Ù Li it) VITA rate See NRT ROS i ta i peri. cD é e FOR THE PEOPLE POR EDV GATION FOR SCIENCE LIBRARY OF THE AMERICAN MUSEUM OF NATURAL HISTORY 7 ANNALI MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI GENOVA VOLUME II. ANNALI DEL MUSEO: CIVICO DE STORE MITTIALE DI SIGNO VA PUBBLICATI PER CURA DI firlacomMO PoRIA VOLUME II. Aprile 1872 GENOVA TIPOGRAFIA DEL R. ISTITUTO SORDO-MUTI 1872 Cray ee ro Ly a GLI OPILIONIDI ITALIANI MEMORIA DI PIOVANNI fANESTRINI PROFESSORE NELLA R. UNIVERSITA’ DI PADOVA (Tav. I. HI. IIL.) Principali caratteri degli Opilionidi che servono alla distinzione delle specie. I. Forma generale. Per tale rapporto i diversi Opilionidi hanno grande somiglianza tra loro, e quindi i caratteri de- sunti dalla forma generale presentano un interesse secondario. Meglio che a distinguere una specie dall'altra, i caratteri predetti servono alla distinzione dei due sessi. II. Struttura della superficie. In alcune specie la superficie del corpo è affatto liscia o scarsamente coperta di brevi se- tole; in altre specie vedonsi colla lente dei minutissimi gra- netti distribuiti fittamente su tutto il dorso, in modo da renderlo zigrinato. I tubercoli maggiori, portanti delle setole o delle spine e disposti sul cefalotorace e sull’ addome in serie trasversali, possono osservarsi si nell’ uno come nell’ altro caso. In qualche genere (Cerastoma, Opilio), riesce utile il vedere se sopra la base delle mandibole esistono o no dei denti o delle lamelle. Le spine al margine anteriore del cefaloto- 6 G. CANESTRINI race o sull’addome giovano assai alla distinzione di alcune specie; le spine del cefalotorace sono importanti nei generi Opilio ed Acantholophus ; quelle dell’ addome nei generi //o- plites e Nemastoma. II. Forma ed armatura dei palpi. Dai palpi si desumono dei caratteri molto importanti. Si suol esaminare, quale forma e relativa lunghezza abbiano i diversi articoli; in quale modo questi articoli siano armati, se di setole, o di spine, o di peli con capocchia, o di granuli; se gli articoli medesimi presentano delle appendici od apofisi. L'articolo femorale porta spesso alla faccia interna un’ apofisi di varia forma e di diverso sviluppo; tanto il patellare come il tibiale presen- tano in molte specie alla faccia interna ciascuno una spor- genza bassa ma estesa, coperta fittamente di brevi peli, che chiamo cuscmetto o cuscino. In alcuni casi vedesi l'articolo tarsale alla faccia inferiore munito di granuli neri, i quali costituiscono una fascia longitudinale; tale fascia è sviluppata di preferenza nei maschi, io la chiamo, per la sua forma, raspa. La presenza e mancanza dell’ uncino tarsale dei palpi, e nel primo caso la sua struttura, servono alla distinzione dei generi. IV. Forma ed armatura delle mandibole. Anche le mandibole sono variamente conformate. Sì il primo articolo, come il se- condo possono portare delle appendici degne di attenzione, ed essere armati di aculei o di setole o di granuli. V. Prominenza oculare. Essa è talvolta liscia ( Levobunwm ) ; altre volte fornita di tubercoli in vario numero e disposti in una o più serie. Un solco longitudinale può dividerla in due porzioni laterali. Presenta grande larghezza nel genere Pla- tylophus. VI. Lunghezza ed armatura delle zampe. Dalla relativa lun- ghezza delle zampe si possono desumere dei caratteri gene- rici e specifici. La loro armatura è sempre importante; e quindi devesi osservare, se vi esistono semplicemente delle setole, oppure dei dentelli. VII. Colore. Esso non ha che un valore molto limitato, giacchè gli esemplari giovani differiscono per tale riguardo GLI OPILIONIDI ITALIANI i) dagli adulti, 1 maschi dalle femmine, e gh individui che da poco hanno subita la muta dagli altri che la subirono molto tempo indietro. Oltre ciò una,specie può suddividersi in due o più distinte varietà di colore. È però certo d'altra parte, che alcune tinte sono costanti e possono quindi servire a ca- ratterizzare le specie. Cosi, ad esempio, il dorso porta spesso una macchia avente circa la figura di foglia (macchia filloide ), la quale, secondo la specie, presenta determinate tinte. PROSPETTO DEI GENERI L'articolo tarsale dei palpi non Le mandibole sono fortemente allungate......... IscHYROPSALIS (. K. è armato di) L@ mandibole sono normalmente sviluppate. . . . . .. NEMASTOMA C. K. uncino Di und Il corpo non porta spine. . ......... Letosunum C. K. tarsale dei) 11 corpo Il 4.° articolo mandibolare è li- | palpi è\ porta Ire e 2 + +. +. HopLiTES L. K. dentellato f spine Il 4.9 articolo mandibolare è na- È SPOSI e I HomaLENoTUS CG. K. Ul femore, Ja patella, la tibia ed il me- tatarso insieme IV pajo hanno maggiore lunghezza che gli stessi articoli delle altre ZAMPE. lese ee EN SRS oh EcaAgrnus C. K. Pattibolà Il corpo è armato di spine ... ACAnrnHoLopnus C. K Dale dei La prominenza oculare : palpi è ar- 0 MT è assai larga . . . .. PLaTyLoPHUs C. K. Moto di wie L’ uncino Anti ee Palpijlunghi, aa: tarsale dei Picea 2.9 articolo palpt non raggiun- delle man- : dentel- sono la i La pro- dibole dei ato TLE Il corpo AO) maschi con ì lunghez- )&imerme \ ceula re COmno » » + CERASTOMA C. K. za nelle è nor- Pal DICA, 2.0 articolo zampe II male. Neo pajo de e man- dibole ma- \ schili privo \ \ di corno. . Opinio HERBST. Tutti questi generi sono rappresentati in Italia da una o più specie. La suddetta classificazione è quella stessa a cui si attiene L. Kocn ne’ suoi lavori sugli Opilionidi; il mede- simo autore ha stabilito recentemente un nuovo genere, Lio- des, pel Leiobunum bibrachiatum. Ischyropsalis Herbstii ©. Kocu. Tava I Pig. 5. Gli occhi stanno sopra una prominenza oculare comune, la quale da un profondo solco longitudinale è divisa in due por- 8 G. CANESTRINI zioni laterali. Le mandibole sono interamente neres il loro primo articolo è armato superiormente di tre spine maggiori dirette al- l’apice in avanti; inferiormente di due serie di spine, le quali st trovano tra molte altre più piccole, e sono meno robuste delle superiort. Lo stelo che porta la mano presenta dei piccoli tuber- coletti; la mano stessa è perfettamente liscia. I palpi sono in parte neri, ed in parte gialli. Il colore nero dei palpi si estende sull’anca, sul trocantere, sopra la metà superiore del femore, sulla patella e sull’ apice del tarso; le altre parti sono gialle. Nelle zampe, le anche ed i trocanteri sono neri, i femori bruni oscuri con largo e distinto anello giallo alla base, le patelle e le tibie brune, i metatarsi ed i tarsi gialli oscuri. Il secondo articolo delle mandibole è notevolmente più grosso del primo. Le anche ed i trocanteri delle zampe sono coperti inferior- mente di fitti granetti. Sulle zampe stesse vedonsi sparsi qua e là scarsamente dei piccoli peli. DIMENSIONI Lunghezza del corpo, escluse le mandibole . . È ‘ : + mill. 76,0 Larghezza massima del corpo. . È 3 x : A ‘ 5 A » 4,0 Lunghezza delle mandibole . I AR ae) hci Dec » 8.1 » dei palpi. ann: : : È - 5 5 È : 4 > 55/0; » di femore, patella, tibia e metatarso insieme I paio. > Ona » » » IV paio. » 12,0 Il cefalotorace e l'addome sono neri; quest’ ultimo però offre sul primo e sui tre ultimi articoli un colore giallastro. L’esemplare da me descritto non concorda perfettamente con quello illustrato da C. Kocn; tuttavia le differenze non sono abbastanza importanti, perchè credessi opportuno di farne una specie diversa. Ne ebbi un unico esemplare da Esino presso il lago di Como, dove lo raccolse il prof. SorpELLI. GLI OPILIONIDI ITALIANI 9 Citazioni. C. Koco, Arachniden, tom. XVI, pag. 68, fig. 1545. L. Kocn, Beitrag zur Kenntniss der Arachnidenfauna Tirols, pag. 164. SPIEGAZIONE DELLE FIGURE Tav. I, Fig. 5. Mandibola ingrandita. Ischyropsalis dentipalpis nov. sp. L'articolo patellare dei palpi porta all’ estremità anteriore, all’angolo inferiore-esterno, un robusto dente diretto in basso. Gli occhi trovansi sopra una bassa ma larga prominenza co- mune, e sono separati l'uno dall'altro da largo spazio. Le zampe sono distintamente pelose e di colore bianco verdastro uniforme. Le mandibole sono mere, con grosso ginocchio più chiaro. I palpt sono uniformemente bianchi verdastri. L’addome è ornato di macchia fillorde. Ne vidi un unico esemplare proveniente da Gressoney St. Jean (Alpi pennine ), gentilmente comunicatomi dal Mar- chese Giacomo Doria, raccolto da A. Gxecco nell’ agosto 1871. DIMENSIONI Lunghezza del corpo. È 5 : - - . . A . mill. 5,5. Larghezza massima del corpo c o : : : 6 ‘ » Ba Us Lunghezza di una zampa I paio. : ; 3 : : È DI MIT. Id. Hc : A : E A 3 » e 2520; Id. III: - » . : - - 7 j c my yee. Id. TV; Pa ig - : ò È . È > 20503 Lunghezza dei. palpi . ; . : - : : ‘ : ‘ » + 8.0: » del 1.0 articolo delle mandibole .. 3 . DID: » del 2,9 » eG. 7 e » 4, 5: 10 G. CANESTRINI Il primo articolo delle mandibole porta sopra e sotto delle grosse spine, ed all’estremità anteriore presenta superior mente un tubercolo grosso e rotondo, coperto fittamente di minuti peli. Il secondo articolo delle mandibole è munito alla base, e precisamente sulla porzione peduncolare, di minuti tubercoli portanti delle setole; la porzione rimanente dello stesso articolo è minutamente zigrinata e fornita di piccolis- sime setole. Anche il cefalotorace e 1’ addome sono distinta- mente zigrinati. Presso il margine posteriore del cefalotorace esistono 5 dentelli neri, disposti in una serie trasversale. Le mandibole hanno il 1. articolo bruno oscuro, col gi- nocchio più chiaro, ed il 2.° articolo nero. Il cefalotorace è di color giallo lurido, ma apparisce bruno, pel zigrino nero di cui è coperto. L’addome è bianco, con macchia filloide bruna giallastra sul dorso. Dietro la predetta macchia ed al ventre osservansi delle fascie trasversali colorate come la macchia filloide stessa. Tutte le zampe sono di color bianco verdastro. Nemastoma aurosum. L. Kocu. Tav. II, Fig. 3. I palpi sono muniti di peli con capocchia, le sole anche ed è trocanteri hanno peli semplici. IL corpo porta dei minuti tuber- coletti, alcuni semplici, altri bicuspidi, altri ancora tricuspidi. L’ animale è nero, con macchie dorate; le zampe sono bianche nelle articolazioni. Il corpo è di forma ovale, ma finisce anteriormente con margine rettilineo. La prominenza oculare è divisa in due parti da un profondo solco longitudinale, e porta due serie di spinette tronche, visibili soltanto all'occhio armato. Dal margine posteriore della prominenza oculare si estende in- dietro in ciascun lato una leggera cresta, la quale si piega ad angolo e va fino al margine posteriore del primo anello addominale, racchiudendo unitamente a quella del lato op- posto un rombo abbastanza regolare. GLI OPILIONIDI ITALIANI 11 Il margine posteriore di ogni segmento addominale sporge indietro, per cui tra un anello e l’altro osservasi una cresta trasversale sporgente. Negli interstizi esistono numerosi tu- bercoletti, ora semplici, ora bicuspidi, ora tricuspidi; i primi sono i più numerosi, meno lo sono i secondi, meno ancora 1 terzi. DIMENSIONI I. Es. Il. Es. Lunghezza del corpo ‘ È ti 2 È : 8 Wh 2a: 3, 0 » di una zampa J paio . : è ‘ » On 8, 0 » » ME > A A s A Da 02405, 8,5 » » TV A - è è » (17,5 11; 0 Lunghezza di un palpo . : È 7 , : : » 5,5 4, 8 I palpi sono neri, colle articolazioni più chiare. Le mandi- bole sono brune lucenti. Il cefalotorace è bruno nel mezzo, dorato ai lati; il rombo suddescritto che trovasi dietro la pro- minenza oculare racchiude una macchia dorata. L’addome è bruno al di sopra, con piccole fascie trasversali dorate nella linea mediana; le fascie degli ultimi quattro anelli sono assai più larghe delle altre. Ciascun fianco porta una serie longi- tudinale di macchie gialle lucenti, la quale finisce sul sesto anello. Il ventre è giallo e presenta nelle commessure dei segmenti delle striscie trasversali brune. Le anche ed i tro- canteri delle zampe sono gialli, questi ultimi neri all’ apice; gli altri articoli sono neri con anelli bianchi presso le arti- colazioni. Ho avuto un esemplare di questa specie dal Monte S. Sal- vatore presso Lugano, dove fu raccolto dal prof. Pavesi nel maggio 1871; altri esemplari mi comunicò il March. Giacomo Doria, provenienti dal Colle del Pinter (Monte Rosa). Citazioni. L. Kocn, Beitrag zur Kenntniss der Arachnidenfauna Tirols, pag. 165. 12 G. CANESTRINI SPIEGAZIONE DELLE FIGURE acs is Fig. 8. L’ animale intero. » 3a. Grandezza naturale. » 3b. Corpo isolato dalle zampe. » 3e. Palpo. Nemastoma dentipalpe Auss. Tutti gti articoli dei palpi sono inuniti di peli con capocchia. Tutto il corpo è fittamente zigrinato. I primi due segmenti ad- dominali sono inermi, i successivi 5 portano ciascuno 2 aculei , l'ottavo presenta due piccole spine, mentre gli ultimi segmenti sono lisci. Nel maschio, il primo articolo mandibolare si prolunga in una prominensa larga e fortemente pelosa, ed il. quarto arti- colo dei palpi è armato di un dente acuto, falciforme, curvato in dietro, un po’ più lungo del diametro dell'articolo stesso su cui si trova. Il corpo è nero. La prominenza oculare è molto più larga che alta, al di sopra solcata dall’avanti all'indietro, e munita in ciascun lato di 2-3 serie di tubercoletti bassi ed ottusi. Il margine anteriore del cefalotorace è rotondato, e porta sopra le mandibole ed i palpi 4 larghe prominenze solcate. Le zampe, in ordine di lunghezza, si seguono così: 2, 4, 3, 1. I femori del primo e terzo paio sono ingrossati. Il corpo è nero. Gli interstizii fra i tre ultimi anelli, e po- steriormente in ciascun lato un breve tratto, mancano del- l’integumento zigrinoso, per cui l'addome apparisce verso l’apice ornato di fascie trasversali rossastre, ed in cadaun fianco di una macchia dello stesso colore. ll primo articolo dei palpi è bruno; gli altri sono giallastri o rossastri. Le coscie ed i trocanteri delle zampe presentano color nero; gli altri articoli sono bruni giallastri. GLI OPILIONIDI ITALIANI 13 Io ebbi questa specie dal Canton Ticino (race. Pavesi), dal Monte Rosa (Doria), e dal Trentino. Ho potuto esaminare parecchie femmine, di cui la mag- giore misurava in lunghezza mill. 3, 1; ed un maschio, pro- veniente dalla Valle d’ Otro, (Alpi pennine ). Citazioni. AusseRER, Arachniden Tirols, estratto pag. 32, tav. VIII, fig. 2. L. Kocn, Beitrag, pag. 164. Leiobunum bibrachiatum L. Kocu. (Tav, Il, Fig. 4) L'articolo patellare det palpi porta un'appendice, la quale si dirige in avanti ed è quasi si lunga dell'articolo tibiale dei palpi medesimi. L'articolo femorale degli stessi palpi possiede alla base un processo diretto in basso, rotondo all’apice e fitta- mente coperto di setole. I palpi di questa specie sono assai caratteristici. L’ articolo femorale dei palpi porta alla faccia inferiore, oltre molte setole piccole, una serie di setole maggiori, robuste. L’ ap- pendice patellare è fornita tutta all’intorno di lunghi peli molli, e così pure la tibia, ma questa solo alla faccia interna. Verso I’ articolazione superiore l’ articolo tibiale porta internamente una piccola sporgenza diretta in alto. L’ uncino dei palpi porta quattro denti. L’addome apparisce liscio all’ occhio nudo, con una buona lente si vedono delle file trasversali di piccolissime seiole. I femori, le patelle, e le tibie delle zampe portano molte setole piccole ed appuntite; nei maschi quelle setole rivestono anche i metatarsi del 1.