li Pilli \ ' i m I'.,-')' tvv 'I . .1 s }!MtEtillt |lfl| t . '"^1 1 1 i Imil 1 t illìlÉiiiiii W&^: •v ^ V- -T/ ,sV" ■^^ V., >^^ '\ .^ n.. '<>i A vN^" V 'o^ V, V V .^^ H i ^-^ x^ .<^^ \ A^ ^o: '^. ¥ ^ ^ --" >v <>' X 'o. XV' \ l'i ■ / \~'^ o^ %. 'r ^A i^,,^.,\_ J'.^^X j'^ /To 'l'I' \^^ r< V O <<. .->■ %^ 'O H- V^ ^,>Ìi«''^ vO^ ci^ ,^X^ iT). ^\^ .v5' % é" Cv 4^ V ^^s^" ^\^ ^^ > il ll" ^ Nili \^ /^ iHii ^ VBULLETTINO SOCIETÀ ENTOMOLOGICA ITALIANA ANNO iQUARANTASEESIMO (XLVI) FIRENZE TIPOGRAFIA DI M. lilCCI Via S. Gallo, N. 31 1914 ^1 "* BULLETTINO SOCIETÀ ENTOMOLOGICII ITALIANA ANNO QUARANTASEESIMO (XLVI) Trimestre I, II, III e IV. (Dal Gennaio al Dicembre 1914) FIRENZE TIPOGBAFIA M. RICCI, VIA SAN GALLO, 31 a spese degli Editori 1914 (Pubblicato il 31 Dicembre 1915). INDICE DELLE MATERIE CONTENUTE NEL VOLUME DELl' ANNO QUARANTASEESIMO Fascicolo l'\ 2", 3" e 4";. A. Griffini. — Note sopra altri GriUarrìdi dell' Indiau Mii- seum di Calcutta Po^Q- 3 C. Bartolini-Baldelli. — Alpheits cristidigitus S. Bate pescato per la prima volta nel Mediterraneo . . 23 L. Granata. — Nuove specie di Ostracodi (Diagnosi pre- liminari) ' 26 E. GlGLio-Tos. — Mantidi esotici > 31 R. Veritv. — Contributo alle ricerche sull' epoca di com- parsa dei lepidotteri allo stato di completo sviluppo. » 109 R. VerÌtv. — Le variazioni geografiche della "' Lycaena coridon ,, Poda nell' Italia centi'ale > 128 E. GiGLio-To.s. — Mantidi esotici » 134 Processi verbali della Società Entomologica Italiana. . . > 201 Elenco dei Soci della Società Entomologica Italiana. . . » 205 Indice delle materie contenute nel volume dell'anno qua- rantaseesimo » ■ 209 Dott. ACHILLE GRIFFINI NOTE SOPRA ALTRI GRILLACRIDI DELL' INDIAN MUSEUM DI CALCUTTA Sopra le collezioni di Grillacridi e di Stenopelmatidi cortesemente comunicatemi per determinazione e per studio dalla Direzione del Museo di Calcutta nel 1913 e nel 1914, ho pubblicato le seguenti note : L." Studi sui Grillacridi dell' Indian Museum di Cal- cutta; Atti Soc. Ital. Scienze Natur, Milano, Voi. LII, 1913 (con 2 incisioni). 2.° Sul raro Stetiopelmatide Gryllacropsis magniceps {Walk.) ; Wiener Entomol. Zeitung, 33° Ihg., 1914 (con una incisione). 3." Orthoptera II: Gryllacrìdae; in « Zoological Results of the Abor expedition » ; Records Indian Mus. Calcutta, Voi. VITI, 1914. 4.° Studi sopra alcuni Stenopelmatidi delV Indian Mu- seum di Calcutta; con qualche considerazione generale sui Grillacridi e sugli Stenopelmatidi ; Atti Soc. Ital, Scienze Natur. Milano, Voi. LUI, 1914 (con una incisione). 5.*^ Descrizione di due nuove Gryllacris appartenenti alV Indian Museum di Calcutta ; BoUett. Soc. Entomol. Ital., Firenze, Anno XLV, 1914. In questi ultimi mesi la Direzione di quel Museo mi scriveva che erano venuti a far parte delle collezioni ento- mologiche colà conservate alcuni nuovi esemplari di Gril- lacridi e Steuopelmatidi recentemente stati raccolti, e che inoltre si erano trovati in certe scatole altri vecchi esem- plari indeterminati, delle stesse famiglie ; la Direzione del Museo di Calcutta mi chiedeva se mi sarei incaricato dello studio anche di tali esemplari non statimi comunicati nelle collezioni inviatemi gli anni precedenti. Non potevo rifiutarmi a cosi cortese proposta ; feci pre- sente a quella Direzione i rischi ai quali potevano essere esposte le collezioni durante i viaggi di spedizione e di ritorno, nelle presenti disgraziate condizioni politiche nelle quali anche la pacifica navigazione non è rispettata ; e per mio conto risposi che mi sarei incaricato della determina- zione dei Grillacridi e Stenopelmatidi in questione, benché l'aumentato orario scolastico obbligatorio (rispetto a quello dello scorso anno) e le sempre meno buone condizioni di mia salute mi avessero costretto persino a rinunziare ad ogni incarico finora avuto presso il Civico Museo di Storia Naturale in Milano, con spiacevoli conseguenze per altri rapporti. Il Museo di Calcutta pertanto mi ha fatto giungere tre pacchi postali contenenti Grillacridi e Stenopelmatidi, in parte conservati a secco (generalmente di vecchie colle- zioni), e in parte in alcool (raccolte recenti). Questi ultimi sono in ottimo stato ; gli altri, a secco, sono in gran parte inevitabilmente guasti. Ho cominciato coli' occuparmi della famiglia dei Grilla- cridi, nella quale non ho mancato di trovare qualche esem- plare degno di speciale menzione. Omettendo di accennare certe larve e certi adulti troppo guasti o indeterminabili, rendo qui conto dei Grillacridi dei Museo Indiano comu- nicatimi sul principio dell' anno 1915. — 5 Gen. GRYLLACRIS Serville. Gr. signatifrons Serv. Gryllacris signatifrons Griifini 1912, Prospect. Gryllacr, borneensium ; The Sarawak Museum Journal, Singapore, Voi. I, n.'^2, pag. 3-4- — 1913, Les Gryllacridae de Java ; Tijdschr. voor Entomologie S. Gravenhage, Deel LVI, pag. 188. Un r^ a secco, alquanto guasto: « Bantam, Java ». È di statura appena mediocre, relativamente a quella delle $ da me più frequentemente vedute in varie colle- zioni. Le sue principali dimensioni sono : Lungh. del corpo (contratto) . . mm. 22,6 » del pronoto » 4,7 » delle elitre » 42 » dai femori anteriori ... » 7,7 » dei femori posteriori ... » 13,8 La struttura delle sue parti genitali ben corrisponde à quella osservata nel (^ da me descritto nel 1908, Gr. spuria Brunner. Gryllacris spuria Griffini 1913, Studi sui Grillacr. dell' Ind. Museum di Calcutta ; Atti Soc. Ital. Se. Natur. Milano, Voi. LII, pa- gina 216-217. Un cT a secco, molto guasto e mancante di tutte le zampe : « Trevandrum, Travancore State, S. India ». Esso però è riconoscibile e abbastanza ben corrispon- dente all' altro ^T da me descritto lungamente nel 1913. Gr. punctipennis Walk., var. confluens Griff. 1909. Gryllacris punctipennis var, confluens Griffini 1911. Prospetto delle Gryllacr. abitanti la Nuova Guinea e le isole più vicine; Zoo- log. Anzeiger, Leipzig, Band XXXVII, n. 25, pag. 534. Una $ a secco, guasta, priva di zampe posteriori : « Hum- boldt Bay, New Guinea ». Ha corpo lungo mm. 21,8, elitre mm, 21, ovopositore- mm. 16. Le sue elitre sono molto pallide, quasi pellucide,. — 6 — ma forse scolorite per alterazione. Il colore oscuro delle sue ali è grandemente esteso, tanto da occupare la massima parte della loro superficie, lasciando soltanto liberi il mar- gine esterno e circa la quarta parte anteriore, ove si nota la solita tinta gialla con macchie nerastre sulle venule ; del resto anche la base è nerastra, però in tutta questa parte oscura sono disperse alcune poche macchiette subro- tonde gialle e si constata ben sensibile la maggior inten- sità del colore nerastro sulle venule e la minor intensità di questo nelle areole, anche in quelle che non hanno mac- chia centrale gialla. Tale carattere ben separa l'esemplare in questione dalla Gr. Urania Griff. 1911, mentre il colore testaceo-ferrugi- neo uniforme del corpo e del pronoto e le macchiette sub- rotonde delle ali (nessuna rettangolare) lo separano dalla Gr. punctipennis var. fenestrigera Griff. 1913. Il lobo posteriore dell' ultimo segmento addominale ven- trale in questa $ è breve, alquanto tumido all' apice e quivi un poco bilobo. Gr. Pariteli Boliv., subsp. Poultoniana Griff. 1909. $ Gryllacria Pariteli subsp. Poultoniana Griffini 1913. Note sopra Gril- lacridi del Museum di Parigi ; Atti Soc. Ital. Se. Natur. Mi- lano, Voi. LI, pag. 224. — 1913, Studi sui Grillacr. dell' Ind. Mus. di Calcutta ; Ibidem, Voi. LIl, pag. 216. cf cfr. Gryllacris spec, GritHni 1914, Note sopra div. Grillacridi ap- part. al Mus. di \'ienna e al Mus. di Berlino ; Ibidem, Voi. LUI, pag. 334-835. Una $ a secco, molto fresca e ben conservata : « Cher- rapuuji, Assam, 4400 ft., 2-8-X-14 ; S. W. Kemp. ». Le sue principali dimensioni sono : Lungh. del corpo mm. 25,5 del pronoto 7,1 delle elitre 27 dei femori anteriori ... > 10 y dei lemori posteriori ... » 17 '■' dell'ovopositore '15 — 7 — Le ornamentazioni chiare e scure sugli organi del volo in questo esemplare sono molto nitide e ben sviluppate. 6r. fumigata De Haan. Gryllacrìs fumigata Griffini 1913. Les Grryllacridae de Java ; op. cit., pag. 191 e pag. 176. Un (^ e una 9 a secco, in discrete condizioni: « Java ». I femori posteriori in ambo gli esemplari sono inferior- mente nerastri. Nella $ esistono sul pronoto due macchie nere entro i solchi V-formi, lungo il lato posteriore di questi solchi. Gr. basaliatrata Grifif. 1909. Gryllacrìs basaliatrata Griffini 1913. Studi sui Grillacr. dell' ladian Mus. di Calcutta ; Op. cit., pag. 226-228. Altri due esemplari, (^ e $ , in alcool : « Lord Carmi- chael's collection; Singla, 1500 ft., Darjiling dist., V-VI-13 ». Ben corrispondenti agli altri da me finora veduti e de- scritti. Presentano le seguenti principali dimensioni : cT ? Lungh. del corpo (esteso) > del pronoto » delle elitre » dei femori anteriori » dei femori posteriori. » dell'ovopositore II segmento addominale dorsale IX del (^ realmente na- sconde sotto di sé due spine lunghe, provenienti dai lati, curvate in dentro e non raggiungentisi cogli apici. Nella $ la lamina sottogenitale è trapezoidale, prece- duta da un segmento ventrale lungo, depresso, subconcavo, verso il quale si volge una robusta prominenza apicale me- diana del segmento precedente, piuttosto lunga (un po' più di 2 mm.), leggermente incurvata, irregolarmente subcilin- drica, un po' falloide, cioè formata da un segmento basale più lungo, trasversalmente corrugato, e da un segmento 27 31 5 5,4 32,4 32 7,6 7,9 14,5 15,5 — 13,5 — 8 — apicale più breve, arrotondato, liscio, quasi glandiforme, non particolarmente allargato però, e superiormente pre- sentante un foro rotondeggiante. Gr. translucens Serville. Gryllacrù translucens Gritìini 1913. Les Gryllacridae de Java : Op. cit., pag. liK). Un cf 9- secco: « Mougliyr Bengal, 24:-IX-09, I. T. Jen- kins ». Esemplare molto pallido, a colorazione quasi uniforme, e di statura relativamente piccola, presentando le seguenti dimensioni principali : Lungh. del corpo . ■> del pronoto » delle elitre. » dei femori anteriori » dei femori posteriori del segm. Vili addominale mm. 16 3,5 » 25 5,7 11,3 > 2,9 La lamina sottogenitale ha quelle strutture caratteristi- che che si trovano nella Gr. translucens e nella Gr. tibialis. Gr. brevixipha Brunner 1893. $ Gryllacris brevixipha Griffini 1911. Studi sui Grillacridi del Mus. Civ. di Genova ; Annali Mus. Civ. Genova, ser. 3, voi. V (XLV), pag. 129-130. Di questa specie finora si conobbero solamente esemplari femmine, tutti provenienti dalla Birmania. Ora, dopo parecchi dubbi e dopo attento studio, mi de- cido a riferirvi anche il seguente del museo di Calcutta : Un cT a secco, in mediocri condizioni : « Yunnan, W. China, 1909-10, I. C. Brown ». La provenienza è sensibilmente diversa, pure i caratteri generali corrispondono abbastanza bene. Comincio col met- terne le dimensioni a confronto con quelle delle $ di bre- vixipha : 9 — Lungh. d^ (Yunnan ; 5 (Birmania; Mus. Calcutta) Mus. Genova) del corpo . mm. 12,5 14 — 18,5 del pronoto 2,8 3 - 3,2 delle elitre . » 20 22 — 23 del fem. anter. » 4,6 o del fem. poster. 8 8,9 — 10,6 Il corpo è gracile come nelle 5 , con elitre e ali allun- gate, di color stramineo pallido. Il fastigium verticis scar- samente raggiunge la larghezza 1 Ya ^®1 primo articolo delle antenne, non è solcato al mezzo, ma ai lati vertical- mente vicino alle due incerte carenule marginali esterne presenta due piccoli incerti solchi irregolari. La fronte offre punteggiature impresse e minute rugosità trasversali sotto le antenne. Le macchiette ocellari sono visibili ben- ché alquanto sbiadite. Il pronoto è come nelle $ . Le elitre e le ali hanno ve- nature concolori. Le zampe sono mediocri, concolori. Le tibie anteriori e medie hanno le solite 4 spine inferiori da ciascun lato, oltre le apicali ; le spine situate più verso la base sono più lunghe delle altre. I femori posteriori sono piuttosto brevi, con parte apicale attenuata corta e poco marcata ; essi hanno inferiormente 6-7 piccole spine da ciascun lato, ad apice oscuro ; le tibie posteriori solo nella metà apicale si fanno superiormente alquanto pianeggianti e quivi hanno 6 piccole spine su ciascun margine, oltre le apicali. Le parti genitali del (^ presentano i seguenti caratteri: Segmento addominale dorsale Vili insensibilmente più grande dei precedenti, trasverso come quelli. Segmento IX meglio proteso, convesso, alquanto a cappuccio, attenuato all' apice e quivi brevemente e angustamente inciso, con ai lati dell' incisione due piccoli tubercoletti subcontigui, un po' angolosi, muniti ciascuno inferiormente di una breve spina oscura verticalmente decurva ; tali due spine sono — 10 — fra loro subparallele e molto vicine, e sembrano aver alla base superiormente un altro minore denticiuo. Valvole anali orizzontalmente protese, spiniformi. Lamina sottoge- nitale guasta nell'esemplare, non descrivibile. Gryllacris spec. Una $ a secco, in poco buone condizioni : « Humboldt Bay ; New Guinea ». Le sue ali sono in cosi cattivo stato da non potersi nem- meno spiegare ; esse sembrerebbero tuttavia subialine con venature brune-nerastre, e senza alcuna traccia di orna- mentazione bicolore, ma questo non potrei garantirlo del tutto. L' esemplare è una vera Gryllacris e non una Papiio- gryllacris, sia per le spine delle zampe anteriori e medie come pure pei caratteri delle parti genitali. A primo aspetto, ritenendola dotata di ali tutte subialine pensai di ravvicinarla alla Gr. suhdebilis Tepper, australiana, la quale nondimeno ha le elitre più lunghe (mm. 20-22) e r ovopositore piii breve (mm. 7-7,5). Ma ben studiando le strutture di questa $ mi son convinto che essa va col- locata assai prossima alle fusco-fasciatae del gruppo della Gr. punctipennis, nel quale del resto non manca già una forma con ali pressoché com])letamente jaline ((?. Horvathi Griff. subsp. decolor Griff. 1909), mentre pure assai affine alle fusco-fasciatae è un' altra specie dalle ali quasi pei'- fettamente jaline da me descritta ((?. La-Bauniei GrifiF. 1911). Pensando dunque di ravvicinarla al gruppo della Gr. pun- ctipennis, non trovo però in questo alcuna specie fin qui descritta che abbia elitre ed ovopositore cosi corti come nell' esemplare del Museo di Calcutta ora in questione. Mi astengo però dal basare su quest' unica $ , così guasta, la diagnosi d' una nuova specie, e mi limito ad indicarne i caratteri più salienti. — 11 — Le sue principali dimensioni sono : Lungh. del corpo mm. 20,5 » del pronoto » 5 delle elitre » 15,2 » dei femori anteriori ... » 7,5 » dei femori posteriori ... » 12,4 » dell'ovopositore » 0 Il colore ne è uniformemente testaceo-ferrugineo, ne- buloso. Il corpo è mediocremente robusto, dotato di zampe al- lungate e di organi del volo poco lunghi, non superanti 1' apice dei femori posteriori. Il capo è ovale abbastanza grosso e largo, con organi boccali piuttosto allungati. Occipite e vertice sono molto convessi ; il fastigium verticis non raggiunge quasi la lar- ghezza 1 Y^ del primo articolo delle antenne, è un po' con- cavo verticalmente al mezzo e un po' gibbuloso vertical- mente da ciascun lato. Il pronoto è più lungo che largo, con orli molto ben espressi, margine anteriore arrotondato e prominente al mezzo, solco anteriore ben scavato, due piccole verruche situate alquanto dopo quel solco, il solco longitudinale poco accennato, fiancheggiato posteriormente da due piccole im- pressioni, la metazona brevissima, il margine posteriore troncato, preceduto da un incerto rialzo trasverso careni- forme. I lobi laterali del pronoto sono assai più lunghi che alti, con margine inferiore lungo, lievemente sinuato, an- golo posteriore obliquamente troncato, margine posteriore subverticale minimo, seno omerale non distinto ; i solchi e le gibbosità vi sono molto pronunciati. Le elitre sono testacee con venature bruno-ferruginee. Le ali sono estremamente guaste nell' esemplare, tanto da non potersi nemmeno spiegare ; sembrano subialine con venature bruno-nerastre e in nessun modo bicolori, ma questo non potrei garantirlo del tutto. — 12 — Le zampe sono allungate, e in principal modo (relativa- mente) le anteriori e le medie ; queste prime due paia hanno le tibie dotate inferiormente di -i paia di spine oltre le apicali ; le spine vi sono discretamente allungate, prin- cipalmente quelle poste più verso la base. I femori poste- riori, ben ingrossati alla base, sono anche ben attenuati nella terza parte apicale, pur essendovi sempre robusti ; essi hanno inferiormente circa 9 spine sul margine esterno e circa G suU' interno. Le tibie posteriori solo verso l' apice sono superiormente un po' depresse ; esse portano 6 spine sul margine interno e 0-7 sul!' esterno. L' ovopositore è poco lungo, falcato, nitido, alquanto at- tenuato dalla base verso 1' apice, con questo estremo però dapprima un po' dilatato, quindi ad angolo acuto ; il mar- gine superiore di tale estremo apicale appare perciò al- quanto obliquo. I lati dell' ovopositore hanno un solco lon- gitudinale, più prossimo al margine superiore, non rag- giungente però ne la base né la parte apicale. La lamina sottogenitale appare lunga, attenuata dalla base all' apice, quivi dunque più augusta, con margine estremo lievissima- mente bilobo, a lobuli contigui inferiormente tumidi. L' ul- timo segmento ventrale ha una grossa prominenza volta all' indietro, lunga quasi quanto la lamina soltogenitale, un pc' falloide, coli' apice alquanto glandiforme all' incirca come nella $ della Gr. basaliatrata sopra descritta. 6r. Buyssoniana G-rifif., subsp. Kurseonga Griff. Gryllacris Buyssoniana subsp. Kurseonga Griffini 1913. Sopra ale. Grillacr. e Stenopelm. della collezione Pautel ; Atti Soe. Ital. Scienze Natur. Milano, Voi. LII, pag. 75-78. — 1913, Studi sai Grillacr. dell' Indian Mus. di Calcutta; Op. cit., pag. 246-247. Vi riferisco un (-f a secco, molto guasto (privo di zampe posteriori), recante l' indicazione : « Nilgiris, S. India ». Es.so può appartenere a questa sottospecie avendo le eli- tre rudimentali, laterali, discoste 1' una dall' altra, lunghe — 13 — mm. 2,8. Il suo capo e il suo pronoto però non presen- tano alcuna ornamentazione nerastra; i segmenti addomi- nali dorsali sono testacei all' infuori degli ultimi due nera- stri ; 1' ultimo segmento dorsale è assai scarsamente e bre- vemente pubescente ; le valvole anali sporgono, incurve, parallele fra loro. Gen. NEANIAS Brunn. Griff. (Neanìas Brunner -|- Eremus Brunner). Proprio in questi ultimi tempi (dicembre 1914) fu pub- blicato un mio prospetto riassuntivo delle specie orientali del gen. Keanias^ con varie considerazioni complessive sul mio modo d' intendere questo genere, e colle diagnosi, le sinonimie, le osservazioni critiche e le indicazioni del- l' habitat, per ciascuna specie e varietà delle regioni : asia- tica, indo-malese e austro-malese (1). Le collezioni del Museo di Calcutta ora comunicatemi mi offrono esemplari di due nuove forme indiane che passo a descrivere, accennando la posizione sistematica che loro spetterebbe in quel mio Prospetto. Neanias geniculatus (Brunn.), subsp. nov. Graveiyanus, m. A specie typica et a subspeciebus proximis, notis sequen- tibus praecipue differt : Occipite toto cum vertice ferrugineo, fronte tantum rufo-castanea, antennis totis cuncoloribiis fer- rugineis ; fastigio oertìcis latitudiìiem duplam primi articuìi antennaruììi tantum attingente ; capite liaud magno ; seg- mentis dorsalibus concoloribus ferrugineis vel margine po- stico incertissime anguste diluteque castanescente ; feìuoribiis posticis basi parum iticrassatis, subtus in utroque margine spinulosis ; tibiis omnibus concoloribus ferrugineis^ basi haud (1) A. Griffini, Le specie orientali del gen. Neanias Br.,; Wiener Entomolog. Zeitung, XXXIII. Ihg., Heft. VII-X. 1914. — u — atro si(jnafis, neque anticis atro pìtnctaih ; spinis tibianim nec atro signatis, nec atris, neque basì atro circunidatis ; oviposìtore femore postico longiore. cf • $ . In divisionem B prospectus a me editi (pag. i'42) locandus. Statura maiore ; apterus, robustus, pedibus elon- gatis validisque, tamen femoribus posticis basi parum incras- satis. Ferriigineus, capitis parte antica excepta, concolor, pedibus superne parum pallidioribus, segmentis thoracis ab- dominisque concoìoribus, tantum marginibus posticis incertis- sime, peranguste diluteque castanescentibus. Caput robustum^ tamen haud magnum, fronte rufo-castanea rugosa, mandi- bulis labroque atro-piceis, clypeo pallide testaceo ; antennae totae concolores testaceo- ferrugineae ; genae^ occiput et vertex ferruginea. Fastigium verticis inferius ut fastigium frontis rufo-castaneum valde rugosum, ibique latitudinem duplam primi articuli antennarum attingeìis, ìion superans, superne parum angustatum, lateribus sensim carinulatis, carinulis superne leviter sinuatis, medio rugula verticali melius ex- pressa. Pars media verticis ipsius superne rugoso-punctata^ uirinque rugula longitudinali impressa melius regulari^ punc- tis et rugulis in occipite rarioribus evanescentibus. Pedes con- colores, pilosuli : tibiae anticae superne rugosulae ; femora postica