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COMPARATIVE ZOOLOGY,
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AT HARVARD COLLEGE, CAMBRIDGE, MASS,
Founded bp pribate subscription, in 1861.
Deposited by ALEX. AGASSIZ. No. (H 41/
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VENETA,
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ANNUARIO
DEL MUSEO ZOOLOGICO
DELLA R. UNIVERSITÀ DI NAPOLI
ANNO V.
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ANNUARIO
DEL MUSEO Z0OLOGICO
DELLA R: UNIVERSITÀ DI NAPOLI
PER
ACHILLE COSTA
PROFESSORE DI ZOOLOGIA E DIRETTORE DEL DETTO MUSEO ZOOLOGICO
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ANNO V.— 1865.
CON TRE TAVOLE
NAPOLI
DALLA TIPOGRAFIA DI ANTONIO CONS Strada S. Antonio alla Vicaria n. 44,
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PREFAZIONE
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Il lavoro al quale abbiam dato comincia- mento nel precedente volume, il Prospetto Si- stematico degli Imenotteri Italiani, è cagione per cui la pubblicazione di questo Annuario , non ostante tutto il nostro buon volere , non possa procedere con quella sollecitudine che vorremmo, e che pur stimiamo necessaria per- ché le cose che in esso si vanno illustrando non perdano dell’interesse generalmente richie- sto. Della quale lenta pubblicazione siamo an- cora dolenti, perché in siffatta guisa pare che malamente rispondessimo al buon viso che i zoologici, ed italiani ed oltramontani, continua- no a fare a questo nostro tenue lavoro. D’al- tronde le condizioni nelle quali trovansi le col- lezioni del Museo zoologico di questa Università son tali, da richiedere il sacrificio di molto tempo materialmente speso pel loro accurato studio ed ordinamento: lo che di conseguenza riesce a discapito de’ lavori scientifici, i quali
senza ciò potrebbero esser più copiosi , e di- remo ancora meno imperfetti. È forza però ac- contentarsi di quel tanto che è conciliabile con l'adempimento del mandato che dalla carica direttamente ci viene, e che non potremmo tra- scurare senza mancare al proprio dovere.
Napoli Novembre 1869.
PARTE PRIMA
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Nessuno innovamento essendovi stato nel 1865 negli assegni degli Stabilimenti Scientifici in generale, anche la dotazione del Museo zoologico è stata, come negli anni | precedenti, di Lire tremila. Delle quali poco men che la metà è stato mestieri spenderla per materiali di prepara- zione e conservazione degli animali, per la manutenzione del Museo in generale, e per altri annessi. Poco oltre la metà soltanto ha potuto quindi essere impiegata in novelli acquisti. Il seguente specchietto, corrispondente ai docu- menti depositati presso l’ economato, dimostra in qual mo- do è stata ripartita la cifra totale avuta a disposizione.
Dotazione. . Lire 3000,00
Per scaffali, basi di legno noce a politura, boccacci di cri-
stallo, e taluni mobili 5 n 5 x SAUio . 519,60 Per materiali di preparazione e conservazione . . 498,70 Per libri necessari a tenersi nel museo. . ° +. 184,68 Per la peregrinazione zoologica con quattro giovani del
corso universitario e per quattro giorni consecutivi . + 105,75
1308,73
Speso per acquisti 1690,95
Spesa totale 2999,68
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ArticoLo 1.° Acquisti faiti durante l’ anno 1863.
La sezione degli Animali Vertebrati è sempre quella che con numero ristretto di specie assorbisce le cifre mag- giori negli acquisti annuali. Ciò non ostante un discreto au- mento hanno avuto in quest’ anno le altre sezioni ancora, principalmente la classe degl’ insetti, nella quale buon nu- mero di specie dell’ Italia settentrionale, sopratutto delle Alpi, ci ha dato interessanti elementi per la collezione en» tomologica italiana. Con le lire 1690,95 adunque impiegate per acquisti il Museo si è accresciuto de’ seguenti animali.
ELENCO DELLE SPECIE IMMESSE NEL MUSEO PER ACQUISTI. Le specie precedute da * mancavano nel Museo.
Le specie precedute da = son quelle di cui si conservano in- dividui disponibili da poter offrire in cambio ad altri Musei.
Mammiferi 1 Cercopithecus griseoviridis, Desm. Africa mer. 1 2 — tantalus, Ogilg. id. 1 3 — pileatus, Desm. Indiv. addimest. 1 4 Putorius foina, Lin. Napoli 1 * 5 Mustela vulgaris var. meridionalis,
A. Cost. (1) id. 2
* 6 Arvicola leucurus, Gerò, Basse Alpi 2
* 7 Myodes Nageri, Schinz. id. 1
* 8 Microtus incertus, Selys. Provenza 2 Uccelli
9 Otogyps auricularis, Daud. C. B. Sp. 1
* 10 Serpentarius orientalis, Verr. Abissinia 1
{A} Vedine ia illustrazione nella |arte seconda.
DELE
* 11 Musophaga gigantea, Vieill. Gabon. 1 * 12 Opisthocomus cristatus, Gm, N. Granata + * 18 Nectarinia fuliginosa ! Affrica mer. 1 * 14 Sylvia sarda, Marm. Sardegna 2 * 15 Emberyza cia, Gm. o 2 Napoli 2
Rettili 16 Lacerta ocellata, Duud. Affrica sì
Pesci
17 Labrax punctatus, BI. (lupus, Cuv.)
specimen anomalum (1) Golfo di Napoli 1 * 18 Temnodon saltator, Lin. (2) id. 1 19 Malthea vespertilio, Linn. Antille 1 20 Tetrodon Wi Nilo 1 21 Dasybatis ? Golfo di Napoli (3) 1 * 22 Mustelus plebejus, Bonap. td. 1 23 Lamna cornubica, Gm. id. 1
Insetti
Coleotteri 24 Carabus festivus, Dej. Francia 1 #25 -— punctato-auratus, Germ. id. 2 26 — Cristoforii, Sp. id. 4 27 — pyrenaeus, Dej. Pirenei 4 28 — splendens, Fab. id. 2 * 29 -— guadarranus, Guadarrana 1 * 30 — impressus. Beyrout 1 * 31 Nebria Larriollei (n. sp. Bonv.) Francia 1
(1) La seconda pinna dorsale e la pinna anale deviando dalla linea mediana camminano sul fianco destro riunendosi insieme e formando un arco non inter- rotto su quattro quinti della lunghezza del corpo.
(2) Volg. Pesce serra.
(3) Individuo del peso di 40 chili.
sio PO
32 Aptinus displosor, Duf. 33 Pristonychus Le
34 Pterostichus Dufourii, Def. 35 — 36 Acupalpus dorsalis, Fab. 37 Trechus pinguis, Kiesw.
38 Aphoenops Leschenaultii, Bonv.
39 Tachys parvulus, De.
40 Philochthus assimilis, GyIl. 41 Lopha 4-maculata, Lin.
42 — 4A-guttata, Fab.
43 Leja lampros, Herb.
44 Peryphus fuscicornis, Dej. 45 = tricolor, Fab.
46 — pallidipennis, Il. 47 Notaphus undulatus, Sturm. 43 — punctulatus, Drus. 49 Bembidium paludosum, Pnz. 50 Quedius brevipennis, Farm.
51 Ocypus brachypterus, Kraatz.
52 Anthobium Kraatzii, Duv. 53 Bythinus Mulsantii, Kiesw. 54 Silpha Souverbii, Germ.
55 -— lapponica, Herbs.
56 Adelops Schiodtei, Kiesw. 57 + ovatus, Kiesu.
58 -— speluncarum, Delar. 59 Corticus foveicollis, A. Cost. 60 Dasycerus sulcatus, Brogn.
61 Mycetophagus atomarius, Fab.
62 Byrrhus pyrenaeus, Steff. 63 — lobatus, Kiesw.
64 Lucanus tetraodon, Thunb. of P
65 Cetonia carthami, Genè
66 Leucocelis haemorrhoidalis, Fab.
albella, Pal. var. Korinii, Fal. 68 Coryphocera olivacea, Guer.
ZIBNI
Boisgiraudi, Duf.
Pirenei Alti Pirenei Pirenei id. Lombardia Francia id. Lombardia Parigi id. id. Germania id.
Alpi Lombarde
Alti Pirenei Svizzera id.
Parigi
Alti Pirenei
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id. Lapponia Alti Pirenei
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69 Lethrus scoparius, Fisch. Grecia 70 Geotrupes puncticollis, Luc. Algeria 71 _ pyrenaeus, Charp. Pirenei 72 Bolboceras gallicus, Mus. Francia 73 Julodis Ebrenbergii, Lap. Gor. Grecia 74 —. Brullei, Lap. Gor. id.
75 Cebrio Fabricii, Leack. Fr. mer. 76 Phosphaenus hemipterus, Fab. id. 77 Henicopus pyrenaeus, Fairm. Pirenei
78 Trichodes crabroniformis, Fab. Affrica 79 Colpotus strigosus, A. Cost. Italia. mer.
80 Mylabris ? Grecia
81 Lydus pallidicollis, Schà. Siria
82 Lytta dives, Brull. Grecia 83 Mordella o Affrica?
84 Otiorhynchus impressiventris, Faîrm, Pirenei 85 — auropunctatus, var. ru-
fipes, Schh. id.
86 _ planidorsis, Fuirm. id.
87 — pyrenaeus, Schh. id. 88 Barinotus umbilicatus, Duf, id.
89 —_ alternans, Schh. id.
90 — viridanus, Fuirm. id.
91 Caenopsis fissirostris, Walt. id.
92 Sciaphilus costulatus, Kiesw. id. 93 Acalles plagiato-fasciatus, A. Cost. Italia mer. 94 Acalyptus sericeus, Schh. Francia 95 Anoplus plantaris, Naetz. id.
96 Adimonia monticola, Kiesw. Pirenei
97 Timarcha strangulata, Faîrm., id.
98 — monticola, Fairm. id.
SI = ? Sardegna 100 _ ? id. 101 Chrysomela carbonaria, .Suff. Pirenei 102 _ ? Sardegna 103 —_ ? id. 104 Oreina pretiosa, Suff. Pirenei
"105 —. nigriceps, Fairm.
id.
PRAAAAARPANpPAaAaARMtò
PRAPNPARARSPbì UU
_ 12
* 106 Oreina speciosissima, Scop. * 107 Lycoperdina succincta, Lin.
Ortotteri
* 108 Forficula alpina, Bon.
? 109 * 110 si * 112
113 * 114
biguttata, Latr. acanthopygia, Gen. var. decipiens, Genè var. pedestris, Genè auricularia, LZ. var, min. annulipes, Luc.
" 115 Blatta hemiptera, Fab.
* 116 Blabera biguttata, Thunb. 9 * 117 Phoraspis leucogramma, Pert. “ 118 Monachoda reflexa, Zhund. ? * 119 Porthetis nigropunctata, Luc.
(canonicus, Fisch.)
* 120 Rbhaphidophora geniculata, A. Cost.
* 121 Gryllus cinereus, A Cost. 9
Nevrotteri
* 122 Libellula 4-maculata, Lin. * 123 Ascalaphus macaronius, Scop.
(longicornis; Lin.)
124 Myrmeleon nigrocinctus, Ramb. * 125 Panorpa germanica, Lin.
* 126
—.. alpina, Ramb.
* 127 Micromus lineosus, Ramb.
" 128 * 129 " 130 cal * 132 * 133
tendinosus, Ramb. ? hirtus? Lin.
* 134 Phryganea striata? Fab. Pict.
Pirenei Francia
Alpi id.
Alpi mer. Piemonte id.
id. Italia merid. Piemonte Brasile
id. id. Palermo
Certosa di Pesio
e Valdieri Piemonte
Piemonte id.
id. Alpi marit. Alpi Alpi marit. Alpi id. Alpi-Torino Alpi id. id. Alpi marit.
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* 135 Phryganea Wire | Colline di Torino * 136 -_ o) Susa
"137 — ? id.
" 138 Limnophila rubricollis? Pict. Alpi boreali
* 1339 _ pilosa? Oliv. id.
* 140 ? Monocentra lepidoptera, Ramb. Alpi marit,
* 141 Pogonostoma verum, Ramb. Piemonte
* 142 Trichostoma picicorne, Pict. id.
* 143 _ n. sp.? Alpi
144 Sericostoma multiguttatum, Piet. Alpi marit.
* 145 Rbyacopbila torrentium, Pict. Alpi Piem. " 146 —_ tristis? Piet. v. minor Alpi
* 147 Hydropsyche variegata, Fab. id.
* 148 — var. montana, Piet. Alpi boreali * 149 — ? id. "150 — ? id.
* 151 Mystacida Genei, Ramb. var. Liguria
* 152 — n. sp.? Piemonte
Imenotteri
153 Cimbex variabilis, K?. var. lutea, ZL. Piemonte
154 Clavellaria amerinae, Fab. . id. 155 Abia compar, Leach. o* id.
* 156 Perga . ?? Australia
* 1597 — ? id. 158 Hylotoma enodis, Z. Piemonte
* 159 — ustulata, Lin. id. 160 Cladius difformis, Panz. 9 id.
* 161 Nematus caeruleocarpus, Hurt. 9 id. 1602 ? id. 163 — ? id. 164 — ? id. 165 -— leucopodius, Hart. ef Alpi bor. 166 — ? id. 167 — ì id.
* 168 Dolerus eglanteriae, Fab, Piemonte
*
169 -— palustris, Al id.
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* 170 Dolerus (palmato aff.) Piemonte 1721 — haematodes, Schr. id. * 172 -— sanguinicollis, Kl, id. 173 — rufotorquatus, A. Cost. (1) id. 174 — gonager, Fab. id. * 175 — vestigialis, Al. id. 176 -— niger, KH. o. id. 177 Emphytus cingulatus, Lep. id. 178 — tibialis, Panz. id. SATO pia E, "id. * 180 Harpiphorus taeniatus, n. sp. (2) sd. * 181 Selandria fraxini, Lep. id. * 182 Eriocampa ovata, Lin. id. * 183 —_ luteola, Kl. id. * 184 Phymatocera aterrima, K7. id. * 185 _ fuscipennis, Lep. id. * 186 - atratula, ? var. o' id. F 187 —_ punctigera, Lep. id. * 188 — costalis, Fab. id. 189 Allantus marginellus, Fab. id. 190 — bifasciatus, KI. id. 1901 — ? id. 192 — ? id. 193 — È id. 194. — 1) id. 195 Macrophya 12-punctata, Lin, id. 196 - — dumetorum; Fab. of id. — % (strigosa, Fub.) id. 197 _ trochanterica, A. Cost. (3) id. — var. (4), id. 198 Pachyprotasis rapae, Lin. id. 199 Taxonus nitidus, Kl. of id:
DONO NO IO DO DI DI pd prede pd nd (CID pt id pu de e pd n pd rd pr e pd pd Cp
(1) Vedi: Annuario, vol. II, p. 103, nota f.
(2) Niger mitidus , labro, palpis, pronoti lobis, tegulis alarum segmentisque abdominalibus omnibus margine postico albidis; pedibus fulvis, coris nigris al- bido notatis; alis hyalinis, radio carpoque pallide fulvis.
(3) Individui più piccoli di quelli delle nostre contrade ; il maschio, da noi innanzi non conosciuto, manca di macchia bianca nelle ànche posteriori.
(4) Tarsi posticì articulis 3—4. albidis.
—_ 15 —
200 Taxonus sticticus, Kl o*.
201
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Piemonte id.
202 Strongylogaster rubrofasciatus, Palm, id. * 203 Tenthredo atra, Zin.
* 204 * 205 * 206 " 207 “ 208
209 " 210 * Mi " 212 * 213 " 214 * 215
punctulata, Kl. viridis, Lin. scalaris, Al.
breviuscula, A. Cost. 2
zonata, Panz. flavicornis, Fab. albicornis, Fab. maura, Fab. colon, Kl. ? (veloci aff.) n. sp. ?
* 216 Tenthredopsis tessellata, Al.
* 217 —- sordida, KI. * 218 — trabeata, Kl. 219 = nassata, Fab. 220 tal instabilis, X2, a. scutellaris, Fab, 6. dimidiata, Fab. * 221 Synairema ?
222 Tarpa cephalotes, Fab. 223 Cephus idolon, Jur. 9.
* 224
abdominalis, Lep, gf
* 225 Cynips cornifera, Mart.
"226 — 227 Stilbum calens, Fab.
* 228 Parnopes carnea, Ross.
* 229 Trogus caeruleator, Grav.
* 230 Alomia ovator, Latr.
* 231 Cryptus viduatorius, Grav. 9
* 232 * 233 * 234 * 235
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analis, Grav. of moschator, Grav. o”
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236 Cryptus longiventris! 2
237 Rbyssa Parreysii! 9
DIg RT
239 — persuasoria, Grav. 9 240 Ephialtes manifestator, Grav. 7
241 — tuberculatus, Grav. 242 — carbonarius, Grav. 9 213 — mediator, rav. L
244 varius, Grav. Q var. 245 Pimpla ty Leal 246 Coleocentrus? n. sp.? S
217 Odontomerus dentipes? Geoff. o*
248 Mesoleptus filicornis, Grav. var. 249 Anomalon ? 250 _ 7 251 Campoplex difformis, Grav. 9 252 Exetastes albitarsus, Grav. Q 253 — Ò
254 Helcon aequator, N. v. Es.
255 Agathis glaucoptera, N. v. Es. 2 256 Bracon ? . da 257 Spathius clavatus, Panz.
258 Coelinius niger, N. v. Es.
259 Banchus falcator, Grav.
260 — — ? var. 201 — =
262 ?
263 ?
264 Aulacus compressus, Spin
265 Foenus %
266 Sphex paludosa, Ross.
267 —. splendidula, A. Cost.
268 Ammophila holoscricea ? Fab. 269 Pompilus variegatus, Lin. var. 70 —
271 Cerceris quadrifasciata, Panz.
Alpi boreali Piemonte Torino Alpi Alpi e Torino Alpi Piemonte Alpi Susa
Torino Alpi boreali
Alpi Piemonte
id. id. id.
Alpi
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id. Spezia Pirenei Susa Piemonte
id. id. id. id. id. id. id. id. id. id, id.
— var. bipunctatus? Pnz. n. Fab.
id. id.
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— 7 —
272 Gorytes campestris, Lin. Francia 1 273 Alyson spinosus, Jur. Piemonte 1 * 274 Sapyga punctata, V. d. L. id. 2 75 — rufipes, A. Cost. id. 2 276 — prisma, Klug. id. 1 277 Elis hyalina, Lep. of id. 1
* 278 Ceratocolus subterraneus, Fab. id. 2 * 279 Blepharipus 4-maculatus, Fab. Alpi 1 “ 280 —_ dimidiatus, Fab. of Piemonte 1 281 Mutilla americana, Fab. var. Brasile 1 * 282 —. ornata, Lep. id. 1 " 2833 — pedemontana, Fab. 9 Alpibor.emarit. 2 284 —. europaea, Fab. o P id. 4 * 285 —. grisescens, Lep. of Alpi orient. 1 286 —. erythrocephala, Lar. 9. Liguria 1 287 — calva, Fu. g Piemonte 1 288 —. rifipes, Latr. ? id. 1 * 289 Formica melanogaster, Latr. Liguria 4 290 Eucera longicornis, Lin. Piemonte 2 291 Nomada Roberjeotiana? Pnz. Susa 3 292 — ? Piemonte 2 293 — U id. 2
* 294 Dasypoda, n. sp.? o? * Susa 1 "295 Andrena chrysosceles, XirB. id. 1 * 296 Megachile 3 id. 2 * 297 Osmia notata? Encycl. Alpi piem. 1 * 298 — antheca, Nlig. Piemonte 1 “299 — punctatissima? Lep. Alpi piem. 1 * 300 Anthidium flavilabre, Latr. Piemonte 2 * 301 Coelioxys rufocaudata, Smith id. 3 * 302 — argentata, Lep. id. 3 * 303 _ ? id. 1 * 304 — ? id. 2 305 Phileremus? interstitialis, Spin. coll. id. 3 * 306 Tetralonia alticincta, Lep. id. 2 * 307 -_ fulvescens, Girard. id. 2 * 308 — tricincta, Lep. var. 9 (1) id. 1
(1) I peli della superior parte del capo non sono rossi, e quelli del dorso de torace sono di un rosso pallido, Ann. 1868 3
don
Emitteri
309 Psacasta tuberculata, Ross. Sardegna
* 310 Trigonosoma Desfontainii, Fab. Spagna: Egitto
" 311 Tetyra maroccana, Fab. Portogallo 312 — maura, Fab. Spagna 313 Podops siculus, A. Cost. Palermo
* 314 Irochrotus hirtus, A. €Cost. id. 315 Rhacosthetus lunatus, Linz. Svizzera 316 Mormidea lynx, Fab. Germania 317 Pentatoma vernalis, Wolff. Svizzera 318 — juniperina, Lin, Francia 319 Strachia oleracea, Lin. Svizzera 320 Acelia bifida, A. Cost. Parigi
* 321 Acanthosoma haemorrhoidale, Lin. Austria
* 322 Sastragala ferrugator, Fab. id. 323 Elasmostethus griseus, Fab. id.
* 324 Picromerus bidens, Lin. Svizzera
* 325 Pycanum Amyoti, Voll. Sumatra 326 Platynopus sanguinipes, Fab. id. 327 Tropicoris rufipes, Lin, Francia
* 328 Asopus: ? Austria 329 Lygacus saxatilis, .Scop. Francia 330 — familiaris, Fab. id. 331 Lygacosoma punctato-guttatum, Fab. id. 332 Serenthia nigra, Fieb. Palermo
"* 333 Anomaloptera helianthemi, Am. Ser. Francia 334 Monanthia albida, H. $. id. 335 Eurycera clavicornis, Lin. id.
* 336 Acanthia nidularia, Rond. Parma
* 337 Hammatocerus conspicillaris, Drur. Am. mer. 338 Leptopus echinops, Duf. Sardagna
* 339 "— © litoralis, L. Duf. Fran. mer.
* 340 Erianotus lanosus, Duf. id.
* 341 Cixius musicus, Germ. Parigi
* 342 =— nervosus, Lin. id. 343 — albicinctus, Latr. id.
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*
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344 Cixius stigmaticus, Germ. 345 — contaminatus, Latr. 346 Asiraca clavicornis, Fab. 347 —. crassicornis, Fab. 348 Eupelix cuspidata, Fab. 349 Aphrophora corticea, Fall. 350 Ptyelus bifasciatus, Lin. 351 — campestris, Full. 352 — vittatus, Fab.
Parigi id. id. id. id. id. id. id. id.
353 Aglena acuminata,Z. (ornata, Fried.) Sardegna
354 Bythoscopus prasinus, Fab,
355 —_ lituratus, ul. 356 - varius, Fab,
357 -— venosus, Fall. 358 _ puncticeps, Germ.
359 _ Preysleri, Fab. 360 Jassus punctifrons, Fall.
361 Athysanus trifasciatus, Sign. in litt.
Lepidotteri
* 362 Erebia ceto, Hb.
*
*
*
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363: — stygne, Ochsn.
364 -— neoridas, Boisd. of 2 365 — melampus, Fuess. 366 — dromus, Fab.
567 — Goante, Esp.
368 — Ocme, Esp.
369 Satyrus Oedippus, Lin. 370 + Phileus, Hb.
Parigi id. id. id. id. id. id. id.
Alpi
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id.
id.
id. Piemonte Alpi
371 Pierisnapi,Lin.g var. bryoniae, Ochs. id.
372 Argynnis amathusia, Esp. 373 Lycaena Rippertii, Boisd.
374 — Pheretes, Hb. Boisd.
375 — Damon, Fu.
376 Deilephila Nerii, Lin.
377 Macroglossa fuciformis, Lin. 378 Zygaena Stentzii, Frey.
id. Alpi or. Alpi eminenti Alpi Torino
id.
id.
fas fe ed DO DO ped fed pd 9 fd pd pf te DO DO pù fed DI
DO fed i ed id DI NO DI fd LI DI è DI DI
* 379 Zygaena exulans, Hb, Alpi * 380 — fausta, Lin. Susa *38L1 — ephialtes, Lin. Piemonte * 382 Epialus ganna, ? ZHb. var. Alpi bor. * 383 Heterogynis penella, Hb. Piemonte * 384 Nudaria mundana, Lin. Alpi È * 385 Gastropacha lanestris, Lin. Piemonte * 386 Cnethocampa processionea, Lin. Q id. * 387 Oderia chaerophyllaria, Lin. Alpi * 388 Grapholitha tibialana, Hb. Alpi marit. * 389 Psodos equestraria, Esp. Alpi * 390 Zerene pantaria, Lin. Francia * 391 Argyroptera Gouana, Lin. Alpi * 392 Botys clathralis, Dup. var. id. * 393 Pyrausta cerealis, Hb. Alpi piem. * 394 Rhinosia lemnicella, Dup. Alpi Ditteri * 395 Laphria ? Piemonte 396 Oxycera alpicola, Bell. Alpi 397 Coenomyia ferruginea, Scop. id. 398 Volucella pellucens, Lin, Piemonte 399 Rhingia rostrata, Lin. id. 400 Microdon mutabilis, Lin. id. 401 Chrysotoxum tricinctum, Rond. id. Atteri Lap Piemonte * 402 Laemobothrion giganteum, Nitzs. sulFilco Baadédtus De s c : pc Piemonte 403 Pediculusurius,Ni/zs, (P.suis, Lin.) 7 Porco lodi Miriapodi * 404 Glomeris ki Alpi * 405. -— È id. Aracnidi
* 406 Argas reflexus, Latr. Piemonte le)
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Crostacei
* 407 Gammarus longicaudatus A. Cost. * 408 — montanus, A. Cost.
* 409 Carcinornis acutirostris, A. Cost. * 411 Phronima sedentaria, Forsk,
Molluschi
Pieropedi
412 Creseis acicula, Rang. *413 — virgula, Rang. 414 Cleodora pyramidata, Lin. * 415 Spirialis recurvirostra, A Cost.
Gasteropedi
416 Polycera lineata; Riss.
417 Janus Spinolae, Ver. * 418 Hermaea dendritica, Ald. Han. * 419 Doris limbata, Cuv.
Conchiglie 420 Helix punctata, Mull. 421 -— barbadensis, Lamk. * 4292 Triton hirsutum, Colon. 423 Pecten pleuronectes, Lamk. 424 Terebratula vitrea, Lin.
Chetognati
* 425 Sagitta ?
Napoli acque potabili id. Mediterraneo
410 Auraucariicerus rufopunctatus, n. (1) #4.
id.
Mediterraneo id.
id.
Sardegna Barbades
Golfo di Napoli Oceano ind.
Golfo di Napoli
Golfo di Napoli
(4) La descrizione e la figura saranno date nel volume seguente.
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Corallarii * 426 Rbhipidigorgia flabellum, Lin. Antille 1 * 427 Diploria cerebriformis, Lmk. America 1
Nidi con uova di Uccelli
Noctua passerina, volg. Civetta
Corvus glandarius Pica — pica < Cola Lanius rufus Querula Fringilla cisalpina —.Passero — coelebs Frungillo Turdus merula .. Merlo — viscivorus Turdèa
ArtIcoLo 2.9
Specie immesse per donî e cambi.
Il fatto più rilevante che merita esser notato in que- sta categoria si è un dono di conchiglie ricevuto dal si- gnor Spiridione Brusina. Questo zelante cultore di conchi- gliologia inviava a noi da Zara una collezione poco men che completa delle conchiglie dell’ adriatico, ed un buon numero di specie terrestri e fluviali della Dalmazia e della Transilvania, a fine di riceverne in cambio le conchiglie del mediterraneo, e le terrestri e fluviali delle provincie napoletane. Poichè però la direzione di questo Museo zoolo- gico ci ha fatta dismettere ogni cura per le nostre parti- colari collezioni, di quell’interessante invio facemmo ces- sione al detto Museo, con promessa al donatore di ricam- biarnelo giusta i suoi desiderii.
l'on
Altre conchiglie terrestri di alcuni luoghi della Sviz- zera ci vennero gentilmente inviate dal signor Blanchet pi Losanna, e talune non comuni specie di coleotteri ri- cevemmo dal distinto Entomologo prussiano signor Fuchs, nella sua breve dimora in Napoli: le quali destinammo pel Museo, quantunque le avessimo ricambiate con altre prese dalla nostra privata collezione.
Il nostro chiarissimo collega Prof. Panceri forniva il Museo di due specie che vi mancavano; di taluni rari in- setti lo fornivamo noi stessi; ed il sig. Cav. Enrico Cata- lano ci faceva tenere gentilmente per l’uso stesso una Pa- roarta cucullata.
Da ultimo la collezione ornitologica si accresceva di al- tri cinquantacinque uccelli ricevuti in cambio di pochi ani- mali, che erano tra i doppii di cui il Museo poteva disporre.
Uccelli ricevuti in cambio di altri animali.
1 Gracula religiosa, Linn. Borneo * 2 Merops philippinus, Linn. Giava 3 Momotus brasiliensis, Lath. Brasile 4 Oxyramphus flammiceps, em, id. 5 Chelidoptera tenebrosa, Pall. id. 6 Psittacula surda, Linn. id. "7 Meiglyptes tristis, MHorsf. Giava " 8 Phoenicophaés sumatranus, Raff. Sumatra RA, — chlorophacus, Ra/fl. id. 10 Cissopis Leverianus, Shaw. Amer. merid. 11 Pitylus canadensis, Linn. Brasile 12 Hyphantornis textor, Linn. Senegal 13 Tersa ventralis, ZU. Brasile 14 Lampornis gramineus, Gmel, id. 15 — mango, Linn. id. 16 Florisuga mellivora, Linn. id. 17 Hylocharis cyanea, Wieill. id. 18 Certhiola flaveola, Linn. id.
* 19 Dacelo pulchella, Tem. of P Sumatra
— 24 —
* 20 Ramphoxanthus albivitta, Boiss.
