,  dlconii  diK]) 


iinìEe  ad  un  anello, 
ti  Iniicme  servono 
Iniirre  i  coperchi  dei- 


I  Io  cui  «  incBi 
,  0  ceppo,  che  i     ... 
:sl  Gatto,  e  di  «proni 


»n  od!  Ib  setta  Bl  lira 

lo  degli   uarpetil  dB 

n  buDO  fntlo  n  posla 

oleg™,?ncut,fclM 
lconlfl»e(!«r»hesclii 
le,  cbe  periilronon 
bbe  la  sena  inlrodiir- 
fendir  l'usse  nelle 
lon  =  dicF>l  anche  di 
)  limile  il  gallo,  cbe 
Ila  BOla 
a  gentile^  àlceai  dt- 


Kli  arleBcl  la 


4MI 


gglcrmenle 
•■'M^io,  t.s-viu<^llo  di  ferro,  o  di 
aiira  matcrls  che  si  mene  in- 
famo gii' estremlU  o  bocca  di 
alcuni  slrunenli,  acciocché  non 
s' aprana  o  fendano 
Girella,  piecolB  ruota  per  lo  pi 


j,edluuL_„ 

vaia  Delli  clrcunfereniB 

Gireilella,  ditti,  di  glrelta 

Girci  Una,  Rlrellctla 

Girello,  cerchietta  fidiceli  sncbe 


Gonflaloio,  Btrumeolo  da  gOnSa- 
re,  BCtaiziatoio 

Gorbia,  [)iccol  ferro  ralla  a  pira- 
Ioide,  ma  rìtondo,  nel  quide  al 
inelle  il  pie  del  baBlDoe,  come 


porzione  dì  cerchio  per  usa 
u'  intagliare  e  tornire,  che  bd- 
cbe  si  dice  igorbia 
iradins,  ferro  plano  a  bugia  <ll 
scarpello  a  due  tacche,  alquanto 
pili  gallile  del  calcagnuolo,   o 


genttleiia 
legno  tra- 


.  statue  ej  altri  lavori 

Grame,  strumento  di  lérr 
anche  dlcesl  raf/io 

Grafiletto,slruiiientoi „.._  .._ 

panato  da  od  regoletto  di  (or- 
ma quadra,  nel  quale  è  ftruio 
un  lerro  a  sindglianu  di  un 
chiodo,  il  quale  serve  per  ae- 
anare  le  grosaeize  tanlo  nel 
legni  che  nelle  pietre,  metal- 
li ed  altro  cbe  ai  voglia  lava- 
Gronchio,  dlceai  alla  penna  del 
muriella,  di  coi  i  legnahuli  al 
ter>ono  per  mettere  a  lieva  o 
cstar  chiodi,  la  qnal  ^mik  fc 
«liaceiata  e  augtMa,  avv^ift^a 


i 


GraiipB,  presso  varli  arliaU,  y\t 
spranga  di  Cerro  ripiegala  da 
doe  capi,  Gbe  serve  pn  colle- 
t»r  pietre,  mnraglle  te. 


teisuti  In  su 
Graticola,  die; 

Sialunqu*  sii 


IIColetlB,  dim.  di  Brulicala 
lliigla.  atriimento  di  ferro  tr 


icre  ranuo  Mie  guide  Atoot 

Guscio  della  bilancia,  H  Me 
quella  parte  di  essa,  ove  rtaM- 
le  cuse  da  pesare 


rato,  fi  quale  ieri  e  a  pia  a: 


Jella  ca1clna  =  per  ialrunienla 

di  ferro  da  radere 
«ralliuina,  dim.  di  EratltiEii 
Grembiale  peuo  di  Danno  Ilm, 

0  di  altra  materia,  cht  lenearto 

dinand  cinto  gii  arliitl  per  non 

Imbrattarsi  1  vestili 
Gremblullno,  piucolo  pembiale 


Grueoia,  qualsivo 

£a  i  gruccia 

I&mTi^ 

*'^&  tagliare,  cu 

Uel  te.  =  PtT  - 

dice  di  tallo  ciò  che  si 
coslodire  checchessia 
GDalnell*,  dim.  di  guaina 


lavoranti  ai  cooprono  la  mino 
(Mwiocchè  poaaa  reitslcre  alli 
•onllnuailan  del  lavoro,  in  To 

L  BHrdBpello,  arnese  di  legno,  U 
— '- to  di  ferro,  cfie  si  a 


uids,  struoiealo  di  dniiaimo  ac- 
ciaia, come  una  atrlteia.  In  n- 
perScie  addentrata  da  una  pane 
0  plultoslo  diremo  solcala  per 
traverso,  alla  quale  i*  accMU 


aéfi' Ingegno 

ingordo,  dicci  _    _      _ 

menti,  e  ipec  da  laglio,  qu 

do.  In  operando,  coniununo  i 


gUo 


Bpeiie  di  pialla  colti- 
iniigllania  della  goii 

Ilo  di  irchltetlurd  che  i 
■  -       lato 

jriailra  di  [erm  « 


dlmeialki,  ci ... 

Lamella,  di'iL  di  Inni 
Lamiera,  lo  Slesia  che  linu 

matita,  pietra  luMralr 

Il  «ertono  anche  gH  ar 

per  segnare  odiicgitre  i 

Lastra,  dlcesi  ad  ogni  lamina  l■^ 


porrne  della  i 


I  lar(Iiai« 


Lastrella,  piccola  Isilra 
Lastrone.lailragruule,  per  infi- 
la pietra  eoUi  qaale  al  lori  H 

Laiiruceia,  Intra  piccola      ^^M 


naicria  aodg,  fatln  o 
ìavfa,  una  eilremlu 
I  si  sDIIopDn?  al  corpi 
>o  prr  glf^rll,  o  lao- 

rgenl  re r  ferii  ginre 
l&a,  (llcesl   Mlvolla 


I  le  uno.  e  altre  nate- 
:i:  ppr  raspa  :^  £fmo 
unul  quella  che  segi 

scola  lima,  limviEa, 

im.  di  Orni  ;  plcooli 

;o  della  bllanda 
roplcdare  una  con 
punta  e  bella  e  mor- 


e  al  rlsconlra 
nello 

dlceai 


'acqua  aijlevBta 


elro  a  di  porllilo,  e 
iKGlnelli 


che  riceva  e  Kuldi  altra  parte 
di  fìfo  struBienlo 
idreUle,  qnello  chiocciola,  col- 
la quale  II  forma  1«  vile 

ntadrevlthu,  dim.  di  nudrerile  . 
=piccula  madre  ti  le 
agislerto  e  Magistero,  dloeil  per 
ordigno 

HbrIÌo,  marlello  grande  di  legno 
per  uso  di  aounansre  i  bnol.  o 
per  lavori  di  legname,  ne'quali 
ai  richieggono  percussioni  ga- 
gliarde e  arali,  come  baller 
cerchi  alir  bolli,  spaccar  legna, 
ce.;  ditesi  anche  maieo^rer 
arnese  appartenente  alla  mao- 
chlna  detta  castello,  o  castellet- 
to, colla  quale  si  danno  colpi 
per  ficcare  I  pali  nel  fare  le  pa- 
Ta/ltle  ec. 

Manica,  dicevasl  un  tempo  per  ma- 
nico di  Btramcnlo 

Hanlclietto,  dim.  di  oianico 

MaDlehiiiD,  maniche  ito 

Manico,  parte  di  alcuni  itruuen- 
"  ''--  serve  per  poterli  Mglla- 
mano  e  adoperarfl 


enaono  m  mi 
intr  sono  ant 


me  anche  per  aprire  e  s 

con  racìlifà  chiavialelli ,  < 


innaia ,  coltella  gran 

innaietla,  dim,  di  mianais 
innalune,  aeer.  di  mannaia 

re,  quale  il  pennato,  con  cri 
a  goisa  di  m '- 


neUC  kmac[  da  iibbi 

NanUGeltD,  dilli,  di  mai 

MaoUoo,  V.  a.,  mantice 

nanubn,  muiovelle  di  1 

le  qoual  bauD  buoi 

pei  frequcnH  usi  d'sLu 

vere  peli  0  Jenna  mi 

M«iuibrla,  V.  I.,  manico 


Harlelllna,  (firn,  di  marlello 

HvUllo,  alrumenlD  per  uso  i 

autiere  e  di  picchia—    -■"  ■ 


Old  è  deatìnato  U  martcllc. 
'HuieDanr,  graaiD  martello 
larUncUo,  itramealo  di  legno  a 
Rui»  di  [eccola  eoloaDella  por- 
tatile, e  cercbiaM  di  hrro ,  ed 
bi  denlra  di  tt  tccomedata  una 
riH  lunga,  quaal  per  li  lunghei- 
a  dello  Btrumento.  Questa  vile 
a  «Ai  dalla  parte  luperlore  una 
■  I  nuGela  pure  di  rerro  la  qoalr 
mt  ad  (Iranl^  a  lóru  di  leve  mei 


nsictilo .  parte   dello  si 

(Iella  >lle 
nasseriiia,  dice  si  per  iitrumeBlì 

IHastlelto,  strumenta  ili  metalla, 
0  d'altra  materia,  per  uao  di 
Inserirsi  in  anella,  o  In  altro 

pondente^Per  IsIrniDeBlo  caa- 
posla  d'uno  a  pid  anelli,. ad 
tin  aniione  incastralo  in  en^  • 
d'altri  ordigni,  a  qoeatl  *db1- 
Kiianli  ad  luo  di  tener  eowla- 
le  insieme  le  parti  di  qiuun»- 
glia  ameie,  die  a'  abbiano  ■  rl- 
piegare  e  volgere  T  una  wfn 


lo  piceolo  lai- 


per  oso  di 
,.  lare 

nallero,  n.. 

Kaiuplcchio,  litrumenlo 
nlco,  dello  altr.  pillane,  o  muir 
ranca,  d  un  martello  di  legnoa 
pili  mi  dlfabbrlcbe,  il  i^ 
vien  anche  adoperato  dU  att- 
tatnrl  di  melallo  per  ataadBt 
la  terra,  con  la  quale  euopnM 
nella  bssa  le  lorme  de' (etti.' 
e  serve  ancora  per  far  k>ate»- 
so  neir  alzare  argini,  o  fiirtn^ 

Sazi,  per  mauapicchio ,  o  aia- 
glia  groisf 

latuiolo,  di    .  _.  _. 

—  'd  di  la^no,  spezie  di  m. 
ad  uso  degli  arUgiiaBi 

palla,  usata  in  tarO 

Velia,  ferra  da  raicbìare 


Di  quale  si 


old  strumenlo  ilml- 

Mro,  taso  di  plcfra 
>  a  d-  altra  nuterla 
peata  checchessia 


id  I  liTort,  perche 


coIh  moslrB 
ruota,  si  dice  q 
■eno  nei   meno 
sono  nile  le  raii 

intirlo,  otto  ad 


vile  si  (ferras  p»r  ogni  Terso 

iri,  searpellinf,  leansìQoli  e 
ili  artencl  SiinlusLsno  e  di- 
inno  If  opere  loro,  che  oggi 

Occhio,  diccil  11  (oro  o  apertura 
per  lo  pili  nel  meno  della  mar- 
ielHna  o  del  martello,  dove  si 
ferina  il  minica 
rl)iculo,  quella  cirnicola  di  me- 
lano, con  la  quale  si  Urano  su. 
o  calano  1  pCEil 
Ordegno  e  Ordignn,  cosa  arBfiCio- 
~  nome  generico  di  strumenlo 
Sciosamente  composto  per 
:rse  operailonl 
mi.  r.  Ordegno 
Ordlngo,  ordii  no 
Organo,  dicesl  lalvolla  per  l»lrii- 


ilisl  atri 


aglla 


materie,  ctie  S' 


;nte  per  Irsrontar  K  ome 
le  e  che  si  teninna  Insieme, 
rem  lil»ri#.  ferra  e  simili, 
ifornare  il 


quella  1 


te  della  r 


Fatta   a  foggia 
volnere  il  mulino 

Palletta  de;  FOtcllone,  ferro  che 
entra  nei  denti  del  rotellone 
per  impedire  che  non  dia  in- 
dietro 

Pani  0  dadi"  di /irm,  sono  piastre 
di  ferro  riquadrate,  con  un  foro 

con  chiodi  nei  quattro  aiuFoU. 
dove  I  legni  sono  altratersalf 
da  un'asse  di  ftrro,  per  garan- 
tire il  legno  dallo  afregamenlo 

Paranco,  unione  di  due  taglie  ad 
uno  0  pia  raggi,  ordite  con  cor- 
mare  nna  potenti  mtctMiV;» 
per  ineaizare  de'iiest 


Passe  Ilo,  tu  te,  lameu  della  canna 
Passino,  misura  di  h-e  braccia  ùo- 
ntlDe^^pusa  piccolo 


il  pei^cndlcoio,  e  ulors  di 

lUceii  60 — 
Pennellello,  pennellino 
Pennellino,  àim.  di  pennello 
Eeanello,  strumcnlo  che  adone 
.  fino  non  solaroentc  i  pillorl  1 
~'"^ngere,  ms  ■"'—"-■   -"'— 


itorf 

"■pelle,  e  fiimiBlo  di  diver 

le,  grosso  penne  Ilo,  COI 
_.  ibbt  da  Imblancslorl 
ilik^piccola  perno,  pernuuo 

Pirna  e  Pernio,  legno  0  ferro 
«i»j.    ■"'■^Q  II  Ulule  si  refl- 

. ohe  li  volgano  in 

.■:=Pemlo,  dicono   leni 
■rtbtl  a  quel  peaHiDTo  lo.. 
.  di  aedalo  e  d^ollone,  fallo 
_  fòggia  di  cavtglìello,  ad  uso 
di  fermare  qoalslBsl  i)eua 
Peso,  dicevi  ad  alcuni  slrumeotl, 
i  quali,  contrapposll  Inoulla 
bilancia  alla  cosa  che  si  pesa, 
dliUnaaona  la  sua  graveua 
pEStahiia,  neslello 
PfbIcIId,  strumeDlo  col  quale  si 

(■estone,  arnese  da  peslare,  pe- 

alelio  iraade 
Picchler^lo,  sorte  di  marlello  di 

acciaio    con   due    punte  =  per 

■carpelletto 
Piccona,    martella   lagtienle  1 

una  parte,  che  anche  dleesi  pi 

Piede  diporto,  palo  di  ftrro,  che 
da  una  parte  si  ripiega  a  gulu 
lilumpt,  elnirodotio  fnpv! 


Pietica,  Piellclie  e  Plediea,  sL  . 
mento  di  legname,  composto  di 
dite  piane  o  Iravetle,  che  da 
una  testa  aono  unite  insieme  a 
foKgla  di  sesie  per  poterai  olin- 
gare  e  stringere  con  sktaoi  ba- 
chi da  Imo  a  sommo.  QueaU  (Oli 
l'aiuto  d'un' altra  plana  a  W» 


quale  ti  posa  sop 

BtU  ne'npraddeltl  buGUJ 
vono  per  tener  sali" 
le  travi  a  I  panconi 


dica,  sM-   1 


e 


a  appicca  a 


d' acciaio  da  Ih 

Pimene,  nome  geaeilco  d*ai> 
slrumenloiU  ferro,  0  d'aceUo, 
che  s'allarga  e  si  siringe  a  pia- 
cimenlo  per  prendere  o  eoD» 
care  alcuna  cosa  in  on  Imgs 
dove  non  si  potrebbe  colle  dita; 
v'  è  anche  chi  le  chiama  miÀ- 

Piombiivo 

Il  tpiale      .., _ 

dlcella    per  trovare   I 

del  fondi,  0  le  diritture  — »— - 

masi  anche  11  romano,  coutrap- 

Seso  della  stadera 
mbo.  piombino 

Pirone,  valle,  manovellai  tpesl« 
di  lIcvB  0  itanga,  la  quale  tatra 
nelle  teite  del  mulinelli  che  ser- 
vono per  aliar  peii 

Pistone,  atanluflb,  embolo,  la 
parte  mobile  nella  tromba,  dot 
quella  che  entra  nel  tiAa  e 
corpo  della  troniba,  e  che  pd 
luo  moto  vi  fa  montar  l'acqua 

Piuolo,  piccola  legoetU  ariMU 
a  gulu  di  cbMo,  il  quBe  H 
ficca  nel  muri  o  in  terra,  per 


Plani 


I,  forma  In  coi  gellul  quat 


ìndi   di  ferrei]  ciie 
)    di   fornr   c«rlfl. 


IipìL  li  dice  quei  pel- 


ei pe"l  ài  legno,  1 


]  del  carro  allprrlifl 


■otUle,  cui  qiule  il  lirano  le 
linee  rette 
LighettB,  dim.  di  riga 
Roec hello,  spezie  di  ro tellina  cl- 
lindrtca,  <  cui  denti  iDiboocino 
inmielll  di  una  ruota  raagciore 
otella,  dim.  di  ruata::<llD>!il  an- 
etie   per  Bimllit.  di   illre  coie 
tagliate  smodo  di  pktoli  ruo- 
ta, come  cercblellD  ec. 
ulellcltti,  di?n.  di  rotella 
Dtctllna,  dim.  di  rotella,  piccola 

otellóne,  accr.  di  rotella 
allo,  iieuto  di  legno  loodD,  io- 
pra  del  quale  «i  posano  le  Kran 
pietre  0  travi,  per  muoverle 


SiETToi£iL,  dicami  le  punte  dei 
Iraiani  co' quali  si  fera  o  pie- 
Ira,  0  metallo  a  legno  de'  lavori 
gentili 

Saggiatore,  dlconai  le  biUucle 
colle  qiuU  al  aaggia  l' oro  od 


a''oma*i'^cÓnlr 
dfro.'chescor 


ScuTB.  r.  Scure 


ncette  che  di- 
ipeao  della  sta- 


scarpèìlo  ' 
he  scarpello 


£rra  dentato^ 

vidono  I  legnami 

SegbctlB,  dim.  di  nega 

Segnutoio,  strumf  nlo  di  varie  tor- 
me, cbe  sen-e  per  iinprimen 
lulle  malei^e  che  ai  adoj)erin( 
qualche  segna  che  di*  aorini 
Dall'  operare 

Segane,   sega  grande.   E  propr 


dCBCrive^aMnipasio 

prr  aliare  1  fluidi,  votare  I  rs- 

Slargatore,  pia  com.  dlcesi  aliar- 
00 1010.  V. 

SoRlone,  canna  traforata  da  tor- 
nar nel  fìioco  —  SI  dice  anche 
per  piccolo  mantice  da  aecen- 
dere  11  tuocD 

Soppresu.alruinenla  da  aoppres- 
tart,  «NnpiMta  di  due  lasl,  tra 
le  qaill  ai  pone  la  cosa  ehe  al 
Tool  MipprèaBare,  caricandola, 
a  aliiniendola 

Barde  Lima  tonta,  il  dice  quella 
«ho  Ihundo  non  fa  remare 


Mio,  ■  (ImHIL  di  acarpello,  che 
tdoperoM,  ti%  gK  altri,  gli  «pe- 
ilall  In  caniUa  di  mealola 
Spauola,  propr.  piccola  granala 
di  Bla  di  taf-'--     ~"-  — '- 


jliagiiina,  colla  quali 


Spaiiolella,  dira,  di  tpaiiola 


digeaio  o  dieartn- 
iguli  retti 


ga  col  tagfio  a 
S ponga, spugna 
spugna,  pianta  loofila,  la 

coovenevolmentepre  parg 


formano  o  a)  TicanoacanD  (D  u- 

Squadrone,  squadra  grande  di  le- 
gno caute  II  quartabuono 

Stadera,  Btrumenlo  col  quale  al 
pesano  diverse  coie  «ulcnn»- 
dole,  benché  graviBs'uuB,  ed 
peso  d'un  piccolo  cantrappeao, 


Sladerina,  di 
Sladerone,  w 

Staglio,  lo  III         

StanluBÓ,  quella  parie  d( 

ba.  ehe  col  ano  movli 

iplnge  1  Hquidt 


cunl  artislt  per  manubrio 
Stile,  qualdasl  tegHo  che  aera 
di  aan\iM  =  Siile  o  fustttB,  «- 
cesi  anche  a  quel  groiao  C  to» 
do  peiiD  di  legno,  il  qnde^  V- 
malo  di  leve,  muove  te  ifiikfcr, 
0  1  meiil  delle  cartiere,  titk 
tri  slmili  ingegni 
Stilo,  sUle,  dlcdil  anche  quel  hr- 

Stri ttoino,  tfSi.  di  Btrellola 
Slretluio,  atmienta  di  legno  che 
strlgne  per  ftlraa  di  vile,  e  ter- 
ve  per  uso  di  «premere  cbe^ 


;  qaello  col  quale,  o  per 


;1  quale  si  opera^Per 
,  ordigno  ec  prr  d- 
I  operaiione  di  chEC- 


10,  dini.  di  sndchiella 
1,  picco)  succhlelio 

di  in.  d<  succhio 
itninicnto  di  fèrro  di 
lalo  &  vile,  appuntila 

decapi,  dell' stira  ho 
»  per  lo  pili  di  legno 

strnniento  nolo  di  fer- 
UBO  di  slrlneere,  di 
e,  a  di  trar  cheocliea- 


f  dìm.  di  tonagllaf  pie 
uella  parK  dell' litni 


strettalo  ;   che  anchi 
rchio  e  torcalo 
,  dilli,  di  torcolo  ;  idc 
tlolo 

ircolare,  «Irelloio 
dlcno  sul  quale  Bl  lan 
sAavori   Si  fifiura  ro 
che  tendono  a  quella 


JITI  e  NESTtEnj  IW 

Trabiccolo,  dicesl  ogni  macchina 
"  ivBj[anle,  parile,  di  legno 
ina  loia,  trapano 
ino,  slrumenlo  con  pania  di 
ialo ,  col  ooale  si  foro  11  le- 
,..j,  U  ferro,  la  pietra,  e, limili 
Triangolo ,  spezie  di  lima  trlan- 


II  cilindro  ■( 


Trìbolo,  di 

nellato 

Trivella,  ilramenlo  di  ferro  da 
'  icare,  tuccblello;  e  ve  ne  ao- 
1  di  divena  graodezia  e  lim- 
bello, succhio,  succhiello  grait- 

Triiellone,  trlvelto  grande 

Tromba  da  tirar  ncoun,  è  dio 

slruiDcnto  di  forma  cilindrici 

che  fs  salir  l'acqua  per  via  di 

una  animella,  e  sene  a  varii 

Iìgnetto  .  Bpeiie  di  scarpello 
schiacciata  in  punta  a  inmiglian- 
la  delio  scarpello  plano,   ma 

Tlnclneth),  d'm.  di  lineino 


t^rro  adunco  e  aguzzo 
\IlCc.ì.  Lingua  di  vacca;  sorta 
d'incudine,  la  quale  adoprano 
colnro  che  fanno  figure  o  vasi, 
u  altra  cosa  di  piastra  di  me- 
tallo 
Vassoio,  strumento  di  legno  qua- 


Verme.  Ferini,  dlconsl  le  spire, 
0  anelli  della  chiocciala  a  fnn- 
mina  della  vile,      ■■" 
quelli   della   \U 


Itravi  peai^lÈ  anche  u 
Ile  di  argano 

Verrina  o  Irapat..,  ,., ^_. 

forare  o  trivella  poWa  ai  tHv4tì 


1«  Rrinl;  armeria 
Annrrlo,  arnumenlBria 
BtTTiFBoCu.  ¥.  Fucile 
~     ihelM,  eerchif  Ito  di  n 
Il  cui  Islora  si  cline  p' 
menlo  la  bocca  aella 
alcune  arme  dii  fuoco 
:io,  dieesi  11  piede  dell' 


1*  propri  diW  aniiaiuolo,  -    ~ 
rato  dell' arcbibutOidoie  rfft- 

Cartella,  piai  tra  di  nelalls  IMh 
ceiellata  0  IriArara.dW  MM» 
le  sulla  cassa  defll  il  iMWi, 
piiliilc  ««Imiti  dalla  (iimw 
posta  «Ila  piaslra,  cbc  p«t)»Y 
.      cane  e  il  focone  ■     ' 

Cassa,  parte  di  le«iia,  dorc  Min 
la  nanna  delP  arctilbiua ,  o  pi- 
stola, D  linlU,  la  cui  parte  p>i) 
groua  dlc«al  calcio 

Cavaitracel,  slruinento  cM  al  km 
per  trarre  lo  iloppacclola  dst 
V  srchibuto.  0  tiniitl 


?ÌB.  Coccia  della  Ipada  ,  di 
■-ii  la  guardia  della  mano  pò- 

■  sollD  la  impURnalura  delli 
iadB=DieCBÌ  anche  quella  par- 
dei  farnlraento  con   che   li 

vette  il  calcio  delle  piatole 
ola,  qoells  parie  pili  aottllf 
I  una  lama  di  collena  in  aite 

-mccartclla,  peno  di  ferro,  e 

1  inaitra  dell' archibugio  e  del 

■  pillole,  per  lenerla  salda  oUi 

atta,  fondo  della  canna  d't 


ll'archìbuso,  dall 


iK 


ttlo  delta  ipadaj  il  dice  quel 
li  ferro  che  ipre  e  aerra  < 
lOMii  della  spada 

HdlcFJi  in  generale  per  arme 
lieeai  il  tacilo  ilei  cullellu  e 


■Ila  ipada,  della  sciabi 
Ila  piatola  >l  dice  qi 


0  pel  quale  pcrcuoten' 
tra,  dassi  Aioco  al  To- 
ita=oggIdl  si  prende 


fa  la  pietra  focaia 
Grano.   Fare  il  grano,   o  carn- 
biare  il  erano  ,  dlcesi  quando 
cuendovl  il  primo  (beone  allar- 

Bito  di  troppo  per  l' azione  del 
oco,  al  camLla  la  massa  di  ra- 
me, e  ai  rhnette  un  nuovo  (b- 
conc— Diceal  anche  quel  granel- 
Uno  d'oro  e  d'acciaia,  che  si 
melle  per  rappeiaator»  nel  fo- 
cone de  fallili  e  delle  altre  ar- 
mi da  Umico,  onde  resistano  di 
pid  e  non  si  allargldna 

Grlllcllo,  nelle  armi  da  fuoco,  ai 
dice  quel  ferretto,  che,  toccalo, 
(a  scattare  il  fijdie 

Guardamacchie,  quelKarneae  del- 
l'archlbiiso  che  difende  e  ripa- 
ra II  nitletlo  dalle  frasche  quan- 
do ircBccialore  entra  nel  (ulto 
delle  macchie 

Guardamano,  quella  parie  delllm- 
pugnatura  della  spada,  ch'é  per 
guardia  e  difesa  drlla  mano 

Ijuardia,  chiamasi  il  fornimento 
0  elsH  della  s|>ada 

be*MKiiiiiR  ,  stringere  la  cavita 
del  fondo  delle  armi  da  fiioco 
acciocché  spingano  la  palla  con 

Incamerato,  agg.  delle  armi  da 
fuoco ,  come  pctio  incamera- 


taor  dell'elsa,  o  del  perno 
Lamella,  dim.  di  laou 
Lamina,  lama 
HlRRjl.  Spada   di  marra,  tale 

spada  senta  aio ,   per  uso  di 

giuocare  di  scherma 
Harlclllna,  pezzo  che  sia  Sopra  II 


cMiugio,  cbe  strlne«  «  ««n  tct- 


m  la  pietra  focgla  ;  dicesi  ai 


Peli,  diconsi  le  piccole  fenditure 
Dvlla  auperflde  delle  canne  di 


RirEKELLi,  ahi 
spailo  di  DOltoae  cne  menesi 

Rigata.  Canna,  o  archibuso  ri- 
gato, si  diee  quello  clic  nella 
perle  interiore  della  canna  da 


diversi 
Clio  col 

Tiglio,  pnrlc  laglienle 


iccft'la"  bi 


Umile , 

Soltoicatto,  piccoi  pezzo  di  tìrro 
0  d'acciaio,  che  ser>'e  a  fiire 
Bcallare  la  molla  d'un' arme  da 


Spada,  nome  che  ti  dà  ad  l__ 
speile  di  coltello,  ia  cui  lama 
*  dentata  come  nna  sega^ 
da.  Filo  della  spada ,  Tale 
gllo  della  spac'- 


Spadaio,  B 


ro,  meno  usato  che  tpailw 
.alo.  Spade  itilatlaU,  A-    i 
il  quelle  spade  che  hmo    < 
lunla  ad  ur-  -"  — '-^ 


slrumento  da  Ufio 
gli  anUcU  per 


elle  b  le  spade 

Srzioke  IV. 
raoroniEiaK,  si 


Tirare,  ridurre  la  luperlde  di 

nevole  Bgum  e  nuli 
n 1 ,  J,  fi 

UoNATa,  ialiccaltira  làt 
la  puaM  d'  una  lama  < 
lo,  temperìoo  e  sinilie 
(ersi  fermar  l'ugna  pe 

Vrnto,  quel  tano  che  vlet 

ne  da  fuoco,  a  caghinT  < 


aVrffi 


<.  Vlettìili 

CuecoLt,  arneie  dariporvi  en'I&fuxEBRii. batti 
tro  odari  =>'el  numero 

PnoPiiiilKO,  vaio  da  tenerproliiml  I    zie,  aromeli 

1  Co»e  relative. 

IsoHtTtaiD,  colui  che  vende  gli 

aroruotl 
àroniallci 


ba  More,  e  sapor  di 
:,  dar  sopore  e  odo- 


Cedratu,  e 


od  BDCbe  i  vivi 

■j),  profumato  con  di- 

Y. a-,  profumo,  lullo 
l' ibbrucin    per  San 


eia,  0  %l  a  bollire  per  aver  o- 
dure  dal  suo  (uiuo  :  Il  quale  an- 

qiulunque  cosa,  a  semplice  o 
composla,  atta  In  qualunqoe  mo- 
do a  reodere  buon  odore 
!tr^TEt>s■!LfEt,che  anche  si  scrive 
Quinta  tttenia,  t  ohe  dal  Bm- 
cancio  fu  anche  dethi  Eiimsla 

de  essere  la  parie  piil  pura  del- 

sflUailoni 
SPFK1U.E,  colui  che  vende  le  ipe- 
~   (Il  aromk^er  InlMillegB 


unguenlt  odorìferi,  che  otti  più 
com.  <l  dice  profumiere 
t'ngii  e  oliere,  angueolarlD 
_  ■' — ;nla,  eompoita  di  cose  on- 
)D  odorifere 

SBZIUNE  V.  .  . 


li  proprii  di  qutll'a 


ve  posa  la  pietra  di 
rasoi  è  tutto  foraci 
l'olio  non  si  spandi 
imbralli  ogni  cosa 


dice  l' asiottigllalura 

igfio"'" 
0,  1  aguiiare 


il  Aguzzalo,  add,,  da  aguzzare;  ap> 

puntato 
,  iguuature,  l'aguzzamento,  pun- 

tguiio,  udd.,  acuto,  appuntato 
Arrotamento,  lo  arrotare 
Arrotante,  add..  che  arrola 
Arrotare.  assotligll»i«  \\  lat^\o  à«V 


erratela,  ndd.,  ds  Diratare 

■ala,  alBliW 
Arrotino,  colui  che  «rrui 

■iTUOienU  da  taglio 
ArruolacolteUi,  «rraUno 
ArrnoMforblel ,  irrotino  ( 

ruota  le  foitioi 
Airnotamenla ,  l'azione  d 

tare;  sfreusmenlo 
Arrnoùre,  arrotare 
AwalUgllBliira.  tfaizamer 


ntFFiLtBK,  iffllare 


iidurlB  dalle  due 
0  eli  uni  latalna  il 
>  di  qualsivoglia 


'iifS- 


CBpelll=Dlrliuiloii 
BuBiKHU  e  Barbcrìa  ;  la  botlego 

del  liBfhlere 
CiunisTiio ,  V.  I.,  BtruiQcnio  di 


DiBixEAOimr..  lo  stesso  che  di- 
rtazelalo 

BMiiatoio.  atrimento  d'acciaio 
,  -e  di  ferro,  o  slmile,  lungo  tìr- 
I  IO*  un  palmo,  ma  acuto  da 
I  <Ma  banda,  per  Isuartlre  e  ae- 
■  pararE  I  capelli  del  capo  io  due 
pTrti  egualf 

DlscrUninale,  v.  I.,  dirluBtoio 

Vriiiacrìne,  dìrlualalo,  dlriiia- 

Fei»ci,  quella  Blrumenlo  de'bar- 
bicrlagutudlforblceiperusadl 

r.  Dirìustura 

rrkclare,  dlceii  dc'capelli,  e  Ta- 
le Inanellarli  con  arte  per  ab- 


arrÌGciireleL>asselte,a  i  oipeU 
PuscUino.  PtUint  >  fuieUSnt, 
Bpeiie  di  pettine  che  «m  I 
Care  I  rìcci  al  Capelli,  orai  dtl- 
to  perché  da  una  parte  *  blto 

Prttike,  struniento  dtjvetUBW*. 


tengono  i  peltioi 
Piumino,  flocco  da  im|Hiltenn  I 

capell),  fatto  di  ploma  di  dgso 
lUsouccio,  pegg,  di  ratota 
Kaaolo,  coltcìlo  lagUenllulOMBal 


^^K^T>CCl«re,  dio 
^B  le  Inanellarli 
^^b^lb-li,  II  chi 


e  C1FELI.IBII1, quanliU dica 


nclJa  de' caprili 
1  di  capelli  e  di 

■1  capelli  che 
fronte,   e  che 
desìi  diri 
:  di  «spelli  che 
.Melo  aagU  UD- 


HinERE,  levare  11  pelo, 


la  srtlBcIaiianienle 

adtt,  creapo  e  inanella- 
'  pnniriD  de' capelli 
.quella  achluma  che  ta 
,  dove  Bis  dlafatto  11  u- 
e  aerve  per  bagnar  la 

..inanzl  di  raderla 

Siywne,  mlilura  di  varie  sorte, 
cotnpaila  com.  d'olio,  calrin* 
e  cenere,  che  s'adopera  per 


(rare  di  saui 
is  di  raderla 


radere  la  barba 


NapiBlialo,  odd-,  ds 
jriniioatura,  quel 

domi  1  capelli 

capelli 
.-icrlnato,  add.,  da  a 
Sorradere,  radere  1 


:appé,  quell'adornamento  che  si 
ta  de' capelli,  iratlt  dall' fnii> 
della  fronte  all' indietro 

fosare,  tB((liar  i  capelli 
rosato,  add.,  da  locare 


Jpeddm.  de' capelli  di  don  db 

iMectare,  ridurre  -  ■—--'-  '  ~ 

pElll 

Treocioola.  dim. 
Tram,  Io  BtesBo 

ZtfCCONtnEDTU,  Il 


!'  vali  l'ke  li  fabbricmio  dal  bottaio 
aleyoria  Vail  in  generale. 

Il  proprii  del  bottaio. 


Bi'CjkFnxpi,  tirumenlD 


Ilo,  ohe  seoc  »pK.  MI 
IT  le  doghe  ne' tondi 


C»prugjiÌiiBtoiq 

ftre  le  capri 

Ceppo,  pezzo 

CMiie,  il  lena 


inleccano  1  cerchi 


lEorbl»  per 


IIBiaTITOlO,    ... 

D  di  lenna  che 
I   '.Mire  le  botti  i 


'  loniiu.  nurgli  che  h,  a  reccon-' 
cti  ie  botti 

CiMoeeniR,  inticcPturs  delle  do- 
ghe deatro  aili  quale  il  com- 
mettono 1  tóndi  delle  bolli,  o 
vati  ilmlU 

CereUilo,  Mini  ehe  b  1  cerchi 

Ceréhlire,  ilniulre,  eingere.  sl- 

tondare  le  botU  co'  oerehl 
Cereblatura,  Il  cercblare 
CenUelUiw,  atm.  di  cerchiello. 


che  «  adopera  »pec.  per  so 
chiare  le  baiti  e  «halli 
SfilUi,  ferro  Inngo  un  iitlaw, 
_....,..  j. — iienio(o,c«l 


9>i{iiiarne  II 

TlGLICOt<N   » 


Isa  di  punleruolo.  m 


n  (erro  luniro  a  Tìle  W- 


luogo  I  fondi  delle  boiu 
erchiettiito ,  dIm.   di    cercMel- 


islD  di  leno  o   di  teri«  «he 
Rene  insieme  bolli,  o  Uni,  o 
■Ib-l  •ut  di  legno  110111) 
CerchiollDa,  dim.  di  eereW» 
Cocchiume ,  qoel  taraedwio  di 
legno  a  di  aughero,  eb«  Hn 
la  baca  d' onde  l' empte  la  bat- 
te, ed  anco  )a  baca  aletta 
Conlraneiuna,  iniclla  ptxt  *l 
fondo  delle  botti  che  n 


«nxHM^ 


le  delle  bolU 
coli'  □  sUcllo,  una  di  quel- 
rlscc  (li  legno  d)  che  st  codi- 
t  II  corpo  ddts  bolle,  o  di 


!,  porre  o  rfmetlere  Je  d 


iB,  Luco  nel  (onijo  del  nii;z- 
,  dove  ti  mellc  la  canne" 
bolle,  e  per  lo  quale  si  [i 

tiLi,  ragls,  elle  si  sllic 

balK 

u,  nrotta  ctae  bscli  II  \ì 


E  comiilBcanu  II  Aindo  de'  Bni 
e  itelle  boti! 
SniiuATO,  adi/.,  gcTiu  doihe 
Spillo,  Il  buco  che  si  fa  neSa  bolle 
-     io  spillo 
in  fecclaia,   uiim 
me  In  Ando  de'  t  : 
'  la  fvccla 


fe 


I  umili:,  Cloe  aiaporre 
_.  ln,mu(Ki  di  ricevere  I 

ctie  la  deioiio  ilrlngere 
"!,  rlsloppar  le  Lato,  e 
on  biodo.  In  cui  vece 
bUo  la  stoppa  si  dice 


iB  fecclaia,  cannella  cbe  s 


LI  ,    turacciolo    per   botti, 

ledo,  V.  a.,  quella  parie  del- 
lotte  per  dove  si  sfonda,  oggi 

To,  cbe  ba  uiSlclcnle  e  so- 
li earpa  o  Koiifieizn  nel 
EZD   di  una  botte,  o  slmile. 

ilOBB^fa/'cie   u'^botle,'  l! 


I.  Strunitnti  parlici. 


n  capo  iier  dare  il  Ria  ai 
111,  ichlaedalo  dall'altro 
poterle  tener  In  mano 
TTU,  lavolino  sopra  cui  si 
ODO  lulf  i  [Erri  e  i  mate- 
per  latorare  le  scarpe 


talloni 


,  atrìtcia  di  cuoio  ci 


Csliulerli,  luD{{a.  o  ba 
Capestro."  y.  mX 


Descuetto,  diceli  il  tavalino  del 
calzolai  ,  oggi  carrollamenle 
chiamato  BiicheHV.  Y. 

PuRiu  da  allargare,  ordigno  da 
Introdurre  neiili  stivali  per  al- 
Isruarli,  Introducendo  una  lun- 
^a  ti  e  Ita 


Bugia  FIDATE,  pezzo  di  l^goo  Cat 

pe=ni  sonoitlreii  alcitoiiUf 

ETqoBle  ai  liscia  11  conlorao  delle 
[Tiiwla 

menti  appellati  con  tal  nomù  . 

HbiMOm  e  HarniDltOiCaBl  appel' 

nel  lueilesrma  cddIu,  e  si)M4.. 

r    lui  dal  ealiulal  II  ceiHj  Incava- 

diverse graodezze;  quelBlK, 
fanno  il  1)uco  minore  a'ttk». 
reno  a  traforare  le  «Earpei». 

lo  sODra  di  cui  battono  le  suu- 

~    le,  per  dar  loro  la  forma  cbe 
vogliono 

quei  luoghi  dove  bs  da  pttnnt 

Peuub,  chtaniano  1  ci>I»>lat  quel- 

la legatura 

la  slpisda  di  cuoio,  eon  cui  ten- 

sono  ferma  tulle  gìDocchla  il 

il  cuoio 

legnetlo  che  serA  o 

EiìiTitf!LLO ,  qutl  itigno  dove  I  Siella,  arnese  di  ferro,  cti'iVt 
calzolai  apptccDiio  le  scarpe  spezie  di  stampa  die  al  blW 

■  Stuipi  da  cuoio ,  strumenta  si-  pra  11  buco  della  bulteltilMf. 
mite  alla  stampa  da  drappi ,  e  ha  fermata  la  suola  per  dM 
pel  medesimo  elfetlo,  e  l'ado-l     prirla  , 

perano  i  caltulol  per  fare  1  io-.TRincETTn,  ferro  irlncUnle  ti, 

;     ro  lavori  sul  tomaio  delle  acar-i     calzolaio 

3.  Lavori  e  cQtt  relittioe. 
yjai-iJiiA,  cuoio,  D  pelle  Mttile. 

(^SkccHetto.     Becchefll    dlcousi  Ghiapiuilta,  lorla  _. 
k   duelle  punte  delle  scarpe  grus-  Clsballa,  scarpa  vecchia 
*   ae  a  Ire  costure,  ove  sono  iGtnlurìna,dlC(Ul  quelle dcwlfll- 
buchi  per  metter\l  i  nastri           le  acarpe  che  a'sIObbisaO' 
Bocchetta,  quella  parte  del  toma-  Coperta,  chiamsna  i  ealzaWVlB-  ' 


Il  tacco 

. ,  ¥.  a.,  eateo 

I,  che  FtaCETT*.  r.  Fasclaola 


a  gamba         Cordo  vanìere, 
'■'—'-"  -"-e  FlaCETt»,  "  ' 

„ P_. I-  Fascluola, 

iter  le  gambe  per  lo  pili  dal-     fatcclte,  qii 
r  acqua  e  dal  lìinga  |     da,  con  cui 

Calcetto,  sona  di  scarpa  leggie- 


di legai 


ballare,  a  gii 
Celiare,  stivali 
Calzaretlo,  ca 

Cappelli 
■0  pò 

.  Catena  del  calcagno ,  spìftUuV»' 


no  In  ^ro  l' orlo  Inlerl^lW 
quarllerl  delle  scarpe  ' 
Fiosso,  la  parie  nlll  BtreluMl 
scarpa ,  e  del  piede  vIolM  ■ 
calcagno 


MManacu,  prtmMCiiiolo  ncl- 
|lMcjiHt  d»li  stivali  per  gusr- 

■MloDe,  peno  lU  buoIo  che 
>1  in  fin  in  giro  nel  calcagna. 
id  i  qsel  primo  pcuo  che  si 
nuM  al  quarbere 
ta|u ,  la  parie  di  sopri  dellu 
&|U,  0  itel  iDccDÌo,  falla 
nr  ordlnarki  d' um  u  pid  slri- 


■adUo,  maestro  di  fBr  iiluLellc 
laelletla,  diin.  di  i>l«nella 
asHaa  e  PlanellUia ,  pianel- 

^  I  calzolai  col  Soìl°" 


,  metter  la  soletta  sili 


So|iraMGCo,dlceslll  suolo  che  vien 

sopra  il  lacco 
Spixnetla,  linea  <ll  jiunti  l>ianchl 

SMmpare,  fere  nelle  scarpe  ijuei 
buchi ,  pe'  qoill  tal  in  postare 
Il  leHaccio  eoa  cui  si  siringano 
tampalo,  add-,  da  stampare 
uola ,  quella  parte  della  acarpa 
spettante  alla  plaola  del  piede, 
e  non  al  calcagna,  che  si  paia 

uoln,  lo  atéiaa  che  auoli 


lóllella  i  loro 


Ircdale;  e 


.1  pio   degli 


Itd  che  d' altra 

,  il  calcare  del  pledt. 

T  lo  più  di  cuoio,  alla  par- 

Ej  ed  ■  quella  che  sia  salii. 

U  acarpa 
aa.  di  scarpe)  ti 
1  acarpe  tlB 


la  da  la 


Taccone,  peu 
Tomaia,  là  p 


,  chiamano  1  calzolai, 
dvall  da  corrieri,  pò- 

alzare  di  cuoio  per  di- 
li' acqua  e 


UsiTtu,  e 


dal  tango,  usato  propr. 

valcarc  :  oggi  ttwale 
ZucuiLuo,  colui  che  fa  mceoli 
Zoccolcllo,  diRL  di  xaccolo 
Zoccolino,  dim.  di  zoccola 
Zoccolo ,  calzare  slmile  alla  pia- 

nella,  ma  con  pianta  di  legno, 

iiilaccalD  nei  mezzo  dalla  parte 

che  posa  in  terra 


[(  particolari  rii  lutil' ai 


<:gp|>clllera,cii>lodia  ove  si  ripon- 
gono I  cappelli 

Pnin*.  qutl  legno  che  pnnol  en 
tro  if  cappello  in  tre  peni  per 
■lare  apputtlo  la  forma  ad  esso 

PjiLETT*,  islroTuenlo  di  ferro  per 


i  ai  sppunta  K^H| 

rellBcoslodlaWt  ^ 
appelB,  etiiffl'   I 


IIhii  »:•><(.;  ahbroclKchiare  con 
D  fuoco   di   paglia   i  peli  più 
aDIbi  d' un  cappello  fallalo,  e 
e  9|jsllellalo 

ipare,  Mcllsrc  rasente  la  pel- 
..  il  pelo  CBC  il  vuole  feltrare  : 
j  oripulire  dal  carniccio  te  lane. 
I   B I  peli  della  vigogna  o  del  cam- 

"'  Accordellare,  battere  e  illaccsre 
la  lana  col!'  arco 
CiLURK,  premere  la  fìilda  del 

eappello  colla  calco  loia 
Cappellaccia,  pegg.  di  cappello 
Cappelle tlo,  dim.  di  cappello 
l^ppclllnaio,  V.  a.,  arnese  di  le- 
gno oJ  quale  a^  appiccano  l  cap- 
pelli ed  altro 
nappellliio,  dint.  di  cappello 
rapbello ,  coperta  del  capo  fallo 
alla  Ibnna  di  esao,  circondalo 
nella  parie  inferiore  da  un  giro 
che  sporge  in  Ihorì,  Il  quale  ai 


l^ppellt 


i>appejionc,  aci:r.  m  vapiicuo 

Clppeltnccto,  cappello  conauniato 


Cordellarc , 
dellHPe 

Cui 


ippello 
;gto 


ippello 


one ,  dicni  II  cinto  che  cir- 
conda quella  parie  del  cappeUoi 
della  la  /brina 

tutk,  una  delle  quattro  parli , 
onde  >1  Ibrma  l' Imbiilitura ,  o 
ili  II  cappella  i  e  gener.  ai  dice 
gnelta  parie  del  cappello  che 
n  loleceMo,  dello  anche  tua 


Feltranira,  fazione  del  leUrarc 
Fianchetto,  falde  aottiO  latte  di 
pelo  pia  scelta,  onde  talvDlla  1 
cappellai  cuoprono  le  parli  pM 
P4>parcnU  di  un  cappello 
Fianco ,  dicesi  quella  ptrie  Me 
----^.tall* 

"l  hitrà  Mi  rd- 
...  .  __      .. ,  bagmndala  e 

forma,  la  parte  Inlcma  dd  np- 

pellu  poco  lonlana  dall'arto 

Grukda.  a  gromla,  poalo  oeiw. 

a  slmillL  di  gronda  •.  e  dkiil 


falda  del  cappèllo  ( 
densa  nel  ni 

Follare,  premi 


Inibulilura,  l' iHo  di  dar  tmna 
alla  tilda  del  cappello 

Incrociare ,  riecare  in  pid  veni 
le  falde  neiriinbaslilura  del  g>p- 
pcllD::=È  anche  \o  svolgere  re- 
••"—' '-  ■-  "Mia  da  1^1- 


,-  quel  pelo  pia  groi- 


fuori 
Uksaloìri 

cappelli) 


virsi  della  palei- 
Ilare  Il  e*|ipHto 

U  pelo  vano  *k 


)3EI 


il  stende  in  fuori 


,  cbe  della  vlgottnii 

ipcill  Tesa  ,  diceii  a  quella  i 

leiue  cappello  che  al  st~"^- 

dar  SDllo  al  cucuziok 

cap-  Vixii.  Pilo  vano,   cHeoBO  l  ca(> 

alla  pellai  a  quel  pelo  cmiso  e  ru 
vldo,  che  trovasi  nelle  i>elll,  i. 

da  ilirare  ^  quale  non  Ifellra  mai,  ma  fem- 


ioa  l'appicchino 
mettere  In  Torni 

o^là  f'Unl 


e  sono  allaccstc  le  tirelle 
■  e  Bilandno,  quello  par- 
caleaso  a  cut  si  gtta«a- 
llrelle  del  cavillo  <U  fuor 

,ctrchio  di  rcira  a  di  bron- 


aaldeiia  alte 
lesiaie  oei  uwnm  delle  ruote  ^ 
Per  lo  ateaso  che  boccola 


'uote  lolanKote,  e  con 
dueitanghe  d'avanti  per  essere 
aigtenolo  e  tiralo  del  eavallo 

:anlbr8.  Camere  al  dicono  a  quel- 
le rotelle,  nelle  quali  paiia  li 
cì{|[nDne,  che  reiilie  la  calia  de- 
gli sleni  e  delle  Barrane 

Carpentiere,   legnaiuola  che  (ab- 


[  Ctrregglata,  il  cs 

■  iglieizB  d'una  o 

t-CnrvtU,  spezir  di 


3ralo 


:d  an  Unni 
de  cavali). 


de' pelli  di  legname   su  di  e 
.  (i  atabllTsce  la  cassa 

a,  le  parie  anlerlore  d'i 
con  timone  lunghlisln 
sole  Toote  siial  atte 


^&re  I  cavalli 

liUavelInne .  nome  cn 

Ei  di  fórcel 

a  e  di  li 

_  „ „..jdi  traliiral.  ... 

'|HT  nKIlervl  1  raaacoll  onde  si 

_  VonlramiiiaDUce ,  roenUce  d 

|WlÌeue,  0  aimilc,  per  oopr 

davanti  della  caiaa 

anHintaloto,  peno  di 

a  paletta,  famato  i 

la  Kinnella  di  dietra,  pir  age- 
atar  la  aallta  ai  servllori 
_  ._T->'i'*PPr*'l''''''o  •  Kcondo  pre- 
1  «Niellino  di  una  Mrniiia,  poato 

^   npra  un  altro    ~ '~ 

'  Inaleme  colle 

*  nònti^ierratura, 


altri  leiinl 

jjcin  del  carro,  vaie  la  ipsadi  1' 

iilatla.  la  parte  Inl^rlore  di  ife 

is  =  la  aupcriore  dta»l  fb 


tonte  :  nome  dalo  ad  im  legaa 
a  due  rnote   leggiera  e  — 

Fermo,  chiavarda  Con  aeà. 
fiuto  a  tlle,  perche  il  dnwae 
non  possa  icorrere  =  Ann» 
dilla  itonaAeda,  diceai  mpli- 
Cirio  paletllno  che  entra  — "" 
lacche  della  «lanibettt,  e  i 
ad  Impedire  II  corso 

Fiamma;  panieri  Inteaiula di n- 


campaf^na   per  comodo  di  pw 

Fiancata,  lUconai  le  pam  Unii    I 
di  una  carrai»  s  >lk«  IMM 

Franino  ,  specie  di  mullnelà  tt 
taccata  agli  sportelli  dcUt  or- 
roue ,  e  slnuli ,  che  gin  pf 
comodo  del  pasiamanu  del  trt- 
ItaUo 

Gioao,  nome  di  un  pCEzo  di  certi 
legni  all'Inglese,  il  qoaletpa- 
Ito  attraverso  al  Umane,  td  « 
eoraposb  di  quattro  peni  coi- 
gegnall  a  canale ,  alccliè  I  «a- 
VfSi,  alle,  cui  esIrcnriM  isaa 


e  il  scollano  _... 
lìirello,  cerchie  Ilo 


quando  a'allarEano 
iirellone,  acer.  di  girello 
irembiallno  do  cafeat ,  àett 
quella  ribalta  che  s'alia  e  ft^ 
baaia  per  coprire  le  gaabe  A 
chi  è  In  calette 
Gruccia.  lirur(t ,  dicoui  i|aiHe 
squadre  doppie  di  Iterro  >  <lie 
t'  ap90gglano  sopra  I  bracel,  * 


O  àBTi  K  «niui 


4183    . 


In  uls,  per  la 
'C  prr  monlire 


^  Panlicello,  spezie  rt"Brcofcrm8lo 
con  dac  vftl  sulla  ttsnia,  In  eid 
|iii5SB  II  loprupalle  d«1  cstbUo 
DZEi,  quel  peno  di  leicno,  a  di 
altra  Dislcrla,  che  partendosi 
dai  mezzo  delle  mote,  collega 
0  regge  )l  cerchia  di  fliorì 

roste  ,  dicónsi  que*  ferri  a  la- 
degni  a  guisa  di  stellai  che  son 


onnegnali  alle  braccia  d 
-o  delle  cr "■■ 


Ida  de'lcenl  da  vlapaT 
di  chiudeni  pannr  < 

,)j1aslrella  di  Terrò  eh 
gotto  alleniulle,  ed  an 
al  cignoni  delle  cai 


C'S 


i  In  cut  [>BB9ai 
iVCDlolc  delle  e 
I  rupti,  si  dice  quel 


'.t\  delle  ruote  de)  carrf ,  car- 

zaacc.  Intorno  oli' estremiti 

quale  esie  girano 

a  di  un  carro,  pmì  d)  le- 
de' carri  jie r 
non  Impedi- 

lo,  nome  di  dne  peni  di 
di  olmo  eitnati  l'uno  al 


arti  che  le  a 

l'Insieme  dei  legnami 

'™  gli  àltS''egnl,  da 
-t  1  piedi  inlEriormente 
a  parte  di  sopra  delle 
un  predeiiino 
ei  legname  che  forma 
lura  da  piede  dr" 


I)  Scarpa,  quella  parte  del  collo  che 
piegala  a  smiodra  vien  fermata 
con  vili  nello  scannelto  dliUe- 
Iro,  perchè  n  earra  non  posla 

girare  rr  dilnmano  ancora  con 
tal  nome  quel  ferro  incurvato, 
che  si  adatta  sotto  le  ruote  di 
una  esrrozza,  0  simile,  perchè 
[i^ongiHn -■ 

'-  Sederino, 
alla  cass 


ed  la,  dieesi' 
viaggiare , 

Soltopiede,  t 


e  é  niastìettata  per 

re  ed  abbassare 

lualnnque  legno  da 


posano  I  piedi  i  servitori  dietro 

•tanghc,  sono  le  due  parti  essen- 
ziali del  carro  d'una  carroiia, 
carretta,  e  slmili,  le  quali  si 
estendono  da  uno  scannello  al- 


Slcnello,  piccalo  ■  terzo 


MÌatiì  del  calesse  per  alt<ing;ir 
e  accorciare  I  cignoni 
TmonK,  quel  legno  del  carro, 


TmonH 


i ,  al  quale  si  applecaM 
e  che  l'iianno  a  tirare 
,  fune  D  striscia  di  enaia,    i 
ro ,  con  che  si  tirano  ear 


IruoHoII  di  male- 
si mene  11  pesto 
Ile  prlpie  jdle,  e  Ivi  al  Uorì- 
-  —  Bor  di  ealetiis,  perchè 


Cucio,  eoperta  della  forma 
Catello,  quella  parie  che  serve  a 

Cavalieri,  nelle  cartiere  al  chia- 
mano que'rìtU  che  tengono  In 
guida  le  stanche  de'mùil 

sallscendn  che  regge  1  maizl  e 


Mo  fiinleella,  sopra  di  cui  si 
pQne  In  colaloln 
Colonnello,  dlcesl  di  quel  UH  di 


Con»  ria.  ùa  coasi, 
iloecla  che  porti 


Dragola,  nome  che  si  da  al  plii- 
maccliioll  cbp  reoiono  11  pun< 
tane  della  siile  oelJe  cartiere 


ciano  1  cenci  per  fai 
'ellro,  nelle  cartiere, 
che  pannello 


'.  lo  iKSio 


ulal  getta 


igoioi 


Fillio,  nii 

sutaU  rorma  insien 

Fornu,  Islromentosn 

Punllo,  grosso  clUnrirv^  le|D0| 
detto  anche  stile,  il  qnak  sem 
ere  le  slinglK  dei 

grossa  Metta  Jile. 

H^icrritio,  speile  di  ( 
cui  si  liinno  marcire 
far  eirta 


nelle  pile 
Menatolo,  nome 
ICKno   tondi,  I 


P:iNNELLa  0  feltro,  cnal  dlcwl 

Sue'penuoli  di  nannabM,  «u 
1  cnl  si  melle  11  foglia  di  carta 


T 


u»  di  pennella  dg  In 

me  Ita,  pexHi  ài  pin 
rsildoppìata,  con  cui, 


Stanipa,  aste  di  boiaola  In  cui 
sona  IntaEllate  le  B^re  delle 
carte,   divise  in  dodici  aepara- 

nlecea,  iatruniento  da  nle)[ar  caria 

Straccio,  ferro  di  taillare  ì  cenci 

Tklbtt*,  lei»  di  Brine  ctiE  cuo- 

pre  la  liroR^tlna,  _  o  piastra  d' 


Torchio,  specie  di  morsello  a 
vile  ili  legno  In  cui  si  stringo- 
no i  maisl  delle  csrte  per  po- 
terli   pianare    all'  uscir   dalla 

Trcc^Hol».  cnii  ehiamioo  1  fnbb  ri- 
dalla ferma 

Trlncarell»,  piccola  doccia,  ocaa> 
sella  di  legno, che  conduce  l'ac- 
qua nelle  cartiere 


,e  per  coprir  libri  ed  altro 

i.arlaliello,  v.  a.,   libro  ordinario 

e  piceolo  per  lo  pili  non  btam- 

Cartaecia,  pegg.  di  carta,  carta 

Carta  da  itraccio.  V.  Carta  strac- 
cia 
Carta  di  pecora.  V.  Cartapecora 


^rta,  V,  n^  eomposlo  che  al  ft 
ptr  lo  più  di  cenci  macerati,  ; 
■i  riduce  in  bill»  aDttlliaalma 
•per  ino  di  scriversi  -  •"  -' — 
mrvl  =  per  libri  ne 


Csrtapecorina, 
Carta  p^ito,  Ci 


tcrlttiire  e  timlU^Vale  anche 
BM  delle  dodiot  dlvisiani  dcira 
«Umpa  da  Inprlmere  le  flgure 
delle  orte  da  iIuocd 
t:arHinna,  dita.  Si  cartella 
Carlina,  abn.  di  caria,  cartoc- 

da 
Carlocolo.redpienle  h 
ntvolla  in  forma  di 

è-fibri* 


;cnia  cdIIb,  che  non  i  acconcia 

drìB  ivgonle,  dlcesi  nuelln  carti 
che  per  moncania  di  colla  non 
retfe  e  s'Inzuppa  d' Indilo!) Irò, 
per  modo  che  non  si  pui>  scrl- 
wni  «ipra 

Cartella,  eulodli  o  coperta  che 


carte  de*  libri 

isartone,  eonpoab 

cerati,  ridotto  In  focllo  , 

che  lerve  per  varlf  mi  =  per 
compotlo  di  pili  carte  Iropasla- 
le  inileine 

Carlnecla,  pexauolo  di  caria 

Copia.  Belle  camere  dkeal  11  nu- 
mero di  «elle  o  ril  olla  fotti 
pam  a  raieluKare  uniti  allo 
■pgndllol* 

l'.DMa,  dlceii  per  cartapecora  sn 
cui  )1  scrive 

FuniTTO,  lorta  di  carta  più  [n- 
leriore  dell'  altra,  i;  sene  coni. 

Foglietto,  iftn/dl  roglio 
raglio,  prapr.  caria  da   scrivere 

e  (tinpan 
iKcuxiiR.  dare  la  colla  alla  carta 

ehe  «1  ftbbriea 
LEviiHiii,  cokd  the  leva  la  carta 


iiczio  ai  feltri,  e  metleUial 
Idore  0  predala 
MEZZF.mi,  cari»  difelloia,  ItigU 
--'-.li,  Btragipall,  regnali,  Dallr. 

LTORt,  l'aiione  d'implaKlra- 

fogli  per  fare  il  earluiK 
imeni,  carlaitecara 
iminD,  lo  strilo  che  ptrp- 

Porgiiore,  colui  che  prende  la 
'-  -uà  mandalo  dal  livuranle,e 
.__.le  i  fogli  SII  j  fèllH 

Posta,  nome  con  cni  s'Inleirfe  II 

numero  di  IH)  (àgli  di  Carla.  La 
grna  palla  è  di  60U  fogli 

Preu,  uuniero  di  tre  a  quattro 
copie,  r.  Copia 

DiliKRKd  di  fogli,  dicesl  a  tee- 
Ihiinque  fogli  di  orla  tucul 
l'uno  n«ll'iillro  srnu  cucire 

QniDtarnello,  dinu  di  (lulnierno, 


fogli  di  caria 
lisa*.  biceltD  a  balletta  lU  lem 
quaderni,  a  ala  diiquecento  b- 
fli  di  carla=Per  quanUU  gr» 


Siexeaa,  quelle  dliuguagUaaaa 

-■-   trovami  nell-eairemtU  ili 
foglio  di  carta 


IL 


TKNiHMu  a  un  R  HI 
Ssxioue  XJI. 


.o  d<  gì 


prnprìi  di  r/ucit 


Io,  ali  che  reif  e  11  boiino 
si  itnigBe  la  cera  per 
■e ,  e  fallo  In  modo,  che  I 
i  che  Beala  dgl  cerchiello, 
I  nel  boeino  medeiPmo 
V.  Poxzena 

tLn,  laudo  di  leino  con 
i  di  ferri-  ■- "■'  •' 


1 1  lacignoli  per  hi 


a.  Cote  ri 


luciinol 


i,  ctTB  lavorata,  ridotta  Ir 
dlindricB,  con  Ì9topiiln< 
ezzo ,  al  quale  a'  awlcci 
a  per  dio  di  vedw  Innit 
tta,  dìm.  di  oandeli 
la,  dftn.4ll  candela 
,  V.  a.,  candirla 
tlo,cande1>  phillasto  (tran 


isl  chlanunsl  tutte  auelte 
iompoate  di  cera  e  liani- 
per'uso  ili  ardere,  come 
:e,  lorcp  e  slmili 
indcla  grossa  di  cer 


iilacrini,  dlconsì  dal 
1  peizetS  che  si  ta- 
rispfttlfi  lavori 


!r  lume  la  nolle  nelle  stame 
QDiniONB,  sorta  di  larda  di  cera 


qualili  dì  cui  cominciano  a  co- 
girlr  i  ceraiwilì  i  loclgnoll  lino 

alla  candela  quel  che  dlceai  il 
complDwnto,  che  si  Ta  colla  mi- 
glior cencOnde  lavarardi  tol- 
tano,  vale  for  lavoro  di  ce™ 
d'Infuriar  qualilil, 
per  primo  lavoro,  me  ti^ug 
coperto  da  altra  cera 
Spirino,  lo  stesso  che  Mori 


T  la  pia 


diin.  di  doppiere 
;rB  tirata  e  bianchii 
,  candela  grossa 


Stratia,  struKglaientr 
ilone  della  cera  ' 
ToRoiiu,  candela  grande, 

plere,  torcia 
Torcia,  Umilili 


liquefa- 


.Sreio:<b  XIII. 


i.  Strumenti  prof 

iDDiinso,  prcBBO  i  cantatori  <II 

pelli,  tue  niDrlaio 
Bdllehii,  atruniEnta  di  ferro  con 

manico  liuiRa,  che  serve  a  slem- 

prtr  la  etlolna  ne' calcinai 
CALCINAIO)  pila  da  porre  e  tenere 

il  cooId  in  calcina  ' 

Coni^,  Inoca  dove  si  conclsao  le 

pein 
Fossi,  canale,  mortalo 
HaiTAiu  0  nortaro,  addobbo,  o 

canale  ■  <iiiel  Iuoko  dove  si  len- 


ii di  gueiit  ani. 

gono  le  pelli  in  concia 
■elliccesu.  huwo  dove  ai  *(r 

doiM  le  pelli,  oHi  strada  dai 

sUnno  1  pelllodai 
rnoacii ,  piccoli  liiasa  la  cai  ' 

len^ano  te  pelli  anniontaie  pc 

auavorlrle 
''riiojto.  truDKolo 
Truunulo .   cnsl  al  chiama  ■■  ca 

daia  In  eul  li  (t  «ealdare  l'acqa 

alluminala  ed  11  acfo   per  I 

coneia  del  sugano 


Aubkrtti,  pelle  conciala  con  o- 

dore  d'ambra 
Bdcc[a,  parte  della  pelle  dove  è 

Calcari!,  pii^iar  furie  mente  la  pel- 
le o  11  ciiDto  coi  piedi  per  ag- 
Ruagllarla 
CaJraicch),  propriam.  la  banda  di 
dentro  della  pelle  degli  animali 
rivale  anche  qnella  «moiaiea- 
iHra  ohe  ae  ne  leva,  quando  se 
fa  CBTIapecDrB,  che  chiamaal 
Ile  limbellr— '- 

ciana  le  pelu 
Conciar  li  pelli  o  le  cuoia,  va- 
le ridurle  atte  ad  uso  di  veali, 
di  cahari  e  di  molle  altre  coae, 
usando  la  conehi 
COBClatore,  colid  che  coitela  le  pei  li 
Cuoiaio,  cohri  che  coneia  i  cuoi 
DiBaiNoDiKAlK,  naunt^lar  le  pelli 
nati*  acqua  per  tagliere  il  >an- 
Roe  che  vi  al  trova  allaceata 
Doaao.  Ooiti  si  chiamano  le  pelli 


le  delle  pelli,  da  cu)  si  é 


il  pelo  0  la  lana  :  la  fuirte  api»- 

GiUGUO,  V.  a.,  conciatore  di  pel- 
li, pelacane  '^ 
Grassume,  concio 


LniELLO,  ritaglio 

dal  conenlorl,  Dm 
(•Imbetlucchi,  BmbeL. 
Llngiiella,  cUamansi  dai 

quelle  slrlsciette  di  — 


,c"a 


HuwsEaiccio,  coraftie  OMHiki  la 

pELLicciuoePilllCGiaio.  RUHlra 
di  lar  le  peliiede 

Pflltleciaro,  pénieciaia 
Pellkciere,  peUlcciahi.  che  la  e 

vende  penf  o  penicele 
QcoTAio.  cooiaiD 
Sc4nasuiAai!,  dar  la  concia  al  e*- 

ScamMciato.add..  da 


che  concia,  a  yenic  p«U<  i     per  naa  de'  ciiolnl 
0  ZjuniNo.  sarta  di  cuul 

I,  ghiande  di  ocrro  che  ti      lo  rjvldo,  e  seminai 
a  m  ilalia  dall'Arcipelago!     gritielllni 


;,  conféllare  coll'sr- 
add-,  composta  col- 


cosl  dello  dal  onde. - 
toslaw ,  0  seconda  altri 
Mere  aalldo  per  nuK* 
mdolo  si  divide  In  < 
ri  SDgoUrl 

I  dkul  dei  conclan.   . ... 
IbUI,  Scendale  bollire  In 


oÙ  BccoRclare  i 


',,  da  ronfellare- 


tore,  conretllere 
bri,  sorla  di  tazia  i 

tre,  colui  cbe  b  0  vende 


feti  die 


OKiofe  tiara,  quanllu  di  co  nielli 
Canreilone,dlOUi>IIC  IrutU,  al  Do- 
ri, alle  erlie,  u  slmili,  composte 
con  laccherò  o  mele,  per  ftrle 
piildiirabllleplagusloolbXEe- 
neralmente  per  —  ' 
di  conTelU,  di  cu 
ib^confetltira 
~    -     e,  V.  1.,  a 

>lellate  hello  succherò,  o 
in  allra  slmll  malerla 
Cotognatn,  conserva  a 
di  mele ,  o  pere  cotogne 


con  le  II  un 
Kiovo 
liir.vcCHF.iiMr,,  aspergeri 


intMi»cliiaTO  e  ManlcrìslD, 
di  conrezlone  ,  la  qHale  i 
pera  ptr  le  pasUcclie 

moscardino,  aorta  di  coni 
falla  di  muachlo  ,  droghi 


ifeilone 
[he,  ed 

ISTI  e  Pule,  termine  generico 
qualche  9| 

tetìura'"' 
{^nocchi 


roghe,  0  ingredienti   a 
di lucche- 


collura  di  lUGChcro 


ionfi  dalaiirAa,  di-{     btUlmenli  che  si  pongana  lulli 
E  slsTuc,  0  grup|)i  di       tavoli  del  convito  I 


■a\U    VmS  dì" 


tlìoro  su  una  quBnlilU  di  circa 
KÌ  once  di  gavetta  avvolta  la- 
prs  11  rocclietlnne 
Ileccs,  spezie  di  vernine  obB  ai 
da  sopra  l'uvenlo  la'cnl  bHse 
è  il  stnaae  di  drago.  Ulceal  ver- 
nice di  mecca ,  a  dDralnra  a 

iilslter«  a  oro,  o  d'ara,  indorare 
Metti  d'oro,  lo  Etem  che  me ttnoro 
Heltiioro,  eld  melle  a  oro.  d  in- 


filo d'  aro  Urabi,  die 
IB  uri  ma  filiera 
icesiatlorcliè  nelle  par- 
larghe   e   piane  della 


irto  con  lóells  d'argento 
V.  I.,  dorare,  indurare 
V.  I-,  add.,  indorata 

darore,  inaurare 
add.,  da  indorare 
e,  colui  che  Indora:   e 
Dcbe  di  chi  copre  chec- 
con  fitilla  d'argento 

dd-da  inorare.  Indorato 
■  riunione  di  logUeWal 


a  altre  materie 
olio  col  quale  si 
e  case  che  ai  vo- 


t  oinorgeBtu'e 
■o,™ie  Indorare 


d'argento  incre- 


i.  strumenti  proprii 

UMTWiu,  vuo,  0  chiusino  di 
yctni,  con  collO'  sulllle,  -'■-  ' 
^iTodDce  atti»  cucurbìli 

«1  orlMleHo 


,   CgnalMIa    >< 
Il  llqDorc  de' 

IlecBUCcEo,  lo  stessa 

CMopsDì,  |ier  liso 
con  nn  bcecuccli 
fondo,  lango  c  torli 


il  fiìpiiore  che'dtilllla 
Copurllello,  coptrchlo  di  boccif 

AnUUare 
Camello,  parie  della  campana  da 

tuUare,  che  cuoprc  In  uadella  = 

Bpcr  quel  vaso,  per  In  pid  di 


filSHcuToiu,  Epciip  di  forno, 
fbracllo  appropriato  a  disacci- 
ra  0  dtiUllare  qualche  luitanxa 

Dlitillatolo,  dlBtllialarla 

DltUllatorto,  ilrumcnto  per  diitil- 
lare,  lambicca 

Fkltr«u«,  pkcola  fiiltro 

Felini,  sbinKBta  da  ealare  1  li- 

!\umt,  ditto  allr.  colatoio 
tn,  peno  di  panno,  di  icli,  di 


Mio,  CDDipoila  di  d1- 
lUÈn  riunlU  lo  un  cor- 


e  tornello  di 

Linair.cn.  ¥.  Llmblcco 

LlmblcGO  e  L>ainblcco,  anguaki  A- 
naie,  donde  ■  bru  di  oloR  ti 
trae  l' umore  della  lutnii  f 
sia  nel  vaio  aderente  alloilet- 
ao  canale,  11  che  il  <Uce  iBh- 
TisrJ^tar  per  lambicco,  ildM 


ed  li  tàr  tale  operarne  Àòul 

VHtTìin  d' Ippocrate,  al  dkc  oa 
aaccheltu  di  teli  o  di  laao,  t 
forma  di  cobo,  per  uM  di  co- 
lare, e  dilarlre  alcuni  )t<|WHl 

Halruecio.  i-gto  di  vetro  •aolu 
di  fluco,  con  lunio  eolio  Wor- 
no  a  due  braccia,  ad  tiw  di 
stillare  l' acijuaTUe 

PinKLLi,  dlceal  a  uuella  prtc 
dello  campana  da  itlllare.  dote 
Bl  mette  là  materia  che  il  di- 
sHIla 

EciPiEA-HE,  vaio  da  stillare,  ctie 
riceve  la  malerl*  atlllaU 

Hetrlgeratorio,  vaio  roplulo  ifi 
aoqua  iredda,  crtloeaia  Inun» 


,  CBBua  scrnicuisl 
'le  ad  uw  di  dlMI 
,  VBH>  di 


iculsin  con  piti  i  (ilufrtts,  diiii.  di  Miifs 


che  Ih  Bbu»  di  ^e9clca,  e  >er- 
I    ve  per  uau  di  stillare 


il  qiialf  sta  rena,  o  sii 
rotcnle,  [>er  «enliiode 

[jjzloni,  diiUllaiioRe 


danU  «he  tleno,  e  si  dice  il 
<n  0  slmile 
alo,  add.,  da  dlslilfire 
ilore,  CDÌu)  che  dimiU 
aliane,  operulone  |ier  uiei 
Iella  quale  si  cava  l' umidi 
(ualiinquc  coia  par  Ama  à 


mn  un  panno  pieitatii  a  giil- 
II  sifone,  se  ne  cava  (a  perle 

xione,  quella  spezie  di  lim- 

0  a  di  colnniento  che  il  fa 
\\b   d'ispido    fellro,  u  di 

1  simile 

Hccare,  far  uscir  perlai 


'e  di  quella  che 
.1  n._  •>'-- ineio 

rag  Ina,  ui< 
EH,  diluitala 

uuii  i;auiuiD  u  vvu  Hoti    di     Td- 

Henn.  Stillari  a  rasa,  tale  slll- 
lii'e  checchessia  In  vaw  IMHlo 

aellareoBcuB  Buca  ■o|lo,etèH- 
che  al  dice  itillart  a  turano  neco 
Risii  Ilare,  di  nuovo  «Ulive 
SpiniTO.  Suirili,  chlamansl  iguei 
lii|{iuii  pia  iitnel  che  si  Iraigo- 
ro  dalle  cose  per  dlsUtluiune 
Slillsmenlo,  lo  aUllare 


I  Stillato,  adii.,  ii 
!  StlllBlore, 
]  !  Stillazione 


..  da  atllli 


DB.    Vedi  la  Stiione   Ferriera 

i.  Stnanaiti  proprii  di  quuti  a. 

e,  iacudiae,  atranenloljlncudlnella,  di 

I,  tmrt  Uquale  llUtol  ABfudinBiM.d  ... 

>  H  fèm  p«r  Uvonrl»  Jlrcbeilo,  dKMld'vM 


*S^' 


_■  Imo  11  ferro 

GlNOiLLD,  ipnic  di  plceoto  grl- 
mtldclla  proprlD  dvlLc  urratu- 
re  RcnUli 
Grhnutddlo,  ilrumenlti  Ji  f^rro 
ritorto  <9«  uhd  (1«'cb|i1  ohe  ler- 
—  j)er»uiirc  kurroture  sta- 
Ucbf»\t 

I  paJlo  per  iprlrc  le  icr- 
,  _ .  .  I  coijta ,  fatto  s  u>a  di 
'Sallt  con  filila  t  rlpreia,  che 
'  Ulra  dentro  l«  pilla 
ijlfrTA,  lieve  sono  vpran^eUe  di 
ferrv  dir  servowi  per  bultw 


AlpoM,  ferra  a  iqiudro,  h  c 
al  ripiega  e  poia  II  manikc 

Scu-ETTi,  «petie  (Il  lanagN*  hi 
dar  In  faruia  i'vuÌ=iIÌMlM' 
ciK  a  una  aorta  di  IhM  NiW 
daia,  pili  uuti  che  da  dM  te 
inaxnini 

Scarpello  a  icarpa  con  lat—. 
seirpelto  loiiu  da  ht  Mw  t 
■erve  priinipaliMnH  t  WFW- 
chi  per  le  rìprae  t=S»àrf*th 
da  baneo,   apnie  <))  l^fllialii 

Blu  lungo,  che  lervt  t  tig' 
(erro  a  icbEfic,  e  a'  ad^ 
solaniente  ■  tradilo 

raUdepipedo  di  fcm  IrSìK 
che  al  pone  aoUo  ad  u  paw 
di  ferro  infama ,  olw  rfÌM 


Sfila; 


.  conio  di  fèrro . 


«te  impeun  di  ferro 

fibbrioiio  I  pezil,che  il  vogHo- 
BD  lare  Incavili,  Ve  ne  «ono 
delle  tonde,  d^lle  ijuadre  e  d'iiL- 
tr«  ttpm=È  pure  quella  9tru- 

S.  Colt  rch 

Rnjco,  pezzetto  di  (erro  a  hron- 
■0,  a  altro,  che  si  tbrma  di  aot- 
Is  e  sopra  gli  angoli  dell'  ìm- 
(KuU  delle  pgrle,  masslnic  di 
fncBe  che  sono  nullo  (ravl,  per 
■Doverle  agevainienle  senza 
fa  molM  fona  nei  loro  cardini 
eiUplU 

loeehetta,  piastra  di  lueUilD  Ira- 


uliuolo,  scarpello  < 


diailstello,  □  afflssa  in  rhec- 
cbenla,  per  ricevere  U  sttn- 
ghellB  de' serrami 
hwahira,  queir  armalura  che 
OOD  Ùaàa  intorno  iDIomo  tìù 
•b  •!  viini  •■■iiiafe,  aicch^  non 
la  parte  opposla 
ie  troppa  violenti 


e,  vele  formar  eolio 
pello,  o  colla  penna  del  m 
la  delle  intaccature  sul  fi 
"1,  peijg.  di  chiave 


|£l:: 


to  di  ferro  lungo  e  tondo,  il 
quale  flccandcai  dentro  a  certi 
anelli  confllti  nell'lmposle  del- 
l' Djdo,  le  lieo  congiunte  e  ler- 

Dotrscchiave,  chiave  falsificata, 
chiave  che  contraffA  I'  altra 

serve  a  dlsimpeEnare  il  ^rtno 


che  agiace  come  le  molla  ,   ma 

in  senso  contrarlo 
DISStLDAXE,  disiare  la  saldato ra 
Fabbiiile  e  Pabiilc,  add.  di  fab- 

Pabliro  e  Fabro,  colui  che  lavora 

I  ferramenti  In  sroBiD 
Paseiatura,  dlcesi  all' armatura 
'  ~  è  fatta  In  forma  di  ghiera, 
>  che  cinge  d'Intorno  una 
>nna,  palo,  bastone  ecc. 
lino,  spezie  di  perno,  a  cui 
illlano  le  molle  del  mantice 


i 


I  che  riceve  In  ti  l'ago 
ppa  e  dei  serrarne  = 
\a  parimente  fra  le  ban- 


queilB   e 


r..r 

Feiim. 

delle   si   dice  auei 

riceve  l'ago  della  compagna  o 

dell'  arpione 
Fernetta,  nome  che  si  da  ai  ira- 

t'ori  ilegr ingegni  delia  chiave, 

pili  dilataU  che  i  tagli  ordinari! 
Ferralo,  srteflce  che  maneggia  o 

Ferrare,  munir  di  ftrro  checches- 
sia ;  e  pari,  di  bestie,  vB\e  coa- 
tccar  toro  i  ferri  ai  piedi— pet 


Jiiodsre  con  terra  .    congiunLi 


d«l  ferrare 
FCrrcrù,  Buma  di  lerramE 
Fittone,  presto  t  roaniscalcl 
celi  la  parte  dello  luccoli 
cavallo,  che  sembra  con 


Posto,  dlceti  la 


sTl; 


igegnl  della  cluave, 


Granchio,  ferro  ri|>ic<tslD,  che 
bi-accia  e  strÌDi;e  checcheii 

Guida,  lueile  di  canna  che  di^ 
Gonda  l'ago  della  ECrratiira  In 

eialo,  per  renderlo  laglienle  ( 

pili  talda 
Inacciaialo,  add^  da  Inacciaiare 
Ingegna,  quella  parte  delle  chla 

vi,  che  aerve  ad  B[irlre  le  ler 

Ingefinoia,  In  gergo  si  dice  la 

IngeiMlura,  quella  pane  di  un 
■rfdone,  o  afiullc,  che  s'ingea- 
a  nel  muro 

LajGU  e  Lancetta,  dicono  1  {ab- 


—  Jlate, 

[iCai,  quiloBque  plaitra  di  fé 
che  al  adopera  per  lener  _ . 
Golkgill  Intleme  due  o  pia  pez- 


zi di  ftrro  ec 
brialnra.  liceali 
Jl  lena  che  »1 


Lucette  Uo,  sor  la  d 

HiGui,  campanell 

tana,  arleflce  di  lavori  di  ftt- 
mlnull  e  di  piccoli  Ingegei, 
me  chiail,  loppe,  dltUntow 
ibro,  ohe  fabbrioa  ferH  gm- 
coDie  TOppe,  vauihe  eea,  e 
1  maniacalca  che  fabbrica  ur- 
_.  per  le  beane 
HangaDelia.o  naatiello-cUiBaa 

1 ,„|  qgei  piisBMBUa  età 

olino  in  mena,  che  bm 
e  al  piega  da  ani  pMt 
•me  loDu  quelli  cha  •>•■ 
taivollB  per  le  lanfe 


da  mangiare 
Vangane  ila,  ioanKaneUa 
Haachiu.  Chiavt  maiehh 

I  magnani  quella  die  n 

panai»,  e  per  lo  più  41 

ila  un  paiLiHi 


all'uiclr  delia  toroBce  ,  dldea- 
derio,  ripiegarlo  pia  volle  laiw 
il  martella,  e  quoil  rimpaslacIaL 
per  renderlo   pia  dolce   e  pM 


Hatiellalura  • 

re  ,  e   lo  alaio  aei  lerm  màà- 

sellalo 
nasUellato  In  Urto  dicono  I  a^ 

■OHu)   di  ci6   che  si  rìpieu  k 

Ire  parti  Con  ■■''*"--" — ^-«j 
Maslle  natura. 

Ferri   che  ae 

re,  e  lo  alalo  delle  ( 

Ira  neua  lerilola  ed  In  cu 

la  stanglieHa  nei  aerrarl 

Haiiicare,  battere  il  ferri 

Henaloio,  grotto  e  lungo  p< 


oenlo  per  Lo  plil  ri'sc- 
(ttmo  da  una  banda, 
levolmenle  dsH'allra: 

l'inmenl 
qiiel  ferro,  nel  quale 


uelU  parte  di 
(ilù  grossa  n( 
'logeeni,  e  e 


endo.  che  riceve  la 
1  della  temliirs 
irratura  dell'arCD  del 
I  carrozza 

l'inKefno  delle  chiavi, 
IbIIo  s  Tanna  di  pera 
trumento  di  Arra  ciie 
liu9cl,p«rloste8aaBer- 
shlavbletlo,  ma  di  Fiir- 
ciata  a  eulsa  di  regolo 
'ro,  0  altro  melallo,  ri- 
ioftÌgneiia^Pi\nIro 
Tatara,  quella  laalra 
aopra  cu)  stanno  gli  il- 
deìla  aerralura=Pia. 

ralara  che  diiuoe  in 
ngheHa,   gl'ingegi' 


le  conQcGaai  In  alcui 
tr  «oilrgno  a  pergn 
fiche  ordlgaa—B  sa 


K,MSiJ".W 


P  untegli  alura.  Il  punli-n  giare 
",AaTBii;i.i.(i,  pezzetto  df  Ila  »errn- 
lura  dove  paasi  la  mannaia  per 

.icuooere ,  il  rimettere  al  fuoco 
alcun»  opera  di  fèrro  elle  aoi|ui- 
■ta  pemilone  per  via  del  ftoco 
ilnaccialare,  bollire  nn  peno  di 
acciaio  «opra  un  pezio  di  fèrro 
ilealLnato  a  fare  uno  atriimenlo 
di  taglio 

.1  incuocere,  ricuocere 

Rlnfcrrare,  raiseHare  alcun  ferro 
che  gIb  rotto,  eoniumato 
istemperare,  temperare  di  nno- 
VD  ,  dare  una  nuova  leApra  = 
di  nuovo  temperare ,  e  talora 


los™£  ,'''las"a"™ 


si  ài  a  quella  riunione  di  quat- 
tro piccoli  peni  di  ferro  atlac- 

ciuoli  unii!  insieme— più  propr. 

dlcBsl^ccJn 
ScABM,  quello  stampo  che  ha  11 

piano  DbbliquD  per  entrar  negli 

angoli  delle  riprese,  che  si  fan- 
Scudetto  ,  bocchetta  della  serra- 


lo piA  s' apre  eolla  chiave  = 
Serratura,  Berrame  =  Serrntur 


In  laiu  ,  die  l' uscio ,  spln- 
ndolo,  li  dilude  àaiè;  e  di- 
'  'irUmUrmenle  di  quelle 


:  s'aprono 


diiude  àaiè. 

«Mudono  B  chlai 
■Irando  dd  palli 
SieiT»,  iutl~,  ferro  roiio,  o  ^ec- 
clilD,  che  sì  leva  dal  pie  dei  ea- 

Snrrvare  il  ftrro,  vale  riplenar- 
Id  In  isrìe  guise  sopra  sé  stesso 
nel  Tiibbrlcarln,  e  con  db  ren- 
derlo pili  loggetlo  a  romcenl 

Spriui|[a  rio  caricare,  ilaua  dop- 
pia di  ferro  ila  collegare  due 


Suranalo,  fabbro  di  a  proni 
Slaf-    ^-—  -'  -'- ■ 

>l 

le 

staffa 
^,.(pran; 


jUene,  o  rlnióna,  o  tiene  col- 
leRibi  clieceltessia,  ed  i  di  for- 
ma gucdri ,  o   anche  currn  = 


.«pranfrhe  di  iicrro  con  cui  il 


«nioali  «i  eolpl  de'esrrl  e  dfll- 

■- Ite  — Sluffu  deiiali- 

dlceal  un  ftrro  eonSl- 

nelle  imposle  degli  mei  per 


Slanjihclla,  ferrelM  lungn,  tXt 
nella  loppa  di  aleuae  ■«raMrT^ 
e  serve  per  chiuderle 

TRnFEB*  e  Tempra,  coofolldnl»- 
ne  arUSclale,  Indurimeala  MU 
eon  arllBtIo  :  »  dlwsi  w"  '    " 

luHalo  In 


Temperaoieolo,  Il  Ico^rve 
Temperare,  dar  la  tempera 
Teniperslo,  aid.  da  tempenn 
Temperatura,  temperi,  topcrs- 


corrispondenti  ■  qadll  ddi 
clilave ,  la  quale  per  aprbi  ' 
■errare  il  volge  tra  quegli  ll^ 


chiavi,  UMCnano 

VKTiirro,  s(tj|.  di  ferro  ci 
FUilmenle  al  rampe 


I.  Strini 


j,  tiramento  di  ferro 

eoi  minleo  di  legno  per  laglia- 

Khllo  a  foglia  di  lappa,  mi 
largo  e  pili  cori' '' 

'et'  legiiUuall 
isaceia,  pigg. 


Ili  corto,  proprio 


_  __  lento  di  fiirro 

tien  frotta  infbrmadellalellera 
L,  del  quale  si  la  uio  pA-  teoer 
fermo  nel  banco  II  legno  chi 
il  vuole  lavorare 
Bàrteoat,  r.  a.,  barlello 

Cà-CCUTOÌk,  t'  .■■'--- 


giiiiB  di  scarpello,  di  |inii*i- 


I  ferii  grandi  e  pkcolT  da  kdt- 
itietart,  i  qudi  per  estere  Ines* 
\»\\  Einno  Io  iKoscla 

FiBS,  preasD  t  lornia),  vale  un 
l/mo  d)  legno  del  lamio  che 
pBU*  ncll*  acehM  w  6  Intero,  e 
l>er  le  lanetta  >e  é  diviao 

GMMaiio,  fèrro  coaHccito  aur 
am  panca  per  *ppiinleUer\i  II 
ICjinD  che  i  leenalQoIi  voilrond 
pullari!,  perche  e'  non   Ibcot- 

r.idda  .  lucchlelto  grande  che  b 
l'uffizhi  di  Turare  i  Legnami  gros- 

InACoUTii,  anexìedi  plaLlacolIa' 
ieUo  ■  •pniiglianw  della  gularo- 

LtccluunLi ,  Blriuneiilo  di  ferro 
fallo  a  lucilia  di  biella,  lesso 
da  OM  delle  tesiate,  del  quale 

liegalori  di  legname    '  

Bo  per  loreere  1  denti 

luti.  . 
VixcotiE,  panca  ai 
1  legnili 


pialla 

'iaiiniie,  aorta  di  grossa  piL —  . 

■ledlca,  dioono  i  segatori  «  iiutìtf 
lo  ilramenlo  fatta  a  simiinrdf 
sesta,  del  quale  si  lervono  ■ 


srgll  SI 


e  accoRct' 


Rtapi,  spexle  di  111 
per  levare  1  colpi  ucmu  aunra 
petto  negl-InlBill  di  legno,  e 
ae  ne  fvino  dfpiA  lartn  e  di 
pia  grandezze 

Suctrn,  cliiainano  i  legnaluall  un 

nieiliro  alle  cnrnld 
ScarMello,  dfin-  di  scarpella 
Searpelta.  strumento  di  ferro  t»> 


0  pia  |iczii  il  legno ,  In  modo 
tM  (icoiano  angolo  olluso 
lildcuMre,  dlc«il  del  calettare  i 
ftaì  di  legname  a  dente,  io 
teno,  a  coda  di  rondine,  e  si- 

tlUceive .  ftr  k  slmda  ai  denti/ 


Scarpellone,  aicr. 
■carpellD  grande 

Sega,  strumenta  per  lo  pid  di 
ferro  dentata,  col  quale  ai  di- 
vidono I  legnami  e  binili 

SeghetU,  dilli,  di  sega 

Segane,  sega  grande  , 

Sergente,  alrunmnlo  che  serve» 
' il  legname  che  ri 


Sgorbia,  scarpello  fatto  a  doocti 
per  io  tagli  are  il  legno 

ToKMii,  ordigna  col  iiusle  ti  ttx 

no  diveni  lavori   di  figura  ro 

die  tendono  a  quella 


Ila  chiave  detta  tìt 
•si  delle  sprangÌM 
sciare,  digrossar  legni   ci 

sse ,  legno  segalo  per  Io  liinnt 
dell'  altera  di  grosseria  i\  U« 
dìla  fl//iiil,  che  di  maggior  po*- 

atut  si  cliiaoia  pancaue 


Asserella  e  Aaserello,  di'ni.dlasse 
Asslcell»,  piccola  assf 
AssitOf  [»\liii«nlD  di  tavole 
BlLECnuv  pcixn  ili  legname  che 


CiLKTTARC,  cóniineiurc  II  legni. 
chi  tulli'!  pezzi  clie   sfparili 


m  squadra 


il  (a  in 

tuin  coi  dee  inlfrniral 

cr  calettatura ,  ovrero  uni 
rosai  BBVIccMa  di  legno,  nna 
jiiavarda  n  tlmll) 

Cantlntile,  V.  Legiianie 

rommesso.  Lavora  tìt  coiiimet- 

dic'esl  qucll^  unione  di  pleb-é 
dure ,  per  far  npnarlr*  neure, 
Hnlmali,  frutti  ed  o^nl  altra  co- 
le, in  tarola.in  IstlnclU  e  in 

^^^Iglianll  opEre 

"■"-^nl,  Sfhegi'ie,  Inppc,  clie  gii 
'  ia  taglio^ 


l'aggregalo  delennanii 
-~  cODiposlf  le  Iriliuni! 

,  - -  ..jmenlo  de" quadri  ec 

Correnlaiuolo,  colui  che  fa  I  pii- 
etl  di  legnane  alle  alarne,  r. 
Corrimi  mi  Muratore 
,*.!.,  pjBlli 

dì  Icgninw 

cu/  »l/ii  ano  per  tmpliliieclar 


tavnie,  casse  e  shnili  ^B 

iHBtHciitF. .  Incurvarsi  nelhilh 
ghezia,  e  dicesl  eam.  di  tSM, 
0  legni  non  mollo  gronl  etr 
Bgesolmenle  e  sema  apeiiini 
si  piegano  dopo  che  sona  wi- 


l'ohò  dalle  du 

iiicnr^andMi 
mliDssoiare,  mellere  gli  asslcetn 

topalcanienlo  .    Girmailone    del 

nipalcare,  mellere  o  ftre  il  palco 


impiallacciare,  coprire 
legname  pi»  dotilnal 
gentile  e  nobile,   se 

ImpiallttCeinluri 


Inenalflgnare, 
d!  cai  lagno 


Licia  o  Hntsira 

ara,  l'nnlone  de' legnini 


le  del  fiisolun 
!  le  tesiate  d. 
n  combinino 


VOTO  di  tinlB 
Intavolare  unu  i 

dell' Impalcirl» 
Inlavolslo  d*  un  i 

fregio,  dlconil  i  fluelle 

laccialiire  che  si   fanno 


^[le  ImpU! 


LuBKO  if  una  tavola,  drcesi  di 
leonaiuali  il  suo  aria  d  cani 
smUESnlo,  eia»  allorcM  è  stai 
levato  il  canto  vico 

L««naiuDlo,  artefice  che  lavoi 

Lenname ,   nome  univer»a1e   w 
Lrvncella  e  Lionwllo,  capii 


ancone,  lecno  segalo  per  lo  lun- 
go dell'albero,  di  groaaeiia 

lallncci,  dlconal  anche  le 
alme  auleelle  di  noce  ,  _ 
no,  o  altro  legname  nobile 
quali  ti cuopre  altra  legname  più 
vile  In  tarca»e,  tarale  ed  altri' 
Piallacelo  :  è  propr.  uno  sciavern 
di  onl  il  puÈ  ancora  rl- 
11»™  autelne ,  o  tavole  piil 
illllt;»  plillacdo  ritorna  suttr. 


questa  t  la  dìITeren! 

Piallare,  lavorar  cella 

Piallala,  coi^a  della  i 

quanta  in  una  volta 

(are  andare  le  brai 

l'adopera  :  Il  piallai 

iallalo.  add..  da  piai 

Piallatore,  colui  che  | 


I  Fari  quadri 

__     _.i  tori*»    -•• 
del  lomilere 


to,  mal  pulito,  alquE 
naranfoni,  chiamansi 

legnaiuoli  che  lavorano  per  opra 
masllce  ,   certa  colla  che  tanno  ' 

legnaiuoli  con  cacio,  acigua 

che  cnopre  In  luce  di  una  pori 

PALiNct,  palo  diviso  per  lo  long. 

che  serve  a  ftr  palinceto;  slec- 

P8lanealn,chinsa  btta  di  palanche 
In  Camillo  di  m ■' '- 

Palnncola,  pancor 

Palchetto,  iHm.  d 

Palco,  ijnelia  coperlu 
brlca.  Eh'  i^  di  sup 


mento  e  ulalo  nella  parie  i 
peiiore=Per  tramezio 
PbIcunIo,  dim.  di  j»lci> 


RheiM 


nolta 


Punteggiare,  vale  Intagliare  il  ir- 

'iinlegglatnra,  Il  piinlcg^isrt 
iDAiinn,  Lrmorar  di  aundru,  di< 
cono  i  legnalnoll,  a  dltTerenia 
di  lavorar  tf  (Maglio  j  onde 
Miporo  quadro,  o  di  quadro. 
è  quella  aorta  di  lavoro,  nei 
quale  si  adopera  la  aquadra  e 

lonalc,   e  cosi  ogni  ordine   di 
cornice ,  o  cosa  che  sia  diritlii 

questo  laioro  b\  ta,  aW™  n"\\'- 


RiGF.LLiRE,  aguaglisTF,  pireg- 


anche   Ignoro  di 


Die  itrliEla  di  legname  per  uso 

di  far  EorbslU,  panieri  ecc. 
Scheggiare,  lare  iclieggie,  le\»rc 

le  Echeggie 
Scheggiala,  adii.,  <la  scheggiare 
Scheggio,  scheggia 
ScneggUuo ,  add, ,  parlilo ,  o  la- 

■llalo  ■  tcheegle 
Soavero,  quella  nariione   rozza 

Ìname,  clic  si  cava  colla 
I  un  peno  di  legname , 
..  il  riquadra:  onde  diconsi 
tìaveri  le  quattro  poriionì  ili 
■-' -io.  thesieivanoiia  una 
■Kl  rlciiiadrarls  colla  icffa 
Evvuuiiiitissu,  add,,  da   acwuniet- 

lere 
Scarnine llere ,  contrarla  lU  cnm- 
■nellcrej  e  tale  propr.  dlsfan: 
onere  di  legname,  o  d'altro, 
che  fìutero  commise  iniienic. 
E  ti  adopera  oeil'  ali.  lignlf:  e 


Seg.l< 


che,  ridoiU  qi 


la  quasi  in  p.     

T*  in  segando^Per 
la  lesiura  e  divisione  che  (*  Is 
lega,  e  per  quella  parte  ove  la 
caia  t  segata 

naselatura,  la  sFaiclare  il  legna- 
me aegandalu 

Snonlare,  dlcesl  del  Ugllar  un 
legno  a  ugnatura 

Spranga,  nome  che  si  iM  a  lutti 
qiiei/eiMÌ  di  Jefrneme  ctie  vanno 


allraicno  di  muporu  a 
e  si  uuiscono  d  balUMì 

Steccone,  leiiiio  piano,  a,.,.- 
allo  chkia  Ire  Dnecia,  e 
inlorno  *  un  leslo  di  bnccB, 
per  uio  di  &re  tleecalo,  iH» 
conati,  palanoaU  e  cbindende 

Slipettaio,  colui  che  Ci  iHpì    ed 
allrj  slmili  laiorì 

Stipo,  torta  d'armadio,  colla  fre» 


StrK 


y  dilegua 


•1  slmile,  di- 


cale parli,  dalle  quali  Doo  si  pai» 
ea>ni'  verun  utile;  e  i|«Mi 
non  li  chiana  linaio,  munto 
si  recide  una  traTe,  o  allro,  e 
la  nioiialura  sia  tale  da  polei^ 
ne  trarre  prolltla 
TtBSit,  laiori  di  nilaull  pcitavli 
ili  leinaoie  di  pli)  colori  cmO' 

Tarsiare,  loaKsio  Che  intarsiare 

_^plicemenle  - 
tpr 

avole  1  che  anche  di 
^add.,  da  latulart, 

I.,  lavolBlo 

liin.  di  telala,  pleeul 


Telaio,  leinan 

dru,  olnal 

le  si  Urano  le  lele  per  dlplgae- 
rr  —  Ttlaio  di  un  iut>aJtria, 
Dhlamano  I  legnaiuoli .  <|uellÉ 
parie  «he  eollegg  1  piedi ,  e  lu 
cui  poaa  il  plano 
Ti^larello,  dim.  di  telalo 
Telaro,  lo  aleiao  che  telaio 
Toppa,  eUaniano  I  legnaiuoli  i 

copponi  di  legno 
Tornalo  e  Tornlala,  colui  che  la- 
vora al  tornio,  maeairo  di  lotiw 

Torniare,  Uvarare  al  lumia    ^| 


Tornire,  tarnlarc  t  Traversa,  Ic^ro  m 

Tornilo,  add^  da  tornire  per  iiD|wdire,  D 

" e  TnuneiiB,  quel  pai-  ]  Travelln,  diiii.  di 


tnmeKia  i 


_  , „ «  che  ponai .  Travleelia  (  

tra  runa  cosi  e  l'altra,  per.     trave 
dividere,  0  icomparllre  1  Trnclolo,  propr.  <" 

Trave,  tegno  pvsHi  e  luogo  che      da  che  trae  ta 
si  adatta  nrgH  edlAill  per  kr-  '     11  tegnaioe 
cere  i  palchi  e  I  letti  =  Trave  Truciuoto,  Iruch 

Sezione  X1\. 


AgHiRlio,  f  roi 
riquadrala  iinm  icnom,  uic 
enb-a  nell'albera  della  ruota  E 
cilindrico  in   quella   parte  che 


ed  bIì'ukgIId,  e  quindi 

BiBi:]ULt,  pezzo  di  lerr 
di  riunire  11  palo  HpI 
coli' ggui^lio  dell| 


_  ,  „  iO  cerchio  di  ferro  che 
ha  come  due  corni,  che  punta- 
no e  (tirano  nel  l'ai  berti  he  Un, 
ed  entro  cui  passa  II  manica 
del  moBlio 

Braceiuoll,  pietre  che  collegana 
la  fornace  del  (erro  della  parte 
di  ruarì 

Ciu>iTflii>^,  pietre  scarpellinate, 

""'jlla  fe?rie- 


da  piedi;  a  giiÌBa  di  sportelli  le 
aperture,  da  cui  esce  la  area  e 

Cantabella,  laaira  di  pietra  da 
bmaee  del  ferro 

Ceppo,  nelle  ItrtìMe,  ytìt  pietra 
che  Ibrn  11  fondo,  o  eia  ta 
base  da  (euSa  di  pede 

Ciocca,  home  di  due  urosBi  pi'zii 
di  legno  sopra  culs'BKRlro  In  ila 
Il  meccanismo  della  batteria 

Ceperlar  lo  alesao  che  giouii:^ 
Coperta  «  totlana,  dico  usi  due 
peni  dt  legno  o  travette,  che 
il  allattano  al   fi>rcellDnr,  per 

am.o'"'coÌ*''d'èlu''  ""rcliTÌ' uno 
sia  di  ^lh>  all'  sgnlftlio,  e  1'  ab 
Irò  sopra  per  coprirlo 
DiAciLE,  pezzo  di  legno,  a  pan- 
caccio Immobile,  situalo  Inori 
della  ruota  che  muove  la  bal- 

Dislendlno,  l'arte,  gli  onllcnì  e 
r  azione  con  cut  si  tira  il  ferro 
di  laoilera,  e  al  fonde  e  riduce 
in  ijuadro.  In  verHhe  e  In  rlon- 


tacca  la  loppa  |>err 


Filone,  rilccil  n  qaella  plclra  che 
reals  In  mezzo  nlla  bocca  della 
fornace  e  che  Aaochegglai  cai- 

Giitint,   sueilc   di  grossa  lana- 

flla  da  anerrare  e  tener  saldi 
grossi  ferri  nel  fabbricarli 
Gavaino,  piccola  gavaina  per  bol- 
li.   ^jijji  g  jtmlll 

lieria,  arr —  *-"'-  -  ■  ■ 

si  mette  coliate 
Cerllno,  ntlsiira  i 


fondo,  che  aosleogono  i  nHlc 
rìali  del  fama  quando  si  dcio- 
no  tirar  fnorl  le  ebballolbitiirc 
Pila,  Pile,  diconil  nelle  ferrtere 
quel  pilaitronl  che  sono  atle 
parti  latertll  della  fornace  p«i 
aaldeiia  della  pare  le,  delle  itc- 

RlNoRini,  baca  acavala  In  lem 
e  forma  di  cono.  In  ciil  al  nNt- 

con  carbone,  per  Incuoctrii  pri- 
ma di  pacarla  nel  forno 
Sicci,  la  parie  d'  ' 
r .^  oppoila 

la  icea  per  raSTeddinl 
Icodfllla,  pietra  o  fornia  che  re- 
sta sotto  I  caldidorl  da' quali 
si  eatrac  la  loppa  del  rcmcdo 
Icona,  cosi  diconsl  I  lati  iBCeria- 
ri  delle  parli  della  fornace, elK 
panano  linmedlatamenle  ani  cep- 
po 

'lUtDllA,  apulo  volo  ohe  retla 
Ira  Ih  fornace  del   ferro  e  0 


«rfca  if ?Mt 


j  Trombone  ,   grosso   i 


Pii,RTTni<E.  Paletimili  lÀlaniinil 
nelle  ferriere  quelle  asle  di  fer- 
ro eon  gran  palella  cimile  in 


ARBALLOTTUe,    d 


Il  rimilglhi  a 
he  ghiiHa  nel 
pnA  DBChT  sq 


metallo,  < 

li  le  pele  ileiia  ruota 
ELto,  lubo  di  rame  chi 
I  vento  nello  fornace 

BtUATTO, massello  di  vena.elw  ii 


Ili  prl- 


iqnagllali 


Abballollatura,  quella  apecie  di 
pallone  fiumalo  di  pld '" 


...jBfiarBl  a'inJBriKe 

e  forma  l' abballollatura 
dandone,  iu-ga  piastra  di  taro, 

che  #  una  apecie  di  lamiera 
BerretlK,  laitretta,  lamella,  lami- 

piccola  verno 

— t,  apecie  di  IcL. 
..  nula  classe  di 

-.-  di  terriera 

Cola,  riuhHte  di  ni 


ClI1T[ILTI?ll>,t[ 


la  d)  ferro  nella  Ibr- 


Colsrt.fnniM». 


.. .,  nomecoÙelllvoGbe 
3.  .1,1  nelle  falibrìdie,  t  tutte  le 
speiie  di  [erri  groul  ad  uso 

deitl!  lErieollori,  come  icurì, 
vanghe,  uppe  ce.  d(' bollai, 
lablirl,  magnani  i  >lnilll  =  Le 
ferru-ecce  riliene  <Jitllng»an- 
li  generahnente  lo  ftrrgric- 
eia,  detta  ordinario  di  ferrie- 
ra, modello,  lamiera,  ckluda- 


Lamlera,  ftrrareccia  K 
si  comprende  uiil  spe 


Lallaruolo,  lailra  quasi  slmile  al 

polla  spplv  delle  fornace  i 

-alti,  diconii  le  feccie  cb'eicoi 


dal   ferro  per  ridarlo 

Il  calo  magglare  o  mi 

condo  la  quallU  del  i 

dlconii  anche  Loppi 

Haookiciie,  niitdslro  e  I 

HartelUna  da  uiulhii,  fC 
della  ipeile  delta  ard 


lunque  sorti  dlìnanifaltiira, 
olla  quale  s'itlacea  la  prc 
per  polerlo  maneggiare  su  1' 

Hexzios,   dlceai  d'una  ferrar 

eia  della  nfciie  delle  bolli- il 

Modello  puro,  specie  di  ferrar' 


la  portiera.  Il  guadreaino  : 

ile  dentro  alle  Ire  libbre 

),  nome  di  dueapeiii! 


inodelfo  d 

nella   claite  delle   ferrarecc^e 


^t,  ferrareceio  della  S|iei 
_..ta  ordinaria  di  ferriem 
Pappaloio,  liirrarecclB  della  s\ 

Pasaaperla,  Alo  di  ferro  dal  a, 
Sno  al  II.  31 

Piccone.  /  picconi,  nelle  raanor 
■ono  compresi  nelle  specie 
ferrareccia  della  ordinaria 

Piombo,   nnme  che   ai  ài  al  i 

■ove^  oh'  i  11  c\ù  vi\U\« 


Preaura,  l'unione  delle  pietre  che 
funnsno  la  parie  inleriore  del 
forno  |ier  colan  ien«  dalcrro 

QCUIKETTU,  ferrareccia  della  spe- 
cie della  tnoafllu  di  diitendmo 

Quadro,  ferrareccia  della  onii- 

Ouadruccliio,  ferrareccia,  lo  slca- 
Qnlidrucclo,  (emnccla  della  spe- 
Hkggett* 
0  di  di 


io  di  ditti 

:  Heggellina,  ferra- 
's  ipecle  della  — 

Reigcllone,  ferrareccia  della  ipe-  : 


per  troppa  fuoco 
lorterìa,  nome  Mlletlivo,  eheMB- 

prende  le  divene  apecie  di  IH 
di  ferro  delle  piombi  t  patia- 

Iplaula,  ferrareccia  della  ipuif 
detlB  ordinarlo  di  ferriera 


_, 1     di/e 

no,   che  adoperasi  apeo.  peri  SplaitKioiie,  ferrareccia  ^ 

ballenli  e  Invetriale  della  speale  Sella  ordinario 

Blpurgalura,  '  '"  '     • 

del  ferro,  ■ 
In  masserie 

Roiticd,     BBC 


obrlca  fabiilt,  ferro  lerreslre 

di  Colur  rouo,  nitscoialo  con       „ ., 

parti  pietrose,  duro,  che  luac-  Veriella,  ferrareccia 


lAia  le 
SuTiZKiaK   il  (erro, 

gllarlo,  lumperlo  per 
Scei,  quella  n- -"  '■ 


detta  vtodello  di  diiUTidinc, 
di  cui  si  forma  la  cblodigiOM 

. _-      ,VenetloM,  (rossa  venelli 

ferro  fiuo  Tonierale,  ferrareccia  partleetarc 
C;  e  il  rap-      coniprcia  lollo  i  croni   iaviri 
pialla  In   un   luaga  nslretlo  a       di  ferro  che  al  fiBbrleiM  tUa 
pi?  della  fornace  medeslr 


Scoria,  materia 

"iMOMalli  nelle  [<ii„u<.i,  in., 

ibndono,  e  che  1  naie  me  eoe 

e  fuori  di  eate, 

a  quella  malerl 


w-W^r  «alali 
^^^^JbDdoi 

K 

^^^^(  1.  Slrumetili  pro/ir 

^^^JwitccJiTiHo,  incile  di  saetta  dal 
>      *ta>  trapano,  che  ha  la  tua  eslremi- 


I  dal  ZiPFAKE,  ferrareccia  della  apade 

ido  si  delta  ordinario  di  ferriera 

esso  Zecca.  Mastio  da   itcca,    vale 

e  si  ferrareccta  della  apciie  della 


e,  atta  ad  incavare  uo  Toro,  on* 
le  possa  ricevere  la  canaceUt 
I'  un  clilDdo .  0  di  una  vite.j.  | 


..rto,  lo   stMso  Che  e , . 

cune»  o  YHeeUo,  ove  il  puriBca-  J 
no  i  nulBlU 
CtccuBOTTK ,  sTninienlo   a  uso 

sibSri"   '  **'  "''''  '  ^"'  "" 
Cacciiiifuori ,    sari»   d' ancudine 

lOrano  di  cesello,  per  gonflare 
il  metallo  >  e  iier  hir  apparire 
iiella  tilaelra  In  prima  baiia  del 

Cagnuolo  eCagn<tlo,Lletta  di  Ter- 
rò, per  lencr  serrale  le  prsppe 

della  moiubira  al  n -■ 

dei  Imo  della  CBrapana 

CamiciB,  nome  dalo  dalgelInlDn 
al  modello  In  (erra  di  eheocMB- 
Ila  che  si  dee  sellare 

Caslellello  da  stampare^  toge 

Calino,  rtelgilente,  o  vaso  ■  guisi 
di  «alino  poslD  0  pté  della  Ibr 
nace   per  ricevere  il   metalli 

V.»\o,  la  rorma  nella  qiule  si  getlg 

Cuella,  alruiuenlD  da  cesellare, 

a  InlaKlIare  metalli,  fallo  con 

uno  aeari'clleiin,  ma  senia  I 

glio,   per  lo  pili  di  acciaio, 

qualche  volla  di  legno  duro,  d 

vendo  servire  per  infrange n 

e  non  per  lagllare 

Conca,  lo  atetso  che  aRinalitio 

Colaloio,  taacllo  di  lerra  cotti  , 

ove  ai  fondona  i  metalli,  dello 

altr.  coreggi  oolo  e  crogiuolo 

Conio,  ferro  nel  ouale  fi  Inlajjlir'- 

la  Agora  che  s'ha  da  imprime 

nella  moneta,   e   dicesl  atlrr 

tortello  e  ^'unione 

Conlrappunione,  quello  Istromer 


ìiKiTOio,  manubrio  a  stella.  Il  qua- 
le, oppllCBiD  al  fuso  della  nr- 


Granlloio,  I  ftellaluri  d 


Guida,  tpetle  di  cavaUelto  oi — 
fissata  la  forbice,  che  prende  II 

centro  per  centlnare   iarurnia 

Inrracjitou,  age- di  tanaglia  cosi 
rIellB  per  essere  (alta  In  tanna 
da  poter  abbracciare  I  coreg- 
gluoll  nei  qoali  si  fonde  il  me- 

HlMiBUt.K.  V,  Maodrlana 
ngndriano,ferrDlDrtD,CDnun  ma- 
nico UioRo,  con  cui  si  percuote 

tallo  fuso 
Mortalo  e  Hortaro,  sorla  di  for 
nella  composto  di  [>iA  fasce  di 


ne.qu 


Coreggtuolo  e  Crogiuolo,  vosi 
di  terra  colla,  0  altre  sostai 
dove  si  fondano  1  melalll 


te  forme  di  pietra,  o  d'altra  ma- 
teria, dove  si  glIUno  1  piattelli 
di  sUgno,  e  bimÌIÌ 
Pisnaloio ,  ipeale  di  scarpello  II' 
scio,  con  cui  si  di  si  bromo 
venato  con   putlcbette ,  per  II- 

nia,  ferro  che  sta  di  lotto ,  sul 
quale  a'  improntano  le  monete 
filoEia,  dim.  di  pila 
Portello,  apertura  o  portelia  del- 

bajno  dai  e  si  fan  Anno  iai<t\A\\, 


I 


1^. 


inirodiici 


ad  elTcli 


ili  fonderlo,  e  si. 

rastrella,  e  hì  pulisce,  e  si  netu 

dilla  EChliima 
Prelelle  ,   Tanna   di  plrrra  nella 

quale  sì  gettano  me lalll  slrutll, 

per  formarne  plallelli  e  simili 
Panello  per  legnare ,   ferrollno 

da  «c|iMr  sul  inelillo  piccoli 

punti  e  segni 
Panxnne,  ICrro  tempralo,  owero 

acolala  |>er  uso  d'Imprinierr  ir. 

ImpronK  delle  Inonei 


-Jlerie 

RiaTTATolo,  slnimento  de'  gells- 
lorl  di  metallo,  con  che  -  — 
Sila  11  bronio,  e  si  caccia 

Rasllonc,  strumento  di  ferro,  eoi 
nuale  lieitalorl  di  metallo  pn- 
llsGono  11  brunzo,  dopo  ch'é  fu- 
so nel  tanno  della  nmace,  ne 
cavano  la  scliiumg,  e  lo  caéda- 
no  terso  la  spina  acctocchf  Gor- 
ra ad  infonderai  nella  fOrma,  U 
ehe  dicano  raiirctiart 
Rastrella,  lo  stesso  che  raatlone 
ScHiZEATuri,  una  gala  o  condot-, 

inelallì  sopra  la  braciaiol^  per 

lanl  nel  fOrno  del  nielalio  per, 
fonderlo  I 

Slafló,  strumenlo  per  uso  di  get- 
tare ninlallì 

Sianone,  acce,  di  Blafb 


Elie  che  aia  ohe  ti 


?Sì^ 


Strotie,  spelte  di  scarpelletll  pei 
rlnettare  metalli 

TÀn*CL<*  iniòracaloia,  lorti  di 
lanulla  cosi  detta  da'fondlloH 
di  metallo  per  essere  HUt  Is 
Ibrma  da  poter  abbracclve  i 
eore«iuoli  ne' quali  esso  lat- 
fallo  ai  ftonde 

Tassella,  ilminrata  di  lullo  ac- 
ciaio UniaiiBO,  Il  quale  serte 
per  inluUare  dentro  1  Hill  e 
rovesci  delie  medejtlìe 

Tassettlno,  ttlm.  di  tassello 

Taisettu,  latramento  uhe  iene 


Inliirala,  allMclilo  di 

del  mela: 


I  con  Mula  di 


UiiKU.!),  lubo  (li  rame  che  porli 

Il  vento  nella  Fornace 
Vagello  ,  caldaia,  lo  ateuo  ehe 

amnaloio 
Verulla,  ferro  o  palo  liuiio  ap- 


0  rtrgrnlo,  s|iKrl«niÌtiU)  dagli 

AgflmlUorCi  colui  che  nello  zec- 
ci  agglinU  le  mone  le  col  peso 

A  legt  ;  p«lo  avver. ,  vale  con 
Irin;  eiUee>Ì  della  lega  del  me- 


lo, a  uiro  melnllo  per  le  pri- 
me tridle  ncT  dlirotserlo.  1*111 
com.  si  dice  IraBlare 

BiTTcm  inonela,  é  Impronlar 
metlllo  della  lm|iranla  di  chi 
Ib  fs  Lalleve 

Bordo,  preuo  i  gellalorl  di  cam- 
pine, tale  l' ea tremili  o  orlo 
■love  iiercuote  il  ballaglio 

Buttare,  gellare 

CuiUBCUKE,  percuotere  le  Bgiire 
cbe  «1  \ugUdD  fare  di  cesello, 
e  che  Bnir  si  >oglliMo  nel  loro 

BnnrFiiamenlo  con  unsurlei- 
to  eie  peal  per  Jo  pld  due 
scu^,  «Dprn  un  ferro  ■oIUIìigI- 
mo  a  lutti  lEmpera,  dopo  atcr- 
lo  ippiiato  innteiio,  perchò 


rontBi 


DSliD.  I 


aottllt 

a  graduare  U  peso  e  la  grossci- 

Calti'kelia,  anello  di  ferro,  a  cui 
ti  apiiiecD  11  baltaelia,  cosi  det- 
']   perche  laliolla  la  ruggine 

he  \1  si  (1 '- '- 

campana  di 

" ,  qiti 

pane,  o  simili,  ^rà*  la 

ria  nello  acorrere  set  gello,  non 
le  ha  tutte  rkniplle  egnaijnenle 


t'es^llatnenlo,  lai  oro,  opera  dlce- 

Cesellare,  lavorar  Con  cesello  S- 
cure  ed  altro  d'argeolo,  d'o- 
ro ,  o  <!'  altro  metallo  rldolto 

Ccsrilslo,  add.,  da  cesellare 
Cicogna,  dlcesi  di  quel  legim  che 


../.. 


itipronlare 


le  monete,  o  meoatilic,  pi.  ,._ 
di  getto;  li  che  si  fa  entro  ad 
uno  strunienlo  di  ferro  proprio 
de' gettatori,  detto  itaffa,  per 
In  aomlglianza  che  lia  eoo  le 
itaO'e  da  cavalcare:^  Conia  re  a 
aite,  dioeel  ()uando,  par  impron- 
tare il  conio  nelle  medaglie  o 
monete,  s'adopera  lo  atrumen- 

Conlato,  adij.,  da  cooiare,  imprci- 

9o,  enlgiBlo 
Conistore,    colui  che  fabbrica  o 


1  i»iiLrttuuuii£uni;, 

,..»  dagl'Incisori  ifl 

iaratteri 

rdone  della  moneta,  diceai  ]■ 

;lrconfereniB  quando  è  rlclnta 


0  tplaoBre 
la  parte,  o  curva- 


J 


ma 

glormtnle  rilargorii 
Pìscia,  (Ja'gelWwri  di  campani 

dlcesi  quell'ornato  che  rigiri 

in  divene  parti  drlla  conipan» 
Fitta ,  dlcesi  dsi  calderoi ,  V  am 

niancaliirB  del  corpo  di  qiialcli? 

Taso  cagionata  per  lo  pìil  da 

percoiia,  o  da  caduta 
Fandelto,  dicesl  dagli  stagnai  ec. 

Iielpezio  riportato  alla  canna 
ci  Krvizlale  dove  sì  mette  il 
cannella  di  bossolo 
Fondere,  atrnsgere,  llqurrare  t 
metalli  mediante  if  taociKFon- 


un  torneilo,  cosi  neiio, 
mito  ■  gidaa  dipinnddi 
UTovesclata 
Fonditore,  colui  che  flinde 
Freghelln,  dlcesi  dagl'  inoisopi  in 


Fnmo  e  Fummo ,   diftllo  che  pl- 


.._.  ..il  detta  a  ._ 
, lus  struttura 

Fuiione,  Il  fondere,  l'atto  a  l' ef- 
fetto della  Tiislone 

Foto,  dlceal  dal  Fonditori  di  cam- 
pane, quel  legno  in  cut  è  stabi- 
lita fa  tana)  della  caminna  = 

dulo',   Cloe  llijueralto  o  slrultn 

Fusorio,  add.,  appari,  alla  fuilone 
'  getto  del  metalli 
—   J-  far  presa  ,   serve  al 


bosD  gettare 


,  nelle  forme  %Mi 

StpU^te    le     materie    Uquc- 
tle,  ad  oggellD  di  formarne 


particolari  Bgure 

cttatore  e  GUUtarc, 

di  metalli  o  slmili  

il  gciiaK=:dteesl  altrai 
-"-  'tipronla  che  d  h 

slmile ,  onde  far  getto  o  ti 
getto,  cbe  vale  gellire 
Granitura  della  montta  ,  «fieeil 


Geiu ,  -  ,- 
di  qaeUa 


lAFOuiAiK,  gettar  la  iòrma 
lnnai|»rlre  it  modello,  reoilerlo 
crudo  In  maniera  da  dob  po- 
tersi più  liquebre 


-a  0  pasti  die  ti  mette 
Fo  delle  (torme  delle  si 
Il  altri  lavori  che  si  fo 


Lega 


..JtalT'raa',._ 

dice  delle  mescalanie  hiro,  le- 
condu  diverse  proparxkiBi,  t 
de"  compolli  che  r&ullr—  -■- 
guesle  w ■ 


fondere 
Liutaio,  add.,  da  luto 
Palatura,  11  lutare 


JHiKLiA,  ferro  ohe  atlrarerM  rvt- 

che  si  vuol  fondere,  per  tè- 

..^e  In  perno  la  cenllu 

HiucMo  della  eajnpana,  ehla«i- 

i  gettatori  eia  che  dlceil  o- 

na,  {Art.  d'altre  brow,  Sgl 


Metaniere,  che  lavora  nelalll 

gtlgliacck>,  e  far  migliacela. 

COBO  I  FomUiorl  dimettila, 

do,  per  Inavterleoia  lU 


3 


peri  il  metallD  lUi  fino,  vlcnsl  T 
a  rslfreddare  e  sìrappisHn,  per 
U  itniUlL  che  «k"  '■^  Dllura  con 

Mandtglia,  lena  di  metollo 
MoneUire,  bsller  luancls,  ridurre 

MoneHerR,  colui  che  balle  inonele 
noKMtiiri,  U  complesso  delle  pa- 
ste GomponcnU  11  mono  delle 
euqme  che  si  geltano 
Hom,  gna  peno  di  Iei;no  In  cui 
BMM  incaisate  le  treccie  o  mi- 


onlare,  di  nuoto  l'unii 

islone,  il  rifondere,  ri 

>  una  campani  o  siinll 

citare,  di  nuovo  RPtIa 

I  nel  alcnlf.   di  Keltarf 

-1  luetalU  e  slmili 

RlcelUlo,  add.,  di  ricetti 

Hilulare,  lular  di  nuovo 

Rincappc  Ilare,  rlniellere 

le  nella  caNiella  lo  sle: 

■allo  per  rifBnarlo 

Hlneltar^  Il  ripulire  che  

gettilorl  di  metallo,  con  plnp 


pole, 


itoro 

lite  superflui  M,  scabro^  1 1 
•,  colle  qmll  escono  dalle 


PlMTBR ,    d    i 


B,  lire  U  lagt,-,  ._  ,-._ 

n  dice  propr.  de'  metalli 

*    elle  II  separa  dal 


ti  StcnilKi 


«etéllT'ftindèndDÌi 
SDalatoia,  quell'apertura  che 

ne  lasciala  iti  gellatori  di 

tallo  nelle  liirme 
SBalo,  Bpertnra  fatti  accanti 

getto  onde  Parli  poasa  sdai 
I-  Slagnalo,  colui   che  accani;!, 


RiHiEiE,  lavoratore  di  rame 
■lira  iimll  melallo 

Kamlm,  ■ciglia  che  (inno  1  < 
dcnli  qoHdQ  battono  seec 
Minili I  ealM  lavori  dira...-, 
dNlMòcolaHllaivriillIwItoito  S 


Slag 


ilaBni 
;e  dp' meta! 


getto  e  slmili  ;  anche 

anmiarginalD,  ndd-,  d( 

ipporll ,  que'  peni  di  metallo 
;he  il  Bdattano  per  ornamento 
I  qualche  lavoro 
itrellare,  adopenr  11  raitlone 
er  levare  la  ■  tinnpila  del  bronzo 
■ger*  al  marUUo,  >1  dice 
i^melilll,  che  col  ballerii  al 
itendoi»  lenu  romperai 


.CI 

tmn  il  bronzo, 

,     .      .0  dello  stuizo, 
adoperar  lo  stono 
li  TiZKi.  À  lassa,  il  dice  d'una 
maniera  di  fonder  metalli 

,11  piano  della 


SSlfb 


Lini  vflui.  Clic  lEngo- 

la  gettila,!  cagione 
■  cosi  ben  disposti 
gli  BSatatol ,  onde 
ise  racchiusa,  non 


Sezione  XXt. 


n 


1.  strumenti  proprii 


,  sacche  Ito  lunga  ' 
ilio  di  slaniignB,  pei 
ir  In  Ialini  col  rrulla 


»  foggia  di 

.  -  a  lu  slaccia 

ia  quando  si  fa  l'ailo- 


..,__.  _  ..  a  la  farina 

Fomoi  11  luDEo  ove  si  cuoce  i 
paiie=dicesi  andie  la  botlege 
»'  è   II   forno ,  onde   far'  ' 
mo.  Tale  esercllar  l'arie 


'E 


AiauEiTTiu,  colei  che  ^burat- 


coi  iHiratlo  0  colla  stnccio 
ibburallala,  udiJ,,  da  abbiirallare 
oliiichaabburalla 


li  quetti  metlierl. 

ara  stanga  e  il'  nn  arno»  c*e 
la  muove,  con  col   U  balle  t 


I^IFDRMFINE,  pala  da  iDfOTDM*  il 

pane  a  cmschella 
lADit,  speiie  di  caaia  >u  tsttìln 

tiedl,  per  uso  d' intridervi  en- 
V  la  pasta  da  fare  11  paM 

infornare  e  abrnare  II  pane 

Poziella,  speiie  di  catinu  o  B- 
roui,  fneuia'lminalla  lospli- 
nloio  de-  brnl 

RlDiniDit,  piccala  ilmntenlo  è 
ferro,  a  guisa  di  zappa,  col  au- 
le si  ra.ie  o  raschia  la  pam 
che  rimane  appiccala  alla  madia 

nasiera,  strumento  slmile  aliar» 
dimidia 

Raspa,  strumenta  che  serve  a  n- 
«tiar  la  madia,  e  a  tagliare  ia 


Staccello,  dilli,  di  alacelo 
Slaechii  spesile  di  vagito  Boa,  «m 
cui   si  cerne   per  meuo  di  u 
no  Blnùle  alla  slamipia,  e 


ta  )  eonirarla  di  lievito,  e  diee- 

8l  propr.  dei  pane 
Bisiuynu»! ,  cuocere   II  pane  a 

moda  di  bucano 
Biscottato,  odd..  da  biseaiUre 
BIsGOtleiio,  dna.  di  hiscotlo 
Blicotto,  odit,  bhcottato 
Bocelialo,  pane  livorala  In  lama 

di  corona  a  circolo 
Buffetto, a(fii.,ag|. di  pane  e)' In- 


del  ptù  Ano 
tkllil,  sorta  <ll  pini 
fiirniB  plccolissIinB ,  che 
picce  pIceoliuLme,  a  tìt 
ÌK  ponionl  blalunght  de- 
lle «tlaccaic  insieme,  e 


e  11  nane  sia  llevlli 

olo,  lenitltor  di  farlitn 
quegli  che  fa  11  p&ne,  o 


buffetto,  Yale  pane  soprnfllniB 
Pane  inftri^tia,  ilicesi  il  pane 

IsUcclDtiiri  DCruschello^Pfine 
tondo,  chiamasi  II  pane  oiIhIIo- 
re  e  soppsRlno=  FU  ili  pane, 
si  dice  a  Ire  pani  appiedili  In- 

Panetto,  plceolo  pane 

cEuoto.  piccollsalmo  pane 


pasta  per  renderla 

IK ,  inMdere ,  o  copiHr 

wta 

tare ,  colni  che  Impasta  ; 

ride  la  ferina  per  fare  pane 

tura,  Impaitamcnto ,  im- 


mata ,   pane   cotto  sotto  la 

.  propr.  {arlna  Intrisa  con 
—  ,Da,  e  cóagnlata  col  TlmenMa 
Pastone,   pezza  grande  di  pasta 


''To1hi''(Sp?r«  T  hpni 
I ,  «temperare,  o  ridurre 
icela,  con  acqua 
»ujf.,  ttesengllo  che 
Irina  per  far  pane  ec( 

»pD,  cne  la  U  pasta  nie- 


iPHE,  nneijll  e 
cuiloJla  11  p: 


, Infornar  di  nuovo 
Rinfresco,  Il  primo  lievito  che  si 
'  -Infpcscolo,  che  anche  dicesi 

n*,  dlcesl  del  rlnfreseo  rln- 

o  d'Infornare, 

--  ,    .sr 

-  colto  sotto  I 

Ì|ilonarc  il  pon*.  vale  ridurre  la 
nias!ia  della  pasta  In  pani 

ìpoheto,D  primn  farinof  ciò  (ite 
esce  dilla  crusca,  o  tritello  rV- 

li  Slacciare,  separare  cotto  iVattìia 


f: 

^^B      fta,  ma  Bi  3if e  più  propr.  'dV[la  1      ts  nello  <. 
^^M      ftrma  SUcciehira,  criucbelto 

^^■' tbcclata,  quelli  quanti U  di  fari- 1  Tritello,  cru«liello 
^^H  Sf.zioke  XXII. 


Il  grosBo  di  ci 
li  dite  più  pro| 


Ì.Stni 

,  luogo  dove 


li  Bla  e 


jtrbaggio  :  quclpanno  rhc  II  (a- 
luiuolo  Itene  In  mano ,  perchè 
U  fila  nel  In-cersl  non  si  ag- 
iTlglI,  e  percliè  Ig  mano  sles- 


ptinclpall  delle  mn'ie  eh 
rrono  e  si  serrane  con  vii 
Iter  Istrlngcre  e  icner  saldo  u 
lavora  di  corderia 


.  raJdrìuare  I  denti  dC  eardi 
de  cardare 
Ginfli,  vale  lo  alesso  che  bocca 


I,  rilorlo  in  si, 
delBIo  che  «ira 

le  dalla  pri 


Cocco,  l'annodamento 

nel  ripiegarli  sopra  tt  atessa 
per  soverchia  lorcllura 
Cordalo  e  Conlalualo  ,  lo  stesso 

che  funaio  e  funaiolo 
Cordane,  lo  bicbso  che  legnuolo 
PuKiia,  colui  che  fa  fimi 
Foiralnato,  men  nsahi  che  Amalo 
GiTETTA,  Dialassina  di  corde 
lar*l.r<UlE,   corame  iter   legnuoli 
per  formar  una  gomena,  a  al- 
tro cavo 
Jacatremare ,  Ìm[NUtreTc ,  o  \m 


appo  i  funai 


Morsa,  IstnHnenfa 


guernlta  di  selle  od  olio  cavi- 
glie di  legDo,  che  ai  diapcM 
nell'  oincina  dove  Vi  connietn- 
no  delle  eorde  minute,  per  te- 
nere leparalc  le  malasie  dei 
SU  0  legnuoli,  i  quali  debbano 
Bitortignarsi  Inslenie  perline 

Scilo,  lo  slesso  che  andana 


Bicme  e  Carne  le  maggiorì,  dtt- 

li  anche  cordoni  e  leonuoH 

Passi,  misura  pe'cavi,  lunga  sei 

Pettinatore,  dicono  1  cordai  a  un 

pettine  da  dlgrosiarc 
Si-AiiHETTO,  spago  sottile 
Spggo,  bnlceUa  aolHIe 
TiliKDZzi,  eorde  vecchie  dUUK 

per  farne  cavi  provviaioB-" 
Trefolo,  alo  aliarlo,  del  -  -" 
Vld  doppll  si  e 


qualejgP 

3 


SHiioNE  xxni. 

^B.  redi  la  Stiiont:  Orai'- 

l.  Strutnenti  proprii  di  quttt'   rte. 

er  prendere 

lexDO  >  Ilio  di  (rapano,  den- 

le pietre  pi 

^irolIKlina 

tro  cui  è  un  ferro  per  bucare, 

RiSTIATOIO, 

..  lima  usala 

e  di  lopra  una  croce  di  cuoio 

per  inaulDH 

gioie 

fistar"'"""" 

"iS 

nctSfltTnio,  ipciie  di  cese 

di 

gnito,  che  urve  per  Ina 

'er  farM 

Ilio  le 

"sssT^^riHtrf""'^ 

ibiui- 

■oio. 

lore 

acd>kt,cheg'gllBrgaesl       - 

s 

qnapdo  xm  lOTrsppoitc,  01 1 
m,  vuiida  taa  formate  di  1. 

fceeetle:  prato  opu.,  dicesl 


■iveUa  i  coTBlli ,   e  separa 

lùrtmentTcìtt*  r™lo™* 
>0,  qaeraiiEola   cbe  divide 

farle  lapcririre  d'  una  gioia 
Inlèriore 


alare  ;  tattliar  una  gen: 
■cecile  sotto  e  sopra ,  ei 
vrio  de'  diemant)  e  de'  < 


ite,  diesai  da' gioiellieri  p  e 
«ale  brlllanlalo  0  Incagli 
to  qaalcfae  lavoro 
tara.  lUu  de'ooralli  d' un 


injilur  pili  peid  di  cu- 
a  bucalo,  e  premerli  for- 
:  CDD  nna  pietra  aopra 
ella.  Snella  aleno  snius- 
li  gli  angoli,  e  Dnllo  di 

via  tuli»  la  m 

lu,  colui  che  taglia  e  ripu- 
lì corallo  greggio  per  rì- 

Corpa,  illccsi  dt  plil  Ali  ^  eoraila 
uien  grosso  del  Sialo,  di  CnE  al 
coniponRono  I  maid 


Dovipia,  gemma  arUflciale  formata 
di  due  peni  di  erìilallo,  0  eoa 
due  (cegUeite  di  pietra  preiiaaa 

Doppio,  dìceil  delle  gemme  br- 
mate  di  dite  pezil  abDlc:c«tS.\^ 
aieoie  con  moWo  sr\Ai\Q 


I^STh*  Unr^  «eira  kI 

PIsR,  dcc*l  ■  amàìt  tmta 
cMcEto,  «Br  <  rirnBtB  1  < 


ijifj^c,  cutii  cke  41  i  hi| 


— J»  iauriTHlrilR, 


«  InttF  cMi  IniitpB  fiolCD- 


tKdrs,  eiot  troppo  >Ita  d  eoo- 
fronlo  della  tni  bue 
IKCi*Ta!TUE,mellcrc,  o  incaitra- 

Inculoinlo,  luM,  da  Incailantre 


Ingemiaimenla,  lo 

In|;fninrare,ad(Miub<^  vuriEcim 

Ingeminiia,  add^  da  Ingemmi 
adorno  di  gemme 

Ingloiellare ,  ornare  di  gioie, 
gemmare 

LjtTnao  iFIncauo,  dieesInaeHoelie 
ri  tli  per  via  di  mole  al  diaspri, 
■He  ■gale,  olle  «mallile,  al  Cam- 
BKi  e  iltre  pietre  orieatall,  e  iwi 
ertllalU,  tfcendD  la  «le  coni- 


aObndsle 


<i1^>PP>rBcmn,  tMMb 


f—  JiiMim.  MMtS 
il  dUiagaon»,  Il  Mh  fi» 
tob,  le  EkccRf,  BMlMMe 
'asta  ,  oMBrm  om  la  «*  ' 
contraffanno  le  gioie  «  i  pMR 


itamoo  Unto  da  -   itliÉLT' 
1  mene  sei  fimd*  éàimm 


peri.  Apere  dloooM  IMHH 
lovorae  In  Bmn  pliM  C I» 
pt)c«,  a  itailfiL  di  IM  OoT 

tvuLi.  /n  ttitOla,  ri  «HiWk 
gioie  Jl  n^icradc  |dM  «til- 
di fcr 


Thilura.  operaxione  dlUnfMU 

Tondalnre,  colui  oKe  lami*  Ut» 

rallo  chlintlo 
Trexo,  ornnmenta  di  Ala  di  fCr 


Sbzionb  XXIV, 


iapianarla    e   nsso'ui-l     tondo, 

I     afUns  la  pula 


I  di  qualo  tnfftiire.         ■  ..^^ 
Matlerd,  per  mallFrello 

col  li  aplana  e  s) 


grallocl,  e  al  secco  per 
nvero  il  taxlla  a  limitili 
quando  è  fresca,  I  quali 
cono  posda  nel  bratto 


pastai  0  laaagnai  a  uso  di  ini- 

PaatiJo,  colui  ctiE  fa  le  paslB 

SKnuLKixt.  sorla  di  pasta  che  si 
usa  per  farne  minestra 

TtGi-UTGLu,  nel  numera  del  pili 
bI  lUcono  alcune  iiiste  tagUate 
in  piccoli  pe»l,  che  coman.  li 
usano  per  ferne  minestre 

TB|(1Ìollnl,  CDsl  diconsi  alcuM  Ola 

farne  mmeatre 


Si  vegga  la  Sei 
no,  tlrumenla  di  1 


i  coperta  di      lattai 
SeziOKe  XXVI. 


e  Lavoralor  di  metalli 


E  Lattaio,  colui  cbe  là  e  rende  la- 

"      vorl  di  latta 

Lucciola,  piccola  Inmlaello  ossia 

arnese  di    latta   traforala   da 

mettervi   la  bambagia  per  lU' 

tte,  coi!  a[^ellato  dai 


NB.  Si  vegga  la  Sezione  Tipografo  ti 
i.  Strumenti  proprii  di  questi  arti 


Torcolare,  strettoio,  torchio,  lor- 

colo 
Torcolello,   mBCelilne  Lia  coni  po- 
lla di  ctae  toppt^tli  di  Le|rna  be- 
_-  ne  Bciusdrati ,   inlLisU   uà  due 
^«tgoll,  con  una  vite  di  legno 


qnale  ha  U  M*- 
e  ref  Re  tnlb 
pf  r  dr  «alto  m 


AcorlTOUBB  ;  appiccare ,  o  cu- 
cire qnel  corcf  inuall  che  il  ctda- 
nuRQopIlellialie  teste  dei  llbii 

Bb*g*,  strlBcls  di  carta  die  si 
salda  «vra  un  (oeIIo  stracciato 

BrtKo,  cosi  appellasi  1' sttacca- 
gnoló  de' segnali  che  si  pongo- 
no nel  messali,  breviarli,  o  al- 
tri Hbrì. 

CiPlTELLa  Capitelli  soaoqa^eo- 
regghioll  cbe  si  pongono  nelle 
tesle  de'Ubrl 

Capllolo,  lo  stessa  cbe  canrlello 

Contrastanipare ,  diersi  de' ibigli 
slampaU  di  fresco,  quando  nac- 
diteo  0  lasciano  i  seiini  delia 
stampa  nelle  pagine  che  sono 

Culatta,  dicesl  di  guel  peno  di 
canone,  pergamena  o  simile, 

libro,  per  rinibno  o  iostegno 
della  legalnra 
EsTRiTTi),  dienti  dai  librai  •  cpiel- 
'*  cartucce  per  lo  più  semate 
I  qualche  reitera  dell' alfebc; 

del 


le  cartucce  per  lo  i 

con  qualche  lettera  i 

to^  che  Tengono  fuori  di 


1.  In  foglio,  al  dice  dc'li- 
un  della  krandeui  di  mezzo 
foglio.  0  d  un  Ibglio  ripiegalo 

Fronliapicio  e  Prontispiiio  ,  la 
prima  Aedi  del  libro ,  ove  ne 
sta  icrillo  il  libila 

iKUjlctRK,  saldare  una  braga 
sopra  tm  (bella  stracciala 

Imbragare,  RirliHcare  con  Islrìicia 
di  carta  incollata  le  piega  lace- 
ra del  fòglio,  acciocché  si  liu- 
nbCB,  e  possa  accomadarsi  alla 
^  Icgttura  del  libro 


Infinestrare,  tìbr  un  i 
gine  ad  un  lògito  ■■( 
sto  per  mena  dell' 

InBnestratora,  foRllo  di  caria  ta- 
glialo in  quadro ,  con  niu  It 
meno,  nd^uio  di  telato  dltM- 
slra,  in  cui  si  appicca  da  %■• 
guasto  ne*  margini 

cDaprìrQ  iB  bden 
ui  che  leg«  I  Bbri 
.  atta  di  legare  in  fi- 
la maniera  ond'  e|H  t 

Libra°M,  di'in.  di  libralo;  Ubnlo 

di  poche  faccende 
Libraio,  colui  che  vende  libri 
Librario,  add.,  ile' libri,  e  dice  il, 

per  lo  più ,  dell'  arte  ,  o   '  " 


11  stessi  lOirt  buie- 


die  ba  per  oggeHo 

Libreria,  luogo  dove  st 

li  libri  ,  e  gli  r' — ' 

me  raecoltr 
Libro.  Legavi  i  libri,  t  f  Mira 

e  cucire  Insieme  I  Ibgfl  it  n 

libro  e  atlaceiril  ■!>■  Mperta 
Muir.iNR,  quello  apatfo  delle  ha*- 

de ,  ohe  non  e  eetopalo  MM 

scrittura  o  dalla  stampa  BtWri 
RinciHTtBE,  metter  di  ni 

ta  su  et-  -"^ — ■- 


per  oDniodo  ni.  _.  . 
che  mi  meno  foglio 
SiGil.  pelle  di  pesce,  che  ce 


e  di  ^ri 


TlTOLE,  diCDDEi  qiIEtIt  CBrte   B||- ^ 

Ìiunle  si  llLrii  nelle  quali  sona  i 

in  rene,  o  in  leano=ra«o(a  dii\ 
libri,  yife  lo  siésbo  che  indice  ' 

Sezione  XXVII. 


I.  Strutaentl  propri 

UKtzzATOlo ,  luo^o  proprie 

inaullare  le  beMie 
BEccmtii*,  luogo  dove  l'ncr.ii 

le   liestie,   e    vendeci   1« 

CiKMiu,  InogD  ds  riponi  li 
ne  niorlB,  clic  si  vuol  conser- 

Ceppo,  pezza  grosso  di  lei^name 
in  col  si  lii|tlii  il  carname 

HtCRLMi,  beccheria 

Maxo,  ipeile  di  Krosso  marlellu 
di  Icano,  che  adoperano  i  ma- 
ceObI  ■  dare  In  lidia  lesU  dei 

Bfno,  ipeilE  di  mestala  da  rlval- 


nann  iili  mimali  per  la 

Scorlkatola,  caltcllo  Uglienle  da 
luogo  dove  si  sGor- 


AtNlDKEeArgnone.  Rognone:  pir- 
li eiraoia  dell'  animale,  duri  e 
maialedB,  poila  nelle  reni 

BliclDOLS,  letta  Battile  di  carne 

Caskelu.  I  nucellil  chlanuno 
con  (al  nonu  quell'osso  pieno 
di  midallo  eh'  i  illaccalo  alla 
polpa  della  coscia  e  della  spalla 

CarnscdB,  pegg.  di  carne  ;  carne 
cattiva 

Carnaggio,  ogni  carne  da  man- 

CarDome,  quantità  di  carne 
Carne,  propr.  la   parie  polpulii 
Ed  il  pili  soveole  rossa  degli 
animai!,  ma  >i  dloon  cosi  tat%oI- 
M  snelle  tulle  le  parU  uiulll  del 


stie  all' 

[[uortatoto ,  speile  di  coltello 
grosso  e  lungo  che  serie  a 
spettar  le  bestie 

Cicciolo,  quell'avanio  di  pezzetti 
di  carne ,  dopo  che  sa  ne  è 
trailo  lo  slrutta=3lcdo1o 
Dstereccia,  quella  carne  cbe  t 
appiceita  calle  costole  del  por- 
co, staccala  per  insalare 
utscclo,  parte  deretana  delle  be- 
Blie  che  al  macellano,  separata 
dai  tagli  della  coscia 
■ il  urasso 


,  lor  ria  Is  pelle,  acor- 
ir  l'ossa  della  car- 


Distrull 


.— ,  .- — Jgoe  delponoa  ' 

raccoIlD  tnaienie  ,   del  quale  A  -| 

fenno  ioIkIIsccì  J 

Dulcia,  luit,  lo  BteuQ  c\ibàiAHU 

igQlC  di  aangae  &V  v<r«»>H 


sia  solto   a  ((roppii 
ForcElls,  d)cesl   la  parie  cbe  é 

aell'aniiiiak  dalla  banda  del  pet~ 

Frilturn,  eottìilluml  di  carnaggi, 
cnme  cervelu,  granelli  ec  so- 
liti a  frliffièrsl 
GiTT!.»!,  nome  che  si  dà  In  Pi- 
reme  aqoe'beccaln  macellari 
che  vanno Bllorno  rendendo  car- 
ne per  dare  al  galli 
Ginocchiello,  il  ginocchio  del  por- 
Gradella,  pezzDola  di  grasso  di 

Groppa  di  culaccio,  dlceil  uni 
parie  della  cosila  delle  beallc 
che  si  macellano  BEoarala  dagli 
altri  lagli  detti  di  ciiIbccIo 

IUBcnELLiiiE ,  cBccl«re  la  carne 
trtta  con  altri  InEredlenli  en- 
C'o  11  bodelio  per  f^rne  nalsic- 
eiolll,  salami  od  altro 

t»MPlienuTTO,  Intcallno  delle  \i- 
lelle,  e  d'  altri  niumali  ridutto 
In  il  Vanda 

Lardaroda,  piMicagnolo 

LardlniD,  dcciolo 

Lardo,  grassa,  strutto;  c<l  i  cota. 
di  porco,  e  vaie  anche  carne 
di  parca  gruaa  n  salala 

Lardone,  rame  di  porco  grassa  e 

Lombata,  Intb 


,  r  uccidere  e 

delle  besHe 
Hacetlaro,  iDsoellalo,  hecnlo 
Hsrghetla,  lo  airinsolo  o  nttti- 
Cina  di  vitello  da  Ielle 
eia  ai  culaccio,  diceil  itì  lU- 
cellal  a  uno  del  diversi  togli 
della  coacla  delle  bestie  che  il 


ame  Insalata   di  poroi 
h'ells  ala  raseiam  e 


quella  parie 
ti  uno  de'iomt 


il  per  lo  pili  i|ui 

M  dal  corpo  dell'i' 

Lombatello,  olà 


ataccBla  dal  corpo  deiranlmale 
:l1o,  olà  che  divide  11  pol- 
dai  Rigato,  ed  è  una  del- 


Loinbo,  arnione  vestito  e 


:cln,  pepo,  di  m 
,  colai  che  inai 


e  Pluicaruolo  ;  pls- 


PrcsciutiD.  prasfliolta 


lei  porci 
usuilo,  r 


e  Presciutto ,  eowli 


strale  ec  separata  dalfanfìnik 
RoccHEi) ,  dlccsl  la  aalslecla  ea» 
Icnula  0  legata  In  una  porriaM 

di  budella  di  porco 
Rognonata,  tutta  quella  parte  che 


Rogno-- 

StLini!,  carne  salata,  eome  pre- 
sciutto. salsicciotto,  mortadeBa, 
e  rimili 

Salare ,  asperger  cheecheails  di 
sale  per  dargH  »apare ,  o  per 


Salsiccia,  carne  minuttaslmanKll- 


lioi  quegli  che  &  le  nl- 

ne,  apeiie  di  salslcclB 
>tlo,  spezie  di  iBlaine 
idId,  peiio  di  sbIìIccIb,  il 
■1  dice  anche  rocchio 
,  Balurue 

tuli'  I  uiusnflbrì  che  si 
■lano  col  sale,  che   più 

la  I    quella   parte   della 


he  ctnnpongono  le  schlem 
bestie  de  luBcello^fcAie 
dicono  niu-e  i  macellai  al 
iella,  chefrcanlenutanel 
rtetrc  mcdeslnie 


Squartalo . 


quarlanieiilo 
Ino ,    spezie  d'  aninielhi , 
1  aluccato  alla  mllu  ed 


al  fegato  dell'animale 
itracca,  dlceii  delle  carni  deall 
animali  morti ,  itloi-cbò  c<     '^ 

becCBlo\i!ii_...  ^  .___,  _... 
vende  la  carne  per  le  alrade 
senza  tener  holleiti' 

E''B*°'cfie"'u'i'''''ÌMa'la''*a'fie^'bS' 
"fla'^degtl  an/tua"'  '  *  =     "■ 

igna,  gruso  per  lo  pia  di  poi^ 
GO  >  B  scrte  per  iigner  cuoi  e 


cosi  dicono  i  EOBcel- 
lar  quanfla  hanno  ammauito  un 
vilellu  0  bue  eec,  e  Tale  gua- 
da per  tutto  a  fai'  che  la  pelle 
5J  stocchi  dalla  carne,  bastona- 

Tambussore,  lu  stesso  che  tam- 
TesliCGiiHiIi,  propr,  la  Iella  d'a- 


SEnoNE  XXVI ir. 

1.  Struitittitl  pn^rii  di  queito 

*),niirgone,e]aoBodo¥e      opera 

•ceolta  dall'acqua  che  •"  " 

oalle  pale  della  ruoU 


ala  per  mercede  della  ii 


eia.  quadro  bibleltato  nel  aoda 
della  fabbrica  del  inulina  deie 
posa  la  ruota  del  bollacele 
Caviglia  ai  mutino,  tato  &  ^t- 


ro  Che  (a  girar  la  niaclas  detta 
coperchio 
Coperchili,  1b  omclna  di  sopra, 
quella  cioè  che  gin  sul  fóndo 
Fondo,  diceai  ta  macina,  sopra 
eid  Biro  quella  che  t  detta  co- 
pinolo, perno  di  legno  che  regge 

le  macine  del  miilino 
HiaKA.  ¥.  Hadne 
Bacine  e  ohi  oomuo.  Macina  ;  pie- 
tra di   RfUira  circolare,    plana 
di  Bollo  e  colma  di  sopra,  bn- 
cala  nel  meno,  per  uso  di  ma- 


brlUsrlo 
PUoiia,  piccola  ) 
Plslrtno,  V.  I.,  B| 

due 'peni  di  U 
da  ifue  lati,  i 
Lea  te,  adoperai 


Iliaci  nel  bi,  macinella 
Mola,  macine 
Molare,  agg.  di  selce  t 

Molino,  r.  Mulino 


>   Hollnello,  dim.  d 

Mulina  e  Molino,  edillcio  compo 
sia  di  varll  slruiuenll,  che  aer- 
TC  per  macinare  le  biade 

Palì,  quella  parte  della  ruota 
btlB  a  foggia  di  pala,  che  fa 


ruota  del  muli 
le  macine 
Terragno,  Mulln 


crragoo 

sima  sotto 
Tramoggia,  q 


Hici:« AMENTO,  Il  macinara 
Macinare,  ridurre  In  polvere  con 

macine  11  grano  e  le  biade 
Magnalo,  suit.,  lo  slesso  che  fa- 


delia  nucinatur 

farina 
Muli  nero,  mugnai 
Raccolta.  Jfacin 


iSch"l''acq™ 
■flceolg»  dentri 


MogaMÓ,  quegli  che  m 


tSS^g^ 


Iscìalone,  legno  In  roggie  di  men- 
■ola,  die  si  conAcce  negli  itlK 
■CMHDDdBH  Bile  fablirìctic,  «Di- 
ne di  pourvi  >upra  litri  legni 
pf  r  brt  palchi  e  «Uro 

BuioCOLi ,  «pelle  di  urrvllB , 
eomptnlad'Dn  timone,  e  di  due 
ruote  sUbilite  In  una  «sii  af- 
farmi! Gon  grossi  e  aaldi  pez- 
zi di  legname,  per  uso  di  tras- 
parlare Iravi,  0  ulclre 

BttUpalo,  maccblna  con  maglio 
ila  batter  I  pali,  plil  pìccola  del 
— — 1<-  0  gatto 

lana,  o  traveUa  con  cui 
0  nllargate 


1  categoria  Belle  Arti,  •* 

^rdvlletturi.  | 

proprli  di  gueif  arti. 

gli,  eoi  quale  ai  cola  la  caldoa 

Correlile,  nome  che  1  muralwi 
ec.  danno  a  que'  travicelli  qoM 
drangolarl,  lunghi  e  SDitìll,  CM^ 
servano  a  diversi  usi,  e  prinaf 
pslmenle  per  lar  palchi  e  oo- 

S^rlitre  di  edlAill,  adaltuidoH 
a  trave  e  trave— Dlooiul  anelK 
piane 
CorrenHno,  dfm.  di  corrente;  pto-' 

colo  travicello 
Cucchlara ,  cosi  al  appella  aneliff 
la  cazzuola 

GtODNRLLETTO  ,     lo     StCSIO      ClM 

schifo 
Glorncllo  ,  vassoio  che   ha   tre 


GrlTto,  spezie  di  ponte  dti  mura 


due  piedi  ^.. 
ilendono  per 


a  fon 


Gnidi 


lopra  le  cnpolc,  doM' 
tono  forai  anche  per  I- 
i  I  ponQ  ne'blaogni  loM 

no  dl'giiide  al  maglio,  o  bertit 
perche  cada  a  piombo  anlta  l^ 
alata  del  pa1a  =  Dlcana1  ancW 
guide  que'BliH  di  pietra,  che, 
dUtUiguano  11  laslricelo,  o  11«-^^ 
sbiaiata  d'una  alradu  dalla  bau- 
china 

I  niaiiovali  a  far  la  calcina,  a(> 
mlle  Sila  rusticana,  ma  pia  stlaM' 


Harrone ,  striuneava  6vi&e  ti 


«  più 


.;s..,.., -_, 

acciaio  che  da  ung  parie  ha  la 
liocca,  cioè  U  luann  ds  picchi b- 
re,  dall'ullra  il  laglìa:  ed  t  pro- 
prieni.  alruniento  de"  muraiori 
McsìdIb,  dicesi  In  csizuola  dei 
DiitrBtorì 

rellnngolo  di  legno 


sparviere  a 

che  si  puliacona  i  ['avi 

PiiBrEHPii;ot.o,  ptonibinc 
tnaaa  legala  all'  areluin^u^uiu 
con  un  STO  con  cui  1  BiurCori 
«gglaitana  il  plano  ed  iltnoiu- 
bo  de' loro  lavori 

PlBiM.  F.  Correlile 

Piccone,  slruineiito  di  ferro  con 
panie  qoadre,  a  gnlia  di  ub- 
bia, col  quale  si  romnoDO  1  sas- 
ci,  e  ranil  bIItì  larari  di  plein 

chiamano  i  muratori  uog  sorta 
di   marte  Uo   che    esal    adope 

PIccouIdo,  piccola  aeure 

S.  Lanori  e 


Fiftico  e  Pietica,  struaKDlo  di 
legname  a  foggia  di  sette  p(r 
potenl  nllargare  e  slringèrt 
con  alcuni  buchi  dahmaxim- 

PJombiflO. 

puliacon 

Piombo,  I 

la ,  col  quale  aectuiltDO  k  £■ 

rillure 

le  qìiall  su 
Schifi),  giornelletto , 


,  assicella  quadrala .  n 


calcina  da  arrìcclare 

Tkesfoli),  legno  di  in 
piedi,  che  serve  a  fu 
fabbricare,  e  altra 


T  Bu  le  pietre  s 

,  inserenclola  in  ttu  ff 
■-  '—    a  coda  41  n» 


fl  filiere 
che  non  t 


..   .1  la  luce 

;,  laatrioare,  o  coprir 

strade  co' Gioitoli 
■""""'"     ■'    «1  dd  lavoro  di 

:r  coltello 


iddenlellalo,  ausi.,  si  dice  •g'i 
ediSzii  ifuel  risalto  dlsugnilr  i' 
muraglia,  che  ai  la"'-  — — 
Ifrvi  eoHegare  nuu.. 
■    re,  laatricare 

lo.loauik—- 
far  pavlMM*J    I 


li  lascia  ftrw 


do  de*  poxtl  1  manie  alme  nto 
dell'  acqua 
Arcale,  quella  parie  d'una  v( 
che  puaudou  su  le  sue  bai 


làbbrichR 
Arpeie,  pei] 

Urieciare  il  muro,  t  dargli  la 
crosti  rana  della  calcina 
-     dlcesi  11  mura  che  ha 
crosta  di  calcIpa^Dl- 


_.. le  0  di  ferro 

muli  edlfizll  st  leiin 


S        tapri 


nuraglle,  aUe  quali  i. 


quasi  piede .  sul  ijuale  al  posa 
cnlonDa  o  almlll 
-  Basameala,  spetle  di  loccobcon- 

eiùflela 
naie.  ¥.  Basa 
Balola  e  Batata  ,  la  [ilalea  d'  un 

suolo,   a  pavìmen.      _. 

Beccatello,  mensafì  a  peduccio 
che  si  pan  pcrsu^tegno  salto  i 
capi  delle  travi  Otte  uel  muro, 
e  sotto  i  terrazzini ,  ballalol , 
corridoi  e  sporll 

ElBDco,  materia  di  colar  bianco  , 
calla  quale  a'  Irabiancao  le  mura 

Bami,quellG  pietre  che  s'Iniplan- 

Buuo  e  Boaza,  pezzo  di  pietra 


Anicelstura,  l'alia  del 
re,  e  l'arriodalo  sic... 

Unello,  dtcesi  n  quella  trave  che 
regge  le  altre  Irati  de'ti 


Idna  con  altre 


la  quale   si  adopera  a 


Asticduula:  noel  legno  de'caval- 
telti  delle  iettale,  cbe  b>-  '- 
fendo  per  piano,  altr.  chli 


:  spenta  col- 


IjiG«ioi.»BR,  porre  1  bnitgloli 
■jCfiido,   quel  BOitegno   che  s 
póne  lollo  le  aaidnie  de'mar 

Banchina,  o  rlaegBi  dlcesl  qiiell'a 

BiEnio,  sopra  del  quale  i  pian 
a  pila  del  ponte 
ane,  parie  della  muraglia 
a  scarpa  per  licureiia  i 


sciuiu  e  secca  nelle  rovine  del- 
le muraglie 

alci3lrai>(i.  F.  Calcealruizo 

Cauna,  canale  chiuso,  onde  l' ac- 

-1  cammina  nel  condotti 

;lla,   piccolo  doccione  del 

dolli,  a  di  piombo,  a  di  terra 

la  0  d' altra  materia 

e  di  piomba  de'condotti 

■K   delle  fabbriche  =  l)lcc9l 
hedlciùclicÈsoatoM«^    I 


"'    i,rnnlrii  '!^"',„   rti  urt"l 


I  .'s^ni  fS.s.VcStSt"«^\ 

gni  '"■*",\iu  pende»»  "» 


i 

VBOCj  eh 

^adel  I 


rpielli  coperta  liscia  e 

iti  mora  — Copertura  e 
coperta,  i  (juella  parie  degli 
edìBzH  eh'  e  i>0!la  sovra  tulle 
le  allre,  e  che  sta  esposta  a  ri- 
CBTer  fé  piogge 
orda,  lo  ateiED  cbe  sstieciuola 
ordegglare,  Esiere  s  corda,  et- 
■ere  a  dlrtttnra,  e  dlccBi  di  imi- 
rulte,  o  limili,  cbe  aono  slloa- 
leHn  posto  tanto  pari  e  a  retti 
linea  ad  altre  corrispondenti . 
ObC  Brando  una  cordo  le  loccii! 
tolte  egualiDEnte  nella  loro  su 

MrdaDsta,  piano  inciinsta  a  usr 
di  scalai  con  ordine  di  pietre  Ira- 
verse  ,  iier  lo  oiA  rotonde  .  il 
ftlggla  hi 

'bastone  I 
in  filari. 


D  bastone ,  che 


di  e 


ton  hi  ratibrlca  è  di  ediBzio , 
la  quale  Bporse  In  fuora 

•Amo.  Far  co^O ,  o  simili,  si 
dfec  delle  muraglie,  o  altro 
qaando  gonBano,  ed  escono  del- 
la lor  profila  dJriltura 

iJorleecia  della  muraglia^  dice- 
al  l'nna  e  l'altra  parte  di  filo- 


flohnenti  ,  massli 
ilaiio  Incrostate  di 
0  slioiU 


1  B  1HE3TIEB1                         lai  1 

Ta^Cojeie  dtlla  vCHIa,  sono  1  1 

rinfianchi  fra  le  vùlte  e  II  dirli-,  1 

lo  delle  mura  alle  quali  a'ap-  ' 


tslofa.  Coltolt  della  i 
consl  gli  spigoli  che  ri 


solo   r 


ccr.  di  Coslola,  o  apl- 
itito  e  matta  crosso 


_.. E  cnrllli, 

ilalta  qual  cresta  si  viene  in  co- 
gnizione   del   padronato    dello 

Crinstiira,  pnUmento  di  muraglia 
che  fa  pelo 

Crociera,  fblta  a  craclera ,  è 
quella  tOlta  sulle  seste  acute 
coell  spigoli,  o  sia  costole  da 

Cuoio,  dicesi  talvolta,  per  quella 
che  comun.  dicianiD  una  mano 

0  una  passata  d'inloneco  o  di 
Incrostatura 

DATAneALe,  quella  cornice  di  pie- 
tra, aulta  uuale  sì  poBano  gli 
stipiti  delle  finestre 

Detuolh'e,  allcrrare,  rovinare,  di- 
strncgere  ;  e  dlcesl  propr.  del- 
le fsbbHche,  mura,  o  simili 

Demolllo,  oda.,  da  demolire=ro- 
vlnato,  atterrato 
emoItziDne,  l' allo  del  demolb-e 

Disarmare  uAftì,  dUarmar  ro- 
gnr,  o  simili,  Tagliano  levarne' 

1  sostegni,  tome  l' armadura 
Dlsembrfòlire ,  scoprire  II  leUo 

levando  gU  embrici 
Dlsfàciturs,  dlceai  de*  maleriali 

che  si  ricavano  dal  disfare  le 

fabbriche 
Divisorio,  agg.  di  muro  che  ler- 

ve  a  dividere  o  spartire  due 

EuiFicio,  tulle  le  opere  dim'O.tv 


lo  necessarie  per  l'Inler»  cor- 
po di  uiu  fabbrica 

Er«llore,  colui  cbe  innaka  una 
UibriCB,  una  maechina,  o  sinilll 

Ere^ime,  l' alia  di  erigere 

Erigere,  inaaliare  una  fabbrica, 
una  macebina  ee.— ergere 

FiLaiETTO.  Muro  ili  filarelta, 
dloei)  quello  di'  £  fatto  dt  pie- 
M  naliirale  e  nati  ioaertl 

Plnlmenlo,  e  per  io  pìfl  finimeii- 
10,  Duil  per  aiunÌDcar  cose  le 
qióiH  connnlcaDa  eon  tulio  il 
Bura,  doè  cortecce  e  incrosta- 


Pondainenlo,  quei  mummento  m1- 
terraoea,  lopra  del  quale  alpo- 
aanogU  edlBMI 

Fondare ,  cavar  la  fosia  sino  al 
sodo,  e  Hemplrla  di  nuleria  da 
ranrare:  gettare  i  fondameati^ 
per  edificare,  fabbricare 

Fondaiione,  Il  fondare 

Gesso  da  far  prtta,  dello  altr. 

vari!  lavori  di  muratore^Geiio 

da  inifcion colon",   allr.   dello 
bianco.  Sorte  di  gesao  obe  ser- 
ie per  Imbiancare  le  muraiiUe 
Gellare  un  panie,  \ale  Ubrì- 

Granello,  Sor  di  calcina,  per  oso 


gì)  arcbì 
iDcidclnare,  mettere  ia  ci 

coprire  con  calcina 

icalcinalo,  add„  da  ine . 

icalcinatura  ,   Coperta  bttft  OW 

calcina 
Incamidare,  ricoprir  per  di  tm- 

incaniiaiatiira  ,  l' incamictn*  It 
bccle  d' una  muraglia 
icatenamenlo,  oolleHBilonc  ddt 
muraglie  =^  fortiflcare  le  mara' 
glie  con  catene 
icatenaturi,  Il  fertiacare  Coi  cl- 

leroslamento,  Incros  tatara 
leroslare,  accomodare  «opri  fit- 

ridotti  Infeide  aotUU,  o  iMI 

Incrostatura,  quel  marmi  aoUL 
0  limili  rldotU  In  Ude  per» 
prire  o  adoraare  checcbetria: 
Per  4iIonacD 

icaneare,  atubUlr  aaldameole  le 

pietre  o  leaneml  nel  mum,  n» 

eiandoll  a  Iona  oome  »■>  »«>• 

rolato,  diceii  per  lo 


^^B  €430 


Pvla,  dicesl  alle  piccole  creuDlii- 
re  dette  rauraglie 

Pbnflla,  ipeile  di  tuallonc  pili 
saltile.  Il  liliale  s' adopera  so- 
Itmcnte  a' lelti  delle  case,  e 
murasi  sopra  1  correnti 

Piomblnarc,  dicesl  dei  pulire  l 

Sititi  con  uno  ilruminto  del- 
plomblna 
80111  RXLLi,  dic«9l  per  mallnne 
usdrone.  ipeile  di  mattone  gran- 
'  de,  di  t'arma  quadrs,  per  uso 


Sili  si  suorge  pili  uTantl,  aliar' 
eli«  si  dlminnisi»  la  «roaseiu 
delia  miiraftlla.  Quella  rlseno 
avinismeDto  di  mura  del  bD- 
dsmenlo,  su  di  cui  £  rtaniaU 
la  pila  di  DO  ponte,  edellaui- 
che  banchina 
KlsenHnwDlo,  pelo,  crepalura 
Risenlire,  parlandosi  di  edlUf, 


,  levar  la  caldna  dai 


.  a  slmili,  diceil  ad   _. 

