in) MALK i i I h) HOLE (MAr Sur | PRI i Ù H è è " | v ATTRTLI GRUGANA tir Met SIAT CRISTO AAA si ti Li RIE î 134. i) LIE III NEI 4 REjStt 1:08 RI Aa CERINETNAI SOA U za LUAZERE RA CITIUIRCICILI LIBRARY OF THE MUSEUM OF COMPARATIVE ZOOLOGY À Fat E DI AT ATA nVengnas, FL GRATS Rea VESTA Ù ‘DELLA | “Ri 1 CORI ORALI HDI MODENA, i «°_° MEMORIE Serie III. - Vol. I. - Anno XVI. (TTI È DO SOCIETÀ DEI NATURALISTI IITODEN AV MEMORIE Serie III. - Vol. I. - Anno XVI. MODENA TIPI DI G. T. VINCENZI E NIPOTI 13833. 137H (O : VUL 20 1842 n Viluia ca RETTILI iii delle Materie contenute in questo Volume Curò Ing. Antonio — Tinee italian8 appartenenti alle famiglie delle Lithocolletidae, Lyonetidae e Nepticulidae . Facciolà Dott. Luigi — Di alcune disposizioni organiche del- l’ Uranoscopus scaber in rapporto al suo istinto Gibelli Prof. Giuseppe e Pirotta Prof. Romualdo — Flora i del Modenese e del Reggiano . — — Parte I. - Elenco sistematico delle cinto Vastolati del Modenese e del Reggiano - Fanerogame . — — Crittogame Vascolari. — — Appendice. ; Hgio Ninni Dott. A. P. — Calalo.o Li Gioi ( Giiana osser- vati nell’ Adriatico e nelle acque dolci del Veneto APPENDICE. Carruccio Prof. Antonio — Note illustrative al Catalogo dei vertebrati del Modenese - Mammalia — — Aves . Pag. 212 217 221 TINEE ITALIANE APPARTENENTI ALLE FAMIGLIE DELLE LITHOCOLLETIDAE, LYONETIDAE E NEPTICULIDAE per l’ Ing. ANTONIO CURO’ TP Queste famiglie, che comprendono le specie più minute fra i Microlepidotteri, furono ancora pochissimo studiate dagli entomologi italiani e del poco che ci è noto, anche per quanto riguarda la nostra fauna andiamo in gran parte debitori a le- pidotterologi stranieri. In attesa del compimento della sesta ed ultima parte (Ti- neina ecc.) del mio Saggio di un Catologo ecc., non tornerà forse discaro ai colleghi naturalisti ch'io presenti sin d’ ora l'elenco delle specie italiane appartenenti alle famiglie sopra indicate. LITHOCOLLETIDAF. Capilli hirsuli, ocelli nulli, antennae filimormes, atlis anter. vix breviores; palpi maxillares nulli, labiales pen- duli mediocres. Alae angustae longe ciliatae. Larva qua- tuordecîm pedibus praedita în folis cuniculus agiîit; metafor- phosîs intra cuniculum. Le larve di questi animaletti sono minatrici, forniti di se- dici piedi, vivono e si trasformano nelle gallerie che, ora nella 2 pagina superiore ora nella inferiore, vanno scavandosi nelle foglie di cui s’ alimentano. Molte specie vivono sulle querce, gli alni, ed altri alberi a foglie caduche, parecchie su piante basse, come le geniste, trifoglio Vaccinium e a. Quasi tutte hanno doppia apparizione. Gen. Bedelta Sti. (1). Somnulentella Z. — Aprile, maggio. Cespugli, siepi; colli, monti. In molte parti d’Italia, ovunque poco abbondante. La larva mina le foglie del Convolvutis arvensis, C. atracoîdes e a. Europa temperata, Francia mer. Gen. Ltthocolletis. Roboris Z. — Primavera, estate. Sulle querce; colli, monti. Non è rara nell’ Italia settentrionale e nella cen- trale. La larva mina le foglie delle querce. Europa centrale e parte della meridionale. Amyotella Dup. — Come la precedente. È stata osservata da Mann nell’ Italia sett. orient. La larva mina le foglie del Quercus pendiculata. Europa centrale, Svizzera. Hortella 7. — Come le precedenti. Italia settentrionale e centrale. Il bruco vive nelle foglie delle querce e dei faggi. Europa centrale ecc., Dalmazia, Asia minore. Sylvella Hw. — Anche questa ha doppia apparizione. Colli, monti. Italia settentrionale e. centrale. La larva mina le foglie dell’ acero campestre. Europa centrale, Dalmazia, Asia minore. (1) Per le sinonimie vedasi il Catalogo di Standinger e Wocke 1871. \ 3 Helianthemella ZY. S. — Come la precedente. Raccolta da Mann nel Tirolo meridionale e in Carniola. Il bruco vive nelle foglie dei Z/elzanthemum. Francia, Germania, Dalmazia, Bitinia. Abrasella Z. — Primavera, estate; cespugli, boschi; colli, monti. Collina di Torino ( Ghiliani ), Carniola e Toscana ( Livorno, Montenero ) da Mann. Larva, nelle foglie delle querce. Germania mer. or., Dalmazia, Asia minore. Cramerella F. — Luoghi erbosi, piano, monti; due apparizioni. Non è rara in varie parti dell’ Italia settentrio- nale e centrale. | Larva, come la precedente. Europa sett. e cent., Dalmazia, Bitinia. Tenella Z. — I signori Conti Turati l’osservarono in Brianza, Milliére, nell’ Alto Nizzardo. La larva mina le foglie del Carpinus betulus e del Prunus avium. Parte dell’ Europa centrale. Alniella Z. — In principio d'aprile Mann la trovò abbondante nei dintorni di Badia in Toscana. Il bruco abita nelle foglie dell’ Alnus glutinosa. Gran parte dell’ Europa (ecc. la meridionale ). Strigulatella Z. — Ghiliani l’osservò in maggio nei dintorni della Spezia, e il sig. Colonnello Bazzigher in Valle Bregaglia. Larva nelle foglie dell’ Alnus iîncana. Europa sett. e centr. Ulmifoliella 7%. — È stata osservata dal Ghiliani nei dintorni di Torino e dal Millière nell’ Alto Nizzardo. Bruco nella Betula alba. Europa sett. e cent., Dalmazia. Fraxinella Z. — In Istria e in Toscana, da Mann ( Livorno, Pisa). Il bruco vive nella Genista germanica e G. tin- clorîa. Germania ecc., Ungheria, Dalmazia, Asia minore. 4 Viminetorum ?. — Millière l’ osservò in maggio nell’ Alto Nizzardo. Bruco, nelle foglie del Salta viminatlis. Inghilterra, Germania, Francia. Salictella Z. — Fine marzo, estate. Cespugli, tronchi; colli, monti. Da Mann nel Tirolo meridionale e in Toscana (Badia, Pratovecchio) e da Millière, nell'Alto Nizzardo. Bruco minatore nelle foglie del Sazix viminatis e altri. Finlandia, Germania, ecc. Pomifoliella Z. — Aprile, estate. Sui meli; colli, valli. Non è rara nell’ Italia sett. e nella centrale. Larva, nelle foglie del melo e pero. Europa sett. (ecc. reg. pol.) e centrale, Dalmazia. Spinicolella S7#. — Come la precedente. Bruco nel prugno e prugnolo. Inghilterra, Germania ecc., Ungheria. Faginella Z. — Principio di maggio. Italia sett. orient., da Mann ( Carniola ). Sui faggi, monti. Larva nelle foglie del Fagus sylvatica. Europa centrale, Dalmazia settentrionale. Corili Nice. — Marzo, estate (°). Sugli avellani; colli, monti, . Lombardia, Piemonte, Liguria. Bruco nelle foglie dell’ avellano. Europa centrale. Carpinicolella 7. — Primavera, estate. Sui carpini; ; colli, monti. Come la precedente. Larva nelle foglie del carpino. Inghilterra, Francia, Germania, Svizzera. Leucographella Z..— Mann la scoperse in aprile a Montenero in Toscana, fra siepi e cespugli. Bruco ignoto. Anche in Grecia. è Ilicifoliella Z. — Probabilmente anche nel Nizzardo e in Carniola. 5 Larva nel Quercus robur e Q. ilex (?). Francia meridionale, Germania, Dalmazia setten- trionale. Endryella Mn. — È stata catturata da Mann in Corsica (Ajaccio). La larva, tuttora ignota, mina probabilmente le foglie del Quercus ilex. Anche in Spagna. Lantanella Schrk. — Un esemplare raccolto da Mann a Cavro in Corsica. Nizzardo (?). Italia centrale, nel Catalogo di Wocke. Il bruco vive nel Liburnum Lantana e a. Scozia ecc., Francia, Svizzera, Germania. Scitulella Z. — Mann ha raccolta questa specie in Carniola e in Toscana. Larva minatrice delle querce. Germania mer. or. Parisiella We. — Probabilmente in Istria, essendo stata os- servata a Fiume. Italia centrale, secondo Wocke. Bruco n. Quercus robur e Q. pubescens. Francia, Dalmazia sett. Quercifoliella Z. — Primavera, estate, sulle querce; colli, monti. Comunissima in molte parti dell’Italia sett. e cen- trale. La larva mina le foglie del Quercus robur e Q. pendiculata. Quasi tutta l Europa. Messaniella Z. — Come la precedente. In quasi ogni parte d’Italia, però poco abbondante. Bruco nelle foglie delle querce, carpini e castagno. Inghilterra, Francia, Dalmazia, Russia mer. or., Bitinia. Platani 797. — Primavera, estate. — Sui platani. Non rara in molte partì d’ Italia. La larva vive nelle foglie del platano. Anche in Grecia. 6 Delitella Z. — È stata osservata da Mann in Carniola, nel Tirolo meridionale e in Toscana (Pratovecchio ) e credo, anche in Corsica. Bruco, nelle foglie del Quercus rodur. Francia, Germania merid., Dalmazia. Betulae /s. — Millière la catturò nell’Alto Nizzardo. Proba- bilmente si rinverrà anche in altre parti dell’ Italia settentrionale. t Larva minatrice nelle foglie della Betula alba, Pyrus malus e P. communis. Livonia, Germania, Svizzera, Francia. Suberifoliella Z. — Aprile, maggio; sui tamarischi ecc., piano, colli. Non rara nell’ Italia centrale e nella meridionale. Bruco sul Quercus robur. Questa specie non s’è rinvenuta ancora che in Italia. Froelichiella Z. — Marzo estate (?) — Erbe, fiori; colli. Bruco nell’ A/nus glutinosa. Piemonte, Lombardia ecc., Nizzardo; piuttosto rara. Scozia ecc., Germania ecc., Francia, Russia. Kleemannella 7. — Aprile, ottobre. Siepi, muri; colli, valli. Nell’ Italia sett. e nella centrale, non frequente. Bruco nell’ A/nus glutinosa. Europa centrale, Dalmazia, Bitinia. Schreiberella Y. — Maggio, ottobre (?) — Contro il tronco de- gli olmi. — Colli, valli. Frequentissima in varie parti dell’ Italia setten- trionale. Larva nelle foglie dell’ olmo. Europa centrale, Dalmazia, Bitinia. Emberizae-pennelle Bouché. — Princ. d’ estate, ottobre (2). Mann l’osservò nel Tirolo meridionale e in To- scana (Pisa). Larva minatrice n. lonicere. Distribuz. geogr., come la specie precedente. "I Millierella S{gr. Celtidella Rondanî. — Estate, autunno? Piano, monti. Comunissima in varie parti dell’Italia sett. ( e cen- trale?). Il bruco mina il Celtis austratis. Germania merid., Francia meridionale. Scabiosella D9/. — I signori Conti Turati |’ hanno osservata in ottobre in Brianza. La larva vive nelle foglie della Scabiosa colum- baria. Inghilterra, Germania, Svizzera. Trifasciella Yw. — Mann l’osservò in Toscana nei dintorni di Montenero. Larva nelle lonicere. Inghilterra, Francia, Germania ecc., Bitinia. Agilella Z. — Dallo stesso, a Pratovecchio. Bruco minatore nell’ olmo. Incontrasi anche in Germania. Pastorella Z. — Questa specie nordica, propria della Svezia e Norvegia venne scoperta recentemente anche in Brianza, dai signori Conti Turati (Giugno, boschi di Alzate ). La larva vive nelle foglie del Sali viminatlis e altre specie di salici. Comparella Z. — Mann la trovò abbastanza abbondante in principio d’aprile a Pratovecchio, sul tronco dei pioppi. Il bruco mina le foglie del Populus alba. Inghilterra, Germania, Svizzera. * Italica Nick. — Non trovasi citata nel Catalogo di Wocke. Secondo Herrich - Schàeffer, Vol. V, pag. 335, Zeller ne avrebbe catturato un esemplare in Toscana. Nora. — Milliére cita fra le Lithocolletis dei dintorni di Cannes, an- che le specie seguenti: Triflorella Peye (sp. n. ), Belottella Stgr., Distentella Z., Cerisolella Peye (sp. n.), Gydoniella Frey e Stet- tinensi Ni. Non è improbabile che taluna possa ritrovarsi nel Nizzardo ecc. Gen. Macroceras Stgr. Oecophila Sgr. (Stt. e. Z. 1876). — Nuova specie scoperta in Sicilia dal sig. Barone Kalchberg. ( Un è alla fine di settembre presso Valdesi e una % alla fine di luglio in Palermo ). i Gen. Tischeria 7. Complanella 405. — Aprile, maggio, poi nell’ agosto. Sulle querce; piano, monti. È frequentissima in molte parti d’ Italia. La larva mina le foglie delle querce e castagni. Quasi tutta |’ Europa; Asia minore. Marginea Yw. — Primavera, estate. Siepi di more; piano, monti. In tutta l’ Italia, però poco abbondante. Bruco nelle foglie delle more. Europa. Gaunacella Dup. — Mann la catturò in giugno nei dintorni di Pratovecchio. Bruco nelle foglie del prugnuolo. Germania ecc., Bitinia. Angusiticolelia Z. — Aprile, maggio, agosto (2). Cespugli, siepi; piano, colli. Incontrasi, non abbondante, in alcune parti del- l’ Italia sett. e centrale. Larva minatrice nei rosaj selvatici. Francia, Germania, Russia, Bitinia. i Ricciardella Costa (Tav. 8, fig. 7). — Questa specie citata dal Costa (Fauna del Regno di Napoli) probabilmente sì riferisce alla Comp/lanella Hb. o alla Marginea Hw. Nora. — Nel Bull. d. Soc. ent. Ital. Anno 7.° il prof. C. Rondani descrive una sua: Palumbina terebinthella ( per la quale egli ha creato il nuovo genere Palumbina ) propria della Sicilia, il cui bruco mina le foglie della Pistacia therebinthi. LYONETIDAE. Capilti aut laeves aqui suberecti aut hirsuti; ocelli nulli, antennae aut longae aut mediocres; conchula basali instru- clae; palpî maxillares, plerisque nulli, labiales breves, in- terdum nulli. Alae longe vel longissime ciliatae, anter. an- gustae, angustissime aut laliusculae, saepe caudulatae. Larva vel libera, vel in folits cuniculos agftt. I generi che compongono questa famiglia, creata da Stain- ton, offrono caratteri tanto diversi, da rendere probabile la soppressione della famiglia stessa per incorporarne i diversi membri in altre affine. Anche il modo di vivere delle larve varia moltissimo, e talune si riscontrano minatrici solo nella prima età. Gen. Liyonetia Hb. Clerckella L. — Primavera, estate. Frutteti, giardini; valli, monti. Nell’ interno della Sardegna Ghiliani la trovò ab- bondantissima. Il bruco mina il paranchima degli alberi da frutta, delle betulle e a. Europa settentrionale e centrale. Nora. — Questa specie presenta un interessante caso di dimorfismo nelle sue due apparizioni annuali, avendo la primaverile tinte scure nelle ali anteriori, mentre nella estiva o autunnale sono più chiare. v. Aereella 7r. — Incontrasi talvolta assieme alla forma tipica nelle Alpi. Prunifoliella 7%. — Primavera, estate. Orti, frutteti, siepi; piano, Alpi. E stata osservata in Piemonte, Lombardia ecc. e in Toscana; poco abbondante. 10 La larva mina il prugnuolo, le betulle ecc. ed il Mesp. cotoneasdter. Europa centrale, Dalmazia, Russia, Asia minore. v.Padifoliella 4. — Questa forma, più grande e più scura, apparisce specialmente nella regione alpina. Frigidariella H. S. — Estate; praterie elevate, cespugli. Monti, Alpi. Ne raccolsi pochi esemplari nelle Alpi del Bernina. La larva mina certi salici alpini a foglie stret- tissime. Alpi centrali. Nora. — Se non fossero le antenne brevissime (forse troncate?) sa- rebbe, secondo Zeller, da collarsi in questo genere la Tinea Macro- cerella Costa, T. 3, fig. 4. Gen. Phyllocnistis Z. Suffusella Z. (% Augustella Costa). — Primavera, estate. Orti, frutteti ecc.; piano, valli. In tutta l’Italia; poco abbondante. Il bruco mina le foglie del pioppo e tremolo. Francia, Germ., Svizz., Dalmazia, Russia. ? Saligna Z. — Probabilmente nel Nizzardo ecc. (Cannes, no- vembre). Larva minatrice in varii salici. Inghilterra, Francia, Germania, Russia. Gen. Cemiostoma Z. Spartifoliella 7%. — Aprile, maggio, agosto. Boschetti, siepi; piano, colli. Piemonte, Lombardia, Toscana; non abbondante. Secondo Herrich-Schàeffer la larva si rinviene nei steli dello Spartium scoparium. Scozia ecc., Francia, Germania, Dalmazia. ll Laburnella ,S7. — Come la precedente, colla quale spesso viene confusa. Bruco minatore nel Cytisus liburnum. Inghilterra, Francia, Germania ecc. Zanklaeella Z. — Zeller la scoperse nei dintorni di Messina. Larva ignota. È stata osservata anche in Dalmazia da Mann. Scitella Z. — Maggio; rinvenuta da Mann in varie parti d'Italia. La larva mina le foglie del pero, melo e Cratae- gus 0xyacantha. Europa centrale, Dalmazia, Asia minore. Gen. Bucculalria Z. Nora. — Le larve sono minatrici nella prima età, dopo vivono libe- ramente sulle foglie. Nigricomella Z. — Primavera, estate. Luoghi erbosi asciutti; piano, Alpi. Italia settentrionale e Toscana (Pisa, Mn.), non abbondante. Bruco sul Chrysaniemum leucanthemum. Germania ecc., Dalmazia, Russia. v. Aurimaculella St. — Ornata di quattro macchiette d’oro; s'incontra nella regione alpina. Inghilterra, Germania, Svizzera, Francia. Cidarella Z. — Giugno. Sul tronco degli alni; colli, monti. Mann l’osservò in Toscana (Pratovecchio ecc.). Bruco come il precedente; probabilmente anche sull’ alno. Inghilterra, Germania ecc. Ulmella Z. — Come la precedente. Catturata da Mann in Istria ed in Toscana, (Ar- denza, Salviano ecc. ); non rara. Larva sulle querce e olmi. Europa centrale, Dalmazia, Russia, Bitinia. 12 Crataegi Z. — Maggio. Siepi di biancospino. Dallo stesso, in Carniola, nel Tirolo merid. e a Livorno. Bruco sul Crataegus o0xyac. e C. monogina. Medesima distrib. geograf. che la preced. Boyerella Dup. — Apr., mag. Siepi, giardini; sugli olmi. È comunissima in varie parti dell’Italia sett. e della cent. La larva vive sui Chrysanihemum, Achillea e l’ olmo? Europa quasi tutta. Frangulella Goeze. — Maggio, giugno. Orti, siepi. Carniola, Piemonte (Torino), Toscana (Pisa); rara. Bruco sul Rhamnus frangula. Europa sett. e cent., Dalmazia. Cristatella Z. — Mann la roccolse in maggio in Carniola. Niz- zardo? Larva sull’ Achillea millefolium. Inghilt., Francia merid., Germania ecc., Russia. Gnaphaliella 7r. — Lo stesso entomologo la catturò nel Ti- rolo meridionale. Il bruco divora il Gnaphalium arenarium. Germania, Livonia. % Thoracella 77n09. — Probabilmente anche in Istria, essendo stata osservata a Fiume. Bruco sul tiglio, frassino e ippocastano. Europa centrale e parte della settentrionale, Dal- mazia. Alpina Frey. — Luglio, agosto; praterie alpine (1800 m.). È stata catturata dal sig. Colonnello Stainton sul Maloja (sommità di Val Bregaglia ). Larva ignota. Alpi dell’ Engadina ( Sils-Maria ecc. ). 13 NEPTICULIDAE. Caput tanatum, etiam în epîstomio; ocelli nulli; anten- nae crassiusculae, breves, nudae, conchula modica instru- clae; haustellum nullum; palpi maxillares plicati, labiales breves; alae breves, poster. lanceolatae. Gen. Opostega Z. Salaciella 7y. — Mag., giugno. Margine dei prati umidi. Mann l’ha raccolta in Carniola, Toscana (Pisa) e Corsica (Ajaccio ). Larva ignota. Francia, Germania ecc., Russia. Menthinella Mn. — Propria della Corsica, ove Mann la sco- perse in luglio presso Ajaccio, sui fiori delle mente; rara. Bruco ignoto. Crepusculella Z. — Mag., giugno. Luoghi paludosi. Non rara in quasi tutta l’ Italia. Bruco ignoto. Europa cent. e parte della merid. Gen. Trifurcula Z. Pallidella Z. — Maggio. Erbe e cespugli in località umide. Mann ne raccolse alcuni esemplari in Carniola, Toscana (Pisa) e nel Palermitano; Millière la trovò nell’ Alto Nizzardo. Bruco ignoto. Germania, Dalmazia, Bitinia. Immundella Z. — È stata raccolta da Mann nell’ Appennino toscano. Inghilterra, Germania, Svizzera. Larva sconosciuta. 14 Gen. Guenea Mill. Borreonella 17%. Ic. III, pl. 153. — Millière ha creato il ge- nere Guena per questa specie nuova, da lui catturata in luglio a S. Martino Lantosca, nell’Alto Nizzardo. Gen. Nepticula Z. Ruficapitella Yw., Samiatella 9 Z. — Credo si riferisca a questa specie la Nepzicula catturata da Mann in aprile, sugli olmi, a Livorno e Montenero. Larva sui Quercus. Inghilterra, Francia, Germania, Svizzera. ® Samiatella 27. S. — Italia centrale? ( Wocke). Larva, come la precedente. Germania. Atricapitella 7w. — Ne catturai due esemplari al Jager, presso Trieste. Nizzardo Bruco, come i precedenti. Inghilterra, Francia mer., Germania ecc. Anomala Goeze. — È stata raccolta nel Goriziano e in Istria da Mann. Larva sulla Rosa canina. Inghilt., Svezia, Franc., Germ., Svizzera. ? Suberivora St. — Probabilmente nel Nizzardo e Liguria ( Cannes, aprile ). Il bruco vive sul Quercus ex. Aurella SÉ. — Mann ne prese parecchi esemplari, in aprile, sugli olmi, a Montenero ( Toscana). Larva sul Rubdus fructicosus. Inghilterra, Francia, Germania ecc. Marginicolella 7. — È stata osservata in Piemonte. Bruco sull’ olmo. Inghilterra, Francia, Germania, ecc. 15 Gratiosella S{. — Fine maggio. Siepi, sugli olmi ecc.; piano, colli. Non è rara in varie parti della Lombardia e del Piemonte. Larva sul Crataegus oxyacantha. Inghilt., Germania, Svizzera. ® Alnetella S#. — Probabilmente nel Nizzardo e in Liguria ( Cannes ecc., maggio). Bruco sull’A/nus glutinosa. Inghilt., Francia, Germ., Svizzera. * Hubnerella 77. S. 829. — Corsica? ( Wocke). Larva ignota. Austria. ® Dimidiatella Y. S. 830. — Mann (Wien. z. b. Ver. 1855) cita le due figure 829 e 880 di Herrich-Schàeffer, come appartenenti ad una medesima specie da lui catturata in Corsica. Bruco ignoto. Austria (Vienna). ® Suberis St. — Assai probabilmente s’ incontrerà nella Li- guria occidentale e nel Nizzardo, mostrandosi in ab- bondanza nel giugno e settembre lungo tutte le colline del litorale di Cannes. Larva sul Quercus suber. Castanella Ed/. — Secondo il Catalogo di Wocke (N. 3056) i apparirebbe in varie parti d’ Italia. Bruco sulla Castanea vesca. Francia meridionale. Sericopeza Z. — Mag., sett. Boschetti di aceri. Piemonte e Toscana (Salviano ecc.) rara. Anche in Germania. La larva s'incontra sull’Acer campestris e Acer platanoides. Argyropeza Z. — Osservata da Mann in Toscana. Bruco sul tremolo. Inghilterra, Germania ecc., Russia. Subbimaculella Zw. — In Istria e probabilmente anche nel - Nizzardo e Liguria. 16 Larva sulle querce. Inghilterra, Germania, Svizzera. Turbidella Z. — Mann raccolse questa specie in principio di giugno a Pratovecchio in Toscana. Larva, sul Populus nigra e P. alba. Germania ecc., Russia mer. or. Cryptella St. — Il sig. Colonnello Stainton l’ osservò a Men- tone in marzo. Larva, sui Lotus corniculatus, L. major e Do- rycnium hirsutum ? Scozia ecc., Germania, Svizzera, Francia. Euphorbiella 7. — Marzo, Mentone e Roccabruna da Stainton. Il bruco vive sull’Euphorbia dendroides. Francia merid. or. Nora. — Fra le Nepticule dei dintorni di Cannes ece. Milliére cita anche le seguenti, talune delle quali certamente si potranno rinvenire anche nel Nizzardo e nella Liguria occidentale: N. ilicivora Peye. — Aprile; sul Quercus ilex. N. salicis St. — Aprile; sui salici. N. catharticella St. — Maggio; sul Rramnus alaternus. N. promissa Stgr. — Gennaio; sul Pistacia lentiscus. N. cistivora Peye. — (sp. n.), sui Cistus Monspeltensis e C. salvifolis. N. auro caputella Ml. — (sp. n. ). Maggio, Giugno. Bohemannia quadrimaculella 2. E. — Maggio. Larva ignota. DI ALCUNE DISPOSIZIONI ORGANICHE DELL’ URANOSCOPUS SCABER Um. IN RAPPORTO AL SUO ISTINTO INSIDIATORE NOTA del Dott. LUIGI FACCIOLA Oppiano (1), secondo Rondelet, chiama 1’ Uranoscopo col nome di “pepozottns perchè il giorno si sta a dormire nella sabbia e veglia la notte per procurarsi la preda, onde sarebbe stato detto anche vixtepis (pipistrello). Suidas scrive: apepoxortos ide tis, zat ox\értas (Vemeroceto è un certo pesce ladro). Ma è dubbio se l’ emeroceto fosse l’ Uranoscopo o la Pesca- trice. Rondelet (2) assicura di avere osservato la sua industria di nascondersi nel fango e di far uscire il lembo della sua membrana sublinguale per attirare i pesci di cui vuol fare preda. È vero, aggiungono Cuvier e Valenciennes, che la con- formazione di quest’ organo sembra singolarmente appropriata a quest’ uso. (1) Hal. Lib. IV. (2) De Piscibus, Lib. X, pag. 307. 18 De Martens (1) dice che è un animale tardo, che si sta nelle erbe marine per tendere insidie agli altri pesci. Altri naturalisti hanno ripetuto la stessa cosa. I nostri pescatori sanno che si nutre dì piccoli pesci e si trattiene in luoghi sabbiosi. Ecco tutto quel che si conosce dell’ istinto predatore di quest’ animale. Ciò posto, io cercherò nel presente scritto di far vedere il rapporto che ha la conformazione di alcune parti della testa dell’ animale, del resto ben conosciute e descritte dagli autori, col particolar modo da esso adoperato nel dar la caccia ai piccoli pesci, esponendo i fatti e le considerazioni con lo stesso ordine che andarono succedendosi. Praticando l° apertura della cavità addominale di varie specie di pesci che l’ occasione mi offriva allo scopo di osser- varne i visceri, mi occorse più volte di trovare nello stomaco di forma conica allungata, con l’ apice in dietro, di alcune di esse, specialmente nello Sphyraena vulgaris e nel Saurus la- certa, un pesce disposto con la testa in avanti e così bene adattato a quest’ organo, le cui pareti si rendevano traspa- renti per la distensione, che a tutta prima poteva sembrare di vederlo libero nella cavità addominale. Ripetendo 1’ osser- vazione sopra molti individui della stessa specie succedeva alle volte di trovar vuoto lo stomaco, ma in nessun caso mi venne dato di scoprirvi sostanze che non appartenessero ad un pesce. Cosicchè quest’ organo pare destinato unicamente a contenere un pesce. Quando questo non era ancora intaccato dal succo digerente si mostrava intiero ed intatto, cioè a dire non spezzato in alcuna guisa per opera della masticazione; si poteva conchiudere perciò che i denti mascellari, palatini o faringei del pesce predatore servissero semplicemente a trat- tenere l’ animale che si dibatte allorchè è forzato di entrare in quel sacco fatale. Considerava pure che il trovarsi giusta- posto in esso, cioè con la coda rivolta verso il fondo cieco ristretto, dipendesse dal fatto che il nemico per afferrare la (1) Voyage à Venise. Ulm, 1824. 19 preda la insegue e quindi non può raggiungerla e trattenerla coi denti che dalla sua estremità posteriore; infatti è somma- mente difficile che un pesce possa attaccare un altro di fronte per ingoiarlo, perchè basta una piccola deviazione laterale del secondo per eludere il tentativo del primo. Nell’ Uranoscopo si osservava un’ eccezione alla regola. Lo stomaco di questo pesce singolare è un sacco subrotondo e contiene spesso uno o più pesci o avanzi di essi, giammai altri corpi. Or quando ancora non sono profondamente alterati e rammolliti e si può conoscere la loro posizione, si vedono stare sempre con la testa rivolta verso il cul-di-sacco stoma- cale. La spiegazione di questo fatto si trovava nell’ abitudine attribuita all’ animale di starsene nascosto nel fango e di at- tirare i piccoli pesci col movimento dell’ appendice rossiccia che sorge dalla mascella inferiore facendo loro credere che sia un verme od altro corpo vivente. I pesci ingannati si ac- costano a questo pseudo animaletto per afferrarlo e presen- tano così la loro testa alla bocca preparata ad ingoiarlo. Ecco un primo fatto che aggiungeva conferma a ciò che gli autori avevano detto riguardo agli istinti insidiatori di questo pesce. Per accertarmi se i pesci contenuti nel suo stomaco fossero vittime dell’ inganno ho cercato di sapere qual fosse il loro particolare regime alimentare. Quelli che ho potuto determi- nare sicuramente erano il Latterino sardaro ( Atherina hepse- tus Lin.), la Sardella ( Engraulis enchrasicholus Lin.) e la Sardina comune ( A/osa sardina Riss.) Or nello stomaco di un gran numero d’ individui appartenenti a queste specie ho sempre trovato una sostanza poltacea e non mai corpi con- sistenti. Di più i loro denti sono così fini che si rendono indi- stinti e non possono servire che a dividere corpi sottili e molli. Il ventre dell’ Uranoscopo è appiattito inferiormente ac- . ciocchè potesse stare comodamente adagiato nel fango o nella sabbia. L' istmo pettorale forma innanzi l’ inserzione delle ven- trali una specie di sperone largo e depresso, il quale è costi- tuito in parte dalle due ossa del bacino e in parte dai due omerali e termina in avanti in tre spine, di cui due laterali che appartengono alle dette prime due ossa e una media che 20 è la sinfisi delle seconde. Questa placca o sperone sembra ben appropriata a penetrare nella sabbia e facilitarvi così l’ intro- duzione del corpo dell’ animale. Il lembo vermiforme che sorge dalla parte interna della mascella inferiore è disposto per di- rigersi in alto. Quindi i pesci che si accostano ad esso si muo- veranno in quello strato di acqua che sta al di sopra della testa dell'animale. Questa riflessione ci fa comprendere perchè i suoi occhi sono ravvicinati e rivolti al cielo; se fossero laterali, come in altri pesci, esso non vedrebbe distintamente la preda che or si avvicina ed or si allontana al disopra della sua testa. Questi occhi sono piccoli, specialmente se si paragonano al volume della testa. L’ iride è di un colore grigio-giallastro lurido e dal suo margine superiore manda sulla pupilla un’ ap- pendice della stessa tinta. Tali particolarità degli occhi sono utili per non rendere accorti i pesci della presenza di un ne- mico. Io aveva pensato che l’ appendice iridea potesse coprire la pupilla in modo da nasconderla e che l’ animale guardasse così la preda come attraverso una gelosia. Ma esaminandola più attentamente mi parve che ancora non abbia raggiunto per intero questa utilità; essa è piccola e poco palmata. La superficie superiore della testa è scabra e di colore lurido per imitare forse quella di un pezzetto di pietra incrostata. Lo squarcio della bocca è ampio e verticale: il primo di questi due caratteri serve ad agevolare la presa del pesce; l’ altro è ancora più utile perchè se lo squarcio fosse più o meno oriz- zontale, come in altri pesci, l’ animale dovrebbe eseguire un movimento più esteso del corpo per afferrare la preda che si muove al di sopra della sua testa. Nello spazio infraorbitale esiste una profonda incavatura in cui entrano i pedicoli mon- tanti dell’ intermascellare, in modo che allora essi si trovano allo stesso livello della placca orizzontale del capo; in avanti del vomere, dietro la radice dei mascellari si vedono due fos- sette laterali tra cui passano i detti pedicoli; or esse altro non sono che una parte della grande fossa interorbitale e, come notarono Cuvier e Valenciennes (1), servono a facilitare il mo- (1) Hist. nat. des Poiss. Vol. III, pag. 291. 21 vimento di protrazione degli intermascellari. Bisogna infatti che questo movimento si esegua di una maniera assai rapida e valga a vincere l’agilità della preda. Oltre ai denti delle mascelle, altri se ne osservano sul vomere e sulle ossa faringee e servono tutti unicamente a trattenere la preda come è pro- vato dal fatto che questa si trova sempre intera nello stomaco quando ancora non è stata spappolata dal succo digerente. Alla lingua mancano perché l’ appendice vermiforme, che si posa su di essa, non fosse intralciata nei suoi movimenti al- lorchè dev’ essere spinta al di fuori. La stessa è piuttosto breve e non si solleva che per qualche centimetro al di sopra della testa affinchè i pesci si avvicinassero di molto alla bocca. Ma l’ effetto di queste diverse disposizioni, così bene ap- propriate all’ abitudine dell’ animale, pareva reso quasi inutile dal movimento incessante di allontanamento e di ravvicina- mento che doveva eseguire la mascella inferiore per inghiot- tire l’ acqua. Infatti per quanto | animale avesse adoperato industria a nascondersi nel fango, nessun movimento sembrava più facile a fare accorgere i pesci della presenza di un essere della propria schiatta quanto quello ora detto. Esaminando la bocca per vedere se mai esistesse qualche apparato capace di adempire alla funzione del mascellare inferiore relativa alla respirazione, almeno nel tempo che l’ animale si pone in ag- guato, non mi parve fuori di probabilità che l’ osso joide, assai largo e posto verticalmente qual è in questo pesce, potesse fare una simil vece. Tale ipotesi si rendeva più verosimile dal vedere che il detto osso per mezzo di una pinzetta poteva es- sere innalzato, fino a toccare il margine anteriore del vomere, ed abbassato assai facilmente senza portare con sè o far muo- vere menomamente la mascella inferiore, mentre avviene l’ op- posto negli altri pesci per l’ azione dei muscoli genio-joidei e di quella membrana che si attacca al margine inferiore del- l’ joide e al bordo interno del mascellare inferiore per formare la porzione anteriore del pavimento della bocca. Nel nostro pesce questa membrana è larga e i movimenti dell’ uno non implicano quelli dell’ altro dei due ossi. Oltre a ciò si notava che nei movimenti d’innalzamento e di abbassamento prodotti 22 artificialmente l’ joide scorreva sopra una specie di sella © forchetta che sullo scheletro si vede costituita dalla sinfisi degli omerali in basso e da quella delle ossa del bacino, che passano tra i primi in alto. In questo tempo ebbi per fortuna un individuo vivo. Esso se ne stava in fondo al recipiente tenendo le pinne pettorali e ventrali distese, le altre abbassate, la bocca aperta appena per 2 millimetri e gli opercoli addossati contro la fessura bran- chiale. La mascella inferiore eseguiva leggerissimi movimenti di va e vieni, la cui estensione non era più di 1 millim. Ma dentro la bocca, al di sotto di essa mascella, si avvertiva un movimento più energico, come di una specie di valvola che si innalza e si abbassa; esso apparteneva a quella membrana trasversale che si attacca al bordo interno del mascellare in- feriore e dà origine nel suo mezzo al lembo sunnotato (1). Questo partecipava al detto movimento e tendeva ad uscire dalla bocca. Mi parve così fuori di dubbio che la membrana sublinguale s’incaricasse dell’ ufficio del mascellare inferiore che sì moveva quasi insensibilmente. Tenni allontanata la ma- scella inferiore con una pinzetta per vedere che cosa avve- nisse in questa circostanza. Allora la membrana sublinguale cessò di battere e l’joide si innalzava e si abbassava, ma così regolarmente da far dubitare che questi movimenti fossero suscitati dallo stato eccezionale in cui sì trovava l’animale per l’abduzione forzata della mascella inferiore. Lasciato li- bero l’animale ed osservando più attentamente i movimenti della membrana trasversa venni a convincermi che questi erano passivi e prodotti da quello strato di acqua che s’ interpone ad essa e l'osso joide sottostante e viene spinto per l’azione di quest’ ultimo. Così si spiegava facilmente l’ inerzia della detta membrana quando sì tiene aperta la bocca, per la ragione cioè che allora l'osso joide si porta in dietro e il suo margine su- periore non corrisponde più al di sotto di essa membrana. È a notarsi che la lingua si avanza assai poco in avanti del- (1) Questa membrana venne ben descritta da Rondelet, messa in dubbio da Willughby e riconfermata da Cuvier e Valenciennes. 23 l’joide e forma con esso unico bordo regolarmente convesso corrispondente alla forma e disposizione della membrana tra- sversa. Si contavano circa 40 atti respiratorii, o doppii mo- vimenti di innalzamento e di abbassamento dell’ joide, per minuto primo. Ma restava ancora di rendersi ragione dell’ ad- dossamento permanente degli opercoli contro la fessura bran- chiale. Stando intanto l’ animale nel vase batteva di quando in quando le pinne pettorali e ventrali come se cercasse di appiattarsi. Posi perciò in altro più grande recipiente della fina sab- bia marina e dell’ acqua. Indi vi feci passare il pesce. Allora esso, sentita la sabbia con le dette pinne, perchè i suoi occhi non possono vederla, con movimenti di lateralità della coda alutati da quelli delle stesse pinne pari, vi si immerse e non lasciò di sè allo scoperto che gli occhi e la porzione superiore dell’ apertura della bocca che formava sullo strato uniforme della sabbia una fessura stretta ed allungata. Più in dietro, verso il limite posteriore della testa si scavarono nella sabbia due buchi rotondi, dei quali parlerò tra breve ( vedi la figura ). In tale stato la mascella inferiore, di cui non si scorgeva che l’ estremo margine superiore, restò completamente îmmo- 24 bile e quei suoì leggieri movimenti che abbiamo rimarcato quando l’animale stava in mezzo all’ acqua e che erano pas- sivi, sono ora annullati dall’ ostacolo che vi oppone la sabbia, che non è spostabile come il primo elemento. Del resto con- viene che non si muova affatto acciocchè i granelli di sabbia che la coprono fino al suo margine non cadano nella bocca. Potrebbe un poco muoversi nel senso della chiusura verso il mascellare superiore, ma l’atto del ravvicinamento non sa- rebbe seguito da un allontanamento o ritorno alla primiera posizione perchè la sabbia si spingerebbe sempre più contro di essa e finirebbe per chiuderla completamente. La stessa mascella sta poco aperta in modo che i suoi cirri vengono quasi a toccare il labbro superiore ed impediscono ‘così l’ en- trata di corpi estranei nella bocca, come di piccoli crostacei che passeggiano alla superficie del suolo, e che l’ animale non potrebbe in alcun modo allontanare. D’ altronde per eseguirsi la respirazione è necessario, come abbiamo visto, che la bocca fosse poco aperta. La membrana sublinguale batte più lenta- mente che quando |’ animale stava in mezzo all’ acqua. Allor- chè s’ interna nella sabbia vi è un momento in cui disparisce completamente. Or esso vi entra a bocca chiusa e quando l’apre alla superficie del suolo vi cade dentro quel po’ di sab- bia che la copriva e che viene poi scacciata per ia vie delle branchie. Gli occhi che si trovano quasi sullo stesso livello della placca orizzontale della testa resterebbero interrati se l’animale previamente non l’infossasse nelle loro cavità ele- vando il sottorbitale; in effetti esso li fa sporgere alla superficie dello strato di sabbia per l’ abbassamento di quest’ osso. Si è detto che gli occhi erano favorevolmente disposti per scorgere la preda; aggiungiamo che se fossero laterali la testa non po- trebbe infossarsi troppo nella terra senza impedire la visione. E utile ancora che la placca della testa sia orizzontale perchè così viene coperta egualmente dalla sabbia. Se gli opercoli non battono quando l’animale è circondato di acqua tanto meglio resteranno addossati alla fessura branchiale dentro la sabbia. Or nel luogo dei due forami scavati dietro la testa dell’ ani- male si forma dapprima un piccolo vortice della sabbia che 25 viene spinta in alto dall’ acqua; indi a poco a poco i suoi gra- nelli si vanno depositando all’intorno e il buco si stabilisce senza che un sol granello di sabbia venga più a rimuoversi. In fondo al buco si scorge un continuo sollevarsi ed abbassarsi di una parte biancastra, la quale altro non è che l’ estremità superiore della membrana branchiostega. Questa estremità è molle, spongiosa, discoidale e si attacca sullo scapolare un poco al di sotto della spina in cui si prolunga in dietro questo osso. È unicamente da questo punto, o angolo superiore della fessura branchiale, che l’acqua trova la sua uscita, perchè una duplicatura della pelle che prolunga in dietro il bordo dell’ opercolo chiude permanentemente la detta fessura. Negli altri pesci spesso si osserva che la membrana branchiostega sporge, oltrechè largamente in basso, un poco anche in dietro oltre il bordo dei pezzi di chiusura dell’ apertura branchiale ed in quest’ultimo sito essa aggiunge ciò che manca all’oper- colo per chiudere la porzione corrispondente di essa apertura. Nell’ Uranoscopo invece il lembo superiore della membrana branchiostega non esce fuori dal bordo dell’ opercolo perchè questo, come si è detto, viene ingrandito di una porzione mem- branosa. Cuvier e Valenciennes (1) notarono quest’ ultima par- ticolarità, con le seguenti parole: « I bordi della valva oper- colare sono ingranditi da una porzione della pelle, che li aumenta di una larga fascia ». Questa porzione di pelle è spessa, intaccata al margine e si applica assai bene sulla regione omerale. Anche il margine libero del preopercolo porta una porzione di pelle ma più ristretta di quella dell’ opercolo. È fa- cile spiegare l’ utilità di queste disposizioni. La membrana branchiostega si agita continuamente per scacciare l’ acqua della respirazione. Or questi movimenti sarebbero impossibili quando l’animale resta sepolto nella sabbia se gli opercoli non fossero conformati in guisa da impedire l’ ostacolo che loro opporrebbe la detta materia. In effetti questi pezzi sono al- quanto incavati e permettono così alla membrana branchiostega di muoversi liberamente al di dentro. La porzione membranosa (1) Loc. cit., pag. 292. 26 della valva opercolare chiude in dietro l'apertura branchiale, così l’acqua è forzata di uscire dal suo angolo superiore, come da una specie di sfiatatoio. È anche questa la via d'uscita del- l’acqua allorchè l’ animale si trova libero in mezzo a questo elemento. Esso stette tutta una notte in quella posizione che io l’avea lasciato il di, e come mostrasi nella figura. All’ indo- mani lo feci uscire e palpando il suo ventre trovai vuoto lo stomaco; supposi perciò che avesse molta fame. Ebbi alcuni individui vivi di Gobius niger e li posi dove stava | Urano- scopo che si era rinterrato. Passavano al di sopra del suo capo e talvolta vi si fermavano, ma egli non volle impadro- nirsene sia perchè era stato molto molestato sia perchè questi pesci non erano la sua preda naturale. Da quel che si è detto si può conchiudere che l’ Urano- scopo è conformato per starsi nascosto dentro la sabbia o il fango. Non dubito che quest’ abitudine abbia per iscopo di procacciargli il nutrimento. Se fosse un mezzo di difesa gli sarebbero quasi superflue le armi offensive di cui la natura l’ha provvisto e che sono delle più temibili. Poco agile nuo- tatore come sembra essere per la sua organizzazione, massime per il peso della testa, queste armi gli gioveranno quando sì muove liberamente nell’ acqua sia per cambiare di sito sia per avvicinarsi alla femmina. La conformazione della sua bocca non può permettergli di afferrare la preda in altra guisa che con l’ insidia di cui si è parlato. I pescatori mi assicurano che esso non si prende mai all’ amo, ma bensi con la freccia o talvolta con la rete. Infatti sul mercato si vede quasi sempre ferito. I giovani danno la caccia a pesci più piccoli secondo la capacità del loro stomaco; questi naturalmente vanno an- che in cerca di esseri assai piccoli e così vi è una corrispon- denza tra l’ istinto della preda e quello del nemico. Nello stomaco dell’ Uranoscopo si trovano per ordinario più pesci; ciò mostra che fatta una preda continua le sue in- sidie finchè il suo ventre si riempie. Esso ha una cistifellia enorme. Intanto in altre specie di pesci che si nutrono esclu- sivamente di pesci quest’ organo ha un volume regolare. Ma 27 nell’ Uranoscopo vi sarà bisogno di una maggior quantità di bile perchè è molto vorace e probabilmente anche perchè la carne delle Sardelle e delle Sardine, che più di sovente si trovano nel suo stomaco, è grassa. Si potrebbe domandare se le diverse disposizioni che ren- dono quest’animale adatto a stare interrato siano state stabi- lite ab initio o siano l’ effetto di un adattamento. Per. rispon- dere a ciò dovremmo uscire dai limiti di questo scritto. Solamente vogliamo far notare un fatto che ci ha dato occa- sione a porre qui una tal domanda. Vi sono pesci in cui la fessura branchiale è poco aperta, come nei Ghiozzi; altri in cui è ridotta ad un forame o ad una specie di tubo che si apre in dietro, come nelle Anguille. Or sarebbe stato più ragio- nevole e più conveniente di dare all’ Uranoscopo che non batte gli opercoli in mezzo all’ acqua come non può batterli dentro la terra, una conformazione dell’ apertura branchiale pres- socchè somigliante a quella delle Anguille. Ed in vero se fosse apparso la prima volta qual è attualmente mostrerebbe che la mano onde uscì non fu interamente sagace, perchè allora essa ha cercato d’ impedire ciò che prima aveva stabilito: in- tendiamo parlare di quella porzione di pelle che prolunga in dietro la valva opercolare e serve a chiudere ivi la fessura branchiale. Bisogna dunque pensare che questa disposizione sia il risultato di un adattamento. Ma allora non era più con- veniente, si potrà ancor .dire, che l apertura branchiale si fosse ristretta? Si risponde che la natura nelle sue operazioni impiega per raggiungere uno scopo i mezzi più spediti; di fatti era più facile ingrandire l’ estensione di una parte che stabi- lire continuità là dove esiste soluzione. Ci sembra infine che le altre specie di Uranoscopi s’' im- mergano nella terra, respirino e diano caccia ai piccoli pesci allo stesso modo o quasi che la nostra. Esse vivono solitarie; sono provviste, ad eccezione di qualcuna (U. anoplos C. V.), di un’ appendice alla mascella inferiore; i loro occhi guar- dano in alto. Cuvier e Valenciennes han trovato resti di pesci nello stomaco dell’ U. guttatus C. V. e ci dicono anche che l'U. cirrhosus C. V. vive di piccoli pesci; che nell’ U. îner- 28 mîs C. V. una larga membrana prolunga il bordo inferiore dei tre ossi opercolari e unendosi alla sua simile, forma sotto la gola una specie di tovagliuolo membranoso in avanti della membrana branchiostega, tovagliuolo di cui già vi sono trac- cie, ma molto meno pronunciate in altre specie ( U. Y. grae- cum C. V., U. filibarbis C. V., U. marmoratus C. V., U. gut- tatus C. V., U. affinis C. V., U. scaber Lin.). Dc Tm Pelu lire: DEL MODENESE E DEL REGGIANO dei Professori G. GIBELLI e R. PIROTTA — © Nessuno fin’ora si è seriamente occupato di redigere il censo delle piante spontanee crescenti nelle provincie di Mo- dena e di Reggio. Un tenue contributo è stato messo insieme dall’ illustre Agronomo Filippo Re, ma è talmente esiguo da non potersene quasi tener conto, tanto più dacchè in gran parte è costituito dalle specie più volgari che accompagnano l’uomo dovunque ponga la sua dimora, o sono connesse alle coltivazioni agricole le più comuni nel nostro paese. Accenni qua e là alle specie spontanee nella provincia modenese si trovano nella Flora italica dell’ illustre Bertoloni seniore, il quale tenne nota di quelle mandategli da parecchi botanici, sopratutto dal Brignoli, dal Barbieri e dal Jan. Ma le piante raccolte nel Modenese e nel Reggiano dal beneme- rito Prof. Brignoli e depositate nell’Erbario dell’Orto botanico di questa Università, sono così scarse in numero e meschine di proporzioni, che assai poco poterono giovare al nostro lavoro. Alcuni dati interessanti, abbiamo ritrovato nei lavori di Vitman, di Parlatore, di Caruel e più recentemente in quelli del Prof. Cocconi; ma dessi piuttosto che la regione Modenese e Reggiana propriamente tale, riguardano i suoi confini verso la Toscana e il Bolognese. 80 Noi abbiamo cominciate le nostre perlustrazioni nelle indicate Provincie fino dal 1875 e le abbiamo proseguite costantemente fino a questi ultimi giorni. La regione da noi investigata ab- braccia in genere l’area dei due bacini della Secchia e del Panaro. Più esattamente sarebbe circoscritta da una linea, la quale siegua il Panaro a ritroso dalla sua foce in Po fino al Finale, di là, abbandonato il Panaro, vada dritta fino a Castelfranco; quindi percorra in amonte il crinale che divide il bacino del Reno da quello del Panaro fino a raggiungere l’Appennino centrale, di cui prosiegua lo spartiacque a occi- dente; poi presso al Ventasso s’'incurvi a Nord tenendosi sulla cresta tra i bacini dell’ Enza e quello della Secchia; ma ar- rivata a S. Polo presso Reggio si spicchi direttamente a Bre- scello; e finalmente di là lungo la sponda destra del Po ri- trovi di nuovo le foci di Panaro. A chi ha pratica di lavori di fitografia, e conosce le dif- ficili condizioni di un pubblico insegnante, non parrà strano che noi confessiamo francamente, essere il nostro compito tutt’ altro che finito. Tuttavia noi ci proponiamo di continuarlo indefessamente; e non solo in modo da compiere il censimento delle fanerogame, ma anche quello delle crittogame; e man mano che avremo materiali bastevoli, li riassumeremo per farne comunicazioni complementari a questa benemerita So- cietà dei Naturalisti. Per intanto il complesso di questa prima comunicazione ci fornirà argomento ad istituire interessanti confronti sulle flore delle provincie limitrofe principalmente di Lombardia, Toscana e delle Romagne, in quanto queste offrano condizioni climateriche notevolmente diverse dalle nostre, e sopratutto presentino substrati rocciosi di natura mineralogica molto differente da quelli che costituiscono il suolo Modenese. La quistione se sulla variazione della flora di paesi atti- gui, a condizioni climateriche del resto uguali, influiscano più lo stato di maggiore o minore disaggregazione fisico-meccanica delle rocce, o la natura mineralogico-chimica delle stesse, è, come si suol dire, all’ordine del giorno; e noi speriamo di poter portare col nostro lavoro qualche materiale utile a risolverla. sl Se la salute e i mezzi non ci faranno difetto, nella prossima buona stagione intendiamo di effettuare ancora almeno un pajo di gite d’ esplorazione tanto nella montagna che nella pianura, allo scopo principalmente di dar corpo e di comple- tare i quadri della vegetazione spontanea della regione in rapporto principalmente alla natura mineralogico-chimica delle ‘| rocce di diverse aree di vegetazione, e subordinatamente alle condizioni fisiche e climateriche del suolo. Il che farà argo- mento di una apposita comunicazione. Abbiamo portato nell’ elaborazione di questo primo con- tributo la maggior diligenza e coscienza possibile. Potremmo aggiungere fin d'ora molte specie, che senza tema di essere smentiti si possono supporre indigene della regione. Tuttavia per ora ci limitiamo ad enumerare quelle, delle quali possiamo fornire a garanzia esemplari autentici, o che almeno sono registrate da autorità scientifiche indiscutibili come il Berto- loni seniore, il Parlatore e il Caruel. Ci riserviamo di regi- strare nelle aggiunte le specie anche più volgari man mano che le avremo raccolte e studiate. Al nostro lavoro contribuirono dei collaboratori intelligenti e volonterosi. E questi sono il Dott. Giuseppe Riva di Fiumalbo, che perlustrò principalmente il bacino della Scoltenna e le cime Appennine intorno a Fiumalbo; suo fratello il Dott. Dome- nico Riva di Montese, che percorse palmo a palmo il terri- torio del circondario nativo non che l’alto bacino del Leo sopra Fanano, i declivi del Corno alle Scale, e i dintorni del Lago Scaffajolo; il Sig. Enrico Ferrari infaticabile raccoglitore e preparatore del nostro Orto botanico, che percorse tutto solo buon tratto del Panaro dal punto in cui prende il nome fino al territorio di Castelvetro, e vi scoperse specie molto interessanti; e finalmente i Signori Dottori Masi, Frignani e Fiori, che volontieri misero a nostra disposizione i materiali raccolti per loro erudizione e divertimento principalmente nei colli intorno a Sassuolo e nella pianura circostante al Po. A tutti questi benevolenti cooperatori tributiamo i più vivi e cordiali ringraziamenti. 32 BIBLIOGRAFIA Vitman Fulgenzio — Saggio dell’ istoria erbaria delle Alpi di Pistoja, Modena e Lucca con nuove osservazioni botani- che e mediche. Bologna, 1773. Re Filippo — Viaggio al Monte Ventasso ed alle terme di Quara nel Reggiano. Modena, 1790. >» » — Florae Athestinae Prodromus. Mutinae, 1816. Bertoloni Antonio — Flora italica. Bononiae, 1833-1854. Caruel Teodoro — Prodromo della flora toscana. Firenze, 1860 (1). > » — Supplemento al Prodromo della flora toscana. Mi- lano, 1866. > » — Secondo Supplemento alla flora toscana. Firenze, 1370. Parlatore Filippo — Flora italiana. Firenze, 1850-1875. Cocconi Girolamo — Contributi alla flora della Provincia di Bologna (in numero di quattro ). Bologna, 1877-1380. (1) Non abbiamo creduto necessario riportare le citazioni di altri autori anteriori al Bertoloni, al Caruel ed al Parlatore, che trattarono incidentalmente della flora modenese-reggiana, perché le medesime sono ricordate negli indicati lavori. 33 PARTE PRIMA ELENCO SISTEMATICO DELLE PIANTE VASCOLARI DEL MODENESE E DEL REGGIANO FANEROGAME.® DITO TT, PD ONT. TALAMIFLORE. Ranuncolacee. 1. Clematis Vitalba L. — Re, Prod. p. 59. — Comune lungo le siepi del piano e del monte. Dintorni di Modena! colline di Sassuolo! Montese (Dr. Riva! ). Giugno, Luglio. i 2. C. Viticella L. — Nelle siepi dei dintorni di Nonantola e di S. Felice! Giugno. 3. Atragene alpina L. — Salendo da Civago all’Alpe di Cusna! Monte Valestra! Giugno. 4. Thalictrum angustifolium Jacq. — 77. fiavum Re, Prodr. p. 59 (ex habit.). — Non raro nella regione, sopra- tutto al colle ed al monte. Valli di S. Anna presso S. Cesario nei dintorni di Modena! Salto di Montese ( Riva!). Giugno, Agosto. (1) Le specie di ciascun genere sono disposte nell’ ordine alfabetico. Quelle di esse, che sono indicate dagli autori e che noi non abbiamo per anco ritrovate, sono segnate da un asterisco. 3 34 b. heterophyUum Koch, Syn. p. 6. — Reichb., Icon. III, tab. XLI, f. 4637. — Lungo i fossati dei dintorni di Modena! a S. Anna! Rubiera! presso Pa- vullo nell’Appennino! Giugno. 5. T. aquilegifolium L. — Bertoloni, Flora ital. V, p. 489. — Selvette e dumeti dell’ alto Appennino modenese e reggiano. Montese! Fiumalbo! Cimone di Caldaja (Bertol.), Madonna dell’Acero (Bertol.), Civago lungo il Dolo! Giugno, Luglio. 6. T. flavum L. — Contorni di Sestola presso la Tintoria! Agosto. 7. T. minus L. — Bertoloni, FI. ital. V, p. 482. — Rondinajo (Bertol.), sopra Montefegatese nell’ alto Appennino luc- chese! Giugno. 8. Anemone alpina L. — Caruel, Prodr. d. FI. tosc. p. 4. b. mitlefoliata Bertol. — Prati del Cimone! alle Lazze tra Fiumalbo e Pievepelago! Corno alle Scale! Cimone di Caldaja (Caruel), Rondinajo (Car.), Civago! Montevecchio! Maggio, Giugno, Luglio. 9. A. coronaria L. — Qua e là in alcune località dell’ agro modenese. Villa Cognento presso i paduli! Febbrajo, Marzo, Aprile. 10. A. hepatica L. — Car., Prod. p. 7. — ZHepatica triloba Re, Flor. athest. Prodr. p. 59. — Comune nei luoghi umidi ed ombreggiati sopratutto dei colli e dei monti. Da Febbrajo a Maggio. S. Pellegrino ( Car.). 11. A. hortensis L. — Prati ed argini intorno al forte di Ca- stelfranco! Aprile. 12. A. narcissiflora L. — Caruel, Prodr. p. 5. — Prati montani. Corno alle Scale (Caruel), alle falde del Cimone! tra Fiumalbo e Pievepelago alle Lazze! S. Pellegrino, Rondinajo, sorgenti della Secchia ( Caruel). Giugno, Luglio. 13. A. nemorosa L. — Re, Prodr. p. 59; Re, Viaggio al Monte Ventasso p. 20; Caruel, Prodr. p. 5. — Luoghi ‘ombreggiati del colle e del monte. Colline di Monte- gibbio! Fiumalbo! Rondinajo! Ventasso! (Re). Giugno. 16. Lig 18. L9° 20. 21. 35 . A. Pulsatilla L. — Re, Prodr. p. 59. — Alto Appennino. Fiumalbo! Luglio. | . A. ranunculoides L. — Caruel, Prodr. p. 5. — Comune nei luoghi erbosi ed umidi al piano, al colle, fino al- l’alto monte. Dintorni di Modena! Colline di Monte- gibbio! falde del Cimone! Rondinajo ( Car. ). Marzo, Aprile. Adonis aestivalis L. — Re, Viaggio p. 17. — Non raro nei seminati sopratutto del piano. Dintorni di Modena! S. Felice! alle radici del Ventasso (Re). Ranunculus aconitifolius L. — Vitman, Ist. p. 37; Re, Viaggio p. 21; Caruel, Prodr. p. 8. — Prati dell’ alta regione montana. Prati del Cimone! Dintorni di Fiu- malbo! alla fonte dei Carboni presso Fiumalbo (Vitm.), Rondinajo, S. Pellegrino (Caruel), Civago! Ronconuovo sul Ventasso ( Re). Giugno. b. platanifolius L. — Abetone! Corno alle Scale ( Riva!). Luglio. R. acris L. — Re, Prodr. p. 60; Caruel, Prodr. p. 10. — Prati umidi e lungo i fossati del piano sopratutto. Dintorni di Modena! S. Pellegrino (Caruel). Maggio. b. Steventîti Andrz. — Cocconi, Nuov. Contr. FI. Bol. p. 6. — A Montese (Dr. Riva). R. aquatilis L. — d. submersus (R. pantothrix Bertol., FI. it. V, p. 575). — Pantanetti e fossati nei dintorni di Modena!, al Bosco della Saliceta presso S. Felice! Giugno. var. nuculis glaberrimis. — Bosco di S. Felice! Luglio. R. arvensis L. — Re, Viaggio p. 9. — Comune nei semi- nati del piano, del colle e del monte. Contorni di Modena! Sassuolo! Montese! Piano di Bismantova (Re). Maggio. KR. auricomus L. — Bertol,, FI. ital. V, p. 535. — Nei luo- ghi umidi del piano e del monte: piuttosto raro. Ser- mide (Bertol.), bosco della Saliceta! bosco di Nonan- tola! Fiumalbo! Giugno. i 36 22. R. bulbosus L. — Re, Prodr. p. 60; Re, Viaggio p. 9. — Troppo comune nei prati del piano; più raro al monte. Piano di Bismantova (Re). Aprile, Maggio. 23. R. Ficaria L. — Re, Prodr. p. 59, Re, Viaggio p. 9. — Comunissimo nei campi, nei seminati, lungo le siepi dovunque. Dintorni di Modena! Piano di Bismantova (Re). Febbrajo, Marzo, Aprile. 24. R. Fiammula L. — Caruel, Prodr. p. 9.; Cocconi, Contr. Fl. Bol. p. 28. — Nell’alto Appennino. Presso Fiu- malbo! nel bosco della Rocca pure a Fiumalbo (Rival), Lago Scaffajolo ( Cocconi ), all’ Alpe di S. Pellegrino (Caruel). Giugno, Luglio. 25. R. lanuginosus L. — Re, Viaggio p. 8; Bertol., FI. ital. V, p. 544; Caruel, Prodr. p. 11. — Nei margini er- bosi delle selve dell’ Appennino. Madonna dell’ Acero ( Bertol.), Abetone! Fiumalbo al bosco della Rocca! al Salto di Montese (Riva!), Alpe di S. Pellegrino (Caruel), Piano di Bismantova (Re). Giugno, Luglio. *26. R. lingua L. — Trovato nell’Agosto del 1851 nelle paludi di Pavullo dal Prof. Celi e conservato nell’ erbario dell’ Orto Botanico di Modena. 27. R. montanus Willd. — Bertol., FI. ital. V, p. 539. — Prati dell’ alto monte. Scaffajolo, Corno alle scale (Bertol.), Cimone! Ventasso! Giugno, Luglio. b. major. — Dintorni del Lago Scaffajolo! Giugno. 28. R. ophioglossifolius Vill. ( R. fistulosus Brignoli, Fasc. PI. rar. Forojul. p. 25). — Luoghi umidi al Bosco di Nonantola ed a quello di S. Felice! Prati di Cortile presso Carpi! Maggio, Giugno. 29. R. parvifiorus L. — Vigneti di Maserno presso Montese (Riva! ). Aprile. 30. R. Philonotis Retz. — Bertol., FI. ital. V, p. 560. — Nei luo- ghi umidi della parte bassa della regione: non manca però al monte. Suzzara e basso reggiano (Bertol.), Novil!, valli di Fabbrico!, bosco di Nonantola!, sopra Sestola presso il Cimone! Giugno, Luglio, Agosto. 31. R. repens L. — Luoghi umidi del piano e del monte. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 37 Fossati dei dintorni di Modena! S. Felice! alle falde del Cimone! Maggio, Agosto. R. sceleratus L. — Re, Prodr. p. 60. — Fossati dei din- torni di Modena! Maggio. R. velutinus Ten. — Assai comune nei prati dei dintorni di Modena! Maggio. R. Villarsii Dec. — Cocconi, Terzo Contr. FI. Bol. p. 8. — Nei prati dell’ alto monte. Corno alle Scale ( Coc- coni ), Scaffajolo! (Cocconi), sopra Fiumalbo alle falde del Cimone! Da Aprile a Luglio. Caltha palustris L. — Vitman, Ist. p. 35; Re, Prodr. p. 61; Re, Viaggio p. 19; Caruel, Prodr. p. 15. — Ruscelli e prati umidi della regione montana. Falde del Cimone! ( Vitman ), Corno alle Scale, Tre Potenze, Rondinajo, Foce a Giovo, S. Pellegrino (Caruel), Alpe di Cusna! Lago Ventasso! (Re). Giugno, Luglio. Trollius europaeus L. — Vitman, Ist. p. 37; Re, Viaggio p. 20; Bertol., FI. ital. V, p. 580; Caruel, Prodr. p. 15. — Prati umidi dell’ Appennino. Madonna del- l’Acero ( Bertol.), Cimone di Fanano ( Bertol. ), Libro Aperto! Fonte dei carboni presso Fiumalbo (Vitm.), sopra Fiumalbo! S. Pellegrino (Caruel), Civago! Ven- tasso! (Re). Giugno, Luglio. Eranthis hyemalis Sal. — ZMeleborus hyematis Re, Prodr. p. 60. — Comune in tutte le parti basse del territorio; trovasi però anche al monte. Montese al Salto (Riva!). Febbrajo, Marzo. Helleborus viridis L. — Re, Diedk p. 60; Bertol., Fl. ital. V, p. 589. — Luoghi umidi nei colli di tutta la . regione. Guiglia! Scandiano! Sassuolo! Monte Bibbia- nello nel Reggiano ( Bertol. ). Marzo. . H. foetidus L. — Re, Prodr. p. 61; Bertol., FI. ital. Ne dpad925 Caruel, Prodr. p. 16. — Luoghi umidi della regione collina e montana; raro al piano. Cam- pogalliano! Rubiera! Valle Urbana al sud di Sassuolo! Montese! Lago Scaffajolo! Sestola alle falde del Ci- mone (Riva!), dintorni di Barigazzo! S. Pellegrino 88 ( Caruel ), Monte Bibbianello nel reggiano ( Bertol.). Marzo, Aprile al piano, Maggio, Giugno al monte. 40. Isopyrum thalictroides L. var. însignis Nobis. — Fra le pietre al Libro Aperto! Giugno. Differisce dalla specie per avere molti carpelli in- vece di 2-4, le foglioline a contorno cordato reniforme, profondamente segmentate, colle lacinie dentato-cre- nate a denti rotondi, ed i petali nettariformi più ampii colla fossetta nettarifera più piccola. 41. Nigella arvensis L. — Re, Prodr. p. 58. — Campi uier del modenese! Campi e seminati (Re). Luglio. 42. N. damescena L. — Comune nei campi in tutta la regione. Giugno. 43. Aquilegia alpina L. — Caruel, Prodr. p. 17. — Sulle alte cime dell’ Appennino. Tre Potenze! Corno alle Scale! Cimone di Caldaja (Caruel), Rondinajo! (Caruel). Luglio. 44. A. vulgaris L. — Re, Prodr. p. 58.; Bertol., FI. ital. V, p. 428; Caruel, Prodr. p. 17. — Nell’alto Appen- nino. Montese! Montefiorino! Barigazzo! Madonna del- l’Acero (Bertol), Tre Potenze! Jola di Fanano (Bertol.), salita di Bismantova! S. Pellegrino (Caruel). Giugno, Luglio. *45. Delphinium Ajacis L. — Re, Viaggio p. 5. — Nel letto asciutto del Crostolo al sud di Vezzano (Re). Giugno. 46. D. Consolida L. — Re, Prodr. p. 58. — Comune nei semi- nati del piano, del colle ed anche del monte. Dintorni di Modena!, colline di Sassuolo! Salto di Montese ( Riva!). Giugno, Luglio, Agosto. ‘47. Aconitum cernuum Wulf. — Bertol., FI. ital. V, p. 426. — Appennino modenese a S. Pellegrino (Bertol.). Lu- glio, Agosto. 48. A. Cammarum L. var. paniculatum Lamk. — Arcangeli, Comp. FI. ital. p. 21. — Appennino modenese (Ar- cangeli). Civago al Molino lungo il Dolo! Luglio. 49. A. Lycoctonum L. — Negli alti monti. Sestola alle falde del Cimone ( Riva!). Agosto. 50. Actaea spicata L. — Re, Prodr. p. 56; Re, Viaggio p. 21; ol. 92. 53. 54. 55. 56. 39 Bertol., Fl. ital. V, p. 806. — Luoghi ombreggiati della regione montana. Madonna dell’Acero (Bertol.), alla Cartiera presso Fiumalbo!, valle delle Pozze!, alle Lazze! al Salto di Montese! Grotta di S. Maria al Ventasso (Re). Paeonia peregrina Mill. — P. officinalis pr. p. Bertol., FI. ital. V, p. 392. — Tra i cespugli di bosso in una collina lungo la via da Vignola a Guiglia, forse la ‘stessa località già indicata dal Bertoloni! Fiorisce in Aprile e fruttifica in Maggio. Berberidee. Berberis vulgaris L. — Cocconi, Terzo Contr. FI. Bol. p. 1. — Non raro nei monti. Gajato (Cocconi!) Pavullo! Fiumalbo! Libro Aperto! Giugno. Epimedium alpinum L. — Fiumalbo alle falde del Cimone (Riva!). Maggio. ‘ Ninfeacee. Nymphaea alba L. — Re, Prodr. p. 57. — Copiosa nei paduli e nei fossati del basso modenese e reggiano. Bosco di Nonantola!, bosco di S. Felice!, nella valle la Ve- neria a Reggiolo! Da Luglio ad Ottobre. Nuphar luteum L. — Nymphaca lutea Re, Prodr. 57. — Negli stessi luoghi colla precedente specie e nelle stesse epoche. Papaveracee. Papaver Argemone L. — Nei seminati più elevati del monte. Fiumalbo (Riva!), salita del Cimone! Luglio, Agosto. Il Vitman, Istor. p. 27, indica del Corno alle Scale il P. alpîinum L. Assai probabilmente trattavasi del P. Argemone, poichè quello non fu mai da alcuno 57. 58. 59. 60. 61. 62. 63. 64. 65. 40 riscontrato nell'Appennino, come già faceva avvertire il Caruel, Sec. Suppl. Prodr. p. 5. P. dubium L. — Sulla rocca di Fiumalbo, Cimone (Riva!). Giugno, Luglio. P. Rhoeas L. — Re, Prodr. p. 56; Re, Viaggio p. 19. — Comunissimo dovunque nei prati, lungo le vie etc. Contorni di Sestola! Prati del Ventasso (Re). Da Mag- gio ad Agosto. Chelidonium majus L. — Re, Prodr. p. 56. — Comunis- simo nelle siepi, presso i cascinali etc. al piano, al colle ed al monte. Primavera ed estate. Fumariacee. Corydalis solida Smith. — Re, Prodr. p. 76; C. HaWeri Re, Prodr. p. 76; C. tuberosa Bertol., FI. ital. VII, p. 290. — Nei dumeti della regione montana. Fiumalbo ( Riva!), Cimone di Fanano, Rondinajo (Bertol.). Alla montata nel Pomerio di Reggio (Re). Giugno, Luglio. C. cava Schweigg. — Lungo gli argini e le vie a Casi- nalbo!, alle Lazze fra Fiumalbo e Pievepelago (Riva!). Aprile, Giugno. C. fabacea Pers. — Caruel, Prodr. p. 24. — Fiumalbo nel Pistone (Riva!), Rondinajo (Caruel). Da Aprile a Luglio. Fumaria officinalis L. — Re, Prodr. p. 77. — Comunis- sima ovunque, più nella pianura che in montagna. Dintorni di Modena! Salto di Montese! Da Marzo a Maggio. Crocifere. Nasturtium officinale R. Br. — Sisymbrium Nasturtium Re, Prodr. p. 71; Re, Viaggio p. 25. — Comune nei fossati del piano modenese e reggiano, più raro al monte. Lungo le sorgenti da Culagna ad *ogaabola . (Re). Da Maggio a Luglio. N. amphibium (L.). — Nelle acque stagnanti della parte 4l piana e collina della regione. Dintorni di Modena!, valli di Rolo! Aprile, Maggio, Giugno. 66. N. palustre DC. — Caruel, Prodr. p. 28. — Arene del Po a Suzzara! Tre Potenze (Caruel). Settembre. "67. N. pyrenaicum (L.). Sisymbrium pyrenaicum Re, Viag- gio p. 21. — Presso la grotta di S. Maria Maddalena al Ventasso (Re). Luglio. 68. Barbarea bracteosa Guss. — Bertol., FI. ital. VII, p. 78; Caruel, Prodr. p. 28 e. Suppl. p. 8. — Luoghi erbosi dell’ alto Appennino. Cimone! Madonna dell’ Acero (Bertol.), Caldaia (Caruel), Tre Potenze! S. Pellegrino (Caruel), Civago! Giugno, Luglio. 69. B. vulgaris R. Br. — Erysimum barbarea Re, Prodr. p. 72; Barbarea vulgarîs Caruel, Prodr. p. 28. — Non rara nei luoghi umidi specialmente del colle e del monte. Dintorni di Modena al passo della Barchetta! Casi- nalbo! Guiglia! Montese! Pavullo! Fiumalbo! Alle Lazze presso Fiumalbo! S. Pellegrino (Caruel). Mag- gio, Giugno. b. stricta Andrz. — Bertol., FI. ital. VII, p. 76. Cocconi, Quarto Contr. Fl. Bol. p. 6. — Modenese secondo un esemplare raccolto dal Prof. Brignoli e conservato nell’ erbario del R. Orto Botanico di Mo- dena, Madonna dell’ Acero al Santuario ( Cocconi, Riva!), S. Pellegrino al Santuario ( Bertol.). 70. Arabis alpina L. — Car. Prod. p. 29. — Regione elevata del monte. Cupola di Scaffajolo, Corno alle Scale (Caruel), Montese! Alpe di Faidezzo! Libro Aperto! Giugno, Luglio, Agosto. 71. A. glastifolia Reichb. — Nei dintorni di Fiumalbo! al Ci- mone!, a Civago lungo il Dolo! Maggio, Giugno. È da considerarsi piuttosto quale una varietà dell’ A. Rirsuta Scop. 72. A. hirsuta Scop. — Non rara sì nel piano, che nella re- gione collina e montana. Bosco di S. Felice! Liviz- zano (Frignani!), Vignola! Montese! Pavullo! Bari- gazzo (Riva!). Maggio, Giugno, Luglio. 42 73. A. sagittata DC. var. planisiliqua Pers. — Colline di Vi- gnola! Giugno. 74. A. muralis Bert. — Montese, dintorni di Fiumalbo (Riva!). Maggio. 75. A. turrita L. — Nelle colline e nelle montagne. Livizzano! Salto di Montese! Civago lungo il Dolo! Pietra di Bismantova! Maggio, Giugno. 76. Cardamine amara L. — Caruel, Prodr. p. 33. — Presso le acque dei ruscelli montani. Fiumalbo! S. Pellegrino (Caruel), Lago Ventasso! Giugno, Luglio. 77. C. asarifolia L. — Bertol., FI. ital. VII, p. 11; Caruel, 78. C. 79. C. 80. C. 81. C. 82. C. Prodr. p. 31. — Ruscelli dei prati della regione mon- tana. Madonna dell’ Acero, Lago Scaffajolo ( Bertol. ), Corno alle Scale ( Riva!), Fiumalbo nella valle delle Pozze! Cimone! Alpe di Cusna! S. Pellegrino (Caruel). Giugno, Luglio, Agosto. Chelidonia L. — Vitman, Istor. p. 14. — Nelle abetaje al passo delle Piramidi presso l’ Abetone! Cimone di Caldaja (Vitman). Luglio. hirsuta L. — Comunissima dovunque tanto al piano che al colle ed al monte. Contorni di Modena! Fiu- malbo (Riva!) Lago Scaffajolo! Da Febbrajo ad Aprile. impatiens L. — Bertol., FI. ital. VII, p. 21; Caruel, . Prodr. p. 32. — Nei monti dell’ alto Appennino. Ma- donna dell’ Acero (Bertol.), Abetone! Sestola (Riva!), dintorni di Civago! S. Pellegrino (Caruel). Giugno, Luglio. parviflora L. — Cocconi, Sec. Suppl. Fl. Bol. p. 8. — Sul margine dei fossati al Bosco di S. Felice! Portic- ciuola del Corno alle Scale (Cocconi). Marzo-Maggio. prateusis L. — Re, Prodr. p. 71. — Nella regione mon- tana. Nelle Pozze al Pian Cavallaro sul Cimone! Alle falde del Cimone trovasi anche la varietà a fiore roseo. Giugno. b. Matthioti Moretti. — Fossati di Villa S. Croce presso Carpi! Aprile. 83 37 43 . C. resedifolia L. — Bertol., FI. ital. VII, p. 15; Caruel, Prodr. p. 32. — Prati nell'alto Appennino. Fiumalbo e dintorni! ( Riva! ), Cimone ( Bertol. ), Civago! Corno alle Scale, S. Pellegrino, Rondinajo (Caruel). Maggio, Giugno, Luglio. i b. subintegrifolia Caruel. — Crepacci di Monte- vecchio sopra Civago! Luglio. . C. sylvatica Lk. — Nei luoghi ombreggiati del monte. Abetone! Agosto. . ©. trifolia L. — Nelle selve dell’ Abetone! Luglio . Dentaria bu!bifera L. — Re, Viaggio p. 21. — Nelle selve ombreggiate ed umide dell'alto Appennino, più di rado del colle. Montegibbio! Fiumalbo (Riva!), Abetone! Civago! Ventasso! Lago Ventasso (Re). Maggio, Giugno. . D. pinnata Lamk. — Bertol., FI. ital. VII, p. 7; Caruel, Prodr. p. 35. — Nei luoghi umidi dell'Appennino ele- ‘vato. Madonna dell’ Acero ( Bertol. ), alle Lazze fra Fiumalbo e Pievepelago (Riva!), selve al disopra di Civago! Rondinajo (Caruel). Maggio, Giugno. “88. D. polyphylia Wald. et Kit. — Bertol., FI. ital. VII, p. 5. — Ai ghiaccioni presso il Santuario dell’Acero. Luglio. 89. Sisymbrium Alliaria Scop. — Erysimum Alliaria Re, Prodr. p. 72; Re, Viaggio p. 10. — Cresce nelle siepi, nei luoghi secchi ed anche nei boschi del piano, del colle e del monte in tutta la regione. Contorni di Modena! Rocca di Fiumalbo (Riva!), ai piedi di Bisman- tova, al Ventasso (Re). Aprile al piano, Giugno al monte. "90. S. bursifolium L. — Bertol., Fl. ital. VII, p. 50. — Rac- colto da Jan alle radici del Cimone (Bertol.). Maggio. “91. S. Irio L. — Re, Viaggio p. 25. — Sul margine delle fonti da Culagna ad Acquabona. Luglio (Re). 92. S. officinale Scop. — Erysimum offic. Re, Prodr. p. 72; Re, Viaggio p. 10. — Comune lungo le vie di cam- pagna sopratutto al piano. Contorni di Modena! Rocca di Fiumalbo ( Riva!), alle falde di Bismantova ( Re ). Maggio a Luglio. 44 93. S. polyceratum L. — A Verico presso Pavullo ( Riva! ). Settembre. 94. S. Sophia L. — Re, Prodr. p. 72. — Trovato una sola volta al Cavone presso Novi sul margine della strada! Giugno. Il Re dice d’averlo incontrato di frequente nelle macerie. i 95. S. Thalianum Gay. — Arabiîs Thaliana Re, Viaggio p. 19. — Abbastanza comune nei seminati e nei luoghi er- bosi di tutta la regione. Contorni di Modena! Formig- gine! Fiorano! Mura di Carpi! Colli di Castelvetro! Fiumalbo! Montese! Civago! Ventasso (Re). Marzo, Aprile, Maggio. 96. S. Zanoni Ball. — Sisymbrium pinnatifidum Bertoloni, FI. ital. VII, p. 51, pr. p. — Nell’alto Appennino. Con- torni di Fiumalbo ( Riva! ), all’Abetone!, al Cimone! (Bertol.), alle Tre Potenze! Giugno, Luglio. Questa specie benchè somigli molto alla Braya (Sisymbrium ) pinnatifida DC. ne differisce certa- mente. Questa è sempre di piccole dimensioni, ha fiori grandi la metà, i pedicelli lunghi appena quanto il calice, mai divergenti ad angolo retto; l’infiorescenza è povera e termina tanto l’asse principale, che i la- terali: lo stimma è appena accennato. Nel S. Zanoni abbiamo bensì esemplari piccolissimi, ma anche dei grandi da un pollice a due spanne: le foglie sono mi- nute con pinne minute proporzionatamente negli esem- plari piccoli, più grandi nei grandi: l’ infiorescenza è a corimbo ed a tipo terminale sempre, mai dei rami laterali: i fiori sono sempre grandi anche’ negli indi- vidui piccoli, i pedicelli divaricati quasi ad angolo retto e lunghi sempre almeno il doppio del calice: lo stigma è a bottone, più grosso dell’ovario e bilobo evi- dentemente. — Il Bertoloni (FI. it. VII, p. 52) sì è ingan- nato assimilando questa specie al pinnatifidum, benchè asserisca che le sue forme variano moltissimo. Il S. pîn- natifidum è specie esclusivamente alpina, il S. Zanoni è appennina. L’ Arcangeli (FI. it. p. 42) li distingue giustamente. 45 97. Erysimum Cheiranthus Pers. — Er. lanceolatum Bertol., FI. ital. VII, p. 85, pr. p.; E. hieracifolium Re, Viaggio p. 24. — Nei colli e nei monti. Scandiano! Fiumalbo! Cimone di Fanano ( Bertol.), S. Pellegrino (Caruel ), Vallisnera nell’alto Appennino reggiano (Re). Da Maggio ad Agosto. 98. Brassica campestris L. — Dintorni di Carpi (Fiori!). Aprile. 99. B. Napus L. — Coltivansi abbondantemente le molte va- rietà di questa specie. Marzo, Aprile. 100. B. oleracea L. — Molte varietà di questa specie sono coltivate col nome di cavoli. Maggio, Giugno. 101. B. Rapa L. — Coltivasi come le precedenti e presenta molte varietà. Maggio, Giugno. 102. Sinapis alba L. — Nei campi a Villa Freto presso Mo- dena! Giugno. 103. S. arvensis L. — Re, Prodr. p. 73; Re, Viaggio p. 10. — Assai comune nei campi sopratutto dei dintorni di Modena e Reggio. Dintorni di Modena! Montese! Ca- stelnuovo ne’ Monti!, sotto Bismantova (Re). Giugno, Luglio. d. Schkuhriana Reichb. — Nei campi a Villa Albareto nei dintorni di Modena! Maggio. 104. Diplotaxis muralis DC. — Contorni di Modena lungo il canale della Sacca!, alla Stazione della Ferrovia! lungo l’argine di Secchia! Maggio. 105. D. tenuifolia DC. — Negli stessi luoghi colla precedente. Da Aprile a Giugno. 106. Vesicaria utriculata DC. — Sui muri della rocca di Se- stola ( Rival). Aprile, Maggio. 107. Alyssum calycinum L. — Lungo la Secchia a Sassuolo ( Fiori! ). Dintorni di Montese! Giugno. *108. A. montanum L. — Cocconi, Second. Suppl. FI. Bol. p. 8. — Montese (Cocconi). 109. Farsetia clypeata R. Br. — Sui muri degli orti a Sas- suolo!, fiorisce in Maggio, fruttifica in Giugno. 110. Lunaria biennis Moench. — Lunaria annua Vitm., Istor. 46 p. 14. — Cimone di Caldaja (Vitman), alle Lazze tra Fiumalbo e Pievepelago (Riva!). Giugno. "111. L. rediviva L. — Caruel, Prodr. p. 35. — Monte S. Pel- legrino (Caruel). Maggio, Giugno. 112. Draba aizcides L. — Draba alpina Vitm., Ist. p. 27. — i D. aizoides Bertol., Fl. ital. VI, p. 465; Caruel, Prodr. p. 38. — Sulle alte montagne. Corno alle Scale ( Vitm., Bertol.), vetta del Cimone! ( Bertol.), Tre Po- tenze! Libro Aperto! S. Pellegrino, Rondinajo (Caruel). Luglio. 113. D. muralis L. — Re, Viaggio p. 19. — Non rara nei luoghi erbosi sopratutto del monte. Contorni di Mo- dena! Mura di Carpi! Montese (Riva!), Fiumalbo (Riva!), Civago! Prati del Ventasso (Re). Aprile, Maggio, Giugno. 