subtus margine externo 7-9 spinuloso, margine in- terno 7-11 spinuloso, spinulis atris. (^. Segmentum abdominale dorsale Vili valde productum et convexum, poster ius cucullatum, margine rotundato. Seg- mentum IX parum brevius sed omnino verticale, convexum, rotundatum ; sub eius apice spinulae duae parvae nigratae, omnino contiguae, subtus deflexae, conspiciuntur . Cerci gra- ciles. Lamina subgenitalis latior quam longa, parte basali transversa, parte apicali in medio plus quam ad latera prò- ducta ; parte media producta breviter subattenuata, tamen vertice latiusculo, medio sinuato, utrinque rotundato ; parti- bus lateralibus minus productis rotundatis, stglos modicos graciliusculos gerentibus. — 15 - 9 . Lamina supraanalis parva^ subovalis, sulcata. Ovipo- sitor fere rectus, levissime incurmis^ nitidus, castaneo-ferru- gineus, basi parum pallidior, angustulus, ad apicem atte- nuatuH, ibique modice acuminatus. Lamina subgenitalis, parva, tridentata ; basi angusta^ dein apicem versus latior, ibique triloba, lobo medio majore, longiore et latiore, triangulari fere aequilatero, acutangulo, lobis lateralibus brevioribus sed acutioribus magisque denti f or mibus. Segmentum ventrale ul- timum posi apicem tuberculo medio transverse subovali, con- vexiusculo sed parum prominulo, medio inferius excavato et perforato, praeditum. (^ ? Longitudo corporis mm. 29 32 ^■> pronoti .... -> 6,1 7 » femor. anticorum » 10 11 => femor. posticorum » 16 18 ;> segm. Vili abdommis » 4,6 — - ovipositoris ■ . . . => — 20 Habitat : India, Cochin State, Ti/pi: 1 cT et 1 $ in alcool (Musaei Indici) indicatio- nem gerentes: « Parambiknlam, 1700-3200 ft., Cochin State, 16-24-IX-14. F. H. Gravely ». Corpo relativamente grande, solidamente costrutto, con zampe forti e allungate, quasi tutto uniformemente ferru- gineo nitido, eccettuate le parti anteriori del capo sopra indicate nella diagnosi. Capo non particolarmente grosso, benché robusto, pro- porzionato, poco più largo del pronoto, anteriormente visto ovale regolare. Occipite e vertice convessi. Fastigium ver- ticis inferiormente alquanto depresso, a margini laterali irregolarmente ma visibilmente carenulati, con carenule in- feriormente più distanti fra loro, superiormente un po' meno discoste, quindi verso il mezzo alquanto sinuate ; pertanto mentre questo fastigio inferiormente raggiunge la larghezza doppia di quella del primo articolo delle antenne, superior- mente risulta un po' più angusto. La sutura fra di esso e — IG — il fastigium frontis è beu distiuta, trasversale. La sua su- perficie è rugosa, inferiormente anzi rugosissima come quella della fronte, mentre questa parte interiore del tà- stigium verticis ha lo stesso colore intenso presentato dalla fronte ; la sua parte superiore, alquanto meno intensamente colorata, è pure meno aspramente rugosa, presenta sopra- tutto una linea mediana verticale impressa rugosa, fian- cheggiata da due aree quasi liscie e lievissimamente gibbose; però più sopra ancora il vertice stesso, fatto questo assai rimarchevole, si fa sensibilmente rugoso al mezzo e quivi tutto dotato di punti impressi abbastanza fitti e forti, piut- tosto irregolari, che verso l'occipite si diradano e svaniscono. Fronte assai rugosa, superiormente più fortemente pun- teggiata e scabra, inferiormente più minutamente e più fittamente increspata in senso trasversale. Solchi suboculari assai scavati, larghi inferiormente, rugulosi ; guancie pres- soché levigate. Organi boccali normali, a superficie alquanto ineguale. Pel colore del capo veggasi la diagnosi. Gli occhi sono neri, con vertice superiore pallido. Le macchie ocellari sono assai piccole e molto incerte, a contorno indefinito, testacee. Il clipeo è testaceo pallido e solo nella porzione basale ha il colore intenso della fronte. Il labbro è nero-piceo come le mandibole, ma nella $ ha un sottile margine apicale pallido. Palpi e organi boccali inferiori pallidi. Il colore intenso della fronte si attenua nella parte posteriore delle guancie ove passa al ferrugineo-testaceo, come pure passa al ferrugineo nella parte superiore del fastigium verticis e quindi sul vertice e suU' occipite. Antenne tutte concolori ferruginee. Pronoto concolore ferrugineo, tutt' al più con linee ne- bulose un po' più scure, oblique, incerte, e col margine po- steriore angustamente volgente al castagno (nella $ ). Il pronoto è più lungo che largo, a margine anteriore larga- mente rotondato, dotato di qualche raro punto impresso e — 17 — di qualche lieve rugosità, seguito dal solco anteriore ben scavato. I solchi dorsali successivi sono assai incerti ; il longitudinale appare appena accennato da due lievi depres- sioni consecutive ; il posteriore appare come una lieve de- pressione trasversale prima del margine posteriore il quale è tutto leggermente sinuato-concavo ; non si può parlare di metazona ben definita. I lobi laterali del pronoto sono molto più lunghi che alti, anteriormente un poco più alti e quivi ad angolo ben arrotondato, con margine inferiore lievemente sinuato, angolo posteriore quasi troncato, segnato dal margine assai obliquo, orlo posteriore breve, obliqua- mente ascendente, senza sinuosità. Solchi e gibbosità in tali lobi sono ben pronunciati. Mesonoto, metanoto, segmenti addominali dorsali, parti sternali e ventrali di color ferrugineo. Tutt' al più i mar- gini posteriori dei segmenti dorsali sono incertamente e angustamente un po' più scuri, volgenti al castagno (più nella $ che nel (/). Zampe ben fornite di peli, un poco più pallide del corpo principalmente sulla parte superiore dei femori, robuste, benché aventi i femori posteriori relativamente poco dila- tati alla base. Esse sono tutte concolori, ferrugineo -testa- cee, tutt' al più con incertissimo accenno ad un anello irre- golare post-genicolare appena appena un po' più intenso sulle tibie e nemmeno su tutte. Tibie anteriori superior- mente rugulose in senso trasversale ; un po' meno rugulose sono le tibie medie. Spine inferiori di tali due paia di tibie nel solito numero di 4 paia, oltre le apicali, e di mediocre lunghezza. Femori posteriori colle spine sopra indicate nella diagnosi. Tibie posteriori superiormente dopo la base poco pianeggianti, dotate da ambo i lati di 6 spine acute aventi 1' apice oscuro. Tarsi robusti, concoloris cf . Segmento addominale dorsale Vili molto più svilup- pato dei precedenti, proteso, assai convesso, posteriormente decurvo a cappuccio ; segmento IX ben convesso ma si- Anno XLVI. 2 — 18 — tuato verticalmente sotto quello, meglio pubescente all'apice, quivi rotondato, e con sotto le due minute spine descritte nella diagnosi. $ . Ovopositore appena insensibilmente incurvato, poco robusto benché rigido, nitido, a lati né solcati né carenu- lati. Lamina sottogenitale piccola, angusta alla base, poi più dilatata, divisa in tre lobi all' apice, tutti acutangoli, di cui il medio maggiore e sopratutto piìi largo alla pro- pria base, i laterali più brevi e più dentifbrmi. Apice del segmento ventrale ultimo regolarmente trasverso, ma su- bito seguito da un forellino aniforme scavato in un tuber- coletto a margini, specialmente laterali, tumidi. Riferisco questa forma come sottospecie ali' Ereniiis ge- niculatus Brunner, in principal modo per le strutture delle parti genitali cf e $ , benché nella $ di quello 1' ovoposi- tore sia indicato come più breve dei femori posteriori. Ma assolutamente non possono convenirvi le seguenti frasi dia- gnostiche che si leggono nella descrizione dell' Er. genicu- latus : « Caput magnum ; occiput medio cum fronte aterri- mum ; anteunae basi piceae ; fastigium verticis articulo primo antennarum triplo latius ; femora j^ostica margine interno mutico ; tibiae omnes basi atro-signatae ; genicula atra (pag. 374) ; tibiae anticae spinis atro-signatis, posti- cae spinis atris et basi atro circumdatis ». Ricordo però le osservazioni da me già fatte e pubbli- cate nei miei precedenti studi sui Grillacridi del Museo di Calcutta (I) intorno alla variabilità dell' Eremus genicula- tus 0 Neanias geniculatus (Brunu.) per quanto riguarda la sua colorazione e certe sue strutture. Frattanto credo utile il distinguere con particolare nome la sottospecie ben definita rappresentata dagli esemplari di Parambikulam qui descritti, raccolti dal dott. F. H. Gra- (1) A. Guii-FiNi, Sludi sui Grillacridi dell' Indian Mnseum di Calcutta, u Atti Soc. Ital. Scienze Xatur. ", Milano voi. LII, 1913, pag. 261-273 (Kremus genicu- latus Br.). — 19 — VELY, e mi procuro il piacere di dedicarla appunto al nome di questo distinto raccoglitore e zoologo. Neanias Canillii n. sp. $ . In divisionem D prospectus a me editi (pag. 245) lo- candus. Statura modica ; apterus, modice robustus^ pedibus sat validis. Pallide testaceus, par ce atro pictus, seu genicu- lis ipsis {apice femorum et basi tibiarum) atris^ marginibus posticis metanoti et segmentorum abdominalium dorsalium atris^ mesopleuris et metapleuris partim atratis. Caput to- tum pallidum, tantum lateribus verticis supra oculos dilute angusteque infuscatis ; frons, genae, clypeus, labrum^ tota pallida ; viandibulae pallidae tantum apice atratae ; anten- nae totae pallidae. Fastigium verticis lateribus leviter cari- nulatis, latitudinem duplam primi articuli antennarum non attingens. Frons laevis, tantum sub lente fortiori punctulis paucis parum impressis et rugulis minimis incertissimis hic illic praedita. Pronotum ac mesonotum tota pallida ; margo posticus metanoti ater angustissimus. Tibiae omnes tantum geniculo atro, caeterum totae pallidae. Femora postica basi bene Ì7icrassata, subtus margine interno 11-spinuloso, mar- gine externo 5-6 spinuloso, spinulis nigricantibus basi pal- lidis. Segmenta abdominalia ventralia marginibus et centro pallidis, disco iitrinque infuscato ; segmentum ante-ultimum apice sinuato-emarginatum. Lamina suhgenitalis transversa, postice optime rotundata. Ovipositor rectus, angustulus, rigi- dus, nitidus, ferrugineo-castaneus basi pallidior, a basi ad opicem attenuotus, ibique modice acuminatus. Longitudo corporis ertensi .... mm. 26,4 > pronoti > 5,2 » femorum anticorum ... > 8,4 » femorum posttcorum . . » 16 > ovipositoris » 14,3 Habitat : India, Cochin State. — 20 — Ti/i>HS ; 1 $ in alcool (Musaei ludici) indicationem se- queutera gerens : « Parambikulam, i70U-3200 ft., Cocliiu State, 16-24, IX, 14. F. H. Gravely ». Corpo di mediocre statura e di sufficiente robustezza, quasi glabro, nitido, di color fondamentale testaceo pallido colla ornamentazione sopra indicata nella diagnosi. Capo poco più largo del pronoto, anteriormente visto ovale regolare. Occipite e vertice abbastanza convessi, ro- tondati ; fastiginm verticis alquanto depresso, coi margini laterali segnati da lievi carenule un poco arcuate ; esso raggiunge la larghezza 1 ' ., del primo articolo delle antenne ed ha la superficie quasi perfettamente liscia. Sutura fra il fastigium verticis e il fastigium frontis un po' concava al mezzo, cioè sinuata colla concavità volta in alto, e un po' arcuata-convessa invece ai due lati. Fronte con pochi punti impressi e poche minute rugulosità, visibili solo con forte lente. Solchi suboculari ben marcati. Organi boccali alquanto allungati. Occhi neri con apice superiore augu- stamente pallido ; sopra di essi i lati del vertice del capo sono nebulosamente bruni-nericci. Macchie ©cellari piccole e quasi non distinguibili. Pel colore del resto del capo veggasi la diagnosi; all'in- fuori dell' apice delle mandibole esso è tutto pallido ; di tale tinta sono pure le antenne. Pronoto più lungo che largo, posteriormente alquanto dilatato e quivi più convesso ai lati ; margine anteriore sensibilmente rotondato al mezzo ; margine posteriore sen- sibilmente sinuato al mezzo ; il margine anteriore è seguito da alcune minute rugulosità trasversali e dal solco ante- riore che è largo, valliforme, ma pochissimo scavato ; gli altri solchi dorsali sono incertissimi ; non esiste una vera metazona definita. Lobi laterali più lunghi che alti, poste- riormente un po' più alti che anteriormente, ad angoli ro- tondati, a margine inferiore piuttosto lungo ed obliquo, ed a margine posteriore rotondato senza sinuosità ; solchi e — 21 — gibbosità in tali lobi ben pronunciati, specialmente le gib- bosità posteriori molto tumide. Colore del pronoto e del mesonoto tutto testaceo coi margini incertamente ferruginei. Mesopleure e metapleure posteriormente nerastre. Meta- noto e segmenti addominali dorsali testacei a margine po- steriore nerastro. Parti sternali pallide. Segmenti addominali ventrali for- niti ciascuno di due macchie longitudinali oblique bruno- picee, più sviluppate e quasi contigue alla base nel pe- nultimo. Zampe poco fornite di peli, nitide, proporzionate, testa- cee molto pallide con ginocchi nettamente e brevemente nerastri (apice dei femori e base delle tibie). Tibie anteriori e medie colle solite 4 paia di spine inferiori oltre le apicali, pallide, mediocremente allungate. Femori posteriori colle spine indicate nella diagnosi, nericcie a base pallida, di cui le più apicali più lunghe delle basali. Tibie posteriori supe- riormente dopo la base poco pianeggianti, però quivi for- nite di 8 spine sul margine esterno e di 7 sul margine in- terno, acute ad apici nericci. Tarsi pallidi. Parti genitali della $ : Segmenti addominali dorsali api- cali brevi, brunastri a margini posteriori pallidi principal- mente al mezzo. Ovopositore dritto, sopra descritto nella diagnosi, ai lati ne solcati ne carenati. Lamina sottogeni- tale testacea, trasversa, posteriormente ben rotondata. Seg- mento ventrale ultimo trasverso con due incerte gibbosità laterali apicali ; segmento penultimo a margine posteriore sinuato-inciso al mezzo e arrotondato da ciascun lato di tale sinuosità. Certamente, nonostante una certa corrispondenza nella struttura delle parti genitali femminili, non è questo VEre- mus elegantulus Boliv., nella cui diagnosi si legge : « Ca- put antennarum articulis basalibus, labro mandibulisque nigris ; fastigium verticis rugosum ; frons rufa, rugosa : ti- '22 biae oranes apice anguste atro-pictae ;^. Di tale specie l'au- tore non ha data la lunghezza dell' ovopositore : quella dei femori posteriori però risulta considerevolmente minore di quanto si osserva nel tipo qui da me descritto. Escluso dunque il Neanias chgantulus (Boliv.), che ap- pare doversi collocare nella sezione B del mio Prospetto, e collocato invece il Xeanias Canillii nella sezione D del Prospetto suddetto, esso vi risulta ben distinto da ogni altra specie vicina e distinto pure da quelle della sezione. DD che potessero esservi poste in confronto. Mi sono procurato il piacere di dedicare la nuova specie al nome del sig. dott, Carlo Canilli, preside del R. Liceo Berchet in Milano, il quale con molta benevolenza ha vo- luto compatire le mie umane debolezze e riconoscere i miei pochi meriti, cercando sempre di incoraggiarmi, di elevarmi, e di farmi avere compensi morali alle amarezze e delusioni che prima ho subite nella mia professione. Spero che il Preside Canilli vorrà aggradire il presente mio lieve attestato di molta gratitudine. — 23 DoTT. C. Bartolini Baldelli ALPHEUS CRISTI DIGIT US S. fiate PESCATO PER LA PRIMA VOLTA NEL MEDITERRANEO Con r aiuto del prof. sen. N, Passerini che ha donato al R. Museo di Firenze una interessante collezione, e del dott. V. Baldasseroni che pure ha fornito molti esemplari ottimamente conservati, sono andato da vari anni racco- gliendo le specie della fauna litoranea del Tirreno, e preci- samente, di quel tratto di costa che va da Livorno a Ca- stiglioncello, estendendo le mie ricerche dalla spiaggia fino alla profondità di 60-70 metri : il massimo che i mezzi Hi cui dispongo mi consentono di raggiungere. Numerosissime sono le forme raccolte in fondo di roccia, di sabbia, di fango, fra gli Echinodermi, i Crostacei, i Molluschi, i Ce- lenterati, gli Anellidi etc. Ho intrapreso lo studio degli Echinodermi e dei Crosta- cei, molti dei quali abbastanza comuni o propri del Medi- terraneo, degni solo di qualche uota biologica o morfolo- gica di non grande importanza. Una delle forme più inte- ressanti, fornitami dal dott. Baldasseroni, è un Alpheus cri- stidigitus S. Bate che, per quanto sappia, non è stato mai ritrovato nel Mediterraneo. Fu pescato a circa 50 centi- metri di profondità a circa 1 km. di distanza da Casti- glioncello (Caletta), spaccando i sassi della spiaggia, L' unico esemplare che possiedo è un maschio adulto ben — 24 — conservato i cui caratteri specifici corrispondono perfetta- mente alla descrizione dell'>-1. cristidif/itus di Bate che, dalla spedizione del « Challenger », ne ebbe molti esemplari pe- scati a St. Vincent (Isole del Capo Verde) a 52 piedi di pro- fondità, ed a quella dell' Ortman che li ebbe dalla « Plankton- Expedition », pescati nella stessa località in 50 m. di fondo e che dice esser simili alle forme europee A. platyrhyn- c^MS Heller (= A. edwardsi Milne Edwards = A. megncheles Hailston) e dentipes Guerin e differire da loro per la cre- sta caratteristica della chela più piccola. Corrispondendo il mio esemplare perfettamente alle descrizioni sopra citate debbo limitarmi a darne i caratteri differenziali. La lunghezza totale è di 17 mm. mentre tutti gli esem- plari pescati dal « Challenger » non sorpassano i 10 mm. Queste dimensioni ben distano dai 50 mm. dell' A. megacheles Hailston, specie molto vicina all' A. cristidigitus Bate ; ma non sono un carattere specifico di grande importanza es- sendo stati trovati esemplari di A. megacheles Hailston delle dimensioni dell' J^. cristidigitus Bate. Noto qui le dimensioni degli esemplari atlantici del « Challenger » e quelle del mio esemplare Mediterraneo. Esemplare del Challenger (Isole del Capo Verde). Lunghezza totale mm. 10. Lunghezza del carapazio mm. 4. Lunghezza del pleon mm. 6. Lunghezza della grande chela mm. 7. Lunghezza del dattilo della grande chela mm. 1. Lunghezza della piccola chela mm. 4. Lunghezza del dattilo della piccola chela mm. 2. Lunghezza del telson mm. 1,5. Esemplare del Mediterraneo (Caletta). Lunghezza totale ram. 17. Lunghezza del carapazio mm. 6. — 25 — Lunghezza del pleon mm. 11. Lunghezza della grande chela mm. 12. Lunghezza del dattilo della grande chela mm. 2. Lunghezza della piccola chela mm. 8,5. Lunghezza del dattilo della piccola chela mm. 3. Lunghezza del telson mm. 2,5. Le antenne esterne dell' esemplare mediterraneo invece di esser lunghe quanto il corpo dell' animale sono un poco più lunghe. La grande chela, pure essendo nei caratteri essenziali uguale a quella degli esemplari del Challenger, è un po' più robusta. La più piccola è identica a quella degli esemplari descritti e presenta la cresta caratteristica ella specie. Per tutti gli altri caratteri l'esemplare che ho sott' occhio è perfettamente identico a quelli dell' Atlantico. 26 LEOPOLDO GRANATA NUOVE SPECIE DI OSTRACODI (Diagli osi preliniinari) (U Le specie qui descritte sono state raccolte dalla R. N. « Liguria » nel viaggio di circonnavigazione compiuto nel 1903-05 sotto il comando di S. A. R. Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi. Esse provengono tutte dalla Staz. XXII, sta- bilita alla fonda di Thursday Island, Stretto di Torres (Lat. 10" 35' OS" S., Long. 142*^ 13' 14" E. Gr.) : Pesca diurna con rete planctonica a 4 metri di profondità. Fam. cypridinidae. SuBPAM. CYPRIDININAE. Cypridina Sennae n. sp. Guscio della $ (fig. 1) lungo mm. 1,8, alto poco più della metà della lunghezza. Limite dorsale visibilmente più incurvato del limite ventrale ; quest' ultimo leggermente sinuoso nella parte anteriore ; ambedue si continuano di- ci) Il lavoro definitivo uscirà nelle Pubblicazioni ilei H. Istituto di Studi Stqte- rieri di Firenze e nella serie delle u Raccolte planctoniche fatte dalla E. N. u Liguria " nel viaggio di CircounavigaBione del 1903-05 sotto il comando di S. A. R. Luigi di Savoia Duca degli AbruBzi ". - 27 — rettamente con la sporgenza posteriore, assai pronunziata, troncata all' estremità. Incisura rostrale breve, arrotondata. Fig. 1. — Cypridina Sennae Q. Tutto il guscio è ricoperto di piccole macchie di pig- mento. Terza appendice toracica con robusta tenaglia e circa 24 setole, delle quali 12 nella parte terminale, notevolmente ingrossata. Furca con 9 spine di dimensioni decrescenti, ad ecce- zione della 3.'^ e della 4.^ più brevi della 2." e della 5.", e più ravvicinate 1' una all' altra delle rimanenti ; la 2.