° paio di zampe. DIMENSIONI Lunghezza del corpo : è 5 mW bs |6:99 » di femore, patella e tibia insieme I paio » 10,0] 8,5 » » » » Tile sy » 16, 0 14,0 14 G. CANESTRINI Nella femmina |’ addome è superiormente grigio oscuro, con macchiette gialle poco distinte. Nel maschio l’ addome è superiormente più chiaro, ma nel mezzo trovasi una macchia nera allungata, la quale è divisa in due metà laterali da una linea mediana chiara poco distinta. Inferiormente l’ addome è più oscuro, e porta nelle congiunture degli anelli delle li- neette e dei punti neri. Innanzi alla prominenza oculare esi- stono due lineette nere. Il primo articolo delle mandibole è al disopra nel mezzo colorato di nero; il secondo presenta sulla faccia esterna una linea longitudinale bruna. Le zampe sono brune giallastre, all’ apice nere, con anelli bianchi alle arti- colazioni. Ebbi questa specie in molti esemplari dal M.” Figpia, distretto di Leventina, all’ovest dell’ospizio di S. Gottardo, da un’ altezza di oltre 2000 metri sul livello del mare. Rac- colse il prof. Pierro Pavesi. Ne ebbi ancora alcuni esemplari dal Marchese Giacomo Doria, che sono stati raccolti sul Monte Rosa ad un altezza di metri 2400. Citazioni. C. KocH, Beitrag, pag. 151. SPIEGAZIONE DELLE FIGURE Tay, SIL ed L’ animale intero. » Aa. Grandezza naturale. » Ab. Palpo. Liobunum hemisphaericum Herpsr. I femoré sono armati di dentelli. Sopra le mandibole esistono due lamelle prominenti. La superficie del corpo è distintamente sigrinata. Le zampe sono lunghissime. La macchia filloide non è molto distinta nelle femmine, ed ancor meno nei maschi. GLI OPILIONIDI ITALIANI 15 La faccia superiore del cefalotorace è assai disuguale, por- tando molte infossature. I fianchi del medesimo si presentano flessuosi, corrispondendo ad ogni arto un seno più o meno profondo. I palpi delle femmine hanno alla faccia inferiore dell’ arti- colo femorale delle setole ed una fila di granuli; quelli dei maschi parecchie file di granuli; l’ articolo tarsale è sempre privo di raspa. DIMENSIONI ge +0 Lunghezza del corpo . 5 . : : ¥ A mill 4.0. 7,77 Larghezza massima del corpo . : : » 2,5 | 4, 0 Lunghezza massima di una zampa I paio . . » 58,0] 46, 0 Id. Tot - ‘ » 73; 0 | 79,0 Id. III » A P DD ON 2 (0 Id. IV » : è » 69, 0 | 65, 0 Tutto il corpo dei maschi è al di sopra rosso di mattone, talvolta con leggera macchia filloide; il cefalotorace è orlato di nero. Nella femmina il disopra è bianco giallastro, con macchia filloide poco pronunciata; con due fascie trasversali nere, nel mezzo interrotte, sugli anelli 4.° e 5.9, e con una fascia nera trasversale non interrotta tanto sul 7.0 come sull’8.° anello. Talvolta appariscono nella femmina stessa delle fascie trasversali a colore rosso di mattone. Innanzi alla prominenza oculare vedonsi due lineette brune, tra loro paralelle, le quali si estendono anche sulle lamine sopramandibolari. I palpi sono bianchi giallastri, coll’ articolo femorale al- l’apice nero, con patellare nero, e coll’ estremità tarsale dello stesso colore. Le zampe della femmina sono in generale gialle verdastre; la patella e la tibia all’ apice sono brune, le ar- ticolazioni bianche. Le zampe dei maschi sono brune, con distinti anelli bianchi presso le articolazioni. I trocanteri sono in ambedue i sessi interamente od in parte neri. I maschi sono più piccoli delle femmine, ed hanno le zampe assal più lunghe. 16 G. CANESTRINI Ho esaminato degli esemplari provenienti dal Trentino, da parecchie località del Canton Ticino, dalla Lombardia, dal Piemonte, dalla Liguria. Citazioni. Hersst, Ungefi: Insekten, II, 11, num. 20, tav. 9, fig. 2 (7); tav. 4, fig. 1 e 2 (9), Opilio hemisphaericus , O fasciatus. Hermann, Mem. apt., pag. 110, tav. 7, fig. 2 (7), Phalan- gium annulatum. Id. pag. 109, tav. 8, fig. 1, Ph. rufum. LarREILLE, Gen. crust. et ins. I, pag. 139, num. 2, Phalangium rolundum. C. Kocu, Uebers. des Arachnidensyst. II, pag. 36, num. 1, Letobunum rotundum. HAnN, Arachnid. II, pag. 70, fig. 162, Phalangium longipes. C. Kocn, Arachn. vol. 16, pag. 51, fig. 1535-1537, Lecobunwm hemisphaericum. Ausserer, Arachn. Tirols, pag. 23. L. Kocn, Beitrag, pag. Idi. Leiobunum Doriae CanesTR. (Tav. II, Fig. 2) I femori sono armati di piccolissime setole e di brevi ma di- stinti e numerosi dentelli. Sopra la base delle mandibole esistono due brevi prominenze coniche. Il margine unteriore del cefalo- torace porta due fossette concoidi. Il corpo è fittamente e rosza- mente zigrinato. Nessuna macchia filloide. Una larga fascia gialla attraversa posteriormente la faccia superiore dell'addome; la faccia inferiore del medesimo è uniformemente bianca giallastra. Presso il margine anteriore del cefalotorace, ai lati della linea mediana, esistono due fossette concoidi, dalle quali prende origine un solco largo e poco profondo che scorre lungo il margine esterno del cefalotorace. GLI OPILIONIDI ITALIANI 104 I dentelli dei femori sono brevi, ma evidenti pel loro co- lore nero. I palpi sono muniti di setole, le quali si dispongono in serie longitudinali sulla faccia inferiore dell’ articolo femorale. L’ uncino dei palpi stessi porta 6-8 dentelli. Le zampe del II° paio sono assai più sottili delle altre. DIMENSIONI. Lunghezza del corpo . , a F pik a mill. 4] 5 » di una zampa II . E : È : : » 32 | 32 » di femore, patella e tibia insieme del II paio 3 Î ; ‘ ; : 3 - » 13.) 13 Il corpo del maschio è più breve e più depresso; le zampe del medesimo, in proporzione al corpo sono più lunghe. Il colore è uguale in ambedue i sessi. Il corpo è superiormente giallastro oscuro, con macchiette dorate rotonde sparse qua e là, e con macchie più evidenti lungo la linea mediana. Il quart’ ultimo anello dell’ addome porta una fascia trasversale dorata, larga quanto l'anello su cul si trova. La prominenza oculare è gialla dorata, ed innanzi ad essa trovasi una striscia bianca, la quale si estende fino al margine anteriore del cefalotorace e porta nel suo mezzo due lineette brune tra loro paralelle. I palpi sono gialli, presentano però un colore bruno giallastro all’ apice dell’ articolo femorale, sull’intero articolo patellare e sul ti- biale. Le prominenze coniche sopramandibolari sono bianche argentee; le mandibole gialle. Le zampe in generale sono giallognole o verdastre, colle articolazioni bianche. Ebbi molti esemplari di questa specie da Genova, comuni- catimi dal Marchese Giacomo Doria; due ne raccolsi io nel Trentino (presso S. Zeno), Citazioni. CavestRINI, Nuove specie di Opilionidi italiani, Annuario della Soc. dei Natural. in Modena, anno VI, estratto p. 6. — Bullettino entomologico, anno III, estratto p. 4. 9 18 G.. CANESTRINI SPIEGAZIONE DELLE FIGURE tay, ue: Fig. 2. L’ animale intero. » 2a. Grandezza naturale. » 20. Corpo isolato. Leiobunum agile Canestr. (Lou: bi9272)) I femori sono inermi, e portano solamente delle minutissime setole. Sopra lu base delle mandibole esistono due brevissime pro- minenze. Il margine anteriore del cefalotorace porta due fossette concordi. IL corpo è appena percettibilmente sigrinato. Nessuna macchia flloide. IL corpo porta numerose macchie bianche, tra cui due del quart ultimo anello sono grandi. La faccia inferiore dell’ ad- dome è gialla chiara, cospersa di macchiette bianche argentine. Presso il margine anteriore del cefalotorace, ai lati della linea mediana, esistono due fossette concoidi (una per lato), da cui prende origine un solco stretto e profondo che scorre lungo il margine esterno del cefalotorace. Un margine di questo solco è formato dall’ orlo esterno, ondeggiante e nero del cefalotorace; l’altro da un rialzo acuto nero del cefalo- torace stesso. Le zampe sono rotonde, e liscie all’ occhio nudo; solo con forte lente si vedono delle minute setole. I palpi sono muniti di piccole setole. Le zampe del 2.° paio sono lunghe e note- volmente più sottili delle altre. DIMENSIONI. ? Lunghezza del corpo . _ : : È mill, 3,5] 4,8 » di femore, patella, tibia e metatarso insieme . - 3 È . È - Ipaio 10,1 9. 1 » » » » 11> =» 17, 0 |. 15; 0 » » » » III » 10, 4 9,8 » » » » IV » 14, 0 | 13, 0 GLI OPILIONIDI ITALIANI 19 Il corpo è superiormente grigio, con fasce trasversali brune, e macchiette rotonde bianche. Due. macchie bianche, riposte sul quart’ ultimo anello, sono assai maggiori delle altre, del resto anch’ esse di forma rotonda. Il cefalotorace è orlato di nero. La prominenza oculare è bianca, innanzi ad essa, fino al margine anteriore del cefalotorace esiste una fascia bianca, in cui scorrono due lineette brune tra loro paralelle (non sempre distinte). Le prominenze sopramandibolari sono bianche; le mandibole gialle chiare, colle chele all’ apice nere. I palpi sono ksanchi, cogli articoli femorale, patellare e tibiale mu- niti di linee od anelli bruni. Le zampe sono brune chiare, colle articolazioni ed i tarsi bianchi. I femori tutti portano alla base due macchie ‘nere, luna davanti, l’altra di dietro. Vidi molti esemplari di questa specie; i più grandi hanno il corpo lungo mill. 4,8. Provengono parte da Genova, e parte dai dintorni di Padova. Ho visto anche degli esemplari di questa specie provenienti da Madrid, comunicatimi dal prof. Sordelli, essi concordano in tutto cogli esemplari nostrani, solo mancano delle macchie argentee alla faccia inferore dell’ addome. Citazioni. Canestrint, Nuove specie di Opilionidi, Annuario citato, anno VI, estratto pag. 6. — Bullettino entomol., anno Ill, éstr. pag..d. SPIEGAZIONE DELLE FIGURE Fay, I Fie. 2. L'animale intero. » Ya. Grandezza naturale. » 20. Corpo isolato. 20 G. CANESTRINI Hoplites argentatus L. Kocu. L'articolo patellare dei palpi porta verso l apice esternamente un piccolo dente. I primi quattro segmenti addominali sono mu- nile superiormente ciascuno di due, i successivi ire ciascuno di quattro aculei. La prominenza oculare presenta due serie di robuste spine. Le zampe sono armate di spine distinte, ma deboli, e tra esse osservansi delle setole. Il corpo è posteriormente poco allargato, ed all'apice appuntato. La faccia superiore dell’ ani- male è ornata di macchie bianche argentee, disposte in serie longitudinali. Il corpo è finamente zigrinato. Sopra le mandibole esistono due prominenze coniche. L'articolo patellare dei palpi è in- grossato; il dente, ch’ esso porta esternamente, è piccolo, e non in tutti gli esemplari ugualmente sviluppato. Le spine della prominenza oculare sono lunghe, se ne contano 5-6 in ciascun ordine, e sono bianche colla punta nereggiante. Le zampe sono sottili, specialmente quelle del secondo paio. Tutte sono brune chiare, colle articolazioni bianche. Le mandibole sono bianche giallastre lucenti; questo stesso colore offrono anche i palpi. L’addome è bruno chiaro superiormente, con due serie longitudinali di macchie argentee in ciascun lato, ed una serie di macchie simili nella linea mediana. La faccia inferiore del corpo è uniformemente bianca giallastra. Ho raccolto 5 esemplari di questa specie a Rabbi nel Tren- tino; due esemplari, provenienti l’ uno dal Monte Rosa I’ altro dai dintorni di Genova, mi furono comunicati dal Marchese Giacomo Doria. Citazioni. L. Kocn, Beitrag zur Kenntniss der Arachnidenfauna Tirols, pag. 155. GLI OPILIONIDI ITALIANI 21 Hoplites Pavesii CANESTR. (Tav. HI, Fig. 3.) L'articolo patellure dei palpi non porta alcuna spina. 1 primi quattro segmenti addominali sono muniti superiormente ciascuno di due aculei, i successivi tre ciascuno di quattro aculei. Le zampe sono armate di poche ma robustissime spine, disposte in serie longitudinali. La prominenza oculare presenta due serie di alte spine, 5 spine in ciascuna serie. IL corpo è posteriormente largo e rotondato. IL dorso è ornato di macchie brune ; le zampe hanno le articolazioni bianche. DIMENSIONI. du Lunghezza del corpo . è ; K 5 é . mill. 3,0 4,0 » di una zampa II paio . : : : », 155 69) 1455 » di femore, patella e tibia insiene II paio . A : : A a E » VERO |) Sore! Larghezza massima del corpo . : : : : » 250) We ven I palpi sono bruni, il solo, articolo femorale è un po’ più chiaro degli altri. Il cefalotorace è screziato di bruno e di giallo; quest’ ultimo colore apparisce in forma di macchie ro- tonde. Nel mezzo del cefalotorace corre una fascia bruna in senso longitudinale, la quale è più larga della prominenza oculare. L’ addome è giallo, con due serie di macchie brune ai lati della linea mediana; qua e là vedonsi altre macchie dello stesso colore. Dal secondo e terzo aculeo dell’ addome discende in ciascun lato una larga fascia bruna, la quale di- rigesi obliquamente in basso e dietro, talvolta questa fascia manca od è indistinta. Il ventre è giallo sudicio, con mac- chiette nere. Le zampe sono brune giallastre, colle articolazioni bianche. Le mandibole sono giallastre, colle chele nere all’ apice. Differisce dall’ Moplites Helleri Auss. per diverso nu- mero e diversa disposizione degli aculei dorsali, e pel diffe- 22 G. CANESTRINI rente colore; dall’ Hoplites argentatus L. Koch per la man- cante spina. nell’ articolo patellare dei palpi, pel diverso colore e per le spine femorali delle zampe assai più robuste e meno numerose. Ebbi questa specie da Monte Boglia nel Luganese (race. Pavesi), da Esino (race. SorpeLui), dalla Valtellina (SorpELLI), da Rabbi nel Trentino. Citazioni. CanestRrINI, Nuove sp. di Opilionidi, Annuario cit., anno VI, estratto p. 5. — Bullettino entomologico, anno II, est. pag. 3. SPIEGAZIONE DELLE FIGURE Tav.. III Fig. 3. L'animale intero. » 3a. Grandezza naturale... » 3b. Zampa isolata. Hoplites laevipes CANESTR. (d'a: D1 = Fig. 2y) L'articolo patellare det palpi non porta alcuna spina. I primi quattro segmenti addominali sono muniti superiormente ciascuno di due aculei, è successivi due ciascuno di quattro aculei, e l' ul- timo di due piccoli aculei. Le zampe, ad eccezione det trocanteri, sono inermi, sfornite cioè di spine, e solo zigrinate come il corpo. La prominenza oculare presenta 3-10 spine bianche e larghe , disposte in due serie. Il corpo è posteriormente largo e rotondato. Il dorso è ornato di macchie bianche e rotonde ; le sampe hanno le articolazioni bianche. GLI OPILIONIDI ITALIANI Pe: Le zampe ed i palpi sono semplicemente granulosi; solo le anche ed i trocanteri portano spine. Sopra le mandibole esi- stono due prominenze bianche, coniche, tra loro molto rav- vicinate. L'articolo patellare dei palpi è ingrossato e poco più breve del tibiale. Le patelle delle zampe sono grosse; le zampe del II.