*  spezie  di  YcatlniEnlD  di  mattoni 

e  pietre  pir  rllll  addosso  ad 

Bl»eea,  quella  parie  che  oe(,li  eùV 


candaaliare    i   tatti,   dIooM  I 
muralori,  «  vale  ridurli  a  aow- 
daglio 
Scaniiagtlo,  massa  di  sassi  riM- 
ta  In  quadro  per  Sitare  ti  loro 

manicare,  v.  a.,  ti  dice  provr. 
dello  apiccarai  delle  mura,  « 
cadere  a  terra  gì'  intonlcaU 

:icarpB,  dicesi  di  quel  peniOo  OM 
ai  dà  Bd  un  muro  per  lognle 
Tiene  a  sporgere  io  funrf  plfl 
al  piede  che  alla  cìniKii  lear- 
pa,  posto  nuiierù,  vale  a  pe» 
dio,  e  si  dice  propr.  delle  mn- 
raglie  clie  non  si  tirano  la 
pionibu,  ma  che  sono  nìd^lai^ 
ghe  nella  pianta  Che  nell'e■tr^ 
luitA 

Secco.  Muro  a  tecco,  vale  mro 


leKgiola,  quel  legno  che  >l  eoa- 
acca  a  traverso  sopra  l'estre- 
mità   del    correnti    per  colle- 


-,  D  tpalUlta  di  porla  o 

mra,  a  aimlle,  dlcesl  dui 

Htoil  quelli  p  vie  de]  mura, 

[lilla  a  Bghlisbesiio,  «icanto 

"' lili   e   arcWIravi  delle 

(m-iE,  onolre  0  simili 

Sunlelkmenla,  In   smantellare, 

tu  cola  snianlcllBla 
Snunrellare,  dfroEcere^  s^sciare 
lÌB)iiletlalD,  add.  da  sinanleliare 
BmiLUinHre,   levar   I   mal  Ioni   al 
iuvlmentti,  contrarlo  d'ammal- 


At  In  Sona  di  add 
~  iiKuIlo,  sopra  le 
■rcbllTBvl 


*A^ 


SHc,  alzare  le  mura,  proceden- 
1  eon  tal  ordine  He  il  muro 
(toga  alzalo  lutto  egualmenlE 


lire  II  muro  pid  ttablle,  ci 
fttendo  anche  clA  mallo  a 
bcBeiM  della  faecla  della  sii 


ordini  di  muro,  chiamansi  i 

Sproni  delle  mura,  a  del  fu 
menti,   si  dicono  alcune  ni 
elle  per  Iraierao,  che  sifomM 
lalvolia  per  forllAcare  le  mnrif 

Stalillire,  l'Intonacare  de'morU 

0  il'  ni  Irò  ^ 

StaUllito,  add.  da  slablUre 

Ttnaitu.imE ,  sorU  di  matlou 

grande,  che   serve   principia 

niente  pfr  uso  di  ammallonuc 

Tegola,  tegalo=:per  malloDe. 
Tegolo,  propr.  sorta  di  lavoro  S 

terra  cotta,  Imif o  e  arcata,  cUfb 

serve  per  coprire  su  1  leitl  ìfk. 

congiunliire  degli  embrici 
Teilaeclo,  levor~  "  ' 

terra  cotta 
Traversa  de'ponti_,  dìconsl  ijd 

muratori  qua'  legni  che  eoi 

tenano  le  abetelle 


minorici        . 
rrammcnU  ^ 


cappa  di  un  cam 

Yenlola.  Muro  a  b. 

che  non  regge  n 


Volterrana,  vftlta  lav 


ivlsion^ 
0  ddla 


Cimi,  recipiente  a  foggia  di  cas 
nDIm  rotonda  o  Blliiniata,  li 
crisi  t&hide  II  ripieno  de'pBS  lìce 
9.  LoBori  e 


llSalè 
lello 

I 


Biscaltlno,  puullo  di  pasla  con 
zacfhrrn  e  Dltro,  cotto  a  modo 


Ilo,  pasta  con  zi 
uiiru  iRvumta  In  fon: 


Cantuccio,  biscottino 


albume  d'uovo 
Cialda,  cnmposliloni:  di   Bar   di 
farina,  la  cui  nasla  fetta  (jiuisi 
liquida,  si  atrlngp  in  forma  <li 
ferro,  e  fuocesi  sulla  flamms 
niBldetla,  dùn.  di  cialda 
CiBldoncino,  dim.  di  cMdonC 
Cialdone,  specie  >))  pasta  confEtla 
con  zucchera  e  melf,  condotta 
sottile  come  leoslie,  ed  attorta 
e  ridotta  a  guisa  di  cartucchi 
Ciambelle,  cibo  di  ftHna  Intrìsa 
colle  nD\a,  zuccbero  «  b 


patta  fhltB  di  mik- 
cucchero,  driia  qulle 
li  bnno   larlc  t  ll- 

IH09 tacci uolo,  pezzeilo   di  nula 


di   pulume 


HTelS", 


6tlo  con  mele   .   ._  

altro 

I,  sorta  di  >iv3iida  fatta 

idltor  di  ondile 

oirelte,  falle  con  h. 

rina,  lucchero  e  uova,  e  per  lo 

più  a  teglia  In  fellE 
Fsstelllere,  colui  che   latori  A 

paste^pejUcoiere 
Pasticciere,  che  fii  1  DaiHeci.  pi- 

slelllere 
SFOGLitTi,  speile  d)  toria  fatta 

(H  arogllr  di  pasta,  e  spede  di 

oSella  falla  con  le  aloglle  me- 

ZiccARiNa,  zuccherina 
Zuccheralo,  add-,  condilo  di  mt 

chero,  iniuecherato 
Zuccherino,  paste  azzima  Intrisi 


"*^H 


li  coperchio  di  ve- 
ale  gli  oreBcl  ten- 


BicorDia,  ipecle  di  ansndlne  gran- 
de e  piccola  con  due  corni,  la 
quale  serve  per  lavorar  ligure 
e  vali  d'argento 

Jorrnclere,  spezie  di  vaielloper 


do,  ad  UBO  di  [enenl  la  boc- 

race  ridotta  in  polvere 
Bottoniera,  dado  d'acciaio  ino*' 
vsto,  |>er  dar  rilievo  alle  [liulK 
d' argento 


■  foggi.  Ji  BC 

con  punta  kuu,,^,  u 
de/o  quadra,  il  qiial' 
lavorare  nictalll  th 


Tnel>llo,  ti  altri  usi  propril  dtì- 

RiapiMileltBr  ditiL  dt  ciappola 

Cojipellii,  vasello,  folto  per  lo  pia 
di  cenere  dt  corna  di  cailralo 
a  dì  stello  per  cloientarvi  l'oro 
e  r  arcenta 

Patktt».  r.  mira 

GBAriTrmo,  spule  di  eeaella  che 
serve  per  granire,  velare  ecc. 

Grallebu^s  e  Grattapueifl.  Bini- 
ne HCCiiniDdDto  Inaieme  Bgul^a 
di  peimellella  per 


lo  che  li 


noi  do 


!,  dleoRBt  dagli  ore- 

seliBlort^DKrre  O  maEselta, 
f  11  beUere  vajl  o  altro  lavoro 
Ai  plailrs  di  aricnto,  che  si  fa 
con  tre  marlelll,  l'imo  detto 
martello  da  ta«o,  che  batte 
per  ptano.  e  due_  che  battone 


P»i.KTTlBRE,  slriinifnto  di  rame 
siillile,  che  5Prve  Bali  oreBd 
che  lavorano  di  smallo 

PianalDlo,  spezie  di  cesfllo  da 

3.  liavori  t  I 
•4 
-«,B»»ss»BE  (op/fljfro,  scemarne 


tirar  II  lavoro  io  piano,  o  per 
atie  spezie,  prinalojo  eulina  e 

PpolUIaloio  e  ProBlatolo,  ferroper 
cesellare,  e  re  ha  di  più  sorte 

RaSpcbo,  BtrnineDta  di  ferro  ro- 
tondo e  alquanto  piegalo  nella 
ctlrcniiu  di  cui  si  servono  gli 
argentieri  M.  nelle  loro  opere, 

Sccacia,  spezie  Al  profilaloio  a 
ferro  Incavato  ad  usa  dei  ce- 


menta, 0  altro  m 
s'ImpronlB  sIeIII., 
gli  per  i smalli 


TtSSeTTIMO,  <Ìl,... 

Taaieflo ,  ordigno  àie  serve  da 
ancudinutii  pe"  lavori  anche  di 

Tflvolellii,  piccolo  banco,  dove  io- 

vorano  sii  orafi 
l'Liv»,  cesello  di  varie  spezie,  def- 


tanto  che  non  al  discerné  dal- 


/■erdb  dicesi  anche  pun leggi: 

■prf-w.    dicesl    dell'elTcHo   dell 
'^^!to  roggio  nel  sentire  I'  o 
il  quale  oltre  il  coi 
gli   altri  smalli,  i 
1   divien    ^rslJo, 


;nu  cne  gii  urenci  lanriu  nei 
lalli  battendoli  a  dilungo,  o 

in  allra  (orma 
Bava,  dieeai  di  qutìV  orto  a  ^t? 

filo  che  rìsaUs.  Vn  taort  t«'  w 


r 


1*34 

UHI  cbe  escono  di 
Bavella,  dim.  di  bai 
Binllone,  agg.  di  ai^ei 

Tega 


Illa  fon 


lega 
Botfone,   quella  particella  d'oro 
o   d'argento   ciie   rimane  nel- 
■    coppella  per  f»rne  saggii 

11,  quegli    BCBiuaiioli .    i 

inulisslmc  parlicene 


CiiJi,  iguegli   B 


"  apiecu 
calo  che  fa  1' 


nulamenle 

Generacelo,  quell'oro  e  quel 
genio  elle  si  ricava  dalle 
pBlUTE  lavorale  e  slmili 

Coppellino,  quella  specie  di 


0  nel  1s- 


Grana,  dlcesl  _ 
xeiza  che  si  lii 
sei  latori  in  o 
la  superflcie  a'  i 
varo,  coal  detto 


b  che  resta 
irò  lavorato, 


FUMEZEA.  Fermctze  si  diconi 
quei  fermagn  ciie ,  ornali  d 
Hiole  e  legati  con  nastro,  si  pò 
alano  a' polsi,  per  lo  pia,  dalli 


I^immlnKa,  piatto  d' argenti 
■Ilro  luetallo  di  forma  e 
per  lo  pili  eenlinato,  ad  u 

Fiamminghe tta.Efini.  di  I 

Filigrana,  speiie  di  lavL 

oro  o  in  argento,  imitante  1' 

1,  dicetl  di  quelle  parti 


lo  oro  ed  in  arxenti 
i^llB,  Setti  rauimacca 
carpo  di  qiiakhe  vaan  eagit 
la  per  fo  plil  da  caduta  o 
percossa 


'te.  quella  parte 
ntla  CDcda  delL 
arco  del  guardai 


3 

lai^ 


■  ID    qo. 

peroh 


Granagllalo,  add.  da  era 
Granare,  hre  il  (n-anella 
Gratiijtlone,  Il  granire 
Granimcnto,  il  iiranlre 

grana,  dar  la  ([rana,  d 

Sii  orefici  l'andar  peri 
I  pennatura  delle  Bg 
un  plecolo  martellino 
un  ferrollno  appuntite 
gin  rollo  come  quello  i 
sciare  =  add,  da  grani 
GraidUira,  Fallo  e   l'eC 

Grallabuglare  e  Gratta] 
adoperare  la  grallabi 
lire  con  la  grstlabugia 

Grallabuglato  e  Gratta 
add^  uuiilo  colla  grati 

Groiseria,  arie  di  lavora 
e  d'argento  cose  grou 

Irt-lall    Moo        a     1    l...?^..^ 


tali  prima  di  raetWA 
L&Uime,  smalta  lodi^  a 

__      I 


B  proprio  dejli  orefici  — 
■ar  ài  cenilo,  d' i„ta- 
diMmallo  ac,  cb'èqiian- 
■eUsn,  InMgUan,  «nHt- 

LiO^  Oro  o  ftrntnto  di  iitaa- 
,  finEindelstoro  di  tulli) 
argento 
-e,  queir  oreHcE  che  fa  is- 

ire   d'oro,   come  tono  le 


luegll  che  fe  vasel 

ed  ittresl  lega  le  gioie, 
nche  plA  comiiD.  ai  dice 


io,  vale  oro  mssilccio 

NR.  Oro  d(  p>irujo»«,  si 
di  quello  che  [luA  reggere 

fetleri  in  pece,  dlcesl  de- 
■bB.  cesellatori  ec.,  che 
iiD  Iella  di  pece  alte  pia- 
ibe  dehbono  cCBellare 
lagli  oreflel  si  dice  quella 


orecchi,   appi  co 


Il  qneslo  lavoro   (  ne 


re  di  sello,  di  e 
che  riTevino  dal 

Sangiatore,  eolui  eli 


:i  bre  li 


La,  adrì,  da  amelUre 

hiTBi  la  ■inrilape 

Snulllslai^smallllore,  arie  fife  che 
lavora  (ti  smallo 

Smalla,  quella  milcris  di  jiitl  ca- 
rie ce.  per  adornarle 

.spolilglla,  polvere  da  orcllcl 

T*05U,  lavoi'oche  si  fa  eonimet- 
tendo  ne' metalli  inlagltall  ar- 
Kento  ed  oro;  ed  altr.  é  dello 


rioiugschliisrE 
XXXII. 


I.  strumenti  proprii  di  queif  arti. 

roio. Accecatoi, iOBoMiì-l     ad  incavare  i  piani  uelle  dlver- 

(U   divene  forme,  che       se  parli  dell' ori  uolo 
,tt  in  an  cwiBDae,  lervono  |  Albero,  preiio  gU  qt\u»\«^,  "HOt 


Boi  brvelo  i;lrBr  dentro 
AIsBiaolle,  piccola  chiave  per  Ki- 
rar  la  ille  perpetua,  a  Sne  iì 

Ancora,  pezio  d'acciaio,  casi  det- 
to a  cagione  della  sua  Si^iu-a, 
il  quale  serre  per  fiire  Lo  scap- 
pitnenUi  del  Eraadi  peudoll 

CalihkitOIU,  Btruniento  da  ml- 
aurare  la  «randeiM  delle  i-uo- 
le  del  rhpelH  vi  luoghi  dote  han- 
-   ■-  V  CDllocate 


HI  molla  ad  iniboccare  d< 


LlVELUTaio,  lEnunentD  Mttli 
a  porre  a  livello  i  peni  mf* 

NEU.  Mema  tutta,  dicnlaa* 
slrumenlo   di  pld  grandcna  i 

dìf  fiMr'"ir""-  ''5?!^'^  * 

di  EPE 

PorUJime;  peiio  formala  ■  «t- 
Ectla,  per  fermare  le  ItaM* 
eguagliare  1  denti  delle  nMk 

STAnru,  atramrnto  per  imwt 

Sttura  particolare^  tis  Qt»**' 

unna  «irmta  !  rote» 
ala  a  atfK,  che  Mtn 
l' Incassatura   al  [f^ 

--   .   -  atlaecala   la  cateaou 

alla  piramide 


triangolar 
na  denl 


a.  Parli  dell'  Orinolo. 
eh*  t  Inviti 


Alletta,  auel  piccolo  paio  della 
piramide,  che  serve  per  arre- 
starla quando  è  finita  da  caricare 

Alte  Elei  («rnvoY  fusto  che  ha  due 
palette  e  due  punte,  una  delle 
quali  entra  In  un  foro  fatto  nel- 
la potenia  ,  e  l'altro  hi  quello 
del  bracciooto 

SucciOLiNO,  pezzo  d'orluolo  da 
latca  che  toaliene  II  perno  del- 
l'asta  ani  braocinolo 

«Mcctuolo,  (juel  peiio  d'orinolo 


?!« 


ariglione,  parte  di 

cordo  con  divcrae  f^nyant 
Carlella,  dlceal  di  quelle  ptotK 
per  lo  \A«i  d'ottone,  le  qM    i 
eolICKBte  Inalenie  da  q»im  W' 
tonnlnl  o  pilastrini,  >arm*M  ril 


I  altri  ruota,  obe  iè 

nicircolo  di  medila 
li  è  poain  11  rastrelli 
Ire,  o  TCorciare  11  re- 

Jionnini,  opHaitri 
st\  quattro  peni  cbe 

Insieme  le  duo  car. 
I  niEzio  al  quali  lotiD 
■note  dell' ori  imlo 

COTitrappeit ,  »otio 
avvolti  con  filiti--" 


Jejllo 


ioli  per  làrII 

iacit  orlaoli 
Inibocoa   ne 


•oeitra,  dloiial  dagli 
lerodstiirB  de'rud 


apranghetla  dei 
na  apaeealiira  ai- 


luic,  \Kc  purervi  gira- 

Gksaa  0  Gaiwetlo  do  carena, 
ipecle  d'UDCioetlo,  cbe  ita»- 
lo  ai  due  capi  della  sateoa,  di 

Gnomone,  negli  oi ,. 

dice  l' IBO  u  slele 

Grano  delle  cartelli,  i  il  piun- 
lo  d'  un  rocchetto,  o  altro  che 
s'Interna  Be' grani  delle  orlelta 

Guide  deilo  ipirale,  dieeii  la  fi». 
cella  delre|0slro  deglloriiiDlI 

incAs^tTCHi,  plano  incavala  die 
ai  fa  negH  orfubli  per  collocarvi 
una  ruota  s  Altro  perni 

Li.NciiT».  ferro  cbe  mostra  le  ore 
negli  oriuoU 

LDncelUna,  divi,  dì  lancetta,  e 
dlceai  per  lo  più  della  lancetta 
del  reglilro,  la  quale  serve  ad 
Indicare  I  iradl  del  regolatore 
neall  orluoH 
janjone,  pezzo  degli  orluoli  dn 
tasca  a  cui  é  aiiiicssù  il  brae- 

.ente,   plaatrella  di  meUllo  cbe 

cluamaai  un  pezzo  della  quadra- 

rluoto  da  ripetizione 
.uuetta,  cerchio  superiore  delle 
cBEue  all'  Inaleje,  che  reggono 

jHiHTELLO,  dlcesl  al  martellino 
che  percuolendo  la  campana, 
suona  le  ore  e  i  guarii 

Mobile.  Pr/Hii  mabài  degli  ori- 

I  (lei 


I  ruota  di  plran: 
a  Pilota,  e  la  ru 


'  mie,  a  polvere,  a  acqua,  a  suo 
DO,  0  moslri  ec. 

OtoIokId,  Orìuola 

Paletti.,  alelta  della  mola  de 
r\aixmW  — Palette  delie  aite 
dtCDn^  ]«  alene  che  fannani 
li  (quadra  sopra  un  fuslu  ci 
Uudnca  per  IniboccarG  ntì  dea 
ti  della  serpentina 

FalMtìna,  dim.  di  paletti 


Partilora,  rutila  che  sern 


per 


e  del  suono 
FirniE   orario  s   la 

della  lunghezze  d 

che  lit  le  Elie  v)b 

iDlnula  secondo 
Ple^no,  pelinolo  < 

a  cài  al  avvolge  la 
uà  11:11  una  con  cnl  si  carica 
Pirone,  iiiccolo  pIlBstrino  per  tir 
ra...rVll..r!.«.d.,IlSlmli 

Policameraltco,  v.  g.,  %\  dice  di 
no  orologio  che  puA  servire  nel 

' a  uhi  luoghi 

,  abili'" 


Kegulatore,  non» 
lemiK),  ed  alla 

de'  pendoli 
Kemontorio,    peu 
un  rotino,  che  1 


lasca  che  ha  la  sooer 

nsr  le  ore 
Kotuuo,  r  ioileae  di  lui 

le  che  compongoDO  n: 

separata  dalle  cartel! 
Ruolo  □  corona.  F.  Ci» 
SiETTi,  quella  freccia  i 

lo,  che  moiln  le  on 
Sbarra,  naiue  che  li  di 

tì   peui    dell' Drìualn 

quello  che  regia  la 

tamburo 
Scale  Ita,  i|uel  peno  di 

lo  a  rlpelliiane,  che 

col  pursantc,  e  ohe  al 

Seappamento,  (Uceil  1d 
del  nìcccBiunno  per 

golalore  riceve  tino' 

ebt  i'arluolo  si  muon 
Scattino,  piccola  acatb 


jriuolo  da  Uso  a, 

:    Spinir,  dlnsl  alla  ri .. 

flols  il  lempo  degli  oHiioll  da 


;      ^  <  ^"^    '  dividere    un'ora  dal- 

^-^  Svtgììt,  ■auUIa  dega  orinoli,  eh? 

^^^  >uaoi  B  Umpo  deleroiliinlo  per 

^^^  Tuunno,  cilindro  eorapog lo  dì 

■  ^    £  coperthlD,  fatela  e  fonilD,  in  eoi 

,_^^~  è  ohlusi  U  mollo,  e  su  Cfd  ai 

Mr^S  rivolge  la  catena  degli  uiinuli 

^^^  ■                                  a.  Lacori  e  , 

^^  ^  CiLiBiui,  misurare  la  Brandei- 

^*_?  Il   delle'  ruDle .   de-  roccheiil 


midej  vale  eciuifllarla  alla  Utt- 
,      u  delU  nulla 
!   Cuccar  un  oiiuolo, 

lerlo  aa  girando  le 


iripeliilane,  a  di  un 

Vfrga  del  ptnduto,  dilaniano  eli 
oAuolai  quell'asta,  In  cid  lifn- 
BlalB  la  iGDle  che  sale  e  scende 
per  meno  del  dado  accamadata 

Vergufcla,  spranga  di  ferro,  la 
quale  negli  nriuoM  da  torre  par- 
Virola,   nane  che  si  Ai  a  quei 
{leiil  di  nn  orluoln  che  ne  so- 
ElFngon  degli  altri 


llnttit.tlo  e  Orluotalo,  colui  elle 
fagliorluoll.maesHra  di  orluoil 
Oriualalo.  Y.  Oriolaio 
Orologiere,  Oriolaio 
" -,  pari,  dalle  ore.  Tuie 


IH,  renoere  ugua 
._  .  MV\  deaU  di  uni 
*  pari  d«ll«  nella,  dicei 
,    prtoDL,  caUbrart  la  p 


le  parli  dal  proprio 
aria  di  metterlo  In- 


11  dKCtlo  di  carlea- 


leaao  al  regolatore 

I-  TRiBOCGtKfi,  dicono  gli  ortuolai 
del  non  combinarli  retìproda- 
mente  le  mole  della  serpenti- 


^ 


dell'  hòboccatura  di   t 
,^>  eU'  orluolo  viene  ri 


a  slrnmcDlii  per  partf- 


ctaìaniBhi  lordila,  su  ciU  si  Cg 
qnnliuique  iDvoroìatorna  a'  [lel- 

Pancbellg,  dim.  d)  paDCi 

Psrone,  stniitKnto  a  due  tagli  e 

du«  nionidil  per  dlfirosiar  le 

U59S  e  le  corna  da  tare  1  pellini 

PlonelUns,  slrumento  di  dentalu- 


BuccAGLU,  la  parli 
GosTULa  dtl  penine 


±  Cosi  r 


uKTTi.  ferro  con  cui  il  p* 
«  in  ulliiuo  daogaiilrcgUB 
>atoIa  del  pettine 


)  iinesto  nome  d«M- 


i  |>cUlnl 
SseiUNK  XXXIV. 


1.  faMrtM 


ti  propri!  di  ^auf  m 


n,  recipiente  d'acqua, 
■-vasa  con  bugi  Inoli 

.-,  , palio  di  1 

trova  lungo  fU  lilUm.  __.  ... 
1)0  delle  laUite,  ove  ni  |>one 
ale  a  pnnclugsre,  per  Cbr- 

rne  le  cappnccie 

-inineUa,  ndle  ialine  dlceal  di 
ptemli  unmasii  di  terra ,  clie 
nmuuia  le  divialonl  de'va«l>  e 
dal  cui  raddopiriamenlD  risul- 
tano I  canali  dell'  acqua  fresca 
BiWOiTou,  vuo  miliare   delle 


CUAniQi.ir>,  spuie  di  p^a  A I» 
gno  o>n  due  iponde  ,  la  qwle 
■erve  ad  allottar  I'  ■c<na  * 
un  vaio  più  Gas»)  ad  um  r> 

(JottokT  vasi  che  lervono  ■  dtff 
rullìmo  grado  di  coltura  alfv- 
qua  che  per  via  di  canaB  Iìb- 
no  ricavata  dalle  rulBMb  *■( 
quali  sona  alquanto  riA  wM 

Pubi;*,  ordigno  <U  tM  lagri  br 
mana  un  ItìimhIo  da  pSii.  • 
Gangeonau  airetlamenti  M» 
IH)  ,  ifunde  cade  db  lawht.» 


™.™u„. 

„..„,„■ 

^orai 

mano  l'acijKB  obesi  tira  sa  dal 

1  \uoto  delle  mole  , 

ÌBB8CCÌO 

Ile  ■  icolsre  il  sale 

Risciò,  spezie  di  rasiera  di  ìcfioo. 

con  cui  li  tira   il  snlc.condcn- 

ÌpOTri'tfe'ire«'ìine 

RiifBana,  vaso  poca  più  basao  del- 

1 prima  cairaerva  in 

odell-empibado,  o 

la  rete  calda  dna  quattro  pol- 

di una  ulentM  si 

lici.  Se  oe  coniano  qualtro,  cin- 

MSjii»deiiMre,per 

que  ed  aDChe  sei  per  carpo  di 

e  nella  relè  cnlda 

SKVSS'X'i'S 

,  ilrumenta  fitlD  di 

glmo,  plano  nel  fon- 

eaiull  cbe  la  coadocono  al  auo 

1  uni  »ttil  Duiu  > 

destino.  V.  Cottolo 

cornuto,  d..nitna 

s"in™ì'oo|o"div™si  uva  e  raf- 
Bnn  il  sale 

ioésalamola.osslina 

fabbrica  dolisi  r»f- 

un  urosao  cilindro  di  legno  con 

UDieolo  eoi  igiiale  iì 

due  perni  di  ferro,  che  li  fer- 

mano   e   Birano   nelle    ttagge 

tal"o!  "ie  "ve  »nco" 

d'  una  spezie  di  sedia  che  «Il 

:  il  sale  dalle  sali ni^. 

1u»lta  pertica,  ohe  serve  di  ma- 

^."C^li'll^un 

nico  per  fere  acorrcre  iniuniJ 

e  Indietro  il  cilindro  per  oon- 

ito,  larga  drw  qiiai- 

«oUdara  II  lem™,  eonw  al  fi> 

Kroua  me™.  polli- 

colla  maiaerURi         , 

Uro  ev*i  un  toro,  nel 

Vis»,  nome  senerleo  dei  diversi 

ealaunpexwdiMn; 

recipienti,   o  consur.e  In  cui 

a,   che  gli  serve  di 

l'acqua  del  more  si  svapora  e 

a  de'anai  IbrII,  si  e- 

concuocc  per  la  fahlirlcaiione 

del  sale 

■f^rss-am 

"'S^^.'Sti'^'S'U 

r.'S'.'S&,': 

vano  a  reggere  le  caldaie  AtU 

3.  Lavori  e  cote  relatine. 


trùfnrUirU)  ndnn* 


Fìtto,  icqua  fuliu  j 


1*  piaUgna  da 

Staituto.  Slaogi,   regoli  che  jer- 

vono  ad  allargare  e  slrlnacre  II 

telalo  ad   ubo  di   ricnino,  ter- 

Ilio  di  cucire 

niandoll   con    chiavarde    nelle 

ipllce  di  luue 

colonne 

ìitriepcrac- 

m  di  liille  le 

tirartele  od  altro  per  ricauM 

1  Lavori  e 

Oli  relativi. 

di  Rio,  panno 

ra,  che  l'Inlerpone  verso  l'c- 

alrenilW  delle  vesli,  o  Hmill 

I  addoppiare 

""a"  inleSd',  dl'dra'o'™  ''"'  '"  ^'^ 

Bandell",*'plc^ìtrb^ 

doppiare 

Basta,  ivit.,  cuelluri  abtxnzaU 

flPH.  vale   in 

con  punti  grandi 

1  a  demi,  che 

Bavero,  collare  del  mantello 

dB  sopra  tolda 

Becchetto,  fonda  del  Mppueclo 
Blghero,  aorta  di  tòmlEura  blla 

Bormio,  triuifliD,  lUta  o  aimUe  di 

,  nasi™  0  pos- 

ta d' elione,  o 

che  II  fregiano  e  n-lano.lo-ei» 

liU  a  guisa  di 

IHbbiu* 

tltA  e  ordine  dt  bolloni  inegai 

coli' ago  pri- 

in  opera  per  aliLollonare   un 

Bolloncello,  dini.  di  bollone 

Hottunclno,  diin.  di  t>Dllone 

mula   di  refe, 

Bottone,  piecDla    palloltalina   di 
diverse  ^ge  e  materie,  che  si 

Botì'o'lu^,  oj^ne  di  buttoul  di 

'agiglirper 

sllrl.  PttiiW 

End  e  stahlllta 

BradonetTa,,  quella  fltlda  di  ve- 

ogiar g  lisle 

stilo  che  pende  dalla  menstura. 

0  congiuntura  della  spalla 

Brodone,  ornamento  che  si  Cuce 

r  cucila,  con 

tra  l'estremità  del  busto  dal- 

= (iuasl  cucir 

l' entrotura  del   braccio  e  l' E- 

slremilil  della  manica  del  ulo 

appuntare 

B»slo,  ™ella  parie  del  giubbone, 

0  simile  leste  che  cuopre  la 

Sr'f'dl  idlro 

schiena  e  il  pelle 

le  due   eslre- 

CAAUTiGLii,  slrisclolina  d'arcen- 

to  htltlilto,  Bli\UBnW  ùtWts;\%\\a- 

diecsl  a  quel  nastro  che 
to  B  moda  di  cappio, 
D  due  slaB'e  e  due  clon- 
reolcunepar- 


CwMla,  Boria  di  passi 

per  lo  pili  ad  effel' 

Catenella,   adomaniei 
di  ricamo  fatto   cuu  bku  su  i 
vestìiuGDti  a  itidsa  di  catena 

ClnliiKa,  naslrino  leuulo  di  tela 
e  vellutaU  a  foglila  di  braco, 
che  serve  per  guarnlilone 

Cinturino,  quella  parie  de"  calzoni, 

_._lntorooal         ,     . 

la  camicia  che  Intorno  al  collo 

si  riinboeca  su  I  vetlii 
Collarino,  collaretto 
Coltello,  collarino,  ma  m 

lo  iroggiore  dell' usa  td 
GonlraOaaen 


I 


■I  nette  per  torlezi 
jn  generale 


Cucito,  lutt^  GUClturo,  e  11  lavoro 

die  gì  Gaec  =  adif.  da  eudre 

Cucitura,  il  cueirp,  e  la  cooglinr    ' 

Cuiatla,  pena  triangolare  che  ^ 
nella  parte  più  ella  del  di  die- 

Cusdre,  ».  a-,  cucire 
C  usci  lo,  add.  da  e  uscire 
DiscDuias,  adruGìre 
Doppia,  striscia  die  si  pone  dap- 
piè alle  vesti  lungtie  da  donna. 

Festone,  aperie  di  ricamo  die 
più  coraun.  la  Toacana  diceii 
imcrlOj  tmtrlalura 

Plletlare,  adornare  con  lllelto  di 

Finta,  parte  'del   vestito  cbc  la 

finimento  alle  tasdie 
Fodera,  soppanno 
Foderare,    loopaiinDre   i  icstl- 

menll  di  pelli,  drappi,  oaiadl 
Foderato,  add.  da  foiIerare:6i>p- 

pannato 
Foderalura,  manifattura  dei  fa- 


arte  che  alla  forcaturs  dei- 
uno  corrisponde 
lura,  ornameuto  de' vestiti 


(Jreapire,  aeorespare.  Increspare 

rinoreipare 
Crespohi,  piccola  crespa,  leggicr 


\tvKn-r,  GOD)fiunf(i:ri:  iiiìticmc  pez- 
zi di  panni,  tfle,  cuoi  e  altro, 
con  refe,  o  ainiile,  passato  per 
esil  per  via  dell'  aito,  per  sdat- 


Frappa,  irincio  de'  Vi 
Frappare,  ftr  I-  *-- 

memi,  a  almi 

tagliare 


frappe  ■'». 
I  =  mioutnai 


gallane.  Irti 

lallune,  (Ori  _  _ 

oro,  d'argento,  di  seta 
GesHi  da  iarti,   pietra  dt  d 
■orle,  uoa  aisii  bianca,  ed 


f-njlial»,   rpiBi 


quanb) 


ligltare 

lerone,  peno  che  si  mette  alle 
i-rsn,  per  giunta  o  Gupp|r>i — 
lo-,  e  aneora  al  prende  pe.  .. 
urna  parie  del  veni  menti 
ilelt»,  quello  parte  del  vdsUId 
ìel  rlmui  ctie  copre  II  calla 
tiBHlili  di  filo  che 

Il  hmElieiu  bI  pili  pi 
, it     pu6   distendere 

InatnatGuae ,    Boppannire    < 

bimhafEla 
ImbanAaglalD,    ndif.  da   Imbam- 

ImbaitUidenlD,  l' InibaiUre,  Imba- 

Imbailire,  unire  Insieme  i  peitl 
de'  realimenll  con  pund  lunghi 
per  poler|ri<  Bcconelamente  cu- 
drt  di  (Odo,  I  unall  euslnenti 
■I  EbliBuno  oaaie 
ImbnUlD,  odd.  ria  Imbailire 
InAaiUtura,  cucitura  a  grati  pun- 
I),  colia  quale  ti  unlFCono  I  jieiii 
de' vestlmenli   per  poterli  poi 

Imbollire,   IripOBlare   con  punì 
Hill,  0   ipei«l,  ^eitl,  panni; 

litro 
Inibatli 


InEclucoiatura,  quella  fortezza  che 
al  Bielle  dentro  al  vestito  Ira 
due  pumi,  ciò*  tra  '1  disopra  e 
la  masireggiatur» 

LanBO,  la  parte  di 


Lune  Ita.  iuneKe, 

'  '  fctUne,  dlconii  obi 
eec.  mrle  palitole 

die  prvnrfnm  1t  nni 


le  ripiene  di  c< 


~mpunlura,  aorta  paiilcoiare  i 
^nconaulile,  T.  !..  add.,  sema  ci 


Intaglio,  per  almil.  vi 


dalla 

Inargeij- 

cuna  lorta  di' ricami  o  slmlll= 
I  Imlrinl  propr.  delti  anno  ton- 
di e  traforati,  e  di  diverse  gran- 
dezic,  dai  nomerò  1  Ann  al  S, 

IHRRi.tTniiA ,  ornamento  hUo  di 
merli 
lerletto,  fornimento  o  trina  latta 
di  refe,  D  aitro  per  Biiornimento 
di  abili  0  di  checchessiu 

0,  mertetlD 


molle.  Punto  molle,  chiamano  ì 
sarti  un  punto  lento,  con  cui  si 
mettono  Insieme  le  parti  delle 
veatl,  e  che  al  cava  poi  quando 

Mostra  ,  noella  rivolli  di  panno  , 
-he  soni  iisral  a  molle  vesti,  ni 
i  uomo  come  da  donna,  ed  t 
er  io  pia  toderali  di  colore 
ilferente  da  quello  delia  veste 

!IIoslrei;BÌBlo ,  add.,  che  ha  nut- 
_  ilrefgialur» 


I>,  scciocclifi  non  i 


apfdtll'wiiglia- 
die  fi  l' KRu ,  e  Mfltermi  II 

OccHmu-ATnsi,  la  parte  del  Te- 
sina ove  si  affibbia,  e  propr. 
gli  occhielli 

Occhiello,  quel  piccolo  perlusio 
ehe  II  »  per  lo  più  nelle  le- 
sliinenis,  nel  quale  Entra  II  boi- 
Ione  che  le  anìbbla 

Ooohiettn,  occhiello 


coloil  e  di  flgnr 
n'  ino  di  ricamo 
1.  r.  PaglielU 


Petto.  Pilli  al  dicono  |e  due  por- 


Pi'slagna,  dleono  i 
slr^clDoU  di  pMU 
circondB  II  odia 
delta  soltomlCx  ' 

Pistagnino,  fpitì  pei 
finliFonolaloppai 
za  ni.  ed  ■nelie  qi 
ma  11  taschino  p( 
iBUjtnone,  aecr.  i 
roEro,  111  d'oro  •  . 
doppii,  con  cui  si 


Punto,  quel  brevtaal 
occupa  11  cnelto  i 
in  una  tirata  di  i 


Puntolina,  dim,  di 

BtFFibuiii,  Il  pare; 

no  I  Barh  eWc 

Relè,  ascia  ritorta 
doppll  per  Io  pi 


Reticeli 
fc,  di  : 

ago  0  1 


Ino  di  I 
1  piomh 
i  ài  relt 


.  Imbwtire  di  noavo 
,  Hcudre  in  nuinlei 
!  de' panni  cb'ei  na 
quel  mancamenla 
add^  da  rlmendare 


lù  ranpostB' 


eiUmcntl  e 


fidnisclpe,  pn>\ 
islU  parte  d]  di 


Lotluni  con  occhielli  dulia  parie 

lessltura.  pÌP|taliiri  che  si  fa  per 
lo  nii^  <ìt  pli^  alle  vesti  fernun- 
[loie  eoi  eiiisìio,  per  ttcBrclarle 
a  sliaogarle  ■  misura  del  h<- 
sogn* 

lonpanaare ,  metter  soppaBM  , 
luilerare  con  soppaTino 

ioppannalD,  adrf,,  ila  aappannsre 

)(it>l'a''no.  luitj  i)iieila  lelii  drap- 


lopnigdl Ilare,  fapeii  sopranElUo 
inprauBiUo  ,  sorta  di  lavoro  ehc 
si  a  coli' ago,  0  per  congiun- 
UCre  forlcmenle  due  panm  in- 
sieme ,  0  perchi>,ll  panno  iid- 
l' esIremitA  non  ispìcol,  e  anche 
iniom  per  omamenb 
SoUomanica,  manica  della  reste 

Sparuta,  jujtq  Isglialura,  o  aper- 


SlellefiBiarc,  ricamare 

TtHLiAHE,  dioesi  r  operare  del 
Eorlo,  allora  che  Btacc#  dallo 
pena  il  panno,  e  se  lo  divide 
Bccondo  la  forma  onde  delitia 
eiiclral 

Telo ,  propr.  peno  di  lels ,  che, 
cucilo  con  altri  somiglianti,  com- 
pone l'estuo,  ieniiiolo,  o  cana 
•imlle,  ed  è  per  lo  più  della 
lungheiia  della  cosa  che  egli 
compone 

"-'■—'-      nualsivoitiia  peno  ■" 


teli. 


iTmllc , 


1  torli  Hcare 


Intel  iicciare , 

qualche  parie  di  una  veste 
roppa,  peuiialn  di  panno  ,  n  si' 

tura  del  -vesÙiaenVii  —  Sv  Stea 


Slniinanll  proprii  di  quetV  arte. 

JURco  da  lavorare  pietre  n  ruo- 
ta, strnmento  di  leitnBnie,  net 
'qnil^medlsnle  una  sirena  moa- 
m   dalrnrteflce ,  si  fa   girare 


ìfliuboi  ala)^o 
raiiif:  ^u|ira  j0  quale  <Ib1  mfdt- 
alnio  arleflce  colla  BiueriKlIo  si 
consiinia  ogni  lorla  di  pietra , 
per  ridurla  alla  lórina  che  se 
le  vuol  dare  uer  serpillo  di  cura- 
meesl,  ed  altri  lavori 

GutmiRiNO,  apecie  di  aquadra 
mobile  di  lenno,  sbe  hi  I  rego- 
li sDorappoati,  e  dlB^rcnia  di 
quelfi  del  pifTerello,  1  quali  so- 
no inlemali  ed  inlersccall  f  uno 
nelf  altro 

CalcsKnuolo,  upeile  di  acarpello 

Che  aerve  per  lavorare  11  mar- 
ino dopo  averlo  digrossalo  con 
la  aubbia 

lirro,  peno  tondo  di  Irave,  che 

si  adopera   [icr  condnr  pietre 

peso, sottoponenf 


di  acciaio  con  pu 
pello,  coni  della  < 
chiettarc  II  porHdo  ; 


pietra,  e  serre  a  le 
nell' lificcetlarii  a 

RAFenetUKKK ,  atri 
Eerte  a  fare  le  rai 

Raspa,  «pcile  ^  Um 
per  levare  1  colpi 
pello  ne'  lavori  di  t 
ne  bnno  di  pia  aoi 
l!randen«:  a  cohi 
tonde,  a  roggia  di  i 


Ruota  di  piombo,  t 
me  Bcliietlo,  di  d&i 


nK  per  lango,Ghe  ibmtuio  quat- 
tro prcae  o  manlohe ,  che  ser- 
'  vono  ■  nnumrh) ,  e  >1  qirgdro 
H  legno  t  m.  an  tiKlicre  ài 
-legno  spfanito,  e  iene  per  h- 
plannre  aftit  Boria  ffi  pietra  du- 
ra e  tenera,  per  poterla  tirar 
a  pulimento,  e  «'adopera  con 
taraeriglio 

5.  Lanari  e  • 

UKCio;  irictraconda, scarpe! lata, 

nrrare,  manejtglar  le  pietre  ran 
cnrrt ,  pali  e  paletti  di  fen  a  , 
e  alanKhe  o  nunovelle  di  le)  no 

tnieo  B  lotbMquMrs  nella  pie- 

sf  adatti  ■  dovere 

>flMri  di  pietre  dure ,  a  quelle 


■Darmi  bi 
tr«  :  Il  ci 
di  forma 


dro,  mtxìA  qnelja  torta  dì  li 
VOTO,  nel  quale  si  adopera  I 
■quadra  e  le  lesle,  e  che  h 
sn(Dli  0  eantonale,  e  per  Io  pi 
deeai  de'  lavori  In  pietra 

lAinonRi  e  Namiorea  si  disi 
l'irte  di  lavorare  o  dimetter 
in  iiperg  i  marmi 

larmorino  ,   colui   che  lavora 


StruBb,  Struffolo  e  Stntfblo,  i: 
ta  quanti  li  di  pa«lia  di  Brai 
legata   inairme  ■»  piecoli  m 


Icone  plelre ,  eome  II  noc- 
j-,  ......  ..,  ,1  ,,^prt 

dleeil  quel  pu- 


in  alcuni:  fiieire  ,    ru 

chla  del  fusto  delti  i 
■ullmenlo  necao,  dteei 
limenlo  InoenHuInio 
a  quella  aorta  di  pi 


a  di  pietre  dure 
iwno  denilMlmc, 


■knn  peìo  o  nriniAo  parelio,  o 
apertura  che  (Mela  poi»  ini- 
\>ei6r^=futtrnnno  grotto,  di- 
si da  ad  alcune  pietre  dure  con 
poca  lucenleiEa ,  il  quale  piill- 
mento  grossa  dlced  anche  pro- 

ciiì  secue  per  caiiiaD  della  iiiia- 
litl  delle  medeimie  pietre,  le 
qu sii  hanno  In  tuperBele  alcuni 
quasi  InviiiMIi  porFtti,  che  im- 
pediscano loro  tal  perfCilone 
QDinmiu,  mereatante,  venditore 
'li   quadri  di   pietra  per  sci- 


Scaglia,  quel  piceolo  pesti 


Scarpellata,  colpo  di  scarpelli 

Scsrvellalo,  add..   ' " 

SnrpcIlalDre     - 


pietre  collo  scarpello 
Scorpelllnarc,  se  orpellar 
Scarpellino,  qiiecli  die  I 


che  lavura 


ino  .1'  una  (ixni 
Sgaleitrtre  ,  slaccare  il  galeilro 
Sqnadraiore,  scnrpclljno  «tic  It- 
Subbiare,  lavar^'Ml'u  «ti!£> 

Trameiiuolo,  jlpr... 

Sekiosb  XXX vii. 


Il  propri! 


hi  dirllll  al  cuoio 

mpa  da  cuoio,  «Iru ,- 

ir  buchi  tondi  nel  cuoio  e  «eli 

"  'rse  sranduie  e  viluMo 

.-j'Iiuohl  dgve  han  d«Mt- 

:  «Il  ardiglioni   delle  m- 

...„  BlpaniODO  ■ilel>rifHe  ci 

cignoni  de' cavalli  e  d3k  ea 


Arclarte,  quella  parie  della  arila, 
e  de' bull  falla  a  Kulaa  d'arco 
=sl  piglia  lalora  per  lutta  la  aella 

Bauiklli;  apeilc  di  Bella  con 
pfeciolo  arcione  dinanii,  ilclh 
quale  si  servono  i  eontadini  ;  t 
anche  quella  imboltlturn  che  si 
conBcea  lotta  l'arcione  delle 
ielle,  uereh*  non  offenda  il  doa- 

BaiUna,  ipeile  di  hasto  IcgRiero 
Bailo,  queir arneie  che  a  Rulia 
d1_iella   portano  le  bestie  da 

_.  ..  ileeii  di  quella  parie  ar- 
eitggìatB,  cherilieva  lul  futlo 


una  Abbia,  nna  cintura  a  «Um 
Catione,  Quella  parie  iMIt  |n«- 

Sera,  ch'é  tonda,  e  uBintWa 
coda  del  cavallo  mT^ 
Contraoignone;  oignone  di  rilbr- 
xo  in  caio  di  roltun  di  h* 
molla,  fermato  con  viti,  diril« 

Copertone;  quel  panna  contai 
li  cuopre  U  ctMella  del  •» 

FiBciconti  itriicia  di  wvalNb* 
tela,  con  cui  al  btela  o  Uaait 
VÌet*lB  l*  Md*  del  cavalto 


dctl'anlniaw,  gH  si  \ìeu  11  mor- 

Prontale,  dlccsl  quella  parte  M- 
la  briiilia  eh'  è  edIIo  eli  orcccht 
del  eavNllo,  e  plus  per  la  fron- 
te, e  per  ttto  pm»  tu  testiera, 
la  agiBneia,  t  [1  lafgali) 

PuilaTo,  colui  che  b  ftutl  e  irtlo- 
nl  da  ielle  t  baiti 

GROFPiEiiAf  poMillno,  pojolDtura 


alla 


ella,  che  va  per  li 


Guiila  ,  ipnli  di  ndlne  con  che 

(I  RBldano  1  civBin  da  Uro 
IMBHÀCI,  braca;  quElln  parte  del 


nnioiento  de' 


roppic 


,   ed 


nae  Bbbla, 

Inciappato,  add^  do  Inoluppire 

In  Anta,  pezzi!  di  cuoio  del  Uninien- 

to,  o  lornimento  de'  cavalli,  che 

5l  rapporta   ni  petla  per  mng- 

glore  (ermeiua 

niKTlUI  d'I  fnìn 

0  limili 


quella  |>arle   che 


DngiiD,  iTcnos  e  ai  vueaj  ' 
dia  e  in  haboccalara 
Hiueniola,frcneilD=Dlcei. . 
qurlli  fiirle  della  briglia, 


agnsnclB,  per  istrmgei-  i;i  boc- 
Oi:i:ki»  ,  parie  delta  brii^lin.  cIiiS 

PiasiffTI,  «otHlUtslnie  slrl^croW- 
ne  di  cuoio,  che  sono  neile  bri- 
llile, nelle  qnnll  si  riuietlono  gii 


torale  di  un  Bnlmenla  de'  caval- 
li da  Uro 

Pettorale,  nijC,  slrlir.la  di  cuo- 
io, 0  d-aib-o,  che  <l  liene  davan- 
ti ai  petto  del  cavallo,  apiiieco- 
ta  alla  sella  d*  una  banda,  e 
nflbblata  dall'  altra,  ncciocch^, 
In  enfiando  all'  erta  ,  la  tenga , 
ch'ella  non  cali  Indietro 

fuitamorso,  pexeuol  di  cuoio  che 

partì,  una  attaccata  allasjuan- 


PortaatnnitlH^  dgns  d<  ci 
Ubbia,  che  serve  a  tpn< 
sopra  la  i^roppa  del  tA 


stenere  Io  straccale,  s'inllla  nei 
buchi  delle  me  estremiti,  e  si 
conUcea  nel  buslo 

Posola  In  ra,  icrappieru 

Posai  le  ri,  posnia 

Posollno,  quel  cuoio  tìaf  si  nielle 
alla  coda  del  catalto,  imr  so- 
alenerc  la  sella  alla  china 

Predella,  quella  parte  rlel  freno. 


corda  passate  nella  c»m|>i 
della  carrozza,  che  reeeo 


SCDDTCCIDOLO, 

1«  brinila 


nella 


irroMino  ne 
csvbUd.  l[li 


Brallp  che  gli 

poterli)   accohcismenle   csval- 

Sellala.  colai  che  (a  le  selle 

Seuancìs,  una  delle       

è  comporta  la  bri; 


sIiiBCla 


jrifiliK, 


SoiEDb),  Dna  disile  parti  de  11  e 

Sia,  ed  t  quel  euoio  che  : 
eca,  medtanle  lo  scudicci 
colla  leslìera,  e  passa  per 
BtreiullA  del  frontale  noII 
gola  del  cavallo,  e  s'afDbb' 
Siene  dalla  banda  slnlilro 
SoprsMhiena,  quella  atrìsci 
ettoioi  che  passa  sul  dosai 

Siella,  quella  parie  dello  spi 


medesl- 


le,  arreae,  per  lo  pW,  di 
che,  BllacCBiD  al  biilii.  o 
:,  faida  1  flanehl  iteUi  b^ 


borra ,   il   crini 


Ili  llpeb,  • 
D  ilmAe  dallt 


ItLiTt,  >arti  <U  brlclli  cM  tf  MK 
le  s' cavalli  per  la  teru  bttlf- 
glinlura 

Valigii,  speile  di  cifss,  o  di  ti- 
-"  trasportare  TsW 


bi  vfaxglo 
•  allKiaio,  facll 
ValiRiotto,  ipeaie  di  valfcla 


facllor  di  tbIIcIc 

_._ ,  tpe»ie  di  valfcla 

l'olialo,  parte  della  bti||lla, 


l' allaecano 
Sezione  XXXVIII, 


nB,  Si  veggn  la  catigoria  M 

1.  Stniminri  proprii  di  queiì 

nie  di  grossa  Si 


nenll  e  II  ftindo  d 

81  dice  lansrn  rll 

MlntiiiLio,  ■tniirent 

eando  appuntato  ~ 


lafata 
i  fonila  di 

-  Ùrar  AmH  da'eom' 
1  loppa  vecchia 
-Iella  EToua,  per  cac- 
msnglor  toraalcJilo- 
— ,Lie  occorra  nella  co- 
Zone  delle  luretie  nc. 


gno,  qaanda  al  voglbiio  nella' 

re  per  catramarle  di  nmin 

Sgibruj)  di  calafato,  iperie  d 

Elccola  Bn»  nella  quale  0  e» 
ifalD  ripone  I  inot  atruBaeaD, 
ralendoii  di  un  bnoo  roteodo 
aperto  nel  Ranchi  della  iteiw, 
che  gtl  lerre  Iniieme  di  «craii- 
ni  per  sedere  quando  laion 


Suoesi),  )[rande  Ictlrda  per  te- 
nere bI  coperta  dalle  Inilurle 
delle  glsgionl  i  bastimenti  dis- 
armati. Ha  pEd  comiin.  è  II  can- 
tiere ove  ù  coBtruiscono  o  et 
raddobbano  i  bastimenti',  le 
baretie  e  limili 


Arolura,  cur>'Sluri  di  alcuni  pet- 
ti ili  leinami  e  di  varie  par" 
'- '- E  boB»,   ~- 


1  tagli  dette  m 


CiL^rHàBB  t  (Slefslare,  rlitop- 
pvei  navigli, CBCciando stappo 
■  foru  di  nugllo  ne' coianienli 
o  In  qualunque  parte  poteisi 
penetfar  l' acqua 
Calabtala,  add.  da  celaTatare 
Chloviglane,  noaie  collettivo  di 
tatle  le  lorle  de'  chiodi,  e' 
auoa  per  eoa  Secare  I  baatlc 
CltBcio,  dicmui  le  barche 

apofllale  de' loro  arredi 
InPKCiias,  Impiastrar  di  ptt 
iR^ieclBIo,  ada.  da  Impedan 
Impeciatura,   implaalratuent 

Impegolar 


B  teilale,  lo 

m  tdlveraodall'appareffar- 
-       ■     ■       -       limbelli 


ipoTienle   dall'  orlo 


LC  di  due  jieul  di 


che  servono  a  legare  le 


pò  di  una  barca  quaidasf 
Ossatura,  lo  stesso  che  or — 
PiLCLU,  l'  anione  che  ti,...._ 

nella  costruzione  di  barche  ec  ■ 


che  al  rumo  tociA 


WMIB  A  M 


!pBlB»re,  ungere  le  barche  e  sl- 
mili, sic  ud  e  re  un  paltume  di 
sega.  lolfo  e  pece  sopra  la  ca- 


delle  barche  a 
I.  V.  Pallume 


9 


che  KTVIranu  u   calefauri 

cbe  accade  alle  barche  vec 

0  male  ooiumeBsc   nella  primi 

tctueraroli,  lavorBlori  negli  tquefi, 


'  i  niadleri  di  angelo 


Sezione  KXXIX. 


BRilCCtU.F:TTO 


PTTO,  draiiuo  che  ri 
lacciuoli   di  un  faldl 


ClPOLKl-ro,  quel  panno,  o  drap- 
po che   s'  appicca  pnipr.  alle 

D  cai>o  ai  Iella,  ehc  dlcesl  pa- 

Cappellclto,  quella  parie  del  pa<l)- 
ilTone  ohe  cuupre  il  capo  di  esso 

Caacali,  panno  o  drappo  che  si 
lucia  ricadere  per  orna meiilo 

Cerlina,  leiida  che  fascia  Inlorno 
il  lello,  ed  t  parte  del  corti- 
iiB«^o=per  U  tenda  o  porlie- 
ra  che  ni  pone  alla  parte  delle 

Corlinaitgio ,  arnese  col  quale  si 


ha  cortina 

DBiirrKLtUNE ,  chiamanti  drap- 
pelloni,  que' pelli  di  drappo 
che  s'anplccano  iiendenli  Intor- 
no alelelu  de" baldacchini,  e 
anehe  le  ne  parano  le  chiese 

FifiTONK,  queir Bdornaiue Dio  di 


.1 


verzura,  bambagia 

cosa,  che  si  mene  

porle,  altari  e  altri  lunghi 

frangia,  ornanienlii,  guarnÌH«U 

frangiato,  add.,  ornalo  lUHraa^ 
Frangiunara,   frangiare,  onute 

Frangionato,  odd.,  da  fraaglonot 

PmiGLiunii ,   arnese    di   panaoi 

drappo  o  simili ,  che  apinooW) 

pra  il  letto 
endaglio.   Pir 
(reato  che  ri 
il  aopraccicl« 
QtatTn,  lappetu,  o  pannu  una  >i     ~ 

TippKZKHiE,  parare  con  l«|ijp«i-    ' 

Tappe:(zeria,  paraoienlo  di  ilanu    ' 
Tappeuiere,  orleflce  di  tappO'    ' 

Tornalelto,  parte  del  curllnaH>i)  ' 
con  che  da  piede  al  faida  e  ' 
Bdorna  il  letto 


S^siToai)  I 


e  iHvisi  CI 
ddoppisloiu. 


e  denti  nel- 
upeiiore 
e  da  addop- 1 


,-.-e  le  aia  rtolt»  si.-.  _ 
iisrll  Eono  il  nvallcUo,  ii 
--"-    il  cqipellDn-  -"' "- 


^lie  di  lagna,  >ul  anale 
■'  siiaiu  In  malBEm  A'  accb , 
allro  filalo  per  dipanarla  o  li 
cann(rte=DKc>i  anctiE  bindoli 
e  goindaki^fL'  mfio  a  naipo 
quello  ilrnménto  concai  il  me 


■I  di  Iute  1 
me  di  pelo  _._ 
re  ti  drappo 


seliluoli  di 


Btoncello  I 


rapposte,  e  alquan 
loi'O,  sopra  le  qui 
DutaaaOi  Pbe  tncì 


'atì  groariiilme  dello  strettala. 
-he  mellond  snile  pezze  di  pan 
Ko  per  istringerle 
CBsTBDCCii^qneirBTCheltD,  pei 
loie  passa  la  seta  quando  ■'In 


i  piedi,  e  ora  abbassanila  l'uno, 

le  (Ile  della  tela,  e  iGnuane  il 

Calcoliere,  ciA  cbe  regge  le  cdi- 

Calculino,  regoletll  n  eul  sono 

osati  du  i«laluDli ,  ehe  corris' 

Cannaio,  strumenta  di  legno  Cutlo 
a  goi»  di  panca,  con  certe  caa- 
selLc ,  nelle  igtuli  gli  orditori 
oKttono  i  gondluH  per  ordire 

Cannello,  peiMolo  di  Eanoa  sul- 
lile  tagliato  tra  t'  un  nodo  e 
r  altro,  che  serve  a  dlverai  uii 
di  lavori  lU  dvap)ii  a  paoni 

Cappellone,  inissa  peuu  di  bron- 
zo,  0  sliufle,  adBRala  In  testa 
ali  addoppiatalo 

nardells,  cardo  pitcoio,  i  cui  den- 


irrclla  ,  ruota  dentala  che  é  In 
fronte  del  autihicDo,  e  serie 
a  tener  tirato  l'ordito 
Carrette,  casleliettooiolelaiB  tura 


1  telalo,  ohe  alaano  aoipcsl , 
con  tengono  In  loro  li  penine 
r  cui  penano  )e  fila  della  le- 
,  culle  quali  ti  per«ivite  e  ^^ 


Oeppo,   nelle  itusichiere,  diceai 
'   tìum  macchina   nella   quale   i 

e  arrvc  b  lavare,  a  purgare   e 

Coeca,  dtcesi  quel  bottoncino  che 


per  quel  poco  d' annodamei 
che  vi  si  fe,  pei-chf  non  isc 
U,  quDiido  si  gira  il  fusa  e 

Cocdielta,  dim.  di  cocca 
Compasloio,  bocchtlla  del  tela 
Connocchis,  pennecchio  In  tu 


Fuscelliiz; 


>.  di  fuKello= 


Fuiellino,  dim.  di  fuso 

Paso,  atrunento  di  legno,  Inp 
GoniDn.  Intorno  ad  un  pi)D>, 
diritto,  lornlta,  e  corpitcdilt 
nel  meno,  *atule  nelle  poK 
nelle  nnall  bi  lui  poco  di  afy 
che  si  chiimi  cucca,  al  wit 
s' Bccpppla  II  Bla,  aCCloecU  tor- 
cendosi non  lsf(iisei=:&  tKH 
uno  degli  «rneii  nenCMMS  pf 

ta  CDiaun.  &Uo  di  ferro .  M* 
perllisre,  ma  per  torcere  e  i» 
niare  il  cannello,  rocdwuott 
—  E  Inoltre  quel  ferro  l«i^' 
lotlKe,  il  quale  si  Beui  di  m» 
banda  in  un  topflo  di  leena  * 
lulienrcrmo,  edall'aìif^rili 
infila  l'arcol^o  per  dipanare 

flinna,  quella  porte  de'denll  àà 
cardo,  che  rimane  dalla  plip 
tura  in  giù 

Ganelln ,  arnese  rormalo  di  ■>• 
croce  di  lenoo  guernita  di  ««- 

tiarieria,luogo  dove  «1  fipanfM» 

I  cardi  da  garzare 
Gramola,  macinila  da  dirUMMK 

il  lino  e  la  canapa 
Graticcio ,    Io   sletso   ctM  fP* 

nello 


Ghindalo,  lo  «Icaaa  ci 
quella  elle  posto  ori 
te    i'  adopera   dat   iramn  • 
seta  p«r  avTolgervI  11  ilo  ite 


Peresiuena,  qii«Jla  carta  che  eud- 
prc  11  tino  In  sulla  canocchia, 
rìdolU  in  forma  di  carloctia, 
dPlla  CDìl  perchè  "per  lo  pia  si 
fu  di  cartapecurr 
citine,  qa>:1lo  stn 
si  pettina  11 


...  issitorl  a 
in  denti  di  canni 
la  iatelaÌBlura  d 


ueU 


a  luOcar  1  Oli  del  ripiena 

che  serieaplaneiiKlsrcil  panna 
Pianato ,  dicesl  de'  cardi ,  ed  i 

Plla,iiuel  recipiente  In  cui  si  met- 
te il  panna  per  sodarlo 

Pilozu,  d>in.  di  più 

Piombino.  Fionibial  si  dicono  al- 
cuni legnelU  lavorati  al  tomo, 
a' quali  si  avvolge  relè,  seta,  e 
simili  per  fare  cordelline,  tri- 
re,  0  altri  soniiiiliauU  lavori 

Poiietto.  r.  Pila 

Purs<     ■ 


tra  loro,  e 


fnlil  Unf  ' 
Rastubllo,  intelaiatura  formata 
■     ■  "  legno  paralleli 

(tucsto  rellangoto  eon- 
i.o^.v  uEoU  di  legno  conllceati 
ne' regoli,  e  serve  a  piegar  l'or- 

Kegoletto,  rcgoletll  dicono  i  tes- 
sitori quelle  stecche  o  slrisce 
sonili  di  legno,  che  si  aigiun- 
gono  a' Ucci ar noli,  perché  pss- 
undo  Ira  1  calcalint,  si  logora- 


le Io  apago 


I  logora- 

e  &  fu- 


Retlno 


BocchcUa,  rocchetto,  slrumeDla 


Sacchetto,  ilrumFnta  piccolo  di 
legna  lòrala  per  Io  lungo,  ili 

Saura  cilindrica,  a  ubo  per  lo 
pia  d'Incannare 
Ebìrba,  pecEO  dne|;noasBBl  for- 


SciiiucciB,  nrne&c  TorniBlo  di  per- 

distendc  T  ordito  per  Tarlo  a- 
gciugare  dopa  ch'é  inibozzlmato 

fieapecclilB Iole,  strnaiento  col  qua- 
le si  separa  II  lino  dal  capecchio 

Eordasso,  strumento  nolo  eoa 
deuli  di  flll  di  ferro  annelna- 
II,  detto  anche  scardo,  col  qua- 
le si  rsFOna  la  lana,  accioccliè 
■I  possa  alare 

Scardo,  scardasso 


al  vapore  del  soÙd 
Spadini,  tipetìt  dt  (b» 
Spoziola ,  piccola  gran 

di  saggln^  colla  ijual 

DO  i  panni 
Spaizoletla,  diiii.  di  aj 
Spazici  iiio,cIfn>.  di  apu 

Spola  e  Spuola,  Blrum' 
gno  a  éulM  di  oaili 
con  un  fiiscello  dcti 
si  tiene  II  cannello  di 

Siwletla,  Il  hiacelliao  < 
in  cui  s'infila  11  M 
ripieno,  r.  Spola 

Spuola.  ¥.  Spola 

SpuDlclta.  F.  Spolett* 

Sbnialuola ,  nome  che 
traverse  superiori  di 

Slicciuoia,  nome  che  ■ 
cune  vernicoe  di 
ritengono  I  raccheul 

di  Terrò  daicarliBi 
StrelloiDO,  dfm.  cU  «r 

strìnge  per  Bma  di  i 
ie  pernio  di  iprcM 

no  e  altro 


la  nel  IrarU  da'  b< 

cbe  nell'  sdoprirli 

nmltlli,  niiell'  — 

tira  la  r.elk  et 


i-r 


-.he  regge 


■     Telateti- 

•        telaio 

Telalo,  alrunienln  di  legname  n« 
'    -     qiule  II  lesse  la  tela 
,     TelerellQ,  diro,  di  lelaroo  telali 

Telare,  lo  ategso  che  telalo 
I      Ttratolo,  iuoM  dove  >l  stFndom 
.         I  panni  lan) 

'Tarctlak>,  itruinenla  o 


ViLicu ,  ordigno  di  le 
adopera  a  tori'ere  o 

che  vale  dar;  i  il  ni 


le  ad dopi 
ilo  :  addi 


pia  coniun.  st 

Affai  „J.,  daairaldellgr 

Affet....,  /.a.,  dar  le  [liegiic 

Alfellatura,  l'arie  d'alTetlarc, 
dar  le  pleabe  ni  panni 

Afllorato,  aad.,  lavorata  a  fio: 
e  dlcesl  di  drappo  e  slmili 

Aggoailtalare,  Far  KoniUoll 

Aggroviglialo,  ritorto  in  sé,  e 
cesi  propr.  del  Ilio  che  sì  n 
rolge  Ins*  slesso  iiitsiidii  e  in 

Ammatassare,  ridurrla  In  nal^a 
A  ruma  tassalo,  adii.,  ridilto  iii  n 

Aiinaìpare,  Innaspare,  anoix 

Annas[ialo,  add.,  da  aiinaspare 
Appannare,  ndsurar  il  vanni  t 


K  itnieiinecclilarc  ,   br  penn 

rocca  per  filari 
Arroccare,  porre  11  Alato  in 

iiiTOvesclalo.    ArroBiscia, 

cardi  luali  per  levar  quel 


ietti,  cpiei  Slamenli  gottiil,  che 

»  -  une  loDO  siate  cardale  bene 

■Ihstoncino,  tessitura  propria  di 

I^Manl  a  dì  □astri,  falla  eoa  ri 

Hevo  a  guisa  di  vergole  o  ba 

Batter  la  lanài  Battere  con  isb-o 

menla  adattata  il  pelo  delta  pe 

cara  o  del  montone 
Bava,  dicesl  a  quella  seta  che  pei 

non  aver  nerbo,  non  puA  Blarsi 

e  perii  si  straccia 
Bavella,  quel  Alo, 


la  per  alarsi 

Capitone,  sorta  di  »eU  iM  Ba- 
sa, e  pia  diiuguak  dell' aM 

Capo ,  presso  l  resalturt  ,  ri  *i 
drappo  auDGa[»o  aiiliKOll. 


Cardala,  quella  qoanllU  dlla 
-■•'e  levoratH  valla  per nh 
cardi  della  scardauien 
Cardalo,  add.,  da  cardare 


anehe  la  materia  cbe  • 

CardegKiare,  dare  II  cardo 
" — ■ petlinire;  e 


A  cnueheilo,  d' u 
~ka,  col  quale  al 
m  In  lelaia  per  n 
le  li  dice  li 


Cimare,  levar  la  ciani,  e  ai 
Il  pelo  al  pannolano,  tu 
glielo  colle  [orbici 

Cimata,  l'operBEluoe  di 
i  pannllani 

ClmaiDre,  colui  che  ehna 

Cimatura,  quel  pela  che  ilUA 

al  panno  In  chiiandolo,  cMMW- 

,    opera  per  riempiere  pU  tW 


DO,  quegirche  pttllna  n  scar- 
M  la  lana,  batliiano 
I,  rilmiul  le  cantonale  ed  no- 
i  de'  panni,  o  nmili 
.Di)olo,4lo  d'ori^to,  Che  si 
IM  aopn  un  rocche  Ita  pnstu 
l'AlIn  del  letaki  da  teasere 


IniltuUo 

■atlaeilAlo,  lavorilo  Ddopei  i 

:!onlT>lMKl<o 

■stMellD,  KOTlt  ili  lavoro  sai 

Ioli,  o  «ndie  drappi  d'ora 

1  del  panno.   Il   fóndo  del- 

rdilo  =  Ulvolli    dicesi    dfl 


,  purgare  dalli 
more  I  [>annl 
utB,  [essere 

'j„r — 


e,  aggomllolare  traendo 


la  garzare 

ira,  quella  lana  lroi>pi> 


Divellatura,  l'alio   di   divellare 

Diveltino,  quFcli  che  diretta 

Dobolare,  tanllsre  11  Alo  di  ferro 
per  rormare  i  Blari  del  cardi 

Docciela.  Dar  la  dacciola,  dico- 
no 1  ijnalchlerat  per  mandare 
on  filo  d'acqiia  nel  oropo 

Fiun,  dlcetl  a  qnetla  quanlllA 
del  panno,  la  quale  si  estende 
dal  plinto  In  col  passano  ope- 
rare I  garzatori  ■Im  all'altei- 
iB  delle  loro  «Inocchli 

Faldella,  quanlIIS  di  lana  def  peio 
di  dieci  libbre,  saamalata  avanti 
che  l'anea  per  pettinarla^ 
Di  pili,  dVceal  dal  setaiuali  a 


Fellralirr 

panni,  è  il  coHe- 

(ranienl 

peli  de  a  la 

a,  In  che  consiste 

ìalora 

bun 
picc 

io  feltro 

'eltrw,  i' 

nno 

ComposlD  di  lana 

alenie,  e  non  tes- 

SI 

Filare,  u 

re  II  UeIIo  o  il  nelo  di 

lino,  di  lana 

o'  «Inill  materia, 

torcend 

rldocendoll  alla 

maggio 

pò 

Filalo,DB 

Ico 

afllata^per  l'alto 

dei  ma 

dd,  da  mare 

co 

ni  che  lavora  ai  fi- 

la  lana,  li  lino  e  Umili 
Filatore,  colui  eke  Bla       ~™ 
Fiialrice,  colei  che  SU      -  - 


Filoiura,  I'»rle  e  l'alio  di  Blare 
Ir  lana,  la  seta,  la  canapa,  Il 
IO  in.  per  diversi  nula)  dice 

che  11  Alalo  roedpslmo 

yilo,  quello  che  si  trae  Olsodo  da 
.  tana,  lino  e  almlll 
Pilla,  dicesl  da' lanaiuoli  11  difet- 
to del  panno  cagionato  dalla 
,fDalcblera=  I  cimatori  d 

anche  il  nome  di  Jfitn  a  un 

,     .umenlo  che  s' Incontra  talvolta 
[  ^pt'fDllelli  delle  forbici 
I  euEUE,   dare  al  panno   varii 
I      tratti  di  cardo  per  trarne  fuori 
'      il  pelo 
Bwzatore,  colui  che  da  il  garzo 

Su^aluro,  operailone  che  ixin- 
slste  nel  tirar  fuora.  il  pelo  ai 

I  teina,  l'opcraiiane  di  cavar  fnori 
L  II  pelo  ai  panni  co'cardi  ~  ~" 
[  .   sHiropriaii 

I  ftanutolare,  far  gamilato,  aggo- 
T      mltotare 

'   fiomltolo,  palla  di  Alo,  ravcello 
k       ordina tamenle  percoiDOdlLl  di 
metterlo  In  opera 
Oragnologo,  Che  ha  gragnuolL  Y. 


de  alle  gualchiere  per  itwl»' 
tura  del  panni 
Oualcllo,  diceal   per  lo  plt  ia 
panni  al  Uni,  come  lani,  e  iaw 


ordito  delle  tele 


one.'o  raccfien» 
Incannato,  mfd.  da  II 


_^Jlllnaela  canapa  calla 
a  lana  soda 


tggio  e  Greno.  Lana  greggi 
licesl  alla  ■■"*  '"^^  "  déihT^ 

i   fanno  diverse    maniladuri 


ma  soda  a  sudicia, 
rjgi,  qUB'pannicui 


—  .lieghe  del  panno 
Srouiere  e  Grosjiero,  luil. 

lista  Ira  il  seUiuolo  ed  II 

claio 
CroviglIolB,  qnel  torciniento  che 

torto 

nalcare,  soda 
ehicra,   più 


à'il'fl*»  1 


icannaliira,  l' atto  dell'  bM 

icarloaare ,  mellere  t 
nelle  peize  di  panno,  ci 
mlone  Atììo  itrettS^ 

icavare,  dare  cerio  gtflMilIt 
gUo  delle  Forbici  da  elM>t 

iceppato.  Lana  fni^eppatii,  4i* 
si  dal  lanahiDli  quella  die  ■> 
è  ben  lavorala  da'  cardi 

iiionoectaUre,  nellcre  li  i 
rocca  11  pennecchio 
Ineoruturi,  peiii  di  fila  IM 
che  rknaiigano  dalla  parte  W 
subMello,  ■'quali  >i  ntetm' 
da  l'ordito  per  avviare  lai 
Indrappare,  fabbricar  drip|t 
hnaspàre  e  Inaapare,  atTàlr 
Il  alato  in  aul  naapa  pertr 
mame  la  nulasia,  «nniifa 
Innujalnra.l'HioBed'bnMptfi 
e  dlecai  dalie  Blalore,  ikc  ^' 
do  baniu)  BlalB  la  Un,  «r 
«la  hi  una  certa  qoailW  ' 
Aul,  l' avvolgono  lopra  Mafk 
e  De  fitrmano  vatasfc 
Intaccatura,  difetlo  del  pai 


colpa  de'cloulori 

ilrlaiala,  JbrniBzìone  dtUa  lela, 
e  flaurat.  orditura 
lelaiBtn.  add.,  poHa  In  Iginio 
lelolslura,  oda.,  poitoln  Klaln 
lerrare.  Lo  inlerrsre  i  panni 
colla  lem  del  purgii,  qnanda 

darli  nlle  gualchiere 

l^asere,  intrcccliire  Insieme 

lestloiento,  l'alia  d'inleBsere- 

lessjliira 

teiiuiD,  add^  da  InlesBere^ 

leale,  add.,  da  Tnlesa^re 
>Ki.iunLo,  artellce  di  lana,  c!ie 
bbhrìca  panni  di  Iona 


mino,  srtellce  che  latore  di  tana 
ino,  add.  di  Iona,  ed  è  per  Io 
liU  og;.  Hi  panfiD 
telala,  difella  del  panno,  che 
n  qualche  parie  è  resulo  tenia 


1,  t'ailone  di  1lglDre:;add, 

TI,  l' opcrniiane  di  nuneg- 
0  llgiare  11  panno 
lo,  colui  che  vende  II  lino 
are,  colui  che  di  II  lustro 


HanganalO,  add„  da  man  nona  re 
ÌHantiBnilorc,  colui  che  manaana 
.^nrliflino,  ministra  d'arie  di  lana 

Hnln.ua,  certa  quanHlA  di  din  bv- 


dhn.  di  malaaia 

Hnllane.  Dare  il  mallone,  è  qt 
panni  le 

Hcnda,  dlIètiD  del  panno,  n  quale 
nnn  si  vede,  se  repem  non  si 
all'aria  aperte 
dicona  i  inainoti   cm\ 
d' una  pbIudU,  perclA 

. che  mem  naiuola 

Neziettino,  dim.  di  meiietla 
"  dletlalnra,  l' iildma  rlveditura 


vale  drappo  te,  a  cui  per  i 
di  Risn|;ami  si  lU  II  lustro  a  i 
ni)i!llDn;:a  d'onde 
Opera,  dlcesi  a  quel  lavoro 
trlc,  drappi,  galloni  e  almi 
inediante  11  quale  al  riprese 
lana  Bori,  roilìaml,  ft-utU,  il 
niati,  0  qualsivoglia  aiira  <s- 


Ordlto,  unione  di  pili  UH  dlstetl 
per  lunRD  sul  telalo  di  lunghez-  « 
la  earrìspondente  a  quella  ohe 
al  vuol  dan  alla  lefa,  a  alla 
peixa  di  panno  o  drappa=l|ii. 
Tttsgiar  CordiCO,  o ' — 


^^H     V^Te  e  aciiolere 

^^H     'Tersi,  onde 

I  re  —  add.  da  OTOire 

Ordtlora  e  Ordllore,  colei 


che  si  fa  collo  scnolerel'o 

e  farlo  scorrere  per  la  liint^hez- 
u  di  quBllro  o  sei  braecla,  *- 


mndD   un  capo  della  pei 
poterlo  scogllai 

TmbDzzIma- 


uno  per  poterlo  scggllare,  i 


lura,  Il  0 
ordine  l< 


Ria  in  ! 


i 


Organzino,  meglio  detto  arioio 
Orsoh),  Il  seta  che  serve  a  ordi 

PtGLiDEEl.  Pagliazze  illcansl  it. 
lanaiuoli  lutt'l  corpi  estranei 
Che  sono  nella  tana 

P^uola,  faselo  di  on  

I  ;«ieru  di  fili  d'ordito,  formati 
1  lopral'orditola^e^inpafiiol' 
L  dlcCBl  da' lanaiuoli  la  metit  d 
r    una  paiuols,  delta  anche  mei 

Palla.  Fihiiccio  di  Balta,  dlcesl 
\oìg.  il  filaticcio  di  prima  sorte 

Palmella,  lana  broccolula  e  corta, 
che  s'ammonta   nei   denti  del 

fettine  quando  si  b  lo  starne^ 
cimatori  danno  il  nome  di 
,BatmeUa  ad  nn  peuo  dell'ar- 
Swlure  delle  loro  forbici 
nonD.  Maniggiare  il  panno,  di- 
iMsl  dai  gualchierai  qucH'opc- 
Mrione  la  quale '-■ '  '- 


....,  distribuiti,  uniti 
FassBla.  Dlconsi    fioiiale   dellit 

lana  quelle  tanle  volle  eh' casa 

vlen  paiaala  ne' carili  o  acapuccl 
PasaliM.  tanta  luniihezu  di  Ida, 

~  lanlB  i  la  liingheua  dell'  or- 


.   Pelo,  per  s 


lannolp» 


cella  dell'ardilo    che    Ha» 
senxe  essere  tessuta 
Pennecchio,  quella    quanUtl  < 


Peso,  quella  quantità  di  lanacti 
Il  capo  dì  a  lavorare  al  blU» 
lana 

Pettinare  II  Uno,  la  canapa  tu, 
ai  dice  del  separare  toìptìM 
la  laro  parie  pii)  (Eroiia  ilili 


Pettinatore,  colui  che  pclUni  11 

Pettinatura,  il  pelllnare  il  Dm 

la  lana  e  slmln  coac 
Pena,  la  tela  iater»  di  q«d» 

que  materia 
Pianalnrn,  l'ultima  garu,  ol'al- 

lima  mano  del  gario,  uedli 


Pilata,  monte  di  penc'ili  paaw 

nello  alratlolo 
PiluDchlno,  colui     'il   iliiaill' 

eardi  da  faraare 
Purgaiore,  colui  che  nonatll*' 

ni  lanf,  caTindotie  r«B» 
IUui:nHiCKu.uit,  V.  •,,  iMlly 

re  e  unire  inaleiM  M  ma  t 


accia  loi'ra  fondo  riu- 

,  la  iteiio  che  Conian- 

,  dtr  d)  nuovo  II  cardo 
,  add-,  da  riordarc 
re  li  rorblelj  dicono  i 
I  11  dare  delle  nurlellate 
maschio  ne'  luaihl  che 
itaelano,  afSoohe  I  taEll 
Ino  \a  tutta  la  loro  liin- 

la  tela,  o  Bimili,  tbIb 


tela  dT  Uno 

ordir  dL  nuovo,  tornar 

eau  ordllura 

Iuel  Sia  eoi  anale  ti 
'ordita  della  tela 


Ucfif  apetoiiaturn 

Ilare ,  oolul  che  lava 
iip  corrente  li  lana  dil- 


le'panni  sodati   col  s 


,  levata  dalla  pena 
,  levar  colle  bollette  I 
ihe   >i  Irò™   nel  pann 
e  purgato 


Rlveditora,  donna  che  colte  mot- 
lette  leia  tutta  la  borra  del  pan- 

BiyedUnrai  operazione  del  rive- 
ditnrc  de'  panni,  che  anche  di- 
fesi malteaalura 

Rivolta,  quella  piccola  parte   di 

Fanno  o  tela  che  ai  ripieRa  al- 
CBtrenilU  della  canna  ohrac- 

RozM.  Tela  rossa,  vale  tela  non 

curata,  n{  Imbiancata 
GS(y*TDliji.  dlceal  la  pellurladella 

lana  mal  Alala 
Sbiatclatura,  dil^tlo  di  cimalnra, 

allorché  le  li>rb1oì,  In  cantico 

dì  tagliare  il  pel»,  lo  stringono 

Sbozzolare,  Il  levare    i  houoll 


apruGcarv,  ripulir  la  scia  con  beo, 
0  altra  nrrunsa  appuntato,  da- 
llUabronchi  e  >udtEmnil  che  nel 
Alarla  vi  al  sono  attaccati 

Sbroccatura.  roperailone  dello 


1  a?ffs"sS?m 


ed  anche  lo  sbrocco 


...  .  tratta.  V.  Sbroacatura 

Scaechlno,  diretto  del  panno  In 

[tue'luothi  dove  11  tratto  del 

ripieno  passa  aotto  n  sopra  cer- 


te eia  mancanza  di  1111  dell'oT^ 

ilo 

gno,  unione  di  cinque  malaaie 


verchia  fretta,  o  perchè  le 
bici   stringono    troppo    nel 
K'io 
ScBmalare, percuotere,  oosl 


Scaiiialalo,  add.,  da  acaraalare 

Scaniallno  ,  colui  clie  Bcamala  t: 

lana  o  I  panni  per  ti'aFnc  la  poi 

SGann«ltare,  avolvere  il  Alo  di  lu 
cannello 

Scapecchiare,  nellare  II  lino  ite 
capecchio 

Scardassare,  rsfllnar  la  luna  co 
gli  scardassi 

Scardasalere ,  colui  che  tsercit 
l'arie  dello  scardassare 

Sciabordare,  sciaguallare,  digusi 
zare  d  batlere  con  forza  ui 
panno,  o  simile  in  un  truojjolo 
0  aiiro  per  levargli  il  ranno,  l 
il  loverchio  colore  che  avesse 
GonlraUo 

Sciorinare,  spiegare  all'ari 


gGonocchlare ,  trarre  d'in  sulla 

rocca  il  pennecchio  Blandolo 
Sconoocdiiilo ,  add. ,  da  aconoc- 

SGanoefiliialura,ll  residuo  del  pen- 
necchio Bolla  conocchia 
ScDlolBre,  bsllere  colla  icatala  il 


la  sii  uso  di  cucire 
SelaluDio,  mercanle  di  drappi,  che 

11  h  lavorare,  e  ccndaceli  inte- 

ramenle  uer  l'enderli 
Seteria,   lermine  CDltelllro,  che 

abbrucia  tulle  le  mercanzie  di 

SetlBcio,  l'arie  di  prejwran!  la 
Setolare,  nelUre  1  panni  colla  se- 
Selolalo,  add.,  (la  setolare;  net- 


fànno  le  nta  sul  t^lio  de'pan- 
Bcìalo,  aad;  da  imacciiire 


,  lo  sFraogiare  e  U 
contraria  d"*»»*- 


uuallia  ohe  per  lo  ^a  d  Ine 

Snervalo,  dlcesi  noe!  pnitto  ek, 
nel  lario  e  nella  clnulun,  la 
peritula  la  sub  fona  ,  e  i|wlb 
qualità  che  kt  rende  amabile 

Spazzolare,  neltar  collo  apUMla 

Spelalo,  dlce^  qnel  nnnnode, 
In  vece  di  sodare,  hi  perdali 
la  sua  lana 

I  dalla  calUvà 

.   leiwe,  Ineoml 

dare,  ed  i  proorla  MiBMM 
che  1^  <ul  luuT AtMKT^ 
Spulare  r  I  teultorl  <H«|iw»  icitjl 

Il  pettine 


iteHTtorttHaoardff 
ne  #  int^Sta'iSni 


Stame,  la  porte  pid  Oiu  Mk» 

na,  e  che  ha  pi  il  neHia 
Stamellato,  agg.  di  una  ^leill  M 

StaDil|in>.  tela  fatta  ili  diiM.  • 
di  pel  di  capra  per  uso  di  Min 

Stessere,  contraria  di  liiwi*. 
d tifare  il  tessuto 

Stigliare,  separare  colte  nari, 
non  gU  eolla  Kramuta,  I U  «L 
Uro  e  della  eanopi  di'bid 

Stoppa,  materia  che  si  IrM  jh^* 
Il  CB|>ecGhia  nel  p«iUMr  (bt, 


iniurp,  IrBBportorfi  In 


itrsEEÌatB  col  peEline  di  fer- 

B,  dicc«1  s  quel  riifcllo,  clic 
corse   In  alcuni  liiochl   del 

lololo ,  colui  che  mette  e 
DfR  le  pette  di  panna  nel- 

«iata,  quelta  iingntllì  di  pel- 
li panno,  a  dIIto,  che  si  strin- 
ili una  vcdia  nello  slrettoio 
0,  Sudicio.  £ana  ladicia 
rtggia,  dlcesl  quella,  che  é 
qude  esce  dille  beslie  pe- 

■Inn,  piccoli  ibldalara  nel 
Kb  deire  rorbid  de' d  malori, 


,  fabbricare  e  comporre 


dell'altra  che  serve  per 
che   ai  diec  arsolo .  e  e 

Tramare,  riempier  la  Ida  colli 


l'NTO,  lo  Blesao  che  battilano 
Veroi,  dioesi  alle  liste  teaiiile 

ne'  drappi  e  ne'  panni 
VcriiBre,  propr.  t  far  le  \erghc  o 

liste  a' drappi,  o  e' panni 
Verento,  Just.,  panno  vergalo 
Vercbegglalo ,  lacamalalo,   bal- 

VerKheeKlatore,  Laltlloredi  lana, 


'erKheenij 


pitorl  del  panni  o  de' drappi 
quando  gli  Btinipana  o  IrinclBno 

CiTLQLitToio,  litromenlD  che  Bd- 
0|ira  il  >etalitoli>  prr  torcer  lo 
lela  quand'esce  dsila  linln 

STumiSlrumerita  di  legno  in  cui 
■On  diK)(n>H  >  rilievo  flarsml, 
ornamenH  ed  atiro  che  vuoisi 
taiprlmere  in  salii  teia.  Pren- 
desi wBto  slrumento  per  due 
bnchlV>»c>li  do' lati,  e  con 
una  nano,  e  dopo  i" '-  '- 


la  tela 


jitru mento  da  stai 


Stampe 

Tino,  é  quel  vau  nel  quai 
lori  rlpungono  glIiiRredlenune' 
cesurll  per  thigere  I  panni 

Tinta  ,  bottega  e  Iodio  dote  à 
esercita  1'  arte  del  tingere 

Tintoria,  l'olEcina  e  l'arte  de'do- 

Torno,  legno  lungo  e  ritondo,  B 
geme  i  panni  ehe  si  Ungano, 


J 


UnlD 


illDinliiare,  dar  l' allnme  al  panni, 
Innanil  che  si  llnsano,  accioc- 
ché ricevano  II  colore 

Allumfnatnra,  l'ailone  di  far  t 
lire  11  panno  o  drappo  nell' 
lume,  per  disporre  Epeai  ad  j 
bevern  delie  materie  colorar 

Imntaeslrare ,  presso  1  tinto 
vale  perfezionBre  il  bagno 

Ammaestrato ,  dicesl  del  bagno 
quendo  è  perfeiionalo  per  dare 


Arrossare ,  tingere  ,  o  aspergere 


delle  noci ,  propria  per 

Ifntnra 

TF,  che  serve  e  Ungere 


con  coi  ore.  eolorire 
(loioraiione.  Il  colorare 
Colore,  Ingrediente  che  l'adopers 

Colorire,  colorare 

l^oncia,  baimo  apparecchialo  co- 

!1'  Ingredienti   neceisarii   per 
nnere  i  panni 
Conciare,  preparare  11  lino  tagS 
alcali,  o  cogli  oitrl  IngredienU 
necessari!,  onde  potervi  tingere 


USATI,  quella  sch 
vede  gailt^glare 
quand'é  riposato.  I 


_.  -nst  che  cominci  a  bollire 
GKAni.  Tingere  in  grana,  vale 

rideillno,  agg-  di  colore  hi 


colore  bl^n^ 


inthecon  vocabolo  Francese  I if 
IHPIDMAHR,  dure  gradtlsmen 
quella  lintii  «'panni  cbc  si  d 


Imporponire,  Ungere  di  porpor 
0  di  cDtor  di  porpora 

IncupiDenlo ,  io  incupire ,  eh' 
dorè  a  quólBiri^lifl  colore  i 
inpIuDM  che  11  renda  pid  scui 

Incuirire,  contrario  di  tchiarir 


ImiUnare,  v.  i^  arroblnore,  li 
cere  o  colortre  di  roiio  a  mi 
do  di  ruteno 

chtcclieiiia ,  vale  Ungerlo, 
Miorìrlo 
PnffD  di  colore,  ti  dice  di  le 
-  ■ —  0  rtmll  materia,  cheal 


'■•«',. 


Untori  per  loitessoclie  arrob- 

Settit  dc'eolori,  ai  dice  il  digra- 
damentadsl  colori  dal  (>ia  chia- 
ro al  pili  scuro,  procedendo 
sempre  pe'piil  a'odli 

Scaricare ,  far  perdere  al  colore 
alquanto  della  lua  vivacità 

Schiuma,  lo  ilesso  che  Barala 

SnioDlare,  a  imonlare  di'  colore, 
diceii  delle  tinture  che  non  niun- 
tengono  la  vlveiza  del  lor  colore 


Eer  licolorllo,  o  che  ha  perduta 
1  viveur  ■'-'  "' — 
Sottotlngeri 


e  Stingere , 


TiczfKBE  e  Tingere,  di 

colorare,  lar  piallar 
Tingente,  odd.,  che  Un 
Tingere,  K  Tlgnere 
Tinta,  luterìs  eolla  qua 
Tinlo ,  ttttt. ,  linbira  = 


un  colore,  valcappros- 

'iGELLiiu,  Untar  di  vane  Ilo 
'irò,  agg,  di  colare,  vale  acceso, 
contrarlo  di  sperla 


Xicolorare,  rìcolorire 
Kicolorire,  di  nuovo  col< 
Robbia.  Dar  di  rabbia^ 

Seeione  XLII. 

TIPOeU.FO,  CtlJXMiUFO 

t.  iitrotnentl,  utentiU  t  parti  di'  tui,  proprii  di  quttte 


ALTinra,  add. ,  aorla  di  carattere 
da  stampa,  che  prende  il  nome 
da  AldoHaauilo,  cIk  fu  il  prl- 
no  ■  làrae  uia  =  Piil  conuin. 
d)c«al  lesto  di  Aldo 

litigala,  lettera  unita  ad  altra  let- 
lera,  che  ora  dleeal  com.  indo  io 

iieeodonlca,  lorta  di  carattere 


Ira  II  canancino  e  11  paraiigone 
ta,  quella  parte  de'carollerl  che 
esce  di  riga  per  di  sopra 
terisco,  V.  g„  atelletla,  e  propr. 
segno  a  Biura  di  stelletla,  che 
>l  pone  nelle  scrllkure 
BlTTiTuu,  quel  legno  iiuaiku  a^^Sr 
—•0,  Mn  cui  H  (iMetKia  4  w 


nagKton  di  tulli 

Capopajtin»,  frenlo  od  ornamenlD 
di  iella  0  d'Intaglio;  che  si  met- 
ta In  cajio  alle  pagine  de'  libri 

Cappello,  aue  che  tiene  unite  da 


«gli 


Etampalori 

Corro  del  torchio  ^  dicesi  quella 

parte  sa  di  cui  si  pone  la  lòr- 

nulirio  si  fa  eorrere  innanzi  e 
Indielro  per  la  tiratura 

Cuu,  gran  quadrilungo  di  legno 
dlviao  In  vari)  iparSmentl  detti 
eaue  Itine,  in  claseuna  delleiiua- 
U  ntnodlilrlbuile  le  diveraeìat- 
tere  di  metnlla,  e  donde  II  eona- 
poaitore  le  trxe  per  comporre 
alt  che  eI  vuole  ataniparc 

CBBirttlno,  preaio  gli  ■  lampa  tori, 
vale  la  metà  della  cassa,  aup- 
ponendula  lagllnla,  o  separata 


CaSadm,  diceai  ora  di  quello  iilro 
nenia  oontonnala  a  gulia  di 
cilindra  eampntlo  di  colla  cara- 
iella  ed  illrlingredienti,  il  qaale 
'-*'--' in  pendo  gira  In- 


l'fnchJiMtn)  dt  una  l 


PiLLTIlo.  FrllridJconsIdaillaiaB- 
patori  que' pannelli  che  a'adT 
lano  tra  il  timpano  ed  II  te[. 
nello,  e  lervana  per  br  MC*- 


lice,  che  si  iDcUono  Inlncdd- 

inU(Ui>  e 
.     .   _/«hrir'l'"" 

orma,  qnell* ordigno  In  cai  il 
gè  liana  1  canllen=lHe«ll  fir- 
ma anche  al  telalo  di  Ano.  li 
cui  ti  atriiMMno  1  MratMTl  nr 
tenerli  saldi  aotlo  il  tofM» 
FraiahetU,  iclirclto  di  fam  «w 
varli  aparlimentl  <U  «Bria,  •  * 
mile,  che  miual  lul  taSta  da 
alaoioarc ,  tUochè  «U  tto  ti 
da  rimaner  bluM  aea  nmi 


dono  I  foiiìt  stampBli  jier  fergli 
*•"'<*•  .legno  con  coi  [  otmpasì 


iKiEitLE.  Initioli,   dieonsr 
sumpalari   le  lettere  ut 

nUggioH  delle  sllre 
Lbcitdhi.  Ltgalure,  sono  qiicl 


niinscoLi,  tenera  eranile,  inaE- 

i^re  delle  altre 
Miliuealelbi,  dim.  di  iu«Iu>coId 


Xtn  in)W|h>re  delle 
Mtrulne.  margini,  «.„,  ,_,  .„ 
gnelU.  0  regolBtti,  che  aervono 


aUa  dlvlslnn  delle  pagine,  per 

jneriEÌiietta,  pcut  luuuhrdi  nie- 
lallo,  che  il  mettono  slle  forme 
du  lordilo  per  uso  di  luarglne 

Haixa,  fèrro  iDngo  da  iliie  brac- 
ca, cui  quale  si  muoie  la  lile 

Hatz«.  Kassi  wino  quel  iiallonc^ 
ni  di  pelle  di  cane,  ripipni  ■ìi 
lana,  i^quall,  inzuppai'  dalla  tln- 
Ifl  o  inchiostro  da  atanipalorl, 

impregiialì  dal  lorcollnrc,  e  bat- 
tuti con  tOTZt  aopra  i  caralteri. 


n  legnala  tuli 
lopnppofle  t 


loniparlglia ,  voce  corrotta  da 
nompariglia,  torM  di  carattere 

NoBPtaiHUi,  nome  de"  due  unirai 
e  minori  caraKerl,  dctU  nom- 
pariglia maggiore  e  minore 

euliia  di  piccola  paia  cun  cni  si 

prende  l'^indiloMro 
.'alcltlnR,  dtni.  di  paletta 
FarangooH,  carattere   di  niciJU 

PlalietW,  presao  de' gè  Ila  lori  di 


:ve   i  diversi  peni  campo- 
.....ti  la  lonna  da  gettare  i  ca- 

rirrone,  quella  parte  del  loi'chlo 
che  ImniedIatsmenlB  preme  II 
fòglio  che  al  vuole  Imprimere 

tìOinliiiTlHa  Oundrotini",  sono 
peiiclll  quadrali  che  servono 
per  la  fbruwxlone  de'  vati  lielie 


Quadralo ,  dlceii  d' u 


>  'Min 

kiWetallu  dulia  SII 

-   '«wwwri,  di  fui 

pia  bassa  d^lle 

parie  di  legno 


, j,s.a 

pieAe  delle  lellere,  e  dar  loro 
il  pulhnenlo  sopra  e  sutta  del 
qokdro.  Le  sue  parli  esaEnùali 
o  accessorìe  saoo  II  telalo  di 
ferro,  1  comnoBitori  di  legno 
duro,  e  II  pialletto  cut  suo  ferro 
taalienle  per  lare  il  eniiale 
ftegolelto.  Bcgolttli  sono  que're- 

IdU  sollUi,  0  peixelti  di  leEiio 
1  differenti  dimensìanl,  colto- 


li differenti  dimensìani 
Btempa  e 


per  tenerle  separale,  e  ben  sa- 
aeiuic  e  alrelle 

Rollo.  Rulli  dicono  al)  stampDtori 
i  carri  o  clllndrt  del  lorchia  da 
slaoipa 

SGRiFru,  unione  di  diversi  |>eiizl 
di  piccole  lince  che,  unendosi 
nelineiu),  farmano  un  pezio 
solo,  e  sers-ono  nella  stampa  per 
raccogliere  diversi  artìcoli 

Silvio,  sorta  di  carattere  da  alam- 


Spadi.  Sua/le  dlconsi  I  due  reio- 
letti  di  ferro ,  o  di  legno  Fode- 
ratì  di  ferro  mollo  liscio,  aopra 

del  turchlo 
Spalleigiato,  sorla  di  carnllere, 

detto  lineile  interlineato 
Spandllolo,  luogo  destìoalo  a  àìt- 

tendervl  le  aumpe  fresche  per- 
dio vi  il  secchino 
Spazio,  ctò  che  serve  a  sp astiare 

le  parole  nel  conii>arre 
8lan|)arli,atamperia, luogo  dove 

■I  iiampa 
Etamperli,  Iucca  dove  si  stampa  : 

«  detlc  asacuiL  a'  ìnleode  liot- 

lega  dello  itamiulore 


parUdWfMt 


T*ccii ,  pelinolo  di 

per  rialiarlt , 

etaiello,  dim.  di  telaio 
elsio,  arnese  di  ftm  a  di  itim, 
nel  quale  gli  starapalori  Hn» 
no  con  viti,  o  slmfll,  le  fcn^ 
per  lo  pia,  nel  mellmie  ialK- 

Telarello,  dim.  di  telaro,  a  lelib 


iiiouuiore  e  minore,  dm  in 
qualf  viene  la  TioiuparigU* 

Testo,  carattere  di  meno  M« 
paragone  e  11  silvio:Jeiia  fW 
do,  carallere  che  vien  «««l 
piccolo  paranco  ne 

llmpanello,  quel  lelato  che  ih- 
caatra  nel  Uiupano 
impano ,  quella  parte  del  am 
del  torchio  della  stampa,  » 
perla  di  cartapecora,  o  Hb, 
sopra  la  ijuale  stanno  appaBlM 
I  logli  da  Jmprtoierai  disiai  ■ 
buoni  feltri,  e  serrati  da  m*- 


TIpograD*.  v.g^l'i 
pa,  ed  illuogo  e 
. .  orchiacoio,  pagg. 
Torcfalello,  dim.  ti 
Torchio,  strumenti 


colo  lorcóla 

orcoliefe,  quegli  che  lavon  wi 
torcbio  deHa  stampe,  ttnMR 

Toreolo  da  rami,  iiruMkil 
legnane,  ebe  slrlnn  Q  nHtb- 
tagliato  sopra  la  carta.  tSMlt 
Ti  lasci  l' rauiresslotie,  uM  *l 
so  di  due  nifii,  curri,  o  cMMI. 
posU  per  lo  plano  kI  M 
delle  due  cosce  di  esso  tanti) 

TiNTÀiiaio,  quell'aue  cM  ha  i* 

Elccola  sponda  da  capo  e  da  te 
lU.  sopra  la  quale  il  a»l»* 
lore  «saetta  le  linc«  dopa  4B 
le  ha  composte 


prriiem|i<rell  vOtodl  nnapfgina 
VlincItB,  incisione  ner  desorar 


qorl  prtrao  foglio  che  s\ 
ppr provo,  t  che  sene 
Ettore  ed  al  proto  per  le 
oni  do  farsi 

làtgjl  errori  corti  nella 

,  presso  eli  stitnpalorì. 
di  quella  psroU  che  ol 
B  pie  d'una  paBi™,  e 
I  prima  della  pagina  che 

|[raDa,  i^arle  dello  slam 

'or\.Tel!e  stamperie,  ,11 
colui  che  trae  i  coratiF 


le  «md  doppiamente  inipm- 


perlB  per  lo  alesso  che  diipll- 

Dupllcatura,Di&  ehe  il  coRinositore 
insTvertentemente  raddoppia 

EiiiziOKi,  pubblicai  Ione  d'Dlcoaa 
open  per  via  di  ilamoa 

Fhite,  (ramina  di  un  niella  rìnu- 
slo  In  liianco  per  Inivierlenu 
del  torcoliere,  Ddoal  male  slinl- 
:lie  non  si  pub  leggere,  e 


Fregar 


r  quasi 


?eX"ai". 


dee  it3mpare=Pre_. .  . 
ri  di  eiTBllerl,  relè  met- 
te Itere  sorte  per  s 
ipoaitori 
ore,  lo  stesso  che  i 

«Dpnre,  stampare  all'op'  i 


ctii  di  njnii  tumpaii  disposti 
In  oriUne  sopra  una.  tavola  a 
altro,  da  ciascheduito  de'qaali, 
toglleDdone  uno  ,  al  tbrmano  ■ 
'tua  derni,  eqoeitochlamaafmei- 

ìlmtfiiì,  presEO  I  llpocraB,  vale 
la  lunghezza  eguale  di  un  versa 

^liii^lincare  ,  rellincare  le  midri 
del  carattere  [ler  poterlo  gcb 

Inrir.iMiE,  furiiisr  le  paelne  coi 
caratteri  mesti  Insieme  dal  com- 
positore 
i   Impressione,  la  stampa 


<R,  nàprlmere  raddop- 


Imprìmere,  ImpronlsTe 


Imprunla,  iniriresskinc 


..nprlini 


Incaico,  spiati 
ma  dopu  HI 


.  cbe  si  dA  allB  for 
iltalovi  il  luelalJo, 
nera  vengo  bene 
Jarel'incEioslro  al- 
le torme  o  DieKlio  al  cu-alteie 
lierchi  s' iniprima 
iDchioslro,  maleriB  liquida  c.nera 
Eolia  [juile  ai  Blampana  1  libri 
LiscuTDBX,  errore  del  composi- 
tore iliordié  egli  lascia  Indie- 
tro una   0  pili  parale  =  Alcuni 

Ottito.  In  oltiwo,  si  dice  quel 
libro  I  cui  lògli  BOOD  piegati 

PiGini ,  carta ,  o  anche  facciata 
di  carta,  o  tacciala  di  uà  libro 

Proto,  colui  ctie  nelle  Btaniperle 
É  il  primo,  e  coaie  dlrellure 

QmnEBNi),  si  dice  di  alcuai  fogl 
lasIcDie  piegali  in  modo  da  la 


la  liiruiB  di  libri,  1  cid  fogli  io- 
DU  piegali  in  uiiattra  pari' 
Bepuso,  dlcesl  della  furnia 
la  a  male,  onde  tutte  le  lettere 
Bono  In  confiiso,  ed  eil 


ILegiBlro,  la  dllpoiliiane  delle 

le  righe  e  le  facce  stampale 
una  banda  del  lòglio,  a' im 


RltirailoDe , 


2 

r.2 


alcun' opera,  alod 
Ristampato,  ada^  ^ 
Bitirare,  tirar  di  DI 
male  slamiJBto 
"-'""-,  aiamiiif, 
-.  -ilad^ 
in  foglio 

,  vtìe  coiuiifa 

■oBBR,  diabi* 
arandone  le  te| 
dnle  di  DiKir» 
cuna  ael  «io  pt 
.  Jesi  ancbE  «il 
ScuoiiKiriikiiie,  h>  itw 

Getto  d'un  libro, i 
e  la  larguni  dT 
foglio,  in  quarto* 


'eno   perla 

..- luma  pia 
Spauleggiare 

-Jrre  gii  ipu- 
^pararc  kparohn 

-a  nel  coiii|Mi!rr    ' 
Spauleggiatura,  di 

gli  apaali 
(iltilcalura ,  ^Mtajj 

netti 
SUmpa,  eUglNa 


imprime  CL       „ 
Stampabile,  aM.,  «ktl 
-   Se  merita  di  «WfS 


Slauiffitella,  oSlaHptItI 


tEISDLOGU  0  un  R  9ESTIEBI                         UK 

"•  tSf  IfU  U  !i™^ 

Thrirc,  puri,  di  stampa,  vsk  slou-            , 

'^ito.rt^d,  slimpure 

pare,  imprimere                                  | 

■^  Milli  che  ilunt»  libri 

Tiralore,  lurcoliere                                ' 

S"--"''"""- 

Ta^»?'re''  quegli  che  lavora  nel 
lorohio  dellB  slanipa,  Uralore 

Suiwe  XLUI. 

«"i.vjiod«  «rvedlca-lPtunaltaio,  pEnlolsio                                   1 

"iUk  Ultori  111  maiolica  a  di 

Sf»»9i>,  fati  tp,irii,   si   dieono 

j™ni,iBnitre  lUnno  nella 

?rrM;tss,;A%s:     ' 

Storigli  o™YÌglle,  ffener.  si  di- 
cono lull'l  vasi  di  lem  dei            i 

sarpsrrjsiin 

<]ub1I  ci  ser>ìaniD  per   uso  di            { 

J^lm-iiiu  sorla  di  vernliie 
™  "Wm,  che  adoperano  i 

siovigliaio,   colui  che  lasora  o 

fAT^.'Si'^. 

loiu,  cioè  vaso  elie  abbia  11  col- 

ms^S^s: 

Stroiialura,  qupl  rlstrlngimenla              * 

K&TÌTì 

che  lu»oòl\a3i  nel  collo 
^ rie  dT'ei^tt 'con  tucT'^ò 

ftàs;^ST«t'i 

msl  di  credeniB 
ViiiF.Li.in,  vasellaio 

""Il  lerra  la  ternice  della 

Vasaio,  vasellaio 

1!™T" 

Ya'iellaio,  hcltor  di  vasi,  ed   è 

"M'orlo  di  vaio 

proprio  di  quel  di  terra,  cuiue 

»u,»rl.  di  validi  terra 

ii  stoviglie  e  Simili 

a5?*""'° 

Vuellam,  vasellaio                                      1 

Vaselliere,  tasellalo                                | 
Vaso,  nome  generale  di  miti  gli 

J^  ».  a.  e  ilraniera,  pcnlo- 

arnesi  ùtli  a  Une  di  ricevere. 

"Wo,  ùtiior  d'orcluoll 

e  più  parlicolnrmente  llijuorl  ' 

«m.  ptBtolalo 

Vetrina,  malerla  che  si  di.  sopra 
i  vasio   altro,  dn   cuocersf  In 

fornace,  che  U  fa  lustri 

I^^^Q^l^'  j 

^K^ 

SezIoSB  XLIT. 

II  COKTERIE,   SFBCCnUUh 

i.  Strumenti  praprii  rfi  quette  artL 


CiLCABt,  sorta  di  li: 
iDiio,  che  si  UBO  in 
nHcl  del  relro.  In 
Kcchla  lg  (ritls 

Conce,  «sso  irende 
la  materia  del  veli 


le  ronvacl  de  vetro,  e 
dicesl  il  cristallino 
FdRHi,  spelee    " 


iielia  for-i 
deUe  |)Bdelle  del- 


per  ridurli  al  deslloall  contor- 
ni ;  ctiiginasi  anche  topo 
MatteOj  seccatoio  dove  si  ■ 
no  a  alaglonare 


della  Tarnace 
Piucnio,  ts' 

mescolare 

Pappatolo,  spezie  di  cucchiaia 


le  una  ad  uso 


... nella  (brnace 

HctWiiolone ,  pelo  di  terrò  jo 
mestare  le  Dadelle  pieae  « 
rrlila=l>ice<l  «leite  mflew 
ilaiia.  V.  Raffrcddaloto 

lUFFiRnniToiu  e  HaSreddHMh 
truogolo,  o  calino  pieno  fW 

qua,  in  cui  sipouMM' 

Hi  vetro  percht  tì  raffi 
E  dello  Boolie  pilogm 

■vallone,  lo   " 

Battivello, 

Alatolo, 


epcHMMt 

feiToyy 


nace  del  vetro 
BuKluTiHU,  cUamasi  di'UW- 
--'iri  di  vetro  quel  luonfclt 


ne,  siicele  di   sale  prove- 
ite  dalle  padelle  In  fusione 


dispone  le  boltiglle  e  I 

dì  vetro  nella  fornace 
Bollito,  mii. 

nodale 
Councao,  nelle  fornaci  < 

dlceat  di.  quella  parie 

proprio  Iuo|!( 


e  freSdar 


paco  n  poco  DtJla  camera,  a   Rpeccnlello,  dim 
FoGUi,  dtwri   a  qtrello   stagna 


marrènlo  vivo. che! 
o  «gli  upecthl  di  ve- 1 


sed*r  entro,  inedisnte 


, , .1  sale  di  poh 

ulcInilDi  Pfr  farne  


Sei  malerlall  olii. .  __  _     _ 

il  vetro  vetro,  n  d)  crblalla,  che  si  traF- 

Ifiacnt,  eolol  cbe  col  Hata  II    ira      (tea  co)  aelvaggl 
«etriiMk  IiKerna  i  Tetrincuri;,  far  vetro 

HUGinaHTiM,  piccoli  globi    idi  Velrincato,   add.   da  vetriUcare, 

ealtTiomameiilKeiDiulnii!  'on-  VetrIOcailone,  Il  vetrmcarc 

teria  ,  Vetro,  materia  Iraiparenir.  eam- 

Pinjci  e  Pallila,  qnetlo  spa:  ii     poBla  a  roruidi  fuoco,  di  ri^na 

che,  pieno  d' aria  0  di  chei  -      blanna  e  di  cenere  dlsoda  Talla 

■II,   l'iaterpone    nella  a  i'     dell' erba  cali 

4M  velra  I  Vllrillcare,  rlrlurre  a  stalo  di  ve- 

Ponga,  pullca  I     tru 
nocaiETTi,  dicono  1  velrai  a  una  i  ilrlScazIour,  Il  titrlllrnrc 

TEMPIO. 

ArvUTF.NeA.  SI  dhlie  in  quattro  Sfzìonl  quiila  caltgorin. 
/fella  i.  Il  eofloforono  l«  cose  generali;  nella  i.  le  parli  del 
tempio,  le  fabbriche  anniM,  e  gli  ogi/ctti  od  tua  relativi j  nel- 
la i  ticomprenn  le  Besti,  i  paramenti,  le  luppellittili,  gli 
arredi  ed  i  caii  nacri  te.  j  nella  4.  ed  ultima  li  raccalaero  i  ti- 
toli, i  benefica,  i  gradi  tecltiiaitieC  e  li  eoie  relative. 

N8-  Si  eoniiiltino  air  uopo  le  catigorie  Dio   e   Porudiso, 
Bit»  Sacra  e  Teologia. 


IÀbtMilal«,  atleDeote  ad  abate,  a 
sd  ibbaiii 
Agiologfco,  T.  g.,  p\o,  d!\vaV<>,cVe 


I  'Jiniìcto,  V. 


:lli si  Sanilo  alle  ce 


KSiitipApa,  t.  R^  papa  fallo  contro 
,  fi  Papa  vero  e  IcbÌHìido 
uostals,  r.  g.,  colui  o  colf  1  che 
-  i ^...g  ^[|g  reiijjione 

le.  Y.  Apposloliea- 


manfwa  ài 


^  ulQcio  di  opostolo^per  papale, 
ponllficale 

■  Aftlvescovile  ,  add,,  d' arcivesco- 

■  '    TO.  appari,  all' arcivescovo 

T  *lpH™.  V.  B-,  conleraplallyo,»!- 
V  ^tenente  alla  conlemplBilone  di 

■  -  4ase  divine,  e  all'  esercirlo  del- 

•-    per  siniil.,  venerando, 

e  dicesi  anche  dei  lempli 
IjiTTEZziirrE,  che  baHe™ 

— 'ire,  che  balleiza,  bat- 

e,  ballciialorc,  che  ha 


Chericalcnienle,  ChericalBUitK 

Chlciicnimenle,  airn^taaitt 

cheiico ,  a  maniera  cberMe 

Gherìcalo,  aiSiL,  increata 

Chericuta,  adiL,  che  hi  chcrin 

Chierìcale.  P.  Chericale 

Chieiical mente,  in  modo  dwftc* 

~"  sa,  coniregailone  àe'Mt 

saio,  clBiuura  di  mosailei 

...  monache 

Clansirale,  add.  d\ 

Clericale,  e 


^do  ecclesiastico 
ìDlfliIale,  bene  Bei  ale 
inomcALE,  di  canonico,  apparta 


t  rifiuto,  che  ha  ci 


parlanu=U  luogo  ilmclllH 
jnsisloro  e   Camltlor^  «M* 

irono,  dtceai  ta   ctniM  «t 

preti  portano  aopr*  i«  -^  ~ 
dendonem  cerchie  -'— 

CCLESI  t  ET  ICmETT 

di  cccieiiastico 


asiico,  che  nreiitt  tf  » 
si  lecfic  andK  JToJK* 
ed  EccruiattìtO,  tate 


Episcopale 

>ile 
FiniGLU , 

Frati,  0  ai  moaune 

lima  sillaba,  adiinanH  ifMM' 
le,  che  alte.  dlciaOM  eOMpaflH 

FrateteamentP,  a  modo  ita  W 

Fi-ateaeo,  adtf.  di  frale 

Fratino,  add.,  ti^ltte.  friMNftt 
proprio  di  «aitila  frate 

Fralìsmo,  inalUtiidine  di  «rfi, 

GEnuoHi,  nome  dw  slMM 


Itenenle  d  gerarchla 

1^  Wn'o''hV° luogo 

«ili.  di  Jersrchla,  it- 

conlrarlo   di   sepol- 

Colni  ohe   spiega  1 
■HI  reILKione 
a.  di  mangGO 
r  nionew,  e  neulr. 

moracL 

>t.i  il  hnl  raoflBca, 

Il  tare  a  bini  mo- 

nanaclk,  udd.,  mo- 


liMlD  di  chiesa 

bH  gli  iifflcll  d    .  . 

.,  ttt-  <'i  luogo  do- 


Polllurslco,  ggn.  di  ijne'glnrnl  In 
~"'  dn  un  niedeilma  saccrdule 


Presbllerslc,  add.  di  prete,  epel- 


Prollnu,  a 
Pretiimo , 


Pepa,  papale 
i.  di  parroeclila 
,  all'uso  dell! 


^  add.,  pai'inial 
idd.,  di  pai  rial 


i.,  di  prete,  i 
I  a  (I  costo 


s  propr  dieeil  dell'  applicare 
-  cme  aacrc  e  dcdiealD  si  cai- 


^golarl 


la  che  iann 


i  reli- 


neSeii  nonni  debhanOEDnferlre 
'i  altri,  che  dai  Papa 

'-    -    -     pellegrinagg^ 


Roincaggio,  y,  a^    peiicgnuBKBiu 

" propr.  pellegrino  che  va 

na,  ma  eomon.  tì  prende 
per  agni  |)ellegri~" 
HoniltaeKia,  vita  ei 


RoDitlico,  V.  a.,  idd.,  eremitica 
stcFJiiioTALE,  udii,  di  lacerdole 


Sacnimentale,  oi 


...jlo^Perli  .    

tiiil„  dlcesi  rll  luata  die  per 
regione  sscrs  gnde  imrauiuU 

Sacra  e  Sagro,  adtL.  dcdtealo  i 
deità— per  Biwnslo,  venerabile 

Sacrosanto  e   Sagrosanlo,   add. 


SugriHuìnio,  iiiptr.  di  sagralo 


SecdlarhnralaH ,  ridati 

Bicnna  coso  al  aeoolw 

Seinlda[>plo ,  dlcetl  di  i; 

reclla  deuc  snHfbne 
Seiwlcrale  e  Sepnlorale 

Seppellire,  metter*  i  co 

nella  sepalturs,  ioIIh 

Seppellito,  sdd.,  d&SL, 

"-— 'crale.  F,  Stpaìcnì 

n*»'iBnTneu(r.  » 
ir  dalla  rell^bne 


Sliuonìica,  oJd,  ette  b  . 

SlniDniale,  v.  a.,  add-,  sin 

Kimoni  Ilare,  aùnonitig^ra 
Simoniziatore,  elle  alnioiilH 

Sinossi ,  adunanza  degli 
cristiani,  per  pregare  li 

SinEretiimo,  iin1ane,o  eoli 
ne  di  varie  sette  di  dive 

Sinodale,  add.  di  linod» 
Sinodalmente,  ave-,  in  ila 
Sinodico ,  agg.  di  queil* 


Elmili,  a  radunarsi  i 


pposlo  di  sonore  a  marlelti 
1  tocchi  =:  bonari  à  doppio 
in  doppio,  vale  sonare  co 


irratore,  becchino 


In  modo  bsuo  colui  che 

E  alo  1'  oblio  di  prEle 
,  Il  suono  dell  aiemmnrla 


Ione,  vislla  ohe  si  fìi  a  qua1> 
e  eUcu,  secondo  l'm'dlnuio- 

del  PonleSce,  par  adori 
twtgtie  " ■— '— 

l'Aduli 


_  ....  e  p«r  guBdagna- 

r  indulgenza 
ito,  che  ha  stola 
«niloiie,  cent  ara  eccieslaslica 


[nie  le  digiune  di  tre  giorni, 
e  i)  bnno  nelle  ouallro  sta- 
mi deU'  anno  une  volta  per 
BgioDC ,  afBnc  di  pregar  Dio 


Tenerr,  per  proFeBBare  ■.  detto  di 

Tonsura,  losalura;  ed  è  proprio 
quelln  che  uuno  I  religiosi,  the 

l'alto  preparalorlo  agli  ordini 
mlnort,  che  anolie  s)  dice  prima 
tonsura,  ed  £  il  tandere  che  fa 
la  prhna  volta  II  prelato  I  capelli 
a  coloro,  che  Intendono  di  di- 
venir cherlci,  e  passare  agli  or- 

Toniurare,  dare  In  prima  tonsura 


Tumulare,  i 

UBBirilE>Z*,  t _  .. 

iscritto  data  dal  superiore  ud 


iiualche  luogo 
Vacai 


.,  seppellire 

irdlne  o  lice 

^  dal  superi! 

)  di   IrasfÈrìnl  In 


eppellimenlD 
tKEj  propr.  SI  dice  ' 

cariche,  e  _.- 

uIBdi,  Erad)  e  posti. 


. del  rliiia- 

eccleiiaatìci,  le 
'  altre  dlgnlU, 


Vangelico,  add.,  evangelico,  del 

Vati  Belo 
Van  gè  lizzante,   add,,  che  isnge- 

VaogeKzzare,  predicare  II  vangelo 
Vescovale,  add^  rei  covile 
Vescovile,  add.,  da  vescovo,  o  di 


tulli,  fuorclii  al  sacerdote 
da  e  Abside,  quella  vùlls,  ii 
pò  iier  lo  pili  de' templi,  avi 


messe  ed  oggetti  ad  etSO  relatiBÌ. 
}  Adoralorlo,  tenipio,  luogo  ove  si 

a  Agioaldero,  v.  g.,  ftrro  nulo  In 
t      vece  di  campane  prtsao  I  Gre- 
ci ,  per  chiannare  la  genie  alla 


BBlocehlo,  r-    

'    Itaclio  dflla  wnipuit 

— ..Jj(lGi ,   ime'    ' — 

dentro  ndla  i 


Intpaita.  Ampolli  diconsl  que'diii! 
TBielli  di  YPtro  dn  conlanert 
l'acqua  ed  il  vino  per  la  oele- 
broilonc  della  s.  Messa 

Ancona,  tavola,  o  quadro  grande 

Intilbnarlo,  quel  libro  che  ai  ado- 


Atcb,  depotllo  pel  morii  che  li  fa 
nelle  chiese 

Irclvetcovado,  laogo  do 
dveieoio  ha  la  siia  eim  .._ 
ne=per  abilailane  dell' arclve* 

Aspersorio,  struraenlo  per  asper- 
gere coir  acqua  benedetlB— Ve 
n'  ha  di  due  specie  :  ano  di  selo- 
le.  e  cose  slmili,  e  l'altro  di  me- 

Alla,  dieesl  eom.  a  que' candela- 
bri seazB  piede  ,  che  recanal 
nelle  processioni,  consuvii  un 
candela  accesa 

Atrio,  l' Ingresso  eslerlorc  di  n 

AiD-eDla,  circola  d'  oro  che  si  pò 
ne  intorno  al  capa  de' compreti 
sorl  per  Indicare  la  loro  eloria 

Avello,  luoRo  dove  si  sep--'" — 
DO  ì  morti,  sepoltura 

Bai'U,  stanza  e  abiluro  i 
Ci,  abbadis,  monaatera 

Badiuoia,  badiuiza 

Badinzza,  diin.  dì  badia 

Baldacchino,  arnese  che  si  porta 
o  si  tiene  alBsso  sopra  le  cose 
sacre  :  è  ncr  lo  piil  di  forma 
quadra  e  di  drappo  con  drap 
pelloni  0  irejii  pendenti  Intorno 

Barella,  diceii  a  quel  velcchi,  con 
wrtano  le  '"" 


do  i  mosso  battendo  u 
'_  (»  sonare 
BattSKilune,  aecr.  t 


icei1«H 
beqinB-     il 


sstno,  li>nte  bit- 

Bllistero  e  Bat tis ieri o,  luogo  de- 
ve si  battcìia 

orsa,  nreuo  gli  ecolesliiticl,  Jl- 
cesi  di  qiie' cartoni  rlvesUU  di 
drappo,  in  sul  al  rtpone  11  cor- 
nea sepolcrale.  Tale  sepolcro 
inFtNA,  slrumento  di  intlaHii, 
fatto  a  guisa  di  vaso  srroveida- 
to,  il  quale  oon  un  batlaitlla  di 

a  diversi  effètti,  contt  g  n<te 


Campanellino,  di'in.  di  caDipantiiii 
Campanello,  campanella 
Campanel  lotta ,  aecr.  di  caDfil- 

Campanella,  dita,  di  campana 


piccalo  campanile 

Camjianmia  e  Campanuno,  esu- 

CampD  lanlo ,  (|Bel  campo  eloto 

-"  mrtro  0  altro  riparo,  dove  i 

istlanl  usano   di  seppellir  I 

Candela,  cera  lavorata,  ridottala 


la  cìllndrioa ,  i 


Il  fiioco  per  uso  di  veder  I 

landelabro,  candelllere  grande 
Candeletta  e  "—-•-"—     -■'-  ■* 


e  pianella  in   dm 

ni  con  pBilella  e  nuntB  v 
,1  cBndelllert  di  chiesa 
lelDlto,  candela  pinllusto  gn 

ndcluua,  (ii;n.  di  candela,  <» 

ieleiu 

nonica.   luoHO  per  sbitailone 


oelluzu 
,  Cellinia,  celtnia.  F. 
1  Cenobio,  luano  dove 


di  cella,  celle  Ila, 


[iria  del  parroco 


s,  tulle  ,11 


bambapia  |>er 


Oiplbiì'etlii 


ri  religiosi 


OnHlolnecia,  dim.  di  capitolo,  ca- 
piloletlo 

Cappella,  looiio  nelle  chiese  o  ca- 
ie dov'è  altaalo  r  aliare  per 
oelel>rare=Si  diee  una  piccola 
«hlcilna  od  oratorio 

CMipeJlelta.  Cappellina  e  Csppel- 
(laaa,  dim.  di  cappella 

Cartagloria,  propr.  quella  carlel- 
la,  ebe  al  pone  siili' alltpe.  In 
Bm  è  lerìtto  il  gloria  in  ixcet- 
lU  ed  altre  preci 

CinellB,  piccalo  ameie  di  tejtno 

(U  KCatlar  la  limosina 
Calicomba,  luogo  aotterraneo  con 
molte  tombe  :   o  luogo  sotler- 
raneo  a  sinilllL  delle  anUche  ca- 
tacombe 
Cattedra,  dicesi  alla  sedia  pootl- 

Catledrsle ,  tff.  di  ehiesa,  nella 


",  come  candele,  torce  e 

Dertosa,  monastero  de' certosini 
"  Chiesa,  tempio  de' crisllani,  dove 
si  eelehra  II  sacricela  e  gli  al- 
tri nffliii  dÌvlni=lc[nplo,  catte- 
drale specialm^^parrocdila  del 

Chiesetta,  ditn.  di  ehiesa 
chiEsettina,  dita,  di  chiesetta 
Chiesi ucclnola,  dlin.  di  chiesa 
Olle  Sina,  Aim.  di  chiesa 
GhiCBino,  chiet' 


Chiei 


iDOnBche=cappella,  ora- 
e  Cci  letta,  dim.  di  ( 


Chiesuola,  chiealna 

CitiDrhi,  qnel  tabernacolo  che  sta 
per  lo  pid  sul  principale  aliare 
delle  chiese,  nel  nnale  si  tiene 
l'ostia  conaaeratn 

Cimilcrio  e  Cimilero,  inogn  sflum- 
to,  ove  ai  aeppeiilscono  1  morti 

CI  austro,  chiostro 

Ciansiira,  litoeo  dove  si  rinchiu- 
dono I  religiosi 

ileglo,  0  capitolo  d' 

— B-  di  chiesa 

panno  o  drappo  nero,  con 
i  USB  coprire  la  bara  nel 
-e  I  raurli  alle  sepoltura 
e  e  anllc.  nonclavl,  luogo 
si  racchiudono  I  cardinali 

rdoti  ascoltano  le  confcs- 
I,  velo  che  ai  Cca^^oM^i 


:l   Concia  V 


Coro.  V.  e»  U  luoco  dove  si 
-Dkeai  eziBndfn  hitto  lo 
nddeltD  a  tal  uso,  sKiiato 
Ira  l' BltBT  iDBgiiiare,  o  li 


Conienlo,  nbltsilone  dctratl^l  fra- 
li iteasi  che  abilann  nn  coimnlo 

Convenluale.  add.  di  convenlo, 
ogRi  vale  frate  dì  uno  degli  or- 
dinl   Franeescaid,  che   1°  dine 


Convenluccla,  dlin.  ed  ai 

Credenza,  ppr  slmlllt.  ' 

rlla  che  s'appareccl] 
_     .  Jicono  la  messa  i  i 


■I  regge 


]   dTlanler 


di  edlAill  »crl 
Cnpoletla,  tì! 
dhe  eaiwni 

nup«t[no,dtni.  dì  cupola,  eupolella 
Ourule  e  Sedia  curuli,  tedia  ve- 
■EOTfle  àtOafutditUrioa  Irono 
Cuitodia,  rlpoiliglio  di  cose  sacre 
DtiBTToaiD,  ralcndtrlOielie  serve 
di  regoU  al  uotrdoU  per  la 
-'-' — '-e  della  mKiia  e  la 
dell'ani  do 
.  luogo  dove  si  radu- 
nano 1  simerluri   per  conferire 
luafenie  circa  gli  aSarl  dell'  or- 


dagli  ecelealuUcI  la  ftna  é 
luit.  parlando  di  colui,  ehek 
lineila  aelOtoana  debbe  crMf* 


ed  in  tuif  I  raedeafanl  ani  lU- 

tlmentl  al  adopen 
Edleota,  chlcactM  piccola 
EreniD,  rami  torio 
KiLDisTOMO  c   Faldislora.  aat 

delle  sedie  che  uaano  1  pralaU 

m»e  chleae 
PcBlDiielno,  dfm.  di  festone 
Pestane  ,    qnctl'  adarnamnta  ' 


qua  ballealoale 

lnglnocGÌiialDÌa  e  tnginMcIMM 
arnese  di  teano  per  OM  ^ 
glDDCchianial  aopra 

Linpini  e  Lampade,  lo  Mnm 

LaniiMina,  laao  lenH  piede.  Mi 
quale  ,1  tiene  «cMmImM  « 
olio ,  e  aoipendeil  per  ta^ 


Lainpanella,  dìm.  di  Ibid|wm 

Lapida ,  pietra  :  tua  il  dUCi  m 
|>ropr. ,  che  d'altra,  <H  fMfe 
che  copre  la  aepoltBn 

Lapide,  lapida 

Lavabo,  acqualo  dell*  MCre(M= 
Diceal  pure  a  quella  <»«% 
che«  alcamolfinlitradeir? 
lare,  in  cui  sono  ht  prr|kMK 


.Blruraeiilo  di  legno,  bu 
1  al  «ollrra  il  libro  In  teg 

rio,  luogo  In  ciii  i  religloi 
'tmli  bI  liduGODo  inaiemc  : 

{,  tabernacoli  posll  per  le 
e  in  forma  di  cappclleltc 
leUa-  Manganelle  tà  dicon 
e  panohe  aQsic  al  idur 
Ti  de'religioBl  e  nelle  con: 
le,  le  quali  nuatiellate  ! 

0   e   Marliro,   tempio  dei 

>,  libro  Incili  itareglal 

tordella  EV^°^  " 
•oli,  chlesB  principale  n( 


•.n,  BIImliMro,  e  per  Mio- 
I  Hanltterlo,  abituro  di 
icbe  0  monaci 


>ra  e  Kunltterlo.  V.  IHani- 
per  alotìllt  quella  pirte  di 


ci  D  logge  cbe  a)  fanno  nel 

I,  nelle  banlUche  ec 

ta,  luogo  dove  (  frati  ten- 

I  Doviiil 
la,   luit-,   la  cbleaa  della 

Annunziata 
al   prende   per  edifloio, 

0,  luogo  sacro,  dove  b1  fa 

'Olio,  luogo  dove  >1  fovel- 


Parrocchla,  chiesa,  che  ha  cura 
d'anime,  e  al  prende  anche  per 
liitlo  luel  luoao,  che  i  soggetto 

Palrlarchla,  reaidcnia  de]  patri- 

Pergamo,  luogo  rilevalo,  hllodi 

legname  o  di  pietra,  dnve  si 

■la  a  far  dicerie,  proprio   dei 

predicatori 

Feiia,  lapneto,  parato, paramento 

l'I  e  vanta,  lo  aleaio  che  pieve 

Pieve,  chlcaa  uarrocchtaie ,  che 

ha  «otto  di  se   priorie    e  relto- 

a,:" 


1  ohe  rimane 


Predelle  tta,  |>lGaaIi  predella 
Predellioo  e  fredcUina,  dim.  di 

predella 

rcsblterlo,  luogo   della   ehiela 


Oria,  chiea 


n  tempio 


'roplila torlo,  coperchio  dell'arca 
d'a]leanu,che  preuo  gli  Ebrei 
era  proprio  il  trooo  della  Dlvl- 

Proapcra,  panca  a  sedile  del  coiv 

PMlterio.  V.  Salterio 

Pulpitliiu,  leigto,   cattedra,  [lul- 

'  ut  pilo,  pergamo 

miDUo,  pittura  che  serve  per 
Ddoraare  gli  altari  o  le  pareti 
■Ielle  chleie,  con  le  immagini 
de'Sanlr,  o  con  sacre  lilorie 

g  il  corso  d'  una  i\>UKU\Ba 


iDFzia 'della  menati  dell' aJlar 

posle  1«  reliquie  del  Santi 
Hetettorìo,  loDgo  dove  i  rellala 
claustrali  si  riducono  insléa.. 

RegDla,TI  canvenlo  o  monislero 


ReliKìooi 
Kciullorl 


Bibule,  titola  di 
segna  1  riti,  1 

preghiere  e  iaiiu-M-i,  <■  mu^ 
cose  ipellBnti  l' snin^nli  [rada- 
ne de'  lacramentl  e  le  funiìonl 
de"  parrocbl 

Bomltaggio ,   romitorla 

Belarlo  e  RorallAro,  luogo 

BiCBiBESTiBiOjanlico  rituale  con- 

parlenentl  alla  celi 
SacrameDli 
Bocrario,  v.  I.,  aaereitlaaii   dice 

a  veraano  le  Uvatare  de' vasi, 
panni,  o  almlll,  che  servono  im- 
mediatamente al  sacrifliio 

Sacrestia,  sagreitia 

Sagrato,  aaa.,  da  sagrare.  Sacra- 


(«  tal  laorato,  vagliano  ri 
rarai,  o  sMre,  o  slmili,  in  cb 
u,  cimlteiiD,  luogo  aacro,  o  i 

Eagreslia,  luogo  nel  quale  si 
pongono  e  guardano  le  cose  i 
ere  e  gli  arredi  della  chleia 

SalinlMa,  diccsl  11  volume  de'  u 
ni  0  aallerlo 

Sdlero  e  Salterio,  Il   voluine 


^«mT 


parie  del  tabernaODlo  della  bf- 

gè  Bntlca,   nel'-  — ■ 

trave  allrì  che 

dole  una  volta  ioIb  all'tiun= 
Nelle  chiese  cattoliche  cariiWa' 
masi  il  sito  dell'  altare  nwd^ 
re  cinto  ordinariaoKale  <u  Da- 
la  US  tra  la,  che  inche  dkcilpiw- 

Santo,  juit,,  diiesa 


Scuoletii,  d 

Seudnuio,  laogo  dme  li  i  Jiiagi 
Mohe  I  chivaiwtU  deiÙaSri 

sacerdoalo 


do\e  sono  registrali  edMCM 


e  delle  t. 

Sepultiu^  aewini 
:>w  del  ttffvm* 


Sc|iulluarìo.  V.  Sepollua 
Sepultura.  ¥.  Sepoltura 
sinasiario,  legge  adarìo 
Solecchio  eSoiTccbia.th 
Sollerrslola,  aepultura 


one,sqiilllft grande,  in  Blgulf. 

male,  dicesi  di  alcune  chie- 
In  cui  si  fanno  le  atazionl 
empo  del  giubileo 
inàle,  Ghleaa,  la  quale  ìef- 
in  vece  d'una  usrrocchia, 
t  troppo  discosta 
uj  ,    atramCDto  di   suono 


rabernacollno,  laljernaooiello 
[BberDiacolo ,  ed  all' an).  Talier- 
naculo;  eappelleiia,  nella  quale 
si  diuiiunniD,  0  al  conserrano 
ImnuiiDl  di  Dio.o  di  Banll,  e 
ti  dtu  di  qualunque  altro  edi- 
Btio  bua  a  loiniiilunia  di  quel- 
la =  E  ptr  ciborio 
ra\olB,  quadro  d'altare 
''emplerello,  dun.  di  lempiti 
'em(ilella,  ■'■—  -"  ' ■- 


Tcniiilo,  tempia 

Tomba,  sepoltura,  area  da  i 

Torchio,  candela  erande,  o 
candele  avvolle  Insienic;  d 
plere,  torcia 


ilvolta  [H 


^r  campa- 
„   ,  tacra 

Tritiuna,  la  parte  principale  degli 
edili  ili  sacri 

Tribuaelta,  dilli,  di  tribuna,  pic- 
cola tribuoa 

Trono,  baldacchino  del  vescovo 

Tumulo,  V,  I.,  sepolcro 

LiFiciDOLo,  il  libro  dove  >i  con- 
tiene l'ulBclo  cbe  si  recita  ìa 


■,t  curia,  0  tribunale  del 


Suzmns  Ili. 

le  de'  retiuiuiì,  punti 

arredi,  nati  uteri 


di  Dio 

.Imuzia,  nome  di  un  antichiisiino 
abito  cauouicale,  volgar.  detto 
gufo 

.muillo  ,  quel  panno  Uno  ,  con 
doe  nastri  de  legare,  elle  II  sa- 
cerdote si  pone  In  capo  quondo 


paia  del  calice.  ¥.  Pals 
dlceiidiquel  panno,  che 

iiOtuIU  in  alcune  dignitl 


CaltclonelnD,  dim.  di  caltelo 
Calicione,  accr.  di  calice 
CbIIcIuizo,  dilli,  di  calice 
amlce^  veste  lunga  di  pan 
no  bianco,  che  portano  le 
sane  ecclcalasUche  nella 
brazione  degli  umili  divìn 


■     1«S  JT. 

BVlIlvina  anche  I  prf  ti,  che  poscia 
eiscndo  di  pelle  di  vaia  si  chia- 
na euro 

Cingolo,  quei  cordone  munilo  di 
flocchi  all' estremiU  con  cui  il 
BBECrdote  che  ai  para  legasi  il 
camice.  F.  Cordielio 

Cordiglio  ,  coli'  accento  in  sulla 
prima.  Funicella  piena  di  nodi  : 
cintura  de'  frati  di  san  France- 
aoa ,  e  di  altri .  che  a  loro  so- 
miglianza la  portano  per  dito- 
zlone^ijnella  cordicella,  colla 

Corona,  liliB  di  pallottoline  bnca- 


sllche 
CrocetUna,  dim.  di 
Ccoceiu,  dim.  di 
Crociala,  quella  parie  della  chiesa 

falla  in  forma  di  croce 
Croci  HsBO,  r  Itumagloe  di  G.  Crìslo 


altri  paraiE 
Disco,  odia 
sles  su  cosai 


turgla  greca 
inatcnanellsl.      . 
0  sacerdo- 


te prCBiD  ili  Ebrc., 

due  parli  la  quadro,  tegsula  e 
ricamata  d'oro,  di  bisso,  di  por- 
pora e  di  lemiiie 
Gotti,  pelllcSa  Milla  porlirsl  dai 

canonie]  di  alcune  collegiale 
iNCEnsiUE,  tnriliile:  va»  per  Io 
'  fH  61  metillo,  usato  ne-  templi. 
_  Mi  quale  s)   brucia  l' locenso 


In  rota.  Infoia 
Infoia,  Infoia:  bemU  toc 
■eia  a  modo  di  diadem 

e  per  slmiÙt.  dlcesi  dt 
pontificia,  D  della  nllr 
IHiMrnLO,  una  alrlscia  di 
0  altro .  che  Hcnr  al 
manco  II  sacerdote  nel 


0  di  altra  dignll 
Man  tei  II  no ,  quella   coperta  W 


nilera,  mitra 
Mitra,  e   per  Idiotiau»  MlMi> 
— imento,  ohe  portuitMr'' 


nanifdelf  ali 
Pallgtlo.  r.  Pb 
Pallio,  arncK 

pa ,  clic  4a  Ini  ti  dt  ■! 

vescovi,  I quatti' niuio 

ni  giorni  plQ  «olennl,  il 


ichi  e  buoni  aulari  anche 

,  radio  di  palma  lavoralo, 
e  sì  benedici]  la  dumenl- 
rulivo,  e  limi  a' popoli 

Ito.  tCBlc  ed  abito  iacer- 
=  OrnBDienlo  a  drappa, 
Ile  l'arlornano  le  pareli 
npK;   lo  che  dlcca]   più 


.  i:  re^iLDzia,  un  kvtkiì 
li  religiosi,  che  pende  c- 
:nle  davanU  e  dì  dlelru, 
maniche  e  apcrio  laleral- 

quelta  veste,  che  porta 
e  (Opra  |rìl  altri  parameit- 

ih>  si«i1BcBla  ai  usa  soia 


ed   all'antica  Plevlele  ; 

olo,  pannicello  Uno,  cnl 
il  sacerdote  nella  e  pu- 
callce  e  la  palena 
i  ,  quella   parte  dell'  0- 
io  ch'è  Fatta  a  Foggia  di 


parllcolare,  per  contarti,  dello 

RAOHiHETtTU,  lu  generale  denoia 
segno  d'una  cosa  santa  0  sagra 

I'  osila  dopo  le  parole  ilella  con- 

uuella  del  Bacralissiiiio  cortio  di 
(i  risto 
SsgraiuenlD,  sacraoiento  =  Cosa 

Sovicro  e  tìfllerio,  dlcBM  per  lo 
telo  0  acconciatura  di  veli  che 
portano  in  capo  le  monache 

Satidali,  sorla  di  caliare  che  uja- 
noi  veacoiìe  altri  prel ali,  quan- 
do  portano  ^li  abili  poaliflcail 

Santino,  immaifineUa  di  sanlo 
slampau  in  fegno,  In  rame  o 
in  lilogralla  e  per  la  più  miniata 

Santo  0  santi,  sì  dicono  le  pittu- 
re, 0  stampe.  In  cui  ila  elogiata 

Santuarla  e  Santuario,  rellquli  il) 

Scapolare,  i|uel  CBopnccio  che  ICD- 

gono  In  capo  1  frali 
Scapulare,  scapolare 
Sepolcro,  asiolul.  s'Intende  quello 

di  Gesù  r.risto  per  eccellenia, 


I 


^m 


più  propr.  al  parunenlo  del  A 
cono  e  del  tuddiM — 
Torrlholo,  liirlbolo 
avsella,  panno  lino  bÌMM,d( 
sMi)de9l  9Dlla  mensa  ildrctoi 
—  ;no,  mitra  p  ■  •  -- 

Panie  Bce,   : 


Triregno,  mitra  propria  dd«w 


sii)  cDlgtBM  l'ImniBglne  di  Crisi 


„.„  va^S* 

Tonaci.  F.  Tonica 

Tonacellit,  Tonaceilo  e  Tanice 
dlceii  llparanienlo  del  diaci 
e  del  tuddlacnno,  ed  é  sin 
all>  dalnallea,  te  non  ctie  1ie 
Dunlche  più  larilie 

Tonico  e  Tonaca,  veile  die 

i  rcl̫l05l  i-laiHlPuli 

TonleellB,  d. 


Tunlc 
Turibiic'^ 
Turrìbolo,'?7»!!,'l5"i 
tlnitiiALE,  velo  da  q 


e^urlbolo^  r 


J«5 

Tklu,  aiiblitilaiDenìó  hlM  ti* 
cbe  porlaoo  In  capo  It  aM"^ 
per  coprirsi  II  i-oi» 
enerabile.  /(  Tener-ibile,  t — 
per  anlonoaiasla.  In   Ioni  ' 


cberìcale 
Abelina,  dhn.  i 
Abalone,  accr. 
Abbadeaia.  ¥.  Aoaaessa 
Abbrevlatore ,  ufBclD  nella  corle 

Aixolilo,  V.  F,  colui  die  I»  il  quar- 
to degH  ordini  minori 

igapete,  biwlulle,  die  nel  primi 
temili  del  crlsllanetin»  aerviva- 
lewle  a  volo 


liniitrl  del  Papa  |iraai 
mperalore 
idIbiIco.  F.  Ipposlolalla 


ip|W)lDlalica  e  Apailolalka 
papaia,  ponliftcBiD 

ippotlolato  e  ApnalolaM,  n*i> 
e  dignità  iFapailDia^UDcw 
per  papato,  jùnUBcata  I 

Appoilolico   e  ApottoUca.  tM^    1 


apa  0  PonlcScc 
lo  ri  ipoitolo,  V,  g.,  \ 
ito  (il  iiredlcare  il  vange 
rioU  ipDSIoli  niriino  ì  d 
ililulH  da  G.  Cavale  i 
reralario,  nliiocD,  oquE 
frate,  0  romito  vsgaatt 


indrlla,  ' 


h  g. ,  per  mclBf, 
•u,  u  •iijvesoOTD,  0  capa 

»na,  V.  a.,  arcidiacono 
sonalo,  diinilA  eccletlasli- 
I  uIBcio  dell' Bntldiacona 
uno  t  ArchidiBCano,  V.K., 

tato,  dlRnlbl  d'  arciprete 
te,  quelli  che  ha  la  digni- 
l'BKlpretBlo,  eh'*  un  gra- 
clCTlaBdeot^^rer  veicovo 

covado,  dignità  suprenia 


ano,  v.g.  ;  quegli  die  h 

;(iltl  drli  prcheacovado 
r.  Ascelero 


j.  r.  AbadesL. 
a  dignllA  dell'  abate 
ma,  titola  onde  si  onoi 
gnio  Ponte  Bce 

o  Ponte  Àce 

Ilo,  benell ciato ,  che  tia 

Idi  ecclealsslici 

ato.  In  fiiru  di  luit., 

D,  afflilo  sacro  ohe  al 


n  a  sic  ri  di  monache 
amari  Ingona,  accr.  di  camarllnga 
inonleato,  grado  cherlcale  del- 

draii  ecc. 
Canonicheasa ,  monaca  d'nn  isli- 
tulo  particolare,  che  non  t  ob- 

Ganooico,  luti.,  che  ha  CBDonicalo 
Cantore  ,  nome  d'  un  ulBiio  par- 


nonlcl  d'ogni  chiesa  collegiata 
e  In  |>grlicolare  della  cattedrale. 

CappeUa  ,  ipe^e  di  benellilo  ec- 
cieilaslico,  cappeliania 

Cappeliania,  il  beneUila  che  gode 
il  cappellano 

r.Dppellano,  prete  cite  uFSila  cap- 
pella a  È  lieneSciato  di  cappella 

Cappello,  (lignlU  del  cardlnJato 

Oap^iuccino,  frate  d'una  delle  re- 
gole di  s.  Francesco 

Cardinalato,  dlinlU  di  cardinale 

Cardinale,  siiil^  lltoiu  de'  vesco- 
vi, preli  e  diaconi  della  chiesa 


s.  Teresa,  chiamate  anche  per 
0  delia  chiesa 


«  dicesi  degli  aolichi  cenobili 

mane  ',  nel  cenobin 

Ceremonltre ,  maestro  delle  ce- 
remoole 

CerlDilDD,  religioso  o  monaco  di 
un  ordine  instUnilo  da  s.  Brìi- 
none,  notabile  per  l'austeiiU 
della  sua  regalo,  cbe  obbliga 
snei.  a  perpetua  solitudine  ed 

Chereo,  sincopato  da  eherlco 

ChericalD   e  Cblerlcnlo ,  ordine 

elierlcale=BBcerdu1e.  cherÌco= 

Itniveraitd  di  cherlcl,  clero 

CherlClieltD   e  Cherlchinu ,  dìnu 

Oberieo  e  CMerìco ,  persona  ee- 
cleslsstics,  conlrariri  di  laico,  e 
ancbe  pia  partic  cherico  si  di> 

sacérdaiall,  purché  abbia  le  pri- 

Cherìcone  e  Chlerlcone,  accr.  di 

eherleo  e  di  chierico 
Cherlouno  e  Chlerlcuiio,  dim. 


-a  passalo  agli  o 


ocirero,  colui  che  porta  ben 
^e  =  È  pure  il  name  d'una  »- 
lerailone  di  cherìci  regntari 
rione,  sacerdale  litlluitadil* 
ruhxKMt 
Ji  dmÌImW 
raEamcMd 

DECAikiTD,  dignltd  eccleiUiIlea, 


,  colui  che  é  iiroftiìt 
asteri  per  assuien  t 
e  o   al  provloclak  >^ 

listrazlone    degli  ai 

,  il  secondo  dfgliocM 

a,  nome  cheUdan^ 

irlml  tempi  della  ChiCM  illfj^      ' 


Cbtoiea.  V.  Cherico 


CtaleriBuizo.  ¥,  Chertcuiio 

CIderisia.  K  Chleresls 

Cblesa,  clero,  che  sta  al  servizio 

di  una  chiesa 
Chiesa,  beneBcio  eccleslaillco 
Chietino,  fu  anche  detto  per  reatig 
ClrimonCer 


Coreplieopo ,  nome  che  al 

anticara.  a  certi  prelati.  1  quali 
lacerano  le  funitonl  del  leaco- 


;ini,  eh'  «I 

I  sacri  niiniiM*-  . 
0  degli  ordini  Mlt 
"BK.i 


DlfDnitore.  F.  Deanilore 
Dignìm,  Dignllade,  DIgnittIC,  •»- 
me  che  si  di  in  alcune  ékH 
a  que'  canonici,  si  cui  bC«M> 
f  annessa  qualclw  |irnulWi 
0  qualche  offlcio  partiraltrej» 
me  è  quella  di  decano ,  firn 


Elemoglnifre,  elcroosini 


Emlnenaa,  allribulo  e  UMtoW 


della  chicsL 
Llmoslniere  e  Limniiniero,  n 
di  dignltA 


,  veKegKlstìvD 

r. di  frate,  Fall 
si  più  per  derisii 
,  di  frate,  e  per 


ire  nella  gerarci) 


Lettilo,  litalo  rlmiso  solo  a'Far- 

dells  eiiietn,  o  sono  dal  Poll- 
ice mandad  ambasclldarl  ai 

TBlo ,  fi  secondo  de'  mutiro 
Uni  minori,  che  Imporla  l'nT- 
o  di  leiRBre  in  Chiesa  le  pro- 
ie  e  le  leiloni 


ondo  d 


'  quatlro  ordini  minori 


•ppella.  r. 
■Urlone 


WlKSTIlC 

nàfg^oTt,     ..... 
"lanaionarlo,  «ppelli 

assiale  alU  chieiB,  e  l' ha  in  cu- 
slDdhi 
iHetropolllsn» ,  odd.  di  melropoll 
»gg.  della  prlncIpal  chiesa  della 
provlnda 
llaslonarlo,  sacerdote  ipedllo  per 


2fl,  religiosa  reeoUre 

MouBcanda,  add.,  zitella.  Che  è 

per  fepst  nionacB 
Mnnacella,  dim.  di  monaca 
Monacello,  dlin.  di  monaco 

.0  cache  Ilo,  monacello 
onachina,  dim.  di  monaca 
onaco,  persona,  che  nel  ritiro  t 
nella  sollliidine,  nella  contem- 
plazione   delle    Ti-riiA    fi^me. 
morto  al  mondo,  y 


dhii.  di  moosca,  dello 


le  dasaloggi 


in  reliEion 


lo  che  ri' 


),  che  plA  CI 


Ohlita,  lo  aìeam  Che  conviirMi 
Oblslo,  lo  ilesio  che  converio 

dlnarsl  ca|{ll  ordini  deli»  Chiesi) 
"--" — ' ,,  qiieKli   che   ha  E 


sottopDila  si  pilri- 
I,  gpnilenziere 
propr.qneHD,  dieta 


Ordinari 


ordinaria 


)  agli  01 


"le. 


rtjservanle ,  religioso  regolare 
od  ordine.  In  eul  si  osserva  I 
disciplina  militare^Dlcesi  ar 
Che  riformato 

Oiservania,  regoie  o  Ordine  i 
rciigione 

PiDRE.  Padri,   per   venerailon 
si  dicono  I  Dottori  della  CMess,  I 
-  -■—  -iritlori  sacri,  gl'ina- 


e   qDeila  1  quali  portano  >WlB 
di  religione,  stando  al  Wfolo 

'iDianato.  dignitiX  del  pinviM 


Pontellce,  grada MKerdolalLWi 


,  dIgnIU   poni 


Si» 


s'usa  cumun.  parlando  di 
giosD  giovine  di  bassa  stai 

Papa,  sommo  ponteBce,  e  vie 
di  Cristo  In  terra 

Papato,  ponte  Bealo,  dlgnltil 

Papista,  seguace  del  Papa 
Paroco,  [larrocchiano,  parrot. 
Parrocchiano,  Il  prete  rellor  dei-  ' 

In  parrocchia,  parroco 
Parroco,  paroco,  prete,  rettore 

della  parrocchia 
PalernitA,  titolo  elie  si  dì  ai  re- 

Dgioii  claDstraU 
PatKtr«B,  tìtolo  di  dlgnltA  eeele- 
iiiperiure  a  quella  de- 


a  Porporato,  tuli. 
ra  1  Cardinali  ' 
Poratonario,  aorta  di  benCUO) 
in  alcuni  cap]U>1l,0MtdrlltlÌ! 
partecipare  nelle  dlaWbaH* 
delle  d^chne,  ed  itM  ■MH» 
la  mensa  espital>r« 


le  al'  Km  Jatia  prtMa'i 
Ilo,   tujt,  lo  ifma  di 


gli  arci'vei 

Lnlrlorcnto.  titolo  di  gturit>dicione 


Predicatorello ,     |irTd;«lan   4 
oocu  uuere 

Da  dUnlta  mcMt 


iniill  =  Pcr  superiore 

dlgnlU  de'  nnlat! 
0,  uno  degli  ordini  ss- 
»n  al  eon^risce  " 


[ella  chiesa  e  del 


r.«T  ppesbllcrsto 

B.,  pretaHcD 

j,  ptgy.  di  prelB,  e  s 

10CB  perizia  di  alcuni 


ilieratozpi 


el  che  0  prima  e  diri- 
maturo  =aliadc9sn 
lidio  di   prioria  e  dl- 

ul  ohe  gode  II  prlora- 


ne  :'  e  il  _ 
regolar] 


eligiusl 


PropOKanda,  noine  che  >t  dà  In 
Roma  alta  con^eiisilane  aiablll- 
ta  per  la  propagailone  della  fede 

Propoailnra,  ùniponlaln 

Propostato,  Utolo  di  dinnlU  e  di 
beneflilo  ecclesia  siIeo,  che  pid 
coni,  si  dice  propositura 

Propoito,  chi  «ode  della  dIgnIIA 

Prolono  toriato,  dlgnlU  ed  iifBcio 
del  protonotarlo 

Pralonolario,  mdo  di  preminen- 
za della  curia  rornnna,  e  apez. 
di  colora  che  ricevono  Eli  atti 
de'pubbllci  coosialorl,  e  gli  «pe- 

Provincialalo ,  [[rado  del  provin- 


della  provlDCla 
REFEREnniRio,  nella  curia  roma- 
na si  dice  di  miei  prelato  a  cui 
spetta  il  riferire  avanti  il  Papa 
le  liti  e  le  cause  In  segnatura 
di  Elirstizia  e  di  irratiB,  Onde 
venoono  anche  dvtti  refìrcn- 


.  aw-  di  ci 


opposizione  a  secolare 
RelT^lon*.  ordine  e  rcgoU  d 

lloinat 
Rfligloaa.   iiiif..  colui  che 

■otto  qualche  particolare  or 

Reverendiaslnm ,  titolo  che  i 
agli  eccleaìBBlici  costituiti  I 
gritS 


Ibverfndo,  titolo  che  si  dit  a  un 

dlconsì  >'  froG  di  san 

i  qunll  secondo  la 

n  vuc  DI  ttce  fr.  Paolo 

di  Foltinio,  seguono  l'an- 


Ri  Inali! 


is!;;;^ 


ilalur 


"""    riti 


, ,  J3'  di  romito 
Hon^tani),  add.,  solitario,  romito 
=E  anclie  nome  particolare  del 
religiosi  dell'ordine  di  sant'Ago- 


Rabrichlila,  colui  che  fa  1  pre- 
Berilli  detfe  rubriche,  e  che  jn- 
vifila  per  ]b  loro  osiercuiia 

SiciiBDUTiLE.  Bimlizii  taccrdo- 


ministrarle  I 
sacerdoto,  v.  t~  aacerd— 
Sacerdozio,  iifnzio  e  dignità  ilei 
socerdote^Per  vescovedr   '^- 
neScio,  dignità  primaria 

Sacralo;  detta  di  sacerdoti 
anche  ili  monaca  professi 
Sacrlilla,  v.  a.,  sagrlatla 
Sagrestana,  colei  che  In  ui 


la  sairiitia 
Sacreilima,  prepi 

della  uitreslla 
Sagrisi*,  qiiel  prel 

lazio  ponUflclo 
Santo  Padrt ,   maniera  ' 

con.  i'  appelli  II  Papa 
Scalio,  ve.  ad  ordine  di 

Carmeilfanl   od  allri  et 

't  caluri 


Seminarista,  colui  che  i  in  edu- 
ione    in  un  seminarlo  per 
icir  sacerdote 
Sinodo,  congreiiaElon»,  coodUoi 

e  s'intende  d* ecclesiasUel 
Suddiaconato  e  Suddiaconato:  i 

primo  de'magfjlori  ordini;  dlfil- 

t.l  dci  soddiacono 
Soddiscono,  e  Suddiacono,  quelli 

che  ha  l'ordine  del  «oddlacnal* 
Somtnlsta,  compilatore  :  e  pr*|ir. 

compilalore  di  materie  leoliiìtt- 

che,  casista,  moralista 
Sotlodlacono,  suddiacono 
Snddecano,  Ulolo  dìdignllle^ 

cleaiajljco,  die  Tiene    -" —  " 

SuddiaconalD.  V.  Soddlai^ 
Kudrllacono.  Y.  Soddiocon. 
SuBraganeu  e  Soffrananeo,  aUm 
dlcesl   11  veicovo  >atlapOI(0  H 

Surrogante,  suffracanM 

lalora  come  agg.  a  nome  di 

Supremazia,  dicci!  di  chi  » 

della  religione 
TenriRKE,  soprastante  Hill  a 

Teologo,  prolnsore  di 


Torzone,  i 
TuHfcrai 


e  di  MolOfli 

.,  o  II  pab^ 


e  bassa,  Irai*,  te- 


Unzin,  f  anta  Vfisio,  diCHl  H  tri- 

Viu.*nBKTO,«laito"-  — ' — '■-' 


iVlcrdio,  il  aaniniD  nont«Bce,  cW- 
sosliene  le  veci  ili  Dio  In  lemt 

Vlcedamtnn  e  Viadomino,  casi  chi» 
mutasi  In  snlico  il  Ticarìo  d» 
vescova,  D  sia  l' ccononui  delle 
rendile  ilella  sua  chTesa  ' 

Viecpapa,  quegli  the  llenc  illlW- 

Vlcepatrlarta,  qncgll  che  tiene  II 
luugu  del  [.alriflira  ' 

Zurj:oLiNTi!,  frtle  d'  una  delle  i» 
liglonl  di  3.  Francesco,  che  to* 
ioCcdU  ' 


SmnoRR  I. 
Vocabnii  genernH  proprii  ad  i\ 
1  urroTTK,  polla  avvtrh.,  vile      Innai 


V.  A  baitania 


iBlaiiiata.  ,  _.  ..„„.      _  _ 

%e  |li  f.  listo  assegnilo  il  glor 
n,  preBssa  il  lermlne 

Il — !..   _..p_  ji  leiapn  Inde 

)ra,  talvolla,  al]< 


innualinenle,  avu.,  d'i 

innovale.  Y.  Annuale 

Annuile,  odd-,  che  si 
gnl  smiD 

Anniveraaiio,  giorno  delerminatl 
nel  quale  ai  rinnova  Offnl  f—" 
la  nomina  di  ehecchf  isli 


le,  e  diceal  dl'coaa  di  un  anS 

libro  cÌm  contiene  le       precedente 

Il  de'  piBnea,  gkimalAniecedenttnieBU,  mv.,  dauvv^ 

i=nvai/al  uggì  peri    eeitere.  in   tempo  inteMMBM! 


ececkre,  precedere 


pò  In  f»r«  checchewl» 
AiiDcipaLamenle,  dsd,  con 

AnUclpalsnienlD,  anticl  pallone 
inlicipnto.  orfd-,  da  Bntlclpu-e 
AvUcipazIone,  l' anllclpare,  anll- 


dIId,  di  bollo.  Dotto  aov.,  vale 
di  colpo,  di  >uliilD 
revc,  eorto  e  dlceti  prapr.  4) 
lempo  0  di  cosa  che  abbia  k- 
laiiane  a  tempo ,  alo»  che  pot 
traacorrerai  in  poco  lempo 
reveniente,  ave.  di  tempo:  con 
brevlu,  e  per  lo  pili  ai  riferlwe 
al  favellare  e  allo  acrlvert 


i-  Brevità,  0 


U  breve 


iipèl  lamento,  l' aspettare 


Attardore,  n 

tardi 
Itlempare, 

Attempa  le  Iti 

palo 
Atlempillialmo  I  (iiper.  d' allem. 

Dato 
Attempalo  .  add. ,  da  atlempare  ; 

che  ha  ili  mollo  tenipo 
Allempalotlo,  add-,  quasi  dim.  di 

atlrmpalo,  clof  a  dire  poco  at- 

lempato 
Bicono.  Ih  un  bnecklo  baleno. 


Ciiiei%mincare  .venir  me  no  Jirirc 
Cadevate,  Agorai.,  labile,  non  do- 

rabile,  Che  tosto  manca 
CadaclU,  aitr.  di  caduco 
Caduco,  lUft.  caduclla 
Caldo  caldo,  in  fona  d'avvivale 

Caldura,  c^on  ;  dlceil  pranr.  dal- 
li     la  itaRlone  in  cui  fa  calilu 
Cerlaslmo.  Ttmpo  cariHimo,  n- 

r      le  prezioaiialow 

Caro.  Tempo  caro,  tempo  »d 
>■      ijuate  i  careitla 

Correnle.  Giorno,  mtit,  «ma, 
lecoloec.  correlile,  cheanÀi 

miello  nel  quale  si  pòri*,  a  ed 

si  rlferìsce  U  dlscono 
Corso.  Corto  per  slmllit,  tpC(i> 

decorao  o  di  decorrerai 
Coso,  lapaiLlD  di  teiuiio,  di  Iwfn 

o  di  niiaur»,  (|uaada  non  al  •> 


pretteiu 
Baleno,  la  u 


nn  in  nn  batter  d'occhio,  in  un 

trailo.  In  un  «ubilo,  in  un  attimo 

Baslanu,  eonUnuailone,  durata 

Bastare,  coDaervartl,  manlenerii. 