*^ si continua direttamente con la lamina. Maschio sconosciuto. Cypridina Aloysii n. sp. Guscio del cT (fig. 2) lungo mm. 1,6, visibilmente alto più della metà della lunghezza ; ovale, con sporgenza posteriore arrotondata, breve, piatta ; rostro sporgente, incisura ro- strale angolare, profonda. Antennule con struttura simile a quella di C. hirsuta G. W. M ù 1 1 e r : le due lunghe setole dell'ultimo segmento portano alla base fitti ciuffi di lunghe sottili appendici. — 28 — Terza appendice toracica con 16 setole, delle quali 12 nella parte terminale. Fig. 2. — Cj'pridina Aloysii O Furca con 9 spine. Femmina sconosciuta. SuBFAM. PHILOMEDINAE. Fhilomedes MùUeri n. sp. Guscio del cf (fig. 3) lungo mm. 1,2, alto poco più dei 7b della lunghezza ; il margine dorsale e il margine ventrale si continuano direttamente col margine posteriore, arroton- Fig. 3. — Philomedes Miilleri (f. dato. Rostro ben distinto, con sporgenza anteriore arroton- data ma evidente, limite anteriore leggermente incurvato, limite ventrale quasi rettilineo, formanti un angolo retto ; incisura breve, angolare. Scultura costituita di piccoli pezzi — 29 — poligonali, embricati nella parte anteriore ; setole numerose. Internamente una larga striscia di sottili filamenti, che de- corre parallelamente al margine anteriore, ventrale e poste- riore. Ultimo segmento dell' Endopodite delle 2.*^ antenne for- temente rigonfiato alla base. Furca con 12 spine, delle quali quattro (1.'^, 2,*, 6.''^ e lO.'^) primarie, le altre secondarie, di dimensioni assai minori. , Femmina sconosciuta. SuBFAM. ASTEROPINAE. Asterope pacifica n. sp. Guscio del e/ (fig. 4) lungo mm. 1,3, alto circa i ■'„ della lunghezza ; limite dorsale assai incurvato e sinuoso ; rostro pochissimo sporgente ; iucisura rostrale profonda ma poco ampia. Fig. 4. — Asterope pacifica Q. Endopodite delle 2.*^ antenne con 2 setole quasi uguali situate circa alla metà del 2.° segmento, ed una, assai lunga, alla base del 3.*^. Terza appendice toracica con 12 setole, delle quali 6 ter- minali e 6 in 3 coppie laterali. Furca con 6 spine di dimensioni decrescenti alle quali seguono due brevi setole. Sui margini delle spine minute appendici uniformi. Femmina sconosciuta. 30 Cyclasterope Lig-uriae n. sp. Guscio della $ (fig. 5) lungo min. 2,3, alto circa i ' ^ della lunghezza. Il limite dorsale forma una curva unica, appiat- tita, continuandosi col limite posteriore ; limite ventrale Fig. 5. — Cyclasterope Lignriae ^. fortemente incurvato. Lungo la linea dorsale-posteriore numerose sporgenze acuminate e ottuse, dirette posterior- mente. Minute setole sporgono dal margine frontale ventrale e posteriore. Furca con 3 spine e 4 appendici setoliformi ; la prima spina lunghissima; la 2.*^ lunga circa la metà della 1." ; la 3.*^ circa la metà della 2.'^ ; la 3."'* sensibilmente più sot- tile delle altre. Maschio sconosciuto. Laboratorio di Zoologia deo^li Invertebrati Firenze, Luglio 1915, 31 — Dott. Prof. ERMANNO GIGLIO-TOS MATsTTIIDI ESOTICI GENERI E SPECIE NUOVE. Con r abbondante materiale avuto in comunicazione dai vari Musei dell'Europa e da quelli di Calcutta e di Sara- wak ho potuto rimaneggiare tutta la classificazione dei Mantidi e dividerla in gruppi che mi paiono più naturali. Certamente ancora molte lacune rimangono che non po- tranno essere colmate prima di avere altro materiale di studio. Tuttavia mi pare di essere giunto già ad un grado soddisfacente nell' assetto di questo sistema, assetto che naturalmente è molto cambiato da quello finora seguito, a cagione appunto della conoscenza di molte forme nuove che hanno servito a far meglio conoscere le affinità. Poiché ebbi l'onorifico incarico di fare la monografìa dei Mantidi per il T i e r r e i e h, il risultato complessivo di questo studio sarà esposto in un fascicolo di quella grande pubblicazione e perciò mi limito qui a descrivere sempli- cemente i generi e le specie nuove che mi occorre di in- contrare, aggiungendo qualche breve cenno sui caratteri principali dei gruppi in cui è stata divisa la famiglia dei Mantidi. — 32 — Sottofam. PERLAMANTINAE. Dopo la pubblicazione della Revisione di questa sotto- famiglia fatta in questo stesso Bollettino (v. 45, 1913) mi pervennero ancora in comunicazione le specie nuove se- guenti che qui descrivo. Gen. Phtliersigena Stai. Ph. centralis n. sp. (/. Ph. conspersae simillima, sed distincta: statura minore, pronoto angustiore, minus gibberoso, angulis ampliationis rotundatis, elytris minus maculosis fere uniforraiter nigri- cantibus, pedibus anticis iiitus totis testaceo-flavidis, pe- dibus 4 posticis minus distincte annulatis. Long. corp. mm, 19 ; long. pron. 3,5 ; lat. prou, 2,5 ; long, elytr. 12. Una femmina da Hermannsburg nell'Australia centrale (Mas, Britannico). Gen. Amorphoscelis Stai. A. singaporana n. sp. (-f . Pallide viridis. Tempora ad oculos marginibus tri- denticulatis. Antennae nigro annulatae. Tubercula pronoti antica minus obtusa, postica acuta. Elytra abdomini aeque longa, hyalina, area costali subopaca, venis viridibus, area discoidali basi fasciaque obliqua stigmaticali ©Uvaceo infu- matis, venis longitudinalibus albidis interrupte fusco stri- gatis, apicem versus venulis spuriis inter venas longitu- dinales instructa nec non nubeculis nonnullis olivaceis. Corpus subtus testaceo-ferrugineum, pedibus pallide viri- dibus. Femora antica intus ante ajjicem nonnihil infu- scata. Tibiae anticae intus apice nigro, ungue viridi apice nigro. Metatarsi omnes aunulo medio et apice nigro, ar- — 33 — ticulis 2 et 3 basi et apice nigris, coeteris nigris. Cerci graciles, articulo apicali subito latissimo, foliaceo, subel- lyptico, pallide-olivaceo nonnihil longiore quam latiore. Long. corp. mm. 18 ; long. pron. 2,5 ; lat. pron. 2,5 ; long, elytr. 16. Un solo maschio da Singapore (Mus. Londra). Questa specie somiglia assai a A. laxeretis Karsch per la colorazione generale e delle elitre. Ne differisce soprat- tutto per la forma dell' ultimo articolo dei cerei che in A. laxeretis è quasi lineare, poco dilatato e tronco al- l' apice. Non è improbabile che questa specie sia la medesima descritta da Vestwood sotto il nome di A. pellucida, ma i caratteri di : occipite in medio hituber culaio,... protlio- race ovali plano,... cercis articulo ultimo ovali nigro non si convengono. A. indica n. sp. (^. Testacea. Glypeus frontalis utrinque carinatus, inter carinas niger, medio subtiliter testaceo carinatus. Anten- nae nigro annulatae. Tubercula verticis acuta. Tubercula an- tica et postica pronoti acuta. Elytra abdomine paulo lon- giora, sub-pellucida, area costali infuscata, testaceo-reti- culata, area discoidali macula basali, fascia brevi obliqua stigmaticali nec non uubeculis nonnullis ante apicem ochra- ceo-olivaceis, venis longitudinalibus interrupte fusco-ma- culatis, venis spuriis intercalatis. Pectus nigrum. Venter nigricans, segmentorum marginibus ferrugineis. Pedes an- tici toti mellei, femoribus intus ante apicem, tibiis intus apice infuscatis. Femora 4 postica obsolete fusco trifa- sciata. Metatarsi annulo medio apiceque fuscis, articulis coeteris apice fusco. Cerci ? (desunt). Long. corp. mm. 16 ; long. pron. 2 ; lat. pron. 2,6 ; long, elytr. 13. Un solo maschio da Ratnagiri nell' India (Museo Londra). Anno XLVI. 3 — 34 — Specie affine a A. annuHcornis Stai, ma un po' più pic- cola, con le anche anteriori senza macchie, i tubercoli occi- pitali acati, le 4 anche posteriori interamente testacee e non nere, i femori anteriori appena un po' neri prima del- l' apice, i 4 femori posteriori testacei. Sottofam. IRIDOPTERIGINAE. Mantidi di piccole dimensioni con i-3 spine discoidali ai femori anteriori, 4 esterne, e con 7-11 spine esterne alle tibie anteriori. Si dividono nei seguenti gruppi : Tarachinae, Iridopte- rigeSj Tropidomantes, Nanomantes, Stenomantes. Gruppo TARACHINAE. Fra i pili piccoli Mantidi che si conoscano. Caratteriz- zati dal pronoto cortissimo quasi ovoide, e con 1-2 spine discoidali ai femori anteriori. Comprende il solo gen. Tarachina. Specie tutte africane. Gen. Tarachina Wern. T. occidentalis n. sp. cf . Testaceo-fusca, elytris alisque plus minusve infuma- tis. Caput infuscatum, clypeo frontali fusco variegato, vel interdum toto atro, vertice nigro vittato, antennis basi testacea dehinc fuscioribus, pilosulis. Elytra abdomine lon- giora area costali quam area discoidali nonnihil magis in- famata, vena radiali anteriori nigro strigata, venisque coe- teris sparsim nigro punctatis, venulis transversis venisque spuriis albidis, areolis puncto nubeculoso ornatis. Alae hyalinae margine antico et apice nonnihil infuscatis, area discoidali venis albidis, vena discoidali fusca furcata, ramo externo t'arcato, area anali venis fuscis, vena prima fur- cata. Pedes antici nigri vel fusci. Femora antica spina discoi- — So- dali unica armata. Femora 4 postica minute fusco punctata. Tibiae intermediae prope basim, medio et apice fusco fa- sciatae. Tarsorum articuli apice extremo intuscato. Long, corp. mm. 16; long. pron. 3; lat. pron. 1,5; long, elytr. 12,5. Dieci maschi : tre da Thiès nel Senegal, tre da Gama, uno da Satsche e tre da Longji nel Camerum (Mus. Ber- lino). Questi tre ultimi hanno una colorazione generale più scura, le ali e le elitre sono più affumicate, i piedi ante- riori sono neri, il vertice è striato di nero, il clipeo fron- tale è tutto nero. T. australis n. sp. (^ . T. occidentali similis, sed disctincta : femoribus spinis discoidalis 2 armatis, intus in dimidio basali tantum infu- scatis, tibiis intermediis haud fusco annulatis, elytris alisque minus infumatis. Long. corp. mm. 16 ; long. pron. 3 ; lat. pron. 1,5. long, elytr. 15. Tre soli maschi ; due dall'Africa tedesca sud-occidentale (Mus. Berlino) 1' altro dal Capo di Buona Speranza (Mus. Ginevra). Gruppo miDOPTERlGES Mantidi di piccole dimensioni. Pronoto corto. Spine di- scoidali ai femori anteriori 3, 4 esterne. Comprendono parecchi generi e numerose specie del- l'Africa e dell'Asia tropicale e dell'Australia. Gen. Bolbe Stài. B. nigra n. sp. cf . $ . Nigrescens, $ atra. Pronotum (^ infuscatum. Ely- tra (^ hyalina, venulis transversis areae discoidalis utrin- — :56 — que incrassatis, venis spuriis uullis. Alae hyalinae. Coxae aut. muticae iutiis nigrae, nitentes. Femora antica intus iiigricantia. Metatarsi alitici (^ intus nigri. Pedes 4 postici cf testacei, in $ testacei nigro punctati. Tarsorum omnium articuli apice nigro. Abdomen $ cannula media usque ad apicem. Lamina supraanalis triangularis, cannata. Long, corp. ram. J» 12, $ 13; long. pron. cT 2, $ 3; lat. pron. cf $ l.o ; long. elyt. (^ 12, $ aptera. Un maschio ed una femmina dall'Australia meridionale (Coli. Brancsik). Gen. Bolbella n. gen. (^. Statura parva, gracilis. Caput pronoto latius. Oculi rotundati parum prominentes. Antenuae ciliatae. Ocelli magni. Clypeus frontalis transversus : summus vertex ar- cuatus, utriiique sulcatus, lobis juxta ocularibus rotundatis haud elevatis. Pronotum breve, subrhombicum, ampliatione in medio sita, angulis rotundatis : prozona antice compressa et angustata ; metazona quam prozona vix longiore, cari- nulata, carinula ipsa in prozona breviter perducta. Elytra longa, hyalina, angusta, subparallela, apice rotundato, area costali angusta, venulis obliquis parallelis remotis, vena mediastina valde obliqua ; area discoidali laxe reticulata, venis spuriis instructa ; margine antico et vena 1.'^ radiali subtiliter ciliatis. Alae hyalinae, vena discoidali furcata. Coxae anticae pronoto longiores. Femora antica triangula- ria, margine supero recto, sulco unguiculari in medio sito spinis discoidalibus 3, externis 4, 2 versus basim magis approximatis. Tibiae anticae extus spinis 9. Metatarsi po- stici articulis coeteris unitis longiores. Lamina supraanalis minuta, rotundata. Lamina subgenitalis stylis instructa. Cerci breves, conici, acuti. Abdomen gracile, marginibus subparallelis. 37 — Sp. un. B. punctigera Stai. La specie tipica di questo genere è stata descritta sotto tre nomi diversi : quasi contemporaneamente da Saussure e da Stai, dal primo col nome di Ameles natalensis, dal secondo con quello di Gonypeta punctigera, più tardi da Westwood con quello di Qonypeta debilitata. Il nome proposto da Stai ha la priorità, per cui conviene stabilire la sinonimia seguente : Bolbella punctigera Stài. 1871. Gonypeta punctigera Stal Òfv. vet. Ak. Forh, v. 28, p. 394. — 1904, Kirby Cat. Orth. v. 1, p. 224. 1871. Ameles natalensis Sacssurr Mém. Soc. Genève, v. 21, p. 299. — 1904 Kirby Cat. Orth. v. 1, p. 226 {HapalomantisK 1889. Gonypeta debilitata Westwood Rev. Mant. p. 37, t. 14, f. 12. — 1904, Kirby Cat. Orth. v. 1, p. 226 {Hapalomantts). Gen. Boibula n. gen. (f. $ . Gen. Bolbellae simillimum sed distinctum : lobis juxtaocularibus verticis conici, apice rotundato extrorsum verso, pronoto longiore, ampliatione minus distincta ante medium sita, metazona quam prozona longiore, elytrorum margine antico, et vena l.'^ radiali haud ciliatis, area co- stali irregulariter reticulata, vena mediastina venae radiali contigua, vena radiali postica ramoque primo venae ulna- ris anterioris inter se valde remotis, femoribus anticis la- tioribus, margine supero arcuato, margine externo inter spinas magis crenulato, tibiis anticis extus spinis 11, lamina supraanali majore, triangulari, cercis gracilioribus longio- ribus. — 38 — Spec. typ. B. exigua n. sp. Molto probabilmente appartiene anche a questo genere Entella Widetnanni Werner (Jahresh. AViirtemb. Ges. 1906, p. 364) ma la descrizione è cosi insufficiente che non è possibile dirlo con sicurezza. B. exigua n. sp. (^. $ . Testacea, vertice utrinque nigro punctato. Elytra hyalina, puncto bruuneo stigmaticali signata; stigmate ipso elongato, lineari, in rf venis longitudinalibus et obliquis in $ venis omnibus nigro punctatis. Alae hyalinae, venis nigricantibus. Coxae ant. in (/ minutissime, in $ nigro denticulatae et punctatae. Femora antica intus fere tota nigra, maculis nonnullis marginalibus flavis marmorata, extus fusco trifasciata. Tibiae anticae superne fusco trifa- sciatae. Tarsi autici nigricantes, metatarsis ante apicera an- nulo flavo, cf ? long. corp. mm. 16 ; long. pron. 4 ; lat. pron. 2 ; long, elytr. 14. Tre maschi dall' Africa orientale tedesca ed una fem- mina da Langenburg sul lago Nyassa (Mus. Berlino). B. debilis n. sp. $ . B. exiguae simillima sed distincta: femoribus tibiisque anticis extus et intus flavo-testaceis, immaciilatis. Un maschio da Mikindani ed una femmina da Langen- burg sul lago Nyassa (Mus. Berlino). Gen. Bolbeua n. gen. (/■. Gen, Bolbulae simile sed distinctum: clypleo frontali augustiore, margine supero obtusissime angulato, pronoto — 39 — breviore, ampliatione in medio sita, marginibus rotunda- tis, prozona antice magis compressa, elevata, postice utrin- que tuberculo minuto instructa, sulco transverso magis distincto, metazona quam prozona vix longiore, magis de- pressa, carinula media magis distincta, in prozonam haud producta, ante marginem posticum in lobulum minutum rotundatum elevata ; elytris vena mediastina a vena ra- diali remota, femoribus anticis minus dilatatis, tibiis an- ticis extus spinis 9 armatis. Spec. typ. B. hottentotta Xarny. B. hottentotta Karny. Gonypeta hottentotta Karny Denk. mediz. naturw. Ges. Jena, v. 13, 1908, p. 368, t. 20, f. 5. La descrizione sopra citata è molto deficiente, e la figura annessa è pessima, ma credo di non errare attribuendo a questa specie 2 maschi raccolti uno ad Okahandja, l'altro a Windhoek nell' Africa occidentale meridionale tedesca. (Mus. Berlino). E da aggiungersi a questo genere anche la specie se- guente. B. minor n. sp. (/. b!" hottentottae simillima sed distincta: statura minore, colore testaceo pallidiore, pronoto fere unicolore, margini- bus tantum minutissime nigro denticulatis, elytris griseis, pedibus anticis pallidioribus, fasciis minus distinctis, femo- ribus anticis gracilioribus, margine supero recto. Long. corp. mm. 11; long. pron. 2; lat. pron. 1; long, elytr. 13. Un solo maschio dall' Africa occidentale meridionale tede- sca (Mus. Berlino). — 40 — Gen. Bolboda n. gen. cf . Gen. Bolbenae simillimum sed distinctum : capite la- tiore, prenoto longiore et latiore, prozona minus compressa, utrinque carinulis duabus obtusis antrorsum divergentibus instracta, metazona magis depressa, nonnihil obsolete tuber- culata, cannula minus distincta, ad marginem posticum haud in lobulum elevata, elytris latioribus, femoribus anti- cis latioribus, margine supero nonnihil arcuato, tibiis anti- cis extus spinis 11 armatis, Spec. typ. B. minutissima Kamy. Sebbene, come già dissi per Bolbena hottentotta, anche in questo caso la descrizione di Gonypetd. minutissima Karny (Denkschr. mediz.-naturw. Ges. Jena, 1908, v. 13, p. 360, t. 20, f. 6) sia insufficiente e la figura annessa pessima, tuttavia ho creduto di poter riferire a questa specie un esemplare trovato nella collezione Brancsik. Gen. Bolbira n. gen. (^. 2 . Gen. Hapalomanti affine sed distinctum : pronoto magis depresso, metazona carinata, tibiis anticis extus spi- nis 7, 6."^ ab apice longiore, lamina supraanali magna, late- ribus incurvis. Sp. typ. Enteila minima AVerner (Jahresh. Viirtemb. Ver. 1906, p. 364). La breve descrizione di questa specie data da AV e r n e r è assolutamente insufficiente. Però ho creduto di poter rife- rire ad essa alcuni individui dei due sessi raccolti nel- l'Africa orientale tedesca (Mus. Berlino) uno nella Rhode- — 41 — . sia (Mus. Londra) e due maschi a Lorenzo Marques (Mus. Grinevra). E tuttavia da notarsi che 7 sono le spine esterne delle tibie anteriori e non 6, come dice Werner, e che l'esem- plare descritto da Werner come maschio è forse invece una femmina. A questa specie già nota sono da aggiungere due altre nuove che qui descrivo. B. lacualis n. sp. (;/".$. 5. minimae simillima sed distincta: statura nonni- hil majore, femora antica fusco punctata et marmorata intus ante apicem macula fusca. Long. corp. mm. ^f 16, 5 17; long. pron. cT $ 4 ; lat. pron. cT 2, $ 2.5; long, elytr. ^ 18, $ 15. Parecchi individui dei due sessi dal lago Nyassa (Mus. Berlino). B. congica n. sp. (^. $ . 5. minimae simillima sed distincta: statura majore, elytris (^ pronoto quintuplo longioribus, femoribus anticis $ fere totis nigris ; femorum anticorum ,^ margine supero subrecto. Long. corp. mm. (^ 20, $ 17 ; long. pron. (/" $ 4 ; lat. pron. J" 1.5, $ 2; long, elytr. cT 20, $ 15. Parecchi individui dei due sessi dal Congo (Mus. Congo). In tutte e tre queste specie lo scudetto frontale è tra- sversale e stretto, le elitre sono nel maschio ialine con le vene trasversali circondate di bruno e qua e là presentano piccole macchie o sbavature brune ; quelle della femmina sono più macchiate, di color grigio ; i femori anteriori hanno B spine discoidali, 4 esterne di cui le due prime verso la base più avvicinate, le tibie ant. hanno 7-9 spine interne, 7 esterne di cui la 6.'\ cominciando dall'apice, più — 42 — lunga, la 7.'* più piccola e uu po' più spaziata dalla 6."', i metatarsi anteriori sono assai più lunghi della tibia. Gen. Eubolbe n. geu. (^. Corpus gracile. Caput latum, oculis rotundatis. Cly- peus frontalis transversus, angustus, margine supero utrin- que sinuato, medio arcuato. Summus vertex truncatus, oculos haud superans, lobis juxtaocularibus parum prominentibus, rotundatis. Pronotum breve, ampliatione parum distincta, marginibus antrorsum et retrorsum subparallelis, metazoua quam prozona paulo longiore, carinula media instructa. Elj'-tra longa, apicem versus dilatata, hyalina, laxe reticu- lata, venis spuriis nullis. Alae hyalinae, vena discoidali furcata. Femora antica rhombica, margine supero valde arcuato dilatato : sulco unguiculari in medio sito : spinis discoidalibus 3, spinis externis 4, prima et secunda a basi valde approximatis, 4.'^ longiore, spina apicali longa, Ti- biae compressae extus et intus spinis 7. extus spina 6.'' ab apice longiore. Metatarsi postici articulis coeteris unitis subduplo longiores. Spec. unica : Entella rhombochir Werner (Ber. senckenb. Ges. 1908, p. 48, t. 3, f. 6). Gen. Dìacathoinautìs n. gen. $ (larva). Caput crassiusculum, clypeo frontali tran- sverso angusto. Oculi haud prominentes. Summus vertex valde arcuatus. Antennae basi incrassatae ciliatae. Prono- tum breve, convexura, sulco transverso profundo, amplia- tione distincta, metazona carinula tenuissima instructa, margine postico in spinas longas binas elevato. Coxae an- ticae pronoto longiores, inermes. Femora antica incrassata, sulco unguiculari prope basim sito, sjjinis discoidalibus 3, — 43 — externis 4, Tibiae ant. spinis externis 8 minutis. Abdomen ovoideum, lamina supraanali triangulari. Cerci breves co- nici. Metatarsi postici articulis coeteris unitis multo lon- giores. Spec. unica D. bìspinosa n. sp. Questo genere per la forma del pronoto del corpo e delle antenne è vicino al gen. Hapalopeza ; ne differisce per le spine del pronoto e per lo scudetto frontale molto più stretto. D. bispinosa n. sp. $ . (larva). Flava. Antennae in tertio basali, medio, api- cali atrae, in tertio secundo et quarto albae. Spinae pro- noti apice nigro. Tarsi omnes apice extremo nigricante. Long. corp. mm. 10.5 ; long. pron. 3 ; lat. pron. 1.5. Un solo individuo da Kandy in Ceylon (Mus. Londra). Gen. Hapalopezella n. gen. Hapalopeza maculata Kirby Ann. Nat. Hist. 7 ser. v. 13, 1904 p. 84. Credo opportuno di creare un nuovo genere per questa specie di Ceylon che differisce da quelle del gen. Jfalopeza per avere lo scudetto frontale un po' più stretto col mar- gine superiore quasi diritto, le antenne fini e non ingros- sate come nelle altre specie del gen. Halopeza, la meta- zona del pronoto più corta con due tubercoli sul margine posteriore invece di uno, e con la prozona del pronoto priva dei due piccoli tubercoli al margine anteriore che si trovano invece costantemente nelle specie del gen. Halopeza: infine 1' area costale delle elitre è un po' più larga e pre- senta bensì delle piccole vene trasversali parallele e spaziate, ma alla base queste vene mandano alcune ramificazioni che — 44 — rendono la reticolatura un po' irregolare, cosa che non si osserva mai nelle specie del gen. Ifalopeza. Gen. Spilomautis n. gen. <^. $ . Gen. Ilapalopezae simillimnm sed distinctum : clypeo frontali subaeque alto ac lato, margine supero for- titer arcuato, pronoto latipre, minus convexo, metazona breviore, in dimidio antico sulco subobsoleto in sulco cari- nula minuta instructa, elytris minus diaphanis, area costali latiore irregulariter reticulata. Species typ. : Hapalopeza occipitalis Westwood Rev. Mant. 1889, p. 36, t. 13, f. 5. — Honk-Kong. Gruppo TROPIDOMANTES. Mantidi di piccole dimensioni con 3 spine discoidali ai femori anteriori, 4 esterne, e la metazona del pronoto mu- nita di una carena ben distinta che si estende in parte anche sulla prozona. Le specie sono diffuse all'Africa e Asia tropicali, Mada- gascar, Australia. Gen. Hyalomantis n, gen. cf. $. Corpus gracile. Clypeus frontalis angustissimus, transversus, margine supero tantum in medio arcuato. Sum- mus vertex oculos vix superans, rectus, lobis juxtaocularibus nuUis. Pronotum breve, latum, deplauatum, ellipticum, ca- rina integra in medium prozonae perducta. Elytra lata, area costali irregulariter laxe reticulata, in (^ hyalina, in $ opaca, vena mediastina venis radialibus contigua, area di- scoidali in (^ hyalina, in $ subopaca, laxe reticulata. Alae hyalinae, vena discoidali biramosa. Femora ant. margine — 45.