° paio più sottili delle altre. DIMENSIONI. Lunghezza del corpo . a 2 ‘° È j 7 mill. 2,8 8.5 Larghezza massima dell’addome . . . ., » e874) 25, 0 Lunghezza di una zampa II paio . 5 - : » 48,0) 12, 0 Le mandibole sono biancastre, cogli uncini all apice neri. [ palpi sono bruni, solo alla base e nelle articolazioni bian- castri. Il cefalotorace è bruno o nero nel mezzo, giallo con macchie bianche rotonde e macchie nere ai lati. L’ addome è superiormente bruno, con macchie rotonde argentee. Ai lati della linea mediana esistono due serie di macchie nerissime, due in ciascun anello, su cui stanno gli aculei. Tra queste due serie di macchie nere osservasi una serie di macchie bianche nella linea mediana, specialmente distinte nei primi tre anelli dell’ addome. Lungo il margine esterno dell’addome vedesi in ciascun lato un’altra serie di macchie bianche. Lo sterno è giallo chiaro. Il ventre è giallo sudicio oscuro, con una fascia longitudinale più chiara e poco distinta nel mezzo. Ho raccolto molti esemplari di questa specie presso Padova nel luglio 1871; altri esemplari ebbi dal Monte S. Bernardo di Comano nel Luganese (racc. Pavesi), e da Pavia (Pavesi). Le femmine sono più frequenti dei maschi. Questi ultimi concordano in tutto colle femmine, ma sono più piccoli ed hanno le zampe proporzionatamente più lunghe. Citazioni, CanestRIni, Nuove sp. di Opilionidi, Annuario citato, anno VI, estratto pag. 5. — Bullettino entomol., anno III, estr. pag. 3. 24 G. CANESTRINI SPIEGAZIONE DELLE FIGURE Tav. III, Fig. 2. L’ animale intero. » Ya. Grandezza naturale. Homalenotus depressus Nov. sp. Il corpo è depresso : posteriormente largo e rotondato. I primi quattro segmenti addominali portano al di sopra ciascuno due aculei, il quinto ne porta quattro diretti quasi orizzontalmente in dietro, i successivi ne sono sforniti. Le zampe, ad eccezione delle coscie, sono inermi, solamente coperte di grossolano sigrino. La prominenza oculare è ruvida , ma sfornita di spine. Mancano corna al margine anteriore del cefalotorace. IL dorso è bruno con macchie gialle. Questa specie ha il corpo molto depresso e la faccia supe- riore quasi perfettamente piana. Il quinto anello dell’ addome, . il quale porta 4 aculei pressochè orizzontali, costituisce il margine posteriore del corpo, essendo gli anelli successivi collocati più in basso ed alquanto più in avanti del medesimo. Tutta la superficie dell’ animale è rozzamente zigrinata. Sopra la base delle mandibole esistono due brevi promi- nenze coniche. Il margine anteriore del cefalotorace porta nel mezzo un piccolo rialzo, diviso in tre parti da due solchi superficiali. Le coscie presentano delle larghe apofisi; una ne offre cia- scuna coscia del secondo paio di zampe al suo margine po- steriore, un’ altra ciascuna del terzo paio al margine ante- riore. Le apotisi delle coscie del primo e quarto paio sono assal poco pronunciate. La prominenza oculare è bassa; il di sopra non presenta delle spine, ma semplicemente del grosso zigrino. GLI OPILIONIDI ITALIANI 20 DIMENSIONI. CD) Lunghezza del corpo. ss È i È ; Wildes 2500400 Larghezza massima del corpo. A : 1 A » 1 Gull ECT Lunghezza di una zampa I paio. 4 : 5 » 4,0|4,5 Id. i E È 7 È » 8,8/8,0 Tae III -».. . ‘ A » 4. 0 | 500 Id. Ive : 3 : » 6, 0 | 7, 0 Il dorso è bruno, cogli aculei alla base più oscuri; quelli del 2° e 3° articolo sono profondamente neri. Il dorso stesso è ornato di 5 file longitudinali di macchie gialle, tra cui la fila di mezzo corre tra gli aculei. Il di sotto è giallo con qualche macchia bruna diffusa; lo sterno però è bruno-oscuro. Le zampe sono brune, con anelli gialli. Il Marchese Giacomo Doria ha raccolto alla Spezia parecchi esemplari di questa specie nell’ Ottobre 1871. Essa è molto abbondante nei prati paludosi del lato orientale di quel Golfo. Homalenotus romanus L. Kocnu. I femori delle sampe sono armati di spine o di denti. Gli ar- ticoli patellare e tibiale dei palpi portano superiormente der dentelli. Cito questa specie sulla fede di L. Kocn; io non V ho mai osservata. Il Kocn la ebbe dai dintorni di Roma. Citazioni. L. Kocu, Beitrag, pag. 165. Egaenus mordax C. Kocu. L'articolo femorale dei palpi è munito inferiormente di setole. TL’ addome porta dei dentelli disposti in serie trasversali. IL dorso è bruno; con macchia filloide piu oscura, percorsa im senso longitudinale da una fascia bianca giallastra, e posteriormente confinata da due linee dello stesso colore che all'apice dell'addome st umiscono ad angolo acuto. 26 G. CANESTRINI Io non vidi che un piccolo esemplare di questa specie, rac- colto a Napoli nel luglio 1864 dal prof. Pierro Pavesi. Le sue dimension: sono le seguenti: Lunghezza del corpo . - : : : ‘ . È ; Ml: Larghezza massima del corpo . - x d 6 : c » 5; Os Lunghezza di una zampa Ipaio . : : È c ci DIO. Id. II » ; A a : "a . » (25,0. Id. III » : : : : È : » 18, 5. Td. IV » , È A 5 o - » 27,5. Innanzi alla prominenza oculare esiste un gruppo di tu- bercoletti, dei quali ciascuno porta una piccola setola La prominenza oculare stessa è armata di 2 file di tubercoli più grossi, 5 in ciascuna fila. Innanzi alla medesima vedonsi due lineette oscure tra loro paralelle. I margini del cefalotorace portano anch'essi dei tubercoli. Il mio esemplare ha l'addome liscio, e non vi vedo i dentelli osservati da L. Koch e citati nella surriferita diagnosi; forse perchè è un esemplare giovane. Il cefalotorace è bruno giallastro; giallo chiaro solamente ai margini ed alla faccia superiore della prominenza oculare. Il primo articolo delle mandibole porta al di sopra una macchia bruna. I palpi sono gialli, con macchia bruna alla faccia esterna del secondo articolo, con striscie brune sul terzo articolo e coll’ ultimo articolo nero all’ apice. L’addome è al di sopra castagno. La macchia filloide è più oscura, si estende fino all’ estremità posteriore del corpo, ed è percorsa longitudinalmente da una striscia elegante bianca giallastra che non raggiunge l'apice del corpo. Poste- riormente la macchia filloide è abbracciata da due linee bianche giallastre che hanno insieme la forma di V. Il ventre è bruno chiaro, con moltissime macchiette gialle, disposte in serie trasversali. Citazioni. C. Koch, Arachniden, vol. XV, pag. 106, tav. 84, fig. 1496, Zacheus mordax. L. Kocu, Beitrag, pag. 165. GLI OPILIONIDI ITALIANI 27 Acantholophus hispidus Hersst. Le mandibole sono rivestite di minute setole. Anche l'articolo tibiale dei palpi porta inferiormente delle setole. La prominenza oculare è armata di due serie di spine lunghe ed acute. L’ ad- dome presenta alla faccia superiore delle robuste spine, disposte in serie trasversali. I palpi sono semplici. Esiste la macchia Jilloide, posteriormente rettilinea. Al margine anteriore del cefalotorace vedonsi nel mezzo tre robuste spine dirette in avanti, tra cui quella di mezzo è alquanto più lunga delle altre. Delle spine minori sono sparse in altre parti del cefalotorace, e specialmente sul margini laterali. Le spine della prominenza oculare dispongonsi in due serie, e se ne contano 4-5 per ciascuna serie; esse sono bianche con punta nera. Tutto l'addome è ispido, specialmente verso l'estremità posteriore. Le zampe hanno tatti gli articoli spinosi, ad eccezione dei tarsi, i quali invece portano delle lunghe setole; i metatarsi “vanno muniti ai lati e superiormente, oltre che di setole, di minute spine, le quali nei maschi sono maggiori che non nelle femmine. DIMENSIONI. Lunghezza del corpo . 3 5 . - ; » mill. 6,.0) [9 83:0 Larghezza massima del corpo . . 3 : . » 360 40 Lunghezza di una zampa II pajo . : 5 qd » 26, 0 | 30, 0 » di femore, patella e tibia insieme 1I pajo » 13,0] 14,2 Il corpo, al di sopra, è grigio, e porta una macchia filloide terminata da linea retta; la prominenza oculare, una striscia che da questa va al margine anteriore del cefalotorace, e le spine sono di colore bianco. Le mandibole sono bianche gial- lastre, lucenti, con una macchia bruna rossastra alla faccia superiore del primo articolo. I palpi sono bianchi, col femore all'apice, e la patella e tibia infuscati. Il ventre è screziato 28 G. CANESTRINI di bianco e di nero bruno. Le zampe sono grigie, piu chiare del tronco ; presentano però un colore bruno i femori all’ apice, le patelle e le tibie al disotto, ed i tarsi. Il maschio è piu piccolo della femmina, ha l'addome più depresso, le zampe più lunghe e più robuste. Ho esaminato degli esemplari provenienti dal Trentin», ‘aceolti da me, altri presi ad Esino in Lombardia dal prof. SorpeLLi, ed alcuni raccolti alla Spezia dal Marchese Doria. Citazioni, Hersst, Ungefi. Insekten, II, pag. 20; n. 7, tav. 3, fig. 1 e 2, Opilio hispidus. C. Kocu, Arachniden, vol. XVI, pag. 114, tav. 86, fig. 1496 e 1497. Ausserer, Arachniden Tirels, pag. 22. L. Kocn, Beitrag, pag. 167. Acantholophus obtusedentatus L. Kocu. (Tav. III, Fig. 1.) Le mandibole sono munite di setole. La porzione tibiale dei palpi porta inferiormente delle setole. La prominenza oculare é armata di denti bassi e rotondati a guisa di tubercoli. L’ articolo tarsale dei palpi nei maschi presenta alla faccia inferiore una distinta raspa. It dorso è ornato di una macchia filloide, le sampe hanno degli anelli nori. Il margine anteriore del cefalotorace è armato di tre spine distinte, ma non molto lunghe nè robuste; quella di mezzo è più lunga delle altre. La prominenza oculare, anziché denti o spine, porta dei tubercoli disposti in due ordini, 6 per ciascun ordine; talvolta questi tubercoli sono sì piccoli che la prominenza oculare apparisce liscia. Tutte le spine del corpo sono piccole e rotondate: solamente ai margini del ce- falotorace, sui trocanteri, ed all’ apice del femore, della patella e della tibia se ne vedono di acute e più o meno lunghe. GLI OPILIONIDI ITALIANI 29 Il dorso è grigio o bruno, e presenta la solita macchia filloide. Il ventre è colorato come il dorso, ma vedesi tutto cosperso di piccole macchie bianche rotonde. L’ articolo femorale dei palpi ha verso l’apice, sulla faccia esterna, una intensa macchia nera; anche gli altri articoli, ad eccezione del tarsale, offrono sopra un fondo giallo delle piccole macchie e fascie brune. Dal versante anteriore della prominenza ocul:re parte una fascia bianca, orlata di bruno, che va a finire sulle tre spine mediane anteriori del cefalotorace. Tutte le zampe of- frono un distinto anello nero all'apice dei femori; le patelle e le tibie sono in parte od interamente nere; tutti 1 trocanteri sono percorsi superiormente da una linea longitudinale nera. DIMENSIONI. og © II Lunghezza del corpo . ‘ è " 2 5 mill. 6, 0 6, 0 8, 0 8, 4 Larghezza massima del corpo . : - . » 4,5 dl 4,2 D, 2 Lunghezza di una zampa II pajo . 3 : ye By eon) lo. 10h" 282 08 |) 18.80 » » » IV » . 5 é » 18,0) J4, Ol) 22.06) 17,0 » di femore, patellae tibia insieme Il pajo» 6, I 7,0|/100|—-—- Il mio più grande esemplare, femmina, è lungo mill. 10, i suoi tubercoli della prominenza oculare sono appera per- cettibili coll’aiuto della lente. I maschi hanno il corpo più breve e più depresso. Esaminai degli esemplari provenienti da Modena, da Genova (racc. Doria), dal Monferrato (race. Doria), e da Bologna (racc. Carto nob. TACCHETTI.) Citazioni. L. Kocu, Beitrag zur Kenntniss der Arachnidenfauna Tirols, pag. 167. SPIEGAZIONE DELLE FIGURE Tav. III. Fig. 1. L’animale intero. » da. Grandezza naturale. » 1b. Porzione del cefalotorace colla prominenza oculare. 30 G. CANESTRINI Acantholophus granulatus Canestr. La mandibole sono scarsamente rivestite di setole. La porzione tibiale dei palpi porta inferiormente e superiormente delle setole, ed è sfornita di denti e di papille; la tarsale dei maschi è munita al di sotto di una stretta raspa. La prominenza oculare è armata al di sopra di due serie di robuste spine. L’.addome porta alla faccia superiore parecchie serie di granetti di uniforme grandezza. Esiste una macchia filloide. L'articolo femorale dei palpi porta internamente verso l’apice un piccolo processo rivestito di setole; la sua faccia inferiore è armata di lunghe spine bianche, su cui sta una setola nera; gli articoli patellare e tibiale vanno muniti alla faccia interna di cuscinetti setolosi. La prominenza oculare ha due serie di lunghe spine bianche, 4 spine in ciascuna serie. Il margine anteriore del cefalotorace presenta tre spine maggiori e due minori ai lati delle tre citate, una per lato. Dietro alle predette se ne vedono altre 4-3 minori, e qualcuna trovasi sui margini laterali. L’addome è ornato di molte serie trasversali di granetti bianchi e rotondi, tutti di uguale grandezza. I femori, le patelle e le tibie delle zampe sono angolose, ed armate di dentelli, tra i quali vedonsi delle setole inter- calate; i medesimi tre articoli presentano verso l'apice 2-3 spine mediocremente lunghe. Delle robuste spine vedonsi anche sui troncateri delle zampe. DIMENSIONI . gi. OF #9 Lunghezza del corpo . 7 : i - mill. 5, 0 6, 0 7, 0 Larghezza massima del corpo . A » 3, 0 4,0 ]/—— Lunghezza di femore, patella, Biase e metatarso I pajo . . » — — {[-_ —- | 7,5 » di una zampa I pajo . . » 14, 0 | 12, 0 {.12, 0 » » » II » È » 31,5 | 23,0 }—— » di femore, patella, tibia e metatarso II pajo » — — | 15,0|- » di una zampa III pajo . A » 16,5 | 13,0 |—— » di femore, patella, tibia e metatarso III pajo 3 5 » —_ — 8,5 8, 0 » di una zampa IV pajo . : » 26, 0 | 20,0 ;—— GLI OPILIONIDI ITALIANI 31 L’addome è al di sopra fittamente zigrinato, e di colore grigio giallastro, con macchia filloide poco distinta, posterior- mente rettilinea. Il cefalotorace è del medesimo colore, mà alquanto più oscuro. Le mandibole sono gialle rossastre o gialle brunastre, con anello giallo all’articolazione del 1.