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La)
21 Alcurus melanocephalus, Gray. 22 Anabates Boissonneautii, Lufr. 23 Colaptes elegans, Boiss.
24 Phyllornis cyanopogon, 7em. 25 Centropus nigriruphus, Steph. 26 Eleopicus aflfinis, Gray.
27 Trogon Diardii, Temm.
28 Bucco Dicinctus, .Sclut.
29 Thraupis auricrissa, Sclut.
30 Megalaima versicolor, Gray. 34 Ptilonopus Swainsoni, Gould. 32 Trena puella, Lath.
33 Mimus orpheus, Lin,
34 Conurus leuceotis, Gray
35 Setophaga ‘ornata, Bois.
36 Iodopleura pipra, Less.
37 Psittaculus virescens, Gm.
38 Stephanophorus eoeruleus, Vieill. 39 Sonotriehia matutina, Linn. 40 Cynanthus cyanurus, Gould, 41 Oxypogon Guerini, Boiss.
42 Chalcostigma heteropogon, Boiss.
43 Ramphomierus microrhynchus, Bois.
44 Helianthea typica, Bp.
45 Boissonneaua flavescens; Lodd. 46 Eriocnemys vestita, Long.
AT Amazona haematotis, Sclat. 48 Aglaiactis cupriventris, Boure. 49 Alcedo meninting, Horsf.
50 Diva Vassorii, Boiss.
51 Columba purpurata, Lath.
52 Tambutreron jambos, Gm. 53 Pterocles coronatus, Licht.
54 — guttatus, Zicht.
55 Dendrocygna arcuata, Cuv.
Bogota Sumatra Bogota
id. Sumatra Is. Filippine Brasile Sumatra N. Granata. Amer. merid. id. N. Olanda Giava Brasile
id. Bogota Brasile
id.
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id. Bogota
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(19)
S. Fè di Bogota 2
Bogota
S. Fè di Bogota 2
d. Bogota Malacca Bogota Giava Bogota Is. Ocean. Pacif.
Giava Egitto
id.
N. Olanda
2
Collezione di Conchiglie ricevuta dal sig. Spiridione Brusina
ML
da Zara.
Questa collezione si componeva di oltre 400 specie dell'Adria- tico, e di 180 terrestri e fluviali. Delle prime la parte maggiore erano quelle stesse che vi sono nel Mediterraneo, e che già esi- stevano nel Museo. Sicchè mentre divenivano utili per lo studio comparativo, poco reale aumento arrecavano al Museo. Non così le terrestri e fluviali, delle quali moltissime vi mancavano. Per la qual cosa noi tralasceremo l'elenco delle prime, e riporteremo soltanto la lista delle seconde.
*
*
MII
1 Zonites albanicus, Ziegl.
2 3 4 h) 6 vl o) 9 10
croaticus, Parts. compressus, Ziegl. acies, Parts.
Hyalina glabra, Stud.
Helix
pitida, Mull. crystallina, Mull. hydatina, Rossm. fulva, Drap. rupestris, Mull. ruderata, Stud. coreyrensis, Parts, lenticula, Fer.
pulchella, Mull.
- costata, Mull. bidens, Chem. var. minor.
fruticam, Mull. strigella, Drap. rubiginosa, Ziegl. carthusiana, Mull.
— var. incolata, Parr. cinctella, Drap. incarnata, Mull. olivieri, Fer.
obvia, Hartm.
Ann, 1865
Cattare Vellebit id. Spalato Ragusa Bilisano Dalmazia Lesina Bilisano Zara Dusch Lacrome Lesina Bilisano Hermannstadt Helisabethstadt Dalmazia Michelsberg Hermannstadt Bilisano Obbrovazzo Bilisano Talmesch Lesina Bad Feredò I 4
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— 26 —
25 Helix instabilis, Ziegl.
striata, Mull, conspurcata, Ziegl. pyramidata, Drap, conica, Drap. var. major
*coerulans, Muhif.
var. cingulata, Stud, faustina, Ziegl. insolida, Ziegl. Hoffmanni, Parts. setigera, Ziegl. Pouzolzii, Desh. banatica, Parts. aethiops, Bielz.
Talmesch Kronstadt Ragusa id. Sulona Vellebit id. Kronstadt Ragusa Cattaro Ragusa id. Talmesch Gebirge
vindobonensis, Pfeif. var. ex-
pallescens cincta, Mull. pomatia, Lin. secernenda, Rossm. lutescens, Ziegl.
Bulimus montanus, Drap.
montivagus,. Parr. obscurus, Mull. detritus, Mull. reversalis, Bielz. tridens, Mull. lunaticus, De Cr. Jan. quinquedentatus, Bar.
51 Cionella lubrica, Mull.
-02
dentiens, Rossm:
53 Stenogyra decollata, Lin. 54 Clausilia Bielzi, Parr.
madensis, uss. Meschendorferi, Bielz. lischkeana, Parr. fussiana, Bielz.
var. pruinosa, Parr. livida, Menk.
Hermannstadt Bilisano
Vellebit Bilisano Miihlbach Dusch Cattaro Kronstadt Zara Kronstadt Lesina Zegar
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Dalmazia
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id. Vagda Madna Transilvania
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— 27—.
60 Clausilia bogatensis, Bielz. Transilvania 61 —- glauca, Bielz. id. 62 — Haueri, Bielz. id, 63 — canescens, Parr. var. gla. brata id.
64 = lactea, Bielz. id. 65 =— elegans, Bielz. id.
— var. cerasina id. 66 — regalis, Parr. id. 67 — straminicollis, Parr. id. 68 — plumbea, Rossm. id.
— var. cornea, id. 69 angustata, Bielz. id. 70. = Sandrii, Kust. Dalmazia 71 — marginata, Ziegl. id. 72 laminata, Mont. id.
=— var. alpestris. id. 73 — orthostoma, Menk. id. 74 — clata, Ziegl. Michelsberg 75 — armata, Autse. Dalmazia 76 — formosa, Ziegl. Ragusa 771 — strigillata, Mulif. id. 78 — sulcosa, Mulif. id. 79 + Walderdorfi, Kust. Dalmazia 80. «= albescens, Ziegl. Vellebit 81 — dalmatina, Parts. Dalmazia 82. -— proxima, Wald. id. 83. — lBrusinae, Kutsc. id. 84 — Kutschigi, Kust. var. co-
sticollis. ‘d.
850 -— aquila, Parr. id, 86 macarana, Ziegl. Macarsca 87. — almissana, Kust, Almissa 88 — lesinensis, Kutsc, Lesina 89 — bidens, Lin. Dalmazia 90 — laevissima, Ziegl. Ragusa 91 — decipiens, Rossm. id.
92. -—- robusta, Kust. Dalmazia
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— 928 —
Dalmazia id. id. id. id. id. id. id. id. id.
sidens id.
id. Transilvania id. id. id. id. id.
93 Clausilia pachystoma, Xust. 94 bilabiata, Wagn.
95 -— semirugata, Ziegl. 96 — vibex, Parr.
— var. fumida
97 = subeylindrica, Ziegl. 98 — fulcrata, Ziegl.
99 — stigmatica, Ziegl. 100 — albocincta, Pfeif. 101 — Pfeifferi, Kust.
102 = binotata, Ziegl. var. cras- 103 «= gibbula, Ziegl.
104 = — fallax, Rossm. 105 critica, Bielz.
106 .« cana, Held.
107 — latestriata, Bielz. 108 — pumila, Ziegl. 109 «= concilians, A. Schm. 110 — filigrana, Ziegl.
111 Pupa frumentum, Drap. — var. callosa — var. cylindracea — granum, Drap. — 5-plicata, Mul/f. 114 — avenacea, Brug. = rhodia, Roth. —: umbilicata, Drap. 117 — muscorum, Lin. 118 — Thokeiti, Rossm. 119 Vertigo antivertigo, Drap. 120 — Venetzii, €Charp. 121 Succinea oblonga, Drap. 122 —- Pfeifferi, Rossm. = var. brunnea, Stentz. — var. bullina, Fer. 123 Limnaeus stagnalis, Lin. 124 = subula, Mart.
id. Dalmazia
id.
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id. Narenta
id.
id. Lesina Hermannstadt
Obbrovazzo Dalmazia
id. Gierlsan Dalmazia
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125 Limnaeus palustris, Drap. Dalmazia 126 -_ auricularius, Drap. id. 127 —_ ovatus, Drap. id. 128 — pereger,Mull. var.marima id.
— var. aethiops, de Bet. id. 129 = nitidus, Ziegl. id. 130 —- fuscus, Pfeif. Zermagna 131 -_ Zermagnae, Brus. id. 132 —_ Sandrii, Parr. id. 133 — minutus, Drap. id. 134 Physa hypnorum, Drap. Hermannstadt 135 — fontinalis, Drap. Gierlsan 136 Planorbis corneus, Lin. Bukarest
var. similis, Bietz. Hermannstadt 137 — complanatus, Lin. Dalmazia
— var. minor. Zermagna 138 — vortex, Mull. Vallachia 139 —_ septemgyratus, Z. Arapata 140 —_ spirorbis, Mull. Hermannstadt 141 Anecylus lacustris, Drap. Zermagna 112 Alexia myosotis, Drap. Dalmazia 143 -— denticulata, Mont. Ragusa -144 Marinula Firminii, Payr. Lesina 145 Pomatias auritum, Zieg. Cattaro 146 = scalarinum, Vill. Vellebit 147 —_ maculatum, Drap. Bilisano 148 - cinerascens, Rossm. Dalmazia 149 Hydrocoma Sirkii, Parr. Cattaro 150 Cyclostoma elegans, Mull. Zara 151 — costulatum, Ziegl. Talmesch 152 Valvata piscinalis, Nils. Zermagna 153 Vivipara mamilla, Kust. Scutari 154 — vera, Fran. Narenta 155 — © fasciata, Muli. Vallachia 156 Bythinîa tentaculata, Lin. Zermagna 157 Hydrobia ventrosa, Mont. Dalmazia 158 — gagatinella, Parr. Cattaro 159 — Kutschigi, Kust. id.
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* 6 LL
n il 160 Amnicola paludinoides, Cale.
ARL. 61 = pygmaea, Mich. * 162 ti conovula, Parr. * 163 0N. Ni
164 Melania Hollandri, Fer. — var. montenegri 165 = crassa, Kutsc. 166 Leptaxis patula, Brum. — var. cyclostomoides — var. scalarina. 167 Lithoglyphus flumineus, Lang. 168 Neritina salmitana, Kust.
* 169 — antiquata, Kutsc.
* 170 -— dalmatina, Zieg. var. trifasciata, Menk. var. pustulosa, Kuts. var. aurantiaca, San.
* 171 —. transversalis, Zieg.
172 Unio batavus, Lamk. 173 —. pallens, Parr. 174 — Baudinii, Kust. 175 Anodonta cellensis, Sch. 176 — rostrata, Kok. piscinalis, Nils. 178 Cyclas calyculata, Drap. 179 Pisidium amnicum, Mull. 180 — fontinale, Pfef.
Zara id. Pago S. Trinità Cettina Montenero Cettina Zermagna Mor. Malfi Dalmazia Salona Cettina Dalmazia id.
Rothenthurm Gierlsan Narenta Zermagna Narenta Izombath Gierlsan Boccagnazzo Zegar Opojuik
Conchighe terrestri e fluviali della Svizzera ricevute dal signor C. Blanchet di Losanna
Helix pomatia, sinistrorsa
sylvatica, Drap. — villosa, Drap. — holosericea, St. zonata, St.
(*) Alpi del Cantone di Vaud.
Losanna
1
2 — arbustorum, Mull. var. alpicola Alpi Valdensi (*) * 3 di
4
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Alpi
Alpi Valdensi Foreste del Vallese:
Vallese
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“7 Helix Quimperiana, Fer. Quimper 3 *8 —. glacialis, Thom. Alpi di Alay 3 "9 = lapicida, var. albina Losanna 1
10 -— cellaria, Mull, id. 6 * 11 -— nemoralis, v. albina id. 5
12 — ruderata, Stud. Vallese 7 * 13 Limnaeus pereger, Mull. v. Blauneri Lago nero h)
14 Bulimus montanus, Dr. Alpi Valdensi a * 15 Physa hypnorum, v. albîna Vallese 1 * 16 Vitrina diapbana, Dr. Alpi Valdensi 1 *17 — annularis, & Sion nel Vallese 2 *18 — nivalis, Charp. Alpi Valdensi 1 * 19 Hydrobia abbreviata, Mick. Cantone di Vaud 30
20 Vertigo Venetzii, Charp. Losanna TI * 21 -— pusilla, Mal. id. 2 * 22 Pupa Halleriana, Charp. Vallese 4 * 23 Cyclas rivalis, Dr. v. nucleus, St. Bea 7
24 — calyculata, Drap. Vallese 0
25 Anodonta rostrata, Kok. Lago S. P colo 2
(Savoja) * 26 == Charpentieri, Kust. gra ras d54 Coleotteri ricevuti dal sig. Fuchs di Berlino (*)
* 1 Leistus rufescens, Fub. Brunsvia 2 “a — ferrugineus, Lin. Pomerania 2 ‘3 Bembidium impressum, Prz. Ascania 4 * 4 Dichirotricus pubescens, Payk. Brunsvia 4 *5 Omalium validum, Kraatz. Selva Erzina 1 * 6 Hydroporus Sanmarkii, Sahlb. id. 6 * 7 Catops tristis, Punz. id. 4 *8 —. longulus, Kelln. id. 2 * 9 Necrophorus ruspator, Fab. Berlino 2
10 Serica holosericea, Scop. id. 2 “ 11 Lathridius alternans, Mann. id. 5
12 Oedemera croceicollis, Sahlb. Selva Erzina 2
(*) In cambio di specie della nostra particolare collezione.
iu, Qi
* 13 Pissodes Harcyniae, Herbs. 14 Plinthus Sturmii, Germ.
* 15 Dorcadion atrum, Il.
* 16 Donacia Comari, Suff.
* 17 Chrysomela carnifex, Fab.
*
Specie iminesse in seguito alla peregrinazione zoologica
18
asclepiadis, Kust.
Paroaria cucullata, Latà.
1 Myxine glutinosa, Lin. 2 Coronula balenaris, Lin.
Dono del Direttore
1 Leptura excelsa, A. Cost.
2 Cnemeplatia atropos, A. Cost. 3 Alamia cicindeloides, Serv. 4 Podops curvidens, A. Cost. * 5 Psylla lactea, A. Cost.
6 Nabis viridulus, Spin.
ARTICOLO 3.°
Selva Erzina
Silesia
Selva Erzina id.
Pomerania
Selva Erzina
Dono del cav. Enrico Catalano
Ucci
Dono del Professor Panceri
Aspromonte Napoli
id.
id. Aspromonte Calabria
DD 19 IM N dv
dd pd fn pn pd
Seguendo il sistema introdotto dal primo anno del nostro in-
segnamento universitario, anche nel 1865 eseguimmo la peregri- ‘nazione zoologica negli ultimi quattro giorni del mese di giugno. I giovani che meritarono farne parte furono Giuseppe Simone da Santeremo, Francesco La Camera da Cotrone, e Vincenzo Muro
di Napoli. Le contrade prescelte furono quelle stesse visitate nel set-
tembre 1862. Presa stanza in Pozzuoli perlustrammo ne'quattro diversi giorni il Cratere della Solfatara , le adiacenze del Lago
n 33 —
di Averno , quelle del Lago Fusaro , e quelle del lago di Ma- remorto, compresa la spiaggia di Miniscola e la collina di Miseno.
Non mancarono nelle diverse escursioni specie interessanti pel Museo. Stimiamo però utile ricordare scopo principale di siffatte peregrinazioni esser quello di esercitare pratticamente nelle ricerche zoologiche i giovani che amano dedicarsi alla coltura delle scienze naturali. Per la qual cosa non è la novità o rarità delle specie che interessa in tal circostanza, bensì l’ammaestramento nel modo di ricercare, e di conservare, non che lo studio prattico de’diversi tipi del regno animale. E però non è a maravigliare se scarso si presenta il numero delle specie utili che vengono conservate per immettersi nel Museo: le quali nella peregrina- zione di cui è stata parola furono le seguenti.
1 Cicindela sinuata, Fab. Miniscola 4 “2 Lomechusa paradoxa, Grav. Cont. del Fusaro 1 * 8 Bledius unicornis, Germ. — di Maremorto 1
4 Scydmaenus rutilipennis, Mul. Kz. — del Fusaro 1 ? 5 Agabus bipustulatus, Lin. Lago d'Averno 2
6 Cymatopterus fuscus, Lin. id. 3 * 7 Berosus luridus, Lin. id. 4 * 8 Helophorus griseus, Herb. id. 1 " 9 Ochthebius ? id. 1 * 10 Limnichus versicolor? Walt. Lago Fusaro 2
11 Telephorus lividus, Lin. Pozzuoli 3 * 12 Dasytes communimacula, A, Cost. id. ;L 13 Colotes trinotatus, Er. id. 2 14 Zonitis praeusta, Fab. Solfatara 1 15 Oedemera croceicollis, Sahlb. Cont. del Fusaro 1 * 16 Xylophilus nigripennis, Villa. Pozzuoli 1 ? 17 Anthicus quadriguttatus, Ross. Cont. del Fusaro 3 18 Notoxus monoceros, Lin. Solfatara 1 19 Ceutorhynchus echii, Fab. id. 4 20 Baridius nitens, Fab. id. 1 21 — cuprivostris, Fab. id. 1 * 22 Nanophyes Chevrieri, Bohm. Cont. del Fusaro 1 7-23 _ circumscriptus, Aud. id. 1 24 Leptura hastata, Fab. Pozzuoli 2
Ann. 1865 li)
PSI DR
25 Agapanthia cardui, Lin. Solfatara 26 — lineatocollis, Mars. id. 27 Lema melanopa, Lin. Pozzuoli * 28 Clythra quadripunctata, Lin. Solfatara * 29 Pachnephorus ? Cont. del Fusaro 30 Cryptocephalus sexmaculatus, Oliv. id. 31 Chrysomela polita, Lin. id. 32 Adimonia littoralis, Fab. Miniscola 33 Cassida margaritacea, Schall. Pozzuoli 34 Hippodamia mutabilis, Ill. id. 35 Coccinella 11-punctata, Lin. Cont. del Fusaro 36 - 11-notata, Schn. id. 37 Lasia globosa, Schr. id. 38 Mimesa ? id. 39 Scolia hirta, Schr. Littorale 40 -— 4-punctata, Fub. id. 41 Nomia diversipes, Latr. Cont. del Fusaro 42 Epeolus variegatus, Latr. id. * 43 Nomada id. "44 — id. 45 Colletes id. * 46 Anthidium id. 47 Odynerus: id. * 48 Pimpla roborator, Fab. id. * 49 Bracon castrator, Fab. id. 50 Chalicodoma muraria, Fab. id. = 51 Ancyrosoma albolineata, Lin. Solfatara 52 Tetyra maura, Fab. var. picta., Fab. id. * 53 Coptosoma globus, Fab. id. * 54 Coreus spiniger, Fab. id. 55 Micrelytra fossularum, Ross. Cont. d'Averno 56 Rhyparochromus discors, A. Cost. id. * 57 Heterogaster salviae, Schill. id. 58 Micropus parallelus, A. Cost. id. " 59 Phytocoris ? Solfatara _ 60 Nabis punctatus, A. Cost. id. * 61 Serenthia atricapilla, Spin. Fusaro
= 62 Hebrus pusillus, Full. id.
3 N fd ped Gt GI NI fd die DI fd 00 pd DI DO pid pd dd pd ped pd pd nd II pd e pd pn pr pà pr e pp
* 63 Corisa undulata, Fall. " 64 Delphax 65 Tettigometra obliqua, F. * 66 Sesia spheciformis, Esp. 67 Zygaena transalpina, Zubn. * 68 Procris statices, Lin, 69 Ascia podagrica, Fab. 70 Anthrax circumdata, Meig. 71 Nemotelus
Aracnidi
" 72 Ocyale mirabilis, Ck. ® 73 Sphasus lineatus, Latr.
Averno Solfatara id. Cont. del Fusaro Pozzuoli id. id. . id. id.
Solfatara id .
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PARTE SECONDA
N mare del golfo di Napoli non cessando mai dal mo- strare la sua fecondità , offre al naturalista investigatore quasi in cadaun anno animali sia non ancora in esso osser- vati, sia ancora nuovi. Riandando le osservazioni da noi fatte negli ultimi cinque anni troviamo che non vi ha quasi classe di abitanti marini nella quale non siasi avuta qual- che singolarità interessante la Fauna del Mediterraneo.
Nella classe de’Pesci abbiamo avuto nel 1865 un bel- lo individuo del Temnodon saltator , lungo ottantacinque centimetri, sì da aver potuto dileguare ogni incertezza che in esso debba riconoscersi quel pesce stesso descritto ed effigiato dal Rafinesque col nome di Gonenzon serra, siccome abbiamo altrove già detto (1). Nel verno ultimo ricevemmo due individui del Luvarus emperialis, Raf., il quale benchè non sia molto raro a vedersi nel Faro di Messina, pure non pare siasi ancora veduto inoltrarsi fino alle nostre acque. Altra specie poi certo di maggior importanza ; comecchè non mai precedentemente vista, è stata pescata nel nostro golfo, e conservasi preparata a secco nel Musto, della quale, non avendola ancor definita, discorreremo nel volume se- guente. Nè è stato senza una qualche importanza il rivede- re nello stato di completa interezza quel pesciolino che fu
(1) Vedi: Note zoologiche, anatomiche e sinonimiche—Rendic. della R. Acca demia delle Sc. Fis. Mat. marzo 1869.
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descritto col nome di Krohnius filamentosus, e che abbiamo creduto non lasciare senza una illustrazione, benché con- vinti che non trattisi di animale adulto. E su tal propo- sito stimiamo utile avvertire che i sospetti da qualche Ittiologo comunicatici, che il nostro Grammicunotus bico- lor descritto nel vol. 1. di questo Annuario possa essere un piccolo del Sars Camperianus non sono fondati. Nello scorso inverno noi abbiamo avuti molti piccoli della detta specie di statura anche minore di quella del nostro Grum- miconotus, ed abbiam potuto convincerci non esservi alcu- na relazione. Quando i Sairi hanno quindici millimetri di lunghezza presentano già il capo acuminato che accen- na al futuro rostro, e quando han raggiunto i trenta mil- limetri il rostro è già manifesto, sebbene assai corto.
In fatto di Crostacei, a parte dallo aver potuto con- ‘ statare il vivere sedentanee nel golfo talune specie delle quali ignoravasi del tutto l’ esistenza tra noi, come l’He- terograpsus Lucasti, la Calliaris adriatica, la Squilla ew- sebia (1), varie minute specie ci si sono offerte non tutte an- cora studiate. Più singolare fra tutte però è un Copepode che abbiam denominato Araucarzicerus a causa delle lunghe antenne (erminate da un ciuffo di peli disposti a spirale come le fronde dell’Araucaria. Per l’angustia del tempo non ne pubblichiamo ora la descrizione e la immagine: e però ci limiteremo a darne i caratteri essenziali.
Di Molluschi Pteropodi fu nel 1865 che apparve la bellissima Spirialis recurvirostra già illustrata nel volume precedente. E non meno importante è stata nel decorso inverno l'apparizione del genere 7richocyclus; senza tener conto di altre specie di cui sarà detto in appresso.
Tra i Molluschi Gasteropodi la famiglia degli Eolidi- dei si è in ogni anno accresciuta d’ interessanti generi. L’anno spirante non à mancato di dare il suo tributo con un novello tipo generico, mentre due anni prima eravi
(1) Vedi ann. IV. p. 41.
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stato il genere Caliphylla, il quale sebbene non fosse pro- prio un Eolidideo, pure l’ è a questo tipo che maggior mente avvicmasi. i
Il gruppo de’ Chetognati è per se stesso scarso di ele- menti, raggruppati sotto l’unico genere Sugitta. Nel 1865 ne ottenemmo dalle acque del golfo una specie che non abbiam definita, con due individui, il maggiore de’ quali lungo ventotto millimetri. Im questo inverno poi ci si è presentato un altro singolare animaletto, il quale mentre lascia chiaramente vedere la organizzazione del tipo Che- tognato, presenta particolarità assai curiose, le quali nel tempo stesso permettono di meglio apprezzare le affinità di tale tipo con quello degli Anellidi Chetopodi.
Fra gli Echinodermi l’ordine degli Oloturiidei, non” ostante composto di animali non certo minuti, e molto studiati dal Delle Chiaje, pure non à mancato di offrirci qualche cosa di interessante, con la bella e vistosa specie da noi denominata Uroxia aurantiaca, pescata nel decor- so inverno ne’ bassi fondi del golfo (1).
La illustrazione degli animali de’quali abbiamo su- periormente discorso e di qualche altro costituirà una prima parte col titolo di Miscellanea Zoologica.
La seconda parte verrà costituita dal seguito del Pro- spetto sistematico degl’ Imenotteri Italiani, per lo quale altra importante comunicazione si è aggiunta alle prece- denti, I signori Ettore e Benedetto Craveri da Brà con una estrema gentilezza e generosità han messo a nostra dispo- sizione tutta intera la loro collezione d’Imenotteri del Pie- monte, notevole per la freschezza e bella conservazione de- gl’individui; nella quale non poche specie interessanti pel nostro lavoro abbiamo rinvenute. Per lo che colghiamo questa occasione per testimoniar loro tutta la nostra rico- noscenza, e pregarli di accoglierne i dovuti ringraziamenti.
(1) Come altra prova a quanto finora abbiam detto citeremo i due Actiniarii
descritti dal nostro chiars collega prof. Fanceri, denominati Clgdactis Costae ed Halcampa Claparedi.
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MISCELLANEA ZOOLOGICA
ArticoLo 1.° 7, Nota sulla MusteLA BoccameLa e VuLGARISs (4).
Una delle specialità della Fauna Italiana in fatto di Mam- miferi è la Mustela Boccamela, ritenuta come non pure propria della sola Italia, ma circoscritta all'isola di Sardegna. La quale specie ben descritta prima dal Cetti, è stata poi illustrata dal Bonaparte , che credè dover in essa riconoscere quell’ animale dagli antichi Greci chiamato Jctis. Questo distinto zoologo Ita- liano, accennando a’ dubbii emessi da qualcuno , che la Bocca- mela non fosse da considerarsi che qual varietà della comune Donnola o Mustela vulgaris, ne ribattè gli argomenti, propugnan- do la sentenza doversi le due Mustele ritenere come specie ben distinte, l’ una esclusiva della Sardegna, l’altra comune a quasi tutta Europa. Ed in appoggio delle sua sentenza invocava la di- versa lunghezza della coda, ed il colorito delle parti superiori del corpo. Dappoichè la coda nella Boccamela è lunga tanto da esser poco più breve della metà della totale lunghezza del corpo; mentre nella Donnola è molto più corta del terzo dello intero corpo. E quanto a colorito, nella Boccamela tutta la parte supe- riore del corpo e la faccia esterna degli arti è d’un rosso casta- gnino, mentre è di color fulvo cannella nella Donnola.
Son già parecchi anni, fu detto da taluno essere stato uc- ciso nelle pianure di Licola una piccola Mustela diversa dalla Donnola e che esser poteva la Boccamela. Ma quell’individuo ca- pitato in mani estranee alla scienza rimase inosservato. Tenen- do noi pertanto presente un tal fatto abbiam tentata ogni via per procurarcene altri. E perchè avesse potuto il confronto sta-
(1) Comunicata alla R. Accademia delle Scierize Fisiche e Matematiche nel- l'adunanza del 7 febbrajo 1865, e già pubblicata nel Rendiconto della. stessa»
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bilirsi sopra dati certi, ove fossimo stati fortunati ad ottenerli, pregammo il Prof. Patrizio Gennarj da Cagliari di procurarci il tipo della Mustela boccamela di Sardegna, che nel Museo Zoolo- gico di questa Università mancava. Avutala, e pervenutici anco- ra due individui della nostra Mustela a quella affine , uno dei quali conservasi nel detto Museo, e l’altro fa parte della colle- zione zoologica dal signor Giuseppe Palma iniziata per uso di di- mostrazioni nel Collegio Medico, abbiam potuto instituire il con- fronto immediato. Da questo risulta che siffatti individui in quan- to a colorito simigliano completamente a quello di Sardegna , anzi il manto del dorso è ancora un poco più scuro: e solo si trova che innanzi al petto esso non scende giù da’ due lati co- me in quella. In quanto poi alla coda, questa non raggiunge as- solutamente.le proporzioni che ha nella Boccamela, ma è certa- mente più lunga che nella ordinaria Donnola, comune ancora nelle nostre contrade. In fatti, nella Boccamela la coda è eguale a'due quinti del corpo: negl individui de quali parliamo eguaglia i due settimi; mentre nelle diverse Donnole ordinarie, che conser- viamo nel Museo, la coda eguaglia soltanto i due noni del corpo. Rimarrebbe ad osservare la’ parte scheletrica per conoscere se la diversa lunghezza della coda proviene da allungamento delle ver- tebre codali, o da un diverso numero di esse vertebre: lo che cercheremo di fare porgendosene la occasione.
Le quali cose esposte se non somministrano argomento sicuro per derimere la questione, danno per lo meno ragione a non di- sprezzare del tutto la opinione di coloro i quali credettero po- tersi la Boccamela considerare come una distinta varietà della comune Donnola,
Noi pertanto riteniamo la Mustela di cni è parola come una varietà distinta e costante della M. vulgaris; varietà che abbia- mo contrassegnata col nome di meridionale, e che può essere così caratterizzata :
Mustela vulgaris, var, meridionalis, A. Cost.
M. supra obscure castanea , subtus alba, cauda corporis tertio paullum breviore.—Statura Mustelae vulgaris. Habitat in Italia meridionali continentali : haud infrequens.
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ArtIcoLo 2.9
Osservazioni sul KROBNIUS FILAMENTOSUS, e sullo sviluppo della pinna codale ne' TracHyPTERUS (1).