114. D. verna L. — Comune al piano ed al monte. Contorni i di Modena! Mura di Carpi! One, Fiumalbo! Feb- brajo, Marzo, Aprile. 115. D. Zahlbruckneri Host. — Vette del Cimone, promiscua colla D. Aîzoîdes L.! Luglio. 116. Camelina sativa Crantz. — A/yssum sativum Re, Prodr. p. 71. — Nei campi coltivati dei dintorni di Modena a Villa Cognento!, a Nonafitola! Da Aprile a Giugno. 117. Thlaspi alliaceum L. — Dintorni di Modena a Villa Co- gnento! Montefiorino! nei monti di S. Martino ed a Castelluccio di Montese ( Riva!), nei campi a Fiu- malbo! Marzo al piano, Marzo, Giugno al monte. 118. T. alpestre L. — Re, Viaggio p. 21; Caruel, Prodr. p. 40. — Alle Lazze tra Fiumalbo e Pievepelago (Rival), S. Pellegrino (Caruel!), Grotta di S. Maria al Ventasso i (Re). Maggio, Giugno. 119. T. arvense L. — Re, Viaggio p. 10; Caruel, Prodr. p. 39. — Nei campi della regione montana. Sopra Fiumalbo!, alle falde di Bismantova (Re), Civago! Monte S. Pellegrino (Caruel). Giugno, Luglio. 120. T. montanum L. — Fiumalbo (Riva!). Maggio. 121. T. perfoliatum L. — Nei campi in tutta la regione. Din- torni di Modena! Montese (Riva!). Marzo, Aprile. 128. BÒ Seta 47 . Biscutella laevigata L. — 25. dydima Vitm., Ist. p. 26; B. laevîgata Caruel, Prodr. p. 41. — Corno alle Scale (Vitm., Riva!), fra le rocce a Montevecchio presso Ci- vago! Belvedere, Rondinajo (Caruel). Giugno. b. obcordata Reichb. — Alpe di Faidello presso Fiumalbo (Riva!). Giugno. . Lepidium campestre R. Br. — Bertol., FI. ital. VI, p. 584; Caruel, Prodr. p. 48. — Comune al piano ed al monte. Dintorni di Modena a S. Cataldo! ed altrove, nel reggiano presso Castelnuovo ( Bertol.), colline di Sas- suolo! Pavullo! Salto di Montese (Riva!) S. Pellegrino (Caruel). Aprile, Maggio. . Draba L. — Colline presso Livizzano! Maggio. . graminìifolium L. — L. Iberis Re, Prodr. p. 70. — Comune lungo le vie sopratutto del piano. Settembre. . latifolium L. — A Montespecchio sopra Montese (Riva!). Luglio. . ruderale L. — Re, Prodr. p. 70; Re, Viaggio p. 10; Bertol., Fl. ital. VI, p. 580. — Nei luoghi incolti e sabbiosi, presso le case. Nelle ghiaje della Ferrovia presso la Stazione di Modena! Suzzara (Bertol.), Ca- sinalbo! Dintorni di Fiumalbo!, alle falde di Bisman- tova (Re). Luglio. Capsella Bursa-pastoris Monch. — Thlaspi Bursa pastoris Re, Prodr. p. 70; Re, Viaggio p. 19. — Comunissima nei prati, nei campi, lungo le vie sopratutto del piano. Prati del Ventasso (Re). Da Marzo a Giugno. b. inltegrifolia Schleht. — Cocconi, Quarto Contrib. p. 6. — Dintorni di Montese (Riva! Cocconi), dintorni di Fiumalbo (Riva!). Aprile. y. rubella Reut. — Dintorni di Modena lungo le vie di circonvallazione! Aprile. Una forma raccolta a Fiumalbo nel Luglio del 1871 dal Dott. G. Riva potrebbe benissimo riferirsi alla C. gracîlis Grenier, FI. jurass. I, p. 168, dal confronto fatto con esemplari autentici. 129. Senebiera Coronopus Poir. — Lungo il canale a Villa 48 130. 131. 132. 133. 134. 195. 136. 1397. Albareto nei dintorni di Modena! Montefiorino! co- munissima lungo le vie a Montese! Giugno, Luglio. Myagrum perfoliatum L. — Re, Viaggio p. 10. — Nei campi. Dintorni di Modena a Villa Cognento! a S. Clemente! a Cortile! alle falde di Bismantova (Re). Aprile, Maggio, Giugno. Neslia paniculata Desv. — Pavullo (Riva! ). Maggio. Calepina Corvini Desv. — Abbastanza comune sopratutto al piano, lungo le strade, i fossati, i margini erbosi. Valli di Fabbrico presso Rolo!, dintorni di Modena! Maserno e Montese (Riva!). Marzo a Giugno. Bunias Erucago L. — Re, Viaggio p. 18. — Fra i se- minati nelle colline e nel monte. Castelvetro! Fiu- malbo (Riva!). Praterie del Ventasso (Re). Da Maggio a Settembre. Rapistrum rugosum All. — Non raro fra i seminati del piano e del monte. Dintorni di Modena! lungo l’argine di Secchia ‘presso Modena! Montese e Maserno (Rival). Maggio. Capparidee. Capparis spinosa L. — Re, Prodr. p. 56. — Nelle ma- cerie della distrutta rocca di Mucciatella (Re). Db. inermis. — Re, Prodr. p. 56. — Sulle mura di Carpi!, sui muri del vecchio castello di Vignola! sulle mura di Spilamberto (Re). Maggio. Cistinee. Fielianthemum Fumana Mill. — Re, Prodr. p. 57. — Col- line di Sassuolo e di Livizzano!, lungo la strada sopra Roteglia! Maggio, Giugno. FI. polifolium L. — Nei crepacci tra le rupi di macigno sul piano della Pietra di Bismantova presso Castel- nuovo ne’ Monti. Giugno. 138 139. 140. 141. 142. 143. 144. 145. . H. V. 49 vulgare Gaertn. — Re, Prodr. p. 57; Caruel, Prodr. p. 61. — Lungo gli argini di Secchia!, al bosco di Rubiera! colline di Sassuolo! Castelvetro!, falde del Cimone! Rondinajo (Caruel). Maggio, Giugno. Violariee. Viola alba Bess. — Piuttosto rara. Villa S. Agnese!, bosco di Campogalliano!, colline di Spezzano! Marzo, Aprile. biflora L. — Vitman, Ist. p. 27; Caruel, Prodr. p. 64. — Non rara nei luoghi umidi degli alti monti. Corno alle Scale (Vitman), Caldaja, Libro Aperto! (Caruel), alle Pozze sopra Fiumalbo ( Riva! ), Civago! Montevecchio! S. Pellegrino, Rondinajo ( Caruel), Alpe di Cusna! Giugno. . calcarata L. — d. fava, (V. Zoysti Wulf.). Vitman, Ist. p. 27; Caruel, Prodr. p. 65. — Abbastanza comune nella regione elevata dell’alto Appennino. Cupola di Scaffajolo (Caruel), Corno alle Scale ( Vitman), Ospe- daletto, Foce a Giovo (Riva!), alle Lazze tra Fiu- malbo e Pievepelago, Cimone (Riva!), Libro Aperto! Rondinajo, S. Pellegrino (Caruel), Alpe di Cusna! Mag- gio, Giugno. . canina L. — Caruel, Prodr. p. 64. — Nei luoghi om- breggiati del piano e del monte. Lungo i fossati in Villa Collegarola (Celi! Erb. dell'Orto Bot. di Modena), Collegara! bosco di Campogalliano! Montese ( Riva! ), S. Pellegrino ( Caruel ). Marzo, Aprile. v. fl. carneo. — Fiumalbo (Riva!). Giugno. . hirta L. — Salto di Montese (Riva!). Aprile, Maggio. . odorata L. — Re, Prodr. p. 29. — Comunissima ovun- que nei luoghi erbosi coltivati od incolti del piano, del colle e del monte. Dintorni di Modena!, colline di Spezzano! Salto di Montese (Riva!). Febbraio, Marzo, Aprile. . palustris L. — Dintorni di Fiumalbo alle Pozze (Riva!). Giugno. 4 50 146. V. Ruppii All. — Valli di Rolo lungo un fossato presso il canale detto la Fiuma! Aprile. 147. V. sylvestris Lamk. — Salita al Monte Ventasso! Giugno. b. Riviniana Koch., Syn. p. 90. — Lungo i fos- sati nei contorni di Modena!, nel boschetto della Villa Coccapani a Saliceta Panaro! Aprile. 148. V. tricolor L. — Re, Prodr. p. 29; Caruel, Prodr. p. 64. — Comunissima nei campi e nei prati sopratutto del monte. Bosco di Campogalliano! Lungo la strada so- pra Fiumalbo! Salto di Montese! Madonna dell’ Acero ( Riva! ), S. Pellegrino (Caruel). Aprile, Maggio e più tardi nei monti. v. flore albo. — Al Salto di Montese (Riva!). 149. V. Valderia Reichb. — Prati del Cimone!, al Lago Scaf- fajolo! Luglio. b. heterophylla Bertoloni, FI. it. V, p. 614. — M. Rondinajo ( Bertoloni, Celi! ). Maggio. Resedacee. 150. Reseda lutea L. — Campi presso Rubiera!, argini e letto di Secchia! Sassuolo! lungo la strada a Guiglia! Aprile, Maggio, Giugno. 151. R. luteola L. — Re, Prodr. p. 48; Bertol., FI. ital. V, p. 24. — Qua e là sopratutto nel colle e nei monti. Sermide (Bertol.), Vignola!, lungo la salita da Montalto a Pa- vullo! Montese, Fiumalbo (Riva!), Monte Bibbianello nel Reggiano (Bertol.), Aprile, Maggio. 152. R. Phyteuma L. — Rara. Lungo l’argine di Secchia! Letto del torrente Tresinaro! Maggio. *153. R. suffruticulosa L. — Bertol., FI. ital. V, p.30. — Nel- l’alveo del torrente Enza nel territorio reggiano (Bert.). Droseracee. 154. Drosera rotundifolia L. — Vitman, Ist. p. 85; Re, Prodr. p. 38; Bertol., FI. ital. III, p. 562. — Lago di Prati- 51 gnano sopra Fanano in mezzo allo Sphagnum cuspi- datum (Bertol., Riva!), al Cimone di Fanano (Vitman). Luglio. 155. Parnassia palustris L. — Re, Prodr. p. 37; Re, Viaggio p. 19; Bertol., FI. ital. III, p. 505; Caruel, Prodr. p. 67. — Luoghi umidi muscosi lungo i ruscelli ed al margine dei laghetti nell’alto Appennino. Valle delle Pozze sopra Fiumalbo! Madonna dell’ Acero ( Riva! ), Lago Scaffajolo ( Bertoloni, Riva !), Lago Ventasso (Re), Libro Aperto, Rondinajo, Lago Baccio (Caruel). Agosto. Poligalee. 156. Polygala amara L. — Re, Viaggio p. 20; Bertol., FI. it. VII, p. 321; Caruel, Prodr. p. 69. — Montese! Fiumalbo, Abetone (Riva!), Madonna dell’Acero (Bertol.), Corno alle Scale, Scaffajolo, Cimone di Caldaja (Caruel), Ronco nuovo sul Ventasso (Re), Rondinajo (Caruel). Maggio, Giugno. b. alpestris Koch., Syn. p. 100. — Alle Lazze tra Fiumalbo e Pievepelago (Riva!), salita al Cusna! Giugno. 157. P. Chamaebuxus L. — Corno alle Scale (Riva!), Maggio. 158. P. flavescens DC. — Bosco di Rubiera!, colline di Sas- suolo!, dintorni di Montese! Giugno. "159. P. maior L. — Cocconi, Terzo Contrib. FI. Bol. p. 11. — Madonna dell’ Acero (Riva). Giugno. 160. P. vulgaris L. — Re, Prodr. p. 77; Bertol., FI. ital. VII, p. 316. — Comune lungo i fiumi ed i loro argini al piano, comunissima al colle ed al monte. Valli di Rolo! argine di Secchia al Ponte Alto presso Modena!, bosco di Rubiera!, colline di Sassuolo! Montegibbio! Montese (Riva!), Fiumalbo alle Lazze (Riva!), Cimone! Aprile, Maggio. b. oxyptera Reichb. — Dintorni di Montese! Giugno. v. flore albo. — Montegibbio! Montese (Riva! ), frammista alla specie. 02 161. 162. 163. 164. 165. 166. 167. 168. v. flore coeruleo. — Valli di Rolo lungo gli argini! colli di Sassuolo! Fiumalbo! Aprile, Maggio. Silenee, Tunica Saxifraga Scop. — Grotta del conte d’ Espagnac in Sassuolo! Colline di Scandiano! Maggio. b. rigida Reichb. — Alluvioni della Secchia a Sassuolo (Frignani!). Luglio. Dianthus Armeria L. — Torre della Maina lungo la strada ( Frignani!), Salto di Montese (Riva! ), Prati del Ci- mone! Agosto, Settembre. v. flore albo. — a Jola ed a Montese (Rival). D. atrorubens All. — Colline sterili sopra Sassuolo! Rocca di Fiumalbo (Riva!). Da Luglio a Settembre. D. carthusianorum L. — Re, Viaggio p. 17; Caruel, Prodr. p. 74. — Nei prati e nei boschi del monte. Sestola! alla Rocca presso Fiumalbo (Riva!), Cimone (Riva!), S. Pellegrino, Rondinajo (Caruel), salita al Ventasso (Re). Luglio, Agosto, Settembre. D. delthoides L. — Bertol., FI. ital. IV, p. 564; Caruel, Prodr. p. 72. — Nei prati sugli alti monti. Fiumalbo! Cimone! (Bertol., Riva!), Corno alle Scale, Scaffajolo, Tre Potenze, Rondinajo, S. Pellegrino (Caruel), din- torni di Barigazzo! Alpe di Cusna! Giugno, Luglio. D. liburnicus Bertol. — Cocconi, Contrib. p. 26. — Col- line di Livizzano! Castel d’Ajano, Montese al Salto, a Jola (Riva!), Sasso nero di Montese (Cocconi), casta- gneti fra Sestola e Fanano! Agosto. D. monspessulanus L. — Re, Prodr. p. 73. — Rocca di Sestola e nei dintorni! Villa Minozzo! Cimone! Scaffa- jolo, Tre Potenze (Caruel), monti presso Civago! Lu- glio, Agosto. f. exuberans. — Contorni di Sestola e alla Rocca. Agosto. f. monticola Koch. — Libro aperto! Luglio. D. prolifer L. — Re, Viaggio p. 6. — Colli di Monte- 53 gibbio nei boschetti ( Frignani!), colli di Montefestino! letto del Crostolo sopra Vezzano (Re), Montese (Riva!), dintorni di Sestola e di Fanano nei castagneti! Luglio, Agosto. 169. D. Seguieri Villl — Trovato dal Dott. Riva a Semelano! Luglio. 170. D. sylvestris Wulf. — Caruel, Prodr. p. 71; D. rupestris 171 Re, Viaggio p. 7%; D. arenarius Re, ibid. p. 212 — Prati degli alti monti. Prati del Cimone! Corno alle Scale (Caruel), altipiano di Bismantova!, (Re), Ronco- nuovo sul Ventasso (° Re), Rondinajo (Caruel). Nota I. — È assai probabile che, giudicando dalle località, le due indicate specie riportate dal Re nel suo Viaggio al Monte Ventasso appartengano al D. sy/- vestrîs Wulf. Nota II. — Il Re, a p. 21, dello stesso Viaggio, tra le piante raccolte sotto la grotta di S. Maria al Ventasso cita un Dianthus alpinus (= neglectus L.), il quale non fu mai trovato al di qua del Po. Non sapremmo a quale specie riferirlo fra le sopra indicate. . Saponaria ocymoides L. — Re, Viaggio p. 5; Bertol., FI. ital. IV, p. 530. — Bosco di Rubiera!, colline di Ca- stellarano! Rocca di Fiumalbo! Monte Bibbianello nel Reggiano ( Bertol. ), letto del Crostolo sopra Vez- zano (Re). Aprile, Maggio, Giugno. . S. officinalis L. — Re, Prodr. p. 86; Bertol., FI. ital. IV, p. 533. — Quingentole (Bertol.), contorni di Pavullo! Sestola! Renno lungo la strada! Giugno ad Agosto. 173. S. Vaccaria L. — Non rara fra i seminati. Villa Cognento!, 174 175 presso Rubiera!, colline di Sassuolo! Montese! Giugno, Luglio. . Silene acaulis L. — Vitman, Ist. p. 36; Bertoloni, FI. it. IV, p. 640; Caruel, Prodr. p. 81 e Suppl. p. 17. — Sulle alte vette dell’ Appennino. Cimone (Vitman, Bertoloni, Ca- ruel ), Alpe di Cusna!, Alpe di Mommio ( Bertoloni, Caruel), M. Prado (Caruel). Luglio. . S. Armeria L. — A S. Martino di Montese (Riva!). Luglio. 54 176. S. gallica L. — Bertoloni, FI. ital. IV, p. 571. — Fra i seminati nei colli di Castelvetro!, a Jola presso Fanano (Bertol.). Maggio, Luglio. 177. S. inflata Sm. —. Cucubalus Behen Re, Prodr. p. 47; Re, Viaggio p. 11. — Dintorni di Modena!, colline di Scan- diano! Fiumalbo (Riva!), Sparavara a ponente di Ca- stelnuovo ne’ Monti (Re). Maggio, Giugno, Luglio. v. angustifolia. — Colla precedente. v. minor Moris. — Cocconi, Quarto Contrib. p. 7. — A Jola di Montese (Cocconi). v. vesîicaria. — Rocca di Fiumalbo, Madonna del- l° Acero. (Riva!). Luglio. 178. S. italica Pers. — Caruel, Prodr. p. 81. — Dintorni di Rubiera!, colline di Sassuolo! Salto di Montese, Fiu- malbo (Riva!), Monte S. Pellegrino (Caruel). Maggio. . nutans L. — Vitman, Istor. p. 37; Bertoloni, FI. ital. IV, p. 593; Caruel, Prodr. p. 81. — Luoghi erbosi e prati nei monti. Fiumalbo! Madonna dell’ Acero ( Bertol.), Corno alle Scale (Caruel), Cimone (Vitman), Barigazzo! Montefiorino! Civago! Montevecchio! Giugno, Luglio. 180. S. Otites Sm. — Sulla piattaforma di Bismantova! Giugno. 181. S. paradoxa L. — Cocconi, Contrib. p. 27. — Madonna dell’Acero (Cocconi, Riva), Salto di Montese (Riva!), Montese (Cocconi), Cimone (Riva!). Settembre. 182. S. quadrifida L. — Caruel, Prodr. p. 80. — Lungo i ri- gagnoli nell’alto Appennino. Libro Aperto! Valle delle Pozze! Lago Scaffajolo (Riva!), Tre Potenze (Riva! Caruel), Foce a Giovo, (Caruel). Luglio, Agosto. b. pudibunda Reichb. — Bertoloni, FI. it. IV, p. 621. — Tre Potenze (Riva!), Scaffajolo (Bertoloni, Riva!). Luglio. 183. S. rupestris L. — Caruel, Prodr. p. 80. — Alto Appen- nino. Fiumalbo! Falde del Cimone (Riva!), Tre Po- tenze! (Caruel), Corno alle Scale, Libro Aperto (Ca- ruel), Alpe di Cusnal, Mono S. Pellegrino, Rondinajo (Caruel). Luglio. 184. S. Saxifraga L. — Vitman, Istor. p. 28; Caruel, Prodr. 179. (6) 1919) p. 80; Caruel, Suppl. p. 17. — Nel macigno sopra Fiu- malbo! Civago! Montevecchio! Corno alle Scale (Vit- man, Caruel), Libro Aperto! Tre Potenze! (Caruel), Rondinajo, Alpe di Mommio (Caruel). Giugno, Luglio. *185. S. viridiflora L. — Cocconi, Quarto Contr. p. 8. — Tro- vata dal Dott. Riva a Montese ed a Fiumalbo (Cocconi). Nota. — Non sapremmo cosa sia la Stlene mu- scipula registrata dal Re nel suo Viaggio al Monte Ventasso p. 21. 186. Lychnis vespertina Sibth. — Comune in tutta la regione specialmente al piano ed al colle. Dintorni di Modena! Castello di Fiumalbo (Riva!). Da Aprile ad Agosto. 187. L. diurna Sibth. — Nei boschi dell’alto Appennino. Fiu- malbo, Acero (Riva!), Abetone! Civago! Giugno. 188. L. Flos Cuculi L. — Comune dovunque nei prati e nei luoghi ombreggiati. Dintorni di Modena! Salto di Mon- tese! Pievepelago! Fiumalbo! Altipiano di Bismantova! Giugno, Luglio. 189. Agrostemma Githago L. — Re, Prodr. p. 47; Viaggio p. 18; Lychnis Githago Caruel, Prodr. p. 83. — Nei seminati per tutta la regione. Dintorni di Modena, colli di Montegibbio! Barigazzo! Montefiorino! Prati del Ventasso (Re), Monte S. Pellegrino (Caruel). Giu- gno, Luglio. Alsinee. 190. Sagina apetala L. — Fra i seminati nei colli di Castel- vetro! Maggio. 191. S. glabra W. — Caruel, Prodr. p. 86; ? Spergula sagi- noîdes Re, Viaggio p. 18. — Prati degli alti monti. Presso Fiumalbo! all’ Acero (Riva!), Corno alle Scale, Cimone di Caldaja ( Caruel ), salita al Ventasso!( Re). Giugno, Luglio. v. genuina. — Nell’alto Appennino (Riva!) v. pubescens. — A Civago presso la Sega! Giugno. 192. 5. procumbers L. — Luoghi erbosi umidi nei monti. Fiu- 56 malbo!, da S. Anna al Monte S. Pellegrino! Monte- vecchio sopra Civago! Luglio. 193. S. subulata Wimm. — Luoghi erbosi nei contorni di Fiu- malbo! Luglio. 194. Spergula arvensis L. — Nei seminati dell’ Appennino! Fiumalbo! S. Anna Pelago! Madonna dell’ Acero (Rival), Civago! Giugno, Luglio. * 195. Lepigonum marinum Sm. — Arenaria marina Bertol., FI. ital. IV, p. 685. — Valli di Sermide e Diamantina (Bertol.). Estate. i 196. L. rubrum Wahlb. — Caruel, Prodr. p. 97; Spergularia rubra Cocconi, Contr. p. 25. — Concimaje fuori porta S. Francesco a Modena!, campi presso Fiumalbo (Riva!), Madonna dell’ Acero (Cocconi), Libro Aperto, Monte S. Pellegrino (Caruel). Luglio, Agosto. v. campestris Fries. — Fiumalbo (Rival). 197. Alsine tenuifolia Crantz. — Nella regione dell’alto monte. Cimone! Montese (Riva!). Agosto. b. caespitosa Guss. — Salita al Libro Aperto! Giugno. y. vîscosa Schreb. — Contorni di Fiumalbo! Agosto. 198. A. verna Bartl. — Caruel, Prodr. p. 86; Arenaria saxa- tilis Re, Viaggio p. 17. — Alte cime dell’ Appennino. Cimome (Riva!), Madonna dell’ Acero (Riva!), Corno . alle Scale, Cimone di Caldaja, Libro Aperto, Tre Po- tenze (Caruel), Alpe di Cusna! Salita al Ventasso ( Re), Rondinajo, S. Pellegrino (Caruel). Luglio, Agosto. 199. Moehringia muscosa L. — Vitman, Istor. p. 36. — Sa- liceta Panaro al bosco Coccapani! Dintorni di Fiu- malbo! (Vitman). Agosto. 200. M. trinervia Clairv. — Sui muri vecchi a Fiumalbo! Giugno. 201. Holosteum umbellatum L. — Piano di Fiorano verso la Fossa! Marzo. 202. Arenaria biflora L. — Prati del Cimone! Luglio. 07 203. A. ciliata L. — Bertoloni, FI. it. IV, p. 661; Caruel, Prodr. p. 87; — Cimone (Bertoloni), dal Libro Aperto al Lago Scaffajolo (Riva!), Corno alle Scale (Caruel), Alpe di Cusna! Giugno, Luglio. 204. A. Saxifraga Triwald. — Caruel, Prodr. p. 87. — Libro Aperto, Lago Scaffajolo ( Riva!), Corno alle Scale (Caruel), sopra Civago alla Sega lungo il ruscello! Rondinajo (Caruel). Giugno, Luglio, Agosto. 205. A. serpyllifolia L. — Re, Viaggio p. 9; Bertol., FI. ital. IV, p. 659. — Lungo l’argine di Secchia presso Modena! Vignola (Bertol.), piano di Bismantova (Re), Fiumalbo (Riva!). Giugno. v. glutinosa. — Salto di Montese, Fiumalbo (Riva!) v. macroclada. — Contorni di Pavullo! Giugno. v. tenuior Koch., Syn. p. 128. — Argini del Pa- naro presso le valli di S. Anna! v. scabra. — Cocconi, Quarto Contrib. p. 8. — Montese (Riva! Cocconi). NoTA. — Il Re a p. 21 del suo Viaggio nota una Arenaria laricifolia, che non sapremmo a quale delle specie nostrali ascrivere. Potrebbe forse essere l’ A. Bahuinorum Gay (= linîflora Bertol.), che fu tro- vata nell'Appennino parmense ? 206. Stellaria graminea L. — Bertoloni, FI. it. IV, p. 648. — Nelle siepi e fra i cespugli dell’ Appennino. Madonna dell’ Acero (Bertol., Riva!), Montese! Dintorni di Fiu- malbo! Villa Menozzo! Giugno, Luglio. 207. S. Fiolostea L. — Caruel, Prodr. p. 90. — Siepi dell’Orto Botanico di Modena! Montardone (Dr. Fiori!), Montese! Falde del Cimone! S. Anna al S. Pellegrino (Rival), Monte S. Pellegrino, Rondinajo (Caruel). Giugno, Luglio. 208. 5. media Vill. — A/sîine media Re, Viaggio p. 9. — Co- munissima dovunque sopratutto nei luoghi ombreg- giati ed umidi. Dintorni di Modena! Salto di Montese! Abetone ( Riva!), piano di Bismantova (Re). Marzo, Aprile. 58 209. S. nemorum L. — Bertoloni, FI. ital. IV, p. 643; Caruel, Prodr. p. 89. — Nei boschi dell’alto Appennino. Selva dell’ Abetone! Montese! Fiumalbo! Dintorni di Civago! Monte S. Pellegrino, Rondinajo (Caruel). Giugno, Luglio. 210. S. uliginosa Murr. — Caruel, Prodr. p. 90. — Monte S. Pellegrino, Foce a Giovo (Caruel). v. alpestrîs Fries. — Cimone! Fiumalbo (Riva!). Giugno. ì Vv. minor. — Rigagnoli lungo la salita delle Tre Potenze! Luglio. 211. Moenchia erecta G. M. S. — Fiumalbo lungo i campi salendo al Cimone! Maggio. 212. MI. mantica Bartl. — Colline presso Guiglia! Colli di Ca- stelvetro! Maggio. 213. Malachium aquaticum Fries. — Cocconi, Secondo Contr. p. 10. — Lungo i fossati a Villa Albareto nei dintorni di Modena! Montese (Riva!), Alto Bracciano a Mon- tese (Cocconi). Settembre. 214. Cerastium alpinum L. — Bertol., FI. it. IV, p. 762. B. — Frequente nell’Appennino (Riva!), Cimone (Bertol.). 215. C. arvense L. — Re, Viaggio p. 9. — Castelnuovo nei Monti! Bismantova (Re), Corno alle Scale, lungo la Dardagna, all’Acero, al Cimone (Riva!). Giugno, Agosto. i v. strictum Koch. — Siepi e luoghi erbosi presso Fiumalbo! Luglio. V. suffruticosum Koch. — Salita al Cimone! Luglio. 216. C. brachypetalum Desp. — Luoghi aridi dei dintorni di Fiumalbo (Riva!) Luglio. 217. C. campanulatum Viv. — Abbastanza comune special- mente nella regione collina. Argini delle Valli di Rolo! fossati presso la chiesa di S. Cataldo! Castelfranco! Colline di Montegibbio!, colli presso Guiglia!, dintorni di Scandiano! Da Marzo a Giugno. 218. C. glomeratum Thuill. — Comune nei luoghi erbosi asciutti. Lungo l’argine di Secchia presso il Ponte Alto! Campi nei dintorni di Fiumalbo (Riva!) Maggio. do do (06) DO (19) aa R26. 59 . C. pumilum Curt. — Argini di Secchia al Ponte Alto! Argine di Panaro presso Modena! Campi alle falde del Cimone! Aprile, Luglio. . C. sylvaticum V. K. — Foce Arcana nell'Appennino mo- denese (Celi in herb. H. Bot. Mutin.!), Fiumalbo (Riva!). Giugno. . C. triviale Lk. — Caruel, Prodr. p. 92. — Comune nei campi e nei boschi. Lungo l’argine di Panaro! Fossati nei dintorni di Modena! Tre Potenze (Caruel). Aprile, Maggio, Giugno. Linee. . Linum alpinam L. — Caruel, Prodr. p. 100. — Monte Faidello presso Fiumalbo (Riva!), Corno alle Scale (Riva! Caruel), Tre Potenze, Rondinajo (Caruel). Luglio. db. montanum. — Alpe di Faidello (Riva!) Civago a Montevecchio! Giugno, Luglio. . L. angustifolium Huds. — Non raro al piano ed al monte. Lungo il canale della Sacca presso Modena!, argini del Panaro presso le valli di S. Anna! Paludi presso Rubiera! S. Martino presso Montese (Riva!). Maggio, Giugno. . I. catharticum L. — Re, Prodr. p. 37; Re, Viaggio p. 18; Bertoloni, FI. it. III, p. 558. — Qua e là al piano ed al monte. Bosco di Rubiera!, colli di Livizzano!, da Fiu- malbo salendo all’Abetone, Salto di Montese (Rival), Madonna dell’Acero (Bertol. Riva!), Prati del Ventasso (Re). Luglio, Agosto. . L. corymbulosum Reichb. — Paludi prosciugate lungo il Canaletto presso Rubiera! Salto di Montese (Rival). Luglio. L. gallicum L. — Valli di S. Anna!, lungo i margini dei campi presso Sassuolo! Montese (Riva!), dintorni di Fiumalbo! Agosto, Settembre. . L. maritimum L. — In una palude disseccata presso Ru- biera! Maggio. 228. L. perenne L. — Paludi presso Rubiera! Luglio. 229. L. strictum L. — Re, Viaggio p. 11. — Colline rimpetto la locanda di Vezzano (La Marmaccia) nel Reggiano! Sparavara a ponente di Castelnuovo ne’ Monti (Re). Giugno, Luglio. 230. L. tenuifolium L. — Re, Viaggio p. 8. — Lungo l’ar- gine del Panaro a Saliceta!, lungo Secchia al bosco di Campogalliano presso Modena! Montese a S. Mar- tino ed al Salto (Riva!), Piano di Bismantova (Re). Luglio, Agosto. 231. L. usitatissimum L. — Re, Prodr. p. 36. — Coltivasi qua 232. L. e colà nella pianura. Trovasi talora inselvatichito o subspontaneo. Lungo l’argine del Panaro a Saliceta (Frignani). Maggio. viscosum L. — L. hirsutum Re, Viaggio p. ll. — Non raro, ma localizzato. Bosco di Rubiera nel letto di Secchia!, colline di Sassuolo!, di Rotteglia! nel Mo- denese, di Montalto nel Reggiano! Sparavara a po- nente di Castelnuovo ne’ Monti (Re). Giugno, Luglio. Malvacee. 233. Malva moschata L. — Bertoloni, FI. it. VII, p. 265. — Nelle alte montagne. Madonna dell’Acero, Acerone (Ri- va! Bertol.), ditorni di Fiumalbo! Castelluccio di Mon- tese! S. Anna a S. Pellegrino (Riva!), dintorni di Ci- vago! ai Campelli nell’ Appennino reggiano (Bertol.), Luglio. * 234. M. intermedia Cocconi e Cugini in Cocconi, Contrib. p. 24. 235. M. 236. MI. — Raccolta a Montese, a Jola ed al Salto dal dott. Riva (Cocconi). nicaensis All. — Montalto di Montese (Riva!). rotundifolia L. — Re, Prodr. p. 75; Bertol. FI. VII, p. 253; Cocconi, Contr. p. 23. — Nelle vie di Gua- stalla (Bertol.), dintorni di Montese a Jola, al Salto ( Riva! Cocconi ), lungo la strada mulattiera presso Pelagano e Montefiorino! Giugno, Luglio. 297. 238. 239. 240. 241. (A) ss (a) 243. 61 M. sylvestris L. — Re, Prodr. p. 76; Re, Viaggio p. 16. — Dintorni di Modena! Castello di Montefiorino! Ven- tasso (Re). Giugno, Luglio. Althaea cannabina L. — Re, Prodr. p. 75; Re, Viaggio p. 36. — Lungo le vie, nelle siepi e nei luoghi incolti del piano e del colle. Dintorni di Modena! Cognento! Ca- sinalbo! Sassuolo! Tra la Formicara ed i monti di Querzola (Re). Luglio. b. narbonnensis Pour. — Dintorni di S. Michele presso Sassuolo (Frignani!). Agosto. A. hirsuta L. — Nelle colline e nei monti. Margini er- bosi delle vie presso Scandiano! colli sopra Vignola! Salto di Montese (Riva!). Maggio. A. officinalis L. — Re, Prodr. p. 75. — Lungo le vie nei dintorni di Modena! Luglio. Hibiscus Trionum L. — Bertoloni, FI. ital. VII, p. 286. — Nelle risaje prosciugate di Villa S. Catterina e di Villa S. Faustino nei dintorni di Modena! Guastalla (Bertol.). Agosto, Settembre. . Abutilon Avicennae Gàrtn. — Sfida Abutilon Bertoloni, FI. it. VII, p. 244. — Valle la Veniera presso Reggiolo! Sermide, Guastalla (Bertol.), Villa Montalto lungo la strada! Agosto, Settembre. Tiliacee. Tilia grandifolia Ehrb. — Tilia europaea Re, Prodr. p. 57. — Altipiano di Bismantova! Salto di Montese (Riva!). Maggio, Giugno. Ipericinee. . Hypericum hirsutum L. — Bosco di Nonantola! Sestola presso la Tintoria! Dintorni di Fiumalbo!, castagneti a Montefiorino! Giugno, Luglio, Agosto. H. humifusum L. — Prati presso Fiumalbo!, falde del Cimone! Giugno, Luglio. 248. 249. 250. 251. 252 b. decumbens Pett. — Dintorni di Fiumalbo! Luglio. H, montanum L. — Qua e là nei colli e nei monti. Col- line di Scandiano! Fiumalbo (Riva!). Luglio, Agosto. . perforatum L. — Re, Prodr. p. 86. — Nei campi e nei boschi del piano e del colle fino al monte. Din- torni di Modena!, colline ovunque! Montese! Sestola! Luglio, Agosto. . quadrangulum L. — Re, Viaggio p. 21. — Sassomo- laro verso Montese (Riva!), alla Grotta di S. Maria sul Ventasso (Re). Giugno, Luglio. . Richeri Vill. — Caruel, Prodr. p. 113. — Prati alle falde del Cimone! Libro Aperto! Tre Potenze! (Caruel), Montevecchio sopra Civago! Corno alle Scale, Cimone di Caldaja, S. Pellegrino, Rondinajo (Caruel). Luglio. . tetrapterum Fries. — Luoghi umidi lungo le sponde dei canali nei dintorni di Modena! colline di Fiorano! Sestola alla Tintoria! Agosto. Acerinee. Acer campestre L. — Re, Prodr. p. 119; Re, Viaggio p. 11. — Siepi nei dintorni di Modena!, bosco di Rubiera! Salto di Montese (Riva!), sotto Bismantova (Re). Fio- risce in primavera e fruttifica nell’ estate. Il Re dice d’aver visto nei colli reggiani la va- rietà a foglie trilobe. . A. opulifolius Vill — Nella regione montana, raro. Salto di Montese (Rival), Monte Vallestra! Altipiano di Bi- smantova! Giugno. 253. A. Pseudoplatanus L. — Re, Prodr. p. 119; Bertoloni, FI. ital. III, p. 351; Caruel, Prodr. p. 115. — Selve e siepi dell’ Appennino. Montefiorino! Madonna dell’ Acero (Bertol.), Montese!, sopra Fiumalbo! Monte S. Pel- legrino (Caruel). Luglio. 255. RI 4 259. Ampelidee. . Vitis wvinifera L. — Allo stato selvatico nei boschi del piano e del colte. Boschi di Rubiera! ecc. Maggio. Geraniacee. Geranium argenteum L. — Viîman, Ist. p. 36: Beriol., FI. it. VII, p. 224: Caruel, Prodr. p. 121. — Cime degli alti monti. Cimone (!Vitman, Bertol.), Corno alle Scale (Caruel), Libro Aperto (Riva!). Luglio. . columbinum L. — Re, Viaggio p. 9. — Nei campi del colle e del monte. Colline di Montegibbio!, di Scan- diano! Salto di Montese! S. Martino di Montese (Riva!), Fiumalbo! Piano di Bismantova (Re). Mazzio, Giugno. dissectum L. — Re, Viaggio p. 9. — Dintorni di Mo- dena! Valli di Rolo! Salto di Montese! (Riva!), dintorni di Fiumalbo! Piano di Bismantova (Re). Maggio, Luglio. - lucidum L. — Re, Viaggio p. 11 e 26. — Nei luoghi aridi dei monti. Montese (Riva!), lungo i margini delle vie presso Fiumalbo!, a Renno presso il molino del Leo!, sotto Bismantova, a Marmoreto verso il Cerreto alle sorgenti di Secchia (Re). Giugno, Luglio. — Una varietà a foglie rosseggianti fu irovata presso il mo- lino del Leo in Giugno. i . molle L. — Re, Viaggio p. 9. — Non raro nei luoghi erbosi. Lungo le sponde dei fossati nei dintorni di Modena! Valli di Rolo! Salto di Montese, Fiumalbo (Riva!), altipiano di Bismantova (Re). Maggio, Giugno. - nodosum L. — Re, Viaggio p. 6; Bertoloni, FI. it. VII, p. 214: Caruel, Prodr. p. 120. — Nei boschi del colle e del monte. Colline di Castelvetro! Salto di Montese (Riva!), dintorni di Fiumalbo!, all’ Abetone! Madonna dell’Acero (Bertol.), Corno alle Scale (Caruel), casta- gneti di Marolo nel bacino superiore del Crostolo (Re). Maggio, Giugno, Agosto. 64 261. G. Phaeum L. — Prati elevati al disopra di Fiumalbo (Riva!). Giugno. *262. G. pratense L. — Re, Viaggio p. 18; Re, Prodr. p. 75. — Indicato dal Re dei Prati del Ventasso. Egli dice d’aver trovato nei prati dell’ Appennino il tipo e la varietà a fiori bianchi. 263. G. pusillum L. — Cocconi, Quarto Contr. p. 11. — Rive erbose nei dintorni di Modena! S. Martino di Montese (Riva!), Jola di Montese (Cocconi), dintorni di Renno e di Fiumalbo (!e Riva!). Maggio, Giugno. 264. G. pyrenaicum L. — Parlatore, FI. ital. V, p. 172. Dintorni di Fiumalbo! Cimone (Parlat.) Agosto. b. umbrosum Reich. — Sulla Rocca di Fiumalbo e nei dintorni! Agosto. — Somiglia assai al G. viZo- sum di Tenore, d. elatum, (Flor. napol. tav. 166), che il Bertoloni fa sinonimo del pyrenaicum. 265. G. robertianum L. — Re, Prodr. p. 75; Re, Viaggio p. 10. — Nei boschi e fra le rocce all’Abetone ed a Mon- tese (Riva!), Barigazzo!, Montefiorino!, sotto Bisman- tova (Re). Luglio. v. purpureum L. — Raccolto dal Prof. Brignoli nei monti presso Fanano e conservato nell’ Erbario del R. Orto Botanico di Modena. 266. G. rotundifolium L. — Re, Viaggio p. 9. — Colline di Sassuolo! Montardone (Fiori!), Montese a S. Martino (Riva!), presso Fiumalbo!, Bismantova (Re). Da Mag- gio a Luglio. 267. G. sanguineum L. — Re, Viaggio p. 20; Caruel, Prodr. p. 120. — Querceti presso Livizzano!, Montegibbio! con- torni di Fiumalbo! Ronconuovo sul Ventasso (Re), Monte S. Pellegrino, Rondinajo (Caruel). Maggio, Giugno. 268. G. sylvaticum L. — Re, Viaggio p. 10; Bertoloni, FI. it. VII, p. 219. — Caruel, Prodr. p. 120. — Boschi della re- gione montana. Ai piedi del Cimone!, ‘all’Alpe di Cusna! Ventasso!, sotto Bismantova (Re), Corno alle Scale, S. Pellegrino, Rondinajo (Caruel), Alpi di Mommio (Bertol.). Giugno. 65 269. Erodium Ciconium Willd. — Bastioni di Modena a Porta S. Francesco! Maggio. 270. E. cicutarium Willd. — Geranîum cicutarium Re, Prodr. p. 74; Re, Viaggio p. 10. — Lungo le sponde dei fos- sati presso la Stazione della Ferrovia a Modena! S. Martino di Montese, Fiumalbo ( Riva! ), sotto Bi- smantova (Re). Aprile, Maggio. 271. E. malacoides W. — Mura di Carpi!, sulla strada presso Montardone! Aprile. *272. E. moscatum L. — Geranium moscaltum Re, Prodr. p. 74. — Il Re dice d’averlo trovato nei luoghi om- brosi dei prati montani verso il principio di Giugno. Balsaminee. 273. Impatiens Noli-tangere L. — Bertol., FI. it. II, p. 691. Nei luoghi umidi e freschi, sopratutto nei boschi del- l’ alto monte. Madonna dell’ Acero (Bertol.), Abetone! Ventasso! Giugno, Agosto. Ossalidee. 274. Oxalis Acetosella L. — Re, Prodr. p. 57; Re, Viaggio p. 22; Bertoloni, FI. it. IV, p. 726; Caruel, Prodr. p. 124; — Comune fra i sassi al monte. Madonna dell’ Acero (Bertol.), Fiumalbo! Libro Aperto!, selva del Pizzetto sul Ventasso (Re), Tre Potenze, S. Pellegrino (Caruel). Giugno, Luglio. 275. O. corniculata L. — Re, Prodr. p. 47. — Comune nei luoghi umidi. Lungo il canale della Sacca presso Mo- dena! Saliceta Panaro! Mura di Carpi! Sassuolo! Mag- gio, Luglio. v. purpurea Parl. — Casinalbo (Fiori!). Marzo. 276. O. strieta L. — Cocconi, Secondo Contrib. p. 11. — Lungo i fossati presso il convento delle Salesiane fuori di Modena! Corno alle Scale (Cocconi). Agosto. 66 Rutacee. 277. Dictamnus Fraxinella Pers. — Colline sopra Vignola! Li- vizzano! Salto di Montese (Riva!). Da Maggio a Luglio. CALICIFLORE. Celastrinee. 278. Evonymus europaeus L. — Re, Prodr. p. 78. — Comune nelle siepi e nei boschi del piano, del colle e del monte. Contorni di Modena! Salto di Montese! Maggio. 279. E. latifolius Scop. — Bertoloni, FI. it. II, p. 672. — Nei boschi al monte. Alle Lazze fra Fiumalbo e Pieve- pelago! Salto di Montese (Riva!), Fanano (Bertoloni). Maggio, Agosto. Ramnee. 280. Paliurus aculeatus Lamk. — Zizyphus Paliurus Re, Prodr. p. 21. — Nelle siepi del piano e del colle. Corno alle Scale (Riva!). Maggio, Settembre. — Forse non è spontaneo da noi, ma soltanto coltivato. *281. Rhamnus alaternus L. — Re, Prodr. p. 28. — Da noi non per anco veduta. Il Re, l. c. dice « Rara haec arbor in atestina ditione apparet in altis Appenni- norum ad meridiem versis ». 282. Rh. alpinus L. — Caruel, Prodr. p. 132. — Cresta del Corno alle Scale (Riva! Car.), Fiumalbo al Monta- lecchio e al Lago Santo (Riva!). Giugno. 283. R. catharticus L. — Re, Prodr. p. 27. — Abbondante al Bosco di Nonantola (Re, Brignoli ex herb. Hort. Bot. Mutin.! ), Salto di Montese (Riva!). Aprile, Maggio. 67 284. R. Frangula L. — Re, Prodr. p. 27. — Luoghi freschi ed ombreggiati. Villa Cognento nelle siepi! Bosco di Nonantola! Valli di S. Anna! Montese (Riva!). Maggio- Agosto. Terebintacee. 285. Rhus Cotinus L. — Re, Prodr. p. 36; Re, Viaggio p. 20. — Siepi alla Rivalta (Re), colline di Sassuolo e Monte- gibbio!, villa d’Assano nell'Appennino modenese (Riva!), Ronconuovo sul Ventasso (Re). Giugno. 286. R. Tiphyna L. — Sabbie del fiume Panaro presso le valli di S. Anna! Giugno. Sfuggito certamente da qualche giardino. Papilionacee. 287. Ulex europaeus L. — Cocconi, Terzo Contr. p. 13. — Raro e sporadico. Salto di Montese (Riva!), Jola di Montese (Cocconi), Fiumalbo in una piaggia soleg- giata e sassosa salendo il Cimone! Da Maggio a Luglio. 288. Spartium junceum L. — Re, Prodr. p. 77; Re, Viaggio p. 10; Bertoloni, FI. it. VII, p. 327. — Bosco di Ru- biera!, colline di Sassuolo!, salendo la Pietra di Bi- smantova (Re), Monte Bibbianello nel Reggiano (Ber- toloni). Giugno. 289. Sarothamnus vulgaris Wimm. — Spartium scoparîum Re, Prodr. p. 77. — Dintorni di Barigazzo lungo la via Giardini! luoghi sterili sopra Fiumalbo! Luglio. 290. Genista genuensis Viv. — S. Martino di Montese, Madonna dell’ Acero (Riva!). Maggio. 291. G. germanica L. — Bertol., FI. it. VII, p. 861; Caruel, Prodr. p. 144. — Boscaglie di Livizzano!, di Monte- gibbio etc.! Fiumalbo! Madonna dell’ Acero (Riva! Bertol.), Monte Rondinajo (Caruel). Maggio, Giugno. 292. G. ovata Valdst. — Corno alle Scale (Riva! ). b. foliis lanceolatis. — Dintorni di Fiumalbo (Rival). 68 2983. G. 294. G. 295. G. 296. G. 297: 298. 299) 300. 301. 302. 303. pilosa L. — Nell’ alto Appennino sopra Fiumalbo! Giugno. radiata Scop. — Caruel, Prodr. p. 145 e Suppl. p. 22. — Lago Santo! Fiumalbo (Riva!), Tre Potenze! Alpe di Cusna! Corno alle Scale, ( Riva! Car. ), Rondinajo, S. Pellegrino, Alpe di Mommio (Car.). Luglio. sericea Wulf. — Fiumalbo (Riva!). Maggio. tinctoria L. — Re, Prodr. p. 78; Re, Viaggio p. 10; Bertoloni, Fl. it. VII, p. 351. — Comune nel colle e nel monte. Livizzano! Sassuolo ecc.! Salto di Montese (Riva!), Jola presso Fanano (Bertol.), salendo a Bi- smantova (Re). Maggio. v. elatior. — Argini di Secchia presso il ponte Basso!, lungo i canali in mezzo ai Fontanazzi a villa S. Faustino presso Modena! Giugno, Agosto. v. mantica Reichb. — Fiumalbo! Tre Potenze! Maggio, Luglio. v. fenuifolia Bertol. — Acero (Riva!), Corno alle Scale, Cimone di Caldaja (Bertol.). Luglio. Cytisus alpinus Mill. — Bertoloni, FI. it. VII, p. 550. — C. C. Siepi e boschi dell’alto monte. Jola di Fanano (Bertol.), Fiumalbo! Pian dei Lagocci! Giugno, Luglio. hirsutus L. — Salto di Montese (Riva!). Giugno. v. cîliatus. — Colline presso Livizzano! Maggio. Laburnum L. — Re, Prodr. p. 83; Re, Viaggio p. 10. — Nei boschi dei colli e del monte. Colline di Sas- suolo! Montegibbio!, dintorni di Sestola!, salita a Bi- smantova! (Re). Aprile, Giugno, fruttifica in Agosto. . nigricans L. — Dintorni di Pavullo! Luglio. . prostratus Bertol. — Colline di Sassuolo! Maggio. . sessilifolius L. — Re, Viaggio, p. 11. — Nei boschi del piano e dei colli. Boschi di Rubiera e Campo- galliano! Colline di Sassuolo! Montegibbio! Castelvetro!, salendo a Bismantova (Re). Aprile a Giugno. Ononis Coluranae All — Lungo l’argine di Secchia presso Rubiera! Luglio. 304. O. Natrix L. — Re, Viaggio p. 17. — Lungo gli argini 69 dei fiumi Secchia e Panaro!, salita al Ventasso (Re). Giugno. 305. O. spinosa L. — Re, Prodr. p. 78; Re, Viaggio p. 17. — Comune ovunque nei luoghi sterili e secchi, anche nei campi, ma sopratutto nel letto dei fiumi. Dintorni di Modena! Salto di Montese (Riva!), salita al Ven- tasso (Re). Luglio, Agosto. 306. O. reclinata L. — Salto di Montese (Riva!). Giugno. 307. Anthyllis vulneraria L. — Re, Prodr. p. 78; Caruel, Prodr. p. 149. — Luoghi erbosi asciutti in tutta la regione. Bosco di Rubiera!, colline di Sassuolo! Maranello ecc.,! Salto di Montese (Riva!), Pietra di Bismantova! Corno alle Scale, S. Pellegrino (Caruel). Maggio, Giugno. v. rubriflora. — Bertoloni, FI. it. VII, p. 401. — Bosco di Rubiera, colline di Sassuolo! Monte Bibbia- nello presso Reggio (Bertol.), Salto di Montese! Prati a Fiumalbo ed all’ Ospitaletto! Pietra di Bismantova! Maggio a Luglio. 308. Medicago denticulata Willd. — M. polymorpha ciliaris 309. M. 310. M. sll. M. Re, Viaggio p. 9. — Prati dei dintorni di Modena!, colline di Livizzano (Frignani!), colli di Guiglia! Pie- tra di Bismantova (Re). Maggio, Giugno. falcata L. — Re, Prodr. p. 84. — Nei prati e lungo le vie. Dintorni di Modena!, colline di Sassuolo! Salto di Montese (Riva!). Giugno. v. glandulosa Koch. — Sommità della Pietra di Bismantova! Giugno. lupulina L. — Re, Prodr. p. 84; Re, Viaggio p. 9. — Comune nei luoghi erbosi. Contorni di Modena! Villa Albareto! Fiumalbo (Riva!), Valle delle Tagliole sotto il Lago Santo! Pietra di Bismantova (Re). Da Mag- gio a Luglio. db. Willdenowiana Koch., Syn. 177. — Argini di Secchia fra il Ponte basso ed il Pont’ alto! Maggio. maculata Willd. — Re, Prodr. p. 84. — Comune nei prati e nelle rive erbose. Dintorni di Modena! Casi- nalbo! Aprile, Maggio. 70 312. M. 313. M. 314. M. minima Lmk. — Sulle mura di Modena a Porta San Francesco. Colline di Sassuolo e di Scandiano! Dintorni di Montese! Giugno. orbicularis All. — Comune specialmente al piano. Prati dietro le mura fuori Porta S. Francesco a Modena! Argini di Secchia al Passo della barchetta presso Mo- dena! Risaje prosciugate presso S. Felice! Maggio, Giugno. i sativa L. — Re, Prodr. p. 84. — Coltivata ovunque al piano ed al colle. Trovasi subspontanea in parecchi luoghi. Giugno, Luglio. 3815. Trigonella Fcenum-graecum L. — Re, Prodr. p. 48. — Coltivata abbastanza abbondantemente, talora nasce sui margini dei campi. Estate. 316. Mielilotus macrorhiza Pers. — Salto di Montese (Rival). 317. M. Giugno. b. palustris Koch. — Lungo le sponde dei canali nei paduli della valle di S. Anna!, al fondo Molza, dietro la via Pelusia presso Modena! Agosto. officinalis Desr. — Re, Prodr. p. 81; Re, Viaggio p. 19. — Contorni di Modena!, colline di Sassuolo! Salto di Montese (Riva!). Prati del Ventasso (Re). Giugno. 318. Trifolium agrarium L. — Re, Viaggio p. 19; Cocconi, Sec. Contr. p. 13. — Nei prati dell'Appennino. Presso Fiumalbo! Pietra di Bismantova! Montese, Acero (Coc- coni), Prati del Ventasso (Re). Giugno. 319. T. elpinum L. — Vitm., Ist. p. 28; Bertoloni, FI. it. VIII, p. 101; Caruel, Prodr. p. 169. — Prati delle cime più elevate. Cimone! (Bertol.), Cervarola (Bertol.), Salto di Montese (Riva!), sommità del Ventasso! Alpe di Cusna! Corno alle Scale (Vitm., Caruel), S. Pellegrino, Rondinajo, Cimone di Caldaja (Caruel). Luglio. 320. T. angustifolium L. — Re, Viaggio p. 17. — Nei luoghi asciutti del piano. Lungo l’ argine del Panaro presso il Ponte di S. Ambrogio!, bosco di S. Felice!, salendo il Ventasso (Re). Giugno. 821. T. arvense L. — Campi e luoghi erbosi in tutta la re- 71 gione. Colline di Sassuolo! Salto di Montese, dintorni di Fiumalbo (Riva!). Luglio a Settembre. *322. T. aureum Poll. — Caruel, Prodr. p. 173. — S. Pellegrino, Rondinajo, Tre Potenze (Caruel). Giugno, Luglio. *823. T. badium Schreb. — 7. spadiceum Vitm.; T. badium Car. Prodr. p. 173. — Sulle alte cime dell’ Appennino. Rondinajo (Caruel). Luglio. 324. T. caespitosum Reyner. — Bertoloni, Fl. it. VIII, p. 103; 325. 330. sol. 392. Caruel, Prodr. p. 171. — Sulle alte vette dell’ Appen- nino. Fiumalbo, Cimone (Riva!), Fanano, Scaffajolo ( Bertol. ), Corno alle Scale, Tre Potenze, Rondinajo, Alpe di Mommio (Caruel). Luglio. . elegans Savi. — Bosco di S. Felice!, bosco di Nonan- tola! Dintorni di Fiumalbo, Cimone (Riva!). Giugno, Luglio. . expansum W. K. — Sopra Sestola salendo al Lago scuro! Agosto. - fragiferum L. — Re, Viaggio p. 19. — Comune nei prati e lungo le strade. Dintorni di Modena!, colline di Sassuolo! S. Felice! Prati del Ventasso (Re). Giu- gno, Luglio. . hybridum L. — Re, Prodr. p. 82. — Valli di S. Anna (Frignani!). Maggio. . incarnatum L. — Re, Prodr. p. 82; Bertoloni, FI. it. VIII, p. 178. — Spontaneo e coltivato. Dintorni di Modena! Bibbianello ( Bertoloni ), Guiglia! Montese, Fiumalbo (Riva!). Maggio, Giugno. . lappaceum L. — Re, Viaggio p. 19. — Luoghi erbosi asciutti. Prati in piazza d’ armi a Modena! Campi presso Sassuolo! Fiorano! Prati del Ventasso (Re). Luglio, Agosto. . medium L. — Bertoloni, FI. ital. VIII, p. 166. — Valli di S. Anna presso Modena! Prati elevati presso Fiu- malbo! Montese (Riva!), Madonna dell’Acero (Bertol.). Da Maggio ad Agosto. . micranthum Viv. — Luoghi erbosi dell’Abetone! Salto di Montese (Riva). Luglio. 334. T. 335. T. 336. T. 397. T. 338. T. 339. T. 340. T. 341. T. 342. T. . montanum L. — Re, Viaggio p. 19; Caruel, Prodr. p. 169. — Luoghi erbosi lungo la Secchia nel mode- nese! Salto di Montese, dintorni di Fiumalbo (Riva!), Prati del Ventasso (Re), Corno alle Scale, Cimone di Caldaja (Caruel). Giugno, Luglio. nigrescens Viv. — Bertoloni, FI. it. VIII, p. 113. — Colline di Vignola! di Guiglia! Madonna dell’ Acero (Bertol.). Giugno. ochroleucum L. — Prati intorno al forte di Castel- franco, a San Clemente, Salto di Montese (Riva!), Fiumalbo! Monte Pugianello al bosco della selva! fra Sestola e Fanano! Maggio, Agosto. pallescens Schreb. — Lungo l’argine di Secchia presso Modena! Barigazzo! Tre Potenze! Luglio. pallidum W. K. — Dal libro Aperto al lago Scaffajolo (Riva!). Maggio, Giugno. patens Schreb. — Lungo l’argine di Secchia e nei prati dei contorni di Modena! Salto di Montese, Abe- tone, Acero (Riva!). Giugno, Luglio. pratense L. — Re, Prodr. p. 82; Re, Viaggio p. 8; Caruel, Prodr. p. 159. — Dintorni di Modena, Bosco di Nonantola! Salto di Montese, dintorni di Fiumalbo (Riva!), Pietra di Bismantova (Re), Scaffajolo, S. Pel- legrino (Caruel). Giugno, Luglio. procumbens L. — Bertoloni, FI. it. VIII, p. 198. — Argini di Secchia! prati del Modenesel Sala, Gua- stalla (Bertol.), castagneti presso Montefiorino! Giugno Luglio. v. majus Koch. — Colli di Vignola e Guiglia! Giugno. v. rosea Nob. — Dintorni di Modena nei prati! Montefiorino! Maggio. repens L. — Re, Prodr. p. 82. — Comune nei prati. Dintorni di Modena! presso Fiumalbo (Riva!), salendo a Bismantova! Da Giugno ad Agosto. resupinatum L. — Luoghi erbosi al bosco di Nonan- tola! lungo le strade presso Rolo, prati del Campo di sl 73 Marte a Modena! Madonna di Fiorano! colline di Sas- suolo! Maggio. *848. T. rubens L. — Re, Viaggio p. 19. — Prati del Ven- tasso (Re). Luglio. 344. T. scabrum L. — Boschi di Rubiera e di Campogalliano! dintorni di Montese (Riva!). Giugno. 345. T. stellatum L. — Lungo la strada da Modena a Rubiera! prati sopra Guiglia! Maggio, Giugno. 346. T. strictum Schreb. — Salto di Montese (Riva!). Luglio. 347. Dorychnium herbaceum Vill. — Lungo l’ argine di Sec- chia! al bosco di Rubiera! bosco di S. Felice! colline di Sassuolo e di Vezzano! Giugno. 348. D. suffruticosum Vill. — Prati del Cimone! Luglio. 349. Bonjeania hirsuta Reich. — Lotus Rirsutus Re, Viaggio p.5. — Lungo gli argini di Secchia! bosco di Rubiera! colline di Sassuolo! Letto del Crostolo sopra Vezzano . (Re), Salto di Montese (Riva!). Giugno. *350. B. recta Reichb. — Lotus rectus Re, Viaggio p. 17. — Salita del Ventasso. (Re). Luglio. 351. Lotus corniculatus L. — Re, Prodr. p. 84; Re, Viaggio p. 5; Caruel, Prodr. p. 177. — Comunissimo nei prati. Dintorni di Modena! colline di Sassuolo! Letto del Crostolo presso Vezzano (Re), Salto di Montese, Fiumalbo (Riva!), Corno alle Scale (Caruel). Maggio, Giugno. b. hirsutus Koch. — Lungo la salita di Bisman- tova! Giugno. 352. L. tenuifolius Reichb. — Prati sterili lungo la Secchia presso Rubiera! Salto di Montese (Riva!). Giugno. "353. Glycirrhiza glabra L. — Re, Prodr. p. 8. — Verso la fine della primavera nei colli e nei monti (Re). 354. Tetragonolobus siliquosus Roth. — Lotus siligquosus Re, Viaggio p. 9 e 19. — Comunissimo nei prati dei din- torni di Modena! lungo il fiume Secchia! Salto di Montese (Riva!), Pietra di Bismantova, Lago Ventasso (Re). Maggio. 355. Galega officinalis L. — Re, Prodr. p. 88. — Dintorni di 74 Modena! colline di Sassuolo! Salto, S. Martino di Mon- tese (Rival). Giugno. 356. Colutea arborescens L. — Re, Prodr. p. 78; Re, Viaggio 307. 308. 509. 360. 361. 362. 368. p. 14. — Boschi di Campogalliano e di Rubiera! col- line di Valle Urbana presso Sassuolo! Salto di Mon- tese (Riva!). ruderi del Castello di Busana al Ventasso (Re). Giugno. Pheca astragalina DC. — Cocconi, Quarto Contrib. p. 9. — A Missano sulla riva destra del Panaro (Riva!). Astragalus glycyphylios L. — Re, viaggio p. 17; Prodr. p. 81; Bertoloni, Fl. it VIII, p. 60. — Lungo i fossati in Villa Freto presso Modena! intorno al Castello di Montefestino!, dintorni di Fiumalbo! Abetone (Bertol.), salita del Ventasso (Re). Luglio, Agosto. A. monspessulanus L. — Re, Viaggio p. 10. — Ghiaje del letto di Secchia presso Rubiera! colline di Sas- suolo ecc.! Fiumalbo (Riva!), scendendo da Bismantova (Re). Da Marzo ad Agosto. A. Onobrychis L. — Sabbie e boschetti lungo la Secchia a Rubiera e Sassuolo! colline di valle Urbana! Giugno. A. purpureus Lmk. — Re, Viaggio p. 17; Bertoloni, FI. it. VIII, p. 42. — Sugli alti monti. Madonna dell’ Acero (Bertoloni), letto del torrente Pistone salendo il Ci- mone!, salita dell’Abetone! Pietra di Bismantova!, sa- lendo il Ventasso (Re). Giugno. Scorpiurus subvillosa L. — Scorpiurus sulcata Re, Viag- gio p. 9. — Non rara nei campi del piano e del colle. Presso il bosco di Rubiera!, colline di Vignola! Fiorano al Paradiso! colline di fronte la Marmaccia presso Vezzano nel Reggiano! dintorni di Renno! Pietra di Bismantova (Re). Giugno, Luglio. Coronilla Emerus L. — Re, Prodr. p. 85; Re, Viaggio p.9. — Comune nei boschi lungo i fiumi etc. al piano, al colle e nella parte bassa del monte. Argini di Sec- chia al Pont'alto! colli di Montegibbio! di Scandiano! di Vezzano ecc.! Salto di Montese (Rival), Pietra di Bismantova (Re). Aprile, Giugno. 75 864. C. minima L. — Re, Viaggio p. 5. — Luoghi aridi al colle ed al monte, rara al piano. Dintorno a Castel- franco. Colli di Sassuolo e di Vezzano!, letto del Cro- stolo sopra Vezzano (Re), Pavullo! Barigazzo! Monte- fiorino! S. Martino di Montese (Riva!). Giugno, Luglio. 865. C. varia L. — Re, Prodr. p. 85; Viaggio p. 11. — Lungo gli argini di Secchia e di Panaro!, bosco di Rubiera! dintorni di Fiumalbo (Riva!). Sparavara a ponente di Castelnuovo ne’ Monti (Re). Da Maggio a Luglio. 366. Arthrolobium scorpioides L. — Car., suppl. p. 27; Orni- thopus scorpîoîdes Re, Prodr. p. 85; Re, Viaggio p. 9. — Tra i seminati a villa Cognento! a Casinalbo! a Sassuolo! nei dintorni di Pavullo! Pietra di Bisman- tova (Re), Tre Potenze (Caruel). Giugno, Luglio. 367. Elippocrepis comosa L. — Colline sopra Guiglia! Fiu- malbo! Maggio, Agosto. "368. Securigera Coronilia DC. — Coronilla Securidaca Re, Viaggio p. 6. — Letto del Crostolo sopra Vezzano (Re). Luglio. 369. Onobrychis Caput-galli L. — A Magreta lungo la Fossa (Frignani!). Luglio. 370. O. sativa L. — Hedysarum Onobrychîs Re, Prodr. p. 85. — Dintorni di Modena! Casinalbo! Castelfranco! Mon- tefiorino! Pavullo e Montese!, spesso coltivata. b. montana. = Alpe di Cusna! Luglio. *371. O. saxatilis DC. — ZMHedysarum saxatile Re, Viaggio p. 17. — Salita del Ventasso ( Re ). Luglio. Propen- diamo a credere che si tratti della O. sativa, db. mon- tana. 872. Vicia angustifolia Roth. — Cocconi, Contrib. p. 21. — Prati nei Tagliati in villa Albareto! Valli di Rolo nei fondi del barone Ruggeri! Jola di Montese (Cocconi). Maggio. i db. Borbatit Koch. — Cocconi, Quarto Contr. p. 9. — S. Martino di Montese (Riva! Cocconi). 373. V. bithynica L. — Valli di Rolo! Colline di Vignola!, din- torni di Renno! Semelano di Montese (Riva!). Giugno. 76 874. V. Cracca L. — Dintorni di Modena!, valli di Fabbrico presso Rolo!, seminati nei dintorni di Sassuolo! Fiu- malbo, Montese (Riva!). Maggio, Giugno. bd. minor. — Fiuma!bo, S. Martino di Montese (Riva!). y. eriocarpa. — Salto e S. Martino di Montese ( Riva!). 875. V. cassubica L. — Cocconi, Contrib. p. 21. — Dintorni di Pavullo (Riva!), Montese (Cocconi). Maggio, Giugno. "876. V. dumetorum L. — Re, Viaggio p. 20. — Ronconuovo 977. 378. 379. 330. 381. 333. 934. V. V. sul Ventasso (Re). Luglio. Eaba L. — Coltivata ovunque. Gerardi DC. — Bertoloni, FI. it. VII, p. 481; Caruel, Prodr. p. 187. — Non rara al colle ed al monte. Siepi e rive erbose nei colli presso Maranello! Montese (Riva!), Sestola! Fiumalbo! Barigazzo! Pietra di Bi- smantova! Madonna dell’Acero ( Bertol. ), Rondinajo (Caruel). Giugno, Luglio, Agosto. . grandiflora Scop. — Boschetti presso Maranello! Maggio. . lutea L. — Re, Prodr. p. 81; Re, Viaggio, p. 20. — Ronconuovo sul Ventasso (Re). Luglio. b. hirta Koch. — V. hirta Bertol., FI. ital. VII, p. 524. — Comune nei seminati. Villa Collegara! S. Felice!, colline di Sassuolo! Monte Bibbianello nel Reggiano (Bertol.). Giugno. . sativa L. — Re, Prodr. p. 80. — Comune nei campi. Dintorni di Modena! Villa Collegara! Maranello! Vignola! Montese! Fiumalbo! Maggio, Giugno. . sepium L. — Re, Prodr. p. 81, Re, Viaggio p. 20. — Dintorni di Pavullo! Montese! Ronconuovo sul Ven- tasso (Re). Giugno, Luglio. v. vulgaris. — Montese (Rival). v. montana. — Montese (Riva!). . sylvatica L. — Lungo le siepi e nei prati presso Fiu- malbo! Luglio. . villosa Roth., v. g/abrescens Koch. — V. dasycarpa Bertoloni, FI. it. VII, p. 484. — Guastalla (Bertol.), colli di Sassuolo! Giugno. 77 885. Ervum Ervilia L. — Re, Prodr. p. 80. — Coltivata col nome di Moco. 386. E. gracile L. — Fra i seminati in Villa Cognento presso Modena! Montevecchio presso Montese (Riva!). Giugno. 387. E. hirsutum L. — Fra i seminati a Pavullo!, presso Fiu- malbo! salendo la Pietra di Bismantova! Giugno. 888. E. Lens L. — Re, Prodr. p. 83. — Coltivata col nome di Lente, Lenticchia. 889. E. tetraspermum L. — Bosco di S. Felice! Libro Aperto! Giugno, Luglio. 390. Pisum arvense L. — Re, Prodr. p. 79. — Comune nei campi e nelle siepi. Colline di Sassuolo! Civago! Giugno. 391. P. sativum L. — Coltivato col nome volgare di Pisello. 892. Gicer arietinum L. — Re, Prodr. p. 83. — Coltivato. 393. Lathyrus annuus L. — Lungo le siepi in Villa Cognento presso Modena! A Casinalbo (Fiori!). Maggio. 394. L. Aphaca L. — Re, Prodr. p. 79; Re, Viaggio p. 8. — Comune in tutti i seminati di grano. Dintorni di Mo- dena! Salto di Montese (Riva!), Pietra di Bismantova (Re). Giugno. 395. L. Cicera L. — Re, Prodr. p. 80. — Campi coltivati presso Modena! Salto di Montese (Rival). Maggio. *396. L. Climenum L. — Re, Viaggio p. 9. — Pietra di Bi- smantova (Re). Luglio. 397. L. hirsutus L. — Cocconi, Contrib. p. 21. — Fra i se- minati in Villa Collegara presso Modena!, lungo l’ar- gine di Secchia!, valli di S. Anna!, bosco di S. Felice! Castelfranco (Cocconi). Giugno. 398. L. Nissolia L. — Campi in villa Albareto presso Modena! seminati a Pievepelago! Giugno. "399. L. Ochrus L. — Pisum Ochrus Re, Prodr. p. 79. — Nei campi dei colli (Re). Maggio. 400. E. pratensis L. — Re, Prodr. p. 80; Re, Viaggio p. 12; Bertoloni, Fl. it. VII, p. 469. — Bosco di Nonantola e di S. Felice! Prati di Miliara nel Reggiano! Spa- ravara sopra Castelnuovo ne’ Monti (Re), Fiumalbo (Riva!), Madonna dell’Acero (Bertol.). Giugno, Luglio. 78 401. L. sphaericus Retz. — Dintorni della Rocca di Fiumalbo! Maggio, Luglio. 402. L. sativus L. — Re, Prodr. p. 80. — Coltivato. 403. L. sylvestris L. — Re, Viaggio p. 11. — Montese (Riva!), Fiumalbo! Montardone! Sparavara a ponente di Ca- stelnuovo ne’ Monti (Re). Da Giugno a Settembre. v. angustifolius. — Colla specie. v. lalifolius. — Re, l. c. p. 11. — Sparavara. 404. L. tuberosus L. — Re, Prodr. p. 80. — Fra i seminati presso S. Felice! Raro nei campi montani (Re). Giugno. 405. Orobus albus L. — Colline di Sassuolo! Ospitaletto! Maggio. b. versicolor. — Al Malandrone ed a Jola nei dintorni di Montese (Riva!). Giugno. 406. O. luteus L. — Bertol., FI. it. VII, p. 421. — Prati alle falde del Cimone! A Doccia ed al Cimone di Fanano (Bertol.). Giugno. 407. O. niger L. — Re, Viaggio p. 11. — Colli di Maranello e Castelvetro! Montalto nel Reggiano! Montese, Fiumalbo ( Riva!), scendendo da Bismantova (Re). Maggio, Giugno. 408. O. tuberosus L. — Alle Mandriole e a Montefiorino nei prati! Dintorni di Montese!, dintorni di Fiumalbo (Riva!) Salita al Ventasso! Maggio, Giugno. 409. O. variegatus Ten. — Boschetti a Sassuolo! Livizzano! Miliara nel Reggiano!, a S. Martino ed al Sasso di Montese (Riva!). Maggio. 410. 0. vernus L. — Colline di Sassuolo etc.!, dintorni di Fiumalbo! Da Aprile a Giugno. 411. Apios tuberosa Moench. — Boschi lunge il Po a Gua- stalla (Masi!), a Luzzara! Settembre, Ottobre. 412. Robinia Pseudo-Acacia L. — Re, Prodr. p. 83. — Lungo i fiumi Secchia, Panaro etc. Maggio. 413. Amorpha fruticosa L. — Lungo il Po a Luzzara!, lungo le rive del Panaro al Finale!, alle valli di S. Anna! Agosto, Settembre. 414. 415. 416. 417. 413. 421. 79 Amigdalee. Amygdalus communis L. — Re, Prodr. p. 50. — Colti- vato nei giardini e nei frutteti. Marzo, Aprile. A. Persica L. — Re, Prodr. p. 50. — Coltivansi numerose varietà di pesco in tutta la regione, sopratutto nei colli. Marzo, Aprile. I Prunus Armeniaca L. — Re, Prodr. p. 50. — L’albicocco è coltivato in tutta la regione. Marzo, Aprile. P. avium L. — P. Cerasus, Db. avium Bertoloni, FI. it. V, p. 132. — Coltivato abbondantemente. Spontaneo nelle selve dei colli e dei monti. Madonna dell’Acero (Bertol.). Maggio, Giugno. P. Cerasus L. — Re, Prodr. p. 50; Bertoloni, FI. ital. V, p. 131. — Se ne coltivano molte varietà. Spontaneo trovasi nei colli e nei monti col precedente. Madonna dell’Acero (Bertol.). Marzo, Aprile. . P. Laurocerasus L. — Coltivasi abbondantemente nei giardini. Giugno. . P. domestica — Re, Prodr. p. 50. — Coltivato in nume- rosissime varietà talora inselvatichito presso gli abi- tati. Aprile, Maggio. P. spinosa L. — Re, Prodr. p. 51; Re, Viaggio p. 22. — Comunissimo nelle siepi e nei boschetti in tutta la regione. Dintorni di Modena!, colline di Livizzano! di Montalto etc.! Selva del Pizzetto sul Ventasso (Re). Aprile, Maggio. Rosacse. * 422. Spiraca Aruncus L. — Vitman, Istor. p. 36. — Presso 423. Fiumalbo (Vitman). Acero, valle della Dardagna presso il Corno alle Scale (Riva!). Luglio. S. Filipendula L. — Re, Prodr. p. 53. — Non è rara so- pratutto nei colli. Argini nelle valli di Rolo e di S. Anna! Fra Vignola e Guiglia! Prati a Livizzano! Maggio. 80 424, S. Ulmaria L. — Vitman, Istor. p. 37. — Luoghi umidi nell’alto Appennino. Lungo i ruscelli presso Fiumalbo! Fra Civago ed il Pian dei Lagocci! Fonte dei Carboni presso Fiumalbo (Vitman). Luglio, Agosto. v. denudata Hayn. — Cocconi, Quarto Contrib. p. 9. — Fiumalbo (Riva!), Prati dell’Acero (Cocconi). v. discolor Koch. — Cocconi, l. c. p. 10. — Ma- donna dell’Acero (Cocconi). 425. Geum montanum L. — Re, Viaggio p. 21; Bertoloni, FI. ital. V, p. 292. — Caruel, Prodr. p. 211. — Luoghi freschi dell’ alto Appennino. Prati alle falde del Ci- mone!, all’Alpe di Cusna!, sul Ventasso! Ronconuovo pure sul Ventasso (Re ), Cupola e Lago Scaffajolo (Bertol.), Corno allè Scale, Tre Potenze, Rondinajo, S. Pellegrino (Caruel). Giugno, Luglio. G. montano X rivale. — Salita di Montevecchio sopra Civago! Giugno. 426. G. rivale L. — Re, Prodr. p. 55. — Raro nella regione 427. montana. Fiumalbo (Riva!), dintorni di Civago lungo il Dolo! Giugno. G. urbanum L. — Re, Prodr. p. 55; Re, Viaggio p. 11. — Dintorni di Modena!, colli di Livizzano! Sparavara a ponente di Castelnuovo ne’ Monti. (Re). Maggio. 428. Rubus Betckei Marsson. — Nelle siepi dell’ Appennino 429. presso Fiumalbo! Luglio. R. caesius L. — Re, Viaggio p. 11. — Lungo il fiume Secchia presso il bosco di Campogalliano! Sparavara a ponente di Castelnuovo ne’ Monti (Re). Giugno. 430. R. discolor Weihe et Nees. — Contorni dell’ Abetone! Luglio. 431. R. fruticosus L. — Re, Prodr. p. 54. — Non è raro nelle 432. siepi e nei boschi sopratutto al colle. Dintorni di Mo- dena!, Casinalbo!, lungo la Secchia! Sassuolo! etc. Giugno. R. glaudulosus Bell. — Caruel, Prodr. p. 213. — Nei bo- schi della regione montana. Salto di Montese (Rival), dintorni di Pavullo ( Brignoli!), Rondinajo (Caruel ). Giugno, Luglio. 433. B 434. R. 435. R. 436. R. 437. R. 81 . Gintheri Weihe et Nees. — Presso il Lago del Greppo alle Tre Potenze! Luglio. Idaeus L. — Re, Prodr. p. 54; Bertoloni, FI. ital. V, p. 233; Caruel, Prodr. p. 211. — Comune negli alti monti. Montese! Abetone! Tre Potenze! Corno alle Scale (Riva!), Madonna dell’Acero (Bertol.), Civago! Rondinajo, S. Pellegrino (Caruel). Giugno, Luglio. hirtus Weihe et Nees. — Cocconi, Quarto Contrib. p. 10. — Prati sotto il santuario dell’ Acero (Riva! Cocconi ). ulmifolius Schott. — Siepi presso Fiumalbo! Montalto nel Reggiano! Da Giugno ad Agosto. tomentosus Borck. — Nelle siepi dei monti. Fiumalbo! Montalto! Luglio. 438. Fragaria collina Ehrb. — Argini intorno al forte di Castelfranco! Colli di Livizzano! Salto di Montese (Riva!). Maggio. 439. F. elatior Ehrb. — Da Civago salendo il Cusna! Giu- gno. 440. F. vesca L. — Re, Prodr. p. 55; Re, Viaggio p. 22. — Comune nei luoghi erbosi e boschivi di tutta la regione. Paludi di Cortile presso Carpi! S. Felice!, colline di Sassuolo! Pavullo! Fiumalbo! Montese! Selva del Pizzetto sul Ventasso (Re). Da Aprile a Giugno. "441. Potentella alpestris Hall. fil. — Caruel, Prodr. p. 218. — Monte Rondinajo, Corno alle Scale (Caruel). Luglio. "442. P. anserina L. — Re, Prodr. p. 55. — Nei monti (Re). 443. P. 444. P. Estate. argentea L. — Vitman, Istor. p. 26; Caruel, Prodr. p. 217. — Montese e Montespecchio (Riva!), Fiumalbo! Altipiano di Bismantova! Corno alle Scale (Vitm.). Giugno. aurea L. — Caruel, Prodr. p. 218. — Pascoli alpini del Cimone! del Ventasso! Corno alle Scale, Scaffa- jolo, Libro Aperto, Tre Potenze, Rondinajo (Caruel). Giugno. 6 448. P. collina Wib. — Tra le rocce a Fiumalbo ( Riva! ). Settembre. Fragariastrum Ehrb. — Montardone! Montefiorino! Fiu- malbo! Luglio. hirta L. v. angustifolia Koch. — Contorni di Renno! Giugno. v. pedata Koch. — Colli di Vignola! Castelvetro! Maggio, Giugno. . hirto X Wiemanniana Nob. — Argini di Secchia presso Modena! Livizzano! Aprile, Maggio. Confrontata con esemplari autentici della P. Wie- manniana Gùnth, ci ha offerti dei caratteri comuni ad essa, quali le stipole, la mancanza di cresta alle nucule etc., e dei caratteri comuni colla P. hirta L., come la pelurie etc. Epperò ci crediamo autorizzati a ritenerla un ibrido delle due specie. inclinata Will. — Colline di Castelvetro! Maggio. * 449. P. nitida L. — Vitman, Ist. p. 26; Caruel, Prodr. p. 218. — Tre Potenze (Car.), Corno alle Scale (Vitm.). Lu- glio, Agosto. *450. P. nivea L. — Caruel, Prodr. p. 218. — Tre Potenze 451 Pi 452. P. 453. P. 454. P. 455. P. (Car.). Luglio, Agosto. patula W. et K. — Lungo le vie nei colli di Liviz- zano (Frignani!). Maggio. recta L. — Vitman, Ist. p. 28; Caruel, Prod. p. 215. — Altipiano di Bismantova! Corno alle Scale (Caruel). Giugno. reptans L. — Re, Prodr. p. 55; Re, Viaggio p. 19. — Comune lungo le vie ed i fossati sopratutto nella parte piana della regione. Dintorni di Modena! Prati del Ventasso (Re). Maggio. rupestris L. — Re, Viaggio p. 21; Caruel, Prodr. p. 215; Caruel, Suppl. p. 27. — Fiumalbo (Riva!), prati del Cimone! salita a Montevecchio sopra Civago! Corno alle Scale! Rondinajo (Caruel). Giugno. Tormentilla Sibth. — Caruel, Prodr. 218; Tormentilla 83 erecta Re, Prodr. p. 55; Re, Viaggio p. 19; Bertoloni, FI. it. V, p. 283. — Pavullo! Salto di Montese (Riva!), Civago! Cimone di Caldaja (Bertol.), prati del Ven- tasso (Re), Corno alle Scale, S. Pellegrino (Caruel). Giugno, Luglio. 456. P. verna L. — Caruel, Prodr. p. 218. — Lago Scaffajolo (Riva!), Corno alle Scale, Cupola di Scaffajolo, Libro Aperto (Car.). Aprile, Maggio. v. incisa Bouv. — Lungo gli argini del Panaro e della Secchia presso Modena! Bosco di Rubiera! Colli di Sassuolo! Marzo, Aprile. 457. Agrimonia Eupatoria L. — Re, Prodr. p. 51. — Non rara lungo le strade. Dintorni di Modena! Rubiera ecc. Luglio. "458. Aremonia agrimonioides L. — Caruel, Suppl. p. 27. — A Boscolungo (Car.). Estate. 459. Rosa agrestis Savi. — PR. sepîum Re, Viaggio p. 17. — Siepi nei colli e nei monti non troppo elevati. Scan- diano! Roteglia! Barigazzo! Fiumalbo! Da Maggio ad Agosto. v. mentita Desègl. — Colline presso Roteglia! Giugno. 460. Rosa alpina L. — Bertoloni, FI. it. V, p. 208; Caruel, Prodr. p. 223. — Montalecchio presso Fiumalbo! Cu- pola di Scaffajolo ( Bertol. ), Tre Potenze! ( Caruel), Abetone! Corno alle Scale, S. Pellegrino, Rondinajo (Car.). Luglio, Agosto. v. aculeata Lev. — Arcangeli, Comp. p. 223. — Boscolungo (Arcang.). v. laevîs Sér. — Selvette dell’Appennino all’Abe- tone! Luglio. Vv. pyrenaîca Christ. — Selvette dell’ Abetone! Fiumalbo! Giugno, Luglio. v. reversa W. et K. — Selvette dell’ Abetone! Luglio. 461. R. arvensis Huds. — Re, Viaggio p. 17. — Colline di Scandiano! Roteglia! salendo il Ventasso (Re). Maggio, Giugno. 84 v. umbetltata God. — Pievepelago! Castelnuovo ne’ Monti presso Cervarezza! Giugno. 462. R. canina L. — Re, Prodr. p. 54. — Salto di Montese! Abetone! Acero (Riva!) Luglio. v. collina Koch. — Colli di Castelvetro! Maggio. v. dumetorum Koch. — Siepi e campi presso Ma- ranello!, colli di Castelvetro! Maggio. v. hîrtella Burnat et Gremli. — Siepi a Fiumalbo! Luglio. v. sepium Koch. — Colli di Maranello! Maggio. Vv. suffulta Christ. — All’ Abetone! Luglio. Quest'ultima forma si avvicina molto alla R. g/auca Vill. (R. Reuterî God.). "463. R. cinnammomea L. — Caruel, Pooao p. 223. — Tro- vata dal Parlatore nel 1857 a Boscolungo vicino alla dogana sul confine modenese (Car.). Luglio. "464. R. coriifolia Fries. — Arcangeli, Comp. p. 228. — Bo- scolungo (Arcangeli). Estate. 465. R. dumetorum Thuill. — Dintorni di Sassuolo! Maggio. v. platyphytia. — Colli di Montegibbio! Maggio. 466. R. gallica L. — Re, Prodr. p. 54. — Colline di Vignola! 467. Sassuolo! Maranello! Fiumalbo! Maggio, Giugno. R. glauca Vill. — All’Abetone al limitare della selva di Faggio! Luglio. Vv. subcanîna Christ. — Dintorni di Pavullo! Ba- rigazzo! Fiumalbo! Pietra di Bismantova! Giugno, Luglio. 468. R. graveolens Gren. — v. nuda Gren. — Contorni di Barigazzo! Castel- nuovo ne’ Monti! Giugno, Luglio. 469. R. micrantha Sm. — Siepi e selvette dell’alto Appennino 470. 471. presso l’Abetone! Luglio. R. Pouzini Tratt. — v. 0. Burnat et Grem. — Siepi presso Castelnuovo ne’ Monti! Giugno. R. pomifera Herm. — Siepi lungo le abetaje all’Abetone! Luglio. . 472. 473. R ATA. 475. 476. 477. R 478. 479. 85 v. appennina Crep. — Cimone! Abetone! Giugno, Luglio. . rubiginosa L. — Colli di Vignola! Dintorni di Castel- nuovo ne’ Monti! Giugno. . sempervirens L. — Nell’ alto Appennino. Dintorni di Fiumalbo! Giugno. . Serafini Viv. (non Guss.) — Fessure del macigno nel- l’alto Appennino. Barigazzo! Abetone! Montevecchio sopra Civago! Giugno-Agosto. . spinosissima L. — Caruel, Prodr. p. 223; Id. Secondo Suppl. p. 14. — Nella parte più elevata dell’Appennino. Corno alle Scale (Riva! Car.), S. Pellegrino, Rondinajo, Tre Potenze, Cupola di Scaffajolo, Cimone di Caldaja (Car.). Luglio. . tomentella Lem. — Colline presso Roteglia! Livizzano! Maggio, Giugno. » tomentosa Sm. — Caruel, Prodr. p. 225. — Selve dell’Abetone! Rondinajo (Car.). Luglio. Sanguisorbee. Achemilla alpina L. — Vitman, Ist. p. 15; Bertoloni, FI. it. II, p. 207; Caruel, Prodr. p. 221. — Sommità sco- perte degli alti Appennini. Madonna dell’ Acero, Lago Scaftajolo (Riva! Bertol.), Libro Aperto! Alpe di Cusna! Tre Potenze, Rondinajo, S. Pellegrino (Car.), Cimone di Caldaja (Vitm). Giugno, Luglio. A. arvensis Scop. — Cocconi, Quarto Contrib. p. 11. — Fra i seminati a Castelvetro! S. Martino di Montese (Cocconi), Montese, Fiumalbo (Riva!). Maggio, Giugno. 480. A. vulgaris L. — Re, Prodr. p. 19: Bertol. FI. it. II, p. 204; Caruel Prodr. p. 221. — Nella parte elevata degli alti monti. Abetone! Montese, Fiumalbo, Cimone, Libro Aperto (Riva!), Madonna dell’Acero (Riva! Ber- toloni ), Lago Scaffajolo ( Bertol. ), Corno alle Scale, S. Pellegrino, Rondinajo (Car.). Luglio. v. subsericea Koch. — Salita al Ventasso! Alpe di Cusna! Giugno, Luglio. S6 481. Sanguisorba officinalis L. — Re, Prod. p. 19. — Monte- vecchio sopra Civago! Luglio. 482. Poterium Sanguisorba L. — Re, Prodr. p. 106. — Comune nella parte piana ed anche nel colle e nel monte. Argini di Secchia presso il Pont’ alto nei dintorni di Modena! Valle Urbana!, colli di Sassuolo ete.! Aprile, Maggio, Giugno. Pomacee. 4383. Crataegus Oxyacantha L. — Mespilus Oxyacantha Re, Prodr. p. 52; Re, Viaggio p. 8. — Comunissimo nelle siepi e nei boschi in tutta la regione. Dintorni di Mo- dena! Argini di Secchia! Montese, Fiumalbo (Riva!), Piano di Bismantova (Re). Aprile, Giugno. Vv. monogyna Jacq. — Mespilus monogyna Re, Prodr. p. 52. — Bosco di Rubiera! Tra Villa Minozzo e Civago! Maggio, Giugno. 484. C. Oxyacanthoides Thuill. — Montese, Fiumalbo (Rival), Luglio, Agosto. Secondo alcuni è da considerarsi piuttosto una varietà del precedente. 485. C. pyracantha Pers. — Mespilus pyracantha Re, Prodr. p. 52; Re, Viaggio p. 22. — Non raro nei boschi lungo i fiumi. Campogalliano! Rubiera!, valle di S. Anna! Fiorano! Salto di Montese (Riva!), selva del Pizzetto sul Ventasso ( Re). Fiorisce in Maggio, fruttifica in Agosto. 486. Cotoneaster tomentosa Lindl. — Raro nell’ alto Appen- nino. Falde del Cimone (Riva!). Luglio. "487. C. vulgaris Lindl. — Caruel, Prodr. p. 229. — Sulle più alte cime del nostro Appennino. Corno alle Scale, Rondinajo (Car.). Giugno, Luglio. 488. Mespilus germanica L. — Re, Prodr. p. 52; Re, Viaggio p. 9. — Non raro nei boschi e nelle siepi. Colline di Castelvetro! Altipiano di Bismantova (Re). Maggio. 489. Cydonia vulgaris Pers. — Re, Prodr. p. 53. — Spontanea e coltivata. Colline di Sassuolo! Maggio. 490. 491. 498. 494. 495. 496. 497. 498. 87 Pyrus amygdaliformis L. — Renno (Riva!). Aprile. P. communis L. — Re, Prodr. p. 52; Re, Viaggio p. 9; Caruel, Prodr. p. 280. — Moltissime sono le varietà coltivate di Pero. Esso trovasi però anche spontaneo nei boschi e nei luoghi sterili del colle e del monte. Pietra di Bismantova (Re), Corno alle Scale (Car.). Aprile. . P. Malus L. — Re, Prodr. p. 52; Bertoloni, FI. ital. V, p. 169. — Coltivato come il Pero; selvatico trovasi negli stessi luoghi, ma più raro. Madonna dell’ Acero (Bertol.). Aprile. Aronia rotundifolia Pers. — Pyrus Amelanchier Re, Prodr. p. 53; Amelanchier vulgaris Caruel, Prodr. p. 233. — Nei luoghi aridi e sassosi del colle e del monte. Colline di Maranello! Sassuolo! Fiumalbo (Rival), Rondinajo, S. Pellegrino (Car.). Da Aprile a Luglio. Sorbus Aria Crtz. — Re, Viaggio p. 7; Crataegus Arîa Bertoloni, FI. ital. V, p. 139. — Boschi della regione montana. Salto di Montese (Riva!), Montefiorino! Fiu- malbo! Pietra di Bismantova (Re), Madonna dell’Acero (Riva! Bertol.). Giugno, Luglio. S. Aucuparia L. — Bertoloni, FI. ital. V, p. 151. — Ca- stelvetro! Madonna dell’ Acero (Riva! Bertol. ), Corno alle Scale ( Riva! ), Tre Potenze! Civago! Maggio, Luglio. S. crataegifolia 0. Targioni. — Semmelano di Montese ( Riva! ). Fiorisce in Giugno e fruttifica in Settembre. S. domestica L. — Re, Prodr. p. 52. — Coltivato qua e là al colle, spontaneo al monte. Salto di Montese (Rival). Fiorisce in Maggio, fruttifica in Ottobre. S. torminalis Crantz. — Crateagus torminalis Re, Viag- gio p. 22. — Colline presso Marano! Salto di Montese! Selva del Pizzetto sul Ventasso (Re). Fiorisce in Maggio, fruttifica in Settembre.‘ 83 . 499. 500. 501. 003. 504. 505. 506. 507. Granatee. Punica Granatum L. — Coltivata e subspontanea sopra- tutto nei colli. Giugno, Luglio. Onagrariee. Epilobium alpinum L. — Dintorni di Fiumalbo! Luglio. v. nulans Koch. — Lungo le vie presso Fiumalbo! Rigagnoli a Montevecchio sopra Civago! Luglio. E. alsinefolium Vill. — Bertoloni, FI. ital. IV, p. 237. — Valle delle Pozze presso Fiumalbo ( Riva! ), luoghi umidi presso-le sorgenti al Cimone! All’ Acero lungo la Dardagna (Bertol.), Libro Aperto, Cupola di Scaf- fajolo, Corno alle Scale (Car.) Da Giugno ad Agosto. . E. angustifolium L. — Bertoloni, Fl. ital. IV, p. 291; E. spicatum Caruel, Prodr. p. 234. — Salto di Mon- tese, Cimone, Fiumalbo (Riva!), Fanano (Bertol.), Tre Potenze, Corno alle Scale (Car.), al bosco del Barone sopra l’ Alpe di Cerreto nel Reggiano ( Bertol.). Da Giugno ad Agosto. i E. Dodonei Vill. — Letto di Secchia e torrente di Spez- zano presso Sassuolo! Montese, Semmelano di Montese, Fiumalbo (Riva!). Agosto, Settembre. E. hirsutum L. — Lungo i fiumi e nelle paludi in tutta la regione. Ai fontanazzi in Villa S. Faustino presso Modena! Villa Magreta (Frìgnani!), Sestola! Fanano! Fiumalbo, Abetone (Riva!). Luglio, Agosto. . collino X hirsutum Nob. — Fiumalbo presso la sor- gente dell’ Acquajola (Riva!). Settembre. . hypericifolium Tausch. — Lungo le vie presso Fiu- malbo! Luglio. . lanceolatam Seb. et Mauri. — All’Abetone (Riva!). Luglio. . mootanum L. — Re, Viaggio p. 20; Caruel, Prodr. p. 236. — Selvette dell’ alto Appennino. Salto di Mon- b_n mn 508. 509. 510. oll. 512. 013. ol4. 515. 516. 517. 89 tese (Riva!), Pavullo! Fiumalbo! Civago! Ronconuovo sul Ventasso (Re), Rondinajo (Car.). Giugno, Luglio. v. collinum Gm. — Fiumalbo (Riva!), nei boschi lungo il Dolo presso Civago! Luglio, Agosto. v. ovato-lanceolatum Koch. — Sui muri intorno a Fiumalbo (Riva!). Settembre. E. montano X hirsutum Nob. — Forma evidentemente ibrida. Salto di Montese (Riva!). Settembre. E. parviflorum Schreb. — Re, Viaggio p. 6. — Salto di Montese, Semmelano di Montese (Rival), Sestola alla tintoria! presso i rigagnoli lungo la via Giardini a Fiumalbo! castagneti di Marola nell’ alta valle del Crostolo (Re). Luglio, Agosto. E. roseum Schreb. — Rocca dì Fiumalbo (Riva!). Set- tembre. E. tetragonum L. — Luoghi umidi e sorgenti molto elevate. Sopra Fiumalbo! Agosto. Oenothera biennis L. — Lungo il Po a Luzzara ed al- trove! Settembre. Isnardia palustris L. — Fossati a S. Cataldo presso Mo- dena! Valle la Veniera presso Reggiolo! Settembre. Circaea alpina L. — Bertoloni, FI. ital. I, p. 58; Caruel, Prodr. p. 289. — Valle delle Pozze presso Fiumalbo! Lago Santo (Riva!), Madonna dell’ Acero, Lago Scaf- fajolo (Bertol.), Corno alle scale (Car.). Luglio. C. lutetiana L. — Re, Prodr. p. 6. — Castagneti a Mon- tefiorino! boschi nei dintorni di Montese (Riva!), di Fiumalbo! Alpe di Cusna! Luglio, Agosto. Trapa natans L. — Re, Prodr. p. 19. — Fosse di Ca- stelfranco! Luglio. Aloragee. Myriophyllum spicatum L. — Lago di Pratignano nel- l’ Appennino modenese (Riva!). Luglio. M verticillatum L. v. intermedium Koch. — Fossati intorno al bosco della Saliceta a S. Felice! Giugno. 90 Callitrichee. 518. Callitriche autumnalis L. — Fontanazzi in Villa Cognento presso Modena! Luglio, Agosto. ‘519. C. hamulata Kitz. — Caruel, Prodr. p. 241. — Corno alle Scale (Car.). Primavera, Autunno. 520. C. stagnalis Scop. — Fosse lungo la strada a Campogal- liano! acque correnti nei dintorni di Modena! Maggio. 521. C. verna Kunth. — Valli di Rolo! Fossati in Villa Co- gnento! Lago del Greppo sotto le Tre Potenze! Salto di Montese (Riva!). Maggio, Luglio, Settembre. Ceratofillee. 522. Ceratophyllium demersum L. — Nelle acque stagnanti dei contorni di Modena! Agosto. Litrariee. 523. Lithrum bibracteatum Salzm. v. canescens. — Rive dei paduli di villa Cognento presso Modena! Luglio. *524. L. geminiflorum Bertoloni, FI. ital. V, p. 16. — Alla Rotta lungo la Tagliata fra Reggiolo e Guastalla (Bertol.). Agosto, Settembre. Unica località italiana finora conosciuta. 