— supero subrecto, sulco unguiculari pone medium sito, spinis discoidalibus 3, externis 4. Tibiae anticae extus spinis 11, Cerci graciles, longi. Lamina supraanalis triangularis, elon- gata. Metatarsi postici articulis coeteris unitis lougiores. Sp. typ. : Mìopteryx madagascariensis Saussure Mit. Sch- weiz. eut. Ges. v. 3, 1870, p. 237. H. punctata n. sp. .(/.$. Viridis. Clypeus frontalis in (^ vitta transversa nigra. Metazona pronoti pone medium bipunctata. Elytra macula stigmaticali nigra, margine antico in (^ roseo lim- bato. Femora antica extus ad basim in (^ puncto nigro si- gnata. Tibiae anticae roseae, extus pone medium puncto nigro. Long. corp. mm. (^ 18, $ 20 ; long. pron. cf 4, $ 5 ; long, elytr. ^ 18, $ 17. Due maschi ed una femmina dal Madagascar (Mus. Ber- lino e Ginevra). Gen. Cryptomantis n. gen. (^ . Gracilis. Caput latum. Clypeus frontalis angustissi- mus, summus vertex oculos liaud superans, rectus, lobis juxta-ocularibus nullis. Oculi lateraliter conici. Pronotum rhombicum, elongatum, coxis anticis subaeque longum, tri- plo longiore quam latiore, arapliatione parum distincta, ro- tundata, carina distincta. Elytra hyalina, angustissima, lon- gitudine pronoti angustiora, apicem versus vix ampliata, area costali venulis parallelis obliquis, vena mediastina venae radiali contigua. Alae hyalinae. Coxae ant. proster- num superantes, muticae. Femora antica satis iucrassata, margine supero basi nonnihil arcuato, dehinc recto, sulco unguiculari pone medium sito, spinis externis 4, discoida- libus 3. Tibiae anticae spinis externis 11. Pedes postici gra- — 46 — ciles. Metatarsi postici articulis coeteris unitis aeqiie lougi. Cerci graciles, longiiisculi. Spec. uu. C. tenella u. sp. C. tenella n. sp. ^. Viridis, oculis nigricautibus. Long. corp. mm. 17; long. prou. 4; lat. pron. 1,5; long. el3'tr. 15; lat. elytr. 3,8. Un solo maschio da Katona uell' Africa orientale (Mus. Budapest). Il dott. Werner ha descritto, però affatto insufficien- temente, un genere {Nilomantis Sitzungsber. Ak. Wien, V. 116, 1907, p. 23) che deve essere assai affine a questo per la forma del capo e la strettezza delle elitre, però nel gen. Nilomantis gli occhi sono rotondi, il pronoto è più corto e più largo, le tibie anteriori sono più corte. Werner non parla del numero delle spine discoidali. Gen. Ilomantìs n. gen. (^. 9 . La specie Tropidomantis thalassina di Nossi-Bé descritta da Saussure (AbhandL Senckenb. Ges., v. 21, 1899, p. 593) è il tipo di questo nuovo genere, il quale per la forma conica degli occhi e per la struttura delle elitre, con 1' area costale attraversata da vene parallele e non re- ticolata, somiglia certo assai al gen. Cryptomantis. Tuttavia, stando alla descrizione, ne differisce principalmente per avere il margine del vertice un po' arcato e sinuato nel mezzo, mentre in Cryptomantis è assolutamente diritto, e per avere i margini del pronoto quasi paralleli specialmente nella prozona, e la carena che si prolunga fino al margine anteriore del pronoto, mentre in Cryptomantis si limita alla metà posteriore della prozona. Saussure non parla delle spine delle tibie anteriori. 47 — Gen. Epsomantìs n. gen. La specie Mantis tortricoides di Giava descritta e figu- rata da Haau (Bijdr. Keun. Orth. 1842, p. 82, t. 18, f. 4) da Saussure e Zehntner ritenuta dubitativamente come una Enìcophlebia, da Bolivar riferita al gen. Platicalymma deve essere riferita ad un genere diverso, distinto da que- sti due generi proprii di Madagascar per i seguenti carat- teri : le elitre con 1' area costale molto larga alla base, quasi la metà della larghezza totale dell' elitra, il pronoto coi margini della prozona dilatati e un po' membranosi, le tibie anteriori con 8 spine esterne. Gen. Eomantis n. gen. La specie Tropidomantis guttatipennis Stai (HandL svensk. Ak. V. 4, n. 10, p. 51) è il tipo di questo nuovo genere, molto affine al gen. Tropidomantis^ ma distinto sopratutto per avere il vertice più elevato, con i tubercoli presso gli occhi più sporgenti, 1' area costale delle elitre reticolata a maglie poligonali nei due sessi (nel gen. Tropidomantis V area co- stale delle elitre è irregolarmente reticolata nella fem- mina, e attraversata da vene parallele nel maschio) le maglie poligonali delle elitre aventi nel centro una macchia opaca biancastra. Rientra in questo stesso genere anche Miopteryx iridi pennis Westw. (Rev. Mant. 1889, p. 38). La prima è propria dell' India settentrionale e si estende fino all' Himalaia, al Thibet ed al Tonchino, la 2.* è propria dell' India meridionale, Madura, Ceylon e si estende fino a Giava. 48 Geu. Neoiuautis n. gen. La specie Tropidomantis australis (Saussure et Zehutner Hist. nat. Madagascar, Orili, v. 1, 1895, p. 169) della Queeu- slaud in Australia è il tipo di questo nuovo genere, molto somigliante al geo. Tropidomantis dal quale differisce tut- tavia per avere il pronoto a forma più romboidale perchè più ristretto in avanti e all'indietro, le elitre assai più larghe col margine anteriore molto arcato, 1' area costale e 1' area discoidale a maglie poligonali e aventi nel centro una mac- chia opaca, come nel gen. Eomantis^ una sola spina piccola tra le due ultime grandi spine interne dei femori anteriori, mentre sono due nei gen. Eomantis e Tropidomantis, 9-10 spine esterne alle tibie anteriori ma decrescenti regolar- mente in grandezza dall' apice alla base, mentre nei due suddetti generi la 6," è più lunga della 5.", i cerei più lunghi e gracili, con gli articoli lunghi, i metatarsi poste- riori lunghi il doppio degli altri articoli uniti. Gen. Meloinantis n. gen. (^f . $ . Gen. Tropidomanti simillimum sed distinctum : clypeo frontali nonnihil angustiore, elytris latioribus, mar- ginibus magis arcuatis, area costali in utroque sexu irre- gulariter reticulata, in (/ hyalina, in $ subopaca, tibiis anticis extus spinis 9 ab apice ad basim regulariter mino- ribus, 6."' haud quam 5.*' longiore, vena 1.*'' longitudinali areae discoidalis alarum ante apicem abrupte sinuosa. La specie tipica è IVI. africana Wern. (Jahresh. Wùrtemb. Ver, 1906, p. 304, Tropidomantis). cf . $. Pallide viridis, vertice utrinque puncto nigro. Long. corp. mm. (/ 21, $ 24; long. pron. cf 4,5, $ 5; long, elytr. cf 17, $ 20; lat. cT 6, $ 8. - 49 — Due femmine ed un maschio da Bondei, Tanga, Baga- moyo nel!' Africa orientale tedesca (Mus. Berlino). Come al solito la descrizione dataci da Werner è assolu- tamente insufficiente per riconoscere questa specie con si- curezza ! Gen. Negromautis n. gen. $ . Gen. Tropidomantì simile sed distinctum : clypeo fron- tali angustissimo, summo vertice recto, oculos haud supe- rante, taberculis juxtaocularibus haud elevatis, pronoto multo graciliore coxis anticis aeque longo (in Tropidomanti valde breviore) metazona quam prozona duplo longiore (in Tropidomanti subaeque longa), area costali elytrorum ve- nulis parallelis remotis pectinata, spinis externis femorum anticorum gracilioribus, 1.^ et 2.*^ basim versus inter se magis appropinquatis, tibiis anticis extus spinis 9, 6.^ ab apice quam 5.^ longiore, magis remota, 7/^-9.'^ minutis, 8.^ à 7.'^ magis remota, metatarsis posticis quam articulis coeteris unitis fero duplo longioribus, cercis gracilibus, longis. La specie tipica è la specie nuova seguente : N. modesta n. sp. $ . Viridis. Long. corp. mm. 26 ; long. pron. 7 ; lat. pron. 2 : long, metaz. pron. 5 ; long, elytr. 18. Una sola femmina da Johann-Albrechtshòhe nel Came- run (Mus. Berlino). Le due specie Melomantis africana e Negromantis mo- desta rappresentano il gen. Tropidomantis, asiatico, nel- r Africa. La prima nell' Africa orientale, la seconda nel- r Africa occidentale. Quest' ultima differisce assai più per la forma allungata e gracile del pronoto, dove però la ca- rena è ben distinta tanto quanto nel vero genere Tropi- domantis. Anno XLVI. 4 50 — Geu. Chìromautis n. gen. $ . Gen. Tropidomanti simile sed distinctum ; prenoto distincte rhombico, ampliatioue in medio sita, angulis ro- tundatis, elytris latioribus, ovatis, marginibus arcuatis, area costali irregulariter laxe reticulata, vena mediastina a vena radiali anteriori remota, area discoidali laxe reticulata, tibiis anticis extus spinis 8, 6,'' ab apice quam 5."' vix longiore. La specie tipica è : C. rhombica n. sp. $ , Pallidissime viridis. Pronotum punctis minimis binis in prozona ad sulcum transversum signatum. Elytra abdo- mine multo longiora. Long. corp. mm. 18 ; long. pron. 5 ; lat. pron. 2,5 ; long, elytr. 19 ; lat. elytr. 7. Tre femmine da Niussi e Amani nell' Africa orientale tedesca (Mus. Berlino). Geu. Mironiantìs u. gen. La specie descritta da W e s t w o o d col nome di Miop- teryx mirandula (Rev. Mant. 1889, p. 38) non è una Miop- teryx, ma per la carena del pronoto e per 1' armatura dei femori e delle tibie anteriori deve essere tipo di questo nuovo genere nel gruppo delle Tropidomantes, caratteriz- zato dall' avere : lo scudetto frontale molto stretto, quasi lineare, il vertice con 5 piccoli tubercoletti arrotondati lungo il suo margine superiore che è diritto e non oltre- passa gli occhi, il pronoto molto gracile e poco appiattito, ma lungo quasi quanto le anche anteriori, la dilatazione distinta ad angoli arrotondati ma limitata alla regione so- pracoxale, la metazona circa il doppio più lunga della — 51 — prozona, con una sottile carena che non si prolunga sulla prozona, le elitre strette coi margini quasi paralleli, l'area costale strettissima è divisa dalla vena mediastina per lungo in due parti quasi uguali tutte e due attraversate da al- cune piccole venette : l' area discoidale a maglie larghe, con false nervature ma incomplete : i femori anteriori molto gracili col margine superiore un po' scavato, il solco un- guicolare dopo la metà, 3 spine discoidali, 4 esterne lunghe e gracili ; le tibie anteriori con 7-8 spine, quelle verso la base un po' più spaziate : i metatarsi posteriori almeno il doppio più lunghi degli altri articoli presi insieme : i cerei gracili e lunghi. Westwood non descrisse che la femmina, da Suma- tra. Io ebbi occasione di esaminare una femmina da Ment- wei (Mus. civ. Genova) e 4 maschi di cui 3 da Singapore (Mus. Londra) e uno da Giava (Mus. Berlino). Gen. Ormomantis n. gen. (^.. Corpus gracile. Caput latum. Clypeus frontalis an- gustus, margine supero medio arcuato, utrinque sinuato. Summus vertex oculos haud superans, rectus. Pronotum gracile, convexum, coxis anticis aeque longum, ampliatione distincta, angulis rotundatis, metazona quam prozona sub- duplo longiore, carinula tenui in tertio postico prozonae perducta, Elytra angusta, marginibus subparallelis, apice angustato, area costali angusta venulis transversis paralle- lis, vena mediastina nonnihil a vena radiali anteriori re- mota : area discoidali laxe reticulata, venulis spuriis inter- ruptis. Alae hyalinae, vena discoidali simpliciter furcata. Fernora antica gracilia, margine supero subrecto, spinis discoidalibus 3, spinis externis 4, sulco unguiculari pone medium sito. Tibiae anticae extus spinis 8, 7.'^ ab apice a 6.''' remota, 8.''' minutissima. Metatarsi postici articulis coe- teris unitis vix longiores. — 52 — La specie tipica di questo genere è : 0. indica n. sp. ,^. Flavo-testacea. Elytra et alae hyalinae. Long, corp, mm. 22 ; long. pron. 6 ; lat. pron. 1 ; long, elytr. 19 ; lat. elytr. 5. Un solo maschio dalle Indie interiori (Mus. Ginevra). Gen. Mimomautis n. gen. cf . Corpus gracillimum. Caput latum, oculis prorainenti- bus, clypeo frontali angustissimo, margine supero arcuato. Ocelli mediocres. Summus vertex oculos haud superans, rectus. Pronotum gracillimum, coxis anticis saltem aeque longum, ampliatione distincta, angulis rotundatis ; meta- zona quam prozona longiore, carinata, carinula in prozonam haud extensa. Elytra hyalina, angusta, marginibus subpa- rallelis, area costali angusta, vena mediastina uti in gen. Miromanti in dimidio areae costalis excurrente, utrinque venulis transversis : area discoidali laxe reticulata, venis spuriis integris et sinuosis. Alae hyalinae, Femora antica gracilia, margine supero subrecto, sulco unguiculari pone medium sito, spinis discoidalibus 3, externis 4 gracilibus, longis, arcuatis. Tibiae anticae spiuis externis 8-9 armatae. La specie tipica è : M. gracilis n. sp. (^. Pallide lutea. Elytra et alae hyalina. Long. corp. mm. 23 ; long. pron. 6 ; lat. pron. 1 ; long, elytr. 16 ; lat. elytr. 4. Un solo maschio da Johann- A.lbrechtshòhe nel N. Came- run (Mus. Berlino). — 53 — Sono quasi sicuro che si debba riferire a questo genere quella specie che Sjostedt riferì al gen. Miomantis {Mio- mantis lutescens Sjostedt, Bih. svensk. Vet. Ak. Handl. V. 25, 1900, 4, n. 6, p. 15) facendone però rilevare le dif- ferenze e sopratutto il numero 3 invece che 4 delle spine discoidali ai femori anteriori. Però Sjostedt non fa men- zione della carena del pronoto, che non esiste in Mioman- tis e che qui è ben evidente, la qual cosa mi lascia un po' in dubbio nel riferirla a questo genere. Gen. Xanthomantis n. gen. $. Corpus gracile. Caput latiusculum, clypeo frontali angusto, transverso, utrinque tuberculo sanguineo signato, margine supero arcuato. Summus vertex oculos haud su- perans, rectus. Pronotum gracile, coxis anticis subaeque longum, ampliatione parum distincta, angulis late rotun- datis, prozona antrorsum parum angustata, metazona mar- ginibus subparallelis, carina ultra mediam prozonae extensa. Elytra abdomine longiora, area costali opaca, vena media- stina a vena radiali remota, inter venas radialem, media- stinam et costalem venulis nonnullis transversis rectis ; area discoidali hyalina, laxe reticulata. Alae hyalinae, vena discoidali biramosa. Femora antica gracilia, margine su- pero recto, sulco unguiculari inter basim et medium sito, spinis discoidalibus 3, externis 4 gracilibus, longis, incur- vatis. Tibiae anticae extus spinis 11 arraatae, 7.^ et 10.* longioribus, 9." et 10.*** inter se magis remotis, spinis in- ternis plurimis (17-18) longis. Metatarsi postici articulis coeteris unitis longiores. Cerci graciles, longi. Specie tipica : X. flava n. sp. $ . Flava. Inter clypeum frontalem et oculos utrinque tuberculo nitido sanguineo. Area costalis elytrorum tota - 54 — opaca, flava, area costalis alarum tantum in tertio apicali flavo-opaca. Long. corp. mm. 20 ; long. pron. 6 ; lat. prou. 1,5 ; long, elytr. 18. Una sola femmina da Borneo (Mus. Budapest). L' armatura delle tibie anteriori e 1' opacità dell' area costale delle elitre sono le più caratteristiche. È l' unico genere di tutto il gruppo delle Tropidomantes dove l'area costale delle elitre sia decisamente opaca. Gruppo NANOMANTES. Questo gruppo e il seguente delle Stenomantes, compren- denti specie proprie esclusivamente dell' Oceania, sono ca- ratterizzati da una struttura speciale delle elitre. La vena radiale posteriore e la vena ulnare anteriore, che dalla base dell'ala decorrono contigue o quasi, giunte alio stigma divergono subito fortemente 1' una dall' altra e lo stigma lineare e un po' arcato a virgola decorre dall' una all' altra vena e le riunisce nel punto della loro divergenza. Anche i rami della vena radiale posteriore sono più distanti, co- sicché sull' area discoidale dell' elitra si vedono gli spazi interposti fra 1' una e 1' altra delle vene oblique assai più larghi del solito e in questi spazi si vedono per lo più nu- merose venule trasverse a forma quasi di S. Tale struttura speciale non ha riscontro che in qualche genere {Bolbula, Bolbira^ Bolboda) del gruppo delle Iridopteriges. Le spine discoidali ai femori anteriori sono 3. Le spine esterne alle tibie anteriori sono 7-9. Gen. Fìlomantis n. gen. cf. $. Mas alatus, foemina aptera. Corpus gracile, mi- nutum. Caput latum, crassiusculum. Oculi rotundati pro- minentes. Ocelli in <^ magni in 5 minuti. Antennae $ fìliformes, tenues, in (;/ ciliatae, raoniliformes. Clypeus — 55 ~ frontalis angustus, transversus, arcuatus. Vertex utrinque sulcatus, oculos superans, margine supero medio excavato, utrinque tuberculo rotundato instructo. Pronotum coxis anticis aeque longum, marginibus subparallelis, ampliatione distincta, angulis rotundatis, sulco supracoxali distincto, metazona quam prozona duplo longiore, antico et postice tenuiter carinulata. Elytra ^f latissima, margine antico ciliato, area costali lata, irregulariter reticulata, vena me- diastina nonnihil a vena radiali remota, area discoidali in modo Nanomantum reticulata. Femora antica dilatata, mar- gine supero subrecto, extus granulosa, spinis discoidalibus 3, externis 4, sulco unguiculari pone medium sito. Tibiae anticae extus spinis 8 armatae. Pedes 4 postici graciles, femoribus basi nonnihil incrassatis. Metatarsi postici arti- culis coeteris unitis subduplo longiores. Lamina supraanalis lata, rotundata, carinata. Cerci breves, conici. La specie tipica è : P. fusca n. sp. cf . $ . Nigricans, $ nigra. Caput inter antennas fascia flava. Margines pronoti minute denticulati. Elytra et alae ^f abdomine valde longiora, lata, saturate infumata. Coxae anticae intus nigro-cyaneae, basi et annulo pone medium flavis, margine antico spinoso. Femora antica in- tus in cf nigra, in $ ochracea basi et apice nigris. Tibiae ant. nigricantes annulo medio et ante apicem flavis. Tarsi antici nigri, metatarsis annulo basali alteroque praeapicali flavis, articulis 4-5 unguiculisque flavo-pallidis. Femora et tibiae 4 postica flavescentia, nigro punctata, annulis basali, medio, apicali nigricantibus. Metatarsi 4 postici flavi, an- nulo medio apiceque fuscis, articulo secundo apice nigro, articulis 3-5 unguiculisque nigris. Long. corp. mm. (^ 16, $ 17 ; long. pron. J* 5, $ 5,5 ; long, metaz. (/ 3, $ 4 ; long, elytr. ^f 16. — 56 — Uu maschio dal fiume Furari nella Nuova Guinea in- glese (Mus. civ. Genova) e una femmina dalla Nuova Gui- nea (Mus. Berlino). Geu. TylomautiS n. gen. La specie descritta da Westwood sotto il nome di Ilapalomantis fuliginosa (Rev. Mant. 1889, p. 37, t, 13, f. 6) non è certamente una Ilapalomantis^ ne tanto meno una 1 lumhertiella come creàette "K \ V h j {Go^t. Orth. 1904, v. 1, p. 214) e nemmeno una Bolhe, come pensò Werner (Michaelsen et Hartmeyer, Fauna Sudw. Australien, v. 4, p. 49), che credette di riferire a questa specie due femmine raccolte nell' Australia e da lui ritenute come larve perchè mancanti di elitre e di ali. Dai pochi dati del Werner e sopratutto dalle dimensioni e dal numero delle spine delle tibie anteriori ho ragione di arguire che anzitutto le fem- mine osservate da AVerner non appartengono certamente a questa specie ; in secondo luogo che quasi certamente deb- bonsi ritenere femmine di Bolbe pigmea Saus. di cui finora non si conosce che il solo maschio. Molto probabilmente poi le spine esterne delle tibie non sono 5, come dice Wer- ner, ma 6, e quelle interne non 6, ma 7, come è caratte- ristico del gen. Bolbe. Le femmine poi osservate da W e r- n e r sono, sebbene senza ali, adulte, essendo attere le fem- mine del gen. /Jolbe^ come ho potuto constatare in una specie nuova Bolbe nigra di cui ebbi ad esaminare anche una femmina. La specie descritta da Westwood non è dunque fi- nora stata rinvenuta da nessun altro ; ma io ebbi la fortuna di trovare due maschi, uno proveniente da B-alum nell'Ar- cipelago di Bismarck (Mus. Berlino) e 1' altro da Sattelberg nel Golfo di Huon nella Nuova Guinea (Mus. Budapest) che corrispondono esattamente a quello descritto e figurato da AV e s t w o o d, e inoltre, fra le collezioni del Museo bri- — 57 -" tannico, trovai pure una femmina proveniente da Mimika River nella Nuova Guinea, che certamente è da riferirsi a questa stessa specie. Sono quindi in grado di poter dire che per la specie citata di Westwood conviene creare un nuovo genere, appartenente al gruppo delle Nanoman- tes di cui possiede la caratteristica struttura delle elitre. I caratteri principali di questo nuovo genere Tylomantis sono i seguenti : Corpo gracile. Femmina attera. Scudetto frontale tra- sversale, arcato. Antenne ciliate nel maschio. Vertice per- corso da 4 solchi, oltrepassante gli occhi, con un tubercolo per lato presso gli occhi. Pronoto gracile, lungo quanto le anche anteriori, la metazona più corta di queste. Elitre del maschio strette, con la radiale posteriore e il 1.