Historic, Archive Document Do not assume content reflects current scientific knowledge, policies, or practices. BOLLETTINO ’P'tfljTA SOCIETÀ DEI NATURALISTI IN NAPOLI VOLUME XLIV. — 193 2 Con C tavola ( Pubblicato il 25 febbraio 1933 ) NAPOLI PREMIATO STAB. TIPOGRAFICO N. JOVENE VIA DONNALBINA, 14 1933 INDICE ATTI (memorie, note e comunicazioni) Police G. — Sullo sviluppo pari del rostro nell' embrione degli Araneidi . Augusti S. — Determinazione di piccolissime quantità di arsenico nei composti arsenicali organici .... Augusti S. — Dosaggio di minime quantità di arsenico. Torelli B. — Le specie mediterranee del gen. Euridice Colosi G. — Commemorazione del socio Enrico Sereni Salvi P. — Sulla digestione e 1' assorbimento intestinale dei fo¬ sfolipidi . . . Gargano C. — Commemorazione del socio Demetrio Bruto Roncali Colosi G. — Azione dell'alimentazione tecnica sulla metamorfosi degli anfibi anuri . Coniglio L. — I sali di litio e di antimonio dell'acido paraetos- sifenilsucinamico . Coniglio L. — Su di un complesso dell'oro con l'arsenico . De Fiore O. — Meteorologia ed idrografia dell' Etna. - III. Le precipitazioni atmosferiche (Continuaz. delle Tabelle del Voi. 43) . Candura G. S. — Studi e ricerche sugl'insetti viventi nelle paste alimentari . Del Regno W. — Commemorazione del socio Emilio Adinolfi Palombi A. — Rapporti genetici tra Cercaria setifera Monticelli (non Joh. Mùller) ed alcune specie della famiglia Allocreadiidae . Palombi A. — Bacciger bacciger (Rud.) Nicoll 1914 forma adulta di Cercaria pedinata Huet 1891 Zirpolo G. — Studi sulla bioluminescenza batterica. - XI. Batteri lumin' Zirpolo G. — S del 271 Fedele M. — M Jucci C. — Rio rie [ili di Liesegang „ . minescenza batterica. - XII. Azione 3° C) e dell'elio liquido (-269° Ca- ità muscolare nei Thaliacea . enti del sangue negl'incroci tra va- i da seta . pag. 3 II II II 51 59 75 81 93 99 „ 115 „ 119 „ 129 „ 137 „ 159 „ 205 » 213 „ 217 „ 221 » 229 „ 237 „ 251 Segue a pag. 3 della copertina. BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ DEI NATURALISTI BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ DEI NATURALISTI I1V NAPOLI .11 ' VOLUME X L I V. — 1932 Con I tavola (Pubblicato il 25 febbraio 1933) NAPOLI PREMIATO STAB. TIPOGRAFICO N. IOVENE VIA DONN ALBINA, 14 1933 295289 Bollettino della Società dei Naturalisti in Napoli ATTI (MEMORIE E NOTE) ' Sullo sviluppo pari del rostro nell’ embrione degli Araneidi del socio Gesualdo Police (Tornata del 19 maggio 1932) Lo sviluppo di questa appendice , che appare impari nel capo degli Aracnidi, ha dato luogo a quistioni, dibattute tuttora, di embriologia e di morfologia. L'aver potuto colpire in embrioni di Sparassus e di The - ridium , degli stadii di particolare interesse , mi permettono di portare un contributo non disprezzabile allo studio dello svi¬ luppo di questa appendice, che entra a far parte di importanti quistioni di morfologia ed alla quistione della cefalizzazione del capo degli Aracnidi. Per ora mi occupo soltanto dello sviluppo della parte ap¬ pendicolare, riserbandomi in altro lavoro di portare il contributo dello sviluppo del centro nervoso corrispondente *). Dorsalmente ali' apertura boccale degli Aracnidi (talora di rilevante sviluppo rispetto alle parti boccali) , esiste un organo impari , il rostro , da taluno detto labbro superiore , lingua, epistoma , camerostoma , becco , ecc. In due lavori precedenti Police (3, 4); ho precisato il significato di quest'organo nell'appa- h Accennai all'esistenza di un centro nervoso del rostro nello Scorpione adulto in una breve nota di molti anni or sono (Police 1). Attaccando la citata nota, 1' Hanstròm nega l'esistenza di un centro nervoso del rostro. Avrò oc¬ casione di mostrargli in altro lavoro che egli nega con troppa leggerezza ; come ebbi occasione di mostrargli da poco (Police 5), che il nervo cardiaco da me riscontrato e da lui negato, esiste, come hanno mostrato e disegnato due autori da lui ignorati (Petrumkewitsck e Paulovski) e come recentemente ebbe oc¬ casione di confermarmi 1’ Alexandrowic , alla Stazione Zoologica di Napoli, con uno dei suoi bellissimi preparati. Sullo sviluppo pan del rostro nell’ embrione degli Araneidi del socio Gesualdo Police (Tornata del 19 maggio 1932) Lo sviluppo di questa appendice , che appare impari nel capo degli Aracnidi, ha dato luogo a quistioni, dibattute tuttora, di embriologia e di morfologia. L’aver potuto colpire in embrioni di Sparassus e di The * ridium , degli stadii di particolare interesse , mi permettono di portare un contributo non disprezzabile allo studio dello svi¬ luppo di questa appendice, che entra a far parte di importanti quistioni di morfologia ed alla quistione della cefalizzazione del capo degli Aracnidi. Per ora mi occupo soltanto dello sviluppo della parte ap~ pendicolare, riserbandomi in altro lavoro di portare il contributo dello sviluppo del centro nervoso corrispondente £). Dorsalmente ali’ apertura boccale degli Aracnidi (talora di rilevante sviluppo rispetto alle parti boccali) , esiste un organo impari , il rostro , da taluno detto labbro superiore , lingua, epistoma , camerostoma , becco , ecc. In due lavori precedenti Police (3, 4), ho precisato il significato di quest'organo nell'appa- 9 Accennai all'esistenza di un centro nervoso del rostro nello Scorpione adulto in una breve nota di molti anni or sono (Police 1). Attaccando la citata nota, 1' Hanstròm nega resistenza di un centro nervoso del rostro. Avrò oc¬ casione di mostrargli in altro lavoro che egli nega con troppa leggerezza ; come ebbi occasione di mostrargli da poco (Police 5), che il nervo cardiaco da me riscontrato e da lui negato, esiste, come hanno mostrato e disegnato due autori da lui ignorati (Petrumkewjtsck e Paulovski) e come recentemente ebbe oc¬ casione di confermarmi 1' Alexandrowic , alla Stazione Zoologica di Napoli, con uno dei suoi bellissimi preparati. — 4 — rato bucco-faringeo degli Aracnidi. Esso richiamò 1' attenzione dei morfologi in modo particolare nei Galeodi, poiché in questi animali Police (4), esso presenta nell’adulto dei caratteri che si vollero interpretare come indizio di parità, e s’impiantò in tal modo la quistione tuttora discussa se esso rappresenti o pur no un'appendice pari con valore metamerico. 1 primi osservatori che si occuparono dell' anatomia degli Aracnidi, sia per l'indirizzo che allora si dava agli studii di Zoologia, sia per la scarsezza dei mezzi che offriva loro la tec¬ nica, non ritennero degno di particolare considerazione il rostro, nè si preoccuparono di interpretarne il valore (Meckel , Trevi* ranus 1). Fu soltanto dopo il 1828, col lavoro del Muller sul¬ l’anatomia dello Scorpione e poi quello del Treviranus (2) sul sistema nervoso degli Scorpioni e dei Ragni che si delineò l’in¬ teresse sullo studio delle parti boccali e della loro innervazione negli Aracnidi. Ad essi seguirono altri osservatori che dettero dettagli anatomici, quali il Brandt, I'Erichson, il Tulk. Per la sua posizione l'organo in discorso fu paragonato alla lingua degl'insetti (Treviranus 2, Brandt) e poi al labbro superiore (Duges, Grube). Primo a considerarlo un'appendice fu il Brùllé, al quale seguirono il Blanchard, il Dufour, il Milne-Edwards. Colui, però, che impostò la quistione con maggior corredo di fatti e giustezza di propositi fu il Cronenberg. Dopo di lui varii autori ammisero l' esistenza dei rudimenti pari nell' abbozzo del rostro nel capo degli embrioni degli Aracnidi : Schimkewitsch, Bruce , Lendl , Jaworowski , Korschelt ed Heider, Kennel, Gaskell, Gaubert, Pokrowski, Pereyaslawzewa, Montgomery. Ma, un altro gruppo di naturalisti nega al rostro ogni valore appendicolare, sia fondandosi soltanto sopra dati anatomici (Si¬ mon, Vogt, Bòrner, Huxley, Bernard, Lankester, Beck, Pocok, Hansen e Sòrensen, Stschekanovtzeff), sia sui caratteri embrio¬ logici (Emerson, Metschnikoff, Balbiani , Barrois , Kingsley, Kishinouye, Laurie, Bernard, Pocok, Pappenheim , Heymons, BALrouR, Locy, Brauer. Ad onor del vero, debbo dire, però, che gli autori che hanno affrontata direttamente la questione del rostro, in prò od in con¬ tro, sono pochissimi ; la maggior parte degli osservatori è stata portata ad occuparsi dell7 argomento solo incidentalmente, trat- — 5 — tando o di qualche quistione di morfologia vicina a quella che qui tratto o studiando semplicemente 1' anatomia o lo sviluppo di qualche Aracnide. Ho voluto studiare l’argomento direttamente, occupandomi e scegliendo soltanto quei fatti i quali provenienti dall' embrio¬ logia riguardano il rostro, ponendo come base le osservazioni personali che hanno attirato la mia attenzione sull' argomento, ma rifacendo altresì le osservazioni sparse qua e là, coordinan¬ dole e preparando il terreno per portare alla quistione un con¬ tributo specifico e diretto. In conseguenza di ciò i miei studii sono stati in parte ana¬ tomici ed in parte embriologici. Gli studii anatomici furono fatti in altri lavori Police (3, 4) su Phalangium opilio , Galeodes araneoides , Galeodes lethalis. Quelli embriologici , qui esposti sono stati fatti sopra due Aracnidi, Sparassus sp. e Theridium sp. Seguiranno poi quelli sul sistema nervoso. I caratteri di parità nel rostro. Anzitutto è utile mettere in evidenza quale è l’ importanza che è stata data alla quistione il cui contributo embriologico io cerco di qui portare. E utile, cioè a dire di accennare ai carat¬ teri di bifidità riscontrati nel rostro, dapprima nell'adulto e poi neH’embrione. I caratteri di parità nel rostro dell'adul¬ to. — 11 primo tentativo di interpretazione morfologica del rostro è dovuto al Brùllé, il quale studiò 1' anatomia comparata delle appendici degli Artropodi. Per lui (pag. 315) la cosiddetta 1 an¬ gue degli Aracnidi, al disotto della quale si apre il faringe è comparabile a " cette portion de la lèvre superieure des lnsectes qui s'en détache plus ou moins, et s'appelle épipharinx,,. In que¬ sta parte, però, egli riscontra alcuni dei caratteri delle mascelle. Infatti a pag. 324 osserva che “ De tous les appendices buccaux ce sont les pièces du pharinx (epifaringe ed ipofaringe) qui se montrent les plus rudimentaires ; mais elles présentent encore, dans certains cas, plusieurs des éléments des machoires „. E più innanzi ancora (pag. 3Ó2) fa conoscere che egli è d'accordo con — 6 — il Latreille nel considerare i lobi dell'epifaringe (epiglotte) dei Crostacei come " analogues des lobes des machoires „. Prescindendo dalle considerazioni morfologiche, sulle quali oggi non è facile seguirlo, ciò che risulta da quanto egli discute è che paragonando questa 1 a n g u e degli Aracnidi all'epifarin- ge degl'insetti e riscontrando in questa degli elementi delle ma¬ scelle, viene implicitamente ad ammettere che questo pezzo boc¬ cale è paragonabile ad un'appendice pari. Ma se nelle considerazioni del Brulle noi intravediamo soltanto un accenno vago alla parità del rostro, qualche cosa di più deciso comincia ad offrirci il Blanchard (2). Infatti questi, nei Galeodi (pag. 236), al disotto del rudimento del labbro su¬ periore trova due paia di piccoli pezzi, dei quali il paio infe¬ riore porta palpi. E in un altro lavoro il Blanchard (4) mede¬ simo considera (pag. 210) il rostro dei Galeodi non come un pezzo impari, ma come un'appendice risultante dalla fusione di due pezzi omologhi alle mandibole degl'insetti. Estende questo concetto alla medesima parte boccale degli altri Aracnidi, e nello Scorpione (pag. 19) lo descrive come un pezzo impari posto al disopra della bocca fra i due cheliceri e che presenta due apo- demi d'inserzione grandemente divergenti l'uno dall'altro. Il Dufour (2) nello studiare l’anatomia dei Galeodi, riscon¬ trò che la parte posta anteriormente al rostro (e che io, Police (4) in altro lavoro ho chiamata piastre a graticciata) era (pag. 358) " composé de deux panneaux semblables contigus ou appliqués l'un contre l'autre „. A questi due pezzi egli attribui¬ sce il valore di vere appendici e li considera come mascelle. Milne-Edwards considera il rostro degli Aracnidi (pag. 541) come risultante dalla fusione delle mandibole e delle mascelle anteriori degli altri animali articolati. L'Huxley, il quale aggiunse dei particolari anatomici alla descrizione del rostro data dal Blanchard, cercando di inter¬ pretarne il modo di funzionare, lo considera come corrispondente morfologicamente al labbro superiore dei Crostacei (pag. 253) : " I entertain no doubt, therefore, that this " buccal appendage „ is a true labrum, and indeed, in all essential respect, it ìs exa- ctly like that part in thè Crustacea „. Colui, però, che realmente affrontò la quistione della pa- — 7 — rità del rostro fu il Cronenberg (1) il quale in un apposito la¬ voro sulle parti boccali degli Aracnidi, mise in rilievo nell'adulto e discusse fatti di non trascurabile importanza. Nello Scorpione (pag. 287-289) riscontrò alla base del rostro due prolungamenti fortemente chitinizzati, i quali darebbero un certo indizio della parità primitiva dell'organo ; ma fu nei Solfughi che egli (pag. 289-290) trovò i fatti più degni di nota. In questi animali, infatti, oltre ai rappresentanti dei due apodemi riscontrati nello Scor¬ pione, egli dette importanza ai due lobi laterali, posti sulle pa reti laterali del rostro e forniti di una robusta setola piumosa. In questi due lobi l'autore vide i rudimenti di un'appendice pari. Indizii di parità egli trovò ancora nel rostro dei Cheliferi, Migaie, Falangidi ed Araneidi e li riportò a quelli dello Scor¬ pione e dei Solifugi (pag. 290-294). Lo Schimkewitsck (2) ammette (pag. 26) col Cronenberg che il rostro risulti dalla fusione di due parti pari, ma osserva che ciò non basta per paragonarlo alle antenne, poiché anche il labbro superiore degl' Insetti sarebbe stato dimostrato risultare da due appendici saldate (Butschli). Ripete questa sua opinione nella nota sullo sviluppo degli Araneidi (Schimkewitsch 3, pag. 543). Prescindendo dalla quistione delle omologie, qui mi basta mettere in rilievo che egli considera il rostro come risul¬ tante dalla fusione di due parti pari. Bertkau (3) nota che nei Chernetidi l'apertura boccale (pag. 112) si trova fra un labbro superiore ed un labbro infe¬ riore. E, a proposito del labbro superiore osserva che in Obi- sium non ha riscontrato le due sporgenze ghiandolari dorsal¬ mente ad esso, come aveva avuto occasione di notare nel suo studio sui Ragni Bertkau (1). I due lobi laterali con setola piumosa, nel rostro dei Ga- leodi, furono ancora notati dal Bernard, benché questi non vi attribuisca V importanza datavi dal Cronenberg. Questi due lobi pari, nei Galeodi, richiamarono anche l'at¬ tenzione dell'HANSEN e del Kraepelin i quali li ritennero come rappresentanti della parte pari del rostro in questi animali. Ma chi ripiglia con entusiasmo le idee del Cronenberg sulle caratteristiche di parità del rostro, è il Gaskell, nella sesta parte del suo lavoro sull'origine dei Vertebrati. Per lui nei Ga- — 8 leodi gli apodemi pari che vanno dal rostro (camerostoma) al torace corrispondono agli apodemi entoscleriti degli altri piedi del torace (pag. 514). Egli aggiunge che il carattere di bilateralità non è apparente solo per le due piccole appendici che si tro¬ vano nella porzione anteriore del rostro dei Galeodi, ma ancora per il rivestimento chitinoso , poiché " thè softer median dorsal part being bounded by two lateral plates of hard chitin, which meet in thè middle line near thè extremity of thè organ Indizii di appendici pari furono qua e là riscontrati da varii autori in differenti Aracnidi. Così il Grassi (2) in Koenenia mi¬ rabilia (pag. 3) riscontra nel cefalotorace una prominenza doppia più avvicinata dei cheliceri al lato dorsale, ma che vista di fronte, pare collocata fra la base dei cheliceri stessi. Questa prominenza parrebbe occupare la stessa posizione del rostro. Il Bernard (1) nota che i Chernetidi (pag. 411) come i Ga¬ leodi hanno un rostro o b e a k costituito da una parte dorsale (labrum) e una parte ventrale (1 a b i u m). A proposito della nomenclatura adoperata, egli osserva (nota a pag. 411): “ I use these terms to indicate thè homologies which I think are thè most naturai. I cannot see what is gained by endéavouring to deduce thè rostrum from fused limbs (Cronenberq) „. Ma no¬ nostante queste sue dichiarazioni siano contrarie al carattere di parità del rostro, parlando della costituzione del labrum del- XObisium museorum, osserva che questa parte del rostro è " cu- riously divided in thè median line, so that in horizontal sections it looks as if it were produced into two horns Anche egli, quindi, vi riscontra un indizio di parità. Un indizio di parità parrebbe essere dato da quel solco longitudinale detto doccia mediana, riscontrato in una parte del rostro dal Lyonet (fig. 4, pi. 21) Duges (l fig. 3 a pi. 3 e 2 pag. 178), Blanchard (3) (pag. 218), Kessler (pag. 510), Plateau (2 pag. 140), Schimkewitsch (2 pag. 41), Mac Leod (pag. 377), Gaubert (2, pag. 109). Un indizio di parità ancora più spiccato è dato dalla gian¬ duia del rostro. Questa gianduia fu osservata da varii autori (Wasmann nella M y g a 1 a, Schimkewitsch n tW'Epeira diademata , Mac Leod nt\\' Argyroneta acquatica , Bertkau nell' Atypus , Gaubert nella Tegenaria domestica e nelle Licose. - 9 — Lo Schimkewitsch (2 pag. 41) trovò che questa gianduia viene a sboccare alla faccia dorsale del rostro con un condotto diviso in due lobi ; ma quegli che vi riscontrò indizio spiccato di parità fu il Gaubert (pag. 49) il quale dice : " j’ai constaté que le tube glandulaire, d'abord simple près de 1' orifice exté- rieur, se divise en deux canaux qui remontent vers la partie superieure du rostre et sont d’égale longeur. Chacun d eux pré¬ sente à P intérieur un canal chitineux foriné par une invagina- tion de la cuticule externe „. 11 Pokock riferisce che il labbro superiore degli Aracnidi è fatto da una parte impari, fusa da ogni lato con un prolunga¬ mento del coxa dei pedipalpi. Dalle notizie su riportate si rileva come nel rostro degli Aracnidi adulti da varii autori vennero riscontrati dei caratteri di parità, ma che esso possa rappresentare nettamente un organo pari fu sostenuto principalmente per i Galeodi, dapprima da autori antichi (Blanchard, Dufour) e poi da autori più moderni, fra i quali principalmente dal Cronenberg e poi dal Gaskell, che ne sostennero anche il valore appendicolare. Varii autori, però, anche sulla sola base dei caratteri ana¬ tomici, non sono di parere che possa trattarsi di un organo pari, considerandolo come una prominenza impari (Claparède, Sa- lenski, Simon, Vogt, Bòrner) ; e viene altresì paragonato da ta¬ luno al labbro dei Crostacei (Huxley), da altri al prostomio degli Anellidi (Bernard). Io ho studiato precedentemente il rostro dell'adulto in Pkalangium opilio ed in due Galeodi (G. araneoides , G. lethalis ) in due miei lavori sull'apparato bucco-faringeo di questi animali (Police 3, 4). Nel Phalangium opilio , io potetti sopratutto individualizzare quei caratteri che permettono l'esatta interpretazione anatomica e fisiologica del rostro. Interpretazione della quale molti autori non hanno avuto un concetto esatto : e di ciò è prova tutta la grande diversità nella serie di nomi dei quali è stato gratificato quest'organo nel paragonarlo a svariate parti boccali di altri Artropodi. 10 — L'apparato bucco-faringeo *) dei Falangidi è quello fra gli altri Aracnidi che presenta il maggior numero di parti, epperò 10 lo ritengo il più completo e lo prendo a tipo di tali apparati negli Aracnidi. In esso, nelle linee generali d' insieme, possiamo distinguere due porzioni : una porzione che sporge dorsalmente all'apertura boccale, e che inoltrandosi internamente si dispone dorsalmente al faringe, ed un'altra porzione posta ventralmente. La porzione dorsale è rappresentata da un pezzo solo, il ro¬ stro, o parte faringea dell'apparato, la porzione ventrale è rap¬ presentata dalle parti boccali propriamente dette (mandibole, mascelle del primo paio, mascelle del 2° paio, labbro inferiore). Mentre il rostro non è collegato con nessuna delle appen¬ dici del cefalotorace ed il suo valore morfologico è discusso, il valore delle parti boccali è del tutto chiaro ed evidente, poiché esse sono rappresentate da estroflessioni, più o meno modificate, dell'articolo coxale dei pedipalpi e delle prime due paia di piedi; 11 labbro inferiore, soltanto è rappresentato dagli sterniti delle altre due paia di piedi. Le varie parti boccali nei differenti Aracnidi possono essere più o meno modificate o atrofizzate, il rostro, invece, esiste sempre. Questo rostro rappresenta una lamina chitinosa la quale protegge dorsalmente e lateralmente il primo tratto dell'intestino anteriore (atrio boccale e faringe) e serve d'inserzione ai muscoli dilatatori di questo intestino medesimo. Esso è quindi un organo legato intimamente alla funzione succiatrice del faringe e come questa funzione è caratteristica degli Aracnidi, così anche il ro¬ stro è caratteristico degli Aracnidi medesimi. Fisiologicamente, quindi, esso non è comparabile al labbro superiore dei Crostacei e degl' Insetti, il quale limita solo dor¬ salmente l'apertura boccale, senza prendere nessun rapporto col *) Come esposi in altro mio lavoro (Police, 3) dico apparato bucco- faringeo e non apparato boccale, poiché negli Aracnidi le parti in rap¬ porto con l’apertura boccale sono così intimamente collegate (anatomicamente e fisiologicamente) con quelle in rapporto con il faringe, che non è possibile scindere le une dalle altre nel loro studio. — 11 faringe. Da ciò la poca esattezza della denominazione di la¬ brum data al rostro da molti autori. Il rostro del P. Opilio Police (3) si presenta come un or¬ gano a simmetria nettamente bilaterale. In esso si distinguono due parti : una parte anteriore o e p i s t o m a (epst) posta al disopra deiratrio boccale (e alla quale si inseriscono i muscoli dilatatori di questo) ed una parte posteriore o epifaringe,. posta al disopra del faringe (e alla quale si inseriscono i mu¬ scoli dilatatori faringei). Posteriormente il rostro si divide in due prolungamenti posteriori, pari, i quali servono al- Y inserzione di due robusti muscoli retrattori del rostro. I muscoli dilatatori deiratrio boccale e del faringe sono simmetricamente distribuiti, in modo tale che se si tagliasse il rostro con una retta lungitudinale , ognuna delle due metà por¬ terebbe l’inserzione di muscoli pari corrispondenti. II rostro del P. opilio adulto, pur essendo un organo im¬ pari, oltre alla disposizione a simmetria bilaterale dell'inserzione dei muscoli dilatatori del faringe, presenta quale unico indizio di parità i due prolungamenti posteriori. Non ho riscontrato nel Phalangiurn la gianduia rostrale ; non posso quindi confermare per questo animale la parità di questa gianduia, messa in evidenza dal Gaubert negli Araneidi. Nei Galeodi si riscontrano nell'organo in parola, nell'adulto maggiori caratteri di parità. Ed infatti i Galeodi, fra gli Aracnidi sono stati quelli che hanno porto il loro contributo principale alla quistione della parità del rostro e conseguentemente al loro valore appendicolare. Gli indizii di parità furono principalmente riscontrati in due lobi posti lateralmente al rostro e forniti di un'appendice setolosa (Police 4, Fig. 2 e 3 / 1). Mi sono occupato dello studio di quest’organo nei Galeodi in un apposito lavoro (Police 4), nel quale ho sostenuto che l’apparato boccale di questi animali non è costituito dal solo rostro, ma (come mostra lo sviluppo) dalla fusione del rostro e dei lobi mandibolari e che queste mandibole sono rappresentate appunto dai lobi laterali dell’apparato bucco-faringeo dei Galeodi : rostro e lobi mandi¬ bolari che nel Phalangiurn sono parti distinte, sono fuse nei Galeodi. Epperò l'indizio di parità, riferibile ai lobi laterali, nei — 12 — Galeodi non si può riferire al rostro, rappresentando questi lobi parti embrionalmente distinte dal rostro. Purtuttavia, nella parte rappresentante il rostro nel vero senso della parola noi riscontriamo degl' indizii di parità molto più spiccati di quelli osservati nel rostro del Phalangium. Anzi¬ tutto la presenza di una costola dorsale divide Porgano in due parti laterali simmetricamente disposte da un lato e dall'altro della costola medesima. Inoltre anteriormente all'organo vi sono due appendici piu¬ mose a reticolato, che io ho indicate come piastre a graticciata, le quali sono simmetricamente disposte da un lato e dall'altro dell'apertura boccale. Posteriormente poi vi sono i due prolungamenti posteriori i quali corrispondono a quelli riscontrati nel Phalangium , ma anzicchè essere di ridotte dimensioni, come in questo animale, sono molto più robusti e sviluppati e fortemente divergenti l’uno dalPaltro. Ho studiato quindi le forme esterne del rostro adulto in due animali che presentano i due tipi esterni di apparato bucco- faringeo, fra gli Aracnidi : i Falangidi che presentano il maggior numero di parti boccali distinte, ed i Galeodi che ne presentano il numero minore (soltanto il rostro ed i lobi mandibolari) e fuse fra di loro. Questa fusione di parti fa sì che gli autori che hanno voluto vedere l'indizio spiccato di parità nei due lobi laterali dei Galeodi sono stati tratti in errore, poiché questi lobi rappre¬ sentano altre due parti boccali (i lobi mandibolari degli altri Aracnidi) che qui si sono fusi col rostro. Esistono, però, altri caratteri di parità nel rostro del Phalangium e principalmente in quello dei Galeodi, quali i due prolungamenti posteriori, la disposizione simmetrica dei muscoli dilatatori del faringe, le due piastre a graticciata e la costola dorsale che divide in due il rostro dei Galeodi ; ma questi caratteri pur essendo un contri¬ buto da prendersi in considerazione, non sono tali da permettere senz'altro che noi potessimo affermare che il rostro degli Aracnidi adulti sia un'appendice pari. Il carattere principale di parità nell'adulto è dato, quindi, dai prolungamenti posteriori i quali rappresenterebbero la base pari del rostro. — 13 — Contro l' interpretazione del Cronenberg (da me seguita) che i due prolungamenti posteriori siano indizio di parità del rostro, sorse lo Stchekanovtzeff, il quale vorrebbe che questi due prolungamenti pari non appartenessero al rostro. Questo autore studia il rostro negli Pseudoscorpioni. Egli intende per rostro " nur das vorderste obere Ende des Kòrperstàmme Per lui il labbro superiore ed il labbro inferiore sono rivestiti dal¬ l'articolo coxale dei pedipalpi (pag. 322) ; la parete dorsale del rostro non si continuerebbe fino alle piastre triangolari (prolun- gamenti posteriori) poste alla base del rostro ; ma queste piastre rappresenterebbero la superficie dorsale degli angoli degli arti¬ coli coxali dei pedipalpi, posti l'uno contro l'altro. Io ho riscontrato i prolungamenti posteriori del rostro dei Galeodi perfettamente corrispondenti, per netti caratteri anato¬ mici ai prolungamenti posteriori del rostro del Phalangium opilio. In entrambi questi animali i prolungamenti posteriori sono in perfetta continuazione con le pareti laterali del rostro e non hanno nessun rapporto con i pedipalpi. Particolarmente poi ciò si scorge nel Phalangium , nel quale, la direzione del rostro è assoluta, mente diversa da quella dei pedipalpi e i prolungamenti poste¬ riori si rivolgono dorsalmente per collegarsi con i muscoli re¬ trattori del rostro, che si attaccano alla faccia interna delle pareti dorsali del cefalotorace. Inoltre l'articolo coxale dei pedipalpi sporge ventralmente dove emette un paio importante di parti boccali, le mandibole, le quali nel Phalangium sono perfettamente distinte, mentre nei Galeodi si fondono col rostro medesimo, ma nella parte latero anteriore (costituendo i lobi laterali) e non nella parte poste¬ riore. Aggiungerò che ciò che sostiene lo Stchekanovtzeff non risulta chiaro nè dai suoi disegni, nè dallo schema da lui dato. D'altra parte, questi caratteri di parità nell'adulto, pur co¬ stituendo un contributo da valorizzarsi, non sono tali da per¬ mettere di asserire senz’altro che il rostro degli Aracnidi adulti sia un'appendice pari. Epperò, lo studio dell'organo nell'embrione, è quello che darà i fatti di maggiore importanza in rapporto alla quistione. 14 — Le notizie storiche sulla parità del rostro nell* embrione. La parità del rostro nell'embrione degli Aracnidi acquista un' importanza molto maggiore che nell'adulto, poiché in alcuni casi, durante lo sviluppo, l'abbozzo del rostro è stato trovato pari. Ecco quanto ne dicono i vari osservatori : Il Claparède nelle sue " Recherches sur l'èvolution des A- raignées „ non riscontra nel capo alcuna segmentazione anterior¬ mente ai cheliceri ; per lui (pag. 54) la formazione del rostro è impari ed egli crede che a torto il Brulle lo considera come risultante dalla fusione delle mascelle. L'Emerson in alcune osservazioni sullo sviluppo del Pholcus , nota, in uno stadio anteriore a quello in cui vede comparire le mandibles (cheliceri), la comparsa di un under-lip (pag. 3Ó5), intorno alla cui formazione non s' intrattiene in modo particolare. Il Salenski trattando lo studio dello sviluppo degli Araneina, considera il rostro come un’appendice impari. Ad una medesima conclusione venne il Metschnikoff a) studiando l'embriologia dello Scorpione, poiché riscontrò che in questo animale il labbro superiore si origina dal primo seg¬ mento come un'appendice impari incavata (pag. 220). E dopo le osservazioni sullo sviluppo dei Cheliferi, il Metschnikoff medesimo (2) trova che il labbro superiore dapprima ha l'estremo anteriore arrotondato (pag. 517) in modo da costituire ciò che egli chiama il R u s s e 1 , e poi (pag. 521) " dass anstatt des- selben sich eine verhaltnissmàssig kleine, aus zwei hinter einander liegenden Abschnitten bestehende Oberlippe bildet „. Del parere del Metschnikoff è ancora il Balbiani (1) , il quale studiò lo sviluppo dei Falangidi. Per lui il labbro supe¬ riore (pag. 15) deve essere " regardé comme formant le prolon- gement antérieur de la téte, ainsi que le démontre l’embryologie; il ne constitue, par conséquent, jamais qu'une pièce impaire et médiane dont l'origine est toute différente de celle des appen- dices céphalothoracique „. E negli Araneidi il Balbiani (2, pag. 85) trova che il primo paio di appendici cefaliche è rappresentato dai cheliceri e si sviluppa dal primo zoonito cefalico. 15 — Il Barrois (1, pag. 532) negli embrioni di Ragni osserva che i lobi procefalici sono limitati in dentro ed in alto da un solco contornato da tutti i lati da una cresta sporgente dovuta ad un ispessimento delle cellule del blastoderma, questa cresta forma fra essi una linguetta sporgente, senza dubbio il rappre¬ sentante del labbro superiore, e in seguito si prolunga da ogni lato in due ispessimenti semicircolari che circondano i lobi ce¬ falici del lato stesso. Anche il Barrois, quindi, come il Met- schnikoff ed il Balbiani vede il rostro svilupparsi come un'ap¬ pendice impari. Il Cronenberg (1), avvalorò con dati di embriologia i ca¬ ratteri di parità da lui riscontrati nel rostro dei Galeodi adulti, mettendo in evidenza un fatto che era sfuggito agli embriologi precedenti. Egli ricava i suoi risultati dallo studio dello sviluppo di di¬ versi Aracnidi (Scorpioni, Ragni, Opilionidi e Pseudoscorpioni) ; principalmente, però espone i risultati embriologici ottenuti su di un Araneide, il Dendryphantes hastatus, nel quale osserva che nell'embrione il rostro è rappresentato da due abbozzi pari che in seguito si fondono (pag. 295). Da ciò il Cronenberg conchiude (pag. 298) che il r o - s t r u m negli Aracnidi superiori e nelle corrispondenti forma¬ zioni dei ragni, rappresenta i rudimenti di un paio di appendici cefaliche omologabili alle prime antenne. Il Balfour (1) nel suo studio sullo sviluppo degli Araneidi, pur riscontrando un segmento per i cheliceri e non per il rostro (pag. 174), allorché parla di un labbro superiore, nota che questo durante lo sviluppo è bilobato (pag. 178): “The stomodeum is a deepish pit between thè two procephalic lobes, and distinctly in front of segment of thè chelicerae. It is bordered in front by a large well-marked, bilobed upper lip, and behind by a smaller lower lip „ e più innanzi : " The large upper lip of thè embryo of Chelifer (cfr. Metschinikoff). Nel suo trattato di embriologia comparata , il Balfour (2) conserva la medesima opinione, considerando sempre come primo paio di appendici i cheliceri (pag. 367). Lo Schimkewitsch (3) nella sua nota sullo sviluppo degli Araneidi (pag. 453), ammette che il rostro si origina come un'ap- — 16 — pendice pari. E in un lavoro posteriore (4) ripete che il labbro superiore appare sotto forma di un paio di appendici (pag. 2). Ancora, il Locy, seguendo lo sviluppo & Bd. 3. 1829. Lyonnet. — Mémoires du Museum, Tome 18. 1884. MAC Leod J. — La structure de Tintestin antérieur des Ara- chnides. Bull- Ac. Roy. Belgique (3), Tome 8. 1809. MECKEL. — Beitràge sur vergleichenden Anatomie. Bd. 1. 1850. Menge M. A. — 1. Ueber die Lebensweise der After spinnen (. Phalangida ), Danzig. 1855. — — 2. 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WASMANN A. — Beitràge sur Anatomie der Spinnen . Ab- handl. Gebiete Naturwiss.-Vereins, Hamburg, Bd. 1. TAVO L E Mia Società dei Naturalisti , Voi. XLIV Fig. 2 Fig. 1 Fig. 4 Tav. I V Spiegazione della Tavola i. Lettere comuni a tutte le Figure. ac h = abbozzo dei cheliceri. app = abbozzo dei pedipalpi. a r = abbozzo del rostro. cc = cavità celomatica dell'abbozzo del rostro. fa — fosse anteriori. fi — fossette laterali. fn = fossette neuroblastiche. Ipr = lobi procefalici. neh = neuromero dei cheliceri. n p p = neuromero dei pedipalpi. st = stomodeo. 1. — Capo di embrione di Sparassus (Stadio I) - Koriska, oc. 4, ob. 3. 2. — Capo di embrione di Sparassus (Stadio li) - Koriska, oc. 4, ob. 3. 3. — Capo di embrione di Sparassus (Stadio III) - Koriska, oc. 4, ob. 3. 4. — Capo di embrione di Sparassus (Stadio IV) - Koriska, oc. 4, ob. 3. 5. — Capo di embrione di Theridium (Stadio I) - Koriska, oc, 2, ob. 7X. 6. — Capo di embrione di Theridium (Stadio II) - Koriska, oc. 2, ob. 7X. 7. — Sezione trasversa del lobo cefalico di embrione di Theridium, dello Stadio I, passante attraverso i due abbozzi pari del rostro e mo¬ strante le due cavità celomatiche. Finito di stampare il IO giugno 1932. Determinazione di piccolissime quantità di arsenico nei composti arsenicali organici. Nota del socio Selim Augusti (Tornata del 19 maggio 1932) Sommario. Generalità. Metodi in uso nei laboratori chimici per la determinazione dell' arsenico nei composti arsenicali organici. Dosaggio del mono-metil-arsinato sodico. Dosaggio del dimetilarsinato sodico. Saggi sui composti organici arsenicali della serie aromatica. Dosaggio deH’Atoxil. Dosaggio del Salvarsan sodico. Conclusione. Generalità. Di metodi per la determinazione di quantità piccolissime di arsenico nei composti arsenicali organici se ne conoscono ben pochi, e di questi metodi solo qualcuno può dare un certo affida¬ mento , però sempre relativo alla quantità di As presente nel composto e principalmente rispetto alla funzione che ha l' As nella molecola organica. I metodi più in uso nei laboratorii per il dosaggio dell’ ar¬ senico nelle sostanze organiche sono: I. Metodo Carius. — È il migliore per scomporre con maggior sicurezza i composti arsenicali organici , specialmente per quei composti aventi l’As non facilmente scindibile dalla mole¬ cola organica. Praticamente, in un tubo di vetro infusibile di Jena, chiuso ad una delle estremità, si introduce una quantità determinata della sostanza da analizzare e poi acido nitrico. Si chiude il tubo — 52 — all'altra estremità e si scalda il tutto in una stufa Meyer per un paio di ore a 250 C.. Fatto ciò si lascia raffreddare poi si apre il tubo ed il liquido si tratta con un eccesso di ammoniaca e si precipita quindi l'As con la miscela magnesiaca. Questo metodo è applicabile quando la sostanza non contiene nè metalli alcalino-terrosi nè metalli pesanti, perchè se presenti il metodo va modificato in questo senso : il liquido ottenuto dopo trattamento con acido nitrico si diluisce prima con acqua distillata e poi si tratta con molibdato ammonico ; il precipitato raccolto su filtro, si lava a più riprese con acqua distillata calda, si scioglie in ammoniaca e si riprecipita con miscela magnesiaca. Questo precipitato si secca prima a 100° C. in stufa e poi si calcina ; in tal modo tutto 1' As presente si trasforma in piroar- seniato di magnesio. Dalla quantità di sostanza adoperata e dalla quantità di piroarseniato ottenuto, si ottiene facilmente la quan¬ tità di arsenico presente nella sostanza analizzata e per conse¬ guenza si risale alla percentuale di arsenico nella molecola or¬ ganica. Talvolta il metodo Carius dà esito negativo. In tal caso si neutralizza la soluzione nitrica con carbonato sodico, si evapora a secco e si fonde il residuo con potassa caustica, secondo il metodo Liebig. II. Metodo Marie. — Se la sostanza non è volatile, la si riscalda in un matraccio Erlenmeyer con circa 5 cc. di acido nitrico concentrato, e vi si aggiunge, a piccole porzioni per volta, due e tre grammi di permanganato potassico polverizzato, fino a co¬ lorazione violetta persistente. Si scalda ancora finché cessa Iò svolgimento di ossido di azoto. Si lascia allora raffreddare e si aggiunge alla soluzione, a goccia a goccia, una soluzione di nitrito potassico al 10 °/of finché il liquido diventi perfettamente chiaro. Si fa bollire nuovamente e si tratta con molibdato ammonico. Si lava bene il precipitato e lo si ridiscioglie in ammoniaca e quindi si precipita con miscela magnesiaca. Il precipitato otte¬ nuto viene calcinato e pesato sotto forma di piroaseniato di magnesio. Si può anche dosare l'acido arsenico con acetato di uranio in soluzione acida. — 53 — III. Metodo Messinger. — Viene raramente impiegato. È basato sulPossidazione della sostanza con acido cromico ed acido solforico, in un pallone munito di refrigerante a ricadere. IV. Metodo Rupp e Lehmann. — È un metodo di do¬ saggio molto comodo. Il composto arsenicale viene ossidato con permanganato di potassio ed acido solforico. L' eccesso di per¬ manganato viene decolorato con acqua ossigenata , quindi si fa bollire. L’As si trova in soluzione sotto forma di acido arsenico che viene titolato iodometricamente. V. — Altri metodi sono quelli di Loewig e Schweizer, di Palmer e Dehn (per l'analisi delle arsine primarie), di Partheil, di Monthulé, di Brugelmann (dosaggio volumetrico con so¬ luzioni di uranio, di Pringsheim, ecc. Tutti i metodi sovraesposti, pur conducendo a buoni risul¬ tati analistici ed essendo chimicamente e tecnicamente perfetti, non lo sono più quando si voglia dosare quantitativamente mini¬ me quantità di As presente in una molecola organica, eppure si abbia a propria disposizione piccole quantità di sostanza a minimo tenore di arsenico e che si voglia dosare quantità infi¬ nitesime di As quando questo elemento si trovi come impurezza in composti organici. Poiché è stata dimostrata la presenza di piccole quantità di arsenico nell’organismo in condizioni normali (Bertrand , Gau- thier) ed inoltre la terapia moderna fa largo uso di sostanze medicamentose a base di arsenico, in cui questo elemento sia legato direttamente al carbonio, si comprende quale importanza abbia oggi assunto la determinazione di piccolissime quantità di As nei composti organici. In altra mia memoria ho esposto un metodo proposto da Hackl (per la determinazione dell’ arsenico nelle roccie silicate) e da me sperimentato e controllato. Questo metodo, come ho descritto, è basato sul fatto che facendo pervenire, a caldo, una corrente di bromo acido carbo¬ nico sulla sostanza arsenicale, tutto l'arsenico presente viene tra¬ sformato in bromuro di arsenico, che raccolto in una soluzione diluita di acido nitrico, dopo ulteriori trattameuti, viene ridotto — 54 — ad arsenico libero e questo dosato colorimetricamente con la reazione di Gutzeit. Per tutto quanto riguarda l’andamento della prova e l’apparecchio all'uopo adoperato mi rimando alla mia precedente memoria. Questo procedimento però non è mai stato applicato alle sostanze organiche ed io mi sono proposto di provarlo speri¬ mentalmente. I risultati ottenuti , che verrò esponendo , hanno confermato pienamente le mie previsioni. Le sostanze organiche su cui ho sperimentato sono princi¬ palmente quelle usate a scopo terapeutico e contenenti As sia allo stato trivalente che pentavalente , e cioè Arrhenal o metil- arsinato sodico CHsAsO (ONa)2. 6H2O; cacodilato o dimetilar- sinato sodico (CH3)2 As02Na. H2O ; Atoxil o p = aminofenilarsi- nato sodico NH2C6H4 As03HNa. 4 H20 ; Salvarsan sodico o3 = amino = 4 ossifenilarsinico (NaO) (NH2) C6H3As = AsC6H3 (NH2) (NaO) ; di ossi-dimetilen-arsenobenzen-disolfonato sodico NaO. SOCH2 (NH) = CgH3 (OH) As = As (OH) C6H3 (NH) CH20. SONa. Dosaggio del mono - metilarsinato sodico. Il metilarsinato sodico che si trova in commercio è in cri¬ stalli contenenti 6 molecole di acqua di cristallizzazione, ma es¬ sendo un sale molto deliquescente, ne contiene in genere molto di più. Per avere risultati attendibili ho avuto cura che il sale sia stato assolutamente esente da acqua di cristallizzazione e da ac¬ qua di assorbimento. Il procedimento pratico è il seguente : si prende una data quantità di metilarsinato sodico, si pone in un vetrino da oro¬ logio e si secca in stufa ad aria per circa tre ore a 130° C. (a 100° abbandona solo cinque molecole di acqua di cristallizzazione e ne rimane una che va via solo a 130°). Dopo, cercando di avere la massima celerità unita a precisione si preleva una quantità piccolissima di metilarsinato e si pesa. Su questo sale sono state eseguite due determinazioni. In una prima determinazione si sono usati gr, 0.0021 equivalenti a gr. 0.0009 di As. teorico di questo sale, e si è sottoposto al procedimento generale. Il liquido portato all'apparecchio di ri- — 55 — duzione dà una cartina colorata che al confronto fatto con l'altra ottenuta prelevando cc. 0.9 di una soluzione contenente gr. 0.001 di As. (preparata come indicato nella mia precedente memoria), mostra una differenza di colorazione il cui errore è imputabile al 0.01 °/0. Ottenuta in questo caso una netta e precisa determinazione colorimetrica sono passato ad eseguire su questo sale una seconda prova con quantità di sostanza molto minore. Si prelevano gr. 0.0014 di metilarsinato, equivalenti a gr. 0.00061 di As ; il liquido ottenuto si porta a 20 cc. di cui ogni cc. contiene gr. 0.0000305 di As. Per mezzo di una buretta si preleva un cc. di questa soluzione e si porta all'apparecchio di riduzione. La reazione dovuta all'AsH3 sviluppatasi è netta e precisa sulla cartina al nitrato di argento, la cui colorazione gialla è ben visibile. Il saggio di confronto eseguito prelevando cc. 6.1 di una soluzione di anidride arseniosa contenente gr. 0.00001 di As per cc. dà una cartina che messa al confronto con la prima mostra un errore imputabile, come il primo saggio eseguito, al 0.01 °/0 della sostanza adoperata. Dosaggio del dimetilarsinato sodico. Il dimetilarsinato sodico è in cristalli contenenti un numero imprecisato di molecole di acqua di cristallizzazione, quindi si è ripetuto il trattamento fatto subire al monometilarsinato sodico e cioè essiccamento in istufa a 130° C. Una prima prova eseguita prelevando gr. 0.0023 di dimeti¬ larsinato, equivalenti a gr. 0.00107 di As, portando il liquido ottenuto all'apparecchio a riduzione, dà per risultato una cartina al nitrato di argento mostrante colorazione giallo rossastra equi¬ valente ad un'altra colorazione ottenuta su di una altra cartina mediante prova eseguita con prelevamento di un cc. di una so¬ luzione di anidride arseniosa contenente gr. 0.001 di As. L'errore questa volta si aggira intorno ad un numero minore di quello ottenuto per il monometilarsinato. - 56 - La seconda prova è stata eseguita prelevando gr. 0.0019 di dimetilarsinato sodico, equivalenti a gr. 0.00089 di As, sciogliendo in acqua distillata fino al volume di 20 cc. e prelevando I cc. di questa soluzione gr. 0.000445 di As. Questa quantità portata all'apparecchio a riduzione dimostra reazione quantitativa, con¬ cordando la cartina ottenuta con un' altra ottenuta mediante un’aliquota di soluzione di anidride arseniosa corrispondente alla medesima quantità di arsenico. Dai risultati ottenuti si vede che il metodo si è dimostrato oltremodo sensibile e la sua esecuzione pratica non dà luogo a perdite sensibili di arsenico. Saggi su composti organici arsenicali della serie aromatica. Il metodo è stato sperimentato sull’atoxil o aminofenilarsi- nato sodico e sul diossi - dimetilen - arsenobenzen - disolfonato sodico. In questi saggi si é dimostrata utilissima la disposizione ap¬ portata e cioè la sostituzione alla comune navicella di porcellana di una navicella di vetro, formata da un tubo del diametro di 0.8 cm. lunga 4 cm., piegata a semiluna, con i bordi tagliati parallelamente alla canna di vetro. Il bromo esplica in questo caso un’ azione più energica di quanto si osservi con la navi¬ cella di porcellana. Dosaggio deir Atoxil. L’atoxil o p. -amino - fenilarsinato sodico è una poivera bianca cristallina, molto solubile in acqua ; cristalizza con 4 mo¬ lecole di acqua. In primo tempo si è cercato di effettuare le prove come le precedenti e cioè essiccare prima la sostanza in modo da elimi¬ nare l’acqua e poi passare al dosaggio, ma ciò non è stato pos¬ sibile perchè già alla luce ed alla temperatura di 130° C. si è notata un'alterazione molto profonda nel composto. Si è notata infatti subito la formazione di anilina, proveniente dalla scis¬ sione del composto. — 57 — Si è preceduto quindi al dosaggio dell'atoxil direttamente, tenendo conto però nei calcoli della quattro molecole di acqua di cristallizzazione. Si sono prelevati gr. 0.0022 di atoxil, equivalenti a gr. 0.00069 di As teorico e si è fatto subire il solito trattamento mediante saggio di confronto fra la cartina avuta in questa prova e quella ottenuta prelevando cc. 0.69 di una soluzione di anidride arseniosa contenente gr. 0.001 di arsenico teorico per cc. Come risultato pratico si è notato la quasi identità di co¬ lore e di lunghezza su tutte due le striscie. gli errori imputabili vanno riportati al milionesimo. Dosaggio del Salvarsan sodico. Per il dosaggio del salvarsan sodico si è notato una netta differenza fra le due cartine (la cartina della sostanza esaminata e quella ottenuta con la soluzione campione di anidride arseniosa). Questi risultati sono apparsi strani in primo tempo, dato che gli energici mezzi adoperati (bromo e calore a 300° C.) si erano dimostrati con tutti gli altri composti arsenicali di azione molto soddisfacente. Allo scopo di indagare le ragioni di questa dif¬ ferenza di comportamento le prove sono state nuovamente ripe¬ tute e più di una volta, variando sia la temperatura (fino a 350° C), sia la durata della combustione, ma i risultati avuti sono stati sempre discordanti. Ho notato però che la quantità di ar¬ senico ottenuta dal calcolo analitico si aggira sempre intorno al 24 °/0, mentre la quantità di arsenico teorico in questo composto é del 30 °/0. Consultando la letteratura degli arsenobenzoli ho potuto in¬ fatti riscontrare che questi hanno un tenore di As variabile dal 18°/0 al 23 °/0, mentre il teorico è del 30 °/0 ; questa differenza è imputabile ad un complesso di circostanze non ancora bene de¬ finite. In conclusione le prove eseguite, e che qui ritengo inutile trascrivere dato le forti differenze dal teorico, hanno dimostrato per il salvarsan sodico e per il diossi-dimentilen-arsenobenzen disolfonato sodico dell'Istituto Sieroterapico Milanese, un tenore del 22 °/0 di As per il primo del 19 °/0 di As per il secondo. 