Alex-Apassiz Librarp of the Museum OF COMPARATIVE ZOÒLOGY, AT HARVARD COLLEGE, CAMBRIDGE, MASS, Founded by pribate subscription, in 1861. e N Ce La e) SÒ Sat de bili ANNUARIO DEL MUSEO Z00LOGICO DELLA R. UNIVERSITÀ DI NAPOLI ANNO VI. LIOSATZIONMI ATTIRANO Me TTT De iipicne ra s ne Ù #3 * VII ES VANTE. I°. TPOPA fi a efo tè IA | PURA) “AS tl Ca. HIOVAMLE n SSA ian moria Wi LI seleotey fi AR tea ANNUARIO DEL MUSEO ZOOLOGICO DELLA R. UNIVERSITÀ DI NAPOLI PER AGHILLE COSTA PROFESSORE DI ZOOLOGIA E DIRETTORE DEL DETTO MUSEO ZOOLOGICO —w-0«&—— ANNO VI. — 1866. con tre tavole NAPOLI TIPOGRAFIA DI ANTONIO CONS Strada S. Antonio alla Vicaria n.° 44. Sm4871 n i NA _ EF} ut pra porro - i osi gitarinoo vu, osteogr li Ù Ah Rs Ciiebizi; plat vai Li - apart Stato diga PENTA di | tft dir inabizabrotrizna di 0d9 fool fao astosarilità Ss Si ASI HE *MAVISSIC TT Dali asl e 5 >XZ197] stiag 4 Cit 44 i Ù | 5 30 6 ; fa 1 (A 1934 n: 22 LI ; dd, Der: DI Pi e 2 DES ISILONI HS “sro v ! PET) gote ch 03496 ai pia oe é; -alecai masin 7 is Wier a n Ni. isa, ERO riti è î Metà 1a 0098 Fa ar* 340 ù Ji) /@0L10L di ATA coil | i : : Lé iL soaleia Meer LiLott sp Ma LIODA Bisso È _ CAO) DIAOTAA 10, AVIAIL ne A ” bi Gi P LA x 2 Yo. : “ Li [O 2 se [$ 1 tel ì ri dll * PREFAZIONE — e =>_-0 6 —_—>yì Non ostante il nostro proponimento di non ac- crescere il ritardo della pubblicazione di questo Annuario, pure ostacoli sempre nuovi sì frap- pongono a che il nostro desiderio venga effet- tuato. Ed in vero, oltre alle intrinseche cagioni esposte nella prefazione al precedente volume, e che rimangon sempre le stesse, nel caso at- tuale due motivi speciali hanno impedito che prima d'ora avessimo potuto dare alla luce que- sto sesto volume. In prima, l’ averci dovuto per lungo tempo occupare di un lavoro sulla pesca nel Golfo di Napoli, che ha dovuto darsi alle stampe innanzi che la Esposizione internaziona- le marittima sì aprisse (1). In secondo, lo aver dovuto, divergendo alquanto da’ nostri studì, oc- cuparci di Apicoltura, a fine di introdurre in Napoli i novelli sistemi di allevare le Api, ossia l’ Apicoltura razionale. Oltre alle quali cagioni (1) Za pesca nel Golfo di Napoli =in 8.° con otto tavole: Na- poli 1871. e principali, hanno non poco influito ancora al ri- tardo le difficoltà che ci ha presentate la conti- nuazione del Prospetto Sistematico degl’ Ime- notteri Italiani, cominciato a pubblicare in que- sto Annuario, e del quale nel presente volume diamo un’altra parte, con la quale poniamo ter- mine alla famiglia degli Specidei. Vogliamo pertanto augurarci che i zoologi accolgano questo volume con la stessa benevo- lenza con la quale hanno accolto i volumi pre- cedenti, essendo questo il solo compenso che ci spinge a proseguire la cominciata pubblicazione. Napoli, Novembre 1871. PARTE PRIMA La dotazione del Museo Zoologico è rimasta immutata ancora nel 1866. Si sono quindi avute disponibili le so- lite lire tre mila, la ripartizione delle quali ha pur sof- | ferte poche variazioni. La esperienza di parecchi anni ci ha dimostrato, che con tutte le possibili economie una metà circa della dotazione va spesa pel corredo materiale ne- cessario per la preparazione e la conservazione degli ani- mali e per qualche libro; sicchè per acquisti rimane in- torno ad un migliajo e mezzo di lire. Nel 1866 ci è stato possibile ridurre alquanto la prima, per modo da aver po- tuto impiegare per acquisti una somma maggiore, siccome rilevasi dallo specchietto che segue. Dotazione Lire 3,000. Scafali e Basi di legno a politura per animali verte- Brela < SALMI I AT aL UO 0 Materiali per preparazione e manutenzione. . . 483,51 Lavori di ferro per sostegno e cinta del Globicefalo. 96,00 Decorazione della stanza del Direttore e mobilio per la: Rss eri +5 Libri zvologicia 0 Giotto 0 12500 1,168,36 1,168,36 Aeguioto/di. annali». .;i fire 991,60 2,999,96 mn ArtIcoLO 1.° Acquisti fatti durante l’anno 1566. Come all’ ordinario, le cifre più vistoso negli acquisti vengono assorbite dagli animali vertebrati. In fatti, delle lire 1,831,60 la parte maggiore è stata spesa pel Globice- falo e per pochi rari uccelli stranieri all’ europa. In quanto ad entomologia, se nello scorso anno il Museo si arricchì di molte specie dell’italia settentrionale, nel 1866 è stato provveduto di moltissime della meridionale. Soprattutto in Ortotteri, Nevrotteri ed Imenotteri Sessiliventri può dirsi quasi completa la collezione delle specie del mezzogiorno d’Italia; avanzandosi per tal modo la raccolta degli animali invertebrati delle province napoletane, per la quale lavo- riamo con tutto impegno, tenendola ancor separata dalle collezioni generali, ELENCO DELLE SPECIE IMMESSE NEL MUSEO PER ACQUISTI (1) Mammiferi * 1 Mus decumanus, Lin. var. albina (2) Napoli 4 * 2 Globicephalus melas, Cuv, (3) Mediterr. 1 Uccelli 3 Platycercus Pennanti, Vig. N. Olanda 2 n = . Novae Hollandiae, Gm. calo) Australia 2 * 5 — scapulatus, Vig. id. 1 (1) Le specie precedute da * non esistevano nel -Museo ; quelle precedute da = sono disponibili per cambii, (2) Razza addimestichita, (3) Individuo ucciso nel golfo di Salerno nel mese di Gennajo, » » » » — IT — 6 Amazona aestiva, Lin. var. Brasile 7; — festiva, Lin. id. 8 Euphema undulata, Wagl. N. Olanda 9 — splendida, Gould. Australia 10 Psittaculus virescens, Gm. Brasile 11 Oryzornis oryzivora, Lin. 9 Giava (1) 12 Emberiza cia, Gm. 9 Napoli 13 Hydropsalis lyra, Gould. FL N. Granata 14 Diphyllodes magnificus, Gm. g N. Guinea 15 Semioptera Wallacii, Gray. tg Batchian 16 Columba malaccensis, Latà, Brasile 17 Gallus lanatus, Lath. Indie (2) 18 Tantalus ibis, Lin. Affr. mer. 19 Ciconia Abdinii, Licht, Abissinia 20 Anas moschata, Lin. 9 Napelì Pesci a) conservati in alcool 21 Labrus carneus, Ascan, Golfo di Napoli — turdus, Lin. var. (3) id. 22 Barbus caninus, Val. (4) F. Garigliano 23 Scardinius erythrophthalmus, Lin. (5) id. 24 Echeneis remora, Lin. juv. (6) Golfo di Napoli 25 Sphagebranchus imberbis, Delar. id. (1) Individuo acclimatato in Napoli. (2) Individuo acclimatato in Napoli. (3) Totus Nigro-purpureus. {4) Identico a quello del Fiume Calore. (3) Volgarmente Scardafa — Lo stesso che vive nel Fiume Calace e che in Benevento chiamano Scama — Vedi Annuario II, p. 120. (6) Obscure viridis utrinque vitta long itudinali per totum: aa Aerartente alba. Long. corp. cent. 25. i si araniB Ann. 1866. 9 fonda pd fn fd e IO pd DO fede pon pd pd pende fi fn fed ped pr ff I — 10 — b) preparati a secco » 26 Selenia luna, Geoff. (1) 27 Labrus carneus, Ascan. 28 Barbus caninus, Val. 29 Scardinius erythrophthalmus, Lin. * 30 Ophisurus serpens, Lacep. * 31 Sphyrna Zygaena, Rafin. Insetti Coleotteri Golfo di Napoli id. F. Garigliano «d. «d. Golfo di Napoli * 32 Cicindela maura, Lin. (sicula, 0. Cost.) Palermo * (00 (0) — aegyptiaca, Klug. * 34 Carabus Faminii, Do. * 35 Brachinus exhalans, oss. 36 Licinus siculus, Dez. * 37 Chlaenius Borgiae, Lef. " 38 Calathus Solieri, Bassî. * 39 Myrmedonia memnonia, Maerk. * 40 Oxypoda helvola, Erich. 41 Achenium striatum, Latr. * 42 Lithocharis nigritula, Erich. 43 Dolicaon haemorrhous, Erich. 44 Procirrus Lefeburei, Latr. 45 Oedichirus paederinus, Erich. ‘ 46 Oncognathus longipalpis, Muls. " 47 Pselaphus ? * 48 Scydmaenus antidotus, Germ. id. id. id. id. id. id. id. Pirenei Palermo id. id. id. id. Pirenei Palermo * 49 GeotrupesDouei, Gory(siculusEr.)ot9 id. 50 Hybosorus arator, Fub. * 51 Hybalus cornifrons, Brull. 09 52 Gnorimus 10-punctatus, Helf. var. (2) (1) Volg. Sauro Imperiale. (2) Elytris brunnco-rufis immaculatis. di pò DO DIO pò bd Ba DO fed DO GO e NO NO DI di DI fd pd DO DI pù DO NI pò DO DI Li ci * — il — 53 Melanophila decastigma, Fub. 54 Chrysobothris affinis, Fab. 55 Phyllocerus flavipennis, Germ. 56 Cebrio Fabricii, Leach. 57 Zygia oblonga, Fab. var. 58 Denops albofasciatus, Charp. 59 Aspidiphorus orbiculatus, Gyll. 60 Dichillus minutus, Sol. 61 Scaurus atratus, Fab. 62 Oenas afer, Fab. 63 Zonitis Bellieri, Reich. 64 Oedemera barbara, Fab. 65 Cionus olens, Fab. 66 — verbasci, Fab. 67 Aromia rosarum, Lin. 68 Atractocerus dipterus, Perty. 69 Lachnaea paradoxa, Olio. 70 Melambius obesus, Muls. Ruy. Ortotteri 71 Forficula gigantea, Fab. 72 — annulipes, Luc. 73 — minor, Lin. 74 -— biguttata, Latr, 75 con auricularia, Lin. 76 — decipiens, Gene. su — pubescens, Genò. 778 Ectobia lapponica, Lin. 79 «- montana, A. Cost. 80 — livida, Fub. 81 — vittiventris, A Cost. 82 Aphlebia marginata, Schreb. 83 Phyllodromia germanica, Lin. 84 Paraphoraspis notata, Burm. 85 Polyzosteria limbata, Burm. 86 Periplaneta orientalis, Lin. 87 — americana, Lin. M. Etna Palermo id. id. id. id. Francia Marsiglia id. Affrica Palermo id. Lombardia id. Palermo Brasile Palermo Madrid Ital. mer. id. id. Alti monti Abruzz. Ital. mer. id. id. id. Monti Abruzzesi Ital. mer. M. Matese Ital. mer. id. Ceylan Ital. mer. id. id. DO fd fe pd o fà pn cà pe DI DO GS pd pd pd fd nà DO das pà MaeMNRSNAR rn a 0 I Quei i eni i » * è » * 88 Heterogamia aegyptiaca, Lin. Ital. mer. (p_ Blata omega, O. Cost.) 89 Ameles Spallanzania, Ross. of Sicilia 90 — decolor, Charp. 2 id. 91 Mantis oratoria, Lin. Ital. mer. 92 — religiosa, Lin. id. 93 Empusa pectinicornis, Lin. of id. 94 Bacillus Rossii, Fub. id. 95 Gryllotalpa vulgaris, Latr. id. 96 Myrmecophila acervorum, Panz. id. 97 Gryllus campestris, Lin. id. 98 — cinereus, A. Cost. id. 99 — gossypii, A. Cost. Lecce 100 — apterus, H. S. ital. mer. 101 Oecanthus pellucens, .Scop. «d. 102 Nemobius lateralis, A. Cost. id. 103 Alamia cicindeloides, Serv. id. 101 Mogoplistes marginatus, A. Cost. id. 105 Arachnocephalus vestitus, A. Cost. id. 106 Bhaphidophora geniculata, A. Cost. id 107 Ephippigera elegans, Fisch. Calabria 108 — perforata, Ross. 1 f Lecce 109 —_ ? SL Calabria 110 Cyrtaspis variopicta, A. Cost. gf Napoli " 111 Odontura superba, Fisch. o 2? ad. * » 112. — pulchripennis,A. Cos. eg Calabria 113 Meconema meridionale, A. Cos. 9 Napoli 114 Phaneroptera macropoda, Burm. Ital. mer. 115 — liliifolia, Fab. id. 116 — var. gracilis, Germ. id. (thymifolia V. Pet.) 117 ni falcata, .Scop. id. 118 Gonocephalus mandibularis, Charp.9 id. 119 Xiphidium fuscum, Fab. o” 2 id. 120 Locusta viridissima, Lin. Ital. mer. 121 .Pterolepis modesta, Fisch. o? £ «d. ° 122 — neglecta, A. Cost. * 2 Calabria * 123 — —. Var. id. a 9 DO ped 3 da da 9 DI do ded ri LI NI fo fd DI E pd dà a DO DO DO pd DO id DI hd RO CO DD pà ped im | HAI . è * * bo] P) » * » * »“ » * » » * » % » PA A 124 Thamnotrizon Chabrieri, Charp. Ital. mer. 125 — magnificum, A. Cost. id. 126 Cei parallelum, A. Cost. id. 127 Platycleis grisea, Fab. o £ id. 128. — brevipennis, A. Cost. id. 129 — montana, A. Cost. Calabria 1330 — stricta, Zell. 9 g Lecce 131 — lmigrosignata, A. Cos. SP Calabria 132 Decticus verrucivorus, Lin. Lecce 133 — albifrons, Fab. Ital. mer. 134 Tryxalis nasuta, Lin. id. 135 Paracinema bisignatum, Charp. id. 136 Stenobothrus rufipes, Zett. id. 1397 — variabilis, Fid. o did. 138 Stauronotus cruciatus, Charp. Bagnoli — var. @ id. — var. d Puglia 139 Epacromia thalassina, Fab. Pozzuoli 140 Platyphbyma Giornae, Ross. og Ital. mer. 141 Caloptenus italicus, Lin. id. 142 Porthetis calabra, O. Cost. Calabria 143 Acridium tartaricum, Lin. v. lineola. Ital. mer. 144 Cuculligera bystrix, Germ. o" P_ Lecce 145 Pachytylus cinerascens, Fab. P_ Ital. mer. 146 -- nigrofasciatus, Latr. id. 147 Oedipoda insubrica, .Scop. id. 1548 — coerulans, Fab. id. 149 Le fasciata, De Sieb. id. a) coerulescens, Lin. . 150 b) germanica, Latr. 151 Tettix subulata, Lin. 152 — —?var. 153 — depressa, Bris. 154 —- Schrankii, Fieb. 9 hè Ut ps CI fà N sf 00 00 CO GT ph day 00 de DO fd Pò pà 10 pb a CO rd pa DO be DO DO pa Co Ol — 1) — Nevrotteri 155 Ascalaphus italicus, Fab. Napoletano 156 —_ Petagnae, A. Cost. Monti Calabri 157 — — var. leucocelia, A.C. “id. 158 — lacteus, Brull. Napoletano 159 — guttulatus, A. Cost. id. 160 — longicornis, Lin. id. 161 Theleproctophylla australis, Fab. of id. 162 Myrmeleon libelluloides, Lin. id. * 163 Acanthaclisis occitanica, Vill. Calabria * * 164 Macronemurusappendiculatus, Latr. Napoletano 165 Myrmecaelurus flavus, Ramb. of Sicilia pd fd pd DO CI DI NI fed fd ped pò 166 — tetragrammi- cus, Pall. Napoletano 167 ci variegatus, Klug. id. * 168 — innotatus, Ramb. id. * 169 n distinguendus, Rmb. Abruzzi “0 — pallidipennis, Amb. Napoletano * 171 Osmylus maculatus, Fub. Monti calabri * 4972 — var. Monti abruzzesi * 173 Micromus variegatus, Fb. Napoletano * 174 Drepanopteryx tortricoides, Ramb. Monti napolet. Lal LA pyraloides, Ramb. Napoletano * 176 Mucropalpus lutescens, Fab. id. Si — distinctus, Ramb. id. *"178 a irroratus, A. Cost. id. * 179 — meridionalis, A. Cost. Calabria * 180 — parvulus, Ramb. Napoletano * 151 — Ls Calabria * 182 Nevrorthus iridipennis, A. Cost. id. * 183 Hemerobius perla, Lin. Napoletano 184 _ Ramburii, A. Cost. Calabria 185 _ neglectus, A. Cost. id. * 186 — Beckii, A. Cost. Napoletano 187 _ chrysops, Lin. M. Vergine 188 cn italicus, Ross. Napoletano DD i DI ds LO Co fd GT AD ID is 193 fed Co Go N N Ni a » 189 Dilar parthenopaeus, A. Cost. * 190 Mantispa perla, Pall. * 191 Raphidia ophiopsis, Deg. 192 — var. pallipes, A. Cost. 193 — Aloysiana, A. Cost. 191 — colubroides, A. Cost. 195 Inocellia crassicornis, Hart!. 196 Panorpa communis, Lin. 197 Limnephila maculata, A. Cost. 198 ? pellucida, Oli». 199 — 200 — È 201 — fuliginosa, A. Cost. 202 — elegans, Pict. var. 203 — testacea, Gm. 204 Trichostoma rufescens, Ramb. 205 Lasiocephala taurus, A. Cost. 206 Sericostoma collare, Schr. 207 Hydroptila tineoides, Dalm. 208 Philopotamus Picteti, A. Cost. 209 _ variegatus, Fab. 210 _ laetus, Pict. 111 Hydropsyche atomaria, Pict. 112 cn senex ? Pict. 113 Mystacide albicornis, Linn. 214 Perla bipunctata, Pict. 215 —. intricata? Pic. 216 Chloroperla virescens, Pict. 217 — flava, Fourc. 218 Leptomeres flaveola, Ramb. 219 n rufeola, Ramb. 220 Nemura variegata, Ramb. 221 = trifasciata, Pict. 222 — cinerea, Oliv. 223 si lateralis, Pict. ° 224 Cloe diptera, Lin. * % 225 — rhodani? Pic. 226 Palingenia ? Napoletano M. Vergine Napoletano M. Vergine Abruzzi Calubrie Napoletano id. Matese Napoli Napoli Abruzzi Matese id. Napoli Abruzzi Napoli Calabria Napoletano Matese Calabrie Napoli Aspromonte Abruzzi Aspromonte Majella ed Asprom. Calabria Majella e Napoli Sila Abruzzi id. Sila id. Calabria Aspromonte Napoletano id. id. fr ©9 GI NI fed pd da DI ga pe de 19 9 ed o LI i ND I 9 a 00 fd e LI pà PÒ LO pd a fd pà fà DO fd » »* * * 2927 Baetis 2908 — 9229 — — 10 — ? fluminum ? Pict. ? 230 Potamophilus gibbus? Pict. 231 Thermes flavicollis, Fab. 232 Coniopt ryx tineiformis, Curt. 233 — 234 Psocus 2395 — * 236 * * 237 — 2398 — * 239 * » * 247 218 Cordulegaster lunulatus, Charp. » 240 — naso, Ramb. 4-punctatus, Lin. flavidus, Ramb. ? ? variegatus? Ramb. 9 2/41 Libellula depressa, Lin. 242 243 244 245 216 conspurcata, Fab. caerulescens, Fub. ferruginea, V. Lind. vulgata, Charp. brunnea, Fonsc. hybrida, Ramb. ? 249 Gomphus hamatus, Charp. 250 — occitanicus, Ramb. 251 Calopteryx ludoviciana, Leach, haemorrhoidalis, V. Lind. 14. 152 —_ " 253 Lestes 254 Agrion elegans, V. Lind. 200 — 256 — 257 — barbara, Fub. aglae, Fonsc. rubellum, V. Lind. 9 Imenotteri 258 Cimbex lutea, Lin. 259 Abia dorsalis, A. Cost. ° 260 Amasis laeta, Fab. 2601 — obscura, De Vill. aphidiformis, Curt. Napoletano Monti abruzzesi Napoletano M. di Cava Napoletano id. id. Calabria Napoletano ad. id. Sicilia Napoletano id. id. id. id. id. id. id. id. Calabria id. Napoletano id. id. Abruzzi Matese Napoletano id. id. id. DO pu sr DI 3 ND de NI fed pò DO pd pd CO NI DI DI fed fd i 10 DI 10 e 0 N IN DI da I pd GO fed 262 Hylotoma enodis, Fab. Napoletano 263 en ustulata, Lin. id. * 264 cu discus, A. Cost. id. * 265 — pagana, Panz. id. * 266 — coerulescens, Fab. id. " 267 - rosae, Fab. ; 4d. * 268 Schizocera furcata, De Vill. id. * 269 — cognata, A. Cost. P id. " 270 — angelicae, Fab. 9 Lu Ve 7 1 RIA — ? tdi * 272 Cladius pectinicornis, Foure. id. 273 — difformis, Panz. id. *23% —. discrepans, 4. Cons. id. " 275 Craesus septentrionalis, Fab. id. * 276 Nematus ventralis, Panz. of Sile * 277 — myosotidis, Fo. Napoletano 2728. — albipennis, Hart. id. 279 — hypoleucus, A. Cost. of Sile * 280 — fulvus, Hart. id. * 281 — var, basalis. M. Vergine * 282 — var. exoleta. Calabria * 283. — luteus, Panz. Sile * 284 — cebrionicornis, A. Cost. gf Napoletano *2$85 — fanerulus, A. Cost. id. * 286 = albitibia, A. Cost. gf Sile * 287 »— —selandrioides, A. Cost. quid. "288 — @ albicarpus, A. Cost. ? id. * 289 Pontania Vallisnierii, Hart. Napoli * 290 Cryptocampus quadrum, A. Cost. fg Napoletano 291 Dolerus eglanteriae, Fab. id. * 292 — var. 7 Sile 293 — niger, KI. id. * 294 Emphytus tricoloripes, A. Cost. Napoletano * 295 — proximus, A. Cost. ad. * 296 - pallipes, Spin. ad. * 297 — cinctus, Lin. 9 id. " 298 — elegans, A. Cost. id. * 299 __ pumilio, Hart. id. Ann. 1866, 3 9 ped DD fs DO ND pedi ped CO ed e e O pe CD pd pa pe n 9 2 9 CI fe DO fà a pd pà pà 9 MIRI » * 301 Melinia minutissima, A. Cost. 9. Napoletano * 302 Athalia spinarum, Fab. id. * 303 — rosae, Lin. M. Vergine * 304 — cordata, Zep. Napoletano — * 305 -— lugens, Kl. id. * 306 — bicolor; Lep. of id. * 307 Blennocampa hyalina, Xl. id. * 308 _ ephippium, Panz. id. "309 — aethiops, Fab. id. * 310 - cinereipes, Kl. Sila * 311 — pusilla, Kl. Napoletano * 312 Monophadnus melanocephalus, Fab. d. . i ‘353 — — pleuriticus, A. Cost. #d. * 314 dei nigripes, KU. id. * 315 — melaropygus, A. Cost. Calabria " 316 _ ventralis, Spin. Napoletano n) FA — gastricus, A. Cost. of id. " 318 — albidopictus, A. Cost.9 dd. SI019 —_ tenuicingulatus, A. Cost. 9 id. * 320 — dissimilis, A. Cost. id. 1921 fuliginipennis, A. Cost. £ Majella * 322 c_n bipunctatus, Kl. f Napoletano * 323 Selandria serva, Fab. id. * 324 — stramineipes, KI. «d. * 325 Monostegia luteola, Kl. 9 id. * 326 Caliroa sebetia, A. Cost. gf «d. 327 Eriocampa ovata, Lin. id. * 328 Allanthus scrophulariae, Fab. id. * 329 _ Schaefferi, Kl. id. * 330. — marginellus, Fab. id. * 391 _ zona, El. 9 Sila " 332 — zonula, Kl. Napoletano * 333 —— apicimacula, A. Cost. 9 Lecce * 334 = funereus, Palm. of Napoletano * 335 _ viduus, Ross. id. «L'IBEO: 300 Aphadnurus tantillus, A. Cost. gr Sile EE dd ped ian ed ut DD Co CO fd CO 00 NI pò pò Fd ga I LU pd ded pd O ped pe pd DO a ta 0 pò DO ha PSR £, |, FORBES * 336 Macropbya blanda, F. var. lacryma. 337 —_ neglecta, KH. * 338 -_ rustica, Lin. * 339 cs albicincta, Lin. * 340 — crassula, Kl. * SAL — ribis, Fab. * 342 a erythrocnema, A. Cos, * * 343 — varietas (1) " 344 — Lepeletieri, A. Cost. * 345 — dumetorum, Fab. of (L strigosa, Fab.) * 346 _ haematopus, Panz. * 347 »— var, immaculiven- tris, n. o* (2). * 9489 — trochanterica, A. Cos. 2 * 349 — punctum, Fab. * 350 — novemgultata, A. Cos. 9 * 361 — albo annulata, A. Cost. f 352 — leucopodia, Palm. o 353 Pachyprotasis rapae, Lin. 9 354 Tenthredo flavicornis, Fob. L 355 —_ albicornis, Fab. 9 356 i maura, Fab. 9 357 n colon, Kl. * 358 — DI * 359 ? 360 — atra, Lin. 361 — viridis, Lin. 362 _ scalaris, KI. 363 _ punctulata, Kl. 9 364 — breviuscula, A. Cost, ? 