° articolo. I palpi sono gialli. Le zampe sono giallastre, con anello nero all'apice del femore e della tibia, con patella quasi interamente nera, e coi tarsi dello stesso colore. Il ventre è bruno, con macchie e striscie dorate. Il maschio differisce dalla femmina, per essere più piccolo e più depresso; per aver le zampe più lunghe, i granetti dell'addome più grossi e più fitti, ed i colori più oscuri. Ho visto un esemplare proveniente dai dintorni di Lugano (racc. Pavesi), 2 di Esino (racc. SorpeLL1), uno della Val- tellina (racc. SORDELLI ). Questa specie differisce dall’ Opilio Widens C. Koch princi- palmente pei granetti esistenti sull’addome, pei troncateri spinosi, per le zampe armate di dentelli e per le robuste spine della protuberanza oculare. Essa è ailine all’ Acantholophus coronatus L. Koch, ma ne differisce per le zampe più lunghe, per l'uniforme grandezza dei granetti dell'addome, per l'articolo tibiale dei palpi sfornito al di sopra di papille, e per alcuni dettagli di colore. CanestRINI, Nuove specie di Opilionidi, Annuario citato, anno VI, estr. pag. 3. — Bullettino entomol., anno III, estr. pag. 4. Platylophus alpestris C. Kocn. (Tav. I, Fig. 4.) Le zampe sono armate di minuti dentelli. La porzione tarsale dei palpi non porta inferiormente delle spine, la femorale non presenta alla base alcuna apofist setolosa. Nessuna spina a mo’ di 32 G. CANESTRINI corno al margine anteriore del cefalotorace. La prominenza ocu- lare è munita di un solo ordine di spine (2-9 in ciascun ordine). L’addome è liscio. DIMENSIONI. GUADO Lunghezza del corpo : n È 7 È 5 nil 5 On" 534 Larghezza massima dell’ addome. - - or » 2,4 30093 Lunghezza di vna zampa I paio A A 2 i » 19,5 | 14,0 » ce n . i è » 36, 0 | 23, 0 » IOUS È is Le ; » 22,0 | 15, 0 » IV » È P è ‘ » 30, 0) | 21, 0 Colore della femmina. Il corpo è grigio o bruno, con mac- chiette nere. Esiste una macchia filloide con margine poste- riore retto. Innanzi alla prominenza oculare osservasi una macchia allungata quadrangolare bruna, percorsa nel mezzo longitudinalmente da una linea bianca. La prominenza ocu- lare stessa è rossastra al disopra. Le mandibole sono gialle rossastre, con larga macchia alla faccia superiore del 1.° ar- ticolo ed alla base del 2.° I palpi sono gialli, aventi però l’articolo femorale bruno alla base, il patellare e tibiale af- fumicati, e l’apice del tarsale nero. I processi patellare e ti- biale dei palpi sono bruni. Le spine che armano la faccia inferiore dell’ articolo femorale dei palpi sono bianche, e por- tano all’ apice una setola nera. Le anche delle zampe sono nere; quelle del 1.° e 2.° paio sono percorse inferiormente da una fascia bianca, quelle del 3.° e 4.0 paio da due fascie più strette dello stesso colore. I trocanteri sono bruni, ornati al disopra di 4 macchie bianche. Il resto di ogni zampa è giallo rossastro, con articolazioni bianche. Colore del maschio. Tutto il corpo è nero; questo colore presentano anche le mandibole ed i palpi, ad eccezione del- l'articolo tarsale di questi che è giallo affumicato. La pro- minenza oculare è al disopra rossa grallastra; innanzi ad essa trovasi una striscia bianca longitudinale. Le anche ed i tro- canteri delle zampe offrono color nero; nel resto le zampe GLI OPILIONIDI ITALIANI da sono giallastre, colle articolazioni più chiare. Le spine dell’ ar- ticolo femorale dei palpi sono nere alla base ed all’ apice. Ebbi parecchi esemplari di questa specie da Val Furva (racc. prof. SORDELLI ). Citazioni. C. Kocn, Arachniden, vol. XVI, pag. 2, fig. 1500. Ausserer, Arachniden Tirols, pag. 22. L. Koch, Beitrag, pag. 166. SPIEGAZIONE DELLE FIGURE Tay. I. Fig. 4. Corpo dell’ animale. » Za. Grandezza naturale. » Ab. Palpo. » A e. Prominenza oculare vista dal disopra. Platylophus rhinoceros CanEstR. Le zampe sono armate di robuste spine. L'articolo tarsale dei palpi è munito inferiormente di spine. La prominenza oculare porta in ciascun lato due ordini di spine (6-8 in ciascun ordine). Nel mezzo del margine anteriore del cefalotorace esiste un’ alta spina a quisa di corno, robusta, conica, dentellata ; presso di essa se ne osservano altre 3-5 assai più piccole. IL corpo è breve. La macchia filloide è fatta a modo di croce. L'articolo femorale dei palpi porta inferiormente 7-8 lunghe spine bianche, e presenta internamente verso l'apice un’ apo- fisi armata di due spine robuste e di altre minori. I cuscini degli articoli patellare e tibiale sono bassi, ma il patellare. è esteso, poichè occupa quasi l’intera faccia interna dell’ar- ticolo. 34 G. CANESTRINI Le anche del primo paio di zampe portano delle spine sulla faccia inferiore. DIMENSIONI. Lunghezza del corpo . : c c x : : ù - mill. 5,0 Larghezza massima dell’ naden : = x . o È A » 3, 4 Lunghezza di una zampa I paio. A A 1 A c 5 » 8,0 » Ii = > 3 . 3 È z o PIERI ZAO. » Tide > 3 = È : È È » 9,0 » IV » 3 3 È 8 3 ‘ » sles Le mandibole sono gialle, con larga macchia bruna alla faccia superiore del primo articolo, e col secondo articolo bruno ai lati del ginocchio. Le chele sono nere. I palpi sono gialli, ma gli articoli patellare e tibiale nanan cuscini neri, offrono ugual colore. ai due lati e portano nel mezzo della faccia superiore una fascia nera. La prominenza ocu- lare è circondata alla base di giallo lucente. L’addome è giallo, colla macchia filloide nera, avente forma di croce, e con punti neri nello spazio non occupato dalla macchia fil- loide. Il ventre è giallognolo, con punti e strisce nere di- sposte in serie trasversali. Le zampe sono brune giallastre, con anelli gialli nelle articolazioni; le loro anche presentano la faccia inferiore bruna con una fascia gialla longitudinale 1 tarsi sono gialli, colle articolazioni brune. Il marchese Giacomo Doria mi comunicò due esemplari di questa specie, provenienti l’uno da Valdobbia (alt. 2000 m.), l’altro dal Monte Rosa (Morena sinistra del Lys, alt. m. 2100). Ambedue furono raccolti dal Sig. A. Gvecco nell’ Agosto 1872. Citazioni. CanestRINI, Nuove specie di Opilionidi, Annuario citato, anno VI, cesti. pag. 7. Cerastoma cornutum Lin. I femori sono armati di dentelli. Sopra la radice delle man- dibole esistono due denti. La porzione femorale dei palpi porta GLI OPILIONIDI ITALIANI ah alla faccia inferiore delle setole. La macchia filloide è nelle fem- mine piu pronunciata che net maschi. Il primo articolo delle mandibole è munito superiormente nella femmina di piccole setole, nel maschio di spine brevi ma grosse. La prominenza oculare è armata di due serie di tubercoletti, de’ quali se ne contano 6-8 in ciascuna serie. Dei piccoli tubercoli, portanti ciascuno una spina nera, ve- donsi anche innanzi alla prominenza oculare, ed alla faccia superiore dell'addome, qui disposti in serie trasversali. Il corpo è zigrinato. La lunghezza dei palpi e del corno mandibolare del ma- schio va soggetta a variazioni dipendenti dall’ età, come lo dimostra l’annesso specchietto, compilato sopra quattro indi- vidui maschili. Es.I. Ms. II. Es. III. Es. IV. Lunghezza del corpo 2 : ‘ + MILITA 0O 50 5,5 5,8 » dei palpi è 5 > 97570) | 105.0 | 173 | 16.2 » del femore 1. z 4 ; » 5,4 72 8, 0 8, 0 » della tibia I. . : = » 4,8 5,9 6, 0 6,0 Altezza della mandibola, compreso il : corno . : ‘ : - : : » 2,0 3, 0 5 0 4, 0 Ho esaminato molte centinaia di maschi nostrani di questa specie, ed ho visto variare assai l’altezza del corno mandi- bolare e la lunghezza dei palpi; ma non ho mai osservato degli individui, in cui le tibie del primo paio di zampe fos- sero quasi sì lunghe quanto i femori dello stesso paio di zampe, ed avessero degli spigoli acuti; per cui non posso dire di aver riscontrato da noi il Cerastoma aduncum L. Kocu. DIMENSIONI. I 9 Lunghezza del corpo. —. 5 : È A : MI 50M 7545 Larghezza massima del corpo . : È = = Pi o An Lunghezza dei palpi. 5 : : - È è : s 18,0] 6,5 » di una zampa I paio : : E È > (9510) | 295-5 » » LI P . 5 . . » 61, 0 | 55, 0 » » III » F B . A 365 Oslo » » IV » : 5 n > » 47,0 | 43,0 Altezza delle mandibole, compreso il corno nel J » ARGO 36 G. CANESTRINI Nella femmina ia macchia filloide è distintissima, molto sinuosa, e si estende quasi fino all'apice dell'addome. Il ventre è bianco più o meno puro, con punti e lineette trasversali brune. I palpi sono gialli o biancastri; il solo articolo femo- rale è nero fino quasi all’ apice. Le zampe sono brune, con patelle più oscure e tarsi neri; anche i femori del primo paio sono neri alla base. I maschi sono colorati come le femmine; la macchia fil- loide però è meno pronunciata, ed i femori del primo paio sono neri alla base. L'animale vivente ha un odore particolare, simile a quello della noce fresca. Ho esaminato degli esemplari provenienti dal Cantone Ti- cino (Pavesr), dal Trentino, dal Veneto, dalla Lombardia (Sorpetir), e dalla Toscana. Citazioni. Linyro, Syst. nat. ed. Gm. Pars V, tom. I, pag. 2945, Phalan- quum cornulum. Hernst, Ungefi. Ins. II, pag. 13, tav. 1, fig. 3, Opelio cornutus. C. Kocn, Arachn. vol. 16, pag. 8, fig. 1509 e 1510, Cerastoma i cornutum. AvsseRER, Arachn. Tirols, pag. estr. 22. L. Koch, Beitrag, pag. 157. Opilio glacialis C. Koc. (iovall. bos di) La superficie del corpo è zigrinata. Sopra la base delle man- dibole non esistono né lamelle né dentelli. I palpi sono semplici ; l'articolo femorale è armato alla faccia inferiore di ottuse spine tra molte setole. La macchia filloide è generalmente molto distinta ; le zampe presentano degli evidentissimi anelli neri. GLI OPILIONIDI ITALIANI 37 L'articolo femorale dei palpi porta verso l'apice interna- mente un piccolo processo tutto rivestito di setole; il patel- lare ed il tibiale sono di lunghezza pressochè uguale, e l'uno e l’altro vanno muniti alla faccia interna di grossi cuscini. La prominenza oculare presenta due serie di brevi spinette (4-6 per ciascuna serie), a punta nera. DIMENSIONI. Lunghezza del corpo : ; 4 : : ; Ml OF 1260 » di una zampa II paio 7 : : : » 70, 0 | 53, 0 » difemore, patella e tibia insieme II paio » 30,0; 23, 0 Larghezza massima dell’ addome - è : : » 4, 0 | pW è Il cefalotorace è bianco davanti, con parecchie macchie e lineette nere, tra cui due si dirigono verso il centro del margine anteriore del cefalotorace. Il primo articolo delle mandibole è ornato al disopra di un gruppo di macchie brune rossastre; simili macchie vedonsi anche sul secondo articolo ‘delle medesime, collocate ai due margini In serie trasversali paralelle. I palpi in generale sono gialli, con macchie brune all’ apice dell’ articolo femorale e sugli articoli patellare e ti- biale; l'apice dell’articolo tarsale è nero. L’addome è bianco azzurrognolo, con distinta macchia filloide; il ventre giallo, con striscie trasversali oscure. Ciascuna zampa è ornata di tre distinti anelli neri, di cui uno trovasi all’apice del fe- more, il secondo sulla patella che ne è quasi interamente coperta, il terzo all’apice della tibia. Il maschio è più piccolo e più depresso della femmina, ha le zampe più lunghe e più oscure, e porta dei granuli neri tanto sul primo articolo delle mandibole, quanto all’ apice del secondo. L'articolo tarsale dei palpi è inoltre munito alla faccia inferiore di una leggera raspa. Ho avuto questa specie da diverse località del Cantone Ti- cino» (race. P. Pavesi); molti esemplari mi furono comunicati dal Marchese Giacomo Dora, provenienti dal Monte Rosa. 38 G. CANESTRINI Citazioni. C. Kocu, Arachniden, vol. XVI, fig. 1533. AusserER, Arachn. Tirols, pag. 22. L. Kocu, Beitrag, pag. 161. SPIEGAZIONE DELLE FIGURE Tav. I. Fig. 1. Animale intero. » da. Grandezza naturale. Opilio alpinus Herpsr. Il corpo è zigrinato. Il margine anteriore del cefalotorace non porta delle lunghe spine dirette in avanti. L’ addome presenta dei ‘ piccoli denti disposti in serie trasversali. Le tibie ed i femori delle zampe sono angolosi. Sopra la radice delle mandibole non esistono né lamelle, nè denti. La prominenza oculare ¢ bassa, e porta due serie di piccoli denti. L'articolo tarsale dei maschi è armato di raspa. Sul primo articolo delle mandibole e sulla porzione supe- riore del secondo articolo osservansi dei granuli grossi e meri, più numerosi nei maschi che nelle femmine. Il colore varia; ma esiste sempre la macchia filloide. Innanzi alla prominenza oculare contansi 3 serie di tuber- coletti, tra cui la serie di mezzo non ha che 1-2 tubercoletti. Di questi se ne vedono molti altri sparsi qua e là sul cefalo- torace, e la prominenza oculare ne presenta 2 serie, 5-7 in. ogni serie. La porzione femorale dei palpi è fornita verso l'estremità — anteriore, alla faccia interna, di un’apofisi coperta di brevi setole; la porzione patellare presenta alla faccia interna un distinto cuscinetto, ma tanto l’apofisi come il cuscino raggiun- gono nelle femmine uno sviluppo m aggiore che nei maschi, GLI OPILIONIDI ITALIANI 39 DIMENSIONI. IS? Lunghezza del corpo . Mills Ones. 0 Larghezza massima del corpo . + : a : » 35 20) 40 Lunghezza di una zampa I paio . 7 î 2 » 16,0 | 13,3 Id. Te > R P A : wi 25. 5% 20.2 Id. LL > A È - È » i> | 14, 4 Id. IV » . . . s » 24,5 | 20,6 Il colore, in questa specie, è assai variabile; esiste però sempre una macchia filloide spesso percorsa da una fascia bianca in senso longitudinale. I trocanteri delle zampe sono ornati superiormente, in prossimità dell’ articolazione col fe- more, di una distinta macchietta nera. I maschi, al confronto della femmina, sono più piccoli, di addome più basso, di zampe più lunghe. Il loro colore è più oscuro, specialmente sul cefalotorace. Il loro addome è mu- nito di tubercoli più numerosi e più pronunciati; le loro zampe hanno dentelli più robusti. Nei. maschi adulti gli ar- ticoli femorale, patellare e tibiale sono neri, con fascette e macchie gialle; gli altri articoli sono gialli. Ebbi questa specie dal Cantone Ticino (race. Pavesi), da Santa Caterina in Val Furva (race. SorpeLui), da Esino (rac- colse SorpeLLi), dal Monte Cimone nell’ Emilia, dalla Liguria (comun. March. Doria), dal Trentiro, dal Monte Rosa (Colle Pinter; alt. metri 2500, comunicò Doria). Il più grande esem- plare che vidi era una femmina e misurava 10 mill. tra il margine anteriore del cefalotorace e l’apice dell’ addome. Citazioni. Hersst, Ungefi. Insekten, III, p. 3, tav. 6, fig. 2. C. Kocu, Arachnid. XVI, p. 16, 18, fig. 1515, 1516, Opel alpinus, O. fasciatus. Ausserer, Arachn. Tirols, pag. 22, O. alpinus, O. fasciatus. L. Kocu, Beitrag, pag. 161. 