.V "Bo'-'^'v^ ^"v'W HARVARD UNIVERSITY LIBRARY OF THE MUSEUM OF COMPARATIVE ZOOLCOY """ '"" iiniiiiiiiiiiiiiiii t n I min m i mi Gennaio 1889. Fascicolo IH. BULLETTINO MENSILE ACCADEMIA GIOENIA DI SCIENZE NATURALI IN CATANIA col RESOCONTO DELLE SEDUTE ORDINARIE E STRAORDINARIE e Sunto delle Memorie in esse presentale ( NUOVA SERIE ). • JATAxMIA TIPOGRAFIA C. GALATOL/V 18S9. nmnmiummiiMiijiiiii 1111,1 iiiiitiiiiiinimiiiiMii, MTrnTTrrrrriìTTiTTTTrrmm INDICE DELLE MATERIE contenute nel presente fascicolo RENDICONTI ACCADEMICI Verbale della seduta del 20 Gemiaic 1889 Pag. 1 Libri pervenuti in cambio all' Accademia » 1 SUNTI DELLE MEMORIE Animali parassiti dell' uomo in Sicilia — Memoria del D.r Salvatore Ca- landruccio ........... » 6 Primo Catalogo della Biblioteca appartenente all'Accademia Gioenia — Atti e pubblicazioni di Società, Accademie, Istituti scientifici etc. , na- zionali e stranieri {continuazione) » 11 Gennaio 1889. Fascicolo III. DI AJnnaiiza orllnarla iel 11 20 eeniiaio 1889. Presidenza del i° Direttore Prof. Comm. Giuseppe Zurria Segretario Generale » » Orazio Silvestri Alle 11 ant. il Presidente dichiara aperta la seduta. Sono presenti i socj ordinarj Signori Prof. Adolfo Bartoli , E. P. Cafici, Prof. Cav. Carmelo Sciuto Patti, Prof, Primo Ferrari, Prof. Andrea Capparelli , Prof. Cav. Ronsisvalle , Prof. Gioacchino Basile , Prof. Cav. Uff. Paolo Berretta, Cav. Francesco Bertuccio , Prof. Sal- vatore Aradas. Trovansi anche riuniti molti socj corrispondenti e collaboratori e numeroso uditorio. Il Segretario Generale dà lettura del verbale della seduta prece- dente il quale, non venendo fatta alcuna osservazione, resta approvato. L'accademia prende quindi atto dei carabj pervenuti neirultimo mese, cioè dalla precedente seduta in poi i quali vengono dal Segre- tario Generale enumerati nel modo seguente: GAMBII Milano— R. Istituto Lombardo, Rendiconti— fas. XVIII e XIX, del Voi. XXI. Roma — Ministero delle Finanze— Statistica del Commercio speciale d'importazio- ue ed esportazione, 1888. » — Idem Bollettino di legislazione e statistica doganale e commer- ciale, dicembre 1888. EoMA— Min. di Agr. Ind. e Comm.— Annali di Statistica— fas. di N. 25 e 26. id. — Statistica dei debiti comunali e provinciali per mutui 1888. » —Società Geografica— Bollettino, Dicembre 1888. » — R. Comitato Geologico— Bollettino, Settembre ed Ottobre 1888. » — R. Accademin dei Lincei — Rendiconti, Voi. IV. fas. IL » — Accademia pontificia dei Nuovi Lincei— Atti, Sessione del 30 Die. 1885. » — R. Comitato Geologico— Memorie per servire alla descrizione della carta geologica d'Italia— voi. IIP, parte 2^, Roma 1888. Beklin— Annalen dei K. K. Histoiischen hofmuseum— Voi. III. >. — Koniglick Preussiscbes Meteorologisches Institut Instruction fnr die Beobacter an den meteorologischen Statiouem— IL III. uud IV Ordnung. Basel— Societé Elvetique des sciences naturelles— Nouveaux memoires— Voi. XXX fas. I. Cambridge — BuUetin of the museum of comparitive Zoology at Harvard Col- lege—N. 2. del Voi. 16. » — Aunual report of the curator of the Museum for— 1887-88. Chapelie Hill— Journal of the Elisha Mitchell Scientific Society — 1883-88. Helsihgfoes— Acta Societatis prò Fauna et Flora Fennica — Voi. III. et IV. 1886-88. » — Meddelanden— Voi. 14, 1888. LiSBONNE— Commission des travaux geologiques du Portugal— Voi IL 1888. London— Philosopical transactions of the