365 Tenthredopsis tessellata, Kl. 366 _ sordida, K!l. 9 * 367 — ambigua, KI. * 368 = quadriguttata, A. Cost. 9 (41) Tibiis posticis nigris. (2) Abdomine immaculato. Napoletano id. Majella Napoletano Sila Napoletano Majella Majcila e Sile Napoletano Sile id. id. id. id. Matese Napoletano id. Sile Napoletano Majella DO CO INOMNONITE GI fed I fed pd IS CI fa fd GO GI fed DO fed dò id DO CO td CI (SI fed * * 369 370 371 372 373 374 " 3709 376 377 378 379 380 381 382 383 BIez.! 385 386 387 388 389 390 391 * 392 »* »* *» * * 393 394 — Da Tenthredopsis instabilis, Kl. a) scutellaris, F. 9 b) dimidiata, F. 9 c) nassata, Y. of — bicincta, Lin. Ebolia floricola, A. Cost. 9 Emilia pulchella, A. Cost. of Strongylogaster cingulatus, Fab. _ rubrofasciatus, Palm. 9 Toxonus minutus, A. Cost. Poecilostoma impressum, Fab. Lyda alternans, A. Cost. 9 Sirex spectrum, Lin, Oryssus hyalinipennis, A. Cost. of Cephus troglodyta, Fab. pygmaeus, KI. tabidus, Fab. floralis, KI. analis, KI. gracilis, A. Cost. idolon, Ross. Napoletano id. Calabria id. Napoletano id Lecce Napoletano id. id. Sicilia Ephippionotus cephalotes, A. Cost. f Napoletano _ luteiventris, A. Cost. o* id. Cerobactrus major, A. Cost. 9 Leucospis gigas, Fab. var. Osprynchotus capensis, Spin. 395 Stizus adustus, Kl. 396 Mutilla argenteofasciata, A. Cost. Sicilia 397 398 399 400 401 402 Xylocopa zonata, KI. Lepidotteri Epinephile hyperanthus, Lin. Erebia nerine, Fr. Sphinx pinastri, Lin. Macroglossa bombyliformis, Ochs. Zygacna rhadamanthus, Esp. id. Malta Cap. B. Sp. id. Giava Alpi id. Austria id. Francia ped ped pp pd dp a LU a 0 at N N 3 pd pd pà Mii fe pd pà pr — 21 — * 403 Arctia aulica, Lin. * 404 Lasiocampa lineosa, Vill. * 405 Dasychira pudibunda, Lin, * 406 Psilura monacha, Lin. * 407 Bombyx castrensis, Lin. * 408 Notodonta argentea, S. V. ANS — dodonaea, S..V. * 410 _ camelina, Lin. 411 Cymatophora flavicornis, Lin. 412 Agrotis plecta, Lin. * 413 Mamestra saponariae, Bkh, * 414 — dentina, S. V. * 415 Ampbipyra pyramidea, Lin. * 416 Orthosia miniosa, S. V, * 417 Cerastis silenae, Hub, 418 Acronycta psi, Lin. * 419 Diamtoecia compta, S. V. 420 Miselia oxiacanthae, Lin. * 421 Anarta myrtilli, CI. * 422 Xylophasia polyodon, Lin. * 423 Thyatira batis, Lin. * 424 Gonophora derasa, Lin. * 425 Xanthia silago, Hubn. * 426 Plusia chrysitis, Lin. " 427 Catocala fraxini, Lin. * 428 Dichonia aeruginea, Hubn. * 429 Leucania impura, Hubn. " 430 Caradrina respersa, Hubn, * 431 Diphthera ludifica, Lin. * 432 Erastria argentula, Hubn, * 433 Euclidia Mi, Cl. * 434 Brephos parthenias, Lin. * 435 Ennomos illustraria, Hubr. o 2 * 436 Eupithecia innotata, Hufn, * 437 Botys marginalis, Cr. * 438 Penthina salicella, Lin. * 439 Sericoris gemmana, Hubn. * 440 Cochylis hamana, Lin. Austria id. Austria Francia id. id. id. id. id. id. id. id. id. id. id. id. id. id. id. id. id. id. id. id. id. Austria id. id. Francia id. id. id. id. Austria Is. S. Tommaso Austria Francia Austria dude pd qui es AO) pi fi pe i i pd et pie dò nio rn o n NO end ni open end ente den pià pen pà pn n pn pn pn pn pn pà cn DI n * 441 Agdistis ? * 442 Ochseneimeria taurella, Schiff. * 443 Urania Boisduvalii. * 444 Glaucopus sticlica. a 1.5) cena haemorrhoa. Emitteri * 446 Naucoris maculata, Fab. 447 Pelogonus marginatus, Latr. Sicilia * Francia Cuba Brasile id. Parigi Francia mer. * 448 Plojaria vagabunda, Lin. Italia * 449 Emesodema domestica, Scop. Palermo 450 Pygolampis femoratus, A. Cost. id. 451 Oncocephalus grisens, Spin. d. 452 Polytoxus sanguineus, Genò. Sardegna * 453 Acanthothorax siculus, A. Cost. Palermo * 454 Reduvius pallipes, Kl. Noto * 455 Nabis major, A. Cost, Palermo 456 -— viridulus, Spin. Sardegna * 457 —. subapterus, Deg. Palermo * 458 — dorsalis, Duf. Parigi * 459 Prostemma guttula, Fab. Lione * 460 var. brachelytrum, Dif. Palermo * 461 -_ bicolor, Ramb. id. 462 — serripes, A. Cost. id. 463 — stapbylinus, Duf. Spagna * 4164 Harpactor haemorrhoidalis, F.var, Spagna 465 _ aegyptius, Fab. Palermo 466 — pedestris, Wolff. id. 467 Syrtis crassipes, Fab, Sicilia * 468 Monanthia reticulata, H. $, Lione * 469 Serenthia nigra, Fieb. Palermo * 470 Aradus Spinole, Gen Sardegna * 471 Capsus aetnaeus,, A. Cost. Etna 472 Pyrrhocoris apterus, Lin. (1) Sicilia aegyptius, Lin. id. * 473 toni (1) Elytrorum membrana explicata. .. fd ped fd pò O fed ded 10 DI ed ped LI 7 dd pà pà DO a pr DI dI ae n * 474 Stenocephalus agilis, Scop. Sicilia * 475 Myrmus miriformis, Fall. Francia * 476 Corizus succineus, nob. Sicilia * 477 Therapha hyoscyami, Lin. id. 478 Lygaeus equestris, Lin. id. 479 — saxatilis, Scop. dd. 480 — punctum, Fab. d. * 481 — Poey, Guer. Cuba 482 Pachymerus abietis, Lin. Sicilia 433 — Ii id. 484 — suberythropus, A. Cost. id. * 485 Micropus Genei, Spin. Sardegna 486 — parallelus, A. Cost. Palermo * 487 Tritomacera aphanoides, A. Cost. id. * 488 Pseudophloeus ? id. * 489 Syromastes longicornis,. A. Cost. id. * 490 scapha, Fab. Svizzera — * 491 Gonocerus triquetricornis, Ramb. Palermo 492 Verlusia rhombea, Lîn. id. 493 Ceratopachys ? È " 494 Ceraleptus ? ? " 495 Coreus d i " 496 Clavigralla ? Brasile * 497 Acanthocoris 4 2 " 498 Metapodius femoratus, Sp. ot Brasile 499 Crinocerus crucifer, Pall. of id. * 500 .— sanctus, Fab. of Cajenna * 501 Pachylis laticornis, Fab. Brasile 502 — var. id. 503 Spatophora biclavata, Fab. Parà * 504 Phyllomorpha laciniata; Vill. Lione 505 Tagalis sanguinea, Dohrn. Sardegna * 506 Jalla ? * 507 Sehirus bicolor, Lin. Sicilia * 508 Cydnus sinuatus, nob. Palermo * 509. — ? “id. 510 Solenosthedium Iynceum, Fab. ‘id. ° 011 Odontoscelis fuliginosus, Lin. id. — 23 ded IND pude IND IND può ire Gia fd fund NO nd n n Pt n O O n pn DO TO pt pi n RE i O pe i DO DO pp pu DO pò * 512 = var. Palermo 513 Odontotarsus caudatus, K/. id. 514 Pachycoris hirta, A. Cost. id. * 515 Trigonosoma falcatum, Cir. id. " 516 Graphosoma semipuntata, Fab. ed. 517 Podops siculus, A. Cost, id. * 518 Delphax minuta, Fab. Parigi * 519 — palliata, Wahlb. id. * 920 — limbata, F. var. brachypte- ra, Germ. id. * 521 — flavescens, Fab. id. * 522 — pteridis, Bohem. «dd. "523 — hamata, Bohem. id. * 524 — pallidula, Stal. id. * 525 — brevipennis, Bohem. ad. * 526 — obscurella, Bohem. id. * 5297 — lugubrina, Bohem. id. * 528 — moesta, Bohem. id. * 529. — guttula, Germ. . id. * 530 — truncatipennis, Bohem. id. "531 —- sordidula, Stal. id. * 532 elegans, Bohem. «d. * 593 — albosignata, Dahld. id. * 534 Bithoscopus populi, Full. var. id. * 590 — fruticola, Fall. id. * 536 Jassus sexnotatus, Fall. id. * 537 —. virescens, Fall. id. * 538 — subfuscus, Fall. id. * 539 —. nanus, I. S. ad. * 540 -— impurus, Bohem. id. * 541 — notatus, Fab. id. * 542 — tiliae, Bohem. 1d. * 543 Athysanus plebejus, Fall. id. ° 544 — argentatus, Fab. id. * 545 — bicolor, Sign. id. * 546 _ maritimus, L. Def. id. plat — striatellus, Fall. id. * 548 Typhlocyba tenella, Zetter. id. i DI td 9 II è Wa da fd fd pà DO pd rd DO ed DI pd dd pr DO pa pà n DI e pà pd DI 9 Ditteri * 549 Merodon rafitarsis, Rond. Italia sett. 3 " 550 Dalmannia punctata, Fab. id. 1 * 551 Phasia nigra, Desv. id. Ti * 552 Ephydra rufitarsis, Meig. id. 2 " 503 Dichaeta caudata, Meig. id. 1 * 504 Conops lacera, Megrl. Sicilia 2 559 Brachyglossum rostratum, Rond. id. 1 Crostacei * 556 Orchestia littorea, Mont. Adriatico 4 SU — mediterranea, A. Cost. Nizza 10 = 1908 — constricta, A. Cost. Adriatico 2 = * 559 Tanais Cavolini, M. Edw. Napoli 10 = * 560 Estheria melitensis, Sauss. (valve) Sicilia 5 Elminti * 561 Ascaris mystax , Zeder. * 562 Taenia crassicollis, Rud. Conchiglie = 563 Helix surrentina, A. Schm. 564 — = 565 Buliminus quadridens, Mull. 566 Balea fragilis, Drap. — * 567 Clausilia laminata, Mont. 565 569 = (0 571 = ia te DY3 574 == 7 (5) 576 is 77A * 578 Ann. 1866. obvoluta, Mull. id. id. Orsiniana, Porr. candidescens, Zieg. cinerea, Phil. solida, Drap. papillaris, Mull. leucostigma, Ziegl. — var. candidilabris, Porr, paestana, Phil. Intestini di gatto 2 dd. 6 Capri 8 Majella 1 M. Vergine 6 Falde di M. Vergine 5 M. Vergine 6 M. Vettore 1 Aspromonte 2 Tiriolo (Calabria) 15 M. Cassino 15 Penisola Sorrentina 15 M. Majella 5 Salerno 5) M. Vergine 18 Contorni di Sora 14 Abruzzi 7 Penis. Sorrent. 7 4 * 579 Clausilia Honii, ib. (ined.) Salerno 5 580 — itala, Mart. M. Majella 5) * 581. -— gibbula, Ziegl. id. ri * 582 —- rugosa, Drap. M. Matese 3 583 Pupa frumentum, Drap. Majella 5) = 584 — avenacea, Brug. M. Vergine 10 * 585 -- biplicata, Mich. M. Matese iI 586 — Philippi, Cantr. Capri 5) * 587 Venus effossa, (Biv.) Phil. Golfo dl Napoli 1 — 588 Pinna squamosa, Gmel. id. 3 589 = muricata, Pol. id. 1 Corallarii * 590 Corallium rubrum, L. Coste di Barberia 591 id. ‘ Capri Specie immesse per cambi. * 592 Parus caudatus, Linn: Napoli 2 593 Gyrophaena affinis, Sahlb. id. 8 * 594 Leptops 4-tuberculatus. 7 1 595 Eurylobus cingulatus, Germ. Brasile 1 596 Euryomus Kirbii, Schà. id. 1 * 597 Chlamis monstrosa, Fab. id. 1 598 Corticus foveicollis, A. Cost. Napoli 2 * 599 Laemobothrion nigrum, Nîtz. Napoli 1 sul Podiceps cristatus 1 600 Strombus li 1 * 601 Waldeimia magellanica. 1 * 602 Terebratella australis. 3 Doni Un sol dono pervenne al Museo durante l’anno 1866, e fu di S. A. il Principe Umberto , il quale dal frutto delle ‘sue cacce nel bosco di Astroni destinava pel Museo Zoologico un Daino ed un Cignale. Di questi però il primo soltanto venne preparato ; il secondo, che pur sarebbe stato più interessante perchè mancava nel Museo , non potette essere utilizzato perchè mutilato (1). (1) Posteriormente la stessa Altezza Reale, annuendo alle nostre premure, à colmata la lacuna con l’ invio di altro individuo interissimo. PARTE SECONDA Parecchi argomenti avevamo in progetto di trattare nel presente volume; però la premura di non ritardarne più a lungo la pubblicazione, ci obbliga a rimandarne ad al- tro varii, i quali avrebbero merilato ancora più maturo studio. La continuazione del Prospetto dell’ Imenotteri Italiani, lavoro abbastanza lungo, che saremmo fortunati se potessimo un giorno vedere compiuto, ne occuperà il primo posto. Sul quale medesimo argomento , considerando che parecchie delle specie nuove 0 poco conosciute non rimarrebbero i sufficientemente illustrate con le semplici diagnosi compa- tibili con quel lavoro, abbiam pensato darne una più estesa descrizione accompagnata da accurata immagine. E nella scelta preferiremo quelle le quali, non trovandosi in que- ste province meridionali, non possono essere comprese nella Fauna Napoletana. Per tal modo gl’ Imenotterologi potran- no meglio giudicare della loro importanza. Tra gli animali marini verrà in primo luogo illustrato un Pesce pescato nel golfo di Napoli, il quale non ostante la convinzione d’ esser assai difficile pronunziare snlla no- vità in animali della cennata classe, pure non ci pare ben conosciuto. La classe de’ Crostacei poi avendo continuato a forma- re oggetto de’ nostri speciali studii, non à mancato di of- frirci altre forme importanti. Fra le quali tratteremo in questo luogo di due specie del genere Pandalus, che sem- brano più meritevoli di considerazione. Saranno quindi i quattro enunciati gli argomenti dei quali ci occuperemo in questa seconda parte. PROSPETTO SISTEMATCO DEGLI IMENOTTERI ITALIANI da servire di Prodromo della Imenotierologia Italiana ———m€— i 6@6 ( Continuazione ) Se da un lato siamo dolenti del lento procedere di questo lavoro, da un altro siam lieti che le nuove collezioni consul- tate, e quelle che ci pervengono in comunicazione ci pongo- no al caso di lusingarci, che la trattazione dell’ argomento, per sè stessa non molto facile, possa proseguire in modo da lasciare minori lacune. In fatti, il desiderio che da princi- pio manifestammo di consultare la ricca collezione di Carlo Passerini posseduta dal Prof. Paolo Savi è stato soddisfatto; chè, nella primavera dello scorso anno essendoci recati e- spressamente a Pisa, il lodato Professore, del quale a ragione compiangesi la recente perdita, non solo sottopose alla no- stra osservazione tutta intera la cennata collezione, ma con quella generosità e cortesia propria del vero scienziato pa- recchie importanti specie, di cui qualche individuo era di- sponibile, permise avessimo con noi riportate.La conoscenza Li Ga degl’Imenotteri dei Piemonte, che già era estesa a bastanza per le comunicazioni del Craveri, del Garbiglietti e del Ghi- liani, si è ora accresciuta di più per quelle dell’ ingegnere Giovanni Gribodo, che con molto zelo si occupa in Torino di questo ramo dell’Entomologia. In fine, varie notizie ab- biam potuto ricavare su gl’ Imenotteri del Veneto per un invio fattoci dal sig. Conte Alessandro Ninni, il quale, ade- rendo gentilmente alle nostre preghiere, ne ha fatto espres- samente raccolta. La parte d’Italia della quale ora non sap- piamo alcuna cosa è la Lombardia : per lo che esprimiamo il voto che qualcuno de’valenti entomologi di quella regione voglia occuparsene, onde appianare le lacune che avanzano nella distribuzione geografica delle specie. MEMORIE DI IMENOTTEROLOGIA ITALIANA Venute a luce dopo la nostra precedente pubblicazione od omesse nella bibliografia data nella parte prima PiccroLi ( Ferdinando ) — Descrizione di una nuova specie d Imenotteri della famiglia degli Sfecidei , e appartenente alla Fauna della Toscana (Ball. Soc. Ent. Ital. Anno I. 1889 ). — Descrizione di un nuovo genere d' Imenotteri della famiglia degli Sfecidei, spettante alla Fauna Toscana (Bull. Soc. Ent. Ital. anno I. 1869). Emery (Carlo) Formicidarum italicorum species duae novae ( Bull. Soc. Ent. Ital. Anno I. 1869). — Enumerazione de Formicidei che rinvengonsi nei contorni di Napoli con descrizione di specie nuove o meno conosciute: con una tavola. ( Ann. Accad. Asp. Nat. 2.5 era vol. II. 1869). i — Descrizione di una nuova Formica Italiana (Ann. del Mus. Zool. WOROVE): “i Parma (Giuseppe) Su talune specie d'Imenotteri Tentredinidei della Fauna Napolituna ( Ann. Accad, Asp. Nat. 3.? ser. vol. I. 1861 ). — Notamento d' Insetti Imenotteri Scavatori della Sicilia setten- trionale ( Ann. Acc. Asp. Nat. 2. era vol. II, 1869) con una tavola. n 0 Sotto famiglia 7. Psenina. Labrum breve, transversum. Mandibulae in margine infero $. externo integrae. Alae anticae cellula radiali lanceolato-acumi» nata ; cellulis cubitalibus completis tribus. Abdomen petiola- tum , petiolo haud tubuloso , suturis lateralibus distinctis. An- tennae validulae , in mare longiores , in femina apicem versus crassiores. Anus spina gt recurva , g recta terminatus. i Comprende questa sottofamiglia un numero assai ristretto di specie, le quali per ragione del numero delle cellole cubitali e dell'addome pic- ciuolato vennero da varii Imenotterologi associate agli Sfecini. Nondi- meno differiscono da questi e per la diversa struttura del picciuolo del. I addome, e per l'abito naturale, che più da vicino li liga ai Pemfredo- nini. Delle poche specie che l’Italia possiede, ve ne ha talune che non abbiam trovate riferibili a quelle dagli autori descritte , e che perciò costituiscono per ora una specialità per la Fauna italiana. Prospetto de’ generi Italiani di Psenini. a. cellula analis alarum posticarum ante initium venae cubitalis terminata , apice recte truncata. . . . Psen aa. cellula analis alarum posticarum post initium venae cubitalis terminata, apice angulata. . . +. . . Mimesa Gen. Psen , Latr. (ex parte). Alae posticae cellula anali ante originem venae cubitalis ter- minata, apice recte truncata. Antennae pedicello patulo. Facies inter antennas carinula infra utrinque ramulum tranversum vel obliquum emittente praedita. a. cellula cubitalis secunda primam, tertia secundam venulam transverso-discoidalem prope angulum internum , vel in ipso angulo excipientes. 1. Ps. atratus , Panz. — Ater, tibiis anterioribus ex parte tar- sisque pallidis s. fulvis; carinula faciali laevi, inferius utrinque ramu- lum transversum acutum emittente , facie sub ramulis convexo-plana ; —31— abdominis petiolo laevi canaliculato ; metanoto rugoso , area dorsali immersa, plicata; alis pure hyalinis,==Long. corp. mill. 5-6 ; exp. alar. 10-11. g' antennarum flagello infra ferrugineo : Q metanoto anterius u- trinque oblique strigoso: valv. an. dors. obsoletissime marginata. Variat: cellulae cubitalis tertiae forma. Trypoxylon atratum, Panz. Fn. germ. 58. 153 (1). Psen atratus, V. Lind. Obs. II. 103, 2. —Dahlb. Hym. eur. 5, 6—Lep. Hym. 40, 1. Psen ater, Spin. Ins. Lig. I, 94, 1 (excl. synon.) Specie diffusa per tutta l’ Italia : nel Piemonte ( Garbiglietti); nella Liguria (Spinola); nella Toscana (Piccioli); nel Napoletano, Osservazioni. Dahlbom dice che 1’ innervazione in questa specie è normale; noi per lo contrario la troviamo assai variabile. Tra i molti individui che abbiamo sott occhio, e che per tutt’ altro sono assoluta- mente identici, ve n’ha di quelli con la terza cellola cubitale larga tanto alla base quanto verso la radiale è quindi quasi rettangolare; altri in cui la detta cellola è molto più Jarga alla base e la terza venetta tra- sverso-cubitale più o meno sinuosa. Parimenti la seconda venetta tra- sverso-discoidale ora va ad inserirsi più, ora meno presso I’ angolo in- terno della terza cellola cubitale. . N. B. Lo P. montanus da noi descritto ( Fauna Nap. Sfec. p. 33) sopra un solo individuo maschio differirebbe dall’ atratus per la parte facciale posta tra le carene trasversali ed il clipeo sparsa di punti im- pressi : merita però conferma. 9. Ps. haemorrhoidalis, nob.—Niger,facie infra carinulae laevis ramis transversis, clypeoque argenteo pubescentibus; abdominis segmento anali toto (dorso infraque) fulvo-ferrugineo ; antennarum flagello infra brunneo; tibiis anticis tarsisque anterioribus fulvo-piceis; alis hyalinis venis carpoque nigris; metanoto îrregulariter, antice utrinque suboblique ‘rugoso : area dorsali immersa, longitudinaliter intricato-plicata ; valo. an. dors. convera subimmarginata, subtilissime punctulata. Q == Long. corp. mill. 5-5 1}2; exp. al. 10. (41) La Spex pallipes dello stesso autore (52,22) citata ancora come il mas- chio di questa specie, ci sembra molto dubbia , vederdosi nella figura due sole cellole cubitali. - Il colore ben definito fulvo-ferrugineo dell’ultimo anello ad- dominale distingue nettamente questa specie, raccolta in Piemonte dal sig. Craveri, che ce ne ha comunicati tre individui identici, aa. cellula cubitalis secunda utramque venulam transverso-discoidalem,y primam ad angulum internum, secundam ad angulum externum excipiens. 3. Ps. procerus; nob., — Robustus, ater, cano pubescens, fronte, clypeo, pronotique margine postico argenteo tomentosis ; tibiis anticis tarsisque piceis, antennarum flagello infra obscure testaceo, alis pure hya- linîs ; carinula faciali subtilissime sulculata, ramulis flecuosis ; me- tanoto rugoso, anterius utrinque oblique striolato, area dorsali immer= sa basi longitudinaliter, postice transverse plicata; valo. an. dors. punctulata, in medio carinulata, postice distincte marginata. Q- Long. corp. mill. 7; exp. al. mill. 12 12. Per la carena facciale avente un esilissimo solco si avvicina allo Pse fuscipennis Dahlb., dal quale differisee per la valvola anale dorsale for- nita di delicata carena nel mezzo , non che per le ali perfettamente trasparenti. Per la inserzione della seconda venetta trasverso-discoida- le conviene con lo Ps. Dufouri, Dahlb. (p. 429); ma la mancanza di de- scrizione lascia dubbio il giudizio intorno alla loro identità, Ne abbiamo due individui della Toscana , donatici dal Prof. Savi, appartenenti alla collezione Passerini. Gen. Mimesa , Shuck. Alae posticae cellula anali post originem venae cubitalis ter- minata , apice angulata. Antennae pedicello intra scapi excava- tionem ex parte abscondito. Facies inter antennas carinula sim- plici vel tuberculo praedita. a. cellula cubitalis secunda utramque venulam transverso-discoidalem excipiens. b. Facies carinula longitudinali; occiput convexum: ( Mimesa s. s. Wesm. ) 1. M. umicolor, V. Lind. — Nigra , parce griseo pubescens , fa= i A cie clypeoque argenteo tomentosis; antennarum flagello infra fulvo; tar= sîs piceis ; alis hyalinis ; abdominis petiolo carina longitudinali lanceo- lata haud sulcata. — Long. corp. mill. 8-9; exp. al. mill. 12-13. g valo. an. dors. aequicrure triangulari , apice rotundata , opaca, grosse piloso-punctata. Psen unicolor, V. Lind, Obs. 105, 3. Mimesa borealis , Dahlb. 