58 — Conclusione. Dalle prove eseguite e dai risultati ottenuti con il metodo da me adoperato si possono trarre le seguenti conclusioni : I) il metodo di dosaggio dell'arsenico mediante combustione in cor¬ rente di bromo— anidride carbonica, proposto dall' ackl per la determinazione di quantità piccolisisme di arsenico nelle rocce silicate, può benissimo essere adoperato per il dosaggio di pic¬ cole quantità di arsenico nei composti arsenicali organici ; II) i risultati ottenuti mostrano un errore del 0.001 °/0 e che nella peggiore delle ipotesi (cosa che a me non è capitata) può anche raggiungere il 0.01 °/0 senza che il dosaggio quantitativo varii in modo da alterare i risultati ; III) il metodo soprariportato dà risultati oltremodo più sen¬ sibili dei risultati ottenuti con i metodi comunemente in uso nei laboratorii chimici per la determinazione dell'arsenico nei com¬ posti arsenicali organici, sia appartenente alla serie grassa che alla serie aromatica. Riassunto. Sono stati presi in esame i vari metodi per la determinazione quantitativa di tracce d’arsenico, È stato controllato il metodo pro¬ posto da Hackl per la determinazione di quantità minime di arsenico nelle rocce silicate. Riscontrata la esattezza di tale metodo ed intra¬ vedendo la possibilità di estenderlo al dosaggio di tracce di arsenico non solo nelle sostanze inorganiche , ma anche in quelle organiche , si sono studiate tutte le condizioni sperimentali migliori per l’esecu¬ zione pratica di tale metodo analitico (disposizione dell’apparecchio, temperatura e durata della prova, cartine reattive, ecc.). I risultati ot¬ tenuti sono tali da indicare il metodo perfettamente adatto alla deter¬ minazione di tracce di arsenico nelle sostanze arsenicali inorganiche (segue una seconda nota sull’ applicazione del metodo al dosaggio delTarsenico nelle sostanze arsenicali organiche). Finito di stampare il 30 luglio 1932. Dosaggio di minime quantità di arsenico. Nota del socio Selim Augusti (Tornata del 19 maggio 1932) Sommario Metodi generali per la ricerca di tracce di arsenico. I Metodo Marsh. II „ Hefti. Ili „ Gutzeit. Metodo Hackl. Apparecchi e materiali occorrenti. Apparecchio di ossidazione con bromo. Condotta pratica dell’operazione. Norme da osservarsi durante lo svolgimento pratico della operazione. Apparecchio di riduzione. Cartine reattive al nitrato di argento. Soluzioni titolate di arsenico. Preparazione delle cartine colorimetriche campioni. Procedimento pratico per il dosaggio dell'arsenico. Dosaggio dell'anidride arseniosa. Conclusione. Metodi generali per la ricerca di tracce di arsenico. I metodi in uso per la ricerca e dosaggio di tracce di arse¬ nico sono i seguenti : I. Metodo Marsh. - Questo metodo classico di ricerca delDarsenico è basato sulla formazione dell' idrogeno arsenicale per azione dell’ idrogeno nascente sui composti dell’ arsenico. Praticamente l'apparecchio adoperato consta di una bottiglia di Woulf nella quale si fa sviluppare dell'idrogeno per azione di acido solforico purissimo su zinco purissimo. L'idrogeno che si svilup¬ pa nella bottiglia viene essiccato attraverso un tubo a cloruro di calcio e poi viene infiammato all'uscita da un tubo terminante con una punta molto sottile rivolta verso l'alto. Se nella bottiglia 60 - si introduce del materiale contenente arsenico anche in quantità piccolissime l'idrogeno brucia con una fiamma livida caratteristica. Se si schiaccia la fiamma con una capsula di porcellana o qual¬ siasi altro corpo freddo si forma su questi ultimi una macchia nera, anulare, brillante di arsenico, solubile nell'acido nitrico e nell'iposolfito sodico. Questo metodo è molto sensibile ed offre il vantaggio di isolare l'impurezza stessa, ma pur rendendo eccellente servigi nelle ricerche tossicologiche, non si presta tuttavia per saggi in serie. II. Metodo Hefti. — Modificato da Sanger e Blach, poi perfezionato da Cribier, consiste nel far agire l'idrogeno arseni¬ cale su di un sale mercurico. Questo metodo, consigliato anche dalla Farmacopea degli Stati Uniti di America, non è però ra¬ pido (richiede 24 h.) e presenta l'incoveniente che la cartina reat¬ tiva utilizzata si conserva male. I risultati ottenuti con questo metodo non sono poi neanche troppo costanti. III. Metodo Gutzeit. — Consiste nell'azione dell'idrogeno arsenicale sul nitrato di argento, con formazione di una colora¬ zione gialla che passa al nero per aggiunta di una goccia di acqua. Questa reazione è molto sensibile e si presta molto bene per la ricerca qualitativa dell’arsenico. Il dott. Hackl *) in un primo tempo e poi F. Martin e J. Pien * 2) hanno applicato quantitativamente questo metodo , tra¬ sformandolo in un metodo di determinazione quantitativa colo¬ rimetrica. Il dott. Hackl ha utilizzato questa reazione , imaginando tutto un metodo, mediante il quale fa avvenire la combustione della sostanza in esame in un tubo chiuso in corrente di bromo- anidride carbonica, raccogliendo il bromuro di arsenico così ot¬ tenuto e determinando poi quantitativamente l'As con il saggio di Gutzeit. x) Hackl. — Bestimniung àusserst geringer arsenspuren der silicat- Gesteinen. Chemicher Zeitung N. 145, p. 1169. 2) F. Martin e J. Pien. — Dosage de petites quantités d' arsenic. Bul- letti n de la Societé Chiinique de France, 1930, p. 646. — 61 - Scopo di questo lavoro è appunto quello di controllare sperimentalmente questo metodo sulle sostanze inorganiche, come ha fatto I'Hackl, e passare poi alla determinazione dell'arsenico nei composti arsenicali organici, se i risultati ottenuti ne dimo¬ strano la possibilità. Metodo Hackel. Apparecchi e materiali occorrenti. Gli apparecchi ed i materiali occorrenti per la esecuzione pratica di questo metodo sono i seguenti : a) apparecchio di ossidazione con bromo; b) apparecchio di riduzione ; c) cartine al nitrato di argento ; d ) soluzioni campioni di anidride arseniosa ; e) cartine campioni per la determinazione colorimetrica. Apparecchio di ossidazione con bromo. Il materiale occorrente per questo apparecchio è dato da : a) apparecchio di Kipp, con marmo ed acido cloridrico, per la preparazione delPanidride carbonica ; b) bottiglia di lavaggio contenente acido solforico con¬ centrato ; c) torre a cloruro di calcio ; d) torre contenente il bromo ; e) stufa Meyer con relativo termometro ; /) tubo di vetro di Jena infusibile, piegato ad una delle estremità ad angolo retto ed affilato alla punta ; g) palloncino caudato contenente una soluzione nitrica ; h) apparecchio di assorbimento a potassa ; i) una navicella di porcellana piccola e che possa facil¬ mente entrare e scorrere nella canna di vetro ; /) altri accessori per la perfetta tenuta e funzionamento dell’apparecchio ; tu) una eventuale torre contenente una soluzione al 5 °/0 di nitrato di argento, se si è accertata la eventuale presenza di tracce di arsenico nell'acido cloridrico o nei pezzetti di marmo adoperati per la preparazione dell' anidride carbonica, n tal caso questa torre viene attaccata al tubo di sviluppo dell'apparecchio di Kipp. — 62 — Condotta pratica dell'operazione. L'anidride carbonica che si sviluppa dal Kipp passa in un primo tempo nella boccia di lavaggio contenente la soluzione al 5 °/0 di nitrato di argento, dove si purifica delle tracce di arsenico eventualmente contenute ; viene reso perfettamente secco a mezzo deiracido solforico concentrato e del cloruro di calcio secco ; passa quindi nella boccia contenente bromo, in cui si carica dei vapori di questo elemento. La corrente di bromo-anidride car¬ bonica viene condotta nella canna di vetro , dove trovasi la na¬ vicella di porcellana contenente la sostanza in esame. La canna di vetro è posta in una stufa Meyer scaldata a 300° C. Per ef¬ fetto del calore l'arsenico si volatilizza ed in presenza della cor¬ rente di bromo si trasforma in bromuro di arsenico. Il bromuro di arsenico, trascinato dalla corrente di C02, passa poi nel palloncino caudato contenente la soluzione di acido nitrico, preparata sciogliendo una parte di acido nitrico concen¬ trato (assolutamente esente da arsenico) in dieci parti di acqua distillata. Il bromuro di arsenico, a contatto con la soluzione nitrica si scinde e l'arsenico passa allo stato di acido arsenico, mentre il liquido assume una colorazione rossastra dovuta al bromo che vi è disciolto ; l’eccesso di bromo e l'anidride carbonica vengono assorbiti dagli appositi apparecchi a potassa del Volhard, uniti al palloncino caudato. — 63 — Norme da osservarsi durante lo svolgimento pratico della operazione. Precauzioni generali. — Per la buona riuscita del metodo occorre attenersi a tre fattori principali: a) la corrente bromo-anidride carbonica deve essere lenta e continua, perchè se rapida e tumultuosa piccole quantità di bromuro di arsenico sfuggono all'azione dell'acido nitrico e quindi vanno perdute ; b) la temperatura a cui va sottoposta la sostanza in esame deve essere costante ed aggirarsi intorno ai 300°C., poiché dalle numerose prove eseguite questa risulta essere l'optimum della temperatura ; c) la durata della operazione e cioè la azione della cor¬ rente di bromo-anidride carbonica deve aggirarsi sulle tre ore. Queste avvertenze di indole generale devono essere perfet¬ tamente rispettate, poiché una temperatura minore ed una durata della operazione anch'essa minore portano a risultati poco atten¬ dibili, specie in presenza di sostanze organiche. Precauzioni speciali. — a) tutto l'insieme dell'ap- parecchio deve essere a tenuta perfetta, cosa di cui occorre volta per volta sincerarsi con una prova in bianco prima di comin ciare l'operazione ; b) la navicella di porcellana deve essere posta alla metà precisa della canna di vetro, il cui riscaldamento deve essere graduale ; c) la stufa deve essere accesa solo dopo che la corrente di bromo-anidride carbonica ha incominciato a passare nella canna, ad evitare perdite ; d) l'estremità della canna di vetro, all'uscita della stufa deve pescare fino in fondo alla soluzione nitrica ; e) generalmente durante l’operazione, il bromo, passando per il tubo di sviluppo, lascia passare una quantità di questo elemento maggiore di quella occorrente per l'ossidazione della sostanza arsenicale, eccesso che si deposita sulle pareti e quindi va a finire in goccioline nella canna di vetro. Per ovviare a tale inconveniente si è usato un tubo di raccordo formato da una — 64 - serie di quattro palline di vetro, nelle quali viene a depositarsi l’eccesso di bromo. È inoltre buona norma mettere nella canna un batuffolo di lana di vetro per evitare che il liquido vischioso che si forma dall'attacco, da parte del bromo, del turacciolo di gomma che serve per riunire il tubo di raccordo alla canna, non vada a fi¬ nire nella canna stessa e quindi ostacoli la ricerca ed il dosaggio dell'arsenico ; f) si è dimostrato molto utile sostituire la navicella di porcellana con un tubetto di vetro a forma di semiluna, le cui estremità siano parallele all'apertura del tubo. Questa disposi¬ zione è appunto indicatissima per quantità infinitesime di so¬ stanza da analizzare, oppure quando si voglia un’azione più energica da parte del bromo. Essa infatti agisce nel senso che convoglia tutta la corrente di bromo-anidride carbonica in uno spazio mi¬ nimo rispetto allo spazio interno della canna ; g) l'anidride carbonica, il bromo, l'acido nitrico devono essere assolutamente esenti da arsenico, anche in tracce minime. Apparecchio di riduzione. L'apparecchio di riduzione occorrente per la reazione del Gutzeit è formato da una boccia di Woulf a due colli, della capacità di 100 cc. Uno dei colli è chiuso da un tappo forato attraverso il quale passa un imbuto a rubinetto della capacità di 50 cc. e della lunghezza di 15 cm. il cui estremo va a finire fino in fondo alla boccia, terminando la punta con apertura di 4 mm. circa ; questo tubo funziona, oltre che come immettitore dell'acido solforico nella boccetta, anche da tubo di sicurezza quando la pressione interna è molto elevata. L'altro collo è chiuso da un tappo forato attraverso il quale passa un tubo di vetro piegato che fa da raccordo con un tubo piegato ad U di quelli usualmente adoperati per essiccare i gas. 11 miglior dispositivo si è dimostrato quello di Marchand con la disposizione di Haar-Rohr, cioè formato da un tubo ad U portante ad una delle estremità un’appendice di vetro che serve da raccordo ed all'altra estremità prima un rigonfiamento — 65 — di vetro e poi una pallina di vetro comunicante per mezzo di un tubetto di vetro. Il tubo ad U contiene nella bolla del cotone idrofilo sec¬ cato perfettamente sull'acido solforico, aH'estremità del rigon¬ fiamento della lana di vetro e per uno strato di circa 2 cm. clo¬ ruro di calcio secco, granulato, in piccoli pezzi, fermato questo da un altro strato di lana di vetro. Dopo questo si mette della potassa caustica purissima e fusa anch'essa in piccoli pezzi (la potassa solida decompone prontamente il gas secco o umido se questo contiene SbH3 ricoprendosi di uno strato nero di Sb, ciò che permette di separarlo completamente daH'AsH3 che nelle stesse condizioni non è decomposto). Si aggiunge un altro strato di lana di vetro e poi un altro strato di CaCl2 granulato e poi ancora un altro di lana di vetro. Tutta questa disposizione fa sì che una parte del tubo e cioè quella che è attaccata alla boccia viene riempita fino alla metà della curvatura. Le dimensioni del tubo sono : lunghezza cm. 10, larghezza cm. 1.2 circa. Per l'operazione che bisogna eseguire è buona norma te¬ nere a propria disposizione non uno ma due di questi apparec¬ chi, aventi la medesima capacità della boccia e dell'imbuto a rubinetto, il tubo ad U della medesima lunghezza e larghezza, con uguale disposizione del cotone, del cloruro di calcio e della potassa caustica. Cartine relative al nitrato di argento. La preparazione delle cartine al nitrato di argento occor¬ renti per il dosaggio colorimetrico dell'arsenico con la reazione del Gutzeit è un’operazione molto delicata ; dalla purezza, dalla bontà e dalla sensibilità di queste dipende tutta l'esatta riuscita del metodo. È ovvio quindi che tutta la mia attenzione sia stata rivolta alla soluzione di questo problema. Dalle numerose preparazioni fatte risulta che la bontà delle cartine è data specialmente dalla scelta della carta. Essa deve rispondere ai seguenti requisiti : - 5 - 66 - a) essere di cellulosa purissima, ciò per evitare ridu¬ zioni del nitrato di argento, giacché la presenza di altre sostanze organiche colora la carta in grigio (riduzione ad argento me¬ tallico) ; b) deve avere una grana nè troppo liscia nè troppo ru¬ vida, deve essere senza peli ed abbastanza forte ; la ragione è dovuta al fatto che la carta deve subire parecchie operazioni prima di essere pronta per l'uso, operazioni che se eseguite su carta non avente tali requisiti darebbe luogo a rottura, sfilaccia- mento, ed a colorazione non uniforme quando si sottopongono all’azione dell'idrogeno arsenicale; c) non deve mostrare presenza di acido cloridrico o di cloruri, presenza che si nota frequentemente nelle carte da filtro comuni, non abbastanza bene depurate. Delle carte da filtro adoperate si è dimostrata la migliore quella di Dumas compressa a freddo. La preparazione delle cartine reattive viene eseguita come segue : Si taglia la carta in striscie larghe otto mm. e lunghe otto cm. (la cosa più conveniente è quella di farle tagliare esattamente con una macchina che a tale scopo si trova nelle tipografie). Le stri¬ scie ben pulite ed asciutte si imbevono in un miscuglio risul¬ tante da una soluzione satura di clorato di potassio purissimo (esente da cloruri) ottenuta sciogliendo in acqua a caldo un ec¬ cesso di questo sale e lasciando poi a sè fino a raffreddamento completo ed a cristallizzazione dell’eccesso, e saturandola a sua volta con nitrato di argento cristallizzato. Fatto ciò si depongono le cartine in forma di rosa in un cristallizzatore abbastanza largo, in modo da avere una maggior superficie asciugante ; nel cri¬ stallizzatore, contenente cloruro di calcio fuso, si fa il vuoto alla pompa. Quando le striscie sono bene asciutte si immergono di nuovo in una soluzione di nitrato di argento concentrata e si lasciano definitivamente essiccare. Se si osservano queste cartine al microscopio si nota che tutta la loro superficie è ricoperta da una serie infinita di cri¬ stalli di clorato di potassio e di nitrato di argento. Si conservono in bocce scure ed al buio. Esse si manten- - 67 — gono perfettamente bianche nel buio, mentre invece nell'aria e col tempo assumono colorazione grigio-violetto, colore che as¬ sumerebbero anche al buio se non si aggiungesse clorato po¬ tassico alla soluzione argentica. L'azione del clorato potassico è appunto quella di evitare l'attacco della carta da parte del nitrato di argento e la conseguente riduzione di questo sale ad argento metallico. Il tempo occorrente per la preparazione delle cartine dura in media dai tre ai cinque giorni ; le prove da me eseguite in laboratorio hanno richiesto un periodo di circa tre mesi. Soluzioni titolate di arsenico. Per preparare le soluzioni titolate di arsenico ho prelevato gr. 0.33 di anidride arseniosa, purificata per sublimazione, li ho disciolti in una piccola quantità di soluzione di soda caustica purissima, esente specialmente da arsenico ed antimonio, ed ho portato il tutto a 250 cc. con acqua distillata e di recente bol¬ lita (soluzione A). Da questa soluzione madre ho prelevato esattamente, a mezzo di una buretta, 10 cc. di liquido che ho portato fino al volume di un litro, ottenendo così una soluzione contenente per ogni cc. mmg. 0.01 di As equivalenti a 13 Micromilligr. di As203 (soluzione B). Calcoli: As203 : As2 : : x : 1 198 : 150 : : x : 1 X = gr. 1.32 1.32 : 4 = „ 0.33 gr. 0.33 in 250 cc. — Gr. 1.32 in 1000 cc. = gr. 0.00132 in 1 cc. gr. 0.001 di As per cc. (soluzione A). 10 cc. di questa soluzione 1000 cc. = gr. 0.0132 di As203 per litro = 0.0000132 di As203 per cc. = gr. 0.00001 di As per cc. (soluzione B). Dalla soluzione B si prelevano 5 cc. e si portano con acqua distillata al volume di 10 cc. ottenendo così una soluzione con¬ tenente gr. 0.000005 di As per cc. (soluzione C). — 68 Dalla soluzione B si preleva ancora 1 cc. e si porta con acqua distillata al volume di 10 cc. ottenendo così una soluzione contenente gr. 0.000001 di As per cc. (soluzione D). Dalla soluzione C si preleva 1 cc. e si porta con acqua a 10 cc. ottenendo così una soluzione contenente gr. 0.0000005 di As per cc. (soluzione E). In questo modo si è ottenuta una serie completa di solu¬ zione titolate arsenicali. Data la esiguità di contenuto in arsenico di dette soluzioni occorre lavorare con la massima esattezza osservando bene al¬ cune norme quali quelle di agitare bene le soluzioni prima dei prelevamenti ed eseguire le diluizioni son la massima preci¬ sione. In conclusione ie soluzioni titolote arsenicali sono le se¬ guenti : Soluzione A = gr. 0.001 di As per 1 cc. B = „ 0.00001 „ „ C = „ 0.000005 „ D = „ 0.000001 „ „ ^ E = ,, 0.0000005 „ Preparazione delle cartine colorimetriche campioni. Per preparare le cartine colorimetriche campioni sono par¬ tito dalle soluzioni arsenicali dianzi indicate, prelevandone esat¬ tamente una aliquota a mezzo di una buretta e portandola volta per volta neirapparecchio a riduzione, contenente Zn ed acido solforico, e facendo agire l’ idrogeno arsenicale che si sviluppa sulle cartine al nitrato di argento, preparate nel modo sopra indicato. Ho preparato in tal modo una serie di 10 cartine campioni corrispondenti alle seguenti quantità di arsenico : Cartina N. 1 = gr. 0.0000005 As 2 = Il 0.000001 a 3 = II 0.000005 a 4 = II 0.000010 » — 69 — Cartina N. 5 = ii 0.000020 As 6 = ì) 0.000025 a 7 = ti 0.000030 n 8 = II 0.000040 a 9 = II 0.000050 a 10 = II 0.000060 a È evidente che la serie delle cartine campioni può essere preparata entro i limiti che si desiderano. Dalle striscie preparate si nota che per le cartine a picco¬ lissimo tenore di arsenico il colore è giallo citrino chiarissimo, che passa prima al giallo aranciato e poi al rosso bruno per quantità sempre maggiori di arsenico. La luce e l’umidità alterano profondamente le colorazioni facendole sbiadire, il che si verifica ugualmente anche quando le cartine vengono rinchiuse in un tubo di vetro saldato alla lampada, e dentro cui sia stato praticato il vuoto alla pompa. In quest’ultimo caso le cartine durano in media una settimana e poi vanno mano mano perdendo il calore naturale. Le cartine vengono poi sviluppate con acido cloridrico o con ammoniaca. La colorazione più stabile è data dall'ammoniaca che colora in nero le cartine e per una lunghezza maggiore di quella visibile originariamente. Quest’ultimo reattivo è stato quindi preferito da me come sviluppatore. Procedimento pratico per il dosaggio dell’arsenico. Per procedere alla determinazione quantitativa dell'arsenico, occorre prima assicurarsi che tutto il complesso sia assolutamente esente anche da tracce di arsenico ; a questo scopo si iniziano, prima della operazione, le cosidette “ prove in bianco „ sia per l’apparecchio di ossidazione che per quello di riduzione. A tal uopo si fa funzionare prima l'apparecchio di ossidazione nelle stesse condizioni esposte già in precedenza, eccetto la presenza della sostanza arsenicale, e cioè si fa agire la corrente di bromo- anidride carbonica per 3 ore a 300°C. Il liquido risultante dalla soluzione nitrica più bromo (nell'apparecchio di assorbimento all'uscita della stufa), viene evaporato in capsula di porcellana, — 70 — in presenza di poco acido solforico. Il residuo ottenuto (bisogna por bene attenzione che il residuo non venga a subire un'azione troppo prolungata del calore, poiché in tal caso sono inevitabili perdite di arsenico) viene ripreso con acqua acidificata con acido solforico ed evaporato nuovamente e così di seguito finché ri¬ sulta completamente scomparso l'acido nitrico adoperato. Il residuo della evaporazione viene ripreso con acqua ari- dulata con acido solforico ; il liquido così ottenuto viene portato nell'apparecchio a riduzione, badando bene che la capsula ado¬ perata per la evaporazione venga a più riprese lavata con acqua ed i liquidi ottenuti vengano aggiunti al primo liquido. Se la soluzione solforica non contiene arsenico, il che viene dimostrato dal fatto che la colorazione della cartina al nitrato di argento rimane completamente inalterata, si è sicuri che tutto procede bene. La prova in bianco che si fa per l'apparecchio a riduzione si esegue nel modo seguente : Si pongono nella boccetta 4 gr. di zinco granulato perfet¬ tamente puro ed esente da arsenico, e si introduce nel tubo di deposizione una cartina al nitrato di argento, ad una distanza bene determinata, in modo che la cartina sia tutta quanta dentro al tubo. Si aggiungono poi per l' imbuto a rubinetto 15 cc. di acido solforico diluito e si lascia sviluppare l'idrogeno per almeno dieci minuti ; dopo questo tempo la velocità di sviluppo del gas è divenuta regolare e l'atmosfera del tubo ha un grado di umi¬ dità relativo, condizioni queste perchè le colorazioni ottenute da uguali quantità di arsenico siano uguali. Per essere sicurissimi della perfetta purezza dei reagenti e dell'acido solforico si può far durare la prova in bianco fino a trenta minuti. Se nei reagenti vi è presenza di antimonio (quando però questo elemento vi si trovi in quantità infinitesime) ciò non nuoce alla sensibilità della reazione perchè l'SbH3 risultante viene facilmente ridotto ad antimonio metallico a contatto della potassa caustica a pezzetti, che si trova nel tubo ad U. Accertata quindi l’assenza completa dell'arsenico sia nell'ap¬ parecchio ad ossidazione che nell' apparecchio a riduzione, si — 71 passa alla determinazione pratica quantitativa dell' arsenico pre¬ sente nel composto arsenicale in esame. A tal uopo si pesa esattamente nella navicella di porcellana o di vetro, un'aliquota della sostanza da analizzare già essiccata a mezzo di un essicatore. La sostanza con la navicella viene quindi introdotta nella canna di vetro, con le debite precauzioni. Nel contempo si versano 10 cc. di soluzione nitrica (1 : 10) nel palloncino caudato e si chiudono bene tutte le comunicazioni ed aperture, badando che tutto l'apparecchio sia a tenuta per¬ fetta. Si apre la chiavetta del Kipp, regolando l’efflusso in modo da avere un lento e regolare sviluppo di anidride carbonica, e nello stesso tempo si accende la stufa, facendo in modo che il riscaldamento sia in un primo tempo molto lieve e poi vada man mano aumentando. Quando il termometro posto sulla stufa segna 300° C. si regolano le fiammelle in modo da far mantenere costante la temperatura per tre ore. Si osservi durante l'operazione che lo sviluppo dell'anidride carbonica sia lento e regolare e che ad ogni bolla che gorgoglia nelle boccie di lavaggio dopo 1' appa¬ recchio di Kipp corrisponda una uguale battuta nell'apparecchio di assorbimento contenente la soluzione nitrica. Finita l'operazione, e cioè trascorse le tre ore necessarie per il riscaldamento, si lasci raffreddare lentamente tutto l'appa¬ recchio ; si versa il liquido nitrico in una capsula badando bene ad evitare perdite, lavando bene a più riprese il palloncino cau¬ dato ed unendo questi liquidi di lavaggio alla soluzione nitrica. Questa viene acidificata con acido solforico , ed evaporata lentamente, evitando ogni eccesso di calore. 11 residuo ottenuto (occorre evitare assolutamente di portare completamente a secco) viene ripreso con acqua, acidificato con acido solforico ed eva¬ porato nuovamente e così di seguito, fino a completa elimina¬ zione dell'acido nitrico. Il residuo della evaporazione viene ripreso con acqua, aci- dulata con acido solforico, e la soluzione risultante il cui com¬ plesso non deve superare i 20 cc. viene portato all’apparecchio a riduzione o totalmente od in parte aliquota. La colorazione appare sulla cartina al nitrato di argento in — 12 — pochi minuti, raggiungendo il massimo in 30 minuti. Confron tando la colorazione ottenuta con quella delle cartine colorime¬ triche campioni si può conoscere con molta esattezza la quantità di arsenico presente. Si può poi eseguire saggi di controllo me¬ diante prova, in altro apparecchio a riduzione, con una aliquota di soluzione titolata di arsenico corrispondente a quella riscon¬ trata nella sostanza in esame. Per essere però certi che uguali quantità di arsenico diano striscie di uguali lunghezze e di uguali intensità di colore, si deve operare sempre nelle medesime condizioni, e cioè : a) le boccie di riduzione devono essere di uguale capa¬ cità ed i tubi di deposizione di uguale diametro ; b) lo zinco adoperato deve essere sempre nella medesima quantità e la granulazione uniforme ; c) volume e concentrazione dei liquidi reagenti e delu¬ cido adoperato per lo sviluppo dell' idrogeno devono essere sem¬ pre uguali ; d) il cotone, il cloruro di calcio, la potassa caustica de¬ vono essere sempre in quantità costante ; e) il gas che si sviluppa, anche passando su CaCl2 e sulla KOH, non è mai perfettamente secco ; la sua umidità, pur essendo molto piccola, deve essere costante; f) le striscie deveno essere situate sempre nel medesimo senso ed alla stessa distanza nel tubo di deposizione. Il metodo su esposto, con tutte le norme e precauzioni in¬ dicate, è sensibilissimo ed è assolutamente quantitativo ; infatti dalle numerose prove eseguite si sono ottenuti risultati i cui er¬ rori sono calcolabili con cifre dell'ordine di 0.00000011 0.0001. Dosaggio delFanidride arseniosa. Due terminazioni sono state eseguite sull'anidride arseniosa allo scopo di controllare l'esattezza del metodo Hackl e nello stesso tempo per controllare la purezza dell'anidride arseniosa adoperata nella preparazione delle soluzioni di confronto. I risultati ottenuti sono una brillante conferma sia per il metodo adoperato che per l'anidride arseniosa in esame. II procedimento pratico della determinazione è il seguente: — 73 — in una navicella di porcellana, tarata in precedenza si pone una piccolissima quantità di anidride arseniosa (già essiccata su clo¬ ruro di calcio in essiccatore) e si pesa. La quantità da me pre¬ levata è stata di gr. 0.0024 As208 equivalente a gr. 0.0018 di As. La navicella viene portata nella canna e l’apparecchio si fa funzionare. Il metodo è state però modificato in una dei suoi fattori e cioè la temperatura, la quale si è mantenuta intorno ai 140° C. (invece che a 300 c.) per evitare la parziale volatiliz¬ zazione dell'As203. La soluzione nitrica dopo tre ore subisce il trattamento esposto in precedenza, e viene infine portata all' apparecchio a riduzione. La colorazione assunta dalla cartina al nitrato di ar¬ gento è giallo-rossastra intensa. Il saggio di controllo si è fatto ponendo nell’altro apparec¬ chio a riduzione cc. 1.8 (prelevati esattamente a mezzo della bu¬ retta) della soluzione A, ed usando il medesimo zinco ed acido solforico ed uguale diluzione della soluzione. Dal confronto delle due cartine adoperate si osserva che il saggio è avvenuto in modo perfetto. Per la seconda prova sono stati prelevati gr. 0.0022 di As2 03 equivalenti a gr. O.OOlól di As. Il procedimento si svolge nel solito modo ; il liquido risultante è stato poi portato esattamente a 20 cc., in modo da avere in questa soluzione un tenore di gr. 0.00008 di As per cc. Da questa soluzione è stato prelevato un cc. e portato aH’apparecchio a riduzione : la colorazione è gialla, netta e precisa. Il saggio di controllo è stato fatto prelevando 8 cc. della soluzione B e portandoli nel solido apparecchio. La reazione avuta d:mostra che anche per queste piccolis¬ sime quantità la reazione è assolutamente quantitativa. Conclusioni. Il dott. Hackl ha proposto un metodo per determinare quantità piccolissime di arsenico nei composti inorganici e pro¬ priamente le sue ricerche hanno mirato alla determinazione di tracce di arsenico nelle rocce silicate. Scopo del presente lavoro è quello di controllare l' esa- — 74 - te zza del metodo sopra indicato, di studiare e determinare le migliori condizioni sperimentali per lo svolgimento del processo pratico ed eventualmente estendere la possibilità della determi¬ nazione quantitativa ad altre sostanze. I risultati ottenuti dimostrano grande esattezza e sensibilità del metodo : la determinazione è quantitativa anche per quantità minime di sostanza e gli errori sperimentali si aggirano intorno a cifre di ordine piccolissimo. Il metodo si presta quindi molto bene qualora si disponga di piccolissime quantità di sostanza o di sostanze a minimo tenore di arsenico. I miei ringraziamenti vadano al sig. Carlo Anziano che mi ha aiutato nel lavoro sperimentale. Riassunto. In una precedente nota (Dosaggio di minime quantità di arsenico) si sono indicate le migliori condizioni sperimentali per la determina¬ zione quantitativa di tracce di arsenico nelle sostanze inorganiche. Il metodo è basato sulla combustione della sostanza arsenicale in cor¬ rente di bromo-anidride carbonica e successiva applicazione quanti¬ tativa della reazione di GUTZEIT. Nella presente nota si sono riportati i risultati ottenuti nell’ applicazione di detto metodo alla determina¬ zione quantitativa di tracce di arsenico nelle sostanze arsenicali orga¬ niche. Detti risultati sono ottimi ed il metodo è consigliabile prati¬ camente. Finito di stampare il 30 luglio 1932 Le specie mediterranee del gen. Eurydice del socio Beatrice Torelli (Tornata del 19 maggio 1932) Le specie di Eurydice sin ora trovate nel Mediterraneo sono due : E . intricata (Norman) , E. af finis Hansen ; doven¬ dosi ritenere errate i reperti che attesterebbero la presenza del- V E. achata Slabber ) in questo mare (Hansen 1905, Arcan¬ geli 1924). Ma come supponeva Arcangeli, VE. affinis si trova anche in località fuori dell'Adriatico, ed altre specie di Eurydice , che le sunominate, si trovano nel Mediterraneo. Queste specie, sulle quali mi fermo a parlare, sono state raccolte, alcune recente¬ mente, nello Stretto di Messina dal Prof. Sanzo e lungo la costa jonica e tirrenica della Calabria dal Prof. Police, altre sono in quella parte che è rimasta del materiale raccolto dal Lo Bianco, durante le crociere fatte sul Maia e Puritan. Purtroppo quest'ultimo materiale è andato in parte disperso ed ho trovato solo 7 dei 12 esemplari raccolti, nè sempre le in¬ dicazioni che li accompagnavano erano quelle giuste ; per due esemplari erano state evidentemente confuse. Ma comunque di questi esemplari superstiti nessuno è di E. achata , mentre il Lo Bianco aveva classificato gli animali 2 per E. truncata , 10 come E. achata. Ma che questa classifica zione non sia esatta , si suppone leggendo quanto l'A. scrive in proposito nelle relazioni dei viaggi (1901, 03). 4) Ricordo che il nome di E . pulchra è stato assunto come sinonimo di E. achata , Arcangeli (1924). — 76 — E resta così confermato che VE. achata non è una specie mediterranea. La specie di cui ho raccolto il maggior numero di esem¬ plari è VE. spinigera Hansen , già segnalata da Police (1931) lungo le coste della Calabria. Tra questo abbondantissimo ma¬ teriale pochi individui sono di E. francata Nor. Nello stretto di Messina ho constatato la presenza di E. francata Nor. , E. spinigera Hans. , E. affinis Hans, e final¬ mente le specie raccolte da Lo Bianco sono : E. francata Nor., E. spinigera Hans., E. grimaldii Dollfus. Quindi le specie mediterranee sono ora 5 : E. francata , E . affinis , E. spinigera, E. inermis , E. grimaldii ; ma assai diver¬ samente diffuse e abbondanti. Mi sembrano di qualche interesse le osservazioni che per ogni specie ho potuto fare. L E. truncata si trova sulla costa Nord-orientale dell'Atlan¬ tico dalle Isole Shetlands sino alla Mauritania, (Monod, 1930), ma forse con una piccola interruzione lungo le coste iberiche. È poi diffusa in tutto il Mediterraneo (Stephensen 1915) anche in immediata vicinanza della costa, sia nel versante europeo che quello africano. Tra le specie atlantico-mediterranee questa ha la più ampia area di diffusione, ma, almeno nel mediterraneo, in nessuna lo¬ calità sembra sia molto abbondante. L’E. affinis ha un’area di diffusione più ristretta e fram¬ mentata perchè si trova sulle coste della Manica, lungo le coste atlantiche francesi, scompare poi, per ricomparire sulle coste atlantiche del Marocco (Monod 1930) e finalmente nel Mediter¬ raneo. Qui fu segnalata prima nell’Adriatico (Arcangeli 1924) dove si rinvenne in quantità notevolissima, ora un solo esem¬ plare è stato raccolto nello Stretto di Messina. Sembrerebbe perciò che nel Mediterraneo, fuori deH'Adriatico, l'animale debba essere assai raro. L’E. spinigera è una specie che nel Mediterraneo ha una area ristretta, ma vi si trova abbondantemente. Se si volesse precisare Yhabitat dell'/:, spinigera si reste¬ rebbe molto incerti nell'assegnarne i limiti perchè non sembrano attendibili tutte le indicazioni che si trovano pubblicate a questo riguardo, — 77 — L'animale si trova nell'Atlantico Nord-orientale a cominciare dalla latitudine 54°, 16. N. (Stephensen 1915), lungo le coste oc¬ cidentali e meridionali dell'Inghilterra e Irlanda. La sua presenza non è stata mai segnalata lungo le coste atlantiche nè francesi nè iberiche, ma l'animale si ritrova sulle coste atlantiche del Marocco (Monod 1930) e nel Mediterraneo (Police 1931). Inol¬ tre abbiamo due indicazioni (Hansen 1890, Richardson 1905), di cui però la seconda è ripetizione della prima , circa la pre¬ senza di questo Isopodo nelle Indie occidentali. Ma successiva¬ mente Hansen (1905) suppone non esatto quest' ultimo reperto che corregge ritenendo VE. spinigera una specie dell’ A 1 1 a n * tico orientale, rinvenutasi sulla via tra la Dani¬ marca e S. Tommaso. Come si vede l'A. assegna limiti troppo vaghi perchè si possa circoscrivere 1* area di diffusione della specie. L’animale è di acque poco profonde : sino a 41 m. (Ste¬ phensen 1905). Nel Mediterraneo VE. spinigera è presente in una stretta fascia litoranea intorno alle coste della Calabria dove si può catturare in quantità rilevante. Non è però frequente nelle acque del tutto superficiali, mentre si trova assai abbondante in strati relativamente più pro¬ fondi : circa 40 m. Infatti mentre di giorno , alla superficie se ne raccoglie un numero di individui non eccezionale , di notte, quando si fa uso nella pesca, di sorgenti luminose se ne pos¬ sono avere in quantità straordinaria, costituendo l'elemento pre¬ ponderante del plancton. Evidentemente gli animali, attratti dalla luce, salgono dal basso verso le acque della immediata superficie. Un solo esemplare è tra il materiale raccolto da Lo Bianco, certamente all'infuori della suddetta zona ; ma purtroppo è uno dei due individui per i quali non mi è stato possibile rintrac¬ ciare la località dove è stato catturato. Nel Golfo di Napoli la specie non è stata mai trovata, anche pescando di notte e con sorgenti luminose e io credo si possa escludere la sua presenza che non sia sporadica e casuale , in altri punti del Mediterraneo, a meno che non si rinvenisse nel¬ l’Adriatico. Perchè il Mediterraneo, specialmente il bacino occi- — 78 — dentale è stato ampiamente esplorato della Spedizione Oceano- grafica Danese che non ha segnalata la specie in questo mare. Che la stessa Spedizione non ne abbia raccolto alcun esem¬ plare nella zona dove la specie vive così rigogliosamente , non fa meraviglia se si tiene presente che le imbarcazioni danesi as¬ sai raramente si sono avvicinate alla costa per esplorare la fascia litoranea. Nè si può attribuire al metodo di pesca l'aver catturato l'animale perchè il mezzo può essere solo utile per raccoglierne in maggiore quantità. Finalmente le altre due specie sono ora, per la prima volta segnalate nel Mediterraneo dove però sono rare. Sei esemplari di E. inertnis Hansen provengono dallo Stretto di Messina e sono 3 individui adulti, 3 immaturi. La specie abita l'Atlantico Nord-orientale : Orcadi, Manica, coste atlantiche francesi (Monod 1930). Lungo le coste del Ma¬ rocco non pare sia presente e quindi esiste una più netta e ampia interruzione tra l'Atlantico Nord-orientale e il Mediterraneo. Due 9 di E. grimaldii Dollfus sono tra il materiale del Lo Bianco e sono state pescate poco a sud di Capri (Lo Bianco 1903, retata 33 e 35). L'area atlantica dove questa specie vive, è molto estesa ma non so se continua, dall'Islanda alle Azzorre e alle coste spagnuole di Sud-ovest (Hansen 1905). Anche questa specie non si direbbe nel Mediterraneo ab¬ bondante, ma sia per VE. grimaldii come per VE. inermis può essere giustificato il dubbio che una più accurata esplorazione in acque assai profonde potrebbe svelarle frequenti , almeno in alcune località mediterranee, sebbene la Spedizione oceanogra¬ fica danese abbia fatto in generale, pesche di profondità. Da tutto quanto è stato esposto si rileva che, forse ad ec¬ cezione dell'/:. truncata} tutte le altre specie hanno un'area di diffusione caratteristicamente frammentaria, con disgiunzioni an¬ che notevoli come per l' E. inermis. L'assenza completa di individui, anche di quelle specie che si ritrovano sulle coste del Marocco, neirestremo occidentale del Mediterraneo non può far pensare ad una penetrazione di ani¬ mali dall’Atlantico. Questa diffusione ci si può solo rendere 79 chiara ammettendo, con la teoria dell' ologenesi , che il genere Eurydice sia in via di riduzione e siano queste le aree residuali di una più ampia superficie di diffusione delle singole specie. Contrazione più o meno accentuata : quasi nulla per 1' E. truti- cata , piccola per VE. grimaldii, sempre più pronunziata per VE. spinigera, E. affinis, E. inermls. Il primo punto dove la di¬ sgiunzione si manifesta è sulle coste atlantiche della penisola Iberica e della Francia. Ma poiché la riduzione delle specie è in atto, non è difficile ricostruire l'anteriore area di diffusione che doveva abbracciare l'Atlantico orientale dall'Islanda alla Mauritania e tutto il Medi- terraneo. Movimento di analoga concentrazione si contano nel mondo vegetale come nel mondo animale e nessuna regola si scorge nel procedere del fenomeno ; le specie vanno riducendo la loro area di dispersione via via che declina il genere (Leclercq 1931). Stazione Zoologica di Napoli. Riassunto. L’A., esaminando saggi di plancton raccolti in vari punti del Mediterraneo, trova in questo mare presente oltre V Eurydice truncata e E. af finis anche E. spinigera , E. inermis , E. grimaldii. L’ area di diffusione di questa specie, caratteristicamente frammentata, sembra solo spiegabile ammettendo che esse siano specie in via di riduzione e perciò le attuali aree residui di una più ampia e primitiva superfi¬ cie di diffusione. LAVORI CITATI 1924. ARCANGELI A. — Notizie sopra alcuni Isopodi del Mar Medi- terraneo. Atti Soc. Ital. Se. Nat., Voi. 63. 1890. HANSEN H. J. — Cirolanidce et familice nonnullce propinquee Musei Hauniensis. Vidensk. Selsk. Skr. 6 Raekke naturvi- densk og mathem. Afd. V. 3. 1905. — — Revision op thè European Marine porms oj thè Ci- rolauidce , a subfamily op Crustacea Isopoda. Journ. Lin. Soc., V. 29. 1931. LECLERCQ S. — Quelques faits paléontologique montrant la concentration centripète de pormes jadis cosmopolites. Ann. Soc. géolog. Belg., T. 14, Bui. 9. 1901. Lo BIANCO S. — Le pesche pelagiche abissali eseguite adì Maia nelle vicinanze di Capri. Mitt. Z. Stat. Neapel, Bd. 15. 1903. — — Le pesche abissali eseguite da F. A. KRUPP col Yacht Puritan nelle adiacenze di Capri e in altre località del Mediterraneo , Ibid., Bd. 16. 1930. Monod T. — Contribution a Vétude des Cirolanidce. Ann. Se. Nat., 10 S-, T. 13. 1931. POLICE G. — La pesca nei mari di Calabria. Le condizioni dei mari di Calabria rispetto alla pesca. Boll, di pesca, pi¬ scicoltura e idrob. Anno 7, Fase. 4. 1905. RlCHARDSON, H. — A monograph op thè Isopods of North America. Bull. U. St. Nat Mus. N. 54. 