LI A % lia AAA SARA RÀ spapRaBAARARRRA A ARA S US 1 APREA OA SEDI DIO $ > p- >) Milo >>> > p> >_>» 5») DIE Db è SS 3 32 h > I I x ì 2 LD 3 DI 53 2 3 RAR A DID PBI dd» DI 3 ==> > >>> lar Library of the Museum OF COMPARATIVE ZOOLOGY, AT HARVARD COLLEGE, CAMBRIDGE, MASS. Founded bp pribate subscription, in 1861. Deposited by ALEX. AGASSIZ. n° VI AMA n lA] “ia ‘ I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE E DELLA LIGURIA DESCRITTI DA LUIGI BELLARDI PROFESSORE DI STORIA NATURALE NEL BEGIO LICEO GIOBERTI, ASSISTENTE AL MUSEO DI MINERALOGIA DELLA REGIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO, UFFICIALE DELL'ORDINE DEI SANTI MAURIZIO E LAZZARO, CAVALIERE DEGLI ORDINI DELLA CORONA D'ITALIA E DI CRISTO DEL PORTOGALLO, MEMBRO DI PIÙ ISTITUTI SCIENTIFICI PARGCE SI GASTEROPODA (PLEUROTOMIDAE) Eden TORINO STAMPERIA REALE 1877. Estr. dalle Memorie della Reale Accademia delle Scienze di Torino SERIE II. Tom. XXIX. I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARI DEL PIEMONTE E DELLA LIGURIA PARTE II. La Paleontologia animale non essendo altro che la Zoologia estesa allo studio delle forme anirnali che si sono succedute nel tempo, e che precedettero quelle della fauna attuale, mi parve non solo opportuno, ma necessario, che il linguaggio di queste due scienze le quali reciprocamente si completano, sia uniforme, per quanto possibile, affinchè esse si pos- sano prestare quel mutuo aiuto, dal quale ha da derivare il progresso di ambedue, ed affinchè meglio si possano conoscere le analogie e le dif- ferenze delle successive faune fra loro, e di tutte le precedenti coll’ at- tuale; e mi sembra per conseguenza che il Paleontologo debba seguire lo Zoologo nei suoi progressi e nelle sue classificazioni. Pur troppo il Paleontologo si trova in condizioni molto diverse e molto meno favorevoli di quelle dello Zoologo: infatti mentre questi per giudi- care delle affinità delle forme che esamina, e quindi del posto che deve loro assegnare, ha sott'occhio l’ animale compiuto, le sue parti molli cioè e le sue parti dure, quegli al contrario non può dare il suo giudizio che su quelle parti dell’animale che per la loro struttura, per la loro com- 1 2 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. posizione chimica e per la natura dell'ambiente in cui furono sepolte hanno potuto conservarsi più o meno imperfettamente. Per le quali cose il paleontologo nei suoi studi non può procedere altrimenti che per l’ ana- logia delle reliquie organiche che scava dagli strati della terra, testimonii del differente modo col quale la vita si è presentata nel tempo, colle forme compiute dell’ epoca presente. Per siffatte considerazioni e ad onta delle gravi difficoltà precitate io credetti dover seguire, non senza previò esame critico e qualche modi- ficazione, per le numerose specie dell’antico genere Pleurotoma, la clas- sificazione proposta dai signori H. e A. Apaws. Quantunque questa classificazione abbia per base principale, com'era naturale, caratteri che appartengono alle parti molli dell’animale i quali non sempre sono in corrispondenza con quelli del guscio, tuttavia, siccome la maggior parte dei tipi delle forme fossili qui descritte hanno i loro corrispondenti nei mari attuali, così mi parve poter tentare l’arduo còm- pito di distribuire nei nuovi gruppi proposti le forme fossili trovate finora nel Piemonte e nella Liguria, creando qualche nuovo gruppo che com- prendesse quelle forme che, o mancano nella fauna attuale, o mi sembra- rono dover essere separate da quelli ai quali erano riferite. La classificazione della famiglia delie Pleurotomidi dei signori Apams comprende esclusivamente Molluschi della fauna vivente; era per ciò ne- cessario di introdurvi quei nuovi gruppi che potessero abbracciare le forme fossili non riferibili ai gruppi proposti per quelle viventi. In ciò fare io cercai di rimanere entro confini ragionevoli, dando ai nuovi gruppi proposti un'importanza consimile a quella dei gruppi già precedentemente istituiti. Molto probabilmente quei naturalisti che fanno oggetto dei loro studii una fauna ristretta, povera comparativamente, di forme riferibili all’ antico genere Pleurotoma , troveranno inutile e fors' anco inopportuno l’innalzare a famiglia il genere P/ewurotoma, quale fu presso a poco finora definito, e suddividerlo in sotto-famiglie composte di un numero più o meno grande di generi. Ma colui che si propone di studiare e di illustrare una fauna che conti a centinaia le specie riferibili all’antico genere, non può far a meno di aggruppare attorno a parecchi centri le numerose forme che incontra, onde rendere possibili ed utili le descrizioni che ne deve fare A maggior ragione poi si sente desso proclive a dare importanza di sotte- famiglia o di genere a codesti gruppi, ogniqualvolta ai caratteri del guscio DESCRITTI DA L. BELLARDI. 3 trova, nelle specie vive corrispondenti, associati caratteri anatomici, come ad esempio assenza o presenza e diversa struttura dell’opercolo. Nello stato attuale della Malacologia non era ormai possibile di con- servare all'antico genere Pleurotoma i confini che gli furono assegnati dall’illustre autore che lo ha creato. Era d’uopo innalzarlo a famiglia e suddividerlo in molti generi i quali potessero ricevere le forme e fossili e viventi che gli si riferivano. Il numero grandissimo di specie qui descritte nella famiglia delle Plex- rotomidi, più che triplo di quello delle specie che ho pubblicate nel 1847 nella Monografia delle Pleurotome fossili del Piemonte, se da un lato dimostra come in questi ultimi cinque lustri le ricerche dei Paleontologi nei terreni terziari del Piemonte e della Liguria siano state proficue, dall’ altro viene sempre più a dimostrare la grande ricchezza della fauna malacologica dei terreni terziarii di queste provincie. Questa nuova rivista dell’antico genere Plexrotoma avrà perciò una particolare importanza sia pel gran numero delle specie che vi sono de- scritte, sia per la distribuzione di tutte quelle che vi sono comprese nei nuovi gruppi proposti dai moderni Malacologi. Alle collezioni sì pubbliche che private che io ho potuto consultare per la redazione della prima parte di quest'opera, e che ho indicate nella sua prefazione, io debbo aggiungere l’enumerazione delle seguenti le quali mi riescirono di grande aiuto nella redazione di questa seconda, e mercè le quali con accurate indagini mi venne fatto di rettificare la denominazione di non poche specie: La collezione di Molluschi fossili che il sig. Gen. Luigi KossurH riunì nella sua villa presso Torino, ricca di specie delle sabbie gialle dei colli astesi e delle marne dei colli tortonesi. Il sig. Prof. Cocconi di Bologna mi ha spedito i tipi della maggior parte delle specie di Pleurotomidi da esso pubblicate nella sua Enume- razione sistematica dei Molluschi miocenici e pliocenici delle Provincie di Parma e di Piacenza. Il sig. Prof. Corpi di Modena mi ha favorite in cambio od in co- municazione le Pleurotomidi citate nel suo Catalogo dei Molluschi fossili miocenici e pliocenici del Modenese. Il sig. Dott. Foresti di Bologna mi ha gentilmente spedito ad esame alcuni tipi delle Pleurotomidi indicate o descritte nel suo Catalogo dei Molluschi fossili pliocenici delle colline Bolognesi. 4 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Dal sig. Prof. Secuenza di Messina ebbi ad esame le Pleurotomidi del terreno pliocenico recente ed antico della Sicilia esistenti nella sua collezione e citate nel suo Elenco dei Molluschi-e Cirripedi della zona superiore del pliocene recente ed antico. Il sig. Ab. Giuseppe Antonio Brunone di Palermo mi spedì la mas- sima parte delle Pleurotomidi che descrisse nella sua Memoria sopra alcune Pleurotome fossili dei dintorni di Palermo. Il sig. Marchese Monrerosato di Palermo mi inviò la serie delle Pleurotomidi da esso raccolte nel Mediterraneo, e si compiacque inoltre di paragonare un gran numero di Pleurotomidi del Piemonte e della Li- guria colle forme corrispondenti dei nostri mari. Dalla Direzione del Museo civico di Milano per l’uffizio dell’Ingegnere Sprearico, Assistente a quel ‘Museo, testè immaturamente rapito alla scienza , del sig. Prof. MaLratti e del sig. Direttore il Prof. Emilio CornaLiA mi furono comunicati parecchi tipi del Broccn e del Jan. Dall’ I. e R. Istituto geologico di Vienna per mezzo del suo Presi- dente il sig. Barone di Hauer ho avute in comunicazione parecchie specie di Pleurotomidi delle vicinanze di Vienna descritte da Hornes. Dall’I. R. Museo di Mineralogia della stessa città, mercè i buoni uffizii del sig. P. FucHs, mi furono inviate tutte quelle specie di Pleurotome pubblicate dal Hoòrnes che mi era utile di esaminare negli esemplari tipici per meglio riconoscerne le forme e stabilirne la sinonimia. Il sig Benorst di Bordeaux mi spedì ad esame una numerosa serie di specie delle varie zone del terreno terziario delle vicinanze di Bordeaux, mercè le quali riconobbi parecchie di quelle descritte dal sig. Conte di BasreroT e dal GrATELOUP. Il sig. Prof. Ab. Barni di Angers, incaricato della rivista della Col- lezione paleontologica lasciata dal MiLLET, io ebbi tutti i tipi delle specie di Pleurotomidi pubblicate dallo stesso sia nella sua Memoire sur un nouveau genre de Coquilles de la famille des Zoophages, sia nella sua Paleontographie ou description des fossiles nouveaux du terrain ter- tiaire marin, ou terrain miocène superieur du département de Maine- et-Loire, specie che difficilmente sarei riescito a riconoscere dalle brevi descrizioni che ne furono pubblicate. Il sig. De Koenen, Professore di geologia a Marburg, oltre alle sue interessanti pubblicazioni sui Molluschi terziari della Germania, mi spedì una numerosa serie di Pleurotomidi da esso descritte, e mi fu cortese DESCRITTI DA L. BELLARDI, 5 dell'esame comparativo di parecchie specie delle - nostre provincie con quelle delle località da esso illustrate. Inoltre nello scorso. autunno visitai le principali collezioni paleonto- logiche e malacologiche sì pubbliche che private delle più importanti città d’Italia e di Sicilia, fra le quali oltre a parecchie di quelle già in- dicate io citerò le seguenti: Il Museo dell’Università di Ferrara, nel quale sono ora deposti i nu- merosi fossili di Monte Mario presso Roma raccolti dal sig. ConrI che formarono il soggetto del Catalogo che lo stesso ha pubblicato dei fossili di Monte Mario e che il sig. Cav. Prof. Garpino, sotto la direzione del quale è ora il predetto Museo, mi ha permesso di minutamente esaminare. Il Museo di Geologia e di Paleontologia di Firenze, il quale sotto la Direzione del sig. Prof. d’Ancona si fa ricco ogni giorno più, spe- cialmente in fossili toscani. Il Museo dell’Università di Roma, nel quale esaminai i pochi tipi delle specie del sig. Prof. Ponzi che non furono distrutti dall’ inonda- zione del Tevere del 1870, ed ebbi dallo stesso sig. Prof. Ponzi le tavole tuttora inedite che fece eseguire a Parigi molti anni sono, rap- presentanti specie nuove, o risguardate come tali, trovate nei dintorni di Roma, mercè le quali tavole ho potuto riconoscere alcune specie i cui tipi andarono perduti. Il Museo di Geologia dell’ Università di Napoli, nel quale si con- servano i tipi delle specie pubblicate dal sig. Prof. ScAccHI, tipi che mi furono gentilmente concessi ad esame dal Direttore il sig. Prof. GuiscArpr. Il Museo di Geologia dell’ Università di Palermo, nel quale trovai una gran parte delle Pleurotome citate dal sig. Prof. DoperLEIN nei suoi Cenni geologici intorno la giacitura dei terreni ‘miocenici supe- riori dell'Italia centrale: mercè l’esame di questi tipi ho potuto rettifi- care non poche sinonimie, e descrivere (perciò conservare alla scienza ) parecchie delle specie indicate nella precitata Memoria come nuove e come tali nominate dal Prof. DopeRLEIN, i nomi delle quali avrebbero dovuto passare nella sinonimia, non essendo stati accompagnati dalla rispettiva descrizione. Il Museo di Pisa, nel quale sono conservati i tipi delle Pleurotome testè pubblicate dal sig. De STEFANI. La ricchissima collezione che il signor Marchese MonrerosaTo ha con tanto amore raccolta, e quelle molto importanti del sig. Dott. Trseri a 6 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Pozzuoli, del sig. Cav. Benorr in Messina e del sig. Dott. Arapas a Catania, in cui incontrai tutte le Pleurotomidi finora conosciute del Mediterraneo, colle quali ho paragonate le nostre fossili. Finalmente non posso passare sotto silenzio una numerosissima serie di Pleurotomidi fossili provenienti da diverse località sì italiane che estere inviatami dal sig. Prof. Maver di Zurigo. In questa ricca serie trovai non poche specie da aggiungere alla fauna dei terreni terziarii del Piemonte e della Liguria, dallo stesso ripetutamente esplorati, ed una gran massa di materiali di confronto. I naturalisti pratici sanno di quanto maggior utilità sia per la deter- minazione delle specie l’esame materiale degli esemplari tipici, di qua- lunque descrizione od iconografia per quanto siano esse fedeli; essi com- prenderanno perciò quanta sia la mia gratitudine verso le persone che mi vollero prestare il loro gentile concorso. Tali sono i mezzi non comuni che ebbi per redigere questo secondo volume; giudicherà il lettore se e come io abbia saputo approfittarne: ed io gli sarò grato, se mi vorrà indicare quegli errori che avrò molto probabilmente commessi nel gran numero delle specie descritte e nella grandissima quantità di citazioni fatte, affinchè io li possa correggere nella rivista generale che farò in fine dell’opera. . A chi crede che siano stati creati i tipi specifici, mutabili solamente entro limiti ristretti dipendenti dalle condizioni di esistenza dei corpi organici, potrà sembrare che in alcuni generi io abbia di troppo molti- plicate le così dette specie, ma quelli che sono d’avviso che la parola specie altro non sia che un vocabolo di valore convenzionale e più o mene elastico per indicare gli stadii meglio definiti pei quali passarono le forme organiche, succedendosi le une alle altre, comprenderanno che è reso più semplice il linguaggio scientifico, quando una forma più o meno ben definita o caratteristica di un determinato orizzonte geologico, o di uno speciale ambiente, è indicata con un nome proprio, anzichè con quello della forma più affine e l’aggiunta di un segno convenzionale che ne la distingua come varietà. Senza dubbio siffatto criterio nella distinzione delle forme con nomi proprii non dev'essere esagerato: ed è appunto siffatto principio che mi pare di avere seguìto nella presente opera, in cui, a fianco di molte specie descritte con nomi proprii, troverà il lettore un ragguardevole numero di varietà per le modificazioni di minore importanza. DESCRITTI DA L. BELLARDI. (7) Ad ogni modo essendo più o meno elastici i confini da assegnarsi alle così dette specie, poichè l’uomo in tal caso non può fare ciò che non ha fatto la natura, l’apprezzamento di questi confini dipende più o meno dalle particolari vedute dell’osservatore. Nella prefazione della prima parte ho promesso di dare ad opera compiuta il catalogo generale delle forme descritte coll’indicazione degli orizzonti geologici in cui furono trovate e dei loro rapporti con quelle della fauna attuale. L'utilità scientifica delle pubblicazioni che fanno il Paleontologo, il Botanico e lo Zoologo sulle forme che il primo scopre negli strati della terra e che gli altri vedono crescere ai nostri dì sulla sua superficie, essendo quella di far conoscere i materiali che devono guidarci ad una classificazione naturale dei corpi organici fondata sulla genealogia delle forme colle quali la vita si è succeduta nel tempo ed estesa nello spazio, e prevedendo io, che, per la mole dei materiali che tengo già preparati e che crescono ad ogni nuova perlustrazione delle numerosissime località fossilifere di queste provincie, dovranno trascorrere parecchi anni prima che io abbia potuto condurre a termine questo /nventario generale malacolo- gico dei terreni terziarii del Piemonte e della Liguria, mi parve far cosa conveniente nel dare fin d’ora al fine di ogni genere, o di ogni sezione dei generi ricchi di specie, cenni sommarii sui rapporti delle forme descritte coll’età delle rocce in cui furono incontrate, senza per altro svincolarmi dalla fatta promessa di una rivista generale filogenica ad opera compiuta. I fossili provenienti dalle marne turchine del litorale ligure , delle sponde del Pesio presso Mondovì, di Monte Capriolo presso Bra, della ghiaia quarzosa di Vezza presso Alba, e delle marne azzurrognole o bigie di Castelnuovo d’Asti e di Viale presso Montafia, sono stati indicati nella prima parte come appartenenti al terreno miocenico superiore, sia perchè l'orizzonte nel quale si trovano è ovunque sottoposto alle sabbie tipiche plioceniche o gialle od azzurre, sia, ed in particolar modo, perchè la fauna malacologica di quella zona ha molto maggior analogia da un lato colla fauna tipica del terreno miocenico medio delle arenarie e dei con- glomerati serpentinosi dei colli torinesi, e dall’altro con quella dei mari attuali delle regioni calde che non con quella delle sabbie plioceniche e del Mediterraneo. Ora, siccome si potrebbe credere che questo orizzonte venisse da me risguardato come coevo delle marne di S. Agata-fossili, e di Stazzano 8 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. nei colli Tortonesi, delle quali è certamente più recente; così, per togliere ogni possibilità di errore a questo proposito, ho adottata l'opinione di parecchi Geologi e Paleontologi i quali riferiscono quest’orizzonte al ter- reno pliocenico, risguardandonelo come la parte inferiore. In siffatto modo il periodo pliocenico si troverebbe in Piemonte e nella Liguria diviso in due zone bene caratterizzate e da diversa natura delle rocce, e da differenze notevoli nella fauna. Alla zona superiore apparter- rebbero le sabbie gialle dei colli Astesi e di alcune località del litorale Ligure e quelle azzurre o bigie di Villalvernia presso Tortona, di Volpedo presso Voghera, e dei colli Biellesi; alla zona inferiore apparterrebbe l'orizzonte in discorso, generalmente rappresentato dalle marne turchine, talvolta da banchi di ghiaia quarzosa come a Vezza. E tanto più volentieri io accetto questo modo di vedere in quanto che in quelle contrade nelle quali la serie terziaria non è compiuta e con- tinua, le marne turchine sono sottostanti alle sabbie gialle (dove queste non siano state esportate dall’ erosione), con esse intimamente collegate in stratificazione concordante, e sovrastanti direttamente al terreno eoce- nico od a rocce di età più antica, come appunto accade in varii luoghi del litorale ligure fra Genova e Ventimiglia. Del resto, se in alcune contrade, nelle quali il terreno terziario è rap- presentato da lembi isolati, è possibile la sua divisione in zone più o meno ben definite da caratteri geognostici, mineralogici e paleontologici, la cosa riesce affatto arbitraria là dove, come in Piemonte, tutta la serie terziaria è continua ed in stratificazione successivamente concordante, incominciando dalle argille e sabbie contenenti i grandi mammiferi terrestri fino al ter- reno nummulitico, od eocenico, dell’Apennino e delle Alpi marittime. In questa nostra serie terziaria si vedono succedersi gradatamente le varie rocce e le differenti faune, per modo che mancano caratteri ben definiti i quali valgano a delimitare le varie zone che furono proposte come altret- tante divisioni della serie terziaria, e che mi paiono essere state di troppo moltiplicate. In questa seconda parte perciò, e nelle seguenti, le specie provenienti dalle marne turchine, o rocce corrispondenti, delle precitate località sa- ranno indicate come appartenenti al pliocene inferiore, e quelle delle sabbie, o gialle od azzurre, saranno riferite al pliocene superiore. DESCRITTI DA L., BELLARDI. 9 3. Famiglia PLEUROTOMIDAE ChÙeno (1839). 1. Sotto-Famiglia PLEUROTOMINAE Swanson (1840). (Species vivae operculatae : operculum ovale, acutum; nucleus apicalis). Testa fusiformis vel turrita. - Labrum sinistrum postice rimosum; rima a sutura postica plus minusve distans, nunc angusta et profunda, nunc arcuata et brevis: co- lumella simplex, non plicata: cauda longa vel brevis. Il principale carattere di questa sotto-famiglia, ci dice il Malacologo, risiede nella presenza di un opercolo di figura ovale o subovale, più o meno acuta, ed in particolar modo nella posizione anteriore del suo nucleo. Naturalmente questo carattere non può avere valore pratico per il Paleontologo; deve questi perciò cercare nel guscio il mezzo di ricono- scere le forme che si devono riferire a questa sotto-famiglia. Dopo un accurato esame comparativo delle numerose forme fossili qui descritte con quelle vive, non meno numerose, che sono inscritte nei gruppi riferiti a questa sotto-famiglia, mi pare che le si possano assegnare come caratteri del guscio, e caratteri di una certa stabilità, i seguenti : Conchiglia ordinariamente di notevoli dimensioni: spira acuta, più o meno lunga: intaglio del labbro sinistro fesso ad una certa distanza dalla sutura posteriore e da questa separato ordinariamente per mezzo di un orlo più o meno sporgente, ora stretto e profondo e collocato in una carena più o meno sporgente o per lo meno in un rialzo dell’anfratto (Pleurotoma), ora arcato e poco profondo e situato in una depressione che a guisa di gronda corre in prossimità della sutura posteriore (Surcula): coda ora lunga (P/eurotoma), ora breve (Drillia), e così conchiglia fusi- forme nel primo caso, turrita nel secondo: columella ordinariamente di- ritta, senza pieghe. 10 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. i. Genere PLEUROTOMA Lamarck (1799). Testa fusiformis: spira longa. - Anfractus ultimus dimidiam longi- tudinem aequans vel subaequans. — Labrum sinistrum simplex, profunde rimosum; rima a sutura postica plus minusve distans et in carina con- «tempta: cauda longa, plerumque recta, in axim testae producta, inter- dum leviter contorta et obliqua. Le forme riferite al genere Pleurotoma, quale è qui circoscritto, si riconoscono facilmente: 1° per la notevole lunghezza della coda, la quale d’ordinario si erge diritta nell’asse della conchiglia: 2° per la posizione dell’intaglio, il quale è collocato nella carena, che nel massimo numero delle specie si innalza più o meno sulla metà degli anfratti, ed in pros- simità, maggiore o minore, della sutura anteriore, od è per lo meno situato in un rialzo trasversale degli anfratti, più o meno sporgente, non mai in un solco od in una depressione, e sempre assai distante dalla sutura posteriore. Forma tipica P/. rotata Brocca. I. SEZIONE. (0. Macrotomatae, 3 CARINIFERAE (in parte) BeLLarpDI, 1847). Testa turbiniformis, interdum subfusiformis. - Anfractus ultimus antice valde depressus, dimidiam longitudinem plerumque superans. - Cauda longa, erecta. Le specie di questa sezione, che ha per tipo la 7. rotata Broccr., hanno l’ultimo anfratto molto depresso anteriormente e la coda lunga ed eretta nell’asse della conchiglia , dai quali caratteri risulta la forma ge- nerale di una trottola più o meno lunga. A. Anfractus complanati, transverse profunde sulcati. Nell’unica specie, che rappresenta questo piccolo gruppo, gli anfratti sono depressi, contigui, appianati ed attraversati da profondi solchi, i quali dànno origine fra loro a grosse coste trasversali, in una delle quali (la penultima posteriore) è inciso l’intaglio. DESCRITTI DA I. BELLARDI. II 1. PLEUROTOMA VERMICULARIS GRAT. Testa subfusiformis: spira valde acuta. - Anfractus complanati, contiguissimi , subindistincti; ullimus dimidiam longitudinem aequans vel subaequans: suturae subindi- stinctae. - Superficies tota transverse sulcata et costata; sulci profundiî, angusti, duo în primis anfractibus, tres in ultimo, omnes transverse striati ; costae depressae, tres in primis anfraclibus, quatuor in ultimo, mediana granulosa in primis anfractibus, postica latior, complanata: pars antica ultimi anfractus transverse costulata et striata. - Os parvulum, subovale; labrum sinistrum gracile, antice valde depressum; rima profunda in costa mediana , seu penultima postica, incisa: cauda longiuscula, dorso costulata et striata. Long. 45 .mm.: Lat. 16 mm. Plevrotoma circulata BON., Cat. MS., n. 3504. 1832. Id. vermicularis GRAT., Tabl. Coq. foss. Dax, pag. 326. 1840. Id. circulata BELL. et MICHTTI., Sagg. Oritt., pag.I, tav. 1, fig.7. 1842. Id. id. E. SISMD., Syr., pag. 33. 1847. Id. vermicularis GRAT., Atl. Conch. foss., tav. XX, fig.1 (non tav. XXI, fig. 15). 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 35. 1847. Id. circulata MICHTTI., Foss. mioc., pag. 297, tav. VIII, fig.8, 9. 1847. Id. id. BELL., Monogr. Pleurot., pag.53, tav. III, fig. 11. 1852. Id. vermicularis D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 60. 1853, Id. id. HORN., Moll. foss. Wien, vol.I, pag.358, tav. XXXVIII, fig. 21. 1873. Id. id. MAY., System. Verz. Verst. Helv., pag.31 (1). Varietà A, Tav. I, fig. 1. Sulci transversi latiores, latitudinem costarum intermediarum subaequantes; striae transversae numerosiores; costae transversae angustiores, subangulosae. Long. 45 mm.: Lat. 16 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Piano dei Boschi, Villa Forzano, Monte dei Cappuccini, Baldissero-torinese, Sciolze, Albugnano, non frequente; Coll. del Museo, della R. Scuola d’Applicazione per gli Ingegneri, MicneLoTTI e RovasENDA. Questo gruppo, che io mi sappia, manca di rappresentante nella fauna attuale ed è esclusivo, e perciò caratteristico, del terreno miocenico medio. e eee TITITIEEEA.,1H| T] (1) Non tutte le citazioni di opere fatte nella Monografia delle Pleurotome che ho pubblicata nel 1847, furono qui ripetute: le une furono tralasciate per brevità come meno importanti, le altre perchè state riconosciute appartenere a forme diverse da quelle per le quali erano state indicate, o per lo meno a forme dubbiose. 12 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. B. Anfractus carinati. Le specie di questo gruppo hanno gli anfratti carenati e per conse- guenza le suture più o meno profonde. La carena vi differisce per la maggiore o minore sua sporgenza, per - la natura dei suoi ornamenti, ed in particolare per la sua posizione, ora in contatto quasi colla sutura anteriore, ora nel mezzo degli anfratti, ora intermediaria. Nessun gruppo di questa numerosa famiglia mi ha presentate nella distinzione delle specie difficoltà maggiori di quelle che ho incontrate nello studio delle forme che vi appartengono. E mi è forza il confessare, che, per quanta cura io abbia avuto nell’esame di queste forme, sono lungi dall'essere soddisfatto del mio operato. Parecchie di queste forme sono così frequenti ed abbondanti in alcune delle nostre località fossilifere, come ad esempio i colli tortonesi, che vi sì possono raccogliere a migliaia. Frammezzo a tanta quantità di esem- plari è facile il prevedere numerose modificazioni, e quelle sono tante e così graduate che per esse si trovano fra loro collegate forme, i cui estremi non si supporrebbero a primo aspetto poter derivare gli uni dagli altri. Nessun gruppo di questa famiglia ci porge prova migliore della mu- tabilità delle forme organiche quanto il presente. Nel distinguere queste varie forme con nome specifico proprio io tenni conto in primo luogo dell'importanza dei caratteri presentati dal guscio e quindi anche della loro giacitura, per modo che ho in certi casi riferite alla medesima specie, forme fra loro più o meno disparate, quando le trovai intimamente collegate da forme intermediarie e quando queste forme vissero contemporaneamente nello stesso ambiente, o si sono re- golarmente succedute nel tempo, ed in altri casi ho conservate distinte con nome proprio forme da altre poco dissimili mei rispettivi caratteri, quando mi mancarono quelle intermedie e quando esse erano proprie e per conseguenza caratteristiche di qualche particolare zona terziaria. x DESCRITTI DA L. BELLARDI. 13 a. Carina suturae anticae plus minusve procimata,. 2. PLEUROTOMA ROTATA BroccH. Tav. I, fig. 2. Testa fusiformis: spira longa, valde acuta, scalaris. - Anfractus transverse uni- carinati; carina acuta, suturae anticae prorimata, denticulata; denticuli acuti, spiniformes ; costula, interdum duplex, antice contra carinam et super denticulos decurrens, hinc denticuli subbifidi; pars antica anfraciuum brevissima, postica maior, subplana; anfractus ultimus antice abrupte depressus, dimidiam longitudinem superans: suturae profundae ; postica minute marginata. - Superficies transverse striata et costulata: striae paucae, inter se salis distantes; costulae tres in partem anticam anfractus ultimi decurrentes ma- iores, quarum postica aliis duabus minor; duae anticae, maiores, inter se valde distantes; striae longitudinales minutae, irregulares, sinuosae. - Os subovale; labrum sinistrum postice angulosum, interius laeve, interdum costulatum : cauda perlonga, recita, in axcim testae producta, dorso oblique striata et costulala; costulae subuniformes, parvulae: columella parum excavata. Long. 45 mm.: Lat. 16 mm. 1814. Murex (Pleurotoma) rotatus BROCCH., Corch. foss. sub., pag. 434, tav. IX, fig. 11. 1821. Pleurotoma rotata BORS., Oritt. piem., part. II, pag. 77. 1826. 44. id. DEFR., Dict. Sc. Nat.,-vol.XLI, pag. 391. 1827. Id. id. —SASS., Sagg. geol. Bac. terz. Albenga, pag. 479. 1831. 74. id. BRONN, Ital.tert. Geb., pag. 45. 1832. Id. id. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 8. 1833. Id. id. DESH., App. Lyell's Prince. Geol., pag. 28, tav.I, fig. 10, 1835. Id. subdentata MUNST., Jahrb. Leonrh. und Bronn, pag. 449. 1837. Id. rotata PUSCH, Pol. Paliont., pag. 144. 1841-44. Id. subdentata GOLDF., Petr. Germ., vol.IMI, pag. 21, tav. CLXXI, fig.9. 1842. Id. rotata E. SISMD,, Syn., pag. 33. 1846. Id. id. PARET., Descr. di Genova, vol. I, pag. 51. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 34. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 296. 1847. Id. id. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 50. 1847. Id. id. GRAT., Atl. Conch. foss., tav. XX, fig. 10. 1848. Id. id. —HORN., Zerz. in Czjzeck?s. Erlant. zur geogn. Karte von Wien, pag. 20. 1848. Id. id. Id. Verz. Foss. Rest. tert.-Beck. Wien, pag. 20. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 60. 1853. Id. id. HORN., Moll. foss. Wien, vol.I, pag. 354, tav. XXXVIII, fig. 18 (a, 5). 1853. Id. id. NEUGEB., Beitr. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag. 109. 1856. Id. id. SEMP., Kennt. teufels. u. Elbstr. mioc. Conch., pag. 42. 1856. Id. id. Id. Kennt. Gaster. Nordalbing. Glimm., pag. 66. 1859. Id. id. LIBASS., Conch. foss. Palerm., pag. 35. 1861. Id. id. ‘SEMP., Palaont. Untersuch., vol.I, pag.33, 37, 42, 64. 14 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1864. Pleurotoma rotata DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. 1868. Id. id. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 59. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss, mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 1869. Id. id. —MANZ., Faun. mar. mioc. Alt, Ital., pag. 19. 1870. Id. id. APPEL., Catal. Conch. foss. Livorn., Boll. Malac., vol. II., pag. 285. 1872. Id. id. PONZ., Foss. Bacin. rom., pag. 4. 1872. Id. id. DE KOEN., Mioc. Nord-Deutschl. Moll. Faun., pag. 217. 1873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 53. 1874. Id. id. MORCH, Forst. tertiaerlag. Danmark, pag.16 (289). 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid, , Boll. Comit. geol. Ital., pag. 206. 1876. Id. id. FOREST., Cenn.geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 25. 1876. Id. id. PANTAN., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 3. Le principali modificazioni, che le forme raccolte qui col nome di PI. patata BroccH. mi hanno preseniate, sono: ° Le dimensioni, le quali raggiungono il loro massimo negli esem- plari LL forma tipica provenienti dal pliocene inferiore, ed il loro mi- nimo nella varietà 7 propria del miocene superiore. 2° La spira più o meno lunga ed acuta. 3° La carena degli anfratti ora molto acuta e sporgente come nella forma tipica e nelle varietà 4 e 8, ora più o meno ottundata come nelle varietà C, D,.E,.F. 4° I denti della carena semplici, spiniformi, aguzzi, alquanto spor- genti nella forma tipica, più numerosi e meno grossi, ma tuttora acu- minati, come nelle varietà 4 e 5; ottundati, compressi, rassomiglianti a quelli di una ruota dentata e bifidi, e questi talora in numero presso a poco eguali di quelli della forma tipica, talora in numero più o meno maggiore. 5° La carena, ordinariamente molto vicina alla sutura anteriore, la quale si allontana più o meno verso la regione mediana degli anfratti. 6° La parte posteriore degli anfratti più o meno larga ed appiat- tita, più o meno stretta e concava. 7° La sutura posteriore accompagnata da una costicina di poco più grossa delle vicine, o da un orlo più o meno grosso e sporgente, tal fiata semplice, tal altra granoso. 8° Le strie, o costicine trasversali, più o meno grosse, semplici e granose. g° Le strie longitudinali ora sottilissime , ora più o meno grosso- lane, talora trasformate in rughe come nella varietà E. Tuttavia frammezzo a tanta instabilità, le particolarità di forma e di ornamenti che in generale si osservano in tutte le forme qui riferite alla DESCRITTI DA L. BELLARDI. 15 Pi. rotata Brocca., e che per conseguenza se ne possono considerare come caratteristiche, sono: 1° forma fusoidea, o meglio fatta a trottola, derivante dalla notevole depressione della parte anteriore dell'ultimo anfratto; 2° lunghezza dell’ultimo anfratto (coda compresa) uguale o mag- giore della metà di quella della lunghezza totale ; 3° carena collocata più o meno prossimamente alla sutura anteriore; 4° coda lunga, diritta, e protratta nell’asse della conchiglia. Varietà A. Tav. I, fig. 3. Carina magis acuta, pars postica anfractuum magis depressa: sulurae profundiores, lineares; postica non marginata. - Striae transversae minores. Long. 35 mm.: Lat. 14 mm. Varietà B. Tav. I, fig. 4. Testa minor. - Denticuli carinae minores, numerosiores, minus acuminati. Long. 35 mm.: Lat. 44. mm. 1864. Pleurotoma monilis DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. Varietà GC. Testa minor. - Carina minus acuta; dentes carinae compressi, numerosiores, cre- berrimi, a sulco mediano divisi, bifidi; pars posterior anfractuum brevior, magis excavata: margo suturae posticae maior in omnibus anfractibus. - Costulae transversae super dorsum caudae decurrentes maiores. Long. 26 mm.: Lat. 10 mm. 1864. \Pleurotoma monilis var. spira breviore, suturis cingulatis. DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. Varietà D. Testa minor. - Carina obtusa, a sutura antica magis distans, sub-mediana ; den- ticuli compressi, numerosiores , bifidi: pars posterior anfractuum brevior , canaliculata : sutura postica etiam in ultimis anfractibus marginata; margo obscure denticulatus. - Costulae transversae super dorsum decurrentes maiores. Long. 33 mm.: Lat. 13 mm. 16 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1814. Murex (Pleurotoma) rotata var. —BROCCH., Corch. foss. sub., pag. 434. 1832. Pleurotoma id. var. */, JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 1847. Id. monilis BELL., Monogr. Pleurot., pag. 49, tav. III, fig.2 (non BRoccHI). 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. m2i0c., pag. 296. 1847. Id. id. E. SISMD., Syz., 2 ed., pag. 34. 1873. Id. trifasciata COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 53 (non HoRn.). Questa forma corrisponde esattamente a quella che il Broccm riferì alla P?. rotata ( Murex) come varietà colle papille della carena ottuse e cogli anfratti marginati, della quale ebbi sott'occhio l'esemplare tipico del BroccHi. Non conoscendo nel 1847 la forma descritta dal BroccHI col nome di PI. monilis (Murex), credetti ravvisarla nella presente. Varietà E. Testa mìnor, crassior: spira minus acuta. - Carina obtusa; denticuli maiores, obtusi, nodiformes, compressi, numerosiores, a sulcis angustis inter se separati, subbifidi ; pars posterior anfractuum brevior, canaliculata. - Costae transversae partis anticae ultimi anfractus maiores et a rugis longitudinalibus, irregularibus intersectae : sutura postica in omnibus anfractibus marginata; margo satis prominens, obscure denticulatus. - Costulae transversae super dorsum caudae decurrentes maiores , eavum interstitia transverse striata. Long. 30 mm.: Lat. 12 mm. 1864. Pleurotoma monilis var. striis et nodis crassioribus. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. Nella figura 6, tav.I non furono per errore segnate le rughe longi- tudinali che intersecano le coste trasversali nella parte anteriore dell’ul- timo anfratto. Varietà F, Testa minor, crassior: spira brevior, minus acuta. - Carina obtusissima; denticuli magni, nodiformes, compressi, bifidi, a sulcis angustis et profundis separati. - Costulae super dorsum caudae decurrentes omnes magnae, ab interstitiis latis separatae; interstitia transverse minute striata. Long. 25 mm.: Lat. 10 mm. 1821. Pleurotoma rotata var. BORS., Oritt. piem., II, pag. 77. 1847. Id, id. var, A. BELL., Monogr. Pleurot., pag. dI. 1871. Id. trifasciata? var. A. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 204. 1875. Id. d’Anconae DE STEF., Nuov. sp. Moll. plioc. ital., Boll. Soc. Malac. ital., vol.I, pag. 85, tav. IT, fig.6 (a, 0). 1876. Id. dd. FOREST., Cenn. geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 25. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 1:17 La PI. rotata Brocca. fu per errore citata dal Sismonpa come tro- vata nelle sabbie gialle dei colli astesi (P%ioc. sup.) sì nella prima che nella seconda edizione del suo Syropsis. Miocene medio : Colli torinesi, Termo-fourà, Villa Forzano, Rio della Batteria, Baldissero-torinese, non frequente; Coll. del Museo, Mi- CHELOTTI e RovAsENDA. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, $' Agata-fossili: Tetti Borelli presso Castelnuovo d’Asti, non raro; Coll. del Museo, Mic®ELOTTI e RovasENDA. Pliocene inferiore: Borzoli presso Sestri-ponente ; Savona alle For- naci, Zinola presso Savona; Albenga, Vallone Torsero, Ortovero; Ven- timiglia: Castelnuovo d'Asti, regione Cornaré: Viale presso Montafia: Vezza presso Alba: M'° Capriolo presso Bra: Clavesana: sponde del Pesio presso Mondovì ecc., molto frequente. Varietà A. — Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà , Baldis- sero-torinese, non frequente; Coll. del Museo, MicGeLoTTI e RovaseNDA. Varietà B. — Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, S'* Agata — fossili, non raro; Coll. del Museo e Mic®eLoTTI. Pliocene inferiore: Zinola presso Savona, raro; Coll. del Museo. Varietà C, D, E, F. — Miocene superiore: Colli tortonesi, $* Agata — fossili, molto frequente (var. F. non frequente); Coll. del Museo e: MicHELOTTI. 9. PLEUROTOMA CITIMA BeLL. Tav. JI, fig. 7. Distinguunt hane speciem a PI. rotata Brocca. sequentes notae: Testa minor. - Carina anfractuum obtusa ; denticuli carinae minores, numerosiores, obtusi: suturae minus profundae. - Striae transversae undique minimae, interdum vix sub lente perspicuae. Long. 27 mm.: Lat. 10 mm. Ho distinta questa forma dalla PZ. rotata BroccH. sia pei caratteri sopra accennati, sia perchè essa è propria del miocene medio dei colli torinesi. Questa forma ha molta analogia con quella che HornEs riferì erro- neamente alla P7. monile Brocca. e per la quale il sig. Hornes figlio in un recente suo lavoro (Die Fauna des Schliers ‘von Ottnang. Jahrb. der K. K. Geol. Reich. 25 Band 1875, IV Heft) propose il nome di I. badensis. 13 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Avendo paragonati i fossili dei colli torinesi qui descritti con un esem- plare tipico che mi fu gentilmente spedito dal sig. Fucus, rappresentante la forma di Vienna dal Hòornes riferita alla PZ. monile Brocca®., vi ho trovate le seguenti differenze. Negli esemplari dei colli torinesi le dimensioni sono molto minori; la spira è più acuta, gli anfratti sono meno rigonfi, la carena è più ravvi- cinata alla sutura anteriore, non quasi mediana come nel fossile di Vienna; i denticini della carena sono più piccoli e più numerosi, ottundati; le strie trasversali sono ovunque minutissime, specialmente sulla parte poste- riore degli anfratti; l’ultimo anfratto è meno rigonfio anteriormente. L’esemplare che ricevetti dal signor Hòrnes figlio e che riferii nel 1874 come varietà A della P/. rotata Brocca. (Bell. Verh. der K. K. geol. Reichs, N° 7) era alquanto diverso da quello che ricevetti dal signor FucHs e che mi pare rappresentare meglio la forma figurata dal Hòknes col nome di PZ. monile BroccH., e si ravvicinava di più ad una delle numerose varietà della 7. rotata BroccH. Miocene medio: Colli torinesi, Piano dei Boschi, Sciolze , Bal- dissero-torinese, Termo-fourà, non frequente ; Coll. del Museo, Micne- LOTTI e RovasENDA. 4. PLEUROTOMA TRIFASCIATA Horn. Tav. I, fig. 8. Testa turrita, turbinato-elongata: spira longa, medio laeviter inflata. - Anfractus cari- nati; carina obtusa, sulurae anticae valde prorimata; denticuli carinae minuti, compressi, obtusi, crebri, antice posticeque detruncati, transverse tri-striati ; pars postica anfractuum lata, parum depressa: suturae parum profundae; postica marginata. - Superficies trans- verse striata et costulata; costulae nonnullae maiores super partem anticam ultimi anfractus decurrentes. - Cauda parum longa. Long. 26 mm.; Lat. 9 mm. 1853. Pleurotoma trifasciata HORN,, Moll. foss. Wien., vol. I, pag. 354, tav. XXXVIII, fig. 17. 1853. Id. id. NEUGEB., Beitr. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag. 108. 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101, Miocene medio - Colli torinesi, Baldissero-torinese, raro; Coll. del Museo. DESCRITTI DA L. BELLARDI. IQ 5. PLEuROTOMA cuUNEATA Dopert. : Tav. I, fig.9. Testa turrita, turbinato-elongata: spira longa, medio leviter inflata. - Anfractus cari- nati; carina obtusa, suturae anticae plus minusve proximata; denticuli carinae compressi, ab interstitiis angustis separati, recti, non obliqui, axi testae paralleli, a sulco mediano transverso divisi, postice sub-detruncati, antice in costulam obliquam, arcuatam contra pri- mam costulam transversam producti; anfractus ultimus dimidiam longitudinem aequans; pars posterior anfractuum angusta, canaliculata: suturae parum profundae; postica marginata. - Superficies transverse costulata; costulae plerumque quatuor in partem posticam anfraciuum decurrentes, minutae, nonnullae, maiores et minores interdum alternatae, inter se satis -distantes super partem anticam ultimi anfractus et super dorsum caudae. - Os subrotundum: columella postice excavata: cauda longa, erecta, in axim testae producta. Long. 40 mm.: Lat. 40 mm. 1864. Pleurotoma spiralis DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr. pag. 101. 1864. Id. cuneata Id. in Mus. geol. R. Univers. Panorm. Varietà A. Denticuli carinae maiores, pauciores. Long. 30 mm.: Lat. 8 mm. Varietà B. Denticuli carinae transverse tricostulati: pars posterior anfractuum minus concava: margo suturae posticae minor. Long. 25 mm.: Lat. 9 mm. Questa forma, che è stata finora risguardata come varietà della 24. spiralis Serr., mi pare doversene separare per non pochi caratteri, sia della forma generale, sia della natura degli ornamenti, e viene a collo- carsi fra la P2. trifasciata Horn. e la PI. spiralis Serr. Il suo carattere essenziale sta nella forma dei denticini della carena, i quali sono com- pressi, allungati nel verso longitudinale, retti e paralleli all’asse della conchiglia, divisi in due da un solco trasversale , quasi tronchi alla parte posteriore e protratti anteriormente in una costicina obliqua ed arcata che va a terminare contro la prima costa trasversale, e, siccome queste co- sticine sono alquanto alte, esoì esse dànno luogo ad altrettante infossature profonde loro interposte. Le differenze, che separano poi questa forma dalla Pt. spiralis SERR. sono le seguenti: 1° dimensioni costantemente minori; 2° spira più acuta; 3° ultimo anfratto meno depresso anteriormente; 4° parte posteriore degli 20 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. ‘anfratti più concava; 5° sutura posteriore marginata; 6° denticini della carena attraversati da un solo solco mediano e non da tre costicine. Miocene superiore: Colli tortonesi, $* Agata - fossili, frequente, Staz- zano, raro; Coll. del Museo e Mic®ELOTTI. Varietà 4. — Miocene superiore: Colli tortonesi, $' Agata fossili, non raro; Coll. del Museo. Varietà B. — Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese , raro; Coll. del Museo. 6. PLEUROTOMA SPIRALIS SERR. Tav. I, fig. 10. Testa turbiniformis, elongata; spira parum acuta, ad apicem acutissima. - Anfractus transverse unicarinati; carina obtusissima, suturae anticae subcontigua, parum prominens, denticulata; denticuli parvi, crebri, obtusi, compressi, non obliqui, axi testae paralelli, transverse plerumque tricostulati; pars antica anfractuum brevissima, postica lata, subcom- planata, vel plus minusve concava; anfractus ultimus antice abrupte et profunde depressus, dimidiam longitudinem aequans vel subaequans: suturae contiguae, superficiales, sub- indistinetae. - Superficies tota transverse striata et costulata; striae maiores et minores intermixtae, prope suturam posticam plerumque una vel duae maiores; striae longi- tudinales in ultimis anfractibus rugiformes. - Os breve, subquadratum; labrum sinistrum valde productum (in illaesis), interius plerumque rariplicatum; plicae ad marginem labri non productae: cauda longa, erecta, vir ad apicem laeviter contorta et sinistrorsum obliquata, dorso striata et costulata: columella valde excavata. Long. 42 mm.: Lat. 16 mm. 1829. Pleurotoma spiralis MARC. DE SERR., Geéogn. terr. tert., pag. 261, tav. II, fig. 5, 6. 1842. Id. incerta BELL. in E. SISMD., Syr., pag. 33. 1847. Id. spiralis BELL., Momrogr. Pleurot., pag. 52, tav. III, fig. 6. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 34. 1847. Id. rotata GRAT., Atl. Conch. foss., tav. XXI, fig. 25 (non BRoccHI). 1852. Id. spiralis D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 64. 1862. Id. id. BRUGN., Ale. Pleurot. foss. Palerm., pag. 13. 1864. Id. incerta DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. 1864. Id. spiralis Id. , Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. 21867. Id. turricula PER. pa COST., Gasterop. terc. Port., p. 230, tav. XXVII, fig. 2 (a, bc) 1869. Id. spiralis COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 1875. Id. id. —SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 204. Questa forma per la sua spira molto acuta all’apice ed alquanto ri- gonfia negli anfratti di mezzo, e per la profonda e subitanea depressione anteriore dell'ultimo anfratto rassomiglia ad una trottola più lunga che larga in cui il pernio, rappresentato dalla coda, sia notevolmente lungo. DESCRITTI DA L. BELLARDI,. 2I Abbenchè alcune forme intermedie dimostrino la parentela di questa specie colla P/. rotata BroccHÒ., tuttavia essa ne è assai bene distinta per la sua forma generale, la quale è d’ordinario tanto meglio definita e ca- ratteristica quanto più giovani sono gli esemplari che si osservano. Nella gran quantità di esemplari che ho esaminati di questa specie ho trovato le seguenti deviazioni dalla forma tipica: 1° angolo spirale ora più ora meno aperto; 2° carena più o meno sporgente; 3° denticini della carena più grossi e meno numerosi ; 4° parte posteriore degli anfratti più o meno concava. Gli anfratti embrionali sono in questa specie cinque, alquanto rigonfi, convessi, dei quali i tre primi lisci, gli altri longitudinalmente pie- ghettati: i primi anfratti regolari sono più stretti di quelli embrionali. Non ho riferita fra le citazioni di questa specie la /2. spiralis pub- blicata nell’opera di Hornes (Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 357, tav. XXXVIII, fig. 19, 20), perchè avendo ricevuto dal sig. Fucus un esem- plare tipico della forma riferita dal Hornes alla precitata specie di SERRES, riconobbi in esso una delle numerose varietà della P/eurotoma cataphracta Broccr., più innanzi descritta col nome di Dolichotoma cataphracta (BroccH.). La forma figurata dal sig. Manzoni col nome di 74. spirialis (si legga spiralis) ( Faun. mar. mioc. Alt. Ital., pag. 19, tav. II, fig.9) è troppo imperfetta, perchè si possa giudicare, se il fossile che rappresenta, si abbia a riferire alla presente specie. Il sig. Manzoni giustamente osserva che questa forma sì allontana alquanto da quella tipica di SeRRES: a me pare che non vi si possa nemmeno riferire come varietà. Si dovrà pro- babilmente riferire alla P7. citima Bert. Il v'Orsiony nel Prodrome indicò fra i sinonimi della 4. spiralis Serr., PI. incarnata BetL. per errore; si legga P2. incerta Bett. Miocene superiore: Colli tortonesi, S" Agata-fossili, comunissimo; Stazzano, meno frequente. 7. PLeuROTOMA SERRESI Bet. Tav. I, fig. 11. Distinguunt hane speciem a PI. spirali SeRR. sequentes notae : Anfractus ultimus antice minus depressus, leviter inflatus: carina a sutura antica magis distans, magis prominens; denticuli carinae minores, numerosiores, in ultimo amfractu sub- 22 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC obsoleti: suturae distinctae, satis profundae, inter se magis distantes, inde anfractus pau- ciores. - Costulae transversae numerosiores, subuniformes, praesertim in parte postica anfra- ctuum. - Columella magis contorta: cauda minus distincta, ad apicem magis sinistrorsum obliquata. Long. 35 mm.: Lat. 13 mm. Varietà A. Spira magis acuta. - Carina magis prominens : pars postica anfractuum magis concava. Long. 32 mm.: Lat. 11 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, Termo-fourà, raris- simo; Coll. del Museo e della R. Scuola d’Applicazione per gl’ Ingegneri. 8. PLEUROTOMA PINGUIS BeLt. Tav. 1, fig. 12. Distinguunt hanc speciem a P?. spirali SERR. sequentes notae: Spira brevior, magis aperta. - Anfractus pauciores ; ultimus antice minus depressus, leviter inflatus: carina a sutura antica magis distans; costulae transversae super partem anticam ultimi anfractus decurrentes numerosiores et maiores. Long. 33 mm.: Lat. 12 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese , raro; Coll. del Museo. b. Carina mediana vel submediana. 9. PLEUROTOMA SUBCORONATA Bert. Testa subfusiformis: spira longa. - Anfractus carinali; carina mediana, subacuta, valde prominens, denticulata ; denticuli_ parvi, compressi, crebri, ab inlerstitiis angustis separati, a tribus costulis tranversis divisi; pars anterior anfractuum subplana, transverse unicostulata ; pars posterior complanata: suturae valde profundae; postica non margmnata, vel vix a costula cincta. - Superficies postica anfractuum costulata; costulae minutae, plerumque sex, ab interstitiis latis et complanatis separatae, uniformes, interdum postica maior; pars antica ultimi anfractus transverse costata ; costae tres vel quatuor maiores, ab interstitiis latis plerumque unicostulatis separatae: striae longitudinales contra ca- rinam rugiformes. - Os subtriangulare: columella subrecta: cauda satis longa, ad apicem leviter dextrorsum obliquata. Long. 40 mm.: Lat. 15. mm. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 23 1840. Pleurotoma scalaris BELL. et MICHTTI., Sagg. Oritt., pag. 6, tav. I, fig. 2 (non PARTSCH 1837). 1842. Id. id. E. SISMD., Syz., pag. 33. 1847. Id. denticula var. B. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 48. 1847. Id. id. MICAHTTI., oss. mioc., pag. 296 (in parte). 1847. Id. id. var. B. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 33. 1874. Id. coronata BELL., Verh. zur K. K. geol. Reichs., pag. 156 (in parte). Varietà A. Tav. I, fig. 13. Carina magis prominens ; denticuli pauciores, a sulco mediano transverso divisi, subspinosi. Long. 40 mm.; Lat. 15 mm. Varietà B. Testa minor: angulus spiralis magis apertus; spira brevior. - Carina minus promi- nens; denticuli carinae transverse tri- vel quatuor- costulati, obtusi; pars posterior an- fractuum leviter concava : sutura postica distincte marginata. Long. 25 mm.: Lat. 14 mm. Quando nel 1840 il cav. MicneLorTI ed io abbiamo descritta questa specie non ne conoscevamo che pochi ed imperfetti esemplari: avendone in seguito trovati parecchi di buona conservazione, ho potuto completarne la descrizione e correggerne talune inesattezze che erano sfuggite in quella che ne pubblicammo nel Saggio Orittografico. La carena, collocata negli ultimi quattro o cinque anfratti ad eguale distanza fra le due suture ed in alcuni esemplari più prossima alla poste riore che all’anteriore, distingue facilmente questa forma da quelle del gruppo precedente. La notevole sporgenza della carena, la quale risulta dall'incontro della parte anteriore e posteriore degli anfratti, ambedue quasi piane, la prima leggerissimamente convessa, la seconda leggerissi- mamente concava, e per conseguenza la profondità delle suture dànno alla forma tipica di questa specie una particolare fisionomia che la distingue dalla specie seguente, colla quale è tuttavia strettamente collegata per molti rispetti e nella quale si è trasformata. Nel 1874 fra le osservazioni che ho comunicate all’I. e R. Istituto geologico di Vienna relative a parecchie specie di Pleurotome delle vici- nanze di Vienna, descritte dal Hòrnes ed inviatemi dallo stesso T. e R. Istituto, io scrissi che la /7. scalaris Ber. et MicatTI. era identica alla Pi. coronata Munst., e che il primo nome essendo anteriore al secondo per data di pubblicazione, doveva essere conservato alla specie. In allora 24 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. io raccoglieva sotto lo stesso nome specifico i fossili dei colli torinesi qui descritti col nome di ?/. subcoronata BeLL. e quelli dei colli tortonesi qui riferiti alla /7. coronata Munsr. Adesso, dopo di avere meglio pa- ragonate fra loro le dette forme dell’una ‘e dell’altra provenienza, di averne esaminati nuovi e migliori esemplari, e dopo di aver ricevuto dal- l’I. e R. Museo di Mineralogia di Vienna alcuni esemplari della PZ. coro- nata Munsr., speditimi dal sig. Fucas, mi pare più conveniente, sia per la natura dei rispettivi caratteri, sia per la giacitura loro propria, ris- guardare le precitate forme del miocene medio dei colli torinesi come distinte da quelle del miocene superiore dei colli tortonesi. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà , Rio della Batteria, Villa Forzano, Baldissero-torinese, non raro; Coll. del Museo, Micxe- LOTTI e RovasENDA. 10. PLeUROTOMA coronaTA Munsr. Testa subfusiformis: spira longa, acuta. - Anfractus carinati; carina mediana, obtusa, denticulifera; denticuli compressi, a sulcis angustis separati, non obliqui, obtusi, crebri, transverse tri- vel quatuor- costulati; pars postica anfractuum parum lata, excavata; anfractus ultimus leviter inflatus: suturae profundae; postica marginata. - Superficies longitudinaliter irregulariter rugulosa; costulae transversae, plerumque granulosae, duae vel tres in partem posticam anfractuum; una major in partem anticam primorum anfractuum, tres vel quatuor majores, inter se satis distantes, in partem anticam ultimi anfractus de- currentes. - Os amplum; labrum sinistrum interius costulatum : columella postice satis depressa: cauda longiuscula, ad apicem dextrorsum leviter obliquata. Long. 32 mm.: Lat. 12 mm 1843. Pleurotoma coronata MUNST. in GOLDF., Petr. Germ. Vol. IMI, pag. 21, tav. LXXI, fig. 8. 1853. Id. id. HORN., Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 355, tav. LII, fig. 9 {a, bd, €). 1853. Id. id. NEUGEB., Be:tr. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag. 109. 1864. Id. scalaris DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. 1864. Id. obvoluta Id. in Mus. geol. R. Univers. Panorm. Varietà A. Spira brevior, magis aperta. - Carina magis obtusa. - Superficies longitudinabiter rugulosa. Long. 27 mm.: Lat. 10 mm. Varietà B. Testa plerumque minor. - Denticuli carinae compressi, numerosiores, ereberrimi. Long. 24 mm.: Lat. 9 mm. DESGRITTI DA L. BELLARDI. p5 Varietà C. Testa minor: spira longior, minus aperta. Long. 16 mm.: Lat. 5 mm. Varietà D. Testa minor: spira magis acuta. - Carina magis prominens, inde suturae profundiores. Long. 20 mm.: Lat. 7 mm. Paragonando le forme che ho qui riferite alla PZ. coronata Munsr., con quelle descritte col nome di //. subcoronata BeLL., nel mentre che non sì può a meno di riconoscere che le une sono strettamente collegate colle altre, e di risguardare quelle del miocene superiore dei colli tor- tonesi come derivate da quelle dei colli torinesi, si possono osservare fra loro le seguenti differenze. Nella Pl. coronata Munst. : 1° anfratti più brevi e perciò più numerosi a parità di lunghezza del guscio; 2° carena molto meno sporgente, e perciò suture meno profonde ; 3° orlo della sutura posteriore meglio definito e più grosso. Miocene superiore: Colli tortonesi, $'* Agata- fossili, Stazzano, frequente; Coll, del Museo e MicÒELOTTI. fi. PLEUROTOMA MONILE BroccH. Tav. I, fig. 15. Testa subfusiformis, angusta, longa; angulus spiralis parum apertus. - Anfractus ob- tuse carinati; carina in ullimis anfractibus submediana, vel vix suturae anticae prorimior, denticulata; denticuli compressi, detruncati, a duabus costulis transversis conjuncti: anfra- ctus ultimus antice parum depressus, brevis , *|, totius longitudinis aequans; suturae parum profundae; postica marginata; margo in ultimis anfractibus simplex, in primis obsolete denticulatus. - Superficies longitudinaliter striata, in parte postica obscure rugosa, trans- verse striata el costulata; pars antica primorum anfractuum transverse unicostata, in- terdum bicostata , in ultimo tricostata ; costa postica minor, costula interposita; pars postica omnium anfractuum transverse minute et rare striata. - Os ovale, elongatum; labrum sinistrum interius plerumque leve, interdum pauciplicatum: columella parum excavata: cauda parum longa, subrecta. Long. 48 mm.: Lat. 15 mm. 1814. Murex (Pleurotoma) monilis BROCCH., Conch. foss. sub. , pag. 432, tav. VIII, fig. 15. 1826. Pleurotoma monilis RISS., Prod. Europ. merid., vol. IV, pag. 217. 1826. Id. id. DEFR., Dict. Sc. nat., vol. XLI, pag. 391. 26 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARIIl DEL PIEMONTE ECC. 1831. Pleurotoma monilis BRONN, Ital. tert. Geb., pag. 45. 1832. Id. id. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 1837. Id. id. PUSCH, Pol. Paliont., pag. 144. 1842. Id. id. E. SISMD., Syn., pag. 33 (in parte). 1842. Id. id. —DESM., Reévis. Pleurot., pag. 47. 1841. Id. id. CALC., Conch. Foss. Altav., pag. 52. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 296 (in parte). 1852. Ia id. D’ORB., Prodr., vol. ITI, pag. 60 (escl. in parte le citaz.). 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. 1861. Id. id. SEMP., Paliont. Untersuch., vol. I, pag. 33. 1868. Id. id. FOREST,, Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 59. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 1872. Id. id. PONZ., Foss. Bac. rom., pag. 4. 1873. Id. id. ‘COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 53. 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. phoc. Ital. merid,, Boll. Comit. geol. Ital., pag. 204. Varietà A. Margo suturae posticae in omnibus anfractibus denticulatus. - Rugae longitudinales maiores, inde costulae transversae irregulariter granosae. Long. 50 mm.: Lat. 17 mm. Varietà B. Tav. I, fig. 16. Spira brevior; angulus spiralis magis apertus. - Margo suturae posticae maior, în omnibus anfractibus denticulatus. - Rugae longitudinales maiores, praesertim în parte postica anfractuum; costae transversales granosae. Long. 46 mm.: Lat. 14 mm. 1831. Pleurotoma bicincta BRONN, Ital. tert. Geb., pag. 47. 1832. Id. id. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 1847. Id. denticula var. A. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 48, tav. III, fig. 3. 1847. Id. id.‘ E. SISMD,, Syn. 2 ed., pag. 33. Questa specie differisce pei segmenti caratteri: Dalla P?. rotata Broccn.: 1° Forma proporzionatamente più lunga e più stretta; 2° angolo + spirale più acuto; 3° ultimo anfratto notevolmente più breve e meno de- presso anteriormente ; 4° carena meno sporgente, ottusa e più distante dalla sutura anteriore, quasi mediana; 5° suture meno profonde; 6° coda notevolmente più breve. Dalla PZ. coronata Munsr.: 1° forma generale più stretta e più lunga; 2° angolo spirale più acuto; 3° carena meno sporgente; 4° ultimo anfratto meno depresso DESCRITTI DA L. BELLARDI. 27 anteriormente ; 5° denticini della carena attraversati da due sole costicine; 6° coda più breve. Gli esemplari tipici di questa specie della collezione del BroccHi cor- rispondono esattamente alla forma tipica qui descritta e figurata. Questa forma e quelle che le tengono dietro collegano la presente sezione con quella seguente per la minor depressione della parte ante- riore dell’ ultimo anfratto, in conseguenza della quale la coda, oltre ad essere più breve, riesce meno distinta. I fossili dei colli tortonesi, riferiti finora a questa specie, appartengono alla PZ. rotata Brocca., var. C. D. E. F.; la Pl. monile Brocca. si trova solamente nel pliocene inferiore tanto del Piemonte quanto della Liguria. Pliocene inferiore : Castelnuovo d'Asti; M! Capriolo presso Bra; Clavesana presso Mondovì; Vezza presso Alba; Savona alle Fornaci, Zinola presso Savona, non frequente ; Coll. del Museo e MicxeLoTTI. 12. PLEUROTOMA DISTORTA Bet. Tav. I, fig. 14. Distinguunt hane speciem a PI. monile Broccn. sequentes notae : Testa brevior: angulus spiralis major.- Anfractus ultimus antice magis depressus; carina minus prominens ; denticuli carinae oblusi, in ultimis anfractibus subobsoleti.- Costae trans- versae super partem anticam ultimi anfractus decurrentes majores et numerosiores. Long. 37 mm.: Lat. 15 mm. Miocene medio : Colli torinesi, Baldissero-torinese , rarissimo ;. Coll. RovaASENDA. 13. PLEUROTOMA PENTICULA Bast. Tav. I, fig. 17. Distinguunt hane speciem a PI. monile Broccn. sequentes notae: Testa minor. - Carina minus prominens; denticuli carinae minores, numerosiores et magis compressi; pars postica anfractuum brevior et magis excavata: margo suturae posticae minor, simplex. - Anfractus ultimus antice magis depressus. Long. 26 mm.: Lat. 10 mm. 1825. Pleurotoma denticula BAST., Mém. Bord., pag. 63, tav. III, fig. 12. 1826. Id. id. DEFR., Diet. Sc. nat., vol. XLI, pag. 396. 1832. Id. id. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 1832. Id. id. —GRAT., Tabl. Coq. Dax, pag. 320. 1833. Id. id. DESH., Lyell?s Princ. Geol, pag. 28, tav. II, fig. 3. 28 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1838. Pleurotoma denticula GRAT., Catal. Vert. et Invert. Gironde, pag. 46. 1838. Ia. id. POT. et MICHD., Ga/er. de Moll., pag. 447. 1842. Id. monile E. SISMD., Syz., pag. 33 (in parte), 1842. Id. denticula DESM., Révis. Pleurot., pag. 47. 1845. Id. id. NYST, Cog. et Pol. foss. Belg., pag. 526, tav. XLIV, fig. 2. 1847. Id. id. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 49, tav. III, fig. 7. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 296 (in parte). 1847. Id. id. GRAT., Atl. Conch. foss., tav. XX, fig. 8. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., pag. 33 (in parte). 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. IMI, pag. 60 (escl. le citaz.). 1865. Id. id. DE ROEN., Faun. Unter-Olig. von Helmstadt, pag. 488. 1867. Id. id. Id. Marin-Mittel-Olig. Norddeutschl. Moll, pag. 45. ? 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 31. 1872. Id. id. ROCH et WIECH., Moll. Faun. Sternb. Gest. Mecklenburg, p. 57. 1873. Id. denticulata (err. typ.) MAY., Syst. Verz. Verst. Helv., pag. 34. Questa forma ha tale analogia colla 7. monile Brocca., che stetti dubbioso, se ne la dovessi risguardare come distinta, o ne la dovessi ritenere come varietà. Se mi appigliai al primo partito egli non fu tanto in considerazione dei suoi caratteri, precedentemente indicati, quanto per l'età ‘geologica degli strati, in cui si trova. Essa infatti incontrasi nei conglomerati e nelle arenarie serpentinose del terreno miocenico medio dei colli torinesi, del quale è caratteristica, mentre la PZ. monile Broccn. è propria delle marne turchine del pliocene inferiore. La forma generale della P/. monile BroccÙ. e della P/. denticula Bast., le quali non hanno rappresentante nel terreno pliocenico superiore del Piemonte e della Liguria, ha il suo corrispondente nella fauna attuale in una specie raccolta dal sig. Professore IsseL a Massaua sulle coste del Mar Rosso, la quale non differisce dalle precitate specie che per le sue dimensioni minori ancora di quelie della PZ. denticula Basr., per la maggiore acutezza dell’angolo spirale, per un maggior numero di strie trasversali, e per la maggior grossezza ed il minor numero dei den- ticini della carena. A questa specie tuttora inedita il sig. Professore IsseL ha dato il nome di 27. erythraea Iss. La forma di Castelnuovo d’Asti e dei colli tortonesi riferita dal sig. Cav. Mic®eLoTTI a questa specie, e quella dei colli tortonesi riferitavi dal SiswonpA, appartengono la prima, cioè quella di Castelnuovo d'Asti, alla PZ. monile Brocca.; la seconda, vale a dire quella dei colli tortonesi, alla PZ. coronata Munsr. Non avendo avuto sott'occhio i fossili del Modenese riferiti a questa specie dal sig. Coppi nel suo Catalogo, egli è con dubbio che ne ho riferita la citazione. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 29 Lo stato molto imperfetto di alcuni fossili trovati nel terreno mio- cenico inferiore di Cassinelle dal sig. Cav. MicgeLOTTI, dal sig. Prof. MayeR e da me non mi permette di riferirli con certezza alla presente specie, di cui si avvicinano alla varietà D pubblicata nel 1848 dal sig. RovauLT ( Mem. Soc. Geol. Fr., 25, vol. III, pag. 484, tav. XVI, fig. 22). Miocene inferiore ? Cassinelle, Dego, Sassello, raro; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo (Prof. Mayer) e MicÒeLOTTI. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Rio della Batteria, Villa Forzano, Piano dei Boschi, Baldissero-torinese, non raro; Coll. del Museo, della R. Scuola d’Applicazione per gl'Ingegneri, MicneLoTTI e RovasENDA. Questa prima sezione era già rappresentata nel miocene inferiore del- l’Apennino, nel quale si trovarono parecchie forme che certamente vi si devono riferire, e che non ho descritte a motivo dello stato troppo im- perfetto di-loro conservazione, il quale non mi ha permesso di dare un fondato giudizio sulla loro natura in un gruppo specialmente , in cui le modificazioni sono così numerose che bene spesso è dubbio il giudizio anche quando si tratta di fossili di ottima conservazione. La massima parte delle forme di questo gruppo è propria del mio- cene medio e superiore, alcune sono fra loro comuni: due sole specie si conservarono nel pliocene inferiore, la //. rotata Brocca. , comune al miocene medio e superiore ed al pliocene inferiore, della quale la forma tipica si potrebbe dire caratteristica, tanto vi si trova abbondante, e la PI. monile Brocca. propria del pliocene inferiore. Nessuna specie ne fu finora trovata in Piemonte e nella Liguria nel pliocene superiore, come nessuna specie vive attualmente nei nostri mari. Le poche forme che nella fauna attuale rappresentano quelle di questa sezione vivono nei mari delle regioni calde. II SEZIONE. {C. Macrotomatae, 3 CARINIFERAE (in parte) BeLLarpI, 1847). Testa subfusiformis. - Anfractus ultimus antice parum depressus, dimidia lon- gitudine brevior, vel dimidiam longitudinem vix subaequans. - Cauda parum longa. La forma generale delle specie raccolte in questa sezione è più o meno regolarmente fusoidea a motivo della poca depressione anteriore dell’ul- timo anfratto, il quale dal rialzo della carena va quasi diritto, o poco 30 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. depresso all’estremità della coda, che perciò riesce meno distinta : inoltre l’angolo spirale è d’ordinario meno aperto di quanto lo sia nelle specie della precedente sezione, e l’ultimo anfratto, compresa la coda, è appena uguale, o più breve, della metà della lunghezza totale della conchiglia. Nelle prime specie la carena è più o meno sporgente e le collega con quelle della prima sezione; nelle susseguenti la carena va via via facendosi meno elevata e più ottusa, finchè scompare nelle ultime, nelle quali gli anfratti sono quasi appianati: medesimamente la depressione che a guisa di canaletto corre fra la carena e la sutura posteriore va dalle prime specie alle ultime gradatamente diminuendo in profondità ed in ampiezza; perciò colle ultime specie il genere P/eurotoma si collega col genere Surcula. 44. Preuroroma ArcHIMEDIS Bet. Tav. I, fig. 18. Testa subfusiformis, angusta: spira valde acuta, scalaris. - Anfractus carinati; ca- rina valde prominens, mediana, dentifera; dentes compressi, acuti, a costulis duabus vel tribus transversis inter se coniuncti: anfractus ultimus dimidiam longitudinem subaequans: suturae valde profundae, non marginatae, lineares. - Superficies tranverse costulata et minutissime striata: pars antica anfractuum converiuscula, sublevis, transverse uni- vel bi-costulata; pars postica leviter concava, sublevis, transverse minutissime rare striata : pars antica ultimi anfractus contra carinam sublaevis, dein transverse costulata. - Os ovale, elongatum; labrum sinistrum postice angulosum, interius plicatum: cauda lon- giuscula, dextrorsum leviter obliquata. Long. 38 mm.: Lat. 14 mm. I principali caratteri, pei quali quest’elegante specie si distingue facil- mente dalle sue affini, sono: 1° la notevole sporgenza della carena ; 2° la posizione di questa mediana fra le due suture; 3° le suture molto pro- fonde, semplici, lineari; 4° la superficie della parte posteriore degli an- fratti quasi liscia. Miocene medio : Colli torinesi, Termo-fourà , Baldissero-torinese , raro; Coll. del Museo, della R. Scuola d’Applicazione per gli Ingegneri e RovasENDA. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 3I 15. PLEUROTOMA Konincki NysT. Tav. I, fig. 19. Testa subfusiformis: spira perlonga, valde acuta. - Anfractus carinati, antice con- vexiusculi, postice parum depressi, ad suturam posticam non marginati: carina sub- mediana, obtusa, sed satis prominens, obscure et obsolete rugosa: anfractus ultimus an- tice mediocriter depressus, dimidia longitudine brevior: suturae valde profundae. - Su- perficies tota transverse striata; striae crebrae, subuniformes, via in parte antica anfra- ctuum maiores; rugulae longitudinales minutae, plerumque via sub lente perspicuae. - Os ovale: cauda. ..... Long. 30 mm.: Lat. 9 mm. 1837. Pleurotoma striatula —DE KON., Coy. foss. Basèle, Boom, etc., pag. 27, tav. I, fig. 6 1837. 1843. 1843. 1843. 1843. 1843. 1843. 1851. 1863. 1864. 1865. 1867. 1867. 1868. 1872. 1874. Id Id. IQ. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. (non DUJARDIN). laevigata Id. Coq. foss. Basèle, Boom, ete., pag. 27, tav. I, fig. 5 (non SOWERBY). Konincki NYST, Bull. Soc. Géol. Fr., vol. XIV, pag. 454. id. Id. Cog. et Pol. foss. Belg., pag. 517, tav. XLIII, fig. 3, 4. Waterkeyni Id. Bull. Soc. Géol. Fr., vol. XIV, pag. 454. id. Id. (Cog. et Pol. foss. Belg., pag. 518. dorsata MUNST. in GOLDF., Petr. Germ., vol. III, pag. 22, tav. CLXXI, fig. 11. discors PHIL., Beitr. zur Kenntn. der tert. d. nordw. Deutschl., pag. 58 (fide SPEJERI). Konincki Id. Zerzeichn. Geg. Magdeburg aufgef. tert. Paleonth., vol. I, pag. 64. Waterkeyni SANDB., Conch. Mainz. tert., pag. 232, tav. XV, fig. il. Zinkeni GIEB., Faun. Braunk. Lattdorf, pag. 37, tav. III, fig. 6. Koninckì DE KOEN., Faun. Unter-Olig. von Helmstadt, pag. 489. id. Id. Mittel-Olig. Norddeutschl. Moll. Faun., pag. 88. id. SPEY., Conch. Cassel tert., pag. 186, tav. XVIII, fig. 1-10. id. DE KOEN., Ober-Olig. von Wiepke, pag. 109. id. ROCH et WIECHM., Moll. Faun. Sternb. Gest. Mecklenburg, p. 55. id. MORCH., Forst. tertierlag Danmark, pag. 5 (278). Miocene inferiore: Cassinelle, Cremolino, non frequente; Coll. del Museo e del Museo di Zurigo. 16. PLeuroroma SEeLISI De Kon.? 1837. Pleurotoma Selisi DE KON., Cog. foss. Basèle, Boom, ete., pag, 25, tav. I, fig. 4. 1843, Id. id. NYST, Cog. et Pol. foss. Belg., pag. 515, tav. XIII, fig, 11. 1852. Id. Prestwichîi EDW., Eocen. Moll., pag. 282, tav. XXX, fig. 3. 1852. Id. simillima Id. ÉEocen. Moll., pag. 283, tav. XXX, fig. 4 32 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1852. Pleurotoma Wetherelli EDW., Eocen. Moll., pag. 285, tav. XXIX, fig. 16. 1863. ld. Selisi SANDB., Conch. Mainz. tert., pag. 236, tav. XV, fig. 12. 1864. IQ. flexuosa GIEB., Faun. Braunk. Lattdorf., pag. 38, tav. IIJ, fig. 9. 1864. Id. difficilis Id. aun. Braunk. Lattdorf., pag. 39, tav. IV, fig. 3. 1865. Id. Selisi DE KOEN., Faun. Unter-Olig. tert. von Helmstadt, pag. 490. 1865. Id. Sandbergeri DESH., Arnim. sans vert. foss. Paris, vol. III, pag. 366, tav. XCIX, fig. 31, 32. 1867. Id. Selisi SPEY., Conch. Cassel tert., pag. 189, tav. XX, fig. 1-5. 1867. Id. id. Id. Tertiarf. von Sollingen, pag. 26. 1867. Id. id ld. Tertiargeb. von Detmotld, pag. 20, tav. 1, fig. 11. 1867. Id. id. DE KOEN., Mittel-Olig. Norddeutschl. Moll. faun., pag. 89. 1872. Id. id. ROCH et WIECHM., Moll. Faun. Sternb. Gest. Mecklenburg, p. 63. I pochi fossili, i quali, secondo il parere del sig. Prof. De KoEenen che li ha esaminati, sono riferibili alla presente specie, non sono in sufficiente grado di conservazione da poter essere descritti in modo conveniente : per le quali cose mi limito a citare, dietro l'autorità del sig. De KoenEN e del sig. SPEYER, le opere, nelle quali la specie è stata descritta col nome impostole dal sig. De KoxincK, o con quegli altri nomi, che dai prelodati naturalisti sono riguardati come sinonimi dello stesso. Miocene inferiore: Dego, raro; Coll. del Museo, del Museo di Zu- rigo e MicHELOTTI. 17. PLEUROTOMA LATICLAVIA BeyR.? 1848. Pleurotoma laticlavia BEYR., Karst. Archiv., pag. 22. 1863. Id. subdenticulata SANDB., Conch. Mainz. tert., pag. 239, tav. XV, fig. 9. (in parte). 1865. Id. Stoppani DESH., Arnim. sans vert. foss. Paris, vol. III, pag. 382, tav. XCIX, fig. 23, 24. 1865. Id. Leunisi Id. Anim. sans vert. foss. Paris, vol. III, pag. 381, tav. XCIX, fig. 18-20 (non PHILIPPI) 1867. Id. laticlavia SPRY., Conch. Cassel tert., pag. 187, tav. XIX, fig. 1-7. 1867. Ia. id. Id. Tertiarf. von Sollingen, pag. 27. 1867. Id. id. DE KOEN., Mittel-Olig. Norddeutschl. Moll. Faun., pag. 88. 1872. Id. id. KOCH. ot WIECHM., Moll. Faun. Sternb. Gest. Mecklenburg, pag. 59. Lo stato di conservazione dei due fossili trovati dal sig. Cav. Mic®e- LOTTI a Dego, che, dietro il’ giudizio del sig. Prof. KoEnEN, riferisco con dubbio a questa specie, è troppo imperfetto, perchè io li abbia potuti descrivere : ho perciò sofamente citate le opere in cui la specie è stata pubblicata. Miocene inferiore: Dego, raro; Coll. MicÒeLoTTI. DESCRITTI DA |. BELLARDI. 95 18. PLeurRotoMma PaRrKINSONI DesH. ? 1858. Pleurotoma Parkinsoni DESH., in SANDB., Mainz. tert. Beck., pag. 258, tav. I, fig. 5. 1866. Id. id. DESH., Anim. sans vert. foss. Paris, vol. III, pag. 370, tav. 99, fig. 15-17. Tralascio di dare la descrizione di questa specie, perchè i due esem- plari che dietro l'opinione del sig. Prof. KoeneN vi riferisco dubitativa- mente, sono troppo imperfetti per essere convenientemente descritti. Miocene inferiore: Cassinelle, Mioglia, raro; Coll. del Museo e Mi- CHELOTTI. 19. PLeuroroma FripoLini May. Testa subfusiformis: spira longiuscula, acuta. - Anfractus versus suturam anticam obtuse carinati, postice late et satis profunde canaliculati: carina dentata; dentes obtusi , arcuati, plus minusve obsoleti : anfractus ultimus dimidiam longitudinem aequans, in- flatus, antice satis depressus: suturae parum profundae. - Superficies sublevis: costulae nonnullae transversae minutae, inaequales, in parte antica anfractuum; interdum costula una contra suturam posticam. - Os ovale, postice latum: cauda parum longa, recta. Long. 19 mm.: Lat. 8 mm. 1874. Pleurotoma Fridolini MAY., in litt. et specim. Questa specie differisce dalla seguente, cui è molto affine 1° per le sue dimensioni minori; 2° per l’angolo spirale più aperto; 3° per la mag- gior depressione anteriore dell'ultimo anfratto ; 4° per la natura degli ornamenti della carena; 5° per avere la sutura posteriore semplice, non marginata; 6° per le costicine trasversali più piccole; 7° per le rughe longitudinali obliterate. Miocene inferiore: Cassinelle, non frequente ; Coll. del Museo di Zurigo (Prof. Mayer) e MicneotTI. 