7 Tav. I, fig. IL
Il Cocco descrisse ed effigiò nel 1844 (2) col nome di Krok- mius filamentosus un pesciolino lungo poco più di due pollici, a corpo simile per forma a quello de’ 7rachypterus , ma posterior- mente assai assottigliato, senza pinna codale, nè appendice di sor- ta alcuna. Il Bonaparte nel Catalogo de’ pesci di Europa no- vera quel pesciolino sotto il Track. repandus, di cui dubitò fosse il piccolo. Noi abbiam ricevuto in febbrajo di quest'anno un in- dividuo del Krohnius più sviluppato di quello osservato dal Coc- co, essendo lungo 120 mill., vivo ed interissimo, ed abbiam po- tuto in primo luogo riconoscere che l'individuo esaminato dall’It- tiologo di Messina era mutilato ; dappoichè nello stato di inte- grità il corpo posteriormente si termina da un’appendice filamen- tosa simile per struttura e colorazione ai filamenti ne’ quali si prolungano i raggi delle pinne ventrali , e lungo per modo da uguagliare quasi il doppio della lunghezza totale del corpo. Dallo esame accurato pertanto noi abbiam potuto convincerci benissi- mo che esso è senza dubbio un pesce giovanissimo, il quale rag- giunger deve dimensioni molto maggiori. Di che ne è prova lo stato quasi ancor cartilagineo della colonna vertebrale , la tene- rezza di tutti i tessuti, ed i vasi sanguigni tuttavia assai appa- renti che si portano nelle piccolissime pinne pettorali, simili a due palettine quasi picciuolate, i cui raggi cominciano appena a com- parire sul loro contorno. La struttura generale rivela ancora che esso si appartenga alla famiglia de’ Tenioidei. Che però esso pos- sa riferirsi al genere Zrachypterus è ciò che noi esitiamo ad ammettere, e molto meno poi che possa precisarsi la specie di quel genere cui più si avvicini. I nostri dubbii nascono dallo
(1) Comunicate alla R. Accademia delle Scienze nell’adunanza del 13 marzo di questo anno. :
(2) Intorno ad alcuni pesci del mare di Messina,
Ann. 1865 6
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esame già fatto di individui picciolissimi, taluni de’ quali usciti appena dallo stato fetale, di Trachipteri, i quali manifestano già chiaramente tutti i caratteri proprii del genere; ciò che non si verifica nel Krohmius.
Nel descrivere il nostro Zrach. filicauda (1), che pur pro- testammo poter essere un piccolo di specie maggiore, la quale. col successivo sviluppo subisse cangiamenti in quelle parti che lo rendono più singolare, notammo ancora che tra le specie del Mediterraneo l’è precisamente il 7r. repandus quella con la qua- le offre le maggiori analogie. Facemmo avvertire la singolare struttura della pinna codale già abbastanza sviluppata , non o- stante l'individuo più grande non avesse più che 27 mill. di lun- ghezza. Dopo la pubblicazione di quell’ articolo abbiamo esami- nati individui ancora molto più piccoli , a cominciare da quelli che da pochi giorni avean superato lo stato fetale ; ed abbiam potuto verificare che ne'7rachypterus , del pari che in molti al- tri pesci spinosi, la pinna codale comincia dall'essere eterocerca, come ne’cartilaginosi, per quindi rendersi gradatamente omocer- ca. Ne’ piccolissimi individui infatti la colonna vertebrale , che conserva quasi ancora i caratteri della corda dorsale, nella qua- le î corpi delle vertebre sono appena abbozzati, verso la estre- mità diviene alquanto ascendente formando angolo ottusissimo con l’asse principale, e dal lato inferiore di questa porzione ascen- dente partono delicatissime apofisi, tra le quali compariscono le apofisi interspinali cui si articolano i primi raggi della pinna codale. Questi si possono ‘allora. somigliare al lobo inferiore della coda degli Squalidei. Di tali raggi se ne possono contare una decina, scompartiti in due gruppi. Progredendo nello sviluppo l'estremità della corda dorsale si atrofizza ed i raggi della pin- na codale cominciano a girare verso sopra, sicchè i più lontani dal capo divengono i raggi superiori della pinna, ed i più pros- simi gl’inferiori. Come poi in taluni Trachipteri possa la pinna codale divenire anormale ed ascendente lo abbiamo ancora di- mostrato nel discorrere del 7. filicauda. Qui pertanto ci siamo alquanto intrattenuti sullo sviluppo della pinna codale per ve- dere quali rapporti possono esistere fra i Trachipteri ed il Kroh- nius.- Or da ciò che si è detto risulta che ne’ Zrackyplerus la
(1) Anuuario del Museo Zoologico, vol. I.
pinna codale comincia a comparire assai presto, e di poco è pre- ceduta dalle altre pinne verticali. Nel Krohnius per lo contrario, mentre l'individuo non è sì prossimo allo stato fetale , mentre le altre pinne verticali sono benissimo sviluppate, di pinna co- dale non vi ha alcuna traccia , ed invece il corpo si presenta ferminato da un filamento, il quale alla sua origine non ha al- cun raggio spinoso, ma è tutto affatto membranoso e dipendente dalla cute: condizione la quale fa intendere facilmente come es- so possa distaccarsi, rimanendo allora il pesce nello stato di mutilazione in cui l’osservò il Cocco. Aggiungasi che là dove ne’piccolissimi Trachipteri i lunghi raggi che costituiscono la por- zione anteriore della pinna dorsale sono sviluppati tanto, quanto nell'adulto (fatta proporzione al corpo); nel Krohnius non vi ha siffatti lunghi raggi, ed invece vi ha una pinna dorsale anterio- re distinta e nettamente separata dalla seconda , che comincia molto più in dietro e si prolunga fino all'estremità codale al pa- ri dell’ anale. .I suoi raggi poi al numero di otto, benchè assai più alti di quelli della seconda dorsale, mancano di ogni ve- stigio di prolungamenti filamentosi, che si osservano nella mag- gior parte de’ Trachipteri. Dalla sinfisi della mascella inferiore parte un piccolo barbiglione che neppur si osserva ne’ Trachi- pteri. Da ultimo ricorderemo che questi mancano di pinna anale.
Da tutte le esposte osservazioni ci pare esser autorizzati a con- chiudere che il Krohnius filamentosus, comunque non lasci di do- versi considerare come un piccolo di specie la quale deve rag- giungere dimensioni maggiori, e probabilmente subire de’ can- giamenti che non più lo fanno riconoscere; nondimeno accenna ad una organizzazione genericamente diversa da quella de’ Tra- chipteri, senza poter determinare quale sia il genere cui debba riferirsi. E se dovessimo riconoscervi delle analogie, queste po- trebbero essere con i Trichiuri, In tale incertezza conviene con- tinuare ad indicarlo col nome con cui è stato descritto. Perchè intanto si abbia chiara conoscenza del singolare pesciolino in pa- rola, ne esibiamo la fedele immagine tratta dall’individuo vivente.
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ArtIcOLO 3.° Osservazioni su taluni Pteropodi del Mediterraneo
Da varii anni che facciamo osservazioni su’ molluschi pela- gici, soprattutto Pteropodi, che appariscono nel nostro golfo, ab- biam potuto notare che quasi ogni anno diviene notevole per l’ap- parizione di qualche specie singolare, la quale non più si fa ve- dere per parecchi anni di seguito (1). Così nel 1864 fu la Clic nopsis Krohnii; nel 1865 fu la nostra Spîrialis recurvirostra (2); nel- l’anno corrente è stata la Hyalaea inflera, Les. (vaginella Cant.), la quale sebbene non fosse rara nello stretto di Messina, pure nelle acque di Napoli non era ancora stata avvertita: sicchè da nessuno degli scrittori dì Malocologia patria trovasi notata. Nello scorso febbraio entro l'intervallo di cinque giorniî ne sono stati pescati una ventina d’individui, che abbiamo ricevuti viventi: nè | più si è veduta. Tal favorevole circostanza ci ha data la oppor- tunità di rilevarne una figura con l’animale più esatta di quella che gli autori ne porgono: e soprattutto di notare la espansione membranosa del mantello, che a guisa di velo bianco trasparente si estende dalle spine laterali della conchiglia alla estremità della spina media posteriore. Essa sarà pubblicata nella Fauna Napo- letana.
Anche la Cressis acicula, la quale quasi in ogni anno com- parisce in numero scarso, nello scorso febbrajo è stata abbon- dantissima ; in guisa che tra’ moltissimi individui avuti abbiam potuto osservare non solo le forme estreme che la conchiglia può presentare, e sulle quali furono stabilite le due specie acicula e clava da Eydoux e Souleyet, ma tutti i passaggi intermedii: quindi quelle perfettamente diritte ; quelle diritte ma più o meno contorte o sinuose verso l’ estremità , e queste son le più nume- rose ; e quelle che nella metà apicale sono regolarmente arcuate , avvicinandosi alla forma della virgula.
(1) L’assiduità con la quale vengono eseguîte le rîcerche di siffattì animalî dal’ marinaro a ciò deputato , e la sua abilità e diligenza in tali investigazioni cì son pegno per ritenere che i fatti che esponiamo se non sono esattissimi, poco si possono allontanare dal vero.
(2) Vedi: Rendiconto, aprile 1865, ed Annuario del Museo zoologico, vol. IV.
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Insieme a' moltissimi individui di tutte l’età e variazioni della specie menzionata , parecchi ne abbiamo avuti i quali per la for- ma della conchiglia diversificano sensibilmente da quella, nè pos- siamo riferire ad alcuna delle specie descritte da’ lodati zoologi Eydoux e Souleyet o da altri autori posteriori.
La conchiglia di questa seconda Creseis è cristallina, diafana e del tutto liscia come quella dell’acicula: la sua figura è per- fettamente conica, nè posteriormente assottigliata in lunga pun- ta come in quella. La lunghezza degl’ individui ricevuti è di tre mill. e il diametro dell’apertura anteriore è di poco men che ?/, di mill. sicchè questo sta alla lunghezza come 1:5 mentre nell’ aci- cula il diametro anteriore in individui lunghi mill. venti è di un mill.; per modo che sta alla lunghezza come 1:20. La forma e proporzioni trovansi costanti in una decina d' individui rice- vuti tutti con l'animale vivente ed in grado diverso di sviluppo.
Noi abbiam cercato vedere se mai siffatti individui si potes- sero considerare come piccoli della acicula, ma abbiam dovuto con- chiudere negativamente: dappoichè in nessuna età questa presenta la forma e le proporzioni indicate, essendo al contrario la parte posteriore assottigliata la più precoce a formarsi. Molto meno può ammettersi che siano individui i quali sian rimasti mutilati del sot- tile prolungamento posteriore : dappoichè, oltre all’ esser convinti della integrità di quegli individui , se la conchiglia dell'acicula si mutila di questa parte neppure rimane esattamente conica. co- me in quella di cui discorriamo.
In quanto all'animale, essenzialmente è simile a quello della acicula: se non chè, stante la diversa forma della conchiglia, la sua regione addominale è meno prolungata.
Per siffatte ragioni noi abbiam ritenuto che la Creseis della quale è stata parola debba considerarsi come specie distinta , alla quale abbiam dato nome di conica. La sua frase specifica è la seguente:
Creseis conica, A. Cost. ( Rendic. d. R. Accad. d. Scienze Fis. e Mat. marzo 1869. ) Tav. I, fig. 2.
C. testa vitrea, pellucida, laevi, fragili, recta, rite conica. Long. mill. 3; diam. ant. mill. 4|,. L
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Trichocyclus' mediterraneus, mob. Tav. 1. fig. 3.
Un altro fatto che interessa ancor più la Fauna del Mediter= raneo nell’ordine degli Pteropodi ci è stato dato discoprire nell’an- no corrente. Trattasi di un piccolo animaletto spettante ad un gruppo del quale pare non siasi prima d'ora veduto alcun rap- presentante tra noi: a quello cioè degli Pneumodermidei. 7
Il genere cui sembra possa riferirsi è il Zrichocyclus , del quale conoscesi una sola specie, il 7°. uustralis.
La sua picciolezza e la breve durata della sua vita non ci han dato agio di studiarne alcuna particolarità al microscopio, sic- come avremmo desiderato ; e solo abbiam potuto farne ritrarre un’ esatta immagine, quale esibiamo nella fig. 3 della tavola I. Da essa nondimeno si rileva agevolmente come differisca dalla specie tipo sopramenzionata, stando alla figura che di questa ci porgono gli scrittori. Il capo in effetti è quasi quadrato; la tromba mediana è delicata e non diversa per dimensioni da’due tentacoli laterali : gli angoli latero-posteriori àmno il contorno guernito di cigli vibratili (fig. cit. 8), i quali pare rimpiazzino l'anello cefalico di cigli che si osserva nel T. australe. Al capo succede un restringimento a guisa di collo, a’ cui lati sono im- piantate le due alette. Il resto del corpo forma un ovale sul quale un poco più in dietro della metà vedesi assai distinto l’a- nello di cigli branchiali. Un altro anello di simili cigli osservasi nella estremità posteriore del corpo, Il colore è bianchiccio, bel- lamente picchiettato di bruno. La lunghezza totale dell’ animale è di cinque millimetri.
Chiameremo questo elegante Pteropode Trichocyclus medi- terraneus,
\ ArtIcOLO 4.° Appendice al saggio sui Molluschi Eolididei del golfo di Napoli (1). Era appena compiuta la stampa della seconda parte di que- sto lavoro monografico inserita nel precedente volume, quando un altro genere discoprivasi nel golfo di Napoli, il quale può (1) Vedi i vol. III e IV di questo Annuario.
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dirsi uno de’più singolari per la sua organizzazione, siccome una delle più vistose per statura è la specie dalla quale viene rap- presentato. Noi ne dammo comunicazione alla R. Accademia delle scienze Fisiche e Matematiche, tra le cui Memorie del 1867 trovasi la descrizione e la figura. Più recentemente anco- ra un altro tipo ben distinto è venuto ad accrescere il numero degli Eolididei del golfo di Napoli. Perchè dunque il lavoro monografico da noi consacrato in questo annuario non rimanga incompleto , daremo qui la descrizione e la immagine sia del genere recentemente ottenuto, sia dell'altro discoperto nel 1867. Questi nuovi generi pertanto, come è naturale, rendono imper- fetto il quadro di classificazione de’ nostri Eolididei premesso nella prima parte di questo lavoro, e fan quindi nascere il biso- gno di modificarlo per coordinarvi i due nuovi tipi. Poichè pe- rò anche questo andar potrebbe soggetto a modifiche per effetto di novelle scoperte, noi ci contenteremo per ora di indicare le affinità di ciascun genere con quelli già descritti, riserbando a tempo migliore una più naturale disposizione sistematica degli Eolididei che il nostro mare ne porge.
GEN. Hermaeopsis, nob.
Corpo allungato, terminato da coda esile. Capo lateralmente al- l'apertura boccale quernito di due lobi membranosi. Tentacoli dorsali accartucciati per lo lungo, mediocremente contrattili. Occhi distinti, posti dietro la base de'tentacoli dorsali. Branchie ovato-fusiformi, di- stribuite lungo i due lati del tronco: le maggiori formanti una serie quasi regolare; le altre più esterne decrescenti. Angoli anteriori del piede ritondati, non affatto prolungati. Ano sul lato destro presso gli orificii sessuali.
Osservazione. Per la struttura de’ tentacoli dorsali e delle branchie questo Eolidideo si avvicina a quelli del genere Hermaea, nel cui gruppo deve naturalmente rientrare. Però la presenza de’ due lobi membranosi che fiancheggiano l’ inferior parte del capo, e la posizione dell'ano ne lo fanno differire genericamente,
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Hermaeopsis variopicta, nob. Tav. II. fig. 1.
Laete purpurea, vittis duabus cefalicis postice conjunctis vittam obscure purpurcam includentibus, duabus dorsalibus, alteraque in u- troque latere sub branchiarum radice decurrente aurantiis : cervice pone tentaculorum basim ac regione cardiaca albis; branchiis purpu- reis, ulrinque arganieo marginatis, apice coccineis. Long. mill. 20.
Colore generale del corpo porporino chiaro. Dal mary'ne anteriore del capo parte una striscia di color porporino fosco, la quale si arresta sul collo poco innanzi del livello al quale cominciano le branchie. La detta striscia è fiancheggiata da al- tre due strisce aranciate (una per cadaun lato) un poco più an- guste, le quali posteriormente si congiungono circoscrivendo così la striscia porporina. Più esternamente alle strisce aranciate vi stanno due strisce bianche, una per lato, le quali partono dalla base de’tentacoli'e si arrestano un poco prima di quelle. In mezzo a queste stanno gli occhi a guisa di due punti neri assai distinti. Il dorso del tronco è porporino chiaro con due strisce di color aranciato e con i dui canali esternamente ramificati più oscuri e tendenti al torchino. Lo spazio occupato dal cuore oltre alla pul- sazione, osservabile chiaramente nel vivo, si fa anche riconoscere per la sua bianchezza. Sopra ciascuno de’fianchi vi ha un'altra stri- scia aranciata, la quale parte da’lati del capo, passa sotto i ten- tacoli e scorre inferiormente alla origine delle branchie minori, terminandosi presso il principio della coda. Il piede nella sua parte anteriore à un pò di aranciato su’lati, e nel resto presen- ta un delicatissimo orlo di pigmento argentino. I tentacoli sono lunghi quanto una terza parte del corpo intero, di color porpo- rino fosco. Le branchie sono di color porporino chiaro, fiancheg- giate da due strisce di pigmento argentino: la estremità poi è «’ color rosso cinabro.
Le uova sono riunite in un nastro bianco formato dalla sostan- za glutinosa che le involge, e nella quale stanno distribuite in serie trasversali quasi regolari, ed alternanti l'una più ampia e l’altra meno, sicchè i margini del nastro risultano come dentel- lati: tav. cit. fig. 2 d.
L'individuo ricevuto era lungo venti millimetri: esso ha de- poste le uova nella metà di novembre.
GEN. Caliphylla, A. Cost.
(Rend. della R. Accad. di Scienze fis. mat. maggio 1867)
Corpo allungato, angusto, terminato da coda corta bruscamente ussotligliata. Capo inferiormente munito di un velo boccale, diviso in due lobi. Tentacoli dorsali accartucciati per lo lungo, biforcuti, me- diocremente contrattili. Occhi distinti, posti dietro la base de’ tentacoli. Branchie laminari, foliacee, numerose, distribuite lungo è due lati del tronco in varie serie longitudinali irregolari. Angoli anteriori del pie- de ritondati, non affetto prolungati. Ano aperto sul lato destro , in vicinanza degli orifizii sessuali.
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Il corpo di questi Molluschi è allungato ed angusto, a lati quasi paralleli, posteriormente terminato da coda assai corta e bruscamente assottigliata,
Il mantello nella regione cefalica presenta un ampio velo boccale orizzontale, contrattile, profondamente intaccato nel mez- zo e quindi diviso in due lobi ritondati.
I tentacoli sono al numero di due soltanto, e talmente piaz- zati, che dir si possono labiali anzichè dorsali; sono abbastanza sviluppati e costituiti da una lamina membranosa ; la quale si accartuccia nel senso della lunghezza, e sufficientemente contrat- tili, in modo da poiersi ridurre al terzo della loro normale lun- ghezza: innanzi l'estremità si Diforcang, e ciascuno de’ due rami è parimente accartucciato. Gli occhi sono assai piccoli, ma pur distinti, posti dietro la base de'tentacoli,
Le branchie sono assai numerose, distribuite in più serie longitudinali irregolari sopra i due lati di tutta la lunghezza .del corpo, eccettuati il capo e la coda. Esse sono laminari, si- «mili perfettamente ad altrettante foglie , più o mene ellittiche , .simiglianza che viene accresciuta dalia ramificazione vascolare , la quale imita la ramificazione de’nervi di una foglia. Infatti in ciascuna branchia penetra un vaso il quale si ramifica in par- te dicotomicamente ed in parte irregolarmente ; ed i rami quà e là si anastomizzano, e le estreme ramificazioni vascolari si ter- minano a fondo chiuso presso i lembi. della.lamina, Che quelli
Ann, 1865 7
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siano canali vascolari ce ne siamo assicurati dallo aver osserva- to al microscopio storrervi entro un liquido con corso celerissi- mo , reso sensibile da molecole solide e colorate che esso tra- sporta, e che abbiamo vedute correre con immensa celerità per entro que’canali, e talvolta dopo essere state trasportate dal ca- nale centrale in qualcuna delle ramificazioni, ritornare în die- tro. La instabilità di siffatti animali tenuti vivi in osservazione sotto il microscopio non ci ha permesso vedere se costantemente quelle molecole che dalla base vengono trasportate verso la e- stremità, ritornano in dietro: ma la terminazione cieca delle e- streme ramificazioni deve indurre a giudicare in tal modo. Co» mungne pertanto il fluilo ne’rami periferici sia cosfretto a ri tornare per le stesse vie, e quindi ad avere una circolazione on- dolatoria, pure nel decorso della branchia può aversi un vero circolo mediante le frequenti anastomosi che si stabiliscono tra diversi rami. Il canale primario poi della branchia parte da gros- so canale che scorre per ciascun lato del corpo, che lungò il suo cammino somministra tanti rami quante sono le branchie stes- se. Questi tronchi sono facilmente osservabili nella cavità periga- strica sollevando il pacco iniero di visceri addominali, Dal trouco che somministra i rami per le branchie del lato destro si spicca a sinistra un ramo che si divide in altri più esili, i quali si por- tano verso dietro sperdendosi nel cavo addominale senza avere alcun rapporto con le branchie. Tra gli spazii che lasciano le ramificazioni vascolari nel disco della lamina si osservano ve- scichette, regolarmente sferiche, più o meno stivate , aventi nel centro una macchia irregolare di sostanza pigmentaria. Presso i lembi poi le analoghe vescichette sono più piccole, a pareti più spesse e quindi più distinte, ed a forma di pera o di fiaschet- ta, il cui collo si termina alla superficie o sul contorno stesso della lamina, secondo la loro posizione, con una distinta boccue- cia. Siffatti organi pare tenessero il posto della grande glando- la orticante con distinto dutto che ne'veri Eolididei trovasi pres- so l’estremità della branchia, dopo il termine del cieco epatico. Qui sarebbero moltiplicate altrettanto, per quanto impicciolite. Però dobbiamo notare non aver mai veduto uscir fuori alcun filetto orticante. È inutile il dire non esservi entro le branchie alcuna traccia di ciechi ‘epatici. Nessuna traccia di cigli vibra-
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vili abbiam potuto osservare nè sulla superficie , nè sul contore no delle branchie,
L'epate costituisce una massa voluminosa , di color rosso» bruno, la quale occupa buona parte della cavità addominale, e non manda alcuna appendice o ramificazione,
L'apertura anale sta sul lato destro del collo presso gli ori- fizii degli organi sessuali.
Il piede è poco più angusto del mantello, ed anteriormen- te al di sotto del capo è sinuoso nel mezzo, dilatato ne’lati for- mando due lobi ritondati, I fianchi tra il mantello ed il piede nella lunghezza sono incavati a mò di gronda,
Osservazioni. Da quanto si è detto intorno alla organizzazio- ne di siffatto mollusco rilevasi agevolmente che esso si allontana di molto da’ veri Eolididei, sì da non poter essere annoverato in questo gruppo, quale trovasi dai Zoologi caratterizzato. Il genere col quale presenta maggiori affinità è quello da noi descritto col nome di Physopneumon nel volume primo di questo stesso An- muario. A noi pare che i due generi potrebbero formare un gruppo speciale.
Caliphylla mediterranea, A. Cost.
Pavel fone2:
.
C. tentaculorum ramis inaequalibus, ramo laterali brevi et pari- ter convoluto; foliis branchialibus ovato-elongatis vel lanceolatis; sor- dide virescens, dorso hinc inde pigmento albido consperso; branchiis rufo-fusco punctato-irroratis.
Longit. max. mill. 25.
Caliphilla mediterranea, A. Cost. Rendic. 1, c. Atti della stessa, vol. III.
N colore generale del corpo di questo Mollusco e delle sue appendici è uniformemente verde pallido e sudicio. Il tronco è cosperso di puntini bianchi costituiti da speciale pigmento; sul-
le foglie branchiali poi veggonsi sparsi punti più vistosi di co-
lor rosso. I tentacoli nel massimo loro svolgimento sono lunghî quanto la quinta parte del corpo: accartucciati in tutta la loro lunghezza, e innanzi l’estremità divisi in due rami, de’quali il la- terale più corto, però accartucciato del pari che l’altro. Pescata in abbondanza nel Golfo di Napoli nel mese di a- prile. Vive sopra piante marine. I maggiori individui erano lun- ghi 25 millimetri. Le uova, deposte nel detto mese, sono ag- gruppate in nastrini bianchi, come quelle degli Eolididei.
ArtiIcoLo 5.°
Nuovo genere di Molluschi Gasteropodi Prosobranchii.
Sono già parecchi anni da che dalle acque del golfo di Na- poli ottenemmo con l’animale ancor vivo una conchiglia univalve spirale, la quale richiamò tutta la nostra attenzione per le sue speciali fattezze, ben diverse da quelle di tutte le specie cono- sciute nel mediterraneo. Giudicammo fin d’allora di aver fra le mani una specie tutto affatto nuova e forse anche un genere. La difficoltà però di essere a giorno di quanto conoscevasi in questa classe del regno animale da tanti e con tanto ardore col- tivata ci fece esitare a pubblicarla: invece la conservammo in at- tenzione di metterci al caso di pronunziare più maturo giudizio. Le assicurazioni concordi però di varii distinti conchiologi cui abbiamo fatto osservare siffatta conchiglia, tra quali ci basta ci- tare il Jeffreys, han convalidato il nostro primitivo giudizio, e ci ban determinati a renderla di pubblica ragione. Per lo che ne diamo qui la descrizione e la figura, costituendone un genere, che intitolando dall’Archita Tarentino, celebre nella storia della Ma gna Grecia, denomineremo Architea.
GEN. Architea, rob.
Testa turbinata, parum elevata, infra late et profunde umbili- cata; apertura rotundata, peristomate continuo, simplici. Operculum corneum, pellucidum, spirale, extus plano, levi, intus spira ad cenr trum -parum pronvinula,
si I cl
Conchiglia spirale, a spira poco elevata. Ombelico ampio, pro- fondo, prolungato fino al primo anfratto, il quale lascia passare la luce alla maniera de’Solarii. Apertura perfettamente circolare, a peristoma continuo, a margini non affatto ispessiti, nè rivol- tati. Opercolo discoidale, laminare, corneo, delicato, un poco con- cavo dalla faccia libera, convesso dall'altra che aderiva all’ ani- male, ove il centro si eleva un poco di più a guisa di un pic- colo capezzolo: con linee spirali ben apparenti.
Architea catenulata, mob. Tav. I. fis. 4.
Testa solida, anfractibus rotundatis, longitudinaliter subtiliter et crebre subcatenulato-costulatis, transversim obsolete rugosis. Diam. mill. 13; alt. mill. 9; diam. opere. mill. 6.
La forma generale di questa conchiglia può paragonarsi a quella di taluni Trochi, precisamente del T. Fermoni, Payr. La spira è poco elevata, sicchè l’altezza della conchiglia poggiata sul piano è due terzi del suo maggiore diametro. Gli anfratti sono al numero di cinque, de’quali l’ultimo assai grande: essi sono ri- tondati, sicchè l’uno resta separato dall'altro da profondo solco. Essi presentano un gran numero di linee longitudinali elevate, la quali di tratto in tratto s'ingrossano in guisa da risultare co- me catenulate o nodose. Di tali linee nell’ultimo anfratto ve n'ha venti, talune delle quali più rilevate ed alternanti con altre più basse: nel penultimo ve n’ha otto, di cui tre più rilevate; nel- l’antepenultimo ve n’ ha sole tre, ed una sola nell'anfratto che precede o secondo a cominciare dall’ apicale, che è liscio. Gl'in- tervalli tra le diverse linee sono finamente ed irregolarmente in- crespati in senso trasversale.
La spessezza delle pareti non è molta.Il colore della intera conchiglia è di terra scura uniforme : quello dell’ opercolo è di ambra gialla.
Osservazioni. Quantunque non ne avessimo studiato l' animale , pure giudicando dalle affinità della conchiglia ci pare che questo genere
si BR
da noi istituito dovesse appartenere alla famiglia de’ Solariidei , distin- guendosi da quelli già noti per l'apertura perfettamente circolare, e per varii altri caratteri.
ArticoLo 6.° Di un nuovo genere di Chetognati. Tav. HI, fig. 1.
La classe de' Chetognati sembra finora rappresentata dal solo genere Sag:itta, il quale indubitatamente costituisce un tipo orga- nico abbastanza singolare, sì da aver dato campo a’ Zoologi di variamente interpetrarne le affinità, e quindi il posto che meglio gli conviene nella serie animale. Taluni han creduto riconoscervi un organismo affine a quello degli Anellidi, guidati quasi esclu- sivamente dalle condizioni dell’ armatura boccale: per tutt altro non potendosi sconoscere l’ organizzazione di taluni Elminti, Ora il nuovo tipo di Chetognato del quale diamo oggi la descrizione e la immagine vien in appoggio delle affinità de Chetognati con gli Anellidi Cheiopodi; dappoichè su’ margini laterali del corpo si osservano distintamente setole (aventi l'apparenza di esser di natura chitinosa), le quali comunque non formino nè fascetti, nè serie regolari, pure accennano agli ultimi avanzi di siffatti or- gani appendicolari. Indipendentemente poi da ciò, il nostro Che- tognat> presenta un carattere singolarissimo in due alette late- rali composte di più raggi alla maniera delle pinne pettorali de’ pesci, carattere il quale ci ha suggerito il nome generico con cui crediamo distinguerlo.
GEN. Pterosagitta, nob.
Corpus sagittiforme, lateribus sparse setosum, pinnulis duabus thoracicis flabelliformibus e radiis rigidis constitutis, pinnaque caudali horizontali itidem radiata praeditum. Os ut in gen. Sagitta,
x
Il corpo di questo Chetognato è allungato, a lati quasi pa- ralleli; ristretto però sensibilmente nella porzione codale. Il con- torno laterale nella parte anteriore è di tratto in tratto come
Mei gere
angolosso, verso la regione «del tronco presenta tre o quattro paja di seiole su ciascun lato (fig. 1 cc.). Verso il quarto posteriore si restringe gradatamente divenendo assai angusto nelle parte e- strema. I lati non presentano espansioni membranose come pres- so le Sagitte; invece dal terzo anteriore partono due alette (una per cadaun Jatu) in forma di due piccoli ventagli quasi picciccolati alle base, e quindi divise in raggi alla maniera delle pinne pet- torali de’ pesci; di raggi se ne possono contare una dozzina cre- scenti in lunghezza dagli estremi a’medii, L'estremità posteriore del corpo parimente in luogo di alette membranose si termina da una pinna a raggi come la pinna codale de’ pesci, però oriz- zontale ; i raggi sono assai delicati, numerosi ( oltre i venti) e terminati ad eguale livello, onde la pinna risulta quasi troncata e triangolare. Sul capo si osservano quattro macchioline nere (pro- babilmente gli occhi ) disposte in quadrato , di cui le anteriori puntiformi, le posteriori più grandi reniformi.