40) G. CANESTRINI Opilio saxatilis ©. KocH. La superficie del corpo è liscia, non sigrinata. I femori delle sampe sono armati di fitti dentelli, disposti in serie longitudinali. L'articolo femorale det palpi porta alla fuccia inferiore delle setole. Le mandibole mancano di granuli; sopra la loro radice non esistono né lamelle né denti. I tubercoli sopraorbiiali sono straordinariamente piccoli. La macchia filloide è percorsa nel mezzo da una serie longitudinale di macchie gialle. I tubercoli del cefalotorace e dell’ addome sono piccoli; in- nanzi alla prominenza oculare se ne vedono due file paralelle; 1 sopraorbitali dispongonsi in due serie (4-5 in ciascuna serie), e sono sì minuti che solamente con buona lente si possono vedere distintamente. DIMENSIONI DI UNA 9. Lunghezza del corpo 3 . - : è 9 è : mill. 5,6 » di una zampa I paio F : è - : » 5,8 » Id. Lely Fea fe ; È è - 2 » 23,5 » Id. LR RESO - : ; î È » 16,0 » Id. ivano: 2207 7 s : 7 È » 24, 0 Il primo articolo delle mandibole è giallo lucente, verso il davanti ornato di una macchia argentea trasversale, e sulla faccia esterna di una linea longitudinale nera. I palpi sono gialli, con linea longitudinale nera alla faccia esterna del- l'articolo femorale, e macchiette nere alla base degli articoli patellare e tibiale. La macchia filloide non è sempre ben marcata; essa è per- corsa nel mezzo da una serie di macchie gialle, il cui nu- mero corrisponde a quello degli anelli. Spesso queste macchie si fondono in una fascia longitudinale continua. Il ventre è bianco, con molte e distinte macchie e strisce nere trasversali. Le zampe sono giallastre, con le articolazioni bianche e con anelli bruni, Le anche presentano alla faccia inferiore nella linea mediana 2-3 macchie nere. GLI OPILIONIDI ITALIANI 4] Ho potuto esaminare degh esemplari provenienti da Pavia (Pavesi), dalla Valtellina (Sorpeu), dal Veneto e dal Mon- ferrato (Doria). Citazioni. C. Kocn, Uebersicht des Arachnidensystems IT, pag. 32, n. 10; Arachn. vol. 16, pag. 21, fig. 1517 e 1518. AussERER, Arachn. Tirols, pag. 23. L. Kocn, Beitrag, pag. 161. Opilio luridus (€. Kocu. (Fave, Pag. 3) La superficie del corpo è sigrinata. Il margine anteriore del cefalotorace non porta tre lunghe spine dirette in avanti. Sopra la base delle mandibole esistono due lamine che portano dei denti distinti. Le zampe sono assai robuste; tanto i femori come le tibie presentano una forma angolosu, e vi si osservano dei denti disposti im serie longitudinal. L'articolo tarsale dei palpi, nel maschio, va munito alla faccia inferiore di una raspa. La macchia filloide è distinta, e verso l'estremità posteriore per un breve tratto interrotta. Il numero dei denti che trovansi in ciascuna delle due la- mine sopramandibolari, varia da 2 a 6. Il cefalotorace è ric- camente spinoso; vi sì vedono parecchie (generalmente 4) serie di spine, ed una corre in ciascun lato lungo il margine esterno del ccfalotorace. La prominenza oculare è mediocre- mente alta, e porta due file di spine acute, abbastanza alte, bianche alla base e nere all’ apice; se ne contano in regola 7 per ogni fila. I femori sono assai robusti; i denti che essi portano sono forti, bianchi alla base e neri all’apice; anche le tibie sono armate di denti, i quali però sono assai più pie- coli e più fitti che quelli dei femori. 42 G. .CANESTRINI DIMENSIONI. | Cda 2 Lunghezza del corpo 2 le Millo. 0468: » di femore, patella, tibia e metatarso insieme I ‘paio » : >. 20/701 06. (070 ld. TI, » - 6 » 91,0) | 627330 2950 Id Ill » » 21,0 | 19, 0 |. 18,6 Id IV » » 30,07) 625516 | 202 Larghezza massima del corpo . 5 E ; » 4,0] 4,0] 5,5 Il corpo è giallo sudicio; questo stesso colore hanno le zampe. La macchia filloide apparisce nella metà posteriore del dorso per un breve tratto interrotta. Le mandibole sono giallognole, con una macchia allungata bruna alla faccia in- terna del primo articolo. Il maschio è più piccolo della femmina, e più depresso; le sue zampe sono più lunghe e più robuste; specialmente in- grossati sono i femori del primo paio. Nei maschi perfetta- mente adulti si osservano sulla porzione femorale dei palpi, e precisamente alla faccia interna, due serie di papille nere; altre simili vedonsi alla faccia superiore-interna del primo articolo delle mandibole, e presso l’ angolo superiore del se- condo articolo delle medesime. ilo avuto questa specie in moltissimi esemplari da Genova (comun. march. Doria), e dalla Toscana (comun. TArgIoNI- Tozzetti). Citazioni. C. Kocn, Arachniden, vol. XVI, pag. 50, fig. 1534. L. KocH, Beitrag, pag. 161. SPIEGAZIONE DELLE FIGURE. tav L Fig. 3. Corpo isolato. » 3a, Grandezza naturale. GLI OPILIONIDI ITALIANI 43 Opilio argentatus CANESTR. Il corpo è zigrinato. Mancano i denti sopramandibolari. LV ar- ticolo femorale dei palpi è munito di setole e di scarsi granetti; il tarsale non porta alcuna raspa né nel maschio né nella fem- mina. I femori sono cilindrici ed armati di dentelli. Le mandi- hole, nelle femmine, portano solamente delle setole; mei maschi invece sì il primo come il secondo loro articolo cuopronsi di nu- merosissimi e fittissimi granetti. I tubercoli sopraorbitali sono piccoli; se ne contano 6-8 in ciascuna serie; lo spazio preoculare è viscio. IL metatarso del 1.° paio di zampe, e le tibie del 1.0 © 4.0 paio sono sfornite di granett. Esiste una macchia filloide. L’ apofisi che nasce presso l’ apice dell’ articolo femorale dei palpi, è nella femmina molto pronunciata, poco invece nel maschio. Così pure sono nella femmina distintissimi i cusci- netti alla faccia interna degli articoli patellare e tibiale dei palpi, mentre nel maschio sono deboli, ed anzi quello del- l'articolo tibiale è affatto rudimentale. DIMENSIONI. SN, Lunghezza del corpo . ; : alta : . mill. 4,0| 7,0 » di femore, di patella, tibia e metatarso insieme I pato. : » 19,0] 14,0 Id. II » È > » — —|29,0 Id. TTT > a ; » 19,0 | 16,0 Id. IV » Me » — — | 18,5 La macchia filloide della femmina spicca distintissima sopra un fondo argenteo, ed è sinuosa e prolungata fino quasi alla estremità posteriore dell’ addome; talvolta sì scinde in due porzioni, l’una anteriore e maggiore, l’altra posteriore e minore. Nel maschio è indistinta. Sulla porzione posteriore dell’ addome vedonsi dei punti in serie trasversali. Lo spazio preoculare è percorso da due lineette oscure che finiscono al margine anteriore del cefalotorace. Il primo ar- ticolo mandibolare presenta generalmente una macchia oscura 44 Cs G. CANESTRINI alla faccia superiore. L’ articolo patellare dei palpi del maschio offre alla faccia interna una macchia nera, la quale manca od è appena accennata nella femmina. I femori sono neri alla base, e questo colore è evidente specialmente nei maschi, e nelle zampe del primo paio; solamente ne’ giovani esemplari non apparisce marcato. Il prof. TAargroni-Tozzetti mi ha comunicato parecchi esem- plari di questa specie, d’ ambo i sessi, provenienti da Ozieri in Sardegna. Citazioni. CanestRINI, Nuove sp. di Opilionidi, Annuario citato, anno VI, estr. pag. 4. — Bullettino entomologico , anno III, estr. pag. 2. Opilio graniferus CANESTR. if Il corpo è sigrinato. Esistono due denti sopramandibolari. L’ ar- ticolo femorale dei palpi porta inferiormente delle setole; il tar- sale dei maschi una evidentissima raspa. I femori sono cilindrici ed armati di dentelli. Le mandibole del maschio portano dei fitti granetti, t quali mancano nella femmina. I tubercoli sopraorbitali sono piccoli; se ne contano 6-9 in ciascuna fila; lo spazio pre- oculare è ricco di tubercoletti disposti in file, e portanti ciascuno una setola rigida. IL metatarso del 1.0 paio di zampe, e le tibie del 3.° e 4.0 paio sono sfornite di grametti. Esiste una macchia fillowde. DIMENSIONI. Cer ae Lunghezza del corpo . : : i. : È ‘ MUA 2 | 00 » di femore, patella, tibia e metatarso insieme I paio . 4 ; > 12,.0 | 10, 0 Id II » » 20,0] 16, 0 Id Wi LO GLI OPILIONIDI ITALIANI 45 Nel maschio la macchia filloide è appena accennata od anche mancante; l’ articolo patellare dei palpi è ornato alla faccia interna di una macchia intensamente nera. Nella femmina invece la macchia filloide è distinta e divisa in due porzioni, l'una anteriore e maggiore, l’ altra posteriore e minore. L'articolo patellare dei palpi non ha la succitata macchia nera. Le zampe sono in ambedue i sessi giallastre oscure, colle articolazioni più chiare. Nel maschio l’ apofisi che trovasi presso |’ apice dell’ arti- colo femorale dei palpi, è poco pronunciata; il cuscinetto patellare dei palpi stessi non sporge oltre I’ articolazione pa- tellare-tibiale. Nelle femmine invece quell’apofisi è più forte, ed il cuscinetto citato sporge oltre l'articolazione patellare- tibiale. Questa specie è afline all’ Opilio vorar L. Koch, da cui differisce per minor statura, pel colore delle zampe e per la mancanza dei granuli sul metatarso I e sulle tibie III e IV. Il prof. Targioni-Tozzetti mi ha comunicato parecchi esem- plari di questa specie, provenienti dai Monti Pisani. Citazioni. CaxestRINI, Nuove sp. di Opilionidi, Annuario citato, anno VI, estr. pag. 4. — Bullettino entomol., anno Ill, estr. pag. 2. Opinio Targionii CANESTR. (Tav. I, Fig. 1.) Il corpo è sigrinato. Esistono due denti sopramandibolari. L'articolo femorale dei palpi è munito inferiormente di setole ; il tarsale manca di raspa. I femori sono armati di dentelli. Il primo ed il secondo articolo delle mandibole portano ciascuno nei maschi un corno ben pronunciato ; it secondo articolo delle man- 46 G. CANESTRINI dibole stesse è sfornito, verso l apice, di appendici a quisa di ram. La prominenza oculare è bassa, e porta due serie di tu- bercoletti, dei quali ciascuno presenta all'apice una setola. La macchia filloide è distintissima nelle femmine, meno distinta nei maschi. È questa una specie molto singolare per la presenza delle succitate due corna mandibolari nei maschi. Tutto il primo articolo delle mandibole ha nei maschi una forma speciale; è cioè molto grosso, davanti profondamente incavato per ac- cogliere il secondo articolo, e porta alla faccia superiore una prominenza quasi sì alta come il corno del secondo articolo, rivestita di setole specialmente all’ apice. Il corno. del secondo articolo mandiboiare è ben pronunciato e somiglia alquanto a quello dei Cerastomi; tutto il secondo articolo dalla punta della tanaglia all’ apice del corno è sì lungo quanto il fe- more del primo paio di zampe. Tra le citate due corna esiste un profondo solco. Il cefalotorace porta dei tubercoli, aventi una piccola se- tola; dei simili se ne vedono anche sull’ addome, ma in minor numero. L'articolo patellare dei palpi è sì lungo del tibiale, e porta verso l’ articolazione anteriore alla faccia interna un cuscinetto rivestito di setole brevi, nere, fitte. La prominenza oculare è poco elevata, e porta due serie di tubercoletti, 9-10 in ciascuna serie. DIMENSIONI. St) she Lunghezza del corpo . È : é 2 "RE Mill. 5; 23/6 Larghezza massima dell’ addome. . . : >) 13, 10322 Lunghezza di una zampa I paio . A 4 È « AT, 10") 12,0 » » » II » : 5 : , » — — | 22,0 » » » IIl » : ; è a » 18,0] 14, 0 » » » IV » x a 3 o 24570 120. 20 Nel maschio il corpo è cinereo, con macchia filloide, la quale è divisa in una porzione anteriore maggiore a forma di violino, ed una posteriore minore quasi quadrangolare. GLI OPILIONIDI ITALIANI 47 Tanto sul dorso come sul ventre esistono delle impressioni puntiformi o lineari, disposte in serie trasversali. Il primo articolo delle mandibole porta alla base internamente una distinta macchia bruna rossastra. Le zampe sono quasi uni- formemente bianche giallastre. La femmina è molto diversa dal maschio. Essa ha le man- dibole normalmente sviluppate, le zampe più brevi e meno robuste, e più debolmente armate. In essa la macchia filloide è più intensa che nel maschio, e le zampe sono bianche giallastre, col femore all’ apice, la patella interamente, e la tibia all’ apice di color bruno. Il prof. Ap. Targioni-Tozzertti ha raccolto questa specie in Sardegna. Citazioni. Canestrint, Nuove sp. di Opilionidi, Annuario citato, anno VI, estr. pag. 2. — Bullettino -entomologico , anno Ill, pag. 1. SPIEGAZIONE DELLE FIGURE. Tav. I. Fig. 1. L’ animale intero. » da. Grandezza naturale. » 10. Mandibola. SPIEGAZIONE DELLE TAVOLE Tav. L Fig. 1. Opilio Targionit CanestR. Animale intero. la. Grandezza naturale. m x Lunghezza del corpo, # 0 Lunghezza della mandibola. 1b. Mandibola ingrandita per far vedere le due corna a e y. Hug, G. CANESTRINI 2. Leiwwbuntim agile Cankstr. Animale intero, 2a. Grandezza naturale. 26. Corpo isolato. 3. Opilio luridus C. Kocu. Corpo isolato. 3a. Grandezza naturale. 4. Platylophus alpestris C. Kocn. Corpo isolato. 4a. (randezza naturale. Ab. Palpo ingrand to. Ac. Prominenza oculare vista dal disopra. 5. Ischyropsalis Herbstii C. Kocn. Mandibola ingrandita. Tav. II I. Opitio glacialis C. K. Animale intero. la. Grandezza naturale. 2. Lewbunwn Doriae Caxesrr. Animale intero. 2a. Grandezza naturale. 2b. Corpo isolato. 3. Nemastoma aurosum L. Kk. Animale intero. Sa. Grandezza naturale. 3b. Palpo fortemente ingrandito. A. Leiobunum bibrachiatum L. K. Animale intero. ha. Grandezza naturale. Ab. Palpo molto ingrandito. Tav. III 1. Acantholophus obtusedentatus L. K. Animale intero. la. Grandezza naturale. 10. Porzione del cefalotorace colla prominenza oculare. 2. Hoplites laevipes Canestr. Animale intero. 2a. Grandezza naturale. 3. Hoplites Pavesii Caxesrr. Animale intero. 3a. Grandezza naturale. Sb. Zampa. Annali del Museo Civico. Vol 11 1872 ¥ ts Ò A _ = ef xt f y 0, (0) T n— Tai Rol na Tat {Wen sologna., Lit. 0. WE Ni | lodi \ ull del Museo Civico. Vol IE1872. \ / Tay IL Bologna Lit. & Wenk h x E + Li . ~ a: . ‘ . A E a Na Pra 4, = = PI P| A i i (De + n È - : a ‘ 3 - È - ‘ x 2 = 7 FRS È 4 . è - > « e 7 s ‘ “ 7 _ ' è La a è - J Ù n i È 7 : 7 7 : : = 7 x ‘ Pi ae = >) - 7 è : . ci STO, . n A le ni : Ù . Pal LI 3 . 5 FA Ù - ~ 1 bi . 