Ilo,  portalo  in  lungo,  duralo 


bracrin  ecc.,  noila  buso 
Credo.  In  un  cr«fo.  C  lui  le»- 
pO  0  nello  ipatlo  di  un  ert- 
ilo, e  ilcnill,  vaulkHio  In  tttlo 
tempii  che  ai  reciterebbe  II  rrfdo 
Cronomeiro,  none   di   tutti  (H 

rare  il  tempo 

ronoBcopio,  moechlm  che  icrK 
a  misurare  [|  tempo 

dopo  lunga  trailo  di  lenpo  pt» 


vale  (>i'^  ti>lte 

Da  un  gran  tniipoe  Un  uit  <fruit 
pitto  iiiqiia,po>loa[j('.,va||lio- 
DO  da  molla  tempo,  o  che  i  pas- 
sato molta  li^pa  da  Dlie  ec. 

ni  bracco,  UDilo  aev„  vaia  di  bd- 
bltD,  aidrito 

Di  conlrattempo,  |M9tn  aDv-iValr 
In  OBcl  pania  del  lempo ,  die 
tà  ttkma  il  pili  opporliuiD,  e  che 
da  altri  è  ineiia  aipettato 


Di  già,    posi 

pBESBtO 


,  vale  tempo 


ninanii,  con  trarlo  di  dopo 
Di  nuovo,  poito  01";.,  da  prima , 
prhnleranwDtE^lfì'eacOipDcaf^ 


.    _..,  __..-.  di  diulurno 
Dlutoma,  add^  lungo;  e 

Durabile,  add.,  atto  a  durare,  che 


Durativo,  add-  da  durare 
Duralmro,  da  durare 
nuraikine,  duramento,  durata 
Durevole,  divallile 
Durrvolena,  durala,  dnrabilitA 
Darevolistlnio  ,  tupert.  di  dur 


=Vlla  erano laK la   eucll'antl- 

Elernale,  odd.,  d'elerniti,  eler- 

Iternalmeute,  sempre,  in  eterno- 
lu  Bicssa  ohe  ab  eterno 

ilernainenle,  lo  slewo  che  eter- 
nBlmente=perpetoomente,  con- 

Iternare,  fare  eterno,  fare  che 
una  casa  non  finisca  mal,  o.durl 
lunghisilninmente 

ifernalo,  adii.,  da  elernarp,  per- 
petualo 

;tErnitil,  Elernllade,  KlernUalc, 
dlccsldì  durala,  che  non  ha  ilne, 
sebheoc  abbia  un  principia 

senza  One  e  senu  principio,  e 
qualche  volta  Solamente  sema 
6ne=aild.,  In  vece  di  perpetuo 

no,  óoito  aBv.,  In  eterno,  in 
perpelno  =  /R  atimo  ,  posto 
avv.,  Id  perpetuo,  eternameote 

ìàlE  nell'eternit* 

iBE,  quando  si  tratta  ili  lempa 
esprloie  quanlittl  passala  e  sj- 
ttnlllca  terminare,  compire 

ilingiii  e  Clamai,  mal,  alcuna  val- 
la. In  alcun  tempo— colle  neea- 
iloiil,  vale  In  nessun  tempo,  un- 

Giornalmente,  vale  anche  per  lul- 
B  ftiornata,  tutto  11  cii 
ala..4lla  giornata  e  n  gìor- 


KnoRuiLB ,  dal  tea  ali  dicesi 
^1  tempo  che  t  andato  in  di- 


perpetuila ,  conlmultfl 
le,  perpeluamenle 

aenia  restare 
Incessanlisaimamenle ,  superi,  di 

tncegsanza,  inccssabilezis,  conll- 

Ini!ontaneRte,toato,3ubito,lmman- 

Innanu,  ave. ,  dlnola  lempo  pas- 

Accenna  anche  tempo  hitnro  e 


!.  ed  11 


:d  Che  . 


w^ 


\-Di  m 


^...  -.1/  gli  aggiunge  al- 
quanto di  Rtrza 

' —  I  mono  0  tnano,  posto 
.  ,  vile  ■uceesalTimcnle,  o- 
il.  ■  poco  a  poco  ;  e  si  dice 
al  di  luogo  oome  di  leiDpo= 
'  {unga  o  di  ìunghUiima  mo- 

.  j  in  mimo,  pò- 

•lu  CULT..  Tale  auceessivameulc, 
di  tempo  In  tempo 
Hiltutlna,  add.,  di  malUni 
Meno,  aBBUh.,  serve  il  lempo, 

Keridlano.  add,  di  tnenoglorna 
Hoiiientaneaiiiente,lnunni(imenlD 
Momentaneo,  odd.  di  breve  tempo 
noTTHHKO,  odd.  di  notte,  che  ap- 
parHrne  *  natie:: Dello  di  pci^ 


(liliali, 
Ogni  ora 
Ognora , 


l  scrive  ogni  ora,  » 


si  riferisce  illt 
,  Cile  a  misurato  da  un'on, 
si  fa  d'ora  In  ora:  apput. 

i.  V.  Oramai 

per  tempo  seuipl. 

iTiuiPO,  vano  impiefo  dll 

ipo  :  tempo  mal  eww«M<» 


PerdurshlllBilmo,  tuperl.  df  per- 
durabile 

PerdiirablllU  ,  nuBllia  di  eli)  cbe 
è  perdurabile 

Perdurabilmente  e  Perdnratillt- 
mente,  In  maniera  durenh. 
perpclosmente 

Perdurania,  Il  perdurare 

Perdurare,  durare 

Perdurevole,  add^  penlnrabik 

Perenne,  add^  cOnllniia.  peneW 

Perennemente,  con  pereMl» 

PerenniU,  qualità  di  cV 


Periodica ,  ad±  di  periodo ,  che 
ha  periodo 

Permagnente,  permanente 

permanente,  e  da  lleiial  detl  n- 
ti  chi  detto  anche  lalor*  rrrm> 
•mente,  add.,  stabile,  d>nMk 

Permanentemente,  eoa  pcmiaea 


Permanere,  durare 
Permaneiow,  add.,  permiiKBte, 

durabile,  sUlle 
PernuoslTO,  add.,  lo  sleaao  cW 


Blrnxnle.    F.  Perpetual- 

Blilà,  perpfWflft 
nlmentcePerpeliiDlenieii- 

■tnentc,  perpctualmiinle 
ire,  ftr  perpe(uo=iii  si- 
laitr.pnÈi.,  nle  divenir 


lùiiDO,  taperi.  di  perpe- 

m,  perpclnaliu 

D,  mSd.,  che  ka  principio 

•Jlia  fa,  a  qutlta  pessa 
\Ì,  Tsgliono  un  pezio  i% , 
■so  parie,  un  buon  trailo, 
ui  lnnp(i,ln  quesiti  tempo 
piuiHU  di  tempo,  e  dicesl 
onptito,  imp«so,  un 
petto,  un  ptMio  fa,  u  n 
prima  e  limili,  die  ye- 
un  gnude  apazlo  o  traila 

trotto  avanti ,  vale  far 
e  prima  del  umpa 
•/,  di  tempo,  t  vele  q 


r,  posporre  nel  lempo, 


rlil-,  elle  precon 


Precorso,  adi.,  dfi  prei 
PreeBÌBlenle,add.,<;lie( 
cedenleinenle 

Preea1alenis,precedenUeiiilenzB 

Preporre,  )>prre  Bianti,  mellere 


iman),  il 


Indugiare  d'  oggi 


'SBlinBiIone,in 


•&';•< 


QDtLuiiA,  auv.  di  tempo,  e  vale 

ogni  volta  elle,  quando 
Oulnquennale,  oda. ,  che  ricorre 


e,  hrt  checcheasis 


lo  quetto  che  dovrebbe  bastare 

per  lutto  II  emso  della  vlla 

Hepcnte,  auir. ,  repenlìoaiDenle , 


RepenlTnamenle ,  avv.,  repenle- 

Kepenlino,  add.,  repente,  aubi- 

Reiienllaslnia,  tapiri,  di  repente 
"  ~  TIMI,  aifd.  di  aabilu,  oppure 

Semeslrile,  add.,  apparL  a  seme- 

irsle,  add.,  della  sera,  ed  anclw 


Sellf  mbrina ,  add.  di  «eltembre, 

(Itenrnle  a  setlemlire 
Settuagenario,  adii.,  che  ha  sel- 

Sincroidamo,  retatlone  di  doe  co- 
le, ctie  fannoai  o  che  accsdona 
nel  «edeilmo  leiu|ia 

Sincrona,  aag.  del  iiiavlnKnti  che 
Cionoti  ad  un  tempo  ateiso 

Bcqinniio,  add.,  che  ha  pld  d'un 
■nno,  che  (  sopra  I'  anno 

Stalerer- -      -'-   -••  —- 


Sobllaneo  e 


Improvvi! 
Svernar?,  i 
Svernalo,  ai 

'delEe  ODaennlabili,  rlipet- 

»  al  prima  e  al  pol=Si  pren- 


iiantità  che  d 


»  nel  corso  del  liorDa,  del- 
ta Dmine,  e  slmlltSI  pren- 
_j  anche  per  hpaiio  predio, 
Mrllcolare  e  determinata  di  a1- 
Ednl  anni,  mesi  eoci^fer  Itla- 
fione=Prirao  tempo,  a  ghva- 
'  <  lempo,  vale  la  primavera— 
eoniar  tempo.  Vale  antiolpa- 
-  tC,  sollecilarabcarrc  il  lempo, 
l^iiSt  Bssare,  itablDre:^ar  I«Ri- 
ille  lndiiglare  =  JVDn  riar 
IO  al  tempo,  vale  procc- 
con  tnvcrchla  Eretta  qual- 
.  '  che  operaiiDne^EHerr  a  teta- 

"-' '^~  checcherila,  vale  es- 

ir  tempo ,  prima  che 
'''Mwl  la  congiiinlnra  del  farlo- 
'  .nnlere  il  lainpo,  vale  starsi 
*'«  consiumrc  11  tempo  Invano^ 
■  Ttnirt  in  tempo,  vale  creice- 
^TC,  avanzarsi  In  eM,  iaveocMare 
^cjnif  tempo,  o  mnansl  lem- 

«,  vagllono  fnnanxi  II  tempo 
ralo^  lempo,  e  a'  tempi, 
'^.bmU  averrb.,  vaEllono  ad  ora 
Fapporlima,  al  tempo  debito-^/ 
Utenif/o,   al  luo  tempo,  t  nel 


tempo,  patti  aasolot^  va^luar 
al  tempii  dovuto  e  preMB=J 
tiin^o  e  luogo  .  e  ■  liolù  i 
tiinpo,  vasHoDo  In  oo^totai 
propria,  quando  11  lo^  el 
tempo  lo  permeltotM^  MffMr 
tempo,  vale  pia  ■  taa*'«i= 
D  j  notti  tempo,  vaie  ad  gtnt 
della  DOlle^D^  agni  teit^.  ta- 
le Bemprt^Cid  lempo,  vate  la 
tempo  ga  decorso,  un  pena  k 
=  In  proeetio  di  trillo,  vb 
-''  iraaGarrcr  del  lemp*,  ««I 
D. —  tempo  appi  ti», 


Msaalo^einpo  per  Iellvo>  **■ 
le  di  tempo  In  tempii  immo 


qualche  leniipa 
Tempone,  acerTdl 
Temporale,  add^  A 

pò  ;  contrarla  di 
di  tempo 


Temporaneo,  i 

é  a  tempo,  non  perùMi 
Temporario,  add,  IripiWtWI 
TemporejglimeDto,  U  lemfiMr 
Temporeggiare,  sNOadvcSM» 

PO,  governarsi  secuMto  PwfW 

tunita 
Termine,  leoipo  prelbM 
Tirare  e  Tram.  parU  iH  ti"»* 

vale  mandare  lo  luoM,  *» 

gare 
Torre  I«>ii^ ,    vde  te  Mf4M* 

altrui  II  tempo  oppartwi.^K» 

canone  di  Bue  aleno*  mm 
Trlewiale,  add..  »f|iwt  m  M» 

nn,  di  irleniAi 
Triennio,  dhieri  (U  dMltadi* 

che  dora  lotaneMe  tre  «ri 


di  teupo  ,  vale  9«-  v 
.  di  YEmo,  Talora  v 
idd.,  da  verno,  di 


±  di  verna  ap[>srt  s 

udd.  di  vespro  ,  del- 
>cspro,  della  een  = 

•  ib1>!  nel  gloriH),  nel- 


ondo  mese 


bralafestivU 
'>.  C.  ti  cielo 
Ielle  quali™  slaRio- 
che  GominclB  ijusr 


Bisso.  Ora  bana,  di  baiso  ecc, 

del  di 
Biennio,  lo  ipxzio  di  due  anni 
BiluEili'e,  di  due  lustri 
Himeslre,  di  due  luesi 
Biaesllle,  che  ha  II  bisesto 
Bisesto ,  I!  quel  eì'i'i"''  <^I>^  °E«< 
ciuatlro  anni  si  aggiunge  ni  me- 
se   di  Febbraio  per  aggiustar 

dell'  anno  che  ha  11  biaeslo 
Gi.hr.iniB.  e  Gilendl,ilprlnu> gior- 
no de' nieai,  cosi  chiamata  dagli 


calendario  la  iiuale  apparleoeva 
ni  mese  cominciata = giorno  del 
mese  numeralo  ali'  antica  ma- 

Cailppico,  diceai  periodo  calippi- 
co  una  serie  di  aettantasel  anni, 
che  ritornano  perpeluanieiiW  lo 
giro,  detto  cosi  dal  luo  Inven- 
tore fìallppo  AKnleae 
Canicolare,  giorui  caoicolari  lona 
quando  la  canicola  nasce  col  iole 
flsfio  (/'anno,  prlDidpio  dell'anno 
na|ia  mcia.  Il  urlmo  di  del  nteae 
Carnasciale,  Aectì  11  giorno  che 
precede  11  pKmo  di  di  qaaresf- 
nia,  che  anche  ti  dice  carneva- 
le e  carnovale;  dlcesl    pure  a 
lutU  quc'gloral  tirecd«nlì  i& 


Cgrnesuiole.  V.  Carnasciale 
Carnevala,  f.  CarnaBciale 
Gamovele.  T,  Carnasciale 
Centenaria,  dlcesl  la  [irescriiione 

di  cent'  BDDi 
Cblllade,  apuzio  di  mUle  anni 
C]nqusnmi|{El<ie,quinquennlD,  spa- 
lla di  cinque  anni,  v.  bassa  e 
di  sciierno 
Clnquanlesiniu.  luit.,  chlamavasl 

frlnia  quello  spilo  (!1  clnquan- 
anni,  nel  quale  pii)  anUcamen- 
te  ricorre  tB  1'  anno  santo 

Cinquennio,  spaila  di  cinque  anni 

Di!CEltMLK ,  add. ,  di  dieci  anni, 
decenne 

Decenne,  add.  lU  dieci  anni 

Decennio,  add,  decenne 

Dicembre,  il  decinio  mese  dell'an- 
no, dove  si  coniincia  a  cantere 
I  mesi  dal  marzo,  come  gli  in- 
Uchiaslml  naavano 

Die,  di,  usato  daftli  anliclU  eamun. 
per  tiGhlfar  la  durezza  dell'ac- 
cento arave,  siccome  tue,  e  al- 
tri siouli  ;  ed  ogfì  i  restato  alla 


(fHJtDOy  l'ultima  domenica 
[ìb  quBresima=floin«ifca  in  al- 
.  W(,  la  domenica  dell'oliava  di 

Duennale,  add^  di  due  anni;  clie 
dura  due  anni ,  o  clie  ricorre 
ogni  due  anni 


e,  che  non  ha  prin- 

>  ni  mezzo,  ni  Une,  e  qual- 

. volta  che  ha  principio,  ma 

*•,  eti,  secolo  e  dlcesi  propr. 
di  quel  tempo,  in  cui  comiacia- 


0  decadere  le  scienze  i 


dell' astrooomlco 

Feria ,  feata ,  di  featìm ,  wt  f 
lo  pili  sono  I  oìoml  TUanO  M 
magistralJTTda^i  ecclailMlfd  H 
da  11  nome  dlTerla  a  IbB'  I  ttr- 
ni  della  aelUmann,  coiulnefiai' 
dalla  domenica,  purcbt  uuiaM 
di  lall  giond  li*  festivo  ;  mal  ■ 
lunedia  U  acoonOa  ftrta,  U  ■«- 
tedi  la  lena  ec-,  ma  1*  ato- 
nìa non  ai  dio«  m^  lierta  priM 

Ferragosto,  voce  dcrinta  ddk  ^ 
rie  di  Auiiualo,  e  ai  dice  cai  I 
prlrtio  eioniD  del  mese  d'a|iM 
perchè  anllcnnente  aolemalia 
uuel  lempo  celebrare  le  W* 
suKUsUli  con  grandi  all^'*' 

GEflniio  e  Gennaro,  prinaa** 
dell'anno  voinre ,  mMm 
dell' ai  Iroooniiro 

GiDrnsla,  termine  d'nn  |kini 

GiornaiellB,  piccola  clonutt 

Giornerello,  dim.  >ll  ttonOiti 
usasi  per  lo  pld  ironìe«B«ati_ 

Giorno,  iMvpr.  quello  spani  ■ 
tempo  fn  cbe  il  sole  alaagflt* 
noslro  emlsperio 

Giovedì,  Il  quinto   giarna  Mw 

Giugno,  sesto  mese  dell' saio  ••^ 
gare,  quarto  dell' ulnaoMiE* 

Ini,  denominazione  presso  I  ■•■ 
mani  dsla  al  giorno  l&da'^™ 
di  marie,  nuiEio,  luglio  e<I«l- 
tubre,  ed  al  lì  negli  altri  M» 


ligure, primo  delloaslro 

■  parie  del  giorno  da 
;l  toie  tino  B  meiiodi 


.  dcile  dodici  psrH  dEl- 
t    qoeUo   «paiLoj   die 
ide  il  aorta  lunare 
fin.  di  ine«e,vuceBcher. 


sx:s 

1  parte  di 


'W-" 


lice  nCmeil  di  IHano, 
Luftia  e  Ollobre  il  se- 
do, e  nE||li  allrl  mei)  Il 
ilorno  dopo  le  CBlende 
Ilo  ipaiki  di  tempo,  cbe 


.-Oggidì, il lempD,  ligi 


che'cosl  IFnomin'ft''dal  iinci?or'i 


Oruiia.  plecola  di 


)   dell'  Mirono- 
IcB  di  Kesurre- 


tèslB  delio  S.  S. 
'rimivera,  uni  delle  quattro  als- 

Goni,   oella  quale  rinveriUsce 
terra,  e  ni  rinnova  l'anno 
'rlma.IiinutDprim0,  vale  la  tea- 


iqitagesiniB,  la  domeolca  plil 
,  'ossimB  alla  quaresima 
Qainqueluslre,  d)  cinque  liutri 
"uinquenoio,  spazio  di  cinque  anni 
àBiTLCu,  agi.  dato  dagli  Elirel 
ad  uno  dei  pia  noiiiii  periodi  an- 
nuali, ed  ere  qoello  «he  ctnaU- 


limu  di  delia  aettiuiana 
rcoielto,  <tlin.  di  aecolo.in  algnif. 
di  etd  presenle,  e  fu  cosi  dello 
per  dispregio 
Seeolo,  propr.  lo  spazio  di  cento 


Semestre,  apaiio  di  i< 


—Prùiia  tera,  vile  la  sEpa  ap- 
pena coHiiaciala.  durando  il  cre- 
piiscirfo^iiPer  notte 

EesBBgnbiii,  la  domcnicB  che  pre- 
cede li  qDlnqiiageslina 

Seaiennio,  la  spaila  di  sei  anni 


settembrecci 
tieiienDoie,  aaa.  al  ielle  anni 
SelUmana.ìo  ipazlo  di  sette  RlDm 
SeltuBiieaima ,  la  Una  doinealei 

avanu  la  quaresliue 
Sole,  dlcenl  Islora  per  anno 
Slaglonaccla ,  ptgg.  di  staitlane 
■laglone  cattiva,  stagione  con 
— '-   ilbljogno,  o  deslderic 


altrui 
Slajibne. 


Il  dclHai 


anche  a  quel  Uiapa  „ 

cui  le  cose  sono  Belli  torei 


'ÌSSJK 


mie,  luft.,  pnnlo,  Knpa^  ■*- 
nenlo  — (n  uno  tlatae,  vit 

State ,  una  delle  qutm  tUiW 

dell'anno,  U  pU  caM* 
TKiMEB'mB,  spòla  (U  Ire  «cri 
Llivo.  Oomenlea  Mf  ii(w«    * 
rf  ulivo,  aldi  -        *■    


le  seEulia  l'ai 
la  prfida 
espero,  r 

tarda  verso  la  s'i 


elle  qaMIra  UHM 
la  pid  fredda  k«» 


Vocaboli  indicanti  e 
l^TlClh  aeit,,  compMto  della 

IO  da  antico  tempo,  ao- 


Ib  origini,  posto  oBiierb.,  dal  1k 

principia 
A  buonattagionti  posta  aeverl 

vate  opportunamente 
L  Inion  punto,   pasto  avv,,  vai 

,_  . ij  coDjluntnr»,  a  temp 


Inion'  oro,  posto  avvtrb,,  vale 
nel  primo  principio  di  qualsivo- 
glia tenipo,  0  slaiilane  ileiranno 

Addi,  che  anche  si  scrive  stacca- 


rti ;>iinl'  Iti  Tempo. 
IO  a  di,  ave.  di  lenpu 

Idesio,  apv.  di  tempo  pnaltt- 
ora,  In  (|ueilo  sica»  l'^a= 
Adulo  adnto  ,  coM  llfMd*. 

ma  asal  prossimo  ■  vrakcs 
Adetio,  si  tran  anelu  km- 
tlmenlo  di  «Allo,  ■Honi  ai' 

k  dì.  r.  AddlTTale  nel  di 

Ad  ora,  posto  aveerlt.,  \M  m 


posto  auuartu,  tale  ad  HCMK 
a  o|[nl  poco 

tempo,  nel  raedestmo  tamf 

Aulornare,  aasegnarc  il  «IW 

£  ai  dice  sncor*  agylonian  t 


.,  VBle  II  di  Biasio, 


tini;,";j»lorf",V'ì^i« 

del  giorno.  Atto  meriggia 
Campagna,  nel  mlllL  valevi  tempo 

on   Unto    col    pB»ato 

col  prtafnle  e  rnhiro 

dl^Escunauno,  incuialiuoìi 

8„  «llor» 

CbdIcoIb,  n  tempo  canicolare,  che 

l>i,''l'n'S*i''Stó|lon? 

é  Bppresio  il  sole  leone 

quMem-a,   In  quello 

Canic^a.  V.  nanlcola 

Canlculare.  V.  Canicolare 

ai.'i^As^fr" 

Compieta,  il  tempo  ch'ella  aire- 
Co'^^ian.u.enh..  giornalmente 

W,  aw^  nel  tempo  an- 

<lotÌdl.no,add,a' OBOI  giorno 

«BtlCO 

Crattino,  add.,  del  di  tegnente 

<trf(l,iHm.d'>nUoo 

D*  BPH»,  posto  oBO^  In  tempo  di 

1,  V.  a.,  amichili 

nunente,  tupurl.  d'an- 

Di bel  di  e  di  òtl  giorno.  poitE 

wv.,  vagliono  lo  ateiao  che  di 

no  f  Anllqulsilmo,  lu- 

giorno 

d'anlU» 

Dimane,  Il  giorno  vegnente 

d.,  dù  obt  è  sialo  pai- 

aecoU 

Domattina,    domane  Inverio   la 

data  onleriore  alladalg 

pepmaliila,  o  per  er- 

Egir»,  voce  nraba,  che  sijinillca 

«U  in  alcnna  icrlttura 

fuga,  e  delta  quale  i  cronisti  il 
drcnn  MaomElUni"omincTÌ^ 

U  add^  antico 

,  il  giorno  in  cui  si  ce- 

■■Illa  di».V.  al  cielo 

a  contare  i  loro  anni,  Cloe  dal 

un  alotno,  posto  au- 

tempo,  in   cui  Maomello  (uggì 

le  In  uno  (lanle.  In  un 

dalia  Mecca 

Epoca,   punto   flsao   nella  «torta, 

dDndesliMinlncla,oaÌpu»  co- 

di Ifuipo 

minciare  a  coniare   gli  anni,  e 

nome,  vale   lo  slejso 

che  il* ordinario  A  notevole  per 

PO  futuro 

1,  la  ilagioneatta  al 

bile 

Era,  punto  Asso,  da  cnl  ai  comin- 

. a  tempo ,  vale  meno 

ciano   a   cootare  gli  anni,  e  ai 

dice   anche   di   quel  numero  o 

a  stagione  nella  quale 

>erìe  d'anni,  ebeai  eontano  da 

IO  le  biade 

quel  punlD 

polio,  dlccil  perdi- 

Fkbuto,  luti.,  tempo  delle  ferie 

COSTILE,  ud<J„  dio™,  cotìdiano 

^"nìr^''o'éi8epe  >  bl. 

Giornalmentf,  di  giorno  in  giorno, 

in  ciascun  di,  tuKora 

CìlubbilCD,  SI  cinquantesima  anno 

preSH)  gU  Ebrei 
GiubilTO,  gliibtilleo 
I EB1,  avD.,  il  giorno  prasslnto  pgs- 


Issofalto,  posto  anu.,  vitelmmai 

Unente,  subito  subito 
liluiUneanwnte,  ìd  un  Istante 
Istante,  in  stante 
L.NC10.  DI  primo  lan      , 

wv^ialesublto.Bprinuiflìii 


8SS-" 


antilì  d 


In  Cjuel 


9.  di  tempo  Interposta. 


,_-  tempo  che 

Meridge.  FTlleHMlo 

Meriggia.  F.  Meriggio 


Il  tempo,  che 

MeiiodirmeaxodiVii  meuo  del  di 
"cizogiórno,  Il  punto  della  mela 
,del  giorDa=J  THesii 
l^e  alla  uieti  del  gli 
inn>,  pollo  ori 
■I  dice  di  noi 

.. ..mpo  della  nolle 

novendiale,  adii.,  che  occorre  nei 

corao  di  bove  giorni 
nuovo,  fluoeo  giorno   e 
vaie  aegucnle,  vegnenti 


I  Òdle^ 

■  'I 


Odubnibeiite,  nel  giorno,  o  nel 

■ j  prelente 

j,  add.,  del  di  d'oggi,  del 

ilenpo  modenio 

V|gl,  ave.  di  tempo,  questo  pre- 

'•  —  -l'oggi  '-  -' 


limile,  posto  ODO.,  vate  da  i 
irno  all' olirò,  di  giorno 


Ormai,  aev.  di  tnafiai 

da  ora  e  mai,  e  denoU  Kap* 

presente,  oon  riguardoddlM- 

«ato,  e  talora   del   liilura,  vaia 

ora,  «desso,  (la,  da  ora  laMMi 

itla  per  vicenda,  patto  tmn, 

di  quando  In  quando,  tfnkM 

volta  =  .lotta,   pollo  ui>MI>< 

a  ora  a  ora.  di  qoando  In  qoMw 

Pbb  notte,  vale  di  notte  W«f» 

"—  poco,  vale  d*  |>ocii  la  «pia 

tempissimo ,  tuperl.  di  per 

tniipo,  vaie  lo  stessa  dt 
Lon'  ora,  a  bnon'  ora^Valt  * 
_..e  in  alcun  lempo.  n*l 
Periodo,  nella  taedieina  Up» 
do  di  una  maialila  (  Il  tàm 
eompreto  fra  due  pareMMl  ! 
neii'curronoiTifa,  iU  MM 
impiegalo  da  nnisldli  sdlM 
pianerà  nel  tare  «M  tfmt^f 


"JTFS, 


onde  misurare  II  tempo  frcW 
le  diverse  uiIodI 
ieno.  Nei  fimo  dtlln  "ont.ld 

al,  avv.  di  MafLMrillMÉkl 
>o  che  dopo,  <B^^^^^^L1 


Il'  è  nello  Btesto  tempo 
I,  bI  preaente^lLura 

■ur. ,  quel  che  t  nns-  $ 

malo 

,  che  dlnMa  tempo  an 

:nle,  a  huon'ora,  per 


Solstiiiarlo,  odd,  del^ 
nei  tropliil 


'u  tpfs>ii=add.,  fre- 


i  che  t  fuor  dell'  u 
eh) 


a(>v.  di  tempo,  si  usa 
lare  ed  eaprlmere  olr- 

di  (empo  che  il  adatta 
lo.  al  preaenle  e  al  fu- 
gale Bllors  che,  in  quel 
ie=Àquaaiio,  aquan- 

■  tempa  a  lenipo^Df 

volie^tfu^itdo,  poato 

,  che  anclie  ecriveal 
«e;  avv.,  vale  lo  Bles- 
,  sempHce  quando^er 
aque  tempo  si  voglia 

a  qnaìche  tempo ,  unn 


SnbitìsBliDBpienia ,  itiperl.  di 

bitimente 
Sulillo,  add.,  tmprovvisa,  repen- 


l'coi"' 


'nal- 


riNTO,  afv.,  dinou  iDnihezzs  dì 

tale  talTOlla  si  liinKO  lempo 
rantu;to,  quii,  dì  subita,  Imman- 

li  nenie 
Tardare,  talvolta  vale  essere  ora 

dim.  di 

ir  di  tempo,  fuor 
1,  imoala  l'ora,  dopo  II 
I  convenevole  e  npportu- 


,  odH^  colidlano 
'.l.,n(ld.,  di  poco  tempi 
nte,  avv.,  di  recente 
apaiio  della  sera  hi  co 


lina=^i  tardi,  poni,  odv.,  vale 

Tardissimo,  luperl.  di  lardo 
Tardo,  add^  in  signìf.  d'Iotempe- 


o  lo  lUiBozJ'iim  NW- 
utto  il  tempo,  fK» 
VBgliona  *c«pi%  N» 

Turrcio,  adii,  che  dee  <reAii 


■atetinaitnfe)^ 


VehutA,  V.  1^  ■nllcbiU 
Vctiutisiimo,  niptrL  di 
TctuitD,  v.U  adiL. lotte. 
Vielnu,  sDB.,  di  (MM  dHlmi  * 

VlilLla,  Il  di  aTBn!!  ad  *M  tH» 
""-  -  (L,  vigilia 


],  l>Ja  e  PanulUa  ««,■> 


Graila- Grolla  abi- 
le,  quella  grolla,  quel  dono 
81  rìieie  per  urlìi  de'sa- 


imliaiblllU,  quallu  d  ciù  che  pu« 

eture  perdalo 
Uuigogla.  rldiuriane 

ippraprlai — , .  . 
(ocre  da  che  il  atlrlbulsci 


:lzla  deUa  paMw 
quel  dolore  «li  ■ 

\er  olfeaa  UdHV 

HnHir  delle  pene 
Atbiale^  finufa  a(nfai*,«l«» 


lo,  capo,  dOgRIH  I 
AueliCD,  canlemptaliva. 


ila  che  Tleo  dati 
e  [UT  l'alto,^ 

1'  HbltDRle,  OlM 


Bealifleanle,  l.._  „>___„ 
BeBlIflcD,  che  b  b««to 

di  unU 

tiaio  pcrftlto  e 


CssIstB,  chiBOiBai  com.  coli^  che 
ha  perizio  ne'  mai  dì  eovùtoi» 

Caio ,  presso  gli  scululfd   e  lo 

h«  la  ipeck  del  ratto 

I,  SM- ohe  al  dli  quelle 


Cdtinbt*,  iCKoBce  di  Calvino 
G«c«llare,  vaoillare  nella  fede,  I 

Cio^  per  metar.,  vale  appari. 


Cattolicamente  1  con  modo  calta- 
Ileo 

CBltolieUiiiiD,  la  profeiiioM  eil- 
lullca.  Ir  unlveraltA  de'caUDllci 

Caltolico,  unlvenale:  epiteto  di 
s.  ChietB  e  de'saol  fedeli 

Celamento,  >eg telo  o  sigillo  della 
conRtnione 
leiebrare  It  laerl/icìo,  vale  su- 
crlScare=E  ecìibrars  aaioluL, 
luasl  per  dire  la  Messa,  ed  of- 
ferire il  lacrinulo  dell'altare 


reiigior 


ibrl  canonici,  dilgman- 
o  nella  Cliiesa  aulorltJ 


i,  ballealmo,  creiima  e  or 

mar.,  peccato  e  aggrava 


■uropriBti 
md  qoss: 


...jft  qnssi  reggilricl 
■itrid  delle  Bit™  -'- 
"    ■■    ■    co,  virtù 


IMmu,  dono,  (traila  clie  c< 
la  e  dlce»i_propr.  de' doni 
lo  Spirito  Santo 


prrsone,  chf 
batlesimo 


siero  della  TrlniU 
Clrconsesslone ,  qDelia  apecle  di 
Invalamento  nella  qoale  li  cre- 


Iireelsamente  entrare  n 

;octernità,  esialenia  etei 
altro  :  ed  i  uno  deull  si 


Kternik  add. 


ConiprenBore,  dioed  d< 


1 


'  fìOnBuol. 


comllanza,  necessaria  compa 
„iili,  0  senipl.  cumpixn'a 
GMCUpiBcEnZB  ,     rlgorosamcnti 
— 'nndo  I    teoloKi    per  conca 
tim  inlendano  sempre  l'in 


1  stesso  che  cait 


Concupttclbne,  add.,  conEnpIsct- 
vnjneit.  d'appetito,  vale  quel- 
la parte  aensIHo  delranlnui, 
che  desidera  oHgetta,  che  le  pla- 
ce, eil  hi  forza  di  siulanllTO 

Concupiscibili U,  Ooncupliclblllla- 
de,  Ooncu^scìbilitale ,  ottr.  di 
cnneuptidblle 

CencniMdio,  adi 
le,  ili  concnpIiL 

ConRnnare,  I  teologi  dicano  che 
Iddio  conferma  In  ijrazla  allor- 
ché egli  accorda  une  loprahban- 
dama  di  graila  da  poter  per- 
leveraW  nella  gliuUiia 

ConfernuikHiei  ilaacraroenloche 
ammlnlitra  fl  vescovo  coli'  nn- 
ilone   dei  crisma  a*  '   " 
conRimundoII  per 


1  urlone 
Confesaloni  , 

Confèuore ,  dicesi  di 
che  abbia  confessali 
di  Crlslo,  sebbene  In  ogni  In 

di  que"  Santi  che  non  nono  iiiar- 

Congnilsma,  sistema  di  colora, 
che  hanno  prrleso  di  mltleare 
lIslsleniB  del  Molina  circa  l'ef- 


per  iBlrelta  fiuatUa  ■■  mk- 

ìonstìenM.  F.  Cosclenu 

sustanzla  :  e'n  dloe  per  !•  MI 
deisti  attributi,  0  dClH  pWJIM 


i  Luteraia  aplegano  la  loro  M- 

^ontemulailone .  presco  i  Teolofl 
mlsUcl  é  dell»  una  senipUce  ■- 
vista  di  Dio,  e 


nm*.  s 
nice  d'nf  ni  caia  are»- 

Creaitane,  il  creare 

Credenu ,  Il  credere .  la  Me,  a 
per  antonomuia  i*  Tede  ne'di»- 
Ril  della  rtU|rtane,  e  ipw.  dil- 


ratlclica 


la  fede  cri- 


erialiano^  gra- 

Erellcare,  cader  in  eresi»,  diT». 

nh-  eretico,  ma  ft  v.  p.  n. 
ErelldiljsliDo,  luperL  dì  ereVto 

Eretico,  chehn  optolone  erronw 

erireilsBUromen- 

InraaterixIirellKiow-otiil., 
che  ha  In  sé  ereiii,  spporL  wl 

lio  mortale  de'teo- 

'crislIanlU  =  Per 

«lornale  della  creMlone 

reUnion  eriiliina 

UanlladeeCrislla- 

une,   modo  e  rito 

di  Dio.  0  d-allre  cose  MgrE  con. 

ive  sotto  Ib  ICRife 

tra  II  demonio  ola  sua  podestà 
EBorctuta.  colui  eh  e  fa  gli  e  jor- 

clsml,  ed  é  una  de^ll  ordini  eo- 

I  dell' Rito  della  V 


ir  cu)  Il  ministro  ecdeatai 


Esoreìualo,  adrt^ia 


tiene 
add., 

da' Li . 

la  cbiCBB  greca 

Greci,  ylceversa, 


pine  fermenlsto.  I 


dì  il  nome  di 

Forma.  Forme . 

dal  leoloHl  ridicano  li 

si  pronunciar '" 

adopfr»  '■  ■ 


ano  le  parali 


delta  materia  gli  danno  r  essere 
Genfrizkike  ,  ilicesi  da'teolo)' 
della prncesslone  edellaminii 
ra,  per  cai  il  Agliunlo  di  DI 
procede  dal  padre,  e  dtcesi  (^e- 


oeeli  che  ha  gluitlila  I 
del  teologi,  cioè  grati 


santiacan 
GloHAcsiione  digli  el 

crealurir  alla  iilvrla 
Glorialo,  parlando  del 


di  Gfslt  Crino  1 
suialata  la  «Mmi 
upecraMtlU ,  ina 
care;  alalo  di  m 


miuioiiiid*  qoHi 
.  InanilHÌtMle 

lnde(CUll>lle,  ehe 
care  ;  che  non  vm 
ma  dee  lenprt  i 

tndefCtlIblllU  .  1^ 


luiìlvt 

~  alla  vSTaSa 


IpaitatjeaiDente,  con  modo  ipotla- 
Epmtatieo,  adFtiapiiRrE,  ad  Ipoits^i 


e  dell'  un1v«: 


te  dfgloria  chiamano 
I  KDiDii  quel  toceoriD  che  Id- 
dio di  «Ile  BDlaK  <le'  beali,  af- 
IlDchè  poasaao  vedere  IntuiUvs- 
meiite  li  KbuU  divtna 
■iSBDRi,  tenidae  de'teolotil  e- 


brel,  ed  é  TI 


H  Dsmern  de'vertetUidelh 
le,  delle  lettere  eo.  Color 
■netero  a  qaeit'  opera  1 
detti  Waaiariti,  e  mima.  ,. 
(M  che  apparL  alla  mass  in 
MaiMH^.  y.  Naasora 
NHiorctico.  F.  HsEBora 


quel  peccato  più  gra- 
*  cagione  dell' Pterna 


NdM,  pronuniìato  coll'O  strellfl. 
"--ne  della  qainla  or»  canonica, 
1  leologl  «Ucono  tn  latino 

iiBE,  dare  gli  ordini  sacri 
.  e  sacro,  uno  del  selle  aa- 
aramentl  della  Chiesa 

Originale.  Peccato  origiiinlt ,  a 
dìstiniione  dell'attuale  chiama- 
no I  leoloil  quello  che  origi- 
nalmente il  contrae  del  nmm 
primi  progenHorl  nel  nascimento 

Ortodossia ,  oanfOrinltit  alle  sane 
doltrioe  In  materia  di  rcIlKlane 

Ortodosso,  -^ ' ''  '- 


NenU-,  talora  I  teologi  e  1  ..i- 
tslcl  chiamano  Iddio,  ov>..a  le 
Dature  Intellettuali 

pera  ed  eaeitÀ  cbe  non  si  puù 

Miulonei  i  teologi  con  questa  pa- 
rola miniane  Intendono  deno- 
tare come  una  delle  tre  perso- 
ne divine  proceda  dall' altrr 
quando  ai  tratta  di  operare  i 
ouna  cosa  filari  di  se  inedesli 
=11  potere,  che  si  dil  dal  \ 


a'  Dùnisteri 
di  predicarE  ed  n 
tagramenb^ll  mi 

lede  di  Cristo,  o  , 
erlahani 
■ittica,  quella  spezi 
elie  anche  dicvii  i 


idsre  ciie  s 
predicare  li 
d  Instrulre 

:  di  teologia 


OrlodoBsognli^  SD 


la  rellEli 


tìrca  )  dogmi  delli  religione  ed- 

Peccato,  trapasaanenlo  della  leg- 
ge di  Dio,  colpa,  offesa  di  Dio 

Perfetta,  dlcesi  dagli  ascetici  M 
colui  clic  persevera  nel  menare 
uni  vita  spirituale 

Persona,  termine  teologico  e  B- 
luaaOco,  vale  quel  ohe  sussiste 
nella  natura  ngionevoie 

Plenario,  liulaigenaa  plenaria, 
vale  rendailone  di  tutte  le  col- 
pe e  di  tutta  la  pena  per  case 

Polemica,  quella  parte  della  teo- 
logia ,  che  tratta  delie  contro- 
versie, e  che  risponde  alle  dit- 
flcolt.l  (atte  dagli  eretici 


.,  appari  s  poli- 

•5:«i'."""" 


a  professlDne  d>  appigli 

opinione  p<il  prahucire 

ProbibilìorliU,  Dolul  che  ^ 


.u  dilla  Spirilo  Stailo  per  dire 
U  produiiane  eterna  dcJio  Epl- 
— ito  Santo,  il  qua)e  proeede  dal 
«dre  e  dal  FIkJIiioIo 


irìfl^c 

^Ho,  termine  de'Trolotf 

.Uditi,  con  cui  iolendoDo  esprl- 

una  ipnle  di  quiete  ed 

ne,  in  col  fauiina  i  lup- 

di  eitere  in  quello  italo 

'iniDne.  cdie  in  lor  bvella 

tinniva 


._  , M  di  quei,. 

enlale,  die  clilinu- 

une  dlqsitu 

|UI.(ztu^■,  nella  leoloiils  icola- 


dlvine  nerfeiìoni.  clie  perMnnli 
«'appellano,  tn  quanta  perqo*- 


Reliilonario,  proftunre  di  alena 
— ii_i —  pCT opposto  air ileftìa, 
■-'   fuorché  de' potè- 


nicorltma,  praKnlMK  di  MMfet 

In  morale  le  lenlenae  ^«A- 

■tere  e  aleure 
RlRorltU,  colui  chr  In  moni»  i» 

■tiene  le  senlenie  pid  HfUe  t 

pia  sicure 

'-'-■--' — !.  F.  ReitrWoM 


Geitì  CH»lo=PwBt- 


:  iciiale  di  ftloigna  e  tea 
ihe  protedono  secondi 

uoB  delle  tre  vlrtA  tea 

D  leolDEta  vale  produr 
cesi  del  luado,  con  cu 


i.1,  devoiione,  coltiva- 
li rell^kHie^  Dtcesi  an- 
Teoliul  e  da'  meUflilci 
IBeilo  di  qualità  di  clA 
plrito,   ed  t  apposto  a 

1  Sperani»  e  la  OariW 
nenie.  In  moda  leolo^ale 
e,  che  attende  iUb  Ica- 
ro, teologo  di  pocascieii- 

11  KalogD 
lenxit,  ■■"'■  *—*""  •* 
Il  dell) 


sdeniB,  che  Iratt 


glcBinenle 

S  lenluglg,   tea 


Teolodo,  professore 


sia  del  Verbo  Eterno 
■ìiuol  di  Dio 
Unitivo,  icrmine  del  s 


na,  e  dicesl  |iiil  spesso  della 
lEcands  persona  della  Triniti 
VKiiid  dimno,  0  di  Dio,  e  talora 

tende  GCBit  Cristu  llgliuo'lo  di 

Vlrtunle,  dicesl  dell'Intenzione,  la 

virtù  l'attuale  intenzione 
Tirlualmente,  In  modo  virtuale, 
in  virtù,  potuulBlmente 


laudali  dt  terreno,  i 

si  nella  salita  del  molile 

do,  ciò»  che  ha  t 

iffcmare ,  far  Cosse  ,  cingere  di 

buona 

fòsse  un  luogo 

Formatione,   pirli 

Ammollare,  lo  seoscendersi  che 

terreno,  rlapetto^ 

&  la  terra  nel  looBbl  a  pendio, 

«mollare,  pamu-e 

comAeeaaolBmMi 

e  ae  ne  contnM  ma 

Oklaato,  aM-  da  chinare,  curvo, 
piegato,  chfnn,  declive 

(1  ohe  fa    U  lem 

pendio 

franali,  add.,  da  fri 

ClFmaeCllmo,  ipailo  della  lu- 

•Dottalo 

perflcle  lerreslre  compreso  da 
due  circoli  naralelli  all' eaualo. 
re  dove  la  durala  del  pldluniio 
Ulema  del  solsUila  esfivo  diOfe- 

Gnummii,  acitnia  cb 

modo  e'  ddl'onUne 

M'^-sra 

riscc  d'un' ora,  D  dlmcn'iira, 
in  pia  a  in  menu  da  quella  del 

praTediveraepH'Hi 

|)li1  lunHO  liorno  del  due  altri 
■patii  tra  fiiuall  esso  «sHnato, 

oraeicllmiSmeoi'ora 

mainogflri^Mid 

5&3S?J 

CDnio.  1'.  Clima 

LoXterrcaire,  «« 

Crepaccio,  fessura,  apertura  gran- 

Crepa  tnra,  resaura 

mprailnoatrogMn 

Ctipeas.  o.(r.  di  capo,  probndità 

cliE  sawMMfa 

t  per  lo  pia  del 

qualunque  podt- 
HvBln,  nel  quale 
euggldlRinuin 

TI.  di  luon 

.  nalurà  del  lobi 
il  il  direbbe  pld 

<it  luogo 
lo  luogo 


iella  spailo  iilù 
iMilTsda  D  d  un 
l>uù  iiuaare  chi 
^cél  nema  ei>e- 
dai  carri,  dalle 


Il  uielma,  piccoli 
llale,  adii.,  de. 


ccr.  di  |ias>atu1a 
>]sal1  0  rigagnoli 
(U  luogo,  come 
H>  un  grande  spa- 
nenle  perqualsl- 


ducono  in  varie  maniere  corpi 
di  diventa  dureiio,  1  qnall  al 
paiaono  speziare,  nr "— ~ 


a  martello  a  guiaa  de'metalll 
clrame,  quanltU  ili  pietre 

Il  pietra 

il  pietra,  ple^^e^ 


n.  di  pietra 

:ia,  iiìetruiiola 

•<•'■.  di  pietra 

1.  di  pietra 


nuta  r  sottile,  elle  Tola  via  fi- 

opalgtìiiiniD,  tupcr.  di  popolata 
Dpalaio,  aag.  di  luogo,  nel  quale 
a  lilla  astai  popolo 
opolosiialmo,  super,  di  popolON 


jarte  più  arida  della 
fata  dalle  acque,  ebe 
L  al  trova  nel  lido  dei 
ci  greti  dei  flunU 


Reniscbio,  ji 
HllasBare ,  ju 

Riva,  luogo  ! 

SabblODRplln. 
Sabbi  OD 


nopla,  specie  di  terra 


illuanienlu,  11  situare,  allo 

imoMarc,  franare 

ipezio,  quel  luogo,  che  é  di  D 

ijiaiia,  paiimenta 


Tcrremilu,  qualiu  lencatn 
Terre»  t™,  terrestre 
L'M*E>s<S  11  nianda,  lulli  I*  a*r- 


Al  chbw,  airiaitli) 
llpestr«  e  Alpestri],  rozzo,  salvi- 
ileo,  aspro,  dìmf  di  terrena 
Ameno,  igg.  di  psese  piacevole, 

Ammsuersla,  lem  Indurii*,  ras- 
Aprico,  igf.  ài  luogo  aperto,  eapo- 
Arduo,  agg.  di  luogo  erto,  dllfielle 

Arena,  rena,  sabbia 
Argilla    - 


Argilla,  lern  legni 

della  quale  si  Ani._   .  _ 
Arido,  agg.  dt  lerra  iterile, 
CiTULO,  quella  matsa  di  rena  eli 
--  --■— I  sullo  aboficare  de'fli 


HI  le  sloviglle 


UimeaUeo,  tgg.  di  |iiae,'lin«i 
terreno,  Idobd  e  alnlli,  iirrihi 
coiUiato,  oNlala  V.  OoawUk» 

Dlroocala,  odd-,  da  djraccarcj  i*- 

Dirollo,  adiL,  dieui  di  Iliaci» 

sceso,  dirupata 
Dirupamento,  Ino^o  dirupato 
Dirupato,  suit,  precIpUlo  di  Tipe 

—  udd.,  da  diroparc.  icoMMt, 

trarupalo,  pieno  di  dirapl 
Disabitato,  add.,  ila  dlsahltMI, 

privo  d'iMlalorl  od'abAMil 
DiBoenso,  diaeesa 
DìaeoaeeiD,  luogo  dlacoieeM 
Dlrallameato,  irdirallare 
Divallare,  andare  a  valle,  «Nl> 

nare,  aceodore,  calare 
EtMO,  udd^  Hlitario,  deserto 
Brleiia,  rìpldens,  lo  italo  dl<i> 

Erto,  add.,  che  ha  erleiia 
Erbaio,   luogo  ove  ila   di  BKilM 

erba  fui  la  e  lunga 
Krboseltu,  ilm,  di  ertkMO  1 

ErbuiIsBlDio,  tttpfrl.  di  «cfeMi       | 
Erboto,  otfdq  ^m  d'wli^w'     . 

Fbktils,  add-  fierlfle,  finoa*a.  tkt 
produee  e  tueesl  pni|>r.  del  ut- 
reno=add.  frultiuia,  fMawk, 
abboDdanM;  eontranu  di  Usi- 
le, e  il  diM  propr.  tiri  Iliiw 

Ficcatola,  terra»  paludoiu.  eoli 
detta  pETcW  non  vi  al  pad  MB- 


maizi),  0  pczio  di  lerra, 
Itr.  didima,  e  pìA  comiin. 

>,  add^  che  'è  cEnlo  <ì)  giù- 
oontuiiBO 

lerreno  ehialDSO  e  uleno 
si  niardefletlo  del  ninne. 

in  lem  pò  di  piena 
,  aild.  di  grelo,  o  che  ha 

rluago  Iterile,  torte  per- 
iàtlo  terreno  produce  po- 
ro che  ETllll 
>,  Bgg.  al  luogo  pieno  di 

I.  Terra  impatta,  o  ter- 
impotlo,  dlccsi   degl'i- 
lei c  quella  (erra  che  i  F 
la  di  fuori  dalle  acque  su' 

Ilo,  luogo  iBslHcalo  di  se 

0,  raola,  fanghiglia,  e  qucl- 
-cheria,  che  generano  Ir 

090,  bngoso,  poltiglioso 

,  aOd. ,  che  Uen  di  limo 

aUd. ,  luogo  pien  di  iolu 

1,  tuM.,  lubrlchczia,  tuo 


n  NontUDSlIA,   qiiallU  di  àò  che  è 

luoso  ,  arfij.,  slpealre,  pieno        •   J 

manU-adiL,  diceai  anche  del  1 

imp),  o  simili,  ebc  sono  nelle  à 

:aiid  de' monti  3 

accio ,  terreno  di  tua  natura  1 

sai  molle  * 


Holaccio.  

assai  molle 
Ndioko,      '  ' 


imbrattato  di  mota 

la  parie  della  terra  scastwaa 
FlEVOSO,  add.,  ijicno  di  neve,  o 
cgg.  di  luogo  dove  suole  star 
Inngo  tempo  la  neve 


itre,  add,  di  palude,  di  na- 

-a  palitdale 

inosu,  odd-,  pieno  d'acqua 

aiolo,  <fd(/.,  agevole  h  passarsi 


insaoso;  e  ai  piglia  per  la  ter- 
ra asclnlta,  secca,  lenia  imiiditfi 
■iTOio,  add.,  pieno  di  pietre. 


■,  plciia  di 


IO  che  h 

li  melma 

, L  di  montagna 

■ro,  oifd:  di  montagna,  che 

elle  moDlagne 

Heo.  add.,  montanino 

nu,  udii,  di  montagna 

ìTadd.  di  mcnle 

Ei,  luogo  alta 


_   ..  B  Pelroao, 

Polveroso,  agi.  di  luogo.  In  Glie 
si  produce  la  polvere 

Pozianghera ,  piccola  poiia;  e 
propr.  cosi  diccil  alle  buche 
delle  atradc  ripiene  d'acqua 

PrernUo,  add.,  dirupato,  ali«o- 
Bccw,  Irarupato,  pieno  di  bnr- 
raiit  e  dirupi 

PruGllte,  OEfff.,  inclinalo,  che  pen- 
de verso  alcuna  parte,  che  ha 

Prominente,  add-,  che  ha  proml- 

Bfnjccto,  terreno  slmile  alla  rc- 

ché  sl'^^ce''rniiscTio'  "^  *  *"" 


RcnlKhlo  e  Beniilo,  add. 
Renosiccia,  odd.,  che  ha  àf 
ReniMlsalaio,  tuperl.  di  r 
HeDDao,  add.,  pieDO  di  r 

qualità  di  Kna,  ebe  Mene 
Rialto,  add^  rilevala 
Hipldezia,  ertezza  di  ni 

"^*To,  per  cui  r""''*""" 
pub  Ealire  e 


RipldDso,  add,  ripido ,  dirupala 


cUiiD,  aMMceso,  dlroci: 
SlBBIonoBO ,  add.,  di  q' 


g,  aMMcesD,  diroccato 


BilYiUco,  lutL, 
beri  di  !et  oi 
dameaHco 

Salvo,  agg.  di 


no  coperto 


iilatiaw,  luperl.  di  saasoM 

00,  add,,  pieno  di  sassi 

Scheggiato,  add.,  da  acheggiare, 

Sdieggioaa,  add.,  parlila  o  taglia- 
to >  uliegaie 

ScDilloiD,  add.,  pieno  di  scogli 

Scondesoeso,  sr -■-- - 

Scoaceto,  add., 
dlropau 

Selcialo,  add,  da 


sSeaTre 


Selvoao,  ai ,  , 

Bcrpilo ,  luogo  pieno  di  lerpi , 
làgD  molU  umido,  luggiato 
EUroao,  add.,  aelvoao 
Smgitalo,  adi,  da  inMttWB 
IMMvato,  parlando  di  terra,  vi 
■«•vaia  0  latorala  a  fondu 


Sodo,  add-,  MOd(  sì  diooM  I  (rr    1 
reni  incolti  o  non  Inarati 

Sulingih  add-,  Bolitari03«l>ifioai 
non  Irequentalo 

Solitudine,  luogo  (Ie*MUU,l» 


Sotterraneo  -  . 

die  é  sotto  terra 
Spaihiiiuima,  tuptrL  di  n 


SuEcavemoso,  add.,  eteflliM 

Suola,  superSde  di  Idrato,  a 
altro,  aapra  II  quale  ai  i  iiwl 

TesKt,  suolo^iai 
ce  il  piano  o  ìa 

Terreno,  titiL,  la  i 


dlqneSiài 


Terreito.  V.  Terreatre 
Terrcatre,  Terreslro  e  Ttr 
add.  di  terra,  ebe  Im  qiri 

loia,  In  aigniC  di  H 


Terri 
coltivato 
crritoriaie,  add. 


'W 


fona  di  tuit,  vale  vigaMa 
Z(iu.t ,  peno  di  Inra  afiaaa 

pei  campi  lavorati 
Zolletta,  di'iiL  di  Mila 
Zollettlna,  dfm.  di  aollctu 
Zollone,  acrr.  di  aalla 
Zolloao,  adii,  pleoo  di  aaH* 


CBlBpecchla.  luogo  solvslica,  sU- 

rile  e  remolu 
Gairaibsso,  Cosso  profondisaiiita  > 

preci  pilla 
Caverna,  liiago  cavo  e  soUerrsneo 


a  proRindo,  oaeurlii- 


lacsc  sperlo  fuor  e 


Chiana,  poludc,  loogo  paludoso 
Chiasso,  vluua  slrelU 
nhtasaollno,  dim.  dt  chbuio 
chiaasuDla,  chlassoUno 
cliicgglii  bslxa  scoscesi!,  sdiFggia 
chino,  lutì.,  luogo,  che  va  all'lngiil 
Chiostra,  chbistro  In  slgniAcato  dt 
luogo  chIuiD  =^VBlle,  selva,  ed- 

-Jiiostrlno,  diin.  di  dilostro 
Chloslm,  valle,  kIvr,  solitudine: 
Gratin,  epelDncs^rlgiza  s  me- 


)  a  picco  ed  a  livel- 

Ilo  iella  Icrra  aliitabi 

d'uDflunie 

Ciglione,  per  quel  lepre 

ini.  di  borro 

gì  Stinco  deira  strada 

C0SCPB0,dOYB,qunil- 

praati 

Clppesselo,  luogo  In  cui 

ti  cipressi 

iim.  di  borrone 

Clpcunalanza ,  clrcunata 

r.  di  borro  ;  borro 

Cisterna,  luogo  prolimdo 

Cltt.1,  cittade  e  Citiate,  paese  ac- 
Ilo,  e  per  Eollto  pifl  comi- 
abile  che  quel  paese,  che 
imas!  tetra,  castello  e  vR- 
{io=Sl  prende  quakte  loV» 


CltUilaccia,  accr.  ed  avvìi,  di  e 
Ciltidelli,  dha.  di  i^lta 
Cittadelti,  pìaxia  tìiti 
CliiD,  maDUccUa,  cotlinetla 


Colle,  piccala  monte,  |<oggia,  col- 


e  schiena  del 


Callicella,  dhn.  di  colle 

ColtlllB       '     ~   -' 

Collina,  colline,  dlclsma  plil  colli 
camlnutti 

ColUnella,  dfm.  di  collina 

ColHnetto,  dba.  di  culle 

Collo,  prooonclalo  col  prima! 
largo,  la  porte  plD  alla  del  moc 
te,  collo,  giogo 

Colmo,  tuMU,  eiroa,  soDimiU 

Collo,  lutt.,  luogo  colHvalo 

Contado,  campagna  Intorno  lUa 
citta,  nella  quale  a)  conlengono 
1  villaggi  e  le  paiKsi1oni=ler- 
rìloiia,  domiaio,  conica 

ConQnente  ,  terra  lértni ,  che 
mare  non  circcHida  da  tolte  I 
parti;  gruide  csleniioae  lU  paei 

Conlrada,  strada  di  luogo  abllati 
contorno,  paear 


Dipendenza  e  Dependenta,  dKtt- 
via,  che  oggi  si  dice  pendola, 

pendio 


iierUciAo.  viottolo,  ctie  d  ilal< 
va  di  altra  vb  vtìttàftk,  * 
metaf,  luogo  apparlMo 
Du£^  campagiis  o  lerrewh  pi 


Ji  rinTor 


E  parallelo 
,  alzato  per  servi- 
li, a  per  ■pporrc 


'Ir^li 


rolla  dell'argine  pi 

Conlrastrsda  coperta, 

lllare ,  una  seGonde 

perla,  che  rimane  i  ( 


Curlmb(L  In  Erodoto  lona  le  yel- 
le  delie  montagne 


Corrtnie:.  Strrula  correlile^  vi 

■irsd*  battuta,  frequentata 
Cofliera,  ip\»rg\;  ri'iera 
Diocesi,  ibIc  lerrllurlo 


ipia^^^  del  mare,  diceil  m 


L,  luv^u  4icr  w  liliale  I 

insa  :  contrarla  di  t 

china 
Erda^mo,  tuperL  di  erto 
"—   -  -.  dierr 


tnebe  da'  gcógrall  conti 


ealenslóiw  non  #  elrcoada 


Fiume.  Filini» 


1Q  |^|hy^1^^^^^^ 


rtoelMcolo  sl- 
0  di  ridono  ad 


1H6 

Greppo  e  Greppa,  lasgo  dirupa- 

dlrupatd  e  scosceso 
Grottlcella,  dim.  jl  grutla,  pieco- 

1»  erolla 
emilclna,  diin.  di  grolU  ;  grotti- 

Grollola.dim.  di  grolla  ;  nrolUielli 
•ne,  grolla  erande 
I,  luogo  nel  Aume,  dove  si 


X  monll 
tao  lU  piante,  di 


tosa 

to  la  tbrLadi  JUJt,  vale  Icr^ 

rapleno 

le 

licheto,  luogo  dote  nascono  e  ao- 

fban 

■al  li^MGcatu- 

cesl  cirreto,  querceto,  tatto- 
gntto,  giunchilo  eco. 
LiBKRFMD,  luogo  plcno  di  *Ie  tao- 

ne^d  anc^ 

■Cloralio  aver 

loditbblcelanlo  inlrlgale,  che 

chi  Venlra  non  lrO.B  modo  a 

l'interno  aonÓ 

imclnie 

«  e  mollled  In 

LnblrlDlo.  V.  Laberlnlo 

■nlmall.ohe'vl 

Landa,  pianura,  canipagDa,  pw 

irram  pericolo 

tlll 

Lalnmia,  tuono  dove  al  rcsdnd». 

loveilenoplan- 

no  e  staccano  1  marmi:  cava  di 

i 

pielrejedlceslpropr.dlqnelle 

di  Siracusa,  In  cui  dagli  anGcbi 

TÌ7ed  X"''sìl 
iie  lo  r«odono 

forraossi  una  prÌRione" 
Laureto,  Inogo  nicoo   di  allori , 
boschallo  dr»irort 

.ove  ai  trovano 

Lecceln,  luogo  pieno  di  lecci  ;  ho' 

LIlD,  terra  conUiua  al  mire;  li- 
do ^nese,  realone 

re  sono  piantati 

lo:  luogo  dOVF 

Litorale,  add.  di  Ilio 

S^ 

Lu"t!^'lSs1raÌ'covlle,  nascondiglio 

ICirBHMi,   campagna    vicino   al 

qua  ferms   e   di  bngo,  MM 

pHlndc 
Parte,  luogo  e  regione 
Pagiaggia,  il  InoRO  onde  di 
Puseg^ki, luogo  don  il  pmu 


possono  respirare  e  vivere 
MogKbU,  spailo  di  terra  in  cui 

al  pud  senùnare  un  idokeId 
Hondeizaip ,  letamalo,  slcrqidll- 

Sondo ,  «tilt, ,  Il  ciflo  e  la  terra 
Inaleme,  e  db  die  al  racchinde 
uverso^iiarle  " 


MonUgnacciB,  peyg.  di  monlagiui 
Hontsg  nella,  [li>n.  di  monlSKnn 
monta  gnuola,  di'm.  di  montagna 
Monte,  parte  della  terra  pia  emi- 


P«zzo  di  terra ,  spiccato  dalla 

OiTicuo,  luogo  pieno  d' ortlclie, 

orOabeio 
Ortlchelo,  luogo  planlatod' ortiche 
Pauiccio,  pegg.  di  paese,  ■-'-■- 

Pacae,  regione,  provincia 
PaegellOiPaeseltoePaeslnOidiin. 

Pilmeta,  laogo  pieno  di  palme 
Paludscclo,  pegg.  di  palude 
Palude,  di  genere  moie,  e  fenm 
luogo  basso ,  dove  itaiua  e 
ferma  1'  aeiqm ,  e  la  stale  p4 
lo  pid  a'  asciuga 


),  dOftqMUepaqnlCk 


7A>  dell'  islmo  :  dagli  «1111 

ereto,  lu^o  dove  alcDO  pt 

ella,  coli' E  stretta,  (I  diK  ■>• 
strada  segnala  dalle  ntÓM  it 
viandanti,  >i  delle  bMlle  tm 
dedi  uomini 

Pettata,  dlceil  a  uai  made  ti 
aspra  salita,  detta  ddl'iAM« 
del  petto ,  die  al  palliai  a  sa- 
lirla ;  modo  bassa 

Plangerella,  dim.  di  plagfll,  m- 

PlaRnetla,  plaggerella 

Piaggia,  propr.  saUta  di  BMi 
poco  repente  =  itoel  H«t  At 
scende  dolcemeMS  ad  ■■• 

Planerollo,  piccalo  ipatoflMa 


dice  di  eliu  o  lem  li 

e  pmldista 
Pialletta,  dfiii.  di  ptun 
PlanuolB,  drm.  dt  plataa 

Pigne  la,  pineta 


isdlalo ,  loogo  in  cui  colUiansì 

t  gernmgliftno  i  piselli 

oggerella,  piccolo  poKK^'lo 

Of  (jaWnOjdiiii.  di  poggcllo,  pog- 

gerello 

oggetlo,  dim.  di  PO 

omi»,  monte,  luoffc 

ogglelino,  pougetlo 

oggluolo,  duri,  dt  poggio,  pog- 

«(lo 

alo,  poli  sona  due  punii,  lemii- 

li  ddl'uie  della  Mira,  I'  uno 

de'qnall  il  chiama  palo  tcllen- 


n  t\  (olci 
Mneno,  spailo  fra  ii  terrapieno 
C  le  RDitsilani;  fossa  che  ricl- 


oB^eri;  o  Pomlcroi  pomelo 
orto,   al  dice  aocbe  quel  luogo 
BOD  marilKina,  ove  I  merciilanll 


far  Ùeno 

reclf  ilio ,  luoiro  dinipato,  dal 
quale  si  puA  agevuimenie  pre- 
Presa.  Preia  di  terra,  si  dice  di 
-"     Telerminala  di  terrena 
odio,  propensione,  In- 

Procliillè,  proclive 

,  dilli,  di  proda 

PromlncniB,  rialto,  elevaiiune  ao- 
pra il  rimanente  della  superflcJe 
PromOolorielto,  dim.  di  promou- 

Promi 


1.  di  pralello 

ralo,  priqir.  quel  campo.  Il  qai 
le,  non  lavorato,  serve  per  prt 
durre  erba  da  pascolare  e  d 


iturio,  monlB 


unta.  Punta  dt"  terra  0  dt  ma- 
re ,  al  dice  quella  parie,  che 
avaniB  ,  e  aporge  in  fuori  pia 
del  rimanente  a  guisa  ili  punta 
QoEiitiBTii,  luogo  pieno  tì  querce 
HENilo,  quella  parte  del  lido  del 
mare  «  de!  lelto  del  fiume  ri- 
masta in  secto,  sulla  quale  i 

Hallo,  luit.,  rilevato 

liccltecolo  e  Receltacolo,  luogo 
dove  altri  puil  ricoverarsi,  o 
dove  si  raccoglie  checcliesaia  ; 


Kichlusi 

to,  piceni  luogo  i 
Ridotto  e  Rldiillo, ,  - 

dove  al  tri  si  riduce,  ricetto. 


..,richiudimen- 
d>  rlciduderai 

ive  aiin  si  nauce,  rr — '"   ""- 

.  1  ttacoto--^crodc«hio 
Rione ,  quasi  reztone  ;  una  dette 

parli  nelle  quali  (  divisa  Doma 
Risplanato,  mit.,  luogo  risplaos- 


ì,  luogo  solitario  e  spparUbi 
,  estrema  parte  della  terra, 
:   termina   e  Bopruta   slla 


BivBgBlo,  riva 
BlTctri,  riiin.  di  ri 


Riviera,  riva  ;^pii»ae   a 

contigua  alliriviercca 

contraila 
RsccB,  pronunifato  coll'O  largo, 

dllMteUa,>rleiiB  =  Invece  di 

roccia,  b»oa  scoscesa 
Rocehella,  prorcrila  coll'O  largo, 

dfm.  di  rocca 


Boveris,  roveto 

RoTClo,  Inogo  pieno  di  rovi 

Bupe ,  iltenB  acosce sa  e  i 

cala  di  manie ,  o  di  scog 
-   Bimlll 

eiLCET»,  liioKo  pieno  di  sai 
SboccBlora,  iuogadonde  si  sb 
Scaricatoio,  luozo  dove  il  il_.  .  _ 
Eficia,  china,  via,  o  luoftanEr  io 

quale  si  cala  da  alto  a  basio  ; 

conlrario  di  salila  ed  erta 
eclieggia,  scoglia  scheggialo 

SctrefijD,  scheggia 
Scheggiope,  accr.  di  scheggia 
Echeggiuola,  dhn.  di  scheggia 
Scheiglinia,  scheKgiuola 
Scoglia,  scoglio,  sasso  grande 
Scogliaccio,  accr.  e  pigg.  disc 

glia 
Scogliera,  mianliU,  mucchio  di 

scogli  nudi 
Scoglletto,  dini.  di  scoglio 
B coglia,  masso  in  ripa  al  mare  o 

dentro  ni  mare,  e  per  messe 

eminente  In  qualsivoglia  luogo 
ScDglhnio,  seoglielto 
Scopelfno,  bosco  di  seope,  scopelo 
Scope  Io,  bosco  di  scope 
Belala  e  8cD|iulo,  scoglia 
Scordatola,  tragello,  tìb  |hi1 


^^    wvlgi 


BCQscenuiinenw,  ii    „ 

Buca,  luogo  Infra  mare,  che  per 

la  poca  acqua  e  pericoloso  ai 

«Bvfgann 

'  '  Ila,  Io  ElCBso  che  ictlclela 


a  latirlMla  A  n- 


Il  selva 


ila,  s  tra  delta 

lliero,  dhn.  di , 

}r  d' oso ,  piccola  via  per  b 
1  allato  alla  Rne  d<>'  aofi 
strada,  ili 

aeccagna ,  luogo  arcnoM 

,  luogo  dove  il  wrreBi  * 

Ss'"''"'""-"^ 

lujl-,  vale  terreno  UtwU» 

-  ...j-ultifcro 
Soggiogala,  giogaia 
■^ugRiogo,  sogglogaia,  glogrt, 

ohlario,  iu»(.,  che  riferiti»  ala* 

go,  vale  non  frequentato 
Soiilarissimo,  tupert.  di  soUtarM 
Solitudine,  Iihuio  non  freoncBlalDi 

diserta         '  ^ 

Sopr»niinenia,luogopiùnL 
Sparagiaia,  luogo  piantalo  di  Ip*' 

Speco,  proprio  soltanto  della  po«- 

Speculo   e  Specola ,  speco ,  I 

Spelonca,  luogo  Incavato  nel  l 

reno:  caverna 
SpeluncB.  V.  Speli 
Spiaggetla  ,  tìim.  a 
Spiaggia,  pUgfflB 


vi  ÌK  rarUTSpia^gia  latitu 
cesi  (inetla  spisvgM  ote  l'aeM 
del  mare  per  qutlche  tratla  ■• 
|ioca  Fondo 


Tenutclla ,  di7ii 


■planala 


lore  In  alconluoiti 

no  gronde 

I  pieno  di  sterpi 


tonsla 

di  Umno  df  léni- 

m  =  Strada  mae- 
:  (|nella,  che  con- 
D  principale  ad  al- 
vaie^St rafia  but- 

I  niDlle  genti 
iLlella,  vloUala  = 
<eca ,  vale   vicolo 

>1b  slradi 
di  ptccola 
djni,  di  strada 
ia  Brande 
I.  di  alrsda 
.  luogo  angusto, 

",  do've  con  ■li&ci 


Is  terra,  ehi  non  t 
dal  mare  ;  contrarie 
Terraccifl,  pe^g.  di  M 


sfitti  0 


\  I,  piccina 

Ilo  a  cIttA 


Tragelfo,  trapissanienlo ,  trapat- 
so,  loogo  onde  si  trapana 

Trsi!hetta,  Iragetta 

Traps«<a,  luit.,  luogo  Onde  al 
trapassa 

Traropo,  lo  stesio  che  dlrnpo 


Trebbio,  canto  e  crocicchio,  do- 
.e  Tanno  cano  tre  strade 
ivio,  luogo  dove  rispondono  tre 

Uliveto,  terreno  coltivato  a  uli- 
vi, oli  veto 

Valico,  iiiir.,  apcrtin-a,  passo  per 
lu  quale  si  valica  e  trapassa  da 
una  narle  all'altra:  callaia  = 

Vallata,  luit.,  lo  spoilo  della  vaile 

da  un  callo  all'  altro 
Vaile,  <|uello  tpazlo  di  terreno, 


Valtellina,  drin.  di  tallclla 
Vailicella,  di'm.  di  volle 
Valtanaccio,  ptgg.  di  vaUOM 
Valloiiata,  valida 
Valloncello,  dtm.  di  vattoM 


Yallone,  a 
Vangata,  n 


I  valle,  valle  gt 


„ , 0  vangalo 

Temluo,  iDogo  di  vepr),  pruneto 
Vetrlctalo,  luogo,  a  greto  pieno  d' 

Telia,  iurte  (Strema  lU  sopra, 
dina,  aommitè 


■alfa,  vale  slradone,  a  strada 
.    di  dftà  lunia  fra  alberi  da  nna 
parie  e  l'  eTlro.  ombrosa,  ame- 
no, piana  «graia  al  passeggio 
fico,  strada  stretta,  chiasiiiolo, 

ehiasso^orgo,  terra 
TUwlelto,  dilli,  di  vicolo,  picoolo 


ugnano.  Tigna 
Vigneto,  luogo  coltlTtlo 

Tignett»  e  Vfg - 

Villa,  con»"» 

Vlllaggetto, 


1 

'm.iR35 

laduSl 


UIWRlD 

ce— -,  r'ecala  rUlagrio 

VUtagglo,  macchlu  di  case  la  CM 


VillicclUDla,  di'»,  di  yI 
Villino ,  «Sficcluola,  pi 

detto  per  leggiadria 
VlBcala,  vlnebelo 
Vlncliela ,  luogo  pieno 

di  viacM  i  vHocàa 
Viottola,  d'in,  di  via, 

via  non  maeslra 
Viottolo,  vioticda 
Viuzza  e  Vlniw,  via  __„. 
ZciLFW*.  luogo  dove  al 

lavora  lo  Korib 
Zolla,  terreni  o  possetdaal 
Zuccaie,  campo  aendnato  di  W 


IO  dt^H 


UCCELLI. 

Vecloul  i  tuddiBfta  qntìta  vMt.  Wl> 
■  cose  gentriiU  iptttanti   agli  viuB.'- 


I  mover  leggiera  del- 


■ddo,  porre  11  nido 
Appaiatolo,  stanilno,  gali  bla,  luo- 
go appostalo  ove  ai  pongor" 
^-  per  appaimi 


Augello, 


Beccante,  che  b«co 

Beccare,  pigliar  II  ciba  eoi  bMO. 

il  che  i  proprio  degli  uccelli 
Beccata,  (I  dice  usipr.  d«l  B«^ 

che  dì  l' uccello  col  btaco 
Beccitella,  dùn.  di  b««wM 
Beeeitlna,  beccalella 
Beccato,  udd.,  da  beccarti  M»- 

giato  a  p«r»rati>  «i  k«« 
BeccBlob,  arnese  _  _ 

artta,  ave  d  dA  a  bi 


>pare,  caslrare  J  palli, 
cosi  conci  opprlUiina 

HI,  dlce^  a  quell'arnese  dove 


ivenlarc  e  CascovflCfl'Bre, 
■tu  dlcocoavaEgia,  civelta- 
hr  li  clTelhK^qper  dngucl- 
e  a  modo  di  coceovegKlK 
obala,  Stanis  dove  stanno  e 
'ano  I  columbi 
la,  per  lo  domealicameDlo 
di  uccelli  di  raptng 
lare,  per  addomesticare,  am- 
ealrare,  mi  in  questo  tliini- 
ilD  al  dice  aolamenle  degli 
lelll  di  rapina 

lechlare,  tar  carnaccbiamen- 
gracshlare 
,  per  nido 

re,  propr.  lo  alar  dc^U  tic- 
U  la  Bulle  iiora  per  rlscal- 
rle,  aedocché  elle  nascano 
la.  qaeili  quanUtd  d'uova 
e  In  una  l'olla  cova  l'uccello 
Uccio,  dlipoBlo  a  covare  = 

e  ehìDCGia 

TDce  finta  ad  imitazione  del- 

CDrnaccbla 

txaS,  jocc  del  corbQ 


,  —  è  Alla'31  pocne 

ghe,  dentro  ciincato,  e  bi^ua 
parte  di  fuori  acuto,  avente  un 
aseloio.  Il  quale  giace  In  terra, 
coperto  di  paglia,  ctie  si  llevs 
con  un  vimine  Bllo  in  terra,  e 
di  dietro  percuote  r  uccello  clie 
entra  all'esca 

[Zuccaia,  nldlo,  covacciolo  del  guro 
e  del  cuculo,  ov'  ei  depane  I 
cucchi,  ciò*  le  uova 

Cuccovala,  leggenda  intorno  el 
cucco  od  al  cucolo,  o  slmile 

luccornCLl,  voce  elie  nianda  lauri 
li  callo 
lueifliare,   fare  il  verjo  dei  cu- 

Cuculiala,  odd.,  da  cuculiare 


si  chiama  la  ga 

■  il  ai 

rsaViielì' 


colla  qua- 

In  genere 

più  Glie  di  altra 


altro,  che  si  lascia  nel  nido  del- 
ie galline,  quofli  a  diniostrar  loro 
dove  hanno  ad  andare  a  tar  le 
loro  uova,  che  altr.  al  chiama 
guardanidio 

Eecato,  quello  spailo  dove  al  pone 
Il  beccare,  che  al  dice  ejcu,  ac- 
ciocché gli  uccelli  vi  si  cauno, 
per  pigliarli 

FtolinAiA,  stani 


.e  allevansi  e 


falcoid  sul  b 


loiconare 

Fedilore,  feritore,  per  agg.  d'uc- 
celli rapaci 

Fruillego,  che  raccoglie  frutti  i 
ed  è  per  la  piA  agg.  che  gli 
scrltlorì  Balurall  danno  agli  uc- 
celli che  Si  tibia  ^b\aàK,  à^V 


Frnllo,  tiiìt.  S»  frollare,  si  dlDe 
11  rumore  cJie  fanno  le  atsme 
e  kU  "llrì  uccelli  levando  il  vola 

GtllltTA,  tanta  c|iianUM  di  vola- 
tili, che  sUb  In  una  gabbia 

Ciallare,  tì  dice  deH'occpihtsre  le 
nova  la  dltposlilone  a  generire 
Il  pDlcIno 

Gallalo,  acg.  d'uovo  d)  EallloB 
calcalo  da  gill- 


gllaal  an( 


«allo,  e  iii- 
nelqiial  tempo  luol 


Gemere  e  Gemi 


miu,  per  lo  flebile 

Immillili:  u   aiCUnl  UCCellI  .  GOIIHI 

della  colomba,  della  tortora  ecc. 
Gelo,  carCEKliialo  di  cuoio  che  al 
adatta  per  ieaamc  a  pie  dexll 
uccelli  di  rapino,  al  quale  al  at- 
tacca la  li|ni;B 

Gracchiare ,  voce  ppoj)ri"   '""" 
qualche  a 


diceai  talora  di 


e  dell'oi 


d'altri  ticcplli 
Grlfeftno,  dlcesl  a  uccella  di  ra- 
pina, 0  B  cosa  ad  essi  apparlc- 

fluirrlAnUllo,  l'uovo  cbe  al  lascia 
a  del  nido  delle  Ralll- 


ne,  il  quale  se 

ni  arte  la  Ito,  ai 

InBKCcise ,  metl 


ImbeceaMUa,  dh . 

loeubBiSont,  Il  eoytre, 
n  degli  uccelli 


Ingitiblare,  mettere  In  {rabbia  , 

Ingabbiato,  add.,  da  iniibbian  ^^ 

Iiuaccarv,  e  Briurat  lem  ptr^  ..^ 

nilllL  dall'entrare  GhebaMll  L^ 

noceUi  ne'  aarchelU  della  r^  |^ 

vale  entrare  In  no  Iooks  mi  ^^ 


uccello  ohe  ha  Ù  f»  . 

atro  poco  curvata,  senia  MM  , 

e  colla  punta  lermlnaU  in  ■  , 

piccolo,  ma  bcuId  dente 

iBitrslu,  agg.  di  uccello  prw  , 

alle  lastre  , 

ImiÀ,  11  mudare,  o  luogo  dotali  , 


s' arrampica  no  per  le  ,   ^ 

U  uccelli  elle  fiieelan  rit^  ^^ 

nascon  d'una  cotatt  '^ 

nrlil.  Ai  niriin-    p    ■)  ftft  ^^ 


Nidiata.  V.  nidala  .^ 

br. nido  =  Per  Mlt   ™ 

INidró."'!  "~ 

NIduiio,  e 


:,  star  nel  ni 

V.  «ido  ,^^ 

JorenHnam.  nidi«,ptoMtt  |S 

'  >  di  dlverae  nalìri^  !T 

uccelli  par  oomt  ^ 

dentro  le  loro  uova  ealiCTNlI  ?^ 

I  BgIliioll  =  E  figurai-  per  M  m 

uccelletti  che  aunno  MI  >M*  ^^ 

OocHiDTn,  per  lindlit-,  Awrf  il  ^ 

pavone  e  alle  aua  penae,  pc^  '^ 

che   te  macchie  rftonile  oeUa  3 

penne  della  Bua  codi  gooiilUaH  ^ 

V  occhio  3 

OrnilograJa,  V.  |.,deicrilianede-  T 


!  fBlls  pe 


0  degli 


V.  B.,  diasCBoni 


niniale  che  eoncepiac 

■  ovipara  inchliide  prli 
,  nome  che  ni  dà  a  qae 


(Ddel 

nlira- 

lialti 

•   IB   Bnitre,   le 

di  pappmiana 


t>,pipploiiil« 
'.  Pennuto 

dd;  che  ha  penne,  pl< 


che  Cbu.^r  .  I 
nocelli   piceo!.,    .... 
IO  per  loro  tnedesli 
le  inche  generaliaei 
;li  Duselli 

,  U  pliinlBre,  proprio 
•ere  e  dC  pulcini 
lallotlala  di  plum-  -■■- 
nel  gozio  ad 
some  a'CalMn), 
talU  per  purgar 
adi,  caperlo  di  | 
tttt.,  pieno  di  pk ... 
ngo  clave  al  tengono  I 

lantllA  di  palli 
ogo  dove  al  tengono 


iier  lo  più  de'  pidocchi  de'polll^ 
E  preao  Bssoluta niente  In  forzo 
di  luit.,  vale  propr.  pidocchio 

HACNiRKgdleeai  degli  uccelli  quan- 
do volano  per  la  rsRnaia  in  modo 
dn  dar  nello  ragni,  che  è  la 
rete  con  la  qnalc  si  prendono 

RaoiBCe.  oiig.  che  sì  iì  propr.  a 

Raraì'ngo,  che""'»  "à\  ramo  In  ramo. 
Uff.  che  propr.  il  di  agli  uc- 
celli di  rapina  che  si  pigliano 
giovani  fuor  del  nido 

Ranfaslo,  v.  g.,  uccello  di  becco 


StLTiKTe.  Punto  li 


propr.  il   gridar  delle  galline 

de' polli  e  d'allrl  uccelli  quan- 
do hanno  paura 

Schiamaraio,  cchlainanu 

Sfrlntiiiellare,canlare,ediceBipr(>- 
priani.  del  frlnauello,  qirando 
canta  alla  distesa,  e  b  U  ano 
verso  assai  lungo 

Sgabhia  re,  contrario  d*  Ingabbiare, 


Snldlaré.  V.  Snidare 
Sorare,  volare  a  giuoco,  e  diceal 
del  lalcooi,  allora  che  ai  laaalan 

Soro,   Bgg.  d'uccello  di  nplm, 

avanti  ch'egli  abbia  mutata 
Sorvolante,  add.,  ctw  sqtniAi. 


Sp«nDacchiBla,  add.  da  ipennac- 

Spennare,  csiar  Id  penne  =  tn 
Slanit   neutr.  e    ncutr.  pati. 
vale  perder  le  penDe=:vale  an- 
che slrapparai  le  penne 
Spennato,  add.  da  apcnnare 

,  slllarsl  adilosBO  In 
diB, 


Slii,  gabbia  Erande,  dove  comun. 
s<  lengonaT  palli  per  ingrusarll 
S volarne n lo,  In  svolare 


l,  cbe  GvolaaiB 


SUB,  or  f4  =  Dloe3i  anche  per 
Ibattcr  le  ali 
Endaizalore,  che  svolazza 
Svolaulo,    frequente    avalazia- 

TiKPiHK,  propr.  spuntar  le  penne 
delle  ali  agli  uccelli,  e  per  >i- 
■nilltudlne  al  dice  anche  ad  altri 
valaUII 
Tarpato,  add.  da  tarpare 
Tordain,  aerbatnio  da  tordi 
Trasrolare,  vclncemenle  vnlarc  - 

Per  Irapasaar  vnlando 
Traavolatò,  add.,  da  Iraivolare 
_^_.  _.___    --'(jg  trameno,  yo- 


IJecellierSt  luogo  dove  >l  tana- 

vano  gli  uccelli 
Uccellino,  dim.  d'  uccella 
Uccelllnuiucdo,  pegg.  di  tmtt- 

linaxza 
CceelUnuEio,  dim.  ^  noacUlM 
Uccello,  nome  generloa  di  M 

gli  aoiiDBll  aerei  e  ptiiwl. 

quantunque  al  dica  mI  ffM 

Diaachlle   e   tanto  il  M&. 

quanto  «Ila  fenmAtt,  mMÌ 

trota  DuM  ajcain  nllt  «li 


Ucceiinnó,  dtin.  rt'nrntlll 
VouBKNTo,  il  vcdare 
fidante,  che  vola 
Volare,  il  trnacorrer  per  fab 

che  bnoo  gli  uoeclli  e  aArti* 

matl  alali 
Volata,  Il  voUre 
Volatile,  luit.,  animai  «vImìo= 

add.,  atto  a  volare 
Vulalio,  V.  a.,  ncadlime 
Volalo,  tu».,  il  volare,  wM*» 

loclsslmo  per  l'Kre=«tf*# 

Volatore,  che  vola,  vi 
Voleggiare,   andar    i 

Volo,  il  volBre=:£«i, 

vale  aolIevanii^JJfiiWnioi 


uerlh,  vale  col  voi»,  peri 


l'eie  di  fall 
1  IHfssìco 


ì,  la  frinr 

,  o  Gbeppio,  uccelli 


SBZIUAE  II. 

'Ili  degli  Uccelli. 

mente  d'animali  morti 
BiLESTRliucia,  uccello  grigio,  < 
la  coda  e  col  ventre  ili  e< 
btonco,  fa  il  SI 


U  falco 


la,  pDie  Itone,  tnestohine 
diomedes  vo lattice 
!cle  di  uccello  aequniic 
uccello  )iescalore,  pian: 

■peoie  d'uccello  grande 
tti  poUod'Indii 
,  fiicoDe  di  Tunial,  i 

.  anlilope.  gtiiDlIa 
Ho,  Rieluolo 
ipede  di  tlrlge 
:3DaggiDre  o  panteronn:: 
lB=deI  prati  u  mallDllna 


greaso  torCiuuo 
I  Baralloia,  uome  d'ui 
uccella  d'  acqua,  < 
■nano,  e  11  farci^lic 
lato    nel  Itt argante 


laghi  e. 


del    Pulci, 
«ecnndo  i 


ni  naluraiisii  Barbaqiunn 
valica  a  Gufo  nate  ^  ne 
grauo  e  forte  quali  comi 
qnlla  comune,  che  ha  la 
oreecliìula,  ossia  con  pena 

acuro;  il  TCotre  gialli 


Il  notle  ti 


0  niutscchlnn,  uccello 
i  capo  al  vertice  cene- 
barba  formata  da  pen- 


aorta  d'uccello  ac- 
e  fortissima. 


icellodef  Brasile,  spec 
agallo  di  colori  varil 

cello  acquatica,  sEblroT 
uccella  dt  rapina  nottu 


I  t^sta  una  Gisela  nera.  È  qua- 
I  grosso  come  una  pernice 
caccino  reale,  o  fa  Pl»ar- 
eIIu,  uccello  che  ha  quattro  II- 
:e  (òsche;  I  piedi  bruni;  il  bec- 
)  retto  e  spano  di  risalo,  È 
■ossa  come  una  quaglia 
Beccafico  canapino ,  o  Canaparo- 
la, uccello  che  è  Buperlormenle 
baio  fosco,  ai  di  sotto  hianco, 
colle  penne  della  coda  brune; 
delle  quali  l' estrema  è  orlala 

I,  Branla,  o  Oca  mona- 
,  uccello  che  ha  la  coda 
e  nera ,  le  ganiìie  kVa  ,  V 


IO  manile  d' im'  uoghti  m 


B<nz>ga,  lo  ileaio  ohe  abbumga 


Bniiere,  occello  che  «ppart-'i 
Bcnerc  dell' ortoluK ,   il  qiial 


conica ,  le  nuscelle 


Bneero,  veBcn  di  uticdB  cbe 
no  il  Gecoo  lilenlo ,  cur 
ftornu  di  eotlclla,  (rude  i 


co  ;  I  piedi  puie(gi*nll 
Bulago,  genere  d' uccelli,  che  hin 
nu  il  Eecco  <Urilla  e  quali  qiM 
dradROlare,  le  mascelle  «tee 
nanienle  rilevate   e  gobbe  : 


r'Kle 


Puld  nel  tua  Horiai 


Cappone,  gallo  caMra 

Casuario,  uccella  cbe 

in  clucuo  ple<le,  U 


rio ,  Rpvcie  di  uf^ellaffione 
;  si  fa  Dei  bosEhl  colla licet- 
;  col  fischio,  tmiianiando  albe- 

per   Gir  cascarB  gli  uccelli 
1  vi  sipoiinai  kt  che  si  ilice 
ibe  Dslierella 
,  uGccllu  ricordato  dal  Pulci 

HorganU,  e  elle  In  oggi 


, , lo  cheb»        

[li  occhi  nude,  le  [xnnc  ar. 
,  il  becco  e  la  cule  di  colei 

u,  noeelh)  die  ha  11  becco  se 
lAbulrico  e  nero,  la  menibra' 
ccroaa  Rlalta,  ed  II  carpa 
neo-  1 1  clRna  dometth»  [ter' 
la  membrana  ceraia  neri 


I  troncata  e  lerminals  e 

Ile 

allegra  magg  ore  o  Clnciii- 

ola ,    una    delle    quattordici 

tìe  della  lincia,  che  h-  --' 


d  delle  remiganti  posfcrrori 
eli*  coda  bianche.  Il  niaschia 


ossicela  frigia 

liangnolo  terrestre,  uccello  che 

3  culla  pid  lutign  del  corpo  e 


IO  griRki  ; 


E 

maschio  rosa 
Coliiulio ,  ganc 
hanno  II  becco  nii'iuo  a  LEsioa 

le  narici  saltiti'  e  ^tuate  alla  ra- 
dice del  becco  ;  1  pleill  aituall 
all' estremlU  del  corpo 


le  radici  coperte  per  mcLl  iJ 


5a'l™qiia^i'^non  si  distingUlS  ! 
cli6  dal  becca  che  i  nieno  g 
Bo^  roloiiacltu  e  alq[ianto  a 

rl'"rLinnfiJ.  rsSo" 


I        1&3E  OGCI 

r  ed  liisrcMo,  di  color  Klalla,  co- 
me anche  i  piedi  e  le  e«mbe 

Conilino  e  Carallini,  é  agg.  dì 
alcune  Boecle  d' uccelli,  e  speo. 
di  gabbiani,  a  cagione  del  color 
rosso  del  becco  e  de"  piedi 

Corba,  corvo 

Corele,  sorta  di  uccello  ricordato 
nel  MoraanlE,  e  che  dlceal  ne- 

B  delle  specie  dei 


Cùcùlo,  uccella  che  h>  U  keK> 
loudeggianle;  le  narici  «>>■ 
lo  rilevato-,  la  ILogna  «kwk 
■liana  ed  intera;  i  [deA  mf!- 


lai-chlg,  I 


tiaccUnO; 


fipecte  di  piccione,  dT  capa  spia- 
■'  — ■-     e  di  becco  assai  groiio 
lOSB,  e  mollo  cono,  con 

K—      iv  [.-...le  del  petto  per  ogni  par- 
ie arricciale,  dflto  anche  pale- 

e  Corho,  uccello  grosso^  e 


»'£"" 


narici  coper- 

.e  con  penne  lumlclianU  ail- 
_4'  aelole,  e  rivolte  Innanil  ;  la  III 
K^Jana  carUlaglnou  e  blfonula 
['''llniirnicc,  qu>gll«=oggl  prendesi 
Il     pia  con),  per  pernice 

Coturnice,  lo  stessa  che  cotornice 

»=per  pernice 

Btace,  uccello  che  hi  la  radir 

■  del  becco  in  ambe  le  misceli 


becco  grosso ,  duro,  robasto  r 

nero  ;  rlcuno  dall'  ana  e  l' al 

'    '~a  parie,  e  colle  mandibole,  i 


•Tati  pàteaU,  iM* 

,  .  ..Uiale  taHiiW» 

E*rTÀCo,  aorta  d'  oectHa  »■» 
rio,  cosi  dello  daloelarM» 


Palaride,  ipede  di  uocdb  i 
lieo  di  ptuma  meli  UanH 
U  nera,  volgar.  detto  " 


t,  aorta  d' uccello  di  cui 
plomn  altm  nhe  II  non 
«nune ,  uccello  che  I 
nicchie  roise  nella  Tre.. 
Delta,  ed  alcune  stii- 


I  peltn 


a  de'  Littii) ,  uceeila  di 
r  aniire  ulvatiche  mina- 
li ali  anao  di  color 
un  po'  di  turchino, 

le,  ipccle  d'  uccclii 


sorts  d'ucccllclla  poca  I 
■[cordato  dal  Pulci   n-' 
r){snle,  sema  dorcei 

ccello  lÌBVolotn ,  che  oli 


Filomela  e  Pilo 


vanti  "la  ma 


che  Progne,  non  Filomela  FosK 
trufiimiBlB  in  roalRnuolo 

Finicej  opL  anl^  fenice 

Fioirancino,  uoocUo  die  h«  la 
somniiu  dei  capa  gialla  a  cap- 
peilulBj  le  penne  remiganU  pò- 


PiBliereUa,  uccel- 

iBRlone  colla 
Ischlone   e  F 

oivellaecolOachio 

adone ,  nniue  che 

ci  dftinToi 

de  d'anitre 

"no"  adT^lt^ 

/[  fiitkiont 

detto  daDli  aerino- 

rlanalra^u 

rquidula  mangia- 

",  L»"'! 

irietà  deli'arMTOia 

:sl  da  pure  il  none  di  fiiekio- 

Pisolo,  cosi  chiamali  In  qualche 
luogo  d' Italia  lo  iiaerio 

r  FIsHerellB,  voce  de*  Fiorenlint , 
clnrlo,  l'uccellare  colla  civetta 

i  Folaga,  uccello  acquatico  di  plU' 


leiia  sul  piuma  lo  rende 
;  rd  il  carattere  suo  più 

ne,  0  piuttosto  Alali  di 

D  paglia  ntla  nella  coda 
lello  ,  han  dato  orÌRÌne 
1  egli  #  eoniun. 


a,  pkcola  folaga 


a,  ài  paglia  ij. 

elio  dello  anche  pavon- 

,  genere  d' uccelli  che 

ili,  ma  ancora  In  truppe 


_.    .  melile  aiepl 

FolUvenlD,  uccello  di  palude,  che 
per  lo  um  sta  ne' fossi,  campa 
di  pesciolini,  ed  i  cosi  detto 
dal  suo  parllcolar  dliuenlo  del- 
le ale  ch'ei  fa  per  l'aria.  Oil*- 
masl  anche  con  voce  meno  scon- 
cia gheppio  e  neerWIto 

Francolino  olloncaso,  uccello  che 
ha  le  penne  remiganti  bianche. 


ed  11  pr[ncl|ia1  colore  di 


è  biki  tosco 
Frisone,  ueoello  ili  becco  m 

grosso,  e  meno  itrandc  del  toi 
rroBone  e  FriBonE, "" 


,   .     rito  chi 

..  corpo  rossiccio  «Uillaatro  , 

Ip  loia  nera,  e  mtcchìe  biaoche 


nUBliNo,  uccello  acquatico,'     „. 
dello  mugnaio,  11  quale,  in  Wm- 

Gdi  teinpeita,  il  Tede  treqneo- 
-eleiplaggle  eisliatagnlma- 
Bt^Itlml.  Ve  n'ba  de' bigi 
V*'>de' cenerini;  e  lecondo 
e  specie  e  v»rlcM , 
naif  con  dlTersi  noinl 

,  ...,— II,  sneele  A  fi' 

i  "iSana,  della  etoisc; 
■  ••lodale,  dello  dai 

le  del  pne»«  Janamari^^Lt 
_,  -  Im'n  del  Surinatn  *  un  uc- 
'^BBllo  molto  coRsinrile  alPalelo- 
'  ne,  Tolg.  dello  nccella  Sonia- 


itrone,  gallo  Brande 
_...tino,  dlm.  dlEallellrt,  | 
i«al  galletto 


Tuione  ;  pollulrn 
"-"-i,  ueoello  domestico,  ci 
Kninlni  del  gallor^iie  gì 


,  come  della  Kalllna,  *.. 
e  le  specie;  egme  ftlM.III 

Gambecchio  o  CnleilayM 

rUpondenle  «Ili  pi 
re,  ae  non  che  e  I» 
Il  color  dcDft  me 
Boprn  i  alquuM  di 
-ravlna  ,  aorta  di  bn 
ipeele  de'inbblnil. 

Garrulo  di  Boendi,  m 
ba  all'oeclpliio  un  4^, 
remiganti  aceaDdlrteli 
lominilA  nwr*^ 

Gana,  torta  d' 


1  qiui)  d' un  colombo,  at 

la.  alfjsiella 

t,gazta=Gainra  marina 
Ilo  di  grandezza  tlniUe  si 
ftancre,  dello  cosi  dall' 
la  magiflOT  nsrle  della  ei 
e  di  color  d  acqua  di  ma: 


I,  uccello  di  rapina  dello 
T  le  lon-l'e  |ifr  allrafab- 


Ic  di  pici 
laallre 


r.  di  nlilandala 
ne,  niacKlore  di 


lUtlla,  nome  volasi 


1  h  unable  nere 
IHi  OMblùo  e  GcrFolco,  nc- 
tfipwe,  Il  magalore  fra 
Btwic  specie  di  nlconi.  Il 
'*—  e  le  sue  nainbe  hhid 


m 


tori  dello  tiieropt ,  apfn- 
ìa,  t  mangiapacckie,  per- 
ai ciba  di  pecchie,  di  yeipe 

iM  a  II  Gracculo ,  uccello 
nliire  violetto  nero,  e  col 
0  ed  i  piedi  di  colore  «rati- 


aceo  ,  uccello  che  ha  11  becco 
a  radice  i   la   lingua  Inlera   e 


,  di  cui  non  b1  aa  altro  che 

Dine;  bne  Kraceio 

,  uecello  che  ha  11  E(H>pa 


andl  KrIfB  quando 
lese  sono  larghi 
e  (anno  preda  di 


Io  paluslre,  pid  ersn 
i  goiia  D  giogaia  d 


Gn,  Gna  e  Grue,  ucceWa  ti 


lUS  UCCI 

V  ocO|dik)  paptlIoiD  e  nudo  >  il 
corpo  grlfio.  Is  cuffia  e  [e  pèn- 
ne nniigintl  nere ,  e  ie  coprt- 
Irlci  interne  lacere.  E  Dola  pel 
dormire  the  fa  reMendosi  lo- 
pra  nn  lol  piede.  Le  gru  pn- 
(■no  a  lebkre  dsll'  Europa  nei- 
rtMcB 

GruTno,  puiclno  della  gme 
GttaacherlnD,  epltelo antico ehesi 

dava  agli  uccelli  nidiaci 
6Bb,  uccello  notturno,  che  ha  la 
'iota  orecchìDiB,  o  aJa  con  pen- 
■  ■ncrllte;  Il  corpo  auperiornien- 
le  baio  acuro  ;  il  ventre  giallo 
I  •  legnalo  con  latriace  nere,  e 
qnBiIgroaaa  e  lórte  come  l'a- 
quila comune  :  manda  uu  logu- 
_-    -lire  lamento  la  nolte 
IWWgugllo,  0  ij  ■*?'"',' 

wor  verde  ceruleo  ;   la  gola 

ruNi 

--   -fa" 


noito  variata,  al 

porporalo  : 

'della  testa  l^...  ... 

paaaa  lopra  degli  occhi;  U  da- 
vanti del  colio  è  bianco  Come 

'tutto  11  disotto  del  corpo;  la 

tirano  d'  un  rouo  color  d'aran- 

k  do,  ed  ha  gli  speroni  sulle  ali 

H,  una  specie  del  pappagallo, 

U  quale  ba  il  corpo  cilestro  grl- 


l'ibf  o 


calo  ibi. 


I  becco  gialla:  l( 
•ere  roitlcce  ;  <  piedi 

Kine  della  coda  nere, 
^     nco  roailccio 

■ntc^w,  uccello  cosi  detto  per 
li  deboleiza  delle  (ue  iBoibe. 
Frequenta  1  lidi  del  mai 
mollo  nel  volo,  euentla 
-  iJe  coti  lungtie ,  cìt«  \< 


PS"; 

Ippogriro,  «pecie  di  ddaen,  « 
animale  itraTognliulno,  eb- 
YoIosD,  la  cui  parte  Mtena*  ' 
di  aquila  con  V  ale,  e  II  fitlf 
riore  di  cavillo,  nata  da  a»  |l» 
menta  e  da  un  grìlb,  ete  ^ 
tavaperl'ariaa  volo,  «  hM* 
tempo  bcevB  nolta  TtaaM 

lapida,  uccella  loliiario  eM>nt 
gira  ne' luoghi  aal>radaWl 
■1  Dumi  ed  ■■  rìgagnaH,  Mf 
ciba  del  peacioUnl  ed  IMHM! 


o  uceillo  pereattìrt 
Lacou,  0  il  Lucherino,  ■ 
verdiccio ,  con  k  petine 


'XX 


Laniere ,  lo  ileiao  dW  IM 

uccello 

Laro.  F.  GaUitaiw 

Lodola,  allodola 

Lodoletta,  dim.  a  Mali 

LodoletOna,  dfin.  di  lodali^  ^ 

Lari,  apecle  di  (MpiiulM  ■  ■ 

grido  eaprlnw  nono  mm  mp 

rola  Lari.  Ba  il  beCMfHI» 

io,  pia  pkoohi,  nwM  WTA' 

pld  acuto  deatl  altri  |i»|ipÌ|Pi 

10  Ignardo  vivo,  la  net  ■* 

Lau^a,  occella  che  M  H  *<■<■ 
grosso,  lobtia  e  eoRlw;«M 
voi*.  Prìtoiu 
Lucarino.  V.  Lneherlno         v_;  ■ 
LiKhertno,  occdltKo  MJÈ^B 
verdi  e  Rialle.  Ma  rtM^^M 
■Mette  nere  di brefCN^^H 
degglante,  e  uam  Mk^^H 

11  tuo  oanle  e  dMHN^^H 
rio.  La  fenulnt  dMM^^^H 
naichki  per  avere  te  t^^^H 

^    S\ sDbK  nero  ooMorMlti^^H 


elio  pieCDlissimo  slmile  al 
tcino  ,  senza  pcrh  quella 
la  acorona  ch'egli)»  in 
11  color  rancio  1  «il  è  li 
1  dEllo  dalla  Bomlgliai 

Dio,  rusignuola 
'KFE,  UMcle  di  pappagallo 
ir  verde,  colla  leila,  ce' 
:  col  pcllo  neri  ;  gatto  1 


e  Hcllivoro,  uceellina  piccoIi«<Hiiia, 

Iiiri ,  e  de'  pvì  va^hi  che  aleno 

pogBu  an)  Ilari,  ma  vi  si  libra, 
socriaiwlo  il  mele  die  si  trova 

leleaerlda  e  con.  Xcltagrìdc , 
uccello  grande  quanto  una  gal- 


UGcbera ,  [ilcchia  passeri- 

jaral  di  lucchero 

à'Xi  animBl""^'iiBsS 
a,  ploroole,  e  che  age- 

llala  maggiore ,  gccello 
B  le  penne  de^l'  Ipocon- 
il  lunnhe  rie!  corpo:  le 
enne  di  meiio  alla  coda 

«e,  merùrÌE  perchicctaf 
■tecelU  il  tuBann  e  pre- 


>lbira  delle  navi 

i8,  tpecie  di  anitra  aalva- 


JelL?  uve^Tpc 
:  nel  lempo  delle 


i  del  91 

correuBia  ai  una  proinncranaa 
come  cornea,  di  color  rojscg- 
glante.  CbiamnJii  anche  gatto  mo- 
ro e  gglllna  di  Guinea 
ilTcrgo,  marangone,  smergo;  uc- 
cello che  vive  di  pesci,  e  per- 
da raggirasi  intorno  al  laghi  ed 
ni  fluml.  La  sua  carne  é  mollo 
illmata  per  essere  di  buon  sa- 

IHerlo  e  Merla,  uccello  nero,  cbe 
ha  il  becco  e  le  orbite  di  colore 

tiallo.  La  (tinmlna  i  bruna,  ed 
a  11  becco  che  non  i  imargl- 
nato.  Merlo  acijuatieoo  aei/ua- 
molo.  Uccello  che  i  d'un  colo- 
re baio  nericcio,  di  sotto  bian- 
co gialliccio,  alia  sommila  del- 
le penne  remiganti .  ha  stri- 
Bce  rosslcce,  " 
la  specie  precei 
lerlone,  accr.  di  uieuu,  iuipuu 

lerlotto,  merlo  glovflne 
lero^,  uccello  che  ha  il  becco 


a  alia  sommitiì,  ed  f  piedi  pas- 

stX?^,  uccello  che  ha  11  cor- 
ta bianco,  ia  gota  nera,  ed  al- 
.'  occipizio  un  piccolo  cluDò 

i       Toscana  ad  una  epeile  di  gab- 
1^       binila  macchiato  di  bianco,  di 
e       cenerino  e  di  nero 
Ulgllgrlna,  fetnm.  di  nAf,\\ia\wi 


glia  al  bravlerì  o  slrilldtio  mi- 
norf  0  pliillosto  al  frtitEiiello 
DUintanJiio  orijìngle.  E  alquuita 
più  ((ranilej  «e  il  fringuello  or- 
dljiarla,  che  ha  la  ifuls  di  color 
ranciolo,  e  II  ventre  bloiico.  ha 
femniina  *  molto  pitì  scolorita, 

che  appena  si  vede 
Mino,  uccello  di  colore  violello 
aero;  all' occlplzlo  ha  una  bscla 
Risila,  ed  alle  M  una  macchia 


se  ;  Il  corpo  uriglo,  le 
penne  della  coda,  e  le  remlgan- 

II  nere,   con  ainbldue  gli  orli 
bianchi 

Ktoscarda,  uccello  di  rapina,  ti 
DIB  Schio  dello  sparviere 

Boscalone,  nome  volgare  del 
RSbblaDO  picchiettato.  F.  Gab- 
biano 

ffloscbcllone.  uccello  che  frequen- 
ta I  luanhi  niariltimi  e  le  palu- 
di,  dove  si  pastura  per  io  ptil 

III  lenipo  di  notte.  La  sua  voce 
i  quasi  siniUe  a  quella  delle  ca; 

onioiD  sspoi'e.  Dlcul  anche  pan- 

Mulacchia,  uccello  di  colore  fbico 
nero,  con  la  fronte  grigia,  e  )■ 
coda  alquanto  ritondata 

Hurchla,  iiMcle  di  ferraccia  con 
lunihistiDU  coda,  ed  ale  come 
Il  pipistrello,  da  cui  peraltro  i> 

1.  di  nibbio 

Il  rapina,  che  ha 


TÌIttHiorace ,  uccello  n<   — 
alcuno  appellalo  corvo  Rtmr 
no,  e  da  altri  creduto  nfritl 

«oltola,  vispislrello 

battolino  eNoltollna,  dim-iIlM 

toltolo,  vispislrello 

NoltnlB,  V.  a.,  nottola 

Oca  ,  I'  oca  selvntiM  t  grilli  • 
nerìna  nella  |iarte  raperlMHlt 
corpo,  ili  sotto  pM  nallUib  <■ 
colla  t  segnata  di  itrtab  ■> 
domestica  £  mollo  v«d>  M^» 
lori ,  ed  e  uno  de-  p»  offl  W 
cellh^Ofd  granaiola.  »iiH»t 
uccello  di  padute  deftt  ipw 
dell'  anatra 

Onocrvlsto,    o    Peli 

nij  uccella  che  ht ..„  .^ 

7.a  denti,  e  alla  gola  m««Mf. 
oriscrvalolo.  ÈErolMld^ll» 

Oriolano,  uccella  ehe  fe«  D'h 
conico  :  [e  mascelle  IIU  tn 
■ano  alquanto  in  toro  4IMI-' 
le  penne  rec^gant^  e  neM  (» 

Oslraiega,  beceiMl*  dt  nu..  —  , 

cello  casi  detto  pereU  Wtk  , 

riva  del  mare,  D*e  MbMI  ««■  , 
strlehe.  Esso  sopero  lo  pWWI 


t  diritto ,  lungUninw  1 1 


Ottarda,  aorta  d' meelto  A  N 


rosso  n.uBnto  un  gatt 
le  a  noi  viene  d'Ingl 


ÌSA. 


cello  da  acoaa,  cM 


micchi  a  Urie»,  n< 
co  =  Specie   di  CI 


ina,  tAsAtrì  popolino 
axllo  che  ha  i  piedi 
ilullb  peadenie,  ed  11 


femmina  del  pi 


ne  1  pippafulli  della 
aie,  corredilo  di  lun- 

-uccAetMa^uelH  che 

>a,  leminiDB  del  pap 

uccello  che  ylen  dal 


«lette  apinole 

1.  Y.  Parnicehfillo 

Becie  minore  de'pBp- 
Brlason  rlsirbh  que- 
1  quelli  lolamenle  che 
coda  ai»i  corta,  e 
tppaijittti  quelli  che 
nubi  salma 
Mere  e  Puiero,  pic- 


Poisere.  F,  Poi  seri 


Ella,  lorls  di  uccello  che 
iledi  rossi,  un  ciitSb  pen- 
,  ed  il  petto  nera.  Supe- 
enle  è  Hrlgia  l)riiiMi,  ed  «1 


ada  larqa.  f 
coi!  della  pt 


indo ,  porta 
le  11  poTlo  d' 


le  penne  della  coda  lunnhe  ed 


PevunesSH,  lo  slesto  che  paoikessa 
PeololUi ,  nome  che  si  da  in  To- 
scana al  picchù  piccolo  grigio 
o  cenerino,  che  nel  Ravennate 
chiamasi  raparino.  Cova  negli 
alLerl,  e  pone  sei  0  aetle  ora 
di  guscio  SniasUno,  lutto  spar- 
lo di  nuechlelte  rotoode,  e 
aurmtiolalo  di  color  cannella 
Pellicano,  v.  a.,  iiccellp  blaneo  <^e 
nasce  nell'  Egitto.  E  di  due  spe- 
cie. L'ima  usa  alle  riviere,  e  ■ 
vive  di  pesci ,  V  cAlrn  b,\  bastila 


d  ni  campi 


iltre  serpi.  Per  ui 


neir  tnfcriore  psrlB  del 

le  daticole  .  cova  (uori  dolio 
~~    I  cibi  quasi  dlncrltj. 


ti  ai  ferisce  il  petta , 
dclii!  sue  carni  o  del  bud 
i  propri    AKlinalii  per  < 
peliicanc  é  11  stenbolo  d( 
pitemo 
Pendolino ,    a    Codibugi 
pallide,  uccello  che  ha 
rosso  rugginoso:  sopri  ..     . 
Chi  una  bscta  nera  ;   le  penne 
remigautl    e  queUe  della  coda 

baie  fosche.  Con      

radi  rugi;ÌiHui 


tapilloRa  sotto  ^1  occhi  ;  al  pel- 
1  una  macchia  bruna,  e  la  co- 
da di  eolor  ferrigno 

Pernl^ottD,  piccalo  flgllualo  del- 
la pernice 

PelUrona,  uccellettu  che  ha  il 
manlello  di  un  bruno  cansiiDlle 
a  quello  del  lordo,  che  nii  co- 
pre tutta  la  parte  loperiore  del 
Borpo  e  del  capo;  ha  lo  atonie 
co  ed  il  venb-e  bianco:  il  pelle. 
H  un  rosso  vivace  -,  rIì  occhi 
neri ,  grandi  ed  eapreadTi  ;  il 
becco  3ebole  e  soUfk,  cornimi- 

Me  a  quello  di  tulH  rII  uccelli 
«fc«  prindpahnente  si  pascono 


„    adezie  e  di  d    _. 

Plcclonccllo,  dhn.  di  pi 

Steno  che  plcclor 

all'antica  Filoncino 
Piccione,  ed  airuiLp^iplDw.t» 
lombo,  nccello  ttoto,  e  *e  aom  d 

fiwli™"  *™  '  *"*"'  '  '"" 
Plcdoilo,  io  aieBia  che  pfedoH 
Figargo.  V.  g,  ip«<de  di  iquii  to- 
race e  crudele,  grosu  eoMCBi 
gallioiccio,  con  la  coda  UaM 
nella  parte  aupertore 
Piillaniouhe,  ueceno  cte  te  I 
becco  quasi  triangolar*,  leii- 
rlci  qnaal  rotoade ,  e  il  pare 
d'faiaetll  e  moichc 
nnguino,  uccello  che  abiia  I  avi 
seltentrhuall  dell' America,  ( 


gellaalco.  JLIhircM  laH  ■(«« 

gendoìi  ìi  kratM^ghl  hBMBC- 
(I  per  plgatel,  "—'  — "^  ■ 
terra  ki  gre» 


pia  piccole  di  ^dle  driTaM 
Piombino,  lo  alean  eba  iUmt 
Piplstratlo,  vlapiitocOa,  oiunr 

PIppioodno,  drm.  di  (ipplBae,  plc- 

Pipl^Doe,  colómba  gtarm  di  aMa 

Pispola  ,  neecllelM  «he  tTtmmtt 

le  lunare  e  «Il  lewHL  à  ^tt- 

vaìrriabWa'pnTtftrtt** 

di  canapa.'  allacaaipaxnril»- 
ace  di  aoicfte  t^Tliabim 
Plspolella,  dim.  di  tìmU 
Pittima,  lo  atnao  ebe  ueatMUm 
Piviere ,  uccelki  che  ba  II  bM» 
alquanto  olloao  ■  twdegttaalr. 


iBrìol  strette,  ed  I  pleA  tri- 
al) corridorì.  Aweae  molte 

rdella,  o  il  Beccaccino  rea- 
uccella  che  ba  quattro  linee 
ibe  mila  ii-onle,  i  piedi  bro- 
li becco  rello,  e  sparso  di 
Iti.  Il  BIBschio  vola  tanto  al- 
cbe  il  aotlrie  alla  vinta,  ed 


a  ìétradattìll  e  seoiipalmali 
,  ncceUo  che  ha  il  becco  drii 
icDtaeaddeotellalailei 


lato;  le  lusn- 
iBtlro  diti  li- 
di TSpllUl 


im.  F,  PallIsfrD 
itraccio,  poilaitrone 
itrelio,  d/in.  di  pollastro,  pol- 


Ironaicio,  ptgg.  di  polia- 

Irone,  ncer.  di  pollastro 
ilrotlD,  dim.  di  polissiTO 
:  none  universale  del  callo 
Illa  ggiUlni=i^il(a  tuUa-no, 
ilio  acquatico,  i  cui  caralte- 
m»;  quattro  dite  prive  di 
sbrana,  tre  anleriori  <  nnu 
leriore  :  le  lambe  lunghe  nel- 
■rle  inferiore  ■pogliDle  di 
ne,  il  becco  di  oipira  con)- 
lateralmente  compresso,  e 
-onte  calva.  Questo  uccello 
,  lollone  II  pappaiajlo,  si 
'e  dei  piedi  come  di  mani 


LLl  iblil 

PorSrione .  uccelletlo  di  lunghe 
gandie,  di  penne  cerulee  ,  e  di 
rostro  piir^>ureD,  abitante  d'In- 
lorno  ai  Bunil 

Poraana,  sorta  di  Kalllna  palustre, 
che  ha  li  di  sopra  del  liecco  al- 
qiianlo  giallo,  e  la  pania  neric- 


quells  della  gallina  acquitlcB  co- 

Prataiuola,  sorta  di  gallina 
Procellaria,   a  aia  uccello  della 
tempesta.  Uccello,  che  ablU  In 
tntU^  i   meri.   I  snol  movlRientl 

pre  fanCBli  annunill  d)  tempe- 
sta al  nailgatori.  Ha  la  piuma 
di  un  color  bruno  alnuonto  ne- 
ro ,  o  di  un  nero  aSuinicala  a 
abati I menti  porporini  su!  davan- 
ti del  collo  e  galle  coperture 
delle  ali,  che  sono  mollo  timi  11 
a  quelle  della  rondine,  e  con 
altri  simili  sballlmenU  turchinic- 
ci sulle  grandi  penne  ;  la  groppa 


Paofla , 


si  clllnd 


1   il  b 


tredatlili  e  fess. 
Pumi»,  uccello  marino,  11  quale  i> 
priio  di  penne,  ed  ha  H  corpo 
vestito  soltanto  di  piume  ■  gui- 
sa di  lanuggine,  ond't  che  non 
pud  volare,  e  volendo  mutar  di 
InoBo,  appoggiandosi  all'eslre- 
mlU  delle  ale  e  de'piedl,  cele- 
rlssimanienle  quaai  ilriiclaado 
trapassa  le  acque.  DleesI  anche 
procellaria  equinosiaìej  e  voi. 
Serta,  e  ve  ne  sona  due  spello 
principali.  Berla  maggior»,  e 


strisce;  I  sopraccigli  bianchi,  e 
le  penne  della  ikkIs  con  nna 
nucehis,  ed  un  bardo  di  color 
fbrrìitna.  Lo  macchia  nuda,  che 
è  bIìdsu  dlelro  gli  occtu ,  è 
piccola  ;  lo  aprane  del  nuaclilo 
e  appena  vUnille 

OualtroocU,  sorta  di  piccioli  ani- 
tra, la  CUI  piuma  t  nera  e  bian- 
ca,  e  la  testa  con  due  mosche 
bianche  dtiute  neell  angoli  del 
becco,  le  quali  da  lanlanu  sem- 
brano essere  due  occhi  posti  a 
lato  degli  altri  due  nella  cuffia 
nera  hlstrala  di  verde,  che  le 
cuopre  la  testa,  e  l'alta  collo 

Querquedula,  uccello  simile  ad 
una  piccola  anitra,  grosso  cime 
una  pernice;  la  sua  piuma  è  di 
colori  vhaci.  Il  davanti  de)  corpo 
è  di  un  bel  tessuto  di  nero  sid 


leggiadramen 


l  grandi  n 


comin-easo  pia  grosso  alla  radi- 
ce, le  mascelle  d'uguale  lun- 
■heiia,  te  narici  ovali,  ed  I  itìe- 
dl  fessf 

Raperino,  sorla  d'uecellelto,  che 
ha  qualche  somigllanu  col  lu- 
cherino. Il  suo  becco  è  grosset- 
to  e  oorliisimo,  e  canta  soave- 
mente. I  Romani  11  chiamano 
iiertiUno,  altri  venltrino,  te- 
tino  d'ItaKa.  I  Ferraresi  tnoe- 
■  rino,  pareiotlo 

Rapemglola,  uccello,  lo  stesso 
raperino 

,  lungo 

ntlo  II  corpo,  nel  cello  e  nella 
tMla,  a  riserva  di  on  Kneamen- 
tanero  che  va  dall'occhio  al- 
l'angolo dell'apertura  dclbec- 


Rlacope,  uccello  ò 
dritto ,    la    masc 


taSS^^ 


oncBso.,  uecelio  che  ha  I  (MI 
lielosl,  e  vivene'tuojbialMltn 
per  lo  pii)  coperti  dlneie,  M- 
l'invemoètuttoblanook  enti) 
slate  diventa  di  color  Uh», 
irialo  di  aonro       ' 


striscia  nera,  che  daUa  i 
l)ecco  si  estende  »o[~" 
verso  le  orecchie. 

Rondine,  che  gli  nnUcU  d 
Boartina  j  piccolo  oeee 
passo,  che  a  noi  viene  di  M 

rasi"" "" 

■pCile 
Rondinella ,  rondine  ;  ott  p 

Rondinella,  dim. 

Rondinino,  pulcino  delb  rt 

Rondone,  speile  di  rondine^ 

pidgrosia  e  plit  fi>rtt,  cUn 

quasi  privo  dell'uso  de' piedi 
non  si  posa  mal  negli  «llrtri  • 
altrove,  come  hnno  le  all'»  no- 
dini;  bla  guerra  alle  a| 


e  apleal 

Ruilgnuolo  e  Roslgnuuhi ,  piewlt 
uccello,  che  nella  superist  D«- 
te  del  corpo  é  d'  un  color  nin- 
no ,  che  lieae  del  rosso.  Uà  I* 
gola.  Il  pellD  ed  il  venire  di  la 
Siglo  bianco,  il  davanti  drl  mi- 
to di  un  bigia  carico ,  li  b.-™ 
bruno  a  leìlna,  la  linKiu.  luci» 
auuu-glnali ,  1' unghi,  Jel  .Ut. 
pDSleriore  mediocre.  r.Miiiaeia 
niolH  varleU  e  soavi 
gnalamenic  nelle  no 

S1GRINU.S ,   uccello  di 


•9 


0  «n  bacherazzDJi  ;  ai)- 
ildrovandi  dello  jWp- 
lalle  stoppie,  come  da 
lìeccm  ifalle  secce 
ipcriE  d'flnalra  ijoer- 

^^  incbe  f[  ncNne  di 
T<  e  di  ora  (illinetJn 
xte  dt  suluob. 


Smerla,  aorls  di  aceeilo  della  raz- 
u  de'  biconi  o  folcancelU ,  e 
sonne  di  Ire  maniere,  l'unu  ehe 


o  «ic  Bea  icmpr 

!  freiTiienlB  le  sit 
degli  alberi,  foi 


eeello  di  piede  palmi 

niellale  a  forma  di  n 
andibais  luperlare 
In  pania  d'ud'njfne 

sorla  di  uccello  mei 
il  Pulci  nel  suo  Hui 
le  cosi  dello  dallo  ala- 
1,  onde  i  la  Jteaio  che 

■eiìt  di  pinguino,  del- 
•itigamo  dtyli  Olan- 
•ftntico  tliràialata  è 
to  aiamedea 


Sparviere  e  Sparviero;  nccello  di 
rapino ,  cbe  ha  II  becco  Incur- 
valo ed  andnalo,  che  propr.  dl- 
ee<l  roitroj  le  narici  «onopo- 
tenll,  sebbene  nelle  atrlgl  siano 
eopeplc  (Il  penne;  ba  I  piedi  oor- 
II  e  grossi,  ciascuno  hs  ifiuHro 
dila.  Ire  Jelle  quali  sono  diret- 
te davanti,  ed  II  quarto  di  die- 
ira, al  di  Bollo  lono  tiiberoie, 
ed  ■ll'ealremllt  munite  di  ar- 
ll^li.  Alcuni  banno  i  piedi  mu- 

pasce  dì  Bitlmall  rU)  morii,  di- 
vorando anche  le  ossa,  ehe  non 
(tiEe:riiGe.  inn  rigella  In  palle 
rotonde,  tn  ti'mmlna  suol  ene- 
re pia  bella  del  maschio 
Spiniigo,  Hccellii  che  ^  un  po'  pili 
presso  dello  pavoncella,  ha  le 
gambe  lunghe  .elle  e  sino  ad 
olio  pollici,  il  culla  lunga  e  la 

bianco  candido  sopra  il  Havanii 


»>  nero  ed  1  piedi  lur- 


,  ìrneriglio,  uccello  di 


I,  élm,  di  starna 

ilarnullo 

.  ulama  aiovane 

Slereornrio,  uccello  che  Ila  le  di 

peone  H  tatua  della  eoda  , 

quali  si  prutuiinano  In  due  fut 

stacesli  e  diveriienll  :  ha  sul 


sten»,  uccello  del  genere  del  gsb- 
ÌAmi;  ma  attesa  la  lunchezza 
delle  «11,  la  piccioleiia  de'  pie- 
di, Il  biurcamento  della  cnda. 
Il  suo  Gonllnuu  vaio,  e  tiilla  11 
figura  del  curpo,  i  dello  dal 
Francesi  ronaóie  di' more.  Ev- 

tiore,  la  nera,  la  bristolata , 
..«Q.  La  tUma  cenerina,  é  det- 

.  Ito  In  toscano  aoiombiao ,  mi- 
enattont ,  pattnelbagio  .  e  dal 
lolognesl,  rondine  marina 

SKrpait»ots,ueceUetlD  della  Kran' 
delia  di  una  passera,  da  alcu- 
ni dello  paiitre  inolia,  furie 

dal  suo  colore,  ohe  -' "- 

al  b^,  0  Birae  pereti 

f prendere  con  Erandia 
Itd.  Nel  Boloiinese  è 

di  que'cJie 


_..  macchie  bla 

d' InselH  e  lombi-lcld  ;  b  il  nido 
nella  cavita  degli  alberi,  e  au  I 
coperti  delle  case,  ai  lava  sccs' 
■o,  Inverna  nell'  Emilia,  e  lìcll- 
monte  Impara  a  parlare 
IrlÉe,  uccello  di  rapina. 
Il  becco  uncinato  e  senza  tars- 
ie narici  coperte  di  peone  Duad 
Mtblori,il  capo,  gli  ocf"  ~  '- 

oreoeuB  grandi,  m  la  vi  

Io  dmeata,  che  non  paò  solTrìre 
la  lace  del  ilomo 
Irlllona,  aorta  di  uccello  dipa- 
reWo  timlle  In  groueiza  al  fro- 
ine,  di  becco  pcrt  piA  lotUle, 
del  color  del  lordo,  fórse  lo 
,-.etm  cbell  brcviere  menilona- 
U  dal  Pulci  nel  suo  Uurgante 
:  Struuolo,  uccello  che 
grande  deill  uecelll,  ha 
e  dita  per  ciascun  piede. 


la  parte  superiore  della  lesUBD 
da,  la  gola,  il  eolio  eopcrkid 
una  lanugiinc  slmile  d  Hto.  li 
altre  partì  del  corpo  IimM 


molla  preitexai  toii'  amai  U- 

allrl  hanno  le  dita  luil*  «noi 
membrana  lobata  e  IMlUW' 


SucchlacBpre  e  Siiocì(GHm.Afr 

•-  Toscana  KottoU,  n^UM»- 

CarcuòorcoLlJecdlowava 

e  dal  auo  nonie  ae^maiM 

poppar   le   capre,   adMB 


sm 


di  natie.  Sta  ne>boacM 


e  biSDCB,  «  dalla  dOcatMC 
alerlorl  della  coda  bItaMhW 

Sutro,  gaUiaella  •cqtiMWi  AB 
dagU  omitalogi  UdWMHijW' 
tinuta  oehra,  <tll  ooIìMM* 
ai  tutto  U  auo  corpo  diftm 
dognolo,  ma  rDae*7l3M& 

TtccHnio,  gallo  d*  iBdU^- M* 
'le  ba  lateslB  roaM  ■  MW 
sparsa  di  oleanl  (•!        ___ 


Simo.  IT  rumore  i 


go  d' llilla   i  ilellu  micbt  IV- 


rabula,  trornfii 
titu,  e  dalli  M 


no,  di  piedi  ■  quMlro  dita,  di 
dinnti,  e  due  dietro 
fermnOH),  specie  di  Gabbiano. 


CU  hD-ce  II 
unite.  È  de  „ 
illodolo,  ha  la  liniiu 
(lienia  di  un  tombrlcD^  ene  ler- 
miu  in  fonna  di  spina  quasi 
onei,  e  che  eaao  mette  molto 
in  bori  e  rilira  allo  maniera  dei 
picchi 

Tordella,  necello  della  apeile  del 
tordi,  m*  un  poco  maggiore 

Tordo,  uccello  di  erandeiza  me- 
dlB  frm  il  piedone  e  l'allodola. 
Ba  il  becco  drìtlo  comesso  su- 
peiinroieDte,  e  tanto  grosso  ohe 
larga  nella  sola  baie,  le  penne 
di  color  Ligio  scuro,  e  il  pella 

bitncliiccia  spruxialelo  t" 

eUeite  ncricce.  Il  tordo  ....  _ 
a^onoilrBle,  OtneuBDoè  volg. 
dtno botii-"'  "  —■ ' 

riOre  è  Coiuiui.  utriiu  tvraeua. 
B  gdnore  lauiUo,  quello  di 
Montagna  piA  comari,  t  der 

Tripteo.  Vetello  da'  tropici, 
■■  necello  cosi  detto  perchè  ni 
■I  «de  nltrove,  che  fra  1  d 
■rapici.  Chiamasi  con  altro  non 

Tncono,  uccello  americano  de 
erosseiiB  del  pie  "  '  "  "" 
detto--' 


lo  volg.  niaiio iopepe.  Il 

co  6  straordinaria m.  gì 

a  proporzione  del  capo,    ' 


:   leggladrsmcDle 
«0  che  laffello 


"uDetto  e  Tuffatore,  nome  che  si 
dà  in  Toscana  all'  anatra  della 
dagli  autori  aimialoucamaior, 
che  t  il  glaucion  del  Linneo,  e 
con  altro  nome  detto  collirio: 
Uccello  di  padule  coti  delM 
dall' Immergersi  e  nSlar  sovente 


al  procaccli 
li   pestiolbd 

r 1  Hninuii 

Tufletlone,  i 

Tetto,  ma  di  grosseiia  assai  niag> 

'utibllno  e  Tiitblino,  ncceUo  la- 
custre gran  notalure,  cosi  detto 
dal  Boa  CDslnme  di  tuffarsi  aot- 
r  acqua  per  prender  pesci  e 
lombrichi.  Da'  paesani  del  Tra- 
ghi, cosi  detto  dal  tuSarsI  nel- 


II  becco  ftiallognolo  e  i  piedi 

Turchioetto,    uccello    fbresliero 
della  clasac  de'  regoli 


Urla,  apezie  d' uccello  II  cui  becco 


gambe  situale  nell'addome  e 
presso  l'ano 

Urogallo,  lo  steaso  che  galla  ce- 
drone, o  gallo  di  monte.  ¥.  Gallo 

Vpu»,  sorto  d'uccello,  detloan. 
che  nigella  e  casiaaetla 

Verdone,  uccello  grosso  quanto 
una  passero,  cosi  deUa  'Xtì.  ci- 
lor  verde  delle  sue  oen'nft 

Vertlcella,   accetto  \o\?,ot-  ***> 


Tespisb-cUa,  v.  t^  *ecperl 

plstrelio,  visplilrello 
niplslrelh),  vls(>islreUa 


scoli  vespertini  i 


io.  Otti 


più  Gomiin.  dlcMi  plptitrtUn 

Talimloli,  frìrcello 

Talpoca,  nome  talgare  di  mlli 
spttìe  d'anatra,  cbe  <laan  > 
lori  i  delta  Tailoma,  ed  (  K- 
(lello  -vacantente  conti  mtii^ 
da' suor  eleffiDUiiInt  aàtol 
nero,  bianco  e  icartklHcal><( 
poeoj  pcrctiè      '    '' 


rDccdÀ>,l9l 

OEBi  chiinusi  Zieola 
IVDlo  e  Zigoto,  uMvlIelU  « 


ella,  11  ffgala  A 
Creala,  quella  oamc  t 


Galdouing  eCsiDglM 


nilnciano  a  mcllcre  nel  oidio 

CaroncolH,  rìllero  carnosa  posto 

Bopra  la  lesta  degli  ucceir 


,  ossatura  del  cassero 


d' altri  u 
scussa  <u  carae 
Carezza ,  dicesl  di  quelle  penne 
eslerlor]  situale  inlorno  la  te- 
sta dCHll  uccelli,  e  che  drcon- 
dano  11  becca 
Cadlane  e  CadHone ,  l' eslrEmllA 
delle  reni  appunto  «apre  II  ses- 

ili]  apparente  negli  uccelli, 

negli  uomini 

II,  &eil  di  alcune  ossa  de. 

iccelll,  lititale  alle  suuamild 


TiS 


iaaa,  rìpaBligliii  a  ntu  iS  ■'■ 
(Cica,  che  hanno  (tli  ikmDI  ^ 
piti  del  Dalla  ,  dove  ><  tara*  • 
cibo  eli*  e'  beccane  ,  •  di  «kì^ 
appoco  appuro  riiUliIMrrd 


inche  deeli  ucotHI; 


l. 


del  corpo 

eb  che  rimane  sut- 
(1)  uccelli  pelali,  e 
liioa  lanuiiine  che 
1  uccelli  nel  inetlcre 

di  che  sonocop*rli 


Piuma,  la  penna  pili  fina  deirU 

uccelli  =  fcr  ogni  penna 
RiisTto,  V.  L,  becco  degli  uccelli 
"'"lEcuil,  becca  per  mela,  mei- 


"s 


(lueir  ODghlone 


Tiaonun,  tig.  delle  peone  de- 
gli uccelli,  S&  Ialinamente  wHi 
delle  anche  rtttriel 

UuviciNO,  uovo  piccolo 

Uovo  ed  anche  pud,  parlo  di  d>- 
venl  animali  hlsognaso  di  per- 
fezione eiiandi»  fuor  del  ventre 
della  madre,  cane  di  volatili  ec^ 
ma  dello  cosi  aSBolulamEnte,  n 
intende  per  lo  plCl  di  quello  del- 

ITovone,  accr.  di  uovo 


UOMO. 

In  Ire  Stsiani  li  dìaiit  questa  voce,  /Ve 
0  lutle  tt  voci  generali  proprie  àtlla  v 
e  particolare  aell'iiomo:  nella.  %  «lam 


cotititUare  in  generale  li 
egli  iinmediala  relavone.' 


la  ana  apall*  all'op- 
,  ■ltra\ersailpeltu 
I  ove. ,  vale  ■  lun- 
perdlmenlo  di  lutn- 

t  upeUire,  ed  tU- 

Ce,  por 
IDlflca 


Sreaa^zStHTe  a  liada,  vale  Im- 
enenil  e  bBlocearai  =  Pigliasi 
per  ad  aspetto,  a  ■  eperaj)ia= 

re  alla  bada  d'  uno=Vnle  anche 


Àbarl ,  algntdca  chi  non  ha  iiuvi 

ovvero  età  aaa  naviga 
Ibbadaarc,  Ind'irre  unu  a  credi 

Abballare^  badare 
Abbagliare,  reilar  abbaglialo 


rare,  equlvi 
tupido,  inga 


» 


slderatuoenb:  -  Con  che  abbaia 
poco  mordi,  si  dice  ril  chi  U 
molle  parole  e  pochi  falll=iJi- 

vale  iggirarvlil  appreiao^CAì 
troppo  obòaia  empie  il  corpo 

mollo  e  nulla  reca  ad  cBella 


fona  di  cbeccl 
ala 

In  chi  cbe  aia,  ineoa 
rivare ,  ca[,itar  per 
luoia,  e  mole  11  lei 


s'usa  per  lu  i^ù  al  li 
esprìme  roviitn^dcprev 

Ihnenlo,  percossa,  aaii 
Abbatti  Mre,  che  abbaile 


,, Jl  abbaiatore 

Abbaudonamenlo,  l'abbandonare 

Abbandonare,  propr.  lasciar  peri 

affelb^  D  con  Bnimo  di  non  n^l' 


.,.. jr  nelle  n.-,-, 

nell  ari^trio,  laiciar  In  preda: 
Sbigottirsi,  mancar  d'  animo  - 
E-uclarsi  andar  sema  ritegno 


Lasciarsi 

di  fare  che  che 
prendere 


lualche  e  fletta 


Abbandonalo,  s) 

al  saol  piaceri,  per  bnnierso 
lasciato  andare  sema  rilegno 
Abbandonalor«,  ohe  abbandona 
Abbandono ,  abbandonanteuta  := 
Meture  ,  latciare  o  liiiilli  in 
alibiindono ,  vagltono  abbando- 

Abbarbagilarsi,  lasciarsi  sopraOs- 
re  da  qualche  passione 

Abbarbagliato,  stupida 

AbbariifiarP,  co-' — ' —  -— —^i 
B Ilare,  nieltei 

Abliuriinorsl,  accapigliarsi,  auur 


■a  facendo 


•^sà 


Abbellì  iDenM,  1* 

ed  aruAre 
Abbellire,  hr  bello,  ■ 
Abbeiiiraf,  divenir  '-' 

si,  fersi  bello,  ' 
Abbeiillore,  che  u 
Abbellllura,  «bbél 


pe  ueuìlGhe  i 

AbboccArsl,  Irou 


Abbominlo.  finir  M 


,  catat  anche  abbor- 

ifBideratanwnte  ;  (lire 
IB  senza  lUIlgei 
ria  fretla,  acci 


tallo  abbrac.eia  pac 
r  troppo  toaprender 


,  ap)»ggiata,  alulato, 

ofv.,  abbracciando. 
Gctamento 

lircndert  con  ilolen- 
fir  forte  quel  che  s 
Ebe  al  dice  pure  arll 
grappare,  come  tanni 
cogli  prllgli,  0  alcun 
ti  colle  zaniiiCL^L'iùi 
lolliludine ,  nieticr  il 

Amr  nbbrucialo  t'i^l 

I  clu  hi  fallo  In  qual 


I  1655 

g»,  per  la  qnale  e'  non  vi  poasa 
pili  lomarc^ln  modo  basso,  va- 
le averblsoeno  grande  di  denari 
Abbrucialo  dì  denaro,  vale  blso- 
lo  e  quali  mendico ,  io  tìte 

Abbrunarsi,  mettersi  a  bruno,  ve- 

Abburatlare.  Abburattare  nnOj 

Abile,  facólloBo,  ben  fornito,  prov- 

A  bisdosso.  ¥.  A  bardosso 
Aiiitaiile,  nbitaloi'f 
Abitare,  io  star  n^'luoilil.  cbe 
]'  uomo  a'  cleeite  p«r  donuclliu- 

maschio  r  femmina,  e  dicesl  non 
men  dep  uomini  GfiR  de' bruti 

Abitatore,  colui  che  abita  la  qual- 
che luogo 

Abitatrice,  colei  che  abita  In  qual- 


derc  ec.,  vale  lo  slesso  che  pre- 
lerbl  portare,  pren- 


ibrodltta.  maniera  di 

le  e  delicata 
Abrodiùto.  chi  conduci 


ontcsn,  ionia 


.llOj  vaie  caval- 

meallacrio,  eo!  verbo  portare 
,-•  ihnill,  vile  porlsre  altrui  aui- 

le  spalle  con  ur "—  ■"  — 

<e  ma  ài  li  dal 
ÀDcademlca,   uno  aei  numero  m 
coloro,  l' adunanza  dei  quali  di- 
ci: si  acCBdeniia 
Accaflare,  Braltare,  slrappardi  ma- 
no, [oalier  per  foria 
Accalappiare,  trappallare,  accblDp 
pare         ,  y^,    ,      1-11,1 
come  quando  l' atUmale  t  allac- 
CBlo  dal   cani,  e  lìlccil  delle 
bestie  e  delle  persone 
Accanalo,  aslrelto,  pcrse|iiUtalD 
Aceonee^ire,  accanare,  accanire 
Accanire,  icungre,  iBllizire,  aid- 


Accapigliaral,  Tale  profr.  IIm^ 
l'un  coli' altro  I  camlB  i^ 
faodosl,  e  al  uauMiMpCTN» 

AccapIgHalore.  che. ai  aniUh 

AccBjilgllatara^  iccr 
Accappare,  prende  ti 


Acearcmre,  br  carezu^Grfl^ 
vare,  custodir  con  Kelwli 

Acoarnart,  penetrare  denlnMi' 
' "  artigl»,  dnlr.l» 

Accaraiuetibl,  l< 


AccBsarai',  aprir  cati,  tona**! 
abitare  in  un  Iliaca.— Poi  laaf 
senza  le  particelle  tt.tttt, 
come  si  uaA  net  leeok  S'- 
nella  atesas  buìm,  d'Ha**" 
rare  per  InnaiauraRi.  nk- 
grare  per  ralletranl  t  ab^ 

AccallabrtElie,  brlgalore^^o» 

Aecattamenta,  Bccoittlen*=r>' 

Gallare,  tlnuMbure  ce 
Accallamorl ,  druda.  cM  •*» 

illapane,  niendlroi  p«t»e*. 


Ac<a)ierla,  ^1 
Aceatln,  aceilialura 


lA-e  Ilare,  soUecìtare, 

,  che  accelEra^  Ebe 

■,  colei  che  iccelcra 

che  Bccendo 

neller  o  «ppiccar  fuo- 


>|io,  la  nanoj  o  altra 
MVjiOj  0  dlmcAtrando 
Mlom  =  Fingere,  oio- 


I   una  cou.  t    brne 
olla  11  raetalbrs  dal 


no  di  facile  acc. 
oidi  CAI  ti  corti 
:he  BccctlB 


■Ila  dlaitone^ppro- 
nre.  aiamellere,  ag- 
iver  riguardo,  eaacr 


lo  olir«Kgl(no,  soper- 

gliiria 

■e  B  Acelapiccare,  fil- 


accia rpatameciM,  II 

Acciarpalore,  che  acciarpa,  tì» 

Àcctdiala,  accidioso, pien  di  accidia 
AccldlDfBiaente,  con  accidia,  eoa 

AcGldlojo,  pIcB  di  accidia,  ivo- 

KlialD 
Acciincre  E  Accingere,  melteni 

all' ordine  ,  apparecchiarsi  a  o> 

AccLcninienlo ,  lo  accingersi,  ap- 
Acclleccare ,  fare  una  ellecci  = 


iclgnire,  succlgnere;  Icaare 
lo  la  chilara  I  veallmentlliiB- 
,  e  avvoltaraegll  per  leoerli 


AcduSare,  ciaflàre,  prendere  pel 

Accliire,  provvedere,  procaccia- 
re, Irovar  modo  di  lare  o  d' a- 

Acelvito,  proiveduto^EMcre  ao- 


di  quello  che  gli  bìiogna=De- 
tdroi  pronta 
iMBmanle,  che  scelama 
JiqbIuiuu^  hre  a  viva  voce  eli- 

itone,  ainilBUao  o  simile 
ÀtelaiBetare,  che  acclama 
Uclamulone ,  l' alto  «  ■'  effetto 

dell'  acclanuire 
Aocoecare ,  afferrDre,  fermare  = 

■0,  vàie  fargli  qualche  danna, 
dl<ipiacere  a  lieBa 
Àecoceolare,  far  cuccolonf,  quasi 


: ,  radunare, 


Àccunimlalare  ,   licenziare ,  itv 

comiulalD,  congedare 
Aenortimialant,  tor  commiato,  ^ 

..^.«ujlslitore,  che  aoconuiiiili 

Aceamlatatnra,  cnmniialn,  llRM 

'""modare,  preitore,  o  luwlK' 

lUre,  far  comodo,  eoaleBMl 

inno  di  qualche  caia  I 


ACGodaral,  andar  dietro  immedia- 
tamente a  qualcuno 
Ascodalo,  aecoinpagnato ,  tegui- 

liecogllenza,  una  certa  dlmo 
ilone  d'ahetto,  che  si  fi 
ricevere  persone  grate,  o 
iVabboc""-' ^  -'•~  -""  '*"' 

.Iscoglieri 
congregare,  mellerc 

Ricevere  con  dimost 

■Sètto;  Ikr  buona  accoglienza 

IJWcogUeral,  raKUnarsl^ccoffHBr- 


AmoeIHdi 
AceonarsI 


ii^tellaale,  accollellabire,  già- 


^Aocomandnre,  racoomandare 
'  comandigia,  accomandai^ani 
■ombialare,  V.  iCEOtan&ita! 


in  campaci 


Ilo,  accompaiWl 
nla ,  lo  aceoBiit'i 

che  aeconnij 
=  Far  corte,'» 


guilar  sif  al  per  onarifciati 
con  alonoo  per  ai^unv 
■cartarl(E::lecoppfiire  uiulil 


kccompa^Tiatura 
Diento,  eoiuiia' 

BOgni,  e  vale 

IccoDianagloi 


iiii=Dieeria3 


I  uersonn,  cne  be^m 
Die  comiiagoo,  tenj 

AccoDianagione,  lo  ec«an>unn«l 

Accomunarne  nto,  lo  accoRiunai* 

Accomunare  ,  far  comune  qnnj 

che  è  pro[HÌD,  mettere  ■  OOM 

ne=Parte<dpare,  fare  entnr  I 

parie  ancbe  di  caie  ImmateiM 

Accomunarti,  uiar  faraii^lmM 

le,  atTralelfani 
Acconciamento,  l'aeconeliue 
Acconciare,  adornare,  ibbeMM 
fcBwvdate  iniieme,  podlwl) 


Ilare,  che  acconcia 
(tr<ee,  colei  atie  aceoncia 
itura,  lo  necooclsre 
ìf  DccordamzAasettBb>r  AC- 
iato,  diaptnla,  «ppurac 
,  propenso,  6vorBvole 
numenlo,  I  >caaaienllire 

;  camcnUre 

oileutei  che  BcCDoMnle 
ta,  iilc  compIlM 
rture,  convenire,  confarc 


ILTICV,  cunei  MB  in  ce 

\.  V.  Accogliere 

lortan)  dove  alcuna 

rHa=^Occorrere ,  presen- 
fiiral  InuaiiihSoceorrere, 


■n   de'Latinì:   guirt 
tare;  colta  quale  gri 

pienlD,  raccoslsre 


iccosliirsl,  avvicinnral,  fjiral  dai>- 
I.res3n  =  CollcKarBÌ,  seguir  U 
parie  d'alcuiHKlnijEgnani,  ad- 
operarsi 
iccoBiata,  fiancheggiato,  buIiIìId 
' -" islilara,  accoslamentn 

iitevole,  accollante,  che  al  sc- 
iala alle  atlrut  maniere  e  kd- 

laliioiBnia,  coslumania^^lblio, 

AcGustumare,  costumare,  aver  In 

CDttun» 

solila 
Accostuma  la  meo  [e,  per  costame, 

ccoa  III  mata,  eostiimslo,  con  liiion 
coìliime  :=  AvvejMO.  suuebtto 

ccuizamento ,  I  accozzare,  adu- 

ccoxiare,  adunare,  metter  Uulc- 

ci^ostarsi.  accoinpaKOarsI,  unirsi 

credito,  niagnilicare 


-te,  che  s 


Acculalo,  ozioso,  che  alede  spen- 

Accumolàre.  I 
Accumulare,  ir 

Accumulatore,  che  accumula 

trova  usato  che  nella  lena  per- 


V.  Accumulare 


Accuralamenle ,    diligente  metile,  i 
kcearUo,  itiìlKente, 

Accusare,  chlamnrp  ■ 

Icciis  Brs),'l  ne  ol  p  arsi=M  anifes  tarsi 
Acctisalnre,  cnlni  che  sccnaa 
Accusaliicé,  colei  che  accass 


AcGUSBiione,  acca!iar 
Àcerlmnenle  . 
crudaaicnlel 


r  figliami, 

■  AcqulBbire,  proeaoclare ,  eagit- 

lume ,  acnteixa,  ma  per  hi  iM 
solamente  parlaailo  dtljt  Ibm 
della  Tirta  viglvi,  t  meUf.  Mi 
vIVBCiti  dell' Innicna 
Adniiiare,  dare  sllrui  I  timi  «I  ( 
le  sue CDmadltd,  icconioilira» 
nlatanienle, oggi  pili  coma.!» 
comodare 

daziarsi,  prendere  I  tuoi  i(l  • 
comodi  posandoli  =  AdacMnIi 


recarsi  ano  a  coni 

pelto,  malgrado, 

trarìo  de' nemici 
A  corsia  n  corpo,  a  solo  a  sole 

a  testa  a  Irsu 
A  rorio,  tUrlasamenle  correndt 

Aci]u  al  tarai,- MmpL  nascondersi 
Aeqiictare,iiiett«re  lni|tdele,qiile 

Acquetarli,  danl 
Aniulelare,  aciiuctare 


Addursni,  !i 
iddurre,  àr 


ìb  qualche  tnipre- 

!pfr«n™ 

Far  l'addoroun- 

l'  sdrìoaiare 

,  cAicinniare  -  4d- 
igosha  uno,  vale 

li  BddoutKziPren- 
no,  Il  euìeo,  la 
D  di  fare 


addoiio  a  uno. 

In  dlsfavorc^iD^ 
addano  al  runa 
Wt'avere  alle  sue 
eiab;  lo  che  >ì  •!)- 


=  rHiirTt 


id  cITettD,  eDéttaare,  comprerr 
Idempimento,  l'adempiere 
Idfmpipe,  adempiere 
Adenipltore,  che  adempie 

" la,   apparteneiiM  =  CoBO- 

la,  amicizia,  clienlc  la,  pro- 
le ala,  lo  aderire 

','  Bccnstirsl   a   quella.    In- 
irvi  =  CotidlaGCiiaera    allo^ 

IdCBCare,  fiivitare,  e    Hrare    uno 
alle   YOElìe   tue   con  lusinghe, 

.deicaral,  Invaghirsi 

deaCBlarc,  che  adesca 

desiane,  lo  aderire 

.  digiano,  BVand  di  maniiare 

.  difewo,  per  duello,  per pitoew, 

.diramenlo,  l'adirarsi 
adirarsi,  miioversl  ad  Ira 
Adiralamenle ,   Iratamente  ,    cun 

Adir: 


Adiro: 


enie,  adiratamente,  Ira* 


IO,  COR  IscomodD,  con  I 
e,  aiutatore,  che  elata 


idixisinento,   i'adiiiare,    mit- 
Ldluanle,  che  adlzia,  che  pro- 


rlare,  offendere,  vituperare 
Adontarsi,  pigliarli  onta,  tdegnn 


*    il,  offenderli,  crucciarli 

'  Idoiitosa.  che  fa  onta 

Ado^ieramento,  l' adoperare 

Adoperarne,  che  Bilopera 

Adirare.  "■■"'  •"'"'■■■! 


_.'di  eÌKCcheMÌa=: Operare^ 
Procorere 


;i  che  adopera 

B~  '   lerazlone,  sdnpersmentD ,  In 
operare,  operazione 
— . j(|  sijjjo  che  Bdope- 

lórnatore,  che  aoorna 
in-naliice,  colei  che  adorna 
*nm,  idornato,  ornalo 

ioèto.  r.  Addosso 

liKRlante,  colui  che  iduggia 

Ulare  ,  luoslrar  ad  bIi^uho  n 

Don  atti,  0  eòa  parale  di  aver 

In  pregio   per  qaalaWaglla  i 

'    qnaliU  0  cosa=Flngere ,  dls 

Itdalalare.  clie  adula 
Mlalrice,  colei  che  adula 
dulHiione,  l'adulare 
dnltersineiilo,  adullerailone 


Éallerito,  add,,  da  adulterare 

■  '■         re,  che  sduller» 
ice,  ohe  adultera 


Aificclare  una  pertona  tétm 
porta,  aduna  Jl)u((r«*v     ' 
11,  tale  nioslrarl*  llmk  bf^     ' 
la  vedere  d>  qiMl  lo*» 

Aff9ce)araU  metter  fmirilaMi 


ASìniato.  crndele,  TratbUM 
Affannato,  iBatlGato 
A  ranno,  fiiliea 


«M«H*t 

ea  e  al  affatica  <ll  ■  "  "- *" 
rosa,  che  non  tU  •U—     .  . 

Affardellare  ,  lar  hrdeU^  *''*'£ 


ASatlcmle,  diapoita  «  MM 

dura  folta 
Affaticar  uno,  anramta  1 1 

derlo  di  cMmmuhi 
Affnlicaral ,  durar  btic^  ti 


',  «bbdlire.  BdornsTe 


,  coII'e  laria,  uier  Irop- 
BgIo  e  eqoliilraui 
unte,  con  >t>Tcrchh>  ar- 

e  equisileizR 
qncKll  cbe  ina  nftìì  ai- 
fi  parole ,  negli  iblll  Bu- 


chi i  Bdalo  all'allrul  fède 
X,  the  a  (fida 
E,daoncgKÌ»re,lravagiÌB. 


lODdD  oaao,  oome  afllltto 

e  AfTiiocarsi,  Inflammarsl 

1  rancìulla  .  vale  uari- 

"«iìTe  n?^tórt;  "na'rie- 
•uUtfaectmlt  ecc.,  vale 
in  a6lH>iniimza=J(ri)S'o- 
a  cotBj  celarla,  lopprì- 
'■igur.  ridurre  In  cattivo 


Anortunalo,  fortunafo,  che  Iia  for- 

«ni-alellamcnlo,  alfratcllania 
AffralellBUia ,  faDiinliariU    e  dt 


da  fratello 

ÀOratellarai ,  dimeilieanl,  appa- 
rentarsi, traltir  da  fratello,  da 
«liliale,  r.  Apparentare 

Aflrenare,  tenere  a  freno,  raffre- 


1  oppriiuerr,  calpe* 
I,  urlarsi  In  Tolta 


,  far  furia ,  concorrere 
preateiza  e  furia  iran- 


: ,  abballì- 


AOreltatore,  ohe  alTrelta 

Afl'rellalrlcR,  Am.dì  alfreltiitt>re 

Airronlar8l,atibaltersl,rl8(!ontrar- 
sl,  unirai  non  che  a\  prapria  il 
uia  anche  (lEur.=per  simllil.  an- 
dare, D  farai  bcontro,  abbor- 
dare, metterai  a  fronte 

Affrontala,  affronto 

Alfron latore,  che  affronta 

Ani'onla,  aiiireaak 

Afl-usolare,  ralTaziunare,  ai 
re,  più  comiin,  raffinolarL 

Affiuotato,  diruta,  dmialo,  e  di- 
cesi delle  persone  e  delle  cme 

A  frottlt  B/]^te,rìncoiitra  l'uno 
all'  altro 

A  fronte  icopecta,  colia  fironle 
scoperta,  lenia  temer  di  vcrgo- 

Agevolare,  aiutare 

Acevule ,    manauelo,  doniesUco, 

Aggangherare,  titucr.  poH-,  itu 

latdn    come    in   gangheri 
Aggavlgnare,  pigliar  per  le  gavi- 

Sne,  pel  collo,  ed  anche  pren- 
er  con  furia  e  tener  stretto 
Aggiramento,  rigiro,  avwrfgliaen- 

lu  di  parole  e  simili 
Aggirare,   per   melaf.  Aggirai 


Aggirare 
dal  bunn 


Angaria,  angherìa 
Angariare,  trallar  con  vlcdeni 

centra  ragione  e  particularme 

te  tiranneggiare 
Angariatore,  ehe  osa  angaria 
A n gareggiare,  angariare 
Angere,  affliggere,  DtTsnnai 
Ànglicrla,  BCoi-iamenlii  falle 


tnolo,  pegg.  di  anlniBle 
1  per  iacherno  a  peraona 
■  ragione  o  dlacorao 
le,  penona  sdocoa,  eluplde 
A  ragione  o  gbiilliir 


Tenta-  alle  prova,  dmenlaral 


AaseghltUnienlD,  infingardaggine, 


luogo  per  abiure ,  poaani 


ABnUUtUmento,  aoneghilUmenla 

AnDobUlre,  nobultare,  far  nobile, 
ed  ancbe  ornare,  abbellire 

Anwmhre.  E  non  annoda,  esprì- 
me; egli  parla,  opera  aeaia 
eanalnahme 

Annoiare,  portar  nw» 


Anteporre,  anllpoire,  porr*  tn^ 

0,  preterire,  premellere 
AnleposIi1oiie,Vaiile|>arrr,  UlM* 


nleposlilone,' 


Anticipare,  vaalagglard  ntl  Itaf 

in  lare  eheeebet^a 
Anllclpatione,  aatlcliuneal» 
Aniidicinwnli\  il  itire  aniul 
Aniidire,  Il  dire  ai  «iti 
Anliporre.  Y,  Anteporre 
AnIiprendcre,  preveiilrC  ntt  yro 


'regala  dalU  yiata'  [- 

Aoperare,  laiteiiaetieadoptnrt   1, 
Aaperslore,  eoopenlnnr  '- 

Aojirari!.  lo  iteaw  che  •opera» 
Aperto.  Fiio  miei-i  ■       ■ 

Appaleaarc.iwIrì.iK  . 
Appalesaral,  aianii<  - 

Appallane,  ftcceml 
re,  che  pigila  mi 
alvogUa  tiuoiAisCkB 
che  •oprooa  colla  wi 

Appannare ,  (tare  In  ^■ 
e  realarvi  preaor' 

ti,  Ingannali,  e 

dar  netla  rasoi  O  mll»  ' 


e,  aiipreilare,  preinrare, 

chlanieatu,  l'alipareceblu- 

cUsnle,  cbe  appareccbia 
ohltu-e^  metlere  in  ordine, 
la,  preparare,  apprcslore, 

aliarsi,  prepararsi,  luel- 

cluDtare.  ohe  apparecchia 


■echio,  ■pparfochlanieiilo 
.lani;  procedere  conalcu- 

ia  decenEB,  uè  ii  couve^ 
I ,   cbe  anche  direhhesi  : 


re ,  Bepararc ,  nieller  da 
rsl.  Urani  da  parie,  aegrc- 
aiae  me,  separatamenlc,  d  I 
■e ,  nominare  ,  chianiai'e  , 

■ere  eguale  di  forie=Ìp- 

icalparnelo,  ap  porgi  Ida 
luenlo,  l'applaliare 

fii,  aUBCcBTBi,  Imulccir 
MO,  ed  anche  appigliarsi, 

-l'-fCI 

e,  che  applaude 
e  Apula  uJire,  ter  9 
ta  e  ri'  allegrei/.a  e 


ApplìoBinenla,  applicazione 

Applicare,  apporre,  adiltare  una 

cnSB  sopra  un'allro  In  nuxlach» 

~  «la.  attacca  ta^einpl.  Bda  Ilare 

. -iroprlare,  Bicrt- 


tie  applica 
le  d'applicar 


.  inpIlcBiinne 
Apulicalure,  colui  che  app 
■"l,llca»ic.nè,l'     ■         "^ 

poggiare,  bl 

AV  attrae  Appoggiare  un  col- 
j/Oj  oalniil],percuolere,  colpire 

Appoggiarsi ,  valersi  di  alcun»  a 
(il  alcuna  cosa  per  aoategno 


A  p  porsi,  indnilnarc 
Apportante,  che  apporta 

Irasferirer^iferire ,  ilu-  conlei- 
z3  [il  una  co!ìa=nai; lunare 
Api>urlalure,  colui  che  apporta 
Apiiorlalrìce,  colei  che  apporta 

Palesare,  mostrare,  scoprire 
Apprendere^  prendere 


Approharc.  I.  Approvare 
Approlialore.  ¥.  Apprnutore 
Apprubazlonc.  V.  Approvmkiafe 


rf,  da  prò,  hr  prò,  acqni- 

,  «ppruntlare 

LpprofilUre,  liir  proBtlo,  pruBt- 

lare^Reor  uUle,  nvvontai^giare 

lm>rontaiT,  apprestare,  apparec- 

Al^raplaitone,  I' 

* '-"^  fJ  .  .  .    . 

rar  proprio  ^ 


Ippropriare  eil  Appropiare, 


W5,  affep- 

Slq^roprlanl,  farsi  prt^rlOi  a'Irl- 

ApprtiliFmanniDlo,  l'approisiinarsi 

Approiglniamnile ,  che  a'  appros- 
■<nia,  che  3'  avvldna 

Approisliiiarai,  appreasaral,  avvi- 
cinarsi, accostarsi 

Approssimazione,  approsiìmamen- 


d  anche  far  prò,  approllllare 


ApproTazIoDe,  l'approvare,  appro 


iiPHuiinpn:,  | 

Mn  bagalte..., 

_■.  T.  Arcadure 

Alchlmiare,  falsIBcirc,  Irallare  i 
' in  Higenno 


BTUJ ,  uomu  vile,  e  ai  poco 
gin.  D  d)  niFtchino  »pil- 
e  a'  ma  Hnohe  in   fona  di 

AiImo,  bfuaro,  eapricdosii ,  (d 


che  DMDgta  e  bee  oltre  11 
_  veaevolerjiuB^  ■  annaonUii 
IrrabatUni,  t&Ueani,  tfbrsnl 

d'  o])erare 
Arraliblimenlo,  l'arrabbiar*,  rab- 
bia e  per  meuf.  :  stizza,  ronl- 
lo,  escandescenzi 
Arrabbiare,  itinirsl,  incoilerfrii 
Arral)bÌ9tainenle,coo  rabbia,  rali- 

Arrabbiato,  per  melaf.  al  dice  iH 

Arraffila ,  strappar  dì  maiw,  tur 
con  vlotenia,  alTerrart,  abbran- 
care e  alrtnger  con  vloleua 
Arrafflare,  V.  Arra/lare 
Arraniatare,  Hgiiral.  baibinare 
Arrancare,  affannarsi,  anguillaral, 


Arrappatore,  oolui  che  atrappt 
Arrappalrlce,  colei  che  arraptia 
Arraspare ,  raipare ,  dot  yàrtÉt 

•■'-   -ibare 

[rcMrt,  recare,  portare,  ed  u- 

che  Indurre ,  mellere, " — ' 

kf  cecarat ,  accomodarli, 


3 


rpo  per  qualche 

di  modesto 

IrrogBDtenieiile,  con  arroguuai, 

«rroveilare,  bre  irrabblare  al- 

eia lo,  «ipralle- 

trui 

per  fumi,  traite- 

Arroveliarsl,  tlinlrsi    rabbioia- 

le  nere,  loalarc 

raenle 

■rreati 

irrufikre,  Mondare  «  disordinare 

iri^cco 

i  peil  del  espo  e  delia  barba  e 

lare  LeapelU  eoa 
Irai:  il  e^e  diee- 

simili 

irruffarsl,   rabbuffarsi,  scarml- 

nDci=Jstiiilr- 

gUani 

ÀrrufBanare,  disporre  e  Indurre 

to  dell-BiTicciare 

lem),  a   male  oi^erare  In  car- 

wi  ridente,  be- 

e,  favorevole 

'vriadiiarai,ci- 

jlrso,  novero  In  tanna,  abbruoia- 

iscendere,  saib-e,  poggiare 

■'  urìichia 

Ascendi  menlo,  l' ascendere,  salita 

tere  in  eimenlo, 

In  BJrtiilrio  delia 

Ucollatore,  che  ascoila 

T  ardire,  snen- 

rsl 

telio   che   arri- 

iscrivere,  attribuire,  impulape,  e 

saa,  eontesB,  dz- 

AsinacciD,  pegg.  d' asino,  e  dieeil 

^^Giunge^e,  llnire 

ad  uomo  MÈCO,  Indiscreto,  ca- 

rvenire al  InoKo. 

parbio 

Dire  a  Ar  qi^-' 

Asinino,  diia.  d'alino,  mlleo,  L»- 

AsinllB,Asfnib>deeÀslalUle,nMdo 

l'are  ano.  ron- 

di  procedere  indiscreto  e  scor- 

^rIo,IarÌo  slare; 

capl^larhenc,  u- 

Asino,  uomo  lotico,  di  rolli  co- 

atumi,  acopleae 

Ileo,  fndiscrelo,  lillano 

Aspetlamento,  1'  aspettare 

»re,  riiiBpe 

AspetlanlE,  che  aspetta,  ed  anche 

■te  checchessia 

Aspettare,  attendere.  Indugiare, 

attor  arroganle- 

Aspettalore,  che  ospelbi,  ed  aoche 

«airoganza,  su- 

ABpellatrlce, f^innu  di  as^ltabicc 


,^^ ,  .-dtlRÌO 

Àtpettone,  chi  sia  aspellanda.  Si 

u>B  In  catHva  senso 
«spregglsmenlo,  lo  aspregglsre, 


Au«mbr>re,  aeeoslar^ ,  ncc» 
glicrsi  Interne  per  far  ituatcbe 
eo3B=Un!r5Ì  csmalinente 

Issenlamento,  lontanania 


ggiare, 


iprezM,  ruvidez: 


Aspro,  Sem,  crudele,  selva 

AsB^lmento  e  itHaKlInnwnto, 
dar  alla  folU  ^  eheccheisla  con 
anima  rìSDiulo  d'offendere 

Hgsitltore,  che  usaUsce^niardi- 

AsadlBnienlo.  F.  Asiallmenlo 
Aasaltante,  cbe  aasalta 
Assaltare,  luit.,  assalimenla 
Assaltatore.  Y.  Assalitore 

■  i,  feinm.  di  BssaltBloi 


Assannare,  per  aimillt.  vale  laee- 
rara  con  maldlceniai^fiipu'at. 
BSHlIre,  aJTerrare 

A  Bussare,  scagliar  sassi  canlro 


tor  loro  la  roba 
Assassinatore,    ' 

AssBsainotura,  agsaiulnanicnto 

A9BB9sina,  icberana,  malandrina 
Assecondare,  secondare 
Assegulre,  mscgiure,   tener  die- 
tro, perseguitare,  ricorrere 
Assembiainenta,  assetDbrsmenlo 
Assemblare,  assembrare 
Assemblea,  adunanza  di  persone 


Auerimento,  l'asserire,  aS^ 

zio  ne,  asserzione 
Asserire,  proporre  una  cosa  t 


Asseverimento,  asseveranza 
'eranza,  coslantf  afl^nnailo- 
di  ijuel  che  si  dice 


sovente  ha  forza  Ai'tvit. 
sElslcnia,  lo  oasìslerc,  alabl  dito 

eolla  persona  o  colle  boolta 
Bslstere,  star  presente,  trovtr- 

sl  presente=:Dare  atuW  Mlli 

persona  o  colle  lacolU.  alatve, 
prestare  ai'" 


AssolUgllarsI,  brigarsi,  ambal- 

AstegDente.  f.  Astinente 


stringere,  coiIrlDge- 

F.'AsWgnei-e 
riblle,  crudele:,  ueni 
illar^,  accoiDDdjri) 
aitare,  e  propr.  culplrc 

innlgUttlT^iliiipIfFiral 
,  che  Bltepde,  tìse  ■■ 

dare  <q>erB,  Impiegarli 
}be  iiiL  —  Ji  &re,  a 
e  MoUnuare,  seguilA- 


ItovrMarrtr* 
«Mi>ll«ff,  («Hwe 
iHMbr  iwire,  in 
tasure,  raprlmere 

nr    iMtlDKHjUZB, 


ittmenll  addoaia 

Idoetre.  arrlrtre 
rarret  tirare  •  le 
tUfilade  e  AlUtItale, 


per  netiL  aiuir 

HBMilara 

idwatttzu 

e,  operarne,  0|. 

Nlane,  Biulen=Cei>- 
e=UBIilo,  alalo,  eMr- 

ttarei  ebe  tt,  cbe  opera 
Ma,w  (UraaltrT 


Urare'e 

jlllraverasre,  cuuuauuuc 
re,  e  Bgurat.  opponi,  Uuimin: 
Itravenalore,  che  atlraverM 
.iliice,  Irmin.  di  aUor«,  'op«r*- 
trioe,  efltllrlce 

Altrupparal,  meHeni  la  truppa, 
unirsi  iMleiue  molle  perune 
ptr  BCCorreTC  in  qualche  Inago 

Altuflaril,  Umuerneràl,  aadar  sai- 
fsenus  — iHuJarji  ati  aicii, 
ni'diiiltit:  slmili.  Dani  In  pre- 
da,darai  tatto  s'tbli.a'diletliec. 

Attutire,  br  restar  cheto  contro 
Boa  vooHa  uno,  che  {Bvelli, 


indare  d.'lnlarna,  gi- 

Attraere,  attrarre,  tirare  a  ai 
AltrsiQjenlo,  l' attrarre.— iKmi- 
mento  deyU  aiuicì,  flguraLdl- 
ceai  dello  amicarsi,  del  (krBi 

•è,  e  per  ibidllL 


Ile  buffe  ' 


DaUameniB,  inerBmnito 

s  laudo,  profl  Ilare 
AvanuloTÀ  che  svaoia 
Avaro,  colol  eh' è  bruttato  dal 

villo  dell'avariala 
Avente,  che  ha 

Avere,  possedere,  tenere,  piglia- 
re, togliere,  consegutre.proéac- 
dare,  provvedere,  goadifMn) 
Tioeere,  e  talora  l*r  venlrà  •  sé 
0  alla  sua  presenia  ;  avere  •  •£ 
Avertere,  voltare  altrove 
AwatoraiDento,  l' avvalorare 
Awalorarsytrendere  valore,bn# 
Avvautagglamento,  avvantaggio 
Avvantaggiarsi,  pigliar  vanlag^ 


inersi  e  Ecllirsl 


,  spletiersi  e  ii 


iiuBalore,  che  l'uiioBi  di  kf- 
BiBBiccio,  nisterUle,  lempIlM, 


iiBDlicione,  t 

nuibBleo,  babbeo,  babblone 
Babbeo,  babbiudo 
BBbblane,  sckiecone 
Babbmiaanlrw 

bnsaio,  che  pi 

■       iwgglne 


>,  consiietodine 


Babbuasxi,  uioeca,  ■clmmillB 
"ibbulno,  dlcesi  ad  nonia  tt^ 

iniauo  di  viso  e  a  ehi  ht  di- 

lèttu  di  mente 
BablIonlB ,  SguraL  li  prende  per 

confiiilane  e  tuaiulto  dt  mitta 

genie  disordinala 
Bicalare,  al  prende  per  m 

maneggio,  uo ■-  -' 


bccenJa.  Intrigo,  negóiio 
ÀnimarBl,  ra^izionanf,  ripulirli 
AjtuSamealo,  t'auufflirai,  — "" 


il  DomBO.  ridtt 


Clic  II  uaìòciM,  e  fa  delia  la*- 
elullaggliii,  Uloeeo 
Bacbecca,  [wr  melaC  dtec*l  d'i» 


jjbaeiocco.bBCCtllOjbob- 

,  bBCcelJQ,  scmpKclDUo 
r  buco  e  far  bacìi  baca, 
rio  Hhf  no  per  br  pali- 
bunlilnl  coprendoli  U 
lo  che  il  dice  anm  far 

■■dare,  tenere  a  bida,  e 
7.  A  bada 

■re,  baloccarsi,  indualire 
,  icloccone,  pèrdiKiornI, 
on  la  e  non  vaol  lar  nulle 
■re,  badare,  tra  Itene  rsl 
alare,  ch(  la  badalucchi 
0,  l'alto  del  teoerc  a  bada 

indugiare,  "--■■ ' 


,   cuirarc  In  bagno,  i 
I  In  acqua  slmile 

■la,  scherio 
ala,  burla 


[DB  loeaperlo,  mal  pralii 

re  in  ballo  ometttr. 
lo,  dlccsl  quando  uno 
o  comincia  a  entrai'C 
di  qualche  maneggio, 

Dcnle,  Il  baloccare 


Baloccare,  tener 
re.  fermarsi  ci 


.........  balocca 

Balocco,  che  si  balocca,  balorda 
Baloccone,  ano.,  a  culsa  di  baloc- 
co, d>  alulldo 
Balogio,  meleitso 
"-'--flasglne,  beHaggine,  Inav. 

■damente,  con  balordaggine, 
.    occainenle 
Ralorderla,  balordaggine 

Ionio,  aclocco,  iDinchione-TaU 
.olla  vale  abalordilo 
liano,  dieeii   Ceniti  balsano 
f  vale  alraviRBiite,  bestiale 
Ilare  ,  Badare  presbinienle  In 
m  sid>lto,  0  di  oontratlempo 
Balieenlare,  far  balzare 
Haliellare,  ballar  ieggenuenle 
"ìLlielInnl,  àHxai  Andar  balsilla- 
ni  di  ehi  laltella  In  andando 
ilio.  Andare  a  baisi,  vale  an- 
dar aaltetlonl,  e  balzare  in  an- 
dando.—Jipglfar  Io  gialla  al 
balzo,  Bipettar  l'occasione,  il 


Bainliolegglare,  far  cose  da  bam- 
bini, pargoleggiare 
Raniboleggiatore,  che  bamboleg- 


dl  persona  leggiera  e  Instabile 
BarabuOà,  scomjilKllo,  tumulto 
BarbaJfinnnl,  persiniitil.  dlceaiad 

BarbiiBcoldo,  dai  PiorenUnl  dlceii 

di  pei'soaa  buona  a  poco 
Barbaro,  inolvlle  e  di  aspri  e  roz- 


Il  coBtmni,  elIbraM=Ouindo  il, 
riferire  al  ftycUare  ece.  si  di- 
ce di  lultt  coloro  1  quali  non 
fiivcllBno  In  alcuRn  delle  lingue 


Barcollane  e   BsrcollcmT,  nsa.. 

sgit.  al  verlH)  andare  e  slmili. 

vale  andar  bai-callnnda  ecc. 
Vn^llare,  per  metat  bareollaro 
"—'—■■'-   per  Irasbto  ■""— '  ■" 


che  dlcesl  anche 
Bmilfa,  confoBo  ai 
Bwuffevole,  pronli 


«Bm-lieltare ,  dire   binellelle  , 
dlaooirerc  Iinrlondo  e  scher- 


,  Blupldo,  balordo,  o 
,.e  oOusratB 
re,  per  metaC  umiliare 


Bastonare,  pugMK  C 

Battracone,  nomo  a 
lo,  detlD  per  N(£c. 
Balosti,  canteaa  di  n 
Bniaitnre,  lar  batiMti 
Battaglia,  aaullo  di  li 

Saliere,  dar  percuM,  bl 

Battezzare,  porre  e 

^Bagnare  o  gettare  li 

e  Battlmcnin,  ti  bslterttpa 


San,  V.  u.  per  br  vaiM 

bini,  qnad  signiMlllg 
terribile  ■ 

Bazzica,  nomo  bmlffllai' 
e      atra  convernitone 

Baixicare,  cotmnm, 
tiaare  in  un  ìuogt. 

