A ce "BtAj^^v^ n^W HARVARD UNIVERSITY LIBRARY OF THE MUSEUM OF COMPARATIVE ZOOLOQY JL«LA/\S3tAACUi_ VBv W'i^ /,=, 1 1 1 III t Illuni iiiiiiii I II I mi IH UH III limi II II IMI nini iiiimiiii III UH IMI UH II III IMI III IMI II n i iii i m Febbraio 1889. Fascicolo IV. BULLETTINO MENSILE ACCADEMIA GIOENIA DI SCIENZE NATURALI IN CATANIA col RESOCONTO DELLE SEDUTE ORDINARIE E STRAORDINARIE e Sunto delle Memorie in esse presentate ( NUOVA SERIE ). CATANIA TIPOGKAFIA C. GALATOLA 1880. iiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiHiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimmiiiii Ili ' INDICE DELLE MATERIE contenute nel presente fascicolo RENDICONTI ACCADEMICI Verbale della seduta del 24 Febbraio 1889 Tag. 1 Libri pervenuti in cambio all'Accademia » 1 SUNTI DELLE MEMORIE Sulla conducibilità elettrica di alcuni mescugi.i natueali di composti or- ganici, ED in particolare SULLA CONDUCIBILITÀ DEGLI OLII , DEI GRASSI, DELLE ESSENZE E DELLE RESINE — Memoria del Prof. Adolfo BartoU. » 4 Sulle formole che esprimono la tensione dei vapori saturi in funzione DELLA TEMPERATURA — Meuiorla dei Professori Adolfo BartoU ed Enrico Stracciati ............. 8 Sull'azione anestetica esercitata sulla coenea degli animali dagli estrat- ti ETEREI DI FELCE MASCHIA E FEMMINA PRIVATI DI ETERE — Memoria dc! D.r Nicola Timpanaro » 10 Primo Catalogo della Biblioteca appartenente all' Accademia Gioenia — Libri, opuscoli, memorie ( coutinuazione) » 11 Febbraio 1889. Fascicolo IV. ACCADEIIA GIOENIA DI soiEusrzE nsr.A.TXj:R.A.iLii AJiiuanza oiliiiaria Jel lì 24 Ferralo 1889. Presiden:ia del i° Direttore Prof. Comm. Giuseppe Zurria Segretario Generale » » Orazio Silvestri Oltre del 1° Direttore e Segretario Generale sono presenti i So- cj ordinari Signori Comm. Prof. Salvatore Tomaselli 2° Direttore, Cav. Prof. Carmelo Sciuto-Patti, Prof. G. B. Grassi, Prof. Adolfo Bartoli, Prof. Andrea Capparelli, Prof. Gioacchino Basile, R. P. Gafici, Cav. F. Bertuccio : assistono molti socj corrispondenti, collaboratori e nume- roso uditorio. — Alle 11 e ^j^ il Presidente dichiara aperta la seduta ed il Segretario generale dà lettura del verbale della seduta precedente che viene approvato.— Indi lo stesso Segretario rende noto all'Accade- mia ciò che riguarda la corrispondenza del mese trascorso dalla prece- dente seduta e presenta i volumi stampati pervenuti in cambio che sono i seguenti : cambi: Bologna— Bullettino delle scienze mediche— nov. e die. 1888 e gennaio 1889. » —Accademia delle Scienze dell'Istituto —Memorie dal tomo V fas. 2'^ al tomo Vili fas. P— Memorie— Rendiconti delle sessioni 1883-87. Milano— Istituto Lombardo di Scienze — Rendiconti — Volume XXII fas. 1° e 2». Modena— Società dei Naturalisti— Atti Voi. VII fas. 2°. Napoli— Accademia di scienze fìsiche e matematiche— Rendiconti— Dicembre 1888 e gennaio 1889. Roma— Accademia medica— Bullettino— giugno 1888. — 2 — KoMA — Società geografica — Bullettino— gennaio 1889. » — Accademia dei Lincei — Rendiconti Voi. IV fas. 12*> e voi. V fas. 1° e 2". » —Accademia dei Nuovi Lincei — Sessioni di Die. e genn. 1889. Torino— Accademia delle Scienze— Atti— Voi. XXIV Disp. P, 2'^ e 3^ » — Accademia di medicina — Giornale — Dicembre 1888. Venezia- Istituto Veneto di Scienze— Atti Voi. VII Disp. !«■ e 2^ serie sesta. Bruxelles — Academia Eoyale de medicine— BuUetin voi. II N. 10 e 11. Cambridge— Mus cura of Comparative Zoology — Buìletin— Voi. XVI N. 3. London— Royal Society— Proceedings—N. 273-274 et 275. Mexico — Sociedad Antonio Alzate — Memorias — novembre 1888. » - Osservatorio Meteorologico— Boletin Mensual Tomo I N. 8, 9 e 10. Wienn— Verhaudlungeu der k.k. geologisclien— Reiclianstalt 1889 N, 1. Dopo ciò il presidente invita il segretario a dare lettura del- l' ordine del giorno riguardante la seduta, ma il socio Prof. Capparel- li domanda la parola e rammenta come nella seduta ordinaria del 23 Dicembre 1888 egli lesse una sua memoria « sull'Azione simul- tanea della Stricnina e della Antipirina sull'Organismo animale » in quella occasione avendo dovuto allontanarsi dalla seduta