Royal Society — Voi. 177 parte P e 2* 1887. Tokio— The Journal of the college of sciences Imperiai University — Voi. IL parte IV, Wiesbaden — Jahvbucher des Nassauischen Voreins fur Naturkuude— fas. 41, 1888. Fatta la presentazione delle pubblicazioni ricevute in cambio è invitato dal Presidente il socio Collaboratore Sig. D.r Salvatore Ca- landruccio e far conoscere secondo l'ordine del giorno una sua me- moria col titolo « Animali parassiti dell' uomo in Sicilia » ed il D.r Calandruccio legge il manoscritto del suo lavoro. Terminata la lettura il Presidente invita 1' Accademia a nominare una Commissione di tre socj ordinar], onde dare un giudizio sul lavoro del D.r Calan- druccio in quanto a stabilire se debba inserirsi negli atti dell' Acca- demia. La Commissione resulta composta dai socj Professori G. B. Grassi, Andrea Capparelli e Primo Ferrari. — 3 — Dopo di ciò il socio Prof. Mario Eonsi svalle domanda la parola per osservare che il D.r Calandruccio ha, a quanto gli sembra, dimen- ticato di considerare tra i parassiti dell'uomo la comune secca la quale per alcuni casi clinici a lui capitati a Lentini ha potuto vedere che attacca l'uomo tanto da produrgli una forte febbre reattiva, che fa so- spettare come taluni credono, senza che però sia fìii'ora dimostrato, che il detto parassita agisca inoculando qualche umore di azione venefica. Il D.r Calandruccio risponde che nella sua memoria ha fatto men- zione della zecca e forse ciò è sfuggito al preopinante Prof. Eonsi- svalle perchè egli 1' ha chiamata col suo vero nome scientifico che è Ixodes ricinus—l\ socio Prof. Berretta domanda di parlare per ag- giungere alle osservazioni cliniche dei casi citati dal socio Ronsisvalle due fatti che egli stesso ha raccolto sul medesimo argomento i quali stanno a provare che 1' azione della zecca non sempre produce i me- desimi fenomeni morbosi, giacché in due casi da lui osservati non ha costatato nessuna febbre, ma solo fenomeni nervosi. Il Socio Prof. Primo Ferrari prende la parola per confutare an- che egli quanto ha detto il Socio Ronsisvalle, giacché nella sua espe- rienza clinica non ha notato mai la febbre per causa della zecca. A questo proposito cita due casi di due giovani contadini osservati in tempi diversi che mentre lavoravano in campagna presso Castellina marittima in Toscana scalzi, furono attaccati dalla zecca ad un piede. Essi ad un tratto caddero colpiti da convulsioni — Egli però, come si usa generalmente, applicando una goccia di olio nel punto del piede ove era entrato il parassita, con la privazione dell'aria venne ad ucciderlo e dopo ciò come per incanto cessarono immediatamente i fenomeni nervosi (delirio gajo e fenomeni coreici) e lo stesso avviene tutte le volte che si porta via anche con mezzi meccanici il parassita nell'atto che spiega la sua azione nell'uomo. Il parassita dunque è da ritenersi solo come causa di un fenomeno riflesso ed esclude l'idea di un veleno. Ronsisvalle risponde e sostiene che la zecca non solo è causa di fenomeni nervosi, ma di febbre e di febbre accompagnata da delirio e non può affatto adattarsi all'idea che il parassita sia capace di prò- — 4 — tlurre solo fenomeni riflessi. Questo agisce in un modo violento non perfettamente noto ed è perciò che lascia il sospetto fondato della ino- culazione di un veleno — Il socio Berretta torna a dire che nei due casi da esso esaminati non ha costatato