Becco,  al  dice  ■  a 
n  altrui  colla  pi 
perchSijoealOM" 

Beccane,  pi 

itrone      3 

anc.perohécNMrt™ 

«e  ne  accorog,  oHeiL, 

Beffardo,  che  b  btlR™ 


Belh ,   bnrla , 


Irai  i  morte  o  per  violenza 

per  ealliva  cura  o " 

nilullante  cagione 

itaaena,  per  In  pi 

che  per  trislala. 


male. 


Il  di 


ai  riecheii.. 
Btcart  a  iMutitsa,  vale  ridur- 
re In  bstia  alato,  penlarar  la 
condliioner^^l  dice  anche  della 
nBKlia,  della  condii' 
per  dire  eh"  t  vIleìlM ,  , . 
Baaao.  finite  bassa,  tot  H  plebe 
Baitare,paIerio5teiiere.— Sii;(ur 


re,  fare  tu 
■  Beflktore  e  B~ 

Belle.  V.  BdL, 
I  BenFuebimeDni 

Beiftagiore,  I._ 
BcffFgKiatare.  b 
Belare,  pu-  ned-.  „ 
calare ,  chI*c«Mer< 


Fatf  II  btìlo  bellino, 
SMnailtnjitiinn  per 

r^'  OMII  d'afOM  «Itegro 

W,  ■BliiitiiMl»,  aWtatP 

jWpìtJrMBBihl  MB  benda 
SaTcH  Iw  qiokbe  rlc- 

Dl  vrAfanio  odrriTO  «  cioè 

«■fgila,  pwwBrirt»  coi- 

jfVwwriMil,  gSie  di 
*t  d  iMta  =  Qint  che 
tdhtbtw  per  anno  cueo, 

rjiièit'ii  yìllwrilagwe , 

vt,  darlar«,  clngm^Bre, 
«  ben  [rimo  H  Tentre,  eii 
in  ben  riscaldato  dal  vino 
ttore ,  che  berlinga,  cica- 


, enlo,  it  berteggiai 

[lare,  bnriare,  molteggia- 
ir  la  berta 
■tatare.  Che  berteggia 
,  dradf  di  donna  di  nini 


eli,  per  ingiuria,  detto  di 
«a  rana.  Indiscreta,  è  In 
>  die  anmnlacdo 
^glare  ,  6re  o  cHre  cose 


mo  Seri)  e  beiHale 
estluola  e  Eestiuolo,  dlceei  a 
persona  di  poco  senno 
etlolnnle,  colui  che  freqaenla  le 

,  ditesi  di  penane  che 
ipre  garriscono  e  conlendo- 

e,  TiKabnndi) 

BleeblBceUa,  panlraccala,  baiueoli 

Ictolone  ,  danpDCD,   svenevole  , 

sGlacea  :  e  dloesi  anobe  di  cbi 

planne  per  poco 

Bighellone,  «ciocco,  solninnlla. 

Rlgollone  a  Blgolone,  bighellone 


:  primi 


Birbante,  che  ii  la  birbo,  birbone 
Birbone,  vagabondo,  che  va  men- 

■tirboneeiElBre,  for  da  blriMne 

"'-'---*  — -"ante,  fantaallco 

-  bisbigliare 

Bisblghnre,  favellare  pian  plano, 
dello  df'- ■■-  -'  '-  '-  '' 


0  che  al  fa  1 


veiisndo  In  uiiella  m. 
B<  sbigi  latore,  che  blsblgDa 
"ishielio  cBlBblEllo,  lliuona  che 

li  R)  in  blibigllondo,  bfsblglla- 

Bi9ca<uolo,  colui  che  treqnenla  l9 

niscBnlere,  biscaiuolo 
BIscBiio,  blschcnca,  scherno,  so. 

H1«chenca,  cattivo  schereD;  modo 

Blschl^zare,  fanfaalìcire,  fiire  spe- 


Ulschliio,  sorla  di  motto 
RI  biacco,  alravaganle,  bltbetlco 
Hlsogna,  girare,  negoclo,  faccenda 
I  Blsognamenlo,  bliojiA 


Biwgnnnte,  che  tu  bisogno,  blao-; 


BltUeolunealo, 

BliUcdare  e  Blslicclcare,  cantrH> 
»l»rB   perii  nacemen'-   

BlatrattHre,   Irsltsr  n 


liRtiIllca  talvolta  lo  «tesso  chi 

Bocchi.  Farbocchij  e  agoizar  li 
In b lira  Inverso  uno  In  scino  di 
dispregia,  a  guisa  ohe  la  la  ber- 


lunio  che  ai  la  nella  sdegna  e 
neir  ivveraione 
BoniBcore.  ridurre  in  miglior  for- 
ma 0  Sisto  t  ingenerale  mlglio- 

BorboltanienlD,  il  barbo  Un  re 
Ilorbottnre,  è  propr.  nuariio  alcu- 
na coan  0  avendo  ricevalo  alcun 


Bordare,  pereualere,  baitonari 

Borrieilo,  rumore,  fì^slaono 
.fato,  uamo  buono  a  nulla 
^^Jolls,  per  melar,  ditesi  di  pen 


na  lecita,  ed  esperta  in  e*» 

loiione,  dleesl  ■  quel  parlv  e» 
peno  il  quale  eoo  aeulo  asllt 
punge  altrui;  onde  dsrt  OflU» 
re  un  battone  e  ■Inlll.tajigH 
sbauonare,  iboliooegglart 

Irnechegglare  ,  cercar  alnli- 
mente,  lolla  la  iloticliwu  <ià 
lirnadii  * 

Braccheggio^    il   bracchfgilar*. 

.abbradtl» 

BrflChii'rnio ,  detin  per  IsCterH,     I 

racone ,  dice*!   in  nwula  hctii    i 
d'uom  vile,  dapt 
Branco,  Sgjral.  ma 
al  dice  anche    per  eapnai 
quanllU  di  persone 

dilania  bravura 
Bravamenle,  con  allo  brato 
Bravare,  jnlnacciare  alUeraM 

le,  InperìasamcDle 
Bravala,  l'atta  del  bravare 
Bravawo,  bravaccio 
Braveggiare,  rare  II  brato 
Braveria,  ailone  da  oom  bn 

:=^millanleriB ,  alti  e  parok 


me  ài  dice  compagnone  =  dt 
briga,  intrlgalore,  travaglM» 
re,  djl  faccende,  «ntranu 

Brigare,  cercan 

Brigarsi,  pigUard  bitl*.  fv  "^ 
genia,  far  open,  proeirard 
ingegnarsi 

Brlgalure,  die  briga,  alUaBa*' 
Bronloiare,  iKtrbulure,  M» 


IrMtre,  fraaart,  cercare 
Irncltre,  dlceai  in  Dioiio  liaaso 
di  uhi  e  poverlsiimo  e  non  ha 


BTMd,  diclama  «Icuno  Che  sii 
le  In  amue,  male  In  ardi 
mal  veilllo,  poiprlHlmo 

Bnuarc,  bracare 

h^limenle,  poverarnenle,  g 

Bnltunentc 


«n  ISTfl 

Rufonchino.  che  buranoliia,  I 

chinu 
Buglta,  zaffa,  rl^iia  di  più  | 

Bugliare,  principiare  ad  al 

laraf ,  a  sollevarsi ,  che  analW 
li  dice  dar  basila  O 

,...lima,  frolla  confusa 

RiHinevoflIa ,  dlceal  di  chlunoa 


e  oontidli     _.. 

nento.  Il  bucinare 

_____e,  aniiu'  dicendo  riaerra- 

Umente,  con  riguarda,  eueme 


far  checL..    .  _ 

urhero,  rigido,  i_, ,  _ 

uria,  beffa,  baia,  scherza 
R urlare.  beiTare,  schermare 


ipi^ 


tm-batuà^deBU  l    cW  procede 


attere,  percuolere,  pli> 
■Miiari:  c  diccs)  propHo  deii'i 
uacl  quando  si  picchiano  perohfi 
siano  aperti 

Buasatore  e  Bussatrlce,  che  bus- 
sa, che  [ricBhiB 

Butte,  batlllure.  Golpi,  picchiale, 

BulTo,  tafferuglio,  parole  minac- 
;;!ÌccJ»elln,  piccai  rumore,  pie- 


tà paura;  voce 

sieroso  e  s'tllico,  e  cliB  in  agni 
■,a  pone  dinkcuM 
iudo,  dlcesl  uer  \»tìvetTn  *i\ 


Caca'in'cigli  ,*  malnato ,   nutlcu , 

Cicaubclta,  proftuulna,  eisekta- 
tiRio,  muffello,  profiimaluizo 

Caculialdole,  cartzze,  veni,  Diti 
e  parole  lusinghevoli 

GsccladlBTOJI,  iconsluralare 

CacberlB,  leiioiagglne  e  coslume 


Gallare,  GomlRclore  ad  aver  pau- 
ra dell'  avversarlo,  mancar  d'a- 
nimo, allibire 

Gagneulare,  fare  11  cradele 

Cai^oHo,  quegli  che  preztolato 
Bsalsle  alla  difesa  altrui,  brava 

lltlaiueg|lare,  per  rnetar.  itarseDe 
otio!" '—  — "- 

Calami 
le,  ir 

Coicitr..   ,.   . 
IH,  rlpuénare 

Caiitamenle.  con  caideiia  ,  ce 
■rande  alTellD,  eifleBEemente  : 

Caldo,  per  comiHoiiane=Per  c!< 
aio.  vo|[iia=:Pervialentemen' 
rammossoed  incitalorPer  iDf 
■a  in  ardenin,  accaidato  =  Pt. 
Irtcoiula  0  slniUe^Per  aOettuo- 


I  do,  pfr  aimllll,  dlctwna  d'ogni 
-ti  «(MB  Ebe  lenxB  pepuni  a  vanti, 
■-  tVlopcTiinliilaraenieeiuiaito 


Calnnnla,  accaia  blsa  et 


tìOHO 


f&H 


titr,  pats^  àivetìr  ca- 
mere appagato,  eoo- 
soaso 

per  simili,  vale  ra- 
d'wytnioi  dlseorrentl 
1  luogo  pnbMieò' 
ne  ji  jfci^Mirbtaf la 
,  oatinazioiie 

Capari>fetade  e  Oa- 
sdOtOnasloiie 
ittnato,  che  haeapar- 

,  capriecks  binarrlar 
tt^èraslao  sinifle 
iefiìt  a  persona  maH- 
Uerata  e  oattfva,  quasi 
l  capestro 

icaplglifltiirii ,  aecapi- 
•■ 

•dmaiilto ,  balordo, 
no 

e,  astr.  di  capone,  ca- 
ifthiailooe 

«si  ad  nomo  ottliiato 
astr.  <iQ  capone,  osti- 

9,  dicesi  per  ingiuria 
t  scapigiiata  o  scape- 

,  bizzarria  fuor  del- 
me, vivezza  licenziosa, 
riccioso 

icesi  altrui  per  ingiu- 
degno  di  capresto 
»,  e  dicesi  ad  uomo 
ia,  come  forca  e  simili 
)ensiero,  fantasia,  gtii- 
ivenzione,  bizurna 
cazioso,  fraudolento, 

vezzeggiare,  accarez- 

per  lo  più  carezze 
*o  plurale.  Cordiale  a- 
Eza  manifestata  con  at- 
»arole  ;  lusinghe,  vez- 
folezze 

to,  il  carezzare 
,  che  carezza ,  eh'  è 
o  usato  a  far  carezze 


Carezzare,  fer  carezze,  for  vend, 
vezzeggiare,  accarezzare 

Carezzato,  da  carezzare 

Carezzatore ,  che  fa  carezze  o 
buona  aoCÓgUenaa 

Carttteifple,  che  fh  eareize,  che 
accarezza,  ptaoev^,  lostóglie- 
Toie 

Cérezziiia,  carena  fatta  ooirafltet- 
to  e  geoUletiB  ;  ed  mas!  per 
k)  pia  nel  nonero  plorale 

Careizooela ,  «lamca  mstieana  > 
svenevoKs  ed  usasi  per  lo  più 
nel  plurale 

Carico ,  si  dice  di  chi  ha  bemto 
di  soveretaio ,  awiDazzata^^  ub- 
briaco, cotto  dal  Tino 

Carlona  (alla),  posto  ovv.,  vale 
trascuratamente ,  spensierata- 
mente, all'  Ingroasq,  alla  buona 

Carminare,  per  metaf.  strapanar 
oMi  pereosie,  bastonare 

C(urnale-,  nomo  camalesdi  car- 
ne, secondo  la  eame=:Per  lus- 
surioso =  Per  aflbttuoso ,  cor- 
tese, amorevole,  umano 

Carnalità,  Camalitade .  e  CamaU- 
tate,  astr.  di  carnale,  concupi- 
scenza carnale,  vizio  di  chi  è 
dato  a'  diietti  delia  carne 

Carotaio,  dicesi  a  chi  ficca  carote 

Carotiere ,  carotaio  net  signifl  di 
ficca  carote 

Cascamorto ,  voce  che  s' usa  per 
Io  più  accompagnata  col  verbo 
fare;  dicendosi /are  «7  cascar 
morto,  che  vaie  far  V  innamo- 
rato, per  alludere  a  quei  dame- 
rini i  quali  pare  che  si  svenga- 
no quando  sono  davanti  alla 
dama> 

Cascante  di  vezzi,  -vale  sover- 
chiamente lezioso ,  affettato , 
caricato  di  lezii,  smancerie  e 
vezzi 

Cascare. Calcare  il  fiato .ìò  braC' 
eia  o  simili  j  vale  perdersi  d'a- 
nimo, rimanere  sbalordito 

Cascatoio,  oggi  più  cool  si  (Ucè 
per  £icHe  alnnainoraaral 


r 


ma  ti  astiene  da  oinl  turpe  1 
bUllne.—TBl volta  vale  Oful  mi 
Pieri  di  temperali: 


schenare,  collire 


Geniture,  eirb.  manh.,  che  & 
0,  alcuni  BDllchl  iteKrvM- 


^1^; 

^^■w 


edeniio  o  senlenila  o 
Oeteril'i"  to^rllad»  t 


ireiteua=P(T  velocita 
-lu,  motto,  moltemto,  tuberm, 
bUrlK=Fu  ttlta,MU  burlare, 


CEnjiirare,  , ,,. 

Bllml,  notaDdoai  I  iSM^cw- 
reggere,  riprendere,  ariliiwi 


jnìT    ■ 

1  cCemDw  fj 


Cerinionlaia,  CerenwiliB  «  0- 

rimonioso,  quelli  i  ' 

oerhnoDie,  o  che 
clolefierìmi    ■ 

.er  tallo  ne,  di. 
Oerto ,  parlan 

Tali  accerta 
cervellacdo , 

peluoM  e  «traviitianie 
CervellagKine  ,  capiioclo  ttt^>    ' 

o  paiMuo  ' 

CervelHiiagglDe,  aliane  bini* 

poco  leniH),  lecaeretu 

ervelltoo  ,  dloSf  d'  uoo»  «»  . 

vagasH,  Inlraitibile  =iai' 

poco  cervello ,  di  iwoo  mmoi  ? 

lengterar^Per  liinvtfaM^  »  ^ 

"'""'per  ►•Ai*" 
itravaiaile  ■  p^"  •*  ^ 
Cvveiìnto,  odiL,  (oroìlit  A«r-  ^ 
vello,  ovvero  <ll  ■laJMe  ' 

Chermiil,  dteeil  furbo,  liMnMt  ~ 


UOMO 


ifi83 


'sono  ohe  beneiiè  sia 
e  non  AflMMtri,  operi 
Ma  aeoortéisa 
«he  pari»  poeiiissiiiio, 
wlM  eia  ebeto,  e  di- 

tea.  ebe  pòlt»  dofaet- 
nrHaa  di  dir  eoaeia- 
Dipiie 


wicy  eoli4.ilqiia̫  eliiac- 

mIm  flrawa  0 

n^  burta,  teaerKH  ba- 
fraaelwrt^«M»dt  poco 
€kme€  U  dieono  le  pa- 
ic^  e  lontane  dal  vero 
MBLlTetaneiare 
eewitare^  tarlare»  &r 
ie,  eiiiaeoiiierarey  vaneg- 

B/tiomo  che  irolentleri 

Ibigoettare,  cinguettare 
clie  ciancia,  cìanciero 
ciancioso,  clie  ciancia 
f  cianciatore ,  uomo  da 
volentieri 
,  pieno  di  ciance ,  ciie 

no,  di  costami  simili  al- 
hella,  die  fu  una  donna 
esti  costumi  mentovata 
e,  nel  canto  i5  del  Pa- 

!,  discorrere,  ciarlare, 

Ilare 

!,  colui  Cile  ciaramella 

ire,  avviluppare  con  pa- 

za  conclusione,  o  con 

ceonce  a  trarre  altri  in 

ia  loquacità = Per  par- 

dtamento,  o  alcun  com- 

to 

,  elarlatore 

cbe  ciarla 


Ciarlare,  parlare  assai,  parlare 
vanamente  o  leggiermente,  lo 
-atesso  cbe  comMohiare  o  eiea- 
.  lare 

Ciarlati^  ti  eiariare^  oiarleria 
CiarlataBeria,  aitr,  di  oterlatmo, 
e  pceiMleai  per  aoTereUa  toMa- 
dt«  -  ' 

Ciarlalare,  che  ciarla 
Giartorii^  il  cfaclart 
Ciarliere,  lo  ateato  ohe  darlitfro 
Ciarliero,  che  darla     ■     . 
Ciarlone,  darialore 
Ciealamento,  H  eicalafe,  dcde^s- 

cio=Per  monnorailoiii,  l^eie 
Cicaladle,  che  deala 
Cicalare,  parlar  troppo^  ed  è  per 
lo  più  nmur.  pa##.=slii.att 
signit,  raccMitabe^  ^Mire=sPer 
biasimare,  moroMirare 
Cipalatore,  che  cicala,  ciarlatore 
Cicdeccio^  lo  atesso  ehe  doata' 

mento 
Cicderia,  dcaiaiBaito 
Cicaliedo,  clcaleedo 
Cicalino,  che  ftrella  aasd 
Cicalio,  ragionamento  inutile,  va* 

no  e  confuso 
Cicalone,  colui  che  fiavella  troppo 
Cicaluzza,  àim,  di  cicala,  detto 

di  donna  ciarliera 
Ciccantona,  agg.  di  femmina,  vaie 

lo  stesso  che  baldracca 
Cingottare,  cinguettare 
Cinguettaraento,  il  cinguettare 
Cinguettare,  il  parlar  de'  fanciulli 
quando  e^cominciano  a£9iveila- 
re=:Per  ciarlare  stucchevole 
mente=Per  ragionare  distesa- 
mente e  a  dilungo 
Cinguetiata,  sust,,  parlare  scilin- 
guato e  confuso 
Cinguettatore,  che  cinguetta 
Cinguettiera,  che  cinguetta 
Cinffuetteria,  cinguettamento 
Ciofo,  uomo  sciatto  e  dappoco 
Ciompo,  dicesi  anche  d' uomo  sciat- 
to, di  costumi  e  di  maniere  vili, 
ed  anche  mi  dappoco 
Ciondolare,  dicesi  m  eVù  nio^  «ks«^ 


•Id^  dappoco,  do  oienle. 


Clpifllu,  gattiaiar»  à'  i 
GljdgllDio,  adducile  faci 

clpinlJO 
(nniontpetlo,  Bccorlo,  e 


Ui,  accorgimento,  aocorKiii 
drouiulwtKi,  HTveduta  e   cb 

ragfuirdstore 
ClrniDspeihiiic ,  cin»ospeiio< 

(ludlibie  e  cauto  ragguu 

inmtai  avrerHiuu 
CHrulla,  mUcridlo,  slolido 
Clufihre,  EriiUBT  per  fona,  acc 

Are 


GiDTDailtt,  iDalÙludlnc  di  gente 

vIlE  ed  imitile 
Clnrmeria,  Inganni)  e  avvolglmeD' 

CluiCliere,  vooe  busa,  alquanu 


Coglione,  in  dndo  liaiaa  dlceii  (d 
uonia  gagUoffb  e  tulordo 

CagliODeria,  admunitaegine,  IM- 
iordsggine,  vacd>Ol«  vile 

Colieroio,  coUerlca,  l>Uloio 
Collliione,  per  melaC;,  conconiiD 
■batllnienlo  lU  parole 


Colloro,  óoìkra  =  Per  ira  e  lU» 
ColloMJto,  colleroso^^er  irwon- 


.  Dibriccala,  compagnia  o  cua- 
veriaihMie  di  genie,  che  cos; 
sulll  Insieme  di  ù>t  male  e  a 
Ingannare 
Conili 


Jlegni,  ij 
CocchVuman 

CotLàrìa,  n 


,  corbellare,  beffeg- 
\é,  vigliaccherìa,  pol- 


Coslìunare,  burlare,  schendre, 

deridere,  corbellare 
Coglionatore,  folui  clie  cogliona, 

schemliore 

"     ■     ihira, , ,  ,- 

e,  GarbeUBiura=I>arE  del- 


Coglionatiira,  burla,  >c 
nsioue,  corbellali 
W  cogllonaLure,  l 


cogl 

CnrlItMteello,  dfin.  ii  CDgllone, 
^•mxsi  per  lo  più.  )d  tenl^wana 
■tf  jiomo  balordo  e  itgWofia,"" 


Il   mauiEiBre  di 

e  tema  lobrìeia, 

rlereanieBlo,iiu 

iiiOM  crapula 
Conuuetlere,  Imporre,  ccniaiHla- 

nrtlif  o  aìmili,  vale  mlrodiir 
Kminare  scandali  U* 

. IO  e  r  altro 

Camme  Iti  male,  quegli  cbe  con- 


>  male  tra  T' 


Cammelli  lore, 


lllore,  per  operatore,  fi- 
,   e  prendesi    in    nula    ' 


Commovimento,  I 


TiStwo  Q  \oh>iiU=Pvr  l«»M«  t  I 


ati?a ,   dt  compa- 
)n  compagno 

_,_, ,   joinpBgno,  ui 

DiD)>agHc^Dtix=Vale  onche 
10  granile,  e  quasf  Tuardi 


nurc,  quegli  che  Sene  alimi 
ballesimo  od  b  cresliuB  =  D- 
■10  come  denomlnaiione  affel- 


d  liiHnsichezin  =  Dello  ad  a 
a  nudo  per  derisioni 


npaiElonare,  aver  conninsalone 
upBulanolare ,    the    compas- 

npssslone,  dolore  dell' sllrui 

Bpatetoimole ,  »gg.  b  uomo , 
'«e  cbc  bB  compaùione 
iiipalìiucnta,c(imtiauloiie,  euiu- 


rul,  0  di  br  l'altrui  vogl 
'er  BdulBiione^indiire  ri 
ifoeenia,  ¥Ele  andare  a'  i 

npfscere,  lir  la  loalio  al 
ir  «nlKlo,  far  casa  gra 
ttìando  ili  donna  spesso  i 
D  coperto  di  lignlncBre  I 


E  pare  mufr.pdji., degnarsi 
Hompl  ice  cale,  dileltevole 
CuniplBdnienta ,   il  compiacere. 

Compiagnere    e   Coroplongere  , 
'     "   ""      "imlosl  ÌBJora 


Conipltamenle,  clvllmenle,  corte- 
Compito,  che  hB  le  i^italiU  che  il 
'  ihleggoiio  In  penuna  coatu- 

Complnlo ,  per  dotato  di  cum[ri- 


c;nnn>lBcenzla,  conipiacenia 

Camiiiessu,  ir(jl.=:Per  amplesso, 
oliliracclamenla 

Comiillce,  consaiWTole ,  ch'i  a 
parte  con  altri  n  mellere  ad  e- 
secvilone  qualche  fìtta:  né  si 
nlgllerebbe  per  nvienlurB  la 
iiuona  parte 

l'amplici  U ,  ailr.  di  complice: 
consorteria ,  parteclpaalone  d! 


"on/m. 


lare,  soB'erire,  loljiri 
(iapporinn—nfutr.  pan.,  VB 
|iri>oedere,  adoperare —Per  r 
Ehlcdere,  conccderi;,  aver  fon 
di  poter  £ire 
OomporlDt — 


Comporta,  coniixtlniento,  tollersn- 
u  del  credilure  verso  11  dctil- 
lore,  il  dargli  tempo  a  pagare 

OonipostaiDenle,  ano. ,  accontiit- 
menle,  grozlosamenle^Per  mo 

Com|Kisleiia,  laedeìUi,  acgli 


Diadeslia  d' obito 


.  Compo. 


Composto,  ammodato,  SKeiusta 

-"-■InalicsPer  accordatoli,  p 

—'-""-  "-'-   falso,  bugi 

lapotto,,  VI 

Per  determinalo  di  conoerlo 

,iier  convinto,  scoperta 
-^  lucuif.  per  intasalo  e  aimìlr' 
Coniproinre,  approvare,  amim 

si  io  fatto,  dar  prova  di  si 
Cauipugnere  e  Oooipiinoere ,  i 


■ver  compuuilone^Vaic 


impunti 
doIoratL 
Compunzione,  amiiioDe  d'anlm 

kCooiunlcare,  conlerìre,  far  parli 
clpe=Pef  partecipare,  diveni 
"parlecipe^l'er  praticare,  coi 
: 


nniolcaliva,  raellilil  di  tplegani 
"""isegnare 

^fune  ,  n  comunicare  — 


cBipciiir«,  ttmt* 

•u  —  D  ii|(iiraL  t  lli|icni5<n  » 
traggiare=Purf  BgnniL  wt» 

tener  loggctlo 

itore,  olw  coMot 

uiiuuudliOIMi,  eÒOCutOHn 

Per  vHipendla,  oltrant* 

CODCliidre  ,  ileiiderare,  e  d  wk 
per  solito  desiderare  dlIrtB  or- 


CondogUenza,  U  condoaUarc,  1*^  • 

relanbealo  di  chMcnciw  ^  • 

alcuna   pertona  =  Per  m"*  ■ 

CiMulDleiiu,  dolorf.  raBBDSt^  ' 


ConlDittdlare,  ntiUr.  i/<ai. .  H^ 


WKOlre  o  sLmile  :=  Per 
n-Diced  In  proierbki , 
m  ttiua  'Corda,  o 
Une  J  e  vih  nutnlfesta- 
lo  ugreto  bcUmeiite  a 
Mmenle  e  mdu  esser- 
1  iiregaM=Con/«»ar( 
ime,   tetaa  dlfflcoJM. 

"a™  Yl"ft-/umi  ta- 


.  per  lueMf.  I'  usianiD 
incere  osopi-Bflara  uno 
r»,  che  e"  non  posa» 
bIciuib  giugBficanl , 
dett  —  Per  eonfurti- 


!tre=ConìUao 


I,  eperoniB  grande,  pn 
confidenza  =  Per  fedi 


lana  I  pli)  segreU  pen- 


ta, confldenia 

lonldenle 

e ,  per  nietaf.  l' iLilnr 

vincere  a  sopraSarc  u 


n  maniera  oh'  e'  non  possa 


Confiuo,  amarrtlo,  sba1onlllo  = 

Farcmifaso  alcuno,  vate  irer- 

gopisrln 
Cungaudere,  rallegrarsi  insieme 
Conjedare,dar  congedo,  dar  eoni- 

CoDgedo,  licenza,  comniiato,  tal- 
volta lempl.  perndHione 

Coogratolare,  neutr.  pan.,  ben- 
ché talora  sena»  le  narticclle 
mi,  ti,  ài,  espresae.  Hallegrar- 
9l  con  alcuno  delle  me  felicità 
]ngratnlailone,il  congralnlurib 
SI  prende  antlie  per  complimen- 
ta che  ai  h  per  dimostrare  at- 
Irul  il  piacere  che  si  prava  per 
le  sue  felicita 

Cangregsiìone ,  le  persone  sda- 


GaDlgllo. 


f  conigli  i'B 


Connlvenza.d  iasimulai 
opporsi  ad  ui 


uiaziunc»  n  nvn 

.  ,  Che  conosce , 

chi  conasce-Per  nub>  solamen- 
le,  per  cano3cenia=:Per  grato, 
riconoscente 

snoscenzB,  arstltudine^Vale  an- 
che amlgifarttii ,  pratica  con 
qualcheduflo  =  Onde  far  eoao- 
icen:a  ,  tale  imparar  a  cono- 
scere -y  nre  Amlciila 
Conoscere,  per  g  lutare,  provare, 
—vaporare,  a)9aggiare=Per  rV 


t,  afiliggere,  tbtwtlKK, 


ridurre  a  mal  Hrmlne,  vincere 
=  Per  Importunare,  ■ 
?iel  .Bijinlf.  ni    " 


venlore,  delln[|ueiile 


Contravveniiooé , 
re ,   prevarlcailone ,  Irasgres- 


ContravverBlld,  Contraiversìtade 
e  Conlrav tenilite ,  conlrayer- 
sit,  conlrarìelA 
Controvvo||l]B,  eonlro  a  voiUi 
CanlrlboIslD,  trUioIslD,  afflitto 
" — '-"— ' ■ colla  »pe- 


onlrlbulice 


__— ,  a  chemhei 

niillL  giovare ,  conc 

vantaggio  di  checche 
Contrlbulore,   ' 
Gonlrlbuziane ,  canmrrUDcnta  e 

aiuto  a  ctefclKsiia 
Contrlre,  vtutr-  pan-,  aver  con- 

Irlittuie 
CaatriitaDtenla,  trataglio  d'ani- 
^  ma,  aBknnq,  trisiiiia 
Conlrlitire,  far  Irtalo,  travaglia- 

-ì,  perturbare,  dar  malinconia 
-*■■  'T  ilgnit  Raul — 


vagUari 
Per  -■- 


jireDder  m 


HBllralt 


,  <aaeerare,  Iravaftllare,  guastare 


dice  <U  chi  Dan  obbedisce  i  n- 
sble  agli  onOoi  ed  ai  volo'  " 

maggiori  di  ti ,  cH  Dio  e« 

Ugualmente  per  slmilll.  fi** 
di  cbl  al  tien  ImitaM  ti  t— 
a  dliubtldlreamoitoMMi 


dlBulibldwiiia  a  n9< 
re,  o  a  tale  che  ti  emat 
come  luperlore^Per  oatai 

lontumelie,  ii^uria,  vlUanlai 

ContumelioiOi  d 


recctde  allnil  eoa  imnWi  <* 
tnfaiUdlre,  o  icanùlcaMt  * 

Conturtiatare,  cbe  cootorba 
CuuturbaihKie,  canturb*|Mi 
Convenevole,  *iul,  aumiilcM» 

venevolroenle.  *a  iidMtiMS 
fare  i  eoaeraaiotl ,  «  iHA 


ile  farle  •xrimanit=iidd-  cati- 
H-ine  al  dovere,  conveniente, 
iiuto,  rsnlonevale,  dicevole, 
tlo,  cpporluno 

iTenevtilenia,Gonvenenza,  con- 
enlenin,  Gonvencvolenc^CIA 
he  esnviene,  l'onesto.  Il  con- 

ivenevolniente  e  ConveneTOle- 
lenle,  che  >i  dine  anche  da(" 
»aelii  ConBenevIlnienn,  avt 
in  modo  ranvenev  ole,  cond 
grò,   deeenleinente ,  ragion 


)D=:Per  clrìmonla 
■donarsi,  accoiuiril  più  per 


0  faina  alcuna  eo»arr-Per  prova- 
re   alimi   II    pibi    ArìWn  —  Ppr 

costringere 
lonvlnclmento 
prova,  perauashine 

Convlilare,  dire  convlno 
GonvliUto,  adiL  da  convlilare  = 
E  In  Ibna  di  tuit.  colui  che  é 
oltratigtalo  con  Ingiurie 
anvlziatore,  che  convlziBi  InglU' 
rìalore.  svIllanegKlBtQre,  male- 

Dn  villo,  inni  urla  di  parale 


<!ontoilow,  cupido,  avido 
CoODeslBDienle,  colore,  eiciiU  per 

coonestare  checcheiiila 
CooneBUre,  tirar  a  bene,  scmare, 
dar  colore  di  gliutizia  a  ohec- 
.1 — :.    ,t.   1   ,  sembra  mal 


dimorare  i 


insieme— Per 

mieno,  oda,,  da  convertire  e 
da  corner lerei^Per  convertilo 
da  mala  vita  ■  buant=Per  ri- 
dallo colla  perwna  a  eoi  -'— 
-'— -1»  parte  =  Per 


3  alcuna  paru:  =:  rcr  v, 
1,  posto  oHU-vale  per  ce 


■foiatrtirai  iti  fuga,  vale 


bllo  0 

Cooperare,   -neiitr..   operare  In- 

9ienie,Blovare,alutarcolroper3 
Oooperalore,  che  coopera 
Hoopersiione,  Il  cooperare 
Coperchlella,  (rode  o  altra  slnill 

pannare  altrui 

Coperta,  per  melaC  pretesto,  scu- 
sa, apparenza 

Coperto.  Metterti  o  tuers  al  co- 
perto, vale  fiijurat.  metterai, 
o  eaaere  In  aleuro 

Coppa.  Servir  di  coppa,  vale  Tar 
da  coppiert^la  proverbio,  tir- 
uire  uno  di  cappa  ■  d!  tnllel- 
to,  dlcesl  quando  al  serve  uno 
puntualmente  e  bene  In  tntle 


slr»  ài  voler  fare  una  coj«  e 
ne  ff  un' slira 
Coprire ,  per  metaC  oHCOndere  , 
occuHBre=;Copri>  la  noce,  di- 
cesi  dell'Impedire  ad  altrui  l'es- 
sere Inteso,  ftvellBndD  pili  Car- 


Corda.  Toccare  attrai  una  (or-    , 
da,  per  melati  vite  psrlugll 
coii  alia  sfugóla  di  slcuBS  tt     , 
bre,  lo  che  illccsi  Boeta  loi- 
cargli  un  (iuio=IUd1um  ta 
proverbio  cki  troppo  Un  la    . 
corda  ta  tlrappa,  e  vrie  due    , 
ehi  vuole  troppo,  alla  Sne  per-    , 


Coraggio,  cuore ,  animo ,  ardire, 
brivurKd'er  desiderio,  votonld 
CorsgKloso, 


1  snimo  Intrepid 
I   malagevoli  Imprese,  ardili 


Corale,  add.  di   cuore,  [ 


Corbare,  andar  gonfio,  o  graccbia 

Corbellm,  mlnclilonare,  cuculia- 
re, coglioiiBre,  voce  usala,  si 
quella  che  le  due  appresso,  per 


Corbellino.  ftrtareifcorteJJnio, 

vale  ^e  11  manovale 
Citrbo,  in   proverbio    aipittari 

il  corto,  vale  aapellare  chi  luin 
',  trailo  dal  raeconlo  di 


I  non  riavere  ad  un  gran  pci- 
10  il  dovere  di  una  cosa  che  il 


E  sospeso  —  Bar  la  conia  i 
uno,  per  melar,  vale  usare  a^ 
UAila  per  cavargli  di  boccate- 
greti  D  alcuna  nollila 
Cordiale,  svisceralo,  alTetluaio^ 
"eiiiieo  cordiate,  vale  nen*» 
ipilale^PrtWmncordiufc.ptf 


CordiallM,  ottr.  di  cordiale,  ni- 

sceratexia,  aBbtto  cordiale 
Cordlalmenle,  ou      '  "" 


-  pais^  rammaricarli,  n(H 

Ji^caore 

Cordogllenia,  eordoglio 
Cordoglio,  dolore,  lamento,  alhn- 
~   passione  di  cuore=E  sor- 
Uà,  pianto  che  ai  b  sopra 
orli=Per  parole  cnieciosei 

I.  Rompere  0  ficcar  le  car- 

— '-  — mpere  U  capo,  dar 

dfMrlafer=K   per 

cavargli  di  lesli  la 

1,  -i^le  recarsela' é 


erbia=l 
.„.ls  com 
l     INltìil  lU 


gffon 


le  tì  Tiava  dalle  cine 
■,  e  !■  wgliiDge  alla 
principale 
D  Blmill,   u  corpo  a 


Mieli 

■(no 

If 


Ai  corpo,  pasto 
lata  voglH,   niF< 

r.  m  corporale 

Ha'tt  eorpo,  coiitrsrir 
Mente  =  Per  atlual 

corpDrallld 
Haatigare,  rl<1iirre  i 
por  Ireoo  a  rilegna: 


I  bili  eommeiisl  e 
BlIi.rBTTfdcral  emen 
'eggert,  dalle  due  irò 
con  «  rtyo ,  govei 

nto,  H  correggere  — 


ler  metal.,  opi- 
■enia  Inlnppo 
,  fiiriosaraente, 


le  rsaloni  e  la  vfr\ì&=Carrere 
a  verso,  vale  aiulare  a  aecon- 
da^Correr  dietro  a  uno,  »ale 
lalora  ricercarne.  nre|^rìo  = 
Correr  itittro  a  tkifugge,  *a1e 
far  del  bene  ■  chi  noi  vorreb- 
be —  Correre  aMatio  altrui, 
vale  asaallrlo,  Invesllrhi^tn  al- 
ti vo  algnif.  —  Correr  lanve  , 
nate,  per  melar,  vale  tirare  ■ 
Rne  cheechCiisla,  o  piuttosto  edo- 


renclo=Si  dloe  anche  di  chi  to- 

cappeUo  0  la  berretta  atlrui, 
br  fare  uno.  Ingannarla,  aERl- 
rarlo=(,'orr«r*  in  alcun  pre- 
gindUia,  vate  Incorrere  alcun 
preKludlilo  =  Correr  una  fai 
coca^  e  eoi^trla  assolutamente 


chessla    !___ 

HI  dice  anche  di  latte  le  ape-  - 
:ionl  del  carpo  e  dell' alM» 


jri'n,   0  per  f  animo,  per 

le  venire  in  mente,  venir  nel- 
mini'),  oailere  In  pensiero^ 
r  sCKullare 


Etrasporlire  mi  don. 

boAnfeoe  dal-  far 

laemalaarnel  con< 
_ 


I  tuo  prò  que\\i> 


CDrTDIlort,  ciHTOiiipilore 
eiuii,  idegnani 


EruccioM 
OnrrDllcJa ,  cor 


Ubile 
Comilhire,  eerb.maic^  Gorrom- 

CiHTUllDrB,  corruilore 


iIbiIdik,  rotture^ 


Cor»^  Dare 
renditflar' 


cou  rbe  rI  faccia  si 


e  CDnyjiclare  ad  ihu|l 

UFhe  ntrrllandolu 

Corte,  tìomo  di  corti. 

llElaiiu=Tale  siiche 


=  Pigliar 
■  meitiere, 


(loocoliirt 


Cailsggiare,  br  corte, Maa^ 
inuiTc  1  tiffiHrl,  e  (Kcìatmwm- 
mticdfa-  icnrr  corte,  ttmtmi 
wvcrddanKQtE,  coiWMiKm 
.^orKn^atore,  dw  rarUtri 
Cortemio,  Io  iloiu  clw  «affr 
eluKnlit=OaitÌiU  •ipmti»' 

Rial» 
orlCffiina,   lo  stOM  (te  Mrt 


cerne,  largo  =  nar  A 
renani  cortttt,  vale  un  v 
le  bracete  avvolic  inkaw  * 
pogKiatv  al  pello,  da  eWW, 
in  ilpilC  d-^xlMo^n^M» 

con  inuiera  eorltit =Cmtm 

l(ar«t,  vale  eumod»,  (|W>- 

largo,  nll^  o  «Jmlle 
GorUieftgUnienla,  Il  cotIlHI^ 

rccorleila 
Corleauflu^,  br  corttdhv*- 

dere  larganenle,  »pmim> 


IO  sliBortle  ed  0»  ak  «M: 


■iMindere  eoa  Kual*  ewli* 
■Uè  cvneile  rtecvmle=ia  M^ 
I«ia  <  |i«r  sortMM,  — fc^ 
0..1  quale  tirecMano  ^M 
farei  una  graila,  la  (HM^H 


f 'S^^ZS/^'   f^èfa?""!"  'i/I 


"ano 


'Wo  rS  'S'è ,  Dia  ^"'Psco.  /  '""'■'ijfloiJrr"  "^"lueiie. 


i 


—  DIeiBroo 

ttmu  di'  diclina  periona  , 
nn  di  chi  ne  irla  svinccn 


«Ole  ella  vlenKJVon  soli 
cuna  fin  ni  cotto,  ni  ci 
»■•«  non  ne  «rter  «sperL  ^.^ 
oBita ,  noB  lo  volere  In  alcuiui 

CoMia,  per  nctif,  btile  s  Inna- 

Dtorsni 
Covurr,  per  metaf.  riomlnare,  si>- 


-    — — r,  poM-^CoBs.  - 

11  male,  Yile  Sgursl.  compor- 
tarwla  In  dono,  rdentE  ftcendd 
per  torto,  come  si  dlr^be  con 
«tra  niebif.aOBare»ar{a  =  Ci>- 
iiare  II  fuoco,  dlceal  di  cbl  (ta 
di  oontlnilo  pnant  si  tUoeo  per 

CovWare,  deiWerare 
Oovldlgia,  cupidigia 
Collare  ,  per  tnelaf.  pereuolere. 


Crasso.  Igno 


!ilnilli,valel(«i- 

rama  urandisilnu ,  e  In  oMt 
neceitarla  e  Imporlanle  a  *■- 
pertj  :  error  maoifeBM,  e  mh 

Mutabile 

sluml;  oggidì  dleol  aeluFiuia- 
n[:z;Per  IO  buono  e  '  ■  -    ■- 


r  rispetta,  rlvercnia 


Crfaniare,  CL ... 

itumi.  morigerare 


),  niorÌKcralo 


re=Per  nudrire,  nllCTare 
Creolo,  luit.,  stryo,  sMIevn,  per- 
sona dipendente,  add^tntrc- 
ato  t  malcreato,  «i  dice  di  cU 
é  di  buoni  o  ealUvi  coMuml 
CreatuTBi  ai  dice  d'nRni  coaa  erea- 
pia  »pec  dell'  uaiiKi=Per 


„ISS 


■otlo  la 


rttt  nnin,  o  to' mut-ftef unii . 
«  alMdi,  dkCHl  di  chi  IceU  onw 
«Npessihin.  osiiMtte  atnnttv 
«M»  con  chi  «  pio  pOttn«  Si  -" 


la  uingna=D1cetl  anche  per 
-  _  nbino 
Creaihine,  per  elezione 
Credenu,  il  credera,  la  ftde  = 
PeropInlonp.penaienKperBrt- 
dllo,  alÌniB=Per  secreleua,  le- 
vale dar  fede,  prealar  fede,  ere^ 
A    teie:^"  V  «IO  Ati  credere , 


Qare  a  eridetua,  pigliare  a 
Tedema  e  far  cridensn,  o  al- 
uiK.vale  vedere  0  coiuprare  ecc., 
iCDia  Hcevere  o  dare  U  prezia 

fate  Jaiorare  Benu  aver  di  lu- 
jilo  ta  ioercede::rar  cKecelut- 
Ila  a  eridmia,  vate  btìo  len- 
la  oecaiiane,  e  per  non  nalla^ 
i  eredeasa,  poalo  onu-,  vale 
n^a  fede:Fer  ugEla,  pova 
edere  ,  aver  fede  altrin  :  e  o1- 
re  al  lentìiu.  att. ,  »'  adopera 
mehe  nel  ntutr.  e  nel  iie>"- 
MM.=zPer  aver  opinhine, 
Madenl,  dtnl  ad  Inlendt 
per  andare,  cammettere  e 
ni  l<:d«=Per  itlnwr  ben 
hr  rastooe=CmJere,peisÌt 

IHa=Per  abblillre=Vale  ar 
Ha»,  da 


Cregpello,  Cn 
laf.  *tf.  e  [. 
Yole 

Cresta,  per  m 


B«y; 


la  parola,  il  di 


CrliUa         .,  ^es              litlsiio, 

tSTia.-"'""'" 

e   >l      j  come   na.ionè 

dlanrezzaliva  d' oddio  :^  Suoii 
cTÌttianaccio,  »l  dice  anche,  in 

modo  tasso,  d'uomo  beile  i: 

dito,  quello  che  »'he  ad  «ver 

corrente 

1  «Itnil  :  e  per  lo  pili  dlcesi 

maoclaieofitrarh)  di  debito 

che  donna  tempi.,  detto  cosi 

Prr  opinione  ebe  ano  ala  in 
lDM  =  Onde  H«r<  Al  ere- 

per  iMherao 
Crlitlanello,  onilccluolo  o  dappo- 

co, 0  di  piccolo  aliare 

jeoeererWrto,  dleeaidel- 

nriillano,  »iu(.,  per  proprietà  di 

MTMine  di  ttims  e  di  valore 

oMiule  dal  popolo  »"  '«"i 

Bedipl.=fla  crittiaiio,  aorta  di 

e  etirre  in  credito  di  là- 

vale  coia  adattala,  conimevo- 

e  almill 

le,  buona;  modo  baaao 

rio ,  dtcesl  di  coia  da  ere- 

llrlbca,  arte  di  censurare,  e  l'al- 

re,  yerb.  moie,  che  cre- 

OlOcare,  tenaurare 

Crlticalore,  tert.m.,  che  critica 

*-  «^-dolilade  e  Credu. 

l^rltlentooe,  Il  crlUcare,  criUe* 

CrltlGhetlo,  crlOco  Ignorante   o 

aopiiiidne,fiil!aere"denM 

,  aiuto  In  credilo,  in  ri- 

crlilcIsiDo,  criHea,  U  crVUcare 

Crolli ....     . 

ture  di  crocahl,  che  (srocohia 

Croce.  Farli  II  legno  dtlla  oro- 
et ,  vilf  TMIimc  unnalnta  = 
Per  iien»,  lomoenlo  =  finere 
olirai  in  croce,  o  simili,  Igu- 
raL,  vile  Icnenilslo  a  badi  o 
Bus|jt9a,  forell  provar  torncn- 
lo=PDrre  in  crocce  o  slmili, 
vale  biasimare  con  maledMoni 
e  improperll  =  Far  eroei,  far 


min,  ^I|['I'>^<>  irreoanl  le  brac- 
cia Hi  petlD  a  ga'm  di  croce, 
in  srgno  di  grande  umiliazione, 
di  preijliicri  ecc.  =  E  bandiri 


Grodele,  dnC 
pieno  di  crudaU 


maio  lo  anor« 
Crudelesn,  cnMl 
CrudeUU ,  Crude 


iiKnte=Per  cu 

GmdelU,  GradM 

le ,  alruclu  & 

Irojipo  caaUtia] 


melar,  crudele,  aspro, 

ccioio  =  E  per  inetaf. 
omo  Inesperto  e  seiR\A. 
!i)l.=Per  metaP.  dlcesi 
ineiMrlo  e  soro 
Iccolo  di  alaliira,  gfo- 
\à  snche  teoipiice,  In- 

,  semplice,  inesperlo, 
ICO  praHcu 

amo  al  DeIIudIo  pia  a- 
padre  e  dilla  madrt, 

DauraL  rais  rancore, 
lire.  U  bollire  dell'ac- 
nellB  cuccnnia  il  alza 
e,  ha  for&e  dalo  i>ri|ri- 
ita  bassa  me Lafara,  col- 
si luol  Jlgnlflcare  il 
repenllno   de'  sopra- 

tu 

ler  dimnla  o  dibuo- 
a,  vale  esier  di  catU- 
nona  candlilDnei  pte- 
I  non  pieghevole  a  vo- 


cailalo  e  cullala.  Pcn- 
slmlllt.  dlce^il  di  cblc- 


ncciila tiare  =  Per  dai' noia  al 
culo  0  slmllt^Ctfl urlar  le  pan- 
the  ,  vale  slSi-  oiloso  sedendo 
senza  far  eou  alcuna 
Ilio,  inoltrare  il  calo,  e  un  atto 
fatto  altrui  per  Ischemo  e  dls- 
[)regio=^E  figurai.  In  modo  bas- 
so, vale  palejare  i  tàlli  propri! 
=iDlcianiD  in  modo  proverbiale, 

culo ,  di  chi  per  aovereliia  al- 
legreiia  quali  non  cape  In  sé 
stesso  ,  e  ne  dA  de' segni  con 
poco  garbo  ;  modo  basso^J^rp- 
re  in  cutoj  modo  basso,  che 
vale  avere  ■  noia,  dlipreMare, 
non  isIXavire  =:^  Fare  altrui  il 
r-.ul  rana,  vale  mal  trnKarlo, 
castigarlo,  punirlo 
Culto,  per  uomo  ornalo,  elegante 
" — ■rre,  llguraL  molestare,  lor- 
ilare,  allliigere  l' anima  ^= 
esi  anche  per  innamorare  ar- 


L^signif" 


dicansi  per  dinotar  co^l    II  pirh 
ititiino  ed  il  pia  viio  affetto  ifei- 


riOTf:^^er  

(ludictr  degna,  dicevole^ 
tu-  degna 
Degnalo,  blto   dei^no,   reni 

DcgDDzIaiie,  Il  degnare 
Degne  wle,  che  denaa 
Deffneiolni-- '-      —      '~   ~ 


eliberaiioiie,  co* 

prs  aleun  mniUi 

[.rendereJer  ri* 

r      Hto  preso  j 

DeUcanienlo.  F.  e  j 

"  DeircinufdeUGalJ 
Delicamniente,  lo  I 


Deena,  a»al  merilevole^Per  con- 
ileano,  convenevole,  proporalo-  D 
jisto  =  l]UtD  sssotuL  per  >ge. 
di  persona,  vale  ecoellente,  di 

6  rande  BSare,  di  ragguardeTt 
!  eonitli^one 
Deietto,  umilialo,  avvillla,  depre; 

■0,  d»m>«Blo 
Delezione,  abiezione 
Delaiione,  accusa 
Delegare,  deputai 


iccusa  seerela 


linouere,  prop* 
insellila,  e  peri 


data  ad  ahnino  di  poter  esmil- 
nare,  oenleniiai-e  ecc. 
Desiabile,  dllellablle 

■»,  dlleiianienW,  dUet- 


l 


Dclellare,  la  ileno  die  dlletlere 
Delellazlone,  dllellaaloiie  I 

Delelio,  sait.,  acella::l'er  dlaecr- 

Del  elione,  oeelta 

DellberaglDne,  laaleaso  che  dell-  I 
berailone 

Deliberare,  neulr.,  diliber _ 

Per  litaliJre,  slabllire  =:  Per 
deallmre  ,  per  liberare  =  B 
netifr.  pan.,  risolvere  obIuiIIc 


checcheHll 

DellilDso,  plcD" 

molle-,  eOeml 


hrnilani 

fcniateA.,  che 

V  rendersi  Io- 
idi lode  ecc., 

IUllcval« ,  tn- 

Benierto.'»\ 


Mie  al  III  GUM 
t  Tolte  In'sen- 


=Dlr  cheechtiila  fra'iientl, 
vale  dlrlu  con  voce  baau  e  o- 
Beuramenle  o  h)  cooSdenia  ^ 
Binianere  n  difitl  tccehl  o  a- 

mangiar*  j'ciWM  allral  a  dan- 
ti lecchi ,  vale  non  rII  dar  da 
mangiare  =E  ligiiraL  tVoD  dar 
nulla  — Jlure  u  danti  leechì  , 
vale  star  sema  operare,  qnon 
io! cado,  o  non  s^arrlaenianda, 
0  non  avendo  aviia^Auere  uno 


aKe  0  Ha  ime  It  den- 

j  proverb.  esprimente 

!  >l  ragiona  vulontfeH  delle 
£  che  premano,  a  ehe  dllei- 

ludo,  apoHllare^ 
lar.  Bcoprlre,  ualeaare 

- dinUMla        "^ 

fliiamenlo ,  denumiaxloiie  , 


sifSs 

Deplorabile,  degno  d'esser  de- 

&r,;»r— "■'""-• 

II.  vale  eiier 

lrt=Plgllària 

KUeralalar 

Deproruirae,  compiamo,  lamen- 

WW  ifornen- 

tallone 

va' (fnilf,  tale 

Deprnvare,  far  pravo,  Kuuiare, 

m;   meurora 

Dir  ekcechti- 

del  Ruslo,  del£  dollrlna,  del 

W,  vale  dWo 

■V  COD  llberlUl    coatumi,  e  tiailli;  o  vale  cor- 

1 1 

rJia  tBi\onf=Bati 

lo  deasa  che  ilsre  U  Eoore^^E 
(altare  il  euort,  lo  itc»o  che 
■aSèrlra  11  cuore  =  Cateart  il 
cuori,  ti  dice  del  Ira  vagliarli  e 
■blgottlrsl  per  Disia  novella  o 
per  acddenle  lmprovv1io=Ca 

-  -   ■■  "  -      'livoglli  pili 


1,  Indurlo  a  fore  tulio 


db  die  si  vuole^Cat 
la ,  Imporgli  : 


dar 


il  ei 


,    vale  I 


cesi  iwr  I 


innegglar- 


oanveriirs 
Cupere,  tatte 
Cupidi  U,  Cop 


.' triaut^Ci-epare  il  cuo- 
re,  vale  senlir  sonuuo  dispia- 
cere 0  dDlore=i>o™  il  ciiorg. 
Inalare  raninio,  aver  l'ardire 
-Da™  il  fuare,  o  slmili,  di- 
!r  espreulone  d' amore , 
e  teneraineDle  — 

■'■-  ■"-  -"-<i  nel- 


Cura,  peiu!«r 
affé  Ilo,  soli 
Per  EOvcrn 


l'UQinrc,  partandoili  . 
lenlesMi^Oare  nel  cu..  .,  ^,. 
tccararediare  il  cuore  a  chec- 
chesiia,  dicasi  del  volgervi  11 

che  di  cuore=Oirs  o'far  chec-  i 


dere  alla  pi 

''Zrào"'^ 
it^^Prinda 


Depreeuhinc,  preghiera,  t  nropr. 
qoellB  cbe  si  fa  per  d1>>rlire  il 


EamenlD,  uniiìbilDne ,  opiires- 
nepresBO,  umile,  liuw). 


DerlUere  e  Diridci'e,  acheroirE 

lieiTsTe,  dilegeiare 
Drrldllure,i'«rb.iiiiiic.,r:be  deridi 
Derisibile,  merllevole  di  Bctierno 


LierrBV,  siiti.,  OErisiuae 
Derìaore  e  DÌrlsare,  ferb.  n 

che  deride 
DeUrhere,  figurar  con  por 

Desiderabile,  da  essere  desideralo 
Dealderanienlo,  desiderio 
Desideranle,  cbe  desidera 
Desiderare,  diilderare,  aiej 

glia,  appetire 
DesIdei-alivameDle,  uvp.,  io  d 

desiderativo 
Desiderativo,  desiderabile  = 


DesiderasBDieale,  avv,,  con  desi- 
Desideroso  ,  ebe  desidera  =  Per 

desiderabile 
Desidia,  pigrizia 
»"'"  -lisiua-er  diletto  d  simfle 


Deaperare,  disperare 
DespetlD,  su(l.,dis|i*Hw:nr  w 
pendio,  dal  ierb«  teiyW»^ 

Desia,  sveglialo,  éb«  Mi  ànm 
^er  lueiaC  vale  «tUraiiMM 
salace,  Dero,  rìgilaat* 

Detiran,  coudinre  per  wamm 
deslrando.  P.  Addii - 

Deilreiza,  Ofnral.  si 
all'  animo,  e  vale  i 
aagaslu 

■ fiiEuraLper  Blllaa,a((» 

ietto,  »^lt  di  naàti^ 


DeleslUiile,  abbunincvair,  «^ 
di  essere  de  lutalo 

lo,  abbomlniti**.   I 


Detestazione,  il  deicsUK 


Irae,  maUÙcenle 
Dettare,   per  gÌdiìIIl  InKfam. 

ammaestrare,  e  pni|ir.  lun'^ 

rlrei^Per  aeni|i].  dire 
DeitO]«u«L,  ftroliu  iiiijiio=jii>^ 

«He  al  rfefto,  lalc  rinwiw* 
al  parere,  e  credere  »i  dirt  *■ 


luslire,  disperdere, 
oeltere  b  loqquadro 

ibegiìi,  dtitrugce 
dipCDdente,  bduci)= 
mala  di  splrllg 


e  buie,  ImperverBore 
'molo,  vtìt  bre  ogni 
rare  II  diavolo,  dt; 
ncere  tn  (leoni  df- 

itr  metsr.   dltpDtBrc 


lAuitu.BVvnito.ibl- 
moreTOle ,  di  buon» 


'wingare  e  II  | 
■uniEnte  —  Per  raeit 
ilucchevole  per  la  ruE., 
Inde  teiitr  aietrla  o  gì 


avvilirai ,  urolllanl,  incWmrd, 

piegare,  oondlicenikre 
)icilore.  Dirli,  inmth^  ohe  ^tt, 

peraratarc.  aHiuAtere 
)i»iBSnienlD,  il  dlnmire 
NObinare,  iB««Mar  la  fkmi  iUnd 

con  maldicena,  UAinre 
llflhnnlan^  il  dlBkun,  limtm 
IlOèrenu  e  inUcui.  ititirrtat^. 

P«r  lite,  diunniane,  Mntn>> 


difUcoild  Delle  bue  operaiionl 
Dlflldore,  noD  avFr  fidenia,  noa  ti 

-,  „.  dlÈld'e 
nllllgnere 

Dlfllnlre,  decidere,  tcrmir 
DJrinimenta ,  li  deBnlre,  d 


e  ordinàrio 
ij'orre,  ripeniarlB 


Digiuoo,  per  mclaf.  vale  lonea 
prliailiHie  di  cbeccbeulK^^ni- 
Mere  il  digiuno,  vale  talollBni 

DlgnlU,  Dicnittde  e  Ditinìlalc, 
Olir,  di  draio,  in  senso  d'ooo- 
mote  cvBditione  e  d' alto  a- 
jire=Fa>  upelto  oueslaxi,  d 
(icBwOe 

Di^ntlnao,  degno, 

oMha  d^mu 

Digredire,  per  mela 
ìloite,  HTtini  dalli 
é  In  dbcarM 

Oipei^one ,  b    ' 

ilo  tvincipalt ,_ 

per  iBtr^iom  utn  Eou  ;  i 
at  ìm  digredirò,  euendo 


■ppnrla  iliìellD 
DllellabilitA,  DOeltibUUÉd*  t 
'-"-'"iute,  aMr.  di  dP — 


u  aigreaire.  eBcaoD  niDB- 
■111  parola  U  uli  lignlB- 


UHI 


DImua 
urareiiivwrc  m  gvpK  ru^tm, 

ligeoiaiK 
IHgrBiiire,  per  pensare  aeco  sle»- 
M  »d  ilcuaB  eflu,  e  quaai  ma- 
«Ucandola  non  la  poter  iDihlot- 


igrdmar9eli=Per 
sf.  allllggrre,  tor- 


tHticenre,  met 

DUipldaiMnlQ ,  sdalacqnaDienlo  •_ 


BlBcqoare 
DllBgglMDeoto,  il  dileggi! 
Dileggiarne,  -'^-  -■'■—— 


"saia.-.. 

Dileggino,  che  dileggia,  suiii 
no,  che  H  piglio  guiio  Jri 
'      l'iiina  inoralo ' 


DilFiievole,  che  dlten* 
Dileltiao,  add-  ete  poMt  il 
Uletlo,  plKere,  gioia,  gniM,  M» 

tenia  d'animo  con»-  " 

"  per  II  pcnoDa  di 


beraiione,  eoo  ai 

DlllcamenlB ,  lo  aìmo  co 
Ito,  dellGal^Ba 
a,  diliealena 

Diliealamente ,   am.,  con 
lena,  geotiliDetile 

.  incatena,  morMdnti.  41 

DilliTiildare,  per  OMIaf.  e 

CUI.,  dlnoatrarai,  »— ■ 

garB— Per  chìcderi 


DlmeDUco,  di  poca  iMmorìa,  che 

mcnllcsto 
Umenlire,  dire  »  uno  ch'e'  non 

i\tTO 

QIbkuo,  per  rimesKi,  amlliilo, 
rfeilaiMto=f)/»'<>Ji'  rn'ni,  vale 
•s|)cHl  e  cadenti  [n  segno  < 


a.vnal,  rareize,  atli 
CBTtMfcJ'er  alto  cnmle 
Wmealko,  igg.  dell'omo  d  ifml- 
11,  vate  ftrallaiT,  Inlriiueeo 
Ej  per  perdonar*,  rlmet- 


mSSm 


Hporlomenlo  .  modo  di  procede, 
re  ;  parlinienlo,  azione 

diesala  per  suo  paMatempo   e 
diletto:  tpaaaarai,  e  prnjir,  il 
lollaziani  pasiegeiando^E  per 
portarsi,  procedere 
lipono,  aoilozo,  B!>aisa,  recrea- 

«ione^^er  porlBmenlo 
Dlridere,  deridere 
niri^are,  derìdere,  schernire 
Dirislone,  derilione 
Dirìaore,  neri,  iiioir,  che  deride 
Diro,  add,  empio,  crodele 
"iromperB,  per  adirarli,  venire 
In  dissordla  ,   In  dlaaenskine , 
tieatr.  pati, ^Diromperli  a 
fare  nnn  coia,  vale  darsi,  niel- 
ler*l  a  farla  senu  ritegno,  pre- 


iJ^rmala, 


imtuKio,  Iardana  =  Per 

Ser  dipendere ,  stare 
'  uno=:PEr  islar  ter- 
»imiio*erfc^  ut»,  per 

-_- ,dinioranM.  Indugio, 

twdanza 
Ohnostnrc.  manifestare,  far  pa- 
lue.  dicliiBrare,  provare— Per 
■-In  ilgnif. 

. , li  vedere,  far 

-J,  apparire 
liniiprare,  denigrai 


oecolalo,  e  sgg,  il' osieqoic 
limile,  vale  Boto,  adulatorii 
■dare,  spogliare,  scoprire, 
Durando  la  carne  noda 
lare,  pelare 
Ilare,  tor  \it  la  pelle, 

idente,    Bgurat.   e   in 

ore  che  aLtia  nnalche 


precipilani,  scendere  con  im- 
peto dalia  rupe  — E  in  signif 
iierirr.  anche  talora  fu  adupe- 

DisaSeiionare,  levar  l' affeiHone 
DisaSéilonato,  che  ha  levilo  l'al- 

fuione,  diiaraorato 
Disagevole  .piena  di  miserie,  di 

Disaggradare,  non  esser  a  grailo, 
dispTacer- 


tagialaniente ,  avo.,  dlleglosa- 

»KÌata,  scomodo,  tenia  Bglo= 
Per  liisognoBO ,  privo  di  quelli 


ippetlsce,  che  dod  i  sSeiìDiii 
inaiare,  restar  A'  tanajv,  odia 
lamalore,  urrà,  inaic,  che  di 

DltimbSiItno,  che  non  £  ambiti 

IO,  spagliata  d' nnibiiìone 
"' ■".,"!(«-  di  persona,  n 


antraria  di  amidilB 


Disamorare,  contrarlo  d'InnuDD- 


diicesi  anche  _   , 

lo  ohe  non  conosce  né  ifictto, 
nevolenia 


Disamorevole,  poco  cortcte,  poco 

Dtiemorevalezu,  contrario  d' 
marevoleiu^Per  azione  tge 


Dlsailro,  IneoaM 

fortuna 
DIsaltrlsMlo,  riUe 


considerata,  nn^ 
non  provvcdnU) 
IÌB*Ff  enluTRlo , 


=Per  risolvere 


Discaro,  conlrarfi 
Dìscerneiaa,  il  di 
iscclla 


e  —  Vtr  dlcMirptore , 

re,  inlerpretolore 

E,  d)>9l|»IDre 

I  dfidpare,  acSpare  = 

nwgere,  ridurre  a  nul- 

acquore 

a,  xa[dteiu 

,  IniegnuuentD ,  SsUta- 

'  si  dice  spedatili,  delle 

ìli^BIicIplina  ,  iJlcEBl 

«itone  del  danl  ta  di- 


iodeioti^Per'idioli 

1  colpa,  giuatillcaiioiii 
enio.  Il  discDlparEl 
',  BC usare,  scolpare 
ire,  disagiare,  Ineom 


__..fcrnnlo 

di')  che  si  c'canr>!sMtD 
laconfldare,  neiitr.,  KonUdarc, 

dlIOdarB 

ISGonÀirtanaB,  iconfarto 
iìcanlOrlsre  ,  scaDForUre  =  la 

BlERlf.  ntutr.pais.,  ablKOttinl, 

Mdilolararel 


DIscaraHelare ,  scora  KKla'^  ^  E^ 
DlEcorare ,  scorare  ,  disanimare , 

Discordama ,  per  dluloilnHania 
di  lolontA,  d'opinione  a  slmUi 

DlBEordare,  per  metat,  vale  ddh 
essere  concorde ,  e>sere  di  di- 
versa opinione,  lUacooienUre 

Discorde,  che  discordi,  che  nOn  è 


a  degli  111 

Dlstordalore  ,  eerb.  male,  che 

discorda,  discorde  vale,  lltlgiaso. 

Discòrde  vale,  litigioso,  amalordl 

discordia,  contraddlcente 
Discordia,  dlsaentlone,  dlvlilanc. 


Bo,  riiruso,  aiBconu 
:nte,  parlante,  faTellsole 
Discorrere,  correre  Intorno, scor- 
rere, percorrertKcPeroorrere , 
cosi  nel  proprio  sltinil. ,  come 
nel  llgnralo=Pcr  ragionare,  fa- 
vcllorezPEr  operare  col  dlacor- 


■Miite,tuM»iueiitè,tBaiflmHite 


altrui,  non  curanle.i 
le  ai  delU  o  «Ile  al 

ce,  miscredenle  =  I  _.    . 

denir,  vale  far  mular  credeoiB 

Dlscredenza ,  ineredullU ,  oslliu- 

Dlicredere.  non  vtdere  quelb  che 
ai  f  credulo  allr»  voli»  =  Dis- 
credersi di  una  eoia  In  slgnir. 
neiitr,  pali. ,  dlcejl  del  venire 
alla  prova,  ehl>rirai,=  Disere- 

con  parole  di  qiialclie 

Dlicrepanti- ,  ehe  ha  diicrenana 

0  diiepsiw,  discorde 
D1icred>lo,  scapilo  nel  i 

dilla  Dina 
DIscredlIamenlD,  discredi - 
Ditcrepanis,  dlijiarerc,  discordia 
Discrepare  ,   aver   dixreiiania  , 

f—,  discordare,  dissentire 

che  hn  0  niosira  dlscre- 

;  dlalinzione  oeconciB= 


Diarrelo, 


pregiare 
Disdegnare,  averi 
gnare,  itit>arrii 

Disdegnalo,  adiri 
DÌidefnalor«,  e* 
disdegna,  cbc  ( 
DIidegEiOk  adeno 
Diadegnoio,  pten  i 

aprenante 

Diadella,  per  dUi 

onde  aver  diadi 

disdetta,  al  tìee 

do  si  ba  la  fbrl 

Disdetto,  tutt;^ 

DisdlGciaiD,  aenu 

loMlgfuoeo 

a  quei  che  si  i 


e,  Ofura 
;io,  Ar  d 


Perlo,  Inran 
DljdottD,   ign 

Bmemoralo 
Disennatii.  nr 


'Ss,, 


?^'^"V«'.>"'"S-7''i.«;yL      ■  "■WS 


Intorno  alle  cose  umablll,  br 
Dlsiirparare,  scordare  le  cos 


l' incllnukiDe  ,    e    forse  incb 

maimtìa 
DislnngD«re  e  DIsinBngere,  iofii 

gè  re,  dlsilmulsre 
DlGlnBntamenle  ,   avv. ,  ilncers- 


J,  nOn  OnlD,  sincero 

IHilniBnnire,  siiannare 
Dfilnianna,  l'alio  e  l'cBèlto 

dlidPitBqDarE 
Dlslongmonnenlo,  I'  allo  e  1' 

Irlta  del  diEinnsmoraral 
"'  '  teutr.  pali.,  le- 

[■  anczìone  della 


Dklnlendere ,  no 

lasciar  d'in  iene 
Dlsinlereue,  di^l! r--r- 

uHle,  non  cnrama  di  Kuadi^fi- 
Dlslnlereiaato ,  ehe  t  aeim  inle 
-reiie,  die  non  co™  Il  proprli 

inleresse 
Olslnvelb),  per  spedila,  Uralica 


pia  Intendere, 
del  proprio 


brio,  rlveua,  francbnu,  de 
DIaIsÙmi,  Bonlrarlo  di  atinia ,  dls 
Dliileale,Gh«niBncadl1ea1U,inBd( 


l 


Dltraemoralo,  inwnionilo,  ilupidc 


Dlunientlre,  ntenllre 


.  •-,  demeiitare 
Diimodan,  lema  niada,L. 
Dlanamonire,  neulr.  post. 

innaiDorato 
Dianodirc,  per  mtut,  nw  cai» 

rtre,  iinegare,  inuufèaMrc 
Dimore,  itnocnie  di  dlnaore 
DlsiAliedleBle,  disnbbUeoK 
DiBDijbedIn,  dlniblildlre 
DIsobblIgsnle.chedltQMil^a»    i 

trarlo  di  abbllnnle,  ufn,  l»    i 

eivllf,  a|ilicevDR 
DiiobbllEtrc  ,  cavar  &'  obban . 

o|t)(idÌ  ^  Bai  pure  In  MpiiCJ    ■ 

usare   acaiicila ,    liir  qoakM    ' 

dispiacere 

" ■-,  In  oggi  pwrLdipff- 

itaecendaM 


peraona  dlaoccupati 


Mto;  m  al  UM  {««b 

loTiifad'iBiiudhbiKft  M 

late  tn  btO  a  fc  ^g*;  a 

!l)lnl£pv  ■ 

levowaj*  ^ 


Dlionorarp,  torre  r 


Dlionore,  ronlrario  d'ondre,  Infa 
roÌB,  «raogna.  liluperiu^Pe 
lUUinia  di  parole 

Dliordlnare.  pertnrbire  e  tonim 


,  turbare,  guaala- 


in  quBÌ9Ìvogll[ 
■lira  cosa 
Diiordlnata,  jier  iniolenlP,  Jlcen- 

Dlaorganli 


rar^  scuncertarii 
Dlsorrare,  disonorare,  ed  i 
MHipl.  non  onorsre,  prlvan 
le  comuni  dimoatrailDni  à' 

Bisorrevole,  oonlniria  di  orrevo- 
le, ài  poca  a  lima,  abblellu 
Qitparsre,  dimenllcar  Jo  impara- 


ISSS. 


iperBgfoQe,  dlsperulone 
ìptTsrej,  perdere  In  apcraiiia 

•a».,  e  Ulora  Dell' ulC.  e  tal 

tm. .  perder  ta  paiienu,  dai 
<  alla  disperazione 
«rato,  ibar  di  sperania, 
età  aaaalut.  al  dlcespeaiu  t 
ma  che  tia  perduto  tulio 
;  A  rJdollo  <  diiperare  di  li 
■Hare,  dbpreglare^  ntufr 
nrti ,  Innalfarire .  prende 


or^,  dispregia  tare 
to,  tutl-,  oSeaa  volontaria 
ad  ailrui  a  9ne  di  dìspla- 


onlB,  fastidio,  rlncrEBciraenta ; 

=l'er  dl8pregio=(idd. ,  dijpet- 
lato,  dlspreiialo,  abbietto,  vile, 
dlsprexiablle 
ispelluamenle,  auu^  con  dispel- 


_Jmi 

Diapelloio,  che  al  compiace 
Far  dlspellu,  di  coiliitiil  acor>E- 
si,  dispregiando,  altiero  =  Per 
vtle  ,  abbielto  ,  dijpreiaevole , 
ma  (  snUqnato  t  da  tuggirii 
por  cagione  dell'equivoca   al- 


Disiriaci 
__pìacei 


Dliplac evale,  dl^iiacente,  rlncri 

■cevole,  ebe  apporta  diapiacei 

Dlaplacevolmenle,  nvv^eon  luod 


Blsplatalo.  dia  pietà  lo 


Dlipregevde ,  disprenablle,  de- 
gno d'eaner  diaprcglala 

Diapreglantc ,  ehe  diipregla,  dli- 
preizanle 

Dtapregiania,  dlapreglo 

Dispregiare,  avere  a  tenere  svile, 
o  Hgellare;  contrarla  di  pre- 
giare^ auolulameate  non  cn- 

Diapreilato,  tcnulo  vile,  ahblclto. 

In  nluna  sUnu 
Diipregialore ,  vcrb.  Tnaio. ,  ttx 


ifrcnileizi,  dtionnu 
DifMlata,  per  liMnitosa,  dlBone- 
9U> ,  che  Don  pmxt  tnao  di 
lengc  0  d'altro,  che  pone  tu 
USD  cale  le  recale  del  ilinta  e 
dell'  onnto  :  e  li  lUee  di  coitu- 
idI,  di  vomlnl  e  tlmiu 


ilrelta  di"  lingue^  i»!e  CmM-  S 
fpiineo  *r 

ubbidiice  '         ^ 


dtiubbidln,  traui«Bloae 
Diipbidlre,  trufrcSire,  pod  bIiIiI-   ' 


adire  obr  eoe»* 
llta 


I,  diacono  0  gro- 
I  di  doe  Ed  eiiBD- 


iu.disa 


161S 


'entlI^r^dlI• 

-IverUcolo,  nietef,,  «ciisi,  preleilo 
DiverUmenlo  ,  il  divenire  ^P«r 

paaiatemM),  spauo 
Diverlirf,  rtvalgersi  sKrove,  cri 

Divido,  ralbi,  lulleoìtn,  unia 
Bllcndere  mi  altro  =  Per  l^x- 
dito,  Bpsctdala 

Dividevole,  per  ledliioBO,  etic  mcl- 


,  ,-    irallalo,  rsglo- 

naineiitoi^Per  pemlero 
li  vis  are,  immagiiiare ,  disegnare, 
pensore^Jer  descrivere  e  or- 
dinatsmenle  mostrarer^Per  Ispie- 


liallnguere,  alt.  e  i 
Divinia,  perHcche»tc 


Di  voraiuoitn ,  apaccon  e.  lailiaiDOntl 

DlTorare.  Dieorart  i  liZri ,   va- 

le  leggerli  prestiasimar^OiuD- 

rar  l<i  strada,  vale  tarla  pre- 

_Ì5Dlo,  per  dipendente,  aniico 
DIvoilUBe,  per  ossequio,  riverenza, 

alleiione,  dlpendenw  o  slmili^ 

Per  soggeiione 
Ditiilgarc,  rar  Gomune.  far  nolo 


nti,  piegnevi 


le  )u>  luollo  del 
Boldludine,  dolcwia,  piaccre=Per 


Diente,  etu  ba  dulore  =  Per  m 


dr  dolore ,  dlaplseere , 
psaSone/lamenlarsi,  rammari. 


DoloraiIaDe,  dolorf ,  pena,  passione 
Datore,  senUmenlo  penosa  a  lar- 
nenloso,  il  qaiiLe  aiBlKge 
■  Paidina  ed  11  oorpo 


Il  qaiile  aÌBlKge  e  croc- 


cici 


limo  =  Per  Isventurala, . 


amesttca,  atg.  d' udBM,  «II*  W- 
niipa,  trat&ibilc^  tO».  MIM 

Doiulnare,  tìgaortuàlt 

Dcmire,  dare  In  daW^MMOTtf 
dare-^onw,  daat,  draMMH 

Domili  TOr  dono 

Doiulore^  verb-  mate.,  ebe  doH 

Donazione,  l'stlo  rlel  daure.f 
propr.  arieiuuione  liberiW,  c«^ 
tese  di  una  co»,  di  un  foitn. 
di  gioie  e  alinili 

Donnaio  e  Donnaiolo  ,  ootal  (M 
volentieri  praUca  culle  ilaw 

Donneare  ,  are  all'  amare  «A 
donne,  o  coaiemar  eun  esM  pR 
ispasserai 


)on'i£o 
colle  do 


che  prsllca  v 


BiKoitdi    „    . 
re    t  padrone 

di  ailrr'  -  -•- 


Dormi,  al  dice  in  iwfeerM,  Isivw 
di  dormliUoM ,  gltUgbr,  * 

Donafalluooa,  lo  iKuo,  cbc  *r 


,  il  quale  seioiirB  foi  . . . 
sincope  da  duljilanzg,  iste 
ìiit,  sDBpetlo  ecc- 
e,  leiuere,  aver  paura,  i 
■e,  BOspetlBre,  e  si  usa 

Bdeailalo,  esperto,  prati 
(fr.  bene  ammaestrato 
!,  nome,  debita,  obbligo 
are  «econdo  Ib  legge  o 

e  conieniloni  del  dTi' 


I,  dtvteia,  rlccheixa,  p 
ind»ilenienle,copÌoiaineiile 


ebbe  che  In  mal  acpao  ;  aie 
Uè  dlwiiMlo  ;  e  nel  ftmii 
nbìilM=add.,  TBlorosa,  gei 
di  Dsniera  crsiiosa ,  di 
=f  er  InDUnilD  e  deiOla 


dlflidle 

Dubilaruenli , 

Djliitante,  che  dubita 


Uublloto,  dubbiosa,  paiirolo^ln- 
Tece  di  pericoioBo 

Duolo,  pena,  passione,  dolore  = 
Per  lame  alo,  pianto 

DupllDlti,  doppieEia,  e  per  aluii- 
Jlludine,  nazione 

Dur3niente,aFe.,Bapraini!nle,cru- 
deliuenle,  aceiiiaDienle  In  mo- 
do che  j  duro  da  uiSre  o  da 
paUre=Per  diUcllmenle 

Dnrei»!,  aitr.  di  ditro::|'«r  jnetaf. 
hgldetis,  aspre  Ila,  osti  naso- 
ne, caparbie  Ir) 

Duro,  per  rolmslo,  ga){llafda=  . 
¥er  doluj'osa,  an]Sra=Fer  cru- 
dele, elferato^Per  ostinato,  Ine- 
sorabiie^lcesi  figurai,  di  colui 


elle  a 


]   ed  é 


e  osso  duro  ■=  I*er  nirioso , 
spracei'ole,  aspro,  faHcoso,  dll- 
llcile^^er  malagevole,  danno- 
so^^fer  superbo,  orgagHoso^ 
Dlcesl  ad  uomo  cbc  non  abbia 
buona  apprensivo,  al  quale  qua- 
si  proverbiaimeale  sfdlce  an- 


attt.,eiiO,  acoldcRle 

lirofltto,  euadBRnD 
mloiK,  enuaisami] 

ave,  CDU  einpIeU 
r  c(iniplerc=Per  it- 

>pllrc::^vr  litanie- 


■Ir.  (l'eiDulo,  CRuil 
BerìlÀ— Per  >det  . 
é  Mxe  ila  rlgelUnl 
ik,  aema  (lieU,  — 

icurrere,  Hfgglsrc 

'qI  inche  ohe  ali 
DITtnle,  garBg)(iu>M< 

=DelKi  ìtTcMB  vBle 
■  per  «DiuUaioiHi  e 

lire  encaiail,  lodare 

ile  cncoRilaste 

■Iure,  t'itilirìata,  «»• 

le 

cKlt,  tara  >p 


ne,  (lou,  con  eneriiia 
le  tu  energia 

le,  mie  superbia 
irat,  «no  orgoglio , 

r  metaf.  allurigls,  «i- 

SguraL  luperbia ,  ai- 


Entrare,  andare  e  penetrar  dea- 
lr«=ln  alcune  locialCHit  ha  Uit- 
M  di  Bomlnelare;  come  tntro' 
re  In  jmroie  iegf  iatenfii  j 
digli  iimiil,  delia  caicinua,  ' 
eoe,  vale  ;  eainiaidBr  a  partare 
drgl'IniercitlidiigU  iiudii  eecy 
e  filtrare  ni  citiniiifno.  in  bal- 
-     -    i  «Imiti  vifUo- 


sunlo,  aeiiza  ordiae,  e  si  prei 
de  per  lo  pii)  io  liiiiilf.  di  ai 
fàndu,  diaoaealo,  acelieralo 


a  peiuorB  eoc.:*Br  ad- 
aiiuraocarsl ,  prendere  a  pre- 
leggereiBnlrori  nti  fatti  d'al- 
cuno, vale  metlersl  a  parlare 
del  falli  di  lul^nlrare  in  bal- 
lo ,  SeitraL  si  dice  uer  comln- 
eiarSaaNlvogliaiwaS^Peri- 
ver  che  Are,  accordarsi,  adat- 
larai  =  Entrare  in  altro,  vale 
mutar  ragia iiamcnln 
EBtmiD&tlere  1  liilromeUfire,  In- 
''odurre,  dall' entrala  a  l'ac- 
essa  =  G  neulr.  pan.,  Inlro- 

I,  furor  paeUGo=:Seinpl.  per 

iisiute,  colui  che  opera  per 

usiasllco,  dello  (U  persona, 
ale  che  £  mosto  da  entuilesnio, 
he  parta,  che  opera  con  entii- 

jlioeare,  sbagliare  nel  slgidC 


serve  a.  pia  cose  che  fra  loro 
sono  diverse  d' estere  ^^  add, , 
ambiguo,  dubbUi^iauv^  equlvo- 

Equo,  che  ha  In  sé  equlM,  giusto 
Eroe,  Domo  Illustre  per  virnislTi- 


■  •«riKnarle , 

BrohaiMirte, 
volta,  vile 


laule  d[  poel»  t 
iiùo,  ci6  che  coslìlulsce 


Errabonda,  errante,  ramingo, 
pn1aa<i=yi>\f  Bnehe  che  i  cs 
glorie  di  errore,  die  iriiluec  ad 
errore,  o  almill 

Errsiite,  che  erra— Per  Tojtibon- 


Errare,  andar  qoB  e  »  Bcn»«  8 
per  dove^^Taloi»  >ì  ado|ier«  I 
3ÌKni£.  alt.  col  quu-lo  imn  ■ 


confuso  =  Elitre  n 
Erroiieamenlc,  me,,  i 


Erronieo,  erroneo 

Errore,  inganno  dell' Intel  Lello , 
abbaglio,  ibBRllo,  Bproposito^ 
Vale  anohe  I'  errare ,  In  Ingao- 


prende  nelaenso  (l'iBseenanien 
to,  amnlMalraiuento 

■Dilla  In  Il|nir.  d' amniwslrare 


esacerbare 
Caageranle,  che  esagera 
Eugeriire,  agirandlre  emfmk 
Esa^^enluri^ ,  vtrb.  mait.,  <M 

Eiagerazhine ,  dlieono  ttH  fa- 

EsigtUre  ,  agitare  ;  IM  dMMt 
qualche  coaa  plià  ctK  oaHtn 
tempio  e  ai  nia  per  lo  H<  ad 
lenlini.  metBf>r.  Iniportaodala 
al  moti  dell'animo 

Euldlre,  etandire 

Eaaltare,  levare  in  alM^awM 
aggrandire,  accnMtrre,  n»*- 
rìi-dlinlld  e  gratti  d' onori  << 
prOpnet«,  magni Dcareiin Mi 
«  oltre  al  slgnìf.  ull.,  si  ni*  Kl 
tituir.  pa»i.=;l^r  nultai*,  »> 

""■' — ■     per  disoonvr*  «•*■ 


iminailoiiB ,  enminMMMa  ■  * 


Esanime,  che  C  : 

anljiiaio,  temi' 

Esafìp 


I.  Uomif ottonila eiiHi- 
wle  dllwona  vita,  di 
Mtnid,  deeno  d' iwere 

U,  EicovlBritade  e  K- 
Itale,  aitr.  di  «serupìa- 
M  di  OMlunii  che  sia 
jlo  ifU  alb-i 
iBrrire,  profferire,  pre- 
te t  e*pctlienle 

render  ilare,  rallegrare 
muidareln  tjilia,  dar 
■iModeggtjire  —  Per  ao- 
■tare  In  «lina 
il|lie,M«GÌaiiieahrdal' 


leato  ,  esìUzioue  ,   dubita 
te,  titubante,  eBllsbondo 


Esilio,  cecidio,  rovina 
Eioraoile,  benigno,  arrenUevok 
Eiordlre ,  cominciare ,  dar  pdit- 

Eiarlare ,  cercare  di  mnavere  a 
d' Indurre  alcuna  con  eienudf 
0  con  ragioni  a  far  ijuelln  che 

Esortatore  ,  verb.  inaia.,  ebe  e- 


rsgioiii  «  far  q 

F.Boao,  «diosD 
Eipcdlenti:,  tu. 

add.,  utile 
EaperieniB  ed  E 

E  sileno, 
EspcUbi 


BtD  mediante  I' 
Ilo,  prilieo 


deEiderabile 
EspeLtalits,  aspellaUra,  eipelta- 

Espetlazione,  l' aspettare,  lo  stare 

EBuianere,dal  latina  txplonaTe, 

dichiarate,  spiegare 
Espiunalore ,  spiegulore  ,  elie  di- 

ditam 
Eaplsre,  purgare 

6e  die  di  queil. ,  _ 

induce  nell'anima  11  peccalQ 


Espllari 
Esplieauic, 
Esjilicare,  t 


quella  macelli*,  che 
II' anima  11  peccalQ  = 

esplot^re,  intormanl,  oer- 

notliie 


"^ 


S'S'i*' 


,«'£'»«'•?;«»>«*■■ 


ile  senu  vcrgoiin>= 
leone  e  cuor  di  ieri- 
dice  di  otri  >i  nioilra 
■Dlnoao,  ed  t  coàw- 
la  a  picela  |««la  ave, 

leer.  ed  ataiUt,  di  Ixc- 


Irc  delle  facezie 
e  piacevole  nel  dlM, 
Mcompai^natD  da  glo- 
\  buon  limare 
Ila  arguto  epiacerole 
,  ncu.,  in  bcclp,  a  fiic- 

olui  die  fff^  bene  ■ 

pititnrdi,  T.  p.  n. 
a  pictle    «ale  tratla- 
■na,  pieghevole 
Hilnlcbe  A  oiale.ov- 
Mla  ohe  hccla  mgln 
tiDreledifflculU,  ren- 

■eellerato,  di  male  af- 

erb.  iimic. ,  che  fa  — 

ofM  d  eloqaenii 
,  cbe  ha  facondia,  elo- 


I,  iciocco,  tenui  HiHiri 

Fagluolaia,  nappolnla 

u  ,    aclnninitanglne 

■ffloe 

^10,  e  ebe  pare  golfo 

ce  pooo  otala,  scaltro 

m  dw  a"  Inflnge  sem 


I  u  le  cote,  e  Mtttn 
fagùtco,  vaie  partirli. 
Falco,  dicesi  d'nomo  iMIo  ed  H- 

>ce,fa1s»,  raancheTole,Me 

in  GsrrlapDnde  atI'stpelliólDK 

_  alle  promeaae 
FallacenienlF,  are. ,  con  fallacia, 

Ediamenle 
Fallacia ,  Ibbb 

D  In  parole 
Poiianie,  che 

fallacia,  Inganno 


=Per  mancare,  venir  meno^ 
Per  lra))(redire.  prevarhures 
Per  Ingannarli  ,  sbagliare ,  er^ 


Che  fàHa,  faUinle 
'■lleaii^  T.  p.la„  errore,  Mlania 
'alllre,  neuir.,bllBre  =  Per  In- 
iannare:=nii!eat  anche  dette  co- 
se che  non  CDrriI|ioniIano  alta 
noilra  BspellaiionB=^fl(Hr»  la 


i=Per  a 


0,  U  fi 

per  bisarlo,  che  6 
Falsare,  coDlrafla-- 

la  sineert»  di  ' 

insannare 
Falsino,  che  fa  talliti 
Fallato,  finto,  noa  Vero^Jer  bl- 

sl Bealo 
Falsatore,  fainrìo 


F  aliegK'aff.  "ndiir   falsando 

F«l9«lia,  falsiti!,  meu  uiaU 

fX<^  V.  >..  blBltà 

FaUldico.theillcciJfalso.nieiL _ 

Faliincare,  Iklaare^Per  dtiDOSfrar 

Wlo 
FaliiUcatore,  verb.ma»c^  bbalar' 
PiIslU,  FUsitaile  e  Falsitele,  villi 

contrario  della  lealU ,  ed  è  abiti 


Falso,  (Uil. ,  làlsiti,  seconda  i  di- 

Fabura,  falsila 

Falli,  luancameDlo.  errare,  diUal- 

Fama,  divolKomenlo  casi  di  bcn«, 
come  di  male,  aia  dello  assolu- 

■-  senta  agoiiuila  di  trtnc 

E,  si   piglia  ■-  ■- 


nciullena,  baci  itili  g(ÌK 
nfllullescaiueiilie,  uti-.-  > 
1  modo  di  bodullu 


nferina-  Far  la  fanttrln*  f 
.«Here  in  /an/ir.M,  rid* 
11  ehi  per  suo  laKfcnK  mM 


inlaaiB,  per  oidiAooG,  | 

Irtnslero 

an  tasi  are,  fentuticare 


,  per  làncltitla^itiiit.  r* 


unificala , 
di  gloria,  d 


divolgora  le  altrui  buune 

Fame,  per  metal  deslderiu,  bri 

oliesiia=Per  care 

Fanuìlica,  metal  acido 

Famigenlo,  làmaia 

Paul  glia,  per  brigala  lempL,  coa- 

Famliliars  e  Familiari 
faiuigli»,  servilore  = 

Famiiilia,  famigliare,  servidore 
FaniusiU,FaaiaiilaiIeeFa[nMìtS{ 

Famoia,  di  gran  fama,  chiaro 

Per  Insigne,  nolo,  pubblico 
Fanatico,  fiuiaE»,  spiritato 
Fuiatiima ,  azione  di  Janalico , 
'— ■— -    e  pili  propr.  enliuiai 


FanUneriB,  màiiis 
Is,  tristizia.  vu(< 

Fantino,  piccolo  i.i 
no  ^DioiBmD  j'. 

k" '""""'" 

Fan  luccio  ,  , 

semplice 
Fantonacchi ,  u 

"'-' — grand»,» 


I,  quegli  che 


Ilio,  hai ,  ^__„ 

risre  mescola  e  confòiule 

lingue,  slorpiBndolc 

re.  venire  B&iU.lioIn  si- 

JdUi=^  fngnlt  a{(.,  vale 

I  nolB,  ledili,  rlncreicliuen- 
^^  modo  di  procedere  ia- 
io:^Pcr  niiueB ,  «bbooil- 

Mggli«e,9lucGhev  ulani  Ine, 

koiètu.  impiirtuulta   di 

«  t  fbMldloto 

u,  nolDbo,  liuiii: 

iiSi,  rlncresccrolr,  ledlo- 

e  reca  molaHa^Per  lide- 

,  8liiiuB0=Fer  inconten- 

e,  iDiaBlidìre,  recare  noia 
me,  asir.  di  fiutldlo,  quan 


lcJit»ole=Per  iilanchi 

'e,   ciie  duri  lallct, 
ll«a;:Per  che  di  fauci 


eoM,  nle  aBaUcanl  per 
Itali*;  obc  pia  Domanr — 
namo  affaticariela 


sa  ridalla  ad  eHeltu^er  làccen- 
de,  aUbrl,  bisogne  per  niado  di 
procedere 
Fallura  ,  per  conalgllo,  soddncl- 


PHvella.  Il  bvellBre=r«iu;-  fauel- 
In  ad  uno,  vbIc  noD  volergli 
(a\eiìirfr=ltcndar  fautlla,  vale 
rappaclflcarst  con  ilcano,  ritor- 
nore  a  livellargli  ^^  Perder  la 

e  iella.  Il  dice    di  chi  t  marì- 
ndo ,  e  anche   di  chi  rlniane 


FavellanUi  che  favella 

"■avellare,  saie,  f«vellanienio=; 
manilbiiUrc,  i  conceHi  dell'  ani- 
mo calle  parnle,  parlare,  dire 


nuli  Vero,  bdoro  non  verìsiniile, 
come  gtl  apoMhl  e  le  traaiòr- 
mailonl  di  OvJdhi,  Udora  verì- 
ilniile,  come  le  no\eiIe  del  Boc- 
caGcta=Per  canioaiEJeT  de- 
rltlone,  icheroo 
FavalegKlare,  per  &r  beBè,  «ober- 


Favontorc,  v^niaacL,.ebB  b- 

vor*,  che  pr«t«ue 
Favore igTuia  cIm  tt  < 


,g«kst'  ,..„-.'-"''\  ^S;^>°f »ì:.%?:ì 


re,rÌsolvtr*d*er  (ormare,  coni- 
|>oiTe=Per  couchiiidere  E  sn- 
nodare  «n  eonb-alto^Pcr  alTer- 
Buire^Per  Brrestvtì^Fernia- 
re  il  piedt  ù  il  pinta ,  vale 
Icrnursi,  posarafcfermnr  l'a- 


Tile  «perarc  férnismcnle 
Pennati.  «iMC^  Il  iénnarsl 
Fermo.  Fermo  della  mente,  \gìt 
o  ikLIa  mente  =  Per  forte . 


Feroce,  fiero,  terribile,  corar- 


PerocitA.  aitr.  di  feroce,  fiere 
tùj  anlmosttA  nel  conittaltcre: 
FicnraL  per  crudeltà 

FtrAtiui,  |ier  nielat,  vale  diir 
rlitìo,  oslinalQ=agg.  ed  nom 
^i^e  anche  di  buon  nenu,  r 
buato 

Ferro.  Bjiere  di  ferra ,  si  dii 
<U  clit  nel  SUD  operare^  diiuost 

di  eorpo^ 
truilcle 


Allattar 


itÒilUre  rintei|no.Eliiri]il- 
t«a  ogntto  di  fue  con  > 


r,-1 

aMoH 

— -targai  ogntto 

^Sfepi  slbrza  cbecelieBsla 
-  ^— le,  per  BcleE  inli 
e=Fer  lolledio, 


■mfw,  per  nwlaC,  veeniema  di 
«««Me,  affetto 

**'       per  giubilo,  olleBreiia  — 
,..i^=ar«Me,  o  allegra.  Mela  e 

,  nllegra,  gioiosa,  che  h 

:vale,  Toce  non  gi-an  follo 
festevole,  feslaole 


Feiteggialo,  accBreimln.  I 

dul^Per  onorato  con  fH 

Festevole,  festante,  tbilin 

glocosamenle,  lietamenti 
uranienle 
eitinare,  sollecitare,  iSi 

esUnaiIone,  v.  1-,  il  tesili 
Festina,  voce  poco  In  Uso 
lollecito,  presto 
allvo,   per  fsslerole,  g 
lolluievale 
Feslaccia,  voce  poco  In  uà 
pUmcnlD  con  parole  fé; 
tccog Ilenia  Mela 
estaso,  allegro,  gaudloi 

FeUilo,  putmlcnle,  pieno 

laha,  favob,  tandonia 
'lacca,  slreiilto,  fpacasM 
la  sitnUit  (tal  remore  et 

Hacoalo,  HguraL  dleesl 
'■—  Illa  In  urandirainia 
-  ..laneana  del  biaogiic 

Flacchezu,  Agurat.  vate 
In  GlA  che  appari,  alle  ci 
la  Dienle,  alle  vlrtudt 

Fiacco,  suit^  rovina,  dbtf 
strage,  add-.  He  vale,  it 
Che  ha  jwca  ilrtA,  pò 


alala.  Aire  spalla 
piiRiier  con  inott),  dare 

'bTidrflne,v.a.,dellotli1el 


yw  *S«oio'^"^J  eo9S  "^  voW 


pwt"  , 


[^liJL 


0,  dcriilùna  latta 
[rida,  n  Bìmlle 

tare,  iihiribiiure 
DSD,  tanliisl''''" 
taala  fiiicoi 
nche  calieri 


:9Un«nle  =Itio- 
DpplilD  ha  [om 


,  A  prende  In  riRnlL 
di  pulentR ,  potato,  oioderKla , 
che  dlottilnienle  s'adira  =  Per 
metsf.  si  dice  d'  on  che  opera 
con  lenUtia  in  tulle  le  c(ue  - 
Fluttiinnle,  per  tranaltta,  lacerto, 
-'■■'-■iloio,  0  limile' 

ire.  Il  IraslalD  oomaneni.  ha 

"  Inolio  del  propria  ;  vale 

dubbiai»,  incerloi  IrrC' 

r  turbaiione ,  an- 


nulliiai 


I  <bre  Mi  pedsi 
le  equivoif  nti  Bt 
nnm,  malvagi 


tVk  di  Hi 


degli  laioen  II 

ce  dell'inlil»- 
'ocaccìi.  Bender  pan  per  focue-  ' 

eia,  \sle  render  la  pariglia 
ocOBameiite,  avi.,  grdenlemenM, 

veemenlemenlefCDit  ardore,  con 

Intenta  dealderlo,  ed  In  queita 


n  deitderla 


Impelo,  furia,  andarne  alo 


'ogiiatu,  llj;iiriit  dello 
ne, vele  doppio,  ^Imule 

''ola,  IllildJne,  liKllameDlo 


>,  frelloloiD, 
modo  di 


Folla,  «loa.moltltiMBne;  loitM- 

>o  che  folta,  prtSH 
Poliaiiro,  che  6  ioUle,  «te 
Falle,  pano,  alollo,  matto,  vano 

Follare,  folleggiare 


colo 

romoreg 


'■nit-ir-ti»f  ,!?■».  «^.>aBme . 

<fii!a^  -..1.-1..  .r«rs»i 

mnnnr  ««^ 
•"  jii«.'»iin'"«.Tnf>  7  •-■;.  -e:  «.*  t. .  eìs* 

•"ifiia.i-.  ^j.. ■;.•.••:.>.    i    i**<wrw. 
'«.var-f.  i  <»:i.  «f.  \  «■*  ■•  Vwwrso 

y  /r«iii'-»;»/ .        .  L. ."  SKverSao  - 


che  ^ien  di  fiiori  di  tau 
alloggiare  o  mangiar  k 
Forbre,  fare  quel  die  i 
\ìene.  errare,  peccare 
For&ttó,  «lar.,  mis&tto 
ForfaUmray  fiir&tlo.  Il  for 
Formalizzare,  nevrr.  pass 
ear  sopra  alcona  còsa, 
re  in  mala  parte  :  qua! 
troppo   per  sottile  alli 
delle  cose 
Formidabile,  sparenloso^ti 
Formidine,  panra.  timore 
Fornire.  Unire  ==  Per  Irai 
desìstere,  eessare=Per 
rf.  munirerrFornirfj  q 
sentimento  che  asiaax 
malto  com. .  pure  per 
dere.  somministrare  o 
orrero  per  servire  a  o 
a  fare  ec.=Per  csegidn 
Fii-j.nr.  ■r^.'rxi    ".-;.-?:  z:  :%*:■      pirp=:Per  istabillre 
.-le  K>  .  .     jT-a*»:?-  ì:  c."wi  t^- ì Fornuolo.   Essere  nel  fo, 
so*.  -Mi».'  T^crwT^Te  vvrr-    ìj5     si  dice  di  chi   è  innan 
j- r   imiii  -.'•  -r  r^ * .   c:KCÀr>>  di  |     vinto  da  altra  veemente 
w.  r?ie-stf  .•  kjrt '«-..*= Per  s»-  •  Forse.  St  tre  o  entrire  \ 
M,\ì .  X  f.c-  ••'i    xx-àL  etìf.  t\    o  «imili.  vale  «tare  in 
*  !.■•  !-<■  i:M-'«  Ct'>mìnr;are  a  dahitare 

F.v».  •:  ::«.  .v_  rrm.  e  Tcr  xe!j£.  Forsooh-f .  forse  rz Si  usa 
: '^ìi'zx  \     mente  per  dinotare  noi 

y  :■•-•■  -.•..■•  :V-c.T-.  -■*::-, 
■.!•' 1-  ;  *  rs.»  c»r- ■^r^e'^'e- 
T,.'..  .<    ■  «.^T  '.  ■""•;:•:.■-•.■».'»  e j:e 

tr-    ji-':\r'*7     ■  PjL- ■.    .     :■l^••■■5. 

F,  -V'COifv.  lar  :  r«j«e,  ìv  i-'i'-K 
-u  ■■,•    .■■^-.''.■>s-  ".«  ?  .  ji  *•>.!■•: 


cnc  *  J.e  .V.-  k»  .'  ,enfv*<d,  «- 

x-itcj»t    a  <;.l4Ca  V- .  wiif 
•;»   orw-r     F  IjL'jTJl  »l^e  ;::- 

Fvi>rHC!ere   e   F.'wtsff»»,    :if.. 

i-tj?.»  M.» »«■'»&?    ?  ?».^Jl  ij^^r. 

.i"  j.:-*^j  .-d^-j,  •.•■j::rv»  ljoi>, 

i'jhr  Ji  .^iftftv  do^e    si  t3M\-»v 

*5-j»ttfryL  Per  g»te.  c:cè  «s^iW» 


ras  certezza 

Forie,  tid^  che  ha  ròrte; 
H5ten  le  così  alle  font 
rimo  c>nie  a  q 'tei le  d 
=Pcr  di«cile,  faticoso 
le,  du^o.  strano,  aspro. 
vo!e:=Per  ri'j.>roso,  se 
-j<a  anche  in  siirnif.  dì 
ferir  z^Ufre  f-^rten^rb 
■'.  •  uT'ir..  In  cjmbìoessc 
■:i  rerbo,  \ale  \o  stesse 
<er  ejjliardo=jrr. .  f. 
te.  e^jliar  iamente.  era- 
ter -Per  ad  a'ta  voce  = 
teotamente.  intensaraen 

Fortemente .  ji-r. .  con  fi 
ZAf  lìjr  iamente 

Fortidcare,  afforzare,  m  un 
roltorare,  dare  mÀggin 


r.  poli;  vsle  di' 

ma  ,  per  nibeHa,  dlsgrula , 
icninwnlo  caIllvo=Pc 

EFenw  la  (ferilino  pi 
IO  ,  91  dtce  di  qurllu 

:te  le  cose  tbiIsi)  [itos, 

«lare,  pallr  fortuna  =  Per 

Xrare,  Mici  lare,  beni^dirf  ' 
quello  algnlOiuto  £  paci 


■ftrtitHi,  ■vvtntnroso  =: Pei 


'er  Ibrlanoto,  fbrhiìlo 
andare  fuor  di 
inelaC,  vale 


gir  di  prapuiltrj 
»,ftT  vlrld,  Tfltorer^Per  b; 
i  dominio  ,  |>ote3bl=:Fer  vie 
aM=Di  Jbi-ia  0  di  tutta  fOi 
f  wmW  ai».,  vile  eoa  viga- 
^  eoa  (ulto  il  potere  —  Eiier 


i  labra   senia   le  usrtlcetli 
',  ti ,  li  eec.  per  fefogmsi 


I  nalanl  uso,  violenti 


Tcnlo ,  per  BDibiilane 

«are.  Tu  mi  hai  fra 
IH  ^ù  iKriOHi  e  impoi 
sete  d'Iperbole  colia  q< 


B)[arel, ,  "le  jrandisfi- 
e  iniiDiiiaralo^lrtnsiia 


ji  mnledlea,  che  eom- 


Fra^litd,  ttgursl-,  vaie  dtboieiza 
d  anIniD.  proDlivlUi  a  Oddere  in 
iàiiD,  dsjipacuKiiie 

Fralezza,  troglllld,  dcboleiia  ;  e 
dlcesi  delle  cose  nidteriali,  non 
che  dell' aakoD^Per  Isbigoltl- 
lueiita  fu  uiata  siiUeam.  :  ma 
okeI  urelibe  modo  oscuro 

Framme  Itera.  Fraiitmettere  In 
lingua^  \aìe  scilinguare 

Frapoatnppe ,  eleslilanlane ,  pa- 
itrioclaiw,  fuggi  btlCB 

a — .._.!.....  —  (jg,^  („  (enjjre , 
nlrarlD  di  quel 


intender  a 


Per  ciarlare,  fàTalegaiare 
Frappola,  laeiia,  co»  da  nulla 
Frapponeria,  ciance,  favole  del 

Frascjif  nel  numero  del  pliL,  vale 

baie,  bB«BlUlle,  frase iierìe^^i 

lefiKlerl;   e  più  coni,  a  danne 
vane  e  leggiere 
Frascheggiare,  per  burlare,  bcflo- 

Frsfl'cberla , 


:,  voler  la  baia 


h  frascherie 
Frascone,  per . 

BCiie,  ciance,  bagalleile 
FresUigilare ,  per  aJTaltara,,  nei 

brogliarsi  nel  parlare 
Fraiteaere,  eoprattenere ,  tenere 


■ggiero,  e  oiie 
'affollaral, 


Furbaochiotta,  rurbetia,  rurbloello 
Furbamente,  avv.,  farbescumnle, 

nitUiiosaiucnle,  istuloineata 
Furberìa,  miUiJi  ed  uioitE  da  fur- 

bo^E  lalors  vale  utiuia 
FurbeacBmenle,  bUb  maniera  dei 

liirbt 
Furbeseo.  Lingua  o  parlare  far- 

tfvrbo,  latt.,  barattiere,  Tagabon- 
.  JO,  furfanle,  iiuposlure^"  '- 
Mnesla  aimllltiii^ne  dlciamc 
^B  furbo  a  uunio  deJla  r 
Ila  \>\>ix=FttTbo  in.  che 
^-  ,  vale  Jurbo  in  ettrfliiw 
dn--fii  prende  alenila  volli 


riii'iiif ,  per  impelli» 
=Furore,  prcio  aiKb*  Jukw- 
nn  parie,  vale  telo,  anler»  w 
làn  alcuna  cosa  ;  ma  ocfl  bw 
non  li  iiierebbP  coil  atulal* 
fii«nle  =  furin-ir  «i  di»  w*' 
qiiell'  ìmpeti)  elle  eccll»  1»  •► 
U,  Il  buia»  a  iKiriarti  >>■- 
porre  o  dir  comi  sirienU»"* 
=  A  furar*  o  a  ar>m  fHfrt. 
nodo  «i-erft,,  vatr  tarBM"'» 


gailnevabiMM 
'urto,  ladroneodo.  mnn 
rubala  =  Per  oietaC  oi 


<ieo  e  'cabbadde 


ire ,  InKflnnare  ,  ninnlBre  — 
i(r.  pBJi.,  farsi  beffe  =  E 
irr.  'iiiol.  burlare,  icherza- 
:E  DgUTBt.  Inlertenerst,  ba- 
sarti per  pBUar  iFmna 
■smIljlaiiMiocheeabbiideo 
ItBFC,  eerh.  masch.,  the  e«b- 
lnmimaiore,  giuntatore 
nrofe-liiM  nneyole,biirlevole 
BjburlB, ceSb, Rrnoco,  scher- 
aWgiioj-e  a  3^0,  T«!e  pi- 
w  In  RJuocD,  in  lacherzo  = 
'Ji  jnMO  di  eAeoefteij/iij  VB- 
lon  arae  conio,  ridersene 
Ibrc,  Bf^ural.  per  credere, 

mio,   aeg.  a  ingegno,  cer- 


ii=ai'j>. ,  gagtiBniamuite 
utìaggine  ,      acempi aggine 
■cchezia  grande 
oBcrio ,  gagilol&Mine,  atto 
lo  in  gaglVofficFigural.  pei 
a  ila  gBgiiDDi),  sudiceria,  por 


tesle»oInienlB ,  piacevolmente, 

glocogaiuenle 
iBÌeiia,  allegrezza  che  si  scorge 

nelle  persone  llele  e  conlenle 
;bìq.  allegra,  lieto,  bella  e  ftste- 

IbIb.  Dì  gala,  polla  aiieerb^  VB- 
le  fra«»uienle,  alleerai — '- 

ili  gala,  flgurnt.  vaie  stare  al- 
legraoieDle,  sgnaziiare 
inlgale,  genOle,  eraalnso,  gr'- 
elngante  ne  modi,  ne'cosku 
nel  vestire;  dato  agli  ami 
ninnicroso  nel  caniersire,  s| 


Gaiantito,  amoreggiarne nto ,  ear- 
tcEKio  che  si  là  alVadunnB  Jitra- 
ntiiite  1  cicisbeato,  clcisbi^atura 

Galanterìa,  bel  modo,  geamezia 
nel  tratto  e  nel  procedere,  garbo, 
aiienentexzE:Per  atto  di  galan- 
te D  timlle 

Gfllanliare,  v.p.u.,  galnnleggiare, 
amoreggiare,  Are  11  Ealanle 

GnianluaTRO,  uomo  da  bene,  onO' 

GoldenIe,v.  il,  da  galdere,Ghe  gode 

Gnidio,  gandla 

Galeare  ,  Ingannare,  giuntare.  II- 
laimeare 

Gtttellire,  beffare 

"aleonaccio ,  manlgoldacclo,  fan- 
lonaocio,  noino  di  grande  sta- 
tura, joa  pollrane  e  disutile 

Galeone,  si  ibb  per  inanlgoldu, 
guidone,  che  non  ha  voglia  di 
lavorare,  uom  grandacclo  e  da 

Gallarle,  allegrezca  eccessiva, 
manireslalB  con  gestl^For  gal- 
loria, vale  galluzeare 

Uailorlare,  niulr.  pati.,  galhii- 
MTC,  far  galloria 

Gailiiizaie,  rallegrarsi  soverchia- 


erba  di 


le  t  nl- 


lUparh 


tntersare  impravviaani<nle  al- 
le gambe   di  chi   camiiuM   un  Garga,  ..  _. 
piede  a  illro,  per  farlo  cadere      mascagno 

Gens,  voglta  grande,  onde  /ur- "■ 

o  aUDlil,  alcuna  noia  iJiiiaini,  i      -i^  -  ^^u.^..».». 
vele  rarla  con  voglia  o  guslo  Gu-osu,    amator 


p£r  meuC ,  vale  li 
cavar  dì  cervello  , 

Ganimede,  GBCBZIbe  Ilo,  profUnuno,  Gare 


operaio  con  gdr 

ohe  I  Garrevole,  ebe  sa, 
'-  grjdsnoa 


la ,  compclcniB 
,  compelere,  ostinarai  t 


Gar 


..  pari,  deg 
sgriiiare  e  riurej 
naccianda  altrià 


Garrilore,  eert.  in 


Garbacelo,  sgarbo. 


Garbare,  altagi  lare,  guslare,  f 


Garbalamente, 
con  garbo 


UOHO 


1635 


Gaudiare,  fodere 

Gaudio,  aUegrezza,  commovimen- 
to dell'  aiumo  placido,  modera- 
to, e  aecondo  ragione  prodotto 
dal  conseguimento  d'alcun  bene 

Gaudioso,  pieno  di  gaudio 

Gavana ,  romore  i  atrepito  latto 
■  per  aUegrexxa,  v.  p.  u. 

Gavaziamento,  il  gavazzare 

Gtraazare ,  rallegrarsi  smodera- 
liaiefitos  figure  strepito 

GavttXD,  V.  p.  u^  il  gavazzare 

Gavlltare,  men  usato  che  cavilla- 
re, aoflsUcamente  interpretare, 
e  invenUr  ragioni  false,  ctie 
abbian  sembianza  di  verità;  e 
•i  dice  più  die  di  altro  di  dis- 
pnte  e  di  liU 

Gavillare,  perà,  moiclL,  più  com. 
caviUatóre 

Gelato  e  Gielato,  flgurat  per  im- 
paorito,  timoroso,  spaventato 

Gddra,  moltitudine,  truppa  di 
Mca  stima 

Gooeameote,  a»v^  con  gelosia 

fidoaia,  passione  e  travaglio  d'a- 
atano  degli  amanti ,  per  timor 
die  altri  non  goda  la  cosa  da 
loro  aniata=I<  igurat  si  trasfe- 
risce ad  altri  sospetti  o  timori 

Geloso,  travagliato  da  gelosia  = 
Per  sollecito,  pauroso 

Gemebondo,  gemente,  ctie  geme 

Gemente ,  clie  geme  =  Per  pian- 
gente, ette  si  lamenta 

Geniere  e  (ìemìre,  per  lagrimare 
e  |iiangcre  pianamente 

canuto,  pianto 
^J[^erositd,  nobiltà  e  grandezza 
f%'  animo  tratto  da  cliiara  e  no- 
fe^"^  generazione,  liberalità 
Sieroso,  clie  lia  generosità,  li- 
'^rale 

ada,  generazione  vile,  abbietta 
sciagurata 

lialità,  simpatia,  propensione 
i  gradimento  o  di  affetto 
lio,  per  inclinazione  " 


genio,  vale  compiacere 

Gentaglia,  gente  vfle  e  abbietta  , 
canaglia,  genia 

Gentame.  gentaglia,  canaglia,  gen- 
te abbietta 

Gente,  moltitudine  di  uomini,  na- 
zione ,  popolo  =  Per  parenti  e 
congiunUrTalvolta  dicesì  sempl. 
per  persone,  uomini  in  genera- 
le=Èuana  gente,  vale  persone 
cbe  sono  bene  in  essere^  degne 
e  compariscenti  per  ogni  rispet- 
to =  Di  bassa  gente ,  vale  di 
schiatta  ignobile,  di  razza  vile 
e  plebea=add.,  gentile,  nobile, 
grazioso 

Gentéa,  gentaglia,  vii  moltitudine 
di  gente 

Gentile,  propr.  usasi  per  contra- 
rio di  duro,  zotico,  rozzo,  villa- 
noc=Per  contrario  di  troppo  ga- 
gliardo e  rozzo  nei  parlare 

Gentilesco,  di  beli'  aria,  di  nobile 
o  di  grazioso  aspetto 

Gentilezza,  qualità  di  clii  è  di  con- 
dkione  gentile.  Nobiltà,  ed  usia- 
mo in  signif.  di  cortesia,  bella 
maniera,  leggiadria,  amorevo- 
lezza=rper  delicatezza  di  com- 
plessione 

Gerbola,  v.  b.,  add.,  usato  talvol- 
ta in  forza  di  sust..  giovane  va- 
nerello ciie  sta  sulle  mode  ;  ed 
anche  uomo  volubile ,  di  poco 
senno,  o  criterio 

Gesta,  usato  oggidì  solamente  nel 
numero  del  più,  e  dicesi  egual- 
mente le  geste  e  le  gesta.  Im- 
presa, fatto,  azione  e  per  lo  più 
si  dice  di  cose  grandi  e  memo- 
rabili =  E  anUcainente  usavasi 
per  stirpe,  schiatta,  progenie= 
Per  turba,  gente 

Gesto,  per  impresa,  fatto  glorioso 
=  Per  cura,  governo ,  provve- 
dimento 


fletto  =  ilndare     ^       , 

«lacere,  aggradire  =  Dar  ncr.    \ ale  sospirare—Gettar  mouo  , 


parola,  o  aìniitf  di  cheecheiiia , 
vaie  GomlDGbrne  trettalo ,  in- 
iradurre  discorso  =  Gillar  a 
tirra.  Vale  ■bbattere,  rovinare, 
splBnlare=e<irare  al  volto ,  o 
in  faccia,  vsic  rinfacciare,  rim- 
provwarezGeKor  via,  Yale  rl- 
muorer  da  tt  ebeccbesBla,  come 
tuiitUe,  lupcrllna,  dannoso,  no- 
vale dl>p«raral,  iWgft'rsi,  man- 
darsi aaà«=tlctlare  in  orodo. 
vale  Imputare^Geliai 

env!sk^Gettare  la 
gli  ocefti,  lale  voi 
una  coaa  per  un'altra,  Inganna- 
re, ftr  Iraiederc 
Gbemindla^  per  inganno,  baratte- 

Ghenolre,  nmff.  pass.,  attowar 
si,  BiiufTarsi  intieniF=Per  metaf. 

Ghetto,  fare  un  gli'lto ,  a  uni 
sinagoga,  si  dice  quando  molti 
'—' '"-a   dir-   ■'   '-■- 


il  pen 


maie=ireuarii  mvita 
ed  nna  cosa,  tale  appll- 


0,  capri* 

leroqiull 

piego  per  amvaN 
fanuallcare^ln  H 
oercare,  Indagnf^ 

ibiriblazatore,  veé 
gUrfbtna  i 

Giarlbluo,  uprid 

eblriblzioto,  pleid 
Glaciinento,  nwta^ 


Giambnre,  burl>r<S 

Gianibecgiiu'e ,   df 

ucoci&re,  deridi 

Giarda,  ti  usa  ini 


loro;  onde  bnno  una  confiulo- 
ne ,  come  sembra  quella  decli 
Ebrei  quando  cantano  nelle  lo- 

Ghiandone,  uomo  buono  a  poco 
ancorcbe  lU  persona  grande,  gì 

Gbien  Gbien,  modo  anUco  di  be: 
tìire  altrui,  ed  è  proprio  de'  tsn 
clulli ,  lo  sleaao  cbe  limu  1/nii 

Ghiotto,  villoso  di  villo  di  gola, 
avido  di  eibl  e  di  bevande  de- 
licate, appetitoso,  gustoso -Per 
laetat  bramoiD,  volonteroso,  o 
dedderabile,  appellbilc=Per  vl- 
iloso,odinialabre=Jfere 
certo  ghiotto ,   Tale  avere 

GbtottauerlB,  icelloratezia,  opera 
da  ghiottone ,   do£  da  uomo  di 

Ghtotlofnla.  per  avIdllàzPer  mclaf. 

Ghiri  btizBiDentD ,  11  ghirìblizare 


.  vanaalari 
Gelo.  faA 


ra  allibbiace^ 

Giganteggiare,  eoa 

soiTaslare  corni 

trosialo  farsi  o  l 


Giocante,  lo  tleaiq 

(iiocare,  la  sterna^ 

Glocbevole,  pisc<H 

■  irlevol«  ' 


r-'  ischcrio  ^ 
Gioco,  lo  alesso  d 
"'     iona.  e  Gtig 


1eu< 


■fl  tur 


B    Giocolo 

-     Gioconda  me  ale,  ai-e^  con  glocon 

=-  GiwDndsre,  elare  in  giocondità 
"  <rlter  gltMOndamenlc  ,  soUuzb 
■      rt,  aJlegrare 

"  Gu«an4eiu,  men  nulo  che  t\o 
*     conili  t« 

GlDCondlld,  e  al  modosnllcB  Glo- 
^     condttadeeGlacDndllate,  '    '  ' 

MBdo,  che  ha  ttlols,  lieto,  k'o- 
Jilettino 

lieto,  alletjro,  fri tevolF= 
~  seberio  e  da  giuoco  r^ 
ilento,  soddisfallo,  ir-  ' 
itlquaia 

mtmt»,  v.b.  e  n.u.,  ineil»,  fred 
"     Ihira  !  alcuni  hanno  uiir  detti 

>*  '  Qat*r  p«  metaf.,  *b1«  seriittì  i 
•omralone  =  Dlceil  anehe  1'  u 

;   Gkija,  nneùrez^  «labllo,  lellilD 

'  B&iiaaie,  che  Iid  rIoIb,  allcgrexia 


•llCfren. 
Gioioumen. 
riocondan 

.   BfllMa,vlei 


■.r  conlenlo  e  pei 
asu. ,  con  rIoIB; 


cnlorPer  che  rallegra, 

fcila ,  rallein-nrsl ,  eisere  coii- 
MBla=ln  Blgnlf.  ai(„  per  vode- 
»e,  paiteiifrt=iuil. ,  gloVnpe  , 

Smto  ,  V.  p,  a^  contento,  loddlt- 


--  far  gite  lunghe 

0  frequentÌT=Per  persesultare 

si  dice  di  colui,  eh; 


e  nell'etA  tn  la  glarenld  e 
puerlila,  onde  non  pud  — 
ancora  il  dticorai  salda 
r.lo canaglia,  moltitudine  di  g 
Glovanaitro.  glaranscclo 


.  qudlU  di  e 
:=AI!egrla,  plaeerale 
coiti! 
'       -  ■-  volubims,  r 


GlrindnlarCi  fanlai 

OnndollDO,  ginU 
fitto  a  arìiMÌo,  buideraols 


;3.'j,,_,.., 

e  etn^^^Pigurat.  tale  lot 
e,  oimparlare^  non 
--— ■-enlo=Ìandu, 


Giuiiilanle,  cbe  allibili 
GlobllaniB,  Blubibzlone,  giubila 
Giubilare  e  eiiibbllara,  br  feata, 

RlubUo  e  alleareia 
Glubiiirore  e  Étubbils 

majoft,  che 
GiubltuslDue  e  < 
„  bito,  gioia,  allagreiia 
Gialfillo,  V.  p.  IL,  giubilailone 


lo  e  Glnbbiloi  ctodo  e  wt  I 

mostra  11  ga-idlo  •lell'rttai  1 

■iiie,eiililc«munniienl«(hv'  ' 
Ite.  c6e  ipuoca 


mSiSà 


),  valenterlai- , . 

.      _.  calcagna  ,  ««le  ft(fM 
=Per  mettere  pegu^  «Nlrt' 

^,  per  oatlMlo,  iBcr»- 

urr..rlMl<<«>*- 


lUmirc,  iar  titiidliio  omI  Ma* 
carne  cattivo ^=  Per  inali 
Pcrpenaare  con  satMtu  e  C*' 

lìlndice.  Bittr  gixaUm  opati, 
vale  euer  glmUte  m  CMB  p** 

KÌ3,    e     lUttMt     per    lOMMBVt 
■oonTeBevakaH  di  dtwa 
■Dioriti  s'arroga  CIA  ete**^ 
tri  gli  donla  «mar  dato 
Giudlcio  e  Giubilo,  per  pamf  > 


lfcnt*=iPerKn- 
tad«nii=E  per 

Irtwe,  fraudare, 
lire,  Irappolan 
ilchlacc(aegiu- 
t  0  al  boccone 
jc  liMa1a|>plsrto, 
prenderla  ad  In- 
rare,  acchlsppa- 

hims  lunga,  gta- 

■!.,  tltegramcnle 
Ida  intico  Giuli- 
Ihte,  gloTlaliM, 

Kenlo,  gioioso 

Mngninare  lol- 

hrbD,  triimtore 
ria,  bu-atlerlii, 


sia  di  luB  proftj^on«=ltjdara 
□1  giuoco  ,  vale  illendere  eoa 
■pplleailone  al  negozio  o  pro- 
fessione che  i)  ha  Ira  mano^Pi- 


-—  ..«J  auppDche- 
■o,  UTlV«Kl=PeT 

fer  ingannalo 


liIrì'À'' 


illira,  CDiiKÌiira.  voce  oKfl  n.  u. 

iluracchlaliienu;,  i.  b.,  giuramen- 
to aenia  nrcesalu,  accompagna- 
to per  lo  pia  da  besleniaile  ed 
Imprecazioni 

piuramrnto,  afl^rmailone  d' luui 
ODU  col  chiamare  Iddio  o  le  eo- 
se  sacre  In  teatlmoBiania  della 
ierlU=Per  iiro messa  «olenne 
di  esegnlre  checcheasla 

Giurare,  cblamare  Iddio  e  I  Santi, 
0  le  cose  aaere  In  tettlmonlan- 
za  per  corroborare  II  aua  del- 
to^Per  promettere  d'oiserta- 
re  oon  gluramenlojSi  disse  per 


tiluralore,  verh,  initicb.,  che  giù- 

Teuo  a  glnrare  iier  poco  e  va- 
namenle 

le  giu- 


Gliin 


il  giurar*,  glursmcnla^ 
rar  niuro  iTiuiaiiìno,  (ir  giù- 

Giuslamenle,  avu.,  con  alnitlila, 
rettamente,  con  IntegrlU,  con 
buona  ragione,  ragionevolmente, 
meritalaniente  =  Per   comoda- 


Giusi  ificslD  ,  per  licnsglo  ,  direao 


giDne,  scolntmcnla,  scnaa 
Cioitttia ,  Islvolla  9I  nab  dire  ad 
■Icuiw  jier  Ingiuria,  e  vile  nuan- 

TalvolU  Importa  lEmpl.  radane 
Gloria,  lode  data  con  lama  e  coa- 

genso  universale 
Gloriare,  lodare,  msgnlllcare .  e 
dar  lode  eiloiia=Eiieulr.pi><., 
prender  Klaria  di  sé  medeilmu 
e  del  aiiol  mici,  vantarsi 
Glorioso,  per  pieno  di  vanta,  va- 
aBglarloso=Per  giubilante,  glo- 

Gnocca ,  per  nielaf.  i>Brlandusl 
d'uonui  comune,  vale  grnssola- 
no,  londo,  goflb 

Gnorri, Ignoranle^Fa.  ..j..,.... 
Balere  di  non  sapere,  modo  lo- 
n^datUco  e  basto,  e  mor  d'uso 

GoEciotare,  al  diee  in  mudo  basso 
dell'  eisere  iDDamoralo  vecmen- 
Mmenle 

Gocciolone ,  epilelo  che  si  dit  al- 
trui per  iBciieno ,  come  anche 
bacotltone,  baccMUoni ,  pin- 
ckellone,  e  si  TalH,  che  laoto  i 


\iuiiQria,  afu  o  fnriHi! 

Goffeiza,  goB^alne 

GaBi>,  sdoocD,  Incito ,  tcìniuAi.    i  : 

=BMlur  joffD,  rhnaiwr  brtU»     r. 
GoEna,  si  dice  per  Ingiuna,  i|MiI   k 

degno  della  Rnrm  '■• 

ile,  smoderato  dcaMerlo  di  (di.   i. 

Itlilallornta, peccata  di (oI^P'  \ 


Gole,  amod erato 

Slilallornta, 
isiti=Per  „„._. 
ajianlB=l'er  appcuio  u  < 
modo  non  usabi 
Colare,  agofnore,  appetire 


Godente,  che  gode 

Godere ,  pigliarsi  gusla  e  diletta 
di  quello  che  si  possiede,  ralle- 
graral^Coder  t' animo,  itculr. 
giabllare,  glolre=Per  darsi  buon 
tempo,  piallar  diletta  loangian- 
do,  che  anche  si  dice  tguasta- 
TI,  trionfare,  far  buona  eira, 

-^^'godere ,  dilello 
*.  mmch.,  che  jtode, 
bvon  eorapagna,  che  uiaogia  ro- 

Goduta,  bagordo,  allegria,  seialo, 

G  offa  g  Bine,  goffe  ria.scempiagKlne, 

Coffanientc,  onw. ,  con  golEc Ha  . 


GoiTegglare,  dare  iti 

rar  aufluneale 
Gofléria,  atti  0  parale  da  |sft 
Goffeiza,  goB^aloe 
Goffa,  sdoocD,  Inetto,  tcìniuAi. 


■Itade  e  Golòaitate ,  ghloitsnN  I 
Bildita  di  Itola , pteoto  lU  pli 
^^Et-  metaf.  dieeii  di  n«- 
que  desiderio  a  bh'IIU  di  4» 


pcronolerlo 

Gonllato,   per  ■ . . 

"■—   "  Boptrbla.  di  alKW> 
pernieliiL  mIuIbM'' 

Go'nfliwiri .  dlceai  i<r  dfi*^    j 
e  con  niado  baiM  a  prruMM) 


In  sOBfia,  vale  parolone, 

■e,  l'allegrare,  giubilare, 
loveril  per  una  ccrln  m- 
dleiireziB 

alta,  roiio,  ^  Talora  di- 
X  dispreuo  a  fòreie  o 
ino 

re,  regwrti,  aver  oiira, 
;dere  cai  penaiero  e  col- 
iB'li)«wn{eiilben«»ere 
che  i  (Otto  la  BBB  cnato- 
aiurÌ3dUlone=(JaaiÌ  an- 
slgnir.  di  cutrarc 
pn*  nietsf.  tdegno ,  odio 

Illa  e  GaituvIgUo,  empi- 
djfOKO,91faviiio,ma- 
fulo  In  >ll«greiM  e  in 
t  cpropr.diceai  di  quello 
A  dopo  eea»,  allruiranll 
intigno 

litanìe,  ohe  gonovigHe 
■Ilare,  star  io  gonovlglia, 


ore,  che  fovella  «gial , 
a  pregiudizio  altrui 


wto,  il  n-adlre 
■(pvdfret  avere  in  pre- 
iMMtfr^plMcre,  eaaip>>- 


apcrare  In  grado  d'alca- 

■"  -Jare  df  grada  in  gni- 

etM  per  nndare  D< 

M.  del  verbo  Ialino 


are,  provet-nente  esso  alesio 
Binane  grailut,.cìit  \aì  passo 
idiio,  grato,  Bcoello,  caro 
Gradlvamente  ,  voce  fuori  d'  uso. 


gradilo 

^rafBatanH,  piechìapella,  Ipoerit 
iralAo,  per  melail  vaie  jimor-l 


Granchio.  iVhooo  grantkio,  lo 
sieuo  che  miDtrO' saloe,  e  di> 
eeil  d' uno  •cimunElo,  e  che  tìi- 
bis  nua%e  ixw  e  aolocche  olit 

ranci  porro.  Pigliare  ira  jranri- 
porro ,  vale  lo  stesio  ohe  pU 
gliart  un  graiic/ijo,  fare  un 

Granclre ,  uncinare ,  pigliar   non 

GrandavldO,  srandenienle  avida, 

avldlsilroo,  ardentlstiaio 
Grandegilinte,  che  (randeggli 
Orandeigiare,  euere  grande,  mo- 

«Irartl  grande=Per  aver  inn- 

dlgla,  &r  del  grand* 
Grandemenle,  aim,  eoa  nandex- 

xar^er  nahIInwaK,  altaraenle 
Grandena.Criiiidraaa  d'animo, 

ver  maffnanhniu,  grandigia 

grandigia,  gran- 


indeiuto.v 


ina  D< 

«tiza  d'  inlnio=:Per  alierigia 

C>nndllDq«raa,  maniera  grandi» 
sa  di  parlare,  niBRniloquenza . 

Grandlcrla,  corbelleria,  cosa  di 
idocctk  V.  p.  0. 

Grano,  rflcesi  di  [lersono  groaio 
iena  o  slupida,  o  di  corlo  Inlen- 
dlmcnlO^gEiunlo  a  rUo,  ttle 
siDodernlo,  in  cui  le  gote  par 
che  divengano  enflale  come  i>cr 
grasseua 

Gratsmenle,  aru.,  con  ffratltudlnr, 
carBn]enler:P(^r  allentamente  e 
con  piacerei^Per  taratili tamenle 


essD^Per  beneficio  o  coi»  gra- 
ta altrui 

GraHvo.  grolnllo 

Grato,  tutl„  volontà,  voelia,  pla- 
cere^Per  gr»llludine=iH  grato, 
pOBlo  DPiF,  vele  volontsrlamen- 
le,  «enia  preinlo^Oi  èboii  gra- 
te, di  buon  gradoni  prnlo,  po- 
che Heonosce  1  beneflcH ,  e 
ìft  rteDPdtvole;=Per  colui  che 
(i  graila^Per  accetto  al  pala- 
lo, al  i(u<l<>,  al  dice  anche  di  clA 
che    di  contraasegno   di  grati- 


l: 


graliUcnre 
.  rslaitsmente,  airv^  prrgmk 

Rratnilo,  dato  per  gncU  [t 

"raiDlante ,  dia  irnUqXn  « 

altri  delle  mie  ttìicOt  ^ 

-  con  altri  defiTwt?*  ji 

.    ipf  ie  fislteiU  «• 

Gratulnlode,  li  grtcdml  ^ 

'ravarnento,  peso,  (■•(«■■,«  l» 

piuttosto  i'efiénoSbtftt»  t, 

ao  di  aggravare  II  cwy»  .  ti, 

ravare,  peraccniare.  bMnM  ^j 

^Pep  Buliecitare  B«aiBie«i^  In 

~      Insullsre,  f>rtaftlT\m  1» 

■"-■ ' ^'Jfg  t 


caia,  vai  iCsfiin'. 
Gravemente,  acr. , 
Per  perìcolo  «ani 


gravlH,   aerìètit  = 
Incumbenia 


uia ,  bclteiia  < 


il  ad  nmu- 


e,    ^vore  zzÀver  gratta  con 

«Ida  z=l'er  lo  ringraiiire  per 
HDo  (li  crMItudlDi!  del  ben«- 
ido,  o  fuTor  rÌBB™to=Fa7- 
rnMla,  per  rìngnaitre 
tSianMii,  r.  b.  .  amaraa  di  iili[ 
I    11   «TUiofC 

taf  giare,  o 
Ide  B  Grsiii 


Il  piaeevolE  per 
7r  soIIdxzo 
«ntlCD  Graziosl- 
a\E,  gentil*iM, 
rnlews,  legRia- 


eoteiia^Per  tàioretole,  be- 
|«mc=Per  Kralo,  gradito=Per 
■io,  per  (irarfa  quasi  gratulla 
■■Ire,  renili!r  grazia 
Klro.  HTBiioso,  favorevole 

1.,  con  greltcuB, 


EhilM 

itteiia.  (irellezia 

>a  Bilaeris,  aptinrci 
!ttiludlnF,  gre  liei; 
OGiolo,  BhirlLimo, 
darv,  nundEir  fuori 
ho  aoDiio  e  strep 


Rk  F» 


e,  riprendere  —  Un 
r-uomo,  vale  chle 
'SO  e  ■lula=Cri((a. 


pttìi,  mamk.,  che  in'lda 
do,  cJamore 
:chegri,l«ntf 


BurB,  )ra  a  simllL  >gI  niiine 
el  pili  riiceai  aridi,  e  U  grl, 


la  nmiore=J/ior  ffri- 


■■naai'e,  grida 

Grifo.  (/(Inerii  il  grifo  alle  spite 
altrui,  moda  nu-beaco,  die  al 
usa  In  slgnlf.  di  oripalBre;Ban- 
glare  Iniiiainente  alle  speaC  il- 
Irui=TalarB  dioesi  per  lieherzo 
0  acherno,  del  tiao  dell'  uomo, 
ed  in  lariicolare  della  bocca , 
^Torcer  il  grifo,  vale  convol- 
to  lorto,  mostrare  lit  dlsappro- 
vare,  O  dlspreziare  alcuna  cou 
Irillo,  Itrllli,  per  tànlasie,  Rhl- 
,  '■iiiteit  sWBvaganli 


ET 


I  groiso- 
el  grande,  an- 


Iroiserello,  per  senipl., 
Irosserta,    per  goffuru 


U  ,  aempliolld ,  rozzezza  r  poca 

Grossiere,  grossa,  materiale,  roz- 

10,  semplice,  Ignoraule,  stallo, 

stupido 

firosnizla.  Ignoranza,  iDalerlallM 

Grosso,  a^g.  d'animo,  vale  ■>>■■ 

animo,  lainiico  =  ùroiio. 


ai 

pUCC,  SOTD,  igBOiWte-.  cckAi«- 


aiiltcnlc,  Intendersi  iti 

.-oniig1aria,iantBnier 

,'verb.masrh^  nula 

iBBlorlosa 

e,  IMIanzs 

lesto  TOCibolo  che  prapr. 

a  privala  tema  aver  par- 
pubbllci  affari,  si  usa  m[ 
cumime    per   designar 

lidia      ' 


,  Idoneltade  e  Idoneltote, 
line,  capaci u,  abilita 
Ilio,  luffleiCDtc,  capace 


e  Buatone,  v.  p.  n-  mai 
e  anche  al  prende  pe 

da  nulla 
dBEipocaKIInc ,  IntinEBi 

e,  tlepiilciiB  dell'operi 

[riila,  itnlciia 

dappoco,  pigro,  nle,  ci 

,  contrarlo  di  nobile;  hn: 

'beo 

lente,  ava.,  con  ignobllll^ 

antera  Iof>d1>11b 

I ,  iRnobìltade  e  lanobili- 

men  malo  che  Bnoccot 

a,  illuperlo,  infamia,  dls- 

oio,  notalo  d'ignominia, 

fnalo 

jtógine,  cosa  da  ignoran- 

e ,  privo  di  sapere  ;   clic 
n-aon^^er  loUco,  vilta- 


prende  in  callifo  algniflcato, 
tale  seinp).  difetto  anche  ' 
iontarlu  di  coj    ' 


donare,  diinetlere 
ruG. ,  iocognltamen- 


Igniido,  quegli  ehe  non  ha  vwH- 
nicnlo  addossn=E  figurat.  vale 
[irha,  scoperto,  o  simili  =  Per 
patese,  manifestai  E  in  fona 
.di  aiuL,  per  nudità 

ilare,  allegrn,  giulivo 

liariw.  Ilarità^  e  llaritate,  alle- 

IDicrtróltife!'"' 


e  Ogurat.  avvincere,  pii- 


ratllè—idd. 
Illeggiadrire,  rendi 


eeira,  inai- 
a  i  lecito, 


leggiadro. 


'ggladris 
icgiltlniaineale,  ai.«.,o 
iiri^gHlimn 
lllegittlniu,  non  legilUnia^Per  ba- 

IMeao,  non  otjèia,  non  danneggialo 

libala,  nelt'),  pulito,  non  maccUa- 


Illiberale  ,  conlL'irto  di  ilber. 
lUibiia  mente,  atiu.,  aErcnaUiuenU, 

IllDiliblJe,  indCKiiD  di  esin'  Il 
tD,  Immeritevole  di  loile 

mudere,  deludere,  ingannare, 
fare 

llliuiiii;obUe,  che  non  ai  la 

Ince,  cbe  induce 


ad  ìnKBn 

ImbolJanilre,  prender  I 

farsi  ardilo 
Imlialdlre  ,  divenir  baldo ,  iiubsl- 

Imbolordilo,  slordllo,  sbalordilu 
Imbu-uzante,  che  Imliara 
Imbarsnare ,  liilrìgure , 

bttliarszio,  iiii|icdllneBlo,  intrigo 
Imbarcare ,  fliiuraL  vale  ealnre  ' 

0  mcllere  aTtrn "* 

preaa,  da  non  bi 


Imbiiurrii., 

ImbluBnilo,  ficrami 

ImliizibccUre ,  d'uenir  womn, 
divenir  rouo  e  pocu  pniiMW 

Imboccare ,  mettere  altml  11  (*• 
in  bocca  =/niJiacciin  u'oM 
BguraL  al  dice  del  nielltfd* 


i3S' 


n.l" 


I  per  ei 


b^i  dici 


collera 
Inibattere,  neulr.  a  nnilr.pma 

abbattersi,  avvicinersi  a  caso 
Imballo,  ineoatro ,  nvveniiuenta 

accano  In  giersona ,  o  In  cus 

che  ti  ritardi  lo  snduiienlu 

il  fare 
tmbeccarei  figurai,  si  dice  dell'an. 

maestrare  altrui,  o  Ulruirlo  di 

Inibeccala,  per  nictaf.  snegerlmcn- 
to,  avtisa,Ì3truiionedata  di  na- 
scosto di  qiianbi  si  ba  di  dire  e 
da  hre^^Pigliare  un'  imbecca- 
la, vbIe  lo  slessu  che  infreddare 

Imbecherare,  modo  baaao,  aubor- 

^m        iiai'e=:yale  anche  sopraOnre, 

|f 

I 


l'intenda  tàliu 

lottile  Ingaiij)  > 

lo  [dd  uoslo  III . 

e  tale  CiirUi:i.i: 

Imbonire  e  Inil'i»' 

placare=Per  ■"■ 

durre  altrui  aif' 

Imborfare,  acuir. 

I       riiraì,  Invanirsi 

I  Imbrlscare,  neui,- 

'Ivenir  brlai:». 


r.Mweiie,  non  atto  alia  gnerra.ma 
K  c4  prende  pia  largameule  per 
■  -  Uaudc,  lile,  codardo 
Vli^rlaaare  e  luibertonire,iieuIr. 


pan.,  innanii 


niniio  basso 


«Itnil  bubbole. 


dtre.InlronJla 
lU^liHrilipreii 


I,  tttìU,  ùtnx- 
nllD,  feroce,  io- 


moda,  smodi:- 

l'iodiiuodeslla, 

Illa ,  bruttura, 
elBL  v)tu|icrUi, 
-=Pure  figura  L 

B  per  OKenilil 

Ic.^:^  detta  di 
ne  oun  segue  i 

iounurtale  —  E 


_  ..  .  ic«.=Piire  per me- 
taf.  vale  liilraiirendere  alcuno 
strare  )  ma  da  poco  luato  =  E 
per  ilniUit.  parL  del  proouulir 

obe  nieglla 


leinincnta  di  luono 
si  Belile  di  iiuello  tì 

Imiiaiilata,  per  nnlif. 

=Per  impacciala,  oceopalo 


dica 


Imparare,  apprender  culi' inlel- 
le  tlo,  procacciarsi,  con  operaiicn 
di  mente ,  ciwiilaone  nuovi  di 
tMecchtaax^uiparare  a  vln- 
re,  o  liir  cbeccbeiaia  alla  sue 
a  alle  altrui  spese,  cJa4conpra-  - 
prio  u  culi'  altrui  pericolo  e  dtw- 
aa^J*er .  Inseg  nare 

Inparentare,  iieuir.  pai».,  <yve- 
nir  parente,  làr  parentwlo^or 
■dlbaeatlurtlebrslt'aoilgliare 

luiparolala,  cbe  ha  o  b  di  lualte 

InpanUlG,  <ufd.  ,  non  portiate: 
che  nan  bt  parsUUU  ;  cbe  san 

Inipassionnre,  appBsslo  ilare,  v.  p.  u. 

mgtliusaiueule,  intreplilamcnle, 

Impavirlu,  iutrepldo 

Impaurare  e  Impaurire,  liir  pau- 
ra, aver  paure;  usandosi  iiue- 
Ell  verbi  non  Che  nel  sltnif. 
mi.,  ma  nel  neulr.  e  nel  neuir. 


uipai^Hre  ,  per  eosere  ardeale- 
-meiite  iniuiuiorala  di  alcuno,  o 
jiurltirgli  eilrema  aDeiloac  ;  e 
IrovB!!  usalo  anche  a  Diodo  di 
nruir.  pi)ji.  =  Pei'  fuUcigiare, 
icbej'2Brc  JucoA^liIeratoiueule . 


Imptillrp ,  cnBtrariare,  dar  noia, 
opporsi  =Pcr  Impacciare,  Im- 

Irapedita,  per  occupalo 

Impc  finire.  ZTnpijnnre  la  fede  , 
TBte  prometlere,  dar  parola  = 
Impegnarli  di  parola ,  o  im- 
pegnare una  parola,  vale  1u 

liuperdorablle,  che  non  può  per- 


IroperseveranK,  non  i 

le,  che  non  penevcrn 
IniperaeveranM,  conlrario  di  per- 

Impcrsiiaslblle,  non  pwsuadevolf 
Imperi uasib Ulti  ,  tiicaiiacUO,  osd- 
— 1 —  j,  .^,  —  gj  pCTauade 


luplaioao,  lenia  pleu,  apleUM, 

Impiccato,  diceal  a  ano  perMb- 
ria   E   vitnperìa,  qnul  Mb     , 
d' eisere  imiriceato  "        I 

ImrrieMtota,  dlc<»l  d'noiM  WM- 
te  vote  dcllB  fiirea 

Irapi^lnre,  InbraRllare,  hitr^lR 

ipleclBlo,  imbragiiato ,  Inlrlplo 
iD^rtHe. 


Imperterrito,  In  Ir*  pi  di 


ImperlurbalD ,  non  perlurbatit 

tranquillo,  ttnro 
Impertiirbmlone,  IraDqiilllIld 
Imperversilo,  fniper\'efUta=Per 

Imperi  ertlre,  neulr,,  pervertirti, 


Impetrante,  che  Impetra 
Impetrare,  Mtenere  con  preghli 
re  quel  ohe  si  doniandn  =  Per 
tirarsi  addotaoiPer  acquIiUre 


IwtuDillite,  t , 

ciò  ohe  t  Itiipeluo» 


HO,   ID 

._,—  ),  in«)_„._ 
liupIrlA ,  InfMlide  E 

contrario  di  pleU 
impleloslre,  iBiKi*er«  ■  |MW_       1 
IniPietraineiita,  per  mtkL'a^ 

de  oalinarimie  uri  iMl  IMjBfc 

iDduraments  ntì  nM  wK  "" 
iDipielrsla  e  ImirieWU^Par^ 

milil.  indartlo,  oiUnate 
Inipigllnre ,  arrenare  l«lrt(iiiilo, 

ed  oltre  al  lendai.  nn;,  il  uu 


Perlnipicclaraie  prenderli  brlf  i 
Im  pili  Untore ,  per  impao^alon , 

che  anche  dlceii  inibr«||ll>w. 

InibrogllBtare,  albnnane 
Ini  piallo,  impicole,  Inlriu 
Impigrire,  neutr.  e  nttar, 

divenir  |ri(ro 
Inriptgro,  non  til|) 


ilrlW 
tatr.  fti. 


contrsrTadlM 


inaplloBre,  intrigare,  al 
^Figurat  per  inUMCtftM^M 
"ipare  ;  che  anche  dUlJWJl 


Implicito,  ohe  non  è  r  i>li  iw.  Étt 
é  compreso  e  qiuil  »t  nla|>|>ala 

InipllcBtu,  laMtatn,  lailluppalo 
Implorante,  obe  luipkirs 
Iniplorare,  doomdare',  chiederti 

pregare  ^^^ 

Impoltranire,  lar  divenire  pM^H 


ir  poltrone^  infingardirt 


■IjorluniM,  Importunlude  e  Im- 
porlunitatr,  ucca^ine  o  Gntl- 
dhm  iiFMlnuilB  nel  damanria- 
m  altrol  quello  ck£  vormll 
nportuno,  chi  Inportam,  ni4asD 
-   '  -ì.,  ini|iaiiuiia. 


b^dli 


felHlldJo 


:  dì  meo  vigne 
u,  InKinna 


IIf,  iigg.  di  periDM,  V 


e  pmace  II  mole  coiitra  clii 
chcuMi  D  conlro  ai  medesìii 
Dpranlene,  nuirdiilone,  il  il 
«merarei  e  II  iiregsre  II  ma 
conlro  «hlccheiila,  o  contru 


I'  UUDIO  piglili 

,  pruntnre . 


tinrcHi,  qnellD  chi 
u  ti  lucile  I  [art 
npreiaare,  fresai  . , 

lare  grsndr  iatanu  .  ,.. , _ 

•prcnionare,  fare  Iniprciiione, 
«ule  che  (le,  in  nna  coui  e 
■I  nu  lunbe  nel  tieulr.  paii., 
Btr  rtocvcn  un'  tmiireMione , 
un  tWtììù  =  Vale  |iia  cuiD. ,  In- 
itnrre  in  allrul  un'opinbne 
tptubiU,  InlifolU,  malvagità 
■probo,  Malvagio 
■firoocure.  Impedire,  apporre 


pose.,  rìpromellcTsl 
ImprooMui,  Inipronlltudlne,  Im- 

porliinlM 
Improatlladlne,  lnipiirlunlU=Per 

Biulein 

lmpru(>criire,  caricar  d' linpropeiil 
Iiit^ruperlo ,   \Ulanla,  nnbecia- 

I  miiropniunD,  vile,  alibletlo 


Impruvidenie ,  contiiuia 


nipnide Die,  contrarlo  diprtidenle 
iuprudentemen(c,avv.,  sema  pru- 

iu)trudeaze  e  Imprudeoila,  coo- 

mpudenlc,  iguuilatti,  avergugnalD 


iliuillcaaieale,  osu.,  sema  pudJ- 

>l>uilìeiiii,  cunlrarlu  di  pndiciila 

-ipuiiiuuneniu,  bi  Impugiurt 
Impugnare ,  per  nppognare,  con- 
lra[ìare;Jer  prendere,  elegie- 
jppiglia^l  Jifnral.  aaaaTre, 

Lgnalore,  ip*(i.  match.,  che 


iliiie,  da  non  poterti  o  <la 

duvETsi  punire 

ita,  Impuuitade  e  Inpunlla- 


Inanimii., . 

&r  cuore  ullriii 

Inepiissaianore,  cagionar  passione 

'norumUrt,  inorBogliare 
norrlilTre  e  Innon-ldlrc.per  m^Uf. 
diiiilnutre  I  sentimenb  di  pitti, 
a  dlTinloDe,  0  altro  buon  pto- 


Cif  er  entrare  ìa  capo  ' 

:,  ii>t{ro9iarsl  di  teib,  i 
kEnculr.ptui,  mel- 
itni  in  cai»,  pcrsua- 

neuir,  e  ntatr.  pan. 

BrfDcipBliucnte,  In  in- 
ericDlì,  e  >lmUI=Per 
(I,  linloppanl  = 

e,  Incnprìccti^ 


Inurleo,  la  curo, .  ... 
di  brc  nnB  tacaeaàa, 
un  neitaiio  tee. 


IncctlDoH),  oisectalato  d'InoeilD 
InchlHTire  ,  per  .in^lat  Impedire, 

Inchiedere ,   lalnntimente  dlman- 

Inebieditore,  rlMrcatore 
InchietU,  lo  inchiedere,  ri«m- 

in(nlo,  domanda 
Inchinare,  chinare,  e  nfiilr,  paii., 

e  inchfnuril  a  uno  Tale  rive- 
Inchino,  Beano  di  riverenza,  che 
(li  uomini  ranno  piegando  II  oj. 

gando  sTcun  poco  le  plnocchla 
,  InoiprlBnire,  permelaf.  farleniBn- 
le  adirarsi,  nioitraDdo  II  eroe 
eia  ael  vlao 
IncìluDiento ,  la  Incllnre  ,  eccita- 

Ineilanle,  che  Incita 

Indiare  ,   spingere  altrui  a  citeil- 

che  s  si  a,  sMmolgre 
lnel1at(H^  che  Inolia 


onlrarlu  di  cautela 

voce  plebea,  Incoprtc- 

icr  melar,  ve  uare,  ero. 
(unii.  Inioiliare,  coit 

UgariL  adulare 


adlnare,  neulr.  poM.,  pren- 
e  u  ImUare  I  coatiimle  mo- 

tnci'vlle,  contrario  di  citile 
Incivilire,  divenir  olvlle 
Incivilmente,  con  maniera  lociiile 
Incocciare,  neulr.  e  niiitr.  paii.. 

Intestare,  lnc|panlre,  oilinarii 
Incodardb^,  divenir  codardo,  Im- 


t  In  coì^ra 


Impedlscona  l'aodare, 
,  colui  che  i  macchialo, 
\d.,  iDCesluoio 


Incalpablle.che  non  puii  Incolparti 
Iacol|>ahÌlmeDle,  ano.,  in  modo 
Incolpabile 


coipemle,  eà  anche  alla  minle^ 
TU  ìotlna  In  alinit  d' Incalpevu- 


iSfnM 


IncnlmUire,  Cbe 
Jncolpetole.car-' 
Incoi  lanenle,  a 


-»-,  « — ^..„...JJ,  <tlBadorna=xo 

l'U  largo,  colta,  acchiappalo,  SI 

lirtgaiiui» 
liiCDinlnclare  ,    cominclBre  ,  Ss 

[irlnclpio 
iDCOnilaclaLore ,  che  Incomlnda 
IncoiBOdare,  anporlare  liKomod 
IncmODdllA  e  liicDinmDdiU ,  ici 


Jncumpostainenli 
Iiucomposlo,  diai 


anlajgio 


BOsclnla,  incoKniL- 
InconupevDle,  udii  inlunnalo.  non 

iiolablle,  che  non  |)uf)  ponsò- 

Sone  '^''  """  ''™"  """""■ 
ÉMosDleLilnienle,  aov.,  lenza  al- 
cnnn  conaalaxlnne,  itnia  poter- 
ei consolare 

Inoonialito,  >oansoIalo 

InCDnioIsdom,  IL  iion  potersi  con- 

incoatentiblle ,  insaiiablle,  che 

non  il  contente 
InConleDttbinu ,  InsaxlablllU  ili 

chi  i'  ■ 


cbe 


^^1       tlnen 


I,  sfrenoto,  i 

Unenzo,  lnleni|ie'ranieniei  ' 

™ ,  A  anche  farsi  iacoiiiro,   i 

■n-DDIare 

LirbabllB,  di  i 

=■■.,  (Mnlurbato  i — 

inconvincibile,  che  non  *  ì«i\ta' 


:i 


convincere 
H^oragflantealo,  lo  i 

coranìiio 
IncorsiElanle ,    che   ineartfgt,  Z 

elle  Inanliaisce 
ioconugiare,  inaainrii'e,  dm  ni-  T 

mo~E  neutr.  aiiol.,  pigliar   ^ 

coragKto 
ncoraMire,  lo  stcMD  che  inio-   . 

n«l!gl"-e  .     „ 

Dcorare  e  Incuorare,  metlcre  hi  , 

cuore,  pcrauailere,  ed  anche  iir  .,. 

cuore,   dar  animo,   far  altnl  ~ 

cuore,  [are.  altrui  aoiDiu  ., 

oose  di  prCKiDdiiio  e  ili  dUM  '1 
tCob  la  prep.-  A  vale  diacendefe, 
■correre,  oadere  .. 


rotto,  Bsiirat    giusto;  ehi   . 

ruttlbMe,  permelaCvalt  da  ' 
I  bì  lasida  indurre  con  doM-  ' 
■  ^re  a  prò  di  •(■   ' 


GutiD  quello  che  ni 
DCredulo,  che  i 


],  liiiraitabile 
■  metat  dkml  d* 
irai  zotici  e  rm 


incrudire,  fa  crudo,  ci 
iJelire,  incipri  uni 


le,  che  inculca,  che  repllH 
i,  quiil  lo  ilesM  clM  f» 


!lH(sre,  ricercare 
mdnlori: 

lavclugutiine ,  rl- 


Jodleailone,  r  Indicare 
tndlgenle  ,  chn  )ib  bisogn' 

idlgeniB,  bhasBD,  necci 
riuliitere,  iier  biwgna 


■M>       ' 

«««dlicorsoco». 

>C<n>,  lite  pnbbll- 

diriga) 

tniliri/iilore,  direttore,  che  Indi- 

,  Moimneialnien- 

T,  Man  mnctnl 

riizamenlo  a   qiinlunque  si  vo- 

non (i  (MnCH 

glia  nesozlo  a  affare 

,  (KB.,'iwn  degna- 

sctpiFna,  che  non  è  allo  a  rìce- 

,  tdefM,  Ira^Per 

v«re  .iliclpUnp 

Mdart  ideiinii,  «te- 
mi, cne«!ar>tln- 

linoranle 

diipetlo 
Indncile,  cantrarlo  di  dnclle 

ideiniD,  Ira 

af'—»"- 

Indocilir?,  render  docile 

lorfolclre  ,  per  raelaf.  afppisccvo- 

1  venir  ilellcalo 

lire-Per  renderti  benevolo  al- 

ha  Indenni td  =  Per 

CEino  =  SI  dice  del  restare  gli 

on  «Mata 

iwmlnl ,  in  veee  della  prlraierp» 

Ilare   d' artopdo  di 

sccarlema,  con  istollda  icinpll- 

ha  a  bre  «  a  >lire. 

ciU 

tìfM  alt.  e  n«utr. 

tndalelM,  per  pteloso 

Indolente,  che  non  >i  duole,  che 

>  Indettare 

ha  indolenza 

-ntrtv*  nelle  giurìe, 

taabEta'iì'dl^» 

Indulenu,  prì  vaitene  di  dolore 

Indolepr,  ntiilr.  e  ntutr.  p««.. 

dolemf 

m  hiitì  diabolico, 

Indomabile,  da  non  potersi  domare 

sasr-  "■ 

Indondlo,  non  domato,  terribile , 

perverfimcnw.^cd 

Indnnnire,  nitilr.paÉi.,  Inipadra- 

nini,  insignorirli 

l'Indicare  ,  indica- 

.«s»? 


DOXO 


i666 


Ssniiiin«re,  fardi- 
turni  o  di  animo  si- 
lina  =  E  in  signif. 
ttr:  pa$*^  Yale  dl- 
ilfiato  ^ 

ftmoiinalo 
Htir  feroce 
ilbttamento 
NMi  maniera  infesta 

l'infestare,  mole- 
tnità 

Infesta 

rtHnare,  Boiare  oon 
tortmie  a  Per  tra- 
Mtare,  molestare 
e  hifesta=Per  gua- 
BTbatore 
ifest^gione 
e  infesta^^lie  suole 

itve,  corrompere , 
rmo 

B  Infetta 

r^ooM^  Ittatprlre, 
teciprtffidre 
e»  imnganliit 
le,  pigramente 
inflngardla 
inflngardia 
itezza  nell' operare 
ige  di  non  potere: 

in  siffnif.  neutr, 
tt,,  divenir  infln- 

ropreso  d' inflngar- 
lento  per  mala  vo- 

aggirarnnoy  dargli 
!  alcana  cosa 
I,  lo  infinocchiare 
'.tr,  pnst.y  cacciarsi 
I  ;  e  per  siniiiit.  im- 
impacciarsi  in  cosa 
lalagevole 
UrMIe 

neutr.  pass.,  fersi 
alitare  1  forestieri 
le  Inferma 
rt  fallerà  nolWa  di 


checciiessia  ,   rairguagliare  = 
neutr.  patt,,  pigliar  notizia 
Informatore ,  ragguagliatore ,  re- 
latore 
Informàziooey  ragguaglio^  riotisia 
-lofortunarey  currer  fortuna  te 


Infortunato,  sfortunato,  sgrailÉlo, 
sventurato 

Infortunio,  aeeldente  die  Tien 
faoi*i  di  ragione,  -ma  non  .per 
malvagi^,  avversa  fortuna,  dis- 
grazia, sventura 

Innvmmettere  elnframettere||ri- 
gllar  briga  a  fevofe  d' altnu,  o 
slmile ,  Intramettere.  frapporre  ; 
e  s' usa  non  clie  mtìraltL  slgnlC» 
nel  iwutr.  pats. 

Inf^neesare,  divenir  francese, 
prender  le  maniere  franeesl 

Inliraseare,  avviluppare*  ingalap- 
piare,  innnoeefalare 


Infrenare,      

Infrenesire,  render  eoiM  MM- 

eo  per  vaghena  gribde  <fi  eliee- 

ohessla 
Infrenetlcato,  frenetleo 
Infruscare ,  mescolare  e  confon- 
dere talmente  le  cose,  clic  in 

niun  modo  si  discerna  l'una 

dall'altra 
Infurfìintire ,  imbricconire ,  darsi 

al  forfente.  divenir  forfente 
Infuriante^  che  inforia 
Inftiriare.  furiare,  menar  forla* 

dar  nelle  forie=E  si  usa  anche 

al  neutr.  post. 
Infuriatamente,  furiosamente,  eon 

gran  furia 
Ingailuzzare ,  neutr,  pau, ,  rln* 

gailuzzarsl 
Ingannamento,  inganno 
Ingannante,  che  inganna,  ed  usui 

anche  in  forza  di  nut. 
Ingannare,  far  fraudo  o  IngamMH 

mostrare  una  cosa  per  un'alln 

=Vaie  anche  premiere  ona  o»- 

sa  per  un'altra 
Ingannatore,  che  ingain 
Ingannevole,  pien  a* tapi 


1CS6 


uono 


ln}.'annovoImente ,  avtf, ,  con  in- 
uanno 

Injranno,  tVaudc ,  errore  =  Posto 
(trv.j  ingannevolmente,  fraiido- 
lenteniente,  con  frode 

InfiarAbiillare  e  ln(;arbu$;liare , 
scompigliare,  confondere,  disor- 
dinare =  Per  metaf.  agf^rare , 
av\  oliere  altrui 

Injrarbarc,  accomodare  con  garbo 
una  cosa  ad  un*  altra 

Ingegnare ,  neutr.  pass. ,  indu- 
striarsi, affaticarsi  coir  ingegno 
e  coir  arte 

Ingentilire,  neutr.  e  neutr.  pass., 
divenir  gentile,  ringentilire,  no- 
bilitarsi 

Ingenuo ,  che  è  nato  Ubero ,  sic- 
ché mai  non  sia  stato  schiavo, 
up|K>sto  a  libertino 

Ingerenza,  incumbenza,  ufHzio, 
carico 

Ingerimento,  Intromissione,  Intra- 
mischianza 

Ingerire,  neutr.  pass.,  intromet- 
ter<:i,  lmpicciarsi=ln  signff.  att., 
addurre,  apporlarezPer  fer  na- 
scerò, inspirare,  cagionare 

Inghiottire  a/trui,  vale  sopraffar- 
lo di  molto,  che  anche  si  direb- 
be mangiar  U7ìO  vivo  =  In- 
ghiottir ingiurie  o  slmili ,  fi- 
gurat  vale  sopportarle  per  non 
poter  far  altro 

Inghiottonire,  render  ghiotto = E 
neutr.  ed  anche  neutr.  pass., 
(fnenìr  ghiotto;  e  flgurat.  in 
modo  basso,  invaghirsi,  innamo- 
rarsi pa^sionataniente 

Ingiudare,  voce  scherzevole.  Im- 
piccarsi come  Giuda 

Ingiuria,  offesa  volontaria  contro 
il  dovere  =  Fare  ingiuria  ^  lo 
stesso  che  ingiuriare 

Ingiuriante,  add, ,  usato  anche  in 
forza  di  sust.,  che  fa  in{;[iuria 

Ingiuriare,  nuocere  ad  altrui  spon- 
taneamente fuori  o  contro  ijuel- 
ìo  che  determina  la  legftt.  Fare 
jfijfiiiria 


Ingiuriato,  la  forza  di  tusi.^  che 
ha  ricevuto  ingiuria 

Ingi  urlatore,  che  Ingiuria 

Ingiuriosamente,  a99.,con  ingiuria 

Ingobbiare,  flgurat  divorare,  con- 
sumare l'altrui  roba 

Ingoiare,  per  metat  appropriarsi, 
occupare=/fij70iar«i  (a  morte, 
prender  veleno  mortifero 

Ingordamente,  con  ingordigia,  go- 
losamente 

Ingordarc,  farsi  ingordo 

Ingordezza,  ingonligla 

Ingordo,  avido  in  estremo  grado 
di  qualunque  cosa,  che  si  appe- 
tisca, e  spec.  di  cibo 

Ingozzare,  per  metaf.  soffrir  le 
ingiurie,  o  I  danni,  o  simili  sen- 
za farne  risentimento 

Ingrandimento,  Io  ingrandire  ■ 

Ingrandire,  divenir  grande,  hi 
grande  stato 

Ingrazianare ,  cattivarsi  bene^'O- 
lenzi  con  artiRcio 

Ingratitudine ,  dimenticanza  dei 
beneficii  ricevuti,  senza  saper- 
ne grado  nò  grazia 

Ingrato,  che  usa  ingratitudine := 
Per  noioso,  spiacevole,  ^tstidiosti 

In|;raziare,  neutr.  past.,  entrare 
in  grazia 

Ingrognare,  pigliar  il  grugno,  in- 
grugnare 

Ingrognato,  adirato 

Ingroppare  ,  per  metafl  soggiun- 
ger immediatamente,  parlar  af- 
follalo 

Ingrossare ,  flgurat ,  leggermen- 
te adirarsi  =  Ingrossar  la  co- 
scienza, vale  non  la  guardar 
nel  far  cosi  ogni  cosa,  cl«e  non 
convenga  ;  che  diremmo  anche 
ber  grosso=:Ver  incaponire 

Ingrugnare,  ingrognare,  adirarsi 

Inguiderdonato ,  senza  guiderdo- 
ne, non  remunerato,  non  rime- 
ritato 

Inimicare,  trattar  da  nemico,  far 
nemico ,  e  si  usa  neir  atL  signiC, 


'r.»  ""■"•««.1» 


K»K,*""""""-  "- 


ir'!«.mi.:  W« 


',  "girino        ""'rojjre^  ,«„, 


iiutiein.  dleesl  imbonare 
valicare,  tn»tv*tlchlre 
viiidhlre,  di  venir  rana,  upro. 


ftirloiD,  loipErver- 

,  jTOiIsblle,  f neonten- 

MbSe,  InnKirabtle 
loutaraUlei  tusilablle 
iHUiabHci  non  «ailablle 
IHeguIre,  p«r«ejtiiltire 


InsUgatore,  cbe  i 

Insliiulane,  iHit — ,  . — ___ — 

Insllluire,  dar  principia,  «rdlnint 

Insucidlare  e  liuudtdare,  nnflr. 

pan..  dlvenlBT  sucldn,  hobrat- 

)ani=Per  melif.,  vale  gotstire, 

ìiettnionre 

InanltsrE,  bre  insulti,  «operclùe- 

liniii'talon,  che  Insana 
Insulto,  Ingiuria,  superchleHa 
InsupFnbKe,  non  superabile 


Inaeililrc,  divenir  serpe 

!a  Inganno  od  altrui 


aDf  sa,  Bgiraalo 
Incinte,  ohe  tn 
InnilvC)  porre  o  tendere  Insidia 
liildlatnre,  ebe  Inildls 

fi),plenii  d'Insidie,  vago  i 

lulgnorire,  neutr.pati.,  forsl  i 

Suore,  tmpadranirsi 
nuire,  neutr.  pan.,  Introdnr 


Insocinbile,  che  non 
laioSTlblle,  che  non 
Inioniieltablle,  cbe  n 

gettare 
Insolente,  che  procede   Fi 

daruto  termine,  srrogsn 
Insolenllre,   "" 
'isopporul 

lUispelHre,  prender  sospetto: 

in  siinjf.atl^  mettere  In  sospetlo 

Insoislre,  InsoL, —   " — ' 


i  pub  safliin 


sì  poter  sop- 


Intaccalo,  olTesa 

InWecD,  usasi  Qgimil.  a  Yale  olfc- 
»>  pregi udlzlo,  danno 

Intascare,  mettere  in  tasca^ftr 
metaf.  ridurre  In  suu  |>olere= 
in  signIC  neutr.,  pure  per  ne- 


!r  graaie   per  allnd^d'er 


tkr  parleclpe  alb-i  di 
Are  uii  a  le  i'  «|ipHr- 
ittutr.  pati.,  prender- 
dl  DK  (niennM  altrui 
e,  aSare,  nrKOiio 
imo,  sSiruccio,  ficcendno- 
jeKMHucbi,  InlemiDcclo 
pellcrc.  Intralasciare 
■nttlmeiito,  inlermlsslonr 
Bn^ne,  lo  InUnneltcre,  In- 
nnnplnienlo 

«■r^  protbndarsl,  penetrare 
jU^  parìe  Interiore 
jerpoalo,  adiL,  fntert>i»1to=/n' 
■  trrvotla  permna,  dtixsl  di  ctal 
'  «I  Bi  mediBlare  fra  due  contra- 
.  eati,  litiganti,  o  tìolOi,  a  tratta- 
re, parlare  ee. 
iBtcrrogBnte,  che  Inlermia 
iBWrrogire,  domandare,  rieercsre 


,  che.  nun  tollera 
alrenlr  come  toro  odi- 
si  dice  di  chi  per  isde- 
per  alterlfiia  sta  sopra  di 

ronfio  perisdegno 

r  metaf.  recar  di- 
ire  gli  altrui  dlae- 

raorarì^  *.  b. 

itractiliiclere,  racebliidere  Intor- 
no, chiudere  In  nieiio=Per  vieta- 
re, Impedire,  disturbare 

,1— .1.,.: .„    [„  Inlralaiclare 


Iniramensa,  la  li 


IMeiToitailone,  lo  Inlerrogore 
IbMi  rompere  ,  Impedir  In  conll- 
nuBxli>ne=E  ticulr.  pasi.,  non 

Inlerroni pimento,  l' InlerrompEre 
Inlerniltore.  che  Interrompe 
Iole  rrui  ioni-.  Interrompi  mento,  lo 


Intcrvenlmenlo,  lo  Inlerienlre,  ac- 

■HerTcnlre.  avvenire,  accadere^ 
Inttratnlre  fn  atcuna  o  ad 
1  cota,  vale  trovarvlsi 


ilaselare ,   mettere   li 
izio,  Interrompere   I 


I,  l'Intralciare 
vlluppare,  In  trillare, 
sheln  sliinir.  nnulr. 


itlcre,  liitromellere,  Inter- 

>:=:ln  algnlf.  ■niutr.  pan., 
re  di  meno.  Impacciar»!, 


nlraporre  elnlraporre.  ¥.  Inìra- 

ntroprendcnte.  Che  intraprende 
nlraprenricre,  pigliare  a  fere 
nirapren  dimenio,  lo  Intraprendere 
nlra prenditore,  clie  Intraprende, 


1060 

lalroooiare,  avviluppare 

lulrt'scare  ,  Intricare ,  avvilappa- 
re,  e  sì  usa  anche  in  signif.  att. 
e  neittr.  />'/«. 