° ramo della vena ulnare anteriore fortemente divaricati (carattere del gruppo Nanomantes). Femori anteriori col margine su- periore curvo e dentellato, 3 spine discoidali, 4 esterne. Tibie anteriori con 7 spine esterne, di cui la 7." presso la base più allontanata dalla 6.'* che le altre. Gen. Pulciniella n. gen. (^. Gen. Tylomanti simillimum sed distinctum : clypeo frontali angustiore, femoribus anticis gracilioribus, margine supero recto, integro, haud crenulato, tibiis anticis extus spinis 8-9 inter se subaequedistantibus, metatarsis posticis minus longis. La specie tipica è : F. Loriae n. sp. (-f. Testaceo-grisea. Elytris abdomine longioribus, an- gustis, venulis transversis utrinque incrassatis nigris, medio albidis, venis obliquis- apice infumatis. Alae hyalinae, ve- nis nigris. Coxae anticae spinulis minimis nigris 6-7 arma- — 58 — tae, iutus nigro raarmoratae. Femora antica iutus nigro iuterrupte trifasciata, extus haud granulosa. Tibiae auti- cae extus spinis 8. Tarsorum omnium articuli apice nigro, metatarsi antici medio annulo fusco. Long. corp. mm. 20 ; long. prou. 5,6 ; long, metaz. 3,5 ; long, elytr. 16. Un solo maschio raccolto a Bujakori nella Nuova Guinea meridionale da Lamberto Loria (Mus. civ. Genova). F. minor n. sp. (/. F. Loriae simillima sed distincta : corpore graciliore, clypeo frontali intascato, elytris angustioribus, minus punc- tatis, venis obliquis apice haud infuscato, femoribus anticis extus in medio serie granulorum instructis, tibiis anticis extus spinis 9. Long. corp. mm. 21 ; long. pron. 5 ; long. metaz. 3,5; long, elytr. 17. Quattro maschi da Moroka a 1300 m. s. m. nella Guinea meridionale orientale (Mus. civ. Genova). Le femmine di queste due specie sono finora sconosciute. E probabile che, a somiglianza di quelle del gen. Tyloman- tis, sieno attere. Gen. Diafulcìuìa n. gen. cf . Generi Tylomanti simile sed distinctum : corpore gra- ciliore, clypeo frontali angustiore, pronoto graciliore, lon- giore, ampliatione magis rotundata, minus distincta, meta- zona coxis anticis aeque longa, elytris angustioribus. femo- ribus anticis margine supero recto vix crenulato, tibiis an- ticis spinis externis 8 inter se subaeque distantibus. Lamina supraanalis rotundata, carinata. Cerci breves, conici. La specie tipica è : D. infumata n. sp. (/. Testaceo-fusca fusco marmerà ta. Elytra infamata, macula triangulari pone stigma alteraque minus distincta — 59 — ante apicem albidis, area costali in tertio apicali opaco- ferruginea. Alae infumatae, vena discoidali ad apicem far- cata, area costali ut in elytris in tertio apicali ferrugineo- opaca. Pedes nigro punctulati. Coxae anticae minute den- ticulatae. Femora antica intus fusco trifasciata. Articuli omnes tarsorum apice fusco, metatarsis annulo medio fusco. Long. corp. mm. 22 ; long. pron. 6 ; long, metaz. 4 ; long, elytr. 16. Un solo maschio da Sattelberg nel Golfo di Haon nella Nuova Guinea (Mus. Budapest). Gen. Calofulcinìa n. gen. c^ . Corpus gracile. Oculi valde prominentes. Clypeus frontalis angustus, margine supero medio valde arcuato. Ocelli magni, prominentes. Vertex 4-sulcatus, oculos haud superans, utrinque ad oculos vix tuberculato rotundatus. Antennae ciliatae. Pronotum gracile, coxis anticis aeque longum, sulco supracoxali profundo, ampliatione valde lata, angulis rotundatis, qua de re pronotum fere cruciforme, metazona quam prozona graciliore, carinata. Elytra longa membranacea, margine ciliato, area costali angusta venulis transversis parallelis, area discoidali laxe reticulata, venis obliquis basi et apice arcuatis. Alae hyaliuae. Femora an- tica gracilia, spinis discoidalibus 3, externis 4. Tibiae anti- cae extus spinis 7-8. Metatarsi postici articulis coeteris unitis duplo longiores. Abdomen gracile ; segmentis angulis posticis acute productis. La specie tipica è : C elegans n. sp. ^. Mellea, fusco marmorata. Antennae fuscae. Clypeus frontalis margine supero fere obtuse angulato. Metazona pronoti quam prozona duplo longior. Elytra abdomine lon- — 60 - giora, membranacea, venulis areae costalis infuscatis, stig- mate nigro, venis obliquis 3 basi et apice promiuentibus ibique infuscatis, venulis transversis areae discoidalis infu- scatis. Alae dilute flavescentes, venulis transversis areae costalis fuscis. Coxae auticae fusco trifasciatae, spinulis 4-5. Femora antica gracilia, margine supero nonnihil si- nuato, oblique trifasciata. Tibiae anticae extus spinis 7, ultima basali a coeteris magis remota. Pedes 4 postici fusco punctati et annulati. Articuli omnes tarsorum apice fusco, metatarsis annulo medio fusco. Long. corp. mm. 21 ; long, pron. 6 ; long, metaz. 4 ; long, elytr. 17. Un solo maschio da Limbang nel Golfo Huon nella Nuova Guinea (Mus. Budapest), C. viridula n. sp. (^ . C. eleganti simillima sed distincta : statura minore, clypeo frontali angustiore, margine supero medio rotundato, antennis flavo et fusco annulatis, pronoto breviore, metazona quam prozona haud duplo longiore, minus gracili, elytris viridi-olivaceis, iridescentibus, venulis transversis areae co- stalis tantum ad costam nigro punctatis, venulis omnibus areae discoidalis virido-flavis, haud infuscatis, alis hyaliuis dilute virescentibus, venulis uonnuUis areae costalis apicem versus infuscatis, pedibus anticis haud fusco-fasciatis, co- xis anticis spinulis 5-6 minoribus, femoribus anticis bre- vioribus, crassioribus, margine supero recto, tibiis anticis extus spinis 8 subaeque distantibus, pedibus 4 posticis mi- nus punctatis, magis virescentibus, femoribus et tibiis fusco 3-annulatis, Long. corp. mm. 17; long. pron. 4; long, me- taz. 2,5 ; long, elytr. 16. Due maschi da Moroka a 1300 m, sul mare nella Nuova Guinea meridionale orientale (Mus. civ. Genova). 61 — Gen. Oxyfulcinia n. gen. rf . Corpus gracile. Oculi prominentes. Clypeus frontalis nomiihil angastatus, margine supero medio arcuato. Ocelli magni, tuberculo ocelligero infero acuto. Antennae ciliatae. Vertex bisulcatus, margine supero medio valde excavato, utrinque conico producto. Pronotum gracile, ampliatione late rotundata, vix distincta, metazona coxis anticis aeque longa, gracili, compressa, carinata. Elytra angustissima, abdomine aeque longa, marginibus parallelis, margine an- tico ciliato, area costali angusta, irregulariter reticulata, area discoidali laxe reticulata. Alae hyalinae. Femora an- tica nonnihil dilatata, margine supero recto, vix crenulato, facie externa sparsim granulosa, spinis discoidalibus 3, ex- ternis 4, 2 basalibus magis approximatis. Tibiae anticae extus spinis 7, ultima ab apice a coeteris magis remota. Metatarsi postici articulis coeteris unitis multo longiores. Abdomen gracile, segmentis 2 ultimis angulis posticis acu- tis. Lamina supraanali magna, trapezoidea, carinata. Cerci breves, conici. Lamina subgenitalis magna stylis instructa. La specie tipica ed unica è : 0. exilis n. sp. (^ . Viridi-testacea. Spatium inter ocellos nigrum. Ely- trorum venae nigro punctatae, venulis nonnullis transversis infumatis. Alae hyalinae, iridescentes, area costali in di- midio apicali brunnea, opaca, vena discoidali pone medium furcata, fusco punctata, venis omnibus areae discoidalis apice infumato. Coxae anticae fusco marmoratae 4-5 spi- nulosae. Femora antica extus obsolete intus fusco 3-fasciata. Pedes postici graciles, flavescentes, geniculis fuscis : tarso- rum omnium articulis apice fusco. Long. corp. mm. 27 ; long. pron. 7 ; long, metaz. 5 ; long, elytr. 20 ; lat. elytr. 4. — (52 — Uu solo maschio da Sattelberg nel Golfo di Huon nella Nuova Guinea (Mus. Budapest). Geu. Profulcinia u. geu. Nel 1889 W e s t w o o d descrisse una specie dell' isola Dorei che egli chiamò variipennis e 1' ascrisse al gen. Mii- Sonia {Musonia variipennis AV e s t w o o d Rev. Mant. 1889, p. 31). Dopo di lui la specie non fu più ritrovata, e K i r b y nel suo Catalogo (p. 256) non conoscendola, ma nel tempo stesso, arguendo che non potesse appartenere al gen. Mu- sonia che comprende solo specie americane, credette di ascriverla dubitativamente al gen. Nanomantis. Di tale specie io ebbi la fortuna di trovare nelle collezioni del Museo di Ginevra, un maschio proveniente da Kapaur nella Nuova Guinea e che corrisponde molto bene a quello de- scritto daWestwood. Ho potuto per ciò constatare che esso non può ascriversi né al gen. Musonia ne al gen. Nano- mantis e quindi creai per questa specie il gen. Profulcinia^ il quale senza dubbio presenta affinità col gen. Nanoman- tis^ dal quale tuttavia differisce per avere il corpo più gra- cile, i tubercoli del vertice quasi nulli, 1' area costale delle elitre, almeno alla base, irregolarmente reticolata e non tra- versata da piccole vene parallele, i femori anteriori più gracili e il solco unguicolare posto, non verso la base, ma nel mezzo. La specie tipica di questo genere è dunque Musonìa va- riipennis Westw. Ma subito dopo questa AV e s t \v o o d descrisse un' altra specie che egli chiamò Musonia Gilolae, perchè proveniente dall' isola di Gilolo. Non conosco questa specie, ma dalla descrizione arguisco che appartenga quasi senza dubbio a questo gruppo delle Nanomantes e fra tutti gli altri ge- neri parmi più appropriato ascriverla al gen. Profulcinia. 63 Gruppo STENOMANTES. Il carattere peculiare della struttura delle elitre distin- tivo delle Nanomantes si ritrova spiccatissimo anche in questo gruppo. Da notarsi qui un fenomeno notevole di convergenza. Talune specie, specialmente quelle del gen. Ciulfina, per la forma del corpo, del pronoto, del capo, delle zampe, anche per 1' armatura stessa delle zampe anteriori hanno una grande somiglianza con le Liturgusae dell'Ame- rica tropicale, ma hanno 3 spine discoidali ai femori ante- riori e la struttura caratteristica delle elitre delle Steno- mantes. Si ha un fenomeno analogo a quei fatti di conver- genza che si notano tra talune specie di Marsupiali e quelli di altri gruppi di Mammiferi. Le Stenomantes si distin- guono dalle Nanomantes per avere 6 spine esterne alle tibie anteriori, di cui la 6."'^ verso la base più lontana dalle altre e la 5.''*^ e la 6.^^ più lunghe. A notarsi anche, ciò che converge anche con un simile carattere delle Liturgusae^ la presenza sui femori anteriori di una piccola fossetta dove, quando la zampa è chiusa, si alloga la spina apicale esterna delle tibie anteriori tra- sformata in una sorta di artiglio. Gen. FulCÌniOla n. gen. Saussure descrisse nel 1871 col nome di Nanomantis Snelleni (Mém. Soc. Genève, v. 21, p. 313, t. 7, f. 65, a, b) una specie delle Molucche che, a giudicare dalla forma del capo, del pronoto, delle elitre e sopratutto dell' armatura esterna delle tibie anteriori, deve senza dubbio essere af- fine al gen. Stenomantis, caratterizzato dalla struttura spe- ciale delle elitre, conformate come nel gruppo delle Nano- mantes e dall' avere 6 spine al margine esterno delle tibie anteriori, di cui l'ultima e la penultima verso la base più — 04 — lunghe delle precedenti e 1' ultima più lontana dalla 5."'. Dal genere Stenomantis tuttavia diflferisce per la forma appiattita e lamellare degli articoli dei cerei e per la la- mina sopraanale triangolare e molto lunga. Perciò è oppor- tuno fare di questa specie il tipo di questo nuovo genere. Gen. Ciulfiua n. gen. Tipo di questo nuovo genere è la specie di Rockhampton neir Australia descritta da Westwood col nome di Nano- mantis biseriata (Rev. Mant., 1889, p. 32) che Kirby (Cat. Orth. v. 1, p. 256) riferì al gen. Stenomantis. Nelle collezioni studiate trovai un maschio (Mus. Ber- lino) e una femmina (Mus. civ. Genova) di questa specie finora mai più ritrovata, e tre maschi (Mus. Berlino) di un' altra specie affine a questa, ma finora non conosciuta. Il gen. Ciulfina, a cui ascrivo queste due specie, è certo affine al gen. Stenomaìitis, ma ne dififerisce per avere il pronoto molto più corto e meno gracile, di cui la meta- zona è appena più lunga delle anche anteriori, ed i 4 fe- mori posteriori più corti, più ingrossati alla base e spinu- losi al di sotto : la lamina sopraanale è brevissima, tra- sversale, largamente arrotondata, mentre in Stenomantis è assai più lunga che larga. Dal gen. Fulciniola differiscono, tanto Ciulfina., quanto Stenomantis, per la forma dei cerei che in ambedue i generi sono gracili ed acuti. Oltre la specie tipica : C. biseriata dò qui la descrizione dell' altra specie : C. liturgusa n. sp. cf. C. biseriatae simillima sed distincta : statura minore, area costali elytrorum venulis transversis parallelis in- — 65 — structa, minus opaca. Long. corp. mm. 24 ; long. pron. 7,5 ; long, elytr. 12,5. Tre maschi da Capo York e Adelaide nell' Australia. Le specie del gen. Ciulfina sono quelle che più somigliano nell' aspetto alle Liturguse dell' America tropicale. Sottofam. PHOTININAE. Mantidi di dimensioni mediocri o grandi. Tibie poste- riori liscie. Femori anteriori con 5-6 spine esterne, 3-4 discoidali. Si dividono in quattro grappi : Coptopteriges, Photinae^ Oì'thoderellae, Irides. Gruppo COPTOPTERIGES. Mantidi di dimensioni grandi o discrete. Femori ante- riori con 3 spine discoidali, 5 esterne. Specie tutte proprie dell' America tropicale e meridio- nale. Talune specie, fatto assai strano, proprie dell' America si ritrovarono anche in Africa ! Gen. Coptopteryx Saus. C. affinis n. sp. cf . $ . Viridis. Pronotum (^ muticum, $ dense denti- culatum, ampliatione distincta, ovata, metazona coxis an- ticis breviore. Elytra (/ hyalina, ad basim areae costalis et inter venas radiales rufa. Alae (^ hyalinae. Elytra $ testacea. Coxae anticae plurispinosae. Spinae femorum an- ticorum apice nigro : spinae majores internae basi puncto rufo signatae. Long. corp. ^T mm. 55, $ 65 ; long. pron. cf 13, $ 20 ; long, metaz. pron. ^T 9,5, $ 13,5 ; lat. pron. e/ 4, $ 7,5; long, elytr. cf 39, $ 11. Anno XLVI. 5 — 66 - Una femmina ed alcuni maschi da Buenos Ayres, Bra- sile (Mus. Berlino), Uraguay (Mus. Firenze). Specie simile nella forma del prenoto a C. argentina ma distinta per le minori dimensioni e per la mancanza di vere macchie rossiccie alla base delle grandi spine interne dei femori anteriori. C. viridis n. sp. cf. $. Coptopterigi affini simillima sed distincta ; statura minore, pronoto angustiore, marginibus in $ magis spinulosis, elytris ^T brevioribus, coxis anticis magis spinulosis, lon- gitudine pronoti quam latitudine in $ saltem triplo, in (^ plus quam triplo longiore. Long. corp. mm. (^ 44, $ 52 ; long. prou. e/"' 12, $ 17; long, metaz. pron. cf 8. $ 12; lat. pron. cf 3, $ 5,5 ; long, elytr. cf 35, $ S. Bolivia, Buenos Aires (Mus. Berlino e Londra). C. gracilis n. sp. Coptopterix argentina Giglio-Tos. Boll. Mus. Torino, 1894, v. d. nu- mero 184, p. B. (f . 2 • ^- ^ii'idi similis sed distincta: corpore multo graciliore, pronoto graciliore, ampliatione parum distincta, marginibus dense sed minute denticulatis, coxis anticis spi- nulis nonnullis minimis instructis, femoribus anticis gra- cillimis. Long. corp. mm. ^f 54, $ 55 ; long. pron. (/ 16, $ 17,5 ; long, metaz. ^T $ 1'^^ ; lat. pron. cT 3,5, $ 4,5 ; long, elytr. ^ 40, ? 7,5. Un maschio da Candelaria Missione (Mus. civ. Genova) ed una femmina dal Chaco boliviano (Mus. Torino). C. parva n. sp. $ . Viridis. Pronotum breve, metazona coxis anticis bre- viore, ampliatione ovato-elongata, parum distincta, margi- — 67 — nibus prozonae antrorsum parum convergentibus, margini- bus metazonae denticulatis. Elytra brevia. Coxae anticae fortiter spinosae. Spinae femorum anticorum tantum apice nigro. Long. corp. mm. 41 ; long. pron. 12,5; long, metaz. 8,5 ; latit. pron. 4 ; long, elytr. 6,5. Una sola femmina dall' Argentina (Mus. Berlino). C. thoracoides n. sp. (^. $. Viridis. Pronotum elongatum, ampliatione oblon- go-ovata, marginibus in $ dentibus triangularibus armatis, in (^ muticis, metazona coxis anticis longiore. Elytra (^ abdoraine longiora, hyalina. Elytra $ infuscata, apice vi- ridi fasciato. Alae ^T infumatae, venulis transversis albidis, Coxae anticae fortiter spinosae, inter spinas majores spi- nulis nonnullis minoribus. Femora antica gracilia, margine supero sinuato, spinis omnibus tantum apice nigro, sed spina prima marginalis interna intus tota nigra. Long, corp. mm. (^ 57, $ 70; long. pron. ^f 16, $ 26; long, metaz. 11,5, $ 20; lat. pron. J" 4, $ 7; long, elytr. (f 41, $ 11. Una femmina da Asuncion nel Paraguay (Mus. Torino) ed un maschio da Montevideo (Mus. Berlino). Somigliante a G. thoracica Rehn ma più piccola e di- stinta per i caratteri su descritti. C. magna n. sp. 2 . C. thoracoidi similis sed distincta : statura multo majore, prouoto longiore, ampliatione latiore, ovata, di- stincta, spinis majoribus internis femorum anticorum intus totis nigris. Long. corp. mm. 88 ; long. pron. 33 ; long, metaz. mm. 25 ; lat. pron. 8 ; long, elytr. 15. Due femmine da Puerto 14 de Mayo (Mus. civ. Genova). Anche questa è assai somigliante a C. thoracica Rehn, — 68 — ma assai più grande e con tutte le grandi spine marginali interne dei femori anteriori nere. C. platana n. sp. $ . Viridis. Pronotum breve, latum, ampliatione ovata, distincta, plus quam dimidium pronoti occupante, margi- nibus minute denticulatis, metazona quam coxis anticis breviore. Elytra superne fusca, subtus nigra. Coxae anticae spinis longis remotis inter quas spinulis interpositis arma- tae. Femora antica margine supero recto : spinis internis majoribus intus nigris. Long. corp. mm. 48 ; long. pron. 16,5; long, metaz. 11; lat. pron. 6; long, elytr. 11. Una sola femmina da Montevideo (Mus. civ. Genova). C. spinosa n. sp. ? Coptopteryx Gayi Rbhn Proc. Ac. Philad, 1913, p. 291 (O $ Cha- cras de Coria. Potrerillos). cf. $ . C Gayi simillima sed. distincta: ampliatione pro- noti latiore, minus longa, magis distincta, metazona coxis anticis aeque longa. Long. corp. mm. ^f 58, $ 60 ; long. pron. cf 16, $ 18; long, metaz. cT 12, $ 13; lat. pron. cf 4, $ 6 ; long, elytr. c^ 42, $ 10,5. Due maschi e 4 femmine da Buenos Aires^ Porto Alegre (Mus. Berlino), Rosario S. Fé (Mus. Torino). C. Rehni n. sp. Coptopteryx Gayi Rbhn Proe. Ae. Philad, 1913, p. 290 (O $ Mendoza). (^. $ , G. Gayi similis sed distincta ; statura multo mi- nore, spinis metazonae pronoti valde longioribus, meta- zona coxis anticis aeque longa, ampliatione magis distincta, minus elongata. Long. corp. mm. 45 ^f, ? 46 ; long. pron. cT 12,5 $ 16; long, metaz. cT 8, $ 11,5 ; lat. pron. <:{ 3, $ 5; long, elytr. cT 30, $ 8. — 69 — Un maschio da S. Rosa (prov. Mendoza) nell' Argentina (Mus. Berlino) ed una femmina da Montevideo (Mus. civ. Genova). C. minuta n. sp. $ . G. Rehni similis sed distincfca : statura minore, pro- noto graciliore, ampliatione magis elongata, minus distincta, spinis metazonae brevioribus, spinis coxarum anticarum rarioribus, remotis. Long. corp. mm. 41 ; long. pron. 14 ; long, metaz. 10 ; lat. pron. 4 ; long, elytr. 8. Una femmina dal Chili (Mas. Londra). Gen. Brunneria Sauss. B. gracilis n. sp. (^ . $ . Viridis, gracilis. Pronotum gracile, retrorsum nonnihil ampliatum, marginibus metazonae dentibus trian- gularibus in (^ nigris armatis. Elytra $ minuta, liaud sese tegentia, subtus ad basim nigra. Elytra (^ angusta, hyalina, abdomine subaeque longa, area costali rufa sub- opaca. Alae (^ hyalinae, costa apicem versus rufescente. Coxae anticae dimidium metazonae pronoti superantes, mi- nutissime et remote spinulosae. Spinae omnes pedes anti- corum tantum apice nigro. Long. corp. ram. (^ 69, $ 67 ; long. pron. rf 21, $ 26; long, metaz. ^T 17, $ 20,5; long, elytr. cf 37, $ 6; long. cox. ant. ^ 12,5, $ 13. Tre maschi ed una femmina da Montevideo (Mus. civ. Genova e Berlino) e dal Paranà (Mus. civ. Berlino e Londra). B. longa n. sj). -f. 5. B. brasiliensi simillima sed distincta: statura majore, pronoto retrorsum magis dilatato, dentibus margi- — 70 — nalibus crassioribus, elytris 9 nigricautibiis, spina 1."' di- scoidali taatiim apice nigro, spina 2." discoidali apice et medio nigra. Long. corp. mm. cT $ 96 , long. pron. cT $ 34 ; long, metaz. cT "-^7, $ 26 ; long, elybr. e/* 46, $ 8 ; long, coxar. ant. (^ 16,5, $ 18. Un maschio dalla Bolivia e una femmina dal Matto Grosso (Mus. Berlino). Gruppo PHOTINAE. Mantidi di dimensioni mediocri o anche piccole. Femori anteriori con 5-6 spine esterne e 4 discoidali. Femori in- termedi più lunghi delle anche anteriori. Specie tutte del- l' America meridionale. Gen. Metriomantis Sauss. M. paraensis n. sp. 9 . Viridis. Pronotum ampliatione ovata, marginibus me- tazonae subtillime crenulatis. Elytra tota opaca, apice late rotundata, apicem segmenti 5 abdominalis attingentia. Alae hyalinae flavo tessellatae. Coxae anticae denticulatae. Spi- nae omnes femorum anticorum tantum apice nigro. Long, corp. mm. 44 ; long. pron. 14 ; long, metaz. 