525. L. hyssopifolia L. — Bertoloni, FI. ital. V, p. 14. — Fossi dei dintorni di Modena al Ponte della Ferrovia sulla Secchia! Rotta di Luzzara presso il Po (Bertol.). Giugno. — 526. L. Salicaria L. — Re, Prodr. p. 48. — Lungo le sponde dei fossati in tutta la regione. Contorni di Modena ai fontanazzi di Villa San Faustino ecc.! Ranocchio di Montese (Riva!). Luglio. 91 Tamariscinee. 527. Myricaria germanica Desv. — Tamarix germanica Re, Viaggio, p. 5; 7. gallica Re, Prodr. p. 37. — Comune nel letto dei torrenti. Letto della Secchia a Sassuolo! Valle Urbana ecc.!, lungo il torrente Lucciola tra la Gatta e Villa Minozzo!, letto del Crostolo (Re). Da Aprile a Giugno. Cucurbitacee. 528. Bryonia dioica Jacq. — Re, Prodr. p. 111; 5. alba Re, Prodr. p. 9. — Nelle siepi a S. Felice!, in villa Al- bareto e villa Cognento presso Modena!, presso Mon- tese (Riva!), Fanano! Casola Canina (Re), Pietra di Bismantova! (Re). Maggio, Giugno. 529. Ecballion Elaterium Rich. — Momordica Elaterium Re, Prodr. p. 109; Bertoloni, Fl. ital. X, pag. 283. — A Guastalla nei campi della Fiuma, tra Guastalla e Reg- gio {Bertol.), dintorni di Modena presso la stazione della Ferrovia!, presso la Scoltenna a Vignola (Re). Maggio, Giugno. NoTA. — Varie specie di Cucurbitacee sono dif- fusamente coltivate da noi, cioè: Cucurbita maxima, C. Pepo, Cucumis Cîitrullus, C. Melo, C. sativus. Portulacacee. 530. Portulaca oleracea L. — Re, Prodr. p. 40. — Lungo le strade e nei cortili delle case coloniche! Salto di Mon- tese (Riva!). Giugno, Luglio. 581. Montia fontana L. — In un rigagnolo presso Fiumalbo (Riva!). Aprile, Maggio. 92 Paronichiee. 532. Herniaria hirsuta L. — Fiumalbo (Riva!). Aprile e Set- tembre. 538. Polycarpon tetraphyllum L. — Lungo le vie delle città e le strade presso gli abitati. Luglio. Sclerantee. 534. Scleranthus annuus L. — Colli di Castelvetro! Montese, Acero ( Riva! ), salita al Cimone! ( Riva!). Luglio. Crassulacee. 535. Crassula rubens L. — Nell’ alto Appennino. Fiumalbo (Riva!), Cimone! Giugno, Luglio. 536. Sedum album L. — Re, Viaggio p. 10 e 16. — Salto di Montese, contorni di Fiumalbo (Riva!), scendendo da Bismantova, salendo il Ventasso (Re). Giugno. 537. S. acre L. — Re, Prodr. p. 47; Re, Viaggio p. 16. — Salto di Montese (Riva!), Villa Minozzo! salita al Ventasso! (Re). Giugno. 538. S. alpestre Vill. — Caruel, Prodr. p. 254; S. saxatile Bertoloni, FI. ital. IV, p. 719. — Nella parte più ele- vata dell’ Appennino. Vetta del Cimone! Libro aperto! Lago Scaffajolo! Pietra di Bismantova! Montevecchio sopra Civago! Corno alle Scale, Tre potenze, Rondi- najo (Caruel). Giugno. "539. S. Anacampseros L. — Re, Viaggio p. 16; Vitman, Ist. p. 36; Caruel, Prodr. p. 251. — Cimone (Vitm.), Ven- tasso (Re), dirupi delle sommità del Corno alle’ Scale (Car.). Luglio, Agosto. i *540. S. atratum L. — Caruel, Prodr. p. 253. — Cupola di Scaffajolo (Car.). Luglio, Agosto. 541. S. boloniense Lois. — Contorni di Montese (Riva!), Ci- mone! Fiumalbo (Riva!). Luglio. 93 542. S. Cepaea L. — SS. gatiotdes Bertoloni, FI. ital. IV, p. 700. — S. Anna Pelago! Fiumalbo, Salto di Montese (Rival), Cimone (Bert.). Luglio. 543. S. dasyphyllum L. — Caruel, Prodr. p. 254. — Muri e rocce nude al Castello di Montese! Fiumalbo (Riva!), Montevecchio sopra Civago! Corno alle Scale (Car.). Giugno. | 544. S. Fabaria Koch. — S. Telephium Re, Viaggio p. 35. — Fiumalbo (Riva!), Montese!, intorno alle terme di Quara (Re). Giugno, Luglio. 545. S. monregalense Balbis. — Bertoloni, FI. ital. IV, p. 702; Caruel, Prodr. p. 253. — Sui muriccioli ombreggiati alle Mandriole presso Fiumalbo! Madonna dell’ Acero (Bertol.), Corno alle Scale, Rondinajo (Caruel), Luglio. 546. S. rupestre L. — S. reflexum Re, Viaggio p. 14. — Mon- tese, Fiumalbo (Riva!), Busana ai piedi del Ventasso (Re). Giugno, Luglio. * 547. Sempervivum arachnoideum L. — Vitman, Ist. p. 28; Caruel, Prodr. p. 257. — Corno alle Scale ( Car. ). Luglio, Agosto. 548. S. montanum L. — Caruel, Prodr. p. 256; id. Sec. Suppl. p. 16. — Sulle alte vette degli Appennini. Cimone! Tre Potenze! Libro Aperto (Riva!), Corno alle Scale (Riva! Car.), Rondinajo, Alpe di Mommio (Car.). Luglio. 549. S. tectorum L. — Caruel, Prodr. p. 256. — Sui tetti delle case e sulle rocce degli alti monti. Villa Collegara sui tetti!, salto di Montese (Riva!) Montevecchio presso Civago! Tre Potenze, Rondinajo (Car.). — Giu- gno, Agosto. Grossulariacee. 550. Ribes petraeum Wulf. — Cocconi, Quarto Contr. p. 11. — Valle delle Pozze sopra Fiumalbo e alla base del Cimone (Riva!), Madonna dell’Acero (Cocconi). Maggio. 551. R. rubrum L. — Cocconi, Terzo Contrib. p. 16. — Lungo le siepi e nei luoghi incolti al monte. Montese (Rival Cocconi), Fiumalbo (Riva!). Luglio. 94 Sassifragacee. 552. Saxifraga Aizoon Jacq. — Bertoloni, FI. ital. IV, p. 452; Caruel, Prodr. p. 259; S. Cotyledon Vitman, Istor. p. 27; Re, Viaggio p. 21. — Sulle alte vette dell’ Ap- pennino. Fiumalbo (Riva!), Vetta del Cimone! Montese (Riva!), Cupola di Scaffajolo ( Bertol.), Tre Potenze! Montevecchio sopra Civago! Grotta di S. Maria sul Ventasso (Re), Corno alle Scale, Foce a Giovo, Ron- dinajo (Car.). Giugno, Luglio. 553. S. Aizoides L. — Cocconi, Terzo Contrib. p. 17. — Corno alle Scale (Riva! Cocconi). v. atropurpurea Sternb. — Caruel, Prodr. p. 261. — Corno alle Scale, Rondinajo, Cimone di Caldaja, Camporaghena (Car.). Luglio, Settembre. 554. S. aspera L. — Vitman, Istor. p. 38; Bertoloni, FI. ital. IV, p. 471; Caruel, Prodr. p. 260; Id. Suppl. p. 30. — Sulle più alte cime Appennine. Fiumalbo! Cimone (Bertol.), Tre Potenze! Rondinajo, Lago Santo (Car.), tra il Lago Santo ed il Lago Nero (Vitm.). — Luglio. 555. S. bulbifera L. — Nei monti elevati. Pascoli del Ven- tasso! prati presso Pavullo! Fiumalbo (Riva!). Maggio, Giugno. — *556. S. caesia L. — Vitman, Ist. p. 27. — Corno alle Scale (Vitm.). Luglio, Agosto. 557. S. cuneifolia L. — Bertol., FI. ital. IV, p. 478. — Con- torni di Pavullo! Salto di Montese (Riva!), Cimone (Bertol.). Giugno. v. appennîna Bertoloni, |. c. p. c. — Madonna del- l’Acero lungo la Dardagna e a Rio Voluta (Bertol.). 558. S. exarata All. — Sulle rocce a Montevecchio sopra Ci= vago! Giugno. 559. S. granulata L. — Bertoloni, FI. ital. IV, p. 486. Madonna dell’ Acero a Cadiberna (Bertol.), Foce Arcana (Celi!). Luglio. 560. S. muscoides Wulf. — Caruel, Prodr. p. 262; S. hypnotdes 95 Vitman, Ist. p. 26; Re, Viaggio p. 21; S. caespitosa Re, Viaggio p. 21; S. moscata Bertoloni, FI. ital. IV, p. 505. — Sulla parte nuda delle più alte cime Ap- pennine. Cimone! (Bertol.), Montevecchio sopra Civago! Grotta di S. Maria sul Ventasso (Re), Corno alle Scale (Vitm.), Cupola di Scaffajolo, Tre Potenze, Cimone di Caldaja, Rondinajo (Caruel). Giugno, Luglio. v. compacta Koch. — Tra i crepacci delle rocce al Cimone! Luglio. v. moschata Koch. — Colla precedente. Luglio. Tra le fessure delle rocce a Montevecchio sopra Civago trovammo una forma di S. muscoîdes, che fa egregiamente passaggio alla S. exarata All. *561. S. oppositifolia L. — Vitman, Ist. p. 35; Caruel, Prodr. 563 564 p. 260. — Sulle più alte cime. Cimone (Vitm.), Corno alle Scale, Cupola di Scaffajolo, Cimone di Caldaja, Rondinajo (Car.). Giugno, Luglio. . S. rotundifolia L. — Re, Prodr. p. 46; Id. Viaggio p. 20; Bertoloni, FI. ital. IV, p. 482; Caruel, Prodr. p. 263. — Nelle parti ombreggiate ed umide dei monti. Fiu- malbo! Ventasso! (Re), Ronconuovo sul Ventasso (Re), Grotta di Muscina nel Reggiano! Montevecchio sopra Civago! Madonna dell’Acero (Riva! Bertol.), S. Pelle- grino, Rondinajo (Car.). Giugno, Agosto. . S. stellaris L. — Caruel, Prodr. p. 261. — Luoghi umidi erbosi presso Fiumalbo! Valle delle Pozze! Tre Po- tenze! Civago, Montevecchio! Libro Aperto (Car.). Giugno, Agosto. . S. tridactylites L. — Re, Viaggio p. 10; $S. adscendens Re, Viaggio p. 11. — Rocca di Fiumalbo, alle Lazze tra Fiumalbo e Pievepelago (Riva!) Montevecchio so- pra Civago! Alpe di Cusna!, scendendo da Bismantova (Re). Giugno, Luglio. 565. Chrysosplenium alternifolium L. — Bertoloni, FI. it. IV, p. 47. — Fiumalbo! Lago Ventasso! Alpe di Cusna! Madonna dell’Acero (Bertol). Giugno, Luglio. 96 Ombrellifere. 566. Sanicula europaea L. — Re, Prodr. p. 32; Id. Viaggio p. 20. — Luoghi umidi ed ombreggiati del colle e del monte. Montegibbio! Castelluccio di Montese, contorni di Fiumalbo (Riva!), falde del Cimone! Castelnuovo ne’ Monti! Ronconuovo sul Ventasso (Re ). Maggio, Giugno. 567. Eryngium amethystinum L. — Cocconi, Contrib. p. 20. — Colline argillose e sterili presso Sassuolo! Ra- nocchio di Montese (Cocconi). Settembre. 568. E. campestre L. — Re, Prodr. p. 32; Id. Viaggio p. 36. — Comune dovunque. Dintorni di Modena! Rubiera! Monti di Querzola (Re). Fiumalbo (Riva!). Agosto. 569. Petroselinum segetum Koch. — Colline di Sassuolo! Set- tembre. 570. Trinia vulgaris DC. — Caruel, Prodr. p. 269; Seseli pu- milum Vitman, Istor. p. 29. — Colline di Vignola!, di Sassuolo! Lago Scaffajolo (Vitm., Car.). Giugno. *571. Helosciadium inundatum Koch. — Caruel, Prodr. p. 269; Sison înundatum Vitman, Istor. p. 29. Lago Scaffajolo (Vitman, Car.). Estate. i Nel Secondo Supplemento alla Flora Toscana il Caruel dubita dell’esattezza di questa indicazione del Vitman. 572. H. nodiflorum Koch. — Castelfranco secondo gli esem- plari raccolti da Bertoloni Antonio seniore e conser- vati nell’ Orto Botanico di Bologna! Luglio, Agosto. 573. Sison Amomum L. — Re, Viaggio p. 20 e 36; Bertoloni, Flor. ital. III, p. 282. — Nei luoghi umidi in tutta la regione. Dintorni di Modena! Villa Albareto! Fossati a Suzzara (Bertol.), lungo la strada da Sassuolo a Fiorano! Montefestino! Monti di Querzola, Ronconuovo sul Ventasso (Re). Agosto, Settembre. 574. Aegopodium Podagraria L. — Re, Prodr. p. 36; Id. Viag- gio p. 20. — Nei luoghi umidi e boschivi in tutta la regione. Ronconuovo sul Ventasso (Re). Giugno. 97 * 575. Ammi majus L. — Re, Prodr. p. 33; Re, Viaggio p. 36; Bertol., Fl. ital. III, p. 252. — Sermide (Bertol.), Monti di Querzola (Re). Giugno, Luglio. 576. Carum Bulbocastanum L. — Bunium Bulbocastanum Re, Prodr. p. 33; Id. Viaggio p. 27; Vitman, Ist. p. 15. — Nei seminati sopra Fiumalbo! Madonna dell’Acero ( Riva! ), Castelnuovo ne’ Monti! Costabona presso le terme di Quara ( Re), Cimone di Caldaja ( Vitman. ). Giugno, Luglio. 577. C. Carvi L. — Caruel, Prodr. p. 272; Cocconi, Secondo Contrib. p. 16. — Prati dell'alto Appennino. Madonna dell’ Acero (Cocconi), Pavullo! Barigazzo! Abetone! Lago Scaffajolo! Corno alle Scale (Riva!), Rondinajo! S. Pellegrino (Car.). Giugno, Luglio. 578. Pimpinella magna L. — Re, Viaggio p. 36. — Paduli dei dintorni di Modena! Lungo i fossati a Villa Albareto! Monti di Querzola (Re). Agosto, Settembre. *579. P. peregrina L. — Re, Viaggio p. 36. — Dintorni di Fiumalbo (Celi!), Monti di Querzola (Re). Agosto. 580. P. Saxifraga L. — Re, Prodr. p. 35; Caruel, Prodr. p. 273. — Lungo le strade presso Pavullo! Agosto. v. dissectifolia Koch. — Dintorni di-Fiumalbo! Giugno. v. alpestris Koch. — Pimpinella alpina Berto- loni, FI. ital. III, p. 266. — Prati alle falde del Cimone (Bertol.), Tre Potenze, Corno alle Scale, Cimone di Caldaja, Rondinajo (Car.) Luglio, Agosto. 581. Berula angustifolia Koch. — Acque stagnanti e fossati dei dintorni di Modena! Giugno. *582. Sium latifolium L. — Bertoloni, FI. ital. III, p. 273. — Nei fossati a Suzzara (Bertol.). Giugno, Luglio. 583. Physospermum aquilegifolium Koch. — Nella selva di quercie del sig. Reggianini presso Livizzano! Salto di Montese, Val di sasso (Riva!). Maggio-Agosto. 584, Bupleurum aristatum Bartl. — Bosco di Rubiera lungo gli argini di Secchia! Colline di Montegibbio! Giugno. 585. B. Gerardi Jacq. — Fiumalbo alle radici del Cimone (Riva!). Giugno. 71 98 586. B. ranunculoides L. v. caricinum Koch. — Sommità del Cimone! Luglio. v. elatius Koch. — B. gramineum Cocconi, Se- condo Contrib. p. 15. — Lago Scaffajolo (Cocconi). 587. B. rotundifolium L. — 5. perfolialum Re, Viaggio p. 17. — Lungo l’argine di Secchia! Bosco di Rubiera!, valle di Fabbrico!, colli di Fiorano!, sopra Rotteglia!, presso il Ponte di Val di Sasso! Fiumalbo! Ventasso (Re). Giugno-Luglio. 588. B. tenuissimum L. — Re, Viaggio p. 17; Bertoloni, FI. 089. 590. 591. 593. ital. III, p. 140. — Lungo le vie fra i campi. Reggiolo, Quingentole (Bertol.), villa Albareto presso Modena! colli di Fiorano e di Sassuolo! Ventasso ( Re ). Set- tembre. i Oenanthe fistulosa L. — Luoghi umidi e paludosi. Villa Albareto presso Modena! Fossati nei dintorni di S. Fe- lice! Giugno. . peucedanifolia Poll. — Contorni di Modena (Celi!). Luglio. . Phellandrium Lam. — Phellandrium aquaticum Re, Prodr. p. 34; Id. Viaggio p. 20. — Nelle acque sta- gnanti e di lento corso. Presso Gonzaga! Valli di Fabbrico a Rolo! Reggiolo! Lago di Pratignano (Riva!), Ronconuovo sul Ventasso (Re). Giugno, Luglio. . pimpinelloides L. — Re, Viaggio p. 11. — Sponde dei fossati a Formigine (Frignani!), Sparavara a ponente di Castelnuovo ne’ Monti (Re). Luglio. . silaifolia Bieb. — Bosco della Saliceta a S. Felice! valli di Rolo nei fondi del Barone Ruggeri! Maggio, Giugno. . silaifolia X peucedanifolia Nob. — Con questo nome indichiamo provvisoriamente una forma, che s’accosta alle due indicate specie, la quale però differisce dalla O. sttaifolia per avere il caule pieno e le foglie non ‘ bipennate, caratteri entrambi che la avvicinano alla peucedanifoltia. Corrisponderebbe assai bene alla 0. 99 media Griesb. ( Heuffler, in Ver. Zool.-bot. Ver. Wien VIII, p. 114) figurata dal Reichenbach (Icon. Umb. p. 28, tab. 56 ), se avesse i tubercoli napiformi ab- breviati anzichè allungati. 594. Aethusa Cynapium L. — Re, Prodr. p. 34; Bertoloni, FI. ital. III, p. 224. — Sponde dei fossati tra Reg- giolo e Guastalla! Quingentole (Bertol.), dintorni di Fiumalbo (Riva!). Luglio-Settembre. 595. Foericulum officinale All. — Non raro nei colli. Sassuolo! Fiorano!, monti presso la Gatta nel Reggiano! Giugno- Agosto. * 596. Libanotis montana All. — Sesel? Libanotis Caruel, Prodr. p. 280; Id. Secondo Suppl. p. 17. — Corno alle Scale (Riva! Car.), Tre Potenze, Rondinajo (Caruel). Luglio, Agosto. *597. Cnidium apioides Spreng. — Caruel, Prodr. p. 280. — Rondinajo (Car.) Luglio. 598. Trochiscanthes nodiflorus Koch. — Bertoloni, FI. it. III, p. 417. — Selvette umide presso l’ Abetone, tra le pi- ramidi ed il villaggio! Dintorni di Civago nei faggeti lungo il Dolo! Madonna dell’ Acero (Bertol.). Giugno- Agosto. 599. Ligusticum ferulaceum All. — Scogliere del Corno alle Scale (Riva!) Luglio. 600. Rieum athamanticum Jacq. — Prati alle falde del Ci- mone sopra Fiumalbo! Montevecchio sopra Civago! prati tra Barigazzo e Montefiorino! Agosto. 601. Selinam Carvifolia L. — Contorni di Montese, Ranoc- chio di Montese (Riva!). Agosto. 602. Angelica sylvestris L. — Re, Prodr. p. 34. — Luoghi umidi ed ombreggiati sopratutto al monte. Lungo i fossati della strada da Modena a Bologna dopo il Ponte di S. Ambrogio! valli di S. Anna! Pavullo (Celi!), Fiumalbo (Riva!), Civago! Pian dei Lagocci! Agosto, Settembre. "603. Archangelica officinalis Hoffm. — Re, Viaggio p. 20. — Ronconuovo sul Ventasso (Re). Luglio. 100 604. Ferula galbanifera Koch. — Ces. Pass. e Gib., Comp. FI. ital. p. 605. — Lungo il torrente Tiepido in vicinanza di Montefestino! Montardone! a Semelano presso Mon- tese (Riva!). Agosto, Settembre. N. B. Per errore nello indicato Compendio si è registrata la F. Barrelieri Ten. come pianta spontanea del Modenese, mentre invece in questa regione non si è riscontrata finora che la Y. galbaniîfera Koch. 605. Peucedanum alsaticum L. — Lungo i fossati nei dintorni di Modena! Agosto. 606. P. Cervaria Lap. — Attamanta Cervaria Re, Viaggio p. 16. — Colline di Castellarano (Frignani!), Colli di Castelvetro! dintorni di Montardone nei luoghi sterili !, salendo il Ventasso (Re). Agosto, Settembre. *607. P. Oreoselinum Moench. — Caruel, Secondo Suppl. p. 17. — Sommità dell’ Alpe di Mommio ai Cingi (Car.). Lu- glio, Agosto. * 608. P. officinale L. — Re, Viaggio p. 20. — Ronconuovo sul Ventasso (Re). Luglio. 609. P. sulcatum Car. — Caruel, Prodr. p. 285; Cocconi, Con- trib. p. 19. — Rocca di Fiumalbo, Cimone (Riva!), prati presso il Lago Santo! Cimone di Caldaja (Cocconi), Rondinajo (Car.). Luglio. 610. Tommasinia verticillaris Berto. — Boschi di Campogal- liano e di Rubiera lungo la Secchia! Luglio. 611. Imperatoria Ostrutium L. — Re, Prodr. p. 35; Bertoloni, FI. ital. III, p. 420. — Dintorni di Fiumalbo!, lungo il Dolo presso Civago! Madonna dell’ Acero (Bertol.). Giugno, Luglio. 612. Pastinaca sativa L. — Re, Prodr. p. 35. — Lungo i fos- sati nei contorni di Modena! colli di Montefestino! Fiumalbo! Luglio, Agosto. 613. Fleracleum Panaces L. — Rocca e dintorni di Fiumalbo! Agosto. "614. FI. Pollinianum Bertol. — Caruel, Prodr. p. 287. — Rondinajo, Boscolungo (Car.). Agosto. 615. HF. Sphondylium L. — Re, Prodr. p. 34; Caruel, Sec. 101 Suppl. p. 17. — A Sestola! al Cimone (Brignoli!), Alpi di Mommio ai Cingi (Car.) Agosto. 616. Tordylium maximum L. — Re, Viaggio p. 17; 7. offici- nale Re, Prodr. p. 32 ex hab. — Contorni di Modena!, colli di Livizzano! Dintorni di Fiumalbo! Agosto. 617. Laserpitium gallicum L. — Rocce scoscese presso Fiu- malbo! Villa Minozzo! Luglio, Agosto. * 618. L. latifoliam L. — Re, Prodr. p. 33. — Nelle selve del- l’ alto monte (Re). Luglio, Agosto. 619. L. Siler L. — Re, Prodr. p. 33; Caruel, Prod. p. 289. — 620. 622. 627. Ventasso (Re), pendio settentrionale del Corno alle Scale (Riva! Car.). Boscolungo (Car.). Giugno, Luglio. Orlaya grandiflora Hoffm. — Caucatlis grandiflora Re, Viaggio p. 12. — Colline di Scandiano!, dintorni di Sestola! Castello di Montese (Riva!), Sparavara a po- nente di Castelnuovo ne’ Monti (Re). Giugno-Agosto. . Daucus Carota L. — Re, Prodr. p. 32; Re, Viaggio p. 17; D. mauritanicus Re, Prodr. p. 32. — Comunissimo dovunque. Contorni di Modena! Ventasso (Re). Giugno, Luglio. Caucalis daucoides L. — Re, Viaggio p. 8. — Tra i se- minati. Bosco di Rubiera! colline di Montegibbio! (Fri- gnani!), Piano di Bismantova (Re). Aprile. . Turgenia latifolia Hoffm. — Caucalis latifolia Re, Viag- gio p. 12. — Nei campi del piano e del colle. Fra i seminati a Villa Cognento presso Modena! Casinalbo! Sassuolo! presso le salse di Nirano!, colli di Scan- diano! Sparavara a ponente di Castelnuovo ne’ Monti (Re). Maggio, Giugno. . Torilis Anthriscus Gmel. — Contorni di Modena! Rocca di Fiumalbo! Agosto. . T. helvetica Gm. — Colli di Livizzano! Agosto. . T. nodosa Gàrtn. — Villa Cognento! luoghi erbosi rim- petto a Vezzano nei colli reggiani! Colli di Sassuolo! Montese, S. Martino di Montese! (Riva!). Giugno. Scandix Pecten Veneris L. — Re, Prodr. p. 34. — As- sai comune fra i seminati e nei campi. Dintorni di Modena! colli di Livizzano! Aprile-Maggio. 102 328. Anthriscus Cerefolium Hoffm. — Contorni di Montese! Giugno. ‘629. A. sylvestris Hof. — ChaerophyUum sylvestre Re, 630. 631. 633. 634. 635. 636. 639. Prodr. p. 85. — Nelle siepi e lungo i fossati (Re). Maggio, Giugno. A. vulgaris Pers. — Luoghi incolti nei dintorni di Mo- dena!, presso le cave di serpentino a Renno! Giugno Agosto. i Chaerophyllum aromaticum L. — Myrrhis aromatica Bertoloni, Fl. ital. III, p. 215. — Cimone (Brignoli! Bertol.). Maggio, Giugno. . C. aureum L. — Prati del Cimone sopra Fiumalbo! Tre Potenze! Acero (Riva!). Dintorni di Civago! Giugno- Agosto. ©. elegans Gaud. — Fiumalbo (Riva!), prati del Cimone! delle Tre Potenze! Agosto. C. hirsutum L. — Caruel, Prodr. p. 296; Myrrhiîs hirsuta Bertoloni, Fl. ital. III, p. 211. — Tre Potenze, Corno alle Scale (Bertol., Car.). Luglio. Vv. glabrum — M. hirsuta involucellis petatli- sque roseis Bertoloni, l. c. — Prati e siepi presso Fiumalbo! Abetone!, dintorni di Civago! Corno alle Scale (Riva! Bertol.). Giugno, Luglio. C. magellense Ten. — Luoghi erbosi all’ Abetone! Luglio. C. temulum L. — Re, Viaggio p. 11. — Lungo i fossati e nei luoghi ombreggiati dei dintorni di Modena! Rubiera! Fiumalbo! Cimone! Sparavara a ponente di Castelnuovo ne’ Monti (Re). Giugno. . C. Villarsi Koch. — Prati alle falde del Cimone (Riva!). Luglio. . Myrrhis odorata Scop. — Bertoloni, Fl. ital. III, 206; Scandix odorata Re, Viaggio p. 20; Vitman, Ist. p. 37. — Fonte dei Carboni presso Fiumalbo (Vitman), Ron- conuovo sul Ventasso (Re), Cimone (Brignoli!), Fanano (Bertol.). Giugno, Luglio. Coniura maculatum L. — Re, Prodr. p. 33. — Presso le case coloniche a S. Felice! Mirandola! Montefiorino 640. 641. 643. 644. 103 nei castagneti! Jola di Montese! Tra Pavullo e Bari- gazzo! Giugno, Luglio. Bifora radians Hoffm. --- Nei campi del Modenese! Giugno. Coriandrum sativum L. — Re, Prodr. p. 34; Re, Viag- gio p. 36. — Nel Mirandolese, Monti di Querzola (Re). Maggio, Giugno. Araliacee. 2. Hedera Helix L. — Re, Prodr. p. 29. — Comune sul tronco dei vecchi alberi, sulle mura delle città e dei castelli del colle e del monte. Dintorni di Modena! Mura di Carpi ecc.! Semelano di Montese (Rival). Luglio-Settembre. Cornacee. Cornus Mas L. — Re, Prodr. p. 19; Re, Viaggio p. 17. — Fra le siepi e nei boschi del colle e del monte. Montegibbio!, Montefiorino! Villa Minozzo! Alpe di Cusna! Ventasso (Re). Fiorisce in Marzo e fruttifica in Agosto. C. sanguinea. L. — Re, Prodr. p. 19; Re, Viaggio p. 17. — Comune nei boschi e nelle siepi in tutta la regione. Dintorni di Modena!, colli di Sassuolo! Ventasso (Re). Maggio, Giugno. Lorantacee. . Viscum album L. — Re, Prodr. p. 112. — Parassita so- pra diverse piante, più comunemente sui meli. Mon- tese, Maserno di Montese (Riva!). Giugno. . Loranthus eurovaeus Jacq. — Parassita sulla quercia e sul castagno. Colline di Sassuolo! di Castelvetro! Gorzano! Villa d’ Ajano (Riva!). Fiorisce in Maggio, fruttifica in Settembre. 104 Caprifoliacee. 647. Adoxa Mioschatellina L. — Vitman, Ist. p. 30; Cocconi, Contrib. p. 18. — Nei luoghi ombreggiati ed umidi del monte. Fiumalbo ( Riva!), boschi delle Tagliole presso Fiumalbo (Vitm.), Pievepelago alle Lazze (Riva!), Montese (Cocconi). Maggio. 648. Sambucus Ebulus L. — Re, Prodr. p. 36. — Comune lungo le siepi, nei boschi etc. in tutta la regione. Colli di Sassuolo! Giugno. 649. S. nigra L. — Re, Prodr. p. 20. — Sparso qua e là so- pratutto nei colli e nei monti. S. Antonino (Frignani!), dintorni di Sestola! Ronconuovo sul Ventasso. Mag- gio-A gosto. 650. S. racemosa L. — Re, Prodr. p. 37; Bertoloni, FI. ital. IV, p. 489; Caruel, Prodr. p. 305. — Nei boschi e lungo le strade dell’ alto Appennino. Lungo la via Giardini presso l’ Abetone!, Fiumalbo! boschi sopra Civago! al- l’Acero (Riva! Bertoloni), Rondinajo (Car.). Giugno- Agosto. 651. Viburnum Lantana L. — Re, Prodr. p. 36; Re, Viaggio p. 11. — Comune nelle siepi e nei boschi del piano e del colle. Dintorni di Modena! Bosco di Rubiera! colline di Sassuolo! Bismantova (Re). Maggio, Giugno. 652. V. Opulus L. — Re, Viaggio p. 22. — Bosco di Nonan- tola (Frignani!), selva del Pizzetto sul Ventasso (Re). Maggio. 653. Lonicera alpigena L. — Re, Viaggio p. 20; Cocconi, Terzo Contr. p. 18; Caruel, Prodr. p. 308. — Siepi e bo- schetti nei dintorni di Fiumalbo! Prati del Cimone! Civago nei boschi! Ronconuovo sul Ventasso (Re), Corno alle Scale, Madonna dell’ Acero (Cocconi), Rondinajo (Car.). Giugno. 654. EL. Caprifolium L. — Re, Prodr. p. 20. — Qua e là lungo le siepi e nei boschi in tutta la regione. Dintorni di Modena! bosco di Campogalliano! colline di Sassuolo! 105 Villa Ajanpo presso Montese (Riva!), Ronconuovo sul Ventasso (Re). Maggio. 655. L. etrusca Santi. — Presso Fiumalbo! Luglio. 656 657. 658. 659. 660. . L. nigra L. — Re, Viaggio p. 20; Cocconi, Terzo Con- trib. p. 16. — Dintorni di Fiumalbo! Ronconuovo sul Ventasso (Re), Corno alle Scale (Riva! Cocconi). Luglio. L. Xylosteum L. — Nelle siepi e nei boschi in tutta la regione. Colli di Sassuolo!, lungo la strada da Vitriola a Montefiorino! Alpe di Cusna! Maggio-Luglio. v. foliis subrotundis. — Salendo a Bismantova! Giugno. Rubiacee. Sherardia arvensis L. — Re, Viaggio p. 9. — Non rara nei campi in tutta la regione. Contorni di Modena!, lungo la Secchia! colli di Sassuolo! Salto di Montese! Piano di Bismantova (Re). Maggio. Asperula arvensis L. — Re, Viaggio p. 11. — Lungo le vie e nei campi in tutta la regione. Maranello! Valle Urbana presso Sassuolo! Salto di Montese! Sparavara a ponente di Castelnuovo nei Monti (Re). Maggio, Giugno. . cynanchica L. — Salto di Montese alle Rovine, Corno alle Scale (Riva!), Cimone! Scaffajolo! Tre Potenze! Luglio, Agosto. . galioides M. Bieb. — All’ Alpe di Faidello sopra Fiu- malbo (Riva!). Giugno. . laevigata L. — Cocconi, Secondo Contr. p. 16. — Salto di Montese, Loriana (Riva!), Montese (Cocconi). Luglio. . longifiora W. et K. — Caruel, Pr. p. 310. — Nei prati montani. Castellarano (Frignani!), Monte Faidello so- pra Fiumalbo! Val di Sasso! Montevecchio sopra Ci- vago! Tre Potenze! (Car.), Corno alle Scale, Ron- dinajo (Car.). Giugno-Agosto. Questa specie è forse da considerarsi a maggior ragione col Reichenbach ed altri quale mera varietà 106 della A. cynanchica, poichè non è difficile riscontrare degli individui a tubo lunghissimo (/ongi/lora ), ma assai scabro ( cynanchica ). 664. A. odorata L. — Re, Prodr. p. 17; Vitman, Ist. p. 15. — Salto di Montese! Lago Baccio! Abetone! Cimone di Caldaja (Vitm.), Civago! Giugno, Luglio. 665. A. taurina L. — Cocconi, Contrib. p. 18. — Bismantova! Ventassc! Montese (Cocconi ), Monteforte di Montese (Riva!), Fiumalbo! Valestra! Giugno. *666. Rubia tinctorum L. — Re, Prodr. p. 18. — Ruderati e mura di Reggio (Re). Giugno. 667. Galium Aparine L. — Re, Prodr. p. 18; Re, Viaggio 668. G. 669. G. 670. G. 671. G. 672. G. 673. G. p. 9. — Lungo l’argine di Secchia fra i seminati e presso il Ponte Alto! Fiumalbo (Riva!), Bismantova (Re). Maggio. aristatum L. b. laevigatum Vill. — All’ Abetone e nelle Abe- taje di Boscolungo (Riva!). Luglio, Agosto. Cruciata Scop. — Valantia cruciata Re, Viaggio p. 8. — Lungo le rive e le siepi in tutta la regione. Dintorni di Modena! Montese! Fiumalbo! Altipiano di Bismantova (Re). Aprile, Maggio. debile Desv. — Valli di Rolo! Salto di Montese, Madonna dell’ Acero (Rival). Maggio. elatum Thuill. — All’ Abetone (Riva!). Agosto. erectum Huds. — Caruel, Prodr. p. 316. — Salto, Cam- pagno, S. Martino di Montese, Fiumalbo, Cimone, S. An- tonino presso il Castello (Riva!), a Pujanello! Rondi- najo (Car.). Maggio, Giugno, Luglio. v. cinereum All. — Colli di Vignola! Giugno. v. corrudaefolium Vill. — Falde del Cimone (Riva!). Luglio. Mollugo L. — Re, Prodr. p. 18; Re, Viaggio p. 12. — Nelle siepi e nei boschi. Dintorni di Modena! Salto di Montese (Riva!), Sparavara a ponente di Castel- nuovo ne’ Monti (Re). Giugno, Luglio. v. însubricum Gaud. — Campi nei dintorni di 674. G. 675. G. 676. G. 677. G. 678. G. 107 Fiumalbo ed alla Rocca, Salto di Montese e Lago Bracciano (Riva!). Luglio. palustre L. — Nei luoghi umidi e paludosi in tutta la regione. Bosco di S. Felice! Fiumalbo! Giugno, Luglio. v. inermis. — Fossati nei dintorni di S. Felice! Risaje presso il bosco della Saliceta!, valli di Fab- brico! Fiumalbo! Giugno. parisiense L. v. trichocarpum Tausch. — Lungo l’ argine del Panaro sopra il Ponte di S. Ambrogio! Giugno. pumilum Lamk. — Tre Potenze! Luglio. v. hypnoîdes Vill. — Presso al Libro Aperto (Riva!). Agosto. purpureum L. — Colli di Monfestino! Salto di Mon- tese, Lago Bracciano (Riva!), colli di Pujanello! Ago- sto, Settembre. rotundifolium L. — Caruel, Prodr. p. 314. — All’ Abe- tone! Bismantova! Vallestra! Corno alle Scale (Car.). Giugno, Luglio. *679. G. rubrum L. — Caruel, Prodr. p. 317. — Boscolungo, 630. G. 631. G. 682. G. Corno alle Scale, Rondinajo (Car.). Luglio, Agosto. syivaticum L. — Re, Viaggio p. 21; Caruel, Prodr. p.- 316. — Tre Potenze (Car.) Civago nelle Abetaje lungo il Dolo! Ronconuovo sul Ventasso (Re). Luglio. sylvestre Poll. — Caruel, Prodr. p. 317. — Luoghi elevati silvestri ed incolti dell’ Appennino. Rondinajo, Corno alle Scale, Cimone di Caldaja (Car.). Luglio. v. alpestre Koch. — Prati sopra Barigazzo! Fiu- malbo! Montefiorino! Luglio. v. hirtum DC. — Dintorni di Fiumalbo! Maggio. Vv. supinum Lamk. — G. supinum Re, Viaggio p. 10. — Bismantova. Luglio. tricorne With. — Tagliati d’ Albareto, Fontanazzi in villa S. Faustino presso Modena! Valli di Reggiolo! Valli di Fabbrico tra i seminati! Salto di Montese (Riva!). Maggio, Giugno. 108 "683. G. uliginosum L. — Re, Viaggio p. 20. — Ronconuovo sul Ventasso (Re). Luglio. È assai probabile che gli esemplari riferiti da) Re a questa specie siano da ascriversi ad una delle tante forme del G. sylvestre. 684. G. vernum Scop. — Bertoloni, FI. ital. II, p. 95. — Nella parte collina e montana della regione. Colli di Scan- diano! Roteglia! Bismautova! Salto di Montese! Fiu- malbo! Cimone (Bertol.), Abetone (Riva!). Maggio- Luglio v. Bahuini Rom. et Sch. — Cocconi, Quarto Contr. p. 12. — Ranocchio di Montese (Cocconi). 685. G. verum L. — Re, Prodr. p. 17; Re, Viaggio p. 18. — Comune nei prati e nelle siepi sopratutto al piano. Dintorni di Modena! Montese! Salto di Montese, Fiu- malbo, Acero (Riva!), Prati del Ventasso (Re). Mag- gio-Luglio. Valerianacee. 686. Valeriana dicica L. — Lungo i margini dei fossati al piano. Dintorni di Modena a S. Agnese! bosco di Cam- pogalliano! Aprile. La varietà a fiore bianco trovasi abbondante nelle fosse di Castelfranco. 687. V. officinalis L. — Re, Prodr. p. 9; Re, Viaggio p. 20; Caruel, Prodr. p. 322. — Nei luoghi umidi e nei bo- schi. Bosco di Nonantola!, villa S. Faustino presso Modena! lungo i fossati a Rubiera! Salto, Jola, Lago Bracciano presso Montese (Riva!), Fiumalbo! Ronco- nuovo sul Ventasso (Re), Rondinajo, S. Pellegrino (Car.). Luglio. 688. V. montana L. — Caruel, Prodr. p. 323. — Nell’alto Appennino. Corno alle Scale (Riva! Car.), Lago Scaf- fajolo (Car.). Giugno, Luglio. 689. V. tripteris L. — Re, Prodr. p. 9; Bertoloni, FI. ital. I, p. 172; Caruel, Prodr. p. 322. — Negli stessi luoghi 109 della precedente. Dintorni di Fiumalbo! alle Lazze tra Fiumalbo e Pievepelago, Salto di Montese (Riva!), Ci- vago lungo il Dolo! Madonna dell’ Acero (Riva! Ber- tol.), Rondinajo (Car.), Corno alle Scale (Riva! Car.). Giugno, Luglio. La Valeriana Phu citata dal Re non fu finora trovata nell’ Appennino. 690. Centranthus ruber Dec. — Valeriana rubra Re, Viaggio p. 7. — Sulle mura della cittadella di Modena! Din- torni di Renno! Montese, Semelano, Montespecchio (Riva!), Bismantova (Re). Giugno-Agosto. 691. Valerianella Auricula DC. — Nei campi coltivati. Din- torni di Modena!, lungo l’ argine del Panaro! Campo- galliano! Colli di Castelvetro! Maggio, Giugno. 692. V. eriocarpa Desv. — Nei campi presso le salse di Ni- rano! Agosto. 693. V. microcarpa Loisl. — Salto di Montese a Casa Sandri (Riva!). Luglio. 694. V. oliteoria Poll. — Fedia olitoria Re, Prodr. p. 9; Va- leriana Locusta Re, Viaggio p. 9. — Nei campi in principio di primavera (Re). Montardone (Fiori!). Aprile. Non avendo noi riscontrata questa specie che una sol volta nei dintorni di Modena, dubitiamo del- l'esattezza della determinazione fatta dal Re e pro- pendiamo a credere, che si tratti della V. Auricula assal più comune. Dipsacee. "695. Dipsacus laciniatus L. — Bertoloni, FI. ital. II, p. 16; Cocconi, Quarto Contrib. p. 12. — Sermide ( Bertol.), Marano (Cocconi). Luglio, Agosto. 696. D. syivestris Mill. — Re, Viaggio p. 36. — Cimone lungo i fossati ed i margini delle strade, dei campi e dei boschi. Dintorni di Modena! colli di Livizzano! Monti di Querzola (Re). Agosto. 110 697. Cephalaria leucantha Schrad. — A Sassuolo lungo la Secchia! Agosto, Settembre. 698. C. transylvanica Schrad. — Scabiosa transylvanica Re, Viaggio, p. 36. — Colli di Scandiano! Fiorano! Monti di Querzola (Re). Giugno, Luglio. 699. Knautia arvensis Coult. — Scabiosa arvensis Re, Prod. p. 17. — Colline di Montegibbio! Montese! Fiumalbo (Riva!), Ventasso! Giugno, Luglio. 700. K. hybrida Coult. i v. integrifolia L. — Knautia integrifolia Berto- loni, FI. ital. II, p. 32; K. hybrida, b. integrifolia Cocconi, Sec. Contr. p. 18. — Salto di Montese (Riva! Cocconi), Cimone (Bertol.). Luglio. 701. K. longifolia Koch. — Salto di Montese presso la Chiesa (Riva!). Luglio. 702. K. sylvatica Duby. — Caruel, Prodr. p. 325; Scabiosa sylvatica Re, Viaggio p. 17. — Rocca di Fiumalbo! Ventasso (Re), Boscolungo (Car.). Luglio. v. dipsacîfolia Host. — Dintorni di Fiumalbo (Riva!). Luglio. *703. Succisa australis Reicb. — Scadiosa austratis Berto- loni, FI. ital. II, p. 89. — Quingentole. Agosto. 704. S. pratensis Moench. — Scabiosa Succisa Re, Prodr. p. 17. — Prati presso il bosco di Campogalliano! Rubiera! Luglio. 705. Scabiosa Columbaria L. — Caruel, Prodr. p. 327. — Lungo i canali dei Fontanazzi in villa S. Faustino presso Modena! Valli di S. Anna! Sestola! Cimone Libro Aperto, Fiumalbo (Riva!), Rondinajo (Car.). Agosto, Settembre. 706. S. Hladnikiana Host. — Prati e luoghi ombrosi nei din- torni di Pavullo! Giugno. *707. S. lucida Vill. — Caruel, Prodr. p. 327. — Rondinajo, Tre Potenze, Corno alle Scale (Car.). Agosto, Set- tembre. 708. S. maritima L. — Salto di Montese al Lago Bracciano (Riva!). Luglio. 111 Composte. 709. Eupatorium cannabinum L. — Re, Prodr. p. 91; Re Viaggio p. 20, 35. — Lungo le siepi, nei luoghi in- TA: mie: 713. 714. 715. 716. TARA 718. colti, sopratutto umidi. Dintorni di Modena! Salto di Montese! Sestola! Terme di Quara, Ronconuovo sul Ventasso (Re). Agosto. . Adenostyles alpina BI. et Fing. — Bertoloni, FI. ital. IX, p. 80; Caruel, Prodr. p. 329. — Luoghi umidi nell’ alto Appennino. Selva dell’ Abetone al passo delle Piramidi! Scogliere del Monte Faidello! Dintorni di Civago! Corno alle Scale (Riva), Cimone (Bertol.), Madonna dell’ Acero (Riva! Bertol.), Boscolungo, Lago Scaffajolo, Rondinajo (Car. ) Giugno-Agosto. A. Petasites BI. et Fing. — Luoghi umidi alle falde del Cimone (Riva!). Luglio. Homogyne alpina Cass. — Caruel, Prodr. p. 330; 7ussi- lago alpina Vitman, Ist. p. 27. — Fiumalbo! Civago! Corno alle Scale ( Vitm. Car.), Libro Aperto (Riva!), Tre Potenze! (Car.). Giugno, Luglio. Tussilago Farfara L. — Re, Prodr. p. 96. — Dovunque lungo i fossati, nei campi umidi etc. Febbrajo-Aprile. Petasites albus GArtn. — Alle Lazze tra Fiumalbo e Pie- vepelago ( Riva! ). Giugno. P. officinalis Moench. — Tussilago Petasites Re, Prodr. p. 96. — Luoghi argillosi umidi. Sponde dei fossati a villa Cognento (Fiori! ), alle Lazze tra Fiumalbo e Pieve Pelago, Fiumalbo, Villa d’Ajano, Salto di Mon- tese (Riva!). Marzo-Maggio. Linosyris vulgaris DC. — Colli di Sassuolo! Semelano, Salto di Montese ( Riva! ). Settembre. Aster alpinus L. — Vitman, Ist. p. 27; Caruel, Prodr. p. 332. — Contorni di Fiumalbo! Falde del Cimone! Alpe di Cusna! Tre Potenze! (Car.), Corno alle Scale Rondinajo, Alpi di Mommio ( Car. ). Luglio. A. Novi-Belgi L. — Salto di Montese ( Riva! ). Agosto. 112 *719. A. Tripolium L. — Bertoloni, FI. ital. IX, p. 253. — Valli di Sermide e Diamantina ( Bertol.). Estate. 720. A. vimineus W. — Contorni di Modena lungo i canali della Pradella e della Sacca. Settembre, Ottobre. Assai probabilmente uscito da qualche giardino, sì è ora assai bene acclimatizzata questa specie del- l’ America del Nord. i 721. Bellidiastrum Micheli Cass. — Caruel, Prodr. p. 331; Margarita Bellidiastrum Bertoloni, FI. ital. IX, p. 313. — Nei prati umidi dell’ alto monte. Fiumalbo! Cimone! ( Bertol.). Libro Aperto! Abetone! Ventasso! Montevec- chio! Alpe di Cusna! Rondinajo, Cupola di Scaffajolo ( Car. ). Giugno, Luglio. 722. Bellis perennis L. — Re, Prodr, p. 95; Caruel, Supp. p. 34. Comunissimo nei prati in tutta la regione. Contorni di Modena! Contorni di Sestola! Salto di Montese (Riva!), Tre Potenze (Car.). Marzo, Aprile. o 728. Stenactis bellidiflora A. Br. — Paludi di S. Anna presso S. Cesario nei dintorni di Modena! Giugno. 724. Erigeron acris L. — Re Prodr. p. 95; Bertoloni, FI. ital. IX, p. 187. — Valli di S. Anna presso Modena! Mon- tese! Sestola! Cimone! Bismantova! Montese (Rival), Rocca di Pelago, S. Pellegrino ( Bertol.). Agosto. 725. E. alpinus L. — Re, Viaggio p. 21; Bertoloni, FI. ital. IX, p. 190; Caruel, Prodr. p. 334. — Sulle più alte vette appennine. Prati sopra Fiumalbo! Cimone! Tre Potenze! (Car.), Libro Aperto! Grotta di S. Maria sul Ven- tasso (Re), Madonna dell’ Acero ( Bertol. ), Rondinajo, Corno alle Scale, Belvedere, Lago e Cupola di Scaffa- jolo (Car.). Luglio, Agosto. 726. E. canadensis L. — Re, Prodr. p. 95. — Comune in tutti i luoghi incolti. Dintorni di Modena! Semelano e Montese ( Riva!), Luglio. 727. E. uniflorus L. — Prati del Cimone ( Riva!). Agosto. 728. Jasonia sicula DC. — Bertoloni, FI. ital. IX, p. 194. — Al Serraglio alla destra del Panaro presso il Finale ( Masi! ), Sermide (Bertol.). Settembre. 729. 730. BI. 732. 738. 734. 735. 736. 737. 113 Solidago Virgaurea L. — Re, Prodr. p. 96; Bertoloni, FI. ital. IX, p. 262; Caruel, Prodr. p. 385. — Al colle ed al monte dove è comune nei boschi. Colli di Fio- rano! Pavullo! Sestola! Salto di Montese! Abetone! Ma- donna dell’ Acero ( Bertol. ), Rondinajo, Tre Potenze, Corno di Lancisa, Corno alle Scale (Car.). Agosto, Settembre. Vv. pygmaea J. Bertol. — Solidago pygmaea Ber- toloni, FI. ital. IX, p. 265. — Cimone di Fanano, Corno alle Scale, Tre Potenze, Cimone di Lancisa ( Bertol.). Micropus erectus L. — Colli di Sassuolo! alla Vecchia Torre sopra Castelnovo ne’ Monti!, lungo il torrente fra la Gatta e Villa Minozzo! Contorni di Pavullo! Montese (Riva!). Giugno. Pallenis spinosa Cass. — Nelle argille scagliose dei colli Modenesi. Sassuolo! Maranello! Agosto. Inula britanaica L. — Vitman, Ist. p. 35; Re, Prodr. p. 97. — Luoghi umidi del piano e del colle. Lungo i fos- sati ed i canali nei dintorni di Modena! Casinalbo lungo la Cerca (Frignani!), Scandiano! Cimone (Vitm.). Agosto. I. Conyza DC. — Conyza squarrosa Re, Prodr. p. 94; Re, Viaggio p. 36. — Contorni di Modena lungo il canale della Sacca!, bosco di Rubiera! Semelano, Salto di Montese, Lago Bracciano (Riva! ), monti di Querzola (Re). Agosto. I. graveolens Desf. — Cupularia graveolens Bertoloni, FI. ital. IX, p. 295. — Guastalla (Bertol.), Salse di Nirano! Salto e S. Martino di Montese (Riva! ). Ago- sto, Settembre. I. Helenium L. — Re, Prodr. p. 97. — Presso la casa di correzione a Saliceta S. Giuliano presso Modena! Agosto. I. hirta L. — Querceti del Signor Reggianini presso Li- vizzano! Colli di Castelvetro! Montardone! Maggio- Settembre. I. salicina L. — Luoghi sterili lungo la Secchia presso Rubiera! Giugno. 8 114 Non fu più trovata l’/Z. Oculus Christi, che il Re avrebbe riscontrata nel Modenese al Ventasso. 738. Pulicaria dysenterica Gàrtn. — Inula dysenterica Re, Prodr. p. 97; Re, Viaggio p. 36. — Comune lungo i fossati sopratutto al piano. Dintorni di Modena! Bosco di Rubiera! Monti di Querzola (Re). Agosto. 739. P. viscosa Cass. — Letto di Secchia a Sassuolo!, colline di Sassuolo! Semelano di Montese e Montese (Riva! ). Settembre. 740. P. vulgaris Gàrtn. — Valle la Veniera presso Reggiolo! al Serraglio presso il Finale lungo gli argini! Set- tembre. i v. flanata — Lungo il canale della Cerca presso Modena! Settembre. "TAI. Bidens bullata L.— Bertoloni, FI. ital. IX, p.77. — Lungo i canali alla Rotta e nelle paludi di Guastalla, a Quingentole ( Bertol. ). Agosto, Settembre. 742. B. tripartita L. — Vitman, Ist. p. 6. — Luoghi umidi e fossati a Villa S. Cataldo presso Modena! Lago di Pratignano ( Vitm.). Settembre. 743. Helianthus annuus L. — Coltivasi in alcuni luoghi nei campi e lungo le strade ferrate per i semi. Agosto. *'744. Carpesium cernuum L. — Bertoloni, FI. ital. IX, p. 172, — Guastalla (Bertol.). 745. Filago germanica L. — Colli di Sassuolo! Montespecchio di Montese (Riva!). Agosto. Vv. pyramidata Koch. — a. erecta — Colli cal- carei sopra Roteglia! Giugno. » » b. decumbens — Lungo la strada presso il Ponte di S. Ambrogio non lungi da Modena! Rubiera! Giugno. 746. F. minima Fries. — Colli incolti intorno a Pavullo! Lago Scaffajolo! da Barigazzo a Montefiorino! Fiumalbo, Fanano (Riva!). Luglio. 747. Gnaphalium diocicum L. — Re, Prodr. p. 93; Re, Viaggio p. 16; Antennaria dioîca Caruel, Pr. p. 361. — Nei prati dell’ Appennino. Salto di Montese! Sestola! Ci- 115 mone! da Barigazzo a Montefiorino! Ventasso! (Re), Bismantova! Boscolungo, Libro Aperto, Tre Potenze, Cupola di Scaffajolo, Corno alle Scale, Cimone di Cal- daja, Rondinajo (Car.). Luglio, Agosto. "748. G. supinum L. — Bertoloni, FI. ital. IX, p. 147; Caruel, Suppl. p. 35. — Cimone, Corno alle Scale (Bertol.), Rondinajo (Car.). Luglio, Agosto. 749. G. sylvaticum L. — Caruel, Pr. p. 361; G. recium Ber- toloni, Fl. ital. IX, p. 144. — Pascoli del Cimone! Salto di Montese! Fiumalbo! da Barigazzo a Monte- fiorino! Montevecchio presso Civago! Madonna del- l’ Acero (Bertol.), Boscolungo, Scaffajolo, Corno alle Scale, Cimone di Caldaja, Rondinajo (Car.). Giugno, Luglio. 750. G. uliginosum L. — Bertoloni, FI. ital. IX, p. 150. — Quingentole (Bertol.), Fiumalbo (Riva!). Settembre. ‘Vv. piuulare Walhb. — Lago Budellina sul Cimone (Riva!). Settembre. Il G. Leontopodium indicato dal Vitman pel Ci- mone e dal Re per l’alto Appennino in genere non fu mai più riscontrato nella nostra regione. 751. Helichrysum angustifolium DC. — Mura diroccate di Ru- biera!, colline di Vignola! di Sassuolo! di Scandiano! Luglio. 752. H. Stoechas DC. — Re, Prodr. p. 93; Re, Viaggio p. 6. — S. Martino di Montese!, bosco di Maserno! Sestola alla Fratta! Fiumalbo (Riva!), letto del Crostolo so- pra Vezzano (Re). Luglio, Agosto. Le citazioni del Re sono, a giudicare dalle loca- lità, forse meglio da riferirsi alla specie precedente. 753. Artemisia Absiothium L. — Re, Prodr. p. 93. — Lungo il Po a Luzzara! Castello di Montefiorino! Montespec- chio di Montese ( Riva! ). Luglio-Settembre. "754. A. campestris L. — Re, Prodr. p. 92; Bertoloni, FI. Ital. IX, p. 120. — Guastalla ( Bertol.). Luglio-Set- tembre. 755. A. camphorata Vill. — A. Abrotanum Re, Prodr., p. 92; 116 Re, Viaggio p. 5. — Fiume di Spezzano e letto di Sec- chia presso Sassuolo! letto del Crostolo sopra Vezzano ( Re), S. Martino di Montese (Riva! ). Settembre. *'756. A. mutellina Vill. — Caruel, Prodr. p. 358; A. g/acialis Re, Prodr. p. 93 (?). — Fra i massi di macigno sulle cime del Rondinajo (Car.), Sommità del Ventasso? (Re). Luglio, Agosto. 757. A. vulgaris L. — Re, Prodr. p. 93. — Fossati e siepi nei dintorni di Modena! Colli di Monfestino! Agosto. 758. Tanacetum vulgare L. — Re, Prodr. p. 92; Bertoloni, FI. ital. IX, p. 104. — Lungo il Po a Luzzara! Ma- serno di Montese, Fiumalbo (Riva!), fra Fanano e Se- stola (Bertol.). Agosto, Settembre. 759. Achillea Ageratum L. — Re, Prodr. p. 98. — Lungo le strade presso Guiglia! da Castellarano a S. Valentino! S. Martino di Montese (Riva!). Agosto, Settembre. 760. A. Millefolium L. — Re, Prodr. p. 98; Re, Viaggio p. 18. — Comunissima nei prati, lungo le vie, nei luoghi in- colti in tutta la regione. Dintorni di Modena! Prati del Ventasso (Re). Maggio-Agosto. 761. A. nana L. — Sopra Sestola (Riva!). Agosto. 762. A. nobilis L. — Luoghi aridi nei dintorni di Sassuolo! di Pavullo! Giugno. *763. A. Ptarmica L. — Re, Prodr. p. 9; Re, Viaggio p. 18. — Negli alti monti. Prati del Ventasso (Re). Luglio. *764. A. tanacetifolia L. — Bertoloni, FI. it. IX, p. 400. — Acero, Jola di Fanano (Bertol.). Giugno-Agosto. L’ Achillea Clavenae che il Vitman indica del Lago Santo non fu mai Sonata: che noi sappiamo, nell’ Appennino. 765. Anthemis altissima L. — Salto di Montese! Miliara presso Reggio nei seminati!, campi nei dintorni di Sassuolo! Giugno-Settembre. 766. A. arvensis L. — Comune nei seminati. Colli di S. Antonio (Frignani!), Castelvetro! Salto di Montese, Sestola alla Fratta, Fiumalbo, Madonna dell’ Acero (Riva!), Civago! Giugno-A gosto. 7 117 767. A. Cota Viv. — Re, Viaggio p. 11. — Salto di Montese 768. 769. 770. TWD 772. 774. 715. 776. 777. A. A. (Riva!), Sparavara sopra Castelnuovo nei Monti (Re). — Luglio-Settembre. Cotula L. — Villa Albareto nei dintorni di Modena!, bosco di Rubiera!, colline di Fiorano! Settembre, Ot- tobre. Triumphetti All. — Dintorni di Barigazzo! Rocca di Fiumalbo (Riva!). Matricaria Chamomilla L. — Re, Prodr. p. 95; Re, Viag- gio p. 11. — Comune nei campi asciutti, lungo le strade ecc. in tutta la regione. Sparavara (Re). Giugno. Chrysanthemum alpinum L. — Vitman, Ist. p. 28. — Cc. Prati del Cimone! Corno alle Scale (Vitman). Luglio. atratum L. — Bertoloni, FI. ital. IX, p. 329. — Cu- pola di Scaffajolo, Corno alle Scale ( Bertol.), Cimone (Riva!), Caldaja (Vitm). Agosto. . ceratophylloides All. — Pyrethrum ceratophylloides Caruel, Prodr. p. 354. — Rupi del Cimone! Alpe di Cusna! Corno alle Scale, Lago Scaffajolo (Car.). Lu- glio, Agosto. . inodorum L. — Colli di Sassuolo! Castello di Fiu- malbo! Agosto, Settembre. « Leucanthemum L. — Re, Prodr. p. 94; Re, Viaggio p. 9. — Comune nei campi e nei prati. Dintorni di Modena dovunque! Fiumalbo! Salto di Montese (Riva!), Bismantova (Re). Da Aprile ad Agosto. v. încisum Bert, FI. ital. p. 327. — Castagneti di Fanano (Bert.). . maximum Ramond. — Leucanthemum maximum Coc- conì, Quarto Contr. p. 14. — Nei luoghi aridi lungo le vie ai Bertocchi presso Montese (Riva! Cocconi ). Giugno. . montanum L. — Ch. levcanthemum Db. montanum Bertoloni, FI. ital. IX, p. 326; Leucanthemum mon- tanum Caruel, Prodr. p. 853. — Fanano ( Bertoloni ), Cupola di Scaffaiolo, Cimone di Caldaja (Car.). Maggio- Agosto. 118 v. heterophylum Koch. — Nei prati e nei pa- scoli elevati a Fiumalbo! Luglio. 778. C. Partenium Pers. — Re, Prodr. p. 95. — Contorni di Montese! Giugno. 779. C. segetum L. — Re, Prodr. p. 94. — Nei colli e nei i monti in estate (Re). 780. Dorogicum austriacum Jacq. — Bertoloni, FI. ital. IX, p. 311. — Dintorni di Pavullo! Fiumalbo!, alle falde del Cimone! Montalecchio! Selva dell’Abetone! Selva del Barone nell’Appennino modenese ( Bertol. ). Giugno, Luglio. 781. D. cordifolium Sternbg. — D. caucasicum Caruel, Prodr. p. 364. — Nell’ alto Appennino. Dintorni di Fiumalbo! alle Lazze presso Fiumalbo, Salto di Montese, Libro Aperto (Riva!), lungo il Dolo sopra Civago! Ventasso! Corno alle Scale (Riva! Car.), S. Pellegrino, Rondi- najo (Car.). Da Aprile a Luglio. *'782. D. Pardalianches L. — Re, Prodr. p. 97; Re, Viaggio p. 21; Caruel, Prodr. p. 364. — Al Cavone sul Corno alle Scale (Car.), Ronconuovo sul Ventasso (Re). Aprile, Giugno. 783. Senecio alpestris DC. — Prati sopra Fiumalbo, falde del Cimone (Riva!). Luglio. 784. S. brachychaetus DC. — Salto di Montese, Lago Brac- ciano, prati intorno a Fiumalbo (Riva!). Giugno. 785. S. Doronicum L. — Caruel, Prodr. p. 369. — Prati'a Fiumalbo (Riva!) Civago e Montevecchio! Corno alle Scale, Cimone di Caldaja, Rondinajo (Car.). Giugno. 786. S. erraticus Bertol. — Lungo i margini erbosi umidi dei campi e delle strade. Colline di Sassuolo! Fiorano ecc.! Settembre. 787. S. erucifolius L. — Cocconi, Sec. Contr. p. 18. — Colli di Sassuolo! Maranello! Salto e Semelano di Montese ( Riva! Cocconi ), Fiumalbo ( Riva! ), Corno alle Scale (Cocconi). Agosto, Settembre. ‘788. S. incanus L. — Arcangeli, Comp. p. 349. — Alpi di Mommio (Arcang.). Luglio, Agosto. 119 *789. S, Jacobea L. — Re, Prodr. p. 96; Cocconi, Quarto 790. S. 791. S. 793. S. 794. S. Contr. p. 13. — A Marano presso Vignola (Cocconi). Giugno, Agosto. nebrodensis L. — S. lacîniatus Bertoloni, FI. itat. IX, p. 223; Caruel, Prodr. p. 366. — Contorni di Montese, Fiumalbo nei declivi erbosi lungo le vie (Riva!), Ci- mone, Corno alle Scale, Madonna dell’Acero (Bertol.), Abetone, Rondinajo (Car.). Giugno-Agosto. nemorensis L. — Salto di Montese, Lago Bracciano (Riva!), Abetone! lungo il Dolo sopra Civago! Agosto. . paludosus L. — Valli di Rolo!, nelle paludi lungo il Panaro alle valli di S. Anna!, a Rubiera lungo la Secchia! Castelfranco! Villa Cognento! Maggio, Giugno. viscosus L. — Bertoloni, FI. ital. IX, p. 214; Cocconi, Sec. Contrib. p. 18. — Contorni di Modena! Sabbie dei torrenti presso Fiumalbo! Montese (Cocconi), Monte S. Pellegrino modenese (Bert.). Maggio-A gosto. vuligeris L. — Re, Prodr. p. 96; Re, Viaggio p. 9. — Comune ovunque lungo le vie nei campi. Piano di Bismantova (Re). Marzo. 795. Calencula arvensis L. — Re, Prodr. p. 99. — Salto di Montese (Riva!), Pelagano presso Montefiorino! Luglio. 796. Echinops sphaerocephalus L. — Casinalbo lungo la Cerca! Sestola alle Fratte (Riva!). Agosto. 797. Cirsium Acarna Moench. — Colline di Sassuolo! Vignola! ec. 798. C. 799. C. 800. C. Agosto. ‘acaule All. — Caruel, Prodr. p. 388. — Colli sotto Pujanello! Sestola! Salto di Montese (Riva!), Bosco- lungo, Tre Potenze, Corno alle Scale (Caruel). Luglio, Agosto. arvense Scop. — Cnicus arvensis Bertoloni, FI. it. IX, p. 31. — Comune nei campi e nei luoghi incolti di tutta la regione. Contorni di Modena! Madonna del- l’Acero (Bert.). Giugno. Bertolonit Spr. — Caruel, Prodr. p. 388. — Lago Scaffajolo (Riva! Car.), tra il lago Scaffajolo e l’Acero, Lago Pratignano (Riva!), Corno alle Scale (Car.). Lu- glio, Agosto. 120 801. €. 802. C. 803. C. 804. C. 805. €. 806. C. canum Biebst. — Lungo il canale dei Fontanazzi in Villa S. Faustino presso Modena! Agosto. eriophorum Scop. — Caruel, Prodr. p. 386; Cnicus eriophorus Bertoloni, Fl. ital. IX, p. 25. — Valli di S. Anna presso Modena! margini dei campi e delle vie presso Rubiera! Fiumalbo! boschi di Maserno a Mon- tese (Rival), Corno alle Scale (Car.), Madonna del- l’ Acero (Bertol.). Agosto, Settembre. Erisithales Scop. — Prati presso Miliara nel Reggiano! ai piedi del Cimone! Luglio. ferox DC. — Presso Sestola alle falde del Cimone! sul Cimone! Libro Aperto! Scaffajolo! Luglio, Agosto. italicum DC. — Cnicus italicus Bertoloni, FI. ital. IX, p. 10. — Arginiì della Fiuma presso Guastalla ed a Bergantino (Bertol.), Salto di Montese (Riva!). Set- tembre. lanceolatum Scop. — Carduus lanceolatus Re, Viag- gio p. 11; Cnîcus lanceolatus Bertoloni, FI. ital. IX, p. 8. — Lungo le vie, nei campi e nei luoghi incolti di tutta la regione. Rotta di Luzzara e Guastalla presso il Po (Bertol.), dintorni di Modena lungo i ca- nali ed i fossati! presso Cognento! lungo la via Giar- dini presso Fiumalbo! Bismantova (Re). Luglio-Set- tembre. * 807. ©. oleraceum Scop. — Cocconi, Terzo Contr. p. 20. — Castelluccio di Montese (Cocconi). Luglio. 808. C. palustre Scop. — Caruel, Prodr. p. 387. — Prati umidi 809. C. della valle delle Pozze sopra Fiumalbo e nel torrente Pistone presso Fiumalbo! Boscolungo, Libro Aperto (Car.). Giugno-A gosto. spinosissimum Scop. — Caruel, Prodr. p. 387; Cnicus spinosissimus Vitman, Ist. p. 34. — Presso la vetta del Cimone! e Madonna dell’ Acero (Vitm.). Luglio. 810. Silybum Marianum Gaertn. — Carduus Marianus Re, Prodr. p. 91. — Il Re, lo dice vulgare în ruderatis: noi però lo trovammo finora una sola volta a Monte- - fiorino! Giugno. 811 812. 813. 814 121 . Carduus carlinaefolius Lamk. — Caruel, Prodr. p. 384; Carduus nutans b. Bertoloni, FI. ital. VIII, p. 618. — Cimone! lungo la Dardagna (Bertol.), Corno alle Scale (Riva!), Cimone di Caldaja, Cupola di Scaffajolo, Tre Potenze, Rondinajo (Car.). Luglio. C. nutans L. — Re, Viaggio p. 11; Bertoloni, FI. ital. VIII, p. 617. — Luoghi aridi e lungo le strade nei dintorni di Modena! lungo la via Emilia da Bologna a Parma (Bertol.), Rubiera! S. Felice! Guastalla lungo la Fiuma ed alla Rotta di Luzzara, Rocca di Pelago (Bertol.), Fiumalbo, Monte Faidello (Riva!), Bismantova (Re). Luglio. C. pycnocephalus Jacq. — Re, Viaggio p. 11; Bertoloni, FI. ital. VIII, p. 625. — Luzzara (Bertol.). Mura di Modena a Porta Bologna! Scandiano! Vignola! Renno! Pavullo! alle Quattro Castella nel Reggiano! Bisman- tova (Re). Maggio, Giugno. . Onopordon Acanthium L. — Re, Prodr. p. 90; Re, Viag- gio p. 11 e 86. — Lungo l’argine di Secchia presso Rubiera! Rocca e Montespecchio di Montese (Rival), altipiano di Bismantova, monti di Querzola (Re). Luglio. 815. Lappa major DC. — Arclium Lappa Re, Prodr. p. 90; 816. 817 818 Re, Viaggio p. 11. — Contorni di Modena! Montese, Salto, di Montese (Riva!), Abetone! Sparavara a po- nente di Castelnuovo ne’ montì (Re). Luglio, Agosto. Lappa minor DC. — Dintorni di Modena presso le case coloniche! dintorni di Reggiolo! Settembre. . Carlina acaulis L. — Vitman, Ist. p. 26; Re, Prodr. p. 90; Bertoloni, FI. ital. IX, p. 48; Caruel, Prodr. p. 373. — Lungo le strade, nei prati e pascoli del monte. Alla Cervarola (Bertol.), Salto di Montese! Sestola! Pavullo! Monfestino! Pujanello! Fiumalbo! . Corno alle Scale (Vitm.), Boscolungo, Rondinajo (Car.). Luglio, Agosto. Vv. caulescens Lamk. — Carlina caulescens Re, Prodr. p. 90. — Salto di Montese (Riva!). Agosto. . €. lanata L. — Dal Libro Aperto al Lago Scaffajolo! presso l’ Acero (Riva!). Agosto. 122 819. C. nebrodensis Guss. — Nelle roccie dell’ alto Appennino. Cimone! Abetone! Giugno, Luglio. 820. C. vulgaris L. — Colli di Sassuolo! Montefestino! dintorni ‘ di Sestola! Montese! (Riva!). Agosto. v. longîfolia Reichb. — C. vulgaris var. x. Ber- toloni, FI. ital. IX, pag. 55. — A Sestola dove la tro- vava il Boccone (Bertol.). "821. Serratula Rhaponticum DC. — Centaurea Rhapontica Vitman, Ist. p. 26; Re, Prodr. p. 99; Caruel, Prodr. p. 390. — Corno alle Scale (Vitm. Car.). Luglio. 822. 5. tinetoria L. — Caruel, Prodr. p. 390. — Montese, Ma- serno, Salto di Montese (Riva! ), Corno alle Scale (Car.). Agosto. 823. Kentrophyllum lanatum DC. — Lungo la Secchia a Ru- biera! strade e colline presso Sassuolo! Salto di Mon- tese! Agosto. 824. Centaurea amara L. — Salto di Montese (Riva!). Luglio. 825. C. Calcitrapa L. — Re, Viaggio p. 36. — Valli di No- vellara nel Carpigiano! dintorni di Modena! colline di Sassuolo! Livizzano! Montespecchio presso Montese (Riva!), Monti di Querzola (Re). Agosto, Settembre. 826. C. Cyanus L. — Re, Prodr. p. 99; Re, Viaggio p. 20. — Comunissima nei seminati. Dintorni di Modena! colline di Sassuolo! Livizzano! ecc. Salto di Montese! Ronco- nuovo sul Ventasso (Re). Maggio-Settembre. 827. C. Jacea L. — Paduli dei dintorni di Modena! colline presso Sassuolo! Agosto, Settembre. *828. C. maculosa Lmk. Vv. încîsa. — Arcangeli, Comp. p. 392. — Nella regione montana a Boscolungo (Arcang.). Luglio. 829. C. montana L. — Re, Viaggio p. 21; Caruel, Prodr. p. 377. — Regione elevata dell’ Appennino. Fiumalbo! Cimone! Tre Potenze! Corno alle Scale (Car.), Grotta di S. Ma- ria sul Ventasso (Re). Luglio. 830. c. nervosa Willd. — Bertoloni, FI. ital. IX, p. 430; Ca- ruel, Prodr. p. 376; Centaurea peclinata Re, Viaggio — p. 21. — Nelle parti elevate dei monti. Falde del Ci- 123 mone sopra Fiumalbo (Riva!), Cimone, piano di Ca- stagnole sopra Fanano (Bertol.), Ronconuovo sul Ven- tasso (Re), Corno alle Scale, Rondinajo, S. Pellegrino, Alpi di Mommio (Car.). Luglio, Agosto. v. capitata Koch. — Falde e prati del Cimone! Agosto. v. ramosa Nob. — Prati del Cimone (Rival). Luglio. 831. C. nigra L. — Re, Prodr. p. 98; Re, Viaggio p. 17. — Prati nei dintorni di Modena! salendo il Ventasso (Re). 832. C. nigrescens Willd. — Bertoloni, FI. ital. IX, p. 432. — Nei campi e nei prati sopratutto del colle e del monte. A Saliceto Panaro! colli di Scandiano! Pavullo! Mon- tese! Sestola! Barigazzo! Madonna dell’ Acero (Bertol.). Abetone! Luglio, Agosto. *833. C. paniculata Lamk. — Bertoloni, FI. ital. IX, p. 441. — Guastalla, Monte Rondinajo (Bertol.). Maggio-Agosto. 834. C. Scabiosa L. — Re, Viaggio p. 21. — Colli presso Puja- nello! Montese, Salto di Montese, dintorni di Fiumalbo (Riva!), Ronconuovo sul Ventasso (Re). Agosto. 835. C. solstitialis L. — Re, Viaggio p. 36. — Nei luoghi ste- rili e lungo le strade. Contorni di Modena! colli di Sassuolo! Salse di Nirano! Montese! Monti di Querzola (Re). Agosto, Settembre. 836. C. splendens L. — Nelle sabbie abbandonate del fiume Secchia presso S. Cesario non lungi da Modena! Giugno. 837. Xeranthemum cylindraceum Sibth. Sm. — Bertoloni, FI. ital. IX, p. 170. — Guastalla (Bertol.), Colli di Sas- suolo! di Nirano! Salto e S. Martino di Montese (Riva!). Luglio. 838. X. inapertum Willd. — Colli nei dintorni di Pavullo! luo- ghi incolti a Pelagano presso Montefiorino! Alpe di Cusna! Luglio. 839. Scolymus hispanicus L. — Re, Prodr. p. 89; Bertoloni, FI. ital. VIII, p. 594. — Nei luoghi umidi del piano. Lungo gli argini della Fossa Rasa presso il ponte delle Catene a Novi! S. Benedetto presso il Po (Ber- tol.), Finale al Serraglio! Settembre. 124 840. Lapsana communis L. — Re, Prodr. p. 86; Re, Viaggio p. 17. — Contorni di Modena! colli di Livizzano! Villa Minozzo! Fiumalbo! Montese (Riva!), Ventasso (Re). Giugno-Agosto. 841. Rhagadiolus stellatus Gàertn. — Re, Prodr. p. 87; Lap- sana stellata Re, Viaggio p. 10. — Colli di Sassuolo! di Livizzano! Salto di Montese (Riva!), Bismantova (Re). Aprile, Maggio. 842. Cichorium intybus L. — Re, Prodr. p. 89. — Comune nei prati e lungo le vie in tutta la regione. Giugno, Luglio. 843. Thrincia hirta Roth. — Leontodon hirtum Re, Viaggio p. 9. — Contorni di Modena! Valli di Rolo! colli di Monfestino! Abetone! Fiumalbo (Riva!), Bismantova (Re). Maggio-Agosto. v. folits glabris. — Lungo le vie dei campi presso Fiorano! Luglio. 844. Robertia taraxacoides DC. — Caruel, Prodr. p. 396. — Negli alti monti. Contorni di Fiumalbo! presso il Lago Santo (Riva!), Corno alle Scale, Rondinajo (Carì.), A gosto. *845. Leontodon anomalum Boll. — Caruel, Prodr. p. 398. — Rondinajo, Boscolungo al Balzo del Valloncello (Car.). Luglio, Agosto. 846. L. autumnale L. — Caruel, Prodr. p. 397. — Boscolungo (Car.). Luglio, Agosto. v. glabratum Koch. — Contorni di Fiumalbo (Riva!). Agosto. 847. L. crispum Vill. — Contorni di Modena ai Fontanazzi ed altrove! Fiumalbo nei campi (Riva!). Maggio. 848. L. hastile L. — Contorni di Modena! Maggio. v. glabratum Koch. — Villa Minozzo! Civago! pascoli sopra Fiumalbo! Giugno-Agosto. v. vulgare Koch. — Leontodon hispidum Caruel, . Prodr. p. 397. —— Dintorni di Montese presso la lo- canda Sandri" Boscolungo, S. Pellegrino, Rondinajo (Car.). Giugno. 125 849. L. pyrenaicum Gouan. — Caruel, Prodr. p. 397; Id. Suppl. p. 37. — Cimone! Tre Potenze! Corno alle Scale, Ci- mone di Caldaja (Car.). Luglio, Agosto. 850. L. tenuifolium Hoppe. — Prati umidi del piano e del colle. Dintorni di Modena! Castelfranco! Carpi! Montegibbio! i Mandriole! Montefiorino! Marzo, Aprile. 851. L. Villarsii Lois. — Fiumalbo, Montese, Acero (Riva!). Giugno. 852. Picris hieracioides L. — Bertoloni, FI. ital. VIII, p. 374. — Valli di Novi! Contorni di Modena! Vignola (Bertol.), Fiumalbo alla Rocca (Riva!). Luglio. 853. Helminthia echioides Gaertn. — Bertoloni, FI. ital. VIII, p. 379. — Lungo le vie nei campi intorno a Modena! Sermide (Bertol.), Montese! Luglio, Agosto. * 854. Tragopogon majus Jacq. — Bertoloni, Fl. ital. VIII, p. 346. — Lungo il Po a Guastalla (Bertol.). Aprile, Maggio. 855. T. porrifolium L. — Re, Prodr. p. 98. — Nei prati, lungo gli argini sopratutto al piano e nelle valli. Valli di Rolo! Carpi! Nonantola! contorni di Modena a Co- gnento, S. Clemente, sull’ argine della Fossa! Aprile, Maggio. 856. T. pratense L. — Re, Prodr. p. 88; Re, Viaggio p. 9; Bertoloni, Fl. Ital. VIII, p. 344. — Prati e luoghi in- colti in tutta la regione. Valli di Rolo! Carpi! dintorni di Modena! Vignola (Bertol.), Bismantova! (Re), Mon- tese! Fiumalbo! Aprile-Luglio. 857. Scorzonera aristata Ramond. — Nei prati alpini. Cimone! Ospitaletto! Giugno, Luglio. 858. S. purpurea L. — Caruel, Prodr. p. 401. — Nei prati dell’ alto Appennino. Sopra Fiumalbo alle falde del Cimone! Montevecchio sopra Civago! Tre Potenze, Corno alle Scale, Cupola di Scaffajolo, Cimone di Caldaja (Car.). ‘. Luglio. "859. S. rosea W. et K. — Cesati, Passerini e Gibelli, Comp. p. 467. — Appennino modenese. Estate. 860. Podospermum Jacquinianum Koch. — Prati umidi so- 126 pratutto del piano. Villa Cognento! Intorno al forte di Castelfranco! S. Clemente! Mura di Carpi! colli di Sassuolo! Aprile. i 861. P. laciniatum DC. — Contorni di Modena! Luoghi aridi presso Renno nell’ Appennino Modenese! Maggio. * 862. Hypochaeris maculata L. — Re, Prodr. p. 89; Vitman, Ist. p. 28; Caruel, Prodr. p. 395. — Corno alle Scale (Vitm.). Il Re, la indica dell’ Appennino. Giugno. 863. FI. radicata L. — Lungo l’ argine di Secchia tra il Ponte alto ed il Ponte basso presso Modena! Contorni di Fiu- malbo! (Riva!) Giugno, Agosto. 864. Taraxacum officinale Wigg. — Caruel, Prodr. p. 407; Leontodon Taraxacum Re, Prodr. p. 88; Re, Viaggio p. 9. — Comune assai dovunque sopratutto nei luo- ghi erbosi. Contorni di Modena! Bismantova (Re)! Boscolungo, Corno alle Scale (Car.). Aprile. v. alpîna Koch. — Salita al Cimone! Giugno. v genuina Koch. — Nei dintorni di Modena a Villa Cognento! Aprile. v. ftaraxacoîdes Koch. — Sul Libro Aperto! Giugno. 865. T. palustre DC. — Nei campi sopratutto nei luoghi umidi in tutta la regione. Campo di Marte a Modena! Prati di Cortile! Carpi! Castelfranco! Montefiorino! Marzo, Aprile. 866. Chondrilla juncea L. — Re, Viaggio p. 17. — Argini del fiume Panaro al Serraglio presso il Finale! nei campi e lungo le strade presso Gazzano! Salto di Montese (Riva!), Ventasso (Re). Agosto, Settembre. v. latifolia M. B. — Cesati ecc., Comp. p. 463. Guastallese. E 867. Prenanthes purpurea L. — Re, Viaggio p. 21; Bertoloni, Fl. ital. VIII, p. 421; Caruel, Prodr. p. 404. — Nei boschi dell’ alto monte. Salto di Montese (Riva!), Abetone! lungo il Dolo a Civago! Grotta di S. Maria sul Ven- tasso (Re), Madonna dell’ Acero (Bertol.), Corno alle Scale (Car.). Luglio, Agosto. 127 868. Lactuca muralis Fresen. — Sui vecchi muri a Sassuolo! nei muriccioli di montagna al Lago Bracciano presso Montese ed a Fiumalbo (Riva!). Luglio, Agosto. 869. L. perennis L. — Cocconi, Contr. p. 17. — Ai piedi del Cimone! alla Madonna dell’Acero (Cocconi), alla Grotta di Bismantova! Giugno, Luglio. 870. L. saligna L. — Bertoloni, FI. ital. VIII, p. 409. — Qua e là lungo le vie e nelle sabbie. Guastalla (Bertol.), Villa Albareto presso Modena! Montese! Fiumalbo! Giugno- Settembre. 871. L. Scariola L. — Re, Prodr. p. 87. — Contorni di Mo- dena! Livizzano! Semelano di Montese, Fiumalbo (Riva). Agosto. *872. L. virosa L. — Re, Prodr. p. 87. — Rara sui margini dei campi (Re). Luglio. 873. Sonchus arvensis L. — Bertoloni, FI. ital. VIII, p. 387 — Lungo le vie dei campi. Rubiera! Salto di Montese (Riva!), Pian di Castagnolo, Jola di Fanano, Madonna dell’ Acero (Bertol.). Giugno, Luglio. 874. S. asper Vill. — A Casinalbo sulla strada di Sassuolo (Frignani!). Luglio. 875. S. oleraceus L. — Re, Prodr. p. 87, p. p. — Dintorni di Modena! Luglio. v. lacerus Wall. — Contorni di Modena lungo il Naviglio! Settembre. v. runcinatus Koch. —. Contorni di Modena! Agosto. 876. Mulgedium alpinum Less. — Boschi di faggi e di abeti sopra Civago lungo il Dolo! Alpe di Cusna! Luglio. Colla specie trovasi anche le varietà a fiori bianchi. 877. Picridium vulgare Desf. — Montese, Lago Scaffajolo (Riva!). Agosto. 878. Crepis alpestris Tausch. — Dintorni del Lago Santo nel- l’ Appennino modenese! Luglio. 879. C. aurea Cass. — Caruel, Prod. p. 411; Hieracium au- reum Bertoloni, FI. ital. VIII, p. 449. — Nei prati 128 e nei pascoli dell’alto Appennino. Cimone! (Bertol.), Libro Aperto, Tre Potenze ( Riva! ), Lago Scaffajolo (Riva! Bert.), Alpe di Cusna! Luglio. v. glabrescens Car. l. c. — Insieme colla specie. Boscolungo, Tre Potenze, Corno, Cimone di Caldaja, Rondinajo (Car.). Luglio. 880. €. foetida L. — Re, Viaggio p. 12. — Presso il ponte di Rubiera lungo la via Emilia! Fiorano! Salto di Mon- tese! Dintorni di Fiumalbo! Sparavara a ponente di Castelnuovo. ne’ Monti (Re). Luglio. i 881. ©. grandiflora Tausch. — Caruel, Suppl. p. 58; Id. Sec. Suppl. p. 21. — Fiumalbo nei prati (Riva!). Sommità dell’alpe di Mommio ai Cingi, Boscolungo, Cupola di Scaffajolo {(Car.). Luglio. *882. C. lacera Ten. — Bertoloni, FI. it. VIII, p. 529; C. biennis Re, Viaggio p. 9-10. — Vignola ( Bert. ), Bismantova (Re). Giugno-Luglio. 883. C. leontodontoides All. — Bertoloni, FI. ital. VIII, p. 533; Caruel, Prodr. p. 409. — Nei prati e lungo le vie nella regione del colle e del monte. Vignola! (Bertol.), Monte Bibbianello nel Reggiano (Bertol.), Montespec- chio di Montese, Montese (Riva!), Fiumalbo!, fra Ca- stelnuovo ne’ Monti e Villa Minozzo! Miliara nel Reg- giano! Boscolungo, Corno alle Scale, Rondinajo (Car.). Giugno-Agosto. i 884. C. paludosa Moench. — Caruel, Pr. p. 411. — Valle delle Lazze sopra Fiumalbo! Cimone! Abetone! Scaffajolo (Car.). Luglio, Agosto. 885. €. pulchra L. — Bertoloni, FI. ital. VIII, p. 531. — Valli di Rolo! Suzzara (Bertol.), prati di S. Clemente! Villa Cognento! Sassuolo! Mandriole! Montefiorino! Montese al Salto (Riva!). Aprile-Giugno. 886. C. scariosa L. — Salto di Montese alla casa Sandri (Riva!). Maggio. 887. C. setosa Hall. f. — Barkausia setosa Bertoloni, Fl. ital. VIII, p. 525. — Guastalla (Bertol. ), dintorni di Modena! Rubiera! S. Martino di Montese (Riva!), Fiumalbo! Luglio, Agosto. 129 888. C. virens Vill — Sui muri a Castelnuovo ne’ Monti! Giugno. 889. C. vesicaria L. — Re, Viaggio p. 17. — Comune nei prati 890. 891. H 893. HI 894. H 895. e lungo le vie sopratutto del piano. Valli di Rolo! Dintorni di Modena! Ventasso (Re). Aprile, Maggio. Hieracium amplexicaule L. — Caruel, Prodr. p. 416. — Negli alti monti. All’Abetone! Corno alle Scale, (Riva! Car.), Rondinajo (Car.). Luglio. auricula L. — Caruel, Prodr. p. 413. — Salto di Mon- tese! (Riva!), dintorni di Fiumalbo, Acero (Riva!), Bo- scolungo, Cimone di Caldaja, Corno alle Scale, Scaffa- jolo (Car.). Agosto, Settembre. . boreale Fr. — Casinalbo, Montegibbio ( Frignani! ). Agosto. Vv. subsabaudum Reich. — Colli di Fiorano sopra la Madonna! Ottobre. . decipiens Fròl. — Sulla torre a Fiumalbo ( Riva! ). Luglio. . crinitum Sibth. et Sm. — Cocconi, Terzo Contr. p. 23. — Salto di Montese ( Cocconi ), Sestola alla Fratta! Agosto. i . florentinum Vill. — H. cymosum Re, Viaggio p. 202. — Nei campi e lungo le vie a Saliceta Panaro!, al ponte della Ferrovia sulla Secchia presso Modena! Montespecchio di Montese, Fiumalbo (Riva!), dintorni di Renno! Maggio-Agosto. 896. FI. italicum Fries. — Montegibbio (Frignani!). Agosto. * 897. H. juranum Fr. — Arcangeli, Comp. p. 443. — All’Abe- tone (Arc.). Estate. 898. Fi. murorum — Bertoloni, FI. ital. VIII, p. 481; Caruel, Prodr. p. 415. — Nei campi, sui muri, lungo le vie. Dintorni di Modena! Colli di Montegibbio! Maranello! Montardone (Fiori!), Rocca di Fiumalbo! (Riva!), Bo- scolungo, Corno alle Scale (Car.), Madonna dell’Acero (Bertol.). Maggio-Luglio. V. gîgas Nob. — Fiumalbo! Abetaje di Boscolungo! Luglio. 9 130 Vv. sylvaticum L. — Cocconi, Terzo Contr. p. 22. H. sylvaticum Re, Viaggio p. 10. — Bismantova (Re), Acero (Cocc.). 899. H. Pilosella L. — Re, Prodr. p. 88; Re, Viaggio p. 8. — Nei prati asciutti. Colli di Castelvetro! Scandiano! Montegibbio! Montese! Fiumalbo! Corno alle Scale ( Rival ), Bismantova (Re). Maggio-A gosto. 900. H. praealtum Vill. — Argini di Secchia al bosco di Ru- biera ed al Pont’ alto! Fiumalbo! Maggio, Giugno. 901. FI. pulmonarioides Vill. — Scogliere nei monti sopra Fiu- malbo!, prati alle falde del Cimone (Riva!). Luglio. 902. H. sabaudum L. sp. — Caruel, Prodr. p. 417. — Luoghi erbosi presso il Lago Santo! Rondinajo (Car.). Luglio. *903. H. tomentosum All. — A. /anatum Re, Viaggio p. 21. — Grotta di S. Maria sul Ventasso (Re). Luglio. *904. H. umbellatum L. — H. Lactaris Cocconi, Terzo Contr. p. 23. — Semelano di Montese (Cocc.). 905. HF. villosum Jacq. — Caruel, Prodr. p. 414. — Cimone ( Riva!), Rondinajo, Corno alle Scale (Car.). Luglio, Agosto. v. nudiusculum Bertoloni. — Caruel, Prodr. l. c. — Fiumalbo (Riva), Tre Potenze, Boscolungo, Corno ( Caruel ). Luglio. 906. H. vulgatum Koch. — Cocconi, Contr. p. 18; H. sy/vati- cum Caruel, Prodr. p. 414. — Dintorni di Modena! Pinete di Pavullo! Muri e rocce di Fiumalbo, Abe- tone ( Riva! ), Madonna dell’ Acero ( Cocconi ), Rondi- najo ( Car. ). Luglio-Settembre. Ambrosiacee. 907. Xanthium macrocarpum DC. — Lungo i canali presso Modena!, lungo l’argine di Secchia al bosco di Cam- pogalliano! Settembre, Ottobre. ° 908. X. spinosum L. — Presso Modena ai Molini nuovi!, lungo le strade e nei luoghi sterili a Sassuolo! Rotteglia! Settembre. 909. X. 131 strumarium L. — Re, Prodr. p. 105; Re, Viaggio p. 16. — Comune nei ruderati, lungo le vie, gli argini ecc. Canale della Sacca presso i Molini nuovi nei dintorni di Modena!, contorni di Reggiolo!, valli della Veneria presso la Rotta! S. Michele ( Frignani! ), Montese e Rannocchio (Riva!), Ventasso (Re). Agosto-Settembre. Campanulacee. 910. Jasione montana L. — Nei castagneti a Jola di Montese, Madonna dell’ Acero (Riva!). Agosto. 911. Phytheuma Halleri All. — Bertoloni, FI. ital. II, p. 545; 912, Pi Caruel, Prodr. p. 421. — Nei prati degli alti monti. Cimone! Alpe di Faidello, Fiumalbo (Riva!), Monte- vecchio sopra Civago! Alpe di Cusna! Alpe di Suc- ciso! Madonna dell’Acero (Bertol.), Boscolungo (Car.). Luglio. haemisphaericum L. — Re, Viaggio p. 20; Caruel, Prodr. p. 419. — Prati dell’ alto monte. Sopra Fiu- malbo! Cimone! ( Riva! ), Cupolino di Scaffajolo! Tre Potenze! (Car.), Ronconuovo sul Ventasso (Re), Alpe di Succiso! Boscolungo, Lago Scaffajolo, Corno alle Scale, Cimone di Caldaja, Rondinajo (Car.). Luglio, Agosto. 913. P. Michelii All. — Bertoloni, FI. ital. II, p. 538; Caruel, Prodr. p. 420. — Boschi e prati dell’ alto Appennino. Cimone (Riva!), Libro Aperto! Lago Scaffajolo! S. Anna Pelago! Cimone di Caldaja ( Bertol.), Bosco- lungo, Tre Potenze, Corno alle Scale ( Car. ). Luglio, Agosto. Vv. angustissimum Koch. — Prati elevati sopra Fiumalbo! S. Anna Pelago! Giugno, Luglio. Vv. scorzonerifolium Vill. — Lungo la salita da Montalto a Pavullo! Montevecchio sopra Civago! Giu- gno, Luglio. 914. P. orbiculare L. — Caruel, Prodr. p. 420. — Nei prati degli alti monti. Ai piedi del Cimone! dintorni di Fiu- 132 malbo (Riva!), Cimone di Caldaja, Corno alle Scale, Boscolungo, Tre Potenze, Rondinajo ( Car. ). Giugno- Agosto. v. lanceolatum. — Tra il libro Aperto ed il lago Scaffajolo (Riva!). Agosto. 915. P. spicatum L. — Re, Viaggio p. 20. — Contorni di Fiu- malbo! Alpe di Succiso! Lago Cerretano! Ronconuovo sul Ventasso (Re). Luglio. "916. Campanula caespitosa Scop. — Caruel, Prodr. p. 423. — Rondinajo (Car.). Giugno. 917. €. glomerata L. — Montese, Salto di Montese a Casti- 918. 99: 920. 921. 922. 923. C. glione (Riva!). Luglio. Vv. cervicarioîdes. — Contorni di Civago! Luglio. v. farinosa Koch. — Boschetti sui colli di Mon- tegibbio (Frignani!). Agosto. . linifolia Willd. — Re, Viaggio p. 21. — Prati e luoghi erbosi sopra Fiumalbo (Riva!), pascoli sopra Sestola! Cimone (Riva!), Grotta di S. Maria sul Ventasso (Re). Luglio, Agosto. ». Medium L. — Re, Viaggio p. 6. — Nei colli e nei monti. Sassuolo! Vignola! .Maranello!, letto del Cro- stolo sopra Vezzano (Re), Fiumalbo!, valle di Riar- bero! Giugno. . persicifolia L. — Nei prati presso Miliara nel Reggiano! Valle Urbana! tra Montalto e Pavullo! Giugno. . Rapunculus L. — Re, Prodr. p. 23; Re, Viaggio p. 20. — Comune assai nei prati e nei boschi in tutta la regione. Castelfranco! Pavullo e Montalto! Barigazzo! Fiumalbo! Montese! Ronconuovo sul Ventasso (Re), valle di Riarbero! Maggio, Giugno. Nei dintorni di Fiumalbo trovammo anche la va- rietà a fiori bianchi. . rapunculoides L. — Montese alla Rocca ( Riva! ). Luglio. i rotundifolia L. — Re, Prodr. p. 24; Re, Viaggio p. 18; Bertoloni, Fl. ital. II, p. 463. — Fiumalbo! Prati del Cimone! Abetone (Bertol.), Ventasso (Re), Libro Aperto, Corno alle Scale (Riva!). Luglio, Agosto. 133 Il Re dice d’ aver trovato sul monte Cavalbianco sopra Culagna la varietà uni/ora. 924. C. Scheuchzeri Vill. — C. rotundifolia Vitman, Ist. p. 35; C. linifolia v. b. Bertoloni, FI. ital. II, p. 467. — Con- torni di Fiumalbo (Riva!), Cimone (Vitm.), Corno alle Scale (Bertol.), Boscolungo, Tre Potenze, Rondinajo (Car.). Agosto. 925. C. sibirica L. — Colline presso Guiglia! Giugno. *926. C. spicata L. — Caruel, Prodr. 422. — Rondinajo (Car.). Giugno-Luglio. 927. C. Trachelium L. — Re, Viaggio p. 36. — Contorni di Fiumalbo! Montese! Sestola! Monfestino! Mopti di Querzola (Re). Luglio, Agosto. v. dasycarpa Koch. — Salto di Montese (Riva!). Luglio. 928. Specularia Speculum DC. — Campanula Speculum Re, Viaggio p. 6. — Nei seminati lungo le vie ecc. in tutta la regione. Dintorni di Modena! Scandiano! Letto del Crostolo sopra Vezzano (Re), Jola e Salto di Mon- tese, Montese! Maggio, Giugno. Vacciniee. 929. Vaccinium Miyrtillus L. — Re, Prodr. p. 42; Re, Viag- gio p. 22; Caruel, Prodr. p. 427. — Sulle alte cime dell’Appennino. Sopra Fiumalbo! Monte S. Pellegrino! Alpe di Cusna! Selva del Pizzetto sul Ventasso (Re), Lago Scaffajolo, Acero (Riva!), Boscolungo, Corno alle Scale (Riva! Car.), Rondinajo (Car.), Alpe di Succiso! Giugno, Luglio. | 930. V. uliginosum L. — Vitman, Ist. p. 38; Caruel, Pr. p. 428. — Col precedente. Bosco delle Tagliole sopra Fiumalbo. ( Vitm.), Alpi di Faidello (Riva!), Tre Potenze (Car.), Lago Scaffajolo! Alpe di Cusna! Boscolungo, Corno alle Scale (Riva! Car.), Cupola di Scaffajolo, Cimone di Caldaja, Rondinajo (Car.) Giugno, Luglio. 931. V. Vitis-Idaea L. — Re, Prodr. p. 42; Caruel, Prodr. p. 428; 1 938 934 935 936. 937. 