nessuna febbre: che se questa fosse costante potrebbe adattarsi all' idea del veleno, mentre è noto quali fenomeni allarmanti, fino di tetano, possa produrre la semplice puntura di un'ape. Il Socio Ferrari richiama 1' attenzione del Socio Konsisvalle di- cendogli che forse gli è sfuggito il fatto fondamentale da esso osser- vato ed ora dichiarato che se i fenomeni nervosi prodotti dall' azione della zecca rappresentassero un veneficio non cesserebbero immediata- mente dopo ucciso od estratto 1' animale dal corpo umano. D'altronde in 30 e più casi da lui osservati nelle maremme To- scane, anche applicando il termometro , non ha potuto mai osservare aumento di temperatura. E se in qualche caso notò la febbre egli ebbe ad accertarsi che la febbre esisteva precedentemente come di- pendente dal miasma palustre e non cessò dopo tolto il parassita men- tre cessarono i fenomeni nervosi. Quindi si può anche ritenere che nei due casi di cui ha parlato il preopinante Ronsisvalle i due individui fossero affetti da febbre pri- ma di essere aggraditi dall' Isodes ricirms al quale tutti i dermato- logi moderni negano un' azione venefica. Ronsisvalle ringrazia i socj Berretta e Ferrari di quanto hanno detto in seguito alle sue osservazioni, ma non crede dì potersi adattare all' opinione loro che esclude in mode certo un' azione venefica della zecca: crede piuttosto che siano necessari nuovi studj per illustrare il fatto ed egli si propone di farli con la intenzione di darne poi co- municazione all'Accademia. Il Socio Prof. Capparelli prega il Presidente a chiudere la di- scussione sull'argomento, giacché crede superfluo che si prolunghi per la ragione che questa è basata su delle semplici osservazioni cli- niche, fatte in luoghi diversi sotto influenze diverse e non condurreb- be a qualche conclusione certa che si potrebbe invece raggiungere se i preopinanti fondassaro le loro idee sopra resultati di osservazioni ed esperimenti espressamente eseguiti — Raccomanda piuttosto che dal- l' Accademia parta una voce che raccomandi alle autorità sanitarie della città la maggior possibile vigilanza sulla malattia prodotta dagli echinococchi. 11 D.r Calandruccio risponde che dopo avere osservato essere i cani gli animali intermediarj che procurano all' uomo la malattia in parola, ha raccomandato sovente affinchè i cani fossero allontanati dal macello pubblico ove prendono gli echinococchi dai residui degli ani- mali suini e poi li propagano. Dis^^Tuziatameute però malgrado tutte le raccomandazioni i cani sonò stati e stanno sempre al macello. 11 Socio Ferrari torna a domandare la parola per rispondere al socio Capparelli dei quale non accetta le osservazioni che egli fa pu- ramente da fisiologo : il fisiologo, egli dice, deve discutere sui resul- tati di esperienze che può praticare sugli animali che ha a sua di- sposizione : ma il clinico non ha da basare la discussione altro che sui resultati di osservazioni fatte sull'uomo, il quale non si può sot- toporre a quel medesimo metodo di studio sperimentale come si può sopra un coniglio o altro animale : quindi ritiene che i fatti ed os- servazioni raccolti nel suo esercizio clinico professionale abbiano tutta la importanza in una discussione. Infatti per esempio il Demodex fol- liculorum innocuo all'uomo genera gravi disturbi al cane e in questo animale può provarsi sperimentalmente : ma egualmente non