1915. STEPHENSEN K. — Isopoda, Tanaidacea, Cumacea, Amphipoda. Rep. Danish Ocean. Exp., 1908-10, V. 2, Copenhagen. Finito di stampare il 30 luglio 1932- ENRICO SERENI Enrico Sereni Commemorazione del socio Giuseppe Colosi (Tornata del 15 marzo 1932) La mattina del 1° marzo 1931 — appena un anno è trascorso da quel giorno — una morte inattesa troncava nel pieno vigore della giovinezza la vita di Enrico Sereni. All' improvviso si fer¬ mava quel cuore che fino a pochi istanti prima aveva vigorosa¬ mente palpitato : quella mente da cui fervido e vivo era sgor¬ gato il pensiero si offuscò ad un tratto, quel corpo vibrante di energia si abbattè nella impassibile immobilità del riposo per¬ petuo. Io non potrò mai dimenticare le ore tragiche che seguirono la Sua morte ; ma non voglio nè posso qui ricordarle , poiché esse furono da me troppo dolorosamente vissute. Tutta la serie degli avvenimenti, dal momento in cui venni chiamato presso l'Amico estinto fino a quello in cui lentamente vidi partirne il feretro, sono rimasti scolpiti nella mia memoria ed ancora mi danno un senso di angoscia. Ma perchè parlarvi del mio dolore, se voi tutti, consoci ed amici, lo avete egualmente e profondamente sentito ? Chi , in questa sala, da cui Egli sarà ormai per sempre assente, non ha dinnanzi agli occhi l’immagine della Sua persona, chi non vede ancora l'espressione di quel viso franco e cordiale, e non attende quasi di sentire da un momento albaltro la Sua voce piena di vita? Tutti coloro che Lo avevano conosciuto ed avvicinato, ve¬ nivano attratti dal sano equilibrio della Sua mente, dall' inesau¬ ribile attività del Suo spirito, dalla serietà del Suo carattere, dalla - 6 - — 82 — effettiva bontà del Suo animo, poiché la salute fisica e morale realizzavano in Lui una perfetta armonia. Per questo Egli non conobbe nè antipatie personali nè av¬ versioni di scuola e, nell'atmosfera di pace che le Sue qualità gli creavano attorno, la Sua vita trascorreva come un vascello possente e tranquillo che solo un impensato vortice d' acqua spalancatosi sotto di esso poteva inghiottire e trascinare nella profondità degli abissi. Enrico Sereni nacque a Roma il 28 aprile 1900 dal Prof. Samuele, docente di Istologia e valentissimo medico , e da Al¬ fonsa Pontecorvo. Il Suo ingegno vivace, favorito dall'ambiente della colta e cospicua famiglia a cui apparteneva , ebbe campo di rivelarsi fin dai primi anni di studio. Appena iscritto all'Uni¬ versità cominciò a frequentare il laboratorio di Istologia e Fi¬ siologia generale allora diretto dal compianto Prof. Giulio Fano, verso cui sempre il Sereni conservò profonda ed affettuosa de¬ vozione. Ma ben presto interrompeva gli studi : arruolatosi vo¬ lontario nel 1917, conseguito il grado di sottotenente dei bom¬ bardieri, Egli partecipò onorevolmente alla guerra mondiale e combattè sul Piave, acquistandosi il nastrino della campagna e la croce di guerra. Nel 1919, appena congedato dalle armi , ri¬ prese con nuovo ardore gli studi prediletti, frequentò il labora¬ torio di Fisiologia e quello di Patologia generale dell'Università di Roma, e nel 1922 conseguì brillantemente la laurea in Me¬ dicina. Dopo aver vinto vari premi e borse di studio per per¬ fezionamento aH'interno e all'estero , dopo avere occupato per tre anni — dal '23 al '26 il posto di aiuto presso l'Istituto di Istologia e Fisiologia generale della R. Università di Roma, dopo avere — nell’ ottobre del '25 — ottenuta la libera docenza in Fisiologia generale, il Sereni nel dicembre del '25, in seguito a regolare concorso, veniva nominato Capo del reparto di Fisiolo¬ gia della Stazione Zoologica di Napoli e tale carica occupò dal 1926 fino al giorno della morte. Nel 1925 Egli entrò a far parte di questo sodalizio. Quanta e quale operosità Egli abbia esplicata nell'attivo ed intelligente esercizio delle Sue mansioni di Capo reparto lo sanno tutti coloro che l'hanno visto sul posto di lavoro e che hanno avuto campo di apprezzare la Sua solerte premura nel favorire — 83 — le ricerche degli studiosi, ciò che gli era reso più agevole dalla larghissima cultura biologica e dalla perfetta conoscenza delle principali lingue europee. Intanto la robustezza dell' ingegno messa a profitto della ricerca scientifica , la ricchezza e Y importanza delle indagini compiute , la complessità dei problemi affrontati e risolti, ave¬ vano al Sereni acquistato un largo e meritato favore nel do¬ minio della fisiologia, sì che imminente si prevedeva un nuovo e definitivo riconoscimento ufficiale del suo valore e prossima la Sua ascesa alla cattedra universitaria. Ma, anche se troppo presto Egli è mancato alla scienza , anche se Egli non fece a tempo a veder realizzata questa altra Sua aspirazione, il di Lui nome e le di Lui ricerche verranno sempre ricordate con rispetto ed onore e rappresenteranno sempre un potente contributo allo sviluppo e al progresso della biologia. Se grande era nel Sereni l'amore per la scienza, non meno fortemente potevano nel Suo animo gli affetti familiari. Egli si dimostrò in ogni istante della Sua vita figlio e fratello esemplare; e quella onestà e rettitudine che per Sua profonda convinzione dovevano formare la solida base morale dell'esistenza umana fe¬ cero sì che nessun appunto potesse mai essere rivolto alla Sua condotta impeccabile. A ventinove anni la sorte lo fece incon¬ trare con la dott. Dvora Rabinovitz, venuta a Napoli in qualità di Sua collaboratrice per una serie di ricerche sugli ormoni dei pesci. La stima e la perfetta consonanza di ideali dei due ebbe come epilogo il matrimonio, allietato nel 1930 dalla nascita di una bimba. Periodo altrettanto felice quanto breve ! Dopo nem¬ meno due anni la consorte perdeva il marito a cui era compa¬ gna indissolubile nella vita e nel lavoro , la piccola Ada , non ancora di un anno, rimaneva priva del padre che teneramente l'amava. roppo lungo sarebbe analizzare F opera scientifica del Sereni : opera seria, varia, complessa , originale , concretata in circa sessanta pubblicazioni fra note e memorie, qualcuna delle quali ancora in corso di stampa. Le prime ricerche si riferiscono al sistema nervoso del ro¬ spo. In seguito, estendendo le indagini del Fano sulle testug¬ gini, arrivò ad importanti risultati, precisando l' influenza che i — 84 — centri nervosi esercitano sull'eccitabilità del vago cardiaco , di¬ mostrando e specificando il valore dei lobi ottici come centro inibitorio, chiarendo la sede dell’apparato cardio-inibitore su cui si esercita razione dei centri, mettendo in evidenza l’interdipen¬ denza dell'azione dei due vaghi nei riguardi del cuore, indicando la probabile via lungo il vago destro degli impulsi provenienti dai lobi ottici. Egli portò dunque uno dei primi contributi alla dimostrazione di modificazioni delle condizioni di eccitabilità dei nervi per azione dei centri, Un gruppo di ricerche perseguite dal Sereni si riferisce alle ossidasi. Scopo principale dell’Autore fu quello di stabilire il costante rapporto che intercede fra presenza e quantità di gra¬ nulazioni ossidasiche da un lato e attività cellulare dall' altra. Oggetto di particolari osservazioni furono gli spermii di nume¬ rose specie di vertebrati e di invertebrati: l'esistenza, la com¬ parsa, l'aumento della mobilità è di norma intimamente legata all'esistenza, alla comparsa, all'aumento delle ossidasi , laddove l'immobilità è quasi sempre accompagnata con la mancanza di queste. Per quanto riguarda i vertebrati è, a tal proposito , di¬ mostrata sperimentalmente l'azione esercitata dalla secrezione dell'epididimo sulla comparsa e delle ossidasi e della mobilità degli spermi, donde quella sorta di maturazione fisiologica, suc¬ cessiva alla maturazione morfologica, che per questi elementi si inizia neH'epididimo. Gli studi del Sereni sull' anafilassi hanno una duplice im¬ portanza, poiché non soltanto vengono stabiliti fatti nuovi , ma con raro acume critico e con ampia visione del problema, tutti i fenomeni noti sono ridotti al loro giusto valore e congrua- mente impostati in un chiaro quadro sintetico. L' anafilassi e l'immunità, guardati da un unico punto di vista , cessano dal- l'apparire termini antitetici ; essi ci vengono presentati come due aspetti del medesimo fenomeno biologico, la reazione fra anti¬ gene ed anticorpo, poiché il risultato finale dannoso o favore¬ vole per l'organismo non deve nasconderci il comune carattere fondamentale dei processi. Guidato da questo filo conduttore il Sereni giunse a posizioni in parte nuove ; la discussione di molti problemi fondamentali dell'anafilassi, come ad esempio, 1’ esame — 85 del periodo di sensibilizzazione, dell'anticorpo anafilattico, degli anafilattogeni, porta a conclusioni del più alto interesse. Non è possibile trascurare le ricerche eseguite dal Sereni sull'anafilassi fetale. Iniettando l'antigene nel feto della cavia Egli era riuscito a dimostrare la capacità deir organismo a formare anticorpi anche durante il periodo di vita intrauterina e il pas¬ saggio di questi dal feto alla madre, per cui, mentre quello riu¬ sciva anafilattizzato attivamente, questa lo veniva passivamente. Un altro interessantissimo gruppo di ricerche è senza dub¬ bio quello che si riferisce alla fisiologia del sistema nervoso dei cefalopodi. Anche qui il Sereni dimostrò nel medesimo tempo le eccellenti qualità analitiche e sintetiche della propria mente, poiché, a traverso una imponente serie di indagini farmacologi- che eseguite con sostanze capaci di modificare variamente lo stato dei cromatofori e le condizioni dei muscoli del mantello, mercè 1' esame e il confronto dei propri dati e di quelli già acquisiti da numerosi altri osservatori, pervenne a precise con¬ clusioni sulla funzione dei centri nervosi che a tali organi pre¬ siedono. Nel loro complesso questi studi sui cefalopodi costitui¬ scono un importante capitolo di vera fisiologia comparata. Ri¬ tengo opportuno riferirne brevemente. Nel sistema nervoso dei cefalopodi non si riscontra una differenziazione in centrale e simpatetico analoga a quella dei vertebrati : esso forma un insieme unico, e , se anche i centri associativi dei gangli cerebrali sono schiettamente diretti nel senso del primo e vari gangli, fra cui quelli più periferici , nel senso del secondo, nondimeno la maggior parte dei centri del cosidetto cervello, mentre da un lato si comportano rispetto ai veleni a somiglianza del simpatetico, dall’altra presiedono a spic¬ cate funzioni della vita di relazione, come l'attività muscolare e l'attività dei cromatofori. Nel cervello dei cefalopodi il Sereni riconobbe tre tipi di centri nervosi, dai cui rapporti funzionali dipende il vario fun¬ zionamento dei muscoli del mantello e dei cromatofori. Esistono dei centri di carattere motorio situati nei gangli sottoesofagei in sede diversa per le diverse aree cutanee : essi hanno carattere di centri subordinati, sono disposti simmetricamente, ma non si compensano e quelli di un lato agiscono indipendentemente da - 86 — quelli dell'altro. Centri di tal fatta sono alla dipendenza di due sistemi di centri coordinatori di natura prevalentemente sensitiva simmetrici e capaci di compensarsi, sì che quelli dell'uno possono essere sostituiti dagli omologhi del lato opposto : più che par¬ lare di centri simmetrici si potrebbe parlare di centri unici di¬ sposti simmetricamente. Di questi centri coordinatori sopraordi¬ nati, gli uni, collocati nei gangli centrali della massa sopraeso¬ fagea, hanno funzione effettrice , mentre gli altri, situati nei gangli cerebrali hanno funzione inibitrice. Dal gioco continuo di questi centri antagonistici e dai successivi diversi stati di equilibrio che ne conseguono dipende la condizione dell' animale in ogni determinato momento. Ora è assai notevole l’analogia di comportamento rispetto ai vari veleni fra i centri effettori ed inibitori dei cefalopodi da un lato ed il sistema simpatico e parasimpatico dei vertebrati dall' altro. Questa analogia , messa chiaramente in rilievo dal Sereni è del più grande significato fisiologico comparativo. Tra le sostanze sperimentate dal Nostro, la tiramina e rista¬ mina che, introdotte in circolo, son capaci di attivare la motilità e di provocare l’espansione dei cromatofori, fanno parte della normale secrezione delle ghiandole salivari posteriori dei cefalo¬ podi, ghiandole che non sono soltanto a secrezione esterna, ma anche a secrezione interna, devolute, col loro prodotto di ista- mina e tiramina, a dar tono ai centri effettori. Ed ecco così aperta la via che diede al Sereni il merito di avere, fra i pri¬ missimi, stabilito l'esistenza di fenomeni di secrezione interna negli invertebrati e di avere studiato nei cefalopodi le relazioni che intercedono fra l'ambiente umorale e l’attività dei centri nervosi. A precisare l’azione della tiramina e dell' istamina in rapporto al sistema nervoso il Sereni non soltanto comparò fra di loro due specie affini , 1' Octopus macropus e 1' O. vulgaris , di cui il primo ha le ghiandole salivari posteriori molto svilup¬ pate e si presenta ben colorato, il secondo ha quelle ghiandole poco sviluppate e si presenta di toni pallidi, ma e per mezzo di iniezioni reciproche di sangue e per mezzo di un metodo di circolazione crociata da Lui escogitato, mise in evidenza la nor¬ male differenza di tono dei centri effettori delle due specie e la maniera di farlo variare. Nel medesimo tempo che stabiliva in — 87 — tal modo l'azione della tiramina e dell'istamina , indicava come plausibile antagonista di queste due sostanze la betaina, an- ch'essa presente nel sangue dei cefalopodi, ma capace di stimo¬ lare i centri inibitori. Ed ecco nella mente del Sereni allargarsi la visione nel campo fisiologico comparativo : le osservazioni da lui compiute sulla funzione nell'economia dei cefalopodi della tiramina e della istamina da un lato e della betaina dall' altro , lo conducono a stabilire la suggestiva analogia tra il modo di comportarsi di queste sostanze e quello manifestato nei vertebrati rispettiva¬ mente dall'adrenalina e dalla colina, le quali agiscono stimolando i centri dei due sistemi antagonisti : simpatico e parasimpatico. Così Egli tracciava con grandi linee il quadro comparativo delle correlazioni nervose e umorali nei cefalopodi e nei vertebrati. Mentre compiva le Sue indagini sul sistema nervoso dei cefalopodi e sottoponeva ad esame il punto d'attacco dei veleni usati e Fazione che questi esercitavano sulle cellule nervose, sulle fibre muscolari e sulle formazioni interposte, il Sereni ebbe campo di chiarire parecchie questioni di dettaglio ma non perciò prive di importanza. Ricorderò fra le altre il riconoscimento fra la fibra nervosa e la fibra muscolare di una zona la quale, ben¬ ché morfologicamente non differenziata in placca motrice, si di¬ mostra pertanto differenziata fisiologicamente e farmacologica¬ mente e presenta peculiari caratteristiche, come quella di non degenerare che dopo vari mesi del taglio del nervo e di essere stimolabile, anche in questa condizione , solo mediante agenti chimici. Il che indusse il Sereni ad opinare che per meccanismo chimico avvenga la trasmissione degli impulsi da fibra nervosa a fibra muscolare. Consoci, Signore, Signori, a lungo ancora potrei parlare, se volessi mettere in evidenza tutti i fatti che il Sereni portò in luce ed assoggettò all' analisi del Suo spirito acuto. Ma il mio compito era quello di ricor¬ darvi brevemente l'opera da Lui compiuta, di rievocare la nobile figura dello studioso. — 88 - Molti di voi nello svolgersi dei Congressi biologici, ai quali Egli amava partecipare, più volte Lo hanno ascoltato limpido espositore delle proprie ricerche. Tutti senza eccezione avete sentito vibrare la Sua viva voce durante lo svolgersi dei nostri lavori in questa medesima sala che oggi ci accoglie. Ma nè i genitori , nè la consorte , nè la piccola figlia, nè i parenti, nè gli amici udranno mai più quella voce, nè mai più vedranno il bel volto franco e sincero di Enrico Sereni. Pubblicazioni di Enrico Sereni 1. Ricerche biochimiche sul preparato centrale di rospo. Rend. R. Acc. Lincei, Serie V, XXX, 1° Sem., 1921. 2. Ricerche morfologiche sul preparato centrale di rospo. Ibidem, Serie V, XXX, 2° Sem., 1921. 3. Di alcuni fatti biochimici del preparato centrale di Bufo. Arch. di Fisiologia, XIX, 1921. 4. Contributo alla istologia del midollo spinale nel preparato ner¬ voso centrale di Bufo. Ibidem, XIX, 1921. 5. I permeati del sangue nella fatica. Atti Soc. Lombarda Se. Med. e Biol., XII, 1923. 6. I fermenti del sangue nella pitica. Arch. di Fisiologia, XXI, 1923. 7. Contributo all9 analisi della scrittura speculare , Rivista di Psico¬ logia, XIX, 1923. 8. Ricerche sulla anapilassi passiva. Boll. R. Acc. Med. Roma, L, 1924. 9. Ricerche sulle Ossidasi. I. Sulla pormazione dei cristalli del bleu d’ indo fenolo in presenza di diversi colloidi. Arch. di di Fisiologia, XXII, 1924. 10. Ricerche sulle Ossidasi. II. La reazione delle ossidasi nei pre¬ parati sopravviventi. Ibidem, 1924. 11. Ricerche sulle Ossidasi. III. La reazione delle ossidasi negli spermatozoi. Ibidem, XXII, 1924. 12. Ricerche sulla ana filo ssi. I. Sulle condizioni della cavia in se¬ guito allo choc da anapilassi passiva. Ibidem, XXII , 1924. 13. Ricerche sulla anapilassi. II. Dell9 inpluenza del salasso sulla produzione dell9 anticorpo anapilattico. Ibidem , XXII, 1924. 14. Sir William Maddock Bayliss. Rivista di Biologia, VI, 1924. 15. Sopra alcuni particolari dell9 azione del cloruro di sodio sui muscoli di rana. Rend. R. Acc. Lincei, Serie VI, I, 1° Sem., lò. Sopra una reazione dell'adrenalina. Boll. R. Acc. Med., Roma, LI, 1925 17. The effeets op dipperent. salts on thè heat-production op muscle. Journal of Physiology, LX, 1925. 18. Recherches sur Vanaphylaxie. III. Nouvelles expériences sur le compor tement du Cobaye après le choc d9 anaphylaxie pas¬ sive. Arch. ìnternationales de Physiologie, XXV, 1925. 19. Ricerche sulla anapilassi. IV. Anapilassi e salasso. Arch. di Fisiologia, XXIII, 1925. — 90 — 20. Anajilassi e rapporti tra peto e madre. Boll. R. Acc. Med., Ro¬ ma, LI, 1925. 21. Influenza degli ioni Na, K, Ca sulla produzione di calore nel muscolo. Ibidem, Roma, LI, 1925. 22. Alcune variazioni dell ’ eccitabilità del vago cardiaco nella te¬ stuggine. Boll. Assoc. Cultori Se. Med. e Biol., Roma , VI, 1925 e Arch. Farm. Sper. e Se. aff. 40, 1925. 23. Ancora sull' anajilassi e sui rapporti tra peto e madre. Boll. Soc. Ital. Biologia Sperimentale, 1, 1926. 24. John Newport Langley. Rivista di Biologia, Vili, 1926. 25. Prime notizie sulla produzione di calore nei muscoli lisci . Boll. Soc. Ital. Biologia Sperimentale, 1, 1926. 26. Ana filassi petale. Skandinavisches Archi v f. Physiologie, XLIX, 1926. 27. Ricerche sulle Ossidasi. IV. Le Ossidasi del Sipunculus nudus. Pubblicaz. Stazione Zoologica Napoli, VII, 1926. 28. Ricerche sulla anajilassi. V. Anajilassi ed avitaminosi. Boll. Soc. Ital. Biologia sperimentale, II, 1927. 29. Ricerche sulla anafilassi. VI. Anajilassi ed acque minerali. Rivista di Patologia sperimentale, II, 1927. 30. Ricerche sulla anafilassi. VII. Anajilassi ed acqua di mare. Ibidem, II, 1927. 31. Ricerche sui cromatofori dei Cefalopodi. Boll. Soc. Ital. Biologia Sperimentale, II, 1927. 32. Ulteriori ricerche sui cromatofori dei Cejalopodi. Ibidem, II, 1927. 33. V anafilassi da un punto di vista biologico. Biologie al Revie ws, III, 1928. 34. Eccitabilità del vago e centri nervosi. Arch. Scienze Biologiche, XII, 1928. 35. Sulla innervazione dei Cejalopodi. Boll. Soc. Ital. Biologia Spe¬ rimentale, III, 1928. 36. Sui cromatofori dei Cejalopodi. I. Azione di alami veleni in vivo. Zeitschr. f. vergleichende Physiologie, Vili, 1928. 37. Ricerche sulle Ossidasi. V. Nuove ricerche sulle ossidasi degli sperma. Boll. Soc. Ital. Biologia Sperimentale, IV, 1929. 38. Metodi per la circolazione crociata nei Cejalopodi. Pubblicaz. Stazione Zoologica Napoli, IX, 1929. 39. Sui cromatofori dei Cejalopodi. II. Azione della betaina e della arecolina. Arch. Farmacol. Sperim. e Se. aff., XLVII, 1929. 40. Un preparato per la circolazione crociata negli Octopodi. Boll. Soc. Ital. Biologia Sperimentale, III, 1928. 41. Fenomeni f isiologici consecutivi alla sezione dei nervi nei Ce¬ jalopodi. Boll. Soc. Ita). Biologia Sperimentale, IV, 1929. 42. (Con la collaborazione di R. ASHBEL e D. RABINOWITZ). Azione degli estratti di uova di pesci. Ibidem, IV, 1929, — 91 — 43. Sulla funzione delle ghiandole salivari posteriori dei Cefalo- podi. Ibidem, IV, 1929. 44. Correlazioni umorali nei Cefalopodi. Amer. Journ. Physiol., XC, 1929. 45. Sereni E. e GAROFOLINI L. — Anafilassi nelle colture di tessuti in vitro. Ibidem, XC, 1929. 46. Sul meccanismo d'azione della ver atrina. Boll. Soc. Ital. Biol. Speriment., IV, 1929. 47. La giunzione mio-neuvale nei Cefalopodi. Ibidem, V, 1930. 48. Ricerche sulla anafilassi. Vili. A proposito di anafilassi ed avitaminosi. Rivista di Patologia Sperimentale, V, 1930. 49. Sui cromatofori dei Cefalopodi. III. Azione di alcuni veleni in vitro. Zeitschr. f. vergleichende Physiologie, XI, 1930. 50. Sulla natura del periodo di incubazione . Boll. Soc. Ital. Biol. Speriment., V, 1930. 51. Notizie sulla produzione di calore nei muscoli lisci. Ibidem, V, 1930. 52. Ovario aberrante di una rana. Boll- Società Naturalisti, Napoli, XLII, 1930. 53. Sull' analisi fisiologica del sistema nervoso nei Cefalopodi. Arch. Zool. Ital., XVI, 1931- (Rendic. XI Congr. Internaz. Zool. Padova, 1930). 54. Giulio Fano ( Necrologia ). Riv. di Biologia, XII, 1932. 55. Sull ormone femminile nei pesci. Pubbl. Staz. Zoolog. Napoli, XII, 1932. 56. SERENI e. e GAROFOLINI L. — V una filassi nelle culture dei tes= siiti in vitro . (In corso di pubblicazione). Lavori riordinati posteriormente alla morte : 57. D'Ancona U. — Ricerche di Enrico Sereni per definire me¬ diante V anafilassi la posizione sistematica dei Gadidi. Pubbl. Staz. Zool. Napoli, XI, 1931. 58. Young I. e Sereni E. — Rigenerazione e degenerazione dei nervi dei Cefalopodi. (Di prossima pubblicazione). Traduzioni : 59. Traduzione italiana del « Trattato di Istologia e Anatomia mi¬ croscopica » di L. SZYMONOWICZ. Vallardi, Milano, 1924. Finito di stampare il 10 agosto 1932. Sulla digestione e F assorbimento intestinale dei fosfolipidi. II. — Azione combinata degli enzimi pancreatici ed enterici e della bile del socio Pasquale Salvi (Tornata del 27 luglio 1932) In ricerche precedenti (comunicate al III Congresso di Ana¬ tomia di Palermo 1931, ed attualmente in corso di pubblicazio¬ ne) sulla digestione e V assorbimento intestinale dei fosfolipidi, ho potuto dimostrare i seguenti fatti : I. — L'acido oleico è un solvente dei fosfolipidi e, per lo meno in linea induttiva , ne è uno dei veicoli attraverso la membrana assorbente intestinale. II. — Gli enzimi pancreatici ed enterici, tanto " in vitro „ (preparati secondo Wilstatter e succhi da stimolazione chimica) che " in vivo ,,, non esercitano alcuna azione litica sui fosfolipidi stessi, per cui, molto verosimilmente , 1* assorbimento di questi importanti alimenti semplici si compie allo stato di molecola intera. III. — I fosfolipidi riconoscono nella bile, e, per essa nei sali biliari, un altro solvente 4), col quale, come con l'acido olei¬ co, molto probabilmente, sono veicolati, allo stato di molecola integra , attraverso la membrana assorbente intestinale. ') Ho in corso ricerche tendenti a chiarire meglio i limiti reali dell'azione modificatrice dei sali biliari sui fosfolipidi. — 94 — Essendo noto dalle ricerche di Nenki e Rachford a quelle di v. Furth, Terroine, Lintvarev e Babkin, Wilstatter '), che la bile ha una notevole influenza attivatrice sulla lipasi dei grassi neutri , influenza che sarebbe dovuta , secondo le più recenti vedute (Wilstatter) 2), alla proprietà che essa avrebbe di adsor¬ bire la lioasi ed il grasso, in modo da portare l'enzima, solubile nell'acqua, a contatto della sostanza da digerire, insolubile nello stesso mezzo ; ho ritenuto utile, sebbene non ne avessi alcun obbligo, lavorando con una sostanza che si allontana per tanti caratteri dai trigliceridi, di accertare, ancora, se la bile avesse, eventualmente, influenzato anche l'ipotetico enzima pancreatico od enterico, ad azione litica sui fosfolipidi, la cui esistenza ne¬ gavano le precedenti mie ricerche. Riporto, nelle tabelle seguenti , i risultati ottenuti tenendo a digerire in termostato, alla temperatura di 38°C. , per 7-8 ore, miscele del fosfolipide in esame (lecitina dall'uovo Merck) , in emulsione acquosa 5 °/0, con enzimi pancreatici ed enterici (cane) isolati secondo Wilstatter, o succo pancreatico ed enterico (otte¬ nuti con la tecnica originale di Diamare) 3), rispettivamente attivi ed inattivati mediante ebollizione , al pH optimum duodenale (7.8- 8.4), in presenza di attivatori (cloruro di calcio 5 °/0 ed al¬ bume di uovo), e di bile (cistica) ; e titolando l'acidità eventual mente liberata con soluzione n/|0 di idrato sodico. I risultati ottenuti nelle presenti ricerche (tabelle di destra), sono raffrontati ad alcuni di quelli già precedentemente avuti in assenza di bile (tabelle di sinistra), per rendere più evidente la attendibilità delle conclusioni che se ne traggono. ’) 2) Wilstatter. — Zeits. f. physiolog. Chemie, 1922-23, T. CXXV. 3) Diamare. — Rendic. R. Accad. Se. Fisiche e Matematiche di Napoli, 1932. A) - Digestione in vitro di emulsione tecitinica Con preparato di pancreas secondo il metodo di WilstatteS RICERCHE PRECEDENTI Preparato pancreas (Potere steatolìtico di or. 0,20 su cc. 10 olio di olive cc. 70 Na UH n/10). Emulsione acquosa di lecitina dall’ uovo Merck: 5 7 „ Bile Acidità in Na OH n/ 10. ^Indicatore : fenolftaleina) 1) gr. 0.20 attivo cc 10 -f cc. 20 sol. bicarb. sodio 4.2 °/o0 -f- cc. 1 clor. Ca 5 °/0 cc. 6 > 0.20 inattivo - cc. 6.5 2) gr. 0.20 attivo , , _ ce. 7 » 0.20 inattivo . - cc. 6.5 3) gr. 0.20 attivo _ cc. 7 > 0.20 inattivo » - cc. 7 4) gr. 0.20 attivo » _ cc. 8 » 0.20 inattivo - cc. 6.5 5) gr. 0.20 attivo > » cc. 6.5 » 0.20 inattivo » - cc. 6 Permanenza in termostato ore 7, a 38° C. Risultato : nessuna azione litica. RICERCHE ATTUALI Preparato pancreas (Potere steatolitico di gr. 0.20 su cc*. in olio di olive cc. li.) . . n/10). Emulsione acquosa di locitina dall’uovo Merck 5 70 Bile Acidità in Na OH n/10. (Indicatore : fenolftaleina) 1) gr. 0.20 attivo cc. 10 cc. 20 sol. bicarb. sodio 4.2 °/oo -p cc. 1 clo¬ ruro Ca 5 °/0-f- tracce di albume di uovo. CC. 1 cc. 6 » 0.20 inattivo cc. 5.5 2) gr. 0/20 attivo > cc. 1 cc. 5 > 0.20 inattivo cc. 1 cc. 6 3) gr. 0.20 attivo > cc. 1 cc. 7 » 0.20 inattivo » cc. 1 cc. 6.5 4) gr. 0.20 attivo cc. 1 cc. 5 » 0.20 inattivo * cc. 1 cc. 6 5) gr. 0.20 attivo > , cc. 1 cc. 7 > 0.20 inattivo * cc. 1 cc. 7 Permanenza in termostato ore 7, a 38° C. Risultato : nessuna azione litica. B) - Digestione in vitro con succo pancreatico secondo la tecnica di Diamaré. RICERCHE PRECEDENTI Succo pancreatico (Potere steatolitico di cc. 1 su cc. 10 olio di olive c c . 60 NaOH n/10). Emulsione di lecitina dall’uovo Merck 5 °/0 Bile Acidità in Na OH n/10, (indicatore: fenolftaleina) 1) cc. 1 attivo cc. 10 + cc. 20 sol. bicarb. sodio 4.2 o/00 + cc. 1 clor. Ca 5 °/0 cc. 5 > 1 inattivo * - cc. 5 2) cc. 1 attivo . _ cc. 6 » 1 inattivo >, - cc. 5 3) cc. 1 attivo . _ cc. 4 » 1 inattivo - - ' cc. 6 4) cc. 1 attivo - cc. 5 » 1 inattivo . cc. 5 5) cc. 1 attivo , , _ cc. 6 > 1 inattivo > » cc. 5.5 Permanenza in termostato ore 7, a 38° C. Risultato : nessuna azione litica. RICERCHE ATTUALI Succo pancreatico (Potere steatolitico di olive cc. 65 NaOII n/10). Emulsione di lecitina dall’uovo Merck 5 °/0 Bile Acidità in Na OH n/10 (indicatore: fenolftaleina) 1) cc. 1 attivo cc. 10 + cc. 20 sol. bicarb. sodio 4.2 °/00 -(- cc. 1 clor. Ca 5 °/ll-f tracce di albume CC. 1 cc. 5.4 » 1 inattivo cc. 1 cc. 5 2) cc. 1 attivo » cc. 1 cc. 4 » 1 inattivo . cc. 1 cc. 5.5 3) cc. 1 attivo » cc. 1 cc. 5.5 > 1 inattivo » cc. 1 " cc. 5 4) cc. 1 attivo > cc. 1 cc. 4 > 1 inattivo ’ cc. 1 cc. 4.5 5) cc. 1 attivo , cc. 1 cc. 5 > 1 inattivo > » cc.l cc. 6 Permanenza in termostato ore 7, a 38° C. Risultato : nessuna azione litica. C) - Digestione in vitro con preparato di RICERCHE PRECEDENTI Preparato enterico (Potere steatolitico di gr 0.20 -ii cc. 1" olio -li olive cc. 45 NaOFIn/10). Emulsione di lecitina dall’uovo Merck 5 70 Bile Acidità in NaOH n/10. (indicatore : fenolftaleina) 1) gr. 0.20 attivo cc. 10 -f- cc. 20 sol. bicarb. sodio 4.2°/00 -f- cc. 1 clor. Ca 5 °/0 ■ » 0.20 inattivo - cc. 5 2) gr. 0.20 attivo . » cc. 5 > 0.20 inattivo - cc. 6 3) gr. 0.20 attivo , , _ cc. 5 > 0.20 inattivo » - cc. 5 4) gr. 0.20 attivo _ cc. 6 » 0.20 inattivo - cc. 5 5) gr. 0.20 attivo _ oc. 4 » 0 20 inattivo * - cc. 5 Permanenza in termostato ore 7, a 38° C. Risultato : nessuna azione litica. enterica secondo il metodo di Wilstattee. RICERCHE ATTUALI Preparato enterico (Potere steatolitico di gr. 0.20 su cc. 10 olio di olive cc. 55 NaOH n/10). Emulsione di lecitina dall’uovo Merck 5 °/0 Bile Acidità in NaOH n/10. (indicatore: fenolftaleina) 1) gr. 0.20 attivo cc. 10 -f- cc. 20 sol. bicarb. Ca 5°/0 -f- tracce di albume cc. 1 cc. 5 > 0.20 inattivo * CC. 1 cc. 5 2) gr. 0.20 attivo . cc. 1 cc. 6 > 0.20 inattivo cc. 1 cc. 5 3) gr. 0.20 attivo cc. 1 cc. 6 > 0.20 inattivo » » cc. 1 cc. 4.5 4) gr. 0.20 attivo > , cc. 1 cc. 5 > 0.20 inattivo cc. 1 cc. 5 5) gr. 0.20 attivo » cc. 1 cc. 6 > 0.20 inattivo » > cc. 1 cc. 5 Permanenza in termostato, ore 7 a 38oC. Risultato : modico potere litico. — 05 — E) Esperienze di auto-digestione coi substrati fermentativi adoperati nelle presenti e precedenti ricerche. In tema di accertamento di azioni lipolitiche o lipoidolitiche, con la titolazione di una acidità corrispondente a pochi centi- metri o frazione di centimetro cubico di soluzione sodica o po¬ tassica decinormale (vedi letteratura sull’argomento nei precedenti miei lavori), mi piace di riportare, ancora, i seguenti dati, otte¬ nuti tenendo in termostato del semplice succo pancreatico o preparato di mucosa enterica , in soluzione fisiologica , per il tempo di 5-7, ore per far notare che, in esperienze del genere, occorre tener presente anche la even¬ tualità di azioni auto - fermentative dello stes¬ so substrato digerente, donde la messa in li¬ bertà di valenze acide, di cui è doveroso tener conto. Succo pancreatico Soluzione fisiologica Acidità in NaOH n/io cc. 1 attivo cc. 10 cc. 4.5 cc. 1 inattivato cc. 10 cc. 1.5 Permanenza in te rmostato ore 5, a 38°G Preparato enterico Soluzione fisiologica Acidità in NaOH n/io gr. 0.20 attivo cc. 10 cc. 4 gr. 0.20 inattivato cc. 10 cc. 1 Permanenza in te rmostato ore 7, a 38°C 96 - Conclusioni. Dall' esame delle cifre riportate nelle precedenti tabelle risulta evidente che : I. — Gli enzimi pancreatici ed enterici, anche in presenza di bile, sono quasi del tutto inattivi sui fosfolipidi alimentari (dico quasi del tutto, per i minimi valori di aumento della acidità riscontrati qua e là, ed in ispecial modo nelle espe¬ rienze con preparato di mucosa intestinale + bile) donde esce rafforzata l'ipotesi, avanzata nei pre¬ cedenti lavori di un assorbimento “totale,, (senza , cioè , precedente idrolisi) dei fosfolipidi, da parte della membrana intestinale. II. — In esperienze di digestione arti¬ ficiale con succhi digerenti o con prepa¬ rati enzimatici occorre tener presente an¬ che l’eventualità di azioni auto - fermen¬ tative dello stesso substrato agente, donde la messa in libertà di sostanze, di cui bi¬ sogna tener conto per una esatta valuta¬ zione ed interpretazione dei risultati ot¬ tenuti. Napoli , dall' Istituto di Istologia e Fisiologia della R. Università , Luglio , 1932 -X. — 97 - Riassunto. L’A. in lavori precedenti (vedi « Archivio di Fisiologia 1927 » ed « Atti del Congresso Italiano di Anatomia 1931 »), avendo dimostrato che i 1 ipoidi fosforati, contrariamente alla opinione consacrata in pa¬ recchi trattati di fisiologia, non subiscono nel canale digerente alcuna modificazione idrolitica da parte degli enzimi pancreatici ed enterici, ma, invece, riconoscono dei solventi fisiologici nell’acido oleico , (li¬ berato dalla steatolisi dei grassi neutri) e nei sali biliari (taurocolato glicocolato di sodio), ha avanzata l’ipotesi di un assorbimento « totale » (senza, cioè, precedente idrolisi) di tali sostanze da parte della mem¬ brana assorbente intestinale. Nelle presenti ricerche egli ha voluto sperimentare, ancora, se la bile avesse, eventualmente, influenzato (nel senso della attivazione) gli ipotetici enzimi ad azione litica sui fosfolipidi, la cui esistenza nega¬ vano le precedenti ricerche , — pervenendo a risultati perfettamente negativi; e, dimostrando, ancora, che in esperienze di digestione ar¬ tificiale, come le presenti, bisogna tenere in considerazione anche le modificazioni auto fermentative subite dagli stessi substrati digerenti, donde la messa in libertà di sostanze, di cui bisogna tener conto per una esatta valutazione ed interpetrazione dei risultati ottenuti. ERRATA - CORRIGE Nelle due ultime tabelle : C) - Digestione " in vitro „ con preparato di mucosa enterica sec. Wilstatter ; e D) - Digestione " in vitro „ con succo enterico sec. Diamare, correggere i dati relativi al potere steatolitico del pre¬ parato enterico , e , rispettivamente , del succo enterico , nel modo seguente : Tabella C) - Ricerche precedenti cc. 30 NaOH n/10; Ricerche attuali cc. 25 NaOH n/10. — Tabella D) - Ricerche precedenti cc. 20 NaOH n/10 ; Ricerche attuali cc. 15 NaOH n/10. Finito di stampare il 10 agosto 1932. - 7 - DEMETRIO BRUTO RONCALI Demetrio Bruto Roncali Commemorazione letta dal socio Claudio Gargano (Tornata del 29 febbraio 1932) Il Consiglio Direttivo della Società dei Naturalisti mi ha dato l'onorifico incarico di commemorare il defunto Socio ordi¬ nario residente prof. Demetrio Bruto Roncali, ed io sono molto onorato di accingermi a questo compito, perchè al Socio de¬ funto mi legavano vincoli di grande amicizia ed il rispetto dello scolaro al maestro amato. Fin dal 1893 appariscono nel Bollettino di questa Società le prime pubblicazioni del Roncali “ sulla infezione sperimentale tetanica negli animali il che è la prova che il Roncali fin da quell'epoca aveva sentito per la nostra Società un attaccamento ed un rispetto grandissimo, e, sebbene circostanze della vita l’abbiano allontanato da studi naturalistici, pure ritornato a Na¬ poli a reggere, come professore ordinario, la Cattedra di Pato¬ logia speciale chirurgica, esprimeva a me il suo vivo desiderio di ritornare in questo nostro Sodalizio come Socio ordinario residente, carica che ha tenuto ininterrottamente fino alla sua morte. Credo che pochi hanno avuto una vita di grande laboriosità come il Roncali, laboriosità sia didattica che scientifica : infatti il Roncali nato il 2 novembre 1866 a Valletta, nella italianissima Malta, fu a Roma uno dei migliori studenti dell'ateneo, laurean¬ dosi in Medicina e Chirurgia il 13 luglio 1891, e la sua tesi di laurea fu trovata meritevole di stampa, e conseguì il premio — 100 — della fondazione Geronini , che gli venne conferito per decreto rettoriale in data 25 gennaio 1892. Negli anni scolastici 1890-91 (sesto di studentato) e negli anni 1891-92 e 92-93, nel laboratorio di Igiene sperimentale della Regia Università di Roma, diretto dal prof. Celli, fece studi di perfezionamento nelle ricerche di Patologia sperimentale e pura Batteriologia, come fanno fede parecchi lavori pubblicati durante il suo soggiorno in quell' Istituto. Nel periodo di permanenza nell’ Istituto di Igiene sperimen¬ tale della Regia Università di Roma, in seguito a concorso per titoli, conseguì il premio della fondazione Corsi, che gli venne conferito per decreto rettoriale in data 31 gennaio 1893. Dal giugno all'agosto 1892 il dottor Roncali prestò servizio in qualità di Chirurgo aggiunto nell'ospedale di Sant'Antonio per incarico avuto dalla Reale Commissione degli Ospedali di Roma. Con decreto ministeriale del 26 ottobre 1893 fu nominato aiuto presso la Clinica chirurgica della Regia Università di Ca¬ gliari per l'anno scolastico 1893-94. Negli anni 1894-95 nel Laboratorio di Clinica chirurgica della Regia Università di Roma, diretto dal prof. Durante, fece un corso di perfezionamento in Istologia patologica e pubbli¬ cando i risultati di indagini negli animali su argomenti di pato¬ logia chirurgica. Con decreto ministeriale del 30 ottobre 1895 fu nominato aiuto preparatore presso la Clinica chirurgica della Regia Uni¬ versità di Roma per l'anno scolastico 1895-96. Con decreto ministeriale del 5 ottobre 1896 fu nominato aiuto presso la Cattedra di Patologia speciale chirurgica dimo¬ strativa della Regia Università di Roma per gli anni scolastici 1896-97 e 1897-98. Con decreto ministeriale del 27 dicembre 1897 fu nominato per titoli Libero docente con effetti legali in Patologia speciale chirurgica dimostrativa presso la Regia Università di Roma. Con decreto ministeriale del 24 dicembre 1898 fu confer¬ mato in qualità di aiuto presso la Cattedra di patologia spe¬ ciale chirurgica dimostrativa nella Regia Università di Roma per l'anno 1898-99. Con decreto ministeriale del 30 ottobre 1890 fu nominato - 101 — aiuto presso la Clinica chirurgica della Regia Università di Roma per gli anni 1899-900 e 1900-901. Per incarico del Direttore della Clinica chirurgica della Regia Università di Cagliari, il Dr. Roncali nell'anno scolastico 1893-94, dettò una parte del corso di Patologia speciale chirurgica di¬ mostrativa. Negli anni 1895-96 per incarico del prof. Durante, direttore della Clinica chirurgica di Roma, dettò una parte del corso di Patologia speciale chirurgica dimostrativa, svolgendo le flogosi chirurgiche. Nel novembre 1890 e nel dicembre 1896 ha supplito il prof. Durante nelle operazioni e nello insegnamento della Cli¬ nica chirurgica durante la sua assenza temporanea dalla Clinica. Negli anni 1896-97 dietro incarico del prof. Durante dettò una parte dell'insegnamento della Patologia speciale chirurgica dimostrativa, svolgendo le infezioni chirurgiche. Negli anni 1898-99 e 1899-900 tenne il corso libero di Pa¬ tologia speciale chirurgica dimostrativa, equipollente al corso ufficiale, svolgendo la Patologia e Semeiotica chirurgica del si¬ stema nervoso centrale e periferico. Dal 1902 o 1903 al 1905-906 cioè per 4 anni tenne l'inca¬ rico dell'insegnamento di Ortopedia nell'Università di Roma, incarico che abbandonò allorquando fu nominato professore straordinario di Patologia speciale chirurgica dimostrativa nel¬ l'Università di Padova. Dal 1906-907, epoca della sua nomina a Padova, fino alla sua morte ha diretto, oltre l' Istituto di Patologia, anche la Cli¬ nica propedeutica, annessa all' Istituto suddetto, dove ha operato i casi trattati nelle lesioni e nelle esercitazioni pratiche di Pato¬ logia chirurgica, come fa fede il suo resoconto clinico-statistico. Dal maggio 1915 all'ottobre dello stesso anno il prof. Ron¬ cali col grado di maggiore medico assimilato funzionò come Vice Direttore dell'Ospedale militare di Vicenza, e non abban¬ donò quel posto, che quando il Rettore dell'Università di Pa¬ dova, ne chiese il congedo all'Autorità militare, perchè il prof. Roncali potesse adempiere ai suoi obblighi dell'insegnamento universitario. A Padova il prof. Roncali, per ordine della Dire¬ zione di Sanità militare di Verona, fu preso in forza nell'Ospe- 102 — dale militare di Padova e promosso Tenente Colonnello medico assimilato, accolse feriti di guerra nella Clinica chirurgica pro- pedentica, da lui diretta, per essere chirurgicamente curati. Nel 1918 il prof. Roncali, dietro sua richiesta, fu nominato per Decreto Luogotenenziale Tenente Colonnello medico di complemento. In seguito al ritiro dall' insegnamento per legge dei limiti di età, del Direttore dell’ Istituto di Clinica chirurgica di Padova, del chiarissimo prof. Bassini, il prof. Roncali ebbe l' incarico per l'anno 1919-920 della direzione di quell' Istituto, non che dell’ insegnamento della Clinica chirurgica, direzione ed insegna¬ mento che gli furono riconfermati per l'anno 1920-21. Per voto unanime della Facoltà di medicina e chirurgia della Università di Napoli nel 1921 fu chiamato a coprire la cattedra di Patologia speciale chirurgica e Clinica chirurgica propedentica nell'Università di Napoli, posto che ha occupato fino alla morte. Numerosissima è la serie delle pubblicazioni del prof. Ron¬ cali, più di 30, le quali si possono raggruppare in quattro se¬ rie : una prima che riguarda le infiammazioni e le infezioni, una seconda lo studio dei blastomiceti nella etiologia dei tumori ma¬ ligni, una terza la patologia chirurgica del sistema nervoso, ed una quarta studi di storia della medicina. Gli studi di Roncali sulle infezioni si iniziano con un primo lavoro “ Sull'azione reciproca dei prodotti solubili del “ Bacillus tuberculosis „ e di altri microrganismi patogeni e non patogeni In questo lavoro l'A. studia l'antagonismo di 33 microbi di fronte al bacillo della tubercolosi e l'antagonismo di questo microgerme di fronte ad essi, dividendo le ricerche in esperienze in vitro ed in esperienze negli animali. In vitro trova : che certi microbi osteggiano coi loro pro¬ dotti lo sviluppo del bacillo della tubercolosi in alto grado, altri osteggiano in minor grado ed altri infine non lo osteggiano affatto e che i prodotti del bacillo della tubercolosi non dan¬ neggiano i microbi che gli sono antagonisti in alto grado, invece danneggiano quelli che gli sono poco o nulla antagonisti. Negli animali tubercolizzati ha veduto: che la tubercolosi non influisce affatto sul decorso delle infezioni per tetano, per edema maligno o per morva ; però influisce molto nelle infe- — 103 — zioni per carbonchio. Il carbonchio negli animali tubercolosi ri¬ tarda sempre il suo apparire ed il ritardo è proporzionale al grado di tubercolizzazione dell'animale. Se la tubercolosi è molto diffusa l'infezione con carbonchio non può accadere. A queste prime ricerche seguono quelle non meno impor¬ tanti sull' “ azione del veleno del " Bacillus tetani „ associato ai prodotti di culture di alcuni microorganismi, quelle sullo " stu¬ dio della infezione tetanica sperimentale negli animali „ " intorno alle lesioni anatomiche che si verificano negli animali morti in seguito a fratture sperimentali ed ai microrganismi che le pos¬ sono produrre „, sull'Infezione difterica, studi tutti che possono compendiarsi in una lezione dettata nel Regio Istituto chirurgico di Roma e nel recente compendio sulle Infezioni chirurgiche. L'A. fa la sintesi delle nostre cognizioni che dimostrano : come agiscono i germi allorquando penetrano nell'organismo viventi per determinarvi l' infezione e quali sono le resistenze che l’organismo animale oppone per liberarsi dalla loro invasione. Dettò dei germi patogeni e non patogeni e come questi ultimi sotto speciali contingenze possono trasformarsi in patogeni o tossici, espone i vari modi come i germi esplicano la loro azione nell'organismo animale ; parla a lungo dell'azione delle ptomaine e dei prodotli solubili dai vari microrganismi, come alcuni perciò sieno eminentemente setticoemici ed altri esclusi¬ vamente tossicoemici : dice che cosa si debba intendere per di¬ minuita resistenza fisiologica di un organismo : per potere che- miotattico : e per potere fagocitano, enumerando i vari leucociti; espone le varie teorie fino ad oggi note intorno all' immunità e formula così la legge che governa ciascuna infezione : “ Che tutte le volte che un microorganismo patogeno qualsiasi penetri nell'organismo vivente, è assolutamente necessario che al suo stato di virulenza cioè all' attitudine sua di vivere e moltiplicarsi nei tessuti, sia accoppiata una tale quantità numerica dei suoi individui, da poter riuscire con sicurezza vittorioso nella lotta che l'organismo invaso impiega per liberarsi dalla sua malefica azione, mercè la potenzialità antitossica del siero sanguigno e dei succhi dei tessuti e quella fagocitaria degli elementi cellulari,,. Di grande importanza, in ispecie per l'originalità delle ri¬ cerche, sono i lavori numerosi del Roncali sui blastomiceti 104 — considerati come fattori etiologici e patogenetici dei tumori ma¬ ligni, lavori che trovano il loro epilogo nel voluminoso ed ele¬ gantissimo trattato pubblicato dairUnione Tipografica editrice Torinese. L'Autore esordisce dicendo che a spiegarsi la genesi del cancro non vi sono presentemente che due teorie, la em¬ brionale del Durante e la parassitarla, le quali ambedue deb¬ bono sussistere indipendentemente Puna dall'altra non solo, ma anche qualche volta andare Puna all'altra accoppiate. Enuncia la teoria embrionale e dice come talvolta questa possa accoppiarsi alla parassitarla, nei casi in cui un adenoma si trasformi in epitelioma a cellule embrionali od in sarcoma ed una cisti dermoide in epitelioma: ed espone la storia della teoria parassitarla che divide in 4 periodi : periodo di osservazioni ed interpetrazioni errate (teoria schizomicetica) : periodo di osserva¬ zioni ed interpetrazioni errate (teoria coccidica) : periodo di os¬ servazioni ed interpetrazioni esatte non sperimentalmente dimo¬ strate (teoria di Russel) : periodo di osservazioni ed interpetra¬ zioni esatte sperimentalmente dimostrate (teoria blastomicetica). L'Autore allora critica e ribatte ad una ad una le argomen¬ tazioni degli oppositori della teoria parassitaria del cancro, di¬ mostrando in base ad esperienze e ricerche proprie, le contrad¬ dizioni e la mancanza di prova scientifica. Finalmente riassume i risultati fino ad oggi conseguiti in prò della teoria parassitaria in tredici proposizioni e conclude, che non ostante i fatti fino ad oggi accertati non si può dire che la quistione delFetiologia del cancro sia completamente risolta : lo si potrà dire allorquando avremo con blastomiceti isolati da tumori maligni di animali di una specie, riprodotto in animali delle medesime specie gli stessi tumori. A proposito di questi studi di Roncali sugli blastomiceti, è triste dover fare una mesta considerazione, che essi non abbiano stimolato gli allievi a cimentarsi su questo interessante capitolo, destando invece uno scetticismo davvero incomprensibile ed in¬ giustificabile. La chirurgia del sistema nervoso è stato oggetto da parte del Roncali di ricerche molteplici : in questo argomento l'orma del maestro è davvero grandissima, in ispecie per i risultati ot¬ tenuti dall'A. nel lavoro sulla compressibilità dell'encefalo. — 105 In quest'opera si è proposto di risolvere i seguenti quesiti: Se la sostanza nervosa dell'encefalo era o no compressibile. Quali fenomeni neH’animale determinava la compressione delle varie zone della corteccia cerebrale. Se la compressione ingene¬ rava o no anemia e nel sito della compressione o lontano da questo. Quali erano le alterazioni anatomo-patologiche che la compressione induceva sopra la fine tessitura della sostanza ner vosa del cervello. Quali finalmente quei fatti che da queste espe¬ rienze scaturivano, si sarebbero potuti mettere a profitto della pratica chirurgica, in rapporto specialmente alle indicazioni del- l' intervento precoce nei casi di lesioni traumatiche del cranio. Per risolvere questi problemi l'A. esperimento sopra il cer¬ vello dei cani ed i risultati conseguiti raggruppò in sei capitoli. Nel