immedia- tamente dopo la lettura per ragioni urgenti ; i soci Proff. Tomaselli e Ferrari che volevano fare alcune obiezioni si riserbarono di svolgerle in altra occasione. Ora giacche dei due, il socio Toinaselli , trovasi presente, prega l'Accademia di permettere che prima di trattare altri argomenti vengano dal detto socio Tomaselli esposte le obiezioni che dichiarò di fare. Il Presidente annuisce e dà la parola al socio Tomaselli. Questi chiede i>rima di tutto al preopinante Capparelli di ripe- tere in breve le conclusioni del suo lavoro ed è subito soddisfatto, poi soggiunge che: senza discutere sul valore degli esperimenti eseguiti dal Capparelli coU'antipirina sul sangue estratto dal circolo, e pur accor- dando che i globoli del sangue mantengano la loro vitalità per un certo periodo di tempo, egli è di avviso, che le conclusioni desunte dal Cappa- relli da questi esperimenti, non possano avere un'applicazione pratica. L'azione che spiega F antipirina su i globoli del sangue estratto dal circolo ha un significato fisico-chimico e quindi non potrà per ana- — 3 — logia essere rapportato a quello che lo stesso farmaco spiegherebbe sul sangue in circolazione ; « le condizioni sono ben diverse » ed in questo ultimo caso solamente, la clinica potrebbe ricavare qualche uti- le apprezzamento. Capparelli rispondendo, constata: che le osservazioni del Toma- selli, non contestano i fatti osservati, i quali perciò non vengono scossi dalle osservazioni cennate. Quanto alle deduzioni desunte dai fatti medesimi , che possono far credere a delle applicazioni pratiche; crede, che il Tomaselli non sia in grado di pronunziarsi, perchè non ha ripetuto le esperienze sul sangue in circolazione, come avrebbe dovuto fare prima di avanzare un'opinione assoluta da apporre ad una deduzione emessa da esperien- ze — Deduzione che fu annunziata, come tutte le deduzioni scientifiche coi caratteri della probabilità e non della certezza. Può accettare non come osservazione contestante, ma come rac- comandazione, di estendere le ricerche nel senso annunziato. Ili ultimo non vede le ragioni , per le quali i fenomeni che derivano, dal contatto dell'antipirina col sangue appena estratto, per- chè aventi i caratteri fisico-chimici, non possano ripetersi in seno al torrente circolatorio : dipendendo dal movime;ito fisico-chimico tutti i fenomeni che presentano gli esseri viventi. Esaurito questo incidente il Presidente invita di nuovo il segre- tario a dare lettura all' ordine del giorno il quale porta la presenta- zione delle memorie che sono enunciate nei seguenti sunti : la prima del socio ordinario Prof. Adolfo Bartoli; la seconda del Prof. Adolfo Bartoli ed Enrico Stracciati; la terza del D.r Timpanaro. Al Prof. A. Bartoli è data la parola e questi espone oralmente in succinto prima i resultati delle sue ricerche che formano argomento della prima memoria; indi passa alla seconda fatta unitamente alla col- laborazione del Prof. Stracciati. In quanto alla memoria del D.r Timpanaro è invitato a darne conto all' Accademia il Prof. Capparelli come socio ordinario che ave- va assunto r impegno di presentarla. — Il Capparelli quindi espone brevemente il contenuto di essa memoria. Dopo ciò il Presidente chia- ma i socj ordinarj presenti a nominare una Commissione che giudichi se il lavoro del Sig. Timpanaro possa pubblicarsi nel volume degli Atti accademici. La Commissione resulta composta dei socj Professori Capparelli, Grassi e Ferrari. SUNTO DELLE MEMORIE SULLA CONDUCIBILITÀ ELETTRICA di alcuni mescugli na- turali DI COMPOSTI ORGANICI , ED IN TARTICOLARE SULLA CONDUCIBILITÀ DEGLI OLI, DEI GRASSI, DELLE CERE, DELLE ESSENZE E DELLE RESINE.— Memoria del Prof. Adolfo Bartoli. — Questo lavoro fa seguito ad altri pubblicati dall' Autore, dal 1884 in poi, nel Nuovo Cimento di Pisa, nella Gazzetta Chimica di Palermo, nei resoconti della R. Ac- cademia dei Lincei , e per sunto , in diversi giornali scientifici stra- nieri. Tra i fatti trovati dall' Autore negli studi precedenti, quelli che piti si connettono coli' argomento della presente memoria sono i se- guenti: 1. — I composti organici allo stato solido , a sufficiente distanza dal punto di fusione, non conducono 1' elettricità. 