9 ; lat. pron. 5 ; long, elytr. 21 ; lat. areae cost. 4,5. Una sola femmina del Para (Mus. Berlino). Somigliante a M. ovata Saus. et Zehntner ma più grande, la dilatazione del pronoto meno ovale, 1' area discoidale delle elitre interamente opaca dentro le maglie. M. pilosella n. sp. (/. Viridis. Elytra et alae totae hyalinae. Femora antica intus punctis tribus nigris ante basim, spinis discoidalibus — 71 — totis nigris, spinis majoribus internis spinisque externis totis nigris basi nigro circumciuctis. Tarsi antici intus toti nigri. Pedes postici dense et lònge pilosi. Long. corp. mm. 40 ; long, pron. 13 ; long, metaz. 10 ; lat. pron. 3,5 ; long, elytr. 35. Un solo maschio dalla Guiana inglese (Imp. Bureau of Entomol. Londra). Questa specie sta fra M. pilosa Chop. e M. breviceps Stai. Ha in comune con M. pilosa i lunghi e densi peli ai piedi posteriori, sul mesosterno, metasterno e base dell'ad- dome : ne differisce per le dimensioni minori, le spine nere dei femori anteriori, la linea nera sulle tibie anteriori. Ha in comune con M. breviceps la linea nera sulle tibie anteriori, i cerchi neri alla base delle spine esterne dei fe- mori anteriori;, i tarsi anteriori interamente neri al di den- tro ; ma ne differisce, per avere lo spazio compreso tra ocelli non nero ma dello stesso colore del resto del capo, le spine esterne dei femori anteriori interamente nere, i piedi po- steriori pelosi. Gen. Fhotina Burm. Ph. laevis n. sp. ^ . Viridis. Margine? prozonae pronoti subparalleli, mu- tici, metazonae tenuiter denticulati. Elytra ovata, opaca, apicem segmenti 4 abdominalis vix superantia, area costali dimidium areae discoidalis latiore. Alae fiavae. Abdomen latum, fusiforme. Coxae antioae tenuiter denticulatae. Fe- mora antica immaculata, spinis omnibus tantum apice ni- gro. Long. corp. mm. 42 ; long. pron. 13 ; long, metaz. 9 ; lat. pron. 3,6 , long, elytr. 16 ; lat. areae -cost. 3,5. Due femmine da Theresopolis in prov. di Santa Caterina nel Brasile (Mus. Berlino). — 72 — Somigliante a Ph. vitrea, ma senza fascia nera sul ver- tice, i femori anteriori senza macchie, le spine tutte con la sola punta nera. Ph. gracilis n. sp. $ . Ph. laevi simillima sed distincta : statura nounihil minore, elytris longioribus apicem segmenti 5 abdominalis attingentibus, area costali breviore, dimidio areae discoi- dalis haud latiore, femoribus anticis intus puncto nigro basali alteroque ante sulcum ornatis, spinis majoribus in- ternis basi puncto nigro signatis, spinis discoidalibus spi- nisque 5 externis totis nigris. Long. corp. mm. 36 ; long, pron. 11; long, metaz. 8; lat, pron. 3; long, elytr. 17,5; lat. areae cost. 2. Una femmina da Theresopolis in prov. di Santa Caterina nel Brasile (Mus. Berlino). Gen. Paraphotina n. gen. cf. Corpus gracile. Oculi magni convexi. Clypeus fron- talis transversus, liumilissimus. Margines prozonae prenoti antrorsum subparalleli. Elytra hyalina, angusta. Alae hya- linae, area discoidali angusta, vena discoidali biramosa, Femora intermedia coxis anticis vix aeque longa. Lamina supraanalis transversa. Cerci longi, graciles. Sp. typ. Cardioptera reticulata Saus. Sebbene non conosca de visti la specie che Saussure descrisse con questo nome, tuttavia dalla descrizione risulta assai bene che si tratta di una specie assai affine a Ortho- derella ornata Gigl.-Tos. Ne differisce per avere il capo senza tubercoli sul vertice vicino agli occhi, questi più grandi e sporgenti assai. La brevità dei femori ci obbliga a separarla anche dal gen. Photina a cui la paragonò Saus- sure e a cui r ascrisse poi K i r b y. 73 Gen. Photinella n. gen. (^. $ . Gen. Photinae simillimum sed distinctum : area costali elytrorum cf subopaca, venulis parallelis irregula- riter ramosis instructa : area costali elytrorum $ irregu- lariter reticulata, ampliatione pronoti latiore, magis rotun- data. A gen. Metriomanti, dififert : area costali elytrorum cf subopaca, spinis externis femorum anticorum 5. Sp. typ. Pholina brevis Rehn. Deve appartenere anche a questo genere Metnomantis hiramosa Saus. che non possiede che 5 spine esterne ai femori anteriori, mentre sono 6 nel gen. Metriomantis. L' area costale delle femmine del gen. Photinella è retico- lata irregolarmente come nel gen. Metriommitis non attra- versata da moltissime nervature parallele, come è caratte- ristico del gen. Photina. Due altre specie sono da aggiungersi che qui descrivo, assai somiglianti a Ph. brevis. Ph. media n. sp. (-f. $. Viridis. Pronoti ampliatio lata, ovata, metazona coxis anticis breviore, disco pronoti in cf laevi, in $ spar- sim granulato, marginibus metazonae in (^ muticis, in $ subtillime denticulatis. Elytra in ^f longa, lata, hyalina, vena plicata ramos 3 emittente, in $ abbreviata, opaca, area costali dimidio areae discoidalis latiore, vena plicata ra- mos 2 emittente. Alae in (^ latae, longae, hyalinae, in $ abbreviatae, flavo tessellatae. Coxae anticae in $ minute denticulatae, in (^ subinermes, Femora antica intus punc- tis nigris ad basim femorum, ad basim spinae primae di- scoidalis, ante sulcum unguicularem nec non ad basim spi- narum maiorum ornata : in ^ spinis externis quoque basi - 74: — puncto nigro signatis. Long, corp, mm. (^ 36, $ 38 ; long, prou. (/ 10,5, $ 11 ; long, metaz. cf 7, $ 8 ; lat. pron. e/ 4, $ 4,5; long, elytr. d" 35, $ 19; lat. areae cost. cT 2, $ 4. Un maschio da Asuncion nel Paraguay e una femmina dal Paranà (Mus. Londra). Ph. magna n. sp. (^. Ph. media simillima sed distincta : pronoto longiore, metazona coxis anticis subaeque longa, ampliatione augii- stiore. Long. corp. mm. 45 ; long. pron. 13 ; long, metaz. 9 ; lat. pron. 4 ; long, elytr. 43. Un solo maschio da S. Pedro nel Paraguay (Mus. Torino). Gruppo IRIDES. Comprende il solo genere Iris, caratterizzato da 5 spine esterne e 4 discoidali ai femori anteriori. Lo scudetto porta nel mezzo due piccoli granuli. Le specie abitano le regioni circummediterranee, e l'Asia. Gen. Iris Saus. I. tiflisina n. sp. /. oratoriae simillima, sed distincta : statura nonuihil minore, elytris angustioribus, elytris ^ dimidio antico vi- ridi sub-opaco, alis ^T area discoidali viridi-citrina subo- paca, inter venulas transversas fusco maculata, alis $ area discoidali ochracea, nigro zig-zag maculata, apice citrino. Spinae internae majores femoram anticorum intus totae fascae ; lamina supraanali triangulari, apice rotundato. Long. corp. mm. ^f 33, $ 35-38; long. pron. ^ 10, $ 10,5-12 ; lat. pron. cT 3, $ 3,5-4; long, elytr. cf 26, $ 13- 16. Un maschio e due femmine da Tiflis (Mus. Ginevra). — 75 — Sottofara. ACONTISTINAE. Mantidi piccoli dell' America meridionale. Tibie anteriori con numerose spine al margine esterno ma non erette, bensì procumbenti e molto vicine 1' una all' altra. Femori ante- riori con 5 spine esterne e 3 discoidali. Gen. Acoutista Burm. A. festae n. sp. A. concinna GiaLio-Tos Boll. Mus. Torino, v. 13, n. 311, p. 16. (^ . Viridis vel flava. Pronotum breve. Elytra hyalina, area costali opaca, stigmate fusco, maculis duabus subar- cuatis fuscis in dimidio apicali areae discoidalis. Alae hya- linae, area costali ochraceo opaca, fascia lata fusca pone medium areae discoidalis cum fascia arcuata infumata mar- ginem posticum alarum includente confluente, apice extremo fusco. Pedes concolores. Long. corp. mm. 15 ; long. pron. 4 ; long, elytr. 14. Un maschio da Valle del Santiago nell' Ecuador (Mus. Torino). Dedicata al dott. Enrico Festa che la raccolse durante una sua esplorazione nell' Ecuador. Molto somigliante a A. maroniensi, descritta recentemente da 0 h o p a r d, ma ne differisce per avere 1' apice delle ali bruno, ed i ginocchi delle zampe posteriori concolori e non neri. A. minima n. sp. rf. Minuta, viridis. Elytra hj^alina, area costali viridi opaca ; stigmate fusco ; area discoidali basi et macula ante apicem infumatis. Alae area costali fere tota, dimidio ba- — re- sali areae discoidalis, ima basi areae analis ochraceo-opacis ; macula pone medium areae discoidalis fusca ; fascia arcuata in area anali ad marginera posticum infumata. Long. corp. mm. 13 ; long. pron. 3,5 ; long, elytr. 9,5. Un maschio dalla Columbia (Mus. Berlino). A. Bolìvarii n. sp. $ . Viridis. Elytra dimidio antico opaco, hyalino, ante apicem maculis 2 infumatis. Alae apice oblique truncato, area discoidali et basi areae analis flavo-opacis, fascia marginali postica infuraata. Long. corp. mm. 23 ; long, pron. 6 ; long, elytr. 14. Una femmina dall'Alto Amazoni (Coli. Bolivar). Molto somigliante a A. aurantiaca Burm. ma l'apice delle ali troncato obliquamente. Sottofam. SIBYLLINAE. Comprende specie interessanti molto varie nella forma del corpo. Femori anteriori con 4 spine esterne, 4 discoi- dali ; tibie anteriori con 6-8, talora 11 spine esterne. Ca- rattere comune: una fossetta posta presso il margine esterno inferiore dei femori anteriori tra la 1.'^ e la 2."' spina mar- ginale esterna. In questa fossetta, quando la zampa è chiusa, si alloga la spina apicale esterna delle tibie ante- riori che in questa sottofamiglia è assai più sviluppata e forma quasi un artiglio esterno. Questo carattere si riscon- tra anche nel gruppo Stenomantes della sottofam. Irido- pteriginae, proprie dell'Oceania. Si dividono in vari gruppi : Liturgusae, Dactylopteriges, Caìirides, Leptomantes, Gonatistellae, Compsomantes, Para- spheìidales, Mojangae, Sibyllae, Mellierae. 77 Gruppo LITURaUSAE. Caratteri : metazona del pronoto senza tubercoli nella sua parte anteriore, sommità del vertice con un tubercolo arrotondato presso gli occhi, lamina sopraanale grande. Femori anteriori con 4 spine esterne, 4 discoidali. Tibie anteriori con 6-8 spine esterne. Abitanti l'America tropicale. Gen. Liturgusa Saus. L. peruviana n. sp. $ . Olivacea, fusco marmorata. Caput magnum ; tuber- culis ad oculis elevatis, rotundatis. Pronotum marginibus in metazona minute denticulatis, disco granuloso. Elytra lata, a basi ad apicem ampliata, apice late rotundato, oli- vacea, maculis fuscis adspersa, ad stigma fasciam tran- sversam formantibus. Alae fuscae, area discoidali fusciore, area anali subtillime hyalino tessellata. Coxae ant. testaceae, macula nigra basali in margine antico signato. Femora antica intus testacea, linea nigra media signata, spinis internis nigris, foveola inter spinas 1.'' et 2.* externis nigra. Tibiae ant. extus spinis 7 armatae, sexta ab apice longiore. Pedes postici nigro annulati. Metatarsi postici quam arti- culis coeteris unitis longiores. Lamina sopraanalis lata, semicircularis. Long. corp. mm. 38; long. pron. 11,5; long, metaz. 8,5; lat. pron. 4; long, elytr. 24. Una sola femmina dal Perù. (Mus. Londra). L. parva n. sp. $ . Minuta, olivacea, fusco conspersa. Pronotum breve, latum, fusco marmoratum. Elytra abdomine nonnihil lon- — 7S — giora, fusco-ferrnginea, apice rotundato, area costali ve- nulis transversis rectis parallelis paucis et inter se remotis iustructa. Alae infumatae, Pedes nigro annulati, meta- tarsi postici articulis coeteris unitis lougiores, area externa femorum anticorum tantum serie granulorum obsoletorum instructa, tibiae anticae extus spinis 8 arraatae. Long. corp. mm. 21,5; long. pron. 6.5; long, metaz. 4,5; lat. pron. 3; long, elytr. 16,5. Una sola femmina dal Brasile (Mus. Berlino). Specie somigliante a L. annulipes Serv. ma distinta so- vratutto per il pronoto in proporzione più corto e più largo e per l'area costale delle elitre attraversata da poche nervature appena oblique, distanti fra di loro in modo che le maglie comprese sono quasi quadrate. Gruppo DACTYLOPTERIGES. Specie proprie dell'Africa tropicale, dove rappresentano le Liturgusae dell' America. Femori anteriori con 4 spine esterne, 4 discoidali, la 3." solamente spostata verso l'esterno, tibie anteriori con 8 spine esterne, ma la 6." non più lunga della 5." ; la lamina sopraanale stretta, trasversale. Gen. Fhloeomantis n. gen. (^. $. Corpus robustum. Caput pronoto latius, oculis prominentibus, clypeo frontali distincte transverso, mar- gine supero medio in $ arcuato producto, utrinque sinuato, in r^ margine supero in medio subsinuato, vertice trun- cato, utrinque profunde sulcato, inter sulcos et oculos in tuberculum rotundatum elevato. Pronotum elongatum, supra coxas rotundato ampliatum, dehinc antrorsum marginibus laminatis, in ^ integris in $ crenulatis, modice gradatim angustatum, retrorsum pone coxas subito constrictum dehinc gradatim ampliatum, margine postico medio bituberculato. — 79 — Elytra abdomine longiora, area costali pone medium gra- datim oblique attenuata, ramo apicali venae radialis ante- rioris antrorsum incurvato et in apicem elytri desinente, vena radiali posteriore apice longe furcato. Alae infumatae vena prima longitudinali areae analis apice longe furcata. Coxae anticae in utroque sexu minute denticulatae. Pe- mora postica sulco unguiculari pone medium sito, spinis marginalibus externis praeter spinam apicalem 4 extror- sum vergentibus, spinis discoidalibus 4 quarum prima se- cunda et quarta in seriem rectilinearem dispositis, tertia extrorsum nonnihil remota, fovea distincta ante spinam primam marginalem externam sita. Spinae tibiarum antica- rum extus 7, praeter spinam apicalem, intus 11. Femora 4 postica spina geniculari instructa. Lamina supraanalis bre- vis transversa late rotundata. Cerci longi, graciles, conici, longe pilosi. Species typica : P. orientalis Wern. P. orientalis Wern. Liturgousa orientalis Wbrner Jahresh. Wilrtemb. Ver. 1906, p. 372. Theopompa af. angusticolUs Brunn Mitt. Mus. Hamburg, v. 18, 1901, p-Ail-C""^ Ì}oSXi^, Dactylopteryx flexuosa Werner Ber. Senckenb. Gas. 1908, p. 39 (Q) — (nec Karsch). Due femmine da Mhonda nell'Africa orientale tedesca e da Tete nell'Africa orientale portoghese ed un maschio da Mhonda (Mus, Berlino). Altre località : Africa orientale tedesca, Usambara, Dar- es-salam (W e r n e r). Questa specie venne dapprima descritta come una Li- turgousa da Werner il quale più tardi credette di rife- rirla alla specie : Dactylopteryx flexuosa^ facendo rilevare come le forme orientali sieno più grandi che quelle occi- dentali. Ma in realtà le due forme sono ben distinte anche — 80 — genericamente, sebbene abbiano una certa somiglianza. La forma del torace soprattutto e delle elytre è in queste due specie affatto differente. Sotto il nome di Dactylopteryx Jlexuosa "Werner comprese un maschio del Camerun che veramente appartiene a questa specie occidentale, e due femmine dell'Africa orientale che invece sono proprie di questo genere che ho creduto opportuno di separare. Gruppo GONATISTELLAE. Rappresentante in Australia dello Gonatisiae proprie dell'America tropicale. Si distingue per la mancanza di tubercoli al vertice presso gli occhi, le elitre più acute, tibie anteriori con 8-9 spine esterne, la lamina sopraanale, stretta trasversale. Comprende un solo genere ed una sola specie. Gen. Gonatìstella n. gen. (^. Corpus gracile. Caput pronoto latius, oculis rotun- datis prominentibus, summus vertex ad oculos haud tuber- culatus. Pronotum depressum, coxis anticis aeque longum, marginibus prozonae subparallelis, metazona pone coxas nonnihil angustata. Elytra hyalina, lata, elliptica, apice nonnihil acuto, area costali lata, reticulata. Alae hyalinae vena discoidali ramosa. Femora antica spinis externis 4. Tibiae anticae extus spini 8-9, 6." longiore. Lamina supra- analis transversa, angusta. Cerci longi, graciles. Spec.typ. Theopompa nigropicta Westwood B,ev. Mant. 1889, p. 29, t. 2, f. C). — Australia. Questa specie rappresenta le Gouatiste dell'America per la forma del pronoto e per essere le elytre ialine nel ma- schio. Ne differisce sopratutto per avere 8-9 spine alle — 81 — tibie anteriori e la lamina sopraanale non triangolare ma stretta e trasversale. Gruppo CALIRIDES. Specie dell'Asia orientale e del Madagascar. Vertice con tubercolo arrotondato presso gli occhi, elitre con 1' area costale attraversata da nervature parallele, ali colorate, femori anteriori con 4 spine esterne, 4 discoidali, tibie anteriori con 6-7 spine esterne, la 6.^ più lunga, lamina sopraanale trasversale. Gen. Liturgusella n. gen. Corpus gracillimum. Caput latum oculis prominentibus. Clypeus frontalis angustissimum, margine supero arcuato. Summus vertex transversus, band productus, tuberculo obtuso juxta oculos instructus. Pronotum gracillimum, coxis anticis longius, carinatum, marginibus in prozona subparal- lelis, ampliatione vix distincta, metazona quam prozona valde longiore. Elytra abbreviata, opaca, area costali venulis tran- sversis instructa. Alae minutae, obtusae; vena discoidali sim- plice. Femora antica gracilia, spinis 4 externis, 4 discoida- libus instructa. Tibiae anticae extus spinis 7, 6.^^ longiore. Femora 4 post, basi incrassata. Metatarsi postici articulis coeteris unitis duplo longiores. Abdomen angustum, fusi- forme. Lamina supraanalis angusta, transversa, truncata. Cerci conici. Sp. typ. Liturgusa malagassa Saussure et Zehntner Hist. nat. Madagascar, Orth. 1895, v. 1, p. 157, t. 9, f. 31. Questo genere si distingue dal gen. Liturgusa Saus. so- prattutto per la forma del pronoto, la struttura e la forma delle elitre e delle ali, e per la lamina sopraanale, grande e triangolare nelle vere Liturguse americane, corta invece e trasversale in questa specie. Anno XLVI. 6 — 82 — Gen. Caliris n. gen. Clypeus frontalis transversus saltem duplo et dimidio latior quam altior, margiuatus, margine supero utrinque sinuato medio acute angulato. Vertex super oculos elevatus, antice 4 sulcatus, sulcis intermediis sursum evanidis, sulcis laterali- bus in occipitem perductis, profundis, tuberculis duobus ro- tundatis elevatis ad oculos intus limitantibus. Oculi parum prominuli. Ocelli minuti. Prouotum supra coxas ampliatum antice et postice gradatim attenuatum, prozona carinis a sulco antrorsum divergentibus instructa, metazona carinu- lata. Elytra lata, apice quam basi latiora, apice late obli- que rotundato-truncato, area costali lata, vena mediastina venis radialibus inter se remotis. Alae laete coloratae, sub- opacae. Coxae anticae margine infero minute denticulato, sulcato. Femora antica spinis discoidalibus 4, in seriem intus incurvam dispositis, spinis marginalibus externis 4, longis, gracilibus, acutis, armata. Tibiae anticae intus spi- nis 15, extus spinis 6 longis, gracilibus acutis armatae, spina prima basali externa longiore. Metatarsi longi, gra- ciles, cylindrici. Lamina supraanalis distincte transversa, brevis, triangularis. Cerci cylindrici, graciles, longiusculi, apicem abdominis haud vel vix superantes. Species typica : C. Wlasoni Westw. Sebbene affine al gen. Iris per la disposizione delle spine discoidali dei femori, per la forma del pronoto, e per le ali colorate, tuttavia questo genere per molti altri carat- teri se ne distingue nettamente. C. elegans n. sp. $ . C. Masoni similis sed distincta; statura nonnijiil mi- nore, elytris diffuse cynnabarino indutis plagiis subcallo- — 83 — sis apicalibus destitutis, venis radialibus venaque ulnari apioem versus obliquis, subrectis ; alis area discoidali ma- cula minuta nigra, alteraque magna laete cynnabarina, area anali macula nigra irregulari, interrupta, alteraque auran- tiaca ornata, alis elytrisque abdomine brevioribus, coxis anticis minutissime spinulosis, intus serie granulorum mi- nutorura instructis. Long. corp. ram. 35 ; long. prou. 8,5 ; lat. pron. 3 ; long, elytr. 