primo capitolo tratta dei metodi di indagine seguiti, sia nel determinare la compressione coi ciottoli e con la laminaria nel cervello del cane, sia nello studio dei fatti che nell'animale si manifestano dopo determinatasi la compressione nelle varie zone del cervello. Nel secondo capitolo premette la descrizione macroscopica dell'encefalo del cane e riferisce in extenso il diario delle 34 esperienze di compressione fatte. Nel terzo capitolo riferisce le osservazioni sopra la sintoma¬ tologia notata nelle esperienze riferite nel capitolo precedente. L’A. introducendo tra tavolato interno e dura madre ciottoli sterilizzati di varia dimensione, mentre riconobbe, che la com¬ pressione induceva speciali sintomi a secondo che interessava ora l’una, ora l'altra regione del cervello, compresa la epilessia braves-jacksoniana, che 1' A. osservò in due casi di compres¬ sione del lobo parietale, venne a concludere : che il cervello era compressibile ; che, poteva sopportare compressioni non indif¬ ferenti ; e che, anche quando in primo tempo non risente alcun danno apparente dalla compressione, in un tempo remoto, nel maggior numero dei casi, non manca mai di rilevare gravi di¬ sturbi. L’A. vide inoltre, che comprimendo in due cani una stessa regione del cervello con ciottoli della stessa forma e dello stesso peso, non sempre si giunge ad avere in ambedue gli stessi fe¬ nomeni; ma spesso il cervello dell'uno risponde allo stimolo ed il cervello dell'altro no ; la quale contingenza l'A. spiegò, am- 106 — mettendo, che la sensibilità del cervello alle pressioni è diversa non solo negli animali di specie differente, ma anche in quelli della medesima specie ; e ciò è anche in armonia coi fatti che la clinica ci fa osservare nell'uomo, dove in alcuni individui leggerissimi avvallamenti inducono gravissimi sintomi, mentre in altri compressioni di gravissima entità non danno luogo a nes¬ sun fenomeno. L'A. in ultimo dice : che, in quei cani nei quali non si è avuto alcun sintoma nonostante che il loro cervello sia stato compresso identicamente a quello di quei cani che hanno risposto con evidentissimi fenomeni di focolaio ; la contingenza deve essere anche spiegata da che nei cani, i quali non hanno risposto allo stimolo è intervenuta una supplenza da un'altra parte del cervello, ossia dai gangli opto-striati, la quale ha com¬ pensato le porzioni compresse. Nel quarto capitolo l'A. studia le alterazioni anatomo-pato- logiche determinate dalla compressione sopra la fine struttura della sostanza nervosa dell’encefalo. I risultati che ebbe da questo studio istologico sono i seguenti: Che nel cervello di cani, già dopo una compressione forte della durata di 24 ore si trovano i vasi sanguigni della pia madre, quelli della zona molecolare e dello strato superiore del Golgi molto dilatati, le cellule gan¬ gliari della zona granulosa ed in parte anche quelle dello strato delle piccole cellule piramidali alquanto rigonfiate, come in preda ad una edemizzazione, pallide, deformate, ed alcune anche prive di nucleo e finalmente le fibre nervose dello strato tangenziale ossia le fibre del reticolo di Exner, aumentate nel diametro trasverso per rigonfiamento tanto del cilindro dell’asse quanto della guaina mielinica. Che nella corteccia di un cervello che ha subito una forte compressione della durata di 5 giorni, si trova un lieve ispessi¬ mento della pia madre in corrispondenza del punto compresso; una dilatazione dei vasi ed un leggiero ispessimento delle loro pareti ; leucociti che compiono un vero e proprio officio fagoci¬ tano rigonfiamento pel tessuto della glia, e dilatazione degli spazi pericellulari ; sparizione delle cellule gangliari dello strato granuloso e degenerazione sotto forma di rigonfiamento e di deformazione delle stesse nello strato superficiale ed in parte nel medio del Golgi, c finalmente sparizione di gran parte delle fibre — 107 — del reticolo di Exner e loro frammentazione e dissoluzione della mielina in globetti o sferule, non che degenerazione idropica e rigonfiamento a monile tanto delle fibre costituenti T intreccio sopraradiale di Edinger, quanto di quelle formanti il denso in¬ treccio della stria esterna di Baillarger. Che dopo una forte compressione della durata di 10 a 15 giorni si ha : ispessimento delle pareti della dura madre e di circa quattro volte il normale delle pareti della pia : notevole dilata¬ zione dei vasi ed ispessimento delle loro pareti ed in qualche punto neoformazione vasale ; immigrazione dei leucociti in tutte e quattro le zone della corteccia, allo scopo di operare l'assor¬ bimento della sostanza nervosa per azione fagocitaria : ipertrofia del tessuto gliale in tutte le sezioni della corteccia, ma più spe¬ cialmente nello strato granuloso e nella zona delle piccole cellule piramidali e loro diminuzione notevole nella zona delle grandi cellule piramidali ed in quella delle cellule polimorfe, e finalmente alterazione di molte delle fibre ad U e di alcune di quelle com¬ ponenti i lunghi fasci di associazione, sparizione di gran parte delle fibre interradiali di Edinger ed in ultimo, annientamento completo delle fibre che formano il denso intreccio della stria esterna di Baillarger, l'intreccio sopraradiale di Edinger e lo strato delle fibre tangenziali propriamente detto, ossia il reticolo di Exner e le fibre autoctone di Ramon y Cajal. Che il quarto ed ultimo periodo la cui durata si estende dai 20 ai 08 giorni, è caratterizzato da processi involutivi, che gradatamente menano a quelle perdite di sostanza rilevate nei cervelli sottoposti per così lungo tempo alla compressione. In questo periodo, dopo avvenuta la completa degenerazione e di¬ struzione degli elementi nervosi e quindi la loro sparizione per azione fagocitaria, per questa stessa azione si assiste all'atrofia e poscia all'annientamento del tessuto della nevroglia in quella porzione di corteccia che è stata sede della compressione, e come risultato ultimo si ha, per la organizzazione dei leucociti una formazione di connettivo giovine, un vero tessuto di cicatrice, che sostituisce completamente il tessuto nervoso ed il gliale, scomparsi consecutivamente al processo di atrofia da compres¬ sione. Che le lesioni anatomo-patologiche esistenti nella corteccia 108 del cervello dei cani, sono sempre limitate a quel segmento di corteccia sopra il quale la compressione aveva agito diretta- mente, qualunque possa essere stata la durata della compressione e l'entità sua. Che nei cervelli sottoposti alla compressione lungi dal ri¬ scontrarsi anemia particolarmente nel punto compresso, si trova invece iperemia notevolissima specialmente attorno al corpo comprimente ed in un buon numero di casi anche neoforma¬ zione vasale. Nel quinto capitolo l'A. discute e fa delle riflessioni intorno ai risultati conseguiti dai propri esperimenti e critica la teoria della incompressibilità del cervello. In questo capitolo stabilisce nettamente l'estensione delle zone sensorio-motrice, visiva e uditiva nella corteccia del cervello dei cani ; dà le ragioni in¬ torno al modo come i gangli opto-striati suppliscano alle fun¬ zioni lese della zona sensorio-motrice del lato corrispondente, e conferma le vedute di Luciani e Leppilli intorno all'importan¬ tissima funzione che hanno nei cani i lobi parietali, nei quali esiste il centro dei centri, ossia il punto nel quale interviene la confusione e la conglobazione o fusione di tutti i singoli centri della corteccia di un emisfero. In questo istesso capitolo l’A. confuta ampiamente la teoria della incompressibilità del cervello traendo argomento dei fatti seguenti : dalle nozioni fisiche ; dallo stato istologico degli ele¬ menti nervosi compressi e da quello macroscopico della massa cerebrale compressa; dallo stato dei vasi sanguigni tale e quale si rileva macroscopicamente e microscopicamente dai gangli opto- striati. Finalmente conclude con queste parole la sua critica alle idee di coloro che ammettono che il cervello non è compressi- bile : " Che la dottrina della incompressibilità della sostanza ner¬ vosa dell'encefalo, enunciata da Bergmann e sostenuta dalla sua scuola non può in alcun modo accettarsi : perchè tale dottrina non solo costituisce un perfetto assurdo , come quella che vor¬ rebbe creare al tessuto nervoso una proprietà di cui sono sprov¬ visti tutti gli altri corpi che esistono in natura, e che la fisica moderna ripudia: non ammettendo quest'ultima e non potendo ammettere, senza prima distruggere il concetto della materia e 109 della forza e quindi delle leggi che le governano, corpi incom¬ primibili ; ma perchè a questa dottrina, come si è visto, manchi il suffragio dei fatti sperimentali e l'appoggio delle osservazioni cliniche, sopra le quali è inutile fermarsi, non trovandosi alcuno che abbia avuto opportunità di avere sotto gli occhi casi di chirurgia cerebrale, sia di origine traumatica, che neoplastica od infiammatoria, che non sia giunto a convincersi della notevole proprietà di comprimersi del tessuto nervoso. Nel sesto ed ultimo capitolo finalmente l'A. dai fatti espo¬ sti trae delle deduzioni in attinenza al pronto intervento nelle lesioni traumatiche del cranio. Egli pur riconoscendo che il cer¬ vello tolleri straordinariamente le pressioni e per tempo lunghis¬ simo , come la clinica o 1' esperimento insegnano , afferma ciò nonostante, che le pressioni non sono mai innocenti, perchè il cervello o presto o tardi, non manca quasi mai di svelare o in un modo o nell'altro, l'azione nociva che su di esso esercita qualsiasi pressione e conclude : 1° Che si deve procedere alla trapanazione immediata, tutte le volte che un trauma abbia determinato un avvallamento della calotta cranica, sia con soluzione di continuo delle parti molli, sia senza ferita di queste. 2° Che la straordinaria proprietà di comprimersi del tessuto nervoso e la tolleranza massima alle pressioni dell'encefalo, non devono mai influire sopra le deter¬ minazioni del chirurgo, in modo da fargli desistere dalla trapa¬ nazione ; e ciò perchè l'encefalo, quantunque sia compressibilis¬ simo , purnondimeno non è mai impunemente compresso , e perchè le pressioni su di esso, o presto o tardi non mancano mai di svelare la loro azione nociva. 3° Che non bisogna mai attendere per intervenire nei casi di frattura con avvallamento delle ossa craniche che si sieno manifestati i sintomi di focolaio, perchè questi col trapano secondario il più delle volte o gua¬ riscono solo prò tempore o non guariscono affatto, e ciò può dipendere ; da che gli elementi nervosi hanno contratto una tal quale abitudine agli stati morbosi, che nonostante lo allonta¬ namento della causa che prima gli aveva prodotti, i tessuti ner¬ vosi non sono più atti a ritornare allo stato normale, e da che i fatti degenerativi indotti dalla compressione nella corteccia, sono inveterati al punto nelle cellule e nelle fibre nervose, da non 110 — potersi più sperare da parte di queste un ritorno allo stato fi¬ siologico. 4° Che lo stato comatoso anzicchè essere una contro- indicazione all’intervento precoce, è invece una vera e propria indicazione. 5° Che i pericoli immediati del trapano sono di gran lunga meno temibili dei mediati, perchè i primi sono dati semplicemente dal pericolo di un'infezione estradurale, mentre i secondi sono dati dal pericolo di una infezione intrameningea ed intraencefalica. 6° Che i risultati in guarigione del trapano primitivo, quando ogni cosa ha proceduto bene, si possono ri¬ tenere certi : laddove quelli del trapano secondario, anche quando si giungono a scongiurare le infezioni postoperatorie, il risultato ultimo, nella grande maggioranza dei casi, è non solo il ritorno allo stato quo ante, ma anche il peggioramento dei fenomeni. 7° Che nei casi di avvallamenti del cranio dei neonati interve¬ nuto consecutivamente a manualità ostetriche, nei parti laboriosi si deve procedere alla craniectomia anche se non vi sono sintomi che autorizzano a ciò, per i fatti di sopra discussi : se poi questi sintomi si sono sviluppati non ci trattenga le mani 1' età gio¬ vanissima dei nostri infermi. Di grandissima importanza sono altresì le ricerche del Roncali sulla patologia e la chirurgia delle lesioni traumatiche del rigonfiamento lombare, delle cauda equina e del cono ter¬ minale, anche esse raccolte in un elegantissimo volume della Società editrice Dante Alighieri, ricerche che dopo un trentennio hanno fatto argomento di una tesi di libera docenza di un suo scolaro, che non ha potuto che confermare i risultati del Maestro. Gli studi compiuti su argomenti di Storia della medicina dimostrano l'elevatezza dell'ingegno e la grande versatilità nelle indagini archeologiche : ne fanno fede le belle memorie su due chirurgi crotonesi : Alchmeone e Democede e ne fa fede la sua ultima opera dal titolo: " Il cancro nella patologia moderna,,. Il libro in parola è sostanzialmente la prolusione che il prof. Roncali ha letto il 19 gennaio 1922, quando, chiamato per voto unanime, venne ad occupare nell’Ateneo napoletano, la cat¬ tedra tenuta con tanto fasto e dottrina dal compianto e venerato prof. Antonino D’Antona. Il dotto patalogo prende come argomento della sua prele¬ zione uno dei più importanti capitoli di Patologia chirurgica, sul — li] — quale da anni infiniti i clinici cercano di formulare ipotesi e concezioni dottrinali, fornendo a questo capitolo quella impronta personale e geniale che il suo forte ingegno ed i suoi studi, più che trentennali, gli davano il diritto di poter imprimere. L'origine infettiva dei blastomi maligni, anche prima che se ne fosse avuta una dimostrazione sperimentale, era stata clinicamente intraveduta dai patologi, principalmente, tenendo conto del loro inizio, del loro modo di evolversi, delle metastasi, della cachessia, ecc. I trapianti sperimentali dei tumori dei topini, dei ratti e dei polli, lungi di essere portatori di luce alla difficile quistione della etiologia e patogenesi di essi, hanno avuto il solo merito di risolvere non pochi quesiti collaterali. Roncali finalmente ha dato la prova di laboratorio che il cancro è una malattia parassitarla, e che il parassita, nella grande maggioranza dei casi appartiene alla classe dei saccaromiceti, pur accettando la possibilità che anche altri parassiti sono capaci di modificare ugualmente il biochinismo delle cellule, facendo acquistare ad esse le proprietà anaplastiche, dando del pari la dimostrazione che i tumori benigni, per molteplici ragioni, non possono per nulla paragonarsi con i maligni. La metamorfosi delle cellule candidate all'anaplasia i carci¬ nomatose è determinata dall' azione sia delle esotossine, che delle endotossine di detti saccaromiceti a simiglianza di quanto è stato dimostrato per la infezione tubercolare. La cellula neoplastica, essendo una formazione mostruosa proveniente dall’innaturale connubio fra un colloide vegetale ed un colloide animale, è ovvio che gli eventuali immunisieri do¬ vrebbero contenere anticorpi specifici atti non solo a neutraliz¬ zare gli antigeni dei saccaromiceti, o di quegli altri germi, dotati - anche essi delle facoltà di produrre i blastomi - ma anche, la proprietà di dissolvere il protoplasma stesso, che per le sue pro¬ prietà fisiologiche, differisce completamente da quello di qual¬ siasi altra cellula animale, sia fisiologica, che patologica. Questi immunisieri dovrebbero contenere citolisine specifiche, le quali mentre abbasserebbero la tensione superficiale delle cellule car¬ cinomatose, rendendone permeabile il protoplasma all' azione degli anticorpi, provocherebbero in ultimo la morte e la dissolu- 112 — zione di questi elementi, con i quali fatti coinciderebbe la gua¬ rigione radicale del processo neoplastico. Non è improbabile, che possano in avvenire prepararsi degli immunesieri, che rispondono a questi principi, come pure non è impossibile, che anche nell'organismo istesso possano sotto de¬ terminate circostanze, formarsi sostanze antagoniste delle cellule blastomatose. Gli antigeni dei blastomiceti abbassano la tensione superficiale degli elementi che sono in uno stato, come si è ac¬ cennato, di candidatura all’ anaplasia , ed essendo da essi assor¬ biti, li trasformano in cellule blastomatose. Sembra che il colloide saccaromiceto formi una reale com¬ binazione fisico-chimica col colloide cellulare, trasformando la cellula normale in blastomatosa, anzicchè spiegare, come alcuni opinano, una azione catalitica. Infatti le cellule, conseguita la proprietà anaplastica, non la perdono più e la trasmettono in¬ tatta alle cellule che da esse derivano, le quali, alla loro volta, la trasmetteranno ancora inalterata ad altre generazioni di cellule figlie e ciò aH'infinito. Dato il concetto della perennità della malattia carcinomatosa, non è possibile ammettere una guarigione spontanea di essa, senza intervento operativo o con operazioni parziali od incomplete : anzi in molti casi, in certi neoplasmi, un intervento incompleto non rappresenta altro che un colpo di frusta alle cellule che ne formano l'intima tessitura. Roncali poi con quello squisito tatto e con quella signori¬ lità che distinguono la sua alta personalità morale e scientifica, ha voluto rendere un omaggio ed un saluto all’Ateneo napole¬ tano, affermando che l’Università di Napoli non trae le sue ori¬ gini da Federico II di Svevia, come erroneamente si crede, ma invece essa non è altro che l’Archiginnasio, che, nelle sue ori¬ gini si allaccia al ginnasio romano, il quale secondo le stesse parole dell'autore, rappresentava in Napoli, la sede e il massimo centro di cultura dello Impero, al quale accorrevano, dall'Urbe massima e dall'Italia, principi, figli di senatori e patrizi, che bramavano perferzionarsi nell'eloquenza ed istruirsi nella politica, nella filosofia, e nel diritto. L'importanza dell'ateneo napoletano era così grande, che per la costituzione di Teodosio e di Valen- tiniano, i professori, unici in Italia " potevano essere insigniti dopo 20 anni di aver goduto emolumento regio ed impartito lodevole — 113 — e non interrotto insegnamento, della suprema dignità di conte pala¬ tino, creato da Costantino il grande, dignità la quale era consuetu¬ dine venisse soltanto conferita, dopo lo stesso numero di anni di magistero ai Professori dei Capitola Auditorium di Bisanzio E con elegante lirismo manda un saluto " a questa metro¬ poli imperiale, alla fedelissima di Roma, cara agli Itali Iddii e prediletta dal senato e dal popolo romano, insigne per le sovrane bellezze della natura e la suluberrima dolcezza del clima, che ad immagine e somiglianza loro forgiarono i caratteri somatici e psichici degli abitanti celebrati non solo per l'euritmia della forma corporea, ma anche per la gentilezza dei modi, la bontà dell'animo e l'eccellenza nella divina arte dei suoni, del canto e della parola, a questa Napoli ellenica che Cicerone riteneva a - datta non tanto ad esercitare l'animo di chi è colpito da sciagura quanto a dargli calma, che Francesco Petrarca salutava “ patria veneranda del sapere Parla infine dell'italianità dell’isola di Malta, sua patria di¬ letta, che ha fatto sempre parte, come fulgida gemma della corona di Napoli. Le note annesse sono una imponente e dotta documenta¬ zione storica, che dimostra nelFautore un indiscusso sapere non solo nei problemi ardui della patologia chirurgica , ma anche nella indagine storica e nella esatta interpetrazione dei testi latini e greci e nelle non meno difficili indagini archeologiche. Come radiosa di luce scientifica è stata tutta la vita di Ron¬ cali, del Maestro, così radiosa si mostra la sua morte. Il giorno 1° dicembre 1931 egli si reca, come di consueto all'Istituto di Patologia chirurgica e va in cattedra ad impartire la consueta lezione al suo numeroso uditorio. Dopo pochi momenti, dice agli scolari ed agli aiuti di non sentirsi bene, aspetta che l'aula si sgombri e cade a terra per non svegliarsi più. Caro maestro ed amico ! dai tuoi ammiratori non ti si poteva augurare più gloriosa dipartita, sei il soldato che cade vittorioso sul campo di battaglia. Finito di stampare il 10 settembre 1932. - 8 - Azione dell’alimentazione timica sulla meta¬ morfosi degli anfibi anuri. Comunicazione del socio G . C o 1 o s i (Tornata del 4 giugno 1932) Credo opportuno riferire in via provvisoria e a scopo pu¬ ramente informativo sopra alcune esperienze che la mia allieva Sig.na S. Cameli attualmente compie nell' Istituto di Anatomia comparata di questa Università. Scopo di tali esperienze è quello di stabilire l'influenza eser¬ citata dalla somministrazione di timo o di estratti di questa ghiandola sopra la metamorfosi degli anfibi anuri. Infatti dopo le note ricerche di Gudernasch — che concludevano per una azione , diremo così , antagonistica fra alimentazione tiroidea ed alimentazione timica, in quanto la prima accelerava la metamor¬ fosi provocando una maggiore rapidità del differenziamento organogenetico a scapito deH'accrescimento corporeo, mentre la seconda avrebbe ritardato la metamorfosi favorendo Paccresci- mento corporeo dei girini — , gli sperimentatori successivi si esprimevano concordemente nel medesimo senso di Gudernasch per quanto concerne Y alimentazione tiroidea , ma ponevano in dubbio le conclusioni che si riferivano all' alimentazione timica, la cui influenza sulla metamorfosi degli anuri rimane tuttavia oscura. Intanto A. Caroli precisava l’accelerazione nella metamorfosi dei girini di rospo tenuti in acqua artificialmente arricchita di ossigeno. La Sig.na Cameli, durante tre mesi di osservazioni compiute — 116 — su girini di rospo è venuta , in seguito a ripetute esperienze, alle seguenti conclusioni : 1. ° — Girini sottoposti contemporaneamente ad alimentazione tiroidea e timica si metamorfosano più precocemente che i con¬ trolli sottoposti a sola alimentazione tiroidea ; 2. ° — Girini sottoposti contemporaneamente ad alimentazione timica e ad iperossigenazione dell’ acqua si metamorfosano più precocemente dei controlli sottoposti alla sola iperossigenazione dell'acqua; 3. ° — Girini sottoposti alla sola alimentazione timica non risentono sensibili effetti sul processo di metamorfosi rispetto ai controlli tenuti in condizioni normali. La Sig.na Cameli , nella memoria che prepara su tale argo¬ mento , esporrà dettagliatamente le modalità con cui sono state eseguite le esperienze e le varie osservazioni fondamentali e ac¬ cessorie che ha compiuto nel corso del loro svolgersi. È utile però rilevare fin da ora : a) che la maggior parte delle esperienze venivano con¬ dotte contemporaneamente su girini sottoposti rispettivamente all'azione di tiroide e timo, ossigeno e timo, tiroide, ossigeno, timo, controlli ; b) che (salvo in una prima serie in cui fu fatto uso di tuorlo d’ ovo ) tutti i girini furono sempre alimentati fondamen¬ talmente con carne (cuore di bue) ; c) che alla tiroide di bue e al timo di agnello freschi usati nelle prime esperienze furono con analoghi risultati e pa¬ recchi vantaggi sostituiti i relativi estratti e precisamente la “ Tiroidina Zambeletti „ e le " Compresse di ghiandola Timo „ preparate dallo Stabilimento Chimico-farmaceutico Zambeletti. Pur rimanendo ancora da accertare il momento della vita girinale in cui l'organismo è più o meno sensibile all'uno o al¬ tro agente e salvo le modificazioni di giudizio che potranno eventualmente essere suggerite dallo svolgersi di ulteriori espe¬ rienze, noi saremmo indirizzati verso la concezione che l'ormone - 117 — timico, anziché esercitare un'azione contrastante con quella degli agenti atti ad innalzare il metabolismo e ad accelerare la metamor¬ fosi ; eserciti invece , pur essendo privo di attività analoga, una azione favoritrice nel senso di questi ultimi, preparando nell'or¬ ganismo il terreno adatto alla loro esplicazione. Riassunto L’alimentazione timica non accelera nè ritarda la metamorfosi degli anfibi anuri ; ma l’alimentazione mista timica e tiroidea esercita sullo sviluppo un’azione acceleratrice più accentuata che la semplice alimentazione tiroidea. Finito di stampare il 10 settembre 1932. I sali di litio e di antimonio dell’acido para- etossifenilsucinamico del socio Luca Coniglio (Tornata del 27 luglio 1932) È risaputo che è possibile , sia mediante processi chimici (iniezioni di prodotti microbici, iniezioni di peptoni), sia mediante processi fisiologici (puntura di un centro termoregolatore) pro¬ vocare l’ipertermia (aumento di temperatura) *). Certi medicamenti possono fare abbassare una temperatura elevata al disotto della normale ; ma, quest'abbassamento di tem¬ peratura che s' accompagna quasi sempre a reazioni secondarie (sudori profusi) non dura, e la temperatura risale , sia al livello normale, sia molto al disopra. Molte sostanze chimiche chiamansi antipiretici , la serie di questi antipiretici è molto ricca. Dai composti relativamente semplici come i derivati del fe¬ nolo o delPanilina si passa a dei febbrifughi fortemente complessi. Alcuni antipiretici appartengono al gruppo della fenilidrazina, altri infine come l’antipirina, la chinina appartengono a delle serie ancora più complesse. Fra di loro pur tuttavia un carattere solo è comune ; tutti hanno nella loro molecola un nucleo stabile : il nucleo del ben¬ zene, che, in particolare, sembra conferire ad una molecola chi¬ mica il carattere antipiretico. Il benzene , da solo , possiede delle proprietà anestetiche ; tuttavia la narcosi dovuta all'inalazione dei vapori di benzene, è ‘) Hugonneng L. et Florence G. — Principes de Pharmacodinamy. - 120 - preceduta da crisi convulsive intense attestanti i caratteri netta¬ mente tossici di quest'idrocarburo. La morte segue un periodo di forte abbassamento di tem¬ peratura. La tossicità pure degli omologhi del benzene aumenta man mano che aumentano gli atomi di carbonio, così il toluene è più tossico del benzene ecc. In tutti i casi però il fatto che tali composti sono quasi insolubili in acqua fa sì che la loro tossicità è semplicemente dovuta a grandi quantità. Così, per esempio, si possono ingerire da 10 a 50 gr. di benzene senza avere avvelenamento. Molto più attivo del benzene, come antipiretico, è il fenolo. Difatti il gruppo funzionale OH esalta di molto l'azione fisiolo¬ gica del nucleo benzenico, però il fenolo è tossico ; se non lo fosse, sarebbe un antipiretico prezioso. Introducendo nella molecola un gruppo carbossilico, la tos sicità diminuisce. Per il caso mio interessa specialmente V azione antipiretica dovuta al gruppo dell'anilina. Lo studio degli antipiretici del gruppo dell'anilina offre un grandioso interesse dal punto di vista dei rapporti della costi¬ tuzione chimica di un corpo organico e i suoi effetti fisiologici da una parte; dall’altra per l'azione che si può imprimere a questi ultimi con modificazioni di ordine chimico. Io ho preso in con siderazione le proprietà che comunicano alla molecola dell'anilina il fissare l'ossidrile fenico. L'ossidrile può in rapporto al gruppo NHZ trovarsi in po¬ sizione orto, meta e para. A misura che il gruppo OH si allon¬ tana dal gruppo NH 2 la tossicità si attenua , difatti il parammi- nofenolo sarebbe stato uno dei migliori antipiretici se non fosse molto tossico. Di qui lo sforzo dei chimici di cercare in tutti i modi di introdurre nel nucleo del paramminofenolo dei nuclei i quali ne attenuassero la tossicità senza abbassarne il potere antipi¬ retico. A tale scopo il Prof. Piutti preparò la pirantina solubile che non è altro che il sale sodico dell' acido paraetossifenilsuci- namico; questo sale è capace di deprimere la temperatura da — 121 — 1 a 3 gradi senza agire sul sangue anche se adoperata ad alte dosi e senza modificare affatto la pressione del sangue. Tale proprietà mi ha spinto a preparare altri due sali per due differenti scopi. Ho preparato il sale di litio , acciocché negli artritici tale sale agisca come solvente delTacido urico, ed il sale di antimonio molto più importante del primo dal punto di vista terapeutico, per combattere la leismaniosi infantile. Difatti tale malattia che oggigiorno minaccia di dilagare , è curata esclusivamente con soluzioni dal ]/2 all' 1 °/0 di tartaro emetico per iniezioni intra- venose. L'azione specifica dello ione Sb sul protozoo che produce tale malattia ormai è indiscussa. Negli ultimi anni lo studio dell' antimonio è stato ripreso, sotto il punto di vista chemioterapico. Si è riusciti poi a legare l'antimonio agli acidi tioglicolici e si sono avuti sali di sodio o ammidi corrispondenti : S. CH2 COONa 7 S. CH2. CONH2 ou - - Sb^— S. CH,. CON H2 \s. CH2 COOH ns. ch2. conh2 *) Questi prodotti non sono tossici e dimostrano notevole at¬ tività in varie forme di tripanosomiasi e come spirillicidi. Altri derivati organici si sono trovati nella serie aromatica e fra i più importanti vanno indicati : 1° L'acido benzo - solfone - p. ammino - fenilantimonico (specie di ectina stibiata) : NH-S02-C6H5 (1) 4H3C6-Sb= Sb.C6H3, De Miranda Domenico. R. 28 marzo 1920, »’ De Monte Giovanni . . R. 5 aprile 1883, » De Montemayor Ernesto R. novembre 1882, » — LXV1I — De Pacala Ludovico . . De Rosa Francesco . De Rosa Tommaso . De Simone Francesco De Vescovi Pietro . Del Regno Washington Della Valle Antonio Della Valle Paolo . . Delli Ponti Pasquale Denozza Michele. Dentice Roberto Denza Francesco . Diamare Vincenzo Di Ciommo Giuseppe Di Gaetano Mariano Di Lorenzo Giuseppe Di Milia Raffaele Di Paola Gioacchino. . Distaso Arcangelo Di Tullio Eduardo Di Vestea Antonio . Dohrn Antonio . . . Dohrn Rinaldo Dojmi di Delupis Serafino Dominel'li Gustavo Domizio Francesco D’ Onofrio Angiolo Doria M. Giacomo Eller Vainicher Isabella Emery Carlo . Ettorre Francesco. Evangelista Alberto . Falciani Adolfo Fanales Francesco Falzacappa Ernesto Fazio Francesco Fedele Marco. Federici Nicola Fenizia Gennaro . Ferraiòli Donato . iR. novembre 1881 R. 18 novembre 1882, iA. 27 febbraio 1887, R. 13 marzo 1887, n. R. 13 marzo 1887, R. 4 giugno 1922, iR. 28 luglio 1889, R. 9 giugno 1910, R. 25 maggio 1887. R. 1 dicembre 1889, ,S. 18 novembre 1882. 0. marzo 1884, n. R. 26 luglio 1891, R. 22 febbraio 1903, R. 19 maggio 1901, R. 5 agosto 1894, R. 12 aprile l'91, n. R. 30 gennaio 1898, n. R. 11 maggio 1902, n. R. 28 febbraio 1904, R. 27 marzo 1887, O. gennaio 1882, R. 14 maggio 1930, R. 15 febbraio 1925, A. 27 febbraio 1887, A. 25 maggio 1919, n. R. 10 maggio 1903, O. febbraio 1883, E R. 14 marzo 1931, . n. R. marzo 1884, . n. R. 6 ottobre 1883, R. 24 agosto 1905, F . n. R. 16 febbraio 1902, . n R. 13 maggio 1888, R. 8 giugno 1890, R. 22 novembre 1882, R. 31 dicembre 1922, . n. R. 23 agosto 1896, R. 25 maggio 1919, C. aprile 1883, Napoli Roma Napoli Moncalieri Perugia Napoli Catania Napoli » » » Roma Napoli Torre del Greco Conversano Genova Napoli Bologna Taranto Napoli Napoli Roma Napoli » Sassari Napoli S. Egidio di Monte Aldino LXVIII — Filiasi Emanuele . R. 28 febbraio 1904, Napoli * Filiasi Giuseppe . . . A. 18 giugno 1905, » Fimzia Carlo .... R. 26 gennaio 18196, » biore Guido .... R. 4 giugno 1922, » * Fiore Maria .... . n. R. 5 marzo 1922, » Fittipaldi Emilio Ugo R. 22 dicembre 1895, » Flores Eduardo R. 25 gennaio 1891, » * Foà Anna . R. 26 luglio 1925, Portici * Foà Jone . . n. R. 8 febbraio 1903, Chieti Fonseca Antonio . R. 18 novembre 1882, Barletta Forte Cado . A. 27 febbraio 1887, Napoli * Forte Oreste .... R. 11 gennaio 1885, » Francese Stefano . R. 11 maggio 1924, S. Antimo Franco Enrico .... C. marzo 1883, Napoli Franco Pasquale . R. 27 febbraio 1887, » Gabba Luigi * Gaetani Livio . Galdieri Agostino. Galiani Riccardo . * Gambetta Laura . Garetti Luigi * Gargano Claudio . Gargiiilo Antonio . Gauthier Vincenzo Geremicca Alberto Geremicca Federico Geremicca Michele Germano Eduardo. * Getzel Demetrio . Giacobbe Giulio . Giampietro Battista Giangriego Angelo Giglio Giuseppe Giglioili Italo . * Gioffredi Livinio. Giordano Domenico * Giordani Francesco * Giordani Mario Giuliani Ettore. Govi Gilberto . * Grande Loreto. Gravina Andrea Grimaldi Clemente * Guadagno Giuseppe 0. gennaio 1882, Milano R. 2 maggio 1931, Napoli ,R. 24 aprile 1887, » R. 2 giugno 1/925, » n. R. 20 novembre 1929, Torino n. R. 16 febbraio 1902, » R, 28 marzo 1905, Napoli R. 26 gennaio 1896, » R. 2 gennaio 1910, » n. R. 11 febbraio 1917, » R. 25 maggio 1919, » R. novembre 1881, )) R. 11 marzo 1888, » R. 28 marzo 1920, » n. R. 4 dicembre 1887, » S. 31 gennaio 1884, » R. 3 giugno 1895, » n. R. 1904, » O. febbraio 1883, Portici R. 12 agosto 1930, Napoli n. R. 28 luglio 1889, Gaeta R. 31 dicembre 1913, 'Napoli R. 25 maggio 1919, » O. febbraio 1882, » O. gennaio 1882, » R. 29 luglio 1923, » A. 25 maggio 1919, » n. R. 27 giugno 1885, Modica n. R. 31 dicembre 1928, Napoli LXIX — Guadagno Michele R. 2 gennaio 1910, Napoli Guarnieri Francesco Pacalo . n. R. 10 marzo 1017, Guerrieri Vincenzo . R. 25 settembre 1882, Guerriero Angelo. . n. R. 31 dicembre 1902, Guerriero Carmine R. 12 agosto 1930, » Guidone Giuseppe. . . n. IR. 22 febbraio '1930, Guiscardi Guglielmo . 0. gennaio 1882, » H Hederstjerna Oscar S. 31 gennaio 1884, Napoli I lmbert Federico R. 31 marzo 1893, Napoli Imbò Giuseppe. . n. R. 22 marzo 1925, Catania Imondi Raffaele R. 20 gennaio 1924, Napoli Iroso IsabeHa .... R. 30 dicembre 1910, Issel Arturo . O. marzo 1884, Genova J Jacobelli Pasquale. S. 31 gennaio 1884, (Napoli Januario Raffaele . O. gennaio 1882, » Jappelli Gaetano . R. 4 dicembre 1887, » jasevoli Giovanni. . . n. R. 1 marzo 1914, Pomigliano d’Arco Jatta Antonio . . n. R. marzo 1882, Ruvo Jatta Giuseppe. R. novembre 1881, Napoli Jatta Mauro. . . R. 3 febbraio 1889, Roma Jucci Carlo. R. 2 giugno 1925, Sassari K Kernot Giuseppe . R. 3 dicembre 1896, Napoli L La Guardia Pietro R. 1 dicembre 1889, Napoli La Marca Fernando . R. 29 novembre 1917, » La Pietra Michele. . . . n. R. 26 febbraio 1)905, Lavis Johnston H. J. . R. 13 dicembre 1886, Lenti Pietro . . . . . R. 9 giugno 1895, Lessona Michele . . , 9 O. gennaio 1882, Torino — LXX Leuzzi Francesco . R. 1 agosto 1897, Napoli Levi Tullio . 1(919, Lezoche Emmanuele . R 6 giugno 1884, B Licopoli Gaetano . O. gennaio 1882, Lionetti Giovanni . A. 17 aprile' 1913, Lo Bianco Salvatore . R. aprile 1885, Lo Giudice Pietro . n. R. 4 giugno 1922, Messina Longo Biagio .... R. 6 giugno 1931, Napoli Luparella Giovanni . S. 31 gennaio 1884, ,, Luzi Francesco . n. R. 22 aprile 1888, Roma M Macchiati Luigi . R. 19 maggio 1901, Modena Maggi Leopoldo .... 0. gennaio 1882, Pavia, * Magliano Rosario. n. R. 1 giugno 1913, Lagonegro Magretti Paolo . R. 27 febbraio 1887, Napoli * Maio Ester . R. 4 febbraio 1923, * Maione Vincenzo. R. 16 marzo 1924, » * Malladra Alessandro . n. R. 20 novembre 1913, Resina MancineMi Franco. C. marzo 1883, Sora Manfredi Luigi . n. R. 20 dicembre 1884, Palermo Marcello Leopoldo . n. R. 4 febbraio 1900, Cava dei Tirreni Marcolongo Ines .... A. 7 aprile 1911, Napoli Marconi Francesco 0. 5 febbraio 1883, Roma * Marcucci Ermete . R. 10 maggio 1903, Napoli Mascolo Guglielmo . n. R. 16 marzo 1902, Cava dei Tirreni Masi Attilio . n. R. 25 maggio 1919, Roma Massa Francesco . IR, 31 dicembre 1894, Napoli Mastrolilli - De Angelis A. R. 31 dicembre 1913, * Mastrostefano Antonio . R. 15 marzo 1896, Matarazzi Gaetano S. 16 settembre 1882, Cava dei Tirreni Mattei Giovanni Ettore . R. 9 giugno 1901, Palermo Matteucci Vittorio Raff. R. 29 maggio 1892, Napoli Mauro Anna Maria . n. R. 28 marzo 1920, p * Mazzarelli Giuseppe . n. IR. 4 dicembre 1887, Sassari Mazzarelli Gustavo R. il aprile 1920, Napoli Melpignani Luigi . A. 14 marzo 1907, Ostuni (Lecce) Mica'lh Giuseppe. R. 9 marzo 1913, Resina Miccoli Giuseppe . . . . R. gennaio 1886, Napoli Miele Sebastiano . R. 4 febbraio 1882, * Milone Ugo . R. novembre 1881, » Minervini Raffaele IR,. 7 febbraio 1892, Mingazzini Pio . .R. 4 dicembre 1887, Roma * Mingioli Paolo . n. R. 4 febbraio 1923, iNapoli Miraglia Nicola . 0. 5 febbraio 1883, Roma Misuri Alfredo . n. R. 30 dicembre 1910, Palermo LXXI Modugno Giovanni n. R. Mola Pasquale. R. Mondelli Sassinoro Renato R. Montalenti Giuseppe. n. R. Montanari Mofdo . . R. Monteforte Sassano Pia . R. Montefusco Alfonso . R. Monterosato M.se. 0. Monticelli Francesco. B. Monticelli N. d’ Afflitto G R. Morese Filippo. A. Morese Giuseppe . A. Monticelli Francesco Sav. R. Morgera Arturo n. (R. Morgoglione Ferdinando. n. R. Motta - Coco Alfio . n. R. Mottareale Giovanni . R. Motti Giovanni. n. R. Muratore Giuseppe R. N Nappi Gioacchino. n. R. Nappi Valeria. . . . n. R. Nicolosi - Roncati Francesco A. Nicolucci Giustiniano. O. Nicotera Luigi. R. Nunziante Ferdinando. . R. o Oglialoro - Todaro Agostino 0. Omboni Giovanni . o. P Pace Domenico. . R. Paglia Emilio .... . n R. Palanza Alfonso . . . R. Palk Mary . (R. Palma Giuseppe . o. Palmieri Luigi .... 0. Palmieri Paride O. * Palombi Arturo. R. Palomby Armando. . . R. maggio 1902, Napoli aprile 1895, » febbraio 1926, » maggio 1931, Roma dicembre 1883, Portici novembre 1918, Napoli novembre 1881, » gennaio 1883, » novembre 1882, » febbraio 1917, » febbraio 1917, )) giugno 1909, » febbraio 1887, » maggio 1902, » giugno 1925, Castellammare di Stabia gennaio 18(98, Catania novembre 1882, Portici giugno [1887, Aversa aprile 1920, Napoli febbraio 1890, Rieti dicembre <1916, Trieste novembre 1910, Monteleone (Calabria) marzo 1882, Napoli maggio 1887, » ottobre 1883, » gennaio ’ 1882, Napoli marzo 1084, Padova maggio 1896, Napoli dicembre 1902, Sessa Aurunca marzo 1887, iNapolj marzo 1914, » febbraio 1883, 3 gennaio iS82, 3 febbraio 1883. Pc iti c. dicembre 1922, Napoli febbraio 1915. » 11 28 15 2 3 17 27 11 11 13 27 11 2 30 17 8 11 2 31 10 25 10 7 13 1 31 28 — LXXII — Palumbo Augusto. Pannain Ernesto Pansini Sergio. * Parascandola Antonio. . Paratore Cosimo * Parenzan Pietro Parisi Rosa . Parlati Luigi .... Pasca Alberto. Pasquale Alessandro . Pasquale Gius. Antonio. * Pasquini Pasquale. Passaro Enrico. * Patroni Carlo .... Pavone Angelo. Pellegrino Giuseppe . * Pellegrino Luigi Pellegrino Michele Penta Pasquale. Perret Franck .... Persio Gennaro. Petitti Vincenzo . Petraroja Ludovico Petrilli Vincenzo . Piccioli Ferdinando . * Piccoli Raffaele * Pierantoni Umberto . Pinto G . Pinto Luigi . Pirelli Bernardino . Piscitelli Michele. Piutti Arnaldo. Platania Gaetano * Platania Giovanni. * Police Gesualdo . Pomilio Umberto . * Pozzi Olimpio .... Praus - Franceschini Carlo Preti Giacomo .... Puglia Angelo .... * Quercigh Emanuele * Quintieri Luigi * Quintieri Quinto . C. aprile 1883, Castelvetrano R. 8 giugno 1924, Napoli R. gennaio 1886, » R. 31 dicembre 1922, Prociaa R. 26 giugno 1904, Napoli R. 2 maggio 1(931, » n. R. 11 maggio 1(913, Caserta n. R. 8 febbraio 1903, Napoli R. 14 febbraio 1897, » n R. 18 agosto 1889, Roma O. gennaio 1882, Napoli n. R. 31 dicembre 11928, Roma IR. 15 marzo 1896, Napoli n. R. 25 gennaio 1891, » R. 13 marzo 1887, )> R. 30 marzo 1919, » R. 16 dicembre 1923, » n. R. 2 agosto 1903, » R. 26 gennaio 1896, » R. 11 dicembre 1921, 1) R. 2 marzo 1890, » R. 11 maggio 1902, » R. 14 luglio 1897, » R. 14 agosto 1904, » C. marzo 1882, Firenze n. R. 31 dicembre 1891, Chieti R. 18 marzo 1900, Napoli n. R. 15 marzo 1896, » O. marzo 1882, » R. 14 agosto 1904, » R. 26 giugno 1913, » R. 1 dicembre 1889, » R. marzo 1886, » R. 20 gennaio 1924, » n. R. 30 dicembre 1900, » R. 5 marzo 1022, » R. 4 febbraio 1923, » R. 22 gennaio 1882, » R. 26 luglio 1025, Portici C. aprile 1883, Palermo Q R. 14 maggio 1930, Napoli R. 9 giugno 1895, » R. 11 maggio 1913, » — LXXIII Raffaele Federico. . u. H. 6 maggio 1882, Palermo Ranfaidi Francesco R. 20 novembre 1913, Napoli * Ranzi Silvio .... K. 2 giugno 1925, Reale Nicola .... O. febbraio 1882, Remotti Ettore. . n. R. 2 giugno 1925, Roma Rho Filippo .... , n. R. marzo 1882, Ricciardi Leonardo R. 10 agosto 1902, Napoli * Riccio Raffaele R. 16 dicembre 1923, Rioja Josè . . n. R. 28 luglio 1889, Madrid Rippa Giovanni R. 2 luglio 1893, Napoli Rizzo Leopoldo R. 7 maggio 1893, Rocco Giovanni R. 13 dicembre 1882, * Rodio Gaetano. . . . R. 16 dicembre 1923, Rodriguez Filippo. R. 5 agosto 1894, » Romano Francesco n. R. 28 febbraio 1904, Caltanisetta Romano Pasquale . R. 3 marzo 1895, Napoli * Romeo Antonino. . n. R. 18 luglio 1929, Portici Roncali Demetrio. R. 26 febbraio 1893, Napoli Ross Ermanno. C. 7 dicembre 1883, Palermo Rossi Ferdinando . . n. R. 17 novembre 1882, Portici Rossi Francesco . A. 25 maggio 1919, Napoli Rossi Giovanni. R. 8 maggio 1898, » Rossignoli Rachelina . . n. R. 1 giugno 1913, Rosso de Vita Giovanni. . n. R. 8 febbraio 1903, » Rovelli Giuseppe . . n. R. 13 marzo 1887, Como * Rovesti Guido. n. R. 31 dicembre 1928, Roma * Ruggiero Placido . R. 16 marzo 1929, Napoli Russo Achille .... . n. R. 1 dicembre 1889, Catania Russo Giuseppe iR. 26 luglio 1925, Portici Ryola Salvatore S. 1 marzo 1883, Napoli Sabatino Carmine. s R. 11 maggio 1913, Parete (Ave Sacchetti Gustavo. . n. R. 1 giugno 1902, Cervaro (Ca * Salfi Mario . R. 29 giugno 1919, Napoli Salvati Vincenzo . R. 17 novembre 1882, * Salvi Pasquale. R. 31 dicembre 1928, Sanfelice Francesco R. 27 febbraio 1887, Cagliari Savarese C . R. 15 marzo 1896, Napoli Savastano Luigi . n. R. 11 novembre 1882, Portici * Sbordone Annibaie . n. R. 12 maggio 1917, Napoli * Sbordone Domenico . R. 4 febbraio 1923, Scacchi Arcangelo 0. gennaio 1882, » — LXXIV — Scacchi Eugenio . R. 1 dicembre 1889, Napoli Sca'lfati Mario. R. 1 giugno 1913, Scarpa Domenico. R. 13 marze 1887, Scarpitti Erminia . K. 13 luglio 1924, Angri /(Salerno) Scarpitti Nino .... R. 1 febbraio 1801, Napoli Scarpitti Ugo .... R. 2 marzo 1891, Scarzia Giuseppe. . n. R. 18 giugno 1893, Maglie Schettino Mario . R. 7 marzo 1906, Napoli Scognamiglio Raffaele R. 26 giugno 1913, Sella Eugenio .... . O. gennaio 1882, Torino Sella Quintino. O. gennaio 1882, Semmola Eugenio. 0. marzo 1882, Napoli Serao Carlo . . n. R. 25 maggio 1919, Sereni Enrico. . n. R. 26 luglio 1925, » Severino Pellegrino . R. novembre 1881, Sicca Anna . R. 20 gennaio 1924, Signore Francesco. R. 4 febbraio 1923, Resina Siniscalchi Alfonso . R. 26 febbraio 1905, Napoli Siniscalchi Ulrico. R. novembre 1681. » Sobrero Ascanio . 0. marzo 1884, Torino Stefanelli Augusto. . n. R. 7 aprile 1911, Napoli Stilon Alfredo. . n. R. 31 dicembre 1913, » Stoppani Antonio. O. gennaio 1882, Milano T Tagliani Giovanni. . n. R. 31 luglio 1892, Milano Tagliani Giulio R. 29 gennaio 1888, Napoli Tangari Filippo R. 6 giugno 1903, » Tenore Vincenzo. O. marzo 1882, Terracciano Achille . R. 10 marzo 1883, Sassari Terracciano Nicola O. gennaio 1884, INap oli Tinozzi Stefano R. 13 marzo 1887, » Todaro Agostino . O. febbraio 1883, Palermo Todaro Francesco. O. febbraio 1883, Roma Tommasi Salvatore 0. marzo 1883, Napoli * Torelli Beatrice R. 29 aprile 1923, » Trani Emilio .... R. 28 febbraio 1904. » * Trezza Ugo . . u. R. 29 aprile 1923, Trinchese Salvatore . 0. gennaio 1882, Tursini Alfonso R. 13 febbraio 1887, LXXV — Valenza Giov. Battista H. 38 aprile 1895, Napoli Valenziano Francesco R. 26 giugno 1906, » * Valerio Rosaria . n. R. 5 marzo 1922, Sala di Caserta Vanni Giuseppe . n. R. 25 febbraio 1883, Roma Vastarini - Cresi Giovanni R. 6 aprile 1002, Napoli Venditti Federico. R. 1 dicembre 1889, * Vessichelli Nicola. . n. R. 30 dicembre 1023, Caserta Vetere Vincenzo. R. 8 giugno 1887, Napoli * Viggiani Gioacchino. R. 16 marzo 1924, » Vigliarono Giovanni . R. 11 marzo 1888, * Viglino Teresio . . R. 25 maggio 1890, Vigorito Domenico n. R. 18 febbraio 1900, Melfi Villani Armando . . . n. (R. 4 febbraio 1000, Parma Villone Giuseppe. R. 15 marzo 1896, Napoli Vimercati Giovanni . C. marzo 1882, Firenze Virdia Valentino . . . n. R. 1 giugno 1913, Tropea Visart Oscar . . 1884, Portici Vito Giuseppe R. 28 giugno 1891, Napoli * Volpiceli Mario . . R. 2 giugno 1925, » w Wen Darwin • R. 26 luglio 1925, Portici Zagari Francesco . z R. 13 marzo 1887, Napoli Zambonini Ferruccio. R. 17 febbraio 1024, Zinno Silvestro O. marzo 1882, * Zirpolo Giuseppe. R. 28 novembre 1912, » Zuccardi Raffaele R. 3 febbraio 1889, Zuppardi Enrico . n R. 10 maggio 1906, S. Maria C. V. DEI ELENCO GENERALE PRESIDENTI, VICE ■ PRESIDENTI E SEGRETARI! dal 1881 al 1931. 1881 - 1886 — 1887 - 1888 — 1889 - 1890 — 1891 - . . . — 1891 - 1892 — 1893 - 1894 — 1895 - 1896 - 1897 - . . . — 1897 - 1898 — 1899 - . . . — 1900 - . . . — 1901 - 1902 — 1903 - 1904 — 1905 - 1906 — 1907 - 1908 — 1909 - 1910 — 1911 - 1912 — 1913 - 1914 — 1915 - 1916 — 1917 - 1919 — 1920 - 1921 — 1922 - 1923 — 1924 - 1925 - 1926 - 1927 — 1928 - 1931 — Presidenti Cabella Antonio Jatta Giuseppe Raffaele Federico Oglialoro Agostino Savastano Luigi Geremicca Michele Milone Ugo Bassani Francesco Jatta Giuseppe Cabella Antonio Geremicca Michele Monticelli Francesco Saverio Geremicca Michele De Rosa Francesco Forte Oreste Monticelli Francesco Saverio Cavara Fridiano Monticelli Francesco Saverio Pierantoni Umberto Geremicca Michele Monticelli Francesco Saverio Cutolo Enrico Capobianco Francesco Quintieri Luigi Pierantoni Umberto Vice - Presidenti 1881 - 1887 — Geremicca Michele 1888 - . . . — Di Vestea Antonio 1888 - 1889 — Cabella Antonio 1890 - 1891 — Jatta Giuseppe 1892 - 1893 — Milone Ugo 1894 - 1895 — Jatta Giuseppe LXXVII 1896 - 1897 — De Rosa Francesco 1898 - 1899 — Franco Pasquale 1900 - 1901 — Milone Ugo 1902 - 1903 — De Rosa Francesco 1904 - 1905 — Capobianco Francesco 1906 - 1907 — Quintieri Luigi 1908 - 1909 — Cavara Fridiano 1910 - 1911 — Geremicca Michele 1912 - 1913 — Pierantoni Umberto 1914 - 1915 — Cutolo Alessandro 1916 - 1919 — Milone Ugo 1920 - . . . — Gauthier Vincenzo 1920 - 1922 — Pierantoni Umberto 1923 - 1924 — Chistoni Ciro 1925 - 1926 — Bakunin Maria 1927 - 1928 — Zambonini Ferruccio 1929 - 1931 — Police Gesualdo Segretarii 1881 - 1882 — Castriota Scanderberg Alfonso 1883 - 1887 — Milone Ugo 1888 - 1889 — Forte Oreste 1890 - 1891 — Monticelli Francesco Saverio 1892 - ... — Tagliani Giulio 1893 - . . . — Monticelli Francesco Saverio 1894 - 1895 — Forte Oreste 1896 - 1897 — Cutolo Alessandro 1898 - 1899 — Forte Oreste 1900 - 1901 — Cutolo Alessandro 1902 - 1903 — Pierantoni Umberto 1904 - . . . — Cerruti Attilio 1905 - . . . — Pierantoni Umberto 1906 - 1907 — Cutolo Alessandro 1908 - 1909 — Milone Ugo 1910 - 1911 — De Rosa Francesco 1912 - 1913 — Della Valle Paolo 1914 - 1915 — Gargano Claudio 1916 - 1919 — Zirpolo Giuseppe 1920 - 1922 — Gargano Claudio 1923 - 1924 — Monticelli Francesco Saverio 1925 - 1926 — Zirpolo Giuseppe 1927 - 1928 — Salfi Mario 1929 - 1931 — Zirpolo Giuseppe CONSIGLIO DIRETTIVO PER l’anno 1932 Ugo Milone Presidente Gesualdo Police Vice-Presidente Giuseppe Zirpolo Segretario Oreste Forte Giovanni Platania ( Consiglieri Mario Salfi l Luigi Califano ricarichi del Consiglio Direttivo Ermete Marcucci Cassiere Arturo Palombi Vice Segretario Ernesto Caroli Redattore del Bollettino Antonio Parascandola Bibliotecario INDICE GENERALE dei lavori pubblicati nelle quarantacinque annate del “ Bollettino della Società dei Naturalisti in Napoli (1887-1931) „ e nelle due annate della “ Rivista Italiana di Scienze Naturali (1885-86) I. INDICE PER MATERIE FISICA 1. Adinolfi E. — L’ effetto Hall e l’azione dei raggi X sul tellurio. Nota. Voi. 38, 1926, pp. 114-119. 