potrebbe dimostrarsi sull'uomo qualora 1' azione fosse invertita. Il socio Capparelli soggiunge che non ha inteso di togliere alcun valore a ciò che ha detto il socio Ferrari , solo ha voluto far notare che su dati clinici raccolti in condizioni di climi e di costituzioni organiche differenti , la discussione per quanto prolungata che fosse , non potrebbe portare ad una conclusione capace di mettere d'accordo le opinioni dei varj preopinanti. — A tal punto il Presidente dichiara sciolta la seduta pubblica , ed invita i socj ordinarj a rimanere per trattare di alcune proposte nell' interesse dell' Accademia. SUNTO DELLE MEMORIE ANIMALI PAEASSITI DELL' UOMO IN SICILIA -J/emom del Bott. Salvatore Calandruccio.— L'A, osserva che intorno ai pa- rassiti animali dell'uomo in Sicilia non si hanno che pochissime co- gnizioni per cui egli ha istituito nel Laboratorio di Zoologia della K. Università di Catania una serie di ricerche. ^ Ecco il quadro delle forme finora riscontrate : PROTOZOI— 1. Megastoma entericum (Grassi); 2. Amoeha coli, (Losch); 3. Trichomonas intestinalis (Davaine). NEMATODI— 1. Ascaris lumbricoides (Linneo); 2. Oxyuris vermi- cularis (Bremser); 3. Trichocephalus hominis (Schrank) ; 4. Ancylo- stomum duodenale (Dubini) ; 5. Strongyloides (Rhabdonema) intesti- nalis (Grassi); 6. Filaria inermis (Grassi). ACANTOCEFALI. — 1. Echinorhynchus moniliformis (Bremser). CESTODI. — 1. Taenia solium (Linneo); 2. T. solium : varietas minor (Guzzardi) ; 3. T. mediocanellata (Kiichenmeister) ; 4. T. nana (Bilharz); 5. Echinococchi; 6. T. leptocephala (Creplin). DISCOFORI. — 1. Haemopis vorax ( ? ) ( Moq.-Tand.) (Sanguisu- ga cavallina volg. ) ARACNIDI. — 1. Sarcoptes hominis ( Rasp ) ; 2. Ixodes ricinus (Linneo). DITTERI.— 1. Larva di dittero che non si è potuto determina- re; 2. Hypoderma bovis (De Gèer). AFANITTERI — 1. Pulex irritans. (Linneo). EMITTERI— Cimex lectularius (Linneo). ATTERI. — 1. Pediculus capitis ( Deg. ); 2. P. vestimenti (Burra). 3. Phithirus pubis. ( Linneo ). L'A. afferma che il Megastoma entericum non è molto raro in Sicilia. Egli l'ha riscontrato la prima volta numeroso nelle feci diar- — 7 — roiche d' un individuo adulto nel gennaio dell' 87 ; poi per ben tre volte incapsulato nelle feci di tre ragazzi sani , e infine incapsulato e numerosissimo in un individuo che presentava disturbi gastro inte- stinali, e non di rado nervosi. Avendo l'A. ingoiato un gran numero di megastomi incapsulati, dopo circa venticinque giorni, riscontrò per la prima volta i megastomi Delle sue feci. L'Amoeba coli egli l'ha trovato comunissima negli individui che soffrivano diarrea, o dissenteria ah ingestis, e nelle feci poltacee di mol- ti individui sani. Egli ha istituito degli esperimenti su sé medesimo, inghiottendo molte amibe incapsulate, e, dopo dodici giorni, si sono in lui svi- luppate tali amibe. Ripetuto dallo stesso A. 1' esperimento sopra al- tri individui, riuscì sempre positivo. Il Trichomonas intestinalis, egli dice, che è molto comune nelle feci liquide e recenti della maggior parte dei diarroici , come pure , non di rado, nella diarrea dei tifosi. Assicura aver osservato col Prof. Grassi nelle feci dell' uomo , non di rado, delle uova ad asse maggiore relativamente lungo, che a tutta prima ricordano quelle del distoma epatico. Hanno entrambi determinato che queste sono uova di ascaride non fecondate, le quali se vengono