18. Una sola femmina da Deli in Sumatra (Mus. Berlino). Gen. Gilda nov. Clypeus frontalis transversus, duplo latior quam longior, marginatus, margine supero utrinque sinuato medio rotun- dato producto. Vertex oculos superans, utrinque ad oculos tuberculo subelevato rotundato intus sulco profundo limi- tato instructus. Oculi parum prominuli. Ocelli minuti. Pro- notum supra coxas ampliatum, antrorsum gradatim atte- nuatum, retrorsum subito angustatum, in medio metazonae gracilius, dehinc retrorsum nonnihil ampliatum, marginibus denticulatis, prozona carinis a sulco divergentibus subob- soletis instructa, metazona pone medium carinato-com- pressa. Elytra lata, apice late rotundato, area costali ve- nulis transversis parallelis pectinata, vena mediastina veni- sque radialibus inter se remotis, vena radiali anteriore ad apicem, vena radiali posteriore cum ramo unico, venaque ulnari anteriore simplici subito transverse versum margi- nem posticum incurvatis zonas tres latas limitantibus. Alae ad apicem colorate, vena discoidali simplici. Coxae anticae margine infero sulcato extus et intus spinuloso. Femora antica spinis discoidalibus 4 in seriem incurvam dispositi^, spinisque marginalibus externis 4 longis, gracilibus, acutis armata. Tibiae anticae intus spinis 13, longiusculis, extus spinis 6 longis, gracilibus, acutis, spina basali longiore, armatae. Metatarsi longi, graciles, cylindrici. Lamina su- — 84 — praanalis transversa triangularis, acutissima, apicem versus cariuato compressa. Cerci lougi, graciles. Species unica : G. suavis n. sp. Questo genere è senza dubbio affine al gen. Caliris, so- pratutto per 1' armatura dei piedi anteriori, caratterizzata dalle 4 lunghe spine gracili esterne dei femori anteriori e dalle 6 esterne delle tibie anteriori. Curiosa è tuttavia la armatura delle anche anteriori le quali, come nel gen. Ca- liris, sono solcate lungo il margine inferiore, ma mentre in quello delle due creste limitanti il solco, solo quella esterna è munita di qualche piccola spina, mentre quella interna non porta che una serie di granuli, nel gen. Gilda invece anche la cresta interna è armata di piccole spine come 1' esterna, cosi che il margine inferiore delle anche anteriori risulta armato di una doppia serie di spine, seb- bene assai minute. Il pronoto è però assai più gracile che nel gen." Caliris ed è cosi ristretto a metà circa della me- tazona che pare quasi peduncolato e con la parte anteriore dilatata assume la forma di clava. Ma sopratutto le elitre meritano di essere minutamente descritte, per la disposizione tutta peculiare che assumono le nervature. Le vene principali : mediastina, radiale ante- riore e radiale posteriore, sono, come nel gen. Caliris di- sgiunte e visibilmente distanti fin dalla base. La mediastina decorre quasi diritta fino all' apice della costa ed è con- giunta al margine da numerose nervature trasversali pa- rallele. La radiale anteriore decorre diritta fin presso l'apice poi si biforca e d' un tratto i due rami si incurvano quasi ad angolo retto verso il margine posteriore dove terminano. La vena radiale posteriore è biforcata molto presso la base e dei due rami il primo, 1' anteriore, decorre parallelo alla vena radiale anteriore fino a un quarto circa dall' aj)ice, poi, come già dicemmo della vena radiale anteriore, d' un — es- tratto s' incurva ad angolo retto e finisce sul margine po- steriore. Altrettanto fa il 2.° ramo a metà circa dell' elitra, e cosi si comporta pure la vena ulnare anteriore. Così che r area discoidale dell'elitra, assai larga, è percorsa trasver- salmente da 4 nervature che la dividono in tre zone molto larghe. Da queste nervature trasversali partono poi dal- l' una e dall' altra parte numerosissime nervature parallele dapprima, che poi nel mezzo di ogni zona, intrecciandosi, formano un reticolato irregolare ma assai fitto. G. suavis n. sp. 5 . Viridis. -Pronotum marginibus minute denticulatis. Elytra lata, abdomine breviora, apice late rotundato, laete viridia, area costali dimidio basali hyalino, area discoidali fasciis tribus transversis latis pallide virescentibus ornata. Alae pallide virescentes area discoidali areaque anali ad apicem macula aurantiaca praeapicali, intus macula nigra semilunari, extus macula rosea marginata. Spinae pedum anticorum apice nigro. Spinae externae femorum anticorum in latere externo-postico basi puncto nigro dehinc vitta fusca siguatae. Tibiae anticae intus ad apicem maculis duabus nigris signatae. Metatarsi antici in dimidio basali intus atri. Articuli omnes tarsorum anticorum apice nigro fasciato. Long. corp. mm. 40 ; long. pron. 14; long, metaz. pron. 10 ; lat. pron. 4,5 ; long, elytr. 18,5. Una sola femmina raccolta a Limbang in Borneo nel novembre 1910 (Mus. Sarawak). Graziosissima specie facilmente riconoscibile per le due macchie che stanno contigue all' apice dell' ala, 1' una nel- r area discoidale, 1' altra nell' area anale. Le due macchie sono uguali e ocellari formate cioè da una grande macchia pupillare di un bel color giallo-aranciato, circondata dalla parte interna basale da una macchia semilunare nera e da quella esterna apicale da una fascia semiluuare di un bel — 86 — roseo-violaceo. Le tre fascie chiare delle elitre corrispon- dono alla parte mediana delle zone comprese tra le voie trasversali, a quella parte dove vi è il reticolo irregolare ; quivi le elitre diventano quasi pellucide, mentre sono di un bel verde opaco tutto intorno alle vene trasversali, cosicché le fascie chiare si alternano con altre di verde più scuro ed opaco. Le macchie piccole nere all' apice delle tibie anteriori verso l' interno si trovano 1' una alla base della spina apicale interna, 1' altra alla base dell' artiglio terminale. Gruppo COMPSOMANTES. Le Compsomanti non comprendono che tre specie, rappre- sentanti, per cosi dire, delle Liturguse nell'Arcipelago della Sonda e delle Molucche. Presentano una certa affinità con qualche genere delle Gonypetinae ma ne differiscono sopra- tutto per la struttura delle elitre e delle ali che ricordano un po' quelle delle Liturguse e per la forma robusta e per la brevità delle zampe intermedie e posteriori. Anche la forma del torace, sebbene ricordi un po' quella di certe Gonypetinae, in realtà è ben differente. Questo gruppo comprende il genere Compsomantis di cui si conoscono finora due specie : C. crassiceps Haan e C. se- mirufula Westw. di Giava e Borneo. Una terza specie, C. tumidiceps Boi., ho creduto oppor- tuno separarla nel genere Opsomantis che qui descrivo. Gen. Opsomantis nov. gen. (^f. $. Gen. Compsomanti affine genus sed distinctum : elytris ^ abdomine breviora, opacis, alis in utroque sexu opacis, apice subtruncato tibiis anticis extus spinis 7, ul- tima ab apice a coeteris magis remota. — 87 — La specie tipica è quella delle Filippine, descritta da B o 1 i V a r (Ann. Soc. esp. Hist. nat., v. 19, 1890, p. 303) sotto il nome di Compsomantis tumidiceps, la medesima che poi K i r b y ridescrisse come specie nuova sotto il nome di Humbertiella (?) Brunneri dell' isola Lombok (Ann. Nat. Hist., 7 ser., v. 13, p. 83). Da questa località provengono appunto gli esemplari dei due sessi da me esaminati. Devesi poi osservare che la specie ritenuta da Saus- sure come Micromantis {Compsomantis) crassiceps Haan (per errore egli scrisse crassipes) non è la crassiceps Haan ma la tumidiceps. Egli difatti accenna alle 7 spine esterne (nel gen. Compsomantis sono 9) alle tibie anteriori ed alla 7^ più allontanata dalle altre, caratteri distintivi di questa specie dalla crassiceps. Gruppo LEPTOMANTES. Gen. Leptomautis n. gen. Nelle ricche collezioni inviatemi in studio dal Museo di Berlino trovai il tipo della specie che Burmeister de- scrisse col nome di Mantis {Thespis) albella. (Handb. Ent. V. 2, 1838, p. 533) specie che Saussure riferì al gen. Miopteryx e K i r b y dubitativamente al gen. Nanomaìitis. Tale specie, insieme ad altre ad essa molto somiglianti e, a quanto pare dal numero che ne osservai, assai comuni nelle isole della Sonda e vicine, non appartiene invece a nessuno dei due generi suddetti, ma deve essere collo- cata in un genere apposito che io chiamo Leptomantis, ca- ratterizzato dal corpo gracilissimo, scudetto frontale stret- tissimo col margine superiore curvo nel mezzo, il pronoto molto gracile con la dilatazione appena accennata, la me- tazona più lunga che le anche anteriori, le elitre larghe che si dilatano dalla base all' apice, con 1' area costale attra- versata da numerose venette parallele, le ali ialine e la - 88 — vena discoidale arcata e ramificata, le anche anteriori inermi, i femori anteriori molto gracili, col solco ungui- colare situato nel mezzo, 4 spine esterne gracili e 4 discoi- dali di cui la prima posta dal lato interno della seconda, 7 spine esterne alle tibie anteriori, la 6." più lunga della 6.^, la 7.'^ pure lunga ma allontanata dalla 6.'\ ima fossetta tra la 1." e la 2.'* spina esterna dei femori anteriori, dove si alloga la spina apicale esterna delle tibie. Piedi poste- riori gracili e lunghi: i metatarsi posteriori quasi il dop- pio degli altri articoli presi insieme. Oltre Mantis albella^ che ne è la specie tipica, apparten- gono a questo genere anche la Miopterijx lactea Saus. (Mitt. schweis. ent. Ges. n. 3, 1870, p. 237), la Musonia hilineata Westw. (Rev. Mant. 1889. p. 32) la quale è sinonima di Miopteryx lactea ; la Musonia fragilis Westwood (Rev. Mant. 1889. p. 31) e due altre specie : L. sumatrana e L. indica che qui descrivo. L. sumatrana n. sp. (/". L. albellae simillima sed distincta ; pronoto utrinque linea nigra longitudinali interrupta signato, elytris brevio- ribus, venix spuriis nullis, laxissime reticulatis. Long. corp. mm. 25; long. pron. 9,5 ; long, elytr. 16. Due maschi da Sumatra (Mus. Berlino). L. indica n. sp. (^. $ . Z. albellae similis sed distincta : statura majore, clypeo frontali latiore margine supero parum arcuato, pro- noto utrinque ad marginem nigro tenuissime lineato, ely- tris latioribus, in $ lactescentibus, laxe reticulatis, trochan- teribus anticis extus puncto nigro minuto signatis. Long, corp. mm. ^ 30, $ 34; long. pron. ^ 10, 5 12; long, elytr. ^ 23, $ 26. — 89 — Un maschio ed una femmina da Sikkim (Mus. Calcutta) ed un altro maschio da Darjeling. (Mus. Londra). Gruppo PARASPHENDALES. Specie dell'Africa tropicale. Il maschio molto più gracile della femmina che è robusta e forte, ma con le elitre e le ali abbreviate. Vertice senza tubercoli. Femori anteriori con 4 spine esterne, 4 discoidali. Elitre ialine nel maschio, opache nella femmina. Gen. Farasphendale Schult. P. affinis n. sp. cf. P. agrioninae simillima, sed distincta : statura non- nihil graciliore, prozona pronoti denticulis nonnullis margi- nalibus minutis instructa, elytris abdomine valde longiori- bus, alis area costali rosea, apice nigricante. $ . P. agrioninae simillima sed distincta : statura minore vitta arcuata atra supra ocellos, capite angustiore, pronoto breviore, elytris brevioribus, membrana anali infumata, hyalino reticulata, alarum area anali subtillime hyalino- tessellata, vena prima longitudinali simplici. Long. corp. mm. (^ 36, $ 52 ; long. pron. (^' 11, $ 20 ; long, metaz, pron. cf 8, $ 14,5; long, elytr. ^21, ? 19. Due maschi e quattro femmine da Merca e da Af-goi nel Benadir (Mus. Torino e Mus. civ. Genova), P. scioana n. sp. 5 , Pulvo-testacea. Clypeus frontalis margine supero recto. Pronotum etiam in raetazona granulosura marginibus den- ticulis raris concoloribus armatis. Elytra apicem segmenti 4 abdominalis attingentia, fulva unicoloria, area costali pel- — 90 — lucida, area discoidali pellucida nonnihil rufo induta, mem- brana anali hyalina. Alae fulvo-liyalinae. Prosteruum con- color. Coxae anticae intus fusco obsolete bifasciatae, spinis 4 intiis concoloribas nec non spinulis nonnullis interpositis armatae. Femora antica margine supero obsolete fusco tri- fasciato, spinis tribus primis discoidalibus spinisque majo- ribus internis intus totis nigris. Pedes 5 postici unicolores, fulvo-testacei. Long. corp. mm. 38 ; long. pron. 16 ; long, metaz. pron. 11; long, elytr. 17. Due femmine dal lago Hardin e dalle rive del Cabenna nello Scioa (Mus. civ. Genova). P. ghindana n. sp. cT P. agrioninae similis sed distincta : clypei facialis margine supero toto atro marginato, clypeo frontali ad marginem superum toto transverse atro vittato, prozonae pronoti disco granuloso, marginibus denticulis nonnullis armatis, elytris abdomine multo longioribus, dimidio antico areae discoidalis fulvo-flavesoente, fascia hyalina transversa in regione stigmatis nulla, alarum area costali fulvo-flave- scente, apice haud infuscato, prò- meso- et metasternis in- fuscatis, coxis anticis Inter spinas 4 validiores, intus atras, spinis nonnullis lougiusculis armatis, femoribus anticis intus distincte fusco bifasciatis, femoribus 4 posticis tantum an- nulo pallido praeapicali fasciatis. $ . A foemina P. agrioninae distincta: clypeis frontali et faciali ad marginem superum atro fasciatis, metazona pro- noti granulis nonnullis adspersa, dentibus marginalibus pronoti validioribus, nigris, elytris longioribus apicem seg- menti tertii abdominalis superantibus, fuscis, area costali eburnea, fascia transversa media in area discoidali- sub-obso- leta, fascia apicali nulla, alarum area anali haud hyalino tessellata, unicolori, venis fuscioribus, prò- meso- et meta- sternis infuscatis. Long. corp. mm. ^ 36, $ 60 ; long. pron. — 91 — cT 13, 2 24,5; long, metaz. pron. J 9, $ 18; loug. elytr. cT 30, $ 28. Un maschio raccolto tra Bohotle e Berbera ed una fem- mina da Ghinda (Mus. civ. Genova). Mentre sulle elitre del maschio dello due specie prece- denti la fascia longitudinale lungo il margine anteriore dell' area discoidale, formata dalle nervature oblique longi- tudinali affumicate, è visibilmente interrotta da una fascia ialina ed iucolora trasversale nella regione dello stigma, in questa specie tale fascia non è bruna ma fulva e con- tinua senza interruzione alcuna fino all' apice dell' elitra. P. africana n. sp. ^. $ . P. minori similis sed distincta : spinis majoribus coxarum anticaruqa intus pallidis, haud nigris, statura ma- jore, pronoti marginibus (^ muticis, elytris J^ fascia hya- lina instructae, area costali hyalina, alarum (^ area costali flavescente, pronoti $ disco magis granuloso, elytris $ lon- gioribus, fasciis pallidis magis distinctis, alarum $ area costali sanguinea, areae discoidalis apice flavescente, area anali venulis transversis hyalinis dense tessellata. Long, corp. mm. 1 i i 1 cf? d"? ^5 <^? ^$ cT? c/? ( -* "e ci 1 'li cT? e/? <^$ ^? d"? c^S c^? 16 21 1 22 23 2 24 O ' 25 5 26 ^ f 28 1 29 30 31 2 1 1 — 1 — 4 — 1 — 1 — 2 1 1 1 — 1 — 4 — 8 t- 2 : 2 _ 1 ( , 1 ! t 1 6 7 J^ 1 10 ;^ 13 O IG 18 21 23 25 \ 27 — 1 1 1 1 — 1 — — 2 — 1 1 — 5 — — 3 8 1 1 1 3 6 — 5 — 1 — 1 1 — 1 — 2 1 1 2 3 2 3 — 3 1 1 2 1 — 1 — — 1 4 — 2 1 1 — 3 — 1 — 1 — — 1 1 — 1 — ] , 3 6 2 n g If. J 21 22 25 26 — — — 1 2 — 1 2 3 1 1 1 1 — — « — 125 e 1 ^ 9 5 ti o si yÀ ^ o co .e c5 r. S ^ ? 1 — 1 — 1 — 1 — — 1 1 — — 1 1 — — 126 — ì -§ • >■ co ■ e .0 so d Ni 0 '■e so Si ó m •2 i .0 0 0 1 ^S , dà rispettivaraente le figure del capo col pronoto, visti dal di sopra, del capo visto dal davanti e di un piede anteriore visto dal di dentro. Sebbene tali figure non siano accom- pagnate da una descrizione, ma solamente sieno indicate dalla dicitura che serve a dare spiegazione della tavola, e nella quale si trova indicato per 1' appunto che le suddette figure si riferiscono a Gonypeta fuliginosa Thunb. tuttavia le figure sono cosi eccellenti che, fra le collezioni avute in esame dal Museo di Ginevra, potei riconoscere una fem- mina corrispondente esattamente ad esse e proveniente dal- l' India interiore. Ora è certo che questa femmina è specificatamente ben differente per vari caratteri da quella che trovai determi- nata dal B r u n u e r come Gonypeta fuliginosa. Queste dif- ferenze consistono sovratutto nella forma dello scudetto frontale, schiettamente trasversale in quella indicata da Wood-Mason, parabolico invece e col margine supe- riore fortemente arcato in quella designata da B r u n n e r, nella forma del pronoto la cui dilatazione è distintamente angolata nella prima, arrotondata nella seconda, nelle anche anteriori più finemente spinose nella prima, più fortemente nella seconda. Ma di questi caratteri non parla natural- mente il Thunberg, ragione per cui non si può giudi- care quali dei due abbia colpito esattamente nella deter- — 157 - minazione. Stando le cose in questi termini ho creduto più opportuno ritenere come Gonypeta fuliginosa la specie rite- nuta tale da AV o o d - M a s o n, sia perchè precedente al- l' altra, sia perchè accompagnata da figure che permettono di riconoscerla con sicurezza, sia perchè questa determina- zione è stata già accolta da K i r b y nel suo Catalogo, e sia ancora perchè il T h u n b e r g nel descrivere la sua specie attribuisce ad essa il carattere : ahdomen ovaUini, carattere senza dubbio troppo vago, ma che ad ogni modo meglio si addice alla specie del Wood-Mason piutto- sto che a quella del B r u n n e r, la quale ha un addome che più esattamente si direbbe fustfonne. Cosi stando le cose la specie del Brunner è finora sconosciuta e perciò la descrivo, come specie nuova : 2 . G. imnctatae simillima sed distincta : capite latiore, clypeo frontali parabolico, tuberculis verticis juxtaoculari- bus majoribus, pronoto latiore, prozona tumesceute, meta- zona medio sulcata, marginibus magis denticulatis, amplia- tione magis rotundata, disco pronoti magis granuloso, tar- sorum articulis apice vix infuscatis. Long. corp. mm. 25 ; long. pron. 6 ; long, elytr. 6. Gen. Bimantis n. gen. Sotto il nome di Ameles malaccana Rehn (Pr. Ac. Phi- lad. 1903, p. 703) descrisse una specie del Siam che per vari caratteri deve formare il tipo di un nuovo genere. Essa non può entrare nel gen. Ameles perchè la lamina sopraanale è ben differente da quella che caratterizza que- sto genere, ed anche perchè il primo articolo dei tarsi po- steriori è assai più lungo di quanto si osservi nel gen. Ame- les. Del resto è noto che le specie di questo genere non si estendono fino a quelle lontane regioni dell' Asia. La specie suddetta è piuttosto assai affine al gen. Gony- peta dal quale tuttavia deve essere separata perchè, men- - 158 — tre iu Gonypeta lo scudetto frontale è semicircolare, in A. malaccana è invece, sebbene assai alto, visibilmente più largo che alto, col margine superiore leggermente e dolce- mente, non fortemente arcato. Inoltre, mentre *in Gonypeta il pronoto si restringe poco in avanti ed all' indietro della dilatazione, in A. malaccana invece la dilatazione è più larga e con i lobi largamente arrotondati e la prozoua, ma sopratutto la motazona, si restringono fortemente, cosi che la parte ristretta posteriore della metazoua è più stretta della parte anteriore della prozona. Ho creato pertanto per tale specie il gen. Bimantis, di cui è tipo B. malaccana Rehn. Gen. Arnienìola n. gen. (/. $ . Gen. Gonypetae affine genus sed distinctum : cly- peo frontali alto sed trans verso, duplo latiore quam altiore, margine supero minus fortiter arcuato : arapliatione pronoti lata, lobis rotundatis, metazona quam prozona paulo lon- giore, elytris (^ angustioribus, brevioribus, abdomine $ multo dilatato, suborbiculare ; tibiis anticis spinis esternis 11 (haud 9). A. laevis n. sp. (-f . $ . Fulvo-brunnea. Margines pronoti in (^ teres, in $ minute denticulati. Elytra rf abdomen superantia, infu- mata, stigmate nec non maculis nonnullis pallidis, venis nigro strigatis. Elytra $ pronoto aeque longa, opaca, late ovata. Alae ^f nonnihil infumatae. Metatarsi antici in $ nigri, in ^ apice nigro. Articuli tarsorum omnium apice nigro. Lamina supraanalis triangularis aequilatera. Long, corp. mm. ^ 20, $ 22 ; long. pron. cf 5, $ 7 ; long, elyt. cf 16, ? 7. Un maschio ed una femmina da Ceylon (Mus. Berlino). — 159 Gen. Dimantis n. gen. Sotto il nome di Mantis (Oxt/pilus) punctata, Haau de- scrisse il maschio di una specie di Giava che figurò nella tav. 17, f. 13, ed a questa medesima specie e quindi sotto lo stesso nome descrisse e figurò (tav. 17, f. 12) una fem- mina che egli credette la femmina di quella stessa specie. Ora, fra le collezioni del Museo di Berlino io ebbi occa- sione di trovare an maschio ed una femmina che portano la determinazione di 31. punctata Haan. Determinazione fatta forse da Burmeister e perfettamente esatta stando alle figure di Haan, in quanto che, sia il maschio, sia la femmina vi corrispondono esattamente. Ma dall'esame di questi due esemplari subito mi sono convinto che appartengono in realtà a specie diverse, e che la vera femmina del maschio di Mantis punctata non è quella creduta tale da Haan, ma un'altra ben diflferente. Nella vera femmina di M. punctata, ora Gonypeta pun- ctata, conosciuta già da Saussure (Mém. Soc. Genève, V. 23, p. 30) ma da questo creduta uguale a quella di Haan, lo scudetto frontale è fortemente arcuato e semicircolare come nel maschio : le tibie anteriori hanno 9 spine esterne come nel maschio e 1' addome è fusiforme ed i segmenti crescono perciò di larghezza fin verso il mezzo per dimi- nuire poi gradatamente verso l'apice : inoltre tutti i se- gmenti dorsali hanno il margine posteriore diritto. I me- tatarsi posteriori sono un po' più corti che gli altri articoli presi insieme. Invece nella 5 figurata da Haan lo scudetto frontale è decisamente trasversale cioè per lo meno quattro volte più largo che alto, ed il margine superiore è un po' si- nuato da ambe le parti e arcato solo nel mezzo : le tibie anteriori portano solamente 6 spine esterne e 1' addome è — 160 — piuttosto fatto a clava, giacche si dilata gradualmente vesso l'apice, dove poi bruscamente è tronco, come si rileva bene dalla figura 12 di H a a n. Inoltre i segmenti 5 e 6 dorsali sono nel mezzo un po' rilevati e presentano una profonda insenatura arrotondata nella quale stanno allogati gli altri segmenti ridotti piccolissimi, precisamente come si vede indicato nella figura citata. I metatarsi posteriori sono in questa un po' più larghi che gli altri articoli presi insieme. Conviene dunque per la specie Mantis punctata Haan, conservare questo nome specifico al maschio, primo descritto, e dare un nuovo nome alla femmina. Siccome poi i carat- teri differenziali dei due hanno un valore non solo speci- fico ma generico ho dovuto creare questo nuovo genere Dimantis per quella femmina da distinguere, in omaggio alla memoria di Haan, col nome di Dimantis Haani. Gen. EumautiS n. gen, (-f. Caput latum. Oculi rotundati, valde prominentes. Clypeus frontalis transversus, margine supero obtuse angu- lato. Ocelli magni. Antennae moniliformes, apicem versus ciliatae. Summus vertex transversus, lobis juxtaocularibus rotundatis haud elevatis. Pronotum coxis anticis paulo bre- vius, ampliatione lata, lobis rotundatis, in medio sita, pro- zona gibbosa, metazona nonnihil depressa, carinata : sulco transversali profundo. Elytra longa, parallela, subhyalina, maculata : margine antico ciliato, area costali venulis tran- sversis obliquis nec non irregulariter reticulata, vena me- diastina a radiali remota. Alae vena discoidali biramosa. Pedes robusti. Femora antica dilatata, margine supero vix arcuato, sulco unguiculari pone medium sito, spinis discoi- dalibus 4, externis 4, inter quas margine crenulato. Tibiae anticae extus spinis 9. Metatarsi postici articulis coeteris unitis multo longiores. 