Intricanienlo.  V.  Intrìgamento 

Intricare.  V.  Intrigare 

Intrico,  intrigo,  intricamento,  im- 
|)arazzo 

Intrigamento,  avviiuppamento,  in- 
tralciamento 

Intrigare,  avviluppare  insieme,  in- 
tralciare ;  si  usa  anclie  al  neutr. 

pass. 

Inirigntore,  avviluppatorc 

intrigo,  intrigamento 

Intrinsecare^  Intrinslcare 

Intrinseco,  mtrinsico 

Intrinslcare,  prendere  interna  di- 
mestichezza e   famigliarità  con 

altrui 
Intrinsichezza ,    intima    dimesti- 
chezza 
Intrinsico,  amico  conndentissimo 
Intriso.  Metter  le  mani  in  ogni 
intriso,  ingerirsi  ad  ogni  cosa 
fntroduclmento,  lo  introdurre,  en- 
tratura, entrnmento 
Introtlucitore,  che  introduce 
introdurre ,  condurre  e  mettere 
ilenlro=:Per  mettere  in  uso,  dar 
cominciamento 
Intromesso,  messo  dentro ,  Intro- 
dotto 
Intromettere,  metter  dentro 
Intromettersi,  intramettersì,  inge- 
rirsi, impacciarsi 
Intronamento,  lo  intronare 
Intronare,  offendere  con  soverchio 
rumore  i'  udito  come  fi  il  tuono, 
che   gli  antichi  dissero   talora 
trono,  stordire 
Intronato,  parlandosi  d' uomo,  va- 
le s|)esso  balordo,  stupido  e  che 
non  sappia  ciò  ch'eì  si  feccia, 
detto  cosi  da   nuella  stupidità  , 
che  induce   l*  intronamento  in 
altrui 

Jnlronatura,  intronamento 
jii  tronfiare,  divenir  Vtotvùo 


.  iadii 

IR.  ci 

na 


■<a 


'il- 

«I 

9 
À 


co?in 

durre 
Intrudersi ,  introdarsì.  «bwe  • 

ficcarsi  dove  non  si  duffrtboe 
Intruonare,  intronare 
Intrusione,  spincimento  iadcivO) 

introiiuzione  forzata 
Intruso,  da  intrudere 
Invaivarsi ,  raen  usalo  che  ««■ 

gh?rsi  .     1^, 

Invaghicchiarsi ,  leg|»nneaie  ••  ^- 

namorarsl.  »er5o  pocowtì»i 

e  voce  ÌNissa 
In^-aghiraento,  L*  invaghinl,  ix» 

morarsi 
Invaghirsi,  inDa^Mrarsi,acee1uM^ 

si  di  desiderio  o  vagheoa  • 

checchessia 
Inveire ,  declamar  contra,  iaj^ 

gnar   nel   (Uscorso  \wttm 

mente,  far  Invettive  , 

Invelenire,  inasprire,  incradew*' 

arrabbiarsi 
Invendicato,  non  vendicato 
Invenia ,  umile  dimostraiione  A 

abbondante  e  devoto  afiìeth^ 

si  trova   usata   per  orAnvv 

nel  numero  del  piu=Venla,  pe^ 

dono 
Invenie ,  atti  e  parole  che  paiol 

superflue  e  leziose 
Invenire,  trovare 
Inverecondo ,  sfacciato ,  privo  di 

verecondia 
Invescarsi ,  impacciarsi ,  avvilup* 

parsi  in  checchessia 
Invescato,  preso,  avviluppato 
Invescatrìcc,  lusingatrice.  alletta- 

trice,  che  inveschia  nell'amore 
Inveschiarsi.  Y,  Invescarsi 
Inveschiato.  V.  Invescato 
Invettiva,  riprensione  ingiuriosa 

fatta  corrucciosamente  contro 

alcuna  persona,  o  alcuna  cosa 
Invezione,  lo  inveire 
In\ lamento,  avviamento,  indiriz- 
zo e  qualunque  si  voglia  nego- 
zio o  aflfare 
Inviare,  mettere  in  via,  indirizza- 
re^ mandare 


intrudere,  spinger  deulro.  \n\3W-^VvNVw%\ ,  \or.v«.\^\  v^  nvj.,  indlrii- 


voxo 


i66i 


diriizatD,  nandaip     ' 
che  mette  In  vft,  che 
I 

lire ,  render  vigliaoeo , 
nire 
li,  avTilapptrsty  riBTol- 

»,  avfUiippato 

,  die  iMMivM-violean 

,  iMrnJeMre  in  gaisa 

K  in? Ipeiwe 
y,  InTfperalo 
F.  Inyeieartl 
F.  Invescato 
Mito,  IMnviteiiiarti 
<•  F.  l|i«eacUartf 
u  F.  Inviaeato  . 
tay  lo  fovitare.  Invito 
cne- Invita,  e  si  usa  per 
I  Anna  dl#iM<.,  e  di* 
M  InvHa  adu  couTlt* 
M  festa,  e  stmill 
lire,  o  lare  dire  altrui 
«TOH  eh*  et  ti  trovas- 
000  altri  a  dieodMs- 
ve,  invogliare 
Terirsi,  profferirsi  = 
scambievolmeote   a 
!ssia 

convitato 
e  invita 
ivito 

ireriTcner  lo  invi- 
^ttarlo 

uur  in  alato  pregan- 
mare  comandando 
invoca 
nvocare 
di  nascosto 
•rsi,  sparire 
lore 

pimento,  asgira- 

per  lo  più  per 

tenni  o   parole 

n  si  lasciar  ap- 


to 
jortese 


Inzaccherato,  intrigato,  invilupp 
to,  obbligato 

Inzampognare ,  inlnoeohiare ,  U 
cornamusa 

Inzotichire,  divenir  zotico 

Ipocrita  e«l  IpoeritOi  «icat ,  oiao- 
oWalo  d'ipocrisia 

Iraeondo ,  ioélinato  all'  Ira ,  che 
agevolfflontiwi'  «dira 

Irato,  pieno  d'Ira,  ooomtoMO  dal- 
Plra 

Ire.  Irt  per  moia  via  j  andar  a 
male,  per  perdersi 

Iroso ,  iracondo,  trovasi  anche  in 
forza  di  »u»t, 

IrraflOrenabile,  ohe  non  si  può  r•^ 
frenare 

Irremuneralo,  bob  remnoeralo 

irrepronribile;  F.  InreprensibUe 

Irrequieto,  io  stesso  che  falqdeto 

Irretire,  pigliar  éon  Inganno,  av- 
viluppare, hnbrogUare 

Irreverente.  F.  Inaeverente 

Irricehire.  F.  Inrieefaire 

Irrioehito.  F.  Inriechito 

Irridere,  deridere,  schernire 

Irrisione,  derisione 

Irrisore ,  schernitore ,  sbeffeggia- 
tope 

Irritamento,  solleticamento 

Irritare,  provocare ,  e  si  usa  an- 
che al  neutr,  pass, 

Irrritatore,  che  irrita 

Irritazione ,  T  irritare ,  provoca- 
mento 

Irritrosire.  F.  Inritroslre 

Irriverente.  Y,  Irreverente 

Isonne.  Andare  a  isonne^  &r  chec- 
chessia senza  spesa,  e  dare  a  ufo 
=iAndare  a  isonne,  dicesi  an- 
che di  quelli  che  vogliono  U  lo- 
ro per  loro ,  e  quel  degli  altri 
a  comune,  o  il  loro  per  loro,  e 
quel  degli  altri  a  mezzo 

Istanza.  F.  Instanza 

Istare.  F.  Instare 

Istigamento.  F.  InstigamtuXft 

Istigare.  F.  Insttgare 
Istigatore,  F.  InsUgaiare 
istigazioae.  V.  lotttsukMiA 


ri ■  ,,^M 

"^ff"        .vi."*  V- 


UOMO 


i663 


in  luogo,  ed 
lloa  per  kiì= 
re,  vale  dire, 
fr#£  ir«,  per 
sATon  lasciar 
rtanare»  lem- 

I  diMoestodi 
llstoliito,  prò- 
iperania .  oar- 
rola  lubrica  e 

IvIadPer  esul- 
UUni 

hnde,  da  es- 

^  lodante 
ire,  dar  lode 

a 

nunendasione 
cebessla 
t,  lodofole 

ad  uomo,  va* 
ne  e  mestiere 
lìunito  e  dap- 

pò  aduno,  dir 
tiuente  alcuno, 
varsi  le  mani 
non  se  ne  vo- 
te più  impac- 
lava  l'altra 
90 j  provcrb. 
iovarsi  scani- 
vare  il  capo 
D  proverb.  va- 
coi  noi  cono- 
api  tale 
T  lode 
tenitore  delle 

»ne,  e  si  dice 
rsona  da  poco 

*=Leccar8i  le 
dicesi  quando  ì 
e=jLeccarsi\ 


le  dita  d^ alcuna  cosai  si  dice 
per  espressione  di  somma  com- 
piacenza in  diecdiessia 

Leccheggiare,  trarre  qnalclie  pie- 
colo  profitto  oltre  II. salarlo,  det- 
to coti  per  simlttt  di  eU»  leeean- 
do,  taccia  akan  itoeo  di  dò 
«Vcilambbee.    .  ■ 

uCsKrc,  offBBocro 

Legare.  J&Moris  aiirui  1»  mani, 
iapedlrgu  l'openre  la  doma 
€om=liegars  rasine  dove  tuo- 
le  il  padrone.  Pare  quel  ciie 
ci  è  eomntessoy  e  peoslvi  dil 
commette    - 

Legarsi,  fin*  lega,  compagnia,  col* 
ìcgtinì:=Legarsela  al  dito,  te- 
nere bene  a  mente  qnalclie  tor- 
to ricevuto  ;  modo  tolto  dell'uM 
di  legarsi ->ai  dito  un  filo,  o  na- 
stro ,  come  ricordo  di  cosa  da 
fiire,  dire  ec. 

Leggiadro,  sust,  amatore,  aman- 
te; metafora  tolta  dagli  orna- 
menti e  dal  leggiadro  portamen- 
to degli  amanti 

Legnare,  in  slgnif.  di  bastonare 

Legne.  Tagliar  le  legne  addosso 
altrui,  dirne  gran  male ,  offen- 
derlo colie  maldicenze=ray/tar- 
si  le  legne  addosso,  farsi  li 
male  da  sé 

Lembo.  Dare  o  porre  il  lembo  o 
il  lembuccio  in  mano  alti  ai, 
licenziarlo,  torselo  d'attorno 

Lenocinlo,  propr.  significa  ruflla- 
nesimo  ;  ma  in  senso  meno  cat- 
tivo fu  usato  per  allettamento 

Lepido,  piacevole,  giocondo 

Leppare,  v.  b.,  togliere,  levar 
via ,  ed  anclie ,  scappare ,  fug- 
gire 

Lerciare,  for  lercio,  imbrattare, 
sporcare ,  e  fii  usato  anclie  in 
senso  figurato 

Lerciarsi,  macchiarsi,  lmbT«Kbtin\ 

Lercio,  sporco,  \ivVr\«n,VB^ìnk>X!blSi^ 

Lesina,  uomo  «oràXdv)  «  vtw^ 

Lesinato,  spUorcVo,  V(«tQ>  ^  ^*KL. 
si  sohemvoUnfiiAA  ^f?  w«te^ 


eccedenti    _  .     . . 
Libente,  che  opera  vDJfnUerl 
Liberile,  che  usa  litierBliU=Per 

Libenuiienlo,  il  liLersre,  I 

Lllierunte,  che  libera 


BUggettoi  Berna  si 
LibérU,  podesU  di 


Liliertino,  UMlo  inche  in  furai 
(il  ntU. ,  Imo  liliera  ,  a^i»"' 
a  ingenuo  ;  UeUo  &'  auiutcun 
discendenle  di  ch\  Su  icWLa\ 
Liberio,  BchlBVD,  taiw  \i\i«tt 


Limo»  ni  eri 
Lindeua,  BlUlltlun 
Lindo,  atllUBM,  «n,.. 
Lindurs,  IJiidauB,  al 


parlare   in  compagnia  d) 

I,  vale  parili'  bene  «  ope- 

:la.  Diala  lingua 

jio,  la  avelli  dlcluGuna 

lo  ,  nngiiacciulo ,  maldi- 

arc,  idllngusre,   larla- 

nU^  Il  lisciare,  adulsiio- 

vIa  la  btlca 

I  Adornarsi,  abbellirli 

gTil  lisciarsi 

,r.  Liliirare 


il  goffu , 


Mgrelo  ^ 
iando   per  altra  é  aocori 
uè,  DO  lilla,  t!OBt«M=  Tmer 
inlchp  maneggio  w 


a  altrui 


lo  per  gnr- 
■«■e=RaJ/ar 
pigliare  0  dar  qualche  princirio 
scorta^tiime  degli  orchi  ^  ìa, 


li  veitre  quel  che 


sirn 


»,  «he  litiga,  litiglaso 
irte,   confesa,  ìlilputa, 
Wm 

.  cJie  Tolenllerl  llUga 
litigiosa 
..ode,  laude 
,  laudabile 

iBudirc^Lodarsi   d'uno, 
liaroarsene  sodd<tfBltD=: 
firacare  e  proporre 
per  lodevole 


s|iorCD,  scliifo,  intrlH)  S 
la,  imbraitaiu 

i^erzare,  giocare,  festeg- 


LiuiBtko,  colai,  il 


lunga. 


darchi  (uHSa,mBn- 
naa,  procraatlnarc 
gin  ,  comodo  =  Far 
r  luogo,  br  largo, 

'f  luogo  ,  udir 


nel  primo  luogo  j  precederà 
Bltnu=Cailers  il  luoì/o  o  dare 
Bd  altrui  la  preeedcniBzIiiMciar 
iu oj)0,  perm '"  -'"--■ 


B  perì     Leoignlti 


luogo,  noiiiyer  riposa  d£  quiete 

uddò,  livido,  pallldfctto  —  ¥m 

isiuga,  artlBcio   Al  paiiAe  o  % 
"'"    col  quale,  --"~    — ■'—  « 


r 


che  Rloil  al  lusinjanle.cuniechÉ 
uer  JolilD  naoat  al  luaitigalo^ 
Per  fkfgOfn  conjiunla  B  lode 

LuBlajiflnifiito,  il  lusingare 

LoringBjite,  ùhe  luiinga 


modo,  per  }n 


vie,  o  con  olirò 
IO  pro'^Pfr  fiir 


prlepo  cijiigiEiniii 
Lusln/^iitore,  cke  li 
Lnil  ngblera,  liuing  I 
kiuitighevoie  ,  pie 

atto  a  lusini'are 
LoiliuMere  e  Lusinghieriv  sutt^ 

Lnsjfl,  au|ierllultà  nel  nnnglare, 

vostlrc  o  allro,  quasi  i  dhoo- 

sL'azbne  di  rlcchezu  e  di  nu- 

RnlHccnza 
LnssurfgnlBiileeLutsurlegglanle, 

lo  slesio  che  liisjurlBnle 
Lnsiurefiglare  e  Luisarieggiare, 

lussuriare 
Lussuria  ,  uso  smoderalo  di  con 

deliziose,  siiperflum,  1U8<a 
LuBBurlante,  eourabbon dante   di 

delizie  e  di  liuso 
Lusiiiriare ,  commeltere  peccalo 

di  hissurfa 
Lussuria!)),  die  lia  lussuria,  tncl- 

vo^Per  chi  ama  II  lusso ,  che 

spende  In  cose  di  lassù 
Lustrar?,  mirare,  !to[n-ire,  oiier- 


lunUeo,  et 

UafEnlloquoijrwdll 

la  di  uran  COW  I 

aigna,aruidedb(l 

SlabCDoTlD,  MM) 

«iciqiHenu 
nalacreaina,  ladtiH 
IlalaBcoriDj  pan  m 

Maladl^nÒ,  Il  din 
HaliiUcemeKallW 


UaUglalo,  Maliw>i 
Searsq,  aenoud* 

MslscuralD,  *^  ki* 

—    diunliAni' 


IHBcchtnatore,  ctie  Ynut^Moa 
Macchinaiiuae,  li  niBcMimw, 
Macerare,  per  melai. 'ioot'iTOOTti 


Haiandire,  eanln'*' 
Malandilo,  «mM** 


U03I0 


4667 


rlDO,  «tMt.,rubator  di  stra- 
it8a8SÌiio=add.,  che  ha  del 
Ddrino,  di  razxa  di  malan- 
» 

irò  9  ardito  in  mai  modo  ; 
indrinesco,  malandiiiio 
IO  e  Mal  anno,  somma  dis- 
ia e  miseria  ;  s' osa  anche 
Imprecazione 
Uto,  temerario,  sfirontato 
Ivato,  condotto  a  mal  ter- 
t  ;  InfeUee,  misero 
ceduto,  disavveduto,  incanto 
renturato^  disavventurato, 
alato,  afiirtanato 
vexxo, avvezzo  cattivamente 
(alto,  malintenzionato,  no- 
di prave  intenzioni 
pllatD, ridotto  in  cattivo  stalo 
fulo,  malaccorto ,  inconside- 
I» 

Mbb  ntaltrattato,  tartassato 
mtto,  male  &t  essere,  con- 

vrispondente ,  che  non  cor- 
«Bdebene 

iTiiiiosto,  non  ben  corrispo- 
nttato  ingratamente 
huiuto,  di  cattivi  costumi 
■to,  scostumato 
9Bte,  non  curante 
nte,  che  dice  male  di  ai- 
Calunnioso,  satirico 
iza,  il  dir  male,  biasimo 
dir  male 

ina,  scandalo  =  Danno , 
ia=I^iV  male  ad  alcuno j 
iilanie,  s\  maneggiarlo 
'e,  maldicente 
'a,  maldicenza 
ualdicente 

Diprecar  male,  abbomi- 
larole,  svillaneggiare 
,  maladizione 
malavoglia 
;he  sta  wak  di  roba 
che  fa  male 
<,  mvMaìto,  delitto 
re,  commetter  male,. 


Malfieitto,  tusU,  misfatto  =  Sven- 
tura 

SlalfiDittore,  verb.  masch,y  che  mis- 
fa,  che  commette  male 

Malgoverno ,  scempio ,  strazio , 
strage 

01algraziosamente,cou  cattiva,  con 
mala  grazia 

Malinconia ,  spezie  di  umore  che 
gii  antichi  credevano  generarsi 
nel  corpo  umano  =Per  afflizio- 
ne e  passion  d'animo 

Malinconico,  che  ha  malinconia= 
Per  pieno  di  afflizione 

Malinteso^  poco  pratico,  poco  in- 
formato 

Malizia,  vizio,  difètto,  malignitiH  r 
Per  astuzia  ' 

Malizioso,  che  ha  maltehi 

Malmenare,  condurre  o  conciar 
male 

Malmettere,  spender  male,  dissi- 
pare, consumare 

Malnato,  nato  di  mala  gente,  di  gen- 
te ignobile=:Cattivo,  malvagio 

Malparato,  che  6  in  cattivo  termi- 
ne, ciie  ha  che  pensare 

Malpratico,  inesperto,  imperito 

Malprò* ,  danno,  nocumento ,  mal 
effetto 

Malprocedere,  inciviltà,  inurbani- 
tà, increanza,  malacreanza 

Malsoiferente  ,  intollerante ,  che 
difQcilmenle  soU're 

Maltrattnmento,  il  maltrattare 

Maltrattare ,  trattar  male ,  usar 
villania,  ti'avagliare 

Maltrattatore,  verb,  iiiasch,,  che 
maltratta 

Malvagio,  di  pessima  qualità,  scel' 
lerato,  cattivo 

Malvestito,  vestito  male,  male  in 
arnese 

Malvicino,  cattivo  vicino 

Malvivente,  dissoluto,  di  mala  vita 

Malusanza,  cattivo  uso 

Mammuccia.  Fare  alle  inaiuinuv- 
ce,  trastullarsi  cou  costitVsoNR, 
come  fanno  \  baiub\u\ 

illancaiuento»  W  xbmomxk^^^^  ^*" 


iMrlèiione^rrore,  de- 


Mucatont,  oiie  re 


yiu  O  giiuo,  TSle  taRoiare,  in 
ghlalllre=DbBacciarE  ^  MaDdi 
re  lo  peni,  \ale  slrltalarc,  spvi 
zire^JBandar  male,  tettar  vii 
flclfllacquare 
Handra,  pEr  me  Uf.,  popolo»  nazEoD 
llBneiGo.  udd.,  di  iuano=^liicl)nat 
e  pronta  al  dare  a  si  meoer  1 

Hangeria  ,  gusdaitnD  >  nllle  ,  pr< 
Atto  Illccrio  0  «starla  da  chi 


Hangiabgiuoli,  v.  b.,  dlaulllsccio 
niangiapanB 

■ingiafune,  al  dice  d'uamo  dha 
Ule,  e  buono  solo  a  mangiare 

Nanglire,  per  metaf.  vale  conia 
nare,  Wgliendo  altrui  le  fbcDlti 

rebbe  anehe  ^^fiiolEiVa  ,  vali 

Mprafiarlo  con  parole  o  brava 

■  «feLH""?'!  anglierie  o  yiolemi 

K  ^fcHuMjiflrjt  uno  cojli  nccftì 

W    'me  guardarlo  Qbio  ,  e  con  al 


I»  certa  qualità  o  modo 


Menifèslanienta,  li  is 


GiSre  a  lerrirsl  lU  qaellc  OK. 
che  ipoco  a  poco,  e  ■  parvaav 
te  ai  eooiumano^er  ment  ut 
fendere,  euaslue  ed  Mi* li- 
berare Jena  achiavllit.lvntn 


Maritarsi,  prender  niuilo 
Harltato,  ammoalUIn 
Martlo,  uum 

Kirnugiia,  bordaiUa,  (angli 
"armoecUo ,  ranno ,  e  3  Al 

per  tteherMEdTale  t  ' 

oone,  qaaaì  ragai  ~  ~ 
narrano,  Inftdele,  i 

d'oechio  iD  slgnir 
Manocchlno,  dim. 
Mariocoo, 


del  Tirile 
Masnada,  oompagnla  di  mm  m 
mata  =  Rompannla  e  fi-uM  ) 
genie  semiilL=U>er  bnlglà 


IbnUeslatore,  che  tondluV» 
KaDifésluione,  ti  ni»n\(ulu« 
■moiiicllere.melter  mui«,vi' 


.^wsMXVTt  f4Mfl    ! 


ere  insieme  i)no  ali 
tinniìDiie  dell'uani 
hi:  e  trae  11  au 
mailrc=Cun™moi 


Meiilamcnlo,  raepllo,  premio 
Herìlanle,  che  neri» 

"are,  rimeritare,  guidcrdona- 


>  denol 


o.inti 


Intromellc  tril'una 

tra 

ntercf  nisne ,  Inler- 

1.  f.  MlBliorlraenW 

MiKlìorare 

Mi,;tUinrto 

eeiacchniB,  baiar- 
lo parole  dt  melenso 

Bclplleiia.    Bcloe- 
!KTOI  d' inBCgi» 
■ilo  ai)  uomo  ,  Tale 
Itrit»,  di  grana  In- 

roenarr^Apllamenlo 

Feripe^Per  Benera- 

bleder  limosina  per 
che  mendica 


=Tsr  mertiivole,  o  acquiiUre 

altrui  alenila  co» 
I-  Merita  lo,  rimeritalo 

Merilalore,  verb.  m/uch,,  rimeri- 

latore ,  slie  rimerita 
Meritevole,  che  morlla  =  Per  me- 

Icrìto  e  Merlo,  aiiolut.  il  merlt»- 
re-Pr«o  In  cattiva  parte,  vale 
itemerllo,  caBtiKD:^  Per  onore, 
lode,  premio,  E  nlderdone.ricom- 

Merlotto ,  agg.  ad  uomo  aignlBca 

Merlare,  meritare 

NeschinellD,  noveretla.  ed  è  quasi 


liMiAuie,  BteraoriBJXi 
■de,  prewla,  galder-  j     i 


HeacliInlU,  italo  di  chi 

neschlno,  nome  che' 

Bo  di  povertà  e  vt 

Mesto,  addolorala,  maleontenlo 

Meilulone,  si  dice  d'uomo  scimu- 
nito e  di  Hrosso  Innegno 

MEIlere,  |ior  dentro,  in«hiud«re= 
Porre,  callacare— Introdurre,  a 
far  rlcevero^^roporre  ad  efltl- 
ID  III  mandare  a  parlilo—Spen- 
de re^Parlandoil  di  vesUoientl, 
vale  ve!!llre^CollaBBre  In  mi- 
Irlmonlu,  maritare  t=  E  ntutr. 
ptui. ,  Indursi ,  muoverti  ,  Im- 
prendere, enlrare=Per  ertde- 
rv,  giudicare 

inelteril ,  indursi ,  muoverai.  Im- 
prendere, ed  anco  entrare 

1,  aiuto,  IntervoiViSiO' 


Mun,  virb.  maicb,,  che  mi- 

«ìkk,  mlUaaKKnto 

>M,  dlceii  d'uomo  dappoco, 

9  iiiiui  non  uppia  niflLare  I 

itone,  noma  dappoco  :  qRB<iÌ 


leili,  «pule  ili  care»c 
XDto,  ti  molesUre,  nta- 


i ,  £ulldlo,  Imparlu- 


ìò,  «SeWatt 


iWollliie.  r.  flloliciu 
spesso   dlccsL  delle  penane 


Honda,  flniirat.  vale  It  g< 


n*llo.  niariuolo  — Talora  Vile 

toiiimHno.  nome  ai  vllipcodla, 
come  ru  fileno 
lontare ,  per  mttal.  setlrc  In  al- 


Horbetta,  a 


r.dl  oamoicoinefar- 


Horblilciia ,  Ogural.  per  dellxla  , 
efliTiiinaleiiB,  delloaleiia 

Hordoec,  dello  di  persoiu,  che    ' 
blB^luui  altrui,  vale  marcIltorE, 


Hordiiuenlo,  per  melai  nutdtcen- 

II,  rlpreiuiaoe 
Morditore,  che  morde 


lormoramento. 


biaabnare  altrui,  dirne  iubIc  = 
Per  bufonchi  ire  ,  borbollare, 
aver  per  mole^^la   anche  per 


Mormare\ale,  ohe  nuinDin&         ' 
iBonnorla,  U  oiormiorarerSMBi' 


orliflcarsl ,  «emar  d[  rigore  = 


Maitrinte,  che  mostra 
mostrare,  porre  l' oggett 

re,  coaL  agli  acehi,  co 

HoitranC  apparire,  (ars 

Kostratore,verh,maiclt 


KottezgcvDle ,  di  nati 


■Egiare 


1,  molteggio 


t««k... 

■ollegiii»! . 

[Hotlf^g^Bnte ,    clie  me      „„     , 

elle  «Eprime  motteggio 
Volteggiare,  biirlsre,  cianciare^ 

Per  norelfare,  gracdiiare^^Tal- 

volta  per  olTendere 

ialare,  che  motteggia 


Motteggio,  il  hionegglBi 
Ho  Ilo,  ogni  spezie  di  del 
-ojSa       ■ 


o  pungente! 
imJle  =  Per 


o  proverbiale 

Haizina,  saluta,  scaltro,  v.  b. 
nouoreccbl,  v.  b. ,  agi-,  die  al 

Ai  ad  uomo  infame,  astnli),  acal- 

tro,  raggiratore,  bindolo 
Mucciare,  v.  a.,  farai  beffe,  bnr- 

lare^Jer  Isehlfare^Per  trafu- 

B«nj,  [uggirsi 
HuffetlD,  profUinlna,  cacizlbelto, 

cascamorlD 
Mufghiare,  il  eridar  lamenlOTole 

dì  ehìecbetaìk  . 

Uttgghh,  grido  lsmenle\o\B  4\  tì(iiY\i.\a«,'(.(,n«i 
è  tùpnSaUo  «t  dotate  \\tì«tt\>-*ite.«i>».^w 


Buggirt 


S^^fi 


r.  Mugghiare 
migucn:  e  H  ungere,  prri 

trarre  allnii   <"-   '— - 

caM,che  anche  _ 
Ilugidttire,  (>f rt.  nnucA,  dR  <■•' 

Mnlacchlais .  cicalMelo 
MuElitoquaettà,  ioqunril 
chio  pariare,  mttVi'  <  ' 
DIullIioqidD,  il  pari. Il  . 
Mummia,  pcriluiili! 


Muolfleenia,  eacelli'<i 
Mungere.  K  BiiKnei 

luogo  e  pori 


Hiiiata,  allo  Mto  ani 

Hnsonarii,  sfl<^M^sl  e  fi 
Bont,  darsi  vlcemlevol 


D  fa  muso^rTalara  nh' 

nel  l'ignir.  niutr.  Mal 

iramutaral  di  Ino»  1* 

Mutarli,  cambiai^  41  PM 

Hutitort,  che  nntta 

F(iKNà,v.p,[L  delle  batta, 


iXarrare,  nitrire  lurtHaraeM*  it 


UOMO 


Ì67S 


>ne,  agg.f  ad  uomo,  vale  ba- 
jrdOy  minchione  e  simili 
njonale,  di  naxione,  della  stessa 
nazione 

afone,  generazione  d'  uomini 
nati  in  una  medesima  regione, 
pro\1ncia  0  città=^ascÌmento , 
nascita»  origine,  stirpe,  scliiatta 
(bbia,  per  metal,  ignoranza,  ce- 
eitA 

(iNiloney  nomo  da  niente 
«easitA,  ed  all'  anL  Necessitade 
B  Necessitate,  estremo  bisogno 
che  violenta  r=  Per  le  cose  ne- 
cessarie 

cessttare,  sforzare,  violentare, 
Biettere  in  necessitA 
peMitoto,  cli'é  in  necessita,  bi- 

SpCMrqnso 
Blltoso,  che  fogge  la  fatica , 
rdo,  lento,  pigro,  trascurato 
^Jigentare,  trascurare 
gUiente,  trascurato,'che  trasan- 
flia  K  cose,  e  non  Ben  cura 
fllgere,  dispregiare,  trascurare 
rOf  per  metaf.  malvagio 
bib.  Nuovo  nibbio  j  si  dice  di 
mio  semplice 
filamento,  il  nicchiare 
Alare,  propr.  significa  quel  co- 
lodarsi  a  rammaricare  piana- 
•nte,  che  fonno  le  donne  gra- 
ie quando  comincia  ad  acco- 
rsi r  ora  del  parlorire=Per 
api.  dolersi  o  rammaricarsi 
'3»  certa  quantità  di  persone 
nate  in  un  luogo 
wre ,  i>osarsi ,  stare,  fermar 
stanza,  abitare 
:oso,  neghittoso 
ilare,  indrudire,  far  smor- 
1  anche  torneare  leggiadra- 
e 

Il  ninDare=Far  la  ninna 
a,  sì  dice  dell'usar  una 
;na  propria  per  for  addor- 
re  I  bambini  nei  cullarli 
canterellare  per  far  ad- 
wtare  I  bambini  nel  cui- 


Ninnolare,  peniere  ii  tempo,  e 
trattenersi  in  cose  di  poco  mo- 
mento, o  trastuiii  da  rat^azzi 

Noia.,  increscimento,  fastidio,  mo- 
lestia 

iVoiamento.  noia,  molestia 

Pioiante,  che  noia 

Pfoiare,  dar  noia,  recar  fastidio 

Colatore,  che  noia 

Noievoie,  che  dà  noia,  rincresce- 
vole ,  sazievole ,  fastidioso,  im- 
portuno 

Noioso,  fastidioso,  molesto 

Nomade,  errante 

Noncurante,  che  anche  si  scrive 
Non  curante,  sprezzante,  che 
ha  noncuranza 

Notatore,  colui  che  nuota 

Notatura,  Il  notare  nell'acqua,  no- 
lamento 

Nottata,  nottolata 

Nottolata,  l' andar  di  notte  vagan- 
do qua  e  là  a  guisa  di  nottole 

Nottolone ,  si  dice  di  chi  fa  sue 
faccende,  o  va  attorno  In  tempo 
di  notte 

Novellare,  raccontar  novelle,chiac- 
chierare,  dir  male 

Novelliere  e  .\ovellìero,  colui  che 
racconta  novellle,  che  rapporta 
novelle,  cioè  riferisce  gli  altrui 
ragionamenti,  dai  quali  può  na- 
scere scandalo  e  mala  soddis- 
fazione 

Noveiliero.  V.  Novelliere 

Nozze,  matrimonio,  maritaggio  = 
Fe'con\ittì  che  si  fanno  nelle 
solennità  degli  sposalizii 

Nubile,  da  marito,  maritale 

Nugolonaccio,  haionaccio 

Nuocere,  far  danno,  far  male,  pre- 
giudicare 

Nuotare.  Y.  Notare 

Nuotatore,  notatore,  che  nuota 

Nuoto,  il  notare 

Nuovo ,  semplice ,  inesperto,  mai 
pratico,  soro 

ìYuto,  cenno 

OBBKniE.VTiù,  che  obbe^àai&ft 

Obbedire,  ubbidire 


[ 


UtihitKsre,  legare  l'animo  sllrnl 

ObbliralajperGanRiuntDln  i 
monlo^Per  condannala 


jte,  V.  Obbedienle 

Obedrre.  F.  Obbedire 
Obliirgsiions  ,      '  ' 

rntupognamenlo,  i 

prenulone 
Ocdiiactìo,  Fare  __ , 

dar  segno  di  disgusto,  di  abbo- 


OecullamintD,  l'occullare 
ncGuIlKiile,  che  oceuIlB 


OcculUni,  nsseondenl 

DccullDlorc,  che  occulta 

Ooculliulane.  occul  lame  Dio 

Oculnrnicnle,  di  veduta 

OculnUtuente ,  di  veduti,  ■  oc- 
chi seggenlf 

Odorare,  per  metaf.  <sp<are,  e  per 
niiellD  che  dlceil  scoprir  paese 

Olkndenle,  che  offende 

OlTendere,  far  danno  o  Ingiuria, 


Offenderai ,  recarli , 


pigliar. 


Offendimenlo,  1'  olTendcre   ( 

Offcndilore.Mrfi.mojc/i-  che  ot 

fende 
Offenaore,  t[uegli  cliE  offende 
Ufferare,  lignlBcgre  con  parale  o 

tcon  gCEll  di  voler  dar  qualche 
cosa  :  prolTerire^iPer  compari- 
re, presentarsi  avanti 
DHésa,  danno,  In^Ww,  allragcio 
di  falU  o  di  parok 
OAlcIoio,  oKcIawi 
OfHtloao.  I'.  iXftcìoiQ 


«li  aim 
niiiiosa.  r.  oneioio 
(litraRRinneMs,  fcA 


Oltraggia  (or 

Oltraagio,  ai 
lnnlurUc:J 


Omel,  lamenti, 

Omlc  riatto  e  Ond 

Omlcclattolo  e  Or 

Omiclaltùta  T.  O 

Oudegglarts  iicr  net 

gitato,  vacIllBfc,  ce 

Ondeggiato,  agluia. 


ola,  dlipetlo,  t 

luglurla 
Onloao,  ulena  4'Mrtli 

inglurloioTT^cr  m 
^i^Kt  e  0(>r«r%  li 


rf«rÌLfliia(Ji.,  Che 


aveni,  fargli  oncqulo,  ri 


ire,  fare  mIbcoIo,  Conlm 
MilniuBnlo,  1'  ostentare 


lilla  di  parole  poc 


__.  e,  mlllinlBlore 
I'  Otìentazlane ,   pompo: 
amblzlnia  dlnraitrsi 
}alin^rai,  diventare  osiuato,  ila- 

aslinalo,  perflilìoBO,  protervo,  ohe 
Ila  Iroppo  pcrtlnacemfnle  nel 
■no  propoallo,  che  non  ai  muta 

Oitupeftre ,  raiwiere  rtuirirto)  In- 
BliipldIrB=rE  neutr.,  diventare 

IslupebtU),  Istupidllo 
tstupefailonf,  slupldeii^n 

JHenei-e,  conseguire  qoel  che 
l'uomo  desidera  e  chiede 


liun,  superi,  di  buono,  eecel- 

«so,  ifc.  d'uomo  che  sM  so- 
ira  peniiero,  che  ha  l'atjiclla 


rta.|-MMrvare 


Il  cessare  dalle  operuioat, 
(r  lopiùrBW*ìuù»Va»fe>»a 


eaiemeateì    posa  >-izio9o,  e  Intvui&xawmA 
'    vale  lo  iieud  Ae  «4aA^ 


Pacala,  BEdalo,  qutelo,  tranquilli] 
Pacchiani),  lialorda,  pappacetale 

Picchlaratlo,  uamo  malcriale  t 
aenipUce 

Pioe,  concordia,  Iranquiilita^ii' 
dare  in  pace ,  si  dìcp  di  ehi 
■nuove  cun  iiperania  di  >B)vez- 

»,  0  limili,  modo  di  dare  o  di 
prender  Ucenu,  aoKiiranda  be- 


la aura  in  grandiaitmi  r-Di 
dia,  calere  (!onlent)=CDn 
nn  pace  o  fan  pace  d'ale 
vile  con  tiu  ifntìa  e  aodi 
lionezDar  pace,  valepncll 
Far  poco,  '"  ' 


raniodo,  con  »[i\a=aon  tolt 
M  pace,  né  trégua,  vale  cor 
UnuarpertlDacemenK  nelle  Ir 
=  Pigliare   o  portare  aleuti 

et,  vale  sopporlarle  aenia  ran 
marico,  aoBrìrla  san  inlera  quie- 
ti; e  lenza  rì9enllr9i  =  i'am 
In  pace,  vale  acqoielBre    -  -' 


rucienta,  v.  a.,  pazienza 
Paciere,  mediatore,  per  tratUre 

e  concluder  la  pace 
pBEincamento,  il  pacincare 
PBCiaeireje  all'ani.  Paeelicarej 

br  far  pace,  metter  paee,  t)ule- 


si,  lar  pace  raiesameniD,  il  | 

,  Btrb.  nia«A.,  me-  Palesare,  scoprii 
r  iTBllarc  e  conclude-      e  al  usa ,  oltr 


Paciflcnlone,  rappaclflcamenlo 
Paciflco,  amatare  di  pace  lesa 

Padrone,  dlcesl  uer  pn>teUoT«    \¥«IftM,  n 
Paffuto.  «orpnffiiW.toetìdeWaWaWa.  M 


delWe 
Palare,  dare  II  prf^ 
altri  «1  tlenutd- 
rmnire,  vendlcnr- 

vafc"offrfr™U  '1'. 
mediata  perqudl. 


re  alla  r9elaue:J\iirara  di  huo-  *ir 
na  0  di  mala  inanelli,  niMte-  «, 
ra  ngurata  ,  e  vale ,  corrtapa»  ir^ 


I  ngurata 

porlamend  a   oli 

rt  roicatro.B'ii 
tema  delfallD=i 

■neisa^AonipiT 
f!i  di  paglia,  ^  « 
yp  non  e  11  perii 
per  poco  e  per  u 
caslone=CaI  len 


di'  paglia,  vale  uukh,  m 
iuiiannare  o  deludere  al 
faifllaia  ,  ptr  metaf.  vale 


ilecMcI'oM     i 


Lldone,  uomo  Insipida  e  hw- 
1  poco,  ancorché  di  pcrioH 

lieo.  Aggirarli  come  unpaHo, 
si  dice  di  chi  s'affatica  aaà 

In  aleuna  sBare 


verb.  maicli.,  che  p»- 
0.,  manifèito 


e  ptìeurii^Àn'iarr 


,  »  palli 


■ji^ite  IngegnoEBmen- 

ÌBtrt  0  fan  fiiecia 
i ,  vale  non  aver  v 
rcbtìt  p«lloEtalB  n 
-J^oa  taptre  aerosi 

ile  non  gaper  (ars  i 
le  AclliMlilie 
II.  vale  vltlorb,  o  ono- 
la,  guadagnila  In  bei 
enen,porUK,(i  aln 


>  d'  uà  raRlDnamenlo 
le  bre  alcuna  ^flll^- 
ril.  per  cerUSi 


picìfcT  Bdulefure,  lui  Inalile 
Paltone,  colui  che  va  limosina 
Pallonejgiare,  birboneggiare 
{•allonena,  qualiu  dek  jialtoH 
Pallonlere ,  paltone  =  Per  m 


h  Intende, 
senta  alcun  rispettocCacani  al- 
cuna di  pan  duro,  \ale  man- 
giare abbondcvol  mente  Id  casa 
d'allri^Cercar  miglior  pana. 


miliì- 


le  vale  riuacire 
iva  di  Eonseiulrè 
(a  suppa  nef ponia- 


Panleruiao  e  Pankriuzalo.  iipet- 
tare  o  acconciar  t'  uosa  ntl 
panicruiioto,  figurai  vale  ac- 
comadar  bene  I  lullì  «airi 

Pannina.  Eitcre  della  medctlma^ 
0  d'una  tal  pannina,  modo 
proverb.,  che  vale  eiier  delta 
medesima ,  a  d'  utta  ta\  q^uA% 
0  conijiilone  ,  e  p\g\\u\  «et  \ii> 
pili  in  mais  parie 


nnle^Xorire  le  oarolf 
dniWj,  ti  dice  dichfoper  , 


Mie  non  psriBre,  taCcre=JVDn 
ne  laper  parola  ,  vale  non  ne 
Mper  noliiiB^Oiini  parola  non 

tener  conto  o'ievorai  Incollerà 
d' ogni  minima  cosa  che  ti  sia 
delM=AirDj«  daBegahia,  vale 
ciiiKchlen,  e  cose  tfìniun  mo- 
ntnlo=Parole  rocte,  vale  pa- 
role non  del  tulio  Inlelligibili  = 

Vile  attaccarsi  a  um'parola  (lei 


'tltrul  sincero  e  discreto 
rwna  per  tenerlo  obbligati 
.puittione  ili  parale,  o  aio 
il  dice  di  cootroversia,  o  d 
Ito,  che  solo  consista  nella 
mslilA  delle  parole,  e  non  ncm 
■DSlsnia  del  neEO^o=Hi!car  Ir 
molte  parole  aU  una,  vile  con- 
cUudere  11  lUscorso,  dire  la  p»- 
co  e  breiemenle^iicaldarji 
di  parole,  urie  venire  B  parole 
=  Souipar  le  parole ,  o  roiii- 

S'er  If  parole   in  bocca  ,  t die 
nterronipere  11  pBrlBre=I(!ni>e 


iD  ingiurie  scamblevolb^n 
d' alcuno 


■Uto^'er  ptrlilo<=Pcr  fu 


...    _    rpttU 

..tifo,  dar  nanU,  , , 

z^J^rrt  ila  paru,  «Me  tf  tt 
conto,  non  far  oaplUesflMr 
parte,  vale  lepei  mm 


Parteciparaa,  U  parte  B^t  w- 

Partecipare,  pariMpif  ^ 

Partto^aikine,  pvfldndNC  ■ 

Partecipe,  ette  ba  pyfc  m 


Partegciare  ,  iilcUir  DÙtt,  kM     ^ 
ier  d'  una  Salone 


eie  ■|.|«rUeaa"<* 

uu  Bwiu,  uctiole 
ParHooIwiU ,  ol6  eb'  t  pnrd*  * 

partlcalarc  d'  alcuno 
Particolarìuwc  •  PmilwBW 


PiriJmonl»,  modernilone  **Ve;«Y«^^*  ^^S^S^i^SS^ 


Pissione, jwUuKnto,  pena,  li 
glia  =  Per  compMBloiie — 
proprietà 

PuM.  Pioliare  i  Balli  ianc 

li  HSuIUt, 

_  per  qaeUfl  (Aie  potesse 

_je  Beuril.  d)  chi  plulii  niK- 
f  le  misuro  la  Ar  qnnlcbe  ne- 
Wo:=Per  colid  die  h»  paUlo 
ta.  Bi  buona  pinta,  tale  no 
f  di  beidgna  e  buoi»  natura 


in  Balta,  vale  comlnela- 
inlrlRM-Bl  e  IngeriTBl  in 
;he  neguilor^rrar  (r  — 
'patta,  0  slmili,  \ 


DKclo  e  di 
Paslocchlats ,   pipploi 

Pastora,  burla,  bgln,  pa)lecchla= 
Trnire  In  paitara,  Ugurat.  — 

"~ui  cirfla 
, le  dar  pule 

Palano,  v.b,  triviale 

Palelleamenla,  apn..  In  modo 
letico 

PatetlDO,  pieno  d'effello,  e  ta 
malloGoalea 

Patimento,  li  pallre^Per  dai 

Patire  ,  atùporlare  ,  conijiortire , 
aoSÌ-Ire:^  freqaeolenitntc  di- 
ceal  per  provs "'-' —   ■■ 


lo  (loter  vedtft=noii  pulir  ti- 

mettere  indugio 

■lilore,  vffrA.  iiioidL,  tke  (riM 


Palleg^amenla,  il  , , 

PalleKglare,  far  JMIIb,  f 
convenire 

Patto  ,  conTenilDoa  parOMllRi 
accordo,  condMwie  =  /^B 
roaipon  la  Itggf,  •  ti  M9 
-"•■   adduee  una  lufc  tr~"^ 


UOMO 


iess 


ir  isciocco=Per  bestiale 
istrano,  stravagante  = 
i  bandire,  si  dice  di  ctii 
travaganze  senza  alcun 
o,  quasi  porti  la  bandie- 
mAi\x=zBa8ta  un  pazzo 
ìa,  vale  che  nelle  stra- 
s  uno  é  a  sufficienza  = 
0  andar  pazzo  di  chec- 
:,  vale  esser  desideroso 
SSimo  di  quella  cosa,  ri- 
a  con  anzietA 
izlo,  mancamento,  difetto 
toso,  che  ha  in  sé  peccato 
t,  che  pecca,  difettoso 
commettere  peccato,  er- 
'er  errore ,  uJlire  sem- 
(ole 

trapassamento  della  leg- 
gio ,  colpa,  offesa  di  Dio 
Mmpasslone,  pietà=Per 
mancamentoscjjgr  pec- 

far  eheecheBBiaj  o  si- 
re al  sentimento  proprio, 
inche  per  dinotare  scon- 
ta t  disordine  in  fare  al- 
Ma 
e,  verb.  match.,  che  pec- 

ha  peccato 

ine,  scimunitaggine  , 
ezza 

,  si  dice  d'  uomo  sciocco 
o,  e  senza  giudizio=Pe- 
si  dice  anche  perderisio- 
no  che  pianga  assai  =: 
•e  nel  pecorone,  vale  in- 
e,  dar  nel  bue  =:  Studia- 
pecorone  j  vale  essere 
Ite 

j,  abbondante  di  pecu- 
co 

r  orma  che  fa  il  pie  = 
ir  le  pedate  d*  alcuno, 
idargli  dietro  =  Figurat. 
aitare 
,  Far  peduccio,  significa 

alcuno  colle  parole,  di- 
il  medesimo  che  ha  detto 
eendo  buone  e  fortitican 
te  ragioni 


pussa  succcaere==LAvere  n  peg- 

?ii0j  o  il  peggiore,  vale  andare 
n  fsconfltta=ai;v. ,  Peggio  che 
peggio,  vale  pi  A  che  più 


Peggio.  Di  male  in  peggio,  posto 
avv. ,  esprime  aumento  di  rea 

3ualità  0  condizione=:i/  peggio 
capeggi ,  vale   al  peggio  che 
possa  succedere=ivere  ilpeg- 

r  """■ "' " 

peggio. 

Peggioramento,  il  peggiorare 

Peggiorare  e  Piggiorare,  ridurre 
di  cattivo  stato  in  peggiore 

Pegno ,  figurat.  per  cosa  cara  = 
^071  si  fidar  col  pegno  in  ma- 
no 0  sinUil ,  vale  non  potere  a 
buona  equità  fidarsi  d*^  alcuno . 
per  soverchia  malizia  che  in  lui 
s'  apprende=2lar  la  fede  in  pe- 
gno, vale  impegnarsi  di  parola 
ad  alcuna  cosa 

Pelamantelli,  rubatore,  furfìmte, 
mascalzone 

Pelanibbi .  angariatore,  che  pela 
chi  stride 

Pelapiedi,  si  dice,  in  modo  basso, 
di  persona  vile 

Peiapolll,  dicesi  in  disprezzo  o  in 
dileggiamento  a  persona  dap- 
poco 

Pelare ,  per  metaf.  usufruttuare  , 
e  trarre  dalle  cose  il  più  che 
si  può  e  senza  riguardo 

Pelle.  Scampare  o  salvare  la 
pelle,  vale  scampare  da  perico- 
lo di  moritesene rzare  ,  o  si- 
mili, sopra  la  pelle  d^  alcuno, 
vale  scherzare  con  danno  e  pe- 
ricolo altrui 

Pellegrinaggio,  il  pellegrinare 

Pellegrinante,  che  va  pellegrinando 

Pellegrinare,  andare  per  gli  altri 
paesij  viaggiare 

Pellegrinazione ,  pellegrinaggio 

Pellegrino,  sust^  peregrinoradd., 
straniero ,  forastieron:Per  gra- 
zioso, singulare ,  non  più  ve- 
duto 

Pelo.  Aver  la  coda  taccata  dlìwaV 
pelo,  vale  esser  ma\\x\o^or=l«a- 
sciarui  il  pelo,  o  del  pelo,  nt^ 
costar  caro,  meVVwNV  ^«ÌV  wo — 


guBrd*riil,  bBil>re:::^ai    

coia  a  penntllo,  vale  forla  e 
ceUenleniente  bene 
~     ~  tmenlc,  ave^  con  peni 
),  pieno  di  pena 


Penaamenlo,  11  pensare 

Peasante,  che  pensa 

Pensare,  riva%ere  l'allenilone 

noicere  quello  ebe  ilo  pia  > 

veidente  aaD4VÀi>tote«— i 

delenidn>Te=£  «  Xd^nnac. 

_„al  ad  inUna«te,\moi»«yf 

'*"<ai!iiere=E  per  vcen**" 


Piircexiune,  V.  I.,  l'Eltudfir«'   ', 
pnmdere,  ed  ar-'-    ' ~" 

Perclpere , 
prendere 

Percuolere,  _ 

tuffare  =ln  _.„ 

are,  imballerai, , 

Per  auuBaril,  ■aruaM-   , 
Per  ItpbiKere 

erdere,  r«Ur  privo  ftlmi 
cosa  glA  {Hrai«dula  =  firl»^ 
gli  ocelli,  vale  aer-ttn  fi 
cooa  =  Pertien  li  e»»f«  '  ■ 
langue,  mie  ibiitollim  ^M* 
dtril  rnolcmanuu,  nirc»' 
^acenene  pHt  del  dgicn 


la,  perdWIviu 
,  «doperah) 


r. 


.(.ilpenlQiiBre 

^v<its!D  della 

"'tilB  p«r  1»  colpa 

erdoDBnis^i'er 

Per  wWnerri  t 
Jt  ebecehE9sig= 
aróo=Ftrdona- 
I  «mtradilire  b1- 

b,  match. ,  che 


IllegrinoiìimE 


_«  perfciionB 
"rb.  moicft..  Che 


k,  perBrllK 
■lU,  malva 


«rgiufare 
rjtrprio,  spergiuro. 


Pertclllsntf.  v.  1,,  ixrlcotanle 
Pprlclilare,  v.  1^  ptrieolire 
Pfrlcolamunlo,  pericolo 
Pericolante,  che  perlcala,  cbi 

in  pertcclo 
Pericolare,  rovinare,  mandare 

pre<ii|)Ìiio=E  <n  sl^nif.  nmi 


alanle,  riscliio=Per  danno,  In- 
vilirla 
PerlcDlouRienle,avf>^CDn  pcrlealo 

Indueenle  m  p«rfeD^=Per  M 
è  In  pericolo  =  Per  chi  corre 
pericolo,  che  può  pericolare 

P  e  rifilare,  neulr.pnsi.,  poral  ( 
rischio,  a  pericolo 

Periglia,  pericolo  =  Vale  nnehe 
ITOvB,  eipertinento 

Perliilioaainenle,  iii;u.,con  perigUo 

Pcrijillnio,  pericoloso 

Peripeit»,  v.  g-,  inopinato  secl- 
dente,  per  cui  dallo  slata  felice 


trarlo  passando,  e 


Periila,  esperienza,  lapere 
Perla  ,  dlceil  a  cosa  o  ad  uoi 

pregiato  e  ottimo 
Permaloso,  sdennoso,  che  ha  p 

male  ogni  co^a,  che  pigila  p 

Permettere  ,  concefteve  ,  XaV 


Perpetrare,  v-l^t  laondare  ad  ^f- 


r,  ealui  che  iieriegulti 
ne.  It  persegui  lare 
,  i>er5eguilare=:  Per 


:,  ieguil 


apieuiu 


perapioMM,  e  iter  lo  pia  ■I4t 
dell-inteltetto 
PeriUBilentc,  ctie  pcniude 
Persuadere,  Indurre  allrol  9 
parole  ■  credere  o  a  ^  «M, 
chcsais,  trarre  nella  «raMJa*  ■ 
plnioiie  quella  di  ilMÌ  al  e 
neut/-.  ^>i«fq  vali  ered««i*    ^ 


Perseguitante,  che  iieneguila 
PerseiEulUre ,  cercar  di  nuocere 

■Itnd  san  tatti  o  wn  parale  = 

Per  tener  dietro  correudorPer 

continuare,  seguire 
Penegultalore ,  persecatore^Per 

asaervatore,  mcdo  antieic^Per 

aegnl  latore 
Persegli  tallone,  perseeozione 


Perse^nltore,  perieculore 
rerteguliione,  v.  a.,  iiersr — 


,  lafaeolu.  Itti 


cuna  catUva  .,  .   . 

stante  tempi.  In  >iualiui|ai  » 
plnlone  —  Per  continuo,  fM» 


pwvia  uso  = 
eoe  apparticiic 

Perturbaoienlo,  tur 

Per  turbare,  worapigllare,  ■ 
Pertorliatore,  iierb.  nuiri 

perturba 
Perturbatiime,  altertiisaei 

nuiviinenlo,  «xhuiiIkIIu 


Si-i 


_-_.J,    il    DL.      .._   . 

„ IPwvenire ,   arrlTir*  ,  aiufMR. 

Persona,  vale  tanto  uoa>a,(\HHto\   ««*■«*=.»<»  »v.nJ™,  «»    , 
„ <lunn«=Per  vii»  .A „t^,..„ 


r.,  vale  r>l]1[iOEnBr 
,  iai|>crversalo ,  pi 


:r«]on 


:na«,  qualiu   di  CU  eh' C 
vena  ;  fnlqulu,  nMlva^lu 
ino,  malvagia,  pntimo,  Inl- 

(rthnenla,  disordlnimcnto , 

irertlnKiilo 

rtllare  ,  virb.  match. ,  cbe 

Mce,  DI  tiDi  lo,  caparbio,  tc- 

MclB,  oitiiiBilaiie,  urot«r\ia 

iiindl,  laccenlDTif 

ileua,    per  inelDf.  siTannu  , 

aglio  d'animo 

amente,  aiia.,  con  Riudiilo, 

D,  aguraU  vale  consideralo, 

te.  Pacar  per  it,  OnuraL 
'  br  1«  cote  ■  ino  >copa=^ 

ìafùrufo,  vale  laper  tu  per- 
ir qtiri  che  ci  li  [icclBi^jVon 

!hl,  e  binili,  vale  non  saper 
he  Wrmine  uno  el  Lroii 
,  Eller  come  peice  fuori 
'  acqua  .  li  dice  di  eoi  aia 
I,  e  che  non  lappla  Elie  br 

M^«  e  teinpllce,  e  clic  ane- 
^  «e  IbscI  ln«annarii=ffui>- 

JteanlR/VuDBO  peice,  per 
^u  piacevoli  coaluml,  leiw 
^j-  aenplicc 


Peaslniità,  qaallld  di  ciù  eh'  è  peg- 

Pessimo,  superi,  di  malvagio 
PesBunrlai'e ,  vilipendere,  calpe- 

Pesla.  Andtr  per  la  pesta,  non 
uscir  dalla  Disia,  o  slmili,  va- 
itlionD  ae^ulbr  la  eoinune=Per 
calca,  pnsn=luiiciare,  rima- 
nere, e  simili,  nelle  pctte,  va- 
le lasciare  ec  nei  pei^coto 

Peslare.  Peslaie  f  aequa  nel 
mortaio^  nde  perdere  11  leinpa 
e  la  falica  in  cosa  elle  non  ala 
per  lorlir  LuDH  elFello 

Pes tirerò,    per   nKtaH  daiiaoso, 

enle,  per  iscciierato,  Boi- 
ciiia,  in  modvtiauo,  si  dice 
ire,  V.  I.,  Etie  diiede,  «ddo- 


Peltìnare.  PiiMnare  oli*  fu  iiJ, 
-1  eaBMuuare  ,  riunire  le  ta- 
ne di  chi  che  sia 
Petto,  ai  prendo  talora  per  animo 

nio  Xh"^  Vof:?o\i  petto  Ta 
aiiuiti,  ai  dice  d' uomo  eoatante, 
animalo  ec.=iver  a  petto,  ave- 
re a  i:<ion  =  Pigliare  a  pitto 


PeltorutamenlB,  BgtiraL,  orgogllo- 

rulo,  orcoglioso 

inte,  V.T.,  che  ha  penilaaia 


-'Peiienfc,  mendtCAnXe 


di  ridere  Illa 
yH^coM  the 

T«1«  BM    M  IN   volere  «hIoL 

pÌùtiDp«<!ciir£^Jf«(Mr»  a  pit- 

ie mnataL  mtemo  in  una  co- 

Idta  piu.Ke- 

SA.TZìSS'i^ 

w«=ftt  Au  plull,  — Hft  *- 

^se£'S5Sì3 

S« 

•^SSjS». 

l£  «i  dke  d< 

^^f 

;^£^todì 

lala  piccino, 
Pfppione,  ma- 

Scssia'*"'^ 

HKTNIMnon 
■JCMCK  ìd- 

"ffii£'d,rSSSZÌSS 

MS, ,.. 

Pieno,  per  WtasPerlrTMSw, 

eitreniH  ais- 

occupalo  l'sDlmo^Per  tnio- 

Per  «dempito,  nel  lento  vmOu: 

L  «al*  tapino, 

di  «dempire  le  veci  di  una 

Pieta,  iffiinno,  peno,  voce  della 

iOipi«di,vale 

Pleu^'^^"a^]!^tadr«  Pie. 

tb>  D  portalo 

tei  tuoi  piedi 

tale',  viru  che  taellM  1- >«>Hi 

le   prooredlre 

a  riverire    e  ^fendere  qoeUl 

Ut^^crpit- 

s;.rs.«'X.i,."s?s 

wltti*=Cadc. 

.lite  proitrar- 

ler  m  piedi, 
àrm  ftm  |i€- 

sr.'«s,aiRssf3Srs 

u-pi^i  d-at- 

d«W)»IOB«                       ^    , 

•IwlIeMEionl 

Pietro,  pie»  dT^leur-bor^ 

èiimliwir  be^ 

^J^mi  ìc 

Pietra.  Pietra  di  aemdoh»  '«'^ 

*!imaeoas. 

cankwe  di  «wnitìo 

TOMO 


1691 


1  poeolino  1 

itto  ad  essere  placato,  * 
>laca 

Ite ,  avv.  y  in  maniera 
da  potersi  placare 
,  ii  placare 
nitlgare,  raddolcire, 

^erh.mascKy  che  placa 

il  placarsi 

I.,  bassa  e  p.  u^  die 
ingua  nostra  varie  ma- 
canti  complacensa,  lu- 
lulaxloni  e  simili,  co- 
re a  placebo,  cantar 
e  simili 

te,  avi;.,  placevolmen- 
mente 

dualità  e  stato  di  ciò 

Jdo 

ilacidezza 

ieto,  piacevole 

leplacito,  balla,  volere, 

fBrere=Per  piato,  litC; 
eaasa  criminale 
legno  di  applauso 
qualità  di  ciò  eh'  è 

le,  avv^  con  plauso 

uso 

rte  più  ignobile  del 

sa  vile  ed  abbietta, 
della  plebe 
'lebelamente,a&t;., 
;bea 

ùera  plebea 
ire  plebeismi 
o,  vile,  basso 
rochezza 
là,  mancamento 
chezza 
tezza 

pulitezza 

-at.,  giovane  di 

raccio 

1  modo  basso 

0  a  nulJa^  as- 


sai dappoco 

Polso.  Toccare  il  polso  a  chec- 
chessia,  figurat.  vale  riconosce- 
re ii  suo  valore,  le  sue  forze  = 
PoUo ,  per  metaf^  possibilità, 
vigore  y  forza  =  Senza  batter 
polso,  vale  subitamente 

Poltreggiare,  poltroneggiare,  poi* 
trlre 

Poltrire,  po1troneggiare=Per  dor- 
mire 

Poltro,  pigro,  poltrone 

Poltrone,  che  poltrisce  =  SI  dice 
anche  d' uomo  di  vile  condlzio- 
ne=Più  com.  si  dice  per  pau- 
roso, d'animo  vile  e  dimesso  « 
dappoco,  infingardo 

Poltroneggiare,  vivere,  poltrone- 
scamente in  ozio  vizioso 

Poltroneria,  Infineardaggine  =  Di- 
cesi anche  per  isclagurataggine 
e  tristizia 

Poltronescamente ,  avv. ,  neghit- 
tosamente, con  maniera  poltro- 
nesca 

Poltronia,  v.  a.,  poltroneria 

Poltroniere  e  Poltroniero,  poltrone 

Pohere,  (rittar  la  polvere  negli 
occhi  ad  alcunOj  o  simili,  va- 
glìono  ingannare,  far  travedere, 
voler  mostrare  una  cosa  per  un' 
à\ira=Scuotere  la  polvere  ad 
alcuno,  per  metuf.  vale  basto- 
narlo 0  strapazzarlo  con  fatti  e 
con  parole 

Pompa,  per  ambizione,  vanagloria 

Pompeggiarne-,  che  pom|)eggla9 
pomposo 

Pompeggiare,  far  pompa 

Pomposamente  ,  avv. ,  magnifica- 
mente^ con  modo  pomposo 

Pomposità,  pompa 

Ponijioso,  pieno  di  pompa 

Ponderare ,  in  signif.  att. ,  vale 
diligentemente  esaminare  e  con- 
siderare 

Ponderatamente,  avv.,  considera- 
tamente, maturamente 

Ponderazione,  per  meUt^^ioiwA^tr 
razione 


. ,,  crtnelof.,  coroide  railone, 

ere  in  ;joii(e,  vote  te. 

<<^(iolsc<!in,  plebe,  tdIhd 
**~polBKll9,  papaia  mlnulo,  come 
JleliBELia,  genioglia  e  simili 
L'  FopolBna ,  queitH   che  è  wtlo  11 
r'Cura  d'una  parrocchl»  =  Vale 
..anche  della  aetls  e  fazione  de" 

€iolo=Per  BbiUnle 
lare,  popolano 
.    larcscaoienle,nvr.,su9adel 


l%B^r^ 


I,  popolano^zPer  yoìft- 
ir,  ui  impolo,  convenienle  o  ìh>- 

fOgtecondo  II  guaio  del  popolo 
lezu,?.p.ii^  IgnolillM 
lo,  molHtudlne  di  peRiaoe= 
-  narfone^i  plta  popolo, 
-       r—t"  "'"'-,  vale  In  preacozi  di 

I  'npulo,  T.  1-,  ed  ant,  popolo 
I  ^orcheKgiare ,  farla  da  porco,  I- 
■-1-  Pillare  II  porco 

gorrturla,  cosadaporca.iporciiia 
j|ÌSorCO,  si  dice  ili  persona  di  spor- 
chi coilani1=SI  dice  anche   al- 
.    trui  per  ìatitaritrGetlar  le  etr- 
^h.oiìmOi.a'porvi,  ti  Siee 
del  lare  cose  deine  e  preziose 
1   .a  persone  vili  e  idlale 
X  Torgenle,  che  porfle 

■  #bP|!ere,  dar«,  apporlare^Per 
K  -i(dire,  riferire=For  concederei 

■  t  Jc  iDoalrare,  far  credcpder 


moiinnì  =  Porga- preghi. 


ai  a  tiip  checehMiia  ^^Ppr)"' 
nrteohr,  rate  itarc  ad  mólu- 
re  =  Porgere  gli  orchi,  «>« 
Blamente  ciurdare^rnwTiruT' 

Purtilmento,  Il  p«r(ere 

Porre,  che  aaclie  al  dice  Pwwr, 
Dieltere  In  alcun  liiogo,  cdbct' 
re,  posirt^Per  aecMHreftr  | 
BBUgnire ,  dare=Per  latpt  i 
re ,  tener  oprinlOne  —  pr-  ■**■  ' 
fiwilare,  paragonare  = 
tribuire 

Porro,  ftir  porri,  *ile  baio 
badare  ■ 

Porla.  Etetre  a 

all'ulLioto  punto  dd  I* 

iA=Entrare  per  la  ^f^ 
gurat,  vate  &ftBtmm 
dine  dovuto 


di  Datura  e  proppkl* 

porlap»,  (lovaM^Pe^  itS*" 


i'ortara  alcuno .  li*  - 
xerlo,  fiiYorhHo,  •''''*^fli«'J 
tar  thirtkeitla  <n  r^ZMÌt^. 
(nano,  nk  averi.  o^S f^ 
Bmarlo,  proteigerlv  •  t^ 
lc=PDrtor  ftSt,  >■!»  ^--sfl 
dele ,  nMBICDer  Me  ::£^^ 
(aoeo,  ttgorat  al  dice  ^^t^ 
occaiilDne  a  rfaat .  vnf^St^ 
%\oA\\T^eortartÌ»à^^^  * 


rlarc,  euortoniBI 
nttmaiu,  «  rtw  ' 


a 


UOMO 


i693 


estere  altiero,  procedere  eon 
%ìo=rFortar  ia  fede  in  arem- 
*,  in  modo  proverbi  vale  non 
rerla  dentro  del  cuore,  ma 
Basi  nel  grembiale,  esser  foci- 
!  a  mancare  di  fede=pit>rtarn<r 
tracciato  il  petto  e  i  panni j 
etteme  rfanaito  scottato,  a- 
rleevuto  éànno=Portare 
w,  $p»ranMa,  amore,  affé- 
M^  opinioneyaiutOj  e  simi- 
tagUoBo  odiare,  sperare,  a- 

g^B^y  aver  affexione,  opinione, 
re  e  simili=ln  sigDÌ£  neutr, 
)  vate  procedere,  adope- 

B|  9erb,  nuueh.,  che  por- 
'  sofferente,  elie  comporta 
.  ^ire,  V.  L,  mostrar  da  lun- 
ff  presagire ,  pronosticare  ;  e 
■  Mi  aoclie  in  signi£  neutr, 
*M.  per  iarsi  vedere,  esibirsi 

•  Jaittano 

2fvale,  comportevole 
«^  Ocmdursij  venire,  o  simi- 
aoHon porto,  o  a  mal  por- 

•  %r>uraL  vagliono  condursi  in 
*■•  o  eattlvo  termine 

f^niete,  riposo  e  fermezza, 

^  Mtta,  fiermata 

fenfo,  il  posare,  riposo 

^  'V.  a.,  posa,  riposo 

9    por  giuso  il  peso  e  la 

cn«  l'uomo  porta  =  Per 

^*ojBc^  far  riposare ,  rlsto- 

;  *•  flgurat  per  aver  fon- 

^  0  8tabmtA=Per  Istare 

"f  *'•.  past.'f  vale  lo  stes- 

'■POtarsi,  fermarsi,  quie- 

^f  rimanersi  dal  parla- 

f •Qdento,  fermata 
'^9  avo..,  con  agio,  bel- 
*e(ìza  fretta,  placida- 

traoquilUtd,  ^cidez- 

ttto .  adagiato  =  Per 
<*  riposato 
dosare 


Positivamente,  avv.,  sicuramente, 
con  certezza ,  precisamente  = 
Vale  anclie  con  moderazione, 
senza  eccedenza 

Positivo ,  dicesi  di  colui  clie  nel 
vestire  e  in  si  fatte  cose  pro« 
cede  modestamente 

Posizione,  proposta^roposizione 

Poso,  V.  a. ,  posa==E  flgurat. ,  in 
vece  di  ozio 

Possa,  potere,  forza 

Possanza,  possa 

Possedere,  avere  in  sua  proprie- 
tà e  fM>tere 

Possedimento,  il  possedere 

Posseditore,  che  possedè 

Possente,  che  ha  gran  potere,  gran 
forza,  gagUarao=Per  valevole, 
capace 

Possesso,  il  possedere 

Possessore,  verb,  match, ,  che 
possedè  ■     • 

Possibile,  quel  che  può  essere, 
quel  che  può  farsi 

PossibilitA,  li  potere,  possa,  pos- 
sanza 

Possibilmente,  avu.^  in  modo  pos- 
sibile, per  possibilità 

Possidente ,  add. ,  che  possiede  , 
e  si  usa  com.  in  forza  di  sust,, 
intendendosi  colui  che  lia  poderi 
e  possessioni 

Posta ,  dicesi  per  tempo  prefisso 
e  determinato=Per  occasione, 
opportunitd=Per  traccia,  orma, 
vestigio,  pedata ,  lo  stesso  che 
posta=Posta  ferma,  vale  nego- 
zio concluso,  punto  accordato= 
Per  partito,  disegno,  e  simili 

Postergare,  lasciarsi  o  gittarsl 
dietro  alle  spalle  =  Per  metafl 
vale  mettere  in  non  cale ,  dis- 
prezzare 

Posto,  tust,,  tener  gran  posto, 
vaie  trattarsi  alla  granderodd., 
per  fissato,  stabilito,  concertato 
=Per  paragonato,  comparato 

Postura,  positura=Per  delibera- 
zione segreta  e  fraudotenta 

Potente ,  possente ,  %a|.\!mte  *=> 


lu  i>liì  si  usa  in 


Polcmeiuenlc ,   wb.,  posscnle- 

FotcnH,  pouanza,  loru,  pulcre 
Potere,  aver  puasania,  faculia, 
esser  possibile  =  Polire  ,  coi 
dal.,  vale  aver  forza  e  valore 
di  fare  o  «ter  eheccbe9Bl>  = 
Per  alanlfteare,  valere 
Paveruglis,  loalUluJIne  di  Diendl- 
cantl,  genie  pavera 


per  eapresBiane 
ne,  0  •!' altri  afi 

Faierciia,  v.  a.,  pov 
Poverino,  poverella 


iH  «iretti=Per  vi   , 

-  preglikiPer  di  poco  ipirllo,  n 
I  CDrag|(loiD=l'er  Inlellce,  sti 
lata— Per  non  curiito>  nei;  le! 


D  slmili;  detto  pravurb. ; 
:   ad  aiiirui  uiu  cosa   pet 


watersailonc,  il  prallcarc^Va- 
c  anehe  uegoiio,  irallnlo,  ois- 
ncgglicPer '""   ■• 


Pralieare.raellere  I   , 

Prallea^aiiE,  r.  a. 
Prallcbeiifcr, 

Pralh»,  che  ha  praliev4 
Pravamente,  hudm  —  -* 
Pravità,  ed    all'» 

Pravltate,  maligrOH,  d 
Pravo,  maligno,  di  per 

lennone 
Precario,  r 


«zlonL  prt 
■■e,  \.  !..  41 


Prece  Ita  tare,  uerb,  » 


PrBcipiian.ìii 
^Precipitai    „_ 
BKiiEi  vde  bri»  IH 

du;u.  Il  dlee^ 

Predpilalo ,  A 

PreclpUature,  atri,  i 

Pi'eclpfìaiiam 

prodeha  ii ^ 

Preci  pi  luaamenléi  a 
nilaiueaK ,  aon  i 

rt:<ciplloso,eb«k«p( 


uoao 


4695 


in  predpfzio=Figiirat. 
onsiderato,  e  senza  ri- 

}.  Andare  o  mandare  in 
zio ,  dicesi  dell'  andare 
are  in  perdizione,  in  ro- 

€ ,  tutt. ,  esattezza,  di- 

le 

interrotto=Per  distinto 

V.  1.,  iliiutre,  ragguar- 

re  ,  Impedire ,  vietare  , 

re 

ire,  V.  I.,  pensare  prima 

ùone,  preconoscenza 

,  ▼.  L,  pubblicazione  di 

ide 

Mjre,  predicare ,  pubbli- 

iD  preconio 

MLtore,  verb.  nuuch,,  che 


senza,  ed  all'ant  Preco- 

iza,  li  preconoscere 

cere ,  conoscere  avanti, 

ire 

\te,  die  precorre 

e ,  andare  avanti,  pre- 

t,  verb.  match,,   che 

listo  fatto  con  violen- 

*,hc  la  cosa  predata= 

reda,  vale  conoscere 

e,  (lare  in  potere  = 

t«.,  vale  abbia  adonar- 

uotere 

il  predare 

>er  forza,  far  preda 

erb.   masch. ,  che 

ibiiire,  determina- 
vanti,  predeterrai- 
ire 

ituire,  deliberare, 
ti 
li  predestlnare= 

predestinazione 
;  altrui  con  gran 


circuito  di  parole=Per  lodare, 
dir  bene=Per  sempl.  pobblica- 
re=Per  e8agerare=:/Tr«dicar« 
a*  porri  o  tra*  porri,  prò  verb. 
die  vale  favellare  a  chi  non 
vuole  intendere=Pr«d/car<r  al 
deserto,  vaie  lo  stesso  che  pre- 
dicare a'  porri 

Predicente,  che  predice 

Predicere  ,  v.  1. ,  predire ,  dire 
avanti 

Predicimento,  Il  predire 

Predicitore  ,  vero,  masch. ,  che 
predice 

Predilezione,  amore  prestato  con 
prevenzione  e  distinzione 

Prediligere,  amare  con  preferi- 
mento,  amare  grandemente 

Predlmo^brazione,  precedente  di* 
mostrazione 

Predire,  dire  avanti,  narrare  o 
esporre  una  cosa  prima  di  un' 
altra  =  Per  annunziare  quello 
che  ha  da  essere=Per  assegnare 

Predizione,  il  predire 

Predominare  ,  dominare ,  preva- 
lere 

Predone,  v.  1.,  che  fa  preda,  ru- 
batore 

Preecceiiente ,  eccellente  prima 
debili  altri 

Preeleggere  ,  leggere  innanzi , 
eleggere  piuttosto 

Preferenza,  pre ferimento ,  prela- 
zione 

Preferimento,  Il  preferire 

Preferire,  preporre,  mettere  a- 
vanti 

Preferitore  ,  i>erb.  masch. ,  che 
preferisce 

Prefiggere,  determinare,  statuire 
=  netitr.  pass. ,  per  mettersi 
neli'  animo 

Prefigflimento ,  determinazione , 
stabilimento 

Preflnire,  predeflnire,  predeter- 
minare 

Preflnito,  assegnato,  determinato 

Prefinizione,  predenniiloiv^,  v^^- 
determinazione 


f  PreQsso,  deleriuinalo 

Prendiioiic,  *.  a.,  preghier 
-   PrfROiile,  che  pregii 

Preiare,  domandBre  umili 
ad  alcuDU  qaelLD  che  à  à 
n  ds  lat^Pregare  a  chit 

■ni»,  vale  desiderarglieli' 
Pregalore,    ucrb.   maich. 

I   Prcgctolc,  che  merita  |n-eglD,  de- 


.      pio  di  prEelg 
k  Pieghevole,  che 

Il  Keghlera ,  Kehicils  che  il  (a  di 
1      cheechesBia  per  grazia    ' 
BKgldiiliU,   quallU  di 


**i  pregio 

[   Ptekio,  stima 

'     ■-*' le  coae^Per  oplnio- 

'  Pregiudicai 
,  Pregiudicai 
1^  VMgiudkat 
^    pregludIcL 
r  Pregi  odldQ  e  Prigiudliio,  daono 
r     =Per  opinione  procedenle  C 
k    I  laeaiiBiderBlI  e  Misi  giudlzii 
I  Pregludlzlosii,  che  arreca  precli 
'        dlzio  0  danno 
,    Brgo  e  Pricgfc  11  | 
liPreguslare,  v.  1-,  gì 
vWMgflire 


pregludick 


pregare 


anll, 
nvgnàuilòne,  Il  pregiislare 
AelMone,  l' esser  preferì to^Per 
^nperlorfU,  maggloraaia 
Preleilone,  Iscells,  eleitone  lopra 


1 


Preoiedllare,  penare 
Preinedititainea'~    ~' 


premedita  ti 
'remedi  laiioiii^,  i 
'remere,  per  atti 

=Per  lipingcr 


^Per  «opprimere,  tw^^"!! 
Bllencre ,  Importare  1  Wgjr 
cuore^Jer  aver 

Premilare,  veri,  m 

jireDien 


Prenioniiión*. 

Fninoit 

nanii 
Premmtnio,  v.L  moinj 


PretnurB,  gran  dHldiTl»M 


GOse,  foceoilD  prec 
che  vengono  dopo 


Prenarraiioae,  li  r""^^^H 
Prendere,  ^6nt,  t  '^^yic. 


pognano  =  Pn 
apprtuderc,  Ui 
Qsnrn.fenur 


a 


UOMO 


i697 


namorai*e=Per  rìsol- 
iiiiDare=Per  sentire 
are,  giudicarcr^Per 
Ila  mente  col  mezzo 
.  detto  anche  assolut 
re=Per  riprendere, 
*er  trascorrere,  mi- 

il  prendere 

verb,  match,,  che 


Prepotente,  che  può  più  degli  al- 
tri, superiore  agii  altri  in  pote- 
re ;  e  oggi  s' usa  ordinariamen- 
te in  mala  parte 

Prepotenza,  sommo  potere,  auto- 
rità somma 

Presa.  Presa  di  gente,  vale  frot- 
ta, schiera,  parte=i)are  o  aver 
le  prete ,  vale  concedere  o  ot- 
tenere che  altri  delle  parti  fatte 
sia  il  primo  a  pigliare=:F0n<re 
alle  prese ,  dicesi  del  pigliarsi 
0  acchiapparsi  per  le  vesti,  o 
per  alcun  membro,  nell'  azzuf- 
farsi, nel  combattere  o  nel  lot- 
tare=E  figurat  si  dice  del  ve- 
nire alle  strette,  trattando  alcu- 
no affare  per  conchiuderlo 

Presagio ,  indovinamento ,  segno 
di  cosa  futura 

Presagire,  far  presagio,  dar  pre- 
sagio 

Presago,  indovino 

Presapere,  sapere  innanzi 

Presela,  fretta 

Presciente,  che  ha  prescienza 

Prescienza,  notizia  del  futuro 

Prescindere,  fare  eccettuazione 

Prescito,  saputo  avanti 

Prescritto^  sust,,  precetto,  legge, 
prescrizione  =  add.,  limitato  = 
Per  ordinato,  stabilito 

Prescrivere,  limitare  e  rinchiude- 
re in  un  certo  termine,  statui- 
re, ordinare,  stabilire=Per  pre- 
sagire, predire 

Prescrivimento,  ordinazione 

Presentagione,  v.  a.,  il  presentare 

Prese ntaneo,  che  opera  di  presen- 
te, subito 

Presentante,  chi  presenta  chec- 
chessia 

Presentare,  far  donativo  di  cose 
mobili  =  Per  porgere  ,  dare  == 
Per  condurre  alla  presenza , 
consegnare ,  rassegnare  =  P«it 


tare  avanti 
ognizione  preceden* 
con  relazione  d'an- 
NMteriore ,  siccome 
le  dell'  antecedente, 
yanti  la  nozione  del 

!  Prenunzlare,  pre- 

ziare 

occupare  avanti 

le,  precedente  occu- 

onorato  con  prele- 
venzione 

predestinare ,  ordi- 
ne, il  preordinare, 
lazione 

»,  il  preparare 
lie  prepara 
parecchiare,  render 
»ronte  a  potersi  met- 
•a 
verh,  match.,  che 

,  preparamento 

to,  il  pensare  avanti 

tremeditato 

,  figurat.  vale  aver 

>re  valere 

rre  avanti,  mettere 

nte ,  avv. ,  in  modo 
e  rovescio 
opportuno,  che  vie- 
luogo  0  del  tempo  I    accostare 
hDche  che  viene  a-  /Presentato,  «ust.,\8i  pwaotia.  ^  cvaS^. 
io  dovrebbe  venir  /    si  regala 

/Presentatore  ,  verb.  moscK  ^  «^^^ 


presenta  =  add.,  qnellD 
rI  Iralla^Per  opiwrluiH 
lato,  pracgce 
Prese n teme nlt,  ave.,]n 
i>,  in  person»  ^^Talors 
pre9Cntp,ill  «ibila,launar 


Prallui™  l^iligli.npmlWi 


Pnaenttiuenli),  Il 


■vere  aldine  nntiil 


Preiei 


0,  ortog.  snt,  lo  slesso 

uiie  preiantuoMi 
Presemi,  l'eaier  presenle,  ctnpel- 

1i>=Pbi-  aipeliD,  «pparenia 
Preaervamentn,  presermhine 
Preierrapf,  difendere,  oomervare 
Preaervalore,  verb.  mattk.,  che 

Presio ,  V.  a,  p|ieÉlo 

Preso.  Inlraprelo,  (iicomTndalD= 


tiiaaamcnte,  con  presunzione 
K^sonluoio,  presuiilDDHi 
Preionilone,  preiunlone 


Pressatura ,  Istnn: 


Prentgre.  dare  altrui  ur 


lu  stesso  che  il 

re  Oliere  ubbedlenUjObbeiUrei 


credenia   preslnli 

altri  peraiudi  al^ 

PreitnneDic,  Ebe  pr 

Presumenu,  T, 

lirtsoDtiuuiti 

Presuiuere  P 

vene  vale,  arr(ifvil4| 
mclitoy  e  eaaat  Mig 
e  mùtr.  ti  anilMm 
paic^er  ftr  0«— "^ 


iiiuftk.,  tic  fi 
PmuDtnoMSWl^  «< 
tunilone 


tre   supm 
rsrendiaa 


'  cffBlw ,  la- 
are  indili  tru. 


nenlu  ,  Il  preTnHesre , 
t,  cliB  prEvarlci,  pre- 
.  IraagrciUrc ,  oaclr 

irasKrMiofe 
le,  Irasgrcsilone 
prevedinento,  pre- 

UTcdere,  >edere  n- 

U  pre\eiierc,  aa- 


-  .     .,  ,  .ireghlera 
Prieiare.  f.  Pi'eiiarc 
Pri4o.  r.  PM-Bo 
Prk'uei'e,  ver  luelnr. ,  angariare, 

torre  (Itrnl  le  sue  sdsIbdic 
PrInwBto,  Yoce  schcrz. ,  t  vile 

principale 

"  "-Inclpat  laogo  ti  d'o- 

il  primato,  che  il  dice  dì  chi 
SDprasU  ■  tutu  gli  altri 
PrlHiegglorc ,  tasteuere  il  prime- 


Prtndplatnrr,  «erti,  m 

prlneliila,  couilDcìaln 

Principio,  cjucllo  che  [>[ 


mancante,  che  lin  itala  dispo- 
ne' pTrircoUw^p"  elo™  "" 
PrlvBlurP,i'erÈ.nia»rA.,eheprita 


Privo,  mancante,  che  sia  slata  dis- 
paili la  lu,  urliata 

Pro,  flH«„glaVBnieDla,u««ti^ 
e«on  prf  ti  [Hcs<9,  eitoiB,  » 


r 


^ 
g 


Procacciare,  proi vederi 


e  Procuraziaae, 
liniure,  scgullare 


ProdiealiU  ed  ali 
de  e  Prodiganu 

■pendere  e  nel 


cun  urndliil 


ProdiilDne,  IniUne 
Produrre  ePrudMC 


i.  nuuiJL,  cbe 

lamlnaiioiK  del- 
letUtrito;  ood- 
noo  tpjMrflcnc 


mln(!o,  eiTobnintfl 
{■rofiimsliiizu,  profumino,  «cali' 

bElio,  KonlmeduiKi 
Profuflilno,  ganimede,  cacazibetto 
Profuilone,  prodlgaliU ,  Dberallli 
ProftHo,  prMipro 
ProgenlB  e  Progenie,  iUrpe,'Klil«t- 

ta,  gcneraxlane 


Prc,;. 


rivuoi  eom- 


proBtla 
«proBlla 


0SPII"fe>  ftr  progello, 


sIb,  ebt  risulti  in  danno  d' al- 

irai,  prtfiudleare 
Pro{!Ìu>ilcaiarr,  i.  il,  pregiudica- 

lare,  che  pregiudica 
ProgiadìclD  eProg1udizia,v.a.,  11 

progludicsre 
Profili tIÌKìd.  r.  Pro^ndiclo 
PrognDsUciinic,  che  fa  prtmosticl 
Prognut  licito  re,  pronosUcilore 
Prognostico,  v.j'.u.,  proinisflEo 
Progredire,  ondare  avanti 
ProRreMlone,  jl  progredire 
PrajgrCBalvaiuente,  aiiv.,  con  pro- 


non  ai  hccia 
Pruibllore  ,  vtrh.  maich.  ^ 

proibiue 
Proibitone,  Il  proibire 
Prole,  progwile 


perire  o  nel  temrio  Impiegala 
'rolangare.  V.  Proluniire 

ngailone.  F.  Prolangulone 


Prolungamento,  Il  «rolungarf 
ProUingare  «  ProTongare,  *l 
gare,  tlilTerire,  prorogare,  olan- 
flar  in  lungo^ProEun^ar*  dir 
funn,  pir  leoerlo  &btift 


Proinessa,  quel  che  s' È  prauGiM 
=rrer  obultiszlone,  mnllevado  . 
rta^DIcesr  In  moda  praverb.j 
Ognipromtttai  ppnmt&iio  è,L 
defilo,  quindo  il  vttd  rlcDrds- 
re  bIItuI  ,  che  minlcniia  quel 
ohe  ha  proiuesso^Purc  In  rao- 
ilo  prove rb.  Di  mi     "  "   — 

temere,  di  proaiei..  ^-  . 

deri!  e  v«lt  che  niano  dee  trop- 
po Gonlristarsl  del  male,  n*  ral- 
legrarsi del  bene,  iguand'egH  i 


Promuigatore, 

pnmulnB 
Promulguionc, 


tn ,  vigore,  a 

alulare,  prole 
Per  «Dnimaoi 


raiìiecure  per  altrui,  vi 
'ar  mallevadore,  0  dar  slci..  , 
Il  far  uueltu  cVè  DbbUgalo| 


UOMO 


i703 


e 

uDziare 
ire,  pub- 
er  predi- 

idatore 

nuiusia 

(ciazione^ 

,  fitfiirat 

ndeoza 

ivulgare, 

rc&.,  che 

editare 

e 

.  proprie- 

Propie- 
i  parUco- 
=Per  do- 

avere  in 
(eresse 

Proprie- 
propriett 
fora,  vale 
ila     , 

=  Esser 
essersi 

tutto  j  e 
cuna  dei 
o  convie- 
lolamente 
ter  propio 
pixio 
eh,,  favo- 

venire,  o 
iclie  quel- 

nigno 
e 

e,  propo- 
10  ha  sta- 
suo  pen- 
de te  rmi- 

tch,,  che 


propone 
Proporre  e  Proponere,  porre  a- 
vanti  0  mettere  In  campo  il  sojk- 

f^etto,  del  auale,  o  aopra  11  qua^ 
e  si  vuoi  discorrere  e  ragiooa- 
re ,  o  in  alcuna  altra  numiera 
servirsi  =  Per  deliberare»  Btih 
bilire 
Proposito,  proponimeiitaiiPer  sof- 
getto,  proposta = Per  cagione , 
conseguema  ==  Favellare  9  rUh 
pondera  a  proposito,  o  sUiriii» 
vaglioM  star  nel  profMM^itei^ 
niinL  lispondere  secondo  la  ma- 
teria proposta 
PropotnlMie ,  cosa  che  si  mette 
in  dellberaaloDe  ;  quello  cne  si 
propone  da  trattare  oda  appro- 
varsi, sssunto.  argomento,  pro- 
posta—Per deliberaiioDe 
Proposta,  quei  che  st  propone  per 
trattarne=1nvece  di  proposito^ 
proponimento»  deUberezIoae 
Proposto,  siut,,  proposito,  delil>e- 
raziooedEd  in  vece  à\  cosa  pre- 
posta, suggetto        ^- 
ProprieiA,  propletA,  qtialltjprPer 
dominio,  il  possedere,  o  avere 
in  propio 
Proprietario,  propietario 
Proprio,  sust.,  io  stesso  che  prò- 

plozrPer  proprietà,  dominio 
Propugnare,  direndere,  sostenere 
Propugnatore,  verb.  ìnasch.,  che 

propugna,  che  difende 
Propulsare,  v.  1.,  ribattere 
Propuisntore,  verb.  ìnatch, ,  che 

propulsa 
Prorogatlva,  burbanza,  arroganza 
Prosapia,  stirpe,  schiatta 
Prosare.  Prosare  alcuno,  vale 

burlarlo 
Prosciogliere  e  Prosdorre,  assol- 
vere=:Per  sempL  sciogliere,  li- 
berare 
Proscioglimento,  il  prosciogliere 
Prosdorre.  K.  Prosciogliere 
Proscrivere,  eondannve  ad.  esi- 
lia ;  e  figurai,  vale  allontanare, 
scacciare 


Proso  ntnqriu,  prCBnnliioaiW 
Prosonluoso  ,  lo  itessa  che  pro- 

Prosopnpci  e  Proiopopeiii  per 

Prosjwnmiente,  auu„  con  prospe- 
ri» 

Prosperare,  Felicitare,  miadare  ili 
bene  in  lneBÌio=lii  aicnlE  neulr. 

tlnuare  télicemente ,  andare  di 

licne  in  nieglio 
Pr08)ierazlone,  Il  prnsperare 
Prosperevole,  prospera,  pieno  di 

Prosperiti  ed  all'ani.  Proaperl- 

to  fcHce™'^J«i>  ''  '^''^"""  "" 
Prospero,  telloB^Per  foioreiole, 
secondo,  che  «pporU  feliclu  e 

Prosperosaioenle  ,   asii. ,   Ifelice- 

ProsperosD,  prospero,  felice 
Prossinisno,  con^uola  di  aatigoe, 

Prossìmllì,  Bitenenra  di  eangue 

PrasBinio,  jii al.,  ciascun  uomu  re- 
Istivaraente  all' allro^iadd.,  cou- 
giunto  di  smgat,  parente 

PrDSlemsre,  ncuIr.  pati.,  àbt 
letti,  costerai  rsl 

Pr»>lltuire,  esporre  a  mal  iisa= 


jfnecialR  ^ 

Protervia ,  oiliMli  * 

ProterrllA  ed  lIVM 
tDde  e  Prolerilli 

Protervo,  che  hi' 
ostinata 

Protesta,  protelUid 

Proleslagione  e  **-^ 

Pntttstara,  deni 

non  faccia  clweetM 

sagìre,  annimdar 

sare,  pkleiare 

Protestazione.  F.  I 

ProteitD,  il  piatesi 

Pruletlore,  ohe  in 
re,  Glie  tlen  pn 
Proleilone,  dffin 


Il  '*'■'' 

ì        Prot 


•""'eggere,  avere  in  proleilone 
Pruleggitore ,  uerb.  inaith.,  \nc 


[TodexxB 
'rovamenla,  il  pn 

menta,  stfna 
■rovan»,  v.  p.  a. 

opinione,  che  ih 


Slir™df  a*  h 


Provalore,  perkm 


5™ 


Ere,  procftc- 


rtTnBi1!»rvi=Per  preve- 
vederKB  malo  suslan. 
.■iileiiia,  provveiHmenlo 


'roTvedieiDF 


,  e  Pro»  Edi  me  n 
vvedHT^Per  provi  Mei 
DIare  e  Provedllore,  t 
eie    e  procascia   le  et 


Prowidenle,  Che jirovwde 


nBìiione,  vale  provedere 

iisrtre,  provvcdltora 

Provvisl»,  provvifione,  provvedl- 


Pubblicslor' 

match.,  che  pubblica 
Pubblicazione   e  PoblVosiliiw , 

pubblicare,  |  ' 


t«to=P«r.  naia,  namfeslo 
PudIuncnW,  fon  pudldila 
Pudiciiis,  firia  perla  qiiile  l'ilio 

mo  a)  Tcriiaiina,  non  loio  di  fa- 


Pudico  >  culo  e  modealu  nel  ci 
Rtumt,  nuli  ilU  p  nelle  parali 
Pudore,  v.  ll>  mnore 
PuerìilB,  senipllclld.  ii  ulonc  pue 

Pugna,  cnmbatllmenla,  tiiltiillo 
Pagnnce,  t.  I.,  agguerrì  lo,  allo  . 

pannare 
Pugnante,  che  puen»,  cuniballenl 
Puanare,  con>Mllere,  conlroslnre, 

riullare 
Pugnalare  ,  cerb.   maich. ,   di 

pugna 
Pugnailane,  pugna.  Il  pugnare 
Pugnano,  v.  a.,  leggler  comlia 

timenlD 
Pugnere   e  Pungere,   per  mela 

travagli  are=Per'offenderB  altro 
nanlenda  con  àtaS^^ugnrr, 
in  qualclu  nffart,  vale  infei 
loraral  o  riscaldarsi   in  farlo 


.   ingere.  V.  Piignere  ,. 

Pungiglione,  per  nelaL  <■  ilW    . 

di  luIlD  cl<)  che  stimola  a  quiV  J 


u^netta ,  per  nelaf.  v 
ugnlmenlo  e  PuTialnai 
^FlecT'^irio 


Pugno.  Dar» j.„^ 

u  dice  quando  ai  vuole  e4prlnK- 
'— 1»  cosa  impos'"-"-  -  '— 


n  pugna i 
a  al  vuole  i 


in  puiHO,  igumt  vagliano  i 
aere  sicnro,  polerne  dlsporri 
averlo  in  |>DaaU 
Pulce.  Ktllert  o   entrare  ui 


perll«A 
leraiiàBffJ 


contratto  ^ciur  iu  puntaglìs.    , 
ile  non  cedere   al  nimlcw  nel 
)iDbattlni«nto 
Ilare,  far  far»,  atimniare 
itlglio,  eavlllatlone,  ■nttigle»    ] 


allrnl  in  chKccAearia^nde  jMr 

lul  punliVr/ia.ai  diee  dclM*    , 
iralaaclare  ahiuna  dmoatinn, 

neral  aul  decoro  del^vlD  aia, 
che  dlceai  ancba  ilare  in  mi 
;iiintD.  e  lulla  puniualM 


MlticllciM  d' inveniione,  [uin- 
tiglio  =  Corrire  al  punlo.  \a- 
UtnganRnr?,  tiiuntare.  acchiau- 


9nai   puMa,  vale    pt^liore    in 
Imon*  0  In  cattiva  eoiifiiiihinra 
«  dlspoiiilaiieJlettere  al 
U,  vii*  timre,  1r»ll|tare 


IHinro,  posto 
«uere,  in  prò 


ne  Ibrlanatsmf  iiK 


éi  bianco,  vile  colpir  pei 


«nv.,  vtlecanoti 


■  bdla 
Mirale. 

IMUUU    1 

leéanteiii 


per  nielli:,  vale  trava 
:=  Per  uioltu  pun((»irte 


Purllale.  moniHxi 

Puro,  ntondri,  nei 
ro=I>k«*[  anel 
chiata  di  lìtìa 


HniUanlmanientc 

■nianlmlU 
.  PnalllanlRie,  putì 
.  PiuUIanlmlld  ed 


Il — 1_^_  ji  jujjy  animo,  timi- 

,  .licciulezia ,  gre  l  lena  , 

.,  piceni ino= Per  unii- 

iiiir,'vBlediapIaaerBli— B  as- 

il.,  luiclalta,  ragaiza 
Dar  la  iiuadrn,  vale 
.  —  bQrio,  adulali'  :  e  vale 

dir  mele  d)  questo  e  àlquello 

dra  :  occonclo,  approprialo,  ac- 

IJiindrarc.  In  elgnlf.  neidr. ,  pia- 
cere, soddlsfore,  accoiaodarsi 
Ouadrtglla,  schiera  |riccols  A'  uo- 


S" 


"?Puplfi^ 


leggi  roma 
'.,  con  purità,  sln- 


-n,  per  lncloccD,  scImuTilto 

OiiallSca,  quali Hcnlune,  speclllGa- 

zlone  delle  al  trai  quali  lA 
QualIBcare,  darqualltd.  ed  enche 


le  ha  qii9llU=È  an- 
loiUD  di  qualità,  cioè 
ditone,  singolare. 


Dna     e    Ira  vagì  lo    C 
antlc.   PurlMde   e 


Iseo  fare  H  qiianqvnm , 
..are  in  tal  qaanquam,  uh 
■cagliano  fare  11  «uperìore  1 
-ehec(!he93la,9t*rCsiiKran<<lpn 
•  MnBlDDi;  maniera  tratts  dall'ei 
Asi  con  etil  questa  voce  latli 
'Il  pranuniia 


qnlUll 
Quletlni 


t  jQberelann,  che  AA  ,Ia  querela 
-'b  querela 
retare,  iccttMre  =  In  slgni 

I   QnerelBto,  accusalo 
I   SMrelatare,   verb.  maiek.,  eb 
*  Querelo  ;  scousaWre 
'•——•—   y_  Quernltno 


Iteis 


gntrnlo,  lamenlevale 

Quernloao,  e  pi»  spessa  Qiiere 
so,  che  si  i|uerela,  che  f»  qi 
rela ,  eh'  *  nHM  ■  querelar 


Oueslione  ,  lo  slesso  che  niilstio- 
ne,  ma  non  si  userllibe  In  hitU 
I  sliinlllcaU  ili  (|ulsUone 

Oueslionegg lamento  ,   U  queslio- 

Oueslfanegglanle,  che  quaslioneg- 

Questioneggiare,  quiiUoneggiare 

{luealua,  accatto 

Ouesluanie,   che  va  all' accallo, 

ebe  questua 
Qaesluare,  andare  accanando  U- 

«uelo  e  ODlelo,  per  placido,  tran- 
quillo, eunteiito 
Quìesceate,  riposalo,  tranquilla 


tpocrìim 
,  Ipocrllo 


nlclHdlne,  v.  .,  , . 

uinlesaema.    Otrtare  é 

care,  o  slmllii  II  mfnlm 

di  alcuna   cara,  rttl 

sauert  ■  K 

piui  sapere 
_'Uii  nomine  nn,  n  n 
Oiilallanante,  Ott  ifi 
Ouisllonare,  eonluiiKi 

start,  dtepuMre 
Qaiilinnatora,  «trtM 


FulsMneggituieaM,  B  fi 

Oolalioneggiare,  flnft***? 

pulere,  muover  ■""■^^ 
Quotare,  t.  >.,  flufieVi  'M 

QiraHdlaneRlirt ,  AK  <* 

aia  quotfcIbnnM'" 
KABBAHurFiii,  n 

fa,  abbaraffare  . 

RalibaniSìnl,  guasUrnlQ 

ibatnrsi,  ■tbatutllij 

llBÌ>bla,°etceMail 
e  appetito  di  k 
crudelU  —  Per 
dilla 
abbloss ,  adMIi 

nBl)|jonlre,abb<Ml 
KiiUbDlbiiieaM , 


HOMO 


Ì7U0 


klo,  disordinaBieii- 

mpigliare ,  avvi- 
dioare,  e  ai  dice 
leli ,  il  clie  anclie 
ffitre 

ti^  che  ai  b  altrui 

laeceToli 

to,  raoeaprieeio 

che  raecapriooia 

cagionare  io  al* 

coflamovianeiito 

arrieeiaBMoto  di 

lo  lÀà  \iaie  dal 

atUmU  e  apaven- 

raccapricdar« 
tvare^  ricuperare, 

,  da  raccattare^ 
raeeattato,  vaie 
inriTato ,  mal  ri* 
sitalo 

&are,8l  um  an- 
sata; 

tare,  dar  ricetto 
B  raccetta 
ittare»  ricettò,  ri- 
accorre, pigliar 
/andoio  di  terra 
;  raccoglie 
3,  il  raccoman- 

o,  raccomanda* 

nregar  altrui  clie 

cuore  e  proteg- 

i  tu  gii  proponi; 

kme ,  in  cura   e 

lare  o  mandare 

:  a  salutare 

»  verb,  match,, 

a 

5 ,   raccomanda* 

•accomandazione 
eoaiandamento . 
t   accompagnare 


uno  ,  cbe  ai  è  già  accompa- 
gnato 

Racconciliare ,  riconciliare  =  E 
neutr,  past^  riconciliarsi,  rap- 
pacificarsi 

Baccoociiiatore  •  colui  che  cerca 
di  produrre  nconeiUazIoBi 

Baccoofiirtare  «  riooBlbrtare=:K 
neutr.  pass^  noeurnSartunA 

lUccoooseeate ,  lo  aleaao  eiw  ri- 
conoscente 

Raeconoaeere,  Io  stesso  cl^  rico- 
noscere 

Raeoooaoiare ,  dare  consolasioiie 

BaccoBSOlarsi  y  prender  consola- 
xione 

Racconsolatore,  verb.  maseh^  che 
racconsola 

lUbcouarsi,  rappadicaraisPcr 
dimostrare  un'estrema  dappo- 
caggine ia  checchessia 

Racquetare  e  Racquietare ,  qule- 

■  tare  e  racdiettare  in  sigoit  di 
quietare 

Racquietare.  V,  Racquetare . 

Racquietato.  F.  Racquetato 

Radunamento,  radunama,  ratina* 
mento,  ranno 

Radunanza,  raunanza^ 

Radunare,  raunare 

Radunata,  radunanza,  raduna- 
mento 

Raffacciamento,  il  raffacciare 

Raffacciare,  rinfacciare 

Raliardellare,  rapire 

Ragazzaglia,  molitudine  di  ragai- 
zi  e  di  vili  servidori  o  soldati 

Ragazzata,  cosa  degna  di  ragazzo 

Ragazzo,  servo  adoperato  a  vili 
servizii=Oggi  usasi  anche  In 
signif.  di  giovanetto  sbarbato  e 
di  fìinciullo 

Raggiramento,  il  raggirare 

Raggirante,  cne  raggira 

Raggirare,  di  nuovo  agclrtre 

Raggiratore,  verb.  maeek^  Ingan- 
natore, mindolo 

Raggiro,  rigiro 

Raiigrinzare,  per  metat  abigottir- 
81,  avvilirsi,  rintuzzarsi     ■ 


Riillepriilura ,  rallegranM  i 

Bdlegro,  voce  eht  s' un 

rallegro,  vale  r>ll«grar>l 

HoinlnKO,   per  liruiriL 
chi  i»  per  lo  iiwndo  rrr 
lalc  oDChe  alar  ruggiasi^i 


Ira  a  ragione,  trarre  per  fbrza 
Per  lipflre  serapl.=£«e™  ra- 
pito hi  itpirflo,  taparadS»o,p 
limili,  vogliono  andÉrJin  ttMH 
Jer  Imre  alcuiio  da'  lensi  per 


Z. 

BapportBlorc,  nirrìi.lnaicll.,  che 
rappuria,  e  plgllBsi  |>er  In  più 

K^porw^one,  rapporUmcnto,  Il 


Ktlare  qnei  di  ailrul  per  fiirta, 
4Mnd«  capila  In  Ina  polfsta 
InorCMgliare ,    fare  rappreia- 

«VuM/dtenl  di  nno,  obe  ne- 
'MMtMH  I)  tq>ptgna  àquatunque 
'  fMa,  o  bwoa  o  rea,  die  si  pensi 
Ae  mM  riuurio;  ricorrere 
|cr  diiperathwe  ancbe  a  cose 
MShre  Q  taipmtiblll  =  Ponart 
•  «vcrv  il  mfeit  in  bocca ,  t 
ff  rotolo  a  etntolOt  o  aliulll 


E,  portar  \ia,  ntbare 
uv,  portar  via 
Baaacrrnarai,  deporre  la  trlslcz- 
k^  rieaaftrtaral 


der  anima  InCAragglarsI 
Haatiapaviineatl,  dioesi  per  isprc- 

glo  »  paraoDa  vile  e  dappoco 
ftàtMniperarrf ,  nodertr^ ,  rlle- 

KatUnJrAlNwìl 
■atuh  nplBeaU,  Fatto  del  npi- 
re^slaU,  add=Te1ooe,  iireato 


Balb-liiare, 

In  tìgolt  1 
Katbriilato , 


. . da  rallrlttare, 

■tlrtatala,  eontrlitato 
I,  rapInieDlD 


Riunare.  F.  Bogunare 
Rannila.  K.  Itainnabi 
Keunatore.  F.  Baganalorf 
&aun»lane.  7.  Bsgun--' — - 

Ravvederai,  rie« 

rorl,  dannarli. 


avviato,  ravveduto 

azza  ,  colle  K   di    

schiatta,  iteiierailane 


di   sanno   uspru 


tà,  (iriigai-e  =  per  n 
!,  lnd«|are=Ch  idi 


venire:  deUo  di  peraoiu^^f 
<U«pi)rre,  liidurre=Per  tappor- 


Recuperai 


iernUiiàre^  perfei^oDuv^^aco- 

0  dissipare  ■  un  breve  tempo  I 

tutto  onel'"  "■"*  -»"■—''■-*  '■-    D 

«tare  uer 

tUr-Beca 

slmili,  da  uno  a  recurieu  u 

vaglioiui  rìconoBcerJi ,  pili 

la  e  reputarla  fotta  ila  iii 

in  gniiibo,  a  ornili ,  vagliono 

piglisre  in  braccia  ec 
Recala,  11  recare 
Rccatore,  che  reca 
Recedere,  rlUrarsi  da  checcties&la 
Recesso,  11  recederò,  rltlrameD 
Recidiva,  per  alnulil.  ricadere 

una  cdI|u,  o  limile 
Recidivo  e  ÈiciàWo,  cbe  toma 


e  il^divl 

alle  coie  _.  ... 

preode  per  lo  pili  lo  nt 


Rcdare,  succedere  neli'aicre  di  1, 

chlmuure.divenendoueiHdniDt  i 

Hedeture,  che  redu  I:. 

iiione,  il  trarre  dalla  pud»  Li 
»IÀ  d'unu  Ecrconvciulonenl  Lb 
cou  lolla  da  quello  con  n»  L* 
IcDia,  rlcuDiperauicnto,  tìttfi  b 
to^Per  ripara,  rimedio,  seaM  ^ 
Redimere,  rìoomperare,  tua»  W 
re,  si  usa  anche  al  iìtulr.)ian  Cu 

Redlli,  eredita.  V,. 

Rediliere,  erede  ^ 

Reduoere,  lidurre  ^r 

Redueioieolo.  f.  BiducinURt»  ^ 

Heduttu,  ridotto  ^ 

Redailane,  rlduiiooe  — 

Referlmento,-ll  rlferfre  J. 
"-•'-—'  lo  iteBio  elle  riferire: 


Reciprocare,  alternare,  lare . 

cenda,  avvicendare 
Reciprocailone  11  reciprocare 
Aeclimanle,  che  reclaiiia 
Reclamare,  lar   lamento,  richla- 

Heelsmazìone,  reclamo,  richiama, 

Reclainu ,  richiamo  nel  signi  E, 


RecoDclllare,  riconciliare 
Hecoiiclllalore.  che  reconcUla 
RecrMPe,  ricreare 
flMrCHione, conforto  cheilpre 
df  ilom  K"  «Sanni  o  le  Wlthc 
rfiTtfll-,  rrst<.ro,i.«S8alewiv 


Sc/er.   .._.  _ 

Refrigerio,  caniùrta,  sollieiu  d«Ue  ^ 

pene 

Regijere,  sailenere,  eU  usid  •><■  tr 

ctie  al  lenlimento  neuir.  fKiM<  ^ 

=Per  generare,  regolare^rf  v  g 

tur  reslGtenu,  Huleon-e  la  tir-  ^ 

u  e  l'liu|ieto=E  iWHtr.ww,  _ 

per  ratteiicrai,  IÈrDurai=V  ■■ 

suatcìiere,  mantenere,  nillnR=  a 

Per  BOirrfrc,  comporUrc=l«-  , 


'ile  di 


'4i-\^tìito5,  tì 


jSSctlanU),  rispondere 
i^miter  lapariglì/i,  ■ 
Jleaatrsccainbla,  curilsfionikre 
Qtrul  dC  medesimi  moiU  e  nelle 


S^'  rti 


de' brindisi,  vale  bi 


AppiiflUniiCnU 

f  lulii  luogo ,  per  Irorurvlsl 


Rendei-vai»  ,  v.  T. ,  dalla  auate 
n'é  vennloRi-ndavos,  e  vale  lo 

Rendhuenln,  il  rtni^n  ■=  Rendi- 
mento  di  qracie,  Tale  rìngra' 

Kendilore,  che  rende  t  ^k  rcitl- 

Kctutrlare,  ritnrnara  nella  patria 
Rupelleris  riajilngere 
ReiienlaBib,  rlacnùi    . 
Reperire,  lilramre 
Repetere,  ripetere 
Keplleare ,  lornai'  di  >iiavo  a  &- 


deirno  di  reprensLooe 
Repiliu«re,rani'Euarn,rinliiizare 
Reprobare,  riprovare 
ReiirotiBiiune,  11  reprobare 
Reprobo,  raangno,  loalTaglo 
Reprotare,  non  approvare,  dan- 
nare come  malvallo 
Repubblicane,  alTaniiDiie 
^  epulsa,  ribullamentoalle  doman- 
de, negallva 
epulure,  dar  repulsa,  rigettare. 

Re  pulsazione,  repulsa 


sensa  lasciarli  superara  ni  ab- 
^atlerG  ;  repugnare,  contrastare 
:^FÌKnrol.  pei' rendere,  aoHHre 
leso  luminili!,  li  risolvere  In  aignir. 

IcspiHKere,  spingere  di, quoto, 
spinger  indietro,  e  «MOlut.  spi- 
le jpunslon  e,  risposta 
Listare,  cessare,  Bnare  e  rlBnh 


luogo ,  per   I 


vmo 


mb 


ntou  11  ricalcitrare 
,  che  ricalcitra 

per  meta£,  opporsi, 
ma 
lire  il  contrarlo  di 

prinu  al  era  detto, 

,  ritrattaiioiie 
•cattare,  rlenperare 
ewlicarai,  rendere  il 
iblo  o  la  pariglia  del* 
ricevuta 

fmrh.  maschi  che  ri- 
letta. Far  bandiera 
,  vale  ricattarti,  yen- 

ed  tnche  stuL,  che 
la,  abbondante,  co- 
ceelietsla 

cercare  y^ 

Il  nooTO  cercare ,  e 
pi.  cercare  =  Addo- 
whiedere 
Bhlesla 
warik  fnaseh,^  che 

1  nuovo  cernere 
ceettare,  dar  ricetto, 

coverarsi,  rifuggirsi 
verh,  masch,f  che 

be  riceve 

(Uare  e  accettare  o 

o  per  forza  quello 
0  presentato^Aice- 
ntOj  prender  aria  = 
tiare,  accogliere 
,  il  riceverczPer  ac- 
maniera  di  ricevere 
erb.  matth.,  che  ri- 
chiamar di  nuovo 

qaereiarai,  dolersi , 
tarsi  di  torto  ricevuto 
:,  oerb»  ttuisch.,  che 

richianiare=Per  la- 
rammarichio ,  .  do- 


glianza 

Richiedente,  che  richiede,  ricer- 
cante 

Richiedere,  chiedere  di  nuovo  = 
Per  domandare  o  chiedere  pre- 
gando =Per  interrogare  =  EU 
chièdere  it  amore,  vale  riea^ 
care  altrui  che  condiscenda  ù- 
le  sue  voglie  disoneste  =  Per 
chiamare  sempl. 

Richiedlmento»  richiesta 

Richieditore ,  verb.  tnasch,,  che 
richiede 

Richiesta .  il  richiedere,  richledl- 
mento,  domanda,  interrogasione 

Richinare,  chinare,  umiliarsi  con 
segno  ai  riverenxa 

Riclsa.  A  ricita  ,  e  alla  ricisa  , 
posti  avv,  e  usati  più  commi, 
co'  verbi  andare,  venire  •  o  si- 
mili ,  vagllono  per  la  via  [dù 
corta,  attraverso  alle  shrade 

Rteogliere  e  Ricorre,  raccogliere 
=Per  ricoverare,  albergare 

Rioogliersi,  ricoverarsi,  rifuggir- 
si, ritirarsi,  ridursi,  rloninT=: 
Per  liberarsi  :  e  come  in  modo 
basso  anche  dicesi  sgabellarsi 
da  alcuna  cosa 

Ricoglimento ,  raccoglimento,  il 
rico^liere 

Ricoglitore ,  verb.  masch, ,  che 
ricoglie,  raccoglitore 

Ricolto,  ritirato,  ricoverato 

Riconciare,  mettere  d'accordo, 
pacificare 

Riconciliamento,  il  riconciliare 

Riconciliare ,  mettere  d'  accordo, 
far  tornare  amico,  metter  pace 

Riconciliarsi ,  rappaciflcarsl  ^  tor- 
nare amico 

Riconciliatore,  verb.  maselLf  ehe 
riconcilia 

Riconciliazione,  il  ricooclllare,  pa- 
ce, amiciada  fiitta 

Riconducere,  lo  stesso  che  rieon- 
durre 

Ricondurre,  di  nuovo  condnrre, 
rimanere  o  riportare  eheoelies- 
sia  a  quel  luogo  ove  yiVwi  1^% 


■nelle  sempi,  confortare 


Atoonaolamai 


nell'ali,  signir.  e  nel  uni 


■IcoperlD  e  lÌlcoverta,acuii 

PUcoprlre ,  ocoullire,  Duoondere 
^Scusare 
Siooprilore,  certi,  inasch.,  che  ri- 
capre,  dltendltore,  rIacallatDrc 
^aicorre.  V.  Rleogliere 
-iBlcorrente,  che  rioorre,  che  oorr* 

rrere,  di  niiovo  correre,  i 
iora  lempl.  eorrere^l'er  «n 
re  B  chiedere  hIiiId  i>  dlfe» 
aldino  D  ad.  alcuna  cum;  tì 


rlDietlere 
re^Per  libi 
la  elgnlC.  n. 


grado— Per  redimeri 


rare  =  Per  andarf. 


Ridere,  per  aTMera  = 
tarli,  ftraih-^   -" 

att  aieimo,  il _;_ 

M^ll  amirai  per  In 
Siaere  aglt  anglnU 

=Kidirt  a  cndaiu 

denti  rìiD  altrui  se 

altro  uerobè 
RldlchnenU,  li  «dira 

RUiciloro,»— ■■ ' 

Kldlcoto,  IH 

riso,  Cile  Ih  rfusrs 

Ridire,  dk  «  nuovo ^^ 

a  volta ,  repUcMT. 

Per  raccontare  >  i 

r£i?^s1,  dlidint,  eloCi 
Irario  di  quell"  "' — 
Idoleral ,  di  ai 


rifuggip 

'  Elcuveraìore  e  Rlcovratore,  che 

™anera  a  racquiata 
L*«ovrB«ento.  f .  Rieoversmenlo 
'ttcuvrare.  f.  Ricoverare 
Ucavralo.  ¥.  Ricoveralo 
Ucutratore,  rlcoveratore 
* —  --:,  credere  altrimenti  di 


che  nel  neutr.  pali 

pa*erirei=Per  niirt 

RìdiidDienb>  e  "   ' 

Ridurre.  V.  «dncere 

K  ledere,  ritornare 

Rlentramenlo,  il  Henli 


Mro  di  (Unno  re- 

maick.,  chB  rlÈ 

1  danni 

per  Àtoranl  di 

re  a  atortre,  fc- 

a  npporlare  al- 
f  é  BdiU  (I  vhto 
■f  « ,  T»le  rìngn- 


10  ITU 

sstveiza  e  BlcnrU=Per  faggi- 
re  ,  ritirarsi  ~  E  att.  KhlTire, 

BlfLiRio.  rifugio,  luogo  o  penona, 

dote  D  a  Fhl  si  può  rìAigglM 
ni|(enlllire,  ra^geatllln,  mgta- 

Hleettamenin,  ridato 
Rifilare,    ■■' 


RÌErtlstore, 

"Illa,  che  rIbulW 
•Un,  ripudio,  rlB 
dewa.   aeverlU 

:  Rigido,  aiulero,  ser 


maiclL,  chBil- 


FRotetq  Dbe  rU- 

r  eonetar  miìe, 
Ito  stato  «ori  A 

!lllL,  ritornare  di 
0,  cioè  la  boono 


Hlgltlamenlo,  il  riglllare, 

HIgittare,  [scacciare  da  it 
Rlglltstore.  verb.  maiali^  cberl- 

^Ittg^olul  che  romita 
RlRloEnere,  ragginngere 


■e,  rigettare,  non 
lare,  deporre: 
.match,,  che  ri- 
e,  ricuumenta , 


o  porUre 


Riguardare ,  per 

napello  :^  Per „ -,   

riguardo  o  eonslderailone=8f- 
guardar  ad  alcuna  cMa,  vale 
tendervi,  OTcrvI  la  miTKJttguar- 
dar  una  cota,  dlc«>l  per  noa 
l'adoperare,  rupBrmlarla=Per 
guardore  indi  eira 

niguanlatore  .ucrb.  match.,  die 

riguardose  

stoi[e=Per  coniomai 

Riguardo,  per  rispetto, 


riguardo,  vale  al 

stare  In  su  «li  iTTlal,  Ilare  «m 

cautelB=Vale  anche  rtEMriM* 


GÌDre,esliisaanc1ieDl  neulr. 

ii.^Per  Hcenuini,  rlmelte- 
. .  in  libvrU 
UlevamenlD,  il  rilevare 
I  Mlevare,  flguriL  loUevare  da  ca- 
temiU  rìmeltere  In  buono  statai 
Per  ricoaètrìan ,  racconsolBre 
^Riteuar  pcrcoiae,  bravale,  in- 
giurie, uregludlzll  r  slmili,  vale 
rieeicrie,  loccarRe;  che  anche 
■1  <Uce  in  quejlo  senso  assuiut 
rilevare^Si/eonre  utin,  vale 
llberorlo  prr  obbiifCD  da  gualcite 
danno  o  nioieslia  eh'  egli  ricC' 

'   RUevsrsi,  sollevarsi,  sorgere,  rii- 
iarsi:figiiraL  pentirsi,  risorge- 
re dai  peccato 
Rilevatore,  verb.  match.,  che  ri- 
leva 
RiUberare,  liberare  di  nuovo 
Wlodare,  [odar  di  nuovo 
lUIuBinsare,  replicar  le  lusinghi 
Rimandare,  rendere  altrui  quello 
che  gli  s'è    lollo,  o  quello  ehe 

gUeloJer  inviar  di'  liuon.  _  .. 
mandar  via.  iiceniiare^^J'er  re- 
Cere,  voniilare=Jer  repudiai 
Rimaneggiare,  maneggiar  di  nuo- 


,  per  asLeiiersi ,  lìive»- 
isaar  di  fare— Per  con- 
restar  d' accordo  —  St- 
alla  itiaccia,  flgumt 


restar  privo  di  checchessiE 
deluso  dalla  sperania  coi 
l' espettaiione^fniann-;  n 
icccbe  0  tulle  iicche,  flgii 
ai  dice  dell'  essere  impedii 


aa'%aùt^ 


Itirabroltare,  garrir« 

re  rimbrotlando  t 

lUmbroiiatore.  uerfc.miKt.w 

rimbrotta  . 

RlmbiralKvale,  pieno  <U  rioM 
RimUvtlo,  U  rimliruttarr 
Rlmbrottoio ,  lo  aleua  da  * 

bratto 
RirabrotlMo,  rlmbrollenà 
Rimbrultìre,  ImbniIBre  1 
Rimedisire,  per  rti — -"* 

provvedére,  ri" 
Rlmedlalare,  «ar 

che  rimedw 


Rinenti'lB,  l _.^ 

Rimesta,  rimbrotto,  n, 

Rhneltere,  aeliara  w 

rlpgrrc  nel  jAbnU  a 


w  rallMbriLdc^ , 

W«    in  aUMBdODO  =tkntlte 


>re=AÌiJi(Uer  inano,  vale  oo- 

linciar  di  nuova 

■MrdcM,  nmpoanire 

MNWUKiccbrsI,  rimelterrd  In  «r- 

K*e  ,  e    HjfuraL   mlaliararr  le 

«tniUdoali  r1tiir«i  di  quilolii;  di- 

MU«  «offerta 

Mratrisre,  lornire  alla  potrla 

■spazzare,  aggiungere  pauta 

iDpra  uaula 

tapecciare,  ila  peccla,  dar  di  pel- 

■pediilai'e ,  si  dke  per  Ischeno 


spettila,  che  «UpellDruI 

tuito 

Piagnere,  compiaflnerc, 


r ,  che  rlmprover» 

Umproverare ,  ricordare   o  rla- 
&cclare  altrui  i  bCMlell  ftlU- 

S'i  D  pertacdarlo  d'Ii^rttltu- 
nC)  0  per  propria  l«de=:Per 
din  In  beda  altrid  I  tool  vidi 


]pe(lare,'propr.  ritpondere 
pllcare  eontrailando  colle 


Bimproveralore , 

che  rimprovera 
BlmproveraitoDC ,   rlmproverìo , 

rimprovero 
Rlmprovtrio  .   rlnproTeramenlo 

■apro,  parole  di  blailmo  a  d'  1d- 

fflaìt,  illaidì,  oUrag|la  dello 

Kimprovero,  rinqtiwerameala, 

eerilSa  elu' 

- mtananene,  lai 

In^Per  dlitorre,  dlMoaden 
mutar  proponloienlo 
Hlnaecfblre,  eiieerbaredl 
Rlnaiprfrsl,  Inupriril  di  n 


nincalur^  aollecllar«,  alrlgnere 


slmili,  vullono  m 
Rlncalio,  rìnea' 

taf.,  alulo,  ■ovi'enimenia 
Rlncanala,  rabbuflb,  grldab  eoa 

Rlncaanare,  reduplicato  d'tufau- 

Rlncaponlre,  di  nuovo  iDcapoidre 
RlDcappare,  di  dudvo  Incappare 
R  Incoiavi  re,  divenir  pia  ealllra 
Rtnceffare,  rii^etlare  In  bcdt 
RI  n  chinarli,  nmiliaral 
lUncIprignlre,  tornare  ■  iHMqtIr 


re,  incrudelire,  e  si  usa  anche 

Rinclv'l"rs?,CcÌv11lMl,  divenir  c1- 

Hincoramenlo,  1)  rincorare 
Rincorare,  dnre  animo.  Inanimire 
Rinoorarsf,  rlplRlIar  cnore 

slidlui^^Pcp  incresccre,  aver 

BlncrcTAo"e,  noioso,  fasUdioso, 

BlufichevDle 
Rincrescimenlo ,  noia,  faalidio^: 

inenlo,  ^ieno  di  rincrescimento 
Rincnidcllrr,  di  uuoto  iiLcrodeli- 

re,  nncru.lire 
Rincrudire,  esacerbar  di  nuoro, 

render  pili  crudo 
Rlntaccìemeiilo ,  Min  prove  ramen- 

lo,  riniprovcro,  rimprovcrlo,  il 

RinScc'ia're"  rimproverare,  dire 
In  faccia  cose  spiacevoli  e  odiose 

Rlnfervorare,  infervorar  di  mio. 
vo,  e  talora  sen.pl.  inrer.orare 

metaf.,  ardenleraenle  inanimire 
alle  operaiionl,  infervorarsi 

HInfondImenlo,  per  melaE  noia, 
faslldlD 

Rinfralpllarsl,  rlnnli'sl  fi-alcllcvol- 

strano  di  voler  mordere;  e  Bnu- 
ral.  al  dice  anche  degli  uomini 

Ringhio,  Il  rlnihlare     ' 

Ringrandlrsi,  insuperbirsi,  Inor- 

k 

Ringra^anle,  bI^  '^^^^^^I 
Binnamorarè  e  HlnnMUni^^H 

fiire^Per  ctìnftriare.  rfcro»»^^, 

Rinnovatore,  eerb.  mai!^».,tf  L. 

rinnova                                     .>_, 

Binnonellarc  e  Rlnovelteej^^H 
Binnotel  latore,  verb.  mudl^^H 
Binnovellailone  elt]noi«Hl^^| 
Binomlnare ,  nomlnMC  CM^^H 

RjnDvaiione.  Y.  Kinaovalt^^^H 

Hi?o7èlìare.  F.  HImm«a^^| 
Rinovellailone.  Y.  "^^''^^^^M 

rìpraVr'^Je?^  dl'dOMl^^^l 

R  interrogare.  Interra)!  W«^^H 
re ,  e  al  tua  anoM  ^^^H 

Rintraaciare,  I^NI^^^^H 
rlmuoverà^^^^^^^^l 

uono 


1721 


,  rimettersi,  mor-' 
raflfrenare=  Per 

pido,  grossolano, 

ritrovarerPcr  ma- 
ordlre,  temere 
Tcnlre,  ritrovare, 
Per  riscontrare    1 
erb. match.,  che 
ovatore 

(lui  che  rinvescia, 
to  ciò  clie  ha  sen- 
talo confidalo 
lire  e  riferire  ciò 
;nUto  dire,  o  che 
tto,  ancorché  noi 
i?elare  né  coma- 
ona 
dare 

ovo  lnvÌtarc=Per 
Ente  invitare 
tare 
inziare 
rire 

erb,  masiffL,  colui 
e  prendesi  per  lo 
arte 
rare  di  nuovo,  o 

ii  riordinare 
inar  di  nuovo,  ri- 
setto, rassettare 
erb,  niasch.,  che 

1  riordinare,,  rior- 

nuovo  pacificare 
ssolutamente 
liare,  porre  ripa- 
•iparo=Per  difen- 
5tat  vaie  ravviva- 

quasi  pararsi  da- 
indietro ,  opporsi 
idersi=Per  inter- 
erarsi^Vale  anche 

b.  match.,  che  ri- 
re,  rimedio,  prov- 


vedimento, difesa 

Ripatire,  di  nuovo  patire 

Ripatriare,  tornare  alla  patria 

Riperdere ,  perdere  ^i  nuovo ,  o 
perdere  dopo  aver  acquistato 

Ripetere,  repetere  =11  wettfre  le 
arme,  o  simili,  per  ricalcar  le 
orme  ec 

Ripiagnere,  ripiangere,  per  ram- 
maricarsi, querelarsi,  d<^r8i 

Ripicchiare,  per  melali  vale  rifiir- 
si  da  capo,  ritornare  a  quel  che 
s'era  frammesso 

Ripiegare.  Ripiegare  alcuno.  In 
modo  basso,  vale  cagionargli  la 
morte,  ammazzarlo 

Ripigliamento,  il  ripigliare 

Ripigliare,  di  nuovo  pigliare ,  ri- 
prendere ,  ricuperare ,  riaequh' 
stare=Per  pigliare  assolut.=Per 
ammonire,  riprenderezJI^f^/fo- 
re  alcuno,  vale  racquistare  la 
sua  amicizia  =iR^f£nar«f  con 
alcuno,  vaie  razzuffarsi 

Ripignere  e  Ripingere,  propr.  di 
nuovo  pignere,  e  talora  sempL 
pignere,  ribattere,  mandar  lo- 
dletro 

Riporgere,  di  nuovo  porgere 

Riporre  e  Riponere ,  porre  di 
nuovo ,  collocare  la  cosa  dove 
eli' era  primarPer  nascondere, 
celare,  occu1tare=:A}por«t  a  fa- 
re checchessia ,  vale  ricomiii- 
ciare  a  fare,  rimettersi  a  fare 

Riportamento,  ii  riportare 

Riportante,  che  riporta 

Riportare,  di  nuovo  portare  o  ri- 
tornare  le  cO^e  a  suo  luogo^ 
Per  rilerire=Per  acquistare=: 
Riportar  grazie,  vale  ringra- 
ziare 

Riportatore,  v^rò.  match,,  che  ri- 
porta 

Ri|)ossedere,  di  nuovo  possedere. 

Ripotere,  potere  di  nuovo  ed  an- 
che semplicemente  potere 

R  {pregare,  di  nuovo  pregare 

Rlpremere  ,  figurat  reprimere  » 
rintuzzare 


KtprFiideTDle  ,  degno  di  repren- 
Bìprendlmenta,  ÌI  riprendere,  rì- 

Hiprendilore,  verb.  ìoaieh.,  che 

ri|irende 
Hlprenitblle,  riprende  vale 
IU|ireuslonB,  Il  riprendere 
Rlpn^nilvo,  che  riprende 
BlprenEore,  lo  Bleeto  che  ripren- 

ditare 
tUiiresii.  il  ripigliare  di  nuovo  b 

ftre=Ppr  amraDniiione.rlpren- 


Rlpresaglrs,  raupreaaglla 
Rjpresenlare,  di  nuovo  preser 
re=Pcr  rappreseli  lar*,  chlo 

KipreBenlBIore,  che  rlpresenlK: 

Per  imitatore,  simntalore 
BlprcslBre,  di  nuoto  preiUre 
Blpriotere.  V.  RcprìiaQre 
Klprincipi»menlo ,       r' 

Il  iprlncl  piare,  principiar 
Hiprocciare,  rlmproccis 
Kipronietlere  ,     promE 

Rlpromlsil 
"SaTo'r 


,  tttrb.  maich.,  che 

RlprovBiione,  Il  riprovar? 
Riprnvedcre     e    Kiproviedert  , 

prò  «veder  di  ntio>o 
Kpugnanle,  che  ripoRw 
KipngnauM,   Il  ripugnare,  MHi- 

BipngnarE,  far  reslileni»,  contra- 
ltare, repugnare^  figurai,  per 

"'-  ripugnane 


Bipoliare,  'dir  repiitia,  ftr  repul- 
'JUraUegrarsi,  rallegrsrel  il  nuovo 


Rirendere,  retUtoirc 


Riaalutulonc  ,  MtdW  l 

rettiltulone  S  uln' 

Rlacaldanteato,  U  ti 


invoallaral 
RiBcaldilo,  lud 

infl*mimto 
RiBcsIduioDe,  r 
Risnappsrf,  Kmtr  A 
RireegUere  e  8lia«r« 

con  dUlgenu,  di  M — 

fra  lo  aoelta  ^^ 

Rlseegllnieala,  iM|Rh 
RJicbwanMnKi,  pw  M 

Riicbiare,  arriictilirc 
Rbciiotere.  A»-~ — 

dota  e  DbbljfaMrMTt 


HcetnM 

RlicM torti,  IQwmi 
RbdcKMrai ,-  iidrgiiai 
Kliegufre,  ««fair  Ab 


DOMO 


1783 


servo,  riguardo,  dr- 

'.  Risarbare 
.  V,  Riserbatezza 
.  Ri8ert>ato 
Hiserbo 
ter  rispetto 
isieare 
)  s'arrischia 
,  sbeiikto,  sehemito 
t  aoUeeitare  di-nuovo 
elle  rispetta 
da  rispettarslyVieri- 
ispetlo 

M>rtar  rispetto,  aver 
«oiie 

hULs  da  rispettare 
nsiderasioae,  riguar- 
buon  r imito  ,  vale 
ta  OQosideraiioiie  o 

dM  ha  rispetto 
plceolo  rispetto 
estigare  gli  altrui  se- 
veme  noti^ 
igurat  vivere  eoo 
a  e  spleodidameiite 
livellare  dopo  es- 
gato,  per  soddisfo- 
'ogazione  e  doman- 
endo  parole  a  pro- 
le =  Per  opporsi, 

he  risponde  ad  o- 
dicesl  in  modo  (&• 
spec  de'servitori 
ondare 

ìgg,  di  risposta  ; 
\,  risposta  imper- 
fetti quando  al- 
no insieme  l'un 
lovimento  d'ira 
\y    e  chiamasi 

SM 

zNeutr,  pattai 


tso  rissa 


Ristare ,  fermarsi,  rimanere,  stt 
re,  trattenersi  =  Per  cessare 
trattener8Ì=Per  cessare,  resta 
re=:Per  resistere,  teaer  fronte 
Ristata»  fermata 

Ristio»  restio  ;  e  flgurat  indoma- 
bile 
Ristitttirc,  lo  stesso  ehe  restituire 
Ristitutore,  trer&u  maschi  ohe  ri- 

stituisee 
Ristorarsi,  ricercarsi,  ripigliar 
conforto,  refocUlarsl=:Jlt«tora- 
re,  parlando  di  gente,  vale  ri- 
mettere 
Ristorato^  riconfortato,  refi»eÌllato 
Ristorazione,  il  ristorare,  ristoro 
Ristoro,  conforto,  ricreazione 
Ristrignere  e  RÌstringere,obbllga- 
re^  costringere=P^  raSrenares 
Mittrignersi  con  alcuno,  vale 
ftr  seco  grande  e  stretta  amid» 
zia|  unirsfcon  esso  Ini,  ed  anche 
unirsi  a  consiglio  con  persona 
di  eonMetaapMistrigncrsi  nel" 
le  spalle,  e  restrignerti  asso- 
Intam.,  vagliono  mettersi  In  at- 
to di  commiserazione  o  di  sof- 
ferenza=E  talora  anche  s'  usa 
in  signif.  di  mostrare  o  repn> 
gnanza,  o  forzato  acconsenti- 
raenlo  a  far  checchessia 
Ristringere.  F.. Ristrignere 
Ristuzzicare,  stuzzicar  di  nuovo 
Ri8vegiiamento,per  vivezza,  viva- 
cità 
RI  tardamente.  Il  ritardare 
Ritardante,  che  ritarda 
Ritardanza,  ritardazlone,  ritarda- 

mento 
Ritardare ,  intertenere ,  £sre  in> 

dugiare 
Ritardatore ,  verb.  masch. ,  che 

ritarda 
Ritardazlone,  il  ritardare 
Ritenere ,  fermare ,  arrestare  =r 
Ritenere  i  costumi  d*  alcuno, 
vale  praticare  o  imitare  le  ma- 
niere di  quello=Jtilefi«r«  alci»* 
na  cosa  udita  dire,  vale  js$m 
la  palesare,  HUMtW  ««ctftek 


ftllroilrc  e  RltroSBre,  divenir  rì- 
Iraso,  inrllrnslre 


Rllravarnenw,  H  rtlroi 

RllTovsre  ,  trovart  —  Per  trovar 
Je  cose  smartìle=¥w  rttwi». 
re  tnfnutatnttile  < 
aa=;/(fIrounre  ,  > 
,  ftgurkt. 


Blvanfiart,  ptrmltt.,  lictrtxn 

riandare,  ritrattare 
■UvedimenlD,  U  r<     ' 


UOMO 


Ì7S5 


lire  in  ischerzo 
8i,  vergognarsi 
vcrire 

Riversare  la  broda 
d  alcuno  j  modo  bas- 
oeolparlo  di  quello, 
altri  ha  commesso 
iTisitare,  reodimeoto 
taova  visita 
(sitar  di  niioyo=Per 
visita    . 

liegare  in  altra  ban- 
tire  in  altro=Per  dis- 
ti usa  talora  per  di- 
che eoU'offender  Pav- 
rivoltarsi  a  chi  tenta 

irolffere = R  iooltarsi 
,  vue  rispondere  con 
intatti  a  chi  f  abbia 

iato  più  dai  poeti  che 
>ri.  Rivolgere  =  Per 
,  distornare 
resta  j  fiffurat.  vale 
ì\diUi'U;=:Èizzarsi  a 
esi  quando  uno  si  ri- 
lono  essere  e  in  buo- 
nodo  basso 
signiC  neutr.  pass., 
ilora  secondo  la  pro- 
nostro linguaggio  an- 
particellè  sottintese 
tmarsi  di  rabbia  = 
freno,  o  le  inani , 
e  avere  una  grande 
)oterla  sfogare  a  suo 
anche  dicesi,  ma  in 
),  schiacciare  zAodtf- 
',  e  rodersi  i  basti 
rOjT  vagliono  dire  il 
si  può,  perseguitar- 
a  colle  mormorazio- 
i  chiavistelli,  vale 
cessiva 

)er  metaf.,  vale  tra- 
ccio interno 
,  roàomonteria 
,  saurghsseria,  mi!' 
^erìwa  dal  nome  di 


Rodomonte,  guerriero  celebra» 
to  dai  poeti,  onde  venne  in  pro- 
verbio fare  il  Rodomonte  per 
tare  lo  smargiasso 

Romore.  tumulto ,  sollevazione» 
oonfiistonerr  far  romore^  per 
prorompere  in  isdegno,  alterarsi 

Romoregfiare ,  tar  romore  o  tu- 
multo 

Rompere.  Rompersi  il  eolio ,  A- 
gurat ,  vale  perdere  la  riputa- 
zione ,  ta  roba  e  simili ,  capi- 
tar mtle=Rotnpere  il  silenzio, 
vale  comindare  a  parlareiJlom- 
pere  il  ghiaccio,  o  il  guado  di 
una  cosa,  vale  cominciare  a 
impiegarsi  e  ad  operare  intor- 
no di  essa,  ed  anche  essere  il 
primo  a  hrìti^zRompere  il  cor 

,  pò,  o  la  testa  altrui,  figurai, 
vale  infastidhrlo,  notarlo,  impor- 
tunarlo =  iIomp«r«t  con  uno, 
vale  dirgli  le  sue  doglianze  = 
Rompicollo,  ai  diee  di  persona  o 
di  cosa  atta  a  tar  altrui  capitar 
male 

Rosa.  Cor  la  rosa,  flffurat,  vale 
pigliar  il  tempo  e  v  occasione 
=  Cor  la  rosa  e  lasciar  star 
la  spina,  figurai.,  vaie  appi- 
gliarsi al  buono ,  lasciando  da 
parte  il  cattivo 

Rota.  F.  Ruota.  Esser  nel  colmo 
della  rota,  vale  esser  nell'au- 
ge delta  fortuna 

Rotta.  Partire  a  rotta,  alla  rot- 
ta, o  in  rotta,  vale  partirsi 
adirato,  o  senza  convenire  = 
Venire  ,  o  essere  alle  rotte  , 
0  simili ,  vagliono  adirarsi,  re- 
stare con  alterazione 

Rotto.  Rotto  ad  alcuna  cosa, 
vale  dedito,  inclinato  grande- 
mente=Per  precipitoso,  subito 
neUMra 

Rovigliamento,  il  rovigUare 

Rovigliare,  rov\&\at« 
Rovinare ,  andare  o  mw^àwr^  >^ 
precipizio  o  \u  e»Xfct\DSk!iù»>>sB«" 

poverire 


\ 


Hovinnlo,  povera,  si)iflnlalo=Per 

Rognoso ,  [nipetuDSD  ,  fiiiioio  — 
tlsasl  anche  per  precipitoso  nel- 


Rnhecchlamento,  il  ruliacil 
Riib»cchlare,  ru&ere  di  qna 

quanda,  poco  per  Tolta 
Rubagtonc,  Il  rubare 
Rubaklsglls.  V.  Rlboldaelia 


ir  l'aitrut  o  perTngan- 
«r  vtQlcuM=Per  ftpo' 


ilore,  verb.  inaieh.,  che  r 
bs,  ladro 
I,  Turla,  D  calia  cnnrasa 
.jIU  nel  prenilen;  alonaa  gd. 
:  Fare  a  ruffa  ruffa  ,  o  ru/ 
<la  raffola,  o  «ImlH,  a)  dloi 


RulilaneiflQ,  dieesi  dell'anidri 
modi  e  delle  parole  di  mnana 
Rufflanealmo,  r orriifaonare ,   il 


UOMO 


4727 


<tere  il  sacco  pe'  pellicinij 
nìli,  maniere  figurate,  che 
iono  (lire  ad  altri  senza  ri- 
to o  ritegno  tutto  quel  che 
mo  sa;  e  talora  dire  tutto 

male  ,  che  si  può  dire  = 
re  alle  peggiori  del  sac- 
/ale  essere  nel  colmo  della 
irdia  ;  e  venire  alle  peg- 
i  del  sacco,  vale  venire  in 
)rdla  =  Co/mare  il  sacco, 
«t,  vale  fare  in  checches- 
atto  il  possibile  con  ogni 
abbondanza=romarej  ve- 
j  0  andare  colle  trombe 
accOj  vale  tornar  da  alcuna 
esa  senza  profitto  o  andar- 

senza  ch'iella  sia  riuscita 
ju  dir  quattro  se  tu  non 
I  nel  sacco  j  proverb.  che 
fica  che  l'uomo  non  dee 
BMegnamcnto  di  alcuna  co- 
nflncnù  e'  non  V  ha  in  sua 

=  Mangiar  col  capo  nel 
Oj  sì  dice  di  chi  ha  tutto 
he  gli  bisogna,  senza  darsi 
n  pensiero  o  briga 
are  ^  figurai,  immaginarsi , 

Intieramente  a  checches- 
;  per  lo  piiì  dicesi  di  cosa 

add. ,  fermo ,  costante  ^^ 
saldo  ed  anche  saldo  as- 
,  col  verbo  sottinteso,  va- 
ir  fermo=:Sul  saldo,  vale 
nnozr: Recarsi  sul  saldo, 
recarsi,  o  sia  porsi  sui  gra- 
sul  serio  sia  nel  parlare, 
eli'  operare 

irguzia,  detto  grazioso  e 
idi  odUanicarsi  l'un  l'al- 
ai sale,  vale  volersi  mal 
orte ,  odiarsi  scambievol- 
i:=Apporre  al  sale,  si  di- 
i  biasimarsi  qualunque  co- 
r  ottima  eh'  ella  sia  ;  che 
;  si  dice  apporre  al  sale 
e  pandette  =:  Senza  viet- 
sii  né  sale,  né  olio,  o 
,  modi  bassi,  che  vagliono 


presto,  subito,  senza  replica  o 
difficoltà 

Salimento,  il  salire=Per  metal'., 
assaliinento,  affronto 

Salire ,  andare  ad  alto ,  montare 
—Per  discendere,  uscire 

Salita,  il  salire 

Salitore,  verb,  ìnasch.,  che  sale 

Sai  mi  sia,  posto  avv.^  quasi  sal- 
vo mi  sia,  parole  di  buon  augu- 
rio, che  si  dicono  nel  ragionare 
di  qualche  mala  avventura 

Salmo.  Ogni  salmo  torna  in  glo- 
ria,  si  dice  quando  alcuno  spes- 
so ripiglia  il  ragionamento  di 
quelle  cose,  che  gli  premono, 
nel  qual  senso  dicesi  anche,  la 
lingua  batte  dove  il  dente 
duole 

Salsiccia.  Far  salsiccia  di  chec- 
chessia, si  dice  del  ridurlo  in 
minutissimi  pezzi  =: Legarsi  le 
vigne  colle  salsicce  in  alcun 
luogo,  e  si  dice  del  vìversi  con 
gran  dovizia  e  in  ampia  fortuna 

Salso,  figurai.,  per  mordace,  friz- 
zante, arguto 

Saltamarino,  figurai,  persona  sven- 
tata 

Saltanseccia ,  per  metaf.  persona 
volubile  o  leggiera 

Saitare.  Saltare  in  collera,  o  si- 
mili, vaglio !U)  entrare  in  colle- 
ra, anììvars'ì -Saltare  il  grillo, 
saltar  la  mosca,  saltar  il  ino- 
scherino,  modi  bassi ,  che  pa- 
rimenti vagliono  entrare  in  col- 
lera, stizzirsi  =  Saltar  di  palo 
in  frasca,  o  d' Arno  in  Dac- 
chiglione,  vale  passar  di  una 
cosa  in  un'altra 

Salvamento,  il  salvarsi,  salvezza 

Salvare,  conservare,  difenderei 
Per  custodire=:Per  dar  salute, 
trar  di  pericolo=iya/i;ar  la  ca- 
pra e  i  cavoli,  in  modo  basso, 
dicesi  del  far  bene  a  uno  senza 
nocumento  dell'altro 


Salvarsi,  scampare 
SaJvaticnezza,  rozi 


TozieiiOi 


,  Silvatloa,  agg.  ad  uoma,  vale  za- 
Ucu,  roiio  ,  conlru-io  d'  eflàbi- 

SslvaUrE,  vcrb.  match.,  che  ibIvb 

Salve,    voce  preti»  Ialina  

nel  iiumera  del  meno,  per 


Ilare,  0  iwns  itia  U  talcj  b: 
[f^,  buongiorno  j  buona  li 


gUono  nel  caìwt  H 

11!  unguimlcnH 
Sanguinarlo,  li— '~ 

I-  &sngu)nalenle,infi>dW 
1      crudele 
1  Sanguinolenta,  la 
.,  -Sanguinoso,  HOgl 

Sano.  Sondar  • _ 

'  i  HteiÀdi^fl 
ianliUnim.fl 


possa  alar  sllramenlc  ;  e  vali 

abbia  tcmiire  il  luo  luogo 
Salutante,  che  saluta 
Gala  tare,  pregar  Ibllcitiì  e  saluh 

Bd  alIrnL  fscendogli  mot  lo 
Ealuure,  l'atto  del  ululare 
Salulaiore,  vtrb.  niaicb.,  che  ai 

Iuta 
Balulazione,  Il  salutare,  salute 
Salute,  assicuramento  o  liberalo 

ne  da  ogni  danno  e  ^erìoolo 

■alvensS'er  salulozPer  aanllj 
Salulo,  Il  salutare 
Sangue ,  per  stirpe ,  progenie  : 

P J=.t  .„f  Co  jjgr 


gural,,  dare  liu_.  ~-^ 
Souore ,  Uguril.  JICMJJ 


Saporii» , 
di  peraoi 


=  Aide'  In  pi 


ffua  addowo, __.  _ 

graudisgìma  paura = indura  u 
laiiguc,  vale  piacere,  seutirsi 


Salb&re,  I 

"att^tom., _, 

alollarsi,  periMbu 

aturoale,  uJHndM  Z 


lire  il  languì,  locuilone,  eid-  : 
la  quale  duiotiamo  avere      ~ 
BlInlD  del  eancupiaclblle  o 
l'Iraacibile  iiiii'eUta=A  iw 


■"'fKg'a™  . 


UOMO 


i739 


ft,  prudenza, 

;a,  quegli  che 
e  cose  al  fine 
ì  il  baceaao 
igliare 
sambiare 
,  fallo 
la  baldanza, 

baldare ,  im- 

aldanza 
,  non  dar  nel 
iavellando  di 
larai  dal  ve- 
la, allontana- 
ure,  scagliare 
Mo.  vale  rac- 
e  dal  vero 
iballa 
lalordire 
iere  il  aenti- 
Mwfondere  = 
ito,  e  come 
neraviglia 
via  gr  imba- 
!nti 

dell'  ottenere 
ne  cosa  o  per 
3he  anche  di- 

?,  riprendere 
ata,  sbriglia- 

o  fare  una 
!are  una  buo- 
)lta  la  metafl 

di  briglia  ai 
ammaestrano 

regffiamento 

e,  beffare 

.  mascìu,  che 

•e 

gli  8berlefia= 

lemire,  o  fa- 

darsi  sollaz- 
naente  il  gior- 


Sberrettarsi,  salutare  altrui  col 
trarsi  la  berretta 

Sberrettata  j  ii  cavarsi  per  rive- 
renza la  berretta  di  capo  a  chi 
che  sia 

Sbertare ,  dar  la  berta,  sbeffare, 
beffare,  burlare 

Sbiettarsi,  partirsi  con  prestezza 
e  nascostamente,  quasi  fuggen- 
do e  scappando  via 

Sbigottimento,  lo  sbigottire 

Sbigottire,  metter  paura,  atterri- 
re =  E  neutr,  post.*  perdersi 
d*  animo,  impaurire,  benché  ta. 
lora  colle  particelle  M  T  I  ec- 
non  espresse 

Sbirbare,  ingannare 

Sbirbato,  ingannato,  trufliito  ooa 
birba;  voce  bassa 

Sbirbonare,  andare  alla  birba, 
birboneggiare 

Sbizzarrire,  scapricciare,  e  si  usa 
nel  signlL  att.,  nel  neutr.  e 
nel  neutr.  pas$. 

Sboccato ,  per  metaf. ,  vale  diso- 
nesto 0  soverchiamente  libero, 
o  incauto  nel  parlare 

Sborbottare,  rimbrottare 

Sbordeliamento ,  lo  sbordellare, 
puttaneggio 

Sbordellare,  bordellare=yale  an- 
che fare  il  bordello;,  fare  il 
chiasso 

Sborrare ,  dar  fuori,  o  dir  chec- 
chessia liberamente 

Sborsamento,  lo  sborsare* 

Sborsare ,  cavar  dalla  borsa ,  e 
com.  pagar  di  contanti 

Sborsatura,  sborsamento 

Sborso,  lo  sborsare,  pagamento 

Sbottonare,  sfibbiare  i  bottoni  = 
E  figurat  si  usa  |jer  dire  alcun 
motto  contro  a  chicchessia,  che 
anche  dicesi  sbottoneggiare 

Sbottoneggiare,  dire  alcun  motto 
contro  a  chicchessia 

Sbracarsi,  cavarsi  le  brache;  e 
figurat  sforzarsi,  fore  ogni  di- 
ligenza per  checchessia 

Sbracciarsi ,  scoprir  le  braftcX^  % 


n 


h 


Sbr^io  '  H&Sb  ,^b?aS«n- 

SbeOare,  mandar 

impelo ,  e  a  se 

reniai   di  voler    bra   o  Sre 

a  cagione  d'Ira 

gnn  cose;  dello  ddlo  shro- 

vale  proArtre, 

ciare,  che  calla  patella  >lb  del 
fuoco  ,  con  tàr  venire  mora  e 
scinllllere  le  braoe 

»,;&.„. ,. 

Ibnchlare 

Sbranare,  far  ma  rumore,  gran 
fracasso,  gridando 

Sbugiardare,  wi 

filiramare,  citar   la  lirama,  sa- 

tS^te^tìte". 

ziar.: 

Sbrln^™"(lgurat!,"I^rt  alla 
rinliisB 

Scacciata,  scaccU 
millL  Bareum 

Slrandellamlillgural.,  sbracciarsi 

ie  fare  uni  rivi 

Sbraitare,  per  metB£,  levare  gli 
r^ratlart  il  pane,  o  del  pai- 

Siacciawre,  var 

se,  o  aliolll,  vagliano,  la  nodo 

Scacciato.  Elmai 

basso,  andarsene 

vale  rimanere 

Sbravaiiorf ,  bravacelo,  cospet- 

che  albi  al  et 

■gherro 

Scadere,  àa/Onir 

ne.  f*.  Sbricco  '  "           '' 

giare  stato 

Scwìimcola.  lo  a. 

fbrlcchethi,  ahn.  di  sbricco 

Sbricia,  io  ateiso  che  nuuinadie- 

conlrarh)  d' wm 

re,  cainollo,  briccone 

•aiir-.a 

vivere  da  briccone 

Sbricio,  V.  b.,  abblello,  meschino. 

al  vento,  vaie 

UOMO 


473i 


i   insidie    nelle  quali 
incorso 

re,  per  metaf.,  vale 
re,  repugnare 
icalcheggiare 
flffurat,  vale  avere  a 
giare 

rammarichio .  risenti- 
inde  che  si  fa  d'alcu- 

»,  avv^  in  modo  scal- 

*amente 

accortezza,  sagacità 

9 9  astuzia,  sagacità, 

I 

ii  rozzo  e  inesperto 

astuto  e  sagace 

nte,  avv,,  con  iscaltri- 

iccortezza 

ituto.  sagace,  avvedu- 

strnlto 

Itrito 

,  mascalzone ,  scalza- 

,  guidone,  uomo  vile 

per  metal,  vale  cor- 

emendare 

a,  furfantone,  capestro 

,  che  scampa,  che  si 

difendere ,  salvare  e 
il  pericolo=Per  rlmuo- 
parmiare  =  In  signiC 
aie  liberarsi  da  peri- 
arsi  =  Per  iscappare, 
nano 

liberato,  salvato 
,  verb.  match,  y  che 

Iute,  salvezza=Talora 
signif.  di  sutterfugio 
e,  per  metaf.,  calco- 
amente.  esaminar  per 
,,  Cure  lo  scandaglio 
,  per  metaf. ,  calcolo , 
isperimento,  onde  far 
igliOj  vale  esaminar 
nuta,  calcolare  esatta- 
andacllare 
Ulte.  r.  Scandalizzante 


Scandalezzare ,  Scandalizzare  e 
Scandolezzare,  dare  scandalo  = 
In  signif.  neutr.  past.j  vale  pi- 
gliare scandalo=Per  impazien- 
tarsi, adirarsi 

Scandalezzatore.  V,  Scandalizza- 
tore 

Scandalezzo,  scandalo 

Scandalizzante,  Scandalezzante  e 
Scandolezzante,  che  scandalizza 

Scandalizzare.  F.  Scandalezzare 

Scandalizzato.  F.  Scandalezzato 

Scandalizzatore,  Scandalezzatore 
e  Scandolezzatore,  che  dA  scan- 
dalo 

Scandalo  e  Scandolo,  qualunque 
cosa  che  dà  altrui  occasione  di 
cadimento  in  errore ,  o  in  pec- 
cato ;  mai  esempio = Per  qual- 
sisia  impedimento=:Per  danno, 
infisLmia,  disonore  r=  Per  discor- 
dia, disunione 

Scandalosamente,  avi;.,  con  Iscan- 
dalo,  scandoiosamente 

Scandaloso  e  Scandoloso^che  com- 
mette e  dà  scandalo 

Scandescenza  ,  escandescenza, 
stizza,  sdegno 

Scandolezzante.  F.  Scandalizzante 

Scandolezzare.  F.  Scandalizzare 

Scandolezzatore.  F.  Scandalizza- 
tore 

Scandolo.  F.  Scandalo 

Scandoloso.  F.  Scandaloso 

Scanfardo,  epiteto  dato  altrui  per 
ingiuria,  come  birbone,  bricco- 
ne, e  simili 

Scannare,  per  metaf.,  vale  rovi- 
nare altrui 

Scannonezzare,  flgurat,  spaccia- 
re, esprimere  con  ampollosità 

Scansarlo ,  che  scansa ,  schivo , 
fuggifatica 

Scansare,  iscansare,  sfuggire 

Scansatore ,  verb.  masciL ,  che 
scansa 

Scapestrare  e  Scaprestare  ;  in  si- 
gnif. neutr.  assoluL,  vale  vive- 
re scapestratamenté=:dn  signif. 
att^  vale  guastare,  disordinare^ 


corrompere,  indiirrt 
Scapcslretaincnle ,  av 

SGipeilTBta  e  ScBpretlala ,  frr 
melsL,  vale  dlsGolulo,  sfrcDBlu, 

ScapigUBrc,in  BlgnlC  tituCnpait,, 
atartt.  tale  darai  alla  tRuil- 
glìatara ,  vivere  scapestrau- 
•nenlt  p  liliwlulsmcnii' 


^liona  uscir  di  fleiunu 

in  collera,  in  lurlB  e  al 

Scappala,  per  meiaf.  li  di 


ÈmùV  In 


ScBppucdire,  In  modabe 

rure=:iPer  Incisnipare 
Scappuccio,  In  msdobiii 


■e  lUruI  di  leita  1  caprio^  : 
n  ■ijnlC  ntulr.  pan,  vale  a 
jarsTl  caprtcci 

Sciraceltiire,  hcSara 
.ScinOarc ,  arvallare ,  Ttv'^Tc 


> ,  S'd'ee  j'aooS» 

Bobandl,  e  pmtl  tita(ilHl 

ScarHgglnr«,  noitr^  umn*» 
vere  scarsiU  d'alcuna  0»= 
tn  lìgnlt  oK-,  vale  n^tn  i 
TlICDta  nello  apendvrc  e  mI# 
nare,  o  lu  «Iniill  cme 

Scar^,  ed  bQ'uil  ScanMtt 


Scano,  niit^  acar«IU:add> ,  Kr 
lenncc ,  mlicro ,  ebe  apMM  * 
H]enta=Per  dreospetUi  gN4 

Scariare,  per  inelaF. ,  tale  rto 


ScBslaanare  ,  terglverurc ,  *r 


Scavalcare.  Soavaleare  affml, 
vale  £u-lo  oMier  di  fraaia  •  é 


UOMO 


i733 


I  luogo 

re,  scavalcare=:E(f  in  si- 

leutr. ,  per  iscapigliarsi , 

ellare 

.scollo ,  dicesl  a  nomo  di 

ilosa  vita 

arC;  trastullarsi,  T.  b. 

befie,  scherno=Per  lezio, 

ia 

I,  sceda 

rgine.  F.  Scelleraggine 

*e,  coniinettere  scelerag- 

:ezza.  F.  Scelleratezza 
to.  F.  Scellerato 
),  scelerato 

.ggine  e  Sceleraggine , 
ratezza 

nza,  V.  a.,  scelleratezza 
taggine,  scelleratezza 
tezza  e  Sceleratezza,  Salt- 
ilo di  eccessiva  malvagità 
ttiira,  scelleraggine 
to  e  Scelerato,  pieno  di 
ratezza 

tA  e  SceleritA,  ed  alPant. 
ritade  e  Sceileritate,  scel- 
zza* 

so,  V.  a.,  scellerato 
.  1.,  scelleraggine 
lo  scegliere,  elezione 
buono,  squisito 
sciocco,  (il  poco  senno  = 
lancante,  privo  di  tutto 
Igeine,  scimunitaggine,  ba- 
;gine,  l)cssaggine 
ire,  istrazìare  con  iscem- 
irmentare  aspramente 
itaggine,  scempiaggine 
kto,  semplice,  sciocco,  sci* 
0,  sgangherato 
^zza,  scempiaggine 
),  8U8t.^  crudel  tormento; 

scempiato,  sciocco,  sci- 
3  e  di  poco  senno 
e ,  discernere ,  distingue- 
istintamente  conoscere  = 
cegliere,  eleggere 
ento,  lo  scernere 

F.  Scegliere 


Scervellato,  quegli  a  cui  è  uscito 
il  cervello,  discervellato  =  Per 
istolido,  pazzesco 

Scheggia.  Chi  ha  de'  ceppi  può 
far  delle  scheggiej  proverb. 
vulgato,  ohe  vale,  che  dair  assai 
può  trarsene  il  poco=:Z/a  scheg- 
gia ritrae  dal  ceppo  j  si  dice 
flgurat.  di  chi  non  traligna  dai 
suoi  progenitori 

Scherano,  uomo  fecinoroso,  assas- 
sino 

Scherma.  Perder  la  scherma,  u- 
scir  di  scherma ,  e  simili ,  fl- 
gurat vagliono  non  saper  quel 
che  uno  si  faccia,  perder  la  re- 
gola e  '1  modo  dell'  operare  = 
Cavar  altrui  di  scherma,  fl- 

Surat.  vale  far  perder  il  filo 
el  discorso  e  dell'  operare  ad 
alcuno 

Schermaglia,  zuffa 

Schermare,  schermire 

Schermire,  in  slgnif.  neutr.  pass., 
vale  difendersi 

Schermo,  riparo,  difesa 

Schema  e  Scherma,  v.  a.,  scherno 

Schernamento,  v.  a.,  scherno 

Schernevolmente,  auv.,  con  i- 
scherno 

Scherniano,  v.  a.,  che  schernisce 

Schernidorc,  schernitore 

Schernimento,  scherno 

Schernire,  fare  scherno  a  dilello, 
dispregiare  alla  scoperta=Vale 
anche  talora  non  curare ,  dis- 
prezzare 

Schernitore  ,  verb.  masch. ,  che 
schernisce 

Scherno,  Io  schernire,  dispregio 

Scherzamento  ,  lo  scherzare  , 
scherzo 

Scherzante,  che  scherza 

Scherzare ,  è  proprio  lo  scorraz- 
zare ,  saltabellare  ,  gridare ,  o 
percuotersi  leggermente,  che 
per  giuoco  fanno  I  fanciulli  = 
Far  delle  baie,  burlare,  ruzza- 
re =  Per  trasluUarsv  wmww»v 
menterS*  us«i  «orYa  ^«t  \)»^^ 


nw  va 

da  seBiui=Schtraa  eo"  fliaii  e 
latcia  tiare  i  tanti ,  nunier» 
proTCrb.,  collii  quale  il  STVer- 
le  i  non  pwre  In  lncherzo,  d 
in  derisione  le  cote  ucre^on 
itchtrsar  colf  orto  ,  ti  non 
vuoi  attr  morto,  pur  manie- 
ra uroverb.  con  cól  A  avverlc 
altri  a  non  mettersi  ad  imprese 
troppo  pericolose 
Schenalore,  aerb.  -match.,  che 

Schenevolmcnteiauf^eoaisclier- 

Sche'na,  traslullo,  bila^Per  Iro- 
oio^vale  calljta  rìddco,  oBèsa, 
ia/m»>=Da  tchtrao,  pollo  ■"" 


la  modella  e 
ScUluaeBK,  m 

=PerlnmBi 
Scbllimenta, 

dbjirejito,  %il., 

chìnuHHB,  faxeit 
Schifarne      -■--  ' 


Sebenaso,  che  scherza 
che  fa  scUimuio 


^p1  lo,  gridare 


schlamaizi 


.e,  «Ircpllo,  frac 

ScUanlitora  E  SUanlatora  ,   pi 

urtar.,  vile  patsiune  e  lormen 
SoUilta  e  SUella,  stirpe,  proKcn 
SsblDtton*,  dleesl  di  persona  i 

---"—  e  (tiicclila 


Stìilavll..  ._ 
ne,   stalo 


condiiioiie  di  schiaTO 


intera  podesu  allrùt,  ateodi 
perduta  la  llberU=Per  obbligalo 

Schiaznmairlia,  aentc  vile  e  ab- 
bietta 
Sdii  era, 


Aliare.  ■»   \y 


SchlIature^erb.ni'ijiclL.eUtA  I 
SchiftiolE,  clic  scblfi=P(«M»    1 

fino,  icnìb,  cbe  la  •!«■>■ 
Scblfevolmenle  ,   avi:,  la  M*     v 

sehiCosa 
SchireiM,  laideiu,  ipmME      ■■ 

Per  laloauca(EÌae  —  Fir»     i 

vercbla  squlalleiu  <]l  |nk,<      ' 

per  lor«canl  ■  schifo  i^l*    '• 

sa  :  achifilU 
SchiflltA,  ed  air  ani.  IleWA 

SchlUtalt,  qualll-    "   " 

■chifi>  In  tlgniL  d.  ,— 

rtllratacPer  rilroiia.  r 

Jtrrper  iiloniacafiiu 

■vere  a  schifo,  nausea 
SiMBItoso,  cbe  schifa,  lOàiil,^    ' 

SobKo,  adii,  sporco,  lordiial  > 


fanLlleWaMt  .. 

iluallU  iUil»«*  ' 

niL  di  nuaray*  k 

macai!  ginr^^A^  > 


la  la  llberU=Per  obbligalo       forai  di  tvtt.,   per  MWI.  1> 

maglia,  gente  vile  e  ab-       uhllbua;  onde  nmiV  ai*l^  }• 

a-crt  a  tehifb.  nati  ««Ma  li 

per  me\ai.,  Q^TiV  oTtfiBvl    imU,  eaiers  acbUtio,  mm*  f 

lliludineU  !chitro,ointo\   T^=««t  ^'wm.MHW.  li 


\aritòt't\%tì'S*wOi  »tìtì«o*  *5 


COMO 


1736 


,  V.  a„  scappare  con  a- 
con  ingegno  e  con  de- 
scansare, sfuggire,  sclii- 

,  scliifezza 

Schiuma  degli  tciagu- 

t  Hbaldi,  0  simili ,  di- 

'  ifciaguratissimo  e  ri- 

QO=^Venir  la  schiuma 

xa,  modo  basso,  vale 

=:Per  metaf.,  vale  im- 

mmondezza 

•  flgm*at,  vale  privo, 

l!  vizii  o  difetti 

ihifo,  in  sentimento  dì 

Per  guardingo,  ritenu- 

»U> 

«o,  scliifiitoso 

o,  ritroso,  lezioso 

,  sciocco ,  melenso,  in- 

3  Sciaura,  malavventu- 
ryentura,  disgrazia 
ca  e  Sciaoranza,  v.  a., 
(aggine 

^gine  e  Sciaurataggi- 
tà  di  sciagurato  e  di 


/[{ 


mente  e  Sciauratamen- 
f  disavventuratamente, 
vventura,  con  isciagu- 
e  anche  talvolta  con  i- 
taggine,  con  viltà  e  pol- 
izza, sciauratezza,  scia- 
;me 

e  Sciaurato,  infelice, 
)=Si  dice  anciie  per  vi- 
!tto,  dappoco=:Vale  an- 
stesso  che  scellerato 
S  sciagurato 
mento,  lo  scialacquare 
nte  ,    che   scialacqua , 
latore 

re  ,  prodigalizzare , 
profusamenfe,  dissipar 
oaJtd 


Scialacquato,  iscialacqiiatore,  sen- 
za ritegno ,  disordinato  nello 
spendere=Per  disordinato,  so- 
perchio 

Scialacquatore,  verb.  masch,,  che 
scialacqua 

Scialacquatura ,  scialacquamento, 
scialacmiéo 

Scialacquéo,  lo  scialacquare 

Scialacquo,  Io  scialacquare  | 

Scialamento,  lo  scialare 

Scialare ,  sfogare ,  esalare ,  e  si 
usa  anche  nel  neutr.  pass.  = 
Dicesi  pure  per  darsi  bel  tem- 
po, ed  anche  dissipare 

Sclalatore,  verb.  masch.,  che  sciala 

Scialo,  lo  scìalare=Per  pompa, 
magnificenza,  sfoggio 

Scialonc,  dissipatore 

Sciarda.  Malasciarda,  si  dice  for- 
se a  persona  trista,  come  nui' 
la  zeppa .  mala  leoncella  ,  e 
simili 

Sciapelleria ,  sciocchezza,  scem- 
pietà 

Sciarra,  rissa,  contesa 

Sciarrata,  sciarra 

Sciattaggine  ,  disadattaggìne ,  in- 
sufficienza 

Sciattare  ,  minare ,  mandar  male 
una  persona 

Sciaura.  Y.  Sciagura 

Sciaurato.  \.  Sciagurato 

Sciente,  scientifico,  sapiente 

Scientemente,  avv.^  con  saputa, 
con  piena  cognizione 

Scientifico,  scienziato 

Scienza  e  Scienzia,  notizia  certa 
ed  evidente  di  checchessia,  di- 
pendente da  vera  cognizione  dei 
suoi  prìncipii  =:  Per  qualunque 
cognizione  o  notizia=Per  ogni 
sorta  di  dottrina  e  letteratura 

Scienziato,  che  ha  scienzia 

Scificare,  v.  a.,  pronosticare 

Scilecca,  beffa,  sberlefTe,  fica 

Scilloria,  v.  b.,  mteW^llo,  cav^*^ 


tà=Per  ccrebro 
ìmente,  avv.,  eoa  i-/ Scimie ria,  ridicola  \m\Vai.\o'n!t,QO^ 

tralTacimento 


ficllliDnlIsnKnii: , 
mirila,  sciMii 
■leni  Intenrawnte- 
ScloccsgiiTiw,  icloccbez 


heagisre ,  1 


vaneggliirr,  [ir  tftf  da  scLtKchì 
SciDCcherlI^  uiocclieiu 
SdocchciM,  (c1pltezzcJ*er 

VtlM,  pnìla 
6i1dc<!o,  parlando  d'noino 

ilon  di  nona ,  vale  che 

Al  MvleiH,  di  jiruitenza 
fielocciine]  btbbione 
Scinti),  eapnlcUo,  uccenllnD,  dal- 

Belotiri'BnlnP ,  icloperlo,  il  non 

Scluperamenlo,  sciDjierìa,  sciope- 

Scloperare  e  Sclsprare,  levare 
ciiÌGcbeBEia  dalle  sue  nccendp 
lucendogli  perder  lenipD  =  li 
■Ignir.  inylr.  po»i,  vale  '"— 

ficloperalagglne,  Mbperto 


Scioperalo,  » 


a  faccende,  sliic- 
lu  sciopcraral ,  perili- 


mento  di  tempo 
Scioperone,  aclopcri 

merendone 

SeKiprare.  F.  Scioperare 
Bclonro,  ozio,  riposo  e  cesaaiione 
'iteilavoru;  «   ólcetì  spee. '-' 
~   [tadiiii,  dì  0  'jiomo  di 


turno 


im 


Ito;  scompiglio 
diBordioare  »  porre 
e 

•%.  teombuiare^  y.  b. 
,  per  fimflit  seiBinar 
I  teandalt 

tf  perh»  moi^^t- 
lendali  e  dfai^oinlie, 


7.  SooModttà 

fii  Seomode  * 

■to,  «eOllllDOTiliOIMI 

B^  9trb.  fluwdb^ehe 

ne,  T.p.m  lo  soom- 

u  F.  Seoiiiiiiofizioiie 
1^  eoimnaovere,  sol- 

'ìl«».MKl«e,  !»»■ 

MomodHA,  seomodo 

iomoditade  e  Seomo- 

moditA 

«r. ,  ineoBodo ,  seo- 

d^  disadatto^  disutile 

in  8i^i£  neutr,  poMS, 

I  più  persone 

,  pensar  qua  e  U , 

mente  rugumando 

into.  Io  scompigliare 

,  disordinare ,  con- 

confuslone,  pertur- 

,  V.  b. ,  erroraccio , 

trafislcione 

Ito,  scomposizione 

guastare  ii  composto, 

,  e  si  usa  in  signif. 

r.  pass, 

e,  perturbazione 

nte,  avo,f  con  iscom- 

1  y     scomposizione , 
nrtOyimmodestia^  dis 


Sconcertamento,  sconcerto 
Sconcertare,  disordinare 
Sconcertatamente,  <wv.y  in  modo 
sconcertato  ;  disordinatamente 
SeonoeUitora»  t^erb,  tnafeK,  che 


mnffasto,  eonfaso 
eratadilt  vale  iià- 


I 


SGooeerta 

Seoncer^i 
•ordine 

SeoMtttir  dlaordiaameiitoi 

SéondaiBeoW^  ow.,  con  IseoMto 
cPer  vergognosamente ,  ean 
oàtfr' 

Seoodamento  >  tconfllo,  to  seon- 
■Qlairey  appìliodff 

Sconolart^  guMtHC /-disordlntre 
=:Per  iMoiiiodare  i 

Soonttalora ,-  varb.  moueh, ,  cbe 
scomfaK 

Sconelow^Muf;,  saomodoi  danno  ^ 
disordliMiBeoto^'add^  Iseellera- 
lodPer  iioonve— volc-Per  istra- 
vagante^Per  fadiIfMo  r=  Per 
bratto,  dlsoMato,  Tergognoao 
=:Per  diieooTeBe?ole=^er  tn- 
lètto=:JPer  guasto^  tlogatorirPer 
maifiitto,  dei)rflM=Per  disor- 
dinato 

Sconcordia,  contrario  di  concordia 

Scondito,  per  metail  yale  sciocco, 
senza  gmdizio 

Sconfessare,  negare 

Sconfidenza,  diffidenza 

Sconfldare,  diflldare 

Sconfitta,  rotta=Guastamento,  ro- 
vina 

Sconfondere,  confonder  con  vio- 
lenza 

Sconfortamento,  il  dissuadere.  Io 
sconfortare 

Sconfortare,  dissuadere,  distorre 
=In  slgnil^  neutr,  pass, ,  vale 
sbigottirsi 

Sconfortato,  abbattuto,  mesto,  sbi- 
gottito 

Sconforto ,  travaglio ,  dispinMK  ^ 
contrario  di  contorto 

Scongluramento,  \o  scoimì^qHìx^ 

Scongiurare .  eostr\u%eT«  ^  "^^^^ 
vocare  a  Iure  atewwsi  toaj^  ^^ 
gf  arameiito  e»c«re*Ofite=*«  ^' 


■  «beccheu 


ia,  per  amor  di  qn 
Gh'  egli  ihbli  csr 

.Ile  pTFnera 

S«>n(luruloaf ,  giuramenlo  ti 

ScansEDro,  to  acongiurare 

ScoDoscente,  Incrota,  non  ricor- 
devole de'benefitìizPer  idHco, 


mal  contenlo  ^^M 

Sconlo  ,  figuraL  smtbiIiHi,  hnIH 

aiilone,  Taitoga 
Sconlrare.  Scontrar  niali,  -n» 
vienir  male,  abbadcral  lult 


Ai  Che  non  ai   t  i 

Mio  conoscere  per  opera  *I 
na  lodevole 
ScoDoscrRlemeDle ,  oeu-,  le 


SconsldepBlc7Wi,  s 


GcaaaglialD ,  privo  di  eonsl 
Scbiiaobaienla,  ■sonsolalai 
Sconaoiere,  contrarki  di  conioiare 

=He«r  travetlllo 
SconBolalo,  privo  di  coniolulone, 

travagliato 
SconaolsziDne,  iravaglto,  afflizione 
SconlcntaBienlo,  dispiacere,  Ira- 

Sconlenlare,  rendere  scontentai 
In  tignif.nnilr.pojUn  vale  ne 
contentarai,  non  soddiiFarai,  a 


inturbojl 


sconturbo JtiirbamentOiiconitiiej''*  , 
Sconvenenia  e  SconvenienU,  »-   1 

convenlenle  1 

Sconvenevole,  dlsdioevole  I 

Sconvenevolezza,  cmlrari^dliM',  I 

venevoleiu  •  ^ 

Sconveniente,  « 


ScanvolgimcDtoj  aconiplglk),  t<r- 

Sconvolgllore,  Bcrb,  mair.h,  ■Si" 

Scopamestlere,  qoegli  checaoAi- 
da,  e  cambls  in  ihxo  Vm 
varie  arti  o  meslieri  non  fU- 
cendojili  i  primi 


igural.  si  dice  del  etf- 
Dnoieere  o  aapereeM» 


copo,  fl|{nrsl.  vale  inlemMM 
copplare,  per  melar,  avere  irta 
voglia,  gnndlatinio  dealdeni  t 


-,,  (conltnto 
iciiiu,  tuJt.,  iDB^a  con\EnVei> 
dispiacere,  dlBgo»to=Aad. 


dalle  rlta,  ridere  IIM^ 

ratoraeole^^EopDtar  di  ratMa. 
if  inuma ,  di  fitU ,  a  ilnlB, 
vale  euere  fòrlemente  BritiH 
dalla  rabbfa,diirinvidla::a»c(|p-  * 
piare  il  ctiort  a  uno  di  ekte- 
chetila,  al  dice  dell'averne  frai 
dispiacere  a  compassione 
Scoppio.  Fare  tcoppio,  DniraL, 
vale  svegllBre  RisravigUa,  &r 


L-.«^^M 


rlB^fr 


,  cale  muillieatargll 

jpere^JfcD/      

r  ricoprirne  un  altro, 
I.  chi  ilgnlQcB  lire  un 
movo  per  psinriie  un 
Scoprir  gli  altari,  va- 
;  dir  cose  che  allrl  voi^ 
he  ti  Incessero,  per  non 
isnoservl^o  cheìlpub- 


'C  JJ  Goraggiu,  «bigot 


icoragglars 

t  di  quella  per  lilrapu- 


I,  dlBCordsaii,  dlverslUl 

ia  «tuil.  neiilr.  pasi., 

e,  dlDKiillclievale=Pcr 

t.  a-,  dbcordla 

,  Euldare  ,  moslrare  il 
0,ai  ti  icorla=  Kd  in 
iioluta  per  nii»trsi'e== 
dare  *ltru1  con  alcurta, 
iRiure  con  slcumia , 
!  =  /lirj/  tcorgert  an  \ 
.  ofitr  ialordo,  fa/io- 
•ini/,  esla^  rthar-ì 
1^  per  tale  =z  Farti  1 


burlare,  beffare 
icorgilore.uerb.n 
ge=Per  guida 


t. ,  vale   farsi 
.ich.,cheBcor- 


Scarnacchìaiuenb 

Scornacchiare,  icorliacchlare 

,  acornacohlamenlo 


idere  licenzioso. 