2. — Così pure non conducono tutti gli idrocarburi allo stato li- ' quido e i loro derivati per sostituzione del cloro e del bromo all' i- drogeno etc. 3. — La conducibilità elettrica della maggior parte dei liquidi puri va crescendo colla temperatura. 4. — Molti mescugli di sostanze organiche, quali ad es. quelli di naftalina e fenolo, acquistano nel solidificare una conducibilità molto maggiore di quella che avevano allo stato liquido in vicinanza del punto di solidificazione, conducibilità che mantengono anche dopo un abbassamento considerevole di temperatura e che poi perdono con un ulteriore raffreddamento. — 5 — 5. — Le soluzioni di una sostnnza conduttrice (allo stato liquido) entro un liquido coibente, sono conduttrici. C. — Molte soluzioni di liquidi conduttori, seg'natamente di alcoli della serie grassa, negli idrocarburi od in altri liquidi coibenti , pre- sentano una conducibilità decrescente colla temperatura, cioè si com- portano contrariamente alla maggior parte dei composti puri. Era dunque importante ripetere gli stessi studi anche sulle solu- zioni e sui mescugli che si trovano formati o che si estraggono dai vegetali e dagli animali, come gli oli fissi, i grassi, le cere , le es- senze, i balsami e le resine ; d' altra parte questo studio poteva ri- tenersi quasi del tutto nuovo. Il metodo impiegato dall' A. per misurare la conducibilità è stato quello stesso descritto nelle sue precedenti memorie: grandi riguiirdi richiedeva la misura della conducibilità dei cattivi conduttori od iso- lanti come l'olio d'oliva : perciò il galvanometro a filo perfettamente isolato era tenuto sotto una cnssa metallica in presenza di acido sol- forico concentrato: e per mantenere secca l'aria nella stanza, vi si tenevano diverse casse piene di calce viva. Le sostanze diverse studiate dall'autore furono 220, cioè 63 oli grassi, 87 oli essenziali , 70 fra grassi , cere , balsami e resine : di molte sostanze furono studiati molti campioni diversi; così per l'olio d' oliva furono 30 i campioni studiati, 15 per l'olio di sesamo, 10 per l'olio di cotone etc; in complesso oltre 500 campioni diversi di diverse sostanze. La conducibilità venne per ciascun campione studiata a partire da 0° ed anche da 40*^ sotto zero fino alla temperatura di ebullizione 0 fino a quella in cui cominciava a^lecomporsi. I resultati furono rap- presentati da curve di cui le ascisse misuravano le temperature, e le ordinate le rispettive conducibilità. Da queste curve V autore ricavò il valore delle conducibilità di 10 in 10 gradi, cioè alle temperature 0°, 10^ 20^*, 30°, 40°, 50°, 60°, etc. etc. che si trovano riportate nelle tavole in fine della memoria. Ecco i principali resultati a cui è giunto 1' Autore : — 6 — Oli. — Gli oli studiati dall'Autore furono principalmeute olio di oliva, di sesamo, di cotone, di arachide, di mandorle dolci, di papa- vero, di camomilla, di belladonna, di ravizzone, di noce, di ricino, di lino, di Zea-Mais guasto, di pesce etc. (scritti qui in ordine di con- ducibilità crescente). La conducibilità di tutti gli oli studiati cresce rapidamente e regolarmente colla temperatura ; le curve relative volgono sempre la convessità all' asse delle temperature né presentano veruna singolarità. L' olio d' oliva alla temperatura ordinaria si può riguardare come un buon isolante. Fra diversi campioni d' olio d'oliva i più isolanti erano quelli pili pregiati nell'uso. Grassi. — I principali grassi studiati furono i seguenti (scritti in ordine di conducibilità crescente) grasso di gallina, olio di cocco , lardo, burro di cacao, grasso di bue, olio di deliino , olio di palma, olio di ginocardia, burro di noce moscata: Le loro conducibilità cre- scono rapidamente colla temperatura , senza presentare notevoli sin- golarità. Cere. — Le principali cere studiate furono : cera fossile (ozoke- rite) cera delle api, cera del Giappone, cera della China, cera di ocuba, cera di carnauba etc. La conducibilità delle cere allo