2, 2. Mimesa unicolor , Wesm. Hym. Fouiss. 108, 1. Trovasi nel Piemonte ( Garbiglietti: Gribodo ) ; nella Toscana ( Piccioli); nel Napoletano. 2. M. Bahibomi, Wesm.— Nigra, parce cinereo pubescens, fa- cie clypeoque argenteo tomentosis , tarsis ex parte piceis ; alis hyalinis; abdominis petiolo carina lanceolata medio longitudinaliter sulcata. «= Long. corp. mill. 9; exp. al. mill. 13. Mimesa unicolor, Dahlb. 1, 1. Psen unicolor, Lep. 44, 4 (excl. synon. }) Mimesa Dahlbomi , Wesm. 108, 2. Specie piuttosto rara in Italia: l'abbiamo del Monte Matese nel Napoletano. bb. facies tuberculo inter antennariam radicem praedita; occiput concavum ( Aporia, Wesm.) c. alae fulvo-lutescentes. 3. M. ochroptera , nob. — Nigra, parce cinereo pubescens, fa- cie clypeoque argenteo tomentosis ; antennarum flagello rufo-ferrugineo, dorso basim versus nigricante ; abdominis segmentis dorsalibus margine postico piceis, ano rufescente 5 geniculis , tibiîs anterioribus tarsisque fulvis , tibiis posticis basi pallidis ; alis ochraceo-fumatis, venis fusco- testaceis ; abdomminis petiolo trochanteres posticos haud excedente, obtuse carinato. c*. Long. corp. mill. 7; exp. al. mill. 10. . Specie molto distinta pel colorito delle ali. Ne abbiamo due individui l’ uno della Sardegna (Cara) , un altro della Toscana (Piccioli). Aun. 1866. ò — 34 — ce. alae pure hyalinae , iridescentes. d. corpus nigrum, pedibus tantum ex parte fulvis ; feminae clypeus ante marginem apicalem muticus. 4. M. carbonaria, nob. = Nigra, parce cano pubescens, facie cly- pcoque argenteo tomentosis, pronoto posterius cano fimbriato ; abdomi- nis segmentis dorsalibus margine postico piceis, ano rufescente, genicu- lis, tibiis anticis totis, posterioribus ex parte tarsisque fulvis ; abdo- miniîs petiolo trochanteres posticos vix excedente. . = Long. corp. mill. 7; exp. al. mill. 10. Trovasi nella Toscana (Piccioli). dd. abdominis segmentis basalibus uno pluribusve fulvo-rufis ; feminae clypeus ante marginem apicalem carina transversa vel tuberculis duobus praeditus. e. abdominis petiolus trochanteres pedum posticorum excedens. 3. M. bicolor , Jur. — Nigra, parce cano pubescens , facie cly- peoque argenteo tomentosis, pronoto postice cano fimbriato; antennarum flagello infra flavo-ferrugineo , abdominis segmentis primis o' duobus (primi basi ewcepta), Y tribus fulvo-rufis; geniculis, tibiis anticis ex par- ie, tarsisque anterioribus fulvo-piceis; abdominis petiolo angusto, valde elongato, apice femorum posticorum dimidium attingente, carina laevi posterius sulculo lineari notata; mesonoto sublilissime punctulato, meta- noto grosse rugoso. = Long. corp. mill. 8-9; exp. al. mill. 11-12. Q clypeo ante marginis apicalis centrum tuberculis duobus transver- sis contiguis ; valv. an. dors. planiuscula marginata, crebre subtiliter puncialo-pilosa. Variat: a. antennarum flagello dorso basim versus etiam flavo-ferru- gineo. b. tibiis posticis tarsisque omnibus fulvo-rufescentibus. c. g abdomine ut in o* picto. Psen bicolor, Jur. Hym. pl. 13. of Mimesa bicolor, Shuck. Foss. Hym. 230, 2 —Wesm. 113, 4. Mimesa lutaria, Dahlb. 4, 4. Psen equestris , Lep. Hym. HI, 43, 3. È questa la specie di Mimesa più comune nelle provincie na- a panna poletane, fuori le quali ne abbiamo pochi individui della Tosca- na (Piccioli) e del Piemonte (Craveri). 6. M. equestris, Jur. — Nigra, subtiliter albido pubescens, facie clypeoque argenteo micantibus, pronoto postice cano fimbriato; abdomi- nis segmentis primis duobus F, tribus Q fulvo-rufis ; antennarum fla- gello infra testaceo-ferrugineo; geniculis tibùis anticis tarsisque fulvo-ru- fescentibus; abdominis petiolo trochanteres posticos paullo excedente, lae- vî, dorso carina explanata nolalo; mesonoto confertim punctulato, me- tanoto sublilius rugoso. = Long. corp. mill. 10; exp. al. mill. 13. G clypeo ante marginis apicalis centrum carinula transversa ; valo. an. dors. planiuscula marginata , crebre subtiliter punctulata. Trypoxylon equestre, Fab. Piez. 182, 2. of Psen rufa, Panz. Fn. Germ. 96, 17, La Mimesa equestris, Wesm. 109, 3. Specie ben distinta dalla precedente per la brevità del picciuo- lo dell’ addome. Ne possediamo soltanto un individuo femmina di Sardegna. i ee) abdominis petiolus brevissimus, coxarum posticarum apicem non attingens. 7. M. crassipes, nob.—g Nigra, albido pubescens, facie clypeoque argenteo micantibus, pronoto posterius cano fèmbriato ; antennarum fla- gello flavo-ferrugineo dorso obscuriore; abdominis segmentis primis duo- bus fulvo rufis (1.° basim versus migricante); geniculis , tibiis anticis totis posterioribus ex parte fulvo-piceis , tarsis pallidis; mesonoto laevi subcrebre punctato , metanoti area dorsali îrregulariter plicato rugosa ; abdominis petiolo lato , dorso planiusculo obtuse carinato; femoribus ti- biisque posticis incrassatis. «Long. corp. mill. 8 112; exp. al. mill. 12. o invisus. Specie molto distinta da tutte le altre Mimese di europa per la estrema brevità del picciuolo dell’ addome , cui si associa an- cora la maggior crassizie de’piedi posteriori, di cui i femori sono più tozzi e le tibie non così bruscamente ristrette verso la base. Ne abbiamo un individao femmina di Toscana , ricevuto dal signor. Piccioli, = Ade aa. Cellula cubitalis secunda primam, tertia secundam venulam transverso-discoidalem excipientes. (Mesopora, Wesm.). 8. M. atra, Fab. Nigra, griseo pilosa, clypeo dense aurichalceo- sericco; fronte inter antennarum radicem tuberculata ; metanoto sparse plicato-clathrato; abdominis petiolo elongato’, depresso-convero laevissi- mo polito ; alis hyalinis, venis brunneîs. Long. corp. mill. 12; exp. al. mill. 20. e antennis, ore pedibusque maxima ex parte fulvis. q tarsis tantum fusco-fulvis. Sphex atra, Fab. Ent. Syst. Supp. 24%, 18-19 9.— Panz. Fn. germ. 72, 7. o*. Pelopoeus compressicornis, Fab. Piez. 204, 11. Psen serraticornis, Jur. Hym. pl. VII, g. 6 o”. Psen ater, Vand. Lind. II. 102, 1. — Lep. Hym. II, 40, 1. Psen pallipes, Spin. Ins. Lig. I, 94, 2 (non Panz). Mimessa atra. Dahlb. 2, 3. Mesopora atra, Wesm. 116, 6. Trovasi nella Liguria (Spinola); nel Piemonte (Garbiglietti). Sembra assai rara. Sotto-famiglia 8.3 Pemphredonina. Labrum breve transversum. Mandibulae in margine infero s. externo integrac. Alae anticae cellula radiali haud appendicu- lata, cellulis cubitalibus completis duabus (secunda rarissime subobsoleta ) ; posticae cellula mediana in discum ultra fraenum producta ( Corpus parvum, saepius gracile, plerumque nigrum immaculatum ; abdomen adhaerens vel petiolatum ). Il numero delle cellole cubitali, associato alle mandibole non affatto intaccate nel margine inferiore od esterno, fa agevolmen- te distinguere gl’ Imenotteri di questa sottofamiglia, tutti di pic- cola o piccolissima statura, a corpo ordinariamente di color nero uniforme, ed i quali, se eccettuisi l’ addome in taluni distinta- mente picciuolato , in altri non già , nel resto presentano un abito molto uniforme, ep ee La Fauna italiana possiede tutti i generi finora conosciuti di europa , ed in quanto a specie poche ce ne mancano, senza che gran cosa di nuovo avessimo da aggiungere. Prospetto de’ generi italiani di Pemfrodonini. I. alae anticae cellulis cubitalibus completis duabus. ( Pemfredonini genuini ). a. alae anticae cellulis discoidalibus completis duabus. b. abdomen distinctissime petiolatum. c. alae anticae cellula cubitali secunda rite qua- drata; cell. cub. prima venulam transverso- discoidalem primam ad centrum,secunda se- cundam prope angulum internum excipien- Ubus 1960985 a : . +... Pemphredon : > cc. alae anticae cell. cubitali secunda rectan- gula, tamen postice angustiore. d. cell. cubitali prima ambas venulas tran- sverso-discoidales, primam ad centrum, secundam prope angulum externum,exci- piente; facies inter antennas inermis . dd. cellula cubitali prima venulam transverso- discoidalem primam ad centrum, secun- da secundam prope angulum internum excipientibus ; facies inter antennarum radicem tuberculo corniculiformi ar- Cemonus. mata . . . . . +. +. +. + + .(Ceratophorus è b. abdomen non nisi quam brevissime petiola- tum; cell. cub.prima venulam transverso- discoidalem primam aut ad centrum aut inter centrum et angulum externum, se- cunda angusta alte trapezina secundam ad centrum excipientes. e. tibiae posticae spinulosae (9 subserratae); mandibulae apicem versus normaliter an- gustatae ; labrum in lamellam obtusam apice emarginatam productum. . . . e e. tibiae inermes; mandibulae apicem ver- sus sensim ampliatae; labrum in lamel- Diodontus. lam acutangulam productum . . . . Passaloecus. a a. alae anticae cellula discoidali completa unica. n ne f. abdomen petiolatum , tibiae spinulosae ; alae posticae cellula anali ultra centrum cellulae medianae terminata . . . . Stigiaus. ff. abdomen adhaerens; tibiae inermes; alae posticac cellula anali brevi ante cen- trum cellulae medianae terminata. . Spilomena. II. Alae anticae cellula cubitali completa unica. . Trypoxylon Gen. Pemphredon , Latr. (ex part.). Abdomen distincte petiolatam. Alae anticae cellula cubitali prima ad centrum venulam transverso-discoidalem primam , se- cunda rite quadrata, venulam transverso-discoidalem secundam prope angulum internum excipientibus; cellulis discoidalibus com- pletis duabus. Alae posticae cellula anali mox post originem ve- nae cubitalis terminata , apice oblique truncata. i. P. lugubris, Fab. = Niger unicolor, griseo villosus, mesonoto plus minusve coriaceo vel scabro ; metanoti area dorsali opaca, irregu- lariter reticulato-rugosa, limbo nonmihil elevato confertim longitudina- liter striolato; abdominis petiolo aeque ac cosxae et trochanteres posticè simul sumpti longo; alis hyalinis, ante apicem dilute fumatis, venis fu- sco-testaceis. == Long. corp. mill. 9-11; exp. al. mill. 15-18. s valv. an. dors. longitudinaliter anguste canaliculata, apice obtusa. Crabro lugubris, Fab. Ent. Syst. II. 302, 30. 9. Crabro magacephalus, Ross. Fn. Etr. 888. Pemphredon lugubris, Latr.Gen. Crust. IV. 83 (excl. syn. Fab. Piez.) — Spin. Ins. Lig. I, 106, 1 (excl. var.) — V. Lind. 80, 4 = Dahlb. 259, 159. Cemonus lugubris, Jor. p. 21% = Lep. 9%, 1. Cemonus unicolor, Jur. pl. 11. gen. 28. Crabro (Sphex) unicolor, Panz. Fn. germ. 52, 2. P. È questa la più grande specie della sotto-famiglia ; piuttosto rara. Trovasi in Piemonte (Garbiglietti); nella Liguria (Spinola) ; nellaToscana (Rossi); nel Napoletano , su' monti della Calabria ; nella Sardegna (coll. M. T.) +2. P. montanus, Dhlb.-Niger, griseo villosus, tibiis apice tar- sisque rufo-piceis; mesonoto confertim et utrinque circulatim strigose ; abdominis petiolo vix comae et trochanteris postici longitudinem aequante. L valo. an. dors. apice plana. Psmphredon lugubris, varietas, Spin, l. c. Pemphredon montanus, Dahlb. 262, 160. Trovasi nella Liguria ( Spinola ). Nella collezione Spinola non abbiam rinvenuto alcun individuo riferibile a questa specie. Osservazione. La differenza essenziale di questa specie consiste nella diversa scultura del dorso del metatorace , cui si associa in seconda linea la lunghezza del picciuolo dell'addome, minore che nell'altra, e nel» la femmina la diversa struttura della valvola anale dorsale : il colore della estremità delle tibie e de’ tarsi avendo certamente minore impor= tanza. Dobbiamo nondimeno notare che nelle femmine del lugubris che abbiamo sott’ occhio talvolta i punti obliqui del dorso del mesotorace confluendo accennano a piccole strie, e che il picciuolo non è in tutti egualmente lungo. Gen. Cemonus, Jur. Abdomen distincte petiolatum. Alae anticae cellula cubitali prima ambas venulas transyerso-discoidales, primam ad centrum, secundam prope angulum externum excipiente; secunda rectan- gula , tamen postice angustiore ; cellulis discoidalibus completis duabus. Mares antennis longioribus, flagelli articulis mediis infra non- nihil tumidis; ano stylo robusto, saepe exerto. Feminae anten- tennis brevioribus , teretibus. 1. C. unicolor , Fab. Niger , parce albido pilosus , mesonoto sparse (in 9 crebrius) punctato; metanoto punctato, irregulariter rugo = so, area dorsali îrregulariter longitudinaliter plicato-rugosa, limbo polito mitidissimo nonnihil elevato, extus crenatura circumscripto ; abdominis petiolo depresso; alis hyalinis disco fumatis==Long. corp. mill. 5 1]2-7; exp. al. mill. 10-11. L valo. an. dors. canaliculata. Pelopoeus unicolor, Fab. Piez. 204, 10. URI Pcinphredon unicolor, Latr. Gen. Crust. IV. 84 == Spin. Ins. Lig, II. 175, 5—V. Lind. 83, 6. Cemonus unicolor, Jur. 21/--Dahlb. 255, 155 == Lep. 9%, 2, == Wesm. 119, 1. Trovasi nel Piemonte (Garbiglietti: Gribodo); nella Liguria (Spi- nola); nella Toscana (Piccioli); nel Napoletano, sopra monti ele- vati , raro. 2. €. lethifer, Shuck. — Niger, parce albido pilosus ; mesonoto sparse (in f crebrius) punctato; metanoto punctato-rugoso, area dorsali basi irregulariter longitudinaliter plicato-rugosa , limbo polito nitidissi- mo ampliato postice non distincte circumscripto sed cum punctura con fluente ; abdominis petiolo depresso scabro; alis hyalinis. Long. corp. mill. 6-7; exp. al. mill. 10-11. Cemoeus lethifer, Shuck. Foss. Hym. 201, 2-==Dahlb. 254, 154 == Wesm. 119, 3. Trovasi nel Piemonte ( Garbiglietti: Gribodo ); nella Toscana (Piccioli); nel Napoletano , frequente. 3. C. rugifer, Dahlb. - Niger, parce albido pilosus , mesonoto sparse (in Q crebrius) punctato, metanoto punctato-rugoso, area dorsali ampla irregularcter plicato-rugosa , limbo angusto coriaceo nec polito ; abdominis petiolo depresso scabro; alis hyalinis. ==Long. corp mill. 7; exp. al. mill. 11. Cemonus rugifer, Dahlb. 256, 156-—Wesm. 119, 2. Trovasi nella Torcana (Coll. Passerini); nel Napoletano, rara in Sardegna (coll. M. T.). Osservazione. Le tre sopra riferite specie sono tra loro somiglien- tissime, e distinte quasi esclusivamente per la diversa natura dell’ aja dorsale del metatorace , come è agevole riconoscere dal confronto del- le rispettive frasi diagnostiche. In quanto alla innervazione, dalla quale il Dahlbom ricava anche un carattere specifico, lè molto variabile. Già lo Spinola pel primo, e poi più chiaramente il Vander Linden av- vertirono pel C. unicolor la incostanza del punto d'inserzione della se= realt prec conda venetta trasverso-discoidale , ora proprio nefangolo esterno della seconda cellola cubitale, facendo così continuazione”con la corrispondente vena trasverso-cubitale, ora più o meno innanzi il detto angolo. Noi abbiam riscontrato le cose stesse nel Cs lethifefy presso il quale è an- cora variabile la forma della seconda cellola cubitale, la quale mentre generalmente è di un terzo circa meno larga che alta , in taluni è molto più angusta , ed in altri pel contrario più ampia e quasi qua- drata, presso a poco come quella de’ Pemfredoni. In quanto alla distribuzione geografica poi è da notare, che mentre gl Imenotterologi del settentrione dicono frequente l’ unicolor e raro il lethifer, nell'Italia meridionale troviamo frequente questo secondo e ra- ro il primo. Gen. Ceratophorus, Shuck. Abdomen distincte petiolatum. Facies inter antennas cornicu- lo armata. Alae anticae cellula cubitali prima venulam transver- so-discoidalem primam ad centrum, secunda rectangula transv.-di- scoidalem secundam ad angulum internum excipientibus; cellulis cubitalibus completis duabus. 1. C. morio, V. Lind.—Ater nitidus, griseo villosus; fucie cornicu= lo subcylindrico , apice inciso-emarginato; metanoto crasse irregulariter subclathrato rugoso, areae dorsalis limbo polito nitidissimo, extus a cre- natura cincto; abdominis petiolo brevi trochanterum posticorum dimi- dium vix attingente , scabro ; alis hyalinis, disco umbratis. = Long. corp. mill. 5; exp. al. mill. 8. Pemphredon morio (Wesm.), V. Lind. II, 84. 9 Ceratophorus morto, Shuck. 198, 3 = Dahlb. 256, 157 Wesm. 118, 1. o P Specie poco diffusa in Italia: l'abbiamo della Toscana (Piccioli) e del Napoletano. Gen. Diodontus, Curt. Abdomen adhaerens. Mandibulae apicem versus normaliter angustatae. Labrum in lamellam obtusam apice emarginatam Ann. 1866. — 42 — productum. Alae anticae cellula cubitali prima venulam-trans- verso-discoidalem primam ad centrum vel inter centrum et an- gulum externum, secunda angusta alte trapezina ven. transv.- disc. secundam ad centrum excipientibus. Tibiae posticae spinu- losae o*, serrulatae 9. Mares antennis longioribus, robustioribus ; valv. an. dorsali subquadrata. Feminae antennis brevioribus et angustioribus; valv, an. dors, subtriangulari. a) mandibulae nigrae (sutura antica scutelli crenulata ). î. D. tristis, V. Lind.—Niger , parce griseo villosus, alis subfu- mato-hyalinis, tegulis piceis anterius pallidis ; mesonoto sublaevi pun- ctis impressis sparsis; metanoto ‘irregulariter elevato-rugoso. = Long. corp. mill. 5; exp. al. mill. 8. pd SA facie clypeoque argenteo-micantibus, palpis citrinis, pedibus an- ticis geniculis, tibiis latere postico excepto , tarsîisque pallidis vel citri- nis, posterioribus basi tibiarum pallida, tarsis rufescentibus. g pedibus migris, geniculis, tibiis anticis antice tarsisque piceis; valv. an. dors. subtiliter marginata, planiuscula, opaca, punctis majusculis disco subbiseriatis. Pemphredon tristis, V, Lind. 76, 1 (excl. syn,). Diodontus tristis, Shuck. 187, 3 = Dahlb. 249, 149 «= Wesm. 120, 1. Diodontus pallipes, Dahlb. 250, 151 (non Panz.) Trovasi nel Piemonte (Garbiglietti); nella Toscana (Piccioli ); nel Napoletano, non raro. aa) mandibulae flavae, apice tantum nigrae (sutura antica scutelli crenata ). 2. D. minutus, Fab. — Niger, parce griseo villosus; mandibulis apice excepto palpisque citrinis; callis humeralibus albidis , tibiis tar- sisque maxima parle pallidis vel fulvis ; alis hyalinis (in 9 subum= bratis), venis fuscis, tegulis lividis; mesonoto subtilissime coriaceo sparse punctulato, metanoto irregulariter subliliterque rugoso, «== Long. corp. mill. 3 1j2-5; exp. al. mill. 6-8. Variat: antennarum scapo infra citrino lineato. — 49 —_ Crabro minutus, Fab. Ent. Syst. II, 302, 32. Peinphredon minutus, Fab. Piez. 316, 9—Spin. II 175, 4 (excl. syn. Panz.)—V. Lind. II. 78, 2. — Lep. 96, 2 ? (non of). + Diodontus- minutus, Shuck. 185, 1 == Dahlb. 252, 152. \Wesm. 121, 2. Trovasi nel Piemonte (Gribodo); nella Liguria (Spinola); nel Na- poletano. Gen. Passaloecus, Shuck. Corpus gracile. Abdomen adhaerens. Mandibulae apicem ver- sus sensim ampliatae. Labrum in lamellam acutangulam apice integram productum. Alae fere ut in g. Diodontus. Tibiae inermes. Mares antennis nonnibil longioribus et robustioribus quam in feminis, articulis flagelli saepe infra tumidiusculis ; ano stylo su- bulato subrecurvo. Questo genere racchiude parecchie specie, le quali sembrano abitare in preferenza le regioni settentrionali di europa. Dell’I- talia ne conosciamo tre solamente. a ) mesopleurae lineis longitudinalibus punctato=crenulatis duabus cum alterae anterioris verticalis extremis ad angulum rectum conjuuctis. 1. P. corniger, Shuck. — Niger , facie clypeoque argenteo nt cantibus; anitennarum scapo infra albido notato; callis humeralibus al- bis; tibiis tarsisque, saltem anticis, anoque fulvis; alis hyalinis; fronte inter antennas corniculo minutissimo acuto armata; metanoto subtilis- sime punctulato-coriaceo, anterius lineolis quatuor parallelis impressis ; netanoto confertim coriaceo-rugoso-=Long. corp. mill. 5; exp. al. mill. 8. o” mandibulis citrinis basi extus nigris, apice rufo-piceis. g mandibulis nigris extus basì puncto flavescente, apice late rufo-piceis. Passaloecus corniger, Shuck. Foss. Hym. 191, 3—Dahlb. 