20. PLEUROTOMA cavaTA Bet. Tav. I, fig. 31. Testa subturrita : spira longiuscula. - Anfractus medio subcarinati, postice canali- culati, ad suturam posticam marginati ; carina obtusissima, obscure papillata ; papillae crebrae, arcuatae ; canaliculus posticus angusius, parum profundus; anfractus ultimus 5 34 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARIl DEL PIEMONTE ECC, antice satis depressus, dimidia longitudine brevior: margo suturae posticae parvulus: sulurae parum profundae. - Superficies partis anticae anfractuum transverse costulata ; costulae nonnullae maiores în parte antica ultimi anfractus, inter se valde distantes ; in- terstitia costularum transverse striata; margo posticus unicostulatus: canaliculus transverse minute striatus. - Os ovale breve: columella leviter contorta: cauda brevis, dextror- sum obliquata. Long.36 mm.: Lat. 11 mm. Miocene inferiore : Cassinelle, Dego, raro; Coll. del Museo e Mi- CHELOTTI. 21. PLEUROTOMA carcaRrEnsIs Bert. Fav. III, fig. il. Testa subturrita: spira parum acuta. - Anfractus converi, mon distincte carinati , postice canaliculali ; ultimus antice satis depressus: suturae profundae; postica mar- ginata. - Superficies transverse multistriata ; costulae nonnullae transversae in partem anticam ultimi anfracius decurrentes: papillae magnae, compressae, crebrae, costaeformes super marimam convexitatem anfractuum. Long. 22 mm.?: Lat.8 mm. Lo stato imperfetto di conservazione dei pochi esemplari conosciuti di questa specie è la cagione dell’imperfezione del disegno che la rappre- senta, nel quale sono mal riescite le grosse papille che ornano la mag- giore sporgenza degli anfratti. Miocene inferiore: Carcare, rarissimo; Coll. del Museo. 22. PLEUROTOMA CORONIFERA Bett. Tav. I, fig. 20 (a, bd). Testa fusiformis, stricta: spira longa, valde acuta. - Anfractus antice conveziusculi, postice concavî, ad suturam posticam leviter inflati, carinati; carina mediana, obtusa, tuberculifera ; tuberculi obtusi, bacciformes, valde inter se proximati, sedecim: suturae parum profundae, postica submarginata. - Superficies tota minutissime et uniformiter transverse striata. - Os ovale, strictum, elongatum: cauda dorso minutissime transverse striata. Long. 26 mm.: Lat. 7 mm. 1847. Pleurotoma coronata BELL., Monogr. Pleurotz, pag. 47, tav. JII. fig. 5 (non MUNSTER). 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 33. 1852. rd. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 63. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 35 Questa specie si distingue dalla PY. Archimedis Bell. 1° per la sua carena ottusa, meno sporgente, e in conseguenza per le suture meno pro- fonde; 2° per il minor numero e la differente forma degli ornamenti portati dalla carena; 3° per la parte posteriore degli anfratti meno con- cava, ed alquanto rialzata presso la sutura posteriore ; 4° per le molte strie sottili ed uniformi che ne attraversano la superficie; 5° per la man- canza di costicine trasversali sulla parte anteriore dell’ultimo anfratto. Nell’esemplare che ho descritto nel 1847 col nome di 7. coronata Bell. e che sgraziatamente andò perduto, la carena era alquanto più sporgente di quella dell'esemplare qui descritto; dal che derivano le leg- gere differenze che si riscontrano nelle due descrizioni. Miocene medio: Colli torinesi , Baldissero-torinese , rarissimo; Coll. ; e za : della R. Scuola d’Applicazione per gli Ingegneri. 25. PLEUROTOMA SsuBNUDA Bet. Tav. III, fig. 13. Testa subfusiformis: spira longa, satis acuta. - Anfractus medio converi, subca- rinati, postice parum concavi; carina modifera; modi obtusi, duodecim, ab interstitis latis separati; anfractus ultimus antice mediocriter depressus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae lineares, simplices, parum profundae; postica non marginata. - Superficies sublevis, vix sub lente transverse minutissime striata : rugulae longitudinales irregulares passim perspicuae. - Os ovale, elongatum: cauda /ongiuscula, leviter dex- trorsum obliquata, dorso minute striata. Long. 25 mm.: Lat.7 mm. Abbenchè sia grande l’analogia di questa forma colla Pl. coronifera, tuttavia mi parve meritare di esserne distinta pei seguenti caratteri : 1° spira meno acuta e meno lunga; 2° anfratti più lunghi e perciò meno numerosi a parità di lunghezza della spira; 3° ultimo anfratto più rigonfio nel mezzo e più depresso anteriormente; 4° nodi meno numerosi e più distanti fra loro; 5° sutura posteriore non marginata. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. del Museo. 36 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. + 24. PLeuRoTOoMA soRORCULA BeLt. Tav. I. fig. 22 (a, d). Distinguunt hanc speciem sequentes notae : a PI. contigua BroccH. Testa plerumque minor: spira longior, magis acuta. - Carina magiîs prominens et suturae antica magis provimata : pars postica anfraciuum magiîs depressa: dentes carinae acuti , subspinosi : pars antica ultimi anfractus non longitudinaliter rugosa, vix minutissime lon- gitudinaliter striata. a PI. turricula BroccA. Testa plerumque minor: spira magis acuta. - Carina magis prominens, suturae anticae magis prorimata et acute dentata in omnibus anfractibus. a PI. stricta Bern. Testa plerumque minor: spira magis acuta. - Carina magîis prominens, suturae anticae magis proximata; denticuli carinae pauciores, acuti: suturae profundiores. Long. 22-34 mm.: Lat. 6-10 mm. 1847. Pleurotoma turricula BELL., Monogr. Pleurot., pag. 45 (in parte). Varietà A. Testa longior ; spira magis acuta. - Suturae profundiores : pars postica anfractuum magis concava, striae transversae minores et numerosiores. Long. 33 mm.: Lat.9 mm. Oltre alle differenze presentate dalla forma distinta come varietà, sì osservano in certi esemplari le seguenti: carena più o meno sporgente, costicine trasversali più o meno grosse e numerose. Nella figura 22 della tavola I i denticini della carena non riescirono acuti quali sono nei fossili. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, Rio della Batteria, non frequente; Coll. del Museo. 25. PLEUROTOMA DESITA BELL. Tav. I, fig. 21 (a, 8). Testa fusiformis, stricta: spira longa, acutissima. - Anfractus carinati, antice con- veriusculi, postice profunde excavati, canaliculati ; carina submediana, denticulifera; den- ticuli crebri, obtusi, compressi: suturae profundae, non marginatae. - Superficies trans- DESCRITTI DA L. BELLARDI. 37 verse minute et dense striata; striae maiores et minores alternatae in parte antica an- fractuum decurrentes, striae minores uniformes in parte postica. - Os ovale, elongatum, postice angulatum, angustum: cauda longa, recta, dorso oblique striata. Long.16 mm.: Lat.5 mm. ._ principali caratteri, pei quali questa specie differisce dalle affini, indipendentemente dalle sue piccole dimensioni, sono la pochissima aper- tura dell’angolo spirale e la notevole depressione posteriore alla carena. Ho riferito con dubbio come varietà della presente specie un esem- plare esistente nella raccolta del R. Museo di Mineralogia, il quale ha dimensioni alquanto maggiori, l'angolo spirale un po’ più aperto e due grosse coste trasversali che si innalzano sulla parte anteriore dell’ ultimo anfratto e che dànno origine ad un profondo solco loro interposto, come ha luogo in alcuni individui anormali della 22. turricula Brocch. var. A. Miocene medio: Colli torinesi, Monte dei Cappuccini, Baldissero- torinese, rarissimo; Coll. del Museo e MicHGELOTTI. Varietà 4. — Miocene medio: Colli torinesi, Villa Forzano, raris- simo ; Coll. del Museo. 26. PLeuROTOMA STRICTA BeLt. Tav. I, fig. 23. Distinguunt hanc speciem sequentes notae: a. PI. contigua BroccH. Testa longior: spira magîis acuta. - Denticuli carinae pauciores, subacuti, in ultimis anfractibus adultorum plerumque obsoleti. - Striae transversae pauciores, minus uniformes: costulae transversae partis anticae ultimi anfractus irregulares, minores: rugae longitudi- nales minimae, vix passim perspicuae. a. PI. turricula BroccH. Spira magis acuta. - Striae transversae pauciores et non uniformes: carina magis prominens; denticuli carinae pauciores, subacuti: costulae transversae partis anticae ultimi anfractus minores et numerosiores. Long.36 mm.: Lat.9 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Villa Forzano, Rio della Batteria, Baldissero-torinese, ecc. non raro; Coll. del Museo, MicneLoTTI e RovasENDA. 38 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC, 27. PLEUROTOMA CONTIGUA BroccH. Tav. I, fig. 24. Testa subfusiformis: spira longa, acuta. - Anfractus carinati ; carina obtusissima, mediana vel submediana, denticulifera; denticuli minuti, crebri, parum prominentes, pa- pilliformes, arcuati, obtusi: anfractus ultimus inflatus, dimidiam longitudinem aequans: suturae superficiales; postica marginata. - Superficies tota transverse minute striata ; pars antica primorum anfractuum convexiuscula, transverse uni- vel bi-costulata ; pars postica parum concava ad suturam posticam unicostulata , tota minute transverse co- stulata; pars antica ultimi anfractus transverse multicostulata, longitudinaliter multiru- gosa; rugae obliquae, subarcuatae, super costulas transversas decurrentes, in intersecatione costularum transversarum granosae, interdum nonnullae postice inter se confluentes. - Os ovale; labrum sinistrum interius leve: cauda recta, in axim testae producta: co- lumella postice depressa. Long.34 mm.: Lat. 10 mm. 1814. Murex (Pleurotoma) contiguus BROCCH., Conch. foss. sub., pag. 433, tav. IX, fig. 14. 1821. Pleurotoma id. BORS., Oritt. piem. II, pag. 77, et 78. 21826. Id. id. RISS., Prodr. Europ. merid., vol. IV, pag. 219. 1829. Id. id. MARC. DE SERR., Géogn. terr. tert., pag. 261. 1831. Id. turricula var. A. BRONN, Ital. tert. Geb., pag. 47. 1832. Id. id. var. 1/, JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 21837. Id. contigua PUSCH, Pol. Paliont., pag. 184. 1841. Id. id. CALC., Conch. foss. Altav., pag. 52. 1842. Id. id. E. SISMD,, Syz., pag. 32 (in parte). 1842. Id. id. MATH., Catal. méth. et descr. Foss. Bouches-du-Rhone, pag. 320. ?1842. Id. id. NYST, Add. à la Faun. Conch. de Belg., pag. 8. ?1844. Id. turricula PHIL., Moll. Sic., vol. II, pag. 176. 21845. Id. contigua CALC., Conch. viv. e foss. Sicil., pag. 36. P1845. Id. id. Id. Cern. Moll. viv. e foss. Sicil., pag. 36. 1847. Id. turricula var. A. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 45. 1847. Id. id. —MICHTTI., Foss. mioc., pag. 295 (in parte). 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 32 (in varte). ?1848. Id. id. ‘WOOD, Crag Moll., pag. 53, tav. fig. 1 (a, 8). 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 64 (i. . te). 1853. Id. id. HORN., Moll. foss. Wien, vol. I, pa, parte). 1864. Id. id. —DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Tta m., pag. 101. 1869. Id. id. var. MANZ., Faun. mar. mioc. Alt. Ital., pag. 19. 1873. Id. id. var. 1. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. et plioc. Parm. e Piac., p. 52. 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. ital., p. 204. Non è difficile distinguere questa forma dalla 0. turricula Broccr. di cui è da molti riguardata come una semplice varietà, 1° per la sua forma meno lunga e meno stretta; 2° per i denticini che accompa- gnano la carena di tutti gli anfratti; 3° ed in particolar modo per la DESCRITTI DA L, BELLARDI. 39 reticolazione della parte anteriore dell’ultimo anfratto formata da nume- rose e ben distinte rughe longitudinali che tagliano le costicine trasversali. La forma qui descritta, che è quella cui BroccÒi diede il nome pre- citato, come riconobbi dall'esame degli individui tipici del Broccui, è comunissima nel terreno miocenico superiore dei colli tortonesi, e non presenta che leggere variazioni nelle dimensioni, nell’apertura dell’angolo spirale, nella maggiore o minore depressione posteriore degli anfratti e nel numero e volume dei denticini della carena. Questa forma è quella, in cui si è trasformata nel mare miocenico superiore la P/. stricta Bell. e specie affini del mare miocenico medio, e da cui derivò la //. turricula Brocch. del mare pliocenico inferiore e su- periore. Alcune forme dei mari caldi la rappresentano nella fauna attuale. Miocene superiore: Colli tortonesi, $'" Agata-fossili, Stazzano, comu- nissimo. 28. PLeuROTOMA TURRICULA BroccH. Tav. I, fig. 25. Testa subfusiformis, elongata: spira longa, acula. - Anfractus carinati; carina obtu- sissima, mediana, in primis anfractibus minute denticulata ; denticuli crebri, obtusi, in anfractibus medianis et in ultimo obsoleti; anfractus ultimus dimidiam longitudinem parum superans: suturae superficiales; postica marginata. - Superficies tota minutissime trans- verse striata: pars antica anfractuum convexiuscula, transverse prope suturam unicostulata : pars postica concava, prope suturam transverse unicostulata : pars antica ultimi an- fraclus transverse costulata : costulae plerumque quinque, interdum sex, inter se a sulco lato separatae; plerumque sulcus penultimae costulae posticae et antipenultimae in- terpositus latior: rugulae longitudinales minutae, subobsoletae, via passim perspicuae. - Os ovale: labrum sinistrum interius leve: cauda subrecta. Long.40 mm.: Lat. 13 mm. 1814. Murex (Pleurotoma) turricula BROCCH., Conch. foss. sub., pag. 435, tav. IX, fig. 20. 1825. Pleurotoma contigua var. BORS., Oritt. piem., part. II, pag. 78. 1826. Id. turricula DEFR., Dict. Sc. Nat., vol. XLI, pag. 390. 1827. Id. contigua SASS., Sagg. geol. Bac. terz. Albenga, pag. 479. 1829. Id. turricula MARC. DE SERR., Geogn. terr. tert., pag. 111. 1831. Id. id. BRONN, /tal. tert. Geb., pag. 46 (in parte). 1832. Id. id. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 1832. Id. id. DESH., Eaped. Sc. Morée, vol. III, pag. 179. 1836. Id. id. PHIL., Moll. Sic., vol. I, pag. 199. 1837. Id. contigua PUSCH, Pol. Paliont., pag. 144, 1839. Id. turricula NYST et WEST., Nouv, Rech. Coq. Anvers, pag. 18. 1841. Id. id. CALC., Conch. foss. Altav., pag. 12. 40 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1842. Pleurotoma contigua E. SISMD., Syn., pag. 32 (in parte). 1842. Id. turricula DESM., Révis. Pleurot., pag. 52. 1842. Id. contigua DE TCHIHATCH., Costit. géol. Prov. mérid. Napl. et Nic., pag. 238. 1844. Id. turricula PHIL., Moll. Sic., vol. II, pag. 176. 1845. Id. id. NYST, Cog. et Pol. foss. Belg., pag. 520, tav. XLI, fig. 5. 1845. Id. stoffeliù Id. Cog. et Pol. foss. Belg., pag. 521, tav. XLIV, fig. 1. 1847. Id. turricula BELL., Monogr. Pleurot., pag. 45. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 295 (in parte). 1847. Id. id. E. SISMD,, Syn., 2 ed., pag. 34 (in parte). 1848. IQ. id. WOOD, Crag Moll., vol. I, pag. 53, tav. VI, fig. 4. 1848. Id. id. HORN., Verz. foss. Rest. tert. Beck. Wien, pag. 20. 1852. Id. id. —D’ORB. Prodr., vol. II, pag. 64 (in parte). 1853. Id. id. HÒRN., Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 520, tav. XXXVIII, fig. 11 (a, è) (in parte). 21856. Id. id. SEMP., Kennt. Gaster., Nordalbing. Glimm., pag. 66. 1860. Id. id. NEUGEB., Syst. Verz. tert.-Moll.-Geh., pag. 14. 1861. Id. id. —SEMP., Paliont. Untersuch., pag. 32-64. 1861. Id. id. NYST, Foss. d’Edeghem, Bull. Acad. Brux., 2 ter, vol. XII, pag. 40. 1862. Id. id. SEGUENZ., Notiz. succint., pag. il. 1864. Id. id. DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. 1868. Id. id. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 57. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. plioc. e mioc. Moden., pag. 30. 1870. Id. id. NICAIS., Catal. Anim. foss. prov. Alger, Bull. Soc. Acclim. Alger, pag. 103. 1870. Id. id. APPEL., Corch. foss. Livorn., Boll. malac., vol. III, pag. 285. 1872. 10. id. DE KOEN., Mioc. Norddeutschl. Moll. Faun., pag. 221. 1873. 10. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 52. 1873. Id. id. MAY., Syst. Verz. Verst. Helv,, pag. 31. 1874. Id. id. SPREAF.. Conch. mar. Cassina Rizzardi, pag. 5. 1875. Id. id. CRESP., Not. geol. Savignese; Ann. soc. Natur. Modena, 2 ter., ann. IX, pag. 20. 1875. . Id. id. SORD., Faun. mar. Cassina Rizzardi, pag. 40. 1875. Id. id. F. HORN., Die Faun, Schlier von Ottnang, Jahrb. k. k. Geol. Reich. vol. XXV, pag. 356. 1876. Id. id. FOREST., Cern. geol. e palcont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 25. 1876. Id. id. PANTAN., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII; pag. 5. Varietà A. Costae nonnullae transversae maiores a sulcis profundis separatae, in partem anticam ultimi anfractus decurrentes. Long. 44 mm.: Lat.16 mm. 1847. Pleurotoma turricula var. C. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 46, tav. II, fig. 18. 1864. Id. id. var. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101 (in parte). Variano in questa specie, comunissima nelle marme turchine del pliocene inferiore e rara nelle sabbie del pliocene superiore: 1° la carena DESCRITTI DA L. BELLARDI. 4° ora guernita di denticini in tutti gli anfratti, ora soltanto nei primi ; 2° la carena più o meno sporgente; 3° il numero delle costicine trasversali della parte anteriore dell’ultimo anfratto; 4° l’ultimo anfratto e la coda più o meno lunghi; 5° le rughe longitudinali dell’ultimo anfratto ora minutissime, ora un po’ più sporgenti. Si distingue questa forma dalla 22. contigua Broccn: 1° per le sue dimensioni in generale maggiori; 2° per la spira più lunga e più acuta; 3° per le strie trasversali più piccole; 4° per la parte posteriore degli anfratti più concava; 5° per le costicine trasversali della parte anteriore dell’ ultimo anfratto minori di numero, e fra loro più distanti; 6° final- mente per le rughe longitudinali rappresentate da minute strie, e per conseguenza pella mancanza di quella più o meno regolare e fitta gra- nulazione che sì osserva nella 2/7. contigua Brocca. prodotta dalle nume- rose e grosse rughe longitudinali che tagliano le costicine trasversali. Tali sono le principali differenze che distinguono la forma tipica della Pi. turricula Brocca. da quella tipica della 27. contigua Brocca., di ambedue delle quali ebbi sott'occhio gli individui tipici del Broccni; fra questi estremi sono così numerose le modificazioni intermedie tanto nella forma generale quanto negli ornamenti della superficie che per quanto io abbia attentamente esaminati i caratteri di molte centinaia di individui di am- bedue, io non seppi trovare confini ben definiti tra loro, e se, contra- riamente a quanto ho fatto nella mia Monografia delle Pleurotome, io ritengo ora come specie distinte queste due forme e la PI. stricta BeLt., che vi era pure riunita, io fui indotto a tale ‘separazione da conside- razioni geologiche, i tre nomi permettendo di segnare più chiaramente i cambiamenti avvenuti nello stesso tipo di forma nei successivi periodi geologici, come accennai a proposito della precedente specie. Il sig. Cav. MicneLoTTI indica la PZ. turricula Brocca. come prove- niente dai colli torinesi e da quelli tortonesi, perchè egli risguardava le forme di quelle località come varietà della presente specie: la forma dei colli torinesi è quella qui descritta col nome di Pl. stricta Bet., quella dei colli tortonesi con quello di 27. contigua Brocca. Pliocene inferiore: Castelnuovo d'Asti; Viale presso Montafia; Vezza presso Alba; Monte Capriolo presso Brà; Clavesana presso Mondovì; Borzoli presso Sestri ponente; Savona alle Fornaci, Zinola presso Savona; Albenga, Vallone Torsero ed Ortovero; Ventimiglia, comunissimo. 42 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Pliocene superiore: Colli biellesi, Masserano; Volpedo presso Vo- ghera, non frequente; Coll. del Museo. Varietà 4.— Pliocene inferiore: Castelnuovo d’Asti, raro; Coll. del Museo. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, raro; Coll. del Museo. 29. PLEUROTOMA BosQueTri Nysr. Distinguunt hanc speciem sequentes notae : a. PI. turricula BroccH. Testa minor, magis regulariter fusiformis: spira brevior. - Anfractus ultimus longior, dimidiam longitudinem testae superans, antice minus depressus: canaliculus posticus magis profundus: suturae minus profundae. - Striae et costulae transversae numerosiores: carina bifida; papillae carinae creberrimae, ab una ad aliam carinam productae. a. PI. contigua BroccH. Testa plerumque minor, magis regulariter fusiformis: spira brevior. - Anfractus ultimus longior, dimidiam longitudinem superans, antice minus depressus. - Rugae longitudinales minimae: costulae transversae nonnullae maiores: carina bifida; papillae carinae ab una ad alteram carinam productae. Long. 27 mm.: Lat. 10 mm. 1843. Pleurotoma Bosqueti NYST, Cog. et Pol. foss. Belg., pag. 514, tav. XIII, fig. 9. 1852. Ia. denticula GIEB., Deutschl. Petr., tav. MII, fig. 8 (sent. DE KOENEN). > 1861. Id. turricula MICHTTI., Foss. mioc. inf., pag. 110 (non BroccHI). 1865. Id. Bosqueti De KOEN.. Faun. Unter-Olig. von Helmstadt, pag. 488. Miocene inferiore: Dego, Cassinelle, non raro; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo (Prof. Mayer), e Mic®eLoTTI. 50. PLEUROTOMA cirRATA Bert. Tav. I, fig. 27. Testa subfusiformis: spira longiuscula, parum acuta. - Anfractus carinati; carina submediana , obtusa, in primis anfractibus suturae anticae proximior, in omnibus denti- culata; denticuli acuti: anfractus ultimus dimidiam longitudinem aequans: suturae parum profundae; postica marginata. - Superficies tota transverse costulata et longitudinaliter rugulosa: costulae transversae paucae, irregulares, stria interposita, in partem tam anticam quam posticam primorum anfractuum decurrentes ; numerosiores, aequidistantes, acutae, sine stria intermedia in parte antica ultimi anfractus et ad basim caudae: rugulae longi- tudinales crebrae, irregulares, compressae, acutae, obliquae, costulas transversas decussantes, super carinam arcuatae et in dentem acutum erectae, in parte antica ultimi anfractus nu- merosiores. - Os ovale, elongatum: cauda leviter contorta et dextrorsum obliquata. Long. 20 mm.: Lat.7 mm. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 43 1847. Pleurotoma cirrata BELL., Monogr. Pleurot., pag. 47, tav. III, fig. 1. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 33. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. MII, pag. 63. 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. Esistono nella collezione del Museo di Geologia della R. Università di Palermo tre o quattro bellissimi esemplari di questa rara specie. Miocene superiore: Colli tortonesi, S. Agata-fossili, rarissimo; Coll. del Museo. 31. PLEUROTOMA SUBECOSTATA BeLt. Tav. I, fig. 29 (a, 8). Testa subfusiformis: spira ad apicem valde acuta, medio leviter inflata. - Anfractus medio converi, postice canaliculati, ad suturam posticam marginati ; ultimus dimidiam longitudinem subaequans , antice satis depressus: suturae superficiales. - Superficies partis anticae ultimi anfractus transverse rare costulata: costulae inaequales, anticae minores, omnes inter se valde distantes ; costulae nonnullae inaequales super marginem suturae posticae decurrentes; interstitia costularum et canaliculus posticus crebre et minute transverse striata: rugulae longitudinales obsoletae, vix supra carinam anfractuum primorum notatae. - Os ovale; columella leviter contorta: cauda leviter dextrorsum obliquata. Long. 20 mm.: Lat.8 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Sciolze, rarissimo; Coll. Rovasenpa. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo; Coll. del Museo. 32. PLEUROTOMA OBSOLETA Bon. Tav. I, fig. 30 (a, bd). Testa subfusiformis: spira parum longa et parum acuta. - Anfractus medio obtusis- sime carinati, postice canaliculati; carina longitudinaliter et arcuatim obsolete rugulosa ; canaliculus parum profundus, angustus, suturae posticae proximus: sulurae satis pro- fundae; postica marginata. - Superficies partis anticae ultimi anfractus transverse co- stulata et striata: in partem anticam primorum anfractuum una vel duae costulae decur- rentes; margo suturae posticae transverse uni- vel bi-striatus. - Os ovale: cauda lon- giuscula, dorso striata. Long. 22 mm.: Lat.9 mm. Pleurotoma obsoleta BON. GENÉ, Catal. MS., pag. 3501. 1842. Id. id. E. SISMD., Syn., pag. 33. 1847. Id. turricula var. B. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 45. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 35 (in parte). 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 64 (in parte). Miocene medio : Colli torinesi, Rio della Batteria, raro; Coll. del Museo * 44 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 53. PLeuRoToMA BronnI Bett. Tav. I, fig. 28. Testa subfusiformis: spira longa, acuta. - Anfractus depressi, vix subearinati , postice canaliculati, ad suturam posticam marginati; carina obtusissima, mediana, den- tata; dentes pauci, magni, obtusi, compressi, longitudinales, leviter arcuati; canaliculus posticus latus, parum profundus, transverse minute striatus; margo suturae poslicae crassus, plerumque irregulariter et obsolete dentatus ; anfractus ultimus inflatus, antice depressiusculus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae superficiales. - Superficies transverse minute et rare striata ; costulae nonnullae striîs intermixtae in partem anticam ultimi anfractus decurrentes: rugae longitudinales parvulae, irregulares, vix notatae in parte antica ultimi anfractus, maiores et obliquae prope carinam. - Os ovale: cauda recta, dorso transverse striata. Long. 26 mm.: Lat.8 mm. 1842. Pleurotoma contigua E. SISMD., Syn., pag. 32 (in parte). I principali caratteri pei quali questa specie differisce dalle affini sono: 1° carena poco sporgente, più larga, mediana; 2° denti della carena grossi e poco numerosi; 3° canaletto posteriore stretto e profondo ; 4° margine della sutura posteriore alquanto sporgente con denti rari, irregolari, frequentemente obliterati; 5° rughe longitudinali piccole e d’or- dinario appena visibili presso la carena. i Miocene medio: Colli torinesi, piano dei Boschi, «Rio della Batteria, Baldissero-torinese, raro; Coll. del Museo, Mic®eLoTTI e RovasenDA. 54. PLeuRoTtoMma GaLvani Bert. Tav. I, fig. 26 (a, d). Testa fusiformis: spira valde acuta, medio leviter inflata. - Anfractus medio con- veri, subcarinati, postice anguste canaliculati, ad suturam posticam marginati; denticuli carinae rimam concomitantes magni, obtusi, longitudinales, arcuati: anfractus ultimus dimidiam longitudinem subaequans, antice parum depressus: suturae superficiales. - Superficies transverse minute striala; costula una in partem anticam primorum anfra- ctuum decurrens ; pars antica ultimi anfractus costulata; costulae septem inter se satis distantes; ‘interstitia costularum transverse minute striata: rugulae longitudinales satis di- stinctae. - Os ovale, elongatum: cauda longiuscula, recta, dorso striata. Long. 23 mm.: Lat. 8 mm. i Sull’unico esemplare che io conosco di questa specie veggonsi bene distinte zonette longitudinali, interrotte, di color giallo di ruggine, re- DESCRITTI DA L. BELLARDI. 45 liquie della primitiva colorazione, le quali in generale seguono le rugosità longitudinali della superficie. I principali caratteri, per cui questa forma si distingue dalle prece- denti sono il piccol numero, la maggior grossezza e la forma dei den- ticini che accompagnano la maggior convessità degli anfratti, corrispondente alla solita carena che più o meno sporgente divide gli anfratti delle specie affini; questi denti sono ottusi, compressi, lunghi, curvati a foggia di c, consimili a quelli di alcune specie seguenti, dalle quali poi la presente differisce per caratteri di forma e di ornamenti. Anche questa forma è una delle numerose deviazioni della P2. turricula Brocc®Ò., la quale si può considerare come il tipo di questo gruppo. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. del Museo. d5. PLEuROTOMA GieBeELI Bet. Tav. I, fig. 32 (a, db). Testa subfusiformis, elongata: spira longa, valde acuta, medio leviter inflata. - Anfractus depressi, medio subcarinati, postice canaliculati, ad suturam posticam mar- ginati; carina oblusissima, dentata; dentes magni, pauci, compressi, longitudinales, sub- recti; canaliculus angustus parum profundus; margo suturae posticae latus, satis pro- minens, irregulariter obsolete denticulatus; anfractus ultimus antice parum depressus, dimidia longitudine brevior: suturae superficiales. - Superficies transverse costulata et striata: pars antica primorum anfractuum transverse unicostulata, et bistriata; striae non- mullae minutae in canaliculum posticum et contra suturam posticam decurrentes : rugulae longitudinales irregulares, sinuosae, contra dentes carinae obliquae et obseure ad suturam posticam productae. - Os ovale, longum, angustum: cauda brevis, ad apicem leviter recurva, dorso minute striata. Long. 24 mm.: Lat. 8 mm. Questa forma ha molta analogia, soprattutto pei suoi ornamenti super- ficiali colla 2. Bronni Berr. Ne differisce tuttavia per non pochi caratteri quali: 1° forma quasi torriciolata in conseguenza della lunghezza del- l’ultimo anfratto minore di quella della metà totale del guscio; 2° spira più lunga e più acuta; 3° carena più ottusa; 4° denti della carena meno grossi e meno regolari accompagnati anteriormente da due strie trasver- sali; 5° canaletto posteriore più distante dalla sutura; 6° orlo della su- tura più largo; 7° coda più breve. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. del Museo e RovasENDA. 46 I MOLLUSCHI DEI TERRENI YERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 36. PLEUROTOMA CAPERATA BELL. Tav. II, fig. 1 (a, d). Testa fusiformis, ventricosa: spira longiuscula, mediocriter acuta. - Anfractus subcarinati, postice canaliculati, ad suturam posticam marginati; carina obtusissima , mediana, denticulata; denticuli compressi, crebri, longitudinales, axi testae paralleli , obtusi, a sulcis transversis minutis divisi; canaliculus angustus, paucissime concavus, transverse minute striatus: margo suturae posticae crassus, carinam subaequans, denti- culatus; denticuli minores, irregulares: anfractus ultimus inflatus, antice mediocriter de- pressus, dimidiam longitudinem aequans: suturae parum profundae. - Superficies partis ‘ anticae ultimi anfractus transverse costulata et striata : rugae longitudinales satis promi- nentes, sinuosae, costulas transversas decussantes. - Os ovale: cauda parum longa, subrecta. Long.25 mm.: Lat.7 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Piano dei Boschi, rarissimo; Coll. Rovasenpa e MiCHELOTTI. 37. PLEUROTOMA BELLATULA Bett. Tav. II, fig. 2 (a, d). Testa subfusiformis: spira longa. - Anfractus depressi, vix subcarinati, postice ca- naliculati, ad suturam posticam marginati; carina obtusissima, subindistincta, submediana, suturae anticae proximior, denticulata ; denticuli compressi, longitudinales, breves , postice detruncati, antice in rugulam obliquam producti, antice et postice a costula transversa inter se coniuncti; canaliculus vic concavus; margo suturae posticae parvus ; anfractus ultimus subinflatus, antice mediocriter depressus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae superficiales. - Superficies transverse costulata et striata: pars antica primorum anfra- ctuum transverse bi-striata, in ultimo anfractu transverse coslulata ; stria intermedia ; striae tres in canaliculum posticum decurrentes. - Os ovale: cauda parum longa, recta, dorso striata. Long. 22 mm.: Lat.7 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Sciolze, raro; Coll. Rovasenpa e Mr- CHELOTTI. 98. PLEUROTOMA DECORATA BELL. Tav. II, fig. 3 (a, d). Testa subturrita: spira longiuscula, mediocriter acuta. - Anfractus depressi, obtu- sissime carinati, postice canaliculati, ad suturam posticam marginali; carina obtusissima, subindistincta, mediana, denticulata ; denticuli parvi, crebri, recti, arì testae paralleli , DESCRITTI DA L. BELLARDI. 47 acuti, postice delruncati, antice in rugam obliquam producti, antice et postice a costula transversa inter se coniuncti; canaliculus angustus et satis profundus; margo suturae posticae latus, crassus, obsolete denticulatus: anfractus ultimus dimidiam longitudinem subaequans: suturae superficiales. - Superficies parlis anticae primorum anfractuum transverse bicostulata, partis anticae ultimi anfractus transverse pluricostulata: rugae lon= gitudinales sinuosae , satis prominentes , costulas transversas decussantes, in intersecatione granosae. - Os ovale: cauda brevis, recta, dorso transverse striata. Long. 19 mm.: Lat. 7 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Sciolze, rarissimo; Coll. RovasenpA e MICHELOTTI. 59. PLEUROTOMA MULTISTRIATA Ber. Tav. II, fig. 4 (a, d). Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus depressi!, vir subearinati , po- stice canaliculati, ad suturam posticam marginati; carina subindistineta, mediana, den- ticulata; denticuli minuti, crebri, longitudinales, subarcuati, transverse sulcati, in ultimis anfractibus obsoleti; canaliculus angustus, parum profundus, transverse bi- vel tri-striatus; margo suturae posticae parum prominens, transverse umisulcatus: anfractus ultimus sub- ventricosus, antice mediocriter depressus, dimidia longitudine brevior: suturae super- ficiales. - Superficies tota transverse sulcata et costulata, plerumque in parte antica ultimi anfractus stria intermedia ; costulae obscure granulosae ; rugae longitudinales par- vulae, frequenter subnullae. - Os ovale: cauda brevis, recta, dorso minute striata. Long. 23 mm.: Lat. 7 mm. Questa forma differisce Dalla P?. decorata Bret. : 1° per la forma più lunga e più stretta; 2° per l’ultimo anfratto com- parativamente più breve; 3° per le costicine trasversali più numerose ; 4° per le rughe longitudinali più numerose, più piccole e più irregolari, molto meno granose al loro incontro colle costicine trasversali; 5° pei denticini della carena più piccoli, più numerosi (insufficientemente in- dicati nella figura) ed obliterati sugli ultimi anfratti; 6° pel canaletto po- steriore meno profondo; 7° pel margine della sutura posteriore meno grosso. Dalla 7. dellatula Bert. : 1° per la spira più acuta e più lunga; 2° per gli anfratti più depressi; 3° per le costicine trasversali e le rughe longitudinali più numerose e più piccole. 48 1] MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARIl DEL PIEMONTE ECC. In alcuni esemplari la spira è più lunga e più acuta del solito, e le suture sono più profonde. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, non raro; Coll. del Museo e RovasENDA. 40. PLEUROTOMA FLAMMULATA Bet. Tav. II, fig. 5 (a, d). Testa subfusiformis: spira longa, valde acuta. - Anfractus complanati , contigui , postice canaliculati, ad suturam posticam marginati; canaliculus angustissimus , fre- quenter indistinetus; margo suturae posticae latus sed parum prominens: anfractus ultimus dimidia longitudine brevior, antice satis depressus: suturae superficiales, subindi- stinctae. - Superficies anfractuum primorum longitudinaliter rugosa; rugae arcuatae, contra canaliculum terminatae, in ultimis anfractibus obsoletae : pars antica anfractuum trans- verse costulata; costulae plerumque obsoletae in primis anfractibus, satis distinctae, parum prominentes, latue , cum costula minor intermedia in ultimo ; striae nonnullae transversae in canaliculum el contra marginem suturae posticae decurrentes: lineolae albidae subse- quentes margines labri sinistri concomitantes, interruptae, praesertim în ultimis anfractibus perspicuue. - Os ovale, angustum : cauda brevis, leviter contorta, dextrorsum leviter obliquata, dorso striata. Long. 22 mm.: Lat. mm. La lunghezza notevole della spira, l’angolo spirale molto acuto, la depressiva degli anfratti, nei quali è scomparsa la carena in cui sta fesso l’intaglio delle precedenti specie, la ristrettezza del canaletto posteriore, ed in particolar modo le fiammelle bianche, residuo della primiera colo- razione sono i caratteri principali che distinguono questa forma dalle affini. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, non frequente; Coll. del Museo. 41. PLEUROTOMA STRIATISSIMA BELL. Tav. II, fig. 6 (a, db). Testa subturrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus complanati, contiguissimi ; ultimus dimidia longitudine brevior: suturae lineares indistinctae. - Superficies tota transverse costulata, longitudinaliter rugulosa; costulae quatuor in parte antica anfractuum, duae in parte postica, simplices : cingulum rimam continens minimum, suturae posticae prorimum: pars antica ultimi anfractus transverse multi-costulata , stria interposita ; ru- gulae longitudinales minutae , obsoletae, passim tantum perspicuae. - Os ovale: cauda brevis, subrecta, dorso transverse striata. Long. 21 mm.: Lat. 6 mm. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 49 Questa specie ha molta analogia colla P/. striata Mir. (1866, Miret, Paléont. de Maine et Loire, pag. 11) della quale ebbi sott'occhio un esem- plare tipico della Collezione MiLLer comunicatomi dal sig. Prof. Barpin di Angers. Le differenze che mi hanno consigliato di conservare la forma qui descritta distinta dalla precitata sono le seguenti: le costicine trasversali sono più grosse ed appiattite nei primi anfratti, molto meno numerose, non alternanti in grossezza sulla parte anteriore dell’ultimo anfratto nella Pi. striata Mi.: le rughe longitudinali, che numerose si osservano su quasi tutta la superficie della P2. striatissima BeLt., ed in particolar modo sulla parte anteriore del suo ultimo anfratto, sono appena qua e là visibili sulla 22. striata Miur. Del resto la lunghezza della spira, l'apertura del- l'angolo spirale, la forma depressa degli anfratti si corrispondono nelle due specie. Miocene medio: Colli torinesi, Val Ceppi, rarissimo; Coll. Rovasenpa. 42. PLEUROTOMA CAPTATA Bet. Tav. II, fig. 7. Testa turrita: spira longiuscula. - Anfractus complanati, contiguissimi; ultimus di- midia longitudine brevior, antice salis depressus: suturae superficiales, indistinctae. - Superficies tota transverse costulata ; costulae sex in primis anfractibus, numerosiores , maiores et minores alternatae in parte antica ultimi; rima submediana , inter duas co- stulas excavata ; costula minor contra costulam posticam rimae contiguam decurrens; an- fractus primi longitudinaliter obscure plicati: superficies tota obscure longitudinaliter ru- gulosa. - Os ovale: cauda brevis, recta, dorso transverse striata. Long. 22 mm.: Lat. 8 mm. Questa rarissima forma ha nella P/. fascialis Lamx. del mar Rosso il suo rappresentante nella fauna attuale: in ambedue queste forme l’intaglio è scavato in un solco che corre fra due coste trasversali presso a poco nella metà degli anfratti. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. RovASENDA. 50 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARIT DEL PIEMONTE ECC. 45. PreurotoMa GasraLpui Bert, Tav. Il, fig. 8. Testa subfusiformis: spira longiuscula, valde acuta. - Anfractus complanatì, con- tigui, versus suturam poslicam obscure canaliculati ; ultimus in adultis contra marginem anticum rimae subcarinatus, dimidiam longitudinem aequans: suturae superficiales, li- neares. - Superficies, în illaesis, transverse minutissime striata, plerumque sublaevis; in- terdum costulae nonnullae transversae, inter se valde distantes in partem anticam ultimi anfractus decurrentes: anfractus apicales longitudinaliter crebre plicati. Long. 29 mm.: Lat.9 mm. 1842. Pleurotoma Gastaldii BELL. in E. SISMD., Syr., pag. 33. 1847. Id. id. Id. Monogr. Pleurot., pag. 44, tav. Il, fig. 19. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 33. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 63. Miocene medio: Colli torinesi, Piano dei Boschi non frequente; Coll. del Museo, MicneLoTTI e RovasENDA. 44. PLEUROTOMA NUDA BeLL. Tav. III, fig. 12. Testa fusiformis: spira satis longa et acuta. - Anfractus medio converi, postice parum depressi; ultimus dimidiam longitudinem aequans, antice parum depressus: suturae lineares, superficiales. - Superficies fota laevis, vix sub lente passim minutis- sime transverse striata. - Os ovale, elongatum: cauda longiuscula, recta, dorso laevis. Long. 32 mm.: Lat.9 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. MicHELOTTI. 45. PLEUROTOMA INERMIS ParTSCH. Testa subfusiformis: spira longa, saliîs aperta. - Anfractus versus suturam anticam converi, subcarinati, postice parum depressi; ultimus ventricosus, dimidiam longitudinem subaequans, antice satis depressus: suturae lineares, parum profundae. - Superficies sublaevis; striae nonnullae minutissimae, transversae, contra suturam posticam et in partem anticam ultimi anfractus decurrentes, plerumque obsoletae: costulae nonnullae, ob- tusae, obliquae in parte antica anfractuum primorum, in ultimis anfractibus evanoscentes. - Os lanceolatum: cauda longiuscula, dorso transverse minutissime striata, subrecta, laeviler dextrorsum obliquata. Long. 20 mm.: Lat. 7 mm. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 51 1842. Pleurotoma inermis PARTSCH, Neue Aufst. der Petref.-Samml. k. k. Hof. Miner. Cabin., n. 960 ? 1848. Id. porrecta WOOD, Crag. Moll., vol. I, pag. 55, tav. VII, fig. 1. 1848. Id. Gastaldii HORN., Verz, in Caizels. Erlant. zur geogn. Karte von Wien, pag. 20. 1848. Id. id. Id. erz. foss. Rest. tert. Beck. Wien, pag. 20. 1853. Id. inermis Id. Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 349, tav. XXXVIII, fig. 10. 21861. Id. porrecta NYST, Foss. Edeghem, Bull. Acad. Brux., 2 ser., vol. XII, pag. 40. 21864. Ia. inermis DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. 1872. Id. porrécta DE KOEN., Mioc. Norddeutsch. Moll. Faun., pag. 223. 1874. Id. inermis BELL., Verh.zur k. k. geol. Reichs., pag. 156. 21875. Id. id. F. HORN., Die Faun. Schlier von Otinang Jahrb. k. k. geol, Reich., vol. XXV, pag. 356. L’unico esemplare a me noto che io riferisco alla presente specie, corrisponde esattamente con quello figurato da Hornes. La PI. inermis PartscHa è certamente una forma diversa dalla 4. Gastaldii Ber. per alcuni caratteri che ebbi occasione di riconoscere in esemplari tipici delle vicinanze di Vienna, comunicatimi dall’I. e R. Istituto geologico, meglio conservati di quello che io ebbi sott'occhio nel 1847. Medesimamente nuovi esemplari di ottima conservazione della PI. Gastaldiù BeLr., avuti in seguito, mi hanno dimostrato la necessità di distinguere fra loro queste due forme. La PI. inermis Horn. differisce dalla PZ. Gastaldii Bert. 1° per i suoi anfratti più o meno convessi in prossimità della sutura anteriore; 2° per la scanalatura posteriore alquanto larga; 3° per le poche coste longitu- dinali della parte anteriore dei primi anfratti, i quali hanno invece nella PI. Gastaldii Ber. numerose pieghettine longitudinali. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo ; Coll. del Museo. Anche questa seconda sezione aveva rappresentanti, come la prece- dente, nel miocene inferiore dell’Apennino; che anzi il numero loro vi era maggiore, poichè oltre alle otto specie qui descritte provenienti da quell’orizzonte geologico, parecchie altre se ne scopersero senza dubbio differenti, ma di troppo imperfetta conservazione per essere descritte. Il massimo numerico delle specie è raggiunto nel miocene medio dei colli torinesi, dove tuttavia le specie in generale non sono frequenti. Decresce notevolissimamente il numero delle specie nel miocene su- periore e nel pliocene inferiore nel quale la 22. turricula Brocca., la forma tipica di questa sezione, è oltremodo abbondante. Una sola specie, la PI. turricula Brocca., si è conservata nel pliocene superiore , dove è rara. 50 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Nei nostri mari manca ora ogni forma analoga a quelle di questa se- zione e poche sono quelle attuali dei mari caldi che vi si abbiano a riferire. 2. Genere SURCULA H. et A. Apams (1858). ( Macrotomatae 3 CARINIFERAE (in parte) et 4 EXCAVATAE (in parte) BELLARDI 1847). Testa fusiformis. - Anfractus ultimus antice valde depressus. - Rima lata, arcuata, in canaliculo postico incisa: cauda longa, recta, in axim testae producta. Il carattere principale che distingue le specie di questo genere da quelle del precedente è la posizione dell’intaglio. Questo è collocato non più nella carena o nella maggior convessità degli anfratti, come nelle vere Pleurotome, ma è compreso nella specie di gronda, più o meno larga e profonda, che corre fra la maggiore sporgenza degli anfratti e la sutura posteriore, ed è per conseguenza più vicino a questa. Nel genere Surcu/a sono qui raccolte molte forme dei nostri terreni, le quali coi loro estremi toccano dall’un capo le vere Pleurotome, mentre dall’altro guidano al genere Drillia. i Le prime specie infatti hanno l’intaglio contiguo pel suo margine an- teriore alla carena dalla quale è affatto separato nelle seguenti. La lunghezza della coda distingue poi dalle Drillie quelle altre specie di questa sezione che loro si approssimano per la forma generale e per la natura degli ornamenti superficiali. Nel Prodromo, che ho pubblicato nel primo fascicolo del Bullettino della Società Malacologica italiana (1875), le forme che qui sono descritte nel genere Sureu/a costituivano la seconda sezione del genere P/ewrotoma. Il numero ragguardevole di queste forme e la natura dei loro caratteri, facili ad essere riconosciuti e di una certa stabilità, mi consigliano ora a separarle dal genere Pleurotoma, e ad innalzare a genere il gruppo che le comprende. A. Margo anticus rimae carinae contiguus. Le specie descritte in questo gruppo formano l'anello di unione fra le vere Pleurotome e le Surcule tipiche. ® DESCRITTI DA L. BELLARDI. 599 L’intaglio non vi è intieramente compreso nella carena per modo che la massima sua profondità si trovi nella carena stessa come nelle vere Pleurotome, ma non vi è del tutto isolato ed intieramente compreso nella. gronda posteriore come nelle vere Surcule ; vi ha una posizione intermedia. Il suo margine anteriore è contiguo colla carena, e la sua maggiore pro- fondità è più vicina alla carena che alla sutura posteriore, mentre sta nelle Surcule tipiche presso a poco ad eguale distanza fra la carena e la sutura. 1. SurcutA INTERMEDIA (Bronn). Tav. II, fig. 9. Testa subfusiformis, elongata : spira longa, valde acuta. - Anfractus medio obtuse angulosi, postice concavi; ultimus antice parum depressus, dimidia longitudine vix bre- vior: suturae parum profundae, simplices, lineares. - Superficies tota minutissime et crebre sulcata; sulci undulati, irregulares, interdum in parte postica anfractum majores: costae longitudinales plerumque novem, obliquae, ad angulum detruncatae, ibi subnodosae, in parte postica anfractuum in rugas irregulares, interdum obsoletas, productae, ante suturam posticam terminatae, arcuatae, ad basim caudae evanescentes. - Os ovale, compressum, elongatum ; labrum sinistrum interius laeve: cauda longiuscula, subrecta, dorso transverse minute, crebre et undulatim sulcata. Long. 52 mm.: Lat. 15 mm. Pleurotoma fusoidea BON., Cat. MS., n. 3500. 1831. Id. intermedia BRONN, Ital. tert. Geb., pag. 45. 1832. Id. id. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 1838. Id. fusoidea MICHTTI., Geogn. Ans. tert. Bild. Piem. pag. 396. 1840. Id. id. BELL. et MICHTTI., Sagg. Oritt., pag. 8, tav. I, fig. 6. 1842. Id. id. E. SISMD., Syr., pag. 32. 1842. Id. multinoda DESM., Révis. Pleurot., pag. 61. 1847. Id. intermedia BELL., Monogr. Pleurot., pag. 54, tav. III, fig.14. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 297. 1847. Id. id. E. SISMD., Syz., 2 ed., pag. 33. 1847. Id. aquensis GRAT., Atl. Conch. foss., tav. XX, fig.14, 14 bis. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. IMI, pag. 12. 18592. Id. intermedia Id. —Prodr., vol. III, pag. 63. 1853. Id. id. HOÒRN., Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 359, tav. XXXIX, fig. 9 (in parte). 1853. Id. id. NEUGEB., Beitr. tert. Ober- Lapugy, pag. 111. 1861. Id. id. NYST, Foss. d’ Edeghem, Bull. Acad. Brux. 2 ser., vol. XII, pag. 40. 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. 1866. Id. strigosa var. MILL., Foss. nouv. de Maine et Loire, pag. 12. 1867. IQ. intermedia PER. DA COST. Gaster. tere. Port., pag. 236, tav. XXVII, fig. 3 (a, b). 1868. Id. id FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 58. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 1869. Id. id. MANZ., Faun. mar. mioc. Alt. Ital., pag. 20. 54 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1870. Pleurotoma intermedia NICAIS., Catal. Anim. foss., prov. Alger, Bull. Soc. Acclim. Alger, pag. 103. 1872. Id. Serventii. MAY., Journ. de Conch., vol. XX., pag. 272. tav. XIV, fig. 6. 1872. Id. intermedia DE KOEN., Mioc. Norddeutschl. Moll. Faun., pag. 225. 1873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 53. 1873. Id. id. MAY., System. Verz. Verst. Helv., pag. 31. 1874. Id. id. DE STEF., Foss. plioc. S. Miniato, pag. 50. 1875. 1d. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 204. 1876. Id. id. PANTAN., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 5. Varietà A. Testa brevior: spira magis aperta. - Costae longitudinales numerosiores, A2-A4, po- stice subnodosae. Long. 29 mm.: Lat. 9 mm. Varietà B. Carina magis prominens, obtusa, transverse minute striata. - Costae longitudinales minores, numerosiores, contra carinam terminatae. Long. 25 mm.: Lat. 9 mm. Questa specie a primo aspetto, ed in particolar modo quando se ne osservino individui imperfetti, potrebbe confondersi per la natura dei suoi ornamenti superficiali con alcune specie del genere DriZlia , dalle quali tuttavia si distingue ovviamente : 1° per la posizione dell’ intaglio che vi è contiguo coll’angolo mediano degli anfratti, e non intieramente collo- cato nella depressione posteriore; 2° per la mancanza di orlo alla sutura posteriore; 3° per la notevole lunghezza della coda. Il Miret descrisse nella Memoria precitata col nome di PI. strigosa Mir. una forma che, a mio parere, hassi a riferire alla presente specie; la spira vi è molto più lunga e molto più acuta, e le coste longitudinali vi sono appena rappresentate da rare e piccole rughe; del resto gli altri caratteri concordano con quelli della Surc. intermedia (Bronn), di cui la forma descritta dal Miret non mi sembra che una singolare deviazione. Il MiLLer riferì poi come varietà della sua 2. strigosa una forma che corrisponde esattamente alla forma tipica della Surcwula inter- media (Bronn). Del che ho potuto persuadermi, avendo esaminati gli esemplari tipici del MiLrer comunicatimi dal sig. Prof. Barpin di Angers. La varietà adunque della 24. strigosa Mict. va inscritta come sinonimo della Surcula intermedia (Bronn), e la forma tipica della P/. strigosa Mint. ‘ DESCRITTI DA L. BELLARDI. 55 si ha da riguardare; "0 come varietà della medesima, o come una forma distinta. Dall’ esame di un esemplare della 27. Saint- Ferriolii Cale. ( Cenn. Moll. viv. e foss. Sic., pag. 33, tav. IV, fig. 17), ho riconosciuto che questa forma siciliana è una varietà della Surc. intermedia (Broxx), nella quale le coste longitudinali sono spinose sull'angolo mediano degli anfratti. La Pi. Serventiù May., di cui ho esaminato l'esemplare tipico comu- nicatomi dal sig. Prof. Mayer, non è altro che un individuo gigante della Surc. intermedia (Bronn), nel quale le coste longitudinali vanno via via obliterandosi negli ultimi anfratti, ed i solchi trasversali col crescere del guscio si fanno maggiormente profondi. Il sig. Cav. MiczeLotTI ha citata la presente specie nei colli astesi: che io mi sappia non fu fino adesso trovata nel pliocene superiore del- l’ Astigiana, ma solamente nel pliocene superiore dei colli biellesi, nei quali è rara. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Baldissero-torinese, Grangia, raro; Coll. del Museo, MickeLoTTI e RovasenpA. Miocene superiore: Colli tortonesi, $'* Agata-fossili, raro; Coll. del Museo, e MicHELOTTI. Pliocene superiore: Colli biellesi, Masserano, raro; Coll. del Museo. Varietà 4. — Miocene medio: Colli torinesi, Piano dei Boschi, Grangia, Sciolze, non frequente; Coll. del Museo, MicneLoTTI e RovasENDA. Miocene superiore : Colli. tortonesi, Stazzano, raro; Coll. del Museo. Varietà 5. — Miocene medio: Colli torinesi, Termo—fourì , rarissimo; Coll. MicHELOTTI. 2. Surcura Mercati BeLt. Tav. II, fig. 10. Distinguunt hanc speciem a Surc. intermedia (Bronn) sequentes notae: Spira minus acuta. - Anfractus breviores, magîis converi; ultimus antice magis de- pressus: suturae profundiores. - Superficies transverse minute et conferte striata; striae transversae in depressionem posticam decurrentes maiores: costae longitudinales plerumque numerosiores, minores, ari testae subparallelae, in parte antica ultimi anfractus plerumque bifidae, super angulum ultimi anfractus arcuatae, sinuosae, in primis anfractibus nodiformes. - Os brevius, amplius: cauda longior. Long. 50 mm.: Lat. 15 mm. 56 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1847. Pleurotoma sinuata —BELL., Monogr. Pleurot., pag. 53, tav. III, fig. 15 (non DESHAYES). 1847. Id. id. E. SISMD., Syz., 2 ed., pag. 34. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 64. 1853. —d. intermedia HORN., Moll. foss. Wien, vol.I, pag. 359 (in parte). 1869. Id. sinuata MANZ., Faun. mar. mioc. Alt. Ital., pag. 20. ? 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 31. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, S' Agata - fossili, non frequente; Coll. del Museo e MicneLOTTI. 9. Surcura ReeveI BeLt. Testa subfusiformis: spira longa, valde acuta. - Anfractus medio angulosi, postice depressi, subcanaliculati; ultimus antice parum depressus: dimidia longitudine brevior: su- turae profundae, simplices. - Superficies transverse costulata et longitudinaliter costata: costulae transversae tres in parte antica primorum anfractuum, septem in ultimo ante basim caudae decurrentes, stria intermedia: costae longitudinales decem et octo, a sulcis latiusculis separatae , rectae, axi testae subparallelae, versus suturam anticam evanescentes , postice de- truncatae, subnodosae, in rugas obliquas et irregulares versus suturam posticam productae; in parte antica ultimi anfractus obsoletae, in rugulas costulas transversales decussantes mutatae, inde superficies ibi irregulariter granulosa: pars postica anfractuum minutissime transverse striala. - Os ovale: cauda parum Jlonga, recta. Long. 37. mm.: Lat. 12. mm. 1837. Pleurotoma Basteroti HAUER, York. foss. Thierr. tert. Beck. Wien, pag. 419 (fide HORNESI). 1847. Id. Reevei BELL., Monogr. Pleurot., pag. 55, tav. III, fig. 20. 1847. va id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 34. 1848. Id. recticosta HORN., Verz. in Czizek's Erlant. géogn. Kart., pag. 20 ( fide A HORNESI ). 1853. Id. Reevei Id. Moll. foss. Wien, vol.I, pag. 360, tav.XXXIX, fig. 10, 11. 1853. Id. id. NEUGEB., Beitr. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag. 111. 1860. Id. id. Id. Syst. Verst. tert. Moll.-Geh. pag. 14. 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. 1873. Id. id. COCC., Enum. sistem. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 54. 1874. Id. undatiruga BELL., Verh. zur K.K. geol. Reichs., pag. 156, n.5. Questa specie differisce pei seguenti caratteri: 1° Dalla Sure. undatiruga (Biv.): o ? . mv o 545 b 1° per l’angolo spirale più acuto ; 2° per le costicine trasversali sulla parte anteriore degli anfratti; 3° per la stria che corre fra le co- sticine trasversali; 4° per le coste longitudinali meno oblique, quasi pa- rallele all'asse della conchiglia; 5° per la columella non contorta; 6° per la coda diritta, non rivolta all'indietro, e senza tracce di ombellico. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 57 2° Dalla Surc. Mercati Ber. 1° per l’ultimo anfratto più breve della metà totale del guscio, e meno depresso anteriormente ; 2° per l’ angolo mediano degli anfratti meno sporgente, e così per le suture meno profonde; 3° per le costicine trasversali sulla parte anteriore degli anfratti in luogo di minute strie ; 4° per le strie che corrono sulla parte posteriore degli anfratti, molto più sottili; 5° per le coste longitudinali più numerose ; 6° per la coda più breve. L'unico esemplare proveniente dai colli tortonesi, col quale ho creata nel 1847 la Pl. Reevei, il solo che tuttora io conosca dei nostri terreni terziari, ha senza dubbio non poca analogia colla 24. wndatiruga Biv. vivente nel Mediterraneo, di cui la presente specie era il rappresentante nel mare miocenico superiore. Presenta tuttavia alcune differenze colla specie viva precitata, le quali, non avendole riscontrate che nell’unico individuo descritto dei colli tortonesi e nell’ esemplare delle vicinanze di Vienna comunicatomi dal sig. De Hauer, non mi sembravano tali da farmi risguardare la forma fossile come specificamente diversa dalla vivente. Egli è dietro tale considerazione che nella nota che scrissi al sig. De HAuFR sulle Pleurotomidi di Vienna che gentilmente mi ha comunicate, io riferii la PI. Reevei Beni. alla Pl. undatiruga Biv. Ora, siccome in questi ultimi tempi io ricevetti dal sig. Prof Mayer e da altri alcuni esemplari di diffe- rente provenienza, nei quali i caratteri corrispondono in un modo costante a quelli della P/. Reevei BeLL., così, dovendo riconoscere per conseguenza una certa stabilità e quindi una certa importanza nelle precitate differenze, io accetto l'opinione del Hoòrnes e del Weinkaurr, e descrivo la forma dei colli tortonesi come specie distinta dalla P/. undatiruga Biv. conser- vandole il nome che le diedi nel 1847. Nel 1847 esisteva nella Collezione malacologica del R. Museo di Zoo- logia di Torino una Pleurotoma proveniente dalla Nuova Guinea simile al fossile col quale fu fatta la specie qui descritta : sgraziatamente quella conchiglia vivente scomparve; ond’è che non posso ora farne, come sa- rebbe opportuno, un nuovo confronto e colla Surc. Reevei BeLL. e colla Sure. undatiruga ( Biv. ) . Il sig. Prof. DopERLEIN inscrive questa specie nel suo Catalogo dei fossili di S. Agata nei colli tortonesi (Mem. precit.), asserendo di averne avuti venticinque esemplari. Siccome questa specie non fu finora trovata nè dal sig. Cav. MicteLorTI, nè dal sig. Prof. Mayer, nè da me, in quella 8 58 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. località, mi viene così il dubbio che il sig. Prof. DoperLEIN abbia riferita alla P/. Reevei Bei. qualche varietà della Sure. Mercati Bet. Miocene superiore: Colli tortonesi (secondo un'antica scheda ), raris- simo; Coll. del Museo. 4. SURCULA DIMIDIATA (BroccH.). Testa fusiformis, elongata: spira longa, valde acuta. - Anfractus carinati, antice vix converi, postice depressi, versus suturam leviter concavi; carina submediana, dentata, vix suturae anticae prorimior; anfractus ultimus ad basim caudae depressus, dimidiam lon- gitudinem aequans: suturae profundae, simplices, non marginatae, lineares. - Superficies partis anticae anfractuum transverse minute et crebre striata et undulatim sulcata; rugulae lon- gitudinales în parte antica anfractuum minulae, in parte postica maiores, sinuosae: dentes carinae plerumque quatuordecim, acuti, subspinosi, postice detruncati: striae et sulci trans- versi in parte postica anfractuum nulli vel vix aliqui passim perspicui. - Os ovale, elongatum; labrum sinistrum valde productum, interius laeve: cauda longa, subrecta, ad apicem leviter recurva, dorso minutissime striata. Long. 55 mm.: Lat. 16 mm. 1814. Murex ( Pleurotoma ) dimidiatus BROCCH., Conch. foss. sub., pag. 431, tav. VIII, fig. 18. 1821. Pleurotoma dimidiata BORS., Oritt. piem., part. Il, pag. 78. 1821. Fusus dimidiatus Id. Or:tt. piem., part. II, pag. 82. 1826. Pleurotoma dimidiata RISS., Prod. Eur. mérid., vol. IV, pag. 216. 1827. Id. id. SASS., Sagg. geol. bacin. terz. Albenga, pag. 479. 1829. Id. id. MARC. pe SERR., Géogn. terr. tert., pag. 112. 1831. Id. id. BRONN, Jtal. tert. Geb., pag. 45. 1832. Id. id. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 1842. Id. id. E. SISMD., Syr., pag. 33. 1842. Id. id. DE TCHIHATCH., Costit. géol. prov. mérid. Napl. et Nic. pag. 238. 1844. Id. id. PHIL., Moll, Sicil., vol. II, pag. 172. 1847. Id. id. BELL., Morogr. Pleurot., pag. 57. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 298. 1847. !CA id. E. SISMD., Syz., 2 ed., pag. 33. 1847. Id. id. GRAT., Atl. Conch. foss., tav. XX, fig. 11,12, 13. 1848. Id. id. HORN., Verz. Czjzeck*s Erlant. zur geogn. Kart., pag. 20 1848. Id. id. Id. Verz. Foss. Rest. tert.-Beck. Wien, pag. 20. 1852. Id. id. D° ORB., Prodr., vol. III, pag. 60. 1853. Id. id. HORN,, Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 360, tav. XXXIX, fig. 2,3. 1853. Id. id. NEUGEB., Beitr. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag. 112. 1856. Id. id. SEMP., Kennt. Gaster. nord- Albing. Glimm., pag. 66. 1859. Id. id. LIBASS., Conch. foss. Palermo, pag. 34. 1860. Id. id. NEUGEB., Syst. Verz. tert.-Moll.-Geh. pag. 14. 1861. Id. id. SEMP., Paliont. Untersuch., vol.I, pag. 33. 1864. Id. id. DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr, pag. 101. 1868. Id, id. FOREST., Catal. Moll, plioc. Bologn., pag. 57. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 59 1869. Pleurotoma dimidiata COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 1870. 1870. 1872. 1872. 1873. 1874. 1874. 1875. 1875. 1875. 1875. 1875. 1876. 1876. Id. Id. Id. Id. Id. Id, Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. id. NICAIS., Catal. Anim. foss. prov. Alger, Bull. Soc. Acclim. Alger, pag. 102. APPEL., Conch. foss. Livorn., Boll. Malac., vol. III, pag. 285. PONZ., Foss. Bacin. rom., pag. 4. DE KOEN., Mioc. Norddeutschl. Moll. Faun., pag. 224. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 54. MORCH, Forst. tertierlag Danmark, pag. 17 (290). SPREAF., Conch. mar. Cassina Rizzardi, pag. 6. CRESP., Not. geol. Savign., Ann. Soc. Natur. Modena, 2 ser. , ann. IX, pag. 20. SORD., Faun. mar. Cassina Rizzardi, pag.40. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geot. Ital., vol. III, pag. 285. F. HORN., Die Faun. Schlier von Ottnang, Jahrb.k. k. Geol. Reich., vol. XXV. pag. 357. PONZ., Cronac. Subap., pag. 9, 44. FOREST., Cern. geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 25. PANTAN., Att. Accad. Fistocr. Siena, vol. VII, pag. 5. Varietà A. Striae transversae majores undique decurrentes: carina mutica vel submutica. Long. 50 mm.: Lat. 12 mm. 1814. Murex ( Pleurotoma) dimidiatus var. BROCCH., Conch. foss. sub., pag. 432. 1847. Pleurotoma dimidiata var. A. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 57. 1873. Id. id. var. i. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 54. Varietà B, Testa plerumque minor: spira magis acuta, longior. - Striae transversae numerosiores, a sulcis profundioribus separatae, etiam in parte postica anfractuum decurrentes. Long. 36 mm.: Lat. 40 mm. Testa brevior : Varietà C. angulus spîralis magis apertus. - Carina minus prominens, suturae anticae prorimata; dentes carinae maiores, nodiformes. - Striae transversae partis anticae anfractuum minores. - Cauda longior, recta. Long. 40 mm.: Lat. 41 mm. 1847. Pleurotoma dimidiata var. B. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 57. 1864. Pleurotoma Coquandi DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101 Id. dimidiata var. 2. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., 1873. pag. 54. 60 I MOLTLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. La forma riferita alla Pl. Coquandi Bert. dal sig. Prof. DopERLEIN collima esattamente con quella da me riferita alla varietà C, del che mi sono persuaso mercè l’ esame degli esemplari stessi della Collezione DopERLEIN. Oltre alle differenze dalla forma tipica che, più o meno ben definite, presentano le precitate varietà, nei numerosi individui di questa specie raccolti in differenti località ed in diversi orizzonti geologici si osservano le seguenti modificazioni differentemente fra loro congiunte: 1° angolo spirale più o meno acuto; 2° spira più o meno lunga; 3° carena più o meno sporgente ed acuta; 4° suture più o meno pro- fonde; 5° denti della carena più o meno acuti, spiniformi, talora ottusi, foggiati a nodo od a tubercolo. La varietà C, che forse meriterebbe di essere distinta con nome proprio , ravvicina il tipo della Surc. dimidiata (Brocca.) alla Pl. Neu- gebureni Horn. La posizione dell’ intaglio basta per far distinguere fra loro queste due forme: nella PZ. Newgebureni Horn. l’intaglio è tutto sca- vato nella carena; epperciò questa specie appartiene al genere P/eurotoma; nella varietà C della Surc. dimidiata (Brocca.) l’intaglio è scavato subito dopo la carena, per modo che il solo suo margine anteriore vi è a con- tatto ; la maggior sua profondità, e per conseguenza il suo margine po- steriore sono tagliati nella gronda che corre fra la carena e la sutura posteriore. La PI. Poweri Cacc. (Cenn. Moll. viv. e foss. Sic., tav. IV, f. 12, pag. 33) non è altro che una delle numerose varietà di questa specie polimorfa, più piccola, colla carena più acuta, come mi persuase l’esame di esemplari siciliani ricevuti dai signori BruGnone e SeGuENzA. Il Sismonpa ha citata questa specie come proveniente, fra le molte località in cui si trova, dall’Astigiana: ignoro che siasi finora trovata nelle sabbie gialle dei colli astesi. Pliocene inferiore: Castelnuovo d'Asti, Viale presso Montafia; Vezza presso Alba; M'° Capriolo presso Brà; Clavesana presso Mondovì: Borzoli presso Sestri ponente; Savona alle Fornaci, Zinola presso Savona; Al- benga, Vallone Torsero, Ortovero; Ventimiglia, comunissimo. Pliocene superiore: Volpedo presso Voghera, raro; Coll. del Museo. Varietà .4. — Miocene superiore » Colli tortonesi, S!* Agata-fossili, raro; Coll. del Museo. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 61 Varietà B. — Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, rarissimo : Coll. MicÒeLOTTI. Miocene superiore : Colli tortonesi, Stazzano, $' Agata—fossili, non raro; Coll. del Museo e MicHELOTTI. Varietà C. — Pliocene inferiore: Castelnuovo d’Asti; Vezza presso Alba; Albenga, Vallone Torsero, raro; Coll. del Museo. 5. SURCULA DIADEMATA Bet. Tav. II, fig. il. Testa fusiformis: spira valde acuta. - Anfractus prope suturam anticam subangulost, antice breves, complanati, postice lati, subplani; ultimus antice parum depressus, versus caudam regulariter decrescens, dimidiam longitudinem subaequans: suturae parum pro- fundae, simplices, non marginatae. - Superficies tota transverse uniformiter minutissime striata: angulus anfractuum nodulosus; modi undecim, obtusi. - Os ovale, elongatum: cauda parum longa, recta: rima in angulum, comprehensa. Long. 34 mm.: Lat. 41 mm. Miocene medio: Colli torinesi , Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. del Museo. B. Rima tota comprehensa in canaliculo postico, ab angulo mediano anfractuum et a sutura postica aeque vel subaeque distans. Le specie riunite in, questo gruppo hanno l' intaglio collocato fra la carena, o l'angolo mediano degli anfratti, e la sutura posteriore, per modo che la maggiore sua profondità si trova presso a poco ad eguale distanza fra loro. La coda è nel maggior numero delle specie notevolmente lunga, diritta, prolungata nell’asse della conchiglia. a. Anfractus omnes dentati, vel longitudinaliter costati. Nelle specie raccolte in questo gruppo la carena, o l'angolo mediano degli anfratti, è in tutti guernita di denti più o meno grossi e numerosi, ora ottusi a foggia di nodi, ora acuti, ovvero corrono in tutti gli anfratti coste longitudinali in diverso numero , le quali si arrestano all’ incontro della depressione posteriore degli anfratti, in cui è contenuto l’intaglio. Nella 62 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Sure. consobrina Berr., e nella Sure. Bardini Ber. le coste longitudinali sono più o meno obliterate sull’ultimo anfratto. 6. SurcULA SERRATA (Horn.). Testa subfusiformis, scalaris: spira mediocriter acuta, longa. — Anfractus versus suturam anticam acutissime carinati; carina compressa, producta, serratim denticulata : pars antica anfractuum ercavata, postica subplana, vix depressa prope suturam: an- fractus ultimus antice mediocriter depressus, dimidiam longitudinem aequans: suturae profundissimae, parum obliquae, simplices. - Superficies partis posticae anfractuum laevis, nitida, prope carinam transverse unicostuiata; superficies parlis anticae el ipsa laevis, nitida et plerumque transverse unicostulata: pars antica ultimi anfractus transverse irregulariter costulata et striata. - Os angustum, angulosum: cauda longiuscula. Long. 20 mm.: Lat. 8 mm. 1853. Pleurotoma subterebralis HORN., Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 356, tav. XXXIX, fig. 16 (non BELL.). 1853. Id. id. NEUGEB., Beitr. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag. 110. 1873. Id. serrata HORN., Fr. HoRNES in litt. et specim. Questa forma è quella che Hòrwes riferì alla 2? subterebralis Bett., colla quale ha senza dubbio a primo aspetto una certa analogia. La PH. subterebralis BeLL. appartiene al genere Borsonia per la presenza sulla sua columella di una piccola piega, ed ha l’intaglio fesso nella carena: la presente specie al contrario è una Surewla, poichè il suo intaglio è tutto compreso nella depressione posteriore fra la carena e la sutura, e la sua columella non ha pieghe. Il sig. Fr. Hornes, nel comunicarmi la forma tipica di questa specie delle vicinanze di Vienna, mi scrisse che suo padre aveva già molto tempo fa riconosciuta la differenza della forma di Vienna da quella dei nostri colli tortonesi, cui l'aveva riferita, e che aveva dato alla forma di Vienna il nome di ?/. serrata Hòrn., nome che è mio dovere di conservare. Miocene medio: Colli torinesi, Sciolze, rarissimo; Coll. RovaAsENDA. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 63 7. SURCULA ROTULATA (Bon.) Tav. II, fig. 12. Testa fusiformis: spira valde acuta, longa. - Anfractus carinati, antice convezi , postice excavati; carina obtusa, submediana, suturae posticae prorimata; anfractus ulti- mus antice valde depressus, subangulosus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae profundae, parum obliquae; postica marginata. - Superficies tota transverse striata; striae confertae, minutae in parte antica anfractuum, minutissime in parte postica: denti- culi carinae confertissimi, uniformes, compressi, super partem anticam anfractuum in co- stulam longitudinalem, axi testae parallelam, brevem, ante suturam anticam evanescentem producti, in ultimis anfractibus interdum obsoleti, vel minores et obliqui. - Os sub- quadratum; labrum sinistrum interius versus marginem laeve, in ore rariplicatum : cauda longa, recta, in axim testae producta. Long. 23 mm.: Lat. 6 mm. Pleurotoma rotulata BON., Cat. MS., n. 2669. 1840. Id. id. BELL. et MICHTTI., Sagg. Oritt., pag. 4. tav.I, fig. 19. 1842. Id. id. E. SISMD., Syr., pag. 33. 1847. Id. id. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 64, tav. III, fig. 22, 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. Mioc., pag. 299. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 34. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 64. 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1875. Id. bicingulata Id. in Mus. Geol, R. Univer. Panorm. Avendo paragonati cogli esemplari tipici di questa specie i fossili delle vicinanze di Vienna che vi riferì il Hòornes, gentilmente comunicatimi dal sig. Dr Haver, trovai fra ie due forme le seguenti differenze : I fossili di Vienna hanno la carena più acuta, la parte posteriore degli anfratti più larga, la sutura posteriore non marginata, i denticini della carena a foggia di spine oblique, l’ ultimo anfratto meno depresso anteriormente. La forma di Vienna è senza dubbio distinta da quella dei colli tor- tonesi, e probabilmente nuova. La forma riferita dal sig. Coppi a questa specie nel suo Catalogo dei fossili miocenici e pliocenici del Modenese è una delle numerose varietà della Pi. rotata Broccx. nella quale i denti della carena sono piccoli e molto numerosi. Miocene superiore: Colli tortonesi, $' Agata-fossili, non raro; Coll. del Museo e MicÒÙELOTTI. 64 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 8. Surcura KossurHI Bett. Tav. II, fig. 13. Testa subfusiformis: spira longa. - Anfractus longiusculi, carinati; carina valde pro- minens, mediana; pars antica anfractuum subplana, postica concava; anfractus ullimus antice parum depressus, dimidiam longiludinem aequans: suturae valde profundae, valde obliquae ; postica marginata; margo minute granosus. - Superficies sublaevis; antice transverse costu- lata; costulae transversae una vel duae in parte antica primorum anfractuum, quatuor vel quinque in parte antica ullimi, omnes strictae, ab interstitiis planis, laevibus, latis separatae ; super caudam minores, numerosiores, uniformes: carina denticulata; denticuli compressi, viginti circiter, acuti, subspinosi. - Os ovale, elongatum ; labrum sinistrum interius laeve: cauda longiuscula, recta, Long. 25 mm.: Lat. 9 mm. Nei dodici esemplari che ho esaminati di questa specie, ho trovato le seguenti modificazioni diversamente congiunte fra loro: 1° dimensioni alcun che maggiori di quelle dell’ esemplare figurato; 2° carena più o meno sporgente, talora più vicina alla sutura anteriore, talora più pros- sima a quella posteriore; 3° parte posteriore degli anfratti più o meno concava; 4° denticini della carena più o meno grossi, più o meno nu- merosi e più o meno ottusi od acuti, talora obliterati sull’ultimo anfratto; 5° costicine trasversali dell'ultimo anfratto in numero vario; 6° margine della sutura posteriore semplice negli ultimi anfratti, cioè non granoso, talora obliterato in tutti gli anfratti. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Grangia, Rio della Bat- teria , Baldissero-torinese, Sciolze, raro; Coll. del Museo, Mic®eLoTTI e RovasENDA. 9. SurcuLa pISPARILIS ( MicattI.) Tav, II, fig. 14. Testa subfusiformis: spira parum acuta. - Anfractus medio converi, subangulosi, antice converiusculi, postice concavi; ullimus antice parum depressus, dimidiam longitu- dinem subaequans: suturae profundae; postica non, vel vix, marginata. - Superficies “in parte postica anfractuum transverse minutissime striata, in parte mediana convexa, et in parte antica transverse costata, costulata et striata; costae, costulae , striae omnes minute granosae, alternatim dispositae: nodi 40-12, magni, obtusi, leviter compressi, ab interstitiis latis separati, antice in costam brevem producti, axi testae paralleli. - Os ovale, elongatum: cauda parum longa, recla, lata. Long. 45 mm.: Lat. 15 mm. 1861. Pleurotoma disparilis MICHTTI., oss. mioc. inf., pag.112 (per errore tipegrafico disparitis ), DESCRITTI DA L. BELLARDI. 65 Varietà A. (an species distinguenda? ). Nodi pauciores, maiores, obtusiores: striae transversae minimae: costulae transversae partis anticae ultimi anfractus quatuor, inter se valde distantes. Long. 42 mm.?: Lat. 13 mm. Le differenze che si notano nella descrizione che ho qui fatta di questa specie con quella che ne ha pubblicata nel 1861 il sig. Cav. MicneLoTTI derivano dalla conservazione di alcuni esemplari trovati in questi ultimi anni, migliore di quella degli esemplari descritti dal sig. Cav. MicHELOTTI. Nell'opera precitata del sig. Cav. Mic®eLoTTI fu per errore indicata la figura g° della Tav. XII come rappresentante la presente specie: essa non fu figurata. Miocene inferiore : Dego, Cassinelle, non frequente; Coll. del Museo e MicHELOTTI. Varietà 4. — Cassinelle ( mioc. inf. ), rarissimo; Coll. MicneLoTTI. 10. Surcura Perkzi BeLt. Distinguunt hane speciem a Sure. disparili (MicaTTI) sequentes notae: Testa minor. - Converitas mediana anfractuum maîor. - Costae transversae partis anticae ultimi anfractus quatuor, magnae, toruliformes, a sulcis valde latis separatae; co- stulae et striae costis intermediae paucae, interdum obsoletae: nodi magis compressi, magis prominentes, subacuti, subspinosi . Long. 34 mm.: Lat. 12 mm. 1861. Pleurotoma anceps MICHTTI., Foss. mioc. inf., pag. 112, tav. XII, fig. 7, 8 (non ErcHwALD 1853). Miocene inferiore: Dego, Carcare, raro; Coll. del Museo e MicÒeLoTTI. fi. Surcura Coquanpi Brett. Tav. II, fig. 15. Testa fusiformis: spira mediocriter acuta, longa. - Anfractus subcarinati, antice con- vexiusculi, postice concavi; carina subacuta, sulurae anticae proxima; anfractus ultimus inflatus, antice valde depressus, dimidia longitudine parum longior: sulurae profundae ; postica non marginata. - Superficies partis anlicae anfractuum transverse striata ; striae minutissimae, uniformes, undulatae; superficies partis poslicae sublaevis, striis transversis 9 66 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. destituta, vix longitudinaliter arcuatim rugulosa: dentes carinae plerumque duodecim, obliqui, compressi, subspinosi. - Os ovale; labrum sinistrum interius laeve: cauda longa, recta, in axim testae producta, dorso minutissime transverse striata: rima lata. Long. 43 mm.: Lat. 15 mm. 1842. Pleurotoma Bellardiù E.SISMD., Syn., pag. 33 (non DESM.). 1847. Id. Coquandi BELL., Monogr. Pleurot., pag.59, tav. III, fig. 13. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 33. 1848. Id. id. HORN., Zerz. Czizek's Erlant. geogn. Kart., pag. 20. 1848. Id. id. Id. Zerz. Foss. Rest. tert.- Beck. Wien, pag. 20. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 172. ? 1853. Id. id. HORN., Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 361, tav. XXXIX, fig. 8. ? 1864. Id. id. DODERL., Cenr. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 1870. Id. id. NICAIS., Catal. Anim. foss. prov. Alger, Bull. Soc. Acclim. Alger, pag.103. 1875. Id. id. CRESP., Not. geol. Savign., Ann. Soc. Nat. Moden., 2 ser. ann. IX. pag. 20. Se per la natura degli ornamenti superficiali questa specie ha qualche analogia colla Surc. dimidiata (Brocca.), riesce tuttavia facile il distin- guernela: 1° per la sua forma generale meno stretta e meno lunga; 2° per l'angolo spirale notevolmente più aperto; 3° per il minor numero e maggior grossezza dei denti della carena; 4° per la carena più vicina alla sutura anteriore che alla posteriore; 5° finalmente per l’intaglio tutto compreso nella depressione interposta fra la carena e la sutura posteriore. Riferisco con dubbio la citazione dell’opera del sig. Prof. DopERLEIN, perchè io non ho mai nè trovata nè veduta questa specie a $‘ Agata-fossili. Nella figura pubblicata dal Hornes nell’ opera precitata della forma di Vienna riferita a questa specie l’angolo spirale è più acuto, e la forma generale perciò più stretta e più lunga di quanto sia nella vera Sure. Coquandi BeLr.: medesimamente le strie trasversali della parte anteriore degli anfratti vi sono più grosse, ed i nodi più numerosi e più grossi ; la forma predetta di Vienna collega questa specie colla Surc. Lamarcki BeLL. Fu per errore questa specie indicata dal Sismonpa e quindi dal D’OrsienY come trovata nelle sabbie gialle dell’Astigiana : ignoro che siasi trovata in quest’orizzonte geologico. Dall'esame che ho fatto di un esemplare della 7 Coquandi Ber. avuto dallo stesso sig. BrucnonE, e di un altro collo stesso nome ricevuto in comunicazione dal Prof. SEquENZA, ho riconosciuto che la forma siciliana riferita alla presente specie ne è diversa pei seguenti caratteri: 1° dimensioni DESCRITTI DA I. BELLARDI. 67 minori; 2° angolo spirale notevolmente più acuto; 3° carena molto meno sporgente ; 4° nodi più piccoli, piccolissimi o nulli sull'ultimo anfratto ; 5° l’intaglio inoltre vi è più prossimo alla carena. Questa forma siciliana ebbe dal sig. Prof. Sequenza il nome di Pleu- rotoma Brugnonii (1875 Secuenz., Form. plioc. Ital. merid.; Boll. Comit. geol. Ital., pag. 204). Pliocene inferiore: Viale presso Montafia; Savona alle Fornaci; Al- benga, Vallone Torsero, non raro; Coll. del Museo e MicH®ELOTTI. 12. SurcuLa Lamarcki Bet. Tav, II, fig. 16. Testa fusiformis: spira parum acuta, longa. - Anfractus versus suturam anticam angulosi, valde prominentes, antice convexiusculi, postice late et profunde concavi; ultimus ventre inflatus, antice valde depressus, dimidiam longitudinem aequans: suturae profundissimae, simplices. - Superficies partis anticae anfractuum angusta, transverse costulata et striata; costulae a sulcis latis separatae; striae costulis interpositae minutae, irregulares; costulae et striae super nodos et nodorum interstilia decurrentes; superficies partis posticae lata, sublaevis, vix longitudinaliter arcuatim minute rugulosa; nodi in primis anfractibus acuti, in ultimis obtusi, magni, obliqui, compressi, postice detrun- cati, plerumque undecim. - Os breve, latum : cauda longa, recta, in axim testae producta. Long. 50 mm.: Lat. 18 mm. 1837. Pleurotoma semistriata PARTSCH in HAUER, Zork. foss. Thierr. tert. Beck. Wien, pag. 419 (fide HORNES1). 1839. Id. Lamarcki BELL., Bull. Soc. Geol. Fr., pag. 31. 1842. Id. id. E.SISMD., Syn., pag. 33. 1847. Id. id. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 60, tav. III, fig. 16. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 298. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2. ed., pag. 33. 1848. Id. id. HORN., Verz. in Czizck's Erlant, geogn. Kart. Wien, pag. 20. 1848. Id. id. Id. Verz. foss. Rest. tert. Beck. Wien, pag. 20. 1852. rà. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 63. 1853. Id. id. HORN., Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 362, tav. XXXIX, fig. 4-7. 1853. Id. id. NEUGEB., Beitr. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag.112. 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. tert. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid,, Boll. Comit. geol. Ital., pag. 204. 68 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Varietà A. Angulus anfractuum obtusior. - Nodi elongati, costiformes, sinuosi, magîis compressi, pauciores, plerumque novem. Long. 55 mm.: Lat. 19 mm. 1817. Pleurotoma Lamarcki var. A. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 60. Variano in questa specie 1° le costicine trasversali più o meno grosse; 2° il numero dei nodi e la loro grossezza; 3° l’ apertura dell’ angolo spirale; 4° la lunghezza della spira. La Surc. Lamarcki BeLr. ha la medesima forma generale della Surc. Coquandi Berr. che probabilmente ne è derivata: ecco le diffe- renze che separano queste due forme: 1° le dimensioni maggiori nella presente; 2° il guscio più grosso; 3° le costicine che corrono nella parte anteriore degli anfratti; 4° l’ultimo anfratto più depresso anteriormente ; 5° nodi in luogo di denti sull’angolo degli anfratti, minori in numero , grossi, ottusi, compressi, sinuosi, più o meno prolungati in costa verso la base della coda. I fossili riferiti a questa specie provenienti dalle vicinanze di Vienna hanno l’angolo spirale più acuto, la spira più lunga e l’angolo degli an- fratti meno sporgente di quanto abbia luogo negli esemplari dei colli tortonesi. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, $' Agata-fossili, fre- quente; Coll. del Museo e MicHELOTTI. 13. SurcuLAa ANOMALA Bet. Tav. I, fig. 17. Distinguunt banc speciem a Sure. Lamarcki BeLL. sequentes nolae: Testa minor, ventricosior: spira magis aperta, brevîior. - Angulus transversus anfractuum obtusior : suturae minus profundae ; postica marginata. - Nodi in costas longitudinales obtusas, obliquas, a sulcis angustis separatas, postice detruncatas mutati: costulae trans- versae pirlis anticae anfracluum maiores, mumerosiores, a sulcis angustis, non striatis separatae. Long. 28 mm.: Lat. 13 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo: Coll. del Museo. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 69 14. SurcuLa AVIA Belt. Tav. II, fig. 18. Distinguunt hane speciem sequentes notae: a Surc. Coquandi Bet. Angulus spiralis magis acutus: spira longior. - Anfractus medio valde converi , non distincte carinati; pars postica anfractuum brevior; anfractus ultimus antice minus depressus: suturae minus profundae. - Superficies transverse costulata: dentes nodiformes, in costam longitudinalem, obliquam, obtusam, compressam, sinuosam mutati. a Surc. Lamarcki Belt. Testa longior: angulus spiralis magis acutus. - Anfractus medio minus prominentes; ul- timus antice minus depressus; pars postica anfractuum brevior: suturae minus profundue. - Costulae transversae minores et numerosiores. Long. 53 mm.: Lat. 17 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, Termo—fourà, Villa Forzano, Piano dei Boschi, Grangia, Sciolze, raro; Coll. del Museo, MicneLoTTI e RovasENDA. f5. Surcura JANI Bert. Tav. II, fig. 19. Testa fusiformis: spira longa, mediocriter acuta. - Anfractus subinfundibiliformes, carinati; carina acuta, compressa, producta, suturae anticae proximior; pars antica an- fractuum brevis, convexiuscula, postica maior, subplana, vix concava; anfractus ultimus antice valde et abrupte depressus, dimidia longitudine parum longior: suturae profun- dissimae, simplices, parum obliquae. - Superficies partis anticae anfractuum transverse costulata et in interstitiis costularum minulissime striata; costulae subuniformes, undulatae, super caudam productae, duae posticae super carinam et nodos carinae decurrentes, maiores : dentes carinae nodiformes, obliqui, novem, postice abrupte detruncati; pars postica an- fractuum sublaevis; striae transversae nonnullae minutissimae. - Os subtriangulare, breve; labrum sinistrum interius laeve: cauda longa, recta, in axim testae producta. Long. 24 mm.: Lat. 10 mm. 1847. Pleurotoma Jani BELL., Monogr. Pleurot., pag. 61, tav. III, fig. 18. 1847. Id. id. MICHTTI., oss. mioc., pag. 298. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 33. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 63. 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 79 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Varietà A. Testa maior: angulus spiralis magis apertus. - Carina acutissima, simplex. - Pars antica anfractuum laevis, non transverse costulata, vix obsolete contra carinam passim undulata; pars postica concava. Long. 29 mm.: Lat. 14 mm. 1869. Pleurotoma Jani var. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. Variano in questa specie: 1° l'angolo spirale più o meno aperto; 2° la carena talvolta negli anfratti di mezzo priva di nodi, e soltanto più o meno sinuosa; 3° nodi più o meno numerosi e sporgenti. Miocene superiore: Collì tortonesi, $' Agata—fossili, Stazzano, fre- quente; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo, e MrcweLoTTI. Varietà 4. — Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro; Coll. MicHELOTTI. X 16. SurcuLa Foresti Bet. Tav. II, fig. 20. Testa subfusiformis: spira mediocriler acuta. - Anfraclus medio converi, parum prominentes ; pars antica convexiuscula, postica canaliculata, angusta; anfractus ultimus inflatus, antice valde depressus, dimidiam longitudinem subaequans?: suturae parum profundae, parum obliquae, undulatae ; postica submarginata. - Superficies antica an- fractluum iransverse costulata ; costulae crebrae, subuniformes, stria intermedia, omnes super costas longitudinales decurrentes; superficies postica obsolete transverse striata vel sublaevis; costae longitudinales 14-16, magnae, obtusae, a sulcis parum latis sepa- ratae, rectae, axì testae parallelae, in primis an ractibus sulurue anticae contiguae, în ultimo ante basim caudae evanescentes, in omnibus anfractibus postice subiruncatae. - Os ovale; labrum sinistrum interius laeve: cauda longiuscula, subrecta, dorso minute transverse costulata. Long. 54 mm.: Lat. 18 mm. 1847. Pleurotoma recticosta var. B BELL., Monogr. Pleurot,, pag. 62, tav. III, fig.23 (mala). Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Rio della Batteria, raris- simo; Coll. del Museo. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 7! 17. Surcura Cocconi Bett. Tav. II, fig. 21. Distinguunt hanc speciem a Sure. Forestii BELL. sequentes notae : Testa minor: angulus spiralis magis acutus. - Pars postica anfractuum brevior. - Costae transversae matores et minores alternatae; costae longitudinales pauciores, decem. Long. 32 mm.: Lat. 11 mm.__, MI Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese , rarissimo; Coll. del Museo. 18. Surcuta De STEFANI BeLL. Tav. II, fig. 22. Testa fusiformis: spira mediocriter acuta. - Anfractus converi, postice anguste et profunde canaliculati; ultimus ventricosus, antice valde depressus, dimidiam longitudinem aequans: suturae parum profundae; postica submarginata, undulata. - Superficies partis anticae anfractuum transverse costulata et striata; costulae nonnullae in regione mediana maiores, ad basim caudae minores, omnes ab interstitiis latis, transverse multistriatis, se- paratae; costae longitudinales decem, obtusae, valde prominentes, a sulcis profundis, latis separatae, reciae, ari testae subparallelae, postice detruncatae, subnodosae. - Os ovale: cauda longa, recta, in axim testae producta. Long. 24 mm.: Lat. 9 mm. Questa specie ha molta analogia colla Surc. Foresti BeLL., e colla Surc. Cocconii Bet. Differisce dalla prima: 1° per le sue dimensioni minori; 2° per gli anfratti più convessi, e così per le suture più profonde; 3° per la parte posteriore degli an- fratti più stretta e più profonda; 4° per le costicine trasversali meno numerose e non uniformi, più grosse sul ventre, e decrescenti verso la coda; 5° per le coste longitudinali meno numerose (10), più strette e separate da solchi più larghi. Dalla seconda: 1° per la spira meno lunga, e meno acuta; 2° per gli anfratti più rigonfi e per le suture più profonde; 3° per le coste longitudinali leg- germente oblique e meno grosse. Miocene medio : Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. del Museo. 72 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 19. SURCULA LATHYRIFORMIS BeLt. Tav. II, fig. 23. Testa fusiformis, angusta: spira valde acuta, perlonga. - Anfractus converi, postice salis profunde canaliculati; ultimus ad basim caudae valde depressus et subcanaliculatus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae simplices, sinuose, profundae. - Superficies transverse costulata et longitudinaliter obluse costata; costulae transversae a sulcis satis latis separatae, tam super costas longitudinales quam in earum interstitia decurrentes; costae longitudinales decem, obtusae, leviter obliquae, a sulcis satis angustis separatae, contra canaliculum posticum terminatae, vel in hune interdum obscure productae: cana- liculus posticus profundus, laevis. - Os subcirculare: columella recta, postice satîs de- pressa: cauda angusta, recla, in axim testae producta, dorso oblique costata et co- stulata. Long. 17-20 mm.: Lat. 5 ‘/,-7 mm. 1864. Pleurotoma vittata DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102 (non REEVE, 1845). La presente forma, di cui ho esaminati tre esemplari provenienti da $'* Agata-fossili ed esistenti nella Collezione del Prof. DopERLEIN, ora deposta nel Museo di Geologia della R. Università di Palermo, pare una miniatura della Sure. Lamarcki Berr., dalla quale tuttavia è molto bene distinta per parecchi caratteri, fra i quali noterò particolarmente i seguenti: 1° dimensioni molto minori; 2° angolo spirale molto più acuto ; 3° anfratti molto meno convessi, e per conseguenza suture molto meno profonde; 4° ultimo anfratto più depresse alla base della coda; 5° coste longitudinali più lunghe, meno oblique, non a foggia di nodi; 6° costi- cine trasversali più grosse e meno numerose; 7° columella più diritta e più depressa posteriormente. Miocene superiore: Colli tortonesi, $' Agata-fossili, raro; Coll. del Museo di Geologia della R. Università di Palermo. 20. SurcuLa nectICOSTA BeLL. Tav. II, fig. 24. Testa fusiformis, longa: spira longa, valde acuta. - Anfraclus numerosi, medio inflati, anlice convexiusculi, postice canaliculali; pars postica parte antica brevior; an- fractus ullimus antice vir depressus, subregulariter ad caudam decrescens, dimidia lon- DESCRITTI DA L. BELLARDI. 73 gitudine vix brevior: suturae parum profundae; postica marginata , undulata. - Super- ficies antica anfractuum transverse costulata, interstitia costularum minute multistriata ; costulae et striae undulatae; superficies postica transverse minutissime striata ; costae lon- gitudinales 10-14, obtusae, a sulcis latiusculis separatae, compressae, rectae, axi testae parallelae, ad basim caudae productae, postice detruncatae: margo suturae posticae cras- siusculus, undulatus, transverse striatus. - Os ovale, perlongum; labrum sinistrum in- terius laeve: cauda perlonga, recla, in axim testae producta. Long. 64 mm.: Lat. 20 mm. 1847. Pleurotoma recticosta BELL., Monogr. Pleurot., pag. 61, tav. III, fig. 17. 1847. Id. id. E. SISMD., Syx., 2 ed., pag. 34 (in parte). Pliocene inferiore: Savona, Fornaci; Zinola presso Savona; Albenga, Vallone Torsero, non raro; Coll. del Museo e MicneLotTTI. 21. SURCULA CONSOBRINA BeLt. Tav. II, fig. 25. Distinguunt hane speciem a Sure. recticosta BeLL. sequentes notae: Testa brevior: spira minus longa, et minus acuta. - Anfractus ultimus antice magis depressus; pars postica anfractuum angustior: margo suturae posticae maior. - Superficies transverse striata; dorsum tantum caudae transverse costulatum ; costae longitudinales minores, minus obtusae , in ultimo anfractu plerumque obsoletae. Long. 47 mm.: Lat. 14 mm. 1847. Pleurotoma recticosta E. SISMD., Syn., 2.ed., pag. 34 (in parte). 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 299, tav.IX, fig. 22. 1848. Id. id. HORN. Verz. foss. Rest. tert. Beck. Wien, pag. 20. 1853. Id. id. Id. Moll. foss. Wien, pag. 363, tav.LII, fig.11 (a, d.) 1853. Id. id. NEUGEB., Beitr. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag.113. ? 1860, Id. id. Id. Syst. Verz. tert. - Moll. - Geh., pag. 15. 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1875. Id. id. Fr. HORN., Die Faun, Schlier von Ottnang, Jahr. k. k. Geol. Reich. vol. XXV, pag. 357. Questa forma rappresenta nel terreno miocenico superiore dei colli tortonesi, dove non è frequente, la Surc. recticosta BeLr. del terreno pliocenico inferiore della Liguria, alla quale specie è avviata per mezzo di alcuni rari individui di forma intermedia. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, $' Agata-fossili; Tetti Borelli presso Castelnuovo d'Asti, non frequente; Coll. del Museo, e Micne- LOTTI. 10 74 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 22. SurcuLA BarbINI Bect. Tav. II, fig. 26. Testa fusiformis, constricta, perlonga: spira valde acuta. - Anfractus medio parum converi; pars postica parte antica brevior, concava; anfractus ultimus antice vie depressus, subregulariter versus apicem caudae decrescens, dimidiam longitudinem superans: suturae parum profundae ; postica submarginata. - Superficies antica anfractuum transverse conferte et minute striata; striae interdum obsoletae: pars postica sublaevis vel transverse minutissime striata; costae longitudinales 12-14, obtusae, parum prominentes, ad basim caudae pro- ductae, compressae, obliquae, postice subdetruncatae, in ultimo anfractu adultorum ple- rumque obsoletae. - Os ovale, perlongum, angustum; labrum sinistrum interius laeve : cauda longa, recta, lata, in arim testae producta. Long. 64 mm.: Lat. 18 mm. 1847. Pleurotoma recticosta var. A. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 62. Varietà A. Testa brevior; spira minus acuta. - Anfractus breviores. Long. 42 mm.: Lat. 14 mm. Le principali differenze che separano questa forma dalla Sure. recti- costa Bert., alla quale io l’aveva riferita nel 1847 come varietà, sono: 1° angolo spirale notevolmente più acuto; 2° parte posteriore degli anfratti meno profonda; 3° coste longitudinali oblique, più piccole, compresse ; 4° superficie anteriore degli anfratti attraversata da strie, non da costicine. In due esemplari esistenti nella Collezione del Museo la spira è più breve, e l’angolo spirale un po’ meno acuto; tutti gli altri loro caratteri corrispondono a quelli della forma tipica. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Rio della Batteria, Villa Forzano, Baldissero-torinese, non frequente; Coll. del Museo, della R. Scuola d’Applicazione per gli Ingegneri, MicneLOTTI e RovasenDA. Varietà A. — Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, raro; Coll. del Museo. 23. SURCULA VERSICOSTATA MicHTTI. Distinguunt hanc speciem a Sure. recticosta BELL. sequentes notae: Testa minor: angulus spiralis magis acutus. - Pars postica anfractuum angustior, DESCRITTI DA L. BELLARDI, 25 antica ultimi anfractus magis depressa. - Costulae transversae maiores, inter se magis distantes; interstitia costularum multistriuta: costae longitudinales leviter obliquae. - Cauda brevior, dertrorsum obliquata. Long. 45? mm.: Lat. 11 mm. è . 1861. Pleurotoma versicostata MICHTTI, Foss. mioc. inf., pag. 111, tav. XII, fig. 5, 6. Questa specie ha la fisionomia delle asi dalle quali è distinta per la notevole lunghezza della coda. Il sig. Cav. MicneLotTI nell'opera precitata ha paragonata questa sua specie colla P7. oblonga Broccx. (Dr. Allioni BeLL.); i caratteri generali delle due specie sono infatti molto affini; senonchè alcuni esemplari trovati non ha grantempo, quantunque imperfetti, conservano tuttavia una por- zione sufficiente di coda da dimostrare come questa vi sia più lunga di quella delle Drillie alle quali appartiene la PZ. oblonga Brocca., e come il suo posto naturale sia in prossimità della Sure. recticosta Belt. Il numero delle coste longitudinali varia negli esemplari che ho os- servati da undici a quattordici. Lo stato imperfetto di conservazione degli individui di questa forma trovati finora non permettono di darne una compiuta descrizione. Miocene inferiore: Sassello, Dego, non frequente; Coll. MicreLorTI. 24. SurcuLA MULTIFILOSA BeLL. Tav. II, fig. 14. Testa fusiformis: spira brevis, parum acuta. - Anfractus medio convexi, postice parum converi; ultimus subcarinatus, ventricosus, ad basim caudae parum depressus, di-- midiam longitudinem subaequans: suturae parum profundae, simplices. - Superficies tota, etiam in canaliculo postico anfractuum, minute et crebre transverse striata: costae longi- tudinales magnae, obtusae, nodiformes, leviter obliquae, a sulcis latiusculis et parum pro- fundis separatae, in ultimo anfractu post carinam detruncatae et ante basim caudae eva- nescentes. - Os ovale: columella leviter contorta: cauda brevis. Long. 22 mm.: Lat. 9 mm. Questa specie richiama alla memoria la forma generale di alcune specie eoceniche delle vicinanze di Parigi, come ad esempio la PI. textiliosa Desn., e la 74. catenata Lawcx. chejessa rappresentava nel mare miocenico medio, e dalle quali differisce: 1° per la picciolezza e quantità delle strie trasversali , le quali come nelle precitate specie, corrono eziandio sul ca- naletto posteriore, in cui è contenuto l’intaglio ; 2° per la sua spira più 76 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. acuta; 3° per l’ultimo anfratto proporzionatamente più lungo. È una delle poche forme che collegano le Pleurotomidi eoceniche con quelle del miocene medio. » Miocene medio: Golli torinesi, Monte dei Cappuccini, rarissimo; Coll. RovaASENDA. 5 25. SURCULA POLLIAFFORMIS Bet. Tav. III, fig. 15. Testa subfusiformis, ventricosa, brevis: spira parum acuta. - Anfractus medio con- veri, postice canaliculati; canaliculus angustus, parum profundus; anfractus ultimus ad basim caudae parum depressus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae satis pro- fundae; postica simplex, non marginata. - Superficies partis anticae anfractuum trans- verse minute striata; striae super costas longitudinales maiores, in canaliculo postico nullae ; costae longitudinales 14 in ultimo anfractu, magnae, obtusae, prominentes, nodiformes, a sulcis angustis separatae, contra canaliculum posticum terminatae, axi testae subparal- lelae, ante basim caudae terminatae. - Os ovale: columella leviter contorta: cauda lata, brevis, subrecta. Long. 15 mm.: Lat. 7 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese , rarissimo; Coll. RovasENDA. b Anfractus omnes, vel saltem ultimi, dentibus et costis longitudinalibus destituti. (c. Macrotomatae 2. PTEROIDEAE BeLLarpI 1847). Nelle specie di questo gruppo, alcune delle quali raggiungono notevoli dimensioni, mancano denti e coste longitudinali in tutti gli anfratti, o per lo meno negli ultimi; l’intaglio vi è molto profondo; il labbro sinistro esteso a foggia di ala; la sutura posteriore marginata. 1. Anfractus omnes dentibus et costis longitudinalibus destituti. Questo gruppo rappresentava nel mare miocenico la P/. australis Rovss., la Pl. virgo Lawcx. e specie affini della fauna attuale. Le specie che lo compongono mancano d’ogni sorta di ornamenti longitudinali, che osservansi nelle specie del gruppo precedente : la loro superficie è attraversata da coste, da costicine o da strie: il loro in- taglio è molto profondo, ed il labbro sinistro si protende a foggia di ala. DESCRITTI DA L. BELLARDI, vr] 26. Surcuta cHINENSIS (Bon.) Tav. II, fig. 28. Testa fusiformis, elongata: spira longa, valde acuta. - Anfraclus medio converi, antice subplani, postice late concavî, canaliculati; ultimus antice parum depressus, dimidia longitudine longior: suturae superficiales, lineares; postica marginata. - Superficies transverse costata; costae nonnullac, plerumque duae, in converitatem medianam anfractuum decurrentes maiores, complanatae ; duae minores in partem anticam; costulae vel striae nonnullae super marginem suturae posticae ; stria vel costula inter costas partis medianae omnium an- fractuum, et inter nonnullas partis anticae ultimi anfractus decurrens: canaliculus rimam continens plerumque laevis, interdum transverse rare striatus, longitudinaliter rugulosus. - Os ovale, elongatum; labrum sinistrum valde productum, aliforme: cauda longa, recta, dorso transverse costulata. Long. 120 mm.: Lat. 35 mm. Pleurotoma chinensis BON., Cat. MS., n. 2668. 1838. Id. id. MICHTTI., Geogrn. Aus. tert. Bild. Piem., pag. 398. 1840. Id. id. BELL et MICHTTI., Sagg. Oritt., pag. 3, tav.I, fig. 1. 1842. Id. id. E. SISMD., Syn., pag. 32. 1847. Id. id. MICHTTI.; Foss. mi0c., pag. 295. 1847. Id. id. BELL., Morogr. Pleurot., pag.42, tav. IMI, fig. 12. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2. ed., pag. 33. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 63. ? 1872. Id. id. PONZ., Foss. Bacin. rom., pag. 4. 1873. Id. Darwini MAY., in litt. et specim. Non mi fu possibile il verificare se la forma che riferì a questa specie il sig. Prof. Ponzi, trovata a Roma, vi appartenga o no, poichè il solo esemplare, nel quale il sig. Ponzi aveva creduto di ravvisare i caratteri della Surc. chinensis (Bon.), fu distrutto dall’inondazione del Tevere, che . nel 1870 salì ad invadere le Collezioni paleontologiche della R. Univer- sità di Roma. Questa perdita, mi duole, non mi permise di togliere il dubbio che aveva sulla determinazione fatta dal Prof. Ponzi. È infatti per me sin- golare che una forma rara e propria del miocene medio dei colli to- rinesi siasi conservata fin nel pliocene inferiore a cui appartengono le marne del Mte Vaticano, nelle quali fu raccolta la forma citata dal Prof. Ponzi. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Villa Forzano, Baldissero- torinese, raro; Coll. del Museo, della R. Scuola d’Applicazione per gli Ingegneri, MicHeLOTTI e RovASENDA. 78 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 27. SUuRcCULA PERLONGA BeLt. Tav. II, fig. 27. Testa fusiformis, perlonga: spira acutissima, perlonga. - Anfractus numerosi, eon- vexi, postice parum depressi; ullimus medio inflatus, antice mediocriter depressus, di- midia longitudine longior ?: suturae parum profundae, lineares; postica non mar- ginata. - Superficies parlis anticae anfractuum transverse costulata; costulae minutae, subuniformes, a sulcis angustis separatae, quatuor vel quinque perspicuae in primis an- fractibus, in ventre ultimi anfractus maiores, versus basim caudae et super caudam mi- nores; pars postica anfraciuum sublaevis, vix striae minutae perspicuae. - Os ovale : cauda ..... Long. ...mm.: Lat. 18 mm. Quest’elegante specie, la quale non è finora rappresentata che da un solo ed imperfetto esemplare, è molto affine alla Sure. chinensis (Bon.), da cui differisce pei seguenti caratteri: 1° spira molto più acuta; 2° an- fratti molto meno depressi nella parte posteriore ; 3° ultimo anfratto alquanto più depresso anteriormente e più rigonfio; 4° sutura posteriore non marginata; 5° costicine trasversali molto più piccole, senza cordone intermedio, se non verso la base della coda; 6° solchi interposti alle costicine stretti e poco profondi. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo ; Coll. del Museo. 28. SURCULA STRIATULATA (Lamcg,). o Testa fusiformis, elongata: spira longa, acutissima. - Anfractus antice converiusculi, postice canaliculati; ultimus antice valde depressus, dimidia longitudine longior: suturae parum profundae; postica late marginata. - Superficies tota transverse striata ; striae minutae, crebrae, maiores et minores plerumque alternatae, undulatae, omnes maiores in parte antica ultimi anfractus, minores super caudam (in speciminibus spatosis plerumque totae vel in parte obsoletae). -jOs ovale, elongatum: cauda perlonga, leviter ad apicem dextrorsum obliquata. Long. 52 mm.: Lat. 20 mm. 1822. Pleurotoma striatulata LAMCK., Anim. sans vert., vol. VII, pag. 98. 1832. Id. fusus GRAT., Tabl. Cog. foss. Dax., pag. 315. 1838. Id. striatulata Id. Catal. Vert. et Invert. Gironde, pag. 46. 1842, Id. id. DESM., Revis. Pleurot., pag. 29. 1843. Id. id. LAMCK., Anim. sans vert., 2 ed., vol. IX, pag. 366. 1847. Id. id. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 41. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 79 1847. Pleurotoma striatulata E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 34. 1847. Id. id. MICHTTI., oss. mioc., pag. 294. (per errore tip. striatula). 1847. Id. id. GRAT., Atl. conch. foss., tav, XIX, fig. 13. i 1873. Id. id. MAY., System. Verz. Verst. Hel., pag. 31. Varietà A. Testa gracilior, longior: spira magis acuta. Long. 45 mm.: Lat. 44 mm. 1832. Pleurotoma longirostris GRAT., Tabl. Coq. foss. Dax., pag. 318. 1838. Id. id. Id. Catal. Vert. et Invert. Gironde, pag. 381. 1842. Id. id. DESM., Revis. Pleurot., pag. 3I. 1847. Id. striatulata var. A. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 4i. 1852. Id. longirostris D’ORB., Prodr., vol. III, pag, 61. Quando gli esemplari spatizzati dei colli torinesi di questa specie sono imperfetti per avere la coda rotta, non è difficile confonderli con quelli della Clavatula semimarginata (Lamcx.); la figura dell’ intaglio che vi è più profondo e meno largo, il protrarsi del labbro sinistro a foggia di ala, la lunghezza della coda, e le strie trasversali valgono a farla rico- noscere dalla precitata specie. Questa specie, frequente nelle vicinanze di Bordeaux, è rarissima nei colli torinesi. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, Villa Forzano, Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. del Museo, MickeLoTTI e RovasENDA. Varietà 4. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, raris- simo; Coll. del Museo. 29. SurcuLA PRISCA (Sot.). Testa fusiformis, subovata. - Anfractus parum converi, contra suturam posticam bi- tri-quatuor cingulati; ultimus ventricosus: suturae superficiales. - Superficies laevis; striae longitudinales sinuosae, minimae; pars antica ultimi anfractus et cauda transverse minute striata; striae ad basim caudae maiores. - Os elongatum; labrum sinistrum arcuatum; rima parum profunda: columella medio parum depressa. Long. 40 mm.: Lat. 15 mm. 1766. Murex priscus SOL. in BRAND., Foss. Hant., pag. 16, fig. 25 e 44. 1802. Pleurotoma clavicularis LAMCK., Ann. du Mus., vol. III, pag. 165. 1822. Id. id. Id. Anim. sans vert., vol. VII, pag. 980 1823. Id. priscus SOW., Min. Conch., vol. IV, pag. 119. tav COCLXXXVI. 1823. Id. clavicularis BRONGN., Mem. Vicent., pag. 73. So I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1826. Pleurotoma clavicularis BLAINV., Dict. Sc. Nat., vol. XLI, pag. 388. 1826. Id. prisca Id. Dict. Sc. Nat., vol. XLI, pag. 388. 1831. Id. id. BRONN, /tal. tert. Geb., pag. 47. 1832. Id. clavicularis DESH., Encyel. meth. Vers, vol. IMI, pag. 796. 1824-37. Id. id. Id. Cog. foss. Paris, vol. II, pag.437, tav. LXIX, fig.9, 10, 15-18. 1824-37. Id. prisca DESH., Cog. foss. Paris, pag. 436, tav. LXIX, fig.1, 2. 1846. Id. clavicularis PHIL., Tert. foss. Magdeburg, pag. 63. 1848. Id. id. ROUAULT, Foss. terr. coc. de Pau, Mém. Soc. géol. Fr., 2 ser., vol. III, pag. 481. 1850. Id. prisca SOW., in Dixon Geol. of Sussex, pag. 102, tav. VII, fig. 24 et ? pag. 119, tav. XIV, fig. 30. 1851. Id. id. BELL.', Foss. Numm. Comté de Nice, Mém. Soc. géol. Fr., 2 ser., vol. IV, pag. 222. 1851. Id. clavicularis Id. Foss. Numm. Comté de Nice, id. pag. 222. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. II, pag. 359. 1852. Id. prisca Id. Prodr. vol. II, pag. 416. 1836. Id. clavicularis NYST, Cog. foss. Hoesselt, pag. 31. 1850. Id. prisca EDW., Eoc. Moll., part. II, pag. 320, tav. XXXIII, fig. 1 (a-e). Quantunque l’unico esemplare noto di Dego che io riferisco alla presente specie, sia in imperfetto stato di conservazione, tuttavia avendolo paragonato con parecchi esemplari tipici della 7. prisca Sor. delle vici- nanze di Parigi, mi pare non potervi essere dubbio sulla sua identifica- zione colla specie eocenica. i Lo stato spatoso del guscio non vi lascia scorgere sull’ultimo anfratto i cingoli che ne accompagnano la sutura posteriore; di questi si scorgono tuttavia tracce sui primi anfratti. Miocene inferiore: Dego, rarissimo; Coll. del Museo. 2. Anfractus primi dentati, ultimi mutici. È così singolare e diversa da quella delle specie affini, la figura del- l’intaglio nella Sure. Sismondae (Bert. et Micurmi), e nella Sure. tere- briformis BeLr. che vi è affine, che credetti di fare per esse un gruppo distinto. La Surc. Sismondae (Ber. et Micart) non è rara nelle marne di S' Agata-fossili; tuttavia a motivo dell’estrema fragilità del suo labbro sinistro, trovasi sempre di imperfetta conservazione, e col labbro sinistro frequentemente rifatto dall’animale in modo più o meno irregolare. Non è peraltro difficile di vedere la figura dell’intaglio e la sua posizione seguendo attentamente le successive linee d’accrescimento. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 81 L’intaglio è contiguo alla sutura pel suo margine posteriore, ed il suo margine anteriore sta contro la convessità mediana degli anfratti; il labbro sinistro s’innalza dalla sutura posteriore per un certo tratto, cor- rispondente alla larghezza della gronda posteriore degli anfratti, con fi- gura di C poco arcato, quindi si protende molto in avanti contro il rialzo mediano degli anfratti e perciò parallelamente alla sutura, finalmente si incurva per raggiungere, quasi retto, l’estremità della coda, la quale vi è lunga e diritta. 50. SurcuLa Sismonpar (Bert. et MicamTI.). Tav. II, fig. 29. Testa fusiformis, elongata: spira longa, valde acuta. - Anfractus medio converi, prominentes, antice subplani, pustice late et profunde canaliculati: ultimus antice medio- criter depressus, dimidia longitudine parum longior: suturae parum profundae ; postica marginata. - Superficies tota transverse costulala, plerumque stria intermedia; costulae in parte postica converitalis medianae anfracluum minutae, in depressione postica contra su- turam nonnullae maiores, omnes eleganter crebre granosae: denticuli crebri, compressi super converitatem medianam primorum 5-6 anfractuum, dein evanescentes. - Os ovale, strictum, elongatum, interius laeve: cauda perlonga, recta, in axim testae producta. Long. 44 mm.: Lat. 14 mm. Pleurotoma granulosa BON., Cat. MS., n. 2666 (non Sow. 1833). 1840. Id. Sismondae BELL. et MICHTTI., Sagg. Oritt., pag. 5, tav.I, fig. 16, 17. 1842. Id. id. E. SISMD., Syz., pag. 33. 1847. Id. id. BELL., Monogr. Pleurot., pag.43, tav. II, fig. 16. 1847. 1d. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 295. 1847 Id. id. E. SISMD., Syn., pag. 34. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol.III, pag. 64. 1864. Id. id. DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. Questa specie è stata per errore indicata dal Siswonpa nei colli astesi nei quali non fu finora trovata. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Baldissero-torinese, Val Ceppi, rarissimo; Coll. della R. Scuola d’Applicazione per gli Ingegneri, MicreLorTI e RovasENDA. > Miocene superiore: Colli tortonesi, S" Agata-fossili, non raro; Coll. del Museo e MicHELOTTI. 11 82 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 51. SURCULA TEREBRAEFORMIS Bett. Tav. III, fig. 16. Distinguunt hanc specîem a Sure. Sismondae (BeLL. et MicHTTI.) sequentes notae: Angulus spiralis magis acutus. - Canaliculus posticus magis profundus. - Superficies laevis, vix costulae et striae nonnullae super dorsum caudae decurrentes: denticuli pri- morum anfractuum vix passim perspicui. Long. 35? mm.: Lat. 9 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Albugnano, rarissimo; Coll. Mic®eLoTTI. Il genere Surcula, quale è qui circoscritto, è molto ricco di specie nei nostri terreni lerziaril. Quattro sole sono le specie descritte provenienti dal miocene in- feriore dell'Appennino, nel quale tuttavia furono trovate sei o sette altre forme rappresentanti senza dubbio altrettante specie, ma non in sufficiente stato di conservazione da poter essere nominate con certezza e descritte in modo conveniente. Nel miocene medio dei colli torinesi le specie raggiunsero il loro mas- simo numerico; nel miocene superiore dei colli tortonesi il loro numero è alquanto diminuito e continuò a scemare nel pliocene inferiore, per essere finalmente ridotto a due nel pliocene superiore. In generale ogni zona terziaria ha le sue forme proprie: le sole Sure. intermedia ( Broxn) e Surc. dimidiata (Brocca.) si conservarono, con alcune leggere modificazioni, dal miocene medio al pliocene superiore. Per trovare nella fauna vivente le forme corrispondenti a quelle fossili in questo genere occorre cercarle nei mari delle regioni calde. La sola Surc. undatiruga (Biv.), la quale è senza dubbio derivata dalla Sure. Reevei BeLr., rappresenta il genere Surcu/a nel Mediterraneo. 3. Genere GENOTA H. et A. Apaws (1853). (B. Megatomatae (in parte) BeLLarpI 1847). Testa mitraeformis. - Anfractus ultimus longus, antice ad apicem caudae regulariter adscendens. — Os angustum, elongatum: rima angusta , parum profunda, in canaliculo postico incisa: labrum sinistrum in adultis interius plerumque marginatum. DESCRITTI DA IL. BELLARDI. 83 Il complesso dei caratteri comuni alle forme descritte in questo gruppo, dal quale risulta per esse una fisionomia affatto particolare e diversa sia da quella delle vere Pleurotome, sia da quella delle Surcule, mi indu- cono ad innalzarlo al grado di genere col nome impostogli dai signori Apams. Le specie raccolte in questo genere costituiscono un gruppo assai natu- rale; esse sono tutte fra loro collegate da una fisionomia propria che collega strettamente le une alle altre e che dimostra essere esse derivate da un tipo comune. È questo del ‘pari un gruppo molto importante per le modificazioni cui andò soggetto nel tempo. Trovasi infatti rappresentato da forme particolari sia nelle diverse zone dei terreni terziari del Pie- monte e della Liguria, sia nei mari attuali. Nella Monografia delle Pleurotome che ho pubblicata nel 1847, ho risguardate le forme di questo tipo, che conosceva in allora, come va- rietà di una sola specie, la PZ. ramosa Bast.: ora la costanza di alcuni caratteri in parecchie di loro, riconosciuta sopra un ragguardevole numero di individui, ed il fatto che la maggior parte di queste forme si incontra in distinti orizzonti geologici, mi hanno indotto ad accettare le vedute dei moderni malacologi ed a considerare queste forme come meritevoli di essere distinte con nomi proprii. Se da un lato si raccolgono individui che formano il passaggio più o meno ben definito dalle une alle altre di queste forme, non è men vero dall’ altro che queste forme intermediarie sono rare, e che ognuna 5 di quelle distinte è caratteristica di zone geologiche particolari, o di lo- calità differenti. Infatti la Ger. proavia BeLL. è propria del miocene inferiore dell’Apen- nino; il tipo della Gen. ramosa (Bast.) si trova nel miocene medio dei colli torinesi, nel quale presenta alcune modificazioni che guidano alla Gen. Bonnanii Berr., la quale non è rara nella ghiaia quarzosa di Vezza presso Alba, appartenente al pliocene inferiore, ed è rara nelle sabbie del pliocene superiore, azzurre o bigie, dei colli biellesi e di Volpedo presso Voghera; la Gen. Munsteri Ber., Craveriù Ber. e Mayeri Brut. sono caratteristiche del miocene superiore dei colli tortonesi. Ho scelto come tipo delle forme descritte la Gen. ramosa (BasT.), come quella che è più comune e più generalmente nota e colla quale riesce più facile e maggiormente utile il confronto delle forme affini, abbenchè fosse più logico risguardare come tipica la forma più antica, la Gen. proavia Bet., quella dalle successive modificazioni della quale derivarono le altre. 84 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. i. GENOTA PROAVIA Bext. Tav. III, fig. 1. Distinguunt banc speciem a Gen. ramosa (Basr.) sequentes notae: Testa brevior: angulus spiralis minus acutus. - Striae transversae numerosiores et eriliores: costulae longitudinales pauciores, maiores, leviter arcuatae, plerumque simplices. Long. 38 mm.: Lat. 13 mm. 1847. Pleurotoma ramosa MICHTTI., Foss. mioc., pag.291 (in parte). 1855. Id. id. E. SISMD., Note terr. numm. sup., pag. 6. 1861. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc. inf., pag. 112. ? 1870. !LA id. FUCHS, Beitr. Kennt. Conch. Vicent. tert. Geb., pag. 68 e 71. Miocene inferiore: Dego, Carcare, Mioglia , non frequente; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo (Prof. Mayer) e MicÒELOTTI. 2. GENOTA RAMOSA (Bast.) Tav. III, fig. 2. Testa subfusiformis, elongata, scalaris: spira valde acuta, longa. - Anfractus sub- carinati, antice subplani, postice parum concavi; carina obtusa, sulurae posticae vi- cinior; anfractus ultimus ad basim caudae parum depressus, dimidiam longitudinem aequans: sulurae parum profundae, non marginatae. - Superficies partis anticae an- fractuum minute, partis posticae minutissime transverse striata; striae super costulas lon- gitudinales productae, interdum maiores et minores alternatae: costulae longitudinales con- fertae, subrectae, avi testae subparallelae, plerumque duae in nodum carinae confluentes, irregulares; nodi carinae in primis anfractibus maiores et magis distineti, in ultimis sensim sine sensu in papillas mutati. - Os angustum, longum; labrum sinistrum interius mar- ginatum. Long. 45 mm.: Lat. 12 mm. 1821. Pleurotoma n. 14. BORS., Oritt. piem., part.II, pag. 79. 1825. Id. ramosa BAST., Mem. Bord., pag. 63, tav. III, fig. 15. 1826. Id. id. DEFR., Diet. Sc. Nat., vol. XLI, pag. 394. 1832. Id. id. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 1832. Id. id. GRAT., Tabl. Cog. foss. Dax, pag. 326. 1837. Id. id. PUSCH, Pol. Paliont., pag. 144. 1837. Id. id. DUJ., Mem. Tour., pag. 289. 1837. Id. id. HAUER, Neues Jahr. Leonh. und Bronn, pag. 419. 1838. Id. id. GRAT., Catal, Vert. et Invert. Gironde, pag. 46. 1842. 14. id. E. SISMD., Syz., pag. 32 (in parte). 1842. Id. id. DESM., Revis. Plewrot., pag. 20 (in parte). 1842. Id. id. MATH., Catal. méth. et descr. Foss. Bouches-du-Rhéne, pag. 247. 1845. Id. id. NYST, Cog. et Polip. foss. Belg., pag. 524. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 85 1847. Pleurotoma ramosa GRAT., Atl. Conch. foss., tav. XIX, fig. 20-23 (in parte). 1847. Id. id. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 22, tav. I, fig. 7. 1847. Id. id. MICHTTI., fo. mioc., pag. 291. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2. ed., pag. 34 (in parte). 1848. Id. id. HORN., Verz. Foss. Rest. tert.-Beek. Wien, pag. 20. 1852. Id. reticulata D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 60. 1853. Id. ramosa’ HORN., Moll. foss. Wien, vol. I, pag.335, tav. XXXVI, fig. 10, 11 (in parte). 1853. Id. id. NEUGEB., Beitr. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag. 101. 1862. Id. id. SEGUENZ., Notiz. succ., pag. 11. 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. 1867. Id. id. PER. pa COST., Gaster. terr. Port., pag. 216, tav. XXVI, fig.7,8 (a, db). 1868. Id. id. DESM., Princ. foss. Cazeneuve, pag. 59. 1869. Id. id. MANZ., Faun. Mar. mioc., pag. 17. 1870. Id. id. NICAIS., Catal. Anim. foss. prov. Alger, Bull. Soc. Acclim. Alger, pag. 102. 1872. Id. id. DE KOEN., Mioc. Norddeutschl. Moll. Faun., pag. 230. 1873. Id. id. MAY., Syst. Verz. Verst. Helo., pag. 31. 1873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 48. 1873. Id. id. FISCH. et TOURN., Zneert. foss. du M'° Lébéron, pag. 127, tav. È XVII, fig. 17. 1875. Id. id. SEGUENZ., Form, plioc. Ital. merid., Bull. Comit. geol. Ital. , pag. 204. Varietà A. Tav. III, fig. 3. Testa maior. - Carina obtusior, non nodifera. - Costulae longitudinales simplices, obiusae, minores, numerosiores, in ultimo anfractu obsoletae. Long. 55 mm.: Lat. 10 mm. Variano in questa specie: 1° la spira più o meno lunga e stretta; 2° l'angolo spirale più o meno acuto; 3° le strie trasversali più o meno grosse; 4° le costicine longitudinali, di varia grossezza, talora in parte obliterate. I fossili che nella mia Monografia ho distinti come varietà 4, sono in- dividui giovani della presente specie che ne conservano la forma generale, e nei quali le coste longitudinali sono per la massima parte obliterate e differiscono dalla Gen. Mayeri Bert. per la loro spira più lunga e più acuta. La massima parte delle figure citate dell’opera del HornEs rappresenta forme le quali, conservando la forma generale lunga e stretta della PI. ramosa Basr. tipo, hanno le coste longitudinali piccole ed in gran parte obliterate, pel quale carattere si avvicinano alla forma che ho distinta col nome di Gen. Mayeri Bet. 86 I MOLLUSCHI DEI TERRENI! TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. La forma figurata dai signori Fiscaer e Tournover (Inv. foss. du M'-Léberon, 1873, tav. XII, fig. 17),%è una particolare deviazione dalla forma tipica che non abbiamo nei nostri terreni terziarii e che collega il tipo della Gen. ramosa (Basr.) colla Gen. Craverii Bert. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, Grangia, Villa Forzano, Termo-fourà, Piano dei Boschi, Baldissero-torinese, Val Ceppi, Sciolze, non raro; Coll. del Museo , della R. Scuola d’Applicazione per gli Ingegneri, MicHeLoTTI e Rovasenpa. 95. GenotA MayERI Bet. Tav. II, fig. 7. Distinguunt hanc speciem a Gen. ramosa (Bast.) sequentes notae : Testa brevior: angulus spiralis minus acutus. = Anfractus ultimus *|y circiter totius longitudinis aequans. - Costulae longitudinales obsoletae, vix passim perspicuae, ad basim caudae non productae: striae transversae pauciores, impressae. Long. 28 mm.: Lat. 44 mm. 1842. Pleurotoma ramosa E.SISMD., Syn., pag. 32 (in parte). In alcuni esemplari, la forma generale conservandosi la stessa, le strie trasversali impresse sono più numerose, e le costicine longitudinali nel- l'ultimo anfratto sono ben distinte, numerose e protratte fino alla coda, ma semplici e non bifide come nella Gen. ramosa (Basr.). Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, non raro; Coll. del Museo. 4. GenoTtA Craverni Bert. Tav. III, fig. 4, 5. Distinguunt hanc speciem a Gen. ramosa (Bast.) sequentes notae: Testa maior, crassior: angulus spiralis magis apertus. - Carina submediana, obtusior; anfractus ultimus longior, “|, totius longitudinis aequans. — Superficies partis anticae an- fractuum reticulatim costulata; costulae transversae a sulcis lalis separatae; costulae lon- gitudinales costulas transversas subaequantes, minores, numerosiores, inaequales, subrectae, plerumque simplices, interdum in nodum carinae confluentes: carina nodosa; nodi A0-A4, magni, compressi, in primis anfractibus subspinosi, in ultimis obtusij in omnibus transverse costulati: pars postica anfractuum transverse costulata. Long. 58 mm.: Lat. 17 mm. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 87 1842. Pleurotoma reticulata E. SISMD., Syr., pag. 32 (in parte). 1847. IQ. ramosa var. C. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 23, tav.I, fig. 6. 1847. Id. Partschi BELL, in MICHTTI., Foss. mioc., pag. 291 (non GRAT. 1841). 1847. Id. ramosa —R.SISMD., Syr., 2 ed., pag. 34. 1864. Id. id. var. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 29. 1875. Id. Partschi SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 206. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, $' Agata-fossili, non raro; Coll. del Museo, della R. Scuola d’Applicazione per gli Inge- gneri e MicneLottI: Tetti Borelli presso Castelnuovo d’Asti, raro; Coll. RovasENDA. " 5. GeNnorA MunstERI Bet. Tav. III, fig. 6. Distinguunt hane speciem a Gen. ramosa (Basr.) sequentes notae: Testa minor, brevior, inflata: spira brevior; angulus spiralis maior. - Anfractus breviores; carina obtusior, sulurae anticae proxima; anfractus ultimus ventrosus, */, to- tius longitudinis subaequans: suturae minus obliquae. - Superficies transverse costulata ; costulae crebrae, a sulcis angustis separatae, super costulas longitudinales decurrentes : costulae longitudinales costulis transversis minores, obliquae, confertae, irregulares, nume- rosiores: nodi carinae minores, numerosiores, compressi, obliqui. Long. 30 mm.: Lat. 10 mm. 1842. Pleurotoma ramosa E.SISMD., Syn., pag. 32 (in parte). 1847. Id. id. var, D. BELL., Monogr., Pleurot., pag. 24, tav.I, fig. 4. 1847. Id. id. E.SISMD., Syr., 2 ed., pag.34 (in parte). 1847. Id. Munsteri BELL. in MICHTTI., Foss. mioc., pag. 291. 1864. Id. ramosa var. DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, $'Agata-fossili, non frequente; Coll. del Museo e MicneLoTTI. 6. GenotA Bonnana Bect. Tav. II, fig. 8. Distinguunt hanc speciem a Gen. ramosa (Basr.) sequentes notae: Testa maior. - Anfractus longiores; carina oblusior. - Superficies partis anticae trans- verse coslulata; costulae transversae subuniformes, confertae; costulae longitudinales, trans- versis minores, numerosiores, plerumque in ultimo anfraciu obsoletae: costulae duae vel tres suluram posticam concomitantes. Long. 58 mm.: Lat. 15 mm. 88 I MOLLUSCHI DEI TERRENI! TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1814. Murex (Pleurotoma) reticulatus BROCCH., Conch. foss. sub., pag. 435, tav.IX, fig. 12 (non RENIER 1804). 1821. Pleurotoma reticulata BORS., Oritt. piem., part. 1I, pag. 76. 1827. Id. . id. SASS., Sagg. geol. Bacin. terz. Albeng., pag. 479. 1831. Id. intorta var. BRONN, Ital. tert.-Geb., pag. 46. ù 1833. Id. reticulata DESH. in APP., Lyell’s Princ. Geol., pag. 28. ? 1837. Id. id. PUSCH., Pol. paliont. pag. 144. ? 1838. Id. id. GRAT., Catal. Vert. et Invert. Gironde, pag. 47. 1842. Id. id. E. SISMD., Syz., pag.32 (in parte). 1842. Id. ramosa —DESM., Revis. Pleurot., pag.20 (in parte). 1847. Id. id. var. B. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 23, tav. I, fig. 3. 1847. Id. id. E. SISMD., Sy. 2 ed., pag.34 (in parte). ? 1876. Id. id. PANTAN., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 5. In taluni esemplari, provenienti dalla ghiaia quarzosa di Vezza presso Alba, il guscio presenta tracce di color rossiccio. Non conosco questa specie delle sabbie gialle dei colli astesi di dove fu probabilmente per errore indicata dal Sismonpa. Pliocene inferiore: Vezza presso Alba, non raro; Coll. del Museo e MICRELOTTI. Pliocene superiore: Colli biellesi, Masserano: Volpedo presso Voghera, raro; Coll. del Museo. Il tipo di forma proprio alle specie raccolte in questo genere si è assai bene conservato attraverso il tempo dal miocene inferiore alla fauna attuale, andando via via modificandosi a seconda delle condizioni di vita. Ogni zona geologica presenta, come ho detto precedentemente, forme sue caratteristiche predominanti, che con alcune modificazioni intermedie dimostrano la loro stretta parentela. 1. Genere CRYPTOCONUS v. Koen. (1840). Testa biconica: spira fusiformis. - Os angustum, marginibus sub- parallelis: columella simplex, sulcis duobus convergentibus, plerumque satis perspicuis, insignita. — Trium stratorum, quibus constat testa in- terna, superius et secundum in parte resorpta (in Pleurotomis strati superioris tantum pars resorpta videtur): labrum sinistrum tenue, acu- tum, ad suturam emarginatum. Colloco provvisoriamente questo genere dopo il genere Genota, col quale ha qualche analogia nella forma generale, non sapendo per ora trovargli un posto migliore. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 89 Sarebbe forse opportuno il creare per questo genere una sotto-famiglia, ma sono così poche le specie che se ne sono finora trovate nei nostri terreni e sono in così imperfetto stato di conservazione gli esemplari che le rappresentano, che credo per ora più prudente il sospendere ogni giudizio a tale rispetto. f. Crrproconus pEGENSIS (Mar.) Tav. III, fig. 9. Testa fusiformis, elongata: spira longa, valde acuta. - Anfractus postice canalicu- lati; canaliculus satis profundus, angustus, transverse unicostulatus, longitudinaliter ob- solete arcuate rugulosus; anfractus ullimus dimidiam longitudinem subaequans: sulurae parum profundae; postica marginata; margo transverse obsolete costulatus. - Superficies sublaevis, longitudinatiter oblique minute rugulosa: pars antica ultimi anfractus et dor- sum caudae transverse costulata, stria intermedia. - Os valde angustum, elongatum: cauda subumbilicata, sinistrorsum leviler recurva. Long. 46 mm.: Lat. 17 mm. 1861. Pleurotoma clavicularis MICHTTI., Foss. mioc. inf., pag. 109. 1873. Id. degensis MAY., in litt. et specim. Miocene inferiore: Dego, raro; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo (prof Mayer) e MicaeLoTTI . 2. Cryproconus ExacuTUSs Brett. Tav. III, fig. 10. Testa fusiformis, angusta: spira longa, valde acuta. - Anfractus complanati; ultimus ventre parum înflatus, */, totius longitudinis aequans: suturae superficiales, lineares. - Superficies laevis, contra suturam posticam transverse multistriata ; striae parvulae, subu- niformes: pars antica ultimi anfractus et dorsum caudae transverse costulata, stria inter- media. - Os angustum, elongatum; labrum sinistrum gracile, aliforme, valde protensum, arcuatum: rima profunda. 1 Long. 36 mm.: Lat. 13 mm. Miocene inferiore: Dego, Carcare, raro; Coll. del Museo e Mic®eLOTTI. La massima parte delle specie appartenenti a questo genere sono proprie e caratteristiche del terreno eocenico; alcune poche soltanto si protrassero nel miocene inferiore dell’Apennino, nel quale trovansi, oltre alle due forme precedenti, alcune altre ma in troppo cattivo stato di conservazione per essere descritte. 12 90 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 5. Genere DRILLIA Gray (1838) (c. Megatomatae 4. EXCAVATAE (in parte) et 5. HEMICYCLOIDALES BeLLaRpI 1847). Testa turrita, vel subfusiformis : spira longa. - Anfractus ultimus dimidia longitudine brevior. - Labrum sinistrum antice plerumque si- nuosum; labrum dexterum plerumque postice callosum; rima arcuata, parum profunda, in canaliculo postico incisa: cauda plerumque brevis- sima vel subnulla. Accade per le forme riferite a questo genere, quale è qui circoscritto, ciò che succede per tutti quei gruppi di forme che presentano molte modificazioni e sono rappresentati da un gran numero di esemplari, ed in ispecial modo quando questi provengono da differenti livelli geologici: sono cioè tali e tante e così insensibili le modificazioni che se ne incon- trano, che riesce impossibile il segnare con qualche esattezza i confini delle forme dominanti. Il naturalista non può fare ciò che non è fatto dalla natura: ond’è che lo specialista in simili circostanze deve più o meno arbitrariamente e sistematicamente raccogliere queste forme in gruppi e dividerle in specie più o meno ben definite, onde rendere possibile il linguaggio scientifico. Le Drillie differiscono in complesso dai generi precedenti per la bre- vità della coda che talvolta quasi affatto scompare, e per l'ampiezza e poca profondità dell’intaglio, ai quali caratteri devesi aggiungere la pre- senza di una leggera smarginatura anteriore del labbro sinistro nelle forme tipiche. La moltiplicità delle forme fossili trovate nei nostri terreni mi ha con- sigliata la creazione di parecchie Sezioni, le une rappresentate da specie tuttora viventi nei mari attuali, le altre da forme scomparse. I SEZIONE. Testa longitudinaliter costata; costae ante suluram posticam terminatae: sutura poslica minute marginata. - Labrum sinistrum simplex, non varicosum, antice sinuo- sum, subrimosum: rima lata, suturae posticae proximata: cauda Jlongiuscula, dex- trorsum obliquata. DESCRITTI DA L, BELLARDI. QI Quasi tutte le specie di questa Sezione presentano nel labbro sinlstro verso la coda una leggera smarginatura caratteristica delle vere DrilZie. Fra le molte forme che vi ho riferite, le une hanno la coda compara- tivamente lunga, in altre questa è brevissima, quasi nulla: dalle prime si passa alle seconde per tutte le gradazioni intermedie. A. Testa magna, turrita. — Suturae satis profundae. Le specie di questo primo gruppo rappresentano abbastanza bene la forma tipica delle DriZie: colle ultime specie, per la brevità della coda, si fa passaggio al secondo gruppo: oltre alla diversa lunghezza propor- zionale della coda, maggiore nelle specie di questo gruppo di quella delle specie del gruppo seguente, havvi nelle forme raccolte in questo un ca- rattere di una certa importanza nella columella, la quale, depressa poste- riormente, è quasi diritta, leggermente contorta ed obliquata a destra u na n È) » à > - all’ estremità, mentre nel seguente gruppo e leggermente arcata e pie- gata a sinistra. f. DritLis Atuioni Bert. Tav. MI, fig. 17. Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus medio convexi,subangulosi, antice convexiusculi, postice concavi; ultimus ad basim caudae valde depressus, 3/, totius longitudinis subaequans: suturae profundae; margo suturae posticae exiguus, linearis. - Superficies transverse coslulata et longitudinaliter costala: costulae tranversae erebrae, compressae, acutae, ab interstitiis satis latis separatae; interstitia costularum in- terdum unistriata; coslulae et striae transversae super costas longitudinales decur- rentes: costae longitudinales 10-12, awi testae subparallelae, rectae, compressae, ab in- terstitiis latiusculis separatae, obtusae, postice nodiformes, antice subter suturam productae, in ultimo anfractu ante basim caudae evanascentes; pars postica anfractuum costulis transversis destituta, latiuscula, transverse minute et obsolete striata, longitudinaliter ar- cuatim rugulosa. - Os ovale; labrum sinistrum productum , aliforme, antice distinete sinuosum , postice inlerius incrassatum; labrum dexterum postice non callosum: cauda longiuscula, lata, dextrorsum vix obliquata, recurva, dorso costulata. Long. 35 mm.: Lat. 12 mm. 1814. Murex /Pleurotoma) oblongus BROCCH., Conch. foss., pag. 429 (non tav. VIII, fig. 5). 1821. Pleurotoma oblonga BORS., Oritt. piem., vol.1I, pag. 77. 1826. Id. îd. DEFR., Dict. Sc. Nat., vol. XLI, pag. 394 (escl. i sinonimi). 1827. Id. id. SASS., Sagg. geol. Bacin. terz. Albenga, pag. 479. I MOLLUSCHI DEI 1829. Pleurotoma oblonga TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. MARC. pe SERR., Geognr. terr. tert., pag. 261. 1831. Id. id. BRONN, Ital. tert. Geb., pag. 46. 1832. Id. dubia JAN, Catal. Conch. foss., pag.46 (non DEFR. in DESH., 1824). ? 1838. Id. oblonga GRAT., Catal. Vert. ct Invert. Gironde, pag. 46. 1842. Id. id. E. SISMD., Syz., pag.33 (in parte). 1842. IA. id. MATH., Catal. méth. et descr. Foss. Bouches-du-Rhéne, pag. 320. ? 1843. Id. dubia NYST, Cog. et Pol., foss. Belg., pag. 530. 1846. Id. oblonga PARET., Deser. di Genova, vol. I, pag. 50. 1847. Id. brevirostrum BELL,, Monogr. Pleurot., pag.79, tav.IV, fig.9 (non Sow.). 1847. Id. id. E. SISMD., Syz., 2. ed., pag. 32. ? 1848. Id. id. HORN,, Verz. foss. Rest. tert. Beck. Wien, pag. 20. 1852. Id. oblonga D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 63. 1853. Id. obeliscus HORN., Moll. foss. Wien, vol.I, pag. 371 (non tav. XXXIX, fig.19 (a, d)). 1859. Id. brevirostrum LIBASS., Conch. foss. Palerm., pag. 35. ? 1861. Id. obeliscus SEMP., Paliont. Untersuch., vol.I, pag. 33, 37, 64. 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. 1868. Id. brevirostrum FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 58. 1870. Id. id. NICAIS., Catal. Anim. foss. Prov. Alger, Bull. Soc. Acclim. Alger, pag. 103. 1872. Id. obeliscus DE KOEN.,. Mioc. Norddeutscthl., Moll. Faun., pag. 232. 1873. Id. brevirostrum COCC., Enum. Sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 58. 1874. Id. obeliscus MORCH, Forst. tertiaerlag. Danmark, pag. 16 (289). 1875. Id. Allioni SEGUENZ., Form. plioc. Ttal. merid., Boll. Comit. geol. Ital. pag. 206. 1876. Drillia id. FOREST., Cenz. geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 27. 1876. Pleurotoma brevirostrum PANTAN., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag-5. Varietà A. Testa brevior, crassior: spira minus longa et minus acuta. - Costae longitudinales maiores, plerumque pauciores, 9-10, oblusae, vix obliquae: canaliculus posticus angustior. Long. 35 mm.: Lat. 12 mm. La storia di questa specie è assai intricata. Come scrissi nel 1847, il BowxeLLi a Torino ed il Jan a Milano il quale aveva sott'occhio la collezione tipica del Broccw, riconobbero che il Brocc®i col nome di Murex (Pleurotoma) oblorngus Ren. descrisse una forma e ne figurò un'altra. Il BoneLti conservò il nome di oblongus alla forma descritta, e diede il nome di Brocchii a quella figurata. Il Jan inversamente, conservando il nome di oblongus a quella figurata, indicò col nome di dubdia quella descritta. Le osservazioni del Jan furono publicate nel 1832 nel suo Catalogo delle conchiglie fossili: quelle del BoweLL1 rimasero inedite fino al 1840, in cui il signor cav. MicneLorTI ed io nel Saggio Orittografico abbiamo DESCRITTI DA L. BELLARDI. 93 pubblicata la P/. Brocchi Bon. ed al 1847, quando io pubblicai la Monografia delle Pleurotome del Piemonte. Per priorità si dovea con- servare la determinazione del Jan, se non che il nome di dudia che egli diede alla forma descritta, non poteva essere conservato perchè già ap- plicato ad altra specie nel 1824 dal DerrAncE: e per conseguenza si aveva a ritenere la determinazione fatta dal BoxeLti. Inoltre il Murex oblongus Rew., cui il Broccni riferì le due forme citate, è una specie vivente dell’Adriatico e sinonimo del M. emargi- natus Donov. = Clathurella emarginata (Donov.) della presente opera : occorreva perciò trovare un nome nuovo per la forma descritta dal Broc- cui, ovvero riferirla, se possibile, a qualche forma già descritta. Nel 1847, in tempi nei quali non si dava tanta importanza quanta a ragione si dà ora alle modificazioni di forme appartenenti a differenti orizzonti geologici, avendo a mano due esemplari di imperfetta conser- vazione della Pl. brevirostrum Sow. del terreno eocenico delle vicinanze di Londra, vista la grande affinità della forma inglese precitata con quella descritta dal BroccÒi, credetti di poter riferire alla specie del Sowersy la forma in quistione. La forma eocenica surriferita è certamente molto affine a quella del nostro pliocene inferiore: ne differisce tuttavia per alcune particolarità quali sono quelle descritte dal F. E. Epwarns (4 Monograph of the eo- cene Mollusca. London, 1849, pag. 259). Per la qual cosa io credo che si debba abbandonare l'identificazione che io aveva fatta nel 1847 della presente forma colla PZ. brevirostrum Sow. e che, non le si potendo conservare pei motivi suespressi, nè il nome di oblonga Ren., nè quello di dubia Jan, sia necessario di proporne un muovo, il quale così tolga ogni ambiguità a proposito di una specie che è molto comune nel plio- cene inferiore e non rara nel miocene superiore. La Dr. flavidula Lawcx. è la forma della fauna attuale che vi rappre- senta la Dr. Allionii Bert. Parecchi esemplari che il Museo ricevette molti anni sono dal signor Hornes col nome di /7. obeliscus Desm., provenienti dalle vicinanze di Vienna corrispondono a quelli qui descritti, e a questa specie si riferisce la massima parte delle citazioni fatte dal Héornes nella sinonimia: la figura per altro non rappresenta la vera 27. A/Zlionii Beur., la quale ha la spira più stretta, più lunga e più acuta, le suture più profonde, le coste meno numerose e separate da solchi più larghi, la coda più lunga. 94 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Miocene superiore: Colli tortonesi', $' Agata-fossili , Stazzano, non frequente; Coll. del Museo. Pliocene inferiore: Castelnuovo d'Asti, Viale presso Montafia; Vezza presso Alba; M' Capriolo presso Bra; Clavesana presso Mondovì: Borzoli presso Sestri ponente; Savona alle Fornaci; Zinola presso Savona; Albenga, Vallone Torsero; Ventimiglia, comunissimo. Varietà 4. — Pliocene inferiore: Castelnuovo d'Asti; Clavesana presso Mondovì; Savona alle Fornaci; Zinola presso Savona; Albenga, Vallone Torsero; Ventimiglia, non raro; Coll. del Museo. 2. DriLLia SciLLaÈ Bent. Tav. JI, fig. 18. Distinguunt hanc speciem a Dr. Allionii BeLL. sequentes notae : Spira minus acuta. - Canaliculus posticus anfractuum angustior: sulurae minus pro- fundae; margo suturae posticae maior. - Costae longitudinales maiores, minus compressae, ab interstitiis minoribus separatae: costulae transversae maiores. - Cauda minus recurva. Long. 39 mm.: Lat. 13 mm. 1875. Pleurotoma interposita BELL. in SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag.206 (non DESH. 1866). Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, S" Agata-fossili, non frequente; Coll. del Museo. 5. DriLLIA BELLARDII (Desm.) Tav. III, fig. 19. Distinguunt hanc speciem a Dr. Allionii Beit. sequentes notae: Testa crassior: angulus spiralis magis acutus. - Anfractus medio minus converi, inde suturae minus profundae: pars postica anfractuum rimam continens multo angustior. - Costae longitudinales pauciores, 8-10, maiores, magis obtusae, a sulcis valde angustis separatae, suturam versus posticam magis produclae. - Os angustius: cauda minus lata, vit ad api- cem recurva. Long. 32 mm.: Lat. 10 mm. 1842. Pleurotoma Bellardii —DESM., Revis. Pleurot., pag. 71. 1842. Id. oblonga E. SISMD., Syr., pag.33 (in parte). 1847. Id. Bellardii BELL., Monogr. Pleurot., pag. 79, tav. IV, fig. 8. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc,, pag. 303. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2. ed., pag. 32. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 63. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 95 1864. Pleurotoma Bellardii DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. ? 1868. Id. id. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 69. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 1873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 57. 21874. Id. id. SPREAF., Conch. Mar. Cassina RIZLARDI, pag. 6. ? 1875. Id. id. SORD., Faun. Mar. Cassina RIZIARDI, pag. 40. 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 206. Fra i numerosissimi esemplari di questa specie che si raccolgono a Stazzano e più abbondantemente a S'" Agata-fossili si incontrano parec- chie forme che servono a collegare la forma tipica colla Dr. Scillae Bert. e colla. Dr. Allioni Bert. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, $' Agata-fossili, fre- quentissimo : Tetti Borelli presso Castelnuovo d'Asti, non raro; Coll. RovaAsENDA. 4. DRIiLLIA PARETI ( May.) Tav. IMI, fig. 20. Distinguunt hane speciem sequentes notae: A a Dr. Allioniî Bet. Testa maior, crassior: spira minus acuta. - Pars postica anfractuum brevior, - Costulae transversae numerosiores , a sulcis angustioribus separatae: costae longitudinales pauciores, 7-9, multo maiores, obtusissimae, a sulcis angustioribus separatae. - Cauda brevior, sub- recla, interdum ad apicem sinistrorsum incurvata, subumbilicata, non recurva. 2 a Dr. Bellardii (Desw.). Testa maior: spira minus acuta. - Costulae transversae minores et numerosiores, ple- rumque stria intermedia; costae longitudinales pauciores, plerumque octo, obtusissimae. - Cauda subumbilicata. Long. 44 mm.: Lat. 17 mm. 1847. Pleurotoma Bellardiù var. A. BELL., Monogr. Pleurot,, pag. 79. 1864. Id. proboscidata DODERL., Cenni. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 105 (non descritta). 1868. Id. Paretoi MAY., Journ. Conch., vol. XVI, pag. 110, tav. III, fig.2 (a, d). Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, $'Agata-fossili, non frequente; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo e MricneLorTI: Tetti Borelli presso Castelnuovo d'Asti, raro; Coll. RovasEnpA. 96 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 5. DRILLIA CREBRICOSTA Bet. Tav. INI, fig. 21. Testa subfusiformis: spira non valde acuta. - Anfractus medio parum converi, po- stice canaliculati ; canaliculus angustus, parum concavus; anfractus ultimus longus, paullo dimidia longitudine brevior: suturae superficiales; postica marginata; margo par- vulus. - Superficies tota transverse crebre striata; striae impressae: costae longitudinales 12-14, leviter obliquae, obtusae, ab interstitiis angustis separatae, plerumque in ultimo anfractu minores, compressae, magis obliquae, interdum obsoletae. - Os ovale, elongatum; labrum dexterum poslice non callosum: columella postice depressa, antice subrecta, ad apicem dextrorsum obliquata: cauda longiuscula, leviter recurva. Long. 24 mm.: Lat. 8 mm. 1842. Pleurotoma oblonga E. SISMD., Syz., pag.33 (in parte). 1847. Id. crebricosta BELL., Monogr. Pleurot., pag. 80, tav. IV, fig. 10. 1847. Id. id. E. SISMD.. Syr., 2. ed., pag. 33. 1847. Id raricosta MICHTTI., Foss. mioc., pag. 304, tav. IX, fig. 1.12. ? 1848. Id. crebricosta HORN., Verz. foss. Rest. tert. Beek. Wien, pag. 20. 1852. Id. subcrebricpsta D'ORB., Prodr., vol. III, pag. 63. Varietà A. Superficies transverse crebre striata; striae elevatae. Long. 26 mm.: Lat. 8 ‘/, mm. Varietà B. Spira magis acuta, longior. - Superficies sublaevis. Long. 30 mm.: Lat. 8 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Piano dei Boschi, Grangia, Baldissero-torinese, non frequente; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo (Prof. Mayer), MicHeLoTTI e RovasENDA. Varietà 4. — Miocene medio : Colli torinesi, Baldissero-torinese, raro; Coll. del Museo. 1 Varietà B. — Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, raro; Coll. del Museo. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro; Coll. del Museo. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 97 B. Testa parvula, subfusiformis. - Suturae parum profundae. 6. DriLLia BroneNARTI Belt, Tav. III, fig. 22. Testa subfusiformis: spira valde acuta. - Anfractus converi, subcarinati, postice parum depressi; ultimus longus, antice parum depressus, dimidiam longitudinem subae- quans: suturae parum profundae; margo suturae posticae exiguus. - Superficies trans- verse coslulata et longitudinaliter costata: costulae transversae crebrae , subuniformes, stria minuta intermedia: costae longitudinales decem, leviter obliquae, rectae, obtusae, ab interstitiis angustis separatae, postice detruncatae, obsolete ad caudam productae, suturam versus posticam valde productae; pars postica anfracluum angusta, transverse striata. - Os ovale, elongatum, angustum; labrum sinistrum valde produetum , aliforme: cauda longiuscula, recta, in axim testae producta. Long. 10 mm.: Lat. 3 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. del Museo. 7. DRILLIA BALDICHERIENSIS ( May.) Tav. III, fig. 23. Testa turrita: spira longa, acuta. - Anfractus converi, postice canaliculati; cana- liculus parum concavus; anfractus ultimus antice satis depressus, brevis, °|, totius lon- giludinis subaequans: suturae satis profundae ; postica marginala; margo parvulus. - Superficies partis anlicae transverse dense striata, striae nonnullae maiores intermixtae : coslae longitudinales 8-9, compressae, ab interstitiis satis latis separatae, vix obliquae. - Os ovale, elongatum : columella medio parum excavata, antice dextrorsum obliquata: cauda longiuscula, recurva. Long. 11 mm.: Lat. 4 mm. Per la fisionomia generale e per le dimensioni questa specie è molto affine alla Dr. coercita BerL.: non riesce per altro difficile il distinguer- nela ove si ponga mente che nella Dr. daldicheriensis: 1° la forma generale è meno lunga e meno stretta; 2° gli anfratti sono più convessi; 3° l’ultimo è più breve; 4° le coste longitudinali sono meno ottuse, com- presse e separate da interstizi più larghi; 5° la coda è più breve. Miocene medio: Colli torinesi, Grangia, Termo-fourà, raro ; Coll. del Museo di Zurigo e Rovasenpa. 13 98 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC 8. DRILLIA coERcITA Bet. Tav. III, fig. 24. Testa parvula, angusta, subfusiformis: spira longa, valde acuta. - Anfractus longi, medio converi, postice canaliculati; canaliculus latus, parum concavus; anfractus ul- limus antice parum depressus, longus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae parum profundae; postica marginata; margo parvulus. - Superficies partis anticae anfractuum minute et conferte transversim striata, interdum striae nonnullae maiores intermixtae: costae longitudinales novem, obtusae, obliquae, a sulcis latis separatae. - Os ovale, angustum: columella medio parum excavata, antice dextrorsum obliquata: cauda lon- gîuscula, recurva. Long. 13 mm.: Lat. 4 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Grangia, Piano dei Boschi, Baldissero- torinese, Sciolze, raro; Coll. del Museo e RovasENDA. 9. DRILLIA SUBCARINATA Bent. Tav. III, fig. 25. Distinguunt hanc speciem sequentes notae: a Dr. obtusangulus (Brocca.) Testa minor, longior: spira magis acuta. - Carina minus prominens. - Superficies transverse minutissime striata; camaliculus posticus sublaevis: costae longitudinales pau- ciores, novem, obtusae, maiores, ad carinam obtusae. Long. 11 mm.: Lat. 144 mm. a Dr. coercita Belt. : Anfractus suturam versus posticam subcarinati. Miocene medio : Colli torinesi, Piano dei Boschi, rarissimo; Coll. MicHELOTTI. 40. DrILLIA OBTUSANGULUS (BroccH.). Testa subfusiformis: spira longiuscula. - Anfractus carinati, postice canaliculati ; carina submediana, suturae posticae vicinior, obtusa; canaliculus latus!, parum con- cavus; anfractus ultimus ventrosus, antice valde depressus, dimidia longitudine paullo brevior: suturae profundae; postica marginata; margo filiformis. - Superficies tota trans- verse minute, crebre et irregulariter striata: costae longitudinales 12-14, compressae , subacutae, valde obliqua, ad carinam detruncatae, ibi subspinosae. - Os ovale, Jabrum dexterum postice non callosum: columella niedio arcuata, antice contorta, ad apicem dextrorsum obliquata: cauda longiuscula, recurva. Long. 17 mm.: Lat. © mm. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 99 1814. Murex (Fusus) obtusangulus BROCCH., Conch. foss. sub., pag. 422, tav. VIII, fig. 19. 1826. Fusus id. RISS., Prod. Europ. mérid. vol. IV, pag. 206. 1831. Pleurotoma obtusangula BRONN, Ital. tert. Geb., pag. 47. 1832. Id. id. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 1841. Id. id. CALC., Conch. Foss. Altav., pag. 52. 1842. Id. id. E. SISMD., Syn., pag. 33. 1845. Id. id. CALC., Conch. vio. e foss. Sicil., pag. 36. 1847. Id. id. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 65, tav. HI, fig. 20. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 301. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 34. 1848. Id. erebricosta —RORN., Verz. in Czjzeck's Erlant. geol. Kart. von Wien, pag. 20. 1852. Id. obtusangula D’ORB., Prodr., vol. II, pag. 61. 1853. Id. id. HORN., Moll. foss. Wien, vol.I, pag.365, tav. XL, fig.7, 8. 1854. Id. id. RAYN., VAN-DEN-HOCK PONZ., Catal. foss. M'e Mario, pag.12. 1856. Id. id. SEMP., Kennt. Gaster. Nord. Albing. Glimm., pag. 66. 1860. Id. id. NEUGEB., Syst. Zerz. tert. Moll.-Geh., pag. 15. 1861. Id. id. SEMP., Paliont. Untersuch., vol.I, pag. 33, 37, 66. 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1864. Id. id. CONT., Me Mario, pag. 33. 1868. Id. id. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 60. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 1870. Id. id. APPEL., Catal. Conch. foss. Livorn., Boll. Malac., vol. HI., pag. 285. 1871. Id. id. CONT., Mte Mario, 2 ed., pag. 39. 1872. Mangelia id. DE KOEN., Mioc. Norddeutschl. Moll. Faun., pag. 246. 1872. Id. id. KOCH. et WIECHM., Moll. Faun. Sternb. Gest. Meklenburg , pag. 76 1873. Pleurotoma id. COCC., Enum. sist. Moll. mioe. e plioc. Parm. e Piac., pag. 55. 1874. Drillia id. BELL., Verh. zur K. K. geol. Reichs., pag. 156, n.10. 1874. Mangelia id. MORCH, Forst. tertiaerlag Danmark, pag. 17 (220). 1875. Pleurotoma id. CRESP., Not. geol. Savignanese, Ann. Soc. Nat. Modena, 2 ser. ann. IX, pag. 20. 1875. Id. id. SORD., Faur. Mar. Cassina RizzARDI, pag. 40. 1875. Ia. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pas. 206. 1875. Id. id. PONZ., Cronac. Subap., pag. 26. 1876. Mangelia id. PANTAN., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 5 1876. Drillia id. FOREST., Cenn. geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 27. Varietà A, Carina obtusior. - Costae longitudinales maiores, puuciores, obtusae, ad carinam non detruncatae, nec subspinosae, nodiformes. Long. 45 mm.: Lat. 5 mm. Varietà B. Costae longitudinales pauciores, novem, magis compressae, magis obliquae, ab inter- stitiis lalissimis separatae, in carinam spinòsae. Long. 11 mm.: Lat. 4 mm. 100 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Non conosco questa specie proveniente dalle sabbie gialle dell’Asti- giana nelle quali fu citata dal Sismonpa. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Pino torinese, raro; Coll. del Museo e MicHELOTTI. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, $* Agata-fossili, raro; Coll. del Museo e MicÒ®ELOTTI. Pliocene inferiore: Castelnuovo d'Asti, Viale presso Montafia: Savona alle Fornaci; Albenga, Vallone Torsero, non raro; Coll. del Museo e MicÒELOTTI. Varietà 4.-Miocene medio: Colli torinesi, Pino torinese, raro; Coll. del Museo. Pliocene inferiore : Castelnuovo d’Asti: Albenga, Vallone Torsero, raro; Coll. del Museo e MicHÒEeLoTTI. Varietà B.-Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, $'Agata- fossili, raro; Coll. del Museo e del Museo di Zurigo (Prof. Mayer). 11. DriLLIA PINENSIS BeLt. Distinguunt hane speciem a Dr. obtusangula (BroccH.) sequentes notae : Testa brevior: spira minus acuta. - Anfractus medio converi, non carinati, postice minus depressi. - Costae longitudinales pauciores, novem, minus obliquae, postice non de- truncatae, nodiformes: costulae transversae pauciores, minores. Long. 8 mm.: Lat. 4 mm. Pliocene inferiore: Pino d'Asti presso Castelnuovo d’Asti, rarissimo; Coll. Mic®eLoTTI. Nessuna forma di questa sezione fu trovata nel miocene inferiore del- l'Appennino: parecchie sono quelle conosciute del miocene medio dei colli torinesi, ma per la massima parte piccole e rare. Se il numero delle specie è minore nel miocene superiore dei colli tortonesi, una di esse, la Dr. Betlardii (Desm.), vi è oltremodo abbondante e caratteristica, ed è rappresentata nel pliocene inferiore dalla Dr. Alioni Bert. , egual- mente frequente, abbondante e caratteristica. Queste forme hanno emigrato dai mari del pliocene superiore del Piemonte e della Liguria, come da quelli d’ Europa nell'epoca attuale, e passarono in quelli delle regioni calde, dove sono rappresentate da alcune forme, ed in particolar modo dalla Dr. /lavidula (Lamcx.), la quale non è che una derivazione della Dr. A/lionii Bern. DESCRITTI DA L. BELLARDI. © [OI II SEZIONE. Suturae superficiales. - Testa longitudinaliter costata: costae ante suturam posticam terminatae. - Rima a sutura postica per marginem crassum separata: labrum sinistrum simplex: cauda subnulla vel brevissima. Le forme di questa sezione sono fra loro collegate da parecchi ca- ratteri, fra i quali i principali sono i seguenti che servono nello stesso tempo a distinguerle da quelle della precedente sezione : coda brevis- sima, talora quasi indistinta; orlo della sutura posteriore grosso, e perciò intaglio più lontano dalla sutura; anfratti meno convessi e perciò suture non profonde. A (S. G. Crassispira H. et A. Apaws, in parte, (4858)). Cauda subnulla: columella arcuata, ad apicem sinistrorsum obliquata. 12. DriLLia Brocca (Bon.) Tav. II, fig. 26. Testa turrita, crassa: spira longa. - Anfraclus complanati, caraliculali, postice marginali; canaliculus submedianus, suturae posticae vicinior, latus, parum profundus; anfractus ultimus brevis, */; totius longitudinis subaequans: suturae superficiales; margo suturae posticae crassus, latus. - Superficies partis anlicae anfracluum transverse, minute, undulatim et irregulariter striata; striae nonnullae maiores, ad basim caudae inter se valde distantes; superficies canaliculi et marginis suturae posticae laevis vel vic sub- lente transverse minutissime striata: costae longitudinales plerumque decem, breves, valde obtusae, parum prominentes, leviter obliquae, a sulcis latiusculis et parum profundis se- paratae, in ultimo anfractu adultorum obsoletae: plerumque lineolae nonnullae lon- gitudinales croceae, sinuosae. - Os ovale, antice dilatatum; labrum sinistrum postice interius incrassatum; labrum dexterum crassum, laeve, postice callosum: cauda subnulla, lata, subumbilicata, sinistrorsum leviter recurvata. Long. 43 mm.: Lat. 13 mm. Pleurotoma Brocchii BON., Catal. MS., n. 269. 1814. Murex ( Pleurotoma) oblongus BROCCH., Conch. foss., tav. VIII, fig.5 (non RENIER). 1826. Pleurotoma oblonga DEFR., Dict. Sc. nat., vol. XLI, pag. 394. 1832. IQ. id. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 1833. Id. id. DESH., App. Lyell’s Princ. Geol.; pag. 28. 1840. Id. id. BELL. et MICHTTI., Sagg. Orîtt., pag.9, tav. I, fig. 4. 102 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1841. Pleurotoma oblonga CALCG., Conch. foss., Altav., pag. 53. 1842. Id. id. DESM., Revis. Pleurot., pag. 69. 1842. Ia. Brocchii E. SISMD., Syr., pag. 33 (in parte). 1845. Id. oblonga CALC., Conch. viv. e foss. Sicil., pag. 36. 1847. 1d. Brocchii BELL., Monogr. Pleurot., pag. 77, tav. IV, fig. 7. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 303. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 32. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 172. 1861. Id. pustulosa O.COST., Ossero. Conch. S. Miniato, pag.14 (fide DE STEFANI). 1868. Id. Brocchiù FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 58. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss, mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 1870. Id. id. APPEL., Conch. foss. Livorn., Boll. malac., vol. III, pag. 285. 1873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 57. 1874. Id. id. DE STEF., Foss. plioc. S. Miniato, pag. 50. 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll.Comit. geol. Ital., pag. 206. 1876. Id. id. PANTAN., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 5. Il Cav. MicreLorTI ha citato per errore questa specie di Castelnuovo d’Asti (plioc. infer.). Medesimamente il Sismonpa la cita del Piemonte (cioè di località non appartenenti al pliocene superiore): qual è qui definita questa specie non si trova che nelle sabbie gialle dei colli astesi. Accetto tanto più volentieri l’opinione del sig. De STEFANI, il quale riferisce a questa specie la 7. pustulosa citata dal CosrA come fossile pliocenico di S. Miniato, in quanto che la //. pustulata Brocca. è in Pie- monte ed in Liguria propria del miocene superiore, dove è comunis- sima, e manca affatto sia nel pliocene inferiore, sia nel superiore. Pliocene superiore: Colli astesi, frequente. 153. DriLLia sEIUNCTA Bett. Tav. III, fig. 27. Distinguunt hane speciem a Dr. Brocchii (Bon.) sequentes notae: Testa minor, angustior. - Camaliculus posticus anfractuum suturae posticae vicinior, inde pars antica anfractuum longior: margo suturae posticae minor. - Striae transversae partis anticae anfractuum maiores: costae longitudinales plerumque duodecim, angustiores, minus obtusae, raro obsoletae in ultimo anfractu: lineolae croceae longitudinales nullae. Long. 30 mm.: Lat. 9 mm. 1847. Pleurotoma Brocchii var. A. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 77 (escl. i sinonimi). Un esemplare trovato a Savona alle Fornaci ha dimensioni maggiori di quelle degli esemplari tipici di Villalvernia. (Long. 46 mm.: Lat. 15 mm.). DESCRITTI DA L. BELLARDI. 103 La figura 28 della tavola III rappresenta uno degli esemplari tipici della vera PZ. obeliscus, che il DesmouLIns si compiacque comunicarmi negli ultimi mesi di sua vita. Questa forma manca finora in Piemonte e nella Liguria, ma ho creduto opportuno di farla figurare per distruggere parecchi errori stati commessi a suo riguardo. Per la forma generale, per la grossezza del margine della sutura po- steriore e particolarmente per l’incurvatura della columella la predetta forma viene a collocarsi in prossimità della Dr. Brocckii (Bon.), dalla quale, come dalle affini, è distinta per le sue coste longitudinali in numero di circa dieci, grosse, compresse, separate. da solchi di larghezza presso a poco eguale alla grossezza delle coste, diritte, quasi parallele all'asse, e troncate posteriormente, e finalmente dall’orlo della sutura posteriore che è più piccolo di quella delle altre specie dello stesso gruppo. La figura della bocca, la forma arcata della columella, l’obliquità della coda verso il labbro sinistro, la brevità di questa, la poca profondità della sutura allontana la forma descritta dal Desmourins col nome di obdeliscus dalle forme della sezione precedente, e per conseguenza da alcune specie di essa che vi furono erroneamente riferite. Pliocene inferiore: Savona alle Fornaci, rarissimo; Coll. del Museo. Pliocene superiore: Villalvernia presso Tortona, Fontanile, Salita della Braja, non raro; Coll. del Museo. 14. DriLLIA EXCULPTA (MaAv.) Tav. III, fig. 29. Testa subfusiformis: spira longiuscula, valde acuta. - Anfractus viw medio con- verî, postice canaliculati et marginati; canaliculus latus, parum profundus: anfractus ultimus longiusculus, dimidia longitudine vin brevior: suturae parum profundae; margo posticus parvus. - Superficies partis anticae anfracluum costulata; costulae oblusae, a sulcis angustissimis separatae, super costas longitudinales decurrentes , tres vel qualuor, uniformes in primis anfractibus, ad basim caudae productae in ultimo, ibi plerumque stria intermedia: costae longitudinales serdecim, parvae , a sulcis parum angustis sepuratae, leviter obliquae, in ultimo anfractu obsoletae. - Os ovale; labrum sinistrum ad basim caudae depressum; callum posticum labri dexteri viv notatum: columella postice valde depressa, antice subrecta: cauda brevissima, sinistrorsum obliquata , subumbilicata. Long. 16 mm.: Lat. 6 mm. Rina 1873. Pleurotoma exculpta MAY., in litt. et specim. 104 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. La figura di questa specie rappresenta un esemplare proveniente da Vigoleno nel Piacentino e communicatomi dal sig. Prof. Mayer. Le dimensioni indicate nella descrizione sono quelle dell’unico indi- viduo trovato a Stazzano, che io conosco. Nel Piacentino la specie non è rara: ne esaminai una quindicina di esemplari. Nell’unico esemplare dei colli torinesi che io riferisco alla presente specie le dimensioni sono le seguenti: Long. 11 mm.: Lat. 4 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. del Museo. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo; Coll. del Museo e del Museo di Zurigo (Prof. Mayer). f5. DriLLia GesLIni (Desm.) Tav. III, fig. 30. , Testa subfusiformis: spira parum longa et parum acuta. - Anfractus longi, com- planati, postice canaliculati; canaliculus angustus, parum profundus; anfractus ultimus longus, ®/, circiter totius longitudinis aequans, antice ad apicem caudae subregulariter de- crescens: suturae superficiales; postica marginata; margo latus, crassus, undulatus. - Superficies partis anticae anfractuum lata, transverse costulata: costulae quinque in pri- mis anfractibus, duodecim in ultimo, uniformes, a sulcis latis separatae, plerumque filo in- termedio: costae longitudinales ‘duodecim, leviter obliquae, compressae, subacuiae, a sulcis parum latis separatae. - Os ovale, elongatum; labrum dexterum postice callosum : colu- mella postice parum depressa, antice subrecta: cauda subnulla, lata, subumbilicata. Long. 28 mm.: Lat. 10 mm. dell’esemplare tipico di Castel Arquato, descritto dal sig. DesMouLINS. Long. 20 mm.: Lat. 7 mm. degli esemplari dei colli torinesi. 1842. Pleurotoma Geslini DESM., Revis. Pleurot., pag. 72. 1875. Id. id. —SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 206. L’esemplare figurato è uno di quelli tipici statimi comunicati dal DesmouLINS: i pochi esemplari provenienti dai colli torinesi che riferisco alla presente specie hanno dimensioni minori. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, raro; Coll. del Museo. 16. DriLLiA PUSTULATA (BroccH.) Tav. III, fig. 31. Testa subfusiformis, ventrosa: spira brevis, mediocriter acuta. - Anfractus de- pressi, canaliculati el postice marginati; canaliculus angustus, profundus, submedianus ; DESCRITTI DA L. BELLARDI. 105 anfractus ultimus antice parum depressus, contractus, dimidia longitudine paullo brevior: suturae superficiales; margo poslicus crassus, magnus, obscure nodosus. - Superficies partis anticae anfracluum transverse irregulariter. sulcata , partis posticae laevis: coslae longitudinales in primis anfractibus undecim, nonnullae obliteratae in ultimo, magnae, a sulcis satis latis separatae, obtusae, rectae, ari testae parallelae vel levissime obliquae. - Os ovale, elongatum; labrum sinistrum ad basim caudae depressum; callum posticum labri dexteri parvum: columella poslice parum Spr, antice subrecla: cauda bre- vissima, sinistrorsum obliquata. Long. 30 mm.: Lat. 10 mm. 1814. Murex (Pleurotoma) pustulatus BROCCH., Conch. foss. sub. , pag. 430, tav. IX, fig. 5. 1831. Pleurotoma pustulata BRONN, Ital. tert. Geb. , pag. 47. 1832. Id. id. JAN, Catal. Conch. al pag. 9. 1833. Id. pustulosa DESH., App. Lyell's Princ. Geol., pag. 28. 1837. Id. pustulata PUSCH, Pol. Paltiont., pag. 143, tav. XII, fig.9. 1837. Id. id. HAUER, Zork.-foss. Thierr. tert. Beek. Wien, pag. 419. 1849. Id. Brocchii E. SISMD., Syr., pag. 33 (in parle). 1847. Id. pustulata BELL., Monogr. Pleurot., pag. 76, tav. IV, fig. 4. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 302. 1847. IQ. id. E. SISMD., Syz., 2 ed., pag. 34. 1848. Id. id. HORN., Verz. in CzizekR's Erlant. géogn. Kart., pag. 34. 1848. Id. id. Id. Verz. foss. Rest. tert. Beek. Wien, pag. 20. 1852. Id. id. EICW., Leth. ross., pag. 184. 21853. Id. id. —HORN., Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 370, tav. XXXIX, fig. 21. 1853. Id. id. NEUGEB., Beitr. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag. 115. 1860. Id. id. Id. Syst. Verz. tert.-Moll.-Geh., pag. 15. 1864. Id. id. DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102, 1868. Id. id. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 59. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 1869. Id. id. MANZ., Faun. mar. mioc. Alt. Ital., pag. 20. 1873. Id. id. MAY., System. Verz. Verst. Helo., pag. 31. 1873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. et plioc. Parm. e Piac., p. 56. 1875. Id. id. CRESP., ot. geol. Savignanese; Ann. soc. Natur. Modena, 2 ser., - ann. IX, pag. 21. 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 206. Varietà A. Sulci transversi numerosiores et contra canaliculum posticum producti: costae longi- tudinales minores, numerosiores. Long. 26 mm.: Lat. 10 mm. 1864. Pleurotoma cupressina DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. Varietà B. Superficies partis anticae anfractuum tota transverse costulata ; costulae a sulcis latis se- paratae : costae longitudinales minores et numerosiores, in ultimo anfractu plerumque bifidae. Long. 25 mm.: Lat. 10 mm. 14 106 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Nella lunghissima serie di individui di questa specie provenienti dai colli tortonesi da me esaminati, ho trovato che sia nel tipo, sia nella varietà, la forma generale è più o meno breve o lunga, e l’angolo spi- rale più o meno acuto senza che sia possibile di trovare confini defini- bili fra gli estremi. Questa forma dalla quale molto probabilmente è derivata la Dr. Broc- chii (Bon.) ne differisce pei seguenti caratteri: 1° forma generale più breve, più panciuta; 2° spira meno lunga e meno acuta; 3° anfratti più corti; 4° canaletto contenente l’intaglio molto più stretto e più vicino alla sutura posteriore; 5° parte anteriore degli anfratti trasversalmente ed irregolarmente solcata; 6° coste longitudinali più sporgenti, separate da solchi più profondi, molto meno oblique, e troncate posteriormente. La forma figurata da Héornes col nome di 7. pustulata differisce dalla specie del Brocchi pei seguenti caratteri: spira più lunga e rego- larmente crescente; coste longitudinali molto più numerose ed oblique; orlo posteriore degli anfratti piccolo; depressione contenente l’intaglio più larga e méno profonda; columella più contorta all’apice. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, Piano dei Boschi, rarissimo; Coll. del Museo e del Museo di Zurigo (Prof. MavER). Miocene superiore: Colli tortonesi, $' Agata-fossili, Stazzano, molto frequente. 17. DrILLIA SUBLAEVIS BeLt. Tav. DI, fig. 32. Testa crassa, ovato-fusiformis, breviata: spira brevis, parum acuta. - Anfractus com- planati, viv medio subcanaliculati, ad suturam posticam incrassati; ullimus antice regu- lariter ad apicem caudae decrescens, dimidiam longitudinem subaequans: suturae parum profundae. - Superficies sublaevis, vix sublente transverse minutissime striata: costae longitudinales in primis anfractibus obtusae, in duobus ultimis nullae vel vix passim no- tatae. - Os ovale, elongatum; labrum dexterum postice callosum: cauda subnulla, lata, subumbilicata. Long. 28 mm.: Lat. 12 mm. 1842. Pleurotoma sublaevis BELL. in E. SISMD., Synr., pag. 34. 1847. Id. id. Id. Monogr. Pleurot., pag. 75, tav. IV, fig.3. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., pag. 34. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol.III, pag. 64. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 107 Varietà A. Testa minor: spira acutior. Long. 22 mm.: Lat. 8 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, raro; Coll. del Museo. 18. Drittia Pseupo-OBELISCUS (Fiscu. et Tourn.), Testa subfusiformis, elongala: spira valde acuta. - Anfractus depressi, postice canaliculati et crasse marginati; ultimus dimidia longitudine brevior, anlice parum de- pressus: suturae superficiales. - Superficies sublaevis in primis anfractibus, transverse striata in parte antica ultimi: striae irregulares, posticae minores, super caudam productae : costae longitudinales octo, magnae, obtusae, leviter obliquae, nodiformes, a sulcis parum ‘ angustis separatae. - Os ovale: columella recta: cauda subnulla, profunde emarginata, contorta , subumbilicata. Long. 13 mm.: Lat. 5 mm. 1873. Pleurotoma pseudo-obeliscus FISCH. et TOURN., Inovert. foss. Mte Lébéron, pag. 130, tav. XVII, fig. 21. Miocene superiore: Colli tortonesi, $' Agata-fossili, rarissimo; Coll. del Museo. 19. DriLLiA TEREBRA (Bast.) Tav. II, fig. 33. Tesla turrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus complanati, postice canali- culati; canaliculus angustus; anfractus ultimus antice satîs depressus, brevis, !/. circiter totius longitudinis aequans: suturae superficiales; margo suturae poslicae crassus, pro- minens, irregulariter nodosus; nodi interdum subspinosi. - Superficies tota transverse sulcata; sulci partis anticae primorum anfractuum plerumque tres, in ultimo 7-8, anteriores latiores, in parte postica anfractuum duo vel tres, parum profundi, interdum obsoleti: co- stae longitudinales 13-15, leviter obliquae, compressae, acutae, contra canaliculum posticum terminatae, ibi subnodosae, in ultimo anfraclu antice sinuosae, minores, ad basim caudae productae. - Os ovale; labrum dexterum postice callosum: columella postice profunde depressa, antice subrecta, vix ad apicem dextrorsum obliquata: cauda brevissima, vie distincta, recurva. Long. 23 mm.: Lat. 8 mm. 108 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1825. Pleurotoma terebra BAST., Mém. Bord., pag. 66, tav. III, fig. 20. 1826. Id. oblonga DEFR., Dict. Sc. Nat., vol. XLI, pag.394 (in parte). 1832. Id. terebra GRAT., Tabl. Coq. Dax, pag. 329. ? 1837. Id. id. PUSCH, Pol. Paliont., pag. 145. 1840. Id. id. GRAT., Atl. Conch. foss., tav. XX, fig. 23. 1842. Id. id. DESM., Revis. Pleurot., pag. 73. 1842. Id. id. E. SISMD., Syr., pag. 32. 1847. Id. id. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 78. 1864. Id. Dufourii DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. ? 1869. Id. terebra MANZ., Faun. mar. mioc. Alt. Ital., pag. 20. ? 1870. Id. id. NICAIS., Catal. Anim. foss. prov. Alger, Bull. Soc. Acclim. Alger, pag. 103. Le dimensioni sovra indicate sono quelle degli esemplari tipici di Saucarz: quelle degli esemplari dei colli torinesi che riferisco a questa specie sono le seguenti: Long. 15 mm.: Lat. 5 4 mm. I principali caratteri di questa specie, variamente e più o meno ine- ‘sattamente descritta da parecchi autori, sono : il gran numero di coste longitudinali; la loro obliquità; la loro forma acuta; la ristrettezza del canaletto posteriore; la grossezza notevole dell’orlo della sutura poste- riore, sul quale scorgonsi nodi ottusi e talvolta subacuti, minori in numero delle coste longitudinali che si arrestano sull'orlo opposto del canaletto. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese , rarissimo; Coll. del Museo. 20. DriLLia LonGIUSCULA Bert. Tav. III, fig. 34. Testa turrita, angusta: spira perlonga, acutissima. - Anfractus complanati, vir medio converiusculi, postice canaliculati; canaliculus parum profundus; anfractus ultimus brevissimus, *|, totius longitudinis aequans: sulurae superficiales; postica marginata; margo parvulus, satis prominens. - Superficies transverse sulcata; sulci minuti, ab in- ferstitiis latis separati: costae longitudinales duodecim vel tredecim, compressae, subucutae, obliquae. - Os ovale, angustum; labrum dexterum postice callosum: columella postice depressa, anlice subrecta, ad apicem dextrorsum leviter obliquata: cauda brevissima. Long. 24 mm.: Lat. 6 mm. Varietà A. Testa brevior. - Superficies transverse minute striata. Long. 20 mm.: Lat. 7 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese , raro; Coll. del Museo. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 109 21. DRILLIA FRATERCULA BEL. Tav, II, fig. 35 Distinguunt hanc speciem a Dr. Brocchii (Bon.) sequentes notae : Testa minor. - Margo posticus anfractuum minor: canaliculus posticus angustior: striae transversae maiores: costae longitudinales numerosiores, decem vel undecim, in omnibus anfractibus, etiam in ultimo, rectae, ari testae parallelae vel vix obliquae. Long. 21 mm.: Lat. 7 mm. 4 Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, raro; Coll. del Museo. 22. DRILLIA ROTUNDICOSTA BeLL. Tav, III, fig. 36. Tesla crassa, subumbilicata , turrita: spira longa, mediocriter acuta. - Anfractus depressi, canaliculati, poslice marginati; canaliculus submedianus, angustissimus, pro- fundus; anfractus ultimus antice salis depressus: suturae superficiales, ?/, circiter lotius longitudinis aequans; margo poslicus magnus, obscure nodosus. - Superficies sublaevis; pars antica ultimi anfractus ad basim caudae et super caudam transverse sulcata: costae longitudinales 12-15, magnae, obtusissimae, a sulcis angustis separatae, levissime obliquae. - Os ovale; labrum sinistrum antice ad basim caudae distinete depressum; callum posticum labri dexteri parvulum: columella postice valde depressa, antice subrecta : cauda brevissima, ad apicem sinistrorsum leviter obliquata. Long. 18-20 mm.: Lat. 7-8 mm. Varietà A. Costae longitudinales maiores, magis obtusaes ab interstiliis angustissimis separatae. Long. 18 mm.: Lat. 7 mm. I principali caratteri di questa forma sono: 1° la grossezza ed ottu- sità delle coste longitudinali; 2° la strettezza della depressione in cui è contenuto l’intaglio, la quale si presenta sotto forma di un solco stretto e profondo che corre quasi a metà degli anfratti; 3° la grossezza del- l’orlo che accompagna la sutura posteriore. Miocene superiore: Colli tortonesi, $" Agata-fossili, Stazzano, non frequente; Coll. del Museo. 110 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 25. DRILLIA COGNATA Betr. Tav. II, fig, 37. Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus breves, medio vir converi, postice canaliculati et marginati; canaliculus angustus et profundus; ultimus anfractus ventrosulus, antice satis depressus, *|; circiter totius longitudinis aequans: suturae su- perficiales; margo poslicus subcarinatus et obscure nodosus. - Superficies partis anticae in primis anfractibus sublaevis, in ultimis transverse striata ; striae minutae, ad basim caudae et super caudam maiores: coslae longitudinales 12-14, levissime obliquae, com- pressae, subacutae, a sulcis angustis separatae, contra canaliculum posticum abrupte de- truncatae, ad basim caudae productae. - Os ovale; labrum sipistrum incrassatum, sub- varicosum; dexterum postice callosum: columella postice valde depressa, antice sub- recta: cauda brevissima, subumbilicata, levissime ad apicem sinistrorsum obliquata. Long. 18 mm.: Lat. 6 '/, mm. Miocene superiore: Colli: tortonesi , Stazzano, non frequente ; Coll. del Museo. 24. DriLLia BIFipA BeLt. Tav, III, fig. 38. Distinguunt hanc speciem a Dr. obeliseus (Desm.) sequentes notae: Testa plerumque minor: angulus spiralis minus acutus. — Anfractus ultimus antice magîs depressus. - Costulae transversae maîores, a sulcis angustioribus et simplicibus se- paratae: costae longitudinales minores, numerosiores, magis obliquae, minus obtusae, in parte antica ultimi anfractus divisae, plerumque bifidae, ad basim caudae productae. Long. 20 mm.: Lat. 7 mm. : Miocene superiore: Tetti Borelli presso Castelnuovo d'Asti, frequente; Coll. Rovasenpa: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo; Coll. del Museo. 25. DrILLIA seMISULCATA Bert. Tav. III, fig. 39. Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfraclus breves, vir medio converi, postice canaliculati; canaliculus latus, parum profundus; anfractus ultimus ventrosus , antice valde depressus, */, totius longitudinis subaequans: suturae superficiales; postica marginata; margo crassus, undulatus. - Superficies transverse rare sulcata; sulci angusti, plerumque duo et vix notati in parte antica primorum anfractuum, novem vel decem in ultimo, antici latiores, omnes ab interstitiis latis, planis separati ; sulci nonnulli in canaliculum posticum decurrentes, interdum obsoleti: costae longitudinales duodecim, compressae, obli- DESCRITTI DA L. BELLARDI. II'I quae, contra canaliculum posticum detruncatae. - Os ovale; labrum dexterum postice callosum: columella postice profunde depressa, antice recta: cauda brevissima ; umbi- licus vix notatus. Long. 20 mm.: Lat. 8 mm. Miocene medio: Colli torinesi , Baldissero-torinese , raro; Coll. del Museo. B. Cauda brevis: columella subreeta, ad apicem dextrorsum obliquata. 26. DRILLIA RARICOSTA (Bon.) Tav. III, fig. 40. Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus depressi, postice anguste ca- naliculati et crasse marginati; ultimus antice mediocriter depressus, brevis, */, circiter to- tius longitudinis subaequans: suturae superficiales. - Superficies transverse minutissime et conferte striata: costae longiludinales plerumque octo, ari testae parallelae, rectae, obtusae, a sulcis parum latis separatae, ad basim caudae productae. - Os ovale, elonga- tum: columella ad apicem dextrorsum leviter recurva: cauda longiuscula, subrecta. Long. 28 mm.: Lat. 8 mm. Pleurotoma raricosta BON., Cat. MS., n. 550. 1842. Id. oblonga E. SISMD., Syn., pag. 33 (in parte). 1847. Id. raricosta BELL., Monogr. Pleurot., pag. 81, tav.IV, fig. 11. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn. 2 ed., pag. 34. ? 1873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 58. Varietà A. Costae minores, numerosiores, plerumque decem. Long. mm. 25: Lat. mm. 8. Questa specie differisce dalla Dr. crebricosta BeLr., colla quale ha in comune le minute e numerose strie trasversali: 1° per la minor lun- ghezza degli anfratti; 2° per la maggior grossezza dell’orlo della sutura posteriore ; 3° per il minor numero e la maggior grossezza delle coste longitudinali; 4° per la maggior brevità dell’ultimo anfratto e della coda. La mancanza di costicine trasversali la separa facilmente dalla Dr. Bellardii (Desm.). La forma di Altavilla e di Ficarazzi che il sig. Brucnone ha riferita a questa specie, e che mi ha gentilmente comunicata, è certamente diversa dalla presente, appartiene alla VII sezione, ed è affine alla Dr. sigmoidea (Bronn). 112 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. La Raphitoma raricosta Sec. (Form. plioc. It. Merid.) è la stessa forma di quella precitata del sig. BrucnonE. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Rio della Batteria, Villa Forzano, Piano dei Boschi, Baldissero-torinese, Sciolze, Grangia , non raro ; Coll. del Museo, MicneLortTI e RovasenDA. 27. DRILLIA seJunGENDA Bert. Tav. IIl, fig. 41. Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus medio parum convezi, postice canaliculati; canaliculus parum latus et parum profundus; anfractus ullimus antice satis depressus, brevis, !/s circiter totius longitudinis aequans: suturae parum profundae; po- stica marginata; margo parvulus. - Superficies transverse costulata: costulae minutae, uniformes, ab interstitiis angustis separatae, crebrae: costae longitudinales oeto vel novem, magnae, arî lestae subparallelae, valde obtusae, ab interstitiis parum latis separatae: canaliculus posticus transverse striatus. - Os ovale, angustum; labrum dexterum non postice callosum: columella postice parum depressa, antice subrecta: cauda satis distincta, lata, recurva. Long. 20 mm.: Lat. 6 mm. Varietà A, Costae longitudinales numerosiores, duodecim, minus obtusae, leviter compressae. Long. 18 mm.: Lat. 6 mm. Questa specie è molto affine per le sue dimensioni e per la sua fi- sionomia alla Dr. Dufourii (Desm.), della quale ebbi ad esame gli esem- plari tipici della collezione del sig. DeswovLins. I caratteri pei quali ne differisce sono i seguenti: 1° coste longitudinali meno numerose, più grosse ed ottuse; 2° superficie attraversata da costicine minute, fitte ed uniformi; 3° columella meno contorta. Nella varietà il numero delle coste longitudinali è maggiore, ordina- riamente dodici: esse inoltre sono meno grosse e meno ottuse , legger- mente compresse: con questa varietà la forma tipica della presente specie si collega maggiormente colla Dr. Dufourii (Desm.). Miocene medio : Colli torinesi, Rio della Batteria, Villa Forzano, Termo-fourà, Piano dei Boschi, Baldissero-torinese, frequente. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 113 28. DRILLIA LATISULCATA Bett. Tav. III, fig. 42. Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus medio viw converi; postice canaliculati; canaliculus angustus, satis profundus; anfractus ultimus antice valde de- pressus, brevis , */, circiter totius longitudinis aequans: suturae superficiales; postica marginala; margo crassus, obsolete et irregulariter nodosus. - Superficies transverse sul- cata: sulci tres, angusti, profundi, super partem anticam anfractus decurrentes, octo vel novem, lati, complanati in parte antica: costae longitudinales, obtusae, obliquae, duo- decim, ab interstitiis angustis separatae, contra canaliculum terminatae. - Os ovale ; labrum dexterum postice callosum: columella postice valde depressa, antice subrecta, ad apicem dextrorsum leviter obliquata. Long. 24 mm.: Lat. 8 mm. Varietà A (an sp. distinguenda ? ). Anfractus magis depressi: canaliculus posticus latior, minus profundus. - Costae lon- gitudinales numerosiores, serdecim, minus prominentes, magis obliquae: sulci lati, complanati in omnibus anfraclibus. Long. 25 mm.: Lat. 8 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, raro; Coll. del Museo. 29. DriLLIA suLciFERA BELL. Tav. IM, fig. 43. Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus depressi, postice canaliculati et marginati; canaliculus angustus et profundus; margo posticus crassus, obscure nodosus; anfractus ultimus ventrosulus, antice parum depressus, */, totius longitudinis subaequans: suturae superficiales. - Superficies antica transverse sulcata; sulci duo in primis an- fractibus, septem in ultimo, omnes angustissimi et valde profundi, inde costae interpositae latae, depressae: costae longitudinales quatuordecim, magnae, obtusae, obliquae, a sulcis an- gustis separatae, ad cuudam productae. - Os ovale; callum posticum labri dexteri par- vum: columella medio arcuata, antice dextrorsum obliquata: cauda brevissima, recurva. Long. 17 mm.: Lat. 6 mm. Varietà A. Testa maior. - Anfractus ultimus longior. - Costae longitudinales axi testae parallelae: sulci transversi latiores. - Cauda longior; costulae transversae super dorsum caudae decur- rentes numerosiores. Long. 22 mm.: Lat. 74/, mm. 114 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo ; Coll. del Museo. Varietà .4. — Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, ra- rissimo; Coll. del Museo. In questa sezione è predominante il numero delle specie trovate nel miocene medio dei colli torinesi su quello delle specie scoperte nel mio- cene superiore dei colli tortonesi: una sola è stata trovata nel pliocene inferiore della Liguria, e due soltanto vissero nel mare pliocenico su- periore : queste sono le ultime che abbiano abitato le nostre contrade, poichè nessuna specie è stata finora incontrata nel Mediterraneo e nel- l'Adriatico che appartenga a questa sezione: le parecchie specie vive che vi si devono riferire abitano i mari delle regioni calde. III SEZIONE. Testa longitudinaliter costata. - Costae ante suturam posticam terminatae. - Labrum sinistrum varicosum; labrum dexterum poslice callosum: sutura postica marginata. La presenza di una varice più o meno grossa sul labbro sinistro, nella quale è fesso l’intaglio, è il carattere essenziale di questa sezione, pel quale essa si distingue dalla precedente. Qualche forma, come ad esempio la Dr. Catullit BeLr. parrebbe a primo aspetto doversi riferire per la figura dell’intaglio alle Raphitominae, ma la presenza di un orlo sulla sutura posteriore, il quale ne separa e ne allontana l’intaglio, la distingue facilmente dalle Raphitominae , nelle quali l’intaglio è a diretto contatto colla sutura posteriore. 30. DriLLia Costar Bert. Lav: IV, Bg. e Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus medio parum converi, postice anguste canaliculati; ultimus antice valde depressus, *|; totius longitudinis subaequans : suturae profundae; margo suturae posticae minimus. - Superficies laevis: costae longi- tudinales duodecim, valde prominentes, ab interstitiis angustis et profundis separatae , obtusae, obliquae, fere contra suturam posticam et ad basim caudae productae, ibi graciles, subsinuosae. - Os ovale, suborbiculare; labrum dexterum postice callosum: columella postice excavala, antice recta: cauda longiuscula, recta, in axim testae producta, dorso minute paucistriata. Long. 14 mm.: Lat. 4 mm. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 115 Miocene superiore: Tetti Borelli presso Castelnuovo d'Asti, rarissimo; Coll. RovasENDA. 5I. DRILLIA GIBBEROSA Bet. Tav. IV, fig. 2. Testa turrita: spira longa, in primis anfractibus acutissima, minus acuta in ultimis, inde ventrosa. - Anfractus primi depressi, ultimi converiusculi, canaliculati et margi- nati; canaliculus angustus, parum profundus, suturae posticae prorimus; anfractus ultimus in ventre rotundatus, medio obtuse varicosus, antice satis depressus, ?|, totius longitu- dinis subaequans: suturae superficiales; margo posticus parvus. - Superficies tota laevis, excepta cauda transverse minute striata: costae longitudinales decem, valde obtusae, magnae, a sulcis angustis separatae, levissime obliquae, ad basim caudae produetae. - Os ovale, breve; callum posticum labri dexteri valde prominens: columella postice profunde excavata, anlice subrecla: cauda subnulla, sinistrorsum obliquata. Long. 414 mm.: Lat. 5 mm. 1847. Pleurotoma Dufouri BELL., Monogr. Pleurot., pag. 82, tav. IV, fig. 12 (non DEsm). 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 304. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 33. 21864. Id. id. DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup, Ital. centr., pag. 102. Mercè l'esame degli esemplari tipici della 27. Dufouri Desm. statimi gentilmente comunicati dal signor Desmovrins, ho dovuto persuadermi che la forma qui descritta, da me riferitavi nel 1847, ne è affatto distinta. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Baldissero-torinese, raro; Coll. del Museo, MicneLorTI e RovasENDA. Miocene superiore: Colli tortonesi, S' Agata, secondo il Professore DopERLEIN. 52. DRILLIA SASSELLENSIS Bet. Distinguunt hane speciem a Dr. gibberosa BeLL. sequentes notae: Testa minor: spira magis acuta, regularis. - Margo posticus anfractuum minor. - Costae longitudinales pauciores, octo, maiores, vix obliquae. - Striae transversae super caudam decurrentes maiores et numerosiores. Long. AI mm.: Lat. 3 !/, mm. Miocene inferiore: Sassello, raro; Coll. MicneLoTTI. 116 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 39. DRILLIA DISTINGUENDA (Mav.) Tav. IV, fig. 3. Testa parvula, crassa, turrita: spira longa, mediocriter acuta. - Anfraclus parum sonveri, postice canaliculati; canaliculus angustissimus; anfractus ultimus ad basim caudae depressus, ?/, totius longitudinis aequans: suturae superficiales ; postica mar- ginata; margo crassus, undulatus. - Superficies sublaevis, vix passim striae minutae perspicuae: pars antica ultimi anfraclus et dorsum caudae transverse multistriata: costae longitudinales decem, magnae, valde prominentes, a sulcis profundis et parum latis se- paratae, contra canaliculum detruncatae, awi testae subparallelae. - Os ovale; varix magna, obtusa: columella postice depressa, antice subrecta: cauda brevissima, sinistrorsum obliquata. Long. 10 mm.: Lat. 5 mm. 1873. Pleurotoma (Raphitoma) distinguenda MAY., in litt. et specim. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo; Coll. del Museo di Zurigo ( Prof. MAxER). 34. DriLuia AtHENAÎS (Mav.) Tav. IV, fig. 4. Testa turrita: spira parum longa et parum acuta. - Anfractus depressi, vir medio converiusculi, postice canaliculati et marginati; canaliculus latus, parum profundus, suturae poslicae prorimus; anfraclus ullimus ventrosus, antice valde depressus, ?/, totius longitudinis aequans: suturae superficiales; margo poslicus minìmus - Superficies obsolete transverse striata; Striae minutissimae et crebrae in canaliculum et super ventrem anfra- ciuum decurrentes, nonnullae maiores et inter se valde distantes super partem anticam ultimi anfractus: costulae longitudinales parvulae, decemocto, subacutae, rectae, levissime obli- quae, a sulcis angustis separatae. - Os ovale; labrum sinistrum inflatum, varicosum ; callum posticum labri dexteri parvum: columella postice valde depressa, antice subrecta. Long. 17 mm.: Lat. 6 mm. 1874. Pleurotoma (Raphitoma) Athenaîs MAY., in litt. et specim., Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo; Coll. del Museo di Zurigo (Prof. Mayer). 95. DriLLiA EROSA Bert. Testa turrita, angusta: spira longa, valde acuta. - Anfractus longi, depressi, postice canaliculati; canaliculus angustus, suturae posticae proximus; anfractus ultimus antice DESCRITTI .DA L. BELLARDI. 1I7 vir depressus, */; totius longitudinis aequans: suturae superficiales; postica minute mar- ginata. - Superficies /aevis: striae transversae nonnullae ad basim caudae: costae longitudinales novem vel decem, angustae, parum prominentes, a sulcis latiusculis sepa- ratae, obliquae, fere contra suturam posticam productae. - Os ovale, elongatum, antice dilatatum; varix parum prominens, obtusa; callum posticum labri dexteri satis prominens: columella postice valde depressa, antice subrecta: cauda subnulla, leviter sinistrorsum obliquata, non recurvata. Long. 10-13 mm.: Lat. 3‘/,-4 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro; Coll. del Museo, 96. DriLLia MaTHERONI Bett. Tav. IV, fig. 5. Testa minuta, turrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus depressi, canaliculati et marginali; canaliculus sulurae posticae prorimus, angustus et parum profundus; anfra- ctus ultimus leviter antice parum depressus, °|; circiter totius longitudinis aequans: suturae superficiales; margo posticus minimus. - Superficies partis anticae anfracluum tota transverse costulata; costulae uniformes, a sulcis profundis separatae, super costas longi- tudinales et in sulcos interpositos decurrentes, duae vel tres in primis anfractibus, septem vel octo in ultimo: costae longitudinales duodecim vel tredecim, salis prominentes, a sulcîs angustis separatae, rectae, axi testae parallelae , postice detruncatae. - Os ovale, obli- quum ; labrum sinistrum varicosum; callum posticum labri dexteri valde prominens: cauda brevissima, sinistrorsum leviter obliquata. Long. 9 mm.: Lat. 3 mm. Pare-a primo aspetto che questa forma si abbia a riferire alla PZ. gra- naria Dus.: se non che riesce facile il distinguernela ove si osservino attentamente i suoi ornamenti superficiali. Nella 2. granaria Duy. le coste longitudinali , un po’ più numerose e più grosse, e così separate da solchi più stretti, sono attraversate da tre solchi sui primi anfratti e da otto sull’ultimo, i quali nella loro inter- secazione colle coste longitudinali dànno luogo ad un tubercoletto, mentre sulla presente forma le coste longitudinali sono attraversate da costicine che corrono continue sulle coste e sui solchi interposti. La figura 5 della tav. IV riescì molto inesatta; il suo angolo spirale è molto più aperto di quanto nol sia nei fossili che dovrebbe rappre- sentare; la spira ne è proporzionatamente molto più breve, e le costicine trasversali vi sono così imperfettamente indicate che paiono solchi, meglio che costicine. 118 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Miocene medio : Colli torinesi, Baldissero-torinese, Rio della Batteria, raro; Coll. del Museo e MicHELOTTI. 97. DriLLia CatuLti BeLt. Tav. IV, fig. 6. Testa subfusiformis: spira satis acuta. - Anfractus pauci, longî, leviter converi , postice vir depressi, subcanaliculati; canaliculus leviter concavus, laevis; anfractus ultimus obliquus, antice levissime depressus, dimidiam longitudinem aequans: suturae superficiales; postica minute marginata. - Superficies longitudinaliter costata et trans- verse costulata; costae longiludinales duodecim, obliquae, obtusae, a sulcis angustis se- paratae, contra canaliculum terminatae, nonnullae in canaliculum obscure productae, et in ultimo anfractu ad basim caudae decurrentes: costulae transversae quatuor vel quinque, minutae, a sulcis latis separatae, in ultimo anfractu super caudam productae, ad basim caudae nonnullae inter se magis distantes, omnes continuae, idest tam super costas quam in sulcos interpositos decurrentes. - Os subovale; labrum sinistrum crasse varicosum ; rima ad marginem labri angustata, in varicem profunde incisa, suborbiculari: columella valde et regulariter arcuata: cauda vix distineta, dilatata, sinistrorsum obliquata. Long. 7!/, mm.: Lat. 3 '/, mm. Varietà A (an sp. distinguenda?). Testa maior, longior: spira magis acuta. - Anfractus magis depressi; canaliculus posticus angustior. - Costae longitudinales minores, numerosiores: costulae transversae maiores, numerosiores, septem, & sulcis angustis separatae et omnes inter se aequidistantes usque ad apicem caudae. Long. 8?/, mm.: Lat. 3 '/, mm. La figura di questa specie riescì come quella della precedente alquanto imperfetta; in essa non è sufficientemente notata l’obliquità dell’ ultimo anfratto, e la spira è comparativamente più aperta. Fra le specie viventi quella che ha maggior affinità con questa per la forma generale, per l’obliquità dell’ultimo anfratto, per la forma della bocca e per la figura dell’ intaglio è la PZ. cyelophora Desa. (Conch. de Ile de la Réunion, pag. 111, tav. x, fig. 19-21). La presenza di un orlo che corre contro la sutura posteriore e che ne separa così l’intaglio, allontana questa specie da alcune forme della sotto-famiglia delle Raphitominae, colle quali ha analogia per le dimen- sioni e per la figura dell’intaglio. DESCRITTI DA L. BELLARDI. I1Q Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese , raro; Coll. del Museo. Una sola forma di questa sezione è stata trovata in questi ultimi tempi nel miocene inferiore dell’ Apennino dal signor cav. MrcHELOTTI : presso a poco uguale è il numero di quelle del miocene medio e del superiore, ciascuno dei quali è caratterizzato , si può dire, da forme proprie. Nessuna finora si conosce nel pliocene tanto inferiore quanto superiore. Qualche specie viva delle regioni calde rappresentano nella fauna attuale questa sezione. IV SEZIONE. Testa longitudinaliter costata; costae ante suturam posticam terminatae. - La- brum sipistrum simplex, non varicosum: sutura postica non marginata. I principali caratteri pei quali le specie di questa sezione si distin- guono da quelle della prima e della seconda, sono: 1° gli anfratti attra- versati nel mezzo da una carena più o meno sporgente, contro la quale vanno a terminarsi le coste longitudinali; 2° la parte posteriore alla ca- rena, nella quale è collocato l’intaglio, più larga; 3° la mancanza di orlo sulla sutura posteriore; 4° la maggior profondità delle suture. La mancanza di orlo sulla sutura posteriore, unitamente alla colu- mella non contorta, ma o diritta od incurvata a destra, allontana in particolar modo questa sezione dalla seconda. 58. DriLLia MicneLotTI Bet. Tav. IV, fig. 7. Testa subturrita: spira longiuscula, valde acuta. - Anfractus carinati ; carina submediana, suturae anticae vicinior, subacuta ; anfractus ultimus antice subangulosus, ad basim caudae valde depressus, ?/, totius longitudinis aequans: suturae profundae. - Superficies laevis, vel vix passim sub lente transverse minutissime striata: costula {rans- versa in parle antica ultimi anfractus; nodi subspinosi, crebri, ab interstitàis angustis se- parati super carinam: pars postica anfractuum concava, laevis. - Os ovale, elongatum : cauda recta, longiuscula, dorso transverse striata. Long. 41 mm.: Lat. 4 mm 120 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1847. Pleurotoma Michelotti BELL., Monogr. Pleurot., pag. 65, tav.III, fig. 19. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 34. 1847. Id. id. D’ORB.; Prodr., vol. III, pag. 64. Gli esemplari di questa rara specie, che ho descritti nel 1847, anda- rono perduti, quelli descritti qui appartengono al Museo di Zurigo e fu- rono trovati nei colli torinesi dal signor professore Mayer che gentilmente me li ha comunicati. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, raro; Coll. del Museo di Zurigo (Prof. Mayer). 99. DRILLIA DENTICULATA BELL. Tav. IV, fig. 8. Testa subturrita : spira longa, valde acuta. - Anfractus carinati; carina submediana, sulurae posticae vicinior, valde prominens; anfractus ultimus antice subangulosus, ad 2 basim caudae valde depressus, ?/, totius longitudinis subaequans : suturae profundae. - ò Superficies partis anticae anfractuum transverse striata; striae uniformes: pars postica anfractuum laevis: carina in primis anfractuum nodosa; nodi subspinosi, in ultimis irre- gulariter et obsolete denticulata. - Os subquadratum: cauda longiuscula, recta, leviter recurva, dorso transverse striala. Long. 16 mm.: Lat. 6 mm. Differisce questa specie dalla Dr. Michelottii BeLr.: 1° per le nume- rose strie che corrono sulla parte anteriore degli anfratti; 2° per l'angolo anteriore dell’ultimo anfratto meno ben definito; 3° per la mancanza della costicina trasversale che corre sull’angolo predetto nella specie precedente; 4° per la carena più sporgente e più vicina alla sutura posteriore; 5° per i nodi portati dalla carena più piccoli, quasi obliterati negli ultimi anfratti dove sono rappresentati da denticini irregolari e mal definiti; 6° dall’estremità della coda che ha una leggera tendenza ad obliquarsi a sinistra. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà , rarissimo; Coll. del Museo. . DESCRITTI DA L. BELLARDI. 12I 40. DRILLIA SECERNENDA Bert. Tav. IV, fig. 9. Testa subturrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus postice concavi, carinati : carina parum prominens; anfractus ultimus antice valde depressus, ?/, totius longitu- dinis subaequans: suturae parum profundae. - Superficies partis anticae anfracluum transverse costulata; costulae ab interstitiis latis separatae; interstitia striata: superficies partis posticae laevis: nodi subspinosi carinae crebri, a sulcis angustis separati, antice in costulam parum prominentem et obliquam producti , postice detruncati. - Os ovale: cauda longiuscula, recta, leviter recurva , dorso transverse striata. Long. 20 mm.: Lat. 8 mm. La minore sporgenza della carena e per conseguenza la minor profon- dità delle suture, le costicine trasversali, e quelle longitudinali nelle quali si prolungano anteriormente i nodi acuti della carena, distinguono benis- simo questa specie dalle due precedenti. La maggior convessità dell’ ultimo anfratto, le coste longitudinali poco sporgenti, mal definite ed oblique, la carena ben distinta abbenchè non molto sporgente, e la coda rivolta all’indietro all’ estremità disgiungono questa specie dalla Dr. cerithioides (Desw.), colla quale ha molta affinità. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, rarissimo; Coll. MIiCcHELOTTI. 41. DRILLIA CERITHIOIDES (Desm.) Tav. IV, fig. 10. Testa subturrita : spira Jonga, valde acuta. - Anfractus angulosi, non carinati (angulus submedianus), postice concavi; ultimus antice valde depressus, dimidia longitudine parum brevior: suturae profundae. - Superficies partis anticae anfractuum minute et crebre striata; costulae nonnullae striis intermixtae: costae longitudinales crebrae, compressae , a sulcis parum latis separatae, rectae, axì testae parallelae, ad basim caudae productae , postice abrupte detruncatae et nodoso-subspinosae: pars postica sublaevis; strine nonnullae obsoletae transversae. - Os ovale, subquadratum: columella recta: cauda longiuscula, dorso transverse striata. Long. 19 mm.: Lat. 7 mm. 1832. Pleurotoma decussata var. B. GRAT., Tabl. Coq. foss. Dar, pag. 332. 1842. Id. cerithioides DESM., Revis. de Pleurot., pag. 59. 1847. Id. id. GRAT., Atl. Conch. foss., tav. XX, fig. 66. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. II, pag. 62. 16 122 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. La descrizione precedente fu fatta su uno dei parecchi esemplari tro- vati nei colli torinesi, i quali differiscono da quelli di St-Jean de Marsacq che ebbi in comunicazione dal signor prof. Mayer: 1° per le loro maggiori dimensioni; 2° per la mancanza di rughe arcate longitudinali nella parte posteriore degli anfratti; 3° per la mancanza delle numerose strie tras- versali che corrono sulla parte posteriore degli anfratti, le quali, o man- cano affatto, o sono rare negli esemplari dei colli torinesi. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, Pino torinese, Termo-fourà, Baldissero-torinese, Sciolze, non frequente; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo, MicneLorTI e RovasenpA. 42. DRILLIA RARISTRIATA Brett. Tav. IV, fig. 11. Distinguunt hane speciem a Dr. cerithioide (Drsw.) sequentes notae: Testa magis turrita. - Anfractus ultimus brevior ; angulus medianus anfractuum minus prominens, inde suturae minus profundae. - Costulae ‘transversae numerosiores, inter non- nullas stria decurrens: costae longitudinales obtusae, minus prominentes, a sulcis minus profundis separatae. - Cauda brevior. Long. 16 mm.: Lat. 6 mm. La bocca dell’unico esemplare che ho osservato di questa interessante specie, essendo libera dalla roccia, si vedono sull’interno del labbro sinistro le pieghe che in numero di sette arrivano dall'interno e vengono a ter- minarsi prima del margine del labbro, che furono indicate dal signor Des- movrins nella Dr. cerithioides (Desm.), e che non ho potuto vedere nei fossili piemontesi che vi ho riferiti, perchè la loro bocca è ripiena di arenaria serpentinosa. Miocene medio: Colli torinesi, Sciolze, rarissimo; Coll. RovasEnpa. 45. DriLLia Beno:sti Bern. Tav. IV, fig. 12. Testa turrita: spira perlonga, valde acuta. - Anfractus medio angulosi; angulus obtusissimus; anfractus ullimus antice mediocriter depressus, brevis, |; totius longitudinis aequans: suturae parum profundae ; postica submarginata. - Superficies parlis anticae anfracluum transverse striata ; striae numerosae, non uniformes, maiores et minores intermixtae: costae longitudinales valde obtusae, crassae, rectae, axi testae parallelae, a sulcis an- DESCRITTI DA I. BELLARDI. 123 gustis separatae, postice delruncatae, subnodosae: pars postica anfractuum concava, sub- laevis, obsolete transverse striata. - Os ovale: columella recta: cauda brevis, non recurva. Long. 2A mm.: Lat. 7 mm. I principali caratteri pei quali ho separata questa forma dalla Dr. cerithioides (Desm.) sono i seguenti: 1° spira più lunga; 2° ultimo anfratto più breve; 3° angolo mediano meno sporgente; 4° suture meno profonde; 5° sutura posteriore leggermente ingrossata ; 6° strie trasversali più nume- rose; 7° coste longitudinali in minor numero, ma più ottuse, più grosse, meno sporgenti, e separate da solchi più stretti e meno profondi; 8° coda più breve. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, Baldissero-torinese , Sciolze, Termo-fourà, raro; Coll. del Museo, MicneLoTTI e RovAsENDA. 44. DriLLiA GALERITA (Puin.) Tav. IV, fig. 13. Testa subturrita: spira brevis, parum acuta. - Anfractus carinati, postice cana- liculati ; carina subacuta, mediana; canaliculus latus et valde profundus; anfractus ul- timus ad basim caudae valde depressus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae profundae; postica submarginata. - Superficies parlis anticae anfractuum conveziuscula, transverse striata et costulata; striae minutae; costulae duae in primis anfractibus, tres in ultimo, a sulcis latissimis complanatis, transverse striatis, separatae: costulae longitu- dinales compressae, obliquae, numerosae, post carinam abrupte detruncatae, ibi subspi- nosae, sensim sine sensu evanescentes in duobus ultimis anfractibus: rugulae longitudi- nales in parte postica anfracluum arcuatae, crebrae, super marginem suturae posticae productae, ibi pauciores, maiores, obliquae. - Os ovali-rotundatum: columella medio pro- funde ercavata, antice valde contorta: cauda parum longa, sinistrorsum obliquata. Long.16 mm.: Lat.7 mm. 1844. Pleurotoma galeritum PHIL., Moll. Sic., vol. TI, pag. 172. tav. XXVI, fig. 15. 1847. Id. Rocchettae BELL., Monogr. Pleurot., pag. 69, tav. IV, fig. 1. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 33. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 172. 1862. Id. subasperum BRUGN., Ale. Pleurot. foss. Palerm., pag. 5, tav.I, fig. 1. 1869. Id. galerita COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 1869. Id. id. JEFFR., Brith. Conch., vol. V, pag. 221. ? 1872. Id. id. MONTER., Notiz. Conch. Medit., pag. 5I. 1873. Id. id. WEINK., Catal. Eur. Meers-Conch., pag. 9. 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol., pag. 206. 1876. Id. id. FOREST., Cern. geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 25, tav.I, fig.3-5. Nel 1847 quando ho creata la 27. Rocchettae Ber. non ne conosceva che un solo esemplare il quale faceva parte dell'antica collezione del BoneLLI e portava come indicazione di località, Astigiana. 124 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Avendo recentemente paragonato il predetto esemplare con due altri trovati a Castelnuovo d’Asti (plioc. inf.) dal signor prof. Marer, ne lo riconobbi di eguale provenienza. La specie manca nelle sabbie gialle dell’ Astigiana. Pliocene inferiore : Castelnuovo d’Asti, rarissimo; Coll. del Museo e del Museo di Zurigo (Prof. MaxeR). Vive nel Mediterraneo. 45. DRILLIA OPTATA Bert. Tav. IV, fig. 14. Testa /urrita: spira longa. - Anfractus carinati, postice canaliculati; carina sub- acuta, submediana, vix suturae anticae vicinior, denticulata ; denticuli parum promi- nentes, subacuti, obliqui, nonnulli antice in costulam brevem, obliquam, obsoletam pro- ducti; canaliculus latus, profundus ; anfractus ultimus ad basim caudae profunde depressus, subcanaliculatus, */ totius longitudinis subaequans: suturae profundae. - Superficies tota transverse striala; striae in parte antica anfractuum minutae, in parte poslica mi- nutissimae. - Os ovale, breve: columella arcuata: cauda sinistrorsum valde obliquata , recurva, lata, crassa, subumbilicata. Long. 28 mm.: Lat.10 mm. Miocene medio : Colli torinesi, Sciolze, rarissimo; Coll. RovaseENpA. 46. DriLuia BREVISPIRA Bern. Tav. IV, fig. 15. Testa parvula, ovato-subfusiformis: spira breviuscula, parum acuta. - Anfractus prope suluram anticam inflati; pars postica lata, parum concava; anfractus ultimus longus, dimidiam longitudinem subaequans, antice parum depressus: suturae parum pro- fundae. - Superficies antica primorum anfractuum transverse costulata; costulae in primis anfraclibus duae vel tres, in ultimo octo, uniformes, aequidistantes, a sulcis la- tiusculis separatae: costae longitudinales quindecim, in ultimo anfractu sinuosae, ad basim caudae productae, in parte postica omnium anfractuum in rugas obsoletas, ob- scuras, obliquas productae; superficies partis posticae anfractuum subplana, non transverse striata, longitudinaliter arcuate rugosa. - Os ovale: columella postice valde excavata, dein subrecta: cauda longiuscula, ad apicem sinistrorsum leviter obliquata; umbilicus vix notatus. Long. 11 mm.: Lat. 6 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo ; Coll. del Museo. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 125 47. DriLtia simtis Bet. Tav. IV, fig. 16. Testa turrita: spira longa, parum acuta. - Anfractus medio angulosi (angulus obtu- sissimus), postice concavi; ultimus brevis ,°/, totius longitudinis aequans, antice parum depressus: suturae parum profundae; postica leviter incrassata. - Superficies partis anticae anfractluum transverse striata; striae crebrae, maiores et minores intermixtae - costae longitudinales 10-14, magnae, obtusae, rectae, azi testae parallelae, a sulcis parum latis separatae, ad basim caudae productae, postice detruncatae, ibi subnodoso-spinosae : pars postica anfracluum concava, brevis , transverse minute striata. - |Os ovale, breve: columella arcuata: cauda brevissima, sinistrorsum ad apicem obliquata, subumbilicata. Long. 19 mm.: Lat. 8 mm. Varietà A (an sp. distinguenda? ). Testa minor: spira longior, magis acuta. - Anfractus breviores, numerosiores: ultimus antice magis depressus: suturae profundiores. - Costae longitudinales leviter obliquae. - Cauda sinistrorsum magis obliquata. Long. 16 mm.: Lat. 6 mm. È facil cosa il confondere a primo aspetto questa forma colla Dr. Benoisti BrLL., ove non si ponga mente alle seguenti particolarità della presente specie, le quali mi sembrarono tali da richiedere la separazione (o) delle due forme: 1° conchiglia più breve; 2° spira meno acuta; 3° parte posteriore degli anfratti più stretta; 4° columella arcata; 5° coda più breve, all’apice obliquata a destra, con tracce di ombellico. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, Baldissero-torinese, raro; Coll. del Museo e MicÒELoTTI. 48. DRILLIA CREBRISTRIATA Bet. Tav. IV, fig. 17 (a, d). Distinguunt hanc speciem a Dr. simili BELL. sequentes notae : Spira brevior. - Anfractus medio converi, non angulosi: pars postica anfractuum bre- vior: sulurae minus profundae. - Superficies partis posticae anfractuum crebre transverse striata; striae transversae maiores: costae longitudinales magis obiusae, non postice de- iruncatae, suturam versus posticam magiîs productae. Long. 18 mm.: Lat. 7 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Pino-torinese, rarissimo ; Coll. MicneLoTTI. 126 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARIl DEL PIEMONTE ECC, 49. DriLLiA sINUOSA BeLt. Tav. IV, fig. 18 (a, d). Testa turrita: spira longa. - Anfractus breves, medio comveri, postice depressi, subcanaliculati; ultimus ventrosus, antice valde depressus, brevis, ?|, totius longitudinis aequans: suturae profundae; poslica minutissime marginata. - Superficies parlis anticae anfractuum transverse rare costulata, longitudinaliter costata; costae crebrae, serdecim, compressae, a sulcis latiusculis separatae, leviter obliquae , in ultimo anfractu antice mi- nores, arcuatae, sinuosae, super basim caudae productae, omnes super partem posticam anfractuum in rugam obsoletam contra suturam productae: superficies partis posticae trans- verse minute multi-striata. - Os ovali-rotundatum, breve: columella subrecta: cauda brevis. Long. 12 mm.: Lat. 5 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. del Museo. 50. DriLLia PERACUTA? (De Korn.) Testa turrita: spira brevis, parum acuta. - Anfractus medio converi, postice concavi; ullimus brevis, ‘/ totius longitudinis subaequans, ventrosus, antice valde de- pressus: suturae profundae. - Superficies partis anlicae lransverse costulata; costulae parvulae, uniformes: costae longitudinales obtusae, parum prominentes, a sulcis angustis separatae, rectae, ad basim caudae productae, subnodosae: pars postica anfractuum transverse striata.- Os ovali-rotundatum, breve: cauda /ongiuscula, sinistrorsum parum obliquata. Long. 11 mm.: Lat. 5 mm. 1865. Pleurotoma peracuta? DE KOEN., Faun. Unter-Olig. von Helmstadt, tav.1, fig. 10 (d, e). Per quanto è permesso giudicare dall’ imperfetta conservazione del fossile qui descritto, esso differisce dalle forme affini per la brevità della spira e per la maggior apertura dell’ angolo spirale. Miocene inferiore : Cassinelle, rarissimo; Coll. del Museo di Zurigo. òÎ. DRILLIA FALLAX (GRAT.) Tav. IV, fig. 19 (a, d). Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus breves, medio converi, subca- rinati, postice canaliculati; ultimus antice parum depressus, brevis, */y totius longitu- dinis subaequans: suturae parum profundae; postica leviter inflata. - Superficies tota transverse striata, longitudinaliter costata; striae transversae partis posticae anfrac- tuum minores: costae longitudinales în converitate mediana anfractuum breves, dentiformes, DESCRITTI DA L. BELLARDI. 127 recine, axi testae parallelae, antice in duas ‘costulas minutas obliquas divisae ( interdum costula alia intermedia), postice in rugam sinuosam ad suturam productae; costulae minutae, in ultimo anfractu ad basim caudae productae, strias transversas decussantes. - Os ovale; breve: columella arcuata, postice depressa: cauda brevissima, sinistrorsum obliquata, in adultis umbilicata. Long. 14 mm.: Lat. 5 mm. 1840. Pleurotoma fallar GRAT., Atl. Conch. foss., tav. XX, fig. 65. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 62. I due esemplari di questa specie trovati nei colli torinesi differiscono da parecchi di S'- Paul comunicatimi dal signor prof. Mayer: 1° per le dimensioni alquanto maggiori; 2° per la coda più obliquata a sinistra; 3° per la presenza di un ombelico poco profondo. Miocene medio; Colli torinesi, Albugnano, Baldissero-torinese, raris- simo ; Coll. MicaeLoTTI e RovasENDA. 52. DriLLia Mantovana BeLL. Tav. IV, fig. 20 (a, bd). Testa turrita: spira longa, valde acula. - Anfractus antice converi, poslice de- pressi; canaliculus posticus latus, parum profundus; anfractus ultimus subcarinatus, ad basim caudae valde depressus, *|, tolius longitudinis aequans: suturae parum pro- fundae; postica submarginata. - Superficies tota minutissime et confertim transverse striata: pars antica ultimi anfractus transverse sulcata et costulata: series una nodorum obtusorum contra suturam anticam primorum anfractuum et super ventrem ultimi decurrens. - Os ovale, subtriangulare ; labrum dexterum postice callosum: columella postice valde depressa, anlice subrecta, contorta: cauda brevissima, lata, recurva. Long. 16 mm.: Lat. 7 mm. Miocene medio: Colli torinesi, rarissimo; Coll. RovaseENpA. Questa sezione è assai ricca di specie e si può dire caratteristica del terreno miocenico ‘medio dei colli torinesi, dal quale provengono tutte le specie qui descritte, ad eccezione della Dr. peracuta (De Korn.) tro- vata nel miocene inferiore dell’Apennino e della Dr. galerita (Parr.) propria del pliocene inferiore. Non conosco veruna forma vivente che presenti i caratteri tipici di questa sezione, ad eccezione della precitata Dr. galerita (Pir.), i ca- ratteri della quale non collimano tuttavia esattamente con quelli delle specie in essa raccolte. 128 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. V SEZIONE. Testa non longitudinaliter costata. - Anfractus ultimus in parle media obtuse va- ricosus.: sutura postica non marginata. Il principale carattere pel quale ho separate dalle precedenti sezioni le specie di questa, è la presenza di una varice alquanto sporgente ed ottusa collocata a metà dell'ultimo anfratto e perciò al suo lato destro ed opposta al labbro sinistro. La loro superficie è liscia, sprovveduta delle costicine o strie che cor- rono ordinariamente per traverso sulle altre Drillie; la columella vi è diritta; la coda alquanto lunga e retta. dò. DriLLIA sPINESCENS (PARTSCH). Testa turrita: spira longa. - Anfractus suturam versus anticam inflati, ibi nodosi; nodi decem, subspinosi, antice plerumque in costulam longitudinalem obliquam, obtusam , ante basim caudae evanescentem producti; canaliculus posticus rimam continens parum profundus; anfractus ultimus ad basim caudae valde depressus, ad lalum dexterum obtuse varicosus, brevis, */, totius longitudinis subaequans: suturae profundae. - Superficies tota laevis, nitida. - Os ovale: cauda subrecta, vix ad apicem dextrorsum obliquata. Long. 18 mm.: Lat. 6 mm. 1838. Pleurotoma spinescens PARTSCH in HAUER, Nachtr. Verz. foss. Conch., pag. 354. 1847. Id. id. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 67, tav. III, fig. 8. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 301. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 34. 1848. Id. id. HORN., Verz. în Czizck's Erlant, geogn. Kart. Wien, pag. 20. 1848. Id. id. Id. Verz. Foss. Rest. tert.- Beck. Wien, pag. 20. 1852. 1a. id. v’ORB. Prodr., vol. HI, pag. 64. 1853. Id. id. HORN., Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 366, tav. XXXIX, fig. 17. 1853. Id. id. NEUGEB., Beztr. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag. 114. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. iti pag. 30. 1873. Ia. id. MAY., Syst. Verz. Verst. Helv,, pag. 1875. Id. id. F. HORN., Die Faun. Schlier von e Jahrb. k. k. Geol, Reich. vol. XXV, pag. 357. Tutti gli esemplari di questa specie che io conosco provenienti dai colli torinesi, un solo eccettuato, hanno il labbro sinistro rotto fin contro la varice, o quasi, come ha luogo in tutti gli esemplari deila Dr. modiola (Jan) provenienti dai colli tortonesi. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 129 Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Baldissero-torinese, raro; Coli. del Museo, MicÒeLoTTI e RovAsENDA. 54. DriLLIA SELENKAE (v. Koen.) Distinguunt hane speciem a Dr. spinescente (PAaRTScH) sequentes notae : Testa gracilior. - Pars postica anfractuum brevior, ercavata; carina submediana; spinae carinae compressae, leviter obliquae: anfractus ullimus antice magis depressus. Long. 6 mm.: Lat. 2'/, mm. 1856. Pleurotoma Suessi BOSQ. in STARING, Boden van Neederland, pag. 212 (non HornEs) ( fide de KOENEN). 1864. Id. spinescens DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102, 1872. Id. Selenkae DE KOEN., Mioc. Norddeutschl. Moll. Faun., pag. 241, tav. III, | fig. 4 (a, b, c). Le dimensioni sovra indicate sono quelle di un unico esemplare di Stazzano che riferisco a questa specie, dopo averlo paragonato con alcuni esemplari tipici della PZ. Selenkae di Dincpen, comunicatimi dal signor Prof. von KoenEN: in questi altimi le dimensioni sono notevolmente mag- iori ed uguagliano quelle della Dr. spinescens (PARTSCH). 5 guas q P , Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo ; Coll! Micxe- LOTTI. dò. DriLLia MopioLA (Jan). Testa turrita: spira longa, acuta. - Anfractus breves, carinati, postice canaliculati ; carina acutissima, simplex, in duobus vel tribus primis anfractibus denticulata, submediana, sulurae posticae vicinior; canaliculus posticus valde excavalus; anfractus ullimus ?/, totius longitudinis subaequans, ad basim caudae valde depressus, ad latum dexterum varicosus; varix obtusa: suturae valde profundae. - Superficies laevis, nitens, super dorsum caudae transverse striota. - Os ovale, breve: cauda subrecta, vix ad apicem dextrorsum obliqualta. Long. 15 mm.: Lat.6 mm. 1832. ZFusus modiolus JAN, Catal. Conch. foss., pag. 10. 1837. Pleurotoma scalaris PARTSCH in HAUER, Zorkomm. foss. Thierr. tert. Beck. Wien, pag. 419. 1838 Id. carinata BIV., Gen. e Sp. nuov. Moll., pag. 12. 1839. Id. id. CALC., Ricerch. Malac., pag. 10. 1842. Id. acuta BELL. inE. SISMD., Syr., pag. 33. 1844. Id. carinata PHIL., Moll. Sic., vol. II, pag. 176, tav. XXVI, fig. 19. 1845. Id. scalaris HORN., Verz. Cent. tert.-Verst. Beck. Wien, pag. 796. 1847. Id. modiola BELL., Monogr. Pleurot., pag. 68, tav. III, fig.9. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 301. 130 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1847. Pleurotoma modiola E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 34. 1848. Id. carinata WOOD, Crag Moll., vol. I, pag. 54, tav. VI, fig. 2. 1848. (CA id. HORN.. Vers. foss. Rest. tert. Beck. Wien, pag. 20. 1852. to) modiola D’ORB., Prodr., vol. ITI, pag. 64. 1853. Id. id. HORN., Moll. foss. Wien, vol.I, pag. 366, tav. XXXIX, fig. 12. 1856. Id. id. SEMP., Kennt. Gaster. Nord Albing. Glimm., pag. 66. 1859. Id. id. LIBASS., Corch. foss. Palerm., pag. 34. 1861. Id. id. SEMP., Paliont. Untersuch., vol.I, pag. 33. 1863. td. carinata JEFFR., Brith. Conch., vol. V, pag. 221. 1864. Ia. modiola DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr. pag. 102. 1870. Id. id. SEGUENZ., Ant. distr. geogr. sp. Malac. viv., Bollet. Malac., vol. MII, pag. 70. 1870. Id. carinata WEINK., Suppl. Conch. Medit., Bollet. Malac., vol. TIT, pag. 70. 1872 Id. id. MONTER., MNotiz. Conch. Medit., pag. 51. 1872. Id. modiola DE KOEN., Micc. Norddeutschl. Moll. Faun., pag. 234. 1873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 55. 1873. Id. carinata SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid.,Bollet. Comit. geol. Ital., pag. 276. 1874. Id. modiola MORCH, Forst. tertiaerlag. Danmark, pag. 16 (269). 1875. Id. id. MONTER., Nuov. Riv. Conch. Medit., pag. 42. 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Bollet. Comit. Geol. Ital., pag. 206. Tutti gli esemplari di questa specie che ho avuti sott'occhio prove- nienti dalle colline tortonesi, hanno il labbro sinistro rotto fin contro la varice : la rottura è presso a poco uguale in tutti, è stata fatta eviden- temente da qualche animale che era ghiotto delle parti molli. Nelle vicinanze di Vienna questa specie raggiunge dimensioni maggiori. Gli esemplari vivi presentano qualche differenza coi fossili, e sarebbe opportuno di paragonare molti esemplari dell’uno e dell’altro stato per poter stabilire in modo certo l'identità delle due forme. Miocene medio: Colli torinesi, Pino-torinese, rarissimo ; Coll. Mr- CHELOTTI. Miocene superiore: Colli tortonesi, S' Agata-fossili, Stazzano, non raro; Coll. del Museo e MicHELoTTI. Vive nel Mediterraneo. Delle tre specie di questa sezione, una. cioè la prima, è propria del terreno miocenico medio dei colli torinesi; la seconda è rarissima nei colli tortonesi; la terza non è rara nel terreno miocenico superiore dei colli tortonesi, è rarissima nel terreno miocenico dei colli torinesi e vive tuttora nei mari d'Europa; nessuna forma analoga fu trovata nel plio- cene tanto inferiore quanto superiore. DESCRITTI DA L. BELLARDI. I3I VI SEZIONE. Testa non longitudinaliter costata. - Anfractus carinati, transverse mullicostulati: sutura postica marginata. - Labrum sinistrum simplex. Le specie di questa sezione sono facilmente distinguibili per la man- canza in esse di vere coste longitudinali e pel labbro semplice: è un gruppo alquanto naturale. Alcune forme appartenenti alle Raphitominae, come fra le altre la Homotoma anceps (Eicw.), hanno con parecchie di questa sezione molta analogia, e vi potrebbero essere facilmente riferite, ove non s1 ponesse mente alla posizione dell’intaglio, il quale è separato dalla sutura poste- riore per un orlo assai bene distinto nelle specie di questa sezione. ed è contiguo colla sutura nelle Raphitominae. A. Rima valde profunda, a carina antica et a sutura postica aequedistans: canaliculus posticus rimam continens valde excavatus, non transverse striatus nec costulatus. Nelle forme di questo gruppo l’intaglio è arcato, tutto compreso fra la carena e la sutura posteriore, e la sua massima profondità è ad eguale distanza fra l’una e V’altra; il canaletto che lo contiene è sempre concavo, e non mai striato per traverso. a. Margo suturae posticae simplex. 56. DRILLIA CRISPATA (JAN). Tav. IV, fig. 21 (a, bd). Testa subturrita: spira longiuscula, valde acuta. - Anfractus carinati, postice canaliculati ; carina mediana, acuta, in primis anfractibus minute denticulata, in ultimis simplex ; canaliculus posticus latus, profundus; anfractus ultimus ad basim caudae satis depressus, “|, totius longitudipis subaequans: suturae profundae; postica marginata ; margo parvus, simplex. - Superficies antica ultimi anfractus transverse coslulata; co- stulae crebrae, a sulcis angustis separatae, subuniformes, interdum matores et minores al- ternatae; in parte antica primorum anfractuum una tantum vel duae detectae: superficies partis posticae anfractuum non transverse striata nec costulata, eleganter rugulosa; ru- gulae longitudinales, arcuatae. - Os ovale; labrum sinistrum interius plicatum: colu- 132 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. mella postice excavata, dein subrecta: cauda recta, dorso minute transverse coslulala, in adultis subumbilicata. Long. 16 mm.: Lat. 5 mm. 1814. Murex (Pleurotoma) turricula var. BROCCH., Conch. foss. sub., pag. 435. 1825. Pleurotoma turrella var. B. BAST., Mem. Bord., pag. 64 (non LAMARCK). 1826. 1832. 1832. 1838. 1839. 1842. ? 1846. 1847. 1847. 1847. 1847. 1848. 1848. 1852. 1853. 1853. 1862. 1862. ? 1864. 1864. 1868. 1868. 1869. 1870. 1872. 1873. 1875. 1875. 1875. 1876. 1876. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. 1a. Id. Id. Id. Id. Td. Id. Id. Id. Drillia id. id. crispata turrella turritella id. crispata id. Renîeri crispata id. id. id. id. id. id. id. Testa maior, crassior. Long. 18 mm.: Lat. 8 mm. DEFR., Diet. Sc. Nat., vol. XLI, pag. 309 (in parte). GRAT., Tabl. Coq. foss. Dax, pag. 332. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. GRAT., Catal. Vert. et Invert. Gironde, pag. 46. BELL., Bull. Soc. Geol. Fr., pag. 31. E. SISMD., Syn., pag. 34. PHIL., Verzeichn. Magdeburg tert. verst. Paleonth., vol. I, pag. 63. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 69, tav. IV, fig. 2. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 302. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 33. ARAD., Conch, foss. Gravitelli, Att. Accad. Gioenia, 2 ser., vol. IV, pag. gl. HORN., Zerz. CzizeWs Erlant. geogn. Kart. Wien, pag. 20. Id. . Verz. foss. Rest. tert. Beck. Wien, pag. 20. D’ORB., Prodr., vol. 1II, pag. 63. HORN., Moll. foss. Wien, vol. 1, pag. 367, tav. XXXIX, fig. 13 (a, d). NEUGEB., Beitr. tert. Moll. Ober- Lapugy, pag. 111. BRUGN., Ale. Pleurot. foss. Palerm., pag. 14, tav. I, fig. 7. SEGUENZ., Notiz. succint., pag. 22 e 29. CONT., M.e Mario, pag. 33. DODERL., Cerz. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. FOREST., Catal. Moll, plioc. Bologn., pag. 60. MANZ., Sagg. Conch. foss. sub., pag. 4l. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. APPEL., Corch. foss. Livorn., Boll. Malac., vol, INI, pag. 235. DE ROEN., Mioc. Norddeutschl. Moll. Faun., pag. 235. COCC., Erum. sistem. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 56. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 296. CRESP., Not. geol. Savignanese, Ann. Soc. Natur. Modena , 2 ser., ann. IX, pag. 29. F. HORN.. Die Faun. Schlier von Ottnang, Jahrb. k. k. Geol. Reich., vol. XXV, pag. 358. E PANTAN., Att. 4ccad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 41. FOREST., Cern. geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 27. Varietà A. 1875. Pleurotoma crispa SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 206 (non LamK. 1822). DESCRITTI DA L. BELLARDI. 133 Il Siswonpa indicò per errore la presente specie nelle sabbie gialle dell’Astigiana, nelle quali non venne finora trovata. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Grangia, Piano dei Boschi, Val Ceppi. Baldissero-torinese, Sciolze. non frequente; Coll. del Museo, MicueLoTTI e RovasENDA. Miocene superiore: Colli tortonesi, S" Agata-fossili, frequente, Staz- zano raro; Coll. del Museo, della R. Scuola d'Applicazione per gli In- gegneri, del Museo di Zurigo e MricneLoTTI. Pliocene inferiore: S. Stefano Roero presso Alba; M' Capriolo presso Bra; Castelnuovo d’Asti (Prof. Mayer): Savona, alle Fornaci, Zinola presso Savona: Albenga, vallone Torsero, non raro; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo e MicneLoTTI. Varietà 4. — Miocene superiore: Colli tortonesi; Stazzano, raro; Coll. del Museo. 57. DRILLIA SERRATULA Bent. Tav. IV, fig. 22 (a, d). Distinguunt hane speciem a Dr. crispata (Jan) sequentes notae: Carina in omnibus anfraclibus denticulata. Long. 14 mm.: Lat. 5 mm. 1847. Pleurotoma crispata var. A. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 70. Varietà A (an species distinguenda?). Testa minor. - Carina minus prominens; denticuli carinae minores, numerosiores ; anfractus ultimus brevior, anlice magis depressus. Long. 12 mm.: Lat. 4 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Rio della Batteria, Baldissero-torinese , raro; Coll. del Museo. Varietà A. — Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, rarissimo; Coll. del Museo. 58. DriLLia MuULTILIRATA Bert. Tav. IV, fig. 23 (a, Bd). Tesla turrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus medio converi, postice ca- naliculati; canaliculus parum profundus, angustus; anfractus ultimus ventrosus, ad basim caudae valde depressus, */, totius longitudinis circiler aequans: sulturae parum 134 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. profundae; postica crasse marginata. - Superficies partis anlicae anfractuum transverse minute crebre costulata; costulae uniformes, in ultimo anfractu ad basim caudae productae. - Os ovale: columella postice depressa, valde contorta: cauda brevis, lata, subum- bilicata, simistrorsum obliquata, recurva. Long. 11 mm.: Lat. 4 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, raro: Coll. del Museo. 