2. Andreotti A. — Sulla temperatura delle lamiere isolate esposte al¬ l’aperto. Voi. 38, 1926, pp. 46-57, con ff. 3. Carrelli A. — Sul raggio dell’atomo. Comunicazione. Voi. 34, 1921— 22, pp. 7-11. 4. - - — La decomposizione elettrica delle righe spettrali. Voi. 34, 1921-22, pp. 216-229. 5. - - — Sull’assorbimento di fluorescenza. Voi. 35, 1923, pp. 100-105. 6. Del Regno W. — Gli elementi diottrici dell’occhio afachico. Voi. 34, 1921-22, pp. 230-233. 7. - - — L’effetto fotoelettrico. Memoria. Voi. 35, 1923, pp. 38- 85, con ff. e 2 tav. 8. - - — Sulla trasformazione del Nichel nell’intorno del punto di Curie. Nota. Voi. 36, 1924, pp. 52-56. 9. - - — Le idee attuali sulla struttura della materia. Memoria. Voi. 36, 1924, pp. 272-287. 10. - - — Sul comportamento del Selenio eccitato con sostanze radioattive. Nota. Voi. 39. 1927, pp. 59-64. 11. Di Ciommo G. — Studio di una cassetta di resistenza. Nota. Voi. 17, 1903, pp. 63-72. 12. Piccoli R. — Apparecchio per determinare volumetricamente il peso specifico. Nota. Voi. 18, 1904, pp. 143-144, con ff. 13. Vanni G. — Sopra alcuni problemi di massimo e minimo, relativi alla Elettrotecnica. Nota. Voi. 4, 1890, pp. 89-100. 14. - - — Sopra una deduzione elementare del concetto del po¬ tenziale. Nota. Voi. 4, 1890, pp. 100-105, con ff. 15. - - — Determinazione della costante di una bussola delle tangenti. Nota. Voi. 5, 1891, pp. 31-41, con ff. LXXX 16. Vanni G. — Sulla misura voltametrica delle correnti elettriche. Ricerche. Voi. 5, 1891, pp. 42-61. 17. - - — Sopra una generalizzazione del principio del ponte di Wheatstone. Nota. Voi. 5, 1891, pp. 97-99. 18. - - — Sopra un problema di correnti alternate. Nota. Voi. 13. 1899, pp. 9-12 19. - - — Sopra un’applicazione dell’elettrometro capillare di Lip- pmann alla misnra della frequenza di una corrente alternata. Nota. Voi. 16, 1902, pp. 221-227. 20. - - — Sopra un nuovo metodo di misura della frequenza di una corrente alternata. Nota preliminare. Voi. 16, 1902, pp. 228-229. 21. - - — Sulla verifica sperimentale della distribuzione dei po¬ tenziali in un circuito percorso da corrente costante. Nota. Voi. 19, 1905, pp. 61-64, con fig. 22. - - — Sulla forza elettromotrice dell’elemento Danieli a clo¬ ruro d’ammonio. Nota. Voi. 19, 1905, pp. 119-122, con ff. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. — Sulla dimostrazione sperimentale del principio del con¬ tatto del Volta. Nota. Voi. 19, 1905 , pp. 123-127, con fig. — Sulla produzione, annullamento ed inversione di un campo rotante e sopra un nuovo galvanometro uni¬ versale. Nota. Voi. 25, 1911-12, pp. 31-33, con ff. — Sopra un nuovo frequenziometro ottico. Nota. Voi. 25, 1911-12, pp. 34-35, con ff. — Sulla esperienza fondamentale del Volta. Nota. Voi. 25, 1911-12, pp. 36-37, con fig. — Sul calcolo della intensità di corrente in una linea te¬ legrafica imperfettamente isolata. Nota. Voi. 25 , 1911-12, pp. 38-40, con fig. — Sulla regola delle medie nella misura delle resistenze. Nota. Voi. 25, 1911-12, pp. 41-46, con ff. — Sul calcolo del valore efficace di una corrente oscil¬ lante. Nota. Voi. 25, 1910-11, pp. 47-50. — Sul funzionamento dell’audion e della valvola Fleming. Nota. Voi. 25, 1911-12, pp. 51-58, con ff. — 1) Sulla composizione delle onde sinusoidali di periodo differente (Sunto). — 2) Sul calcolo della capacità mutua di due cilindri ec¬ centrici (Sunto). — 3) Sulla misura delle costanti caratteristiche degli aerei radiotelegrafici (Sunto). — 4) Sulla resistenza delle terre nei circuiti radiotelegrafici (Sunto). Comunicazioni verbali. Voi. 25, 1911-12, pp. 179-182. — .Sul campo elettrico e magnetico di un oscillatore hertziano. Nota. Voi. 26, 1913, pp. 89-97, con ff. I.XXXI — AEREONAUT1C A 36. Del Regno W. — Il viaggio del « Norge » Appendice al Voi. 38, 1926, pp. 39-46. 37. Giordani F. — Sulla flessibilità delle ali in natura e nel volo mec¬ canico. Comunicazione preliminare. Voi. 27 , 1914, pp. 51-54. 38. - - — Sulla pretesa esistenza di un doppio regime in aereo¬ dinamica. Nota. Voi. 27, 1914, pp. 89-97, con ff. 39. - - — Pressioni e depressioni in aereodinamica. Angolo cri¬ tico. Nota. Voi. 27, 1914, pp. 235-241. METEOROLOGIA 40. Andreotti A. — Curva delle massime quantità di pioggia, corri¬ spondenti a determinate durate per Napoli. Voi. 39, 1927, pp. 154-159, con ff. 41. - - — Ricerche correlative nelle variazioni della pressione atmosferica , della frequenza e della quantità di pioggia a Napoli. Voi. 40, 1928, pp. 41-51, con ff. 42. Andreotti A. — La eliofania a Napoli. Voi. 43, 1931, pp. 161-170. 43. - - — Il temporale del 22 giugno 1929. Voi. 43 , 1931 , pp. 177-181, con ff. 44. Annibaie E. — Il clima di Napoli nell’anno meteorologico 1900- 901. Nota. Voi. 16, 1902, pp. 83-112. 45. - - — Il clima di Napoli nell’anno meteorologico 1901-902. Nota. Voi 17, 1903, pp. 123-151. 46. - - — Il clima di Napoli nell’anno meteorologico 1902-903. Nota. Voi. 18, 1904, pp. 181-214. 47. - - — Il clima di Napoli nell’anno meteorologico 1903-904, Nota. Voi. 19, 1905, pp. 65-96. 48. Aurino S. — La nebulosità a Napoli. Voi. 43, 1931, pp. 475-488, con ff. 49. Chistoni C. — Eliofanometro, Eliofanografo ed Eliofania. Voi. 33, 1920, pp. 3-8. 50. De Fiore 0. — Confronto fra il pluviometro ed il pluviometro tota¬ lizzatore di Nicolosi (Etna). Voi. 40, 1928, pp. 210-220. 51. - - — Il clima di Pantelleria. Voi. 43, 1931, pp. 185-241. 52. - - — Meteorologia ed idrografia dell’Etna. III. Le precipi¬ tazioni atmosferiche. Voi. 43, 1931, pp. 435-473. 53. Di Paola G. — Riassunto delle osservazioni meteorologiche esegui¬ te nell’anno 1898-99 all’Osservatorio meteorologico della R. Università di Napoli. Voi. 14, 1900, pp. 5-18. 54. - - — Le condizioni climatiche di Napoli nell’anno meteorico 189^-900. Nota. Voi. 15, 1901, pp. 25-48. 55. Imbò G. — Pireliometro « Abbot » a disco d’argento. Nota. Voi. 38, 1926, pp. 267-279, con fig. - f - — LXXXII 56. Mazzarelli Gustave — Un nuovo tipo di evaporimetro galleggiante. Nota. Voi. 36, 1924, pp. 112-119, con ff. 57. - - — Osservazioni sulla tromba marina apparsa nelle acque di Cuma il 25 agosto 1923. Nota. Voi. 37, 1925, pp. 54-62, con ff. 58. Majo E. — La pioggia a Napoli e le sue variazioni nel periodo 1865-1924. Voi. 38, 1926, pp. 65-83, con ff. 59. - - — Alcune misure di Radioattività dell’aria a Napoli, din¬ torni e Golfo. Voi. 38, 1926, pp. 128-135. 60. - - — Sul periodo diurno della pioggia a Napoli. Voi. 39, 1927, pp. 160-166. 61. - - — Studio comparativo sulle variazioni della quantità e della frequenza annuali della pioggia in varie città d’Italia. Voi. 39, 1927, pp. 211-224, con 1 tav. 62. Ruggiero P. — Un nuovo pluviografo. Nota. Voi. 41, 1929, pp. 156-164, con ff. e 1 tav. 63. Valerio R. — Andamento annuo della pressione barometrica sul Piccolo San Bernardo. Voi. 37, 1925, pp. 181-188, con ff. 64. Viggiani G. — Il regime dei venti a Perugia. Voi. 38, 1926, pp. 139-147, con fig. 65. - - — Il regime termo-pluviometrico di Potenza nel cinquan- taduennio: 1879-1930 con speciale riguardo all’agricol¬ tura. Voi. 43, 1931, PP- 509-536, con ff. CHIMICA INORGANICA 66. Carobbi G. — Ricerche sul molibdato ferrico idrato (Ferrimolibdite artificiale). Voi. 41, 1929, pp. 169-179. 67. Casoria E. — Sul predominio della potassa nelle acque vesuviane. Comunicato. Riv. 1885, pp. IX-X. 68. - - — Nuovo metodo per la disgregazione dei silicati. Comu¬ nicato. Riv. 1885, pp. XI. 69. - - — Sulla composizione chimica e sulla mineralizzazione delle acque vesuviane. Nota riassuntiva. Voi. 1, 1887, pp. 47-49. 70. - - — Sulla composizione chimica dell’acqua di Serino attinta nella città di Napoli. Nota. Voi. 2, 1888, p. 213. 71. Forte 0. — Sul dosamento della calce e della magnesia. Voi. 8, 1894, pp. 1-6. 72. lmbò G. — Spettri d’assorbimento e conducibilità elettrica delle soluzioni di cloruro di cobalto. Nota. Voi. 37, 1925, pp. 67-73, con ff. 73. Milone U. — Su la determinazione acidimetrica mediante l’acqua di calce. Nota. Voi. 16, 1902, p. 145. - - — Su la determinazione dell’acido fosforico. Nota. Voi. 16, 1902, pp. 222-224. 74. — LXXXIIÌ — CHIMICA ORGANICA 75. Abati G. e De Notaris F. — Relazione tra i caratteri chimici e fi¬ sici e la costituzione di isomeri ammidati dell’acido canforico. Nota. Voi. 23, 1909, pp. 1-16. 76. Cabella A. G. — Sopra alcuni derivati degli acidi fenilparacumarico e metilatropico. Comunicazione. Voi. 2, 1888, pp. 7-10. 77. Curatolo T. — Azione del cloruro di benzoile e del cloruro di benzile sopra il sodionitrometano. Comunicato. Riv. 1885, pp. VI-VII. 78. - - — Metilguanicile e trametilguanicile. Nota. Voi. 4, 1890, pp. 144-151. 79. Cutolo A. — Sull’acido guaiacolglicolico. Nota preliminare, Voi. 7, 1893, pp. 144-146. 80. Cutolo A. e Persio G. — Sintesi delle cresolcumarine. Voi. 7, 1893, pp. 142-144. 81. Cutolo A. e Vetere V. — La Metil-azo- dimetilanilina nella ricerca della colorazione artificiale del burro e della mar¬ garina. Nota. Voi. 17, 1903, pp. 118-122. 82. Di Gaetano M. — Nuovi derivati degli acidi paracresolglicolico e paracresolcinnamico. Voi. 16, 1902, pp. 206-221. 83. Foà I. — Determinazione rapida ed esatta del cremore nei tartari. Nota. Voi. 17, 1903, pp. 78-82. 84. - - — Azione dell’anidride itaconica sopra i p-ammidofenoli. Contributo allo studio sulla Tautomeria. Voi. 24, 1910, pp. 337-364. 85. Forte 0. — Su l’acido naftilamidacetico. Nota. Voi. 3, 1889, pp. 138-143. 86. Geremicca F. — Su alcuni prodotti metylenici Nota. Voi. 37, 1925, pp. 63-66. 87. Giordani F. — Contributo allo studio di alcune sintesi in chimica organica. Voi. 32, 1919, pp. 18-42. 88. Giordani M. — Gli olii distillati dagli scisti bituminosi di Barcellona in Sicilia. Memoria. Voi. 36, 1924, pp. 246-259, con ff. 89. - - — Studii sull’estrazione della Cellulosa a mezzo del cloro. Memoria. Voi. 36, 1924, pp. 260-271, con ff. 90. Nicotera L. — Sintesi dell’acido timolcinnamico. Nota. Voi. 3, 1889, pp. 135-138. 91. Piutti A. — Sopra gli eteri ossimmidosuccinici. Memoria I, Voi. 4, 1890, pp. 15-21. 92. - - — Un’altra sintesi delle Asparagine. Nota. Voi. 4, 1890, pp. 139-143. 93. Serao C — Ricerche su la reazione tra cloruro di benzile e fenolo. Voi. 35, 1923, pp. 86-91. 94. Vetere V. — Sopra alcuni sali dell’acido fenolglicolico e sull’acido fenolparaossicinnamico. Nota. Voi. 5, 1891, pp. 89-95. LXXXIV CHIMICA BIOLOGICA, TOSSICOLOGICA, BROMATOLOG1CA E MERCEOLOGICA 95. Augusti S. — Studi e ricerche sperimentali sul Myrtus communis L. var. italica. - Nota I. L’estratto conciante del mirto. Voi. 38, 1926, pp. 84-98. 96. - - — Studi e ricerche sperimentali sul Myrtus communis L. var. italica. - Nota II. Il tannino del mirto. Voi. 38, 1926, pp. 143-160. 97. - - — Studi e ricerche sperimentali sul Myrtus communis L. var. italica. -Nota III. La concia al mirto. Voi. 39, 1927, pp. 149-153. 98. - - — Ricerche sperimentali sul Lichene Islandico e sulle sue possibili applicazioni in tintoria. - Nota I. Generalità ed esperienze preliminari. Voi. 39, 1927, pp. 207-210. 99. Bruno A. — Sulla composizione chimica delle ceneri della corteccia di Nerium Oleander L. - Nota riassuntiva. Voi. 21, 1907, pp. 103-110. 100. Craifaleanu A. — Studi sui fermenti degli animali marini. Mollusca. II. Fermenti proteolitici dell’ Eledone moschata e del YOctopus macropus. Voi. 30, 1917, pp. 3-19. 101. - - — Studi sui fermenti degli animali marini. III. Fermenti proteolitici delle Aplysiae limacina e depilans. Voi. 30, 1917, pp. 79-97. 102. - - — Researches on thè ferments of thè brain. Voi. 30, 1917, pp. 173-205. 103. - - — Studi sui fermenti degli animali marini. Crustacea.V . Sui fermenti della Maja squinado. Voi. 31, 1918, pp. 61-70. 104. - - — Studies on thè Haemocyanin. I. On thè crystallization of thè oscyhaemocyanin. Voi. 31, 1918, pp. 88-99, con ff. e 1 tav. 105. - - — Studi sui fermenti degli animali marini. VI. Autolisi de,- muscoli dei Cefalopodi. Voi. 31, 1918, pp. 110-117, 106. - - — Studi sull’emocianina. II. Ricerche chimico-fisiologiche sul sangue di Octopus ed Eledone. Voi. 32, 1919, pp. 120-124. 107. - - — Studi sull’emocianina. III. L’azione dei gas e dei cianuri alcalini sulLemocianina. Voi. 32, 1919, pp. 141-153. 108. - - — Studi sull’emocianina. IV. L’azione dei sali dei metalli pesanti sull’emocianina. Voi. 32, 1919, pp. 154-163. 109. Cutolo A. — Contributo all’analisi degli olii. Nota. Voi. 15, 1901, pp. 122-126. 110. - - — Sulla ricerca delle sostanze coloranti artificiali negli ali¬ menti in decomposizione. Note di laboratorio. Voi. 15, 1901, pp. 133-136. 111. - - — Su due tipi di pepe artificiale. Nota. Voi. 17, 1903, pp. 208-212. — LXXXV — 112. Cutolo A. — Una nuova sofisticazione dell’olio di ulive. Nota. Voi. 24, 1910, pp. 117-120. 113. - - — Composizione e valore nutritivo dei « taralli » prodotto della panificazione speciale di Napoli. Voi. 24, 1910, pp. 158-164. 114. 115. 116. 117. 118. — Un pezzo di carne colorato in violetto. Comunicazione verbale. Voi. 26, 1913, pp. 22-23. — Composizione chimica del Nespolo del Giappone. ( Eriobotrya japonicà). Voi. 26, 1913, pp. 44-47. — Contributo all’analisi del pane. Determinazione delle ceneri. Voi. 26, 1913, pp. 69-86. — Composizione chimica del frutto àzWAnona ckerimolia Mill. Voi. 28, 1915, pp. 129-138. — L’indice di rifrazione dell’olio di olive in rapporto al¬ l’acidità ed all’irrancidimento. Ricerche. Voi. 29, 1916, pp. 38-48. 119. - - — Il glutine nelle paste alimentari. Comunicazione. Voi. 30, 1917, pp. 130-172. 120. Forte 0. e Corrado G. — Contributo alla tossicologia della Picrotos- sina. Nota preliminare. Voi. 15, 1901, pp. 77-84. 121. Geremicca F. — Sulla materia colorante del frutto dell’arancio. Nota preliminare. Voi. 33, 1921, pp. 50-52. 122. - - — Ricerche sulla materia colorante dell’arancio. Seconda nota. Voi. 36, 1924, pp. 16-26. 123. Milone U. — I. Sui frigoriferi e su le carni ed i pesci congelati. Nota merceologica. Comunicazione verbale. Voi. 38, 1926, p. 5. 124. - - — II. Sullo zucchero cristallino e sullo zucchero granu¬ lato. Nota merceologica. Comunicazione verbale. Voi. 38, 1926, pp. 6-7. 125. - - — III. Composizione di un inchiostro fotorotocalco. Nota merceologica. Comunicazione verbale. Voi. 38, 1926, pp. 8. 126. - - — IV. La determinazione dell’acidità del latte. Nota di Chimica Bromatologica. Comunicazione verbale. Voi. 39, 1927, pp. 5-6. 127. Vetere V. — Sopra l’olio di ricino in miscela cogli olii di semi, e specialmente coll’olio di ulivo. Nota. Voi. 8, 1894, pp. 43-47. CHIMICA AGRARIA 128. Casoria E. — Sulla composizione chimica della materia umica estratta da un terreno vesuviano. Comunicato. Riv. 1885, pp. VIII-IX. 129. - - — Sulla presenza del calcare nei terreni vesuviani. Nota. Voi. 2. 1888, pp. 211-212. 130. - - — Mutamenti chimici che vengono nelle lave vesuviane per effetto degli agenti esterni e della vegetazione. Studii e ricerche chimiche. Voi. 2, 1888, pp. 214-231. — LXXXVI 131. Cutolo A. 132. Fonseca A. 133. - - — 134. - - - 135. - - — 136. Cimmino R 137. Milone U. 138. Andreotti 139. Augusti S. 140. Cabella A. 141. Cutolo A. 142. Gauthier \ 143. - - - 144. - - - 145. - - - 146. - - - ENOTECNICA - A proposito di una sofisticazione del vino. Comu¬ nicazione verbale. Voi. 29, 1916, pp. 3-4. — Esperimenti sul governo di alcuni vini della pro¬ vincia di Napoli. Comunicazione preliminare. Riv. 1885, pp. 12— 1 ó. Di un eccesso di ferro in taluni vini quale causa di fenomeni speciali. Comunicazione preliminare. Voi. 1, 1887, pp. 75-77. Azione dell’ossigeno sui vini. Nota preliminare. Voi. 2, 1888, pp. 255-275. Influenza delle diverse densità ed acidità dei mosti d’uva sulla fermentazione e sui vini. Nota riassuntiva preliminare. Voi. 2, 1888, pp. 275-281. TECNICA DELLA CHIMICA L — Di un acidimetro per determinazioni approssima¬ tive. Nota. Voi. 10, 1896, pp. 403-409, con ff. — Modificazione all’ apparecchio estrattore del grasso di Tollens. Nota. Voi. 8, 1894, pp. 48-50, con ff. IDROGRAFIA A. — Le mareggiate a Napoli. Voi. 43, 1931, pp. 171-176, con tavv. — La radioattività delle acque termo-minerali di Lacco Ameno (Isola d’Ischia). Nota I. Notizie bibliografiche e ricerche preliminari. Voi. 38, 1926, pp. 20-33, con 1 tav. — Risultati dell’analisi dell’acqua termo-minerale della sorgente «S. Calogero» nell’Isola di Lipari. Voi. 22, 1908, pp. 38-44. e Calendoli E. — Analisi chimica e batteriologica del¬ l’acqua di Assano. Voi. 24, 1910, pp. 295-302. L — L’idrografia nell’agro telesino. Nota. Voi. 24, 1910, pp. 9-17, con ff. - La composizione chimica e fisico-chimica dell’acqua Apollo (Agnano). Voi. 27, 1914, pp. 55-82. - La nuova fontana di Valle di Pompei. Nota. Voi. 27, 1914, pp. 108-111. - I fanghi termo-vegeto-minerali di Guardia Piemontese (Cosenza). Comunicazione verbale (Sunto). Voi. 25, 1911-12, pp. 179-180. - La composizione chimica dell’acqua solfato-sodica di Scema in rapporto alla chimica fisica. Voi. 28, 1915, pp. 83-118, con 1 tav. — LXXXVII 147. Gauthier V. — Analisi chimica e chimica-osmotica dell’acqua mi¬ nerale « Fonte Stabia » dello Stabilimento Municipale di Castellammare di Stabia. Voi. 31, 1918, pp. 8-44. 148. Lo Giudice P. — Sulla salinità delle acque di superficie dello stretto di Messina durante l’inverno 1921-22. Notizie preliminari. Voi. 35, 1923, pp. 139-140. 149. Majo E. — Il potere rifrangente e la conducibilità elettrica dell’acqua marina nel golfo di Napoli. Voi. 40, 1928, pp. 142-146. 150. - - — La trasparenza del mare da alta quota. Comunicazione verbale. Voi. 41, 1929, pp. 75-77. 151. - - — La conducibilità elettrica e l’indice di rifrazione del¬ l’acqua marina nel golfo di Napoli e mari adiacenti. Voi. 43, 1931, pp. 145-151, con ff. 152. /Vlazzarelli Gustavo — La « secca » del Pampano. Nota. Voi. 34, 1921-22, pp. 182-193, con ff. e 2 tav. 153. Milone U. — Su la determinazione volumetrica della durezza delle acque potabili. Nota. Voi. 16, 1902, pp. 142-144. GEOLOGIA E PALEONTOLOGIA 154. Aguilar E. — Su un Cardium tuberculatum rinvenute nel tufo giallo delle colline di Napoli. Voi. 17, 1903, p. 258. 155. Bellini R. — Notizie sulle formazioni fossilifere neogeniche recenti regione vulcanica napoletana e malacofauna del Monte Somma. Voi. 17, 1903, pp. 1-16, con ff. 156. - - — Nautilus Sub asii nuova forma del lias superiore. Nota. Voi. 29, 1916, pp. 17-19, con fig. 157. - - — Alcune note sui depositi fossiliferi della Regione Fle- grea. Voi. 30, 1917, pp. 98-108. 158. - - — Osservazioni nell’isola di Capri a conferma dell’antico stato della regione tirrena. Voi. 32, 1919, pp. 125-140, con ff. 159. Candura G. S. — La solfara di Giambattista nel territorio di Bar¬ rafranca (Caltanisetta). Nota. Voi. 38, 1926, pp. 108-113. 160. Colosi G. — A proposito di Heteroglyphaeci Paronae COLOSI (Decapodo fossile). Voi. 35, 1923, pp. 141-142. 161. - - — Una specie fossile di Gerionide (Decapodi brachiuri). Voi. 35, 1923, pp. 248-255, con ff. 162. D’Erasmo G. — Studio geologico dei pozzi profondi della Cam¬ pania. Voi. 43, 1931, pp. 15-143. 163. De Fiore 0. — Linosa (Isole Pelagie). Memoria. Voi. 39, 1927, pp. 65-139, con ff. e 2 tav. 164. De Lorenzo G. — Giordano Bruno nella Storia della Geologia. Nota. Voi. 9, 1895, pp. 29-37. 165. Fiore M. — Miceti fossili rinvenuti su di una palma (Latanites sp.) del Bolca. Voi. 43, 1931, pp. 153-156, con tav. LXXXVIII — lòó. Guadagno M — Notizie sul pozzo artesiano recentemente trivel¬ lato nella Piazza S. Maria la Fede, in Napoli. Con¬ tributo alla conoscenza del sottosuolo cittadino, e delie sue acque sotterranee. Voi. 36, 1924, pp. 1 20— 128, con 1 tav. 167. - - — Il tufo trachitico ossidianico di Santo Stefano al Vo- mero (Napoli). Secondo contributo alla conoscenza del sottosuolo cittadino. Nota. Voi. 37, 1925, pp. 113-125, con ff. 168. - - — Il pozzo artesiano della Centrale elettrica del Volturno. Terzo contributo alla conoscenza del sottosuolo cit¬ tadino, e delle acque sotterranee. Voi. 38, 1926, pp. 250-266. 169. fagliano R. — Il Monte Cervaro presso Lagonegro in Basilicata. Memoria. Voi. 33, 1920, pp. 9-46, con 2 tav. 170. Parascandola A. — Sui pozzetti verticali e su talune altre forme che si rinvengono nell’Isola di Procida. Comunica¬ zione verbale. Voi. 40, 1928, pp. 122-124. 171. Ricciardi L. — Nuove osservazioni sulla genesi del nostro pianeta. Voi. 21, 1907, pp. 5-13. 172. - - — Su la genesi e fine del nostro Geoide. Voi. 22, 1908, pp. 45-70. GEOGRAFIA, FISICA TERRESTRE E ASTRONOMIA 173. Alfano G. — Le registrazioni sismiche rilevate nella Sezione Geo¬ dinamica dell’ Osservatorio di Valle di Pompei neh l’anno 1918. Voi. 32, 1919, pp. 164-168. 174. - - — Le registrazioni sismiche rilevate nella Sezione Geodi¬ namica dell’Osservatorio di Valle di Pompei nell’an¬ no 1919. Voi. 33, 1920, pp. 87-91. 175. Aurino S. — L'eclisse totale di Luna del 26 settembre 1931. Voi. 43, 1931, pp. 505-508. 176. De Fiore 0. — Metereologia e idrografia dell’Etna. Il vento nelle regioni inferiori del monte. Voi. 41, 1929, pp. 43-67. 177. Gauthier V. — Poche osservazioni al lavoro del Prof. L. RICCIARDI « Su le Relazioni delle Reali Accademie delle Scienze di Napoli e dei Lincei di Roma sui terremoti calabro- siculi del 1879 e 1908 » Voi. 24, 1910, pp. 113-116. 178. Imbò G. — Radiazione solare e vapore acqueo. Voi. 41, 1929, pp. 278-300. 179. Majo E. — Contributo allo studio delle relazioni tra i microsismi e gli elementi meteorici. Voi. 38, 1926, pp. 120-127, con ff. 180. - - — I fenomeni geofisici flegrei susseguenti al terremoto irpino del 23 luglio 1930 - Vili. Voi. 43, 1931, pp. 361-366, con tavv. - - — Il terremoto irpino del 23 luglio 1930- Vili. Voi. 43, 1931, pp. 377-391, con tavv. 181. LXXXIX — 182. Parascandola A. — Su di alcune misure di temperatura eseguite nel Rione delle Mofete e nel cratere del Monte Nuovo nei Campi Flegrei. Voi. 40, 1928, pp. 125-128. 183. Platania G. — Un dodicennio di osservazioni eseguite in Catania e in Napoli sulle meteore ottiche. Voi. 40, 1928, pp. 73-82. 184. - - — Gli aloni osservati nel 1928 in Napoli. Nota. Voi. 41, 1929, pp. 72-74. 185. - - — Il lago di Averno e gli altri laghi flegrei. Comunica¬ zione verbale. Voi. 41, 1929, pp. 134-136. 186. Ricciardi L. — Circolazione dell’acqua e correnti marine. Voi. 21, 1907, pp. 14-33. 187. - - — Per una critica del Prof. Sigismondo GuNTHER. Nota. Voi. 23, 1909, pp. 17-50. 188. - - — Su le Relazioni delle Reali Accademie di Scienze di Napoli e dei Lincei sui terremoti Calabro-Siculi del 1783 e 1908. Voi. 24, 1910, pp. 23-75. 189. - - — Il simismo , il vulcanismo e la costituzione geofisica del geoide. Voi. 24, 1910, pp. 121-154. 190. - - — Su la invenzione del tectonismo. Nota. Voi. 24, 1910, pp. 309-336. 191. - - — Il terremoto del 13 gennaio 1915. Voi. 28, 1915, pp. 11-30. 192. Ruggiero P. — Alcune osservazioni sulle « Ventarole o Capi di Vento». Voi. 43, 1931, pp. 537-553, con ff. 193. Signore F. — Il bradisisma in relazione coll’ attività vulcanica dei Campi Flegrei, Comunicazione verbale. Voi. 35, 1923, p. 6. 194. - - — Relazione su di una escursione fatta il 10 maggio 1923 nella plaga puteolana. Voi. 36, 1924, pp. 1-8, con 2 tav. 195. - - — Sul metodo seguito per la determinazione delle tem¬ perature nei Campi Flegrei. Nota. Voi. 36, 1924, pp. 92-95. VULCANOLOGIA 196. Agallar E. — Alcune osservazioni riguardanti la Solfatara di Poz¬ zuoli. Comunicazione verbale. Voi. 17, 1903, p. 254. 197. - - — Su di uno sprofondamento avvenuto alla Solfatara di Pozzuoli. Comunicazione. Voi. 19, 1905, pp. 52-53, con ff. 198. - - — Escursioni al Vesuvio. Comunicazione. Voi. 21, 1907, pp. 1-4, con fig. 199. - - — Notizie sulla presente attività della Solfatara di Poz¬ zuoli (a proposito di una nuova bocca apertasi nel fondo di essa). Comunicazione. Voi. 21, 1907, pp. 58-60, con fig. 200. Biondi G. — Osservazioni su alcune bombe vesuviane. Nota pre* liminare. Voi. 35, 1923, pp. 92-95. xc 201. Biondi G. — Ulteriori ricerche sulle bombe vesuviane. Le bombe peritrepiche. Memoria. Voi. 37, 1925, pp. 259-300, con 8 tav. 202. Di Paola G, — Sulla correlazione dei fenomeni vulcano - sismici con le perturbazioni magnetiche all' Osservatorio Vesuviano. Nota. Voi 16, 1902, pp. 151-164. 203* - - — Le perturbazioni magnetiche durante la fase eruttiva vesuviana del 1903. Nota. Voi. 18, 1904, pp. 81-85. 204. - - — Fenomeni geo-fisici osservati durante Fattività espio* siva del Vesuvio nel settembre 1904. Nota. Voi- 19, 1905, pp. 23-36. 205. - - — La pressione atmosferica e sue relazioni con Fattività del Vesuvio nel periodo 1871 - 1905- Nota. Voi. 19, 1905, pp. 97-118. 206. - - — Fenomeni elettrici nell’eruzione del Vesuvio dell’aprile 1906. Voi. 20, 1906, pp. 59-66. 207- Franco P. — La lava vesuviana di luglio 1895. Nota- Voi. 11, 1897, pp. 82-100, con 2 tav. 208- - - — Sulle fiamme recentemente osservate al Vesuvio. Co¬ municazione. Voi. 12, 1898, pp. 70-71. 209- - - — L’attività vulcanica nella Campania secondo la tradi¬ zione e la storia. Voi. 16, 1902, pp. 260-288. 210. Friedlaender e Aguilar E. — Una visita a Stromboli. Nota. Voi. 19, 1905, pp. 40-47. 2H. _ - — Su di alcuni problemi ed osservazioni di vulcanologia. Nota. Voi. 20, 1906, pp. 70-89. 212. Gauthier V. — Di alcuni fenomeni vulcanici nel Bacino di Agna- no. Voi. 26, 1913, pp. 34-38, con fig. 213- Giordani F. — La configurazione del cratere Vesuviano prima del recente crollo del cono avventizio. Voi. 28, 1915, pp. 121-125, con fig. 214. Malladra A. — Sopra Fattività del Vesuvio nell’aprile 1917. Voi. 30, 1917, pp. 37-46, con 1 tav. 215. - - — Grotta di scolamento lavico negli efflussi vesuviani del 1858. Nota. Voi. 30, 1917, pp. 109-123, con 2 tav. 216. - - — Riassunto sull’attività del Vesuvio per Fanno 1917. Nota. Voi. 31, 1918, pp. 132-163, con ff. e 2 tav. 217. - - — L’attività del Vesuvio nell’anno 1918. Notizie riassuntive. Voi. 34, 1921-22, pp. 69-127, con ff. e 3 tav. 218. Parascandola A. — I crateri dell’Isola di Procida. Nota preliminare. Voi. 36, 1924, pp. 57-60. 219. Ricciardi L. — Sulla genesi delle bombe quarzose e delle lave vulcaniche. Nota. Voi. 15, 1902, pp. 194-202. 220. - - — L’acqua nei fenomeni vulcanici. Voi. 21, 1907, pp. 34-57. 221. - - — Il vulcanismo nel terremoto Calabro-Siculo del 28 di cembre 1908. Nota. Voi. 23, 1909, pp. 65-120, con ff. — XCI MINERALOGIA E LITOLOGIA 222. Aguilar E. — La Metavoltina tra le sublimazioni della Solfatara di Pozzuoli. Nota. Voi. 25, 1911-12, pp. 28-30. 223. Bellini R. — Alcuni sublimati di Vulcano. Nota. Voi. 31, 1918, pp. 71-74. 224. Carobbi G. — Sulla possibilità di una sostituzione parziale del cloruro di piombo con cromato di piombo nelle pi- romorfiti, vanadiniti e mimetiti. Voi. 41, 1929, pp. 103-116. 225. - - — Ricerche spettrografiche sullo zircone vesuviano. Nota. Voi. 41, 1929, pp. 180-184. 226. Casoria E. — Sopra due varietà di calcari magnesiferi del Monte Somma. Nota. Voi. 1, 1887, pp. 45-46. 227. - - — Composizione chimica di alcuni calcari magnesiferi del Monte Somma. Nota. Voi. 2, 1888, pp. 207-210. 228. De Fiore 0. — Le meteoriti del Museo mineralogico della R. Università di Napoli. Voi. 41, 1919, pp. 68-71. 229. Franco P. — Fonolite trasportata dalla Lava del Vesuvio nell’eru- zione del 1872. Nota. Voi. 4, 1890, pp. 25-28. 230. - - — Studii sull’Idocrasia del Vesuvio (Monte Somma). Nota preliminare. Voi. 4, 1890, pp. 173-189. 231. - - — Sulla struttura lamellare della Leucite. Nota. Voi. 10, 1896, pp. 410-417, con 1 tav. 232. - - — Determinazione dei minerali in sezioni microscopiche. Nota. Voi. 10, 1896, pp. 418-427, con 1 tav. 233. - - — Il tufo della Campania Memoria. Voi. 14, 1900, pp. 19-33, con 1 tav. 234. - - — Il piperno. Memoria. Voi. 14, 1900, pp. 34-52, con 1 tav. 235. - - — Studii sul nitrato baritico. Voi. 16, 1902, pp. 241-259, con 1 tav. 236. Galdieri A. — A proposito della memoria del prof. RICCIARDI : « L’evoluzione minerale messa in dubbio dal Prof. G. Mercalli ». Osservazioni. Voi. 21, 1907, pp. 99-102. 237. - - — L’ origine della terra rossa. (Sunto). Comunicazione verbale. Voi. 26, 1913, pp. 9-11. 238. Parascandola A. — Sul tufo del cratere di Socciaro (Isola di Pro- cida). Comunicazione verbale. Voi. 38, 1926, pp. 3-4. 239. - - — Osservazioni mineralogiche e litologiche sull’Isola di Procida. Voi. 40, 1928, pp. 107-112. 240. - - — Sulle produzioni crociformi osservate in Napoli ed in vari luoghi in occasione dell’eruzione vesuviana del 1660. Voi. 40, 1928, p. 129. 241. Ricciardi L. — Dalle rocce acide alle basiche e loro classificazioni. Nota. Voi. 16, 1902, pp. 188-193. 242. - - — L’evoluzione minerale messa in dubbio dal Prof. G. Mercalli. Nota. Voi. 21, 1907, pp. 68-98. XCII 243. Ricciardi L. — Risposta ad alcune osservazioni sull’ evoluzione minerale. Nota. Voi. 22, 1908, pp. 1-37. 244. - - — L’evoluzione minerale. Voi. 25, 1911-12, pp. 89-94. 245. Zambonini F. e Carobbi G. — Contributi allo studio dei minerali vesuviani. Ricerche sulla forsterite e sullo spinello. Nota. Voi. 41, 1929, pp. 245-257. BOTANICA CITOLOGIA, ISTOLOGIA ED ANATOMIA 246. Balsamo F. — Intorno ad una sostanza colorante della Salpichroma rhomboideci MlERS. Nota. Voi. 10, 1896, pp. 51-53. 247. D’Avino A. — Sulle cellule a mucillagine di alcuni semi e sul loro sviluppo nel pericarpio della Salvia e di altre Labiate. Ricerche. Voi. 7, 1893, pp. 147-158, con 2 tav. 248. Fiore M. — Dicotomia e fasciazione foliare in Scolopedrium vul- gare L. Voi. 39, 1927, pp. 28-58, con 7 tav. 249. Geremicca M. — Sulla epidermide dei fiori di Ortensia. Nota. Voi. 5, 1891, pp. 192-197, con 1 tav. 250. - - — Note preliminari morfo - istologiche su la Juamilloa aurantiaca. Voi. 15, 1901, pp. 61-76, con 3 tav. 251. Marcello L. — Ricerche anatomiche preliminari sulla Cyphoman- dra betacea SENDTN. Voi. 19, 1905, pp. 142-149. 252. Rodio G. — Sui pigmenti delle Schizoficee e sul pigmento rosso di una schizoficea. Voi. 39, 1927, pp. 403-412, con ff. MORFOLOGIA 253. Cavara F. — Di una discendenza sterile nell’TWs pallida Lam. Comunicazione verbale. Voi. 36, 1924, pp. 13-14. 254. Colomba G. — Su di un caso teratologico in un Citrus limonum v. digitata RISSO. Comunicazione verbale. Voi. 35, 1923, pp. 13-14, con fig. 255. - - — Sul valore ereditario del carattere « file di granelli » nella spiga del granoturco. Voi. 36, 1924, pp. 40-48. 256. - - — Su di un caso di « frutto genuino » in un Pyms Ma - lus L. Comunicazione verbale. Voi. 36, 1924, pp. 3-5, con ff. 257 - - — Alcune osservazioni sulla varia forma di semi di Me - dicago sativa L. Voi. 37, 1925, pp. 231-240. 258. Fiore M. — Sulla morfologia del sistema conduttore delle piante vascolari. Appendice al Voi. 38, 1926, pp. 1-38 con ff. 259. - - — Peli al posto di squame in Polypodium perporatum L. Voi. 41, 1929, pp. 78-80. 260. - - — Manifestazioni teratologiche e parassitismo. Polimeria, fasciazione, petalodia , dialisi in Campanula medium L. Voi. 43, 1931, pp. 183-184. xeni — 261. Geremicca M. — Su di un caso di proliferazione nella Frugatici vesca. Nota. Voi. 11, 1897, pp. 107-108. 262. - - — Sopra un caso di metamorfosi progressiva nella corolla di Datura Metel L. Comunicazione. Voi. 13, 1899, pp. 33-34, con fig. 263. - - — Sopra un caso teratologico del pistillo di Zea Mays L Nota. Voi. 17, 1903, pp. 242-244, con fig. 264. - - — Intorno alla moltiplicazione degli antofilli, per sdoppia mento o per « plurigenesi » , a proposito di una pianta di Lycopersicum esculentum a fiori pieni Voi. 20, 1906, pp. 103-112. 265. - - — Sulla opportunità di modificare la nomenclatura di al cune parti del fiore, in rapporto alle odierne classi ficazioni delle piante. Nota. Voi. 20, 1906, pp. 113-124 266. - - — Sopra un fatto teratologico, che illustra l’ordinamento delle cariossidi nella spiga di Zea Mays L. Nota Voi. 20, 1906, pp. 125-131. 267. Marcello L. — Sopra alcuni casi di teratologia vegetale. Nota Voi. 17, 1903, pp. 41-44, con ff. 268. - - — Sopra alcuni casi di teratologia vegetale. Nota. Voi. 19 1905, pp. 37-39, con ff. 269. - - — Sopra alcuni casi di teratologia vegetale. Voi. 20, 1906 pp. 11-14. 270. - - — Poche osservazioni su alcuni fiori pelorici. Voi. 20 1906, pp. 67-69. 271. - - — Sulla costituzione morfologica del cladodio presso le Asparagacee e specialmente nel genere Ruscus. Nota Voi. 22, 1908, pp. 89-93. 272. - - — Breve nota su alcuni casi teratologici nel Raphanus sativus. Voi. 34, 1921-22, pp. 163-165, con ff. 273. Rippa G. — Su di alcuni nuovi casi di teratologia vegetale. Nota. Voi. 18, 1904, pp. 166-176. 274. - - — Su di alcuni nuovi casi di teratologia vegetale. Seconda nota. Voi. 19, 1905, pp. 181-187. 275. - - — Sulla forma e disposizione delle foglie nell’ Hovenia dulcis ThUNB. Nota. Voi. 16, 1902, pp. 238-240, con ff. 276. Vito G. — Della ramificazione nelle Solanacee. Studio. Voi. 9, 1895, pp. 38-59, con 1 tav. FISIOLOGIA 277. Balsamo F. — Sull’assorbimento delle radiazioni nelle piante. Nota preliminare. Voi. 5, 1891, pp. 61-69. 278. Geremicca M. — Sulla interpetrazione di alcuni fatti riguardanti l’assimilazione del carbonio. Nota. Voi. 6, 1892, pp. 117-124. 279. Macchiati L. — Sulla fotosintesi fuori dell’ organismo e sul suo primo prodotto. Nota preventiva. Voi. 16, 1902, pp. 161-174. — xciv — 280. Macchiati L — Sulla fotosintesi fuori dell’organismo e sul suo primo prodotto. Poche parole in risposta alla critica del dott. Gino POLLACCI. Voi. 17, 1903, pp. 73-77. BIOLOGIA 281. Bruno A. — Sulle difese foliari della Dactylopetalnm Barten HOOK. Prima nota. Voi. 18, 1904, pp. 136-138, con ff. 282. - - — Sulle difese foliari della Dactylopetcìlum Barteri HOOK. Seconda nota. Voi. 19, 1905, pp. 150-152. 283. - - — Sulle difese marginali delle foglie. Primo contributo. Voi. 19, 1905, pp. 153-170. 284. - - — Sulle difese marginali delle foglie. Secondo contributo. Voi. 20, 1906, pp. 28-37. 285. Calabrese-Milani A. — Contributo alla Cecidiologia della flora avel¬ linese. Voi. 16, 1902, pp. 28-82, con 4 tav. 286. Cavara F. — Fecondazione a distanza in Ginkgo biloba LlNN. e in Araucaria Bidwilli HOOK. Comunicazione ver¬ bale. Voi. 35, 1923, pp. 3-5. 287. Colomba G. — Su di un caso di cleistogamia dell’ Orchis macu lata L. Comunicazione verbale. Voi. 35 , 1923, pp. 9-12, con ff. 288. De Gasparis A. — Sopra alcune piante a funzione mirmecofila. Nota. Voi. 9, 1895, pp. 25-28. 289. Macchiati L. — Note di Biologia sulla Tolypothrix byssoidea (BER¬ KELEY) Kirchn, e sulle spore delle Oscillariacee. Voi. 16, 1902, pp. 175-179. 290. Mattei G. E. e Rippa G. — Osservazioni biologiche sul frutto della Tetrapleura Thonningii BENTH. Nota. Voi. 15, 1901, pp. 127-132, con ff. 291. Rippa G. — I tubercoli ad anguillule nel genere Leucanthemum. Nota preliminare. Voi. 7, 1893, pp. 164-165. 292. - - — L’apparecchio fiorale nella Samonapolystachya Greene. Nota. Voi. 15, 1901, pp. 51-53, con ff. 293. - - — Osservazioni biologiche sull’ Oxalis cernita. Nota. Voi. 16, 1902, pp. 230-237. 294. - - — Osservazioni biologiche sulla Salpichroma rhomboidea. MiERS. Voi. 17, 1903, pp. 83-85. 295. - - — Ricerche sulla impollinazione del Castagno e del Faggio. Nota. Voi. 19, 1905, pp. 171-180. TALLOFITE 296. Balsamo F. — Diatomee contenute nel canale digerente di al¬ cune Aplysiae , raccolte dal capitano G. CHIERCHIA nel viaggio di circumnavigazione della R. Corvetta Vettor Pisani nel 1884-85. Nota. Voi. 4, 1890, pp. 131-138, con 1 tav. — xcv — 297. Balsamo F. — Manipolo di alghe napolitane. Memoria. Voi. 6, 1892, pp. 77-97. 298. - - — Primo elenco delle Diatomee del Golfo di Napoli. Voi. 17, 1903, pp. 228-241. 299. Cufino L. — Aggiunte alla Flora Crittogamica dei dintorni di Napoli. Nota. Voi. 32, 1919, pp. 108-111. 300. De Gasparis A. — Di un Flos aquae osservato nel R. Orto Bo¬ tanico di Napoli. Voi. 8, 1894, pp. 131-133, con ff. 301. De Gasparis A. e Mastrostefano A. — La Diatomee delle acque di Teano. Voi. 10, 1896, pp. 395-402, con ff. 302. De Rosa Fr. — Di una nuova stazione del Polysaccum pisocar- pium Fr. Comunicazione verbale. Voi. 26, 1913, pp. 15-17. 303. Fiore M. — Di un nuovo ascomicete Ochraceospora Cavarae n. g. n. sp., causa di marciume radicale e del fusto in piante di Alocasia odora C. KOCH. Voi. 41, 1929, pp. 81-96, con 3 tav. 304. Jatta A. — Revisio lichenum neapolitanorum ad herbarium Cl. G. GASPARRINI , quod extat in R. Horto Botanico Papiae , pertinentium. Comunicato. Riv. 1885, pp. III-VII. 305. Trinchieri G. — Intorno a una Laboulbeniacea nuova per 1’ Italia ( Trenomyces histophtorus CHATTON e PICARD). Nota. Voi. 24, 1910, pp. 18-22. CORMOFITE 306. Annibaie E. — Contributo allo studio delle Bignoniacee mirme- cofile ed acarofile. Nota. Voi. 21, 1907, pp. 61-67. 307. Cavara F. — Su alcune piante naturalizzate nelle provincie napo¬ letane. Voi. 31, 1918, pp. 126-131. 308. De Rosa F. — Su di un Mascari ed un Orchis a fiori bianchi. Nota. Voi. 17, 1903, pp. 213-216, con 2 tav. col. 309. - - — Contributo alla flora murale e ruderale di Napoli. Voi. 19, 1905, pp. 219-239. 310. - - — Camellie centenarie. Voi. 19, 1905, pp. 240-247. 311. - - — La flora vesuviana e l’eruzione dell’aprile 1906. Voi. 20, 1906, pp. 132-153. 312. Geremicca M. e Rippa G. — Primo contributo allo studio della Flora di Proeida e di Vivara. Voi. 11, 1897, pp. 18-66. 313. Grande L. — Note di floristica. Voi. 36, 1924, pp. 217-245. 314. Guadagno M. — La vegetazione del Monte Nuovo e le sue origini. Voi. 34, 1921-22, pp. 238-306, con ff. 315. - - — Rapporti fra pioggia e vegetazione nella Costiera amal¬ fitana. Voi. 37, 1925, pp. 74-84, con ff. e 1 tav. 316. Marcello L. — Primo contributo allo studio della flora cavese. Voi. 14, 1900, pp. 53-81. - - — Secondo contributo allo studio della flora cavese. Voi. 16, 1902, pp. 1-15. 317. XCVI 318. Marcello L — Sopra alcuni alberi longevi di Cava dei Tirreni. Nota. Voi. 16, 1902, pp. 148-150. 319. - - — Sopra una nuova Orchidea di Cava dei Tirreni. Nota preventiva. Voi. 16, 1902, pp. 203-205, con ff. 320. - - — Terzo contributo allo studio della flora cavese. Voi. 17, 1903, pp 18-40. 321. - - — Breve illustrazione delle Solanacee italiane. Voi. 18, 1904, pp. 25-64. 322. - - — Notizie sulle arboricole della flora cavese. Voi. 20, 1906, pp. 1-10. 323. Mastroslefano A. — Osservazioni intorno alle Stellate. Voi. 11, 1897, pp. 74-81. 324. Paglia E. — Sulle affinità tra Valerianacee e Dispacee secondo le idee del Prof. Hòch. Nota. Voi. 19, 1905, pp. 188-192. 325. Rippa G. — Contributo allo studio delle Orchidee dei dintorni di Napoli. Nota. Voi. 7, 1893, pp. 165-171. 326. - - — Su di un probabile discendente dell’ Oxalis cernita Thunb. Nota preventiva. Voi. 14, 1900, pp. 1-4, con 1 tav. 327. - - — Sulla Olmediella Cesatiana. Nota. Voi. 18, 1904, pp. 1-11, con ff. 328. - - — Su di alcune Flacurziacee nettarifere. Nota. Voi. 18, 1904, pp. 12-18, con ff. 329. - - — Su di una Oxalis spontanea nell’ Orto Botanico di Napoli. Nota. Voi. 19, 1905, pp. 171-174. 330. Tagliani G. — Di un nuovo riordinamento delle famiglie Mono- cotyledoneae criticamente esposto. Voi. 4, 1890, pp. 108-127. 331. Terracciano A. — Plantae novae vel criticae in insula Pandataria sponte nascentes. Comunicato. Riv. 1885, pp. I-1V. 332. - - — Insularum Pontianarum Geranioiidae. Comunicato. Riv. 1885, p. XIX-XXVI. BOTANICA AGRARIA, ECOLOGIA 333. Cozzolino M. — Sull’innesto del Nocciuolo. Comunicazione verbale Voi. 27, 1914, pp. 4-7. 334. De Rosa Fr. — Un buon uso della Lavatera arborea L. Comu¬ nicazione verbale. Voi. 26, 1913, pp. 20-22. 335. Savastano L. — Note preliminari per un’arboricoltura comparata. Voi. 11, 1897, pp. 128-153. 336. Viggiani G. — Esperienze sul « Promoloid Asahi » 1925 R. Stazio¬ ne Chimico-Agraria Sperimentale di Roma. Voi. 37, 1925, pp. 244-249. 337. - - — L’avvicendamento delle colture a Perugia dal punto di vista ecologico nei riguardi del rendimento del grano. Voi. 39, 1927, pp. 12-22. 338. - - — Determinazione sperimentale delle costanti ecologiche della patata. Voi. 39, 1927, pp. 171-194, con 3 tav. — XCVII — PATOLOGIA VEGETALE 339 De Rosa Fr. — Su una infezione dell’ Evonymus japonicus. Comu¬ nicazione verbale. Voi. 16, 1902, p. 313. 340. Grimaldi C. — Sopra una forma particolare di seccume nella vite. Comunicazione. Voi. 2, 1888, pp. 11-13. 341. Jatta G. e Savastano L. — L'Anomala vitis Fabr. Studio. Voi. 1, 1887, pp. 112-117. 342. Mottareale G. — Sui coni gemmarii. Comunicazione. Voi. 2, 1888, pp. 108-109. 343. Savastano L. — Di un metodo di cura della gommosi degli agrumi. Nota preliminare. Riv. 1885, pp. IV-V. 344. - - — Malattie dell’Olivo. I. La tubercolosi. Nota riassuntiva. Voi. 1, 1887, pp. 13-16. 345. - - — Malattie dell’Olivo. II. Iperplasie e tumori. Nota rias¬ suntiva. Voi. 1, 1887, pp. 17-19. 346. - - — La vaiolatura degli agrumi. Studio Voi. 1, 1887, pp. 77-83. 347. - - — Esperimenti di inoculazione del batterio della tuberco¬ losi dell’Olivo. Comunicazione. Voi. 1, 1887, pp. 117-118. — Tumori nei coni gemmarii del Carrubo ( Cevatonia Si¬ liqua L.) Terzo contributo allo studio dei tumori vegetali. Studio. Voi. 2, 1888, pp. 247-254, con 1 tav. — 11 mal dello spacco nei frutti delle Auranziacee e di altre piante. Studio. Voi. 3, 1889, pp. 273-288. 350. - - — Note di patologia arborea. Voi. 11, 1897, pp. 109-127. 348. - 349. STORIA 351. Geremicca M. — Notizie statistiche intorno ai botanici italiani del secolo XIX. Voi. 11, 1897, pp. 5-17. 352. - - — Per un indice sistematico della letteratura botanica italiana dalle origini ai nostri giorni. Nota preventiva. Voi. 15, 1901, pp. 146-154. 353. - - — Le Pomacce che si coltivano a Napoli nel XVI secolo. Noterelle storiche. Voi. 26, 1913, pp. 6-33. TECNICA MICROSCOPICA VEGETALE 354. Balsamo F. — Sulla visibilità delle strie delle Diatomee in rap¬ porto ai sistemi ottici ed ai mezzi di inclusione. Nota. Voi. 5, 1891, pp. 175-181. 355. Savastano L. — Tecnica microscopica vegetale. Trattamento delle gemme fiorali di agrumi con acido picrico. Comu¬ nicato. Riv. 1885, pag. VII— VII I. - g - — XCVIII — ZOOLOGIA Citologia, istologia, anatomia, fisiologia, embriologia e genetica VERTEBRATI IN GENERALE 356. Aitile A. — Contributo alla conoscenza del villo intestinale. Vob 28, 1915, pp. 126-128, con 1 tav. col. 357. Cantani A. jun. — Sulla direzione del prolungamento cilindras- sile e sulla connessione diretta dei prolungamenti protoplastici delle cellule nervose. Ricerche. Voi. 6, 1892, pp. 230-236. 358. Capobianco F. — Ulteriori ricerche sulle alterazioni istologiche del midollo spinale, seguite alla tiroidectomia. Comuni cazione. Voi. 6, 1892, pp. 8-20. 359. - - — Sulla rigenerazione sperimentale del parenchima ova- rico. Nota. Voi. 19, 1905, pp. 54-60, con 1 tav. 360. Cianci C. e Angiolella G. — Sull’ intima struttura dei corpuscoli rossi del sangue. Studii. Voi. 1, 1887, pp. 67-74. 361. D’Evant T. — Intorno ad una rara anomalia della vena iliaca comune. Voi. 33, pp. 102-112, con fig. 362. Mascolo G. — Ricerche sperimentali sulla genesi dell’acido clori¬ drico nel succo gastrico. Voi. 16, 1902, pp. 118-141. 363. Mingazzini P. — Sul preteso reticolo plastinico della fibra musco¬ lare striata. Ricerche. Voi. 2, 1888, pp. 24-45, con 1 tav. 364. Morgera A. — A proposito della funzione della glandola digitale degli Scyllium e di quella dell’appendice vermiforme dei Mammiferi. Voi. 26, 1913, pp. 99-100. 365. Motta-Coco A. — Genesi delle fibre muscolari striate. Ricerche. Voi. 13, 1899, pp. 13-32, con 2 tav. 366. Pace D. — Sulla degenerazione e rigenerazione delle fibre nervose midollari periferiche. Ricerche sperimentali e micro= scopiche. Voi. 10, 1896, pp. 114-178, con 1 tav. col. 367. Pansini S. — Sulla genesi delle fibre elastiche. Comunicazione riassuntiva. Voi. 1, 1887, pp. 7-13. 368. - - — Delle terminazioni dei nervi sui tendini nei vertebrati. Studii istologici. Voi. 2, 1888, pp. 135-160, con 2 tav. 369. Petraroja L. — Struttura della sostanza fondamentale ossea. Memo¬ ria. Voi. 12, 1898, pp. 1-16, con ff. 370. Sanfelice F. — Spermatogenesi dei vertebrati. Ricerche. Voi. 2, 1888, pp. 42-98, con 2 tav. 371. - - — Genesi dei corpuscoli rossi nel midollo delle ossa dei vertebrati. Ricerche istologiche. Voi. 3, 1889, pp. 143-168, con 2 tav. 372. - - — Contributo alla conoscenza di alcune forme nucleari. Voi. 4, 1890, pp. 21-25, con 1 tav. 373. - - — Contributo alla fisiopatologia del midollo delle ossa. Ricerche istologiche. Voi. 4, 1890, pp. 72-o8, con 2 tav. XCIX — MAMMIFERI 374. Aguilar E. — Sul modo d’inserirsi delle fibre della Zonula di Zinn sulla capsula anteriore del cristallino nell’oc¬ chio umano. Nota preliminare. Voi. 24, 1910, pp. 96-98, con 1 tav. 375. Capobianco F. — Della natura dei corpuscoli di Hassal. Contri¬ buzioni alle conoscenze morfologiche del Timo. Nota riassuntiva. Voi. 4, 1890, pp. 209-213. 