La bocca nella parte anteriore è armata di due laminette den- tate sul margine esterno (fig. 1, A aa.), e più in fondo à due lamine mascellari a base biforcuta (fig. cit. 80.) lungo il margi» gine esterno guernite della corona di setole od uncini come nel- le Sagitte, Il canale digerente nella regione cefalica offre un pic- colo rigonfiamento quasi un bulbo faringeo ovato oblungo, limi. tato in dietro da un restringimento, dopo del quale il canale in- testinale scorre semplice e diritto nella linea mediana, e si ter- mina al terzo posteriore del corpo, ove apresi l’ano (fig. 1, a.) A° due lati dell’ultimo tratto ‘intestinale si osservano due cupi al- lungati, simmetrici e quasi paralleli, i quali sembrano gli or- gani sessuali.
Pterosagitta mediterranea, mob.
Pt. lactea, unicolor, punctis quatuor cefalicis nigris; pinnis pecto- ralibus apice rotundatis, pinna caudali subtriangulure.Long. mill. 8.
Msn,
ArtIcoLO 7.9 Di un genere di Siponculidei.
Tav. III. fig. 2.
L'animale del quale intendiamo parlare probabilmente non è nuovo, ma solo non conosciuto nello stato di completa interezza. Per la qual cosa avendo avuta la opportunità di osservare va- rii individui viventi, sì da constatare la costanza de’ suoi cavat- teri, ne abbiam fatto ritrarre la immagine che quì esibiamo uni- tamente ad una breve illustrazione,
GEN. Urophysalus, nob.
Il corpo di questo Siponculideo si presenta perfettamente si- mile a quello de'Phascolosoma, tanto che se si facesse astrazione dalla parte codale, si considererebbe proprio come spettante al no- minato genere. Però la estremità posteriore del corpo si termina da una borsa o vescica membranosa, la quale può svolgersi per intero prendendo la forma di un. piccolo pallone, strangolato nel mezzo, e può ritirarsi, però non completamente, ma in parte sol- tanto, per modo che la sua presenza è sempre avvertibile.
Urophysalus Grubii, mob.
Corpo allungato, nello stato normale quasi cilindraceo, leg- germente rigonfiato verso dietro, tutto trasversalmente pieghetta- to, e con sei solchi longitudinali, pe quali il corpo rimane divi- so in altrettanie colonne. La tromba può estendersi tanto, da eguagliare il corpo: essa è cilindrica, apparentemente liscia, ma in realtà finamente striata per traverso, e con sei delicate linee, continuazione de’ sei solchi del corpo. Alla sua estremità vi ha un cercine cui succede la corona di tentacoli, al numero di se- dici, petaliformi. Dalla estremità posteriore del corpo, nello stato di piena vita, vien fuori a guisa di ernia una vescica a pareti membranose, simile ad un pallone sferico-ovvideo (fig. 2. C) di-
visa per una strozzatura trasversale in due scompartimenti, de’ quali l'estremo maggiore, ed ambedue fatti a colonne per delle briglie più tese.
Il colore del corpo è bruno, quello della tromba gialliccio; i tentacoli bianchi con nel mezzo una striscia longitudinale ne- ra merlettata; la vescica codale bianca.
Lunghezza nella massima estensione della tromba millim. 60;
Ricevuto nel mese di aprile.
ArticoLo 8.° Descrizione di una nuova OLOTURIA.
Tav. III. fig. 3.
Nel mese di febbrajo di quest'anno ci venne recata da'pesca- tori dedicati alla ricerca di animali marini d'ogni sorta una Olo- turia viva, tratta dai bassi fondi tra Capo Miseno e Procida, la quale ci colpì pel suo bel colore giallo aranciato uniforme, non facile a vedersi in animali di siffatta famiglia. Comunque non ci fossimo creduti autorizzati a pronunziare con assolutismo sulla novità della specie; pure potevamo assicurare che non prima di allora era stato tale animale rinvenuto nelle nostre acque , od almeno che da nessuno degli scrittori patrii su cose marine tro- vasi menzionato alcun che di simile. Per la qual cosa credem- mo utile darne una notizia alla R. Accademia delle scienze, ri- serbandoci esibirne più ampia descrizione e la immagine in que- sto volume quinto dell’Annuario del Museo Zoologico. Ed intanto appellammo quell’Oloturia Uroria aurantiaca. Le indagini poste- riori nulla ci han disvelato che siffatta Oloturia fosse preceden- temente conosciuta ; per lo che ne ripetiamo qui la descrizione accompagnata da immagine ricavata dal vivo.
Gen. Uroxia, A. Cost.
(Rendic. d. R. Accad. d. scienze Fis. e Mat. marzo 1869)
Corpus ovato-fusiforme , posterius abrupte attenuatum: pedicellis
per lineas quinque ambulacrales duplici serie dispositis, nec non in Ann. 1865
— 5 &
areis interambulacralibus sparsis. Tentacula oralia decem, crassa: octo normalia, aequalia, ramis frondosis; duo brevissima abortiva. E] Osservazioni. == Volendo rapportare questa Oloturia a qualcu- no de’ generi conosciuti è facile riconoscere delle affinità; ma non pare trovi esatto riscontro in aleuno. La presenza di pedicelli sparsi nelle zone interambulacrali trovasi nel g. Thyonidium, del quale non si dice la natura de’ tentacoli. Nel genere Anaperus, Trosch. si hanno dieci tentacoli, due de’ quali molto piccoli; ma in esso vi ha altra disposizione di pedicelli, e vi ha pezzi calca- rei intorno l’ano. Il nome di Hol. crocea imposto da Lesson (1) ad una specie farebbe sospettare che potesse riferirsi a qualche cosa di analogo; nondimeno trattasi di tutt'altra cosa.
Uroxia aurantiaca, A. Cost.
U. corpore aurantiaco; pedicellis albis; tentaculis brunneo-frondosis,
Il corpo di questa Oloturia nella sua normale giacitura, lor- chè cioè non è molto contratto, nè straordinariamente allungato, ha figura ovato-fusiforme, con la estremità anale, bruscamente ristretta: la qual figura della posterior parte del corpo non can- gia, quale che sia quella che il corpo intero assume per effetto dell’allungamento od accorciamento. I pedicelli sono disposti in duplice serie sopra le cinque linee ambulacrali , che vanno dal contorno boccale alla estremità anale: altri simili in oltre stan- no sparsi senza ordine, nè molto stivati, nelle zone interambula- crali. I tentacoli che circondano l’ apertura boccale sono al nu- mero di dieci, de’ quali, otto, fig. 3, aaa, regolarmente svilup- pati, crassi, robusti, diritti, semplici nella metà basilare, e nel- l’altra con branche laterali frondose; fig. 3 A. Gli altri due ten- tacoli, fig. 3 3, fra loro contigui, sono assai corti e come abor- titi, comunque per la crassizie e per le incipienti ramificazioni si mostrino simili agli altri otto. Il qual carattere de’ due tentacoli abortiti lo abbiam riscontrato tanto nell’individuo da noi avuto vivente , quanto in un altro più piccolo che ricevette il nostro
(4) Cent. Zool. tab. 52.
Mesa pen
collega prof. Panceri, il quale ci ha gentilmente permesso di osservarlo. L’orifizio boccale ha il lembo tutto minutamente festo- nato. Fuori del perimetro boccale, ed entro la cerchia de’ tentacoli in parte opposta ai due tentacoli abortiti, vien fuori da speciale cercine un corpo carnoso conico , fig. 3 e, che è l’ organo ma- schile copulatore o verga (1), lungo nella sua massima estensione millimetri sei e poco contrattile, sicchè osservasi assai bene nel- l’animale conservato nell’alcool. La faringe è cinta di lunghi pezzi calcarei al numero di dieci, alternanti, gli uni angusti più solidi ed inferiormente bifidi, fig. 3 D, aa; gli altri più ampii, meno solidi ed inferiormente smarginati, d.
Il colore del corpo è giallo aranciato; i pedicelli sono bianchi; i tentacoli biancastri con le foglioline terminali brune.
La lunghezza del corpo, a giacitura normale e con la faringe non svolta, è di tredici centimetri, con un diametro nella parte più rigonfia di quattro centimetri.
(4) Nella prima notizia data di questa Oloturia nel Rendiconto della R. Accade- mìa delle scienze non pronunziammo alcun giudizio sulla natura di questo corpo, comunque ne avessimo concepito il sospetto, perchè ci parea strano trovare sif- fatto organo, mentre dagli anatomici non erasi fatta alcuna menzione della esi- stenza di un pene in questi animali. Avendo pertanto fatta ricerca in altre spe- cie abbiam potuto non solo convincercene, ma ancora constatare che esso, sebbene meno sviluppato, esiste ancora in qualche altra specie, come nella Zol. penta- ctes. Il nostro chiar. collega Prof. Panceri, cui abbiam comunicato un tal fatto, avendo gentilmente eseguito anche egli più minute ricerche, ha convalidate le nostre deduzioni.
‘ PROSPETTO SISTEMATICO DEGLI IMENOTTERI ITALIANI
da servire di Prodromo della Imenotterologia Italiana
( continuazione )
Questo lavoro, al quale dammo cominciamento nel precedente volume , più che ci inoltriamo , più ci mo- stra la sua vastità e le difficoltà che bisogna superare per condurlo innanzi. E non senza ragione un nostro distinto collega augurava che potessimo ad esso dare tempo mezzi e calma quanta ne occorre per rispetto all’ argomento dif- ficile (1). Nulladimeno noi non ancora ci scoriamo , ed i nuovi materiali che ci son pervenuti, tra quali la bella collezione de’ sigg. Craveri (2), mentre da un lato ren- dono più lungo il lavoro, dall’ altro ci accrescono lena per la idea che esso possa riuscire men che possibile in- completo. Se giungeremo a compierlo non siam certo al caso di prognosticarlo. Il tempo lo dimostrerà.
(41) Targioni-Tozzetti—Bullettino della Società Entomologica Italiana : fasc. 4. — Bibliografia, pag. 73. (2) Vedi pag. 38.
— 601 —
Sotto-famiglia 4.° \NKSSONINA.
Labrum breve, transversum, Mandibulae in margine inferio- re integerrimae. Abdomen adhaerens. Alae anticae cellula radiali simplici; cellulis cubitalibus completis tribus, secunda ambas ve- nulas transverso-discoidales excipiente: posticae cellula mediana in discum ultra fraenum producta.
AI pari delle precedenti sotto-famiglie questa de’ Nissonini è ricca di specie, soprattutto nelle provincie napoletane. In fatti, di circa cin- quanta specie, quante ne conosciamo di tutta Italia, poche soltanto fi- nora non ve le abbiamo rinvenute. E trai fatti che interessar possono la geografia entomologica vuol esser menzionato lo aver trovato nella Terra d'Otranto il Nysson militaris conosciuto precedentemente soltanto di Rodo e di Naxos, e che quindi figura per la prima volta nella Fauna Italiana, al pari dell’Hoplisus pulchellus e dell'Alyson Ratzeburgi. Vuolsi del pari notare l essersi trovato in Glogau il nostro N. fulvipes, ed il vivere nella Terra d' Otranto e nell’ Albania il N. epeoliformis.
La Sardegna e la Sicilia finora non hanno offerta alcuna specia- lità esclusiva in questa sotto-famiglia.
Prospetto de generi italiani di Nissonini.
I. Metathorax brevissimus, postice truncato-concavus, muticus; area dorsali indistincta (Nyss. Sti Zziformes). a. alae posticae cellula mediana apice venulam uni- cam emittente ; cellula anali paulo post origi- nem venae cubitalis terminata, d. mares ventre dente compresso armato . . Bembecinus bb. mares ventre inermi . . ...... Stizomorphus aa. alae posticae cellula mediana apice venulas duas emittente. c. alae anticae cellula cubitali secunda trapezina, basi: subrecta hm alice Sas ce. cellula cubitali secunda subparallelogrammica, infra ad venulas transverso-discoidales deflexa Sphecius II Metathorax brevissimus, postice truncato-conca- vus, bimucronatus, area dorsali indistincta. (Nyss. Nyssoniformes). Alae anticae cellula Ann. 1865 9
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cubitali secunda petiolata . . . . +. . Nysson III. Metathorax normalis, area dorsali distineta, po- stice muticus (Nyss. Gorytiformes). a. segmentum ventrale secundum basi conico-gib-
bum: scutellum sutura antica simplici . - . Gorytes aa. segmentum ventrale secundum valde convexum: scutellum sutura crenulata . . . . . . .Agraptus
aaa. segmentum ventrale secundum plano-convexum. b. alae anticae cellula cubitali secunda sessili , trapezina. c. alae posticae cellula anali post originem vel in ipsa origine venae cubitalis terminata. d. scutellum sutura antica simplici. . . Ammatomus dd. scutellum sutura antica crenulata. e. abdominis segmentum primum basi ad petioli instar attenuatum, postice nodoso- gibbum . < + «+ * + + + .ILestiphorus ee. abdominissegmentum primum adhaerens. Hoplisus cc. alae posticae cellula anali ante originem venae cubitalis terminata. . . . . Harpactes bb. alae anticae cellula cubitali secunda triangula- ri, petiolata. f. tibiae mediae bicalcaratae . . . . Didineis ff. tibiae mediae unicalcaratae. . . . Alyson
Ml Wesmael aveva avvertito, che presso le specie di Oplisi l’ ad- dome ne’ maschi presenta sei soli anelli ventrali (computandovi la lami- na sottoanale) in luogo di sette. Siffatto carattere eccezionale noi l’ab- biamo riconosciuto anche in talune specie di Stizini genuini, come nello Sphecius ed in taluni Stizus.
Gen. Bembecinus, A. Cost. (1)
Alae anticae cellula radiali ovato-elliptica ; cell. cubitali se- cunda subtriangulari; posticae cellula mediana apice rotundata, venulam unicam emittente; cell. anali angusta, paulo post initium venae cubitalis terminata. Metanotum brevissimum. Segmentum ventrale secundum plano-convexum.
. Mares antennarum articulo 11° apice intus in spinam acu- tam aduncam producto, 12.° intus excavato-lunato, ultimo acuto
(1) Fauna Nap. Nissonidei: 1859.
- e
adunco; ventre (in segm. 3.°) dente valido compresso armato ; ano trispinoso.
L’Imenottero tipo di questo genere mentre si presenta per l’abito somigliantissimo a quello del genere che segue, lega evidentemente i Nissonini alle Bembici a causa del valido dente di cui è armato il ven- tre ne' maschi, del tutto simile «a quello di molte delle dette Bembici.
4. Be meridionalis, A. Cost. — Niger , pronoti margine postico, callis humeralitus, tegulis, maculis duabus scutelli, abdomi- misque fasciis marginalibus sex GI, quinque %, lateribus parum au- ctis, virescenti-flavis ; antennis infra flavis ad apicem rufescentibus ; pedibus flavis nigro-variis; alis hyalinis, venis fuscis.-= Long. corp. mill. 14; exop. al. null. 44.
of lineis duabus anteorbitalibus, facie infra antennas, clypeo la- broque flavis; segmento ventrali tertio dente valido subcuneiformi pa- rum arcuato, sexto concavo poslerius rotunduto.
2 facie tota cum clypei labrique basi nigris.
"Variat: fasciis abdominalibus in medio angulatis. 9 clypeo labroque nigris immaculatis.
Bembecinus meridionalis, A. Cost. Fn. Niss. 5, tav. XI, fig. 1.
Trovata da noi nell’ Italia meridionale (adiacenze di Napoli e Terra di Otranto) nel mese di giugno; nella Toscana da Pic- cioli : ovunque poco frequente.
Gen. Stizomorphus, A. Cost. (1).
Mares ventre inermi, ano trispinoso: antennarum articulis ul- timis tribus ut in g. Bembecinus. Caetera itidem ut in Bembecinis.
4. S. tridens, Fab.— Niger, abdomine breviter cinereo pube- rulo; antennis infra, saltem ex parte (£ clypeo labroque) , palpis, pronoti margine postico, callis humeralibus, tegulis, mesonoti macula utrinque postica, maculis duabus lateralibus scutelli, linea transversa postscutelli, macula utrinque postica metanoti, abdominisque fasctis marginalibus GY sex, Z quinque, prima antice emarginata, caeteris bisinuosis, macula utrinque in segm. ventralibus 4-2-5-4-5, geniculis,
(1) Fauna: Nisson. 1859.
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tibiis tarsisque salurate flavis ; alis hyalinis, venis fuscis,==Long. corp. mill. 9-40 ; exp. al. mill. 14-45. Variat: a) mesonoto, scutello, postscutello, metanoto abdominisque segmento sexto immaculatis, db) abdominis fascia prima interrupta. c) abdominis fasciis duabus primis late interruptis.
Vespa tridens, Fab. Sp. Ins. I, 464,33. Crabro cinctus, Ross. Fn. Etr. n. 890. Mellinus repandus, Panz. Fn. germ. 73, 19. 9 Stizus sinuatus, Latr. Hist. Nat. XIII. 303, 3.
Stizus repandus, Jur. Hym. p. 178. Stizus tridens, Vand. Lind. II. 17,6.—Lep.301,10.—Dahlb.153, 89.
Stizomorphus tridens, A. Cost. Fn. Niss. 7, tav. XI. fig. 2.
Trovasi in quasi tutta l’Italia : Piemonte (Garbiglietti-Cra- veri); Sardegna (coll. M. T.); Toscana (Rossi-Piccioli); Napoli, Calabria, Sicilia : è piuttosto abbondante.
Gen. Stizus, Latr.
Alae anticae cellula radiali oblonga, apice obtusa ; cellula cubitali secunda trapezina , basi subrecta : posticae cellula me- diana ultra fraenum valde elongata et angusta, apice rotundata, ve- nulas duas emittente; cell. anali magna, longe post initium ve- nae cubitalis terminata.
Mares antennarum articulo ultimo intus plus minus excava- to : ano trispinoso.
Questo genere racchiude le specie di statura più vistosa della inte- ra sotto-famiglia, talune delle quali sembrano quasi esclusive del mez- zogiorno.
a) alae nigro-violaceae ; abdomen nigrum fasciis duabus integris flavis
1. S. bifasciatus, Fab.— Niger, nigro et rufescenti villo- sus; abdomine fasciis duabus aequalibus (in segm. 2.° et 3°.) saturate flavis; alis nigro-violaceis, limbo hyalino, = Long. corp, mill. 48-20; exp. al. mill. 30-52 (1).
o* antennarum articulo ultimo crasso intus excavato, fulvo.
(4) Ne abbiamo un individuo maschio pigmeo, lungo mill. 12, con esp. al. m. 21.
o” Crabro tridentatus, Fab. Syst. Ent. 373, 1. Bembex tridentata, Fab. Ent. Syst. II. 251, 44, 9 Larra bifasciata, Fab. Ent. Syst. Suppl. 252, 5.
of P Stizus bifasciatus, Jur. Dahlb. 152. 88—Lepel. 298, 7—Cost. Fn. Niss. 9, 1, tav. XI, fig. 3.
Trovasi nel Piemonte (Garbiglietti ); nella Sardegna (coll. M. T.); nel Napoletano ; nella Sicilia : poco comune.
aa) alae flavescenti-hyalinae ; abdomen fasciis interruptis flavis. b) venula transverso-cubitalis secunda vix sinuosa ; antennae in utroque sexu totim fulvae.
2. $. ruficornis, Fab. — Niger, capite, thorace abdominis- que basi cinereo-fulvescenti villosis ; antennis fulvis ; clypeo, labro, orbilis superius interruptis , pronoti margine postico , callis hume- ralibus, macula scutelli, abdominisque fasciis GT sex, 9? quinque, quatuor anticis plus minusve interruptis, valvulae analis dorsalis of fasciola submarginali, 9 maculis duabus lateralibus, macula utrin- que in segmentis ventralibus, pedibusque basi excepta, flavis ; alis luteo-hyalinis , cellula radiali fumea, venis-testaceis., — Long. corp. mill. 18-25 ; exp. al. mill. 50-56.
o” antennarum articulo ultimo extus arcuato, intus excavato, apice oblique truncato.
Variat : a) clypeo macula in medio baseos nigra.
b) scutello immaculato: SF. c) segmentis ventralibus 5-7 omnino flavis: o.
Bembex ruficornis, Fab. Mant. I. 286, 9.
Larra ruficornis, Fab. Syst. Piez. 221, 9.
Stizus ruficornis, Latr.-Spin. Ins, Lig. I, 74. 2—Vand. Lind. II, 14 — Dahlb. 151. 85. — Cost. Fn. Niss. 11, tav. XI, fig. l: o*.
Stizus ornatus, Lep. 1. c. p. 291, 1. (non Dahlb.) (1)
Trovasi nella Liguria (Spinola); nella Sardegna (coll. M. T.); non raro nella provincia di Terra d’ Otranto.
+ 3. S. integer, Fab. — Niger, capite thoraceque cirereo- fiavescenti villosis; antennis fulvis; clypeo, labro, mandibulis apice exce-
(1) Lo Stizo che il Lepelletier descrive col nome di rwficornis avrebbe le antenne nere nel maschio.
e ea
pto, pronoti margine postico, callis humeralibus, abdominis fasetis A sec, g quinque (quatuor anticis plus minusve late interruptis), val- vulae analis dorsalis * fasciola, YZ maculis duabus lateralibus, pedi- busque basi excepta, flavis; alis luteo-hyalinis, venis testaceis.
Bembex integra, Fab. Ent. Syst. II. 251, 12. Stizus integer, Spin. Ins. Lig. I, 74, 1.-Vand. Lind. II. 15.
Specie affinissima alla precedente, dalla quale differirebbe secondo il Vander Linden per la mancanza di tre linee impresse convergenti in dietro sul protorace ; differenza che non possiamo apprezzare, non avendo osservato alcun individuo di questa specie.
Trovasi nella Liguria (Spinola).
bb) venula transverso-cubitalis secunda extus valde arcuata; antennae fulvae, in &* pigro variae.
4. S. terminalis. Dahlb. — Niger, antennis gt nigris basi apiceque fulvis, Y fulvis; orbitis, elypeo, labro, palpîs, pronoti mar- gine postico, callis humeralibus, mesonoti margine externo ante alas, abdominis fasciis GY sex, L quinque (tribus anticis interruptis), val- vulae analis dorsalis maculis duabus lateralibus pedibusque basi exce- pta, flavis; alis luteo-hyalinis, venis tegulisque testaceis. Long. corp. mill. 20; exp. al. mill. 55.
o antennarum articulo ultimo extus arcuato, intus parum ex- cavato, apice obluso.
Stizus terminalis, Dahlb. 477,5 — Cost. Fa. Niss. 52.
Trovasi nell'Italia meridionale, ove l’ abbiam raccolto ne:'a estrema Calabria e nella Terra d'Otranto. Ne abbiam pure os- servato due individui tra gl'Jmenotteri di Sardegna.
Gen. Sphecius , Dahib. (Hogardia, Lepel.)
Alae anticae cellula radiali lanceolato-acuminata ; cellula cubitali secanda oblique subparallelogrammica , infra ad venulas transverso-discoidales deflexa, venula transverso-cubitali secunda valde arcuata. Caetera ut in g. Slizus.
Mares antennis longioribus et gracilioribus, articulo ultimo
lunato-arcuato ; tarsorum mediorum articulo primo basi lami- nato-dilatato, infra orbiculatim profunde excavato; ano unispinoso.
4. s. nigricornis, L. Duf. — Niger, capite, thorace abdo- minisque basi cinereo-flavescente villosis; clypeo, labro, (3 facie ine fra antennas) antennarum scapo infra, pronoti margine tenui, ab- dominis fasciis " sex, f quinque (duabus anticis latioribus , late interruptis, reliquis angustioribus bifleruosis, bilunulatis vel subin- terruptis ) pedibusque basi excepta, flavis; alis luteo-hyalinis, venis tegulisque testaceis.— Long. corp. mill. 16-24; exp. al. mill. 25-53.
o” vittis anteorbitalibus, facie infra antennas labroque flavis: ai. tennarum artic.14-6-8 infra flavis, ultimo flavo basi nigro.
Q fascia semilunari clypei, macula utrinque labri, et antenna-,
rum scapo et radice infra fluvis. Variat: of antennarum flagello flavo-ferrugineo ad apicem nigricans te, art. ultimo nigro apice extus albido. Q antennis ferrugineis apice nigris, flagello infra flavo lam. an. dors. ferruginea. n Stizus nigricornis, L. Duf. Ann. de la Soc. Entom. de Fr. VII,
1838, p. 271, 2, pl. 9. f. 2. Sphecius nigricornis, Dahlb. 480, 1. -— Cost. Fn. Niss. 13, tav.
XI. £ 57,6 9.
Trovasi nell’ Italia meridionale : raccolto nella estrema Ca- labria e nella Terra d’ Otranto unitamente con la specie prece- dente; nel Piemonte (Craveri).
Gen. Nysson, Latr. Metathorax brevis , posterius truncato-concavus , utrinque mucronatus. Abdomen segmento secundo ventrali vel toto valde
gibbo, vel basi conico-gibbo. Alae anticae cellula secunda cubi-
tali longe petiolata. . Mares abdominis valvula anali dorsali posterius bidentata (ra-
rissime tridentata). I. Alae anticae cellula cubitali tertia triangulari breviter petiolata (Synnevrus, A. Cost.)
/. N. epeoliformis, Smith. Niger, facie argenteo mican-
= e
te ; clypeo, mandibularum basi, pronoti fascia postica subinterrupta, callis humeralibus, scutelli linea transversa basali abdominisque fa- sciis 1 5, F 4 dorsalibus (in segm. 1-4-5) late interruptis flavis; mesonoti angulis posticis tegulisque alarum flavo-testaceis ; antennis pedibusque fulvis, illis dorso ante apicem, his basi migris; alis testa- ceo-hyalinis, venis fuscis. Long. corp. mill. 42; exp. al. mill. 22.
o antennarum arliculo ultimo infra leviter excavato ; clypeo immaculato.
g clypeo macula nigra notato.
Nysson epeoliformis, Smith, Cat. Hym. Br. Mus. IV. 8.==Gerst. Gat. Nyss. 10, 1. Synnevrus procerus, Cost. Fn. Niss. 16, 1, tav. XII, fig. 1: gr.
Smith descrisse questa specie sopra individui ricevuti dal- l' Albania. In Italia l’ abbiam raccolta piuttosto abbondante nel- la Terra d'Otranto : i nostri individui sono tutti maschi.
II. Alae anticae cellula cubitali tertia sessili. A. Alae posticae cellula anali in ipsa origine venae cubitalis terminata; tibiae posticae extus leves. (Nysson, s. s.) a) clypeus in medio marginis antici carinulis s. tuberculis duobus praeditus. b) segmentum ventrale secundum leviter convexum.
2. N. fulvipes , A. Cost. — Niger, facie clypeoque bicari- nulato argenteo micantibus ; pronoti fascia postica utrinque abbre- viata, callis humeralibus, linea transversa scutelli abdominisque fa- sciolis dorsalibus quatuor (in segm. 1-4) late interruptis flavis ; segmento ventrali secundo vix prominulo; pedibus rufo-fulvis basi ni- gris; alis subfuscescenti-hyalinis, venis fuscis. = Long. corp. mill. Ts exp. al. mill. 12.
o' antennarum art, ultimo infra leviter excavato ; segmentis ventralibus 2-5 postice aureo sericeis, pilisque flavis erectis fimbriatis.
Variat: abdominis segmento quarto dorsali immaculato.
Nysson fulvipes, Cost. Fn. Niss. 18, 1, tav. XII £. 3: of =—Gerst. Nyss. 25, 2.
Trovato finora da noi nella Terra d'Otranto, e nella To- scana da Piccioli.
bb) segmentum ventrale secundum anterius valde gibbum, truncatum.
5. N. interruptus, Fab. Niger, facie clypeoque bicarinu- lato argenteo-micantibus, pronoti fascia postica utrinque abbreviata, callis humeralibus, abdominisque fasciis tribus plerumque interruptis, flavis; pedibus fulvis, basi nigris; antennis validis breviusculis; alis cinereo-hyalinis, = Long. mill. 7; exp. al. mill. 15.
o. antennarum art. ultimo simplici.
Variat : a) abdominis fasciis ommibus continuis.
b) callis humeralibus nigris puneto flavo notatis : . c) scutello basi flavo bipunctato vel fasciato.
Mellinus interruptus, Fab. Ent. Syst. Supp. II. 266, 4. Nysson interruptus, Oliv. Encycl. VINI, 408,2-—Dahlb. 170, 102.—
Gerst. 27,3.
Mellinus dissectus, Panz. Fn. germ. 77, 18 (1).
Nysson Shuckardi, Wesm. Hym. Fouis. 75,2.
Trovasi poco diffuso in Italia. L'abbiamo di Parma, ricevuto dal prof. Rondani.
4. N. spinosus, Oliv. — Niger, pronoti fasciola postica (in- terdum obsoleta) abdominisque fasciìs tribus (raro interruptis) flavis: pedibus Gf nigris tarsis flavescentibus, g rufo-ferrugineis basi migris; alis cinerascenti-hyalinis, venis fuscis; antennis magis elongatis = Long. corp. mill. 8-9: exp. al. mill. 18-19.
of antennarum articulo ultimo simplici.
Crabro spinosus, Oliv. Encycl. meth. VI. 512, 2— Panz. Fn.
Germ. 62,15. of Mellinus tricinctus, Fab. Ent. Syst. II, 287,5. of
Mellinus interruptus, Panz. 1. c. 73,13. 9
Nysson spinosus, Latr. Dahlb. 169, 100 — Gerst. 28,4.
Nysson geniculatus o var. Lep. Hym. II. 47, 3.
Affine al precedente , dal quale principalmente distinguesi per le antenne più lunghe e snelle, e pei calli omerali interamente neri.
Trovasi in preferenza nell’ Italia settentrionale e media: in Piemonte (Garbiglietti: Craveri); in Toscana (Piccioli). Nelle pro- vincie meridionali non pare siasi ancora trovato.