59. DRiLLIA UNIFILOSA BeLL. Tav. IV, fig. 24 (a, db). Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus medio carinati, postice ca- naliculati; carina simplex, parum prominens; canaliculus satis latus, parum profundus; anfractus ultimus antice valde depressus, |; totius longitudinis subaequans: suturae profundae; margo posticus subacutus. - Superficies partis anlicae anfracluum transverse unicoslata; costa cariniformis, carinam subaequans (inde anfractus subbicarinati), suturae anticae et carinae intermedia, interdum costula altera contra suturam anticam perspicua ; pars antica ultimi anfractus transverse costulata; costulae nonnullae, minutae, acutae , inter se valde distantes, contra caudam mumerosiores et inter se magis proximatae: striae longitudinales minutissimae, sinuosae, in interstitiis costularum transversarum perspicuae. - Os ovale: columella postice depressa, contorta: cauda brevis, lata, subumbilicata, sinistrorsum obliquata, recurva. Long.9 mm.: Lat.3 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Piano dei Boschi presso Pino-torinese, raro; Coll. del Museo di Zurigo (Prof. Mayer) e MicÒELoTTI. 60. DrILLIA PERRARA Brett. Tav. IV, fig. 25 (a, 5). Testa subfusiformis: spira valde acula. - Anfractus longî, primi medio bicarinati, postice. canaliculati ; carinae simplices, inter se ab interstitiis latis et planis separatae ; postica maior, antica a sutura valde distans; canaliculus latus, profundus; anfractus ultimus ventrosus, ad basim caudae valde depressus, dimidia longitudine parum brevior: suturae profundae; postica marginala; margo linearis. - Superficies parlis anticae ultimi anfractus transverse costulata; costulae rarae, acutae, ab interstitiis latis separatae, filo intermedio: striae longitudinales minutae, sinuosae, crebrae, in interstitiis carinarum et costularum transversarum perspicuae. - Os ovale: columella postice parum depressa, valde contorta: cauda longiuscula, subumbilicata , lata, sinistrorsum obliquata. Long. 13 mm.: Lat. 4‘/, mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. del Museo. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 135 _b. Margo suturae posticae biplew. 61. DriLLia BirILoSsA Bert. Tav. IV, fig. 26 (a, db). Distinguunt hane speciem a Dr. crispata (JAN) sequentes notae : Anfractus longiores, pauciores; primi medio bicarinali; in ultimo ante carinam anticam costulae tres, inter se valde distantes, decurrentes, stria intermedia; canaliculus posticus anfractuum profundus: margo suturae posticae biplex. - Rugulae longitudinales minutae, crebrae, obliquae, in interslitia carinarum et costularum transversarum distincte perspicuae : rugulae longitudinales arcuatae, maiores. - Columella arcuata, valde contorta: cauda sî- nistrorsum obliquata, subumbilicata. Long. 15 mm.: Lat.5 mm. A. primo aspetto questa forma presenta qualche analogia colla Plew- rotoma Speyeri Kocu et Wreca. (Mo. Faun. Sternb. Gest. Meklenburg, pag. 68, tav. II. fig. 2, a-d): non è tuttavia difficile il distinguernela per la presenza in essa dei due cordoncini che ne accompagnano la su- tura posteriore, i quali mancano nella specie del Meklenburg. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese , rarissimo; Coll. del Museo. Miocene superiore: Colli tortonesi, S! Agata-fossili, Stazzano, raro ; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo e MicneLoTTI. B. Rima parum profunda, lata, carinae anticae magis proxima quam suturae posticae : canaliculus posticus anfractuum rimam continens parum concavus vel subplanus , transverse striatus vel costulatus. Le forme di questo gruppo differiscono da quelle del precedente per avere l'intaglio poco profondo, più largo, sinuoso, più vicino alla carena che alla sutura posteriore, e la depressione che lo contiene, quasi piana ed attraversata da strie e da costicine. 136 1] MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEI. PIEMONTE ECC. a. Margo suturae posticae simplex. - Anfractus numerosi, breves; ultimus '/, totius longitudinis aequans. 62. Drilia TuRRITA Bet. Tav. IV, fig. 31. Testa crassiuscula , turrita: spira longa. - Anfractus carinati; carina mediana, acuta, simplex; pars antica et postica anfractuum subplana; anfractus ullimus brevis, antice valde depressus, ‘|. totius longitudinis aequans: suturae profundae; poslica mi- nute marginata. - Superficies transverse minute striala et rare coslulata; costulae tres in parte antica anfractuum detectae, mediana maior, laterales interdum minimae ; striae quatuor transversae super partem posticam anfractuum decurrentes: anfraclus embrionales duo magni, convexi, laeves. - Os breve, subquadratum; labrum sinistrum interius plicatum: columella contorta: cauda brevis. Long. 12 mm.: Lat. 4 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, $' Agata-fossili. raro; Coll. del Museo e MicHELOTTI. b. Margo suturae posticae biplex - Anfractus pauci, longi; ultimus dimidiam longitudinem aequans vel subaequans. 4. Pars postica anfractuum rimam continens transverse pluricostulata. |) 65. DRILLIA CARINULATA Bett. Testa sublurrita: spira longa. - Anfractus carinati; carina mediana, satis prominens, simplex; canaliculus posticus salis lalus, parum concavus; anfractus ultimus dimidia longitudine parum brevior: suturae profundae, lineares; margo suturae poslicae parvus. - Superficies transverse costulala el striata: costulae {res super partem anticam anfra- ctuum decurrentes, mediana maior et costulae posticae magis provima quam anticae,, costula antica suturae contigua, sex maiores in parte antica ultimi anfractus, costula minor inter- posita; omnes inter se satis distantes: striae nonnullae subuniformes in canaliculum posticum decurrentes: rugulae longitudinales in interstitiis costularum transversarum via notatae. - Os ovale; labrum sinistrum interius plicatum: columella valde contorta: cauda brevis, recurva, subumbilicata. Long.12 mm.: Lat. 4 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese , rarissimo; Coll. MICHELOTTI. Miocene superiore: Colli tortonesi, $' Agata-fossili, rarissimo; Coll. del Museo. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 137 64. DRILLIA ORDITA BeLL. Tav. IV, fig. 30 (a, 8). Testa subfusiformis. - Anfractus longi, carinati; carina valde obtusa, submediana, suturae anlicae magis prorima quam suturae posticae, simplex; pars antica anfractuum subplana, postica contra suturam subcanaliculata; anfractus ultimus elongatus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae parum profundae; margo suturae posticae parvus. - Superficies transverse coslulata et striata; costulae tres; inter se subaeque distantes in parte antica anfractuum decurrentes, mediana maior; sex circiter, maiores, in ultimum anfractum, minor intermedia, filiformis: striae transversae plerumque sex super partem posticam anfractuum decurrentes: costulae et striae undique a rugulis longitudinalibus, sinuosis, confertis eleganter decussatae. - Os elongatum : columella contorta , postice excavata: cauda /ongiuscula, leviter recurva. Long. 11 mm.: Lat. 4 mm. Varietà A. Tav. IV, fig. 28 (a, b). Testa minor, brevior. - Carina magis prominens, inde suturae magis profundae. - Costulae transversae partis anticae ultimi anfractus maiores. Long. 9 mm.: Lat. 3 !/, mm. Nella figura 30", come in quella 28” della tavola IV, il disegnatore ha dimenticato di segnare le due costicine che corrono l’una anteriormente l’altra posteriormente a quella maggiore che è notata sulla parte ante- riore degli anfratti. Miocene medio; Colli torinesi, Piano dei Boschi, Sciolze, raro; Coll. del Museo e RovasENpA. Varietà 4. — Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo ; Coll. del Museo. 2. Pars postica anfractuum rimam continens transverse unicostulata. 65. DRILLIA CONSANGUINEA (SEG.). Testa subfusiformis: spira parum longa. - Anfractus carinati; carina satis promi- nens, mediana, simple; canaliculus posticus rimam continens subplanus, via contra marginem suturae depressus; anfractus ultimus antice valde depressus, ventrosus, dimi- diam longitudinem subaequans: suturae satis profundae; margo suturae posticae valde 18 138 1 MOLLUSCHI DEI TFRRENI TERZIARII DEI PIEMONTE ECC. prominens, biplex. - Costula una, carimiformis, prope suturam anticam primorum anfractuum; costulae tres maiores, uniformes, ‘inter se satis distantes, et aliae minores, in ultimo anfractu decurrentes: costula minuta, a carina et margine suturae posticae aequidistans in canaliculo decurrens: rugulae longitudinales creberrimae, lamelliformes , sinuosae, in interstitiis costularum perspicuae. - Os ovale; labrum sinistrum interius plicatum: columella postice valde depressa, contorta: cauda longiuscula, recurva, sinistrorsum obliquata , inumbilicata. Long. 9 mm.: Lat. 4 mm. 1875. Pleurotoma consanguinea SEGUENZ., Form, plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital. , pag. 206. Questa forma ha grande analogia colla P/. emendata MonteR. che ne è derivata; le principali differenze che ne la distinguono sono le seguenti : 1° carena più sporgente e perciò suture più profonde; 2° ultimo anfratto più lungo; 3° costicine e strie trasversali meno numerose, fra le quali ne corre una più piccola; 4° rughe longitudinali più sporgenti, ma mi- nori in numero e perciò fra loro più distanti; 5° coda più lunga. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, raro; Coll. del Museo. 66. DriLLiA concRAGA Bett. Distinguunt hanc speciem a Dr. consanguinea ( SEG.) el emendata (MontER.) sce- quenles notae: ; Testa minor, gracilior: spira longior et magis acuta. - Pars antica anfractuum lon- gitudinaliter plicata; plicae irrequlares, obtusae, sinuosae, ad carinam et ad basim caudae productae:' costulae transversae super plicas decurrentes continuae. Long. 7 mm.: Lat. 2'/, mm. 4 Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. Rovasenpa. 67. DriLLia suLciensis Bett. Tav. IV, fig. 27 (a, db. Dislinguunt hane speciem sequentes notae: a Dr. emendata (MontER.) Testa gracilior, longior: spira magis acuta. - Carina anfractuum minus prominens. - Costulae duae super parlem anticam anfracluum decurrentes maiores, carinam subaequanles: costulue transversae ultimi anfractus pauciores, maiores ; rugulae longitudinales minores, crebriores: anfractus embrionales converi, non carinati. DESCRITTI DA LL. BELLARDI. 139 a Dr. consanguinea (Skc.) Testa gracilior, longior: spira magis acuta. - Carina anfractuum minus prominens : costulac super partem anticam anfracluum decurrentes duae: coslulae transversae partis anticae ultimi anfractus numerosiores, inde inter se minus distantes, filo intermedio nullo: rugulae longitudinales minores, numerosiores. Long. 9 mm.: Lat. 3 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Sciolze , Baldissero-torinese , raro; Coll. del Museo e MreGELOTTI. C. Rima satis profanda, in carina incisa; canaliculus posticus transverse striatus. Colloco qui, distinta dalle precedenti, una forma che coi caratteri generali delle specie di questa sezione ha l’intaglio alquanto profondo, e fesso nella carena mediana degli anfratti come nel genere Plewrotoma. 68. DriLuiA Van-DEN-Heckn Bert. Tav. IV, fig. 32 (a, db). Testa turrita: spira mediocriter acuta. - Anfractus carinati, postice canaliculali ; carina mediana, obtusa, bicostulata, simplex; canaliculus posticus parum profundus ; anfractus ultimus ventrosus, */, tolius longitudinis subaequans: suturae parum. pro- fundae; postica marginata; margo bifidus. - Costula una transversa inter carinam et suturam anticam decurrens in primis anfractibus, alia minor a sutura antica plerumque tecta: coslulae sex, tres maiores el tres minores allernatae, super paritem anticam ultimi anfractus decurrentes et ad basim caudae productae: striae transversae in canaliculo postico decurrentes sex, subuniformes. - Os subquadratum: columella medio depressa, valde contorta: cauda longiuscula, recurva, dorso costulata. Long. 13 mm.: Lat. 1 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo; Coll. del Museo e del Museo di Zurigo. Il miocene inferiore dell’Apennino manca tuttora di rappresentante di questa sezione: il maggior numero di forme che vi sono descritte appartengono al miocene medio dei colli torinesi: alcune poche vissero nei mari del miocene superiore: una sola si mantenne dal miocene medio al pliocene inferiore: nessuna è nota finora nel pliocene superiore del Piemonte e della Liguria: i nostri mari ne contengono alcune specie, ad esempio Dr. Zoprestiana (Carc.), Dr. emendata (MontEr.). 140 I MOLEBUSCHI DEI TERRENI TERZIARìI DEL PIEMONTE ECC. VII SEZIONE (G. RAPHITOMA, B. HETEROTOMATAE (in parte) BeLLarpi, 1844). Testa longitudinaliter costata; costae ad suturam posticam productae. - Sutura postica non marginata. - Labrum sinistrum varicosum, post varicem productum ; la- brum dexterum poslice contra rimam unituberculosum: rima in adullis subcircularis: cauda subnulla. Ho dedotti i caratteri assegnati a questa sezione da quelli delle forme che vi ho inscritte e che mi paiono costituire un gruppo naturale. La Dr. incrassata Dus. e le forme affini che ho qui descritte, pei soli caratteri del guscio, quali ad esempio le piccole dimensioni, la figura dell’intaglio, la sua posizione suturale, la forma del labbro sinistro e la brevità della coda, si dovrebbero riferire alle Raphitominae, meglio che alle Pleurotominae; se non che la presenza dell’opercolo nella Pf. Maravignae Brv., constatata dal sig. Marchese MonrerosaTo , le chiama nell’ultima delle precitate sotto-famiglie. Nel Podromo della famiglia delle Pleurotomidi, che ho pubblicato nel primo volume del BuZlettino della Società Malacologica italiana , ho riferito le forme della presente sezione, il tipo della quale è rappre- sentato dalla Dr. incrassata (Dus.) = PI. Maravignae Biv., al genere Conopleura Hinps, dietro l’autorità del sig. WEINKAUFF, non conoscendo in allora l’opera in cui l’ Hiwps ha pubblicato il suo genere. Ora avendo finalmente potuto avere sott'occhio l’opera precitata, leggere i caratteri assegnati dall'autore al genere Coropleura , e vedere il disegno dell'unica forma che vi riferisce, mi sono convinto che le forme raccolte in questa sezione sono affatto distinte dal precitato genere, e che perciò era fondato il dubbio emesso dal sig. SemPeR sulla convenienza d’inscrivere la Pl. Ma- ravignae Biv. e specie affini, al genere Conopleura Hinps. 69. DriLLIA INCRASSATA (Dus.) Tav. V, fig. 1. Testa turrita: spira longa. - Anfractus depressi, ultimi medio converi; ultimus antice non depressus, leviter curvatus, ‘|, totius longitudinis subaequans: suturae superficiales. - Superficies laevis, longitudinaliter costulata ; costulae vigintì circiter in ultimis anfractibus, compressae, subacutae, a sulcis angustis separatae, obliquae, contra suturam posticam pro- r4r ductae, ibi sinuosae in ultimis anfractibus, antice in ultimo ad caudam productae, subar- cuatae: striae nonnullae super dorsum caudae decurrentes. - Os antice latum; labrum sinistrum crasse varicosum: columella postice excavata; tuberculum posticum labri dex- teri magnum: rima profunda: cauda subnulla. Long. 11 mm.: Lat. 4 mm. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 1836. Id. elegans SCACCH., Not. Conch. foss. Gravina, pag. 43, tav. I, fig. 8. (non DEFRANCE 1826). 1837. Id. incrassata DUJ. Mem. Tour., pag. 292, tav. XX, fig. 28. 1838. Id. Maravignae BIV., Oper. post., pag. 15. 1839. Id. id. CALC., Aicerch. Malac., pag. 8, tav. I, fig. 3. 21840. Id. Partschi GRAT., Atl. Conch. foss., tav. XX, fig. 72. 1841 Id. elegans CALC., Conch. foss. Altav., pag. 54. 1841. Id. id. SCACCH., Not. geol. Isol. Ischia, pag. 6. 1842. Id. Carenae E. SISMD., Syn., pag. 33. ? 1843. Id. incisa REEV., Conch. Icon., tav. XVI, fig. 133. 1844. Id. elegans PHIL., Moll. Sic., vol. II, pag. 168 et 175, tav. XXVI, fig.5. 1847. Raphitoma incrassata BELL., Monogr. Pleurot., pag. 108, tav. IV, fig. 27, et \ var. A, ibid. 1847. Pleurotoma id. MICHTTI., Foss. Mioc., pag. 306. 1847. Raphitoma id. E. SISMD., Syz., 2 ed., pag. 35. 1848. Pleurotoma sigmoidea HORN., Verz, in Czizck's Erlani. zur geogn. Kart. Wien, pag. 20. (non BRONN). 1852. Id. subincrassata D’ORB., Prodr., vol. IIT, pag. 62. 1853. Id. incrassata —BORN., Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 383, tav. XL, fig. 14 (a,6). 1853. Id. id. NEUGEB., Beitr. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag. 122. 1862. Id. elegans WEINK., Catal., Journ. de Conch., vol. X., pag. 359. 1862. Id. incrassata BRUGN., Alc. Pleurot. Palermo, pag. 20. 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital, centr., pag. 102. 1866. Raphitoma elegans BRUS., Contr. Fau. Malac. Dalm., pag. 65. 1868. Pleurotoma Maravignae WEINK., Corch. Mittelm., vol. Il, pag. 122. 1872. Id. elegans MONTER.. Notis. Conch. foss. M.te Pellegrino e Ficarazzi, pag. 34. 1872. Id. id. Id. Notiz. Conch. medit. , pag. 57. 1873. Raphitoma incrassata —COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e vlioc. Parm. e Piac., pag. 78. 1873. Pleurotoma Maravignae ‘WEINK., Catal. Meer. Conch. Europ.. pag. 9. 1873. Id. elegans SEGUENZ., Form. plioc. Ital. Merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. 1873. Id. crispata KLEC., Catal. mar. Moll. Dalmatiae, pag. 37. 1874. Id. Maravignae MONTER., Rech. Conch. au Cap. de S. Vito, Journ. de Conch., 2 ser., vol. XIV. pag. 279. 1875. Mangelia incrassata SORD., Faun. mar. Cassina Rizzardi, pag. 40. 1875. Pleurotoma Maravignae SEGUENZ., Form. plioc. Ital. Merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 206. 1875 Id. id. MONTER., Nuov. Riv. Conch. Medit., pag. 44. 1875 Id. id. Id. Poch. Not. Conch. Medit., pag. 14. Pleurotoma conulus BON., Cat. MS., n. 2653. 142 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Varietà A. Spira longior, magîs acula. Long. 13 mm.: Lat. 4 mm. Varietà B. Costulae longitudinales maiores, quindecim, subrectae. Long. 14 mm.: Lat. 4 mm. 1847. Raphitoma incrassata var. B. BELL.. Monogr. Pleurot., pag. 108. Varietà C. Testa minor: spira brevior, minus acuta. - Coslulae longitudinales 42-44. Long. 7 mm.: Lat. 2 '/, mm. Varietà D. May VW. (dip 3: Testa crassior, maior: spira minus acuta. - Costulae longitudinales 43 vel A4, a sulcis satis latis separatae. Long. 15 mm.: Lat.6 mm. Fin dal 1847 riconobbi l'identità della P/. elegans Scaccni colla PI. incrassata Dus., mercè il paragone che ho fatto di un esemplare tipico, inviatomi dal Prof. Scaccni, coi nostri fossili e con quelli della Turrena. Ora mi sono maggiormente confermato in quest’opinione , dopo avere esaminati parecchi esemplari della PZ. Maravignae Biv. del Mediterraneo, che ho trovati nella ricca collezione del sig. Marchese MonrEROsATO, e della P/. incrassata Dus., provenienti da Pont-le-Voy e comunicatimi dal sig. Prof. Mayer. La forma che nel 1847 ho distinta come varietà 4, non essendo di- versa da quella tipica qui descritta che per qualche costicina di più, ne l'ho riunita: per la qual cosa la forma ora distinta come varietà 4 non sì riferisce a quella che ho descritta nel 1847 come varietà 4. Gli esemplari rappresentanti la forma tipica provenienti dalle sabbie gialle dei colli astesi, nelle quali la specie non è rara, corrispon- dono tanto con quelli vivi del Mediterraneo . quanto con quelli della Turrena. DESCRITTI DA TI. BELLARDI. 143 Nella varietà 4 i caratteri generali sono uguali a quelli della forma tipica, se non che la spira è notevolmente più lunga e comparativamente più acuta. La varietà B ha solamente quindici costicine longitudinali, più spor- genti, separate da solchi più larghi, quasi rette: il guscio vi è più grosso. La varietà ©, che forse si potrebbe separare come specie, è alquanto più piccola: la spira vi è comparativamente più breve e meno acuta: le costicine longitudinali ridotte a 12-14. Finalmente nella varietà 2 le dimensioni sono maggiori, l’ angolo spirale è più aperto, le costicine longitudinali soltanto in numero di 13 o di 14, e separate da solchi alquanto larghi. Pliocene inferiore: Albenga, vallone Torsero, raro: Coll. del Museo. Pliocene superiore: Colli astesi, non raro: colli biellesi, Masserano: Villalvernia presso Tortona. raro; Coll. del Museo. Varietà 4. — Pliocene superiore: Colli astesi. non frequente ; Coll. del Museo. Varietà 8. — Pliocene superiore: Villalvernia presso Tortona, raris- simo; Coll. del Museo. Varietà C. — Miocene medio: Colli torinesi, Bersano, Piano dei Boschi, Grangia, Baldissero-torinese, non raro; Coli. del Museo e Rovasenpa. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, non frequente ; Coll. del Museo e MicÙELOTTI. Varietà D. — Miocene superiore: Colli tortonesi, $! Agata-fossili, Staz- zano, raro; Coll. del Museo e MicueLoTTI. 70. DriLuia soror Bent. Tav. V, fig. 3. Distinguunt hanc speciem sequentes noiae : a Dr. incrassata (Dui.). Costulae longitudinales pauciores, plerumque novem, maiores. - Anfractus ultimus in parte media varicosus. a Dr. sigmoidea (Bronn). Testa maior. - Costulae longitudinales pauciores, maiores, a sulcis latioribus sepa- ratae, minus obliquae et minus sinuosae, distinete contra suturam posticam produclae. - Anfractus vin converi: suturae superficiales. Long. 15 mm.: Lat. 5 mm. 144 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Varietà A. Testa minor. Long. 41 mm.: Lat. 4 mm. Miocene medio : Colli torinesi, Baldissero-torinese, raro; Coll. del Museo. 74. DriLLia sicmomeA (Bronx) fav. V, fig. 4. Distinguunt hanc speciem a Dr. incrassata (Dus.) sequentes notae: Testa niîtens: spira longior. — Anfractus magis converi: suturae profundiores. - Costulae longitudinales pauciores, plerumque duodecim, maiores, magis prominentes, magis obliquae, a sulcis lalioribus separalae, postice attenuatae, ad suturam posticam non distinete pro- ductae. — Columella antice sinistrorsum magis obliquata: cauda, quamvis brevissima, tamen magis distincta, recurva. Long. 12 mm.: Lat.5 mm. Pleurotoma eburnea —BON., Cat. MS., n. 3500. 1814. Murex (Fusus) harpula var. BROCCH., Conch. foss. sub., pag. 421. 1831. Pleurotoma sigmoidea BRONN, Ital. tert. Geb., pag. 47. 1832. Id. id. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 1842. 1a. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 33. 1842. Id. id. DESM., Révis. Pleurot., pag. 57. 1847. Raphitoma id. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 109, tav. IV, fig. 29. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 36. 1852. Pleurotoma id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 173. 1853. Id. Suessi HORN., Moll. foss. Wien, vol.I, pag. 384, tav. XL, fig. 13 (a,b, 0). 1858. Id. sigmoidea RECLUZ, Act. Soc. Linn. Bordeaux, vol. XXI, pag. 537. 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1864. Id. crassa CONT., Mie Mario, pag. 33. 1868. Mangelia sigmoîdea FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 62. 1869. Pleurotoma incrassata COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. ? 1869. Id. sigmoidea Id. Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 31. 1870. Raphitoma id. APPEL., Conch.. foss. Livorn., Boll. Malac., vol. III, pag. 287. 1871. Pleurotoma incrassata CONT., Mie Mario, 2 ed., pag. 39. 1873. Raphitoma sigmoîdea COCC., Enum. sist. Moll. mioc.e plioc. Parm. e Piac., pag. 68. 1874. Id. id. BELL., Verand, k. k. geol. Reichs., pag. 156, n.9. 1875. Id. id. CRESP., Not. geol. Savignanese, Ann. Soc. Nat. Moden., 2 ser. ann. IX, pag. 24. 1875. Ida. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital. , ) pag. 206. 1876. Mangelia id. PANTAN., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 5. 1876. Drillia id. FOREST., Cenz. geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 27. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 145 Varietà A. Testa maior: spira minus acuta. Long.16 mm.: Lat. 6 mm. I fossili dei colli modenesi riferiti alla 2. incrassata Dus. dal sig. Prof. Coppi non sono che grossi individui della Dr. sigmoidea (Bronn). La Pleurotoma Suessi Horn. è stata fatta con esemplari giovani ed incompiuti della Dr. sigmoidea (Bronn), come riconobbi esaminandone un esemplare di Vienna comunicatomi dall’ I. R. Istituto geologico di questa città. Miocene superiore: Colli tortonesi, $' Agata-fossili, Stazzano, non raro; Coll. del Museo e MickeLoTTI. Pliocene inferiore: Castelnuovo d’Asti, Viale presso Montafia: Savona alle Fornaci, Zinola presso Savona; Albenga, vallone Torsero; Venti- miglia, frequente. Pliocene superiore: Colli astesi, frequente; Coll. del Museo e MicÒe- LoTTI: colli biellesi, Masserano, raro; Coll. del Museo. Varietà 4. — Pliocene inferiore: Castelnuovo d'Asti: Albenga, vallone Torsero, raro; Coll. Mic®eLoTTI. 72. DriLLia ExILIS BeLL. Tav. V, fig. 5. Distinguunt hane speciem sequentes notae: a Dr. incrassata (Duy.) Testa longior: angulus spiralis magis acutus. - Anfractus converi: suturae profundae. - Superficies transverse minute et crebre striata; striae in parte postica anfractuum mi- mimae: costulae longitudinales duodecim, obtusae, maiores, magis obliquae, ad suturam posticam non productae, ante basim caudae evanescentes. - Cauda distineta. a Dr. sigmoidea (BRONN) Testa longior: spira magîs acuta. - Suturae profundiores. - Superficies transverse minute et crebre striata: costulae longitudinales maiores, magis obtusae, subrectae, postice detruncatae. - Cauda longior. Long.11 mm.: Lat. 4 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, $' Agata-fossili, Stazzano, raro; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo (Prof. Mayer) e MicneLoTTI. 19 146 | MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 75. DRILLIA PARILINA (May.) Lav V ip. 206, Distinguunt hane speciem sequentes notae : a Dr. sigmoidea (Bronn). Testa subfusiformis: spira brevior, minus acuta. - Anfractus ultimus longior, dimidiam longitudinem subaequans. - Costulae longitudinales pauciores, octo, obtusae, subrectae, minus obliquae. - Cauda longior. a Dr. exili BeLL. Testa brevior, subfusiformis, laevis: spira brevior, minus acuta. - Anfractus minus converi; ultimus longior: suturae minus profundae. - Costulae novem. - Cauda longior. Long. 10 mm.: Lat. 4 mm. 1873. Pleurotoma parilina MAY. in litt. et specim. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo; Coll. del Museo di Zurigo (Prof. MaveR). Questa sezione non ha finora verun rappresentante a me noto nel miocene inferiore degli Apennini: la varietà C della Dr. incrassata (Dus.), la Dr. soror colla sua varietà 4 la rappresentano nel miocene medio dei colli torinesi: nel miocene superiore dei colli tortonesi trovasi la varietà C della Dr. incrassata (Dus.), comune col miocene medio dei colli torinesi, la varietà D della stessa specie, la Dr. sigmoidea (Bronn) che non vi è comune, la Dr. exilis Ber. e la Dr. parilina (MAv.), per modo che il massimo numerico di specie è raggiunto in questo orizzonte: nel pliocene inferiore è rara la Dr. incrassata (Duy.) e comunissima la Dr. sigmoidea (Bronx); dalle forme precedenti derivò finalmente la Dr. in- crassata (Dus.) comune nel pliocene superiore dei colli astesi, e non rara nei nostri mari: è pure comune in quest’orizzonte la Dr. sigmoidea (Bronn), che manca nella fauna attuale. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 147 II. Sotto-famiglia BELINAE BetLarp! (1874). (G. RAPHITOMA, B HETEROTOMATAE (in parte) BeLLanpi, 1847). (Species vivae operculatae: operculum ovale, acutum; nucleus apicalis). Testa parva, turrita, subfusiformis. - Os antice dilatatum; labrum sinistrum postice sinuosum: columella simplex, non plicata: cauda brevis vel subnulla. 1. Genere BELA Gray (1847). Le specie riferite a questo genere presentano fra loro così notevoli differenze nei caratteri del guscio, che non mi venne fatto di redigere una frase diagnostica tale da comprenderle tutte, e da stabilirne i confini indipendentemente dai caratteri dell'animale che sfuggono all'esame del paleontologo; per la qual cosa mi sono ristretto a tradurre la diagnosi che ne pubblicarono i signori Apams. 4. BELA SEPTANGULARIS (Monr.). Testa turrita, laevis: spira longa. - Anfractus depressi, via antice converiusculi ; ultimus anlice regulariter decrescens, %/; totius longitudinis subaequans: suturae super- ficiales. - Superficies laevis, longitudinaliter costata; costae septem, plerumque per omnes anfractus continuae, magnae, obtusae, a sulcis latis separatae, în ultimo anfractu ante caudam evanescentes, in omnibus anfractibus ad suturam posticam productae. - Os oblon- gum, antice dilatatum; labrum sinistrum varicosum: columella postice depressa, antice subrecta: cauda subnulla, dorso transverse striata. Long. 41 mm.: Lat. 5 mm. 1804. Murex septangularis MONT., Test. britt., vol. III, pag. 268, tav. IX, fig. 5. et Suppl. pag. 115. 1836. Pleurotoma heptagona SCACCH., Not. Conch. foss. Gravina, pag.42, tav.I, fig. 17. 1836. Id. id. Id. Catal. Conch. Neap., pag. i2. 1837. Id. septangularis DUJ., Mem. Tour., pag. 290. 1841. Id. heptagona SCACCH., Not. geol. Isol. Ischia, pag. 11. 1841. Mangelia septangularis SOW., IMustr. Ind., tav. XIX, fig. 24. 1844. Id. septemangularis PHIL., Moll. Sic., vol. II, pag. 169 et 175. 1847. Raphitoma id. BELL., Morogr. Pleurot., pag. 101. 1847. Id. septangularis E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 36. 1847. Pleurotoma id. ARAD., Conch. foss. Gravitelli, Att. Accad. Gioenia. 2 ser. vol. IV, pag.81. 148 1849. 2 I MOLLUSCHi Mangelia septangularis DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. FORB., a. HANL., Zist. of brit. Moll.; vol. INI, pag. 458, tav. CXII, fig. 6, 7. 1852. Pleurotoma id. D’ORB., Prodr., vol. NI, pag. 173. 1865. Mangelia id. CAILL., Catal. Rad., Annel., Cirr., Moll. Loire inf., pag. 185. Pleurotoma id. RIEN., Pleurot., pag. 77, tav. XXVI, fig. 3. 1867. Id. id. JEFFR., Brit. Conch., vol. IV, pag. 390, et vol. V, tav. XCI, 4 fig.5. 1868. Bela id. WEINK., Conch. Mittelm., vol.II, pag. 120. 1868. Id. id. MANZ., Sagg. Conch. foss. subap., pag. 39. 1869. Pleurotoma id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 31. 1869. Bela id. APPEL., Conch. Mar. Tirr., Boll. Malac., pag.136. 1871. Pleurotoma planazoides CONT., Mte Mario, 2. ed. pag.39 e 58. 1872. Id. septangularis MONTER., Not. Conch. foss. Mte Pellegrino e Ficarazzi, pag. 34. 1872. Id. id. Id. Notiz. Conch. Medit., pag. 52. 1873. Bela id. WEINK., Catal. Meer. Conch. Europ., pag. 10. 1873. Id. id. MAY., System. Verz. Verst. Helo., pag. 31. 1873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e ploc. Parm. e Piac., pag. 98. 1873. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. 1874. Pleurotoma id. MONTER., Rech. Corch. au Cap. S. Vito, Journ. de Conch. 3 ser. vol. XIV, pag. 279. 1875. Id. septemangularis CRESP., Not. geol. Savignanese, Ann. Soc. Natur. Modena, 2 ser., ann. IX, pag. 21. 1875. Bela septangularis SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 206. 1875. Pleurotoma id. MONTER., Nuov. Riv. Conch. Medit., pag. 42. Varietà A. Testa minor. - Costae longitudinales minores, novem vel decem. Long. 10 mm.: Lat. 4 mm. 1846. 1848. 1864. 1868 1868. 1869. 1872. 1873. Pleurotoma Id. Id. . Mangelia Id. Pleurotoma Id. Bela secalinum id. secalina id. dd. id, septangularis secalina PHIL., Moll. Sic., vol. II, pag. 170, tav. XXVI, fig. 9. REQ., Catal. Cog. Corse, pag. 75. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. WEINK., Conch. Mittelm., vol. II, pag. 128. MANZ., Sagg. Conch. foss. sub. Ital., pag. 40. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 31. var. MONTER., Notiz. Conch. foss. Me Pellegrino e Ficarazzi, pag. 34. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. Merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. Pliocene inferiore: Vezza presso Alba, raro; Coll. del Museo. Pliocene superiore: Colli astesi; Villalvernia presso Tortona, Fon- tanili, non raro; Coll. del Museo e Mic®eLoTTI. Varietà 4. — Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro; Coll. Mic®ELOTTI. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 149 Pliocene inferiore: Savona alle Fornaci, Zinola presso Savona, raro; Coll. del Museo. 2. Bela Conti Bert. Tav. V, fig. 7. Distinguunt hane speciem a Bel. septangulari (Monr.) sequentes notae : Anfracius magis converi: suturae magis profundae. - Costae longitudinales numero- siores, quatuordecim, minores, obliquae, non per omnes anfractus continuae: pars antica ultinzi anfracius transverse striata; striae super costas longitudinales decurrentes. Long. 12 mm.: Lat. 5 mm. Pliocene inferiore: Zinola presso Savona, raro; Coll. del Museo. 5. BELA BUCCINIFORMIS Bert. Tav. V, fig. 8. Distinguunt hanc speciem a Bel. septangulari (MonT.) sequentes notae : Spira longior. - Costae longitudinales oeto, regulariter continuae in omnibus anfra- ctibus, angustiores, a sulcis latioribus separatae. - Superficies tota transverse striata ; striae super costas decurrentes et ibi maiores. Long. 8 mm.: Lat. 4 mm. 1847. Raphitoma bucciniformis BELL., Monogr. Pleurot., pag. 110, tav. IV, fig. 22. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 35. 1854. Pleurotoma Ponzii RAYN., VAN-DEN-HECKR., et PONZ., Catal. foss. Mte Mario, pag. 19. 1854. Id. id. PONZ., Foss. Mte Mario, tav. II, fig.14 (inedita). 1864. Ia. id. CONT., Mte Mario, pag. 33. 1871. Id. id. Id. Id. 2.ed., pag.39. L'esemplare tipico di Monte Mario della PZ Ponzii Rayn., che tro- vavasi nel Museo di Geologia di Roma, andò perduto nell’inondazione del 1870; tuttavia la figura precitata che ne ha fatta disegnare il sig. Prof. Ponzi, ed il confronto che ho fatto dei fossili da me descritti nel 1847 col nome di Raphitoma bucciniformis con parecchi esemplari provenienti da Monte Mario, e conservati col nome di P/. Ponziî nella Collezione del sig. Conti a Ferrara, non mi lasciano alcun dubbio sull’identità della forma da me descritta nel 1847 con quella che il RawwEvar descrisse nel 1854. Pliocene inferiore: Vezza presso Alba, rarissimo; Coll. del Museo. Pliocene superiore: Colli astesi, raro ; Coll. del Museo. 150 1] MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Gli esemplari fossili tanto della ez. septangularis (Monr.) tipo, quanto quelli della sua varietà, corrispondono a quelli che non raramente si trovano nei mari attuali d'Europa. Il tipo di forma della Bel. septangularis (Monr.) viveva già nel mio- cene medio dei colli torinesi, proveniente dai quali esiste nel Museo un fossile che ha grandissima analogia colla precitata specie, e che non descrissi, perchè troppo imperfetto; sì trova, ma molto raro, nel mio- cene superiore e nel pliocene inferiore, e non raramente nel pliocene superiore. Possiamo dunque seguire questa forma dal miocene medio all’epoca attuale. III. Sotto-famiglia LACHESINAE BetLarpi (1875). (Species vivae operculatae: operculum integrum, unguiforme). Testa parvula, turrita. - Anfractus duo primi mamillati, ceteri convexi: suturae profundae. - Superficies clathrata. - Labrum sinistrum inerassatum; rima nulla: cauda brevis, recta: columella simplex, non plicata. 1. Genere LACHESIS Risso (1826). i. Lacnesis BRUNNEA (Dowov.). Testa turrita: spira longa, acuta. - Anfractus parum converi; ultimus anlice de- pressus, '/. totius longitudinis subaequans: suturae profundae. - Superficies clathrata: costae longitudinales A2-A4, rectae, avi testae subparallelae, ab interstitiis satis profundis et parum latis separatae, ante caudam evanescentes: costulae transversae quatuor vel quinque in primis anfractibus, octo vel novem in ultimo, super caudam produciae, continuae, super costas longitudinales et in ‘interstitia costarum decurrentes, a sulcis profundis et angustis separatae. - Os subcirculare; labrum sinistrum interius plicatum. Long. 6 mm.: Lat. 2'/, mm. 1801. Buccinum brunneum DONOV., Brit. Schells, vol. V. tav. CLXXIX, fig. 2. 1804. Id. minimum MONT., Test. britt., vol. HI, pag. 247, et Suppl. pag. 109. 1807. Id. id. MAT. et RAK., Descr. Catal, brit. Test., pag. 639. Id. id. DYLW. Cat., pag. 639. 1822, Id. id. TURT., Dict., pag. 18. 1825. Id. id. WOOD, /rd. Test., lav. XXIV, fig. 122. 1826. Id. id. BLAINV., Faun. Fr., pag. 175. 1826. Nesaca granulata —RISS., Prodr. Europ. mérid., vol. IV, pag. 223, tav. V, fig, 67. 1827. 1827. '* 1832. 1836. 1836. 1838 1841. 1843. 1843. 1844, 1848. 1849, 1851. 1856. 1860. 1860. 1862. 1862. 1866. 1868. 1868. 1869. 1869. 1870. 1875. Nassa Fusus Id. Buccinum minimum granulatus Buccinum rubrum Murex Murex Fusus Pollia Id. Lachesis Nassa Id. Lachesis Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. minima subnigrus DESCRITTI DA L. BELLARDI, 151 BROWN., Z2l. Conch., pag. 5, tav. IV, fig. 25. Id. Ill. Conch., tav.V; fig. 58, 59. turritellatus DESH., Exped. Sc. Morée, vol. IM, pag. 174, tav. XIX, fig. Folineae turritellatus minima Buccinum minimum Pleurotoma perlata multiplicata minima minima 28-30 e 43-45. PHIL., Moll. Sic., vol. I, pag. 222. SCACCH., Catal. Conch. Neap., pag. 12. POT. et MICHD., Gall. de Douaîi, vol. I, pag. 381, tav. XXXII, fig. 17, 18. DELLE CHIAJ., Mem., vol. II, pag. 127, tav. LXXI, fig. 12-14. DESH. in LAMCK., Anim. s. vert., 2 ed., vol. IX, pag. 473. FORB., Rep. on Aegean. Invert., pag. 140. PHIL., Moll. Sic., vol. II, pag. 189, tav. XXVII, fig.9 et pag. 193. REQ., Cat. Coq. Corse, pag. 75. REEV., Conch. Icon., tav. XL, fig. 364. FORB. a. HANL., Brit. Moll., vol.II, tav. CVITI, fig.1, 2. PET., Cat. Cog. mar. Còt. Fr.,Journ. de Conch., vol. II, pag. 200. JEFFR., Mar. Test. Piedm. Cost., Ann. and Mag. Nat. Hist., p. 47. Id. CAPELL., Zert. Mar. Cost. Piem., pag. 47. CAPELL., Cat. Test. Spez., pag. 59. WEINK., Cat. Cog. Mar. Algérie, Journ. Conch., vol. X, pag. 365. SEGUENZ., MNotiz. succ. int., pag. 23, 29. BRUS., Cortr. Faun Moll. Dalm., pag. 64. WEINK., Conch. Mittelm., vol. II, pag. 116. TIBER., Jour. de Conch., 3 ser., vol. XVI, p. 70, tav. V, fig. 7. APPEL., Corch., Mar. Tirr., Boll. Malac., vol.11, pag. 136. TAPPAR. CANEFR., Ind. Sist. Moll. Test. Spezia, pag. 23. APPEL., Corch. foss. Livorn., Boll. Malac., vol. II, pag. 215. MONTER., Nuov. Riv. Conch. Medit., pag. 41. Pliocene superiore: Villalvernia, Fontanili, raro; Coll. del Museo. Vive nel Mediterraneo. IV. Sotto-famiglia CLAVATULINAE H. et A. Apams (1848). (PLEUROTOMA, GC MACROTOMATAE, 1. DeZoideae (in parte) BeLLarpI, 1847). (Species vivae operculatae: operculum semi-ovale; nucleus in medio margine si- nistro posilus). Testa plerumque crassa et turrita, raro fusiformis. - Anfractus medio excavati. - Rima lata, triangularis, parum profunda, in canaliculo mediano incisa, a sutura po- stica per marginem incrassatum, frequenter spinosum vel nodosum, seiuneta : labrum dexterum postice callosum: columella simplex, non plicata: cauda plerumque brevis. I caratteri principali del guscio che distinguono le specie della pre- sente sotto-famiglia da quelle delle Pleurotominae, colle quali sono colle- gate per un lato dalle specie della I° sezione del genere Clavatula, e per l’altro dal genere Drillia, sono a mio parere i seguenti: 152 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1° guscio più grosso; 2° angolo spirale generalmente meno acuto; 3° sutura posteriore marginata ; 4° intaglio di figura triangolare, molto largo e poco profondo, collocato in una depressione mediana, o quasi, degli anfratti, e molto distante dalla sutura posteriore, dalla quale è se- parato da un orlo generalmente grosso, e per lo più guernito di coste, di nodi o di spine. È così numerosa la serie delle forme fossili riferibili a questa sotto- famiglia, sono tante e tali le modificazioni che esse presentano, che riesce impossibile il segnarne i confini in un modo esatto. L’esame di queste forme non mi ha permesso di conservare fra loro distinti i due generi che i signori Apaws hanno inscritti in questo gruppo. Avendo avuto sott'occhio una grandissima quantità di forme prove- nienti da differenti località e da diversi livelli geologici, ho trovati tutti 1 passaggi dalle forme tipiche delle vere Clavatule a quelle delle Per- rone: per la qual cosa io riunii queste a quelle, formando nel genere adottato due Sezioni che presso a poco corrispondono alle prime ed alle seconde. Genere CLAVATULA LamarcK (1799). I SEZIONE. Anfractus omnes, vel saltem primi, contra suturam anticam longitudinaliter co- stati, plicati vel nodosi. - Cauda plerumque brevis, interdum brevissima vel longa A. Cingulum graniferum super apicem rimae decurrens in omnibus anfractibus , vel saltem in primis : cauda plerumque brevis, interdum longa. a. Cauda brevis. 1. Testa longitudinaliter plicata : cingulum graniferum super apicem rimae decurrens in omnes anfractus productum: cauda brevis. 1. CLAVATULA RUSTICA (BroccH.). Testa turrita: spira longa. - Anfractus complanati, medio parum depressi, antice convexiusculi, ad suturam posticam marginati ; margo latus, crassus, irregulariter nodosus, rugosus, interdum subspinosus: anfractus ultimus brevis, */, tolius longitudinis subae- DESCRITTI DA L. BELLARDI. 153 quans, ad basim caudae valde depressus, medio leviter inflatus: suturae superficiales. - Superficies transverse irregulariter striata, sulcata, costulata et costata; sulci plerumque tres in parte antica anfractuum; series papillarum super apicem rimae decurrens inter duos sulcos comprehensa; papillae arcuatae: costulac longitudinales irregulares, leviter obliquae, crebrae, contra rimam terminatae, în parte antica ultimi anfractus ad basim caudae pro- ductae, ibî interdum minores, numerosiores, bifidae. - Os ovale; labrum sinistrum inte- rius laeve; dexterum crassum, postice callosum: columella postice valde excavata, dein subrecta: cauda subnulla, emarginata, recurva, umbilicata. Long. 35 mm.: Lat. 12 mm. x 1814. Murex (Pleurotoma) rusticus BROCCH., Conch. foss. sub., pag.428, tav.IX, fig. 4. 1831. Pleurotoma rustica BRONN, Ital. tert. Geb., pag. 46. 1833. Id. id. DESH., App. Lyell’s Prince. Geol. , pag. 28. 21838. Id. id. GRAT., Cat. aa Gironde, pag. 46. 1842. Id. id. E.SISMD,, , pag.32 (in parte). 1847. Id. id. var. 4. trat pi Pleurot., pag. 28. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn. , 2 ed., pag.34 (in parte). 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 292 (in parte). 21848. Id. id. HORN., Vers. foss. Reste tert. Beck. Wien, pag. 20. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 64 (in parte). 1861. Id. fimbriata 0. COST. , Osservo. Corch. S. Miniato , pag. 13, tav. III , fig.8 a, d). 1861. Id. striolata ld. Ossere. Conch. S. Miniato, Spieg. della tav., pag. 22 1874. Id. rustica DE STEF., Foss. plioc. S. Miniato , pag. 47. 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. Geol. Ital., pag. 206. 1876. Id. id. PANTAN., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VIF, pag. 5. Varietà A. TINA ed. Testa major. - Margo posticus anfractuum subspinosus. Long. 54 mm.: Lat. 48 mm. 1847. Pleurotoma rustica BELL., Monogr. Pleurot., pag.28, tav.I, fig. 17. 1875. Id. nobilis MENEGH. in SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. Geol. Ital. , pag. 206. Nel 1847 descrissi come forma tipica quella che ora distinguo come varietà ed inversamente ho in allora riguardata come varietà quella qui descritta come tipo. Mi pare più logico considerare come tipica la forma più frequente e come varietà quella rara. Dopo la pubblicazione della mia Monografia delle Pleurotome raccolsi molti esemplari della prima in parecchie loca- lità, mentre della seconda non conosco che i pochi esemplari che già esistevano nel 1847 nella Collezione del R. Museo. 20 154 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. I fossili dei colli tortonesi riferiti a questa specie dal Siswonpa, dal sig. Cav. MicgeLorTI e da me appartengono alla CZ. rugata Bert. La forma figurata dal sig. Cav. MrcneorTI (Foss. mioc., tav. IX, fig. 11) come varietà della P/. rustica si deve riferire all’Oligotoma ornata (DerR.). Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo ; Coll. del Museo. Pliocene inferiore: Castelnuovo d’Asti, rarissimo; Coll. del Museo di Zurigo (Prof. Mayer): Vezza presso Alba, frequente; Coll. del Museo e MIcHELOTTI. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona: Villalvernia, presso Tortona, Fontanili e Salita della Braja, frequente: colli biellesi, Mas- serano, non raro; Coll. del Museo. Varietà A. — Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, raro; Goll. del Museo. 2. CLavatuLa pacrYLOIDES (Dopert.). Testa subovata: spira brevis. - Anfractus medio vir excavati, postice crasse margi- nati; ultimus longus, dimidia longitudine vix brevior, inflatus, anlice valde depressus : suturae superficiales. - Superficies tota transverse costata et costulata; costae et costulae granosae, praesertim in parle antica ultimi anfractus: series una nodorum ma- rima in partea sutura antica tecta, in ventre ultimi anfractus perspicua : costae, vel melius rugae, longitudinales irregulares, obscure notatae in parte antica ultimi anfractus: margo posticus nodosus, subspinosus. - Os ovale, breve: columella postice valde de- pressa: cauda subnulla, emarginata, lata, recurva, subumbilicata. Long. 30 mm.: Lat. 15 mm. Pleurotoma dactyloides DODERL., in Mus. Geol. R. Univer. Panorm. Non conosco di questa forma che un solo esemplare esistente nel Museo di Geologia della R. Università di Palermo, dalla Direzione del quale mi fu gentilmente comunicato. Questa forma è molto affine sia alla CZ. rustica ( Brocc®.) sia alla CI. granulato-cincta (Munst.). Differisce: dalla prima per la sua forma più raccorciata e più tozza, per la maggior brevità e minor apertura della spira e per la serie di tuber- coli che corre sul ventre dell’ultimo anfratto, il quale vi è più lungo e più rigonfio; DESCRITTI DA L. BELLARDI. 155 dalla seconda per la maggior brevità e minor acutezza della spira e per la maggior lunghezza proporzionale dell'ultimo anfratto. dai quali caratteri risulta una forma subovoide. Mi duole di non poter dare la figura di questa forma ; le tavole erano già fatte, quando ne ebbi conoscenza. ‘Miocene superiore: Colli tortonesi, $'" Agata—fossili, rarissimo; Coll. del Museo di Geologia della R. Università di Palermo (Prof. DopERLEIN). 9. CLAVATULA RUGATA Bert. Tav. V, fig. 10. Distinguunt hanc speciem a Cl. rustica (BroccA.) sequentes notae : Testa brevior: spira minus acuta, medio leviter inflata. - Anfractus medio magis de- pressi; ultimus longior. - Sulci transversi numerosiores, inde coslulae interpositae et ipsae numerosiores, sed minores: costulae longitudinales numerosiores, minores: series papillarum super apicem rimae decurrens minor, in seriem granorum crebrorum mutata: margo po- sticus anfractuum regulariter longitudinaliter nodose costatus et transverse striatus. Long. 25 mm.: Lat. 9 mm. 1847. Pleurotoma rustica BELL., Monogr. Pleurot., pag. 28 (in parte). 1847. Id. id. E.SISMD., Syn., 2 ed., pag.34 (in parte). 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 64 (in parte). Varietà A. Costulae transversae pauciores, magis prominentes (costula intermedia): costulae lon- gitudinales numerosiores, magis distinctae, in intersecatione costularum transversarum granosae. Long. 20 mm.: Lat. 9 mm. Variano inoltre in questa specie : 1° la spira più o meno acuta e lunga; 2° le costicine longitudinali e quelle trasversali più o meno grosse e numerose. Miocene superiore: Colli tortonesi, $'* Agata -fossili, Stazzano, fre- quente; Coll. del Museo e MicHÙELOTTI. Varietà 4. — Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro ; Coll. del Museo. 156 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 4. CLAVATULA TURBINATA Brett. Tav. V, fig. 11. Distinguunt hanc speciem a Cl. Sotteri (MrcaTTI) sequentes notae : Testa longior. - Anfractus magis complanati et contigui; ullimus in ventre subangu- losus, antice magis depressus. - Sulci transversi numerosiores. - Cauda longior. Long. 24 mm.: Lat. 8 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, $' Agata-fossili, non raro; Coll. del Museo e MicueLortI: Tetti- Borelli presso Castelnuovo d'Asti, raro; Coll. RovasenpA. 5. CLAVATULA VIGOLENENSIS (May.). Navo V, pin. 012 Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus complanati, vix versus su- turam anticam convexi; ultimus antice parum depressus, °/, totius longitudinis subaequans: suturae superficiales. - Superficies tota transverse crebre costulata; costulae in parte postica anfractuum minutae, uniformes, in parte antica maiores et ipsae uniformes, non- nullae maiores minoribus intermixtae , plerumque granosae super basim caudae decurrentes: costulae longitudinales crebrae, parum prominentes, a sulco angusto seiunctae, obliquae, contra marginem anlicum rimae productae: series granorum super apicem rimae decur- rens magna; granì rotundi, costulis longitudinalibus plerumque numero respondentes: margo suturae posticae crassiusculus, irregulariter plicato-granosus: suleus anterior seriei gra- norum super apicem rimae decurrens vix notatus, posterior magis profundus. - Os ovale, latum; labrum sinistrum interius laeve: columella postice depressa, dein sub- recta: cauda brevissima, recurva, lata, emarginata, subumbilicata. Long. 25 mm.: Lat. 11 mm. p 1874. Pleurotoma vigolenensis MAY., in litt. et specim. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro; Coll. del Museo di Zurigo (Prof. Mayer). 6. CLavarura PUSILLA Bett. Tav. V, fig. 13. Testa parvula, turrita: spira longa. - Anfractus complanati, medio canaliculati ; ultimus brevis, !/, totius longitudinis vix superans: suturae superficiales. - Superficies transverse costulata et longitudinaliter costata : costulae transversae duae în primis DESCRITTI DA L. BELLARDI. 157 anfractibus et in ventre ultimi, a sulco angusto separatae, sex in parte antica ultimi an- fractus, inter se magis distantes: costae longitudinales decemocto, contra canaliculum terminatae, ibî nodiformes, in parle antica ultimi anfractus minorés, ad basim caudae produclae, reclae, ari testae subparallelae, ultimae prope os minores: costulae irans- versae super costas longitudinales continuae, ibi granosae: series granorum super apicem rimae decurrens inter duos sulcos comprehensa; grani minuti et irregulares, praesertim in ultimo anfractu: margo suturae posticae crassus, et ipse longitudinaliter costatus; costae magnae, nodiformes in anfractibus medianis, parvulae in ultimo, a sulcis duobus trans- versis passim perspicuis divisae. - Os postice dilatatum ; labrum sinistrum interius laeve : columella postice valde excavata, antice subrecta: cauda brevis. Long. 10 mm.: Lat. 4'/, mm. La figura di questa specie riescì alquanto inesatta: le costicine tras- versali che corrono sulla parte anteriore dell’ ultimo anfratto vi sono troppo numerose e troppo fra loro vicine. Miocene inferiore: Mornese, rarissimo; Coll. Mic®eLOTTI. 7. CLAVATULA RUIDA Bert. Tav. V, fig. 14. Distinguunt hanc speciem a Cl. pusilla (BeLL.) sequentes notae: Testa magis turrita. - Anfractus medio minus profunde canaliculati; ultimus brevior, antice minus depressus. - Costae longitudinales numerosiores, viginti. - Cauda brevior, subumbilicata. Long. 10 mm.: Lat. 4 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo; Coll. Mr CHELOTTI. 8. CravatuLa SoTTERI (MicHTTI.). Tav. V. fig. 15. Testa subturrita, brevis: spira mediocriter acuta, medio leviter inflata. - Anfractus complanati, medio parum depressi, postice marginati; margo crassus, longitudinaliter obtuse nodosus; anfractus ultimus longiusculus, dimidiam longitudinem subaequans, ad basim caudae parum depressus: suturae superficiales. - Superficies transverse sul- cata et longitudinaliter costata: sulcî transversi in parte antica anfractuum primorum plerumque nulli, interdum unus praeter sulcum seriem papillarum concomitans; in parte antica ultimi anfractus plerumque quinque, angusti, profundi, inter se valde distantes : costae longitudinales leviter obliquae, obtusae, ante basim caudae evanescentes, in ultimis anfraclibus plerumque minores et numerosiores, contra canaliculum medianum tferminatae: series papillarum super apicem rimae decurrens prominens, inter duos sulcos aequales et 158 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. angustos comprehensa; papillae crebrae, magnae. - Os ovale, elongatum; labrum sini- strum interius laeve; dexterum gracile, adnatum, postice callosum: columella postice valde excavata, dein subrecta: cauda lata, brevissima, ad apicem dextrorsum obli- quata, interdum subumbilicata. Long. 24 mm.: Lat. 8 mm. 1842. Pleurotoma rustica —E.SISM., Syn., pag.32 (in parte). 1847. Id. id. var. A. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 28. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag.34 (in parte). 1847. Ia. Sotteriì MICUTTI., oss. nzioc., pag. 302. 1848. Id. rustica HORN., Vers. în Czjzeck's Erlant.geogn. Kart. Wien , pag. 20. 1853. Id. Sotterii Id. Moll. foss. Wien, vol.I, pag.338, tav. XXXVI, fig. 16. 1864. Id. id. DODERL., Cern. geo. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1864. 1a. pannus Id.. Cenn, geol. terr. mioc. sup. Ital. certr., pag. 102. 1869. Id. Sotterii COPP., Catal. Foss. mioc. plioc. Moden., pag. 29. 1869. Id. rustica MANZ., Faun. mar. mioc. Alt. Ital. , pag. 20. 1873. Id. Sotterii COCC., Erum, sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 19. 1874. Clavatula Id. BELL., Verz. zur K.K. Reichs., pag. 157, n. 13. Questa specie ha molta affinità colla C2. rustica (Brocc®.) e colla CI. rugata (Bett.). Si distingue dalla prima : 1° per la maggior brevità della spira e per la maggior lunghezza proporzionale dell'ultimo anfratto; 2° pel minor numero e per la maggior grossezza e regolarità delle coste longitudinali; 3° per un numero molto minore di solchi trasversali: dalla seconda: 1° per la maggior lunghezza e minor depressione anteriore del- l’ultimo anfratto; 2° per il molto minor numero e maggior grossezza delle coste longitudinali; 3° per il molto minor numero dei solchi tras- versali; 4° per il labbro destro più sottile; 5° per la coda piegata a destra; 6° per la serie di papille che corre sull’apice dell’intaglio, com- posta di papille più grosse e meno numerose. A primo aspetto la CZ. Sotteriî (Micarti.) ha pure non poca analogia colla Dr. pustulata (Brocca.), di cui ha presso a poco le medesime di- mensioni, la stessa forma generale e gli stessi ornamenti superficiali : non riesce tuttavia difficile il separarnela: 1° per la presenza della serie di papille e dei due solchettini laterali che accompagnano l’intaglio nella presente specie e che mancano affatto nella Dr. pustulata (Brocca. ); 2° per le coste longitudinali più numerose, meno grosse e meno spor- genti; 3° per il margine posteriore degli anfratti più grosso e più rego- larmente nodoso; 4° per la spira più rigonfia nel mezzo; 5° per la coda proporzionatamente più lunga e ripiegata a destra; 6° per la figura trian- golare dell’intaglio; 7° per la posizione mediana sugli anfratti del cana- letto in cui è contenuto l’intaglio. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 159 In questa specie variano: 1° la spira più o meno lunga; 2° i solchi che corrono trasversalmente sulle coste longitudinali più numerosi in tutti gli anfratti ; 3° le coste longitudinali più o meno grosse e numerose. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, $' Agata-fossili ; fre- quente; Coll. del Museo e MicrGELOoTTI. 9. CLAVATULA CALCARAE Betr. Tav. V, fig. 16. Testa subfusiformis: spira parum acuta. - Anfractus complanati, vix medio de- pressi, postice late marginati; ultimus ventrosus, antice valde depressus, dimidia lon- gitudine brevior: suturae superficiales. - Superficies tota transverse minute et crebre striata; striae super caudam maiores, super marginem posticum minores: costulae longi- tudinales compressae, subacutae, leviter obliquae, a sulcis satis latis separatae, decem- octo in ultimo anfractu, contra depressionem medianam anfractuum terminatae, ibî subno- dosae, ad basim caudae productae: grani seriei super apicem rimae decurrentis minimi, crebri. - Os ovale: columella postice valde depressa, dein subrecta: cauda brevis- sima, subumbilicata. Long. 17 mm.: Lat. 7 mm. Questa specie affine alla CZ. Sotteriî (MicatTI.) ne differisce per non pochi caratteri, quali: 1° dimensioni minori; 2° ultimo anfratto più breve; 3° strie trasversali piccole e numerose; 4° costicine longitudinali più numerose, più piccole, compresse, quasi acute; 5° coda molto più breve. Miocene superiore: Colli tortonesi, S' Agata-fossili , rarissimo; Coll. del Museo. 10. CravatuLAa TuRGIDULA Bet. Tav. V, fig. 17. Distinguunt hane speciem a Cl. Sotterii ( MicaTTI.) sequentes notae : Testa brevior, magis ventrosa: spira brevior. - Anfractus ultimus maîior, longior, dimi- diam longitudinem aequans vel superans, antice minus depressus, regulariter ad apicem caudae decrescens; margo posticus anfractuum crassior, magis prominens. - Costae longitu- dinales minores, numerosiores: sulci transversi partis anticae anfractuum pauciores et minus profundi. - Cauda brevior. Long. 18 mm.: Lat. 9 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, non frequente; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo (Prof. Mayer) e MicreLoTTI. 160 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 11. CravaroLa Curioni (MicattI.) Tav. V, fig. 18. Testa subfusiformis, ventrosa: spira ad apicem valde, dein parum, acuta. - An- fractus complanati, postice marginali; ultimus inflatus, antice valde depressus, dimidiam longitudinem aequans: sulurae superficiales. - Superficies partis anticae anfractuum transverse crebre striata, super caudam sulcata: costulae longitudinales crebrae, obliquae, a sulcis parum latis et parum profundis separatae, ad basim caudae productae: cingulum granosum super apicem rimae decurrens latum; grani magni, obtusi, inter duos sulcos transversos profundos contenti. - Os subquadratum, abbreviatum: cauda longiuscula, subrecta. Long. 24 mm.: Lat. 11 mm. Pleurotoma Curionii MichTTI. in specim. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo; Coll. del Museo e MicneLOTTI. 12. CLAVATULA FLEXICOSTA BELL. Tav. V, fig. 19. Testa turrita : spira ad apicem valde, dein parum, acuta. - Anfractus complanati , postice marginati; ultimus antice valde depressus, */, totius longitudinis aequans : suturae superficiales. - Superficies partis anticae ultimi anfractus transverse multistriata , in aliis anfractibus striae transversae nullae, saltem non perspicuae: costulae longitudinales crebrae, obliquae, a sulcis angustis separatae, super depressionem medianam anfractuum rimam continentem continuae, angulosae et ibi unigranosae, super marginem poslicum productae. - Osovale, breviatum, subquadratum: columella postice valde excavata: cauda brevis, subrecta. Long. 20 mm.: Lat. 9 mm. La forma generale di questa specie è presso a poco la stessa di quella della CZ. Curionii (Micatti.), dalla quale differisce pei seguenti principali caratteri: 1° spira più acuta; 2° solchi trasversali in luogo di strie e meno numerosi; 3° costicine longitudinali che corrono continue sull’ intaglio e quindi sull’orlo posteriore ; 4° mancanza dei due solchettini che nelle specie precedenti accompagnano la serie di granellini corrispondenti all'apice dell’ intaglio; 5° coda più breve. Non conosco con questi caratteri che un solo esemplare. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo ; Coll. del Museo. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 16: 2. Testa non longitudinaliter plicata, nodifera: cingulum graniferum obsoletum, in ultimis anfractibus plerumque subnullum: cauda brevis. 13. CLAVATULA INORNATA Belt. Tav. V, fig. 20. Testa subfusiformis: spira parum longa, valde acuta. - Anfractus complanati, vix medio depressi, postice crasse marginati; ultimus ad basim caudae valde depressus, dimidia longitudine longior: suturae profundae. - Superficies sublaevis, ad basim caudae et super caudam striato-sulcata: costulae longitudinales numerosae, contra canaliculum medianum terminatae, obliquae, in primis anfractibus perspicuae, in ultimis evanescentes ; margo posticus anfractuum valde prominens, obscure nodosus: grani seriei super apicem rimae decurrentis minutissimi, interdum obsoleti. - Os ovale: labrum dexterum postice callosum: columella postice valde depressa, antice subrecta: cauda brevissima, sub- umbilicata. Long. 22 mm.: Lat. 9 mm. La mancanza di coste longitudinali negli ultimi anfratti e di strie trasversali distingue questa specie da talune di quelle del precedente gruppo alle quali è affine; e ciò indipendentemente dai caratteri del gruppo cui appartiene. Miocene superiore: Colli tortonesi, S' Agata-fossili, Stazzano, non frequente; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo e MicÒeLotTI. 14. CLavaruLa saxutEnsIS (Mav.) Tav. V, fig. 21. Testa subfusiformis: spira valde acuta. - Anfractus depressi, medio parum exca- vati; ultimus antice parum depressus, dimidia longitudine parum longior: suturae superficiales; postica crasse marginata. - Superficies laevis; striae paucae, transversae super partem anticam ultimi anfractus et super caudam decurrentes: series nodorum în ultimo anfractu duae: in primis anfractibus series antica ab anfractu subsequente subtecta; nodi pauci, 7 vel 8, obtusi, inter se valde distantes, tam in serie antica anfractuum quam in margine suturae posticae. - Os ovale, elongatum: columella subrecta: cauda brevis- sima, leviter ad apicem sinistrorsum incurvata , subumbilicata. Long. 24 mm.: Lat. 10 mm. 1864. Pleurotoma Brignolii DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr. , pag. 102. 1868. Id. saxulensis MAY., Journ. de Conch., vol. XVI, pag. 111, tav. DI, fig. 4. 1869. Id. Brignolii COPP., Cutal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 1876. Id. ul. Id. Framm. Paleont. Moden., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 10. 21 162 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Il solo esemplare di questa specie trovato a $' Agata—fossili dal Prof. Mayer essendo di imperfetta conservazione e giovane, ho qui de- scritto un esemplare proveniente da M' (Gibio della Coll. MicneLorTI. Abbenchè il nome dato a questa forma dal Prof. DopeRLEN sia più antico di quello impostole dal Prof. MayER, tuttavia questo va conser- vato, perchè fu pubblicato colla relativa descrizione della specie, e quello dev'essere abbandonato perchè semplice nome di catalogo. Miocene superiore: Colli tortonesi, $' Agata-fossili, rarissimo; Coll. del Museo di Zurigo (Prof. Mayer). 15. CLavatuLa IsseLI BeLL. Cav. Vidfig.122. Testa turrita. crassa: spira ad apicem valde, dein parum, acuta. - Anfractus complanati, vir medio depressi, postice marginati ; ultimus ad basim caudae satis de- pressus, dimidia longitudine brevior: suturae parum profundae. - Superficies sublaevis, vix ad basim caudae et super caudam transverse sulcato-striata : series una nodorum contra suluram anticam; nodî tredecim in ultimo anfraciu, parvuli, obliqui; series altera minor, obsoleta, versus basim caudae decurrens in ultimo anfractu: margo posticus anfractuum parum prominens, obscure nodosus. - Os ovale; labrum dexterum postice callosum: co- lumella postice valde depressa, dein subrecta: cauda brevissima, subumbilicata. Long. 19 mm.: Lat. 9 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo; Coll. del Museo. 16. CLavaruLa Arapasi Bet. Tav. V, fig. 23. Testa crassa, turrita : spira brevis, ad apicem valde, dein parum, acula. — Anfractus antice inflati, medio anguste canaliculati, postice crasse marginati; ultimus dimidia lon- giludine parum brevior, ad basim caudae parum depressus: sulurae parum profundae. - Superficies parlis anlicae ultimi anfractus lransverse costulata et striata; costulae 4-6, irregulares. obsolete granosae, stria intermedia et ipsa obsolete granosa; series una nodorum magnorum, obtusorum, plerumque oclo in primis anfractibus, decem in ultimo, in parte unlica anfracluum contra suluram posila ; cingulum medianum granosum apicem rimae continens suleulis lateralibus destitutum; grani obsoleti, vix passim notati in ultimis an- fractibus: margo suturae posticae crassus, obscure nodulosus et rugosus. - Os ovale, an- tice latum; labrum sinistrum interius laeve, dexterum postice callosum: columella postice excavala, dein subrecta: cauda lalissima, brevissima, subumbilicata. Long. 20 mm.: Lat. 9 mm. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 163 Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo; Coll. del Museo e MICHELOTTI. 17. Cravatuta Manzoni Bert. Tav. V, fig. 24. Testa turrita: spira medio leviter inflata. - Anfractus complanati, vir medio «e- pressi; ultimus dimidia longitudine brevior : suturae superficiales, impressae. - Super- ficies partis anlicae ultimi anfractus transverse irregulariter costulata et striata; costulae et striae granulosae; series una nodorum (12) oblusorum contra suturam anticam decur- rens: margo posticus anfraciuum irregulariter rugosus, subnodosus. - Os ovale: labrum dexterum postice callosum, antice crassum: cauda contorta, subumbilicata. Long. 20 mm.: Lat. 8 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo; Coll. del Museo. 18. CravatuLa Coppi BeLr. Tav. V, fig. 25. Testa turrita: spira longa. - Anfractus complanati, vix medio depressi, postice crasse marginati; ultimus in ventre subcarinatus, antice valde depressus, brevis, #/, totius lon- gitudinis aequans: suturae satis profundae. - Superficies transverse rari-striata et co- stulata : striae plerumque tres, inaequales, super canaliculum medianum decurrentes: series una luberculorum in ventre ultimi anfractus decurrens, in aliis anfractibus magna in parte a sutura antica tecla; nodi plerumque duodecim, magni, obtusi; margo posticus valde promi- nens, nodiferus; nodi magni, oblusi, magis numerosi quam in serie antica: pars antica ultimi anfractus transverse costulata; costula una contra seriem nodorum decurrens, maior, obscure granulosa. - Os subquadratum; labrum dexterum postice callosum: columella postice profunde excavata, contorta: cauda ad apicem recurva, subumbilicala. Long. 25 mm.: Lat. 9 mm. 1847. Pleurotoma asperulata var. B. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 33, tav. II, fig. 8 (non fig.6) (in parte). 1864. Id. bicincta DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102 (non BRONN. ). 1869. Id. concatenata COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden. , pag. 30. Questa specie forma il passaggio fra quelle del presente gruppo e quelle del seguente: colle prime è collegata per le sue piccole dimen- sioni, per la brevità della coda e pel cingolo che corre sull’apice del- l’intaglio; colle seconde per l'angolo anteriore dell’ultimo anfratto e per la sua notevole depressione alla base della coda. 164 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. È notevole l'analogia di questa specie colla P/. intersecta Manz. (Faun. ‘mar. mioc. Att. Ital., pag. 18, tav. II, fig. 5, 6): nella nostra specie l’ultimo anfratto è più depresso anteriormente ed havvi una serie di grossi nodi che corre sul ventre dell'ultimo anfratto, coperto in parte solamente dalla sutura anteriore negli anfratti precedenti, i quali nodi, abbenchè accennati dal Manzoni nella descrizione, mancano nella figura che ne ha pubblicata. E qui mi occorre di osservare che col nome di P/. intersecta Doperi. esiste nel R. Museo di Geologia dell’ Università di Palermo quella forma che sarà in seguito descritta con questo nome nel genere Ofigotoma, nome che ho creduto di dover conservare, la precitata Collezione con- tenendo gli esemplari tipici del catalogo del signor Prof. DopERLEIN. A primo aspetto questa specie si può confondere colla Cl. Agassizii Bect., colla quale si trova frequente nei colli tortonesi: riesce per altro facile il separarnela, ove si tenga mente alla sua forma torricellata dovuta alla molto maggior brevità dell’ultimo anfratto per rispetto alla lunghezza totale, e perciò alla maggior lunghezza della spira; all’angolo anteriore dell’ultimo anfratto più sporgente; alla maggior depressione di esso nella base della coda; alla columella più contorta ed alla coda più breve ri- volta all’ indietro all’ apice. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, S" Agata-fossili, fre- quente; Coll. del Museo e Mic®eLoTTI. 19. CLavaruLa consuLaris (May.). Tav. V, fig. 26. Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus complanati, medio parum exca- vati; ultimus ventre subcarinalus, antice satis depressus, dimidiam longitudinem subae- quans: sulurae superficiales. - Superficies sublaevis: series una nodorum, in primis an- fractibus in parte a sutura antica tecta; nodi novem vel decem, obtusi, a sulcis latis separati: margo suturae posticae salis prominens, mnodiferus; nodi oblusi, minores el numerosiores (12-13) modis seriei anlicae: costae duae transversae super partem anticam ultimi anfractus decurrentes , una maior contra seriem ventralem nodorum, altera minor ad basim caudae, ambo nodulosae ; noduli costulae maioris maiores, costulae minoris minores. - Os subquadratum; labrum sinistrum interius simplex: columella postice excavala, anlice recta: cauda longiuscula, ad apicem leviter recurva. Long. 24 mm.: Lat. 9 mm. 1873. Pleurotoma consularis MAY., in litt. et specim. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 165 La descrizione di questa specie è stata fatta con un esemplare di Stazzano, l’unico a me noto del Piemonte; in alcuni esemplari prove- nienti da Vigoleno (Piacentino), dove la specie non è rara, il numero delle costicine trasversali dell’ultimo anfratto è maggiore, e queste sono semplici o irregolarmente granose. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano. rarissimo; Coll. del Museo. 20. CLAVATULA MARGARITIFERA (Jan). TawoVo fig: 27, Testa sublurrita: spira mediocriter acuta. - Anfractus antice inflati; canaliculus ri- mam continens suturae posticae magis prorimalus quam anticae; anfractus ullimus ventre inflatus, antice subcarinatus, salis depressus, longiusculus, dimidiam longitudinem subae- quans: suturae salis profundae. - Superficies tota, antice, postice et in canaliculo trans- verse crebre striala: series una nodorum contra suturam anlicam primorum anfractuum, sed ab ipsa detecta, decurrens; nodi plerumque sedecim, obtusi, a sulcis angustis separati, transverse striati, compressi, axì testae paralleli, obsolete in canaliculum producti ; angulus anticus ultimi anfractus et ipse nodiferus; nodi viginti, minores: pars antica ultimi an- fractus transverse costulata; costulae maiores et minores plerumque alternatae: margo suturae posticae parvus, parum prominens el ipse nodiferus; nodi minores, numerosiores. - Os subquadratum: columella postice valde excavata, dein recta: cauda longiuscula, subrecta. Long. 30 mm.: Lat. 14 mm. 1847. Pleurotoma margaritifera JAN in BELL., Monogr. Pleurot., pag. 29, tav. I, fig. 19. 1864. Id. id. DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. Ital. centr., pag. 102. 21873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 49. 1873. Ia. concatenata Id. Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 50, tav.1, fig. 10-11. Varietà A. Tav. V, fig. 28. Spira magis aperta. - Costula transversa inter duas series nodorum partis anticae ullimi anfractus decurrens: costulae nonnullae ad basim caudae et ipsae nodosae. - Cauda brevior. Long. 24 mm.: Lat. 12 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro; Coll. Mic®eLOTTI. 166 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 21. CLavaruLAa BACCIFERA Bett. Tav. V, fig. 29. Testa subfusiformis: spira ad apicem valde, dein parum, acuta. - Anfractus com- planati, medio parum depressi; ullimus antice valde depressus, dimidia longitudine pa- rum longior: suturae superficiales. - Superficies tota transverse obsolete striata: series una nodorum contra suturam anticam, altera in parte antica ultimi anfractus minor, tertia ad basim caudae minima: margo posticus anfractuum parum prominens, irregulariter nodosus. - Os subquadratum; labrum dexterum poslice callosum: columella postice valde de- pressa, anlice recta: cauda longiuscula, subrecta. Long. 28 mm.: Lat. 12 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo; Coll. del Museo. 22. CLavatuLA Agassizia Bert. Tav. V, fig. 30. Testa fusiformis: spira medio leviter inflata. - Anfractus antice complanali; cana- liculus rimam continens vix excavatus, suturae anticae magis proximus quam suturae po- sticae; anfractus ullimus longus, dimidiam longitudinem aequans, antice obtuse unicari- natus, ad basim caudae parum depressus: suturae lineares, parum profundae; margo suturae posticae magnus, subcarinatus. - Superficies sublaevis, in canaliculo rimam con- tinente transverse obsolete striata : cingulum rimae apicem continens simplex, parvulum, non granosum: margo sulurae posticae nodiferus; nodi plerumque duodecim, magni, sub- spinosi, inter se salis dislantes: angulus anticus ultimi anfractus tuberculiferus; \ubercula parvula, obtusa, obliqua, plerumque sedecim: pars antica ultimi anfractus et basis cau- dae transverse costulata ; costulae subuniformes, quinque vel sex; stria intermedia. - Os ovale, angustum, elongatum; labrum dexterum postice callosum: columella leviter contorta, postice valde excavata: cauda longiuscula recta, non recurva, in adultis subumbilicata. Long. 34 mm.: Lat. 13 mm. 1847. Pleurotoma Agassiziù BELL., Monogr. Pleurot., pag. 30, tav. II, fig. 3. 1847. Id. id. E.SISMD., Syr., 2 ed., pag. 32. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 63. 1862. Id. id. SEG., Notiz. succint., pag. 12. 1864. Id. id. DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. plioc. e mioc. Moden., pag. 30. Varietà A. Cingulum, plerumque nodiferum, inter rimam et angulum anticum ultimi anfractus decurrens. Long. 25 mm.: Lat. 10 mm. 1869. Pleurotoma Doderleini COPP., Catal. foss. plioc. e mioc. Moden., pag. 29 (non HORNES). DESCRITTI DA L. BELLARDI. 167 Varietà B. Testa minor, longior: spira magis acuta. -- Margo poslicus minor; nodi obsoleti: carina antica ultimi anfractus vic notata, simplex, non tuberculifera, interdum tubercula nonnulla passim vix notata. Long. 18 mm.: Lat. 6 mm. Variano inoltre in questa specie: 1° il numero dei nodi dell’orlo poste- riore; 2° i nodi più o meno acuti od ottusi; 3° i tubercoletti della carena anteriore dell'ultimo anfratto più o meno numerosi e grossi: 4° il numero delle strie trasversali che corrono alla base della coda. Questa specie è stata erroneamente indicata dal Siswonpa e dal D’Or- BIGNy come trovata nei colli torinesi. La forma pubblicata dal sig. De SrEFAMI col nome di 7. Cocconii De Srer. (Nuov. Sp. Moll. plioc. Ital., Boll. Soc. Malac. ital., ann. I pag. 85, tav. II, fig. 7, 7° 7°) appartiene certamente a questo gruppo, > ed ha molta analogia colla presente, dalla quale non differisce che per l'assenza della carena anteriore tubercolifera, e per il maggior numero di nodi che, accompagnano l’orlo della sutura posteriore. Il sig. Prof. DoperLErn indica nella sua Memoria più volte citata la PI. Doderleini Horn. tanto del Modenese, quanto di S" Agata-fossili. Quantunque io abbia avuto sott'occhio parecchie migliaia di Pleuroto- midi. dei colli tortonesi, tuttavia non mi venne fatto finora di trovare la PI. Doderleini Hòrn., della quale tengo due esemplari tipici speditimi dall’I. e R. Istituto geologico di Vienna; ed io credo che il sig. Prof. DopeRLEIN abbia riferito alla predetta specie del Hornes una delle parecchie varietà della Ct. Agassizii Ber. Al quale giudizio sono tanto più proclive in quanto che un esemplare dei colli tortonesi che ho esaminato nella col- lezione DoperLEIN a Palermo, e che porta il nome di /7. Doderleini Hòrx., è una forma che a mio parere non è altro che una delle tante modifi- cazioni della presente specie, e che certamente non appartiene alla PU. Doderleini Hòrx. delle vicinanze di Vienna. Miocene superiore: Colli tortonesi, S' Agata-fossili, Stazzano, frequente; Coll. del Museo e MicHELoTTI. 168 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 23. CLAVATULA TURRICULOIDES Bert. Testa fusiformis: spira parum acuta: nucleus apicalis magnus, laevis. - Anfractus complanati; canaliculus rimam continens parum concavus, submedianus, suturae anticae magis prorimus quam suturae posticae; cingulum super apicem rimae decurrens simplea, inter duos sulcos profundos positum; anfractus ultimus longus, dimidiam longitudinem subae- quans, anlice viv depressus, subregulariter ad apicem caudae descendens: suturae super- ficiales; postica late marginata. - Superficies antica ultimi anfractus transverse costu- lata: coslulae octo, quatuor posticae inter se valde prorimatae, quatuor anticae inter se valde distantes: pars antica anfractuum mnodulifera; noduli crebri, obliqui, compressi, a sulcis angustis separali, postice contra canaliculum detruncati, satis prominentes, in ultimo anfractu obsoleti. - Os ovale, elongatum; labrum sinistrum interius laeve: columella po- stice valde excavata, dein subrecta: cauda brevis, recta. Long. 25 mm.: Lat. 9 mm. Questa specie per la sua forma generale richiama alla memoria la Pleurotoma turricula Brocca.; senonchè per la figura e posizione dell’in- taglio, e pel grosso orlo che accompagna la sutura posteriore, appartiene al genere Clavatula e viene a collocarsi vicino alla CZ. Agassizii, colla quale è collegata per mezzo di alcune modificazioni di questa. Le tavole erano già fatte quando scopersi questa forma: ne darò la figura nell’Appendice. Miocene superiore: Colli tortonesi , Stazzano, rarissimo ; Coll. del Museo. 