376. - - — Di un reperto rarissimo o della presenza di fibre mu¬ scolari striate nella glandola tiroide. Nota. Voi. 7, 1893, pp. 29-39, con 1 fig. 377. - - — Sulla nevroglia del corpo calloso. Nota. Voi. 13, 1899, pp. 1-8, con 1 tav. 378. - - — La ergografia del gastrocnetuio nell’uomo. Nota pre¬ liminare. Voi. 15, 1901, pp. 49-50, con ff. 379. - - — Dell’azione di alcuni estratti organici sul cuore. Prima nota preliminare. Voi. 17, 1903, pp. 86-117, con ff. 380. Cavara F. — Alcuni risultati di incrocii in conigli. Comunicazione verbale. Voi. 36, 1924, pp. 10-12. 381. D’ Evant T. — Forme abortive umane. Osservazione II. Voi. 33, 1921, pp. 67-74, con 1 tav. 382. Diamare, V. — Sullo sviluppo e morfologia delle capsule sopra renali. Nota riassuntiva. Voi. 17, 1903, pp. 55-62. 383. Evangelista A. — Sulla terminazione dei canalini dentinali nel cemento dentario e sulla presenza o meno dei canali di Havers nel cemento stesso. Voi. 20 , 1906 , pp. 15-27. 384. Gargano C. — L’origine nucleolare dei centrosomi negli oociti di cagna. Voi. 35, 1923, pp. 106-112. 385. Germano E. — Cangiamenti istologici del testicolo dalla nascita alla maturità. Nota preventiva. Voi. 5, 1891, pp. 89-97. 386. Guerriero C. — Ricerche istofisiologichc e citologiche sull’epitelio dell’ovidutto di coniglia. Voi. 42, 1930, pp. 25-128, con 2 tav. 387. Jatta M. — Sulla perdita della elasticità nelle arterie dei vecchi, Nota. Voi. 5, 1892, pp. 158-163, con 1 tav. 388. - - — Una forma non comune di adenoma della mammella. Nota. Voi. 8, 1894, pp. 55-61, con 1 tav. 389. Leuzzi F. — Della sintesi di un corto estensore della mano e su di un estensore proprio del medio. Nota. Voi. 1 1, 1897, pp. 101-106, con 1 tav. 390. - - — Topografia dell’arteria meningea media e trapanazione per la sua allacciatura. Voi. 12, 1898, pp. 128-141, con 4 tav. 391. - - — Sul così detto nervo sajeno esterno, o meglio sajeno medio, e sui così detti nervi sur ali.- Studio anatomo - morfologico. Voi. 17, 1903, pp. 150-180, con 2 tav. c 392. Leuzzi F. — Una singolare articolazione tiro - ioidea. Descrizione e ricerche fetali e morfologiche. Voi. 18, 1904, pp. 100-113, con ff. 393. - - — Se vi siano due foglietti , o due strati , nella dura madre cranica : come sieno in essa distribuite le fibre elastiche : e come in essa decorra l’arteria meningea media. Voi. 19, 1905, pp. 1-22, con ff. 394. Luzi F. — Sulla provenienza degli elementi cellulari della decidua. Nota preventiva. Voi. 3, 1889, pp. 72-78. 395. Mazzarelli Giuseppe — Su di alcune anomalie osteologiche in un cranio di Erinaceus europaeus L. Nota. Voi. 2, 1888, pp. 111-114. 396. Minervini R. — Contributo alla morfologia deH’adattamento fun¬ zionale degli organi. Particolarità di struttura delle arterie della cute. Voi. 6, 1892, pp. 138-152, con 1 tav. 397. Monticelli Fr. Sav. — Sulle glandule facciali dei Chirotteri. Nota preliminare. Riv. 1886, pp. Ili— VII. 398. - - — Osservazione sulla gestazione, sul parto e su gli in¬ vogli fetali di alcuni Chirotteri nostrani. Nota. Voi. 9, 1895, pp. 93-108, con ff. 399. Morgera A. — Sullo sviluppo dei tubuli retti e della rete testis nella Cavia cobaya. Nota preliminare. Voi. 19, 1905, pp. 132-134. 400. - - — Sulla struttura intima degli organi annessi al testicolo del topo e della cavia. Considerazioni generali sul gruppo degli Amnioti. Voi. 19, 1905, pp 135-141. 401 . - - — Contributo all’embriogenesi degli organi compresi tra il testicolo ed il deferente nella Cavia cobaya. Voi. 20, 1906, p. 90-102, con 1 tav. 402. Pansini S. — Del plesso e dei gangli proprii del diaframma. Nota anatomo-istologica. Voi. 2, 1888, pp. 114-124, con 2 tav. 403. Pellegrino M. — Sopra una particolare disposizione della sostanza midollare nella capsula surrenale. Nota. Voi. 18, 1904, pp. 139-142. 404. Sacchetti G. — L’organo di Rosenmuller nella Cavia cobaya. Nota preliminare. Voi. 17, 1903, pp. 221-227. 405. Sanfelice F. — Intorno alla cariocinesi delle cellule germinali del testicolo. Comunicazione. Voi. 1, 1887, pp. 33-45, con 1 tav. 406. - - — Intorno alla rigenerazione del testicolo. Parte I. Co¬ municazione. Voi. 1, 1887, pp. 93-112, con 1 tav. dopp. 407. - - — Intorno alla rigenerazione del testicolo. Ricerche. Parte II. Voi. 2, 1888, pp. 232-247, con 1 tav. dopp. UCCELLI 408. Falzacappa E. — Genesi della cellula specifica nervosa e intima struttura del sistema centrale nervoso degli Uccelli. Nota preventiva. Voi. 2, 1888, pp. 181-193. CI 409. Marcucci E. — La morfologia del bacino dei Sauropsidi. Il pube degli Uccelli. Ricerche. Voi. 35, 1923, pp. 159-190, con ff. 410. Masi A. — Sul voluto rapporto tra l’involuzione della « Borsa di Fabricio » e la maturazione delle glandole sessuali degli Uccelli. Nota. Voi. 33, 1920, pp. 47-49, con ff. 411. Mazzarelli Giuseppe — Su di alcune gravi anomalie anatomo-fisio- logiche, riscontratesi in un piccione domestico. Os¬ servazioni. Voi. 2, 1888, pp. 20-24. 412. Morgera A. — La funzione dei ciechi del pollo. Comunicazione verbale. Voi. 27, 1914, pp. 8-9. 413. Romano-Prestia F. — Alcune ricerche citologiche sul nevrasse del colombo. Voi. 19, 1905, pp. 258-283, con 3 tav. 414. Vigorita D. — Contributo alla costituzione dello strato cuticolo- ventricolare dello stomaco muscoloso degli Uccelli. Comunicazione. Voi. 15, 1901, p. 160. 415. - - — Sulla costituzione e genesi dello strato cuticolare dello stomaco muscoloso degli Uccelli. Studii. Voi. 19, 1905, pp. 193-216, con 3 tav. RETTILI 416. Federici N. — Sull’ apparecchio genito - urinario del Gongylus ocellatus Forsk. Nota. Voi. 10, 1896, pp. 179-192, con 1 tav. 417. Cotronei G. — Ricerca di equivalenti morfologici del tessuto in¬ sulare nel pancreas dei Cheioni. Nota preliminare riassuntiva. Voi. 25, 1911-1912, pp. 25-27. 418. Marcucci E. — Gli arti e la coda della Lacerta muralis rigene- nerano nello stadio embrionale ? Nota preliminare. Voi. 27, 1914, pp. 98-101. 419. - - — Anche nella Lacerta muralis si può inibire la rige¬ nerazione della coda. Nota. Voi. 27, 1914, pp. 249- 256, con ff. 420. - - — Due casi di polidattilia in embrioni di Lacerta mu¬ ralis. Nota. Voi. 28, 1915, pp. 3-10 con ff. ed 1 tav. 421. - - — Ricerche sperimentali sulla capacità rigenerativa degli arti nei Rettili. Nota preliminare. Voi. 38, 1926, pp. 222-224. 422. Morgera A. — Contributo allo studio di alcuni organi dell’appa¬ recchio genitale maschile nelle specie nostrane del gen. Lacerta. Nota preliminare. Voi. 17, 1903, pp. 221-224, con f. 423. - - — La relazione tra il testicolo ed il deferente di alcuni Rettili. Voi. 18, 1904, pp. 114-129, con 1 tav. dopp. 424. Police G. — Di un caso di morte per il morso di una vipera melanica nelle province napoletane. Voi. 22, 1908, pp. 110-118. - - — Di due casi di morsicatura di vipera. Nota. Voi. 24, 1910, pp. 5-8. 425. CII ANFIBI! 426. Bruno A. — Sulle ghiandole cutanee della Rana esculenta. Primo contributo. Voi. 18, 1904, pp. 215-233, con 1 tav. 427. - - — Sulla cariocinesi nelle cellule epidermiche. Contribu¬ zioni istologiche. Voi. 20, 1906, pp. 38-41, con 1 tav. 428. Cerruti A. — Sull’organo di Bidder di Bufo vulgaris Laur. Co¬ municazione verbale. Voi. 17, 1903, p. 255. 429. - - — Contribuzioni per studio dell’ organo di Bidder nei Bufonidi. II. Presenza di spermii nell’organo. Nota. Voi. 17, 1903. pp. 181-184, con ff. 430. Cotronei G. — Risultati di esperienze sugli Anfibi sull’ influenza del sistema nervoso in relazione a nutrizione con tiroidi. Nota I. Voi. 37, 1925, pp. 164-166. 43). Della Valle P. — La soluzione del nucleo nel citoplasma negli eritrociti delle larve di Salamandra maculosa. Voi. 25, 1911-12, pp. 1-24, con 1 tav. 432. - - — Studii sui rapporti fra differenziazione e rigenerazione. 1. La doppia rigenerazione inversa nelle fratture delle zampe di Triton. Voi. 25, 1911-12, pp. 95-161, con 1 tav. 433. - - — La differenziazione dell’area cutanea dell’arto anteriore degli Anuri nell’interno della cavità peribranchiale. Nota preliminare. Voi. 26, 1913, pp. 3-5. 434. - - — La differenziazione della regione endocavitaria e la determinazione della posizione dello spiracolo nello sviluppo delle larve decapitate di Anuri. Nota preli¬ minare. Voi. 26, 1913, pp. 101-103. 435. - - — L’epoca della riduzione delle code di girini di Rana innestate eterocronicamente in sito anomalo. Comu¬ nicazione verbale. Voi. 28, 1915, p. 3. 436. Gargano C. — Dei tumori spontanei negli Anfibi. Voi. 27, 1914, pp. 242-248, con 2 tav. 437. Marcucci E. — Condizioni che determinano la capacità rigenerativa delle estremità posteriori nelle larve di Anuri alle diverse epoche di sviluppo. Nota preliminare. Voi. 26, 1913, pp. 87-88. 438. - - — L'inibizione della rigenerazione degli arti nel Tritone mediante la cicatrizzazione. Comunicazione verbale. Voi. 27, 1914, p. 3. 439. - - — Rapporto tra la rigenerazione della corda dorsale e la restituzione delle parti di coda asportate nelle larve di Anfibii anuri. Nota. Voi. 37, 1925, pp. 126— 134, con ff. 440. - - — La rigenerazione degli arti nei Rettili. Un caso di rigenerazione in Lacerta muralis. Nota. Voi. 38, 1926, pp. 8-19, con ff. e 1 tav. 441. - - Rigenerazione in Tritoni adulti di arti in seguito a trapianto eterotopico-omolaterale della loro porzione distale. Comunicazione verbale. Voi. 38, 1926, pp. 9-1 L con fig. 442. Modugno G. — Sui nidi cellulari (Zellennester) del simpatico della rana. Contributo alla conoscenza dei caratteri cito¬ logici delle cellule croniaffini. Voi. 20, 1906, pp. 42-58, con 1 tav. 443. Police G. — Sui rapporti fra le fibre radiali e gli elementi visivi nella retina di Axolotl di Amblystoma mexicanus . Nota preliminare. Voi. 33, 1920, pp. 92-97. 444. - - — Sulla struttura dell’ articolo esterno dei bastoncelli della retina di Axolotl di Amblystoma mexicanus . Nota preliminare. Voi. 38, 1926, pp. 136-138. 445. - - — La membrana limitante esterna e la guaina degli ele¬ menti visivi nella retina dell’Axolotl di Amblystoma mexicanus. Nota preliminare. Voi. 38, 1926, pp. 246-249. 446. Sereni E. — Ovario aberrante in una rana. Comunicazione verbale. Voi. 42, 1930, pp. 225-228, con ff. 447. Zirpolo G. — Studi quantitativi sulla riduzione della coda nella metamorfosi della Rana esculenta. Voi. 27 , 1914, pp. 17-47, con ff. 448. - - — La velocità dell’accrescimento e della riduzione della coda di Bufo vulgaris dalla sua prima origine alla completa atrofia. Ricerche. Voi. 27, 1914, pp. 129- 148, con ff PESCI E CICLOSTOMI 449. Cotronei G. — Ricerche sul pancreas dei Petromizonti. Nota pre¬ ventiva. Voi. 34, 1921-22, pp. 194-196. 450. De Vescovi P. — Il ricambio dell’acqua nelle fosse nasali dei Te¬ leostei. Esperienze e ricerche. Voi. 3, 1889, pp. 39-46. 451. Diamare V. — I corpuscoli surrenali di Stannius ed i corpi del cavo addominale dei Teleostei. Notizie anatomiche e morfologiche. Voi. 9, 1895, pp. 10-24. 452. Di Milia R. — Contribuzione alla conoscenza istologica dell’ asse cerebro-spinale dei Pesci e dei Rettili ( Scorpaena e Lacerta). Voi. 7, 1893, pp. 14-28, con 1 tav. dopp. 453. Morgera A. — Sulla glandola digitale degli Scyllium del golfo di Napoli. Nota preliminare. Voi. 23, 1909, pp. 51-52. 454. - - — Studi sui rapporti tra il testicolo ed il canale di Ley- dig nei maschi di Chimaera monstrosa. Voi. 32, 1919, pp. 51-58, con ff. 455 Raffaele F. — Papille e organi di senso cutanei nei pleuronettidi del genere Solea. Nota preliminare. Riv. 1886, pp. I-1 11. 456. - - — Uova e larve di Teleostei. la Nota preliminare. Voi. 1, 1887, pp. 53-58. 457. - - — Uova e larve di Teleostei. 2a Nota Preliminare. Voi. 1, 1887, pp. 83-84. 458. - - — Osservazione sopra V Orthagoriscus mola. Nota. Voi. 2, 1888, pp. 199-201. — CIV — 459. Raffaele F. — Metamorfosi del Lepidopus caudatus. Nota. Voi. 3, 1889, pp. 30-32. 460. - - — Uova di Scombresox , di Exocoetus e di Crystallogo- bius. Voi. 8, 1894, pp. 125-130. 461. - - — Osservazioni intorno al sincizio perilecitico delle uova dei Teleostei. Voi. 12, 1898, pp. 33-69, con 1 tav. dopp. 462. Sanfelice F. — Intorno all’appendice digitiforme (glandola sopra¬ renale) dei Selaci. Ricerche istologiche ed embriolo¬ giche. Voi. 3, 1889, pp. 1-23, con 3 tav. 463. Tagliani Q. — Intorno ai centri nervosi dell’ Orthagoriscus {Te trodon) mola. Notizie anatomiche e critiche. Voi. 9, 1895, pp. 1-9. 464. - - — Intorno ai così detti lobi accessorii ed alle cellule gi¬ ganti della midolla spinale di alcuni Teleostei. No¬ tizie storiche, anatomiche e morfologiche preliminari. Voi. 9, 1895, pp. 60-69. 465. Trinchese S. — Intorno alla terminazione periferica dei nervi mo¬ tori dei Teleostei. Comunicazione preliminare. Riv. 1885, pp. I-III. TUNICATI 466. Della Valle P. — Studii sui rapporti fra differenziazione e rigene¬ razione. 3. Lo sviluppo di segmenti dello stolone di Clavelina di lunghezza diversa e di calibro eguale. Voi. 27, 1914, pp. 195-234, con ff. 467. - - — Studii sui rapporti fra differenziazione e rigenerazione. 4. Le restituzioni dei cespugli di ramificazioni sto- loniali di Clavelina. Analisi dei rapporti fra rigene¬ razione, gemmazione e morfallassi. Voi. 28 , 1915, pp. 49-82, con 3 tav. 468. Fedele M. — Simmetria ed unità dinamica nelle catene di Salpa. Nota. Voi. 35, 1923, pp. 20-32, con ff. 469. - - — Contributo alla conoscenza dei rapporti neuro-mu¬ scolari. Le espansioni motrici intercalari nei Thaliacea. Nota. Voi. 37, 1925, pp. 250-258, con 1 tav. 470. Magazzini P. — Sulla rigenerazione nei Tunicati. Nota. Voi. 5, 1891, pp. 76-79. 471. Salfi M. — Sul ringiovanimento della Rhopalaea neapolitatia PHIL. Nota Voi. 37, 1925, pp. 85-89. - - — La fissazione della larva e la genesi della colonia in Holozoa magnilarva (DELLA VALLE). Voi. 37, 1925, pp. 224-230. 472. cv ECHINODERMI 473. Cotronei G. — La fascia vitellogena nell’oocite in crescita di An¬ tedon rosacea. Nota preliminare riassuntiva. Voi. 24, 1910, pp. 155-157. 474. Russo A. — Le prime fasi di sviluppo nella Amphiura squamata Sars. Comunicazione. Voi. 5, 1891 , pp. 143-147, con ff. 475. 476. 477. 478. 479. — Dell’embriologia e dell’apparato riproduttore àzWAm- phiura squamata Sars. Nota riassuntiva. Voi. 5, 1891, pp. 181-188. — Contribuzione all’ embriologia degli Echinodermi e sviluppo dell’ Asterias glacialis Ó. F. Mùller dal¬ l’uovo alla Bipinnaria. Voi. 6, 1892, pp. 121-138, con 1 tav. dopp. — Sul sistema genitale e madreporico degli Echinidi re¬ golari. Ricerche. Voi. 8, 1894, pp. 90-109, con 1 tav. — Nuovo contributo all’embriologia degli Echinodermi. Nota. Voi. 10, 1896, pp. 29-32, con ff. — Per un recente lavoro di E. W. Mac Bride sullo svi¬ luppo àé\Y Asterina gibbosa. Nota. Voi. 10, 189o, pp. 33-34. 480. - - — Sul cosidetto canale problematico delle Oloturie. Nuovo contributo alla morfologia degli Echinodermi. Voi. 9, 1897, pp. 1-4 con ff. 481. Zirpolo G. — Ricerche sulla rigenerazione delle braccia di Aste- rina gibbosa. Nota preliminare. Voi. 28, 1915, pp. 119-120. 482. - - — Alcuni casi di anomalia delle braccia di Asterina gibbosa Penn. Nota. Voi. 29, 1916, pp. 3-16, con 2 tav. 483. 484. 485. 486. — Su alcuni individui anomali di Chaetaster longipes Retzius e di Ilacelia attenuata Gray. Nota. Voi. 29, 1916, pp. 49-58, con ff. ed 1 tav. — Notizia di alcuni Asteroidi anomali pescati nel golfo di Napoli. Echinaster sepositus GRAY e Asterias glacialis O. F. MuLLER. Nota. Voi. 30, 1917, pp. 20-29, con ff. — Notizia di un ' Ophioglypha lacertosa Lym. anomala. Nota. Voi. 31, 1918, pp. 45-48, con ff. — Nuovi casi di anomalia delle braccia in Astropecten aurantiacus L. Studio. Voi. 31, 1918, pp. 100-109, con ff. 487. - - — Contributo allo studio della rigenerazione del derma- scheletro negli Echinidi. Nota. Voi. 32, 1919, pp. 47-50, con fig. 488. - - — Notizia riguardante altri esemplari anomali di Asterina gibbosa Penn. , pescati nel golfo di Napoli. Nota. Voi. 32, 1919, pp. 63-70. evi 489. Zirpolo G. — Su di un Astropecten aur cnitiacus L. con tre piastre madreporiche. Nota. Voi. 32, 1919, pp. 71-76, con fig. 490. - - — Ricerche sulla rigenerazione delle braccia di Asterina gibbosa Penn. 2. Nota preliminare Voi. 33, 1920, pp. 53-54. 491. 492. 493. 494. — Notizia di un 'Asterias glacialis O. F. Muller con sei braccia pescata nel golfo di Napoli. Nota. Voi. 34, 1921-22, pp. 160-162, con fig. — SulFomeofagismo de\V Asterina gibbosa PENN. Nota. Voi. 34, 1921-22, pp. 166-168, con fig. — Ulteriori notizie di Asteroidi anomali. Voi. 36, 1924, pp. 305-346, con ff. e 3 tav. - Sulla rigenerazione delle braccia di Luidia ciliaris Phil. Comunicazione. Voi. 37 , Ì925 , pp. 241-243, con f. 495. 496. 497. 498. 499. 500. 501. — Gemmazioni, rigenerazioni ipertipiche ed ipotipie stu¬ diate né\Y Astropecten aurantiacus L. Memoria. Voi. 38, 1926, pp. 167-221, con ff. e 4 tav. — Caso di eteromorfosi in un Astropecten aurantiacus L. Voi. 39, 1927, pp. 195-206, con ff. e 1 tav. — Le forme cometoidi &z\Y Asterias tenuispina Lmk. Voi. 40, 1928, pp. 25-35, con ff. — Casi di anomalie osservati in Antedon mediterranea Lmk. Voi. 40, 1928, pp. 55-56, con ff. — Nuovo caso di gemmazione in un Asiropecten auran¬ tiacus L. Voi. 40, 1928, pp. 83-87, con fig. e 1 tav. — Notizia di Asteroidi irregolari. Voi. 40, 1928, pp. 221- 231, con ff. — Su di alcune forme ipotipiche rare di Ofiuroidi rin venute nel golfo di Napoli. Voi. 41, 1929, pp. 30-42, con ff. e 1 tav. 502. - - — Ricerche sul sistema nervoso di Asterina gibbosa Penn. Nota preliminare. Voi. 41, 1929, pp. 270-277, con ff. ARTROPODI 503. Armenante E. — Contributo allo studio dei Mallofagi. Osservazioni sul Menopoìi pallidum. Voi. 24, 1910, pp. 76-95, con 1 tav. 504. Caudina G. S. — Ricerche sulla vita degl’insetti e sui danni da essi causati ai prodotti dell’economia rurale o delle industrie agrarie. 1° Contributo : La vita e i danni di alcuni insetti del frumento. Voi. 42, 1930, pp. 143-167, con ff. 505. - - — 2° Contributo: Gl’insetti della camomilla secca e di altre erbe medicinali e industriali disseccate. Voi. 43, 1931, pp. 343-352, con ff. — CVII — 506. Candura G. S. — Osservazioni biologiche sulla T e phrocly stia pu¬ milata Hb., lepidottero geometride che fa seccare i boccioli di rose. Voi. 43, 1931, pp. 353-359. 507. Cano G. — Sviluppo postembrionale della Gebia , Axius , Callia- nassa e Calliaxis. Morfologia dei Talassinidi. Ri = cerche. Voi. 5, 1891, pp. 5-30, con 4 tav. dopp. 508. - - — Sviluppo postembrionale dello Stenopus spiuosus RlS= SO. Studio morfologico. Voi. 5, 1891, pp. 134-137, con 1 tav. 509. Caroli E. — La zoea dei Pontoniinae. Comunicazione verbale. Voi. 37, 1925, pp. 3-5. 510. - - — Sviluppo larvale della Gonoplax angulata (PENNANT). Nota preliminare. Voi 38, 1926, pp. 161-166. 511. Della Valle A. — Intorno agli organi di escrezione di alcuni Gam- marini. Nota. Voi. 3, 1889, pp. 269-272. 512. Fedele M. — La metamorfosi dal phyllosoma dello Scyllarus arctus. Voi. 37, 1925, pp. 215-223, con ff. 513. - - — Hanno i Crostacei loricati uno «stadio natante » ? Voi. 43, 1931, pp. 243-254. 514. Jucci C. — Bachi terzini e bachi quartini. Il comportamento ere¬ ditario del tipo di sviluppo larvale nella discendenza di incroci tra razze di bachi da seta a 3 e a 4 mute. Nota. Voi. 37, 1925, pp. 150-163, con ff. 515. 516. 517. 518. — Caratteri dell’uovo e caratteri del bozzolo nei due in¬ croci reciproci tra razze univoltina e bivoltina di bachi da seta. Voi- 38, 1926, pp. 34-45, con ff. — La variabilità individuale della capacità di partenoge¬ nesi in razza bivoltina di bachi da seta. Voi- 40, 1928, pp. 88-94, con ff. — Come si eredita la capacità di accrescimento negli incroci reciproci tra le due razze di bachi da seta ( Bombyx mori ) Varo e Bianco chinese. Voi. 40, 1928, pp. 163-195, con 3 tav. — Esperienze sul potere anticoagulante dell’ estratto di zecche ( Rhipicephalus sanguineus). Voi. 41, 1929, pp. 3-14. 519. - - — Nuove esperienze sulla eredità materna del bivoltinismo nei bachi da seta. Voi. 42, 1930, pp. 1-24, con 1 tav. 520. Jucci C. e Lo Tito A. — Correlazione tra caratteri dello sviluppo larvale e caratteri della ovificazione (numero e peso delle uova) nella F2 d’incroci tra razze di bachi da seta a 3 e a 4 mute. Voi. 38, 1926, pp. 280-286. 521. Magazzini P. — Ricerche anatomiche ed istologiche sul tubo di¬ gerente delle larve di alcuni Lamellicorni fitofagi. Nota preliminare. Voi. 2, 1888, pp. 130-134. 522. - - — Ricerche anatomiche ed istologiche sul tubo digerente delle larve di alcuni Lamellicorni fitofagi (Insetti perfetti). Nota preliminare. Voi. 3, 1889, pp. 24-30. 523. Monticelli Fr. Sav. — Le Macroglossa ed i fiori delle tappezzerie delle mura. Comunicazione verbale. Voi. 27 , 1914, pp. 10-11. CVIII — 524. Monticelli Fr. Sav. e Lo Bianco S. — Sullo sviluppo dei Peneidi nel golfo di Napoli. Comunicazione verbale. Voi. 15, 1901, p. 159. 525. Pierantoni U. — Nuovo contributo alla conoscenza del sistema nervoso stomatogastrico degli ortotteri. Nota. Voi. 15, 1901, pp. 54-60, con 1 tav. 52ó. - - — L’origine di alcuni organi à’Icerya purchasi e la sim¬ biosi ereditaria. Nota preliminare. Voi. 23, 1909, pp. 147-150. 527. 528. 529. — Origine e struttura del corpo ovale del Dacty- lopius cifri e del corpo verde del YAphis br (is¬ sicele. 2a nota preliminare sulla simbiosi ereditaria. Voi. 24, 1910, pp. 1-4. — Osservazioni su Aphrophora spumaria L Voi. 24, 1910, pp. 289-294. — Sul corpo ovale del Dactylopius. Nota. Voi. 24, 1910, pp. 303-304. 530. - - — Sull’Ermafroditismo larvale d’ Icerya purchasi. Co¬ municazione verbale. Voi. 24, 1910, pp. 379-380. 531. - - — Sul comportamento della Macroglossa stellatarum rispetto ai fiori disegnati. Comunicazione verbale. Voi. 25, 1911-12, pp. 182-183- 532. - - — Myasi auricolare da Sarcophaga carnaria. Comunica¬ zione verbale. Voi. 28, 1915, pp. 4-5. 533. Police G. — Sui centri nervosi sottointestinali dell ' Euscorpius ita- licus. Ricerche. Voi. 15, 1901, pp. 1-24, con 1 tav. 534. - - — Il nervo del cuore nello scorpione. Voi. 16, 1902, pp. 146-147. 535. 536. 537. 538. — Sui centri nervosi dei cheliceri e del rostro nello scorpione. Nota. Voi. 18, 1904, pp. 130-131. — Sull’apparato bucco-faringeo del Phalangium opilio L. Contributo allo studio della morfologia, della struttura e della funzione dell’ apparato boccale e del faringe degli Aracnidi. Voi. 39, 1927, pp. 280- 364, con fig. e 2 tav. — Le fossette neuroblastiche nell’ abbozzo del sistema nervoso dello Sparassus sp. Contributo allo studio dell’istogenesi degli elementi nervosi degli xVracnidi. Voi. 40, 1928, pp. 3-20, con ff — Il sistema nervoso sottointestinale e la segmentazione del corpo negli Aracnidi. Voi. 41, 1929, pp. 185-244, con 1 tav. 539. Salfi M. — Ricerche sull’epitelio del mesointestino di Locusta clanica L. Voi. 35, 1923, pp. 143-151, con 1 tav. 540. Torelli B. — Osservazioni sull’apparato digerente dei Cymothoidae. Voi. 36, 1924, pp. 3-15, con ff. 541 Viggiani G. — Alcune notizie sulla morfologia e sulla biologia della Tropinota hirta, con speciale riguardo ai danni da essa recati alle coltivazioni erbacee ed arboree. Memoria. Voi. 37, 1925, pp. 28-53, con 2 tav. CIX — 542. Visart 0. — Contribuzione allo studio del sistema digerente degli Artropodi. Sull’ intima struttura del tubo digerente dei Miriapodi (Chilognati). Memoria. Voi. 8, 1894, pp 62-81, con 2 tav. 543 - - — Contribuzione allo studio dei sistema digerente degli Artropodi. Rigenerazione cellulare e modalità della medesima nella mucosa intestinale. Memoria. Voi. 8, 1894, pp. 82-89, con 1 tav. 544. - - — Contribuzione alla conoscenza delle glandole ceripare negli Afidi e nelle Cocciniglie ( Schizoneurci lanin- gera Haussm. , Aphis Bv assira e L. , Dactilopius citri Risso). Voi. 8, 1894, con 1 tav. 545. Wen D. — Precocità di sviluppo e tendenza alla Partenogenesi nei Bachi da seta ( Bombyx mori ) di razza gialla indigena. Nota. Voi. 37, 1925, pp. 135-149. 546. - - — I fenomeni dello sviluppo partenogenetico nell’incrocio tra razze univoltine e involtine di bachi da seta. Nota. Voi. 38, 1926, pp. 58-64. MOLLUSCHI 547. Distaso A. — Sul sistema nervoso di Dentalium dentalis DESH. (=vulgare COSTA). Voi. 18, 1904, pp. 177-184, con ff. 548. Jatta G. — Sopra il così detto ganglio olfattivo dei Cefalopodi. Comunicazione. Voi. 1, 1887, pp. 30-33. 549. - - — Sulla vera origine del nervo olfattivo nei Cefalopodi. Comunicazione. Voi. 1, 1887, pp. 92-93. 550. - - — La innervazione delle braccia dei Cefalopodi. Nota. Voi. 3, 1889, pp. 129-132. 551. - - — Sopra l’organo dell’imbuto nei Cefalopodi. Ricerche. Voi. 7, 1893, pp. 45-60, con 1 tav. dopp. 552. Mazzarelli Giuseppe — Intorno all’anatomia e fisiologia dell’ap¬ parato riproduttore delle Aplysiae del golfo di Na¬ poli. Nota preliminare. Voi. 3, 1889, pp. 120-128, con fig. 553. - - — Ricerche sulla glandola del Bohalsch nelle Aplysiidae (Glandola opalina Vayssière). Nota. Voi. 4, 1890, pp. 33-39. 554. 555. 556. 557. 558. 559. — Ricerche sull’ apparato riproduttore delle Aplysiae Nota riassuntiva. Voi. 4, 1890, pp. 164-172. — Sullo sviluppo post-larvale della conchiglia nei Tecti branchi. Nota. Voi. 5, 1891, pp. 138-142. — Note anatomiche sulle Aplysiidae. Comunicazione Voi. 5, 1891, pp. 188-191. — Ricerche anatomiche sul Logiber Serradifalci CAL cara. Voi. 6, 1892, pp. 98-101. — Intorno alla Phyllaplysia Lafonti P. FISCHER. Nota Voi. 7, 1893, p. 5-8, con 1 tav. — Intorno al rene secondario delle larve degli Opisto branchi. Ricerche Voi. 9, 1895, pp. 109-122, con 1 tav ex 560. Mazzarelli Giuseppe — Note sulla biologia dell’Ostrica ( Ostrea edìilis L.) : 1.- Nascita delle larve e durata del periodo lar¬ vale. Voi. 34, 1921-22, pp. 151-159. 561. - - — 2. - La sorte del « fregolo bianco » nelle ostriche madri tenute in piccoli acquari. Voi. 34, 1921-22, pp. 234-237. 562. - - — 3. - Le ostriche del lago Fusaro. Voi. 36, 1924, pp. 61-75, con ff. 563. - - — 4. - Durata e andamento del periodo riproduttivo delle ostriche del lago Fusaro. Voi. 36, 1924, pp. 158-178. 564. Ranzi S. — La circolazione del liquido perivitellino nell’uovo dei Cefalopodi durante lo sviluppo embrionale. Voi. 38, 1926, pp. 99-107, con ff. 565. Zirpolo G. — Caso di atrofia del ciclo epatico dorso-cefalico in una Phyllirhoè bucephala Peron et Leseur. Comu¬ nicazione verbale. Voi. 35, 1923, pp. 7-8. 566. Zuccardi R. — Ricerche anatomiche sulLapparato digerente delle Aplysiae del golfo di Napoli. Nota. Voi. 4 , 1890, pp. 5-14, con 2 tav. BRIOZOI 567. Zirpolo G. — Ricerche sulla rigenerazione del Zoobotryon pellu¬ cidum Ehrbg. Voi. 33, 1920, pp. 98-101. 568. - - — Sulla biologia del Zoobotryon pellucidum EHRBG. Comunicazione. Voi. 34, 1921-22, pp. 1-6. 569. - - — Sulla genesi delle colonie primaverili del Zoobotryon pellucidum Ehrbg. Ricerche. Voi. 35, 1923, pp. 113- 128, con ff. 570. - - — Sull’azione delle basse temperature sullo sviluppo del Zoobotry um pellucidum EHRBG. Nota. Voi. 35, 1923, pp. 263-264. VERMI 571. Cerruti A. — Di un semplice metodo per lo studio del sistema circolatorio negli Anellidi. Nota. Voi. 26, 1913, pp. 64-68, con 1 tav. 572. Crety C. — Note morfologiche intorno al Solenophorus maga- cephalus CREPLIN. Comunicazione preliminare. Voi. 2, 1888, pp. 124-130. 573. - - — Contribuzione all’ anatomia del sistema muscolare e nervoso del Dibothriorhynchus Benedenti Crety. ( Tetr arhynchus tennis VAN BENEDEN). Nota preli¬ minare. Voi. 4, 1890, pp. 39-44. 574. Della Valle P. — Come si può impedire la rigenerazione del capo nelle Planarie. Nota preliminare. Voi. 26, 1913, p. 98. CXI — 575. Iroso Isabella — Ricerche sui nefridi di Hydroides pedinata. Nota. Voi. 27, 1914, pp. 102-107. 57ò. Monticelli Fr. Sav. — Comunicazione sullo sviluppo embrionale di alcune specie di cestodi dei pesci marini. Voi. 1, 1887, pp. 59-60. 577. - - — Comunicazione a proposito dello sviluppo della Taenia nana. Voi. I, 1887, p. 55. 578. - - — Note elmintologiche. Sul nutrimento e sui parassiti della Sardina ( Clupea Pilchardus C. V.) del golfo di Napoli. Comunicazione. Voi. 1, 1887, pp. 85-88. 579. - - — Di una forma teratologica di Bothriocephalus micvo- cephalus Rud. Comunicazione. Voi. 4, 1890, pp. 128-130, con ff. 580. - - — Di alcuni organi di tatto nei Tristomidi. Contributo allo studio dei Trematodi Monogenetici. Ricerche. Parte la. Voi. 5, 1891, pp. 99-134, con 2 tav. 581. - - — Della spermatogenesi nei Trematodi. Nota riassuntiva. Voi. 5, 1891, pp. 148-150. 582. - - — Sul nucleo vitellino delle uova dei Trematodi. Comu¬ nicazione preliminare. Voi. 6, 1892, pp. 5-8. 583. - - — Sul ciclo biologico dei Cestodi degli uccelli acquatici. Comunicazione verbale. Voi. 24, 1910, pp. 366-367. 584. - - — Su di un curioso caso di inquilinismo di un Oligo¬ chete ne\V Ammocoetes di Petromyson pianeri. Nota. Voi. 29, 1916, pp. 59-61, con ff. 585. - - — Di un caso di parassitismo accidentale di Limnatis nilotica SAVIGNY nell’uomo. Noterella. Voi. 30, 1917, pp. 124-129, con ff. 586. Pierantoni U. — Organi genitali e glandole salivari nei Protodrili. Voi. 20, 1906, pp. 154-157, con ff. 587. - - - La fosforescenza e la simbiosi in Microscolex pho- sphoreus (Ant Dug). Voi. 36, 1924, pp. 179-196, con 1 tav. 588. Russo A. — Sull’apparecchio genitale del Syndesmis echitiorum , Francois. Voi. 8, 1894, pp. 134-146. CELENTERATI E CTENOFORI 589. Cotronei G. Osservazioni sullo sdifferenziamento nel Corypen- dvium parasiticum. Nota. Voi. 37, 1925, pp. 167-176. 590. Fedele M. — Sulle inversioni del movimento vibratile nei Cteno- fori. Voi. 37, 1925, pp. 95-112. 591. Neppi V. — Sulla rigenerazione nelle idromeduse. Comunicazione verbale. Voi. 30, 1917, pp. 3-4. 592. - - — Notizia riguardante alcune idromeduse anomale. Voi. 31, 1918, pp. 118-125, con ff. 593. - - — Aggiunta alla nota sopra alcune idromeduse anomale del golfo di Napoli. Voi. 32, 1919, pp. 89-91, con ff. — CXII 594. Zirpolo G. — Su di una Beroè ovata con doppia apertura orale. Comunicazione verbale. Voi. 36, 1924, pp. 8-9, con f. 595. - - — Ricerche sulla rigenerazione degli Ctenofori. Comuni¬ cazione preliminare. Voi. 36, 1924, pp. 153-157. 596. - - — Studi sui rapporti fra anomalie e rigenerazione. I. Ricerche su alcuni esemplari di Olindias Mulleri Voi. 43, 1931, pp. 367-376, con ff. Sistematica e Faunistica PROTOZOI 597. Dal Poggetio U. — Coccidi in testicoli di Gallo. Comunicazione verbale. Voi. 16, 1902, p. 306. 598. Fedele M. — Su di un nuovo Holotrica parassita dei ciechi epato- pancreatici di Caliphytla mediterranea A. COSTA : ( Cryptostoma caliphyllae n. g. n. sp.). Nota prelimi nare. Voi. 38, 1926, pp. 302-307. 599. Mingazzini P. — La parentela dei Coccidi con le Gregarine. Nota. Voi. 4, 1890, pp. 151-159. 600. - - — Sullo sviluppo dei Myxosporidi. Nota. Voi. 4, 1890, pp. 160-164. 601. Monticelli Fr. Sav. — Dictiomyxa Trinchesii g. e sp. n. di Rizopode marino. Voi. 11, 1897, pp. 67-73, con 1 tav. col. 602. Pierantoni U. - Su alcuni Euplotidae del golfo di Napoli. Nota. Voi. 23, 1909, pp. 53-64, con 1 tav. 603. Sacchetti G. — Coccidi nelFovario di Cavia cobaya. Voi. 16, 1902, p. 306. POR1FERI E CELENTERATI 604. Monticelli Fr. Sav. — Sulla comparsa del gen. Veletta presso le coste. Comunicazione verbale. Voi. 16, 1902, p. 301. 605. Neppi V. — Notizia riguardante la Tima lucullana (Delle Chiaje) e la sua limitata diffusione. Voi. 32, 1919, pp. 59-62. 606. - - — Revisione delle specie di Aglaophenia del golfo di Napoli. Voi. 33, 1920, pp. 82-86, con fig. 607. Zirpolo G. — Di una nuova Silicospugna del golfo di Napoli. (. Microcordyla asteriae n. g. n. sp.). Nota prelimina re. Voi. 38, 1926, pp. 287-290, con fig. 608. - - — Note morfologiche e sistematiche su Microcordyla asteriae Zirp. Voi. 41, 1929, pp. 15-29, con 2 tav. VERMI 609. Cerruti A. — Sulla Oochoristica ( Taenia ) tuberculata Rud. Comu¬ nicazione verbale. Voi. 16, 1902, p. 311. 610. Cognetti de Martiis L. — Nuovo Gyrodactylide parassita nella ca¬ vità olfattiva di Amiurus catus L. Nota. Voi. 36, 1924, pp. 76-81, con fig. CXIII 611. Crety C. — Intorno ad alcuni cisticerchi dei rettili. Nota prelimi¬ nare. Voi. 1, 1887, pp. 89-92. 612. - - — Sopra alcuni cisticerchi di una foca ( Monaclms albi- venter GRAY). Nota. Voi. 4, 1890, pp. 106-108. 613. Diamare V. — Di un nuovo cestode del gen. Dipylidium. Voi. 6, 1892, pp. 47-48. 614. - - — Note sui Cestodi. Voi. 7, 1893, pp. 9-13. 615. Monticelli Fr. Sav. — Osservazioni intorno ad alcune specie di Acantocefali. Comunicazione. Voi. 1, 1887 , pp. 19- 29, con ff. 616. 617. 618. 619. 620. 621. 622. — Intorno allo Scolex polymorphus Rud. Nota prelimN nare. Voi. 2, 1888, pp. 13-16. — Sulla Cercaria setifera MuLLER. Breve nota prelimi¬ nare. Voi. 2, 1888, pp. 193-199. — Elenco degli elminti raccolti dal capitano G. Chierchia durante il viaggio di circumnavigazione della R. Corvetta « Vettor Pisani». Voi. 3, 1889, pp. 67-71. — Ancyrocephalus paiadoxus CREPLIN e revisione del gen. Tetraonchus Diesino. Nota preliminare. Voi. 3, 1889, pp. 113-116. — Tristomum uncinatimi n. sp. Nota. Voi. 3, 1889, pp. 117-119, con 1 tav. col. — Di un Distoma ó.e\V Acanthias vulgaris . Nota preli minare. Voi. 3, 1889, pp. 132-134. — Note elmintologiche. Voi. 4, 1890, pp. 189-208, con ff. ed 1 tav. 623. - - — Notizie di alcune specie di Taenia. Comunicazione. Voi. 5, 1891, pp. 151-174, con 1 tav. dopp. 624. - - — Stridii sui Trematodi endoparassiti. Sul genere Noto- cotyle Diesing. Nota. Voi. 6 , 1892 , pp. 26-48, con 1 tav. 625. o26. 627. 628. 629. 630. 631. 632. — Sullo Ctenodrilus serratus O. SCHM1DT. Nota rias suntiva. Voi. 7, 1893, pp. 39-44. — Sulla fauna di Porto Torres (Sardegna). Comunica¬ zione riassuntiva. Voi. 9, 1895, pp. 83-92. — Contribuzione allo studio degli Anellidi di Porto Torres (Sardegna). Note. Voi. 10, 1896, pp. 35-50, con l tav. — Sulla Themnocephala brevicornis MONTIC. (1889) e sulle Themnocephalae in generale. Nota. Voi. 12, 1898, pp. 72-127, con 2 tav. — A proposito di una nuova specie del genere Epibdella. Voi. 15, 1901, pp. 137-145, con ff. — Su una nuova specie del gen. Temnocephala. Comu¬ nicazione verbale. Voi. 16, 1902, pag. 309. — Sul Pemmatodiscus socialis. Comunicazione verbale. Voi. 17, 1903, pp. 248-249. — Osservazioni intorno ad alcune specie di Heterocotylea. Nota. Voi. 18, 1904, pp. 65-80 con ff. - li - — CXIV — 633. Monticelli Fr. Sav. — Per una rettifica. A proposito di una proposta classificazione degli Acantocefali. Voi. 19, 1905, pp. 217-218. 634. - - — Identificazione di una n- sp. del genere Encotyllabe Untomi (Montic.). Nota. Voi, 22, 1908, pp. 86-88, con ff. 635. - - — Su i nemertini d’acqua dolce in Italia. Comunicazione verbale. Voi. 24, 1910, pp. 367-368. 636. - - — Brevi comunicazioni sulle Temnocephale. Comunica¬ zione verbale. Voi. 26, 1913, pp. 7-8, con ff. 637. - - — SuWEchinoryncus campylurus NiTZSCH. Nota. Voi. 27, 1914, pp. 112-128, con 1 tav. 638. Morgera A. — Su alcuni parassiti di Zcimenis viridiplavus. Co¬ municazione verbale. Voi. 16, 1902, pag. 306. 639. Palombi A. — Diagnosi di nuove specie di Policladi della R. N. « Liguria ». Nota preliminare. Voi. 35, 1923, pp. 33-37. 640. - - — Di un nuovo ospitatore della cercaria de\Y Echino sto¬ rnimi secundum NlCOLL 1906 : Mytilns gallopro- vincialis LAMK. Voi. 36, 1924, pp. 49-51. 641. - - — Gli apparecchi copulatori della famiglia Polyposthiidae (Policladi Acotilei). Ricerche sistematiche e conside¬ razioni sulle affinità dell’ordine dei Policladi. Voi. 40, 1928, pp. l%-209. 642. Pierantoni U. — Alcune osservazioni sui generi Pionosyllis e Sphaerosyllis. Comunicazione verbale. Voi. 16, 1902, pp. 307-308. 643. - - — Due nuovi generi di oligocheti marini rinvenuti nel golfo di Napoli. Nota preliminare. Voi. 16, 1903, pp. 113-117, con ff. 644. - - — Altri nuovi oligocheti del golfo di Napoli. ( Limito - driloides n. g.). 2a Nota sui Tubicidae. Voi. 17, 1903, pp. 185-192, con ff. 645. - - — CirrodriJus cirratus , n. g. n. sp. parassita de\V Astacus japonicus. Nota. Voi. 19, 1905, pp. 48-51, con 1 tav. 646. - - — Per l’identità di Granici maricola SOUTHERN con Michaelsena macrochaeta PiERANT. Nota. Voi. 27, 1914, pp. 48-50. 647. - - — I Nematodi parassiti degli Oligocheti. Memoria. Voi. 28, 1915, pp. 139-163, con 5 tav. 648. - - — Sull’ Heterodrilus arenicolus PiERANT. e su di una nuova specie del genere Clitellio. Memoria. Voi. 29, 1916, pp. 82-91, con 1 tav. 649. Ranzi S. — Nuovo Turbellario Policlade del golfo di Napoli ( Cestoplana Raffaelei n. sp.). Voi. 39, 1927, pp. 3-11, con 1 tav. BRIOZOI 650. Zirpolo G. — Zoobotryon pellucidum EHRBG. = Z. verticillatum ( Delle Chiaje). Comunicazione verbale. Voi. 36, 1924, pp. 6-7. 651. - - — Sulla presenza della Barentsia discreta BUSK. nel golfo di Napoli. Voi. 39, 1927, pp. 413-419, con ff. 652. - - — Sopra due mie Note sui briozoi. Voi. 40, 1928, pp. 21-24. MOLLUSCHI 653. Bellini R. — Contribuzione alla conoscenza della fauna dei mol¬ luschi marini dell’isola di Capri. Voi. 15, 1901, pp. 85-121. 654. - - — I molluschi del lago Fusaro e del Mar Morto nei Campi Flegrei. Nota. Voi. 16, 1902, pp. 20-27, con ff. 655. - - — La Mytra sonata Marriat nella fauna malacologica marina di Capri. Comunicazione. Voi. 17, 1903, pp. 219-220. 656. - - — L’ influenza dei mezzi come causa di variazioni e di dispersioni nei molluschi. Osservazioni. Voi. 18, 1904, pp. 145-165. 657. - - — 1 molluschi extramarini dei dintorni di Napoli. Mono¬ grafia sintetica. Voi. 27, 1914, pp. 149-194, con 1 tav. 658. Colosi G. — Nota sopra alcuni Vaginulidi. Voi. 39, 1927, pp. 271-279, con ff. 659. Jatta G — Elenco dei Cefalopodi della « Vettor Pisani ». Comu¬ nicazione. Voi. 3, 1889, pp. 63-67. 660. - - — Sopra alcuni Cefalopodi della « Vettor Pisani ». Nota. Voi. 12, 1898, pp. 17-32, con 1 tav. dopp. 661. - - — Su un Gasteropode di incerta classificazione. Comu¬ nicazione verbale. Voi. 16, 1902, pp. 301-302. 662. - - — A proposito di alcuni Cefalopodi del Mediterraneo. Nota. Voi. 17, 1903, pp. 193-207. b63. Mazzarelli Giuseppe — Intorno alle specie di Pleurobranchu s del golfo di Napoli. Nota. Voi. 5, 1891, pp. 69-76. 664. - - — Intorno ad una nuova specie di Phyllaplysia (P. Fischer) Ph. Paulini. Nota. Voi. 9, 1895, pp. 81-82, con ff. 665. Mazzarelli G. e Zuccardi R. — Su di alcune Aplysiidae dell’Oceano Pacifico, appartenenti alla collezione Chierchia. Nota preliminare. Voi. 3, 1889, pp. 47-54. — CXVI — ARTROPODI 666. Cano G 667. - - 668. - - 669- - - 670. - - — Crostacei raccolti dalla R. Corvetta « Caracciolo » nel viaggio intorno al globo durante gli anni 1881- 82-83-84, Voi. 2, 1888, pp. 161-184, con ff. — Crostacei del R. Avviso « Rapido ». Nota. Voi. 2, 1888, pp. 201-206. — Crostacei brachiuri ed anomuri raccolti nel viaggio della « Vettor Pisani » intorno al globo. Studio pre¬ liminare. Voi. 3, 1889, pp. 79-105. — Viaggio della R. Corvetta « Vettor Pisani » intorno al globo. Crostacei brachiuri ed anomuri. Studio. Voi. 3, 1889, pp. 169-268, con 1 tav. — Specie nuove e poco conosciute di Crostacei Decapodi del golfo di Napoli. Nota. Voi. 4, 1890, pp. 33-39, con 1 tav. 671. Caroli E. — Sulla presenza di Penilia schmackeri Richard, nel golfo di Napoli. Nota. Voi. 35, 1923, pp. 96-99. 672. - - — Di una specie italiana di Typhlocaris ( T . salentina n. sp.) con osservazioni morfologiche e biologiche sul genere. Nota preliminare. Voi. 35, 1923, pp. 265-267. 673. - - — Notizie di tre specie nuove ed una poco nota di Bo- piridi addominali, parassiti di Caridei del golfo di Napoli. (Contributo alla conoscenza del gen. Phrixus RATHKE). Voi. 41, 1929, pp. 258-269, con 1 tav. 674. Colosi G. — Alcune specie discusse di Misidacei. Voi. 35, 1923, pp. 191-195. 675. Mi agazzini P. — Catalogo dei Coleotteri della provincia di Roma, appartenenti alia famiglia dei Lamellicorni. Nota. Voi. 3, 1889, pp. 54-63. 676. Pierantoni U. — Su alcune cocciniglie raccolte in Tripolitania. Comunicazione verbale. Voi. 26, 1913, pp. 11-12. 677. Salii M. — Sulla geonemia delle specie del genere Chrysochraon FlSCH. (Orthopterci-Locustidae). Voi. 35, 1923, pp. 196-198. 678. 679. 670. 681. 682. 683. 684. — Osservazioni sulla ecologia di alcune specie di Locu stidae e Phasgonuridae. Voi. 36, 1924, pp. 129-152. - Contribuzioni alla conoscenza degli Ortotteri libici : 1. - Locnstidae marmarici. Voi. 36, 1924, pp. 288-304, con 1 tav. 2. - Oothecaria e Saltatoria di Cirenaica. Voi. 37, 1925, pp. 90-94. 4. - Blattidae ed Acrididae di Cirenaica. Voi. 39, 1927, pp. 225-270. — Ortotteri di Linosa (Isole Pelagie). Nota. Voi. 39, 1927, pp. 140-144, con ff. — Ortotteri di Pantelleria. Voi. 40, 1928, pp. 139-141. — Ortotteri di Vulcano (Isole Eolie). Voi. 43, 1931, pp. 157-160. — CXVII — 685. Torelli B. — Notizie su alcuni Isopodi del golfo di Napoli. Il genere Cymodoce. Voi. 40, 1928, pp. 57-65, con fig. 686. - - — Cymodoce erythraea NOBILI e Cymodoce Dellavallei Torelli. Voi. 41, 1929, pp. 165-168, con ff. 687. - - — La Cymodoce rubropunctata (GRUBE) nel golfo di Napoli. Voi. 43, 1931, pp. 489-495, con fig. e 1 tav. 688. Traili E. — Sul Pirata piraticus CLERK. Nota. Voi. 19, 1905, pp. 128-131. echinodermi 689. Russo A. — Echinodermi raccolti nel Mar Rosso dagli ufficiali della R. Marina italiana. Comunicazione. Voi. 7, 1893, pp. 159-163, con ff. TUNICATI 690. Fedele M. — Identità fra Dolchinia mirabilis KOROTNEFF e Do- liolum Chuni NEUMANN. Voi. 35, 1923, pp. 152-158. 691. - - — Thaliacea nuovi o rari del golfo di Napoli. Voi. 38, 1926, pp. 291-301, con ff. 692. Salti M. — Su due nuovi Ascidiacei del golfo di Napoli. Nota. Voi. 39, 1927, pp. 145-148. 693. Zirpolo G. — Su di un nuovo Clavelinide del golfo di Napoli Bradiclavella dellavallei n. g. n. sp.). Nota preli¬ minare. Voi. 37, 1925, pp. 189-192, con ff. VERTEBRATI 694. Carazzi D. — Appunti ornitologici. Comunicazione. Voi. 1 , 1887, pp. 50-52. 695. Lo Giudice P. — Le acciughe dei mari italiani. Nota riassuntiva. Voi. 34, 1921-22, pp. 197-209. 696. Monticelli Fr. Sav. — Sulla presenza del Gofigylus ocellatus WAGL. nel Bosco di Portici. Comunicazione verbale. Voi. 16, 1902, p. 305. 697. - - — Per una possibile naturalizzazione di Axolotl nelle nostre acque dolci. Comunicazione verbale. Voi. 26, 1913, pp. 13—15. 698. - - — Ancora sul Gongylus ocellatus Wagl. nell’ex R. Bo¬ sco di Portici. Comunicazione verbale. Voi. 26, 1913, pp. 17-19. 699. - - — Di una cattura di Erysmatura leucocephala SCOP. nel napoletano. Comunicazione verbale. Voi. 26, 1913, p. 24. 700. - - — Sulla Baleuoptera acuto-rostrata LACÉPÈDE , (1804) presa a Lacco Ameno (Ischia). Comunicazione ver¬ bale. Voi. 37, 1925, pp. 8-9. 701. Pierantoni U. — La Balaeuoptera physalus (L.) arenatasi sulla spiaggia di S. Giovanni a Teduecio. Voi. 41 , 1929, pp. 152-155, con fig. CXVIII BIOLOGIA E FISIOLOGIA 702. Aguilar E. — Iniezioni di colesterina. Contributo allo studio del l'alimentazione sottocutanea. Ricerche. Voi. 22, 1908, pp. 94-109. 703. Colosi G. — L’acqua, medium respiratorio. Voi. 37, 1925, pp. 193-214. 704. Cozzolino M. — Per la lotta contro le Cocciniglie degli agrumi. Nota. Voi. 27, 1914, pp. 257-280. 705. Galdieri A. — Fiori, insetti e fumarole. Nota. Voi. 26, 1913, pp. 39-43. 706. Jucci C. — Somministrazione di sostanze cerose (Spermaceti) per via alimentare. Voi. 40, 1928, pp. 95-106. 707. Maione V. — Esperimento sull’impiego dell’acqua decalcificata come solvente degli urati nell’ organismo umano. Voi. 40, 1928, pp. 66-72. 708. Pierantoni U. — Sulla luminosità e gli organi luminosi di Lam- pyris noctiluca L. 2a Nota preliminare. Voi. 27, 1914, pp. 83-88, con 1 tav. 709. - - — Organi luminosi, organi simbiotici e glandola nida- mentale accessoria nei Cefalopodi. Nota. Voi. 30, 1917, pp. 30-36. 710. - - — Sul significato fisiologico della simbiosi ereditaria. Voi. 33, pp. 55-66. 711. Police G. — Per la pesca a profondità. Una modificazione all’ar¬ nese di pesca. Voi. 32, 1919, pp. 92-100. 712. - - — Primo esperimento di pesca a profondità nel Tirreno con palamiti a trazione meccanica. Nota. Voi. 32, 1919, pp. 101-107. 713. - - — La pescosità nei mari a stretta platea continentale. Voi. 43, 1931, pp. 3-14. 714. - - — La lampara e le reti « a fonte » (reti a conca). Voi. 43, 1931, pp. 255-342. 715. Salvi P. — Sull’istochimica e l’istofisiologia dei lipidi complessi. Voi. 43, 1931, pp. 497-503. 716. Viggiani G. — La consanguineità ai lume delle più recenti vedute della genetica. Voi. 37, 1925, pp. 19-27. 717. Zirpolo G. — Ricerche sulla simbiosi fra Zooxantelle e Phyllirhóe bucephala Peron et Leseur. Studio. Voi. 35, 1923, pp. 129-138, con 1 tav. 718. - - — Caso di simbiosi fra Dromia vulgaris M. Edw. e Balanus crenatus Brug. Voi. 37, 1925, pp. 177-180, con f. 719. - - — Per la lotta contro la cocciniglia degli Agrumi. Co¬ municazione verbale. Voi. 37, 1925, pp. 6-7. 720. - - — Nuovo caso di simbiosi fra Dromia vulgaris M. Edw. e Ascidia mentala O. F. MuLLER. Comunicazione. Voi. 41, 1929, pp. 97-102, con ff. 721. - - — Ricerche sulle radiazioni mitogenetiche. Voi. 42, 1930, pp. 169-208. CXIX ANTROPOLOGIA ED ETNOGRAFIA 722. Centonze M. — Sopra altri tre cranii italo greci, uno dei quali pla- giocefalo. Comunicato. Riv. 1885, pp. IX-XII. 723. - - — Sopra alcuni cranii di negri conservati nel Museo di Anatomia Comparata della R. Università di Napoli. Comunicato. Riv. 1885, pp. XII— XVI 1 1. 724. - - — L’indice cefalico sul vivente e sullo scheletro. Ricer¬ che. Voi. 6, 1892, pp. 102-106. 725. - - — L’infezione della madre. Voi. 6, 1892, pp. 106-117. 726. De Biasio A. — Sopra un cranio metopico di epoca preistorica. Nota antropologica. Voi. 6, 1892, pp. 20-25. 