(4) Non Mellinus dissectus fasc. 80, num. 18, che è un Hoplisus: vedi que- sto genere.
Ann. 1865 10
aa) elypeus antice carinulis tuberculisque destitutus, b) segmentum ventrale secundum anterius valde gibbum, rectangulariter truncatum.
5. N. trimaculatus, Ross. — Niger, abdominis segmentis primis tribus fascia interrupta, antica latiore , ( Y pronoti margine postico, callisque humeralibus ) flavis; pedibus nigris, immaculatis A, geniculis tibiarumque apice rufo-testaceis 9; alis fumato-hyalinis, in cellula radiali obscurioribus, venis fuscis, tegulis piceis. Long. corp. mill. 7-8; exp. al. mill. 12.
of antennarum articulo 12.° extus dilatato, 13.° simplici.
Variat: o” abdominis segmento quarto fascia interrupta ; pun- cto în callis humeralibus, maculaque media pronoti flavis.
Crabro trimaculatus, Ross. Fn. Etr. 892.
Nysson trimaculatus, Latr.- Vand. bind. 30,2-Dahbl. 169,11— Cost. Fn. Niss. 20, 3. tav. XI, fig. 5 of, 6 9P— Gerst. 30,5.
Nysson migripes, Spin. Ins. Lig. II. 48. XXXVIII. tab. V. fig. XXIII —Lep. 46, 2.
Nysson geniculatus, Oliv. Encycl. VIII, 408. 3. ?
Trovasi in varie parti d’ Italia.
bè) segmentum ventrale secundum modice convexum. c) antennae rufae.
6. N. militaris, Gerst.—Niger ; facie clypeoque argenteo mi-; cantibus; mandibulis, antennis, tegulis alarum, abdominisque segmento primo rufis; pronoti fascia interrupta, callis humeralibus abdominis- que fasciis quatuor (in segm. 4-4) interruptis, flavis; alis cinerascenti- hyalinis; genis marginatis. — Long. corp. mill. 6 4)2-7 12; exp. al. mill. 44.
of antennarum articulo ultimo retrorsum lunato-excavato.
Variat: scutello macula basali , abdominis segmento quinto fa- scia interrupta, flavis. i
Nysson militaris, Gerst. 35, 7.
Questa specie figura per la prima volta nella Fauna Italia- na. Il signor Gerstaecker l’à descritta sopra individui femmine di Rodo e di Naxos esistenti nel Museo di Berlino. Noi ne ab- biamo due individui maschi raccolti in Terra d'Otranto nel me- se di giugno.
ce) antennae nigrae.
7, No maculatus, Fab. — Niger, pronoti fa seia in margine postico integra utrinque abbreviata, callis humeralibus, scutelli fascia basali, abdominisque fasciis tribus (in segm. 4-5) interruptis, flavis; geniculis, tibiis tarsisque ferrugineis ( abdominis segmento primo femoribusque posticis lagte rufis); alis cinerascenti-hyalinis; genis mar- ginatis. — Long. corp. mill. 6-8: exp. al mill. 40-45.
gf antervarum urticulo ultimo retrorsum profunde lunato-ex- cavato.
Variat: of abdominis segmento primo rufo ut în femina=m=scu-
tello immaculato. g abdominis segmento primo nigro ut in mare.
Sphex maculata, Fab. Ent. Syst. II, 215. 70. ?
Pompilus maculatus, id. Suppl. 251, 32.
Nysson maculatus, Latr. = Vand. Lind. 31,4—Dahlb. 170,103 Cost. Fn. Niss. 22,4%. tav. XII. fig. 3. g— Gerst. 36,8.
Nysson omissus, Dahlb. Hym. 485. 3. of
Nysson dubius, Cost. 1. c. 19, 2, tav. XII. fig. 4. of
Nysson interruptus, Lep. 45, 1. (excl. 9) — Wesm. 78, 4.
Nysson guttatus , Oliv. Eneyel. VIII. 409, 7: p— Shuck. Foss. Hym. 103,4: o.
Trovasi nel Napoletano , in pianure del pari che su monti elevati ; nel Piemonte (Craveri). ”
8. N. dimidiatus, Jur. — Niger, facie clypeoque argenteo micantibus; mandibulis, tegulis, abdominis segmento primo pedibus- que ex parte, rufis; callis humeralibus abdominisque fasciis dorsali- bus 4-5 (in segm. 4-5 ) interruptis, pallide flavis s. albidis; genis. immarginatis; alis fumato-hyalinis, venis fuscis.Long. corp. mill. 4 1)2-5 1)2; exp. al. mill. 9-40.
o' antennarum urticulo primo subtus albido maculato, 42.° sub- dilatato; 15.° retrorsum biemarginato.
Variat : abdominis segmento primo toto nigro aut rufo.
Nysson dimidiatus, Jur. Hym. pl. X, G. 22. P=Vand. Lind.33,6— Dahlb. 171,105 — Lepel. 49,5 —A. Cost. Fn. Niss. 25, 5, tav. XIII. fig. dl: o.
Trovasi in varie parti d’ Italia.
a
8. N. decemmaculatus, Spin. — Niger, mandibulis rufo- piceis apice migris; abdominis segmento primo toto et secundo late- ribus infraque rubris; pronoti fasciola postica interrupta, callis hu- meralibus (P macula scutellari) abdominisque maculis transversis dua- bus in segm. 4-5(-4-5) albidis ; tibiis testaceo pallidoque variegatis ; alis cinereo-hyalinis, tegulis livido-piceis. Long. corp. mill. 6-7; exp. al. mill. 10-44.
o” antennarum articulo ultimo retrorsum biemarginato; segmento ventrali secundo ad basim gibbere explanato subbinodo.
9 segmento ventrali secundo aeque convero.
Nysson decemmaculatus, Spin. Ins. Lig. II. p. 44.
Nysson dimidiatus g, A. Cost. Fn. Niss. 24, tav. XIII, fig. 2 (excel. o' et synon.)
Trovasi nel Genovesato (Spinola); nella Toscana (Piccioli); nel Na poletano.
Osservazioni. Gl Imenotterologi posteriori allo Spinola non hanno conosciuta questa specie in natura, non escluso il Gerstaecker, il quale menzionandola nella parte storica esprime il dubbio ch’esser possa una varietà del maculatus Fab. Noi abbiamo osservato un individuo tipico della collezione Spinola, ad abbiam potuto convincerci essere specie per- fettamente distinta dal maculatus, non tanto per aver due macchie tra- sversali bianchicce nel protorace in luogo della fascia intera gialla, quanto perchè il maschio à il secondo anello ventrale fornito di una gobba spianata nel mezzo e come nodosa a’ due lati, ed una diversa smargi- natura nell’ ultimo articolo delle antenne.
9. N. variolatus, nob. — Niger, fucie clypeoque argenteo micantibus; callis humeralibus scutellique linea transversa baseos pal- lide flavis; abdominis segmento primo et secundi lateribus rufis , 1.°-5.° fascia marginali interrupta flava ; geniculis, tibiarum basi tarsisque fulvis; alis cinereo-hyalinis; tegulis piceo-lividis. — Long. corp. mill. 6 472-7; exp. al. mill. 44.
o antennarum articulo ultimo retrorsum ultra basim tumidam profunde lunato-excavato.
Variat : of callis humeralibus nigris.
Specie ben distinta dal dimidiatus e dalle varietà del macu- latus per la diversa smarginatura dell'ultimo articolo delle an- tenne. Trovata nella Terra d’ Otranto.
a Se
+ 11. N. quadriguttatus, Spin.— Niger, callis humeralibus concoloribus, tibiis tarsisque ferrugineis; mandibulis, tegulis alarum abdominisque segmentis duobus basalibus rufis, his utrinque albo ma- culatis, ot — Long. corp. mill. 5.
Nysson quadriguttatus, Spin. Ins. Lig. II, p.43. —Vand. Lind. 34,7 — Gerst. 40, 10.
Trovato dallo Spinola nel Genovesato : posteriormente non più rinvenuto in tutta Italia.
AA)Alae posticae cellula anali longe ante initium venae cubitalis terminata; tibiae posticae extus serrulatae (Brachystegus, A. Così).
12. NW. scalaris, Ill. — Niger, fronte tuberculata , facie , clypeo transverse carinato et metanoto postice utrinque argenteo to- mentosis ; pronoti fascia postica interrupta, scutelli macula basali, abdominisque fasciis dorsalibus quinque (in segm. 4-5), duabus pri- mis latioribus in medio angustatis et interruplis , flavis ; segmen- tis ventralibus 2-5 flavo marginatis, secundo modice convexo; pedibus fulvis basi migris; alis subfumato-hyalinis, venis fuscis basi testaceis, tegulis testaceis. — Long. mill. 7-9; exp. al. mill. 11-45.
cf antennarum articulo ultimo retrorsum lunato-excavato apice fulvo; segmento dorsali sexto in margine utrinque denticulo praedito ventralibus 2-5 medio marginis postici longe argenteo barbatis.
Nysson interruptus, Latr. Hist. Nat. Crust. et Ins. XII, 306,3. 9 Nysson scalaris, Illig. ed. Ross. Fn. Etr. II, 157 — Gerst. 32, 6. Nysson rufipes, Oliv. Encyel. VIII, 408, 3.
Nysson Dufourti, Dahlb. 485, 8.—Lepel. II. 51, 7. Brachystegus Dufourii, A. Cost. Fn. Niss. 23, 1. tav. XII. fig. 2. cY
Trovasi nel Piemonte (Garbiglietti); nella Toscana (Piccioli); nella Terra d’ Otranto.
GEN. Gorytes, Latr.
Abdomen segmento secundo dorsali ad marginem basalem crenato , secundo ventrali basi conico-gibbo. Scutellum sutura antica simplici. Tibiae posticae inermes. Alae anticae cellula cu- bitali secunda sessili, trapezina, venulas transverso-discoidales in- ter centrum et utrumque angulum excipiente : posticae cellula anali longe ante originem yenae cubitalis terminata.
ci TSE
Mares antennis longioribus porrectis ; ano unistylo; feminae antennis brevioribus plus minusve involutis.
4. G. mystaceus, Lin. — Palpis basi fuscis, segmento ven- trali secundo basi vage crasse punctato s. foveolato; niger, clypei fascia arcuata, pronoti margine postico, callis humeralibus, macula verticali pone humeros, post-scutello, abdominis fasciis dorsalibus quatuor (in segm. 4-4) integris et macula segmenti quinti, maculaque utrinque s. fasciola in segmentis ventralibus 2-4, flavis; tibiis tarsisque flavis, illis postice migris vel nigro maculatis; alis subtestaceo-hyalinis, in cellula radiali et limbo apicali fumatis.—Long. corp. mill.45; exp. al. mill. 20.
Variat : clypei fascia in maculas duas obliquas soluta —macula pone humeros nulla (saepius in GF) fascia prima abdominali interru- pia—segmentis ventralibus immaculutis.
Sphex mystacea, Lin. Fn. Suec. 1653. of
Mellinus mystaceus , Fab. Eot. Syst. II, 285, 1-Panz. Fn. germ. 53, 11. o”
Gorytes mystaceus, Latr. Gen. IV, 89—Lep. Ann. Soc. Ent. 1832, p. 57,1. — Vand. Lind. II, 9%, 9 var. a — Dahlb. 166, 98. — Lep. Hym. II, 55. 1. ù i
Vespa campestris, Lin. Fn. Suec. 1677 g— Ross. Fn. Etr. n. 873.
Mellinus campestris, Fab. Ent. Syst. II, 287, 6.
Sphex longicornis, Ross. Fn. Etr. n. 827, tab. VI. fig. 9. of.
Mellinus quadrifasciatus, Paz. Fn. germ. 93,17. gf (excl. syn.)
Gorytes arpactus (Fab.) Spin. Ins. Lig. I, 93,3.
Trovasi nel Piemonte (Garbiglietti ); nella Toscana (Rossi, Piccioli); nella Sicilia ; nella Sardegna. x
2. G. Fargeii , Shuck. — Pulpis flavis, segmento ventrali secundo toto leviter vage punctulato: niger, clypei fascia arcuata, pro- noti margine postico, callis humeralibus, macula verticali pone hu- meros (9 postscutello) abdominisque fasciis dorsalibus quatuor (in segm. 4-4) maculaque segmenti quinti, geniculis, tibiis tarsisque, flavis; alis fiavescenti-hyalinis, in cellula radiali apiceque fumatis.—Long. corp. mill. 41-42; exp. al. mill. 49.
Gorytes campestris , Lep. Aon. 1. c. 58-2, Hym. 58,2 — Dahlb. 168, 99. — Wesm. 85,2 (non Linn.)
Gorytes Fargeii, Shuck. Foss. HMym. 214,2.
Specie poco diffusa in Italia: l'abbiamo dell'Emilia, ricevutà dal Prof. Rondani.
O
Gen. Lestiphorus, Lepel.
Abdomen segmento primo basi attenuato subpetioliforme, posterius nodoso-gibbo ; secundo dorsali basi laevi, ventrali pla- no-convexo. Scutellum sutura antica crenulata. Tibiae posticae spinulosae. Alae anticae cellula radiali elongato-elliptica, venula transverso-cubitali prima recta: posticae cellula anali in ipsa ori- gine venae cubitalis terminata.
Mares antennis ante apicem crassioribus, articulo decimo in- fra emarginato ; ano bispinuloso.
4. L. bicinetus, Rossi. — Niger, antennis infra, orbitis an- ticis, clypeo, ore, pronoti margine postico, callis humeralibus, scu- telli fasciola vel punctis duobus, abdominis maculis duabus segmenti
eprimi, fasciis duabus dorsalibus (in segm. 2 et 5), antica latiore,
fasciaque ventrali (in segmento secundo) pedibusque ex parte, flavis;
alis hyalinis, cellulis radiali et secunda cubitali dense fumatis; me-
tanoti area dorsali longitudinaliter elevato-striata. — Long. corp. mill. 8; exp. al. mill. 45.
Variat : a) abdominis segmento quarto dorsali linea marginali
flava interrupta, vel utrinque abbreviata. 3) segm. tertio ventrali limbo flavo.
Crabro bicinctus, Ross. Fn. Etr. App. p. 123, n. 110, tab. VI. fig. 0.
Gorytes bicincetus, Vand. Lind. II, 93, 7.
Lestiphorus bicinctus, Lep. Ann. l.c. p.'72, 1.—Hym. III, 73,1. Dahlb. 156, 90—A. Cost. Ric. Part. p.19 et Fn. Niss. 39,1,tav.XI, 1: gf.
Specie generalmente poco diffusa. Trovasi nel Piemonte (Gar-
biglietti); nella Toscana (Rossi); nelle Provincie Napoletane, nelle pianure del pari che sopra monti.
2. L. bilunulatus, nob. gf Niger, lineis duabus orbita- libus, macula inter antennarum radicem, clypei limbo, labro, pronoti margine postico, callis humeralibus, abdominisque maculis duabus seg- menti primi, lunulis duabus secundi fasciolaque marginali tertii et secundi ventralis limbo postico, flavis; antennis dorso brunneis, infra flavo-testaceis; pedibus nigris, anterioriorum femoribus infra tibiisque anterius flavis, tarsis brunneis ; alis hyalinis , fascia postice abbre- viata ud radialis basim dense fumata ; metanoti area dorsali laevi,
a in medio canaliculata, basi tantum longitudinaliter rugulosa Long. corp. mill. 9; exp. al. mill. 45.
Bella specie, distinta dalla precedente non solo pe’caratteri di colorito e di scultura che risultano dalla diagnosi, ma ancora per le antenne più lunghe, pel primo anello addominale più al- lungato e più bruscamente elevato per traverso nella parte poste- riore, e pel secondo assai più ventricoso.
L'individuo da noi osservato si appartiene al signor Garbi- glietti, dal quale è stato raccolto nel Canavese nel mese di luglio.
GEN. Ammatomus, A. Cost. (1)
Abdomen adherens, segmento primo posterius coarctato, se- cundo dorsali basi mutico, secundo ventrali plano-convexo. Scu- tellum sutura antica simplici. Tibiae posticae spinulosae. Alae an- ticae cellula radiali elongato-acuminata, venula transverso-cubi- iali prima ad basim angulata, venulam caecam ad carpi basim emittente : cellula cubitali tertia basi valde producta : posticae cellula anali paulo post originem venae cubitalis terminata. An- tennae apicem versus sensim incrassatae.
4. A. coaretatus, Spin. — Capite, thoracis dorso teto pleu- sisque mediis crebre punctatis : niger, antennarum scapo et flagelli basis apicisque parte infera, facie infra antennas , clypeo , pronoti margine postico, callis humeralibus, punctis duobus posticis mesono- ti, postscutello, abdominis fasciis dorsalibus quinque (in segm. 4-5), duabus anterioribus utrinque auctis, pedibusque ex parte, fluvis; alis pure hyalinis venis piceis , tegulis obscure testaceis. — Long. mill. 40; exp. al. mill. 45.
Qualv. an. dors. triangulari, marginata, fusco fulvescenti tomentosa.
Gorytes coarctatus, Spin. Ins. Lig. II, 245, tab. V, fig. XXIV— Vand. Lind. II, 96.
Hoplisus (Ammatomus) coarctatus, Cost. Fn. Niss. p. 36, tav. XIV, fig. 2: 9.
Trovasi nel Piemonte (Garbiglietti) ; nella Liguria (Spinola); nella Toscana (Piccioli); nella Terra d'Otranto ; nella Sicilia e proprio sulle Madonie ( Minà-Palumbo).
(1) Faun. Nap. Niss. p. 36.
a a
Gen, Hoplisus, Lep.
(Hoplisus, Euspongus, Psammaecius , Lep.)
Abdomen adhaerens, segmento secundo dorsali basi haud crenato, ventrali plano-convexo. Scutellum sutura antica crena- ta. Tibiac posticae spinulosae. Alae anticae cellula cubitali se- cunda sessili, trapezina, venulam transverso-discoidalem primam prope centrum , secundam inter centrum et angulum externum excipiente ; venula transverso-cubitali prima basi angulata, venu- lam caecam ad carpi basim emittente; posticae cellula anali post originem (rarissime in ipsa origine) venae cubitalis terminata.
Mares ano unistylato. Corpus nigrum flavo-rarius albido ma- culatum et fasciatum.
Il genere Opliso è della intera sotto-famiglia quello che offre maggio- ri difficoltà nella diagnosi e ricognizione delle specie. I caratteri organici su' quali bisogna contare, le tinte essendo sovente a bastanza uniformi ed alquanto variabili, si rattrovano assai spesso ora nel solo maschio, or nella femmina: sicchè si rimane sovente nella incertezza lorquando non si hanno i due sessi. Noi conosciamo finora dodici specie, di nove sol- tanto delle quali conosciamo ambedue i sessi , in guisa da risultarne completa la diognosi. Di altre tre conosciamo uno solo de’ sessi, per modo da rimanere per esse qualche lacuna , comunque questa non invalidi la loro specifica distinzione.
Il carattere più organico sul quale ci pare poter dividere le spe- cie in tre sezioni sta nell’ampiezza della fronte: la quale in talune in- feriorme restringesi in ambedue i sessi, a causa degli occhi che con- vergono verso giù; in altre è assai ampia, e gli occhi quasi paralleli ; presso altre infine trovasi la prima condizione ne' maschi , la seconda . nelle femmine. Vuolsi innoltre notare, che il clipeo lorchè la fronte è ampia è anch'esso ampio e trasversale , e lorchè la fronte è angusta è sì lungo che largo.
I. Facies in utroque sexu inferius valde angustata. a) antennae capite thoraceque simul breviores, apicem versus incrassatae, in o” articulo 10° infra excavato, ultimo incurvo (Psammaccius, Lep.)
1. H. punctulatus, Vand, Lind. — Robustus, capite thora-
ceque fortiter, abdomine subtilius confertissime punctatis: niger, an- Ann. 1865 11
Meri cngpso
tennarum scapo (in o infra tantum), orbitis anticis, clypeo, labro, mandibulis basi, pronoti scutelligue margine postico, callis humera- libus, macula pone eos, abdominisque fasciis dorsalibus o* quinque (in segm. 1-5), $ quatuor (in segm. 4-4), prima in maculas duas trigonas soluta, sequentibus utrinque auctis, saturate flavis ; pedibus fulvo-flavis, basi nigris; alis lutescenti-hyalinis, cellula radiali et secun- dae cubitalis parte fumatis, venis obscure testaceis, carpo dilutiore , tegulis flavis. — Long. corp. mill. 10-11; exp. al. mill. 16-48. c* antennarum art. 10° infra excavato, 11.° et 42.° reniformi- bus, ultimo incurvo; clypeo modice convexo, obsolete vage punctato. . valo. an. dors. confertim longitudinaliter strigosa ; clypeo latiore, valde transverse convexo, polito.
Gorytes punctulatus, Vand. Lind. IL, 100,14.
Psammaccius punctulatus, Lep. Ann. 73, 1- Hym. 75, 1 (excl. syn. Spinolae).
Hoplisus latifrons, Dablb. 164,95 (non Spin.)
Hoplisus punctulatus, Cost. Fn. Niss. 28, 1, tav. XIV. fig. 3.
Frequente nelle provincie napoletane più meridionali, come la Terra d'Otranto e la Calabria Ulteriore ; raro presso Napo- li; Toscana (Piccioli).
aa) antennae capite thoraceque simul breviores, in 9 magis quam in o”, in hoc apicem versus incrassatae, art. 3.°-13.° reniformibus subaequalibus.
2. MH. pleuripunetatus, A. Cost. — Robustus, mesonoto subtilissime coriaceo , sparse punctato, mesopleuris laevibus mitidis , punctis majusculis sparsis , abdomine distincte sparse punctulato ; clypeo aeque convexo et punctuto : niger, pronoti scutelligue margine postico, callis humeralibus punctoque pone eos, abdominisque fasciis dorsalibus GI sex (in segm. 4-6), Y quinque (in segm. 4-5), pri- ma anterius emarginata, caeteris angustis, 2°-4% utrinque auctis, ci- treo-flavis ; pedibus GA nigris, tibiis tarsisque maxima parte flavis, 9 fulvis, basi nigris; alis subfumato-hyalinis , cellula radiali fuma- ta, venis fuscis , costa corpoque testaceis, tegulis flavis. — Long. corp. mill. 40; exp. al. mill. 17.
of clypeo, labro, mandibularum dimidio basali antennarumque scapo et pedicello flavis, his dorso migro motatis.
9 clypeo nigro, mandibulis basi extus macula pallida ; anten- nis fulvis ; valo. an. dors. subtilissime coriacea , intra margines punclata.
Hoplisus pleuripunetatus, A. Cost. Fn. Niss. 31, 2, tav. XIV fig. di T,602 Raccolto nella Terra d’' Otranto, piuttosto abbondante.
5. H. quinquecinetus, Fab. — Subrobustus, mesonoto sub- tilissime coriaceo sparse punctato , mesopleuris laevibus mitidis im- punctatis, postscutello laevi vel vix sparse punctulato, abdomine laevi mitido sparse distincte punctulato: niger, clypeo, pronoti scutellique margine postico , callis humeralibus abdominisque fasciis dorsalibus o sex (in segm. 4-6), P quinque (in segm. 4-5), prima latiore an- tice emarginata, caeteris angustis utrinque auctis, citreo-flavis; pedi- bus of nigris, geniculis tibiis tarsisque flavis, tibiis postice nigro no- tatis, Y fulvis, basi migris ; alis subfumato-hyalinis, cellula radia- li fumata, venis fuscis, costa carpoque testaceis , tegulis flavis. = Long. corp. mill. 8-10: exp. al. mill. 46-18.
at clypeo converiusculo vix sparse punctulato labroque flavis; antennis nigris, scapo et pedicello infra flavis.
Q clypeo flavo magis transverse convexo, ante marginem infe- rum migrum grosse inaequaliter punctato s. foveolato, labro nigro; valv. an. dors. polita nitida, sparse grosse punctata; antennis fulvis, scapo et pedicello dorso nigris.
Variat: segmentis ventralibus 2°-5°-4° fascia marginali interru- pia flava RA, clypeo nigro fascia basali flava, vel toto nigro—9 valo. an. dors. basi flava, apice fulvescente — antennarum flagello dorso migricante — antennis totis fulvis.
Mellinus quinquecinetus, Fab. Ent. Syst. Il. 287, 7.
Vespa quinquefasciata, Schr. Fn. Boic. II. 357, 2214.
Gorytes cinctus (Latr.), Spin. Ins. Lig. I. 92.
Gorytes quinquecinetus (Latr.), Vand. Lind. II, 99,13.
Hoplisus quinquecinctus, Lep. Aun. 61,1 — Hym. 60, 1— Dahlb. 462,94 — Cost. Fn. Niss. 33,9.
Specie diffusa per tutta l’Italia, sia settentrionale, che me- dia e meridionale, e pressocchè ovunque frequente.
— Varietas geminatus: p—= clypeo nigro maculis duabus pallide
— 80 —
flavis; fascia secunda abdominali in medio coarctata ac subinterrupta; metanoto postice utrinque flavo maculato; valvula anali dorsali saepius flava apice fulvescente.
Di questa distinta varietà ne possediamo varii individui provenienti dalla Sicilia, notevoli ancora per una statura al- quanto più vantaggiosa.
4. H. quinquefasciatus, Panz. — Subrobustus ; mesonoto subtilissime coriaceo sparse punctato, anterius sulculis quatuor paralle- lis; mesopleuris laevibus nitidis impunctatis; abdomine laevi nitido, sparse subtilissime punctulato: niger muidus, clypei fascia arcuata bu- seos, pronoti margine postico (in c* interrupto), callis humeralibus, ( scutelli fascia postica ) abdominisque fasciis dorsalibus quinque (in segm. 4-5) ommibus vel saltem anterioribus interruptis, secunda et tertia anterius utrinque auctis, citreis; pedibus fulvis, coxis tro- chanteribus femoribusque maxima parte migris; alis lutescenti-hyalinis, ad radialem saturatioribus.=Long. corp. mill. 44; exp. al. mill. 18.
o antennis migris, scapo et pedicello infra flavis.
gf antennarum scapo et pedicello flavis dorso nigris, flagello fulvo dorso obscuriore ; valo. an. dors. opaca crasse punctata.
p Mellinus quinquefasciatus, Panz. Fn. germ. 53, 13. Euspongus albilabris, Lep. Ann. 70, 3—Hym. 74, 3, £ var. (1). Gorytes quadrifasciatus, V. Lind. 96,10. (2). Arpactus quinquefasciatus, Jur. p. 194.
o' Mellinus dissectus, Panz. 1. c. 80, 18 (3)—Spin. Ins. Lig. I,93,1.
Trovasi in Piemonte (Garbiglietti); in Toscana (Piccioli); nelle Provincie Napoletane.
Osservazioni. Quest Opliso, di cui abbiamo una femmina identica esattamente con la figura del Panzer, è stata erroneamente confusa dal Vander Linden con l' H. quadrifasciatus Fab. dal quale, indipendente mente dalle fasce gialle addominali in parte interrotte, differisce per la fronte angusta, onde si appartiene pure ad altro gruppo. In quanto al maschio, conviene ancor bene con la figura citata del Mell. dissectus
(4) Col elipeo per intero e le orbite anteriori gialle. (2) Esclusi i sinonimi, ad eccezione del solo primo di Panzer. (3) Non 77, 18, che è il /Vysson interruplus.
IR
dello stesso : chè sebbene nella descrizione dica pedes fusco lutescentes, pure nella figura scorgesi chiaramente che i femori sono nerastri sin presso i ginocchi.
5. H. sinuatus, nob. — Subrobustus, mesonoto subtilissime coriaceo , sparse punctato , scutello , postscutello pleurisque laevibus impunctatis ; abdomine laevi nitido impunctato; clypeo parum con- vero laevi, supra marginis inferi centrum foveola notato: niger , orbitis anticis linearibus , clypeo (margine infero excepto) ; pronoti scutellique margine postico, callis humeralibus maculaque pone cos, melanoti maculis duabus posticis abdominisque fasciis dorsalibus o! sex (in segm. 4-6), 9 quinque (in segm. 4-5) latis, prima antice an- gulato-emarginata, secunda utrinque latiore, flavis; pedibus flavo ful- vis, basi migris; alis hyalinis, cellula radiali fumata, venis fuscis , costa carpoque testaceis, tegulis flavis basi piceis.— Long. corp. mill. 44; exp. al. mill. 18.
o! antennis nigris, scapo et pedicello infra flavis.
9 antennis fulvis, dorso plus minusve brunneisz valo. an. dors.
subtilissime confertim striolata, sparse punctata.
Specie distinta dal quinquecincius per l’addome non affatto pun- teggiato, e per la diversa scultura del clipeo e della valvola anale, cui si assocciano in seconda linea le fasce addominali più ampie.
Trovasi frequente nella Toscana (Piccioli ) ; nelle adiacenze
di Napoli.
6. HI. sulcifrons, nob. P— Mnutus , fronte planiuscula , sublilissime coriacea, sparse punctulata, sulculo ab ocello medio ad tuberculum inter antennarum radicem descendente; clypeo converius- culo, vix punctulato ; mesonoto subtilissime coriaceo sparse punctu- lato , anterius sulculis quatuor parallelis: niger, antennarum scapo toto et flagello infra, orbitis anticis, clypeo, pronoti scutellique mar- gine postico , callis humeralibus maculaque pone eos abdominisque fasciis dorsalibus quinque (in segm. 1-5), primis duabus latioribus et antice emarginatis, valvulaeque analis dorsalis basi, flavis ; pedibus flavis, basi nigris; alis hyalinis, venis carpoque dilute testaceis, tegulis flavidis ; valv. an. dors. subtilissime confertim striolata. — Long. corp. mill. 8; exp. al. mill. 45. ,
La scultura della fronte richiama alla mente l’ Zop. plani-
— 82 —
frons di Wesmael; nondimeno la fronte in questo larga nella fem- mina, e la statura minore allontanano ogni dubbio sulla identità delle due specie , indipendentemente da differenze nel colorito delle antenne, della faccia, del clipeo e de’ piedi.
Trovasi in Sardegna.
JI. Facies in o* inferius angustata, in 9 lata: antennae capite thoraceque simul longiores, filiformes.