161 E. assamica n. sp. (/. Testacea. Olypeus frontalis uiger,, margine supero te- staceo. Antennae nigrae. Pronoti discus et margines lae- ves. Elytra sordide h3'alina undique fusco nubeculosa pun- ctata et maculata : venis longis nigro strigatis. Alae leviter infumatae apicem versus sparsim fusco punctatae. Coxae anticae muticae. Femora antica intus nigro marmorata. Tibiae anticae nigro triannulatae. Metatarsi omnes dimidio apicali fusco, coeteris articulis apice fusco. Long. corp. mm. 30 ; long. pron. 7 ; long, elytr. 25. Un solo maschio dal Silhet nell'Assam (Mus. Grinevra). Gen. Gimantis n. gen. Affine al gen. Eumantis ma distinto sopratutto per avere 10 scudetto frontale a margine superiore arcato nel mezzo, sinuato ai lati, la dilatazione del pronoto meno larga e con i lobi più largamente arrotondati, i piedi meno robusti, le tibie ant. con 11 spine esterne. La specie tipica è Gonypeta Authaemon Wood-Mason (Proc. As. Soc. Bengal., voi. 61, 1882, p. 26). Più tardi B r u n n e r (Ann. Mus. Genova, v. 33, 1893, p. 66, t. 2, f. 20) descrisse maschio e femmina di questa medesima specie sotto il nome di Iridopteryx marmorata. 11 nome proposto da Wood-Mason ha la priorità. Questa specie, se è assai affine al gen. Gonypeta, da cui tuttavia differisce per vari caratteri, è certamente molto lontana dal gen. Iridopteryx, a cui 1' ascrisse il Brunner. Le Iridopteriginae hanno 3 spine discoidali e non 4. Gen. Elmantis n. gen. La specie descritta da Saussure col nome di Gonypeta Trin- comaliae (Mitt. schweiz. ent. Ges., v. 3, 1869, p. 63. — Mém. Anno XLVI. 11 — 162 — Soc. Genève, voi. 21, 1871, p. 52) nell' aspetto generale somiglia molto a G. piinctata Haan, ma ne differisce per molti caratteri non solo di valore specifico ma anche ge- nerico, ragione per cui credo opportuno creare per essa questo nuovo genere. Questi caratteri sono : forma dello scudetto frontale decisamente trasversale e col margine superiore arcato nel mezzo, ma sinuato sotto le antenne ; il pronoto più depresso, più largo, con i lobi della dilata- zione più arrotondati, ed il disco della metazona percorso nel mezzo nella sua parte anteriore da un solco nel quale sta una fine carena ; sullo stesso disco due altri solchi ot- tusi r attraversano in modo da delimitare 4 tuberosità ot- tuse ; i femori anteriori assai più larghi, col margine supe- riore decisamente arcato, e con le 2 prime spine esterne verso la base molto vicine l'una all'altra : le tibie anteriori con 10 spine esterne e 8 interne : i metatarsi posteriori assai più lunghi che gli altri articoli presi insieme : la lamina sopraanale più corta. La specie tipica di questo genere, E. Trincomaliae, è passata di poi inosservata a B o 1 i v a r che descrisse sotto il nome di Gonypeta vicina una specie che, a mio parere, è identica a quella, e da K i r b y che non la menziona nel suo Catalogo. Per contro nelle collezioni avute in esame ho trovato esemplari che, sebbene sieno somigliantissimi a E. Trinco- maliae, tuttavia, specialmente i maschi, ne differiscono tal- mente che ho creduto opportuno farne una nuova specie che chiamerò : E. lata n. sp. (/. $ . E. Trincomaliae. simillima sed distincta : statura nonnihil majore, margine supero clypei frontalis miuus arcuato, elytris, marginibus haud parallelis, a basi ad api- cem ampliatis, area discoidali inter maculas fumosas, puu- — 163 — ctis infumatis plurimis conspersa. Long. corp. mm. ^^ 23 ? 25; long. pron. teri/A' per la forma della tig. 5 che egli ritenne, non come nuischio, ma come femmina, ed alla quale diede il nome nuovo di P. confusus. Tanto West wo od (^Kev. Mant. 188i\ p. lì quanto Iv i r b y i^t^'at. Ort., v. 1, p. 288, 28i>ì accettarono senz'ai- — 109 — tro le idee di S a u s s u r e, anzi Kirby elevò a iliouità di genere anche il sottog-euere rarairidopteri/x, ma nessuno di questi e, a quanto mi risulta, nessun altro di poi co- nobbe queste forme per altra via che per le ilescrizioni e le figure di H a a n, molto jirobabilmente perchè si tratta di forme rare. Io però ebbi la fortuna di trovare fra lo collezioni del Museo di Sarawak, inviatemi in studio dal Custos di quel Museo, sig. Moulton, tre individui che mi permettono di chiarire esattamente le cose riguardo a (questo curioso ed interessante genere. Questi 3 esemplari sono 1 maschio adulto, 1 femmina adulta, 1 femmina allo stato di ninfa. Ora quest' ultima, per la forma dei lobi caratteristici del- l'addome e le elitre e le ali rudimentali, corrisponde esat- tamente alla fig. 4 di H a a n ; la femmina adulta cor- risponde altrettanto esattamente alla iig. B, che H a a n credette maschio. Quanto al maschio adulto è tanto somi- gliante alla femmina che non ò dubbio ohe si tratti della stessa specie. Haan errò quindi nel ritenere come maschio l'esem- plare che invece era femmina, cosa che del resto risulta dalla figura stessa, e nel ritenere come adulto l'esemplare della fig. 4 che invece è una ninfa di femmina, ma Saus- sure errò nel credere che le due forme appartenessero a due sottogeneri diflfereuti. Per queste ragioni il gen. ìlaania ha ragione di essere e ne è tipo IL ìobiceps Haan, ma il gen. Parairìdopteryx diventa sinonimo di Ilaania, e la specije P. confusus Saus. sinonima di Haania lohiceps Haan. Questo genere è molto affine al gen. Astape Stiìl, creato per la specie A. de^iticoUis (Handl. Svensk. Ak. v. 4, 1877, n.'' 10, p. 65) per una specie di cui non conosceva la loca- lità d'origine. Ma siccome si tratta di generi affluissi mi è molto probabile che la j)atria di Astape denticollis siano le isole della Sonda, patria delle specie del gen. ìlaania. — 200 — Questi due generi rappresentauo iu quelle regioni orien- tali dell'Asia le Oligonicinae dell'America, perchè, sebbene molto diverse per la forma del corpo, tuttavia presentano il caratteristico lobo all' apice delle anche anteriori, e le spine dorsali alle tibie anteriori. Perciò credo opportuno fare per questi generi il gruppo delle Haaniae nella sottofamiglia delle Oligonicinae. Il maschio vero di Haania lohiceps è somigliantissimo alla femmina, ma ha le spine ed i tubercoli del capo e del prenoto meno accentuati, e le elitre più lunghe, traspa- renti. Nelle collezioni dell'Imperiai Bureau of Entomology in- viatemi gentilmente in studio dal British Museum trovai un esemplare maschio delle Filippine appartenente a que- sto stesso genere, assai somigliante al maschio di Haania lohiceps, ma tuttavia specificamente distinto, che qui descrivo come specie nuova. H. philìppina n. sp. (/. Olivacea, ocellis antennisque nigris. Vertex medio serie duplici granulorum instructus. Margines pronoti mi- nute et remote denticulati. Elytra vitrea, iridescentia, abdo- mine multo longiora, area costali fusco maculata, area di- scoidali basi macula fusca, venis longis sparse nigro punctatis. Pedes postici nigro annulati. Alae hyalinae margine antico et apice fusco maculatis. Long. corp. mm. 17 ; long. pron. 5; long. elyt. 20. 201 — PROCESSI VERBALI DELLA SOCIETÀ ENTOMOLOGICA ITALIANA RESOCONTI DI ADUNANZE Adunanza del 13 Febbraio 1915. Presidenza del Prof. Daniele Eosa. Si legge il verbale della seduta precedente e, preso nota che il socio sig. Carlo Minozzi fu presentato dal Presidente e dal socio Cavanna e non dal Prof. Porta che non appartiene alla no- stra Società, il verbale viene approvato. Il Prof. Stefanelli scusa la sua assenza per indisposizione. Il March. Bargagli dà notizia della fase a cui è arrivata la pra- tica per la lapide al Raddi ed avverte che il Sen. Mazzoni ha dettato l'epigrafe. Il socio Dodero, cui si unisce il March. Bargagli presentano il nuovo socio Rag. Cesare Mancini ; la proposta è approvata al- l'unanimità. Il Presidente ritiene opportuno che nel redigere la lista dei soci da stamparsi nel « Bullettino » si aggiunga il ramo speciale di studi di cui si occupano ed invita il Segretario ad inviare ai soci una circolare in proposito. Lo stesso Presidente comunica che per cura del Dott. Baldas- seroni, del Dott. Bartolini-Baldelli e del Conte Passerini è stata fatta una ricca raccolta di crostacei della costa del mar toscano, specialmente di Castiglioncollo, ed invita i convenuti a prenderne — 202 - Il Dott. Baldasseroni presenta infine due es. di Pachygrapsus marmoratus di Viareggio con diversi commensali (Briozoi, Mi- tili, ecc.). La seduta è quindi tolta. Il Segretario Vinto: 11 Presidente A. Senna D. Rosa. Adunanza del 18 Dicembre 1915. Presidenza del Prof. Daniele Rosa. Il Segretario legge il verbale della Adunanza precedente clie viene approvato e comunica una lettera del Prof. Stefanelli che si scusa di non poter intervenire alla seduta per indisposizione. Il Presidente prega il Segretario di inviare a nome dei soci al Prof. Stefanelli, auguri di pronta guarigione. Il Marcii. Bargagli propone di dare il benvenuto al Dott. Bal- dasseroni ritornato dal servizio militare in Libia ; si approva. Lo stesso March. Bargagli ricorda la morte dell'insigne ento- mologo francese H. Pabre, del quale rileva l'importanza e la ge- nialità dell'opera scientifica e propone d'inviare alla Soc. Entom. di Francia, della quale il defunto era socio onorai'io, le condo- glianze del nostro Sodalizio. Dietro invito del Presidente il March. Bargagli formula il seguente indirizzo : « La Soc. Entom. Italiana riunita per la prima volta dopo la morte di Henri Fabre, invia alla Società Entomologica di Fran- cia insieme ai sentimenti di ammirazione per l'illustre estinto, le più vive condoglianze ». Il Segretario è invitato a trasmettere l' indirizzo in questione. Si comunica pure la morte di Ch. Kerrem.ans, Presidente della Società Entom. del Belgio, avvenuta il 10 Ottobre scorso. Si convalida la nomina a socio del Dott. Gennaro Teodoro e su proposta del Presidente e del Dott. Granata è eletto socio il Dott. Giuseppe Golosi. Il Segretario riferisce sul « Bollettino » in corso di stampa e comunica la proposta del Vice Presidente Prof. C. Emerj' di pub- blicare nel prossimo volume un suo lavoro monografico sulle For- — 203 — miche d'Italia e di stamparne un determinato numero di copie a parte che col titolo più generale di Fauna entomologica Italiana e come inizio di una serie di lavori consimili potrebbero essere messi in commercio a parte. Il Presidente fa notare l'opportunità di redigere lavori sulla fauna italiana ed esprime il desiderio che altri soci specialisti continuino l'iniziativa del Prof. Emery. Si delibera intanto di far stampare gli estratti della monografia sulle Poi'miche italiane in numero di 100 esemplari, lasciando al criterio del Segretario di stabilire, per i lavori consimili che poti-anno essere in seguito presentati, l'entità della tiratura. Il Dott. Verity mostra una serie di Lycaenae che fin' ora sa- rebbero state ascritte alla specie coridon Poda, mentre egli ri- tiene che una parte di esse ne sia specificatamente distinta. Egli dice di avere rivolto la sua attenzione a questo gruppo avendo osservato che sui Poggioni (600 m.) e nel Pian di Mugnone, nei dintorni di Firenze, questa Lycaena sfarfallava una prima volta nel Giugno, poi ai primi d'Agosto e nuovamente verso la fine del mese ; non essendo possibile ammettere che tre generazioni si susseguissero cosi rapidamente e essendo poi ben noto che in altre località montane esiste una sola generazione ai primi d'Ago- sto, al Verity nacque il sospetto che anche a Firenze dovesse esistere questa specie ad una sola generazione e che le altre due dovessero ascriversi ad un'altra specie con due generazioni. Un esame accurato di 700 esemplari toscani ha confermato piena- mente quest'ipotesi, rivelando differenze strutturali spiccate e costanti. Il confronto con le razze italiane e d'altri Paesi ha poi permesso di farne due gruppi ben distinti per gli stessi carat- teri, percui sembra logico ammettere l'esistenza di due specie, che verranno descritte nel Bullettino della Soc. Ent. di Francia. Quella ad una generazione comprende il tipico coridon di Poda, l'altra dovrà chiamarsi arragonensis Gerh., perchè la razza più anticamente descritta, che ne faccia parte, è appunto questa, spagnola ; un'altra è la rezniceki Bartel di Liguria, a cui in senso largo pertiene pure l'insetto di Firenze, ma esso per vari carat- teri distintivi merita il nome di fiorentina Vrty ; la seconda ge- nerazione poi offre in tutte le razze delle differenze notevoli e potrà essere distinta col nome di altera Vrty. Lo specchietto — 204 — seguente illustra brevemente le due specie in tutte le regioni a cui si estendono : corìdon Poda [ '^P'^^nina Z. I apennina Z. ^ superapenmna Vrty. \ graeca Riihl. / «/'"«"''^« ^rty. L. corion Poda l hispana H. S. «'^2/"'»" Vrty. i albicane Bdv. ' cori/rfoni'wsH.S. caucasica Lad. arragonensis Gerii. ^, ,. „ , \ altera Vrty. V / f or entina vrty. I ,' rezniceki L. arragonensis ' . , . V / . , .^ aitera Vrty. ,nL r, X TT ^ resniceki } rezniceki <, (aerh.) Vrty. Bj^^tel \ ( rezniceki ) I [ meridionalis Tutt. ', constanti Eev. . • \ •,. . xr x ^ reuerainj Vrty. marginata-viridescens Tntt. Il Dott. Baldasseroni mostra una collezione di insetti da lui fatta durante la sua permanenza in Libia e i convenuti si con- gratulano per il ricco materiale ch'egli ha potuto radunai'e mal- grado il faticoso servizio militare. Il presente processo verbale è letto ed approvato seduta stante. Il Segretario Visto : Il Presidente A. Senna D. Rosa. — 206 — Elenco dei Soci della Società Entomologica Italiana 1. S. M. Vittorio Emanuele III Re d' Italia. Roma. 2. Andreini Dott. Gap. Alfredo. Tergine (Arezzo). 3. Angaissola di S. Damiano Conte Amilcare. Parco Marghe- rita, 104. Napoli. 4. Andreucci Dott. Arnolfo. Lari (Pisa). 5. Badanelii Prof. Dante. R. Liceo Dante, via della Scala. Fi- renze. 6. Brolemann Mr. Henry. Pau, Basses Pyrènées (Francia). 7. Baldasseroni Dott. Vincenzo. Via Romana, 19. Firenze. 8. Balducci Prof. Enrico. Via Romana, 19. Firenze. 9. Bargagli March. Piero. Piazza S. Maria sopr' Arno. Firenze. 10. Bartolini-Baldelli March. Dott. Carlo. Via dei Benci, 22. Fi- renze. 11. Bernardi Prof. Ilio. Scuola Tecnica. Castiglion Fiorentino (Arezzo). 12. Bezzi Prof Mario. Via Pio Quinto, 3. Torino. 13. Borelli Dott. Cav. Alfredo. R. Museo Zoologico, Palazzo Ca- rignano. Torino. 14. Camerano Prof. Senat. Lorenzo. R. Museo Zoologico, Palazzo Carignano. Torino. 15. Carruccio Prof. Antonio. Museo Zoologico, R.Università. Roma. 16. Cavanna Prof. Cav. Guelfo. Via degli Artisti, 13. Firenze. 17. Cecconi Prof. Giacomo. R. Scuola Forestale. Cascine, Firenze. 18. Golosi Dott. Giuseppe. Via Romana, 19. Firenze. 19. Corsini S. E. Tommaso. Piazza del Prato. Firenze. 20. Della Beffa Dott. Giuseppe. Via Goito, 3. Torino. 21. Dequal-Baldasseroni Dott. Lidia. Piazza Indipendenza, 2. Firenze. — 206 — 22. Dodero Agostino (Socio perpetuo). Via Venti Settembre, 28-9. Genova. 23. Ducke Dott. Adolfo. Museo Goeldi. Caixa postai 399. Para (Brasile). 24. Emery Prof. Carlo. R. Università. Bologna. 25. Falzoni Dott. Adolfo. Riva Reno, 61. Bologna. 26. Franceschini Prof. Felice. Via Monforte, 14. Milano. 27. Gragliardi Ing. Aldo. Via Mazzini, 15. Torino. 28. Garavini Dott. Giorgio. Cattedra Ambulante di Agricoltura. Siena. 29. Gestro Prof. Cav. Raffaello. Direttore del Museo civico di storia naturale. Genova. 30. Giglio Tos Prof. Ermanno. Stazione Biologica. R. Università Cagliari. 31. Ghigi Prof. Cav. Alessandro. Istituto Zoologico. R. Univer- sità. Bologna. 32. Granata Dott. Leopoldo. Via Romana, 19. Firenze. 33. Grandi Dott. Guido. R. Scuola Superiore di Agricoltura. Por- tici (Napoli). 34. Grassi Prof. Senat. Battista. Istituto di Anatomia comparata, R. Università. Roma. 35. Griflfini Prof. Achille. R. Liceo Berchet. Milano. 36. Halenke Leopoldo. Biella. 37. Heyden (von) Mayor Luca. Schlosstr. 54. Bokenhein (Fran- coforte s. Meno). 38. Luigioni Cav. Paolo. Via Mui'atte, 66. Roma. 39. Mancini Rag. Cesare. Corso Ugo Bassi, 4. Genova. 40. Mella Arborio Conte Carlo. Vercelli. 41. Mendes d'Azevedo Candido. S. Telmo, 21. Tuy (Spagna). 42. Minozzi Carlo. Via Colmbo, 8 int. 9. Genova. 43. Monticelli Prof. F.Sav. Istituto Zoologico. R. Università. Napoli. 44. Porter Prof. Carlo. Direttore del Museo di Santiago (Cile). 45. Querci Orazio. Macerata. 46. Rangoni March. Giuseppe. Via Farini, 3. Modena. 47. Ronchetti Dott. Vittorio. Piazza Castello, 1. Milano. 48. Rosa Prof. Dott. Daniele. R. Istituto Zoologico. Via Ro- mana, 19. Firenze. 49. Rossi Adolfo. Casella postale 496. Roma. — 207 — 50. Rostagno Comm. rortunato, Consigliere alla R. Corte dei Conti. Roma. 51. S. A. I. Salvatore Arciduca di Lorena. Villa Zindis. Trie- ste p. Muggia (Austria-Ungheria). 52. Senna Prof. Angelo. Via Romana, 19. Firenze. 53. Serragli Nob. Avv. Carlo. Via Parione, 18. Firenze. 54. Silvestri Prof. Filippo. R. Scuola Superiore d' Agricoltura. Portici (Napoli). 55. Solari Ferdinando. Via Venti Settembre, 41. Genova. 56. Stefanelli Prof Cav. Pietro. Via Pinti 57. Firenze. 57. Teodoro Dott. G-ennaro. Istituto Zoologico. R. Università. Padova. 58. Tirelli Dott. Cav. Adelchi. Capo Sezione Divisione G-enerale Debito Pubblico. Roma. 59. Tosi Dott. Alessandro. La Scorticata. Rimini. 60. Turati Conte Comm. Emilio. Piazza S. Alessandro, 4. Milano. 61. Verity Dott. Roger. Via Masaccio, 36. Firenze. 62. Verrai Gr. H. Esq. Sussex Lodge. Newmarket (Inghilterra). 63. Zavattari Dott. Edoardo. Museo Zoologico, Palazzo Carignano. Torino. INDICE DELLE MATERIE CONTENUTE NEL VOLUME DELL' ANNO QUARANTASEESIMO A. Griffinl — Note sopra altri Grillacridi dell' Indian Mu- seum di Calcutta P(^ff- S C. Bartolini-Baldelli. — Alpheus cristidigitus S. Bate pescato per la prima volta nel Mediterraneo . '. » 23 L. Granata. — Nuove specie di Ostracodi (Diagnosi pre- liminari) * 2" E. GiGLio-Tos. — Mantidi esotici » 31 E,. Verity. — Contributo alle ricerche sull' epoca di com- parsa dei lepidotteri allo stato di completo sviluppo. » 10!' R. Verity. — Le variazioni geografiche della " Lycaena coridon „ Poda nell' Italia centrale » 128 E. GiCtLio-Tos. — Mantidi esotici » 134 Processi verbali della Società Entomologica Italiana. . . » 201 Elenco dei Soci della Società Entomologica Italiana. . . ^> 205 Indice delle materie contenute nel volume dell' anno qua- rantaseesimo * 20J ESTRATTO DALLO STATUTO La Società Entomologica Italiana, fondata nel 1869, si compone di un numero illimitato di Soci : gli italiani e gli stranieri possono egualmente appartenervi. I Soci sono di tre categorie: Soci onorari, effettivi e studenti. I primi vengono eletti a maggioranza di voti dall'Assemblea generale; i secondi pagano una tassa annua di lire quindici (15); i Soci studenti pagano una contribuzione di lire dieci (10) e dopo tre anni divengono Soci effettivi. La tassa annuale è dovuta alla Società nel 1.° trimestre d'ogni anno. I Soci effettivi che pagheranno in una sol volta lire duecento (200) diventano soci a vita. Soci morosi del pagamento di più anni sono radiati dall' albo della Società. Tutti i Soci ricevono le pubblicazioni della Società. L'accettazione dei lavori da pubblicarsi spetta al Comitato residente. Gli autori delle memorie ricevono gratuitamente 50 copie a parte ; deside- randone un numero maggiore le possono avere ai seguenti prezzi: Per 4 pagine . . Per 8 pagine (mezzo foglio) . . . , Per 12 pagine - Per 16 pagine (un foglio) . . . . , Per ogni foglio di 16 pagine in più , CO P» I E 50 75 100 Lire Lire Lire 2,50 2,75 3 — 3- 3,50 4 - 3,50 4,25 5 — 4 — 5,— 6 — 3,50 3,75 4 — N. B. — Nei detti prezzi e compresa una copertina semplice. La copertina stampata e le altre modificazioni {come scompaginazione, doppia nu- merazione, carta più fine ecc.) sono d'ora innanzi a tutto carico degli autori. Agli autori delle memorie pubblicate nel Ballettino compete ogni re- sponsabilità delle opinioni e fatti esposti. I Soci effettivi residenti nel Regno possono consultare i libri della bi- blioteca sociale, purché ne rilascino ricevuta ed assumano a loro carico le spese d' invio. «3^ \ N^ / V c>i^^ &r.v .V^^ 4x -^ '■I' -^^ \ .6^ ; % 4 5^ ^'V Ul- '^^ e/ '^.> ^^ > \ 4 ^o .-^" v--' 'Q \, .^ .^^ ^^- ,;rrrv-T>'.- ^"■' '^-^ ^^ s-' '<'/ ^ ^^^ if^ %. .^^' .' CN' ...Il II ;iiiMiii viy-. .y? iilill'llr' il Mi ri!'' iipiiiiìililii!? fri il ',p"" ' li-iM I ÌSl li iiv il ! l'iin li iiiK