938. s4 Id. Suppl. p. 38. — Pure coi precedenti, ma assai più raro. — Corno alle Scale (Riva! Car.), Alpe di Mom- mio (Car.) Luglio. Ericacee. . Calluna vulgaris Salsb. — Re, Prodr. p. 43; Erica vul- garis Re, Viaggio p. 6. — Comune nei luoghi aridi e nei boschi in tutta la regione, sopratutto al colle ed al monte. Colli di Sassuolo! Vignola! Castelvetro! ecc., letto del Crostolo sopra Vezzano ( Re), Castelluccio, Salto di Montese e Fiumalbo (Riva!), Pavullo! Abe- tone! Alpe di Succiso! Agosto, Settembre. . Erica arborea L. — E. scoparîa Re, Prodr. p. 43. — Nei boschi di castagno e di quercia al colle, qua e là, rara. Colli di Sassuolo a Valle Urbana!, colli di Castelvetro al bosco Bontempelli dove abbonda! Aprile, Maggio. . Rhododendron ferrugineum L. — Caruel, Suppl. p. 39. — Libro Aperto (Riva! Car.). Luglio. Pirolacee. . Pyrola media Swtz. — Cocconi, Contr. p. 16. — Bosco Pi dell’Abetone, Tre Potenze (Riva!), Madonna dell’Acero (Cocconi). Giugno, Luglio. minor L. — Caruel, Prodr. p. 433. — Abetaje e fag- gete nell'alto Appennino. Boscolungo! (Car.), Corno alle Scale, Tre Potenze, Alpe di Mommio (Car.). Luglio. . rotundifolia L. — Cocconi, Contr. p. 16. — Alto Ap- pennino sopra Fiumalbo! Rotari, Madonna dell’ Acero (Riva!), Corno alle Scale (Cocc ). Luglio. . secunda L. — Bertoloni, FI. ital. IV, p. 442; Caruel, Prodr. p. 483. — Dintorni dell’ Abetone nelle selve di abeti e di faggi! (Bertol., Car.) Luglio. *939. P. uniflora L. — Arcangeli, Comp. p. 460. — Boschi ombrosi nell’ Appennino all’ Abetone (Arcangeli). Giu- gno, Luglio. 135 Monotropee. 940. Monotropa Hypopytis L. — Nelle Abetaje presso Pa- vullo e Barigazzo! Salto di Montese, alle Lazze presso Fiumalbo, Madonna dell’Acero (Riva!). Giugno, Luglio. COROLLIFLORE. Aquifoliacee. 941. Ilex Aquifolium L. — Re, Prodr. p. 20. — Castello di Sestola, Madonna dell’ Acero (Riva!), Cerreto dell’Alpi (Fiori! Re). Agosto. Dieacee. 942. Olea europaea L. — Re, Prodr. p. 6. — Altre volte l’olivo dovette essere assai più coltivato nella nostra regione, come l’attestano i vecchi e grossi alberi sparsi qua e là pei colli, dai quali non ha molto ancora si traeva dell’ olio. Aprile, Maggio. 943. Ligustrum vulgare L. — Re, Prodr. p. 5. — Comune nelle siepi e nei boschi. Dintorni di Modena!, boschi di Cam- pogalliano!, di Rubiera! ecc. Colli di Sassuolo! ecc. Maggio, Giugno. 944. Syringa vulgaris L. — Quasi spontanea nelle siepi. Villa S. Caterina! Tagliati d’ Albareto! Villa Cognento! , Maggio. 945. Fraxinus excelsior L. — Re, Prodr. p. 119. — Nei bo- schi in tutta la regione. Bosco della Saliceta! con- torni di S. Felice! Montegibbio! Marzo, Aprile. 946. F. Crnus L. — Re, Prodr. p. 119; Re, Viaggio p. 11. — Nei boschi del colle e del monte. Castellarano! Mon- 136 947. 948. 949. 950. 951. 992. 9593. 954. tefiorino! Salto di Montese al lago Bracciano (Rival), Bismantova (Re). Aprile-Luglio. Asclepiadee. Cynanchum Viucetoxicum R. Br. — Asclepias Vinceto- Lxicum Re, Prodr. p. 30; Re, Viaggio p. 17. — Colline di Sassuolo!, di Castelvetro!, Guiglia! Monfestino! Ven- tasso (Re). Maggio. Apocinee. Vinca major L. — Re, Prodr. p. 80. — Nelle siepi e lungo le rive dei fossati. Dintorni di Modena alla Ma- donnina! Saliceta Panaro! S. Faustino! S. Anna! Marzo- Maggio. V. minor L. — Re, Prodr. p..79. — ticino le rive, nelle siepi e nei luoghi ombreggiati in tutta la regione. Dintorni di Modena!, bosco di Campogalliano!, Rubiera!, colline di Sassuolo!, all’ Acero lungo la Dardagna! Aprile, Maggio. Genzianee. Menyanthes trifoliata L. — Re, Prodr. p. 23. — Paludi nei prati sopra Fiumalbo! Falde del Cimone! Lago. Ventasso! paludi sul Ventasso (Re). Giugno, Luglio. Limnanthemum Nymphoides Link. — Valli la Veniera presso Reggiolo! Agosto. Chlora perfoliata.L. — Re, Prodr. p. 48; Id. Viaggio p. 11. — Lungo il Po a Revere! Lungo la Secchia da Modena a Sassuolo! Montegibbio ! Vallestra! Spa- ravara a ponente di Castelnuovo ne’ Monti (Re). Agosto, Settembre. C. serotina Koch. — Nei campi e lungo le rive nei colli presso Sassuolo! Autunno. Swertia perennis L. — Valle delle Pozze sopra Fiumalbo! Agosto. . 137 955. Gentiana acaulis L. — Vitman, Ist. p. 35; Re, Viaggio 956. 997. 958. 959. 960. 961. p. 20; Bertoloni, FI. ital. III, p. ‘87; Caruel, Prodr. p. 453. — Nei prati sugli alti monti. Fiumalbo! alle Lazze! prati del Cimone! Montalanci verso Fanano (Vitm.), prati del Ventasso! Ronconuovo sul Ventasso (Re), Montevecchio sopra Civago! Lago Scaffajolo, Corno alle Scale, Boscolungo, Tre Potenze, Rondinajo (Car.), Alpe di Mommio ( Bertol. ), Alpe di Succiso! Giugno, Luglio. v. angustifotia Vill. — Cocconi, Terzo Contr. p. 25. — Castelluccio di Montese (Cocconi). . Amarella L. — Re, Viaggio p. 20; Cocconi, Secondo Contr. p. 22. — Prati alle falde del Cimone! Giugno, Luglio. . asclepiadea L. — Re, Prodr. p. 32; Re, Viaggio p. 15, 17; Caruel, Prodr. p. 453. — Prati e luoghi umidi in- torno all’ Abetone (Car.), Fiumalbo! Saltò di Montese, Lago Bracciano presso Montese! Sestola! Fanano nei castagneti! Ventasso (Re). Agosto. . campestris L. — Vitman, Ist. p. 29; Re, Viaggio p. 19; Caruel, Prodr. p. 451. — Dintorni di Fiumalbo!, Ci- mone (Riva!), Tra il Corno alle Scale ed il Lago Scaffajolo ( Vitm. ), prati del Ventasso ( Re ), Bosco- lungo, Tre Potenze, Rondinajo (Car.), Alpe di Succiso! Luglio. v. nana Wulf. — Cimone ( Riva! ). Agosto, Set- tembre. . ciliata L. — Cocconi, Contr. p. 16. — Dintorni di Fiu- malbo ( Riva! ), verso Montese ( Cocc. ). Luglio-Set- tembre. . eruciata L. — Bertoloni, FI. ital. III, p. 82; Caruel, Prodr. p. 454. — Vignola ( Bertol. ), Monfestino! Salto di Montese (Riva!), Sestola! Fanano!, falde del Cimone! Abetone! Boscolungo (Car.), valle di Riarbero! ai Cam- pelli presso il Cerreto dell’ Alpi (Bertol.). Agosto, Set- | tembre. . mivalis L. — Cocconi, Secondo Contr. p. 21. — Ci- — mone! Corno alle Scale (Cocc.). Luglio. 138 962. G. 963. G. 964. G. 965. G. pneumonanthe L. — v. insignis Nob. — Pineta di Pavullo (Riva!). Agosto. purpurea L. — Vitman, Ist. p. 26; Bertoloni, FI. it. III, p. 77; Caruel, Prodr. p. 454. — Contorni dell’ Abetone! ( Car. ), Cimone, Cervarola nell’ Appennino modenese ( Bertol.), Corno alle Scale ( Vitm., Car. ), Rondinajo ( Car.). Luglio. utriculosa L. — Bertoloni, FI. ital. III, p. 96; Caruel, Pr. p. 452. — Prati alle falde del Cimone sopra Fiu- malbo! Cimone di Fanano, Cimone dell’ Ancisa (Bertol.), Boscolungo, Tre Potenze (Car.). Luglio. verna L. — Re, Viaggio p. 20; Caruel, Prodr. p. 452. — Libro Aperto ( Riva! ), Ronconuovo sul Ventasso (Re), Corno alle Scale, Rondinajo (Car.), Alpe di Suc- ciso! Luglio-Settembre. v. aestiva R. et Sch. — Falde del Cimone sopra Fiumalbo! Lago Scaffajolo! Lago Ventasso! Montevec- chio sopra Civago! Alpe di Cusna! Giugno-Luglio. v. minor Koch. — Alpe di Cusna! Luglio. 966. Erythraea Centaurium Pers. — Re, Prodr. p. 27; Caruel, 967. E. 963. E. Prodr. p. 449; Gentiana Centaurium Re, Viaggio p. 17. — Valli di Novi! lungo il Po a Revere! Lungo l’argine di Secchia presso Modena! Sassuolo! Salto di Montese (Riva! ), Ventasso (Re), Rondinajo (Car.). Giugno-A gosto. pulchella Fries. — Valli di Novi! Salto di Montese (Riva!). Agosto. Lungo le strade campestri presso Rubiera tro- vammo le varietà a fiore bianco ed a fiore rosso. Luglio. spicata Pers. — Sulle argille scagliose sterili presso le Salse di Nirano! Settembre. Convolvulacee. 969. Convolvulus arvensis L. — Re, Prodr. p. 23; Re, Viag- (gio p. 12; Caruel, Prodr. p. 456. — Lungo le strade, nei 139 campi, nei prati in tutta la regione. Boscolungo (Car.), Sparavara a ponente di Castelnuovo ne’ Monti (Re). Maggio, Giugno. 970. C. cantabrica L. — Bosco e lungo la via Emilia a _Ru- biera! Giugno. 971. Calystegia sepium R. Br. — Convolvulus sepium Re, Viaggio p. 12. — Lungo le siepi e nei boschi in tutta la regione. Dintorni di Modena! Vallestra! Salto di Mon- tese (Rival), Sparavara a ponente di Castelnuovo nei Monti (Re). Giugno, Luglio. 972. Cuscuta Epithymum L. — Tra i seminati di Medica a Casinalbo (Frignani!), Maserno di Montese ( Riva! ). Luglio, Agosto. : v. alba Presl. — Sui Galium, Convolvulus ecc. ai paduli di Cognento! Luglio. Vv. rubricaulis Reichb. — Sul Sambucus Ebulus presso Fiumalbo! Agosto. 973. C. europaea L. — Re, Viaggio p. 11, 19. — Sulle Medi- cago, sui Trifolium nei dintorni di Modena! Maserno di Montese (Riva!), Bismantova, Lago Ventasso (Re). Maggio-A gosto. Borraginee. 974. Heliotropium europaeum L. — Contorni di Modena nei campi! a Villa Cognento presso i paduli! Rotteglia! Salto di Montese! Agosto, Settembre. 975. Echinospermum Lappula Lehm. — Myosotis Lappula Re, Viaggio p. 19. — Nei campi coltivati. Dintorni di Mo- dena! Salto e S. Martino di Montese ( Riva!), presso Pelagano! Prati del Ventasso (Re), Vallestra' Rotte- glia! Culagna! Luglio, Agosto. "976. E. deflexum Lehm. — Cesati ecc., Comp. p. 382; Myosotis defieca Bertoloni, FI. ital. II, p. 270. — Appennino Modenese (Comp.), Cimone (Bertol.). Estate. 977. Cynoglossum officioale L. — Re, Prodr. p. 21; Re, Viag- gio p. 8, 17; Bertoloni, FI. ital. II, p. 299; Caruel, 1 978 979. 980. 981. 984. 935. 986. 987 40 Prodr. p. 467. — Colli di Sassuolo! Bismantova, Ventasso (Re), Lago Ventasso! Boscolungo (Car.), valle di Ri- arbero! ai Campelli presso il Cerreto dell’Alpi (Bert.). Maggio, Giugno. . C. pictum Ait. — A S. Antonino nei seminati (Frignani!). Maggio. i Borago officinalis L. — Re, Prodr. p. 22. — Nei campi presso le case coloniche a Rubiera! Villa Cognento! Vallisnera! Nismozza! Culagna! Giugno. Anchusa italica Retz. — Re, Prodr. p. 21; Bertoloni, FI. ital. II, p. 289; Anchusa officinalis Re, Viaggio p. 11, 17. — Lungo le strade e nei campi. Dintorni di Modena! Castelnuovo ne’ Monti! (Bertol.), Sparavara a ponente di Castelnuovo ne’ Monti, Ventasso ( Re ). Giugno. Symphytum officinale L. — Re, Prodr. p. 21; Re, Viag- gio p. 17. — Dintorni di Modena! Sabbie del Panaro presso Collegara! Ventasso (Re). Aprile-Luglio. i . S. tuberosum L. — Nelle siepi e nei boschi al colle. Vignola! Sassuolo! Maggio. . Onosma stellulatum W. et K. — Non raro lungo i fiumi e nei boschi al piano ed al colle. Arene della Secchia presso Rubiera! Sassuolo! Castellarano!, colli di Mon- - talto nel Reggiano! Giugno-Agosto. Ceriathe minor L. — Re, Viaggio p. 9. — Nei campi coltivati. Dintorni di Modena!, fra Villa Minozzo e Civago! Bismantova (Re). Maggio, Giugno. Echium vulgare — Re, Prodr. p. 22; Re, Viaggio p. 12, 17; Caruel, Prodr. p. 459. — Comune nei luoghi incolti, lungo le strade. Contorni di Modena! Scandiano! Mon- tese! Boscolungo (Car.), Fiumalbo (Riva!), Sparavara a ponente di Castelnuovo ne’ Monti, Ventasso (Re), valle di Riarbero! Culagna! Maggio, Agosto. Pulmonaria angustifolia L. — Colline di Sassuolo! Rara. Maggio. . P. officinalis L. — Re, Prodr. p. 21; Re, Viaggio p. 17. — Qua e là. nei luoghi umidi e freschi, sopratutto al 141 colle ed al monte. Colli di Scandiano! Sassuolo! Mon- tefiorino! valle di Riarbero! Ventasso (Re). Marzo- Maggio. 988. Lithospermum. arvense L. — Re, Viaggio p. 10. — Co- mune nei seminati e nei luoghi incolti in tutta la re- gione. Dintorni di Modena!, colli di Sassuolo! Fiumalbo! Bismantova (Re). Maggio, Giugno. 989. L. officinale L. — Re, Prodr. p. 20; Re, Viaggio p. 12; Ca- ruel, Prodr. p. 463. — Negli stessi luoghi col prece- dente, ma più raro. Valli di Rolo! bosco di Rubiera! Colli di Sassuolo! Salto di Montese! Sparavara a po- nente di Castelnuovo ne’ Monti (Re), valle di Riarbero! Boscolungo (Car.). Aprile, Maggio. 990. L. purpereo-coeruleum L. — Re, Viaggio p. 10. — Co- mune lungo le siepi e nei boschi. Dintorni di Modena! Bosco di Rubiera!, colli di Sassuolo! Montespecchio di Montese! Bismantova (Re). Giugno. 991. Myosotis hispida Schlechl. — Mura di Carpi ( Fiori! ), S. Antonino! Argini di Secchia presso il Pontalto nei dintorni di Modena! Salto di Montese! Dintorni di Fiumalbo! Aprile, Giugno. 992. MI. intermedia Link. — Comunissima nei luoghi aridi, lungo le vie, nei boschi etc. Dintorni di Modena!, colli tutti dell'Appennino! Montardone! Vallestra! Lago Ven- tasso! Salto di Montese! Cimone! Cusna! Aprile-Giugno. 993. M. palustris Wither. — M. scorpioîdes Re, Viaggio p. 8. — Nei luoghi umidi. Contorni di Modena! Colli di Ca- stelvetro! Salto di Montese! Fiumalbo! Acero (Riva!), Bismantova (Re). Maggio. f. pusilla. — Montese (Rival). Giugno. *994, M. pyrenaica Pourr. — Cesati ecc., Compend. p. 378. — All’Alpe di Succiso nell'Appennino reggiano (Passerini). Giugno, Agosto. *995. M. stricta Link. — Cocconi Secondo Contr. p. 22. — Salto di Montese (Cocconi). Aprile, Maggio. 996. M. sylvatica Hoffm. — Caruel, Prodr. p. 465. — Bosco- . lungo! Lago Ventasso! Cusna! S. Pellegrino, Rondi- 142 najo, Corno alle Scale, Lago Scaffajolo (Car.). Maggio; Luglio. v. alpestris Schm. — M. alpestrîis Bertoloni, FI. ital. II, p. 258. — Fiumalbo, S. Michele (Riva!), Ci- mone (Riva! Bertol.), Madonna dell’ Acero, Corno alle Scale (Bertol.). Giugno. Solanacee. 997. Solanum Dulcamara L. — Re, Prodr. p. 26; Re, Viaggio p. 35; Caruel, Prodr. p. 469. — Nelle siepi e nei boschi in tutta la regione. Dintorni di Modena! Rubiera! Se- melano di Montese! Terme di Quara (Re), valle di Riarbero! Boscolungo (Car.). Giugno. 998. S. humile Bernh. — Lungo le sponde dei fossati presso i Molini nuovi nei dintorni di Modena! Settembre. 999. S. miniatum Bernh. — S. nigrum var. fruciu rubro Re, Viaggio p. 11. — Nei ruderati e presso le case colo- niche. Dintorni di Modena! Bismantova (Re). Agosto. 1000. S. nigrum L. — Re, Prodr. p. 27; Re, Viaggio p. 11. — Comunissimo lungo le vie, nelle siepi etc. Dintorni di Modena! Semelano di Montese (Riva! ), Bismantova (Re). Giugno, Luglio. v. chlorocarpum Spenn. — Comune fra le pietre e nelle siepi. Dintorni di Modena! Settembre. 1001. S. villosum Lamk. — Re, Prodr. p. 27. — Tra le pietre nei dintorni di Modena!, nelle siepi dell'Orto Botanico! ; Agosto. 1002. Physalis Alkekengi L. — Re, Prodr. p. 26. — Nelle siepi e nei boschi. Dintorni di Modena! Formigine (Fri- gnani!). Giugno, Luglio. 1003. Atropa Belladonna L. — Re, Prodr. p. 25; Caruel, Prodr. p. 470. — Nei boschi della regione elevata dei monti. . Fiumalbo! Salto e Jola di Montese, Lago Bracciano (Riva!), Boscolungo (Car.). Luglio, Agosto. 1004. Datura Stramonium L. — Re, Prodr. p. 24. — Intorno alle case coloniche al Serraglio presso Finale-Emilia! Settembre. = 143 1005. Hyosciamus niger L. — Re, Prodr. p. 25; Re, Viaggio p. 24. — Nelle macerie e presso le case coloniche. Alla Bastiglia presso Mirandola! Felino! Livizzano! Barigazzo! Sestola! Fiumalbo! Montese! Vallisnera sul Ventasso (Re). Maggio, Giugno. Secondo il Re ( Prodr. p. 25 ) con questa specie troverebbesi anche il A. a/bus; ma noi non l’abbiamo mai incontrato. Verbascee. 1006. Verbascum Blattaria L. — Nei luoghi erbosi, sui mar- gini delle vie e dei fossati. — Lungo il canale della Cerca presso Modena!, dintorni di Sassuolo! Vallestra! Culagna! Salto e Rocca di Montese ( Riva! ). Luglio- + Settembre. 1007. V. Lychnoitis L. — Caruel, p. 475. — Lungo le vie nei monti. Pietra di Bismantova!, lungo la via Giardini al disopra di Fiumalbo! Montese, Maserno di Montese (Riva!), Boscolungo (Caruel). Giugno, Luglio. 1008. V. montanum Schrad. — A Torraqua presso Fiumalbo (Riva!). Giugno. V. montano X Lychnitis Nob. — Rocca di Fiumalbo (Riva!). Giugno. 1009. V. nigrum L. — Re, Viaggio p. 16. — Ventasso (Re). Luglio. v. lanatum Schrad. — Dintorni di Fiumalbo!, alla Sega sopra Civago! Alpe di Succiso! Giugno, Luglio. 1010. V. phlomoides L. — Caruel, Prodr. p. 473. — Lungo le strade e le sponde dei fossati. Villa Collegara presso Modena! Casinalbo (Frignani!), Rotteglia! Culagna! Boscolungo ( Caruel). Luglio. 1011. V. sinuatum L. — Re, Prodr. p. 24. — Sulle mura di Modena!, lungo il canale Gella Cerca presso Modena! Luglio. 1012. V. thapsiforme Schrad. — Pievepelago nell’alto Appen- nino (Riva!). Settembre. 144 1013. 1014. 1015. 1016. 1017. 1018. 1019. 1020. 1021. 1022. V. Thapsus L. — Re, Prodr. p. 24; Re, Viaggio p. 16. — Lungo le strade nei luoghi incolti. Dintorni di Mo- dena! Salto di Montese, Lago Bracciano (Riva!), Ven- tasso (Re), Fiumalbo! Luglio, Agosto. Scrophularia aquatica L. — Fiumalbo (Riva!). Settembre. S. bicolor Sibt. Sm. — Jola di Montese (Riva!). Agosto. S. canina Re, Viaggio p. 11. — Lungo i fossati e le strade in tutta la regione. Dintorni di Modena!, colli di Vignola! Ventasso! Salto di Montese! Sparavara a ponente di Castelnuovo ne’ Monti (Re). Maggio, Giugno. S. nodosa L. — Re, Prodr. p. 69; Caruel, Prodr. p. 481. — Non rara lungo i fossati e nei luoghi umidi. Din- torni di Modena!, bosco di Nonantola! Pavullo! Colli di Castelvetro! Fiumalbo ( Riva! ), Salto di Montese! Lago Bracciano! valle di Riarbero! Da S. Anna a S. Pellegrino! Boscolungo (Car.). Luglio, Agosto. S. Scopolii Hoppe. — Caruel, Prodr. p. 481. — Cimone!, lungo il Dolo a Civago! Bismantova! Ventasso! Bosco- lungo, Corno alle Scale (Car.). Giugno. Antirrinee. Gratiola officinalis L. — Re, Prodr. p. 7. — Luoghi umidi e fossati nei dintorni di Modena! paludi di S. Anna! Rubiera! Valli di Novi! Maggio, Giugno. Digitalis ferruginea L. — Cocconi, Contr. p. 14. — Ra- nocchio e Montespecchio di Montese (Riva!). Luglio. D. lutea L. — Re, Prodr. p. 69; Re, Viaggio p. 12; Caruel, Prodr. p. 483. — Nei boschi e nei prati mon- tani. Sestola! Fiumalbo! Montese al Lago Bracciano (Riva!), Cervarezza ai piedi del Ventasso (Re), valle di Riarbero! Alpe di Succiso! Boscolungo (Car. ), Civagol Giugno-Agosto. Antirrhinum majus L. — Sulle mura della città di Reggio!, della Rocca di Rubiera!, del castello di Mon- tefiorino! Maggio-Luglio. La varietà a fiori bianchi trovasi colla specie nelle stesse località. 1023. A. 145 Orontium L. — Re, Viaggio p. 16. — Mura di Mo- dena! Ai Fontanazzi in Villa S. Faustino! Lungo le sponde di Secchia presso Modena! Rocca e ghiara del Seminario a Fiumalbo! Ventasso ( Re ). Giugno- Agosto. 1024. Linaria Cymbalaria Mill. — no, Prodr. p. 68. — Fra i 1025. 1026. 1027. 1028. 1029. 1030. 1031. 1032. 1033. 1034. L. L. L. crepacci dei muri nei dintorni di Modena!, a Fiu- malbo! ecc.Luglio, Agosto. Elatine Milll — Montespecchio di Montese ( Riva! ). Agosto. minor Desf. — Lungo la Secchia presso Rubiera! Castelnuovo ne’ Monti! Salto di Montese! Fiumalbo (Riva!). Giugno-Settembre. . purpurea Mill. — Antirrhinum purpureum Berto- loni, FI. ital. VI, D. 359. — Fiumalbo alle Fiancate! all’Abetone! Rondinajo (Bertol.). Luglio. v. montana Bot., Mag. t. 99. — Caruel, Prodr. p. 477. — Boscolungo (Car.).. spuria Mill. — Colli di Pujanello presso Livizzano! Agosto. vulgaris Mill. — Re, Prodr. p. 68. — Comune nei seminati di grano e nei luoghi erbosi incolti. Dintorni di Modena! Salto di Montese e Lago Bracciano (Riva!), valle di Riarbero! Culagna! Luglio, Agosto. Veronica agrestis L. — e, Via o 510 oi Comune nei campi. Dintorni di Modena!, villa Cognento! Mon- tese! Fiumalbo! Bismantova (Re). Aprile-Luglio. V. alpina L. — Monte Cimone! Luglio. V. Anagallis L. — Re, Prodr. p. 6; Re, Viaggio p. 20. Comune nei fossati e lungo i torrenti. Dintorni di Modena! Civago! Ventasso! Ronconuovo sul Ventasso (Re). Maggio, Giugno. V. Anagalloides Guss. — Fossati pantanosi al bosco di S. Felice!, sui margini di un macero in mezzo ai Ta- gliati in villa Albareto! Aprile, Maggio. V. arvensis L. — Lungo le strade ed i campi, nelle alte rive dei fossati. Dintorni di Modena! Montese! Rocca di Fiumalbo (Riva!). Maggio-Luglio. 10 146 1035. 1036. 1037. 1038. 1039. 1040. 1041. 1042. “1043. 1044. V. austriaca L. — v. dentata Koch. — Sugli argini at- torno ai campi nell’alto Appennino modenese! Cimone (Riva). Agosto. V. Beccabunga L. — Re, Prodr. p. 6; Caruel, Prodr. p. 484. — Nei fossati e luoghi paludosi colla V. Ana- galtis, ma più rara. Dintorni di Modena! Casinalbo ( Frignani! ), Salto di Montese! Maserno di Montese (Riva!), Boscolungo, Tre Potenze (Car.). Luglio. V. Buxbaumi Ten. — Comune nei prati e nei campi dei dintorni di Modena! Fiumalbo! Salto di Montese (Rival). Aprile-Maggio. V. Chamaedrys L. — Re, Prodr. p. 7; Caruel, Prodr. p. 486. — Lungo le siepi ed i fossati in tutta la regione. Dintorni di Modena! Castelfranco! Salto di Montese al Lago Bracciano! Ventasso! Boscolungo, Cimone di Cal- daja (Car.). Aprile-Giugno. V. Cymbalaria Bodard. — Montese! Marzo. V. fruticulosa L. — Vitman, Ist. p. 27; Caruel, Prodr. p. 487; Caruel, Suppl. p. 42; Cocconi, Terzo Contr. p. 26. — Corno alle Scale ( Vitm., Cocconi ), Alpi di Mommio, Rondinajo,. Foce a Giovo, Boscolungo (Car.). Luglio. v. saxatilis Jacq. — Alpicelle del Cimone! Alpe di Succiso! Luglio. V. hederifolia L. — Re, Prodr. p. 7; V. hederacea Re! Viaggio p. 20. — Comune nei campi. Dintorni di Mo- dena! Villa Cognento! Salto di Montese! Fiumalbo, Ronconuovo sul Ventasso (Re). Marzo, Aprile. V. latifolia L. v. major Koch. — Dintorni di Fiumalbo! Giugno. V. montana L. — Caruel, Prodr. p. 486. — Boscolungo (Car.). Maggio-Luglio. V. officinalis L. — Re, Prodr. p. 6; Bertoloni, FI. ital. I, p. 65; Caruel, Prodr. p. 485. — Colli di Castelvetro! Salto di Montese! Lago Bracciano! S. Pellegrino! Ci- mone! Ventasso! ( Re ), Acero ( Bertol. ), Boscolungo, Rondinajo (Car.). Lago Cerretano! Alpe di Succiso! Maggio-Settembre. 147 1045. V. polita Fries. — Rocca di Fiumalbo! Maggio. ‘1046. V. praecox All. — Muri della Rocca di Fiumalbo! Maggio. 1047. V. prostrata L. — Re, Prodr. p. 7; Re, Viaggio p. 8. — Prati intorno al forte di Castelfranco! Valli di S. Anna! Montefiorino! Mandriole! Bismantova (Re ). Aprile- Giugno. 1048. V. serpyllifolia L. — Re, Prodr. p. 7; Re, Viaggio p. 8; Caruel, Prodr. p. 487. — Nei luoghi erbosi ed umidi sopratutto lungo i fossati. Dintorni di Modena! Ta- gliati in Villa Albareto! Ventasso! Fiumalbo! Rotari (Riva!), Bismantova (Re), Boscolungo, Corno, Tre Po- tenze, S. Pellegrino (Car.). Maggio, Giugno. 1049. V. spicata L. — Re, Prodr. p. 7: — Nelle boscaglie dei colli sopra Sassuolo! Pujanello! Salto di Montese (Rival). Giugno-A gosto. 1050. V. urticifolia L. — Bertoloni, FI. ital..I, p. 8; Caruel, Prod. p. 485. — Nei boschi della regione montana, Salto di Montese! Cimone (Bertol.), Abetone (Car.), Ventasso! Bismantova! Civago! Tre Potenze, Corno alle Scale (Car.), Lago Cerretano! Alpe di Succiso! Giugno-A gosto. 1051. V. verna L. — Nei luoghi umidi dei dintorni di Civagol È Giugno. 1052. Limosella aquatica L. — Cocconi, Quarto Contrib. p. 15. — Lago Budellone sul Cimone (Riva! ), Lago Scaffa- Jjolo (Cocconi). Settembre. Orobanchee. 1053. Orobanche cruenta Bertol. — Caruel, Prodr. p. 495. — Parassita specialmente del Lotus corniculatus. Prati attorno alla fortezza di Castelfranco! Bosco di Ru- biera!, colli di Montegibbio!, nei faggeti sopra Sestola! S. Martino di Montese ( Riva! ), Boscolungo ( Car. ). - Marzo-Agosto. 1054. O. coerulea Vill. — O. laevis Re, Viaggio, p. 11. — Salto 148 di Montese (Riva!), Sparavara a ponente di Castel- nuovo ne’ Monti (Re). Giugno. 1055. O. Epithymum DC. — Nell’ Appennino modenese al- l’ Abetone (Rival). Agosto. 1056. O. fragrans Koch. — Prati sui colli di Montegibbio! Maggio. 1057. O. galii Duby. — Colli di Castelvetro! Dintorni di Fiu- malbo! Luglio. 1058. O. Mutelii Schlz. — Parassita sul Lamium purpureum ed altre piante. Nelle siepi lungo le strade e nei campi di grano. S. Faustino e Casinalbo! nei colli presso Sassuolo! Castelvetro! Maggio. 1059. O. ramosa L. — Specialmente nociva alla Cannabis sa- tiva. Canepai di Castelfranco ed altrove! Giugno. 1060. O. Ravum Thuill. — 0. major Re, Viaggio p. 11. — Nei prati al Salto di Montese (Riva!), Sparavara a po- nente di Castelnuovo ne’ Monti (Re). Maggio, Giugno. 1061. O. rubens Wallr. — Comune sopratutto nei prati di erba medica. Prati intorno al forte di Castelfranco! bosco di Rubiera! Aprile, Maggio. *1062. O. speciosa DC. — Cocconi, Secondo Contrib. p. 23. — Parassita della Fava. Montese (Cocconi). Giugno. 1063. Lathraea Squamaria L. — Alle Lazze tra Fiumalbo e Pievepelago (Riva!). Maggio. Rinantacee. 1064. Melampyrum arvense L. — Re, Prodr. p. 68; Re, Viag- gio p. 10. — Nei seminati di grano, specialmente al colle ed al monte. Reggiolo! Colli di Castelvetro! Salto di Montese! Contorni di Fiumalbo! Castelnuovo nei Monti! Bismantova (Re). Maggio, Luglio. 1065. RI. cristatum L. — Re, Viaggio p. 19. — Nei prati e nei campi in tutta la regione. Dintorni di Modena! colli di Scandiano! Prati del Ventasso (Re). Maggio. 1066. IM. nemorosum L. — Re, Viaggio p. 19; Caruel, Prodr. p. 494; M. pratense Re, Prodr. p. 68 (ex hab.). — 149 Montese! Semelano di Montese! prati del Ventasso (Re), Rondinaio (Car.). Luglio. 1067. Pedicularis tuberosa L. — Caruel, Prodr. p. 498; Ber- 1068 1069 1070 toloni, FI. ital. VI, p. 383. — Cimone ( Bertol.), Alpi- celle del Cimone! Montevecchio sopra Civago! Ron- dinajo, Tre Potenze, Corno alle Scale (Car.), Cimone di Caldaja, Cupola e Polenta di Scaffajolo (Bertol.), Ventasso! Lago Cerretano! Alpe di Succiso! Luglio, Agosto. . Rinaothus Alectrolophus Poll. — R. Crista-Galli Re, Viaggio p. 19; Caruel, Prodr. p. 492. — Bosco di Campogalliano! Contorni di Modena! Colli di Sassuolo! Montegibbio!, prati sopra Fiumalbo! Prati del Ven- tasso (Re), Boscolungo (Car.), Acero (Riva!). Maggio, Agosto. j . R. major Ehrb. — Luoghi erbosi dell’ alto Appennin modenese! Luglio. . R. minor Ehrb. — Cocconi, Quarto Contrib. p. 15. — Nei Prati dei colli di Fiorano! Salto di Montese (Riva! Cocc.), contorni di Pavullo! Fiumalbo (Riva!). Maggio, Giugno. | 1071. Trixago iatifolia Reichb. — Luoghi aridi lungo la Sec- chia presso Sassuolo (Fiori!), contorni di Pavullo! Aprile, Giugno. 1072. Euphrasia lutea L. — Sabbie abbandonate della Secchia presso Sassuolo! contorni di Montardone! Salto di Montese! Lago Bracciano (Riva!). Settembre. 1073. E. minima Schlch. — Cimone (Riva!). Luglio, Agosto. 1074 . E. officinalis L. — Re, Prodr. p. 68; Re, Viaggio p. 19; Bertoloni, FI. ital. VI, p. 287; Caruel, Prodr. p. 491. — Nei prati in tutta la regione. Dintorni di Modena! bosco di Rubiera!, colli di Sassuolo! Salto di Montese (Riva!), Renno! prati al Ventasso (Re), Cerreto del- l’ Alpi ai Campelli (Bertol.), Corno alle Scale, Ron- dinajo (Car.). Giugno-Agosto. v. pratensîs Fries. — Prati presso i paduli nei dintorni di Modena! Agosto. Valli di S. Anna! Giugno. 150 1075. E. serotina Lamk. — Lungo i fossati neì dintorni di Fio- rano! Rocca di Fiumalbo! Luglio, Agosto. Labiaie. 1076. Mientha aquatica L. — Comune nei luoghi umidi lungo i fossati e gli. stagni. Dintorni di Modena! Sestola! Mon- tese! Fiumalbo! Giugno-Agosto. v. albicaulis Gill. Magne. — Lungo le sponde del canale di S. Pietro presso Modena! Agosto. v. hirsuta L. — M. hirsuta Bertoloni, FI. it. VI, p. 95. — Quingentole, Castelfranco (Bertol.). Agosto. v. pyramidalis Ten. — Salto di Montese alle ro- vine (Riva!). Agosto. * 1077. MI. arvensis. — v. saliva. — M. sativa Re, Viaggio p. 36. — Monti di Querzola (Re). Luglio. 1078. M. pratensis Sol. — Lungo i fossati dovunque. Luglio, Agosto. 1079. M. Pulegium L. — Re, Prodr. p. 63; Bertoloni FI. ital. VI, p. 102. — Luoghi umidi sopratutto al colle ed al monte. Quingentole (Bertol.), Colli di Sassuolo! Salto di Mon- tese (Riva!), Fiumalbo! Ventasso! Valle di Riarbero ! Alpe di Succiso! Luglio, Agosto. 1080. MI. rotundifolia L. — Lungo i fossati e nei campi. Jola, S. Martino di Montese, Fiumalbo (Riva!), Sestola presso la Tintoria! Agosto. Vv. velutina Le). —. Cocconi, Quarto Contr. p. 14. — S. Martino di Montese (Cocconi), Agosto. 1081. ME. sylvestris L. — Re, Prodr. p. 63; Re, Viaggio p. 36. — Nei campi, lungo le strade ed i fossati dovunque. Dintorni di Modena! colli di Livizzano (Frignani!) Monti di Querzola (Re), S. Martino di Montese! Lu- glio-Settembre. v. glabra Koch. — Lungo i ruscelli nei dintorni di Fiumalbo! Agosto. v. mollissima Borkh. — Salto di Montese (Rival). Settembre. 1082. 1083. 1084. 1085. 1086. 1087. 1088. 1089. 1090. 151 v. pubescens Koch. — Lungo i fossati ai Fonta- nazzi in Villa S. Faustino! Fiumalbo (Rival). Agosto, Settembre. v. vulgarîs Koch. — Ruscelli nei dintorni di Fiumalbo! Settembre. M. suavis Guss. — Tra il Salto e Montese (Riva!). Settembre. Lycopus europaeus L. — Re, Viaggio p. 20. — Lungo i fossati. Dintorni di Modena! Villa Albareto! Ronco- nuovo sul Ventasso (Re). Luglio-Settembre. L. exaltatus L. — Re, Viaggio p. 20. — Reggiolo lungo la Tagliata! Arene del Po a Revere! Salto di Mon- tese lungo le vie (Riva!), Ronconuovo sul Ventasso (Re). Luglio-Settembre. Salvia clandestina L. — Comunissima nei prati, nei campi e nelle rive erbose dei dintorni di Modena! Maggio. S. glutinosa L. — Bosco di Campogalliano! Salto di Mon- tese! Lago Bracciano! Luglio-Settembre. S. pratensis L. — Re, Viaggio p. 8; Caruel, Prodr. p. 510. — Dovunque nei prati, lungo le rive dei fossati etc. Dintorni di Modena! Salto di Montese! Bi- smantova (Re), Boscolungo (Car.), Corno alle Scale, Acero (Riva!). Maggio-Agosto. Non sono rare le due varietà a fiore bianco e rosso. S. Sclarea L. — Montefiorino! Rocca di Montese (Riva!). Giugno, Luglio. Origanum vulgare L. — Re, Prodr. p. 65; Re, Viaggio p. 20. — Comune al colle ed al monte. Colli di Liviz- zano! Sestola alla Fratta! Salto di Montese! Fiumalbo! (Riva!), Ronconuovo sul Ventasso (Re), Culagna! Valle di Riarbero! Agosto-Settembre. Thymus Serpyllum L. — Re, Prodr. p. 66; Re, Viaggio p. 8; Caruel, Prodr. p. 504. — Colli di Sassuolo! lungo la Secchia! Cimone! Bismantova (Re), Boscolungo, Rondinajo (Car.), valle di Riarbero! Alpe di Succiso! Maggio-Agosto, 152 v. ellipticus Reichb. — Al Libro Aperto! Luglio. v. montanus W-K. — Madonna dell’ Acero (Rival). Luglio. 1091. Calamintha Acinos Clairv. — Thymus acinos Re, Viag- gio, p. 16. — Comune nei prati asciutti, lungo le rive erbose, nei boschi. Dintorni di Modena! letto di Sec- chia sopra Sassuolo! Rubieral Montese ed al Salto! Fiumalbo! Ventasso (Re), Valle di Riarbero! Alpe di Succiso! Maggio-Giugno. 1092. ©. alpina Lamk. — Caruel, Prodr. p, 508; Thymus al- pinus Re, Prodr. p. 66. — Fra le rocce nei monti. Salto e Montespecchio di Montese! Fiumalbo! Tre Po- tenze! Boscolungo, Corno, Rondinajo (Car.). Maggio- Luglio. 1093. €. grandiflora Moench. — Caruel, Prodr. p. 506; Thy- mus grandiflorus Bertoloni, FI. ital. VI, p. 226. — Nelle selve d’ abete e faggio nell’ alto monte. Abetone alle Piramidi! (Car.), Madonna dell’ Acero, Rondinajo (Bertol.), Civago lungo il Dolo! Luglio. 1094. €. Nepeta Clairv. — Comune nei campi, nei luoghi aridi etc. del piano e del colle. Dintorni di Modena! colli di Livizzano! Agosto. *1095. ©. officinalis Moench. — TRymus Chalamintha Re, Viag- gio p. 16; Re, Prodr. p. 66. — Ventasso (Re), Luglio. 1096 C. patavina L. — Cocconi, Secondo Contrib. p. 24. — Montese (Cocconi), dintorni di Fiumalbo (Riva!). Lu- glio-Settembre. *1097. C. sylvatica Bromfd. — Cocconi, Secondo Contr. p. 24. — Montese (Cocconi). 1098. Clinopodium vulgare L. — Re, Prodr. p. 65; Re, Viaggio p. 11. — Valli di Novi! Scandiano! Rocca, Salto di Mon- tese (Riva!), Montefiorino! Sparavara a ponente di Castelnuovo ne’' Monti (Re), Valle di Riarbero! Alpe di Succiso! Giugno, Luglio. 1099. Melissa officinalis L. — Re, Prodr. p. 66. — Comune in tutta la regione sopratutto nei boschi. Dintorni di Modena! Rubiera! colli di Maranello! Salto di Montese (Riva!). Giugno. 1100 1101. 1102. 1103. 1104. 1105. 1106. 1107. 1108. 1109. 153 . Nepeta Cataria L. — Re, Prodr. p. 63. — Rocca di Mon- tese (Riva!), presso Fanano! all’ Abetone! Agosto. Glechoma hederacea L. — Re, Prodr. p. 64. — Comu- nissima dovunque. Contorni di Modena! Saliceto Pa- naro! Marzo-Maggio. v. hîirsuta W. K. — Spezzano (Fiori!). Marzo. Melittis Melissophyllum L. — Re, Prodr. p. 66; Re, Viaggio p. 22; M. grandifiora Re, Prodr. p. 67. — Nei boschi del colle. Maranello! Montegibbio! Montar- done! Montalto! Livizzano! Selva del Pizzetto sul Ven- tasso (Re). Maggio, Giugno. Lamium album L. — Re, Prodr. p. 64. — Sulle sponde L. L. dei fossati, raro. S. Cataldo presso Secchia nei dintorni di Modena! Agosto. L. amplexicaule L. — Montardone (Fiori!), Montese, S. Martino di Montese (Riva!). Maggio. maculatum L. — Re, Prodr. p. 64; Bertoloni, Fl. ital. VI, p. 113; Caruel, Prodr. p. 523. — Comune lungo le siepi, nei boschi, neì luoghi umidi. Quingen- tole (Bertol.), dintorni di Modena! Maranello! Fiumalbo! Madonna dell’ Acero, Corno alle Scale (Bertol.), Bosco- lungo, Cimone di Caldaja (Car.). Marzo-Luglio. purpureum L. — Re, Prodr. p. 64. — Comunissimo quanto e più del precedente. Dintorni di Modena! ecc. Marzo, Aprile. Galeobdolon luteum Huds. — Lamium Galeobdolon Ca- ruel, Prodr. p. 523. — Nei boschi del monte. Fiumalbo alle Fiancate (Riva!), Sassi della Rocca sopra Guiglia! Valle di Riarbero! Madonna dell’ Acero (Riva!), Bo- scolungo (Car.). Maggio-Luglio. Vv. montanum Pers. — Selve sopra Fiumalbo! Agosto. Galeopsis bifida Bonningh. — Fra i seminati nei con- torni di Sestola! Agosto. G. Ladanum L. — Fra i seminati in villa Casinalbo! Salto di Montese (Riva!). Luglio. v. canescens Schulz. — Villa Colombara! Valli di S. Anna! Agosto. 154 1110. G. ochroleuca Lamk. -- Contorni di Pavullo! Giugno. 1111. G. pubescens Bess. — Lungo le siepi e nelle rive incolte. Villa Crocetta presso Modena! fossati presso Luzzara! Reggiolo! Novi! Sestola! Agosto, Settembre. 1112. G. Tetrahit L. — Re, Viaggio p. 86; Bertoloni, FI. ital. VI, p. 128; Caruel, Prodr. p. 521. — Maserno di Mon- tese presso S. Anna, Pievepelago, Fiumalbo, (Rival), Rotteglia! Abetone (Riva! Car.), Monti di Querzola (Re), Acero, Corno alle Scale (Bertol.). Agosto, Settembre. 1113. Stachys alpina L. — Bertoloni; FI. ital. VI, p. 146; Ca- ruel, Prodr. p. 507. — Nei boschi e nei prati dell’ alto Appennino. Vallestra! Alpe di Faidello! Fiumalbo (Riva!), Cimone (Bertol.), Boscolungo! (Car.), Acero (Riva!). Luglio, Agosto. 1114. S. annua L. — Contorni di Modena! Rubiera! Fiumalbo! Ventasso! Valle di Riarbero! Alpe di Succiso! Luglio, Agosto. 1115. S. germanica L. — Bertoloni, FI. it. VI, p. 148. — Luo- ghi incolti presso Sassuolo! Vignola (Bertol.), Montese al Castello ed al Salto! Culagna! Alpe di Succiso! Agosto. A villa Freto presso il passo della Barchetta tro- vasi la varietà a fiore bianco. Giugno. i 1116. S. italica Mill. — Bertoloni, FI. ital. VI, p. 150. — Lungo l’ argine di Secchia presso Rubiera! lungo la strada e sui margini dei campi tra Scandiano e Bazzano! Monte Bibbianello e monte Gesso presso Scandiano (Bertol.). Giugno. . “1117. S. Janiana Ces. — Comp. FI. ital. p. 315. — Colli e monti nel Modenese (Cesati). 1118. S. palustris L. — Nei boschi umidi e lungo i fossati. Contorni di Modena lungo il Canale di S. Pietro! Bosco di Nonantola! Valli di Novi! Luglio, Agosto.. 1119. S. recta L. — Caruel, Prodr. p. 519. — Valli di Rolo! Con- torni di Modena! Castelfranco! Rubiera! colli di Scan- diano! Villa d’ Ajano! Pavullo! Gajato, Semelano di Montese (Riva!) Boscolungo (Car.). Alpe di Succiso! Maggio, Giugno. 155 v. grandiflora Car. — S. labiosa Bertoloni, Fl. ital. VI, p. 116. Rondinajo (Bertol.). Giugno-Agosto. 1120. S. sylvatica L. — Bertoloni, FI. ital. VI, p. 142; Caruel, Prodr. p. 518. — Contorni di Modena lungo i fossati ed i luoghi umidi! Bosco di Campogalliano! Rocca di Montese, Fiumalbo (Riva!), Boscolungo (Car.), Ma- donna dell’ Acero (Bertol.). 1121. Betonica hirsuta L. — Re, Viaggio p. 21; Bertoloni, FI. ital. VI, p. 138; Caruel, Prod. p. 516; Id., Suppl. p. 43; B. alpina ecc. Vitman, Ist. p. 14. — Sulle alte cime dell’ Appennino. Prati del Cimone sopra Fanano ( Brignoli! Bertol.), Corno alle Scale, Cimone di Cal- daja, Rondinajo, Alpi di Mommio (Car.), Grotta del Ventasso (Re). Luglio, Agosto. 1122. B. officinalis L. — Re, Prodr. p. 64. — Non rara nei prati, nei pascoli, nei boschi, lungo i fossati in tutta la regione. Contorni di Modena a Villa Cognento! Villa S. Faustino! Castellarano (Frignani!), dintorni di Sestola! Salto di Montese (Riva!). Luglio, Agosto. v. strîcta. — B. stricta Re, Prodr. p. 64. — Prati fuori Porta S. Francesco (Re). Giugno. "1123. Marrubium vulgare L. — Re Prodr. p. 65; Re, Viaggio p. 36. — Monti di Querzola (Re). Luglio. 1124. Ballota nigra L. — Re, Viaggio p. 86. — Lungo le siepi, nei muri etc. Contorni di Modena! Castellarano! Monti di Querzola (Re). Luglio, Agosto. v. foeltida Koch. — Colla specie. 1125. Leonurus Cardiaca L. — Re, Prodr. p. 65. — Salto di Montese (Riva!). Agosto. "1126. L. Marrubiastrum L. — Bertoloni, FI. ital. VI, p. 183. Lungo la Fiuma presso Guastalla, Quingentole (Ber- tol.). Luglio, Agosto 1127. Scuttellaria Columnae All. — S. peregrîina Re, Viag- gio p. 21. — Luoghi ombreggiati nei colli presso Ma- ranello! Rotteglia! Grotta del Ventasso (Re). Giugno, Luglio. "1128. S. galericulata L. — Bertoloni, FI. ital. VI, p. 241, — 156 1129. 1130. 1131. 1132. 1133. 1134. 1135. 1136. Lungo la Fiuma presso Guastalla (Bertol.). Luglio, Agosto. S. hastifolia L. — Bertoloni, FI. ital. p. 342. — Lungo la Fiuma ed alla Rotta di Guastalla (Bertol.), valli di Rolo!, dintorni di Modena! Saliceta S. Giuliano! Aprile, Maggio. . Brunella alba Pall. — Dintorni di Modena! Giugno. v. pinnatifida Koch. — Negli stessi luoghi e nello stesso tempo. B. grandiflora Jacq. — 8. vulgaris v. grandiflora Coc- coni, Quarto Contrib. p. 16. — Dintorni di Modena! Montese, Salto di Montese (Riva! Cocc.). Luglio. B. vulgaris L. — Re, Prodr. p. 67; Re, Viaggio p. ll; Bertoloni, FI. ital. VI, p. 250. — Dintorni di Modena! Colli di Castelvetro! Montese (Riva!), Madonna del- l’ Acero (Bertol.), Sparavara a ponente di Castelnuovo ne’ Monti, valli di Riarbero! (Re). Maggio-Luglio. v. pinnatifida Koch. — 8. laciniata Re, Viaggio p. 11. — Dintorni di Modena presso S. Faustino (Celi!), colli di Castelvetro! Salto di Montese! Sparavara (Re). Luglio. Ajuga Chamaepitys Schreb. — Re, Prodr. p. 61. — Comunissima nei campi, nei seminati lungo le strade, gli argini ecc. Sponde dei fossati nei dintorni di Mo- dena! Argini di Secchia al Pont’ Alto! Salto di Mon- tese! Rotteglia! Ventasso! Aprile-Giugno. A. genevensis L. — A. pyramidalis Re, Prodr. p. 61 (?). — Nei campi e lungo le vie presso Modena! lungo l’argine di Secchia e Villa Freto! Marzo, Aprile. A. reptans L. — Re, Prodr. p. 61; Re, Viaggio p. 8. — Comunissima dovunque nei luoghi erbosi secchi od umidi, nei prati, nei boschi, lungo i fossati in tutta la regione. Dintorni di Modena! Argini di Secchia al Ponte della ferrovia! Salto di Montese! Marzo, Aprile. Non è rara la varietà a fiori bianchi. Teucrium Botrys L. — Lungo le vie nei monti. Ra- nocchio di Montese! Giugno, Luglio. 157 1137. T. Chamaedrys L. — Re, Prodr. p. 62; Re, Viaggio p. 11. — Comune nei luoghi asciutti, lungo gli argini, sulle alluvioni dei torrenti. Contorni di Modena!, nella Secchia a Sassuolo! dintorni di Sestola! Sparavara a ponente di Castelnuovo (Re), Vallestra! Valle di Riar- bero! Succiso! Ventasso! Giugno, Agosto. 1138. T. montanum L. — Re, Viaggio p. 12. — Bosco di Cam- pogalliano! di Rubiera! colli di Sassuolo! Scandiano! Salto di Montese! Sparavara (Re). Settembre. 1139. T. Scordioides Schrb. — Cocconi, Terzo Contr. p. 29. — Valli di Rolo! all’Acero (Cocc.). Giugno. 1140. T. Scordium L. — Re, Prodr. p. 62; Bertoloni, Fl. . ital. VI, p. 26. — Valli presso la Fiuma nel Guastal- lese, Reggiolo (Bertol.), lungo la Tagliata alla Rotta! Colli di Castelvetro, Campiglio, Ventasso (Re). Luglio, Agosto. 1141. T. Scorodonia L. — Re, Prodr. p. 62; Bertoloni, FI. ital. VI, p. 22. — Nei boschi e nei luoghi ombreg- giati dell’ alto Appennino. Fiumalbo! Lago Scaffajolo (Riva!), Madonna dell’ Acero (Riva! Bertol.), Ven- tasso! Valle di Riarbero! Alpe di Succiso! Giugno- “Agosto. Verbenacee. 1142. Verbena officinalis L. — Re, Prodr. p. 67; Re, Viaggio p. 16. — Comunissimo dovunque lungo le strade, i fossati, i campi in tutta la regione. Dintorni di Mo- dena! Ventasso! (Re), Culagna! Valle di Riarbero! Maggio-Settembre. Lentibulariee. 1143. Pinguicula vulgaris L. — Re, Prodr. p. 7; Re, Viaggio. p. 19; Caruel, Prodr. p. 435; Cocconi, Terzo Contr. p. 24. — Luoghi umidi nei monti più elevati. Falde del Cimone sopra Fiumalbo! Alpi di Cusna! Alpe di 158 1144. 1145. 1146. 1147. 1143. 1149. 1150. Succiso! (Fiori!), Ventasso (Re), Rondinajo, Libro Aperto, Boscolungo, Tre Potenze (Car.), Corno alle Scale (Cocconi), Lago Cerretano! Giugno, Luglio. Utricularia minor L. — Nei Fontanazzi in Villa Cognento! Valli di S. Anna ne’ fossi delle risaie lungo il Panaro! Agosto. U. vulgaris L. — Valli di Novi! Risaie e paludi in Villa Albareto! Fontanazzi di Villa Cognento! Lago Prati- gnano sull’ alto Appennino (Riva!). Giugno-Agosto. Primulacee. Lysimachia Nummularia L. — Re, Prodr. p. 23; Re, Viaggio p. 20. — Comune nei prati umidi e lungo i fossati. Dintorni di Modena! Vallestra! Prati del Ven- tasso, Ronconuovo (Re). Giugno. L. punctata L. — Re,-Viaggio p. 16. — Nei boschi della . regione montana. Montese! Contorni di Sestola presso la Tintoria! Ventasso!. (Re). Agosto. L. vulgaris L. — Re; Prod. p. 23. — Lungo l’argine di Secchia al Pontalto! Villa Cognento e S. Faustino presso Modena! Salto di Montese! Giugno, Luglio. Anagallis arvensis L. — Re, Prodr. p. 23; Re, Viaggio p. 8. — Comune fra i seminati lungo le siepi in tutta la regione. Contorni di Modena! Novi! Rotteglia! Maggio-Agosto. A. coerulea Schreb. — Fra i seminati. Villa Cognento! valli di Novi! Rotteglia! Vallestra! Giugno. *1151. Androsace obtusifolia All. — Arcangeli, Comp. p. 570. — Appennino Modenese (Arcang.) Luglio, Agosto. *1152. A. villosa L. — Caruel, Prodr. p. 438. — Al Lago Scaf- 1153. 1154. 1155. fajolo (Car.). Luglio, Agosto. Primula Auricula L. — Re, Prodr. p. 22; Caruel, Prodr. p. 437. — Prati dell’ alto Appennino. Sopra Fiumalbo! Corno alle Scale (Car.). Luglio. P. officinalis Jacq. — Cimone! Luglio. P. suaveolens Bertol. — Bertoloni, FI. ital. II, p. 375; 159 Caruel, Prodr. p. 437; P. elatior Re, Prodr. p. 22. — Lungo il canale di S. Lazzaro sulla via di Bologna (Re), Pievepelago (Riva!), Rocca di Pelago, S. Peile- grino (Bertol.), Barigazzo! Cimone di Caldaja, Corno alle Scale, Boscolungo, Rondinajo (Car.), Valle di Ri- arbero! Alpe di Succiso! Marzo, Aprile. 1156. P. vulgaris Huds. — P. veriîs Re, Prodr. p. 22; Re, Viaggio p. 17. — Comune nei boschi e nelle rive er- bose in tutta la regione. Valli di Novi! dintorni di Modena! S. Anna! Valle Urbana! Montegibbio! Ca- stelvetro! Montese! Febbrajo-Maggio. 1157. Hottonia palustris L. — Lago di Pratignano sull’ Ap- pennino (Riva!). Luglio. 1158. Soldanella alpina L. Vv. minor. — Alpe di Cusna! Luglio. 1159. S. pusilla Baumg. — Cimone al Pian Cavallaro (Rival), Alpe di Cusna! Luglio. 1160. Cyclamen bederifolium Ait. — C. europaeum Re, Prodr. p. 28. — Nei boschi di Castagno al colle ed al monte. Valle Urbana, S. Michele sopra Sassuolo! Montese! ; Trentino (Celi!), Ventasso (Re). Autunno. 1161. Samolus Valerandi L. — Comune nei luoghi umidi, sulle rive dei fossati in tutta la regione. Valli di Novi! dintorni di Modena! Cognento! S. Anna! Rubiera! Giugno-A gosto. Giobulariee. “1162. Giobularia cordifolia L. — Caruel, Prodr. p. 529. — Corno alle scale (Car.). Maggio-Agosto. 1163. G. incanescens Viv. — Caruel, Prodr. p. 529. — Nei prati montani. Fiumalbo! Tre Potenze (Riva!), Corno alle Scale, Boscolungo, Rondinajo (Car.). Giugno, Luglio. *1164. G. nudicaulis L. — Caruel, Suppl. p. 44. — Cimone di i Caldaja (Car.). Maggio-Luglio. 1165. G. vulgaris L. — Re, Viaggio p. 10. — Comune in tutti 160 i luoghi sterili argillosi. Bosco di Campogalliano! prati presso il forte di Castelfranco! colline di Sassuolo ecc.I Salto di Montese! Bismantova (Re). Aprile, Maggio. Plumbaginee. 1166. Armeria elongata Hoffm. 1167. A. v. alpina W. — Alpe di Cusna! Libro Aperto (Riva!), Giugno, Luglio. plantaginea W. — Sfatice vulgaris v. B. Bertoloni, FI. ital III. p. 507. — Cimone (Riva! Bert.). Agosto. Plantaginee. 1168. Littorella lacustris L. — Lago Budellone sul Cimone (Riva!). Giugno, Luglio. 1169. Plantago alpina L. — P. maritima Car. p. p. — Nei 1170. P. AA O 72. B. 1173. P. 1174. P. prati e tra le rocce dell'alto Appennino. Falde del Cimone (Riva!), Tre Potenze! dal Libro Aperto al Lago Scaffajolo! valle delle Pozze (Riva!), Alpe di Cusna! Corno alle Scale, Lo Rondinajo (n Lu- glio, Agosto. arenaria Wald. et Kit. — Lungo la Ferrovia presse la Stazione di Modena! Luglio, Agosto. argentea Chaix. — Fiumalbo alle Lazze (Riva!), Ci- mone! Maggio, Giugno. Coronopus L. — Nel castello di Fiumalbo (Riva!). Giugno. Cynops L. — Salse di Nirano! presso Maranello! colli di Vignola! Salto e Ranocchio di Montese! Maggio-A gosto. lanceolata L. — Re, Prodr. p. 18; Re, Viaggio p. 13; Caruel, Prodr. p. 533. — Comune nei prati in tutta la regione. Dintorni di Modena! Sparavara (Re), Bo- scolungo (Car.). Maggio, Luglio. v. capîtata Ten. — Montevecchio sopra Civago! Giugno. 1175. P. 1177. P. 161 major L. — Re, Prodr. p. 18; Re, Viaggio p. 12; Caruel, Prodr. p. 532. — Comune nei campi, lungo le strade etc. Dintorni di Modena! Sparavara (Re), Bo- scolungo, Corno alle Scale (Car.). Maggio-Agosto. . maritima L. — Bertoloni, FI. ital. II, p. 168; Caruel, Prodr. p. 534. p. p. — Nei prati dell’ alto Appennino insieme alla P. alpina. Tre Potenze! vertice del Ci- mone! Cupolino di Scaffajolo! Lago Scaffajolo, Corno alle Scale (Bertol.), Alpi di Succiso! Luglio, Agosto. v. ciliata Koch. — Prati alle Falde del Cimone! Giugno. v. serpentina AU. — Sul Cimone (Riva!). Luglio. media L. — Re, Prodr. p. 18; Re, Viaggio p. 12; Caruel, Prodr. p. 533. — Comune nei boschi, lungo le rive dei fossati, dei canali etc. Valli di Rolo! dintorni di Modena! Bosco di Rubiera! Villa Minozzo! Spara- vara (Re), Boscolungo (Car.). Maggio, Giugno. Il Re, Viaggio p. 5, cita del letto del Crostolo sopra Vezzano la P. Psyllium. Noi non sapremmo ve- ramente a quale specie si possa riferire. MONOCLAMIDEE. Amarantacee. 1178. Amaranthus albus L. — Cocconi, Secondo Contr. p. 26. 1179. A. — Nelle macerie presso la Ferrovia intorno a Mo- dena! ai Paduli in Villa Cognento! all’ Orto di Rai- nusso al Ponte Torre! S. Martino, Salto di Montese (Riva! Cocconi). Luglio-Settembre. Blitum L. — Luoghi incolti e macerie presso Mo- dena! contorni. di Reggiolo! Guastalla! Luzzara! Ago-. sto, Settembre. "1180. A. chlorostachys W. — Cocconi, Sio Contrib. p. 25, — Salto di Montese (Cocconi). Estate. 10 162 1181. A. deflexus L. — Lungo le vie nei dintorni di Modena! dintorni di Rolo! Giugno-Ottobre. 1182. A. retroflerxus L. — Luoghi incolti nei dintorni di Mo- dena! dintorni di Rolo! Settembre. 1183. A. sylvestris Desf. — Nelle macerie dei dintorni di Mo- dena! dintorni di Fiumalbo! Luglio-Settembre. Fitolaccee. 1184. Phytolacca decandra L. — Negli orti presso Modena! Villa Pomo! S. Benedetto Po! Quingentole! Montese al Salto (Riva!). Giugno, Luglio. Chenopodiacee. *1185. Schoberia maritima C. A. Mayer. — Sa/sola maritima Bertoloni, FI. ital. III, p. 59. — Sermide ( Bertol.). Agosto, Settembre. 1186. Salsoia Keli L. — Bertoloni, FI. ital. III, p. 52. — Ser- mide! (Bertol.). Giugno, Luglio. b. Tragus L. — Arene del Po. a Luzzara! a S. Benedetto! Settembre. * 1187. S. Soda L. — Bertoloni, FI. ital. III, p. 54. — Ser- mide (Bertol.). Agosto, Settembre. 1188. Salicornia herbacea L. — Bertoloni, FI. ital. I, p. 15. — Valli di Sermide ( Bertol.), nei prati salati presso la strada di fronte la Motta neile valli di Sermide! Settembre. 1189. Corispermum hyssopifolium L. — Cesati ecc., Comip: FI. Ital. p. 273. — Arene del Po a Luzzara, Revere! S. Benedetto! Sermide! (Comp.). Luglio-Settembre. *1190. C. Riarschallii Steven. — Cesati ecc., Comp. p. 273. — Sermide (Comp.). Luglio, Agosto. 1191. Polycnemum arvense L. — Villa Colombara nei cortili! Casinalbo nei campi! Sassuolo! Rotteglia! Montese, Salto di Montese (Riva!). Luglio, Agosto. è 1192. P. majus A. Br. — Lungo la ferrovia presso la stazione di Modena! Luglio. 9 VE 1193. 1194. 1195. 1196. 1197. 1198. 1199. 1200. 163 Kochia scoparia Schrad. — Chenopodium Scoparium Re, Prodr. p. 81. — Nelle macerie presso Modena! Mirandola! Villa Pomo! Revere! S. Benedetto Po! Ser- mide al Dragoncello! Agosto. Chenopodium album L. — Lungo i fossati e le siepi nei dintorni di Modena! Reggiolo! S. Benedetto Po! Pie- vepelago! Fiumalbo (Riva!), Salto di Montese! Lu- glio-Settembre. v. vîiride L. — Valli di Sermide alla Guerrera presso le case coloniche! dintorni di Modena! Luglio, Agosto. Ch. Bonus Henricus L. — Re, Prodr. p. 30; Bertoloni C. Cc. C. FI. ital. III, p. 24; Caruel, Prodr. p. 542. — Castel- luccio di Montese ( Riva!), Vallestra! Pavullo! Fiu- malbo! Madonna dell’Acero, Corno alle Scale (Bertol.), Boscolungo, Foce a Giovo, Rondinajo (Car.), Culagna! Valle di Riarbero! Luglio-Ottobre. Botrys L. — Bertoloni, FI. ital. III, p. 35. — Lungo il canale della Sacca e presso la Stazione ferroviaria a Modena! S. Benedetto Po (Bertol.), Castello di Fiu- malbo (Riva!). Luglio-Settembre. murale L. — Lungo le strade e nelle macerie. Fio- rano! Luzzara! Salto di Montese! Abetone! Luglio-Set- tembre. . polyspermum L. — Re, Viaggio, p. 17; Bertoloni, FI. ital. III, p. 41. — Lungo la Fiuma presso Gua- stalla! ( Bertol.), Novi! S. Benedetto Po! Sermide! lungo i fossati in Villa Albareto! nei campi ed in- torno ai Fontanazzi in Villa S. Faustino presso Mo- dena! Sassuolo! Salto di Montese! Fiumalbo (Rival), Ventasso (Re). Agosto, Settembre. urbicum L. — A S. Felice! Reggiolo! Novi! dintorni di Modena! S. Benedetto Po! Sermide! Giugno-Set- tembre. v. înlegrifolia Nob. — Colli di Livizzano lungo le strade (Frignani!). Settembre. Vuivaria L. — Re, Prodr. p. 30. — Contorni di Mo- dena! Rubiera! Sassuolo! Reggiolo! Giugno-Settembre. 164 1201. Cicloloma platyphylium Mog. — Arene del Po a Gua- stalla ed a Luzzara! S. Benedetto Po! Sermide! Lu- glio-Settembre. 1202. Beta vulgaris L. v. Cicla L. — Lungo i fossati ed i canali nei dintorni di Modena! ai Fontanazzi in Villa Cognento! dintorni di Novi! Valli di Sermide alla Guerrera! Giugno, Luglio. 1203. Atriplex latifolia Wahlbg. v. deltoîdes Bab. — Lungo le vie e le siepi. Din- torni di Modena! Reggiolo! colli di Sassuolo! Agosto- Ottobre. *1204. A. nitens Rebent. — Arcangeli, Comp. p. 591. — Ap- pennino modenese (Arcang.). Luglio, Agosto. 1205. A. patula L. — Bertoloni, FI. ital. X, p. 418. — Sermide (Bertol.). Agosto, Settembre. v. angustifolia Sm. — Lungo i fossati e le siepi nei dintorni di Modena! Salto di Montese ( Riva! ). i Agosto-Settembre. 1206. A. fatarica L. — Negli orti a Fiumalbo (Riva! ). Set- tembre. Poligonee. 1207. Rumex Acetosa L. — Re, Prodr. p. 41; Caruel, Prodr. p. 551. — R. pseudoacetosa Bertoloni, FI. ital. IV, p.- 252. — Nei prati e nei boschi in tutta la regione, colli di Scandiano! Montese! Fiumalbo! tra Civago e Villa Minozzo! Madonna dell’ Acero (Bertol.), Bosco- lungo, Rondinajo (Car.), Alpe di Succiso! Giugno-Set- tembre. v. auriculatus Koch. — Sulla strada presso Car- pineti! Negli alti prati presso Fiumalbo! Luglio, Agosto 1208. R. Acetoselia L. — Re, Prod. p. 41; Re, Viaggio p. 20; Bertoloni, Fl. ital. IV, p. 258; Caruel, Prodr. p. 551. — Comunissimo in tutta la regione. Dintorni di Mo- dena! colli di Castelvetro! Montese (Riva!), Fiumalbo! 165 Lago Bracciano! Sestola! S. Pellegrino! Ronconuovo sul Ventasso (Re). Lago Scaffajolo (Bertol.), Bosco- lungo, Corno alle Scale (Car.). Giugno-Settembre. 1209. R. alpinus L. — Re, Prod. p. 41; Caruel, Prodr. p. 550. — Prati del Cimone! Lago Cerretano! Alpe di Cusna! Boscolungo, Corno alle Scale, Cimone di Caldaja (Car.). Luglio. 1210. R. aquaticus L. — Fiumalbo (Riva!). Agosto. 1211. R. arifolius All. — Caruel, Prodr. p. 550. — Civago lungo il Dolo! Rondinajo (Car.)}. Giugno, Luglio. 1212. R. conglomeratus Murr. — Cocconi, Secondo Contr. p. 26. — Lungo i fossati nei dintorni di Rubiera! pa- ludi di S. Anna! Valli di Rolo! Salto di Montese! (Cocc.). Maggio, Giugno. ° 1213. R. crispus L. — Re, Viaggio p. 10. — Dintorni di Mo- dena (Brignoli), Bismantova (Re). Maggio, Giugno. *1214. R. Friesii Gr. Godr. — Cocconi, Quarto Contrib. p. 17. R. obitusifolius Caruel, Prodr. p. 548. — Madonna dell’ Acero (Cocconi), Boscolungo (Car.). Giugno, Luglio. 1215. R. Hydrolapathum Huds. — Re, Prodr. p. 40. — Luoghi paludosi nel Modenese e nel Reggiano! Maggio, Giugno. *1216. R. palustris Sm. Vv. uliginosus Guss. — Cesati ecc., Comp. FI. it. p. 264. — Guastallese (Comp.). Estate. 1217. R. pratensis Mert. et Koch. — Prati nei dintorni di Modena! Fiumalbo! Agosto. 1218. R. pulcher L. — Re, Viaggio p. 19. — Lungo i fossati in Villa Cognento ed altrove intorno a Modena! Mon- tegibbio! Prati del Ventasso (Re). Giugno, Luglio. 1219. R. sanguineus L. — Vallestra! Luglio. V. vîridis Sm. — Prati alpini sotto l’ Alpe di Mommio! Luglio. 1220. R. scutatus L. — Bertoloni, FI. ital. IV, p. 249; Caruel, Prodr. p. 550. — Nei prati dell’ alto Appennino. Fiu- malbo! S. Anna Pelago! Civago! Cimone, Madonna dell’ Acero (Bertol.), Valle di Riarbero! Boscolungo! Corno alle Scale, Rondinajo (Car.). Giugno, Luglio. 166 1221. Polygonum alpinum All — Caruel, Prodr. p. 548. — Nell’ alto Appennino. Alpe di Faidello presso Fiumalbo! Montevecchio sopra Civago! Beseolunge, Rondinajo (Car.). Giugno, Luglio. 1222. P. amphibium L. — Nei luoghi paludosi. Lungo i fos- sati tra Rolo e Fabbrico! Valli di Sermide ai Pilastri ed al Dragoncello! contorni di Pavullo! Giugno. 1223. P. aviculare L. — Re, Prodr. p. 44. —: Comunissimo 1224. P. lR225-XPR dovunque nei campi, nelle strade etc. Dintorni di Mo- dena etc.! Salto di Montese etc.! Giugno, Luglio. v. arenarium Borr. — Nei prati dell’ippodromo e del mercato fuori porta S. Agostino a Modena! v. monspetiense Thieb. — Cocconi, Quarto Contr. p. 18. — Marano (Cocc.), Salto di Montese (Riva!). Agosto. v. neglectum — Lago omne sul Cimone (Rival). Settembre. v. rurivagum Jord. — Lungo il canale Pradella presso Modena! Settembre. | Bellardi All. — Jola di Montese (Riva!), Castelvetro fra i seminati! Rotteglia lungo la via! Giugno-Agosto. Bistorta L. — Re, Prodr. p. 44; Re, Viaggio p. 19; Bertoloni, FI. ital. IV, p. 364; Caruel, Prodr. p. 545. — Nei prati più elevati dell’ Appennino. Cimone! Alpe di Cusnal prati del Ventasso! (Re), Cimone di Caldaja, Boscolungo, Corno, Rondinajo (Car.), Lago Scaffajolo, Alpi di Mommio (Bertol.), Lago Cerretano! Alpi di Succiso! Giugno, Luglio. 1226. P. Convelvulus L. — Re, Prodr. p. 41; Re, Viaggio 1227. PB. p. 17; Bertoloni, FI. ital. IV, p. 388. — Frequente nei campi e nelle siepi in tutta la regione. S. Felice! Luz- zara! dintorni di Modena! Casinalbo! Montefiorino! Montese (Riva! ), Jola di Fanano ( Bertol.), Ventasso (Re). Giugno, Luglio. dumetorum L. — Re, Viaggio p. 20; Bertoloni, Fl. ital. IV, p. 389. — Alla Rotta di Guastalla (Bertol.), Salto di Montese, Fanano (Riva!), Ronconuovo sul Ventasso (Re). Agosto. 1223 1229. 1230 1231 167 . P. Hydropiper L. — Re, Prodr. p. 44; Re, Viaggio p. 20. ANPE 1P. E. — Luoghi umidi a Montese (Riva!), Ronconuovo sul Ventasso (Re). Luglio, Agosto. lapatifoliuam L. — Dintorni di Modena nei luoghi umidi! lungo la strada presso Livizzano! Jola di Mon- tese! Agosto. mite Schrk. — Lungo i fossati in Villa Albareto! Salto di Montese (Riva!). Agosto, Settembre. Persicaria L. — Re, Prod. p. 442; Re, Viaggio p. 20; Bertoloni, Fl. ital. 1V, p. 370. — Dintorni di Modena (Re?), Jola di Fanano ( Bertoloni ), Ronconuovo sul Ventasso (Re). Luglio-Autunno. Timeleacee. 1232. Passerina anoua Wikstr. — Paduli in Villa Saliceto! Ca- 1233 1234. 1295. sinalbo ( Fiori! ), Sassuolo! alla Torre presso Modena! Rotteglia! Luglio, Agosto. . Daphne. alpina L. — Re, Viaggio. p. 17. — Nell’ alto D. D. Appennino. Dintorni di Fiumalbo! Rotari (Riva!), alle Fiancate! Ventasso (Re). Giugno. glandulosa Bert. — Colla precedente. Alto bacino del Pistone sopra Fiumalbo! Rotari (Riva!) Ventasso sopra Busana! (Brignoli! Fiori!). Giugno, Luglio. Laureola L. — Re, Prodr. p. 43; Re, Viaggio p. 24; Bertoloni, FI. ital. IV, p. 334. — Nell’alto Appennino. Vignola (Bertol.), Vallestra! Salto di Montese! Lago Bracciano! alle Lazze tra Fiumalbo e Pievepelago (Riva!), Fiumalbo! Madonna dell’ Acero (Bertol.!), Val- lisnera sul Ventasso (Re!). Aprile, Maggio. »- Mezereum L. — Re, Prodr. p. 43; Bertoloni, Fl. ital. IV, p. 332; Caruel, Prodr. p. 553. — Non rara nei boschi dei monti e dei colli elevati. Montefiorino! Civago! Alpe di Cusna! Fiumalbo! Abetone! (Caruel), Cimone! Ventasso! Madonna dell’ Acero ( Bertol. ), Corno alle Scale, Rondinajo (Car.), Lago Cerretano! Alpe di Succiso! Giugno, Luglio. 168 Laurinee. 1237. Laurus nobilis L. — Coltivato sopratutto nei colli. Marzo, Aprile. Santalacee. 1238. Thesium alpinum L. — Caruel, Prodr. p. 556. — Prati del Cimone! Fiumalbo (Riva!), Boscolungo, Tre Po- tenze, S. Pellegrino (Car.), Lago Cerretano! Culagna! Alpe di Succiso! Giugno, Luglio. 1239. TT. divaricatuam Jan. — Montespecchio di Montese! Agosto. * 1240. T. humile Wahl. — Caruel, Prodr. p. 556. — Rondi- naio (Car.). Luglio, Agosto. 1241. F. intermedium Schrad. — Caruel, Prodr. p. 555; Coc- coni, Terzo Contrib. p. 30. — Dintorni di Montese! (Cocc.), Bismantova! Corno alle Scale (Car.). Giugno, Luglio. 1242. T. montanum Ehrb. — 7. Zinophyllum v. b. Bertoloni, FI. ital. II, p. 739. — Prati alpini sopra il Cerreto! Cimone di Fanano sopra Fiumalbo ( Bertol.). Maggio- Luglio. : Eleagnee. $ 1243. Hippophàe rhamuncides L. — Rhamnus Hippohée Re, Viaggio p. 17. — Nelle sabbie dei fiumi e dei torrenti dal piano al monte. Lungo il Po a Revere! lungo Secchia a Rubiera! Sassuolo! S. Martino di Montese! Ventasso! (Re). Fiorisce in Aprile, fruttifica in Giu- gno, Luglio. Aristolochiee. 1244. Aristolochia Clematitis L. — Re, Prodr. p. 101. — Co- mune nelle siepi e lungo i fossati nei dintorni di Mo- 169 dena e Reggio! Mirandola! Villa Pomo! Sassuolo! Mag- gio, Giugno. 1245. A. pallida W. et K. — Nelle selve dell’ Appennino (Bri- gnoli!). Aprile-Giugno. 1246. A. rotunda L. — Re, Prodr. p. 101. — Siepi e margini delle vie e nei dintorni di Modena! Salto di Montese (Riva!). Maggio, Giugno. : 1247. Asarum europaeum L. — Re, Prodr. p. 48; Bertoloni, FI. ital. V, p. 8. — Luoghi freschi ed ombreggiati nel monte. Faggete della valle delle Pozze presso Fiu- malbo! alle Lazze tra Fiumalbo e Pievepelago! ai Campelli presso il Cerreto dell’ Alpi ( Bertol. ), Ma- donna dell’ Acero (Riva!). Giugno, Luglio. Empetracee. 1248. Empetrum nigrum L. — Caruel, Prodr. p. 559; Parla- tore, FI. ital. IV, p. 160; Cocconi, Contr. p. 13. — Sulle altissime cime dell’Appennino. Valle delle Pozze sopra Fiumalbo ( Riva! ), Alpe di Faidello! ( Parlat. ), Alpe di Cusna! Scaffajolo (Cocc.), Tre Potenze (Car., Parlat.), Boscolungo, Rondinajo (Car.), Alpe di Mom- mio (Parlat.). Giugno, Luglio. Euforbiacee. 1249. Buxus sempervirens L. — Re, Prodr. p. 104. — Colli sopra Vignola sulla destra del Panaro! Sestola ai piedi del Cimone (Riva!). Aprile-Luglio. 1250. Euphorbia amygdaloides L. — E. Characias Re, Prodr. p. 49. — Nei boschi della regione collina e montana. Castagneti a Montefiorino ed a Ligorzano! Fiumalbo! alle Lazze, Ranocchio e Loriano di Montese (Riva!), Ventasso! Aprile, Maggio. 1251. E. Chamaesyce L. — Nei campi e per le strade! Din- torni di Modena! Valli di Novi! Sassuolo! Luglio. 1252. E. Cyparissias L. — Re, Prodr. p. 49; Re, Viaggio 170 p. 11; Caruel, Prodr. p. 564. — Comune in tutta la regione. Contorni di Modena! Argini di Secchia! Salto di Montese (Riva!), Bismantova (Re). Boscolungo (Car.). Maggio. 1253. E. dulcis L. — Re, Viaggio p. 20; Caruel, Prodr. p. 861. . 1254. 1250. 1256. E. E. purpurata Bertoloni, Fl. ital. V, p. 62. — Bosco di Campogalliano! alle Lazze presso Fiumalbo (Rival), Ronconuovo sul Ventasso (Re), Madonna dell’ Acero (Bertol.), Valle di Riarbero! Alpe di Succiso! Bosco- lungo, Caldaja (Car.). Maggio. . Esula L. — Caruel, Prodr. p. 564. — Lungo le vie, nei campi, presso i corsi d’acqua, S. Felice! Canale della Sacca presso Modena! Tagliati d’ Albareto in Villa S. Clemente! Argini di Secchia al Pontalto! Salto di Montese (Riva!), Fiumalbo! Boscolungo (Car.) Aprile-A gosto. exigua L. — Re, Viaggio p. 19 e 86; Caruel, Prodr. p. 564. — Tra i seminati presso la stazione della Fer- rovia di Modena! Reggiolo! Salto di Montese (Riva.!), monti di Querzola, prati del Ventasso (Re), Corno alle Scale (Car.). Giugno-Agosto. falcata L. — Tra i seminati nei dintorni di Modena! Valli di Reggiolo! S. Benedetto Po! argini di Secchia al Pontalto! Casinalbo (Fiori!), colli di Pujanello! Giu- gno-Agosto. 1257. E. helioscopia L. — Re, Viaggio p. 8. — Comunissima in tutta la regione. Dintorni di Modena! Bismantova (Re). Aprile, Maggio. 1258. E. Lathyris L. — Al palazzo di S. Martino di Montese (Riva!). Luglio. 1259. E. pelustris L. — Re, Prodr. p. 49. — Comune nei luoghi paludosi della pianura. Bosco della Saliceta a S. Felice! valli di Rolo! prati di Cortile presso Carpi! S. Clemente! Bosco di Nonantola! Aprile-Giugno. 1260. E. Peplus L. — Contorni di Modena! Campogalliano! Marzo-A gosto. 1261. E. platyphylla L. — Salto di Montese, Abetone (Rival). Luglio. 171 1262. E. Preslii Guss. — Colline di Sassuolo! Settembre. 1263. E. stricta L. — Fra i seminati rimpetto la stazione di Modena! contorni di Castelfranco! Valli di S. Anna! Valli la Veniera! Giugno-Settembre. 1264. E. verrucosa Lamk. — Re, Viaggio p. 9. — Dintorni di Modena! argini di Secchia! Castelfranco! Bismantoval Barigazzo! (Re). Aprile-Giugno. v. flavicoma DC. — Cesati ecc., Comp. p. 248. — Appennino modenese (Comp.), Salto di Montese (Riva!). Aprile. 1265. Mercurialis annua L. — Comune nei luoghi coltivati e presso le abitazioni. Dintorni di Modena! Reggiolo! S. Benedetto! Salto di Montese! (Riva!). Maggio, Giugno. 1266. M. perennis L. — Dintorni di Fiumalbo (Rival). Aprile. Crticacee. 1267. Urtica dioica L. — Re, Prodr. p. 104; Re, Viaggio p. 17; Bertoloni, FI. ital. X, p. 174; Caruel, Prodr. p. 570. — Comune dovunque lungo le vie, presso le case etc. Dintorni di Modena! Montese, Lago Brac- ciano (Riva!), Fiumalbo! prati del Ventasso (Re), Madonna dell’ Acero (Bertol.), Boscolungo, Caldaja (Car.), Alpe di Succiso! Maggio-Luglio.. v. glabrata Clementi. — Salto di Montese (Riva!). Luglio. v. hispida DC. — Sestola! Corno alle Scale (Riva!). Luglio. 1268. U. urens L — Re, Prodr. p. 104. — Assai più rara della precedente presso le case e lungo le vie. Din- torni di Castelfranco! colli di Maranello! Salto di Montese (Riva!), Fiumalbo! Alpe di Faidello sul Ci- mone! Giugno, Luglio. 1269. Parietaria officinalis L. — Comunissima sui muri guasti e vecchi, fra i rottami ecc. Dintorni di Modena! Sas- suolo! Rotteglia! Reggiolo! S. Benedetto! Maggio- Agosto. 172 1270. 1271. 27/2: 1273. 1274. 1275. 1276. 1277. 1278. v. diffusa M. et K. — Salto di Montese! Lago Bracciano (Riva!). Agosto. Humulus Lupulus L. — Re, Prodr. p. 113. — Nelle siepi sopratutto del piano. Dintorni di Modena! Reggiolo! Guastalla! S. Benedetto, Po! Casinalbo! Salto di Mon- tese! Lago Bracciano, Fiumalbo (Rival), Pavullo! Luglio-Settembre. Cannabis sativa L. — Re, Prodr. p. 112. Coltivata so- pratutto al piano. Giugno-Agosto. Ficus Carica L. — Re, Prodr. p. 120. — Coltivato in tutta la regione. Luglio-Settembre. Miorus alba L. — Re, Prodr. p. 105. — Coltivato in tutta la regione. Maggio, Giugno. RM. nigra L. — Re, Prodr. p. 105. — Coltivato, ma as- sai più raro del precedente. Giugno-Agosto. Celtis australis L. — Nei boschi del colle! Maggio. Olmacee. Ulmus campestris L. — Re, Prodr. p. 31; Re, Viaggio p. 36. — Comune in tutti i boschi, nelle siepi e col- tivato abbondantemente. Bosco di Campogalliano! di Rubiera! monti di Querzola (Re). Marzo. v. suberosa Koch. — Colla specie. Juglandee. Juglans regia L. — Re, Prodr. p. 106. — Coltivata, ta- lora spontanea nei boschi. Giugno-Agosto. Cupolifere. Fagus sylvatica L. — Re, Prodr. p. 107; Re, Viaggio p. 22; Bertoloni, FI. ital. X, p. 222. — Comune in tutto l’ Appennino dove forma delle estese selve. Abe- tone! Civago! Madonna dell’ Acero (Riva! Bertol.), Selva del Pizzetto sul Ventasso (Re). Maggio, Giugno. 173 1279. Castanea sativa Mill. — C. vesca Re, Prodr. p. 107. — Comune in tutta la parte collina e montana della re- gione formandovi estese selve. Giugno, Luglio. 1280. Quercus Cerris L. — Re, Prodr. p. 106; Re, Viaggio p. 11, 22. — Nell’alto colle e nel monte. Jola di Mon- tese! Barigazzo! Fiumalbo! Pievepelago! Bismantova, Selva del Pizzetto sul Ventasso (Re). Aprile, Maggio. 1281. Q. pubescens Willd. — Nei boschi del piano e del colle. Castelvetro! Villa Minozzo! Valle di Riarbero! Maggio, Giugno. 1232. Q. Robur L. — Re, Prodr. p. 106 p. p. — Comune so- pratutto al piano, dove forma ancora qualche piccola selva. Bosco di S. Felice! di Nonantola! Rubiera! Aprile, Maggio. v. pedunculata W. — Re, Prodr. p. 106. — Nei boschi sopratutto del monte. Sassuolo! Salto di Montese e Lago Bracciano! Aprile, Maggio. 1283. Corylus Avellana L. — Re, Prodr. p. 168; Re, Viaggio p. 8; Caruel, Prodr. p. 575. — Nelle siepi e nei bo- schi del colle e del monte. Colli di Spezzano! Monte- fiorino! Montese! Jola! Vallestra! Bismantova (Re), Civago! Boscolungo (Car.). Gennajo, Febbrajo. "1284. Carpinus Betulus L. — Re, Prodr. p. 107. — Nei monti. Marzo, Aprile. 1285. Osîrya carpinifolia Scop. — 0. vulgaris Re, Prod. p. 107; Carpinus Ostrya Re, Viaggio p. 17. — Nei boschi del colle e del monte. Montegibbio, Buzzano sopra Scandiano! Ligorzano! Vallestra! Bismantova! Salto di Montese! Civago! Ventasso (Re). Aprile- Giugno. Salicinee, 1286. Salix alba L. — Re, Prodr. p. 112. — Spontaneo e col- tivato sopratutto lungo i fiumi e nei luoghi umidi al piano. Aprile. v. vilellina L. — S. vitellina Re, Prodr. p. 111. — Coltivasi colla specie. Marzo, Aprile. 174 1287. S. amygdalina L. v. ligustrina Host. — Sabbie del fiume Panaro in Villa Collegara! Aprile. 1288. S. Caprea L. — Re, Prodr. p. 3; Re, Viaggio p. 6; Vitman, Ist. p. 6; Caruel, Prodr. p. 581. — Letto del Crostolo (Re), Salto di Montese, Lago Bracciano (Riva!), Lago Pratignano (Vitm.). Aprile, Maggio. *1289. S. daphnoides Vill. — Cocconi, Quarto Contrib. p. 19. — Montese (Cocc.). Marzo, Aprile. "1290. S. graadifolia Sér. — Caruel, Prod. p. 581. — Rondi- najo (Car.). Giugno. 1291. S. incana Schrk. — Semelano di Montese (Riva!). Agosto. 1292. S. nigricans Fries. — Caruel, Prodr. p. 581. — Colli di Sassuolo! Montegibbio! Vallestra! Tre Potenze! Bari- gazzo! Boscolungo (Car.). Marzo-Giugno. 1293. S. purpurea L. — Caruel, Prodr. p. 580. — Sommità del monte Vallestra! Boscolungo (Car.). Marzo-Giugno. 1294. S. viminalis L. — Re, Prodr. p. 112. — Coltivato lungo i fossati nei prati del piano. Marzo, Aprile. 1295. Populus alba L. — Re, Prodr. p. 113. — Boschi del piano e del colle. Rubiera lungo la Secchia! lungo il Po! Castelvetro! Marzo, Aprile. 1296. P. nigra L. — Re, Prodr. p. 113. — Nei boschi e lungo le acque in tutta la regione. Contorni di Modena! Sassuolo lungo la Secchia ecc! Marzo. Vv. pyramidalis Rozî — Coltivato dovunque. 1297. P. tremula L. — Re, Prodr. p. 113; Re, Viaggio p. 12. — Contorni di Modena! colli di Castelvetro! Seme- lano di Montese! Sparavara (Re). Marzo. Betulacee. 1298. Betula alba L. — Caruel, Prodr. p. 585; Cocconi, Terzo Contrib. p. 32. — Quà e là nei boschi montani. Li- gorzano (Fiori!), Jola di Montese (Riva! Car.), Libro Aperto (Car.). Maggio. 1299. Alnus glutinosa Gaertn. — Luoghi umidi in tutta la re- 175 gione. Dintorni di Modena in Villa Freto! Cognento! Lungo il Po a S. Benedetto! Sermide! Marzo. 1300. A. incana DC. — Caruel, Prod. p. 584. — Prati e ho- schetti umidi specialmente del colle e del monte. Bo- sco di Rubiera! Fiumalbo! Civago! Boscolungo, Tre Potenze (Car.). Maggio, Giugno. Conifere. 1301. Iuniperus communis L. — Re, Prodr. p. 115; Re, Viag- gio p. 11; Parlatore, FI. it. IV, p. 85. — Comunissimo nei boschi e nei luoghi sterili in tutta la regione. Bosco di Rubiera! valli di S. Anna! Colli di Sas- suolo ecc.! Bismantova! (Re), Tre Potenze! Cimone, Libro Aperto, Rondinajo (Parlatore), Lago Cerretano! Alpe di Succiso! Marzo-Maggio. 1302. I. nana Willd. — Caruel, Prodr. p. 585; Caruel, Suppl. p. 46. — Libro Aperto (Riva!), Alpe di Cusna! Bosco- lungo (Riva! Car.), Corno alle Scale, Tre Potenze, Rondinajo, Alpe di Mommio (Car.). Giugno, Luglio. 1303. Cupressus sempervirens L. — Coltivasi in molti luoghi di collina sopratutto la varietà pyramidalîs O. Tar- gioni. Marzo. 1304. Pinus Larix L. — Nelle selve di Abeti dell’alto Appen- nino Sestola (Rival), Alpe di Cusna sopra Civago! Maggio. 1305. P. Picea L. — Abies pectinata Caruel, Prodr. p. 587; P. Abîes Re, Prodr. p. 108; Re, Viaggio p. 22. — Se- stola, Fiumalbo (Riva!), Boscolungo (Car.). Selva del Pizzetto sul Ventasso (Re). Maggio. 1306. P. sylvestris L. — Re, Prodr. p. 108; Re, Viaggio p. 22; Bertoloni, FI. ital. X, p. 257. — Quà e là nel colle e nel monte. Montegibbio! Pavullo! selva del Piz- zetto sul Ventasso (Re), lungo la via di Castelnuovo ne’ Monti nell’ Appennino reggiano, nella selva tra il monte Quaderno e la Casina (Bertol.). Maggio. 176 MONOCOTILEDONI, ldrocaridee. 1307. Hydrocharis Morsus-rauae L. — Fosse intorno a Gon- zaga! Valle la Veniera! S. Benedetto Po! Luglio. Alismacee. 1308. Alisma Plantago L. — Re, Prodr. p. 41; Re, Viaggio p. 19. Comune nei fossati e nei luoghi paludosi do- vunque. Rolo! S. Felice! Reggiolo! Fabbrico! contorni di Modena! Montese! Fiumalbo! Lago Ventasso (ROL, Giugno, Luglio. 1309. A. ranunculoides L. — Bertoloni, FI. ital. IV, p. 282. — S. Benedetto Po (Bertol.), Valli di Fabbrico! paludi presso Rubiera! S. Anna! Castelfranco! Giugno. 1310. Sagittaria sagittaefolia L. — Re, Prodr. p. 105. — Co- mune nei fossati, nei luoghi paludosi, nelle risaje ecc. Reggiolo! Rolo! Fabbrico! Gonzaga! S. Benedetto Po! Castelfranco! Lago Budellone sul Cimone, Lago Di tignano (Riva!). Giugno-Settembre. Butomacee. 1311. Butomus umbellatus L. — Re, Prodr. p. 45. — Valli di Rolo! Reggiolo! Novi! S. Benedetto Po! Sermide! ecc. Maggio-A gosto. Giuncaginee. 1312. Triglochin palustre L. — Paludi del lago Ventasso! Luglio. età fre ira (5 i : 5 3 3 A È R' Ì 1313 1314 1315 1316. 1317 1313. P. pusillum L. — ? P. gramineus Vitman, Ist. p. 7. 1319 1320 1321 1322 1323 1324 Potamee. . Potamogetona crispum L. — Valle la Veniera 177 presso Reggiolo! contorni di Modena! lungo il Canaletto a Rubiera! Cognento! Giugno-Settembre. . P. densum L. — Fossati intorno a Modena! Villa Freto! Giugno. . P. lucens L. — Valli di Rolo! di Novi! S. Benedetto Po! Maggio. P. natans L. — Nei fossati in Villa S. Faustino presso Modena! pantaneti lungo l’ argine di Secchia presso Rubiera! S. Benedetto Po! Castelluccio di Montese (Rival!), Lago Ventasso! Giugno-Luglio. . P. pectinatum L. — Fossati e canali nei dintorni di Modena! nel Canaletto presso Rubiera! Carpi! Maggio-Giugno. Cortile! — Fosse nei contorni di S. Felice! Paduli in Villa Cognento! Lago Pratignano (? Vitman). Agosto. Giugno, . Zaunichellia palustris L. — Nei fossati dei contorni di Modena! Nonantola! Montese! Giugno-Agosto. Najadee. . Najas graminea Des. — Nelle Risaje della valle niera presso Reggiolo alla Rotta! Luglio. la Ve- . N. major L. — Fosse nella valle la Veniera presso la Rotta! Settembre. . N. minor All. — Colle precedenti! Luglio. Lemnacee. . Lemna gibba L. — Nei fossati, nei maceri della nelle acque stagnanti dovunque. Giugno. canepa, . L. minor — Comune nelle acque stagnanti come la precedente in tutta la regione. Luglio, Agosto. 12 178 1325. L. trisulca L. — Valle la Veniera presso Reggiolo! S. Be- nedetto Po! paludi in Villa Albareto! alla Crocetta nei dintorni di Modena! Giugno, Luglio. Tifacee. 1326. Typha angustifolia L. — Nelle paludi e nelle risaje. Paludette lungo la Ferrovia vicino a Modena! Panta- neti e risaje in Villa Albareto! Valli di Novit Miran- dola! S. Benedetto Po! Luglio. 1327. T. latifolia L. — Re, Prodr. p. 102; Re, Viaggio p. 19. — Nelle stesse località colla precedente. Lago Ven- tasso (Re). Luglio. 1328. 7. minima Hopp. — 7. minor Bertoloni, FI. ital. X, p. 26. — Pantani lungo la Secchia presso il bosco di Campogalliano! Giugno. 1329. Spargenium minimum Fries (fide Arcangeli, Comp. p. 724). — Lago del Greppo all’Abetone! Lago Baccio (Riva!). Agosto. 1330. S. ramosum Huds. — Re, Prodr. p. 102. — Dintorni di Modena! fosse di Nonantola! valli di Rolo, Gua- stalla! S. Benedetto Po! Sermide! Lago Budellone sul Cimone! Giugno-Agosto. 1331. S. simplex Huds. — Lago di Pratignano (Riva!). Luglio. Aroidee. *1332. Dracunculus vulgaris Schott. — Ci fu assicurato che questa specie è stata trovata a Scandiano e nei din- torni di Modena. Noi però non l’abbiamo peranco veduta. Maggio. 1333. Arum italicum L. — Lungo le sponde dei fossati sulla strada di Cognento! Valli di S. Anna! Montefiorino! Vallestra! Pavullo! Maggio. 1334. A. maculatum L. — Ventasso! Giugno. 13385. Acorus Calamus L. — Re, Prodr. p. 40; Bertoloni, FI. ital. IV, p. 170. — Fosse intorno al forte di Castel- ace £ 179 franco! (Bertol.), presso la strada detta il Corletto tra Cognento e Cittanova presso Modena! Lago Ven- tasso (Re). Maggio, Giugno. Orchidee. 1336. Orchis coriophora L. — Paludi di S. Anna! boschi di Campogalliano e di Rubiera! Maggio, Giugno. 1337. O. fusca Jacq. — Argini di Secchia presso Modena! bo- sco di Campogalliano! intorno al forte di Castelfranco! colli di Sassuolo! Maranello! Mandriole! Montefiorino! Aprile, Maggio. 1338. O. globosa L. — Caruel, Prodr. p. 603. — Nei prati e nei pascoli montani. Pavullo! Fiumalbo (Riva!), Bosco- lungo, Tre Potenze (Car.), Valle di Riarbero! Alpe di Succiso! Luglio, Agosto. 