245, 145. Ricevuto soltanto dal sig. Piccioli, di Toscana, e dal sig. Gri- bodo, di Piemonte. 2. P. turionum, Dahlb. = Niger , facie clypeoque argenteo mi- — 44 — cantibus; antennarum scapo infra mandibulisque pallidis'; callis hume= ralibus albis, tibiis tarsisque pallido testaceove notatis, alis hyalinis ; fronte inermi; mesonoto subtilissime punctulato-coriaceo, lineis duabus longitudinalibus crenulatis; metanoto reticulato. = Long. corp. mill. 4; exp. al. mill. 7. | Passaloecus turionum, Dahlb. 216. 146. = Wesm. 122, 3. Anche di questa specie abbiamo soltanto qualche individuo di Toscana , ricevuto dal Piccioli. a a ) mesopleurae linea longitudinali punctato-crenulata unica cum lineae anterioris verticalis extremo infero angulum rectum formante. 3. P. gracilis, Cart. — Niger. callis humeralibus, mandibulis an- tennarumque scapo infra pallido notatis , tibiis tarsisque testaceo vartis; metanoto subtiliter irregulariter rugoso. -m Long. corp. mill. 4-4 1/2; exp. al. mill. 6-7. Diodontus gracilis, Curt. Brit. Entom. XI, t. 495. Passaloecus gracilis, Shuck. Foss. Hym. 190, 2. == Dahlb. 242, 142 — Wesm. 121, 1. Raccolto nelle Province napoletane. Gen. Stigmus, Jur. Abdomen distincte petiolatum. Alae anticae cellula radiali lan- ceolato-acuminata; discoidali completa unica; cubitali prima brevi venulam transverso-discoidalem unicam inter centrum et angu- lum externum excipiente ; secunda late rectangula: posticae cel- lula anali ultra centrum cellulae medianae terminata, vena di- scoidali distineta. Tibiae spinulosae. 1. S. pendulus, Panz. — Niger, mandibulis palpisque pallide flavis, callis humeralibus albidis; antennis, tegulis alarum pedibusque ex parte fulvo-lutescentibus; alis aqueis , venis fuscis carpo magno migro; mesonoto anterius gibbo, sulculis duobus parallelis remotis ; inetanoto zrregulariter - clathrato-rugo30. == Long. corp. mill, 4-4 1/2; exp. al. mill. 6-7. GI facie clypeoque argenteo micantibus. g val. an. dors. canaliculata , pallide fulva. Stigmus pendulus, Panz. Fn. germ. 86, 7=Vand. Lind. 74, 1— Dahlb. 239, 141. Stigmus ater, Jur. 132, pl. IX. g. 7==Spin. Ins. Lig. III, 171,1. Raccolto non raro nelle Province napoletane; ricevuto ancora del Piemonte dal signor Garbiglietti. Gen. Spilomeua, Shuck. (Celia, Shuck. ol., Dahlb. ). Abdomen adhaerens. Alae anticae cellula radiali ovato-lanceo- lata; discoidali completa unica; cubitali prima venulam transver- so-discoidalem unicam prope angulum externum excipiente, se- cunda quadrata: posticae cellula anali ante centrum cellulae me- dianae terminata, vena discoidali nulla. Tibiae posticae muticae. Corpus gracile ; antennae prope clypei marginem inferum in- sertae; oculi angusti, valde elongati. 1. $. troglodytes , V. Lind. Nigra, antennis fulvis s. brun- neîs, scapo infra mandibulisque citrinis vel lutescentibus; pedibus ful- vis, femoribus inedio infuscatis; alis aqueîs venis pallidis, carpo dilute testaceo, tegulis pallidis; metanoto subtilissime transverse elevato-striato, area dorsali carinulis duabus medtis longitudinalibus parallelis appro ximatis, duabusque externis obliquis subarcatis=Long. corp. mill. 2 12; exp. al. mill. 4 12. o maculis duabus frontalibus clypeoque citrinis. Stigmus trogledytes, Vand. Lind. 74, 2-—-Lep. Mym. 111, 99, 2. Celia troglodytes, Shuck. Foss. Hym. 182, 1-—Dahlb. 238, 139. Spilomena troglodytes, Wesm. Hym. Foss. 123, 1. È questa la più minuta specie di Pemfredonini non solo, ma della intera famiglia degli Sfecidei. L'abbiamo del Piemonte (Gar- biglietti), e delle Province napoletane. N: B. Spinola (Ins. Lig. I. p.:207) riporta un Pem. geniculatus Fab. che non sappiamo quale sia. Gen. Trypoxylon, Latr. Corpus elongatum, parum robustum; abdomine basim versus sensim attenuato. Oculi ad orbitam frontalem emarginati. Alae anticae cellula radiali obsoletissime appendiculata ; cellula cubi- tali secunda a venulis coecis incomplete clausa. Evidentemente i 7rypoxylon costituiscono l'anello di congiunzione tra i Pemfredonini ed i Crabronini. L’ abito generale del corpo e l’ esservi una sola cellola cubitale ben formata , la seconda essendo appena trac- ciata da venette esili e trasparenti, vi fan vedere de’ Crabronini. La in- nervazione però delle ali inferiori, la cui cellola mediana si protende nel campo dell’ ala ‘al di là del freno, contro il carattere essenziale dei Crabronini, consiglia piazzarli in preferenza tra i Pemfredonini, siccos me assennatamente osservò il Wesmael, 1. T. figulus, Lin. — Nigrum, mandibulis apice fulvo-piceis, pal- pis fuscis, calcaribus lutescentibus, alis hyalinis apice fumatis ; anten- nis haud clavatis ; mesonoto opaco, metanoto strigoso; al. ant. cellulae cubitalis angulo externo recto «= Long. corp. mill. 8-12; exp. al. mill. 12-17. o' antennarum articulo ultimo longius conico et apice nonnihil flexo. Sphex figulus, Lin. Fn. Suec. 1650—Rossi, Fn. Etr. 810==Panz. Fn. germ. 80, 16. Sphex fuliginosa, Scop. Ent. Carn. '711--Rossi Fn. Etr. 817. Sphex leucostoma, Schr.—Ill. Ross. Fn. Etr. 817. Trypoxylon figulus, Latr. Hist. Nat. XHI, 330—Spin. Ins. Lig. I, 65, 1—Dahlb. Hym. 180, 176—Lep. Hym. 228, 2. Apius figulus, Jur. Hym. p. 140, pl. IX, g. 8. Specie diffusa per tutta l’Italia, e non rara. Gl'individui mag- giori li abbiamo ricevuti dalla Sicilia dal Dott. Minà-Palumbo: essi oltre alla grandezza distinguonsi per le ali sufficientemente fuligginose e molto ombrate nella parte apicale» 2. T, clavicerum, Lep. Serv. — Nigrum, mandibulis totis ful- n — vis; palpîs, geniculis , calcaribus ommibus , tibiis tarsisque anterioribus vel saltem anticis antice testaceis ; alis hyalinis; antennis clavatis, me- tanoto strigoso; al. ant. cellulae cubitalis angulo externo obtuso rotune dato. = Long. corp. mill. 3-6; exp. al. mill. 7-8. Trypoxylon clavicerum, Lep. e Serv. Encycl. met. X, 750, 1-— Lep, Hym. 229, 3 —Dahlb. 279, 175. Generalmente è questa specie meno abbondante della prece- dente. L'abbiamo del Piemonte (Craveri ); della Sardegna (coll. M. T.); delle province Napoletane. 9. Lr. ammophiloides, nob.—Gracile, nigrum, abdominis seg- mentis primis tribus et quarti basì , palpis pedibusque totis fulvo-te- staceis; antennis clavatis; metanoto subtilissime striolato ; al. ant. cel= lulae cubitalis angulo externo recto GY. == Long. corp. mill. 5 ; exp- al. mill. 7 12. | Graziosa specie, distinta pel colore dell’ addome e de'piedi e pel metanoto striato assai più finamente che nelle altre due spe- cie. Ne abbiamo un solo individuo trovato tra taluni insetti del- la Sardegna acquistati dal sig. Fr. Cara. Sottofamiglia 9.* Cabronina. Alae anticae cellula radiali appendiculata, cellulae appendiceae vena radiali ut plurimum apice plus minusve incurva et costae parallela; cellula cubitali completa unica. Alae posticae cellula mediana in discum haud ultra fraenum producta. Quest'ultima sottofamiglia è una delle più numerose in specie, — ancora il cui studio offre maggiori difficoltà, sia pel valore sovente assai basso de’ caratteri generici , sia per la grande variabilità delle tinte che ne rende imbarazzante le diagnosi specifiche, Noi conosciamo finora quaranta specie di Crabronini della Fauna italiana: non ostante tale numero, nulla troviamo di notevole che interessi la loro distribuzione geografica. Che se per molte figura per la prima volta l’Italia tra i luoghi natali, ciò deve attribuirsi alla scarsa ricerca fatta di tali insetti. Quattro sole sono finora — 48 — esclusive all' Italia; il Brackymerus filigranus , il Blepharipus bu cephalus, l'Anothyreus trinotatus, il Thyreocerus crassicarnis: lo sa- rebbe pure l'Ectemnius sulphureipes se fosse specie distinta. Delle specie note poi figurano per la prima volta nella Fauna il Ce- ratocolus punctatus, e le varie specie che verranno qui descritte come nuove. Prospetto de’ generi italiani di Crabronini. I. Postscutellum non squamatum; metanotum inerme. a. cellula radialis obsoletissime appendiculata. Nitela a a. cellula radialis distincte appendiculata. b. abdomen distinctissime petiolatum; petio- lo elongato obpyriformi. . . . . Rhopalum bb. abdomen adhaerens, vel si (rarissime ) petiolatum, petiolo brevi crasso. c. mandibulae prope centrum marginis in- ferioris s. externi calceato-emarginatae. Entomognathus cc. mandibulae margine inferiore s. ex- terno integerrimae. d. corpus parvum nigrum; stemmata in triangulum obtusum disposita . . . Lindenius dd. corpus (structura et statura varium) nigrum flavo pictum, et si abdomen immaculatum, stemmata in triangu- lum aequilaterum disposita . . . Crabro II. Postscutellum utrinque squamatum ; meta- tanotum mucrone armatum. . . . . Oxybelus Gen. Nitela, Latr. Corpus parvum, abdomine adhaerente. Alae anticae cellula ra- diali simplici (1); posticae cellula costali tantum completa, cae- teris venis subtilibus, pallidis, fere obliteratis. (Color niger imma- culatus). Anus in utroque sexu conicus. (4) Dahlbom dice osservarsi un’appendice alla cellola radiale minutissima lan- ceolata visibile a certa inclinazione di luce. gesti Hi ‘+ 1. N. Spinolae, Latr. — Aterrima, nitida ; clypeo carinato ; pronoto ad centrum marginis postici angulo everso prominulo: pro-et mesonoto sublilissime punctulato-coriaceo-opacis; metathorace dorso reti- culato-rugoso, postice et lateribus truncato , transverse rugoso ; abdo- mine polito; alis hyalinis, venis carpoque nigris.Long. corp. mill. 4. Nitela Spinolae, Latr. Gen. Crust. IV, 77—Van. Lind. II, 39, 1— Dahlb. 297, 180—Lep. 210, pl. 27, f. 1. FP. Dahlbom dice essere stato quest Imenottero rinvenuto da Spi- nola nelle adiacenze di Genova. Anche Smith (cat. mus. Brit.) pone l’Italia tra i luoghi natali di questa specie. Noi non l’abbiam rinvenuto tra gl imenotteri lasciati da Spinola, nè osservato in alcuna collezione italiana. Gen. Rhopalum , Kirb. Corpus elongatum, gracile, politum nitidissimam. Abdomen petiolatum, petiolo robusto obpyriformi. Tibiae posticae clavatae. Alae anticae cellula appendicea radiali subcompleta, apice acuta. . Mares antennarum uno pluribusve articulis infra emarginatis. 1. R. tibiale, Fab.—Nigrum nitidum, clypeo orbitisque frontali- bus argenteo tomentosis; ano fulvo; antennis albido annulatis vel macula- tis ; mandibulis medio testaceis; pedibus anterioribus late pallido pictis, tibiis posticis basi pallidis, apice fulvo-rufis; clypeo ad centrum marginis antici in lobum angulatum producto; margine occipitali pone genas u- tinque spinula munito ; prosterno supra coxas anticas subspinoideo.= Long. corp. mill. 5 1j2-6; exp. al. mill. 10-11. o”. antennarum art. 5.° eatus in dentem obtusum compressum ci- latato, 4.° basi profunde emarginato ; clypei lobo prominulo apice obtuso = 9 clypei lobo apice acutiore ; valv. an. dors. polita, lateribus marginata, medio canaliculata. Crabro tibialis, Fab. Ent. Syst. Suppl. 271, 27-28 = Panz. Fn. germ. 83, 14 — V. Lind. 73, 35. Corynopus tibialis, Lep. Ann. 803, 1- Hym. 205, 1. Rhopalum tibiale, Dahlb. 288, 177 = Wesm. 127, 3. Trovasi nel Piemonte (Garbiglietti); nella Toscana (Piccioli). Aun. 1866. 7 sa See 2. R. clavipes, Lin. Nigrum, nitidum, clypeo orbitisque frontali» bus argenteo tomentosis, abdomine indeterminate fulvo-rufescente picto ; mandibulis medio, antennarum scapo , pedibus anterioribus maxima parte tibiarumque posticarum basi pallidis ; clypei lobo apice truncato ; margine occipitali inermi, prosterno supra coxas angulo vix prominu- 00, «= Long. corp. mill. 5; exp. al. mill. 9. Sphex clavipes, Lin. Fn. Suec. 169% o”. Crabro crassipes , Fab. Piez. 315, 3. Crabro rufiventris, Panz. Fn. germ. 72, 12. Physoscelis rufiventris, Lep. Ann. 805, 1 - Hym. 207, 1. Rhopalum clavipes, Dahlb. Hym. 291, 178—Wesm. 125. 1. Trovasi nella Toscana (C. Passerini); nel Napoletano , raro. Gen. Entomognathus, Dahlb. Corpus breve robustum, abdomine adhaerente subgloboso-ova- to. Mandibulae prope centrum marginis inferioris s. externi calceato-emarginatae. Alae anticae vena radiali cellulae appen- diceae recta. Stemmata in triangulum obtusum disposita. ( Co- lor corporis nigro-aeneus ). Mares antennis crassioribus, ano obtuso. Feminae antennis an- gustioribus, ano conico. 4 Gli Entomognati son simili per l'abito a' Lindenii, da’ quali principal- mente distinguonsi per le mandibole presso il centro del margine inferiore o esterno intaccate, quasi come nelle Tachiti. Non se ne conosce finora che una sola specie. 1. E. brevis, V. Linld. — Nigro-aeneus mitidus , punctulatus, breviter griseo-pubescens; abdominis segmentis margine postico brunne- scentibus, ano fulvo ; antennis pedibusque flavo nigroque variegatis ; alis sordide hyalinis limbo apicali fumatis; metanoti area dorsali po- lita, medio canaliculata , limbo crenulata , areis lateralibus politis ni- tidis — Long. corp. mill. 4-5; exp. al. mill. 8-9. SA mandibulis ad basim macula flava ; antennarum flagelliî articu- lis infra macula pallida notatis; tibiis mediis muticis. Q clypeo inferius medio arcuato-emarginato ; tibiis mediis apice spi- nulosis. uni Crabro brevis, V. Lind. II. 70, 32. Lindenius brevis, Lep. Ann. 800, 10. - Hym. 202, 10. Entomognathus brevis, Dahlb. 295, 1479 == Wesm. 124, 1. Vander Linden è stato forse il solo che ha indicata la esi- stenza di questa specie in Italia. Noi l’ abbiamo raccolta nella Terra d'Otranto. Trovasi pure nel Piemonte (Craveri: Gribodo). Gen. Lindenius, Lepel. Corpus robustum, nigrum vel aeneo-nigrum, abdomine parum elongato, adhaerente, immaculato. Mandibulae margine inferiore s. externo integerrimae. Stemmata iu triangulum obtusum di- sposita. I Lindenii sono de’ piccoli Crabronini che a causa del loro addome non mai macchiato in giallo somigliano a'Crossoceri che seguono. Pe- rò, oltre allo aver il corpo più accorciato e meno snello, ciò che dà loro un abito a bastanza diverso , ne differiscono per la posizione degli oc- celli, di cui i due pari sono tra loro distanti più che ciascuno di essi dall’ impare o anteriore. Delle varie specie che se ne hanno in europa, poche ne mancano alla Fauna italiana, a) mandibulae nigrae. 1. L. albilabris, Fab. — Aeneo-niîger, nitidus, clypeo argenteo tomentoso, abdomine cinereo pruinoso; metanoto area dorsali longitudi- naliter strigosa, limbo crenata, areis lateralibus et postica nitidissimis subpolitis ; alis dense fumatis, basi hyalinis. — Long. corp. mill. 3-7; exp. al. 9-12. o” pronoti margine postico , callis humeralibus , genubus tibiisque cilrinis, hisce postice nigris — 9 tibiis anticis antice, posterioribus sum- ma basi citrinis s. pallide luteis ; valv. an. dors. elongato-triangulari, plana , crasse setuloso-punctata , Setulis rigidis adpressis fulvis aureo nitidis. Variat: of pronoto immaculato; tibiis posticis antice medio migris. Crabro albilabris, Fab. Ent. Syst. II. 302, 31. Lindenius albilabris, Lep. Ann. 795, 4. - Hym. 197, 40 = Dahib: 300, 182. Crabro leucostoma, Panz. Fn. germ. 15, 2%. == Spin. Ins. Lig. I. 105, 5. Trovasi nel Piemonte (Craveri: Gribodo); nella Liguria (Spino- ta); nella Toscana (Piccioli); nel Napoletano. aa } mandibulae flavae, apice ferrugineo. 2 LIL. Panzeri, V. Lind.—Aeneo-niîger, clypeo argenteo tomentoso, abdomine cinereo pruinoso, antennarum scapo, pronoti margine postico interrupto, callis humeralibus scutellique macula pallide flavis; pedibus migris, femorum apice, tibiis ( anterioribus intus, posticis apice nigro no- ‘atis ) tarsisque (apice fusco) flavis; alis hyalinis, venis fuscis, metanoti area dorsali longitudinaliter striata. — Long. corp. mill. 5; exp. al. mill. 9, I genis occipitalibus utrinque spinula minutissima armatis = 9 valv. an. dors. depresso-convexiuscula punctulata, nigro-picea, apice fulva aut ferruginea. Variat: pronoto scutelloque immaculatis. Crabro Panzeri, Vand. Lind. 67, 29. Lindenius Panzeri, Lep Ann, 798,7.-Hym.201,8.--Dahlb.302,183. Ne abbiamo un solo individuo della Toscana ricevuto dal si- gnor Piccioli. 3. L. pygmaeus, Ross. — Aeneo-niger , clypeo argenteo-tomento- so; antennarum scapo antice et lateribus, pronoti margine postico, cal- lis humeralibus, maculaque scutelli pallide flavis; tibiis flavis, anteriori- bus intus posticis înfra nigris, tarsis pallidis apice fuscis: metanoti area dorsali ampla, basi longitudinaliter rugosa, postice hemisphaertis politis , areis lateralibus et postica nitidis subtilissime transverse rugulosis ; pa hyalinis. — Long. corp. mill. 4-5; exp. al. mill. 8-9 g valo. an. dors. depressiuscula fulvo-ferruginea, punctulato-setosa. Crabro pygmaeus, Ross. Fn. Etr. Mant. II. app. 112. Q Lindenius pygmaeus, Lep. Ann. 797, 6 - Hym. 199, 6. Dahlb. 305, 1835. Lia of Lindenius curtus, Lep. Ann. 799, 9. - Hym. 201, 9.==Dah]b. 306, 187. Variat: scutello immaculato. Trovasi nel Piemonte (Gribodo); nella Toscana (Piccioli) ; nel Napoletano; nella Sicilia. aaa ) mandibulae nigro et rufo variae 5) antennarum scapus niger citrino pictus 4. L. apicalis, Lep.—Aeneo niger, antennarum scapo antice ci= trîino, flagelli articulis apicalibus infra citrino mnotatis , mandibulis migris apice rufo piceîs, pronoti margine postico, callis humeralibus ma- culaque scutelli flavis, ano fulvo; genubus tibiis tarsisque citrinis, tibiis plus minusve nigro notatis ; alis subfumato-hyalinis ; metanoto praeter suturas crenatas laevi nitido, area dorsali polita. Long. corp. mill. 5-6; exp. al. mill. 10-11. Variat: pronoto scutelloque immaculatis. Lindenius apicalis, Lep. Ann. 794, 3. 9. - Hym. 196, 3. —Dahlb. 307, 188. Raccolto in abbondanza nelle province napoletane più meri- dionali. Ricevuto ancora del Piemonte dal Garbiglietti. bb ) antennarum scapus totus citrinus. 5. L. laevis, nob. — 9 Aeneo-niger , mandibulis rufo-piceis apice nigris; pedibus anticis genubus tibiis tarsisque pallide flavis, tibiis extus migro lineatis; p. mediis tibiis tarsisque flavo-fulvis; p. posticis tibiarum basi tarsisque pallide flavis; alis hyalinis, metanoto area dorsali laevi nitida, summa basi longitudinaliter striata , limbo postico subtilissime crenulato; valo. an. dors. planiuscula, crebre punctulata, marginata, apice rufa. == Long. corp. mill. 5; exp. al. mill. 9. Raccolto nelle province Napoletane, sul Monte Matese. Gen. Crabro, Fab. Corpus structura et statura varium, abdomine adhaerente vel subpetiolato , flavo picto, et si nigro immaculato, stemmata in triangulum aequilaterum disposita ; mandibulae in margine in- fero s. externo integrae. Il numero maggiore de’ Crabronini rimane tuttavia compreso nel gran- de genere Crabro di Fabricio, le cui specie comunque presentino assai svariate fattezze, sulle quali gli Entomologi si sono studiati a rintracciare caratteri per la ripartizione in generi, pure questi mancano di quella importanza e di quella facile limitazione all'uopo necessarie. E però noi seguiremo coloro i quali considerano tutti que’ gruppi quali sottogeneri, i cui caratteri non possono essere agevolmente armonizzati in un pro- spetto sinottico. I. Crossocerus, Lepel. Corpus robustùm; abdomine adhaerente nigro immaculato. Stemmata in triangulum aequilaterum disposita. Mandibulae mar- ginibus integrae ac edentulae. Antennae in utroque sexu nor- males. I Crossoceri sono i soli Crabroni ne’ quali l'addome è di un color ne- ro uniforme senza alcuna macchia gialla : carattere per lo qualo è fa- cile riconoscerli , siccome ben si distinguono da’ Lindenii per la dispo- sizione degli occelli. a) mesopleurae muticae. b) metanoti area dorsalis a crenatura normali circumscripta. 1. C. Wesmaeli, V. Lind.