727. - - — Crania campana hodierna. Saggio storico - antropoio gico. Voi. 6, 1892, pp. 49-76 con ff. 728. - - — Contribuzione allo studio dell’età della pietra in pro¬ vincia di Benevento. Nota. Voi. 6, 1892, pp. 152-157, con ff. 729. - - — Le varietà umane dell’Egitto antico. Memoria. Voi. 6, 1892, pp. 165-210, con ff. 730. - - — Intorno a tre crani di Nubiani antichi. Appunti sto rico-antropologici. Voi. 6, 1892, pp. 237-253, con ff. 731. - - — Tombe preistoriche di Colle Sannita (Benevento). No¬ ta. Voi. 18, 1904, pp. 19-24, con ff. 732. Marcello L. — La polidattilia nell’uomo a Cava dei Tirreni. Nota. Voi. 14, 1902, pp. 180-187, con ff. MICROBIOLOGIA 733. Pierantoni U. — A proposito delle teorie sulla luminescenza batterica e sulle simbiosi fisiologiche. Nota. Voi. 32, 1919, pp. 43-46. 734. - - — Sulla biofotogenesi simbiotica (Un’ ultima parola in risposta a S. Mortara). Voi. 34, 1921-22, pp. 307-309. 735. - - — I corpuscoli fotogeni di Hetevoteuthis dispar. Voi. 38, 1926, pp. 3-7, con ff. 736. - - — Osservazioni sui cosiddetti globuli del tuorlo o pia¬ strine di Bufo viridis. Voi. 39, 1927 , pp. 23-21, con 1 tav. 737. - - — Osservazioni sui corpuscoli del tuorlo di Rana escu¬ lenta. Esperienze di cultura. Nota. Voi. 39, 1927, pp. 167-170, con 1 tav. 738. Zirpolo G. — Ricerche su di un bacillo fosforescente che si sviluppa sulla Sepia officinalis L. ( Bacillus sepiae n. sp.). Memoria. Voi. 30, 1917, pp. 47-78, con ff. e 2 tav. 739. - - — I batteri fotogeni degli organi luminosi di Sepiola intermedia NAEF. ( Bacillus pierantonii n. sp.). Me¬ moria. Voi. 30, 1917, pp. 206-220, con 1 tav. — cxx 740. Zirpolo G. — Micrococcus pierantonii. Nuova specie di batterio fotogeno dell’organo luminoso di Rondeletia minor NAEF. Memoria. Voi. 31, 1918, pp. 75-87, con f. 741. - - — Studi sulla bioluminescenza batterica: 742. 743. 744. 745. 746. 747. 748. 1.- Azione dei sali di magnesio. Ricerche. Voi. 32, 1919, pp. 112-119. — 3. - Azione dei raggi emanati dal bromuro di radio. Ricerche. Voi. 33, 1920, pp. 75-81. — 5. - Azione del nitrato di cerio. Voi. 34, 1921-22, pp. 46-50. 7. - Azione dei sali di potassio. Ricerche. Voi. 35i 1923, pp. 245-247. 8. - La resistenza del potere luminoso. Voi. 38, 1926, pp. 225-232. 9. - Azione delle basse temperature. Voi. 41, 1929, pp. 137-151. 10. - Azione dei batteri luminosi sulla germina¬ zione dei semi. Voi. 43, 1931, pp. 393-424. — Sulla presenza di organi simbiotici nell 1 Hirudo me- dicinalis L. Comunicazione. Voi. 34, 1921-22, pp. 12-13. 749. - - — Osservazioni sulla biofotogenesi. Nota. Voi. 34, 1921-22, pp. 128-132. BATTERIOLOGIA ED IGIENE 750. Angelillo M. — Tossine e fenomeni nervosi. Autointossicazione da Bacterium coli con sintomi epilettiformi. Ricerche sperimentali. Voi. 10, 1887, pp. 1-19. 751. Bernabeo G. — Sulla conservazione della vitalità e virulenza dello pneumabacillo di Frànkel e dello streptococco del Fehleisen. Nota. Voi. 10, 1896, pp. 24-28 752. - - — Le cause predisponenti alle localizzazioni batteriche nel cervello. Ricerche. Voi. 10, 1896, pp. 54-113, con 2 tav. col. 753. Cutolo A. — Brodo di sangue (Nuovo terreno di cultura). Nota. Voi. 16, 1902, pp. 16-19. 754. Gauthier V. — Sulla utilizzazione della spazzatura della città di Napoli nei riguardi dell’igiene pubblica. Comunica¬ zione verbale. Voi. 28, 1915, pp. 6-7. 755. Germano E. — Sulla disinfezione del canale intestinale. Ricerche. Voi. 8, 1894, pp. 7-39. 756. Giangrieco A. — Disinfezione delle stalle infette del carbonchio, contributo sperimentale alla disinfezione delle materie fecali del sangue carbonchioso. Memoria. Voi. 10, 1896, pp. 193-310. 757. Manfredi L., Boccardi G. e Jappelli G. — Influenza dei microrga¬ nismi sull’inversione del saccarosio. Nota. Voi. 2, 1888, pp. 16-20. — CXXI — 758. Milone U. — Composizione , valore nutritivo ed assimilabilità della carne muscolare dei pesci. Memoria. Voi. 10, 1896, pp. 311-394. 759. - - — Le centrali del latte. Comunicazione verbale. Voi. 40, 1928, pp. 36-40. 760. Monticelli Fr. Sav. — Si mangiano le Ligule in Italia ? Comuni¬ cazione. Voi. 8, 1894, pp. 40-42. 761. - - — Ancora delle Ligule che si mangiano in Italia. Comu¬ nicazione. Voi. 8, 1894, pp. 110-111. 762. - - — Intorno al lavoro del Dott. G. Zirolia « Sul bacillo della peste bubbonica nell’ organismo delle pulci ». Comunicazione verbale. Voi. 16, 1902, pp. 302-303. 763. Morgera A. — Sulla vitalità dei batteri patogeni nel midollo osseo. Voi. 29, 1916, pp. 20-37. 764 Pansini S. — Dell’azione della luce solare sui microrganismi. Memoria. Voi. 4, 1890, pp. 44-72. 765. Roncali D B. — Dell’azione del veleno del bacillus tetani asso¬ ciato coi prodotti di coltura di alcuni microrganismi patogeni. Contributo sperimentale. Voi. 7, 1893, pp. 61-141. 766. - - — Sopra i microrganismi che più frequentemente ren¬ dono infette le fratture complicate sperimentali. Co¬ municazione. Voi. 8, 1894, pp. 51-54. 767. Sanfelice F. — Ricerche batteriologiche sulle acque del mare in vicinanza dello sbocco delle fognature ed in lonta¬ nanza da queste. Nota. Voi. 3, 1889, pp. 32-37. ISTOPATOLOGI A 768. Gargano C. — Le cariocinesi nei sarcomi parvicellulari. Voi. 22, 1908, pp. 71-83, con 2 tav. 769. 770. 771. 772. 773. 774. 775. — Una cisti di sferocristalli rinvenuta in un sacco er¬ niario. Voi. 22, 1908, pp. 84-85, con fig. — La cinesi nei sarcomi a cellule polimorfe. Voi. 23, 1909, pp. 121-137, con 3 tav. — Sulla presenza di corpuscoli cheratoidi nei sarcomi ulcerati. Voi. 23, 1909, pp. 138-146, con fig. — Di alcune formazioni patologiche a tipo epiiel ioide. I. - Il Molluscnm contagiosum di BATEMAN. Voi. 24, 1910, pp. 165-288, con 1 tav. — Trapianti di tumori epiteliali umani nel Sorcio (Mus musculus) e loro trasformazione in sarcomi. Nota preventiva. Voi. 24, 1910, pp. 305-308. — Dei tumori spontanei nei mammiferi. Fibromioma delle cavità nasali nel cavallo. Voi. 26, 1913, pp. 48-63, con 1 tav. — Dei tumori spontanei nei mammiferi. Endotelioma della cavità pleurica in un gatto. Voi. 34, 1921-22, pp. 33-45, con ff. CXXII 776. Gargano 777. - - 778. - - 779. - - 780. - - 781. - - C. — Di una speciale degenerazione delle cellule dei sarcomi. Voi. 34, 1921-22, pp. 133-150. — Inclusioni di cellule negli epiteliomi. Voi. 34, 1921-22, pp. 169-179, con 5 tav. — Azione del radio sugli epiteliomi. Nota preventiva. Voi. 34, 1921-22, pp. 180-181. — Esperimenti di cultura in vitro di tessuti di Selaci. Nota. Voi. 34, 1921-22, pp. 210-215. — Le alterazioni prodotte nel fegato della Lacerta muralis LAUR. dal Cysticercus dithyridium. Memoria. Voi. 35, 1923, pp. 3-19, con 2 tav. — Documenti istologici per una ipotetica terapia degli epiteliomi cutanei. Nota. Voi. 35, 1923, pp. 199-207, con ff. 782. 783. 784. 785. 786. — Alterazioni indotte dal radio sulla tiroide normale. Memoria. Voi. 35, 1923, pp. 208-220, con ff. — Considerazioni sulla morfologia delle cellule coltivate in vitro rispetto a quella di elementi normalmente liberi in tessuti patologici. Memoria. Voi 35, 1923, pp. 221-244, con ff. — La presenza di strutture filamentose in alcune affezioni patologiche. Memoria. Voi. 36, 1924, pp. 27-39, con ff. — Processi rigenerativi, che si svolgono nelle arterie, in seguito al denudamento ed alla ablazione della tunica avventizia. Memoria. Voi. 36, 1924, pp. 197-216, con ff. — Dei tumori spontanei negli Uccelli. Il sarcoma aviario. Memoria. Voi. 36, 1924, pp. 347-357, con ff. 787. - - — Di alcune alterazioni arteriali del cane ritenute di probabile genesi parassitaria. Memoria. Voi. 38, 1926, pp. 233-245, con ff. 788. - - — Plastiche gastriche con lembi di aponevrosi fissata. Memoria. Voi. 39, 1927, pp. 365-388. 789. - - — Innesto di tessuto testicolare in glandola mammaria di cane. Memoria. Voi. 39, 1927, pp. 389-402, con ff. 790. Gioffredi L. — Innesti autoplastici di pelle in conigli sottoposti a sottrazione di sangue con epilogo in processi ri¬ generativi. Voi. 42, 1930, pp. 209-224, con ff. 791. Guerriero C. — Ricerche sulla reazione istogena negli eterotra- pianti neoplastici. Voi. 42, 1930, pp. 253-260, con 1 tav. 792 Riccio R. — Innesti autoplastici di capsule surrenali. Ricerche sperimentali. Voi. 37, 1925, pp. 3-17, con 3 tav. MICROTECNICA BIOLOGICA 793. Balsamo F. — Sull’ uso di un sistema divergente per ingrandire l’imagine nel microscopio. Nota. Voi. 10, 1896, pp. 20-23, con ff. — CXXIII — 794. Balsamo F. — Sui fenomeni di diffrazione di alcuni corpi organiz¬ zati in rapporto alle esperienze di Abbe. Nota. Voi. 17, 1903, pp. 45-54, con 1 tav. 795. Sanfelice F. — Dell’uso dell’iodo nella colorazione dei tessuti con l’ematossilina. Comunicazione. Voi. 3, 1889, pp. 37-38. ONORANZE E FESTEGGIAMENTI 796. Fedele M. — L’ opera e gli insegnamenti di Giovanni Battista Grassi. Appendice al Voi. 38, 1926, pp. 59-93 797. Geremicca M. — A Federico Delpino nel suo LXX compleanno. Parole augurali in nome della Società di Naturalisti in Napoli. Voi. 17, 1903, pp. 260-261. 798. - - — L’opera botanica di Federico Delpino esposta critica- mente. Voi. 21, 1907, pp. 111-331. 799. Monticelli Fr. Sav. — Per l’inaugurazione del monumento a Sal¬ vatore Trinchese in Martano di Lecce Discorso. Voi. 22, 1908, pp. 119-132. 800. - - — La cerimonia inaugurale della statua di Lamarck a Parigi. Relazione. Voi. 23, 1909, pp. 189-191. 801. - - — Onoranze e festeggiamenti nel 1° centenario della morte di Filippo Cavolini. Supplemento al Voi. 24, 1910 , pp. 3-110, con ff. 802. - - — Onoranze tributate al socio Prof. Antonio Della Valle nel giubileo del suo insegnamento. Voi. 37, 1925, pp. 3-32. NECROLOGIE 803. Alfano Giov. Batt. — Francesco Bassani. Commemorazione. Voi. 29, 1916, pp. 62-81. 804. Cavara F. — Antonio Jatta. Commemorazione. Voi. 27, 1914, pp. 3-16. 805. - - — Achille Terracciano. Commemorazione. Voi. 31, 1918, pp. 49-60. 806. - - — Commemorazione di Nicola Terracciano. Voi. 34, 1921-22, pp. 19-32. 807. - - — Commemorazione di Michele Geremicca. Voi. 34, 1921- 922, pp. 51-68. 808. - - — Francesco Balsamo- Commemorazione. Voi. 36, 1924, pp. 82-91. 809. Colomba G. — Francesco De Rosa. Commemorazione. Voi. 41, 1929, pp- 117-133. 810. Cutolo A. — Alfonso Tursini. Commemorazione. Voi. 20, 1906, pp. 158-162. 811. D’Erasmo G. — Michele Guadagno. Commemorazione. Voi 43, 1931, pp. 425-434. — CXXIV — 812. Forte 0. — Alessandro Cutolo. Commemorazione. Voi. 32, 1919, pp. 77-88. 813. - - — Agostino Oglialoro-Todaro. Commemorazione. Voi. 36, 1924, pp. 96-111. 814. - - — Enrico Cutolo. Commemorazione. Voi. 42, 1930, pp. 129-142. 815. Gargano C. — Paolo Della Valle. Commemorazione. Voi. 32, 1919, pp. 3-17. 816. Geremicca M. — Parole pronunciate sul feretro del socio Giuseppe Jatta a nome della Società dei Naturalisti. Voi. 17, 1903, p. 262. 817. - - — Nella commemorazione del socio Giuseppe Jatta, poche parole. Voi. 18, 1904, p. 236- 818. Giordani F. — Commemorazione di Vincenzo Gauthier. Voi. 34, 1921-22, pp. 3-18. 819. Jatta G. — Per Gavino Cano. Commemorazione. Voi. 9, 1891, pp. 70-75. 820. Malladra A. — Giuseppe Mercalli. Commemorazione. Voi. 28, 1915, pp. 31-48. 821. Milone U. - Per Sebastiano Miele. Commemorazione. Voi. 16, 1902, pp. 289-295. 822. Monticelli Fr. Sav. — Giuseppe Jatta. Commemorazione. Voi. 18, 1904, pp. 86-99. 823. - - — Carlo Praus-Franceschini. Commemorazione. Voi. 31 , 1918, pp. 3-7. 824. Pierantoni U. — Giovanni Luigi Rossi. Cenno commemorativo Voi. 20, 1906, pp. 163-164. 825. Platania G. — Ciro Chistoni. Commemorazione. Voi. 40, 1928, pp. 113-121. 826. Police G. — Camillo Golgi. Appendice al Voi. 38, 1926, pp. 47-58- 827. - - — Francesco Capobianco. Commemorazione. Voi. 40, 1928, pp. 147-162. 828. Raffaele F. — Salvatore Lo Bianco. Commemorazione. Voi. 24, 1910, pp. 99-112. 829. Rodio G. — Fridiano Cavara. Commemorazione. Voi. 42, 1930, pp. 229-251. 830. Savastano L. — Per Antonio Fonseca. Commemorazione. Voi. 11, 1897, pp. 154-158. 831. Viggiani G. — Giuseppe Colomba. Commemorazione. Voi. 42, 1930, pp. 261-268. 832. Zirpoio G. — Francesco Saverio Monticelli. Commemorazione. Voi. 41, 1929, pp. 301-336. DIDATTICA, VOTI, RELAZIONI, VARIA 833. Cavara F. — Il giardino alpino di Monte Vergine (Tenorea). Voi. 23, 1909, pp. 151-188, con fig. 834. - - — Per il Bosco del Gariglione. Comunicazione verbale. Voi. 39, 1927, pp. 3-4. cxxv 835. Cutolo A. — Relazione suH’andamento scientifico ed amministrativo della Società dei Naturalisti durante l’anno 1904. Voi. 19, 1905, pp. 286-288. 836. De Franciscis F. — Per l’insegnamento delle scienze naturali nelle scuole secondarie. Considerazioni e proposte della Società di Naturalisti in Napoli. Relazione. Voi. 17, 1903, pp. 289-299, e Voi. 19, 1905, pp. 327-338. 837. De Rosa F. — Lettera al prof. C. Montù a proposito della que¬ stione dell’Osservatorio Vesuviano. Voi. 19, 1905, pp. 289-290. 838. Geremicca IVI. — L’insegnamento delle Scienze secondo il progetto di legge Morandi-Baccelli-Rubini su la riunione di cattedre nelle scuole secondarie. Relazione critica fatta alla Società di Naturalisti in Napoli nella pub¬ blica assemblea straordinaria del 13 marzo 1904, pp. 271-284. 839. Mazzarelli Giuseppe — Per la Stazione Zoologica di Napoli. Voi. 35, 1923. Allegato N. 1 pp. 1-15. 840. - - — La riforma del Ministro Gentile e l’insegnamento delle Scienze Naturali nelle Scuole Medie. Voi. 35, 1923. Allegato N. 2, pp. 1-10. 841. Perret F. A. — Su di una «emanazione» « forza vitale effluente » finoggi non dimostrata. Nota preventiva. Voi. 35, 1923, pp. 256-262, con ff. 842. Piera-itoni U. — Relazione sull’andamento scientifico ed ammini¬ strativo della Società durante l’anno 1902. Voi. 17, 1903, pp. 250-253. 843. - - — Relazione sull’andamento scientifico ed amministrativo durante l’anno 1903. Voi. 18, 1904, pp. 237-240. 844. - - — Relazione sull’andamento scientifico ed amministrativo della Società durante l’anno 1905. Voi. 20, 1906, pp. 167-170. 845. - - — Per l’Osservatorio Vesuviano. Voi. 16, 1902, pp. 337-348. CONFERENZE 846. Balsamo F. — Simbiosi delle alghe (1886) 847. Bruno A. — La Tripolitania e l’importanza economica della sua ricognizione scientifica (1911). 848. Cabella A. G. — Sopra alcuni derivati dell’ acido fenilcinnamico (1884). 849. Castriota A. — Anatomia dell’ornitorinco (1882). 850. Curatolo T. -- Sopra due acidi solfonici della fenilcumarina (1884). 851. Cutolo A. — Su l’alimentazione sobria (1918). 852. De Rosa F. — Polimorfismo dei funghi (1883). 853. - - — Sull’adattamento delle piante ortensi (1893). 854. - - — La barbabietola da zucchero (1899). 855 . - - — La siderazione (1900) CXXVI — 856. Fonseca A. — Su la malaria (1883). 857. - - — Relazione di una escursione della Scuola di Portici in Lombardia (1883). 858. Geremicca M. — Su la generazione alternante nelle fanerogame (1882). 859. - - — Su la natura morfologica dell’ovulo (1882). 860. - - — Sul nucleo delle cellule vegetali (1882). 861. - - — Sulle specie di animali scoverte o meglio determinate nell’anno 1881 (1882). 862. - - — Studii critici sulle diverse teorie del vulcanismo (1882). 863. - - — Su i vasi cribrosi (1883). 864. - - — Introduzione alla embriogenià delle fanerogame (1883). 865. - - — Embriogenià delle gimnosperme (1883). 866. - - — Su i lavori del Congresso botanico di Genova del 1892 (1893). 867. - - — Una pagina di biologia vegetale (1897). 868. - - — Colonie , consorzii e leghe nel mondo delle piante (1905). 869. Jatta G. — La vescicola pulsante della Vorticella mycrostoma (1882). — A proposito di due varietà della Mantis religiosa (1882). — Che cosa è l’uovo (1882). — Su la fibra striata (1883). — Il cervello dei cefalopodi (1883). — L’applicazione dell’ entomologia alla medicina legale (1883). Una nuova teoria di R. Vagnor sulla formazione delle specie (1883). 876. - - — Embriologia del sistema nervoso. 2 Conferenze (1884). 877. - - — Su i Dyciemidi (1884). 878. - - — Su gli studii di j. Lubbock sopra i costumi delle formiche (1893). 879. Miele S. — Il metodo di Borda applicato alla pesata multipla (1883). 870. - - 871. - - 872. - - 873. - - 874. - - 87 o. - - — 880. - - — Su le esperienze del prof. Wrobleski intorno alla so¬ lidificazione di alcuni gas nel vuoto (1883). 881. - - — Quintino Sella cristallografo (1884). 882. Milone U. — La teoria atomica (1882). 883. - - — Analisi e sintesi. 2 Conferenze (1883). 884. - - — Il ferro (1883). 885. - - — Ptomaine e leucomaine (1893). 886. Monticelli Fr. Sav. — I serpenti velenosi (1883). 887. - - — li marchese Antinori naturalista (1883). 888. - - — Su l’applicazione dell’ entomologia alla medicina le¬ gale (1883). 889. - - — Sul significato delle cellule polari degl'insetti (1883). — CXXVII — 890 . Monticelli Fr. Sav. — Su i risultati zoologici della spedizione Bove al polo Sud (1883). 891. - - — Osservazioni su di una varietà di Vespertilio muri- nus (1884). 892. - - — L’autotomia. 2 Conferenze (1884). 893. Raffaele F. — L’occhio. 6 Conferenze (1883). 894. - - — La teoria di Darwin (1883). 895. - - — Sul coccige umano e sulle sue differenze nei due sessi (1883). 896. - - — Su la ruminazione (1883). 897. - - — Su gl’inviluppi fetali. 2 Conferenze (1884). 898. - - — L’orecchio. 4 Conferenze (1884). 899. - - — L’esperimento in embriologia (1893(. 900. Rossi F — La sofisticazione dei vini (1883). 901. - - — La vitalità dei semi (1883). 902. Russo A. — Sul valore attribuito agli elementi cellulari nell’ ori¬ gine della materia vivente (1895). 903. Savastano L. — Parassitismo vegetale (1882). 904. - - — Embriologia vegetale (1883). 905. - - — Il Saccaromyces apiculatus (1883). 906. - - — Su i batterii trovati nei pesci (1883). 907. - - — Su le calorie agrarie (1883). 908. - - — Sul principio velenoso dei funghi (1883). 909. - - — Su L’origine des plantes cultivées di A. De Candolle (1883). 910. - - — Su i fermenti denitrificanti (1883). 911. - - — Su la moltiplicazione delie cellule madri del polline (1883). 912 . - - — Su l’ispessimento della membrana cellulare del polline (1883). 913. - - — Le piante apistiche del Napoletano (1883). 914. - - — Le infiorescenze (1884). 915. - - — La cimatura della vite (1884). 916. - - — Sul valore da dare al concetto del parassitismo vege¬ tale (1884). 917 . - - — Le varietà degli agrumi (1884). 918. Vanni G. — Sopra alcuni lavori di G. Covi (1883). 919. - - — Galilei (1884). 920. - - — L’analisi spettrale. 3 Conferenze (1884). II. INDICE PER AUTORI Abati G. — 75. Adinolfi E. — 1. Aguilar E. — 154, 196, 197, 198, 199, 210, 211, 222, 374, 702. Alfano G. B. — 173, 174, 803. Andreotti A. — 2, 40, 41, 42, 43, 138. Angelillo M. — 750. Angiolella G. — 360. Anile A. — 356. Annibale E. — 44, 45, 46, 47, 306. Arrienante E. — 503. Augusti S. — 95, 96, 97, 98, 139. Aurino S. — 48, 175. Balsamo F. - 246, 277, 296, 297, 293, 354, 793, 794, 846. Bellini R. — 155, 156, 157, 158, 223, 653, 654, 655, 656, 657. Bernabeo G. — 751, 752. Biondi G. — 200, 201. Boccardi G. — 757. Bruno A. — 99, 281, 282, 283, 284, 426, 427, 847 . Cabella A. G. — 76, 140, 848. Calabresi - Milani A. — 285. Calendoli E. — 141. Candura G. S. — 159, 504, 505, 506. Cano G. — 507, 50tì, 666, 667, 668, 669, 670. Cantani A. — 357. Capobianco F. — 358, 359, 375, 376, 377, 378, 379. Ca razzi D. — 694. Carobbi G. — 66, 224, 225, 245. Caroli E. — 509, 510, 671, 672, 673. Carrelli A. — 3, 4, 5. Casoria E. — 67, 68, 69, 70, 128, 129, 130, 226, 227. Castriota A. — 849. Cavara F. — 253, 286, 307, 380, 804, 805, 806, 807, 808, 833, 834. Centonze M. - 722, 723, 724, 725. Cerruti A. — 428, 429, 571, 609. — CXXIX Chistoni C. — 49. Cianci C. — 360. Gemmino R. — 136. CoGNETTI DE MaRTIIS L. — 610. Colomba G. — 254, 255, 256, 257, 287, 809. Coi osi G. — 160, 161, 658, 674, 703. Corrado G. — 120. Cotronei G. — 417, 430, 449, 473, 589. Cozzolino M. — 333, 704. Craifaleanu A. — 100, 101, 102, 103, 104, 105, 106, 107, 108. Crety C. — 572, 573, 611, 612. Cufino L. — 299. Curatolo T. — 77, 78, 850. Cutolo A. — 79, 80, 81, 109, 110, 111, 112, 113, 114, 115, 116, 117, 118, 119, 131, 141, 753, 810, 835, 851. D’Avino A. — 247. D’Erasmo G. — 162, 811. D’Evant T. — 361, 381. Dal Poggetto U. — 597. De Blasio A. — 726, 727, 728, 729, 730 731. De Fiore O. — 50, 51, 52, 163, 176, 228. De Franciscis F. — 836. De Gasparis A. — 288, 300, 301. De Notaris F. — 75. De Rosa F. — 302, 308, 309, 310, 311, 334, 339, 837, 852, 853 , 854, 855. De Vescovi P. — 450. Del Regno W. — 6, 7, 8, 9, 10, 36. Della Valle A. — 511. Della Valle P. 431, 432, 433, 434, 435, 466, 4o7, 574. Diamare V. — 382, 451, 613, 614. Di Ciommo G. — 11. Di Gaetano M. — 82. Di Lorenzo G. — 164. Di Milia R. — 452. Di Paola G. — 53, 54, 202, 203, 204, 205, 206. Distaso A. — 547. Evangelista A. — 383. Falzacappa E. — 408. Fedele M. — 468, 469, 512, 513, 590, 598, 690, 691, 798. Federici N. — 416, — cxxx — Fiore M. — 16ò, 248, 258, 259, 2o0, 303. FoÀ M. — 83, 84. Fonseca A. — 132, 133, 134, 135, 856 , 857. Forte O. — 71, 85, 120, 812, 813, 814. Franco P. — 207, 208, 209, 229, 230, 231, 232, 233, 234, 235. Friedlaender B. — 210, 211. Galdieri A. — 236, 237, 705. Gargano C. — 384, 436, 768, 769, 770, 771, 772, 773, 774, 775,776, 777, 778, 779, 780, 781, 782, 783, 784, 785, 786, 787, 788, 789, 815. Gauthier V. 142, 143, 144, 145, 146; 147, 177, 212, 754. Geremicca F. — 86, 121, 122, 799, 800. Geremicca M. - 249, 250, 261, 262, 263, 264, 265, 266, 278, 312, 351, 352, 353, 816, 817 , 838, 858, 85 9, 860, 861, 862, 863, 864, 865, 866, 867, 868. Germano E. — 385. Giangrieco A. — 756. Gioffredi L. — 790. Giordani F. — 37, 38, 39, 87, 213, 818. Giordani M. — 88, 89. Grande L. — 313. Grimaldi C. — 340. Guadagno M. — 166, 167, 168, 314, 315. Guerriero C. — 386, 791. Imbò G. — 55, 72, 178. Iroso I. — 575. Jappf.lli G. — 757. Jatta A. — 304. Jatta G. — 341, 548, 549, 550, 551, 659, 660, 66), 662, 819, 869, 870, 871, 872, 873, 874, 875, 876, 877, 878. Jatta M. — 387, 388. Jucci C. — 514, 515, 516, 517, 518, 519, 520, 706. Leuzzi F. — 389, 390, 391, 392, 393. Lo Bianco S. — 524. Lo Giudice P. — 148, 695. Lo Tito A. — 520. Luzi F. - 394. Macchiati L. — 279, 280, 289. Magliano R. — 169. Maione V. — 707. — CXXXI — Maio E. — 58, 59, 60, 61, 149, 150, 151, 179, 180, 181. Malladea A. — 214, 215, 216, 217, 820. Manfredi L. — 757. Marcello L. — 251, 267, 268, 269, 270, 271, 272, 316, 317, 318, 319, 320, 321, 322, 732. Marcucci E. — 409, 418, 419, 420, 421, 437, 438, 439, 441. Mascolo G. — 362. Masi A. — 410. Mastrostefano A. — 301, 323. Mattei G. E. — 290. Mazzareli.i Giuseppe — 395, 411, 552, 553, 554, 555, 556, 557, 558, 559, 560, 561, 562, 563, 663, 664, 665, 839, 840. Mazzarelli Gustavo — 56, 57, 152. Miele S. — 879 , 880, 881. Milone U. — 73, 74, 123, 124, 125, 126, 137, 153, 758, 759, 821, 882, 883 , 884, 885. Minervini R. — 396. Mingazzini P. — 363, 470, 521, 522, 599, 600, 675. Modugno G. — 442. Monticelli Fr. Sav. — 397, 398, 523, 524, 576, 577 , 578 , 579, 580, 581, 582, 583, 584, 585, 601, 604, 615, 616, 617, 618, 619, 620, 521, 622, 623, 624, 625, 626, 627, 628, 629, 630, 631, 632, 633, 634, 635, 636, 637, 696, 697, 698. 699, 700, 760, 761, 762, 799, 801, 802, 822, 823, 886, 887, 888, 889, 890, 891, 892. Mokgera A. — 364, 399, 400, 401, 412, 422, 423, 453, 454, 638,763. Motta-Coco A. — 365. Mottareale G. — 342. Neppi V. — 591, 592, 593, 605, 606. Nicotera L. — 90. Pace D. — 366. Paglia E. — 324. Palombi A. — 639, 640, 641. Pansini S. — 367, 368, 402, 764. Parascandola A. — 170, 182, 218, 238, 239, 240. Pellegrino M. — 403. Perret F. A- — 841. Persio G- — 80. Petraroja L. — 369. Piccoli R. — 12 Pierantoni U. — 525, 526, 527, 528, 529, 530, 531, 532, 586, 587, 602, 642, 643, 644, 645, 646, 647, 648, 676, 701, 708, 709, 710, 733, 734, 735, 736, 737, 824, 842, 843, 844, 845. — CXXXII — Putiti A. — 91, 92. Platania O. — 183, 184, 185, 825. Police G. — 424, 425, 443, 444, 445, 533, 534, 535, 536, 537, 538, 711. 712, 713, 714, 826, 827. Raffaele F. — 455, 456, 457, 458, 459, 460, 461, 828, 893, 894 , 895, 896, 897, 898, 899. Ranzi S. — 564, 649. Ricciardi L. — 171, 172, 186, 187, 188, 189, 190, 191, 219,220,221, 241, 242, 243, 244. Riccio R. — 792. Rippa G. — 273, 274, 275, 290, 291, 292, 293, 294, 295, 312, 325, 326, 327, 328, 329. Rodio G. — 252, 829. Romano-Prestia F. — 413. Roncali D. — 765, 766- Rossi F. — 900, 901. Ruggiero P. — 62, 192. Russo A. — 474, 475, 476, 477, 478, 479, 480, 588, 689, 902. Sacchetti G. -- 404, 603. Salfi M. — 471, 472, 539, 677, 678, 679, 680, 681, 682, 683, 684, 692. Salvi P. — 715. Sanfelice F. — 370, 371, 372, 373, 405, 406, 407, 462, 767. Savastano L. — 335, 341, 343, 344, 345, 346, 347, 348, 349, 350, 355 , 830, 903, 904, 905, 906, 907, 908 , 909, 910, 911, 912, 913, 914, 915, 916 , 917. Serao C. — 93. Sereni E. — 446. Signore F. — 193, 194, 195. Tagliani G. — 330, 463, 464. Terracciano A. — 331, 332. Torelli B. — 540, 685, 086, 687. Trani E. 688. Trinchese S- — 465. Trinciiieri G. — 305. Valerio R. — 63. Vanni G. — 13, 14, 15, 16, 17, 13, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25,26,27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 918. 919, 920. Vetere V. — 81, 94, 127. Viggiani G. — 64, 65, 336, 337, 338, 541, 716, 831. — CXXXIII — VlGORlTA D. — 414, 415. ViSART O. — 542, 543, 544. Vito G. — 276. Wen D. — 545, 546. Zambonini F. — 245. Zirpolo G. — 447, 448, 481, 482, 483, 484, 485, 486, 487, 488, 489, 490, 491 492, 493, 494, 495, 496, 497, 498, 499, 500, 501, 502, 565, 567, 568,569, 570, 594, 595, 596, 007, 608, 650, 651, 652, 693, 717, 718, 719, 720, 721, 738, 739, 740, 741, 742, 743, 744, 745, 746, 747, 748, 749, 832. Zuccardi R. — 566, 665. 111. INDICE DEI LAVORI RIGUARDANTI LE PROVINCIE NAPOLETANE Meteorologia 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 53, 54, 57, 58, 59, 60. Chimica 67, 69, 70, 113, 128, 129, 130, 132. Idrografia 138, 139, 141, 142, 143, 144, 147, 149, 151, 152. Geologia 154, 155, 157, 158, 162, 166, 167, 168, 170. Geografia, Fisica Terrestre e Astronomia 173, 174, 180, 181, 182, 183, 184, 185, 192, 193 194, 195. Vulcanologia 196, 197, 198, 199, 200, 201, 202, 203, 204, 205, 206, 207, 208, 209, 211, 212, 213, 214, 215, 216, 217, 218. Mineralogia e Litologia 222, 225, 226, 227, 229, 230, 233, 238, 239, 240, 245. Botanica 285, 297, 298, 299, 300, 301, 302, 304, 307, 309, 311, 312, 314, 315, 316, 317, 318, 319, 320, 322, 325, 329, 331, 332, 353. cxxxv — Zoologia 424, 425, 453, 482, 483, 484, 485, 486, 488, 489, 491, 493, 494, 495, 496, 497, 498, 499, 500, 501, 524, 552, 562, 563, 566, 578, 584, 592, 593, 594, 598, 601, 602, 604, 605, 606, 607, 608, 616, 617, 631, 640, 643, 644, 648, 649, 651, 653, 654, 655, 657, 663, 670, 671, 673, 685, 686, 687, 691, 692, 693, 696, 697, 698, 699, 700,701. Antropologia ed Etnografia 722, 723, 726, 727, 728, 731, 732. Igiene 754, 759, 767. Relazioni, Voti e Conferenze 833, 837, 839, 845, 913. Lavori riguardanti il Vesuvio 67, 69, 128, 129, 130, 155, 198, 200, 201, 202, 203, 204, 205, 206, 207, 208, 211, 213, 214, 215, 216, 217, 225, 226, 227, 229, 230, 240, 245, 311, 837, 845. Lavori riguardanti i Campi Flegrei 139, 143, 155, 157, 170, 180, 182, 185, 193, 194, 195, 196, 197, 199, 209, 212, 218, 222, 238, 239, 302, 312, 314, 331, 332, 562, 563, 654, 697. — CXXXVI — AGGIUNTA all’elenco delle Lettere a pag. lvii. SOCIEDAD ClENTIFICA ARGENTINA Cevallos 269 Buenos Aires, julio 18 de 1932 Senor Presidente de la Società dei Naturalisti in Napoli Tengo el agrado de acusar recibo de su atenta tarjeta, por la que se sirve comunicar la celebración del 50° auiversario de la fun- dación de la Sociedad de su digna presidencia , y al formular los inejores augurios para el futuro, me complazco en saludar a Vd. con mi consideración nias distinguida. Nicolai Lozand Presidente Il processo verbale dell’ Assemblea generale straordinaria del 19 giugno 1932 (pag. Ili), assieme a tutto quanto segue fino alla presente pagina CXXXVI, documenti , costituisce la relazione del cinquantesimo anniversario della Società. Finito di stampare il 28 settembre 1932. — CXXXVII — Tornata ed Assemblea generale del 29 febbraio 1932. Presidente : MiLONE. Segretario : ZiRPOLO. Soci presenti: Pierantoni, Forte, Palombi, Candura, Monticelli, Romeo, Guadagno, Platania, Ranzi, Califano, Torelli, Dohrn, Marcucci, Caroli, Salti, Quintieri, Gargano, Majone, Signore, Grandi, Police, Rodio. Assistono il prof. Caravetta, la sig.ra Gargano G. Si apre la tornata ed assemblea generale in 2a convocazione alle ore 17,30. Il Presidente inverte l’ordine del giorno e dà ia parola al socio Gargano che commemora il socio Bruto D. Roncali. Il Presidente ringrazia il socio Gargano e sospende la seduta per cinque minuti. Riaperta la seduta, il Segretario legge il processo verbale dell’as¬ semblea generale precedente che è approvato. Indi il Presidente pronunzia le seguenti parole ai soci : Signori Soci, Allorché seppi che alcuni fra voi pensavano di porre la mia can¬ didatura a Presidente di questo sodalizio semisecolare oramai, mi af¬ frettai a pregarli di voler desistere dal loro gentile proposito e volermi così risparmiare per un complesso di ragioni, non ultima tra queste l’età non più giovanile, ma le premure, ancora fattemi perchè accet¬ tassi, furono così insistenti ed affettuose, che io fra il sì ed il no, vinto dalla commozione, dissi obbedisco , ma, subito dopo rimasi scon¬ tento di me stesso per quel momento di debolezza e mi confortai sperando nella mia ineleggibilità, essendo consigliere uscente, per avere appartenuto fino al 31 dicembre scorso al Consiglio Direttivo. Voi, nell’assemblea del 20 gennaio u. s., con votazione per me molto lusinghiera, mi faceste l’onore di eleggermi Presidente. Innanzi a tale manifestazione di sincera benevolenza per me io avrei dovuto soltanto esprimervi il mio animo particolarmente grato, ma, invece, sentii il preciso dovere altresì di invitarvi a considerare la mia condizione di ineleggibilità ; ma voi, tenacemente, con una spie¬ gazione sottile e però ingegnosa, dimostraste che io era eleggibile e con una motivazione del voto dato, squisitamente spirituale assieme ad una manifestazione affettuosa , per me indimenticabile, ratificaste i voti già dati, producendo nel mio animo, in luogo di uno stolido - 1 - — CXXXVIII — orgoglio, una gioia grandissima e soave, consentendomi così di con¬ statare che l’entusiasmo e l’affetto da cui furono pervasi i fondatori di questo sodalizio, pervade noi tutti ancora oggi dopo cinquantanni ! E perciò, grazie al decanato della nostra Società, i cui componenti — vere vestali — sono indubbiamente i più sicuri e sinceri conservatori dell’entusiasmo e dell’affetto primigenii, che essi trasmetteranno, inin¬ terrottamente e sicuramente, ai nuovi soci negli anni venturi, possiamo ben dire che questa nostra cara Società, non per le condizioni finan¬ ziarie ed economiche odierne di essa, pur essendo queste di alto va¬ lore sociale e pratico, ma, per una condizione precisamente e squi¬ sitamente spirituale, non morrà, ma vivrà quanto il moto lontana. Se volessi dare un sapore classico al mio dire disadorno, potrei infiorarlo con un pizzico di frasi latine, come queste : Domine non sum dignus, oppure : Faciant meliora potentes , ma queste sono pa¬ role vane, ciancie, anzi un vero ciarpame che mal si addice ad una modestia sentita e però sincera. Per tal modo io, vinto dalla vostra volontà decisa e travolgente, dopo avervi ripetuto la parola obbedisco ho solo il dovere di dichiararvi che farò ogni opera per assolvere il mio compito nel miglior modo possibile, facendo, in ogni caso, grande anzi completo assegnamento su la vostra indulgenza verso di me. E così, se vi contentate, eccomi Presidente mio malgrado. Ed ora non posso, non debbo, non voglio, interprete pure dei vostri sentimenti in proposito, dimenticare di rivolgere, in questo momento, un cordiale e fervido, anzi fervidissimo ringraziamento al socio Umberto Pierantoni, presente a questa adunanza, il quale in ben 4 anni di presidenza ha speso con abnegazione ed affetto tutta l’o¬ pera sua a favore della Società in un momento, se non addirittura difficile, certamente fastidioso a cagione del trasferimento reale del possesso dei beni mobili ed immobili delPeredità De Mellis dalle mani dell’esecutore testamentario in quelle del legale rappresentante della Società ; ciò che egli ha fatto senza mostrare stanchezza e senza esa¬ gerare l’efficienza e la portata della sua nobile fatica ! Per assenza del socio Augusti è rimandata la lettura dei lavori ad altra seduta. È ammessa a socia ordinaria residente la dottoressa sigma Lelia Ruggiero. Si toglie la seduta alle ore 20. — CXXXIX — Tornata ordinaria del 15 marzo 1932. Presidente : MlLONE. Segretario : ZlRPOLO. Soci presenti : Del Regno, Ruggiero L., Parenzan, Platania, Torelli, Dohrn, Romeo, Forte, Califano, Salti, Candura, Caroli, Aurino, De Lerma, Patroni, Parascandola, D’Alessandro, Pierantoni, Marcucci, D’Erasmo, Rodio, Palombi, Police, Colosi. La tornata si apre alle ore 17,30 in seconda convocazione. Si legge e si approva il processo verbale della seduta precedente. Il Segretario comunica le pubblicazioni pervenute in dono. Il socio Colosi commemora il socio Enrico Sereni. Il socio Del Regno commemora il socio Emilio Adinolfi. Il Segretario legge due lavori del socio Augusti che è assente : 1° Dosaggio di minime quantità di arsenico ; 2° Determinazione di piccole quantità di arsenico nei composti arsenicali organici e ne chiede la pubblicazione a nome dell’autore. È ammesso a socio ordinario non residente il Dott. Giuseppe Bonanno. La seduta è tolta alle ore 19. Tornata ed Assemblea generale del 19 maggio 1932. Presidente : MlLONE. Segretario : ZlRPOLO. Soci presenti : Palombi , Caroli, Eller-Vainicher, Ruggiero L., Maione, Grande, Signore, Platania, Pellegrino, Forte, Parascandola, Marcucci, Cerone, Fiore, Torelli, Iroso, Fedele, D’Erasmo, Gargano, Monticelli, Quintieri, Fenizia, Biondi, Malladra, Ruggiero, Volpicelli, Aurino. La tornata si apre alle ore 17,30 in seconda convocazione. Si legge e si approva il processo verbale della seduta precedente. Il Presidente comunica i nomi dei vincitori dei concorsi « Anto¬ nio e Paolo Della Valle » e « Fr. Sav. Monticelli ». Al primo è riuscito vincitore il Prof. Ermete Marcucci, ed al secondo il Prof. Gesualdo Police. L’Assemblea approva. Dice che il C. D. ha stabilito di dare un foglio di stampa a cia¬ scun socio che pubblica nel Bollettino. Le tavole e le tabelle sono a spese dei soci, salvo a rifarsi delle spese, se le condizioni del Bilancio lo permettano. L’ assemblea approva. — CXL La socia Torelli legge un lavoro dal titolo: Le specie medi- terranee del genere Eurydice e ne chiede la pubblicazione nel Bol¬ lettino. Il socio Zirpolo legge un lavoro del socio Police : Sullo sviluppo del rostro nell'embrione degli Aracnidi e ne chiede la pubblicazione nel Bollettino a nome dell’autore. Il socio Zirpolo legge un lavoro dal titolo : Studi sulla biolu¬ minescenza batterica - Azione dell'elio liquido e ne chiede la pub¬ blicazione nel Bollettino. È ammesso a socio ordinario residente il Dr. Domenico Spanò. S’inizia poi la discussione sulle modifiche dello Statuto. Il Presidente dà delucidazione al socio Gargano circa le modifi¬ che che si vogliono apportare allo Statuto, dicendo che dopo 50 anni sono necessari degli aggiornamenti per rendere più celere il ritmo della Società. Fu nominata una Commissione (Milone , Pierantoni, Forte) assi¬ stita dal Segretario, la quale dopo ampio esame ha formulato le pro¬ poste che sono state inviate ai soci perchè ne pigliassero conoscenza prima della discussione. Poiché il numero dei presenti non raggiunge il limite richiesto per l’approvazione si rimanda la discussione ad altra assemblea. È tolta la seduta alle ore 20. Tornata ed Assemblea generale del 4 giugno 1932. Presidente : Milone. Segretario : ZIRPOLO. Soci presenti : Fiore, Torelli, Gargano, Ruggiero P. , Ruggiero L., Platania, Marciteci, Salfi, Guidone, D’Erasmo , Palombi, Caroli, Colosi, Califano, Bakunin, Rodio, Parascandola. Si legge e si approva il processo verbale della tornata precedente. 11 socio Colosi fa una comunicazione sull’ Azione dell'alimenta¬ zione Umica sulla metamorfosi degli anfibi anuri. Il socio Palombi fa due comunicazioni verbali ; una su : Bacciger bacciger [Rad.) Nicoli 1914, forma adulta di Cercaria pedinata Huet 1891 , e l’altra su : Rapporti genetici tra Cercaria setipera Monticelli ( non Joh. Milli er) ed alcune specie della famiglia Allo = creadiidae con brevi notizie sul ciclo biologico di Podocotyle ato- mon (Rud.). 11 Segretario legge la relazione suH’andamento morale e finanzia¬ rio della Società per l’anno 1931. — CXLI — Egregi Consoci, La mia relazione di quest’anno sarà più breve delle altre che ho avuto Lonore di farvi nei tre anni della mia carica, perchè essa è incorporata nella Relazione sui 50 anni della Società, che avrò occa¬ sione di esporre in occasione della Tornata Commemorativa del pros¬ simo 19 giugno. Soci. — Al 1° gennaio 1932 i soci ordinari residenti erano 72, i non residenti 26, gli aderenti 3; complessivamente 101. Sono stati ammessi durante l’anno 193 : a soci ordinari residenti la dott.ssa Isabella Eller-Vainicher, Fon. le dott. Livio Gaetani, il dott. Pietro Parenzan, il prof. Biagio Longo , il dott. Alessandro D’Ales¬ sandro ed il dott. Baldassare De Lerma , ed a socio ordinario non residente il dott. Giuseppe Montalenti. È stato commemorato il socio Guadagno dal socio D’Erasmo. Tornate. — La Società ha tenuto nel 1931, 4 assemblee generali e 6 tornate. Nelle tornate ordinarie sono stati letti numerosi lavori. Prevalgono i lavori di biologia animale. Il socio Salfi s’è occupato degli «Ortotteri di Vulcano (Isole Eolie). Il socio Police ha letto due lavori : « Sulla pescosità dei mari a stretta platea continentale» e su » La lampara e le reti “a fonte,,». Il socio Fedele : « Se i crostacei loricati hanno uno stadio natante ». Il socio Candura ha comunicato due lavori : « Sugl’insetti della camomilla secca e di altre erbe medicinali ed industriali » e « Osser¬ vazioni biologiche sulla Tephroclystia pumilata » . 11 socio Zirpolo ha letto due lavori uno riguardante « I rapporti fra anomalia e rigenerazione » ed un altro « L’azione mitogenetica dei batteri luminosi sulla germinazione dei semi ». Il socio Salvi si è occupato dell’ « Istochimica e l’ Istofisiologia dei lipidi complessi » e la socia Torelli della « Cymodoce rubropun data nel golfo di Napoli ». Di Biologia vegetale si è occupata la socia Fiore M. con un lavoro « Su manifestazioni teratologiche e parassitismo, polimeria, fasciazione, petalodia , dialisi in Campanula medium » e con uno studio sui « Miceti fossili rinvenuti su di una palma del Bolca ». Di Geologia il socio D’Erasmo con uno «Studio geologico dei CXLII pozzi profondi della Campania» ; la socia Majo con ricerche: « Sul terremoto irpino » e con « I fenomeni geofisici flegrei susseguenti al terremoto irpino». Di Meteorologia si sono occupati 1’ Andreotti con uno studio « Sulla eliofania a Napoli » , sulle « Mareggiate a Napoli » e « Sul temporale del 22 giugno 1929 » ; il socio De Fiore * Sul clima di Pantelleria , e sulla « Meteorologia e Idrografia dell’Etna » ; il socio Aurino con la « Nebulosità a Napoli » e con un lavoro di Astronomia « Sull’eclisse totale del 26 settembre 1921 » ; il socio Viggiani sul Regime termo - pluviometrico di Potenza nel cinquantennio 1879— 1930 » ed il socio Ruggiero « Sulle Ventarole o Capi di Vento ». Bollettino. -- 11 Bollettino che è stato già distribuito ai soci è uno dei più grossi volumi finora pubblicati. Conta oltre 600 pagine e comprende 27 Tavole. È il volume 43- 1931, cioè il volume del Cinquantenario. Va quindi data lode al precedente Consiglio e parti¬ colare al Presidente Prof. Pierantoni che ha voluto che al volume col- laborassero il maggior numero di soci ed esso fosse della maggior mole per ricordare l’avvenimento. Il C. D. ringrazia il benemerito Redattore socio Caroli per la sua efficace collaborazione. Biblioteca. — Sono stati legati alcune centinaie di volumi e si è proceduto a catalogare i numerosi volumi regalati dai soci. Premi. — Sono stati banditi i concorsi al premio A. e P. Della Valle e mercè la generosa donazione della Baronessa Monticelli è stato istituito un nuovo premio al nome del compianto socio bene¬ merito Fr. Sav. Monticelli. Bilancio. — Come vi diranno i revisori dei Conti esso è in attivo per la oculata amministrazione, nonostante tutte le spese dovute sostenere per le proprietà De Mellis. Egregi Consoci, La mia schematica relazione è finita. Colgo l’occasione per rin¬ graziare a nome del C. D. tutti i collaboratori del nostro Sodalizio che danno la loro opera fattiva e disinteressata per il suo progresso. Questo progresso poi trae auspicio dall’ inizio dell’ undecimo lustro della sua vita, inizio che volle essere inaugurato chiamando con voto unanime alla Presidenza, uno dei fondatori della nostra Società, voglio dire il socio Milone, — CXLIII — Il socio D’Erasmo anche a nome del socio Coniglio legge la relazione sulla revisione dei conti, che è approvata. Il Presidente legge il Bilancio consuntivo 1931 che è approvato. Il Presidente legge il Bilancio preventivo 1932 che è approvato. La seduta è tolta alle ore 19,30. Tornata ordinaria del 6 luglio 1932. Presidente : Milone. Segretario fj. : PARASCANDOLA. Soci presenti : Pierantoni, Caroli , Marcucci , Romeo , Gargano, Bakunin, Quintieri, Platania, Salti, Rodio, Voi picelli, Maione, Guido¬ ne, Forte. La tornata si apre in seconda convocazione alle ore 17,30 e si legge e si approva il verbale della seduta precedente. Il Presidente dà un breve resoconto dell’Assemblea straordinaria pel 50° anniversario della Società. Si passa poi alla proposta di istituire un premio di assiduità per i soci presenti alle sedute. La proposta viene discussa dai soci Bakunin, Pierantoni , Forte, Gargano, Quintieri. Si stabilisce, in seguito alla proposta del socio Forte, unanimamente accolta, che la proposta venga rimandata ad altra seduta apportandovi tutte le modifiche che il C. D. crederà opportune. È ammesso a socio ordinario residente il dott. Vittorio Casaburi. La seduta è tolta alle ore 19. Tornata ordinaria del 27 luglio 1932. Presidente : Milone. Segretario : ZiRPOLO. Soci presenti : Pierantoni, Salvi, Ruggiero L. , Ruggiero P. , De Lerma, Platania, Fiore, Torelli, Palombi , Romeo , Caroli , Augusti, Coniglio, Parascandola, Bakunin. La seduta si apre in seconda convocazione alle ore 17,30. Si legge e si approva il processo verbale della seduta precedente. Il socio Coniglio legge due lavori : Su di un complesso dell’oro con l'arsenico e I sali di litio e di antimonio dell’acido paraetos- sipenilsuccinamico e ne chiede la pubblicazione nel Bollettino. Il socio Zirpolo legge due lavori del socio Jucci : I Bombukia di Aristotile ( Contributo alla storia della Sericoltura ) e Ricerche — CXLIV — sui pigmenti del sangue negli incroci tra varie razze di bachi da seta e ne chiede la pubblicazione nel Bollettino a nome dell’autore. Il socio Salvi legge un lavoro dal titolo: La digestione e V as¬ sorbimento intestinale dei fosfolipidi ; Azione combinata della bile e degli enzimi pancreatici ed enterici e ne chiede la pubblicazione nel Bollettino. Il socio Ruggiero nel comunicare alcune osservazioni sulla rabdo¬ manzia a proposito del Congresso Interìiaziotiale di Verona tenu¬ tosi nel decorso anno, propone alla Società di interessarsi dell’argo¬ mento che oggi occupa e preoccupa medici, fisici, ingegneri, biologi. Poiché nella Società vi sono uomini che appartengono alle varie branche suddette, sarebbe opportuno interpellarli per studiare il feno meno che potrebbe apportare luce alla tanto discussa questione. Il socio Zirpolo aderisce alla proposta del socio Ruggiero , rite¬ nendo che oggi l’argomento, dopo così numerose pubblicazioni, alcune delle quali di grande interesse scientifico, debba essere affrontato con tutti i mezzi possibili. Si stabilisce di studiare la proposta in C D. e decidere in merito. Si ammette a socio ordinario residente l’ing. Scaini Giuseppe. La seduta è tolta alle ore 19. Tornata ordinaria del 24 novembre 1932. Presidente : MlLONE. Segretario ff. : PALOMBI. Sono presenti i soci : Ruggiero L., Ruggiero P., Platania, Fedele, Marcucci, Forte, Majo, Salfi, Caroli, Rodio, Bakunin, Maione. La seduta si apre in seconda convocazione alle ore 17,30. Si legge e si approva il verbale della seduta precedente. Il Presidente, nell’annunziare ai soci convenuti la morte del socio V. Presidente Prof. Gesualdo Police , ha per 1’ estinto parole di vivo cordoglio. Comunica che sarà dato incarico ad un socio di farne la commemorazione. In segno di lutto la seduta viene tolta alle ore 17,45 e lo svolgi¬ mento dell’ordine del giorno viene rimandato ad altra tornata. — CXLV — Tornata ordinaria del 1° dicembre 1932. Presidente : MlLONE. Segretario jj.: PALOMBI. Sono presenti i soci: Pierantoni, Quintieri L., Salti, Ruggiero L., Ruggiero P., Platania, Pellegrino, Majo, Fedele, De Lerma, Parascan- dola, Bakunin. La tornata è aperta alle ore 17,30 in seconda convocazione. Si legge e si approva il verbale della tornata precedente. Il socio Palombi legge un lavoro del socio Jucci dal titolo : Ricerche di genetica sui bachi da seta e ne chiede, a nome dell’autore, la pubblicazione nel Bollettino. Il socio Fedele legge un lavoro : Sulla nutrizione degli animali pelagici . - 111. Ricerche sui Salpidae e ne chiede la pubblicazione nel Bollettino. La socia Ester Majo comunica due lavori uno su : Lo splendore del sole a Napoli e l’altro sul Periodo diurno della pioggia a Napoli e ne chiede la pubblicazione nel Bollettino. Vengono all’unanimità ammessi a soci ordinari residenti : il Prof. Alessandro Trotter, la Dott. Ida Majo, il Sig. Claudio Gargano ed a socio ordinario non residente, l’ing. Raffaele Bilotta. Alle ore 18,30 la tornata è tolta. Tornata ed Assemblea generale del 28 dicembre 1932. Presidente : MlLONE. Segretario jf. : PALOMBI. Sono presenti i soci : De Fiore, Parenzan, Marcucci , Andreotti, Majo Ester, De Lerma, Parascandola , Guidone, Majo Ida, Patroni, Del Regno, Bakunin, Zirpolo, Gargano junior , Torelli, Califano, Car¬ relli, Forte, Viggiani, Caroli, Romeo, Trezza, Signore, Ruggiero P., Ruggiero L., Salvi, Trotter, Eller-Vainicher, D’Alessandro, Platania, Fedele, D’Aquino, Rodio, Pellegrino, Maione, Guadagno, Sbordone, Bruno, Fenizia, Biondi, Giordani F. La seduta è aperta alle ore 17,30 in seconda convocazione. Il Segretario legge il verbale della seduta precedente che è ap¬ provato. Sullo schema di regolamento per accertare e premiare l’assiduità dei soci ordinari residenti presenti alle tornate ed alle assemblee ge¬ nerali, il socio Carrelli si oppone in linea di massima alla istituzione di tale premio. m - — CXLVI — La socia Bakunin dice che la proposta fatta nella tornata del 6 luglio non fu approvata e che fu rimandata all' assemblea la discus¬ sione. Non vede poi la necessità di istituire premi di assiduità quando la Società, per disposizione testamentaria, ha l’obbligo di concedere borse di studio. Se occorre agevolare, bisogna agevolare tutti i soci e non un gruppo soltanto. Il Presidente fa rilevare alla socia Bakunin che la proposta e lo schema di regolamento presentati all'assemblea, sono del Consiglio e non sue personali. Il socio Zirpolo fa osservare che tanto lui, in qualità di Segre¬ tario, che il consigliere Salfi e qualche altro membro indeciso , non erano d'accordo per l’istituzione del premio. Il socio Gargano spiega le ragioni della proposta e dice che l’istituzione del premio ha un significato morale piuttosto che materiale. Intervengono nella discussione i soci : Fedele e Parenzan contrari anch’essi alla istituzione dei premi di assiduità. Fatta la votazione, l’assemblea respinge la proposta. Viene ammesso a socio ordinario residente il Dott. Mario Covello. Il Presidente chiama i soci Patroni (presidente) Parascandola e Parenzan (assistenti) a costituire il seggio per la elezione dei soci nelle varie cariche scadute e per la nomina di due Revisori dei conti. Risultano eletti i soci : Giuseppe Zirpolo Ermete Marcucci Mario Salfi Antonio Parascandola Gennaro Biondi Pasquale Salvi Vice Presidente Consiglieri Segretario Revisori dei conti Alle ore 19,30 la seduta è tolta. — CXLVII — Tornata ed Assemblea generale del 21 gennaio 1933. Presidente ff. : Zirpolo. Segretario : PARASCANDOLA. Soci presenti : Majo E., Ruggiero L., Ruggiero P., Trotter, Pla- tania, Bakunin, Carrelli, Biondi, Gargano C. (senior), Salti, Caroli, Pellegrino, Mingioli, Gargano C. (junior), Fedele, Fiore, Parenzan, Torelli, Pierantoni, Dohrn, Colosi, Fenizia, Romeo, De Lerma, Cap¬ tano, Cerone, Guadagno, Signore, Rodio. L’Assemblea si apre alle ore 18 in seconda convocazione. Si legge e si approva il processo verbale della seduta precedente. Il Presidente comunica che, la notte del 31 dicembre dello scorso anno, si spegneva improvvisamente il socio Ermete Marcucci. Egli era uno dei nostri soci più anziani, essendo entrato a far parte della no¬ stra Società dal 1903. Occupò più volte la carica di Consigliere e fu in questi ultimi anni Cassiere integerrimo, amministrando il patrimonio con rettitudine e disinteresse. Il Consiglio Direttivo non ha mancato d’intervenire ai funerali e d’inviare una corona di fiori a nome della Società. Il Consiglio Direttivo ha incaricato il socio Colosi di commemo¬ rare il nostro consocio che ha lasciato nell’animo di tutti quelli che lo conoscevano un grande dolore, perchè egli era buono e si lasciava amare per le eminenti qualità del suo spirito. Invita i soci a rivolgere un mesto pensiero alla sua memoria. Il Presidente legge una lettera di dimissione dei soci : Ugo Mi- Ione Presidente e Oreste Forte Consigliere, in seguito all’esito delle ultime elezioni ed invita l’Assemblea a decidere. Dopo alcune dichiarazioni esplicative richieste dal socio Gargano l’Assemblea unanime piglia atto delle dimissioni, accettandole. Il Presidente comunica che il socio Pellegrino ha regalato alla Società sette annate del Bollettino dell’Istituto Sieroterapico Milanese. La socia Bakunin propone di far precedere le elezioni. Il Presi¬ dente invita il socio Ruggiero Placido quale Presidente del seggio e i soci De Lerma e Parenzan assistenti per procedere alle elezioni delle seguenti cariche sociali : Presidente e due Consiglieri. Risultano eletti : Presidente : Antonio Carrelli Consiglieri : Ernesto Caroli e Oreste Forte. Viene ammesso a socio ordinario residente il Dr. Nicola Caretto. — CXLVIII — Il Segretario legge due lavori del socio Augusti : I. Ricerca e dosaggio di minime quantità di acido nitroso nelle acque potabili ; II. La sostanza colorante del mirto e ne chiede la pubblicazione nel Bollettino a nome dell’Autore, e un lavoro della socia Ida Majo : Su alcune leuciti dei Campi Flegrei , chiedendone la pubblicazione nel Bollettino. Il socio Zirpolo legge un lavoro del socio Salvi : Sulla digestione e V assorbimento intestinale dei fosfolipidi. - I. Azione veicolante dell'acido oleico e dei sali biliari ( glicocolato e taurocolato di sodio) e ne chiede la pubblicazione nel Bollettino a nome dell’Autore. Il socio Fenizia legge il lavoro : Note biologiche sul Calcinus ornatus (Roux) e ne chiede la pubblicazione nel Bollettino. La seduta è tolta alle ore 19,30, dopo aver approvato il presente processo verbale. > \ Jy CONSIGLIO DIRETTIVO PER L’ANNO 1933 Antonio Carrelli ‘Presidente Giuseppe Zirpolo Vice - Presidente Antonio Parascandola Segretario Oreste Forte Luigi Califano / Consiglieri Ernesto Caroli l i Mario Salfi Incarichi del Consiglio Direttivo Mario Salfi Cassiere Baldassarre De Lerma Vice - Segretario Giuseppe Zirpolo Redattore del bollettino Antonio Parascandola bibliotecario ELENCO IDEI SOCI (31 dicembre 1932) O . \ SOCI ORDINARII RESIDENTI 1. 