7. H. laticimetus, Lep. — Magnus, mesonoto subtilissime co- riacco, sparse punctato, anterius sulculis quatuor parallelis; abdomine laevi nitido; clypeo obsolete punetato: niger, orbitis anticis lineari- bus, clypeo (margine infero excepto), callis humeralibus maculaque pone eos, abdominisque fasciis dorsalibus 1 sex (in segm. 4-6), P_ quinque fin segm. 1-5) latis subacqualibus, prima emarginata, secunda latiore, ei quatuor ventralibus in cd” latioribus, citreo-flavis; pedibus flavis, coris, trochanteribus, femoribus partim tibiarumque macula postica migris; alis sugfumato-hyalimis, cellula radiali et cubitalibus partim fumatis, venis fuscis, venula transverso-cubitali tertia valde sinuata. — Long. corp. mall. 40-42; exp. al. mill. 19-22.
&" clypeo parum latiore quam alto, suborbiculato-triangulari, ad centrum marginis inferi vix emarginato, purum convexo; anten- narum scapo et pedicello flavis dorso nigro; labro nigricante; palpis fulvo-testaceis.
Q clypeo transverso, plus duplo latiore quam alto, inferius trun- cato, parum convexo; facie circum antennarum radice, clypeo, labro palpisque flavis; antennis flavis, dorso apiceque nigris; valo. an. dors. anguste triangula, polita, nitida, grosse sparse punctata.
Variat : melanoto postice utrinque flavo maculato, callis hume-
ralibus migris. GF orbitis anticis immaculatis; labro palpisque lutescentibus; rarius facie ut în Q picta.
Euspongus laticinetus, Lep. Aon. 66. 1-Hym. 66. 1.
Hoplisus laticincetus, Dahlb. 161,92 — Wesm. 86,2 — Cost. Fn. Niss. Sele TaveXMIVOUE
Specie diffusa per tutta l’Italia : però meno abbondante dell H. quinquecinctus.
8. Il. quadrifasciatus, Fab. P—Medius, mesonoto subli-
— 83 — lissime coriaceo, sparse punctulato, abdomine laevi nitido; clypeo con- vero confertim punclulato, punctis majoribus sparsis: niger, antenna- rum scapo et pedicello infra flavis (9 flagelli art. 4-4 infra testa- ceis), clypei macula minuta centrali, pronoti scutelligue margine po- stico, macula pone humeros abdominisque fasciolis quatuor (in seg. 4-4) angustis, prima et secunda utrinque parum auctis, fasciolaque segm. 2 et 5 ventralis, flavis; pedibus fulvis, basi migris; alis hyali- nis, cellula radiali fumata, venis carpoque dilute testaceis, venula tran- sverso-cubitali tertia subrecta; valo. an. dors. angusta, polita sparse grosse punctata. — Long. corp. mill. 8; exp. al. mill. 44. Variat: clypeo immaculato.
Mellinus quadrifasciatus, Fab. Piez. 298, 3. o”
Gorytes quadrifasciatus , Latr. Gen. Crust. IV. 89 — Spin. Ins. Lig. I, 93. 2.
Gorytes arenarius, V. Lind. 97. 11. of
Euspongus vicinus, Lep. Ann. 68. 2-—Hym. 69, 2.
Hoplisus quadrifasciatus, Wesm. Fouiss. 86.1.
Specie affine all’ Hopl. laticinetus © ne differisce sensibilmente per la forma e scultura del clipeo, per la terza venetta trasverso- cubitale quasi diritta, inarcata solo presso la base, per le fasce addominali anguste.
L’abbiamo delle Alpi Piemontesi, raccolta dal sig. Ghiliani.
III. Facies in utroque sexu lata.
9. H. Craverii, nob. — Parvus, mesonoto pleurisque fortius, abdomine subtilius crebre punctatis; clypeo planiusculo, margine in- fero (in $ fortius) punctato: niger, antennarum scapo infra, orbitis anticis, pronoti scutelligue margine postico, callis humeralibus abdo- minisque fasciolis dorsalibus quatuor (in segm. 1-4), prima latiore anterius emarginata, caeteris angustis utrinque parum auctis, pallide sulphureis ; pedibus fulvis, basi migris; alis subfumato-hyalinis, cel- lula radiali et cubitulium parte fumeis.-=Long. corp. mill. 7-9; exp. al. mill. 15-15.
o” antennarum articulis 4-12 transversis, 8 et 9 extus magis incrassatis, duobus ultimis externe macula sulphurea motatis; clypeo sulphureo , in utroque angulo laterali seta arcuata porrecta flava praedito.
i ira
q antennarum scapo longiore, eylindraceo, flagello crassiore; cly- peo macula utrinque pallide sulphurea , mandibulis testaceis , ante apicem nigris ; valo. an. dors. grosse punctata.
Graziosa e ben distinta specie, della quale dobbiamo la co- noscenza al chiar. sig. Ettore Craveri, avendone osservati i due sessi nella bella collezione d’ Imenotteri de’ contorni di Brà, che con cortesia estrema ci ha tutta intera comunicata.
10. TI. pulchellus, Wesm.— Parvus, capite et thorace for- titer crebreque, abdomine subtilius et minus crebre punctatis, hujus segmento primo posterius conveziore , tertio et quarto basi sublaevi- bus: niger, orbitis antieis, clypeo , pronoti scutelligue margine po- stico, callis humeralibus maculaque pone cos abdominisque fasciis dorsalibus quinque (in segm. 1-5), prima anterius emarginata, dua- bus sequentibus utrinque modice auctis, fasciaque ventrali in segmento secundo medium versus attenuata et subinterrupta, saturate flavis ; pedibus flavis, basi posticorumque macula postica tibiurum et dorso tarsorum migris ; alis subfumato-hyalinis, cellula radiali fumea, venis fuscis. — Long. corp. mill. 7-8; exp. al. mill. 40-41.
of antennis brevioribus, crassiusculis, art. 4-9 aeque longis ac latis, 40-12 parum longioribus , 8 et 9 extus tumidioribus , scapo et pedicello infra flavis; clypeo in utroque angulo laterali seta longa arcuata, transverse introrsum protensa, flava praedito; labro, mandi- bulis basi palpisque flavis.
Q antennis magis elongatis minusgue incrassatis, art. 5-12 di- stinete longioribus quam latis, dorso migris, infra brunneo-testaceis; latro mandibulisque nigris; valo. an. dors. crebre fortiter punctata.
Variat: o' macula pone humeros nulla — metanoto maculis duabus posticis flavis ; valo, an. dors. dimidio apicali flava.
Hoplisus pulchellus, Wesm. 90, 5.
Minuta specie, descritta dal Wesmael sopra individui di Gine- vra. In Italia è stata trovata nella Toscana (Piccioli); nella Sicilia.
Ii. MH. erassicornis, A. Cost. 9— Robustus , totus cre- bre punctatus, facie super antennarum radicem concava, polita; an- tennis brevibus crassis, articulis 5°-9°. oblique transversis extus tu- midis 5 clypeo convexo, sparse punctulato : niger, antennarum scapo
DO O
infra, orbitis anticis, clypeo, labro, mandibulis apice excepto, pronoti scutelligue margine postico, callis humeralibus maculaque pone eos , abdominisque fasciis dorsalibus quatuor (in segm. 4-4), prima latiore anlerius emarginata, caeleris angustis, secunda et tertia utrinque parum auctis, flavis; pedibus fulvis, flavo variis, basi migris; alis hyalinis, cellula radiali et secundae cubitalis disco fumatis; venis fuscis, costa carpoque testaceis, — Long. corp. mill. 7-8; exp. al. mill. 15-14.
Clypeus transversus, convexus, sparse punctulatus, in utroque angulo laterali seta arcuata porrecta flava praeditus.
Hoplisus crassicornis, A. Cost. Fn. Niss. 53, tav. XIV, fig. 7.
Benchè di quest’Opliso avessimo uno solo dei sessi, nulladi- meno essendo il maschio ed a fronte ampia , non può sorgere dubbio intorno alla sezione cui appartiene. Tra i caratteri che ben lo distinguono merita considerazione quello della faccia an- teriore del capo, la quale verso il mezzo presenta una specie di carena transversale che limita la fronte punteggiata dalla faccia concava, levigata e splendente.
Trovato finora soltanto sugli alti monti delle Calabrie.
Specie d' incerta sede.
La specie della quale andiamo a parlare ci è nota per la femmina soltanto, che à fronte ampia. Ignorando quindi la condizione del maschio, resta dubbio se alla seconda od alla terza sezione debba riferirsi. Ciò non pertanto essa è ben distinta da quante altre alle due cennate sezio-
ni appartengono.
42. TI. Iatifrons, Spin. g— Subrobustus, capite thoraceque fortius et confertim, abdomine subtilius minus crebre punctatis; fronte lata , clypeo transverso : miger, antennis infra lutescentibus; orbitis anticis, clypeo, pronoti scutelligue margine postico, callis humeralibus abdominisque fasciis dorsalibus quinque (in segm. 1-5) latiusculis, prima anterius emarginata, flavis ; pedibus flavis, basi migris ; alis subfumato-hyalinis, ad cellulam radialem fumatis, venis fuscis, carpo testaceo; valv. an. dors. grosse punctata.—Long. corp. mill. 8; exp. al, mill. 14.
Variat: antennarum scapo toto vel apice tantum flavo.
Gorytes latifrons, Spin. Ins. Lig. II, 247.
Ann. 1865 12
Conoscesi finora soltanto del Genovesato, ove lo discoperse il chiar. Spinola.
Osservazioni. Quest Opliso non è stato conosciuto in natura da alcuno Imenotterologo posteriore allo Spinola, e quindi variamente , e da molti erroneamente, giudicato. Il Lepeletier lo considerò varietà del punctulatus di V. Linden. Il Dahlbom, ritenendo sulla fede dell’Imenotte- rologo francese la identità de’ due Oplisi, adottò per la specie il nome dello Spinola come anteriore. Wesmael forse il primo elevò dubbii su tale identità, e noi nella Fauna (ignorando allora il lavoro dell’ Ento- mologo Belga) dimostrammo l'assurdità di quella associazione. Il fatto ha ora giustificate le previsioni del Wesmael e nostre. Tra gl’ Imenot- teri della collezione dello Spinola abbiamo per fortuna trovato un in- dividuo tipico del suo Gor. latifrons, ed abbiam potuto constatare che esso; se ne eccettui la forte punteggiatura (1), nulla ha di comune con 1’ H. punctulatus.
Per l'ampiezza della fronte e del clipeo avvicinasi naturalmente alla femmina del laticinetus, da cui è distintissimo pel fatto stesso della forte punteggiatura. Dalle femmine poi della terza sezione, alla quale, giudicando dall’ abito, siamo inclinati a credere che debba appartenere, differisce per la statura più vistosa e per varii caratteri che risultano dal confronto delle frasi diagnostiche.
Gen. Agraptus, Wesm.
Abdomen adhaerens ; segmento secundo dorsali basi haud crenato, ventrali valde convexo. Scutellum sutura antica crenata. Alae anticae ut in Moplisis; posticae cell. anali in ipsa origine venae cubitalis terminata. Corpus nigrum, rubro albidoque pictum.
Mares antennarum art. 10° infra emarginato ; ano bistylato.
Osservazioni. Comunque non fossero di molto rilievo i caratteri che distinguono questo genere dagli Oplisi , tuttavia l’ abito del corpo della specie tipica è tanto diverso, che noi non esitiamo a seguire l’opi- nione del Wesmael distaccandola da'diversi generi tra quali ha fluttuato
x
presso i sistematori, de’ quali non tutti l’ ànno conosciuta in natura. 4. A. concinnus, Ross. Niger, pronoto postice, mesonoti
(1) Sebbene Spinola dicesse subtilissime punctum, pure in rapporto alle al- tre specie non può dirsi finissima la punteggiatura. Ma, come ben osserva il Wesmael, il valore di tali espressioni può variare a norma de’ mezzi d’ ingrandi- mento di cui si fa uso.
pr.
lateribus, mesopleuris, scutello, postscutello ac metanoti macula-utrin- que rufo-ferrugineis ; abdomine fascia segmenti secundi dorsalis et ventralis in medio angustata albida ; tibiis tarsisque ex parte ferru- gineis ; alis hyalinis , fascia ante apicem dense fumata. — Long. corp. mill. 9-14; exp. al. mill. 15-18,
of vittis anteorbitalibus flavis angustis, clypei lateribus et labri margine infero albidis.
g vittis anteorbitalibus flavis infra latioribus, clypeo pallide flavo fascia nigra, labro flavo; valv. an. dors. nitida polita, crasse punctata.
Sphex concinna, Ross. Fn. Etr. II, n. 825, tav. VI. fig. 5. Gorytes concinnus, V. Lind. 92,3. Agraptus concinnus, Wesm. Fouis. 65.
Specie propria dell’ Italia, ove sembra meno rara in Tosca- na (Rossi, Piccioli); Sardegna (coll. M. T.).
Gen. Harpactes, Shuck. ( Arpactus, Jur. )
Alae anticae cellula cubitali secunda sessili trapezina vel subtriangulari; posticae cell. anali ante originem venae cubitalis terminata. Abdomen segmento ventrali secundo plano-convexo.
Mares antennarum articulis 3-4 ultimis infra concavo-un- dulatis.
Feminae tarsis anticis eximie pectinatis.
a) corpus varimode pictum. b) thorax rufo pictus.
4. H. laevis, Latr. Niger, pronoto postice, meso-et meta- thorace dorso et lateribus tegulisque alarum rufo-ferrugineis ; orbitis anticis abdominisque fasciola postico-marginali segmenti secundìi antice utrinque late aucta, aliaque segmenti quinti, albidis; pedibus anterio- ribus testaceis, basi nigris ; alis subfumato-hyalinis , venis carpoque fuscis. Long. corp. mill. 8; exp. al. mill. 11.
of antennarum scapo nigro, flagello infra brunneo; clypei an- gulis lateralibus albidis.
g antennarum scapo infra albido, flagello nigro ; clypeo albido basi migra.
=
Variat : fascia segmenti secundi abdominalis interrupta ; illa quinti marginali vel submarginali, aequali vel anterius triangulari- ter aucta ; rarius aequali lata, maculas duas nigras includente (9): of antennis brunneis, dorso migricantibus.
Mutilla laevis, Latr. Act. de la Soc. d' Hist. nat. de Paris, I (1792), p. 11, n. 12 —Ross. Fn. Etr. App. 125, 16. var.
Sphex cruenta, Fab. Ent. Syst. Supp. (1798) 244, 54.
Pompilus cruentus, Fab. Piez. 192,20—Panz. Fn. germ. 84,20.
Arpactus cruentus, Jur. p. 19%.
Mellinus eruentatus, Latr. Hist. Nat. XIII, 318, 1.
Gorytes laevis, V. Lind. 91, 1. (excl. var. b.)
Arpactus laevis, Lep. Ann. 74, 1. - Hym. HI, 79, 1.
Harpactes laevis, Dahlb. 148, 79.
Trovasi nel Piemonte (Ghiliani-Garbiglietti-Craveri ) ; nel- la Sardegna (coll. M. T. ); nell’ Emilia (Rondani).
2. H. formosus, Jur. = Niger , pronoto postice , meso-et metathorace dorso et lateribus tegulisque alarum rufo-ferrugineis ; orbitis anticis, abdominis maculis duabus segmenti primi, fascia postico- marginali segm. secundi anterius utrinque aucta, aliaque segm. quinti, albidis ; pedibus anterioribus testaceis, basi migris ; alis subfumato- hyalinis , cellula radiali magis fumata. Long. corp. mill. 7-8 ; exp. al. mill. 10-41.
gt antennis dorso nigris, infra brunneis; clypeo et macula trian- gulari supra clypeum infra antennarum basim, albidis.
antennis nigris, scapo infra albo testaceoque variegato ; cly- peo albido, basi maculis duabus nigris.
Variat: of clypeo basi nigro; macula supra clypeum obsoleta. In speciminibus immaturis abdomen castaneum pictura normali albida.
Arpactus formosus, Sur. p. 19%, pl, 10, G. 20 9 (1807) — Lep.
Ann. 75. 26-Hym. 80, 2. Gorytes formosus, V. Lind. 91, 2. Harpactes formasus , Dahlb. 149. 80 = Cost. Ric. Part. 19- Fn.
Nap. Niss. 48,6, tav. XV, fig. 6 of.
Specie rara nelle provincie napoletane: raccolta da noi so- pra i Monti Partenii, e dal sig. Emery presso Napoli. Trovasi ancora nella Sardegna (coll. M. T.); nella Toscana (Piccioli).
— 89 —
bb) thorax niger. c) abdomen tricoloratum. d) abdomen segmentis primis duobus rufis.
5. H. tumidus, Panz.—Niger, orbitis anticis, clypei lateribus maculaque scutellari albidis; abdominis segmentis primis duobus rufis, maculis duabus in segmenti secundi margine postico, aliaque subtrian- gulari in segmento quinto, albidis; pedibus anterioribus rufo-fulvis, basi nigris; alis subfumato-hyalinis, venis carpoque brunneis, tegulis piceis. — Long. corp. mill. 6-7: exp. al. mill. 9-41.
of antennarum flagello infra plus minusve testaceo.
9 antennarum scapo infra pallide flavo.
Variat: gf antennarum scapo infra albido; flagello articulis 3-4 ultimis dorso testaceis.
Pompilus tumidus, Panz. Fn. germ. 81, 15. of
Arpactus tumidus, Jur. 194—Lep. Ann. 77, 3-Hym. 82, 3.
Gorytes tumidus, Latr.=V. Lind. 92, 4.
Harpactes tumidus, Dahlb. 149, 82—Cost. Ric. Part. 19.-Fn. Nap. Niss, 42, 2, tav. XV, fig. 1.
L'abbiamo finora delle sole provincie napoletane, ove è pur raro; raccolto sopra i Monti Partenii.
4. HI, affinis, Spin.Niger, orbitis anticis callisque humera- libus albidis; abdominis segmentis primis duobus rufis; fascia postica- marginali saepius in medio interrupta segmentorum 2-5 3,5 et 4 D, maculaque transversa segm. 6 3°, 5 P albidis; pedibus flavo nigro- que pictis; alis hyalinis, venis fuscis, carpo testaceo basi pallido. Long. corp. mill. 7; exp. al. mill. 41.
co antennis infra scapo pallido, flagello testaceo ad basim obscu- riore; clypeo toto, macula supra clypeum labroque flavis ; pronoti mar- gine postico lineaque transversa scutelli pallidis; pedibus anterioribus flavis, basi nigris, posticis nigris, tibiis basi pallidis, tarsis brunneis.
q antennis omnino nigris, punclo inter antennas, clypeo infra et lateribus labroque pallide flavis.
Gorytes affinis, Spin. Ins. Lig. II, 250: o Y.
Arpactus Carceli, Lep. Ann. 70,5 - Hym. 83-4: of
Harpactes affinis, Dablb. 150, 83 Cost. Fn. Nap. Niss. 45, 4, tav. XV, fig. 2, P.
n Mia
Spinola descrisse assai accuratamente i due sessi di questa specie, col cui maschio corrisponde con esattezza l’ Arpacto de- scritto da Lepeletier col nome di Carceli.
Trovasi nel Piemonte ( Craveri ) ; nella Liguria (Spinola) ; nella Toscana (Piccioli); nelle colline di Napoli.
5. H. elegans, Lep. — Niger, antennis flavis, dorso (in of angustius ) migris ; callis humeralibus albidis ; abdominis segmentis primis duobus rufis; secundo tertio et quarto fascia postico-marginali in medio interrupta albida; pedibus flavis nigro notatis; alis hyalinis, venis fuscis, carpo dilute testaceo, basi pallido, tegulis piceis.Long. corp. mill. 7-8 ; exp. al. mill. 11-42.
c facie, clypeo oreque pallide flavis, faciei flavedine superius triangulariter emarginata.
g orbitis unticis, macula supra clypeum, clypeo infra et late- ribus oreque flavis; pronoti margine postico punctoque scutelli albidis.
Variat: of abdominis segmento quinto linea postico-marginali interrupta albida = 9 clypeo toto antennisque infra pallide flavis.
Arpactus elegans, ep. Ann. 79, 5 o” - Hym. 84, 5. Harpactes Carceli, Dahlb. 13, 84 (non Lep.) Harpactes elegans, Cost. Fn. Nap. Niss. 43, 3, tav. XV fig. 3,49.
Nelle provincie napoletane è questa la specie di Arpacti meno rara: raccolta presso Napoli, sul Monte Matese , e nella provincia di Lecce. Trovasi del pari nella Toscana (Piccioli).
6. H. quadrisignatus, Palm. —Niger, abdominis segmen- tis primis duobus rufis, quovis maculis duabus in margine postico saturate flavis ; pedibus nigro testaceo flavoque variegatis ; alis sub- fumato-hyalinis, venis carpoque fuscis , cellula cubitali tertia basi produeta , duplo quam ad radialem lata. — Long. corp. mill. 6 ; exp. al. mill. 9.
A orbitis anticis linearibus, clypei lateribus antennarumque sca- po infra, flavis; harum flagello infra testaceo. — 9 invisa.
Trovasi nella Sicilia, donde il prof. Palma ha ricevuto l’u- nico individuo comunicatoci.
Indipendentemente dal colorito distinguesi questo grazioso Arpacto
—
per la forma della terza cellola cubitale, la quale alla base si prolunga oltre l’ ordinario, quasi come in taluni Larridei.
I quattro piedi anteriori ànno le ànche nere col davanti giallo ; i femori esternamente neri con una grande macchia gialla presso l’estre- mità, internamente testacei; le tibie testacee, più pallide alla base; i tarsi col primo articolo testaceo e gli altri bruni. I piedi posteriori sono neri con la faccia anteriore e posteriore de'femori e l’ interna delle tibie testacea.
dd) abdomen fere totum fulvo-castaneum aldido pictum.
7. H. pulchellus, A. Cost. — Niger, antennarum scapo in- fra, orbitis anticis, fronte infra antennas, callis humeralibus macula- que pone eos, pronoti margine postico scutelloque, allidis s. pallide flavis ; postscutello testaceo; abdomine fulvo-castaneo, sericante, seg- mentis primis duobus dilutioribus, sexto o brunneo s. nigricante, primo maculis duabus, secundo fascia postico-marginali antice utrin- que aucta , quinto fascia lata aequali, albidis ; pedibus fulvis, basi femorumque dorso ex parte nigris; alis hyalinis, venis fuscis, carpo pallido, cellula radiali subfumata, tegulis testaceis. A PL. — Long. corp. mill. 5 42; exp. al. mill. 8.
Harpactes pulchellus, A. Cost. Fn. Nap. Niss. 47, tav. XV, fig. 5.
Trovasi nel Napoletano; nella Toscana (Piccioli).
aa) corpus nigrum immaculatum.
8. H. niger, A. Cost. — Niger, nitidulus, mandibulis pi- ceis , segmentis abdominalibus margine postico angustissimo piceo ; tibiis anticis antice flavo-testaceis , geniculis tarsisque omnibus fusco- testaceis ; alis subfumato-hyalinis, venis carpoque fuscis ; metanoto polito sparse punctato , area dorsali oblique strigosa, limbo esterno crenulata. — Long. corp. mill. 5; exp. al. mill. 7.
o facie argenteo micante — $ invisa.
Harpactes niger, A. Cost, Ric. Part. p. 27 nota 32. tav. ann. fig. 4.—Fn. Nap. Niss. 41,1, tav. XII, fig. 5 of.
Ne abbiamo un solo individuo raccolto su’ Monti Partenii (Monte Vergine) nel mese di agosto ; nè sappiamo che siasi fi- nora trovato altrove.
Gen. Didineis, Wesm.
Alae anticac cellula cubitali secunda triangulari, petiolata;
e
cell. submediali prima ultra primae discoidalis originem produ- cta : posticae cellula anali post originem venae cubitalis termi- nata. Tibiae mediae bicalcaratae. Femora postica apice infra cla- to-angulata.
Mares ano bistylato; antennarum articulo penultimo ad api- cem internum spinuloso, ultimo valde lunato-arcuato.
Per l’abito del corpo e per la seconda cellola cubitale picciuolata sono ‘questi Imenotteri affinissimi agli Alyson, da'quali l’unica specie finora conosciuta è stata dal Wesmael separata perchè le tibie medie sono come in tutti gli altri Nissonini provvedute di due speroni , mentre ve n'ha un solo negli Alyson ; e perchè la prima cellola sottomedia- na delle ali anteriori si prolunga un poco al disotto della prima cellola discoidale, mentre negli Alyson essa si arresta là dove quella comincia, in modo che la seconda cellola sottomediana e la prima discoidale co- minciano a pari distanza.
4. D. Iunicornis, Fab. —Niger, nitidus, abdominis segmen- tis primis duobus rufis immaculatis; alis hyalinis, ad radialem sub- fumatis. — Long. corp. mill. 6-7; exp. al. mill. 8-9.
Variat : abdominis segmento secundo basi tuntum rufo.
Sphex lunicornis, Fab. Ent. Syst. Sup. 249,21: o*
Pompilus lunicornis , Fab. Piez. 19,32: of.
Alyson lunicornis, Latr. Gen. Crust. IV. 86-=V. Lind. 88,1. Dahlb. 142, 75 —Lep. Hym. 86,1.
Didineis lunicornis, Wesm. Fouis. 97,1.
Trovasi nel Piemonte (Ghiliani-Garbiglietti); nella Sardegna (coll. M. T.); nella Toscana (Piccioli).
Gen. Alyson, Jur.
Alae anticae cellula cubitali secunda triangulari, petiolata; cellula prima submediali in ipsa origine vel ante originem cel- lulae primae discoidalis terminata : posticae cellula anali post originem venae cubitalis terminata. Tibiae mediae unicalcaratae. Femora postica apice infra dente valido triangulari praedita.
Mares antennarum articulo ultimo lunato-arcuato ; ano bi- stylato.
4. A. bimaculatum, Panz.— Nigrum nitidum, abdominis ( segmentis primis duobus vel primo tantum in 9 fulvis ) segmento
secundo maculis duabus albidis; orbitis anticis, mandibulis medio, et scapo antennarum infra sulphureis ; pedibus nigris , flavo testaceo- que varsegatis, tibiis posticis basi annulo pallido; alis hyalinis, fascia transversa ad radialem vix adumbrata , nigro-brunnea g; scutello impunctato; metanoti area dorsali subreticulato-rugosa.=Long. corp. mill. 5 12-7; exp. al. mill. 941. of clypeo nigro, maculis duabus irregularibus sulphureis. $ clypeo margine infero in medio trilobulato, sulphureo, margi- ne basali migro, apicali ad centrum testaceo ; scutello fasciola palli- de flava. P Sphex bimaculata, Panz. Fo. germ. 51, 4. Alyson bimaculatus, Jur.- Panz. Krit. Rev. IL 170. o' Sphex fuscata, Panz. Fn. germ. 51, 3. Alyson fuscatus, Panz. Krit. Rev. II. 170. of 9 Alyson bimaculatus, V. Lind. 88,2-—bimaculatum, Dahlb. 142,76. —Cost. Fn. Nap. Niss. 50, tav. XII. fig. 3.0", 6 9.
Trovasi nell’ Italia settentrionale del pari che meridionale: ovunque sembra poco frequente.
2. A. Ratzeburgi, Dablb.—Nigrum nitidum, abdominis (in utroque sexu unicolore ) segmento secundo maculis duabus pallide flavis ; pedibus flavis aut flavo-testaceis, nigro notatis; alis hyalinis, fascia transversa ad radialem, in o vix adumbrata, in £ migro- brunnea; scutello punctato; metanoti area dorsali longitudinaliter ca- rinulata et sulcata.— Long. corp. mill. 6-7; exp. al. mill. 40-41.
of antennis infra, facie superius triramose cum clypeo toto la-
broque, flavis; pedibus flavo-aut rufo-testaceis, femoribus omnibus po- stice et tibiis posticis macula apicali nigris. ‘'"*@ facie nigra lineis duabus anteorbitalibus flavis; clypeo infra truncato, în centro vix apiculato, ante marginem subsulcato-depresso ; pedibus fulvis , basi et femoribus anticis postice, tibiisque posticis macula apicali nigris.
Variat : af pronoto et scutello flavo biguttatis.
Alyson Ratzeburgi, Dahlb. 145, 77.
Specie assai ben distinta dalla precedente per la scultura del metatorace , per l'addome nella femmina non affatto rosso alla base e per altri caratteri. Trovasi nel Piemonte (Ghiliani ,
Garbiglietti) ; nell’ Emilia (Rondani); nella Tosgapa (Picc ioli). Ann. 1865 13
e E),
Sotto-famiglia 5. Philanthina (1).
Labrum breve, transversum. Mandibulae marginibus inte- grae. Alae anticae cellula radiali simplici ; cellulis cubitalibus completis tribus, secunda venulam transverso-discoidalem pri- mam, tertia secundam excipientibus : posticae cellula mediana in discum ultra fraenum producta.
A’ due generi che vengono ordinariamente registrati in questo grup- po; Cerceris e Philanthus, crediamo potersi associare ancora il Dolichurus. Questo genere, che per le specialità sue ha molto oscillato nel posto as- segnatogli da’ classatori, per parecchi caratteri organici si associa a'Fi- lanti, e stabilisce quasi un anello di congiunzione tra questi ed i Mel- lini, co’ quali il Wesmael credette dovesse associarsi, certo con miglior criterio del Dahlbom, che lo ripose tra Pompilidei.
Prospetto de’ generi italiani di Filantini.
a. alae posticae cellula anali ante vel prope ori- ginem venae cubitalis terminata. db. alae anticae cellula cubitali secunda pe- LOLA SR O CErceris
bb. alae anticae cell. cub. secunda sessili. . Philanthus aa. alae posticae cellula anali post originem ve- nae cubitalis libere terminata. -. . . . Dolichurus
Gen. Cerceris, Latr.
Alae anticae cellula radiali ovato-elongata, apice truncato-ro- tundata; cell. cubitali secunda parva, distincte petiolata, stia fimmissi ; posticae cell. anali longe ante originem venae cubitalis terminata, apice oblique truncata; abdomen segmento primo an- gusto nodiformi, caeteris sutura immersa separatis. Femora po- stica apice infra dilatato-rotundata, ad acetabuli instar terminata,
Ai caratteri essenziali quì sopra indicati aggiungono quest’ Imenot= teri un abito particolare, dovuto tra l’ altro all'addome, i cui anelli alla loro forma speciale uniscono una punteggiatura grossa e stivata e co- lore nero gon fascie gialle o bianchicce. Ne’ maschi il corpo è più pe-
(1) Il geîttre-Philanthus essendo anteriore, da questo, meglio che dall’altro Cercerìs, esser deve intitolata la sotto-famiglia.