coltivate non si sviluppano ulteriormente. GÌ' individui che evacuavano queste uova albergavano nel loro intestino uno o pochi ascaridi femmine senza maschi. Gli ascaridi sono frequentissimi nei fanciulli appartenenti alla bassa gente, meno frequenti negli adulti e nelle persone civili. Ha trovato numerosissime le uova d' ascaride nelle feci di molti indivi- dui dei paesi della provincia di Messina e di Catania , e, nel 1885 in quelle di molti palermitani. Non ha mai riscontrato uova d'asca- ride nelle feci dei bambini lattanti da uno a otto mesi. L' individuo piti giovane in cui ha rinvenuto tale elminto aveva appena 9 mesi , ma questi, oltre del latte , veniva nutrito di pappa ; il piti vecchio contava 95 anni. — 8 — Ha riscontrajto comunissimo l'Oxyuris vermicolaris in bambini e in persone adulte di Taormina, di Aci Bonaccorsi e di Catania. Spesso ha potuto osservare l' infezione in parecchi membri della medesima famiglia. L' ha anche frequentemente trovato in quegli individui che ospitavano contemporaneamente ascaridi, tricocefali e tenia nana. Ha osservato, molto più comune dell' ascaride, il Trichocephalus hominis. I bambini lattanti sono esenti: infatti l'individuo più giovine in cui ha riscontrato le uova di tricocefalo aveva quindici mesi; il più vecchio ottantaquattro anni. É più infestata la bassa gente che il ceto civile. I casi d' ancliilostomiasi in Sicilia, si sono resi molto comuni. Oltre ai primi due dall' A. osservati e curati, altri furono poi osser- vati a Messina ed a Palermo. . Negli anni 1887-88 egli potè osservare altri sei casi nella cli- nica medica di Catania e altri due recontemente a Giardini. Lo Strongyloides (Rhabdoneraa) , o volgarmente Anguillola inte- stinale , è rarissimo ; le sue larve sono state una volta osservate dal Prof. Grassi nelle feci d'un individuo morto d' anchilostomiasi, e un'altra volta dal Dott. Aradas e dall'A. in un individuo itterico. Fatte, cogli embrioni d' anguillola, le colture, ottenne le gene- razioni libere, indi delle larve filariformi, o meglio direbbesi anguil- loliformi, lunghi e sottili. Ingoiò molte di queste larve, e, dopo cir- ca un mese, rinvenne nelle sue feci rari embrioni d'anguillola. Espe- rimenti simili sono già stati fatti, collo stesso risultato , dal Grassi sui topi bianchi ; questi trovò giovani anguillole quasi mature in essi , tre giorni dopo aver fatto loro inghiottire le larve anguilloli- formi. Oltre a tutto ciò che l'A. ha pubblicato col Prof, Grassi intor- no d\V Echinorliynciis moniliformis, può aggiungere che il 12 febbraio dello scorso anno mise in un vaso numerose Blaps mucronata a cui diede a mangiare le sue feci, contenenti le uova di tale echinorinco, e, dopo sessantaquattro giorni trovarono nel loro corpo dei giovani echinorinchi incistati. — 9 — Il Grassi ha trovato che anche la Blaps gigas può essere ospite intermedio. L'A. osserva che quasi tutti i paesi della provincia di Messina e di Catania sono infestati della Taenia soUudq. A Taormina nel 1886-87 circa il 5 % della popolazione ospitava tale tenia , a Giardini r 8 % e a Gaggi superava il 10 ^o- Pi"esso a poco si possono rite- nere le medesime cifre per i paesi della provincia di Catania. Nella città di Catania però questa cifra diminuisce notevolmente. L' in- dividuo più giovane in cui ha riscontrato la T. soliura aveva 22 mesi; il più vecchio 76 anni. Essa è più comune nella bassa gente