stato liquido cresce rapidamente e regolarmente colla temperatura : Allo stato so- lido e a sufficiente distanza dal punto di solidificazione la conducibilità tende ad annullarsi : nella fusione essa subisce un brusco aumento , nella cera del Giappone e nella cera di ocuba. Essenze. — La conducibilità delle essenze varia molto da cam- pione a campione, secondo la loro provenienza, la loro età, il modo di conservazione etc. — Nel più dei casi 1' essenze sono costituite da un idrocarburo volatile (terpene) e da uno o più composti solidi ossigenati (stearopteno) che appartengono spesso alle canfore. L'idrocarburo è per sé isolante , mentre i composti ossigenati che formano lo stearopteno sono conduttori , ed è a questo che la maggior parte delle essenze debbono la loro conducibilità. Così per es. distillando nel vuoto l'essenza di bergamotta, l'es- senza di cedro , l'essenza di limoni , l'acqua di ragia, etc. un poco vecchie, il liquido che passa in principio è quasi completamente iso- lante , mentre la sostanza viscosa che resta nel pallone è fortemente conduttrice. Questo fatto spiega perchè queste essenze scaldate rapidamente all' aria diventino più conduttrici : il fatto è piìi complesso col lento riscaldamento in contatto dell' aria , avvenendo allora un' ossidazione della essenza con formazione di altri prodotti buoni conduttori. Queste considerazioni non sono però applicabili ad alcune essenze come quella di gaulteria, di cannella, di senape, etc. che per la com- posizione si scostano dal tipo delle essenze comuni. La conducibilità delle essenze studiate dall' Autore cresce rego- larmente e rapidamente al crescere della temperatura: le relative cur- ve sono belle e regolari, esse volgono costantemente la convessità al- l' asse delle temperature. Ecco i nomi di alcune delle essenze studia- te dall' A. 1* Classe (Essenze di piccola conducibilità). Essenza di tremen- tina, di ginepro, di rosmarino, di timo, di pino, di sassofrasso, di co- riandoli, di cajeput, di sandalo bianco, di sandalo rosso, di lavanda-, di copaive, di anici, di limoni etc. 2''' Classe. — (Essenze di media conducibilità). Essenza di car- damomo, di angelica, di neroli, di pepe cubebe, di ruta, di arnica , di limoni (vecchia), di menta, di zenzero vero, di camomilla, di ori- gano, di bergamotta, di seme santo, di calamo etc. 3^ Classe. — (Essenze di grande conducibilità). Acqua di ra- gia vecchia, essenza di cedro vecchia, di estragon, di rose, di assenzio, di carvo, di vetiwer, di salvia, di maggiorana , di melissa, di isopo, di cumino, di luppolo, di matricaria, di palmarosa , di gaultheria, di garofani, di tanaceto , di tabacco, di senape, di cannella , di mandorle amare, etc. Balsami e resine. -- Ecco il nome dei principali studiati dal- l' Autore : Ba,l3amo del Canada, Trementina di Ohio , Olio di abete , Trementina di Venezia, Elémi, Balsamo di Copaive, storace liquido , Balsamo del Perù etc : Resina di sombolo , di Kousso , di Copaive , del Tolù, Taccamacca, Colofonia, Pece navale, mastice di Scio, Da- mar, Gialappa, Scamonea, Storace calamita, di Pino Silvestre, etc. L'Autore ha trovato: 1. Che tutti questi balsami e resine, resi fluidi pel calore , conducono piuttosto bene 1' elettricità e che la loro conducibilità va crescendo rapidamente e piuttosto regolarmente colla temperatura: 2. Che tutte le resine studiate, allo stato solido ed a sufficiente distanza dal punto di fusione e solidificazione, sono isolanti. 3. Che durante la solidificazione la conducibilità diminuisce col raffreddamento, regolarmente e rapidamente, eccettuati due campioni di Elemi ed uno di resina di pino silvestre , i quali hanno presentata la singolarità di un forte aumento di conducibilità durante la solidi- ficazione (la stessa singolarità scoperta dall' Autore nei mescugli di Naftalina e fenolo etc.) L' Autore in fine della memoria espone in diverse tavole i risul- tati numerici delle sue misure, non che le principali curve costruite, coi dati dell' esperienze. SULLE FORMOLE CHE ESPRIMONO LA TENSIONE DEI VAPORI SATURI IN FUNZIONE DELLA TEMPERATURA — Ile- moria