— 95 —
lacciuto, il capo più piccolo, l'addome più angusto ed inarcato ; nelle femmine il corpo è per lo più nudo, il capo grande e quasi quadra- to, l'addome ovato-allungato e non incarcato. Le antenne non presenta- no differenze notevoli fra i due sessi : per lo contrario nel clipeo si hanno differenze assai rilevanti. Nelle femmine questa parte diviene assai caratteristica : tanto che parecchie specie non si potrebbero ri- conoscere dal solo maschio. E comunque sia sempre imbarazzante la diagnosi delle specie ricavata da uno solo de'sessi, nulladimeno non po- tendo subordinare a caratteri organici altri ricavati dal colorito, spesso variabile, noi abbiam creduto razionale fondare la ripartizione delle Cer- ceridi in sezioni sulla speciale forma del clipeo presso le femmine, e su queste ancora stabilire i caratteri distintivi delle specie.
I. Faeminae clypeus corniculo, s. gibbere, s. lamina porreta aut inflexa sed ab ipso margine infero clypei distineta praeditus. (Cere. epiclypeatae). 1. clypeus faeminae corniculo praeditus (Cercerides cornutae). a) area dorsalis metanoti polita , impunctata.
4. €. tuberculata, Vill. — £ Clypei cornu modice con- vero, apice recte truncato ; abdomine laevi, sparse punctato: migra, nitida , orbitis anticis, crista frontali, clypeo , maculis duabus rhombeis retrorbitalibus , pronoti fascia postica interrupta , tegulis alarum, scutello , postscutello, abdominisque maculis duabus seg- menti primi, fasciis quatuor dorsalibus (in segm. 2-5) medium ver- sus valde angustatis et subinterruptis, maculaque în valv. an. dors. areis lateralibus, flavis ; antennarum dimidio basali et summo apice pedibusque fulvis ; alis lutescenti-hyalinis, apice fumatis, venis car- poque testaceis.—Long. corp. mill. 18-22; exp. al. mill. 52-57.
o longe albido pubescens, abdominis dorso crebre punetato , antennarum articulo ultimo incurvo , clypeo longitrorsum depresso , margine infero truncato , abdominis segmento sexto mulico ; anten- nis fulvis, articulis 7-12 dorso migricantibus ; fasciis abdominali- bus quinque (in segm. 2-6). — Long. m. 14-20.
Variat : a) abdominis segmento primo immaculato.
b) metanoto maculis duabus posticis flavis.
c) abdominis segm. 1.° ferrugineo fascia lata anterius emarginata vel interrupta flava, 2.° triangulo baseos ferrugineo ; ventre plus minusve castanco. 9.
Sphex tuberculata , De Vill. Ent. INI. 253, 95: D-
o e
Bembex? vespoides, Ross. Fn. Etr. n. 859: of.
Crabro vespoides, Ross. Mant. I. 137, 303, tab. 6, fi. 0 d.
Cerceris vespoides , Ill. Ross. Fn. Etr. n. 859.
Philanthus rufipes , Fab. Ent. Syst. II. 290, 4.
Cerceris major, Spin. Ins. Lig. IT. 50, tab. 1.f. 2.—Ghil. Cat.Im. Sic.
Cerceris tuberculata, V. Lind. II, 108, 1—Dah]b. 220,131—Lep. Hym. III. 10,6 — Cost. Fn. Nap. Filant. 7, 1, tav. XVI, £. 2: 7.
È la più grande Cerceride della Fauna curopea, ed una delle più agevolmente riconoscibili. Trovasi nel Genovesato (Spinola); nella Sardegna (coll. M. T.); nella Toscana (Rossi); nel Napo- letano ; nella Sicilia.
aa) area dorsalis metanoti polita, crasse punctata.
2. €. conigera, Dahlb. — f Clypei corniculo conico , dor- so obtuse carinato, apice rotundato; abdomine grosse punctato : ni- gra nitida, orbitis anticis, clypei corniculo et macula utrinque , maculis duabus retrorbitalibus, pronoti fascia postica late interrupta, tegulis alarum , postscutello, abdominisque maculis duabus segm. primi et fascùs quatuor dorsalibus (in segm. 2-5) medium versus an- gustatis et subinterruptis, flavis ; antennarum dimidio basali pedi- busque fulvis; alis hyalinis, apice fumatis, venis carpoque testaceis.-= Long. corp. mill. 45-17; exp. al. mill. 49-22.
o albido pubescens ; clypeo convero, in margine infero brevi- ter obtuseque tridentato , segmento ventrali sexto posterius utrinque penicillo corneo armato; antennis dorso fulvis, infra flavis; facie fla- va; fasciis abdominalibus quinque (in segm. 2-6); pedibus flavis, co- ris, trochanteribus, femoribus anterioribus basi, posticis apice nigris.
Cerceris conigera , Dahlb. 501, 24.—Cost. Fn. Nap. Filant. 10, 2, tav. XVI, fi. 3 1,49.
Trovasi nel Piemonte (Craveri); nella Sardegna (coll. M. T.); nella Terra d'Otranto ; nella Calabria ulteriore; nella Sicilia.
2) clypeus faeminae lamina libera porrecta praeditus (Cerc. ducculatae). a) lamina clypei quadrata , integra.
5. €. labiata, Fab. — ? Clypei lamina rite quadrata ; me- tanoti area dorsali longitudinaliter elevato-striata: nigra, maculis dua- bus anteorbitalibus et lamina clypei (limbo omni excepto) albidis ;
RIS (ASSE
antennis flagelli dimidio basali et summo apice fulvis ; pronoti ma- culis duabus posticis, tegulis alurum, abdominisque maculis duabus segmenti primi et fasciis quatuor dorsalibus (in segm. 2-5) medium versus angustatis et anticis plus minusve interruptis, pallide flavis ; pedibus fulvis, coxis migris; alis hyalinis, apice fumatis, venis carpo- que testaceis.=Long. corp. mill. 411; exp. al. mill. 15.
of clypeo paullum elevato, margine infero truncato, obsolete bi- sinuato , segmento ventrali sexto postice in utroque angulo penicillo e setis condensatis infleris praedito ; facie flava ; antennis scapo infra favo, flagello fulvo dorso nigricante ; fasciis abdominalibus quinque (in segm. 2-6); pedibus citreis, cowis, trochanteribus, femoribus ante- rioribus basi, posticis apice nigris. == Long. m. 8-9.
Crabro labiatus , Fab. Ent. Syst. II, 296. 11: Di
Philanthus arenarius, Panz. 1. c. 46, 2: of.
Philanthus labiatus, Panz. Fn germ. 63, 16: 9.
Cerceris nasuta, Latr. Gen. Crust. IV. 9% (non al. auct.). Cerceris interrupta, var. Spin. Ins. Lig. I. 99,4.
Cerceris labiata, V. Lind. 111, 15—Dahlb. 217, 129.—Lep. 2, 1.
Questa specie sembra assai rara in Italia. Noi l’ abbiam rac- colta soltanto nella Terra d’ Otranto.
4. €. laminifera, nob.—$ Clypei lamina subquadrata, ba- sim versus parum angustata, angulis anticis rotundatis; matanoti area dorsali longitudinaliter elevato-striata: nigra, orbitis anticis, la- mina clypei (limlo antico et laterum excepto), maculis duabus retror- bitalibus et pronoti, tegulis alarum, postscutello, abdominisque fasctis dorsalibus quinque (in segm. 4-5), prima sub-secunda late interru- ptis, caeteris medium versus angustatis, flavis; antennarum flagello infra ferrugineo; pedibus flavo-fulvescentibus, cowis nigris; alis hya- linis apice fumatis , venis carpoque testaceis. = Long. corp. mill, 41; exp. al. mill. 46.
Diversa dalla Zabiata per la lamina del clipeo meno spiana- ta, un poco più stretta verso la base, con gli angoli anteriori ritondati, gialla con angusto lembo nero soltanto in avanti e ne'lati; per le fascie addominali di color giallo intenso, la sola seconda distintamente interrotta , la prima come costituita da due macchie ovali trasversali che quasi si toccano.
Trovasi nel Piemonte: osservata nella collez, de'sigg. Craveri.
ea
aa) lamina clypei transversa , anterius emarginata.
5. €. Ferreri, V. Lind. — 9 Clypei lamina parum latiore quam longa, late triangulariter emarginata : nigra nitida , orbitis anticis, lamina clypei, mandibulis apice excepto, maculis duabus retrorbitalibus et pronoti , tegulis alarum, maculis duabus posticis metanoti, abdominisque maculis duabus segm. primi, fasciis dorsa- libus quaiuor (in segm. 2-5), antica latiore rolundato marginata , maculaque utrinque in segm. ventralibus 2-4, flavis ; antennarum scapo flavo dorso. nigro , flagello testaceo dorso nigricante ; pedibus flavo-fulvescentibus, coxis et trochanteribus castaneis ; alis hyalinis, apice fumatis, venis fusco-testaceis; valo. an. dors. coriacea, basi pur cris majusculis sparsis.—Long. corp. mill. 15-14; exp. al. mill. 22-25.
e facie tota flava, fasciis abdominalibus quinque (in segm. 2-6).
Cerceris Ferreri, V. Lind. II, 112,6: 9 Lep. 4,2. Trovasi nella Sardegna; nel Napoletano ; nella Sicilia.
A questa specie riferiamo come varietà una Cerceride da noi già descritta come specie distinta, ma che in fondo può considerarsi come non diversa in altro, che nella minor estensione del color giallo.
Varietas propinqua. = maculis metanoti et segmenti primi abdo- minalis parvis , invicem remotis.
Cerceris propinqua, A. Cost. Fn. Nap. Fil. 13, 4: 9.
Trovasi nel Napoletano , non rara.
6. C. scutellaris , nob. — 9 Cypei lamina parum latiore quam longa, basim versus angustata, late triangulariter emarginata; metanoti area dorsali oblique plicato-striata © nigra, orbitis anticis, lamina clypei, mandibulis basi, maculis duabus magnis retrorbitali- bus, maculis duabus posticis pronoti , macula utrinque sub alarum radice, scutelli fascia postica , postscutello , maculis duabus magnis metanoti, abdominisque maculis duabus conniventibus segmenti primi, fasciis dorsalibus quatuor (in segm. 2-5), prima latiore anterius in- cisa, secunda et tertia late et parum profunde emarginatis , quarta segmentum totum occupante, fasciisque ventralibus tribus ( in segm. 2-4) medio interruptis, saturate flavis; antennis scapo flavo, flagello
— 99 — ferrugineo dorso nigricante; pedibus flavis, coris anterioribus piceis, posticis geniculis tibiarumque apice fulvis; alis hyalinis, apice fumatis, venis testaceis; valv. an. dors. apice truncata, coriacea.=Long. corp. mill. 45; exp. al. mill. 20. o' facie tota flava; fasciis abdominalibus dorsalibus quinque (in segm. 2-6), minus Îatis, prima latius emarginata.
Trovasi nella Sardegna (coll. M. T.); nel Napoletano.
Osservazioni. In quanto a’ colori la femmina converrebbe con la de- scrizione della C. insularis della Sicilia descrittada Smith (Hym.Brit. Mus. p.444, n. 3i): però il silenzio sulla lamina del clipeo, mentre descrive ap- punto la femmina, allontana ogni dubbio sulla identità delle due specie.
Differisce dalla €. Ferrerî per la macchia sotto le ali e la fascia dello scutello gialle: anche nell’ addome questo colore è assai più este- so, soprattutto nella femmina.
7. C. bucculata, A. Cost. — 9 Lamina clypei duplo latio- re quam longa, late et profunde triangulariter emarginata; metanoti area dorsali basi oblique, postice transverse elevato-striata: nigra ni- tida, lamina clypei, maculis duabus ante-et retrorbitalibus, pronoti ma- culis duabus posticis, tegulis alarum, postscutello, mesopleurarum ma- cula minuta, metanoti strigis duabus parallelis, abdominis maculis dua- bus conniventibus segmenti primi, fasciisque dorsalibus quatuor (in segm. 2-5), pallide flavis; antennis fulvo-ferrugineis, dorso scapo et flagello ante apicem brunneis; pedibus fulvis, covis migris; alis hyali- nis, apice et in cellula radiali dilute fumatis, venis carpoque obscure testaceis. = Long. corp. mill. 8 ; exp. al. mill. 15.
Cerceris bucculata, A Cost. Fn. Nap. Fil. 11,9.
Specie assai distinta, principalmente per la forma della la- mina del clipeo. Trovata nelle adiacenze di Napoli: assai rara.
3. clypeus faeminae elevatus, infra in marginem liberum ab ipso margine infero elypei distinctum productus (Cercerides labiatae). a) fasciae abdominales normales, omnes postico-marginales.
b) metanoti area dorsalis longitudinaliter striata.
$. C. quadrifasciata; Panz.—g Clypei margine libero emar- ginato-bilobo, metanoti area dorsali irregulariter plicato-rugosa: nigra, capite thoraceque subopacis , abdomine nitidissimo; maculis duabus
se We anteorbitalibus, macula clypei, mandibulis basi, pronoti maculis dua- bus posticis, abdominisque fasciis quatuor dorsalibus (in segm. 2-5), antica latiore rotundato-emarginata, caeteris medium versus angustatis, geniculis, tibiis (anteriorum macula interna et posticarum apice exce- ptis) tarsisque anterioribus, flavis ; alis subfumato-hyalinis , ad ra- dialem apiceque fumatis , venis carpoque fusco-testaceis, = Long. corp, mill. 40; exp. al. mill. 47. o fucie cum clypeo flava: abdominis segmento sexto unicolore vel fiavo marginato.
Philanthus quadrifasciatus, Panz. Fn. germ. 67, 14. Cerceris quadrifasciata, Dahlb. 209, 123. Cerceris arenaria, var. V. Lind. 109, :3.
Trovasi nel Piemonte (Craveri); nella Lombardia (Ghiliani); nel Napoletano, pianure del pari che alte montagne.
Varietas truncatula.= 9 clypeî margine libero truncato.
Cerceris truncatula, Dahlb. 210, 12%, Cerceris nitida, Wesm. 100, 2: Cerceris spreta, A. Cost. Ricer. Part. p. 27, nota 34.
È tale la uniformità di questa Cerceride con la quadrifasciata, come lo stesso Dahlbom dichiara, che noi non esitiamo a consi- derarla come una varietà di quella, nella quale la smarginatura anteriore del margine libero del clipeo non è ben pronunziata.
Trovata non rara nel napoletano sopra i monti Partenii.
9. C. interrupta, Panz.—9 Clypeo convexo, margine libero an- terius angustiore, apice truncato vix arcuato-emarginato; metanoti area dorsali medio canaliculata, utrinque oblique elevato-striata: nigra, or- bitis anticis angustis, macula parva clypei , punctis duobus retror- bitalibus, pronoti maculis duabus posticis , tegulis alarum, postscu- tello, abdominisque fasciis dorsalibus quinque (in segm. 1-5) late in- terruptis, flavis; antennis pedibusque fulvis, illis dorso ante apicem nigricantibus; alis hyalinis, apice vix fumatis, venis testaceis.Long. corp. mill. 9; exp. al. mill. 44.
of (?) antennarum scapo toto et pedicello infra, facie cum clypeo flavis; fasciis abdominalibus haud interruptis; pedibus flavis, femo- ribus anterioribus basi , posticis apice nigro notatis.
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g Philanthus interruptus, Panz. Fn. germ. 63, 17. Cerceris interrupta, Spin. Ins. Lig. I. 99,4 (excl. var.) — Dahlb. 210, 125—Cost. Fn. Nap. Fil. 16,6 (non Smith (1)).
Specie rara in Italia: ne abbiamo un individuo delle alpi piemontesi , ricevuto dal signor Ghiliani.
bb) area metanoti polita, nitidissima, medio canaliculata.
10. C. specularis, nob.—g Clypei margine libero anterius angustato truncato-rotundato ; segmentis abdominalibus dorsalibus in centro marginis postici foveola notatis: nigra, mandibulis basi, orbitis anticis, macula transversa clypei, pronoti margine postico late in- terrupto , tegulis alurum, postscutello, abdominisque fasciis qua- tuor dorsalibus (in segm. 1-4), primis tribus late interruptis, pallide flavis; antennarum flagello infra ferrugineo ; pedibus fulvis, coxis , trochanteribus el femorum anticorum macula postica nigris; alis subfu- mato-hyalinis, venis fuscis.=Long. corp. mill. 10; exp. al. mill. 45.
o fucie tota cum clypeo flava, antennarum flagello ferrugineo vix dorso obscuriore, articulo ultimo incurvo ; abdominis fasciis sex, primis duabus late, caeteris angustissime interruptis; pedibus flavîs, cotis, trochanteribus, anterioribus femorum basì , posticis apice fe- morum et tibiarum nigris,
Specie assai distinta, ed una delle poche nelle quali vi ha un carattere speciale comune ad ambedue i sessi, cioè l’aja del me- tatorace levigatissima , e la fossetta nel mezzo del margine po- steriore degli anelli addominali dorsali. Lo scutello è anche le- vigato e sparsamente punteggiato.
Raccolta nelle provincie più meridionali, come la Calabria Ulteriore e la Terra d’ Otranto. Nella Collezione Sarda ve n’ ha un individuo col secondo anello addominale a fondo rosso-ferru- gigno oscuro.
aa) fasciae abdominales difformes.
11. €. albonotata , V. Lind. — 9 Cypei margine libero laminari plano , truncato , parum profunde emarginato ; metanoti
(4) Il Philanthus interruptus di Panzer è stato erroneamente giudicato dallo Smith la specie stessa che il Cr. quinquefusciatus del Rossi. Noi possediamo in- dividui femmine tipici di ambedue le specie, e possiamo assicurare esser cose ben diverse.
Ann. 1865 14
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area dorsali variolosa , medio canaliculata : nigra, orbitis anticis, tegulis alarum , postscutello , abdominisque fasciis dorsalibus duabus (in segm. 3 et 5) medium versus attenuatis et interruptis, femori- bus anterioribus apice, tibiis tarsisque, pallide flavis; antennis infra scapo flavo , flagello fulvo ; alis cinereo-hyalinis , apice fumatis , venis fuscis. — Long. corp. mill. 8; exp. al. mill. 15.
Variat: pronoto maculis duabus posticis pallide flavis; fascia segm. quinti abdominalis haud interrupta sed tantum anterius emarginata.
Cerceris ornata faem. Spin. Ins. Lig. I. 99, 5. Cerceris albonotata, V. Lind. II, 120,17—Dahlb. 203, 121.
Trovasi nel Piemonte ( Ghiliani-Craveri ) ; nel Genovesato (Spinola) ; nel Bolognese (V. Linden).
Osservazioni. Questa Cerceride per la disposizione delle fascie gialle addominali offre molta affinità con le specie dell'ultimo gruppo, alle quali è stata dagl'Imenotterologi ravvicinata. La condizione però del clipeo, cui non pare siasi posta da alcuno attenzione, e che certamente ha mag- gior valore delle tinte , la fa piazzare nel gruppo presente.
La identità della scultura e l’ abito generale del corpo c’ inducono a credere maschi di questa specie taluni individui del Piemonte (coll. Cra- veri) e del napoletano, i quali differirebbero dalla femmina (oltre le con- suete differenze della faccia tutta gialla) per avere una fascia gialla sulla base del secondo anello addominale, e la fascia che nella femmina occupa il quinto anello, posta sul sesto.
4, clypeus faeminae convexo-elevatus, infra supra marginem inferum planum clypei fornicatus (Cercerides nasutae).
12. C. quadricineta, Latr. — 9 Clypeo infra parum pro- funde fornicato; metanoti area dorsali longitrorsum costata: nigra , facie superius triramose, elypeo, punetis duobus retrorbitalibus, pro- noti maculis duabus, postscutello, metanoti maculis duabus posticis oblongis, tegulis alarum ezterne, abdominis fasciis dorsalibus quatuor (in segm. 2-5) integris, prima et quarta latioribus, pedibusque, basi ac geniculis tarsisque posticis exceptis, flavo-citreis; antennarum scapo infra apiceque ferrugineo; alis cinereo-hyalinis, margine costali ad api- cem infuscato. = Long. corp. mill. 9-40 ; exp. al. mill. 16-47.
of clypeo converiusculo, margine infero obsolete tridentato ; ab- dominis fasciis flavis quinque (in seg. 2-6), prima et quinta latioribus.
Variat : melanoto occipitegue immaculatis.
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Philanthus quadricinctus, Panz. Fn. germ. 63, 13: 9.
Cerceris quadricineta, Latr. V. Lind. II, 114, 8 — Dahlb. 212, 126 (excl. var. bd. cum. syn.) — Wesm. 102, 3.
Cerceris fasciata, Spin. Ins. Lig. I, 97, 2 (excl. syn. maris).
Trovasi nella Sardegna (coll. M. T.); nel Napoletano; nella Sicilia.
45. C. quinquefasciata, Ross, 9? Clypeo transverse con- vexo, infra profundius arcuato-emarginato ac fornicato, angulis li- beris rotundatis ; metanoti area dorsali longitudinaliter sulcato-co- stata : nigra, orbitis anticis, clypeo, punetis duobus retrorbitalibus, maculis duabus pronoti, tegulis alarum , postscutello , abdominisque maculis duabus transversis segmenti primi et fasciis dorsalibus qua- tuor (in segm. 2-5) anterius angulato-emarginatis et prima vel dua- bus primis subinterruptis, flavis; antennarum flagello infra ferrugi- neo; pedibus flavo-fulvescentibus , basi nigris ; alis cinereo-hyalinis apice fumatis. — Long. corp. mill. 9; exp. al. mill. 45.
Crabro quinquefasciatus, Ross. Mant. I, 139, 307.
Cerceris quinquefasciata, V. Lind. II. 115, 9— Wesm. 103, 4.
Cerceris subdepressa, Lep. 12, 7.
Cerceris interrupta, Shuck. 238, 3.—Dahlb. Disp. 16, 122 (excl. syn. Panzeri).
Cerceris nasuta, (Klug), Dahlb. 215, 128 (non Latr. nec Lep.).
Trovasi nel Napoletano ; assai rara.
II. Clypeus faeminee simplex (Cere. anepiclypeatae). 5.clypeus faeminae infra in laminam rotundatam productus (Cerc.glossatae) a) clypeus faeminae convexus, ante laminam apicalem reflexam transverse depressus.
14. €. arenaria, Lin. — fg Clypeo ante laminam semiluna- rem laevem transverse depresso el grosse punctato ; metanoti area dorsali longitudinaliter plicata : nigra, orbitis anticis latis, clypeo (lamina refleca excepta), macula supra clypeum triangulari, genis, maculis duabus retrorbitalibus, antennarum basi , pronoti maculis duabus posticis, tequlis alarum, postscutello, metanoti maculis dua- bus posticis oblongis, abdominisque fasciis dorsalibus quinque (in segm. 1-5) latis, anterius emarginatis et fasciis ventralibus tribus (in segm. 2-4), saturate flavis; pedibus flavo-fulvescentibus, summa basi
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nigris ; alis hyalinis, apice fumatis ; valo. an. dors. rugoso-coria- cea. — Long. corp. mill. 12-16 ; exp. al. mill. 16-22. of facie tota superius triramose flava ; fasciis abdominalibus dorsalibus sex (in segm. 1-6); clypei margine infero bisinuoso, lo- bulo medio magis producto ; antennarum art. 10-12 retrorsum com- presso-subcarinulatis, 45° leviter arcuato, apice truncato. Variat : a) maculis metanoti el segmenti primi abdominalis plus minusve explicatis. Db) abdominis segmento primo ac metanoto immaculatis ; femoribus posticis apice migris.
$ Sphex arenaria, Lin. Fn. Suec. 413, 1660. Philanthus arenarius, Fab. Ent. Syst. II, 290, 5. Cerceris aurita (Latr.), Spin. Ins. Lig. I, 96, 1. Philanthus laetus (Fab.) Panz. Fn. germ. 63, 1%. of Crabro quinquecinctus, Fab. Mant. I, 295, 11. Philanthus quinquecinctus, Fab. Ent. Syst. II, 291, 9 == Panz. Fn. germ. 63, 12 o* var. (1). Philanthus laetus, Fab. Ent. Syst. II, 291, 10. goto Cerceris arenaria, V. Lind. II. 109, 8 — Dahlb. 205, 122 — Lep. 16, 11 — Wesm. 100, 1. Cerceris laeta, Ghil. Cat. Im. Sic.
Trovasi in tutta Italia, in luoghi piani del pari che elevati.
aa) clypeus faeminae plano-concavus, infra in laminam rotundato-productus. b) metanoti area dorsalis confertim punctato-rugosa.
45. C. capitata, Smith. — 9 Cupite thorace latiore ; clypeo minus crebre punctato, margine infero reflexo apice ad centrum vix emarginato: nigra, orbitis anticis latissimis, crista inter antennas, clypeo margine infero excepto, genis , maculis duabus magnis retrorbitali- bus, duabus minoribus verticis , mandibularum basi, antennarum scapo (flagello infra ferrugineo) , pronoti margine postico , macula utrinque sub alarum radice, tegulis alurum, punctis duobus sculelli, postscutello , maculis duabus posticis metanoti, abdominisque maculis duabus segmenti primi et fasciis dorsalibus quatuor (in segm. 2-5),
(1) Anche questa figura del Panzer viene erroneamente citata da Smith (Hym. Br. Mus.) sotto il Cr. quinquefasciatus, Ross. Essa conviene esattamente coi ma- schi dell’ arenaria a primo anello addominale privo di fascia gialla.
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tribus anterioribus latis medium versus angustioribus et subinterru- ptis, quarta latiore anterius vix emarginata , et macula utrinque in segm. ventralibus 5 et 4, flavis; pedibus flavo fulvoque variis, coris nigris ; alis hyalinis, apice fumatis; valv. an. dors. oblongo-ovata, co- riacea. — Long. corp. mill. 43 ; exp. al, mill. 49.
Cerceris capitata, Smith. Hym. Brit. Mus. 441, 22,
Smith descrisse questa specie sopra individui di Albania. Noi ne possediamo uno di Sicilia.
16. €. fuscipennis, nob.—P Clypeo crebre punctato, margi- ne infero reflexo rotundato, apice in medio sinuato: nigra, orbitis an- ticis latis, macula inter eas, punctis duobus retrorbitalibus, abdomi- nis maculis duabus segmenti primi fasciisque dorsalibus quatuor (in segm. 2-5), tribus anterioribus angustioribus medium versus atte- nuatis, flavis ; antennis infra in scapo citreo-in flagelli basi ferru- gineo notatis ; pedibus fulvis flavo variis, coris omnibus et trochan- teribus anterioribus migris; alis fuscescentibus, apice saturatioribus, tegulis piceis, anterius flavo notatis. — Long. corp. mill. 47; exp. al. mill. 24.
cf facie tota superius triramose flava; femoribus nigris, ante- rioribus basi, posticis apice flavis, tibiis posticis apice anterius ni- gro notatis; abdominis fasciis flavis quinque (in segm. 2-6); clypei margine infero tridenticulato,
Trovasi nel Piemonte (Craveri); nella Toscana (Piccioli).
Diversa dalla precedente pel colorito delle ali e pel molto minor dominio del giallo nel capo e nel torace.
bb) metanoti area dorsalis polita impunctata, medio canaliculata.
47. €. luctuosa, nob. — 9 Clypeo crebre punctato, scabro, margine infero rotundato apice ad centrum anguste emarginato: ni- gra, parum nitida, orbitis anticis, punctis duobus retrorbitalibus, pro- noti maculis duabus posticis, abdominisque fasciis dorsalibus quatuor (in segm. 2-5) angustis et duabus anterioribus subinterruptis, pallide flavis; antennis ventreque piceis; pedibus flavo-fulvescentibus, coris posterioribus nigris; alis hyalinis, apice fumatis, venis fuscis, tegulis antice pallide flavis, postice piceis ; valo. an. dors. ovato-elliptica , carinis lateralibus superius conjunctis, coriacea, == Long. corp. mill. 41; exp. al. mill. 14.
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Specie molto distinta dalle due precedenti per la levigatez- za dell’aja dorsale del metatorace, e per le carene marginali della valvola anale superiormente convergenti e riunite in una sola.
Ne possediamo un solo individuo del Piemonte, ricevuto dal sig. Ghiliani.
6. clypeus faeminae inferius truncatus, minime productus ( Cercerides muticae) — fascia segm. secundi abdominalis, si adest, basalis nec postico-marginalis. a) segmentum ventrale secundum basi disco elevato. b) fasciae flavae abdominales in segm. 3.° 4.° et 5.° integrae.
18. C. lunata, nob. — g Nigra, facie cum clypeo et genis, mandibulis apice excepto , maculis duabus retrorbitalibus , maculis duabus posticis pronoti, tegulis alarum, lineola postscutetli, abdomi- nisque fasciis dorsalibus quatuor (in segm. 2-5), prima basali ar- cuata utrinque segmenti marginem posticum attingente, secunda lata anterius fere semicirculariter emarginata , tertia medium versus pa- rum angustiore, quarta segm. totum occupante, et macula utrinque în segm. ventralibus 2-4, saturate vel pallide flavis; antennis testaceis scapo flavo ; pedibus flavis, fulvo variis, femoribus posticis posterius et summo apice ferrugineo notatis; alis hyalinis, apice vix fumatis, venis lestaceis; valv. an. dors. oblonga, coriacea. Long. corp. mill. 41-42; exp. al. mill. 16-17.
Variat: fascia segmenti secundi medio subinterrupta.
Specie molto caratteristica , distinta dalle altre di questo gruppo per la fascia gialla del secondo anello addominale ar- cuata e formante un anello con quella del terzo, che è smargina- ta in senso inverso.
Trovata nella estrema Calabria, e proprio nella valle di Bruzzano e sulle colline di Brancaleone.