3 pa © . se é 4 ea : 7 . È i % Pi A . î 3 # * = . , SANE A 7 DL +! > È re - . N si . È ‘ à 7 A i ‘ = n 7 Lia . be ma. - È si PA x RG è t 4 Was È 7 bi z A È x a : a è» i di x ) i 3 LU: È | a = 5 . Pa 4 : i 7 o] : : ye r - n 5 5 ci ‘ . Ò È . È, + vi PI - 7 BY nio 2 Di - Si i x x x l : È - : x 2 È : > o - : = - Da . n : E Più ey, hy zi : x î 7 È A SO de E ‘ : Si . i . A - ” x de oa è ri i sur 3 4 . Ù » x i i : 3 7 = : x : È » ‘4 “ n 7 ‘ : . I 7 A 7 © x 4 È ¢ a: a + . - i 7 uf + 7 a I ¢ - = ' > NO: 7 7 . ci : a è Y t. = Li as i x : i na Pie la 8 ’ = 7 ld ni li è * n x sa SIT P_Sa i J . x a, 7 SI 7 il 7 - n si +. n Di oo COR DEE x ri Ò a È x È DI È ba \ Annali del Museo Civico. Vol.IL 1872.\ | Z Tav. Ill. Bologna Lit. G Wenk APHIDIDAE LIGURIAE AUCTORE Jp ‘M. FERRARI Jam aliquot abhine annis in colligendis Aphidibus operam impenderam, sed aliis occupationibus avocatus, eorum curam et inquisitionem deserui. Cum porro hoc anno nonnullas species aliquid novi praeseferentes occurrerent, alias me inventurus et enumeraturus in spem adductus, studium hoc sum pro- sequutus. Etsi in meis brevibus per vicinia excursionibus (decedente vere et autumno peractis) species initio vegetationis obvias aut alias pabulo deficiente non reperi, centum tamen et ultra earum enumerare mihi licet, quarum nonnullae aut omnino novae aut nondum in Fauna italica recensitae. Quoad ordinationem generum et specierum spectat, opera ut plurimum Clariss. Prof. PasseRINI secutus sum, libris Kau- TemBacutl et C. Kocni adjutus. Attamen typicam aphididarum collectionem exoptanti, plurimarum specierum revisionem ne- cessariam esse facile patet: characteres enim specifici ex colore et pruina deprompti et ab aphidologis hucusque adhibiti cum cito evanescant, descriptiones illae animalibus vivis jam aptissimae, ad eos servatos dignoscendos aut nimis incertae aut inutiles prorsus fiunt. Sic igitur aphidologia adhuc se habet, quod si servatum individuum (praecipue generis Aphis) prae manibus teneas et de nomine inquiras, collectori saepis- sime credere omnino debeas nec dubium movere liceat. 50 P. M. FERRARI Specierum dispositio anathomicis idest immutabilibus cha- racteribus innixa, pro temporis brevitate et collectionis meae » exiguitate nondum sum adgressus; veruntamen minime im- possibilem puto, si haec memorentur: Colores magis minusve laeti animalis vivi in pallidum aut ochraceum aut brunneum alcoholis ope abeunt: niger im- mutabilis; in descriptione insecti viventis adnotanda quoque est posthuma coloris mutatio. Partes artuum organorum et appendices plurimae forma et dimensione constantes, conferantur inter se potius quam cum longitudine totius corporis, cujus segmenta succedente con- tractione breviantur. Hisce omnibus rite perpensis comparatisque, eodem modo quo genera, singulas quoque species Aphididarum pro typis as- servatis distinguere fas erit. ORDO HEMIPTERA L. Sub - ordo HoMopÒTERA Latr. Fam. APHIDIDAE. PASSERINI Aphid. italicae , in Archiv. per la Zool. II. 1863. Tribus I. APHIDINAE Passer. Gen, SIPHONOPHORA. Kock Die Pflanzenliuse Aphiden (1857) pag. 150. Synopsis specierum hucusque in Liguria lectarum. 1. Tuberculum frontale haud dentatum . . . . . . — Tuberculum frontale dentatum (!). 2. Dorsum tuberculis destitutum (aut omnino exiguis) in- terdum pulverulentum ... 2 4. Fie. 5. Fig. 6. Fig. Rip:-=38. Ho; gd: NUOVO GENERE DI EOLIDIDEI 129 Fasci di spermatozoidi dei follicoli della glandula ermafrodita x 400. Spermatozoidi della spermatoteca X 400. Tav. XI. . Nastro del nidamento col cordone delle uova. Gran- dezza naturale. Nastro del nidamento col cordone delle uova x 50. . Un uovo estratto dal nastro del nidamento X 300. a) membrana esterna dell’ albume, b) albume, c) membrana del vitello, d) vitello. Un uovo del follicolo della glandula ermafrodita con vessicola e macchia germinativa X 300. Uovo in cui si è formato il solco di segmentazione. Le granulazioni dell’ albume non sono state dise- gnate X. 300. a) membrana dell’ albume , b) vitello, c) globuli polari situati ad una estremità del solco di segmentazione. Un pezzo di vitello dal quale sorge il globulo po- lare X 500. a) granulazioni vitelline, b) globulo polare, c) granulazioni vitelline che si vedono scorrere ora dal vitello nel globulo polare, ed ora da questo a quello. Uovo in cui la segmentazione è molto inoltrata X 300. Tre globuli di segmentazione del vitello che pre- sentano dei movimenti come quelli delle Amebe X 300. Gli stessi globuli della figura precedente in altro atteggiamento. Fig. Fig. 12. Glandula dell’ albume. S. TRINCHESE . Gli stessi globuli della figura precedente in un atteg- giamento diverso. a) b) e) d) a) h) a) b) . Un follicolo della glandula ermafrodita. membrana limitante, due uova, massa spermatica, condotto escretore di primo ordine. condotto comune alle due porzioni della glandula, sostanza granulosa dei follicoli. Tav. XII. . Apparecchio della generazione veduto di sotto X 200. spermatoteca, vestibulo, ovidutto con uova, porzione larga del canal deferente piena di sper- matozoidi aggomitolati, spermatozoidi , perzione stretta anteriore del canal deferente, un canaletto che sembra faccia comunicare il con- dotto della vessica copulatrice col canal deferente, canal deferente poco prima di entrare nella verga, vessica copulatrice, parete munita di sottili fibre forse di natura mu- scolare, massa spermatica, apertura accidentale dalla quale vengono fuori gli spermatozoidi, condotto escretore della vessica copulatrice, porzione del condotto della vessica copulatrice che va a sboccare nella spermatoteca, condotto escretore della glandula dell’ albume che sbocca nella cameretta della fecondazione che è sotto il vestibulo, Fig. ue: NUOVO GENERE DI EOLIDIDEI 181 r) una parte della prostata. I follicoli che erano sopra il condotto escretore non sono stati di- segnati, s) follicolo, t) condotto escretore, u) diverticolo dello stesso, v) sbocco del condotto escretore delia prostata nel canal deferente, 3) condotto che porta le uova fuori del vestibulo , x) gomito del condotto che versa le uova all’ esterno, y) continuazione del condotto il quale più lungi ade- risce intorno all’ orifizio escretore e versa le uova all’ esterno. Tav. XIII. . Sistema nervoso centrale allo stato fresco X 100. a) ganglio cerebrale, b) ganglio branchiale, c) ganglio del piede, d) capsula auditiva, e) ganglio buccale, J) nervo ottico, g) esofago, h) gozzo, i) condotto escretore della glandula disegnata nella tav. VII, fig. 8. Sistema nervoso centrale trattato coll’ acido acetico e leggermente compresso X 100. a) ganglio cerebrale, b) ganglio branchiale, c) ganglio del piede, e) commissura cerebrale, J) connettivo che congiunge il ganglio cerebrale al viscerale, g) commissura che unisce i due gangli del piede. Fig. 3. 6. S. TRINCHESE Un ganglio branchiale imbevuto di soluzione ammonia- cale di carminio e poi trattato con acido acetico X 200. a) inviluppo congiuntivo, c) cellule nervose, d) sostanza intercellulare granulosa. Un ganglio buccale; imbevuto di soluzione ammo- niacale di carminio e poi trattato coll’ acido ace- tico X 200. Base del rinoforio destro Xx 200. a) epitelio vibratile, b) fibra muscolare, c) tronco nervoso. Apice di un rinoforio x 300. a) epitelio vibratile con filamenti rigidi forse di na- tura nervosa, b) nervo, c) cellule glaudulari mucipare. ARTA meets ‘ = . fi Irincheso dis. a Lé, Armanine ? . Hedoulle ine. Annali del Museo Civico Vol. Il. 1872 Mekaitlle ine. ¢ Armanino das Irinchese Annali del M eq Vel. 111879 i lav. VIII ANNALI del IVIUSEL VI v Li i i | | | . ny O Nannini lit, AVMANIIO. ie r iL Trinchese dis? 6 de FORMICIDAE BORNEENSES COLLECTAE A J. DORIA et 0. BEGCARI IN TERRITORIO SARAWAK annis 1865-1867 DESCRIPTAE A P FE fiustavo Mayr Camponotus Mayr Europ. Form. 1861. 1. C. gigas LATR. Formica Gigas Latr. Hist. nat. Fourm. 1802, pag. 105. Camponotus gigas Mayr Myrm. Stud. 1862, pag. 24. ? Formica augusticollis Jerp. Ann. Mag. Nat. Hist. 1854, pag. 104 4. Femina: Long. corp. 31 Millim. (capitis cum mandibulis 7 Millim., thoracis 11 Mill., petioli et abdominis 13 Millim. ). Color, pilositas, pubescentia et sculptura ut in Operaria. Caput subrectangulare, longius quam latius, thorace angustius ; clypeus in medio carinatus, antice in lobum emarginatum utrinque acutum productus; thorax brevis latitud. 6-4 Mill; petioli squama altior quam latior, supra profunde incisa. Exemplum unicum apterum. Mas: Long. 17-18 Millim. Niger, partim fuscus, mandibulis apice, funiculo, segmentis abdominalibus margine postico, coxis quatuor posterioribus, trochanteribus omnibus, femoribus ad 134 G. MAYR basim et tarsorum articulis apicalibus plus minusve ochraceis; nitidus, abstante pilosus, antennis, mesonoto, femoribus et tibiis absque pilis abstantibus; subtilissime coriaceo-rugolosus. Mandibulae angustae, margine masticatorio haud denticulato ; caput lateribus ante oculos utrinque longitrorsum concaviu- sculis; clypeus in medio carinatus antice modice productus, margine antico truncato-arcuato; oculi pone capitis laterum medietatem; antennae longae, gracillimae, funiculo filiformi basali ad apicem leviter incrassato; petiolus nodiformis, a la- tere visus, triangularis, margine superiore transverso emar- ginato; pedes longissimi, gracillimi, calcaribus pedum 4 po- steriorum minutissimis: alae anteriores dimidio basali, area cubitali et area radiali fulvis. Etiam in Java, Sumatra, Singapore, India, China (sec. Swn), Malacca et Banka occurrit. 2. €. festinus SMITH. Formica festina Cat. Hym. Ins. Coll. Brit. Mus. VI. 1858, pag. 23. Camponotus festinus Roc. Verz. d. Form. Gatt. u. Art. pag. 3. Femina: Long. 20 Mill. Nigra, nitida, funiculis, thoracis lateribus, metanoto, petiolo toto pedibusque rufo-testaceis, tarsis obscurioribus; sparsissime pilosa et codem modo mi- croscopice pubescens; subtilissime coriacea, mandibulis insuper sparsissime rude punctatis, pleuris laevibus et abdomine mi- croscopice transverse striolato. Clypeus postice carinula di- stincta, margine antico recto, utrinque prope mandibularum articulationes leviter exciso; petioli squama quadrangularis, supra paulo latior quam infra, angulis superioribus rotundatis, margine superiore leviter emarginato; alae infuscatae. Camponoto ligniperda proxima differt statura majori, man- dibulis subtilissime coriaceis sparsissime punctatis, clypeo postice carinato, pilositate dispersiore et pubescentia micro- scopica. Exemplum unicum. Item in Sumatra, Java et China (sec. Sw) occurrit. FORMICIDAE BORNEENSES 135 3. €. pallidus SMITH. Formica pallida Su. Cat. Hym. Ins. Coll. Brit. Mus. VI. 1858, pag. 26. Campon. pallidus Mayr Neue Form. pag. 1. (Verh. zool. bot. Ges, 1870, pag. 940). Operaria: Long. 6-9 Mill. Castaneo-fulva aut rufo-testacea, mandibulis castaneis, funiculo pedibusgue pallidioribus , abdo- mine fusco; supra longe pilosum, sparse pubescens, genis haud pilosis, tibiis pilis adpressis minutissimis raris; corporis forma ut in C. marginato. Mandibulae disperse punctatae dimidio basali subtilissime coriaceo, dimidio apicali laevi et nitidissimo ; caput subtiliter coriaceum et disperse punctatum, in Operaria majori postice fortiter arcuatim excisum; clypeus carinatus anlice lobo brevissimo, margine antico utrinque le- viter emarginato; thorax coriaceus, brevis, dorso longitrorsum arcuato; petioli squama ovata, haud incrassata, margine in- tegro; abdomen subtilissime et densissime transverse strio- latum atque punctulis valde superficialibus minutis. Secundum Situ etiam in Singapore, Sumatra, Bachian et Celebes. 4, C. inconspicuus Noy. spec. Operaria: Long. 7-10 Mill. Pallide-fusca, capite cum scapo nigro, mandibulis et saepissime vertice postice castaneo-fuscis, funiculo ochraceo, abdomine nigro-fusco, trochanteribus om- nibus, coxis anticis ad apicem et coxis posterioribus pallide testaceis; supra modice, infra sparse pilosa, sparsissime pu- bescens, scapo et tibiis pubescentia brevi oblique abstante; corporis forma ut in Camp. marginato. Mandibulae mitidae punctis dispersissimis, subtilissime coriaceo-rugolosae, parte apicali sublaevi; caput nitidum, subtiliter coriaceum, vertice magis reticulato-punctato; clypeus subcarinatus, antice paulo productus, margine antico paulo arcuato utrinque modice emarginato; thorax subtiliter coriaceus et nitidiusculus; pe- tioli squama ovata margine integro; abdomen nitidum et sub- tilissime transverse corlaceum. 136 G. MAYR Individua pallida a Camp, pallido discernunt squama ad basim crassiore (a latere visa), punctis aequabiliter dispersis caren- tibus et praecipue tibiarum posteriorum pubescentia brevi et modice abstanti. Etiam in Java occurrit. 5. C. exasperatus SMITH. Formica exasperata Su. Cat. Hym. Ins. Coll. Brit. Mus. V1. 1858, pag. 25. Camponotus exasperatus Mayr Myrm. Stud. 1862, pag. Al. Itidem in Sumatra et Celebes. 6. C. sedulus SMITH. Formica sedula Su. Cat. H. I. C. Brit. Mus. VI. 1858, pag. 25. Camponotus sedulus Rocer Verz. d. Form. Gatt. u. Art. 1863, pag. 3. Operaria: Long. 11-14 Millim. Nigra, abdomine sordide ferrugineo, funiculi dimidio apicali tarsisque, metatarsis ex- ceptis, rufo-testaceis, saepe capite, pronoto et squama petioli plus minusve obscure ferrugineis et abdomine rare fasciis nigris aut toto nigro; frons, vertex, thorax supra et abdomen totum copiose abstante pilosa, genis absque pilis abstantibus, scapl, tibiae et tarsi copiose, haud longe, abstante pilosi; modice pubescens. Mandibulae latae, nitidae, laeves, punctis magnis dispersis, ad basim subtilissime coriaceae; caput an- tice subtiliter coriaceo-rugolosum et lateraliter disperse punc- tulatum, postice densissime et subtiliter reticulato-punctatum et opacum; clypeus haud carinatus, solummodo postice cari- nula aut nodulo minuto instructus, antice brevissime productus, margine antico utrinque paulo emarginato, in medio integro; thorax opacus, subtiliter et densissime reticulato-punctatus , dorso longitrorsum arcuato, metanoto antice levissime trans- verse impresso ; petioli squama ovata aut ovato-quadrangu- laris, supra saepissime emarginata; abdomen subopacum, den- sissime et subtiliter transverse ruguloso-striolatum ; pedes nitidiusculi et subtiliter coriaceo-rugulosi, tibiis et metatarsis compressis. FORMICIDAE BORNEENSES 137 Femina: Long. 15 Millim. Obscure ferruginea, mandibulis et scapis nigris, tarsis apice testaceo-rufis; corpus totum co- piose abstante pilosum et disperse pubescens; sculptura ut in Operaria, abdomine magis transverse reticulato-ruguloso; ti- biae et metatarsi modice compressi; alae anticae testaceo- flavescentes costis ochraceis. C. exasperato proxima species differt colore et praecipue gems haud abstante pilosis. 