1339. O. incarnata L. — Valli di S. Anna! prati elevati sopra Fiumalbo! Montese al Lago Bracciano (Riva!). Mag- gio-Luglio. "1340. O. latifolia L. — Re, Viaggio p. 20. — Ronconuovo sul Ventasso (Re). Luglio. 1341. O. laxiflora Lamk. — Nei luoghi umidi in tutta la re- gione. Tagliati in Villa Albareto! lungo il Canaletto al bosco di Rubiera! prati di S. Clemente! di Cortile presso Carpi! sopra Vignola! Salto di Montese! Aprile- Maggio. Vv. Tabernaemontani Gm. — Prati intorno le mura di Carpi! Aprile. 1342. O. maculata L. — Re, Viaggio p. 20; Caruel, Prodr. p. 605. — Nei boschi e nei prati del colle e del monte. Querceti a Livizzano! Montese (Riva!), dintorni di Fiumalbo! ed alle Lazze (Riva!), Ventasso! (Re), Bo- scolungo (Car.), Valle di Riarbero! Alpe di Succiso! Maggio-Luglio. 3 1343. O. mascula L. — Re, Prodr. p. 100; Re, Viaggio p. 20. — Nei prati e boschi montani. Alle Lazze tra Fiu- malbo e Pievepelago (Riva!), Ventasso! (Re). Aprile- Luglio. 180 1344. O. militaris L. — Re, Viaggio p. 20. — Colli di Sas- suolo! alle Lazze tra Fiumalbo e Pievepelago! Ron- conuovo sul Ventasso (Re). Maggio-Luglio. 1345. O. Miorio L. — Re, Prodr. p. 100; Re, Viaggio p. 20. — Comune dovunque nei boschi e nei luoghi incolti. Prati intorno al forte di Castelfranco! lungo l’ argine di Secchia al bosco di Rubiera! colli di Sassuolo! Man- driole! Montefiorino! Salto di Montese! Aprile-Maggio. A Castelfranco colla specie trovansi le varietà a fiore bianco e carnicino. 1346. O. pallens L. — Castagneti a Monteficrino! Montese alle Fornaci (Riva!). Aprile. 1347. O. provincialis Balbis. — Colli di Vignola! di Castel- vetro! querceti di Livizzano! Montefiorino! Montese e Semelano! Aprile, Maggio. 1348. O. sambucina L. — Prati e pascoli montani. Ventasso! Fiumalbo! Cimone! Valle di Riarbero! Alpe di Succiso! Giugno. v. purpurea Koch. — Colla specie negli stessi luoghi e tempo. 1349. O. sphaerica M. B. — Prati sotto l’ Abetone verso Fiu- malbo! Alpe di Mommio! Maggio, Luglio. 1350. O. tephrosanthos Vill. — O. Simîa Re, Viaggio p. 20. — Bosco di Campogalliano! colli di Sassuolo! Man- driole! Montefiorino! Ronconuovo sul Ventasso (Re). Maggio, Giugno. Il Re sul Ventasso e noi nel bosco di Campo- galliano abbiamo trovata la varietà a fiore bianco. 1351. O. ustulata L. — Re, Viaggio p. 20. — Prati intorno a Castelfranco! nei colli sopra Miliara nel Reggiano nel luogo denominato il Crocicchio! presso il Cerreto! Ronconuovo sul Ventasso! (Re). Giugno, Luglio. 1352. O. variegata All. — Prati intorno a Castelfranco! bosco di Rubiera lungo l’ argine di Secchia! colli di Sas- suolo! Montefiorino! Aprile, Maggio. 1353. Anacamptis pyramidalis Rich. — Orchis pyramidatis Re, Viaggio p. 20. — Montegibbio! Vignola! Renno! 181 tra Montalto e Pavullo! Ronconuovo sul Ventasso (Re). Aprile-Giugno. 1354. Gymnadenia albida Rich. — Caruel, Prodr. p. 535; Sa- lyrium albidum Vitman, Ist. p. 14; Bicchia albida Parlatore, Fl. it. III, p. 897. — Nei prati e nei pa- scoli dell’ alto monte. Falde del Cimone! Tre Potenze! (Car.), Cimone di Caldaja (Vitm.), Ventasso! Pian dei Lagaccioli nell’ Appennino modenese (Parlat.). Giugno, Luglio. 1355. G. conopea R. Br. — Caruel, Prodr. p. 596; Orchis conopsea Re, Viaggio p. 20; Bertoloni, Flor. ital. IX, p. 562. — Boschi di Rubiera e Campogalliano! luoghi umidi lungo la Secchia! Prati del Cimone! Ronco- nuovo sul Ventasso (Re), Madonna dell’ Acero (Bertol.), Boscolungo, Tre Potenze, Rondinajo (Car.), valle di Riarbero! Alpe di Succiso! Maggio, Giugno. v. alpina. — Prati alle falde del Cimone! Giugno. *1356. Himanthoglossum hircinum Rich. — Satyrîum hirci- num Re, Prodr. p. 110; Re, Viaggio p. 20. — Sui colli e sui monti ombrosi. Ronconuovo sul Ventasso (Re). Estate. 1357. Coeloglossum viride Hartm. — Caruel, Prodr. p. 596; Cocconi, Contrib. p. 11; Peristylus viridis Bertoloni, FI. ital. IX, p. 570. — Nei prati e nei boschi montani. Montese! alle Lazze tra Fiumalbo e Pievepelago! Ventasso! Cupola di Scaffajolo (Bertol.), Corno alle Scale (Cocc. Car.). Maggio-Luglio. 1358. Platanthera bifolia Rich. — Orchis difolia Re, Prodr. p. 100; Re, Viaggio p. 20. — Nei boschi del colle, e del monte. Colline di Sassuolo! Montegibbio! alle Lazze sopra Fiumalbo (Riva!), Ronconuovo sul Ventasso (Re). Maggio-Luglio. 1359. P. chlorantha Custor. — Nei boschi in tutta la regione. Bosco di Nonantola! colli di Sassuolo! Maranello! Pa- vullo! Fiumalbo! Maggio, Giugno. 1360. Ophrys apifera Huds. — Bosco della Saliceta a S. Fe- licel colli di Sassuolo! Vignola! Castelvetro! Giugno. 16p; 1361. O. arachnites Reichdt. — Re, Viaggio p. 20. — Intorno 1362. 1363. 1364. 1365. al forte di Castelfranco! bosco di Rubiera! colli di Sas- suolo! di Vignola! Montese ai Pratacci! Pavullo! Ron- conuovo sul Ventasso (Re). Aprile-Giugno. A Castelfranco ed a Ronconuovo (Re) trovasi an- che la varietà a fiori bianchi. O. aranifera Huds. — Prati intorno alla fortezza di Castelfranco! Salto di Montese (Riva!). Aprile, Maggio. O. Bertolonii Moretti. — Luoghi aridi sui colli di Sas- suolo! di Buzzano sopra Scandiano! Salto di Montese! | Maggio. O. funerea Viv. — Nei luoghi sterili sui colli di Sassuolo! Aprile, Maggio. O. muscifera Huds. — Boschi di Rubiera e Campogal- liano! colli di Montegibbio! Maranello! Salto di Montese! Maggio. 1366. Aceras anthropophora R. Br. — Montese! Pavullo! Abe- tone (Riva!). Maggio. 1367. Serapias cordigera L. — Nel Querceto Bontempelli a Castelvetro! Maggio. 1368. S. pseudo-cordigera Moricand. — ? S. Lingua Re, Viaggio p. 20. — Prati intorno al forte di Castelfranco! Bosco Bontempelli a Castelvetro! Ronconuovo sul Ventasso (Re?), Aprile, Maggio. 1369. Epipogon aphylius Asch. — £. Gmetini Caruel, Prodr. p. 595. — Nei boschi all’ Abetone (Riva! Car.). Lu- glio, Agosto. 1370. Limodorum abortivum Swartz. — Orchis abortiva Re, Viaggio p. 20. — Colli di Maranello! di Sassuolo! Val- lestra! Fiumalbo! Ronconuovo sul Ventasso (Re). Giu- gno, Luglio. 1371. Cephalanthera pallens Rich. — Parlatore, FI. ital. III, p. 349. — Guastalla (Parlat.), colli di Maranello! Val- lestra! Pavullo! Barigazzo! Giugno, Luglio. 1372. ©. rabra Rich. — Caruel, Prodr. p. 592; Seraptas rubra Re, Viaggio p. 6. — Villa Freto! al bosco Bertoni lungo Secchia! Colli di Montegibbio! Marola! (Re), 1373. 1374. 1375. 1376. 1377. 1378. 1379. 1380. 1381. 1382. 183 Vallestra! Montese! Montalto! Barigazzo! Fiumalbo! Boscolungo (Car.) Giugno, Luglio. Epipactis latifolia All. — Bertoloni, FI. ital. IX, p. 6283; Caruel, Prodr. p. 593; Serapias latifolia Re, Viag- gio p. 20. — Paludi di S. Anna! colli di Scandiano! Salto di Montese! Selva dell’ Abetone! (Car.), tra Jola e le Chiesine (Bertol.), Ronconuovo sul Ventasso (Re). Maggio-Agosto. E. microphylla Ehrh. — Renno! Molino della Rotta nel- l’appennino modenese presso Renno! Giugno, Luglio. E. palustris Crantz. — Serapias palustris Re, Viaggio p. 20; S. longifolia Re, Viaggio p. 20. — Prati umidi e rive dei fossati presso Rubiera! lungo il Canaletto al bosco di Campogalliano! prati intorno a Castel- franco! Ronconuovo sul Ventasso (Re). Giugno, Luglio. E. rubiginosa Gaud. — Alto appennino sopra Fiumalbo! Luglio. Listera cordata R. Br. — Caruel, Prodr. p. 504. — Tra gli abeti nei dintorni di Fiumalbo (Riva!), Abetaje di Boscolungo (Car.). Giugno, Luglio. L. ovata R. Br. — Caruel, Prodr. p. 594; Ophrys ovata Vitman, Ist. p. 36; Epipactis ovata Re, Prodr. p. 101. — Boschi di Rubiera! Colli di Montegibbio! Guiglia! Montalto! Pavullo! Fiumalbo! (Vitm.), Boscolungo, Ci- mone di Caldaja (Car.), prati sopra Culagna! Maggio- Luglio. Neottia Nidus avis Rich. — Caruel, Prodr. p. 593; Ophrys Nidus avîs Re, Viaggio p. 20. — Tra gli abeti a Civago! Ronconuovo sul Ventasso (Re), Valle di Riarbero! Abetone! (Car.). Giugno, Luglio. Spiranthes aestivalis Rich. — Luoghi umidi e paludosi. Bosco di Rubiera! Valli di S. Anna! Giugno. S. autumnalis Rich. — Argini del Panaro al Serraglio presso il Finale! Salto di Montese (Riva!). Settembre, Ottobre. Corallorhiza innata R. Br. — Bertoloni, FI. ital. IX, p. 635; Caruel, Prodr. p. 595. — Alpe di Faidello so- 184 1383. 1384. 1385. 1386. 1387. Ù 1388. 1389. 1390. pra Fiumalbo! Abetone! (Car.), alla Caduta della Dar- dagna (Bertol.). Giugno, Luglio. Iridee. Crocus vernus All. — Caruel, Prodr. p. 609. — Montese, Jola, Fiumalbo (Riva!), Abetone! Rondinajo (Car.). Maggio. . Vv. parvîflorus Gay. — Prati sopra Fiumalbo! Aprile, Maggio. Gladiolus segetum Gawl. — G. communis Re, Prodr. p. 9; Re, Viaggio p.9. — Comunissimo fra i seminati in tutta la regione. Dintorni di Modena! bosco di Cam- pogalliano! Reggiolo! colli di Sassuolo! Pavullo! Bisman- tova (Re). Maggio, Giugno. i Iris germanica L. — Re, Prodr. p. 10. — Qua e là sui muri dei castelli e delle case. Boschi di Rubiera! Cam- pogalliano! Castellarano! S. Valentino! Spilamberto (Re). Maggio. I. graminea L. — Colline presso Vignola! Maggio. I. Pseudo-Acorus L. — Re, Prodr. p. 10. — Fossati e luoghi umidi paludosi in tutta la regione, massime al piano. Dintorni di Modena! alle Quattro Torri (Re), S. Felice! Novi! Mirandola! Sermide! Maggio. I. foetidissima — Re, Prodr. p. 10. — Nei luoghi om- breggiati e innondati. Comune. Il Re, Viaggio p. 16, indica del monte Ventasso l’ I fiorentina L. Non avendola mai riscontrata nella nostra regione, dubitiamo dell’ esattezza della diagno- sticazione. È più probabile possa trattarsi dell’ LZ. pa/- lida Lamk. Narcissus biflorus Cust. — Nei Tagliati di villa Albareto! campi in villa Collegara! colli di Fiorano! Maggio. N. incomparabilis Cust. — Ai fontanazzi e nei campi in Villa Cognento! Salto di Montese alla Ca di Tonno (Riva!). Marzo, Aprile. A Cognento trovasi mescolata colla specie una forma a perigonio assai più grande e quasi bianco. OSIEVI ATEI CIO ATI TE 185 1391. N. poeticus L. — Cocconi, Terzo Contrib. p. 36. — Ar- gini di Secchia in Villa Freto! bosco di Campogalliano! Mandriole! Montefiorino! Pavullo! Fiumalbo! (Rival), Jola, Maserno e Castelluccio di Montese (Cocc.). Alpe di Succiso! Aprile-Luglio. 1392. N. Pseudo-Narcissus L. — Campi coltivati ai Fontanazzi in Villa S. Faustino! Saliceta Panaro! Villa Cognento! Villa Colombaro! Marzo. Abbonda colla specie tipica la varietà a fiore doppio. 1393. N. spiralis Parl. — Campi coltivati a mezzodì di Sassuolo appena fuori dell’ abitato nel fondo Giacobazzi! Marzo. Questa specie non era stata fino ad ora indicata che dei dintorni di Palermo dal Parlatore, il quale però non dubita ch’ essa sia în altri paesi della regione mediterranea, essendo stata confusa con il Narcissus Tazzetta. ( Parlatore, FI. ital. III, p. 153). 1394. N. Tazzetta L. — Salto di Montese (Riva!). Maggio. 1395. Leucoium aestivum L. — Valli di Rolo! di Novi! e prati umidi a Cortile presso Carpi! Aprile. 1396. L. vernum L. — Erinosma vernum Cocconi, Terzo Con- trib. p. 35. — Alle Lazze tra Fiumalbo e Pievepelago (Riva!), Montese (Cocc.). Marzo. 1397. Galauthus nivalis L. — Re, Viaggio p. 21. — Fiumalbo (Riva!), Ronconuovo sul Ventasso (Re). Aprile, Maggio. Asparagacee. 1398. Asparagus acutifolius L. — Re, Prodr. p. 39; Re, Viag- gio p. 10. — Colli sopra Pujanello! colli di Scandiano presso Gesso! Bismantova (Re). Agosto. 1399. A. officinalis L. — Re Prodr. p. 39. — Bosco di No- nantola! Rubiera! Campogalliano! Sermide! Giugno. 1400. A. tenuifolius Lamk. — Colli di Montegibbio! Vignola! Maggio. 1401. Streptopus amplexifolius L. — SS. distortus Caruel, Prodr. p. 625. — Fiumalbo! Cimone! Abetone (Car.). Luglio. 186 1402. Paris quadrifolia L. — Re, Prodr. p. 44; Re, Viaggio p. 20; Bertoloni, FI. ital. IV, p. 891; Caruel, Prodr. 626. — Salto di Montese al Lago Bracciano! Fiumalbo! Abetone! (Car.), Madonna dell’ Acero (Bertol.), Ven- tasso (Re). Maggio-A sosto. "1403. Convallaria majalis L. — Caruel, Prodr. p. 624. — Ci- mone di Caldaja (Car.). Giugno. 1404. Polygonatum multifiorum All. — Caruel, Prodr. p. 625; 1405. P. 1406. P. Convallaria multiflora Re, Prodr. p. 39. — Jola di Montese! Acero! (Riva!), Boscolungo (Car.). Maggio- Agosto. officinale All. — Convallaria Polygonatum Re, Prodr. p. 39; Re, Viaggio p. 20. — Querceti di Livizzano! Maserno, Semelano di Montese (Rival), Ronconuovo sul Ventasso (Re), prati alle falde dell’ Alpe di Succiso! Maggio-A gosto. verticillatum All. — Caruel, Prodr. p. 625. — Con- vallaria verticillata Re, Viaggio p. 21. — Fiumalbo! Civago! Ronconuovo sul Ventasso (Re), Boscolungo (Car.). Giugno, Luglio. 1407. Ruscus aculeatus L. — Re, Prodr. p. 115; Re, Viaggio p. 11. — Colli di Montegibbio! Valle Urbana! ecc. Mon- tese! Semelano! Bismantova. (Re). Marzo-Giugno. Il Re, Prodr. p. 118, dice d’aver raccolta nel- l’ estate nelle siepi dei monti la Smil/ax aspera, che è propria della regione calda dell’ Italia. Dubitiamo quindi assai di questa determinazione. Dioscoree. 1408. Tamus communis L. — Re, Prodr. p. 113; Re, Viaggio p. 8. — Nelle siepi e nei boschetti. Tra Vignola e Guiglia! Colli di Scandiano! Montegibbio! bosco di Campogalliano! Montese al Mingolino ed al Salto! Bi- smantova (Re), Madonna dell’ Acero (Riva!). Maggio. 187 Gigliacee. * 1409. Tulipa Celsiana DC. — Caruel, Prodr. p. 628. — Nelle 1410. 1411 1412. 1413. 1414. 1415. 1416. 1417. 1418. 1419. parti più elevate del monte Rondinajo (Car.). Maggio, Giugno. T. Oculus solis Saint-Amans. — Casinalbo! campi col- tivati presso Carpi! Aprile. T. sylvestris L. — Comunissima al piano ed al colle nei seminati e nelle rive erbose. Aprile, Maggio. Lilium bulbiferum L. — Contorni di Fiumalbo (Rival). Giugno. v. croceum Chaix. — Villa Minozzo! Vallestra! Alpe di Succiso! Lago Cerretano! Giugno, Luglio. EL. Martagoa L. — Re, Prodr. p. 39; Caruel, Prodr. p. 630. — Prati montani alle falde del Cimone! Mon- tese! Acero (Riva!), Boscolungo, Corno alle Scale (Car.), Vallestra! Lago Cerretano! Alpe di Succiso! Luglio- Settembre. Sopra Culagna trovammo la varietà a fiore bianco. Erythronium Bens Canis L. — Castagnetì sui colli di Sassuolo a Valle Urbana! Salto di Montese (Riva!). Marzo. Asphodelus albus L. — Bertoloni, FI. ital. IV, p. 122; Caruel, Prodr. p. 643; A. ramosus Re, Viaggio p. 20. — Prati del Cimone! Ronconuovo sul Ventasso (Re), Boscolungo (Car.), falde dell’ Alpe di Succiso! Giugno. Anthericum Liliago L. — Bosco di Rubiera! colli di Castelvetro! Pietra di Bismantova! Maggio, Giugno. Paradisia Liliastrum Bertol. — Fiumalbo! Foce a Giovo! Ospitaletto (Riva!). Giugno. Ornithogalum narbonrense L. — Lungo i fossati ed i luoghi freschi nei dintorni di Modena! nei campi a S. Felice! Novi! colli di Sassuolo! Castelvetro! Rotte- glia! Giugno. O. pyrenaicum L. — Falde del Cimone! prati sotto il Lago Cerretano! Alpe di Succiso! Luglio. 183 1420. O. umbellatum L. — Comune nei campi e luoghi erbosi in tutta la regione. Valli di Novi! dintorni di Modena, Montese! Aprile. 1421. Gagea arvensis R. et Sch. — Campi nei dintorni di Modena! Cognento! Colli di Sassuolo! Valle Urbana! Fiumalbo, Salto di Montese (Riva!). Marzo, Aprile. "1422. G. Liottardi Schlg. — Ornîthogalum fistulosum Ber- toloni, Fl. ital. IV, p. 90. — Madonna dell’ Acero (Bertol.). Giugno, Luglio. 1423. G. lutea L. — Ornîthogaium luteum Bertoloni, FI. ital. IV, p. 89. — Alle Lazze tra Fiumalbo e Pieve- pelago (Rival), Cimone (Bertol.). Aprile. 1424. Scilla bifolia L. — Caruel, Prodr. p. 634. — Ligorzano! (Fiori!), Fiumalbo! alle Lazze tra Fiumalbo e Pievepe- lago (Riva!), Semelano di Montese! Lago Bracciano! Rondinajo, Corno alle Scale (Car.). Aprile, Maggio. 1425. Allium acutangulum Schrad. — Cocconi, Terzo Contrib. p. 36. — Lungo le sponde dei fossati e nei luoghi umidi dei dintorni di Modena! nei paduli a Villa Co- gnento! Semelano di Montese! (Cocconi). Luglio. *1426. A. fallax Don. — Caruel, Prodr. p. 639; Caruel, Suppl. p. 48. — Rondinajo, Cimone di Caldaja, Alpe di Mom- mio (Car.). Luglio, Agosto. 1427. A. nigrum L. v. magicum DC. — Paduli in Villa San Faustino! Campi in Villa Cognento! Castelfranco! Sassuolo! Aprile. “1428. A. ochroleucum W. et K. — Caruel, Prodr. p. 639. — Alta cima del Rondinajo (Car.). Agosto. 1429. A. paliens L. — A Casinalbo nei campi (Frignani!), colli di Sassuolo! Semelano di Montese (Riva!). Luglio, Agosto. *1430. A. Schoenoprasum L. — Caruel, Prodr. p. 641. — Alta cima del Corno alle Scale (Car.). Luglio. 1431. A. sphaerocephalum L. — Caruel, Prodr. p. 641. — Tra Rotteglia e Vallestra! nei campi a Fiumalbo! Bosco- lungo (Car.). Luglio 1432. A. ursinum L. — Fiumalbo (Riva!), Pian Cavallaro sul Cimone! Verso il Lago Cerretano (Fioril). Luglio. 1433 1434. 1435. 1436. 1437. 1438. 189 . A. vineale L. — Re, Viaggio p. 16. — Nelle macchie presso Nonantola! Ventasso (Re). Luglio. v. compactum Thuill. — Fra i seminati nelle valli di Fabbrico! dintorni di Modena! Giugno. Oltre queste specie spontanee di A//#um si possono ricordare le seguenti coltivate abbondantemente da noi: A. ascalonicum L., A. Caepa L., A. fistulosum L., A. Porrum L., A. sativum L. Muscari comosum Mill. - Hyacinthus comosus Re, Viag- gio p. 9; Bellevalia comosa Caruel, Prodr. p. 635. — Dintorni di Modena! Novi! Campogalliano! Montar- done (Fiori!), Sassuolo! Bismantova (Re), Boscolungo (Car.). Maggio. M. racemosum Mill. — Comunissimo dovunque. Contorni di Modena! Montese! Sestola! Marzo-Maggio. Bellevalia romana Reichb. — Hyacinthus romanus Ber- toloni, FI. ital. IV, p. 159. — Comunissima sopratutto al piano. Lungo la via Emilia (Bertol.), dintorni di Modena! Tagliati d’ Albareto! Castelfranco! Prati di Cortile e S. Clemente presso Carpì! Montefiorino! Aprile Colchicacee. Colchicum alpinum DC. — Parlatore, FI. ital. III, p. 194; Caruel, Prodr. p. 645. — C. autummale var. x, Ber- toloni, Fl. ital. IV, p. 271. — Nei prati montani in tutta la regione. Cervarola! Fiumalbo! tra Corneta e Fanano (Bertol.), Cimone (Parlat.), Alpe di Succiso! Acero (Bertol.), Alpe di Soraggio (Parlat.), Boscolungo, Tre Potenze (Car.). Fior. in Luglio, Agosto, fruttifica in Maggio. C. autumnale L. — Re, Prodr. p. 41; Re, Viaggio p. 20; Caruel, Prodr. p. 645. — In tutta la regione. Lungo l’ argine di Secchia! Campogalliano! Carpi! S. Clemente! Casinalbo! Salto di Montese! Ronconuovo sul Ventasso! (Re), Boscolungo (Car.). Agosto-Ottobre, i frutti in primavera. 190 1489. Veratrum album L. — v. Lobelianum Koch. — Caruel, Prodr. p. 646; V. Lobelianum Bertoloni, FI. ital. -X, p. 403. — Comune in tutto l alto appennino. Cimone sopra Fiumalbo! Acero (Riva! Bertol.), Ventasso! Lago Cerretano! Alpe di Succiso! Boscolungo, Tre Potenze, Cimone di Caldaia (Car.). Luglio. Il Re, (Viaggio p. 21) indica della Grotta del Ventasso il Bul/bocodium vernum L. Essendo questa pianta rarissima e conosciuta finora soltanto delle Alpi, dobbiamo escluderla dalla nostra Flora. Giuncacee. *1440. Suncus alpinus Vill. — Caruel, Prodr. p. 654. — Bosco- lungo, Rondinajo (Car.). Luglio. 1441. I. bufonius L. — Re, Viaggio p. 19; Bertoloni, FI. ital. IV, p. 191. — Comune nei luoghi umidi in tutta la regione. Sassuolo! Colli di Castelvetro! Fiumalbo! Montese al Salto ed ai Pratacci (Riva!), Ventasso (Re), Acero (Bertol.), Boscolungo (Car.). Maggio-Agosto. 1442, I. compressus Jacq. — Caruel, Prodr. p. 653; Cocconi, Contr. p. 10; /. bu/bosus Re, Viaggio p. 6. — Letto del Crostolo sopra Vezzano (Re), paludi a Jola di Mon- tese (Riva! Cocc.), Boscolungo (Car.). Luglio, Agosto. 1443. I. conglomeratus L. — Re, Prodr. p. 40; Re, Viaggio p. 18; Bertoloni, FI. ital. IV, p. 177. — Salita al Libro Aperto! Acero (Bertol.), Ventasso (Re). Luglio. 1444. I. diffusus Hopp. — Cocconi, Contrib. p. 10. — Luoghi umidi lungo la strada tra Sestola e Fanano! Montese al Salto (Riva! Cocc.), ai Pratacci (Riva!). Luglio, Agosto. 1445. I. efusus L. — Re, Prodr. p. 40; Bertoloni, FI. ital. IV, p. 178. — Fiumalbo! Jola di Montese (Riva!), S. Pel- legrino modenese (Bertol.). Luglio, Agosto. filiformis L. — Parlatore, FI. ital. II, p. 332; Caruel, Prodr. p. 652. — Tre Potenze! Rondinajo, Boscolungo (Car.), Pian dei Lagotti (Parlat.), Alpe di Succiso! Luglio. 1446. I 1447. I 1448. I 1449. I 1450. I. 1451. I. 191 glaucus Ehrh. — Lungo i ruscelli a. Fiumalbo! Valle del Ripiano al Corno alle Scale (Rival). Luglio, Agosto. lamprocarpus Ehrh. — Caruel, Prodr. p. 653. — Pa- ludi prosciugate lungo il Canaletto presso Rubiera! Valli di Novi! S. Benedetto Po! Sermide! dintorni di Fiumalbo! Boscolungo (Car.), Ventasso! Giugno, Luglio. obtusiflorus Ehrh. — Paludi in Villa S. Faustino presso Modena! Rubiera! Luglio, Agosto. sylvaticus Reichrd. — / articulatus v. bd, Bertoloni, FI. ital. IV, p. 198. — Ruscelli e luoghi umidi al Salto di Montese e al Lago Bracciano, a Fiumalbo (Rival), Madonna dell’ Acero (Bertol.). Giugno, Luglio. triidus L. — Caruel, Prodr. p. 651. — Luoghi umidi nei monti elevati. Cimone (Riva!), Lago Santo! Alpe di Cusna! Rondinajo, Tre Potenze, Libro Aperto (Car.), Corno alle Scale Riva! (Car.), Alpe di Succiso! Luglio. 1452. Luzula albida DC. — ? L. pedemontana Caruel, Prodr. 1453. L. p. 647. — Montese, Lago Bracciano (Riva!), Appen- nino reggiano (Brignoli!), Civago! Boscolungo (Car.). Maggio-Luglio. campestris DC. — Bertoloni, FI. ital. IV, p. 215; Juncus campestris Re, Viaggio p. 18. — Cervarola, Corno alle Scale (Bertol.), Cimone! Montese al Salto (Riva!), Ventasso (Re). Maggio, Giugno. " 1454. E.fiavescens Gaud. — Caruel, Prodr. p. 646. — Bosco- 1455. L. 1456. L. 1457. L. lungo (Car.). Luglio. E'orsteri DC. — Prati intorno al forte di Castelfranco! castagneti a Valle Urbana presso Sassuolo! Montese al Lago Bracciano, Fiumalbo (Riva!). Maggio-Agosto. latea DC. — Bertoloni, FI. ital. IV, p. 214; Parlatore, FI. ital. II, p. 301; Caruel, Prodr. 648; Caruel, Suppl. p. 48. — Alte cime Appennine. Cimone! (Parlat. Bertol.), Libro Aperto! (Car.), Alpe di Cusna! Tre Potenze, Alpe di Mommio (Car.), Rondinajo, Pian dei Lagotti (Par- latore). Giugno, Luglio. multiflora Le). — L. erecta Caruel, Prodr. p. 649. — Prati sotto l’ Alpe di Mommio! Rondinajo, Boscolungo, Corno alle Scale (Caruel). Aprile-Luglio. v. congesta Koch. - Fiumalbo alle Fiancate (Riva!), Montevecchio sopra Civago! Luglio. 1458. L. maxima DC. — Caruel, Prodr. p. 649. — Montese al Lago Bracciano (Riva!), Fiumalbo, Civago lungo il Dolo! Ventasso! Boscolungo, Corno, Caldaja (Car.). Maggio-Luglio. 1459. L. nivea DC. — Caruel, Prodr. p. 648; Juncus niveus Re, Viaggio p. 18. — Dintorni di Fiumalbo! falde del Cimone! Montese al Salto ed al Lago Bracciano! Se- stola! Alpe di Cusna! Ventasso! (Re), Valle di Riar- bero! Boscolungo, S. Pellegrino (Car.). Maggio-Luglio. 1460. L. pilosa Willd. — Juncus pilosus Re, Viaggio p. 18; L. vernatlis Caruel, Prodr. p. 647. — Prati del Ven- tasso (Re), Boscolungo (Car.). Giugno, Luglio. 1461. L. spadicea DC. — Bertoloni, FI. ital. IV, p. 212; Par- latore, FI. ital. II, p. 297; Caruel, Prodr. p. 647; Ca- ruel, Suppl. p. 48. — Nell’alto Appennino, Cimone ( Bertol. Parlat.), Montevecchio sopra Civago! Alpe di Cusna! Corno alle Scale (Riva! Car.), Boscolungo, Alpe di Mommio (Car.). Giugno, Luglio. * 1462. L. spicata DC. — Bertoloni, FI. ital. IV, p. 219; Caruel, Prodr. p. 649. — Alte cime dell’ Appennino. Cimone (Bertol.), Tre Potenze, Boscolungo (Car.). Luglio. Ciperacee. "1463. Cyperus glaber L. — Cesati ecc., Comp. p. 94. — Gua- stalla lungo il Po (Comp.). Agosto, Settembre. 1464. C. fiavescens L. — Risaje nelle valli di S. Anna! Se- melano di Montese (Rival). Agosto, Settembre. 1465. C. fuscus L. — Valli di S. Anna! Saliceto Panaro! lungo Secchia nei paduli! Agosto, Settembre. 1466. C. longus L. — Re, Prodr. p. 10. — Paludi in Villa Albareto presso Modena! S. Anna! Novi! S. Benedetto Po! Sermide! Giugno-Settembre. 1467. C. Monti L. — Pantaneti nei contorni di Modena! S. Anna! Rubiera! Giugno-Settembre. - 193 1468. Schoenus nigricans L. — Paludi prosciugate lungo il Canaletto presso Rubiera! S. Anna! Novi! Reggiolo! Giugno. 1469. Cladium Mariscus R. Br. — Paludi e risaje. Paludi prosciugate lungo il Canaletto presso Rubiera! Giugno. 1470. Heleocharis ovata R. Br. f. minor. — Luoghi paludosi nella valle delle Tagliole presso Fiumalbo! Luglio. 1471. FI. palustris R. Br. — Caruel, Prodr. p. 673. — Pantani intorno a Modena lungo la ferrovia! Rubiera! Valli di Rolo! Novi! Boscolungo (Car.). Maggio. f. minor Schr. — Prati uliginosi sopra Fiumalbo (Riva!). Maggio. 1472. HI. uniglumis Link. — Paludi lungo la salita del Libro Aperto! Luglio. *1473. E. Zanardini Parlat. — Cesati ecc., Comp. p. 97. — Sabbie del Po a Guastalla (Comp.). Estate. 1474. Scirpus Holoschoenus L. — Re, Prodr. p. 19. — Comu- nissimo nelle paludi, nei fossati e nelle risaje in tutta la regione. Revere al Po! Dintorni di Modena! valle Urbana! Sassuolo! Ventasso al Lago (Re). Giugno, Luglio. v. australis Koch. — S. Anna! Valle Urbana! Paludi nei dintorni di Pavullo! Maggio. 1475. S. lacustris L. — Re, Viaggio p. 19. — Comune come il precedente. Dintorni di Modena! Nonantola! Valli di Novi! di Rolo! Casinalbo! Montese! Semelano! Ven- tasso al Lago (Re). Giugno, Luglio. 1476. S. maritimus L. — Re, Viaggio p. 19. — Nei fossati e nei paduli. Dintorni di Modena! Novi! S. Anna! Ru- biera! Maggio. 1477. S. Michelianus L. — Arene del Po a Luzzara! a S. Be- nedetto! Luglio. 1478. S. mucronatus L. — Comune nelle risaje e nelle paludi! Villa Albareto! valli di S. Anna! Agosto, Settembre. 1479. S. sylvaticus L. — Fossi della via Palasia e dintorni! Saliceta S. Giuliano (Fiori!), Pavullo! Fiumalbo (Riva!). Maggio, Giugno. 13 194 1480. S. Tabernaemontani Gm. — Sabbie abbandonate del fiume Panaro in Villa Collegara! Giugno. 1481. Blismus compressus Panz. — Caruel, Prodr. p. 673. — Paludi lungo la salita al Libro Aperto! falde del Ci- mone! Fiumalbo alle Fiancate (Riva!), Boscolungo (Car.), Ventasso! Lago Cerretano! Alpe di Succiso! Giugno, Luglio. 1482. Fimbristylis dichotoma Vahl. — Valli di S. Anna lungo il Panaro! Settembre. f *1483. Eriophorum alpinum L. — Vitman, Istor. p. 37. — Fonte dei Carboni presso Fiumalbo (Vitm.). Maggio. 1484. E. angustifolium Roth. — Bertoloni, FI. ital. I, p. 320; Cocconi, Contr. p. 9; E. polystachîon Re, Prodr. p. 10; Re, Viaggio p. 19. — Valli di S. Anna presso Modena! Fiumalbo a Cà di Gallo ed a Rotari (Riva!), Tre Po- tenze! Lago Ventasso (Re), Lago Scaffajolo (Cocconi), Lago del Barone nell’ Appennino modenese (Bertol.), Lago Cerretano sotto l’ Alpe di Mommio! Giugno- Agosto. v. minus Koch. — Tre Potenze! Luglio. 1485. E. latifolium Hopp. — Caruel, Prodr. p. 679; Cocconi, Contr. p. 9. — Prati umidi a Guiglia! Barigazzo! Ci- mone! Fiumalbo a Rotari (Riva!), Ventasso! Boscolungo (Car.), Acero (Cocconi). Maggio-Luglio. 1486. E. Scheuchzeri Hopp. — Caruel, Prodr. p. 679. — Lago Baccio! (Car.), Montevecchio sopra Civago! Luglio. "1487. Carex acuta L. — Re, Prodr. p. 103; Re, Viaggio p. 19; Bertoloni, FI. ital. X, p. 137. — Guastalla e lungo il Po (Bertol.), Lago Ventasso (Re). Agosto, Settembre. 1488, C. canescens L. — Caruel, Prodr. p. 681. — Prati e luoghi erbosi alle falde del Cimone! Lago Baccio (Carì.). Giugno, Luglio. 1489. C. Davalliana Sm. — Contorni di Fiumalbo! Luglio. *1490. ©. digitata L. — Caruel, Prodr. p. 685. — Corno alle Scale (Car.). Maggio-Luglio. 1491. €. distans L. — Valli di Rolo! comune lungo i fossati edi luoghi umidi nei dintorni di Modena! S. Faustino! Castelfranco! Montese al Salta! Aprile, Maggio. 1492 1493 1494. 1495. 1496. 195 . C. divisa Huds. — Castelfranco! Novi! Aprile. . C. divulsa Good. — Dintorni di Modena alla Villa Cro- cetta! Maranello! Sassuolo (Fiori!), Lago Cerretano! Aprile-Luglio. C. echinata Murr. — Caruel, Prodr. p. 681. — Fiumalbo (Riva!), Ventasso! Tre Potenze! (Car.), Montevecchio! Alpe di Mommio! Lago Cerretano! Giugno, Luglio. V. grypus Lk. — Piedi del Cimone! Luglio. C. elongata L. — Lago Cerretano sotto l’ Alpe di Mom- mio! Luglio. C. extensa Good. — Paludi prosciugate di Rubiera lungo il Canaletto! Luglio. * 1497. C. firma Host. — Bertoloni, FI. ital. X, p. 228. — Ci- 1498 1499 1500 mone (Bertol.). Luglio, Agosto. . €. frigida All — Luoghi umidi dell’ alto Appennino. Valle delle Tagliole presso Fiumalbo! Montevecchio sopra Civago! Alpe di Cusna! Luglio. . C. fulva Good. — Villa S. Faustino presso Modena (Fiori!), Libro Aperto (Riva!). Marzo, Agosto. . C. glauca Scop. — Villa S. Faustino presso Modena! Tagliati d’Albareto! Valli di S. Anna! bosco di Cam- pogalliano! Montese al Salto, ai Pratacci (Riva! ). Maggio. Vv. erythrostachys Hopp. — Fossati presso la sta- zione ferroviaria di Modena! Maggio. 1501. ©. Halleriana Asso. — Valle Urbana e colli di Sassuolo a Montegibbio! Marzo. 1502. €. hirta L. — Re, Viaggio p. 19; Caruel, Prodr. p. 693. 1503 1504 — Valli di Rolo! Contorni di Modena! colli di Castel- vetro al bosco Bontempelli! Montese! Civago! Tre Po- tenze! Boscolungo (Car.), Lago Ventasso (Re), Lago Cerretano! Maggio-Luglio. . C. leporina L. — Caruel, Prodr. p. 680. — Dintorni di Modena! Montese! Lago Scaffajolo! Abetone! Fiumalbo! Rondinajo, Boscolungo (Car.), Lago Cerretano! Ven- tasso! Giugno, Luglio. . C. longifolia Host. — Casinalbo (Fiori!). Aprile. 196 *1505. C. macrolepis DC. — Caruel, Prodr. p. 684. — Rondi- najo (Car.). Maggio, Luglio. 1506. C. maxima Scop. — Lungo i canali nelle Valli di S. Anna! Casinalbo! Maranello! colli di Castelvetro! Valle di Riarbero sopra Culagna! Maggio. 1507. €. montana L. — Ligorzano (Fiori!). Maggio. 1508. €. muricata L. — Re, Viaggio p. 19; Caruel, Prodr. p. 682. — Contorni di Modena! Tagliati in Villa Al- bareto! Saliceta Panaro al bosco Coccapani! Fiumalbo (Riva!), Boscolungo (Car.). Maggio, Luglio. 1509. €. nitida Host. — Sassuolo alle Casiglie (Fiori!), Fiu- malbo (Riva!). Maggio-Luglio. 1510. C. Oederi Retz. — Cocconi, Sec. Contr. p. 32; C. lava var. Caruel, Prodr. p. 690. — Prati umidi in tutta la regione. Valli di S. Anna! Cimone! Civago! Ventasso! Boscolungo (Car.), Corno alle Scale (Cocc.), Madonna dell’ Acero (Riva!), Lago Cerretano! Giugno-Agosto. 1511. €. pallescens L. — Caruel, Prodr. p. 688. — Cimone! Cusna! Boscolungo (Car.). Giugno. 1512. €. paludosa Good. — Bertoloni, FI. ital. X, p. 139. — Fossati nei dintorni di Modena! Tagliati in Villa d’Al- _ °_°’ Dbareto! Castelfranco (Bertol.). Maggio. 1513. C. paniculata L. — Bertoloni, FI. ital. X, p. 65; Re, Prodr. p. 683. — Quingentole, Guastalla (Bertol,), prati alle falde del Cimone! Boscolungo ( Caruel ). Aprile- Giugno. "1514. €. pilosa Scop. — Cocconi, Quarto Contrib. p. 27. — Madonna dell’ Acero (Cocconi). Maggio. "1515. ©. pilulifera L. — Caruel, Prodr. p. 684. — Corno alle Scale (Car.). Giugno. 1516. ©. praecox Schreb. — Re, Prodr. p. 103; Caruel, Prodr. p. 684. — Frequente lungo i margini dei fossati in tutta la regione. Dintorni di Modena! Argini di Sec- chia! Castelfranco! Montefiorino! Fiumalbo! Bosco- lungo (Car.), Lago Cerretano! Maggio-Luglio. 1517. C. Pseudocyperus L. — Montegibbio (Fiori!). Aprile. 1518. C. remota L. — Caruel, Prodr. p. 681. — Valli di S. Anna 197 (Fiori! ), colli di Castelvetro! Fiumalbo! Boscolungo (Car.), Lago Cerretano! Maggio, Giugno. 1519. C. riparia Curt. — Fossati intorno a Modena! Carpi! S. Clemente! Valli di Rolo! Bosco di S. Felice! ecc. Maggio, Giugno. *1520. C. sempervirens Vill. — Caruel, Prodr. p. 689. — Ron- 1523. 1528. dinajo, Tre Potenze, Libro Aperto, Boscolungo, Corno, Cimone di Caldaja (Car.). Giugno-Luglio. . C. stricta Good. — Villa S. Faustino presso Modena (Fiori!). Marzo. . C. sylvatica Huds. — Caruel, Prodr. p. 191; Cocconi, Contrib. p. 9; Id. Quarto Contr. p. 27. — Fiumalbo (Riva!), Boscolungo (Riva! Car.), Tre Potenze (Car.), Acero, Lago Scaffajolo (Cocc.). Aprile-Agosto. C. tomentosa L. — Valli di Rolo! Tagliati in Villa AI- bareto presso Modena! Villa Cognento! Nirano! Marzo- Maggio. . C. verna Chaix. — Salto di Montese (Riva!). Maggio, Luglio. . C. vesicaria L. — Re, Prodr. p. 104. — Paludi e luoghi umidi (Re), Lago Cerretano! Maggio-Luglio. . C. vulgaris Fries. — Caruel, Prodr. p. 687. — Fossati intorno a Modena! valli di S. Anna! Prati intorno a Castelfranco! Fiumalbo! Boscolungo, Rondinajo (Car.). A prile-Giugno. . C. vulpina L. — Re, Prodr. p. 103; Re, Viaggio TORE) . _— Carpi! dintorni di Modena! Villa Magreta! Sas- suolo! Jola di Montese ( Riva! ), Lago Ventasso (Re). Aprile-A gosto. Graminacee. Zea Mays L. — Coltivasi in tutta la regione sopratutto al piano. Giugno-Luglio. . Erianthus Ravennae Beauv. — Saccharum Ravennae Bertoloni, Fl. ital. I, p. 329. — Quingentole, Borgo- ‘ forte lungo il Po ( Bertoloni), Isola Schiavi di fronte a Sermide! Luglio-Settembre, 198 1530. 1531. 1532. 1533. 1534. 1585. 1536. 1537. 1538. 1539. 1540. 1541. 1542. Andropogon Gryllus L. — Re, Viaggio p. 11; PodZinia Grytlus Bertoloni, FI. ital. I, p. 465. — Prati di So- liera! Colli di Sassuolo! tra Castelfranco ed il Panaro! (Bertol.), Sparavara sul Ventasso (Re). Giugno, Luglio. A. Ischaemum L. — Re, Prodr. p. 116; Re, Viaggio p. 19. — Contorni di Carpi! prati a Soliera! Valli di S. Anna! Argini di Secchia presso Modena! Colli di Sassuolo! Salto di Montese! Prati del Ventasso (Re). Agosto, Settembre. Sorghum halepense Pers. — Andropogon halepensis Re, Prodr. p. 116. — Argini di Secchia presso il Ponte basso! dintorni di Modena! Valli di S. Anna! bosco di Campogalliano! Valli la Veniera presso Reggiolo! Giugno. S. saccharatum Pers. — Re, Prodr. p. 117. — Coltivasi qua e colà, ma meno del seguente. Luglio, Agosto. S. vulgare Pers. — Re, Prodr. p. 117. — Coltivasi per foraggio od altri usi qua e là in tutta la regione. Luglio, Agosto. Tragus racemosus Desf. — Luoghi sabbiosi lungo la Sec- chia presso Rubiera! Luglio. Panicum capillare L. — Concimaje ur il Ponte di S. Ambrogio presso Modena! Settembre. Sfuggito certamente a qualche giardino. P. Crus-Galli L. — Re, Prodr. p. 116. — Lungo i fos- sati e nei luoghi umidi sopratutto nelle risaje. Din- torni di Modena! Novi! Reggiolo! ecc., S. Martino di Montese (Riva!). Giugno-Agosto. P. sanguinale L. — Dintorni di Modena! Montese, S. Mar- ‘ tino (Riva!). Luglio. P. miliaceum L. — Re, Prodr. p. 110. — Si coltiva in ‘molti luoghi. Estate. Setaria glauca Beauv. — Campi nei dintorni di Modena! Giugno. S. verticiliata Beauv. — Contorni di Modena! Salto di Montese (Riva!). Luglio. S. viridis Beauy. — Panîcum viride Re, Viaggio p. 36. 199 — Contorni di Modena! Monti di Querzola (Re), din- torni di Fiumalbo! Luglio, Agosto. 1543. Phalaris arundinacea L. — Re, Viaggio p. 19. — Lungo i fossati presso Rubiera! lungo la via da Modena a Scandiano! Lago Ventasso (Re). Maggio-Luglio. v. picta L. — Montese al Salto (Riva), proba- bilmente coltivata. Maggio. *1544. P. canariensis L. — Re, Prodr. p. 11. — Nei campi intorno a Modena (Re). Luglio, Agosto. Diffusa col grano e colla coltivazione. Probabil- mente si tratta non già di questa specie, ma della vi- cina P. brachystachys Link, che secondo il Parlatore venne spesso confusa dagli autori itatiani colla ca- nariensis. 1545. Anthoxanthum odoratum L. — Re, Prodr. p. 8; Re, Viaggio p. 8; Caruel, Prodr. p. 700. — Comune nei prati di tutta la regione. Dintorni di Modena! Bi- smantova (Re), dintorni di Fiumalbo! Salto di Mon- tese! Boscolungo (Car.), Ventasso! Valle di Riarbero! Alpe di Succiso! Marzo-Maggio. 1546. Alopecurus agrestis L. — Comunissimo nei campi. Din- torni di Modena! Salto di Montese (Riva!). Maggio. 1547. A. pratensis L. — Re, Prodr. p. 11. — Nei prati del Mo- denese (Re), Casinalbo (Frignani!), S. Faustino (Fiori!). Aprile, Maggio. 1548. A. utriculatus Pers. — Comune nei prati, sopratutto dei luoghi umidi. Dintorni di Modena! Maggio. 1549. Crypsis aculeata Ait. — Bertoloni, FI. ital. I, p. 363. — Valli di Sermide alla Guerrera! (Bertol.). Luglio, Agosto. *1550. ©. alopecuroides Schrd. — Bertoloni, FI. ital. I, p. 367. — Valli di Sermide (Bertol.). Agosto, Settembre. 1551. GC. sechoenoides Lmck. — Bertoloni, FI. ital. I, p. 365. — Valli di Sermide (Berto!.), Valle la Veniera presso Reggiolo! intorno alle concimaje fuori Porta S. Fran- cesco a Modena! intorno alle Salse di Nirano! Luglio- Ottobre. i 200 1552. Phleum alpinum L. — Caruel, Prodr. p. 702. — Prati degli alti monti! Cimone! Lago Scaffajolo! Ventasso! Acero (Riva!), Corno alle Scale, Boscolungo, Tre Po- tenze, Foce a Giovo, Rondinajo (Car.), valle di Riar- bero! Alpe di Succiso! Giugno-Settembre. 1553. P. asperum Vill. — Lungo le strade presso Novi! Rolo! lungo l’argine di Secchia al passo della Barchetta presso Modena! Giugno. * 1554. P. Boehmeri Wibel. — Phalarîs phleoides Re, Viaggio | p. 18. — Prati del Ventasso (Re). Luglio. 1555. P. Michelii All. — Bismantova! Giugno. 1556. P. pratense L. — Re, Prodr. p. 11; Re, Viaggio p. 19; Caruel, Prodr. p. 702. — Comune nei prati sopratutto del colle e del monte. Colli di Sassuolo! Scandiano! Salse di Nirano! Castelvetro! Renno! Sestola! Fiu- malbo! Barigazzo! Ventasso (Re), Lago Scaffajolo (Riva!), Boscolungo (Car.). Maggio-Agosto. v. bulbosum Gouan. — P. nodosum Re, Viaggio p. 16. — Bosco di Nonantola! Ventasso (Re). Giugno. 1557. Cynodon Dactylon Pers. — Re, Prodr. p. 12; Panicum Dactylon Re, Viaggio p. 5. — Comunissimo ovunque. Valli di Rolo! contorni di Modena! Casinalbo! Sas- suolo! Letto del Crostolo sopra Vezzano (Re). Maggio- Agosto. 1558. Oryza sativa L. — Coltivata abbondantemente nella parte depressa della pianura. Agosto, Settembre. 1559. Leersia oryzoides Swarz. — Re, Prodr. p. 11; Parlatore, FI. ital. I, p. 54. — Lungo i fossati ed i canali, nelle risaje. Modenese (Parlat.), dintorni di Modena! Set- tembre. 1560. Polypogon monspeliensis Dsf. — (Cocconi, Secondo Contr. p. 35; A/opecurus paniceus Re, Viaggio p. 12. — Valli di Sermide alla Guerrera! Sparavara a po- nente di Castelnuovo ne’ Monti (Re), Montese (Riva! Cocc.). Luglio, Agosto. 1561. Agrostis alba L. — Re, Viaggio p. 19; Caruel, Prodr. p. 709; Cocconi, Secondo Contr. p. 33. — Saliceta S. Giuliano 201 ( Fiori!), Fiumalbo, Montese (Riva!), Salto di Montese (Cocc.), Boscolungo (Car.), Ventasso (Re). Luglio. i v. decumbens Gaud. — Cocconi, l. c. p. 35. — Valli di Novi! Jola di Montese (Cocc.). Luglio. v. gigantea Sut. — Cocconi, l. c. p. c. — Seme- lano di Montese (Cocc.). 1562. A. canina L. — Caruel, Prodr. p. 700. — Jola di Mon- tese (Riva!), Tre Potenze (Car.). Giugno, Agosto. 1563. A. rupestris All. — Caruel, Prodr. p. 711; Cocconi, Terzo Contr. p. 38. — Pascoli dell’ alto monte. Cimone! Cu- polino di Scaffajolo! (Cocc.), Montevecchio sopra Ci- vago! Libro Aperto! (Car.), Corno alle Scale (Cocc. Car.), Rondinajo, Tre Potenze, Cimone di Caldaja (Car.). Luglio, Agosto. 1564. A. stolonifera L. — Campi presso Rubiera! paludi di S. Anna! Luglio. v. panîcula colorata. — Valli di Fabbrico! Valli di S. Anna! Giugno. 1565. A. vulgaris With. — Re, Prodr. p. 12; Cocconi, Secondo Contr. p. 33. — Campi presso Fiumalbo! Barigazzo! Salto di Montese, Lago Scaffajolo (Riva! Cocc.), Acero (Riva! Cocc.). Luglio, Agosto. v. floribus rubentibus — Abetone! Tre Potenze! Sestola! Luglio, Agosto. "1566. Apera interrupta Beauv. — Agrostis interrupta Re, Viaggio p. 19. — Prati del Ventasso (Re). Luglio. 1567. Calamagrostis epigeios Roth. — Arundo Calamagro- stis Re, Viaggio p. 8. — Sabbie umide nel letto di Secchia presso Rubiera! Bismantova (Re). Maggio- Luglio. 1568. C. montana Host. — C. sylvatica Db. montana Caruel, Prodr. p. 713. — Alle Fiancate sopra Fiumalbo! Villa Minozzo! Montefiorino! Boscolungo (Car.). Luglio. v. acutiflora Koch. — Contorni di Sestola! Agosto. 1569. €. littorea DC. — Lungo il fiume Secchia al Ponte alto presso Modena! Giugno. 1570. Bîilium effusum L. — Cocconi, Contr. p. 6. — Nei bo- 1571. 1572. 1573. 1574. 1575. 1576. 1577. 1578. schi montani. Salto di Montese (Riva! Cocc.), sopra. Civago verso l’ Alpe di Cusna! Luglio. Lasiagrostis Calamaegrostis Link. — Lungo la via Giar- dini sopra Barigazzo! rupi sopra Fiumalbo! lungo la Dardagna (Riva!) Fabbio sotto il Cusna (Fiori!). Luglio. Phragmites communis Trin. — Arundo Phragmites Re, Prodr. p. 14; Vitman Ist. p. 6. — Lungo i fossati e nei luoghi umidi. Dintorni di Modena! bosco di Ru- biera! Montese al Lago Bracciano (Riva!), Lago Pra- tignano (Vitm.). Giugno-Agosto. v. flavescens Koch. — Valli di S. Anna! Set- tembre. Arundo Donax L. — Coltivasi negli orti per varii usi. Agosto, Settembre. Sesleria argentea Savi. — Sestola alla Fratta (Riva!). Settembre. v. elongata Host. — Fiumalbo! Alpe di Succiso! prati della Gabellina sotto l’ Alpe di Mommio! Luglio. S. coerulea Arduino. — Caruel, Prodr. p. 725. — Colli di Montegibbio! Valle Urbana! Livizzano! Salto di Montese (Riva!) Corno alle Scale (Car.). Marzo- Luglio. Koeleria cristata Pers. — Caruel, Prodr. p. 726; Atra cristata Re, Viaggio p. 18. — Campi e prati in Villa Cognento presso Modena! argini di Secchia! Mara- nello! Fiumalbo alla Rocca! Prati del Ventasso (Re), Lago Scaffajolo, Boscolungo, Rondinajo (Car.). Mag- gio-Luglio. K. phieoides Pers. — Lungo le vie presso Novi! argini di Secchia al passo della Barchetta! colli di Sassuolo! Castelvetro! Giugno, Luglio. Aira caespitosa L. — Bertoloni, FI. ital. I, p. 447; De- schampsia caespitosa Caruel, Prodr. p. 715. — Prati montani. Dintorni di Fiumalbo! valli delle Pozze sopra Fiumalbo (Riva!), Scaffajolo (Bertol.), Boscolungo, Foce a Giovo, Rondinaio (Car.). Luglio, Agosto. 203 v. littoralis Gaud. ( Deschampsta tittoralis Reuter in Gremli Escurs. FI. f. d. Schweiz. 2, Aufl. p. 418). | — Jola di Montese (Riva!). Agosto. 1579. A. capillaris Host. — Contorni di Modena! Colli di Ca- stelvetro nel bosco Bontempelli! Val di Sasso nell’ Ap- pennino modenese! Maggio, Giugno. 1580. A. caryophyllea L. — Re, Viaggio p. 18; Caruel, Prodr. p. 717. — Castagneti fra Sestola e Fanano! Montese, Maserno (Riva!), Barigazzo! Fiumalbo! prati del Ven- tasso (Re), Corno alle Scale (Car.), Valle di Riarbero! Alpe di Succiso! Luglio, Agosto. 1581. A. fiexuosa L. — Bertoloni, Flor. ital. I, p. 450; De- schampsîia flexuosa Caruel, Prodr. p. 716. — Nei bo- schi e nei prati montani. Fiumalbo! Montevecchio presso Civago! Corno alle Scale (Bertol.), Tre Potenze, Rondinajo (Car.). Giugno-Agosto. 1582. Folcus lanatus L. — Re, Prodr. p. 117. — Contorni di Modena lungo i fossati! Casinalbo! colli dì Castelvetro! Jola, Montese, Fiumalbo, Madonna dell’ Acero (Riva!), Ventasso! sotto l’alpe di Mommio! Maggio-Agosto. 1583. H. moliis L. — Re, Prodr. p. 117; Bertoloni, FI. ital. I, p. 479; Caruel, Prodr. p.782; Cocconi, Contr. p. 6. — Sestola! Cervarola! Cimone! (Bertol.), Lago Scaffajolo (Cocc.), Foce a Giovo (Car.), Acero (Riva!). Maggio- Agosto. *1584. Arrheraterum elatius M. et Koch. — Zo/chus ave- naceus Re, Prodr. p. 116; Avena elalior Re, Viag- p. 19. — Prati del Ventasso (Re). Luglio. * 1585. Avena amethystina Clar. in DC. — Caruel, Prodr. p. 720. — Cimone di Caldaja, Rondinajo (Car.). Giugno- Agosto. 1586. A. barbata Brot. — Paduli in Villa S. Faustino presso Modena (Fiori!). Aprile. 1587. A. fatua L. — Re, Viaggio p. 11. — Frequentissima nei seminati. Dintorni di Modena! Bismantova (Re). Maggio- Luglio. 1588. &. flavescens L. — Re, Prodr. p. 14; Re, Viaggio p. 18; 204 Trisetum fiavescens Caruel, Prodr. p. 718. — Prati nei dintorni di Modena! Casinalbo! Pavullo, Fiumalbo, Montese (Riva), prati del Ventasso (Re), Boscolungo (Car.). Maggio, Luglio. *1589. A. pratensis L. — Caruel, Prodr. p. 719. — Nell’ alto Appennino. Boscolungo, Rondinajo (Car.). Luglio. 1590. A. sativa L. — Re, Prodr. p. 14. — Coltivata in tutta la regione. Maggio-Luglio. 1591. A. sterilis L. — Frequente nei seminati. Contorni di Modena! Argini di Secchia presso il Pontalto! Maggio. 1592. Danthonia provincialis DC. — ? Avena spicata Re, Viag- gio p. 19. — Castelvetro! Boschetti presso Renno nel- l’ Appennino modenese! Prati del Ventasso? (Re). Giugno-Luglio. 1593. Triodia decumbens Beauv. - Poa decumbens Re, Viaggio p. 19; Danthonia decumbens Caruel, Prodr. p. 721. — Prati del Ventasso (Re), Rondinajo (Car.), Lago Cerretano! Maggio-Agosto. 1594. Melica Magnolii Gr. et Godr. — M. citata Auct. Re, Viaggio p. 10. — Castello e Salto di Montese! (Rival), Fiumalbo (Riva!), Bismantova (Re). Giugno, Luglio. 1595. MI. nutans L. — Caruel, Prodr. p. 723. — Corno ‘alle Scale (Car.), Alpe di Succiso! Ventasso! Maggio-Agosto. 1596. MI. uniflora Retz. — Nei colli e nei monti. Colline di Scandiano! Bismantova! Sestola! Fiumalbo! Cimone! Abetone! Maggio-A gosto. 1597. Briza maxima L. — Re, Viaggio p. 18. — Fra i semi- nati nei colli di Castelvetro! prati del Ventasso (Re). Maggio. 1598. B. media L. — Re, Viaggio p. 10; Caruel, Prodr. p. 734. — Dintorni di Modena! colli di Castelvetro! di Scan- diano! Bismantova (Re), Boscolungo, Rondinajo (Car.), Madonna dell’ Acero (Riva!). Maggio-Luglio. *1599. B. minor L. — Re, Viaggio p. 11. — Bismantova (Re). Luglio. Forse è da ascriversi alla precedente. 1600. Eragrostis megastachia Lk. — Briza Eragrostis Re, 1601. E. 205 Viaggio p. 19. — Dintorni di Modena presso la Sta- zione della Ferrovia! alla villa Crocetta! Rubiera! Sas- suolo! Prati del Ventasso (Re). Luglio. pilosa Beauv. — San Benedetto Po lungo il fiume! Dintorni di Modena presso la Stazione della Ferrovia! colli di Fiorano! Montese (Riva!). Luglio-Settembre. 1602. Poa alpina L. — Re, Viaggio p. 8; Caruel, Prodr. p. 729. 1603. P. 1604. P. 1605. P. 1606. P. I607. P. — Bismantova! (Re), Salto di Montese! Fiumalbo! Alpe di Cusna! Corno alle Scale, Libro Aperto, Tre Potenze, Rondinajo (Car.), Alpe di Succiso! Lago Cerretano! Giugno-A gosto. v. badensis Hk. — Alpe di Succiso! Luglio. v. minor Koch. — Prati e pascoli del Cimone! Luglio. Vv. vivipara L. — Re, Viaggio p. 21. — Salto di Montese (Riva!), Ronconuovo sul Ventasso (Re), Alpe di Succiso! Maggio. annua L. — Caruel, Prodr. p. 729. — Contorni di Modena! Tre Potenze! Boscolungo, Rondinajo (Car.). Maggio-Luglio. bulbosa L. — Re, Viaggio p. 10. — Comune dovun- que. Dintorni di Modena! Tagliati in Villa Albareto! Bismantova (Re). Aprile-Giugno. Vv. vivipara Auct. — Re, Viaggio p. 11. — Din- torni di Modena! Sassuolo! Bismantova (Re), Fiumalbo alla Rocca (Riva!). Aprile, Maggio. compressa L. — Re, Viaggio p. 19; Caruel, Prodr. p. 730. — Sui margini dei campi e lungo le vie. Ca- sinalbo (Fiori!), Rubiera! Tre Potenze! prati del Ven- tasso (Re), Boscolungo (Car.). Giugno, Luglio. dura Scop. — Lungo i passeggi pubblici e le mura di Modena! Villa Albareto! Rubiera! Sassuolo! Maggio. nemoralis L. — Re, Prodr. p. 12; Re, Viaggio p. 19; Caruel, Prodr. p. 731. — Fiumalbo! (Riva! ), Montese (Riva!), Prati del Ventasso (Re), Tre Potenze, Bosco- lungo, Corno alle Scale (Car.). Luglio, Agosto. v. caesia DC. — Valle delle Tagliole sopra Fiu- malbo! Luglio. coarciata Reichb. — Sestola! Fiumalbo! Luglio, Agosto. v. montana Reichb. — Barigazzo! Montefiorino! Rocca di Fiumalbo! Luglio. 1608. P. prateasis L. — Re, Viaggio p. 9. — Sponde dei fossati nei dintorni di Modena! Bismantova (Re ), Rocca di Fiumalbo (Riva!). Maggio-Luglio. 1609. P. pumila Host. — Prati ai piedi del Cimone! Luglio. 1610. P. rigida L. — Sui muri vecchi a Maranello! Sassuolo ! Vignola! Pavullo! Maggio. 1611. P. trivialis L. — Re, Prodr. p. 12; Caruel, Prodr. p. 730. — Lungo i fossati nei dintorni di Modena! Montese al Salto, Fiumalbo (Riva!), Boscolungo (Cart) Lago Cer- retano! Maggio-A gosto. v. vulgaris. — Colli di Vignola! Giugno. 1612. Glyceria aquatica Presl. — Fossati nei dintorni di No- nantola! Luglio. 1613. G. fiuitans R. Br. — Poa fluitans Re, Prodr. p. 12; Festuca fiuitans Re, Viaggio p. 19. — Lungo i fos- sati e nei paduli. Valli di Novi! S. Benedetto Po! din- torni di Modena! Fiumalbo! Civago! Lago Ventasso! (Re), Valle di Riarbero! Maggio-Luglio. *1614. G. plicata Fries. — Caruel, Prodr. p. 732. — Bosco- lungo (Car.). Luglio, Agosto. 1615. G. spectabilis Mert. et Koch. — S. Benedetto Po! Gua- stalla! Sermide! valle la Veniera! Paludi di Nonan- | tola! Fosse intorno a S. Felice! dintorni di Modena! Ventasso! Giugno, Luglio. 1616. Molinia coerulea Moench. — Lungo il canale presso il Convento delle Salesiane a Modena! Valli di S. Anna, lungo le sabbie del Panaro! Colli di Sassuolo! Salto e S. Martino di Montese (Riva!), dintorni di Sestola! Agosto, Settembre. 1617. Dactylis glomerata L. — Re, Prodr. p. 13; Re, Viaggio p. 19; Caruel, Prodr. p. 745. — Lungo le vie nei din- torni di Modena! colli di Rotteglia! Montespecchio di Montese! Prati del Ventasso (Re), Boscolungo (Car.). Maggio-Luglio. OE 207 1618. Cynosurus cristatus L. — Caruel, Prodr. p. 728. — Lungo l’argine di Secchia al Pontalto, Casinalbo! Bi- smantova! Cimone! Ventasso! Alpe di Succiso! Valle di Riarbero! Boscolungo (Car.). Maggio-Luglio. 1619. C. echinatus L. — Re, Viaggio p. 19. — Colli sopra Rotteglia! Castelvetro! Barigazzo! Cimone! Montese al Lago Bracciano! prati del Ventasso! ( Re ), Madonna dell’ Acero ( Riva! ), Castelnovo ne’ Monti! Ligonchio! Baiso! valle di Riarbero! Alpe di Succiso! Giugno, Luglio. 1620. Festuca arundinacea Schreb. — Caruel, Prodr. p. 744; Bosco di S. Felice! Bosco di Campogalliano lungo Secchia! Fiumalbo! Sestola! Boscolungo (Car.). Luglio, Agosto. 1621. F. ciliata Danth. — Mura di Modena! Lungo il Panaro presso S. Cesario! lungo l’ argine di Secchia a Ru- biera! colli di Sassuolo! Maggio, Giugno. 1622. F. duriuscula Bertol. — Re, Viaggio p. 19; Caruel, Prodr. p. 742. — Barigazzo! Montefiorino! Tre Potenze! Fiu- malbo alla Rocca! Cimone! Lago Scaffajolo ( Riva! ), prati del Ventasso (Re), Boscolungo, Corno alle Scale, Rondinajo (Car.). Maggio-Agosto. v. alpina Gaud. — Civago! Alpe di Cusna! Giugno. v. glauca Lamk. — Salto di Montese ( Riva! ). Luglio. v. longiîfolia Viv. — Rocca di Fiumalbo (Riva! ). Luglio. v. ovina L. — F. ovina Re, Prodr. p. 13; Re, Viaggio p. 17; Caruel, Prodr. p. 742. — Fiumalbo (Riva!), Civago a Montevecchio! Alpe di Succiso! Ventasso (Re), Corno alle Scale (Car.). Giugno-Agosto. v. pubescens Jacq. — Prati del Cimone! (Riva!). Lago Cerretano! Luglio. v. tenvifolia Sibth. — Fiumalbo (Riva! ), Bari- gazzo! Agosto. v. vulgarîis Koch. — Rotteglia! Pavullo! Fiu- malbo! Prati del Cimone (Riva!) Giugno-Luglio. 208 1623. F. elatior L. — Re, Viaggio p. 17; Re, Prodr. p. 13. — Paludi di Rubiera! Fiumalbo (Riva!), Ventasso (Re). Giugno, Luglio. i 1624. F. gigantea Vill. — Caruel, Prodr. p. 744. — Montefio- rino! Fiumalbo alla Rocca! Boscolungo (Car.). Giugno, Luglio. v. triflora Son. — Salto di Montese (Riva! ). Luglio. 1625. F. Halleri All. — Cocconi, Quarto Contr. p. 22. — Som- mità del Cimone! dal Libro Aperto al Lago Scaffajolo! (Cocc.). Luglio, Agosto. 1626. F. heterophylia Lamk. — Caruel, Prodr. p. 743.. — Lago Santo! Rotari presso Fiumalbo! Boscolungo (Car.). Maggio-Luglio. 1627. F. ILachenalit Spenn. — Lungo l’ argine di Secchia! bosco di Rubiera! Giugno. 1628. F. myuros L. — Re, Viaggio p. 19. — Colli di Castel- vetro! dintorni di Fiumalbo (Riva!), Fanano! Sestola! Prati del Ventasso (Re). Maggio-Agosto. *1629. F. pilosa Hall. f. — F. poeformis Caruel, Prodr. p. 743. — Rondinajo (Car.). Luglio. 1630. F. pratensis Huds. — Salto di Montese (Riva!). Agosto. *1631. F. Puccinellii Parlat. — Parlatore, FI. ital. I, p. 440. — Tre Potenze! (Parlat.). Luglio. *1632. F. rubra L. — Caruel, Prodr. p. 743. — Alte cime Ap- pennine. Rondinajo, Tre Potenze (Car.). Luglio. 1633. F. spadicea L. — Caruel, Prodr. p. 743. — Fiumalbo! prati del Cimone! Montevecchio sopra Civago! Alpe di Cusna! Corno alle Scale, Boscolungo, Tre Potenze, Rondinajo (Car.). Giugno, Luglio. *1634. F. violacea Gaud. — Caruel, Prodr. p. 741. — Nell’alto monte. Bismantova! prati del Cimone! Fiumalbo (Rival), Corno alle Scale, Boscolungo, Tre Potenze ( Car. ). Giugno, Luglio. 1635. Brachypodium distachyon R. et Sch. — Bromus di- stachyon Re, Viaggio p. 8. — Colli rimpetto la Mar- maccia ( Vezzano ) nel Reggiano! lungo l’ argine di 209 Secchia! Colli di Sassuolo! Bismantova (Re), Rotteglia! Renno! Giugno, Luglio. 1636. B. pinnatum Beauv. — Bromus pinnatus Re, Viaggio p.8. — Lungo Secchia presso il ponte della Ferrovia! Bismantova (Re), Rocca di Fiumalbo, Cimone, Salto di Montese (Riva!). Giugno-Agosto. 1637. B. sylvaticum R. et Sch. — Caruel, Prodr. p. 748; Bromus sylvaticus Re, Viaggio p. 17. — Colli sopra Rotteglia! Spezzano presso Fiorano! Falde del Cimone! Fiumalbo! Ventasso (Re), Corno alle Scale (Car.). Giugno, Luglio. v. montana Nob. — Civago e Montevecchio! Luglio. 1638. Bromus arvensis L. — Re, Prodr. p. 14; Serrafalcus arvensis Caruel, Prodr. p. 736. — Nei campi. Din- torni di Modena! Fiorano! Sestola! Fiumalbo! Monte- fiorino! Civago! Tre Potenze (Car.). Giugno-Agosto. 1639. B. asper Murr. — Re, Viaggio p. 19. — Contorni di Modena! Vallestra (Fiori!), Ventasso (Re). Maggio. 1640. B. diandrus Curt. — Colli di Sassuolo! Scandiano! Maggio. 1641. B. erectus Huds. — Caruel, Prodr. p. 739. — Lungo l’ argine di Secchia presso Modena! Castelnuovo. nei Monti alla Torre! Renno! Montese al Salto (Riva!), Bismantova! Boscolungo (Car.). Maggio, Giugno. v. hirsutus. — Salto di Montese (Riva!), Bari- gazzo! Montefiorino! Maggio. 1642. B. mollis L. — Re, Prodr. p. 13; Re, Viaggio p. 8; Serrafalcus motlis Caruel, Prodr. p. 737. — Contorni di Modena! Casinalbo! Bismantova (Re), Fiumalbo! Castelnuovo ne’ Monti! Boscolungo (Car.), Madonna dell’ Acero (Riva!). Luglio, Agosto. *1643. B. secalinus L. — Re, Prodr. p. 13; Re, Viaggio p. 8. — Bismantova (Re). Luglio. *1644. B. squarrosus L. — Re, Viaggio p. 8. — Bismantova (Re). Luglio. 1645. B. sterilis L. — Re, Viaggio p. 18. — Colli di Sassuolo! Scandiano! Montese al Salto (Riva!), Fiumalbo! prati del Ventasso (Re). Maggio-Agosto. - 14 PI 210 * 1646. B. tectorum L. — Re, Prodr. p. 14; Re, Viaggio p. 18. — Prati del Ventasso (Re). Luglio. 1647. Gaudinia fragilis Beauv. — Avena fragilis Re, Viaggio: p. 16. — Prati paludosi nei dintorni di Pavullo! Ven- tasso (Re). Giugno. 1648. Triticum bifiorum Brignoli. — Colli e campi intorno a Sassuolo! Luglio. È forse meglio da considerarsi una varietà del T. caninum. 1649. T. caninum Schreb. — Caruel, Prodr. p. 749; Agro- pyrum caninum Cocconi, Terzo Contr. p. 40. — Rocca di Fiumalbo! Salto di Montese (Cocc.), Boscolungo, Tre Potenze (Car.). Maggio-Luglio. 1650. T. giaucum Desf. -- Lungo i fossati e l’ argine di Pa- naro al ponte di S. Ambrogio! lungo il Canaletto a Rubiera! Giugno. *1651. T. juaceum L. — Re, Viaggio p. 20. — Ronconuovo sul Ventasso (Re). Luglio. Molto probabilmente è da riferirsi al precedente. 1652. T. repens L. — Re, Prodr. p. 16; Re, Viaggio p. 19. — Cumunissimo dovunque. Contorni di Modena! Fiumalbo! Bismantova (Re). Maggio-Luglio. v. majus Parlat. — Isola Schiavi nel Po di fronte a Sermide! Luglio. 1653. T. Spelta L. — Re, Prodr. p. 16. — Coltivato. Trovasi talora in mezzo ai campi di frumento. Giugno. 1654. T. vulgare Vill. — Coltivato dovunque. Giugno. Oltre alle ultime due specie si coltivano pure da noi le seguenti altre: 7. durum Desf., T. turgidum L., T. polonicum L., T. monococcum L., T. dicoccum Schrank. e le loro numerose varietà. 1655. Secale cereele L. — Coltivato dovunque. Maggio. 1656. Hordeum maritimum With. — Qua e là lungo i pubblici passeggi a Modena! ai Molini nuovi presso Modena! lungo la strada presso la Fossalta! comunissimo lungo le strade in tutta la parte piana depressa della regione; a S. Felice! Mirandola! Concordia etc.! Giugno, Luglio. 211 1657. H. murinum L. — Re, Viaggio p. 10. — Comunissimo dovunque lungo le strade e nei luoghi incolti. Din- torni di Modena! Sermide! S. Benedetto Po! Salto di Montese! etc. Maggio. v. leporinus Lamk. — Contorni di Modena! Giugno. 1658. FI. secalinum Schreb. — Prati nei dintorni di Pavullo! Montespecchio di Montese! Giugno. 1659. FI. vulgare L. — Coltivato dovunque. Maggio, Giugno. Oltre a queste specie coltivansi pure Z. disti- chum L. e H. hexastichum L. 1660. Lolium italicum A. Br. — Sponde dei fossati in villa Cognento! prati a Casinalbo (Fiori!). Maggio, Giugno. 1661. L. perenne L. — Re, Prodr. p. 15; Re, Viaggio p. 11; Caruel, Prodr. p. 753. — Comune in tutti i prati. Din- torni di Modena! Fiumalbo! Montese al Salto (Riva!), Bismantova (Re), Boscolungo (Car.). Maggio-A gosto. 1662. L. temulentum L. — Re, Prodr. p. 15. — Nei seminati in tutta la regione. Fiumalbo (Riva!). Giugno, Luglio. 1663. Aegilops ovata L. — Re, Viaggio p. 9. — Valli di Rolo! bosco della Saliceta! bosco di Rubiera! letto del Tre- sinaro! colli di Sassuolo! Vallestra! Bismantova (Re). Aprile-Giugno. i 1664. Lepturus cylindricus Trin. — Valli di Sermide! Lungo la strada presso Fiorano! salita di Baiso presso Val- lesira! Luglio, Agosto. 1665. L. filiformis Trin. — Lungo la strada da Scandiano a Buzzano! Maggio. 1666. Nardus stricta L. — Caruel, Prodr. p. 755. — Guiglia! ai piedi del Cimone! Lago Scaffajolo (Riva! Car.), Corno alle Scale, Boscolungo, Tre Potenze, Rondinajo (Car.), Lago Cerretano! Ventasso! Alpe di Succiso! Alpe di Mommio! Luglio-Settembre. 1667 1668 1669 1670. 1671 1672 1673. 1674 DD CRITTOGAME VASCOLARI. Équisetacee. . Equisetum arvense L. — Re, Prodr. p. 120. — Sabbie di Secchia al bosco di Campogalliano! S. Agnese presso Modena! Casinalbo (Fiori!). Aprile, Maggio. . E. byemale L. — Re, Prodr. p. 120. — Comune nei luo- ghi paludosi delle selve (Re), dintorni di Modena (Fri- gnani!). Giugno, Agosto. . E. limosum L. — Nei paduli a Cognento presso Mo- dena! Giugno. E. palustre L. — Caruel, Sec. Suppl. p. 35. — Villa S. Catterina presso Modena! Jola di Montese (Rival), Boscolungo (Car.), Ventasso! Aprile-Agosto. v. prosiralum Hopp. — Villa Freto presso Mo- dena! Marzo. . E. ramosum Schlch. — Lungo i fossati ed i canali a Campogalliano! Castelfranco! Casinalbo ( Frignani! ), colli di Castelvetro! Maggio, Giugno. . E. Telmateja Ehrb. — Luoghi umidi lungo le sponde dei fossati presso Modena! valli di S. Anna! Saliceta Pa- - naro! colli di Sassuolo! Marzo, Aprile. E. variegetum Schlch. — Argini del Panaro presso S. Cesario! Civago! Montevecchio! Maggio-Luglio. Marsiliacee. . Marsilia quadrifolia L. — Re, Prodr. p. 122. — Comune assai nelle paludi, nei canali delle parti basse e sopra- tutto nelle risaje. Nonantola! Valli di Rolo! Novi! Reggiolo! Guastalla ecc.! Autunno. 213 1675. Salvinia natans L. — Comune nelle risaje e nelle paludi della parte bassa del piano. Fosse intorno al forte di Castelfranco! valli la Veniera presso Reggiolo! ecc. Autunno. Licopodiacee. * 1676. Lycopodium alpinum L. — Caruel, Secondo Suppl. p. 32. — Corno alle Scale, Rondinajo (Car.). Luglio, Agosto “1677. L. annotinum L. — Caruel, Sec. Suppl. p. 32. — Bo- scolungo (Car.). Luglio, Agosto. 1678. L. clavatum L. — Re, Prodr. p. 120; Bertoloni, Fl. ital. crypt. I, p. 19; Caruel, Sec. Suppl. p. 33. — Jola di Montese (Bertol.), prati del Cimone! Libro Aperto! Lago Scaffajolo! Da S. Anna al monte S. Pellegrino! Abetone, Corno alle Scale (Car.). Luglio-Settembre. 1679. L. complanatum L. — Ditorni di Fiumalbo, Libro Aperto, Tre Potenze (Riva!). Luglio. 1680. L. Selago L. — Vitman, Ist. p. 88; Re, Prodr. p. 120; Bertoloni, Fl. ital. crypt. I, p. 21; Caruel, Sec. Suppl. p. 32. — Valle delle Pozze sopra Fiumalbo (Riva!), valle delle Tagliole presso Fiumalbo ( Vitman ), Lago Santo, S. Anna (Riva!), Tre Potenze! (Car.), S. Pel- legrino! (Bertol.), Corno, Boscolungo, Rondinajo (Car.), Montevecchio sopra Civago! Luglio, Agosto. Felci. 1681. Botrychium Lunaria Swartz. — Re, Prodr. p. 121; Ber- toloni, Fl. ital. crypt. I, p. 30; Caruel, Sec. Suppl. p. 35; Osmunda Lunaria, Re, Viaggio p. 14. — Alpe di Faidello presso Fiumalbo! Libro Aperto! Bosco- lungo, Corno alle Scale (Bertol.), Tre Potenze (Car.), Ventasso (Re). Giugno, Luglio. 1682. Ophioglossum vulgatum L. — Prati a Fiumalbo! Giugno. *1683. Osmunda regalis L. — Re, Prodr. p. 121. — Ventasso (Re). Estate. 214 1684. Ceterach officinarum Willd. — Re, Prodr. p. 121. — S. Antonio presso Scandiano! Valle Urbana! Montese alla Rocca, Fiumalbo (Riva!), Ventasso! Estate. 1685. Polypodium Dryopteris L. — Re, Viaggio p. 21; Caruel, Sec. Suppl. p. 359. — Alpe di Faidello presso Fiumalbo ! contorni di Fiumalbo! Libro Aperto, Lago Scaffajolo (Riva!), Boscolungo (Riva! Car.), Ronconuovo sul Ven- tasso (Re), Valle di Riarbero! Corno alle Scale, Cal- daja, Rondinajo (Car.). Giugno-Luglio. v. calcareum Sm. — Cocconi, Quarto Suppl. p. 24. — Lungo la Dardagna (Cocc.). 1686. P. Phegopteris L. — Caruel, Sec. Suppl. p. 39. — Dal Libro Aperto al Lago Scaffajolo, Abetone (Riva!), Cal- daja, Corno alle Scale, Foce a Giovo (Car.), Ventasso! Valle dell’ Ozola (Fiori!). Giugno, Luglio. 1687. P. vulgare L. — Re, Prodr. p. 121; Re, Viaggio p. 19. — Rocca di Vignola! S. Antonio presso Scandiano! Salto di Montese, Fiumalbo (Riva!), Vallestra! Bismantova (Re). Inverno-Autununo. 1688. Aspidium aculeatum Doell. — Re, Prodr. p. 121; Caruel, Sec. Suppl. p. 46. — Bismantova! Grotta di Vallestra! Tre Potenze! Fiumalbo (Riva!), Corno alle Scale (Car.), Ventasso! Maggio-Autunno. v. lobalum Sw. — Valle di Riarbero di fronte a Culagna! Luglio. 1689. A. Ionchitis Swartz. — Re, Prodr. p. 122; Bertoloni, FI. ital. crypt. I, p. 49; Caruel, Sec. Suppl. p. 46. — Lungo la Dardagna ( Bertol. ), Libro Aperto, Lago Scaffajolo ( Riva! ), Corno, Caldaja, Rondinajo (Car. ), Montevecchio sopra Civago! Valle di Riarbero! Lago Cerretano! Ventasso! Giugno-Agosto. 1690. Polystichum Filix mas Roth. — Pol/ypodium Filix mas Re, Viaggio p. 16; Aspidium Filix mas Re, Prodr. p. 122; Bertoloni, FI. ital. crypt. I, p. 56; Caruel, Sec. Suppl. p. 47. — Boschi sopra Sestola! Montese (Rival), Jola (Riva! Bertol.), Fiumalbo, Libro Aperto, Lago Scaffajolo ( Riva!), Vallestra! Ventasso ( Re ), Bosco- lungo (Car.). Giugno, Agosto. 215 1691. P. spinulosum Dec. — Aspidîium spinulosum Caruel, Sec. Suppl. p. 47. — Faggeti sull’ Alpe di Cusna! Ron- dinajo, Boscolungo, Corno (Car.). Luglio, Agosto. v. muticum A. Br. — Fiumalbo (Riva!). Set- tembre. 1692. P. Thelypteris Roth. — Valle di Riarbero di fronte a Culagna! Luglio. 1693. Cystopteris alpina Lk. — Caruel, Sec. Suppl. p. 46. — Tra i sassi nell’ alto Appennino ( Riva! ), Corno alle Scale (Car.). Luglio, Agosto. 1694. C. fragilis Bernh. — Caruel, Sec. Suppl. p. 45. — Bi- smantova! Vallestra! Montevecchio sopra Civago! Se- stola! Fiumalbo! ( Riva!), Boscolungo, Corno, Caldaja (Car.). Giugno-Agosto. "1695 C. montana Link. — Caruel, Sec. Suppl. p. 46. — Ci- mone di Caldaja (Car.). Luglio, Agosto. 1696. Asplenium Adianthum nigrum L. — Re, Prodr. p. 122; Re, Viaggio p. 16. — Comune nel colle e nel monte. Salto di Montese (Riva!), Ventasso (Re). Tutto l’anno. Vv. nigrum Heufl. — Castagneti nei colli di Sas- suolo a Valle Urbana! Marzo. 1697. A. Filix femina Bernh. — Caruel, Sec. Suppl. p. 45; Aspidium Filix femina Re, Prodr. p. 122. — Fiumalbo (Riva!), Boscolungo! (Car.). Estate. 1698. A. germanicum Weiss. — Al Passo della morte presso il Lago Scaffajolo (Riva!). Agosto. 1699. A. cbovatum Viv. — All’ Abetone (Rival). Estate. 1700. A. Ruta muraria L. — Re, Prodr. p. 122; Re, Viaggio p. 16. — Mura di Modena di fronte alla casa Fuma- galli! Colli di Sassuolo a Valle Urbana! Barigazzol! Fiumalbo (Riva!), Ventasso (Re), Vallisnera sul Ven- tasso! Ligonchio sotto il Cusna! Giugno-Agosto. 1701. A. septentrionale Swartz. — Caruel, Sec. Suppl. p. 42. — Fiumalbo (Riva!), Corno, Boscolungo, Tre Potenze, Rondinajo (Car.), Alpe di Succiso! Giugno, Luglio. 1702. A. Trichomanaes L. — Re, Prodr. p. 122; Re, Viaggio p. 11. — Nirano ( Masi!), colli di Sassuolo, Valle 216 Urbana! Scandiano presso Gesso! Barigazzo! Salto, S. Martino di Montese (Riva!), Bismantova (Re), Ven- tasso! Tutto l’ anno. 1703. A. viride Huds. — Cimone (Brignoli!). Estate. 1704. Scolopendrium officinarum Swartz. — Re, Prodr. p. 122. — Salto di Montese (Riva!), Vallestra! Tutto l’ anno. 1705. Blechnum Spicant Sm. — Caruel, Sec. Suppl. p. 41. — Tre Potenze! Fiumalbo! Libro Aperto (Riva!), Lago Cerretano! Corno alle Scale (Car.). Giugno-Agosto. 1706. Pteris aquilina L. — Re, Prodr. p. 122; Bertoloni, FI. ital. crypt. 1, p. 89. — Comunissima in tutti i luoghi aridi ed incolti in tutta la regione. Colli di Sassuolo! Salto di Montese (Riva!), Acero (Bertoloni). Luglio- Autunno. * 1707. Adianthum Capillus Veneris L. — Re, Prodr. p. 123; Re, Viaggio p. 36. — Sorgenti del Tresinaro (Re ). Luglio. 1708. Aliosorus crispus Bernh. — Caruel, Sec. Suppl. p. 40. — Alpe di Faidello, Tre Potenze, Libro Aperto (Riva! ), Corno, Caldaja, Boscolungo, Rondinajo (Car.), Alpe di Succiso! Luglio, Agosto. —mD a 217 APPENDICE 99.8 Brassica nigra Koch. — Lungo i fossati a Villa Pomo presso Mirandola! Valli di Sermide al Dragoncello! Giugno-Luglio. 103.* Erucastrum obtusangulum Rchb. — Luoghi aridi nei colli di Pujanello! lungo il Rio di Valle Urbana presso Sassuolo! Maggio. 105.8 Eruca sativa Lmk. — Lungo il Po a Revere! Giugno. 107.2 Alyssum maritimum Lmk. — Mura di Modena (Fiori!), Sassuolo lungo la strada presso il fondo Giacobazzi! Aprile-Luglio. Due soli esemplari di questa specie non bene frut- tificati furono raccolti quest’ anno e probabilmente provengono da semi sfuggiti a qualche giardino. 113.2 Thlaspi alpinum Jacq. — Prati alle falde dell’ Alpe di Mommio! Luglio. i 127. Lepidium sativum L. — Valli di Rolo! alla Bastiglia! Giugno. Forse residuo di anteriori coltivazioni. 134.2 Raphanus sativus L. v. sylvestris Koch. -- Lungo il Po a Revere! Giugno. 191. Sagina glabra W. — Spergula glabra Bertoloni, FI. ital IV, p. 777. — Madonna dell’ Acero (Bertol.). 218 192. Sagina procumbens L. — Bertoloni, FI. ital. V, p. 608. — Madonna dell’ Acero (Bertol.). 195. Lepigonum marinum Sm. — Valli di Sermide alla Guer- rera! Luglio. 223.8 Linum capitatum Kit. — Vetta dell’Alpe di Cusna (Fioril). Luglio. 255. Geranium argenteum L. — Parlatore, FI. ital. V, p. 136. — Cimone (Parlat.). 803. Ononis Columnae All. — Sassuolo! Giugno. 315.8 Mielilotus alba Desr. — Lungo il Po a Revere! Giugno. 843. Trifolium rubens L. — Nei castagneti di Valle Urbana presso Sassuolo! Colli di Castelvetro! Giugno. 345. "7. striatum L. — Colli dì Castelvetro! Giugno. 357.2 Astragalus Cicer L. — Lungo il Po a Revere! Giugno. 369. Onobrychis Caputegalli L. — Colli di Sassuolo! Giugno. 410. Orobus vernus L. — Cocconi, Quarto Contr. p. 26. — Montese (Cocconi). 429. Rubus corylifolius Sm. — Arcangeli, Comp. p. 220. — Alpi di Mommio (Arcangeli). Giugno, Luglio (1). 523. Il nome di questa specie secondo i più recenti autori deve essere così riformato: Lythrum tribracleatum Salzm. — Cesati ecc., Comp. FI. ital. p. 654; L. thymifolia Bertoloni, FI. ital. V, p. 15. — Lungo il Po a Luzzara (Bertol.), Valli di Sermide al Dragoncello! Maggio- Luglio. La varietà canescens Guss. che sfuggì sotto que- sta specie, deve riferirsi al L. Salicaria L. 539. Sedum Anacampseros L. — Fiumalbo (Riva!). Pri- mavera. 546. S. rupestre L. v. glaucum Sm. — Valli di Rolo! Romanoro Licio l’ Appennino Modenese! Giugno, Luglio. 547. Sempervivum arachnoideum L. — Bertoloni, FI. ital. X, p. 497. — Rondinajo (Bertol.). . (1) Le specie dei generi Rudus e Rosa furono rivedute tutte dell’ egre- gio Sig. Burnat distinto e noto specialista. 219 575. Ammi majus L. — Valli di Sermide al Dragoncello! Luglio. 632. Chaerophyllum aureum L. — Myrrhis aurea Bertoloni, FI. ital. III, p. 606. — Madonna dell’ Acero, Jola di Fanano (Bertol.). 670. Galium debile Desv. — Cocconi, Quarto Contr. p. 26. — Corno alle Scale (Cocc.). 695. Dipsacus laciniatus L. — Lungo i fossati a Magnacavallo! a Sermide! Luglio. 719. Aster Tripolium L. — Valli di Sermide al Dragoncello ed alla Guerrera! Luglio. 744. Filago arvensis L. — Colli di Sassuolo! Giugno. 744° F. gallica L. — Nei luoghi aridi alla salita di Baiso presso Vallestra! Luglio. 745. FP. germanica L. v. spathulata Presl. — Colli di Sassuolo! Giugno. 7472 Gnaphalium luteo-album L. — Isola Schiavi nel Po di fronte a Sermide! Luglio. 759. Achillea lenata Sp. — Alpe di Cusna! Luglio. 760. A. Biliefolium L. v. crustata — Lungo il Po a Luzzara! Luglio. 762. £4. nobilis L. v. erîidania Bertol. — Sabbie lungo il Po a Re- vere! Giugno. i 768. Anthemis tinetoria L. — Sabbie del Po a Revere! Ser- mide all’ Isola Schiavi! Giugno, Luglio. 805. Cirsium ifalicum DC. — Valli di Sermide alla Guerrera! Luglio. 810.2 Carduus acicularis Bertol. — Spezzano, lungo il Taglio (Fiori!). Luglio. 824. Centaurea amara L. — Colli di Spezzano (Fiori!). Luglio. 851. Lecctodon Villarsi Lois]. v. Rosaniî Guss. — Fiumalbo (Riva!). Giugno. 864. Faraxacum officinale Wigg. v. laevigatum DC. — Libro Aperto (Riva!). Giugno, 897. Hieracium juranum Fr. — Ventasso (Fiori!). Luglio. 996. Myosotis versicolor Pers. — Campi nei dintorni di Fiu- malbo (Riva!). Giugno. 220 1003. Atropa Belladonna L. — Bertoloni, FI. ital. III, p. 601. — Selve dell’Acero lungo la Dardagna (Bertol.). 1040. Veronica fruticulosa L. v. saxalilis Jacq. — Veronica saxatilis Berto- loni, Fl. ital. V, p. 599. — Vertice del Corno alle Scale (Bertol.). 1066.* Pedicularis adscendens Gaud. — Alpe di Succiso! Alpe di Mommio! Luglio. 1074. Euphrasia salisburgensis Funk. — Prati alle falde del- l’Alpe di Mommio alla Gabellina! Luglio. 1090.* Satureja hortensis L. — Lungo la strada fra Rotteglia e Baiso! Luglio. 1109. Galeopsis Ladanum L. v. intermedia Vill. — Civago nell’ Abetaja presso la Sega! Luglio. 1126. Leonurus Marrubiastram L. — Valli di Sermide al Dragoncello ed alla Guerrera! Luglio. 1128. Scuteliaria galericulata L. — Valli di Sermide al Dra- goncello ed alla Guerrera! Luglio. 1159. Soldavella pusilla Baumg. — Bertoloni, FI. ital. V, p. 610. — Fanano (Bertol.). ERRATA CORRIGE Pag. 39. Lin. 20. Veneria Veniera » ARRE 28. Faidezzo Faidello » 56. >» 25. Cimome ‘Gimone » 81L. >» 26. Potentella Potentilla » 85. >» 20. Achemilla Alchemilla » 129. >» 30. murorum > 140. >» 28. vulgare murorum L. vulgare L. SMIL 14. purpereo purpureo 144. >» 7. canina Re canina L. — Re > 149. >» 10. Rinanthus Rhinanthus Arenastium Bor. minor Desf. > 166. » 11. arenarium Borr. » IA: 32. minor RFRRFAdte gg, CATALOGO DbleGEIOZZI (GOBLINA) OSSERVATI NELL’ ADRIATICO E NELLE ACQUE DOLCI DEL VENETO pel Socio Dott. A. P. NINNI ——— Sp. 1. Gobius auratus, Risso. (Icht. Nice p. 160). 1 1 NE si TADE6: 25 SEE A 914 Lunghezza ordinaria 62. È specie rara per l’ Adriatico; io ne possiedo un solo esemplare della lunghezza totale sopra notata. Sp. 2. Gobius lesuerii, Risso. ( Gobîus suerti, Risso Icht. Nice p. 387 ). i 1a 1 Du Dio: 2 dui fig 80 Mi sorprende che il Perugia non abbia elencata questa specie nel suo recente Catalogo, mentre essa è molto frequente specialmente nell’ Istria e nel Quarnero. Da queste località io ne ebbi parecchie centinaia di esemplari. Anche il Prof. Ko- lombatovic la dice « molto comune nelle acque di Spalato. » Sp. 3. Gobius jozo, L. ( Gobius tertius Will. p. 207 ). 1 Il E I: 2 soÒ A in: L. O. 130-140.2m Comunissima. Vive anche in laguna, errante tra le alghe o nascosta sotto le tegole od altri frammenti di laterizi nelle vicinanze delle isole. 222 Sp. 4. Gobius zebrus, Risso, (Eur. Mérid. III, p. 282). 1 1 THD.I6: 4240 TOSSE A — 910 MRO ne oa Io trovai pel primo questa specie nell’ Adriatico ( Vedi Ann. Soc. Nat. Modena. An. V, 1870, p. 72). Il Trois pure fa menzione di questa cosa. Poco dopo la pubblicazione del mio elenco mi convinsi che il G. Zebrus è specie frequente nel nostro mare. Vive a poca distanza dal lido e lungo le sponde dei canali prossimi alle imboccature dei porti. Posteriormente il Perugia osservò questa specie abbondante a Trieste (Zaole, Servola ). Trovasi pure non raramente a Spalato (Kolom- batovic ). Sp. 5. Gobius Bonellii, Bp. (1) ( Godius Mluviatilis Bon. C. VESTO XII p102))! i 1 L Ret IRDA6 24 9210! À 278° Ex0-05. Vive nelle acque dolci del Veneto. Sp. 6. Gobius punctatissimus, Cstr. (Canestrini lan III, fasc." 1, \p: 101). Ji 1 Lie 1 D6-8 3 2 Digi A rg” L. O. 50. Vive nelle acque dolci del Veneto. Sp. 7. Gobius quagga, Heckel ( Ann. Wien Mus. 1840, II; p. 150, tab. IX, f. 5-6). °- 9 1 . 1 mm 1D6;2 D 89’ Ag: L. 0. 48-55. Da parecchio tempo conservava nella mia raccolta un Gobius ch’ io riteneva inedito. Avendo su di esso domandato l’ autorevole parere dell’ illustre Steindachner mi ebbi in ri- sposta che si tratta di una varietà del Gobdius quagga, Heckel. (1) Il D.' Giinther intitolò questa specie G. martensii, non potendo . essa portare il nome di fluviatilis applicato anteriormente dal Pallas a tutt’ altra specie; ma il Bonaparte nél suo Catalogo metodico l’aveva già elencata sotto il nome di G. donellit dicendo: Gobdius fluviatilis, Pall. ( nec Bonelli ) nomine Gobius bonellii Bp. distinguendus. ( V. Cat. met. (1846) p. 96). i SIRIO 7 223 Il Perugia dice che il G. quagga Heckel è rarissimo nell’ Adriatico, ma il Prof. Kolombatovic ed io l’ abbiamo tro- vato comune. Io raccolsi esemplari (parecchie centinaja ) sol- tanto della varietà più sopra ricordata e che venne anche osservata dal Prof. Kolombatovic nelle vicinanze di Spalato (1). Sì distingue essa dal tipo per il corpo corto e piuttosto grosso, es- sendo l’altezza contenuta 5 !/, - 5 ‘4 nella totale lunghezza. Il capo sta 4 - 4 !/; nella I. t. Gli occhi sono compresi quattro volte nella lunghezza laterale del capo. Il maschio ha la tinta gene- rale cinerea o bianco-sporca tutta moscata di nero intenso. Manca qualunque fascia e soltanto nella coda appena appena rimarcasi una rete formata da punti piccoli ed appena visibili che ornano i margini delle squame. La 1 D è rotonda con tre fascie rugginose o rossastre ben marcate. Tra il 5.° e 6.