— Niger, palpis fusco-cinerascentibus, mandibulis medio flavis apice rufo-piceis, antennarum scapo antice extusque , pronoti margine postico interrupto, callis humeralibus et ma- cula scutelli citrinis; pedibus citrino variegatis , ano apice fulvo 3 ver- tice convexiusculo subaequali, metanoto laevi nilido, crenaturis norma» libus, area dorsali polita. = Long. corp. mill. 4 12; exp. al. mill. 7. q val. an. dors. polita, parce crasse punctata, apice-rufescente. Variat: a. pronoto scutello et callis humeralibus immaculatis. b. valo. an. dors. tota migra. Crabro Wesmaeli, V. Lind. 63, 26. Crossocerus Wesmaeli , Lep. Ann. 783 , 20 - Hym. 186 , 19 — Dahlb. 312, 192. site Lo abbiamo soltanto delle province napoletane, ove è pure raro. 2. C. elongatulus, V. Lind. — Niger, palpis flavidis, antenna= rum scapo antice, mandibulis (apice piceo excepto ), pronoti margine postico interrupto callisque humeralibus pallide flavis s. albidis: pedibus anticis flavido variegatis , posterioribus basi tibiarum tarsorumque al- bida, ano apice picco ; vertice linea longitudinali impressa inter steme mata; metanoti area dorsali hemisphaertis mediocribus politis vel obso- lete strigosis. = Long. corp. mill. 5-6; exp. al. mill. 10-11. o clypeo ad centrum marginis apicalis crenulato. g val. an. dors. subtiliter punctulata. Variat: antennarum scapo , pronoto callisque huineralibus nmigris immaculatis ; mandibulis piceo-fulvis. Crossocerus elongatulus, V. Lind. 62, 25 — Lep. Ann. ‘790, 28 - Hym. 193, 27 — Dahlb. 315, 196 Crossocerus luteipalpis, Lep. Ann. 785, 23 - Hym. 188, 22. o v. Trovasi diffuso per quasi tutta l’Italia e non raro : Piemonte (Craveri: Gribodo); Toscana (Piccioli); Napoletano; Sicilia. aa ) mesopleurae spinosae ; i. e. tuberculo minuto conico vel spinoideo munitae. c) metanoti area dorsalis a crenatura normali circumscripta. d) — -—— laevissima. e) abdomen abbreviatum. 3. C. anxius, Wesm. = Niger, tibiîis anterioribus ex parte, po- sticis basi pallidis albidisve; tarsis &Y fuscis, P pallidis apice fuscescen- tibus, mandibulis medio fulvis apice piceis; metanoto arca dorsali lae- vi, crenaturis crassis. = Long. corp. mill. 4; exp. al. mill. 7. P valo. an. dors. triangulari planiuscula, marginata, punctata, api- ce fulva. Crossocerus exiguus , Shuck, 174%, 32 ( nec V. Lind. ) == Dahlb. 326, 214%. Crabro (Crossocerus) anwius, Wesm. 137, 16. Specie piuttosto rara in Italia; ne abbiamo un individuo solo del Piemonte. i ee ) abdomen elongatum. 4. €. varius , Lep. — Niger, antennarum scapo antice, palpis 4 pronoti margine postico , callis humeralibus maculaque scutelli flavisj tibiis anterioribus flavis intus nigro maculatis, posticis nigris basi flavis; tarsis basi flavis; mesonoto laevissimo subopaco, confertim punctulato , melanoto area dorsali convera laevissima nitida, sulco longitudinali exarata, basi longitudinaliter plicata. — Long. corp. mill. 6-7; exp. al. mill. 10-11. 9 valo. an. dors. planiuscula marginata, sparse punctata. Variat: a. callis humeralibus scutelloque migris. b. pronoto immaculato. Crossocerus varus, Lep. Ann. '775, 12. Crossocerus varius, Lep. Hym. 179, 12. Crabro ( Crossocerus) varius, Dahlb. 322, 205=Wesm. 137, 15. Crabro spinipectus, Shuck. 163, 23. Crabro (Crossocerus) spinipectus, Dahlb. 327, 213 (exc. var. d. c- ) Trovasi abbondante nelle province napoletane ; nella Toscana (Piccioli). dd ) metanoti area dorsalis distincte oblique strigosa, striata aut rugosa. 5. Cr. palmipes , Lin. — Niger, pronoti margine postico subin- ferrupto scutellique macula pallide flavis ; pedibus lururiose flavo pi- cliss antennarum scapo antice linea flava notato; mesosterno utrinque longe albido piloso; metanoti area dorsali hemisphaeriis basi et extus oblique strigosis. — Long. corp. mill. 6; exp. al. mill. 10. o tarsis anticis articulo primo scuto semiobcordato albido , migro varimode picto; articulis secundo et tertio obcordato-triangularibus fere miveis, articulo quarto conformi fusco. — P invisa. Variat: pronoto scutelloque immaculatis. Sphex palmipes, Lin. Syst. Nat. II, 94, 20 o”. Crabro palmipes, V. Lind. 47, 8 (excl. DA) Crabro tarsatus, Shuck. 163, 23. Crossocerus palmipes, Lep. Ann. 765, 2 - Hym. 169, 2==Dahlb. 332, 217. sa a Trovasi nel Piemonte (Craveri); nella Toscana (Piccioli). 6. Cr. scutatus, Fab. — Niger, clypeo, mandibulis, palpis, an- lennarum scapo antice et lateribus, pronoti margine postico utrinque ab- breviato , callis humeralibus , pectore antice, scutello et postscutello flavis; pedibus anterioribus flavis femoribus nigro notatis, posticis ni- gris libiarum tarsorumque basi flava; metanoto arcae dorsalis hemisphae- ris extus oblique strigosis. —Long. corp: mill. 6; exp. al. mill. 10. of tibiis anticis scuto amplo semiobcordato albido pellucido, apice ni- gro signato ; tarsis anticis arliculo primo scuto tibiali simili at multo- ties minori , extus pallide flavo ; antennarum flagello concinne albido sericeo fimbriato. — e valo. an. dors. marginata, basi convexiuscula, polila, punctis crassis adspersa , apice plana depressa setuloso-fulva. Vespa scutata, Gm. Syst. Nat. 2763, 116, of. Crabro scutatus, Fab, Piez. 312, 19 — Panz. Fn. germ. 13, 22. — Spin. Ins. Lig. I, 106, 7. Crossocerus scutatus, Lep. Ann. 764, 1 - Hym. 168, 1 — Dahlb. 329, 216. Ne abbiamo un solo individuo maschio della Toscana, donatoci dal Prof. Savi, proveniente dalla collezione Passerini. 7. Cr. podagricus, V. Lind.—Niger, capite subquadrato laevi ni- tido, sulco frontali conspicuo; mandibulis apice rufo-piceis; antennarum scapo antice et lateribus (9 pronoti margine postico , callis humerali- bus maculaque scutelli ) pallide luteis ; pedibus anterioribus apice femo - rum , tibiis (extus nigro notatis ) tarsisque pallide flavis ; pedibus po- sticis femoribus valde incrassatis , tibiis fortiter clavatis, basi pallidis ; metanoti area dorsali convexiuscula, laevi, parum nitida , linea media longitudinali vix impressa, crenaturis crassis cincta, lateribus sublilissi. me transverse strigosis. = Long. corp. mill. 5; exp. al. mill. 9. o femoribus posticis magis incrassatis , tibiis mediis apice latiori- bus subconicis. = ? valo. an. dors. triangulari, crasse marginata, poli - ta, basi transverse dein longitudinaliter canaliculata, nigra marginibus piceis. Crabro podagricus, V. Lind. 60, 23 — Wesm. 130, 5. Crossocerus podagricus, Lep. Ann. 786, 24—Hym. 189, 23. Crabro vicinus, Dahlb. 333, 218. Aun. 1866. 8 — 58 — Lo abbiamo della Toscana (Piccioli) e delle Province Napole- tane (Nicodemo). cc) metanotum laevissimum politum nitidum, area dorsali nullimode circumscripta. 8. C. Ieucostoma, Fab. — Niger nitidus, subtilissime punctula- tus, parce cinereo pubescens , verlice utrinque foveola sublineari obli- qua notato; metanoti area dorsali summa basi longitudinaliter plicata, postice a punctura subtilissima arearum posticarum circumscripta, sul- co medio. transverse rugoso exarata , hoc inter areas posticas nitidas et subtilissime punctulatas continuato. = Long. corp. mill. 6 1j2-7 1]2; exp. al. mill. 11-12. o clypeo in medio anterius prominulo late arcuato-emarginato, an- gulis dentiformibus recurvis. — 9 valu. an. dors. basi conveziuscula , posterius angustata et canaliculata. Variat: tarsis posticis rufo-piceis. Sphex leucostoma, Lin. Fn. Suec. 1663. Pemphredon leucostoma, Fab. Piez. 31%. 1.—Spin. Ins. Lig. 107,2. Crabro leucostoma, Fab. Ent. Syst. II, 301, 27— Ross. Fn. Etr. 882. Crossocerus leucostoma, Lep. Ann. 777, 13. — Hym. 180, 13. Crabro (Crossocerus) leucostoma, Dahlb. 341, 223 Wesm. 133, 11. Trovasi nel Piemonte ( Garbiglietti : Craveri ) ; nella Toscana (Piccioli). Nelle province napoletane raccolto sopra l’Aspromonte e sul Monte Vergine, raro. II. Brachymerus, Dahlb. Corpus modice robustum, abdomine elongato, subpetiolato, fla- vo picto. Mesonotum opacum, sparse punctatum. Pectus totum ac metathorax confertim ct subtilissime longitudinaliter strigosa, areae dorsalis hemisphaeriis politis nitidis. Femora brevia incras- sata ; tibiae posteriores subclavatae. Stemmata in triangulnm ae- quilaterum disposita. Femina valv. an. dors. angusta triangulari, postice producta canaliculata : mas invisus. Dahlbom formolò con molta precisione i caratteri essenziali di que- sto sottogenere, che si proponeva illustrare più tardi. In quanto alla specie, non avendo indicato alcuna cosa di quella che gli servì di tipo, e che intitolò B. Megerlei, non può giudicarsi se sia stata la stessa che quella che trovasi in Italia, e che noi fin dal 1862 abbiamo indicata col nome di B. filigranus. 1. B. filigranus, nob. — Niger, mandibulis , clypei macula me- dia, antennarum scapo, orbitis anticis et posticis superne abbreviatis , pronoli margine postico, callis humeralibus, punctis duobus sub alarum radice, scutello toto (postice punctum cruciforme nigrum includente ) pe- dibusque maxima parte flavis; abdomine flavo, segmenti primi dimi- dio basali, reliquorum margine basali in medio posterius quadrato- producto nigris; valo. an. dors. fulva. 9. = Long. corp. mill. 9; exp. al. mill. 16. Crabro (Brachymerus) filigranus , A. Cost. Ann. Mus. Zool. lI, p. 98. Elegantissima specie , trovata finora soltanto nelle colline di Parma dal Prof. Rondani, al quale siam debitori dell’ unico in- dividuo esistente nel museo Zoologico dell’Università di Napoli (1). III. Bliepharipus, Lepel. Corpus elongatum , minus robustum, abdomine snbpetiolato vel adhaerente, flavo picto. Mesonotum laeve nitidum punctu- latum ; pleurae et metanoti area dorsalis politae. Antennae cet pedes in utroque sexu normalia; tibiae et femora posteriora plus minusve incrassata. Stemmata in triangulum aequilaterum , ra- rius obtusum , disposita. Feminae valv. an. dors. utplurimum planiuscula. a) abdomen subpetiolatum. è) prosternum muticum: pronotum haud elevatum. 1. BI, dimidiatus, Fab. — Niger , palpis pallidis, antennarum (1) Tra gl’Imenotteri della collezione Spinola ve n’ha un altro individuo anche femina, e pure di Parma, etichettato Blepharipus Rondani; nome che noi a- vremmo adottato, se non avessimo già dato per le stampe un altro nome, come sopra abbiam detto. — 60 — basi, clypei maculis duabus, mandibulis medio , pronoti fascia inter= rupta, callis humeralibus , scutello , abdominis dorsi segmento pri- mo toto maculam hastatam includente, secundo maculis duabus, tertio fascia anterius triangulariter incisa, quarto et-quinto fascia integra; trochanteribus, femorum apice, tibiis tarsisque citrinis; vertice polito, ulrinque concavo, mesonoto area dorsali medio canaliculata. «= Long. corp. mill. 10-11; exp. al. mill. 18-19. of tibiis anticis externe ad medium elato-angulatis ; coxis posticis infra pone basim mucrone compresso subtriangulari; valv. an. ventr. basi utrinque spinosa. — £ valv. an. dors. aequicrure subtriangulari, apice obtusa, depresso-convera, marginata, subpolita, sparse punctata. Variat: a. pictura fluva capitis et thoracis una alterave deficiente. b. fascia segmenti tertii abdominalis inciso- srtenaità quarti et quinti incisa. Crabro dimidiatus, Fab. Ent. Syst. II, 2983, 19: 9. Crabro signatus, Panz. Fn. germ. 53, 15: Blepharipus signatus, Lep. Ann. 731, 4 - ui 136. 4. Blepharipus pauperatus, Lep. I. c. 5. Crabro (Blepharipus) dimidiatus, Dahlb. 344, 228. Specie piuttosto rara. Trovasi nel Piemonte (Ghiliani : Garbi- glietti) ; nella Toscana (Piccioli). Nelle province napoletane non ancora trovata. bb. ) prosternum utrinque ante coxas anticas tuberculo spinoideo armatum; pronotum elevatum. 2. B. bucephalus, Smith. — Capite thorace latiore, elypeo cor- niculato; pronoto elevato-truncato, angulis acutiusculis; niger mitidissi- mus, antennarum scapo ex parte, mandibulis basi, genis ad mandibu- larum insertionem, imacula cuneata în orbitis frontalibus , pronoti mar- gine pestico, callis humeralibus, scutello, ac abdominis macula impari postica în segm.primo, duabus in segm. tertio et quinto P-tertio tantum of pallide flavis; pedibus nigro-castaneis , trochanteribus partim, femorum apice tibiisque ( posticarum apice excepto) pallide flavis, — Long. corp. mill. 6-7; exp. al. mill. 10-11. g valo. an. dors. planiuscula polita, subtiliter punctulata , areis la- teralibus foveola profunda notatis. Variat: a. o” abdominis segmentis quinto (ut in P ) sextoque macu- lis binis pallide flavis, — (61 — b. of — segmento quarto lineola utrinque pallide flava. c. gf — segmento primo immaculato. Crabro bucephalus , Smith, Catal. Hym. Brit. Mus. 416, 122: o Blepharipus politus (coll. Costa ), Palm, Notam. Trovasi nella Toscana (Piccioli); nel Napoletano; nella Sicilia ( Smith: Palma ). aa. abdomen adhaerens. c. margo occipitalis ante oris cavitatem spinula subulata (o) aut conica (9) armatus. 3. B. quadrimaculatus, Fab. — Niger, palpis , mandibulis medio antennarumque scapo antice flavo-testaceis ; pronoti margine postico , callis humeralibus , postscutello, abdominis maculis binis in segmentis 2.° et 3.° (9 macula s. fascia în segm. d.° ), pedum ante- riorum tibiis antice tarsisque, posticorum basi tibiarum et tarsorum fla- vis; prosterno utrinque ante coxas tuberculo conico; metanoti area dor- sali limbo sulcoque medio crenatis. — Long. corp. mill. 6-7 1|2; exp. al. mill. 11-12. Da valv. an. dors. aequicrure triangulari, submarginata, plana, subpo- lita nîtida, punctis impressis sparsis ; clypeo certa luce pallido bima- culato. Variat: a. abdominis segmento 1.° maculis binis flavis. I 2. b. — seg. 1.° et 4° maculis binis, 5.° fascia lata totum fere segmentum dorsale occupante flavis. 9 e. praecedenti similis , sed scutello toto flavo. 9 Crabro quadrimaculatus, Fab. Ent. Syst. 1I, 29, / = Spin. Ins. Lig. III, 177, 9 — Dahlb. 351, 230 — Palma, Not. Crabro subpunctatus, V. Lind. 58, 19 ( non Rossi). Crossocerus subpunctatus, Lep. Ann. 766, 3. -Hym. 130, 3. Blepharipus pauperatus, Lep. Ann. 733, 5 - Hym. 170, 3. Blepharipus mediatus, Palma. Not. (non Lep. ). Trovasi in Piemonte (Garbiglietti); nella Sardegna (coll. M. T.); nella Toscana (Piccioli); nel Napoletano; nella Sicilia (Palma). ce ) margo occipitalis ante oris cavitatem muticus. — 62 — lb. B. vagabundus, Panz. — Niger , palpis fuscis , antennarum scapo antice (pronolî margine postico , callis humeralibus et scutello ) abdominis maculis binis in segmentis 2.° et 3,9 maculaque s. fascia n segm. 5° P, 6° o pedibusque maxima parte flavis; vertice utrinque ad oculos foveola obliqua lanceolata notato ; metanoti area dorsali sulco medio crenalo exarala ; mesopleuris ante marginem supra coxus pro- minulum tuberculo spinoideo distineto P; perobsoleto . — Long. cor mill. 7-8; exp. al. mill. 12-13. hit, o femoribus anticis infra angulo spinoideo munitis; valu. an. ventr. basì carinata — 9 valv. an. dors. subtriangulari, basi convera, postice canaliculata nilidissima, punclis impressis sparsis. Variat: abdominis segmento primo maculis binîs flavis. 2 Crabro subpunctatus , Rossi, Fn. Etr. 891. Crabro vagabundus, Panz. Fn. germ. 53, 16 *—Wesm. 132, 8. Crabro (Blepharipus) subpunctatus, Dahlb. 349, 229. Blepharipus quinquemaculatus , Lep. Ann. 738, 9. - Hym. 144, 9. Blepharipus mediatus, Lep. Ann. 734, 6. — Hym. 140, 6. Ammesso che il Cr. subpunetatus del Rossi fosse lo stesso che il vagabundus di Panzer , il tipo di questa specie ‘si troverebbe in Toscana. Noi non ne abbiamo osservato alcuno individuo. — Varietas fasciata — abdominis segmentis omnibus late flavo fa- sciatis (clypeo et metanoti area dorsali flavo bimaculatis). Fai = 3 Blepharipus 4-cinctus, Dahlb. 526, 32 (non Fab. ) Il Wesmael osservò esservi del BI. vagabundus individui femmine di statura vantaggiosa , e con l’ addome largamente fasciato di giallo, ai quali dovrebbe riferirsi il BI. 4-cinetus Dahlb. (non Fab. ), siccome opinò ancora lo Smith. Noi possediamo una femmina raccolta sulle Sile in Calabria, che trovasi precisamente nelle indicate condizioni ( lunga mill. 10). Se realmente debba considerarsi qual varietà del vagabundus o come diversa specie, siccome pensò Dahlbom, non possiamo giudicar- Jo: il certo è che offre un abito a bastanza diverso dagli altri Blefaripi. AI che si aggiunge che la valvola anale dorsale è posteriormente com- pressa e quasi canalicolata , mentre nelle femmine degli altri Blefaripi è quasi triangolare e spianata, en 9 IV. Thyreopus, Lepel. Corpus robustum ; abdomine adhaerente elongato, flavo picto. Mesonotum punctato-coriaceum : pleurae politae, licet punctatae ac nonnunquam pilosac; metanotum punctatum, rugosum. Stem- mata in triangulum obtusum disposita. Antennae et pedes anti- ci in maribus difformia. 1. T. cribrarius, Lin. — Niger, capite thoraceque fusco cinera- scente pilosis, mesonoto confertim punctato, postice longitudinaliter strio- lato ; pronoti margine postico interrupto , fasciola scutelli , abdominis fasciis sex G°, quinque 9, secunda et tertia interruptis, tibiis tarsisque flavis. = Long. corp. mill. 12-13; exp. al. mill. 21-23. o” antennarum flagello lanceolato , apice recurvo , infra a basi ad medium subexcavato et alto ciliato, deîn ob articulos 7-10 esxterne pro- minulos obtuse serrato: pedum anticorum trochantere subprismatico, fe- more suborbiculato, margine inferiore processubus duobus, uno parvo ad apicem trochanteris , altero majorî subquadrangulo apice transver- sim excavato , tibia infra apicem spinosa, extus eximie scutata, scuto subovato-rotundato convexo-concavo, infra medium marginis infertoris angulo spinoideo munito, hepatico punctis albis pellucidis sparso, margi- ne testaceo impunctato; tarso dilatato compresso. P valo. an. dors. convexo-depressa aequicrure triangulari apice ob- tusa, marginata, setuloso-punctata , setulis fulvis adpressis. Variat: thorace abdominisque segmento primo immaculatis; antenna- rum scapo intus ad apicem macula flava. Vespa cribraria, Lin. Fo. Suec. 1675. o. Sphex cribraria, Lin. Syst. Nat. II, 945, 23. d*. Crabro cribrarius, Fab. Ent. Syst. II, 297, 14.—Spin. Ins. Lig. II, 178, 13— Dahlb. 353, 231. Thyreopus cribrarius, Lep. Ann. 752, 1. - Hym. 158, 1. Trovasi in tutta l’Italia più o meno abbondante, nelle pianure del pari che su’ monti. 2. T. patellatus, Panz. — Niger, cano pubescens, mesonoto po- lito, punctulato, metanoto antice subclathrato, area dorsali grosse lon- gitudinaliter plicata; antennarum scapo antice, pronoti margine postico cala interrupto, callis humeralibus, fasciola scutelli, abdominis fasciis sex o, quinque PD tibiis tarsisque flavis. -» Long. corp. mill. 11; exp. al. mill. 17. o” antennis fere ut in cribrario O constructis, at art. 7-10 minus serratis; pedum anticorum femore semicordato flavo , supra convexo ; vitta media flexa nigra, infra concaviusculo, ad basin marginis antici unco elongato munito; tibia subprismatico-fusiformi , apice supero spi- nulis binîs porrectis, infero calcare valido terminata, latere în scutum obcordatum expanso. Crabro patellatus , Panz. Fn. germ. 46, 4.70" «VV. Lind. II, 13, 3. Thyreopus patellatus, Lep. Ann. 756, 3. - Hym. 161, 3. Crabro dentipes, Panz. l. c. 46, 9. P Crabro ( Thyreopus) patellatus, Dahlb. 356, 232. Specie piuttosto rara in Italia: ne abbiamo un solo individuo della Toscana, ricevuto dal Piccioli. V. Thyreocnemus , nob. Corpus robustum; abdomine elongato adhaerente, laevi, flavo picto. Mesonotum rude punctato-coriaceum ac posterius substria- tum. Pleurae confertim punctatae ac longitudinaliter strigosae. Metanotum rugosum , areis lateralibus nitidis transverse subti- liter striatis. Antennae of 13-articulatae , normales. Stemmata in triangulum obtusum disposita. Pedes antici in sexubus dif- formes. La specie che costituisce il tipo di questo gruppo presenta caratteri pe quali stabilisce un anello medio tra i Tireopi ed i Ceratocoli. Pro- babilmente il Ceratocolus Loewi, Dahlb. dovrebbe associarsi a questo gruppo , avendo varii caratteri comuni , come l’ addome levigato, le antenne di 13 articoli ne’ maschi. 