7. C. contractus NOV. SPEC. Operaria: Long. 6-11 Millim. Piceo-nigra, mitida, funi- culis tarsisque piceis; sparsissime pilosa et eodem modo ac microscopice pubescens; subtilissime coriacea, abdomine magis transverse striolato, mandibulis in Operaria majori subrude striato-rugosis et disperse punctatis, in Operaria minore co- riaceis et dispersissime punctatis. Caput in Operaria majori depressum, subquadratum, postice fortiter arcuatim excisum, clypeo planiusculo, haud carinato et antice in medio emar- ginito, in Operaria minore minus depressum, longius quam latius, postice minus excavatum, clypeo magis transversim convexo, haud carinato et antice in medio non emarginato; thorax brevis capite vix longior, in medio haud constrictus, in medio et postice compressus; petioli squama ovalis, antice modice convexa, postice plana et margine rotundato; pedes absque pilis abstantibus. Distinetissima species colore piceo-nigra, nitore forti et ca- pite lato, fortiter depresso atque: postice in exemplis majo- ribus distinctissime excavato. 8. €. Doria Nov. SPEC. Operaria: Long. 6-9 Millim. Nigra, tarsis nigro-fuscis, capite et scapo saepissime sanguineis; sparse, thorace copiose, pubescens; thorace supra comose et abdomine modice pilosis, antennis pedibusque absque pilis abstantibus. Mandibulae haud 138 G. MAYR latae, sub-laeves aut plus minusve striolatae punctis dispersis- simis; caput rotundato-quadrangulare, paulo longius quam latius, subtilissime coriaceum et subtiliter, disperse punctula- tum; clypeus haud carinatus, deplanatus, margine antico arcuato; area frontalis in Operaria majori subtiliter, in Ope- raria minore haud impressa; thorax dense punctato-coriaceus, supra suturis leviter impressis, metanoto transversim rotun- dato, haud compresso, parte basali in medio impressione levi transversa; petioli squama incrassata, haud magna, antice convexa, postice plana, margine incrassato; abdomen densis- sime et subtilissime transverse striatum. Haec species -appropinquat generi: Colobopsis, capitis ro- tundato-rectangularis forma, clypeo parum convexo nec non thoracis forma. 9. C. singularis SMITH. Formica singularis Sm. Cat. 1858, pag. 27. Camponotus singularis Roc. Verz. 1863, pag. 3. Camponotus senilis Mayr Myrm. Stud. 1862, pag. 27. Item in Java, Sumatra et Singapore. ’ o Polyrhachis Suvckarp. History of Insects 1840, Hoplomyrmus Gerst. Mon. ber. preuss. Akad. 1858, Peters Reise. n. Mos- samb. Zool., Ins. pag. 507. Hemioptica Roc. Berl. ent. Z. 1862, pag. 238. 10. P. rastellata LATREILLE. Formica rastellata Lrr. Hist. nat. Fourm. 1802, pag. 130. Polyrhachis rastellata Mayr Myrm. Stud. 1862, pag. 40. Polyrhachis busiris Smita Journ. Proc. Linn. Soc. V. Suppl. 1860, pag. 98. Polyrhachis euryalus Sm. Proc. Linn. Soc. 1863, pag. 16. Etiam in Ceilon, Celebes, Bouru, Amboina, Ceram, Mysole, Waigiou et Bachian. FORMICIDAE BORNEENSES 139 11. P. armata Le GuiLLOU. Formica armata Guitt. Ann. Soc. ent. X. 1841, pag. 313. Polyrhachis armata Roc. Verz. 1863, pag. 9. Polyrhachis defensus SwitH Cut. 1858, pag. 62. Polyrhachis pandarus Smita Cat. 1858. pag. 65. Item in Siam, Singapore, Java, Sumatra, Celebes et Lucon. 12. P. phyllophila SITI. Journ. Proc. Linn. Soc. V Suppl. 1860, pag. 69. Femina: Long. 11.5 Millim. Opaca, nigra, haud abstante pilosa (solummodo abdomine infra pilis nonnullis), dispersis- sime albido-pubescens ; densissime subtiliter reticulato-punctata, thorace insuper punctis majoribus valde superficialibus di- spersis, mandibulis subtilissime striolatis et disperse punctatis. Caput ut in Operaria; pronotum dentibus 2 triangularibus robustis; metanotum spinis 2 robustis et divergentibus, lon- gitudine metanoti partis basalis; petioli squama ut in Operaria. Exemplum unicum apterum. Etiam in Cochinchina, Java, Sumatra, Pagowat, Celebes et insulis Philippin. occurrit. 13. P. bicolor SMITH. Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 65. In Birma, Ternate et Manilla. 14. P, chalybea Smirn. Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 61. In Malacca, Singapore et Sumatra etiam invenitur. 15. P. bihamata Drury. Formica bihamata Drury J//ustr. nat. hist. 1770, Il. pl. 38, fig. 7 et 8. Polyrhachis bihamata Smita Journ. Proc. Linn. Soc. II, pag. 59. Polyrhachis affinis GuiLLov Ann. Soc. ent. X. 1841, pag. 314 (Femina). Femina: Long. 12 Millim. Nigra, pronoto, metanoto, pe- tiolo, abdominis segmento primo et femorum anticorum di- 140 G. MAYR midio basali plus minusve sordide ferrugineis; ochraceo- pilosa et aurichalceo-pubescens; subreticulato-punctata. Cly- peus brevis, vix carinatus, margine antico arcuato; pronotum utrinque car‘na longitudinali obtusa; metanoti pars basalis obliqua a parte declivi carina obtusa transversa nigra sepa- rata; petioli squama angusta, alta, incrassata, supra spinis 2 erectis, divergentibus, nigris, modice retro curvatis; ab- domen segmento primo lateraliter absque carina longitudinali; alae anticae longae (16 Millim.) et infuscatae. In India orientali, Singapore, Java, Sumatra, Celebes, Ce- ram, Waigiou, Bachian, Dory et Nov. Guinea. 16. P. bellicosa SMITH. Journ. Proc. Linn. Soc. Ul. 1858, pag. 142. In Sumatra, Gilolo, Waigiou, Ceram, Aru et Morty. 17. P. Mayri Roc. Polyrhachis relucens Mayr (nec Latr.) Myrm. Stud. 1862, pag. 37. Polyrhachis Mayri Roc. Verz. 1863, pag. 7. In Ceilon, Siam, Java, Sumatra et insulis Philippin. 18. P. villipes SMITH. Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 67. Femina: Long. 11 Mill. Operariae simillima pronoto spinis 2 brevioribus, porrectis, subparallelis, metanoti parte basali latiore quam longiore, utrinque obtuse marginata, angulis posticis subdentiformibus, petioli squama latiore, spinis. bre- vioribus et margine superiore in medio subdentato differt. Exemplum unicum apterum. Etiam in Sumatra occurrit. 19. P. striata Mayr. Myrm. Stud. 1862, pag. 38. In Java, Sumatra et Manilla. FORMICIDAE BORNEENSES 141 20. P. Beccarii Nov. spec. Operaria: Long. 14 Mill. Nigra, pubescentia aurea, densis- sima, adpressa et nitente; sculptura subtilis coriaceo-punctata propter pubescentiam vix visibilis. Mandibulae subnudae, nitidae, dense striatae punctis nonnullis; caput aureo-pilosum; clypeus obtuse carinatus, antice productus, margine antico arcuato; antennae microscopice pubescentes, scapo infra sparse piloso; laminae frontales cum fronte fortiter prominentes; thorax quadrangularis, altus, brevis, supra longitrorsum convexus et pilosus, utrinque laminatus, incisuris suturalibus profundis et suturis distinctissimis; pronotum disco latiore quam longiore, spinis modice longis, porrectis, fortiter divergentibus; meso- notum latius quam longius; metanotum parte basali paulo latiore quam longiore, antice latiore quam postice, angulis posticis rectangularibus et dentiformibus, postice a parte de- clivi carina transversa obtusa, in medio interrupta, separata, parte declivi lateraliter haud marginata; petioli squama (ut in P. Mayri) incrassata supra spinis 2 longis, rectis, diver- gentibus, valde distantibus, lateraliter infra spinam dente forti triangulari acuto; abdomen supra pilis paucis brevibus erectis, infra et postice longius pilosum; pedes subtilissime pubescentes et vix pilosi. Haec species ad Turmam Relucens pertinet, quoad staturam et pubescentiam P. meropi Su. (Mayr Adnot. in Mon. Form. Indo-neerl. 1867, pag. 21) simillima est. 21. BP. nigropilosa Nov. spec. Operaria: Long. 10.5 Millim. Nigra, copiose fusco-nigro- pilosa, vix pubescens; fortiter longitrorsum striata, clypeo antice sublaevi, abdomine nitido subtiliter reticulato-coriaceo , antice indistinete longitudinaliter striolato. Clypeus obtuse carinatus margine antico arcuato; laminae frontales cum fronte fortiter prominentes; thorax brevis, quadrangularis, supra longitrorsum fortiter convexus, utrinque laminatus, incisuris 142 G. MAYR suturalibus profundis; pronotum spinis 2 porrectis, modice divergentibus; mesonotum ter latius quam longius, utrinque late laminato-subdentiforme; metanotum parte basali obtra- pezoidali, paulo latiore quam longiore, utrinque laminata, po- stice carina transversa arcuata, utrinque in dentem erectum terminante, separata a parte declivi laevigata, concava et quadrata; petioli squama trapezoidea (supra latior), supra spinis 2 longis, erectis, divergentibus et lateraliter utrinque spina minuta, extrorsum directa; scapi pedesque longe et co- piose nigro-pilosi. P. villipedi et striatae proxima. Etiam ab insula Celebes (Mus. caes. Vienn.) cognita. 22. P. pruinosa Nov. Spec. Operaria: Long. 9.5-10.5 Millim. Nigra, micans, haud pilosa, microscopice non dense albido — aut testaceo-pubescens ; subtiliter dense longitrorsum striata, clypeo, genis, fronte antice et petioli squama punctato —, abdomine magis reti- culato — coriaceis. Caput infra carinis 2 longitudinalibus an- ~ gulatis; clypeus haud aut vix carinatus, margine antico ar- cuato, in medio levissime emarginato; laminae frontales elevatae et approximatae; thorax quadrilaterus, supra usque ad metanoti partis basalis marginem posticum distinctum longitrorsum modice convexus, marginibus 2 lateralibus acutis, plus minusve elevatis, bis profunde emarginatis; pronotum spinis 2 modice longis acutis, porrectis et divergentibus, disco inter spinas et pronoti angulos posticos rectangulari latiore quam longiore; mesonotum plus duplo latius quam longius; metanotum parte basali trapezoidali latiore quam longiore, postice utrinque denticulo minuto, parte declivi subtiliter transverse striata, lateraliter haud marginata, longiore quam latiore et parte basali longiore; petioli squama supra spinis 2 erectis, modice divergentibus et spinulis 2 brevibus latera- libus, margine superiore subrecto transverso. Ad Turmam Relucens pertinet. FORMICIDAE BORNEENSES 143 Echinopla Swrk. Proc. Linn. Soc. Zool. II. 1857, pag. 79. 23. E. limeata Mayr. Myrm. Stud. 1862, pag. 41. Femina: Long. 8 Millim. Color et pilositas ut in Operaria; caput, petiolus, abdomen et pedes ut in Operaria; pronotum in medio oblique, ad latera longitudinaliter rugoso-striatum; mesonotum et scutellum longitrorsum striata, pleurae longi- tudinaliter rugoso-striatae; metanotum supra in medio lon- gitudinaliter striatum et lateraliter rugosum. Exemplum unicum apterum. Etiam in Java collecta. 24. E. striata Mayr. PI Ù Myrm. Stud. 1862, pag. 41. In Singapore, Malacca, Sumatra, Celebes et Ceram. 25. E, melanarctos SMITH. Proc. Linn. Soc. Zool. II. 1857, pag. 79. In Singapore et Sumatra. Oecophylla Smt. Journ. Proc. Linn. Soc. V. Suppl. 1860, pag. 401, 26. 0. smaragdina FABR. Formica smaragdina Fagr. Ent. syst. IL 1793, pag. 350. Oecophylla smaragdina Smita J. Proc. Linn. Soc. V. Suppl. 1860, pag. 102. Formica virescens Fagr. Ené. syst. IL. 1793, pag. 355. Lasius virescens Fagr. Syst. Piez. 1804, pag. 417. Oecophylla virescens Smita J. Proc. Linn. Soc. V. Suppl. 1860, pag. 102 144 G. MAYR Formica longinoda Latr. Hist. Four. 1802, pag. 184. Formica macra Guér. Voyag. Coq. Il. 1830, pag. 202. Formica zonata Guér. Voyag. Cog. I. 1830, pag. 205. Formica longipes Jerp. Ann. Mag. N. H. 1854, pag. 105. Oecophylla longipes Roc. Verz. 1863, pag. 10. In Africa, Asia meridionali et Australia. Plagiolepis Mayr. Europ. Formic, 1861, pag. 42. 27. P. geacilipes SMITH. Formica gracilipes Smita Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 22. Prenolepis gracilipes Mayr Myrm. Stud. 1862, pag. 50. Plagiolepis gracilipes Mayr Adn. Mon. Form. Indo-Neerl. 1867, pag. 41. Formica trifasciata Smita Cut. Brit. Mus. 1858, pag. 27. Camponotus trifasciatus Roc. Vers. 1863, pag. 3. In Hongkong, Singapore, Java, Celebes, Aru et Chili. Tiypoclinea Mayr. Formic. austr. 1855, pag. 105. Monacis Roc. Ein. n. exot. Ameis. Gatt. 1862, pag. 233. Iridomyrmex Mayr, Myrm. Stud. 1862, pag. 54. 23. H. cuspidata SMITH. Polyrhachis cuspidatus Smiti Cut. Brit. Mus. 1858, pag. 66. 29. H. comigera Mayr. Neue Formic. 1870. pag. 18 (Verh. zool. bot. Ges. 1870, pag. 955). Operaria: Long. 6-6.5 Millim. Ferrugineo-fusca, capite, scapo et abdomine nigro-fuscis; nuda, micans. Mandibulae nitidae, punctulatae; caput (cum mandibulis) cordiforme, subliliter coriaceum, partim subtilissime striolatum et insuper valde superficialiter foveolato-punctatum, margine postico ar- FORMICIDAE BORNEENSES 145 cuatim exciso; clypeus in medio antice depressus; pronotum dense reticulato-punctatum, in medio impressum, lateraliter angulo minuto obtuso; mesonotum longitudinaliter rugulosum, antice cono erecto obtuso, ad basim sulco circumeincto, me- tanotum gibbiforme elevatum, supra spinis 2 erectis, curvatis et divergentibus; petioli squama guadrata, paulo antrorsum inclinata, margine superiore late emarginato et utrimque in dentem producto; abdomen dense punctulatum. 30. MI. semirugosa Mayr. Neue Formic. \870, pag. 18. e Operaria: Long. 6-6.5 Millim. Nigra, pilosa, haud pu- bescens; rude reticulato-rugosa, mandibularum dimidio apicali laevigato et nitido, abdomine pedibusque levissime coriaceis et nitidis. Caput cum mandibulis rotundato-triangulare; man- dibulae margine masticatorio multidenticulato; clypeus mar- gine antico recto; antennae pilis longis rectangulatim abstan- tibus, scapo subtiliter coriaceo et lineolis impressis dispersis; thorax inermis inter mesonotum et metanotum fortiter con- strictus; mesonotum convexum elevatum; metanotum subcu- boideum, parte basali transverse convexa, margine postico leviter emarginato; petiolus supra nodo transverso inerm); pedes pilis abstantibus, haud longis. ol. H. patens Mayr. Neue Formic. 1870, pag. 19. Operaria: Long. 5.5 Millim. Ferrugineo-rufa, mandibulis et clypeo magis testaceis, abdomine plus minusve fuscescente; pilosa, abdomine distincte pubescente. Mandibulae sublaeves punctis nonnullis, margine masticatorio multidenticulato; caput rotundato-triangulare, indistincte et levissime coriaceum punctis magnis valde superficialibus; clypeus rugosus, margine antico recto; antennae pilis longis rectangulatim abstantibus, scapo subtiliter coriaceo, haud lineolato, thorax ut in H. semiru- 10 146 G. MAYR goso, pronoto et mesonoto in medio sublaevibus, lateribus plus minusve rugulosis, metanoto rude reticulato-rugoso ; petiolus supra nodo transverso inermi, subtiliter ruguloso, abdomen sublaeve, nitidum; pedes pilis subrectangulatim abstantibus. 32. H. sulcaticeps Mayr. Neue Formic. 