° raggio vi è una macchia nera e spesso trovasene un’altra tra l’ ultimo raggio ed il dorso. La 2 D ha due o tre fascie rossastre e alla base tra raggio e raggio un punto dello stesso colore. L'A. è bianca opaca con lembo oscuro; le P. dello stesso co- lore del fondo ma tinte leggermente in bruno: le V e parte an- teriore del capo sono brune. Nella femmina mancano tutte le tinte oscure indicate pel maschio e le macchie nere nella prima dorsale. Esistono spesso una fascia formata di punti tra \’ angolo anteriore dell’ orbita e la mascella superiore ed una macchia al mento. In alcune femmine la punteggiatura del corpo è formata di punti rossa- stri, i maggiori dei quali hanno il centro intensamente nero. Sp. 8. Gobius quadrivittatus, Steind. (Sitz. der Ak. Wien V..07,,1368, p. 399, Tav..2, f.:3-4). 1 1 9 IE 0° 10-11 = 9-10 Li Trovato a Lesina e Zaole ( Perugia) Canale delle Castella ( Kolombatovic ). Questa specie trovasi figurata nei Sitz. der. k. Ak. Wiss. Math. Nat. Cl. 57 Abth. 1 (Vienna 1868) p. 399, Taf. II, f. 3-4 1D6:2D (1) Kolombatovic Fische von Spalato 1882, p. 30. 224 e nel recente elenco del Perugia, ma in quest’ultimo lavoro il Gobius è rappresentato senza le ventrali! Sp. 9. Gobius panizzae, Verga (Atti 3° Riun. Sc. It. Fi- renze 1841, p. 379). 1 1 mm RICE, A 728° L. O. 35-43. Comunissima nella laguna di Venezia nonchè nelle acque salmastre e dolci. Il maschio porta tra il 5.° e 6.° raggio della 1 D una macchia cerulea contornata inferiormente di nero, l’A è bianco-celestognola col lembo oscuro. Io credo che il Gobius Knerît Steindachner sia il maschio del Godius panizzae. L’ altezza della 1 D in questa specie è variabile. Sp. 10. Gobius paganellus, L. ( PaganeZlus venetorum, NVallp22079) 1 D5-6; 2 D Bo 1 E 15-16: A SPE L. O. 143-162. Specie abbondante e variabile nella colorazione. Sono assai comuni gli individui mostruosi. Sp. 11. Gobius ophiocephalus, Pallas (Zoogr. III, p. 153). TRS 1 a 14-15” A jeua, L. O. 165-223. Frequente. È una delle specie nidificanti. Sp. 12. Gobius buchichii, Steind. (Icht. Not. in Sitz. der k. Ak. Wien 61, 1870, p. 627). 1 ;2D —.; -14. L. O. 66.m® 1a 6402 14-15) è 18-14. L. O. 66 Specie non rara nell’ Adriatico. È frequente in alcune lo- calità. Sp. 13. Gobius cruentatus, L. (Brinn. Icht. Massil. p. 30, n.° 42). LD 6502D IDA il Il pi + gala Poco frequente ma non rara nel nostro mare. Secondo il D. Steindachner il geniîporus (che fu trovato anche nel- l’ Adriatico ) è una varietà di questa specie. 1-62 D LigiO a 150 225 Sp. 14. Gobius capito, C. V.(? G. exhanthematosus, Pall. Zoogr. III, p. 160). l 1 JO CRI ID: 2 Dia À Joi: L. O. 160. Abita le parti orientali del golfo. A Venezia è rara. Sp. 15. Gobius reticulatus, C. V. (XII, p. 50). 1 1 D IÙ o 1 SD a Aloigl O. 50. Non so quale opinione abbia ora il D." Steindachner in- torno a questa specie. Io non divido quella da Lui esposta nei Sitz. der. k. Ak. Wiss. Math. Nat. fl. 57. Ab. 1, (1868) p. 403, (1) e credo che il G. reticulatus sia buona specie. È assai comune nell’ Adriatico, vive e nidifica nelle Venete lagune. Sp. 16. Gobius quadrimaculatus, C. V. (XII, p. 44). 1 1 2 go. mm DER E Non so comprendere come il Perugia per questa specie dica soltanto « Zaole, raro » mentre essa è estremamente ab- bondante specialmente nell’ Istria e nel Quarnero. Anche il Prof. Kolombatovic la dice comune. Non credo col Ginther che questa specie non differisca dalla seguente. Sp. 17. Gobius minutus, L. Gm. (I, p. 1199). 1 1 Li 1 DG6; “Do Ag 0. 60. Confesso che a malincuore e soltanto per rispetto alle opinioni della maggior parte degli Ittiologi io metto a questa specie il nome di G. minutus L. La frase usata dal Linné « albicans ferrugineo-maculatus » è carattere assai più evi- (1) Gobius quadrimaculatus, C. V. Sin. G. Jeffreysù, Giinth. An. et Mag. of. hist. Oct. 1867. vol. 20. Ser. 3 pl. V, f. 6. rhodopterus Giinth. Cat. Brit. Mus. vol. III, p. 16. reticulatus C. V. T. XII, p. 50. pusillus, Cstr. Arch. t. 1. f. 1. tab. VIII, f. 4-4°. quadrimaculatus, C. V. Canestr. 15 226 dente nel quadrimaculatus che nel elongatus, Cstr. (è il maschio della presente specie ). Questo Gobius fu descritto sotto il nome di G. parvus dal Nardo (1824). Sp. 18. Latrunculus pellucidus, Nardo ( God. pellucidus, Nardo Giorn. fis. Pavia III, 1824). 1 1 o, D8; è,D 7a) Agggg 1 9 90. Reca sorpresa come il Perugia non abbia potuto vedere questa specie. Io la trovai comune specialmente fra mezzo al pesce minuto pescato nell’ Istria e nel Quarnero. Anche il Prof. Kolombatovic la dice frequente. Pror. ANTONIO CARRUCCIO NOTE ILLUSTRATIVE AL CATALOGO DE’ VERTEBRATI DEL MODENESE MAMMALIA. Rhinolophus euryale Blas. Specie non ancora da altri annunciata come presa nella | provincia di Modena e nelle finitime. Già conosciuta per l'alta Italia (dintorni di Milano e del Lago di Garda — Blasius, Cor- nalia), ed anche per la Toscana, Umbria, Calabria ecc. ( Ma- Jjor, Regalia ecc. ). Per il Veneto l’annunciò il Ninni, che la ebbe da Recoaro. Io l’ho avuta in Modena stessa (sottotetti della Chiesa di S. Pietro ), ed i cinque esemplari di femmine gravide coltevi nel 1880 fanno entrambi parte della nuova collezione provin- ciale: spero averne presto qualche altro. Nelle varie caccie che si tentò di fare nella predetta località si presero contem- poraneamente molti R. ferrun-equinum. AI dott. Major, nel dicembre 1880, e prima ad altri che visitarono il Museo dopo i riordinamenti e le numerose ag- giunte che vi si compirono, feci osservare questa specie; della quale per la collezione generale, che pur ne mancava affatto, ebbi un esemplare proveniente da Reggio di Calabria, per 1 n ei mezzo del prof. Giglioli, Direttore del R. Museo Zoologico dei Vertebrati in Firenze, in occasione di cambi fatti nel 1880 collo stabilimento da me diretto. Il Fatio scrive che il R. eurya/e non fu ancora osservato in Svizzera, e ciò ripete pur anche per il R. c/iwosus Blas. (. Blast Peters); il qual’ ultimo dal Cornalia erasi, nella sua opera su’ Mammiferi d’ Italia, già annunziato come preso in Dalmazia. Il Ninni successivamente fece noto che di questa specie molto rara ebbe un solo esemplare dalla Grotta di Co- stozza nella primavera del 1876. Potrà anche il R. clivosus, mercè diligenti ricerche, tro varsì nell’ Emilia? Del R. euryale, stando alle osservazioni del prof. Lessona ( Atti della R. Accad. delle scienze, Vol. XIII, Adun. del 24 feb- — brajo 1878) non fu constatata la presenza nel Piemonte: in- fatti in questo genere di Chirotteri il chiar. scrittore anno- vera solo il R. ferrum-equinum ed il R. hippostdereos. Rhinolophus hippocrepis ZZerm. (R. hipposidereos Blas. ). È una delle specie che devo aggiungere a quelle pochis- sime prima note nella Provincia. Un primo esemplare, perfet- tamente albino, fu quello che mi fece certo della sua esistenza nell’ Emilia: lo ebbi da’ dintorni di S. Faustino. i Ogni Zoologo sa che i Chirotteri albini sono piuttosto rari, tanto che ai suoi tempi Geoffroy S.' Hilaire ( Vedasi la repu- tata opera sua ZHîst. gen. et partic. des anomalies de l’or- ganisation, T. 1, p. 212. Bruxelles MDCCCXXXVII ) citando i diversi casi di albinismo più o meno completo che egli ebbe ad osservare nei Mammiferi selvatici, scrisse di averlo pure constatato: « chez une chauve-souris, la barbastrelle, CAS RE- MARQUABLE PAR SA GRANDE RARETE. Il dott. E. Cantoni, Assistente nel Museo zoologico della R. Università di Pavia, in un paziente ed utile lavoro ha, ol- tre questa specie, ricordato esemplari albini di Vesperugo pi- pistrellus Scheb., Vespertitio Daubentonii Leisl., V. murinus Schreb., e Kerivoula lanosa Smith, citando gli autori che primi ebbero a tenerne parola. Dal lavoro del Cantoni adunque ri- sulta che solo di 4 specie di Chirotteri si conoscono individui albini ( V. Atti della Soc. Ital. di sc. nat. Vol. XIII. pag. 139-40. Milano 1880 ). L’ esemplare albino di cui venni in possesso, (che presentai nell’ adunanza del 9 marzo 1879 alla Società dei Naturalisti in Modena) fortunatamente non rimase unico rappresentante della specie. Infatti, coi caratteri normali che la distinguono, quello del colorito compreso, ebbi un secondo individuo (10 giu- gno 1879) dal dott. L. Picaglia, preso a Savignano sul Pa- naro; e nel 6 marzo 1880 altri due individui, presi pure a Sa- vignano, furono donati al Museo dal cav. avv. Arsenio Cre- spellani. Aggiungo che nell’ agosto 1879, trovandomi all’ Abetone presso il dott. Forsyth Major ebbi da lui gentilmente altro esemplare preso a Vima ( A/pî apuane ). — La specie è perciò rappresentata al presente sì nella nuova collezione provinciale, come nella generale. Intorno alla distribuzione geografica di questo chirottero in Italia, così la riassume il Cornalia: « .... s' estende assai nel Nord e sale alto sui monti. — La Lombardia, il Genovesato, le Romagne lo offrono, non che la Sicilia e la Sardegna. Non pare molto comune nel mezzodì; il Costa lo scontrò una sola volta nelle altezze di Camaldoli. Trovo che il Doderlein cita questa specie ( Alcune ge- neralità intorno ia Fauna sicula dei Vertebrati. Annuar. della Soc. de’ Natur. in Modena. Ann. VI, p. 81) fra quelle che pur riscontransi in Sicilia. Plecotus auritus L. L’ Orecchione è raro ed isolato nel Modenese, e tale par- rebbe nelle altre regioni dell’ Emilia; pure potei procurarne parecchi esemplari tanto per la collezione provinciale, quanto per la. generale, nella quale trovai solo due vecchi esemplari senza indicazione alcuna sulla loro precisa provenienza. Io ne ebbi direttamente nuovi esemplari, per dono o per acquisto: uno 4 lo debbo alla cortesia del prof. cav. Giovanni Bezzi, Clinico Chirurgo nell’ Univ. di Modena (agosto 1874); un altro lo acquistai presso Modena nel luglio del 1877; un terzo mi fu ceduto in dono dal dott. Luigi Picaglia, il quale, anni sono, trovandosi nel pubblico giardino di Modena, colse questo Orec- chione, avendo cura di conservarlo nell’alcool. A lui richiestolo gentilmente e con premura (23 febbraio 1881) lo portava in Museo. Un quarto esemplare mi fu donato dal mio allievo sig. Bergamini Lodovico (20 aprile 1881) che lo colse a S. Fe- lice sul Panaro; e finalmente (22 luglio 1881) ebbi in una sola volta tre esemplari, presi in Soliera, e donati al Museo dal Farmacista Sig. Fattori Erio. — Il Bonizzi (1871) scriveva che di questa specie: « Si osservano due esemplari nella colle- zione del R. Museo. » Oggi, il numero di essi permette di tenerla per specie abbastanza facile a procurarsi nel Mo- denese. Alle indicazioni complessive date dal Cornalia sulla di- stribuzione geografica del P. aurtus giova aggiungere quelle altre precise che ci hanno fornito il Lessona ed il Ninni. Il primo osserva che questa specie si può dir rara in Piemonte, ed aggiunge: « L'ho incontrata sempre isolata. Si trova talora nelle case di Torino. Il prof. Pietro Calderini la trovò in Val- sesia. » Il secondo scrive che l’Orecchione nel Veneto general- mente è poco comune, ma abbonda in qualche località. Trovasi isolato tanto al monte che al piano, nonchè nell’ interno delle nostre città. Vesperugo pipistrellus Dobson. Annunciai alla Società dei Naturalisti in Modena nel- l'adunanza del 9 marzo 1879 la esistenza di questa specie nell’ Emilia: il primo esemplare l’avevo però avuto nel 1872, come risulta dalle note che diligentemente uso tenere. Altro esemplare riportai meco da Fiumalbo nell’estate del 1879, do- natomi dal Dott. Angelo Santi, ed altro nell’ istessa epoca mi donò il Dott. Luigi Picaglia, che l’ ebbe a Zocca (Modenese). 5 Non potrei al presente stabilire il grado di frequenza e abbondanza in cui trovasi questa specie nella provincia di Modena, e meno nelle altre provincie dell'Emilia non trovando in veruno degli scrittori che conosco alcuna notizia in pro- posito. Il Cornalia scrive che il Museo di Milano la « possiede di Lombardia e del mezzodì d’Italia », e ricorda come io l’abbia già indicata per la Sardegna. Il Major dice che la trovò comunissima in Piemonte; in Toscana meno comune, ma però punto rara. Il Museo di Pisa ne ha esemplari di Calabria e di Sicilia donati dall’ istesso Major. Il Ninni fa noto che è comune tanto nelle elevate mon- tagne quanto nelle pianure del Veneto. Questa specie dal Lessona è tenuta come non rara in Pie- monte, ma tuttavia molto meno abbondante del V. Kuhdîi. L’istesso Lessona ci fa noto che parecchi individui del V. pî- pîstrellus li trovò a Montanaro e ad Usseglio, ma finora nes- suno ne trovò in Torino. Il Doderlein (1. c. ) lo cita per la Sicilia. Vesperugo noctula Keys et Blas. Come ho già accennato, anche questa specie potei ottenere nell’ escursione lungo i confini del Modenese colla Toscana. Pare che Fiumalbo sia una località in cui il V. nociula s'abbia a trovare forse non infrequentemente, se debbo giu- dicare dai 4 esemplari che in una sola volta meco riportai da quel paese; e questi ho messo nella nuova collezione pro- vinciale. Nella generale n° ho un altro esemplare, preso però a Cutigliano, donatomi nel 1879 dal dott. Forsyth Major al- l’ Abetone. — Dissi forse, perchè è ben noto che questa spe- cie volando più alto e più rapidamente d'’ altre, riesce anche più difficile coglierla. Il Cornalia nota che in Italia la Nottola abbonda mag- giormente nella regione Adriatica che nella Mediterranea. Po- chi ne raccolse il Savi in Toscana, non ne ebbe mai il Bona- 6 parte nei dintorni di Roma, mentre nell’Ascolano, nel Bolognese, ed in Lombardia è frequente e di grandi dimensioni. Il Les- sona c’ informa che non è specie rara in Torino e Piemonte. Il Ninni alla sua volta fece conoscere che non la crede comune nel Veneto, perchè in un centinaio di esemplari di chirotteri da lui esaminati, non potè averne di essa specie che tre soli esemplari. Non trovo citata questa specie dal Doderlein per la Sicilia. Vesperugo mystacinus Leisl. Questa specie non è indicata dal prof. Cornalia: fu presa dal dott. Forsyth Major a Miradol presso Pinerolo in Piemonte, siccome egli scrive nel lavoro già citato e pubblicato negli Atti della Soc. Tosc. (V. III, p. 103), nel quale accenna pure ad altre caccie sull’ Appennino Pistoiese ( Boscolungo ) ecc. Il Ninni così scrive: « In una nota del prof. Pavesi al- l'articolo Chirotteri nell’ Enciclopedia medica del Vallardi, il Vespertilio a mustacchi, viene aggiunto alla Fauna italiana, perchè trovato per la prima volta dal prof. Calderini in Val Sesia, ma io aveva già compreso questa specie tra le venete sino dal 1864. « Il Vespertilio a mustacchi è sparso in tutto il Veneto, e da quanto è a mia cognizione non fu trovato in Italia che da me e dal prof. Calderini. i « È probabile che si trovi anche in Lombardia e nel Piemonte » (1). Il prof. Pavesi nella pred. nota fa conoscere di avere esaminato esemplari oltre che di Vesperugo Leiîsleri Kuhl, anche di Vespertzlio mystacinus Leisl., al Museo Civico di Genova. Ed il Lessona alla sua volta fa noto che questa specie esiste in Piemonte, dove però sarebbe: « molto rara ». Esiste in Sicilia: non mì risulta se siavi o no frequente. (1) V. Materiali per la Fauna Veneta. 1. Chiroptera. pag. 49. Ve- nezia 1878, i 7 L’ esemplare che fa parte della nuova collezione nel Museo Modenese, fu colto verso l’ Abetone, presso i confini della provincia: lo ebbi per gentilezza del dott. Mayor nel 1879 quando appunto mì recai a visitarlo nella sua campagna in quella bella regione del nostro Appennino. Nella parte montuosa del Modenese, e nelle regioni limi- trofe più elevate, converrà fare più diligenti ricerche di que- sta specie, — le quali per quanto a me sarà possibile — mi propongo di compiere con nuove escursioni. Vesperugo ciliatus Blas. Si fu a lungo esitanti fra questa specie ed il V. Nattererti: tenendo però esattamente conto col mio ex-Assist., 1’ egregio dott. Bergonzini, della lunghezza dell’ antibraccio, della smargi- natura profonda dell’ orecchio esterno, del trago seghettato ecc., ci siamo persuasi che gl’ individui avuti erano altrettanti V. ci- Ziatus. Una visita fatta al Museo nel dicembre 1880 dal dott. Mayor, ed un nuovo diligente esame, confermarono il Giudizio diagnostico che avevamo dato. Per la collezione generale ebbi nel 1879 esemplari dal R. Museo di Firenze (prof. Giglioli) e da Calabria (dott. Mayor). Fu pure nell’anno 1879, in cui questa specie per la prima volta annunciai trovarsi nel Modenese, e poi nel 1880, che introdussi in Museo più altri esemplari; i quali tutti provengono dai sotto-tetti della Chiesa di S. Pietro in Modena: in essi infatti il preparatore del Museo Sig. Tonini, accompagnato dai dott. Bergonzini e Picaglia, ne fece caccia. Miniopterus Schreibersii Natt. Anche questa specie ho indicata per la prima volta come esistente in questa regione; ma per l'Emilia è nel Museo rap- presentata finora da 2 soli esemplari, uno nella Collezione Modenese, ed altro nella generale avuto dal mio distino allievo dott. Vincenzo Ragazzi di Modena, che lo colse nella così detta Tana della Mussina, 8 Per la collezione generale ebbi inoltre un 3.° individuo di Soriano (Catanzaro) dal dott. Major. — Come quest’ ultimo avverte nel suo pregiato lavoro su’ Vertebrati italiani nuovi 0 poco noti, il M. Schrebersii è abbastanza comune sulla cu- pola del Duomo di Firenze, ed esemplari ivi colti osservai pur io visitando le collezioni zoologiche del R. Liceo Dante, ac- compagnato dall’ esimio prof. Stefanelli, dal quale ebbi il dono di qualche altra specie ( Vesperus Bonapartîi Savi) mancante affatto nel Museo della nostra Università. Il Major nota d’aver avuto il M. Schreibersii anche da Lecce. Il Ninni fa noto ch’è abbastanza comune nel Veneto, e che la Collezione Zoologica del Museo Civico di Venezia ne possiede molti esemplari da lui presi in varie località, pure del Veneto. È citata questa specie anche dal Doderlein fra i Vertebrati della Fauna sicula. Neles taxus Schreb. I due individui adulti esistenti in Museo, uno nella col- lezione generale, 1’ altro nella provinciale, furono uccisi sulle montagne presso Pavullo. Anche in quelle di Montefiorino, come risultami da notizie gentilmente favoritemi dall’ egregio signore dott. Gius. Tonelli, trovasi il Tasso ma non in grande quantità. Solo nella parte alta della sezione di Boccasuolo se ne prendono parecchi all’ anno. Gli si dà la caccia col fucile appostandolo all’ uscire od all’ entrare nella sua tana, che trovasi nei boschi e fra le macchie; oppure sorprendendolo mentre si avanza nel terreno che serve a pascolo del bestiame, strappando e cacciando in aria ciuffi di erba per mangiarne le radici. — È questa una particolarità notata dai cacciatori di Montefiorino, e partecipatami dal sullod. sig. Tonelli. Il Fatio ed altri scrittori avvertono che il Tasso mangia con gusto semi e frutti, ma anche volontieri fa la caccia ad un serpente, un sorcio, ad una nidiata di qualche uccello, se gli si offre il destro. — Il Cornalia si limita a dire che il suo cibo con- siste in teneri cereali. Il Brehm, che descrive le abitudini del 9 Tasso riportando un passo di un lavoro del Tschudi, non lascia di aggiungere che per questo singolare carnivoro, nella pri- mavera e nell’ estate il cibo consiste in radici, principalmente di betulle, di tartufi, di ghiande, di quercia e di faggio. Più tardi dissotterra quà e là un nido di vespe o di pecchioni e ne mangia con somma compiacenza i favi colmi di larve e di. miele, senza darsi per inteso dei pungiglioni degl’ insetti ve- lenosi. Nell’ estate insetti d’ogni genere, chiocciole e lombrici, formano la base principale dei suoi pasti. Nell'autunno si ciba di frutta cadute, di carote, e di rape, di uova d’ uccelli e di uccelletti che trova a terra; i più piccoli mammiferi, i leprotti, i pipistrelli, le talpe, non sono punto disprezzati da esso, e persino le lucertole, le rane ed i serpenti gli vanno a genio. Ma il miele e l'uva sembrano tuttavia essere il suo alimento principale, ed arreca nei vigneti grandi devastazioni quando gliene viene il destro. — Anche a qualche altro cibo accenna il Brehm, ma parmi che gli anzidetti, bastino a dare un’ idea della varietà di gusti del Tasso. — Aggiungo solo che nell’ au- tunno notasi nel Modenese come il Tasso disceuda dalle alte regioni in altre più o men basse per nutrirsi col frumentone che trova nei campi. Un cacciatore provetto di Montefiorino assicurò il dott. Tonelli, e ciò mi si ripetè da altri, che per la varietà del pelo distinguono nell’ alto Modenese il Tasso ora col nome di canino, ora di porcino; la carne di quest’ ultimo vuolsi eccellente, quella del primo ritiensi poco buona a mangiare Pochi mesi or sono (7 e 12 aprile 1881) ho osservato attentamente un dente con frammento di mascella superiore, ed una branca sinistra orizzontale, quasi completa, di mascel- lare inferiore fossili, che indubitamente furono trovati nel Mo- denese, e che un distinto Paleontologo, di passaggio per Modena, credette appartenere a Lontra. L’esame fattone, tenendo sott’oc- chi crani di Lontra, di Tasso ecc., mi persuase che quei fram- menti fossili appartengono a quest’ultima specie (1). Di essi (1) Lo Gervais (Hist. Nat. des Mammiféres. T. II, p. 103) scrive: « Les Blaireaux sont moins nombreux qu’ ils ne l’ gtaient jadis. Dans 10 credo si occuperà con una nota speciale il dott. Luigi Picaglia (fu nominato Assistente col novem. 1881) che assiduo da anni frequenta il Museo. Il Cornalia così scrive sul proposito: « Le caverne ossifere della penisola presentano con qualche frequenza avanzi di Tasso. Io ne descrisssi della Grotta di Levrange. » ( Palento- logie lombarde. — Vertebrès fossiles, pag. 20 e Catal. cit. dei Mammif. pag. 31). Mustela Martes L. Questa specie non fu indicata dal Bonizzi. Ho lungamente esitato prima di annoverla fra i Mammiferi del Modenese: ec- cone in breve le ragioni principali pro e contro, colla qual’ ul- tima parola intendo dichiarare che non sono del tutto con- vinto sulla reale esistenza della M. martes entro i confini della prov. di Modena. 1. È dal 1872 in poi che vo raccomandando a persone amiche ed intelligenti ed a cacciatori, per procurarmi un qual- che esemplare di essa specie, colto in modo certo in qualche regione dell’ alto Modenese, sito il più opportuno in cui potreb- besi trovare. Le ricerche, fatte anche personalmente quando mi recai in Fiumalbo e nei dintorni, tornarono vane. 2. Se finora non ho avuto direttamente questa specie in guisa, come dissi, da poter esser certo della provenienza, debbo però continuare ad escluderla, quando persona degnissima di fede mi assicura della sua esistenza in taluna località dell’ Ap- pennino Modenese? 8. Ma v'ha un fatto, che pur bisogna giudicare non del tutto privo d’importanza: assumendo la direzione del Museo, e ve- rificando il numero e le specie diverse di Mammiferi, di cui esso era fornito, trovai in collezione un unico esemplare di MUSTELA MARTES, coll’ indicazione: Appennino Modenese; pre- beaucoup de lieux, on trouve leurs ossements et ceux des Loups, des Lon- tres, des Castors, etc., associès à ceux de quelques grandes espèces perdues qui ont peuplé nos contrées. » 1l parazione la quale mi si disse doversi all’ attuale Tassidermi- sta di Palermo figlio del fu preparatore del Museo Modenese, Luigi Modena, e che fu eseguita con modello interno in sca- gliola, di cui lo stampo fu trovato in un Magazzeno. Cotesta provenienza (e per il silenzio tenuto nel lavoro sui Mammiferi Modenesi dal Bonizzi, e specialmente per le dichiara- zioni dell’attuale Tassidermista Tonini Cesare, il quale non ebbe mai a preparare alcuna Martora) non la ritenni esatta: altri errori di località ebbi infatti a constatare, che furono corretti o mercè notizie favoritemi in persona dal prof. Doderlein, tro- vandosi di passaggio in Modena, o per altro mezzo non meno sicuro. (I cartelli di molte specie erano stati, nel periodo di più anni, parecchie volte rinnovati; nello scriverli e nel col- locarli a sito, mancando la sorveglianza dei professori direttori — che a lungo rimase pure vacante la cattedra nell’ Ateneo Modenese — ebbero luogo ommissioni e spostamenti ). Accenno brevissimamente a questi fatti, per spiegare come l'esemplare di M. martes colla sovraindicata indicazione, io l'abbia lasciato provvisoriamente nella collezione generale dei Mammiferi insieme ad altro bellissimo che feci venire dalla Sardegna, anzichè passarlo nella nuova collezione dei Ver- tebrati Modenesi, quale individuo rappresentante la specie in discorso. — In breve, attendevo che il Museo venisse in possesso d'una Martora presa entro i confini della Provincia di Modena, per aggiungere la specie alle altre della famiglia Mustelidae, sulla cui provenienza non cade dubbio. 4. Tale era lo stato delle conoscenze su questo carnivoro, quando in data del 5 aprile 1881 il già menzionato dott. To- nelli ebbe la cortesia, rispondendo ad una mia domanda, di scrivermi le seguenti parole: « Di ritorno dai monti adempio tosto alla promessa fattale di comunicarle cioè tutte quelle notizie che a complemento delle cognizioni mie, ho potuto raccogliere intorno ai Mammiferi selvatici esistenti nel territorio di Montefiorino e nelle regioni circostanti, notizie che io credo possano applicarsi a tutto l'alto Modenese in generale. « La Martora trovasi nelle regioni alte, specialmente nei 12 paesi di Fontanaluccia, Pian de’ lagotti e Riccovolto, ma è piut- tosto rara. Gira la notte ed all’ alba si ritira in una pianta di faggio bucata, esplorandola minutamente prima d'’introdursi. Le si dà la caccia per lo più nell'inverno poichè dalle im- pronte che lascia sulla neve facilmente si scuopre la sua di mora. Per prenderla si ferma con chiodi un sacco aperto, cinto con una fune a nodo corsojo, contro qualche pertugio della vecchia pianta posto in alto; indi acceso il fuoco al piede di questa, l’animale disturbato dal fumo è costretto a sortire dal suo nascondiglio e ad entrare nel sacco, che tosto vien chiuso colla fune. — La Faina pure si prende nell’istesso modo. La pelle della Martora si vende circa L. 30, quella della Faina la metà. « Vi è anche, continua sempre il dott. Tonelli nella sua interessante e cortese corrispondenza, un’ altra razza (?) chia- mata in Montefiorino Martora faînata, che proviene dall’ in- crociamento della Martora colla Faina, della quale ha il pelo di colore eguale, senza il bianco sotto la gola. — Questi ani- mali si prendono anche con appositi ferri collocati sui sentieri da essi percorsi » (1). Tutte queste asserzioni meriterebbero diligente esame, che non può farsi se non col recarsi in persona a Montefiorino, come gentilmente me ne fece proposta il Tonelli; proposta che avrei già condotto ad esecuzione, senza le cause che per lo passato m’ impedirono, nell’ epoca la più opportuna per com- piere le necessarie osservazioni, di allontanarmi da Modena. Se prima di passare alla 5° ed ultima ragione, che in parte fa credere ed in parte negare la esistenza della Martora nel Modenese, ho stimato poter richiamare l’attenzione del lettore sulle notizie intorno al modo usato a Montefiorino per la cac- cia di questi Mustelidi, egli è che le sovraesposte notizie mi sem- brano interessanti, e sono assai più particolareggiate di quelle date da alcuni autori anche di meritata fama, quali ad es. il Fatio (1) Ho avuto di recente parecchie belle varietà di Faina, fra cui una adulta e delle più grosse (lungh. tot. 79 cent. ) dall’ alto Modenese, cedu- tami pel Museo dal Sig. Pagliani ( Gennaio 1882 ). 13 (Ved. Op. c. pag. 817). — Il Brehm, che sulle abitudini della Martora riferisce le diligenti osservazioni del Lenz, soggiunge come più facilmente la si possa pigliare quando la neve è fre- sca, perchè allora si possono seguire le sue orme sul suolo, ed anche sui rami coperti di neve. Di altri modi di caccia fa cenno il Brehm ch’ è bene, cui interessa, abbia presenti (1). 5. L'individuo posseduto in Museo, se per riguardo a di- mensioni (tanto per quella del corpo, quanto della coda, e per l'altezza degli arti — Ved. Fatio, Brehm ecc.) ha più della Martora che della Faina; come pure per la colorazione del pe- lame, per la minor larghezza della fronte ecc.; non ha però quella bella macchia gialla alla gola, della quale gli autori fanno uno de' principali caratteri distintivi della Martora. Nel- l’ esemplare infatti dell’ Appennino Modenese la macchia non ha siffatta colorazione, ma in verità non è neppure bianca come vedesi nelle Faine, perchè in esso offre una sfumatura appena giallognola. Com’ è noto, non mancano autori che ci parlano di Martore in cui questo carattere, della macchia cioè color di giallo d’ uovo, come lo chiama il Brehm, non si osserva. Fra gli altri il Fatio così scrive: « J'ai vu, en Suisse, des varietés de la Marte, les unes d’un joli nankin clair, les autres parfaîtement blanches » (p. 317). Quella che il mio suocero cav. Falconi, prof. d’anatomia umana nella R. Univ. di Cagliari, mi ha spedito dalla Sardegna, è fornita d'una macchia d’un bel giallo aranciato nella parte più alta del collo, che si fa men pronunciato all’ altezza delle sca- pole, avanzandosi in giù nel torace in forma di striscia, con una macchietta mediana brunastra quasi nel punto in cui la larga macchia comincia a restringersi. La larghezza ed estensione della macchia sono inoltre maggiori nell’individuo di Sarde- gna (Ozieri) che in quello dell’Appennino Modenese. (1) Brehm. La vita degli animali. Parte 1.8 Mammiferi. Traduzione italiana dei professori Gaetano Branca e Stefano Travella, riveduta dai professori Michele Lessona e Tommaso Salvadori. Torino Soc. 1 Unione tip.-editr. 1871, pag. 582-83. 14 ANNOTAZIONE. — Avevo già scritto le notizie tutte’ che possedevo sulla Martora nel Modenese, quando opportunamente giunsemi una lettera del sig. Giuseppe Modena Preparatore nel Museo Zoologico della R. Università di Palermo, il quale in data del 15 aprile 1881 così mi scrive: « Rispondo a volta di posta alla di lei domanda: la Mar- tora che esiste nel Museo di Modena fu presa in Montagna, e acquistata dal Museo fresca, e con tutta la carne; se non fosse stato così non avrei potuto farne la forma. Il prof. Do- derlein, al quale ho comunicato la di lei cartolina, mi ha detto che la Martora si trova nel Modenese ma nei boschi di Mon- tagna, mentre la Faina sta per lo più in vicinanza alle case. « Quando fui a Modena nel cercare conchiglie fossili nel granaio vidi lo stampo in gesso che si fece sulla carne di detta Martora. Lo faccia cercare e lo troverà ancora abbastanza conservato, e le servirà come prova di quanto le ho detto. Dello scheletro non mi rammento bene, vedendolo forse me ne potrei rammentare. Colgo l'occasione per riverirla distin- tamente e dirmi della S. V. « Devotissimo « GIUSEPPE MODENA ». Queste notizie confermano adunque quanto altro ebbi già a riferire. Promisi di pagare somma maggiore della solita a riceversi dai cacciatori che vendono ai pelliciai le pelli di Mu- stelidi ecc., purchè mi si porti una Martora delle montagne del Modenese; e in pari tempo, appena libero, intendo, onde ben ve- rificare i fatti espostimi con lettera, non solo su questa specie ma su altre, di recarmi come già dissi personalmente in Monte- fiorino ed altrove. Lutra vulgaris L. Se è specie frequente per altre provincie d’Italia, non può affermarsi altrettanto per questa di Modena, che non ha fiumi di primaria importanza. In 10 anni circa dacchè trovomi in questa città, dopo raccomandazioni e istanze non poche, ne 16 ebbi tre soli esemplari: due in ottimo stato per eseguirne la preparazione tassidermica, ed utilizzarne tutti gli organi in- terni per altrettanti preparati anatomici, ed una terza appena servibile per qualcheduno di questi ultimi. La prima Lontra portatami, fu presa (3 febbrajo 1879) presso Sassuolo nella località denominata la Fossa: era un maschio, in perfetto abito, della lungh. totale di centim. 117. Il pelame folto, morbido assai, bigio-bruno, d’ un bel lucido in confronto alla seconda, più piccola (lungh. totale del corpo centim. 81). Questo secondo esemplare fu preso verso Campogalliano. Da Montefiorino mi si partecipa che la Lontra « fu tro- vata qualche rara volta lungo i torrenti Dragone e Dolo. » Una terza Lontra adulta possiede il Museo nella colle- zione provinciale (altre provenienti di Francia fanno parte della collezione generale dei Mammiferi ), e questa — che tro- vai in Museo senza indicazione di sorta — mi risulta (e rendo grazie al chiar. prof. cav. Giov. Generali che fu primo ad avver- tirmene ) che fu uccisa presso Campogalliano nel 1856, di fronte ad un tenimento del marchese Fontanelli, dal dott. Corradini, Medico Veterinario in quel Comune. Egli, per invito del prof. Generali, fu a trovarmi in Museo, e confermandomi la notizia della presa di lui fatta di quell’ esemplare, che bene ricono- sceva, aggiunse che lo uccise in una mattina del gennaio 1856, mentre che assai di buon’ ora, per ragione di servizio, passava nell’ indicata località, presso un g0rgo della Secchia, dal quale vide uscire la Lontra. Grossopus fodiens Pall. Specie non ancora da altri segnalata nella Fauna Mam- mologica del Modenese, nè per quanto finora constami, in altre provincie dell’ Emilia. Le collezioni modenesi mancavano d’ ogni qualsiasi rappresentante. Il primo esemplare di questo grazioso e piccolo mammi- fero mi fu portato in Museo per determinarlo dall’ amico ing. Carlo Pozzi nel settembre 1878. 16 Successivamente ne ebbi in Fiumalbo e dintorni, nella escursione già ricordata, e da S. Faustino presso Modena per cura del preparatore del Museo, sig. Tonini. Un esemplare, avuto dal Tonini il giorno 10 aprile 1881, ha dimensioni maggiori di quanti altri finora ho procurati. Il Fatio (pag. 123) dà come massima lunghezza totale del corpo quella di 135 a 150 millimetri: l'individuo, cui accenno, colto pure presso S. Faustino, è lungo millim. 140. Sono notevoli le abitudini di questa specie, che non ha zampe da nuotatore, ma da scavatore. Ciò non pertanto: « Elle plonge admirablement, scrive il Fatio, et nage avec beaucoup de prestesse dessous l’ eau comme à la surface, poursuivant les Insectes, les Grenouilles et les poissons. J'ai été à méme de constater, à Pontrésina dans la Haute-Engadine, les dégàts causès par ce petit animal dans un établissement de piscicul- ture. Dans l'espace de quelques nuits, une paire de Musairai- gnes d’ eau eurent détruits et dévorés plusieurs milliers d’ oeufs et de jeunes Truites (op. c. p. 123). Il prof. Giglioli in un recente suo lavoro (Elenco deî Mam- miferi, degli Uccelli e dei Rettili ittiofagi appartenenti alla Fauna Italiana ecc.) scrive che questa specie sembra più comune intorno a Venezia, e nella Laguna distrugge special- mente il Cyprinodon calaritanus (1). Talpa caeca Savi. Questa specie non era stata, per quanto mi è noto, indi- cata nell’ Emilia: di certo non lo fu per la provincia di Mo- dena. Fu nei dintorni di Fiumalbo che ebbi a trovarla, e pel Museo, che ne mancava affatto, ne procurai più esemplari. Al- cuni di questi hanno servito per importanti studi all’ illustre istologo dell’ Ateneo Bolognese, il prof. Ciaccio. Ecco con quali parole egli li ha comunicati all’ Accademia delle Scienze del- l’Istituto di Bologna, siccome risulta dal Rendiconto che ne fu pubblicato: (1) Vedi pag. 7. 17 « Sul occhio della Talpa cieca paragonato con quello della Talpa illuminata o europea. Quasi che tutti che i Zoo- logi dopo la memoria del Savi sopra la Talpa cieca degli an- tichi (Nuovo Giornale de’ letterati, Tomo 2.°, pag. 229-313; Pisa 1822) han dato come caratteri distintivi di tale specie di talpa questi due: cioè il mancare essa di apertura palpebrale, e l'avere gli incisivi medi superiori un poco più lunghi degli altri. Or bene l’ A., nella minuta e diligentissima ricerca che ha fatto sopra l’occhio di cinque talpe cieche liberalmente do- nategli dal chiaro collega prof. Carruccio dell’ Università di Modena, ha trovato in tutte esse l’ apertura delle palpebre, la quale, perchè è piccolissima, non può esser visibile che con l’aiuto del microscopio fornito di lenti, che ingrandiscono 80 volte all'incirca. E questa apertura palpebrale, avendola egli misurata e paragonata con quell’ altra della talpa illuminata, ha veduto che nel suo maggior diametro, che va di traverso, è non più di 0,226 mm.; dove il diametro trasverso dell’ aper- tura palpebrale della talpa illuminata è di 1 mm., e talvolta anche lo passa. E di più egli ha nella talpa cieca rinvenuto ‘ l'apertura delle palpebre e il bulbo dell’ occhio tenere tra loro una certa proporzione, cioè a dire siccome quella è piccolis- sima, così eziandio piccolo, e nella sua mole è talvolta eguale, e talvolta anche minore del bulbo di una talpina europea nata di qualche giorno, sebbene nel numero e nella perfezione delle parti componenti non si differisca per nulla dal bulbo di una talpa europea adulta. Oltre di questo, l’ autore tocca breve- mente della stravagantissima opinione di Roberto Lee, il quale, appoggiandosi in certe sue osservazioni grossolane, vuole che nella talpa europea l’organo visivo sia assai bene costituito al tempo della nascita, ma di quindi in poi entri in un lavorio progressivo di atrofia; e di questa opinione, poichè l’ ha rife- rita, ne mostra evidentemente la fallacia col paragonare tra loro le sezioni dell’occhio di una talpa adulta, di un’ altra ap- pena nata, e di un feto non più lungo che 30 mm. » (1). (1) Ved. Giornale Lo Spallanzani. Anno IX, 1880. Fasc. di settem- bre, pag. 402-403. Modena. Altri studi diligentissimi fece il Ciaccio sul- 2 18 Arvicola nivalis Martins. Questa specie potei finalmente averla rappresentata in Museo che mancava d’ ogni qualsiasi esemplare, e nella colle- zione generale e in quella della provincia, grazie al dott. Forsyth Major. Questi mi donava, in occasione della mia escursione a Fiumalbo ed a Boscolungo nel 1879, un bell’ esemplare preso sul Cimore: altri individui ivi ne colse l’istesso Naturalista. Non era stata la specie annunciata nel catalogo dei Mam- miferi dal prof. Bonizzi. L° Arvicola nivatis è specie notevole anche per la grande altidadine in cui ama di vivere. Il Martins, che con diligenza illustrò questo interessante roditore, scrive a ragione ch’ esso « occupe la station la plus elevée de \ Europe. » Il Cornalia dice che il Campagnolo della neve abita « nei siti alpini: io ebbi campo, aggiunge, di vederne un esemplare a Macugnaga nel 1868 preso ai piedi del Monte Rosa. Due individui di questa trovansi nel Museo di Milano segnati come provenienti dal San Gottardo fuori dal limite d’Italia. » Il Martins ricorda che l’ Hugi lo osservò sul colle di Strahleck a 3,150 metri; ed a 3,900 metri sul Finster Aarhom vide un Campagnolo che parvegli specie nuova; ma avendoglì il Martins mostrata viva un’Arvico/a nivatis, riconobbe esser quella la specie da lui (Hugi) veduta. Per ragione di brevità ommetto alcune notizie interessanti sulla diversa altitudine cuì suol vivere il Campagnolo delle nevi, rammentando solo che sul Cimone siamo ad un’ altezza di 2167 metri. (Quest’ altezza è alquanto superiore a parecchie altre che troviamo notate in opere e carte geografiche: essa però è tolta dalla diligente carta geografica formata per cura della Scuola Militare, e di essa mi sono valso durante la escursione). Il Major nella sua pregevolissima memoria sui Vertebrati l’ organo visivo di questa Talpa, che pubblicherà; ed altri pure compara- tivi ne feci io, sul sistema dentario, che comunicai al predetto collega. 19 Italiani scrive che questa bella specie fu da lui « raccolta qualche anno fa in due esemplari a la Zotte (verso Pramol, Alpi Cozie) presso Pinerolo a circa 1600 metri. Depositai gl’ in- dividui nel Museo di Pisa. Il Museo di Firenze possiede da poco due individui delle Alpi di Domodossola. » In un altro più recente lavoro (I gran sasso d’ Italia e due de’ suoî abitatori ) il Major aggiunge altre interessanti notizie su questo « alpinista per eccellenza » come egli lo chiama. È cioè comune in molte parti delle Alpi, ove si spinge fino all’incredibile altezza di quasi 4000 metri sul mare. Al- tro che Stambecco, Camoscio e Marmotta! Major medesimo lo scoprì in Italia nelle Alpi, come gia dissi, presso Pinerolo; poi, sulla vetta del Cimone, provincia di Modena, trovò esistenti una colonia di Campagnoli delle nevi sotto un mucchio di sassi, residuo di segnali diroccati. Lo ha pur catturato anche più in basso; così sotto Boscolungo (Appennino Pistoiese ) a 1200 metri circa, e sotto il Monte Vecchio, nell’ Appennino Reggiano, ad un’ eguale altezza. Il Gran Sasso è il punto più meridionale conosciuto della sua distribuzione. Nelle Alpi, a quanto consta al citato scrittore, non fu mai osservato sotto 3000 piedi d’ altezza; e degli Appennini ho riferito già quanto egli fa noto intorno ai luoghi più bassi abitati dalla specie in discorso. Il prof. Lessona in una sua nota intorno agli Arvicolini del Piemonte, dopo averci ricordato che questa è certamente la specie più notevole del genere, e riferiti i caratteri speci- fici che la distinguono, ci fa conoscere che il « Museo di To- rino ha quattro esemplari raccolti a Valsaranche, dal cav. Francesco Comba, quando egli seguiva nelle sue caccie alpine il compianto Re Vittorio Emanuele. — Questi esemplari furono raccolti sul piano dell’accampamento reale di caccia, a circa 2400 metri sul livello del mare, nel mese di agosto del- l’anno 1874. » Nei giorni abbastanza numerosi che rimasi in Fiumalbo, in compagnia dell’ Assistente dott. Bergonzini e del preparatore tassidermico sig. Tonini, non solo furono visitati tutti i dintorni montuosi, ma anche compiuta un’ ascensione sul Cimone; inu- 20 . tilmente però per riuscire nella caccia di una qualche Arvî- cola nivatis. Arivcola glareolus Schreb. Anche questa specie, presa ai confini del Modenese, man- cava di rappresentanti in Museo, e ve l’ ho introdotta nel 1879: neppur essa trovasi notata nel Catalogo del Bonizzi. ANNOTAZIONE sul Mus minutus Pall. Da nota manoscritta rilevo avermi il fu sig. Tognoli nel 1873 assicurato che presso le risaie del Modenese trovavasi pure quest’ altra specie del genere Mus. Io non ho potuto procurare ancora alcun indi- viduo della medesima: non so adunque se e quando potrò confermare l’asserto del Tognoli. È però assai facile che tro- visi il topolino delle risaie anche nelle regioni della provincia in cui si fa coltivazione più o meno estesa del riso. Anche il Cornalia ci avverte che il Mus minutus abbonda nelle risaie non solo della parte meridionale della Lombardia, ma anche presso a Milano. De Betta ne vide nelle risaie di Oppeano nel Veronese (1). Spero che a me o ad altri sia presto concesso di aggiungere in modo positivo e l’indicata specie, e forse qualche altra an- cora, della Famiglia Muridae o d’ altra dell’ ordine dei Roditori. (1) Op. cit., p. 44. AVES. Gyps fulvus G. R. Gray. Dei 4 esemplari oggi posseduti dal Museo, tre già indicati dal Doderlein, uno fu ucciso nel 1842 verso Camposanto (Cir- cond.° di Mirandola) presso il Bosco di S. Felice; il 2.° nel 1843 verso il confine Bolognese; il 3.° nel 1863 verso Castel- larano (prov. Reggio Emilia), ed acquistato dal prof. Cane- strini; il 4.°, ch'è un bellissimo esemplare, me lo feci spedire per studî di confronto dalla Sardegna, e lo ebbi grazie alla cortesia di mio suocero, cav. prof. Falconi Giov. della R. Univ. di Cagliari (1). Soltanto il 1.° preso nella provincia modenese, fa parte della collezione locale, e della generale gli altri tre. Non può esser messa in dubbio la osservazione che oppor- tunamente fanno il Doderlein, il Prada ( Avifauna della pro- vincia di Pavia, Tip. F.!! Fusi 1877) ed altri egregi scrittori su questa specie, che cioè essa è rara ed accidentale nelle provincie dell’ Emilia, e vi apparisce per lo più dopo violenti temporali. — Ciò però è vero anche per altre specie catturate sì nell’ Emilia, come altrove. Il prof. Savi (Ornit. Ital. opera postuma, vol. I, 1873, p. 100) ricorda due individui uccisi nelle (1) Al medesimo debbo due esemplari adulti di Vultur Monachus L. ( colti presso le montagne di Gennargentu ) della quale specie il Museo Universitario mancava d’ogni qualsiasi rappresentante. Dal mio amico e collega Dott. Aggr. Meloni Satta nob. Pietro ebbi in dono nell’ aprile del 1877 due grosse uova di Grifone, colte in Olzai non senza pericolo. DI vicinanze di Bologna, le cui spoglie conservansi in quel Museo (in istato che lasciano assai a desiderare). Importanti parti- colari sulla conformazione delle piume negli adulti e nei gio- vani ha dato il Salvadori tanto nel Catalogo degli Uccelli di Sardegna (p. 14 e 15) quanto nella Fauna d’ Italia (p.'e 2.3 p. 2), particolari che, dopo diligenti esami, posso ben confermare. Il Ninni pel Veneto così scrive: « Due soli individui con- stano osservati fino ad ora fra noi; l’ uno ucciso molti anni sono presso Tregnago nella provincia Veronese, e l’altro presso Mestre sul finire del settembre 1835 (De Betta). — Ved. Ca- talogo degli Uccelli del Veneto con note ed osservazioni în Commentario della Fauna, Flora e Gea del Veneto e Tren- tino. Anno I, 1879, pag. 6. Il prof. Prada ( Avifauna citata della prov. di Pavia, pag. 7) dà notizia d'un esemplare colto nell’agosto dell’anno 1872 nelle vicinanze di Torre d'Isola, lanciato da un violentis- simo colpo di vento sui rami d’un alto pioppo. Morì in Milano dove fu trasportato e donato al. Municipio. L’ istesso Prada fa noto che l’individuo posseduto nella collezione del Museo Civico Pavese è proveniente dalla Sardegna, e visse in Pavia «< per alcuni anni perfettamente addimesticato » (1). Aquila chrysaetos Brehm. L'aquila reale è detta stazionaria ma rara nel Modenese dal Doderlein, e per quanto a lui è noto solo tre esemplari vi (1) Io non ho avuto questa fortuna con un Vultur Monachus gio- vane, che dalla mia Cagliari, dove il prof. Falconi tenevalo nell’ ampio cortile del Gabinetto Anatomico, feci trasportarmi vivo a Modena; già fin da quando nella gabbia trovossi a bordo del piroscafo poco mancò non amputasse col fortissimo becco il dito d’un marinaro, che rimase fe- rito. Giunto a Modena non solo si mostrava audace e coraggioso (qualità che gli concede gentilmente qualche illustre scrittore) ma cocciuto ed aggressivo. Le visite che, talvolta a mia insaputa, gli facevano i miei bimbi mi costrinsero a smettere il pensiero di addomesticare un Avvol- toio, punto Monaco per istinti e tendenze.... i 23 vennero colti nel corso di 20 e più anni. Quella che vedesi nella collezione provinciale fu uccisa ad Ospitalaccio, Circond. di Pavullo. Degli altri due esemplari che possiede il Museo, uno è giovane, ed un altro adulto in istato men buono. Come ben avverte il Salvadori in nessun luogo d’Italia questa specie si può dire abbondante. Nella prov. pavese (Prada) la si può dire rarissima. Nel Veneto secondo il Ninni (Cata4. cit. degli Uccelli del Veneto) vi è rara. In Sardegna la si disse comune. Stazionaria sui nostri monti (Giglioli ecc.). Aquila naevia Briss. Specie anche rara è l’ aquila anatraja nel Modenese, da cui però provengono i tre esemplari esistenti in Museo, dei quali due nella collezione della provincia, ed uno nella gene- rale. La loro provenienza fu già data dal Doderlein, ed è in- dicata da’ nuovi cartelli in modo preciso. — A questa noterella, quale da più mesi avevo scritto, mi è grato oggi (17 novem. 1881) di aggiungere che il Museo deve alle patriottiche premure del sig. dott. P. Facchini di Modena (che non mai per passione mal diretta — come, e non . in una sola città tal fiata si osserva, — verso gli stabilimenti della patria Università, ha impedito che ad essa fossero portati oggetti che sarebbero stati graditi, e avrebbero reso benemeriti i donatori, o di lode degni quelli che non potendo donare ven- derebbero a chi di buon grado acquisterebbe ) un magnifico esemplare di A. naevia 9 adulta uccisa verso S. Felice, e presso la località detta Fenz/e del vento, da certo sig. Roncaglia. Quest’ aquila ad ali aperte misurava 1 metro e 80 centimetri. Nel Veneto è rara. Un individuo adulto, scrive il Ninni, ucciso nel 1862 nelle maremme della laguna di Venezia fa parte delle sue collezioni. Il Prada la chiama specie « abba- stanza rara per nol. » Aquila imperialis Keyss et Blas. Non parmi dover tacere affatto su questa specie che, com'è noto, fu argomento di critiche osservazioni fra due valenti 24 naturalisti, Doderlein e Salvadori. È anzi perchè quest’ ultimo anni sono me ne chiese gentilmente notizia, che oggi confermo quanto a lui ebbi a rispondere. Il Salvadori in una sua lettera del 18 ottobre 1873 mi scriveva, dopo avermi fornito alcune interessanti notizie su Uccelli di Sardegna, le seguenti parole: « Temo che questa mia giungerà in Modena nella sua as- senza. Pel momento del suo ritorno vorrei sottoporle una pre- ghiera, cioè inviarmi in comunicazione un’ Aquila esistente nel Museo di Modena, e che il Doderlein assevera essere l’ A. imperiatis, della qual cosa io dubito grandemente; così pure vorrei poter esaminare certe Embderizae che il Doderlein dice appartenere all’ E. pusilla, specie che secondo lui si farebbe vedere nel Modenese in estate. » Fin dal 1872, anno primo di mia nomina all’ Ateneo Mo- denese, mi ero dato cura col compianto amico e collega. prof. Aless. Spagnolini, che coadiuvavami nel ristudiare ed ordinare la collezione ornitologica, di far ricerca in Museo di que- st’ Aquila imperiale; della quale il vecchio preparatore Luigi Modena, alle domande mie e dello Spagnolini, disse che si era dovuta distruggere col fuoco, perchè piena d’Antreni, già da qualche tempo prima della mia venuta. E ciò scrissi al conte Salvadori; al quale il Doderlein volle rispondere con una delle aggiunte ed annotazioni fatte alla sua Avifauna (Ved. pag. 319), invocando anche la testimonianza del fu prof. Bianconi di Bologna che assicurava essersi presa più volte quest’ Aquila nell’ alto Modenese. — Non m’è ancora riuscito di aver prove per confermare quest’ assicurazione del Naturalista Bolognese; e pur troppo chi visiti il Museo Zoologico della primaria città dell’ Emilia ancora non trova modo di conoscere quali e quante siano le specie indubita- tamente appartenenti all’ importante provincia di cui essa città è Capo-luogo. — L'’illustre Savi è caduto in uno strano errore pigliando il nome di un Tassidermista notissimo in Modena e fuori di Modena (del quale tante volte parla il prof. Doderlein, indicandone chiaramente la qualità) per quello di un paese. Il Savi infatti, nel $. destinato ai costumi dell’Aguza Mogilnik o A. imperiatis scrive le seguenti parole: 25 « E proprio quest’ uccello dei paesi orientali e meridionali : sulle montagne dell'Egitto e della Barberia è comune; trovasi anche nella Dalmazia e nell’ Ungheria, e sui Pirenei, e non di rado comparisce in Provenza. Il prof. Doderlein dice esserne stato ucciso un individuo a Tognoli nei monti modenesi nel 1844, e secondo l’ asserzione del prof. Bianconi ne sarebbe stato preso un altro individuo nell’alto Appennino bolognese. » Haliaetus albicilla Leach. Specie rara ed avventizia è l’ Aquila marina pel territorio Modenese, come pel Bolognese. Vi comparisce talvolta d’in- verno soffermandosi in vicinanza ai fiumi. Il Museo ne pos- siede 2 individui, uno per collezione. Nel dicembre 1878 fu uccisa una di queste Aquile in Valle del Ferrarese, Comuue di Bondeno, della quale potei solo ottenere gli occhi ed il corpo per diverse preparazioni anatomiche. La pelle fu pre- parata dal Sig. Tonini, ed il proprietario Sig. March. Rangoni la volle tenere per sè: era un bel maschio adulto. Poco dopo l’istesso Tassidermista ne ebbe un altro esemplare, 9 adulta, in istato già di putrefazione, preso pure nel Ferrarese. Il Savi scrive: « Fra noi è piuttosto rara: comparisce solo in inverno, e tutti quelli individui che io ho veduto uc- cisi in Toscana, erano giovani. » I due del Ferrarese, che or ora ho ricordati, erano per l’ opposto adulti. È la più comune delle aquile per la provincia di Venezia, poichè si fa vedere quasi tutti gli anni nell’ inverno, special- mente se il freddo è intenso ( Nénn?). Nella provincia di Pavia, senza poterla dire comune, assicura il Prada che quasi ogni anno se ne prende qualche individuo nel più fitto dei boschi fiancheggianti il Po ed il Ticino. In Sardegna ecc. la si trova del pari. Il prof. H. Giglioli la crede stazionaria e nidificante, ma non precisa però dove. ( Ved. l’ Elenco testè pubblicato per cura del Ministero di Agric., ind. e Comm. N. 836. 1881). Pandion haliaetus Steph. Per l'Aquila pescatrice è il caso di ripetere quasi per in- tiero l’osservazione fatta per la specie precedente. Un esemplare vedesi collocato nella collezione provinciale, ed altri due si osservano nella generale. Anche il Giglioli ritiene che que- st’ Aquila non sia frequente in Italia, quantunque colgasi tal- volta in più località. Il Prada pel Pavese fa conoscere che questa specie è « tra quelle più rare nella nostra provincia. » Pel Veneto sappiamo che fu veduta con frequenza sul lago del villaggio di S. Croce e vi fu anche più d’una volta uccisa ( Catullo, Ninni). Non rara in Sardegna. Se nella bassa provincia Modenese taluno fra i più intel- ligenti cacciatori vorrà darsi cura speciale, forse da un anno all’altro potrà cogliervi qualche nuovo esemplare di Pandion haliaetus; perciocchè anche in essa regione, e questa e molte altre specie animali, che per un Museo Zoologico possono avere particolare interesse, vadano affatto perdute. Scrivo queste parole nella speranza che possano cadere sotto gli occhi di qualcuno che avendo compiuto i suoi studî nell’ Ateneo, ram- menti come anche con oggetti, che per molti non hanno pre- gio, puossi contribuire all’incremento di uno de’ più importanti stabilimenti patrii. La bassa provincia è quella che ancora può molto fornirci di specie interessanti. Circaetus gallicus Cuv. Il Biancone è specie assai rara nella prov. di Modena. Nel Bolognese sembra alquanto più frequente, in ispecie nella stagione estiva. Chiesi sul proposito a persone assai intelligenti del Bolognese, ma non poterono confermarmi questa maggiore frequenza dell’ uccello in discorso, la quale però il Doderlein dà sulla fede del prof. Bianconi. Due individui presi nel Mo- denese ( uno nel Bosco di Nonantola, e l’ altro nelle vicinanze di Carpi) sono conservati nel Museo Universitario; e del pari un terzo (nella collezione generale) bellissimo, adulto, che 27 riportai meco dalla Sardegna nell’ agosto 1880. Il dott. Fiori fece noto che nell'ottobre 1879 il Sig. Giuseppe Magiera gli procurò un maschio giovine di questa specie, colto nell’ antico parco di Sassuolo. — Oggi, 21 novembre 1881, lo studente dell’ Istituto Tecnico Provinciale Sig. Massa, gentilmente mi fa dono pel Museo di un bel Circaelus gallicus è, da aggiungersi a quelli finora in scarso numero cacciati nell’ Emilia, per quanto almeno ci risulta dalle fatte pubblicazioni: esso fu colto vivo presso Castellarano, e tenuto per più giorni vivo dal sullodato Sig. Massa, ed anche in Museo fino a che — onde non s’ avessero a sciupare le penne — convenne di ucciderlo e prepararlo. Ad ali aperte misurava 1 m. e 70 cent. Per quanto è a notizia del prof. Prada (lav. c. pag. 11) ne furono presi due individui presso Pavia, di cui uno fa parte della collezione del Museo Civico. — Nel Bellunese e nel Ve- ronese nidifica ( Ninnì ). Anch'io lo credo raro in Sardegna. Archibuteo lagopus Brehm. Di questa specie il Museo possiede 3 individui, due presi nella prov. di Reggio-Emilia presso Scandiano, e che conservansi nella collezione generale, e l’ altro ucciso presso Novi, che fa parte della collezione provinciale. Della rarità ed accidentalità del Falcone calzato nell'Emilia tenne già parola il Doderlein; alle notizie del quale va aggiunto che il dott. Fiori di recente annunciò alla Società dei Naturalisti in Modena esser venuto in possesso di una femmina di questa specie, presa nei dintorni di Sassuolo e donatagli nell’ inverno del 1880 dal Sig. Giuseppe Magiera. « È pur questo, scrive pel Pavese il Prada, tra i falchi una specie rarissima per la nostra. provincia. » Il Savi lasciò seritto di non averlo mai visto in Toscana. Nel Veneto è di passaggio accidentale ( Ninni). Accidentale in Sardegna (Cara, Salvadori) e in Sicilia ( Doderlein ). Il prof. Giglioli ebbe dal Genovesato 1 9 nel gennaio 1880. Buteo vulgaris Bechst. Ricordo questa specie più che per altro motivo, per l’acqui- sto recente di un bell’individuo della varietà melanica, che ebbi il 14 febbrajo 1880 da S. Agnese (Villa di Modena), e che ora fa parte della nuova collezione provinciale, insieme ad altro esemplare già esistente in Museo. Nella collezione generale poi la comune Pojana è rappresentata da 3 scelti individui, due presi nel Modenese, ed uno fattomi venire dalla Sardegna per confronto e per allargare, quanto gradatamente m'è possibile, i rappresentanti di località diverse. Quest’ ultimo esemplare lo debbo al prof. Falconi di Cagliari. Il Fiori con- ferma (Contribuz. all’ Avifauna del Moden. e del Reggiano Ann. della Soc. de’ Natural. 1880) che questa specie nidifica nell’alto Appennino Modenese, ma che v'è « oltremodo scarsa. » Pernis apivorus G. Cuv. In uno degli esemplari abbiamo una bella varietà isabel- lina, ed in due la varietà melanica a vario grado: questi 3 esemplari trovansi nella collezione Modenese. Anche nella ge- nerale posseggonsi tre altri esemplari, dì cui uno melanico. Il Doderlein non potè far cenno che dei due individui avuti ai suoi tempi pel Museo, e chiama la specie piuttosto rara: già dissi che ora ne possediamo 6 esemplari, tutti del Modenese. Anche in altre provincie, quale ad es. quella di Pavia, è ben lungi dall’esser comune il Falco pecchiaiolo: tuttavia qualche ‘ volta vi nidifica ( Prada). Il Ninni lo chiama addirittura raro pel Veneto. Milvus regalis Briss. Uno dei due esemplari per la nuova collezione mi fu do- nato nell’ agosto del 1879 dal prof. cav. Eugenio Giovanardi di Modena, Direttore dell'Istituto d’anat. norm. della R. Univ. Del nibbio reale esiste 1 solo esemplare nella collezione ge- nerale, ma fu anche questo colto nel Modenese, dove è uccello 29 di passaggio poco frequente. Sembra, avverte il Doderlein, che talvolta nidifichi nel Bosco di S. Felice. Non conosco finora fatto alcuno per confermare o negare questo dubbio. Il prof. Prada scrive che nella provincia di Pavia è « spe- cie rarissima e quindi assai ricercata. » È piuttosto raro pel Veneto, secondo il Ninni. Comunissimo e stazionario in Sardegna. In Toscana è un uccello comunissimo (Savi, l. c., pag. 158). Milvus niger Briss. Dei tre esemplari posseduti in Museo, uno lo ebbi nel maggio 1874 in dono dal Sig. avv. Alfonso Magiera di Modena, ed uno lo acquistai da un cacciatore. Questo nibbio, come anche il Salvadori ne avverte, è raro in Italia. Nella provincia di Pavia, secondo il Prada, sarebbevi « meno raro della specie precedente. » Non so se oggi possa quell’ egregio scrittore confermare queste parole. Il Savi alla sua volta scrisse che il Nibbio nero è molto raro in quasi tutta Italia, mentre abbonda nell’ Africa set- tentrionale e abita particolarmente i luoghi montuosi. Pel Ve- neto sappiamo che vive nel bosco di Consiglio, ma non è certo che ivi nidifichi. Catullo la ritenne per specie rarissima. Il Doderlein (pag. 34) lasciò scritto che il Nibbio nero è « di passo accidentale nel Territorio Modenese. Nel 1846 ne fu preso un maschio adulto presso Scandiano e ceduto al R. Museo; nè sì conosce altro esempio di consimile ripresa. » Da quanto ho già detto risulta che anche di questa specie potei aumentare il numero degli esemplari, dei quali 2 fanno parte della collezione generale, ed 1 della locale; ed è del pari evi- dente come oltre che nel Reggiano, cui appartiene il Comune nel quale fu preso l'individuo ricordato dal Doderlein, si è pure fatta cattura di questa specie nel Modenese. Astur palumbarius Bechst. L' Astore è per noi avventizio e rarissimo. Dei due esem- plari colti nel Modenese uno fa parte della collezione pro- vinciale, e l’ altro della generale. 30 È raro in Toscana, come lo è nelle altre provincie (Savi, Salvadori ecc.) eccetto la Sardegna. Quello posseduto nel Museo Civico di Pavia, fu acquistato dal prof. Prada colla sola indicazione — Lombardia. È uccello rarissimo pel Veneto (Ninni). Accipitur nisus Pall. Uno degli esemplari, preso al Colombaro (villa presso For- migine-Modenese) lo ebbi in dono il 21 febbrajo 1879 dal già mio allievo Sig. dott. Agazzotti, benemerito di questo Museo Universitario per più doni. Come di altre specie comuni, così trovo superfluo di av- vertire che esemplari è e 9 posseggonsi sì nella collezione provinciale, come nella generale. Il Doderlein bene accenna alle varietà note anche nel Modenese. Il Prada fa noto ch’ è specie abbastanza comune nella provincia Pavese; pel Veneto è, secondo il Ninni, quasi sta- zionario. Comunissimo in Sardegna (Cara, Salvadori ). Falco communis Gml. « Il Falco reale è stazionario, ma poco frequente nel Modenese. Vive per lo più nei monti elevati della provincia, vi nidifica, ma non scende che raramente in piano. — Un in- dividuo adulto erasi postato nell’inverno 1838 sulla torre della Cattedrale di Modena a far preda di colombi domestici, e per un pajo di mesi fu il terrore delle colombaje e dei terganieri. Ucciso dal Boccabati, ed impagliato dal Tognoli, esso fa oggidì parte della collezione del Museo. » Così scrive il prof. Doderlein (pag. 36): I’ esemplare del quale qui è cenno è senza dubbio uno de’ più belli fra gli adulti, posseduti in entrambi le collezioni. Fu d’ uopo però ri- prepararlo, e ciò fece con gran cura ed arte il Sig. Tonini, come ogni intelligente può oggi osservare. Un altro bell’ esemplare di questa specie ottenni dal Sig. Gius. Lancellotti il 13 dicembre 1879, colto a Cognento ( villa di Modena), e fa parte della collezione provinciale. 81 Dì questa specie il Savi nella precit. opera postuma (vol. 1 pag. 162) lasciò scritto ch'è « assai comune in tutta Italia. » Per l'opposto il Salvadori scrive, e parmi con maggior esat- tezza: « Il Falcone è uccello stazionario in Italia. Esso non è raro, ma neppure comune. » Falco cenchris Frisch. Il Falco grillaio è rappresentato in Museo da tre esem- plari, di cui due nella collezione generale, ed uno in quella dei Vertebrati Modenesi. È ben giusto quanto osserva il Do- derlein, che cioè è questa una specie avventizia ed assai rara per noi, ed i due dei quali egli parla sono precisamente quelli che nel 1856 preparò pel Museo il fu tassidermista Sig. Tognoli. Il Savi riassume colle seguenti parole la distribuzione più nota in Italia del Falco grillaio: « In Sardegna, nel Genove- sato, nella Lombardia e nelle parti settentrionali d’Italia è avventizio come in Toscana. » — In Sicilia invece, specialmente nelle provincie meridionali ed occidentali, vi abbonda nella estate; all'autunno emigra verso il mezzogiorno, ma parecchie coppie restano a svernare nell’ isola ( Doderlein ). Nel Catalogo del Ninni trovo pel Veneto confermato quanto dal Perini e dal De Betta fu detto, che cioè qualche volta questo Falco non comune vi nidifichi. Circus cyangus Boie ( Strigiceps cyaneus Bp.). Il Doderlein scrisse che questo uccello è « un po’ più raro della specie precedente (C. aeruginosus Savig. ) nel Modenese. Del C. Swaiînsonii Smith, come dirò, lasciò scritto ch’ « è specie sconosciuta nel Modenese » (pag. 43). Il Museo possiede 6 esemplari di Albanella reale fra 9 e è, tutti presi nel Modenese, e trovo registrato che uno dei ma- schi mi fu donato nell’ aprile 1879 dal Sig. Grandi, il quale lo cacciò a Nonantola. Mi propongo quanto prima sia possi- bile verificare dove nidifichi il C. cyaneus nel Bolognese, come ebbe a dire il prof. Bianconi; asserzione ripetuta dal Doderlein e dal Savi, ma ignoro su quali prove. 32 Nel Veneto l’ Albanella reale si fa vedere tutti gli anni e vi nidifica. Piuttosto comune sembra in Sardegna (Salvadori). C. Svainsonii Smith. L’ Albanella mezzana, o Siciliana come la chiama il Savi, ho già avvertito che era sconosciuta al Doderlein quando scri- veva il pregiato suo lavoro: di essa non parla come esistente nel Modenese neppure nelle interessanti aggiunte ed annota- zioni all’ Avifauna. I tre esemplari che ho potuto già collocare nella nuova Collezione Modenese, tutti uccisi in regioni della provincia, sono prova che questa specie dev’ essere compresa nella nostra Avifauna; nella quale però stimai fosse effettiva- mente compresa fin dal 1876, quando presentai e feci osservare in una seduta della R. Accademia delle scienze, fra gli altri esemplari di Uccelli da aggiungersi alla stessa Avifauna, anche uno di C. Svaînsonti; ed in Museo, già da più anni ognuno poteva leggere come questa determinazione si fosse già esat- tamente fatta (1). 6. cineraceus Naum. Nell’ aprile 1880 un maschio di questa specie fu ucciso nel Carpigiano dall’ egregio signore Costantino Menotti, che lo portò al Tassidermista Sig. Cesare Tonini. L’ esemplare, guasto nel capo e più in un'ala, esaminato attentamente in Museo da me e dai dottori Picaglia e Bergonzini, fu riconosciuto in modo (1) È certo esagerata pretesa quella di coloro che, colla scusa che non trovano pubblicata una determinata specie come propria di quella regione, credono attribuirsi, con un calcolato e talvolta puerile affrettarsi, la primizie di diagnosi cui non hanno diritto. Suppongasi infatti che in essa regione esi- sta un ordinato stabilimento Zoologico aperto al pubblico, con collezioni in cui ogni specie abbia la rispettiva sua determinazione, potrà onestamente dirsi che una di quelle specie non fu ancora notata come appartenente all’Avifauna della provincia, se è un uccello, od alla Mammofauna se è un Mammifero, e così via dicendo? 33 indubbio appartenente alla sovra indicata specie, non ancora annunciata nè dal Doderlein nè da altri come esistente nella provincia di Modena, e neppure in verun’ altra dell’ Emilia a quanto mi risulta fino ad oggi. L’ esemplare in discorso, pre- parato colla maggior diligenza possibile, fa parte della colle- zione provinciale. Il Salvadori scrive che questo è in Italia il più raro dei falchi di palude, e che ne possiede uno maschio adulto ucciso presso Napoli, e ne vide un altro in Messina, ed un terzo uc- ciso in Piemonte si conserva nel Museo di Torino. Ma anche in altri Musei, ad es. in Firenze, si posseggono esemplari, e così in Cagliari, che ricorda il sullodato Salvadori, come bene ricordo anch'io. Il Savi fece noto che di due soli individui sapeva essersi uccisi in Toscana, uno presso Pisa, e l’altro acquistato sul mercato di Firenze dal fu prof. Carlo Passerini. Il Prada nell’ Avifauna della prov. di Pavia fa solo cenno del C. aerugînosus L., che ivi dice non comune quantunque sedentario in Lombardia. Il Giglioli scrive: « Questa specie, che non è comune, sembra essere uccello estivo in Italia ove si prende alle epo- che del passo, così ne ho vedute prese in aprile, maggio e giugno e nel settembre. ( Ved. Elenco cit. pubblicato dal Mi- nistero di Agric., Ind. e Comm. N. 86. 1881. pag. 66). Nyctale Tengmalmii Bp. Non ho compreso questa specie nell’ elenco precedente delle specie modenesi, ma non debbo tacerne affatto. Avrei avuto anzi il diritto di comprenderla nell’ Avifauna della Provincia se mi fosse risultata la esatta provenienza di un esemplare che ho dovuto riporre e lasciare nella collezione generale. È proba- bile che siasi preso in località della provincia, dopo che il prof. Doderlein aveva lasciata la direzione del Museo Mode- nese. Il detto autore a pag. 47 della sua opera scrive: « Nel Catalogo mss. del prof. Brignoli viene citata anche questa specie come avventizia del Modenese negli inverni più freddi. D 34 I nostri preparatori però non la videro mai. Fino a novello rinvenimento la lascio fra le specie incerte. » Or bene, che il Tognoli non l’ abbia mai vista e preparata nessuno può dubitarne, ma non così il fu preparatore del Mu- seo, Luigi Modena; dal quale fu preparato maluccio l’ esem- plare di cui fo cenno, tanto che dovetti farlo con maggior accuratezza ripreparare dal Sig. Tonini. Questo è il fatto reale, e se si fosse tenuto nota dal Luigi Modena della località in cui questa Civetta capogrosso fu presa, allorquando la si portò in Museo per acquistarla, non avrei il minimo dubbio di com- prenderla fra le specie modenesi accidentali nella provincia. Mi corre debito intanto di avvertire che in Museo esiste. In Piemonte, Lombardia ecc. fu colto qualche individuo di cui tien conto il Salvadori. Il Giglioli, nel suo pregevole ed uti- lissimo Elenco della specie di uccelli che trovansi in Italia stazionarie o di passaggio, colle indicazioni delle epoche della nidificazione e della migrazione, con savio intendimento pub- blicato dal Ministero di Agric., Industria e Comm., non lascia di ricordare i due esemplari posseduti nella doviziosa e splen- dida Collezione italiana dei Vertebrati, creata e diretta dal- l’istesso Giglioli in Firenze; entrambi da me osservati più volte nel rivisitare quel Museo (a me carissimo, perciocchè, dopo quello di Torino (1864) in esso per più anni ho avuto mezzi larghissimi per studî anatomo-zoologici). Dei due esem- plari uno fu preso nell’ inverno del 1860 presso Pinerolo, e l’altro ucciso il 19 novem. 1876 presso Nizza. Di questa specie avventizia i nostri Musei possederebbero forse altri esemplari se quelli visti od uccisi fossero venuti in mani di persone in- telligenti. La turba dei cacciatori, se può, vende o mangia gli uccelli siano pure i più rari; e quando non è il caso, come questo di una delle tante spregiatissime civette, è superfluo dire come finiscano animali uccisi per diletto o dispetto. Con ciò vo’ solo confermare quanto ai Zoologi è già ben noto, che cioè spesso si deve al caso se viensi in possesso di specie rarissime ed importanti. 35 Bubo maximus Flemm. Se delle specie appartenenti ai generi Stryx, Syrnium, Athene, Otus ed Ephialtes taccio perchè comuni anche nel Modenese (e rappresentate sono sì nella collezione provinciale come nella generale, nella qual’ ultima conservansi diverse inte- ressanti specie del Brasile e della Colombia, avute in dono dal benemerito prof. Bompani (1)), non devo passare sotto silenzio il Gufo reale; il quale pur trovandosi quasi in tutta Italia, non può dirsi nè comunissimo, nè abbondante in alcuna parte. Il Doderlein parlando del Modenese ricorda come incon- trisi per lo più nell’alta montagna « ove annida, e d'onde ac- cidentalmente scende in piano in tempo d’inverno. Lo com- provano i 3 o 4 grossi esemplari che si conservano nel Museo della Regia Università, uno dei quali venne ucciso nel 1842 in prossimità alla città. » I3 0 4 esemplari, quali si avevano al tempo che il prof. Doderlein dirigeva il Museo, aumentarono in numero in questi ultimi anni: nel febbrajo 1874 ne ricevetti un bell’ esemplare dal Sig. Ing. Cesare Lolli di Vignola, nei cui dintorni fu preso, inviandolo cortesemente in dono allo stabilimento. Un altro l’ho comprato nell’agosto 1878, preso sopra Sassuolo; la pelle trovossi però in assai cattivo stato, e mi valsi dell’ esemplare per diverse preparazioni anatomiche, facendo pur prepararne lo scheletro. Un altro individuo potei cedere al Museo Zoologico della R. Università di Sassari (2); ed un altro ancora giovine assai ebbi per la collezione provinciale. (1) Ed oggi — 16 febbraio 1882 — di altri doni di Rapaci notturni e diurni, e di specie ad altri ordini appartenenti, mi è gratissimo an- nunciare la splendida aggiunta che al nostro Museo vien fatta dall’egre- gio dott. Vincenzo Ragazzi di Modena, Medico distinto della R. Marina, reduce in questi stessi giorni dall’ America, dopo una permanenza fat- tavi di oltre 34 mesi. (2) Con autorizzazione del Ministero di Pubblica Istruzione, in data 22 Febbrajo 1879, furono al nascente Museo Zoologico della R. Univer- 36 Pel Veronese trovo notata questa specie tanto nell’ opera del Perini (Degli Uccelli Veronesi — Mem. dell’Accad. d’Agric. Comm. ecc. Vol. XXXVII, 1858, p. 23 e seg.), quanto in quella del Ninni (1. c. pag. 14) colle parole: « Vive nei siti montuosi. Nidifica. » Aggiunta sull Avifauna del PARMENSE E PIACENTINO ( Rapaci ). In data del 14 dicembre 1881, mentre stavo per lasciar Modena, ricevetti gentilmente dal Sig. dott. Alberto Del Prato un Catalogo (di pag. 22) degli Uccelli fin ora rinvenuti nelle provincie dî Parma e Piacenza (Tip. e Lit. di G. Fer- rari 1881). Per l’accennata ragione non potei esaminar subito il favoritomi Catalogo, del quale in gran parte conoscevo le specie annoveratevi, avendo dovuto pure nel 1881 recarmi pa- recchie volte, per incarico Ministeriale, in Parma e visitarvi il R. Museo di Storia Naturale diretto dal Ch. prof. P. Strobel, Museo che per meglio disporre quanto contiene, e massime i fossili di speciale importanza, illustrati dallo Strobel, ha bi- sogno di un opportuno allargamento di locali. È lodevole lo scopo propostosi dal Del Prato, tanto più, com’egli stesso scrive a p. 5, che non possedevasi per la pro- vincia di Parma, e: « Sui Vertebrati non una memoria, se ne eccettui la nota degli Uccelli del Piacentino posseduti in numero di 60 specie dal Museo di Storia Naturale di Piacenza, nel 1858 pubblicata anche questa dallo Strobel. » E tanto più è da lodarsi il dott. Del Prato in quanto che, come pur egli aggiunge: « I materiali per questo Catalogo sità di Sassari ceduti molti duplicati di quelli posseduti dal Museo Uni- versitario Modenese, cioè (come da ricevuta del chiar. prof. Fanzago ) 9 specie di Mammiferi con 11 esemplari, 97 specie di Uccelli con 101 esemplari, 11 specie di Rettili e Anfibi con 14 esemplari; e 22 specie di Molluschi ( Conchiglie ) con 35 esemplari. Del pari, avuta l’ opportuna autorizzazione Ministeriale, anche al R. Liceo Muratori in Modena fu- rono ceduti più duplicati, appartenenti tanto a classi de’ Vertebrati, quanto ad altre d’ animali inferiori. 