e nella borghesia anziché nei signori. Sono anche comunissimi i cisticerchi della cellulosa nell' uomo. Egli l'ha osservato due volte in 25 cadaveri. Senza una ragione apparente quest' anno i cisticerchi nei majali sono molto meno frequenti. Nel breve spazio d' un biennio è stata riscontrata per ben tre volte nell'uomo la T. soiium: varietas minor con tutto il collo e lo scolice; essa è dunque comune in Sicilia. Probabilmente deriva dal majale, come la T. soiium ordinaria. La T. mediocanellata è assai meno frequente della T. soliura. Nei piccoli paesi è quasi sconosciuta, e a Catania è molto più rara della soiium. L'individuo più giovane in cui ha riscontrato la T. me- diocanellata aveva 2 anni e mezzo; il più adulto 56 anni.— Egli ha molto ricercato al macello di Catania nelle carni dei bovini i cisticer- chi della T. mediocanellata, e non è riuscito mai a riscontrarli. Tale rarità l'indusse a credere che questa tenia si potesse sviluppare di- rettamente. Fece diversi esperimenti .su di sé e due altri individui , ma con risultato negativo. La T. nana è incostante nel produrre i sintomi morbosi , però allorquando alberga numerosa, specialmente negli individui , i quali hanno una certa predisposizione all' epilessia , può essere occasione dello sviluppo di questa malattia, o, se già esiste, d'un peggioramento, sia in intensità, sìa in frequenza degli accessi.— La T. nana è molto — 10 — più frequente nei ragazzi anziché negli adulti (18 ragazzi e 2 adulti). Le ricerche però furono fatte a gran preferenza sui ragazzi. Si può stabilire che in Sicilia il 10 % dei ragazzi sono affetti di T. nana. L' A. ha cercato di ripetere il ciclo evolutivo della T. echino- coccus nei cagnolini e nei gattini, dando loro a mangiare cisti d'echi- nococco tratte dal fegato delle pecore, e ne ha avuto risultato posi- tivo nei cagnolini, mentre nei gattini è riuscito negativo. Egli riferisce che nell' uomo la frequenza degli Echinococchi è spaventevole ; e ne enumera una serie di casi trovati nelle autopsie di cadaveri umani dal Prof. Maflfucci nel 1883-84 ed altri dal Prof. Patrone ecc. La T. leptocephala è molto rara nell' uomo. È stata una sola volta riscontrata dal Prof. Grassi in Catania. Comuni sono i casi della sanguisuga cavallina, Haemopis vorax (?) che si attacca nella cavità boccale , faringea o laringea e tracheale dell' uomo, e produce fenomeni molto gravi. Il Sarcoptes homlnis non è molto raro in Sicilia. Non di rado s'incontrano dei pastori che hanno la scabia nelle mani , e dicono d' averla presa dalle pecore o dalle capre. Questo è un sospetto , e pare che non sia infondato. L' Ixodes ricinus nell' uomo è raro. Egli 1' ha una volta osser- vato in un contadino che usava dormire in estate accanto al proprio cane, il quale era molto infestato di tali parassiti. In certi anni cre- dasi molto comune alla Piana di Catania e nei paeselli palustri , e produce, non di rado, fenomeni nervosi molto gravi. L'Hypoderma bovis nell'uomo in Sicilia non deve essere molto raro, poiché il Prof. Berretta , oltre alla larva d'^. hovis tratta nel 1879 da un tomoretto sotto la cute di un ragazzo guardiano di bovi, un' altra ne traeva lo scorso anno da un ascesso del cuoio capelluto posto dietro l'occipite d'un altro guardiano di bovi. Questa larva è in buonissimo stato di conservazione, ed è identica, per tutti i suoi caratteri a quella d' H. bovis al 4° stadio. 