1870. pag. 19. Operaria: Long. 6-7 Millim. Nigra, nitida, adomine piceo, mandibulis, antennarum basi et apice, abdomine postice et infra ferrugineo-rufis; haud pubescens, sparsissime pilosa an- tennis pedibusque abstante pilosis, sublaevis, abdomine sub- tiliter dense coriaceo et minus nitido, clypeo saepe subtiliter ruguloso aut striolato punctis nonnullis magnis, valde super- ficialibus. Capitis, thoracis et petioli forma ut in 2 semi- rugoso et patenti; vertex sulco distincto longitudinali. 33. H. bituberculata Mayr. Myrm Stud. 1862, pag. 57. Hypoclinea sellaris Roc. Die new aufg. Galt. u. Arlen. 1863, pag. 213. In Malacca, Singapore, Celebes et Lucon. 54. H. excisa Mayr. Jridomyrmex excisus Mayr Adn. Mon. Form. Indo-Neerl. 1867, pag. 43, Fig. 8. Hypoclinea excisa Mayr Newe Form. 1870, pag. 21. Individua borneensia differunt colore corporis nigro-fusca, mandibulis, scapi dimidio basali et tarsis. pallidis. In insulis Australasiae et in insula Samoa (Mus. Goperrroy). Tapinoma Forsr. Hymenopt. Studien I; 1850, pag. 43. Micromyrma Dur. Ann. Soc. ent. Fr. 1857, pag. 60. FORMICIDAE BORNEENSES 147 35, T. albipes SMITH. Formica (Tapinoma) albipes Smwiti Journ. Proc. Linn. Soc. VI. 1861, p. 38. Tapinoma nigrum Mayr Myrm. Stud. 1862, pag. 55. In Hongkong, Ceilon, Java et Celebes etiam occurrit. TIechnomyrmex Nov. GEN. Operaria: Mandibulae latae triangulares, margine masti- catorio serrato. Palpi maxillares sexarticulati. Clypeus trian- gularis postice inter antennarum articulationes intersertus, haud carinatus, modice convexus, angulo postico fortiter ro- tundato, margine antico integro aut leviter emarginato. La- minae frontales divergentes. Antennae 12 articulatae oriuntur ad clypel marginem, scapo longo, funiculo ad apicem sensim paulo incrassato, articulis basalibus, primo excepto, vix lon- gioribus quam crassioribus, articulis apicalibus, ultimo ex- cepto, paulo brevioribus quam crassioribus. Fossa clypei et fossa antennalis conjunctae. Area frontalis magna indistincta. Sulcus frontalis et ocelli nulli. Thorax inermis sulco trans- verso profundo inter mesonotum et metanotum, hoc gibbi. forme. Petioli squama sublanceolata, horizontalis, petiolo connato (ut in genere Tapinoma). Abdomen, a supero visum , segmentis quinque ano rimacformi apicali et haud ciliato. Tibia- rum anticarum et posticarum calcaria pectinata. Femina: Caput ut in Operaria, ocellis tribus. Thorax inermis antice perpendiculariter truncatus, transverse con- vexus, metanoto modice convexo. Petiolus, abdomen et cal- caria ut in Operaria. Alae anticae breves ut in genere //ypo- clinea, ramo costae cubitalis interno rudimentali et costa recurrente carente. . 0. stremua NOV. SPEC. Di Operaria: Long. 2.4-3 Millim. Castanea aut fusca, capite fusco-nigro, metanoto supra nigricante abdomine nigro, man- 148 G. MAYR dibulis et tarsis testaceis; disperse, abdomine densius, longe pilosa, antennis pedibusque pilis brevibus copiosis, parum abstantibus. Mandibulae laevigatae, nitidae, punctis dispersis piligeris: caput sublaeve, nitidum; thorax densissime subti- liter ruguloso — aut reticulato — punctatus et opacus pro- noto sublaevigato leviter coriaceo, plus minusve nitido; ab- domen laeve et nitidum. Femina: Long. 3-3.8 Millim. Nigro-fusca, abdomine nigro, mandibulis, pronoto, coxis et tarsis testaceo-rufis; pilosa ut in Operaria. Mandibulae, caput et abdomen ut in Operaria; thorax mesonoto et metanoto densissime subtiliter rugoloso- punctato et opaco, pronoto et scutello minus dense punctu- latis et nitidiusculis; alae anticae long. 2.8 Millim., paulo infuscatae, pterostigmate et costis fuscis. Etiam cum nido prope Singapore a Barone Ransonnet re- pertum est. Odontomachus Larr. Hist. Crust. Ins. XIII. pag- 257. 37. 0. Ihaematodes Linné. Formica haematoda Linné, Syst. nat. I. (edit. XII) 1767, pag. 965. Myrmecia haematodes Fasr. Syst. Pies. 1804, pag. 425. Odontomachus haematodes Larr. ist. Crust. et Ins. 1806-1809, XIII. pag. 257. Formica unispinosa Fasr. Hat. syst. 1792-1794, li, pag. 359. Myrmecia unispinosa Fapr. Syst. Piez., pag. 423. Odontomachus unispinosus Latr. Gen. Crust. et Ins. IV. pag. 128. Formica maxillosa Deceer Mem. Hist. Ins. Ul. 1778, pag. 601. Odontomachus simillimus Sm. Cal. Brit. Mus. 1858, pag. 80. Odontomachus hirsutiusculus Sm. Cut. Brit. Mus. 1858, pag. 78. In Africa, Asia meridionali, Australia et America meridionali. 38. 0. rixosus SMITH. Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 79. In Birma, Singapore et Ternate etiam occurrit. FORMICIDAE BORNEENSES 149 39. 0. tuberculatus Roc. Die Ponera-artigen Ameisen, 1861, pag. 28. Odontoponera Mayr. Myrmec. Studien 1862, pag. 69. 40. 0. denticalata SMITII. Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 90. In Java et insulis Philippinensibus. Bothroponera Mayr. Myrm. Stud. 1862, pag. 69. 41. B. tridentata SMITH. Pachycondyla tridentata Sw. Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 106. Solummodo ex insula Borneo cognitum. Diacamma Mayr. Myrm. Stud. 1862, pag. 70. 42. D. rugosum GUILLOU. Ponera rugosa GuiLr. Ann. soc. ent. X. 1841, pag. 318. Diacamma rugosum Mayr Wyrm. Stud. 1862, pag. 70. Ponera versicolor Sm. Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 87. Ponera sculpta Jerp. Ann. Mag. N. Hist. 1854, pag. 100. In insulis Australasiae et in Siam. 43. D. holosericeum Roc. Ponera holosericea Roc. Poneraart. Am. 1860, pag. 302. Diacamma holosericea Mayr Myrm. Stud. 1862, pag: 70. Etiam in Java et Sumatra occurrit. 150 G. MAYR 44. D. intricatum SMITH. Ponera intricata Sm. Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 88. Diacamma intricatum Mayr Myrm. Stud. 1862, pag. 70. Solummodo ab insula Borneo cognitum. Ponera LATREILLE. Hist. Grust. Ins. XIII. (1802-1805) pag. 257, sensu stricto: Mayr Myrm. Stud. 1862, pag. 73. 45. P. trumeata SIITH. J. Proc. Linn. Soc. Suppl. 1860, pag. 72. Etiam in insula Celebes. Hetatomma SviTmi. Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 102. 46. E. coxale Rocer. Ponera rugosa Su. Cut. Brit. Mus. 1858, pag. 88. Ponera coxalis Roc. Poneraart. Am. 1860, pag. 308. Ectatomma (Subgenus: Rhytidoponera) coxale Mayr Myrm. Stud. 1852, pag. 84. In Ceilon, Celebes et Aru. Lobopelta Mayr. Myrm, Stud. 1862, pag. 85. 47. L. ividescens SMITH. Ponera iridescens Sm. Cut. Brit. Mus. 1858, pag. 88. Lobopelta iridescens Roc. Verz. d. Form. Gatt. u. Art. 1863. pag. 19. Solummodo e Borneo cognitum. FORMICIDAE BORNEENSES AS. L, mutabilis SMITI. Ponera mutabilis Sm. J. Proc. Linn. Soc. VI. 1861, pag. 45. Lobopelta mutabilis Mayr Myrm. Stud. 1862, pag. 86. In insula Celebes. Typhlopone Westwood. Intr. Class. Ins. II. 1840, pag. 219. Cosmaecetes Spin. Mem. Acc. Tor. NI. 1857, pag. 70. 49. FT. laevigata SMITH. Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 112. In Siam, Java et Celebes. Pyphiatta sm. J. Proc. LINN. Soc. II. pag. 79 50. T. laeviceps SMITH. J. Proc. Linn. Soc. HI. pag. 79. In insula Celebes. Tetramorium Mayr. Form. austr. 1855, pag. 151. Tetrogmus Roc. Berl. ent. Zeit. 1857, pag. 10. bl. VW. guimeemse l'ABR. ~ Formica guineensis F. Syst. ent. Il. 1775, pag. 357. Myrmica guineensis Roc. Berl. ent. Z. 1862, pag. 293. Tetramorium guineense Mayr Myrm. Stud. 1862, pag. 92. Myrmica bicarinata Nyt. Add. adn. Mon. Form. bor. Eur. 1846, p . 1061. 152 G. MAYR Myrmica cariniceps Guér. Rev. Mag. Zool. 2 Ser. T. WV. 1852, pag. 79. Myrmica Kollari Mayr Verh. z. db. V. 1853, pag. 283. Tetramorium Kollari Mayr Form. austr. 1855, pag. 153. Myrmica reticulata Sm. Trans. ent. Soc. 1862, pag. 33. In Europae calcariis, in Africa, Asia meridionali, Australia et America meridionali. Vollenhovia Mayr. Reise d. 6st. Freg. Novara, Form. I865, pag. 21. 52. V. punctatostriata Mayr. Reise d. Ost. Freg. Novara, Form. 1865, pag. 21. In Java. Monomorium Mayr. Form. austr. 1855, pag. 180. 53, M. Pharaonis Linné. Formica Pharaonis L. Syst. Nat. IL 1767, pag. 963. Myrmica Pharaonis Roc. Berl. ent. Z. 1862, pag. 294. Monomorium Pharaonis Mayr, Myrm. Stud. 1862, pag. 104. Formica antiguensis F. Ent. Syst. IL 1793, pag. 357. Myrmica domestica Snuck. Mag. Nat. Hist. 1838, pag. 627. Myrmica molesta Su. Cut. Brit. Mus. 1858, pag. 122. Pheidole molesta Roc. Berl. ent. Z. 1859, pag. 259. Diplorhoptrum fugax Lucas Bull. Ann. Fr. 1858, pag. LXXXI. In Europae caldariis, in Africa, Asia meridionali, Australia, ? 2 atque America centrali et meridionali. 54. MI. latinode Nov. sPEc. Operaria: Long, 2.9-3.7 Millim. Rufo-testacea aut castanea, antennis pedibusque testaceis, abdomine fusco-nigro; sparse longe pilosa, haud pubescens, pedibus pilis longis abstan- tibus. Laevis, nitidissima, mandibulis laevibus punctis non- FORMICIDAE BORNEENSES 153 nullis, genis antice breviter striolatis, fronte et vertice punctis nonnullis dispersissimis, metanoto transverse striolato, meso- thoracis lateribus supra laevibus, infra longitrorsum striatis; funiculus articulis 2.-8. paulo crassioribus quam longioribus; clypeus muticus; thorax elongatus dorso subrecto, sulco meso- metanotali angusto et haud profundo; petioli nodi latiores quam longiores. 55. MI. speculare Mayr. Myrmec. Beitr. A866, pag. 26. In insula Upolu etiam occurrit. Pheidole Westw. Ann. Mag. Nat. Hist. VI. 1841, pag. 87. Oecophthora Heer Hausameise Madeira’s 1852, pag. 15. 50. P. javana Mayr. Adn. in Mon. Form. Indo-neerl. 1867, pag. 66. In insula Java. Cremastogaster Luvp. Ann. Sc. Nat. XXIII. 1831, pag. 132. Acrocoelia Mayr Verh. zool. bot. Ver. 1852, pag. 147. 57. €. inflata SMITH. Cut. Brit. Mus. 1858 pag. 136. In Birma et Singapore. 58. C, difformis SMITH. Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 137. In Singapore et Celebes. 154 G MAYR 59. €. anthracina SMITH. Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 136. In Ceilon et Singapore. 60. C. corfaria Noy. sPEC. Operaria: Long. 3.2-4.4 Millim. Micans, ferrugineo-fusca aut ferrugineo-testacea, mandibulis, antennis pedibusque pal- lidioribus, capite supra obscuriore, abdominis dimidio postico fusco-nigro; sparsissime pilosa, pedibus solummodo pilis di- spersis adpressis. Subtiliter reticulato-coriaria, mandibulis, genis, laminis frontalibus et plus minusve clypeo striatis; funiculus a basi ad apicem sensim incrassatus (clava indi- stincte triarticulata); pronotum antice rotundatum, in medio saepe impressione longitudinali; mesonotum modice deplana- tum, antice in medio tuberculo minuto et utrinque ante su- turam meso-metanotalem impressam tuberculo distinctissimo subdentiformi; metanotum spinis duabus gracilibus, longis, acutissimis, oblique retro et sursum directis, paulo diver- gentibus et ante ‘apicem parum extrorsum curvatis; petioli segmentum anticum obtrapezoidale angulis anticis fortiter rotundatis, segmentum posticum latius quam longius, supra absque suleo longitudinali. Myrmicaria SAUNDERS. Trans. Ent. Soc. III. (1841-1843) pag. 57. Heptacondylus Smita Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 141. Physatta Switn Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 174. Ol. MI. subcarimata SMITH. Heptacondylus subcarinatus Smith Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 142. Mvrmicaria subcarinata Mayr Diagn. n. u. wenig gek. Form. 1866, pag. 22. Physatta dromedarius Smita Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 171. Io Java: FORMICIDAE BORNEENSES 155 62. MI. longipes SMITH. Heptacondylus longipes Su. Cut. Brit. Mus. 1858, pag. 172. Myrmicaria longipes Mayr Adn. in Mon. Form. Indo-neerl. 1867, pag. 81. Heptacondylus arachnoides Sm. J. Proc. Linn. Soc. II. pag. 72. In Java. Cataulaeus SMITH. Trans. Ent. Soc. N. S. Vol. IJ, Part. VII, 1853, pag. 225. 63. C. hispidulus SMITH. J. Proc. Linn. Soc. VII. 1865, pag. 76. In Sumatra. Meranoplus smut. Trans. Ent. Soc. N. S. Vol. II, Part. V11, 1853, pag. 224 64. NI. cordatus SMITI. Cat. Brit. Mus. 1858, pag. 193. solummodo e Borneo cognitum. INDICE — ~ è. CANESTRiNI. — Gli Opilionidi Italiani. Tav. I. DAE. 4 ‘ : E . : . Pag. 5-48 — >, M. FERRARI. — Aphididae Liguriae. . 7 = 49-85 op . TRINCHESE. — Un nuovo genere della famiglia degli Eolididei. Tav. IV-XIII. : . » 86-132 ~ +, Mayr. — Formicidae borneenses A 2 : » 133-155 ue borin eke TRIO PETTO COCCIA LUDCITI ILCCCCOETE NT COLTO ECE DOLL CENE COA Wreenee ICECLI TOTI KOLCOLCISOLOCO su ire SOC TRenr ery Venu weny PELL TTT LES, ere nhe se Kekaueyars OLERODOCLCO SPOTL. wees COR TL ELE ALE È CUUCLLI ICLROCONNTTETTY LO POCOULON ET ACTS) AREUTL ELEY EO CECCLOR EY) Week ere yy [TCA Wve ROC} Ht eyes Mare mverieia varia Penge yy te LLCECOLCIO CONTECH Wenge Vee fay NORV ERVV EVES SERI aeeareny VAN ey ANY Ah sFURIVENTYEA DUELS ECA TTY Keeeus svar BOC) Wate Ceeuneyenes OTC Onn | NETHER RH SSW gE tenta COLON) CELCTECTTO nuusi UCCCE ISICO COLETTI teseventine havoose ANTSNRIERA LITDATONTITTONI ARRE I Gitai È TATO GSIRULOCULULCITI AUC et POTN Ty) ViNH ULCCA He UCOCCO rai re beueheay ii LI t | : t Thy i sere ers y | OOO ATTI eee eee x OUTLET ET) a beer Ny OUR TENT) EPEC Ey DEEL LENT YTV yy Henne RARO TOCCO DOLLY) bebe Carer eer eye CCCOCOLCO TI VOLCCRICO DO) BEARS We NERA NANI à RR [OUR QU MUOIO toni SE it ' I i t at mn i DI Leen ee \ ' ì ì LU 4 : REP È n See RANA TR we retain ESTES mana TERRE iii X UTES ney ì TAREE Cah wy hive CREPES 4 f È : TOO ENT TY DEI eG MIO UDUCGL to) POY PRITESY ERY EATEN ETT TY } bare UULLOLOO USED VTS Cee eye TITANI an Sore ROTA POPE LOLOTITLON ONTO IAN : hin ies WOR eae wee a DODO Uo COREE DO VERT ae Lal ve ROMITA mai QO aT Vy POD abana TNT UP TUTTA OTO CO Heat COTTE COG BOCGCCETI CORRE ren ty (err AROIFIOITONIE DO POC rent) USVESU yarn Vea MASSE ti EVSFTIR TA} KIRI LI CECT DULECCECEA CELTI ATO DORLERELET LSBSURTA ii SVCEITEI ep us FISTSLIALIvAKtst ROCCO PECETTETE FF FUEBLSINI5IRIRKEAt ILCOLOCA ILE ae jj ISMIOSTTE DONTETETI INELLECITÀ ILA 4 rec Feb sesea dens rasoio vey UPROVSER SPURNS Ne eNeeDp eens RKELITICETI TICA EA COTTI ROLKEKLE RATE CIT YTITCATCN Aeereoneensrere TLFrgaggeas “ni govani LEON CHORE O EON EHS Teste eenewesves ot eceeryy srisuareri FLEUIGAS SAVES ear yes aryyeeneererenrd Ovseyeneeeg CPeesereeneperauyy Oveene enterica sive TT Er eee LESLIE COCESASEN ISITE TT YY TY 1 ARATIRENFSVIZEA GA VI A EA Rey, AILLLSTSESRINKSg ts SSSHSSEMTNRSONNS ENCE OSS ¥sagyests CESITKKETTTASYTCAT ILECELTIELETI CEELEECETTOTT steve CNieervedyapacacy SSSSRESNOR INOS SOR ees Vr VISI; dlatassa;at ICCCCURETTE TIT TTATCErITi RIFNIARS eR OR ERE ESE vavatere COCEES STi ery UU tr t "a af aC icvivrcri 'e' data da risse] LIyrogae COCEELITI st sees Heteseye sseeaten Tengerves etre DOGE LETTE Neoveeriwensy ILLE ITI TE CEI YICITÀ aye Wr vee