37 furono per la maggior parte a mie spese raccolti, ed oggi do- nati al Museo dell’ Università Parmense, vi costituiscono una raccolta separata, coll’ altro poco ma prezioso materiale che esso già possedeva. E per ragione di giustizia debbo aggiungere che se il mio Catalogo ha potuto raggiungere questa cifra, si fu anche per una raccolta che dopo di me venne intrapresa con miglior esito, dal prof. Luigi Rossi, benemerito Direttore delle Scuole Tecniche di Parma. » « In questo Catalogo, continua il Del Prato, non si trovano che gli uccelli da me sin qui riscontrati, onde non è a me- ravigliare se mancano anche specie comuni; in esso direi, non sì trovano che i soli nomi, senza indicazioni relative alla loro fermata, comparsa, al nidificare nella nostra provincia, perchè le mie condizioni non mi permisero tali ricerche. » Ho voluto si conoscessero, colle stesse parole dell’ autore, le buone ragioni per le quali quantunque egli si occupi di regioni più estese del Modenese, come sono tutto il Parmense ed il Piacentino, ciò non pertanto nel Catalogo non si citano, fra entrambe le provincie, che sole 181 specie di uccelli; mentre per la sola provincia di Modena, fra quelle studiate e pub- blicate dal Doderlein, da me e dal Fiori (comprendendovi pure il recentissimo e fortunato acquisto fatto da quest’ultimo della Querquedula formosa ) posso in questo lavoro annove- rare oltre 260 specie; le quali, eccetto pochissime sono, spesso anche da più esemplari per ogni specie, rappresentate nella nuova Collezione Provinciale e nella generale, per la quale il Museo dell’ Università di Modena possedeva già un ricco ma- teriale. Poco per volta, e perseverando, altrettanto e più an- cora potrà farsi per quelli di Parma e Bologna. Indicherò volta per volta quali sono le specie che secondo il Catalogo del Del Prato risultano finora prese nel Parmense e Pia- centino. Intanto, non avendolo potuto far prima, mi è doveroso aggiungere, per l’ ordine dei Rapaci, dei quali ho già dato le notizie che potei procurarmi intorno alle specie più o meno rare, quali e quante sono per le due indicate provincie, in confronto a questa di Modena: nella quale, tanto pei Rapaci diurni quanto notturni, si conoscono fino al presente 80 specie (tutte rap- 38 presentate nel nostro Museo); per quelle di Parma e Pia- cenza il Del Prato indica solo 18 specie, che sono le seguenti: Aquila chrysaetos (un solo individuo, posseduto dal Museo Parmense, e preso a Carpodosco nel 1857); A. naevia; Haliaetus albicilta (un esempl. posseduto pure dal Museo); Pandion haliae- tus (idem id.); Circaetus gallicus (esemplare « ormai deperito » comunicato gentilmente all’ autore dal chiar. prof. Carlo Cu- gini); Buleo vulgaris; Accipiter nisus; Falco communis; Falco lithofalco; Falco tinnunculus; Circus cyaneus; Strîx fiammea; Syrnîum aluco; Athene noctua; Bubo maximus; Otus vulgaris; Otus brachyotus; Ephialtes scops. Gecinus canus Boie. Questa specie, rappresentata da non breve tempo nella collezione generale da due individui, uno è e l’altro 9, la si può, senza più esitare, comprendere nell’ Avifauna Modenese. Quando nell’ adunanza del 13 marzo 1881 presentai alla Società dei Naturalisti l’ elenco metodico dei Vertebrati del Modenese, che fu pubblicato. nella Disp. 1°, 2* e 3? del detto anno, non mi era ancora riuscito di riavere alcune note scritte di propria mano dal prof. Spagnolini (allorquando nel 1873 meco ado- pravasi a veder più chiaro in quella specie di selva selvaggia d’ alberetti d’ ogni dimensione che trovai in Museo, su taluno dei quali trovavansi perfino 60 uccelli, appartenenti non solo a generi diversi, ma anche a famiglie le più disparate); in una delle quali note è dichiarato come due picchi cenerini si trovassero, in un solo albero, confusi con più altri picchi verdi (Gecinus viridis Boie), dei quali tutti la provenienza era: « dal Modenese. » Lo Spagnolini nella sua nota aggiunge: « Non è nemmeno indicato (cioè il Gecinus canus) da Doderlein nella sua Avifauna. » Queste le parole precise del compianto amico: il giudizio del quale io ebbi allora a confermare pienamente, ordinando che quei due esemplari fossero tosto separati; e tali si tenevano nella collezione generale, che pure mano mano curavo di aver 39 tutta riordinata, com'è già noto. Dei due esemplari di picchio cenerino uno senza dubbio risultava preparato dal Tognoli, ed è l’individuo maschio; l’ altro, la femmina, in istato men buono, riconoscevasi preparato dal vecchio tassidermista Luigi Modena. La preparazione di quest’ultimo dovetti farla rinnovare dal Sig. Tonini; quindi questo esemplare femmina destinai alla collezione generale, ed il maschio alla provinciale. È evidente che neppure il Tognoli aveva conosciuto come questo individuo appartenesse a specie diversa del Gecinus viîridis. Il Giglioli (Elenco cit. pag. 36) avverte che il Gecînus canus è scarsamente disseminato sulla catena maggiore delle nostre Alpi, diventando più abbondante in quelle del Tirolo, del Veneto e della Carniola. Nidifica nel maggio. Il Savi (p. 280) ed il Salvadori (p. 36) ricordano le catture fatte in Piemonte, nel Genovesato ecc. — Prima di consegnare questi fogli per la stampa ho riveduto (3 marzo 1882) gl’ individui predetti, e non ho che a confermare altra volta le cose esposte. Rividi del pari carat- teri specifici e note manoscritte intorno al Dryocopus martius, del quale dirò nel numero seguente. Dryocopus martius Boie. Anche su questa specie la mia esitanza, onde aggiungerla alle specie indicate nell’ Elenco generale che ho dato pei Ver- tebrati del Modenese, può essermi più permessa? Avverto in- nanzi tutto che del picchio nero aveva però in modo chiaro e deciso fatto già cenno il prof. Doderlein, il quale lasciò scritto: « Abitatore pressochè costante delle africane foreste e delle regioni settentrionali d’ Europa, il picchio si fa raramente vedere nel territorio modenese. Incontrasi talvolta d’ autunno nei pineti e ne’ faggeti dell’ alta montagna, d’ onde rare volte venne portato in vendita sul mercato della città frammezzo ad altri uccelli montani. » (Op. c. pag. 49). Nel Museo Zoologico Universitario conserviamo tre esem- plari, due de’quali lasciai nella collezione generale, ed uno testè 40 misi nella locale, precisamente quello-che mi risultò essere pre- parazione del Luigi Modena. Dei due primi, uno ho qualche motivo per credere provenga dalla Collezione S. Vitali di Parma, l’altro fu probabilmente preparato dal predetto Modena. Recentemente dal Tassidermista Tonini ho fatto ripreparare con maggiore e ben meritata diligenza questi tre esemplari di specie sì rara e pregiata. Come notano il Salvadori ed altri il picchio nero è su’ no- stri monti uccello assai più raro del cenerino. i Il Ninni pel Veneto scrive le seguenti parole: « Vive nei grandi boschi delle località montuose; è rarissimo nella pia- nura (l. c. p. 15). Il Prada, è quasi superfluo dirlo, tace af- fatto di questa specie. Il Savi ricorda che in addietro era as- sai frequente ne’ boschi, dai quali erano vestiti i monti di Sasso Forte, nella Maremma Toscana; ma adesso non ve ne ha più alcuno, essendone scomparsi dopo i grandi diboscamenti che vi furono fatti. Il Perini (I. c. p. 137) ci fa noto che è uno dei più rari uccelli della provincia Veronese, non aven- dolo veduto che una sola volta, e fu nel giorno 24 febbr. 1850, spinto sulle nostre terre, forse dal forte vento che soffiava in quel giorno. Nel recentissimo elenco del Giglioli, già parecchie volte ricordato, si ha nuova conferma che questa specie è assai localizzata nelle Alpi, e sarebbe solo più comune sulle Alpi di Ossolo e del Tirolo. L’ Aut. aggiunge poi le seguenti parole: « Va però ricordato che questo Picchio è stato citato dall’ Ap- pennino centrale, dalla Calabria e dalla Sicilia, ma credo che tali asserzioni vadano confermate. Egli nota pure di averne ve- duto un individuo nel Museo Zool. di Napoli (individuo che anni sono notai pur io in quel Museo) che al dire del professore Costa era stato ucciso sull’ Aspromonte. — I tre esemplari del Museo di Modena, ammesso pure che uno si acquistasse a Parma, potrebbero essere una conferma delle surriferite parole del Doderlein. Dovremo dire che oggi la specie è affatto di- strutta nell’ Appennino centrale, e che nessun esemplare vi si possa cogliere? Il Del Prato (Cat. cit.) indica solo il Gecinus viridis, Picus major e P. minor come noti nel Parmigiano. 41 Coccystes glandarius Gloger. Il bell’esemplare che possediamo in Museo per la col- lezione generale, non proviene da regione italica, bensì lo si ebbe dal compianto prof. Paolo Panceri, dopo il suo ritorno dall’ Egitto. Fo pertanto cenno di questa specie solo perchè fin da parecchi anni ero informato che un esemplare di essa erasi catturato nel Modenese, e tenevasi in collezione privata: nè per altra, per la quale fu fatta richiesta, nè per questa del Museo Universitario, fu finora possibile di ottenerlo. Intorno a questo Cuculo col ciuffo il dott. Fiori in una sua noterella in data del 21 giugno 1880 (Ann. della Soc. de’ Nat. in Modena An. XIV, Disp. 8) c’' informa che ebbe a far ricerca del pro- prietario dell’ uccello, ch’ è il nob. Sig. Giuseppe Cavazza, di Solara. « Al dire del Cavazza, scrive il Fiori, il Cucolo dal ciuffo fu predato da un suo cacciatore in una valle poco di- stante da S. Felice nel luglio 1879: ed egli lo spedi a Modena acciocchè fosse preparato per poterlo conservare nella sua collezione. » Questo uccello giunge molto raramente in Italia (Salvadori). Dal Savi siamo informati che in Toscana è rarissimo: « da quando, così egli scrive, m° occupo d'’ ornitologia, uno solo so esser- vene capitato. Fu ucciso a Populonia nel 1853, e quell’individuo ora conservasi in questo Museo » (l. c. pag. 298). Il Ninni, il Prada, il Perini non fanno parola di questa specie. Anche il dott. Schiavuzzi nel suo Elenco degli Uccelli viventi nel- ? Istria ed in ispecialità nell’ Agro Piranese ( Ved. Bollett. della Soc. Adriat. di Sc. natur. in Trieste, Anno IV, 1878, e An. V, 1879) non indica punto questo Cuculo. Il Giglioli (I. c. p. 102) ci dà però queste altre interes- santi notizie: « Non è rarissima questa specie da noi, e più spesso capita in Liguria e nella Sicilia; è stata pure presa in Toscana, nel Romano, nel Napoletano ed a Malta; non pare in Sardegna. Nella raccolta del conte d’ Arco a Mantova è un individuo che sarebbe stato preso in quei dintorni. Capita usualmente in primavera e in autunno, e non è impossibile 42 che si riproduca talvolta in Italia, nel modo caratteristico ai Cucùli. Nella Collezione italiana si conservano due individui: uno preso nell’ aprile 1831 a Pisa, un secondo, maschio, colto- a Borzoli (Genova) il 20 marzo 1876, ho veduto un altro ucciso nella medesima località il 28 aprile 1876. » Agli esemplari citati dal prof. Giglioli va pertanto aggiunto questo che con- servasi in Solara (Modenese) dal Sig. Cavazza. Possa egli sfuggire alle devastazione degli Antreni, o d’ altri nemici più o meno egoisti, piccini e grossi, che fanno concorrenza in- sidiosa alle Collezioni degli stabilimenti patrii! i Coracias garrula L. Due esemplari di questa specie destinai per la collezione provinciale, dei quali uno ebbi nel 1873 da Nonantola. Altri due esemplari trovansi nella collezione generale. Il Doderlein ricorda che questo bell’ uccello visita di pas- saggio e raramente le campagne del Modenese, e che due giovanissimi li ebbe dal Sig. Tognoli pel Museo di Palermo, colti nei contorni della città di Modena. È affatto accidentale nel Parmense (Del Prato). Anche in Toscana è di passo accidentale; si sta più anni senza vederne, poi in alcuni ne comparisce, ed anche abbondante: ciò che il Savi dimostra narrando quanto osservò nel 1824. Pel Veneto, secondo il Ninni, è raro: vi si fa vedere non tutti gli annui, in aprile e settembre. Anche il Prada accenna, come altri scrittori, a talun fatto di nidificazione della Ghiandaja marina, della quale il Museo Civico di Pavia possiede parecchi esemplari. Ricorderei questa, e più altre specie maggiormente rare, conservate sì nei Musei dell’ Italia centrale ed alta, quanto in quelli delle altre Università Italiane se di tutti si avessero cataloghi stampati. Si andrebbe più per le lunghe, ma potreb- bonsi fare utili raffronti. Cotyle rupestris Boie. A proposito di questa specie così esprimesi il prof. Do- deriein: « La Rondine montana è rarissima nella provincia di Modena. Il Tognoli non potè procacciarsene, che un solo in- dividuo colto nel 1842 presso il fiume Tresinaro. Una loro coppia però annidò per molti anni di seguito sul ciglio dei così detti Sassi di Rocca Malatina, specie di erte balze di molasse, che torreggiano in riva al fiume Panaro » (pag. 147). Il Museo possiede due esemplari di questa Rondine, che ho voluto oggi (14 febbraio 1882) ristudiare per assicurarmi se entrambi erano due adulti, dei quali uno lasciai per la col- lezione generale, e l’ altro per la provinciale; quest’ ultimo, di data più recente, ritengo preparato dal vecchio Tassidermista Sig. Modena (e farò meglio ripreparare dal suo successore Sig. Tonini): esso è in miglior stato del primo, e come questo — oltre gli altri caratteri specifici — offre le timoniere, ad ec- cezione delle due medie e delle due esterne, con una. bella macchia rotondeggiante, posta sulla parte interna. Il Salvadori ci fa noto quanto segue: « Questa specie è stata osservata dal Savi in varie località dell'Appennino toscano, dal Durazzo e dal Giglioli in Liguria, da me stesso negli Ap- pennini presso Ascoli e nei monti lungo il Clusone nella pro- vincia di Pinerolo » (l. c. p. 54). — Dal Catalogo del Ninni rilevo che la Rondine montana abita al solito i monti ed è rara nella pianura del Veneto. Prada e Del Prato non lo an- | noverano fra gli uccelli delle rispettive provincie. Cotyle riparia Boie. Essendomi proposto, come già dichiarai, di ricordare in queste note illustrative le specie più o meno rare, ed i più importanti doni od acquisti fatti da me in questo decennio dacchè dirigo il Museo Universitario, col fermo proposito di sviluppare e per quanto è possibile completare le collezioni della Fauna locale, ed anche di rettificare qualche notizia su dd taluna specie tenuta per rara e che non lo è; perciò farò pur cenno di questa specie. Della Cotyle riparia ebbi qualche bel- l'esemplare da Lesignana nel maggio 1880 insieme ad altre specie, dai fratelli Sigg. Antonio e Cesare Tonini, pei quali chiesi ed ottenni il permesso di caccia pel tempo in cui è proibita. Oltre che nella collezione provinciale altri esemplari trovansi nella generale, pure cacciati nel Modenese. Della Ron- dine di ripa (Topino o Balestruccio selvatico pur denominato ) il Doderlein scrive che « è piuttosto rara nel Modenese. » Giu- stamente il Fiori osserva che è specie assai abbondante nelle . rive della Secchia e del Panaro, come in particolar modo i cacciatori possono constatare. — Il Museo Parmense possiede un individuo albino ( Cat. cit. p. 10). Muscicapa atricapilla Linn. Il Museo di questa specie possiede attualmente ben 10 esemplari, fra è e 9 e giov., con quelli che ebbi di recente, 5 cioè nella collezione generale e 5 nella Modenese. Della Mu- scicapa collaris per l'opposto non possediamo finora che soli due esemplari. Può sì accadere che in uno stabilimento, dove si ha cura di formare o sviluppare ora l’ una ora l’ altra delle collezioni abbia a mancare qualche specie; ma che in esso vedansi rappresentate più largamente le specie giudicate 0/- tremodo rare, questo invero è da tenersi come fatto meno probabile. Questa riflessione parmi in diritto di fare rileggendo le parole che il prof. Doderlein scrive a pag. 142: « La balia nera è oltremodo rara e di passo irregolare nel Modenese. Il To- gnoli non potè rinvenirvi che un solo soggetto che uccise nella primavera 1863 alle Pentetorri presso Modena. » Ripeto che oltre i 5 esemplari che ho disposto per la col- lezione. generale, tutti indistintamente presi nel. Modenese, possedonsi nella speciale 2 altri è in abito da estate ed 1 giovane; ai quali recentissimamente aggiunsi altri 2 ancora, avuti da Casinalbo, 1 è e l’altro 9: tutti si esemplari furono diligentemente studiati. 45 Sta bene adunque quanto su questo proposito scrisse il dott. Fiori: « Io sono d'opinione essere più frequente nel Modenese questa specie della congenere colZ/arîs Bech., e che gran parte delle femmine assegnate a questa specie, debbansi riferire invece alla M. atricapilta L. (Contrib. precit. Ann. de’ Nat. XIII). Il Del Prato scrive che possiede un solo indi- viduo di M. coUaris «il quale manca però di ogni traccia di collare » (1. c. p. 10). Il Prada pel Pavese scrive che alcuni ritengono trovarvisi la M. collaris, ma che egli ciò non può ammettere con cer- tezza non essendo, per quanto gli consta, mai stato preso alcun individuo adulto di questa specie, la quale si distingue im- mediatamente dalla M. ailricapilta pel suo collare bianco (1. c. p. 45). Dal Ninni rilevo che la Balia nera comparisce in primavera e parte in agosto ed è comune nel Veneto, mentre che la Balìa col collare vi si fa vedere nel tempo stesso della precedente, ma vi è poco comune (l.c. p. 188). Le due specie dal Cara, Salvadori ecc. tengonsi per rare in Sardegna. In Toscana, secondo il Savi, la Balìa nera vi arriverebbe più raramente della sua affine (1. c. pag. 10). Ma già fin alla prima ediz. del Naturalista Pisano il Salvadori aveva fatto questa osservazione: « Il Savi afferma di non aver mai trovato questa specie in Toscana, la quale cosa è molto singolare, mentre il Museo di Torino ne possiede molti individui uccisi dal Sig. Giglioli presso Pisa; ma io dubito che il Savi non l’abbia ri- conosciuta ingannato dall’ erronea descrizione del Temminck » (op. c. p. 56). Nell'ultimo suo Elenco il Giglioli a pag. 63 conferma che la Balìa nera è più comune del Pigliamosche. Erythrosterna parva Bp. Questa specie è pure posseduta dal Museo nella collezione Modenese. Il Doderlein ai tempi suoi non la ebbe, nè potè farne cenno nella sua Avifauna (1). (1) Non puossi precisare la località precisa, perchè nel cartellino ap- posto alla base dell’alberetto trovammo unicamente la parola: Modenese... 46 Il Pigliamosche pettirosso (Balìa piccola o forestiera ) è senza dubbio un uccello rarissimo ed accidentale in Italia. Il Salvadori fa cenno degl’individui presi in Liguria (pag. 56); il Savi scrive non sapere se sia mai stato trovato in Toscana ( p.-12); il Ninni in un altro suo Catalogo ( pubblicato nel vol. V, Ser. V degli Atti del R. Istit. Veneto di sc., lett. ed arti 1879, del qual lavoro ebbe pure a favorirmi una copia) lo annovera a pag. 131 fra le specie di comparsa accidentale, indicandolo come rarissimo. Anche il Giglioli ( Ann. di Agric. cit. N.° 36 pag. 100) conferma che questa specie giunge assai di rado sino a noi, e cita pur lui un bellissimo è preso nei dintorni di Genova e conservato in quel Museo Civico. Dà inoltre notizia di un altro è conservato nella collezione dei Vertebrati italiani in Firenze (anche questo da me ripetutamente osservato ) che esso Giglioli ebbe in cambio dal Museo Zoologico della R. Univ. di Genova. — Il Pavesi in una interessantissima comu- nicazione fatta al R. Ist. Lomb. ( Ved. Rend. Serie II, vol. X, fasc. XX) sulla prima e recentissima comparsa în Lom- bardia del Beccafico di Provenza, ha opportunamente indicato quali e quante siano le specie avventizie di uccelli in Lombardia, e fra esse trovo notata la Erytrosterna parva (Bresciano- Balsamo Crivelli ). Ampelis garrulus. Di questa specie ebbi ad occuparmi con una speciale co- municazione fatta alla Società dei Naturalisti, e pubblicata nel vol. VII del suo Annuario: ad essa rimando il lettore che per avventura desideri maggiori notizie sulla cattura di esso uccello, che io ebbi da uno studente, Sig. Augusto Cavazzuti, che nel 1872 lo cacciò in Villa Freto, a breve distanza da Modena, e che collocai nella collezione provinciale. Il Doderlein bene ricorda essere questa specie avventizia e rarissima nel Modenese. Un solo individuo vi fu ucciso presso Pavullo nell’inverno 1829 ed inviato in dono al March. Bagnesi (p. 140). Nelle aggiunte poi ed annotazioni (p. 342) l’istesso Do- derlein dopo di aver ricordato la mia pubblicazione, dà notizia di 47 2 altri Garruli colti pure nel Modenese, uno a Vignola e l’altro preso a Sassuolo, venuti in possesso del Tognoli che gli fece proposta di cederglieli pel Museo Zoologico di Palermo, e con- clude colle seguenti parole: « Risulta da ciò che nel corso di oltre 50 anni sono stati presi nel Modenese 4 soli individui di questa elegantissima specie. » Nel Parmigiano e Pavese non è stata presa, come risul- terebbe dal Catalogo del Del Prato e del Prada. È ricordata dal Ninni pel Veneto come un uccello raro; però nel febbrajo del 1873 fuvvi una straordinaria comparsa di questi Becco- frusoni, tanto che nel mercato di Venezia si poterono vendere in gran numero. Dal Giglioli (lav. cit. p. 88) rileviamo che « l’ultimo individuo preso in Toscana, lo fu precisamente nel febbrajo 1873, presso Marradi; è nella collezione italiana a Firenze. » i Nella collezione generale ho lasciato i due individui, colti in Italia (quest’ era la sola indicazione del vecchio cartello!) dei quali ignoro la precisa provenienza. Nel Catalogo degli uccelli (1880) raccolti nel Modenese e nel Reggiano dal dott. A. Fiori, è indicata al N. 38 anche questa specie; ma non trovo nelle note che precedono il detto Catalogo, nè in altra sua pubblicazione, se a me non sfuggì, registrata la località da cui gli proviene. Il Salvadori nota come nell’ alta Italia qualche individuo ne arrivi quasi ogni inverno; a lunghi intervalli poi avviene che ne arrivino in gran numero; allora qualcuno ne giunge perfino all’ Italia centrale e meridionale. Il Costa ricorda un individuo preso nel Napoletano; non so che sia mai stato preso nelle isole del Mediterraneo (Op. c. p. 58). Aegithalus pendulinus Vig. Della famiglia Lanzidae e del gen. Lanius L., come della famiglia Parîdae e del gen. Regulus Koch, taccio giacchè non avrei da ricordare altro, massime pei Lanius, se non i nuovi esemplari avuti da località bene accertate per le diverse specie note, tutte rappresentate tanto nella collezione generale, quanto 48 nella speciale. Della famiglia Paridae sonvi parecchi uccelli che meritano un particolar cenno. Dirò prima del Fiaschettone per confermare quanto scrive il Doderlein a pag. 139 della più volte citata sua opera, intorno al bellissimo nido, posseduto dal Museo, di questo interessante uccellino, ed alla rarità della specie presso Modena. D’ un altro nido visto nell'aprile del 1877 sovra un ramo di altissimo populus alba ci dà notizia il dott. Fiori, del quale non gli riuscì a impossessarsi, bensì colse i due uccelletti (in località lungo la Secchia ). L’ istesso Doderlein ricorda che il Tognoli ebbe a comunicargli come nell’ estate del 1869 parecchi individui di questa specie fossero stati uccisi sui laghetti dell’ altipiano di Pavullo, ove sembra avessero ni- dificato. Nel Museo Universitario il Fiaschettone è rappre- sentato in entrambe le collezioni. In quella poi dei nidi, che ho intrapreso, e che è già ben fornita, oltre il surricordato nido con 8 uova, che il Museo ebbe dal fu prof. Venanzio Costa, altro recentemente ne ricevetti in dono (senza le uova) dal Sig. Costantino Menotti di Carpi. - Per indicazioni diverse, massime sulle località, in cui in Italia trovasi il pendolino, il lettore cui piaccia non ha che a consultare le opere del Savi, del Salvadori ecc. (1). Il Giglioli però riassume colle seguenti parole ciò che più interessa intorno all’uccello in discorso: « Questa specie s’in- contra nelle varie regioni italiche, ma è molto localizzata e vi sono contrade nelle quali non è mai stata veduta; pare che manchi affatto in Sardegna. Nell’ Alta Italia è specie estiva, ma è sedentaria in Toscana ed in alcune delle provincie me- ridionali. È il più abile architetto di tutti gli uccelli nostrani; nidifica in aprile e maggio » (Elenco cit. p. 31). (2) Anche della Butalis grisola Boie, del Lanius minor Lin., L. au- riculatus Miill., L. collurio Lin., Acredula rosea Sharp., e Parus major Lin., ecc. ebbi nidi e uova; quelli del Modenese quasi tutti procuratimi dal sig. Tonini, altri avuti da Sardegna per mezzo del prof. Falconi. È bellissima preparazione eseguita nel 1875 dal Tonini quella di un gruppo di Lanius collurio è e Q con una Donnola che assale il nido entro cui stanno cinque uova. 49 Acredula caudata Koch. Il Codibugnolo dalla testa bianca, ora posseduto nella collezione provinciale modenese, è un solo, adulto è (1). Di que- sta specie non ebbe notizia il Doderlein, e quindi non potè farne cenno neppure nelle aggiunte alla sua Avifauna. Parecchi anni sono il sig. Cesare Tonini ne ebbe 2 o 3 esemplari, presi verso Maranello (Circond. di Modena), i quali offrivano la testa interamente bianca, com'è proprio di questa specie allo stato adulto. Vistili il sig. Tognoli, tanto fece che glieli dovette cedere; inoltre egli ebbe dall’ istesso Tonini molte altre spe- cie assai pregiate. La specie in discorso già da diversi anni era stata rico- nosciuta in Museo, ed il detto è colla esatta determinazione faceva non solo parte della pubblica collezione ornitologica, ma fu quello che presentai alla R. Accademia delle scienze nel- l'adunanza del 1° dicembre 1878, indicandolo come altro degli uccelli da doversi annoverare nell’ Avifauna del Modenese. Il Doderlein però in una sua annotazione (pag. 341-42 ) bene ap- ponevasi quando scriveva non essere « improbabile che anche l’ Acredula caudata possa rinvenirsi nel Modenese, essendo stata più volte avvertita dal Salvadori, in tempo d'inverno, nelle provincie dell’ Alta Italia. » Ciò valga a dimostrare come prima d’ogni altro la constatazione dell’ esistenza reale della specie siasi fatta nel Museo Zoologico Universitario; e mi com- piacqui quando il dott. Fiori annunciò che il 9 novembre 1879 suo fratello ed un amico, sig. Zanoli Adolfo di Modena, di ri- torno dalla caccia, gli portarono un Codilungo che presentava il capo quasi tutto bianco. ( Ved. Contribuz. cit. p. 20). Questa specie, nota il Giglioli, è rara in Italia e per quanto mi consta capita soltanto nelle parti settentrionali e durante l'inverno; nel Museo Zoologico di Torino ne esiste però un (1) Un altro individuo, in pessimo stato di conservazione, dovette farsi distruggere dal preparatore del Museo il giorno 3 novembre 1879 insieme ad altri passeracci vecchi affatto inservibili. 4 50 esemplare preso in Piemonte nell’ aprile 1823; nel Genovesato è stata colta più volte. Esprime poi qualche dubbio se questa forma sia davvero specificamente distinta dall’ Acredula rosea. Acredula irbii Sharpe e Dresser (1). Uno degli esemplari che possediamo in Museo per la col- lezione provinciale è giovane. Parmi che intorno alla fre- quenza ed ubicazione di questa specie nel Modenese siano ne- cessarie ancora più precise notizie, specialmente dopo le eri- tiche osservazioni del dott. A. Fiori a quanto scrisse il prof. Doderlein. Il primo nella Contribuzione all’ Avifauna del Mo- denese e del Reggiano, non consente al secondo che il Codi- bugnolo o Cincia codona sia specie stazionaria sì al monte che al piano, ed assicura « che è rarissima all’ alto monte e rara altresì alla media montagna. » Ma l’istesso dott. Fiori, po- che linee dopo, soggiunge: « Neppure all’ alto monte del Mo- denese trovasi questa specie: almeno io mai ve la osservai. » Ognuno ben rileva che queste due asserzioni non sono per- fettamente concordi fra loro; è quindi da desiderare che chi ha tempo ed opportunità rinnovi le indagini; ed io, pel primo (sperando che da qui innanzi molteplici occupazioni e doveri non m’ impediscano, come per lo passato, di far ripetute escursioni in più parti del Modenese, e anche dell’ Emilia, come sempre ho bramato, onde estendere non solo i confronti, ma venire in possesso più facilmente di talune specie) vor- rei contribuire a completare siffatte notizie. Il Giglioli a proposito del Codibugnolo serive che a lui sembra esclusivo all’ Italia centrale e meridionale, ove è se- dentario. Egli ne ebbe il nido colle uova appena depositatevi; venne preso sopra un ginepro a Cremona presso Carmignano il 4 giugno 1880. (El. c. p. 31). Ho già avvertito in una nota (i) Stando le osservazioni dei signori Sharpe e Dresser all’ Acredula rosea, com’ era prima chiamata, va sostituito il nome di A. érdi per la specie che trovasi in Italia e Spagna, e ch’ é diversa da quella d’ In- ghilterra. ol precedente che anche dell’ Acredula irbiî il Museo Universi- tario di Modena è ora in possesso del nido colle uova. Nelle interessanti Note Faunistiche sulla Valle di Staf- fora (Vertebrati) pubblicate nel 1881 dal sig. Felice Mazza, studente nella R. Univ. di Pavia, le quali spiacemi non aver potuto citare prima d’ora, leggo che l’° Acredula rosea è co- munissima su questi monti e vi nidifica. L’istesso signor Mazza ebbe una volta a trovare il nido di quest’ uccello sopra un mirto in un giardino., Lophophanes cristatus Kaup. Della fam. Partdae, le specie appartenenti al genere Pa- Yus L. propriamente detto, sono rappresentate in Museo dal P. coeruleus, P. major, P. ater, P. palustris, già ricordate nell’Elenco che ho precedentemente dato. In modo particolare ricordar devo altro genere e altra specie che non furono dati dall’illustre mio predecessore. La Cincia col ciuffo non la trovo infatti indicata nell’ opera del prof. Doderlein, il quale a pag. 140 scrive soltanto non es- sersì questa specie finora avvertita nel Modenese. Il Museo ora ne possiede due esemplari, provenienti dal nostro Appennino, i quali fanno parte della collezione provin- ciale. i Il Salvadori fra le località in cui trovasi questa Cincia cita le alpi del Piemonte, della Lombardia, del Veneto e del Tirolo. Dubita che sia stata osservata sui monti della Liguria, nè lungo la catena Appennina. Il Giglioli alla sua volta scrive che questo uccello gli pare essere assolutamente confinato alle Alpi, dalle quali scende talvolta nel sottostante piano nei grandi freddi. Nidifica nei boschi di conifere situate più in alto, dalla fine dell’ aprile a tutto giugno, producendo due covate. Thicodroma muraria Ill. Mi si riferì che forse non mai come nel novembre del 1877 sì videro comparire in diverse parti del Modenese più individui 52 di questo grazioso uccelletto. Uno di essi apparve fin dentro uno dei cortili dell’ Università, ma nel frattempo che il preparatore sig. Tonini fu da me inviato a fornirsi di un fucile, il gentile visitatore era bell’ e scomparso. Un esemplare è ebbi di recente dal Carpigiano cortese- mente donatomi dal sig. Menotti Costantino, ed altro 9 mi era stato spedito, pure in dono, dallo zio del predetto signore, Ciro Menotti, il giorno 10 gennaio 1874. — Il dott. Del Prato c’in- forma nel suo Catalogo che a Borgotaro nel Parmense com- paiono ogni anno alcuni Picchi murajoli. Certhia familiaris Lin. Posso pure annoverare fra le specie positivamente éesi- stenti nel Modenese anche quest’ altra. È vero che il prof. Doderlein a pag. 59 afferma che « Il Rampichino del Mode- nese si conguaglia esattamente per caratteri alla Certhia mi- nor o brachydaciyta del dott. Brehm, anzichè alla nordica Certhia familiaris Lin., avendo i fianchi e le parti inferiori colorate di rossigno, e l'estremità dell'ala macchiata di bruno rossigno e di bruno nerastro, e la seconda remigante più lunga dell’ ottava ». Debbo però osservare al chiar. collega come e coll’ opera del Degland e Gerbe, ch'egli cita, e con quella d’altri autori io abbia verificato esattamente i caratteri di uno degli esemplari, preso senz’ alcun dubbio nel Modenese, riconoscendo insieme agli assistenti Sigg. dottori Bergonzini e Picaglia che in quell’esemplare benissimo riscontravansi i ca- ratteri speciali della vera C. familiaris (che ora può osser- varsi nella collezione provinciale); mentre in altri due esem- plari, pure del Modenese, erano e sono manifesti i caratteri della Certhia brachydactyla Brehm. Di questi uno fa parte della collezione locale, l’ altro della generale. Cinclus aguaticus Bechst. Del Merlo acquaiolo il Doderlein ci avverte ch’ è « per- manente, ma piuttosto raro nel Modenese. » (p. 104). Il Fiori 53 per l’opposto scrive: « Lungo i torrenti dell’alto monte è co- munissimo e stazionario. Ho veduti più individui di questa specie lungo i torrenti di Cerreto, di Civago, di Fiumalbo e di Fanano, ove nidifica sotto ai sassi ». (1. c. p. 22 dell’ estr.). Anch'io ho avuto in questi ultimi anni parecchi esemplari, uno dei quali, giovane, riportai meco da Fiumalbo nell’ escur- sione fattavi nel 1879, donatomi dal sig. Coppi. In questi giorni, in cui rivedo queste note, già da lungo tempo scritte, il sig. Tonini Alai Giovanni mi ha offerto un bellissimo individuo è adulto in perfetto abito, preso nelle vicinanze di Pavullo il giorno 1l novembre 1882. Nella collezione della provincia ho collocato quattro individui, ed altri tre nella collezione gene- rale, di cui uno donatomi dal sig. dott. Antonio Facchini di Modena il giorno 13 novembre 1880. Il Mazza scrive ch’ è specie comune vicino a Varzi nel mese di ottobre lungo la Staffora; ma una sola volta potè tro- varne il nido. Giglioli la trovò particolarmente abbondante in Corsica. Nel Veneto è indigena e frequente (Ninni). Esiste nel Parmense ecc. Turdus torquatus L. Di questa specie, come delle altre comprese nel genere, T. merula, T. viscivorus, T. musiîicus, T. iliacus e T. pi- . lariîs fo cenno unicamente per ricordare che diversi scelti esemplari furono di recente donati al Museo dal sig. dott. Antonio Facchini di Modena; inoltre rammento che tanto in quelli conservati nella collezione provinciale, quanto nella ge- nerale osservansi belle varietà albine, isabelline e melaniche, a diversi gradi di colorazione: ne darò conto in un lavoro, già in corso di pubblicazione. Monticola cyana Boie. La passera solitaria, rara specie anche nel Modenese, è nella nuova collezione della provincia rappresentata da due scelti individui, uno è e l’altro %; oltre altri tre (2 è ed 1 2) 54 che ho destinato per la collezione generale. Questi 5 esemplari sono tutti provenienti dall’ alto Modenese. Il Fiori ci fa conoscere nella sua contribuzione all’ Avi- fauna del Modenese e del Reggiano che per due volte potè vedere il maschio di questa bella specie nidificante su’ dirupi della pietra di Bismantova; e già il Doderlein aveva notato come qualche coppia annidi nelle solinghe vallate dell’ alto Ap- pennino. — Il prof. Prada non l’ annovera nell’ Avifauna Pa- vese, ed il Mazza non ebbe finora occasione di vederla, ma solo gli si disse che fu presa ed abbia nidificato in quelli alti monti. Non è citata pel Parmense e Piacentino nel Catalogo del dott. Del Prato. Saxicola stapazina Temm. Del genere Saxicola il Museo possiede, oltre la Monachetlta a gola nera, rappresentata da due esemplari nella collezione generale, e da due altri è e 9 nella provinciale, anche la S. aurtta Temm. e la S. oehnanthe Bechst. Quest’ ultima è rappre- sentata da molti esemplari anche nella collezione generale, mentre l’ qurita esiste soltanto nella collezione modenese, rap- presentata da un esemplare ®; alla collezione generale ho po- tuto inoltre aggiungere la S. a/bicollis Vieill. che non credo debba identificarsi colla S. aurita. Della S. stapazina il Doderlein dava le seguenti notizie, che oggi non sarebbero più del tutto esatte: « Questa bella Sas- sajola trovasi annoverata nel cataloghetto ms. del prof. Bri- gnoli fra gli uccelli di passo raro del Modenese. Ai tassider- misti del paese però non fu peranco dato poterla rinvenire, forse perchè soggiorna a preferenza sulle alte montagne. » (p. 111). Come ho già avvertito trovansi ora in Museo quattro esemplari, tutti del Modenese, di Monachella a gola nera, in esso preparati dai Tassidermisti Luigi Modena e Cesare To- nini. Per la provincia di Parma non trovo che sia stata ancora indicata. dO Saxicola aurita Temm. Siccome risulta dalla precedente nota, nel Museo esiste nella collezione provinciale un solo esemplare 9 di Monachella o Maciola ad orecchie nere, indubitatamente del Modenese. Di questa specie così scrisse il Doderlein: « Registro questa specie fra gli uccelli avventizì del Mo- denese, essendochè dal Tognoli ne ebbi un giovane colto nel- l'autunno 1865 sulle colline di Fiorano, e perchè potei per- sonalmente accertarmi ch’ essa passa e ripassa, in compagnia delle congeneri, sui monti più elevati della provincia ». (p. 112). A proposito dì Sassicole, posso qui far cenno di una bella varietà portata in Museo dal sig. dott. Boccolari, ora Medico della R. Marina. Non è data questa specie per le provincie di Parma e Piacenza ecc. NoTA suL GEN. Sylvia. Del genere Sy/vîa propriamente detto possediamo nella collezione generale esemplari delle seguenti specie: S. cinerea Lath.; — S. curruca Lath.; — S. atricapilla Scop.; — S. or- phea Temm.; — S. subalpina Bonelli; — SS. conspicillata Lamarm. (della quale specie, mancandone il Museo, portai meco dalla Sardegna, nell’ ultima escursione fattavi, un esem- plare ò ed uno 9 giov.); — S. nisoria Bechst.; — e S. hor- tensis Lath. Nella collezione provinciale ho poi collocato esem- plari della S. hortensis; S. atricapilla; S. nisoria; S. cinerea e S. orphea (avuta quest’ultima nel 1880 in cambio dal sig. dott. A. Fiori). Sulla rarità o frequenza nel Modenese delle diverse specie or ora ricordate scrisse già il Doderlein, al quale ha fatto qualche aggiunta ed osservazione il Fiori intorno a due di esse specie (la Bigia striata e la Bigia grossa od orfea): al presente io non potrei fare altre aggiunte a quanto dichiara- rono i due sullodati Ornitologi. 06 La S. curruca l’ ho lasciata nella collezione generale per- chè non ho dato preciso che mi guidi per stabilirne la pro- venienza: l’ esemplare posseduto parrebbe però preparato dal sig. L. Tognoli. Il Doderlein scrive quanto segue: « Anche questa specie di Sylvia che credevasi mancante nel Modenese vi venne trovata di recente. Il Tognoli di fatto m’inviò al- cuni individui colti nell’ estate del 1865 nei contorni di Mo- dena, ed uno altresì ch’ egli predò nel mitissimo inverno del 1866. » (p. 120). Melizophilus provincialis Jenins. Debbo far cenno di questa Magnanina non perchè abbia potuto acquistarne pel Museo qualche esemplare del Modenese, od averne in dono, ma perchè questa specie ora può far parte dell’ Avifauna provinciale. Infatti un individuo di essa specie fu nel novembre 1877 cacciato lungo la Secchia presso Sas- suolo, nella località detta CasigZie, dal sig. Amilcare Fiori il quale si affrettò a portarlo al suo fratello dott. Andrea, che ne diede notizia nel vol. XIII dell’ Annuario della Società dei Naturalisti in Modena (1879 Disp. 3.?, pag. 136. — Ved. pure la disp. 3. dell’ An. XIV pag. 115). Com'è stato sempre mio costume, quanto mi fu donato da parenti ed amici di Sardegna ed altrove, tutto ho ceduto al Museo Universitario, compreso un bel Melizophius provin- cîalis che da Cagliari riportai in una escursione fattavi nel 1880; e così furono nel Museo medesimo rappresentati il genere e la specie, perocchè vi mancasse ogni qualsiasi individuo. Non si ha indicazione alcuna che sia la Magnanina stata presa nella provincia di Parma ed in altre vicine. Molte interessanti notizie ci ha dato il prof. P. Pavesi nel 1877. (Rend. R. Ist. Lomb. vol. X, p. 848). Pyrophthalma melanocephala Bp. Nel Catalogo metodico degli Uccelli del Modenese da me pubblicato nella dispensa 1, 2 e 3 dell’ Ann. de’ Naturalisti, 57 vol. XV, non vi ho compreso questa specie perchè dal 1872 ad oggi non mi è riescito d’ avere verun esemplare preso nella provincia, ed anche il dott. Fiori, il dott. Ragazzi ed altri instancabili cacciatori, già miei allievi, od altri dilettanti d’or- nitologia, non vennero mai in possesso della medesima. Per la collezione generale, in cui anche questa specie mancava, ne provvidi due esemplari dalla Sardegna. Debbo però far cenno della Capinera dall’ Occhio rosso od Occhiocotto perchè di questo così scrisse il prof. Doderlein a pag. 122: « La Ca- pinera venne per la prima volta segnalata nel Modenese du- rante il mitissimo inverno 1865-66. Il Tognoli la colse nei contorni della città e me l’inviò a Palermo, facendomi no- tare che per non essere comparsa negli anni antecedenti, ne era priva persino la Collezione ornitologica dell’ Università. » So che il sig. Tognoli fu a lungo (credo per 30 e più anni) Impiegato nell’ Università Modenese e dal suo Museo Zoologico ebbe assai numerosi lavori tassidermici, che gli furono bene e sempre retribuiti. Ignoro perchè (non mi trovavo ancora in Modena ) abbia creduto di mandar via l’ unico esemplare di Occhiocotto colto nel Modenese! Per la collezione generale ho già detto che ne ho provve- duto due esemplari; per la provinciale fo voti che l’ illustre collega di Palermo favorisca cedere al Museo Modenese l’esem- plare ch’egli ebbe dal Tognoli. Nè rechi sorpresa che d’ ogni opportunità io profitti per esprimere od il dispiacimento per una specie mancante nella collezione faunistica locale, o per muovere lamento pel poco patriottismo di taluno che pure fra i Naturalisti amava schie- rarsi! Anche fra questi ultimi vi è chi dimentica come il provvedere una specie sia spesso difficilissimo assunto in ogni paese in cui essa è riconosciuta rarissima od è apparsa una sola volta. Possono quindi passare diecine d’anni senza rivederla e farne tesoro per lo studio e per le collezioni lo- cali già ben fornite ed ordinate. Deploro adunque quando una di queste collezioni (per pochi soldi in più di guadagno che possono altrove ottenersi, o per altro motivo più o meno per- spicuo) ne viene privata, con poca carîtà de’ patrii Stabili- 58 I menti. Per quanto spinto a fare questa triste considerazione, non voglio insistervi, come potrei; e preferisco conchiudere col ricordo della distribuzione geografica della Pyrophathalma melanocephala, la quale frequente nelle parti centrali e me- ridionali dell’ Italia, dalla Liguria in giù, è rara ed acciden- tale al nord degli Appennini. Depone le uova dall’ aprile al giugno (Giglioli ). Phyllopneuste Bonelli Brehm. Del Lui bianco il prof. Doderlein a pag. 133 scrisse che nel territorio di Modena non venne per anco avvertito; però la nostra collezione potè essere fornita di un esemplare è, avuto in cambio dal dott. Fiori, e preso nel 1880 a Montegibbio, dove egli colse anche altri esemplari. Locusteila Rayii Gould. L’ autore dell’ Avifauna del Modenese e della Sicilia ri- corda nell’ appendice alla sua opera (pag. 340) di aver rice- vuto questa specie pel Museo Universitario di Palermo dal To- gnoli che la trovò « ne’ contorni di Modena ai 20 marzo 1870 ». Meno male che a quello di Modena non manca: il Forapa- glie fa infatti parte della collezione provinciale. È specie di comparsa accidentale e rara nel Veneto e al- trove. Anthus cervinus K. et BI. È specie non indicata pel Modenese dal prof. Doderlein, ma che ora è posseduta dal Museo Universitario e fa parte della collezione della Provincia e anche della generale. — Di questa Prispola a gola rossa il sig. Tonini, preparatore nel Museo, mi portò un bell’esemplare il giorno 20 aprile 1882, del quale fece caccia nelle valli di S. Anna. Dal Ninni è annoverata fra le specie rare e di comparsa accidentale nel Veneto. Il Giglioli osserva che se questa specie 59 è rara in Italia, pure quasi ogni anno qualche individuo vi si fa vedere. Dal Del Prato non è indicata pel Parmense e Pia- centino, e neppure dal Mazza nelle sue Note faunistiche. Passerina melanocephala Vieill. Di questa specie che giunge di rado in Italia, e che pel Modenese non era stata annunciata, ne ebbi un bellissimo esem- ‘plare nel 1873, che ora figura nella collezione provinciale. Nel- l’opera del prof. Camillo Ranzani, già Direttore del Museo di Storia Naturale di Bologna (Ved. gli EZementi di Zoologia, Tom. 3, p. 6° pag. 27, pubblicati nella predetta città nel 1823) leggonsi in una nota queste parole: « Nel museo, cui presiedo, conservasi un maschio adulto preso nelle vicinanze di Rimini, ed inviatomi dal mio pregio tssiuio e dottissimo amico il sig. Canonico Barbetti ». La prima cattura dello Zigolo capinero nel Milanese fu annunciata dal prof. Pietro Pavesi nell’ ultima tornata del 1877 del R. Istituto Lomb., e ne tenne di nuova parola in altra sua importante comunicazione del 5 giugno 1879. Questo grazioso uccelletto nel Veneto comparisce di raro ed accidentalmente. Il Savi scrive che non gli è noto siasi trovato questo bel- l'uccello in Toscana « benchè non di rado egli si prenda poco da noi lontano, cioè nel Genovesato ». Come specie avventizia e rara per la Sicilia ne parla con interessanti particolari il prof. Doderlein a pag. 85 e 331 della sua opera. — È specie sinora ignota nella provincia di Parma ec. Emberiza pusilla Pall. Questa specie è una di quelle per le quali l’ Ornitologo è messo a dura prova: ma non è tanto questione di pazienza, quanto di modo nell’apprezzare i caratteri per stabilire la diagnosi specifica. Più volte nel 1872 e 1873 io ed il compianto amico prof. Spagnolini, e negli anni successivi il dott. Bergon- zini, già mio Assistente, ed il dott. Picaglia, sottoponemmo ad 60 attento esame i due individui posseduti dal Museo, dei quali parla il prof. Doderlein nella sua pregiata Avifauna; ed altret- tante si rimase indecisi. Di questa specie non solo il prof. Do- derlein scrisse a pag. 90 della cit. opera, ma più affermativa- mente ancora a pag. 332 ( Appendice ). « Confermo, così l’ Aut., la distinzione da me fatta di questa specie dalla Emberiza Schoeniclus, ed il suo rinvenimento nel Modenese, anche die- tro l'esame di altra spoglia inviatami dal Tognoli. Duolmi che l'onorevole dott. Salvadori non voglia prestar fede a codesta asserzione ( V. Fauna Italica. Uccelli, p. 143) ». Il Doderlein continua invitando il Salvadori a recarsi a Modena per osservare nella collezione ornitologica dell’ Uni- versità da lui organizzata, e da me assai accresciuta, riordinata del tutto e separata dalla generale, i due esemplari di Embe- rîza Durazzi (che l’istesso Doderlein ebbe, così pure fa noto, dal Tognoli, e furono presi — notisi bene — nella bassa pro- vincia modenese, località adunque ben diversa di quella in cui il Fiori cacciò gli esemplari di cui fa parola nella pregiata sua Contribuzione ornitologica ). Il conte Salvadori con sua lettera del 18 ottobre 1873, gentilmente chiedevami d’inviargli în comunicazione quelli esemplari di Embertîza che il prof. Doderlein aveva scritto ap- partenere all’ E. pusilla, onde egli potesse esaminarle in To- rino. Io non tardai a compiacere l’ esimio Ornitologo, il quale con altra sua lettera del 5 giugno 1874, mi rispondeva che . quelli esemplari erano « Emberîza Schoenîclus e per nulla « affatto E. pustlla, come dice il Doderlein. Io quindi mi era « bene apposto dubitando che appartenessero a questa specie « gl’individuì menzionati dal Doderlein ». b L' asserzione del Salvadori, come vedesi, è precisa: e vo- lentieri avrei riferito le ragioni per cui egli si pronuncia con- trario alla diagnosi data dal collega di Palermo, se queste ragioni mi avesse esposto nell’ indicata lettera. Anche il Savi ( Ornit. Ital. Vol. 2, 1875, pag. 115-17 ) dopo una descrizione particolareggiata del maschio in inverno e della femmina, vien fuori in questo assennato giudizio, che fino a nuove prove in contrario, parmi anche il migliore: « La 61 specie della quale trattasi in questo articolo, è così general- mente ammessa dagli Ornitologi, che non credo poter fare a meno di riportarla in questa Ornitologia, quantunque tutti gli studii che ho potuto fare sulla medesima non abbian dissipato il mio dubbio che possa trattarsi d’ una semplice varietà del- l’ Emberiza Schoenîclus, anzichè d’ una vera specie. » Come ho già avvertito nèl principio di questa nota, fin dal 1872 collo Spagnolini ripetutamente fu stabilito un esame comparativo dei due esemplari descritti dal Doderlein con altri di E. Schoeni- clus, ma che quelli fossero rappresentanti dell’ E. pusizia Pall. non cì credemmo autorizzati ad affermare in modo reciso: per conto mio inclino verso il giudizio, già sovracitato, datoci dal Savi. Non è adunque come da taluno fu detto, nè questione di nodo gordiano nè di pratica, ma di necessaria misura e di prudenza nel giudicare, dovute usare dopo coscienziosi con- fronti, stimati non ancora bastevoli neppure da un Savi. Plectrophanes nivalis Mey. et Wolf. Anche su questa specie mi compiaccio dire ch'è bene rappresentata nella nuova collezione provinciale da due esem- plari, dei quali uno giovane. Dello Zigolo della neve il Doderlein ebbe a notare quanto segue: « È caso raro vederlo nelle provincie dell’ Emilia. Giu- sta Bianconi negli inverni più rigidi appare talvolta sugli alti monti del Bolognese. A Modena ne venne eccezionalmente colto un individuo presso Cognento a tre miglia dalla città ai 25 febbraio 1869; è questi un giovine in abito autunnale, che cedutomi dal Tognoli, forma ora parte della collezione ornito- logica del Museo di Palermo. ».(1. c. p. 91). Il Savi (p. 99) ricorda due individui giovani, uno preso nell’ autunno del 1824 in un prato non lungi da Pisa, ed uh altro nel 1828 vicino a Vecchiano. 62 Montifringilla nivalis Brehm. « Non è specie propria del Modenese. Vuolsi che qualche individuo vi apparisca accidentalmente nelle annate più rigide, e perciò lo accenno semplicemente onde ricordarla ai collet- tori.» — Questa sola notizia ci dà il prof. Doderlein (pag. 81), cui durante gli anni in cui ebbe la direzione del Museo pare sia mancata l’ opportunità di fornire di qualche individuo la collezione ornitologica. Oggi in quest’ ultima la specie è rap- presentata da due buoni esemplari, 1 è e l’altro 9 per la provinciale, oltre 4 esemplari che collocai nella collezione generale, di cuì 3 del Modenese. il Ranzani nulla dice intorno alla presenza del Fringuello alpino sulle montagne del Bolognese, ma il Salvadori (p. 150) ci fa noto che la trovò su’ monti dell’ Ascolano, ed il Tristram sugli Appennini tra Bologna e Toscana. i Il Savi (pag. 155) scrive quanto segue: « In Piemonte non è rara: lo è per altro in Toscana, ove non so che ne sieno stati presi, molti anni addietro, che solo due individui nel piano di Pistoia, durante i mesi di gennaio e febbraio. » Aegiothus linarius Cab. Nella collezione nuova ho potuto rappresentare questa specie con due scelti esemplari, uno è in abito d’estate e l’ al- tro 9, ed altrettanti nella collezione generale; però uno di questi ultimi esemplari, stando alla descrizione del Savi e d’altri Ornitologi, più si avvicinerebbe all’ Ae. cabaret Mull. ( Ae. rufescens Cab.). Ma l'incertezza del Coues, Salvadori ecc. sulla bontà di questa specie, non ostante la nota dell’ Ornito- logia Toscana, riprodotta pure nell’Ornitologia Italiana (p.168) del Savi, consigliano a tenerci molto riservati nel giudicare; nè tutti possono indursi a credere che il Tognoli, il quale da taluno de’ suoi più intimi tenevasi non certo come il più scrupoloso sulla questione delle provenienze, abbia presso Modena colto un Aegiotus rufescens, per spedirlo a Palermo. 63 Il Doderlein lasciò scritto che l’Organetto giunge rarissi- mamente ed irregolarissimamente nel Modenese sul tardo autunno. Non è indicata pel Parmense ecc. dal Del Prato. Il Salvadori avverte come l’Aegiothus linarius sia specie di passaggio irregolare in Italia, giacchè talora passano varii anni senza vedersene alcuno, mentre in altri vi giunge abba- stanza copiosamente nel mese di ottobre. Ordinariamente non oltrepassa l’Italia centrale; non è stato mai osservato in Sar- degna ed in Malta; ed è dubbio se sia mai giunto in Sicilia (I. c. p. 157). Il Doderlein infatti ne dice che in quell’ isola non gli fu dato sin’ ora d’incontrare questa specie (p. 85). Pyrrhula rubicilla Pall. Riportai meco un esemplare 9 dall’escursione che feci nei dintorni di Fiumalbo, ed altri due esemplari uno è ed altro 9, collocai col primo accennato nella collezione provinciale, la- sciandone altri 7, fra cuì qualchednno giovane, nella generale. Per maggiori indicazioni di località nel Modenese ri- mando il lettore, cui interessi, ai lavori del Doderlein e Fiori; il qual’ ultimo più che nei castagneti del Frignano trova il Fringuello marino abitante nelle faggete non molto elevate e nei luoghi cespugliosi di tutto l’ alto Appennino Reggiano e Modenese, ed in particolar modo a Fontanaluccio. Loxia curvirostra L. Del Crociere il nostro Museo Universitario possiede al pre- sente 5 esemplari, dei quali 8 colti senz’alcun dubbio nel Mo- denese; di questi ultimi, 2 fanno parte della collezione locale. L' apparizione di questa specie si sa che è nelle diverse parti d’Italia irregolare, ora giungendovi in maggiore, ora in minor numero. Il Doderlein parla di un individuo colto nelle vicinanze di Modena, e di un altro giovane preso vicino a Pavullo, entrambi acquistati pel Museo Modenese; più altri individui (2 nel 1865 e 5 nel 1868) dice che gli furono spediti a Palermo dal To- 64 gnoli. Il Fiori scrive che l’unico esemplare della sua colle- zione fu predato presso Formigine nel gennaio 1877 dal sig. Milanti. — Nel Parmigiano capita molto di rado (Del Prato). Pastor roseus Temm. (1). Oltre gli esemplari adulti è e 9 conservati tanto nella col- lezione generale, quanto nella provinciale, il Museo possiede un giovane preso a San Felice sul Panaro, che il 4 giugno 1875 mi fu gentilmente spedito in dono dal sig. dott. Pietro Ragazzi, in esso Comune dimorante. Altro esemplare è adulto bellissimo, con ciuffo insolitamente sviluppato, ricevetti il 21 giugno 1880 da Carpi, per mezzo del sig. Costantino Menotti. Fra l’una e l’altra collezione sono otto gli esemplari scelti posseduti, e di quelli anteriori al tempo dacchè io dirigo il Museo, diede op- portune notizie il prof. Doderlein (l. c. p. 72 e 328). Il dott. Fiori poi in una sua Contribuzione all’ Avifauna del Modenese, già più volte citata, tende a comprovare che questa bella specie nidifica talvolta anche nel Modenese, e narra di un individuo giovanissimo che uccise in Villa Corletto (Mo- dena-campagna) nell’ agosto 1877. — Non la trovo indicata per le provincie di Parma e Piacenza. Pel Veronese ne scrisse egregiamente il De Betta. Fregilus graculus G. Cuv. ( Coracia gracula G. R. Gray). Il Museo possiede un esemplare adulto benissimo conser- vato, che dovetti lasciare nella collezione generale mancan- domi finora qualsiasi sicuro indirizzo sulla provenienza. Nel cartello antico però era scritto Appennino... Che sia stato (1) Accennando ad uno de’ generi della Fam. Sturnidae, ricordo che per la collezione generale ho fornito più scelti esemplari di S. unzcolor di Sardegna, per età e per sesso diversi; e su’ quali ebbi occasione di fare alcune zoologiche annotazioni che quanto prima mi sarà possibile comunicherò alla R. Accademia delle scienze e alla locale Società dei Naturalisti. 65 preso nelle montagne del Modenese, del Reggiano od altrove non mì risulta in modo alcuno, nessuna notizia avendo trovato in registri o cataloghi del Museo, e neppure nell’ Opera del Doderlein. Il quale pone fuori di dubbio la presenza del Gracchio forastiero o corallino in questa provincia, colle seguenti parole che leggiamo a pag. 65: « È specie assolutamente avventizia nel Modenese. Nella prima metà di gennaio del corrente anno 1870 una copia vi capitò accidentalmente nelle vicinanze di Marano, ove il maschio inseguito da un grosso falco, si gettò in un fenile, e vi si lasciò agevolmente prendere dai vil- lici. È l’unico caso che si conosca da 30 e più anni a questa | parte. » L'inviduo, come ho avvertito, è in buonissimo stato, nè parrebbe venuto in possesso del Museo da molti anni prima che io ne assumessi la direzione. — Il Gracchio corallino tro- vasi sulle Alpi, specialmente piemontesi, sulle alte vette del- l’ Appennino, in Sicilia e Sardegna. Pyrrhocorax alpinus Vieill. Nella collezione speciale collocai un solo e bell’ esemplare di questa specie; però altri due, pure colti nell’ Appennino Mo- denese ed avutisi probabilmente nel tempo in cui il Museo era diretto dal benemerito prof. Doderlein, trovansi nella col- lezione generale. Del Gracchio così scrive il sullodato autore: « è raris- simo nel Modenese, vive e cova sulle alte cime delle Alpi Apuane, ed in particolare sul Monte Tambura nella così detta buca de’ Gracchi. Per lo addietro qualche soggetto avventu- ravasi in tempo d’ autunno sino alle colline dello Scandianese, ove oggidì non si lascia più vedere ». Non mi risulta che sia stato mai colto nel Parmense, Piacentino ecc. Il Salvadori lo dà come vivente sulla Sibilla e sul Vettore. Nidifica in aprile e maggio. 66 Corvus corax Lin. Tre sono gli esemplari del Corvo imperiale del nostro Museo, uno del Modenese, uno del Reggiano ed uno di Sar- degna che ebbi nel 1873 per gentil premura del mio suocero cav. prof. Falconi: è quasi superfiuo che aggiunga come questi due ultimi facciano parte della collezione generale. Il Doderlein già fece noto come questa specie sia molto rara nel Modenese, e qualche copia viva ed annidi nel Reg- giano, fra i dirupi del celebre altipiano di Bismantova, ed in analoghe località della provincia di Modena, nè si faccia mai ve- dere in piano. Il dott. Fiori alla sua volta conferma, scrivendo: « È verissimo che qualche copia nidifica nei dirupi di Bisman- tova; io stesso ho potuto verificare ciò nell’ estate 1879. Si trova però anche in altri luoghi; ne potei vedere una copia sui monti del Cerreto, e molti altri sul Cusna (Reggiano) ». Corvus corone Linn. Anche della Cornacchia nera il Museo possiede assai belli esemplari, colti nel Modenese e nel Reggiano: due di essì fanno parte della collezione provinciale, ed uno della generale. — Risulta che questa specie incontrasi piuttosto raramente nel piano di Modena, ove scende in tempo d’ inverno (Doderlein). Nell’alta Italia è rara al sud dell’Appennino; nidifica di rado in Lombardia (Bettoni) e, dicesi, nel Veneto sui monti, nell’ aprile e maggio. Il Wharton la trovò nidificante in Corsica (Giglioli). Il Salvadori scrive che non la vide mai in Toscana; il Savi ivi la considera come rarissima (p. 247). Il Del Prato non la annovera nel suo Catalogo fra le specie parmensi, come non vi annovera il C. corax. Corvus monedula Lin. Due sono gli esemplari esistenti nella collezione provin- ciale, insieme ad uno del Corvus cornix ed uno di C. /ru- 67 gtùegus (1). Della Taccola il Doderlein ci dice ch’ è molto rara nel Modenese, e alquanto più frequente nell’ attigua provincia di Bologna, ove abita le torri, i campanili, e le vecchie fab- briche di campagna. Il Fiori ricorda un esemplare di C. m0- neduta preso nell’inverno del 1877 e portato nel mercato dove fu acquistato dal marchese Achille Bagnesi di Modena. Nucifraga caryocatactes Temm. Della Nocciolaja il Museo possiede ben 5 esemplari, tutti presi nel Modenese, 2 cioè. nella provinciale e 3 nella gene- rale. — Al Doderlein poi dobbiamo le seguenti notizie: « È specie rara nel Modenese, comparisce a lunghi intervalli sui monti vicini, nè vi si trattiene gran fatto. Alcuni individui però ven- nero colti anche in pianura nel verno del 1854 e del 1868 fra Cognento e Corlo, altri a Paullo e nella media montagna Reg- giana, e preparati per la raccolta del Museo. Sembra alquanto più comune nelle pinete dell’ alta montagna » (p. 65). Il Salvadori ne ha visto un individuo ucciso nelle Marche presso Macerata. Il Savi così parla della distribuzione geogra- fica in Italia di questa specie: « Abita le Alpi ed i monti che ne dipendono: perciò non rara in Piemonte, nella Lombardia e nel Veneto, ove in estate vive nelle boscaglie alpestri, nel- l'inverno in regioni più basse, ove apparisce nel settembre. Molto rara è di quà degli appennini; per altro scrisse il Du- razzo che non di rado si vede nella Riviera di ponente. Molti anni addietro una fu uccisa nell’ Appennino di Firenze; nel- l'inverno del 1836 un bell’ individuo fu preso presso Livorno nei boschi di Montenero, ed un altro nelle vicinanze di Lucca. E nei primi di ottobre 1868 un individuo maschio fu preso presso Campiglio, ed altro, del quale non si conosce il sesso, a (1) Di questa specie o Corvo nero, un bell’ esemplare feci venire dalla Sardegna, oltre altri 2 del Modenese, che posi nella Collezione ge- nerale. Della Cornacchia bigia invece abbiamo un altro solo esemplare per la stessa Collezione, adulto ed in buon stato come quello che collocai nella speciale. 68 Tregiaia (p. 269). — Sembra specie affatto sconosciuta nel Parmense ed in altre provincie dell’ Emilia. Nota AI Gorvidi. Fra le specie della Fam. Corvidae possedute dal Museo e non citate perchè non appartenenti alle rare, vi hanno esem- plari bellissimi di albini e semi albini, tanto della Pica cau- data L., (della quale un individuo adulto ebbi gentilmente nel 1880 dal Chim. Farm. sig. Grillenzoni di Carpi) quanto del Garrulus glandarius Vieill., di cui nella collezione gene- rale aggiunsi un esemplare anche di Sardegna. Colomba palumbus L. Già il Bianconi, come ricorda il Doderlein, aveva avver- tito che il Colombaccio s’incontra nel Bolognese in tutte le stagioni anche nei piani. Pel Modenese poi quest’ ultimo autore fece pel primo noto che qualche individuo della specie in di- scorso « sì fissa pure ne’ folti boschi di montagna, e .vi nidi- fica anche per due volte di seguito. » Questa notizia è con- fermata dal Fiori nelle precitate sue annotazioui ornitologiche sul Modenese e Reggiano. Fra la collezione generale e provinciale il Museo è in pos- sesso attualmente di 4 scelti individui di questa specie, di cui uno nel 1880 portai meco da’ dintorni di Cagliari. Columba Livia Briss. Nulla ho ad aggiungere alle notizie finora pubblicate dai più volte menzionati scrittori sulla Columba oenas L., pure rappresentata nella collezione provinciale. Anche della C. /ivîa tacerei come della Colombella, se delle razze diverse e pregiate del piccione non si fosse in questi ultimi 5 o 6 anni abbastanza bene fornito il Museo; nel quale era lodevole desiderio di molti, e mi adoperai per soddisfarlo, che fossero rappresentati anche i veri Colombi triganini. Invero, questi sempre in Modena hanno 69 goduto reputazione grandissima, curandosene in pari tempo con molta intelligenza e passione lo allevamento. Al presente (grazie a non pochi egregi donatori, de’quali i nomi si leggono nei cartelli attaccati alle basi de’ singoli esemplari regalati al Museo, nomi che solo per ragion di brevità non possono tutti qui ripe- tersi) ogni amatore osserva non meno di una cinquantina di scelti Triganini, ordinatì tutti in apposita vetrina (a forma di pira- mide ) posta presso la collezione provinciale. Più altri esemplari fanno poi parte della collezione generale. I nomi coi quali ven- gono distinte in Modena da’ Triganieri le singole razze e varietà furono dati o riveduti dall’ espertissimo Signor Cesare Mundici, con cortesia e premura degne di molta lode. — In vista dell’ im- portanza speciale che hanno questi gentili messaggieri non solo pel Modenese, ma al presente in più altre regioni, abbiamo voluto far cenno dello sviluppo che fu dato anche a questa parte delle riordinate collezioni. Turtur auritus G. R. Gray. I più recenti e scelti esemplari, chè i vecchi trovati in collezione erano sciupati, li ho avuti nel 1880 per mezzo del sig. Cesare Tonini, e furono presi nei dintorni di Casinalbo. Un esemplare albino trovasi nella collezione generale. Non riassumerò parecchie interessanti notizie che dà il prof. P. Doderlein a pag. 154 della sua opera, ma non passerò sotto silenzio il fatto del quale egli si è occupato in una lunga nota (Vedi l’Appendice a pag. 345 dell’istessa opera) sulla Strep- topelia risoria Bp.; nota nella quale l’autore, dopo opportuna discussione su quanto ebbe a riferirgli il Tognoli (al quale, dopo che esaminai l’ uccello posseduto dall’ amico sig. ing. Pozzi, diedi tutti gli elementi opportuni per una relazione al Doderlein, ponendogli anche a disposizione parecchie opere del Museo, ciò che dalla relazione del Tognoli punto risulta) conclude colle seguenti parole: « L'individuo adunque colto nel Modenese, dappoichè corrisponde, come vedemmo, alla predetta descrizione del Brehm, è PROBABILE appartenga alla Tur/ur de- cipîens Finsch et Haurt; concordandovi altresi la notevole sua 70 dimensione, che eccede di molto quella della Turtur albiven- tris, della 7. capirola, e della comune Niîsoria domestica. Per le provincie di Parma e Piacenza trovo indicato uni- camente il 7. auritus, e punto la C. palumbus e C. Livia. Syrraptes paradoxus Illig. Del modo con cui venni in possesso di uu bellissimo esem- plare è di questa interessante specie ho a lungo dato notizia con una memoria pubblicata nel vol. XVII (1877) degli Atti della R. Accademia delle Scienze in Modena, e poi nel vol. XI dell’An- nuario de’ Naturalisti. Ma come è noto, oltre questo esemplare colto nelle montagne di Pavullo nel maggio del 1876, altro non meno bello, fu pure ucciso nel Modenese nell’ autunno del 1863, in un prato del Carpigiano, determinato dal prof. Canestrini ed acquistato dal sig. Ciro Menotti di Carpi. Il quale fintanto che visse non volle, per quanto mi adoperassi direttamente ed indirettamente per mezzo di autorevoli amici, cederlo al Mu- seo Universitario, dove sarebbe stato custodito con ogni mag- gior cura. Queste premure feci ancor più vive allorquando mi si riferì che il pregiato esemplare minacciava di andare in grave deperimento per causa degli antreni: per fortuna la no- tizia era esagerata, ma anche sta volta le mie premure tor- narono vane; e inutili pure furono quelle di altri che, per altro Museo, si erano adoperati onde avere il rarissimo Uccello. Alla morte del proprietario, il suo nipote ed erede, sig. Costantino Menotti, dietro mia preghiera e dell’ egregio amico e distinto collega dott. Grosoli Giustiniano, Medico primario dell’ Ospe- dale di Carpi, con sentimento generoso e lodevolissimo cedette al Museo Universitario quel Sirratte sì a lungo desiderato. Alla cessione contribuì per certo una visita ch’ esso sig. Co- stantino Menotti fece alla nuova collezione. Egli dichiarandosi soddisfatto, avvertiva quante diligenti cure per essa sì avessero, e come anche l’ aggiunta importante del Sirratte sarebbe tor- nata a vantaggio del primo Stabilimento Zoologico della pro- vincia. Saviamente notava che in esso gl’intelligenti visitatori e stranieri avrebbero trovato gli unici scelti esemplari di una 71 specie rara, entrambi colti indubitamente entro i confini del Modenese, mentre di siffatta specie la maggior parte de’ Musei italiani, ed anche altri d’ Europa, non posseggono esemplare di sorta. Assai breve tempo era passato dalla visita cui ac- cenno, e dalle lodevoli disposizioni del sig. Menotti, quando, per invito del sullodato dott. Grosoli, recatomi a Carpi (21 giu- gno 1880 ) potei ricevere e ritirare il Sirratte che il detto sig. Menotti erasi gentilmente deciso a cedere. Tosto e con ogni maggior diligenza feci ripreparare l’ uccello, collocandolo a lato del suo compagno di Pavullo. Le pochissime catture fatte in Italia di questa specie sono ben note per quanto ne scrissero De Filippi, Salvadori, De Betta ecc. Tetrao tetrix Lin. Cito questa specie per l’ istessa ragione per la quale ne ha tenuto conto il Doderlein, il quale l ha annoverata fra gli Uccelli avventizi del Modenese, avendo egli avuto più volte l’ assicurazione da’ guardia boschi del Pian de’ Lagotti, villag- gio dell’ alta montagna, che qualche esemplare vi fu ucciso ne’ densi faggetti di quell’ alpestre vallata ( p. 158). A me, nel decennio che ho l’ onore di dirigere il Museo Universitario, nessun esemplare fu mai portato da quella nè da altra loca- lità dell’ alto Modenese. Anche al dott. Fiori è accaduto di sentir parlare di questa specie, e precisamente a Barigazzo gli fu detto che qualche volta fuvvi ucciso il Gallo di Monte; non mai però gli è stato possibile averne esemplari, quantunque promettesse, così egli scrive, larga ricompensa. ‘Per lo passato, come ora (20 nov. 1882) in cui scrivo questa noterella, mi ha recato sorpresa che mentre il Museo Universi- tario, il quale di taluna specie, anche non troppo rara, a stento possedeva un vecchio ed unico esemplare, per l'opposto del Fagiano di monte possedesse, come attualmente possiede, non meno di 5 buoni esemplari; pei quali sventuratamente altra indicazione io non trovai ne’ vecchi cartelli (non apposti però alle basi dal prof. Doderlein ) che questa sola: Ila/ia!... Nè 72 da’ registri od altrimenti potei finora avere altre sicure notizie. Comunque, è facile la domanda: provengono tutti i 5 esemplari da provincie diverse e lontane da questa di Modena ? Difficile è però la risposta, tanto che non posso al presente darne alcuna, perocchè dal non potersene più far caccia oggi, al pretendere che non siasene mai cacciato nei tempi trascorsi, corra un gran tratto. Perdix saxatilis Meg. (1). Quattro sono gli esemplari di Coturnice posseduti dal Mu- seo, dei quali due collocai nella collezione generale, e due nella provinciale. Il prof. Doderlein ebbe già ad avvertire che questa specie giunge accidentalmente qualche rara volta nell’ Appennino Mo- denese. Nell’ autunno 1852, dopo un violento temporale, vi venne colto un individuo sbandato presso Roteglia, che il mio predecessore potè acquistare e deporre nel Museo Zoologico dell’ Università, ove tuttora bene si conserva. Altro esemplare ucciso nelle vicinanze di Saltino in Valle di Secchia, il Museo ebbe in dono dall’ egregio dott. Mediani. Anche di recente il Tognoli n° ebbe un altro esemplare predato sulle colline du- rante il nevosissimo inverno 1870. Questa specie è dunque al tutto avventizia ed eccezionale pel Modenese; vi accede sol- tanto in forza di straordinarie commozioni atmosferiche, di- partendosi probabilmente dai monti della Liguria ove è indi- gena e sedentaria. A queste importanti informazioni del Doderlein viagra che il dott. Fiori ebbe notizia che la P. saratilis nidifica nei monti elevati del Reggiano; ma egli però non potè dare la cosa come certa. i (1) Siccome nella collezione generale non era punto rappresentata quell’ importante specie ch’ è la Perdix petrosa Lath., così ne provvidi pel Museo più esemplari che in parte portai io stesso di ritorno da un’ escursione in Sardegna, e in parte mi feci spedire. Ho così riunito qualche bella varietà della Pernice turchesca. 