Scorrere,  Irapassar  i 

la  e  velotìlA^a'er 

Imtìsrii  traspoMarc  =  Per  !eg- 


,  vedere,  o  narrar  co 


andBT  liberaraenM  da- 
le ,  come  b  11  canilo 


i«  del^f  ' 


llotonl 
perdi 


per  lo  p 
Scorretto . 

Scomibbiare ,  ntutr.  pan. ,  adi- 
rarsi, ernccianl 

ScorrubblDSO,  ad  Iroso,  crucdaso, 
cbe  si  scorr  ubbia 

Scorrucclonle  ,  che  raoitra  croc- 
cio, sdegno,  ira 

Scorso,  lusl.,  tale  sregolalezia. 

Scoria,  sust„  «uida,  condneilore, 
coiopRgnla=*'or  la  «corto,  Ya- 
le guidare,  scorlare^nloni  v&le 
CU]  lodire,  guirdiire,  tu  \«  e^^tii- 
dia  =  Per  aceorapaì^BB.Vnft  tìft 
Bllrul  si  feccia  per  «r~  •^■™'»'»- 


I  <'Ib  dfltB  sccompaRnalurii 

I  '^Mt,  «eorliintnle 

ioir  O  IsrKO,  fiir  la  s 

, Bpagnare  periiciin 

h  «eorUlo,  roll'O  loreo,  accoi 
gnala,  dlfeMi,  KUBrdata  da  so 
Dortegglinlc,  giài»,  ecarlii 
Borlrat,  contrarlo  di  cortcìt 


Incitili! 


xttt»,  fiitt- 


ATtlcapIdociJil ,  spmc 
Mi.  migra tlB,  pUiochtni 
HirlJcare ,  Dgarat.  per  cavar  di 
■olla  àllrul  satulamcnlt!  danari; 
'the  Mche  dlMsl  ptlare^Pcr 
,  torre  allrtii  rapacemente  le  so- 
w,  0  dlilruggere  colle  trop- 


^.  Droverb., 

»  mio  chi 

-   coDsijilla  I 


Ile ,  EDodo  di  dire 
e  tigniflu  che  nel- 
tAo  pecca  ed  è  pu- 


f  verb-  ìnaich^,  che 
tf  per  accertai  avveduto 
iniolaggine,  acostomatew 


f  ■^me,  mal  crealo 

1  'Bcoslunie  ,  mal   coBlume,   mela 

e  ir  Bimliit  si  àU. 
ni  nocamcnto  tiag  Uar- 


Scotlo.  Pagar  Io  IfO. 
penitenza  dal  blhi 
Scovare.  Sconare  oli  andamtn-  , 

'    '     ipernMnIjiwi-  - 


rai( 


Il  ^  ai 

coiiDngre,  p«r  meM.  iHKHR  - 
alcun»  non  praHoo,  soalMK    C 

eozionalo,  per  inMafl,  vt)I  Mal-  C 
ITO,  accorto,  ivt«dtilo  C 

cranna ,  in  proverb.  StUn  I  C 
«rcr-aniio,  vale  fH  da  gla«K& 

credcntt,  non  credente,  dltcn-  ' 


Scredore  ,  m 
Scredi  tevì^e. 


dell'  operare . 
saper  quel  cti 

se  allrof,   et 


SCToccliiare,  fare  aeroccM   '^ 
Scrocchloo,  che  scrocca  tvfew^ 
ri  ;  per  lioherio 


Scroccone,  che  «eraeca  voIenlKri 
■Xftratftwt,  \m  iBittof.,  vale  anlU- 


UOHO 


i74i 


tanco,  affiiH- 

alo  che  seni- 

Bgnaley  rsYi- 

•e  flénipoU 
olegiiare 
,  fwboio  che 
!.  ed  i  più 
■ttfoeiiti  «Uà 
brodPer  dub- 
limuMole 
ÌOf  lo  tem- 
8  per  lo  jpiù. 
IfttttJHHt  ael- 

ioto>  che  si 

OMIlte 

o 

mUom 
tigare 
iercatore)  e~ 

Inare)  ftre 

dtttnars 

ia«ci^teni- 

ricercamen- 

[uitUnio 

inare 

io 

yale  difesa, 

^80,  rimilo- 
mare  =  Per 
enotere  ec, 

far  ciò  che 
re  sfòrzo  = 
pass.,  yale 
ommuoversi 
Scuotere  la 

di  far  clieo- 

wieo  dietro 
mrenare  il 
m  =  Darsi 
i,  vale  ope- 

fTfiSeade- 


re  =  Per  eccessiva  calamità  , 
quasi  cosa  scw^  e  orribile  » 
vedere 
Scaro,  per  malagevole  a  Inten- 
dersi=^er  igsoto,  privo  di  fii- 
naE=dPer  emdeley  fiero 
Scamu  V.  L,  bafiMe 
Scanile,  buffonesco,  ridicolo 
SenrriUfal,  loqnadtA  disonesta  . 
Scasa,  lo  scasarsi,  e  le  ragioBl 
che  ai  recano  per  iscasarat  o, 
per  iscosare  alòmo=Per  pre* 
teato,  sntterfiigio 
Scasabilmente,  avo^  in  modo  che 

si  dia  loofo  alla  scusa 
Soasaaseato^  scosi^  wnsanza 
SciManaa,  v.  a.,  scipa         ' 
Scasare,  contrario  d'accasare» 
Procwarc  di  scolpare  con  ad* 
durre  ragioni  ikvorevoli,  e  si 
usa  in  signiC  a$L  e  neutr.pasM» 
~     rici 


usare,  v.  a. 

Scusata,  v.  a.,  scosazione 

Sousalore,  però,  maschi,  che 
scusa 

Scusazlone,  scusa 

Scusso,  quegli  a  cui  non  è  rimai- 
sto  niente  =  Mangiar  il  pane 
scusso,  vale  non  mangiar  nulla 
che  il  solo  pane 

Sdare ,  annighittirsi ,  impigrirsi , 
cessar  dall'  operazione  per  in- 
fingardaggine 

Sdato,  disapplicato,  impigrito 

Sdegnamento.  sdegnosità 

Sdegnante,  eoe  sdegnaczPer  Isde- 
gnoso 

Sdegnare,  non  degnare,  disprei- 
zare, avere  a  scliifo,  schinrc  = 
Per  adirarsi,  aver  osale,  piglia- 
re sdegno,  e  si  usa  in  sigalC 
neutr,  e  neutr,passj=iki&ifua^ 
vale  provocare  a  sdegno,  met- 
tere sdegno  fra  le  persone^  fiure 
che  altri  si  adiri 

Sdegno ,  ira,  cruccio,,  indigoaiio- 
ne=z:Avere  a.  sdegnò,  tenere  a 
sdegno,  o  simili,  vagUoiio  acU*. 
ftrc 

Sdegnosaggine,  tdecawAiyh 


oo»o        ^g    per  wWt'^*^* 
*    "  ji™,nlÌCB01».l     „.u  «set*  ■"-'" 


almentìcBOi»  .\     ^g,, 


rs"'"- 


5SS-'""'! 


^",ff  tót»fi"»',;;|■;„^.,,■■■v 
Judo  »  l^'hT^w.»"*»! 
W*  ^  f  rf,t    si  *«  ■  — 


fr  s»  art"  ;V  K  ri^s^- 


UOMO 


i743 


gu,  secreto 

,  segrclo^Per  V  in- 

limo 

u,  il  securare 

,  securare 

rtA  ;  sieurtA,  sica- 

piietare 

vamento  popolare, 

Mitro  la  legitUma 

9  av»^  con  sedizio- 
samente 

induce  sedizione, 
sedizioni ,  ?ago  di 
indaloso 
sedace 
.  sedurre 
1  sedurre 
luttore 
nza ,  accoratezza , 

ire  altrui  con  in- 
le,  e  tirarlo  al  male 
b,  match,,  che  se- 

edurre 
sagace 

citade  e  Segacita- 
acità 

igaveni,  dicesl  di 
tiranneggia  altrui 
resse,  e  cerca  sem- 
mtaggio 

ere  nimoso,  fiir  se- 
Snif.  neutr,  pass., 
.  Illustre  e  segna- 

ìgio,  UlustrerzTal- 
ipt  contrassegnato 
istintodPer  aperto, 
:Per  proscritto  = 
calpestato 
iegno=Per  cenno 
,  arbitrlodPer  ve- 
ri Fare  il  tegno 
in  signll  neutr. , 
i  =  Per  divozione 
gìitcFare  stare  a 


segno,  o  tenere  a  segno,  vale 
costringere  ad  ubbidlenza=rrar 
nel  segno ,  per  metaf.  vale  porre 
la  mira  addosso  ad  alcuno«giu- 
dicarlo  atto  a  cliecchessia^Pure 
per  meta£  Dare  o  trar  nel 
segno,  vagliono  apporsi,  piglia- 
re il  nerbo  della  cosa 

Segretamente ,  avv, ,  con  segre- 
tezza 

Segretario,  colui  che  tiene  segrete 
ré  cose  che  gli  sono  conferite 

Segretezza,  il  tener  segreto 

Segretiere,  v.  a. ,  segretario,  uo- 
mo segreto,  che  non  manifesta 
1  segreti 

Segreto,  susu,  cosa  occulta,  o  te- 
nuta occulta=fe7ter0  t7  segre- 
to,  vale  non  manifestare  le  cose 
occulte  e  confldate=Per  la  parte 
intima  del  cuor  nostro,  lo  in- 
trinseco dell'  animo=Per  colui 
al  quale  si  confidano  i  segretl= 
ada^  contrario  di  palese  ,  oc- 
culto=avv.,  occultamente,  segre- 
tamente 

Seguace ,  che  segue,  che  va  die- 
trozrPer  aderente 

Seguimento,  il  seguire,  seguìta- 
mento 

Seguire ,  andare  e  venir  dietro , 
e  dicesi  tanto  del  corpo  quanto 
dell' animo  =  Per  continuare  a 
raccontare=Per  ripigliare  il  ra- 

fionamento=:  Per  secondare  = 
'er  eseguire,  applicarsi  ad  al- 
cuna cosa ,  metterla  in  esecu- 
zione, in  effetto 
Seguita,  seguimento 
Seguitamento,  il  seguitare 
Seguitante,  che  seguita,  seguace 
Seguitare,  seguire,  in  tutf  T  suoi 
significatì==Per  perseguitare  = 
Per  conseguire 
Seguitato,  per  secondato,  conten- 
tato 
Seguitatore,  verb.  masch,,  ohe  se- 
guita ,  seguace 
Selvaggiamente,  avv^  con  nanlft- 
ra  selvaggia 


ITU 

SelVBgaio,  s 
Per  duro,  crudele 

Semblare,  v.  »,  seiubr»re,  p 
ìserabrare,  sembliire 
Seme,  per  isUrpe,   dìicendi 


Semlnsre ,  per  inetaf.  vsle  spu 
Dere,  divuJgare ^ ffminar  l 

sì  per  meller   male  fra  le  |>ei 

Seminato.  Vieir  itì  jemfnnto 


..-lUmentt  * 
Seno,  figursL  ni 


gllona  Impezzare^Cavore  o  I 
ad  uiainato,  \tW  far  Imi 
nre,  e  ts  lora  Tare  uscir  di 
ma,  0  del  Boggellu  che  si 

Seminatore  1  per  cnniiDettilar  del 

Semplice,  odi,  inesperlo,  aoro. 


I-  SensateiiB,  miìc.^ 

SeiuiiD,  sensibile  j^ 

In  slgnif.  di  atS 


Semplicemente,  av 
ci(A=Per  asgolu 
Sempiicii  ' 


n  iono  d! 
«mpiiee 
,  con  aempll- 


Senno,  laplenia,  prudenza,  sape- 
re^Per  Intellellu,  cerveilo,  giu- 
dliio  =  Per  senlimenla,  slgnlD- 
calD:^Per  aageio  coiulg)la=Per 
parere=Per  astuzia  o  ingaoDa 
—Trarre  del  tenno,  vale  bre 
imuau)ire=(7jclr  di  stiaio,  r- 
ie  Impauire  =  FHer  Inbu... 
JEnno,  vale  entrt  In  cervello 
=  Lanino  ,  col  verbo  (are  .  ha 
forw  di  avo.,  e  vale  aavlamenle 
~  Senno ,  colle  v'^V^'l'-^'"^  ° 


SensiallM,  ed  étt'm 
de  e  SeimiBlliat^ 
molo  del  iciim  a 
=iPer  CDraprendil 

del  »en«i=Hcr  M) 

(ntaechla,v,  t^  mB 

culo  senlire        ,■ 

I-  Sentacchloso,  v.abiil 

r  Sentenu,  deriaiori 

-      di  dubbla=P^^ 

^n  prorerbi  Èm 

grò  acconto,  sfl 

aeutenth»!  per  M 


WS. 

Milo,  pcnslcn,  q 


ver  nHwtcere  ,  tduiuic- 
M«,  McarfcrsTJer  cra- 
■MM.  «TCK  opliiiaie. 


tTÉiiquILlo,  alleira 


•IPlnL  Bcrlelwle  e 


SCTlcU,  •  «IPlnL  Berle 

Scrtautt,  «Mtegna  «r«i 

Serto, cke  om  ae'iiuH  dm 


<  molto  ai  ti 

ode   aplnloDe    ,. 

per  ojfiino,  vale  Styo- 
proprlu  seiiUmenlo,  o 
■re  11  proprto  al  seiiU- 

:r  uluzb,  accorleize, 
T  lecerlo,  caulo,  glii- 


H  SerleU, 

I     totatat 

I  Serto, cke  om  ae'iiuH  oMdl  ira- 
Htk  e  clreM|«ili)oe  =  ln  fina 
di  nut. ,  per  •ertcU  =ÌR  *iU 
uria,  0  tid  ttrio.  pMto  aw, 
nlels  «ultodo,  micdo^  era 


piìrlere  •  luogo,  br 


enuiDe,_p^  sempllee  raaliiM- 


r«,  K»le  slare  «pel- 
uu  itteiuiDiie  qualunque 

Udo  ,  V.  b.,  ebe  anche 
I  «HUbiU  Str  aamnti- 
MMUHO,  petUnfella 

per  iDdi^tre)  dUftrlre  ; 
1  aoche  tt  tignlf.  neutr. 
«r  UHWervtre,  avar  cura 
:  ,    cerb.  laaich, ,   che 


.  per  mette  vale  qulela- 
bcr  nelaC,  vale  quiete, 
per  BMtaC,  vrie  lluo, 


Earpe.  Ogni  mtjii  fea  U 

lato,  pravcfli.  viilfato,  «ha  va- 
le Dlie  ogmiio  ha  Hf  lu*  In  =: 
UleBora  la  ttrpt  in  ««no,  va- 
le benelteare  ano,  eh*  po^  be- 
neficato, abbia  a  noocerll 

Berpenlare,  Importuoaie,  tenqw- 

Serpentino.  Lingua  lerpentina^ 
vai  maledica,  mordace 

Serra,  per  tumulto.  Impeto,  «ta- 
rili Dell'  aiEuSàral^Jer  preasa, 
-■--    "— Imporlualtà,  Ir'— 


Senaecente ,  ebe  ai 

Ser  laccttitgj  sojj 

■1  da  a  colai  cbe  [a  VI  umetta-. 


ServBlure, verb. maicA., che  servo 
Servldoramc 

qusnliU  (li  . 
Servidore,  serio,  foniIgIlare=Pe 

bialo,  sffejilonato,  ■i-J"" 
SerSgio      -      ■' 


i 


■^-ogni  sorla 

■  ■  ^ar  Inllo  punto 
Bervllt),edslt'anLSBrvIlaile,Ser- 
vltate  e  Servltudlne,  Il  servire, 
Boggezlone,  iervaggIo=E  flgn- 
nt  ]ier  obbligo,  legame^T^le 
BDehe  Io  stesso  cne  (iiaiiglia  ; 
nel  ilgnlBcBlo  di  serventi 

e  voltDtItri  fa  «r- 


loru,  o  sia  per  lolontl  ■ 

iiitura.  .Ivtr  poca  ifitUnra, 
E  aloilli,  aganl.  li  dice  di  per-    ' 
sona  Inconsiderata  e  <U  !■>» 


.vai.       '  '• 

Sesto,  ordine,  mi 

'des'lderio.aJldlt-.. 

Setta,  quantità  di  |i«i 

aderiscono  »  qoalcb 

— I. lalcne   naniswBTr. 

doltHni.  0  rcKkl 


Sbcctilasre,  durar  fiillu 
SfMclBmenlo,  afiudalm* 
'^'— ■itaggine,  tbcdilem 
ilaounte,  auv.,  con  li&M 

£  faccia  teiia,  sfaccia  laxcnie 


«  feeel*.  cIMMB 


sogna,  afrontala 
Elscdladine,  y.  ii.  a.,  afto 
Stallare,  ablUrc 
SAillenle,  che  sfallltce,  n 
\?,WSn*,  '«we,  Or  naie 


re,  dir?  farblloni 


,  magnifica 

1  unii  :  cnnlraiin  di  i 
;  e  la  «Ignlf,  ntutr.pai 
mpiistu^  Il  guato 
M,  dbpreglo,  nuccQ 
ehe  ibM,  die  li  b  MBé 
dlipre(lare,  brìi  beffe 
,  mrò.  viaich.,  oheibla 


Mglo 

'■£. 


ilrario  (Il  firarlre 
■to,  spa- 

,  infelice 


cuno,  fale  dlchiirare,  o  propo- 
slleare  per  disperati  la  il»  — 
rigloac-EJ  in  «ignif.  alt. 


to=Per  Ispedilo,  dl>pei„.,  , 

per  lo  Illa  li  dice  degV  intisnui 

Sddatnre,  uerA.  niaii'A.,  che  afida 

Sfiducialo,  add.,  che  non  si  llda= 


Sflngordagnloe , 
voce  contadine 


Sfiondare,  Agi 
fandanie  :  lanciar  i 
fiandatiirt,  Ugurat. 


.^  VM..  •=^f\ro  acagllalB 

igamento,  Io  slogare 

re,  mandar  fuo-' 

dc'fe^volìe'sf 

Bioni  e  di  affetti 
Sfoggiare,  veiDr  aonluoaanu 

Per  melaf.,  vale  eccedere 
StoKglalanieule,  ave.,  amoderata- 


Sfoggialo,   pomposo, 

nel  auD  genere  ^  Per  luun   u 

foggia,  dot  fuor  di  modo  a  mi 

sura,  straordinario 
Sfoggio,  lo  sfoggiare 
Sfogo,  sEogamento  —  Per  mtUl 

particalHrracnte  dicesl  delle  paa 


,  neutr,  pati.,  cavarsi  la 


srortunio,  Inliirtun 

sforaamento,  I"  -' 

sibnanle,  che 

Slbrure,  iorzare,  Gaatring«re  = 
Ptr  oceiipar  eon  1«  lana  =  Pei 
vloUre,  mar  tórzg.  vtulcnu^ 
Per  torre   e  ittar  via  la  fora 

mgEgnsTBi,  aflaliearaì ,  b 


I  sbraare,  sfòrto 


,  fbn(itaDieiite=Pcr  rhv 
Slònalon ,   verb.  tuojch. ,  ohe 


Ibraa,  Dolere,  passiViìllM 
Sfrattare,  in  aliniL  alt.,  manda 

via,  ealllare=Ed  la  sigoif.  aeutr 

andar  via  con  preBleua 
Sfrallo,  lo  sfrattare 
SGreglare,  nOendere  nell'  onore 
Sfregio,  fianraL  |ier  israacco,  ii 

Eaoiia,  diuinDre 
Sfrenamenla,  l'essere  sfrenalo 

llcenzlDio,  sfrensteua 
Sfrenare,  flpurat,  vale  dÌTCnii 

sfrenalo,  liceniioao,  eccedere 
sfreDalDHglnc,  sfrenatezza 
Sfrena  tane  lite ,   aw.,  con  modo 

sfrenalo,  UceuKlosaaienle 

petuoasiucDli! 
SlrenaleuB,  slrengmento,  s 


lare  ardì  lame  nte  di 


Fuaglasco,  fugBi»MD=illa  ifug- 
glatca   e   di  fagqiatca,  poslo 
awerb.,  vagliooo  di  ummio, 
naxuiaamente,  di  pasaaiglo 
SfuitglinenlD,  lo  tXa^^ire 
Sfuujlre,  scansare,  sdultre 
SCiiggltu,  fuggiti  va  =Af(u  ifuggj- 
(□,  posto  ops. ,  vale  Doa  ixico 

aio,  quasi  tiirtl valili; [de 
iorc,  sfoggia,  lus^o,  *funo 
lurlata,  v.  b.,  quanliU  di  Risiale 
Ingiiuiose,  o  Bimllt.  |>n]^c1li<'llll 
per  lo  più  da  coUcr»  o  sàtffia 
Sgalanle,  svenevole,  sgraiintu 
Sgallellare,  far  mostra  di  livnii 
~  di  brio,  per  parlare  amalNU 
siilritoso 
imbettare,  permelat,  alare  k 


ifriotafem* 


Sgambeluta,  Dguri 

Sgangherataegioe,  sconcena 
Sgangheralo,  per  melaf..  nle 
— ■-mannato.scomposlD,  ie«*M 
lore,  calar  altrui  d'infucj 
vere  ragioni  =:  In  wtw 
!(!-.  pass.,   vale  usdr  *!► 

SgaraSirc,  rubare  e  portar  vii 
Sgarare  e  Sgarire,  vino»'  !■  "■ 

lesa^Per  cavnr  if  imi 

gara^Per  slnillll. 

tare  11  pericolo 
Sgarhalauglne,  sgarbatezza,  sgrs- 

ilalogglne 
Sgarbabiinente,  aco.,  con  mauls- 

ra  sgarbata,  sgmziatamenle 
fi  garba  teziB,  sgarbataagine 
Sgarbata  >    aenza  garbo  ,  sveoe- 


/  ilo  pegno,  di 


SfrontateMB ,  sfaccialeua,  Bfron-  f_ ..  .  . ^_ 

'((aggina  IStvian.»™,  gavazzare,  godei*, 

KiMtO,  Io  stesso  che  a!*ce\*\a>    Tii\\»it»iw,i«B*Vso(ilj.ag" 


Sgarrare,  preoderc  errore  o 

gUo,  lUstìllare 
Sgarro,  errare,  «baglio 


Bchermlre, 
Sgliennilorc ,  eerft. 
«0/ 


lanari- ,   farsi  brtk ,  burlare , 


Ifleocclolarc.  Sgocciolare  il  bar- 
Tello,  0  fi  iartotta,  e  Bimill,  In 
modo  proverl. ,  vale  dir  lullo 
quel  cne  uno  sa,  o  che  ha  ila  dire 
IfciUlo ,  Bgural.  i  bI«  chi  ridice 
=^5!mente  te  cose  ;  ctirltero 
k  f^ioMiberare ,  mutar  duinicllla  = 
■  _™ljHilial.  andar  vÌ8=Per  portar 
t^^'Wa  9einpt.i:Per  dipartire  ,  man- 
»  ^"WB"  vl«=Per  porlar  checchcs- 
tla  In  qualche  luaRo  =  rigi[raL 
it;     "'pffr  llbtr«re,purgarc=Per  dls- 

I       Sgomliero  e  Sgombro,  siiit,  lo 
Romberà  rr-Per  dlscacciamento 
I      ^mnbralore   e   Sgamberatore , 
1  rerb.  iimiih.,  che  Egombra 

'8nHnrnlanien)o,  lo  seomeiilarsi 
[    -■teomentgrE,  Bbigollfre,   e  usasi 

■    anche  neutr.  e  neutr.  pali. 

Sgomenllre,  v.  a.,  sBOmenlarc 

Spuneiilo,  SUSI.,  sbigolli mento 

,       -Sonare,  per  meto^  vale  dimen- 

.      tiare  ima  cosa,  comportarla 

Sgradeitile,  misgradilo,  malgra- 

Sgradire.  (ìlsplaccre,  contrario  di 

nfuraMn 
Sgradito,  mls  irradila,  mal  gradito 
Beraffigiiarc,  v.  ìi. ,  robare,  [lur- 


SgrldameDlo,  lo  sgridare 
Sgridante,  che  sgrida,  sgridatore 
"—'■■are,  riprendere  con  gride 

— laccevDll,  narri  re 
Sgridatore,   verb.   match.,   che 

sgrida 
Sgrido,  agridanienlo 
Sgrufolare,  grufolare  ;  e  in  signif. 

niiitr,  pan. ,  per  metat  ai  dice 

di  clii  prende  liilt'  i  suol  conio- 

guaialagnine,  sgraiialaggine,  dii- 
adallaESine 
Sgunifllamenle  ,  aov. ,  sgrailsta- 


■dare,  per  aver  riguardo  e 
— siderazione 
Sgnardevole,  riguardevole,  rag- 

(uardo,  per  considerarione ,  rl- 


igiiaMalofe,  verb.  maich.,  the 
ìgiilbneire,  v.  b.,  uecellare,  bur- 

ìguslare,  neutr.,  InfaiUdlre,  ca- 
gionare dispiacere,  noia,  lasli- 
dio:  i  il  contrerlo  di  guslare 

iibarlla ,  uomo  molle,  ciato  alla 
crapula  e  al  lusso 

>ibillHlDre,  Dgurat  per  beOiilare, 


mente,  avv.,  seni»  gn 
1  IsgraiiaUKlne^Val 
'DO  dlsgraiia,  per   dii 

stnm  grarfa,  «vcnevc 
_.  :a  avtenenleiza  —  Per 
*WP~iedtla,  iplacciitt,  conlrarlo 
^l^^ilosn  —  Talora  al  prende 

1      '""" 


Sicur. 


Ilo,  sicurtt  =  Per  baldanza, 

Slcurare,  v.  a.,  assicurare 
Sicureiia ,  sic  urla,  ftancfaciia  = 
Per  riparo^ Per  nducia,  conB- 

SicurltA ,  ed  all'  anL  Slcitrltade  e 


U,  dlilcalU 

care.  Saiiiccare  attnii,  va- 
lYCrgognirlo  per  lo  pld  col- 
lOHirire  1  Buoi  difetti  =  Per 
rUirc,  avlllre 

«o,  IflSiuria,  svergogna,  dla- 
aaa=rure  altrui  uno  iiuac- 
,  vale  svergognarlo 
[■meato,  v.  a^  la  sioagare 
[are,  V.  «.,  gmarrlrs),  perder- 
é'  aiiiiDa  =  Per  riniuiiveril . 
•raral,  allonlsnarsl-ln  signi  K 
tt  vale  unarrlre ,  ed  anche 


iiitaggiDe,  balordaggine 


alcuna,   vale  togliergli  II 
l^gio,  InliniDrlrlo    ^ 
[o,v.  a^  lo  smagare,  ipaven-  S 


lurare,  propr.  perdere  la  me- 
-ia ,  e  iBlors  snelle  vale  lU- 
Ire  itupido  o  insEiKalo,  iba- 

Smeiuoralagglne ,  la  stesso  che 
--■ !niorBggii«^  ^^ 

noria  ;  e  talora  anche  slupi- 


■c  ■  poco  a  poco 

dna,  OguraL  per  alTettata. 

inalB,  Erotta,  brigala 

lojo,  rlncrescevule,  pieno  ili 

uiere,  vago  di  hre  all'ama 


■sd'er  litigo  tt 
—  ,  ^lerdere,  m 


into.loimentire.  Il  dare 

,  dlmenth'c 

■e,  colui  «he  iiuentlice 
Snierltare,  perdere  il  merito 

Soiiacio,  iniaacio,  sinanceria 
^mùiallnre,   per  metaf.,  vale  di- 
chiarare, manKeslare,  spianare 
Smillanla,  luillanlalore,  aiiacoone 
Pillili  ah  lare,  lo  stesso  che  millan- 

Smlltantalore,  eerb.mascli.,  Van- 
ia tore  di  gran  cose 
Smlmoralo.  ¥.  Smemorato 
SmlnclilDnare ,  mliiohionare,  bar- 

SoMdBre,  v.  a.,  Heutr.  pati-,  di- 
venire smotlerato ,  o  lotempe- 

-  Smoderamciilo,  ainoderaleiza 
Snioderania  ,  V.  a. ,  contrarlo  di 

mndcraiiuiie 
Smodera  lena,  smoderane,  «C- 


ITM  ce 

5mDdi'rBlo,  Immoderalo 
Smonlire.  per  cndF.re  di  suo  italo 
Smarfii.  Iciln,  atlD  luioiu 

Smorfioso. '" 

8niu^!iwrt 

so,  e  ententiirsi  nciic  swd 
Smuovere,  per  lucttE,  mie 


raDOTEre^j'Er  inoarrv,  peraua- 
dtrr,  iTolgere^Per  rimuovere 
■umarsrf ,  fsre  abbandonar  l'a- 
— —  =  Iii  signlf.  neiilr.pau., 
lutdare,  abbandonare  l'a- 


d' Binore ' 
SnfehlHIre,  nnilr.  sali..  Cantra- 
-'-  -"  -nnlghlllire 


la  di  fare  old 

richiede 
Sobiiglio,  T.  a.,  8ubL„   _ 
Soccorrere,  porgere  aiuto,  «ussi- 

dlo=Per  ftr  riparo  =In  algoif. 

n«utr,  vale  occorrere,  yenira 


iqlaliti,  •lUBlllAili  «Hi  che  t 


1 


■leuramente,  caulaiuei 
gagliardamente,  con  fo  . 
Sodamenlo,  per  mDllevailaria,-a 
bligo  -■ 

-■' —    per  promcMere,! 


Sodlstàelnienlo. 
SDdijfare.  V.  Soddlttar. 
Sodlsrailone.  V.  Soó  ' 
Sodo,  tttit.,  Din,  I 


i  «pportline  ;   fu;!- 

■lir  termo  =  Star 
r  lodo  alla  iitac- 

r  penuBdere ,  né 
Aecchessla ,  o  dir 
1  TOirebbe 
'j  Bodductinenlo 


VK 


Mlcner)!,  aslencr 

SoBerlJore,    viri 


raetar„  tale  I 
=  iIo/fiare  i(  naso 
,  DipAl  e  In  mudo 
rèi  ehi  UHnondi  t 
fBixnàt=Sofiar  pa 
Orteclii  altrui^   e 

ktmmo,  ■<  dice  del 


ìt=Aprir 


ice,  e  si  prende  lalOM 

Sofflcienu,  eicelten- 
.-j  capaciti 
SdIOo,  li  salilare 

Soinone  ,  d<ce«l  illrul,  In  moAl 
bassa,  per  Ispia^er  preiunlua- 
to,  sIlerosD,  gonOa,  eniterbo 
ofiioneria,  prejuniione,  alterigia, 
Konlieiia 
affogare,  per  melaf-,  vale  opprf- 

offrslta,  V.  ■.,  nulnumenla,  ne- 


is,  qiiatl  con  indeiinlM  dell' of- 
ferenle=In  ilKnif.  nttitr.paa,. 
Itala  aecosursl>  qiia*l  pregando, 
e  raccamandanchm)  0  aOrendoal 
Soffrenlc,  v.  a^  BoShrenle 
Soffrenia,  t.  a.,  BoScreim 
Soffrire.  F.  Soéerire 
So9HUrc,E>erb.nintck.,Olifl«ofl)^ 
SoOitnare,  faDollsuil,  sofliticare. 


il,  latllllng,- 


ScHI  aliarla,  solisti' 
"-°-^c«rp,  ftr  s 
csvlliire 
Ico  e  SoMstlea ,  per  inqnle- 
fiinlaslìui,  stravagante 
...Ptllluilinf,  v.p,u.,sUfgeiÌone 
SDKKÌBoere  ,  esser  soi^gelto  .  sot- 
to posto 
SoK^iaeliDcnto,!)  lottu  lacere,  som- 

Sogulogaraento,  il  soggioijBre 
SoJKiogare ,   lincere,   tnperare, 

mettere  solla  la  tua  podesU^ 

Per  sopraslare 
Soggioftalore,  rerb.  match.,  che 


iKnioKai'OP 


:,  ehe  aon^rna,  abl- 


K  ebiìota»!    morai 


re,  In  aWtùI.  ««itr^»^ 
bterleiwrt\=^e*  "i™*- 
giare,  penare^Ed  te  «VpM-  <»»•• 


«'  ast  per  isppnilcr  lenipa  in 

rislorsre  ebeccheula 
Sonniama,  dliDors  =  Per  Indugio 

—Vtr  buon  governo 
Soggiungere;  «gglugnere  nuove 

pirole  «ile  dette  =  Per  aggiu- 

gner  con  ■  caig=Per  loprsg- 

giangera 
Sogglugidmento,  II  sogglugnere 
Sognare,  per  fingere,  credere  Tiì- 

romente,  fmniaf[)narKl 


Soia,  spelle  d)  lululailone  ti 
Uts  alqiunto  di  belTs^Uur 
vBle  adulare,  piaggiare, 
•moderatamente,  o  per  ( 
liDoe,  0  per  befTa 

Solare,  dar  la  sola,  adulare  beC- 

Soico.  Andar  diritlo  il  lOlco,  si 
dice   del  rìuaoir  bene   in  -■--- 

Sole,  ivert  al  iole ,  o  ava    

poaKdere  beni  tìstAll^ittre 
a  comprare  tnJino  il  iole,  yair 
■ver  orestiA  d'  ogni  coaa 
Solere,  virbo  difeltìVo,  eaaer  <o 
Ilio,  aver  percmlume,  avci 
per  usali»! 

Soierté,  V.  T.,  diligente,  accura 

lo.  Imploro 
Soienla,  v.  1-  Btlenilone 
SoUdario,  obbligato,  in  solido 
Solitario,  che  afugge  la  eompagnla. 

che  sta  loia  solo 
Solivago,  che  da  per  lè  ta  vagando 


Sollaizare,  dar  place 


g£' 


[liarii  piacere  e  bu 
Mllauo 


per  elTeUo  ili  lene 

Intenerirli,  ohe  i 
totlacher 


aluHl^H 


Sollecitare,  operare  con  pretlel-  « 

ia=lB  ligidf.  an,  vale  altaMtfi-  m 

re ,  bre  lilaou ,  ImpartunaRi  E 

aa'retlareiJaiiKiAl'.iMKtr.pCWi  E 

vale  brigaral,  darsi  fretti  iptM  E 

SollediatorG  eaollicÌlat<ire,MA  S 

maicA,  che  sollecita  E 

SolleiiItaIurHeSaliicitBlura,1lM(-  It 

lecltare.  ■aileElludlne  ^ 

Soltedla^ilone  e  SDlltcllaiioncli  i 
sollecitare 

Sollecito,  clie  opera  genu  Mtt  m 

glo ,  aceurato ,  diligente  =  Per  ^ 

Sollecitosò  eSailidlDM,v.«,ilt  I 

lecito  ■ 

Sollecitudine,  preilran,  tUfitr  M 

lamper  ciira,  peoalero,  aÉflan  ~ 


Sollevare,  per  indurre  a  mal  fa- 
re, a  tumulto,  ■  rilwlltone  = 

Ed  In  aignlf.  àiutr.  paii^tH 
ribellBni::Pure  in  sìnniLmUlr. 
pali.,  dieesi  dei  rierearai,  o 
prendere  aliegi[ianieiita,oiwfor- 
to,  0  riBloror^Ietii  anche  per 

SonBarsi 
levata,  tttrìiato,  agltata^M^a 


UOMO 


1765 


ioUevare=Per  se- 
to 

ilare,  affirettare  = 
r.  pass^  vale  pi- 
I.  afiannarti 
BoUecitatore 
,  SoUeeitaiioite 
(•—Per  eoraiite , 


)llecitoso 
ltecitudiiie=Per 
,  affiuiiBo 
onevamento,  eoo- 

Un  aolliicherare= 
i  voglia,  deaio 
»llecli»rare  ;  e  al 
ìL  e  neutr^pass, 
=dPer  BietaL,  va- 
»erare  =  Per  di- 
ere  U  disio,  va- 
Mkiiario^  ottenere 
idera?a=Per  pa- 

•olvere»  aeiogU- 

naseh^  clie  solve 
r.,  vale  suggezio- 
areggiare  o  rag- 
ome ,  flgurat  si 
e  cose  del  pari  ; 
ocedere  con  cau- 
cLeuar  le  some, 
lio,  partire 
Itrui  per  ingiuria 
di  alcun  affare. 
isiderabile  e  più 
un  negozio 
r  metaC,  vale  an- 
=Per  sopraffare 
Sommissione,  il 
umiliazione,  ob- 

!  ba  sommessione 
icopato  da  sotto- 
e  lo  stesso 
ehe  somministra 
lar^  porgere 


Somministrazione,  l' atto  del  som- 


ministrare 

Sommissione.  F.  Sommessione 

Sommossa  e  Sommosso,  il 
muovere,  instlgazione,  peraua- 
•ioM  =Per  aedixiooe,  aoUeva- 
zione 

Sommoaao^  eonunosao,  provoeato 

Sommovimento»  garbuglio;  soUe- 
vamentocPer  IsUgaziooe,  per- 
auasione 

Sommovitore,  vero,  maseh.,  che 
sommuove,  aollevBlore 

Sommoaione,  sommovioiento 

Sommuovere ,  flgvrat. ,  vale  per- 
suadere, inatigare ,  commuove- 
re, incitare=Per  rimuovere 

Sonare.  Sonare  un  doppio,  flgs- 
raL  ai  dice  per  fiu*e  allegrcua 
o  maraviglia  =^oiiar  le  predel- 
le, o  le  tabelle  dietro  alcuno, 
vale  befiark),  dirne  male  =:fo- 
narla  ad  uno,  vale  &rl|^  stare 
a  qualche  parti  to,  aecoecancliela 

Sonata.  Tal  sonata,  tal  ballata, 
vale  tal  proposta,  tal  risposta 

SopereUante  e  Superchlante,  che 
fa  soperchierie 

Soperchianza  e  Superchianza,  so- 
perchieria 

Soperchiare  e  Soperchiare,  ftr 
superchierie=Per  vincere ,  su- 
perare 

Soperchiato  e  Superchiato,  sopra- 
vanzato,  vinto,  superato  =  Per 
ingiuriato 

Soperchiatore  e  Superchiatore , 
verb,  maschi  che  soperclùa 

Soperchieria  e  Superchieria,  in- 
giurìa fatta  altrui  con  vanlag^ 
gio,  vantaggio  oltraggioso 

Soperchievole  e  Superchievde , 
soperchiante ,  soprastante,  ol- 
traggioso 

Soperchio  e  Superchlo,  sust,  so- 
perchieria, oltraggio 

Soppiantare,  inganii«r« 
/  Soppiantatore,  verb.  Ynoaeìu»  fte 


,  p^rà,  mascA,,      soppianta  . 

r  /  Soppiattone,  dleeiXi  ^  v«nM^  ^ 


» 


'  1  8'JpT"'*''''"^iiWp 


UOHO^ 


1787 


iDimento,  man- 

pra,  esser  8u« 
t=Per  usar  su- 
Ba,  maggiorali- 
verehiaresPer 
dPer  istar  so- 
irti,  conteoer- 
iiierire,  indu- 
mpo  in  meizo 

«nere  oltre  al 

TaresYale  an- 

die  avreduto, 

(opravyenente 
,  «he  soprav- 

topraTYenire 
.  topravyenire 
Mrovvisamente 
nplic  venire, 
lu  di  forza  = 
vale  sorpren- 

to  Improvviso 
(io  e  con  80- 
tlie  per  minac- 
F>enosa=:Ftfiitr 
e  sopraggiun- 
lente ,  e  per 
on  altrui  dfan- 

ivvenimento 
che  vincere 
i  in  sommo  o- 
nque  riverito 

pra  il  dovere. 


ire,  mettere  a 
r  sottosopra , 

.  e  simili,  a 
loQO  mettere 
in  rovina 
enpo,  e 


che,  tutto  intento  a' propri!  van- 
^si^f  procura  segretamente  e 
accortamente  di  conseguirli 

Sordamente,  alla  sorda,  cheta* 
mente 

SordidatD,  aordido 

Sordidezza,  per  eccedente  avari- 
zia. 0  miaeria 

Sordido,  per  avaro 

Sordo ,  llgarat ,  per  rìpognante  » 
rìtroso=$iceo  sordo,  sì  dice  di 
colui  che  è  ricco  e  non  appa- 
rÌÈcezMiugataj  ceffata  toraa, 
e  simili,  si  dicono  quando  fiui 
più  male  che  non  appare=d^ar 
il  Mordo,  si  dice  di  chi  &  vista 
di  non  udire»  o  non  vuole  inten* 
dere=Aron  dire  a  sordo,  vale 
dire  alcuna  cosa  ad  alciioo»  che 
ftcilmente  l'intenda,  o  pronta- 
mente  P  eseguisca 

Sorgiugnere  e  Sorgiungere,  io- 
praggiognere 

Sorgnone,  rozzo,  scortese.  Intrat- 
tabile, V.  b. ,  e  di  contado 

Sornione,  ausornione 

Sorpassare,  passar  sopra,  sopra- 
vanzare 

Sorprendere,  soprapprendere 

Sorprendimento,  sorpresa 

Sorpresa,  il  sorprendere 

Sorreggere,  reggere  sotto,  soste- 
nere 

Sorreggersi,  fermarsi,  contenersi 

Sorte ,  che  alcuni  dissero  anciie 
Sorta.  Ventura ,  fortuna,  desti- 
no =  Per  condizione,  stato,  es» 
sere  r=  Mettere  cUla  sorte ,  .e 
gettar  le  sorti,  vagUono  rimet- 
tere checchessia  alParbitrio  del- 
la sorte.  0  della  fortuna  =:2^oe« 
care,  aare  in  sorte,  e  simili, 
vagliono  propr.  ottenere,  o  con- 
cedere alcuna  cosa  per  diatrl-  ■ 
buzione  dipendente  dalla  Teo- 
tura ,  benché  a'  eatenda  anohe 
all'ottenere  o  concedere  chee- 
chessia  per  quaianqae  altra  c^ 
glone  .  ^. 

Sorthre ,  eleggen  \k  i«i!^v4.^««'. 


4 


I     tara  eìtigcn  seinpt.  =  Ptr  ia- 

■dPer  cavare  a  sorta,  rimeltere 
■Ila  decisione  della  torte 
Sorvegliente,  cheiorviene,  so. 

[travvegnenle 
Sonenire,  soiirivvanlre 
SoipiiDcre  e  Sospingere,  Istigare 
Soaplgnlmanto,  Istlgauone 
Soiplnbi,  losplgnl  mento 
SospInlD,  Incitalo,  moaro.  In 


■ostenta,  che  soabeneJu  BOa-  ,. 

leiiltoce,  Uiteiuore 
Soslentuiane.  K  Suitealsikii 
SDtIeccbl ,  dt  oaieuso,  alla  A|' 

Sotien  tramenio, ..  ,. 
Sottentrere ,  entrar 


I ■  di  aoffrir 

^^KJ>«Kntame 
^^■BMlepere, 

^^^K  di  pcrow 
^H  «ervare^ 
^V"  'irategge 

^^m  segno 
^^      rogare,  l 


soffrire  —  Per  allmcoti 


, -omporlare, 

iGre:;Per  campar  tare  in  signiL 

peroieltere=Per  tenere,  eon- 

_.rvare=;Per  difendere  =  Per 

'fcroteagere,  eiicitare=Per  "  " 

Iroere  =  Per  custodire,  It 

segno  =  Per  Indugiare,  prò. 


-Per  regge- 


Per  I 


Fer  sofferitore 
Soslentanento,  J.  _. 
slegno=I>er  coniùi'iii,  nioui 

Sostentante,  che  so* tenia 

Soatenlare,  alimentare,  manti 
re  cogU  «UmeD" 


Heiohina,  , 
Sotto.  Ah  tre 


Tentr  tatto. 


Bì 


P«ll  HlfdOilO  I, 

Sauogiacenie,  cM  (ollofMM>ar   • 

giacente 
Sottuglacere,  loggtaceR 
"otlnmano  ,  conSvia  di  tf» 

inano,inlbria  d'uvB-.nlcl*  ', 

Sotlomesslone,  il  ■• 


Usasi  anche  al  iieiiir.  v""- 

Soslcntarsi,  dìIei\dM!ft  \ 

Sostentatore  ,  vtrb.  m^ich. ,  «« 


.  itiupusixione,  »l , 

SollopoilD,  BOHglogato,  »-.-  . 

ao,  saggelU»  * 

ottoitsnre,  che  iM  aem-.H^^  Z 

llteente,  tolMpaiM  ^ 


lUuaira 
pive 


^  andar  tollerando, 

K  toprsvvegnenle, 

M  loprlbtontlan- 

BM 

e  di  con,  che  v\c- 

■ovvCDire,  duto, 


SovTerlCTe  e  Sovvertire,  nan- 
re,  mandar  sosBopra,  E  uulart 

SoTverlìpe.  F.  "Sovyerlere 
Sovvertilo,  per  «doltó,  eondotto 


Spaccamontagne,   BpaccunMils . 
spaccone 

Spacciare  e  Spacciarsi,  abrlgare, 
spedire^Lt'/iaccture  'I  terreno, 
vale  gagliarda  [Dente  camminare 
=  Per  ahballercj  mandare  In 
rovina=Per  distruggere,  ucci- 
dendo=Per  vantare^^Aiai'ciiir 
prt  generale^  si  dice  di  coloro, 
che  dinrondill  e  rlcbleatl  d' nnl  . 
qualche  co»,  rispondono  final- 
mente  senia  troppo  volersi  ri- 
stringere, e  venirt,  come  al  di- 
ce, al  frrrì=SpaccÌar  lucciole 
per  tanteriu ,  vale  dar  Cose 
frivole  e  mcnome,  per  impor- 
tanti e  grandissime  =  La  mer- 
caniia,  o  la  roba  Ba  dove  ella 
il  ipacciaj  maniera  proverth 
che  slgnllìca,  che  ciascuno  s' in- 
gegna di  dire  0  fare  quelle  co- 
ae,  che  canosec  essere  ptn  gra- 


da' medici  e  iìgurat  d 

che  non  ha  Hinedio  al  fi 

Spaccio,  licenza,  commi 


le  ipalle,  vagliano  cedere,  fiw- 
gire=Dlceii  anche  moitrar  li 
ipalle  =:  Buttarti ,  o  gtflarav 
una  eoia  dietro  alle  sonila  , 
e  niellerla  io  tuia  e«K=^K^ 


/     spai 


■ienersl ,   a  strln^eTBX  vle\^»^ 
liie,   0  strigner  le  »p»\V6  **• 


ceDxa 


COMO 


176  f 


arsij  ff  uardar- 

0  in  altri  cor- 
[ìmàgittcSfìec- 
nOj  dicesi  in 
lare  l'opera, 
empio 

e  dar  fine  cod 

=E  talora  va- 
*iffarsì 

rPer  isbrigato 
liecito,  pronto 
(npedioienti  = 
ti  dice  di  per- 
dile non  ha  più 

110 

4idlne,  affret- 

«  del  morder^ 
*  metai^  degli 
riprendono  a- 
n  prende  ta- 
prensione 
de,  scialacqua- 

iri,  o  altre  co- 
oerce  di  cose 
alunque  altra 
aerare  e  prov- 
er  consumare 
ire  seinpl.=:E 
in  signif.  att.i 
*arne  comodo? 
li  essa  in  qual- 

indere,  consu- 

nde,  e  si  pren- 
jì,  che  ha  cu- 
*e  pe'  bisogni 

1  anche  spen- 
nde  assai 
pigliarsi 
metaf.  si  dice 
arnese  =  Per 


aitrul  qualche 


tore 

Sperduto,  per  vagante,  sparso 

Spergei*e ,  dispergere  ,  mandare 
per  la  buona  via 

Spergitore,  clie  sperde 

Sperperamento ,  consumazione , 
diswpazione.  dissipamento 

Sperperare,  disterminare,  sfolgo- 
rare 

Sperperatore ,  verb,  maschi  che 
sperpera,  sterminatore 

Sperpero,  sperperamento 

Spettegolare,  y.  b. ,  sbrodettare . 

*  manifestare  indiscretamente  i 
,  fatti  altrui  come  fan  le  pettegole 

Speziare.  Spezzar  la  testa  ad 
alcuno ,  vale  notarlo.  Importu- 
narlo, InAistidirlo 

Spia,  colui  che  riferisce 

Spiantare,  in  signif.  neutr,  pass,, 
andare  in  rovina»  e  propr.  ve- 
nire nell'ultima  povertà 

Spiantato,  ridotto  in  miseria,  che 
ha  consumato  il  suo  avere 

Spiare,  andar  cercando  diligente- 
mente alcuna  cosa,  o  andar  inve- 
stigando i  segreti  altrui 

Spiatore,  che  spia 

Spiattellare,  dir  la  cosa  spiattella- 
tamente ,  com'  ella  sta.  dichia- 
rare apertamente ,  modo  basso 

Spiccare.  Spiccarsi  da  vn  luogo 
0  da  una  persona,  vale  lasciar- 
lo, spartirsene 

Spiegazzare ,  conciar  male  chec- 
chessia, farne  come  un  cencio 

Spignere  e  Spingere ,  lo  stesso 
che  pignere 

Spignimento,  lo  stesso  che  tpin- 
cimento 

Spignitore,  che  spigne 

Spillare,  rlnvergare  e  risapere 
spiando 

Spilorceria  ,  miseria  ettrema  , 
strettezza  nello  spendere 

Spilorcio,  avartovkmo 


Spingente,  ohe  ftp\fvf|^^ 
,  Spingere.  Y,  SplfSACir^ 
iMiiifariiiale/Spingimeiito,  \o  ftp\iiC!t«« 


Tre 


II 


f  gpergi"  'Spinti,  lo  splcnere,  •^Kf 


rar  dalla  gitelie,  ÌM) 
tf  pampa,  magni AQCD 


apudesla     . 

Spodcatalo,  Impetuoso,  iFrenalo, 


Siwi^lÌBmirnlo,  lo  ipoglliri 
spogliare  ,  Ciliare  1  icslln 
pnis.=Ptr  frodare,  rubi 


Blgni£  11(11  II 
Spogllalare,  e 
Spog  listi  ira,  il 


Spoglio,  preda 
Spo^jtfre,  per  sin 


irlo  di  proposlli 
Sproplwt 
Bpropfita 
traplini,  apropla- 


ttode']»1U1 

■pUlV  Bri    VllO  ti- 

mo"i!be 
,  e  cbe  In  ogni  co- 

D.  vale  tUre''^n'')^ 
nlir  grsrttitotou- 

vi  ben  bene=Àu' 
lo  aleiM  che  i&ot 
Sputar  tentmte. 


Nll  di  KDoni  ci 
«  <h  efeccbtaila 
«  «qntgmrtn , 


far  preito  checi:hns[a:?er  <&r 
le  caie  che  t>l  banno  icnu  mo- 
tivo .11  palesarle 
IquacchcratoeSquacquc  ftto  fidd. 


re,  vagì iono  cacar  lenel«,<>S^  ~ 
tirella  cliEceheisla  =.P«r  I(mo- 

Squaquerare.  V.  SqniodieraK 
"iiuarcione,  ^losa,  alaranaO)  e 


ddiau,^ 

SqoarlflWrc,  per  UchtrM  IlifU*- 

Invece   di  minchie 

IniNbeno 

e,  e  uooo 

di  poco  sennu 

Sqnlnlernarc,  .cuiiM 

rtare,  mu- 

laica» 

SregoUteiiB,   quali 

di  eib  che 

4,'.'iX,";:.«„. 

dlnioltto 

Sreverenle,  ehe  nan 

w,  irrlverenle 

Breverenaa,  conlru 

io  di  rcn- 

sua».  Tirare  aliai 

aff^.tKtnL 

vale  accnnientir  D 

,\  volentieri 

■ir  alimi  dominda 

=  Ptraer  le 

tlaffk  del  etrotlt 

,  fignriu  va- 

li^'»l!i 

DIO  alle  faldelle 

Sitmp».  Operar f.  fa 

r^oJta-M. 

taglteno  operare  tome  per  ma- 

la e  aenu  appllc 

none 

Slamplti,  discorm  lungay  «SlIM, 

o  i  pisce  vole 
SUngheg  giare,  proc 

dereeootat- 

ID  rigare,  e  con  ti 

IranmiMl 

Ntante.  Sene  itonie  e  nuiU  «Un- 
It,  vagliona  bene  •tì'**»**^ 
le  «rlato  dette  co»e  **  15fT^ 


Rtsnxbre,  col  locare,  sUiisrr,  por- 

SUiwielo,  dimorante  per  lungo 
tEin|iD  In  qualche  luogo 

S\ATt^=Laiciai7io  iluri,  spesso 
In   parentesi  ,    vale  non  dire. 


lio,  0  Blteniloiie  dall'  udilo 
Congiunto  tel'inflntU  de't 
colla  partlGelis  Fer,  vale  ei 
in  procinto,  0  in  rischio  di  i 


Are  quella  coib  di 
professione,  come  ; 
comprar  grani.  Il 

jirar  gnnk^Stare 


re  al  dì  lajira 
Elsto,  grado,  condiilone,  l' e. 


averci  diracoIU=lB 
-vale  dare  ,  o  Brre< 
mandare  In  lunga 

Slentu,  lo  Elealan,  pi 
IgtuitO 

Slerminamcnla,  la  il 

Sterminare  ,  it 

SlennInatoiT ,  «erli 


Incollerirsi, 

(1  tacciar  eoi 
BlisniDzure,  » 

RiiomaMo,  scU 

SUIare,  praticare,  noi 

nk,  ci 

itimolo^i 

SBmmalore ,  eerti,  i 

Slimalailone,  lo  «Ila 
filintulo,  Indlamota 


d'alterarsi  per  quoiiivoglia  ai 
cideale 
Stemperamento,   stemperania  ; 
Intemperaroa=Cam[no\linenli 


Stemperi 

sieiuperalni 


LDCoaUnente,  irnode- 


,  itemperateiu 

},  stento,  |>aUmei 

I       Sleniarc ,  putire  ■  o 

gli 
I         lai 

I         (Ile 


SUIlcheiu,  0 

EtldlQBI) 

Stltico,  al  dli 


U  delle  cose  ntcu»u^«=\<iiit 
giare,  lodar  in  lul^^,o      """" 
lare   a  far   qualche 
(lice  per  farla  con  ^ 


co»»  .  A' 


tlinall, 
Sliìù,  ira,  collera 


^'^;'3à 


U0HO 


n65 


àr  prendere  stizza 

V,  suzzarsi 

pien  di  stizza,  adirato, 

to 

ente,  avv.,  con  1  stizza 

nclfnalo  alla  sfizaa,  pre> 

0  dalla  ttfsza,  coDeroao 
f.  Storre 

role,  noióso,  stnechevo- 
ieroie 

MignaiIoM,  eonunozio- 
iTf  ttomaco  f  'o  venire 
ito,  vagliono  conmuio- 
crturbar  k)  stomaco  = 
Uomaco,  o  Bf^ra  sto- 
ragllono  contro  Tog1la= 
ttomaeo,  dlcesi  d'un 
iDglalore,  e  Aj^arat  di- 
ibe  di  persona  a  cid  si 
are  libertMente  il  fiitto 

laentf ,  con  inaiiiera  ato- 

>,  sporco,  che  altera  e 
»ve  Io  stomaco 
flir  rimanere  attonito , 
to 

sbalordito,  attonito,  stii- 

mfiiso 

tre  molte  storie ,  vale 

olte  e  replicate  dlllgen- 

'no  a  checcliessia 

patir  per  lo  indugio 

lare,  tare  stormo,  adu- 

far  tornare  indietro,  fra- 
!=:Dis8uadere,  rimuove- 
irsi  indietro,  ritirarsi 
stornare 

1  senso  d*  impedire,  im- 
ito, contrarietà,  noia 
Stogliere,  distorre 

,  toraiooe=:Tormento 
te,  biecamente,  travol- 


cL ,  da  storcere=:Scon 

r%yoìto=inlquo,  perver 

Utaaio 

f,  maodsr  checchessia 


{strapazzo 

Strabattere,  travagliare  grande- 
mente 

Strabiliare  e  Strabilire ,  maravi- 
gliarsi iuor  di  modo   ■ 

Strabilire.  F.  Strabiliare 

Slraboccamento ,  lo  straboccare, 
eccesso 

Straboccante»  traboccante 

Straboccare ,  per  metat  Immer- 
gersi, darsi  intieramente  ed  ec- 
cessivamente a  cliecchessla 

Straboccato,  precipitoso,  inconsi- 
derato 

Stracca.  À  stracca,  vale  di  fona, 
in  guisa  da  straccarsi 

Straccaggine ,  stracchezza,  in  ai- 
gnlf.  di  noia,  fostidio 

Straccare,  nolare,  infiistidlre 

Stracchezza,  stanchezza,  noia,  fa- 
stidio 

Stracciamenlo,  lo  stracciare,  per 
metat  rovina,  dissipazione 

Stracciare,  sqaarciare=:Fraca8sa- 
re,  straziare  ^ 

Stracclatore ,  vero,  masch, ,  che 
straccia 

Stracciatura,  lo  stracciare 

Straccio.  Fatto  a  straccio,  ba- 
stardo 

Straccuranza,  v.  a. ,  trascnraggi- 
ne,  negligenza 

Straccurataggine,  v.  a. ,  trascu- 
rataggine 

Strada.  Essere,  mettere,  e  simi- 
li, per  la  buona  strada,  o  per 
la  strada  assolutami. ,  vagliono 
essere  bene  indirizzato,  o  indi- 
rizzar bene  altrui  in  checches- 
s\&zEssere,  uscire,  o  simili,  ov- 
vero menare,  o  mettere  fuor 
della  buona  strada,  o  fìior  di 
strada,  vagliono  essere  In  er- 
rore, fare  cne  altri  erri=G^- 
tarsi  alla  strada,  andata  aV 
la  strada,  start  alla  ttrada» 
e  simili ,  vagUoiio  «&WM^aw\^ 
rubare   l   p9kMe%%\eT\  v**   ^^ 
strade 


I  ii  eoa  /scherno  e  con  'Strafalciare  ,  per  %\tttìXV.  U%ac^- 


Striricco,  ricchiisiino 


Straicicgre, 

Slrssciiisre, 

CD^a,  senza  buiicvu 
StrasGinuturs,  itniscì 
Strascinili,  tirucinsrnenta 
StrsluK^mmi  e  StritlagciiuDi,  in- 


StrBll 


Smnim,  dloDtuiBre,  illcure: 
Straniarti ,  ■UontiDU'il ,  se 
turd,  divenire  struiten)  o  f 

Blnnlerc  e  Striniero,  (OrcsU  erii= 
iMi\Kia^rorii  ttranlen  d'al- 
cuno atta,  vale  hi  tìtua  che 

Slrniio,  din»,  ilnolero 

Strina,  Ibrciliero,  ttranlera^u- 
vido,  di  maniere  «eorteal,  cbe 
lua  ■lraneiTO=Ai[eno,  tuonla- 

Slraparlare ,  partir  troppo ,  e  in 
— '-  parie  ;  blailmare,  «parlare 

iHaCatlare 

vtrb.  matcK,  cfe 

Stra[wzzo,  eclierna,  stra/lo  - 


Straperdere.  perdere  sisalsslDio 
Stripartare ,  trasportare  =:  Com- 
muovere dlsordlnalBinentc 
Birappamenlo,  lo  strappare,  slrsp- 

■■"ippare,  «pleore,  lacerare,  le- 
r  vii  CSD  vlolenxa^chtanrare 
tftttt  Ut  itrappare,  tVnAto 
.fregve,  prtgtre  etìtìiwoiv" 


ilo,  lo  siruelniR 
^a  aollevarla  da. 


\ 


¥.  Slnbgenua 


Slravoiglmcnta,  lo  atravoIgSns  I 
BiiolKimenlo  ^^     < 

Rlravullsre,  itravirigere 
Stravolto,  scompaslo,  disordiulh    | 


Mandar  itùde,  gettar  ti 
P'"  ^^ 

strazia      '  '  ' 

■traiieKaiire,  alreiiare  in  Jljuit 

di  belTdrc 
■iFMio,  lo_str»iiarp,  loiigoil.  ili 

Hrega,  D^ti  olii  tUtglu,  vale 
dlaperarai 
Stregchia  e  Streghi^  itr*,* 
■• —' Hitrtf 


Stremo,  i 

abrada.,  mhero,  WUiecGret' 
to,  lablno^Jrtto,  mn  " 

Slrenuila,  v.L;  vmlóre,  p 

Slrenao,  vatorOBo 


StKi^tanle,  clie  H  itrtéOo 


lare  di  ckacekeuia  ,  isle  fir-  1 


Rtta,  lo  Urlgncre,  itrignini 
bizzCalc*,  fregile  ma  =  £ij 
D  melttnl  alle  ilretit ,   o 

rÌ<lolH)  In  K 


itrsrJa  d' liilriflsre, 
..  . .  iluupare^Dar  sEbId 
iJnbrogliaU,  agglusUrla. 


li  Studiare,  AUenderi;  a  qualche  co- 
it=Sludiarii.  aSitìciirli,  Indii- 
atr1arai=Affre  tiare,  aoIleclUre, 

-  Studiala,  Mllcolto,  frellolaaa 

i  Sluml*  e  fitmnfnli.  Slumla  di 
ribaldi,  0   alDlU,  «1  dice  per 

?  Sion,  leldaeqaaBienUi 

-  Slurbimealo,  la  aturbare,  «tur- 

-  banu,  aturbo 

Sturbare,  Inlerroiopf re,  Impedire 
I  Slurbabire  ,   vtrb.  match. ,  che 

6tgri»)ione,  aturbo,  aturbaiBenlo 
ata^,  lo  sturbare,  dlalurbo. 

Impedimento,  acomplglla 
8timticiiMi|to,  Inlizmiento,  Irrl- 

ShniiaM!,  fruaechiare  legRier- 
nante  con  UHiia  oom  appun- 
ta l*=Toec«%^  aaffi^ganl  \n%\t- 


ere.  vlnlentare,  (fonare  = 

^■•t  dice  del  premer  molti 
..^^Jt^ortare  altrui  alcuna  cuaa 


/fe  J?»>le  violenlai 

C^-^^^egto.  to  alrlftnere 
*»«ri«i  *",  StrigMre 

Sii?-"''"'"'*-; 

'^  Sbvphloiprriueut., 
**»    teiaao,  danno  r  ' 


pia  di  \e=StH*sÌcart  i  [irruz- 
li,  vale  loaMnartl  e  adoperar- 
al  cnn  latli  (Il  afbril 


'  Suasione,  Il  periuadere 

Subbi  etiare,  su  (rc  Ilare 
ISubbiettD  e  Subiello,  BU|Kello 

Subbleilone,  lugieilone,  v.  p.  u. 

Subbillalo,  almianlo  bilioso 
ISubtllare,   solleiare   a  far  chec- 
cbeajia,  lall«are 

Subbllloao,  iB^ilaao 

"  ibentrare  ,  tnìiwe  "Kv  VmhJì  *& 


Saccfdente,  eht  tatetie 
Baeecdcre,  crrdilsre,  diicnii 

SBGCMilan,  Berti,  match.,  t 


Basohicilm,  igural.  rlileare,  __. 
nn  onionhi.  «spre  tn  próclnta 
...;.  V.  Baslarrlonc 
>  «  Sudicia,  imbralbila,  apor- 

che  fa  K  cose 


to'  'uI^uTo 


^! 


SuflragBre,  giovure^Scolpi 
SuB'raftlo,  ■accorso,  lovvenlmenla 
Surolare,  Supilar  negli  orecchi,'. 


pan.  di  pcTioiii,  n  f 

irooii  in  aula  pvlr  . , 

Sn^getto,  pcnOBi,  e  inalMl  ■■ 

I.IWU  o  eitlin  |iwle^3l|ti^ 

lalo,  niddito 
Snegmoiw,  la  star  »<»j(rtKi,  P"- 

itlo  Paltnii  [Knlau 

_,  ii(rM>l»  • 

rare  con  poca  ■Trrdulfnt. 
lenxa  prndcua ,  «HifilnM 

dOfi  loaecbCTle, ._ 

Hirall .  Ela«  br  Ml»l 
iciooeberìe.F'.Rtrr  " 


Sojieranieniai  il  lOfAnre 
Su|ierorr,  vioecr*, 

rlore,  Bopmyanii., 
Saiwralore ,   i-erA.  iii.imL.Eh    I 

SupireliiamenlaL     V.    Sogiertl^  | 

Supcrefalanu. 
Superchlare.   I  .  .  _,. 
SDJienilifitD.  V.  SsmnI 
SB|jerehieii«.  F.  S 


Sfl|ierclilevole.  r.ft 

_    ,     .,  ,  Super»  Biione ,    ~- 

dire  1]  itio  cancella  In  legrato  poloilbl  d  tt 
=  Dire  seeratsiaenlc  ad  altrui  ch(Ssln 
cDtg,  che  il  mclla  In  Mipclto ,  '  SupplanlAre.  F.  SomitiMi 
che  anche  diceil  mettere  una  Sapplunttlore  .  culiit  "' 
pulce  nel!'  orecchio  {     e*™iJBtlo  ;  ch«  aDf  ~ 

Riiagiiriinenlo,  l'alio  del  >ng^  Supplicante,  che  sd| 
l'Ire  I  SiipiilicaB  temente,  ai 

Suggerire,  niMlere  In  cnnsIderB-       voliaente 
liane,  proporre  !  Sii|>plicare,  |>reHBr«  n 

Engoerìtopr ,  eerli.  niatek. ,  chel     afkltiiasamenle,  «  • 
EQggerhce  lioritto 

Suggestione,  sHmolo,  tenlaalane,  Supp1i»lore,  vert.  w 
Instlgazlone  sum>IIim 

SuBKCItamento  e  Soggetlsmenlo,  -Supplior-'-* 


I  siigeellare 
([etto 


I  -Supplice, 


3gS 


UOHO 


17«9 


e,  con  supplica- 

ipplirc 

iere,  sovrenire 

•otto=porre  in 

leamblare 

I  usato  ebe  aop- 

inpprimere 
*e,  occultare 
to  inconsiderato 
surrogare 
re  uno  in  luogo 

«tituxkNie ,  sur- 


latore 

(useitare 

e,  Ur  lerar  so, 

I.  maach.,  che 
re 

dA  sussidio 
nella  necessità, 
estlone,  Instlga- 

»  sostenutezza 
attuale  esisten- 
i  secondo  U  suo 

Isa,  facultadi,  a- 

stanziarsl,  rice- 

Sostanzievole , 
I,  che  ha  sostan- 
)rta  suntanza 
Sostentazione,  il 

ìtnire ,  mettere 
IO,  0(1  altri 
Costituzione 
lusurra,  mormo- 
re  leggermenter 
ni,  mormorare 
rò.  wasch.f  che 
wviore,  detrai- 


Susurrazlone ,  il  susurrare,  mor- 
morazfone 

Susurrio,  snsiirro,  mormorio 

Susnrro ,  il  susurrèire,  mormorio 

Susurrone ,  susurratore ,  che  su- 
8urra=Moniioratore,  detrattore 

Sotterfiigere ,  evitare ,  scansare , 
schivare 

Sutterfnglo,  forma  da  fbgtir  d^e- 
ebéftsla,  scampo,  modo  aa  team- 
pare ,  da  uscir  di  pericolo ,  o 
d'impegno 

Sovversione,  sovversione.  Il  sov- 
verth^ 

Sovvertire,  sovvertire 

Sovvertitore,  che  sovverte, '^sedi- 
zioso 

Svagamento,  io  svagare,  Inter- 
rompimento,  diatrazloiie 

Svagare,  hiterrompere.  o  dlstor- 
re  chi  opera  con  vagnesza  e  di 
voglia  =  Spagarsi,  si  dice  del 
non  si  applgliare  al  continuo  a 
checchessìa,  ma  divertirsi  in  al- 
tre operazioni ,  o  pensleri=rRÌ- 
crearsi,  prendere  alcun  sollievo 
0  sollazzo 

Svagolare,  svagare,  svariare 

Svantaggio,  incomodo,  danno,  pre- 
giudizio 

Svarlainento,  lo  svariare,  farneti- 
camento 

Svariare ,  non  istar  fermo  in  un 
proposito,  andar  vagando 

Svarione,  detto  spropositato 

Svegliare,  divenire  attento,  co- 
minciare ad  operare 

Svelamento,  io  svelare 

Svelare,  palesare,  dichiarare 

I  Svelenarsi ,  trapsi  la  rablria  e  la 

Svelenire,  contrario  d'invelenhre 
Svenevolaceio,  pegg,  di  svenefole 
Svenevolaggine ,    svenevolent  » 

sgraziataggine 
Svenevole,   sgraziato,  sguaiato  « 

senza  grazia,  sIoiiìmVì%n^^}^ba^ 

ietto,  disadatto,  coaVran»  <^ 

avvenevole 


iTcncvole,  con  b|iua1ita|;f!inc 
'  SnncvoUiiKcclo,  aveuevoiaccio 
Bvcnlur*,  Kìatan 
Sienluralo,  (iortunabi 
Stendirato,  luena  u»ta  che  tven- 

S»(rgin»r*,  torre  alimi  la  vergi- 
niu,  \uiùn  le  vergini ^AfT' 
'  una,  ineaniInelB- 


Sveriilnatore ,  I' 
Svergogni  ,  81U 


uch.,  che 

0  ivergo. 


SvergDgnBlsmeDle ,  oud.,  stia» 
Tcrfiogna,  ifacciabiiuente 

SiergognaleuB,  ificclalnu 

Svergognati),  ilitceiila 

Svcrnre,  per  metat,  dire  senza 
riguardo  quel  eh'  h  occullo,  e 
si  dovrebbe  iaeere 

Svewiiare  ,  v.  b, ,  derivala  da  ve- 
scia, ridire  elfi  che  al  aa,  o  che 
ai  sospetta,  ancorehi  al  debba 
teitcr  secreto 

Sveidstore,  che  speleiia  ,  ciar- 
liere,  che  non  aa  aosteuere  il 

Svezzare,  dlivei/ire,  hr  perde- 
re 1' n»iiiB=lspappare=::Svei- 
zarj],  tralasciar  l'usa  di  ilouna 
cosa,  riouneraene 

Sviare,   propr.  trarre  dalla' 
ile»1iirc=u,wir  di  via 

Sviato,  adi,  da  aviare, 

peraona,  che  ala  Cuori  delia  bui 
DB  via,  t  vAlla  a  mal  fare 

Svlalore,  eerb.  match.,  che  «vi 

Svignare,  (att^r  oon  i^ruteiu 

nascmamenu  ;  '<-\i. 
£vÌIlBtieg{ElBmEnto,  V  wioti»  ^ 

s  vii  lane  gRÌaie 
fivillanegglaiivr,  cUe  »\\\\B«e' 


olire,  ataceand,  id 
eralo,  in  ftru  di  n 

I,  abBRÙainenbh  ibajtti 

Sviiicebiare,  ditlrigarc 

Svi  ragliato,  seioBCÒ,  Kin(kRt> 

Svoljterc,  contrario  d'avi<l|*> 


Bii=Svillnntgsi-irii  .  dirvi  ti 

IvillaDCftaiBlore  .    •  ^.■■■'   ■"  ■  ■ 
che  «vilUneguiii,  ■■       ■ 
iviluppamenta,  'ini;  ' 
liiloppwe.raviàr  ly 

gere=Liberare.  'iìi>i.^m«t. 


oplnioBa=Sviinpparc,  «Mf" 

dnlesameute 
)  voi  Urne  n  tu,  lo  avnlUr* 
ìvoIute  ,  ai  >luer«::SeB»l  It^ 

re,  D  vallarc^ca/rdrf  attw> 

Indiirio  ,   persuaderlo  a  d* 

al  ilrillD,  e  dal  dritto  al  hi* 

I volto.  DCriUSMl 


t.  p.=^lnirre.  < 
"é  dlceil'd^  '"d! 


(uacoia 
tabella ,  , 


:S!C 


•rletaMUdlttn^''     . 


WwwAMe  ,  traacare ,  e 


Tliliiborse,  quegli  che  per 


,  seSreL 
TaRbru 


Tuliiborse,   qiief 

Ure  ibrII*  ntiru 


imuiiiia  tiuu  iatruiuenla  lairllen- 
U=Tagi!are  lerondo  il  pan- 
no, idaltani  al  bisagno  =  fri' 
alhre,  0  tagliare  u  d«sì,  uu- 
tiia«=Taglior  la  bona,  ru. 
iMrfrTagliare  i(  raflimaine;!- 

ED  prima  cbe  ne  sii  venuti 
lOB  =  rosliin-  le  parole  In 
•.a.  Mollare  «  interroni|iere 
«llrul  U  fevel  lare— fasi  iure  /( 

lni''II''e  la  via  del  rlbn-no  = 
t^lìar  le  eaUe.  0  il  giabbo- 

SSÌ!e?gll*'cuci''cB°lu"  l("ù\', 
•Mrtarne  =  durre  una  lingaa 
3(  toglia  t  fende,  ¥.  Lingua 
'fagliare  a  iiuiso  te  minac- 
tl.  o  il  pnrlure  quaUiai, , 
tTMorlo  uri  ma  che  sia  nnlto= 
Cluntare,  Incannare 

«j,j»..  .„..„...*, ...... 

TuDenle,  agg.  a  llnguo,  vale  ma- 

IMieo,  punge  n  te 
niUa,  la  «miarelatura  e  la  ferl- 
^  Ae  >i  %  nel  lagliare=£ijc- 
,  re  a  non  altre  taglio  in  chec- 
ehesila,  o  simili,  nalerae,  o 
DM)  poterne  HTlIre  l'eOiillo  che 
t)  deiidera 
iBdiuolB,  inganno  occulto 

•W(«,  o»lBiilCv«jlid'iio  conrlursi 
a  tale  termine,  r  denola  miaerìa 
=Tal  lì'a  a' alcuno ,  la  stessa 


Tamljueia,  gullauD,  tampone  , 
TamburBre,b»li>nareij>erc>iulere 
'  uisar? ,  dar  buste,  pereui>- 


Tanlafera,  ragioniinenta  liini{«  di 


-, infelice,  Iribalare 

T8|>inar>l,  trlbularsi,  alUiiigersl 

graiidemenle 
Tipinello,  dilli,  di  tapino,  metchl- 

TBUlnitd,  baiKUB,  nieielilaiU 
Tapino,  «un.,  misero,  infelice, 
tribolala  ~aild.,  gretto,  basai^ 


Bureua,  aapellanda  I 


Hilardsre,  intrallenere ,  tenere 

Tardetta,  diin.  d)  tardo 
Tardeiia,  lardania,  lenteiu 
TardiU,  Tar<IJtide   eTardltate, 

qualità  di  tìù  cl>'  i  tardo 
Tardo .  pigro ,  leolu,  negllg enie  , 

contrarla  di  iolleeito=:  Grave, 

Tarlo.   Avere  il  tarlo  celi  ahu- 

Bit,  ll^F^cl  rabbia 
Taroccare,  v.  b.,  gridare,  sdlraral 


T«p5ia,  In  modo  lusso,  (rtrson» 

BvarR  e  s|illorcls 
TBrlaMnre.  uialrnenarc,  maltral- 

Ure 
Tassare  ,  lo  stesso  che  Iscciare  , 

dar  taccia 
Tasto.  Andare  n  tatto,  o  col  ta- 

detli  vlit»=rDe(!ore  tin  tallo, 
CDtnre  In  qualche  proposito  con 
brCTlli  e  deetrena  =  Toccare 
a  tatto  buono,  cnlrare  nel  pun- 
to principile,  o  heIIb  materia, 


rlU 
'emerarla,  troppa  ardilo,  Impra- 

dente,  Inconsiderato 
temerlU,  Temerltade  e  Temert- 

tate ,  ardir  sovercbio ,  lopela 

violento  della  parte  Irrigne- 

vole  sema  ordine,  a  raclene 

della  mente 
'eiupellone,  uomo  gnmo  ,  tht 

faccia  It  caffo  :  ed  «Khe  al  A 


le  cicala 


H  peirUf.  cicalone 
acca  nel  Bl;;nir,  di  > 
In  slesso  che  lnllnf[nrda 


Taltaraelli.., 

Tatiera,  tacca  nel  Bl;;nir,  di  vlxlo, 
magaani 

Tivalii.  Bare  a  due  ._ 
dare  a  dui  tarott  ad 
to.  lu  stessa  che  bre 


piilllai 


riva 


due  colombi  ad  uni 
Taiolacclo.  Far  lavo 

«ronde  apparecchlc 
Tavolello.  Elitre  o  . 

voltilo,  eiaere  in  ;■ 

Tavoliere  e  Tavalierl.  Àrirt  tut' 

vere  in  rtidilo  le  sue  f^caiia=^ 
Eeiert  o  rtitars  tul  taiiolle- 
re,  essere  In  perìcolo 

Tediare,  tenere  aledlo,  Interle- 
uere  nolando,  noi  a  re 


eonehiude  e  il  Itids  •( 
da'  negoill 
Temperare,  mademra,  nffmM 

Tenjp  e  rato,  modello 
Tempesta,  Tempeitadc  e  Tenf» 
stale ,  ahnna ,  travaglio ,  (M 


Tempo,  opporinnilA,  occatlMIi 
aRio,  comudo=:Jpanf  or  tMM 
1  ale  anticipare,  sollecltanb^ 
re,  0  dare  buon  tempo,  oW 
tempo,  ^-aiillona  tur  lempMCi 
stare  allegramente  ,  far  borni 


li  vvllono  premkN 


PO,  \tìt!  Indiziare 

tempo  al  tempo,  vale  jiroted» 
re  con  soverchia  fretta  In  qat 
che  operadone^^jitre  a  te* 

pò  a  fhr  checcheisia,  tilt  t* 
servi  ancor  tempo  ,  )irìnM  cte 
jiasal  la  conglimlura  del  firliE 
Fare  buon  tempo ,  che  si  diet 
anche  f-ir  tenipone  ,  vale  star 
In  allegria,  sgaazxare  ^l^unr 
tempo,  vale  sollazian),  fa(gkt 
r  Olio,  Impiegare,  o  consumit 
il  leoiiw  =  Perdere  il  teinpa, 
vale  Starr' ••"- 


t>ilfi  i  miwtn  ^ 


PO-.A» 


UOMO 


4778 


che  col  tempo  si 
riC-Chi  tempo  ha 
Uà,  tempo  perde, 
tempo  non  aspet- 
insili  proverbi  che 
dinotare  non  do- 
passare  l'occasio- 
pOt  0  innanzi  tem- 
nanzi  il  tempo  do- 

0  e  a'  tempi,  po- 
iono  ad  ora  oppor- 
^  debito=:i/  tem- 
mpo,  e  nel  tem- 
1^  vagliono  al  tem- 
refissori  tempo  e 
ogo  e  tempo,  va- 
giuntura  propria, 

fo  e  il  tenopo  lo 
wiglior  tempo, 
uon'ora  =  ii  inai 
nal  tempo,  sì  di- 
Uva 

'at.  si  prende  per 
festa,  passatempo 
ie  far  teìnpone, 
i,  o  aver  teìnpo- 
iono  darsi  buon 
Q  allegria,  sguaz- 

ico,  mondano=Per 
sto  a  spiri tuale=: 
a  tempo;  contra- 

0 

1  airant.  Tempo- 
iporalitate ,  con- 
iU  =  Per  affetto 
lane  o  temporali 
mporale,  cn'é  a« 
rpetuo 
iporaneu 

ito,  il  temporeg- 

secondare  il  lem- 
secondo  V  oppor- 
:he  prov.  si  dice 
ndo  il  vento  = 


avarizia,  spilorceria 

Tenda.  Levar  le  tende,  Agurat. 
vale  terminar  checchessia=i/ 
levar  delle  tende,  posto  avv., 
vale  al  fin  del  fatto,  air  ultimo 

Tendenza,  propensione 

Tendere.  Tendere  reti,  lacci .  e 
simili,  figurai.,  vagliono  insidia- 
re; che  anche  dicesi  tendere 
insidie^Tender  l' arco  dell'in- 
telletto,  figurat. ,  vale  volgere 
11  pensiero,  applicar  l'animo 

Tenebria,  per  metaf. vale  ignoranza 

Teneramente,  avv.,  con  tenerez- 
za, affettuosamente 

Tenere,  possedere^  avere  in  sua 
podestd=Per  abitare=Per  im- 
pedire con  mano,  e  con  altro 
checchessia ,  che  ei  non  possa 
muoversi,  o  cadere,  o  fuggire, 
o  trascorrere  =  Per  impedire 
assol.=Per  arri\are,  o  essere 
giunto=:Per  occupare,  impedire 
=  Per  usare,  osservare  =  Per 
mantenere^  conservare;  e  si  usa 
anche  in  signif.  n6ufr.=Per  isti- 
mare,  giudicare,  reputare,  far 
conto,  credere,  esser  di  opinio- 
ne=:Per  avere  efficacia,  valere 
=Per  adunare=Per  andare,  in- 
camminar si=:Per  osservare,  £bi- 
re=Per  professare,  detto  di  re- 
Iigione=Per  attenere,  importa- 
re, e  neutr.  pass,  assol.  detto, 
vale  avere  stima  e  riputazione 
di  sé— Per  appigliarsi,  attenersi 
=:Per  ìncrescere,  calere =Per 
attenersi,  stare  attaccato=Per 
rattenersi,  arrestarsi =r«it«r«f 
savio  ,  bello  d' assai  ,  e  slmili 
vagliono  riputarsi,  stimarsi  tale 
^.Tenersi  d'  una  cosa ,  vaie 
invaghirsene,  gloriarseiie  =  Te» 
nersi  in  sé,  vale  reggersi  sopra 
sé  iiQ%so-=Tenersi  insieme,  o 
in  sé,  vale  stare  unito,  coilega- 
XoczTenersi  di  patti»  N«te  «Qnh> 


/    tentarsi 

maL  Tensdtade  /  Tenerezza ,  figurai. ,  v%\^  «Si«Mtt« 
fermetaC  vale»    compassioneyanMMr^^Cjnn^vMA 


Tirsnnldc,  tirannia 

Tlrannlzure.  V.  Tlrnnneggiare 

Tiranno,  per  iJniillL  si  dice  di 
pereuna  srudele  e  Ingiusla  =: 
Trovali  Bnche  preau  in  liuona 
parie  per  lo  «lesso  die  signore 

Tirare,  condurre  con   fgno,  o 

con  violeou^i^cr  iatrusliuire 
=  Per  rimuovere  da  ni  in  un 
subì  lo  Gbeecliesaia  con  tiiria  d) 
bracciu,  a  Dne,  per  lo  piti,  Ul 
colpire,  scagnare,  BBllare^  Per 
allenare.  Indurre  -Per  attrarre 
^er  distendere,  condurre,  co- 
slruIre^Per  otlenere  a  suo  luo- 
do,  gpuiiUi'e,  sincere,  conK- 
guire=Ed  In  sIsnlL  neulr.,  la- 
le  Incamminarsi,  imlarBl ,  bd- 
dare=Vale  anche  vedere,  escr- 


ra,  del  risvegliarsi  alcuna  in- 
clinazione, 0  altro  sentimento, 
da  nalnrale  simpatia,  aomlKlIan- 
M,  0  congluoilone  di  aaniue^ 
E  pvl.  di  contratti ,  vale  pro- 
curare di  TwlagKl*r>i  nel  prei- 
10  II  pili  che  11  puA;  olie  anche 

starat^ffriir  ia  parte,  da  ban- 
da, da  tato,  in  ditparti,  e  «1- 
mlJi,  tagiiono  ailoulanve,  dia- 
costar  dogli  altri  =  E  In  sìgnlt 

dlscosisrti  dagli  altri  =  rirari 
iatiieiro,  vale  ritirare,  o  ta 
volgere  Indiclrs,  e  al  usa  anche 
in  glgniC  neulr.  pati.=Tirartl 
llietrQ  alcuna  cosa ,   Qgi 


=Tirarii  aAiou<i ,   -  ,. 

■arti ,  pracw:Glar&\ ,  wnai*^»» 
^firard  in  caia    — '"  '■"'^"■ 


dice  trarre  aaaaluL,  i*tét 
geie  alcuno,  o  delenuiatféW 
cbeaain  per  owixo  41  f^kf 
BJlratte:r(>(ire  per  daét.» 
te  la  ilmlilL  dal  gtnoeudeUui» 
raglino,  vale  conUneUra^n 
0   In  quel  pnnlD  =  PfrauM* 

forUina,  owunpc 
perlMliK^JiinBr  A 


altrui    grtod  issi  ino   diipiacere 
' '— laentcPer 


mo,ftr  tara 

S  Mpra  «  Mta- 

lltslWaar  t«N^ 
MMMtariMn^ 

MHk  omu  «Imi- 


u 

lliuUiit,  iBfhtria, 

n  altre  nnioae, 
ma  (are  II  gliuU^ 

irtn Pillili,,  p«r 
rulonevol*,  la<U- 
a=PartHa  tarla, 
t=À  tariti,  poEtQ 
if  luttuBCoW  M- 

Sc,  nJe  «Mi'» 


Toaiwiu,  f .  ■.,  velvelU,  prestett* 

Toiwua,  V.  ■.,  toiUuiB 

Tojto,  add.,  preika,  veloce,  aubi- 
tu^^l  prende  ancba  per  uHtM- 
la,  ifrontato,  anUlo.  oode  dicali 
far  faccia  Itala,  Che  vde  ene- 
re afaeciala,  ariUUi,  aenu  ler- 

veToeiu,  siiiilio 
Traavaro,  v.  a..  ii 

Trabaldire  e  Tri 


Trabatlere  ,  baLlere  ,  |ierBaotere 
iiuleme  due  co*e=Per  caplMM, 

Frequenterà  abbiUleril 
TnibocMre ,  figuraL ,  oedere  Mi 

TraLoccBlo,  per  furioso, . prcdpi- 

TrabiKclie*iile,perpr«iiiitojo,M- 

TrMicliei|lan  ,   tempereiglM*  ; 

nudo  EuM 
Traeeii,  per  InlMo,  InUuwato, 


Tnoonlórtlre , 


Traeoleggine,  \.  p.  o 

line,  negliiensa 
Trac  otanu,  IdmIbn 


ganle,  |iraiiiDluo9o 

da  mollo  più  ab' e 
TracructioMi,  v.  a-,  mi 
Tracuraiiglne,  Iraaou  raggine 
Tracaranza,  trucnranlii 

Trwuiralo,  n( 

Tndif^C,  ti 

TradimanUealD,  v.  a.,  Inlcramen- 

Tndiinento,  Il  inù\rerFars  ohi 
rheiiia  a  trattiinml-  -'-  '■ 
lo  contro  k  ragione, 

JUiniQian  ilpania  ih 
"<xA  del  muDglarlo 
„ iBdagnare 
Tradire,  uar  fraiidn 


sfflltlivu 
.  rarorcKerla.  }'.  Tratunllftli 
Trafbrelllrw.  F.  TrifurclllH 
Tralbrello.  V.  Trafiirril» 
Trsiòreria,  iratitrcllerla 
TrurusiiimnlD,  11  M' 


.     ...  !,  IrnSsIlore 
Trsftre.  far  pia  che  none 
TralflcBiiW,  che  Irafllc» 
■"— " neifWtare  ,  etereilai 

Per  inaregglDri 

Per  lo^ - 

Trafficale 


Traflifere,  per  melar. ,  • 
(mere,  o  al»l»ere  ce 
aplscevoll  e  ietti  mori 


Trambusta,  Il  trambnsto*.  «•»  I 
Trambuslare,  rimilo 


TTambiulo,  ,. , 

VBgfio,  loUerailune.  ÓMBi* 


TraflllB  ,  per  meU!. ,  >tìe  urne* 
dolore,  o  sflUrione 


Flgurat. ,  maoefiFlare .  mnrt 


S.'Vtwwn.'WT*. 


rtvnHifg^  ravistMnB 
■Ho,  H  tfmnettare 
nere  e  Trammettere ,  In 
£  mmtr»pat9^  vale  cntra- 
metterti  in  menou  ettere 
■hMrc=Per  iiapactuni»  to- 
ni 


SmUIbi  jM  «he  nriwnbUe 

Hnen.  ■  ■  la  '  VrMMnlere 

w  €  CNM'InsdH^iMMr  tra> 

trtaello     ' 

maligMBMote 
ite  ftbbrietto; 


frangugiarft>  joi- 


per  njM,- naie 
ve*  teÉHre  ,  ■ 
,  il  traupillMre, 

elM.tr«raalUa    ■ 
^^     "Bte- 
das- 

B'M'ii^pàL  neutr. 

Rfe^  Tali  aofnrionia- 
e  bnon  tem- 


uovo  i781 

vale  eonsiimarlo ,  lasciar  eli'  e' 
passi 

Trapassatore,  verb.  masek,,  che 
trapassarrTrasgresaore-  - 

Trapelare.  eoKunrendere  anche  da 
mmiml  indMi,  dlaoeprhre  anche 
leggenacate 

Trapensare,  y.  a^  pensare  atten- 
ttaainiaBiante  - 

Trappola,  fifforet.  per  insidia,  tra- 
ma, traeewizFàr  trappole  j  fi- 
forai,  vale  ordire  inganni 

Trappolare  ^  per  metat,  vale  in- 
gannare oott  alcmia  -apparenza, 
o  diBSOstraifcMe  di  bene 

Trappohtore.  Mfè.  mateh.,  che 
trappola,  ingannatore,  gwnta- 
tore,.  ■  . 

TraMleffia,  U  trappolare,  giim- 

TrappoUere»  Irappolatorej  glimta« 

tore. 
Traricchira,  traosrlcchira 


IML  ed  aVantTraaqoU- 
'•  .Tranflaillitate,  per  me- 
o-quiete, gioeondità 
V  9utt^  anito  tranquillo 
<v  tu  tranquUlo ,  vale 
are— /Irfd.,  per  metal, 
\gao9  piacevole,  gioieso 
e,  tras^aro 
^oae,  tTMgresaiooe 
*e ,  V.  a.,  anoderata- 
ioeUre 

ito^  per  trasgredlmen- 
rleaslone,  trasgres- 
.<    . 
che  trapaiM 

oltre,  pM$a 


Trarieeob  V.  a^-rleeUsateo 
Trarre.  Trarre  vm ingoio,  per 
lar.  miMaagglo,  uamtativo, 
«na. prova 
Trasamsre,  amare  aoeesanwnte 
Trasandameoto,  il  tramandare 
Trasandare ,  trapassare  «loHo  a- 
vanti,  trascorreK=Per  metal, 
vale«sdK  de^  termini  conveae-' 
voli,  eooedera  F  onesto = la  sl- 
gnif.  att,  vale  trascunnre ,  dls- 
mettere=Per  disordinare=Per 
errare,  trasgredire 
Trasandato,  trascurato,  abbando- 
nato 
Trasandatiira,  trasandemento 
Trasapere , .  sapere  a  aoprabboa- 

dama 
Trasattare ,  impadronirai , 
priarei  .»-..■ 

Trasavio,  v.  «.,  molto  feanrt» 
Trasceglere  «  TraM«R^> 
gliere 


Tri«eeglUiienlo«  traMRto^ 

zsFerjrwgredbre  I  Trascelta,  muit^  % 


A.-    ■ 


oltre  ni  lerminl 
Traicorrere  un  foeae, 
va\e  umlire  illoma  p( 
Per  lr»pBware:Per  tr 
TrasooiTinmnto,  il  Irasoi 
Trsscurrilore,  verfi,  nui, 


«nTene™^- 


<  TrasmodaMre,  t 


ne)[)!tare,fiird^ 


li' ardine  doratt 


negligenTa,  iPOBmdare,  mettere  1 


Trasecolare,  nm(r. ,  olire  modo 
inarivIglianl.ituplTsI-lnalfEniC.  T 


Tra^gare,  traftwf 
Ti-mgre dimenio,  n 
Trasgredir-     — '■ 


uscir  be' conaiida- 


itl ,  a  di  conunisiionfl  , 

iii'Jl,  die 


,  Piani,  nunenitroi 


■•TS. 


Trasgredilore, 

trasgredisce 
Trasgressione,  disnliLidlenx 

trsagredlre 
TreiRreiBore,  uerft.  match., 

iraserediace,  Irasgreilitore 
Traslglarr,  trasportare  da  lui 

luogo 

TrasiuÌpaiiotie,v.l.,U  IrasDiif, 

TrssmlsEione ,  \\  li&<.meVi£n  ad  i 

«liri  phecchfssta  \' -,-. 

Traimodamento.  eccesso,  ninoto-X    \lv*^';g^<« 

memo.  imodtrtWTX»  \  ^TTS^^ 


Truiullo,  plaocr  «kc 

-       -— stoilwsl .     — " 

lUlenipo,  a 


UOMO 


i7S3 


Ivaglo 

traviare ,  cavare  di 
Jalla  diritta  strada  = 
»er  fare  uscir  dall'or- 
Ile  leggi  del  giusto  e 
I 

auperbissliuo 
leoltA,  o  liceim  d'ea* 
^r  lo  trarre  i  nomi , 
ille  borse,  ad  effetto 
;irè  offlcii  0  altro  = 
tratta  •  o  a  tratta , 
rb.  vaglìono  lo  stesso 
irte=Per  accorrimen- 
io  =  Per  moltitudine, 
{Dito 

ontrario  di  duro,  xoti- 
letaf.,  vale  benigno, 

,  ed  air  ant  Trattabi- 
rattablUtate,  arrende- 
'er  metaf^  benignità. 


Ite ,  avv,  y  con  modo 

I,  trattato,  ragiona- 
teorsocPer  macchlna- 
r  maniera  di  trattare, 
rsi  con  alcuno 
Ke  tratta 

ineggiare,  e  si  uxa  in 
tlnientl,  oltre  al  si^nif. 
5  nel  neutr.  pass.  ,= 
lare,  discorrere- Per 
o  adoperarsi  per  con- 
e  tirare  a  fine  qualclie 
ietterai  di  roezzo=Per 
e,  toocare=Per  agita- 
tore alcuno  bene ,  o 
imilf,  vale  portarsi  se- 
volmente,  o  villana- 
limili 

a^  »u9t.,  trattamento 
!it.,  pratica  macchi  na- 
tila =lV'attato  doppio, 
Ilo  simula  tO;  ùnto,  in 

snA.  maschi  che  trat'  ] 
kéfjaexzano  rrr  Per  J 
Interprete, \ 


che  spiega 
Trattazione,  il  trattare 
Tratteggiare,  per  motteggiare=E 

in  forza  di  sust.,  per  tratto 
Trattenere,  tenere  a  bada  =  Per 
provTisionare=Per  mantenersi, 
nrsi  le  spese  per  vivere 
Trattenimento,  il  trattenerezzPer 

mantenimento 
Trattenuto,  per  salariato 
Tratte  vele,  trattabile,  piacevole 
Tratto,  il  tirare,  tirata=E  agurat. 
vale  dar  cagione  ad  alcuna  ope- 
razione, far  risolvere  alcuno  che 
stia  incerto  o  dubbioso  in  tàt^t 
alcuna  c08a=Per  maniera:  on- 
de essere  persona  di  bel  tratto, 
o  simili ,  vale  esser  persona  di 
nobili  maniere  zr  Per  atto  frau- 
dolento, astuzia,  che  oggi  dlcesi 
anche  tiro  =  non  ne  poter  le- 
var tratto,  vale  non  poter  vin- 
cere posta,  restarne  al  di  sotto 
^Vincerla  deltratto,  è  lo  stesso 
che  vincerla  della  mano=P/sr/ia- 
re  il  tratto,  vale  pigliar  tempo 
Trattoso,  di  bel  tratto,  manieroso 
Trattura,  V.  a.,  il  trarre,  il  tirare 
Travaglia,  v.  a.,  travaglio 
Trava;<lianìento,  il  travagliare 
Travagliante,  che  travaglia,  ope- 
rante, affaticante 
Travagliare,  dar  travaglio,  afiBlij^- 
gere=:Per  lavorare  =  Ed  in  si- 
gnif.  neutr,  pass. ,  vale  impac- 
ciarsi ,  intrigarsi ,  intromettersi 
in  checchessia  =  Eki  in  signif. 
neutr.s  e  neutr.  pass.,  vale  an- 
che affaticarsi,  darsi  da  fiire  = 
Per  rimescolarsi,  alterarsi 
Travagliatamente,  avv. ,  con  tra- 
vaglio 
Travagliativo,  faccendiere 
Travagliato ,  pieno  di  travaglio , 
oppresso  di  travaglio,  afilitto= 
Per  affaticalo  =:?«t  ^fS\3a\ft^tV 
menato  , 

Travagliatore,  verb.  moaciu»  ^^* 

travaglia  «^.a*.. 

Travaglio  ,  perlUTYi«i.V»»  *  ^®*^ 


re=Per  IsVoro,  e 

|>er  lavare  feUcsao 

TrsiaglhiH),  eh«  ha , 

fUo.  trave  glialare 


'Sa.  Alla 


ara,rt'«e"iiia 


Traverso,  ptr 

e  IncampnrtDKiii: 

TraicsHrp,  Bgursl.,  vale  nasco 

dare,  immaBctierara  aotto  b«l 

aniiareniB   1   uronril  diletli 

Tr«vigin«nta  ,  il  traviare  ,  sii 

Travinre,  cavar  di  Via,  BllDDlanan 


TrailiBinenlo,  il  travisare 
TraviasrP,  in  signif.  alt.,  vai*  In- 
tBniinfp,  raastrare  iiitacoia  per 


— H«r  htimie 
TretclilPro ,  jier  melaf. ,  vale  In 

nanna lore 
Trecculare,  ciarlare,  berlingare 
Tremare,  per  aver  gran  paara= 
Per  sliniDt.,  vele  smolenl.  abi- 
tarsi alquatttiKEA  '-  ■■~"  — 


(la  c|HBlcb 
Tremore  ^   per  aoipeUo 


Treno,  per  laaienUElnne ,  dqila' 

Trepidante,  v-  I.,  che  IrrtiMa 

mere,  paventare 
Tre[«ilailane,  v.  L.  Il  Ireplilarf 
TreiHdciia,  Irepuiailane,  Ire  pMM 
TreiiidiU,  Irei^aiiane  ' 

Trepido,  v.  1.,  Hraorou 
Tresca .  I|;iu-aL,  per  eompafi*. 
— iversMlone   di  [mcert  àé 
eno^Par  sOare  imbnib 
intrigo  ^  ^ 

Treacare,  per  niMi>i--:  ■    r 
ischenare   Isacii    .  . 


il  gealo  aiiperiuVi- 
TriUolare,  atBitf''' 


Tribalanonc  «TriliulaiioiK,  «f 
aiiiane,  Iravailio,  luoleiiia 

Tribolo,  amarai-  iier  irìbuluM' 
=Vee  io  pimta  che  h  &  amiMI 
'riboloia  e  Tribatuaa,  pioN^i 
IriboUliane 


Mi.  AcoraL,  per  fndu- 
doadobre ,   tralUnanl 

■Mri  per  taMdMto       ' 


^cketrinAi    . 
.•.Trl^N«,pcr.MnllU^ 

n,  Bw*.  maick. 
^Ar  fMla  «d  ■ll«fi«>- 


,*.>.,  intllncanli,  tri- 

KMUtr.  pati.,  attriatlril 
.X,  tritio 

,  mallncunia.  dnlorc^Per 
,  tclgf  iinbgglne,  usUe- 

•OkiloM  d' iniqui  Mgb)' 
■  qutblvaflli  ipccte  di 
le  *1  crede  uaer  preiui- 
r  iMelleraUub  riluldc- 
■Iqra  t  detto  dlriil  per 
«■  b  vece  di  Mrt» 


'  UprcM.ttae'Wm  A  rluMlUi 
Xn!M«re,B«anL,  pabbUMTC) 

di  vili  gore 

TronibellB,  flgiirBl.,  cicala  tore 
■"  ombellare ,  ftnupat,  divulirire, 
D  spargu  re  alcuna  naia  rlulcen- 
ilola  |)er  tulio 

'ambelliere.  per  iDeUfi,clGSlDne 
'Dnco.  Ji«r  ironcJ»  It  gambi, 
■i  dice  fi»{urat,  por  aver  mver- 
chia  paura  o  fhit|alt<nienlo 
■oniara.  v.  b-,  levarsi  In «iperbla 
iSd  per  iiqwrbiB,  at- 


Tronflo ,  flo 
ippi>.  Ugi 


Trattare,  dlcesl  «nnan.  bitOffaino, 
0  la  ntcettUà ,  O  paura ,  fa 
trottar  ta  geeehia,  r  vale  ohe 
la  neceaslU  (fona  ad  operare 
chi  non  opererebbe 

Trolto.  Psnlara  il  trotto  .  par 
l' ambiatura,  liurat  vela  per- 
dere dA  che  potM  conhgBlril 
MtnraliDenU ,  per  voterV»  pro- 
curare ooD  qudl  aliMllMilll 

Trovnuente,  Il  IniviM,  iMMHo- 


che  caia  ch'ei    .. 
Tpo™i<II»,  fsnciullD  alibandonito 
Trovalo,  mi*. ,  inwnUre,  imen- 
«ioiic^dtf.,  tu  tli  il  ften  tro- 
valo, o  Blmili,  Diodi)  iì<  salatB- 

TravBlorc,  Btrb.maicli..ì  DTCnlDre 
Traizo.lnipppdlg 
Trace,  flem 
Trneolf  riM,  truce 


Trnl&re,  irianLi 


lite  spregevole 

iniani» ,  fur- 
'a,  boia,  bagsl- 

Cani  ben? 


iilliiaiuuenli  , 

miillA,  Inmaltuaiiuiirntf 

TnrniilluaMi,  eonfuiOi  iJm 

Tuono,  per  li 

tuono     [tlCFil  f 
uscir  de'lerniìnì 


l'rn|^A*J 


vale  non  ai  lasciar  aoperchlsni 
dall'  iTVertBrlo  In  {iirole ,  tdr 
rispondere  ad  ogni  minimo  ehe 
Tulli),  aKIIrat,,  rorinl 

trul  per  pemuBderlD  n  br  chec.- 
chCBslg  :  e  dieesi  per  lo  pili  per 

TuiDido,  p*r  nielafl,  superbo 
Tumore,  per  niFtal.,  vale  alteri- 
la, superbia  i 
Tuiiiiillo,ron»Te  »  tmeaswi  4\ì 
pulò  MllevBtn  e  wmmaMo 
TumalluanU,  che  imnuVWu» 
Tomulluarp,  far  wnwvWo 
TufliultiiBrìamenU,  nun.i  « 
■unito 


n^Tiirarti  la  bo-'cn,  nte«» 

re  niraatsmentr,  ■  no<l^9a 

Turba,  inDlllt>idÌDe  lu  eMlM= 

iClHurbarti 

>.fl  larb*nl=M^ 
vaiione=AtlerBilonc  A'mlmt-- 
Danno  o  illi  turbo 
Tiiiliania,  t.  a.,  turlimneat»,  w 

Turbare,  alterare  e  coainiiMiTT 
l'animo  altrui,  Bicemlo,  a  •»- 
eendo  eoaa  che  f II  ilIsfMMa^ 
euularp,  acomnliliare^lnii- 
ttt  ilitnr- 


irbaUmenle  ,  opp. ,  cuni  larto- 
'■.■VKioWmrt  ,  mrt.  nvrmJL,  eie 


UOMO 


HOT 


lente,  avv,,  con  tur- 

e  Turbolento,  pieno 
nza,  commosso,  alte- 

e  Turbolenzla ,  per- 
i,  alteraxlone=Per 
bolaxione 
turbolento 

,  Interprete  ;  quegli 
o  risponde  invece  di 
non  intende  il  lin- 

permetaf.,  superbia, 

perbo.  altero 
lera  a'  nomisi  armati 
=Protta  di  persone 
irpo,  T.  i.,  deforme, 
loncsto 

,  viirtf. ,  bruttamente , 
Udine 

ialiUdiciòeli'étm*pe 
,  Il  parlare  disonesto 
tcenità  di  parole 
■ente,  avv^  con  modo 
),  vituperosamente 
all'ant.  Turpitade  e 
,  turpitudine,  defor- 

,  deformità 
e 

ir,  protezione,  difesa 
ne 

lie  difende ,  che  pro- 
da 

-e  il  tutto,  vale  avere 
torità,  essere  il  più 
Esser  tutto  di  alcu- 
ce  dell'esser  suo  di- 
D  intrlnsecorrwrt'  uo- 
qualsivoglia  uomo 
one,  o  pensiero  super- 
malauguroso 
!  Ubidente,  che  uh- 

Ubbidienza  t  ì*ià>bv- 
é.  o  unere  in  ub- 
gnoao  avere,  o  te- 


nere sotto  il  comando,  avere  o 
tenere  soggetto 

Ubbidiente.  Y.  Ubbidente 

Ubbidienza.  V.  Ubbidenza 

Ubbidire,  eseguire  i  comandamene 
ti,  ademf>lere  l'altrui  valore 

Ubbiditore^  verb.  match,,  che  ub- 
bidisce 

Ubbioso,  che  ha  ubbia 

Ubbliare,  obbllare 

Ubbllgato,  obbligato 

Ubidiente,  obediente 

Ubidiensa,  ubbidienza 

Ubidire,  ubbidire 

Uccellacelo,  dicesi  ad  uomo  scem- 
piato ,  semplice ,  sciocco ,  min- 
chione 

Uccellare,  bellare  e  burlare =l/«- 
eellare  ad  alcuna  cosa,  vale 
procurarla  con  ogni  industria» 
desiderarla  con  avidltà=(7coei- 
lare  i  favori,  gli  onori,  o  sl- 
mile ,  vale  cercar  di  ottenerli 
con  modi  artifleiosi 

Uccellato,  burlato,  beffato 

Uccellatore ,  per  slmilit.  si  dice 
di  chi  cerca ,  procura ,  o  desi- 
dera alcuna  cosa  industriosa- 
mente 

Uccello,  flgurat  si  prende  talora 
per  minchione ,  zimbello ,  zugo 
e  simili 

Uccellone,  dicesi  me  taf.  di  perso- 
na sciocca ,  e  da  essere  uccel- 
lata e  beffata,  che  anche  dicesi 
uccellaccio 

Udienza,  dicesi  delle  persone  adu- 
nate per  ascoltare  predica ,  o 
altra  cosa  simile 

Udire.  Pfon  voler  udir  trattato 
di  checchessia ,  o  slmili ,  vale 
averci  avversione,  essere  riao- 
luto  di  non  aderirvi 

Uditorio,  sust.,  auditorio,  udienza 

Uflcetto ,  Ufficetto,  Udcietto^  1&1.> 
zietto  e  Vf&i&tV\o«\^ic!»9tf^  «w^wa 

Uflcio  ,  Ufficio  ,  mxX^i  ^ >i«s*ft;. 
quello  che  a  t\asc?Kc«  i?  *^^xSt- 

Per  piacela  o  bw^Vù»,  «  «" 


ntre  in  uimJa,  e  sbnlll,  valla- 
no eaaere  in  odio,  In  («iHdla^ 
Aesr  in  «spia,  a  amia  te, 
vale  «vere  fai  adÌD,.oi[larc 

VngloKi,  Inqnielo 

Ufinero  ellnKere.  UgnÉr  It  ma- 
ni, flcaraL,  vale  corrampere 
eoB  dinari  —  Uaiicri  ii  carra- 
ixtlr,  si  uaa  anèhe  per  adulare, 
litMngitn -r^  Aver  cJki  ugnere, 
e  limili,  si  dicono  di  osi  e  di 
■ffarì  ^I)dln<tl.  ne'qaali  eia  da 
brigare  e  «HalicarBl  mail» 

Vvvit.  foeaart,  nu)rda-i  l'ugo- 


ilfnminoii  ,     , 
inttniar!?,  finire,  lerminare 


UraaiilU,  beidanlU. 

Umano ,  aflablle ,  bi 

■nelo,  trallablle 


a  umilM.  modello, 


....limiu 
omilbrni 


■giiiyartitt 

it.  Uniyera!- 


I  riiilDnsmcD- 
.  1  età  uno,  -  - 

"  per  wnOj 
■  stivali,  t 

SI,  odipend*...,, 
Duiis  toia=l'o- 

r  UOOID  ili  bu 

A  1  oonitnl  pi 
kevoti,  che  fr 
nrli,  che  sncl 
BVanO  giocolai 


he  allenite  alle 
'omo  Iti  lonoii; 

R!  eWldiióre 
le  precipltiiso 

tizUomo  r"  '- 
bla   di  ■DI 


ne-Co. 


■  di   penona 


"dà  SS^o"2 
dn  nVfera  ,  Tale  scallpllo,  di 
tutta  botta,  atto  a  qiulunqae 
Cina  ;  e  al  prende  cosi  in  buona, 
come  in  calMva  parle=T  Oomo 
dilla  ma  parola,  vate  che  man- 
tiene la  proniegsaLjlluon  uomo. 
vale  aomo  dsbtieDe  =  Talora  al 
dice  p*r  ironia ,  e  vale  il  con- 
lrnrlo=ronio  ài  buona  patta, 
vale  che  b  di  henlgns  e  tmana 
natura,  docllei  9en4)Hcer[;Diiio 
di  grana  palla,  vale  iratao- 
lanor^omo  tioliie  dì  tale,  vale 
lo  ileuo^^Ponio  di  paglln,  cli- 
ccai di  perMnaHniB  perlogafi- 
nere  al irui ^Talora  vile  perao- 
na  inaanaata  e  ittalonlltaz^omo 
:o,  vale  mediatore,  ohe 
—le  neill  affari  aftrufc 

ponile  pan>le=^£Mir  uomo,  •  o 
i^ts»r  un  nonio,  vale  easer  per- 
■ana  d)  atima,  o  di  contoj  eaier 
Blolta  ablllia^ 


a  addo**»  aìlrul , 


nifUiario 
vile  inreatlr  P  uomo,  dlBcoarlo 
lopo,  prò,  uOle^Blaoéna,  aaees- 


dsre  Itene  i  fatti  il 
le  UOPO  nel  paniere,  fale^ui- 
■tare  I  (Uaegnlad  alcamcrad*- 
re,  0  conoscere  il  pel  nell'uo- 
va,  al  dice  di  chi  «  d' aeuUafl- 
mo  infcnira  ,  tiM  lOnt,^  a%^ 


l'ìn>iailiile;=K«jerc 
unuc»i>j>idice<nli 
di  ewa  agavaliisiiDi 
■  rtiiìclre  -k  migli 
oggi,  ^he  una  galUi.^      ..^.. 

glia  aver  poco,  BW  prantimentc, 

chic  inDllaeon  nidUKio  di  tempo 
UrbuBmenKi  nsp^ciin urbanità, 

dvitmEnte 
Ilrb«DlU,  ed  aH'iinl.  Urtai 

e  Ui4iiBilaK..gflnHI«izs,  ci 

Urlitno,  dt  eosluinl  eiriU  e 

dlncuhk  Renine 
Uritenle.  Caso  uratatc,  \i 

denle,  ellcibbu  bisogna  ai  su 

bllo  iirov  vedi  mento 
Orgealemente ,  aoii.,  con  modi 

llTRenu,  ntretlD  bisogno,  uo[io 

Urgere,  v.  I.,  splgnere 

Uri»,  >oce  uial  fren>iente  in  boc 
GB  del  pupolo,  la  quale  s'usi 
nella  aeg nenie  esoresaUmt:  Ave 

\*iè  tolergit  nule,  ivergU 
lo  anljDO  addotso 

Urlare,  per  dicIsT,  vale  

dire,  lenire  in  eonlroverila. 
>i  ma  \n  slgnlL  atl. 

£an.-l/rlare  il  eo^ia 
gurol.,  vele  fiir  ogr.. 

In   modo   proverb.  Urtart  eoi 
nutro  j  vale    eonti 
persane    plil   palei 


cesiar  di  (reraegul tarlo, 

tlsaKg)»!  V.  a.,  usu 

fumeiilo,  1'  uiftve=PtB\M*,  wn- 

TCrgazione 
U$aMe.  che  mbi=CoVu\cw  ?«»\* 

oa  e  conversa  wm  i»^ 
Vivna,  u3i),G0M>wluitiw 


UUHO 


1791 


d  onore  d*  alcuna 
terminarla  o  efiet- 
felicemente,  e  sen- 
:nti.  pericoli,  o  di* 
>  ai  passo,  figurai. 
!  con  maggior  dili< 
cacia  del  solito  = 
ropcMto,  vale  dipar- 

0  che  altri  ha  con- 
*eAsso  =  Uscir  del 
uscir  di  proposito, 

1  seguitar  rordiiie 
seminato,  o  fuor 

0,  modo  basso,  che 
i  proposito,  e  talo- 
ìazzare  =  uscir  di 
Ila  strada,  flgurat, 
il  proposito=(/«c{/' 
(uraL  vale  perdere 
(ionamento,  non  ri- 
proposito =  Uscir 

colo,  vale  maravi- 
cmente,  trasecola- 
re gangheri  contra- 
in  gangheri,  vale 
eWo -Uscir  dall' a- 
ion  vi  pensar  piii= 
nte ,  vale  dimenti- 
di  bocca,  vale  ve- 
ire,  detto  incunside- 
Uscir  degli  occhi 
,  vale  aver  gran 
aver  perduta  alcu- 
averscne  a  priva- 
/  ruzzo,  ftgurat. , 
la  voglia,  lasciare 
uiche  dicesi  Uscire 
^apo,  0  della  testa, 
ir  l*  ira ,  vale  pa 
'e  uscir  uno,  vale 
nto  colle  parole, 
;a ,  ancorché  con- 

1,  a  fare  o  dire  quel 
ri=:l'scire  del  de- 
!  al  dovere=l/'»cirtf 
ile  eccedere=t/*f/- 
ìa,  per  uscire  del 
"/itori  di  natura 
cantra  il  propi 
osa  contraria 


del 
tra, 
trio  l 
td'l 


la  propria  indole 

Uscita  e  Escita,  successo,  esito 

Uscito,  sbandito,  fuoruscito,  cac- 
ciato dalla  citta 

Uso,  usanza,  consuetudine=:Eser- 
citazione,  pratica=Servigio=l^io 
fa  legge,  proverb.  che  vale  che 
la  consuetudine  acquista  forza 
di  legge  =zUso  si  converte  in 
natura,  maniera  proverb.,  che 
vale ,  che  gli  abiu  hanno  tanta 
forza  in  noi ,  che  difficilmente 
si  vincoaozFure  uso,  \ale  ser- 
vir8i=<idd.,  usalo,  avvezzo 

Usualità  ,  agevolezza  nell'  uso  di 
checchessia 

Usufruttare  e  Usufruttuare,  aver 
l'usufrutto  di  checchessia 

Usufrutto,  focoltàdi  godere  i  frutti 
di  checchessia 

Usufruttuario,  colui  che  ha  V  usu- 
frutto 

Usura,  interesse  ingiustamente 
tratto 

Usuraio,  colui  che  dA  e  presta 
ad  usura 

Usurarlo^  usuralo 

Usui'eggiamento,  lo  usureggiare 

Usureggiare,  fare  usura,  dare  ad 
usura 

Usuriere,  usuraio 

Usurpamento ,  V  usurpare  =  Per 
uso,  usamento 

Usurpare,  occupare  ingiustamen- 
te, e  torre  quello  che  $*  asi>etta 
altruir=Vale  anche  usare,  ado- 
perare 

U'surpatore ,  uerb.  niasch, ,  che 
usurpa 

Usurpazione,  l'usurpare 

Utiiare,  recar  utile =£  In  signif. 
neutr.,  vale  ricevere,  ricavare 
utile 

Utile,  ed  air  ant  Utole,  «la^juti- 
lità=Per  usura,  interesae^lad, 

che  apporta  utilità,  v^^^^'^^t 
giovevole 

UtilliA,  ed  a\Vaivl.\^>iAVV&^  «^'^^- 
Jitale,  uro,  cooiodo  e  i^ftNwaf.^- 
to  che  si  ir«e  da^  tìlwfewte»»»^ 


■'^ 


iirsi,  spprofil' 
e,l(raii»(!niire 


T*ct^Te,  dlBoccapBto 
TacintErta,  (uurrSuiU,  lai 
Vicanio.inK — 

Vaclrtfpè? . 
n^tr  esjer  privoJer  BHBtide- 

=Per  riparoraf,  non  far  nulla 
Taoilont,  It  vacare 
Macinamento,  11  vacillare 

VnrHIanlr.  rhp  »ri1la 

vacllU- 
incoslsnte,  atii- 


Per  Ditoso  «  neghittosa 
Taira,  v.  1.,  astuto,  accorto 
Tagabondare ,  andar  vagabondo 


dar  tagando  col  pensiero 
'Tàaahando  e  Tagsbundo ,  add. , 
che  vagabonda;  ed  In  foraa  di 

Ttigamcnlt^  il  TB|tare 

Tagare ,  andar  errando ,  traacor- 

rcre  =  Per  metaf,  vale  uscire 
'   del  preso  tema 
Tagalorc,  verb.  match.,  che  vaga 
Vaganione,  Il  vogared'ér  shiillli^ 

Tale  svagamenlo,  distrazione 
Tagellatoeillo,  vacillamento 
VaBcllare  e  Vagillare,  v,  p.  ii-,  va- 

Tagheg|eriB,v .  ».,M  s(Jw.«\wMoto 
Tanliegniamenlo,  W  vtijWtvMe 
Vaghe  aaiwile,  tì\e  fatteti»,  »» 
rimira  con  ditetlo  , 

,     re  a  rimirare  fiwmeTiW 


piacvrui,  Inranlni 
TaEhegglaioTPiDerhn 

vojtliBftffia 

Vaitheira,  dctiderla,  i 

Vagillare,  «.  p.  u.  T.  ' 

Vaglia,  Tatare 

Vagliare,  perriSdlve 
gllere 

Vago,  suit^  otte  «agbe 
te,  I'  lniian»»«bic:i 
g»,  «iTante=^P«r  bi 
ildereso.  cnpido,  Ai 

Vagolare,  vagare  ,  ai 

«oiare 
Vaneggia,  potere,  firn 
Valente,  obe  v«le  mm 

prolMaione,  eeeelta 

ne,  poderoio,  MÌ<rli 

d'aasnl 
Valenleinentej  aw^  e 

poderasUBCnte,  |a|l 
Velenterla,  valerilvlH 
Valentia,  pnMltm,*^ 

n,  bravur* 
Valentlila,  valore 
Vatenire,  v.  ■.,  valeni 
Valentria.  v.  a.,  vilM 
Valentuomo ,  ebe  tat 


Dono                                                  «M 

M,  liorlosn,  vaniR  lori  oso 

,v.lenlemenle 

Vino,  per  luelaL,  agg.  a  uonu). 

t;  *.l«r<,  mae- 
jlDurWtìce,!. 

gì  orlato,  boriosa,  legiilerD 

VanlnuKlBre,  superare,  .«nare. 

tóTSSS 

«uno,  >l  dice  del  riiparmìargli 

.  con  vilidlU, 

vendere 

podiroso 

'••."»:.■  Jljrns'rfr^ 

ÌU>re,  tirtù 

pertorllil^Per  ulillia=Per  ven- 

czu,  possa 

rdii,  «tutiid 

WgRto 

Jl,  virui 

>,  con  valor 

suor  vantaggi  olire  11  move oe- 

Tantuione  e  Vaotazloue,  vanta- 

,  arbore,  re 

■neolD 

i  pa.su.nc  . 

(ipo,  vale  Infii- 

""g-rrdir-r^^ercett^^'SC 

lliuiie  =  e  per 

Werblral,  van- 

vanlo  =  lnsignif.  ji.utr.paaa., 

vale  gloriarli,  pregiBntl ,  darai 

tnpo 

)adiaci]ulslar 

le  cos'è  sueàVale  ancEe  promel- 

■  in  cose  che 

ter  di  lare  alcuna  cosa 

VaiilBto,  che  ha  yanlo,  famoso 

|SI 

Vanlalore.Derb.  match.,  che  tiDta 

Vaiilerla,  nilllarleria 

MH  vanlU- 

Per  lo  prunielter  di  sèiFer  lo- 

«=Per aenia 

de,  gloria,  palraa^Per  lanliggla 

VanuTB,  V.  a.,  vaniu 

Mlegeiare 

Varcare,  valica  re=Ptr  Iragiltare 

"a™  cose  va- 

VlUcloire,  v.  1.,  iudovintre,  pre- 

iTAe 

dnio 

.  BHWcA. ,  che 

Taliclnio,  v.  I.,  profeiia,  predici. 

mento 

coniialu'  da  a£  1  poveri 

Tanitade  e  Va- 

Vece. Prtndcr  e  lenir  la  vtct. 

do  eh'*  vano, 

0  le '•Cd  altrui ,  vagliano  en- 

irare  e  stare  In  tuo  I11050 

^  cJw  Da  vani- 

Vedere,  per  lionawfcte,  ««iiawa- 

rPer  eomideru*,  ■»«! 
w  pienle  ;  t  In  quMta  ■ 


br,  vale  iccaritlnKnto^ 


tulo,  vale  non  esUmar  i 
rittiir*  la  oou  veduta  = 
diWnOj  eonlrarlo  di  vci 
ato=Fedcn!  fn  o/«o,  « 
dere  e  conoscere  etaìan 
=  Tedere  a 


IB  eODKiun 


vidtre,  li  dice  ad  aleum,  ehe 
ala  In  qn^ehe  proaslmo  pEricalo 
rr^Dal  vedere  al  non  cederà    ~ 
limili,  poill  a  vverb. ,  vajtllonc 
Od  irath>,1nipenulBnienle=Di 
a  ceiUrt,  vale  làr  conoaceref 

tendere,  hr  ptrtre^Far  i 
re,  vaie  operare  che  allrì 
ga=Far  videre,  vale  anch 
segnare,  Dwslrarc^FarffB 
fi  nero  per  bianco,  vide 
■trare  altrui  iina  eoauer  ii 
tn=Farla  vedere  altrui, 
far  che  lueerda  co»  ce 


&  figurai.,  vale  si 
:  r^ere!  veder  ci 


e  anche  voler  balteral  ci 
iVim  vedere  plil  twantì 


Vegghlare,L 

le  della  nnlte  in  otinìid»  m 
versando  L 

Fegghialure ,  verb.  mamKm 
vegflhia  ™ 

VeisTiievole,  che  venhia 
fc^er  melaf.,  vaTe  * 
acGOnlD,  delira,  pnMHfl 

Vegalare,  vecghiare         " 

Vegfia,  aggira,  llT 
HO  e  leoipo  del  n 
qual  ai  veglia  =Dl 
rannata  di  genie,  jier  1< 
In  ballando,  o  aTlro 

Veglia  n  te,  che  venlicPer  tf| 


ale  ffuanlar. 


Teglia, 

ftr-fa 
Teglialore,  verii 

Veglie  ttino,  plccr 

Diceva nche  di 


'ecliueclB,  veglia  piccola,  ve»l»l' 

'eia.  A  Bile  gonflg  ,  n  nie  »•■■    . 

ne,  e  ìlmlu,  posti  avverti.,  m- 

notano  con  in^periU 
elame,  per  melai.  li  dice  di  t» 

9B,    lutto  cu)  le  ne  etli  al- 


dicono  di  *\  tìa  foftooetìeW 
nimorato  =  Veder  eolent"" 
atale  «Ilare ,  «covenate- 


;  jmt-'"^  tS.ws™«i«mt,  ™i«  ,^ 


CÒwWttD,  prapr.  rahbiosElto. 

deii  uose  Ilo 

enoBiU,  rd  all'aDl.  Velenosità 

|L  iierfldlB,  rabbia,  ira 
WnoKO,  SguraL,  per  peiUfcro 


bà- 


Itd,  Tolere  iiuperfe 


k  a  sciiiiuDlta=rarc  una  cD- 
Wal  «ma,  valt  farla  d[  voglio 

fer  dtn»fO]  0  per  mercide 


mf!,  nve  mtrce 
MhwdIhi  per  ili 

ES""" 


mala  acquisii) 


e  per  danaro,  a  pn  n 


VcndicaDle,  quegli  che  il  vendioa 

Vendlcanu,  v.  a„  vendetU 

Vendlcarr,  far  vendetti,  prender 

vendetta;  e  ti  usa  gnefe  In  *1- 

gnlt.  alt.  e  neatr.  pa*t.=Ven- 

mart,  alla  latina,  vaie  uHson 


Veo^Mtore,  tv^.n 


glleni 


*c  vei 
E3er«, 

ferendone   11  li 
innu  per  preiEo 

tSit  dare  «llriil  ad  Inlendere 
thce«lKial>  ^  j<Der  raifion  da 
■niifer«,  vale  aver  ragioni  so- 
nMHiailanli  :::  rsiuSire  parole, 

tsarolettt,  vegllono  Inganna- 
la Interlentre  bIituì  eoa  vane 
«Me,  dn-  eliUceUere  =  Vm- 
Im-  gatta  In  sacco,  vale  atre, 

ittre  tìml  aiu  cu»  per  aa'tU 
it,  teoMs  eh'el  poHt  cbkHrsl 
V  gael  cte  sia 
dmctìo,  merceBarlo,  che 


il  vendere 
iiut.,  il  tendere 
:,  oarò.  mojcJl,  che  vende 
TeDdillane,  vendita 
,  TeoeiM.  dléeai  per  odio 

TeaeraUle,  da  eaaer  venerato,  de- 
i.      iiMi  di  venemlOBe 
D  TenenbUlU,  q^aliU  di  cU  cb' i 


Venia,  v.  L.  rcmlUlOD  i 

perdono  dell' errore 
Venimenlo,  Il  tenlre  ;  renulo 


r  orlj!tnf:Per- 
tmltagli" 


re,  ollenere^Deri 

eonibBllcre-Fenin  a  capàj  »è- 

aiBC\aa\oae=Ytnirc  a  gn  ' 
tornar  bene,  dar  piacere,  d  : 

ricordarsi  sfinire  alle  co 
Tale  alla  conci ualone  :^  fet 
'aile  inani,  venire  la  poterei 

•ff.; 


prendere  a  far  checche  i>ìa  = 


I,  al  iV 


Tento,  per  aietaf.  tale  vani» 

Volgerli  od  ogni -' 

oc  praverb.,  del  riuu  sn^n. 
UlIiA,  m  krmettt—PIgt 
•mto.Biurat.  il  dice  dello  su 
rìrsl  In  favellando  =Pf«ni 
nenia  j  o  onere   il  capo  pi 


vani  Inganoalo  d 


=Dar 


vale  inli 


I,  per  melaf.  >alc  Einlti 
I,  sorte,  fortun».  e  |ii(W 

vera=Vile  tilarii  die  t 


Ma  moMrwi  ta 

Veradlcente,  t-  p.  i 

dice  fi  vero 
Teramenle,  noi/., 


'    llcamenti:  i 
VereEDridla  i 

i^rgogna 
yerecanda,v.  1^  obe  ht 
Terecundis.  ■"  " 


tlnltate,quanuo 


_.    ,  raprendere , 

I  ."Ulncisre   rlsotomnenVe    tì«:o- 

k  «hessIa^Far  ueniQ  ad 

cosa,  )n  modo  l)njiW,v 

"Siria  via^Far  Ghc-' 

re  ind'arno,  alno* 


Tergine,  purfu,  li 
ald,  pureiZB 
Vergogna,  doton,  i 
ne  Intorno  a  qnciic  cin*a  *^ 
pwe  che  ci  apporflao  tiimn 
ne*  mail  o  pasuH  •  (MmH  • 

iil\    to.QVtrttjrKwcdta  >iifti»_. 


Ttn  V^UI*'  »*^«-^ 


perire  di  gna  lunga 

"«»," ' 

itr  Ter([0)!na,  over  ver|io>n9 
rargOgiKMamentei  anu.,  con  ver- 
BBcm  ;  e  preu  In  buon*  pirl«, 
I  vale  rlipetloHcnente 
Ttrgogomo,  loeco  do  yerBoano; 
•fc.-  ..i.„„. 1.  1— omlnloto. 


i  col  felli 

«  U ccBiconlaniB  At'n— 

col  noilrl  icnliiuenll 

u»tri^  peniteH  =  Jdft ,  p 


la  iii«i)eaÌDia  cata  =  PiT  mudu 
vla^^Jlutor  vtrio,  vale  raulsr 
«IBe  e  inantera=rniiiari!  vtric 
vale  (rotar  via,  taodo^Pare  ui 


tare  l' sllrui  parere  ,  a  volonU 


V*r»L 
Teaela,  dgui 


'vcn turato 
VeiieitK lamento,  il  vexxeMlire 


fare,  modo,  luo,  canaueludlne 
—Il  lupo  cangia  il  pela ,  ma 
non  il  vriso,  o  simili,  proverb. 
che  slgnlllca  che  ehi  è  ma' 
fìa  per  nalura .  mai  non  ai 
mane  di  malvanlaoicnle  opei 

Veiiuao,  etie  bi  In  li  una  ci 
graiia  e  plBce%oleu:a=l'er 
t1aaa=Per  linei'eacevole 

Via.  Andar  per  la  tnala  via. 


1,  guliB,  m 


J 


Ttala,  V.  ■„  mtoHa 

flilD,  uerBDiao,  imaso,  o  vòlto  a 
ttm^iXre-Darla  vinta,  o  per 
tinta  ad  alcuna,  v*1e  oonco)^ 
rcrencl  ■ua*entlmenta=DiirlR 
tinte,  vaLesdalare  ,  andiirc  al 

nle  arrcDdenl   conRaundoai 

vinto 
TWsmtnta,  Il  violare,  violatane 
VlAbinlf.  die  viola 

verginità  e  la  pu- 


>,  aver* in 


«-Per  CI 


Invilir 


)tala.  per  melar. ,  eoatimiiuto, 


Viole  n  Un  le,  colui  che  ii<ia  violenta 
Vialentare,  far  forza  In  maniera 
"   '  ila  iiapassIUie  resialervi. 


lolente,  viole  nlo 
VIutenlenienle,  avv^con  violenia 
Vlotenlo,  che  f»  vlolenza^Pcr 


e  VirKinitale,  virginl. . 

rlle.  iier  metaf.,  vale  valoroso, 

n  fbraa,  cuntrarìo  d' eOb- 


VlrtQ,  ed  all'ani.  Vlrtude  e  Vhv  J 
Iute,  abito  di  operare  itamSiM 
la  leKXe  naturale,  civile   e  ^J 

buona  qualilA  =:  far 


he'h 
ito  vlllorla 

ir«blle,  ila  «aere  vitupera- 
Uegno  di  blulnin 
jraDdo,  vituperabile,  vltupe- 

^■e,  ohe  vllujiero,  che  ap- 


,^'       «  f  mluprrare  e 


=¥lBcrt  tu  ratto,  «le  rubare, 
■  per  Ti»  di  r  ■     ■ 
Mroiuau  <■ 
«  =  Fton-  tt 


Tiro,  flòrirptoo,  vali  MMlnnl 
lem  a  ardltasnr  rfM  /ìm-io, 
pollo  atVarbq  vkIc  eoi  TMeit- 
M,  per  bria  <l'aniil=nr  rbia 
(Oria,  e  a  riva  fona,  vinllona 

Tialare,  torae  ■  obeocbeiak  ileu- 
Da  buona  qnaUU ,  e  Introdor- 
irene  una  cattiva  ;  inaitare,  eor- 
rompere,  Ma|aciiart=Per  ilo- 


Cfflr^U 


Vlzkiii),  cbe  ha  t-lzki 

Voce,  ddta,  senlen»=Volo,  su 

fngio=Andar  voce,  vale  pni 
tarai,  etnr  fama,  puliblìeiit'aì; 

KUana  calerne  diBCOrao  Ira  I 
gtnte^Arer  buona,  o  ealtw 
noce,  figurai.,   vale  esam  i 


noce  m  capitolo,  pern 
lUee  dell'  avere  in  qnalsitaglli 
umoiìd  aalorìU-Dar  voce,  ti 
le%r  correr  fama  =  Dar  eoe. 
ad  alcuno,  vale  fncolparto,  In 
Amarlo  =  Dar  buona,  o  mali 
voce  a  uno,  vale  lodarlo,  o  In 
bmtr\o=Totf  dtl  Beatolo,  se 
ce  d'Iddio,  in  proverb.,  vai 
che  dt  rado  la  comune  fama  a 
ftigamicrociillgural.  per  fami 
liputaalone,  opinione,  coneeltcì 
Vodferare ,  ■pn'ger  fama ,  disse 

VodftrnlDBe,  Il  vociferare,  fam. 

Toga,  SgoraL  per  impelo,  ardore 
Ètitn  fn  voga,  vale  essere  ii 
uao,  essere  eomim.  segaitata,< 
approvalo 

Voglia,  Il  volere,  deslderkt,  ralon- 
U,  appcttlo.  brama  =ffór  ' 
voglia,   vr'-       - " 


UH  di  (wniegulrla 


Togliente, 

Togllenia,  .._.  

Tsgllevale,  che  ha  voglia 
Vogiioloaoi,  voglioso,  ebe  ha  voglie 
Voglialo,  bramaaa,  desidero»)  = 


giera  e  volubile 

Volenleroio,  volonteroso 
Volenllerì,  hbh.,  ^  lii 
Eonlbniie  al  proprie 
VolentieriDcnte  ,_v.  a. . 

Volen^ro,  v. 
Voleiitleroso, 
Voieina,  t.  a,  vaflia, 
Tnlere ,   dlrlntre  le 

della  volontà  ■  ™a«el 

aver  voIonU, 


neceauria=  roterà,  ci 
re,  vagliuno  over  «r""' 

dloare,ritnilaici<!hk 

Bcare^apetl«re:nrwii«r  n 
14— Appesto  ' 

Toliiare  ,  agginnto  wl  ri 
ligniflcailvo  d'aotaa* 
■eniB  lettere  =Per  m 
bllco,  divolcats,  a'  ' 

Vdgareslmo , '— 

Tolgarlti,  qualità  <D  eia  d/M 

«are 
Volgalo,  vulgnlo,  dl>ui|i>,r      ,    r 
Voiiiere  e  Totvere.voliurfcS*  > 

le,  vale  ruK>ìre.<lar<l  -^*"    ' 

prender  In  roga  =  Ve 


fOilwm^    1,, 


,  inclinar  coli'  aSelM  •■ 


Volgo,  p 
Volftl™, 


VolonU,   e<t  «ll'anL  Valiim*«    >. 
"''ornate ,  polenta  v>««4l^  ^ 
tao,  per  hi  qaale  tlMM^^ 


le  oaMMi^H 


F  .          ....      ,' 

r            Zimbelbre,  fliumi.  tale  alkltore,  1     Vida  e  raiu,ilr« 

1                1uiiiw»r«--^Sche™ire                   1  Zafli,  quislmoe ,  i* 

ZimbcllBIore ,  vcrb.  match.,  che       mrnla 

lln>b<ll«                                         Infoio,  flganL  ri 

Zimbella.  Bgural.   v>le  Ii»ln((i, 'Zugolioo.  a«DnL  1 

Il                bella,  o  icrcir  per  tiiiibcllo  o\     re,  vkte  br  eoM 

^              di  limbello,    vaelluno   servir      no»  puA  rtiiieira 
1              ili  tnutnllo,  D  essere  befTalo  da'     cAi  ^ul' altrui  n 

1               lutti                                               1     iiippa  net  pantt 

f          Zlzianìa,  per  loelir.  vale  Bcanda- ,    chi  si  melle  ■  [ 

Zii»iri<>so,  che  mrtle  ihtianla         tenipu=E  tganl 
Zoilo,  crltfco.  nwledlcu                1    ne,  mejooUoa 

Zoppegitltre ,  tiEii<**t.  non  urMe-  Zurlare,   tart  «H 

Zoppo,  per  metit  vale  diletloM,  Zurlo,  la  HeMo  eM 

"iSi™&!,  t«^o                            Zurro',  lo  .te»o  d 

Sezione  II. 

Corpo  umano  e  tae  fuHtIonl. 

y            iiu!9.iiE,  chinare,  occoslan:  a 

eia,  R  fiiru  d-uoi 

1              lem 

A  Aracela  optrti. 

1             Ibbeverare.  alloppiare,  preioda- 
1                gli  erTelti,  Ebe  ft  il  .Ino  in  al- 

dlslese 

Acgldloecfti'.M'n 

1                 Imi  bevendone  Iroppo^Por  la 

doterà  cidiilli,t< 

1                 bocca   a  qualcbe  luso   pien   di 

[                 liquore  e  faeverne  alqiianlo 

À  conio,  aUalo,tB 

1              Ibbeierarsi,  bere,  disgelarsi 

A  capo  olfiHjfil,- 

1             Abbiosciiu-e,  cadere 

veno  lem,  1» 

Urti ,  e  dlcesl  cosi  dell'  aninio , 

dice  i  capo,  e  N 
A  e,.po  al/>,nl,  « 

veno  U  ddo 

Abboccalo,  lUcesi  d'uon»,  che 

AeopobojJO.NlI 

mangia  uul,  e  di  ogni  cosa; 

A  rupurWnu,  hI( 

ma  >i  diee  per  iseheno 

lo  Bleiso  om  >  0 

Aceanoalo,  culle  «i 

in  un  sol  boceone 

1               A  bocca  chiusa,  vale  len»  parlare 

AiS^nlS;  voce,  («^ 

1             Aborto,  Il  Alo  irnutoinnantl  lem- 

Acceoluare.Midi 

1                 pU,  ed  »Mlw,  abushamenle,  di 

roteoDUtiaailiM 

1    ATr,"t-.-™«'»^'»^'^==-^'Ì 

l_                                     ( 

tMlgllBlo  ,  chi  per  Ira ,  Bccldis , 
maUneoiit  ptnsìtra  o  sdegno 
Uene  11  cigllu  buno 
^^-Wgfiala ,  lo  (tcaio  che  «cel- 
li ebc  ha  II  ctpl(IÌo 

Atra,  porsi  coccoloni,  qna- 

n  Mderal  sulle  calcagna 

rsf,  rtslrlngersl  nelle 

e  abbai  sindoni 


jnitUrd,  chinarsi 

•un  die  l'uomo  puA,  per  non 

.^-tier  tUIo,  senu  perù  parai  ~ 

TKertpa  corno 
giare  o  slmili ,  vale  Ingc 
quasi  pia  che  non  il  puS 
'  crepa  polirla 


■me  o  lini 
Dnbj  che  qi 

lEUlO.^OTIO 

dieonsf  a  iì&rti 
tìoè  penctrallv- 


col   verbo  nian- 

ville  iniallBre 
la  pelle  si  crepi 


n  gran  ■ 


Bollile 


enti,  a 


:,  mordere^AOtri 
fBc  al  ^  co'  demi 
Udlrluarsl,  i  oliarsi 
IddlUmenlo.  l'aildltare 
Iddllare,  mnslrare  col  diloaccen- 

,   l' addormen- 


lo ,  quasi  che  ad- 
irmeli larsl 
l' adocchia 

verso  checchessia,  guardar  fisso 
Aduleicenle,  uni.,  cE' S  nell' ado- 

le,%io"Bncllo  ""■ 

Adolescenza,  eU  nella  quale  li  i 
per  terminare  di  crescere 

AdulIlvD,  che  cresoe 

iduIlD,  cresclalo  negli  anni  e  nel- 
la penona  quanto  batta  per  ■- 


flanialfedó,  Oiiii.  di  aibnu 


Afferramenlo,  l'affen 
Afferrare,  pigliare  e  ti 

Affiggere,  adi  ssare.as 

Affiggersi,  leruiaralq 
Je,  Iralicnersl 

Affilato,  rttao  a/fllati 


lO  occhio  (ermo,  odd ., 
da  afassare 
Bissare  ,  \o  »\emo  tìs*  s®»* 


ADoKar  di  sci».  av«r  gruidisBima 
^SblUrsI,  Dunglar  di  mglte  e  va- 

ÀB'oltariil ,  fiivrllar  troppo  e  frs- 
IbiillBtBiiwiite 

Affonarai,  fiire  albrio,  sronaral 

A  gambe  larghi,  aou.,  col  itrbe 
BCdere  e  Mmlli,  dUic^  ili  chi 
vive  «penalcralo  e  la  pigrizia, 
lo  che  al  dice  star  In  pgiKlolle 

Aggavlgnare,  pigliare  una  cola  In 
maalen  che  la  nuno  potati  llrio- 
«ere  con  fatìllU 

Afghermiftllare ,  pigliar  lenendo 
osa  Ibrù,  e  Éheroiendo 

Aggiramento  I"  aggirare ,  movi- 
mento In  giri) 

Agjjh-Bre,  circondare,  circnlre,  gì- 

Agglru-Bi,  mnoverel  in  giro,  andar 
ailorno,  nel  qual  algnif.  fu  usa- 

Aggirata,  tusL,  agglrauenlo  In- 

Aggrandlmento-  T  aggrandire.  Il 

divenir  grande 
Aggrandire,  divenir  grande 
Aggrapparal,  appiccarli  calli 

inerpicare 
Aggnllcciare ,  allaccarai  lenace- 

AggrotWre.  Aggrottar  le  ciglia, 
vale  tener  le  ciglia  In  quella 
poal tura, che  si  tanti  mostrami 
grave  e  pensoso 

Aggrottarsi,  appoggiarsi,  accoilar- 
ai  a  checchessia 

Aggro  nato,  figurai,  dlces  Idei  ciglio 

Aggnanlare,  abbrancare,  alTerra- 
ra,  Bggavlgnore  ,  prender  con 
vlolenia  Checchi  si  preda,  e  te- 


Agile,  che  ha  agìllll,  destro  .icioliu 
AgilIVi,   lieilreua,  preilena  di 


mento  in  qua  e  In  U  eoa  qi 

che  ilolenia 
Agitarsi ,   muovere  ,   dimCOit 

na±,  daaglMre 
A  gota,  BnD  alla  gola 


à  gran  pena 


T. 


pena.  <. 


te  gridando  " 
Aguiiare    I'  appelilo  ,   fitiim 

Aiutante,  padenlta,gBgUaHO|ll^ 


"■'.''Allatt 


irsi 


Aliare,  aggh-arsi  più  che  ira  aa      j 
aunie  intorno  •  checchcMa  ' 

Alleggiare.  Y.  AUarv 
Allmentimento,  nutricameiiW 
Alimento,    ogni  cibo  di  «he  1'  a»- 

fhorl  l'illlD  a  hae- 

,  &ato,  re^lm,  lena,  tiatt 


Alito,  llato 


Allato,  ed 


l' Intende  détta  fH» 

Banco,  luabMovrntt  a  me- 
di  prepo!liiunr 


\   f»M\t.  madri  < 


titeum 


UOMO 


1807 


r  la  lena  e  le  forze  Appressarsi ,    avvicinarsi ,  acce- 


0,  e  non  ciie  delia 
pure  dei  caldo,  dei 

ier  vigore  o  lena, 

arsi,  venir  su  ere- 

Mtarsi,  allontanar- 

e  quasi  dilegaarsl 

o.  Aver  gran  fame 


lire,  esaltare 
(ooce,  gridar  forte 
i  al  passo  dell'am- 


acciamento 

l' è  tra  il  fianco  e 

Ila  le  anche  grosse 

■si  dal  luogo,  cam- 
ere portato,  tras- 
0  in  altro  luogo 
^Ass.  vale  talvol- 
mentre,  ctie  anclie 
del  corpor=Sust^ 


e,  odorare 
molti  anni 
retana,  dalia  qua- 
gettan  fuori  lo 
:uIo,  buco  del  cu- 

ctiiare 

a  jpanciolle,  e  si- 
rst  c«i  ogni  co- 
scanne,  0  simile 
rande  e  ^di  bella 


in 


starsi 

Approcciamento,  lo  approcciarsi, 
appressamento 

Approcciarsi ,  approssimarsi,  tp« 
pressarsi,  accostarsi 

Appuntarsi,  farsi  acuto,  ed  anche 
star  sulla  vita 

Appuntare  gli  orecchi  j  porgerli 
attenti 

Aprlcare,  stare  al  sole 

Arcame,  scheletro  scusso  di  car- 
ne, carname 


Arcoreggiare,  mandar  fuora  dalla 
bocca  vento  con  violenza  e  tur^ 
bamento  di  stomaco;  detto  cosi 
dal  piegarsi  in  arco  che  fa  Tuo- 
mo  in  cotal  atto 

Arìdo,  magro,  estenuato 

Arrabbiare  dalla  fame.  Aver  gran 
lame 

Arrampicare,  dicesi  d' uomo,  che 
cammini  colie  mani  e  coi  piedi 

Arrequiare,  riposare 

Arrestarsi .  fermarsi,  ristarsi,  ri- 
posarsi, intertenersi=Farsi  in- 
dietro, ritrarsi  addietro ,  retro- 
cedere ==  Volgersi  in  qua  e  in 
là,  e  colle  braccia,  e  colle  altre 
membra,  scliermendosi  e  difen- 
dendosi 

Arrotarsi ,  agitarsi  con  inquietu- 
dine 

Arrovesciamenlo,  lo  arrovesciai*e 

Arrovesciare,  dicesi  degli  occhi , 
e  vale  rivolgere  le  labbra  de- 
gli occhi,  o  sia  le  palpebre ,  in 
modo  che  la  pelle  rossa  intern» 
si  mostri  al  di  fuori 

Arrovesciarsi ,  travolgersi,  cader 
per  terra 

Arrovescìatura,  arrovesclamento 

Arrugginire,  in  senso  metaC,  vale 
arrozzire,  Gir  rozio,  e  fii  detto 
della  pronunzia 

Articolazione  ,  nodo  ,  fjiasRtair^  > 
connessione  deVVe  oM%'=.Vf^ 
,     nunzia  distinta  de\\«  v«f^^ 
tuav,  «rWc/oare 'Ascella,  concavo  deW  a^^oitena^wr^ 
'appresunl      i    del  braccio  colia  »!«&% 


»sarsi  e  stare 

:  modo  basso 

•vare 

recarsi  innanzi  oj 


Ateuilanenlo,  l'i 


e,  r  aieollare,  iseolla 
AMOiio,  tutl.,  sscoUszIone 
tiulare,   rl|Irarc  Inlorna  ad  a 

Iiioi;d  trc(iuenlfiu»ilte 
Aaolarsi,  slare  in  luogo  aperto  e 

arioao  per  godere  del  (reieo 

Alpe  Ito,  voi  lo,  semlilanle 
Àsjdraiione,  lo  spirare,  il  icanda 
fuora  U  Salo  ;  reapiraiioTie,  r«- 

iBSfiBnlamenlu.  l'assaggiar 
r  legger; 


— ,-_t,  uufigiBre 
Aiaaiiorwone,  assapurameiilD 
AauvDrare.  Y.  Assaporare 
Auedere,  ledere 

Asien tarli,  porsi  a  sedere 
ABielare,  Indiir  sete,  far  teoir 

AiscUre.  r.  Aaaelarc 
Aasellar^  parai  a  sedere 
Asserare,  per  metiif,  divenir  qiia- 
Bi  imoRibile,  per  aovercLio  de- 
-Merio  di  cosa  da  manulare, 

I.    ohe  si  vegia,  o  che  >i  ricardi 

rjpribllare,  sibilare,  aschiare  in- 

^tien,e,»Urrflre' 

■■Monnamenlo,  addonnenlainealD, 


t,tuiì.,  Ftìio  dell' >d- 
AMopIrB  ,^l«ggtttttB^t  darmire , 


Allegaevi 


ivole,  ohe  ta  mi»™*  e 

.-e  COB  bel  garba 

AlleEciameoto,  allo,  (etlo 
AUeggianl ,  nwoverw ,  lolOT  h 
tifa,  la  penuna  


,alteB||il«i.enl^p|ltó«l 


Gli  dtll'  uomo 

"Tcoroli'l  dT* 

Ror».   i»f(Iii>>cio«i1ripdjlÌgl)o 

Bus  lo,  (jetto  e 

dC  Irstìcull 

Bai»ÉchiulD,ii«ii.  ■  uuiiiD,  v>k 
piocob, grosiiceiuulo,  ruilblto, 
■praporiWiiBlo 

lesti  e  braci 

Butiicire,  niu 

ferpoEOatr. 

Bnccheiiilarr.  fiutare,  odorBre 

Suuichio,  Il  b 

Brtccio,  oienibru  dell' nDBm,  che 

kiuio,  venire, 

Iterili   dalla  spalla   e   termini 

OtcnK.'mant 

Brsnci,  translalItnmeDle  per  if- 

menti  del  si 

mim.  si   dice   della  mang   che 

cotto,  depon 

lUerra  alcuna  cuH 

Brincire,  piKliir  c.in  branca,  ab- 

Oliatura!^  fati 

branca  re 

Cachinno,  rito 

Bp.iiiolcamenW,  il  hrinrlcai-e 

''^^tu^, 

pegKJare 

Claocsco,  BgK. 
Gioao,  comm 

BriTieJtone  .    u™.,    brancolone. 

Calca^nire,  «i 

fuggenJodJa 

Brancolare,  andare  al  tislo 

nare,  e  apro 

Brancolone,  avi.,  al  taslo,  brin- 

Calcagno,  pari 
canrehlaout 

culando 

che  Olici  11 

Brandire,' vi  tirare 

Calcamenlo,  Il 

prcniiluri,  i 

ce,  e  vile  riprensivo,  mlnacee- 

piedi 

vole 

Calcare,  aggra 

Brina,   piT  melif.,  >il«  candore 

CalcilLtra,  uh 

_dicir'nai;l<.ne        ... 

Cilch>,jiercosi 

CanmìnaU,  da  ««nunlnare  =Vile 
anche  C  nllo  il^l  eamminare 

CuMle,  per  sLniilit.  fu  deim  ancbi: 
U  trschea 

CiDna  del  polmone  ,  quel  canale 
Del  carila  umana,  per  cu)  pasta 
Del  palinnnc  l'aria  per  la  napl- 


BiBUre,  mandar  Tuarl  misurala 
Dente  la  voce  con  nwdu  urdl 
iMta  a  produrre  melodia,  o  al 
quanto  limite  ■  quello  cui  ani 
le  al  produce  la  melodia^I'e 
dUflorrere.raijlo  tiare,  dire,  nai 
rare,  nnminare,  e  dlceil  propi 
di  quel  raglaiiaiaenli  che  fa  I 

E  lo  sopra  qualche  caio  st 
c^tir  dire  spertanenle  coi 
ti  il  proprio  sentimenti) 


iM^e^"'  e 


bMUiezia ,  uiancoeiia  ai  pet 

_.*  lapeiil 

QnutD,  bianco  di  pelo  per  i 
'~CUei>a  =  Fer  vecdiiit,  seoi 
I  nparlenenle  alla  vecchlezii 
rA  grave  o  almile,  qual  si  e 
,  l^cneall'eu  della  canizie 
I  Gipellameoto,  capellalura  e  ne 
y     eu  di  capelli  tnsieme 


0  degnai 


capelli 


E^TotoBlierT  il  cnian»  iBna  = 

'" 'lUUa  Iac*pel1alura= 

a  ugni  pelli  die  è 

per  la  viia ,  maniera  da  noa  1- 

Capellulò,  che  ha  moia  capelli 
CùlcUttura,  capellalura 
^ibre,  adO.  di  capello',  aimilc 
^■V  eapello^Veoe  capillari,  dlcua- 


st  quelle  nel  corpo  dell'ani  nule, 
che  per  la  loro  so  Ili  il  iena  ap- 
pariscooo  come  capelli 

Oapillaln,  capelluto 

Capi  II  ilio,  capellalura 

Capo,  ner  parie  del  corpo  ded'e- 

CapDChino ,  cenno  che  aì  fa  chi- 
nile dì  dir  SI ,  e  qualche  volta 

eapo  alt'  ingiù 
napotino,   diin.  di  cai>o  =  Dlcesi 
far  capolino,   eh' 5  affaDcierai 


Carpare,  per  andar  carpone,  tìoi 

Carpone,   avii,,  vate   ear panda , 
dot  cai — ' — ■" ■-  — 


ignino  e  CasUnno,  aHjiluiilo 
I  lieto  dell'  uomo,  di  colore  ■ 
-.fllle  alla  caa tanna 
CasUgno,  add.  Y.  CaalaKiiina 
Caiio,  membro  virile 
Celabro,  ceratilo 
Cerebm,  lo  sleiio  che  cerebro 
Cempennare,  Incespare,  Ineespl- 
ear  aoirente  per  debuleiia  di 


rnno,  propr.  segno  a  gesto  die 
si  li  coli*  voce,  0  con  alounl 
menibrl  del  corpo,  per  finì  in- 
(endere  lenia  parlare^fer  qual- 


.«ni  pi 


= Render  etano, 
■pondere  al  cenno 
CanWUare,  bere 


CloBèlltt,  ■!  dice   al  e.  -;^_ 

(onras tanno  ali*  fruiuw' 

----  ^WJ;!"**!'  negli»* 


kteM   «  dlctrn  de 
MA  TkM  ta  voce  SI 


nanInBeUndardal  cottm,  eacs- 

(Mrpttenlti.  eorpslenta 

'" — w,  owc,  posilo  eoa  tuno  il 

Gorirarilura.  prr  tutto  it  eoibpD* 


f^rparonF,  ivv,,  boccone^  eoi  ed 


EST 


MlTSmón  della  polpi 
Hb*  *■  *l  oalcfgna 

ralapéiMa  dFiie  ei 
«vmorna  al  cuore; 


vaa  tf*(  ((<nc«,  dke- 
)Ul*MmBlU 


a.  di  corpo 
«kgroiMdleorpo 
«f&^oMla  e  de> 


Corrimento,  Il  fgoilM 


',  llm 


il  pdio 


li  chi  B 


Ooitoborm*,  fiirUBur*.  dar  fcr- 
M,  rinvigorire  lleorpo  bdìduI*, 
0  alcuna  parte  di  esso 

CorrompCTein  niml  jiiulr-pati^ 
vale  ni'Brgerell  «enie  dell'ani- 
miile:J)laFslallrFtlrlella  htelln 

dirniilune  ,   Il  corroopersl  i  II- 

CorlecoU,  per  almllil.  pelle' 

(Joiilcr,  per  la  >oitanÌH  cRneroii 

fnMa  del  cervello,  che  i  nviv 

potla  alla  Riid«ll«l«,ohei  Manu 

Coacia,  la  r^rR  del  cono  nAtt»- 

le  dai  gifloechio  ■lf(«aiHli  ' 

cuna,  lalora  Ttle  II  meralii'O  viri- 
le, eoil  detto  per  veracondti  ' 

fìoapello,  prraenu 

Cuapicerc  e  <V)nsp1cere,  rimirare, 
fermare  io  aRUardo  ■■ 

Costa,  costola 


VPvieDeate  lUe 


,  >[iparen>« 


Caslolame,  coslalalura,  ilrultura 

Costolalura,  aggregalo,  slrutlura 

nsi  ia  pelle  del  capo  de 
imo  —  Far  cotenna,  baoii 
■una  ce.  ingraasare 

DielsC,  semblar 

,      _ Jieiaf.  dicesl  dell'ai 

Ik^lutlenl  a  truvsre  chi  die  ai 
«ppunloln  aceonciu  de' htll  su( 
Craneo,  cranio 

OrsBsIiìe,  grossEzu,  iraBseiza 
Creiuastere  ,    rome    de'  museo 
ipeniorllde'leatlcDli,  e  «'uà 
^■ucne  In  fona  di  lutt. 
SBreiwre.  Crcpar  delle  ri»a,TOl_ 

.  fotlo  0  ali  ■■■      ~     " 
loverobiame 


te 


Crine,  pel  eanelU 

V  uaaio=Iinere  »  ».„<  a  ... 

cuna,  vale  essergli  apt>res9a 
Cubare,   ngufr.  pau. ,  giacere 

t  >ace  da  lasciarsi  alla  poesia 
CubiTunne,  add.  e  4uil,  uno  de- 

del  tarso  del  piede,  altri-      acovrluwirta  da^  ai 

■.uuinii  KUiintu  A_-v^"**™" 

Udiamo  te\  P\«4?    „.      A  -^S-^^S^* 


n  18» 

rsrsl,  clic  suole  «l'ere  l«  Hrsiro 
Dfslm,  nn[.  a  munii,  vile  Ig  tlea- 

DiafrBEina  e  DlalnniiiiB,  quel  uin- 
ateolo  a  gran  mascoM  tendi ni^ 
M,  che  divide  per  travino  II 
eorfa  degli  inliDall,  d 


per  melaf. , 


,    ft([ur»t.  pei  \a^ta»^ 
chetale  raan^ire 
Dlmorsare  ,  UicìIlT    ìA  n 


l|prt,«  i*la  1 
mtMMlrnUI 


ILtorlow 


i(n»rcbeota«( 
tur  fallo,  par- 


Olle,  untata 

«tol'UMCO- 

rMMtt  a  male. 
'«rnafeMre, 


e  netl'  ani- 


P«nh>,  ana  delle 
pslfdel  bai»   1 

(tMÙl 

lete 
,lo*l 

laa^  pevlaaWuaakt  limC 


Fé  rulli,  an^nta  ad  dìb*,  *al> 


nMW,.>qaalla  parte  rdalwrpo 
•ke  «  tf*  I*  ooad*  e  la  Maio- 
'    ''•  BgaraL,  per  latto  U  eorpo 

jU^  dK  ha  (raadl  laneU 

natm ,  Il  rcBDirare  e  mandar 
(aoti  II  OaUt  dell' a*imak,allla- 
n=ttT  faMHwe,  e  dar  aeinio 
di  ra«e1lare=Pcr  Ddararc,  lu- 

Fiabt, 'alito, ipIrìtodMMse  dalla 

fawUii^llOTat.  per  laru,  tI^ 

Swc=Per  perMB*;  codm  la  ta- 
•  tehbata  i  rtmu*  con  tatiii 
;latf,clȏewitaotep) 


tìut  itklak«ift.^«MW»* 
ita  ri  fcuka.«M^A^ 
aapofe  =**¥*»  T«Mt«<»  *••■ 

piena  Al  kta 


Filtllo,  tcainmafne»o  =  Pflel\ 

guBKC  II  prepuzio  >IU  «rlt  i 
riore  della  <iitB-Fcr  lo  icil) 
■uB^nolo 
Fito.   nlo  delle  reni,   a  deli 

ichlena,  tìgnìBca  li  spini 

Plocccno,  per  tlmilll.,  vale  canu 

Pkirlre,  per  irublancn-  il  pelo,  i 


le  Inferiore  del  cai. 