11 Primo Catalop Sella MMioteca sparteuente all' Accademia Gioenia Atti e pubblicazioni di Società, Accademie, Istituti Scientifici etc. nazionali e stranieri, (continuazione) KUSSIA Helsingfors — Sallskapet prò Fauna et Flora fenilica— Meddelauden , voi. P, al voi. Xin», 1886. MosKVA — Societé des naturalistes— Bulletiu, 1674 al 1888. S. Peteeboueg — Académie Imperiai des sciencos. —Bulletiu— voi. VIP al voi. XXXII«. » — Memoires— voi. P al voi. XXXV°. « — Comité geologici ae de Russie— BuUetin , 1882-87 — Memoires voi. P al voi. IV^ SPAGNA Madrid Kristiania LUND Stockolm -Academia de cieucias exactas fisicas y naturales — Memorias , voi. IP al voi. XIIP. SVEZIA E NORVEGIA -Norske meteorologisclien Insti tut, voi. 1° al voi. XVIII. -Kongliga Universitét— Atti, voi. P al voi. XXIir\ 1864 87. -Kongliga Svenska Vetenskaps Akademien — Memorie , voi. V° al voi. XIX — Supplemento alle memorie, voi. P al voi. Vili— Ballettino, voi. XXIP al voi. XL». SVIZZERA Baskl — Naturforscheude Gesellscliaft— Verandlungen, 1864-87. Bekn — Naturforscheude Gesellschaft— Verandlungen, 1875-87. Lausanne —Societé Vaudois des sciences naturelles — BuUetin , voi. IX , al voi. XXIV, 1866-88. Neufchatel —Societé des sciences naturelles— BuUetin, voi. IV, Serie P al voi. XV° Serie 2^ 1856-86. 12 — Bone Montreal Mexico Cordoba AFRICA (Algeria) —Accademia d' Hippone— BuUetin, N. 20 al N. 23. AMERICA DEL NORD (Canada) — Royal Society— Proceedings, voi. P al V, 1882-87. MESSICO — Sociedad cieutifica « Antonio Alzate «—Memorias, voi, 1° e IP AMERICA DEL SUD (Repubblica Argentina) — Academia nacional de ciencias— Boletin , voi. VP al voi. XP BRASILE Rio Ianeiro —Museo iiacional— Archivos, voi. VI, 1885. Boston Cambridge — Davenport Madison New-Heaven New-Jorck New-Orleans Railegh S. Louis Philadelphia Washington STATI UNITI Society of naturai history — Proceedings , voi. VIIP al voi. XXII, 1861-83— Memoires, voi, P al voi. IV° — Journal , voi. VI° e voi. VII. American Society of arts and sciences— Proceedings , voi. IX, al voi. XXII, 1873-87. Mnseum of comparatif zoology— Bulletiu , voi. P al voi. XV° , Memoires, voi. 1° al voi. XIV°. -Academy of naturai sciences— Proceedings, voi. P, 1867-76. Academy of sciences— Transactions, voi. 1° al voi. VI". Agricoltnral Society— Transactions, 1871-73. Academy of arts and sciences — Journal, 1871-72. Academy of sciences— Transactions, voi. IIP a voi. VII". Academy of sciences — Transactions, 1854. -Elisha Mitchell scientific Society— Journal , 1887. ■Academy of sciences— Transactions, voi. IIP e IV°, 1883-84. Academy of naturai sciences — Proceedings, 1871-87. ■Wagner Free Institute— Transactions, voi. 1°. -Smithsonian Institution— Contributions to Knowledge , voi. P a XXV°— Miscellaneos coUections , voi. P a XXXP— An- nual report, 1854-86. - 13 — Washington —United States Patent Office— Report— 1848-71 — Pubblications of the bureau of ethnology— voi. 1° al voi. IV— Senate— esplorations, voi. 1° al voi. X°. » —United States Geological Survey — Report , 1880-85 — Mono- graphs, voi. n** al voi. XI— Geologist in charge, voi. VI" al voi. Xn°— Minerai resources, 1883-86. » —United States geographical Survey of territories pubblications, 1870-78. AMERICA CENTRALE (Repubblica db Costa Rica) San Jose — Museo nacional — Archivos, voi. P. INDIE (Giappone) Tokio —College of sciences of the Imperiai University— Journal, voi. P ( Continua)