73 Perdix rubra Briss. Di questa specie molto rara nel Modenese trovai un unico esemplare che nell’ ordinamento delle collezioni passai nella collezione provinciale: verun altro individuo finora potei pro- curare; ne ebbe però uno il dott. Fiori dal Reggiano, nei cui elevati monti questa specie nidifica. In quei monti, osserva alla sua volta il Doderlein, è alquanto più frequente che in quelli del Modenese. Essa vivrebbe e nidificherebbe anche nel Bolognese, fra le balze di elevati monti, secondo che asserì il Bianconi. Il Del Prato asserisce soltanto che la Pernice comune è « molto meno comune della Coturnice » (p. 16). Non ho ben presente se e quali esemplari, colti nella provincia, possegga il Museo di Parma; ed è quanto volentieri osserverò, anche per altre specie, la prima volta che potrò rivisitarlo. Dal Mazza è data per comune e sedentaria nei monti della Valle di Staffora, nei quali anzi nidifica. Il Giglioli osserva come questa Pernice trovisi sulle dira- mazioni dell’ Appennino settentrionale ed in talune di quelle della catena centrale, in Toscana, all’ Elba, a Montecristo ed in Corsica, ove è la sola specie del Capo Corso a Bonifacio ed ove vive anche al piano. Nidifica dal maggio al giu- gno (p. 48). Otis tarda Lin. Non manca di essere rappresentata nell’ Avifauna della provincia, ed anche nella collezione ornitologica generale, que- sta ormai rarissima specie. Nella prima collezione ho passata una giovane $, e nella seconda lasciai un è adulto proveniente dalla Collezione Parmense del conte Sanvitale. Il prof. Doderlein ci dà alcune importanti notizie circa la presenza dell’Otarda nel Modenese nei passati tempi, alle quali farò seguire altre pel Parmense ecc. Molti anni addietro un individuo adulto venne ucciso a Novi nelle cacce dei nobili 74 signori Rangoni-Testi, e si conserva nella loro raccolta orni- tologica; ed il defunto professore Brignoli assicurò il prof. Doderlein d’avere più volte veduto qualche Otarda nel mercato di Modena, particolarmente nelle invernate del 1834 e 1837. Dopo tal’ epoca non risulta che altri esemplari siansi più veduti e cacciati nel Modenese. Il Del Prato scrive le seguenti parole, che ebbi occasione di sentire confermate in Parma dall’ istesso prof. Strobel: « Veramente il magnifico esemplare del Museo Parmense fu preso nelle basse colline del Reggiano in vicinanza alla nostra provincia. » Il Savi scrisse che in Toscana è uccello raris- simo. Per raro lo danno il Ninni pel Veneto, e cosi altri scrit- tori per diverse altre regioni. Il Salvadori crede che l’Otarda non « abbia mai nidificato in Italia. » Otis tetrax Lin. Ho avuto nel 1873 per la collezione generale un esem- plare 9 di Gallina pratajola dal sig. avv. Agazzotti di Modena, e due altri è e 9 li portai io stesso da Sardegna. Un terzo è esemplare, è quello preso nel 1866 nei dintorni di Modena dal sig. Canevazzi, che lo cedette al Museo, nel quale lo trovai, lasciandolo nella collezione generale. Per la collezione locale destinai altro bell’ esemplare 9, preso nelle valli di Porto vec- chio, ed inviato nel 1858 in dono al Museo dal sig. conte Pie- tro Gandini. Dal Doderlein inoltre rileviamo che il Tognoli gli segnalò altri due individui, uccisi nelle vicinanze di Solara nell’aprile del 1868. In tutti i modi pel Modenese la piccola Otarda è sempre specie avventizia. Nel Museo di Cagliari ricordo pur io il bellissimo esem- plare maschio adulto, la femmina ed il pulcino che vi si con- servano, il qual’ ultimo fu descritto dal Salvadori nel suo Ca- talogo degli Uccelli di Sardegna. Col prof. Targioni Tozzetti riportammo da Oristano pa- recchi esemplari di Otis tetrax (Escursione del 1869). TO Glareola pratincola Leach. Questa specie pur nel Modenese molto rara, è rappresen- tata in entrambe le collezioni. Tanto l’ uno che l’ altro degli esemplari finora posseduti dal Museo furono presi nel Carpi- giano nella primavera del 1861. Il Doderlein ricevette da Mo- dena più anni dopo un altro individuo, inviatogii dal Togaoli. L'istesso Doderlein scrive quanto segue: « Sembra che nel Bolognese sia alquanto più comune, mentre il Bianconi mi se- gnala che la s'incontra alle volte in primavera nelle estese praterie della provincia, ove si trattiene pochi giorni. » Di questa asserzione del prof. Bianconi, la quale però ri- monta ormai a molti anni, non saprebbesi come averne prova, nessuno in Bologna avendo pubblicato qualche lavoro che il- lustri l’ Avifauna locale, nè potendosi dalle collezioni del Museo Universitario, le cui condizioni sono a tutti note, formarsi un’idea nè dell’ importanza nè della provenienza di questa specie e di più altre più o meno rare. Nel Museo di Cagliari si conservano tre Pernici di mare. Nell’ escursione che feci in Sardegna nel 1869 in compagnia del prof. Targioni Tozzetti, del quale avevo l’onore di essere Ajuto, ebbi occasione di ottenere in Oristano un bell’esemplare di Glareola pratincola (alla quale mi si disse che in detta città vien dato il nome di Marruddeu, mentre a Cagliari ecc. la sì chiama Perdixî de mari) che fu portato, insieme a mol- tissima quantità di altri animali, al Museo di Firenze. Cursorius gallicus Bp. Nella collezione generale questa rara specie è rappresen- tata da un individuo giovane, del quale non m'è riuscito di conoscere la provenienza. Però il Corriere biondo deve oggi annoverarsi nell’ Avifauna Modenese, perocchè un esemplare, tuttora posseduto dal Museo Civico, fu indubitamente ucciso a breve distanza da Mirandola, e dall’ avv. Luigi Ghirelli inviato alla direzione del predetto Museo, nell’ agosto 1877. Dì quel- 76 l’ esemplare portato in Museo per prepararlo, e dove fu deter- minato, io avevo fatto cenno in una nota alla memoria che pubblicai sul SyrrRaptes paradoxus nel Vol. XI, Anno 1877, dell’Annuario della Società de’Naturalisti, pag. 129-145. Più tardi consigliai il dott. Luigi Picaglia ad occuparsi di proposito di quello per noi interessante uccello, col farne argomento di una comunicazione alla predetta Società, alla quale ne tenne infatti parola nell’ adunanza del 9 marzo 1879. Alla nota pubblicata dall’ egregio dott. Picaglia rimando adunque chi desideri avere maggiori notizie; e troverà in essa riassunto quanto si sa sulle assai rare catture fatte di questa specie nella nostra Penisola (1). Eudromias morinella Brehm. La nuova collezione locale offre un bell’ esemplare di que- sta specie, e due altri, de’ quali uno giovane, ne collocai nella collezione generale. i Il Piviere tortolino è senza dubbio molto raro nel Mode- nese. « Nel corso di 23 anni, a mia conoscenza, scrive il Do- derlein, non ne vennero presi che tre soli individui; uno dei quali s’ ebbe la collezione ornitologica dell’ Università. Il To- gnoli però mi scrive d’ averne predato uno di recente ne’ con- torni della città di Modena » (p. 175). Ignoro che sia accaduto di questo esemplare, non avendolo ayuto nè il Museo di Mo- dena, nè quello di Palermo, cui il Tognoli, massime prima . della mia venuta in Modena, era uso mandare quanto di più importante o raro riusciva a procurarsi. — Il Salvadori nota il Tortolino come poco comune in Italia; il Savi lo chiama uccello piuttosto raro; non comparisce in Toscana tutti gli anni. Aegialites hiaticula Boie. Specie rappresentata nella nuova collezione Modenese, ma non nella generale. Il Corriere grosso è uccello assai raro nel (1) Ved. pure la importante comunicaz. del chiar. prof. P. Pavesi all’ Istit. Lomb. Adun, del 9 dicembre 1881. LU Circondario di Modena. Il Doderlein lo ritiene « alquanto più frequente alle basse, ove alcuni pochi individui vennero presi negli anni andati e ceduti al Museo Zoologico dell’ Università. » Il Ninni la dà come specie poco frequente nel Veneto; non è rara lungo la Staffora (Mazza); piuttosto rara per la provincia di Pavia (Prada); non è indicata pel Parmense e Piacentino. È specie comune in Sardegna, dove nidifica (Cara, Salva- dori ). Giglioli la annovera fra le specie invernali, e così rias- sume per l’Italia la comparsa ch’essa vi fa: « Questa specie fa scarso passo da noi in autunno e specialmente in settembre e ottobre; è invece abbondante durante il passo primaverile dal marzo al giugno » (1. c. p. 75). Aegialites curonicus Keys. et Blas. Il Museo è in possesso di quattro individui, dei quali due trovansi nella collezione locale (uno è giovane); e due altri individui, pure presi nel Modenese, fanno parte della collezione generale. Il Corriere piccolo è a ragione ritenuto come non molto frequente nel Modenese; nè mi fu dato finora di ottenere nuovi scelti esemplari. In diversi cataloghi, che per brevità tralascio di citare, non trovo registrata questa specie. Pel . Parmense però vien registrata dal dott. Del Prato, il quale. espone alcuni particolari sovra un individuo da lui posseduto. Il Prada scrive ch’è uccello « comunissimo lungo le rive del Ticino e del Po non che sui guadi dei grandi canali d’acqua. » Haematopus ostralegus Lin. Bellissimo è l’esemplare che fa parte della collezione mo- denese; due altri trovansi nella collezione generale, dei quali uno appartiene a questa provincia, i’ altro a quella di Bologna (S. Agata ); uno, in istato men buono, fu passato coi dupli- cati in magazzino. Sono adunque quattro Beccaccie di mare, prese tutte nell’ Emilia, quelle possedute dal nostro Museo; col 78 qual numero avrei ricordato volontieri quelli esemplari che nell’ istessa Emilia per avventura si conservano. Ma per le provincie di Parma, Piacenza ecc. non ho notizia alcuna da cui risulti che questa specie sia stata presa e riconosciuta. È ben noto ch’è specie accidentale in più parti, o non molto comune. Il Savi la dice appunto non molto comune in Toscana, e solo in inverno, od in primavera ivi ne comparisce qualche individuo. Il Prada alla sua volta scrive: « È per la nostra provincia una delle specie più rare, anzi credo che l’ esemplare che io posseggo, e che fu ucciso nell’ aprile del- l’anno 1866 lungo il Po presso Stradella, sia stato il primo veduto nella nostra pianura ». Il Giglioli osserva come questo uccello sia piuttosto raro da noi, e più spesso lo si veda sulle coste adriatiche e nell'inverno ed in primavera. Himantopus candidus Lin. Il Museo di Modena possiede non meno di sette esemplari, provenienti quasi tutti dalla Mirandola, e conservati o nella collezione generale, o nella locale (1) o in magazzino. Parec- chie volte nel decennio ebbi a rifiutare qualche esemplare portatomi in Museo: non è adunque raro. Per l’opposto questo uccello, stando a quanto cì riferisce l’ egregio dott. Del Prato, nelle provincie di Parma e Piacenza, per le quali egli scrive, « sarebbe raro: io non ne ho visti che due individui a di- stanza di tempo provenienti entrambi dal Po » (p. 17). Il prof. Doderlein ne ‘dice che quest’ uccello in tempo di primavera non è al tutto raro nel Modenese. Qualche bran- chetto suole soffermarsi ogni anno nelle erbose praterie della bassa provincia, e lungo gli argini degli stagni, e delle valli pantapose. Il Prada ci fa noto ch’è uccello abbastanza raro nella provincia di Pavia, dove compare solo in primavera; però quasi tutti gli anni se ne prende qualch' uno lungo il Ticino (1) Un esemplare, preso nelle valli di Budrione, lo ricevetti in dono dal sig. Ciro Menotti. 79 ed il Po. — Il Savi nota che non viene in Toscana se non nel tempo del suo ripasso, cioè nel maggio, ed allora egli vi è assai comune all'imboccatura dei fiumi, e sulle sponde dei paduli e degli stagni non lontani dal mare. Recurvirostra avocetta Lin. I due esemplari della collezione provinciale furono en- trambi presi nel Carpigiano, uno nel 1860, e l’ altro nel 1861; un altro esemplare rappresenta la specie nella collezione ge- nerale. È specie riconosciuta da tutti per rarissima nella provin- cia di Modena. Per questa specie il Del Prato fa conoscere ch’è « assai rara nel Parmense. » Il prof. Prada scrive: « Rarissima e di accidentale comparsa, anzi credo di poter asserire che |’ esem- plare vecchio e malconcio che conservo nella collezione sia l’unico stato preso indubbiamente nella provincia, provenendo esso dalla collezione Brambilla » (p. 136, op. c.). Il Giglioli nota come l’ Avocetta non sia comune in Italia, ma non possa dirsi neppure rara in certe località e massime iu Sardegna, dove passa di certo l'inverno. Quest’ ultima os- servazione del Giglioli non fu fatta dal Cara e dal Salvadori ne' rispettivi loro lavori. Il Salvadori, dopo d’ aver ricordato che nel Museo di Cagliari trovansi quattro individui, aggiunge che non raramente dall’autunno a primavera se ne incontrano sulle rive degli stagni di Cagliari e di Oristano. Il Cara vor- rebbe non si avesse a limitare la dimora di questa specie alle rive dei due soli stagni sovraindicati. — In Toscana le Avo- cette sono uccelli piuttosto rari (Savi). Anche il Ninni pel Veneto li dà per piuttosto rari. Pelidna subarquata Gould. Di questa specie potei collocare un solo individuo è, in abito d’ estate, nella collezione provinciale ed un altro nella generale, preso del pari nel Modenese. 80 Incontrasi il Piovanello pancia rossa solo qualche volta in tempo di primavera ne’ terreni vallivi del basso Modenese, ma non vi nidifica mai (Doderlein). Nessuna specie di Piovanello trovo indicata nel catalogo del Del Prato, come presa nelle provincie di Parma e Pia- cenza. Uscendo dall’ Emilia (per la quale non mi stanco di ri- petere che a compiuta illustrazione della sua ricca Fauna occorrono ancora molte ricerche e l’opera paziente di non pochi ) dirò solo di taluna altra provincia meno lontana. Ad es. nel lavoro del prof. Prada per la provincia di Pavia la Pelidna subarquata è considerata come specie « abbastanza rara », e vi si trova solo qualche volta insieme ai numerosi stuoli della Pelidna alpina ed anche accompagnata ai com- battenti. — Nel Veneto è dal Ninni indicata come specie fre- quente a trovarvisi; e così altrove. Auctodromas minuta Kaup. Un unico individuo è adulto, in abito estivo, fa parte della collezione Modenese: nella collezione generale la specie non potei ancora rappresentarla. Narra il Doderlein che il Tognoli gl’inviò, due anni prima che io fossi destinato a Modena, cioè nel 1870, un esemplare da esso Tognoli colto nell’ inverno di quell’anno nei contorni della città, assicurando il professore di Palermo che questo era. il secondo individuo che egli prendesse nel corso di 37 anni. Non è specie nota pel Parmense, Piacentino ecc. Per la provincia di Pavia se non si può considerare quale specie rara, non è però nemmeno molto comune (Prada). Il Giglioli ha questa nota: « Dal 20 luglio alla fine di settembre giunge questa specie nel Veneto secondo il Ninni; sverna in gran numero in Sardegna ed abbonda ovunque du- rante il passo primaverile dai primi d’ aprile agli ultimi di maggio; onde la sua assenza durerebbe soltanto 50 giorni! » (1. c. p. 76). — Il Savi la dà per molto più comune del Gam- becchio nano ( Auctodromas minuta ); il qual ultimo è dato per poco frequente nel Veneto dal Ninni, mentre il Gambec- . chio vi è frequente. zione 81 Totanus fuscus Bechst. Il 18 novembre 1876 ebbi in dono dall’ amico ing. Carlo Pozzi di Modena un Totanus fuscus è adulto, in abito d’in- verno; l’altro esemplare è una 9 in abito d’ estate: entrambi ho destinato per la collezione provinciale. Un terzo esemplare, alquanto malandato, passai in magazzino. È questa specie annoverata fra gli uccelli del Parmense e Piacentino ( Del Prato); non trovo però indicazione alcuna intorno alla sua frequenza o rarità. Per la Provincia di Pavia il Chiò-Chiò è indicato come uccello piuttosto raro. Il Salvadori per la Sardegna scrive che questa specie è « piuttosto comune durante l'inverno. » Il Giglioli avverte alla sua volta ch’ « è abbastanza frequente d’inverno in Sar- degna, parte pel nord in marzo ed aprile, ed allora è più ab- bondante. » Quasi identica osservazione aveva già fatto prima il Cara. Totanus stagnatilis Bechst. Dei due esemplari della collezione Modenese provenienti dalla bassa provincia uno è è in abito d’ inverno, l’altro .d’estate: nessuno pel momento potei ottenerne per la colle- zione generale. È annoverata dal Giglioli fra quelle di passo irregolare, e di essa scrive che « non sembra comune, sebbene nel- l’ aprile 1877 io l’abbia trovata in certa abbondanza sul mer- cato di Roma » (p. 89). Per la Sardegna fu già ammessa dal Cara come comunissima, ma Salvadori non ne trovò alcun esemplare nel Museo di Cagliari (p. 86). Dal Catalogo del Del Prato rilevasi che una femmina fu presa il 7 aprile 1881 dal suo amico tenente Gastaldi nelle ri- saie di Baganzola presso Parma, ch'è specie sicuramente ra- rissima nel Parmense, perchè il Museo Universitario non ne possiede alcun individuo (p. 18). Il Prada nota che il Piro-Piro gambe lunghe è piuttosto 6 82 raro nella provincia Pavese, ov'è di passaggio cogli altri To- tani in primavera. Totanus canescens Adams. Possediamo in Museo 7 esemplari, cioè 1 nella collezione generale, 2 nella provinciale, e 4 in magazzino, destinati a servire per cambio. Secondo il Bianconi, come nota il Doder- lein, nel Bolognese qualche individuo sverna nei fondi umidi e acquitrinosi, ma non vi nidifica mai. Dal Savi rilevo che questa sarebbe in Toscana la specie più rara del genere. Non è in- dicata per le provincie di Parma e Piacenza; per quella di Pavia trovo detto dal Prada che non è comune, e non ne fa parola il Mazza nelle sue note faunistiche. Il Giglioli crede di poter asseverare quanto segue: « Tutto l’anno s'incontra questa specie in Italia, ma è più abbondante alle epoche del passo. Nidifica senza dubbio da noi e forse in quasi tutte le nostre provincie, ma mancano ragguagli precisi in proposito eccettuato pel Veneto; l’ incu- bazione ha luogo in maggio e giugno » (1. c. p. 58). Limosa aegocephala Leach. Ebbi un esemplare, in ottimo stato, di questa specie il 80 marzo 1880: fu ucciso nelle Valli Mirandolesi, e lo desti- nai alla nuova.collezione della Provincia, nella quale esiste anche altro esemplare in abito di nozze. Sono pure indubita- mente del Modenese i due esemplari collocati nella collezione generale. I quattro esemplari ora esposti in Museo dimostrano non già che la specie sia comune, ma alquanto meno rara di quello che si è creduto. Aggiungasi che altro esemplare, in istato men buono, pas- sail in magazzino, e che in quest’ anno il Tassidermista del Museo ebbe a preparare non meno di quattro diversi individui di essa specie uccisi verso S. Felice, dei quali alcuni tenne per sè l’ egregio dott. Vincenzo Ragazzi (cui facciamo cor- diali augurii, dovendosi ora — fine di dicem. 1882 — accin- 83 gere ad altro arduo viaggio in regione assai importante del- l'Africa). So di due altri individui avuti dal cacciatore sig. Pa- gliani nel cessante anno 1882, e di 6 a 8 individui venduti in Piazza come ebbe a riferire il detto Pagliani al Tonini, pro- venienti tutti dalla parte di S. Felice e anche da Novi. Il 1882 deve adunque considerarsi come uno degli anni in cui nel Modenese, siasi fatto vedere in maggior numero la Liîmosa. Il Doderlein osserva che la Pittima reale è piuttosto rara nel Modenese specialmente adulta; qualche individuo suole comparire alle basse in tempo di primavera, ma non vi nidi- fica giammai (p. 183). Il Fiori non fa alcuna osservazione su questa specie, però la indica nell’ elenco degli Uccelli conser- vati nella sua privata collezione in Casinalbo. Senza indicazione di frequenza o rarità trovo registrata questa specie pel Parmense e Piacentino. Il Prada pel Pavese nota quanto segue: « Nei passati anni era questa specie assai comune, specialmente in primavera, e sì trovava sulle ghiaie del Ticino e del Po assai frequente; da parecchi anni sì è fatta assai rara e quindi ricercata » (p. 143). Limosa rufa Bris. Nessun esemplare possediamo in Museo per la collezione Modenese nè per la generale: pure giova ricordare la Pittima piccola o rossigna (che naturalmente non ho citata nell’Elenco) perchè di essa così scrisse il prof. Doderlein: « Questa specie, così comune sulle coste occidentali del Baltico, è avventizia e fors' anche mancante nel territorio modenese, e certamente assaî più rara della precedente » (p. 183). Sinora io non sono riuscito ad avere alcuna precisa noti- zia di quest’ uccello nel Modenese. Il prof. Giglioli comprende questa specie fra quelle di com- parsa irregolare, e scrive che giunge « di rado in Italia, ma è stata presa quasi ovunque; passa in primavera e ripassa nell’ autunno. Il Doderlein ne ebbe una presa a Girgenti il 20 settembre 1870; nel Museo di Napoli se ne conserva una presa in quei dintorni nell’ autunno del 1872; e nella colle- 84 zione del dott. Gaetano Orsini a Genova ne ho veduto un’ al- tra in perfetto abito estivo presa ad Albenga nell’aprile 1874 » (p. 90 dell’ Elenco cit.). Numenius phaeopus Lath. Un bell’ esemplare 9 di Chiurlo piccolo potei avere pel Mu- seo il 15 marzo 1880. Fu ucciso verso i confini del Modenese, al di quà della Valle di S. Giovanni. Insieme a questo, ho col- locato altro esemplare per rappresentare la specie nella col- lezione provinciale; e nella generale lasciai altri due individui, colti pure in questa provincia. Può in generale dirsi per l’Italia che quest’ uccello giunge in agosto e ci lascia dalla metà di marzo alla fine dell’ aprile; non è però ovunque comune, e sverna nell’ Italia centrale e meridionale (Giglioli). Venendo in particolare a qualche pro- vincia, ricordo che non risulta sia stato preso nel Parmense e Piacentino (1); e ch’è specie assai rara nella provincia di Pavia. Numenius arquata Lath. Posseggo attualmente in Museo cinque individui di questa specie; due nella collezione generale, dei quali uno è giovane, l’altro adulto: entrambi sonosi presi nel Modenese. Della col- lezione provinciale fa parte un altro bell’ esemplare; ed in magazzino, per cambio, trovansìi due altri esemplari. Il Chiurlo maggiore è annoverato nei Cataloghi del Del Prato, del Prada ecc. ecc. Quest’ ultimo autore dice di posse- dere due esemplari presi nella provincia di Pavia, ed un terzo di Sardegna. Su questa specie il Doderlein avverte come solo qualche individuo passi annualmente nel Modenese soffermandosi nei terreni acquitrinosi, ma non nidificando nè svernando in pro- vincia, per quanto a lui consta. (1) Il Doderlein però scrive (p. 182) che questa specie passa per le provincie dell’ Emilia assai più di rado ed irregolarmente del Chiurlo maggiore, col quale però ha comuni il soggiorno e le abitudini. 85 Numenius tenuirostris Vieill. Debbo, e con rincrescimento, citare questa specie, perchè di essa non posseggo verun esemplare pel Museo, e non mi risulta che siasi mai presa, nè che sia in possesso di qualche dilettante d’ ornitologia nella provincia; debbo, ripeto, citarla sull’ autorevole fede del Doderlein; il quale lasciò scritta la seguente osservazione: « Anche il Chiurlo minore è di passo accidentale nel Mo- denese. Esso vi appare nelle consuete epoche di transito, im- brancato per lo più colla specie maggiore » (p. 182 ). Il Prada fa noto di non avere dati sufficienti per com- prendere questa specie nell’Avifauna Pavese, non constandogli che sia stata presa in provincia; e l’unico esemplare che pos- siede avendolo acquistato sul mercato di Milano: però nella piazza d’armi di quest’ultima città, uno ne fu ucciso nel 1875 da un ufficiale dell’ esercito. Il Pavesi (1) cita il Numentus tenuirostris come indicato pel Milanese oltre che dal Prada, anche dall’ Anfossi e dal Balsamo-Crivelli. Grus cinerea Bechst. Per la collezione generale ebbi un bellissimo esemplare di Grù dall’ Egitto, speditomi in dono dall’ illustre e compianto prof. Paolo Panceri, dopo il ritorno ch'egli fece da quella re- gione. Nella collezione provinciale poterono così essere collo- cati due altri esemplari entrambi presi nel Modenese; che ogni . anno è attraversato da « qualche branco » nel doppio passo, come scrive il Doderlein. — Un terzo esemplare, in condizioni alquanto men buone, ho nel novembre 1879 destinato per cambio, tenendolo in magazzino. (1) Ved. la Comunicaz. già cit. ch’ egli fece al R. Ist. Lomb. nel- l’adun. del 27 dicem. 1377. 86 Non è stato preso a quanto pare, nel Parmense e nel Pia- centino, almeno il Del Prato ne tace affatto. È interessante la notizia che dà il prof. Prada, cioè che nel marzo del 1849 un branco di 13 individui si soffermò per due giorni sopra un deposito di ghiaia del Ticino, poco superiormente a Pavia. Altro esemplare « in pieno assetto di nozze » venne ucciso nei dintorni di quella città nella primavera del 1869, e donato al Museo Civico. Il Giglioli ricorda come questa specie siasi usualmente ve- duta in Italia alle epoche del passo, in ottobre e novembre ed in marzo ed aprile; ma qualche individuo svernerebbe nelle provincie centrali e meridionali, inoltre qualche coppia nidifi- cherebbe ogni anno nelle vaste paludi di Caorle nel Veneto, da dove il Ninni ebbe le uova edi pulcini. Uno di questi venne da lui donato alla Collezione Italiana di Firenze. Ardea purpurea Linn. La collezione modenese è fornita di due scelti esemplari, ed altrettanti, pur colti nella provincia, collocai nella colle- zione generale. Di questi due ultimi, uno mi fu donato pel Museo nel 3 agosto 1879, dal sig. ragioniere Violi Carlo di Modena. Un altro esemplare 9 conservo in magazzino. Noto questa. specie perchè dal prof. Doderlein fu fatta sulla medesima la seguente osservazione: « Nel Modenese la Sgarza rossa è più rara della cenerina, specialmente adulta. Se ne uccide qualche soggetto in prima muta in tempo d’autunno, tanto sulle colline fronteggianti i fiumi Secchia e Panaro, quanto nelle valli della bassa provin- cia. Tuttavia ritengo ch’ essa non nidifichi nel Modenese, ma bensì nelle attigue valli del Ferrarese e del Guastallese » (p. 210). Trovo l’ Airone rosso citato dal Del Prato per le provin- cie di Parma e Piacenza, com'è citato per più altre regioni. Egretta alba Bp. Il Giglioli (1) cita questa specie come rara, meno in certe epoche nel Veneto ed in Sardegna (gennaio e novembre ). È senza dubbio anche rara pel Modenese, ma il nostro Museo ha la fortuna di possederne un bellissimo esemplare ® per la collezione provinciale, e altro è, pure del Modenese, per la collezione generale. Non è indicata per le provincie di Parma e Piacenza. Nella provincia di Pavia, tra le diverse specie di Ardee nostrali, è questa una tra le più rare, e solo se ne vede qual- che individuo a lunghi intervalli nella vallata del Ticino e del Po principalmente in autunno ed in primavera; da alcuni anni però si è resa ancor più rara (Prada). Credo, per parecchie notizie raccolte, e che per brevità ommetto, essere quest’ os- servazione del prof. Prada applicabile a parecchie altre regioni della nostra penisola, in cui la presenza del grazioso Airone maggiore bianco si è fatta sempre più desiderare. Egretta garzetta Bp. Uno dei due esemplari della collezione provinciale fu do- nato al Museo dalla signora Carlotta Trincheri di Modena; altro esemplare 9 fa parte della collezione generale, e due al- tri sono conservati in magazzino. - | Alle notizie intoruo al passo periodico che ogni primavera ed autunno fa questa specie per le valli del basso Modenese, il Doderlein aggiunge come: « Giusta le indagini del celebre Aldrovandi, anche questa specie annida nelle paludi del Bolo- gnese. » Alla mia volta aggiungo che come per altre specie rare, già citate, così neppur per questa, che non è rara, non _ (1) Intendo, per le citazioni di questo autore, riferirmi al lavoro già altrove menzionato, intorno ai Mamm., Ucc. e Rett. ittiofagi od in- teressanti per la pesca, appartenenti alla Fauna Italiana, 88 una parola è detta sulla presenza di essa nel Bolognese dal Ranzani, che pure a lungo insegnò nell’ Ateneo Felsineo. Pel Parmense e Piacentino il Del Prato fa questa osserva- zione: « Da noi non può dirsi comune. » (p. 19). Il prof. Prada c’ informa (p. 159) che anche questa specie è abbastanza rara nella provincia di Pavia, giacchè soltanto ad intervalli più o meno lunghi se ne prende qualche individuo. Aggiunge poi precisa notizia sovra una coppia veduta nel 1849. Ardetta minuta G. R. Gray. Un è adulto mi fu donato il 12 maggio 1879 dal prof. cav. Giov. Bezzi (3); ed altro, nel 22 settembre dell’ istesso anno ricevetti pure in dono dall’ egregio mio allievo, ora laureato, sig. Stefano Agazzotti, che lo uccise verso la Secchia, presso S. Antonino. Oltre i tre esemplari che feci conservare in magazzino, ricordo che nella collezione provinciale hannosi esposti due scelti esemplari, ed un altro fa parte della generale. È citato il Tarabusino dal Del Prato nel suo lavoro sugli uccelli del Parmense e Piacentino. È specie comunissima e sedentaria nel Pavese ed in più altre provincie italiane, come notarono quelli che ebbero ad illustrare la rispettiva Avifauna. Avrei potuto tacere di questo uccello, ma sempre che fu possibile mi sono fatto un dovere di ricordare i donatori di specie tanto comuni quanto rare. Taccio quindi dell’ Ardeo/a ralloides, che se non è comune, certo non è rara nel territorio modenese. Essa è rappresentata nelle due collezioni del nostro Museo; come pure parecchi esemplari per cambi tengo pronti in magazzino. Il prof. Prada scrive che la Sgarza ciuffetto è specie assai rara nella provincia di Pavia; però essa qualche volta vi ni- difica. (1) Al quale pur devo il dono di un bell’ esemplare di Nyceticorax grisea Brehm. 89 Ciconia nigra Gesn. Due esemplari assegnai alla nuova collezione provinciale, di cui uno è mi spediva in dono da Carpi il giorno 19 aprile 1873, l’esimio collega ed amico dott. Giustiniano Grosoli. Nella rac- colta ornitologica generale vi è una 9 di questa specie, al certo più rara, com'è ben noto, della C. a/ba, bene rappre- sentata anch’ essa nelle due collezioni. Un altro esemplare di Cicogna nera, per cambio, passai in magazzino. Degl’ individui presi nel Modenese prima del 1872 ha dato notizia il Doderlein con esattezza, la quale pur io ho cercato di seguire tenendo diligentemente nota dei doni non solo, ma di quanto mi fu dato conoscere in quest’ ultimo decennio. Dal sig. Cesare Tonini tassidermista fui testè informato che verso Novi nel Modenese furono prese due Cicogne nere, entrambe a lui spedite, una nel 4 o 5 agosto del corrente anno, l’ altra nel 23 ottobre di quest’ istesso anno. La prima era in pessimo stato, per avanzata putrefazione, e potè solo prepararne in parte lo scheletro; la seconda gli giunse in assai buono stato e me la portò in Museo. Nel lavoro del dott. Del Prato è detto (p. 19) che una vecchia femmina di Cicogna nera fu presa nell’ agosto del 1880 nelle vicinanze di S. Secondo Parmigiano, dal sig. Conforti. Alle notizie del Salvadori altre ne aggiungouo il Giglioli nel citato Elenco (p. 85-86), il Prada ecc.; il qual’ultimo con- sidera questa specie di accidentale comparsa, come « estrema- mente rara » per la provincia di Pavia. Platalea leucorodia Lin. Dei quattro esemplari (2 nella collezione speciale, e 2 nella generale ) risulta che uno fu colto nel Mirandolese. La Spatola può tenersi quale specie rara anche nell’ Emilia; e fra le sue regioni sembrerebbe fosse più facile a vedersi talvolta nelle valli della Mirandola, e « forse alquanto più comune nel Guastallese. »> ( Doderlein ). Il Fiori non pare ne abbia avuto 90 verun esemplare, nè dal Modenese, nè dal Reggiano, non es- sendo indicata nell’ Elenco delle specie da lui indicate. Il Del Prato dà la seguente notizia: « Ne fu preso un solo individuo a Polesine, posseduto dal Museo Parmense, e donato. dal Sig. Francesco Assalino. » (p. 19). Il Prada scrive che per «la sua estrema rarità si può considerare questo uccello come di vera accidentale comparsa nella nostra provincia. Per quanto a me consta tre soli sono gli individui che furono presi da noi nel decorso di DIR che quarant’ anni. > ( p. 163-164). Il De Betta osserva come debba segnarsi da qualche anno la mancanza nelle provincie venete della P/latalea leucoro- dia L, che pur talvolta vi si vedeva in maggio e per qualche poco vi si tratteneva benanco (1). Il Pavesi nell’ elenco delle specie rare in Lombardia (Comunicaz. all’ Istut. Lomb. del 27 dic. 1877) cita in modo dubitativo il Comasco ed il Berga- masco come località in cui dal Monti, Riva e Maironi siasi indicata questa specie; fu però presa senza dubbio nel Manto- vano, a Monza, e nel Pavese. Cygnus musicus Bechst. Esistono di questa specie 3 esemplari, dei quali 2 donati al Museo Universitario dal Sig. Conte Pietro Gandini, e presi nel Carpigiano. Nella collezione provinciale la specie è quindi rappresentata da 1 individuo, e da 2 nella generale (2). (1) Ved. sulla straordinaria od accidentale comparsa di alcune spe- cie di Uccelli nelle provincie venete e sulle cause rispettive. Venezia, Antonelli Edit. 1865, p. 8 (Estr. dal Vol. X, Ser. III, degli Atti dell’Istit. Ven. ). (2) Per preparazioni anatomiche ebbi qualche esemplare di Cygnus olor Gm. morto nel pubblico Giardino della città, in cui parecchi si tengono sempre vivi, facendoli venire — mi si disse — da Amburgo. Nella collezione generale trovansi oltre 2 C. musicus e 2 C. olor, anche un bellissimo esemplare di C. atratus della Nuova Australia, che acquistai nel 1374. 91 Dal Sig. Cesare Tonini fui assicurato che nel 1875 fu uc- Giso verso Finale dell’ Emilia un Cigno selvatico; e dal Sig. Rossi di Novi, del quale farò nuovamente parola, mi fu riferito che nella valle detta La Venezia, proprietà del Sig. March. Menafoglio, furono visti ed uccisi tre Cigni nell'inverno del 1876. Parrebbe che i cacciatori li abbiano mandati via da Novi per prepararli, non però in Modena; motivo per cui null’ altro mi riuscì sapere. Tadorna cornuta Gray. Tre sono gli esemplari attualmente in possesso del Museo, uno nella collezione generale, e due nella locale. Il Doderlein ebbe già ad avvertire come questa specie sia rarissima nel Modenese, in ispecie il maschio adulto in abito di nozze, e ri- corda due soli esemplari avuti dal Museo nel 1849, presi nelle basse della provincia. — Il Fiorì cita questa specie nel suo Elenco degli Uccelli del Modenese e Reggiano; non trovasi però notata la località precisa da cui la ebbe. Dal Pavesi sono ricordate le diverse località della Lombar- dia in cuì la indicarono Balsamo-Crivelli, Monti, Riva, Bram- billa, Maestri e Prada (Lago di Varese, Milano, Pavese). Del Genere Anser e della specie A. cinereus Mey. e Wolf. non scrivo nota speciale, nulla avendo da aggiungere a quanto già è noto. (Ved. l’op. del Doderlein pel Modenese, del Salva- dori, Giglioli ecc. per le altre regioni d’ Italia). Il Museo Mo- denese ne possiede un unico esemplare, preso nella bassa pro- vincia. Del resto è specie, come ben nota il Savi, che in stato selvaggio è fra noi molto più rara dell’ Oca granaiola. Querquedula formosa Bp. Del genere Querquedula propriamente detto il Museo pos- sedeva solo le seguenti specie: Q. crecca Steph., 2. circia Steph. e Q. versicolor G. R. Gray. Di queste, le prime due sono del Modenese, la terza del Brasile. Recentissimamente però, grazie all’ egregio dott. V. 92 Ragazzi Medico della Marina R., il Museo — che da lui rice- veva più altri cospicui doni — ebbe due altre specie: la Quer- quedula flavîirostris Vieill. de’ dintorni di Lima, e la Q. cya- noptera di Callao. Avrei affatto taciuto di queste 5 specie, come taccio delle specie dei generi Spatula, Anas, Chauleta- smus, Mareca, Dafila etc., tutti bene rappresentati in entrambe le nostre ricche collezioni, se una fortunatissima cattura testè non fosse stata fatta. nel Modenese. Vo’ accennare alla Quer- quedula formosa, sulla quale ebbe a riferire ampiamente il dott. Andrea Fiori nell’ adunanza del 16 Gennaio 1882 della nostra Società de’ Naturalisti. Dalla relazione ch’ egli fece ri- levasi come questo rarissimo uccello, che per la prima volta annunciasi preso in Italia, fu ucciso il 27 dicembre 1881 nella località denominata le Magnanine (Massa Finalese prov. di Modena ); e portato nel mercato di Modena, il Fiori lo com- prava, studiandolo in Museo coll’opera del De Gland e Gerbe ecc. Del bell’uccello, che è un è — nella fatta comunicaz. — il Fiori dà esattamente i caratteri. Dell’importante acquisto ed aggiunta all’ Avifauna Modenese fui informato a Roma, dove in quei giorni mi trovavo. Ripassando per Firenze chiesi ed ottenni dall'amico e collega prof. Giglioli di portar meco in Modena un bellissimo esemplare di Q. formosa (uno degli uccelli ri- portati dal Giappone dal Principe Tommaso, nel suo ultimo viaggio di circumnavigazione ); e come scrive il Fiori, tranne lievissime differenze, la Querquedula del R. Museo di Firenze era identica a quella uccisa nel Modenese. La quale, alla sua volta, viaggiava per Firenze gentilmente chiesta per dise- gnarla — sono già molti mesi — dal prof. Giglioli. Branta rufina Boie. Trovo fra le mie annotazioni che il 17 marzo 1876 venuto in Museo certo sig. Rossi di Novi ebbe ad assicurarmi come nella valle di proprietà del Barone Roggeri, denominata Val- lone gruppo, furono in quei giorni uccisi due Fistioni turchi. Uu' altra Branta rufina mi disse che contemporaneamente fu uccisa nella località detta la Venezia, proprietà del marchese 98 Menafoglio. In quell’anno fuvvi passaggio notevole di più spe- cie, compresì tre Cigni, così dissemi il sig. Rossi, presso Novi. — Il sig. Tonini già prima mi aveva dato notizia di un Fistione turco ucciso verso S. Felice nel 1875 e da lui preparato. Il Museo Universitario di Modena oggi possiede tre esemplari di questa specie, de’ quali uno aggiunto da me. Questa specie deve mancare al Museo Parmense, percioc- chè il Del Prato scrive: « Ne ho visto una sola femmina, ora posseduta dalla collezione già ricordata del prof. Luigi Rossi. » Da un'aggiunta manoscritta che il prof. Pavesi fece alla sua nota: « Sulla prima e recentissima comparsa în Lom- bardia del Beccafico di Provenza » (1), nota ch'egli gentil- mente spedivami in dono, rilevo che questa specie oltre che nel Pavese in cui è rarissima « anzi affatto accidentale » (come pure mi risulta leggendo il lavoro del prof. Prada, pag. 173), fu anche presa nei Laghi di Mantova e di Garda. Didemia fusca Flemm. Una € in buonissimo stato di conservazione rappresenta questa specie nella collezione ornitologica modenese, e due altri esemplari la rappresentano nella collezione generale, in cui possediamo pure la O. nigra Flemm. (2); specie quest’ ul- tima « affatto accidentale in Italia » come notò il Salvadori. Questi indicò già (p. 270) le rarissime catture che si sono fatte finora; di esse parlarono il Savi, Ninni, Giglioli ecc. Ai lavori di questi egregi Scrittori rimando il giovane Ornitologo che voglia avere più precise notizie. Nel Catalogo del dott. Del Prato troviamo detto che l’ O. fusca compare abbastanza di frequente nel Parmeggiano e Piacentino. Ma è egli sicuro di questa frequenza del Germano di mare? Io ripeterò col prof. Doderlein che nel Modenese è: < assai rara. » (1) Adun. del R. Istit. Lomb. di Scienze e Lettere del 27 dic. 1877. (2) L’esemplare proviene dalla collezione del conte Sanvitali altre volte ricordato. 94 Il prof. Pietro Pavesi in una comunicazione da lui fatta all’ Istituto Lombardo nell’ adunanza del 5 giugno 1879, ebbe così ad esprimersi: « Stando sempre all’ erta se venissero presi uccelli rari od accidentali per noi in quest’ anno mi occorse di ottenere un maschio vecchio del Germano di mare ( Oidemia fusca Linn.), rarissimo in quell’ abito così distinto per un bruno. vellutato, che gli nereggia su tutto il corpo, tranne una piccola macchia semilunare sotto l'occhio e lo specchio dell’ ala, che sono bianchi. È strana anche l’ epoca della sua comparsa, in quanto che il prof. Prada per lunga pratica osservò che « il pas- «.saggio di questa specie si fa con una precisione che si potrebbe « dire ammirabile, limitandosi tra il sette ed il venti di no- <« vembre » mentre l’ esemplare di cui qui è parola fu preso ai primi di gennaio a S. Cipriano sul Po dal sig. Raffaele Re. » A queste interessanti notizie il Pavesi fa seguire un ricordo sul variato passaggio de’ Palmipedi in questi ultimi anni. Erismatura leucocephala Bp. ex Scop. Io non ho annoverata questa specie nell’ Elenco degli Uc- celli della prov. Modenese, perchè non mai ottenni alcun esem- plare in questi anni dacché dirigo il Museo Zoologico, nè so che altri l’ abbia ottenuta. La ricordo solo in queste annota- zioni perchè nel Museo (collezione generale) trovai e trovasi un esemplare, del quale non mi è dato precisare il luogo di provenienza. Giova intanto aver presente l’avvertenza che sul Gobbo rugginoso fa il Doderlein a pag. 269: « È caso raro che qualche soggetto capiti in tempo d'inverno nel Bolognese, giusta il Bianconi. Nel Modenese, per quanto mi consta, non è stata mai avvertita. » Per riguardo alle vicine provincie del Parmense e Pia- centino non fo che riferire le seguenti parole: « Parrebbe, a desumerlo dal Salvadori, che quello del Museo sia il terzo individuo preso nell’ Emilia. » Così scrive il dott. Del Prato a pag. 20 del suo Catalogo. 95 Dall’opera sugli uccelli d’ Italia del Salvadori possono ri- levarsi parecchie interessanti notizie. Il Giglioli fa cenno di un è giovane delle Saline di Barletta ucciso il 4 dicembre 1876. Per la provincia di Pavia è citato dal Brambilla, Prada e Pavesi. Mergus merganser Lin. La collezione generale offre uno Smergo maggiore gio- vane, preso nel Modenese, e due ne offre la collezione provin- ciale, ò e 9. Il sig. Tonini ne ebbe un maschio, ucciso in ter- ritorio di Novi nel 1873, e che preparò per un signore. Il Giglioli così riassume le notizie sulla distribuzione di questa specie fra noi « Rara anche nell’ Italia settentrionale, meno nel Veneto; rarissima poi nelle provincie centrali » (p. 75). Il Doderlein, che fornisce notizie su diverse catture fatte presso Novi e nelle valli della Mirandola, dichiara lo Smergo maggiore « rarissimo nel Modenese. » È indicata questa specie per le provincie di Parma e Pia- cenza e per più altre della penisola. Ad es. per quella di Pa- via è data come specie piuttosto rara dal prof. Pavesi. Del M. a/bellus, non raro come la specie precedente, oltre i 3 esemplari (1 è e 2 2) che trovansi nella collezione gene- rale, presi nella provincia, altri due, è e 9, in perfetto abito, ho avuto in dono dal dott. A. Facchini e collocai nella nuova collezione provinciale. Aggiungo finalmente che del genere Smergus possiede il Museo diversi rappresentanti dello S. serrator, giovani e adulti, tutti del Modenese. — Tanto questo Smergo minore, quanto il precedente (Pesciajola) sono annoverati nell’ Elenco degli Uccelli del Reggiano e Modenese pubblicato dal Fiori. Pelecanus onocrotalus Lin. Accidentale in Italia è la comparsa del Pellicano, e gli scrit- tori tutti che fra noi se ne occuparono ci segnalarono località 96 ed epoche in cui qualche esemplare potè esser catturato. Per il Museo Universitario di Modena non mancò nei passati anni la fortunata occasione di fornirlo di parecchi esemplari in ot- timo stato, massime quello colto nelle basse della Mirandola, di cui parla il prof. Doderlein, e quello di Nonantola acqui- stato dal prof. Canestrini. Non abbiamo affatto notizie certe per le prov. di Parma e Piacenza: infatti il dott. Del Prato prudentemente così si è espresso: « Credo che gli individui presi nel Parmense, si deb- bano riferire alla comparsa loro sul Po del 1858 » (p. 21). Il prof. Pavesi ricorda il Pellicano come specie acciden- tale nella provincia di Pavia, in cui nel 1877 vi fu ucciso un esemplare giovane. Cita poi altre località della Lombardia in cui se ne fece caccia (Lago di Garda, Mantovano e Lago d’ Iseo, Bergamasco, Lago di Como, Lago Maggiore, L. di Varese ecc. ). Il De Betta, dopo d’aver esposto le cause subitanee e le vicissitudini metereologiche che possono anche da sole deter- minare l’accidentale comparsa di alcune rarissime specie, cita quali esempi di queste nelle provincie Venete, e fra i Palmi- pedi, anche il Pel/ecanns onocrotalus ed il P. crîspus, oltre la Procellaria ‘pelagica, il Colymbus arcticus, il Dominîca- nus marinus Brach. (Larus marînus L.), il Cardo pigmaeus Temm., l’Harelda glacialis ecc. ecc. « Specie tutte, soggiunge il De Betta, delle quali qualche individuo non comparve nelle nostre provincie, dall’ Adriatico al Benaco, che raramente e soltanto dopo un vento impetuoso o dopo una burrasca. E così pure, e non altrimenti che trasportato dagli uragani videsi nella laguna veneta il Cygnus olor L. allo stato selvatico ( fide Contarini); e qualche violenta bufera ci portò anche il Pelecanus crispus Bruch. che ordinariamente abita il Mar Caspio e la Grecia, e che di primavera ed autunno lasciasi pur trovare in Dalmazia » (1). (1) Ved. il cit. lavoro del De Betta sulla straordin. od acciden. com- parsa di alcune specie di Uccelli ecc. p. 12 e 13. 97 Intorno al Pe/ecanus crispus Bruch. debbo osservare che nè da registri, nè da qualsiasi pubblicazione, nè da asserzione del sig. Luigi Modena, vecchio preparatore del Museo (che vi fu impiegato per oltre 40 anni, e che mantenne fino agli ul- timi giorni della sua vita una ferrea memoria) pote mai risul- tarmi che questa specie sia stata presa presso Nonantola, come fu detto in una recente e pregevole pubblicazione. Tor- nerò in altra occasione su questo argomento. Phalacrocorax carbo Leach. Un esemplare di Marangone preso nel 1882 nel basso Mo- denese, trovasi nella collezione provinciale, ed altri 2, di cui uno proveniente dal Veneto, fanno parte della generale. Il Doderlein già avvertiva che è uccello di accidentale e rarissima comparsa fra noi; avvertenza che ha pur suo fondamento dopo più anni dacchè fu fatta. Il venerando col- lega naturalmente parlò solo di due esemplari de’ quali ai suoi tempi era in possesso il Museo (quello del Veneto compreso): ai due da lui indicati aggiunsi un terzo. Il Prada ricorda parecchie catture di Ph. cardo fatte nella provincia di Pavia. « Quasi ogni anno, scrive, nella stagione invernale, specialmente quando il freddo è molto intenso, sì vede qualche individuo di questa specie nelle acque del Ticino o del Po. » Il Pavesi nel Catal. de’ Vertebrati della prov. di Pavia interessanti la Pesca, ed inviati all'Esposizione di Ber- lino, ricorda un esemplare giovane ed aggiunge le parole: < specie rara in provincia. » (p. 142, N.° 33). Il Ninni lo indica come piuttosto raro pel Veneto. Phalacrocorax graculus Dum. Nella collezione generale abbiamo tre individui di Ma- rangone col ciuffo, de’ quali uno giovane riportai nell’ agosto del 1880 da’dintorni di Cagliari. — Nella collezione modenese un solo è l’individuo posseduto, ed è quello che il Museo ebbe nel 1860 « da un pescatore delle valli. » 7; 98 Il Giglioli ricorda che ottenne esemplari dalla Sardegna e dall'isola d'Elba, aggiungendo che vive sedentario lungo le coste della Corsica e della Sardegna, mentre altrove è raro. La specie precedente, o Ph. carbo, fu annunziata dal Del Prato pel Parmense e Piacentino; ma questa in discorso non risulta che siavi mai stata presa. Il Salvadori, che nel suo Catalogo degli Uccelli della. Sar- degna (p. 113-120) aveva riferito diligenti osservazioni intorno al Ph. Desmarestii e al Ph. graculus, nell’ Avifauna dichiara non potersi « assolutamente considerare come differenti » (CONOR DS IZITA) Notevoli aggiunte di specie appartenenti al genere Pha- lacrocorax Briss. (Gen. Graculus L.) sì sono potute fare in questi giorni al Museo Universitario Modenese grazie all’egre- gio dott. V. Ragazzi, altre volte citato in questo lavoro. Di spe- cie esotiche il Museo possedeva soltanto il PR. o Gr. Brasî- liensis Gm. avuto in dono dal generoso dott. Bompani. Il dott. Ragazzi oltre questa specie, portò seco dall’ America, anche il Ph. Gaimardti Less. (Dint. di Lima); Ph. carunculatus Gml. (Porto Bueno — Canali di Magellano); Ph. Bougainvillii Less. (Callao); ed altra specie di Porto Angosto — Canali occid. della Patagonia — non ancora definitivamente diagnosticata. Sterna fluviatilis Naum. Degli esemplari, in numero di 4, uno è giovane. Anche per questa specie trovai in Museo esemplari già vecchi e non bene preparati. Mi adoperai quindi per introdurvene de’ nuovi, che accuratamente preparò il bravo tassidermista sig. Tonini. Fra gli esemplari devo ricordarne uno giovane donatomi il 21 giugno 1880 dal sig. Costantino Menotti di Carpi, da lui uc- ciso nella valle. Doderlein osservò già come oltremodo rari sono in questa regione i novelli; ed anche gl’individui adulti della Rondine di mare egli considerò come non molto comuni. Aggiunge che un esemplare ebbe dal Tognoli nell’ agosto 1868, colto presso Carpi, e mandatogli pel Museo di Palermo. 99 Il 10 maggio 1881 ricevetti per la collezione un bellissimo esemplare da Cagliari, inviatomi dal prof. Falconi. È ben noto come questa specie sia comune in più regioni della nostra penisola; nè v' ha quasi un solo catalogo ornito- logico che non la annoveri. Sterna minuta Lin. Non per altro debbo qui ricordare questa specie, frequente anche nel Modenese, che per ringraziare il sullodato sig. Me- notti, il quale faceva dono di un bell’ esemplare della mede- sima, preso nella Valle Carpigiana. Lo aggiunsi agli altri che fanno parte della collezione. Il Pavesi cita un Fraticello împunemente ucciso nel 1874, ed inviato per la nota Esposizione di Berlino, tanto splendida- mente riuscita. L’istesso aut. dà la specie come comunissima e sedentaria nella prov. di Pavia (Cat. precit. pag. 142). Hydrochefidon fissipes G. R. Gray. Ricordo pur anco quest’altra specie non per la sua rarità, ma per debito di grato animo verso i sigg. dott. Grosoli Giu- stiniano e Grillenzoni Federico, Chimico Farmac., entrambi di Carpi: il primo m’inviò in dono un bell’ esemplare di Mignat- tino il 23 maggio 1880, ed il secondo un altro esemplare il dì 8 giugno dell’istesso anno. Ebbi tanto prima del 1880 che dopo, altri esemplari; ep- però ne sono ben fornite le due collezioni ed anche il ma- gazzino. Ciò osservo onde chi desidera far qualche cambio coi duplicati posseduti possa esserne informato con questo ricordo. Hydrocheifidon nigra G. R. Gray. Questa specie non è stata ancora indicata da altri come presa nel Modenese. Il Doderlein così ebbe a scrivere: « non venne sinora avvertita nel Modenese, almeno da che il To- gnoli prese ad occuparsi di ornitologia. Non così fu nel Bo- 100 lognese, ove giusta il Bianconi si uccide talvolta nei fiumi e ne’ terreni acquitrinosi della provincia, sebbene assai più ra- ramente della specie precedente » (p. 244). L’ esemplare che io ottenni pel Museo nel 1873, e che più tardi collocai nella collezione speciale, fu portato in Labora- torio al vecchio Tassidermista Luigi Modena che lo acquistò, e da cui lo feci preparare. i Non fu ancora annoverata, per quanto risultami, nell’Avi- fauna delle provincie di Parma e Piacenza. Sarei grato a chi per altre provincie dell’ Emilia mi favorisse qualche notizia sul Mignattino ali bianche. Per le altre regioni d’ Italia, in cui è però meno comune del Mignattino, vedansi le notizie date dal Savi, Salvadori, Ninni, Prada ecc. Il Giglioli fa rilevare come nidifichi più specialmente nell’Italia settentrionale, e parta in settembre od ai primi dell’ ottobre (1. c. p. 70). Il Pavesi accenna ad un esemplare adulto, e la specie ri- tiene non rara nella provincia di Pavia (Cat. cit. p. id.). Croocephalus ridibundus Salv. Abbisognando di esemplari in ottimo stato di conserva- zione, curai di procurarne nuovi, massime per la collezione provinciale, e ne ebbi uno, per acquisto, preso vicino a Ra- varino il 21 novembre 1879, ed un altro il dì 11 gennaio 1881. Quello preso nel 1879 è un giovane in abito autunnale. Il Mu- seo possiede inoltre esemplari di adulto in abito estivo ed in abito invernale. Rilevasi dal Doderlein come tenesse già per non rara in tempo di primavera e d’inverno questa specie, particolar- mente nelle valli della bassa provincia, ove s’aggira con mag- gior frequenza delle altre specie. Lo stesso si osserva nel Bo- lognese nelle epoche di passaggio. Nel Piacentino e Parmense questa specie fu già osservata ed è annunciata dal Del Prato, non così il Croocephalus mi- nutus. In Lombardia ed altre regioni d’ Italia è specie comu- nissima, massime d’ inverno. Nel 1880 portai meco in Modena dai dintorni di Cagliari 101 tre bellissimi esemplari di C. rîdibundus che collocai nella collezione generale del Museo Universitario. Chroocephalus minutus Pall. Il Gabbianello fu già indicato come specie più rara delle altre nella provincia Modenese e Bolognese. È dato come non frequente e di comparsa irregolare dal Giglioli, il quale l’ ebbe da Pisa, Massaciuccoli, Spezia, Mon- tepulciano e Barletta. In Sardegna fu colto tanto d’inverno quanto di estate. Il Cara ne ebbe in aprile ed in agosto; prima di lui il Cantraine ne prese un individuo nel Golfo di Cagliari nel 1829; nel 1863 il Salvadori non ebbe occasione di vederne alcun individuo dal gennaio all’ aprile. Egli fornisce nell’ Avifauna molte altre notizie ( Ved. pag. 290). Secondo Giglioli non è impossibile che questa specie nidi- fichi talvolta in Italia (1. c. pag. 90). Il Gabbianello è stato preso solo in poche località della Lombardia, come risulta dalle citazioni che fa il prof. Pa- vesi (1. c.). Rissa tridactyla Macgill. Il Gabbiano terragnolo è rappresentato in entrambe le collezioni da esemplari colti nel Modenese. Le località già indicate dal Doderlein sono i laghi del Frignano, presso Pavullo, e le basse della Mirandola. Non è indicato nel Catalogo degli Uccelli raccolti nel Mo- denese e Reggiano dal dott. Fiori; e pel Parmense e Piacen- tino non è citato dal Del Prato. — Il Prada ed altri scrittori forniscono alcune interessanti notizie sulle varie comparse e catture di questa rara specie in Lombardia ed altrove. Per brevità rimando all’ opera del Salvadori (p. 292) ed agli altri lavori citati il giovane Ornitologo cui interessi avere parti- colari più estesi. 102 Larus canus Linn. Il 26 novembre 1879 venni in possesso d’un hell’ esem- plare giovane della seconda muta, preso il giorno precedente vicino a Secchia. Lo aggiunsi agli altri che già il Museo pos- sedeva, in attesa di qualche altro fresco e scelto esemplare, che non tardai ad avere. Infatti oltre un giovane avuto dalle vicinanze di Novi, altro (febbraio 1881) mi fu donato dal dott. A. Facchini. i Nota Doderlein che è raro l’ adulto in abito estivo. Per le provincie di Parma e di Piacenza del genere Larus trovo indicata dal Del Prato quest’ unica specie. Il Prada ricorda questa specie come « piuttosto rara sul Ticino e sul Po » mentre che sul mare e presso fiumi e laghi di altre parti d’Italia è una delle specie più note e comuni. Un esemplare adulto fu dal Pavesi inviato all’ Esposizione di Berlino; la specie egli la considera rara nella sua pro- vincia. Larus leucocephaeus Licht. (1). È specie rappresentata solo nella collezione provinciale del nostro Museo. Per notizie verbalmente datemi da intelli- genti persone che, o per lunga pratica di caccia nella pro- vincia, o per ragione di commercio, hanno opportunità di ve- dere in gran numero uccelli di variatissime specie, parrebbe risultare sempre più rara fra noi. Ciò viene in conferma di quanto annunciò il Doderlein (p 284) per la stessa provincia ; e ciò è pur vero per le altre provincie dell'Emilia. Per quella di Pavia diede particolareggiate notizie il prof. Pietro Pavesi su due esemplari, uno giovine, ucciso a Sannazzaro nel 1875 dal sig. Maestri (figlio), e l’altro adulto 9, ucciso nel novem- bre 1881 sul Po presso Mezzana-Rabottone, ed acquistato (1) Nell’ Elenco fu stampato L. leucocephalus in luogo di L. leuco- phaeus. * 103 dall’ istesso professore (ved. la cit. comunicaz. fatta al R. Ist. Lomb. il 9 dicembre 1881). Larus fuscus Linn. Il Museo è in possesso di un esemplare 9, che il prof. Giglioli in una cortese visita allo Stabilimento, credette con molta probabilità appartenente al L. canchinas. L’ esemplare fu ristudiato con ogni maggior cura da me, oltre che dai dot- tori Bergonzini e Picaglia; e tutti dovemmo confermare la diagnosi di L. fuscus. Circa alla sua presenza nell’ Emilia, nulla potè risultarmi in questi anni per mutare il giudizio già dato intorno alla sua rarità. Portai meco di Sardegna un bell’ esemplare di Gabbiano mezzo-moro. Quest’ uccello « sebbene non raro, tuttavia non si può dire comune in Italia » (Salvadori, op. c. p. 295). Lestris pomarinus Temm. Ho avuto la ventura di aggiungere alla bella e ricca col- lezione ornitologica del Museo due esemplari di Stercorario | mezzano, de’ quali uno acquistato dal preparatore, e l’altro ri- cevuto dal sig. ing. Gemello Righi — ottobre 1879 — in dono; quest’ ultimo è un bellissimo esemplare, preso il 17 dell’istesso mese nei prati di San Clemente, conosciuti anche col nome di agtliati. Il sig. Righi tenne vivo l'uccello ferito fino al pomeriggio del 18, in cui morì, inviandomelo subito in Museo. Sembra sinora specie ignota nel Parmense, Piacentino ecc.; nota, ma sempre rara ed avventizia pel Bolognese e pel Mo- denese. Per quest’ultima provincia il Doderlein avverte che per la prima volta vi fu segnalata nell'inverno 1870, ed il giovane esemplare ucciso, il Tognoli lo mandava al Museo di Palermo. — Meno male che nove anni dopo potevo fornire quello di Modena nel modo che già sovraccennai. È questo uccello indicato anche dal dott. Fiori nell’ elenco delle specie che fanno parte della sua privata collezione. 104 Il Giglioli cita questa specie per le località di Genova, Pinerolo e Pisa, chiamandola rara, specialmente se adulta. Penso che se gli Ornitologi fossero in maggior numero e po- tessero osservare la miglior parte delle caccie che fannosi da ogni sorta di cacciatori, si potrebbero registrare ogni anno più catture di Lesiris pomarinus. Il Prada diede notizia di questa specie, presa solo qualche volta sul Ticino, e ricorda particolarmente un esemplare uc- ciso presso Pavia nel settembre 1872. Il prof. Pietro Pavesi in una Comunicazione, ricca di molte notizie, fatta al R. Isti- tuto Lombardo il 9 dicembre 1881, così scrive: « Anche lo Stercorario mezzano, Lestrîs pomarinus Temm., figura tra le specie assai rare in tutta Italia; sebbene già preso a Milano, Angera, Brescia e sul Pavese, io ho potuto constatarlo quivi due altre volte ed entrambi gli ultimi bellis- simi esemplari fanno parte del Museo che ho l’ onore di diri- gere ». Di essi inoltre fornisce alcuni particolari. Coiymbus glacialis Lin. Del primo individuo avuto dal Museo Zoologico dell’ Uni- versità fa cenno il Doderlein, ed è quello ucciso nell’ inverno 1855 nelle valli della Mirandola. Un altro esemplare giovane preso a Novi nel Carpigiano, lo ebbe il conte Rangoni Testi per la sua collezione privata. Nel Parmense (Torricella) fu nel 15 maggio 1861 colto un individuo adulto, del quale diede sollecita notizia il prof. Strobel. L’ uccello fu donato vivo ‘alla R. Università dal dott. Luigi Marchi (ved. Del Prato, pag. 21-22). La femmina che osservasi nella collezione de’ Vertebrati italiani del R. Museo di Firenze è in perfetto abito nuziale: fu uccisa a Monterosso presso Spezia nel giugno 1878 ( Gi- glioli ). Nell’ Avifauna del Salvadori (ved. pag. 303-304 ) possono i giovani Ornitologi trovare indicate le località italiane in cui fu presa la rarissima Strolaga maggiore. Del Museo di Cagliari rammento pur io l'individuo gio- 105 | vane preso sullo stagno della Scaffa. Di esso fece cenno il Salvadori e poi il Cara; nè so che altro esemplare sia stato in questi ultimi anni colto in Sardegna. Dalle citazioni che fa il prof. P. Pavesi rilevo che fu preso nel Lago di Garda e nel Lago di Como. Podiceps griseigena Bood. Uno degli esemplari posseduti dalla collezione modenese mi fu chiesto in cambio dal prof. Giglioli, ed è quello di Mi- randola. Egli cita anche esemplari avuti da Portoferrario, dal Lago di Garda e Massaciuccoli. Ricorda pur lui che la specie è rara in Italia. Il Salvadori osservò: già che lo Svasso dal collo rosso « è molto raro in Italia, e vi si trova soltanto du- rante l’ inverno » (1. c. p. 306). Nella collezione provinciale del Museo Modenese l’ esem- plare che rappresenta questa specie è uno dei più belli che io abbia visto, in confronto cioè a quelli che osservai in altre collezioni. Il prof. Doderlein accenna alle catture fatte nella pro- vincia di Modena nei trascorsi anni (1847 al 1869, con inter- valli più o meno grandi di tempo ); ed aggiunge che per il Museo di Palermo n’ ebbe un esemplare dal Modenese, ed un altro dall’ Inghilterra, ma veruno colto in Sicilia. i Tacendo delle catture fatte in Liguria, Toscana ecc. e di quelle pur fatte nel Veneto e in Piemonte, dirò che fu preso nel Lago di Como e nel Pavese, come risulta dalle citazioni fatte dagli Ornitologi lombardi, riassunte dal prof. Pavesi. Il prof. Prada dà notizia di due interessanti individui, uno | giovane preso a Pavia molti anni sono, e l’ altro perfettamente adulto, conservati nel Museo Civico di detta città. Podiceps minor Lath. Uno dei due esemplari conservati nella collezione gene- rale è giovane, l’altro adulto in abito d’ estate. Due altri che destinai alla collezione della provincia sono adulti ed in abito estivo. 106 I giovani di questa specie non sono rari nei terreni val- livi e paludosi del Modenese, tanto in tempo di primavera quanto d’inverno allorchè disgelate ne sono le acque. Scar- sissimi invece vi si mostrano gli adulti. Il Tognoli mi fa noto, scrive il Doderlein, che nell'inverno 1869 ne vennero portati una sessantina d’individui di vario sesso ed età sul mercato di Modena, presi colle reti nelle acque del Po (p. 273). Dal dott. Facchini, dal sig. Tonini e da parecchi altri sono informato che dopo quell’anno non sì videro più in una sola volta e in così gran numero i piccoli Tuffetti. La specie è semplicemente citata nel Catalogo degli Uc- celli finora colti nelle provincie di Parma e Piacenza, senza cioè alcuna indicazione di frequenza o rarità. Il dott. Fiori nell’ elenco altre volte ricordato cita del ge- nere Podiceps le due specie P. cristatus e P. minor. È pure il Tuffetto minore ricordato, con indicazioni che non è il caso di qui ripetere, in più altri cataloghi, ed in quasi tutti è dichiarato specie comune. Podiceps auritus Lath. ex Lin. È quest’ uccello rappresentato soltanto nella collezione. Modenese; esso appartiene ad una specie che dagli autori è dichiarata come rarissima ed accidentale. Narra il Doderlein che nell'inverno del 1870 vennero uc- cisi 3 individui di questa specie nel lago montano di Paullo, uno de’ quali il Tognoli mandava al Museo di Palermo. In Si- cilia il prof. Doderlein non l’ha ancora incontrata. Il Del Prato scrive di averne visto « un solo individuo preso nel maggio del 1881, ed in abito perfetto ». Nella collezione di Firenze la si ebbe da Genova e da Massaciuccoli. Fu lo Svasso cornuto preso nel Lago di Garda, in Eupili, Milano e Pavia (ved. Pavesi). Il Prada dichiara questa specie assai rara nella provincia di Pavia, dove non si trovano, come avviene delle altre specie congeneri, che indi- vidui giovani. Vr VE VOTI aL Pr TT si e PIL NETTI e 107 Podiceps nigricollis Sund. (1). Due individui adulti in abito estivo fanno parte della col- lezione generale; e due altri trovansi nella modenese, de’ quali uno in abito d’ autunno, e l’altro ch’ è è in abito d’ estate. Questa specie di Svasso, distinta specialmente pel becco ricurvo appena all’ insù, passa pel Modenese in primavera ed in autunno, ma più raramente del P. cristalus, siccome già fece rilevare il Doderlein; apparirebbe più di frequente nelle valli del Bolognese stando al Bianconi. Questa specie trovasi in tutta Italia ed è assai comune in abito giovanile; gli adulti invece sono molti rari (Salvadori). Molti Svassi piccoli fermansi in più parti per nidificare nel maggio e anche più tardi. Sembra — così il Giglioli — che anche questa specie « produca due covate all’ anno ». (1. c. p. 56). Nella comunicazione che ho già detto aver fatta il prof. P. Pavesi il 5 giugno 1879 al R. Istituto Lombardo di Scienze, trovo pure la seguente annotazione: « Un’ altra non meno notevole cattura fu quella dello Svasso piccolo ( Podiceps ni- gricoltis Linn.), pure assai raro da noi in abito adulto, come lo è quasi la femmina, che ebbi il 23 maggio p. p., uc- cisa dal sig. Carlo Catenaccì presso la foce del Ticino; il ven- taglio di pennine, che parte dagli occhi, ed i fianchi hanno già cominciato a prendere l’ aureo ed il castagno caratte- ristici ». Le osservazioni fatte in una nota relativa a questa spe- cie, e pubblicate dal Savi (op. post. cit., vol. 3, p. 183) in opposizione al Degland e Gerbe (Ornith. europ., 2."° edit., (1) Il.Museo possiede oltre le specie modenesi indicate e ripartite nelle due collezioni, altre specie esotiche: tali sono il Podiceps dominicus Lath. di Cuba e il P. major R. Gray.; oltre il Podilymbus carolinensis Lath., della Laguna Junin (Perù), specie avute recentemente grazie al dott. V. Ragazzi. 108 A T. II, p. 585) non possono oggi tenersi per accettabili; ed il | Podiceps nigricollis del Sundevall conviene considerarlo di- stinto dal P. aurîtus Lath. | ST Oo DR 2 (1) La Università di Padova, discorso del prof. Alfonso Corradi. Ved. Gazzetta Medica Italiana — Provincie Venete. Anno VIII, N. 36, 1874. (2) Ved. nell’ Ann. de la Sociètè Entomologique de Belgique, T. XVI, XVIII, pag. LV, LVI ecc. 1873 e 1874, le mem. del Fauvel e De Borre; il qual ultimo nel lavoro intitolato: Y a-t’ il des Faunes naturelles dis- tinctes à la surface du globe et quelle méthode doit-on employer pour arriver à les définir et les limiter? — saggiamente giudica erronea la condotta di più Entomologi — e può il giudizio applicarsi a qualunque cul- tore delle varie parti della Zoologia. — Egli osserva come l’ abbondanza relativa delle specie sia un elemento che pare tenuto in verun conto, tanto che su essa si hanno dappertutto idee false, affaticandosi non pochi naturalisti soltanto « à découvrir quelque malheureux individu accidentellement. egarè d’ une éspece étrangère à la contrée pour ajouter un nom sur la liste de la Faune de celle-ci, au lieu de chercher à étudier par une analyse scientifique et rationnelle, la population légitime, ses proportions numé- riques, ses conditions d’ existence, l’extension des aires de chaque éspéce, les variations et les aberrations dans leur rapports avec les localitès et les climats, toutes choses d’ une importance autrement capitale ». (3) Ved. la relazione sul viaggio nei Musei Zoologici dell’ istesso Selys-Longchamps. Ann. de la Soc. Ent. de Belgiq. T. XIX, 1876. Ved. anche il discorso dell’istesso aut.: Sur les limites de la Faune Euro- péenne, 1873. (4) Ved. la Relaz. importantissima del prof. Pouchet, intitolata: Les Collections Allemandes et la Gallerie d’ Anatomie comparée au Museum. Paris, 1380. (5) Ved. un Discorso dell’illustre Senat. prof. Franc. Magni. (6) Se a Firenze com’ è ben noto, si è oramai formata nel R. Museo Zoologico una ricchissima collezione degli animali vertebrati italiani, dovuta alle cure perseveranti del prof. E. H. Giglioli; altre città nostre, cui non mancano condizioni favorevoli, potrebbero instituire collezioni locali stu- 110 diate non solo con diligenza ma bene ordinate e custodite. Chi conosce gli stabilimenti di storia naturale che trovansi in più città della penisola italiana (e sì nella regione meridionale, compreso la Sicilia, come nella cen- trale e superiore, oramai anch'io li ho visitati tutti) può affermare che ec- cezione fatta di alcuni meglio forniti, massime di quelli annessi ad Uni- versità od Istituti Superiori (Firenze, Palermo, Pavia, Pisa, Torino ecc.) gravissime lacune si riscontrino, e non poche quasi inesplicabili. Del caos di talune collezioni, dello stato infelicissimo dei locali, della scarsezza di mezzi forniti da Provincie, Municipi ec. v'ha serio Naturalista che non abbia avuto occasione di lamentarsi? Se a queste cause si aggiunge ora la in- dolenza, ora lo scoraggiamento di chi ha obbligo di studiare e conservare i materiali raccolti in quelle collezioni, è facile presagire che cosa di essi accadrà in un tempo forse non troppo lontano. (7) La lettera di Parma in data del 24 febbraio 1880 mi fu corte- semente inviata dal Chiar. prof. Pellegrino Strobel, che qui mi fo un dovere di vivamente ringraziare. Più tardi (estate ed autunno del 1381) dovetti, per un incarico del Ministero (riguardante i locali del Museo di Storia Naturale, assai insufficienti ai bisogni) recarmi in Parma, e potei osservare più specie di Uccelli del Parmeggiano, fra le quali parecchie assai pregevoli. (8) Ved. Discorso preliminare intorno agli opuscoli di Storia Natu- rale di Francesco Redi con note di Carlo Livi. Felice Le Monnier, 1858, pag. XII e XIII. (9) Si sa come non siano mai mancati quelli che corrono per tutte le vie e per tutti i mezzi alla rinomanza .... Uno fra i mezzi preferiti è quello di proclamarsi inventori, riformatori di una scienza ecc., asse- rendo che tutto il fatto o detto prima di loro non avea né fondamento, né valore ! ... Chi guardi bene, in ognuno di questi facili scienziati troverà quasi un redivivo Paracelso. È ben vero che costui «in Basilea dette fuoco pubblicamente dalla cattedra alle opere di Avicenna e Ga- leno, assicurando li uditori che i legacci delle sue scarpe ne sapevano più di quei due, e che i peli del suo ginocchio valevano in dottrina tutti li scrittori passati e presenti!» (V. Discorso prelim. sopracit. a p. XXII). (10) Ved. la Contribuzione all’ Avifauna del Modenese del dott. An- drea Fiori. Annuario dei Nat. di Modena, Anno XIII, p. 135; ed anche dell’ istesso Aut. Ved. la C'ontribuzione all’ Avifauna del Modenese e del Reggiano, con annotazione sull’ ornitologia di queste provincie. Annuario predetto, Anno XIV, p. 89 e 175. (11) Ved. la mia Comunicazione alla Società -dei Naturalisti sovra un Ampelis garrulus L. preso nel Modenese. Annuario della predetta So- cietà, Anno VII. È "i P : l 1ll (12) Vedasi l’altra mia mem. col titolo: Sulla rara apparizione del Syrrhaptes paradoxus Il. nel Modenese, con tav. pubblicata nel T. XVII degli Atti della R. Accademia di Scienze e Lettere in Modena, e nel- l’ Annuario della Società dei Naturalisti, Anno XI, 1877. (13) In diverse volte comunicai alla Società dei Naturalisti le specie di Vertebrati che mi risultava doversi aggiungere a quelli già indicati da altri come esistenti nella provincia Modenese. Ad es. nell’ adunanza del 9 marzo e 24 novembre 1879 (come può leggersi a pag. 16 nel processo verbale stampato ) citai il AMinolophus ippocrepis albino, che fu il primo individuo della specie da me avuto. Successivamente ebbi, da parecchie località, altri esemplari, e specialmente da Fiumalbo per cortesia del dott. A. Santi. Nell’ adunanza del 28 dicembre 1879 feci conoscere come si dovessero aggiungere alla Fauna mammologica Mode- nese anche le seguenti specie, non per anco da altri prima indicate per la provincia, cioè il Vesperugo noctula, Vesperus pipistrellus, Crossopus fodiens e Lutra vulgaris; e nell'adunanza del 28 dicembre istesso anno ( Ved. il Rend. a p. 26 e 27) annunciai pure come si dovessero aggiun- gere alla Fauna del Modenese, oltre il Vespertilio mystacinus, l’Arvicola nivalis e l'A. glareolus, anche la Talpa caeca del Savi, da me trovata presso Fiumalbo. (14) Del Melizophilus provincialis dissi solo brevemente, ma quanto occorreva sapere in una nota speciale, come può rilevarsi in questo stesso lavoro a pag. 56. (15) Idem idem pel Coccystes glandarius. Ved. pag. 41. (16) Idem idem per l’ Acredula caudata. Ved. pag. 49. (17) La Calandrella brachydactyla, sulla quale già scrisse il dott. Fiori, e che è annunciata fra le specie aggiunte al Museo, per sola svista è sfuggita nella stampa che ho fatto nell’ Elenco. Ved. Ann. della Soe. dei Nat. Disp. 1, 2 e 3 — 1881, pag. 150 e seguenti. (18) Ved. per la Passerina melanocephala la nota a pag. 59. (19) La Chloroptila citrinella è rappresentata nella collezione mode- nese da un bell’ esemplare. (20) Per il Syrrhaptes paradoxus. Ved. la nota a pag. 70-71. (21) Per il Cursorius gallicus. Ved. la nota a pag. 75. 112 AVVERTENZA Era già stampata la serie di note che ho fatto seguire a più specie indicate nell’ Elenco complessivo de’ Vertebrati della provincia Modenese (1), quando mi giunge (25 dicembre 1882), per cortesia dell’illustre prof. comm. L. Bombicci (cui mi era rivolto appena avuta notizia della fatta pubblicazione e di- stribuzione ) lo splendido volume intitolato: L’ APPENNINO Bo- LOGNESE — Descrizioni e Itinerari. Se tutti i capitoli seritti da non pochi e valenti Collaboratori leggonsi con sommo di- letto e profitto, con speciale interese io lessi il VII: Cenni sulla Fauna della parte elevata della Provincîa, dottamente compilati dal chiaro prof. comm. G. Cocconi. Trattandosi di cenni non poteva di certo aversi da alcuno la pretesa che venis- sero indicate tutte le specie di Vertebrati che rinvengonsi nella parte elevata della provincia Bolognese. Rimane però il desi- derio che non poche fra esse, le quali di certo vi sì trovano e che non sono delle meno importanti, possano in altra edi- zione essere citate, tanto nella classe dei Mammiferi, quanto e più in quella degli Uccelli. Da diverse delle mie note precedenti possono in parte ri- sultare altre notevoli specie colte nell’ Appennino Bolognese o nelle sue vicinanze. Dalle note che presto verranno in luce (P.'° II), risulteranno quelle altre specie di Rettili, Anfibì e Pesci, che già si presero nell’istessa importante catena di mon- tagne; e queste ormai possono esser note colla maggior pre- cisione grazie alla preziosa guida sovracitata. La quale merita di essere raccomandata a tutti gli studiosi non del Bolognese soltanto, ma dell’intiera Emilia, nelle cui provincie tutte do- vrebbesi imitare quanto per opera della Sezione Bolognese del Club Alpino Italiano e dei dotti colleghi del prof. Bombicci, fu testè fatto. Onore ai benemeriti illustratori di tante naturali ricchezze, di tanti fenomeni e fatti ben scelti, istruttivi, im- portantissimi tutti ! A. CARRUCCIO. (1) Questo Elenco fu pubblicato fin dalle prime disp. dell’ Annuario della Soc. dei Natur. in Modena. 1881. Ann. XV. fi Hi MAR. due #3 ti, o ni Sor 430 di SIA pl SERE VEN ta, DAI > ti PR Ag pi fia ja Pali ota - TOGSURIIWRNEIAIAKA 3 2044 106 2 DIGEST OF THE LIBRARY REGULATIONS. i A No book shall be taken from the ar without the record of the Lìbrarian. No person shall i allowed to % more than five vol- | umes at any one\ time, unless PI special vote of the Council. Books may be Leg oné calendar month; no longer without renewal, and renàw al do not be granted more than twice. \ A fine of five cents per days incurred for every volume not returned within the time $pecifted by the rules. The Librarian may AMemand ‘the return of a book after the expiration of ten days from thè date of borrowing.. Certain books, sof designated, cagnot be taken from the Library without special permission. All books m va be returned at leadt two weeks previous to the Annual Meeting. \ Persons arg responsible for all injurà or loss of books charged to their name. A II TACACIVA, dyibb Py Ì NERA MATMIRA, a MAN LPIR IDR TICIITARZI GPRRAGIolt VIRATA! APPART IA N in gi NEMICA NIGRO Beh î HOT API } ) @ p IH th { KTRIAMITAMIA TICA mi i fi f URaETOÌ MIRLOTATIA ( dii A Di ui IAA pet nl BEMIBE ARE CEI REI 11) MADRTITI TIRI TT AvtA Mic î | IRIUTCS I DLI 4 (PLETRI STABLE ITRIRTILEAT INEOLLIIÙA HU att Uto 9 DI CSC ES SHE WU IAIL TIRI AUS ZITO, Li ì i { SLTTI dip VA RIO 13 { 7 it 5) p5,64) rep ip ii Ùi iti Lisagii MALESE VPRSLUTISICHO # i h SQIAMORETE tari SASA CO a ; LITI î i SONSTI È À | : i H I CASETIFareE SERENA Li (A RR ELORIE di r4 ti sii