Flaefaian,  nundsr  ruori  11  fttchli 
■ibiiirczpirlandii  degli  orecchi, 
.  dCMl  4el  iroiirvisl  quel  bucl- 

PlichlaUi,  l'alto  del  A«blare 
Fischio  ,  mono  adulo  e  simile  al 
Euto  degli  Dccelti.  che  )l  fa  con 
la  btrcea,  con  vorte  posture  di 


Honinl ,  che  aiicl 
mollo  buso  tuch 

Fliaare,  ilfiisre,  al! 

Fiutare,  Mtrarre  i's 


BEie  dei 
.iVaelu 


che  si  genera  nrgl'  intesi 


nrgr  intei 


E,  OTvero  per  lo  pm  gè- 
o  nel  cwiiu,  e  «AunMo  in 


lUliCO 


,   add..  che  ab 
della  Ikniiiii, 


FliTido,  per  melar.,  vago,  bella, 

che  é  In  gran  vigore 
Fluviale,  per  «Imillio  lacrime  H* 

villi  per  ubboDdan" 
Focile,  oiBO  della  f 


rt  fl'S 


Fondamento,  per  ainiillL,  d  Etit    I 
mù  fondamento  il  culo 

Fontanelig,  Fonlaitélla  dell»  ta- 
si dice  queilB  parta  Mh 
I  dove  ha  principio  la  Ma* 
ne ,  agli  coinun<Mn.  Il  4ce 

ForoKlcpe,  per  slmllìl.  uoaiOBlil- 

Forcatd,  parie  del  corpo  (Mano, 

ciano  te  M«OF,  dalla  s'imlllt  411- 

Forcella ,  per  la  bocca  delle  sto- 
0.  dove  finiscono  leeoitolf, 


!  rossa  di  persona  i 
I  tùmulo,  quaal  ci 


..  „ loVcsT-Wo.  ...,_..    


1  rlgogiro  dcJld 
r  rlgoithua,  di 


Il  ueilt-Fun- 
tì\e  che  servo- 
Ulle  i|u*<1  cnii 

!lla  gambi   dkl 


iilllont,  (lerifmmL.  nirionando- 
■1  d'  uomo ,  vite  la  iImmi  eli* 
Domacelo  grande,  e      "■ 

lanba,  la  parte  dell'inhiu 
KlnmcUD  al  plede=>(tt 

tra  le  gatnbe,  nJe  caini 
Teliicemeflte=DarJa  a  g 
tale  bgf\nr:Eitrri  o  « 

aenHrtl  giRllanfo.  lOrte , 

■todVoJc  m  aainba  é  lo 

che  debole 
iBnibet<are ,  icitotere  a  di 

le  rambe 
lambuto,  add.,  the  hi  | 


Gangoli,  nocelDirltl  che  aono  ap- 

CiU  sotto  la  llngw,  che  I  no- 
IMI  ehlamino  glandule 
flaretto  ,  Garrelu  •  Rirretto  , 
quella  pirlr  e  nerbo  a'  yU  (iel- 
la iiolpa  della  aiinba  che  >l  con- 
giunge  col  e>rca|inu 
iargannare.iiaclacqnariii  laean- 

Gorgaroiio,  v.  p.  d^  garRoiaule 
GaruBIta,  v.  p.  u..  gargoiu 
Gargherìinio,  che  anche  lerlvesl 
GaryarUme,  agariiriuo  ;  l'at- 
to del  Kargartaianil 
Gargoiii,  \.  p.  11,  gononute 
Gavigne ,  le   parti  del  collo  po- 
ste aolto  il  eeppo  delle  orco- 
chie,  e  i  con  Bai  delle  miMelle 
emello,  qiieflU   e'      " 
un  altro  in  un  m 


**, ftp-/    maieelle  ,_.  __ 

'  Genitale,  agiUwlo  &(^  wtwMV  «- 


Geslicututane , 

nesllre 
GesHnalatare ,  i 


BHttEi*  didIIo  ed  nOetlalaiDenii 
o  ncunrencvnlincnlB 
Gcilìrc,  far  j^llt,  f  estCKHlBrc 


meiabi . . 


membra ,   che  IbIoti 


eiprime  11  -cancello 


(iellsre  e  GitlarE  ,  rimiiOTert 

■e  con  mcn  violenia,  che  ...  . 

i  lr»Tte  =  Gettar  le  membra, 

vale  |)iiiarìe;£:D  Steno  cltesr~ 

(tiare  a  Lnrre=K  neutr.  pai 

linclanl,  aTTentanl.  correr  e 

Impotn  ad  nna   cosa  qua^l  pi 

cÌ^liui'laTl<l=Pcr  Toraltire 
Ghiùida.fier  In  calremiu  del  me 

bro  virlln,  lava 
GhlniidK,  Icfr^lernienle ,  sran 

meniti  ridere,  e  II  più  apei 

br  boceiilB  rlrlere  per  iBchcr 
GbiKitAla,  riM  beffarda,  e  13 

quasi  per  laeherno,  -  -'-' 

G^na* 

Ghlgnamare ,  xtilKn'i^ 

sconcio, rW«re  »ioo4er»Uiw.iiW  ■■..™>i»„i,  .ui.ui-rr 
r.IiÌK„o.  l'atto  .U  eW8'*«-'««n^^Xl»''6iX- 

«ola.  noioso,  avido  4»  v\A^^     '■ 


G  blotlnne^titia" 
da  Rblatlone 
GhlDtlDrnla,  a: 


:fl 


^iaclmenw,  il  niicercsPcp  ■ 


GiDanle . 


Ginoechlo,  la  pìeK*hin 

■ "—  -  -'ìocrlilOll.«»i.*  ' 


falla  In  alro.  Dare 
BOlta ,  illciauiu  ptr 
quanto  nltania 

Glnivoltare,  andare  (t 


irarre  lungi  una  pMra  ai 
Sili.  Mand.ir  uhi.  vali  f— - 
lIuKBnlc.  K  lìluinte 


UOMO 

I  molle  e  soffice , 


i821 


inco,  che  in  più 
mali  si  trova 
>o  che  nuca,  zac- 
del  capo  che  cuo- 
voce  contadinesca 
V.  b.  e  plebea 
ilnanzi  del  corpo 
;  il  petto,  per  la 
cibo  allo  stomaco 

ssa  del  gomito,  o 
gomito 

nato  coll'O  stret- 
itura  del  braccio 
fuori 

[>er  lo  corpo 
t  per  Io  corpo 
ella  gola,  strozza 
ola 

Ingorgia  e  beve 
te 

,  l'atto  del  gof- 
fi gorgoglia 
andar  fuora  quel 
so,  che  si  fa  nel- 
irizzandosi,  o  la- 
niera che  si  senta 
listinguersi  le  pa- 
ci sentim.  neutr. 
leutr.  pass,  s*  a- 
ìgliare  il  corpo, 
i^r  intestini,  o  per 
ra  cagione,  romo- 

[orgoglìamento,  il 
orgoglio  coll'ac- 
lultima.  Frequen- 
)glio  in  signif.  di 

L  che  gorgozzole 
i,  esofiigo,  ed  an- 
preso  pel  princi* 
B  arteria 
tu  comunemente 

tgeaast  delie  due 
che  mettono  in 
9d  U  ano 


Gozzo,  per  gola=Per  enfiamento- 
di  gola  a  guisa  di  colombo  o 
di  pollo 

Grandicello,  per  lo  più  dicesi  di 
persona  giovane  eli'  é  sul  cre- 

•  scere 

Grattare ,  stropicciare ,  e  fregar 
la  pelle  colle  unghie  per  trarne 
il  pizzicore.  SI  adopera  anche 
nel  neutr.  e  nel  neutr.  pass. 
=Uìrattarsi  la  pancia,  per  me- 
taf.,  vale  starsi  in  ozio 

Grembo,  quella  parte  del  corpo 
umano,  aal  bellico  quasi  inflno 
al  ginocchio,  in  quanto  o  piega- 
ta o  sedendo  ella  è  acconcia  a 
ricevere  checchessìa 

Gremìo,  grembo 

Grigio,  si  dice  di  chi  comincia  a 
incanutire 

Grimo,  aggiunto  che  si  dà  a  vec- 
chio, grinzo 

Grosso,  aggiunto  a  voce,  tale  gra- 
ve, contrario  d'acuto=Aggiunto 
a  sangue,  linfa,  orina  ecc. ,  va> 
le  tenace  .  non  iscorrente=:Ag- 
glunto  a  dito,  vale  il  primo  os- 
sia il  pollice 

Grugno,  per  traslato  dal  ceffo 
del  porco,  sì  dice  anche  del  vi- 
so, muso=rPer  un  certo  arric- 
ciamento di  viso  cagionato  dal 
sentire  cose  che  non  piacciano 

Guancia,  gota,  e  dicesi  delle  per- 
sone e  delle  bestie 

Guardamento,  il  guardare,  sguar- 
do 

Guardante.,  che  guarda 

Guardare,  drizzare  la  vista  verso 
i'  oggetto 

Guardatura,  Patto  e  il  modo  col 

quale  si  guarda 

Guarigione ,  il  goarhre,  sanità  ri- 
cuperata 

Guarimento,  guarigione 

Guarire,  restituire  V%  %«rà\k'=.\^ 
•IgniL  neutr.  t\co\wi«  \^  «i» 
niùk 
Guatare,  guardare 
GuataUum,  gaardatser^* 


che  gn.rirr=ln  «IgnlC  neu 
vile  riciitwrare-  In  «aniU— 1 
salvarli,  nior  del  spn su  della 

emiare ,  apprendere  o  dlscer 


li.TO,sprlinentD 
di  bocca  che 


spalancamenlo  di 


lell'  spi 

nel  di) 
del 
uste. 

e  II  -"-' 

eolie  ÌB||rbiie  kib* 


-darle  fuorB.  aiecaioe  aoeade 


boiOre. perde 

malo ,  la  narle  e 
olio  alla  cintura 


Impolmonila.  v.  p.  d_  al  dMt  ti 
mn  che  slibia  U  colar  dfHi  i 
camp   che  tenda  al  (Ulto, 
Kionata    da   InOiilime  latanM, 
come  li  vede  nril' idropMI ,  M 
in  altri  InTelli  di  tlmU  iwMir 

Impolpare,  in  gra  iure  «  lagna» 
re,  prender  pal|ia  «  OSTM,  ^ 
gural.,  prender  foni  «  kin|» 

Impube  e  linpnbera,  tèa  aN( 

ancor  giunlo  alla  puberi! 
Impugnare,  striniter  col  palaai' 

propria  manie  al  dl«e  ii  umr 

In^re " /narcir  le  r;jl.^.i     ' 
dice  del  solleiar  '.r-  r'-''i-—    '' 

InartiMlare,  ggi^' , 

Incalvare  e  Incalvici  nnl^..i 
venir  ealvo 

na  della'  fola  ;  traniiulHe  C 

Incanlucciare,  nmlf'.^ww.i^*'  j? 

ai  in  un  eanta,  in  un  uaNaiik  L^ 

in  un  angolo .  per  nwi  (WH  ^ 

Incanutì  mento,  lo  incanaUt,  >^ 

IncanuHre,  ntulr^  ditralr  eia*  r- 

to,imblancu%llpehiB<Un>»  ^ 

Incarnilo,  nitd. ,  incailraN  adi  ^ 

carnea  Per  rìnpdrata,  «R-  J 


ilarBj  plegnndo  involan 

■pare,  pane  II  pitdt  i.. 

D  persuoKrlii  in  ilcuu  cosa 
cammlnsre.  Intoppare 

■pò,  lo  inGiimpare 


ola  in  yittmt,  perche  ivi  le 
na   quando  erano  graiidc 

aM.  nacque   poi  il  veri 
Ijrnara  per  InKratidare 
re,  Big.  di  rlenle,  E  iiixi 
iwdll  tir  UTMpettu,  Il  cui  u 
le  d'inrìdere  il  cibo 


ruuenlo,  Io  niconlrpriì,  i 

lamenlo 

rare,  riscontrare,  ablisue 

imiuinBDdo  con  GiUuciiess 

HirainentD,  lo  incorporar 

«rare,  prender  ourpa,' 

li  di  eotfo 

■orulone,  Incorporsnienl 

aro,  r Incorporare 


•,  «opra Olili 
re  e  loeliriu- 


'lare  e  loeliriare,  Inni'librìa- 
B  lonebrlirc,  inibriacare  e 
is  aneM  in  ilfiuit  niuir.  e 

e  Inebriato,  Inncbbrla- 


Inedìa,  islinei 
mangiare  e 

'eX'^mlnil 

raglie  o  bai 


i'i 


re  anirappandoai 
mi  piedi,  e  parH- 
I  kIì  alberi,  le  ntu- 

ulr.piat. ,  i 


—  quu'ì  eonie 

i  raviollo  un  faiDllo 
Infirmala,  pei'  nieinbriilo,  digratt- 

Ingugiiardlre,  divenir  gagliarda 
InKaglkirdita,  divenuin  nwtianlD 
Ingeneranitnlo,  lo  ingenerare 

Ingeneralore,  neri,  tnaioh.,  che 
genera 
igeneraiioii 


loghiailioiCBio,  lo  IngUolUre 
InEiiioltire,  ingoiare,  splgnere  U 

bvceone  gin  del  gorgunule 
InghloUilare ,  trirb.  match.,  ci» 

'nghlolK 

|!l  noceti  lare,  neiitr.poM.,  poni 

tn  (erra  colle  glouccbia  per  sam- 

Inginoccbitilone,  l' inginocchiare! 
Iniinoechione  e  laginaechlonl,col- 

ingiovanire,  divenir  giovane,  rln- 


Iniìaliire,  inghiottire  tenia  nati 

ii|{or«are ,  liigargiarc.  Ingoiare 
rni-ollare 
ugoiian,  Diellerc  o  mandar  tu 


j#L<lcai|io  In  cui  il 
kwicura  iip<vpsIo 
inula  bocca,  — 
Mdnlli  (Il  DI 


,  BglllU 

I-  LcTiral,  uscire'iial  lellosPcr  pir- 

Ursi 
htvatore.  Buon  Uoalori ,   uomo 

che  II  tita  dal  lettu  la  owitlna 

per  leniplialDia 
Libare,  (uttsre  leagermcnlei  e 

LlneBmenlD.  Liiieanitnti,  fallcue 

Linealura,  llneameatl,  faUcue 
LluEua,  DH-mbra  eh'  i  nella  bocca 
dell' «aiiiMle  ,  deaUoito  prlitd- 
palmenle  alla  ranoazione  della 
Yoee  e  del  parlare 
LIdkubccìuIo,  cbe  parla  aaui 
Lacuiì«ne,  loquela,  favella 
LLiiDb«j  [Urie  ni ' ■■-  — 


l'arnione  apparlenenK  olla 


M  leccare 

|(Ba,  leccarda,  pi- 
be,  acroceoDe       ' 


,  bvella,  la  bcolU  di  h- 

Lo^^co,  ijucgU  che  per  auanalnra 

dEippresso,  e  guardando  rlilrln- 
'"  e  aggrolta  le  clgUa,  cbe  ta- 


ti luici 


1,  0  il  vedere 
,  ,..   Kchlo^Pep  villa 

nbf  graude  di  alafaira 
MEieTtlà  ,  apppr^Did  e  oen^aoia, 
■ti  leco  vencraikine  r  ta- 

Hacalevole,  che  ha  In  ti  maeiU 


Haolc 


1,  Iona  di 

nella  falka 

" ,  plgriiia,  agla 


mK 


Ikl^uida ,  per  anb^iuV: 


del  corpo  det 


r    perischtrao,  e  perfnMire  J's- 
■      onestai  Cu  uiatu  a  Bignmcai'e 
Il  menibro  virile 
XalgrnkMD  e  Hiila|tr»1<»ai  poco 

Nalntnarè,   [>sifefg\ 


Ma^HilMa,  alla  del  vallo, 
si  es]irBne  natiinlmeril 

MaiunH,  maFDuirlla,  poppi 
Hammella,  lu  «trsio  che  poppa 
MamnicHD,  bambluo,  5um:1uI]<^  gio- 

MòiKAno,  auit,  che  adopera  nalu- 

camblo  della  destra 
«aneggiamenlg,  il  nianegEÌare 
Maneiigianle,  che  niaiK|;gi' 
ManegRir-  


Uangliuile,  insnglniore 
HtvìHttt .ittit. ,  Tati 
gl8re=Con siilo,  deal 
=:PlgHarU  oilM),  L  _ 
n  Ball  cito  silo  slomaca 
Bangi! ' 


Hangintarf ,  che  nang 
Mangione,  che  mangi! 


Harclure.  yarVicaV  ! 


UOMO 


1827 


scremento  del  cibo,  sce- 
per  concozione  e  dige- 
che  si  depone  pel  culo 
,  il  mangiare  che  si  fa 
lesinare  e  la  cena 
se,  il  mangiare  tra  il  de- 
e  la  cena 

re,  porsi  o  stare  all'  orn- 
ile ore  calde  del  mezzo- 
=:Per  dormire  di  mezzo- 

versare  il  vino ,  o  altri 
nel  bicchiere  per  dar  a 

»i,  congiuni;ersi  carnai- 

onunziato  coU'E  stretto, 
sterco,  che  in  una  volta 
n  animale ,  e  per  lo  pid 
»  ed  il  bue 

0,  parte  anteriore  della 

•ba ,  che  lia  la  barba  sol 
;là.  di  mezza  barba 

di  mezzana  età 
ediocre,  di  mezzana  gran- 
come  mezza  statura 

nome  del  minor  dito,  si 
de  come  della  mano 
ino,  magrino 
:o,  il  mirare 
Issarne nte  guardare 
,  verb,  maschi  che  mira 

1,  materia  slmile  ai  mocci 
p  lasciarsi.cadere  i  mocci 
M),  smoccicare 
escremento  che  esce  dal 

aggiunto  del  terz'  ordine 
in,  che  anco  diconsi  ma- 
l ,  V  uffizio  dei  quali  è  di 
il  cibo  a  guisa  di  mota 
si  anche  in  forza  di  sust, 
ino 

,  parte  carnosa  che  age- 
ite  cede  al  tatto 
)y  moncherino 
p  moncherino 
,  salire  ad  alto 
Susi»  l'atto  del  montare 


Mordere,  stringer  co'  denti 

Mordimento,  il  mordere 

Morditura,  morsura,  morso 

Morsecchiare,  dim.  di  mordere 

Morsecchiatura ,  il  morsecchiare , 
e  il  segno  che  lascia  il  morso, 
che  pid  comun.  si  dice  morsi- 
catura 

Horseggiare,  frequentativo  di  mor- 
dere 

Morsicare,  morsecchiare 

Morso,  sust.,  il  mordere=Per  la 
narte  ferita  col  morso=Per  quel- 
la quantità  di  cibo  che  si  spic- 
ca m  una  volta  condenti 

Morsura,  morso,  il  mordere 

Mortale,  uomo  o  donna 

Moscione,  per  ischerzo  si  dice  ad 
un  gran  bevitore 

Mostacchio,  basetta  arricciata 

Mostaccino ,  voce  vezzeggiativa 
diin,  di  mostaccio,  visetto 

Mostaccio,  ceffo,  muso  =  Per  mo- 
stacchio 

Mostacciuzzo ,  dim,  di  mostaccio, 
visetto 

Moto,  il  trasferirsi  da  un  termine 
verso  l'altro 

Movente,  che  muove—Per  agile 

Movenza,  movimento,  molo 

Movere.  V.  Muovere 

Movimento,  moto,  commozione 

Mulazzo,  dicesi  di  chi  é  generato 
da  un  europeo  e  da  una  mora, 
o  da  un  moro  e  da  una  donna 
bianca,  il  colore  del  quale  par- 
tecipa del  nero  e  del  bianco 

Mulo,  uomo  nato  di  non  legittimo 
matrimonio,  bastardo 

Multilustre,  che  ha  molti  lustri, 
annoso 

Muoversi,  darsi  moto,  pigliar  moto 

Musetto,  dim.  di  muso 

Musino,  dim,  di  muso 

Muso ,  dicesi  al  viso  dell'  «omo , 
ma  per  {scherno,  o  iter  ischerio 

Mustacchi,  basette 

Mustacchino.  F.  Basettino 

Mustacchionl ,  accr.  di  mostaoohi 

Mutolo,  per  coetOy  tacito,  che  «ml 


,^^-j 


a.  liquore  e  sereni  ento!o,  W- 
rdue canali rarinbranosl,  deL' 


«,  nisndsr  taari  l'orina, 

g  Oiinals,  voce  meno  bassa  che  pi- 
sciala, di  cui  è  il  linnniaiD 

I-  Orlre,  nascere 

-  Orma,  Impressione  che  in  andan- 
■'-  si  fa  col  piede,  pedata 

nssatura,  ordine  e  componimenla 

delle  ossa 
Osso,  parte  aolidlstlma  del  corpo 

dell'animale,  bianca  e  priva  di 

nssiila,  che  ha  nu^Per  Fdrnilo 

di  in-andl  ossa 
l'odorare  Otre  e  Otro-Jlon/iar  l'otre,  fi- 
re  ,  Inai-      lautamente  ,  àr  tempone ,  goi- 

lovld  Ilare 
Pll:(:H[lnK^Tl>,  il  pacchiare 
Pacchiare,  v.  b„  mangiare  In  con- 

versailonc  =1  SI  dice  anche  del 

mangiare  con  Ingordi  ((la 
Paoclilanr,  che  pacchia,  ghiottone 


i  volf .  qiiell 


maaticnre  da  ambedue  1  ìall  s 

PalpniDcnlo,  il  palpore,  taslegila- 

Bue  opc-  Palpare,  toccare,  brancicare 

Palpebra,  la  pelle  che  cuopre  l'oc- 

■e  quelle,  Palpebro,  v.  a.,  ^VytbT« 
lelllno  in  Palpegnwrc,  br»MM.»re 
P  alpe  legista.  loMstn 


1 


► 


OOflO 


1888 


pò  0  le  membra 
izioni  ;  è  propria 
ersone  veloci,  ed 
lila  tardità  o  pi- 

ontezxa 

,   apparecohiato, 

loto 

onuniiare 

,  il  prononsiare 

ronunciare,  usasi 

offerire  e  secdpir 

:  PronoDCiatore , 
die  proniinaia 
i  PronuDciazioiie, 

£u*  brindisi,  beve- 

d'  aicuno 

rosperoso 

BStezza ,  0  buona 

i  corpo 

)usto  9  ben  dispo- 

iocbinarsi,  lo  ab- 
ra 

itr,  pasSji  disten- 
B,  il  ciie  fa  chi  de- 
a  sedere  con  dis- 
ia e  aprendo  le 
ntorcendosi  spal- 
matura 

'ant  Pubertade  e 
li  nella  quale  l' uo- 
aa  divengono  atti 
ne,  e  nella  qiule 
imi  peli  nei  pube 
Ito  delle  parti  ver- 
a  delia  gcnerazio- 
i  e  de'  vasi  che  a 
inaooo=l*ud!tfnd0, 
Te  parti  vergo- 
po  umano 
sia 

lerile,  fanciullexza 
»  serrata 

litezza,  nettezza= 
I,  squisitezza,  bei- 


Pulito  e  Polito,  netto,  senza  mac- 
chia, contrario  di  sporco = Per 
lìscio=Per  leggiadro,  bello 

Pulizia,  pulitezza,  contrario  di 
sporcala 

Pimiila,  quella  parte  per  la  quale 
roocnio  vede  e  discerné, Inoe 
dell'occhio 

Quatto^  ehinato  e  basso,  per  ne- 
larai  o  naseondersi  eli'  aitnd 
vista 

Quattro.  Andare  inguattroy  vale 
andare  carpooi=(niattra  si  di- 
ee  aaehe  per  dinotare  on  pleool 
numero  di  checchessia,  cove 
far  quattro  pani,  mangiar 
quattro  bocconi,  e  aimill 

Queto  e  Quieto,  per  fermo 

Quieto  e  Queto,  per  fenao 

Rabbiacciakr,  al  nuove  abbrae- 
ciaro 

Raoeaotaeeiato»  rIeoUo  In  mi  ean- 
tuedo 

Raccennare ,  accennare  di  nuovo 
e  aeeennare  eenpl. 

Racchetare,  ftr  restar  di  piange- 
re, quietare,  rappacificare 

Racchetarsi ,  restar  di  piangere  » 
di  lagnarsi,  o  simili 

Raccogliere  e  Raccorre.  Racco- 
glier lo  spirito  0  V  aìitOy  vaie 
rifiatare,  respirare  =  £aceorre 
gli  spinti,  r  alito,  o  simili,  fi- 
gurata vogliono  riaversi,  ritor- 
nare in  forze,  in  buono  stalo  e 
simili 

Raccogliersi,  rifuggire,  riooverar- 
si,  ripararsi  =Per  avvieÌBarrt= 
Per  riporai  a  sedere  eon  digni- 
tà e  coropostezia 

Raccosciarsi,  accosciarsi 

Raeeulare,  v.  l.,  ritornarti  Indio» 
tro,  rinculare 

Raddimandare,  raddonandar»  - 

Raddormentarsi,  ripigliar  II  tonno 

Radice,  o  Radica,  delle  noghie,  del 

denti,  de' capelli, degHoreeeM 

ec  La  parte  intenore  dello  wmt 

ghie,  de' dncAìk,  àit?«m^ 

Raffaiionwcii»  lAMtviMk*  : 


cun  altra  Beftna1c=DiKSl  anche 
del  rlconoicere  a  <|U  alche  negna- 
Ic.  a  veder  mefllo  qualilvoilia 
ohWetlB 

minargli  e  corrergli  dieiro 
RanKliiiiBeral,  conjiiiitnersi,  unirsi 
=P.  detto  anche  ilei  rammargl- 
nare  a  laldare  delle   ferite   e 

RaRlrlcchlamenla  ,     11    raggric- 

RiKUricchlare  ,  ranniccblBre  ,  li- 
atrlngenl  In  té  ateaaa,  come  b 


■mbra  a  per  fiiidiio 


I  per 


Raggricciare,  raBirlechlare 
■  RaKRrìnnmcnlo  irraeRrinai- 
Raegrlniare,  lar  grinze,  riempier 

Baggrollare,  dlcesi  nel  ilgnlf. 

tener  le  ciglia  a  modo  di  ( 

ala  gra*e  e  pensoso 
Raggrupparsi,  torce  i-si 
Haggruiuni ,  rannicchiarsi 
lUigrniiDlarBl,  aggrapparsi,  n 

nientaiaral 
HagKUardamenlo,  il  ragKuarda 
RaggdBrdante,  che  raggiiarda 
Ragguardare.  allenlamenlc,  min 

-    iiatintamenle  gui 


,  ohe  guarda  valesllerl    i 


lanimarglBare,  ricongiungere  in- 
sieme le  parli  disgiunte  per  fc- 
rile  e  tagli  nei  corpi  degli  t* 


■Dche  nel  unitn 


'.  degli  a 


Rompica 


pe  e  eo>plcull  :  per  ■hnlKL  «A 
ce  anche  deilU  twinlnL  fl  W 
In  algnlC  ittutr.  e  netUr.f^- 
annicchlaral ,  radiarti,  r«Mt»~ 
chlDrai,  o  reatrjnjeni  mt*li 
un  gruppo  ■  guisa  *■  -'-'^ 

nappiallBrai,  — '-"- 

Rappiccare  il 


RapplàllBrai,  tpplaltaral 
" — lecere  il  lanna,  «i 

Ilare,  accostarsi  tfl 


anta  alfa  cosa,  che  quasi  ti 


UOMO 


i«35 


cesi  andar  ratio, 
*  cercando  in  qaa 

aggomitolarti,  ran- 

to,  per  ooei4»are 

j 

nnicclilarBi,  raoeo- 

Uern  In  yia 
igurare,  rleonosee- 
,  o  al  Tito 
premier  vita  o  lA- 

{girarsi,  andare  er- 
te Z  di  suono  dol- 
«lOy  ripulito^  anl- 

ihkme 

ir  fìMirl  per  boeca 
I  «mori  cKe  sono 
» 

•feria  die  si  man- 
reoere 

ire,  adaflare=:Per 
contrario 
nato  in  vita 
«render  refezione  , 
elle  cosa  pel  neces* 
amento 

ifeslone,  ristoro 
iflciare.  ricreare, 
spezialmente  col 

storarsi,  reerearsi 
infresearsi  legger- 

,  rinfrescamento,  il 

enerare  di  nuovo 
,  il  regenerare ,  Il 

movo 
reiassazione 

BJIassarenTalora  è 

intera  latina  per  ri- 


itaneliezia 
=  Nel  numero  del 
■salo  tnnto 


nel  genere  maschile,  quanto  nel 
femminile ,  onde  dicesi  egual- 
mente I  reni  e  le  reni ,  e  nel 
femminile  anche  ie  rene=zDar 
le  reni,  vale  fuggire 

Repere ,  andar  earpone ,  serpeg- 
giare, strlselarsi 

Reqote,  riposo,  po^amentik  eessa- 
-mento  da  ftitMie,.  travagli  e  noie 

Respiramento,  il  respirare,  respi- 
razione 

Respirante,  die  respira 

Respirare,  si  diee  propr.  ddr  at- 
trarre dw  liimio  gli  animali  l'a- 
ria estema,  introducendola  nei 
polmoni,  e  luori  di  essi  eon  mo- 
to contrario  rliBandandola=:VI- 
Tere=Per  ricrearti,  prender  ri- 
storo, eestare  akpianb  dalle  fi- 
tidiesrPer  Isjlatare 

Respiratone ,  il  respirare  =  P^ 
rifMMo,  requie,  riereamento 

Respiro,  il  respn*are=:Per  pausa, 
riposo 

Resndare,  sodare 

Resnpino,  dw  giaee  sulla  schiena 
eoi  ventre  in  su 

Reticenza,  il  tacere,  silenzio 

Retina,  pannicolo  nervoso,  che  è 
quasi  a  foggia  di  rete,  e  die  cir- 
conda l'umore  vitreo  dell'occhio 

Retrandante  ^  andare  indietro ,  o 
che  torna  indietro 

Retroandare  ,  andare  indietro  • 
piuttosto  nr  tornare  Indietro 

Retrocedere,  ritirarsi,  tornare  in- 
dietro 

Retrocedimenio,  Il  retrocedere 

Retrocessione,  retroeedlflMnlo 

Retrogradare,  tornare  addietro 

Retrogradazione,  U  retrogradare, 
essere  retrogrado 

Rettare,  repere,  andar  eoUn  pan- 
cia per  terra 

Riaccompagnare  9 'ti  dine 
invece  di  raccompagnare 

Riaccostarsi ,  ^nnovaoNaia 
starsi 

RiaddowmAHt^  «  <à 
mndiM 


Hliddormentara,  addarinenlBn 

Riuooltsre,  neoltiire  di  niiov 
Riaversi,  [ngliar  tigorc^SfaD 
il  fiato,  o  simili,  vagliano  rlHa- 
lsre,TÌDv«rire  da  alcun  deliqui!) 
o  iRurrimcnta,  e  llKurat.  ripren- 
dere vigore,  nalelBDl,  rip 

eoiDinolir  b  parlare,  conlii 

In  ylgore  =  Per  far  rìse  mare  , 
tornare  ne'aensi 
lUavvialnaral ,  lo  slesso  che 


Rlbaoiare,  baciar  di  nuoto 
Hibeocare ,  ri[4gllt>re  e  reiterar 
le  cme  delU:,  che  anche  pli 


Riccio,  capelli  crespi  e  Inanellali 
^^dtL,  rledilo,  crespa 

Biccloliita,  ptocola  doeca  di  capel- 
li arricciala  arllAcloMmente 

Ricciuto,  (respo  e  inanellala,  ed 
è  proprio  de"  capelli  =  Si  -"— 
anche  di  clil  ha  i  capelli  rie 

AicHiare,  (èrnural,  non  venir  pia 


Rldoncare,  di  ni 


Icresre  e  Ricrearsi,  dire,  (iita- 
dere  alteagiamenlD,  contivi»  •      >,' 
rhiMra  alle  fatiche  diinlt,t(k    y 
slenti  e  alle  pene  palile 
Rhireationcella  ,   don.  di  r 


Rigirt,  di  nuora  aire 
Biginanu,  eht  rlglita.  cW  oaM 
Rigettare,  per  (oMllarr.  rrWi* 


amento ,    il   riguardare  , 
lo,  guardatura 
inte,  che  riguarda 
ire,  guardar  di  nuovo,  o 
imente  e  con  diligenza 
irsi,  astenersi  e  aversi 
Ielle  cose  nocive  alla  sa- 
talora  per  astenersi  gè- 
lente  da  checchessia 
>,  ti  riguardare=Per  vl- 
lardatura 

e,  guarir  di  nuovo 
e,  guardar  di  nuovo 
e,  gustar  di  nuovo 
; ,  propriara.  straccare  , 
er  le  forze 

.  Rilucere  il  pelo ^  si  dl- 
coraparire  benestante, 
grasso  e  fresco,  e  in  buo- 
» 

e. restare,  stare;  e  si  usa 
al  neutr.  e  neutr.  pass, 
fermarsi  a  stare 
ire,  di  nuovo  mangiare 
lare,  rammarginare 
are,  masticar  di  nuovo 
>lre,  tornar  quasi  bambi- 
"der  il  senno  e  il  giudi- 
ile 
ogire»  imbarbogir  di  nuo- 

Are ,  figurai,  stare  a  tu 

*e,  divenir  più  bello 
lire,  divenir  biondo,  fersi 
i  capelli  con  arte  =  Per 
ripulire,  raffazzonare 
lamento,  quel  terrore  che 
I  da  subita  paura  e  do- 


paura 

arsi,  intromettersi 
e,  che  rimira 
,  mirare  e  guardare  €on 
9ne=Per  guardare  sempl. 
ire  ,    aver  nuovamente 

re,  rimpaurare 

lare,  impinguare  di  nuo- 

igrassare 

tt  y  prqpr.  rimeUere  ìà 


UOMO  1837 

polpa  =Per  rimettere  la  carne 
assulutam. ,  che  più  conmn.  di- 
cesi rìncarnare 

Rincagnarsi,  atteggiare  il  volto  a 
guisa  del  ceffo  del  cane  che  rin- 
ghia 

Rincagnato,  ricagnato 

Rincantucciarsi,  ritirarsi  ne' canti, 
nascondersi 

Rincantucciato,  nascoso  in  un  can- 
tuccio 

Rincarriare,  di  nuovo  incarnare, 
Imjìolpare 

Rincavallarsi,  rimettersi  in  arne- 
se 0  in  buon  sesto 

Rinciampare,  di  nuovo  inciampare 

Rincontrare,  incontrare 

Rincontrarsi,  abbattersi 

Rincontro,  il  rincontrare 

Rincorrere,  correre  dietro 

Rincorsa,  quel  dare  indietro,  che 
altri  fa  per  sattare  o  lanciarsi 
con  maggior  impeto  e  legge- 
rezza 

Rinculare,  arrestarsi,  farsi  o  ti- 
rarsi Indietro  senza  voltarsi  == 
Respignere  indietro 

Rindirizzarsi,  indirizzarsi  di  nuo- 
vo 

Rinfantucciare,  rimbambire 

Rinforzamento,  rinforzata,  accre- 
scimento di  forze 

Rinforzarsi,  riprender  forza  e  vi- 
gore 

Rinfrancamento ,  il  rinfrancare, 
rinvigorimento 

Rinfrancare,  rinvigorire 

Rinfrancarsi,  rifarsi  de'  danni  sof- 
ferti 

Rinfrescamento ,  ricreamento,  ri- 
storo 

Rinfrescarsi,  divenir  frescorzPer 
ricrearsi,  ristorarsi 

Rinfrignato,  agg.  di  viso  rugoso, 
che  anche  dicesi  infrigno 

Rinfranzire ,  per  metaf.,  il  rasset- 
tarsi e  azzimarsi  che  ftiDnc  le 
donne  =  Talvolta  ,  vale  sempl. 
rassettarsi  alquanto,  td&CKitV 
che  degli  uomìiA 


RingiallardameiiKi,  rinvluoriiueii 

db  o  ligure 
HùigBlUiuanl.  nisalrirc  una  cci 

vlmfnS ,  ■  guìM  cbe  tilara  I 

R1n)i>U<nialBre,  rìniBlliuurc 
KingiUdiiLre,  ringallinure 
Blnahioltire ,  inEhiollir  di  niio« 

Rlngioire,  rallegrarsi,  dlteiur  gli 

Rlnglotanlre  e  Rlnglovenlrc ,  r 

Khufavtanre,    dlienir  di  nnot 

elo>^a1«,  ringloìre 
Ilin<!lr«rc,  tarare  aUDri»,  rito 

Kni  comoduncnte 
jr«s»sr«,  di  nuo™  ingrassare 
lUnsanlrc,  rlavcral,  ricuperai  la 


filalo  11  dice  aii- . 
■epollo,  giacer 

RÌMOMM,  ripoio 

Riponila  qi^elii,  eh'  o  in  n;->, 

o  che  ha  avuln  riiHHo 
Riposalore,  goIuI  che  ri(«a,tt 

prende  ripolu 
Riposo,  Il  riposare,  qriltti 
Rlununento,  guirimeiu». |V 

gione 

■e,  render  »*no  =  P«r» 
■*rc  la  uniU 

ano,  rìdXorr,  coivi  cM  rtt 


Binveiiirc,  rtcupcrare  ijlt  spiri 

Per  maravigliarsi,  stordire,  I 

RInverUre,  dare  sddietru,  riiu 

SlnviKDrimeiilo,  Il  rinvigorire 
KlnvlÌDrìre,ripreailerilgi>re,rii 

Rivivere,  tornire  a  vita 
Riusa  Brvare,  ossernr  di  niuno 
Riparlare,  parlare  di  iiuuvu 

Ripassala,  il  ripassare  per  un  lit 
Bipasiegglare  ,     passeggiare    i 

Riplannere  e  Rjplangere,  di  niM» 


lEntu,  il  riposare,  ripos 
le,  ihe  rlpua* 
;,*««.,  ri|K)so=iiiii 
Bipoiartl ,  bcDCM  \i 


■■■^ivMimEpiu,  u  riposa 
Bipugante,  ihe  rlpui* 
Klptuire^  tuli.  ,j-\\mo=SìuBia 


e  parlicolarmenle  oa  Mk 
aisbadigliare,  sbadigliar  «  a«N 
RlthircTure,  iblrclarc  d  na« 

Rlacaldarsl,    racqiUtUre  a  |)» 

Rischiararli,  rassereiuni  tal* 
ior^Ritchlararr  il  «w  aaM 
della  voce,  e  vak  illf  air  M» 
ra;  cimlriria  il' allacni* 

lllaeliiariral,  laateuv  cMtiNl» 

Rìscoalrare,  Incun Iran.  Miai* 
al  In  ciò  cbe  tiene  dalla  IMI 


leito.  il  rUguardare 
te  9  eoe  risguarda 
5,  riguardare 
tre,  verb,  match.,  che 

I  rifgnardare,  riguardo 
HWfMietà  eatrinaeca  a 
iparteaeote  all'  iiobip 
Yokmtario  della  boeea 
Of  cagionato  da  oUMet- 
piaeeiiMu  Nel  plurale 
«a^  ma  ai  trova  anche 
r  booea  ridente  poeti- 
Per  tteta£  detto  degH 
riMeati  amore  ed-  al- 
sletalìiricaBfk  per  ai- 
fetta,  gioia=Ii«o  soT' 
•pelle  di  coiirulaioQc, 
•M  daifona  parte  e 
i  mweoli  deUe  lab- 
I  chlMMta  perdié  so- 
'efètlOy  elle  produce 
ihe  Maee  in  Sardegna. 
m,  binile  alla  cedro- 
ntrae  I  nuueoli  della 
nelli  ebe  ne  mangia- 
n  morire  a  modo  di 
zStìOmpiaeiarsij  igu" 
',  tìnatcellarsi,  teop- 
orire,  crepare  delle 
imili,  vagliono  ridere 
imente,  eccessi  vamen- 
le  risa  grasse,  vale 
loderatamente 
te,  che  rlsomiglia 
i  e  Rislmigiiare,  ras- 

e,  ributtare  indietro 
e  «  lo  atetso  che  riso- 

.  di  nuovo  sospirare 
.  lo  ateaao  che  rispin- 

rtapignere 

npirare=Per  Ìs0atare 
I,  respirazione 
(palar  di  nuovo 
!•  aquadrar  di  nuovo, 
li  WMTO  con  attenzione 
■uni,  rimanere,  sia- 


1880 

re,  trattenersi = Per  resistere, 
teuer  fronte 

Ristata,  fermata 

Ristrignere  il  ventre,  vale  in- 
durre stitichezza 

Risudamentflu  il  risudare 

Rlsodante,  che  risuda 

Risttdare,  di  nuovo  sudare 

Risvegghiare,  svegghiare,  risve- 
gliare 

RisvegiiaoMnlo,  il  rìavegUarai 

Risvegliarai,  di  nuovo  svegliarsi; 
e  talora  sei^pL  svegliarsi 

RisupUio.  resopioo,  chejEiace  aal- 
le  reni  rolla  paiiola  aur  Iosa 

Ritenere  ih  corpo,  tulio. Uo- 
maeo,  o  aimUe ,  e  anche  riie- 
nere  assointam  cootrarii  «U  vo- 
mitare 

Ritondetto,  fai  modo  vezzeggiati- 
vo per  grassetta 

RitomamentOb  II  ritornare 

Ritornante»  eoe  ritorna 

Ritornare,  di  miov»  tornare  e  ta- 
lora sempL  ìonMnpRUomare 
il  piede  o  iìpoMO,  vale  tornar 
in(lletro=JIAorficir0  in  sé,  vale 
ricuperare  gli  spirìtl=J!i'toma- 
re  sano,  o  simili,  vale  ridursi 
nell'  essftre  primiero ,  diventar 
come  si  era  prima  ^Rif ornare 
a  sèj  o  in  se,  vaie  ravvedersi, 
ricuperare  la  ragtone 

Ritornata,  il  ritornare 

Ritoroatore,  verb,  masek,,  che  ri- 
torna 

Ritomo,  ritornata 

Ritrovarsi,  esaere  presento 

Ritta,  la  destri^  la  mano  dMtra 

Ritto,  adct,  da  rizzare,  tovatf  4u, 
che  Sto  sopra  df  mMmlih 

Riudire,  di  nuovo^iw»    ^^ 

Rivedere,  di  nuovo  vedercsi  tUo 
riveggo,  o  betàbori^eggoU i^ 
simili,  vagliono  In  precipliipy  In 
malora ,  in  luogo  donde  mw  ai 
possa  ritornare  ì 

Riveditore,  colai  che  riveda 

Riveggente,  che  rivada» 

di  MMVO 


IDvhi 


MaplicemenU 
Rtenarf,  levar  su,  e  si  ast  anche 
Kabuileiia,  gagDardla,  Ibrtnn 
e,  gagliardo 


Kossore,  prendesi  talora  prr  vn- 
gogna,  0  per  indizio  di  esse, 
■pargendoii  per  IovoIId  di  citi 
sì  vergogna  una  certi  roaaeiiB 

RiHIla .  ohH  piccolo  oiso  rotoD- 
ilifBppnato  ill'arlicD- 


Ite  nel  venire  <^^H 
■EhcraevalninW  •  PJ 


HuBtinnre  ,  Khcraevi. -.-e,  _ 

cesi  degli  uomini  nei  iWt^   ' 

blaseiare,  d  ifimenar  ìbi^im»   ^ 

te  alcun  cibo  per  IxKCt 
Runurc,  riij|uinare  , 

Ruminare,  ruHUtntre 
Ruiaare ,  romoreggltrt  i*t  il  ■    . 

nell'antan  In  domenda  ^ 

Russo,  il  russare  „     ' 

HullcBruI,  piammente  e  CM»    ' 

™  muoverai  e  dlmentnl  ^^  ■* 
Ruttare,  mandar  fWirt  vtrkM 

CB  il  renio  che  «  iwQoillfl 
Rullalore,  perA.moji  " 
Htilto,  vtnta,  cbed 

si  manda  fuori  un 
SnbliDlina.  Abr  lo  Jt 

ceti  di  cbl  aapclta 

bllii  dopo  la   nMU 

■atuilu  per  poter 

ne,  o  slmile 
SatttB,  sciatlva 
Salivare,  render  sali 

della  saliva.  V.  Sa 
Salivazione,  l' salone 
Hai  ma,  spoglia 
ȓai  labe  Ilare,  lare  spenl 

non  mallo  grandi ,  dK 

diceai  iiliarellore  -  -^ 

SilIacchiDne ,  unta 

tacchione,  dot 
Sai  tante,  che  mIU 
Saltare,  levarsi  a 

da  terra,   ricadi 

sleiso,  0  gettandoti  tH 

una  parte  all'altra  — ■ 

re  lo  spailo  di  »- 

per  lrapaisar«  ,  ' 

trapassare  da  un 

Irò  con  gran  prettnu 
Sgltellare,  laltarp  ipeuaiM 

a  piceoli  salti 
Sallellone  e  fiallellonl,  ■  • 

SaUerellinte,  ehe  nllrrella 


ire  ,  rlunare ,  (juarire  —  Par 

DO,  render  sanità 

■zinne,  guarigione,  giiar)in«n- 

[uaccio  f  pegg-  di  sancue  = 
,ngve  di  pessinia  qualità 
[ue,  queiriuDor  vermiglio  che 
orre  nelle  tene  e  nelle  ar- 
pie dEglI  «njinill,  e  dagli  an- 
ibl  fu  lalura  usato  In  genere 
iDjnlnlnePer  1'  emiuloDe  ca- 
f^  del  sangue 
HiIgDO,  adii,  di  sangue-Vate 
'■*•'■  GBc  iblionda  di  sangue 

cuslìtuiione  d'  corpo  len- 
_  ilore,  e  aenia  Inipedinien> 
,^*  operMlone  =  In  tanica  , 
1ÌB  nel  teaipD  della  lanlu 
nto,  per  BUuiUl-i  che  ha  gro^ 

feì  h.  .,.«»,  ...U  ■.1.1- 
lsX*ier-  pia  laiio  chi  ptict, 
B0  eoa"  una  lasca,  o  BioitO, 
)i«e  di  chi  gode  sanità  perte Ila 
irare,  ossaporare,  aBsagglare 
ire,  senuiione  che  pruducono 
Da  iingiia  le  cose  che  si  gu- 
<l*a=VcT  guilD 
tnJcoi  agg.  •Il  riso,  spezie  di 
Inùaìuoe  che  conlrae  dall'u- 
e  dall' allra  parh;  i  muscoli 
He  labbra 
-    ,11  talollarsl  =  Per 


.Saiievoleiu,  s 


1«il 


Shadocchlire,  aprir  la  bocca  icom- 

poatanieale 
Sbadii  II  Binenlu  e  Sbavlgliamento, 
la  sbadigliare 

ladlgllanle  e  Sbavielianle ,  che 
shadialii 
■■.ilLn,   ■  sbavigllare,  aprir 
>glleiido  il  Salo, 
uodolof.iiira;e(f 


I 


i 


salolUIa,  Baiia::Per  luelaT. 
,ttco,  ìtibatidilo 
ritti  lo  ■tesso  che  sazietà 
fo,  Mtolh) 
iblliU,  iBXlevoletia 
UMIl><^  U  saziare 
ve,  HKMIa&re  luterameule , 
A  Jlce  per  lo  più  dell'  appe- 
t  o  del  MMl 

!U  ,  intero  tuddislBGliuenlo, 
i  usa  prapr.  parlando  dell'sj^ 


SbHdlRÌìar 


rincrescimento  edanegghii 
ihadiglio  e  BbaTiglto,  l' allo  i 

sbaSigliape 
ibaleslrato.    Occhi   ibaltitr 

ballare,  lalbrc,  law^arsi 


barrare,  ìargainenle  aprire,  che 
anche  diceil  spalanca re=JSar- 


bocca  per  oiangiare,  die  anche 
al  dice  tbattere  il  dente 
Sballerai,  agitarsi,  o  cooiinuoYcp. 
— .entemenle  per  |nsslone 

j,  0  per  dolore  di 

Ilo,  lo  Bbaltere,  | 


lo  sbaltere,  pcrooti- 


a,  bainsioenlQ  &\\ivi« 


iba  ligi  lamento.  V.SlAdkc^winetA 
'   -iglianle,  V.  SliadilWftVe 


Sbevuiart,  bere  speato,  ma  m 
in  gna  qnantlU  per  tdIU 

Sbecare,  coiBuniare  beienda, 
sìrtbtvuiào 

Sbielolm,  tmbictollrii ,  inlenerir- 

Sblrciarr  ,  néctaiudere  gli  bccl 
per  vedere  Mn  piil  faclUU  ' 
cose  idlnute,  proliTla  di  clii  I 

Sbacconcf  Ilare ,  mEngiar  legKer- 

Sboilarsi ,  Kuarirni  dalle  bolle 

puilole  dei  mal  Irancese  a  a\t 

Sbombardare,   per  niellili,  Uror 

SboinbeLlare ,  bonibeltare  j  sbe- 

SbMzacchiref  uscir  del  tìiicr 

Sbruffare,  spruzzar  colla  bo 
SI  dice  anche  dello  spruizii 
le  neri 

SbulTanle,  che  stiuffa 

Sbuffare,  tuil.,  lo  abufiare ,  s< 
■Dento,  fremito 

Seicaiuiuenlo,  lo  acaeaziar 


UOBO,  in  pi 
:hi  luoghi 


n  trailo  e  in  un 


k 


8c»lcare,  voce  {noti  \ 

re,  calpestare 
ScolpiccfaiMirto,  \o 


Scalpitare,  pestare,  e  ttUMMl 

piedi  in  andando 
Sculpidn,  scalpllinento 

Scamoiare  ,  v.  a. ,  Ingglr 


iiatflr.|iait.,  vaie 

scustamenle  e  ali*  jru||tU 
Scapigliare,  aooDipigllare  <ea(A 


Schietto,  vono  » 


ica\^w,\ait 


membri  legcinlrc  ed  ««(Il  ^  . 
irarìo  di  albedaU.  trinni»  * 

D  raualDClg ,   che  iikIm  *^  !  ' 


nci)ialnitnle  si 


v:,cr. 


merda,  e  talora  avti- «ranuc  « 

mola  <]'  andar  (lei  corpo,  noa  1 

poter  ritenere 

Sconeicatore    e    SooncacadoK 

\  maich^  che  laonEtca 


mare,  finire  qustcbe  cota  dwb- 
Scontrata,  Incanirli,  Ecantro 


Scorcio,  tutu,  politura,  o  i 
0      dine  atnvBUDle 
•t  Scorengiare,  Urar  coreigie 
-  Scorgere,  vedere,  dlsceriier 

Scoroegglare ,  tlnr   per  lai 
cornatelli,  icuotendo  11  a 
1-  Sf,orpacclaU,  oorpacciala 
0  Scorpare,  manHiv  bene,  e 


uà.  nla 


craah) ,  onde  1 
donai  ì  capelli 

cipeJll,  e  li  u» 


Scroscio,  dlceil  icroicio  di'  rfig, 
a  riso  iinoderato,  atre^toait 


r.  pan-,  sdornien- 


■uccloluuenlo ,  1q  idrucdolire 

rdctìolare,  scorrtre,  e  si  dice 

ropr.  del  piede,  qosndo,  posto 

onrs  coM  lubrlCB,  scorre  stnn 

JWgno 

ruccloh),  tuli.,  l'alto  dello  sdruc- 

ruccioloio,  che  sdrucciola,  b- 

cco'iutl. .  Murare  a  stcco  di 
«si   in  Ischeno  ,  del  nivngfar- 

cedere  ,  ritranl ,  tirarsi  fa  lU- 
pparlej  appartarsi 

ìcr  tecmo,  e  simili,  vale  sea- 
-icare  per  le  parti  del  sedere 
dentarlo,  si  dice  pnqir.  cita 
letlinEarfa,  di  cbl  slede  molto, 
;  poco  l'adopera  negli  eaercl- 
Sll  del  corpo 

aere,  vtrb. ,  riposarsi,  posandii 
e  nsticbe  in  qualche  casa=Per 

irinpl.  stare,  dlnio 

soiiocato  ^  Pòrsi  a .  _ 

Sural,  Tale  prender  qnlelcrJ'e- 
ire  a  meiita,yUe  stare  a  la- 

Per  colo  0  oaliche' 
dllot^:,  colui  che  siede 
Jalignu,  di  eonplessloae  adusti, 
mn  Btio  Bd  Ingrossate 
[genie,  che  siede,  Ktìentó 


>,  che  si  forma  ne'  lei 

I  generiEione  del  trla 


Stmlmembruioso ,  iftìamlaM 

:twko,  Bsilunto  dila  •  ■    «i: 

uc  muscoL  della  rf^' 
Srmispliuto,  ano  de'„ 

la  scapoli,  e  propr. 

alu  sa  il  torace 
Scodnomo.  meno  ir^ 


e  le  imiireistonl  rte'iensi 

■alfero  ,  aRtiiunlo  degli  oriiani 
Ninlstri  dt'  semi ,  e  >in)[iilar- 
e  de'nt-  ' 


ir  proprio  del 

— '--,  che  diiuiiKui 

_,      .        =0\CCI\  enei" 

.flrffl  e  te  p»rli  vereodnoie, 

jM'^^io,  Ri  deLla  ièmmlnv 

peli  Co  t  ddfderìo  di  bere 

*■  «*  I  Itti,  affogar  di  le- 

'«>«  a  I ,   lignìBc^  BveiT 

2^r«*i)  desUtrhi  o  biio- 

'^v,  pmmécah  diuicdJu-  ' 


Sramnre,  disfamare.  Irar  la  fai 
satotrare,  saltare,  e  «1  lui 
algnlf.  ntt.  e  nfoCr.  pan. 

-rncnalo,  Baloiiita 

SfanHBre ,  In  algnlf.  att.  e  iieu 

-ninar  per  lo  rango,  Irap 

.   . .  icalpltando  II  fenco 

SfelalD,  T.  a.,  trafelato 

SlIaUmcnla,  lo  aflaUre 

.Sflalare,  ntutr.  naia^  perdere  H 

chlo  gridare-l^d  ad.,  per  ntnn- 
dar  soFIId,  sofRare 

Sllnlcre,  niitscolo  che  chiude  l'ano 
atl'eslremlM  dell' Inlesllno  Tel- 
lo, acciocché  non  eicanolB  fcc- 
ce.  Lo  Bleiso  illnlere  ha  anche 
Ih  vescica  per  ritener  l'orina 

Sfognare,  ngurst.  per  niicere 

Sgambare,  menar  le  gambe,  cao- 
iaÌnardirreltB=lnsÌ|;nlCneutr. 
paMi.,  aOaHeare  e  stancare  mib' 

alo,  pei-  (iig^,  correre  nel. 

I  andar  via,  darìa  a  gambe 

Sgambato ,  ipotx.  >l  dice  di  cht 

ila  alracco  per  soverchio  cam- 

Sgambettare,  dimenar  le  gambe, 
gambettare 
-  ■—  *■      sÉoiar  dalli  ri- 


gliono  ri 

SgaDgaielamento,  lo  igangaidare 
Sgangaseiare  ,  rider  al  Ibrle,  che 

anali  la  ganaaela  si  ifónl 
Sghlgnapapiwle,  V.  b.,  rldone,  dhe 

ride  sgangherataraenle 
Sghlgnaiiamento,  lo  aghlgnanare 
Sghignaxiare,  ridere  con  Istreplto 
SgUipiauata,  ghignala,  aghignai- 


SgUgnauh),  aghignaiiata 


Sghigno,  glriiinD 


3 ,  !u  sgiurdarc  , 

ire,  OHuraL.  per  i 
I  «InpRlrP  alla  pre... 
D9Chì(C:Per  Uschìats 
:Sicre,  perle  acquosa 

quegli  tUDori  posienu  tiicUmCD- 

:acbe  >ii 

Si^ntio ,  tacilurnità,  lo  «lar  che- 
to, 11  non  pflrlsre=sl|tnlGca  pu- 
re Il  pariar  soHo  vocKPer  '- 

Stleniioio,  Itciturno,  che  parla 

S1^^  V.  L,  Ucere,  sUr  cbe 

Slllibart,  slllabicare,  pnlérli 

mie,  pranuBilBre 
SlIUliicire,  sillabare 
Slmitt,  alhl«coliitura  del  naa 


Stnclpllo,  liiwipDl,  l'anteriare  par- 
te del  capo  sopt»  \a  ftut" 
Slnctput,  BMpiU 
Sinislrn,  iu»t.,  laann,  0¥ 


Smorire,  dhniitc  n 
Snortlre,  divenire  il 
SonirUlo,  loHn-lD,  wllldt  '    _ 
Smorta,  di  color  di  nvrMy^ 


loro,  utìt 


«Mere  1]  ■nntrt  ptr  Umi"'* 


eh- 1  tatuo 


vomo                                      IgiT 

[alura  dtUe  giun- 

glo, con  voce  lorumeìsa,  o  baau 

te.,  con  lobriellk 

lini.  Sobrletade  e 

Sommesso,  .u,t.,  la  Ic^Kheua 

trtiti  t  niKlera- 
,  sci  noBgion  e 

?5'd8!'%"«r!ot'?.?^o'^? 

iiee  ancora  della 

Il,  vale  plans,  umile 

1  cose  appetibili 

Soimscchlare,  durai  Icchlare,  dor- 

t.'^^inU)' Sbe 

migllare,  sonnecchiare 

Sonnacchlotil,  ouu,  fra  il  sonno 

ianiare  solto  voce 

aggravali  dal  sonno    * 

ornare 

«  1'  aria  violenle- 

mire 

SoAneferare  e  Soonirerare,  aon- 
ffonneg giare,  sonnllerare 

ìttT^U^,  M- 

CioSiar4i  it  na. 

«ellino  diti' oro  .   ai  dice  del 

K>  tZi  1  looccl 

sonno  che  si  dorme  lUll' aurora 

Sonnello,  sonnellino 

rtegno  di  ridere: 

firincipio  di  sonno,  addormcnla- 

MgghiKnare 

Sonfdftrante  ,  che  sonnifera,  son- 

nac<;hloso 

rSoo  occhio  .oc- 

, 

IPtna 

SonalglioBO.  V.  Sortnoglloso 

«ni 

sterne  per  legamento  del  tenao 

EtiimcA.,  cheio- 

Kw'gli  anlmaU?  rijljw^. 

quiete ,  sopore  ec.  =  Morir  dì 

Mimo,  0  calcar  ditoimo,  n- 

Mr  grlnaa,  ruga 

fiittnoii  del  tarso 

éotailn=Si-hiaceiarc  un  ron- 

fio, vale  fare  un  sonno,  dormi- 

pM4ar da  sj  lolo, 

re  un  sonno;  modo  Lasso 

[Ut  dell'  uoiDD  nel- 

^Itailone 

•,  risturato 

«  (1  digiuno,  va- 
.IDMKlu-e  dopo  il 
tre  il  oemrt.itr 

SonnDlenxa,  inlenu  aggravamen- 
to di  «onno,  simllc^l  lelarfo. 

son'!,rrr...''U''rs£«o     ., 

nini  che  ha  il  be- 

Ipo;  contrarlo  di 

sopito,  ger^^eu.  vaie  ..,^111 

ivani  coiin  fuga,  dio- 


ch«  Bl  rllcc  11  fii  dilli  rene 
'.-  Spinale.  Spinale  mldolln  ,  diteli 

quello  aoilanu,  che  il  parie  dal 

cervello,  e  patta  per  latte  le 

vertebre  del  dona 
»  Spinga  re. 


inij^nalo  a 

e.  In  modo  buso  man- 

injVéfb.  inaach.,<ia-  S 

'quiH  "e'iUla  di 

poca  apparenta 

r  di  sete  ,  aver  gran- 


fuora  11  lUilor' 
mandar  fuora 
oppiMta  d 


mento  de' piedi 
■eia«ì(,  va-- 
,  0  eitlnguei 


Spirita,  d 
Perlo 

Sp'iro??.! 


,  Ylgor  naloralB=Plg)la- 
npF  unto,  flato 

"--  iaplrlto 


■I  prende  pei 
le  non  opera  cogli  al- 
ccheula  .  ohe  non  en- 
te nelle  faccende,  ma 
t  tealimonlD 
tltear  lalli,    

or   II  parole ,  nle 

B  dliUntr 

.rokXi  dlp 
!•  del  tttio  degH  ani-  S 
fdire  per  ■— !"'■'■'     ' 
re  non  a  di 


(I  (porlella.ueralnillLlD  laeber- 
ID,  ai  d)ce  dt  CU  tiene  (Il  ocsbl 
soccluusi ,  0  vede  da  un  occhio 
solo 
Spaleuere,  fuggir  con  grandiiai- 


r 


■7WUW,  aiTMWVt  ai 

e  afflcvoliM  k  ( 
ginnta  di  bracci» 
vale  ihdiln) 


ilBDienle  e  Hquaoque- 
e,  dicesi  ridere  squac- 
enlc,  cio(  con  «rande 
iconciaiuente,  colla  boc- 


Squederaare,  rlgiurdan 


Squadrare,  per  nctaf.  v 


SqualUcleua.  qualità  e 


0  al  pie. 
eranijoia 


alla  quiete  t  Irawn 
niroa  e  alle  wowa 

particelle  bmie,  o 

contento  o  aflllto,  . 
0  male  arialo,  aver  b 
=  Ceiaare  del  mol- 
contrario  di  andar 
versi=PeTiiiBr«lrti_ 
to;  Dpposlo  lU  teder 
ininiablle  =- Acqueta 


],  smunlD^Per  H 


Squittire,  ilridere  Inlerrullamenle 
e  con  voce  taltlle  ed  acni 
t  liroprio  de*  bracchi  quani 


del  Mtlo 
abitiMUM  dd 


Slalenlwgine ,  diudattagglne.  In 


■    Slancaraenlo,  lo  stancare 
Glanoire,  straccare,  e  si  u 
che  al  neutr.  patt-,  \^uw 
t      loTB  colle  \>>I™V^^'  ^^^ 


Sleiàno,  V.  b,,  «ta  w 


Sfe'S 


imogrire  ::;  Far  di 


. , .ìe  II  manilana  hori 

ti  ventre  per  le  parti  posteiiorl 
molo,  slarauta 
StHiBa,  ichlenB 
k.    8«Uu-e.  Stillar  dal  caldu,  a  di- 
ne del  pulir  soverchia  calore , 
tolta  la  melar,  dal  disfoni  e  li- 
quefarsi che  fan  le  eoic  nello 
,         ■aliarsi 

V  Btlnco ,  osso  della  Kamtw  che  é 
l  '  dal  ginocchio  al  collo  del  pie , 
i  >   dello  dagli  analomici  L'anna   o 

f>  lon  per  tulbi  la  ganibs^^  pren- 
■  -  de  anche  per  la  parie '- 


i ledilo,  pasEDre  e 

Strafìrialo,  irafelalo,  coslernato 
■'IraliinameDlo,  lo  stralunare 
tralunarr,  stravolitere  ìii  qua  e 
In  ià  gli  occhi  aperti  II  |iiu  che 

SlrSDiaziare ,  gellare  Inipctuasa- 
dl  Bcntimentu  =  Cader 


bo,  Bgg.  di  gamba,  i 
Strani^olalo ,   al  dice  di  vr 


—  ìcarc  e  Straccarli ,  Indelic 
_  U  le  font  neir  operare  :  ' 
oM.  ilgnit.  ■ ~  -"-'- 


Stracco, Indebolito  di  furia,  si 


:J 


il  gettalo  resti  ali 


Slrano. 


dlidu,  n 


Straecntb-e,  aenlire  aitai 
Stralteua,  stravagania,  maniera 

strana  di  viceré 
Slravaioare,  passar  di  sopra  con 

Stravedere,  vedere  assai 

■  la  propria  ve. 


travestirsi 
S  tra  vi  ilare,  fare  alravliio 
Stravluante,  clic  alrailiiB 
Slravlnare,  fere  Btravizi» 
S  travino  ,  convitto:  prende  il  il 
pili  delle  volte  per  disordine  che 
si  ikccia  In  manglarr  e  bere  fuo- 
ri del  oonsueto,  o  del  biaogno, 
e  per  puro  piacere 
Slrldenle,  clic  stride  _ 


Stridio,  lo  stridere,  atrldoN 
Slrido  ,  voce  «he  ^\  vcAvAk^ 
stridendo  "4 


»""ì,i.  .«»  -ImÌ""''!™,...!!!""»' 

SiK*W»«'  |„oeo.  E>«;;e  ««'f*  \     «iW        „„  )n  »»*•  • 


..K.S.  ■"'■  "' 


Sudatile-  w  H 


in  vita,  Have- 


Ubacco  dH  naso 
9lHr  cheto,  non  p 


Ita ,  Taollur-nltadc  e  Ta- 
UU,  lo  ilar  cbeto,  11  K- 
lkr>Ucaih>,ÌI  non  parlare 
0,  che  1>ce,  cbe  lU  cheto 
S  V.  b^  11  ledere,  il  cu- 
arte  deretins,  che  anche 

luangiar  lieae,  fare  una 


,  a  dlipi^ikine  del  corpo 

(faciiuenta 

ergere,  rinvigorire  = 
•ri  un  tallo  lut  vec- 
i  dice  di  chi  nella  tec- 
mplgiì»  vigore 
•sta  del  piede  |>oslo  c|ua- 

'B«^esl  di  chi  per  irner- 
^xta  appirlsce  goffo 


bra,  fottlccio 
Tarpare,  Indebolire  alcuno, 

gliernll  le  Ione 
Tartagliare,  balbellare 
TaiiagliODc,  che  tartaglia 


Tavola.  Eiierialaiiola,  andari! 
a  toBOla,  e  ilmìl),  andare  alla 
mensa  per  ciiierai^lfBHere,  o 
far  laoola,  fgr  convitto  =  Itct- 

partécblare  e  apareceUaré 
Svolala ,  dlcesl  1'  aggregata  di 

1  nelle  geaU,  che  luou  alla  me- 
eainia  taiola  per  nuDglare  in- 
ilenie  nelle  taverne,  o  altrove 

del  corpo,  Neanche  dice»  com- 
pi £s  sione 
'empia,  parte  della  bccia,  |)Osla 


Tempo,  età=Elà  avanzate 
dente  alla  vecchlena 

Temporale ,  veoa  cbe  tì 
per  la  tempia 


Tandere,  Tender  gli  orectAi,  e 


biancheggia,  e  torma  l'eitreml- 

Tenerume,  tot tanaa  bianca  e  pie- 
ghevole, la  guale  é  apeiio  uòila 
-"'— • — lita  degli  otal 

Tentoni,  iUce>l  ondar 


cendovi 


e  leMleri,  ousal  I»- 
1  iWsila  dito  WtoÀwt 


itVKo,  la  parte  deretana  del 
ino,  oppoils  bI  pelli^darsi 


Toccato,  liuti.,  litio 
Toocalore,  «he  Iucca 

lenflBinerilu,  toccai 
Taccheggiare,  toccare 

Tfflnboktto,  larchìalo,  g 
—  lo  e  fUggia  i"  ■     ■ 


vale  perire,  mancare,  flolre 
anche  venire  tu  basso,  av^ 
=J>or  del  culo  in  terra 
do  Dbibo,  fallire 
Teachiu,  la  parte  superiore  della 


_,^olo,  1.  b.,  strido,  atrillo 

_ .-e  del  me  desimoj  B  tru- 
llo prlodpale  dell'     "' 
!.  trarla. fame,  ì 


tar  V  ugola  ,  al  dice  di  qae 
cose,  delle  quali  ai  i  aaagh 
Ecanameiite,  e  non  a  >aiieia_ 
Toccare  la  mano,  vale  laluU- 
re  Bflelluoj»nienW 
Tucwllna,  v'iwd^'j 


1 


Torpl  do,  figurai,  pigro,  ^**-— 
Toi^re,  per  ueuC  ^tWm 

ul)lriji»  =  Pcrai-""  -^ 

pldi».0ltu>ilì 
Tortai  Jfanginr  i 

buio,  di  EU  e 

■ —   -  B(;ur»t.d 


¥erb.  maìch. ,  che 

^11  tracollare,  Ira- 

Klar  andare  gW  II 
MO  e  Bimllc  acci- 
Kninacclare  di  cs- 
A  BDCbe  cadere 

|t=Per  trapasaare, 

La  della   Himba , 

nùrdare  alcuna  ci>- 
9  del  traguardi! 
MKIIare 

UUtsl  dice  l'om- 
U  r  Taai  del  quale, 


pinngii 
iMnenii 

IP  tra 


Ktot 
min 

vXtrb.  match.,  che 


ElMave 


Traili  tarCi  saltare  ^andeinerite 


,  0  trapassare 

, _.  .,.„  fona,  strappata 

=.Traua  di  totpiro ,  signiflca 
l'atto  del  gittar  cospiri 

Traudire  ,  Ingannarsi  nell'udire, 
udire  una  cusa  per  nn'  altra 

Travarìare,  traveilere 

Travecchleiia  ,  v.  ».,  decrepita, 

Travedente,  oM  travede 
Travedere,  Ingannarsi  nel  vedere. 


Tremamenlo,  Il  tremare 


TremehDndD,  v.  I„  Iremaiite,  tre- 


e  Trtmubr»,  iKmare  i  Cbrfaco,  ubbriaw 


Trcruoruia,  pieno  di 

.  !.  Y,  Tremwlare 

Tremulo.  F.  Tremalo 
Trepideu*,  p«r  pglpitaiione 
Trriildo,  Ircnwlanle 
Trinca,  triucoae 
Trincera,  bere  ai 


briacbczd 

e  Ubriaco,  ci 

■e  e  Ubriacone,  che  be- 

l^riachellù,  ubbriachtllo  \   V.mi 

Ibriachezia,  ubbri»cheiii  \    "»' 


Dono 


li 


i'mano,  sust.j  uomozzAdd.  di  uo-  Urlo ,  per  similit.  alla   voce 


pria  del  lupo  ,  si  dice  atich 
voce  mesta  e  lamentevole 
(|uanto  continuata ,  che  si  i 
(la  fuori  dagli  uomitii  per 
mento,  o  dolore 


mu  attenente  a  uomo  =  Vestito 
delia  natura  umana 

l'mbilico,  bellico 

Umile  ,    Mg.  d' uno   de'  muscoli 
deiroccliiu 

Umore,  qualunque  fluido  che  scor-  '<  Urlamento.  io  urtare,  urtata 
re  ve' canali  del  corpo  umano,; Urtante,  che  urta 
e  dì  altri  animali=Disposlzione  <  Urtare,  s(>inffere  incontro  con 
naturale  o  accidentale  del  tem- 1     peto  e  violenza 
pcramento  e  dello  spirito ,  il  |  Urtata,  susLj  V  urtare,  spinta 
genio,  l'inclinazione  j Urtature,  vero,  inisch.j  erte  u 

Vnghla  e  Ugna ,  particella  ossea  !  Urtatura,  urtata 
,  ^ait'eatreniitA  delle  dita  'Urto,  sust.,  urtata 

;  Ungola  e  Uni;ula,  sottile  membra-  Urlone,  urto  grande 

'  m  che  si  stende  straordinaria-   Usa,  v.  a.,  V  usare  carnalmenK 
mente  sulla  tunica  dell'occhio 

Oogula.  V,  Ungola 


UaoGolo,  che  ha  un  occhio  solo 
OoiBiciuo,  piccolo  uomo 
Oonaccio,  uoniaccione 
Pwaccione,  uomo  grande 
UQQieUo,  uomicino 
JjMBleiatto,  uomiccìattolo 
''mleciattolo,  uomicciuolo 
^«ilnacclo,  pegg,  d' uomo 
'^■0  y  animai  ragionevole  =  Cia- 


Usare,  congiungersi  carnalmei 
Uscire  e  Escire ,  andare,  o  vei 
fiiora,  contrario  d'  entrare 
Uscire  al  mondOj  vale  nasce 
:=.IJ tetre  di  passo ,  vale  and 
di  buon  passo,  camminar  pres 
z^Uscir  del  corpo,   \ale  cac 

, rii=Uscire ,  posto  assolut.  pi 

4i*nilecÌattolo,  uomicciuolo  nascere 

i::^»t..^iA  •»^-«  .1» ..««!«  Uscita  e  Escita,  sust.  V  uscire  : 

Per  lo  sterco 
.cuno=:Alcano,"uno=lmmagine  l'scilo,  v.  a.,  sterco 
lelF  oomo=:  Uomo  nato,  vale  Uso  ,  copula  ,  o  congiunginienl 
»lvente=l/omo  fatto,  vale  che      carnale 
la  passata  l'adolescenza,    ma  U\ea,  nome  d'una  delle  tunich 
N»j»  i>  giunto  alla  ^ecchiezza=      dell'  orecchio   che    torna  sott 
jS/^"^^  uomo,  modo  di  chiamare      la  cornea 
0-.^  ^  IO ,  di  cui  non  si  sappia  il  Ucola,  lo  stesso  che  ugola 
=zUomo  di  ferro,  \ale  di  Va<:uark,  >olare,  evacuare 
^a  gagliarda  e  robusta         Vacuazione,  >olamento  delle  fecci 
,  Incassatura  ,  o  luogo   in      dal  ventre 
'un  osso  sta  incassato  col-   Vagimento,  vagito,  pianto,  gemilo 

Vut!ire,  il  piangere  de'  bambini 
Vaglio,  pianto  degl'  infanti 
Vago ,  grazioso  nelle  forme ,  le<(- 

g  ladro,  vistolo,  bello 
Valetudine  e  Valitudine,  v.  I.,  sa< 

nilà=Per  forza,  vigore 
Valicare,  passare,  trapassare 
Vecchiaia,  etA  tra  la  virilità  e  la 

decrepitezza 
Vecchiardo,  >ecchio,  ma  si  dice 

in  cattivo  senUv\v&v\\o 
VecchiereUo  ,  v'\c\t\o  «\\a  v\^^t^' 


e',  u  reteri  si  dicono  due  ca- 

cH^  conducono  i'  orina  dal- 

''^  biella  vescica 

'  ^^  binale  che  dalla  vescica 

^^^  /e  orine  fuori  del  corpo 

l^i^  ^  *    urlare 

""««l*ir  fuori  urli 

^^  ^^  *.  inasc/i. ,  che  urla 


UO.'^IO 


4855) 


lovere  il  corpo,  per  cacare 
*e3ca,  pancia 

ricoloi  ventre  ma  più  comtin. 

el  viscere  nienibrunoso  in  for* 

di  sacco,  eh'  è  situato  obii- 

amente  nell'ipocondrio  sini- 

0  sotto  del  diafragma,  tra  il 
;ato  e  la  milzazF^rttrico/i.  si 
iODO  ancora  le  cavità  di  alcu- 

vlscere ,  come  del  cuore  e 

1  cer\ello 

ura,  flgurat.  il  membro  virile 
iiU,  ed  all'ant  Venustade  e 
nustate,  aspetto  nobile,  casto, 
tuoso.  e  pieno  di  una  mode- 
1  grandezza  in  ogni  movimento 
tato,  clie  ha  venustà 
lU,  il  venire 

Ito,  sust.,  venuta,  venimento 
lalmente,  aov^  di  viva  voce , 
Meca 

o.  parola,  dizione  =  Verbo  a 
roo»  posto  avveri),  vale  a  pa- 
•  a  parola,  per  l' appunto  = 
r  lingua,  favella 
itltà,  soprabbondanza  di  pa- 
ty  multifoquacità 
to>  che  parla  assai 
,  per  metaf.,  vale  vigore  = 
giovane 

il  membro  virile 
%  si  dice  si  di  femmina,  si 
ischio,  che  non  sieno  venu* 
atti  carnali 

la  e  Vergogne,  le  parti 
:nose 

ose.   Parti  vergognose , 
no  le  parti  genitali 
,  urli  e  smorfie  sgarbate 
osso,  nella  serie  di  quel- 
ompongono  la  spina  del 
;d  altre  parti,  le  quali 
facilmente  piegarsi 
permetaf.  vafe  essere 
,  aver  vigore 
nto  senza  strepito,  che 
;  parti  di  sotOk 
Mscica,  membrana,  u 
to  nella  parte  inferio- 
tre ,  eà  è  ricettacolo 


dell'  orina 

Vessica.  F.  Vescica 

Vesta  e  Veste,  per  metaf.  si  dice 
del  corpo 

Via.  Fare  una  via,  vale  cammina- 
re per  quella  via 

Vigilare,  star  desto,  vegghiare 

Vigore,  robustezza,  forza,  gagliar- 

Vigoreggiare,  invigorire,  inanimi- 
re, fare  animo 

Vigorezza,  v.  a.,  rigore 

Vigoria,  vigorezza 

Vigorosità,  ed  all'  ant  Vlgorosita- 
de  e  Vigorosi  tate,  vigorezza,  vi- 
goria 

Vigoroso ,  che  ha  vigore  ,  forte , 

t gagliardo,  robusto 
ia,  v.  a.,  lo  vegliare 

Villoso,  peloso 

Vinolento ,  v.  I. ,  bevitore  sover- 
chio, amator  del  vino 

Vinolenza  e  Vinolenzia ,  v.  1. ,  il 
soverchio  bere 

Vinosità ,  vizio  di  chi  é  dedito  al 
vino 

Vinoso  ,  dedito  al  vino  ,  viziosa- 
mente vago  dei  vino 

Virile  ,  il  membro  che  nell'  uomo 
serve  alla  generazione 

Virilità,  ed  all'ant.  Virilitade  e  Vi- 
rili tate,  vigore,  robustezza 

Viro.  V.  J.,  e  della  poesia,  uomo 

Virtù,  possanza,  vigore,  forza,  e 
qualità  naturale 

Virtuoso  e  Vertuoso ,  dotato  dì 
possanza  naturata 

Vlsacrlo ,  viso  contraffato ,  o  di 
brutta  apparenza 

Visaggio,  V.  a.,  viso,  volto 

Viscera  e  Viscere ,  parti  interne 
del  corpo j  come  fegato ,  cuore 
e  simili 

Visettino,  dim,  di  visetto 

Visetto,  diììu  di  viso 

Visione,  il  vedere 

Visivamente,  in  modo  visivo,  per 
,    mezzo  della  vista 

Visivo,  che  ha\\rVù.  «  voXtneM.^ 
I    vedere 


UOHO 


1861 


,  vagliono  con  voce  so- 
che si  possa  bene  inten- 
ta una  voce,  posto  ov- 
ale unitamente,  concor- 

la,  dim.  di  voce 

,  pegg.  di  voce 

te,  che  grida  forte 

9ce  piccola 

lim.  di  voce  ;  ma  detto 

Ko,  è  divenuto  mascolino 

,  dim.  di  vocina ,  voce 

sottilissima 
io,  pegg,  di  vocione 
ìccr.  di  voce 
V.  a^  chiamare  a  nome, 
•e 

sposizione  d'animo  e  di 
Di  tfoglin  y  0  di  buona 

posti  avverò.,  vagliono 
imente,  volentieri 
:  Voivcre,  girare  =  Con- 
1  altra  parte,  far  \olta- 
ioi=E  neutr.  per  volta- 
o  di  chi  piega  il  cararoi- 
o  una  parte  =  Volgere 
to  y  piegare  il  cammino 
in  canto  di  casa 
to,  il  volgere 

verb.mnsch.,  che  volge 
gersi,  rivolgersi  =  Dar 
iar  di  volta,  dar  volta 
o ,  vagliono  tornare  in- 
volger le  spalle  =:  Dare 
ita,  e  pigliare  una  voi- 
iono  andare  alquanto  at- 
•are  una  girata=Z>ar  la 
onda,  vale  > oliarsi  in 
voltarsi  tutto  =  Andare 
'e  in  volta,  vale  andar 
),  andare  attorno  =  Far 
o  la  volta,  vale  voltarsi 
'i?  volte  del  lione,  vale 
f^re  in  qua  e  in  là  = 
^ìone  di  cammino=:On- 
^-»olta  d'  alcuno ,  o  di 
^  ogo ,  vale  inverso  di 
"^so  quella  parte 
^,  il  voltare 
Bgere=Darsi  a  qualche 


operazione  =  Per  lo  stesso  che 
voltar  le  spaller  Fo/far  le  spal- 
le, e  voltare  assolutani.,  vaglio- 
no fuggire,  pigliar  la  fuga 

Voltata,  V  atto  del  voltare,  volta- 
mento 

Voltazione,  il  voltare 

Volteggiamento,  Il  volteggiare 

Volto,  coir  0  stretto,  sust,,  viso, 
faccia 

Voltolare ,  neutr,  pass. ,  vale  ri- 
voltarsi in  giro,  per  terra,  pel 
letto  ec. 

VolubilitA.  ed  all'  ant.  Volubilitade 
e  Volubilitate,  rivolgimento,  dis- 
posizione a  volgersi 

Voi  vere.  Y,  Volgere 

VoIuptA,  V.  a.  F.  Voluttà 

Voluttà,  ed  airant.  Voluttade  e 
Voluttate,  piacere,  diletto  sen- 
suale 

Voluttuario,  dedito  alla  voluttà 

Vorace,  che  ingordamente  mangia 
o  divora 

Voracità,  ed  alPant.  Voracitade 
e  Voraci  tate,  il  divorare,  ingor- 
digia 

Voràre,  v.  I.,  divorare 

Voratore,  verb.  masch.,  che  divora 

Voralura,  il  divorare 

Zaccagaa,  la  cotenna  dinanzi  del 
capo 

Zampognare,  flgurat.,  per  gridare, 
strillare 

Zanco,  mancino,  sinistro 

Zazzera,  capellatura  degli  uomi- 
ni tenuta  lunga  ,  al  più ,  infino 
alle  spalle 

Zanzerino ,  zazzera  piccola  =  Si 
dice  colui  che  porta  lo  zazze- 
rino 

Zazzerone,  zazzera  grande=Oolui 
che  porta  io  zazzerone 

Zazzeruto,  che  ha  zazzera 

Zinzino.  Bere  a  zinzini,  vale  be* 
re  pochissimo  per  volta,  ehe  si 
dice  anche  bere  a  centellini 

Zitello,  fanciullo 

Zito,  meno  usato,  che  litello» 
fanciullo 


ZiUo.  rioa  far»  :itto 
re,  non  parure^i' 


e  BOI)  upcr  dote 
Zucca,  parti!  del  capo  chi 
e  diifeiKlc  U  carrella, 
indie  il  prende  per  Luti 
Zuocnlo,  V.  a.,  il  pania 
'  'la  iucca,  0  Bis  del  u 


lìlil  a 


fare  (Ueeone 

_iic(Hinaliir>,  lo  il 

Zuccone,  diceii  di  «ni  Iw  la  a» 

ca  scoperà,  cioè  il  capa  mt- 


Zufitlatore,  verb.miii 

ToIb 
Zululinn,  Oschin 
Zufolìi,  lo  Eorolarc,  fi 


Sezione  III. 


AbbigllaitKlne ,  abbai^llamcnto   e 
-IT. __)„  jj  Yiatad^on  ren- 


jLbtugllare,  patir  capogirli 


Abbandonalo,  privo,  avvilita 

baltulo 
Abblosdarai,  abbandonarai ,  i 

liral,   e  dicesi  così    dell' a 

carne  del  corpo 
Abbmninaalane   o  Abominaiii 

nausea,  ebe  i  conlnrbamen 


Abbruciare,  tcntir  lovcrvMtM 

Abbrucialo,  Ineolt».  sMin     ' 

Sangue    abbruciala  f 

alo ,  quasi  privo  del  au 

Aboralnaiione.  F,  Abbotal' _, 

Aborlarai,  disperderti,  tn»*** 
Abortire,  lo  sleasn  che  a*— ~ 
Abortiva,  suil^  aconciiilii 
Aborto,  diafirRvidomi'nlA 
rio  0  Involontario  d"  un  !«•  • 


JJSf 


i*=::D«bi]itsre,  indebolire 
■mento,  lo  accBtirrart 
we,  divenir  csUrro», 


I»'i3 


«•U.I0  «1 


n,  la  *IMM  dw  addi- 


erto  aibnno,  «ke  per  m- 
d'tfli,  •  urarebM  caldo, 
«  mdi  dlOdte  la  retpl- 

pmS-tìtA 
^r.^flìaede 


meita,  Icvaleiii,  debo- 
iMcheiMi  accitelamentu 
re,  lo  ilcMO  che    *"'  " 

oenlo  ,  dFboieiia  ,  Bie- 
^  aeiidnu 

re,  (iTMcare,  affli^TOlire. 

e,  infralire 

,  M  ileuo  che  alfrBlIre 

,  tndrbollre,  lor  le  forae 

re>  7.  kSntMrt 

■a,  l'aflVipiere,  opprea- 


entr  IVeddo 


Affreddarai,  di 

Adreddalo,  Inlmjnaiu 

Aaselni'^l ,  bj(|i1i1  declini ,  conge- 

Ag)!elailaiie,  lo  sigelare 
A^xiilacclarsl ,  dlrenlr  (Mddn  a 

E  lilla  di  i;lil  accia,  a(|relaral 
ARKobbli^  dnenUr  gobbo 
'  — rancMarsI ,   diceal   prlaeipal- 
tnte  delle  dlla.   quando  per 

ai  (ilaganu  a  Ruiia  delle  gaio- 


Afgpa- 


l,  per  mr] 
iwIp,  remi 


'laLw 


rpldn 


ÀMrliialn ,  reader  frhuo--  ** 
Seda  per  male  Bb«  alM  al 


Agonia ,  qoel  dolore ,  cbe  * 
die  auonliaa 


Allenalo,  fiiraennato , 


Airib^menloJ  "lo"  aflìiibire.  a(a- 
AlllbblT«!Ti 


(i  roccia  reatar  « 

mutali  io 
Alllvldlmento,  Io  alUrldlr* 
Allividire,  divenir  Uvldo 
Allividire,  diveidr  llvMo 
Alloppia.  Figliar  l'alloppio,  M- 

Anbaaela  e  Ambaada  ,  dlMMlIt 
di  reaplrare,  ^e  aaaet  da  io- 
verddafetiaa 


•""'„.  •»£ 


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«SS"»»'!...- 


t^m^: 


».sfe':'>-' 


«rcchit,  r.d  è  diniiniiilo  di  furi 


LCCID.  quei  irVIDClTT  ' 

per  le  clnri,  cV  A 
1  capelli,  tferfrt' 

..iravvtgiwRW  ftUt 
Gannio^,  iIÌeM  A  fi 

à  Cade,  i 
•lelPa  I 

prb,  inlarfamcnlo 


CsnchcreIJa,  lo  stccso  che  ci 
.  j  0  ulcere  di  p< 

duate,  e  va  rodendo  lenlamcL.- 
0  preilaiaenle ,  cosi  dello  per- 


tIBcaU,  0  Inlornoid 
intanto  ad   InBsninin 
sempre  va  rìilatandoal,  canehe-  ' 
rella 
Cancrenare ,  divenire  e 


■la.  I  medici  ehlaw 
ancora  la  malatlia  v 
ciHcMa  aniierauitt  i 


ti  qnando  alle  donne  non  viene 
pia  II  lane 
Canio.  Bar   la   patta  al  Canio, 

Capogirlo,  ■pecie  d' inrèrmlU,  al* 
IrTmenlI  verliRlne,  i^r  nmrrAr 
da  Turni  cbe  t-adino 

Capogiro,  alnieaiiii,  e 

GapO(irolo,)a  a  lesala  b 

naporicclare,  oaprlcch 
'-  --le  Vaporicela 


P>l 


Caporiccic. , 

pelli  del  capo.  Il  raccapricciare, 

raccaprtccìamen\Q 
CapreiEo,  tB\iT\ctìo,  TWiTino 
"-ipricciare,  r»cc»V»>ttìft^e 


ceca  lo,  cieco,  MdM 


ceciUjCeoindc  e  Ced 

Ceffautn,  daoeRt.PaM 
I  dice  di  i|*elle  d 
lipinfcre  o  iMlpI 


iene  Cd  arrovesciale 
''lo  stessa  che  scer- 
macchia  che  viene  a1- 
ClrBBra ,  golia   nelle 
Ehe|)Dll>cedich)ragra 

iella  cule,  Qfiiiola 

t  che  cala  dagli  occhi 
ilnlomo  alle  palpebre 

"?c^'p'eTdl"c1sps 
ItadecCispitatcmaic 
palpebre  sono  ripie- 
go 

e  ha  cispa 
ala  eniiatura 
ilm.  di  coccola  =  Per 
'infreddatura 

lento ,    accorclameolu 
e  del  mo-roli 
■a  lira  Ilo,  ra1lrappalo= 
di  luit.  per  colui  che 

m^ 

!le.  ehi*  usci»  novet 

1,  Moto  contro  l'ordi- 
.r..^^nvo,on«riodc 

«fa  «Smù  convesso. 

»                                             1887 
CordlaCB,  alicele  di  nialoltia.  J^ii- 

:omo,  per  quel  berncccoln  che 
i   fsncrnili  in   cadendo  il  fanno- 

corpo 
Corruzione,  Il  corromperli,  pulre- 

Corifl,  dicesli^orta  la  vista  di  co- 
lui che  mal  vede  gli  ««gclU  al- 
cun poco  diieoMldagir  occhi 

Cosso,  piccolo  enilsmenlo,  che  on 
tempo  si  crederò  ca  Rio  nato  per 
lo  ifla  da  umori  aspri,  e  viene 

Rimento  di  venire 

CrepagRine,  faslidio  da  fer  crcpare 

Crrriare,  per  morire  art  un  tratto 
=Rlcrif  del  cadere  altrnl  gl'In- 
testini nella  coRlla 

Crcpalo,  auR.  di  culni  cui  siano 
caduti  Ri'  rnlestlnl  nella  coglia: 
In  Tona  diluir.,  vate  uoino 
crcpalo 

Crepatura,  prr  malattia  nella  qua- 
le grinteslinl  cascano  per  la 
pia  nella  borsa 

Crespa,  grlnia,  e  nartlcoiarracnte 
noellB  della  pelle 

Crollo,  flore  iJ  aro(/o,  a  dorè 
f  ullhiio  rrollo,  vale  morire 

Crosta,  quella  eoperli  d'eaore- 
menti  rtscccsll ,  che  ti  (cnera 

Cuore.   Palpitaiiont   di   fuore. 
aorta   di    mataltiB    nella   iniale 
batic  con  TOoao  «i»OT»»«*n"* 

i;uniare.  lusnjVan;  e  \*Te.  liW***- 

l 

Dcbitnzi,  ailr.  di  debile,  debii 

W,  (|Hb0l»IlB 

DebU)aiCRIa,>loruio,  b-Dncmnenti 

■niitllHiDM 
Debili»,  Dtbilllide  e  DebiI 


nwVirfor»'!! 


■:  ijucllaln  che  una 


[ENI  ente 
Derurninre,  diOli 
1>e(i)rnmìene,[n... 
Oerortne,  fuor  deli 


DEfonniu.  Defur^^llide  e  Befnr- 

«Ila  te,  bnillriin 
Deliquio,    svenimento,  a  nianct' 

nn^nlu  di  «plrllo,  ■anloiento 

iitflr  jjerduiD  il  discorso,  6riie- 

Delirio,  Jn«.,ali£nmi(inedi  men- 
U  cigionsU  di  ninlalUi  :  Arne- 
tioD,  vaciUsnwnVo,\tn«(t\*io«v 


Deoicnte, 
Denienia  < 


ule  disperala  ili'n 

Deplorala,  [ler  ili*[icrila,  l 

danalD  da'  medici 
Dfpoiiiione ,  per  aP 


giuntura  del  Milo  a  jt 
Direnare,  t&ìnr  te  rei  ' 
Direnalo,  lutt.,  idllB 

DiugbtB,  iHUipoMa,  < 


iDrore,  ntutr.  poi. 
. .  J  rol-re.  Imimlìldii 
Dlicolorlla,  ptitiito,  «0» 
VlicDiillitKerr.  per  dìiM 


COMO 


1869 


Msforniità,  Disformitade  e  Disfor- 
mità te=BruUezza 

Ibfirancare  ,  torre  la  fraochez- 
la,  la  forza,  infievolire,  debi- 
lUrc 

lltffanibtre,T.b^  privar  dell'uso 
delle  i^ainbe 

IMcoccioiare ,  per  metaf.,  vale 
■Alleare,  eonaumarsi 

Mi|p*azla,  per  brattezza  di  forme 

mi;rtgart.Di*greg9rti  la  vista, 

'Wale  oflfenderla.  Indebolirla 

Utguisato,  add^  contrat&tto 

Maiogare  e  Dlsluogare ,  più  co- 
■uin.  si  usa  naitr,  pass, ,  ca- 

.  vire  del  suo  luogo  e  si  dice 
lo  più  delle  ossa 
ire ,  tor  la  forza ,  il  ner- 
>  =  E  neuir,  pass, ,  manca- 
di  forza ,  perdere  il  nervo , 

>JI  aodo 

Ito,  snervato 
me.  11  disnervare 
^volato,  atuL,  dicesl  dell'osso 
eoe  è  ttsdto  dell'  uovolo 
t  «la  incassatura,  dove  natural- 
'■ente  dee  stare 

Miparutezza ,  qualità  di  ciò  che 
é  disparuto  =  Per  deformità, 
bruttezza 

Nsperato,  in  forza  di  sust,,  vale 
forsennato ,  furiosorPer  abban- 
donato da' medici,  di  cui  non 
T'é  speranza  di  guarigione 

MMennare ,  dimentare ,  togliere 
Il  senno 

Muenoato,  senza  senno,  pazzo 

Vttensato,  privo  del  sentimento 
o  del  senno 

Sssenteria ,  flusso  sanguigno  di 
Tentre,  accompagnato  per  soli- 
to da  dolore 

Mtveolre,  venir  meno,  mancare, 
eonsomarsirPer  indebolirsi,  af- 
froHrsi 

Havteorire,  neutr,  pass. ,  perde- 
re Ti  vigore 

Hvellimento,  per  convulsione 


s*  Intende  de'  dolori  del  parto 

EbrtazionR;  ottusità ,  grossezza 
e  debolezza  d'intelletto 

Ebete,  fiacco,  debole,  ottuso,  pigro 

Efflorescenza ,  sollevamento  di 
spesse  e  minute  boiliceile  sopra 
la  cute  con  prurito,  o  senza 

Eflalte.  che  significa  incubo,  in- 
fermitù  in  cui,  a  chi  giace,  sem- 
bra di  essere  oppresso  da  un 
gra\e  peso,  e  perciò  in  più  luo- 
ghi d'Italia  è  detta  pesaruolo 

Egritudine,  infermità,  malattia 

Egro,  pronunziato  coli' E  largo, 
spossato,  debole,  afflitto,  inier- 
nio,  ammalato 

Egroto,  infermo 

Emaciare,  att,  e  neutr,  pass. ,  a- 
vere  o  indurre  emaciazione 

Emaciazlone,  magrezza  grande 

Emorragia ,  profluvio  di  sangue 
da  qualsiasi  parte  dei  corpo 

Emorroide,  morroide,  morice 

Empetiggine,  empitlggine,  volati- 
ca che  nasce  nella  cute 

Empiema,  raccolta  di  marcia  nel- 
la cavità  del  petto 

Empiematico,  che  ha  il  male  del- 
l' empiema 

Empitlggine.  F.  Empetiggine 

Enervare,  snervare 

Enfiagione,  enfiamento,  gonfiezza 

Enfiamento,  l'enflare=Per  gon- 
fiamento 

Enfiare,  ingrossare  per  enfiagione 
e  rilevamento  di  carne,  proprio 
dei  corpi  e  delie  loro  membra 

Enfiato,  sust«.  enfiagione 

Enfiatura,  enfiato,  enfiagione 

Enflazione,  enfiamento  e  la  parte 
enfiata 

Esalare.  Esalar  lo  spirito  o  il 
flatOj  vale  morire 

Esangue ,  senza  sangue  =  E  per 
metaf.,  languido,  semivivo,  pal- 
lido ,  senza  li  color  del  sangue 
che  si  mostra  sul  volto 

Escreato,  spurgo  del  catart<ì  ^^t 


legKa,  dolore,  afiSizionerdVei  nu-      bocca 

mero  deijad,  pari,  di  donne /Espirare,  ese\ar« 


Estenuare,   Mcniiare,   diiuagrar 

Estenuailonc,  1'  eslenuarr,  dima- 
Brainento,  emaciaiione,  magrei- 

Esuberanza  ,    lumorosllà  ,    gou- 

Eunncare,  render  eunuco 
Evirato,  colui  che  *  sialo  castrala 
Evlrulone ,  lo  stesso  che  cas bo- 
llirà, ed  ò  proprio  solo  degli 

FABnETiciBE,  lo  GtcsBo  Che  trc- 
ncUcare,  vaei Ilare,  dir  cose  filo- 

tiassi  •'  '  '""'' 

Famelica,  SU3I..  vacillamento,  Il 
farneticare,  paizia  ,  delirio  di 

Febbre,  .juella  maialila  nella  qua- 
le per  solito    t  scoJicerto  delle 
,^^,  prlncliiaU   fumiooi  della  vita, 
^■^■ceomiifl guato  da  cresciuu  ce- 
^^^^llà  di  polsi,  da  calore  a  cui 
^^^&eeede  talora  11  freddo  eec,  e 
^^Kic  sono  di  diverie  apccle,  ed 
^^  teono  diversi  uond,  come  feb- 

ÉSsSrS 

che  in  5>rxa  di  luit. 
Fcbbrlcilare  e  Febritìtare,  esser 
compreso  o  travagliato  da  feb- 

Fejatoso,  che  ha  nella  fa«:ia  del 
ribolUmento   con  pustole  russe 
proveniente  da  soperchia  calo- 
re di  asngueiziitì  iwitó  dlccsi 
di  chi  l>BllSGe  ma\  il\  tef.i.Vo 
Flaccart.tomiieriMVTtiiwe.,^» 

cass.ve  con  violenu  (  M^^H 
peto;  e  il  usa  oltn:  all'^^^H 
«niac.   anche   nel  ,Fnlitt>V^ 
i»iiCr.  poM.^^Per  blraean    1 
affaticare,  smebolirr,  eouuv    T 
re,  logorare  le  forze                   1'' 
Placcheiia,  aitr.  di  Bue*,  *■    T 

alla   pelle  cagionalo  da  ^H 

F'a^ore,inOammaiDeBta,i^^l 

magione                         ^^^H 

Fianco.  Mal   di  fianco .  I^^H 

fIS.?^!-^^  M^I 

Fievole,  la  ■leno  apptS^^I 
Debole,  debole,  di  pSn^^^H 

Fkvoie'Aa.  T.  Plebolen*  ^^M 
Fievulneule,  avff.,  eoa  te^^^l 

runo4la                 <«»^^h 

Fbie.  per  morle^^for*  a^^H 

vale  essere  In  BndlM^^H 

nnìndlsperrudT^^^H 

Fioco,  che  fu  la  looe  I^^H 
per  iimldlu  di  eatanti^^H 

aulj'unola;  roco:  e  «J^^H 

IO  della  voce  quanto  d^^^H 

Fistola,  plaga  veselllll^^H 

■mlcrleliqnldediil- 

dici  FoUU 
tIolUiw,  deneiiH 
ibeci  vlMWdlPro- 


cùlB  dei  euMi  wl- 
=  61  dice  tneb*  di 
radaoow  «ul  liMi 
eccba  delle  votati- 

nuùu»  all'  àitdire 
ibb  GiTMlea 


la,  io  ilnw  tht 

ile,  noi'.,  italUmen- 

nnateua 

,  rorteanaligglne 

Id.,  che  A  fuor  del 

Mt.  di  forse  nnslo, 
(Il  nutteua 
delie  pertoDe,  vele 

Bilie,  llevole 
nelenir.  per  quetU 


e  urte  dell' •man- 
twtìrt  gli  muari  = 
wiMt  o  itfìtght, 
MIC  opUa  palmi 


|.>  IsTL 

delta  mBna  al  detto  eflelU^Fer 
melaC,  vaie  far  inaine 

Fr*(jo'o''Oi  frego,  fregamento 
Fretto ,  per  IbiiIìd,  e  ia  cUsalrlci; 
anche  dt  auer  tulio  che  altrui 
ti  fa  nei  viao  |><r  IgnoaiiBla , 
dello  altrinL,opiilcoinini.  a/re- 
aio ,  Il  predo  alcuni  serìtlorl 
freBO=:Valc  anehe  taglio  fello 


:e  frisi 


uiaui,   1:111:  pur 
1  0  ifrenio 


Frcne  beare,  delirare,  Eamelkire 
rrcnetiebeiu,  V.  p.  u_  freMata 
rrtnebeo ,  io&naa  di  frcBWla  ; 
e  aemeL  (leiio  dellraak=Pcr 

FrMdatti,  raffi-eddabt 
Frbldeua ,  nr  qiielta  bidlipail- 
ilone  che  A  pigila  ser  la  ilare 
ne'  Inoahi  u^dl  e  mddl 
Frigidità;  PrtiUnada  a  rrlitUUa- 
te ,  aetaE  M  «tato  obe  IH|I- 
'-!Eia=Per  iiwMlenia  0  tupc- 
.  uienlu  <MI*BUa  carnale 
Frigido,  per  iauMlenIc  al  colta 
Prillo,  per  nelȣ  morto  a  rilalto 
Friiure,  at  dica  di  qael  datore 
in  pelle ,  elle  aHiODaDO  le  ma- 
terie co '■■-  ""•*  — "  "-' 


Gsll(sr«,  annfbli 

venir  Uellori,  iibb>|lìar 
etmbrrftcclii,  iBinbs  ulcec 
Gangola,  glandulf,  mabnr  ■  gai- 
sa  di  crrlo  nocchitetlo  che  ilr- 
ot  •llrul  AotlB  U  iDenla  inlorno 
ilta  eoli,  per  ìttrst 
-tafom,  mbl-.  da  «angola,  (iFl- 
t  <n  gugole=E  SiurBt.  lihxsi 
■tire  cnlaitanl    del  corpu   a 
■  ■■      I  delle  ilandule 
add^  caBcrtnoii 
Iure  che  vlt~  - 

•Ielle  mnce      . 

,■  allrui  mastfcarf 

Ratine,  malore   ehe  viene 

tiavlnusD,  che  ha  il  male 

lìavoceiolo,  enlala  cufìanalo  per 
lo  pia  dalla  [,ette 

Gelane,  dicesì  In  alcuni  lixuh: 
della  Toscana  quel  male  che 
Tiene  alle  dil*  delle  mini  e  Jx] 
pitiì  nell'inverno,  congonltei 
—  e  dolore.  F.  Pedignoi 

Ghiandolg,  g 


^^^fim^lian 
^F       >aienalura 


Girrila.  Dar  nrllt  glrellt ,  vile 
Inuwiiare,  nioila  Ea»o 

Giudicare,  aeutr.  pati.,  lenersl 

»p«ceiato,  iUniBTsl  " 

fine  delta  vi  la 

Giudicalo,  per  (ermalo  nel  Iella 
per  grate  luglallla,  e  lalora  un> 
ea  tperanx»  di  polrr  guarire 

Gocciola  ,  quel  male  che  i"  ^"' 
dai  nndid  apoplEssìa 

Gomlre,  vomire,  voniiTare 

Gauau,  per  mrla  d)  nul  vi 


ibcGlUltA,  deboleiu  e  per 
il  trasferiice  all'anlmg 
dticlolire,  venire  In  drbot 


divenir  debole,  «ceuur  le  Jone  1 

e  11  rigore,  InAeiotlre  1 

Indegnare,  o^eudere,  daDiwggii-  I 

"  ilounii  larle  del  corpu  ar'  ' 


I  ti^it 


l'uso  deli*  raelocie 

bcdlmcak^  per  inTennlli 
'--"-   !i  dice  di  Hill  pei 


- Ilare,  odlbilUril 

_    di  aplrllalo 
_riaruli>,  per  ImpuiaiicPei 
.  aratanlBlo,  (plrllllo,  intUrleU 
HHgliM  e  Impetìgini: ,  vnlaU 
"^  — «jchiE  che  ,  lerpendo  co. 
ire^'ilm  lopra  la  pelle 
ifbjoló  e  Impetlginosu,  r~ 
iB  piUicc  d' inipe  libine 
,jre,  piagare,  rerìre=jV<u 
tq  hrirti,  bri  plaga,  o  sii 

e,  far  poiteina 


oualrsrio  diauihMen 
u  di  aptieUlo 
ftruii»lIello,val 


:,  Inllrlulre 

iit. ,  aorla  di  medila 
e,  cbit  vteiie  alle  tolle 
ie  nelle  cosce,  quanto 
Il  fuocu  (alto  le  ganoel- 


*iB««t 

„      .  Illude  e 
^  lUalagevuleK» 


i>rop 

lii'ue 
id^ge; 

di  dìgerin. 
Indlgeuiiiiie,  canlr^riadi  di;sil 

uè,  male  di  stomaco  a  de  prl 

liilesUnl,  che  praeede  dal  n 

poter  dìaerlre  I  cibi 
IndiAposhtiene,  mala  lanlU 
■— "tposlo,  (USI.,  InteroM  di  m 


atL,  addoÌL>rare  eiquauto,  Indur 

IndoiimeDio,  lenao  di  dolore  paco 

iDdormenlimenKi,  quella  spcde  eli 
ipatlnio,  che  soiiravviene  al  pie- 
de o  alla  mano  ,  dopi)  «ter  te- 
nuto per  qualche  leiupo  ie  gam- 
ba 0  11  braccio  In  una  pasltum 

Indunare,  dinota  l'ouCre  degli 
animali  Ingenerale,  quando  per 
principio  di  loprav vegnente  la- 
dÌS)Hiililune,  inlrlillxono  ,  BOll 
creicono  e  non  tengano  Innan- 
zi, e  ti  prende  lalura  anche  per 


rr^Per  itaemar  I»  fona,  inde- 


nniulata ,  In  nisìa  dlspoaiiian 

di  amiti,  nuleana 
tnlennuccio,  tniermiccia,  nialsBn 
Infell".  add..  infellaW-  compreso 

di  inlirmittPer  vakliid): 

■BKiJoike,  corrniiore,  cnntg 
Infiacchimento  ,   indebolirne 


idcr  llBccu=:ln  >l- 

'  Tcidr  Sacco,  divenire  gpDssalo 

Inlsmiuagione ,  quel  russorc,  che 
apparisce  nelle  iiarll  del  cnrua 

'  per  saverchlo  calare,  o,  a  dir 
ineijlli),  un  genere  di  maialila, 

'•-  per  la  quale  una  parie  del  cor- 
po al  gooflu  alquanto,  roueggia, 
dolile,  si   riscalda,  diflen  |>iil- 


'lollBinniaiiune,  InHamniaglan 
Inlleboiire  e  Inflevol Ire,  Indi 
re,  deb1I{lBi^=ln  ilgnlf.  n... 
diienlr' levole,  scemar  di  fòrze 
liflevolimento,  lo  Indevulire 
InbmicolanKDtD,  dolor  slmile  el- 
le morauh:  di  molle  tarmiche 
InttH-nilcolu-p, pulire  ODvere  l'in- 


lnft«  nel  osati 
Intreddagloi 


tnir  frale,  perder  le 
inlellD  damai  Emn- 
:,  infreddi 


Infreddare,  niutr.,  mooversl,  pe 
freddo  |)g|ìlo,  alcou  catarro  dal 
b  lesta,  per  lo  plA  con  (osse 

^rtilil»lura,  H  male  «  tVi  fc  w 

Pfc  dilato 


iRgigliai'dlB,  «(ancamenU)' 
logaiinar^  enyiler  di  i 


InoEslre,  iodorinl  in 


1 


Uliiidire,  far  HiUs 


spargerti,  brallarsi  di  M 
Insani  tiioato,  brullato  di  ~ 

InsHnu,  paziia,  ah 
rnsitnlre,  impnur 


dere  a  per  fMi 

cacone  II  aent»  „.  _ 

(jiuiche  poco  di  lefBi 
loniralo,  ai  dlrr  -  "    - 

lidi  lo  e  t  quali! 

le  alla  terra  d 

già,  e   di  Mi 

■l""'   '    purgi 

paoni,  dal  ohe 

Intignotlre,  far  dìmdrV 

Per  Indur  nulort  di'' 
InUriixamento  ,  lo  ìrìI 


MerpUire,  divenire  stìiiildo; 


AHtD,  anilla^Che  mostri  bu- 
^gMeixt ,  e  i)lc«sl  ptr  lo  |jiù 

iMUùtiBcnlD  ,   iBDiEiitdma  ,   lan- 


LrniiiisinosD.  che  hu  JenUii'»' 
LÌ<i!lKgìne.  f.  LenliBine 
Llnlii^fnDsa.  l;  Lenii;; Inoio 
Lividsitru,  cti'e  di  colore  tiiidaii' 

te  li  livido 
Uvidczza ,  qafììa  nerelu  ebe  h 

li  sangue  veniilo  alla  pclic,  W- 

aionala  per  lauiilctalic  percotK 
Livido,  lujt.,  lividore  =i[M^  che 

*IB  ilrldeua 
Idore,  livldeiza 
-.'idunie,  nucciili  dlcniur  livido 
Liildurf    '* 


Losco,  quegli  che  per  aua  Mtor* 
non  putì  vedere  ae  non  i«  cote 
da|ipreisa.  e  guardando  rkttrin- 


Euto,  * 


tuiione ,  iiacchez 
Xoiie 

olU, 

dtudl..-,  — 


flacchea 

leiieua,  slnccbeE- 
ri  aaitr^EB 

B.-nUnco.  slrwco,  aaeco 
tf»,   hulfc  con  iddIM  croste 
r^togono  nei  capo  e  per  [ 
t  1*  baoibiiri  che  poppnno 
tura,  per  ilioìlll.,  legfier 

Me,  Untliflne,  LtUcgine 
StUiMcdiletle  toKM.fim 
"■tdir.  KTondeEn  e  Hiur 
noie  ienflRiile,  le  qnBH  k 
■TtMOptrire,  «alle  porli  di 
^ttpOEle  al  iole,  e  ptD  ri 
I  qocilc  pirli,  elle  fono  di 


e,f SC1 1,11"  I'  =>S"». 
!  dlcesi  luteo  "Uleci 


lUCEii^iF^  aOitliaiire,  lur  vigore, 

inOacciiire 
nBCem,  maceratttAiTrailtD,  Bpoi- 


per  cui  le  opernilonl  di  e»»  re- 
quie, InlerniilA  corporale 
-olore,  malDltJn 

alioiita,  mala  lanllì  =  MiUlOi 

iiifernilld,  morbo 
nilBanlcdo,  Inrermleelo 
Halisno,  non  sano 
Munivo  e  Mal  vivo,  temlviraicta 

vive  «ppena  . 

MajoiicrlMO.   K.  del  N-Aan,  ^Ètt- 

chi»,  IWldur»,  \!(i\'Ùti'«»^     , 


— _—  -fnlipiento, 

che  produce  in  ijucale  uai" 
soverclùo  tceifla  dcllVU,  o 
l'Bcqu»,  fle'tìm  e  teWiw 

■,  ,.1.1. 


uono 


im 


interiori;  ed  é  ancora 

olor  naturale 

ilido,  che  ha  palUdez- 

Of  sbiancato 

allldezza 

pallidezza 

,  moto  violento,  scon- 

*eqaente  e  convulsivo 

,  accompagnato  da  op- 

,  da  diflicoitili  di  respl- 

battloiento  di  forze  e 

0 

.  a  spezie  di  timore , 
a  quella  subita  coster- 
:he  non  può  ovviarsi 
Imperio  della  ragione 
«Uff.,  quel  tremore, 
>  i  Teccnl  nel  capo  e 
li 
Srfina  partita  j  vale 

Im  spasmo,  spasimo 
dicesi  per  morte 
,  morte 

ssolutam.  detto»  che 
disse  trapassare,  vale 
[nlia3=Passar  di  vita j 
Ire 
)rto 

ìfermitA 

hno  patto j  figurai., 
Ire 

Fezione  d'animo,  pas- 
srna 

e  Pater^ccìolo,  nialo- 
ene  alle  estremità  del- 
ineamento di  discorso 

IO 

resso  di  pazzia 
.  a.,  podagra 
,  Infiammazione ,  che 
•n  di  freddo  in  tempo 
»  si  genera  ne'  calca- 
lUe  dita  delle  mani  e 

'iar  la  pelle,  vale  mo- 
ne, nitfle 
ve,  maoctre,  ctipUtir 


male 

Perito,  morto,  mancato 

Peste ,  colla  prima  E  larga ,  {pe- 
stilenza 

Pestilenza,  male  contagioso,  pro- 
cedente talora  da  corruzione 
d'aria 

Petecchie , .  macchiette  rosse  o 
nere,  die  accompagnano  alcune 
malattie 

Piaffa ,  disgiungimento  di  carne 
fotto  per  corrodlmento  o  per 
ferita 

Piagato,  pien  di  piaghe 

Piagoso,  pien  di  plaghe 

Piaguccia  e  Piagazza ,  piccola 
piaga 

Piatire.  Piatire  co*  cimiteri,  si 
dice  dell'  essere  per  veccMez- 
za ,  o  altro ,  In  grado  di  poter 
poco  vivere 

Pipita,  filamento  nervoso  che  ti 
stacca  da  auella  parte  della  co- 
te che  confina  coli' unghia  del- 
le dita  delle  mani 

Pizzicore,  quel  mordlcamento  che 
si  produce  col  solleticare  i  ner« 
vi  della  cute 

Pleuresia  e  Pleurisia,  mal  di  fian- 
co, mal  di  costa ,  puntura ,  do- 
lor laterale 

Podagra,  v.  g.,  gotta  de'  piedi 

Podagrico ,  che  patisce  al  poda- 
gra, gottoso 

Podagroso.  podagrico 

Polmonia,  infiammazione  del  pol- 
mone 

Pondi.  Male  de' pondi  fu  chia- 
mata volgar.  la  dissenteria 

Porro,  piccole  escrescenze  dure 
ritonde  e  prive  di  dolore  ebe 
nascono  per  lo  più  nelle  mani 

Portare.  Portare  i  frasconi,  fl- 

?;urat,  vale  avere  cattiva  lani- 
ù,  essere  male  in  gambe 
Posta,  postema 

Postema,    enfiatura  putrefiitta^ 
tumor  preteTna.Ui!raifc  ^  ^  \k- 
flamoDAlor^o,  t(»\ftDd»iVt  w^c^àA. 


Prrtblle,  noliii  che  le  vicine  coso 

ne  dlilinlaincnte 
Pressar», Dpnrea*iira,  oppirsslone 
Prìspiimo,  IntolunlBrla  credane 

del  nienibro  virile 
Prorllo,  che  mtglio  icrivpsi  Pni- 

rllo,  ijrurlglne,  piiiicore 
Prudere,  ulMkore 
Prudore,  11  prudere 
Pnldnr*,  11  prudere 
Prurl|[lone,  prurito 
Prurtre,  prudere,  f»r  prurito,  in- 

diir  pinicDre,  came  h  la  ragni, 


Prurito,  |>iitlcare 


PlW,  V.  1^  ì 


>,  pia  CI 


Pugno.  Sirrar  le  pwjiìa 

Puliino,  liulsìno,  bolsiieKit 

(■usful*  e  Pu»ioIb,  v.l,  ci 

di  quelle  enOature,  n  bntilcule, 
che  vengnna  alla  pelle 
OciRTiNi,  ftbbre  iDlermlllenle , 
Il  cui  iccesso  ritorna  oeni  terza 


Rincheltare,  rui 
"   nco,  loppo 

molo ,  insanie 

JeI  pello 
Rantaloio,  che  hi 
R  appreso.  intlrtiE 
Baiire,  tirare  le 
"  ino  precedei 
colle  di  Ball 


Rallreppare  e  R 

'    poter  dlslendtr 

rillrimenlo  di  i 

<  RnltrappaEiin,  Ut 


I.,  ciascuna  Ba (trarre  e  Katli 


gono  neìio  pelle  jicr  lrap|>0  ta- 

niupoli,  tnOiiiuiuilune  tuixrSda- 

pagnali  guati  sempre  da  tebbn 


dosi  1^  plitghe, 

SII  riCBr  della 
e  fon>io  le  fé- 
quando  paiono 

riireddare 


Ruca«glne,  lo  ilcuo  che  rauudlne 

Rnchi'iia,  flaCB»Ine 

Hoc»,  aRi;lunto  che  >t  i&  a  cM  per 

ha  perduto  la  dilarEZia  della 
voce  e  anche  delle  parole 
logna,  male  culaneo  coniiileule 
In  mollUGline  piente  ballicifie, 
che  caeloneno  altrui  pnirllo  C 
plzikare  gra indissimo 
noRiiacoia,  rogna  di  peulmaqun- 

RugnosD,  pieno  di  ragno,  Infettn- 

u,  heriHKCohit  blloriolo 

a,  diiKÌ  pili  euDiun.  Boiolfu. 
delIiT  nialallie  oonlaglase , 
il  apprende  ordlnarUmente 
-'Ini.  per  '-  --'~  -■  — - 
Elle  di  . 

.   te  clileccale  ai  lUcca'nr 
In  forma  di  MtUliiilnie  tcaglle 
Buaolia.  )'.  Roieliia 
"  "j,  aSranto,  malconcio 


te,  e  non  guarite,  Hbòno  duo- 

pardtrt  il  /angue,  0  ah^li^ 
vagllono  rlnunere  eianiue;  e 
fiitiirat.,  perdere  i  aentimenU, 


irr  II  eih» 
0  <1l  «Il 
OTmlblo 

abbia  ari..., ,. 

Jiiprpelflno,  serrftellnlo 
finheiiniii,  iqirinanita 
SchJjiMa  e  StfaniB,  <iu»\\ii  i«l\» 
elit  >l  SMca  ■  ■' 


pbilltatn 


tehersnilB  .    sqBd- 


cirli  in  iiro99  imeni 
Ile  llii^llche.oflon 


T  flBiUt.  InOMcbi- 


lUto,  qusal  miuuo- 


nelle  pirli  iisnuuloic  dellai{<^ 
entlne,  voglia  ohe  >l  riienle  di 

Siunrla  ili  qiisndu  In  alcuiie  str- 
ati corpo  giA  travBiItcM  ria 
qualche  malDre,  Bncoronè  wnile 
Seniore.  Smtire  o  sentirli  d"  ai- 
a,  »  ad  aleuni  P'irtt  dtl 
m,  vile  »trl«  per  qnaldie 
rrallì  allenii*,  irnUrvi  do- 


li per  ro 


Ultima  tcra,  BgurtL,  vdf 

crentiuB,  inlbrinlU,  nha  d  U  ve- 
der male   e  corto  4mS  tramoii' 

ilune  della  pelle  con  diverae 
pullolelle  e  Bcarllestiire.  Ghe 
\a  Bcriieaglaiido  per  la  mede- 
sliiiB  pelle  ;  emoBlìggiiie 
«Mia.  Stille,  si  dicono  alcune 
plceok  scDpplaliire,  o  (enure, 
che  si  pKidncoiia  nelle  nuinl. 
nelle  laLhi'o,  nelle  palpeiire,  e 
Bpeiialmente  nel  capeiioli  del- 
le poppe  delle  danne,  e  ohe  ca- 
li lunano    nna  iluloro»    lacera- 

Seloloso,  pieno  di  leloie.  oetolulu 
Re  lo!  H  lo,  selalow 
tjeloio,  selolMO 
SAbramenlo,  lo  iBbrarc 
Sfibrare,  iconeerlare   le  libre. 
E  [lutare  le  fibrejer  linervare 
RAbralo,  snervata 
°"^aTt,  Msdr  dal  siin  Inoju  imm 

SIA  veriebvc  nelle  reni 
1,  Hill.,  Kunorrea,  iccriMlo- 


Bltnlincnln,  •imarrini 

Sflorire,  per  mctat,  tuie  i^eti 
4e\\»  WWnaa 


.pW. 


il  vaso 
ata,de<i 


S  forni  alo,  dèfmrne,  Si^Tvoiitet»» 


m  "  ;Ìf  "  «  1""'°  ■      \8«{;''„Sn'»'  l'JV  na 


BSBlO  Ebe  ips- 


le  uB.rt<  ^ù  dc- 

>  nelle 

«peltlccistnra 
•  i  moiibanda, 

hr  per  morire, 
I  I'  ullima  flalu 

he  b>  mute  al- 

Vlpalo,  rtlceai   _ 
'■d  eccetto  di 


Sieiupento,  mal  Bann 

''•iraprnre,  slemperare 
^tnre  ,  ruuo,  ft-SBore  che  ni- 
.      jce  dalla  dilBeolM  del  respiro 

Stimile  eSllmalc,  plais,  dealrlcc 
>-  SI1lleiig|ilne;s(iUcheiii,slltlcheiia 

StlticheiM ,  dlftlla  0  diffloillà  di 

Slllidlil,  il)tlclie»B 

SliUcfl ,  rpieilf  che  con  dIflICollA 

ha  il  heaeficlo  del  corno 
Rlnlldraia,  aliiuidiU,  slullem 
eiolidlM.  Elopiileiin 
SIglldo,  iDBeniito,  Bluj)ldo 


Elullo  ,  p3izo,  sdoeco ,  di  poto 
SIomaeaci^ne,rivalglnienlDdi9la- 


ì,  6ii'  Iona  col- 


volKcre^'iloreenl  ud 
n  bracr.lo,  o  slmili,  ni 

le  pani  dal  luogo  tuo;  che  an- 

eUe  >1  dice,  ilogare  e  diaiogare 

I-  Sloreinenlo,  In  alorcere 

StordlKtone,  alordlmenlo 

81arilln)ento,lo  atordlre,  lUipIdiU 

e  Stordire,  abalordùr,  rlininere  «U 

tonilo,  0  per  roniore.  o  per  col- 

pò,  che  t'abbia  rintronato  II  e- 

pò,  o  per  iiuetche  rmi>cn)Blii  e 

tordllD,  elialordito,  altonilo,  itu- 


1       aWrpIa 
r  Slorplan 


piare  :  e  anche  la  cosB  iloi^U 
Slurplu  e  Stroppio,   lo  «lorprart 

e  ilrapplare 
Slarla,  u  sliireerc.  starclpienla 
StrsccoHare,  Iracullare 
strainbBBClRrt,  Irambasiiiare 

Slrangouiare,  tranibssclare 
SlraOKUglliHie     StranKuillont     e 
Straiigogllonl  ,    maialila   delle 

flsnijule  della  gala  dette  toiisll- 
!,  die  porla  liapeillmento  al- 
l'ioHlikitlire  =  Si  prende  nnche 
—■ r  InfermitA  ia   genw*      — 


e  dell' o 


non  graye 

Slranguria,  (simwiu.it  i.^.. 

a  KWeioIa  a  flocc1oÌ9j  acconipa- 
inala  da  dalvrc  ed  ardore  del- 
l' uretra  ,  cuo  continuo  proHlo 

Slrantiui'iare ,  patir  di  ilrangurln 
Strignere.  SCrigatre  il  itagur 

FÌBtaHitare  il  uoene 
StropplBineala.itarptanicntu,  itoi 


inipiiiBURRmE, 
6  elronplaio 
InipplMÒ.  r.  S! 


Stupciàri:,  lu 

■entlnenlo 
Stupore,  lnlorninnllinenla 
Sudamini,   piceo)!  tiuooretU,  die 

caiiiunanu  un  gran  prurito 
Suppuraaienlo,  Mppurszione,  ' 

luraiione  di  luowre 
Suppuralo,  ridotto  aaui>purail' 
SuppuraiiiHie,  loaturuilone  di 

SalTnsione,  atleraiinne  de^ Il  ui 
ri  dell'  wchio  e  spie,  .kl  . 
slilliria,  die  lm[ri;disou  11  ved 

Svarialo.  J>»rm«j  tliiaeaU.i 
di  sl\  lm|,.iEiiala 

Stenire ,  venli'sl  menti ,  \of.tl 
Il  (mitlatentu 


>UJ(U,bLUgBlU,|U 

giunture  drlle  t — 

Wo,'  nulnre  che  v 

IO,  detto  altrimenli 

TenebroiiU,  oSUteameatoA  w 

neuno ,  strnccimenl 

li  andate   daV°Borpo, 
inato  da  usi^UiII  fH 

a  tinta  Jl  ungile 


G  aforuto  de'nCrtl 
Tenainare,  morire  - 

Teraw»,  febbre  Ebe  *t'iMJ 

«1  dice  quella  lèuin,  elt« 
otpii  giimio,  ma  ohe  fai  (j 


Tipia.ulMr-   -■„-* 

eaBionata  da  UBurc  acre  '  ear- 

Tignoso,  inlella  di  Uin* 
Tinnite,  specie  d'TdropiiJ*.  * 

TliupanllicD ,  che  patltce  di  H*- 

TlmpanlUde,  timpani  l« 

TlHConE,  pottema   i 

caghunla  da  mal 


icir*i 


Tirare,  vale  ùlura  morire 
Tlnlcs,  V.  1,  tjalebeiaa 
Tiaieheua,  InfermiU   di  poi* 

rilcerall,  cbecagloun  intie, 

spular  luaraU 

TIolCO,  JUir.,  tltlrlK''/;        I. 

retto  dt  (Uklieizi      ■ 

TIeIouiii^IMcu,  li.  ■ 

TisJeul>i>,peraiiDllll..  >  .'> 
\    cV«  bne,  di  poco  spirilo 


P'M»      ., 


Vlcenrt,  Om  ulocrailoni 
t-'lUMln^  rlilottD  In  ulcrrn 
L'iccruloiic,  ukertmento   e 

Ulcere,  uleen 

tlkcroM,  tìit  ha  ulcernilo 

Dellii  di  («rsaM ,  vale  rhc  ha 
ulceri,  «h  ^  piagato 
Darò,  una  delle  niDialllc  del  capa 
UHiMrii ,  iliCOBii  tutu  i]ue'  miT' 
Che  ftcodoDD  agli  orfani  clii 
leparano,  eonscrvano  e  [lortai 
fuori  del  corpo  "—'■- 


1,  CRurst,  V 


Vrte.  Perdi 

lesUiblilre 
Didts  e  EnGlla, 
tempcraoicalo  di  corpo , 

TiciLLiiK,  farnelicare,  erri 

.._  .  l'aiiiolo,  lUBlaHia  cula- 
:«■  pustolosa  e  conliigios»,  -  ■ 
■-  «eggettl   qoasi   liilli 

I  e  aegnotBiuente  ndl 


tMarBj.  V. 
tmttn,y. 

Tioenianb 


ME 


re. 

[Uatu'one  ài 

lisce  di  varici  ~  ' 
.„  anche  alle  iene  dilatale,  ' 
lÈK  pMll  che  fi' 


delli|ulo,  o  per  morie  ti 

Veloce,  Djig.  di  nule,  vale 

Venerea ,  tig.  <ll  un  morlKi  t"" 


renloso,  che  patisce  di  teiiH,' 
(Il  flslt.  Incomodato  da  venUHl 


qulfpi 


no  stnnie  la  \lsla, 
ica   e  Tesslca , 
cnto  ili  pelle  cani 


Vlnlo,  indelollla,  ipaiHIo 

Tiia.  foMare  tf/fiT,  otU-^il- 

Tro  vila  j   o  a  taSgllor  rMo . 

«le  morire— fjiip  tff  aila.  » 

e  lo  siesao  =  Pmtert  la  fila. 


TocnìlBnle,  < 
Vomilare,  re 
Vomito,  il  VI 


lare  ,J^H 

3 


D    qualche   mrte   del 
)htàa  alcuno  *l  ertde 

re ,  nvlli 


re ,  nvlla  gravifFinia, 
H>,  0  bevanda,  chft  da 


mo  ItBT 

ne  di  chi  non  e  sempre  milato. 
ma  non  è  mil  l>en  aano 
i^nzn.  Andari  0  manilare  il  etr- 

impaiiare,  a  hv  spaziare 
Zoppeggiare,  toii\nore 
ZDppIcaneiilo,  lo  zoppicare 


ndaiT  alquanto 
e  Zopplcuni ,  ■ 


«igni  ne 
abllnale  Indtspoililo- 


na turale  postura 


Ilo,  ogni  11 
1  propri  ani. 


«agli  uccelli  de-ser- 

Acetobuki ,  specie  di 

ilo  itagli  anllclii  Ronia- 
boaula  lU  giocolare 
'Mo  [dcciriD  di  terra, 
>  eatro  •«ni  )l  con- 
igutali  e  nHeaimill 
ietto  di  tetro  di  larìe 

piccala  niupolla 
>lccala  anipalla 
,  «uipollettfl 


Seeiokk  I. 

-  Anlnretla,  uiscota  anfora 
Egli  I»  da 


f 


I  lungo  e  grauo 
liU  11  adall*  Ul- 


voltaiina  palli 

forala,  perche  l'acqua 
cada  come  ploKglii  ,,  , 
inlenitorlo,  vaao,  o  chiuiliio  di 
vetro,  con  collo  lottile,  Ebe  il 
introduce  nella  cucortilU,  0  In 
UB  orinalettD  da  stillare,  in  mt- 
Dlera  che  comliacl  tieae.  e  lo 
chiuda.   Serie   prfaicIpaiiiieBlc 


M>,  vaso  di  nielalh)  lU  ronsa 

onda  e  cupa ,  per  luo  di  là- 
ni  coniun.  le  mani  e  il  vlv) 
Dlccsl  anche  baidna  •  quel 


.'  •■r)),'lione,  «uà  di  Iciud  i  daebc 
*"    ctrMilDlu  di  tbrtns  luiina  e  ro- 
tonda per  DSo  dt  tener  aalund 
ed  ali™  mercBUiiiiie 

■    ,  «UBO  di  legno  dare 

;,  bllD  adagile,  e  cerahla- 


icchiere.  Bicchieri  e  Biceldeni . 

|>er  coppelle 
BlgoDcia,  vaso  dì  legna  senia  co- 
percbio  di  leniili  inlorno  a  tr( 
mlne.coinpaslo  di  dogUe;  a' use. 
princlpalmeiitt  (jer  suroeggiBr 
I'  uva  premuta   al  IeiUimi  della 


lo  lungo  F  ritorto.  Che  nel  ver- 
sare il  liquore  cDnlenuto  par 
che  borbotll  gornogllanrto 


o  dite 


1 

r-ffl 


Brasalo.  taa«tta  piwol*  fl 

DU  i  dadi  in  giucinilas^cr 
leilo  da  raecorre  i  HnM 
Per  similit-  chlamirf  IsN 
quel  va»  di  latta,  o  d'attni 
teria  simde ,  uastu  per  k  | 
dai  olecM  per  rKCor  l'cM 
ni=Per  metaf,  tale  bioM 

B  Dtlue  io,  birl«t~W(~  Il 


Cii  >li)nanto  [dd  M 

Botticella,  fon'— "- 

BolticinB,  iricei 

Boltlclna,  battìi 

Holllglls,  vaso  per  la  n| 
per  conierva  de'  --■    ■ 

BuUdbI,  dlconil  Ih 

Belli  di  vetro  J 

ave  si  mettono  lii|utirl  iMl 
hi  desola  quanlllà 
renla,  tbbo  grande  di  hptlj 
la  eoperdiia  etmiiHMIa  #i 
ghe,  e  che  serve  in  mM  I 
ghì  d' Italia  per  luIlMW  I 

Brfcco,  in  FVente,  i 
vaso  aiBgniii 


aorta  =  Pigliasi    ■ 
quanttlA   della  i — 

iicchero,  vaia  fi. 

roio,  per  lo  pia  n 

ede'nert,  chealfcM 

le  Indie  e  iti  Purtoi 

Bufóne ,  ai  dh 


m        1 

eterL'd-^-'- 

u  slmili  liciuwH  a  rreddinl  con 

Si^'^n'io^-ii; 

ghiaccia 

CDnlinella,  si  db»  d'  <in  va«0  Ore 

»ft  biade,  cnuca 

sì  poiiKuno  dentro  bocce  piena 

rio',  lina  r>pec!e 

di  vino  e  slmili  liquori,  per  IMO 

di  rinfrescarle  co,!  «hjac^  ci» 

Idii  d'  ordinarle. 

»l  si  nnitle  altorno 

•froi-crleneni 

Cajiilello,  dlcetl  di  quel  recipiente 

(■dusofilunu- 

111  cui  cade  l'olla  che  slarga 

««io 

dulie  gabbie  nel  preinerls 

Ca|»Ia,>ujO  da  due  manichi  per 

ia  0T«  si  Ik  CB- 

Iravaur  l'olia 

t  lllsllc,  per 

Caratello,  botUcella  di  varie  for- 

me,  ma  i>er  lo  pia  luoga  e  sirena 

1  cui  il  pone»»- 

Cannella,  vaso  pld  olccolo  del  ca- 
lino,  ad  ulo  per  h)  |rii)  di  lavar- 
si le  mani 

fSl  .'l'à  bdìl- 

kepulierìxialo 

UatiDello,  dìm.  di  caUno 

^ 

l^Uoo,   vaao  di  lerra  cotta  uel 

!5ì^"',''"in'5„": 

quale  per  lo  pili  >l  lavano  le  Ilo- 
vigile,  e  calino  «oeil  uietie 

«aarlanutnle  di 

a  va»  almlle  di  le^no ,  di  re- 

CaiinoEu,  vaso  a  doghe,  che  ser- 

n\ t  buIJirvi  tn- 

ve  per  cusiodire  e  trasportare 

j=Per  lo  raso 

la  carne  salata 

Ulo  a  Kulu  di 

CmhTÌmo  per  lo  pttì"di  ferro , 
di  cu!  si  servano  1  chimici  nd 

4  guiia  di  bic- 

loro  fornelli 

.n  Mcurdole  a 
Blo  dell*  meisa 

Gaizuola,  vaso  da  riporti  entro 

odori 

sem|.l. 

Chicchera  ,  vaso  piccolo  a  tarma 

t\T^n^s^V^.^^r!i: 

&""' 

ndll  liquori 

■un  va»  filto 

Ghlccberunc,  accr.  di  ohlcchera 

oa,  per  imo  di 

Clalo,  spetìe  di  piccolo  bicchiere 

neucelo  prea- 

preBsÌiBon«nicolqoslcral.a. 

e  ebedliilUe. 

ravanoi  liquidi  Egli  aridi;  ed 

ai!X' 

■«tiero 
Oiccbera,  lo  desto  che  chhschera 

wkall'gfia   e 

doccolatliera,  vaso  In  col  il  b 

«mute  e  gen- 

bollire  la  cioccolsltn 

Cloceoiattlere,  clocculaiUera,  va- 

nU luncD  per 

te  da  bollire  la  clocoolalU 

CialolB,  vasello  ài  bere    senu. 

piede,  a  venate  *  v«™  't^^  ^^ 

cot^*' 


,  Buco  ijrande ,  ma  di 


I ,  vuo  HtPiulD ,  per  lo  plil 
Biro,  col  cdIIo  giocolile  la 

itadi,  ma  sema  piede,  e  t«- 
,  usando  il  eontìnente  peL 
■nulo,  l'adopera  a  ilinlB- 
irna  quanlIU  di  llquino  n- 
«  (Uà  capacita  di  un  DascD 
«E,  accr.  di  Ba<iGa 
Uu,  specie  di  tegghla,  per 
111  di  ferra ,  con  coperchia 
liaa  di  campana,  per  uso  di 
xril  enlro  IrulU ,  paslicce- 


lu  dagfl  anllebl 
da  rruttl.per  ) 

(Il  legno ,  In 

^  poalo  dell'equipaggio 

:  serve  di  cu: 
li  maiolica   o 

-.  __  uio  di  portai 
li  carbone  Biille  ip 

ie  portala  In  Italia  dapll 
IL  Sorla  di  van  di  cri- 

-*t£j^di%S?  "  ■"" 

t  iriL  di  (lu-B 
■sMolocGe  b*  ire  sponde 
■■  ■  ■  ri 

11'  O  aperto  i 

tcehiere 

elW  di  vetro, 
lungo  e  atret- 


Guaslsdlni,  guaaladelu,  guasta- 

Gutlo,  aorta  hi  vaso  da  oui  le 
terle  liquide  si  cavano  a  go 

'caito™deg"i  Ebre^rpreBSo'g" 
EgliK  era  un  vaso  da  ogni  pari 
fiiralo,  Cile  rappreienleva  II  Oì 

Inafflaloio.  vaio  per  la  pili  di  lat- 
ta, dal  quale  esce  l'acqua  in 
plodall  getti  spartiti  che  eaduno 
gli)  Hotcémente,  e  si  aasoniigiia- 
no  alla  pioggia 
ugrOaloio.  Klnallslalo 

LtiiEM,  vaso  di  misura  antica 
per  corpi  lic|uidi 

Lagrlmatorl-  -  •  — 


e  Lacrimatorio,  v 


Die  al  crede,  a  contenere  le  I 
grlme  de- congiunti,  e  pltìvei 
mente  a  contenere  balsami 
slmili  malerie  odorose 
Lampanai  Vaso  aenxa  piede,  ti 
"luale  si  tiene  acceso  lume 
aotpendesl  per  lo  pia  I 


bii^t' 


oooervi  eniro  la  vi- 
imblo  di  pentola,  ed 

j  conte  11  pBiuolo= 

ChÌBQiDno  ancbe  eoli  I  Toscani 
un  vaietto  di  terra  eolia,  tétto 
i|uas1  a  guisa  di  penlols,  ma  cai 

quale  al  tnelle   Tuoco,  e  serve 
per  rlacaldarsi  le  mani 
Lebete,  paluois,  caldaia,  laveggio. 

Liuto  e  Lento,   sorta  di  vaio  del 

clilmlcl  anllciil  i 

Lucerna,  vaso  di  diverse  maniere  J 

per  lo  pili  di  metallo,  nel  quale  I 

ai  mette  olio  e  luclpuila,  ite.  I 

i'  «cocete  ^t  la  \<i3w.  H 


,S^".  sTi""  »'?';";\  "srASJ  s^sa 


VASI 


i893 


i  piatto 
tto,  ])entola 
30,  in  cui  sì  pon- 
per  infragnerle 
far  l'olio 
ila,  piccola  pila 

ila,  piccola  pila 
la  pisciarvi 
rra  per  uso  del- 
rporali 
ce 

raso  dove  si  lie- 
per  mettere  in 

nel  quale  si  fa 

da  tener  profu- 

•ame,  per  lo  più 

loto 

a  similit.  di  pic- 

e  riceve  e  tiene 

Bssa  dal  colatoio 

da  stillare,  che 
*ia  stillata 
0  pieno  d'acqua 
passano  i  lìquo- 
no 

a<(0  empiuto  di 
;ol locato  intorno 

lambicco,  per 
ndensare  i  vapo- 
loco,  e  per  con- 
(luore,  da  scarì- 
?l  becco 
so  dì  metallo  o 

si  mette  acqua 
i  bicciiieri  o  gua- 
escarlo 

flaschetto,  nelj 
Itrui  il  vino,  per- 
a  il  safi^gio,  ciie 
ig  aiuolo 
l^gio 

ta  di  vaso,  forse 
acca 

etto  dì  terra  cot- 
fancJuDi  mettono 
lertuglOf  ch'egli 


ha,  i  loro  denari,  per  salvarli , 
non  sì  potendo  poi  cavare,  se 
non  rompendolo 

Scafarda,  catinella,  o  catino 

Scaldaletto ,  vaso  di  rame ,  o  si- 
mile, in  forma  di  padella,  con 
coperchio  traforato,  dentro  U 
quale  si  inette  fuoco,  e  con  esso 
si  scalda  il  letto 

Scaldavivande,  vasetto  per  lo  più 
traforato,  dentro  al  quale  s! 
mette  fuoco  per  tener  calde  le 
vivande  ne'  piattelli ,  e  fansene 
di  più  fogge 

Scatola,  arnese  a  somiglianza  di 
vaso,  fatto  di  legno  sottile  o 
anche  d' altre  materie,  per  uso 
di  riporv!  entro  checchessia 

Scatoletta,  diin.  di  scatola,  scato- 
la  piccola 

Scatolino,  piccola  scatola 

Scatolona  e  Scatolone,  accr.  di 
scatola 

Scodella,  vasetto  cupo,  che  serve 
per  lo  pirt  a  mettervi  entro  mi- 
nestra 

Scodelletta,  dim.  di  scodella,  pic- 
cola scodella 

Scodellina,  scodelletta 

Scodellino,  dim.  dì  scodella 

Scotitoio,  reticino,  o  vaso  buche- 
rato, nel  quale  si  mette  l' insa- 
lata e  altro  per  iscuoterli  dal- 
l' acqua 

Secchia,  vaso  cupo  di  rame,  fer- 
ro ,  o  alti'o  col  quale  s' attinge 
l' acqua 

Secchiello,  dim.  di  secchio 

Secchio ,  propr.  quel  vaso  entro 
il  quale  si  raccoglie  il  latte  nel 
mugnere 

Secchlolina  ,  dim.  di  secchia ,  e 
comun.  s' intende  quella  entro 
la  quale  si  reca  l'acqua  santa 

Secchione  ,  accr.  di  secchio ,  e 
anche  secchia  grande 

Semicunio,  vaso  in  cui  si  fa  il  ba- 
gno aetto  «cmi  cupio 

Serpentina,  sotV«l  à\  nwq  $^'^r5S 

Sorbcltìera,  v»*o  titX  cfwX^  <v^^ 


«^0  ■i»'^  vstv  '  a°^^V 


«cai darsi  le  m, 
In,  In  gergo, 


ira  per  bicchiere  J 


.«,  imcie  di  tecchia  In  cai 
alle  il  Islle  per  lare  ilbnrro 
tela  ili  terra  per  olio 
vaso  iBlto  di^  corlecGin  di 


Sezione  ti, 

di'  vali  In  generale. 


rt*^,\*    5S 


,s9*      .11,1  ìiw  ^AlSi'iii!!!-;  S»";    M  dw*  ''"*^  '*     ^  tei*»*' 


•er.!%'», 


,oe«w*^U»w 


'^^1  tei 


vnder'i 


Vi.*'»*"  N  tii*-'"      . 


VASI 


4807 


assai  più  stretta  da  capo  e  < 
piedi 

LLAìiR,  V.  a.,  vasellame 
»,  vasellaio 
vaso 

la^gio,  vasellame 
(aio,  facitor  di  vasi  ;  ed  è  pro- 
>  di  quel  di  terra ,  come  di 
biglie  e  simili 
lame,  ^-asellamento 
lamento,  quantità  di  vasi  di 
limqne  materia  per  uso  di 
ola,  di  cucina  e  simili 
laro,  vasellaio 
lettiera,  ripostiglio  da  vasel- 

lettino,  diiìL  di  vaselletto 

letto,  dim.  di  vasello 

liere,  vasellaio 

lino,  vaselletto 

lo,  efim.  di  vaso,  ma  si  pren- 


de anche  assohit.  per  vaso 

Vasetto,  dim.  di  vaso 

Vaso ,  nome  generale  di  tutti  gli 
arnesi  fatti  a  fine  di  ricevere , 
o  di  ritenere  in  sé  nualche  cosa, 
e  pili  parile,  liquori 

Vasotto,  accr.  di  vaso 

Versamento,  il  versare 

Versare,  fare  uscir  fuori  quello 
che  ù  dentro  a  vaso,  rovescian- 
dolo, 0  facendolo  traboccare,  o 
spargendolo  in  altra  raaniera= 
Versare,  si  dicono  anche  1  vasi, 
nuando  i  liquori  o  altre  cose 
missibili,  escono  per  le  rotture 
(  i  essi 

Zipolare,  serrar  con  lo  zipolo 

Zipolo tto,  dim,  di  zìik>1o 

Zipolo,  quel  piccol  legnetto,  col 
quale  si  tura  la  cannella  delia 
botte,  od  altro  vaso  simile 


VESTI. 

VTBRTR^ZA.  Iti  quattro  Sezioni  si  é  divisa  questa  voce.  La  i. 

'ende  i  vocaboli  generali  relativi  alle  vesti  e  agli  usi  loro  j 

descrive  le  vesti  antiche  e  moderne  j  la  3.  divisa  le  parti 

'esti  stesse  e  le  materie  di  cui  si  compongono  j  la  A.  ed 

abbraccia  gli  ornamenti  delle  vesti  e  del  corpo  ed  altre 

lative. 

Si  consultino  le  voci  Donna  (  lavori  e  abl>i((liamenti  del- 
'.nologia.  Sezione  XXXV,  ;  Tempio,  Sezione  ///. 


Srzionf.  I. 
-4boli  generali  relativi  alle  vesti  e  agli  usi  loro, 
\RPMafabbiar  co'bottoni 


Abituccio 
n.  d'abito 
m<"nto 


>,   pegg.  «l'abito 
r  i.  d'  al 


ventato  nelle  vesti- 


AHìstato  e  Allistrato ,  fregiato    a 


liste 


Apparamento,  l'insieme  delle  ve- 
sti sontuose 
Arriccialo ,   agg.  di  drappo ,   lo 
.  ,.  abito  I     stesso  che  broccato 

succini^ere,  legare,  Assettare,  dicesi  delle  vesti  quan- 
riftfra    i    vestimenti      do  si  convengono  acconciamente 

alla  persona 
Attagliare,  assettare 
Attappezialo,  r^w^*'*'*^^    » 
Attillatura.  »c\\i\%\VrLX«L  ^^>X^  V«' 


I,  da  Rjoerare,  aapps 
iTH,  nnniratlura  d 


,  jwr  btfi  r  iiifmlnieiil 
,  In  modo  baisa,  vali 
r>  In  sui  panni  a  vetllli 


°dlV«"on. 
lo  di  Kinle 


A  gronda ,  posto  ave.  > 
.  di  gronda,  diceai  nrdl- 
KDle  d]  CRpiielii,  Lcrret- 


Imba&lliura,  cocilura  a  8,nyi  pun- 
ti colla  quale  li  nniacono  1  pez- 
zi da' velli  menti  perpolerli  poi 
acconciamente  cucire  ^/irAh- 
ititura  dlceel  dal  capuellai  al- 
l'«Ilo  di  dar  Arma  alla  blda 

Iniliaiactlare,  coprire  altrui  II 
po  e  II  vira  con  un  panno  .. 
ciucclif  non  eonoica,  e  non  ab 
conosciuta  lo  ImbavaRllalo,  e' 
Hnche  diciamo  Imbacuccare;  t. 
la  la  melar,  da  quel  metter  che 
ixr  lo  capo  si  fii  II  bavaglia  ;  e 
Il  suo  contrarla  i  abavailiare 

ImbaTagllato,  da  imbavagliare 

Imbellettare,  propriam,  varrebbe 
brutlanl  di  brllelto,  ma  dieeil 
dei  litclaril  delle  femmine,  b  si 

nbel  iettalo,  da  InÀel  le  tiare 
nhe  Ile  nini,  ncutr.  vati.,  Ilsciar- 
■i,  darsi  II  belletto 
Imbendare,  metter  le  bende  =  E 
Ir.  polì. ,  cingersi  il  capo 
-...  benda 
Imbonire,   trapuntare    con  punti 
nili .  o  spesil ,  vesti ,  panni ,  o 


Impclliefdire,  me  Iter 

IninetliceislD.  add,,  ve 
Impennacohiare ,  forn 
Impennacchialo,  add,,  da  Impen 

Impennalo,  p^r  ornai 

dot  pennacchi 
Imperlare ,  adornar  con  perle  ■ 

Per  mctaC,  vale  abbellire,  o 

ImperUM,  add.,  dB  Imperlare 


dello  per  Invili  mento,  liiclirtl 
ImporpDroto,  coperto  itì  purpora 

=Per  irobelleimio 
Impnllto,  oonlrarlo"  di  pulito,  sen- 


Inambraral,  ntvlr.pai 


pilli,  0  sbniti,  vale  arricciarla 

a  imn»  di  anelli,  darle  11  riccio, 

farle  prendere  II  ricdo 
inanellalo,  add.,  da  Inanellare      i 
lnc>nilelare,nnftr.en«utr.  poij. , 

me  tieni  1|  eamiee  o  la  cornicia 


EiTOfo,  agg.  propmilR 
no,  divenuto  sudo  per  ilwB 


,-    t 


iriealzofiare,  copri 
Ineamuffalo,  add^ 
IncappenioiiarE, 


norejpalnra,  ìocn''. 


Iniàgollare ,  : 
Bersi  In  un 

lnpR"ar"dap 

InRaflsM.   l'L    

galla  ai  inani,  drappi  tm 

Ingemni amento,  lo  Ir 

iBBemmare,  — " 


LlKlalurs,  .. 
Liso,  logfipo. 


fai  eia,  b- 
1,  fascialo 


Lenii 

LlniloitìBiile,  óiiu.,  con  ItndeiiB 
Lindeun,  alUliBhira,  lijidiira 

LfadJ^iinOu  tuiterl.  di  \ioAn 

Lindo,  adi,  - ,  _„ 

LlndurK,  llniluM,  aUlUatUra 


,  agginsUlo 


LIaciirdIera,  si  dice  dt  donna  che 

»i  Ilici 

iidare,  adornare,  abbellire 

'--'-■ —    ■■  iisciorai 

malo,  e  diceii  phi- 
i\t  D  panid,  a  di  al- 

Mtw  recidere 

LisUre,  fregiar  di  Ulte 
Liatalu.  adi.,  da  listare 
LulTo,  LatiiiTalo,  cosa  ravilluppH- 

la  e  raviuita  inaieiue  senza  or- 

iine  ;  e   d  dice  di  itoppa,  di 

IDD .  di  bembaKla ,  di  [ùnal  e 

iperDuìU  nel  veatlre,  o 
uaii  a  dliUDib-adonc  di 

it  e  di  ntogniSceaia 

HiLtFiTTi,  ouul  errore  di  leasl- 
che  s' Fncoolra  ne'  panni 


H.,  a  Uhm,  tj  e  per  la' 


IHantellar'',  coprire  col  Duntello 

"'""tarare ,  coprir  con  uuuhe- 

.-,  porti  b  maDchcra  al  volto 

llatclierHla ,  cbe  hi  la  maiobtra 

[Neri  are,  Are  i  merli 
Herletlalo,  fallo  a  merlelU 
Mellere,  pari  di  veaUmeall,  vale 
vep>tÌre=iVrncre  In  dotio, vale. 

nitrlDlu,   per  >tniilll.  al  dice  H^ 
chi  «buia  ghirlanda,  coraD>t  ff^,~ 

Moda,   u»au,  e  v  &xxvr'n'^'. 
dell'  luajoa  cbe  <Mn«  ,  «  V». 


^^^ 


TESTI                                                              I90Ì 

amali   e   dìs- 

Succinlo,   cono,  oche  ha  veste 

corla,  0  BlHilB  per  BMOrcisrt» 

nluolare ,  le- 

Sucido,  e  Sùdiefo,  imbmiato. 

fraiuolo 

liUOlBtll,0dd., 

gPdi«'  d? j.a™?  «StTo^^ì 

a  bianco 

133:7  aar-* 

iBblilare 

Srastire,  spogliare,  conlrario  di 

Il   di  chi  Ita 

Suverilo  e  Suuheralo,  al  dice  di 

scarpe,    pnniorale  ,  0  pianelle. 

che  ablìla!»  cortecce  di  auvero 

0,0  (schisa, 

tra  (uola  e  auola 

Ticui,  assisa,  divisa,  livrea. 

dicesl  propr. 

foggia 

■  gannella 

Talare,  delti  di  veite  lunga  Ano 

U>1  panni 

Teleria,  quantlU  di  Mie 

re  la  aoprnv- 

Tiraculo,  y.  b.,  abito  troppo  tirel- 

la e  meichino  In  tutte  le  propor- 

<«llare ,  sp«- 

ilanl 

Togato,  vestito  di  Ioga 

X" 

TratealidUDID,  11  iraveiUrai 

Travestire,  vesUre  alcuno  degli 

veslinwnti 

ipoKlian 

Hdl^'luK""  '  ''*™     Bon  i  a  co. 

slanu  dtsli- 

Travlnare,  travestire 

•annldadouD 

Travisa,  il  travisare 

Ilare 

Trinare,  guernlre  di  trine 

Trinalo,  guerollo  di  trine 

Tunicato ,  che  è  veiHto ,  coperlo 

ui  legno   per 

di  tunica 

Milener  ve- 

V*ia.  Rob^  vai» .  vale  Bilta  di 

pelle  di  vaio 

IlivBll 

Vaotaggtato,  agg.  di  veatlmenlo. 

BID,  D  a  dOB- 

cbe  peoda  pTotloito  al  dovliio- 
»o,  cTie  dio  scarso 

nUalracclBti 

,  0  qualilvo- 

Velame,  quanilu  di  veli,  urartl- 
menló  i\  veli 

lalo  e  itrae- 

Velare,  coprir  con  velo 

Verga  "*<Ìl(iSl'^?l2"fl»le*Ì.S«(B      _ 

ne'drapplene'pBnnl                   m 
Vergare,  propr.  t  &r  le  verKbg^^H 

Ilale  aMraM  0  ■' panni  "^H 

i>«itlre,li-a- 

1  propri*  ve- 

Vesta  e  Vesle,  ibìlo,  vuUnuol^^l 

Umuh>,tBlc 

Veslacela,  pivi,  di  vuU       ^^^ 

neiddoMB   'Veiw.  y.  Itili                        ^H 

delle  tolte  sopra  li  csdiìcIb, 
dilendcrsi  dsl  freddo 
ininaìno,   spcrlc   di  vBBle  o 
«.a  dadonnanon  pia  in  uao 

I,  iptclc  di  luanlelJo  che  ha 
Uppucelo  di  dietro,  il  quale 
italama  capperuccla,  ed  e  ve- 
niaU  dai  fraU  <Ii  alcune  re-  i 

■Egi*>   acarpa  SDiica  de' ae- 

dbccio,  pesg-  <"  oappello 
9lella,   per    peim   Ul  cuoio 
na  paata  In  fondo  alla  aear^ 
per  Ulte  nere  II  lomalo 
iUlns,  per  tìiiii.  d)  oppilo. 


ciué  manlello  tunii 

VI  Ano  ai  talloni 

Carpella,  specie  di  oc 

ha  di  pili  i  quarti 


11  eatacca,  gran 

:DperlLira  del  capa  di 
.....  „  fyggf 


d'elmo  0  di  njorlone ,  l .  . 
nilero  ,  eresia ,  gronda ,  visiera 
ed  orecchione,  che  si  amiodiuia 

CAtelano ,  sorta  di  vettlmento  al- 

.    l'usDdeKliuaminldellaCatBloKna 

Criilone,  si^avlna,  a  veste  di  pìd 

peial  0  ritagli 


^iau[ieratla , 


tlloi  coperta  del  capo  fatta  Cbiouclola,  per  aorta  di  vestilo 
I.  brma  di  etao,  clrcoodato      ii''i> 
é  parte  Inferiore  da  uu  gira 
•ÌMirKe  in  fìjori,  Il  quale  ai 
iBn  lesa  ofile|{a=Per  coro- 
>  ghirlanda 
^ueelo,  cappello  consumato, 

^jUccU ,  capiierucclo  =  Per 

- ,  rerraiuoló  soppannalo 


:l]iccÌo  e  r.ilicio  ,    anllc  era  una 

peli  Inuti  di  caprone  inventato, 
nome  si  crede,  nella  eliti  di  Ci- 
uciarla oggi   diceal  di  qualun- 


, 

iti                                         ISOJ 

pre  il  busto,  alU  cpule  »■  albe- 

ciano  le  calie,  o  1  calionl 

GiuleccD,  specie   di  reste  ullca 

»le   sottana 

degli  sctilail  e  galeoni 

GiupiM,  lo  stesso  che  giubba,  la 

qiul  seconda  i-oce  #  pld  iiiaU 

veste  da  ca- 

Giupponc,  pi*  LOjiuo.  giubbone 

p«eo  1.111  ID 

r.lustaeore  e  Uiustaeuore  ,  guar- 

dacoore.  sorta  di  «este  sino  al 

m  maniche. 

Bluocehio.  0  poco  più  gid,  aaset- 
bla  alla  vita 

capiwlleiw. 

Gonna,  veste  o  abllo,  al  di  d'oggi 
solaiDcnle  femminlfe,  che  daìb 

i  Mercurio, 

dntnra  giunge  alle  caleagna 

D  di  opegli 

Gonnella,  gonna 

Gsnnellelta,  dhn.  di  gonnella 

wr«li,iw!- 

gonnella 

SST,£ 

Gonnellone,  gonnella  grande 

umido  delle 

'''!S^hc''S£l'D''d'S>'?lo''l  e™;    - 

psgnuuli 

tiramaalla,  ubiti  lugubre 

Uremblale,  grembiule 

urrlno,  dim. 

Grembiule ,°peiio  di  panno  lino, 

di  Teste  anJ- 

0  di  altra  materia,  cDe  tengono 

dlnanii  cinto  le  donne  e  pende 
loro  Inalno  su'  piedi,  e  almlbnen- 

i>tii  liuto  In 

urtenenle  *l 

te  1'  usano  gli  arUsU  e  i  lappa- 
lorl   tra  i  suldaU  d' InCUnterla , 

ODiestica  d> 

ma  eorto 

jle.nlk«  = 

Grembo,  per  grembiale,  o  lembo 

di  vesta  piegalo,  e  «coonc.o  per 

ri  s' UM  »o- 

mettervi  deiilro  e  (orlare  diec- 

cb«  al  (Ha 

eslB  oratoria 

Guanto,  veste  adattala  alla  forma 

GuanuMca  eGuar^cla.veste  lun- 

ga che  si  portava  di  sopra,  Itor- 

b 

pe  io  Steno  che  ilmarra 

i  giubbone, 

Guamacchino,  d..».  di  guamaera 

lluldittto  nel 

Guarnsccla.  K  Giiirnacca 

goarnwca  grande 

i;uarnellello,  dioi.  di  ^uu<t,t»b 

I  giubbone 

GuarocWo  ,  iit»\e  4»  «nwa^S» 

l£.  die  Clio. 

dt  cotiV  tnnw>>  ♦*  «  >i*w«'™  ^i»- 

«n'  CN>  «  uiu 

GDMCIIIU,  MlCClt  di  ttllt  BDtlCl 

Gota,  pelliccia  lolils  parlarli  dai 
<;iuhmUcI  di  *loune   calltRialc 

InauniTu,  mie  a  fuggla  di  pJo- 

cvlo  liWbbooe     .— :— r. 

ripiena  di  cwlo ,  . 

aitaiBUlc  trapunta   per   dilea* 
della  pcnona 

Lickini,  specie  di  niinlella  pres- 
to Ili  ioilcbl  KoDuni 

LslIcMvIa, iwla  di  Iodib  \i'' 
natoria  degli  anlicliillaii 


■.erìiiiuo,  aorta 

Dicbi^  che  u 

Uirea,  aulis , 


jil  fioreuKol 

HuitcBinu,  arBue  a  i 

denira  al  quale   il  tenRomlé 
mani  per  ripararle  dal  fr   " 
aanicoiiD,  lo  tmto  che  ma» 

Xanlctttltila,  maniCB  cbe  ci< 
appiccala   Bl  veallre    per 


ilololi 

.  plccwle    broehe  ,  o  ila 

uHii  itretli  &tU  di  teli, 

cbe  ai  porlaui  di  salto,  o  li  a- 

sano  da  chi  >a  a  bainarBl 

j>ERB[ne,  pelle  di  cudomIi,  ebe 

irstliani}   le   donne   leguul  di 


PillN.  . 


le  donne   aul  . 

.   l'invernu,  ed incbe  fin- 
to da  culto  laioretoa  am- 


^ambu  ,    «ale 
propriamcnti 


h,  quella 


I  nttn 


■■  Boblion _.    . 

<  Robetla,  diui.ilirobB  In  tUnlf.  di 
ir  lo  pili  non  arrivi  che 


«  Bohlione 
limili 


«lonr,  prl  Uccia 


Ralornl.  imcli 

SolWmberco . 

Salii nibarca .  i 
■allambirco 


e  id  Dom 


il  per  coprir  le  spalle 
-•<—    aprile  d<  ultxoli 
di  iBffetli  '      ■■ 


da-pelle- 
l'od/'in- 


I  ulanelb 
tltlno  ,    pianti- 
lo che  prrien  i 
koa  di  llbcrlA 

PB,  bianca,  11- 
porpcra,  che 
Me  leagiiaole 
W  «Ina  alt-  rIA 


Scahndro,  ipeile  d 
Blncnore.  di  tiR'elli' 
Ithcro,  cui  quale  i 

Sctpda'c.  quel  cappncdo  Che  Wn- 

Scap|tcriiitclo,  capperucelD 

Scapili nrr,  icapolare 

fiearfmint ,  arnese  da  tuUre  la 
fisinba,  «Uvtte.Ud 

Scarpa,  11  cnluiTe  àe\  n'wftt,  Wilo 
per  lo  tAÙ  d\  corto  ,  *\»  'P*» 
di  80pT»tìe\i\«»\e  itóeAMma™ 


tiì   a   <|iiclla  Ebe   ala   follo      la 

pianti  malo 
Scarpoccli,  pegy.  di  «arp» 
SesrpellB.  a""-  <>1  scarpa 
ScarpCttMCia,  piga.  di  icarpcua 
RcwpetthiB,  dim.  di  scarpetta 
Sca;'P':tliiio,  «arpe Dina 
Scarptllaiw,  acer.  di  scarpa 
Scbhupa  cStlBppa,  aorta  di  veile 
■nlirà  mala  da'  giovani,  ttretla 

Seblavfra,  veste   liingr  di  pBBno 

pcrtano   anclic   1   pellegrini  e  i 


i.eali"  che  n|nMN» 

SaTtocaliimi ,   eafawal  pò  l«  |M 
■no   lino.dM  tipMÌM 

gii  altri  cahMl 

Spginno,  «perle  iB  jaUKtMé 

eaprir  te  ipallc 
SpoiTerìaa  ,  npnirtiétle  S  «kr 

Rio,  per  rlura  della  frildt 

StìTalaccio,  pego,  (B  tlinle 
StlTalF.  caliare  di  eiKùo  pereto 
la  «iinba  dall'  aci  ""  " 


ggain 


adìM^M 


»  toggil 


quella  nel   quale  fu  ln*ólla 

corpo  di  G.  C. 
Socco,  calure  ntsio  da^l'  ialrio 

an'lcbl  nella  conimcdii 
SOgiolo,  Tel%  0  panno  che  per 

gola,  0  Inlorno  ad  casa 
Sopraccalu,  calia  che  si  por 

■opra  le  altre  calze 
SopraccBDilcla,  camicia  caprappo- 


■bllochi 


Sopra  Iddos,  vjpann 

si  porta  sopra  lui 
Eopravveita  e  Sopitoci»,  h"' 

iuoque  testa  cbe  si  parti  sopr 

le  altre 
SollBDa,  veste  che  porla      '~  ' 

0  sia  sopra,  0  ila  iol)< 


gl'i  altri 


^Tifiri 


feoK, 

Hvalcllo,  piccolo  slink  t  tt* 

ce  propr  .    d'  una  ipectt  4  ^ 

larr  a  oiejLaa  faoiba 
Stivalone,  acci-,  di  sli«le 
Stivi  ere,  «urte  di  cabarttta 
Slola,  veits,  abito 
TiBtidccio,  pfgi-  di  MiKll" 

Tl^a^ra  cattivo 
Tabarro,  quel  manto,  eke  (R  *' 

mini  camun.  portano  w|n  (1 

Tabarrone,  accr.  di  liìtm 
TaBirtU ,  ameae  (Mio  di  (Hi  IV    1 

gerisslnia  ed  arrcndento,  Ai   I 

porta  lo  ateaao  n 

blora   le  animine 

II  capo  e  le  spalle 
TalSrl,  nel  numero  del  pU  il  * 

una  sarta  di  oalu   aUt   ■• 

s' altribidvBrra  SU 
Tocco,  coli' O  largo. 