6-4-902 2. 13-7-924 3. 28-3-920 4. 8-6-924 5. 22-2-930 ò. 5-3-922 7. 30-5-921 8. 6-4-902 9. 28-3-919 10. 30-11-924 11. 15-3-903 12. 17-11-918 13. 6-7-932 14. 20-11-929 15. 8-7-923 16. 14-6-930 17. 28-12-932 18. 26-7-925 19. 21-11-931 20. 16-12-923 21. 30-11-924 22. 20-1-932 23. 14-6-930 24. 16-3-929 52. 28-7-889 26. 4-6-922 Aguilar Eugenio — Vico Neve a Materdei 27. Andreotti Amedeo — Ist. Fisica terr. R. Univ ., Napoli. Arena Ferdinando — Via Roma 129. Augusti Selim — Istituto Magistrale , Bari. Aurino Salvatore — R. Osserv. Capodimonte , Napoli . Bakunin Maria — R. Politecnico , Napoli. Biondi Gennaro — Portici. Bruno Alessandro — Nuovo Rione Fenice a Ottoc. 32. Califano Luigi — Vico Forino a Foria 7. Candura Giuseppe — R. Oss. Fitopat., Domodossola. Caroli Ernesto — Ist. Zoologia R. Univ., Napoli. Carrelli Antonio — 5. Domenico Soriano 44. | Casaburi Vittorio — Via Foria 76. I | Catanzaro Pietro — V. Massimo Stanzione 9, Vomero. I Colosi Giuseppe — Ist. Anat. Comp. R. Un., Napoli. ì Coniglio Luca — R. Ist. Chimico Farmac., Napoli. ! Covello Mario — Corso Umberto I, 381. Cutolo Costantino — Via Tommaso Carovita 10. D’Alessandro Alessandro — Vico Tre Re 60 l D’Aquino Luigi — Piazza Latilla 23. De Fiore Otto — Ist. Geografico R. Univ., Messina. De Lerma Baldassarre — Istit. Zool. R. Un., Napoli. De Mennato Mario — Matteo Renato Imbriani 219. D’Erasmo Geremia — Ist. Geologia R. Univ., Napoli. ì Della Valle Antonio — Via Aniello Falcone 112 ! Del Regno Washington -Ist. Fisica R. Univ., Messina. CLII 27. 14-6-930 28. 14-3-931 29. 13-8-921 30. 25-5-919 31. 5-3-922 32. 26-7-925 33. . 11-1-885 34. 2-5-931 35. 28-3-919 36. 1-12-932 37. 12-8-930 38. 31-12-913 39. 25-5-919 40. 16-12-923 41. 12-8-930 42. 31-12-913 43. 6-6-931 44. 16-3-924 45. 4-2-923 46. 1-12-932 47. 10-5-903 48. 4-12-887 49. 10— i 1—881 50. 1-1-929 51. 4-2-922 52. 21-8-921 53. 2-5-931 54. 28-12-930 55. 16-12-923 56. 18-3-900 57. 20-1-924 58. 4-2-922 59. 1 14-6-930 60. 9-6-895 61. 11-5-913 62. 2-6-925 63. 16-12-923 °4. 1 16-12-923 Dohrn Rinaldo — Stazione Zoologicaì Napoli. Eller Vainicher Isabella — Via dei Mille 16, Fedele Marco — Corso V. E. 649 bis Vili. Montagna* o. Fenizia Gennaro — Via Fovia 215 . Fiore Maria — Corso Vittorio Emanuele 466. Foà Anna — R. Scuola Sup. Agric., Portici. Forte Oreste — Via Posillipo 223 , Villa Fehse. Gaetani Livio — Camera dei Deputati, Roma. Gargano Claudio — Via S. Lucia 62. Gargano Claudio — Via Carlo Poerio 98. Gioffredi Livinio — Via Latilla 18. Giordani Francesco — Corso Umberto I 34. Giordani Mario — Corso Umberto I 34. Grande Loreto — R. Orto Botanico, Napoli. Guerriero Carmine — 1 a Clinica Chirurgica, Napoli. Iroso Isabella — Via Foria 118. Longo Biagio — R. Orto Botanico , Napoli. Maione Vincenzo — Via Torino 90. Majo Ester — Ist. Fisica terrestre R. Univ., Napoli. Majo Ida — Ist. Fisica terrestre R. Univ , Napoli. Marcucci Ermete — Via Atri 21. Mazzarelli Giuseppe — Ist. Zoologia R. Un., Messina. Milone Ugo — Via S. Giovanni in Porta 61. Monticelli Nunziante d’Afflitto G.nit- V.Monter odimi 16. Palombi Arturo — Posillipo 346. Parascandola Antonio — Procida. Parenzan Pietro — Stazione Zoologica, Napoli. Patroni Carlo — Via Mariano Semmola 45. Pellegrino Luigi — Via Roma 404. \ Pierantoni Umberto — Galleria Umberto I, 27 , Platania Giovanni — Grad. Mad. Grazie, Capodimonte 1 Pozzi Olimpio — Margellina 2. Quercigh Emanuele — R. Ist. Mineralogico , Napoli. Quintieri Luigi — Via Amedeo 18. Quintieri Quinto — Via Amedeo 18. Ranzi Silvio — Stazione Zoologica, Napoli. Riccio Raffaele — Via Depretis 114 Rodio Gaetano — R. Orto Botanico , Napoli. — CLIII 65. ! 29-2-932 66. 16-3-929 67. 29-6-919 68. | 31-12-928 69. 4-2-921 70. 27 -7-932 71. 7-3-906 72. 29-4-923 73. 1-12-932 74. 16-3-924 75. 25-5-890 76. 2-6-925 77. 28-11-912 Ruggiero Lelia — Corso Umberto I, 259 . Ruggiero Placido — Corso Umberto I, 259. Salfi Mario — Via Montesilvano 30. Salvi Pasquale — Via Luigi Palmieri, 16 . Sbordone Domenico — Via Roma 404. Scaini Giuseppe — Via Vanvitelli 49, Milano . Schettino Mario — Via Rafj. DeCesare a S. Lucia 31. Torelli Beatrice — Stazione Zoologica, Napoli. Trotter Alessandro — R. Ist. Sup. Agrario, Portici. Viggiani Gioacchino — Potenza. Viglino Teresio — Piazza Dante 41. Volpicelli Mario — Viale Elena 23. Zirpolo Giuseppe — Via Duomo 50. 1. ! 7-4-9 13 2. 1-12-932 3. 29-2-932 4. 31-12-928 5. 31-12-916 6. 1-6-902 7. 29-8-909 8. 16-3-929 9. 26-2-893 10. 6-2-903 11. 20-11-929 12. ! 31-12-929 13. 22-2-930 14. 22-3-925 15. 2-6-925 16. 1-6-913 17. 20-11-913 i8.; 4-2-919 19. 21-11-931 20. 2-6-928 21. 31-12-929 22. ; 31-12-891 SOCI ORDINARI NON RESIDENTI Alfano Giov. Batt. — Osserv. Geodinamico Pompei. Bilotta Raffaele — Via Ferri Vecchi 11. Bonanno Giuseppe — Viale 20 Sett. 56, Catania. Carobbi Guido — Ist. Mineralogia R. Un., Messina. Celentano Vincenzo — Vico Minatoli a Foria 33. Cerruti Attilio — Via Peripato, Taranto. Cotronei Giulio — Istit.Anat. Comp. R. Univ., Roma. D’Ancona Umberto — Ist. Zoologia R. Univ., Siena. D’Avino Antonio — R. Liceo, Nocera Injeriore. Foà Jone — Corso Marrucàio 154, Chieti. Gambetta Laura — Ist. Zoologia R. Univ., Torino. Guadagno Giuseppe — Via Foria 193. Guidone Giuseppe — Largo Avellino 15. Imbò Giuseppe — R. Osserv. geofisico, Catania. Jucci Carlo — Ist. Zoologia R. Univ., Modena. Magliano Rosario — R. Liceo, Potenza. Malladra Alessandro — R. Osserv. Vesuviano, Resina. Mingioli Paolo — Via Stella, 124. Montalenti Giuseppe — Istituto Zoologico, Roma. Morgoglione Ferdinando — Cai. S.Giac.5 fast. Stabia. Pasquini Pasquale — Istituto Zoologico, Roma. Piccoli Raffaele — Corso Marrucàio 154, Chieti. CLIV 23. 28-7-929 24. 31-12-929 25. 12-5-917 26. 4-2-923 27. 19-5-932 28. 29-4-923 29. 5-3-922 30. 30-12-923 1 . 2-6-925 2. 12-7-918 3. : 18-6-905 Romeo Antonino — R. Scuola Slip. Agric., Portici . Rovesti Guido- Via Luigi Settembrini 38, Roma. Sbordone Annibaie — 5. Domenico Maggiore 3. Signore Francesco — R. Osserv.Vesuviano , Resina. Spanò Domenico — Ist. Idrografico, Genova. Trezza Ugo — Via Duomo 64. Valerio Rosaria — Sala di Caserta. I Vessichelli Nicola — Istituto Tecnico, Caserta. SOCI ADERENTI Cerone Roberto — Domenico Morelli 24 Cutolo Claudia — Villa Claudia, Vomero, Napoli. Fidasi Giuseppe — Riviera di Chiaia 263. Bollettino della Società dei Naturalisti in Napoli Elenco delle pubblicazioni pervenute in cambio ed in dono Elenco delle pubblicazioni pervenute in cambio Acireale Aosta Bologna Brescia Cassino Città del Ferrara Firenze Genova EUROPA Italia — Memorie della R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Zelanti. Serie 4a, Voi. II, 1927-29. — Rendiconti id. id. Serie 4a, Voi. II, 1927-29. — Bollettino della R. Stazione Sperimentale di agru¬ micoltura e frutticoltura. — Société de la Flore Valdòtaine. Boll. N. 20, 1929 . — Rendiconti della R. Accademia delle Scienze del- Tlstituto. Voi. XXXY, 1930-31. — Bollettino del Laboratorio di Entomologia R. Isti¬ tuto Superiore Agrario. Voi. IV, 1931. — Commentari dell’Ateneo. 1931. — Osservatorio Geofisico di Montecassino. Anno \ l fase. 1, 1930. Vaticano — Atti dell’Accademia Pontificia dei Nuovi Lincei. Anno LXXXV, 1931-32. — Memorie id. id. Serie 2a, Voi. XVI. — Accademia di Scienze Mediche e Naturali. Voi. VII, e VIIII, 1930-31. — Archivio per l’Antropologia e l’Etnologia. Voi. XLT, 1930-31. — Nuovo Giornale Botanico Italiano. Voi. XXXIX, fase. 3. — Regia Stazione di Entomologia Agraria. — L’Universo. Istituto Geografico Militare. Anno XIII, fase. 1-8. — Società Entomologica Italiana. Voi. XLI, fase. 1-9. — Memorie id. id. Voi. XI, fase. 1. — CLVIII Genova Milano Modena Napoli Padova Pavia Perugia Pisa Portici — Atti della Società Ligustica di Scienze Naturali e Geografiche. — Bollettino dei Musei di Zoologia e Anatomia com¬ parata della R. Università. Voi. IX, 1931. — Atti della Società Italiana di Scienze Naturali e Museo Civico di Storia Naturale. Voi. LXX1, fase. 1-2. — Rendiconti del Reale Istituto Lombardo di Scienze e Lettere. Serie 2a, fase. 11-15, 1932. — Laboratorio di Zoologia Agraria e Bachicoltura. Voi. II, fase. 1-2, 1930-31. — Atti della Società dei Naturalisti e Matematici. Voi. LI I, 1931. — Sezione Autonoma del Genio Civile. Ministero Lavori Pubblici. Servizio Idrogr. Fase. 10, 1932. — Bollettino Orto Botanico. Tomo X. — Rendiconti della R. Accademia delle Scienze fisiche e matematiche. Fase. 1-6, 1932. — Annuario del Museo Zoologico della R. Università di Napoli (N. S.). Voi. VI, 1929-31. — Pubblicazioni della Stazione Zoologica. Voi. XII, fase. 1-2. — Archivio Zoologico Italiano. Voi. XVII, fase. 3-4. — Bollettino di Zoologia. Anno III, fase. 5-6. — Rivista di Fisica , Matematica e Scienze Naturali. Anno VII, fase. 1-2. — Annali del Reale Osservatorio Vesuviano. Voi. I, 1927-1928. — Atti della Accademia scientifica veneto- trentino - istriana. Serie 2a, Voi. XXI, 1930. — Atti dell’Istituto Botanico Giovanni Briosi. Serie 4a, Voi. Ili, 1932. — Annali della Facoltà di Medicina e Memorie della Accademia Medico-chirurgica. 1915. — Atti della Società Toscana di Scienze Naturali. Voi. LX, 1930. — Processi verbali id. id. Voi. LX, 1931. — Annali della R. Scuola Superiore di Agricoltura. Serie 3a, Voi. IV, 1931. — Bollettino del Laboratorio di Zoologia generale e Agraria. Voi. XXVI, 1932. CLIX Postumia Roma Rovereto Salò Sassari Scafati Torino Trento Trieste Venezia Verona Valle di Graz Wien — Le Grotte d’Italia. Anno VI, fase. 3, Luglio-Set¬ tembre 1932. — Bollettino della R. Accademia Medica. Anno LVII, fase. 11-11. — Atti della Società Italiana per il progresso delle scienze Voi. I— II, 1932 — Bollettino dell’ Istituto del R. Ufficio Geologico Italiano. Voi. LVII, fase. 3-7. — Bollettino dell’Istituto di Zoologia della R. Univer¬ sità. Voi. Vili, 1930. — Istituto Internazionale di Agricoltura. Fase. 10, ot¬ tobre 1932. — R. Società Geografica Italiana. Voi. IX, fase. 11, 1932. — Atti delFAccademia degli Agiati. Serie 4a, Voi. X, 1930- 31. — Memorie dell’Ateneo. Anno II, 1931. — Studi sassaresi. Serie II, Voi. V, fase. 1. — Bollettino tecnico della coltivazione dei tabacchi. Anno XXIX, fase. 2. — Atti della R. Accademia delle Scienze. Voi. LVII, 1931- 32. — Rivista del Club Alpino Italiano. Voi. LVI, 1928. — Urania. Anno XXI, fase. 0. — Studi trentini di Scienze Naturali. Anno XIII, fase. 2. — Bollettino della Società Adriatica di Scienze Na turali. Voi. XXX, p. 2a. — Ateneo Veneto. Voi. CX, Dicembre 1932. — Atti e Memorie dell’ Accademia di Agricoltura, Scienze, Lettere, Arti e Commercio. Voi. IX, 1932. Pompei — Bollettino dell’Osservatorio Meteorico-Geodinamico. Austria — Mitteilungen des Naturwissenschaftlichen Vereins fiir Steiermark. Voi. LXVII, 1930. — Verh. der K.-K.Zoologisch.-botanisch.Gesellschaft. Voi. LXXXI, fase. 1-4, 1931. — Annalen des Naturhistorischen Hofmuseum. An¬ nate 45, Band 45. CLX Belgio Bruxelles Louvain — Société Royale Zoologique. Tom. LXI, 1930. — Travaux biologiques de V institut J. B. Carnoy. Disp. 10a, 1931. Bruna Prague Ceco - Slovacchia — Verhandl. des Naiurforsch. Vereins. Fase. 63, 1931. — Casopis Ceskoslovenske spolecnesti entomologické (Acta societatis entomologicae Cechosloveniae). 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Maria Paris — Bulletin de la Société Palassou. N. 3, 1932. — Muséum d’ Histoire Naturelle {Bulletin). Tom. 4, 1932. — L’Astronomie. Armo XLVI, ottobre 1932. — Société d’ Océanographie de France. Anno XXII, N. 67-68, 1932. — Bulletin de la Société Zoologique de France Voi. LVI, 1931. Rostock Germania — Archiv des Vereins der Freunde der Naturgeschi- chte in Mecklenburg. Band. 6, 1931. Bonn — Naturshistorisches Verein der preussischen Rhein- lande. 1931. Berlin — Verhandlungen des Botanisches Vereins der Pro- venz Brandeburg. N. 1, 1931. — Sitz. der Gesellsch. Naturforsch. Freunde. Ottobre- dicembre 1931. Leipzig Giessen — Herbarium. N. 83, 1930. — Bericht der Oberhessischen Gesellschaft fur Natur und Heilkunde. Band. 14, 1931. Frankfurt a M. Halle a. S. — Senckenbergiana. Voi. XIV, N. 3, 1932. — Kaiserlich Deutsche Academie der Naturfoscher. (Leopoldina). Voi. I, fase. 1, 1932. 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Tom. 4, 1931. San Salvador Museo Nacional ( Anales ). Tom. II, 1910. Stati Uniti University of California ( Publications in Zoology , XXXVIII, 1931; Entomology , Bulletin). Voi. V, 1931. Society of Naturai History (Proceedings). Voi. XXXVIII, N. 8, 1931. Cold Spring Harbor Monographs. Elisha Mitchell scientific Society {Journal). Voi. XLVIII, N. 1. Bull, of thè Lloyd Library of Botany etc. Serie 9a, Voi. II, N. 31, 1931. The University of Minnesota. Boll. 281 , agosto 1931. Illinois biological monographs. Voi. XXII, N. 1-3, 1929. Bull, of thè state Laboratory of Nat. Hist. Voi. XIX, fase. 6, 1932. Academy of Sciences {Bulletin, Annual Report ). Voi. Ili, N. 4. - Field Museum of Naturai History {Department of Botany ). ■ Wisconsin Academy of Sciences, Arts and Lettres (Transactions). Voi. XXVI, 1931. - Wisconsin Geological and Naturai History Survey {Bulletin). - Bulletin of thè University of Montana {Biologica Series). - Botanical Garden {Bulletin). Voi. XIV, fase. 54,1932. The American Midland Natur. Voi. XXIII, fase. 4. - Academy of Naturai Sciences (Proceedings Year Book). Voi. LXXXIII, 1931. - Research Studies of thè State College of Wa¬ shington. Voi. II, N. 4, 1930. CLXVI — Saint Louis — Academy of Science ( Trcinsactions ). Voi. XXVII, 1931. — Missouri Botanical Garden ( Annual Report). Voi. XIX, N. 3, 1932. Springfiel (Massachussets) — Museum of Naturai History. New-Orleans — Louisiana State Museum. 1930-931. Tufts College (Massachussets) — Studies. Voi. V, N. 1, 1930. Washington — United States Geological Survey ( Annual Report ). Voi. CLXXII, 1922. — U. S. Department of Agriculture. — Division of Ornithology and Mammalogy (Bulletin North American Fauna). N. 53, 1931. — Smithsonian Institution (Annual Report). 1930. — U. S. National Museum (Bulletin). — U. S. Department of Agriculture ( Yearbook ), 1911. — U. S. Department of Agriculture. — Bureau of A- nimal Industry (Annual Report). Washington — Carnegie Institution of Washington ( Publications ), 1929-30. — The Rockfeller Sanitary Commission for thè Era- dication of Hookworm Desease. — United States Bureau of Fischeries. Voi. I, N. 12. Woods Hole, Mass. — Bulletin of thè marine biological laboratory. Voi. LXIII, N. 2, 1932. New Haven, Conn. — Tropical Woods. Fase. 32, 1932. Uruguay — Museo de ITistoria naturai (Anales) Serie 2a, Tom. 3, 1932. Montevideo PUBBLICAZIONI PERVENUTE ]R DONO Bollettino dell’ Istituto Sieroterapico Milanese. Pubblicazione Italiana di Batteriologia ed Immunologia. Milano, Voi. V, 1926 ; VI, 1927; VII, 1928; Vili, 1929, (fase, da 1 a 9 e fase. 12); IX, 1930, (fase. 1 e da 3 a 12); X, 1931 ; XI, 1932, (fase, da 1 a 11). (Dono del Prof. Giuseppe Pellegrino). Casaburi V. — Uni - Dea stimolante - disinfettante delle sementi. R.a Stazione Sperimentale per l’ industria delle pelli e delle materie concianti, Napoli 1932. Castellani A. e Rho F. — Le malattie da protozoi o da spirosomi. 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Albini G. — Ragionamenti e ricerche sulla determinazione del sesso negli animali. — — — Sulla parete dell’ansa intestinale isolata per la fistola in¬ testinale. — — — Studi sulla coagulazione del sangue. — — — Sulla secrezione dell’urina. Alessandro P. e Ninni P. — Sui tempi nei quali gli anfibi anuri del Veneto entrano in amore. — CLXIX — Alessandrini G. — Nozioni di Fisica e Chimica. Parte I, II e III. Tip. Le Monnier. Firenze 1893. Antonelli G. — Di un muscolo episternale con altre anomalie. Atti della R. Accademia di Scienze fisiche, matematiche e naturali. 22 giugno 1890. Baculo B. — Nuove ricerche intorno l’apparato Gaglionare intrinseco dei cuori linfatici. Baudi F. — Eteromeri delle famiglie susseguenti a quella dei Tene- brioniti. Bellonci G. — Ricerche intorno all’ intima tessitura dei cervello dei Teleostei. — — — Sui nuclei polimorfi delle ceiluie sessuali degli Anfibi. Berlese A. — Indagini sulle metamorfosi di alcuni Acari insetticoli. — — — Note Acarologiche. — — — Sopra un nuovo genere di Acari. Boll F. — Sull’anatomia e fisiologia della retina. — — — Nuove ricerche sulla struttura delle piastrine elettriche della Torpedine. Bombicci L. — 11 Gabinetto Mineralogico della R. Università di Bo¬ logna. Tip. Fava. Bologna 1881. Briganti V. — Descrizione delle ligule , che abitano nell’ addomine dei Ciprini. — — — De novo vermium intestinalium genere cui nomen Ba lanoforus. Bufalino G. — Trattato di Farmacologia per farmacisti e studenti. Tip. Vailardi. Milano 1899. Calloni S. — Larve di Cecidomya sulla viola odorata, con regolare fillodia dei fiori primaverili ed estivi. Camerano L. — Considerazioni sul genere Lacerta Linn. e descri¬ zione di due nuove specie. — — — Dell’equilibrio dei viventi mercè la reciproca distruzione. — — — Ricerche intorno alla distribuzione geografica degli anfibi urodeli in Europa. — — — Dei caratteri sessuali secondari della Testudo ibera Pallas. — — — Ricerche intorno alle specie italiane del genere Gordius. — — — Della scelta sessuale negli anfibi anuri. — — — Osservazioni intorno ad un individuo mostruoso di Hyla viridis (Laur.). — — — Ricerche intorno alla struttura delle appendici dermiche delle zampe del Trichopticus Armipes Bellardi. — — — Ricerche intorno alle aberrazioni di forma negli animali ed al loro diventare caratteri specifici. CLXX Canestrelli O. — Sul maschio della Cobitis Taenia L. — — — Intorno agli Acari Italiani. — — — Nuove specie del genere Gamasus. — — — Osservazioni intorno al genere Gamasus. — — — Acari Italiani nuovi o poco noti. — — — Prospetto delPAcarofauna Italiana. — — — Acari nuovi o poco noti. Canestrini R. e Morpurgo B. — Sulla forma « Spirillo » del Bacillus Komma. Capranica S. — Studi chimico-fisiologici sulle materie coloranti della retina. Carruccio A. — Sulle condizioni scientifiche , morali ed economiche della Società Zoologica Italiana. Roma 1912. Cattaneo G. — Sull’esistenza delle glandule gastriche nell’Acipenser sturio e nella Tinga vulgaris. — — — Studio sperimentale sulla distensione dei nervi. Cauvet D. — Corso elementare di Botanica. Vers. Ital. con note ed aggiunte del Prof. G. Licopoli. Tip. Jovene. Napoli 1881. Centonze M. — Il cranio dell’uomo considerato sotto l’aspetto antro¬ pologico. Tip. Micillo. Napoli 1886. — — — Classificazione delle razze umane. Tip. Accad. Reale delle Scienze. Napoli 1883. Cerruti A. — Contributo all’ anatomia , biologia e sistematica delle Paraonidae (Levinsenidae). — — — Contribuzioni per lo studio dell’organo di Bidder nei bu- fonidi. Presenza di spermi nell’organo. Tip. Giannini. Napoli 1903. — — — Ulteriori notizie biologiche riguardanti specialmente il periodo di maturità sessuale degli animali del golfo di Napoli. — — — Contribuzioni del Laboratorio di Biologia Marina di Ta¬ ranto. Tip. Bardi. Roma 1921. — — — Ricerche sulla anatomia e sulla Biologia del Microspio Mecznikowianus Clprd. — — — Sulle « risoluzioni nucleolari » nella vescicola germinativa degli oociti di alcuni vertebrati. Cesàro G. — Sur la forme de l’alveole de l’abeille. Ciaccio G. V. — Sopra il figuramelo e struttura delle faccette della cornea e sopra i mezzi ref rattivi degli occhi , composti delle muscidae. Ciccone A. — Su’ risultamenti ottenuti dalle osservazioni sulle mac¬ chie e su’ corpuscoli del baco da seta. — — — Delle macchie e dei corpuscoli che s’incontrano in alcune malattie del baco da seta. — CLXXI — Cinelli N. — Sulle diverse malattie che soffrono le piante dei cereali prodotte dal verme-formica che si genera nella midolla di esse e da altri insetti che per lo più esistono in mag¬ gior o minor numero nell’esterno di queste piante. Tip. Colitti. Campobasso 1870. Collett R. — Bidrag til Kundskaben om Norges Gobier. — — — Slaegten Latrunculus, Gunth. ; og dens nordiske Arter. — — — Om Craniets Assymetri hos Nyctala tengmalmi , Gm., Corradi A. — Dell’Antica autoplastica Italiana. Cornalia E. — Esperienze sull’accoppiamento delle farfalle del bom¬ bice del gelso. Tip. Sottochiesa. Rovereto 1872. Costa A. — De quibusdam novis insectorum generibus, descriptis, iconibusque illustrata. — — — De quibusdam novis insectorum generibus, ossia caratteri di nuovi generi e specie in quella descritta , spettanti tutti alla Fauna Napoletana. — — — Storia di un Dittero che nello stato di larva vive entro le Galle dell’olmo. — — — Ricerche sui Crostacei Antipodi del Regno di Napoli. — — — Uova di Elici illustrate. — — — Illustrazione di due generi di molluschi nudibranchi. — — — Relazione di un viaggio per V Egitto , la Palestina e le coste della Turchia Asiatica per ricerche Zoologiche. — — — Ricerche sui crostacei amfipodi del Regno di Napoli. — — — Degl’ insetti che attaccano l’albero ed il frutto dell’Olivo, del Ciliegio, del Pero, del Melo, del Castagno e della Vite, e le semenze del Pisello , della Lenticchia, della Fava e del Grano. Loro descrizione e biologia, danni che arrecano e mezzi per distruggerli. Napoli 1857. Costa O. G. — Sulla Gyrogona Medicaginula di Lamark. — — — Esame comparativo delle osservazioni fatte dal Cavolini e dal Quatrefages sugli embrioni del Sygnathus ophi- dion Lin. Cuccatt G. — Contributo all’anatomia microscopica della retina del bue e del cavallo. — — — Nuove osservazioni intorno al distribuimento e alla ter¬ minazione delle fibre nervee nella vescica urinaria , di alcuni anfibi, rettili e mammiferi. Cutolo A. — Brodo di sangue (nuovo terreno di cultura). Catalogo sistematico del Gabinetto di Anatomia comparata. R. Univ. di Napoli. Tip. Del Fibreno, Napoli 1868. Da Negri L. — La pèche et la Societè de Pisciculture Italiane. De Betta E. — Note erpetologiche per servire allo studio dei rettili ed anfibi d’ Italia. CLXXII De Bonis T. — I parassiti del corpo umano. Napoli , Tip. stenogr. Univ. 1876. Delle Chiaie S. — Notizia riguardante un ragazzo napolitano ete- radelfo, letta nella sessione de’ 5 agosto 1853. — — — Intorno alla Fisalia Aretusa apparsa nel cratere Napole¬ tano. — — — Descrizione anatomia e potere Elettrico del Gimnoto della Reai Casa. — — — Monografia del sistema sanguigno degli animali rettili e su qualche particolarità ravvisata nelle rane. — — — Intorno alla Carenaria mediterranea. — — — Descrizione e notomia de’ più interessanti mostri umani conservati nel Museo anatomico-patologico della R. Uni¬ versità degli Studi. — — — Brevi notizie anatomiche di supplemento alla Dissertazione di L. A. Severino intorno alla Foga vitellina. — — — Descrizione zoologico-notomica delle Attinie del golfo di Napoli. — — — Descrizione del sistema nervoso de’ Molluschi cefalopodi. Delle Chiaie S. e Nicolucci - Commentarius de rarioribus quibusdam sceleti humani cum animalium sceleto analogiis. Uralisla- viae, 1839; l’altro intitolato: de rariori quodam plenariae ossium pubis acylosis exemplc. Uralislaviae, 1838. Del Gaizo M. — Giovanni Alfonso Borrelli e la sua opera de motu animalium. Tip. Tochi e Salvietti. Napoli 1908. — — — La Fisica fondamento della biologia e della moderna me¬ dicina. Tip. R. Accad. Scienze Fis. Mat. Napoli 1885. De la Devarsav M. M. e Goin A. — Le Nouveau Jardinier. Tip. Goin. Paris 1896. Delaunay M. Ch. — Cours Elèmentaire d’Astronomie. Tip. de Crété. Paris 1870. De Luca-Emma F. S. — Elementi di Storia naturale. Tip Susì. Na¬ poli 1891. De Martino A. — Ricerche sulla struttura della placenta e della tu¬ nica decidua della giumenta. — — — Esperienze sui movimenti riflessi del sistema muscolare volontario determinati dalle irritazioni del gran simpatico. — — — Sull’utero rudimentale del mulo. — — — Ricerche sulla struttura e sull’officio della membrana ca¬ duca. — Ricerca sull’assorbimento delle materie grasse del chilo, e sull’ origine dei chiliferi nelle villosità intestinali. — — — Ragionamento sull’ ufficio della membrana Jacob nelle funzioni dell’occhio. CLXXIII — De Martino A. — Considerazioni fisiologiche sulla cagione della in¬ fecondità dei mammiferi e degli uccelli bastardi. — — — Osservazione di deposizione spontanea delle uova nella donna vergine. Deperais C. — Nuovo trattamento dei cadaveri per distruggere i germi infettivi che possono contenere. Risultati ottenuti dagli esperimenti fatti sopra due vacche morte di carbonchio. De Petra G. — Fenomeni chimici dell’organismo animale. De Pourtales L. F. — Preliminary report on thè Crustacea dredged in thè gulf stream in thè straits of florida. Della Valle A. — Sulla provenienza, addomesticamento e diffusione del fico comune. Tip. Giannini, Napoli 1883. Della Valle P. — La morfologia della cromatina dal punto di vista fisico. Tip. Giannini, Napoli 1912. Emery C. — Le sembianze degli animali, prelezione al corso di zoo¬ logia, anatomia e fisiologia comparata. Napoli. Tip. Det- ken 1879. Gasco F. — Influenza della Biologia sul pensiero moderno. Roma. Tip. Loescher 1886. — — — Anellidi (Estratto dell’Enciclopedia Medica Italiana). — — — La Balena Macleayius del Museo di Parigi. Genova. Tip. R. Ist. Sordo-Muti 1879. — — — Il Balenotto catturato nel 1854 a S. Sebastiano (Spagna) per la la volta descritto. — — — La Balena (Macleayius) australiensis du Musée de Paris, compareé à la Balaena biscayensis de l’Université de Na- ples. — — — Intorno alla Balena presa in Taranto nel 1877. Memoria. — — — Descrizione di alcuni echinodermi nuovi o per la prima volta trovati nel Mediterraneo. — — — Gli amori del Tritone Alpestre (Triton alpestris , Laur.) e la deposizione delle sue uova. — — — Intorno alla storia dello sviluppo del Tritone Alpestre (Tri¬ ton Alpestris, Laur.). Contribuzione. Tip. Sordo-Muti. Genova 1880. Giacomim C — Sul cervello di un Chimpansé. Giannuzzi G. — Alcune esperienze sulla trasfusione del sangue fra esseri di diversi specie e da servire per la conoscenza delPematoiogia animale. Goggio E. — Compendio di Anatomia comparata. Tip. D’ Andrea. Napoli 1922. — — — Sulla mancanza di caratteri sessuali esterni nell’ Ateu- cus semipunctatus Fabr.). Tip. Niatri. Pisa 1913. CLXXIV Golgi C. e Monti A. — Sulla storia Naturate e sul significato clinico patologico delle cosidette Anguillule intestinali e steco- rali. Grassi B. — I progenitori degli Insetti e dei miriapodi. Morfologia delle scolopendrelle. Grieb A. — Ricerche intorno ai nervi del tubo digerente dell’ Helix aspersa. Geiffini L. — Sulla riproduzione degli organi gustatorii. Memoria. Il Gabinetto di Storia Naturale della R. Università di Parma. Cenno storico. Parma. Tip. Rossi Ubaldi 1884. Jappelli G. — La sincronizzazione dei movimenti respiratori con ec¬ citamenti ritmici di nervi centripeti. Karutz — Studien uber die form des Ohres. Lessona M. — Dello albinismo nei girini della rana temporanea Lin. — — — Intorno alla riproduzione della Salamandrina perspicillata. Louis O. — Transactions of thè Academy of Science voi. Ili, n. 2. La pesca del pesce in Italia e più specialmente nel mare Adriatico. Tip. Lemonnier. Firenze 1890. MacrÌ S. — Intorno ad una medusa del mar Tirreno. — — — Intorno ad una novella specie di squalo. — Intorno a tre nuove specie di meduse del mar Tirreno. — — — Tre nuove specie di Tetidi nel mar Tirreno. — — — Intorno alle ovaia del polmone marino degli Antichi. — — — Nuove osservazioni intorno alla storia naturale del pol¬ mone marino degli Antichi. Maggi L. — Una nuova nuclearia. — — — Contribuzione alla morfologia delleAmphizonelle. Memoria. — — — Intorno ai protozoi viventi sui muschi delle piante. — — — Di alcune funzioni degli esseri inferiori a contribuzione della morfologia dei metazoi. Maggi M. E. L. — Sulla distinzione morfologica degli organi negli animali. Marchi P. — Spiroptera Obtusa Rad. Marotta A. — Studii sulla struttura dell’amnios del gatto. Matteucci C. — Sull'elettro Fisiologia. Milano, Ann. Politec. 1867. Mauro F. — Ancora dei fluossimolibdati ammonici. Mazzarelli G. — Alcuni organi rudimentali nelle serie animali. — — — Gli organi del volo e le cause che li originarono nella evoluzione animale. Mazzarelli G. F. — Sull’ influenza del maschio nella produzione di alcune anomalie o mostruosità (secondo l’ipotesi del Dr. E. Cutter). — CLXXV — Mazzarelli G. F. — Intorno all’anatomia e fisiologia dell’japparato riproduttore delle Aplysiae del golfo di Napoli. — — — Su di alcune anomalie osteologiche in un cranio di Eri- naceus europaeus. — — — Su di alcune gravi anomalie anatomo-fisiologiche riscon tratesi in un piccione domestico. — — — Intorno alle secrezioni della glandola opalina. Mazzarelli G. F. - Zuccardi R. — Su di alcune Aplysiade dell’O¬ ceano Pacifico appartenenti alla collezione Chierchia. Marzolo F. — Intorno ad una famiglia di Sedigiti. Mazzoni V. — Terminazione dei nervi nella pelle della rana rubra. — — — Composizione anatomica dei nervi e loro modo di ter¬ minare nei muscoli delle cavallette. Micheletti A M. — Elementi di Botanica descrittiva. Tip. Loescher. Torino 1890. Miele S. — Le metamorfosi degli animali. Tip. Morano Napoli, 1880. Ministero dell’Interno — Direzione della Sanità Pubblica. Farma¬ copea Ufficiale del Regno d’Italia. Tip. delle Mantellate. Roma 1892. Moleschott I. — Sull’accrescimento delle formazioni cornee del corpo umano. — — — Tentativi per imitare in grande il movimento dei corpu¬ scoli del sangue nei più minuti vasi sanguigni. — — — Sulla reazione chimica dei muscoli striati e di diverse parti del sistema nervoso. Monticelli Fr. Sav. — Ricerche intorno alla sottofamiglia Soleno- phorinae Mont. Crety. — — — Di alcune pretese forme del gruppo delle Temnocefale e nota critica sull’ordine dei Dactylova. Municipio di Genova — Atti della R. Università. Genova 1875, voi. III. Tip. R. Ist. Sordomuti 1875. Genova. Nanula A. — Cenni su di un cane mostruoso. Nardo D. — Bibliografia cronologica della Fauna delle provincie ve¬ nete e del mare Adriatico. Nicolucci G. — Intorno alla vescichetta proligera ed allo stato ger- mitivo osservati nei pesci da F. Cavolini. — — — Struttura e funzioni dei nervi cerebrati dell’uomo. Ricerche anatomiche fisiologiche. Ninni P. — Una fauna Veneta. — — — Forme inedite o poco nota di Rosicanti Veneti. — — — Materiali per la fauna Veneta. Paladino G. — Della caducità del Parenchima Ovarico. — — — Dei primi rapporti tra l’ embrione e l’ utero in alcuni mammiferi. — CLXXVI — Paladino G. — Contribuzione all’ anatomia , istologia e fisiologia del cuore. — — — Sulla digestione cienale dei grandi erbivori. — — — Dell’endotelio vibratile nei mammiferi. — — — Alcuni effetti singolari consecutivi alla recisione del vago. — — — Gl’infinitamenti piccoli o i trionfi della dottrina cellulare. Tip. R. Univ. Napoli, 1890. — — — Nuove ricerche sui corpuscoli di pacini della mano e del piede dell’ uomo e del mesenterio del gatto. Paladino L. — Conrribuzione alle conoscenze sulla struttura e fun¬ zione della vescicola ombelicale nell’ uomo e nei mam¬ miferi, Panceri M. — La phosphorescence des animaux marins. Panceri P. — Esperienze sopra il veleno nella Lycosa tarantula. — — — Osservazioni intorno a nuove forme di vermi nematodi marini. — — — Intorno a due nuovi polipi. Napoli Tip. Del Fibreno 1869. — — — Sopra alcuni organi della Cephaloptera giorna. Napoli. Tip. R. Univ. 1869. — — — Nota sopra un Aìciopide parassito della Cydippe densa. Napoli, Tip. Bernardoni 1867. — — — Intorno ad alcune crittogame osservati nell’ uovo dello struzzo. — — Intorno alla sede del movimento luminoso nelle campanularie, — — — Ricerche sugli organi che nei gasteropodi segregano l’a¬ cido solforico. — — — La mummia peruviana del Museo Nazionale di Napoli. Panceri P. e Gasco F. — Viaggio in Egitto. Anno 1873-74. Napoli, Tip. Trani 1876. — — — Viaggio in Egitto. Anno 1873-74. Parte II. Napoli , Tip. Trani 1876. Parona E. — Il Bothriocephalus lutus in Lombardia. Pasquale F. — Pochi pensieri sulla origine e riproduzione degli es¬ seri viventi. Patroni C. — A proposito della Salamandrina Perspicillata. (Savi). Pavesi P. — Le migrazioni del tonno. — — — Considerazioni sull’ aracnofauna dell’ Abissinia. — — — Di una spugua d’acqua dolce nuova per l’Italia. Petagna L. — Su di alcuni insetti del regno di Napoli. Pitzorno G. — Rara anomalia dei rami dell’ arco dell’ aorta. Sassari, Tip. Masi. Pollenera C. — Specie nuove o mal conosciute di arioni europei. Raffaele F. e Monticelli F. S. — Descrizione di un nuovo Licho- molgus parassita. — CLXXVII Renzone R. — Descrizione di un gattino mostruoso Disomo. Rosa D. — Sulla struttura dello Hormogaster Redii. — — — Cordius villoti (n. sp.). — — — Sui lombrici del Veneto. Rossi G. — Sul sistema nervoso sottointestinale dei miriapodi. — — — Sulla determinazione dell’ acido fosforico nel guano dei pesci. Roggeri G. — Sulla dignità morfologica dei segni detti « Degene¬ rativi ». R. Università di Modena — Notizie sui lavori ed incrementi del Gabinetto Anatomo-Zoologico. Catalogo Metodico della nuova collezione d’ Anatomia comparata. Tip. Vincenzi. Modena 1878. Sacco F. — Sulla presenza dello Spelerpes fuscus (Bonap.) in Pie¬ monte. Sacchi M. — Sulla struttura del tegumento negli embrioni ed ava- notti del Salmo lacustris. Salvadori T. — Intorno ad una specie di Falco nuova per la fauna Italiana. — — — Cleopterorum generis amaurops syntaxis (Epselaphidum familia. — — — Intorno al genere Hermotimia. Sars G. O. — Bidrag til Kundskaben om Norges Hydroider. — — — Om « Blaahvalen » (Balaenoptera Sibbaldii, Gray). — — — Om en dimorph Udvikling samt Generationsvexel hos Leptodora. — — — Om Hummerens postembryonale Udvikling. Sars G. O. — Om Cumaceer fra de store dybder i Nordishafvet. — — — Bemaerkninger om de til Norges Fauna horende Phyllo- poder. — — — Bidrag til Kundskaben om Dyrelivet paa vore Havbanker. Savaresi A. — Memoria sul carattere fisico morale de’ creoli di Ame¬ rica, sia della specie bianca, sia della nera, con alcune osservazioni sulle genti chiamati di colore su’ mori, e sui Leuco-Etiopi. Scacchi E. — Notizie cristallografiche sulla Humite del M. Somma. — — — Contribuzioni mineralogiche. Memoria I, II, III, IV. — — — Ulteriori osservazioni sui cristalli Huerite di Sicilia. — — — Sulla Hauerite delle Solfare di Raddusa in Sicilia. Pavia, Tip. Fusi 1890. — — — Dichiarazione sulla scoverta della Hauerite nelle Solfare di Raddusa in Sicilia. — — — Cordierite alterata di Rocca Tederighi. — — — Studio cristallografico del fluossimolibdato ammonio. CLXXVIII Scacchi E. — Studio cristallografico dei fluossiipomolibdati di po¬ tassio e di ammonio. - Studio cristallografico dei fluossisali di molibdeno. — Ricerche cristallografiche sulla fenilcumarina e sulla cu marina. — — Sulla Hauerite delle Solfare di Raddusa in Sicilia. — Studio cristallografico di alcuni fluossimolibdati di tallio. — — — Studio cristallografico di alcuni acidi fenilnitrocinnamici . - Studio cristallografico di alcuni composti organici. — — Dei lapilli azzurri trovati nel cratere del Vesuvio. Giugno 1873. — — — Cristallografia. Granato di Tiriolo in Calabria. — — — Studio cristallografico. Alcuni Fluossimolibdati di tallio. — — — Ueber die Krystallform des Neochrysolith. Sequenza G. — Intorno ad alcuni Cirripedi raccolti nel Mar Rosso. Semmola V. — Del Baco dell’uva. Sera G. L. — Sui rapporti della conformazione della base del cranio colle forme craniensi e colle strutture della faccia nelle razze umane. Milano 1920. Sicher E. — La metamorfosi del pterodectes bilobatus Rob. e della Freyana Anatina Koch. Sihleanu St. — Principi de Zoologia Generale, relative la Anatomia e la fisiologia animale. Società Zoologica Italiana — Relazione presentata dal Presidente effettivo Prof. Comm. A. Carniccio. Tip. Frigeri. Roma 1908. Sordelli F. — Rettili di Orta-Keurei (Adrianopoli). Spagnolini A. — Catalogo degli Acalefi del golfo di Napoli. Stalio L. — Sullo Schedophilus Botteri, Heckel, nuova specie. Struver G. — Per il suo XXV anno d’insegnamento. Tip. Coopera¬ tiva. Padova 1897. Tellini A. — Il Gabinetto di storia naturale del R. Istituto tecnico « Antonio Zanon » in Udine. Tenore M. — Sul ciprino del Vulture. — -- — Proposte di alcune ricerche intorno alle cagioni del Gozzo. Terkacciano A. — Intorno al genere Eleocharis ed alle specie che lo rappresentano in Italia. Teinchese S. — Ricerche anatomiche sul genere Govia. — - — Ricerche anatomiche ed embriologiche sulla Flabellina Affinis. — — — Descrizione del nuovo genere Calòria Tr. — Sulla terminazione dei nervi , nei muscoli degli Anfibi. — — — Il primo cimento. Napoli, R. Acc. Se. Fis. Matem. 1885. CLXX1X Trois E. F. — Sulla comparsa ueiia Scioena Aquila nell’Adriatico. — — — Trygon violacea preso nell’Adriatico. — — — Osservazioni sull’ intima struttura delle branchie del Xi- phias Gladius. — — — Contribuzioni allo studio del sistema linfatico dei Teleostei. — — — Nuovi fatti riguardanti la Storia del sistema linfatico dei Teleostei. — — — Ricerche Zootomiche e istologiche sul Luvarus imperialis. Tonino F. — Igiene e Fisiologia del Matrimonio ossia storia naturale e medica dello stato coniugale. Tip. Brigola. Milano 1868. Tursjni G. F. — Un primo passo nella ricerca dell’assorbimento in¬ testinale degli Antropodi. Verson E. — Meccanismo di chiusura negli stimmati del Bombyx mori. Vilmorin-Andrieux e C. — Les Fleurs de pieine terre. Tip. Vilmorin. Paris. Vincenzi L. — Morfologia cellulare del midollo allungato e Istmo dell’Encefalo. Visconti — Di un caso di Tenia nana. Zoccoli F. — Sulla Trichina-spiralis. Zuccarelli A. — Quelques Gènèraliès sur l’anthropologie criminelle. — — — Istituzioni di antropologia criminale. Tip. Melfi e Joele 1900. — — — La capacità cranica. — — — Da crani africani e crani americani. INDICE ATTI (memorie, note e comunicazioni) Police G. — Sullo sviluppo pari del rostro nell' embrione degli Araneidi . Augusti S. — Determinazione di piccolissime quantità di arsenico nei composti arsenicali organici .... Augusti S. — Dosaggio di minime quantità di arsenico. Torelli B. — Le specie mediterranee del gen. Euridice Colosi G. — Commemorazione del socio Enrico Sereni Salvi P. — Sulla digestione e 1' assorbimento intestinale dei fo¬ sfolipidi . Gargano C. — Commemorazione del socio Demetrio Bruto Roncali Colosi G. — Azione dell'alimentazione tecnica sulla metamorfosi degli anfibi anuri . Coniglio L. — I sali di litio e di antimonio dell’acido paraetos- sifenilsucinamico . Coniglio L. — Su di un complesso dell'oro con l’arsenico . De Fiore O. — Meteorologia ed idrografia dell' Etna. - IH. Le precipitazioni atmosferiche (Continuaz. delle Tabelle del Voi. 43) . Candura G. S. — Studi e ricerche sugl'insetti viventi nelle paste alimentari . Del Regno W. — Commemorazione del socio Emilio Adinolfi Palombi A. — Rapporti genetici tra Cercaria seti fera Monticelli (non Joh. Mìiller) ed alcune specie della famiglia Allocreadiidae . Palombi A. — Bacciger bacciger { Rud.) Nicoll 1914 forma adulta di Cercaria pedinata Hu et 1891 Zirpolo G. — Studi sulla bioluminescenza batterica. - XI. Batteri luminosi ed “ Anelli di Liesegang „ . Zirpolo G. — Studi sulla bioluminescenza batterica. - XII. Azione dell'idrogeno (-253° C) e dell'elio liquido (-269° Ca- 271°, 25) . Fedele M. — Muscoli ed attività muscolare nei Thaliacea . Jucci C. — Ricerche sui pigmenti del sangue negl'incroci tra va¬ rie razze di bachi da seta . pag. 3 tf 19 51 59 75 93 99 » 119 . 129 „ 137 « 159 „ 205 • 213 • 217 n 221 „ 229 » 237 „ 251 GU»l — CLXXXII — RENDICONTI DELLE TORNATE (PROCESSI VERBALI) Processi verbali delle tornate 1932 . pag. iii Consiglio Direttivo per Tanno 1933 . . cxux Elenco dei soci . . cli Elenco delle pubblicazioni pervenute in cambio . „ clvii Elenco delle pubblicazioni pervenute in dono . ... „ €lxvii Per quanto concerne la parte scientifica ed amministrativa dirigersi al REDATTORE DEL BOLLETTINO Prof. Giuseppe Zirpolo presso la Sede R. Università - Via Mezzocannone - Napoli. Direttore responsabile : Claudio Gargano. RENDICONTI DELLE TORNATE (PROCESSI VERBALI) Processi verbali delle tornate 1932 • Consiglio Direttivo per l'anno 1933 Elenco dei soci . Elenco delle pubblicazioni pervenute in cambio . Elenco delle pubblicazioni pervenute in dono . pag. in m CXLIX « CL! « CLVII „ CLXVII