1. T. pugillator, nob. — Niger, fusco fulvescente pilosus, clypeo ( in fundo flavo bimaculato ) vittisque duabus orbitalibus argenteo to- mentosis; antennarum scapo, pronotîi margine postico, fascia scutellari, abdominisque fasciis sex, 1.2 semilunari utrinque abbreviata, 2.% et 3.3 interruptis, pallide citrinis ; tibiis tarsisque testaceis; pronoli angulis subspinoideis. == Long. corp. mill. 10; exp. al. mill. 16. e” pedum anteriorum femore basi infra elato-angulato subtriangulari, dorso convexo, infra excavato laevi, angulo valido mucroniforme in- curvo ; tibia exlerne scutata , scuto fere semicirculari nigro, margine apicali testaceo spinulis praedito. = p invisa. Specie assai distinta. Ne abbiamo un individuo maschio rac- colto sul monte Matese in luglio 1845. V. Thyreocerus, nob. Corpus subrobustum, abdomine adbaerente, flavo picto. Anten- narum flagellum GY articulis primis quatuor transversis depres- sis vix distinctis, cochlear rectangulum efficientibus , ultimo co- nico. Thorax confertim punctato-scaber; metanoti area dorsalis nullimode distinceta. Stemmata in triangulum obtusum disposita, Pedes antici 5? normales, Femina invisa, La singolare forma delle antenne del maschio di questo piccolo Cabro- nino è stata ben descritta dal ch. Spinola nel suo Cr. crassicornis, il quale non esitiamo a considerare anche specificamente identico a quello che noi abbiamo di Sicilia, non ostante talune varianti nella macchiatura del- l'addome. Le maggiori affinità del sottogenere sono co’ Thyreopus, da' quali differisce pe’ piedi anteriori normali. 1. T. crassicornis, Spin. — Niger, cinereo pubescens, antenna- rum scapo et pedicello, mandibulis apice excepto, callis humeralibus , segmentorum abdominalium maculis lateralibus pedibusque basi excepia flavis 3 thorace crebre et confertim punctato, opaco , metathoracis areis lateralibus subnitidis, subtiliter oblique striatis. G* = Long. corp. mill. 6; exp. al. mill. 10. Crabro crassicornis, Spin. Ins. Lig. IV, p. 262. Variat: a. abdominis segmentis quinque anticis maculis duabus fla- vis, în seg. 5.° in fasciam coalitis (Spin. ) b. segm. 1.° tinmaculato; 2.° maculis duabus ovalibus obli- quis; 3.° lineolis duabus; 4.° fascia interrupta flavis. Spinola descrisse questa specie sopra individui della Liguria, de'quali non abbiam trovato alcuno nella sua collezione. Noi ne Ann. 1866. 9 — 00 — abbiamo un individuo del mezzogiorno della Sicilia. Un altro ne possiede del Piemonte il sig. Garbiglietti. VI. Anothyreus , Dahlb. Corpus robustum, abdomine adhaerente, flavo picto. Mesono- tum subtilissime coriaceum: pleurae politae punctatae: metano- tum punctato-rugosum. Stemmata in triangulum obtusum dispo- sita. Antennae et pedes antici in utroque sexu normalia. 1. A. trinotatus, nob. — Niger, cinereo pilosus , clypeo argen- teo tomentoso; mandibulis, antennarum scapo, abdominis maculis dua- bus in segmento secundo fasciaque în segmento quinto, ribiis anteriori- bus extus, posticis lotis femorumque mediorum parle infera sulphureis ; alis fuliginosis venis fuscis, tegulis piceîs ; capite et mesonoto subtilis- sime coriaceis , pronoto polito nitido , licet piloso ; metanoti area dor- sali punctata, subtiliter oblique strigosa, medio canaliculata. — Long. corp. mill. 10; exp. al. mill. 16. q valo. an. dorsali elongato-triangulari , postice angustata canali- culata , laevi nitida, grosse punctata. — &* invisus. Variat: abdominis segmentis primo tertio et quarto lineola utrinque sulphurea. Anothyreus trinotatus, A. Cost. Ann. del Mus. Zool. 1864, p. 19 (senza i caratteri). Sembra questa specie molto rara. Noi ne abbiamo l' indivi- duo tipo del Piemonte, ricevuto in dono nel 1864 dal prof. Luigi Bellardi. Nel Museo di Torino ne esiste un altro di Sardegna, che offre la varietà indicata. VII. Ceratocolus , Lepel. Corpus robustum, abdomine adhaerente, crebre punctato, fla- vo picto. Mesonotum et pleurae crebre punctata. Metanotum ru- gosum. Stemmata in triangulum obtusum disposita. Pedes ac an- . tennae in utroque sexu normalia. a) pedes antici in sexubus conformes, normales. e O b) pleurae grosse punctatae ; feminae valv. an. dors. plano-convexa, posterius concaviuscula, late rotundata, 1. C. subterraneus , Fab. — Niger , crebre punctatus, anten- narum scapo, pronoli fascia interrupta, callis humeralibus (scutello et linea postscutelli) abdominisque fasciis sex o*, quinque 9, tribus anterioribus interruptis, flavis; pedibus flavo-forrugineis, summa basi ni- gris; pronoto angulis anticis acutis prominulis; mesopleuris politis mi- nus crebre punctatis; metanoto rugoso , area dorsali sulco lato margi- nato in fundo transverse rugoso, areîs lateralibus nitidis , transverse plicato-striatis. — Long. corp. mill. 8-9; exp. al. mill. 14-15. Variat: a. abdominis segm. 1.° 2.° et 5.° macula utrinque, 4,° et 5.° (et 6.° o° ) fascia flavis. b) — segm 2.°, 3° et 4° macula utrinque, 5° et 6° fa- scia flavis : DS. Crabro subterraneus, Fab. Ent. Syst. II. 295, 7— Rossi, Fn. Etr. n. 883. — Dahlb 370, 240. Ceratocolus philanthoides, Lep. Ann. 742, 3. — Hym. 147, 3. Trovasi nel Piemonte (Ghiliani : Garbiglietti) ; nella Sardegna (coll. M. T.) bb) pleurae subtiliter punetato-coriaceae: 9 valv. an. dors. postice angustata canaliculata. 1. C. meridionalis, nob. — Niger subopacus punctatus, mandi- bulis apice excepto , antennarum scapo , linea pronoti interrupta, cal- lis humeralibus , mesonoti punctis duobus posticis ad scutelli angulos , linea postscutelli , abdominis maculis duabus in segm. 2°, 5°, 4.0 (illis segm. 5.i minoribus) fasciaque in segm.5.° 9, 5.° et 6° SA pedibus- que maxima ex parte flavis ; metanoti areis lateralibus coriaceis. Long. corp. mill. 8-9 1j2; exp. al. mill. 14-16. oO antennarum art. 3° 4.° et 5.° infra distincte emarginatis, pe- dibus flavo-fulvescentibus summa basi nigris. 4 pedibus flavis , coris trochanteribus et femorum maxima parle migris. Variat: a. maculis segm. 4.i in fasciam subinterruptam coalitis o. b. punctis metanoti lineaque postscutelli deficientibus ; fascia segm. d.î in medio coaretata. ? Ceratocolus punetatus, Lep. Ann. 479, 9. — Hym. 159, ci nei ia ? Crabro impressus , Smith, Hym. Brit. Mus. 401, 38 (1). Specie assai distinta, che figura per la prima volta nella Fau- na Italiana, da noi raccolta nella Terra d'Otranto, ove non sem- bra assai rara. Osservazione. La forma degli articoli delle antenne del maschio ci fa chiaramente vedere in questo Crabronino il Ceratocolus purctatus, Le- peletier. Però la struttura della valvola anale dorsale della femmina (sesso che il citato autore anche descrive ) non essendo quale egli la stabilisce tra i caratteri del suo genere Ceratocolus , ci lascia in dubbio intorno alla identità della specie. L'è perciò che l abbiamo distinta con diverso nome. aa ) pedes antici in sexubus difformes. 3. Cc. alatus, Panz. — Niger, antennis basi flavis, dein ferrugineis, apice migris; callis humeralibus, tegulis alarum pedibusque flavis ; abdo- minis fasciis ST quinque (in segm. 2-6), P quatuor ( in segm. 2-5), tribus anticis sacpius late interruptis, pallide flavis; metanoto postice et lateribus transverse plicato-striato. — Long. corp. mill, 7-8 ; exp. al. mill. 13. S* capite magis angustato quam 9; tarsorum articulo primo exter- me in scutum elongatum angustum pellucidum dilatato. Variat: abdominis segmento primo , metanoto ac pronoto flavo bino- tatis. Crabro alatus, Panz. Fn. germ. 46, 6. Ceratocolus alatus, Lep. Ann. 750, 10.- Hym. 156, 10. Crabro (Ceratocolus) alatus, Dahlb. 372, 241. Specie piuttosto rara in Italia. Noi ne abbiamo osservato sol- tanto un individuo maschio del Piemonte, tra gl’ Imenotteri co municatici dal sig. Garbiglietti. Osservazione. La forma che presenta il capo di questa specie ace (4) Lepeletier avendo dato lo stesso nome specifico ad un Solenius e ad un Ceratocolus , il sig. Smith, che non ha ammesse neppure le sezioni, ha creduto 5 PP ’ lasciare quel nome per il primo e mutare quello del secondo, 69) cenna a quella che diviene poi assai caratteristica ne' Thyreus , di cui non ha la disposizione degli ocelli. VII. Tnyreus, Lepel. Corpus in sexubus difforme, gf minus robustum, capite pone oculos protracto, compresso-angustato, thorace ovoideo pronoto subpyramidale ; f magis robustum, normale, pronoto transver- so angulis anticis spinoideis. Abdomen adhaerens, flavo pictum. Mesonotum et mesopleurae creberrime punctata; metanotum ru- gosum. Pedes antici itidem in sexubus difformes. Stemmata in triangulum aequilaterum disposita. Antennae in utroque sexu normales. Feminae valv. an. dors. posterius angustato-producta, canaliculata, La diversità nella forma generale del corpo tra i due sessi, che non riscontrasi in alcuna altra specie della presente sotto-famiglia, è carattere a bastanza organico e rilevante per giustificare l'idea del Lepeletier di isolare questo Crabronino in separato e speciale gruppo. 1. T. vexillatus, Panz. — Niger subnitidus , crebre punctatus , (L sacpius antennarum basi, fascia pronoti interrupta, callis humerali- bus, et fascia scutelli flavis) abdominis segmentis omnibus flavo fasciatis, fasciis anticis saepe interruptis; pedibus pallide flavis, posticis nigro no = tatis; vertice sulculo utrinque lineari. = Long. corp. mill. 8-10; exp. al. mill. 14-16. o pedum anticorum femore et tibia incrassatis, fimbriatis; tarsis ar-= ticulo primo externe in scutum marimum subquadrato-rotundatum pel- lucidum, in facie postica concava lineis tribus transversis parallelis fu- scis ornatum expanso, secundo et tertio in scutum subsemilunatum di- latatis; pedum intermediorum femore infra basi acute angulato. Variat: a. abdominis fasciis abdominalibus omnibus integris, see of, quinque L. b. fascia secunda tantum interrupta. SI. c. fascia secunda et tertia interruptis, Sf d. fasciis tribus anterioribus late interruptis. GN x Crabro clypeatus, Fab. Ent. Syst. II, 297, 15 (non Lin.)—Rossi, Fn. Etr. n. 880— Spin. Ins. Lig. I. 105, 6. — 70 — Crabro vexillatus, Panz. Fn. germ. 46, 5, g*Dahlb. 375, 215, o” p—_ Wesm. 14, 27. Thyreus vecillatus, Lep. Ann. 02,1. Solenius lapidarius, Lep. Ann. 721,8 9 - Hym. 117, 1. 2 Crabro philanthoides , Panz. 1. c. 83, 15 (var. c. 9) -— Spin. Ins. Lig. 177, 10. Specie diffusa per tutta l'Italia. IX. Solenius, Lepel. Corpus robustum elongatum, abdomine adhaerente,flavo picto (ut plurimum fasciato). Mesonotum punctato-coriaceum. Pleurae pun- ctatae ac longitudinaliter striatae aut strigosae. Metanoti area dor- salis rugosa. Stemmata in triangulum aequilaterum (raro obtusum) disposita. Antennae maris infra dentatae vel simplices. Feminae valv. an. dors. postice angustato-producta, canaliculata. Pedes in utroque sexu normales. a) stemmata in triangulum aequilaterum disposita. 1. S. cephalotes, Fab. Niger, elypeo orichalceo; antennarum scapo et pedicello citrinis , dorso: nigro notatis , flagelli articulis ulti- mo praeposilis ferrugineîs; mandibulis medio, pronoti fascia postica sub- interrupta, callis humeralibus (scutelli punctis duobus ac linea post= scutelli ) abdominisque fasciis ser O, qninque P (saepius secunda ma- jori ac quatuor anterioribus interruptis), femorum apice, tibiis tar- sisque flavis; metanoti area dorsali punctato-coriacea ac longitudinali= ter plicata, sulco medio marginato in metanoti partem posticam amplia- to. — Long. corp. mill. 10-12; exp. al. mill. 16-18. o antennarum articulis 3.° 4.° 5.° et 6.° infra profunde emargi- natis et apice conico-dentàtis. Crabro cephalotes, Fab. Piez. 308, 5.—Panz. Fn. germ. 62, 16.—= Lep. Ann. 697, 1. - Hym. 100, 1. — Dahlb. 408, 273. Crabro vespiformis et cephalotes, V. Lind. 54, 12 et 55, 13. Trovasi nella Toscana (Piccioli); nella Sicilia (1). (1) Lo scarso numero d’ individui che abbiamo a nostra disposizione non cj permette di pronunziare alcun giudizio sulla validità specifica del S. seacinctus, secondo le note differenziali enunciate dal sig. Wesmael. bici LI ni 2. S. ehrysostomus, Lep.— Niger, clypeo GY argenteo, q aureo sericeo; antennarum scapo antice citrino , pronoti fascia postica in- terrupta , callis humeralibus, fascia scutelli, linea postscutelli , abdo- minis fasciis sex DA, quinque 9 ( mediis saepius interruptis ) flavis; pe- dibus flavis, coxis, trochanteribus, femoribus anterioribus dorso infraque, posticis maxima parte nigris, tibiis posticis apice ferrugineis; metanoti area dorsali subconfuse punctata et rugosa, parte postica areis binis mar- ginatis. = Long. corp. mill. 9-10; exp. al. mill. 14-15. o” antennarum arliculis 3.° et l.° infra dentatis, quarto crasso dor- so convexro, quinto et sexto parum excavatis apice obtuse tuberculatis. Variat: abdominis fascia segmenti primi in puncta tria soluta. Crabro chrysostomus , Lep. Ann. 70, 7. 9 - Hym. 107, 7. Crabro comptus, Lep. Ann. 705, 8. P gf - Hym. 108, 8. Crabro fossorius, Panz. Fn. germ. 62, 41 (n. Lin.): P Crabro lapidarius, Panz. l. c. 90, 12 (n. Fab.): of — Dahlb. 405, 702. Crabro swylurgus, Shuck. Foss. Hym. 139, 9. Ne abbiamo un solo individuo maschio , della Toscana, dona- toci dal sig. Piccioli. Trovasi ancora nel Piemonte (Garbiglietti). aa) stemmata in triangulum obtusum disposita. 3. s. lituratus, Panz.— Submagnus , niger, mandibulis , anten- narum scapo , pronoti fascia subinterrupta , callis humeralibus, ma- cula pone eos, metanoti punctis duobus posticis ad scutelli angulos, fa- scia scutelli, linea postscutelli, maculis duabus posticis metathoracis, ab- dominis macula magna segmenti primi fasciisque quatuor (in segm. 2.5 ) latis continuis, pedibusque maxima parte flavis; ventre obscure castaneo, seqm. 2.° et 5.° maculis duabus flavis; metanoti area dorsali convera, laevi, longitudinaliter oblique strigosa, canalicula media infra latiore in foveolaim ovatam terminata. 2. —Long. corp. mill. 11; exp. al. mill. 17 (1). (1) Il maschio non è stato ancora descritto. Noi dubitiamo le appartenga uno ricevuto ancora dal Piccioli , nel quale gli ocelli sono pur disposti in triangolo ottuso. Esso differirebbe da’ maschi delle altre specie per le antenne tutto af- fatto semplici, e dalla femina poi in quanto a colorito per la mancanza di mac- chia gialla dietro i calli omerali, pel 1.° anello addominale nero con due lunette trasversali gialle e per le fasce del 2.° e 3.° anello interrotte, per gli anelli ven- trali tutti con fascia marginale giallo-livida. Ci auguriamo che ulteriori comu- op Crabro lituratus, Panz. Fn. germ. 91, 13. P— Spin. Ins. Lig. I, 163, 1. — Lep. Ann. 702, 5 - Hym, 105, 3. Trovasi nel Piemonte (Garbiglietti); nella Liguria (Spinola) ; nella Toscana (Piccioli); nel Napoletano; nella Sicilia (Wesmael), l. s. luxuriosus, nob. — Medius, niger, mandibulis, antennarum scapo, pronoti fascia postica subinterrupta , mesonoto utrinque macula triangulari in angulis anticis, altera ad scutelli angulos punctisque binis ante sculellum, callis humeralibus, puncto sub tegulis, vitta verticali obli= qua maculaque discoidali in mesopleuris, fascia scutelli, maculis dua- bus posticis metanoti, punclis binis in hujus area dorsali , abdominis segm. 1.° dorsali margine postico excepto, fasciîs quatuor latis integris (in segm. 2-4), fasciis tribus ventralibus, pedibusque maxima parte fla- vis; melanoti area dorsali oblique strigosa, canalicula media angustis- sima acquali în metanotum continuata. se — Long. corp. mill. 10 ; exp. al. mill. 16. Ne abbiamo un individuo femmina delle province napoletane, raccolto sulle colline di Sanseverino dal sig. G. Nicodemo. X. Ectemnius, Lepel. Corpus robustum, abdomine adhaerente, flavo fasciato aut ma- culato. Mesonotum punctato-coriaceum; pleurae punctatae ac lon- gitudinaliter striatae; metanoti area dorsalis rugosa. Mandibulae in margine interno dente valido armatae. Stemmata in triangu- lum obtusum disposita. Pedes in utroque sexu normales. Mares antennarum flagelli articulis aliquot infra emarginatis. Feminae valv. an. dors, posterius angustato-producta, canaliculata, 1. E. vagus, Lin. —Mger nitidus, antennarum scapo, mandibulis medio, callis humeralibus, linea postscutelli (scutello), abdominis fasciis tribus (in segm. 2.9, 4° et 5.°) duabus primis saepius, tertia rarius în- terruptis , pedibusque ex parte flavis; pronoti angulis anticis O* denti - formibus, 9 vix acutiusculis. Long. corp.mill. 7-11; exp. al. mill.13-16. nicazioni del lodato entomologo fiorentino ci pongano al caso di sciogliere il dubbio. Dahlbom cita erroneamente (p. 422 e 426) quesia specie nel C. fossorius. — ngi o antennarum articulis quinto levius et sexto profundius infra emarginalis — Q segm. ventralibus levibus ante marginem posticum punctatis. Flavedo mandibularum, antennarum scapi nec non thoracis nonnun- quam deest. Quoad abdominis picturam varietates magis conspicuae sunt: a. segmentum secundum et quartum macula utrinque, quintum fascia interrupta. b. segm. secundum et quartum macula utrinque, quintum fascia integra: A 9. Cc. segm. secundum macula utrinque, quartum et quintum pi et scatum of fascia integra. d. segm. secundum et quartum fascia subinterrupta , quintum Pi quintum et sextum of fascia integra. e. segm. secundum maculis duabus vel fascia interrupta ; quar- tum, quintum et sexlum fascia integra: o. f. segm. 2.um 4.um S.um et 6.um fascia integra: A. g. praecedenti similis, sed segm. 1.° maculis duabus: A. h. segm. f.um et F.um maculis duabus, 2.um, 4,um et 5.um (et - 6.um ' ) fascia integra. (ant. articulis 1.° 2.° et 3.° basi flavis, interdum secundo dorso nigro) (1). Sphex vaga, Lin. Fn. Suec. 1661. Crabro vagus, Fab. Ent. Syst. II, 290, 17—Panz. Fn. germ. 26, 10, == Rossi, Fn. Etr. 881.— Spin. Ins. Lig. I. 105, 4. Solenius vagus, Lep. Ann. 722, 9. - Hym. 147, 28. Crabro (Ectemnius) vagus, Dahlb. 392, 268. Trovasi nel Piemonte (Craveri); nella Toscana (Piccioli); nelle province Napoletane assai frequente, sopra monti del pari, che in pianure; nella Sicilia (Minà Palumbo). — Varietas sulphureipes, Sm. == Niger, antennarum scapo, mandi- bulis apice excepto , pronoti fascia , callis humeralibus, scutello , post- scutello, abdominis fasciis tribus, prima subinterrupta, pedibusque fla- vis; his coxis trochanteribus et femorum summa basi nigris. A _P. (1) Ne abbiamo un individuo femmina di assai piccola statura, distinto non tanto per avere i soli anelli secondo e quarto con due lineette gialle, ma per la forma della valvola anale dorsale che non si prolunga in dietro, ma è quasi esattamente triangolare. Attendiamo però averne altri individui, e di riconoscere ancora il maschio , per poterne determinare la diagnosi della specie, che dir si potrebbbe £. pumilus. Ann. 1866. 10 —_ TA cs Crabro sulphureipes, Smith, Hym. Brit. Mus. IV, 415, 121. Smith crede che questo Crabrone sia distinto dal vagus per gli angoli del protorace più acuti: differenza che non troviamo a bastanza mar- cata per distinguere una specie. Ciò che gli dà un abito particolare l'è la maggiore estensione del colorito giallo. Trovasi nella Sicilia (Smith.); nella Terra d'Otranto. 2. E. dives, Lep. — Niger, antennarum scapo , mandibulis me- dio, pronoti margine postico , callis humeralibus, mesonoti puncto u- trinque ad scutelli angulos anticos (scutello),linea postscutelli abdominisque maculis duabus segmentorum dorsalium primi et quinti (et 6. N ) saepe in fasciam coalitis flavis; pronoti angulis anticis in spinam obli» quam o, in dentem acutuin P productis. Long.corp. mill. 7-8; exp. al. mill. 12-13 i o* antennarum articulis 5.° et 6.% infra emarginatis; tarsis anticis articulo 1.