Toga,  sorla   ri' a_ 
dsgll  antichi  RooiaflbOo'n  I 
vale   qiicU- abito  luin»,.  *?  j 


langa  dal  eolio  Ano  a'pledl,!.. 
per  lo  più  usaau  di  parlare  i 

Sollaneilo,  piccola  soVtua 
Sollanino,  sorU  di  ve»W,  tìw  ^lov 


.  Uim.  41  U 

uuiui  E  Tonaca  ,  vtiK  ^ 

USA  tei,H  aatiefib=Ool  II 


.  di  tonica 

liceità 

'/}.  di  tonaca 

ica,  veste  lunga  u- 

ntlchi=:0{rgi  propr. 

quella  che  usano 
australi 
.  di  tonica 

di  veste  usata  dai 

dnclie  la  veste  del 

"ziale 

a.,  sopravvesta 

onsi  I  grossi  stivali 

postiglioni,  vettui'i- 

tonaca 

m.  di  tunica 
lese  fatto  di  più  fa- 
0  simili,  avvolto  ia 
da,  d' uno  o  d'altro 
cui  si  cuoprono  i 
ri  popoli  orìentaU 
di  slivaH 
d' usalto 

;  di  cuoio  per  difen- 
da dall'  aciqua  e  dal 


VESTI  1911 

fango,  usato  propr.  per  caval- 
care, oggi  stivale 
Ussatto,  lo  stesso  che  usatto 
Zaiibeblucco  ,  sorta  di  veste  u- 
sata  per  lo  più  dai  Turchi  e  dal 
Greci,  la  quale  è  lunga  e  larga, 
colle  maniche  strette,  ed  invece 
di  bavero  ha  un  cappuccio  cosi 
largo  che  può  coprire  la  testa, 
anche  quando  vi  é  li  turbante 
Zimarra,  sorta  di  vesta  lunga 
Zimarraccia,  pegg.  di  xiniarra 
Zimarrino  «  attn.  di  zimarra ,  zi- 
marra piccola 
Zimarrone,  arcr.  di  zimarra,  zi- 
marra grande 
Zinnale  e  Zinale ,  piccolo  grem- 
biale, o  pezzo  di  panno  lino,  o 
di  altra  materia  che  cuopre  U 
seno 
Zoccoletto,  dhn,  di  zoccolo 
Zoccolino,  àhn.  di  zoccolo 
Zoccolo,  calzare  simile  alla  pia- 
nella, ma  colla  pianta  di  legno, 
intaccato  nel  mezzo  dalla  parte 
che  posa  in  terra 


Sbzionr  ih. 

delle  vestì,  e  materie  di  cui  si 


anno  tessuto  d'accia 

ezzalana 

la   parte  del  vesti* 

s' affibbia 
K.  Af&bbiatolo 
:)po  lavorato  a  fiori 
r.  di  panno 

lano  grossolano  per 
:o 

lo  della  zimarra  in- 
iccio 
)  cuoio  sottile,  molle 


compongono. 

Asola  ,  Torlo  di  seta  o  di  altro 
filo  che  si  fa  nelle  due  estremi- 
tà  dell'  ucchiello 

Bairtta,  sorta  di  panno  nero  leg- 
gero con  pelo  accotonalo  ad  uso 
di  bruno 

Balzana,  guarnizione  o  fornitura, 
che  s*  interpone  verso  I*  estre- 
miti! delle  vesti,  biancherie  o 
simili 

Bambd)(i8,  cotone  filato,  che  serve 
per  imbottire  te  vesti 


Bambagino,  tela  fatta  di  Al  di  barn- 
elle  conciata  con  o-      bagia 

ira  con  la  quale  si   Baracane,  sorta  di  panno  fiitto  di 
vesti  I     pelo  di  capra 

di  color  giallastro ,  Batista  e  Battista ,  specie  di  tela 
a  r*(ankin.  città  della      di  lino  finissima 

,  Batolo  e  B%\a\Q«  U^^^^K^^ga^r 
Uf  d'armelllno        l    ciò,  ^Sut  eoipnNiL\«  ibvùìì^^a«^ 


p)l  recali  dalli  mcdearnH  t 
tn  pievani  ebc  Ibatc  uaa 
«di  o  HiU  di  unMo  rtic  por- 
tavHi  lalla  tpalto  da' Dollort  In 
cegr»  del  loro  grada,  forse  In 
dihIU  (oIni  che  ai  porti  anco- 
ra dal)*  iiovenlil  di  alcuni  cdI- 
lr(lk=Dieesl  anlbe  d)  quel  (wn- 
m  Bbc  cuoptT  le  «palle  di  i|ue[- 
II  ohe  Mno  nHIHuttl  In  alcniK 


B>i*(lia ,  peno  di  pannolli 
■dspermlD  I  bambini  ■  I 
per  Kiardant  panni  dalle 
ture,  e  netlinl  la  bcHica:^.  , 

Sci  fintelrtlo  con  nodo .  ebc 
(eheranl  nwltona  tn  bocca 
•  cotoro  che  ■mllano  ,  pereti^ 
non  puHnn  sHdare  o  par' — 
Banlfa.  quel  Rio,  cbe  al  tn..  — 
boimll  posi)  nella  caldaia,  prl- 


■  al  berrellini 

portano  I  rontidini, 
Halori    ne  fucianD 

Becchelli ,  quelle  pùnte  delle 
•carpe  (irosse  a  tre  costure,  ore 
nono  I  buchi  per  meltervl  )  nstlr 

Blietia,  aorta  di  panno  groBBolaiii 
dello  ancbe  rlllnneaca 

Bliwo.   tela,  o  panno  BnlBsimo 
mone,  dellci 
amichi 


agli  slri- 


,  specie  di  lelerla  dove 


lecFe  di  K 
veste   e- 


veste   da  donna  falli 


Rottana,  si>rcii-  _ 

Bndane.  quelli  falAs  dtiMUto 
fhe  pende  ilall»  n«mV«\«ir-  - 
conaìiinliira  dtll»  sv>»V\6 


1 


Braccalo,  «orla  di  pan  nini  di 
la ,  o  drappo  (trave  teuuK.  _ 
broeehi,  tìnt  rlcetT.hlanuil  ia- 
cbe  la  veale  falla  di  (ale  drappo 

CtLincJ,  tela  itamptla  a  Ianni    ' 
e  6«ure,  ed  In  ani  le  ne  U- 
briea  In  molli  l.ioffil  d-S<ire|)t 

Cainiuk,  nome  d*  una  speel'i  di 
panno  lano  con  lungo  pelo,  dello 
ancora  pelone 

Calmala,  siriaca  di  coda,  t« 
cui  ai  Galiano  le  icarpe 

Calumi ,  quella  parie  del  fUIlM 
che  caopre  dalla  clntnr»  al  fl- 
nocchio,  onde  è  divisa  In  dw 
peni ,  benrli«  anche  ad  Bn  mI 
peno  dlceai  calione 

Csmmncci,  specie  di  panno  per 


a  di  peki 
Bill  cappa 
checuo|)re  11  capo,  «■■apperueel» 
<':apruna,  ang.  d'nna  lana  miìiti 

e  Rroiiolann 

fìarnninola,  per  eìrallit.  ogni  Us» 

Carpila,  panno  con  nelu  lunio  e 

propr.  esperio  da  leilo,  rUtoia, 

cosi  delta  dal  lat  corperwqui- 

Gasimir.  apecle  di  r>«nnina  àie 
si  fabbrica  In  Pranda.  In  IniMI- 
lerra  eco. 

Calalulfo,  specie  di  drappo  a  opt- 

uso  ri!  brocca lello 
Onvt(llone,  iqKGle  di  lasea 
"clune,  panno  tentila  a  vernito. 
col  liliale  al  ewjpre  11  Iella 
erro,  jarlicella  della  lela.  clw 
al  lascia  senM  riempire,  e  le». 
auto  da  9^  chlamad  anche  fnintll 
lambellotto,  teli)  (alta   di  pH  di 


wlle  nlellc 
Abbiano^ 


toiririHloli 
•  atamil ,  e 

el>  ordlm- 
iare  o  for- 
ti Inlcrlute. 

ft  COTlola:: 

lilla  hllR 

I  che«ncl- 
■ì\e  calisi 
0  de'ouGl- 
qutl  punlD 
e  limboA' 
■.ce.  che  In 


Crepane,  soru  ili  drappu  di  lana 
0  di  Bela,  sli|uanlo  creaps  c-imt 
1^  Iucche,  ma  pMl  |iri>aia 

Creipone,  noria  di  tela  ordita  di 
sela  e  ripiena  ril  stame 

Crltetlnnc,  specie  di  teleria  molli) 


«orla  di  drappo  i 
d'aritenlo,  che  s 


siruilt  che  soao  ai<|uanto 


Drspplcelto,  ttiin.  di  drappo 
Draiipo,  tela  di  seta  pura,  cnoie 
tenuto  ermliiiui,  raso,  taSélti) 
e  ilaiili;  anlioemente,  edinehe 
In  okkI  «iRnlllca  tela  cosi  di  la- 
1)11  come  di  sett^^J}rappO,  preso 
BMolul.,  slgnlSeava  nif  tempi 
andaU  una  slriseia  di  taStUà, 
o  d'crmislno  nero,  colla  quale 
le  donne  si  cuprivaiKi  le  «palle 

DubkIo  e  Dnniln.  panno  cosi  det- 
to dn  Doulu,  dlU  di  Fiandra, 

Drathetto.  surla  di  ialti(llgnif 
fablii'lcato  per  lo  pii)  con  lana 

F.nvisiilo  ed  Erraealno.  sorla  di 
drapua  iMRtero,  coil  dello  dal- 
la oliti  d'Ormiis,  Aawiic.  \^\<S.- 
ma  III  portato  \iv  f  .vaov* 


ponilo- 


v«t^-^^" 


foli" 


pnlno  Bnfl  alla  iiiCfilun  del  g 

Hfzxalans,   aorta   di  panno  ftit 

di  Iona  r  Uno,  D  bniobace 
locawrda  e  Murai  arda ,  tarla 
l«l«  amica  di  pria 

loalra,  durila  rio  voi  la  di  tiann 
che  sunl  farsi  a  molle  vcall 
da  uoiHD  come  da  dumia,  ti 
l'cr  Io  |>lil  foderila  di  cola 
dlOcrcnle  da  i[uellu  della  tei 
medesima 

Hoitreftglatura  >  quella  parie  ri 
■appanno  del  veallla  che  pa 
Il  pella  e  le  laaelie,  e  rìplegi 
doil  al  motlra  al  daisnil 

HuMolina  e  Mumla  >  monoH» 
aorta  rtl  tela  banhailB ,  « 
della  dalla  cItU  di  Mliul  o  Un 
sul,  che  ai  crede  enere  l'f 
ca  Nlnlve,  d'onde  In  primi 
portala  In  Europa 


9<*^dh  ptrK  della  ma- 


■iimenia  ave  sitlEbla,  • 

priam.  gli  occhielli 
Occhiello,  quel  piccolo  perlai 

che  si  fa  per  iopli)  netle  tei 

menln.  nel  quale  cnlni  "  '■"• 

ne  che  s'altibbiB 
Occhkita.  ■'.  Occhiello 

pi  leKHlerl  di  aetaf  a  onao 
Pi^AELLO,  diuona  le  donne  a  qi 
pannallno  eh'  t    Ira   grotao 


Plataitna  ,    ijii' 
panno  o  altro,  che  circondi 
colio  del  tentilo,  della  Bollo 

Pislannoue,  n^-cr.  di  plilagna 

■accnecla 

urla  di  drappo  di  ■ 

ui  cuiur  caii^lanle 

Soappino,  tiedule 

ScanellB,  spetìe  tì  v»wà« 

bonn  iti  c«u\o  ,    tusW»  w 

i_i ■,iir«,  iVSeTio,  o« 


«non»' ?V  .pei-i'ir»  J^B  aoi>-\T"^^„e  ,  ""• 


JfS»-' 


o«»W.  l^inV^  ohe  '""  r  JranM       rfi.n   «  »»" 


L 


jjvesw.  .iella  sceir^l^om»»'  "'  _^  i 

suolo,  1"^V««*.«to>^«'"^  ^**" 
e  ^^^^^^ 


^r  coprir  1«  s 


i-|UccHiKl.t.ii,  acDhlello 
Thlloti>,  drappo  " 
Velli,  icla  anlijlin 


lun 


ima,  icaauta  disc- 

'ruilì  de'IsU  della 

e  di  drappo  soltile 
gpeiic  di  drappo, 

itSO  che  ZRIldailD 


MU  celli 
IH  ornamml 
■rane  In  capo,  in- 


M,  nastro,  a  pas- 
tanla  di  meullo 

li'an'uo^* 


«ijhL^ro 
di  nio 


feuuccia,  nastro 
I  Bisunto,  al  chiamai 

blsanllni  certe  sol 
ìiuutissime  rotei  II  ne 
'orpello  che  ti  mi 


Braccia  lelUi,  Biuarufilia 
Braahiere,  jier  cinliira 
BroSune,  ornamento  el 


ki  amento  del 
ile  .maniglie  chf 

U  l«Bi-tu ,  per  k 


tsi  dice  ane 
laoiiopre  gli  i 
iMplil  che  le  dr 


Nialura  di  benda 


u,  alquanto  allori^gjia- 

B  modo  di  cajipio,  cioè 
alaSe  e  due  dondoli, 
1  ornare  alcune  parti 


fcatriscladl  pan 
IrSeoe  applceata 
A  Olntoii  a'  bUB- 
IMm  ewa  II  aaao 


"!^!?'lÌ'i"j%?*'.^ 


CurfiHECO,  copertura  del  ca 
Cartone,  apecie  ili  OntBa,  o 

Casula,  per  paniin,  o  dnpi 
si  latcla  riuderf  per  arr 
lo,  udaM 

Otlena,  per 


iii=Per  treccka 


eie  di  ricamo  fallo  coli' ago  au 
i  vestimenl]  a  gatia  dì  calena 

Gercbto  e  CeriAra  ,  per  coralli , 
KhlrJanda 

Cereine,  ravvolto  di  panno  a  Ibi- 


Collama,  mot 

Callanane,  aeer.  iB  ca 
CollaniKda,  ooUanaui 
Gollaniun,  dim.  cQ  «L 
Collare,  dioeai  qnelb  d 
ne  portano  infe  nw  ri 
CoDcro,  per  belletu^  a— 
CanlrattagUo  ,  «orto  «1 


dalla  oHnBderpeH>:=Dli 
che  d'un  guanotaletln  ali 
le  a  Kiilsa  di  cerchio,  fermato 
con  alcuni  nastri  al  capo  del 
bambiui ,  per  riparo  delte  p«r- 


leBimiiiiii^  aa  i 
Cresta ,  dloesl   i 

Cdnale*" 


prcaso  Ili  aniiolii,  «  prcu 
specie  iP  ago  d' oro,  eVIH 
ancora  dai  Filolai^  «■■ 


Chiavacuore  ,  ftmuilio  d' oro ,  o 
d' argenlo  chi  antrc.  usavano  di 
portare  le  donne  In  Pi 

Cierpa,  laUblU  che  pori, 
donne  sulle  spaile^Per  quella 
banda  adnlurs  eh•^  portai»  gli 
uomini  di  guerra 

Clnciglio,  pi-opr.  pendone,  che  al 
inelUr  pei  ortianenlo  alle  veall 
Billiiarl  dalla  dnlura  in  gM 

Onolnno,  riecto,  anello  di  capelli 

Ciniglia,  naslrino  e  leaauto  tellu 
lato  a  foggia  di  bruco,  che  >er 
e  per  fuamtrionl 


f^la,  per  cintola 

Olatlgll^  cintolo 

Cinta,  oTnlurs 

Cintura,  ftstìadl  panno  o  di  cu 
|-  colla  quale  l'uomo  «V  c« 
k    panni  o  la  spada  intoioii  a\ 


lica  che  porlantf  i 

braccio 
Diadema,  età  anu„H« 

gno  regio,  dot  ima  ■ 

lela  bianca,   che  r— 

oa;»  i   Re,   ogi 

piglia  per  ggat 

aache  per  coroita  : 
Undcrlo  ,  aorla  di  o 

mlle  a  dncigHo         i 
D'Uà,  eull'o  atrallp,  f|| 

Falpau',  sur 
Ilo  InM 


dilli,  di  lìscio  ,  (ciccala 
kicLuDla 

rltGls  di  pannolino  lun- 
•eVa  ,  la  quale   STvollu 
a  GbeF<;hcuEa ,   lega  e 
legtteriiiente 
liìiix.  di  ruclB 
la,  ditti,  dt  fasci luda 
,  bor^Jiia   ebc  lìen  fer- 
Bbltla  i  vesUruentl.  a  a1- 

:  ella  si  porla  pendenle 
il  peno 

rtmieae  A  dicono 
ii^Ji  DroBlI  -jl  giule,  0 
>n  DBitrD.che  al  portano 
per  lo  iili),  ddle  danne 
erslnillit.,  specie  di  rì- 
«  pili  comun.  In  ToscB- 

per  no  stia 

la  stessa  che  f^illuccia, 

rumenta  di  metaiio ,  a 

e  l.iSliali  lina  punta 
tligiiatie,  la  quale  si  fa 
In  un  furo  dello  clntu- 

,  tcrmailio,  aAIblilaiUo 
dilli,  di  ilLblB 


ilo ,  fregio,  brnllura 
1,  guemlnenUi,  guarnì 


LMU  per  adunirt 

bvwu 

KÀ  rf-itrostoenlo  d 

L._ 


belletto 

i  per  la  ^iit  di 
uaciiaUOle  donno  PCF 
A,  ed  Bnehe  I  fuM^Ul 

ronil  all' Ulama  InglGie 

GUi4  ,  ornamenla  che  portavano 

'         me  sul  petto  alquanta  tiior 

i>to.  ed   era    una  Btriicia 


loura    la    fruì: 
della  fronte 
Prua  tale  Ilo,  or  ne 


Da  portata  dall'Oceano,  dibel- 
sliiio  cuJor  porporloo,  da  cui 
licamerle  catavasi  quel  colo- 


Fosciacca;  i 


'le  [£loni 


Calano,  fuit.,  Ducco  o  capjiio  di 

neoto  delle  donne  coplom  di  na- 
stri ovverà  di  ifafnnH,  vocabolo 
spagouolo,  ohe  aignlBca  Innano- 
ralo,  perche  qaeid  plU  degli  al- 
oni uscita  di  UBO 
[ìaitna,  di'in.  di  Eala,  ornamento 
^'  -inilcla,  e  limili 

:,  sorta  di  guarnitlone  d'o- 

Garganllglu,  nome  venuto  dallo 
ipafBoolo,  collana 

'Sana,  sorta  di  Irina,  ctie  si  dice 
anche  hlghero 

Ulrla.ida,  cerchietto  folto  di  Bori, 
0  d'erbe,  o  frondi,  o  allro  che 
al  pone  lo  capo  a  guisa  di  corona 

Ghlrlandella,  ditti,  di  ihlriarda 
I,  ghlrlandella 
1.  ghirlandelto 


;  iiwletnc 
T  la  gio- 


liioieiiino,  aiin 

cola  gii^rMa 
GlaMIo,  |ilil  gi 

=Si  prenik  ' 

Gollf.  «lato,  0  «IMI  ili  eolio 
GMliìlb,  ipccle  di  lOllire  bbUco 
d)  paiinomia  aH'iiao  spagiiuola, 
per  lo  plit  a  ronnoncinl 
GorilerB  ,  collarrllo   di  bisso  ,  e 
d'sttni  Irla  liiiamotlii  Bns,  che 
per  mere  Increipaio  quasi  a 
niKItro  41  lattuga:  fu  deite  aa- 
eke  lattughe 
GOTglerelH,  dita,  iti  gniviera 
(ìuritlerinB,  rfim.  di  eorglera 
GomiTila,  «orgierlna 
GnmrlnD  E  GnnKrlno,  lorzaretla 
GnndlRlli ' -"—  -- 


latiucB,  dicasi  fuftuuKr  ta  m- 
ttrrà!,  qiiHfaroHiMnllt  & 

gain       ' 

licin,  malerii  con  che  le  IM* 
procurano    di   Uni   colorili  t 

iriuiiGLli  R  ìliiniRun,  arsili 
MargheriUne  ,  lÀmn  KlabtM  i 
velri^  do'  quali   M    CUM  «• 


OHIIandn, 


il'  fe 


In  altra  laii|ia  di  portarli  dille 
donne  sullo  lanonnel'-  — '-~ 
elit  la  fiMene  eoiita 

GuBTdlnbnle.  f.  Guani 

Guarnimento ,  vale  foralmento,  o 
limato  d' ablU,  d'pi-nni,  Dhe  pia 
oonian.  li  dico  gnarnlili'-' 

Guarnitura,  guernlniento 

Guamlilone ,  gaemlRiento  =  Per 

- -^i^, 


deua  ,    di  eni  ti  1 
Heerclati  gemili 

L4TTI2IU  E  LlTTIZHA,  »nil>TI 


•** 

...  .v.%,  o  d'oro  BlaWi  a  din 
per  «uarnimento  M  Mate 
checcbeisla,  ■Imillliidine  A  a•^ 


Mlslrs,  ornamento  Mie  porUav 
in  capo  le  femmlfie 

dloalIKM 


Kailro,  tela,  tessala  In  gola  d 
lunjhnia  1'  ■ 


tr\V  KUVQU.  V.  VlKUKCi , 


IBnMdj^l 

3 


VESTI 


i931 


hioiiia  finta,  che  dicesi 
osticela ,  dal  francese 

>  =  Ot;KÌ  si  dice  sola- 
'capelli  posticci 

a,  avvìi,  di  parrucca 
,  sorta  di  guarnizione 
lastro 

gioiello,  elle  per  orna- 
porta  al  collo  o  agli 
Bupiccato  a  catena,  a 
IO  altro  simile  sostegno 
,  arnese  di  piU  penne 
«me  die  si  porta  al 

namento  da  capo  delle 
mpostodi  gioie  dis|K)- 
{ia  di  piccolo  pennac- 

k'.g..  larga  cintura  per 

reni  e  le  vergogne 

iù  comun.  e  piiì  tosca- 

Parrucea 

>,  gioiello  che  usano 

portare  al  collo  pcn- 

petto 
)me  che  le  donne  dan- 

ornameitto  da  capo 
laniglio  che  le  donne 
i'  |)oTsi 

orta  d'anello  cosi  det- 
tere  di  diamanti  dispo- 

>  a  foggia  di  rosa 
umeiito  noto   da  fdrsi 
to  in  varie  foggie  e  di 
terie 

Saltkrio,  il  velo  o 
ira  di  veli  che  porta- 
io  le  monache 
sorta  di  cinto  di  cuoio 
;=(<intura  di  nt^ile  or- 

irpa,  benda 
maniglia,  armilla 


Smaniglio,  lo  stesso  che  smaniglia 

Sopraffascia,  fascia  che  sta  sopra 
altra  fascia 

Spennacchlero,  lo  stesso  che  pen- 
nacchlero 

Spennacchietto,  dim,  di  spennac- 
chio 

Spennacchio,  pennacchio 

Strettoia,  fascia,  o  altra  legatura, 
di  cui  ci  serviamo  per  uso  di 
stringere 

Stringa ,  pezio  di  nastro,  o  stri- 
scia stretta  di  cuoio,  comun.  di 
lunghezza  di  mezzo  braccio,  con 
una  punta  d' ottone  ,  o  d' altro 
metallo  da  ogiU  capo,  e  serve 
per  allacciare 

Strìnghetta,  dim,  di  stiinga 

Tracolla,  strisela  per  lo  plA  di 
cuoio,  due  girando  di  sulla  spalla 
sotto  air  opposto  braccio,  serve 
comun.  per  uso  di  sostener  la 
spada,  o  simile 

Trecdera,  ornamento  perle  trecee 

Trina,  spezie  di  guarnizione  la- 
vorata a  traforo 

UsoLiBRR,  nastro,  o  altro  legame, 
col  quale  si  legano  le  brache  , 
o  simili 

Vklktto,  dim.  di  vdo 

Velo,  abbigliamento  fatto  di  velo, 
e  talora  di  tei.:  lina,  che  porta- 
\ano  antic.  in  testa  le  donne,  e 
che  ancora  asano  le  monache 
e  le  villanelle 

Veluzzo,  ditn,  di  velo 

Ventola ,  stramento ,  eoo  che  si 
\enta,  o  si  fa  vento 

Ventolo,  ventaglio,  ventola 

Vezzo,  ornamento  di  fila  di  perle, 
o  di  altre  gioie  •  o  di  eosa  che 
le  somigli,  che  le  donne  porta- 
no intomo  alla  gola 


vn 


denti  il    conciTjU 

nero,  abbenebtta 

Berle ,  iilcEole  e  m 

copili  del  bue  ed 

Bulucgine  ,  dlEBMli 
0  sfoTumu  di  l(--^ 


Bolesis  ,  parte  di 

vallo  Ira  T  nina  _ 
Bukslu.  V.  Buletia. 


_  crolia  treoamiUi 

dumu  eh' e  «iUil 
ìe  di  dentro  wiU» 
della  namba  itivM 
sorta  di' 


icnbranoio  delle    ! 


;lli,  anegll  eh'  ei 

I,  caslraporcelll 


Curvu.  Carta,   t  una  cnnaaiDne 

si*  del  giretto  ile'  cavati),  sotto 
_       il  SUD  nervo  manRiore 

Djc«tni«l.E,  il  primo  slomaco  de- 
a      KJI  anlmui  ruminanti 
,  EoiDKOFiL*,  apeiie  di  |>al[Dltola. 
die  al  genera  nel  ventrìcolo  di 
alcuni  iiuadropedi,  la  quale  icm- 


_,..     ...Jruw 
tra  formata  di 

EDDlllOlsU 

Ep1:(ooiln,  mala  iti 


peli  a 


ove  è  falla  la  ci 
',  l' nitrazione  del  ca- 
rta di  malaltta  che  tie 

e  per  lo  pia  ctrrhio- 
Bllevanze  o  cordon 
no  (russi  snpra  la  su 
dell'  Uiftia  del  cavallo. 

onta  dsl  calcagno  alta 
nfermllii  ilei  cava 

,  per  la  qual  eoi 

lequa  contlnuamci 

'  esaere  vicini  al 

il  cinghiano 

lalUa,  che  viene  nelle 


itlvo,  add-,  che  Ila  vlrtil 

ipezie  di  malattia  del  cstal- 
!(la  lampasso  «  palaHni 
e,  la  parie  dellu  coccolo 
nvalio,  che  sembra  coinè 
llunuameiiW  ed  unrlplega- 
0  del  due  calcagni  dello 
0  piede,  cbe  si  uniscano  o 


vadano  a 

luoia.  Il  Grri cenilo  i 


IVI  della 
ede  il  no- 


glne,  ma  calloto  ,  Junk  ( 

e  dolorlflco   quando    e  ^ 

■d  una  cerla  groasezii 

Froge,  nel  nuuiero  del  pia,  li 


pel- 


UAifciiiteuiUK,  dlctal  d«l  cavallo, 
quando   per  dolore  t  Indotto  a 

r  UDO  all'  aUro  Vtt>ji,e4iL>»iwt.*»- 


i5p- 


tf'"^" 


Ico,  manltcalco 

isne,  infcrmllil  del  cavalla, 

nie  si   la  nell' unithia    nei 

Joiflls(!arne  lin  »l  giù- 
le  iiaRhJe 
•E.    Darli    al    itwifgno, 
'.  dlceii  del  cavalla 
•IcOi  lo  Bleiio  che  niani- 

dcu,  quella  che  medica  e 
del  rerrare  e  del 


Pipila 


JcK.  nmli 
ìU,V»rl 


ilu     Siiiaoli   0   gami 
ìuole ,  dlconsl  Ir   gami 


I   |E"nKll< 


nocca,  quitnda  é  per- 


lltà  delle  beaUe  ,  ougldl- 

R,  quella  parie  dell'  unghia 
IVBÌlo,  tM  clrnonda  lullo 
le,  e  rII  Ah  la  Forma 
lu,  HBrlandnsI  di  cavalli,  o 
ruilmall,  >i  dice  di  quelli 

rVfo"  d*;j*or!Ufl;D  «  una 


cainllu,   la  sleuo  che  Laiiuia- 
ivo.  F.  ^ 

Palla.  Palle  àa  cin(,  jHeonst  al- 
cune pailDtlolc  blte  d'  una  cer- 
la  lerra  che  rleavul  da'Fniuac- 
chl  della  maremnia  voilerrana, 


0  de'  drni 
8  delta  lingua 


iumala,  palloltol*  di  ptume,  dia 
si  fa  entrare  nelle  narici  del 
cavalla,  per  eccilare  nn  fluito 
abbondanle  d'  umori  dal  capo 
Plica,  maialila  lalora  de' cavarli, 
perche  sul  capo,  o  sol  colla  1 
capelli  0  crini  crescono,  t'ia- 

Sroflaano,  e  a'  intricano  In  nto- 
u  orrllille  e  achiruso 

Ila  earnoaa,  che  tiene  al 


ilenli   d 


<M%\  di   so  Ilo  come   di 

Rabbia,  mali  tua  propria  i 
BViegnachA  altri  anima 
ra  vlaleno  aoggettl,  li 

■  tutt'l  liquori,  e  Epeil 

BvidTTl'nioPdfr  "   "'' 
aniinaii  ch'eiln 
ai  anch' eul  di  almll 
liifeltaou,  e  llnalme 
Elornt  gli  ucci  ile 
abtiioM,  Infettala  di  reb 
rabbiato 
Rabido,  V.  l.,  laUAow 


tll^  III  altri 
in  pachi 


C""! 


n.   t  aKit. 


Kh  >IIu*- 
Imnenlo 


e  Ite-  /uri 
StranKoeLfunl.  F.  Slraniu Elione 
SlraiiBiiffllDiie ,   SlrunRiigìioni    e 

SlpangogUonl ,   malalUa  del  ca- 


ftW< 

Tiiau,  sorta  di  mate,  che  viene 
nel  nìedl  a'  eivalli 

Tealudlne  o  talpa,  infermiu  del 
cRiallo,  cosi  della,  pnrclièpra- 
dolla  da  un  tumore,  ti  quale 
scava  e  produce  molle-  alnuBsl- 
U  dal  prindpla  delia  tronle  al- 
no alla  cervice 

TravBBlio,  queir  ordigno  compo- 
slo  di  Irarf,  nel  quale  al  laellon 
le  bestie  faslìdlose  e  Inlratlablll 
prr  medicarle 


delle  vaocli^  Ja  quale  per  niei- 


'erme  muro,  e  mal  del  vfrnif, 
malattia  eulanea  del  cavallo 
nrodolla  da  puliate  pìil  a  me- 
no itrotse,  ptd  n  meno  multipli- 
cale,  dure  e  aderenll  al  cuirio, 
le  quali  quando  sparlucono  da 
un  luoia  per  niaaUeslaral  bea 
prealo  in  un  altro,  dlconal  vir- 
iiit  Yolallo 

.'elerinarla,  niieU'MW,  tì«^!^^^v 
la  cinade'mar^V  tA'te\<*.i:^^ 


1 


(""fri-», ."'!»  •<,  ""A  k""S?r^Ji.  " 


mXA  (  COSE  DI  ) 


1929 


Aie  colP aratro, 

el  campo 

vestito  d' arbori, 

pbori 

rapace  d'  arbori 

il  ca{>o  de'  man- 

'arf^ni 

I  che  ha  la  cura 

driano 

d'animali  jtrossl 
ae  buoi ,  cavalli 

citare  e  solleci- 
da  soma,  perchè 

Jelle  terre  poste 

0 

schiere 

le  de'  bifolchi  = 
I  di  tutta  la  pos- 
k  sue  pertinenie 
che  ara  e  lavora 

)UOl 

uardiano  di  buoi 

:uardiano,  o  mer- 

i 

>re  di  borgo 

daboschi 

logoche  ha  bosco 

!d.  di  bosco,  o  da 

boschereccio 
l  terreno,  o  pae- 
schi 

boschi,  boscato 
ne  d' animali  del- 
pecie  adunati  in- 

liano  de' cavalli 
iano  de' bovi 
i  campa<{na ,  ap- 
iampagna 
he  è  preposto  al- 
'  campi 

cani|M> ,  apparte- 
•,  campagnuolo 
eaim>o ,  che  ap- 


partiene a  campo,  rusticale 

Campestre  e  Campestro,  di  cam- 
po, di  piano=Per  lavorativo 

Campio,  adii,  da  campo=Pollo  o 
altro  cnmpin,  vale  di  campo,  o 
che  stA  pe'  eampi 

Camporaiuolo,  v.  a.,  campaiuolo 

Camporecclo,  campereccio 

Cappio,  sorta  di  legatura  che  Cidiio 
i  vetturali  alle  some 

Capraio,  il  guanilano  delle  pecore 

Carreggiare,  traghettare  robe  eoi 
carro 

Carrettare,  tirare  il  carro 

Carrettata,  tanta  materia  quanta 
contiene  ima  carretta 

Carrozzabile,  agg.  di  strada,  o 
simili,  da  potervlsl  andare  colla 
carrozza 

Carrozzaio,  artefice  che  fabbrica 
le  carrozze 

Carrozzata,  camerata  di  persone, 
che  sono  portate  neli'  istesM 
carrozza 

Carrozziere,  che  guida  la  carroi- 
za,  lo  stesso  che  cocchie  re=Og- 
gi  carrozziere  dieesi  per  lavo- 
ratore di  carrozze 

Cascindlo,  il  custode  della  casci- 
na, ed  il  fribbricatore  del  cacio 

Castalda,  la  femmina  del  castaido 

Castalderia ,  V  uffizio  del  castai- 
do in  una  possessione,  oggi  fat- 
toria 

Castaldo ,  quegli  che  ha  cura  ,  e 
soprointendenza  ai  negozi!  o  al- 
le possessioni  altrui ,  che  oggi 
dicesi  fattore 

Cavalcamento,  l'atto  del  cavalca- 
re, cavalcata 

Cavalcante,  particolarmente  si  di- 
ce colui  che  guida  stando  a  ca- 
vallo la  [»rima  coppia  de'  ca- 
valli delle  mute 

Cavalcare,  andare  a  cavallo,  far 
viaggio  a  cavallo 

Cavalcata  ,  moltitudine  d'  nomini 
adunati    insieme  a  cavallo,- o 
siasi  in  campagna  od  ia  clUà=. 
Per  V  aiUo  dt\  «vìiSmx^ 


""-;:,-  ..«;sr;  Sa--"  "-■ 


ci",  "«•.■"'""■" 


mx,  ete  i\tfte\»l,'ia'»  MK  w 


lars,   [iniMre 


GiMnlttHIKbl .  coli  .      , 

alo  stia  eaBhidiB  de' baschi,  ibe 
UKbe  tìeai  boiiuiìiiala 

GuirdamandrEg  ,    custoile    delle 
naDdi4«,  laaiufrlale.  mandriani 

GuirdanBKliaia,  ajisl.  d)  cane  do- 
n.rsU=o,  che  ««arda  11  pagil,!, 

ti'ai  diano,  cului  ohe  ha  In  ouslo 
dia  le  l>e<:llr=ll  giiardlano  de 

3'uintnteroj  quaUu  delle  ptcn 

delle  «apre,  capraio j  ì\aÀ\a 
de'Dornie  del  iaaioll,poKa/-Dj- 
quelUf  de'bovl,  hufuroj  quel- 
lo delle  vBFcbe ,  vaaearo.  Il 
guardiano  d'  una  inaailra  Inte- 

caim  de'  manilrlanl.  arcÀ  ji/uoi- 

drilaj   il  cat»  de' pallori    al 

chiama  vergaro 
Guifia,  «gorla,  ijLiBgli  che  mostra 

la  vìa  che  a' ha  a  Fare 
Giiidaluala.  unidalrìce;  e  al  ilice 

coniun.  di  quella  beslli  di  tran- 

cii  chH  (ulila  le  altre 
Guidante,  colui  che  Ridila 
InpinuLtanKTO,  lu  impajulare 
Impadulare,  da  padule  ;  divenire 

"  '— ' le^Piil 


«DI) 

npaludamentii 
padiilamenlo 

spaludare,  hopadii!are=f  e 
fondare  In  paduli 

r'"  ;—": 

■cannata  ,  intrecciatum  ili  otrli' 
Ite  filta  in  una  canna  rlfesia  '" 


lelluclieit   » 


VILLA  (  C08B  DI  ) 


4938 


I  0  sassi  per  so- 
a 

)(Je  (Iella  mandria 
Urlale 
sarò 

adi  no  che  presie- 
di an  podere.  Il 
meno  del  castaido 
*ìà  ;  quel  cootrat- 
dà  un  podere  col 
*arlo,  0  coltivarlo, 
ocio,  0  mezzadro, 
porzione  del  pro- 

;  colui  che  preo- 
ia  un  campo  j  un 

i  de'  campi .  o  si- 
nelle  pendici  dei. 

mento  di  terreno, 
la  terra  scoscesa 
1  terreno  non  mai 
isciato  per  molti 
ihe  si  |)one  a  col- 

!.,  frascato 

iflo 

dd.,  6*  orto 

oiui  che  ha  cura 

i  messe,  vale  ab- 
B^Wà  e  scarsa  di 

no  1  contadini  a 
Iella  paglia ,  che 
to  il  frutto,  resta 
:lla  quale  rininne 
le  granello,  che 
vigliuoto 
•cr.  di  passatoio 

di  pastore 

che    custodisce 
nU        ^ 
rare 

ulta  rustica,  che 
reggi,  villaoetla 
di  pastore 
ìreUo 
pastorale  I 


Passatolo,  pietra  o  sasso  che  ser- 
•    ve  a  passare    fossati  e   riga- 
gnoli 
Pecoraio,  guardiano  di  pecore 
Pecoraro,  pecoraio 
Pecuaria.  t*  arte  di  custodire,  al- 
levare, e  mantenere  11  bestrame 
Pergola,  Ingratieolato  di  pali  o  di 
stecconi,  o  d' altro,  a  loggia  di 
palco  0  di  volta  sopra  if  quale 
si  mandano  le  viti 
Pergirtaria,  r.  a^  pergola 
Pergolato,  quantità  di  pergole  u- 
nile  Insieme ,  e  anche  semplle. 
pergola 
Pergoleto,  pergolato 
Pcrgoletta,  pkvola  pergola 
Pertica,  misura  per  lo  plA  di  ter- 
reno 
Pesta,  strada  segnata  dalle  peda- 
te de'  viandanti ,  delle  bestie  e 
degli  uomini 
Petrosa,  terreno  pieno  di  pietre, 
sassoso,  e  si  piglia  per  la  terra 
asciutta,  secca,  senza  umidità 
Pomffero,  V.  I.,  che  produce  po- 
mi, fruttifero 
Porcaro,  il  guardiano  de' porci 

e  del  maiali 
Pruname,  aggregato  di  pruni 
Quello.  Quello  d*  alcuna  città, 
0  luogo  j  vaie  contado  o  terri- 
torio circonvicino 
RiNSELTARE,  ritornar  selva,  diven- 
tar di  nuovo  selva 
Rinselvato,  add^  da  rinselvare 
Rin\erdire,  ritornar  verde 
Rurale,  di  \iila,  dell' agrlcollora,. 

rustico 
Rustieale,  rusticano,  rustico 
Rusticalmente,  In  guisa  rustieale 
Rusticano,  rustico 
Rusticare,  v.  1.,  villeggiare»  vi- 
vere in  campagna 
Rustichetto,  dm,  di  rustico 
Rustichevole,  villeseo,  rustico 
Rustico  ,  \iÌle8C0 ,  da  contadine  , 
zotico 

SCAPPONATà,   fWiV%    ^  Wtofiicjw 


Scivi 


I.  r.  siU-« 


»  selva 


81(|K,  chludtndid  rlpiro  ...,-- 
ni  e  litri  turili,  che  ai  iiiiati- 
IM  In  lUl  citflimii  de'  Giin|>i  per 
otiluilerll 
Sli-pune,  gran  tiept 
Bil.MD  c  Sclviao  ,  di  iclvii ,  ro- 
sili ESIre  e  Silveitro  ,   di   idvi, 

(cKnllca 
SII  «uso,  «Ivoia 
Soma,  protir.  carico  che  si  pone 

Soniclti,  piccola  sonu,  saiDella 

fioiuciu,  «mwIlB 

SuugllBlii  U   sanare  de' campa- 
nelli posll  nrlla  sannulltri,  che       

ai  pone  pi^r  lu  |iia  s]  culki  de-lTrullo, 


Hill.,  vale  cammino,  ili(|ìi 

io=Per  iiuparela,  e  tf  <W 
Bininile  di  gente,  di  uiwrh 
f  altri   si  cuiHiuce  dieM  b 

Trina,  vvec  con  cut  ai  di  IVV 

Treri-iare,    passere  la  tMA* 

Trarupatu,  acoacesa,  pia  J  Ir 


Trirupv,  lo  sieasa  ebe  <IM|i 


n  paese,  laleaMl 


Guiisgllera  ,  (asi 


callo   digli 


eopmsuHia,  lulto  qu  I  chr  al  melle 

di  pili  lupra  la  cvmunal  soma 

BtecGsU,  ripara   fetiu  cu»  Ulec- 

Slenoignulo,  slerplgno 
Slerpigno,  tag.  di  liiugo  piena  di 

£terpuiu,  abbondiate   di  aler] 

pieno  (Il  sterpi 
6til>ahj,  netta  di  stipa,  ed  è  aj 
propria  del  Ihjscu  riniiindDla 
TKUBiiilo,  colui  che*  in  leu 
le,  couflnaiiaac 
alnito  che  si  riceve 


olle' froiHle' dPKiI   arMf*   l'U- 
i/>ranD   ■  ragol  del  lUM 
VKKluao,  agg.  di  loag"  iMUf*  j'ik 

''*i:i:4>*,  guardiiiia  ikltt  IN*  kr 
'accaru,  Kuanlisna  deM  iW»  I 
'allicuso,  V.  a.,  pieno  il  UU  I 
'alligiano,  abiulor  di  nUi  I 
'■»ga.  Andare  a  osafa.lA  I 
tniiare  il  terrei» ùcOci*»  K,- 
nni  colla  vanga  I  >  . 

/ergano,  cai»  del  pctiorl 


della  ,.:.,, 

Traccia,  proiir.pediVa 

Bece,  ed  11  camixàn' 


rene  nascano  ntuiUtiM  i^    *>_ 

r-  nutrìnxrnlu  delle  (dM    r>M 
pollMtrìni,  c»e  n«a*     ^ , 
•r  li  pruUMlanu 
Ttsilila,  legte  lapreno  ad  i»  I  h^ 
lo  drlU  lem  da'piedl  OfI»  J^ 
.,_..,  \n  andando;  or~"    -^" 


si^ 


CkII  che  KuUa 

e,  the  iellurexRli 

ri.,  che  da  beaUe  e 
■iiohD  colui  che  1( 


■Heii 


(io, 


io  vi«g; 


SnRla.  CUI  lode  e 
la  viglia 
a  >leuo  ohe  vig 


ego,  di  yii>«n 
-b./e>nin.ilivU 


.lo  e  ViilanelU,  vllluiella 
nonio  delli  villa,  cbi  ala 


VltbDutia  g  Villano 


TUtaHco,  di  viibila,  ^1  camf 
VlileHi<ianle,  che  vHIcvgia 
Viitegniare,  «lare  In  vili»  a  il 


Vlliereaco,  villcico 
Vllietca,  di  villa 
Vlilica,  >.  i.,  castaido 
ZiFPiTERRi,  uppalore 
Kappilure  e  Zopiiadore,  che  lappa 
Ziilia,  peiio  di  terra  i;|ilEcali  pel 
canipi   Uvorall  =  FI|{ur«L   per 


{.tingili  ed  utensili  della  fllla. 
t,  ogni  aorta  di  va-       canipi^  dove  i  perora  rìncUa- 
ono  le  belile  dono  il  «regge   con  una  mie, 

1  d' alien  che  lo  circonda:  giaciglio 

llonc,  e  per  lo  pia    Aia,  apaiio  di  terra  ipianito  e  ac- 


I  ■  Irarern  al  cam-  Alella,  dim.  di  «la 

've  l'acqua  degli  ai-  aiuola,  ala  piccola 

<r  Irarnela  fuora=  Albereta  e  Altieretu,  li' 

(dico  acquaio  lato  o  pieim  d'alberi 

la  iiiua  0 1>  aeavs-  Animuitatolu,  (Irumenlc 


|ier  ballervl  il  grana 


fiUk  di  «la 

e  Albereto,  luogo  plao- 

ilo  di  leena. 


-  ....... .-•■•';^s»^\l 

nel  lino,  ^"^"Bottrio"  "Vili      jiserrsi»  ..*-*•«(  t 

fe  K  '?-3S5..,  -tersasi"""  _ 
•«' ?.      „.r.".'??i;sa" 


lira».  "?""■ 

"'.".■ss  •"  ""'    ,    \  "'•  "r.S'i»  >»™  ' 

sr-riM"-^»,»*».  .sta* 

Btgoocioii»'" 


VlliA  ( 

08B  DI  )                                      19ST 

lanu   di  fmiche  a  di 

vt   ricoicrsn  In  nulle 

prccTpliio                                ^ 

1  quelli   ehf.  abiUn  Ja 
^^ttnza  talora  mura- 

Ca\a,  buca ,  rossa  =  Per  camera 

autlerrs,  canliiia 

l=Oggi  ilania  d/'lra- 

Cello,  proi)r.slanialerr*na,  dove 

»kIId  ec«. 

al  llcne  per  lo  pia  viao 

ami.  di  espanna 

Cerreto,  bosco  di  cerrl,  che  an- 
che dlcesl  corbaia 

dim.  di  capanna 

Cherotrono,  luogo  ove  al  <U  ■ 

mangiare  al  porci 

Dccr.  di  capanna 

Chiana,  lu.>go  paliiJoao 

I,  di„i.  di  capanna 

dim.  di  capanni 

80  a' campi  delle  colline  per  rac- 

leile  di  carro 

torre  e  cavarne  i'acqiia  piota- 
iw,  oiurato  dalle  bande,  e  dot 
tofalo  iwl  tóndo 

dim.  di  carro 

irro  piccolo 

accr.àì  cuTClta,  Mr- 

idc 

Chiasao,  viuiia  strelta 

Chiassoiino,  dm.,  di  chlasw 

S  bfacSia.'^h^Ji  mm 

no,  ed  «  Dtillaiima  nei 

ChiinJenda,  ehiiiaa  o  riparo  che 
aifecon'si^,prui.n;Bli™, 
ad  orli,  campi  collivaU  o  aimlll 

l'agricoltura  ec. 

te.ll  quale  auolc  ave- 

1  ruDic  Cd  itn  Umane 

T"sì:1"s"'j;;='s 

er  solila  da  liual  u  da 

rve  a  (wrlar  robe  at 

campo 

Clnresaelo,  luogo  In  cui  sono  ma[- 

jrlB  di  carro  con  quat- 

^  ti  cipressi 

Cisale ,   ciglione^  die  spartiice  o 

,  di.,,,  di  carrozza 

Cilroulera,  serbatoio  per  diliiide. 

carroiia  piccola 

re  da'seli  le  piante  d'aii-nmi 
Cllvio,  v"l.,  monllceUo,oollinella 

itui.  di  carro 

gilo  0  mucclilo  di  ca- 

Cocchia,   sorta  di   eai'retta  non 

a3<l=Pcr  casolare 

multo  dlsshnlle  dalbi  carroiia 

asolar»  per  lo  più  al- 

Gocchionr,  uccr.  di  cocchhi,  coc- 

ande 

cniD  grande 

jugo  dove  si  tengono 

Cocomerarìo,  campo  dot'c  sono  1 

Giurano  le  tacche,  on- 

cocomeri 

1  burro  e  II  cacio 

Colle,  piccolo  monte,  poggio,  col- 

>  di  delizie  In  villa 

lina 

Ila  per  lo  pìd  acopcr- 

Collbia,  sommiti  e  schiena  del 

i-aiS"-"' 

Coliliielta,  dilli,  di  collina 

bo^eo  di  cailagni 

CoUlnetlo,  drii..  di  colle 

porta  incanalata ,  che 

Colmala,  il  terreno  colmalo 

a'  abbasia  |>ep  aprire 

Colombaia,  stania  dove  stanno  e 

Bl'qierlura  d'on  io- 

colano 1  columbi 

ti»»  vuea,  gora  ec. 

Colombaio,  >.».,t.d™fe*». 
va 

1 

1 

0  steSKi  che  coloni- 


Colli»,  loofo  «(KHvslu,  culiivailiint 

Colli  ira,  colla 

ConladO,  («n|M«iia  Inlorno  alla 
clltt,  nel!»  «naif  «i  contengono 
I  >ll(»Mi  r  le  posseBsioni 

Cooville,  ville  lunga  tra  jx'ggi  «Iti 

CuMTDni,  <iiieLraW.lcl«nienlu 
àw  ti  atUco  alla  srila  delle 
bulle  di  BstRiMre,  e  cnopre 


Copigllo, 


Co<lB,  qucllu  8|>iiil>i  lungo  un  mu- 
ro, o  una  »\tnt  assBi  IVillo,  uve 
si  coltivano  le  piarne  che  pfi) 
temono  il  freddo 


Elicuto,  luogo  piantalo  d'«lel 

Erbaio,  luogo  dove  sia  molH  er- 
ba folla  e  lunga 

Eremi  laggio,  ereina 

Eremo,  v.  «.,  luogo  tolìlirld  e  et- 
3erlo=Per  luogo  di  pluurt  o 
d)  monldgna  airtiui*  e  iierib 

Fi  Gli  KTO.  luogo  uTantalo  di  liuti 

PsrnelD,  luogo  piantalo  di  firM 
rh'S  una  specie  di  quereli  1 
foglile  larghe 

Fatlorla  ^   luinrslero   del  bltorf. 

beni  e  poderi 
Favule,  campo   dove  siano  )lilt 


Il  luogo  dove  I 

Flcealolg,  terreno  paiuduo,  M 
detto  perctaì    non  ai   p"'' 


Coiialio,  col^glto,  cassetla  di  pec- 


('«sierella,  lilaggerelli]  culllnl 
■■-■  =  -"-  -liJgno,  cassetlr  " - 

Covone ,  quel  fticlo  di  |).„ 

glia,  che  fanno  I  mlelUori  nel 

Ciipolo,  casa  ile  Ile  pecchie 
Curro,  carretto,  ma  t  disusalo 
CuEclnelto .   arneae   che  si   pone 
lopra  la' sella  per  is larvi  piA 


0,' luogo  ili  runa  IO 


cui  pBisBVB   altre  volte    _. 

naie  0  fosso  di  «colo  e  di 

rito  di  Bcque.  hUo  nvvosva  e«t 
laciugare  i  luogW  uniW\  e  t'*' 
acquitrini  ~~ 


le  brache,  il  resglpetlo.ll  reuie- 

relle,la groppiera,!  rlseonliiee. 
FiIlD  ,  terreno   che  sFunita  e  MI 

regge  al  piede 
Fogna,  per  slmlliL  si  dice  II  fon- 

iTo  dene  fosse  delle  vili  rìplet» 


Glarilfno,  arto  d 
Igliela ,  ItHwu 
lati  gi^ll 


IWB 


Ginepraio,  linFprela,  luogo  dove 
sitn  molti  giiie|>rt 

GioKO .  strumento   di   legno,  col 
quale  si  congiiingono   e  accop' 

Piauo  Uuieme  i  buoi  al  lavoriB 
er  la  sammìtA  del  laonli 
Gtuncaln,  Inu^o  |>ieno  di  piante 

di  giunchi 
G  lunghe  to,  giuncala 
Bora,  cauale,  per  lo  quale  li  va- 
ia I'  acqua  de'  fluml    mediante 
le  pescate,  o  al  riceve    da'iba- 


Graicelo,  luogo  crauo  e  Ireicai 

he  produce  erEa,dovB  il  |>aiee 
bealianie  |)orclno  — -*■— ■ 

rljiaro  fatto  con  gra- 


;Ii  agricoli 


Balie  per  iiren-  ■ 


vano  di  iMtegiiD   alle   .    .... 
con  cbe  ai  cuo|irono  spalliere  M 
pergolati  ec,  ■ 

Grepiia,  grqipo 

fìrepplB,  nHuigialcHB 

GrepfM)  e  Gre|>pa,  luogo  dirupala 


Ciroiu ,  ipctoMi,  civcnu  ^  Per 
litniit  diruiwla  e  icaic«o=l*i!r 

firatllctlla,  dm.  di  gratu,  pie- 

Gralt>cr>u,  diffl.  di  grolla;  irrnl- 

Grullula,  dFin.  di  grolM,  grulli- 

Grotlónc,  grMMjgrBnde 

Giudo,  laogo  nerfluiM,  dove  >i 
iiub  Bttttn,  ttiaa  birci,  a 
piedi  n  «  cavillo 

Guiao,  luofo  pieno  d'acqua  ào- 
*r  ai  poiM  ■iiiitare^l'uaire  a 
iniano,  o  lune,  o  altro  linKO 
ptma  A'  ae<|aa ,  vate  panarlo 


Liccji,  v.  a.,  ietta,  luogn  t 

clilerna,  pano 
Landa,  planora,  campagna, 

Laareto,   luogo  nlcno   di   a 

boiOielto  di  allori 
Lavorato,  lutt.,  terra  laior 
Lavoreria,  luogo  dote  si  ti 

latori  fHcDtflMilone 
U  tori  era.  hvorerla 
Lecceta,  luosa  pieno  di  lece 

■co  di  le«ei 
Leporalu  e  Leporerlo,  Inoro  aer- 

ralo,  nel  quale  il  raceNluduna 

le  lepri,  I  cervi  e  aimill 

Lebmabi ,   luoga  dorè  il  r 

U  letniue 
UUica.   r.  LeiUga 
Lettiga  e  LetUca,  irneie  i 

viaggio,  portalo  [ler  la  | 

Liltii;hella,  piccola  lelliga 
Lelll»Mua ,  àim.  di  lettiga ,  ietti- 

gheiu 
UnelD.  luogo  piantala  ceolUvalo 


ha  no  il  mele 
[Fleto,  colto  di  meli 
lettinuiD,   luogo  t^auta 


prìnrl  palio  ente  il  camperaq 

vende  II  prodotto  de'cautp" 

Meria,  quali  Mtriagia,  e  pn 

S'Iniendono,  con  voce  f-' 

50  llarenlino  ,    luoghi  ai 
eliiioil.   La  plebe  nu 

cioè  a  divertirci  alla  e 

IO  gli  arlmrì,  prati  ci 
He  tato,  secca  toTD  di  cMlacncA 
Hlnelo,  Y- 1.,  luaga  pieno  di  ^H 
aionglata,  9|>iialD  di  Ir—     ' 

aonlalirio,  dò  che  serve  per  M 
lare  lo  carraiia,  o  aiuine    - 

Olitkto,  luogo  piBntato  d'utlvi 

Olmeto,  luogo  pieno  d'  olmi 

Ontanelo,  lunga  uisnialo  d'OHtaai 

Ortaceio,  pcgg.  d' arto 

OrtaBlia,   orlo,   e   l'erbe  che  fi 
cariivano  nell'  orla 

Orticaio ,  luogo  pieno  dì  orlielie, 

ri'  orllcclto 


jrsi  le.  firlmlile  e  gli  or- 
,[  pili  dellDili 
'speilG  di  terra  ove  s 
»  le  armtit 

luogo  dove  st  racdiluilono 


lieto,  luogo  iioco  prarondo  nei 
ighl  dove  crencono  molle  pan  Ile 
Jmeolo,  luogo  dove  ai  pigiano 

llmeto,  tiiDga  pleito  di  palme 

(hi,   legno  lilondo   e  lun)io,   e 

non  mollo  groMO ,  che  per   Io 

pU  ferve  perauslégno  de'fruMl 

PMUtllera.   quelli  lasca  In  cai  1 

'.  pittori  npon^tono  11  pane 

Ptroo,  Inoipi  doie  »l  raochludono 

le  Bere,  cinto  a  di  muro,  a  di 

■lira  riparo,  che  durI  pia  co- 

nmn.  dieeai  barco^Pascolo 

FHCola  ,  prateria,  o  luoeo  pteno 

.  d'erba,  dove  pascono  le  bealie 

ruMme,  paicolo,  paiMra 

FaitDra ,  luogo  dove  le  bestie  il 


Pereto,  luo^a  dove  si 
Pei^a,  peichlera 


IO  piantali 


PeaebiB,  peachlera 
FlMjterefla,  d/in.  di  piaggia 
Flnggelt*,  piagge  rei  la 
Plano,  pianura,  luogo  piano 


FieTe ,  chieH  parracchial 
ha  lolto  di  ae  priorie  e 
rie  .  e  per  lo  pili  di  vUl 

PinclM,  sel't  di  pini 


di  alberi  di  pioppo,  di  cui  ni  co- 
noscono molle  specie  e  varieu 
Pisellaio,   luogo  In  cui  colUranal 

e  germogliano  I  piselli 
Foderacelo,  pejg.  di  podere 
Podere,  pinseailone  di  pia  campi 

Poderello,  di'iiL  di  podere 
Foderino,  poderello 
Poderone,  accr.  di  podere 
Poderuecio,  poderuiio 
Poderitiio,  poderello 
Poggerello,  piccolo  poggelW 
PoggelilnB,   dim.   H   pogge  Ito , 

poggerello 
PoggetW,  dim.  di  poggio 
Poggio,  monte,  luogo  eminente 
Poi  gioii  no,  pogge  Ito 
Pollalo,  luogo  dove  ai  tengono  I 

Pollaìotie,  accr.  di  pollalo,  pollalo 


Pontiere  o  Pondero,  pamela 
Piirclle,  slania  dote  al  tengono 

Poiieuloneelia ,  dlin,  di  poBsci- 
alone.  In  slgnlf.  di  villa  unlla 
con  pili  poderi 

PosBeKlone,  che  anche  si  dice 
talora  dagli  anlMil  buoni  autori 
Piiitiiìone.  Villa  unite  con  pi  il 

Posta,  II  luogo  destinalo  nelle  atal- 


dim.  di  pralelio 
inipagne  di  prati. 


china,  via,  o  luogo  per 
,—.:  (I  Olla  da  alto  a  buso 
Soopttlna.  Homo  di  «cape,  aeopela 

Scopclo,  ' " 

fieecibili: 


Scopclo, 
lo  ad 


■vi  frffie,  0 


—  di  leccarvi 
.  Dlseai  anche  11  luofo  do- 

pantana  le  caatsgne  per 
lugarle  :  è  conipoin  di  due 

t,  e  dicci  I  con  noiiw  pro- 


Spaco,  V.  I,,  pnipria 

specolo.  V,  Speculo 
Speculo,  V.  I,  jpeco,  spclmci 
Spelonca  e  all'antica  Spelline 
'^pllonca,  luogo  iocavaloi:  " 

_^?luncfl,  r.  Spelonca 
SpiajgiB,  plagila 
"-lamia,  litogo  apianalo 

.  ianBlo,  spianala 
SpUotiea.  r.  SpelonM 
Spllonchella,  piccola  iidlonea 


Siire.come  ctìe»si».««Pf"; 
va,  boswf li»i  b*»»=" 


i 


SpinFlD ,  niitchlg  ,  a  basco  pirn 

ri)  spini 
Stdia,  sIsnzH  dove  si  leniiDnD  I 

be«1le 
Rtsilaccla,  piug-  d)  alalia 
SKilrlli,  diin.  Ai  slalta 
SMllDCFi,  tlalIpUR 
Sterpe  lo.  luoKO  pieno  ili  sterpi 
Stia,  Kobbia  grande,  dove  comiv 

si  IrnioiH)  i  palli  per  ingrassni 

IbiiChliiiara  falla  anche  pera 


^ppSi  luvRO  per  mvnHiflrc   e  n- 

poaarSi  ne'  vìsurì 
Tmbutnlo,  lenllorio,  lenutn 
nnttSrlo  e  Tent»™,  conlenulo 

di  driidnio  e  <ll  (iiiri<dizione 
TennM,   cireulla  di  paese,    o  rll 

terreno  che  si  poateKK»,   pot- 

Tenu Iella,  d'in,  di  lenula 
Terra,  dfceii  per  lo  len-Eno  che 

si  eolUvR 
Terrenelh),  ditn, 

liTsUie,  e  per 

reno  BiaKro 
TCìreno ,  tini, ,  ìa  le rr»  stessa , 

e  pr«ir.  a'inlFn'te  di  i|uella  che 

■I  eolliia— rer  territorio 
Teiricciuola,  dim.  di  terreno  col- 

Unliio 
Terrlloplo  e  Te rri toro,  contenuto 

di  dominio  e  di  Kinrlsdnione 
Tetloto,  tetto  fatto  In  luoBO  aperto 
Tntielt»   e  Tragllla,  propr.  pie- 

ehe  anche  diremmo  troBirtn , 
ed  è  per  ntibreiiare  II  camtulnu 

Trafiletto,  (raiielto 

Trxitto.  Y.  Tragelto 

Traapal)  e  Trampull,  due  basln- 
i)t  Ìd..Bhl,  nelmearodCquaUé 
onnflTlo  un  le^netlo,  nel  quale 
ebl  «n  adopera  poaa  <t  piede  ; 
e  ieri  Olio  per  puwre  acqua 
o  biifllil  aenza  imnollanl  o  to' 


:  !     mino,  traghetto 
I  Trebbia,  ttrirraenlo  da  trebbi 
Trebbio,  canto  e  cntclochlo,  di 

fonno  capo  tre  strade 
TrcKCiUDlo,  Dosi  chiamati  dai  e 
I     ladini  toscani  il  caieita 
.  Trivio ,  V.  I. ,  luogo  dove  risposf 

Truniio.  Imniolo 
Tmogolo  e  Trogolo,  vaio  per  lo 
pid  di  dgiiro  quadrannoiare  r^- 

Kiore  pei  polli,  ope'pOTd 
talora  a  tenervi  aciiaa  per  _ 
vera!  iiai;  e  uiiesto  per  io  plft 
t  di  pietra  u  di  laurmllB 
[crELLAHR,  !uit. ,  ristretta  di 
piante  salvaliciie  con  cerln  or- 
dine per  oso  di  pigliare  a" 


tlccelilern.  luogo  dove  ai  e 
0  gli  uccelli 

IO  «  Uliveta ,  terreno  caW' 

)  a   ntlvl;  ollvelo  =  Per  ffr 

._j  d'olivi 

VlGLIRTTO,  dim.  di  lagiio 
Taglio  ,  slronenlo   nolo,  e 

si  vaglia 
TbIIco,  tali.,  apertura,  pai  .  , 
lo  quale  si  valica  e  Irapasu  d* 
ima  parte  ali'  altra,  enilaia 
Ta'Iala,  lutt^  ripara  di  tono,  ab 

fossi  nir<ila=Per  tutto  lo "- 

dell»  valle  da  nn  eapo  al. 

Valle,  quello  spaila  di  terrena  dH 

i  raccliiiian  Ira  monti 
Vallea,  vallata 
Vallella,  dfin.  di  vaile 
Tallellina.  dim.  di  valletta 
Vallonaccio,  pena,  di  vallone 
Tallonata,  vallata 
Valloaeello,  drni.  di  vallone 
Tallone,  accr.  di  vallo,  valle  gn 

.Tedata,  uia«,a,  <Hvl«  ri.'nd*,  « 


vaccate,  del  porcaio,  u. 
Btorc  e  slmile,  che  purse 
qua  atlr  beslle  ,   n  Ir   coi 

Abbiadare,  ■■ 


JccappDMre ,  oappoaare ,  cuViv\k9niTa&u«  lt«ni(ii,1a  tifa 
re  poJli  '    ■**«  ^"^  vta^.  \«\ 


•  le  vlU  lungo 

mptre,  e'iavor 
'■rilro  tirala 


ni'!,  l' arginare  j  farnu- 
lecll  argini 

,  fare  arKiiil,  <fl fendersi, 
'■I  con  arirlni 

Itili  arnint,  arglnamenla 
É,  iiropr.  chiuder  ilt  ilepe 
t,  hr  lokhl,  Iivunre  a 


DllDaClHENTO,  Il  di 

"]ba<care  ,  levar  vii 
diradicar*  ti  boac. 

ifùcMrT'.è' arwe  ^^ 

I»  mas^a  d--"-  '•'-'-     - 

ai  vantala 
Dlurgifiarc.  I 

tar  dell'  ar,, 
Diibaicare,  dlbosearc 
DI«l>McaiHinc,  dilmscaiD 
Dlsglugncre,  levar  II  gloHO  al 
DivelM,  ar-   "  " --'-■' 

divella 


veitllcre,  dIvetM 
'»r  lavorar  prnfiiil 
Tra,  per  far  piulll 


Llle  :  rd  è  propHa  delle  Ìie> 
da  cavalcare,   da  porur  sol 

EiiiiLLRK,  erborare 
"rboran,  andar  cercando  e  n 
cogliendo  erbe  per  taladla;  i 

rboratione.  l'alio  di  erborar 
isuintKR ,  procaedar  (hcIm 
provveder  faielne 
erllliiaire,  render  fertile,  fé» 

(T  acqne,  e  per   lo  nia  a'  lali 

GHiAitTi ,  iiiandlmcnla  di  gMi 
-  -  aaiuiinre  1  Inoghl  faniot 
■nare   II  lerreno,  vale  n 
arlo 

molamenlo,  raccolU  di  ( 
oli   icappoll   alla  Uce    i 

iTUitiKi>,  tenere  a  paatun 


Ingrborarf,  iriunlare  irlinrl 


LlVURAiR  il  fodere,  l'  o> 

campo,  vili!  callivare 
Lavoraiionei  il  lavorare  I 


■'  inlende  di  quello  chi 


Legnare,  rar  legne 

LelBniare.  s  pareri-  di  lelatac 

Letami  namento,  il  lelBdilnare 

LetamlBare.  letamare 

ketaralninra,  letamlnamento 

Lelamlnaiione,  letami  natura 

PiaTOHiiK  .patlurare 

Pasturare  ,  ciUloiIlK  gli  snlmaU 
lenendoli  alla  paitara,  paicere 

Pailura,  t.  a.,  pantorare 

BicuLTt,  Il  ricOKliere, 
raccallB,  e  inlendeil 
delle  rendile  delle  terre 

Bleidta,  ricolta 

SBArriRE,  lavare  il  Italia 

Sliar-    '-    —- 


boicbl  lE 


,  porre  ten 

Iteeti  dell* 

Trebbiare,  bslUrc  il  irua.k 
Iliade,  e  simili,  snll'  ibi 


Occellare,  tendere  inniHe  adii*' 
celli  p«r  prenderli  . 

VitctumG ,  propr-  snterMtV 
vaglio  da  «rana  o  lùd)  D  ■ 
arme,  o   altra  mnnditlii 

Vaniiare  ,   lavorar  U  Un  w 

Tannata.  Terreno  ganjrtPj'W 


>   bllo  u 


mlB,  il  \i 


Vend  _,  ._       . 

TendemmnmeNlD,  I 

demn- 
rendrn 


ZlPMIiR,   laVonr  UWW^i'.r" 


E».  In  quattro  Sesiuiii  si  divise  questa  voce.  JVel- 
no  le  eirlììj   mila  S.  ti  comprendono   le  aiionì 
:o»e  rtlativi  j  mila  3.  si  tehltrano  i  viiHj  nella 
■aecolgonjì  l»  oii'oni  vixioie  e  eoie  relativi, 
tultlno  le  voci  Iniiiu,  Daniu  e  [ionio. 


Ila,  accorleiu ,  inge- 

n,  lilliKenza,  fistlezig 

KM.  pmplcaclta,  Bot- 

Alb^Htadt!  e  AOUilli- 
a  per  l>  qiuile  l'uumu 
Ile  In  |iirl«re.  in  con- 
e  In  uiin  colle  (("■') 


!iiN  di  MB«=Dci1(lfrì 
di  léitcuo.llaaale 
U  unteMniM  dlven- 
I.  e  eht  dioesl  ni 
:Di>idrria  eheht  l'i 


AnlmosiU,  Anloiailtaile  e  Anlma- 
allalr,  irdlre,  bravura 

Annegulone ,  ncgMiiciilo  della 
propri*  VolonM 

Ardire,  |irunt»u  d'nnlnio  nello 
Bcclpnertl  ad  Intprrse  dIIBclU 
e  perlcoloie,  che  allrl  non  fa- 
rebbe Il  di  legElcrl 

Arguleiu,  iolll||lleiza,  aculEua 

Arguiin  ,  certa  pronlczu,  vivei- 
la  e  Rraila  ,  slssl  nel  parlare 

Arrendei  dIuu,  pleghevoleiu  al- 
l'altrui  tolanU 
Arrendìblllia ,  ArrendlbltllHie    ■ 

Arie,  per  arimela,  aituila.  preia 

ArllAcio,  il  bre  o  I'  operare  con 

ArllAi^  arti  Bell 

Iliaci 


AsalduiU ,  AatidL 
Mie,  contlfluaili 
la,  e  dlliRenn: 

Asllneni»  e  Aftli 


],  gllillllIO 


checchetita,  c\A  fosM&'tev 


I 

I 


AiM«N ,  *rte  e  atlitBdlne  ■  pr 
AnUrr)^  sabnrl)  t  (hnaliU  n 


n  con  ItOaia,  tfeorU  d'uima, 

BiMna.  v.  >_  bililanM 
«ddinrolD,  V.  a.,  bsldinii 
«■Morr,  I.  a..  ìmMmu 
Urne,  FiprrMloiiF  di  ÈlFeHo  ■  |>«r- 
»na  saMla=:Ptr  uprrr  ^imnc 
»iiu ,  contrarlo  di  nildi- 

■Ioni,  ptr  liiDosina 


Bairinn*!)!*,  r.  4, 

nl«BÌM 
KcniuntU,  BtiAfntttót  e  Benliinl- 

'~*~  I  ablluilé  di --'— -  ■-■ 


Dlluile  dl9|i«i>li>ne  il 
■  hrdel  brut  ad  atlr 


dirlo  dei  ben  del  pros. 
BeidvoKHciu,  beatroleni 
~ '— .^  bcntTBitlienu 


Braveria,  vdpnlia,  valMi^ 


Sravuria,  lo  gtetto  che  b 

Irvria  ili  iiiiIvirìd  e  lU  i 

appartcnx*  ad  mio,  tal 

1^,  lodevile,  esempla 
tttlu.  eooetlenic 
GU.DXZS4,  grande  oMM 

CiUidiÙ^  vA,  ae«oT« 

el>«xu,  itRaoiu       ^ 

Odore,  ptr  Bttlir,  HMÌI 

CipBdU ,  nnadlade  -e  G 

le,  |ier  melar.,  vale  Ufl 

a  fUrìandoBl  dell'] uteUt 


Cariti,  r^rilide  e  l'arllil 
tn  afTolan  d' animo,  oi4 
Iddio  per  3*,  e  ti  ]>roul 
ainiir  diD)a=f  er  wwir 
to=Per  eam[»«ilanc=:l 
de  anche  per  l'aOttladt 

sovve™™T^ived  tó'a 

Mt  oetiesilu  coli'  Ittro 

Cantilli ,    CasUtaile    e    Ca 


Idliie.  Talvolti)  vale  m 


■upe-   Contencvoleiia,  clA  che  conrH 


I,  U  campuaio- 
n.  drsIdeHo  di 


camplicenu 
Uà,  Hpgliiilii- 
1"  1<\'  "ign): 


0  chr  coitinu 
H  f  lUMùerR  di 

Iptr  la  qnalc 


pò  CG.=Dcccnia, 

■woilétu,  ardi 
cordiale 


pysùune  *  f«r  beneABio  e  gì*-'  1 

lia,  Ben»»  alcun  proprio  ei 

dii  ;  e  'I  benefiiUi  e  la  ■■ 

terecurleae  di  checcociiia  ei>|%t| 

;iHtttriiB,  virili  ahe  li  l' uonio  per*  4 

luaneiile  inbuonprapDBlU>:  uift  ^ 
se.eranu  nel  bene,  a  labi»  U 
U>atuDiai>ia,  pfr  buD>ia  crear.»»,    j 
lotluDinleiia,  buona  creanuiba   J 


«bmiarleia 
DIkniDiiei  bei» 
DUlg«i.ia  e  DI 


t ,  DlbunsrleUde  t         . 
le.v.  ■.,  imorevnlesi  .1 

di  natura  ' 

. ,  lo  ileuo ,  che    I 


lenila,  eiquIiMUirl 
a  per  amore  _  ■ 
glualizla,TettÌMipl 

la  fàcolU  di  ^J^l 


toclpio  d'au» 
t&re°  e  .11  m 


nie  quello  che  apuarlìeM  ti 
,     .««IgludiDio 
in-<DocllilA,  DuciKud«  «U 


tnii  parere,  eonlrarlu  d' oili- 

ELEDinsiNt,  iiuello  die  si  dA  >i  pu- 
vcH  per  eiriU:  limiwni 

EquanlmlM  ,  Equanlmilide  e  E- 
ifiunimllale ,  looderuloac  d'  a- 

Equlia,  Bqarude  e  Equilste,  giù- 

EsbUczu,  dllliFnii,  punliialiM 

EiempUrlM,  Esrnipliirllade  e  E- 
liìDittlirltan  ;  lianM  d)  cD^umi 
Ehe  lia  d'eiempto  ugU  allri 

EnHmli,  franebui>,D«lcDriad^B- 
nima,  alicHtli  busna  «oc  Ma 

Eulrapelta,  e  esFroHuM me  digli 
anlliAI  Eutropelia,  v.g,  virili 
c(k  iDOdcni  I  invertimenti 

FioLlTi,  PaelHIade  e  PKdlilate, 

^bpn»,  benlgaiU 


•offre  i  mail  rltlUtlti 


Korlura,  ».  a.,  fiirteua 
FraneheiH,  brfl(ura=J*er  ili 
rìtd,  acbìetkeua 

■■■      PnigaliUdf  e  Fra( 


niiisliU, 


nel  pronedeK,(aM  | 
ìarbaltata,  bel  mixla  di  inMc  ^ 
con  le  penane;  garbo,  niaili]^ 
«enlileiu  L 

'--'  0,  genlll(EEa=(/D>na  Sfa-  r 
•-' -      galuIwMl 


.  puriu,  iolegHU 

incornuAnne,  purità 
«,  IncarrullibHIU 
à,  iDGOmilDbllilacle 
UbllltBle,   qui"  - 


aM'antlcti  Innocen- 
■  di  culpa 
egrìtadc   t  Inlegri- 
.  lesiU,  Inncci 

[HfnpBssione , 
jjjWn  cnare,  gnn 


.  ani.,  fiIiuIìzIb 
eli  ade  e  Largì  lai 
Ilberalild,  magni 


niMamro 
(BeuJ*,  l 


Longanimi  là  ,     Longanimltade 
LoDganiuiilate ,  toHennzK,  « 


HtuNiMHiTi,  magnani  allude  e 
Ha^nanlmlUle  ;  virili  che  le- 
gnila le  cose  grandi  eon  mia 
ragiune;  grandma  di  anlnM 

Magnificenza,  ed  all'amica  Ha- 
gnifieeniìa  ;  vlrtit  che  mira  ad 
Di>cre  grandi,  di  grande  ajieia; 
Sjilendulezza,  geaeroslu 

Hansneludlne ,  campostilune  abi- 
tuale dell'anima  conlro  l'im- 
I>elo  dell'  ira 

Halurlti,  Matiiritade  e  Ueldrila' 


e  Merlo,  per  grsliludlne: 


r -jse^della'v™ 

Hodmia,  In  virili  regutalrlce  di 

della  persona  e  <ll  tuli.!  le  no- 

di  III  del  poco  e  di  i|un  dal 
lrop|io;  Illa  più  fregi  len  In  mente, 
vale  II  Huistrsre  al  volta,  agli 

e  dall' orgog Ih) 

MuniBceiiM,  e  aW  uW.  WMtiAt" 


r 


aia,  V.  I,  eccellerne  liberaliU 

Onu>iKKK*  ed  ■jI'anL  ubbedlen- 

Ikg,  Ubbidienu 
Obbldlviua, 

OCUllUlXB, 

giUnUi  élr<:aipei 


OBesU,'0neil<de  e  OnesUle:  vir 
lù  per  Lh  quale  ci  KUArdìapic 
ds  latte  quelle  azIanT  e  parole 

uta  »  aÌKiificàre  la  vlriil  delli 
liudlciiiB  ;Per  iKcgru::I*er  mo- 
di!SlIa=Prr  Bonvenet  uleiza 

Onesto,  tuit-,  anesld 

Ooeslura,  v.  a.,  oueiU 

Onoranifl,  onaie 

Onore,  idma    e  (anu  Mqulstat. 

Orret  alena,  iplenilldeiza,  magni 

OseBM,  ripuHUIone 
OBuedaliia,  Oapedalilade  e  Oipe 

dalilale,  v.  a^  MuileliU 
OaulUliU,  OsplilBllUde  e  Oiplta 


rl>|jeltu=P«r  cundiGcendeuta 
coiiipucEiiiB,  beni  K  ni  U 

Osseriiinia,eaall'aul.(}aiervai 
Ila;  per  puuiuallU,  lealu 

PlLK ,   caneardiH;  contiarìa   i 


>irLit  per  la  quale  ai  ritiene  quel 

geiier.in<i|niciAS,l'rugaliM  ei 
Paiieiiia   ePaileniia,  aolbrei 

Fenilenu,  ed  aVV  »M.V«JiUBùa, 
soildlstatìmcnUl  '  *-  " 
G«U  cumiiteuV: 


FeiitiDiEnlo ,  il  pei 
Da  che  si  scale 
il  male,  o  non  L_ 

Perdunonia,  ilpen 
Sion  della  gOe» 

Perdonare,  dar 
Qieltere    la  eoi, 
■raxia  obbllanda' 
PerdonaiionE    -    ' 

l^erdono 
Perdono,  perdoniii 
Perfetto,  tutt.,  pei 
Perlenoue,  bonlA  . 
Persetereoza.  ed  i 


iau ,  pUTlsIe' 
la  steiao  che  pil 
uasaione 

ieU,  Pietade  < 
die  liicliDa  I'  u 
E  dllciidere  ijiie 


Prediligere , 

Probità,  PndKlaS 
bouU,  itéHà       ^ 


eKS!' 


Iti,  PiuilusUMde  e  Piin- 
K,  dilinenza,  accuralcua 

turiUde  e  Poriuie,  pu- 

ine,  giiulLiia,  dirìtlura, 

slmeulo,  per  pcnUmcoto 
itone,  rougnuiiune,  con- 
(loiic  al  vuTcre  sllruì ,  e 


Ilo,  e  liudlcure  btne 
'Udenia  delle  umane  0] 
I,  e  operare  «IItesI 

ifs,  »nUUL:^Per  atli 

3«nUl)de,«  SantiUte,  si 

ibe  oanlcnpli  li  Mf  l«ne  I 


ScBilmi*,  aCEorlfiu,  ESBedtà 
SedulluTdfligenzs , 


Irarla  alla  raaliilBc^Per  iialura- 
luza,  conU-OTia  d'sSé  Italiane 
niiirielU,  Bauprlcilade  e  Seiu- 
|irlGlla1e,  v.  i.,  KmpliclU 


Scrleu,  Serlelade  e  GEriclale, 

Sincerila ,  Slncerltade  e  filnurl- 

trilA,  gcnirinilà 
Sabrieu,  Sobrietade  e  Sobrieta- 
le,  pardu  e  maderailonc  pro- 
prlameote   nel  mangiare  e  nel 
bere ,    t  il   dine  ancora  della 


Bolllgllama,  v.  a^  salllgllcru 
SotLiglieiia,  p«rmEU£,  vale  acu- 

teUB  d'Ingegni),  Indintria 
duiiIu,  SoiUlitade  E  SoitlUtate, 

per  Bcearleiia,  lagiclU 
SperaniB,  una  delle  tre  virtù  Ka- 

cniB    e    gperienilB ,   espe- 


Stkituia,  achletleiia 


reni"" 


l»O.E.. 


e  Btnellelo,  t 
Iìb;  icrvlgiu,  piuere. 


|riin,it.  I.,  •coimu 
HeMT,  divenir  ndglli 
KMNiM,  aeemmn 

jM»^  Vile  hr  canto  i! 


r  Corile,  eortMale,  affelt 

>  Gordiilc,  tvitccralo,  «ffenuoso 

_  Ci)iTn!Ktre,in8igii>l.neu(r.^(u».. 

Eommesii  e  i  propri diftlU;  nv- 

vcdenl,  «Dendirti 
irregglmenlo,  il  correggere 
irreiliine,  11  rìdurgi  dalla  eilU- 


ll'iitrul  (Dilc 

■cere,  far  la  taglia  altra!; 
■lervlgiD,  lar  cosa  graia 


Cura,  per  dilige  nii 
DiaammEZEi ,  per  amorevolei- 


eonpiaBnere 
,  jofferin,  loUerar», 


I  railoiii  e  con  iiarole 
e  «Kdiwie  -  Per  t- 


Dìidiiire,  levar  11  vixio,  purgare, 

ditnilre  migiiure 
EKKMii,  l'eo—- '— 

efletla  dell' 


gniune  da  qiuWTOiHi  errore 
0  dilcIlD,  emeodaikiDe,  emenda 
mrndare,  eorret%ew  «v"Vb 

Eiuendaitane,  »Biti\4Mi«.t*a 


lo  ajjpellallva,  e  dlmi  di  <M 
chE  nvoriiee  e  pralcuE  !> 
■cleaze  e  le  brììe  arti 


dlaMutruloue  di  buona  volanU 
F»¥oregp«re,  forni' 
prolBng«r« 


Inviolenlo,  clic  non  nu 
L:kKuuEiiGiiaB,  iiur  li' 
Lamlrc,  dare,  dwiare. 


sldcnlamenle   e 


"•ai 


snllnuare  nel  bei» 

ilrarladt  d1s|iclloia 
vaie  iffsbilc,  cor    " 

>dÌple»,ml>priooi 
SBSioneiol'Jer  pli.   . 


<1  rlfuardi 
Te  1  Tulli 
pentlmen- 

lorderf ,  rt- 


il  Blmordimenlo ,  

nusclraento  d'errori  con 

RlnioTio,  rimordi mentocPer  rav- 
vedalo de' ^111  ««mmeisl 

Blnclvinn;,  neutr.  pai».,  fnclHll- 
re,  divenir  civile 
-  Hlii»inttr«,  render  li  lama 

Ringentilire,  neiifr.,  divenir  geo- 

nipenlenu,  v.  a.,  rinenllmenlo 

Hl|.'entere.  V.  Rliienllre 
I-  Rlpenllinenlo,  il  ripenUril 
e  Blpenllre  e  Rlpenlere,  di  nuovo 
pentire  ;  e  Ulora  sempl.  pentire 
>  Rlpremere  ,  In  algnlC  paij. ,  li. 


[uielare,  rlmuo 

■ore,  mitigare, 
via  rdlerem 

mtr.pnti,,  ricono- 
error),  donnlrll,  t 

Imenlo,  emendarsi 
,  Il  ravvederai  dei  S 

>  per  nio 
vale  giov 


.„....,  "mendiS»!"'' 

Rlpulamento,  rlpulolone 
RIpulaniB,  V.  a.,  «lima 

.  Rljiii tallone,  rlputanza 

■  Hlsertiato,  clrcnspella,  prudente 
B ij.fjjg^  svvedolo 


"r"' 


uomo  savio 


la  saviezza,  qiiejjl)  che 
ne  lolle  le  cose  al  ftoe 


T 


D,  saggio,  (EÌuJiiJoiD,  prn 


SIcuraitM,  per  ardiri 
Eicureiu,  per  frenelli 
SlcarlU,  èicnrllade  i 

ilcurem.  alourU 
SicurU , 


Sicuri  taLF, 
Sicurlale , 


za  Snxloaci  wnia  srUfliio 
SnliEbillire,  ntutf.  patt-,  coni 

rro  di  annlghlllire 
fiuve,  per  benigno,  modersli 

Soavlu/Soatiìade   evolvila 

per  benignila 
Sohrki,  parco  nel  nunslare  t   . 

bere,  niUnenle,  niailerslD,  she 

ha  sobrietà 

>  porgere  alutg 


SpoDrare    e  Spoltrire,   MiU. 
pan.,  lasciar  la  inltrawi^ 

«eJuta,dMll»rl<enMlÌ3^ 

Sllma.  prenlo,  conili,  o)iliM« 

nui  al  Itene  la  perioM  «O 


Svelenire,  contrarli 
Suffragare,  giovare 


..._.  Il 

Soccono,  Il  uncorrere,  aiuw 
Sofferlre.  SoSi-ira  l'animo,  o  U 

ver  aniimcEd  In  algniC  luutr. 

patt.,  per  contenerii,  aaleneral 
Solerle  e  Solei'lo,  v.  l,  diligente, 

accuratid  liupigra 
Sommesslooe  e  Soni 


Saatonuuiu,  conlegna 
SoUllc,  aeulfl,  ingegnalo 
Sovvenenia,  Il  sovvenire,  aluto 

MHXona 
SovTenlmenlo,  Il  sovvenire 
Sovvenire,  al  mare,  loccorrere 
Sovvenzione,  sovveniate ntg 
Bpemre,  avere  aperasu 
fiperliiKtitt\o,eH^rto,che  ho  ( 

perlenth 


aDetlo  sviscerala 
Sviscerala,  affritonilo,  tati* 
Sviziare,  tawilare  II  vlilp 
Sauldlo ,    ahito   Wll«  M«a* 

dato  ti  ■Itnt,  aov^nit 

TkhfkrÙib  ,  meiierarc.  it^m 
re  l'aptietho  della  poMMa'» 
cuplaclbile 
Temperato,  per  modeil» 
Tenero,  per  ■eloaa,  ciaf  M 
Tlmoralu,   di   buona  cCriMBi 

ohe  tenie  Iddio 
Tulleranu,  Il  lollerare 

la  e  6-auehena:  aopia 
ratio,  B 


bidiace 
Ubbldienle.  F.  UbbUentt 
l'tiblditore,  che  nbM.flicc 
(JUdeate,  ubbidiente 
linuno,  per  affabile.  bMM 

Ruinaaeto,  traltaliile 
Umile,  ebeha  Hmiltt ,  w* 

dlineiso  ;  contrarla  Al  tafX 


Ivi-t»™,  di  et 


nienlrc,  v.  a.,  ' 
^lenni^'nia',*ch 


IkMdìcFnle,  T.  p.  u.,  vcrJlicrc,  cbe  V 
Fll«B  II  lero 

KrMonda,  v.  1^  che  ha  lergoiiiu  M 
IfanioRiure.nsuir.  paM.,  

teridlcD.chr  dlcp  II  vrra.ieri 

jBcrlUtre  e  VerlUtrv,  che  pn 

■cmpre  con  verltd,  che  d 

trerli),  VcDude  e  Venule,  i 


li  Tliilire,  procurar  ouh  diliR<i»»> 

I,      Intorno  ad  alnuna  COM 

Tìeile,  ehe  ha  tigilaiiui,  tliillsnla 

Virtil ,  Tirlude   e  Vlnub:  ;   tbllo 

di  operare  tecundo  la  legge  na- 

luralc,  cikilE    e   divlna  =  Per 

luDSo  e  Vertuoio,  che  ha  vir- 
lonleroao,  che  si  mellecon  gran 
lionl,  che  e  d'animo  arderne 


kBaaaDiAzioM;,  avere  in  odi 

DIO  che  bI  Ai  di  aiciina  coi 
ICddla,   faiUdlo  e  tedio  del 


•M  cdlna- 
ampi  di 


nlmo,  upreiiB.  ilureiu 
kilaituone.  l'adulare 
talare,  aeilmre  ad  alcuna  ma-  1 


*  I»  tn  preclo  prr  qualilii 
■■ÌMillM=Per  Hnitere 
lÌMBria  e  ldu11«ro,  vi 

della  fede  coniugale 
UhUBZlDne,  uinre  sovei 

tlHilo   e   squlBllezia , 


ente   di  mie' 


MlwtBbt.^ 


M>MtB^  allereiia:  ponipofa  ei 


fWrM,  (niidt,  malizia 
Wicaixarc,  indere  alla  blaea  per 
'    giaoctn,  Kluoonl  II  «un  avere 


■gilne 
nplBBf 


glodlcsi 


a  eltì  cht  V  u 

■nr^tiu,  pompi  var 

Buabuchéria,  Inganni 
.ca  di  Are  altrui  ci 
e  (ale  laraaluBl 


Raparbierfi,  oitlnailnne 
E:aÌMrbleU,Caparb1elade  e 

bletale  :  ostlnsiiona 

Captutrtrla,  caprIocK  b1 

Rapon^lnr    --■—■— 

Capresterla,  bliiarpla  fuor  àtìV  a- 


Codardia,  ili 

*,vlgliaeel.wl.,pcl- 

CodardlBla,  v 
CoHeppolar. 

per  rubare,  pori» 

Compia'cenM ,   per   adulailona — 
andare  a'  veni,  adulare 

ile  «li  ai  p\»- 


ceri  lltetitl 

Concuplicenila,  lo  «tessa  che  con- 
o«plMenu 

GoncDMiwit.  Ls  cancuEsIOn*  è 
quando  alcuno  eh' è  in  umcia, 
WaJle  perpaura  alcoDa  cosa  il 
auddlta  ;  ovvero  quando  non 
vuol  flrc  quello  di  che  (li  e 
(enutu;  le  non  rII  é  dalo  da- 
naro ;  ovvero  quando  alcuno  iif- 
Iilalè  logfle  per  foren  glcun* 
«osa  pid  ohe  non  i  ti  suo  lol- 
do,o»larla;  ovvero  qnando 
alcuao  aecusR,  e  per  daniira  al 
rlinsne  di  non  accnsore 

CoiiEinra,  unione   di  piA  contro 


domlai 
Confiiaramenla,  < 
Confluì 


Coniplrailaite,  con  gin  ri 
ContraneiM,  dltoneitA,  Indecenza 
OoDlimueli ,  iSiubbldlenia  —  Per 

Contunii'IlB.'T.  L,  ingiuria,  villa- 

Convi'ti«ls,v.aHeHpldlKla,avarlilii 

COTldMa,  V.  >.,  cupidigia 

Crapola,  crapula 

Crapnla.  T.  g^  villo  che  eonaiale 
in  troppo  manftlere  e  bere  ;  e 
al  dice  anche  dell'alto  del  trop- 


sclucca  opinione.  Falsa  ere- 


aeì  vendtoarai,  o  nell'  Imcerver- 

mrt  per  qiwle  the  kuA  raglo-       .  .    

ne  contro  »d  »\\rafc?^»«n*,\'W«™rt):VH,,KQrtiaÌa, 
ed   e  conlratio  iW  ciKO¥»«iw™e'>    \wis\\\ii 


a  hcclalcEÉo,  'ifreixlriu 
liIC|Eione,  dilìilone 
liliEiune,  brOe,  ilrapaito.  JSt 

DirepiliMie,  *.  L, 

°1^e1 


Ibarv 

.  «tiliM   J 

1 


Bitfrudsrc ,  v.  i..  defraudare,  in- 

I  .ffiioriUiwnienla,  disordine,  slU>  e 

'      tra  quello  lA'é  teoondu  il  dl- 
I      rlllo.  e  che  è  liene  ordinato 
DWeatU,  Dl-^lesltade  e  Dislealtà- 
te.   Il  mineare  alimi  di  teiin  , 
-.  periMla 

Slileanu,  v.  a^  niancinia  di  lesila 
OtaobbedieniB,  dlsiilibldlenEa 

--.DisonealiÉde  e  Dlson*- 
antrarlo  d'anectà  e  del- 


...fiBr  lo  tlilo  d' ìiDpudlclils,  di 
eonsiite  in  btii  o  In  parole 
■facdlateEia  di  eoatumi 


■ftia  ,  BBpreiia,  rlKldezza,  o- 
llnailone,  caparbletd,  cnidelOt 
'tlà,  Uiinlnde  eDurltale,  v.b, 

..-Illa,  V.  I.  Fd  a-,  dureiia 
EBBRBZZt,  oSìiscameulo  dello )*■ 
illeitD,  cagloDBto  da  soperolila 


e  1'  ono] 


sincope  ili  dtio- 

Dh^nare,  ntalr.,  si  dice  del- 

Eonaueto  ,  dando  nel  troppo   o 
In   manKlBre  a  io  qualsivoglia 

'       del  ' 
.,  di 

B  il  retto  ordine 

Dlsperscione,  disperazione 
Dliperamentu,  dispera  ikine 
Bliperanza  e  DeapersDia,  v.  a,, 

dlaperameuto 
IHipera  Iella,  dlsperailone 
]K«>era)ilDne  e  Deijjeradone,  pet- 
diniiuila  di  luerania,  d)  pazien- 
*B,  darsi  alla  dlsperailone ,  Il 
tUsperaral 
Diipclla,  oSeia  \olDnUrlBfolla  ad 
(Ilri^  a  Une  di  d1s|jlBCergliì  ingiu- 
ri* Bchernetole,  onta,  bstidio, 
e  qualche  allra  lUua,  sdegno 
BIsfImulaiioae,  Il  dissimulare,  &a- 


disonesta,  sfreuml» 
I,  In  temperane 


sa  che  ebrietì 
IO  che  rbbrein 
de    e  EbrteUt«i 


Ebl'iEIXB,  V. 

lo,  effeoii 

EI1rniinalaf{Alne  ( 


jligione 

Espilare,  v.  I.,  rubar  eoningaaiio 
Eapllailone,  v.  I.,  reapUare 
Esiullenia  e  E91alleaiii,V.a-,i»' 

Eslursione,  esazione  vlOlenM  ol- 
ire Il  eanvenevule  • 
FlI.9AKE^Tll,  Il  falsare,  falsili 
Falseau,  drilld,  men  usako  eh* 

Fabia,  V.  a,  raltlU 

FalsIUi,  Falallade  e  FalallBle,  Ti- 
zio, contrario  della  lesiU,  ed  «^ 
abito  di  operare  In  OHida  con-  : 
trarlo  al  delU  o  alle  ^rutneuo. 
con   wttTOa  4*  \taìww«s«l  *^«*. 

I     =¥er  &o««»S»&«)K*a-.*'**^ 


Falto,  falsIU 


s  di  ren(|[one 


PediUle, 


.1,, 


bruti  un,  Bnorcii:!* 

Inu,  pecoaliK^rodli ,  .. 

bflllant,  perlldli,  a  nitro  slmll 

delitto 
Femi>,'1o  stesso  che  flernn 
FerlnlIA,  crndFlIÌ,  lirociii 
FtrìlA  ,  Feritade  e  Peritate  ,  be- 

■llalllà,  aapreazs  di  natura,  cru- 

delU 
Ferocia,  feroclu 
Ferocìl*,  Ferocllade  e  Feraolla- 

le,  Ilere»a=Pfr  crodelld 
FiBftGfieus,  Bgural..  dittilo  <n  e\b 

che  appnrllvne   """  "'"  -»-"- 
.  nenie,  alle  -tirt 
Fletei»,  feriti 
FieHia,  Flerìtarie  i 


lere  HlMlterla=:E  Sgi 

yarlcarc  eamunquc  s: 
fDmlOnlaMj,\\  tiTT^c^na  —  TMvijnMjiwnTft,  mi 
•dolteTkB:rt|wr«\.¥tvii¥artiv'«w\   V«**» 


,  _jbb>tnenta 

f,aglioHói[«lne,  laitlioffcrti 

GBKJiofftrIi,  gaitHoffiiifiM  = 


GaiTullw,  Barrnlil 


ibblam  9< 

vitlailcne,  __  .  .    . 
Ghlolloner)*,  acrlteratrii*,  if^ 


ra  da  gntoRonfi  mot  tu  um'      , 
■Il  a<are;  Irumrla  J 

Ghialtania,  mea  nolo  tht  dM  M 


ilerit,  iMiiinó, 
[ine,  cnlhzu,  aEirbatuzB 
■,  ^ofcflglne 
tmndtnìa  doiderto  di 
Holbimia,  peccato  di  gì 

1,  Golcuilade  e  r.oloEili 
lornfs,  avldltì  di  gola,  pec- 

(Iflia""  Gaizovlfflio,    em 
Ita  di  nono,  ilrivliio 
«,  unciwre,  (Hgliar  coi 

liane,  issassinia  fatto  aullt 

ta .  per  àaretia  ,  rlgldfi- 

ipreiia 

'la.  per  KofTeria 

Bolld,  roiieiu.  luUcliezM 

di  guldont 

I,  Ugiirat.,  lo  iinaderalo 

danlncHepldeiianell'o- 
t,  plgrlila 

"l'ape"?™» ,.. 

nde  in  cattivo  ilgnlAcalo,  li 

!  Kiupl.  dllrllo  ancbe  io-  li 

«rio  di  cognlitotie 

■ttira,  imbrtachexu 

iKUa ,  ebreiu ,  liubrla- 

,  ttbrlaehena 

ilare,  dire  altrui  bubbole, 

lenmgne 

a,  1. 1.,  hfiUallti,  ferita, 


[luperioilta.  Imperi  osi  lade  e  Impe- 
rioillale.eDpras  lama,  superbia; 
modo  di  chi  comanda  con  al  te- 


Impersuasibili  la  ,  incapacità,  osU- 


Imperllnenza ,  dello  o  h 
di  quel  cbe  appartiene  i 

IinpIelA  ,  Implelade   e  In 


tX- 


iDipruntiiudine.  iniporlunili 


;apan 


:  ;  caparlileU 


iWalagglne 


-  Inneila,  peccata,  e  furnicailOBe 
I  che  %\  cammcVXL  Uk  ww&  » 
1 1    affioi.  In  %nto  viqNoVa 


■■wnlmlvblnu ,  InMibbUiU    di 
cM  t  iMMteiitibHe 

,  yIiIu  Eantrarìo  kIIs 


aieóleniii.  conlraiio 
inleain.  DlìonUne,  si' 

bUTOrrl^llU.  Incarni  ibi 
Incorrivlb  liliale,  qnallu 


Indegoazlone,  sdCEii 


fniladi:  e  Indegni' 
da  cb'  é  Imi*  gno, 


Indingenia,  cunlrarlD  di 


Indillgera 


r-      Initnull 

■fe 


"^Irinienlo,  essett  ™\rft«»Kv\i 


dsggine 

lesonbillu  ,  qiiaHlj 
ibi  é  hnpIaitBbilc.  ( 

lascia  svolgere  da' 

Inlàmla,  dir  cattiva 
nfiiiHRiìmie,  inbman 


1 

e  sIslB  ffl'  '  * 


lon  rlEhlcsle  ln>uurtBiie  = 
ra  vagliare,  triholBri: ,  midc 


r,"™;\'.r,es.»,.ww 


nHn^ne,  InlliuiiuenM 

Sgannare,  ttrtraiiie,  o  I 

mostrare  una  caia  ^leruìi'aU 

.sganna,  h-au<lB=l'er  errore 

Lnf,ara  bui  lare   e   iDgarbiigllHC, 

iii>È««t,mxvS^'«e  altml 


tuto'  e  Tizii 


i967 


locere  ad  altrui  spon- 
!  fuori  o  contra  quel- 
rmina  la  legge=:Dare 

iterameote  il  contra- 
ias  tizia 

.,  voracità,  gola 
ingordigia 
1.,  ingordigia 
strema  avidità  e  bra- 
,  conae  di  qualunque 
che  avidamente  si 

'^  e  dici  ingratitudine 
,  dimenticanza  dei 
:evuti,  senza  saperne 
grazia 

mtrario  di  amicizia 
]uitade  e  Iniquitate, 
malvagità 
f.  a.,  iniquità 
.,  iniquità,  malvagità, 

ed  a.,  ingiuria 
.  ed  a.,  ingiustizia 
a.,  nequizia 
a,  lo  stesso  che  inob- 

1,  inobbedienza 

,  e  alP  antica  Inob- 

contrario  di  obbe- 
lobbedienza 
trarlo  d'onestà 
Inizio  contrario  all'o- 
:  cattivo  trattamento 
)  de*  forestieri 
tor  la  quiete,  trava- 
ulare 
,  lo  inquietare 

a.,  Inquietare 
In  religiosi  tade  e  In- 
i ,  il  non  avere  reli- 
sere  empio 

contrario  di  reve- 

F.  Inreverenza 
>ntrario  di  sauienza 
Insaziabili tadfe  e  In- 
!,  smoderato  appetì- 
hessìA,  iogordigiti 


Insazietà,  e  all' antica  Insazietade 
e  Insazietate,  insaziabilità 

Insensibilità,  Insensibilitade  e  In- 
sensibilitate ,  difetto  di  sensibi- 
lità 

Insenntezza,  stoltezza 

Insidia,  nascoso  inganno  ad  altrui 
offesa 

Insidiare,  porre  o  tendere  insidie 

Insipienza,  contrario  di  sapienaa 

Insolenza,  il  procedere  fuori  dei 
dovuto  termine,  arroganza 

Insulto,  ingiuria,  soperchierla 

Intemperanza,  contrarlo  di  tem- 
peranza 

Intolleranza  ,  insofferenza ,  impa- 
zienza 

Inubbidienza,  v.  1.,  disubbidienxa 

Inverecondia,  siacciataggine,  Im- 
pudenza 

Invettiva,  riprensione  ingiuriosa 
fatta  corrucclosamente  contro 
alcuna  persona 

Invenzione,  lo  inveire 

Invidia,  tristezza  o  dolore  che  al- 
cuni sentono  quando  loro  pare 
che  altri  sia  felice,  o  goda  d'al- 
cun bene 

Inumanità,  Inumanitade  e  Inuma- 
ni tate,  contrario  d'  umanità 

Involare^  rubar  di  nascosto 

Involo,  furto,  rapimento,  rapina 

Inurbanità.  Inurbauitade  e  Inur- 
banitate,'v.  I.,  contrario  di  ur- 
banità; inciviltà 

Ipocresia,  e  più  comun.  Ipocrisia, 
v.  g. ,  simulazione  dì  bontà ,  dì 
virtù  e  di  santità 

Ipocrita,  Ipocritade  e  Ipocritate, 
v.  a.,  ipocrisia 

Ira ,  smoderato  affetto  di  vendet- 
ta ;  collera,  sdegno,  cruccio 

Iracondia,  iracundia,  ira 

Iracundia,  K.  Iracondia 

Irragionevolezza,  qualità  e  stato 
di  ciò  che  è  irragionevole 

Irreligione,  mancanza  di  religione 

Irreligiosità,  Irreli^iosltade  ^  Vx- 
reliA\os\l%\A  y  \q  %\ft.%v^  «^^>K* 
rettg\oa\idL 


0, 1"     or 


tt  bMlvIIld,  inorbanl- 
p,  iiMlBDreai 
htvaglitde  e 
Ih)*,  pen(r) 

lolg  Inlenzion 

nganno,  e  per  la  pia 


«Isk 


lileBllA 

9,  dlBlCBll 


malcilire,  no- 
Uolotarc  ,  dar  iduIci^Ìh,  Impnr- 

Mollazui,  I 
'  Moli  [z  le,  V. 


noflupolia 


lo  carnale  ;  poUuzio- 
(le(!'Jiiis  specie   di 


f.  Uurmorncchlu  e , 


m 


ilto  del  lUinBiclare , 
Q,  Il  minacciare,  mi 
prone  Ite  re  altrui  i 


lEfinriiiila^^cr  io 


«  tuintccla 

•  t;  odio  porlslo  In. 

liuDlDìnl,  contrarlo 

',  KUcognoacerC 
■e,  V.  a,  dlaprei» 
Mia  eredenu,  l'i 
«:Pcr  ntall|inlld,r. 


Sogligeraa,  ne((1igeni>i,  traicL. 

Nenifii^  nciulaudc  e  He^iltle, 
meno  usali  che  nlmbld 
:  Mgli«enWi«KlKHgeiiij,  ortogr. 


Odluiigghe,  DdievolEzia 

Ollracolanxa  e  Ultrscullai 
colaDiB,  iirouniluiie,  nmigan- 
»,  Rhi!  va  il  di  la  iRll'  umano 
pensiero 

Ollraaglo ,  raptrahlcrla,  vlllanb  , 
in|)urlB=P«r  soperchio,  dlBSr- 

gntiìoatD  pifj^^rio,  sebbene  oggi 


OrKOBlifl mento,  v.  »,  orgoglio 

Orgo^l^ann,  v.  a.  or^vj^tìo 

OFinigIhi,  allereizB,  grandigia, 
auiierbiB=FtT  vialenia 

OieeniM,  UuenitaJe  e  Dicenila- 
le,  dlconnlftb  lascivia 

Oitlohena,  nazem,  atrancz» 

OaUnailwie,  iwrttnaula 

OUuseu*,  WtoilH,  craxolanlM 

OUnsloDe,  olluilM 

Otliuiia ,  eiluilUde  e  (ItiDsilaU, 
inalertoliu,  gnnicizs 

Olio,  il  rausre  dalle  operazioni, 
e  per  lo  pli)  racclilude  in  sé  un 
non  ao  cbe  di  uigiiila  e  di  ri- 
poso vbilaaa,  e  In  qoeiM  aeiuo, 
vale  lo  alesto  cke  mioslU 

OiiottKGlne,  oi\uà\t,  vetSAiit. 

"lloiità.  OlWlafte  t  (Vl^otìttS*- 
'\lzio  lU  litó  sia  IO  oiÀo 


^K^i 


lialso 

Persecuxlune,  Il  gici'sefiritD* 
fenegulre,  perseguii    - 


Perlinaoia.  0!.,.__ 

PerllnadU,  Pereoatllwl»  ■ 

Unscitale  ;  pcrU 

FencralM,  Peiri 

vrrititaW,  iiriqidu,  i 
Perveratone,  perver  -  ' 


t,  lactronprclo  di  mare 
IO,  minlfra  plebea 
ria,  lnllni[sr(lB|iKine~DI- 
whe  rifr  laclBguraiaffginc 

g,  V.  ■.,  pollroiicHa 

U  ,  PompoilUde  e  Pom- 

«  ;  pomp» 

la,  coia  da  porco,  spor- 


anSlU,  Prcauniuiullade  e 


(iar  profano,  violare; 
ti  dice  di-ll' aiipllrare 
icre.  r  d(ii!cale  al  cul- 
'  vi  gli  lein[)oraJI 


PaslllaTiImlli ,  Pualllanlmllade 
PiisJllanlidiiaLi^.  debolezza  d' 

Puitant|;fiiai 


pultani 

g'ft,  agah-an, 
Pullgncitgij,  il  |>i 


pellta  di 


Imirergerii  mila 
Per  mclaf.,  vsic  fln. 


no.  In 

p,  piMdlii alili),  liberalità 
nieui ,  uresUDiione  ,  im- 

Maita,  ProionlunaliBde  e 

htiNullale:  prccaiiluositi 

llunc  ,  lo  aksao  die  prC' 

|U ,  Protcrvitaiic  (  Pro- 
klB,  pnitertia  =  t>sUnau 

n,  rarlllaihine,  aolUglin- 
I  raifloaai^  t  diipiit— - 
liwlie  pratensinne  d' 
filo,  0  di  ■Dprwtare  •■!■  m 


a  d'u- 

iidellti=Pi;r  «ccesilva  ea- 
pidltia 

RsbbuRb,  bravala  che  ilfaallTDl 
con  parole  minacce  «oli 
affare,  rajire,  arrappare 
igRlro,  rigiro 

impoBoare ,  ingiuriare,  morde- 
re eon  [larole,  garrire 

Rancorr,  Bdegno,  oC-a  caperlo 

RapacllA,  Hapaeitide  e  Rapselta- 


gvfdilA 


=  l'er  h 


t  per  toraa 

'-  Per  rapi- 


Rapire,  lorre  con 

Ira  a  ragione,  in 
Raspare,  (Hirtar  vii 
RBi|K.llare,  ra>p*n 
Ralla,  rapina,  (uri 

BPbelilone,  ribellio 
Heiicidio,  delilla  d 

parricidio 
Besla,  per  diSLOrdl 

scandalo 
Rem,  ftelulc  BB^UUti't.ViTtK.i' 

M.mrivMttà.«^toW>«»*^ 


HlbelIaijUjaE  e  nibFllszione  ,  il 
libtìÙTt,  ribelIianE 

HibiUameDlo,  rlbclluhine 

Mbellue,  br  pirlirc  alimi  dal- 
l' abbcifi«oii  del  priiicijit ,  e 
■ullevarlo  contro  tttu 

nibellazione.  F.  Rlbclliglon? 

HlbelUoaF,  Il  ribellarsi 

jDgideiia,  severità,  a<prezii,au- 

Rigidità,' RI gldiUde  e  RlgUltatc, 
rigidezza,  1'  essere  lnSe8Hlbl!e= 
Per  BSitrexiBiaustcriUI,  te  vendi 

Rigoglio,  per  orgoella,  sjpcrblii 


ifiUde"  K 


Rigorosità,  RI(oro>f 

roillBle,  rlgldeiM 

ajipmu,  severità 
Bllrossggine,  rilrosie 
Bllrosia ,  vizia  di  rolui   al  quale 

ai  altri,  n^  cosa  clie  ed  ellri 

piacela,  guai  piacere,  cbe  ■  sen- 

rilrotaggine,  rllrosiia,  acbillItA 
Rilroilia,  rilrosla,  it  rJlroBlre 
Ruba,  rapini,  rubamenlo,  tiirta 
FobagloHC,  il  rubare 
P.ubaaientó,  il  rubare 
Rubari,  tur  l' altrui  o  per  ingan- 


"p".: 


giii 


SjkccKKTKKiii ,  preaiinziODe,  ifoe- 
Glaleiza  ,   presunluosltA  ,  arro- 

Kinia,  aaper«  aSetlaLO  e  sema 
ndamento 
SBcclulezii,  SBceenleria 
Sacrilegio,  viulazlone,  uvvero  u- 
surpazlune  della  cou  aairala 
eagritéglo,  nien  usalo  che  saeil- 

leglo 
SBlauiUtrEi\i, 


'.  a.,  pi  grilla 

,_ ,  .cnlMie  neLI' operare; 

L  Plntcrli,  lanrDnFcdo  il)  mare 
'    ''"-citmo,  iDsnlera  plFliBB    ' 

onerla,  InAnnarrlagglne^DI- 
___]  «nche  per  iBciaguralaggine 
,       e  IHitlzia 

I  P«ltrqnla,  y,  a-,  pallroneria 
[  Poiupa,urrninbliiaiiF,  vaiia|>1oria 
PoaipOBllA,  PonipusiladE  e  Pom- 
pDSitile;  pompa 


Pmunilone,  Il  presamere,  arro- 
FraJiiione  ,  Irariinienta,  inganno 
ime  Dio,  violazione  delle  co- 
ire, for  pro&na,  liolare  ; 
pr.  li  dfce  df 11' appllrari! 
,..jie  «aere,  r  dedicate  al  col- 
ili Oiu,  In  servigli  letnporall 


irusfone,  prodiiallU,  llberalH 
irlciza ,  per  iniiironlltudlae 
uoprantezza  ,  presunzluoe ,  in 

^^^^  portnniu 

^^^rasoDlunlM,  ProionlD-ullsde 


'*^:»lervilà ,  Proleriiiadi  e  Pi 
*^iT«ial«,  protervia  — Oilini 
-^■«I(je  rblB,  Br"Ogania 
^**"tt»a.  PBVillulune,  soitlglk. 
■S'  *"*Bl  ragionare  e  diipulare— 
~"^b   anche  prelemlnni:  d'euer 
crilD,  n  di  aopraalare  altrui 
lieccbeuia 
lltmento,  per  melai;. 


libidine  colle  puttane 
puttana  =  Per  inel"E,  viie  un 
nere,  ag lirarc 
'uttancggij,  il  pullonegglBre 


Pultanild,  pultania 

RisBii,  eoceaao  di  furore  e  d' Ira, 
e  appelllo  di  vemlelW  e  d'  n- 
aar  crudell«=Fcr  eccessiva  eu- 
pidlEla 

Rabbuffo,  bravala  che  il  fa  alimi 
con  parole  minacce  voli 

iiollsre,  ra.ilre,  arrappnre 

«aggiro,  rigiro 

Runipognare,  iagliirlsre,  morde- 
re con  parole,  garrire 
ancore,  adegna,  odio  coperto 

apaclta,  Rapacllade  e  Itapadti- 

nplmenlo.  il  rapire 
Bspina,  rapimento  =  Per  furore, 

luria,  roEbla 
Rapinaniento,  v,  a,,  rapino,  ratto 
Rapinare,  v.  a.,  rapire 

"■"'"■"'""il"'™ 

Ratto ,  i-aplna ,  fnrto  —  Per  rapi- 


raglone.  Irai 
Raspollare,  raspare 


(de.  un 


Avvinaizar;,  Tieiitr.  pnii..  Em- 
piersi di  vino,  quisl  ineblirlar- 
■1  a  elMoe^l 

Avrolpioditare;  atglni 

A  violili  Ilare,  ingsnnsre 

B111B111.KI.GUIIF-  Tar  COI 

bini,  pargole  Baiare 
BJraeco,  mrir  d)  t-" 

danno   Illtcllo  ; 


Varonarc,  dir  il  rajabondo 
Baronali,  axlone  da  barone,  da 

birbone 
Balta»: hlerla,  i.  a-,  soBsllcheria, 

SDtHi!li«M,     --'■■ 


BHllalecglare,  fare,  a  din 


E   Borsaiuolo,  lanllaborse 

" are,  avhlamenlc  apptBre 

ire,  minacGiare  alticraidcalti 


I-   Kreiio, 


o  rie!  bri' 


Juimlare^^in  uro  t. 


!0na1a,alIa,o|)erad>brlceiMt       1 

■nnemtlare  ,  nicnare  ma  »"«      I 

BrlVanle,   inlrignt. 

<-  BHfiiaa,  riisoao,  IIUglOUE: 


Bilingue  e  Blllnnno,  che  I 
Batut,  e  si  ma  metaf. 
Knmcare  colili  che  non 
aecnndo  verlM,  ma  ora 


lìndiilerla   e  Bindolala ,  igRl 


flirbonegiiUve ,  Iw 

pai  Ione  gK^B''^ 
Blrbonerio,  Bilone  in4ti,( 


<>  dlcnl  per  Isclierto  i 
!ci1c  con  irti)  KraviK, 
It^ar  appirenzB  di  grai 


I ,  che   b  giiailngnl  Ai 

iiin,  ftccMo 

•re,  fare  il  crnriele 
•1^  per  Iraconrlo 
e,  anporre  alimi  ma 
le  iinaìche  tàtiilD,  ace 


rdiniti 


allo 


.  lialordafKli 

v.  a.,  ribalderìa,  Irh 

lare,  tener  nula  vita 

avenlar  n|1onÌ  blie, 
no  aemblanu  di  vaia 

ne,  Il  ca*Ill«re 

■vllinhine 

I,  carpire,  acchiappare 

villiipjiare  con  pi- 


inganno 
Glrcon*  emione ,  Inddta,  Inganno 

donneare,  vaihrgglar 

Glclibealitre,  Il  clclibeare 

"llecca,  beffa  che  al  t»  altrui,  ino- 
ilranilo  di  voler  dare  mialche 
coia,  e  fare  qualche  rlf^vonte 
benedalo,  e  poi  non  se  gii  fa 
inmiadore  e  Cluruialore,  vaje 
fiappatore,  Incannatore 

Cotlotorla,  nabbadeo 

"ollualone.v.l.,  Iiwanno  fililo  tra 
due,  ophlpemme  UUijui»  che 
■e  IMntendono  lnal«ne=BI  dice 
pure  d'anni  altra  Inlellljieiiia 
segreta  nel  negotll  per  Ingan- 
nare qnolebeduno 

Colpa,  peccalo,  bl]o^::HPer  errore, 
mancanienla  In  cheocbenla 
ilpnro,  V,  a.,  peccare 

Commettere,  nioif,  ditcardie,  o 
inlrodur  malli,  «e- 
idall   Ira   r  un   iiu- 

,   quegli  che  com- 


Conculcailone,  vilipendio,  ollrag- 
Concuptre.  V.  1..  desiderare  dllel- 
Caneaplscere .   v.  I.,    deilderare 


ir* 


ijjt*:  'hrr.  »,-/s;  r^r*:.  coTf|riur«re 
•y.-.  u«i  i-fcf t ,  cJyvTfjrvt  f  ofiro- 

C/jeliMiiM«',  dx^r^i  di  chi  non  ob- 

t>r4i»c*  e  ref  itu:  sf  li  ordini  f  d 

«  %4!«ri  44:'  BH^givrì  di  »f,  di 

I>i*i  *:e. 
O^niziirc.  V.  1^  dire  con%izio 
(^iriiii^jr,  %'.  L,  ir  giurìa  di  parole 
(y^rtfalrlU,  fr«yfe,  o  l'.lra  kiiuii 

Cf/^a  .  iLa  Ui|;.-f;rla.  affine  d*  in- 

f  abfiare  aitrui 
OiTtare ,  %.  a. ,  andar  gonfio ,  o 

f  raccliiare,  a  maniera  di  corbe 
fjtTTum\f.n.  \-tT  \iolare  :  torre  la 

^rrziri'là 
il-jfftWt^  «ìi  c<i«tunji  (fuasti  e  con- 

T2rft.r.4:i 

<>./rr-;4:iir.*r.  per  *iil>ornaziiinc  :  il 

Ci^rorLf*:r^,  indurr»*,  sedurre 
«,f»:'i!4rt,  crafrulare 

•  fi:  ;:*r«r .  roanjziare  e  bere  so- 

%<rrcfa:anieiitir 

*  riti.-^nlf  se ,  *.  I..  delitto  di  lesa 
rL<»f^U=É  \ffr.r  i|<jalsi coglia  gra- 
\r  ecct^v* 

Crin.ine,  delitto  grave ,  ed  anche 
■rrn{:l.  delitto  /  o  colpa  ,  quale 
che  %ia=Il  [seccalo  mortale  dei 
tc'^logi 

«Cupido,  per  avaro 

D«ìfKi«i;iARR,  vagheggiar  dame, 
tare  il  damerino 

Damerino ,  inclinato  a  fare  air  a- 


estsi» 


E  TIZU 

■  I»eF*-i»T«re,  i-a'umart.  ««fr»- 

•      i  g»-:»it»tr; 

■  D*:Lri.:'jrrr«.  caauta  nel  iteliì^ 
De.'i'.r;'j*-r»r.  ^.  1..  !»«»:•'. 

trrre  U!i  ■'»«rlirit!.  e  in?r 
»ie  |*Cware 

De::tfi.  'j'w^n.Tnn**-  oannoa  li 
aicu'i'j  *:  unr.^i'  ah  i-|»ff€rrViR 
ancr**.  •*'-taio 

D«r!.iC"re,  irt^nna"^ 

Deludimento,'  incanno 

Depra%are,  v.  !..  far  iira^D.  r» 
»-tare.  %i7.ÌHre.  ciii>tamiDare=PeT 
infaiiiMrc 

Ilfr«ravaziQne,  il  de;•^8^Bre 

D'T^'^ittO,  dii>pitl9 

Ile  testamento,  odio.  dete«tai:ii<r* 

Dete«tare,  abbtmuiriar  eL>iranii&3 
o  con  parlile.  »*er  in  od» 

Detestazione,  il  delrfUire 

Difetto,  colpa,  petcatu.  errar, 
misfatto 

Diflalta.  per  fallo,  pecicatcs  eol?i 

Diffamare ,  macchiar  la  fami  al- 
trui con  maldicenza,  infamare 

DiflaniazHMie,  il  diflaniare.  biasimo 

Dirompere  ,  per  adirarvi .  ^ e. 'lire 
in  discordia,  in  di^sen^'on^ 

Di  rulFa  in  raffa  ,  co"  terbi  l'arre 
o  guadagnare  ec,  \n]i  raì'Vt 
o  iii>!iiivt;iiiiente  guadagnare 

Diramare,  odiare 

Di«ainicizio,  iiimistA 

DisamisU),  Disamistade  e  Disami- 
state,  dìsamicìzia 

Disamore  volezza,  per  azione  Sirar- 
bata,  scortese 

Disiittenzione,  contrario  di  atten- 
zione 

Discolo ,  stizzoso,  ritroso,  incom* 
portabile  ;  e  niiì  gener.  di  co- 
stumi poco  lonevnli 

Dikconcordia  ;  v.  a. ,  contrario  di 
concordia 

Discoiiusccnza,  sconoscenza 

Discordevole,  litigioso,  amator  di 
<V\<«.^cvvdia^  contraddicente 


Danneaeiamenlo,  \\  Atttvfvt?>9;\w«^  \    *\*twdU,  contradd 
il     -1  .:,'.>r»   Care  A^fVTVO,  ivv\wwt\\^\^<s.w\ft^«i,  ^^«tVwfc 


^VÈRxt^'fe  ^vae*a> 


dtnle,  dlst>r»zBlore  àtgU  av- 
vtrlimenll   e  de'roiiiiirr1»inenU 

Disrlegnanicnlo,  adei^na,  ladcgna- 

Diidegnare,  nere  ■  sili-Kno,  «le- 
gnare ,    abbonirei: E   niutr. 

Disdegna,  ideano 

Dlidegnosa  ,   pien  di  sdegna,  di 

mal  Itlento;  incolldrlto 
Diadnro,  diionore,  vergogna,  *i- 

h)perM,  Infamia 

lor  fa  fania,  l'inraniare 
DiBfàiDBre,  loglier  la  fama 
Dlsfrenamento,  (frenamento,  afre- 

Diafreno,  t.  a.,  distrenalo,  afruna- 


nisparlaro,  sporlf 


Disputare,  InCDllorlre,  p 

sdegno 
.  IspìBcere,  Inglnria,  Insul 
Dtspulzellare,  sverginare 
Diaregalato,  di  vilo  arega 


IH>abbllgsnte  ,   «prò  ,  Incitile  . 


dice  del  contaminare  la 

eoaa.  a  persona,  ad  nSn 
,  Il  decaro^  la  bi 


il  disonorare 
uiaonaranaa,  v.  a.^  conb-arki  d'o 
norania:  vituperio 

^mla.  Yergoj[na,  vltuperla=Pei 
villBiila  di  parole 
Dlaordlnato,  per  Insolenle,  Ucen 

Dlsonllnazloae,  disorilinaoienlo 


la  divulgare,  sparviere  co' detti 


Dia  tempera  mento 

immDderaleua,  cuvcian 
Dlilemperato ,  inlemperalo,  amo- 

"•"-alo^iPer  Ineomlnenle 
ibidire,  Iraagredire,  non  ub- 


°;se; 


mnaio  e  Donnaiuola  ,  colui  che 

volentieri  pratica  colte  donne 

EiBiiRR,  V.  a.,  neutr.  pati..  Ilo- 


teceaere,  per  peccare 
Eccesso,  per  delitto,  mishtto 
Empietà  ,  Empietade  e  Emplela- 
le;  liDplelacle,  emplezza  =  Per 

Empiei»,' empieU,  crndcJU,  fie-     '\ 


im  TttTU'  E  TlZn 

Cfionaiti,  Eaennitede  e  Enormi- 
tair ,  enonnena,  trefolatezza , 
defonattA 

Erettearc,  cadere  in  eresia,  di- 
venir eretico:  ma  è  t.  p.  u. 

ErriBwnto,  errore 

Erranza,  v.  9^  erraroento 

Errare ,  partirti ,  i>perando ,  dal 
bene  o  dal  vero,  o  dall*  ordine 

:>rore,  Infanno  dell'  intelletto  = 
Vale  ancke  V  errore 

Etaftperaaento,  l'eutperare 

Eaatperare,  anprei^fiare,  trattare 
atpraaentr,  maspriredB  neutr. 
P'us^  inasprirsi,  irritarsi 

E«a«peraiioiie,  esasperamento 

Escandescenza  ed  Eseandescen- 
zia.  Ira  subitanea 

EscesM,  T.  a^  delitto 

Esecrare,  detestare,  maledire, 
aborrire 

Esecrazione,  detestazione,  impre- 
cazione, maledizione 

Estollere,  v.  a.,  insuperbire,  le- 
vare in  superbia,  in  ^-anaglorìa 

Estorquere.  torre  a  forza 

Estorto ,  tolto  a  forza  ,  tolto  con 
violenza,  usurpato 

E^travafahza,  stravaganza 

FArii»À>S-o  e  Faccidanno ,  colui 
clip  fa  danno 

Facimale,  colui  che  fa  male 

Facinoroso,  scellerato,  di  malo 
affare 

Fai! no,  V.  a^  astuto,  che  fa  da  f^offo 

Fflgnohe,  v.  p.  u..  scaltro,  astuto, 
nia  che  s*mfini?e  semplice 

Fallace ,  falso .  manchevole ,  che 
non  corrisponde  ali*  aspettazio- 
ne e  alle  promesse 

Fallacia ,  incanno ,  folsità  in  atti , 
o  in  parole 

Falla|Ff!io,  V.  a.,  iallo 

Fallanza.  v.  a.,  errore,  mancanza 
=Per  fallacia,  inj^anno 

Fallare,  errore,  commetter  fallo 
mPer  trasgredire ,  pTe\w\tarc 
rzPer  errore 


Pallore,  v.  a^  fillio 

Paloticherìa,  v.  p.  u. ,  fantastlell^ 
ria,  stravaf^anza,  stitidieria 

Falsare,  contraffare,  corrompere 
la  sinceritd=Per  ingannare 

False^^giare ,  andar  falsando,  fili* 
«are 

Fal^Acamento,il  falsificare,  folsità 

Falsificare,  falsare 

Falsificazione,  il  fiilsificare 

Falla,  mancamento,  errore,  fallo 

Fanciulleff$;iare  ,  far  atti  da  fan- 
ciullo, bamboleggiare 

Fandonia,  bugia 

Fango ,  per  metaf. ,  dlcesi  della 
lordura  de'  peccati  e  de'  vizii 

Fantastico,  susL,  stravagante,  h- 
lotico,  intrattabile 

Fautore,  bellimbusto,  scioperone 

Furabutto,  ingannatore,  truffatore 

Farfanicchio,  uomo   vano,   les-. 
giero  e  sciocco ,  che  pretende 
d*  essere  d*  assai 

Farinello,  furfante,  tristo 

Fastidiare ,  v.  a. ,  venire  a  fasti- 
dio. In  signif.  att^  vale  inquie- 
tare, notare 

Fastidio,  per  modo  di  procedere 
fastidioso 

Fastidioso,  incontentabile,  ritroso 

Fastidire ,  infastidire,  recar  noia 
e  fastidio 

Favata  ,  millanteria  ,  superbia 
scioccimenle  usata,  v.  b. 

Fedifrago,  colui  che  rompe ,  che 
non  mantiene  la  fede,  mancator 
di  parola  ;  oppo<;to  a  fedele 

Fello,  malvagio,  ingiusto,  empio, 
di  mal  talento,  scellerato 

Fellone  ,  contumace  e  ribelle  al 
suo  signore,  ma  dicesi  pirt  lar- 
gamente d'ogni  ^ran  ribaldo, 
scellerato,  o  crudele 

Femminaiuolo ,  v.  p.  u. ,  vago  di 
femmine,  che  sta  volentieri  fra 
le  femmine,  effeminato 
Femminiere,  donnaiuolo 
Ytw«iT^\w^  ,N.  V  ^  \joco  in  uso, 


Fallenza,  v.  p.  u.,  errore 
Fallo,  errore,  peccato 


i981 


TIRTO'  E  TIZII 

Feroce,  fiero,  coraggioso,  animo- ,  GabbameiNto,  il  gabbare 
8o=Per  crudele,  spietato  Gabbamondo,  fraudatore,  aw 

Fiero  e  Fero,  di  natura  di  fiera,  I     luppatore 
simile  a  fiera,  efferato,  bestiale,  '  Gabbasanti  ,   lo  stesso  che  ga 


crudele,  feroce 

Fingere^  simulare 

Fintaggme,  finzione,' simulazione 

Finto,  agg.  di  persona  o  di  costu- 
me o  di  azione  volontaria,  vale 
simulato,  falso 

Finzione,  fingimento,  finzione,  il 
fingere 


mgar 


badeo 
Garabullare ,  ingannare , 

bullare,  frustrare 

Gargo,  V.  a.,  maliziato,  mascagf 

Gerbola ,  v.  a.  e  bassa .  giovar 

vanerello  che  sta  sulle  mode 

ed  anche  yomo  >  olubiic,  di  p< 

co  senno  u  criterio 

Flsgrzio, scelleratezza,  mal vaj;itA,'lGherbollire,  v.  a.,  ghermire 

ribalderia  ;  ed  é  un  latinismo .  Gherminella,  Inganno,  baratteri 


da  usarsi  con  parsimonia 

Folleggiare,  vaneggiare,  incoosi- 
deratameute  operare 

Forbottare ,  figurai. ,  vale  ingiu- 
riare, dir  male 

Fwcostumanza,  v.  a. ,  cattivo  co- 
stume 

Forfare,  v.  i.,  errare,  peccare 

Forfatto,  v.  a.,  misfatto 


astuzia 
Ghiottoneggiare,  neutr.,  operai 

da  ghiottone 
Giudeo,  per  ostinato,  incredulo 
Giuntare  ,   fraudare  ,    ingannar 

sotto  la  fede,  truffare,  fare  un 

giunteria 
Goffeggiare..  dare  in  goffezza,  &r 

sgarbatezza 


Forfattura,v.a., forfatto, il  forfare  Gonflagote,  uomo  orgoglioso,  fi 


Forzare,  violentare,  far  forza  = 
Pari,  di  donzella  o  donna,  vale 
con  violenza  costringerla  a  com* 
piacere  altrui  di  sua  persona 
Frappare,  per  giuntare,  inganna- 
re, avviluppare  con  parole 
Frasca,  dicesl  per  metaf.,  ad  uo- 
mo leggieri,  e  pii\  comun.  a  don- 
ne vane 
Fuio,  V.  a.,  ladro=Per  Iscellerato 
Fumo,  per  superbia,  fasto,  vana- 
iCioria 
'^^L^bo ,  barattiere  ,  vagabondo , 
^^^\irtanle,  impostore 
^  •%*£intare,  menar  vita  da  furfante 
'2^fante,  persona  di  malo  affare  ; 
■^^^irbanie 


stoso,  pallon  da  vento 
Gonfiamento,  per  metaf.,  alterigia 

superbia 
Gonfianugoli,  v.  I.,  vano,  vanagb 

rioso 
Gonfiare,   insuperbire,  diventa 

vanagiorioso=(rO/i/ìarff  alcune 

vale  aggirarlo  con  parole ,  ir 

gannano,  adularlo^  piaggiarlo 
Gonfiato,  uer  metal.,  vale  pien 

d'ira,  di  superbia,  di  alter 

già  ec. 
Gonfio,  per  metaf.,  vano,  superb 
Gonzo,  goffo,  rozzo 
Gozzo \lgliare,  star  in  gozzovigli 
Grassatore,  assassino,  che  assai t 


i  passaggieri 
ia ,  perturbazione  di  mente ,  !  Grosseggiare,  far  del  grande,  an 
agionata  da  ira,  o  da  altra  pas- 1     dare  altero,  far  T  animoso,  o  i 

bravo 
Gualdo,'  V.  p.  u.,  vizio,  difetto 
Guastatore,  per  dissipatore,  prò 


^ioue=Per  traslato  detto  anche 
egli  stimoli  delia  carne 
riare,  menar  furia.  Infuriare 

'o,  ladro  digo,  sparnazzatore 

vr^,  Impeto  amoderato  predo-  Guidone,  furfante,  barone 
i//>9amit  la  ragione  i  Guiilo,  »oTd\4o,  ^nw«ì 


I    ' 

i 


che  non  rletie  cor- 

jDiCDla,  lu  InanideEire 

,re=E  ncutr.,  dlvtnb' CTD 

jito,  infrXUIa,  inEonvenetoli 
;cani,lDileCFnle,scDn>eDevoli 
.ecoroso,  indecoro,  indecfnle 


f        niDni  viiapcnm;  e  jnQccrnlI 
i   ladlapcntu,  r.  e-  td  ».,  disregd- 

Indiwarc  e.l.idi'aiiu'e,  Incrudeli- 
re I  ifiilu  di  ilraeo 
Indruillre,  dhenìr  drudo,  far  da 


Indurire,  divenir  IntratlBUIe,  ine- 

terM\e,  oililialo 

lodurìre,  vale  ottioaral 

iHbbrliaiento,  «.  >.,  «tdirnu 

Inebbriaim,  v.  *.,  liwlibrlamenlo 

[    lÉtbbrIsre   e  Inebriare  i  Inneb- 

l        briarc  e  lrnebriare,iuibri(i»re 

•    toeUiriaiiaiie  r  Inebriatione  :  In- 


imjjlacaljlie 

.",     ^''preghi 
latiti  lama,  vllupenua 


'  inèTorablJf.  implacabile 
si  Jaso[_a  svnl|[cn!  da' 

lèdrleJpcr'^ìilet' 

Fede 
illone,  ineru- 

Infcmmlnire,  effemini iiare,  far  dl- 
ituml  e  di  aniino 


le,  chE  , 


limile  a  (emnii 

Inftmmiullo.  eire....- _ 

Inferocire,  divenir  frroM 
Infialo,  V.  a.,  IniUperbllo,  invanì 
Infierire,  neutr.pnjj.,  imapHi 


In  qneda  gìgnifienlone  è  inu- 

InAnaccblare,  ageirare  una,  dar- 
gli ad  intendere  alcuna  eoii 

Infurranllre,  imbricconire,  darai 
■I  fUrfanW,  divenir  fiirhnte 

Infuriare,  furiare,  menar  furia, 
dar  nelle  furie 

Infurire,  v.  a.,  Infuriare 

IngherRiire,  v.  a.,  ghemdre 

IngbìollDnlre  ,  nmtr.  e  neutr. 
paii^  divenire  ghlollo)  e  Hgu- 
ral.  in  modo  baiHi,  Invaghirti, 
innamorarsi  )>erduUniEnle 

Ingluvislore ,  nianElone  ,  dilavta- 
lure,  r,oìmo,  ghiuttoDe 

Ingordore,  fanl  Ingorda 

Iniqullire,  v.  a-,  divenir  Iniquo, 
incrudelire,  inaiprlre 

Inlaqueare,  Incalappiare 

Inodlare  e  Inudluso,  v.  p.  a,  ave- 
re In  odia,  odiare 

Inorgoglire  e  lnorjiogllare,n<urr. 
pati^  divenire  orgoglloMi 

Inraglonevole  e  Irragionevole  , 
conlcuta  i^\  TV^Janat^K 

I     spto,  loMxta 


i 


Imcrpentlte ,  ìdoIbsÌIo,  tmb 
blab)  ■  Eulu  di  lerpeale 

Ineeciabllc,  che  M»  t  soolablle 

iDsuteBlCi  che  procede  biarl  del 
davulD  termina,  arraganle 

InsolenUre,  dhentBr  tiuoleiiie 

loiulso,  tGlacCD 

luaullsrc  ,    Are  iusulli ,  enuer- 

chierte 
IrnuperbuT,  v.  «. ,  ntutr.i 

IneuperUire,  v.  i^  Inauper 


do,    Hnu   a\tT   riguarda  al- 

Intnure,  neatr.  jiats.,  alare  b- 
Bllnnlo  e  Stimo  nella  sua  api- 

InUrannlj-B ,  tuutr.  pan. ,   fatti 

Inlortre,  ditcnir  come  l«r<i  adi- 
rato; e  al  dice  di  chi  per  lade- 
cno  0  |ier  alterigia  sta  Balera 
ai  aè  turbalo  e  ggnBo 

InlorbidBT»,  recar  diaiorlio,  gin 
alare  gli  altrui  disegni   a   ni 


Intrl|;ali)re,  ivtiluppalare 
IntrisUre    e    InlrisUre ,    im 


Invanire,  divenir  vai 

luperbn,  vanaitui'l 

InuLbriMare,  v.  ■., 


Jave  lenire,  lns«pi\Te,  Vnna&«\\vt, 

■mbblBrsL 
Jnvlcliare,  «\e^^B^\àia 


lileale,  mi  a  Ica  le,  Infi^dek 

■■■■1»  e  Latro,   coir'  -■- 

roba  altrui  di  ni 

onecclo,  ruberia 

•io,  ladronecda 


Leccaptalti,  parui^ta 
LeccaacodeUe ,  lo  ti 

caplaiti 
Leccatore ,  in 


MliCcjkTELi.«.per  t'IilD  e  mugagni, 
Macca Ipllcrts,  v.  ■.,  Unnllirla 


■■lillngoa,   catllvo  linju»,  ma 
icdlco 
^'Windrlno,  rulnior  di  strada 

'■"diandro,   ardilo   In  mal  modo. 
^_   nMlai>drlnF9CD,  malindrlno 
3 ■/••-dito,  («nerarlo,  ifrontalD 

^■«ollo  e  «ala  lolla,  v.  p.  u. 

-      ■    ■  -  •    e  ingiuiia 


S^'^'  cKc  maialili 


^^^n(e  si  toglie  altrui 

A':*>'/A1ID.nitlinleniioiialo,ua[uo 
til"     *'~=>/  inlentioni 
,  acu^^j^  j     I       contrario  di 

"•««ic^nic,  diMOno»c«iite 

**•  ■«»*« lo,  di  cattivi  «Mtainl 


Msleilma,  v.  ■.,  ma 
naie  volo,  inalIgDD 


:iitu,  malfallo,  delUlo 


IBalfarp,  oiìtiire,  commclter  e 

le.  a  mlilallD 
Hai  bit»,  mlitiUa 

e  codinKtte  male 
Halfntloria,  maklli^lo 
Halgludlcart ,  icnleniìare  lag 

Haliacloso,  V.  a.,  niBlbeccnte 

«allunare,  divenir  malignaci 
Inlerprclarc  malignamente 

HaDiioillia,  raallilB  ;  i]u^llA  ifl 

Malmenare,  travagliare,  sffitg 

re,  che  ancbe  diceal  liirlaiii 

Malmellrre ,  tpende 


milicnl» 
mio,  dopula 
,   JnloirerantB 


dlfidlmenle  goffrè 
Mal  laico  lo,  taalanlDO 

di  pesairaa  qaatlll,  n 


laivagla,( 


MBiigFr 


ire,  dlieii  per  biaalnure, 
L ,  ^uadBRilo ,  ullk ,  prò- 


linlatra  Jc  aLlri 

HgiiUuIdu,  dlceal  anGbe  per  (ai 

fin  le,  biiCGiinc 
Miiritliella ,  spia,  ma  s)  |>rend 

Islcra  Bnche  per  Trode ,  o  ii 

Naranii!,  per  trsppoterl*,  giui 

nsrlolere,  hrlnuil,  e  per  lo 

'■■-'-  -  MBflalo,  che  coumel- 
£ria,  ladro,  Riuntalore 
Infedele,  luliieaJs 

,  niiinadiere^Per  aa- 


narìualo  e 


SFmÌ 


niaprendcre,  i. 

dltpi'ciiare 
IIIi9|)reglare,  v. 


,,  «i«t=¥tt 


HuOHla,  pntfiHaliM,  cl 

Mulaggine,  auUnuinae  dela 

e  per  iraMlato,  Tale  «a—" 
nusare,  v.  p.  u,  stare  ih.  . 

le  a  guiia  d<  atupido 
Nefihiu,  «wlleralu 
Negligere,      ■      - 


.^tI>,  piocolo  dlIèlM 
Nequfl*  ,  MeijuHide .. 

nequìiM,  inlqulU 
NequIlBiiia,  V.  a^  ne<|iil^ 
Nequlila,  umIvuìU,  Mtll- 

ui,  niBliilB^Per  rabbia 
atro,  per  malvagio 
ninfeggiare,  lii(lruilir«,(ve. 


Niqulli  ,   Niqullada    e 
V.  a.,iiilqulU  =  Pe 

nocema  e  Floccnala , 


Koalrnenlo,  Ù  nuocere,  uiaìeidMW 
Nola,  per  Ingiuria  di  parntt 
Mutare,  dar  naia   '--'■■- ' — 

pregludicari: 
Onaiusii,  ubbloaa,  to* 
Obbrobrio,  infHMi^  i 

l    lui«!rlo    pi-onOcole    i 
\  -^HaMMHxM.  bua 


m 

■le,«MW 
ingiuriar*   ^      | 

'1 


:iaare  d'  uomini 

,  itcrgognire,  brc 

1,  dlliiclto,  vergogni,  villania. 


aiUg  di !I|)F  11090,  IngliiHoio 

ogliarc,  V.  a-,  divenire  Wf 
loto,  Bllero,  sujii'rbo,  ini 
irbire 

Fnlo,  mclat,  ipecioio 


Paratilo,  h)  Mum  che  para^iilo 

u .|^^  uomo  che  wr  ghiottor- 

voradu  eccede  nel'-     - 
iianllU  del  ciba 


Psnilalo,  ciarloni 


itamente,  mia  caia  mal- 
Iper  mclat.,  lualngare. 


Pervicace,  oiUrulD,  enpirbhi,  l< 

Piaceiiiàre.  niir  placeulerla ,  fa- 
vellore  ■  [ilulniento  sllriil 

Plicentlero,  v.  a.,  ■dulilore,  che 
Avella  a  nlaolaienlo  altrui 

Plcclils|iello ,  lerupalosD  ,  tuper- 
Mltloaa  :  ilroplccioiie,  griffla- 
tavV 

PÌdoceh)eHa,  melalurlc.,  laplnlu, 
eiIrrniB  avaHila 

PineTapelta,  apecie  di  frode  falla 

Pliiconc,  iBinEhiDne.  Elapido 
Pirata  e  Pirata,  v,  L.  ladrone  ri) 


Poltrire,  polT^ntai!  lare 
PMro,  pi^ro.  polVrune 

r,  che  pollrisce  = 


il  vere  poltTiMie- 


PullronegglL.  _ ,    ,„ 

icaniente  in  mio  viihòo 

Pompegoiare ,  far  pompa,  avere 
amblitiine  o  lananiorla 

Poretief  giare,  hrla  ila  porco,  imi- 
lare  il  pomo 

Porco,  si  dice  h  persona  di  ìpor- 

PraiilA,  Prai'flaile  ePravIlitr:, 

■naiinnilt,  mal  vaiti  Id 
Prava,  maligno,  dì  perversa  In- 

Preda,  ae^lato  lalla  con  vviIciitb 


n-icanienlo ,  Il  prevarturCp 

aricare ,  iraai redire,  i»tìf  i 

Preiaricaiione,  IrDSKrcMiune 
Procace,  pelnlanle,   sfiieelitai 

a  Ironia  lo,  prateria 
Prodigattiisre,  uaar  prihllgallil, 

che  anche  tfìrnniuo  seialaeqnR 
Pi'odigo,  quegli  che  ilA  e  sperie   . 

cccei^vamentc'.  ■clRlDeqnalon   | 
Prailllore,  ditlcale,  traditore 
Pmlanailone,  cunlamlnaiioiH:  M- 


aia  che  rttulli  i 
Irol,  pregiu.iieai . 
Proxludlcio  e  Progindiiii 
"  proti  ludicare 
istllnire,  e:>r 


illrai,  mordrodo 

Punilolioao,  che  sia  lU.  .- 

"^uaillanlme,  pusilla  ni  mo 


HiBBiosD,  Bill  rato,  ittEdUi  i' 

s>  di  bestia  arral^blals 
Rafonata,  eoM  d«Bna  di  ranno 
RadgIralorP,  Ingannatore,  Lindtì» 
Raiiare,  schlainaunrc  per  collwi 
Rampogna,  InKlarta  di  parole 
Ranipognamenlo,  rampaiM^ 
Rapace,  ingorda  "* 

Ratlore.  rapitore 
jpiiuenla 


1 


neeiiB,  pecntg 

fielncliJcnis  ,  ricaduta  ,  rlcMDBta 
..  in  una  polpa 
BclU,  mnlraKiU 
t  Reo,  culpevolr,  malvagio,  acclle- 

ta>iJanRìiie ,  ribalderìa,  scellc- 
' — Bine 

degniate,  hr  cosa  da  ribol- 

'■ Biiurslaitelnt 

^ —  ._,  _r)!a  da  rlluldl,  acla- 
Wrelagulne— PiT  I  «porci  »ie 
'-•■'-  -  Riibalda,  icelkrdo, 


oltruij  \a]e  aggirarlo; 
,  Fhp  rigira  altrui  per 


llr;  :  e  si  lisa  incbe 

lliiMru1rlÌre,dl  nuove  tiicrud«lii-e 
Rinracolamrnta,  rlinproveranien- 
■Improvero,  rlmprover'O,  ii 


HnfaS 

Rinnegamento,  Il  riunì 
Rinn^-gopf,  telarsi  dal 


molla, 
Kl oliare,  v. 


I  pU*,  _    

..Janl  dall'  analt 
^-^^^^>>aUzM,  rtlaiaanienlo 
^^^^taldcra  ,  v.  li. ,  ohe  vale  aa- 
Bt^Ss^Ucnia  illstuala  e  alrabdcchi 


<^ttt  ■tirili  1  benffldl  talti- 
^^  »irr  laccUirln  rt'  Ingratltii. 


,  'Biellaril 
igherla,  V.  a-,  li  rinnegare 
per  recHB ,  peccnlo  =  Per 
inquenle.  reo 
,  T.  B.,  contrsa,  qulsllonc 


r--  ...Jvlmento 

)  mala  volonUg  e  chli- 

.  ilgarm.  luOii 

nitsarr,  bT  r\iiiiL=Neulr.  pan., 

Hl?f™lre ?Bllrosore,  divenir  ri- 


Ritolui^onp,  Hbellluna  a  sollevi 

-' —  il  popolo 

'    MnargiasBerìa.inl 


Riibncchlar»,  rubare 
qUBiuio.  poco  per  ' 
RiiliBlderli,  V.  a.,  rlt 
Rubature.  che  roba. 
Bubellas 


Hubetlapc,  v.  a^  ribellare 
Rnb^llstlime,  v.  a.,  rtbcllloT 
Robelllonc,  v.  a-,  ribellione 
Rubealem,  v.  a^  Sereita 
RnbtBtD,  feroce,  SericPer  i 
KuillU,  ronciza,  ruiilU 
RuFIIinerla,  rQfflsneRlniD 
Rufflanealmo  ,  I'  BrrufHanar 

làr?  Il  nirSano 
RHfnanpsmo,  r  ~       -■  "- 


Huf;(;lne,  per  melaCi  oilo ,  ade- 

6 no ,  0  mal  anima  =  Klgimt , 
nmandezia  a  InipurìU  morale 
Ausilcheiza,  xoUchciia,  aalvaU- 

RastlclU.KiHlIcnade  e  Rasile]. 

late,  ruìUcfaeizB 
RiuliCfl ,  iDUca  =;:  Irragionevole , 

sconvenetole,  liluperevole 

SiixAiA,  per  tatìai,  dice>l  dell'ac- 
cumular Ktl' interno  Ira  sopra 
ira,  0  adrfnn  sopra  sdegno 

Saccente,  colui  che  preBome  n- 
pcre=l'cr  asluto,  prosunluaio 

Sacrilego,  clic  cummetle "- 

aio— Vale  anche  empio 

Saiamlatrarc,  ttre  il  ueccnte,  il 

Salamiatro,  aaccenle,  presunlno- 


j,  graffiMiniftiivo™** 

EanHnHiiB,  ■   ■  — t*™. 


fantoccio,  sciocca,  >cl 
Saputello,  nccenle,  h 
SjtlreMiare  ,   Bgurat. 
re,  biatimare 


Sbadato,  diaatiL , 

SbagllamenlD,  lo  ibagHtre 
sbagliare,  errare 
tìbagilo,  lo  tbsgliare,  filh 
Sbirbaimare,  bravare,  ript 
Sbasofflare,  u,  b.,  naoiiai 


SbeSbggiore,  sbetTan 
Sbertarr  -■—  '-  •■— ■ 
Sblrbar. 


SbirboiiEìrt:,  a 

birbone  gglS'V 

Sboccala,  dicci 


Scapfamto  e  Scapr«  Itilo,  dliso- 
IdIo,  frenalo,  licenxiasD 

EcappDlB,  prr  mf\et. .  sì  dice  er- 
rar iirave,  o  poco  consideralo 

Scimfliire,  arrofBsre,  ripire  a 


Bctii,  beB'a,  >ch(mo=;P(r  Irilo, 

■IH  orna 
ftcfderia,  (crdn 
8ceter>)!i;ln''  ^-  SefltrripKlne 
Beelerare,  comnittlLTe  sceirrag- 


SecllararRlne    t    Sccleragglne 
teelleratem  ' 

Aetllennu,  v.  a-,  acelleriteiia 

fleallcTilaKiitBe,  seclleraltua 
I      Bcclleratnu  e  Ecflerilmi,  fu. 
I'         U  piena  (I'vcchsItb  malvaglU 
I         t  Lratlura;  icelleraitgine 

eeelienlo  e  Sceltralu,  pieno  di 


ScekJ,  V.  1.,  sceli  eraggi  ne 
6eeinblaKclne,iclmDnrtif  gine,  ba- 


Schemaniento,  ».  a.,  icher 
Schemi  mento,  ichcrno 
Schernire,  fare  achemo  a  diletto, 

dhiire giare  alla  leorierla 
Stbtraa,  Jo  aeJieraire,  diapreeli 


Sciagura  lo  e  Sciaurai»,  sbbl< 


lanin-o^n,  aciaEfnrata 
ialiirqtralo,  per  laelal 
sema  ritegno,  dlsordli 


3 


'.qualore,  che  scialacqua. 

Sclarèa.  Xalaiciarda  .   dicesi   ■ 

S ciarpe  1  lei-la  ,  scinccheiza,  scem- 

[tlmlerla,  ridicola  Imltailone 
^Iniunltagglnc ,    scempiaggine , 
balordaiglne 
^cloccasgine,  aeinechnia 
Sciocchri^glBre ,  lare  «cinccherle, 

;  =  Peri- 
di  favi». 

Pclpaloré,  che  «ripa,  dlialpalore 
Sclpllnfiglnc  ,   lelidleiia  ,  adoc- 

Sciplln,  aclDceo,  aciniiinrio,  aenia 

Sconcio,  per  iscclleralo.  Iitrava- 

«anle,  dlsoneslD,  vergaj;nnso 
Sconoiicenl<",  Ingraln,  non  rlcor- 


Scnnienenia  e  Sconienleniia , 
"  .    irenleniB 

Sconiene*ole,  contrarto  di  con- 
venevole, dbdicevole 

Sconvrnevoleiu ,  contrario  di 
convenevoleiu 

Sconvenlenia.  V.  ScooitM.w 


8«orbMclilire ,  ridire  i  SM  di. 
questo  e  di  quello  per  litra-1 
panarlo;  boeiare  e  paleaare 
gli  alimi  errori  e  malelktti 

SeomMehlaiiiento ,  lo  seomee- 
cMure 

Seomaeeliiarf ,  seorbacchlare 

Scornare,  sverg ojtnare,  tbe8SN« 

Scorregcere,  rendere  liceoxioso^ 
aeorrelto,  arefolato 

Seorretto.  dlttolato»  viiioao  ;  con- 
trario al  disciplinato 

Scortese,  contrario  di  cortese; 
incivile 

Scorticare ,  dioesi  il  torre  altrvl 
rapacemente  le  sostaose=:i^cor- 
ticare  il  pidocchio»  si  dice  di 
clii  é  graodemente  avido  di  gua- 
dagnare 

Scostumataggine,  scostumatessa 

Scostnmatezz»,  scostarne      .    . 

Scostarne,  mal  costume ,  mala 
creanza,  scostumalezza 

Scredente,  per  cootaasace,  disub- 
bidiente 

Sereditare,  levare  il  credito,  spar^ 
lare 

Scroccare,  fare  clieccliessia  a  spe- 
se altrui  ;  e  per  lo  più  si  dice 
del  mangiare  e  del  bere 

Scrocchio ,  sorta  d*  usura ,  che 
consiste  in  dare  e  torre  robe 
per  grande  e  convenevolissimo 
prezzo,  con  iscapito  notabile  di 
chi  le  riceve 

Scrocco,  lo  scroccare,  vale  talora 
anche  scrocchio 

Scroccone,  che  scrocca  voleatieri 

Scurrilità ,  Scurrilitade  e  Scurri- 
litate  ;  loquacità  disonesta 

S'iegnamento,  sdegnositA 

Sdegnare  ,  adirarsi ,  aver  male , 
pigliare  sdegno 

Sdegnosaggine,  sdegnositA 

Sdegnosità ,  Sdegnositade  e  Sde- 
gnositate  ;  qualità  dello  sdegnoso 

Sdegnoso,  pieno  di  sdegno 

Seccafistole ,  seccaf^f^^iv^ ,  \\^t^- 


Seeeare,  taùa 
Scaeatore.  tb 

seoeaiaiole 
SedliioMi»  ehe  ledhMei  «te  M»* 

aa  scdnlorti ,  «ago  A  mm* 

ne,  seaadalosa' 
SedueioMito»  il  aedarre 
SedttQltare,  aedallor*'  ■ 
Sedurre .  dltlarre  allral  eoa  hh 

gaam»  dal  bene,  a  llrariail  aab 
Sedaltore,  eolai  ete  aedaoa 
Sedttiione,  Il  aedarra 
Segavene  e  Secaveai,  4|eMl  é 

peraona  che  «raanemii  éUrait 

proprio  Interesse,  ecafaaiaah 

pre  il  suo  Tanlaggla 
Selvaggia»  per.  darà,  aradela 
ScrfedaaeoM  aaioaiMaa 
Seraaeeeate ,  die  aaeha  sariven 

Ser  waeaate»  prewataasoj  ahs 

fO  pardi  aapm 
Severo,  che  «sa  rigare,  aaicrili» 

aspro 
SfiMoiatagifiaa,  afacieJalaiM 
S&oeiateau,  sAweUiailgiM 
Sfineiala»  aaeaa  fimela»  aiaèaea- 

la  vergogna,  naa  eoraato  di 


vergogna,  sfrontato 
S&ccitudine,  v.  p.  iL,  sfacciatcìu 
Sfallire,  errare 

Sfetare,  dispregiare,  farsi  beffe 
Sforzare,  per  violare;  usar  vio- 

lensa 
Sfregiare,  per  offendere  nell'onore 
Sfregio,  |>er  ismaceo.  Infamia, 

disonore 
Sfrenamento,  T  esaere  afreaato  s 

licenzioso;  sfrenalessa 
Sfrenare,  divenire  afrenato^  lieea- 

zioso 
Sfrenataggine,  sfrenateasa 
Sfrenatezza,  sfrenamento ,  aovcr 

chia  licenza 
Sfrenato,  licenzioso,  impetuosa 
Sfrenasione,  sfrenaniento 
Sfrontataggine ,    sfaeeiataggiae , 

t&racA»\ft»La 


scioso,  iraporlunò  \^\t<wCva.Nwa».  >  ^\ww^^»Iua  >  sfroa- 

jSeccaggine,  dello  d' uotao  \tiw^-\    mn^ww^ 


VIBTO'  E  vizn 


iM8 


KÌne,  sconcezza 
r,  sgarbatezza,  sgra- 

sgarbataRgine 
3ra  incivile  e  dlsob- 
lalagrazia  nel  trat- 
uino 
e 

*si  befie,  schernire 
nto,  lo  sghignazzare 
lo  sghignare 
e,  sgarbatezza,  ma- 

,  sgraziataggine,  di- 

are,  usar  modi  da 

ttr,,  infastidire,  ca- 
liacere.  noia.  fiisUdio 
10  niolle,  dato  alla 
1  lusso 
che  uccide  uomini 
te  per  altrui  com- 

,  far  simonia 
simoneggiare 

il  simulare 
ustrare  il  contrario 
e  l'uomo  ha  nell'a- 

pensiero,   tingere, 

il  simulare 
•perversare 
!,che  manca  di  lealtà 
trui,   vale  svergo- 
lo più  collo  scopri- 
ietti 
ria,  svergogna,  dis- 

ezio.  leziosaggine, 
lievole  e  noioso 
lezioso,  smanzeroso 
ifuriare ,  uscir  dallo 

e  Smanzieroso,  le- 
i*escevole ,  pieno  di 

!,  fare  smargiasserie 
,  amargiasserla,  ro- 


Smarglasseria ,  millanteria,  bra- 
vata 

Smargiasso,  cospettone,  spaccone 

Smiacio,  smanceria 

Smillanta,  millantatore,  spaccone 

Smillantare,  lo  stesso  che  millan- 
tare 

Smillantatore ,  vantatore  di  gran 
cose 

Smodaraento.  v.  a.,  sconvenevo- 
lezza, smoueranza 

Smodare,  v.  a.,  neutr.  pass.,  di- 
venire smo(!erato  o  intemperato 

Smoderamento,  smoderatezza 

Smoderanza ,  v.  a. ,  contrarlo  di 
moderazione 

Smoderatezza,  smoderanza,  ec- 
cesso 

Smoderato,  iramoderato 

Smorfia,  lezio 

Smorfioso,  manceroso«  lezioso 

Sobillamento  e  Siibillamento,  il 
sobillare,  sodducimento 

Sobillare  e  Subillare.  Subillare 
uno  è  tanto  dirgli  e  cosi  per 
tutti  i  versi  e  con  tutti  i  modi 
pregarlo,  che  egli  a  viva  forza 
e  quasi  a  suo  marcio  dispetto 
prometta  di  fare  ciò  eh'  ei  non 
vorrebbe 

Soddomitare,  usar  soddomia 

Soddomito  e  Soddomita,  che  fa 
soddomia 

Soddotta,  sust.^  sodducimento 

Sodducere  e  Sodurre,  sedurre, 
sobillare 

Sodducimento  e  Soducimento,  il 
sodducere 

Soddurre.  F.  Sodducere 

Sodducitore,  che  sodduce 

Sodduttore,  sodducitore 

Sodduzioné  e  Soduzione,  soddu- 
cimento 

Soducimento.  V.  Sodducimento 

Soduzione.  V.  Sodduzioné 

Soffiamento,  per  maldicenza 

Soffiare ,  sbufifare  f»er  superbia , 
collera,  o  altra  passione  d' ani- 
mo =  Per  CaiV^Vwt^  vxxcuv  «a'v»- 
s\der«i.\ou^  ^  tV|^x^ 


Soffione,  per  presiinlitoso,  glie- 

Soiailirarc.  r.  Soll<ill6*re 
SaBiaiBirF,  dire  mlliini,  lOAtllCa- 

rr,  nvlllin 
SoBtWrli,  loaatlCherrB 
Soflilinre.  fiir»oa«mi,  soIIHìiìb- 

K,  eBvUUr«=Pal<tncBre,  idul- 

SoRMIco   e  SnOlillco,   Inquieto, 

fnntaiDca,  ■trBvaj[gnle 
Sedi.  Dar  fOia  ,   \bìc  adulare  , 

pla|;giare,  lodar  ir 

dhlaBe,  MillevMione 


«n^M     \ 


0,  nelle  Mrole , 
s  procede  ifn 

,        ...erat««in« 

SperEiar>tare,<HHii)  che  spergiura 
Sperniiiro,  speri;' — ■ — 
Spelfeeolsre,  v.  I 
Tncnlfèttare   im 
fatti  Bllriil,  comi 

Spieiato,  ed  all'. 

■enia  pleU,  aero,  eroncic 
ialoao,  V.  a,  cnnlrarfo  di  plclou 
. nello  ipen- 


lepeltefiil" 
M  S|)l>Ulo  ; 


aittrtì'i 


',  Incollerito,  ■ 


la  dilla  II 


irBERine  ^  P"  l.lrt 


Il  nmntere  uor- 


Slrailcgibirc,  heOire 
Slraih),  (scherno,  icCDipia 
SlucClK*«liKitlne ,    fiilldio 


Sluoihc^'oiBrc, 


Slucchevaleiza,  (|uillie  di  tìb  che 
'  itucchcvolc 

ipldeua  ,  Inaentatcìi*  ,  itoli- 

ifiIdlM,  slupldti» 
i|iralDre,  colui  che  alupra 
libi  Maio,  alquanta  blllnao 
ubdoln.  Ingannevole,  friudalenle 


altrui  ■ 

Superblire,  v.  a.,  auperbtre 

Superbis,  v.  a.,  auperbo 

„ ... Buperblire,  lnlilp«T- 

Sitpcrlio,  che  hi  *uperblc:t)|ira, 

Supcrch'iamcnM.     F.   Soperchia- 

Superchionra.  V.  Eopepehliina 
auperchiare.  V.  Soperchiare 
Superchier'-    "   '^ i.i— ■- 


H^fiuTdl  Bl»«bc 


r   male   d'  ■limi , 


Soaurraiiane,  per  mormorwioM  V 

SmurioBe.  net  cMmai«iBm*^i^K~         1 


SveriiuKnatu,  sbcolila 

scia  i  e  vale  ridirf  oiCi  che  al 
H,  a  che  si  sD<ipelIa,  ancdrchS 
kI  deliba  teuer  stgrelo 

Gvesciiitonf,  ciarliere,  che  non  la 
leners  il  segreta 

SviDaneeKl'K'cntii,  l'ailune  dellu 
ailUaneniilire 
,    Svista,  sbagllainenla,  sbigllo 

Siituperare,  Tìluperare 

Taiu:i,  per  luelaf.,  viti»,  ninnaiina 

Taccagneria,  gre  Urna  ,  sjillur- 

Taceagno.  avara _ 


TnglinbarBe  ,  ignegli  che  per  ru 
bare  taglia  BitruI  la  bvna 

Tagllacantonl ,  apacca  man  lune 
aqu archine,  bravaccio 

"-<—'    tal  Inferno,  vule  ranco 


di  sua  luta.  U|nih> 
I,  caiiarbii).  otlisalu 
,    Tigna,  in  nulla  bu9>,  )1  illH* 

,  Tlr«nn(i,dlae»t dlperwnaerddt 
e  Ingiualoi^Prapr.qBfglieltt»- 
Burpa  Don  violcou  eli^flatliiM 
ilDun  prindpBtoj  ed  ««fce  •!■ 
gnure  IngiiuW  e  Grad<te<  t  ^ 

prìo=Per  limtlil.  a  dlH  2  ir 

■una  cradele  e  Ingiuati 
Tirchieria,  avarili*,  tpilorMra 
Tlrcbio,  aiBro,  apilorcio 
Togliere  ,  per  rubare,  murinre. 

r«jilre,  lenare  ad  alcuna qniHii 

che  pouedeva 
Togllmeiilo,  ti  torre,  roliuauli. 

Tortllndine,  far  in^Iuillibi,  Bil- 

vagltà 
Tarla,tutL,  inglnsU: 

"liriSjluji    . 

TTrlbllUlire.».». 

Tralialderia,  r.  a.,  il  IrabaU» 
TracuragK'ne,  lratci)ragi|ia( 
Tracuranin,  Iraicurania 

ilaulM 


l!» 


Trafilare,  li 


e.lnagrr^ 


Trafurello.  r.  Tralurf  Ilo 
'Cra  fureria,  Irafunlleria 
Tranigainealo,  11  Irafiifi 


Lulenien[«  bLbrìcala strema 
(rtssloi)C,  Lraafiresilone 

olare,  ingann»™  con  alcHi 
remi,  u  dlniostmiane 

sleria,  i(  trappolare,  Rln 

iNerc,  Irappolilore,  gfun- 


,  ...s  Irasmoda,  che 

Opfra  smoderai  amen  le 
rrsEioiie,  sDiarglassn,  bravaccio. 


loare  .  itscirc  oc  lermin 
(neiol),  eccedere  l'anesk 
T  Iraictirare^Per  dtaordi 
id'er  errare,  iraigredifE 
'rrere  .  laudani  andcre  , 
ini  con  impelo  olire  ti  ler 


nperbu.  aut'^rbisainia 
Trfccarf,  per  inijannare 
TreMheriB ,  per  tiigsiino  =  P( 
coDRlura 
Preeihtcro,  per  Injtannalore 
rrìpjione,  colui  clic  maoifla  lUi 
derelainente 
TrltlaRglne,  triitlzia 
TrlsInuK,  per  malizia,  ■cisi[ur 
.«Bine,  aoclierale™ 
m\a ,  per  iacelleralezia  ,  i 

e  Trillo,   percatUvo,   scellerali 


ralìKHine,  Iraseuranifnc 
raleiiB,  tnscuraKgIne 
ralore,  the  iriaeura 
lOKIjine,  V.  a.,  neeligen», 

iiralagglne 

edlnienlo,  il  traagredlre 

editare,  che  IrMiredlace 

Fasore  ,  che  traigrrdiice  , 
daaieolo,  eecena,  amodi- 


Tiirgidexu  ,  per  aujwrbia ,  «IK- 

rigla 
Turgido,  per  superilo,  altero 
* -  Turpo ,  1,  I.,  aporco, 


y^a,  sbtlo  elelltro,  che  coniitle 
nel  troppa,  o  nel  uoco  ;  conlrn- 
rio  di  vlria^O'fr  difcllu,  nun- 
umenlD,  vena  biasiffievole,  a 
ealtlvo=Per  voglia,  a  *|i|iellto 


Volgare,  dello  ad  mima,  vale  Idiali 
Yoliaresimo  ,  maniere  e  cuslunil 

del  volga 
Volpe,  drcesi  a  perions  ailula  e 

mallilou 
,  Vulptdgiare  e  Colpeggiare  ,  usa- 

—  Htiule  conie  la  volpe 


dicesi  a  persona  inco- 


ro]iillUD9i> ,  dedito 


Zerbino,  peno  ni 


ZallcBjiglne,  ruslictieiia,  roizciia 
Zoticheiza,  roizeiza,  (otìcaggine 
Zìitleo,  Inlrallabile,  di  natura  ru- 


I».^^.