dei Professori Adolfo Bartoli ed Enrico Stracciati. — In principio gli Autori ricordano le formole proposte dai fisici per rap- presentare la tensione dei vapori saturi in funzione della loro tempe- ratura e segnatamente quelle del Dalton , Del Biot , del Roche , del Pictet e Cellerier, del Winkelmann , del Duperray, del Diihring, del Bertrand etc, ed osservano che la maggior parte di queste contengo- no almeno tre costanti, la cui determinazione richiede sovente dei cal- coli laboriosi a causa della complicanza delle formole stesse. Il Regnault aveva già osservato che assumendo log F=a-4-b a' (dove F indica la tensione del vapore saturo, t la sua temperatura ed a, b, a tre costanti,) la costante a riusciva poco diversa per i liquidi da lui studiati. Gli Autori riprendendo lo studio lasciato in tronco dal Reg^nault, hanno trovato die la forinola log F^a+b. 0, 9932^ rappresenta bene l'insieme di tutte le osservazioni fatte sulla tensione dei vapori saturi, dal Regnault, dal Naccari e Pagliani, dal Kahlbaum, dallo Schumann, dallo Staedel, etc. Gli Autori danno alla formola precedente una forma assai como- da per la pratica, rendendola atta a determinare la tensione del va- pore saturo di un liquido ad una temperatura qualunque, quando si conosca il punto normale di ebullizione 0 del liquido, ed il suo punto di ebullizione 9' sotto una pressione It diversa. In tal caso le costanti a e ò si calcolano molto facilmente colle formole _ 0, 993-2 ^' log 760-0,9932^ log h 0, 9932 ^' — 0, 9932 ^ 1 — log 760 — log li 0,9932" —0,9932 Gli Autori dopo aver verificato la formola predetta per tutti i liquidi dei quali si è misurata la tensione del vapore a diverse tem- perature, l'hanno applicata agli stessi liquidi per calcolare le tempe- rature corrispondenti alle pressioni 1260, 760,.... .360, 260, 160, 60, 20 (millimetri di mercurio) e con questi dati si propongono (in altra oc- casione) di fare un esame critico delle regole proposte sin qui riguar- do alla dipendenza del punto di ebullizione dei liquidi dalla loro co- stituzione chimica. — 10 — SULL'AZIONE ANESTETICA ESERCITATA SULLA CORNEA DEGLI ANIMALI DAGLI ESTRATTI ETEREI DI FELCE MASCHIA E FEMMINA PRIVATI DI ETERE. Memoria del D.r Nicola Tim- panaro. — • L' autore studiando 1' azione anestetica che produce sul- la cornea degli animali T estratto etereo di una specie di felce rac- colta presso il fiume Asinara nella provincia di Noto , azione sco- perta dal Prof. Andrea Capparelli, ha fatto un lavoro sperimentale le cui conclusioni sono le seguenti : I.*" L'estratto etereo del rizoma di felce (foemina e mas) pri- vato dall' etere, applicato sugli occhi delle rane e dei conigli, pro- duce dopo due a tre minuti completa anestesia della cornea con re- stringimento pupillare consecutivo: anestesia di lunga durata, che però spesso è seguita da irritazione della congiuntiva e da intorhida- mento ed erosioni epiteliari della cornea. Quest' azione è dovuta all' olio essenziale di felce , ed è comune ad altri olii essenziali. — L' azione anestetica locale si ottiene anche sui cordoni nervosi. 2.' L' acido fìlicico puro , da solo , riuscito efficace ad espellere la toenia elliptìca in un cane , non ha spiegata alcuna azione in due casi di toenia solium nell' uomo, contro i quali ha agito efficacemente l'estratto etereo di felce maschia — Questo preparato dà in clinica ri- sultati più costanti e sicuri dell' acido fìlicico solo , e dello stesso rizoma di felce in polvere , perchè oltre dell' etere contiene l'olio es- senziale di felce : il quale quand'anche non avesse il potere di avve- lenare i parassiti, paralizzandone probabilmente la sensibilità, li ren- darebbe diretti a disporre delle loro ventose, per cui, distaccati dalla mucosa intestinale, possono facilmente essere espulsi. — 11 — Primo Catalop Sella MMioieca amiarteDente airAccalemlaGioeiiia Libri, opuscoli, memorie (continuazione) Abate Cjì emelo— Cenno biografico del D.r Antonio Orsini De Giacomo— Ca- tania 1868. Detto — La tisi laringea tubercolare — Catania 1888. 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