° et 2.° tenuîbus, ampliatis, convexo-concavis, pellucidis, în- termediis art. 1.° brevi incrassato , apice interne oblique truncato ac spinulis ciliato. i Variat: pictura thoracis, et quoad illam abdominis: a. segm. 1.° lineis duabus transversis, 2° 3.° et 4.° maculis duabus ovalibus, illis segm. 2.i majoribus , 5,° (et 6° Gt } fascia ‘integra. Di segm. 1.° lineis duabus punctoque medio. segm 1.° fasciola unica biundulata; ceterum ut in var. a. segm. 1° immaculato; ceterum ut în a. —— maculis seqm. 4.i in fasciam coalitis. segmentis 2.°, 5.°, 4.° et 5.° maculis duabus. segimentis 1.°, 3.°, 4.° et 5.° lineolis duabus decrescentibus (an- tennarum scapo magna ex parte mandibulisque nigris ). meo no Solenius dives, Lep. Ann. 716, 4 - Hym. 122, 5. Crabro (Ectemnius) dives, Dahlb. Hym. 396, 269. Trovasi nel Piemonte (Garbiglietti); nella Toscana (Piccioli) ; nel Napoletano. 3. E. guttatus , V. Lind. == Niger, antennarum scapo ex parte, mandibulis medio, callis humeralibus , abdominis segmentis 2.°-5.° e maculis duabus pedibusque ex parte flavis; pronoti angulis anticis via acutiusculis. = Long. corp. mill. 7-8; exp al. mill. 12-13. o” antennarum articulis 3.° et 5.° profunde, 4.9 leviter infra emar- ginatis, tarsis anticis ut în E. dives, intermediis normalibus. Variat: quoad picturam abdominis: a. segmentis 2.°, 3.0 4.° et 5.° maculis duabus ovalibus, il- lis segm. 2.i majoribus, ceteris decrescentibus. of be b. segm. 2.° 5.° et 4° maculis duabus minutis pallide flavis; d.° immaculato. Crabro guttatus, V. Lind. II, 49, 9. Crabro (Ectemnius) guttatus, Dahlb. 400, 270. Crabro spinicollis, Herr. Schaff. Fn. germ. 181, 27, tab. 1e2. Crabro parvulus, ejusd. 181, 37, tab. 15 o. Trovasi nella Toscana (Piccioli); nelle province napoletane me- no frequente. XI. Crabro, s. s. Corpus robustum, abdomine adhaerente, flavo picto. Mesono- tum striatum, striis anticis transversis nonnunquam subarcuatis, posticis longitudinalibus. Pleurae totae longitudinaliter striatae. Mandibulae in margine interno unidentatae. Antennae in utroque sexu 12-articulatae. Stemmata in triangulum obtusum disposita. Pedes in utroque sexu normales. Feminae valvula anali dorsali posterius angustato-producta, canaliculata. _ 1. C. striatus, Lep./Niger, antennarum scapo, pronoti margine postico integro vel interrupto,callis humeralibus, puncto sub alarum radice, fascia scutelli (et postscutelli), abdominis fasciis Q quinque integris, of sex,quarum anterioribus saepius interruptis, pedibusque ex parte flavis Long. corp. mill. 12-15; exp. al. mill. 16-20. oO antennarum articulo ultimo infra concaviusculo, apice compresso obtuso ; tarsorum intermediorum arliculo primo supra convextusculo , infra concaviusculo , margine inferiore ante apicem nonmihil arcuato- ampliato , spinulisque fulvis ciliato. e q valo. an. dors. utrinque pilis rigidis ferrugineis barbata. Variat: puncto sub alarum radice nullo, ac fasciis abdominalibus ma- gîs interruptis. — 76 — Crabro striatus, Lep. Ann. 707, 9- Hym. 110, 9. Crabro cephalotes, Oliv.—Panz. Fn. germ. 62, 6, g— Spin. Ins: Lig. lI, 179, 11. — Palm. Notam. Crabro interruptus, Dahlb. 418, 275. Crabro lindenius, Shuck. Foss. Hym. 148, 10. 2 a Blepharipus striatulus, Lep. Hym. 143, 2. Trovasi nel Piemonte (Garbiglietti: Craveri); nella Liguria (Spi- nola); nel Napoletano e nella Sicilia poco abbondante. Gen. Oxyhelus, Latr. Corpus robustum , abdomine adhaerente. Postscutellum squa- mulis duabus liberis invicem remotis praeditum, Metanotum mu- crone subcentrali armatum. Alae anticae cellulis cubitali et di- scoidali per venulam coecam separatis , ac primo intuitu cellu- lam unicam formantibus. Mares clypeo apice tridentato, dorso carinato, carina in den- tem medium protracta ; valv. an. dors. quadrata. Feminae cly- peo in medio carinulato, valv. an. dors. convexo-depressa, sub- triangulari, apice rotundata. a) pictura abdominis flava s. sulphurea. b ) scutellum flavo bimaculatum c ) abdominis fasciae continuae. 1. 0. elegantulus, Gerst.— Niger, capite thoraceque aenescen- tibus flavido adpresso-pilosis , mandibulis ferrugineis apice nigris, pro- moti margine postico callisque humeralibus sulphureis, scutelli maculis duabus, postscutello cum squamulis, abdominisque fasciis quinque dor- salibus (in segm. 1-5 ) continuis anterius sinuatis fasciaque lata ven- trali ( in seg. 5,° ) flavis, ano laete ferrugineo ; geniculis , tibiis tar- sisque fulvis flavo variis, femoribus anterioribus infra pallidis; meta- noti mucrone latiusculo , apice rotundato, flavido subpellucido basi ni- gro. RP = Long. corp. mill. 7; exp. al. mill. 10. Variat: fasciîs abdominis dorsi modo angustioribus minusque sinua- tis, modo latioribus , magis sinuatis , ac praesertim prima in medio profunde emarginata. Oxybelus elegantulus , Gerst. gatt. Oxyb. 59, 2. ? Oxybelus fasciatus, Dahlb. 913, 7. L'abbiamo soltanto del Piemonte, ove sembra ancor raro. ce ) abdominis fasciae interruptae. 2. O. 14-notatus, Jur. — Niger, capite thoraceque aenescentibus flavido adpresso-pilosis, facie argenteo tomentosa , antennarum flagello brunneo-ferrugineo, mandibulis testaceis apice migris, pronoti margine postico (în 9 late interrupto ), callis humeralibus, maculis duabus scu- delli, hujus et postscutelli marginibus postico lateralibus, squamulis, ab= dominisque fasciis dorsalibus interruptis 6 9-5 £ (ultima tantum sae- pius integra ) flavis ; pedibus flavo nigroque vartis ; alis subfumatis ; metanoti mucrone angusto, apice truncato-rotundato. — Long. corp. mill. 4-5; exp. al. mill. 8-9. G' thoracis abdominisque pictura saturatiore , fasciis abdominalibus angustius interruptis ; tarsis posterioribus flavo-ferrugineis apice infu- scAtise=9 thoracis abdominisque pictura pallidiore, fasciis abdominali- bus angustioribus late interruptis, tarsis posterioribus ‘infuscatis apice ferrugineis. Variat: a. scutello immaculato : 9. b. scutello et pronoto immaculatis : dî ni, c. abdominis segmento 6.° 3, 5.° P immaculato. d. —— segmentis primis tribus tantum flavo maculatis. e. ano brunneo vel rufo-piceo. Oxybelus 14-notatus, Jur. Hym. pl. 11, g. 29—Lep. Hym. 220, 142=Gerst. gatt. Oxyb. 62, 3. Oxybelus 14-guttatus, Shuck. Foss. Hym. 112, 6. Trovasi in quasi tutta l’Italia, piuttosto abbondante. bb) scutellum flavo fasciatum. 3. O. scutellaris, nob. — Niger, mandibulis obscure ferrugineis apice nigris, pronoti margine postico, callis humeralibus, scutelli fascia lata, postscutello cum squamulis, abdominisque fasciis quinque interruptis ( in segm. 1-5 ) flavis ; pedibus anterioribus femorumque dorso nigris, posticis nigris tibiis basi flavis, tarsis fulvis, arliculo primo infuscato. = c* «= Long. corp. mill. 5; exp. al. mill. 9. Qaantunque di questo Ossibelo avessimo soltanto un indivi- duo, del Piemonte, pure non abbiam potuto far a meno di darne la diagnosi con distinto nome specifico, non potendolo riferire ad n alcuno di quelli descritti dal Gerstaecker, a causa dello scutello ornato di ampia fascia gialla. bbb. scutellum immaculatum. L. 0. fissus, Lep.- Niger, thorace brevissime pallido puberulo , facie argenteo micante, mandibulis ferrugineis apice nigris, antennarum flagello apice subtus ferrugineo; callis humeralibus et postscutelli squamu= lis pallide flavis ; abdominis fasciis dorsalibus interruptis quatuor (in segm. 1-4) suturate flavis, ano apice rufescente ; pedibus anterioribus genubus tibiisque (intus migris), posticis tibiarum basi flavis, tarsis omni- bus flavo-fulvescentibus ; mucrone brevi lato canaliculato, apice latiore distincte emarginato. — Long. corp. mill, 7; exp. al. mill. 12. Oxybelus fissus, Lep. Hym. 215, 5. Raccolto nel Napoletano, piuttosto raro. Osservazione == Il sig. Gerstaecker considera questo Oxybelus quale semplice varietà del precedente ; nondimeno osserveremo che quantun- que la spina del 74-notatus sia alquanto variabile , pure non presenta mai la forma caratteristica del fissus. 5. @. nigripes, Oliv. — Niger, abdominis segmentis dorsalibus duobus primis vel pluribus maculis duabus flavis; alis infuscatis venis fuscis; mucrone angusto apice truncato. == Long. corp. mill. 6-8; exp. al. mill 11-14. MR o thorace aenceo micante, pallido puberulo ; pronoti margine postico , callis humeralibus squamulisque postscutelli flavis ; pedibus an- terioribus femoribus infra tibiisque maxima parte , posticis genubus ac tibiarum basi flavis , tarsis totis ferrugineis ; abdominis segm. primis quatuor vel quinque flavo maculatis — 7 aterrima, nitida, thorace im- maculato, tibiis anticis intus tarsorumque articulo ultimo rufescentibus; abdomine plerumque segmentis primis duobus tantum flavo maculatis , rarius segm. 3.° et 4.° lineolis duabus flavis. Variat: a. squamulis postscutelli flavidis. b. tibiis medtis infra apice macula eburnea notatis. Oxybelus nigripes $ Oliv. Encyel. meth. VIII, 696, 12. «= Lep. Hym. 214, 6— Gerst. gatt. Oxyb. 71,6. Trovasi nel Piemonte ( Garbiglietti; Gribodo); nella Toscana (Piccioli); nelle Province napoletane. aa. ) thoracis abdominisque pictura eburnca. G. O. latro, Oliv. — Niger, scutello grosse et laxe punctato , mus crone apice latiore furcato ; ubdominis segmentis dorsalibus maculis dua- bus transversis eburneis ; squamulis pallidis 5 antennarum flagello plus minusve ferrugineo. — Long. corp. mill. 7-8; exp. al. mill. 13-14. _ @' pedibus nigris, tibiis anticis tarsisque omnibus rufis= Da pedibus rufis coxìs et trochanteribus omnibus feimoribusque anticis nigris; callis humeralibus albidis 5 mandibulis basi ferrugineis. Variat : o” femoribus mediis subtus' apice eburneis. . S femoribus mediis sublus nigricantibus. g Oxybelus uniglumis, var. Ross, Fn. Etr. 884. Oxybelus latro, Oliv. Enc. 594, 4 — Lep. Hym. 211, 1. c' Oxybelus armiger , Oliv. 1. c. 594, 5. — Lep. 213, 3. ot 9 Oxybelus latro , Gerst. gatt. Oxyb. 80, 10. Raccolto nelle province napoletane nei mesi di giugno e luglio, 7. O. variegatus, Wesm.—Niger, mucrone elonguto angusto, api ce rotundato; mandibulis ferrugineis basi testaceis summo apice nigris; pronoti margine postico interrupto, callis humeralibus, squamulis abdoe minisque maculis duabus in segmentis dorsalibus eburneis ; ano laete rufo, genubus, tibiîs tarsisque fulvo-rufescentibus. Q_- Long. corp. mill. © 4[2-6; exp- al. mill. 10-11. Oxybelus variegatus, Wesm. Hym. Fouis. 162, 6 — Gerst. 9%, 16. Oxybelus haemorrhoidalis, Oliv. Enc. 597, 14. Trovasi nel Piemonte (Garbiglietti; Gribodo); nelle province na- ‘poletane raro. 8. O. sericatus, Gerst. —MNiger , mucrone elongato angusto apice rotundato ; mandibulis ferrugineis basi flavidis, summo apice nigris , pronoti margine postico interrupto, callis humeralibus, squamulis abdo- minisque maculis dorsalibus eburneis; ano piceo; genubus tibiisque ful- vo-rufescentibus, femoribus anticis infra apice eburneo notatis. q-=Long. corp. mill. 7; exp. al. mill. 12. 1 Oxybelus sericatus , Gerst. gatt. Oxyb. 89, 13. Oxybelus trispinosus , Lep. 222, 14, (excdl. gf}. Trovasi nel Piemonte, piuttosto raro. — 80 — Gen. Beiomicrus, nob. Corpus parum robustum subleve, abdomine adhaerente. Post- scutellum squamulis duabus latiusculis margine interno contiguis praeditum. Metanotum mucrone brevi valido compresso erecto armatum. Alae anticae cellula appendicea angustissima; cellulis cubitali et discoidali per venulam coecam separatis, Stemmata in triangulum obtusum disposita. 1. B. italicus , nob. = Niger, nitidulus , brevissime cinereo pu- bescens, orbitîs frontalibus facieque inter antennas argenteo tomentosis, mandibulis ferrugineis basi flavescentibus apice nigris, tibiis tarsisque flavis, illis intus nigro notatis; alis subfumato-hyalinis ; metanoto con- cinne transverse punctato-rugoso. OT. = Long. corp. mill. 4 12; exp. al. mill. 8. Ne abbiamo un individuo del Piemonte. Questo genere, del quale non abbiam fatto alcun cenno nel prospetto premesso alla trattazione di questa sottofamiglia, perchè non ancora ci era noto, costituisce col genere Oxybelus un piccolo gruppo, che dir si po- trebbe degli Ossibelini, caratterizzato dal dietroscutello fornito di due squamette e del metanoto armato di pungolo. La differenza notevole fra i due generi sta in ciò, che negli Oxybelus le squamette partono da dietro i lati del dietroscutello e rimangono ben distanti fra loro ; nel gen. Belomicrus partono da tutto il margine posteriore, sono più am- pie e si toccano pel loro lato interno: il pungolo è assai corto robu- sto e compresso, e si eleva alquanto obliquamente senza superare il piano delle squamette. Aggiungesi a ciò un abito tutto affatto diverso, derivante dal corpo assai meno robusto, quasi liscio, scorgendosi appena con acuta lente una finissima puntinatura , senza alcuna macchia. Il prospetto adunqne de’ generi andrebbe cosi modificato nell’ ultima s1a parte. Il. Postscutellum squamulis duabus; metanotum mu- cronatum. a. squamulae angustae inter se distantes; mucro metanoti gracilis depressus +. . . . . @xybelus aa. squamulae amplae margine interno contiguae; mucro metanoti validus compressus brevis. Belomicrus — Y1-— GENERI DI SFECIDEI DI SEDE INCERTA Il genere Pison è uno di quelli, i quali dimostrano quanto so- vente i quadri di classificazione riescano insufficienti a compren- dere tutti i diversi generi di una famiglia, senza troppo sminuz- zare i gruppi secondarii. Esso in fatti presenta tale un insieme di caratteri, da non potersi acconciamente associare con altri. Il Lepeletier tenendo conto della smarginatura degli occhi lo ha riunito a’ Tryporylon, da’ quali è a nostro credere lontanissimo per l'abito e per la innervazione alare. A noi pare che le mag- giori affinità naturali siano co’ Larridei, non ostante non aves- sero nè le mandibole intaccate, nè la cellola radiale appendi- colata. Però il genere Silaon, il quale mentre è affinissimo a’ Pi- son tiene una piccola appendice nella cellola radiale , aggiunge ancora un argomento per farci vedere giustificato il nostro giu- dizio. Gen. Pison , Spin. Corpus robustum , subcylindricum, crebre punctatum ; abdo- mine adhaerente , segmentis singulis ante marginem posticum impresso-coarctatis. Oculi ad orbitam frontalem profunde sinuati. Stemmata in triangulum aequilaterum disposita. Alae anticae cel- lulis cubitalibus completis tribus, secunda parva triangulari longe petiolata , venulam transverso-discoidalem primam in ipso angu- lo interno excipiente ; tertia ad radialem valde angustata , basi lata, venulam transv.-discoid. secundam prope angulum inter- num excipiente: posticae cellula anali longe ante initium venae discoidalis terminata. Tibiae posteriores inermes. 1. P. ater, Spin. — Niger , unicolor, albido breviter pubescens , facie, clypeo nec non segmentorum abdominalium dorsalium margine po- stico argenteo tomentosis ; palpis flavescentibus; alis fumato-hyalinis.—= Long. corp. mill. 7-8; exp. al. mill. 13-14. Alyson ater, Spin. Ins. Lig. II, 253, tab. III, fig. XII. o*. Pison Jurini , Spin. Ins. Lig. II, 256.— V. Lind. II, 39, 1-0 Lep. Hym. 230, 1. Tachybulus niger, Latr. Gen. Crust. IV, 75. Trovasi nella Liguria (Spinola); nella Toscana (Piccioli). Aun. 1866. 11 — RR a Gen. Silaon , Picc. Corpus minutum subrobustum , abdomine adhaerente. Oculi ovales integri. Stemmata in triangulum aequilaterum disposita. Alae anticae cellulis cubitalibus completis tribus , secunda bre- viter petiolata, venulam transverso-discoidalem primam ad cen- trum excipiente , tertia obliqua angusta , basi vix quam ad ra- dialem latiore ; cellula radiali minutissime appendiculata. Tibiae tarsique levia. Genere evidentemente assai affine al Pison, dal quale principalmente differisce per gli occhi non sinuosi , per alquanta diversità nella in- nervazione delle ali anteriori. 1. s. compeditus, Picc. — Niger, subtilissime albido pubescens , facie argenteo tomentosa ; pronoti margine postico interrupto ( of postscutello , £ callis humeralibus ) albidis ; tibiis posticis macula ba- sali externa alba; alis hyalinis apice subfumatis, venis carpoque fuscis. —Long. corp. mill. 4-4 12; exp. al. mill. 8-9. Trovasi nella Toscana ( Piccioli ) ; nelle adiacenze di Napoli (Emery). x e P—_— = ——>y° SPECIE DI SFECIDEI DA AGGIUNGERE . AI genere Alyson. 3. A. tricolor, Lep. Serv. = Niger, thorace dorso et lateribus ru- fo-ferrugineo; abdominis segmento secundo maculis duabus albidis ; ore clypeo orbitis frontalibus antennarumque scapo infra albis; pedibus an- terioribus ferrugineis albido vartis, posticis nigris basi tibiarum albida; alis hyalinis, fasciis duabus fuscis; metanoto postice utrinque tuberculo spinoîdeo praedito, = Long. corp. mill. 6; exp. al. mill. 13. Alyson tricolor, Lep. e Serv. Encycl. X, 50, 4 — Lep. Hym. 89, 5. Trovasi nella Toscana. Ne abbiamo un individuo ricevuto in dono dal Prof. P. Savi, proveniente dalla collezione Passerini, — 83 — AI genere Cerceris, dopo la €. albonotata, aggiungi. 11.bis €. rubida, Jur. — Nigra, grosse crebreque punctata, abdo- sninis segmento primo laete rufo; vittis duabus cuneiformibus în orbitis frontalibus , pronoti angulis posticis , postscutello abdominisque fasciis dorsalibus duabus ( in segm. 5.° et 5.° ) anterius late emarginatis albi- dis ; gemiculis tibiis tarsisque flavis fulvescente vartis; antennis ferrugi- neis scapo infra flavo; mandibulis ferrugineis basi flavis apice migriss alis hyalinis, margine apicali fumatis. 