19. €. emarginata, Panz. — f Nigra, facie superne tri- ramose cum clypeo el genis, mandibulis apice excepto, pronoti ma- culis duabus posticis, tegulis alarum, postscutello, abdominisque fa- sciis dorsalibus quatuor (in segm. 2-5), prima basali, secunda ante- rius arcualo-emarginata, tertia et quarta amplius emarginatis fa- sciaque ventrali interrupta in segm. 5°, flavis; antennis scapo flavo, pedicello nigro, flagello testaceo dorso nigricante; pedibus flavis, cowis
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nigris, femoribus posticis fulvis; alis hyalinis, apice fumatis, venis testaceis. — Long. corp. mill. 10; exp. al. mill. 46.
o fasciis abdominalibus quinque (in segm. 2-6}.
Variat: metanoto maculis duabus posticis flavis, fascia segmenti tertii abdominalis (saepius in of) vir incisa == g* femoribus omni- bus basi, posticis postice fusco-ferrugineis.
Philanthus emarginatus, Panz. 63, 19: 9. Cerceris emarginata, Latr. Spin. I. 97, 3. Philanthus sabulosus, Panz. 63. 13: of (1).
b») fasciae abdominales vel alternae, vel plus minusve interruptae.
20. €. ornata, Fab. — 9 Nigra, facie superius triramose cum clypeo genisque, mandibulis apice excepto, antennarum scapo infra (flagello infra ferrugineo), pronoti maculis duabus posticis, te- gulis alarum, postscutello, abdominisque fasciis dorsalibus tribus (in segm. 2,3,5), prima basali, secunda et tertia totum fere segmentum occupantibus, fasciaque ventrali in segm. tertio, flavis; pedibus flavo fulvoque variis, basî nigris, femoribus fulvis; alis hyalinis , ad ra- dialem apiceque fumatis ; metanoti area dorsali medio canaliculata, utrinque oblique plicato-striata; segm. secundo ventrali ultra discum laeve , lateribus tantum punctato-varioloso,= Long, corp. mill. 15 ; exp. al. mill. 22.
o fascia tertia dorsali abdominis segmentum sezium , loco quinti, occupante; femoribus maxima parte migris.
Variat : a) segmento secundo abdominali praeter fasciam baseos
postice linea utrinque transversa flava. o _P. b) segmento quarto 9, quinto af fascia lata anterius pro- funde emarginata. c) fascia segmenti tertiù anterius medio incisa. d) f segmentis quinto et sexto fascia interrupta flava. e) of femoribus nigris, geniculis tantum flavis.
Philanthus ornatus, Fab. Ent. Syst. II, 290, 6—Panz. Fn. germ. 63, 10. P typus. 1 Cerceris ornata, part. Spin. Ins. Lig. I,99,5==V. Lind. 117, 13.
(1) Spinola ha ben interpetrata la spettanza di questo maschio effigiato da Panzer, che erroneamente Smith (Hym. Brit. Mus.) considera qual maschio della C. quadricincta. La fascia del secondo anello addominale posta alla base è suffi- ciente a dimostrarlo.
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Cerceris variabilis, part. Dahlb. 196, 118. Philanthus semicinectus, Panz. l. c. 47, 2. var d.
Trovasi più o meno frequente in tutta ]' Italia.
2/4. €. fimbriata, Ross. — Crebre punctata, clypeo inferius truncato; area dorsali polita, marginibus crenulata; segmento secun- do ventrali ultra discum baseos punctato-varioloso: nigra, facie su- pertus triramose cum clypeo et genis, antennarum scapo infra (fa- gello infra testaceo), mandibulis basi, maculis duabus posticis pro- noti , postscutelli linea interrupta , abdominisque segmenti primi fa- scia baseos utrinque abbreviata et macula utrinque in margine posti- co, fascia latissima angulato-interrupta in segmentis tertio et quarto punctoque utrinque în segm. quinto, pallide fluvis ; pedibus fluvis, coris migris, trochanteribus el femoribus fulvis; alis hyalinis apice fuma- tis, venis testaceis , tegulis piceis anterius pallidis. — Long. corp. mill. 9; exp. al. mill. 15.
Variat: a) scutello et abdominis segm. quinto 9, sexto Gf et
postscutello immaculatis. b) fascia basali segm. secundi abdominalis interrupta.
Crabro fimbriatus, Ross. Fn. Etr. n. 887.
Crabro lunulatus, Ross. Mant. I 136, 304. var.
Cerceris fimbriata, IM. Ross. Fn. Estr.—V. Lind. 118, 14. Cerceris variabilis, part. Dahlb. 200.
Trovasi diffusa per tutta l’ Italia, più o meno frequente.
Osservazioni. Indubitatamente questa Cerceride l’ è una modifica della precedente: nondimeno la punteggiatura più forte e più stivata e Ja speciale disposizione delle fascie le danno una fisonomia per la quale noi siamo inclinati a considerarla quale specie distinta.
22. C. funerea, nob. — 9 Crebre punctata, metanoti area dorsali polita, laevi, sulculo medio marginibusque subtiliter crenula- tis; segm. ventrali secundo ultra discum baseos paurum elevatum gros- se et confertim punctato-varioloso ; valv. an. dors. elongato-ovata, co- riacea basi punctis majorilbus sparsis: nigra opaca, albido pubescens, facie superius triramose cum clypeo (margine infero excepto) genis- que et mandibulis dimidii basalis parte antica, pallide flavis; abdomi- nis fasciola dorsali interrupta in segm. 4.° maculaque utrinque in
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segmentis 5, 4, È, flavis; antennis infra scapo flavo, flagello testaceo; tibiis tarsisque flavis fulvo vartis, tibiis posticis migro motatis ; alis hyalinis, apice vix fumatis , venis carpoque testaceis, Long. corp. mill. 412; exp. al. mill. 20.
Variat: abdominis fasciola maculisque exoletis.
Distinta dalle specie affini per la mattezza del colore nero , pel torace interamente nero, e maggiormente per la forma più allungata e più angusta dell’ aja dorsale della valvola anale: dal- la ornata ancora pel secondo anello ventrale fortemente punteg- giato al di là del disco basilare.
Trovasi nella Sicilia, e proprio sulle Madonie, ricevuta dal sig. Minà-Palumbo.
aa) segmentum ventrale secundum aeque convexum.
25. €. bupresticida, L. Duf. — f Cypeo crebre punctato, margine infero rece truncato; area dorsali metanoti longitudinaliter striata ; segmento quinto ventrali margine postico in medio lacero- crenato : migra, maculis duabus anteorbitalibus , macula transversa clypei, mandibulis ex parte, pronoti maculis duabus posticis valde remotis, tegulis alarum, postscutelli linea interrupta, abdominisque fasciis dorsalibus quatuor (in segm. 2-5), prima basali in medio coarctata, caeteris anterius (1°. late, 2°. et 5°. angustius) emarginatis, flavis; antennis scapo infra flavo, flagello infra apiceque ferrugineo ; pedibus flavis, coxis, trochanteribus, femoribus basi et posticis posti ce migris; alis hyalinis apice fumatis; valv. an. dors. ovata coriacea. — Long. corp. mill. 12; exp. al. mill. 47.
o segmento ventrali sexto in margine postico utrinque dente acuto incurvo praedito ; fasciis abdominalibus quinque (in segm. 2-6); fucie superius triramose cum clypeo et genis antennarumque scapo flavis.
Cerceris bupresticida , L. Duf. Ann. des Sc. Nat. 2.9 Ser. XV, p. 370, o* 9, tav. 11, fig. 1: g—Dahlb. 498.
Trovata nelle provincie napoletane: Sanseverino (Nicodemo), Brancaleone.
24. €. brutia, nob. — 9 Clypeo convero, punctato, margine infero obtuse tridenticulato, denticulo medio magis produeto; metanoti area dorsali irregulariter longitudinaliter plicata, segmento ventrali
Ann, 1865 15
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quinto margine postico in medio lacero-crenato : nigra, facie supe- rius triramose cum clypeo et genis, mandibulis apice excepto, ma- culis duabus posticis pronoti, tegulis alarum, postscutello, vittis dua- bus posticis metanoti abdominisque fasciis dorsalibus quinque ( in segm. 4-5), secunda basali, tertia et quarta late et parum profunde emarginatis , quinta segm. totum occupante et anterius vix incisa, ac ventris fascia in segm. tertio et macula utrinque in segm. quarto et quinto, flavis; pedibus flavis , coris, trochanteribus femoribusque posticis postice migris ; alis hyalinis , apice fumatis , venis fusco- testaceis, = Long. corp. mill. 411; exp. al. mill. 18.
Affine alla precedente, dalla quale differisce organicamente pel cli- peo più prolungato inferiormente e tridentato, meno punteggiato ; in quanto a colori, per la fascia del primo anello addominale e le due stri- scie nel metatorace, gialle.
Trovata nella estrema Calabria, sulle colline di Brancaleone.
25. €. albofasciata, Ross. Clypeo inferius concaviusculo, utrinque obtuse carinulato, apice recle truncato, parce punctato; area dorsali metanoti convera, polita , medio canaliculata , marginibus crenulata : nigra , facie superius triramose cum clypeo et genis , mandibulis apice excepto , antennarum scapo (flagello testaceo), ma- culis duabus posticis pronoti , tegulis alarum , postscutello abdomi- nisque segmenti primi macula transversa baseos medio coarctata et puncto utrinque in margine postico, fasciisque tribus dorsalibus (in segm. 5-5) angustis, prima utrinque anterius aucta, albidis s. palli- de flavis; pedibus flavis, coxis piceis, femoribus posticis fulvis; alis hyalinis, apice vix fumatis, venis testaceis. Long. corp. mill. 9; exp. al. mill. 14.
Crabro albofasciatus, Ross. Fn. Etr. Mant. I. 138, 306.
Vespa albofasciata, Ill. Ross. Fn. Etr. II. 143.
Cerceris albofasciata, V. Lind. II. 116, 12-—Dahlb. 201, 119.
Varietas tricincta. segmento secundo abdominali immaculato; fe- moribus ferrugineis vel nigris, anterioribus apice, posticis antice flavis.
Philanthus tricinctus, Spin. Frag. Fn. Lig. 18, 8.
Cerceris tricincta, Spin. Ins. Lig. I. 27, tav. I. fig. IX, of
Trovasi nel Piemonte (V. Linden); nella Liguria (Spinola) ; nella Toscana (Rossi) ; nel Napoletano.
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26. €. variolosa, nob. = of «Crebre et fortiter punctata , clypeo inferius recte truncato, postscutello crebre punctato-varioloso, area dorsali metanoti longitudinaliter irregulariter plicata : migra , facie superius triramose cum clypeo et genis, mandibulis basi, ab- dominisque fasciis dorsalibus duabus latis , antica in segm. tertio latissime interrupta, postica segm. sextum totum occupante anterius anguste scissa, flavis ; femoribus fulvis , tibiis tarsisque flavis; alis hyalinis, apice fumatis , venîis fusco-testaceis, tegulis piceis anterius pallidis.— Long. corp. mill. 10; exp. al. mill. 16.
Trovata nelle adiacenze di Benevento.
Osservazione. Quantunque non conoscessimo la femmina, pure l'abito del corpo e la distribuzione delle fascie ci fan chiaramente vedere esse- re con le specie di questa sezione le maggiori affinità della Cerceride de- scritta; senza che però possa con alcuna delle altre già note confondersi.
27. €. Geneana, noh.—? Clypeo converiusculo crebre pun- ctato, inferius recte truncato ; metanoti area dorsali polita , medio canaliculata , utrinque parce oblique plicata : nigra abdominis seg- mentis primis duobus obscure ferrugineis; maculis duabus anteorbi- talibus , macula transversa clypei tegulisque alarum, pallide flavis ; abdominis fasciis duabus (in segm. 3.° et 5.°) latissime interruptis fla- vo-ferrugineis ; antennarum scapo et pedicello piceis , flagello ferru- gineo , infra lutescente , apicem versus migricante ; pedibus flavis , coris trochanteribus femorumque basi lata ferrugineis; alis hyalinis, venis testaceis, = Long. corp. mill. 11; exp. al. mill. 18.
Trovasi nella Sardegna: ricevuta dal sig. Fr. Cara.
N. B. Il Cabro annulatus Rossi (Fn. Etr. App. 123, 109) l'è una Cerceris assai vagamente descritta per poter éssere riconosciuta.
Gen. Philanthus, Fab.
Alae anticae cellula radiali lanceolato-acuminata; cellula cu- bitali secunda sessili subpentagona : posticae cellula anali prope originem venae cubitalis terminata, apice oblique truncata. Tarsi antici pectinati,
Antennae of longiores ; Y breviores et apicem versus sen- sim incrassatae.
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a) metanotum totum cgebre punctulatum, area dorsali indistincta.
4. Ph. triangulum, Fab. —Capite thoraceque migris, orbi- tis anticis, macula inter antennas superne biloba 9, longe trifida I, clypeo, mandibulis basi , fascia occipitali interrupta, pronoti mar- gine postico; callis humeralibus, tegulis alarum (Sf scutello) et post- scutello, flavis; abdomine flavo, segmentis dorsalibus et ventralibus basi triangulo nigro (in Y minore) notatis ; pedibus flavis, basi nigris ; alis subflavescenti-hyalinis , venis carpoque testaceis. Long. corp. mill. 42-16 ; exp. al. mill. 24-25. Variat: GY a) segmento primo addominali nigro maculis dua- bus flavis. b) scutello punctis duobus flavis, vel immaculato. c) lineis tribus frontalibus coalitis maculam triangu- larem efficientibus. 9 d) postscutello nigro. e) ventre toto flavescente. f) abdomine flavo, segmento tantum primo triangulo basali nigro.
Vespa triangulum, Fab. Syst. Ent. 373, 49.
Vespa limbata, Oliv. Encycl. VI. 693, 113.
Crabro androgynus, Ross. Mant. I. 138, 305: 9
Philanthus pictus, Panz. Fn. germ, 43, 23: of
Philanthus discolor, Panz. l. c. 63,18: o var.
Philanthus apivorus, Latr. Gen. IV, 95-=Spin. Ins. big. I. 95, 1
— Ghil. Cat. Ins. Sic. Philanthus triangulum, Fab. Ent. Syst. 1I. 289, 2— Dahlb. 187,
115 — Lep. 32,4 Cost. Fn. Nap. Fil. 3, 1. Simblephilus diadema, Jur. 188, pl. 10. gen. 180%; pictus et di-
scolor o, triangulum P.
Trovasi diffuso in tutta l'Italia, piuttosto frequente.
N. B. Il Ph. Allioni, Dahlb. (p. 495) sembra corrispondere alla varietà f da noi menzionata. aa) metanotum area dorsali polita laevi, nitidissima, medio foveata.
b) pectus crebre punctato-pilosum, immaculatum.
2. Ph. coronatus, Fab.—Niger, nitidissimus, clypeo, genis (gt macula frontali), mandibulis apice excepto, pronoti margine po-
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stico subinterrupto , tegulis alarum , lunula sub alarum radice (£ postscutello ) abdominisque maculis duabus in segmentis 1°. et 2°. et fascia postico-marginali in segm. 5-5, antica anguste interrupta, flavis ; antennis infra dimidio basali flavo of, ferrugineis scapo tan- tum flavo Y; pedibus fulvis, coxis et trochanteribus AH, et femoribus 9, nigris; alis flavescenti-hyalinis, venis carpoque dilute testaceis,- Long. corp. mill. 15-16; exp. al. mill. 24-25. Variat: g macula flava frontali ut in mare.
Philanthus coronatus, Fab. Ent. Syst. II, 288, 1.—Panz. Fn. germ. 84, 23—V. Lind. II. 121, 1—Dahlb. 189, 116.—Lep. 36, 3. Simblephilus coronatus, Jur. p. 188.
Trovasi nel Piemonte (Craveri) ; nella Sardegna (coll. M T.); nel Napoletano.
bb) pectus politum nitidissimum, subnudum, parce punctatum , flavo pictum; segmentum primum abdominale dorso valde convexum.
5. Ph. venustus, Ross. — Niger mitidissimus , elypeo, ge- nis (ot macula frontali), lineola utrinque occipitali, mandibulis api- ce excepto 9, basi tantum dî, pronoti margine postico interdum subinterrupto, maculis binis connexis sub alarum radice, postscutello, abdominisque maculis duabus segmenti primi, duabus majoribus tran- sversis sinualis (in o conniventibus ) segmenti secundi , fasciaque postico-marginali in segmentis 5-5 9, 5-6 gf, illa segm. tertii 9, tertii et quarti o* interrupta, valv. an. dorsalis maculis duabus basi 9, margine postico A, fasciisque ventralibus 2-4, flavis; antennis infra testaceis ad basim flavescentibus 9, dimidio basali flavo #; pedibus flavis fulvo variis, coxis trochanteribus et femoribus maxima parte nigris ; alis flavescenti-hyalinis, venis dilute sa enel corp. mill. 9-10; exp. al. mill. 17-49.
Vasial. : Q metanoto flavo maculato.
Crabro venustus, Ross. Fn. Etr. 889.
Philanihus venustus, Lep. 37, 4.
Trovasi nella Toscana (Rossi); nella Sardegna (coll. M. T.); nel Napoletano.
4. Ph. raptor, Lep. — Niger nitidissimus, macula frontali, clypeo , genis, mandibulis apice excepto L-basi tantum G* , linea
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utrinque occipitali , pronoti margine postico lato , tegulis alarum , maculis binis connexis sub alarum radice, macula scutelli, postscu- tello, maculis duabus posticis metanoti, abdominis fasciis quinque 9 ser g*, duabus anticis latioribus (in GY medio coarctatis, in 9 late interruplis), caeleris postico-marginalibus, tertia interrupta (Z valcula an. dors. basi) fasciisque ventralibus 2-4, flavis; antennis scapo fla- vo, flagello infra testaceo 9 - dimidio basali flavo ; pedibus flavis a, fulvis 9, coris, trochanteribus, femoribus anterioribus basi, po- sticis maxima parte, nigris; alis flavescenti-hyalinis, venis carpoque dilute testaceis. = Long. corp. mill. 9-10; exp. al. mill. 16-49, Variat: of metanoto immaculato. P fascia segmenti secundi abdominalis subintegra.
Philanthus raptor, Lep. 38, 5. Philanthus Sieboldti (Dahlb.), Cost. Fn. Nap. Fil. 5,2, tav. XVI. fig. 1.
Trovato nella estrema Calabria e nella Sicilia.
Osservazione. Questo Filanto, che è stato accuratamente descritto da Lepeletier sopra individui di Oran , e che poco differisce dal pre- cedente, pare corrispondesse al Ph. Sieboldii di Dahlbom, col qual no- me l'abbiamo descritto nella Fauna. Poichè però ciò che |’ autore ne dice può applicarsi ancora al venustus, crediamo evitarsi ogni incertez- za adottando il nome impostogli da Lepeletier.
Anche il Ph. melliniformis Smith (Hym. Brit. Mus.) della Sicilia, a giudicarne dalla descrizione, pare non debba esser diverso dal venustus
Gen. Dolichurus, Latr.
Antennae filiformes. Prothorax dorso postico elevato sub- rectangulo, anterius immersus angustatus. Abdomen subpedun- culatum. Alac posticae cellula anali ultra originem venae cubita- lis producta, apice angulata. Tibiae tarsique inermes.
Mares ano obtuso ; faeminae ano conico-acuminato.
Osservazione. Noi riconosciamo essere alquanto artifiziale 1’ asso- ciazione de’ Dolicuri a’ Filanti ; nulladimeno vi ha de’casi ne’ quali non trovasi mezzo da conciliare le naturali affinità co’ caratteri valevoli a far raggiungere un genere ne’ quadri di classificazione: e il genere in pa- rola sembraci offrirne uno degli esempii.
4. D. corniculus, Spin. —Politus, facie inter antennas tu- berculo supra depresso, anterius truncato-rotundato praedita; clypeo
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subcarinalo; mesonoto profunde bisulcato; metathorace subtiliter undu- lato - strigoso, dorso lineis tribus elevatis posterius conjunctis : niger nitidus, immaculatus; alis cinereo-hyalinis, venis fuscis.Long. corp. mill. 7; exp. al. mill. 40.
o* clypeo guttulis duabus flavo-albidis.
Pompilus corniculus, Spin. Ins. Lig. II. 52.
Pison ater, Latr. Gen. Crust. IV, 58.
Dolichurus ater, Latr. 1. c. 387 — V. Lind. I. 65. Dolichurus corniculus, Lep. 327, 1-— Dahlb. 29, 13.
Specie generalmente rara in Italia. Trovasi nella Liguria (Spinola) ; nella Toscana ; nel Napoletano (Emery).
Solto-famiglia 6.* Mellinina.
Labrum breve transversum. Mandibulae marginibus inte- grae. Alae anticae cellula radiali simplici ; cellulis cubitalibus completis tribus, prima primam prope apicem, tertia secundam prope basim venulam transverso-discoidalem excipientibus : po- sticae cellula mediana in discum ultra fraenum producta.
Benchè questa sotto-famiglia non comprenda che un solo genere, il quale per l’ abito generale offre molta affinità con gli ultimi Nisso- nini da un lato e co’ Crabronini dall’ altro, pure la speciale disposizio- ne delle cellole e delle rispettive vene delle ali anteriori è tale, da non permettere che venga con altri associato.
Gen. Mellinus, Latr.
Abdomen segmento primo elongato, basim versus valde atte- nuato, subpetioliformi. Alae anticae cellula radiali apice acuto co- stae applicata; cellulis cubitalibus omnibus sessilibus: posticae cel- lula anali post originem venae cubitalis terminata, apice angulata.
4. M. arvensis, Lin.—Niger nitidus, orbitis anticis (3 cly- peo), pronoti margine postico, macula sub alarum radice, scutello, postscutello, abdominisque fascia media in segm. 2°. et 5°. (secunda la- tiore, prima in medio attenuata v. interrupta ) , fascia basali in segm. 5° Q- 6° GY maculaque utrinque in segm. 5°. ventrali flavis ; antennis infra scapo flavo , flagello ferrugineo ; pedibus flavis basi
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migris ; alis hyalinis, venis carpoque dilute testaceis , tegulis ferru- gineis; clypeo in margine infero medio tridenticulato.—Long. corp. mill. 9-14; exp. al. mill. 16-20.
La dipintura indicata nella presente diagnosi è quella che si os- serva più ordinariamente negl’ individui italiani che abbiamo sott’ oc- chio : essa però va soggetta a molte variazioni relative principalmente alla estensione ed al numero delle fascie addominali: delle quali varia- zioni indicheremo le più rilevanti,
a) abdominis segmento quarto macula utrinque vel fas cia integra media flava Y- :
b) abdominis fascia segmenti tertiî interrupta I.
c) postscutello immaculato.
d) clypeo linea flava interrupta 9.
e) fascia segmenti secundi interrupta vel Y nigro bipunctata.
f) maculis segmenti tertiî confluentibus.
Vespa arvensis, Lin. Fn. Suec. 1678.
Mellinus bipunctatus, Fab. Ent. Syst. II. 286, 4.
Mellinus arvensis, Fab. ]. c. 287, 7. SO Lind. 84, 1-Spin. Ins. Lig. I. 94, 2—Dahlb. 226, 132 — Lep. 91, 1.
Carabro U-flavum, Panz. Fn. germ. 17, 20.
Trovasi nel Piemonte (Craveri); nella Sardegna (coll. M. T.); nella Toscana; nel Napoletano.
N. B. Smith nel Catalogo degl’ Imenotteri del Museo Brittanico cita l’Italia come patria ancora del Mel. sabulosus. E comunque non sia constatato che questo sia veramente specie distinta, pure noi non ab- biamo finora osservato alcun individuo italiano che vi si possa riferire.
Alla frase diagnostica dell’ Hoplisus sulcifrons aggiungi: area dor- sali metanoti maxima , laevi, longitudinaliter costulato-plicata, plicis cîrciler viginti.
— 117 —
DESCRIZIONE DI UNA NUOVA FORMICA ITALIANA
per C. Euerr.
(Il signor Carlo Emery, che con molto zelo si occupa della famiglia de’ Formicidei, avendo riconosciuta nella no- stra particolare Collezione Entomologica Napoletana una spe- cie nuova, ha gentilmente voluto illustrarla con la descri- zione che quì appresso riportiamo).
Bothriomyrmex. n. gen.
Q Mandibulae trigonae 6-denticulatae; clypeus latus, antice bisinuatus, medio convexus, lateribus depressus, foveam anten- nalem antice limitans ; area frontalis triangularis , latitudine longior ; linea frontalis indistincta ; laminae frontales brevissi- mae, distantes, vix elevatae , postice obsoletae in margines fo- veae antennalis transeuntes; foveae antennales magnae et profun- dae, cum foveis clypealibus confluentes, ab insertionibus anten- narum ad margines internos oculorum , et a basi clypei ad li- neam quae margines posticos oculorum conjungeret extensae ; antennae 12-articulatae, longae et validae, articulis flagelli, exce- ptis duobus primis et ultimo, subquadratis vel leviter transver- sis ; petiolus squama erecta superne subtiliore et angustiore.
o* Mandibulae angustae, apice oblique emarginatae, acutae, margine concavo cultrato edentulo ; clypeus trapezoideus , con- vexus ; area frontalis distineta ; linea frontalis profunde lateque impressa ; laminae frontales brevissimae , postice convergentes at non confluentes , in margines foveae antennalis transeuntes ; foveae antennales cum clypealibus confluentes, maximae, medio approximatae, postice ocellos fere attingentes, antice a clypeo , externe ab oculis limitatae; oculi ad angulos anticos capitis pro- tracti ; ocelli valde prominuli, propter fovearum antennalium magnitudinem, in gibbositate verticis positi esse videntur; anten- nae 13-articulatae, valde elongatae, scapo brevi, flagelli articulo primo conico, reliquis cylindricis, ultimo compresso incurvo ;
16
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squama crassa, supra rotundata parum elevata ; genitalia par- va, vaginis externis cultriformibus, arcuatis, acuminatis.
Alae anticae ut in genere Solenopsis, area discoidali et cu- bitali una; costae cubitalis ramus externus cum costa transversa
conjungitur.
B. Costae. n. sp.
9. Piceo-rufa, subnitida, vix subtilissime microscopice co- riacea, mandibulis, antennis, pedibusque dilute flavis, undique subtilissime dense flavido-pubescens, sericeo-micans, setulis ere- etis in abdomine parcis, in clypeo et in thorace vix ullis. Anten- narum flagelli articulus primus secundo parum , tertio circiter dimidio longior. Alae anticae corpore longiores, hyalinae, nervis dilute flavis. Long. 2 ‘/, mm.
o. Piceus, subnitidus, microscopice coriaceus, parce pube- scens, setulis erectis parcis in apice abdominis, ore, antennis , pedibus genitalibusque pallide flavis. Antennarum scapus articu- lis flagelli duobus primis vix longior. Alae byalinae, nervis di- lutissimis. Long. 2 mm.
Questa specie è stata scoperta dal Chiarissimo Prof. A. Co- sta cui son lieto dedicarla, debole segno di stima e di gratitu- dine. Ne ho veduto due soli individui; una f provvegnente dai dintorni di Napoli, ed un gf raccolto a Lecce nel Maggio 1866.
SPIEGAZIONE DELLE TAVOLE
Tavola I.
Figura 1. Il Krohnius filamentosus di poco ingrandito1.° rudi- mento di una pinna pettorale.
Figura 2. La Creseis conica — a di grandezza naturale ; A in- grandita.
Figura 3. Il Trichocyclus mediterraneus-A ingrandito =B il capo coi suoi tentacoli ingrandito maggiormente == a lunghezza naturale. i
Figura 4. L’ Architea catenulata a la conchiglia di grandezza naturale — A, B, €, la stessa ingrandita, veduta da sopra, da sotto e di fronte—D l’opercolo veduto dalle due faccie e di profilo.
Tavola lI.
Figura 1. L’Hermaeopsis variopicta— A l’animale ingrandito ve- duto dal dorso— B lo stesso veduto di lato C il capo ve- duto da sotto =D una delle branchie E il nastrino delle uova a grandezza naturale — E' un pezzo del medesimo in- grandito — a lunghezza massima dell’ animale.
Figura 2. La Caliphyla mediterranea — A l’animale ingrandito veduto di lato — B il capo veduto da sotto con l’ origine de’tentacoli=C uno de’tentacoli maggiormente ingrandito— D una delle branchie — E il nastrino delle uova a gran- dezza naturale — a lunghezza massima dell’ animale.
Tavola III.
Figura 1. La Pterosagitta mediterranea ingrandita: a apertura ana- le, 56 organi sessuali (?), cc setole —1.° la lunghezza natu-
— 120 —
rale A il capo veduto da sotto: a lamine dentate; dò bran- che mascellari con le corone di uncini.
Figura 2. L’ Urophysalus Grubii di grandezza naturale—-A estre- mità anteriore del corpo con la corona di tentacoli—Z un pezzo del mezzo del corpo = € vescica codale.
Figura 3. L’ Uroxia aurantiaca di poco ingrandita : a tentacoli normali: è tentacoli abortivi: c organo copulatore maschile —A uno de’ ramoscelli de’ tentacoli — 8 tre lamine faringee.
INDICE DELLE MATERIE
PREFAZIONE! Ts sea en e a Ppagre di PARTREPRIMARE: 0 e en 0 7 Articolo 4.° Acquisti fatti durante l’anno 1865. . 8 Articolo 2.° Specie immesse per doni e cambii . 22 Articolo 3.° Specie immesse in seguito alla a nazione zoologica +. + + + + +... + 32 PARERI SECONDA © ‘n. è 0. n 0 ea + $ e 36 Articolo 4.° Nota sulla Mustela Boccamela e vulgaris. 39 Articolo 2.° Osservazioni sul Krohnius filamentosus e sullo sviluppo della pinna codale ne’ Trachypterus. 41 Articolo 3.° Osservazioni su taluni pugria del Me- diterraneo . . . 44 Articolo 4.° Appendice al E sui Molluschi Eoli- didei del Golfo di Napoli COR 46 Articolo 5.° Nuovo genere di Molluschi Coogi Prosobranchii . . 3 52 Articolo 6.° Di un nuovo a di CHotoganti Dc DA Articolo 7.° Di un genere di Siponculidei. . . . 56 Articolo 8.° Descrizione di una nuova Oloturia . . 57 Prospetto sistematico degl’Imenotteri Italiani (seguito). 60 Descrizione di una nuova Formica Italiana, per C. Emery. . . SA RU Re 117
Spiegazione delle Lrele RR e I E dla
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