9 = Long. corp. mill. 7: exp. al. mill. 12. Philanthus rubidus, Jur. JIym. p. 202, pl. 10, g. 23. Trovasi nella Toscana. Ne abbiamo un individuo femmina do- natoci dal Prof. P. Savi, proveniente dalla collezione Passerini, Per la struttura del clipeo, la scultura e la colorazione generale que- sta Cerceride simiglia perfettamente alla C. albonotata, dalla quale dif- ferisce pel primo anello addominale o nodo di un bel color rosso. ILLUSTRAZIONE DI UN CENTROLOFO pescato nel golfo di Napoli Il pronunziare sulla novità di un pesce di non piccolis- sima statura, vivente nelle acque del Mediterraneo, non è certamente cosa assai agevole. Nulladimeno nel caso di cui andiamo a parlare sembra non equivoca la sentenza, che si tratta di un pesce spettante al genere Centrolophus, ma specificamente tutto affatto nuovo. Nella prefazione al prece- dente volume di questo Annuario (pag. 36) noi ne diedimo l’ annunzio, ma non volendo stare al nostro giudizio, pro- curammo-ancora sentire il parere di coloro che più di altri in Italia si sono occupati di Ittiologia, come del sig. Bel- lotti e del Prof. Canestrini; ma tutti furono concordi nel confessare che quel pesce giungeva loro nuovo, quale ri- sultava ancora dal riscontro delle più accreditate opere ittiologiche. In vista di che ci siam determinati darne qui la descrizione, accompagnata da accurata immagine ritrat- ta dall’ animale uscito appena dal mare, e che conservasi preparato a secco nel Museo Zoologico sotto il nome che ora gl'imponiamo di Centrolophus rotundicauda, A. Cost. Tav. I. Corpo ovato-oblungo e compresso , stando la massima altezza ( che è verso il termine delle pinne pettorali ) alla lunghezza to- tale ( non compresa la pinna codale ) come uno a tre, e la spes- sezza massima essendo un poco meno della metà dell'altezza. Il capo in lunghezza, misurato dalla estremità del muso all’an- golo superiore dell’opercolo, oceupa poco meno del quarto della lunghezza totale del corpo : la sua altezza massima supera di poco la propria lunghezza. L’occhio, grande, dista dalla estremità del muso per una lun- LS a ghezza eguale al proprio diametro , il quale costituisce due set- timi della lunghezza del capo misurata come sopra. Il preopercolo è tutto cesellato da solchi raggianti un poco flessuosi: gl intervalli costiformi prolungansi sul contorno in al- trettante spine delicate e disuguali. Anche il sottopercolo per intero e la porzione angolare infe- riore dell’opercolo ed il sottorbitale anteriore sono così raggiati, con contorno finamente crenulato. La spina dalla quale si termi- na l’opercolo è delicata spianata e smussata. La mascella inferiore si avanza un poco al di là della superio- re, e quando la bocca è chiusa la sua rima è molto obliqua, ed in dietro non giunge alla verticale abbassata dal contorno ante- riore dell’ occhio. In sopra gl’ intermascellari ne occupano tutto il contorno , le ossa mascellari rimanendo interamente dietro. I detti intermascellari, del pari che i mascellari inferiori, sono guarniti di denti minuti, leggermente arcuati, posti in unica serie. Le pinne pettorali sono lunghe poco meno che un quinto del corpo, quasi falciformi, con 20 raggi, di cui il primo estrema- mente corto , il settimo più lungo di tutti. Le ventrali sorgono in corrispondenza delle pettorali , sono quasi egualmente lunghe, hanno un raggio spinoso e cinque ra- mificati : il primo eguaglia i due settimi del più lungo de’ ra- mificati. La pinna dorsale comincia a sorgere sul quinto anteriore del corpo, e si estende per una lunghezza di poco minore de’ due terzi della medesima. Essa si compone di 36 raggi, de’ quali i primi otto spinosi. Il primo raggio è assai corto e gli altri van- no crescendo gradatamente, per modo che tutta la pinna va leg- germente crescendo in altezza verso dietro. Gli ultimi raggi e- guagliano in lunghezza i due quinti dell’ altezza del corpo, e ri- piegati verso dietro raggiungono la origine de’ primi raggi ru- dimentali della pinna codale. L' altezza media della detta pinna dorsale, misurata coi raggi inclinati come naturalmente giacciono, eguaglia un quinto dell'altezza del corpo nel corrispondente sito. Essa per la metà inferiore è rivestita di squame, le quali fan se- guito a quelle che rivestono tutto il corpo. La pinna anale comincia quasi alla metà del corpo, in corri- spondenza de’ tre quinti della pinna dorsale, e si termina a paro — 80 — con questa, di cuiè poco meno alta; è parimente per una metà rivestita di squame. Si compone di 20 raggi, dei quali i due primi spinosi. Lo spazio compreso tra il termine delle due pinne descritte e l’ origine de raggi rudimentali della codale è circa di un terzo maggiore dell'altezza del tronco nella regione medesima, mentre poi dal termine delle dette pinne al termine del tronco si ha un quinto della lunghezza totale. La pinna codale calcolata dal punto in cui si termina il tron- co ha una lunghezza eguale a’ due undecimi del corpo, mentre misurata dalla origine de’ primi raggi rudimentali alla estremità de’ raggi più lunghi eguaglia un quarto della lunghezza totale del corpo. Essa à gli angoli largamente ritondati, ed il margine po- steriore a curva leggermente rientrante. Squame largamente ovoidali, e troncate nel polo pel quale sì attaccano: se ne contano ottantacinque serie dall’ apertura bran- chiale alla estremità posteriore: e treuta serie nell’ altezza mag- giore. Il colore è verdastro oscuro che passa al chiaro nella regione ventrale; con delle macchie indeterminate più fosche su’fianchi. Le dimensioni precise dell'individuo che possediamo sono le se- guenti. Lunghezza totale del corpo, non ‘compresa la pinna dodaleo io ATROCI OA Altezza massima del corpo rs tiles an NOR Dalla estremità del muso al contorno anteriore del- FiooChio!i o IRAN A I —— all’ estrema punta dell’ opercolo . . . . 0. 08 — alla origine delle pinne pettorali e ventrali. 0. 08 = alla origine della pinna dorsale . . . . 0. 08 fò ì —— alla origine dell’anale . +. +. +... + Lunghezza della pinna dorsale. +. +. è... è. —— della pinna anale |. +... +. +... —— delle pinne pettorali e ventrali . . . + ‘ ——— della pinna codale . . , . è... + Diametro.dell'occhiosltà Le Lio eo coessL9 (i Ti (3A Osservazione. Indubitatamente questo Centrolofo esser deve assai af- — 87 — fine al C. ovalis, che si conosce per la descrizione datane da Cuvier e Valenciennes sopra un individuo pescato nel Mediterraneo. Le prin- cipali proporzioni vi corrispondono esattamente ; nondimeno dalla su- detta descrizione si rileverebbe una diversità notevole nell’altezza della pinna dorsale, di cui i raggi più lunghi nell’ovalis si dicono eguali ad un quinto dell'altezza del corpo, oltre ad una diversa forma della pin- na codale. — 898 — NOTA sul Wexillifer De Filippii, Gasc. Nel precedente volume di questo Annuario abbiamo illustrato quel pesciolino che fu per la prima volta descritto da Cocco col nome di Krohnius filamentosus , e che per ventura avevamo ri- cevuto dal nostro mare in istato più integro che non era quello avuto dal Cocco. E mentre ne davamo per tal modo più com- pleta descrizione, dichiarammo il nostro parere, quello non fosse che un pesciolino di specie maggiore che con l’età cangia di for- ma. Oggi dobbiam dire lo stesso di un altro pesciolino, il quale non ostante si presenti pure con caratteri che non riscontransi in alcuna delle specie adulte già conosciute, nulladimeno accenna evidentemente ad una forma transitoria, la quale debba in seguito a trasformazioni ridursi a qualcuna di quelle che conosciamo sotto altra divisa. Lo stato de’ suoi visceri addominali, del cuore, delle branchie mostrano a chiare note essere un pesce il quale à ap- pena superato il periodo fetale. Di tal pesciolino ricevemmo in marzo 1870 un individuo vivente, dal quale facemmo ritrarre la effigie che esibiamo nella fig. I. della tav. II. Contemporaneamente altro individuo ne veniva portato al prof. Gasco , il quale fu sollecito darne notizia e la figura, dichiarandolo nuovo genere e nuova specie, e però denominandolo Vexillifer De Filippù (1). La descrizione esibitane non lascia cosa ad aggiuagere, e noi ci sarem- mo astenuti dal farne quì parola, se non fosse stato in prima per raccogliere in questo Annuario le diverse e più singolari forme di pesci nella prima età, delle quali altre ancor conosciamo,che farem conoscere nel prossimo volume; in secondo per esporre il nostro parere intorno alla importanza del genere Vexillifer, che ci sembra non sia diversa da quella del g. rohnius. In quanto alla famiglia cui debba appartenere, a noi pare sia ancora quella de’'Tenioidei; anzichè l’altra degli Ofidiidei: e ne prendiamo argomento dalla analogia, essendo appunto tra Tenioidei che ànno luogo maggiori trasformazioni , e quelli ancora presso i quali si osservano quei lunghi raggi filamentosi con larghe espansioni membranose. (î) Bullettino dell’ Associazione de’ Naturalisti e Medici, n. 4. SPECIE DEL GENERE PANDALUS RINVENUTE NEL GOLFO DI NAPOLI. Nella monografia del genere Pandalus della Fauna na- poletana, pubblicata sono ormai molti anni, descrivesi una sola specie raccolta nel golfo di Taranto, sotto il nome di P. Narwal, dichiarando l’autore non esservi per lui dub- bio lo aver sott’ occhi il erostaceo, medesimo dal Risso chiamato Palaemon pristis. Egli ne lasciò ancora una esat- ta figura, dalla quale si rileva*ancora meglio quale fosse la specie di cui trattava. L’ Heller, seguendo l’ esempio di Edwards, ha creduto cambiare la posizione, e ritenere col nome di Pristis quello che Fabricio, Latreille ed altri chiamarono Narwal, e dare questo nome ad altra ben di- versa specie. Noi pertanto non entriamo qui a discutere sul criterio che ha guidati i cennati Carcinologi ad adottare siffatta innovazione; diciamo soltanto che ambedue le no- minate specie trovansi nel nostro mare, e che oltre queste il golfo di Napoli ce ne ha offerte altre due, l’una assai affine alla terza specie riportata dall’Heller (P. brevirostres), l’altra assai distinta da tutte per un fatto singolare relativo alla disuguaglianza de’ piedi toracici del secondo pajo. Pandalus heterocarpus, nob. Mavi fio. 09ì Rostro gracile, nella parte libera lungo quanto il capo-torace ed i primi due o tre anelli addominali , il taglio superiore aven- do origine dalla metà dello scudo cefalo-toracico: la detta parte libera si trae innanzi quasi orizzontalmente pel primo terzo della lunghezza, ed è ascendente nel resto. Il margine superiore di Aon. 1866. 12 i tutto il rostro presenta dieciassette denti equidistanti fra loro, de quali i primi cinque restano sulla cresta cefalo-toracica, gli altri dodici sulla parte libera. Di questi ultimi i primi quattro sono più grandi e più distanti tra loro. Il margine inferiore ne presenta sedici. Il margine anteriore dello scudo cefalo-toracico da cadaun lato, superiormente alla inserzione del peduncolo delle antenne esterne e quindi tra questo e gli occhi, forma un angolo acuto spini- forme. Antenne interne col gambo robusto, ad articoli cilindracei, i due filetti gracili, quasi eguali, e lunghi tanto da superare di una metà l'estrema punta del rostro: l'esterno gradatamente ma poco ispessito verso la base. Antenne esterne lunghe due volte il corpo: la lamina giunge con la sua punta a poco men che la metà della parte libera del rostro. I piedi mascellari esterni, lorchè son distesi in avanti, raggiun- gono i tre quarti del rostro. I piedi toracici del primo pajo distesi in avanti superano ap- pena i piedi mascellari, de’ quali sono un poco più delicati. I piedi toracici del secondo pajo sono molto disuguali tra loro: il sinistro disteso supera di poco il rispettivo piede del primo pajo; il destro è lungo più che il doppio, è più gracile, ed ha la pic- cola chela più minuta ancora, cilindracea, co'diti più corti del carpo. I piedi toracici delle rimanenti tre paja son presso a poco eguali fra loro, e distesi in avanti sorpassano di poco quelli del primo pajo, forniti di spine minute. L'articolo tarsale è più lun- go del tibiale; l'unghia lunga quanto la metà dell'articolo tarsale, Delle lamine codali le laterali interne si terminano un poco prima della media; le esterne sono poco più lunghe di questa. Lunghezza dal margine anteriore dello scudo cefalo-toracico alla estremità delle lamine codali mill. 38: dal medesimo alla punta del rostro mill. 20. Pandalus crassicornis, nob. Tav. II, fig. 2. Rostro nella parte libera poco più lungo della metà della lun- ghezza dello scudo cefalo-toracico, avendo origine la carena ro- — 91 — strale dalla metà dello scudo stesso. Il margine ‘superiore del rostro à dieci denti quasi equidistanti, de’ quali i primi quattro stanno sulla cresta cefalo-toracica, gli altri sei sulla porzione li- bera; il margine inferiore ha cinque soli denti, il primo de’ quali corrisponde tra il settimo ed ottavo de’ superiori. Le antenne interne hanno il peduncolo che raggiunge i due terzi della parte libera del rostro: i due filetti sono quasi eguali in lunghezza, lunghi quanto i due terzi del corpo : l'esterno verso la base è notevolmente ispessito e fittamente frangiato. La lamina delle antenne esterne supera appena la estremità del rostro , ed è terminata da spina. Il contorno anteriore dello scudo cefalo-toracico da cadaun lato presenta due spine aguzze; l’una immediatamente sotto l’arco orbitale , l’ altra che si protende sul mezzo del peduncolo delle antenne esterne. I piedi mascellari sono discretamente robusti, e distesi supera- no per un sesto la punta del rostro. I piedi toracici del primo pajo parimenti distesi giungono con le estremità ai due terzi del rostro. Quelli del secondo pajo distesi in avanti si terminano al livello de'piedi mascellari; la chela è allungata , quasi cilindracea, alquanto compressa, i diti poco men lunghi del corpo. I piedi toracici delle altre tre paja sono delicati e decrescenti in lunghezza , gli anteriori superando di poco i piedi cheligeri: gli articoli femorale, tibiale e tarsale sono inferiormente provveduti di spine; l'unghia è lunga meno della metà dell'articolo tarsale. L'ultimo anello addominale presenta posteriormente quattro acute spine, delle quali le due interne abbracciano la base della lamina codale media, le due esterne restano sopra il peduncolo comune delle lamine codali laterali. Lamina codale media terminata in punta aguzza e provveduta su ciascuno de’ due spigoli dorsali ottusi di quattro delicate spi- nuzze : il margine apicale con frangia di peli. Le lamine late- rali lunghe presso a poco quanto la media; le due esterne ter- minate da spina nel margine esterno. Lunghezza dal contorno anteriore del capotorace alla estremità delle lamine codali mill. 43; dallo stesso alla punta del rostro mill. 8. — 92 — La brevità del rostro fa naturalmente intravedere una grande affi- nîtà tra il Pandalus ora descritto ed il brevirostris, Ratk. della Nor- vegia, e che Il’ Heller riporta ancora come rinvenuta nell’ Adriatico. Nondimeno la forma del rostro , la proporzione tra la parte libera del medesimo e quella che si continua sullo scudo cefalo-toracico, i rapporti di lunghezza tra il rostro medesimo ed il peduncolo delle antenne ester- ne, la brevità de’ piedi tutti che nel brevirostris superano di molto la punta del rostro , e molti altri caratteri distinguono nettamente la no- stra specie da quella del Ratke. i Ambedue questi Pandali sono stati pescati nel golfo di Na- poli a grande profondità. ILLUSTRAZIONE ICONOGRAFICA DELLE SPECIE NUOVE 0 MENO CONOSCIUTE D' IMENOTTERI ITALIANI La natura del lavoro cui già da qualche anno abbiamo dato cominciamento col titolo di Prospetto Sistematico de- gl’ Imenotteri Italiani mentre ci permette di dar notizia di tutto ciò che quest’ ordine d’ Insetti ci porge, non sì presta per aggiungere quelle illustrazioni che ‘per talune specie sono indispensabili, onde non avanzino equivoci sulla loro ricognizione. A completare quindi questa che dir si po- trebbe una lacuna, abbiamo stimato esibire in separato lavoro la illustrazione iconografica di siflatte specie, la quale costituirà quasi un’appendice al detto Prospetto. Nella scelta delle specie abbiam preferite quelle che non appar- tengono alle provincie napolitane ; poichè queste trovano il loro posto nella Fauna Napolitana , di cui ci propo- niamo proseguire la pubblicazione. Per tal modo la Storia degl’ Imenotteri Italiani potrà venire completamente e- spletata. 14. Dryudella Spinolae, A. Cost. Tav. II, fig. 1. Maschio. Antenne bruno-rossastre , più oscure o quasi nera- stre verso l’ estremità. Capo nero con discreta peluria biancastra: due piccole macchie contigue appajate poste immediatamente sot= to l'occello inferiore, di color bianco-gialliccio. Mandibole fulve con l’ estremità rosso-picea. Palpi giallo-pallidi. Torace molto al- Ann. 1866. 13 pashi ri lungato, nero, con fina peluria bianchiccia : i calli omerali di color bianco latteo : il dorso del metatorace finissimamente co- riaceo. Addome: i primi quattro anelli e l'ultimo fulvi, il quin- to ed il sesto neri. Piedi: le ànche , i trocanteri , i femori an- teriori per intero , gli altri quattro solo alla base di color ca- stagno : nel resto fulvi. Ali trasparenti, incolori : le vene te- staceo-pallide. 2. Bembex Geneana, A. Cost. Tay AH ho.02. Femina.Antenne col gambo inferiormente giallo,nel dorso fosco; il flagello nero col di sotto ferruginoso. Capo nero, finamente pun- teggiato : il contorno orbitale anteriore e posteriore giallo. Clipeo giallo con una macchia trasversale nera presso la base. Labbro superiore giallo. Mandibole gialle con l’ estremità nera. Torace interamente nero con scarsa peluria bianchiccia. Addome nel fon- do nero: il primo anello con due grandi macchie laterali in die- tro congiunte tra loro da delicata linea ; il secondo con ampia fascia un poco strangolata nel mezzo , e ciascuna metà racchiu- dendo un punto trasversale nero: il terzo ed il quarto con una fascia simile, anteriormente intaccata da due macchie quadrate, le dette fasce di un giallo tendente al ferruginoso : il dorso del quinto anello e della valvola anale interamente dello stesso colore. Anelli ventrali con una macchia su ciascun lato , dello stesso colore. Piedi di un giallo tendente al fulvo. Ali trasparenti : le vene testacee. 3. Bembex melanostoma, A. Cost. Tav, Il, fig. 8. Maschio. Antenne nere. Capo nero con peluria bianchiccia : contorno orbitale posteriore giallo. Clipeo cenerino a splendore argenteo , con una grande macchia quasi triangolare che ne oc- cupa tutta la faccia anteriore declive. Labbro superiore di color bruno-piceo che passa al bruno-giallastro verso la estremità. Man- dibole di color giallo sudicio con l’ estremità nera. Torace nero a peluria bianchiccia, più stivata sul contorno posteriore dei calli RU omerali, il quale al pari che quello delle propleure è giallo. Ad- dome nel fondo di un nero più intenso che il capo e torace, e con peluria bianchiccia assai scarsa : nei dorso il primo anello à due macchie gialle che cominciano ampie sui lati e vanno re- stringendosi sul dorso , ove le due restano molto tra loro di- stanti : il secondo ed il terzo hanno due simili macchie , però più prolungate e ristrette verso il mezzo ed a contorno anteriore assai più flessuoso : il quarto ha una fascia sinuosa in avanti e triangolarmente smarginata in dietro : il quinto ha altra fascia che l’ occupa quasi per intero, rimanendo appena un poco intac- cata nel mezzo del margine posteriore ; il sesto è interamente giallo : la valvola anale dorsale del tutto nera, con punti im- pressi disuguali. Anelli ventrali neri con una macchia gialla su cadaun lato. Il secondo anello con carena vomeriforme a margine libero acuto: il quinto con dente compresso, ma a margine li- bero spianato. Piedi gialli; ànche nere ; trocanteri neri con una macchia gialla inferiormente ; ne’ piedi di avanti la faccia poste- riore de femori, ed una macchia sulla faccia posteriore delle tibie nere; i tarsi posteriori con l'estremità degli articoli fulva. Ali tra- sparenti; le vene giallastre, le tegole brune a margine giallastro. 4. Lestiphorus bilunulatus, A. Cost. Tav. II, fig. 4. Maschio. Il principale carattere che fa differire questa seconda specie di Lestiforo dal comune bicinetus stando nella forma del primo anello addominale , egli è sufficiente dare uno sguardo alla figura esibita del detto anello veduto in profilo per ricono- scerlo. L'altra differenza notevole scorgesi nella lunghezza mag- giore delle antenne. Pel colorito poco o nulla differisce: per lo che stimiamo sufficiente la imagine, senza darne tutta intera la descrizione. 5. Hoplisus Craverii, A. Cost. Tav. HI. fig. o. Femina. Antenne a gambo cilindraceo più lungo che nel ma- schio; il flagello incrassato: interamente nere. Capo finamente ni punteggiato, nero con contorno orbitale anteriore giallo; il cli- peo quasi piano, con forti punti impressi presso il margine in- feriore, nero con una macchia solfurea su cadaun lato. Mandi- bole testacee , innanzi l estremità nere. Torace col mesonoto e le pleure punteggiati un poco più fortemente che il resto: nero col margine posteriore del pronoto , i calli omerali ed una li- nea trasversale sullo scutello gialli. Addome assai finamente pun- tinato, nero : i primi quattro anelli con una fascia assai deli- cata sul margine posteriore, quelle de’ tre anteriori legger- mente dilatate a'due estremi, di color cedrino pallido. Piedi ful- vi: le ànche, i trocanteri e la base de’ femori neri. Ali traspa- renti con una macchia nerastra assai marcata che occupa la cel- lola radiale e porzione della seconda cubitale. Maschio. Antenne con gli articoli 4-12 trasversali, Fottavo ed il nono più crassi ; i due ultimi con una macchia gialliccia sul- la faccia esterna. alpe giallo, in ciascun angolo a di una robusta setola inarcata gialla diretta in avanti ; simile quasi a quella dell’ Hoplisus pulchellus, però con direzione diversa. 6. Cerceris scutellaris, A. Cost. Taxy-.Ul