24. CLAVATULA AGATENSIS Bett. Tav. V, fig. 31. . Testa subfusiformis, angusta, elongata: spira longa, valde acuta. - Anfractus com- planati, medio vix ercavati; ultimus antice parum depressus, dimidia longitudine parum brevior: suturae superficiales; margo suturae posticae latus, sed parum prominens. - Su- perficies parlis anticae anfractuum transverse striala; striae tres, minutae ; superficies partis antlicae ultimi anfractus transverse costulata; costulae majores quatuor, inter se valde distantes (stria intermedia) irregulariter granosae; cingulum noduliferum contra sutu- ram anticam decurrens; noduli obtusi, creberrimi in primis anfractibus, pauciores in vulti- mis: margo suturae posticae simplex in primis anfraclibus, noduliferus in tribus ultimis: cingulum super apicem rimae decurrens granosum in primis anfractibus, simplex in ultimis. - Os ovale, elongatum: columella postice valde depressa, dein subrecta: cauda brevis, leviter ad apicem recurva. Long. 21 mm.: Lat. 7 mm. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 169 Miocene superiore: Colli tortonesi, S'* Agata-fossili, rarissimo; Coll. del Museo. 25. CLavaTuLA pPUGILIS (Dopert.). Testa turrita: spira ad apicem valde, dein parum, acuta. - Anfraetus complanati , medio parum excavali; ullimus antice satis depressus, dimidia lougitudine brevior: suturae superficiales; margo sulurae poslicae parum prominens. - Superficies sublaevis: series una tuberculorum in parte a sutura antica tecta; tuberculi A0-A2, obtusî, compressi, a sulcis satis latis separati: series altera tuberculorum supra marginem suturae posticae ; tu- berculi pauciores, maiores, plerumque subspinosi: canaliculus rimam continens graniferus et longitudinaliter oblique plicatus in primis anfractibus, sublaevis in duobus vel tribus ultimis: pars antica ultimi anfractus ante seriem anticam tuberculorum subcarinata; carina crebre et oblique nodulosa; striae et costulae transversae irregulares, usque ad caudam pro- ductae. - Os ovale; labrum sinistrum interius simplex: columella postice excavata, dein recta: cauda brevissima, lala, emarginata. Long. 17 mm.: Lat. 8 mm. 1864. Pleurotoma pugilis DODERL. Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 103. Varietà A. Tav. V, fig. 32. Testa angustior. - Tubercula seriei anticae numerosiora, A6; tubercula seriei posticae non spinosa; costulae transversae partis anticae ultimi anfractus granosae. Long. 18 mm.: Lat. 7 mm. Miocene superiore: Golli tortonesi, $* Agata-fossili, Stazzano, non fre- quente; Coll. del Museo, del Museo di Geologia della R. Università di Palermo e MicHELOTTI. b. Cauda longa. 26. CLAVATULA INTERRUPTA (BrRoccH.). Tav. V, fig. 33. Testa subfusiformis: spira longa, valde acuta. - Anfractus versus suturam anticam inflati, postice depressi, ad suturam posticam marginali; ultimus antice parum depressus, dimidia longitudine parum brevior: sulurae parum profundae. - Superficies partis an- ticae transverse crebre costata et costulata; costae et costulae alternatae, a sulcis an- gustis, profundis separatae: rugulae longitudinales crebrae, costas et costulas transverse decussantes: rugae maiores, crebrae, leviter obliquae , in maxima convezitate anfractuum : 99 ib 170 I MOLLUSCHI DEI ERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. pars concava rimam continens sublaevis în ultimis anfractibus, vix longitudinaliter rugulata granosa et arcuate plicala in primis: rima sulurae poslicae magis proxima quam an- licae: margo posticus anfractuum parvulus , irregulariter rugosus in ultimis anfractibus, subregulariter plicatus in primis. - Os ovale: cauda longiuscula, lata, subrecta, ad api- cem recurva, in adultis subumbilicata. Long. 85 mm.: Lat. 28 mm. 1814. Murex (Pleurotoma interruptus BROCCH., Conch. foss. sub., pag. 433, tav. IX, fig. 21. 1821. Pleurotoma interrupta BORS., Oritt. piem., part. II, pag. 77. 1822. Id. turris LAMCK., Arim. sans vert., vol. VII, pag. 97. 1826, Id. interrupta DEFR., Dict. Sc. Nat., vol. XLI, pag. 390. 1826. Id. turriì’’ENCYCL. METH, tav. CCCCXLI, fig. 7 (a, b). 1827. Id. interrupta BRONN, Catal., n. 113. 1831. Id. id. Id. /tal. tert. Geb., pag. 46. 1832. Id. id. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 1832. Id. id. DESH., Ercycl. meth., vol. II, pag. 795. 1832. Id. id. Id. Exped. Sc. Moree, vol. III, pag. 178. 1832. Id. turrìs GRAT., Tabl. Cog. foss. Dax, pag. 320. 1833. Id. interrupta DESH., App. Lyell’s Princ. Geol. pag. 28. 1838. Id. turris GRAT., Catal. Vert. et Invert. Gironde, pag. 46. 1842. Id. interrupta E. SISMD., Syn., pag. 33 (in parle). 1842. Id. turris DESM., Reévis. Pleurot., pag. 45. 1842. Id. interrupta MATH., Catal. foss. Bouches-du-Rhéne, pag. 248. ? 1842. Id. id. NYST., Add. Faun. Conch. terr. tert. Belg., pag. 8. 1843. Id. id. DESH., in LAMCKR., Arim. sans vert. 2.ed., vol. IX, pag. 367 (in 2 nota) ? 1843. Id. turris NYST., Cog. et Pol. foss. Belg., pag. 525. 1847. Id. interrupta BELL., Monogr. Pleurot., pag. 31, tav. I, fig. 16. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., pag. 33 (in parte). 1859. Id. id. LIBASS., Conch. foss. Palerm., pag. 36 (in parte). 1861. Id. id. NYST., Foss. d’Edeghem, Bull. Acad. Brux.,2 sér., vol. XII, pag. 40. 1864. Id. id. O. COST, Ossere., Conch. S. Miniato, pag. 15. 1867. Id. id. PER. pa COST., Gasterop. terc. Port., pag. 219, tav. XXVI, fir.9 (a, 5). 1868. Id. id. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 57. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 29. 1870. Id. id. NICAIS., Catal. Anim. foss. prov. Alger, Bull. Soc. Acclim. Alger, pag. 102. 1870. Id. id. APPEL., Conch. foss. Livorn., Bolt. Malac., vol. III, pag. 285 e 296. ? 1872. Id. id. DE KOEN., Mioc. Norddeutschl. Moll. Faun., pag. 231. ? 1873. Id. id. MAY., System. Verz. Verst. Helo., pag.31. 1873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 50. in parte). 1874. Id. id. DE STEF., Foss. plioc. S. Miniato, pag. 47. 1875. Id. id. CRESP., Not. geol. Savignanese, Ann. Soc. Natur. Moden., 2. ser., ann.1X, pag. 20. 1875. Id. id. SORD., #aun. mar. Cassina Rizzardi, pag. 39. 1875. Id. id. SEGUENZ.,. Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 206. 1876. Ia. id. PANTAN. Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 5. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 17! Il fossile di Vienna. figurato dal Hornes col nome di 4. interrupta Broccan., differisce da questa specie, la quale in Piemonte è propria delle sabbie gialle od azzurre del pliocene superiore: 1° per essere più breve ; 2° per avere l’angolo spirale più aperto e la coda più breve e diritta; 3° l'orlo posteriore molto più grosso; 4° la scanalatura mediana più pro- fonda; 5° la parte anteriore degli anfratti più stretta, e ciò indipenden- temente dagli ornamenti superficiali, le cui differenze meglio si possono colpire confrontando le rispettive figure di quanto si possano descrivere con parole. La forma di Vienna ha molta analogia colla C2. tazrinensis (May. ) nella forma generale, ma in essa le pieghe longitudinali sono molto nu- merose sugli ultimi anfratti, sui quali parimente sono più numerose le costicine trasversali. La forma dei colli torinesi, riferita dal Siswonpa e da me a questa specie, è quella descritta in seguito col nome di CZ. tazrinensis (Mav.); finora la CZ. interrupta (Broccu.) non è stata trovata nel terreno mioce- nico medio dei colli torinesi. Medesimamente i fossili dei colli tortonesi riferiti dallo stesso e da me a questa specie non vi appartengono: essi saranno descritti in seguito col nome di CZ. gradata (Derr.). Pliocene superiore: Colli astesi, frequente: Villalvernia presso Tortona, raro: Masserano presso Biella, raro; Coll. del Museo e Mric®ELoTTI. 27. CLAVATULA IMPLEXA Bet. Tav. V, fig. 34. Distinguunt hanc speciem a Cl. inferrupia (BroccH.) sequentes notae : Testa brevior: spira minus acuta. - Margo posticus anfraciuum major, convexus, trans- verse multistriatus, non rugosus nec plicatus, vix: passim obsolete longitudinaliter rugulosus : depressio mediana anfractuum rimam continens angustior et profundior, transverse striata, non granosa nec plicata tam in primis quam in ullimis anfractibus; pars antica anfra- ctuum brevior. - Costae et coslulae transversae (plerumque duae vel tres) partis anticae an- fracluum minores, a sulcis latioribus separatae; rugae longitudinales numerosiores: rima a sutura poslica magîs distans. - Cauda brevior. Long. 48 mm.: Lat. 16 mm. Questa forma ha molta analogia con quella descritta dal Peccmiori (1864. Nuov. foss. Arg. sub., pag. 19, tav. I, fig. 17, 18) col nome di Pr. 17? l1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. modesta: giudicando di detta forma dalla figura che ne dà il Peccmou e che pare assai buona, io trovo in comune alle due specie la gros- sezza dell’orlo posteriore, la presenza di minute strie che vi corrono trasversalmente e la mancanza su di esso di nodi, pei quali caratteri prin- cipali ambedue quelle forme si distinguono dalla CZ. interrupta (Brocca.), cui sono certamente affini. La maggior profondità della depressione mediana degli anfratti nella forma qui descritta, la maggior grossezza del margine inferiore, il mag- gior numero di costicine longitudinali, che vi corrono oblique sopra le strie e le costicine trasversali, mi paiono giustificare la separazione della CI. implexa (Bet.) dalla CZ. modesta (Peccx.). Pliocene inferiore: Vezza presso Alba, frequente; Coll. del Museo e MicHELoTTI. 28. CLAVATULA ALBUCIANENSIS Ber. Tav. V, fig. 35. Distinguunt hane speciem a Cl. interrupta (Brocca.) sequentes notae: Testa minor: spira magis acuta. - Canaliculus medianus anfractuum magis profundus et angustior : cingulum super rimae apicem decurrens simplex, non granosum: pars antica anfractuum brevior et minus prominens, pars postica maior: rugae longitudinales obsoletae in ultimis anfractibus. Long. 24&.: Lat. 7 mm. Miocene medio : Colli torinesi, Albugnano, rarissimo; Coll. MicaerorTI. 29. CLAVATULA ROMANA (DEFR.) Tav. V, fig. 36. Testa subfusiformis: spira longiuscula, mediocriter acuta. - Anfractus prope suturam anticam subangulosi, medio obliqui, versus suturam posticam subcanaliculati, ad suluram posticam marginati; margo parvus; anfractus ullimus antice parum depressus, longus, dimi- diam longitudinem superans: suturae superficiales. - Superficies transverse rare et obso- lete striata, in parte antica ultimi anfractus transverse multicostulata, plerumque stria intermedia; costulae et striae granosae: series una modorum in angulo antico; modi magni, obtusi, obliqui, a sulcis angustis separali; margo posticus rugosus vel obsolete nodulosus : rugulae longitudinales costulas et strias transversas partis anticae ultimi anfractus decus- santes. - Os ovale, elongatum: cauda longiuscula, leviter dextrorsum obliquata, in adultis subumbilicata. Long. 30 mm.: Lat. 12 mm. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 173 1826. Pleurotoma romana DEFR., Dict. Sc. nat., vol. XLI, pag. 393. 1861. Id. eroleta O. COST., Osserv. Conch. S. Miniato, pag. 14, tav. III, fig.9 (a, b) 1862. Id. asperulata BRUGN., Ale. Pleurot. foss. Palermo, pag. 11. 1863. Id. Mortilleti —MORTILL., Coup. géol. Coll. Siena, pag. 6. 1864. Id. id. MAY., Journ. de Conch., vol. XII, pag. 163, tav. VIII, fig. 3. Id. Strozzii DODERL. (in specim.). 1866. Id. id. SEMP., Journ. de Conch., vol. XIV, pag. 280. 1869. Id. Mortilleti ‘MANZ., Faun. mar. mioc. Alt. Ital., pag. 18. 1873. Id. id. MAY., Syst. Verz. Verst. Helo., pag. 31. 1874. id. eroleta DE STEF., Foss. plioc. S. Miniato, pag. 47. 1875. Id. Mortilleti SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 206. 1876. Id. ezoleta PANTAN., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 5. In questa specie, che certamente non si può allontanare dalla CZ. in- terrupta (Brocc®.), la coda è alquanto lunga, per modo che la lunghezza dell’ultimo anfratto è un po’ maggiore della metà della lunghezza totale. Il signor Brucnone mi ha gentilmente comunicato un esemplare della forma che riferì alla PZ. asperulata Lamcx.; avendola paragonata colla presente, riconobbi dovervisi riferire, abbenchè le sue dimensioni siano mi- nori e le costicine trasversali più piccole. Il sig. De Srerani, nella Memoria citata, riferisce a questa specie la forma dei colli tortonesi che nel 1847 io pubblicai come varietà 4 della PI. interrupta Brocca.: questa forma dei colli tortonesi è affatto distinta dalla PZ. romana Derr., ed è una delle varietà della forma descritta in questo volume col nome di CZ. gradata (Derr.). La CI. romana (Derr.) mancherebbe perciò nel miocene e sarebbe propria del pliocene superiore. Non posso convenire nell'opinione del sig. De Swrerani circa la fonma figurata dal sig. Pereira Da Cosra a Tav. XXVI fig. 9 (a, 5), col nome di PI. interrupta. La forma portoghese è, a mio avviso, distinta dalla presente per la notevole depressione anteriore dell'ultimo anfratto, il quale nella CZ. romana (Derr.) scende quasi regolarmente fino all’ apice della coda, e per la presenza di costicine longitudinali e non di nodi, come nella forma qui descritta. Pliocene superiore: Colli astesi, rarissimo; Coll. del Museo. 174 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 50. CLAVATULA GENICULATA Brett. Tav. V, fig. 37. Testa fusiformis: spira longa, valde acuta. - Anfraclus complanali, medio subca- nalicwlati, poslice marginali; ullimus antice valde depressus, dimidia longitudine parum brevior: sulurae superficiales. - Superficies anfractuum obsolete transverse striata; in parle anlica et in basi cauda transverse sulcata, inde inter sulcos costulata; costulae subgranosae: series una nodorum contra suturam anticam; nodi decemseptem in ultimo an- fractu, obtusi, a sulcis angustis separati: margo posticus anfractuum obsolete passim irre- gulariter nodosus: cingulum super rimae apicem decurrens subsimplex , vix passim obsolete granosum. - Os ovale: columella postice valde depressa, antice leviter con- torta: cauda longiuscula, dextrorsum obliquata. Long. 23 mm.: Lat. 9 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Albugnano, rarissimo; Coll. Mic®eLoTTI. Si. CLAVATULA APENNINICA Bett. Tav. V, fig. 38. Testa fusiformis: spira parum longa, et mediocriter acula. - Anfractus medio con- vezi, postice canaliculati; ullimus antice parum depressus, subregulariter ad apicem caudae decrescens, dimidiam longitudinem aequans : suturae parum profundae; poslica marginata; margo parvus, irregulariler rugosus in primis anfractibus, simplex in ultimo. - Superficies parlis anlicae anfracluum transverse mullicostala; costae a sulcis angustis separatae, ad basim caudae productae: rugae longitudinales crebrae, obliquae, in intersecatione costarum transversalium granosae, contra canaliculum posticum terminatae, ad basim caudae pro- ductae, inter nonnullas stria intermedia. - Os ovale, elongatum: cauda longiuscula, recta, in axim testae producla, ad apicem dorso transverse striata. Long. 17 mm.: Lat. 6 mm. Questa specie ha qualche analogia nella forma generale e nella na- tura dei suoi ornamenti colla 27. Darjouxi Biupin (Journ. de conch., vol. IV, tav. IX, fig. ri) dalla quale differisce, indipendentemente dai caratteri generici, 1° per la sua forma più lunga; 2° per la maggior lun- ghezza della coda, e perciò dell'ultimo anfratto; 3° per l’angolo spirale più acuto; 4° per la natura degli ornamenti superficiali. Miocene inferiore: Dego, Cassinelle, Sassello, raro; Coll. del Museo e MicHRELOTTI. DESCRITTI DA L. BEI.LARDI. 175 52. CLavatuLA GRADATA (Derr.). Tav. V, fig. 39. Testa subfusiformis: spira regularis. - Apfraclus antice posticeque marginati, medio profunde excavati; margo anticus magis prominens; anfractus ultimus ventre subangulosus , antice obtuse subcarinatus, “|, totius longitudinis aequans: suturae superficiales, im- pressae. - Superficies obsolete transverse striata, in parle antica ultimi anfracli trans- verse costata el striala; costulae granulosae: margo anticus et posticus anfractuum nodosi; nodi crebri, a sulcis angustis separati, obtusi: canaliculus medianus rimam continens medio granosus et longitudinaliter plicatus in primis anfractibus, simplex in ultimis; rugulae lon- giludinales in parte antica ultimi anfraclus costas et strias transversas decussantes, inde istae granosae. - Os ovale, subquadratum: cauda parum longa, lata, ad apicem leviter recurva. Long. 27 mm.: Lat. 44 mm. 1826. Pleurotoma gradata —DEFR., Dict. Sc. Nat., vol. XLI, pag. 393. 1847. Id. interrupta var. A. BELL., Monogr. Pleurot., pag.32, tav.1, fig. 11. 1847. Id. dertonensis BELL., in MICHTTI., Foss. mioc., pag. 292. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 33 (in parte). 1859. Ia. interrupta LIBASS., Conch. foss. Palermo, pag.36 (in parte). 1864. Id. sertifera —DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr. , pag. 103. 1864. Id. dertonensis Id. Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr. , pag. 103. 1864 Id. vulgalissima Id. Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1864. Id. gradata Id. Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 103. 1869. Id. interrupta MANZ., Faun. mar. mioc. Alt. Ital., pag. 19. 1873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 50 (in parte). ? 18793. Id. asperulata FISCH. et TOURN., Invert. foss. du M. Lébéron , pag. 198, tav. XVII ) fig. 14. Varietà A. Anfractus ultimus in ventre carinatus. - Margo suturae posticae simplex in ultimis anfractibus. Long. 26 mm.: Lat. 10 mm. 1847. Pleurotoma asperulata var. B. BELL., Monogr. Pleurot., pag.33, tav. II, fig.6 (non fig. $) (in parte). 1864, Id. concatenata DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. Questa specie è molto variabile: per mezzo di certe deviazioni si av- vicina talora alla CZ. interrupta (Brocca.), che ha probabilmente pro- dotta, talora alla CZ. spinosa (GRAT.). Le principali modificazioni riunite in modi diversi si possono riassu- mere nelle seguenti: 1° spira più o meno lunga ed acuta ; 2° angolo ven- 176 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARIl DEL PIEMONTE trale dell'ultimo anfratto più o meno sporgente ed acuto; 3° nodi più o meno numerosi e grossi; 4° nodi dell’orlo posteriore degli anfratti, ora piccoli e quasi obliterati, ora meno numerosi, più grossi e quasi tras- formati in spine; 5° coda più o meno lunga. La Pl gradata Derr. di Vienna, figurata da Hòrnes, è certamente una forma diversa dalla presente: basta l'ispezione delle figure per far riconoscere le loro differenze, come ne è pure diversa la forma che ho nel 1847 riferita alla specie di DerrAncE, e che ora credo essere un gio- vane esemplare della CZ. Defrancei (Bett.). Miocene superiore: Colli tortonesi. Stazzano, S* Agata-fossili, fre- quente; Coll. del Museo e Mic®eLoTTI. dd. CLavaTtULA pITISSIMA ( Mavi). Tav. V, fig. 40. Distinguunt hane speciem a CL gradata (DerR.) sequentes notae : Angulus spiralis magis aperlus. - Anfraclus ullimus antice magis depressus. - Series granorum super apicem rimae decurrens ad marginem labri sinistri producta; grana cum nodis serierum anticae et posticae coniuncia a plica longitudinali, antice posticeque inverse obliqua: nodi seriei posticae frequenter sublaciniati. Long.30 mm.: Lat. 11 mm. 1874. Pleuraotoma ditissima MAYER, în litt. et spec. Id. aspero-granulata DODERL., în Mus. geol. R. Univers. Panorm. Questa forma è una singolare deviazione della precedente, nella quale oltre a caratteri di forma generale precedentemente notati, merita parti- colar menzione la serie di granellini che corre nella depressione mediana degli anfratti sull’ apice dell’ intaglio, la quale va fino al labbro sinistro, mentre nella CZ. gradata (Derr.) si arresta al quarto o quinto anfratto; inoltre questi granellini vi sono collegati coi nodi tanto della serie an- teriore quanto di quella posteriore, mercè una piccola piega inversamente obliqua anteriormente e posteriormente , per modo da formare un angolo ottuso, all'apice del quale è collocato un granellino. È insomma una forma meno acuta della precedente, nella quale la struttura dei primi an- fratti, che cambia al quarto e al quinto nella CZ. gradata (DerR.), si con- tinua fin contro il labbro sinistro in questa. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro ; Coll. del Museo, MicgeLo1ti e del Museo di Zurigo (Prof. MavyER). DESCRITTI DA L. BELLARDI. 177 PS Cingulum graniferum super apicem rimae decurrens nullum vel vix notatum: cauda longiuscula, raro brevis. 54. CLAVATULA STAZZANENSIS Bert. Tav. VI, fig. 1 Testa crassa, turrita : spira brevis, parum acuta. - Anfractus medio profunde ex- cavati; ultimus in ventre subangulosus, antice satis depressus, dimidiam longitudinem subaequans: sutura postica crasse marginata. - Superficies sublaevis: margo sulurae posticae nodoso-spinosus; angulus anticus nodiferus; nodi numerosiores in primis an- fractibus, subspinosi, maxima ex parte a subsequenti anfractu tecti, in ultimo obtusi: pars antica ultimi anfractus transverse striato-costulata ; costulae duae maiores, inter se valde proximatae et tertia ad basim caudae decurrens, omnes granosae. - Os subquadratum : columella subrecta, postice valde depressa: rima in excavatione lata, submediana, in- cisa et suturae anlicae vicinior; cingulum super apicem rimae decurrens vir perspicuum : cauda recta, brevis, subumbilicata. Long. 17 mm.: Lat. 8 mm. Questa specie ha molta analogia nella sua forma generale colla CX. spinosa (GrAT.) di cui sembra a primo aspetto l'età giovanile. Essa ne è per altro aftatto distinta: primieramente la solidità, la gros- sezza del guscio e la natura degli ornamenti superficiali dimostrano che la forma ha raggiunta l’età adulta: quindi 1° le tracce del cingolo gra- noso che corre sull’apice dell’intaglio caratteristico del gruppo precedente; 2° le dimensioni notevolmente minori; 3° l’angolo spirale meno aperto; 4° i nodi spinosi meno sporgenti e non scanalati; 5° la coda più breve e leggermente incurvata a sinistra sono altrettanti caratteri che separano la forma qui descritta dalla CI. spinosa (GRAT.). Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, non frequente; Coll. del Museo e MicÒÙELoTTI. 35. CLAVATULA SPINOSA (GRAT.). Tav. VI, fig. 2. Distinguunt hanc speciem a Cl. asperulata (Lanck.) sequentes notae : Testa brevior: spira magis aperta - Costa una transversa, maior, ante seriem spi- narum ultimi anfractus decurrens, granosa: pars antica ultimi anfractus tota transverse costulata ; costulae subuniformes: canaliculus medianus rimam continens transverse striatus: 99 23 178 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. margo posticus anfractuum non carinatus; spinue marginis postici recurvae, versus 08 ex- cavatae et canaliculatae. - Cauda longior, subrecta, vix ad apicem recurva. Long. 35 mm.: Lat. 415 mm. 1840. Pleurotoma spinosa var. A. GRAT., Atl. Conch. foss., tav. XIX, fig. 24. 1847. Id. asperulata var. A. BELL., Morogr. Pleurot., pag. 33, tav. II, fig.7. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. m2i0c., pag. 293 (in parte). 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 32 (in parte). 1864. Id. calcarata —DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag.102. 1869. Id. asperulata MANZ., Faun. mar. mioc. Alt. Ital., pag. 19. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, $' Agata-fossili, raro; Coll. del Museo e Mic®eLoTTI. 96. CLAVATULA BASILICA Bet. Tav. VI, fig. 3. Distinguunt hanc speciem a Cl. asperylata (Lanck.) sequentes notae: Testa brevior: spira magis aperta. - Margo anticus ultimi anfractus magis prominens: pars antica ultimi anfractus maior, depressa. - Nodi spinosi marginis antici numerosiores, ab interstitiis angustis separati; pars antica ultimi anfractus transverse tota costulata; co- stulae duae margini antico provimatae maiores, inter se subcontiguae, granosae. - Os brevius, subquadratum: cauda valde contorta, profunde umbilicata. Long. 41 mm.: Lat. 12 mm. La maggior apertura dell’angolo spirale, la minor lunghezza propor- zionale della spira, la maggiore sporgenza del margine ventrale dell’ ul- timo anfratto, il maggior numero di nodi su di esso, la presenza di due costicine granose anteriori, la columella molto contorta e la presenza di un largo e profondo umbilico, distinguono questa specie dalla CZ. spinosa (Grar.) alla quale è affine. Miocene medio: Colli torinesi, Monte dei Cappuccini, rarissimo; Coll. RovasENDA. 97. CLAVATULA LACINIATA Bett. Tav. VI, fig. 4. Testa turrita: spira longa. - Anfractus depressi, poslice marginali ; medio vix ex- cavali; ultimus in ventre plerumque obtuse carinatus (carina simplex, interdum obscure rugosa) antice parum depressus, */, tolius longitudinis subaequans: sulurae superfi- ciales. - Superficies sublaevis: costae nonnullae transversae, plerumque tres, untica ad basim caudae decurrens, tum simplices, tum obscure plicatae: margo anticus anfractuum DESCRITTI DA L. BELLARDI. 179 maxima in parte a sutura antica teclus, posticus parum prominens, non carinatus, spini- ferus: spinae (4) sinistrorsum recurvae, versus os canaliculatae. - Os ovale, subqua- dratum: columella subrecta, postice parum depressa: cauda brevis, subumbilicata , subrecta. Long. 67-76 mm.: Lat. 23-28 mm. Varietà A. Spira longior, magis acuta. - Margo posticus anfractuum minus prominens. Long. 65 mm.: Lat. 22 mm. Varietà B. Anfractus ultimus antice magis depressus, inde cauda melius distineta: canaliculus medianus magîs profundus. Long. 43 mm.: Lat.19 mm. Varietà C. Margo anticus ultimi anfractus minus prominens.- Anfractus longiores: margo suturae posticae vix prominens, in primis anfractibus subcarinatus, passim obsolete spinosus. — Co- lumella minus contorta. Long. 80 mm.: Lat. 28 mm. Indipendentemente da alcuni caratteri generali, i quali s° incontrano talora più o meno modificati, questa specie, come la precedente, si di- stingue ovviamente dalla CZ. asperulata (Lamcx.), alla quale è stata ri- ferita finora da molti paleontologi, per un carattere ben definito, la forma delle spine del margine posteriore degli anfratti, le quali nella CI. aspe- rulata (LAmck.) sono compresse, acute, diritte, a foggia di ferro di lancia, mentre nella CZ. laciniata (BeLL.) sono ripiegate a sinistra, e profon- damente scanalate verso il labbro destro. L'orlo inoltre che porta le spine e che accompagna la sutura posteriore non è carenato nella presente specie come ha luogo in quella di Lawarcx. In alcuni vecchi esemplari il guscio è alquanto grosso, le rughe lon- gitudinali più sporgenti, l’angolo spirale un po’ meno aperto, la spira più breve, l’umbilico meglio definito. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo (Prof. Mayer) e MicaeLoTTI. ISO I MOLLUSCHI DFI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 38. CLAVATULA ASPERULATA (Lamcg.). Testa subfusiformis: spira ad apicem valde acuta, dein magis aperta. - Anfractus medio late et profunde depressi, antice posticeque marginati ; margo posticus carinatus; margo anticus maxima ex parte ab anfractu subsequente tectus; anfractus ultimus in ventre subcarinatus, antice parum depressus, iransverse multicostatus (costae duae ple- rumque maiores, aliae minores), *|, totius longitudinis aequans: suturae superficiales. - Superficies laevis: rugulae longitudinales sinuosae , irregulares: costula super apicem rimae decurrens in primis anfractibus granosa, in ultimis simplex et vix notata; margines spiniferi ; spinae marginis postici maiores, acutae, rectae, carinatae, pauciores; spinae mar- ginis antici minores, numerosiores : costulae transversae maiores anfractus ultimi ru- gosae, interdum subspinosae. - Os ovale, amplum: cauda brevis, recurva, subumbili- cata, lata. Long. 75 mm.: Lat. 30 mm. 1522. Pleurotoma asperulata 1825. Id. tuberculosa 1826. Id. id. ? 1826. Id. prevostina 1832. Id. tuberculosa 1833. IQ. id. 1833. Id. suturalis 1837. Id. tuberculosa 1837. Id. id. 1838. Id. id. 1838. IQ. id. 1838. Id. asperulata 1842. Id. tuberculosa 1842. Id. asperulata 1842. Id. id. 1843. Id. id. 1843. Id. tuberculosa 1847. Id. asperulata 1847. Id. id. 1847. Id. id. 1847. Id. id. 1848. Id. id. 1852. Id. tuberculosa 1853. Id. aculeata 1853. Id. laevigata 1853. Id. asperulata 1856. Id. tuberculata 1864. Id. asperulata 1867. Id. id. LAMCR., Arnim. s. vert., vol. VII, pag. 97. BAST., Mem. Bord., pag. 63, tav. II, fig. 11. DEFR., Dict. Sc. Nat., vol. XLI, pag. 392. Id. Dict. Sc. Nat., vol. XLI, pag. 391. DESH., Lyell’s Princ. of Geol., terr. mioc., tav. JI, fig. 7. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. ANDRZ., Bull. Moscou, vol. VI, pag. 441, tav. XIII, fig. 5. PUSCH, Pol. Paliiont., pag. 142, tav. XII, fig. 6. DUJ., Mem. Tour., pag. 290. BRONN, Leth. geogn., vol.II, pag. 1063, tav. XLII, fig.41. GRAT., Catal. Vert. et Invert. Gironde, pag. 45. Id. Catal. Vert. et Invert. Gironde, pag. 46. E. SISMD., Syr., pag. 32. DESM., Reévis. Pleurot., pag. 23. Id. Bull. Soc. Géol. Fr., vol. XIV, pag. 11 e 12. DESH. in LAMCK., Anim.s. vert., 2 ed., vol. IX, pag. 367. GOLDF., Petr. Germ., vol. III, pag. 20, tav. LXXI, fig.6 (a,0,c). BELL., Monogr. Pleurot., pag. 33. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 293 (in parte) E. SISMD., Syn., 2. ed., pag. 32 (in parte). GRAT., Atl. conch. foss., tav. XIX, fig. 27, et tav XXI, fig. 17, 18. HORN., Verz. Foss. Rest. tert. - Beck. Wien, pag. 20. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 60. EICW., Leth. ross., pag.-182, tav. VII, fig. 4. Id. Leth. ross., pag. 183, tav. VIII, fig. 3. HORN., Moll. foss. Wien, vol.I, pag. 341, tav. XXXVII, fig. 1. (a, b, c),3 (a,b), 4(a,b) (in parte). BRONN, Leth. geogn., 3 ed., vol. IMI, pag. 540, tav. XLII, fig. 41. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. PER. pA COST., Gaster. terc. Port., pag. 220, tav. XXVI, fig. 10 (a, b). DESCRITTI DA L. BELLARDI. 181 1872. Pleurotoma asperulata DE KOEN., Mioc. Norddeutsch. Moll. Faun., pag. 231. 1873. Id. id. MAY., Syst. Verz, Verst. Helo., pag. 30. ? 1873. Id. id. COCC., Enum. Sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 50. 1873. Id. id. FISCH. et TOURN. Invert. foss. du M. Lébéron, pag. 128, tav. XVII, pag. 12, 13. Varietà A. Costulae transversae ante seriem anticam spinarum decurrens tres, granosae, subspi- nosae in intersecatione rugarum longitudinalium. Long. 50 mm.: Lat. 17 mm. Varietà B. Testa longior: spira magis acuta. - Margo suturae posticae parum prominens, obscure carinatus et obsolete spinosus. - Cauda longior. La forma proveniente dai colli torinesi, e che nel 1847 descrissi come varietà D, meriterebbe di essere distinta con nome proprio, se l’incom- pleto stato di conservazione e lo stato spatoso dei pochi esemplari che ne conosco permettessero di darne una conveniente descrizione. La forma dei colli tortonesi riferita a questa specie dal Sismonpa e dal sig. Cav. MicgeLotTI è la CZ. spinosa (GRAT.). L’esemplare comunicatomi dal sig. Coppi, proveniente dai colli mo- denesi, col nome di 47. spinosa è alquanto imperfetto, ond’è che riesce difficile il definire se si debba riferire a questa specie, come è qui ca- ratterizzata; parrebbe piuttosto che si dovesse riferire alla forma dei colli tortonesi qui descritta col nome di CI. /aciniata Bert. Giudicando della natura delle forme riferite a questa specie dal Hornes dalle stupende figure che ne ha pubblicate, mi pare che non tutte vi si abbiano a riferire. Infatti tanto la figura 2.** quanto la figura 5.* ® man- cano di costicine longitudinali sulla parte anteriore degli anfratti, e per conseguenza vanno inserite nella II sezione. La figura 2 per la sua forma generale, per le sue dimensioni e per la qualità degli ornamenti superficiali corrisponde esattamente alla CZ. gothica (May.); e la figura 5 potrebbe forse riferirsi a varietà gigante della C2. calcarata (Grar.). Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, Villa Forzano, Termo-fourà, Baldissero-torinese, ecc. , non raro; Coll. del Museo, della R. Scuola di Applicazione per gli Ingegneri, del Museo di Zurigo (Prof. Mayer), MicneLorTI e RovaseEnDA. 182 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 59. CLavatuLa HEROS (May.) Tav. VI, fig. 52. Testa subfusiformis: spira parum acuta. - Anfractus medio depressi, postice vix marginati et înermes, antice subcarinati; carina oblusa, a sutura antica disiuncta, spi- nifera; spinae numerosae, acutae, interdum nonnullae canaliculatae; anfractus ultimus antice salis depressus dimidiam longitudinem aequans, vel dimidia longitudine longior: suturae profundae. - Superficies partis medianae et marginis postici transverse obsolete rare striata: superficies partis anlicae transverse multicostala et costulata; costae et costulae a sulcis profundis separatae: rugae longitudinales, plerumque ad spinas productae, irregulares, interdum in costas mutatae. - Os ovale: columella SEGGAD, postice parum depressa: cauda longiuscula, subrecta, subumbilicata. Long. 92 mm.: Lat. 34 mm. LAI 1847. Pleurotoma asperulata var. C. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 33, tav. I, fig. 8. 1858. Id. heros MAYER, Journ. de Conch., vol. VII, pag. 81, tav.M1I, fig.6 Varietà A. Tav. VI, fig. 54. Testa minor: spira magis acuta, longior. - Anfractus ultimus antice magis depressus. - Costulae transversae ad basim caudae decurrentes minores: rugae longitudinales passim tantum perspicuae. Long. 48 mm.: Lat. 17 mm. Questa forma si distingue facilmente dalla CZ. asperulata (LaAmcx.), alla quale io la riferii nel 1947 come varietà pei seguenti caratteri: 1° la forma generale vi è quasi foggiata a fuso per la maggior lun- ghezza dell’ultimo anfratto; 2° la spira nella forma tipica è più breve. e meno acuta ; 3° il margine posteriore degli anfratti vi è pochissimo svolto, semplice, senza spine; 4° presso la sutura anteriore havvi una specie di carena ottusa che porta spine numerose e lunghe; 5° tra questa carena e la sutura anteriore havvi scoperta una porzione della parte anteriore del successivo anfratto, e le coste e le costicine che vi corrono trasver- salmente. Nella varietà, che forse meriterebbe di essere distinta con nome pro- prio, la conchiglia è più lunga e più stretta che nella forma tipica; la depressione mediana degli anfratti è più profonda; le coste e le costicine interposte che corrono sulla parte anteriore dell’ultimo anfratto sono meno DESCRITTI DA L. BELLARDIÎI. 183 numerose, più irregolari; la carena che porta le spine, meno sporgente e più ravvicinata alla sutura anteriore; finalmente, l’ultimo anfratto essendo più depresso anteriormente, la coda riesce meglio distinta e più lunga. Per errore del disegnatore la figura 5* della tavola VI, che rappresenta la varietà 4, riescì meno lunga e più larga dell’originale. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, Villa Forzano, Valle Ceppi, Baldissero-torinese, raro; Coll. del Museo, MicneLoTTI e Rovasenpa. 40. CLavaruLa ScureIBERsSI (Horn.). Dislinguunt hanc speciem a CI. asperulata (Lamck.) sequentes notae: Testa crassior: spira brevior, magis aperta. - Anfractus medio magis depressi: margo posticus converus, non carinatus; spinae minores, breviores, recurvae, canaliculatae; - anfractus ultimus brevior. - Superficies sub tota transverse minute striata : spinae marginis antici nodiformes. - Cauda brevior. Long. 40 mm.: Lat. 15 mm. 1848. Pleurotoma Schreibersi HORN., Verz. foss. Rest. tert. Beck. Wien, pag. 20. 1853. Id. id. Id. Moll. foss. Wien, vol. 1, pag. 343, tav. XXXVII, fig. 10-13. 1853. Id. id. NEUGEB., Be:tr. tert. Moll. Ober-Lapugy , pag. 104. 1860. Id. id. Id. Sist. Verz. tert.-Moll.-Geh., pag. 14. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. plioc. e mioc. Moden., p.30. 1873. Id. id. MAY., Syst. Verz. Verst. Helv., pag. 31. 1874. Id. ( Clavatula) Id. BELL., Vertz. sur K-K. geol. Reichs., pag.156, n.12. Il fossile di Stazzano, riferito a questa specie, presenta una seconda serie di nodi anteriore a quella ventrale dell’ ultimo anfratto, ed è al- quanto più depresso alla base della coda di quanto non sia la forma ti- pica di Vienna. ' Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo ; Coll. del Museo. 414. CLAVATULA TURRICULATA (GRAT.) Tav. VI, fig. 6. Testa magna, crassa, turrita: spira parum acuta. - Anfractus complanati, medio parum et late depressi; ultimus in ventre vix subangulosus, dimidia longitudine parum brevior: suturae superficiales, parum marginatae. - Superficies transverse costulata; costulae partis anticae ultimi anfractus maiores et minores plerumque alternatae, partis medianae et poslicae minores; plerumque costula una maior ante marginem ultimi an- 184 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. fractus: rugae longitudinales costiformes a sutura antica maxima in parte tectae, in ultimo anfractu, obscurae, obsoletae, in depressione mediana angulosae, super°marginem posticum irregulares, obsoletae. - Os ovale: cauda lata, brevis (habita ratione staturae testae), subrecta, leviter dextrorsum obliquata, subumbilicata. Long. 64 mm.: Lat. 27 mm. 1832. Pleurotoma turricula GRAT., Tabl. Cog. foss. Dax, pag.321 (non BRoccH.). 1840. Id. turriculata GRAT., Atl. Conch. foss., tav. XIX, fig. 4. 1847. Id. Nysti BELL., Monogr. Pleurot., pag. 31, tav. I, fig. 18 (non GRAT.). 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 34. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 64. 21864. Ia. id. DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1864. Id. granulato-cincta DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1867. Id. id. PER. DA COST., Gaster. terc. Port., pag. 222, tav. XXVI, fig. 14 (a, d). Id. confluens DODERL., in Mus. geol. R. Univ. Panorm. Varietà A. (an sp. distinguenda ? ) Spira magis acuta. - Cauda longior. Long. 52 mm.: Lat. 19 mm. Varietà B. Testa minor: spira longior; angulus spîralis magis acutus. Long. 34 mm.: Lat. 41 mm. Pleurotoma cingulata DODERL. in Mus. geol. R. Univers. Panorm. Miocene superiore: Golli tortonesi, $" Agata-fossili, Stazzano, raro; Coll. del Museo e Mic®eLOTTI. Varietà A. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese , raris- simo; Coll. del Museo. Varietà B. Miocene superiore: Colli tortonesi, $' Agata-fossili, raro; Coll. del Museo di Geologia della R. Università di Palermo (Professore DoDERLEIN). 42. CLavatuLa DeFrrancn Bett. Tav. VI, fig. 7. Testa turrita: spira parum acuta, medio inflata. - Anfractus depressi, medio exca- vati, antice posticeque marginati; ultimus antice parum depressus, */, totius longitudinis aequans: suturae superficiales. - Superficies transverse striata: margo anticus suturae anticae contiguus, pliciferus; plicae longitudinales crebrae, minutae, obliquae; margo po- sticus simplex vel obscure nodosus: costae et costulae transversae partis anticae ultimi DESCRITTI DA L. BELLARDI. 185 anfractus irregulares, duae vel tres maiores, subgranosae. - Os ovale: cauda subrecta, longiuscula. Long. 26 mm.: Lat. 10 mm. 1847. Pleurotoma gradata BELL., Monogr. Pleurot., pag. 29, tav. II, fig.4 (non DEFR.). 1847. Id. id. E. SISMD., Syz., 2 ed., pag. 33. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. II, pag. 63 (in parte). 1873. Id. innexra MAY., in litt.et specim, (non SOLANDER). Questa forma si collega da un lato colla CZ. Schreibersi (Horn.) e dall’altro colla Cl. taurinensis (MAv.). È distinta dalla prima: 1° per le sue dimensioni minori; 2° per la spira più acuta e rigonfia nel mezzo; 3° per le pieghe longitudinali obli- que e nodose sul margine anteriore degli anfratti, il quale vi è molto meno coperto dalla sutura anteriore: si distingue dalla seconda: 1° per le sue dimensioni minori; 2° per la forma ventricosa; 3° per la maggior larghezza della depressione mediana degli anfratti; 4° per le pieghe non obliterate negli ultimi anfratti; 5° per la minore depressione anteriore dell’ultimo anfratto e per la maggior lunghezza proporzionale di questo. Il fossile di imperfetta conservazione e giovanissimo, che nel 1847 ri- ferii alla P/. gradata Derr., è un giovane esemplare di questa forma. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, raro; Coll. del Museo, MicreLoTTI e RovasENDA. 45. CLAvATULA PRETIOSA BeLt. Tav. VI, fig. 9. Testa turrita, ventrosa: spira parum longa. - Anfractus complanati, contigui; ul- timus antice valde depressus, in ventre rotundatus, non angulosus, dimidia longitudine brevior: suturae superficiales. - Superficies in ultimis anfractibus plerumque laevis, vic longitudinaliter irregulariter sinuoso-rugulosa, in primis 4-6 contra suturam anticam longîitudinaliter plicata; plicae parvulae, crebrae, contra rimam terminatae. - Os ovale: cauda longiuscula, lata, subrecta, dorso obsolete raro transverse costulata. Long. 41 mm.: Lat. 15 mm. 1847. Pleurotoma pretiosa BELL., Monogr. Pleurot., pag.:40, tav.II, fig. 17. 1847. Id. id. E.SISMD., Syr., 2.ed., pag. 34. 21856. 10. id. HORN., Moll. foss. Wien, vol.I, pag. 348, tav. XXXVIII, fig. 9. ? 1867. Id. id. PER. DA COST, , Gaster. tere. Port. , pag. 229, tav. XXVII, fi. 1 (a, d). 186 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Varietà A. Anfractus medio leviter depressi. - Plicae iongitudinales super ultimum anfractum obsolete productae. Long. 43 mm.: Lat. 16 mm. Lo stato spatoso ed imperfetto di conservazione dell’esemplare col quale venne creata la specie e che fu figurato nella Monografia, non mi aveva lasciato vedere le pieghe longitudinali dei primi anfratti, le quali sono ben distinte negli esemplari di buona conservazione, sui quali ho fatta l’attuale descrizione. Se il fossile di Vienna, figurato dal Hornes col nome di 4. preziosa Ber., non ha le costicine longitudinali sulla parte anteriore dei primi anfratti, le quali punto non sono indicate nella figura, esso non può ap- partenere alla C/. pretiosa Ber. e l'errore del Hornes sarebbe una con- seguenza dell’imperfetta descrizione che ho pubblicato nel 1847 di questa specie, di cui non conoscevo allora che pochissimi ed imperfetti esemplari. Che la forma di Vienna sia probabilmente diversa dalla presente, mi inducono a crederlo la poco depressione anteriore dell’ultimo suo anfratto . e la notevole sporgenza del suo margine posteriore. Miocene medio: Colli torinesi, Villa Forzano, Grangia, Termo-fourà, Baldissero-torinese, raro; Coll. del Museo, Mic®eLoTTI e RovasenpA. 14. CLAVATULA PAULENSIS ( May.) Testa mitraeformis, elongata, angusta: spira valde acuta. - Anfraclus numerosi, plani, vir obscure medio depressi; ullimus antice late depressus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae superficiales, lineares; margo suturae posticae vir notatus. - Su- perficies sublaevis, vix striae nonnullae transversae în illesis perspicuae: costulae longi- ludinales crebrae, obliquae, contra canaliculum rimam continentem terminatae, marima în parte a sutura antica lectae in primis anfractibus; quatuor ultimi anfractus laeves: superficies partis anticae ultimi anfractus irregulariter obsolete costulata. - Os ovale, elongatum; labrum sinistrum interius laeve; dexterum gracile, postice callosum: columella medio parum depressa, contorta: cauda longiuscula, emarginata, recurva, subumbilicata. Long. 42 mm.: Lat. 12 mm. 1873. Pleurotoma paulensis MAY., in litt. et specim, La descrizione di questa interessante specie è fatta su di un esem- plare di perfetta conservazione proveniente da S'-Paul presso Dax e co- DESCRITTI DA L. BELLARDI. 187 municatomi dal sig. Prof. Mayer, l'esemplare dei colli torinesi che vi rife- risco essendo alquanto alterato nei suoi caratteri esterni dallo stato spa- toso in cui si trova. È tanta la rassomiglianza di questa forma colla Pleurotoma Gastaldii Bert. che fa d’uopo esaminarne la figura dell’intaglio per distinguernela e per riconoscere che essa appartiene al genere Clavatula. L'intaglio in- fatti viè poco profondo, largo e di figura triangolare, esattamente come nelle Clavatule, ed il labbro che ne parte va alla coda poco arcato : l’inta- glio inoltre è collocato in una leggera depressione mediana degli anfratti, e la sutura posteriore ha il solito orlo delle Clavatule, abbenchè poco sporgente, mentre nella PZ. Gastaldii Ber. V intaglio è assai profondo, arcato all’apice, ed il labbro che se ne stacca va all’estremità della coda molto arcato; gli anfratti sono piani, leggermente convessi nel mezzo; l’ultimo vi è leggermente carenato, ed ha un canaletto poco profondo compreso fra il margine posteriore dell’intaglio e l’orlo suturale. Miocene medio: Colli torinesi, Villa Forzano, rarissimo ; Coll. del Museo. 45. CLAVATULA TAURINENSIS (Mav.) Tav. VI, fig. 10. Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus medio profunde et anguste ca- naliculati, antice posticeque marginati; ultimus antice valde depressus, subeanaliculatus , /, totius longitudinis subaequans: suturae superficiales. - Superficies transverse striata, in parte antica ultimi anfractus transverse striata et costulata, ante depressionem an- ticam costulae nonnullae maiores, plerumque duae: margo anticus anfractuum longi- tudinaliter crebre plicatus; plicae minutae, obliquae, frequentes, in ultimis anfractibus obso- letae; margo posticus laevis. - Os ovale: columella postice valde depressa: cauda lon- giuscula, recta, transverse slriata et coslulata. Long. 45 mm.: Lat. 16 mm. 1842. Pleurotoma interrupta E.SISMD., Syn., pag.33 (in parte). 1847. Id. id. BELL., Morogr. Pleurot., pag.31 (in parte). 1847. Id. vulgatissima Id. Monogr. Pleurot., pag.35, tav.II, fig.9 (non GRAT.). 1847. Id. interrupta E.SISMD., Syn., 2 ed., pag.33 (in parte). 1873. Id. taurinensis MAY., in litt.et specim. I principali caratteri di questa ferma che erroneamente io aveva ri- ferita alla P/. vulgatissima Grat., sono: 1° spira ordinariamente alquanto rigonfia nel mezzo ; 2° depressione mediana, contenente l’intaglio, molto 188 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. stretta e profonda; 3° anfratto ultimo depresso a guisa quasi di gronda alla base della coda; 4° margine anteriore con molte piccole pieghe obli- que, posteriore semplice; 5° coda alquanto lunga, diritta e bene distinta. Gli esemplari di questa specie, nei quali le pieghettine longitudinali del margine anteriore sono protratte fin nel ventre dell’ultimo anfratto, presentano qualche analogia colla C/. interrupta (Broccx.), dalla quale tut- tavia non è difticile il distinguerli, ove si ponga mente che nella CZ. in- terrupta (Brocca): 1° la depressione mediana è più larga e meno profonda; 2° il mar- gine anteriore più sporgente e più lontano dalla sutura, per modo che una porzione notevole della parte anteriore ne è scoperta; 3° il margine posteriore è più piccolo e pieghettato; 4° la regione mediana concava ha numerose rughe longitudinali ed una serie di granellini nell'età giovanile; 5° l’ultimo anfratto è meno depresso anteriormente; 6° le costicine tras- versali molto più numerose. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, Piano dei Boschi, Baldissero-torinese, ecc., non raro; Coll. del Museo, MicneLoTTI e Ro- VASENDA. 46. CLavatuLa IecninAaE MicHeTI.) Tav. VI, fig. il. Testa parvula, turrita: spira longa, valde acuta. - Anfraclus depressi, medio pa- rum profunde excavati, antice posticeque marginali; margo anticus muior; anfractus ul- timus ad basim caudae valde depressus, *|; totius longitudinis aequans: suturae super- ficiales. - Superficies tota crebre transverse striata, in parte antica ultimi anfractus striala et coslulata: margo anticus anfractuum longitudinaliter crebre et oblique plicatus, posticus simplex. - Os ovale: columella postice parum depressa: cauda recta, brevîs. Long. 23 mm. : Lat. 8 mm. 1861. Pleurotoma Ighinae MICHTTI., oss. mioc. inf., pag. 110, tav. XII, fig.1.2. Questa specie, dalla quale derivarono probabilmente le numerose forme congeneri del miocene medio e superiore, ha molta analogia di forma e di ornati colla CI. saurinensis (May.), dalla quale differisce: 1° per dimen- sioni molto minori; 2° per la depressione mediana più larga e meno pro- fonda; 3° per le numerose strie trasversali che ne attraversano ovunque la superficie; 4° per il maggior numero, la minor grossezza e la mag- gior obliquità delle pieghe longitudinali; 5° finalmente per l’angolo spi- rale che vi è più acuto. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 189 Miocene inferiore: Dego, Mioglia, raro; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo (Prof. Mayer) e MicHeLOTTI. 47. CLAVATULA CONCATENATA (GRAT.) Tav. VI, fig. 12. Testa subfusiformis: spira longa, valde acuta. - Anfractus depressi, medio late et parum profunde erxcavati, antice posticeque marginati; ultimus antice valde depressus, di- midia longitudine parum brevior: suturae superficiales. - Superficies tota transverse crebre striata; striae inaequales; costulae nonnullae et stria intermedia transverse decur- rentes super partem anticam ultimi anfractus : margo anticus anfractuum modiferus; nodi obtusi, crebri, in parte antica ultimi anfractus in rugulas, costulas et strias transversas decussantes et in earum intersecatione granosas, ad basim caudae producti; margo posticus parum prominens, subsimplex, via passim obscure nodulosus. - Os ovale: columella postice valde depressa: cauda longiuscula, recta, in axim testae producta. Long. 20 mm.: Lat. 12 mm. 1832. Pleurotoma concatenata GRAT., Tabl. Cog. foss. Dar, pag. 318. 1842. là. id. DESM., Révis. Pleurot., pag. 45. 1852. Id. id. D'ORB., Prodr., vol. III, pag. 62. ? 1869. Ia. id. COPP., Catal. foss. plioc. e mioc. Moden., pag. 30. Varietà A (an species distinguenda?). Tav. VI, fig. 8. Testa turrita: spira magis acuta. - Cauda brevior, recurva, subumbilicata. Long. 20 mm.: Lat. 6 '/, mm. La forma riferita da Hornes alla PZ concatenata GraAT. mi pare rap- presentare una specie diversa: 1° per la maggiore apertura dell’ angolo spirale; 2° per la minor depressione anteriore dell’ultimo anfratto ; 3° per la mancanza delle rughe longitudinali nell’ultimo anfratto. La forma di Vienna, pei caratteri precitati, si avvicinerebbe alla CZ. Eicwaldi Bet., se la brevità della sua coda non ne la allontanasse e non ne costituisse una forma distinta. Miocene medio: Colli torinesi, Sciolze, rarissimo; Coll. RovAsENDA. Varietà 4. — Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, ra- rissimo; Coll. del Museo. 190 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 48. CLavatuLA DEFOSSA BeLt. Tav. VI, fig. 13. Testa turrita: spira longiuscula, valde acuta. - Anfractus complanati, via medio depressi, antice et postice marginati; ultimus în ventre obtuse carinatus, antice parum depressus, dimidia longitudine brevior: suturae superficiales, lineares. - Superficies transverse striata; striae interdum obsoletae: pars antica ultimi anfractus transverse costulata; costulae numerosae, satis prominentes, uniformes ; margo anticus in primis an- fractibus pliciferus; plicae obliquae, in margine nodiformes, super depressionem medianam productae, sed ‘ibi graciliores, in duobus ultimîs anfractibus evanescentes: carina ultimi. anfractus obscure passim nodulosa; noduli obtusi, simplices: margo posticus non trans- verse striatus. - Os ovale, elongatum: columella leviter contorta, postice parum de- pressa: cauda brevis, recta. Long. 20 mm.: Lat. 7 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Baldissero-torinese, ra- rissimo ; Coll. del Museo. 49. CLavatuLa EicHwaLpI BeLt. Tav. VI, fig. 14. Testa turrita: spira valde longa et valde acuta. - Anfractus depressi, medio late ercavati; ultimus antice ad basim caudae valde depressus, 5/, totius longitudinis ae- quans: suturae superficiales. - Superficies tota transverse minute et rare striata: co- stulae nonnullae transversae super ventrem ultimi anfractus decurrentes, plerumque duae maiores, inter se prorimatae: margo anticus anfractuum pliciferus; plicae nodiformes, obtusae, contra depressionem medianam detruncatae, ab interstitiis latis separatae, ple- rumque sexdecim, interdum in ultimo anfractu obsoletae; margo suturae posticae parum prominens, transverse striatus, simplex. - Os ovale: cauda longiuscula, ad apicem dex- trorsum obliquata. Long. 28 mm.: Lat. 10 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, Termo-fourà, Piano dei Boschi, Baldissero-torinese, Sciolze, non frequente; Coll. del: Museo e RovASsENDA. 50. CLAVATULA SEMINUDA Bert. Tav. VI, fig. 15. Testa fusiformis: spira mediocriter longa et acuta. - Anfractus complanati, vix medio leviter concavi, antice posticeque submarginati ; ultimus antice mediocriter depressus, DESCRITTI DA L. BELLARDI. IQI in ventre rotundatus, dimidiam longitudinem aequans: suturae superficiales. - Super- ficies sublaevis; striae transversae minutissimae passim perspicuae; margo anticus vix no- tatus, nodiferus in primis anfractibus, simplex in ultimo; nodi pauci, a sutura antica marima ex parte tecti; margo posticus vix notatus, sublaevis. - Os ovale, breviatum - columella postice parum depressa: cauda recta, longa, dorso sublaevis. Long. 39 mm.: Lat. 13 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Sciolze, raro; Coll. Rovasenpa. 54. CLavatuLa NODOSA Bett. Tav. VI, fig. 16. Testa subfusiformis: spira longa. - Anfractus planulati, medio parum concavi, antice contra sulturam prominentes, ad sulturam posticam viv marginali; ullimus in ventre ro- tundatus, antice valde depressus, dimidiam longitudinem aequans: suturae superfi- ciales. - Superficies sublaevis: striae nonnullae in parte mediana anfractuum perspi- cuae; pars antica ultimi anfractus tota et crebre minutissime transverse striata; striae nonnullae maiores; series una nodorum contra suturam anlicam decurrens; nodi magni, rotundati. - Os ovale: cauda longiuscula, recurva, dextrorsum obliquata, dorso minu- lissime transverse striata. Long. 40 mm.: Lat. 13 mm. 1847. Pleurotoma nodosa BELL., Monogr. Pleurot., pag.58, tav.III, fig. 10 (per errore fig. 9). 1847. Id. id. E.SISMD., Syn., 2 ed., pag. 34. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 64. 21869. Id. id. COPP., Catal. foss. plioc,e mioc. Moden., pag. 31. La figura che ho pubblicato nel 1847 di questa specie è alquanto inesatta; sono in essa troppo grosse le strie trasversali della parte ante- riore degli anfratti. La coda ricurva all’estremità e leggermente obliquata a destra, e la serie di nodi arrotondati, non coperti dalla sutura posteriore distinguono questa specie dalla CZ. seminuda Brett. La figura e la posizione dell’intaglio chiamano senza dubbio nel genere Clavatula questa specie e l’allontanano dalla Surcula dimidiata (Brocca.), colla quale ha qualche analogia nella forma generale ed alla quale io lho erroneamente ravvicinata nella mia Monografia. Egli è con molta incertezza che ho riferita la citazione del Catalogo «del sig. Coppi, poichè non ebbi sott'occhio gli esemplari dallo stesso ri- ‘feriti a questa rarissima specie dei colli torinesi. Miocene medio: Colli torinesi, Villa Forzano, Rio della Batteria, raro; Coll. del Museo. 192 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARIIl DEL PIEMONTE ECC, 52. CLavaruLa SeGUINI (Mav.) Tav. VI, fig. 17. Testa fusiformis, elongata: spira valde acuta, perlonga. - Anfractus medio parum ercavati , antice murginati; ultimus antice valde depressus, in ventre subangulosus, di- midiam longitudinem subaequans: suturae parum profundae. - Superficies transverse minute et rare striata (in spatosis et in adultis striae plerumque obsoletae); striae nonnullae maiores in parte antica ultimi anfractus; costulae nonnullae transversae super ventrem vel ante ventrem decurrentes; margo anticus anfractuum valde prominens, longitudina- liter nodoso-plicatus; plici obliqui; margo posticus angustus, in primis anfractibus nodi- ferus, interdum vix notatus in ultimis. - Os ovale, subquadratum: columella subrecta, postice valde depressa: cauda erecta, longa, dorso costulata. Long. 58 mm.: Lat. 18 mm. 1858. Pleurotoma Seguini MAY., Journ. de Conch., vol. VII, pag. 392, tav. XI, fig. 10. I principali caratteri che distinguono questa specie dalle sue affini sono: 1° la notevole acutezza dell’angolo spirale: 2° la ragguardevole lunghezza della spira e della coda. Negli esemplari dei colli torinesi qui descritti le costicine trasversali, che corrono sulla parte anteriore dell'ultimo anfratto negli esemplari ti- pici di S'-Jean de Marsac sono d’ordinario obliterate e frequentemente surrogate da numerose strie ; medesimamente l’orlo posteriore degli anfratti vi è, non di rado, poco sporgente, appena indicato negli ultimi anfratti. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, Villa Forzano, Piano dei Boschi, Baldissero-torinese, Valle dei Ceppi, Sciolze, non frequente ; Coll. del Museo, MicueLoTTI e RovasenDA. 59. CLAVATULA EXCAVATA Bert. Tav. VI, fig. 18 (a). Testa turbiniformis, elongata: spira longa. - Anfractus contra suturam anticam valde inflati, medio profunde ercavati, postice vir marginali; ultimus in ventre valde inflatus, obtusus, antice abrupte et profunde ercavatus, dimidiam longitudinem subaequans: su- turae parum profundae. - Superficies transverse minute striata ; striae in depressione rimam continente interdum obsoletae: costulae nonnullae striis transversis intermixtae super parlem anticam ullimi anfractus decurrentes: margo anticus anfractuum cerebre DESCRITTI DA L. BELLARDI. 193 longitudinaliter plicatus; plicae in ultimis anfractibus obsoletae. - Os subquadratum : co- lumella postice valde depressa: cauda longa, recta, vix ad apicem recurva et sini- strorsum obliquata. Long. 42 mm.: Lat. 15 mm. Varietà A (an sp. distinguenda? ) Tav. VI, fig. 18. Plicae longitudinales marginis antici anfractuum maiores et super omnes anfractus productae: striae transversae numerosiores, plerumque ser, super interstitia plicarum decur- rentes: costulae partis anticae ultimi anfractus numerosiores. È Long. 55 mm.: Lat. 20 mm. Miocene medio: @©olli torinesi, Monte dei Cappuccini, rarissimo, Coll. RovaAsENDA. Varietà A. — Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo (Prof. Mayer) e MicrELoTTI. Il SEZIONE. (S. G. PERRONA ScnumacnEr, 1817). (C MACROTOMATAE 1. Deltoideae, in parte, BeLLARDI, 1847). Anfractus nulli contra suturam anticam longitudinaliter costati, plicati vel nodosi (excepta CI. inedita Bett.). - Cauda plerumque longa, interdum brevis. Se si paragonano le forme tipiche del genere Clavazzla, quale venne circoscritto dai signori Apaws, colle poche, sulle quali è stato creato dal ScnumacdeR e quindi conservato dai predetti malacologi il genere Per- rona, si comprende benissimo come questi naturalisti abbiano veduta la opportunità di conservare distinti questi due generi, poveri bensì di specie nella fauna attuale, ma ricchissimi in quella specialmente del miocene medio e superiore. Ove poi si esaminino le forme fossili che per i loro caratteri generali e per la figura e posizione dell’intaglio vi si devono necessaria- mente riferire, non c' è mezzo di trovare un complesso di caratteri che valga a giustificare siffatta separazione, tante sono le modificazioni che ci presentano, tanti i passaggi dall’uno all’altro estremo. Per la qual cosa io non posso far altro che considerare il gruppo delle Perrone come una sezione del genere Clavatula, nella quale raccolgo sistematicamente quelle. 25 194 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. forme in cui mancano le numerose pieghe longitudinali che in quelle della prima sezione ornano la parte anteriore di tutti gli anfratti o per lo meno della maggior parte. Che se nell'età giovanile in talune specie di questa sezione si osservano le dette pieghe longitudinali, esse non oltre- passano il quarto o quinto anfratto e mancano in tutti gli altri. La presenza perciò o la mancanza di queste pieghe longitudinali sulla parte anteriore degli anfratti è il solo carattere che io abbia saputo tro- vare fra le numerose forme fossili riferibili alle vere Clavatule e quelle riferibili alle Perrone. Le specie di questa seconda sezione hanno particolari caratteri negli ornamenti superficiali; le forme più frequenti hanno la superficie liscia od attraversata soltanto da piccole sirie come nel gruppo 2; e rap- presentano le vere Perrone; le altre, come quelle del gruppo 4, hanno spine o nodi, non pieghe longitudinali, e formano l'anello di unione fra le Clavatule e le Perrone. A. Testa spinifera, vel nodifera. Ho incominciato la serie delle specie di questa sezione, la quale, come ho detto, corrisponde presso a poco al genere Perrona, colle forme che, pur presentando i caratteri della sezione, portano spine o nodi, poichè con esse viene meglio stabilito il passaggio dalle vere Clavazule alle vere Perrone. 54. CLAVATULA CALCARATA (GRAT.) Tav. VI, fig. 19. Testa subfusiformis: spira brevis, parum acuta. - Anfraclus complanati, medio via depressi, postice crasse marginati; ultimus inflatus, antice valde depressus, in ventre sub- bicurinatus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae profundae. - Superficies tota transverse multistriata, ad basim caudae striata et coslulata: pars mediana anfractuum longitudinaliter sinuose rugulosa : margo posticus spiniferus; spinae recurvae, canaliculatae, magnae. - Os ovale, subquadratum: columella postice valde depressa: cauda brevis , subrecta, leviter recurva, subumbilicata. Long. 33 mm.: Lat. 44 mm. 1832. Pleurotoma calcarata —GRAT., Tabl. Coq. foss. Dar, pag. 323. 1838. Id. tuberculosa. ld. Catal. Vert. et Invert. Gironde, pag.45 (non BAst.). 1840. Id. id. Id. Atl. Conch. foss., tav. XXI, fig. 23. 1842. Id. calcarata —DESM., Revts. Pleurot., pag.Al. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 195 1847. Pleurotoma calcarata —E.SISMD., Syn., 2 ed., pag. 32. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III , pag. 59. ? 1856. Id. id. HORN., Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 345, tav. XXXVII, fig. 6-9. ? 1867. Id. concatenata PER. DA COST., Gaster. terc. Port., pag. 223, tav. XXVI, fig.15 (non GRAT.). ? 1869. Id. calcarata —©OPP., Catal. foss. plioc. e mioc. Moden. , pag. 30. 1873. Ia. id. MAY., Syst., Verz. Verst. Helv., pag. 31. 1873. Id. id. FISCH. et TOURN., Irvert. foss. M.Lébéron, pag. 129, tav. XVII, fig. 10.11. La forma riferita dal sig. Prof. DoperLEIN alla presente specie è la CI. spinosa (GraT.), come ho potuto riconoscere dall'esame degli esem- plari stessi della collezione DopErLEIN. La descrizione e la figura di questa specie furono fatte con un esem- plare tipico di LeoGnan comunicatomi dal sig. Prof. Mayer, poichè i due o tre esemplari dei colli torinesi che mi paiono dovervisi riferire, sono spatosi e troppo imperfetti per essere convenientemente descritti e figurati. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese , rarissimo; Coll. del Museo. 95. CLAVATULA GOTHICA (Mav.) Tav. VI, fig. 20 (a). Testa subfusiformis: spira longa, valde acuta. - Anfractus complanati, vir medio depressi, postice crasse marginati; ullimus in ventre subcarinatus, antice satis depressus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae scalares. - Superficies sublaeviîs; striae transversae nonnullae, interdum obsolelae, super regionem medianam anfractuum decurren- tes: costae transversae duae in parte antica ultimi anfractus, una carinae ventrali proxima, altera, interdum obsoleta, ad basim caudae: margo suturae posticae, carina ventralis, et costula carinae prorima spinîferi; spinae marginis postici acutae, simplices, breves, ple- rumque ab interstitiis latis separatae, inde paucae; spinae carinae ventralis minores, nu- merosiores, minus acutae, in costa antica vix notatae. - Os ovale, subquadratum: columella medio depressa: cauda subrecla, longiuscula, ad apicem recurva, in adultis subum- bilicata, dorso sublaevis, obsolete transverse costulata. Long. 52 mm.: Lat. 17 mm. 1847. Pleurotoma calcarata BELL., Monogr. Pleurot., pag.36, tav. II, fir.11 (non GRAT.). 1856. Id. asperulata HORN., Moll. foss. Wien, vol. 1, tav. XXXVII, fig. 5 (a, d) (non LAMCK.). 1864. Id. id. DODERL., Cenz. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 1873. Id. gothica —MAY., in litt.et specim. 196 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC, Varietà A. Tav. VI, fig. 20 (6). Costula antica carinae ventrali magis prorimata, maior, distincte spinifera: superfi- cies longitudinaliter magis rugulosa. - Cauda brevior. Long. 46 mm.: Lat. 17 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, Baldissero-torinese, non frequente; Coll. del Museo, MicneLoTTI e RovasenpA. 56. CLavaruLa siLvesTRIS (Dopert.) Tav. VI, fig. 21. Testa subfusiformis: spira parum acuta. - Anfraclus antice posticegue marginati , medio profunde ercavati; margo anticus maxima ex parte a sutura tectus; anfraclus ul- timus in ventre subcarinatus, anlice valde depressus, dimidiam longiludinem aequans: suturae superficiales, lineares. - Superficies regionis medianae anfractuum rimam con- ‘tinentis transverse irregulariter striata: pars antica ultimi anfractus transverse costulata et striata: costulae duae inter se valde prorimatae ante carinam ventralem decurrentes : margo posticus anfractuum carinatus, spiniferus; spinae în primis anfractibus nullae, in ultimis paucae, irregulares, parum prominentes, interdum in ultimo anfractu obsoletae ; margo anticus simpler. - Os subquadratum: columella postice valde depressa: cauda longiuscula, recta, vix ad apicem recurva, dorso sublaevis. Long. 35 mm.: Lat. 43 mm. Pleurotoma silvestris DODERL., in R, Mus. Geol. Univers. Panorm. L' esemplare figurato era il solo che io conosceva di questa specie quando ne fu eseguito il disegno : dopo ebbi occasione di osservarne tre altri di maggiori dimensioni, e nei quali le spine sono più sporgenti e protratte sin sull'ultimo anfratto. Miocene superiore: Colli tortonesi, S* Agata-fossili, rarissimo; Coll. del Museo. 57. CLavatuLa uNIcOSsTATA Bet. Tav. VI, fig. 22 (0). Testa subfusiformis: spira brevis, parum acuta. - Anfractus medio ezcavati, postice marginati; ultimus in ventre subcarinatus, longus, */; totius longiludinis aequans: suturae lineares. - Superficies sublaevis, in depressione mediana rimam continente obsolete DESCRITTI DA L. BELLARDI. 197 transverse striata: marge posticus carinatus, spiniferus; spinae irregulares paucae, parum prominentes, passim et praesertim in ultimo anfractu obsoletae: costa una, magna, carini- formis, carinae ventrali valde prorimata, super partem anticam ultimi anfractus decur- rens; costula una, minor, interdum duae, ad basim caudae; pars antica ullimi anfractus et dorsum caudae transverse striata. Long. 40 mm.: Lat. 15 mm. Questa specie differisce dalla CZ. silvestris (DoperL.): 1° per la mag- gior brevità della spira; 2° per la maggior apertura dell'angolo spirale; 3° per il margine posteriore degli anfratti più sporgente; 4° per la forma ottundata della carena ventrale; 5° per la presenza di una sola costa che accompagna la carena ventrale; 6° per la maggiore grossezza di questa, ‘ la quale vi è foggiata a mo’ di carena. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro; Coll. del Museo e del Museo di Zurigo (Prof. Mayer). 58. CLAVATULA BICARINATA Bert. RavGVIbetio 294 Testa subfusiformis: spira brevis, parum acuta. - Anfractus medio excavati, antice posticeque marginali; margo anlicus suturae contiguus, carinalus; anfractus ultimus în ventre bicarinatus (carina antica obtusior), ad basim caudae valde depressus, subcana- liculatus, */, totius longitudinis subaequans: suturae superficiales. - Superficies laevis, vix passim minutissime transverse striata; margo posticus et duae carinae ultimi an- fractus spiniferae; spinae parum prominentes, nodiformes, paucae, ab interstiliis latis separatae, in ultimo anfractu in partim obsoletae, praesertim in carina antica. - Os subquadratum: columella postice satis depressa: cauda longa, leviter dextrorsum obli- quata et recurva, dorso minute striala. Long. 44 mm.: Lat. 18 mm. Varietà A. Margo posticus et carinae ventrales obtusi. - Spinae nodiformes, maiores, praesertim in margine postico et in carina prima ventrali, omnes super ultimum anfractum distincte productae. Long. 38 mm.: Lat. 17 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. del Museo. Varietà 4. — Miocene medio: Colli torinesi, Albugnano, rarissimo; Coll. MicaeLoTTI. 198 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 59. CLAVATULA CIRCUMCLUSA Bert. Tav. VI, fig. 23. Testa subfusiformis, angusta: spira longa, valde acuta. - Anfractus complanati, vix medio depressi, postice crasse marginati; ultimus antice parum depressus, in ventre obtuse carinatus, longus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae scalares. - Su- perficies sublaevis, vix in depressione mediana transverse rare striata: margo posticus crassus, valde prominens, obtusus, irregulariter et obscure nodosus: carina ventralis ultimi anfractus et ipsa irregulariter et obscure nodosa; pars antica ultimi anfractus transverse costulata. - Os ovale, elongatum: columella medio depressa: cauda longiuscula?, dex-_ trorsum obliquata, subumbilicata. Long. 26? mm.: Lat. 9 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese , rarissimo ; Coll. del Museo. B. Testa spinis vel nodis destituta. 60. CLAVATULA CARINIFERA GRAT. Tav. VI, fig. 24. Testa subfusiformis: spira longa. - Anfractus complanati, vix medio depressi, postice marginali; margo crassus, valde prominens, carinatus; anfractus ultimus dimidiam longitudinem subaequans, ventre subangulosus, antice valde depressus, subeanaliculatus: suturae scalares. - Superficies laevis: costulae et striae nonnullae transversae ad basim caudae, - Os ovale, subquadratum: cauda brevis, dextrorsum obliquata, ad apicem leviter recurva. Long. 63 mm.: Lat. 25 mm. 1832. Pleurotoma carinifera GRAT., Tabl. Coq. foss. Dar, pag. 317. 18398. Id. id. Id. Catal. Vert. et Invert. Gironde, pag. 45. 1840. Id. id. Id. Atl Conch.foss., tav. XIX, fig. 17. 1842. Id. id. DESM., Révis. Pleurot. , pag. 35. ? 1842. Id. spirata —MATH., Catal. foss. Bouches-du-Rhéne, pag. 320, tav. XL, fig. 11. 1847. Id. carinifera BELL., Monogr. Pleurot., pag.37, tav.II, fig. 12. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 293. 1847. Id, id. E.SISMD., Syn., 2 ed., pag. 33. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 60. ? 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. plioc. e mioc. Moden., pag. 30. Il principale carattere pel quale questa forma differisce dalla CZ. Jouan- neti (Desm.), che ne è derivata, sta nell’orlo posteriore degli anfratti, il DESCRITTI DA L. BELLARDI. 199 quale vi è molto sporgente e carenato, mentre che è poco sporgente ed arrotondato nella C7. Jowanneti (Desm.); inoltre le sue dimensioni sono in generale maggiori ed il suo angolo spirale è più aperto di quanto non lo siano nella specie del DesmouvLins. Nel miocene medio dei colli torinesi, dove la specie non è rara, essa raggiunge dimensioni maggiori di quelle sia dell'esemplare tipico fisurato dal GrareLoUP, sia degli esemplari che ricevetti in comunica- zione dal sig. Prof. Mayer. Il sig. Prof. Mayer mi ha gentilmente comunicato un esemplare della PI. spirata MarnERON proveniente da Carry presso Marsiglia, che riferisco con dubbio alla presente specie, poichè esso ne differisce per la ca- rena dell’orlo posteriore più acuta e più sporgente. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Baldissero-torinese , non raro; Coll. del Museo, MicÒeLoTTI e RovasENDA. 61. CLavaruLa JOUANNETI (DEsm.) Tav. VI, fig. 25. Distinguunt hanc speciem a Cl. carinifera (GraT.) sequentes notae : Testa minor: angulus spiralis magis acutus. - Anfractus medio magis depressi; ul- timus antice magis depressus: margo posticus anfractuum minus prominens et converus. Long. 36 mm.: Lat. 25 mm. 1840. Pleurotoma Jouanneti GRAT., Atl. Conch. foss., tav.XX1, fig. 12, et tav. XLVI, fig. 10. 1842. Id. id. DESM., Révis. Pleurot., pag. 37. 1847. Id. id. BELL., Monogr. Pleurot., pag.38, tav.1I, fig. 15. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 293. 1847. Id. id. E.SISMD., Syr., 2 ed., pag. 33. 1848. Id. id. HORN., Vers. foss. Rest. tert. Beck, Wien, pag. 20. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag.62. 1853. Ia. id. —HORN., Moll. foss. Wien, vol.I, pag. 346, tav. XXXVIII, fig. 1-6. 1853. Id. id. NEUGEB., Beit». tert. Moll. Ober-Lapugy , pag. 105. 1860. Id. id. Id. Syst. Verz. tert.- Moll. - Geh., pag.14. 1862. Id. id. SEGUENZ., MNotiz. Succ., pag. 12. ? 1864. Id. id. DODERL., Cenn, geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1864. Id. carinifera Id. Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1867. Id. Jouanneti PER.DA COST., Gaster. terc. Port., pag. 226, tav. XXVI, fig.16. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. plioc. e mioc. Moden., pag. 30. 1869. Id. id. MANZ., Faun. mar. mioc. Alt. Ital. , pag. 19. 1873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 51. 1873. Id. id. FISCH. et TOURN., Invert. foss. M. Lébéron, pag. 128, tav. XII, fig. 6-9. 200 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, raro; Coll. del Museo. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, $'" Agata-fossili, frequente; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo (Prof. Mayer) e MicGeLoTTI. 62. CLAVATULA COMPLANATA Bett. Tav. VI, fig. 26. Distinguunt hanc speciem a CI. Jouanneti (Desm.) sequentes notae: Testa brevior. - Anfractus complanati, non medio concavi; ultimus ventre carinalus, antice minus depressus: suturae minus profundae. - Pars antica anfractuum minutissime striata; margo posticus anfractuum minor. - Cauda dextrorsum magis obliquata. Long. 24 mm.: Lat. 8 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese , rarissimo; Coll. del Museo. 69. CLAVATULA CONSIMILIS BeLL. Tav. VI, fig. 27. Distinguunt hane speciem a CI. semimarginata (Lamcx.) sequentes notae: Testa brevior: spira minus acuta. - Anfractus complanati, converiusculi, non antice marginati, postice contra suturam vix inflati; ultimus longior, ventre rotundatus, non ca- rinatus nec angulosus, antice minus depressus. Long. 57 mm.: Lat. 20 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, raro; Coll. del Museo, MicneLoTTI e RovasENDA. 64. CLAVATULA SEMIMARGINATA (LAmcK.) Testa subfusiformis: spira longa. - Anfractus prope suturam anticam leviter inflati; primi medio profunde ercavati; ultimi parum; omnes postice marginati; margo parvus, converus; anfractus ultimus ventre subangulosus, interdum subcarinatus, antice valde depressus, dimidia longitudine parum brevior: suturae parum profundae. - Superficies laevis: depressio mediana anfractuum transverse striata in primis anfractibus, in ultimis plerumque laevis. - Os ovale: columella subarcuata: cauda longa, dextrorsum leviter obliquata et recurva. Long. 55 mm.: Lat. 18 mm. 1821. Fusus tornatus BORS., Oritt. piem.II, pag.70, tav.1, fig.13. 1822. Pleurotoma semimarginata LAMCR., Anim. s. vert., vol. VII, pag. 96. 1825. Id. Borsoni BAST., Mem. Bord., pag. 64, tav. III, fig.2. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 205 1826. Pleurotoma Borsoni DEFR., Dict. Sc. Nat., vol. XLI, pag. 388. 1832. Id. id. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 1832. 14. id. GRAT., Yabl. Cog. foss. Dax, pag. 316. 1833. Id. id. DESH., App. Lyell’s Princ. Geol., pag. 28. 1838. Id. id. GRAT., Catal. Vert. et Invert. Gironde, pag. 45. 1838. Id. tornata MICHTTI., Geogn. Aus. tert. Bild. Piem., pag. 398. 1840. Id. semimarginata GRAT., Atl. Conch. foss., tav. XIX, fig. 5. 6. 14. 15. 16. 26. 1842. Id. id. E. SISMD., Syz., pag. 32. 1842. Id. id. DESM., Révis. Pleurot., pag. 38. 1842. Id. Borsoni MATH., Catal. foss. des Bouches-du-Rhéne, pag. 319. 1843. Id. semimarginata DESH. in LAMCK., Arnim. s. vert., 2 ed., vol. IX, pag. 366. 1843. Id. subcanaliculata GOLDF., Petr. Germ., vol. II, pag. 20, tav. CLXXI, fig3. 1847. Id. semimarginata BELL., Monogr. Pleurot., pag.38, tav. II, fig. 14. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 294. 1847. Id. id. E.SISMD., Syz., 2 ed., pag. 34. 1848. Id. id. HORN., Vers. foss. Rest. tert.-Beck. Wien, pag. 20. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 59. 1852. Id. Borsoni Id. Prodr., vol. III, pag. 60. 1853. Id. semimarginata HORN., Moll. foss. Wien, vol.1, pag. 347. 1860. Id. id. NEUGEB., Syst. /erz. tert. - Moll. - Geh., pag. 14. 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. micc. sup. Ital. cent., pag. 102. 71864. Id. Borsoni Id. Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr. , pag. 102. 1867. Id. semimarginata PER. DA COST., Gaster. tere. Port., pag. 227, tav. XXVI, fig. 17. 1872. Id. Borsoni DE KOEN., Mioc. Norddeutschls. Moll. faun., pag. 228. 1873. Id. semimarginata MAY., Syst. Verz. Verst. Helv., pag. 31. Varietà A. Anfractus ultimus in ventre converus, non subangulosus, antice minus depressus; depressio mediana angustior et profundior. Long. 70 mm.: Lat. 24 mm. 1847. Pleurotoma semimarginata var. A. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 39. Varieta B. Anfractus medio magis excavati, canaliculati; ultimus antice magis depressus. Long. 72 mm.: Lat. 24 mm. 1847. Pleurotoma semimarginata var. B. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 39. Varietà C, Testa magna: spira longior. - Anfractus numerosiores, contra suturam anticam in- flati, in iuvenilibus subcarinati, infundibiliformes; margo posticus parum prominens, in primis anfractibus vix notatus; anfractus ultimus ventre inflatus, rotundatus in adultis, 26 202 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. subcarinatus in iuvenilibus, antice magis depressus, longior, dimidiam longitudinem aequans. - Cauda magis distineta, longior, ewilior. Long. 110 mm.: Lat. 35 mm. 1841-44 Pleurotoma subcanaliculata MUNST., in Goldf. Petr. Germ., vol. III, p. 20. tav. LXXI, £. 3. 1847. Id. semimarginata var. C. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 39, tav. II, fig. 13. 1853. Id. id. HORN., Moll. foss. Wien, vol.I, tav. XXXVIII, fig. 7. 8. 1853. Id. id. —NEUGEB., Ber. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag. 106. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. Varietà D. Testa minor, longior: spira magis acuta. - Anfractus antice vix marginati, medio late et parum concavi; margo posticus magis prominens; anfractus ultimus in ventre ob- scure angulosus. i Long: 33 mm.: Lat. 9 mm. La varietà 4 collega colla presente specie la C7. consimilis Berr., la quale tuttavia ne è distinta: 1° per la maggior brevità della spira; 2° per la mancanza di depressione mediana ; 3° per l'orlo posteriore meno di- stinto; 4° per le suture più profonde. Se non si trattasse di un tipo di forma così variabile qual è la CZ. se- mimarginata (Lamcx.), converrebbe forse di separarne la varietà C, poi- chè questa forma non è solo caratteristica del miocene superiore nel quale si è trasformata dalla forma tipica, ma presenta notevoli caratteri di di- stinzione fra i quali vanno notati la maggiore sporgenza del margine an- teriore degli anfratti, la minore sporgenza di quello posteriore, la maggior depressione anteriore dell'ultimo anfratto e la maggior lunghezza della coda. Qualora si volessero osservare rigorosamente le leggi di priorità, si do- vrebbe conservare a questa specie il nome di ornata col quale fu pub- blicata dal Borson nel 1821, e perciò anteriormente a quello datole dal Lamarck; ma da un lato la descrizione che dà il Borson del suo /ustws tornatus è così imperfetta e la figura così cattiva, che ragionevolmente non si può pretendere che i naturalisti potessero riconoscere la presente specie nel Fusus tornatus del Borson; dall’altro poi questa specie, cotanto fre- quente nel miocene medio, è così generalmente nota col nome impostole dal Lamarcx, che vi sarebbe grave inconveniente, mi pare, a mutarle il nome che ricevette da questo illustre autore. Miocene medio : Colli torinesi, Rio della Batteria, Villa Forzano, Termo- fourà, Baldissero-torinese, non raro; Coll. del Museo, del Museo di Zu- rigo (Prof. Mayer), MicteLorTti e Rovasenpa. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 203 Varietà 4. — Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, raro; Coll. del Museo. Varietà B. — Miocene medio : Colli torinesi, Rio della Batteria, Termo- fourà, Baldissero-torinese, non raro; Coll. del Museo e MicneLortI. Varietà C.— Miocene superiore: Colli tortonesi, $' Agata-fossili, Staz- zano, non raro; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo (Prof. Mayer) e MicHELOTTI. Varietà D. — Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, ra- rissimo; Coll. MricneLoTTI. 65. CLavatuLa INEDITA Bet. Tav. VI, fig. 28. Distinguunt hane speciem a CI. semimarginata (Lamck.) sequentes notae: Testa turbiniformis. - Anfractus medio magis ewcavati; anfractus ultimus ventre magis inflatus, antice abrupte et magis depressus, subcanaliculatus: margo anticus primorum anfractuum simplex, in penultimo et ultimo nodiferus; nodi parvuli, crebri. Long. 44 mm.: Lat. 15 mm. Ho collocato questa forma in questo gruppo £, abbenchè porti sugli ultimi anfratti una serie di piccoli nodi, poichè per tutti gli altri suoi ca- ratteri non si poteva allontanare dalla varietà 8 della CZ. semimarginata (Lamcx.) di cui è una speciale deviazione. Miocene medio: Colli torinesi, Pino-torinese, rarissimo; Coll. del Museo. Le forme di questa sezione erano nel miocene inferiore rappresentate da una sola specie la CZ. Ighinae (MicurtI.); il massimo loro sviluppo ebbe luogo nel mare miocenico medio; poche sono le specie che siano comuni al miocene medio e superiore; in quest ultimo parecchie forme apparvero più o meno connesse colle precedenti, ed evidentemente da loro derivate. Nel mare pliocenico, sia inferiore, sia superiore tutte le numerose forme, proprie certamente dei climi caldi, scomparvero quasi affatto: la sola CZ. implexa Bert. mostrasi nel pliocene inferiore, la CZ. interrupta (Broccn.) e CI. romana (Derr.) nel superiore. Le forme analoghe mancano del tutto nei nostri mari e poche vivono nei mari attuali delle regioni calde. 204 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE Ecc. V. Sotto-famiglia PSEUDOTOMINAE BettarpI (1875). Testa ovato-fusiformis vel turrita : spira plerumque brevis. - Anfractus ultimus dimidiam lengitudinem aequans. - Labrum sinistrum postice late simuosum, non rimosum: columella simplex, non plicata: cauda plerumque brevissima, interdum longiuscula et dextrorsum obliquata. Nelle forme raccolte in questa sotto famiglia l’intaglio è rappresentato da una larga e poco profonda sinuosità, la quale partendo a foggia di arco direttamente dalla sutura va a terminare contro la carena comune alla mag- gior parte delle specie che vi sono comprese; dal labbro sinistro che si estende più o meno a guisa di ala prima di giungere alla coda; dalla coda la quale vi è in generale brevissima uasit nulla, come nel genere 5 3 ’ 5 Pseudotoma , talora più o meno lunga come nel genere Clinura. ) I 5 5 1. Genere CLINURA BetLarpi (1879). (C MEGATOMATAE, 3 Ercavatae (in parte), BeLLarpI, 1847). Testa ovato-fusiformis, vel turrita. - Sinus posticus labri sinistri valde profundus, arcuatus; labrum sinistrum antice valde productum, aliforme: columella contorta: cauda longiuscula, dextrorsum obliquata. I caratteri principali di questo genere sono: 1° carena molto sporgente, collocata presso la sutura anteriore per modo che la parte anteriore degli anfratti è notevolmente più stretta della posteriore; 2° suture molto pro- fonde; 3° labbro sinistro sinuoso posteriormente; 4° seno molto largo e poco profondo, foggiato ad arco, il quale parte direttamente dalla sutura posteriore; 5° labbro sinistro protratto a guisa di ala; 6° columella con- torta e liscia; 7° coda poco lunga ed obliquata a destra. Il tipo di questo genere è rappresentato dalla /7. CaZliope Broccr. : nelle specie della prima sezione la spira è breve, e l’angolo spirale poco acuto; in quella della seconda la spira è lunga e molto acuta, ma i suoi caratteri generici corrispondono esattamente con quelli della forma tipica. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 205 I SEZIONE. Testa ovato-fusiformis: spira brevis. 1. Cumura CatLiope (BroccH.). Tav. VII, fig. 1. Testa ovato-fusiformis: spira brevis, parum acuta. - Anfraclus infundibiliformes, carinati ; carina acuta, valde prominens, suturae anticae proxima, crebre denticulata ; pars antica anfractuum brevissima, concava; pars postica latissima, plerumque plana, interdum leviter concava; anfractus ultimus ante carinam leviter inflatus, ad basim caudae depressus, dimidia longitudine longior : suturae profundissimae, simplices, lineares. - Superficies partis anticae anfractuum transverse costulata; costulae paucae, ab inter- stitiis latis, multistriatis separatae: superficies parlis posticae prope carinam undulatim et irregulariter transverse striata, longitudinaliter rugulosa; rugulae minutae, arcuatae, interdum obsoletae. - Os subtriangulare; labrum sinistrum interius laeve: cauda dorso transverse striala et coslulata. Long. 27 mm.: Lat. 13 mm. 1814. Murex (Pleurotoma) Calliope BROCCH., Conch. foss. sub., pag. 436, tav. IX , fig. 15 (a, db). 1821. Pleurotoma Calliope 1831. ] 1832. 1842. 1847. 1847. 1847. 1852. 1864. 1869. 1870. 1873. 1875. 1876. Pleurotoma 1876. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Clinura Clinura id. id. id. id. BORS., Oritt. piem., part.1I, pag. 77. BRONN, Ital. tert. Geb., pag. 45. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 8. E. SISMD., Syn., pag. 33. BELL., Monogr. Pleurot., pag.62, tav.I, fig. 9. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 300. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 33. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 63. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. APPEL., Conch., foss. Livorn., Boll. Malac., vol. III, pag. 286. COCC., Enum. sist. Moll. mioc.e plioc. Parm. e Piac., pag. 55. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 206. PANTAN., Att. Accad. Fisiocr, Siena, vol. VII, pag. 5. FOREST., Cern. geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 28. Varietà A. Testa minor: spira magis acuta. - Carina minus acuta, in ultimis anfractibus a sutura antica magis distans; dentes carinae subobsoleti in ultimis anfractibus. Long. 20 mm.: Lat. 9 mm. 200 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Le dimensioni sovra indicate sono quelle di alcuni individui provenienti da S* Agata-fossili: nelle colline del Piacentino si trovano esemplari di dimensioni maggiori, della lunghezza di 43 mm. e della larghezza di 21 mm. Egli fu per errore che il Srswonpa (Syr. 1 e 2 ed.), e dopo il Srsmonpa il d'OrsienY (Prodr., vol. III), indicarono questa specie come proveniente dai colli torinesi (mioc. med.) e dai colli astesi (plioc. sup.), nei quali non fa finora trovata. La I. Bredai, che il signor Cav. MicaeLorTI descrisse nell'opera pre- citata subito dopo a questa specie, è senza dubbio un F&sus, come rico- nobbi dall'esame di esemplari ben conservati della collezione RovasenpA e fu descritta nella prima parte di quest'opera col nome di sus Bredae (MicatTI). Miocene superiore: Colli tortonesi, S' Agata-fossili, Stazzano, raris- simo; Coll. del Museo e Mic®ELOTTI. 2. Cuinura TROCHLEARIS (Horn.). Distinguunt hane speciem a C/. Calliope (BrRoccH.) sequentes notae : Spira magis acuta. - Anfractus ultimus antice minus depressus: carina minus acuta, simpler, mutica, suturae anticae proximior. - Pars antica omnium anfractuum transverse minutissime striata, vel sublaevis. - Columella minus contorta. Long. 38 mm.: Lat. 18 mm. 1853. Pleurotoma trochlearis HORN., Moll. foss. Wien, vol.I, pag. 363, tav. XXXIX, fig, 14-15. Nei pochi esemplari dei colli torinesi di quest’elegante ‘e rara specie, esistenti nella collezione del signor Cav. Rovasenpa, la forma generale è più breve di quella degli individui figurati dal Hornes, e la parte anteriore degli anfratti è liscia (forse a motivo dello stato spatoso), od è attraversata da rare e piccole strie, talvolta obliterate, e più grosse sul dorso della coda. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Sciolze, rarissimo; Coll. Rovasenpa e MicHELOTTI. 5. CLINURA CONTROVERSA (Jan). Distinguunt hane speciem a CI. Calliope (Brocca. ) sequentes notae: Testa longior: angulus spiralis magis acutus. - Carina a sutura antica magis distans mediana, minus acuta, non dentata, simplex in primis anfractibus, crenata in ultimis. Long. 30 mm.: Lat. 43 mm. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 207 1847. Pleurotoma controversa BELL., Monogr. Pleurot., pag. 63, tav. I, fig. 12. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 33. 1848. Id. id. HORN., Verz. foss. Rest. tert.-Beck. PWien, pag. 20. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 63. ? 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup, Ital. centr., pag. 1401. L'unico esemplare, col quale il Jan creò la sua PZ. controversa. e che mi comunicò nel 1847, andò smarrito nella Collezione del Museo Civico di Milano, dove si trovano le collezioni del Jan, Ho dovuto perciò indicare i caratteri che distinguono questa specie dalla CZ. Calliope (Brocca.) dedu- cendoli dalla descrizione e dalla figura che ne ho publicato nel 1847. Ho citato con dubbio l’opera del signor Prof. DoperLeIN perchè dei due esemplari esistenti nella sua collezione col nome di P/. controversa Jan, che mi furono gentilmente comunicati dalla Direzione del Museo di Geologia della R. Università di Palermo, uno appartiene alla forma tipica della CZ. Calliope (Brocca.), l'altro alla varietà 4 della stessa specie: è peraltro probabile che il Prof DoperLEIn abbia ricevuta da $' Agata- fossili la presente forma. Miocene superiore : Colli tortonesi, $' Agata-fossili , rarissimo; Coll. Jan. 4. CLinura SapatioruMm Bent. Tesla ovato-fusiformis: spira parum longa et parum acuta. - Anfractus carinati; carina obtusa, in primis anfractibus suturae anticae valde proximata, in ultimis magis distans, plicifera ; plicae minutae, confertae, obliquae; anfraclus ullimus antice inflatus, ad basim caudae valde depressus, dimidiam longitudinem aequans; anfractus embrio- nales tres, convexi, laeves: suturae profundae, simplices, lineares. - Superficies tota transverse striata; striae in parte antica ultimi anfractus confertae, maiores et minores alternatae, omnes minute granulosae, in parte postica anfractuum rariores, minores, uni- formes, a lamellis longitudinalibus arcuatis intersectae. - Os subquadratum : columella medio valde depressa, parum contorta: cauda longiuscula, parum dextrorsum obliquata. Long. 14 mm.: Lat. 5 mm. Quest'elegante forma, testè scoperta dal signor Proi. Iss£i nelle vici- nanze di Savona, ha tutti i caratteri generali della CZ. Calliope (Brocca.), dalla quale tuttavia è molto bene distinta, come riesce facile il riconoscere dal confronto delle descrizioni di ambedue le forme. La specie tuttavia colla quale la presente ha maggiore affinità, si è la Pleurotoma tenui-sculpta Sec. (1875 Secuenz. Form. plioc. Ital. Merid.; Boll. Comit. Geol. Ital. pag. 206). 208 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Dal paragone che ho potuto fare della presente forma colla precitata di Sicilia, di cui ebbi un esemplare dal signor Prof. SeGuENZA, osservai le seguenti differenze che mi consigliarono a risguardare la forma di Savona meritevole di un nome proprio. Nella Ct. Sabatiorum Bert. : 1° la spira è più lunga e un po’ più acuta; 2° la carena più sporgente e meno ottusa, più ravvicinata alla sutura anteriore ; 3° le pieghe della carena più grosse in tutti gli anfratti, mentre si possono a mala pena vedere ad occhio semplice, tanto sono minute, nella forma siciliana; 4° le strie trasversali più grosse, meno numerose, maggiori e minori alternate, granose, più grosse specialmente sulla carena. Pliocene inferiore: Savona, Zinola, rarissimo; Coll. Isset. II SEZIONE. Testa turrita: spira longa. 5. CLINURA ELEGANTISSIMA (For.) Tav. VII, fig. 2 (a, 6). Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfraclus carinati; carina valde pro- minens, suturae anticae provima, mutica, transverse bistriata; pars antica anfractuum prope carinam canaliculata, pars postica parum concava, lalior, prope carinam subcanaliculata ; anfractus ultimus antice inflatus, ad basim caudae valde depressus, dimidia longitudine brevior: suturae profundissimae, simplices, lineares. - Superficies transverse striata ; striae duae, uniformes, inter se valde proximatae super partem anticam anfractuum primorum decurrentes, quatuor super partem posticam, quarum duae anticae a duabus posticis magîs distantes quam duae anticae et posticae inter se: pars antica ultimi anfractus transverse tota striata; striae crebrae, subuniformes, super dorsum caudae productae: striae longitu- dinales minimae, vit sub lente perspicuae: pars anfractuum suturae posticae contigua’ et sinus continens longitudinaliter arcuatim et eleganter rugulosa. - Os subtriangulare: co- lumella valde contorta: cauda recurva. Long. 16 mm.: Lat. 6 mm. 1868. Pleurotoma elegantissima FOR., Catal. Moll. plioc. Bologn., parte 1, pag. 60, tav. II, fig. 10-13. 1874. Id. id. Id. Catal. Moll. plioc. Bologn., part. II, pag. 80 1875. Clinura id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 206. 1876. Id. id. FOREST., Cenn. geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 28. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 209 Il signor Foresti ebbe la cortesia di comunicarmi l’amico esemplare col quale ha creata la sua //. elegantissima : ho potuto per tal modo para- gonarlo con alcuni fossili trovati nelle vicinanze di Albenga e riconoscere che questi vi si devono riferire. Dei pochi esemplari della Liguria che io conosco, il maggiore in dimen- sioni (quello figurato) differisce dalla forma tipica in quanto che le quattro strie, o se vogliamo piccole costicine, che corrono trasversalmente sulla parte posteriore degli anfratti sono più piccole, e quella che corre paral- lelamente alla carena dopo di questa vi è alquanto più vicina. Negli altri esemplari havvi esatta corrispondenza di caratteri col tipo. Pliocene inferiore: Albenga, vallone Torsero, rarissimo ; Coll. del Museo e MicHELOTTI. - Il più antico rappresentante di questo genere, la CZ. trochlearis (Hoòrn.), è proprio del miocene medio: la CZ. Calliope (Broccn.) e la CI. contro- versa (JAN) appartengono al miocene superiore : la CZ. Sabatiorum (Bett.), e la CI. elegantissima (For.) vissero nel mare pliocenico inferiore: manca ogni forma che vi si possa riferire sia nel pliocene superiore, sia nella fauna attuale. 2. Genere PSEUDOTOMA BeLLarpì (1875). (A PSEUDOTOMATAE Bet. 1847). Testa ovato-fusiformis. - Sinus posticus labri sinistri parum profundus; labrum sinistrum arcuatum: columella subrecta: cauda brevissima, in axim testae producta. Il genere Pseudotoma differisce dal precedente pei seguenti caratteri : 1° seno corrispondente all’intaglio più largo e meno profondo; 2° carena o mancante affatto o surrogata da angolo molto ottuso; 3° columella quasi retta; 4° coda brevissima, d’ordinario quasi nulla. 27 210 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. I SEZIONE. Superficies tota, vel maxima ex parte, laevis, vel sublaevis. fi. Pseuporoma LAEVIS Bet. Tav. VII, fig. 3. Testa subfusiformis: spira longiuscula. - Anfractus converi; ullimus antice ali- quantulum depressus, dimidia longitudine parum longior: sulurae parum profundae. - Superficies laevis: striae transversae nonnullae minute super caudam decurrentes. - Os ovale, postice angustatum, antice dilatatum: ‘columella medio subarcuata, antice dextrorsum obliquata: cauda brevissima, latissima; sinus labri sinistri latissimus, suturae posticae proximus. Long. 28 mm.: Lat. 14 mm. Fusus fragilis ‘BON. Cat. MS., n. 2545. 1838. Id. id. MICHTTI, Geogn. Ans. tert. Bild. Piem., pag. 398. 1840. Id. id. BELL, et MICHTTI, Sagg. Oritt., pag. 17, tav. Il, fig. 1. 1842. Id. id. E. SISMD., Syn., pag. 36. 1847. Pleurotoma laevis BELL,, Monogr. Pleurot., pag. 14, tav.IV, fig. 30. 1847. Ia. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 288. 1847. Id. id. E.SISMD., Syr., 2 ed., pag. 33. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 63. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, Villa Forzano, Termo-fourà, Baldissero-torinese, non raro; Coll. del Museo, della R. Scuola d’Applicazione per gl Ingegneri, MicneLorTi e RovasenpA. 2. PseupoToOMA STRIOLATA Bett. Tav. VII, fig. 4. Distinguunt hane speciem a Ps. laevi BeLL. sequentes nolae: Testa plerumque maior, magis inflata: spira brevior, minus acuta. - Anfractus ultimus longior, *|. totius longitudinis aequans: suturae minus profundae. - Superficies transverse minute striolata. - Labrum derterum ad apicem revolutum: columella antice contorta: labrum sinistrum prope suturam posticam vix sinuosum: cauda brevior. Long. 22 mm.: Lat. 15 mm. DESCRITTI DA L. BELLARDI. O 213 Varietà A. Spira longior, magis acuta. Long. 26 mm.: Lat. 12 mm. Indipendentemente dalla forma generale, la quale, abbenchè molto bene distinta nella forma tipica di questa specie, può tuttavia, per mezzo di alcune varietà, accostarsi più o meno a quella della precedente, e dalle strie trasversali che per lo stato spatoso del guscio possono talvolta essere obliterate in parte, i caratteri che ci porgono il mezzo facile di distinguere la Ps. striolata Ber. dalla Ps. Zaevis BeLL., sono i seguenti: nella Ps. striolata Ber. la coda è proporzionatamente più breve, la co- lumella è più contorta e ripiegata a destra anteriormente. Miocene medio : Colli torinesi, Rio della Batteria, Villa Forzano, Bal- dissero-torinese, non raro; Coll. del Museo, della R. Scuola d’Applica- zione per gli Ingegneri, e MrcneLortI. CC) 9. PseupoTOMA sEMIRUGOSA BELL. Tav. VII, fig. 5. Testa ovata: spira brevissima, subobtusa. - Anfractus primi postice complanati, versus suturam anticam subangulosi; ultimus magnus, postice leviter depressus, in ventre inflatus, antice valde depressus, longus, *|; totius longitudinis subaequans : suturae super- ficiales. - Superficies transverse crebre et minutissime striata : rugae longitudinales in primis anfractibus arcuatae, in medio maiores, postice attenuatae, in duobus ultimis nullae. - Os ovale, postice angustatum, antice dilatatum: columella medio parum- depressa, antice revoluta : cauda brevissima, lata, varicosa. Long. 15 mm.: Lat. 10 mm. La brevità della spira, la forma lunga , stretta posteriormente e dilatata anteriormente dell'ultimo anfratto; il leggero angolo che formano anterior- mente i primi anfratti e le rughe longitudinali arcate che vi si osservano, sono altrettanti caratteri che separano questa forma dalle precedenti e che guidano gradatamente alle seguenti. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. del Museo. 4. PSEUDOTOMA OLIGOCENICA Bett. Tav. VII, fig. 6. Testa ovato-fusiformis : spira brevis, parum acuta. - Anfraclus antice convezi, postice profunde canaliculati; ullimus ventre inflatus, leviter ad basim caudue depressus, 212 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. longus, */, totius longitudinis aequans: suturae parum profundae. - Superficies sublaevis: rugae et rugulae longitudinales irregulares sinuosae; striae minutissimae transversae super partem posticram anfractuum decurrentes, in parte antica, praesertim in ultimo anfractu, obsoletae. - Os ovale, elongatum, postice angustatum: columella subrecta: cauda vix ad apicem recurva, dorso transverse costulata. Long. 42 mm.: Lat. 20 mm. 1861. Pleurotoma Geneî MICHTTI., Foss. mioc. inf., pag. 110 (non BELL.). Miocene inferiore: Dego, rarissimo ; Coll. MicneLOTTI. >. Pseunporoma GENEI Bett. Tav. VII, fig. 7 (a). Testa ovato-fusiformis: spira parum longa, mediocriter acuta. - Anfraclus compla- nati, versus suturam anticam converiusculi ; ultimus ad apicem caudae regulariter adscendens, in ventre inflatus, magnus, *|; totius longitudinis subaequans: suturae superficiales. - Superficies tota in primis anfractibus transverse minutissime et crebre striata, laevis în ultimis: costulae longitudinales marima pro parte @ sutura antica tectae et contra depres- sionem posticam terminatae in primis tres vel quatuor anfractibus , in ultimis nullae; rugulae longitudinales sinuosae, irregulares, in omnibus anfractibus et praesertim in ultimis perspicuae. - Os ovale: columella arcuata: cauda subnulla, lata, in adultis subumbilicata, dorso transverse sulcata. Long. 48 mm.: Lat. 24 mm. 1847. Pleurotoma Genei BELL., Monogr. Pleurot., pag. 14, tav. I, fig. 1. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 287, tav. VIII, fig. 7. 1847. Id. id. E. SISMD., Syz., 2 ed., pag. 33. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. II, pag. 63. Varietà A. Testa longior. - Anfractus medio magis converi: suturae profundiores. Long. 50 mm.: Lat. 23 mm. Varietà B. Tav. VII, fig. 7 (6). Spira longior, magis acuta. - Anfractus postice magis excavati, subcanaliculati. - Striae transversae obsoletae. Long. 44 mm.: Lat. 20 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Baldissero-torinese, raro; Coll. del Museo, della R. Scuola d’Applicazione per gl’ Ingegneri, Mi- cHELOTTI e RovASENDA. DESCRITTI DA I. BELLARDI. 213 6. Pseuporoma OrsiGnyYi Bett. Tav. VII, fig. 8 (a). Testa ovato-fusiformis, elongata: spira brevis, parum acuta. - Anfraclus versus suturam anticam leviter inflati, postice depressi; ultimus in ventre subangulosus, postice magis depressus, subcanaliculatus, longus, "|, totius longitudinis subaequans, regulariter ad apicem caudae adscendens: suturae parum profundae. - Superficies anfractuum primorum tota transverse minute et crebre striata, in ultimis laevis: costae longitudinales obtusae , marima in parte a sutura antica tectae, contra depressionem poslicam terminatae în primis quatuor vel quinque anfractibus, in ultimis nullae: rugulae longitudinales sinuosae , irre- gulares, in omnibus anfractibus et praesertim in ultimis perspicuae. - Os elongatum, postice angustatum : columella subrecta: cauda subnulla, latissima, sinistrorsum leviter obliquata, subumbilicata, dorso transverse sulcala. Long. 45 mm.: Lat. 20 mm. 1842. Pleurotoma orbignyiana BELL. in E. SISMD., Syr., pag. 33. 1847. Id. Orbignyi BELL., Monogr. Pleurot., pag. 15, tav. I, fig. 2. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 34. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. IiI, pag. 64. Varietà A. Tav. VII, fig. 8 (5). Testa brevior: spira magis aperta. - Anfractus postice distincte canaliculati; ultimus subcarinatus. Long. 46 mm.: Lat. 23 mm. Varietà B. Anfractus ultimus brevior; omnes postice profunde canaliculati. - Costae longitudinales super penultimum anfractum productae. Long. 38 mm.: Lat. 17 mm. Varietà C. Anfractus omnes subangulosi, postice valde depressi ; primi longitudinaliter plicati ; penultimus et ultimus in angulo nodoso-plicati. Long. 43 mm.: Lat. 20 mm. I principali caratteri per cui la presente specie differisce dalla prece- dente di cui non è che una particolare deviazione, sono: 1° forma generale più lunga e più stretta; 2° spira generalmente più acuta; 3° ventre degli 214 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. anfratti, e specialmente degli ultimi, distintamente angoloso; 4° depressione posteriore più profonda; 5° bocca più stretta e più lunga; 6° columella meno arcata, quasi diritta; 7° coda leggermente obliquata a sinistra. Questa forma, mediante un esemplare sgraziatamente un po’ deformato, ma nel quale l’angolo mediano è più sporgente e guernito di pieghe irrego- lari (var. 4), fa il passaggio dalla Ps. Genei Bett., alla Ps. intorta (Brocca.), dalla quale tuttavia si conserva distinta per la mancanza delle numerose costicine trasversali che corrono su tutta la superficie della specie del BroccHI, e pei numerosi e grossi nodi che ne adornano l’angolo mediano. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, Villa Forzano, Bal- dissero-torinese, raro; Coll. del Museo, della R. Scuola di Applicazione per gl Ingegneri, MicHeLoTTI e Rovasenpa. II SEZIONE. Superficies tota transverse costulata, vel striata. 7. PseuDOTOMA CONNECTENS Bett. Tav. VII, fig. 9. Distinguunt hane speciem a Ps. intorta (BROcCH.) sequentes notae: Testa brevior: spira minus acuta. - Anfractus breviores: suturae minus obliquae. - Costae longitudinales numerosiores, obliquae, super angulum anfractuum simplices, non nodiformes. - Cauda brevior, subnulla, sinistrorsum obliquata. Long. 40 mm.: Lat. 18 mm. Questa specie collega le precedenti colla Ps. intorta (Broccu.) e colla Ps. praecedens Bett., altrettante modificazioni dello stesso tipo di forma. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese , rarissimo ; Coll. RovasENDA. 8. PSEUDOTOMA INTORTA (BroccH.) Tav. VII, fig. 10. Testa subfusiformis, elongata: spira longiuscula, valde acuta. - Anfractus subcari- nati, antice converiusculi , postice late et profunde canaliculati; carina in primis anfractibus mediana, in ultimis suturae posticae prowimior; anfractus ullimus antice aliquantisper inflatus, ad basim caudae parum depressus, dimidiam longitudinem aequans: suturae profundae. - Superficies tota transverse crebre costulata et striala ; costulae compressae , DESCRITTI DA L. BELLARDI, 215 acutae, maiores in parte antica ultimi anfractus, interdum stria intermedia; costae lon- gitudinales compressae, obliquae, antice attenuatae et ante suturam evanescentes (saltem in ultimis anfractibus), super carinam nodiformes, super partem posticam non productae. - Os elongatum, postice angustatum: columella vir medio depressa, subrecta: cauda subnulla, latissima, leviter recurva, dorso striato-costulata, in adultis subumbilicata. Long. 64 mm.: Lat. 25 mm. 1814. Murex (Pleurotoma) intortus BROCCH., Conch. foss. sub., pag. 427, tav. VII, fig. 17. 1821. Pleurotoma intorta —BORS., Oritt. piem., II, pag. 76. 1826. Ia. id. DEFR., Dict. sc. Nat., vol. XLI, pag. 389. 1827. Id. id. SASS., Sagg. geol. Bacin. terz. Albeng., pag. 479. 1829. Id. farinensis SERR., Geogn. terr. tert., pag. 112, tav. II, fig. 1-2. 1831. Id. intorta BRONN, Ztal. tert. Geb., pag. 46. 1832. Id. id. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 1832. Id. id. GRAT., 7abl. Cog. foss. Dax, pag. 323. 1833. Id. id. DESH., App. Lyell's Princ. Geol., pag. 28. 1837. Id. Morreni KON., Coq. foss. Baséle, pag. 21, tav. I, fig.3. 1838. Id. intorta GRAT., Catal. Vert. et Invert. Gironde, pag. 46. 1841. Id. id. CALC., Conch. foss. Altavilla, pag. 52. 1842. Id. ia. E. SISMD., Syr., pag. 32 (in parte). |, 1842. Id. id. DESM., Revis. Pleurot., pag. 20. 1842. Id. farinensis MATH., Catal. Meth. et Descr. foss. des Bouches du Rhbne, pag. 320. 1843. Id intorta MORR., Catal. Brith. fuss., pag. 157. 1843. Id. Morreni NYST, Bull. Soc. Geol. Fr., vol. XIV, pag. 453. 1845. Id. intorta Id. Cog. et Pol. foss. Belg., pag. 509, tav. XLI, fig. 2 1845. Id. id. CALC., Cog. viv. e foss, Sicil., pag. 36. 1846. Id. scabra PHIL., Paleonth., vol. I, pag. 68, tav. X, fig. 4, 1847. Id. intorta BELL., Monogr. Pleurot., pag. 16, tav. I, fig. 13 (in parte). 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 288 (in parte). 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 33 (in parte). 1848. IQ. id. WOOD, Crag Moll., pag. 53, tav. VI, fig. 4. P1848. Id. id. HORN,, Verz. in Cxyzels von Wien, pag. 20. ? 1848. Id. id. Id. erz. Foss. Rest. tert.- Beck. Wien, pag. 20. 1852. Id. subintorta D’ORB., Prodr., vol. IMI, pag. 59. 1852. Id. intorta Id. Prodr., vol. III, pag. 63. 1852. Id. Morreni GIEB., Latdorf, pag. 48, tav. I, fig. 10. 1856. Id. intorta SEMP., Kennt. Gaster. Nordalbing. Glimm., pag. 66. 1858. Id. scabra SANDB., Corch. Mainz. tert., pag. 243, tav. XVI, fig. 10. 1861. Id. intorta SEMP., Paliont. Untersuch., pag. 32.63. 1861. Ia id. NYST, Foss. d’Edeghem, Bull. Acad. Brux., 2 ser., vol. XII, pag. 40. 1867. Id. scabra SPEY., Tertiarf. von Sollingen, pag. 24. 1867. Id. Morreni Id. Conch. Cass. tertiarbild., Paleonthogr., vol. I, pag. 116, tav. XVI, fig. 4.5. 1868. Id. intorta FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 59. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioe. Moden., pag. 29. 1870. Id. id. NICAIS., Catal. Anim. foss. Prov. Alger, Bull. Soc. Acclim. Alger, pag. 102. 1870. Id. id. APPEL., Conch. foss. Livorn., Boll. Malac., vol. III, pag. 286 216 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1872. Pleurotoma intorta ,DE KOEN., Mioc. Nord-Deutschl. Moll. Faun., pag. 233. 1872. Id. id. KOCK ET WIECHM., Moll. Faun, Sternb. Gest. Meklenburg, pag. 71. 1873. Id. id. COCC., Erum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 46. 1874. Id. id. SPREAF., Conch. mar. Cascina Rizzardi, pag. 6. 1874. ld. id. MORCH, Forst.tertiarlag. Danmark, pag. 17 (290). 1875. Id. id. SEGUENZ., Faun. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geot. Ital., pag. 208. 1875. Id. id. SORD., Faun. mar. Cassina Rizzardi, pag. 39. 1876. Id. id. PANTAN., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 5. 1876, Id. id. FOREST., Cern. geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 28. Varietà A. Carina in ultimo anfractu mutica. Long. 60 mm.: Lat. 22 mm. 1847. Pleurotoma intorta var. B. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 16. I fossili dei colli torinesi riferiti a questa specie dal Siswonpa, dal D’Orsieny, dal signor Cav. MicueLoTTI e da me nel 1847, appartengono alla Ps. praecedens Ber. qui dopo descritta. Pliocene inferiore: Castelnuovo d’Asti, Viale presso Montafia; Vezza presso Alba; Monte Capriolo presso Bra; Savona, alle Fornaci, Zinola presso Savona; Albenga, vallone Torsero; Ventimiglia, frequente. Varietà 4. — Pliocene inferiore: Castelnuovo d'Asti, raro; Coll. del Museo. 9. PSEUDOTOMA PRAECEDENS Ber. Tav. VII, fig. 11. Distinguunt hane speciem @ Ps. intorta (BroccH.) sequentes notae: Testa brevior: spira minus acuta. - Anfractus breviores , postice minus depressi: suturae minus obliquae. - Costulae transversae plerumque maiores; stria intermedia raris- sime deficiens: striae longitudinales sinuosae, confertissimae, costulas et strias decussantes : costae longitudinales nodiformes in angulo anfractuum, ari testae parallelae, obtusae, a sulcis angustis et minus profundis separatae , numerostores; nodi maiores. Long. 46 mm.: Lat. 24 mm. 1847. Pleurotoma intorta var. A. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 16 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 288 (in parte). 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 33 (in parle). 1847. Id. id. GRAT., pri Cog. foss., tav. XX, fig. 40. 1853. Id. id. HORN., Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 331, tav. XXXVI, fig. 2 (a, b). 1853. Id. id. NEUGEB., Beitr. tert. Moll. Ober- Lelfy: pag. 99. DESCRITTI DA IL. BELLARDI. 217 Varietà A. Testa minor. - Costulae et striae transverse minores. Long. 30 mm.: Lat. 14 mm. Varietà B. Testa minor, brevior: spira magis aperta. - Superficies transverse minute striata : costulae longitudinales minores, numerosiores. Long. 32 mm.: Lat. 16 mm. Non credo che le due forme figurate dal Hòrnes e dallo stesso riferite alla P2. intorta Brocct. vi si possano riferire: quella figurata a fig. 2 (a, 8) della precitata tavola mi sembra doversi riferire alla presente specie per la maggior apertura dell’angolo spirale, per la brevità della spira, per il gran numero e la grossezza delle costicine trasversali e per la forma dei nodi della carena. La forma poi figurata a fig. 1 (a, 5) della stessa tavola è una forma intermedia fra la Ps. praecedens Betr., e le varietà della Ps. Bonelliù Belt. Ambedue queste forme differiscono ancora da quella tipica della specie del Broccni per avere l'apertura più breve, la columella più incavata poste- riormente e contorta anteriormente. Le due varietà per la loro forma generale e per la natura degli orna- menti superficiali sono molto affini alla forma distinta col nome di Ps. con- nectens Bet. : le differenze che ne le distinguono sono le seguenti : 1° carena più sporgente; 2° depressione posteriore più profonda; 3° ultimo anfratto più depresso alla base della coda, e perciò coda meglio distinta; 4° colu- mella meno arcata; 5° coda non obliquata a sinistra. Per questi caratteri le due citate varietà si trovano connesse colla Ps. praecedens Bert., e per conseguenza colla Ps. intorta (Broccr.); mentre la Ps. connectens Bert. è strettamente collegata colla Ps. Ordignyi Beit. Miocene medio : Colli torinesi, Rio della Batteria, Villa Forzano, Bal- dissero-torinese , non frequente; Coll. del Museo, della R. Scuola d’Appli- cazione per gl’ Ingegneri, MicneLoTTI e RovasenpA. Varietà 4. — Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, raro; Coll. del Museo. Varietà B. — Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese , raro; Coll. del Museo. 28 218 I] MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 10. PseuporoMA PINNATA Belt. Tav. VII, fig. 12. Testa ovato-fusiformis : spira scalarata. - Anfraclus antice converiusculi, medio carinati, postice profunde excavati, contra carinam canaliculati, ad suturam posticam submarginati ; ultimus dimidiam longitudinem subaequans? suturae profundae. - Superficies tota trans- verse minutissime striata , et longitudinaliter costata; striae in parte antica obsoletae : costae parum obliquae, a sulcis parum latis separatae, contra suturam anticam et in parte antica ultimi anfractus obsoletac, super carinam pinnaeformes. - Os ovale: cauda?. .. Long. 35 mm.: Lat. 18 mm. Descrivo questa forma, abbenchè non ne conosca che un solo ed im- perfettissimo esemplare, perchè devia notevolmente per parecchi caratteri dalla Ps. inzorta (BroccH.), cui è connessa per la forma generale. Gli anfratti vi sono leggermente convessi nella parte anteriore, carenati nel mezzo e profondamente incavati posteriormente ed in particolar modo contro la carena, posteriormente alla quale havvi una specie di gronda che l’accompagna; e siccome le coste longitudinali sono grosse, numerose e terminate in una specie di tubercolo acuminato che si erge sulla carena, così la spira rassomiglia ad una torre spirale e merlata. Le coste vanno via via diminuendo verso la sutura anteriore e scompaiono sull'ultimo anfratto prima della coda: tutta la superficie è attraversata da numerose strie, quasi obliterate nella parte anteriore degli anfratti. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese , rarissimo ; Coll. del Museo. 11. Pseuporoma BoneLLu Bert. Tav. VII, fig. 13. Testa ovalo-fusiformis: spira brevis parum acuta. - Anfraclus carinati, postice subcanaliculati; carina submediana, suturae anticae proximior, acuta; canaliculus posticus latus, parum profundus; anfractus ultimus ad basim caudae valde depressus, plerumque dimidiam longitudinem aequans, interdum dimidia longitudine brevior: suturae pro- fundae; postica marginata. - Superficies partis anticae anfractuum transverse costata; costulae et plerumque striae nonnullae intermediae; costae, costulae et strine super costas longitudinales decurrentes, nodulosae et granosae, a rugulis longitudinalibus crebris decus- satae: costae longitudinales crebrae , tum majores et pauciores, tum minores et numerosiores, obliquae, super carinam spinosae, posticae evanescentes, vix in plicam brevem productae, ad basim caudae obsoletae: superficies parlis posticae anfracluum transverse costulata ; DESCRITTI DA L. BELLARDI. 219 costulae crebrae, minutae, granosae, uniformes, interdum stria intermedia. - Os subovale : columella medio profundae ercavata, contorta : cauda lata, dextrorsum obliquata, recurva, Long. 24 mm.: Lat. 12 mm. 1851. 1832. 1839. 1842. 1842. 1847. 1847. 1847. 1848. 1852. 1861. 1864. 1869. 1870. 1870. 1873. 1875. Pleurotoma elegans Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. bracteata id. Bonelli id. BON., Cat. MS., n. 2624 (non DEFR.). BRONN, Ital. tert. Geb., pag. 45. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. BELL., Bull. Soc. Geol. Fr., vol.X, pag. 31. E. SISMD., Syn., pag. 32. squamulata DESM., Revis. Pleurot., pag. 49. bracteata id. id. id. id. id. id. id. id. Bonellii bracteata Bonelli BELL., Monogr. Pleurot., pag. 18, tav. I, fig. 5. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 289, tav. IX, fig. 5-7. E. SISMD., Syn., 2. ed., pag. 32. HORN., Verz. Foss. rest. tert.-Beck. Wien, pag. 20. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 63. BRUGN., Alc. Pleurot. foss. Palermo, pag. 12. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr. pag. 101. COPP., Catal. foss. plioc. e mioc. Moden., pag. 29. NICAIS., Catal. Anim. foss. prov. Alger, Bull. Soc. Acclim. Alger. pag. 103. APPEL., Conch. foss. Livorn., Boll. Malac., vol. III., pag. 286. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 296. Id. Form. plioc. Ital. merid,, Boll. Comit. geol.Ital., pag. 208. Varietà A. Testa longior. - Anfraetus numerosiores: suturae ultimae magis profundae. Long. 35 mm.: Lat. 15 mm. 1864. Pleurotoma bracteata var. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. 1874. Id. Bonellii var. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 67. Varietà B. Costae transversae super partem anticam ultimi anfractus decurrentes sex, vel septem, angustae, valde prominentes, a sulcis latis, transverse striatis, separatae, in intersecatione costarum longitudinalium spinosae vel subspinosae. Long. 22 mm.: Lat. 14 mm. Varietà C. Testa scalaris. - Carina magis acuta: pars postica anfractuum subplana: suturae magiîs profundae. - Costae longitudinales pauciores, maiores, compressae, super carinam in spinam longiorem productae. Long. 16 mm.: Lat. 9 mm. 1853. Pleurotoma bracteata HORN.,, Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 332, tav. XXXVI, fig. 3. 1853. Id. id. NEUGEB., Be:tr. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag. 100. 220 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Varietà D. Testa brevior: spira magis aperta. - Carina obtusa: pars postica anfractuum brevior, magis profunda. - Costae longitudinales maiores, obtusae, super carinam muticae : rugulae longitudinales via passim perspicuae. Long. 22 mm.: Lat. 13 mm. Varietà E. Testa major. - Carina obtusa. - Costulae transversae minores; stria intermedia : costae longitudinales maiores , pouciores, oblusae, minus sinuosae: rugulae longitudinales vix passim notalae. Long. 30 mm.: Lat.14 mm. Avendo avuto sott'occhio l'esemplare tipo del Murex bracteatus Brocck., mi dovetti convincere che la forma qui descritta ne è affatto distinta, come già ebbe ad osservare il signor d’Ancona; per la qual cosa le restituisco il nome che le aveva dato in surrogazione di quello che aveva ricevuto dal Bonetti e che doveva essere mutato perchè anteriormente applicato ad altra specie dal Derraner. Il Cav. MicteLoTTI cadde, come io, in errore quando credette ravvisare in questa forma il Murex bracteatus Brocca., specie affatto distinta non solo, ma appartenente al genere Murex, nel quale venne precedentemente descritta. Nella varietà D, e nella varietà £, la carena è meno sporgente e più ottusa che nella forma tipica e nelle altre varietà, ed i nodi vi sono ottusi, per lo meno sugli ultimi caratteri. Per siffatte particolarità queste due forme si collegano colla /. scabra Pan. (Yerz. Magdeburg tertiar. verst., Paleontographica I, pag. 68, tav. X. fig. 4), colla quale ho potuto paragonarle mercè parecchi esemplari pro- venienti dall'oligocene medio di Helmsdorf, inviatimi dal signor De Koenen. Da ambedue queste forme è tuttavia distinta la specie del Puitippi per una forma più lunga e più stretta. Ad ogni modo con queste forme viene dimo- strata la derivazione delle forme del miocene medio e superiore e del pliocene inferiore da quella dell’oligocene. Miocene medio: Golli torinesi, Termo-fourà, Rio della Batteria, Bal- dissero-torinese, Sciolze, raro; Coll. del Museo, della R. Scuola d'Appli- cazione per gl’ Ingegneri, MicneLorTI e Rovasenpa. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 22I Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, non frequente, $" Agata- fossili, comunissimo; Tetti Borelli presso Castelnuovo d’Asti, raro. Varietà A. — Miocene superiore: Colli tortonesi, $' Agata-fossili , non raro; Coll. del Museo e MicÒELoTTI. 3 Varietà B. — Pliocene inferiore: Vezza presso Alba; Clavesana presso Mondovi; Monte Capriolo presso Bra: Zinola presso Savona, non frequente; Goll. del Museo e MicÒELOTTI. Varietà C. — Miocene medio: Colli torinesi . Baldissero-torinese , Sciolze, raro; Coll. del Museo e RovasenpA. Varietà D. — Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro; Coll. del Museo. Varietà E. — Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, raris- simo; Coll. del Museo. 12. Pseuporoma HirsutAa BeLt. Tav. VII, fig. 14. Distinguunt hanc speciem a Ps. Bonelli (BeLL.) sequentes nolae: Testa minor, gracilis. - Carina anfractuum mediana, obtusa; anfractus ultimus longior, ad basim caudae magis depressus. - Costulae transversae minores, numerosiores, uniformes : costae longitudinales minores, numerosiores, compressae, super carinam via subspinosae, in parte postica usque ad suluram produclae, arcuatae, super marginem suturae posticae gra- nosae. - Columella minus contorta: cauda longior, angustior, dextrorsum magis obliquata. Long. 17 mm.: Lat. 9 mm. Pleurotoma plicatula BON., Cat. MS., n. 2625 (non GRATELOUP). 1842. Id. id. E. SISMD., Syn., pag. 33. 1847. Id. hirsuta BELL., Monogr. Pleurot., pag. 17, tav. I, fig. 10. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 289, tav. IX, fig. 3. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 33. 1859. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. Ill, pag. 63. ? 1864. Id. id. DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Rio della Batteria , Sciolze, raro; Coll. del Museo, della R. Scuola d'Applicazione per gl’ Ingegneri, MicneLoTTI e RovasenDa. 222 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 15. PseuporoMma BREVIS Bert. Tav. VII, fig. 15. ‘ Testa ovato-subfusiformis : spira parum acuta. - Anfractus antice converiusculi, medio obtuse carinati, postice obliqui, subplani; ultimus înflatus, ad basim caudae valde depressus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae profundae; postica simplex. - Superficies nitida, in parte antica transverse minute et obsolete sulcata, in parte postica interdum transverse unicostulata: costulae longitudinales compressae, subrectae, ai testae paral- lelae, creberrimae, super carinam subspinosae, in parte postica plerumque bifidae, ad suturam productae. - Os ovale, antice dilatatum: columella medio arcuata, leviter contorta: cauda brevissima dextrorsum obliquata. Long. 8 mm.: Lat. 5 mm. Pleurotoma abbreviata BON., Catal. MS., n. 3422 (non REEVE). 1842, Id. id. E. SISMD., Syn., pag. 33. 1847. Id. brevis BELL., Monogr. Pleurot., pag. 19, tav. I, fig. 15. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 289. tav. IX, fig. 10.101, 10*, 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pay. 32. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 63. 21853. Id. id. HORN., Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 333, tav. XXXVI, fig. 4 (a, b, c). 1861. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. plioc. mioc. Moden., pag. 29. 1873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 47. 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital, pag. 206. Riferisco con dubbio alla presente specie il fossile figurato dal Hoòrnes collo stesso nome: 1° perchè nel fossile di Vienna il canaletto posteriore è più largo e meno inclinato sull’asse della conchiglia; 2° perchè le costicine longitudinali sono meno ben definite, e meno sottili ; 3° finalmente, perchè le strie trasversali vi sono più grosse. Miocene superiore: Colli tortonesi, $" Agata-fossili , Stazzano, non frequente; Coll. del Museo e MicneLorTi ; Tetti Borelli presso Castelnuovo d'Asti, raro; Coll. Rovasenpa. Questo genere è ricco di specie particolarmente nel miocene medio; una sola specie è propria del miocene inferiore, la Ps. oligocenica Belt. ; la Ps. brevis Ber. è esclusiva al miocene superiore ; la s. intorta (BroccH.) è caratteristica del pliocene inferiore; la sola Ps. Bone/lii Bert. incontrasi nel miocene medio e superiore e nel pliocene inferiore. DESCRITTI DA IL. BELLARDI. 223 VI. Sotto-famiglia BORSONINAE BetLarpi (1875). Testa fusiformis, vel turrita, vel ovato-fusiformis. - Labrum sinistrum vel distincte rimosum vel vix in adultis poslice emarginatum: columella plicata: cauda longa vel brevis. La presenza di una o più pieghe sulla columella in forme che per la smarginatura del labbro sinistro e per gli altri loro caratteri appartengono senza dubbio alla gran famiglia delle Plezrotomide, ed il numero già assai notevole di specie che la presentano, come pure alcune particolarità nella forma generale e nella figura e posizione dell’intaglio che mi sugge- rirono di creare alcuni nuovi tipi generici, richiedono, mi pare, la creazione di una sotto famiglia che per caratteri e per numero di forme che li offrono, può stare a lato di quelle che, o già furono stabilite, o mi sembrò conve- niente di stabilire nella presente opera. 1. Genere ROUAULTIA BeLrARDI (1877): { Borsonia, I Sezione, BeLLarpi, 1875). Testa fusiformis. — Anfractus medio carinati. — Rima a sutura postica valde distans, angusta, în carina anfractuum incisa: columella medio uniplicata: cauda longa, subrecta. Il genere Rowaultia sta al genere Borsonia come le Pleurotome alle Surcule. Infatti nelle Rozaz/tie l’intaglio è stretto, profondo e fesso nella carena, più o meno sporgente, che attraversa gli anfratti delle forme che vi riferisco, mentre nelle Borsonze, quali sono qui circoscritte, l’intaglio è largo, poco profondo, e collocato fra la convessità mediana degli anfratti e la sutura posteriore. Questi caratteri avendo servito, nella sotto famiglia delle P/eurotomide, a distinguere il genere Pleurotoma dal genere Surcula, era logico che in questa sotto famiglia conservassero eguale importanza e valessero a dividere le forme riferibili all’antico genere Borsonia in due distinti generi. 224 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. L I SEZIONE. Anfraclus ultimus antice valde depressus. i. ROUAULTIA SUBTEREBRALIS Brett. Tav. VII, fig. 16. Testa fusiformas: spira valde acuta, scalaris. - Anfractus unicarinati; carina in primis anfractibus obtusa, parum prominens, in ullimis acutissima, compressa, producta, in omnibus submediana, vic suturae anlicae prorimior, minute et crebre denticulata; pars antica anfractuum subplana, postica ercavata, ad suturam posticam plerumque minute marginata: anfractus ultimus antice parum depressus, dimidiam longitudinem aequans, vel subaequans: suturae profundissimae. - Superficies tota transverse minulissime striata: plerumque costulae duae transversae in parte antica anfractuum: striae longitudinales minutae, irregulares. - Os angustum, subtriangulare; labrum sinistrum postice acute angulatum, interius plicatum: columella postice parum depressa; plica columellaris parvula, interdum in adultis in fauce obsoleta: cauda longiuscula, recta, dorso trans- verse striata et costulata. Long. 20 mm.: Lat. 8 mm. 1842. Pleurotoma subterebralis BELL. in E. SISMD., Syz., pag. 33. 1847. Id. id. BELL., Morogr. Pleurot., pag. 51, tav. MI, fig. 4. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 297. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 35. 1852. 1a. id. D’ORB., Prodr., vol. Ill, pag. 64. 21861. Id. id. NYST, Foss. lEdeghem, Bull. Acad. Brua., 2 ser., vol. XII, pag. 40. 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. plioc. e mioc. Moden., pag. 30. Il signor Prof. Mayer mi ha gentilmente, poco tempo fa, comumicati, col nome di P/eurotoma lapugyensis Mav., parecchi fossili di Lapugy in Transilvania e due di Stazzano nei colli tortonesi, nei quali havvi verso il mezzo della columella una piega ben distinta ed alquanto obliqua. Siccome questa specie ha molta analogia nella sua forma generale colla Pleurotoma subterebralis da me pubblicata nel 1847, così ne feci il con- fronto per meglio determinarne le differenze ed egli è in questo minuto esame della 7. subterebralis Bert. che, avendone liberata la bocca dalla marna, dalla quale è ordinariamente riempita, io riconobbi nella mia antica specie una piega sulia columella uguale a quella della nuova forma DESCRITTI DA L. BELLARDI. 225 comunicatami ed a quella della Rowaz/. dicoronata Ber., che già aveva trovata fra i fossili dei colli torinesi. Questa forma ha qualche analogia colla 2. rotata Broccr., dalla quale, oltre ai caratteri generici, differisce: 1° per le sue dimensioni molto minori; 2° per la maggiore acutezza e sporgenza della carena; 3° per la larga depres- sione a foggia di gronda della parte degli anfratti compresa fra la carena e la sutura posteriore; 4° pel maggior namero e minor grossezza dei den- ticini che sorgono sulla carena; 5° finalmente per la forma dell'altimo an- fratto il quale vi è molto meno depresso anteriormente, e che concorre colla sporgenza della carena e colla depressione della parte posteriore degli an- fratti a dare a questa forma una fisionomia che richiama alla memoria la Pi. terebralis Lamcx. del terreno eocenico di Parigi. La forma che il Horxrs riferì alla presente nella sua opera sui Mol luschi fossili di Vienna, ne è affatto distinta ed appartiene al genere Surewla: in essa l’intaglio laterale è collocato nella depressione degli anfratti com- presa fra la carena e la sutura posteriore, non nella carena: la forma di Vienna appartiene perciò al genere Surcw/a, nel quale è stata prece- dentemente descritta col nome di Sure. serrata (HòRx.), nome che lo stesso Hornes diede a quella forma dopo di averne riconosciuta la differenza dalla PI. subterebralis BeLt., come mi scrisse il signor R. Hòrnes figlio. Miocene superiore: Colli tortonesi, $'* Agata-fossili, non raro; Stazzano, raro; Coll. del Museo e MicueLorTi; Tetti Borelli presso Castelnuovo d'Asti, raro; Coll. Rovasenpa. 2. RovauLTIA LAPUGYENSIS (Mav.). Tav. VII, fig. 17. Distinguunt hane speciem a Rouaultia subterebralis BeLL. sequentes notae: Carina obtusa, parum prominens, sulurae anticae prorima; denticuli carinae majores et pauciores: pars antica anfractuum brevissima, postica parum excavata: suturae minus profundae. - Cauda brevior: plica columellaris maior. Long. 20 mm.: Lat. 8 mm. 1874. Pleurotoma lapugyensis MAY., in Litt. et Spec. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro ; Coll. del Museo, e del Museo di Zurigo. 29 [6] (S] (07) I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII! DEL PIEMONTE ECC. II SEZIONE. Anfractus ultimus antice vix depressus, subregulariter ad apicem caudae ad- scendens. 5. RovaULTIA BICORONATA Bert. Tav. VII, fig. 18. Testa fusiformis, elongata : spira longa, valde acula. - Anfractus obtuse carinati, postice concavi; carina suturae anticae prorima; anfractus ullimus antice parum depressus, dimidia longitudine parum brevior: suturae parum profundae, marginatae. - Superficies poslice transverse minute et crebre striata, antice rare costulata; costulae minutae, a sulcis latis et complanatis separatae , stria intermedia; carina et margo suiurae posticae papillosi ; pupillae carinae maiores, subspinosae: rugulae longitudinales minutae, irregulares, sinuosae, in parte postica anfractuum maîiores. - Os ovale, elongatum, angustum; labrum sinistrum interius laeve: columella medio depressa: cauda /onga, recta. Long.34 mm.: Lat.10 mm. Questa forma ha nei suoi caratteri esterni tale analogia con alcune varietà della 22. turricula Brocca. e forme affini dei colli torinesi, che facil- mente si confonde con esse, come appunto accadde finora, ove sì osservi alla leggera e non si tenga conto della piega columellare che ordinaria- mente è nascosta dalla roccia. Tuttavia, messo in avvertenza l'osservatore, non difficilmente può distinguere questa specie dalle precitate per la pre- senza costante in essa di una serie di papille uniformi e leggermente aguzze collocata sulla carena, e di una seconda serie di papille più piccole e granose che accompagna il margine della sutura posteriore. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, Termo-fourà, Bal- dissero-torinese, non frequente; Coll. del Museo, della R. Scuola di Ap- ’ > Ì plicazione per gl’ Ingegneri, MicÒeLoTTI e RovasenDA. Le due specie della prima Sezione sono proprie del miocene superiore, quella della seconda è caratteristica del miocene medio. Il genere è finora ignoto tanto nel pliocene, quanto nella fauna attuale. DESCRITTI D4 L. BELLARDI. 227 2. Genere BORSONIA BetrLarpI (1838). Testa fusiformis. — Anfractus medio inflati. — Rima arcuata, parum profunda, in canaliculo postico incisa: columella uniplicata vel biplicata : cauda longa, subrecta. I SEZIONE. Columella biplicata. f. Borsonia Prima Bet. Tav. VII, fig. 19 (a). Testa fusiformis: angulus spiralis parum apertus. - Anfractus versus suturam anticam converi, subcarinati, postice late concavi ; anfractus ultimus antice mediocriter depressus, dimidia longitudine parum longior: suturae satis profundae ; postica obscure marginata. - Superficies parlis anticae anfractuum transverse striata ; striae uniformes: pars postica anfractuum laevis, non transverse striata, longitudinaliter arcuatim rugulosa: cosiae longitudinales plerumque decem, obtusae, obliquae, in ventre subnodosae , in ultimo anfractu evanescentes. - Os ovale, elongatum: columella postice depressa: cauda lon- giuscula. Long. 20 mm.: Lat. 8 mm. 1838. Borsonia prima BELL., Bull. Soc. Geol. Fr., vol. X, pag. 30. 1842. Id. id. E.SISMD., Syn., pag. 34. 1847. Id. id. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 83, tav. IV, fig. 13. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 307, tav. IX, fig. 4.4°. 1847. Id. id. E.SISMD. Syn., 2 ed., pag. 35. 1852. Pleurotoma id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 65. Varietà A, Tav. VII, fig. 19 (0). Testa maior. - Nodi longitudinales in ventre anfraciuum subspinosi. Long. 28 mm.: Lat. 9 mm. Oltre alle modificazioni proprie della varietà 4, questa specie presenta Ì 94 p parecchie deviazioni dalla forma tipica le quali si possono riassumere nelle seguenti : 1° conchiglia più o meno lunga; 2° angolo spirale più o meno aperto; 3° ultimo anfratto talora uguale soltanto alla metà della lunghezza totale; /° angolo mediano degli anfratti più o meno sporgente: 5° parte 3 Ss S p ) 228 I MOLLUSCH! DEI TERREN! TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. posteriore degli anfratti più o meno larga; 6° nodi longitudinali più o meno grossi e numerosi, ora ottusi, ora quasi spinosi nell'età giovanile; 7° orlo della sutura posteriore più o meno grosso, talora quasi nullo. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Grangia, Rio della Bat- teria, Villa Forzano, Baldissero-torinese, non frequente ; Coll. del Museo. della R. Scuola d'Applicazione per gl’ Ingegneri, MicGeLoTTI e RovaSsENDA. 2. Borsomnia Rovsurti BELL. Distinguunt hane speciem a Bors. prima BeLr. sequentes nolae: Testa crassior: spira longior et magis acuta. — Anfractus medio oblusiores: canali- culus rimam continens angustior; anfractus ultimus antice minus depressus, dimidia lon- gitudine brevior. - Striae tronsversae maiores, numerosiores; stria minula interposita : ca- naliculus posticus et ipse transverse striatus; striae minores. - Plicae columellares ambo maiores et minus obliquae. Long. 23 mm.: Lat. 7'/, mm. Varietà A. (an sp. distinguenda?) Testa minor. - Anfractus ultimus antice magis depressus. - Columella umiplicata. Long. 15 mm.: Lat. 5!/, mm. Ho riferito provvisoriamente come varietà di questa specie un fossile che ne ha quasi tutti i caratteri meno quello delle due pieghe columellari: in esso havvi una sola piega corrispondente a quella posteriore della specie: manca ogni traccia dell’anteriore. Non conoscendo con questa forma che un solo esemplare, mi parve per ora più conveniente di riferirlo come varietà della presente specie , di cui ha la forma generale e gli ornamenti superficiali. Miocene medio: Colli torinesi, Grangia, rarissimo; Coll. RovasENpA. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 220 II SEZIONE. Columella uniplicata. 5. Borsonia uNIPLICATA (Nyst). Testa fusiformis, breviata, inflata: spira brevis, parum acuta. - Anfractus primi complanati, medio leviter concavi, contigui; ullimus in ventre angulosus, subcarinatus, antice valde et abrupte depressus, dimidia longitudine purum longior: suturae superfì- ciales,. lineares. - Superficies sublaevis, viv striae nonnullae transversae sub lente per- spicuae: pars antica ultimi anfractus transverse minute et rare costulata ; costulae @ sulcis latis et complanatis separatae: series una tuberculorum suturae anticae contigua in primis anfractibus, super angulum medianum ultimi decurrens; tubercula duodecim, valde prominentia, a sulcis latis separata. - Os ovale, breviatum ; labrum sinistrum angulosum, interius laeve: columella medio depressa; plica columellaris magna, versus medium columellae posita: cauda brevis, recia. Long. 16 mm.: Lat. 8 mm. 1861. Pleurotoma uniplicata NYST, Foss. d'’Edeghem, Bull. Acad. Brux.2 ser., vol. XII, pag. 40, 1861. Id. id. Id. Cog. nouv. d’Edeghem, Bull. Acad. Brux., 2 ser., vol. XII, pag. 189, 1872. Borsonia id. DE KOEN., Mioc. Nord-Deutschl. Moll. Faun., pag. 252, tav. III, fig. 10. a - f. Miocene medio: Colli torinesi, Sciolze, deuano, rarissimo; Coll. RovasenDA € MicgeLorTI. Le tre specie sovradescritte sono proprie del miocene medio, dopo il quale. per quanto io sappia, scomparve il genere Borsonia come è qui circoscritto. 3. Genere DOLICHOTOMA Betrarpi (1875). (B Megatomatae (in parte) BeLLarpi, 1847). n DI i, ni; a ro a Ù) i Testa ovato-fusiformis. - Anfractus ultimus ad apicem caudae regu lariter adscendens. - Labrum sitiistrum rimosum, antice aliforme; rima in carina mediana incisa, profundissima: columella contorta, uniplicata; plica super partem anticam columellae decurrens: cauda subnulla. Dopo un accurato esame di un gran numero di individui della P/ex- rotoma cataphracta Brocc®., riconobbi in tutti una vera piega che obliqua ne accompagna la columella, consimile a quella delle Borsonie. 230 1 MOLLUSCHI DFI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Questa piega presenta nella numerosissima serie di esemplari che ebbi sott'occhio alcune differenze tanto nella posizione quanto nella grossezza: ora è collocata quasi a metà della columella ed è grossa e sporgente, come d’ordinario ha luogo negli esemplari provenienti dai colli tortonesi ed in generale in quelli dei colli torinesi; ora è situata più verso la parte anteriore ed è meno ben definita, come osservasi in generale negli esem- plari del terreno pliocenico inferiore. Nell’età giovanile è sempre alquanto sporgente e bene distinta; negli adulti va via via obliterandosi per modo che quando questi sono intieri, cioè col loro labbro sinistro intatto, se ne possono appena osservare le ultime tracce; ma qualora in essi si rompa una porzione più o meno larga del labbro sinistro, tosto si fa palese nelle fauci la precitata piega. La presenza di questa piega columellare, già osservata dal Borson, chiama questo tipo di forma in questa sotto famiglia allato delle Borsonie dalle quali è separato: 1° per la sua forma di fuso più o meno rigonfio; 2° per la mancanza di una vera coda; 3° per la profondità dell'intaglio; 4° per la grande estensione del labbro sinistro che si protende a guisa di ala. 4. DoLicnoroma caTaPHRACTA (Broccn.) Tav. VIÎ, fis. 20 (2). o B- Testa ovato-subfusiformis : spira parum acula, medio inflata. - Anfractus carinati; carina obtusa, in primis anfractibus suturae anticae prorimata, in ultimis submediana, in omnibus nodoso-dentata; pars antica anfractuum leviter convexa, postica excavata; anfraclus ultimus ante carinam ventrosus, ad basim caudae depressus, dimidiam longi- tudinem aequans: suturae parum profundae; postica in primis anfraclibus submargi nata, in aliis simplex. - Superficies transverse costulala et striata ; in parte antica anfracluum costulae maiores et minores alternatae , stria intermedia, in parte postica ercavata striae nonnullae subuniformes, contra suturam posticam duae maiores; rugae lon- gitudinales irregulares, sinuosae, costulas et strias transversas decussantes, inde istae plus minusve distincte granosae. - Os elongatum; labrum sinistrum valde productum, con- vexum, aliforme, interius plerumque laeve, interdum plicatum : columella medio concava: cauda subnulla, sinistrorsum leviter obliquata, recurva. Long. 55 mm.: Lat. 20 mm. {814. Murex (Pleurotoma) cataphractus BROCCH., Conch. foss. sub., pag. 427 ,tav. VII, fig. 16. 1821. Pleurotoma cataphracta BORS., Oritt. piem., I, pag. 76. 1822. Id. turbida LAMCK., Anim. s. Vert., vol. VII, pag. 97. 1825. Id. cataphracta BAST., Mem. Bord., pag. 65 1826. Id. id. DEFR., Dict. Se. Nat., vol. XLI, pag. 390. 1826. Id. Delucì Id. Dict. Sc. Nat., vol. XLI, pag. 391. 1826. Id. cataphracta RISS., Prod. Eur. mérid., vol. IV, pag 216. *w DESCRITTI DA L. BELLARDI. 231 1827. Pleurotoma cataphracta SASS., Sagg. geol. Bacin. terz. Albenga, pag. 479. 1829. 1831. 1832. 1832. 1833. 1836. 1837. 1837. 1838. 1838. 1839. 1841. 1842. 1842. 1843. 1843. 1843. 1844. 1847. 1847. 1847. 1847. 1848. 1852. 1853. 1853. 1853. 1853. 1859. 1856. 1856. 1856. 1857. 1860. 1861. 1861. 1861. 1864. 1867. 1868. 1869. 1869. 1870. Id. Id. Id. Id. Id. ld. Id. Ia. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. muricata cataphracta id. id. id. id. id. id. id. id. id. turbida cataphracta id. id. id. spiralis cataphracta spiralis cataphracta id. id. MARC. pe SERR., Geéogn. terr. tert., pag. 112, tav. II, fig. 3.4. BRONN, Ital. tert. Geb., pag. 46. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. GRAT., Zabl. Co. foss. Dar, pag. 324. DESH. in App. Lyell's Princ, Geol., pag. 28. PHIL., Moll. Sic., vol. I, pag. 199. PUSCH, Pol. Paliont., pag. 145 (excl. var. 3). HAUER, Neues Jahrb. Leonh. und Bronn, pag. 419. BRONN, Leth. geogn., vol. IT, pag. 1062, tav. XLI, fig. 12. GRAT., Catal. Anim. Vert. et Invert. Gironde, pag. 46. CALC., Ricerch. Malac., pag. 11 (escl. dalla sinonimia la PI. un- datiruga). CALC., Corch. foss. Altavilla, pag. 52. E. SISMD., Syn., pag. 32. DESM., Revis. Pleurot., pag. 21. DESH. in LAMCK., Anim. s. Yert., 2 ed., vol. IX, pag. 367, in nola. LAMCK., Arnim. s. Vert., 2 ed., vol. IX, pag. 367. MORR., Catal. Brith. foss., pag. 157. PHIL., Moll. Sic., vol. Il, pag. 171. BELL., Morogr. Pleurot., pag. 20, tav. I, fig. 14 et var. B. MICHTTI., Foss. nuioc., pag. 290. E.SISMD., Syz., 2 ed., pag. 33. GRAT., Atl. Conch. foss., tav. XX, fig. 41 e 43, e tav. XXI, fig. 20.21. HORN., Verz. Foss. Rest. tert. - Beck. Wien, pag. 20. D'ORB., Prodr., vol. III, pag. 59. HORN,, Moll. Foss, Wien, vol. I, pag. 333, tav. XXXVI, fig. 5-9, Id. Moll. Foss. Wien, vol. I, pag. 357, tav. XXXVIII, oe) 0 . NEUGEB., Beitr. tert. - Moll. ober-Lapugy, pag. 101. Id. Beitr. tert.- Moll. ober-Lapugy, 110. E.SISMD., Note terr. numm. sup., pag. 6. BRONN, Leth. geogn., 3 ed., vol. III, pag. 539, tav. XLI, fig. 12, SEMP., Kennt. Teufels. u. Elbstr. mioc. Conch., pag. 42. Id. Kennt. Gaster. nordalbing. Glimm., pag. 66. MENEGH., Palcont. de Sardaigne, pag. 467. NEUGEB., Syst. Verz. tert.-Moll. Geh., pag. 14. MICHTTI., Foss. mioc. anf., pag. 109. SEMP., Paldont. Untersuch., pag. 32.37.41.63. NYST, oss. d’Edeghem, Bull. Acad, Brux., 2 ser., vol. XII, pag. 40. DODERL., Cenz. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 101. PER. DA COST., Gaster. terc. Port., pag. 214, tav. XXVI, fig. 6. a, d. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 56. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 29. MANZ., Faun. mar. mioc., pag, 17. NICAIS., Catal. Anim. foss. Prov: Alger, Bull. Soc. Acclim. Alger, pag. 102. 232 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1870. Pleurotoma cataphracta APPEL., Conch. foss. Livorn., Boll. malac., vol. III, pag. 285. 1872. Id. id. PONZ., Foss. Bacin. rom., pag. 4. 1872. Id. id. DE KOEN., Mioc. Nord-Deutschl. Moll. Faun., pag. 215. 1873. Id. id. COCC. Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 48. 1874. Id. id. MORCH, Forst. tertierlag Danmarck, pag. 17 (290). 1874. Id. id. DE STEF., oss. plioc. San Miniato, pag. 47. 1875. Id. id. CRESP., Not. Geol. Savignanese, Ann. Soc. Natur. Modena, 2 ser. Ann, IX, pag. 20. 1875. Dolichotoma id. SEGUENZ., Faun. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital. , pag. 208. 1875. Pleurotoma id. R. HORN. 3 Die Faun. Schlier von Ottnang, Jahrb. k. k. Geol. Reich., vol. XXV, pag. 355. 1875. Id. id. PONZ., Cron. Subap., pag. 9. a 1876. Id. id. PANTAN., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 5. 1876. Dolichotoma id. FOREST., Cenn. geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 28. Varietà A. Carina magis prominens; denticuli pauciores, maiores. - Costulae transversae partis anticae ultimi anfractus maiores, pauciores, uniformes. Long. 40 mm.: Lat. 20 mm. Varietà B. Tav. VII, fig. 20 (c). Testa longior: spira magis acuta. - Suturae profundiores. - Carina magis prominens ; denticuli numerosiores : costulae et striae transversae undique minores. Long. 44 mm.: Lat. 15 mm. Varietà C. Tav. VII, fig. 20 (d). Testa longior: spira magis acuta. - Carina in ultimis anfractibus vir notata, obtu- — sissima, mutica : sutura postica non marginata. - Costulae et striae transversae undique minores : striae numerosiores in parle postica anfractuum. Long. 48 mm.: Lat. 17 mm. Varietà D. Tav. VII, fig. 20 (a). Pars postica anfracluum magis excavata. - Costulae et striae transversae undique numerosiores, omnes eleganter granosae. Long. 45 mm.: Lat. 18 mm. 1847. Pleurotoma cataphracta var. A. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 20. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 233 Paragonando fra loro gli estremi della forma tipica e delle varietà, si troverebbero a primo aspetto caratteri tali da suggerire la creazione di distinte specie; ma sono tali e tante le modificazioni ed i passaggi inter- medii che non si riesce a trovare ragionevoli limiti di distinzione. Tanto la forma tipica, quanto quasi tutte le varietà, offrono innume- revoli modificazioni secondarie le quali si possono riassumere nelle seguenti: 1° forma generale più o meno breve e tozza, 0 più o meno lunga e stretta; 2° carena più o meno sporgente; 3° costicine e strie trasversali più o meno numerose e più o meno distintamente granose, talora quasi uniformi su tutta la superficie, talora molto più piccole ed appena granose nella parte posteriore degli anfratti; 4° nodi della carena più o meno grossi e numerosi. La varietà {8, distinta dal PuscH nell’opera citata, è una forma certa- mente diversa dalla presente, e mi pare appartenere alle Clavatule e non essere lontana dalla C7. granulato-cincta (Mussr.). Alcuni Paleontologi, e fra questi il signor Professore De Koenes, riferi- rono le forme mioceniche e plioceniche di questo gruppo descritte dal BroccÙi col nome di Murex (Pleurotoma) cataphractus alla forma eocenica descritta nell'opera del Branper col nome di Murex turbidus (PI. turbida (Sor.) non Lawarcx.): io stesso, nel 1847, ho riferito in parte per lo meno queste forme alla 7. turdida (Sor.) e ad altre eoceniche, che probabil- mente non ne rappresentano che leggere modificazioni. To non dubito punto che le forme mioceniche e plioceniche di questo gruppo non siano derivate da quelle eoceniche, e sono persuaso, che, ove si irattasse di fare una monografia filogenica delle forme riferibili a questo nuovo genere, non riescirebbe difficile di riconoscere la diretta figliazione delle une dalle altre qualora si avessero ad esame numerosi esemplari di quelle eoceniche, come ne ho io di quelle mioceniche e plioceniche. Siccome per altro io non ho sotto gli occhi che pochi esemplari delle forme eoceniche, e che queste presentano non poche differenze da quelle del miocene e del pliocene del Piemonte e della Liguria qui descritte, mi sembrò per ora più prudente di descrivere le forme dei nostri terreni col nome che ricevettero dal Broccni e col quale sono note a tutti i paleontologi. Miocene inferiore: Dego, Carcare, Cassinelle, non raro; Coll. del Museo, del Museo Civico di Genova, del Museo di Zurigo (Professore Mayer), e MICHELOTTI. 30 234 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Miocene medio : Colli torinesi, Termo-fourà, Baldissero-torinese, ecc., non raro; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo, MicHELOTTI e RovasenpA. Pliocene inferiore : Castelnuovo d'Asti, Pino d'Asti, Viale; Vezza presso Alba: Monte Capriolo presso Brà; Clavesana presso Mondovì: Borzoli presso Sestri ponente; Savona, Fornaci e Zinola; Albenga, vallone Torsero, comunissimo. Pliocene superiore: Volpedo presso Voghera: Colli biellesi, Masserano, raro; Coll. del Museo. Varietà 4. — Miocene inferiore: Dego, Mornese, Cassinelle, raro; Coll. del Museo e Mic®ELOTTI. Varietà Be C. — Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, Termo-iourà, Rio della Batteria, non raro; Coll. del Museo, MicHeLo:TI e RovasesDA. Varietà D. — Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, $' Agata- fossili, comunissimo; Coll. del Museo e Mic®eLoTTI. 2. DoLicnoroma porioLum Ben... Tav. VII, fig. 21. Testa dolioliformis: spira parum longa, medio inflala. - Anfraclus contra suturam anticam obtuse subcarinati, postice canaliculati , ad suturam poslicam marginali ; ullimus ad basim caudae viv depressus, dimidiam longitudinem aequans: suturae superficiales. - Superficies transverse costulata; costulae minute granosae: pars antica ultimi anfractus transverse costata; costae sex vel septem, compressae, altae, a sulcis latis, unifilosis, latis separatae , obscure granosae; carina papillosa; papillae crebrae, in ultimo anfractu obso- letae. - Os ovale, elongatum: columella medio parum concava; plica columellaris parum obliqua, magna: cauda brevissima, lata, recta. Long. 25 mm.: Lat. 10 mm. Questa forma non è altro che una delle numerose deviazioni del tipo della precedente, ma mi parve meritevole di essere distinta con nome pro- prio per le sue piccole dimensioni, per la sua forma generale a botticella, per la poca sporgenza della carena ed in particolar modo per la natura delle coste che ne attraversano la parte anteriore dell’ultimo anfratto. Miocene medio: — Colli torinesi, Albugnano, raro; Coll. del Museo e MicHELOTTI. Questo tipo di forma è state uno dei più persistenti nei nostri terreni terziarii: trovasi infatti abbastanza frequente nel miocene inferiore dell’Apen- DESCRITTI DA. L. BELLARDI. 235 nino, e nel miocene medio dei colli torinesi, è comune nel miocene su- periore dei colli tortonesi, e comunissimo nel pliocene inferiore, dopo il quale quasi scomparve incontrandosi raro nelle sabbie bigie di Volpedo presso Voghera ed in quelle azzurre del Biellese. Nel miocene inferiore la forma tipica è frammischiata colla varietà 4. Nel miocene medio sono predominanti le varietà B e C. Nel miocene superiore dei colli tortonesi è quasi esclusiva la varietà D. Nel pliocene inferiore e superiore poi trovasi quasi solamente la forma tipica. La forma distinta col nome di Pol doliolum Berr. è propria del miocene medio. Nessuna forma a me nota dei mari attuali si può riferire a questo genere. 3. Genere OLIGOTOMA (1875). (C. Macrotomatae 1. DELTOIDEAE (in parte) BeLLarpI, 1847). Testa turrita. — Anfractus ultimus antice valde depressus. — Labrum sinistrum rimosum; rima in canaliculo incisa, lata, brevis, a sutura postica valde distans: columella contorta, uniplicata; plica super partem anticam columellae decurrens: cauda brevis. In questo genere manca, propriamente parlando, una vera piega colu- mellare; ma scorgesi un distinto rialzo che corre là dove la columella si contorce: la lunghezza poi della spira, la brevità della coda, la figura larga, triangolare e poco profonda dell’intaglio, e la sua notevole distanza dalla sutura posteriore, costituiscono un tale complesso di caratteri da far distin- guere questo gruppo facilmente dalle altre Plezrotomide, qualunque sia il posto che gli si voglia assegnare dai malacologi. 1. OLIGoroMA BasreROTI (Desw.). 1825. Pleurotoma turrella var. B BAST., Mem. Bord., pag. 64 (non LAMCK.). 1826. Id. id. DEFR., Dict. Sc. Nat., vol. XLI, pag. 390 (in parte). 1832. Id. id. GRAT., Tabl. Cog. foss. Dax, pag. 332. 1838. Id. id. Id. Catal. Vert. et Invert. Gironde, pag. 46. 1842. Id. Basteroti DESM., Revis. Pleurot., pag. 50. 1847. Id. id. GRAT., Atl. Conch. foss., tav. XX, fig. 61.62. 236 I MOLLUSCHI DEl TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Varietà A. Tav. VII, fig. 22. Testa turrita: spira valde acuta, - Anfractus complanati, contiguissimi; ultimus antice valde depressus, brevis, ‘|, totius longitudinis subaequans: suturae lineares. - Superficies transverse coslulata et longitudinaliter eleganter rugosa: costulae transversae tres în primis anfraclibus, compressae, acutae, a sulcis latis et complanatis separatae ; inter costulam posticam et penultimam stria granulosa decurrens; in ultimo anfractu costulae transversae octo, quinque anticae minores el inter se minus distantes: rugae longitudinales sinuosae, crebrae, in ‘interstitiis costularum perspicuae. - Os ovale; labrum sinistrum interius multiplicatum: columella valde contorta: cauda sinistrorsum distinete obliquata, recurva. Long. 13 mm.: Lat. 5 mm. 1832. Pleurotoma granulata GRAT., Tabl. Coq. foss. Dar, pag. 330. 1840. Id. Basteroti var. C. GRAT., Atl. Conch. foss., tav. XX, fig. 64. 1847. Id. venusta —BELL., Monogr. Plcurot., pag. 72, tav, IV, fig. 6. 1847. Id. id. E. SISMD., Syz., 2 ed., pag. 35. ARs0 a id. »’ORB., Prodr., vol. II, pag. 64. La forma descritta è la sola che io conosco dei colli torinesi; forse meriterebbe di essere distinta con nome proprio, se un maggior numero di esemplari ne comprovassero la stabilità dei caratteri. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, raro; Coll. del Museo e RovasENDA. 2. OLIGOTOMA PANNUS (Bast.) Tav. VII, fig. 23. Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfraclus complanati, contigui; ultimus ventre inflatus, antice satis depressus, 3|; totius longitudinis aequans: suturae superficiales. - Superficies transverse et longitudinaliter costulata; costulae transversae, inaequales, maior et minor alternalae, qualuor vel quinque în parte antica primorum anfracluum, simplices, duae contra suturam poslicam granulosae, ab aliis magis distantes quam ceterae inter se: costulue longitudinales crebrae, rectae, obliquae, contra costulam transversam rimam con- tinentem terminatae, bifidae, minores inverse obliquae contra suturam posticam productae; in ultimo anfractu ad basim caudae productae, ibi minores et plerumque bifidae. - Os ovale; labrum sinistrum interius plerumque laeve, interdum costulatum : columella postice valde depressa: cauda brevis, leviter recurva. Long. 19 mm.: Lat. 7 mm. 1325. Pleurotoma pannus BAST., Mem. Bord., pag. 63. ? 1829, Id. id. MARC. de SERR., Geogn. terr. tert., pag. 113. 1832. Id. id. GRAT., Zabl. Cog. foss. Dax, pag. 331. DESCRITTI DA L. BELLARDI, 237 1832. Pleurotoma bicatena GRAT., Tabl. Coq. foss. Dax, pag. 319. 1838. Ia. pannus ld. Catal. Vert. et Invert. Gironde, pag. 46. 1842. Id. id. DESM., Revis. Pleurot., pag. 50. 1845. Id. Dumonti NYST, Cog. et Pol. Foss. Belg., pag. 527, tav. XIV, fig. 4. 1847. Id. pannus var. A. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 27, tav. II, fig/1 (non fig. 5). 1847. Id. id. E.SISMD,, Syr., 2 ed., pag. 34 (in parte). 1848. Id. id. HORN., Vers. foss. Rest. tert. - Beck. Wien, pag. 20. 1848. Id. id. Id. erz. in Czizeck's Erlant. zur geogn. Kart. Wien, pag. 20. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. INI, pag. 61. 1856. Id. festiva HORN., Moll. foss. Wien, vol. 1, pag. 337, tav. XXXVI, fig. 15. a. b. c. 1861. ld. id. SEMP., Paliont. Untersuch.,, vol. 1, pag. 65. 1864. Id, id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1867. Id. id. PER. da COST.. Gaster. terc. Port., pag. 218. 1869. Id. id. COPP., Catal. Foss. plioc. e mioc. Moden., pag. 31. 1873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 49. 1873. Id. pannus MAY., Syst. Verz. Verst. Helv., pag. 34. 1874. Id. id. MORCH, Forst. tertierlag Danmark, pag.17 (290). 1875. Id. festiva R.HORN., Faun. Schlier von Ottnang, Jakrb. k. k. geol, Reichs., vol. XXV, pag. 355. Variano in questa specie: 1° la forma generale più o meno lunga e stretta; 2° le costicine trasversali talvolta semplici, talvolta fatte granose dall'incontro delle rughettine longitudinali; 3° le pieghe longitudinali più o meno numerose e grosse. Il paragone che ho fatto dei fossili dei colli tortonesi, ai quali il Prof. DoperteIn diede il nome di 74. festiva, con quelli tipici della PL pannus Bas. provenienti dalle vicinanze di Bordeaux, non mi lascia verun dubbio sulla identità dei primi coi secondi, e mi ha dimostrato che la varietà 4 della Pi. pannus Bast. che io aveva distinta nel 1847 (Bert., Monogr. Pleurot., tav. II, fig. 1), va riferita alla forma tipica, che la figura 5 della citata tavola rappresenta una specie distinta qui descritta col nome di OI. mirabilis BeLr., e che la forma da me creduta nel 1847 la forma tipica della P/. pannus Bast. è la Ol. ornata (Derr.). Miocene medio: Pino-torinese, Piano dei Boschi, Sciolze, raro; Coll. del Museo, MicHeLoTTI e RovasEnDA, Miocene superiore: Colli tortonesi, $" Agata-fossili, Stazzano, nonraro; Coll. del Museo e MrickeLOTTI. () (GS) (0°) I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEI PIEMONTE ECC. 3. OLIGOTOMA INTERSECTA (DopERrt.). Tav. VII, fig. 24. Testa subfusiformis: spira longa, medio leviter inflata. - Anfractus leviter converi, contigui; ullimus antice parum depressus, "|, totius longitudinis aequans: suturae super- ficiales, lineares. - Superficies tota transverse costulata et longitudinaliter rugosa; costulae transversae a suleis angustis separatae, complanatae, tres posticae maiores, praesertim penul- tima, simplices ; in primis anfractibus tres anticae a sulco minuto transverso duplicatae , in ultimo quinque vel sex medianae duplicatae, anticae simplices, stria minuta interposita : costula costulae rimam continenti anterior obscure oblique nodulosa: rugae longitudinales obliquae, arcuatae, sinuosae, confertue , costulas longitudinales decussantes. - Os ovale, elongatum, angustum; labrum sinistrum interius rari-plicatum: rima in antepenultimam costulam transversam posticam posita. - Columella valde contorta, postice depressa ; plica columellaris valde prominens: cauda sinistrorum obliquata, recurva, subumbilicata. Long. 27 mm.: Lat. 8 mm. 1864. Pleurotoma tuberculata var. DODERL., Cern. geol, terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1875. Id. intersecta DODERL., in Mus. Geol. ft. Univers. Panorm. , La Ot. intersecta (Dopert.), la OZ. ornata (Derr.), la OL. tuberculata (Puscn), e la OL. mirabilis Bet., differiscono dall'02. pannus (Bast.) d’or- dinario per le maggiori loro dimensioni, ma in particolar modo per la loro forma generale più rigonfia e per la maggior lunghezza dell’ultimo anfratto, dalla quale la conchiglia assume una fisionomia diversa. Gii ornamenti superficiali sono inoltre diversi tanto nella O/. pannzs (Bast.) quanto in ciascuna delle precitate specie, come sì può scorgere dalle rispettive descrizioni e meglio dalle relative figure. Miocene superiore: Colli tortonesi , Stazzano, rarissimo ; Coll. del Museo, e Museo Geologico della R. Università di Palermo. 1. OLiGoroma ORNATA (Derr.). Tav. VII, fig. 25. Testa subfusiformis: spira longa. - Anfractus subplani, vir antice inflati et postice depressi; ullimus antice parum depressus, medio subinflatus, longiusculus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae parum profundae. - Superficies lola transverse costu- lata et longitudinaliter rugosa: costulae non uniformes, in parte antica ultimi anfractus cum stria intermedia alternatae; rugae partis anticae anfractuum numerosiores, irregulares, in parle postica contra suturam depressae, maiores, a sulcis angustis separatae, omnes DESCRITTI DA L. BELLARDÌ. 239 undulatae: in ventre ultimi anfractus et în parte antica aliorum contra suturam series una tuberculorum; tubercula parum prominentia , 10-12. - Os ovale. angustum; labrum sini- strum crassum, plerumque in integris interius plicatum. Long. 25 mm.: Lat. 9 mm. 1826. Pleurotoma ornata DEFR., Dict. Sc. Nat., vol. XLI, pag. 390. 1847. Id. pannus BELL., Monogr. Pleurot., pag. 27, tav. II, fig.2. 1847. Id. rustica var. MICHTTI., Foss. mioc., tav. IX, fig. 11.11". 1847. Id. pannus E. SISMD.. Syn., 2 ed., pag. 34 (in parte). 1852. Id. ornata D’ORB., Prodr., vol. IIT, pag. 62. 1853. Id. Heckelì HORN,, Moll. foss. Wien, vol. J, pag. 371, lav. XXXIX, fig. 20. 1874. Id. id. BELL. Verh. sur k.k.geol. Reichs., pag. 157, n.14. Come scrissi precedentemente , la forma da me descritta nel 1847 come forma tipica della P/. pannus Bast. si deve riferire alla presente specie. I signori Fiscuer e Tournover nella loro descrizione degli Animali invertebrati fossili del Monte Leébéron danno come sinonimo della loro Pi. Saportai la fig. rr della tavola IX. dell'opera del Cav. MicHeLorTI sui fossili miocenici. La forma fatta ivi figurare dal signor Cav. MicneLoTTI è quella qui descritta, e differisce per parecchi caratteri dalla forma pre- ‘citata pubblicata dai predetti paleontologi. Miocene medio: Colli torinesi, Pino-torinese, Termo-fourà, rarissimo; Coll. del Museo. Miocene superiore: Colli tortonesi, $" Agata-fossili, rarissimo; Coll. del Museo. 5. OLIGOTOMA TUBERCULATA (PuSscA). Tav. VII, fig. 26. Testa turrita, elongata: spira medio leviter inflala. - Anfractus converiusculi, prae- serlim contra suturam anticam; ultimus antice parum depressus, dimidia longitudine brevior: suturae parum profundae. - Superficies transverse costulata, et longitudinaliter rugulosa. - Series una nodorum suturae anticae prorima ; costulae transversae quatuor vel quinque in parte postica anfractuum, complanatae, a sulcis angustis separatae, una passim perspicua in parte antica primorum anfractuum, octo in ultimo, complanatae, a sulco profundo el angusto separatae, omnes a sulco minuto duplicatae: nodi obtusi, decem, contra marginem anticum rimae dispositi: rugulae longitudinales minutae, sinuosae, in parte postica anfractuum maiores. - Os ovale, angustum; labrum sinistrum interius laeve: columella medio depressa, valde contorta; plica columellaris valde prominens: cauda brevis, sinistrorsum obliquata, vix recurva. Long. 30 mm.: Lat. 10 mm. 2/0 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1837. Pleurotoma tuberculata PUSCH, Pol. Palaont., pag. 143, tav. XII, fig.2, a.b. 1852. Id. id. EICW., Leth. ross., pag. 184. 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1868. Id. Meneghinii MAY., Journ. de Conch., vol. XVI, pag. 109, tav. III, fig.3. 1873. Id. tuberculata COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 57. Miocene superiore: Colli tortonesi, $S'" Agata-fossili, Stazzano, raro; Coll. del Museo e MicÒELOTTI. 6. OLIGOTOMA MIRABILIS BeLt. Tav. VII, fig. 27. Tesla turrita: spira medio leviter inflata. - Anfractus primi complanati; ultimi conve- qiusculi; ultimus anticae valde depressus, ©/, totius longitudinis vix brevior: suturae superficiales. - Superficies transverse minute costulata, longitudinaliter minutissime rugu- losa et in parle costulata: costulae transversae anticae minutae, crebrae, posticae maiores, in ultimo anfractu ad caudam productae: rugulae longitudinales minutissimae, crebrae, obliquae, sinuosae, in interstitiis costularum transversarum perspicuae; costulae longitu- dinales obliquae, a sulco angusto inter se separatae, obtusae , contra costulum transversam rimam continentem terminatae, in penultimo anfractu sensim sine sensu evanescentes, in ultimo nullae. - Os ovale; labrum sinistrum interius laeve: columella parum contorta, medio depressa; plica columellari parum prominens: cauda longiuscula, subrecta , leviter recurva. Long. 16 mm.: Lat. 5 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Valle dei Ceppi, raris- simo; Coll. del Museo e Rovasenpa. ; Tutte le specie che io conosco di questo genere appartengono al miocene medio o superiore; due sono comuni ai due periodi, le altre sono proprie dell'uno o dell’altro. Non mi consta che questo tipo generico sia rappresentato nella fauna attuale. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 241 4. Genere APHANITOMA Betrarpi (1875). Testa fusiformis. — Anfractus ultimus antice parum depressus. — Labrum sinistrum non rimosum, vix in adultis et integris contra suturam ’ 5 posticam emarginatum: columella subrecta, biplicata ; plicae supra me- diam partem columellae decurrentes; plica postica maior; ambae in 2 2 fauce minores: cauda brevissima, sinistrorsum curvata. I caratteri assegnati a questo genere sono i seguenti: 1° conchiglia fusi- forme, piccola, acuminata alle due estremità ; 2° ultimo anfratto per lo più uguale alla metà della lunghezza totale, regolarmente decrescente verso l’apice della coda; 3° labbro sinistro smarginato contro la sutura posteriore (negli individui adulti e compiuti); 4° columella leggermente arcata, coll’apice rivolto a sinistra; 5” due pieghe trasversali che corrono sulla parte me- diana della columella, delle quali la posteriore è più grossa; queste pieghe sono molto grosse sul labbro columellare degli individui adulti e diminui- scono tosto di volume nelle fauci per obliterarsi negli altri anfratti; 6° coda brevissima, quasi indistinta, leggermente ripiegata all'indietro o diritta. Nello stato attuale della scienza era ormai impossibile il conservare le forme qui descritte nell’antico ed eteroclito genere Z’urdinella, cui erano state riferite finora la specie tipica ed alcune altre recentemente descritte, nè collocarle in uno di quei gruppi, in cui venne in questi tempi scom- posto il genere lamarckiano. Era perciò necessario di creare per queste forme un genere, che per il complesso dei caratteri sovra assegnatigli mi sembra costituire un gruppo bene distinto e naturale. Ma se da un lato non è difficile il circoscrivere i confini di questo nuovo genere, non riesce altrettanto facile il definire il posto che gli si deve dare nella serie. Il numero, la forma e la posizione delle pieghe columellari, e la quasi mancanza di coda allontanano questo tipo di forma tanto dalla famiglia delle urbinellide, quanto da quelle delle Fusciolaride: medesimamente la natura delle pieghe columellari, la forma della columella, la sua incur- vatura, la coda brevissima sì, ma distinta in cui questa finisce , lo escludono dal genere Mitra e dalle sue recenti suddivisioni. Frammezzo a tanta incertezza ecco i caratteri che mi suggeriscono di collocare il genere Aphanitoma nella sottofamiglia delle Borsonine: 1° due 31 242 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. pieghe grosse sul labbro columellare degli esemplari adulti, le quali vanno tosto assottigliandosi nelle fauci per quasi scomparire sui primi giri di spira; 2° una specie di solchettino , od una depressione più o meno ben de- finita, prossimi alla sutura posteriore, sulla quale le pieghe longitudinali o mancano o si inflettono leggermente ; 3° la figura del labbro sinistro che ebbi occasione di osservare in un esemplare perfetto dell'Aph. label- lum (Box.), da me trovato a Stazzano, nel quale il labbro sinistro è smar- ginato contro la sutura posteriore, e quindi si protende arcato e sottile. Questo genere rappresenta nella serie delle Borsonie le Pefrancine per rispetto alle /leurotomine. I. APHANITOMA LABELLUM ( Box.) Tav. VII, fig. 28. Testa angusta, utrinque acuminata: spira longa, valde acuta. - Anfractus medio converi, subangulosi , postice viv depressi; ullimus longus, ante marginem oris inflatus, subvaricosus, dimidiam longitudinem aequans, vel subaequans: sulurae parum pro- fundae. - Superficies tota transverse costulata et longitudinaliter plicata; costulae iransversae magnae, uniformes, plerumque quinque in primis anfractibus, decem in ultimo, in intersecatione plicarum longitudinalium subspinosae; plicae longitudinales duodecim circiter, obtusae, a sulcis latis sed parum profundis separatae, subrectae, avi testae paral- lelae, contra suluram posticam productae, versus basim caudae sinuosae, versus marginem oris obsoletae. - Os angustum, elongatum; labrum sinistrum in fauce multiplicatum, ad marginem oris gracile, arcuatum, postice distincte emarginatum (in integerrimis): cauda (habita proportione) longiuseula, sinistrorsum valde obliquata, recurva, dorso transverse costulata. Long. 13 mm.: Lat. 4 mm. Turbinella labellum BON., Cat. MS., n. 1853. 1840. Id. id. BELL. et MICHTTI., Sagg. Oritt., pag. 30, tav. II, fig. 18. 19. 1842. Id. id. E.SISMD., Syn., 2 ed., pag. 34. 1847. Id. id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 262. 1847 Id. id. E.SISMD., Syn., 2 ed., pag. 32. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. INI. pag. 72. 1853. Id. id. HORN., Moll. foss. Wien, vol. 1, pag. 303, tav. XXXII, fig. 11. 1864. Id. id. DODERL., Cenz. geol. terr. mioc. sup. Ital. nat., pag. 103. 1872. Id. id. D’ANC., Malac. plioc. Ital., pag. 86, tav. XI, fig. ò (a, b, c). Varietà A. Anfractus medio subcarinati, postice distincte depressi. - Plicae longitudinales minores, compressae, aculae; sulci inlerpositi latiores. Long. 10'/, mm.: Lat. 3!/, mm. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 243. Varietà B, Testa minor: spira brevior, minus acuta. - Costae longiludinales oblusae. Long. 10 mm.: Lat. 3 ‘/, mm. Variano inoltre in questa specie : 1° la forma più o meno lunga e sottile, talora più o meno raccorciata; 2° il numero delle pieghe longitudinali; 3° l'angolo mediano degli anfratti più o meno sporgente; 4° il rialzo che fanno le pieghe longitudinali intersecando le costicine trasversali più © meno sporgente ed acuto. Miocene superiore: Colli tortonesi, S" Agata-fossili, Stazzano, non raro; Coll. del Museo, e Mic®eLOTTI. Varietà 4. — Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro; Coll. del Museo e MicHELOTTI. Varietà 8. — Miocene medio : Colli torinesi, Baldissero-torinese, raris- simo; Coll. del Museo. 2. ApHaNIiTOMA PeccnioLii Ber. Tav. VII, fig. 29. Distinguunt hanc speciem ab Aph. labellum (Bon.) sequentes notae: Testa ezilior, longior: spira magis acuta. - Anfractus versus suturam posticam di- stincte angulosi et postice magis depressi. - Costulae transversae minores, una super partem posticam anfractuum, altera contra marginem suturae posticae decurrens: plicae longitudinales compressae , subacutae, subrectae , leviter obliquae , ad angulum ventralem anfractuum detruncatae, inde ad suturam posticam non productae. Long. 23 mm.: Lat. 4 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo ; Coll. del Museo. 5. APHANITOMA ARCTATA Bett. Distinguunt hane speciem ab Aphan. labellum (Brocca.) sequentes notae: Testa angustior: spira longior, magis acuta. - Anfractus versus suturam posticam obscure carinati, postice leviter depressi. — Costulue transversales pauciores, minores, a sulcis latis et planulatis separatae : plicae longitudinales pauciores, decem, compressae, acutae, leviter obliquae, a sulcis latis separatae, obsolete ad suturam posticam productae. Long. 12 mm.: Lat. 4 mm. Pliocene inferiore: Zinola presso Savona, rarissimo; Coll. del Museo. 244 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARI[ DEL PIEMONTE ECC. 4. ApHANitoMA MIOCENICA Bet. Distinguunt hanc speciem ab Aphan. labellum (Bon.) sequentes nolae: Testa minor, brevior: spira magis aperta. - Anfractus medio carinulati, postice late depressi. - Costulae transversae minores, in depressione postica anfractuum nullae; plicae longitudinales in toto ultimo anfractu nullae. Long. 8 mm.: Lat.3'/, mm. Miocene medio: Colli torinesi, Villa Forzano, rarissimo ; Coll. Ro- VASENDA. 5. APHANITOMA PLURIPLICATA BeLr. Tav. VII, fig. 30. Testa fusiformis: spira acuta. - Anfractus medio conveviusculi, postice subcanali- culati; ultimus ventrosus, dimidia longitudine brevior, */, totius longiludinis aequans: suturae superficiales. - Superficies transverse costulata et longitudinaliter plicata : costulae transversae minutae, super plicas longitudinales vix notatae; plicae longitudinales crebrae, duodecim, compressae, subacutae, a sulcis satis latis separatae, rectae in primis anfractibus, leviter arcuatae versus basim caudae, contra suturam posticam productae, ibi attenuatae ei subarcuatae. - Os ovale, elongatum; labrum sinistrum interius laeve: colu- mella subrecta; plicae columellares parvulae : cauda subnulla, recta, dorso transverse minute costulata. Long. 13 mm.: Lat.5 mm. Questa specie, di cui sgraziatamente non conosco che un solo esem- plare giovane, differisce dall’4pA. elegans (p'Anc.) per il maggior numero di pieghe longitudinali, le quali vi sono pure più strette , compresse , più sporgenti e quasi tronche presso della scanalatura posteriore. Le piccole dimensioni della forma qui descritta derivano probabilmente da che essa non era ancor giunta al massimo suo svolgimento. Miocene superiore : Colli tortonesi , Stazzano , rarissimo; Coll. del Museo. 6. ApHÒanitoMa TUMEScENS Bert. Tav. VII, fig. 31. Testa subovato-fusiformis: spira parum acuta. - Anfractus breves, converiusculi; ul- timus ventre inflatus, antice leviter depressus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae parum profundae. - Superficies transverse costulata et longitudinaliter plicata: costulae DESCRITTI DA L. BELLARDI. 245 transversae minutae, crebrae, subuniformes, super plicas longitudinales decurrentes, ad basim caudae productae; plicae longitudinales crebrae, acutae, ab interstitiis latiusculis separatae, antice subrectae, versus basim caudae sinuosae, ante marginem oris evanescentes. - 0s ovale: labrum sinistrum interius laeve: cauda subnulla, recta, subumbilicata. Long. 13 mm.: Lat. 5 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi; S'" Agata-fossili, rarissimo; Coll. del Museo. ) 7. APHANITOMA BREVIATA Bet. Tav. VII, fig. 32. Testa crassa, subfusiformis, ventrosa : spira brevis, parum acuta. - Anfractus comeri, medio obsceure subcarinati, postice leviter depressi; ultimus ventrosus, dimidia longitudine brevior: suturae parum profundae. - Superficies tranverse costulata, lon- gitudinaliter plicata: costulae uniformes, crebrae, una maior in ventre anfractuum, antice super caudam productae ; plicae crebrae, subacutae, rectae, ari testae parallelae in primis anfractibus, leviter sinuosie ad basim caudae, versus marginem oris evanescentes. - Os ovale; labrum sinistrum interius plicatum: plicae columellares magnae, praesertim postica: cauda subnulla, subumbilicata. . Long.9 mm.: Lat. 4 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo; Collezione MIiCcHELOTTI. La massima parte delle specie descritte in questo genere furono trovate nel miocene superiore: due nel miocene medio dei colli torinesi, ed una sola venne finora trovata nel pliocene inferiore del Piemonte e della Liguria. Questo genere manca nella fauna attuale come pure nel pliocene superiore. 246 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. VII. Sotto-famiglia RAPHITOMINAE Bettarpi, 1875 (Gen. RAPHITOMA ‘(maxima in parte), BeLLarpi, 1847. — Defranciina Gray, 1857. - H. et A. Apams, 1858. - CHeNU, 1859.) (Species vivae inoperculatae). Testa parvula, fusiformis, vel turrita: spira plus minusve elongata. - Labrum sini- strum contra suturam posticam rimosum vel sinuosum, rarissime integrum, nunc simplex nunc varicosum: columella simplex non plicata: cauda longa, brevis, vel subindistincta. Sono troppo gravi gli inconvenienti che derivano nella Storia Natu- rale da uno stesso vocabolo applicato a forme di natura diversa, per lo meno nello stesso regno, perchè il naturalista non debba mettere ogni sua cura nel prevenirli, e nel temperarne le conseguenze quando siensi prodotti, tenendo salda la legge di priorità. Egli è dietro siffatte considerazioni che mi credetti in dovere, nell’in- teresse della scienza, di accettare la sostituzione proposta dal sig. Car- renter nel 1857 del vocabolo Clathurella a quello di Defrancia, poichè quest’ultimo era stato fin dal 1825, e quindi anteriormente al MicLer, proposto per un genere della classe dei Briozoi dal Brosw. Passando per tal modo fra i sinonimi il vocabolo Defrancia applicato dal MitLer ad un genere della famiglia delle Plexrotomidi, non era più possibile il conservare a questa sotto famiglia il nome di Defrancine che ne era derivato. A togliere pertanto siffatta sorgente di errore, io propongo per la presente sotto famiglia il nome di Aaphitomine, sia perchè vi appartiene il genere Raphitoma, quale è ora qui circoscritto, sia e meglio perchè il genere Raphitoma, quale io lo proposi nel 1847, abbracciava tutte quelle /leurotomidi che, distribuite ora in parecchi generi, sono riferiti alla medesima. Il gran numero di //ewrotome tanto fossili quanto viventi che si sco- prirono dopo la creazione del genere Raphitoma, richiedendo lo smem- bramento di questo troppo vasto genere in alcuni gruppi generici, io mi son fatto a nuovamente studiare le molte specie fossili che vi riferi nel 1847 e le parecchie specie viventi che ho potuto osservare, e che pei loro caratteri vi si dovrebbero inscrivere, onde stabilire queste nuove DESCRITTI DA L. BELLARDI. 247 divisioni generiche, e determinarne, per quanto possibile, i confini. L'esame dei caratteri delle une e delle altre mi ha suggerito, per le numerose specie fossili del Piemonte e della Liguria, dopo averne eliminate quelle che per identità o per analogia con forme viventi si dovevano riferire al genere Bela od al genere Drillia , la separazione dell’antico genere Raphitoma in un certo numero di generi a mio giudizio caratterizzati da un complesso di particolarità importanti e facili ad osservarsi nel guscio, del quale solamente può giudicare il Paleontologo, ed applicabili eziandio ad un gran numero di forme viventi. Fra le numerose specie di questa sotto famiglia mi parve anzitutto potersi distinguere quelle che hanno un vero intaglio sul labbro destro contiguo colla sutura posteriore, ben distinto in tutte le età del guscio, come ha luogo nel genere Clathurella Carp. (Defrancia Muret) e nel genere Homotoma Berr., da quelle, nelle quali, o manca ogni sorta di smarginatura come nel genere Atoma, Berr., od il labbro è soltanto si- nuoso verso la sutura posteriore, come ha luogo nel genere Raphitoma quale è ora circoscritto, ovvero finalmente l'intaglio esiste soltanto sca- vato nelle successive varici e manca negli spazii loro interposti, come succede nelle forme che qui ho raccolte nel genere Mangelia Leaca. Nella caratteristica di ciascuno dei generi che verranno qui dopo de- scritti, esporrò in modo ben definito la serie di quei caratteri che ho creduto di assegnare a ciascuno, e noterò le principali differenze per le quali più o meno facilmente si possono fra loro distinguere: intanto mi pare opportuno di dare qui in un quadro sinottico i principali caratteri di questi generi : I. Rima profunda, sulurae posticae contigua, angusia, in omni aetate perspicua. AGgabrumasinistaimsvaricosumità. i. TR CE G. Clathurella Carp. B. Labrum sivistrum non varicosum. A. Testa crassiuscula : anfractus ultimus spira brevior, vel spiram aequans .......... G. Homotoma Bett. 2. Testa gracilis: anfractus ultimus spira longior G. Daphnella Hmps. II. Rima in varicibus excavata, in interstitiis varicum indi- slincta : testa multivaricosa ........... sei G. Mangelia Leacg. III. Labrum sinistrum versus suturam posticam sinuosum, non distinete rimosum: testa non varicosa ........ ... G. Raphitoma Bett. IV. Rima nulla: labrum sinistrum in adultis varicosum: varix MAGNA, CLASSI ME IA E SA SID G. Atoma Belt. 248 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1. Genere CLATHURELLA Carpenter (1857) (1826. Defrancia MiLLeT, non Bronn 1825: RAPHITOMA - Heterotomatae (in parte), BeLLarpi, 1847). Testa subfusiformis - Anfractus duo vel tres primi mamillati, tertius vel quartus carinatus, ceteri contra suturam posticam canaliculati - La- brum sinistrum ad marginem acutum, ad faucem deflexum, ante mar- ginem exterius varicosum, antice sinuosum; rima in adultis et integris a varice aberrata, et suborbicularis ; labrum dexterum contra rimam unituberculatum, antice plerumque rugosum: cauda longiuscula , recurva. 1 SEZIONE. Labrum dexterum anlice rugosum. f. CLATHURELLA SCALARIA (JAN) Tav. VII, fig. 1. Testa fusiformis: spira valde acuta.- Anfractus primi medio subangulosi; ultimi medio acutissime carinati, antico converiusculi, postice subplani; ultimus antice valde depressus, dimidiam longitudinem aequans, vel vir superans : suturae profundae. - Costae longi- tudinales obtusae, 10-12, a sulcis latiusculis separatae, ari testae parallelae vel leviter obliquae, ante suturam posticam terminatae, in ultimis anfraclibus post carinam obsoletae , et prope varicem nullae: costulae transversae plerumque quatuor in parte antica anfra- ctuum et duae contra carinam in parte postica, continuae super costas longitudinales et earum interstitia, maiores et minores plerumque alternatae : striae transversae minutae, uniformes, contra carinam postice decurrentes. - Os subovale; labrum sinistrum post varicem valde productum et versus faucem valde deflerum, sub varicem interius incrassatum et obsolete plicatum; varix angusta, compressa, sed valde prominens. sinuosa, obliqua, ante suturam posticam obsoleta; tuberculum posticum labri dexteri minimum; labrum dex- terum antice subnudum, vix in adultis obsolete rugosum: columella postice valde de- pressa: cauda perlonga, subrecta, sinistrorsum leviter obliquata. Long. 20 mm.: Lat. 9 mm. 1832. Pleurotoma scalaria JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 1847. Raphitoma id. BELL. Monogr. Pleurot., pag. 106, tav.IV, fig. 26. 1847. Id. id. E.SISMD, Sym, 2 ed., pag. 36. 1852. Pleurotoma id. D’ORB., Prodr., vol. 3, pag. 66. 1859. Raphitoma id. —LIBASS., Conch. foss. Palevm., pag. 36. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 249 1871). Raphitoma scalaria APPEL., Conch. foss. Livorn,, Boll. Malac., vol. III, pag. 286. 1873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., part. I, pag. 68. 1874. Pleurotoma id. FOREST., Catal. Moll. foss. Bologn., pag. 69. 1875. Defrancia id. SEGUENZ., Faun. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol, Ital., pag. 208. Varietà A. Carina ultimorum anfractuum minus prominens et minus acuta, longitudinaliter costata. Long. 19 mm.: Lat. 8 mm. La carena acutissima degli ultimi giri di spira e la notevole lun- ghezza della coda sono i caratteri essenziali di questa elegante specie. Nella figura la carena non riescì sufficientemente acuta e sporgente. Pliocene inferiore: Viale presso Montafia: Vezza presso Alba, raro; Coll. del Museo: Savona alle Fornaci, Zinola presso Savona; Albenga, vallone Torsero, non raro; Coll, del Museo e MicÒeLoTTI. Varietà 4. — Pliocene inferiore: Albenga, vallone Torsero, non raro; Coll. del Museo. 2. CLATHURELLA SUBTILIS (ParTSCH) Tav. VII, fig. 2. Testa fusiformis: spira longa, valde acuta. - Anfraclus converi, postice leviter de- pressi; ultimus antice valde depressus, dimidiam longitudinem subaequans ( anfractus embrionales quatuor, tres primi convexi, quartus carinatus, omnes laeves): sulurae profundae. - Costulae longitudinales 18-20, subacutae, ab interstitiis latiusculis separatae, in primis anfraclibus pauciores, contra partem posticam terminatae, ari testae parallelae, vel via obliquac in ultimis anfractibus, in intersecatione costularum transversarum sub- spinosa: costulae transversae mon uniformes, maiores et minores intermiciae ; pars postica anfracluum transverse, minute, crebre et umiformiter striata. - Os ovale, subro- tundum: columella postice valde depressa: cauda recla, longa. Long. 14 mm.: Lat. 5 mm. 1848. Raphitoma teatilis NORN., Verz. in Czizel?s Erlant. geoyn. Karte von Wien, pag. 20. 1853. Pleurotoma subtilis Id. Moll. foss. Wien, vol. I pag. 381, tav.XL, fig. 4 (a, d). 1864. Id. id. DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioe. Moden., pag. 31. 1874. Id. (Defrancia) subtilis BELL., Verh. zur k.k. geol. Reichs., pag. 157, n. 16. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro; Coll. del Museo. 32 250 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC, 9. CLATHURELLA LAXECOSTULATA Brett. Tesla subfusiformis , angusita : spira perlonga, acutissima. - Anfraclus in ventre subcarinati, postice complanati; ullimus antice valde depressus, dimidia longitudine parum brevior: suturae valde profundae. - Costae longitudimales 11 in penultimo anfraclu, in ullimo versus varicem evanescentes, angustae, subaculae, ab interstitiis latis separatae, obliquae, praeserlim in ultimo anfraclu, contra parlem poslicam lerminalae, in interse- catione costularum longitudinalium subspinosae : costlulae transversae partis anticae anfracluum parvae, ab interstitiis lalis separatae , maior et minor alternatae, quatuor perspicuae in primis anfractibus. una post costulam ventralem plerumque maior: pars postica transverse minute, crebre et uniformiter striata. - Os subovale, breve: labrum sinistrum post varicem valde productum: varix compressa, valde prominens, anlice et in ventre subangulata, sinuosa; labrum dexlerum antice minute rugosum; tuberculum posticum magnum: columella postice valde depressa: cauda perlonga, leviter recurva. Long. 17 mm.: Lat. 5 ‘/, mm. In alcuni pochi esemplari di imperfetta conservazione che riferisco per ora alla presente specie per la natura delle loro costicine trasver- sali, ho trovate le seguenti differenze dalla forma tipica descritta: in uno proveniente da Stazzano la spira è meno lunga e meno acuta, le costi- cine longitudinali più numerose e meno oblique, caratteri che lo avvi- cinano alla CZ. subtilis (PARtscH): in un altro trovato a S'" Agata-fossili le coste longitudinali sono più grosse, più numerose. separate da inter- valli più stretti, e meno oblique; l'angolo spirale vi è pure meno acuto. Distinguono questa specie dalla C/. subzilis ( PArntscH) i seguenti ca- ratteri: 1° forma generale più stretta e più lunga; 2° spira più acuta: 3° suture più profonde ; 4° anfratti leggermente carenati nel mezzo; 5° costicine trasversali rare e separate fra loro da larghi solchi; 6° coste longitudinali minori di numero, più sporgenti, separate da interstizii larghi, oblique; 7° coda rivolta all’ indietro. Miocene superiore: Colli tortonesi, S" Agata-fossili, Stazzano, raris- simo; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo e MicneLorTI. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 251 4. CLATHURELLA SCROBICULATA (MricHTTI.) Tav. VII, fig. 3. Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfractus converi; ultimus antice valde depressus, dimidia longitudine brevior: suturae profundae. - Costae longitudinales duo- decim, azi testae subparallelae , obtusae, compressae, ab inlerstitiis latis separatae, versus suluram posticam obsolete productae: costulae transversae inaeguales, maiores et minores - intermixtae, duae maiores super ventrem decurrentes, omnes continuae super costas longi- tudinales et carum interstitia; striae minutae, crebrae , uniformes, contra suturam posticam decurrentes. - Os angustum ; labrum sinistrum post varicem crassum, valde productum, el super ox inflecum, interius antice et postice rugosum; varix crassissima, antice angulosa, sinuosa; labrum dexterum antice ad marginem multirugosum; tuberculum posticum ma- gnum, granosum: columella postica valde depressa: cauda brevis, vix recurva. Long. 14 mm.: Lat. 5 mm. 1875. Defrancia scrobiculata MicurtI. in specim. La brevità dell'ultimo anfratto e della coda, la forma della varice e della porzione del labbro sinistro, che oltrepassa la varice, come pure gli ornamenti del labbro destro, distinguono benissimo questa specie dalle sue congeneri, In uno dei due esemplari che io riferisco a questa specie, cioè in quello trovato a Stazzano, che concorda esattamente in tutti gli altri ca- ratteri con quello tipico descritto di S'" Agata-fossili, nella parte poste- riore del labbro destro presso all’intaglio havvi un solo tubercoletto in luogo del gruppo di granellini, indicato nella descrizione. Miocene superiore: Colli tortonesi, $' Agata-fossili, Stazzano, ra- rissimo; Coll. MicuerorTI. 5. CLATHURELLA EFFOSSA Ber. Tav. VIII, fig. 4. Testa turrita : spira valde longa et valde acuta. - Anfractus subcomplanati, vio medio converiusculi, postice subcanaliculati; ultimus antice parum depressus, °|; circiter totius longitudinis aequans: suturae superficiales. - Costae longiludinales duodecim, rectae, ari testae parallelae, obtusae, parum prominentes, ab interstitiis latiusculis et parum profundis separatae, postice obtruncatae: striae transversae minulissimae, creberrimae, subuniformes, undique decurrentes. - Os ovale, angustum; labrum sinistrum interius laeve; varix crassa, obtusa, parum arcuata et parum obliqua, vix sinuosa; tuberculum posticum labri dexteri 252 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. parvum; rugae transversae partis anticae labri dexteri magnae: columella postice valde depressa: cauda brevissima, recurva. Long. 20 mm.: Lat. 6 mm. I principali caratteri pei quali questa specie si distingue dalle sue aftini sono: 1° le sue notevoli dimensioni; 2° l'acutezza e la lunghezza della spira; 3° la poca convessità degli anfratti e per conseguenza la poca profon- dità delle suture; 4° la poca sporgenza delle coste longitudinali; 5° le nu- merose e fitte strie quasi uniformi che ne attraversano tutta la superficie. Miocene medio: Colli torinesi, Piano dei Boschi presso Pino-torinese, rarissimo ; Coll. Mic®eLOTTI. 6. CLATHURELLA DETRUNCATA BeLL. Tav. VII, fig. 5. Testa subfusiformis: spira longa, valde acuta. - Anfractus medio parum convezi , postice depressi, subcanaliculati; ultimus antice parum depressus, dimidia longitudine brevior: suturae parum profundae. - Costae longitudinales 12-14, angustae, interstitia aequantes, rectae, obliquae, postice detruncatae, ibi plerumque subnodosae: pars antica an- fracluum transverse minutissime slriala, costulis monnullis intermiatis; pars postica laeviîs. - Os ovale, parum obliquum; labrum sinistrum iînterius mullirugosum; varix obtusa , parum prominens, depressa, ari testae subparallela, via postice sinuosa; labrum dexterum antice rugosum, interdum laeve; tuberculum posticum parvum: columella postice parum depressa: cauda brevis, recurva. Long. 15 mm.: Lat. 6 mm. Varietà A. Spira longior, magis acuta. - Costae longitudinales in ultimo anfraciu evanescentes , vix a nodo postico notatae ; superficies transverse albo plurifasciata. Long. 16 mm.: Lat. 6 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, raro ; Coll. del Museo e RovasENDA. 7. CLATHURELLA DECLIVIS Belt. Tav, VIII, fig. 6. Dislinguunt hanc speciem @ CI. delruncata (BetL.) sequentes notae : Anyulus spiralis magis apertus. - Anfractus breviores, eorum pars postica maior, transverse minute striata. - Superficies partis anticae anfractuum tota uniformiter minute et crebre costulata. Long. 12 mm.: Lat. 5 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Sciolze, rarissimo; Coll. RovasENpA. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 253 8. CratnurELLA Luisa (Semp.) Testa subfusiformis: spira longa. - Anfractus medio converi, postice depressi, ca- naliculati; ultimus antice valde depressus, ?/, circiter totius longitudinis aequans: suturae profundae. - Costae longitudinales 12-14, leviter obliquae in ultimis anfractibus, obtusae, ab interstitiis parum latis separatae, contra canaliculum posticum terminatae, ante basim caudae evanescentes: costulae transversae inaequales, maior et minor allernatae, super costas longitudinales et earum interstilia continuae : striae crebrae, uniformes, super canaliculum posticum decurrentes. - Os ovale, angustum; labrum sinistrum post varicem acutum , gracile, valde productum (in illaesis), versus faucem valde deflerum ; varix valde pro- minens, angusta, valde sinuosa, ad suturam posticam obsolete producta; pars antica labri dexteri Iransverse rugosa; tuberculum posticum parvulum, interdum bifidum: columella poslice valde depressa: cauda brevis, recurva. Long. 18 mm.: Lat. 7 mm. 1861. Pleurotoma sp.n. SEMP., Palaont. Untersuch., pag. 33. 1872. Defrancia Luisae SEMP. in DE ROEN., Mioc. Nord- Deutschl. Moll. Faun., pag. 242, tav. III, fig.2 (a, d), ct 3 (a, d, c). 1874. Id. id. MORCH, Zorst. Tertierlag Danmark, pag. 17 (290). 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 208. Variano in questa specie la spira ora più ora meno lunga ed acuta e le coste longitudinali ora ottuse, ora più o meno compresse. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. MicHELOTTI. Pliocene inferiore: Castelnuovo d'Asti, raro; Coll. del Museo: Savona alle Fornaci, Zinola presso Savona; Albenga, vallone Torsero, non raro; Coll. del Museo e MicÒELoTTI. 9. CLATHURELLA PLURICOSTATA Ber. Tav. VII, fig. 7. Dislinguunt hane speciem a CI Luisae (Semp.) sequentes notae : Testa plerumque minor. - Pars postica anfractuum brevior. - Costulae transversae nu- merosiores, aequales: costae longitudinales minores, numerosiores, 20-24. a sulcis angustis separatae, magis obliquae. - Varia maior. Long. 13 mm.: Lat. 5 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Rio della Batteria, Grangia, Villa Forzano, Sciolze, non frequente; Coll. RovasenpA. gi è 254 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 10. CLATHURELLA AEQUICOSTULATA Bert. Tav. VII, fig. 8. Distinguunt hanc speciem a Cl. Luisae (SemP.) sequentes notae : Spira brevior, magis aperta. - Anfractus minus inflati,, inde suturae minus profundae. - Costae longitudinales numerosiores, axî testae parallelae, ab interstitiis minoribus sepa- ratae: costulae transversae pauciores, uniformes, ab interstitiis satis latis separatae. Long. 15 mm.: Lat. 6 //, mm. Varietà A (an sp. dislinguenda? ) Testa minor. - Anfractus regulariter converi, non postice canaliculati. - Costae lon- gitudinales obliquae. t Long. 12 mm.: Lat. 5 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, raro; Coll. MrcueLotTI. 11. CLATHURELLA CRASSIVARICOSA Bert. Tav. VII, fig. 9. Testa crassa, turrita: spira longa, valde acuta. - Anfraclus antice depressi, versus suturam posticam leviter inflati, postice canaliculati ; ultimus antice salis depressus, */, tolius longitudinis aequans: suturae profundae. - Costae longitudinales decemocto, rectae, axi testae parallelae, vix passim nonnullae leviter obliquac, ab interstitiis parum latis se- paratae, contra canaliculum posticum terminatae: costulae transversae partis anticae an- fraciuum minutae, crebrae, subuniformes, super costas longitudinales et carum interstitia continue, in intersecatione costarum subspinosae: striae transversae crebrae , uniformes, super canaliculum postieum decurrentes. - Os ovale, angustum; labrum sinistrum post varicem breve, crassum, interius rugulosum; varix magna, arcuata, valde sinuosa; labrum dexterum antice rugosum: columella postice valde depressa: cauda brevis, recurva. = Long. 17 mm.: Lat. 7 mm. Questa forma ha molta analogia colla De/r. Milleti Soc. Linx., di cui ebbi parecchi esemplari provenienti dalla Collezione MiLLer gentilmente speditimi dal sig. Prof. Barpin, dal confronto dei quali colla forma qui descritta ho trovate le seguenti differenze: Il fossile di Stazzano qui descritto, che è finora il solo conosciuto di questa specie, ha una forma più lunga e più stretta; la sua spira è più lunga e più acuta; gli anfratti vi sono più brevi e perciò più nume- rosi a parità di lunghezza; Pultimo anfratto è più breve della metà totale DESCRITTI DA L. BELLARDI. 255 del guscio ; le costicine longitudinali sono un poco più grosse e quindi meno numerose; la varice più grossa, più sinuosa e depressa nel mezzo; il labbro sinistro è meno protratto dopo la varice, ma più grosso ; il labbro destro ha parecchie rughe anteriori le quali mancano affatto nella Defr. Milleti Soc. Liss. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano , rarissimo; Coll. Mr CHELOTTI. 12. CLAVHURELLA FASCELLINA? (Dus.) Testa subfusiformis, ventrosiuscula: spira brevis, parum acuta. - Anfraclus medio influti, postice canaliculati; ullimus antice parum depressus, dimidiam longitudinem ae- quans: suturae profundae. - Costae longiludinales undecim, crassae, obtusae , valde prominentes, postice subnodosae, reclae, ari testae parallelae , interstitia aequantes, ante basim caudae terminatae, ibi subbifidae: s\riae transversae crebrae, minutae, subuniformes, undique decurrentes, continuae super costas el earum interslitia, passim filo intermedio, super caudam maiores. - Os ovale, angustum; labrum sinistrum interius plicatum; varix crassa, obtusa, arcuata, non vel vix sinuosa, ari testae parallela; labrum dexterum antice rugulosum ; tuberculum posticum magnum: columella postice valde depressa: cauda brevis, recurva. Long. 11 mm.: Lat. 6 mm. 1835. Pleurotoma fascellina DUJ., Mem. Tour., pag. 290, tav. XX, £. 16. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 62. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, raro ; Coll. Mr- CHELOTTI. 15. CratnurELLA CoLLEGNII Bert. Tav. VIN, fig. 10. Testa subfusiformis, crassa: spira brevis, purum acuta. - Anfractus parum converi, postice anguste camaliculuti; ullimus antice valde depressus, dimidiam longitudinem subae- quans: suturae profundae. - Costae longiludinales quatuordecim, valde prominentes , angustae, interstitia subaequantes, rectae, axi lestae parallelae, fere contra suturam posticam productae et contra basim caudae lerminatae: costulae transversae crebrae, salis promi- nenles, uniformes, viv in canaliculo poslico minores, super costas longitudinales et earum interstilia continute. - Os ovale, angustum ; labrum sinistrum interius plicatum; varix angusta, compressa, sinuosa, ari testae subparallela ; labrum dexterum sublaeve ; tuber- culum posticum parvum: cauda brevis, recurva. Long. 12 mm.: Lat. 7 mm. 256 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Miocene medio: Colli torinesi, Grangia, Termo-fourà, Villa Forzano, raro; Coll. RovaseEnDa. 14. CLATHURELLA MINUTE-STRIATA BeLr. Tav. VIII, fig. 11. Testa subfusiformis, ventrosiuscula: spira parum longa et parum acuta. - Anfractus converi, postice vic depressi; ultimus ventrosus, antice valde depressus, dimidiam longi- tudinem aequans: suturae parum profundae. - Costae Iongitudinales duodecim, obtusae, parum prominentes, leviter obliquae, in mavima convezitate anfractuum subnodosae, in ul- timo anfractu obsoletae, a nodo ventrali tantum notatae: striae transversae minutissimae, crebrae, uniformes, super costas longitudinales et carum interstilia continuae, undique sub- uniformes, vix contra suturam posticam minores et crebriores. - Os ovale; varix angusta, parum sinuosa, ari teste subparallela, subarcuata; \uberculum posticum parvum: co- lumella medio depressa: cauda brevis, valde recurva. Long. 10 mm.: Lat. 5 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, rarissimo: Coll. MicHELOTTI. 15. CLatHurELLA Sassi Bet. Tav. VII, fig. 12. Testa subfusiformis, ventrosa : spira ad apicem acutissima, dein minus aperta. - Anfractus antice convegi, postice late depressi, subcanaliculali; ultimus ventrosus, an- tice parum depressus, dimidiam longitulinem subaequans : suturae parum profundae. - Costae longitudinales &redecim in penultimo anfractu, numerosiores, sed obsoletae et vix in ventre notatae in ultimo, obtusae, interstitia subaequantes, reclae, in primis anfractibus azi testae parallelae, in penultimo obliquae: costulae transversae depressue, a sulco an- gustissimo separalae, maior et minor alternatae in ventre anfractuum, uniformes in parte antica ultimi anfractus et super caudam, minores in canaliculo postico. - Os subrotun- dum; labrum sinistrum interius plicatum, post varicem satis productum sed parum super faucem deflexum; varix obtusissima, arcuata; labrum dexterum sublaeve, vir antice rare rugulosum; taberculum posticum magnum: columella subarcuata , vix_ postice magis depressa: cauda Drevis, valde recurva.* Long. 12 mm.: Lat. 6 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, S' Agata-fossili , rarissimo; Coll. del Museo. DESCRITTI DA TL. BELLARDI. 257 16. CratnurELLA ALpovranDIi Bert. Tav. VIII, fig. 13. Testa parvula, subfusiformis: spira satis longa et valde acuta. - Anfractus parum converi, postice depressi, non distinete canaliculati ; ultimus antice valde depressus, di- midiam longitudinem aequans: suturae parum profundae. - Costae longitudinales 10-12, obtusae, interstitia subaequantes , reclae , ari testae parallelae , versus suturam posticam. obsoletae, ante basim caudae evanescentes : costulae transversae quatuor vel quinque in primis anfractibus perspicuac, super caudam productae in ultimo, uniformes, a sulcis la- tiusculis et satis profundis separatae, super costas longitudinales et earum interstitia continuae. - Os angustum, ovale; varix compressa, valde prominens, arcuata, parum sinuosa, contra suturam posticam producta; labrum dexterum antice mullirugosum : columella medio depressa: cauda longiuscula, recurva. Long. 10 mm.: Lat. 4 ‘|, mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese , raro; Coll. del Museo. 17. CLaTHURELLA RINGENS BeLt. ‘ Tav. VIH, fig. 14. Testa drevis, ventrosa, subfusiformis : spira brevis, parum acuta. - Anfractus con- veri, postice anguste subennaliculati; ultimus antice satîs depressus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae satis profundae. - Costae longitudinales decem, magnae, valde pro- minentes, oblusae, interstitia aequanles, rectae, uxì testae parallelae, contra canaliculum posticum detruncatae, ad basim caudae productae: costulae transversae plerumque sex perspicuae in primis anfractibus, super caudam productae in ultimo, satis prominentes, ab interstitiis latis et profundis separatae. - Os breviatum; labrum sinistrum post varicem breve, interius plicatum; varix valde prominens, arcuata, laeviler sinuosa contra suturam posticam; labrum dexterum antice rugosum ; tuberculum posticum magnum: columella postice valde excavata: cauda brevissima, recurva. Long. 9 mm.: Lat. 5 mm. 1847. Raphitoma ringens BELL., Monogr. Pleurot., pag. 104, tav. IV, fig. 24. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 36. 1852. Pleurotoma id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 173. 21869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 31. Pliocene superiore: Colli astesi, raro ; Coll. del Museo e MicnrLorTI. 33 258 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. ; 18. CratHuRrELLA SPREAFICI Bert. Tav. VIII, fig. 15. Testa parvula, subfusiformis: spira longiuscula, mediocriter acuta. - Anfraclus valde converi, vix contra suturam posticam anguste subcanaliculati; ullimus antice parum depressus, dimidia longitudine vix brevior: suturae profundae. - Costae longitudinales undecim, rectae, ari testae parallelae, obtusae, valde prominentes, interstitia subaequantes, fere usque contra suturam posticam productae , ibi detruncatae, ad basim caudae evane- scentes : coslulae transversae salis prominentes, subacutae, ab interstitiis lalis separatae , super costas longitudinales et ecarum interstitia continuae, sex in primis anfractibus perspicuae, super caudam productae in ultimo, uniformes; costulae minutae tres super partem posticam decurrentes. - Os ovale; labrum sinistrum post varicem valde productum, interius obsolete plicatum; varix compressa, valde prominens, arcuata, vi sinuosa contra suturam posticam; labrum sinistrum antice rugulatum ; tuberculum posticum magnum: columella postice valde excavala: cauda brevis, valde recurva. Long. 9 mm.: Lat. 5 mm. Questa specie differisce dalla CZ ringens Bert. colla quale ha molta analogia soprattutto nella natura degli ornamenti superficiali: 1° per es- “an “x o ’ oi,e . ‘a 20 . sere più stretta e più lunga; 2° per l'angolo spirale più acuto;,3° per gli anfratti più convessi e così per le suture più profonde. Pliocene inferiore: Savona alle Fornaci, rarissimo; Coll. del Museo. 19. CLATHURELLA ALBIGONENSIS BeLL. Tav. VIII, fis. 16. Dislinguunt hane speciem sequentes notae : a Cl. ringente (BeLL.). Anfractus ultimus brevior, antice magis depressus. - Costae longitudinales magis com- ressae, obliquae: costulae transversae magis prominentes super costas longitudinales. P I a CI. Spreafiei (BeLL.). Testa magis ventrosa : spira minus acuta. - Costae longitudinales obliquae. Long. 8 mm.: Lat. 4 mm. Pliocene inferiore: Albenga, vallone Torsero, rarissimo; Coll. del Museo. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 259 20. CLatHurELLA MoreLLH BeLt. Tav. VII, fig. 17. Testa parvula, ovato-subfusiformis: spira brevis, parum acuta. - Anfractus parum converi, postice anguste subcanaliculati; ultimus antice mediocriter depressus, dimidia lon- gitndine brevior: suturae parum profundae. - Costae longiludinales duodecim, valde prominentes, obtusae, compressae, interstitia satis profunda subaequantes, rectae, axi lestae parallelae, ad basim caudae et fere contra suturam posticam productae: costulae trans- versae qualuor in primis anfractibus perspicuae , oeto in ultimo, valde prominentes, ab interstitiis latis et planulatis separatae, super costas longitudinales et earum interstitia con- tinuae, uniformes: striae minutae et crebrae super partem posticam anfractuum decurrentes. - Os angustum; labrum sinistrum interius pauci-plicalum; varix crassa, parum prominens, medio depressa, arcuata, non sinuosa; labrum dexterum antice rugosum ; tuberculum posticum magnum: columella postice valde excavata: cauda brevissima, recurva. Lod Long. 7 !/, mm.: Lat. 3 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, rarissimo : Coll. RovaseENDA. 21. CLatHoreLLA Fucusi Bet. Tav. VIII, fig. 18. Testa turrita: spira longa, parum acuta. - Anfraclus medio angulosi, subearinati , antice converiusculi, postice complanati; ultimus ventrosus, antice valde depressus , */, fotius longitudinis aequans: suturae profundae. - Costae longitudinales octo, magnae , compressae, medio nodiformes, ab interstiliis lalis separatae, rectae, axi lestae parallelae , ad suturam posticam obsolete productae: costulae transversae nonnullae in partem anticam anfractuum et contra angulum medianum anfractuum postice decurrentes, subuniformes, inter- stiliis minores, stria minuta interposita; pars postica anfractuum transverse obsolete minute costulata, contra suturam posticam sublaevis. - Os subovale, breviatum ; labrum sinistrum post varicem valde productum, interius plicatum; varix parum prominens, vit a costis lon- gitudinalibus distincta; labrum dexterum antice obsolete rugulosum; tuberculum posticum magnum: columella poslice valde excavata: cauda lata, brevissima, valde recurva. Long. 12 mm.: Lat. 6 mm. Questa specie differisce dalla CZ. /uliana (PArtscH), colla quale lho paragonata, per essere più piccola, per avere le coste longitudinali mi- nori di numero , per l’angolo mediano degli anfratti più sporgente , per la parte posteriore degli anfratti liscia. Miocene superiore: Tetti Borelli presso Castelnuovo d’Asti, rarissimo ; Coll. RovasENDA. 260 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. II SEZIONE. Labrum dexterum anlice laeve. 22. CLATHURELLA EMARGINATA (Dosov.). Testa turrita: spira longa, valde acuta. - Anfraclus converi, postice canaliculati, ultimus antice parum depressus, 3/, circiter totius longitudinis aequans: suturae profundae. - Costae longitudinales numerosae, 12-15, obtusae, ab interstitiis angustis separataé, contra canaliculum posticum terminatae, in ultimis anfraclibus minores, mumerosiores et subsi- nuosae, ante basim caudae evanescentes: costulae transversae minutae, crebrae, uniformes, ab interstitiis angustis separatae, super costas longiludinales et carum interstitia continuae, in canaliculum posticum nullae. - Os ovale, elongatum : labrum sinistrum post varicem valde productum, parum super os deflerum, interius vix subinflerum, interius sub varice vir incrassatum; varix lata, obtusa; tuberculum posticum parvulum, interdum nullum: co- lumella postice valde depressa, antice subrecta: cauda brevis, recurva. Long. 20 mm.: Lat. 8 mm. 1803. Murex emarginatus DONOV., Brith. Schells, tav. CLXIX, fig. 2. 1803. Id. gracilis MONT., Test. britt., pag. 267, tav. XV, fig. 5 et Suppl., pag. 286. 1807. Id. id. MAT.a. RACKR., Descr. Catal. brith. Test., Linn. Trans., vol. VII, pag. 143. 1808. /d. emarginatus MONT., Test. britt. Suppl., pag. 115. 1814. Id. (Pleurotoma) oblongus var. BROCCH., Conch. foss. sub., pag. 430 et 664, tav. VIII, fig. 19. 1821. Pleurotoma oblonga BORS., Oritt. piem., part. II, pag. 77 (in parte). 1826. Defrancia suturalis MILL., Nouv. Genr. Cog., pag. 6, tav.1, fig.4 (a, d). 1829. Pleurotoma Comarmondi MICHD., Bull. Soc. Linn. Bord., vol. III, pag. 263, fig. 6. 1831. Td. suturatis BRONN; Ital. tert. Geb., pag. 48. 1832. Id. id. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 1833. Id. vulpecula —DESH. in App. to Lyell’s Prince. of. Geol., tav. I, fig. 7. 1836. Id. oblonga SCACCH., Not. Conch. foss. Gravina, pag. 42. 1836. Id. id. Id. Catal. Conch. Neap., pag. 12. 1836. Id. suturalis PHIL., Moll. Sic., vol.I, pag.197 et 200. 1840. td. Comarmondi RIEN., Pleurot., pag. 68, tav. XXIV, fig. 2. 1841. Id. suturalis CALC., Conch. foss. Altavilla, pag. 53. ? 1841. Id. oblonga SCACCH., Not. geol, Isol. Ischia, pag. 11. 1849. Id. Comarmondi DESM., Revis. Pleurot., pag. 52. ? 1842. Id. suturalis Id. £eévis. Pleurot., pag. 67. 1844. Id. gracilis PHIL., Moll. Sic., vol. II, pag. 166 et 174. 1847. Raphitoma id. BELL., Monogr. Pleuvot., pag. 106. 1847. Pleurotoma id. MICHTTI, Foss. miot., pag. 306. 1847, Raphitoma id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 35. 1849. Mangelia id. FORB. a. HANL., Mist. brith. Moll., vol. IIS, pag. 473, tav. CXIV, fis. 4. 1854. 1858. 1864. 1864. 1865. 1867. 1868. 1868. 1868. 1868. 1869. 1869. 1871. 1872. 1872. 1873. 1873. 1873. 1873. 1873. 1874. 1874. 1875. 1875. 1875. 1875. 1876. Pleurotoma Id. Id. Id. Mangelia Defrancia Raphitoma, Pleurotoma Mangelia Pleurotoma Befrancia Id. Id. Id. Id. Id. Id. Pleurotoma Raphitoma Defrancia Pleurotoma Id. Id. Defrancia Pléeurotoma Id. Clathurella DESCRITTI DA L. BELLARDI. 261 gracilis emarginata suturalis gracilis id. id. id. id. suturalis qracilis id. REYN., VAN-DEN-HECK. et PONZ., Catal. foss. M‘e Mario, pag. 12. RECL., Act. Soc. Linn. Bord., vol. XXI, pag. 536. CONT., Mie Marid, 2 ed., pag. 33. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. CAILL., Catal. Rad. Annel. Cirr. Moll. Loire inf., pag. 187. JEFFR., Brith. Conch., vol. IV, pag. 363. WEINK., Conch. Mitteln., vol. II, pag. 135. MANTOV,., Distr. gen. Faun. foss. Mar. plioc., pag. 15. FOREST., Catal. Moll. plive. Bologn., pag. 62. COPP., Catal. Foss. mioc. e plioc. Moden., pag: 3I. JEFFR., Brith. Conch., vol. V, suppl. pag. 219, tav. LKXXVIII, fig. 6. TAPPAR.-CANEFR., /rd. sist. Moll. test. Spezia, pag. DI. CONT., Mte Mario, 2 ed., pag. 39. MONTER., Notiz. Conch. foss. Mte Pellegrino e Ficarazzi, pag. 33. Id. Notiz. Conch. medit., pag. 51. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 65. SEGUENZ., £orm. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. RLECAR, Catal. marin. Moll. Dalmatiae, pag. 36. APPEL., Corch. foss. Livorn., Boll. Malac., vol. III, pag. 216, 286. WEINK., Catal. eur. meers- Conch., pag. 11. MONTER., Rech. Conch. au Cap S! Vito, Journ. de Conch., 3 ser., vol. XIV, pag. 277. MANTOV,., Descr. geol. Camp. rom., pag. 43. CRESP., Nor. geol. Savignanese, Ann. soc. Natur. Moden., 2 ser., ann. IX, pag. 21. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 208. MONTER., Nuov. Iivist. Conch, medit.. pag. 43. PONZ., Cronac. subap., pag. 26. FOREST., Cenn. geol. e palcont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 28. Varietà A. Costae longitudinales in ultimo anfractu obsoletae vel nultae. Long. 18 mm.: Lat. 7. mm. Tanto l’opera del Moxracu quanto quella del Doxovaw sui volumi, in cui è descritto il Murex gracilis dal primo ed il Aurex emarginatus dal secondo, portano la data 1803: non havvi dubbio per altro che l’opera del Doxovan sia stata pubblicata prima di quella del Moxracu, poichè questi fa indica nelle opere consultate a pag. 604. Monracu infatti, nel Supplemento che ha pubblicato alla sua opera a pag. 116, riferisce il suo Murex gracilis al Murex emarginatus di Doxovan. Dalle quali conside- razioni risulta che il nome dato a questa forma dal Montacv è poste- 262 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ÈÉCC. riore a quello impostole dal Donovan e che per conseguenza, dietro la legge di priorità, deve questa forma portare il nome di emarginatus , come giustamerte ha fatto osservare il sig. RecLuz nella precitata lettera che scrisse al sig. Deswovrins nel 1858. Miocene superiore: Tetti Borelli presso Castelnuovo d'Asti, raro; Coll. RavaAsENDA. Pliocene superiore: Castelnuovo d’Asti, Viale presso Montafia; Monte Capriolo presso Bra: Zinola presso Savona; Albenga, vallone Torsero. non frequente; Coll. del Museo. Pliocene superiore: Colli astesi: Colli biellesi, Masserano, frequente; Coll. del Museo e MicHÙELOTTI. Mari d'Europa. 25. CratnuRELLA Brasm Bert. Tav. IX, fig. 40. Testa ovato-fusiformis, spira acuta, medio inflata. - Anfraclus medio parum convezi, postice vir depressi; ullimus antice ad caudam regulariter adscendens, dimidia longitudine vix brevior: suturae parum profundae. - Costae longitudinales duodecim, valde obtusae, parum prominentes, obliquae, in parte postica obsolete contra suluram productae, ibi ar- cuatae, in ultimo anfractu obsoletae, vix in ventre notatae: striae transversae nonnullae maiores super ventrem decurrentes, aline minores et aliae inter omnes minimae decurrentes: pars poslica anfractuum sublaevis. - Os ovale, antice latum ; labrum sinistrum post varicem parum productum , interius laeve ; varix crassa, regularis, obtusa, arcuata, non sinuosa, ari lestae parallela, contra suturam posticam producta; tuberculum posticum magnum et labro sinistro coniunctum: columella postice excavata: cauda subnulla , lata , dorso minute costulata. Long. 10 mm.: Lat. 4 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, rarissimo; Coll. del Museo di Geo- logia della R. Università di Palermo. 24. CLATHURELLA KogeNENI Bert. Tav. VII, fig. 19. Testa subfusiformis: spira medio inflata. - Anfractus regulariter converi ; canaliculus posticus angustissimus, subindistinctus; anfractus ultimus inflatus, antice satis depressus, dimidia longitudine parum brevior : suturae satis profundae. - Superficies tota minute et eleganter cancellata; costulae longitudinales sinuosae , costulis transversis equales. - DESCRITTI DA L. BELLARDI. 263 Os ovale; labrum sinistrum post varicem salis productum: varix parva, parum prominens, obtusa, sinuosa: cauda brevis sed distincta, lata, recta. Long. 8 mm.: Lat. 3 mm. Miocene inferiore: Sassello, rarissimo; Coll. MicneLoTTI. Una sola specie di questo genere, molto bene distinta dalle altre, è stata finora trovata nel miocene inferiore dell’Apennino; undici sono note nel miocene medio dei colli torinesi; nove nel miocene superiore dei colli tortonesi; cinque nel pliocene inferiore, e due nel pliocene superiore: di queste una sola vive nei mari attuali d’ Europa, la quale è comune al mio- cene superiore ed al pliocene inferiore e superiore, rara nelle due prime zone, frequente nella terza. In generale ogni forma di questo genere è caratteristica di un deter- minato terreno, due soltanto oltre alla precitata, sono comuni a due zone. È un genere che ha avuto il suo maggiore sviluppo nel miocene medio e superiore, la qual cosa dimostra che il clima di quei periodi era un clima più caldo di quello presente delle nostre provincie, poichè la mas- sima parte delle sue specie attuali hanno disertato dai nostri mari in quelli delle regioni calde. 264 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 2. Genere HOMOTOMA Betrarpi (1875) (RAPHITOMA - Homotomatae Berarpi 1847 (in parte)). Testa turrita vel ovato-fusiformis - Anfractus contra suturam po- sticam canaliculati - Labrum sinistrum simplex, non varicosum, arcua- tum; rima in omni aetate uniformis; labrum dexterum laeve: cauda plerumque brevis, vel indistincta, raro longa. I SEZIONE. Labrum sinistrum antice depressum, hinc cauda distincta. A. Cauda longa. a. Anfractus longitudinaliter ecostati. f. Homoroma Tapparoniai Bert. Tav. VIII, fig. 20. Testa subfusiformis: spira parum acula. - Anfractus converi, postice profunde et satis late canaliculati ; ultimus ventrosus, antice valde depressus, dimidiam longitudinem aequans: suturae profundae. - Superficies tota, excepto canaliculo postico laevi, trans- verse striata; striae uniformes, a sulcis angustissimis et profundis separatae. - Os ovale, suborbiculare. Long. 11 mm.: Lat. 5 mm. Varietà A. Striae transversae nonnullac maiores in ventre, striae maiores et minores alternatae in parte antica anfracluum. Long. 8 mm.: Lat. 4 mm. Miocene medio : Colli torinesi, Grangia, Termo-fourà, rarissimo; Coll. RovaSsENDA. 2. Homoroma scaLARATA Bet. , Tav. VIII, fig. 21. Distinguunt hanc speciem ab Hom. Tapparonii (BELL.) sequentes notae : Spira brevior, magis aperta. - Anfractus magis converi ; ultimus magis ventrosus et DESCRITTI DA TL. BELLARDI. 265 antice magis depressus: sulurae profundiores. - Striae transversae creberrimae , minutis- simae, vic sub lente perspicuae. Long. 15 mm.: Lat. 6 mm. Non conosco che tre esemplari di questa bellissima specie: in quello figurato, che è il migliore di conservazione, la superficie è liscia perchè le strie sono state obliterate dallo stato spatoso del guscio: le minutis- | sime strie che attraversano questa figura sono state copiate dagli altri due individui in cui sono visibili colla lente. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, Baldissero-torinese , ra- rissimo; Coll. del Museo e RovaseNDA. bh. Anfractus longitudinaliter costati. 5. Homoroma TEXTILIS (BroccHÒ.). Testa subfusiformis: spira longa, valde acuta. - Anfraclus converi, postice canali- culalt; ultimus ventrosus, antico valde depressus, dimidiam longitudinem subaequans : suturae profundae. - Costulae transversae parvae, crebrae, stria interposita , super co- stulas longitudinales decurrentes ; costulae longitudinales creberrimae, 28-30 in ultimis anfraclibus, in primis pauciores, in ultimo ante marginem oris obsoletue, obtusae, a sulcis angustis separatae, rectue, avi lestue subpurallelae, contra canaliculum posticum terminatae, antice al basim caudae produetae, interdum ibi nonnullae bifidae: canaliculus posticus longitudinaliter arcuatim striatus. - Os subrotundum; labrum sinistrum arcuatum, antice depressum, interius simplex, laeve: columella postice profunde depressa, antice sub- recta: cauda longa, recla. Long. 16 mm.: Lat. 5 '/, mm. {814. Murex(Fusus) textilis BROCCH., Conch. foss. sub., pag. 423, tav. VII, fig. 14. 1831. Pleurotoma id. —BRONN, Jtal. tert. Geb., pag. 48. 1841. Id. id. CALC., Conch. foss. Altavilla, pag. 53. 1842. Id. id. E. SISMD., Syn., pag. 33. 1845. Id. id. CALC., Cenn. Moll. viv. e foss. Sic., pag. 36. 1847. Raphitoma id. —BELL., Monogr. Pleurot., pag. 105. 1847. Pleurotoma Milleti MICHTT., Foss. mioc., pag.305. 1847. Raphitoma textilis. E.SISMD., Syn., 2 ed., pag. 36. 1852. Pleurotoma id. D’ORB., Prodr., vol. IM, pag. 65. 1859. Id. Saviù .— LIBASS., Conch. foss. Palerm., pag. 31, tav.I, fig. 24, 1864. Id. textilis DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1868. Mangelia id. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 63. 1868. Raphitoma id. MWORN., Vers. foss. Rest. tert. Beck. Wien, pag. 20. 1869. Pleurotoma id. —COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 31. 1872. Defrancia id. DE ROEN., Mioc. Nord-Deutschl. Moll, Paun., pag, 245. 266 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC, 1873. Defrancia textilis COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm.e Piac., pag. 59. 1875. Pleurotoma id. CRESP., Not. geol. Savignanese, Ann. Soc. Natur. Moden., 2 ser. ann. IX, pag. 21. 1875. Defrancia id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 208. 1876. Homotoma id. FOREST., Cenn. geol. e Paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 28. Varietà A, Cauda brevior, recurva: columella contorta. Long. 16 mm.: Lat. 6 mm. Varietà B. Testa brevior : angulus spiralis magis apertus. - Cauda brevior, recurva : columella contorta. Long. 13 mm.: Lat. 5.!/, mm. Pliocene inferiore: Castelnuovo d'Asti, Pino d’Asti: Savona alle Fornaci: Albenga, vallone Torsero. non frequente; Coll. del Museo e MicHELOTTI. 4. Homortoma TUMENS Becr. Tav. VIII, fig. 22. Testa fusiformis, ventrosa: spira parum longa el parum acuta. - Anfraclus valde converi, postice late canaliculati ; ullimus ventrosus, antice valde depressus . 3|, totius longitudinis aequans: suturae valde profundae. - Superficies parlis anlice transverse costulata; costulae în primis anfractibus, a sulcis angustis separatae, in ultimo a sulcis latiusculis, planis disiunclae , maiores et minores alternatae; superficies parlis posticae transverse minulae striata et longitudinaliler arcuatim rugosa: coslae longitudinales quin- decim, compressae, subacutae, obliquae ab interstiliis latis separatae, postice oblruncatae, antice ante basim caudae terminatae. - Os subovale, amplum: columella antice contorta: cauda longa, gracilis, sinistrorsum obliquata. ” Long. 17 mm.: Lat. 6 mm. Pliocene inferiore: Albenga, vallone Torsero, raro; Coll. del Museo. B. Cauda brevis. a. Anfractus omnes longitudinaliler costati. 5. Homoroma msrrix (Jan). Testa turrita, elongata, angusta: spira longa, valde acuta. - Anfractus converì, contra suturam posticam anguste canaliculati ; ultimus antice valde depressus, *|, totius longitudinis aequans: suturae profundae. - Costulae transversae 4-6 in primis anfractibus; DESCRITTI DA T. BELLARDI. 267 frequenter costula minor vel stria interposita: costulae longitudinales crebrae, 24-26, compressae , rectae , ari lestae parallelae ad basim caudae productae , costulis transversis subaequales, omnes (longitudinales et transversae) a sulcis latis et profundis separatae, in intersecatione spinosae, inde superficies reticulata et echinata. - Os elongatum; labrum si- nistrum interius plicatum: columella longa, postice profunde depressa, antice subrecta: cauda longiuscula (habita proportione cum speciebus affinibus), recurva. Long. 17 mm.: Lat. 6 mm. 1832. Pleurotoma histriv _—JAN, Catal. Conch. foss., pag. 10. 1847. Raphitoma id. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 85, tav. IV, fig. 14. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 35. 1852. Pleurotoma id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 152. 1856. Defrancia id. JEFFR., Ann. and Mag. Nat. Hist., ser.4, vol. VI, pag. 82. 1862. Pleurotoma id. BRUGN., Alen. Pleurot. foss. Palerm., pag. 28, tav. I, fig. 21. 1864. Id. spinulosa CONT., Me Mario, pag.33 e 52. 1868. Id. spinosa —MANTOV., Distrib. Gen. Faun. foss. mar. plioc., pag. 15, 1868. Mangelia lvistria FOREST., Catal., Moll. plioc. Bologn., pag. 64. 1869. Defrancia id. TIBER. Spigol. Conch. Medit., Boll. Malac., vol. II, pag. 261. 1869. Pleurotoma id. COPP., Catal. Foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 31. 1870. Defrancia id. WEINK., Suppl. Conch. medit., Boll. malac., vol. INI, pag. 86. 1871. Pleurotoma spinulosa CONT., Mt Mario, 2 ed., pag. 39. 1872. Defrancia histria MONTER., Notiz. Conch. medit., pag. 5i. 1872. Echion id. Id. Notiz. Conch. foss. Mte Pellegrino e Ficarazzi, pag. 34. 1873. Defrancia id. SEGUENZ., Form. plioc.Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. 1873. Raphitoma id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 63. 1873. Defrancia id. WEINK., Cutal. eur. meeres- Conch., pag. 11. 1874. Pleurotoma id. MONTER., /tech. Conch. au Cap St Vito, Journ. Conch., vol. XIX, pag. 277. 1875. Defrancia id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 208. 1875 Pleurotoma id. MONTER., Poch. Not. Conch. Medit., pag. 14. 1875. Id. id. Id. Nuov. Riv. Conch. Medit., pag. 44. Pliocene inferiore: Zinola presso Savona, raro; Coll. del Museo. Pliocene superiore: Colli astesi, non raro: Colli biellesi, Masserano, raro; Coll. del Museo e MicneLoTTI. Vive nel Mediterraneo. 6. Homoroma EeRrINAcEUS Bert. Tav. VII. fig. 23, Distinguunt hanc speciem ab Hom. histrix sequentes notae : Testa brevior: angulus spiralis magis apertus. - Anfractus pauciores, magis convezi, inde suturae profundiores. - Spinae breviores. Long. 9.'), mm.: Lat. 5.?/, mm. Pliocene superiore: Colli astesi, valle Andona, rarissimo; Coll. del Museo. 268 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII[ DEL PIEMONTE ECC. 7. Homoroma RETICULATA (Res.). Testa turrita: spira longiusculu, mediocriter acula. - Anfraclus converi, postice an- guste canaliculati; ullimus antice valde depressus, “|; lotius longitudinis aequans: sulurae profundae. - Costulae transversae compressae, valde prominentes , ab interstitiis latis el profundis separatae, qualuor in primis anfractibus, super caudam productae, super costulas longitudinales et carum interstitia continuae, in intersecatione costularum longitudinalium spinosa: costulae longitudinales plerumque sedecim, costulis transversis maîores et ab in- terstitiis magis latis separalae, compressae, valde prominentes, angustae, rectae, ari testae parallelae vel leviter obliquae in ultimo anfractu, ad basim caudae tantum produclae : co- stulae super caudam decurrentes granosae. - Os subovale ; labrum sinistrum subarcuatum, interius plicatum: columella postice profunde depressa, medio recta, antice dextrorsum obliquata: cauda longiuscula (habita proporlione cum speciebus affinibus), recurva. Long. 12 mm.: Lat. 5 mm. 1804. Murex reticulatus REN., Tav. alf. Conch. Adriat. 1814. Id. (Fusus) echinatus BROCCH., Conch. foss. sub., pag. 423, tav. VII, fig.3 et pag. 663. 1831. Pleurotoma reticulata BRONN, tal. tert. Geb., pag. 47. 21831. Fusus echinatus DUB. de MONT., Conch. foss., pag.31, tav.1, fig. 45. 46. 1832. Pleurotoma reticulata JAN, Catal. Conch. foss., pag. 9. 1836. Id. echinata SCACCH., Catal. Conch. Neap., pag.12. 1836. Id. id. Id. Notiz. Conch. foss. Gravina, pag. 42. 1836. Id. id. PHIL., Moll. Sic., vol. I, pag. 196. 1839. Id. reticulata —CALC., Ricerch.malac., pag. 4. 1841. Id. echinata SCACCH., Notiz. geol. Isol. Ischia, pag. 11. 1841. Id. id. CALC., Conch,foss. Altavilla, pag. 54. 1841. Id. reticulata Id. Conch.foss. Altavilla, pag. 54. 1841. Id echinata Id. Nuov. sp. Conch. Sicil., pag. 48. 1842. Td reticulata DESM., Révis. Pleurot., pag. 63. 1844. Id. id. PHIL., Moll. Sic., vol. IT, pag. 165 e 174, 1845. IÒ. echinata CALC., Conch. viv. e foss. Sicil., pag.35 e 36. 1846. Id. id. VERAN., Descriz. Genova, vol.I, pag. 94. 1847. Raphitoma reticulata BELL., Monogr. Pleurot., pag. 86. 1847. Id. id. E.SISMD., Syn., 2 ed., pag. 36. 1847. Pleurotoma id. RAD., Conch. foss. Gravitelli, Att. Accad. Giocnia, 2 ser., vol. IV, pag.81. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 172. 1854. Id. id. RAYN., VAN-DEN-HECK et PONZ., Catal. foss. Mt Mario, pag. 12. 1858. Id. id. RECL., Act. Soc. Linn. Bordeaux, pag. 538. 1860. Mangelia id. JEFFR. — CAPELL., Zest. mar. Cost. piem., pag. 47. 1864. Pleurotoma id. CONT., Me Mario, pag. 32. 1864. Id. id. DODERL., Cern. Geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1864. Id. Philippii CONT., Mt Mario, pag. 33. 1866. Raphitona reticulata BRUS., Contr. Faun. Moll. Dalm., pag. 64. 1867. Defrancia id. JEFFR., Brith. Gonch., vol. IV, pag. 370. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 269 1868. Defrancia veticulata WEINk., Conch. mittelm., vol. 1I, pag. 158. 1868. Pleurotoma id. MANTOV., Distr. gen. Faun. foss. mar. plioc., pag. 15. 1868. Mangelia id. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 64. 1869. Defrancia id. APPEL., Conch. Mar. Tirr., Boll/malac., vol. IT, pag. 138. 1869. P/eurotoma id. COPP., Catal. Foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 31. 1869. Defrancia id. TAPPAR.-CANEFR., /nd. sist. Moll. test. Spezia, pag. 18. 1869, Id. id. JEFFR., Brith. Conch., vol. V, Suppl., pag. 220, tav. LKXXIX, fig.3. 1870. Id. id. APPEL., Conch. foss. Livorn., Boll. malac., vo.1II, pag. 286. 1871. Pleurotomo id. CONT., Mie Mario, 2 ed., pag. 38. - 1871. Id. Philippi Id. Mi Mario, 2 ed., pag. 39. 1872. Defrancia veticulata MONTER., Not. Conch. foss. Me Pellegrino e Ficarazzi, pag. 34. 1872. Id. id. DE ROEN., Mioc. Nord.-Deutschl. Moll. Faun., pag, 241. 1872. Id. id. —MONTER., Notiz, Corch. Medit., pag. 51. 1873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 59. 1873. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital. , pag. 298. 1873. Id. id. RLECAR, Catal. Marin. Moll. Dalmatiae, pag. 36. 1873. Id. id. WEINE., Catal. eur. mecres-Conch., pag. 11. 1874. Id. id. MORCH, Forst. tertierlag Danemark., pag. 17 (290). 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital. , pag. 208. 1875. Pleurotoma id. PONZ., Cron. sub., pag.21 e 26. 1875. Id. id. MONTER., Nuov. Rivist. Conch. medit., pag. 44. 1876. Id. id. DE GIORG., Not. geol. Prov. Lecce, pag. 226. Varietà A. Testa brevior: spira magis aperta. Long. 12 mm.: Lat. 6 mm. Varietà B, Testa brevior: spira magis aperta. - Costae longiludinales el transversue pauciores , a sulcis latioribus separatac, in intersecatione submuticae. Long. 10 mm.: Lat. 5 mm. Gli esemplari fossili che ho osservati sono tutti notevolmente più pic- coli di quelli viventi. Non ho potuto tener conto della diversa struttura degli anfratti em- brionali osservata dal sig. Marchese MovrerosaTo, perchè in tutti i fossili riferiti a questa forma, che ho veduti, l'apice mancava. Miocene medio: Colli torinesi, Piano dei Boschi, rarissimo; Coll. Mr CHELOTTI. Pliocene inferiore: Pino d'Asti, raro; Coll. MicneLortI: Albenga, val- lone Torsero, raro; Coll. del Museo. 270 ] MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, non raro; Coll. del Museo e MicweLormi: Villalvernia presso Tortona, raro; Coll. del Museo. Vive nei mari d’ Europa. Varietà 4 e B. — Pliocene superiore: Colli astesi, raro; Coll. del Museo. 8. Homoroma PURPUREA (Monr.). Distinguunt hane speciem ab Hom. reticulata (ReN.) sequentes notae : Testa crassior. - Anfractus longiores: suturae minus profundae. - Costulne in interse- catione muticae. - Cauda brevior. Long. 10 mm.: Lat. 5 mm. 1804. 1807. 1821. 1825. 1826. 1832. 1838. 1838. 1840. 1842. 1844. 1847. 1847. 1849. 1869. 1852. 1858. 1860. 1865. 1866. 1867. 1868. 1869. 1869. 1869. 1870. *“» 1872. 1873. 1873. 1873. Murex Id. id. Id. echinatus Pleurotoma purpurea Id. id. Id. Cordieri Id. purpurea Id. corbis Id. purpurea Id. id. Id. id. Raphitoma id. Id. id. Mangelia id. Id. id. Pleurotoma id. Id. id. Mangelia id. Id. id. Raphitoma id. Defrancia id. Id. id. Id. id. Id. id. Id. id. Id. id. Id. id. ld. id. Id. id. Pleurotoma id. purpureus MONT., Test. brith., pag. 260, tav. IX, fig. 13 MAT. a. RACK., Deser. Catal. Brith. Moll., Linn. Trans., vol. VITI pag. 148. BORS., Oritt. piem., 2, pag. 63. BAST., Mem. Bord., pag. 65, tav. III, fig. 13. BLAINV., Fuun. fr., tav.IV, fig. 10. GRAT., Yabl. Cog. foss. Dax, pag. 334 (file DESMOULINS). Id. Catal. Vert. et Invert. Gironde, pag.46 (in parte). POT. et MICHD., Catal. Moll. Douai, vol.I, pag. 144, tav. XXXY, fig. 1,2. RIENER., Pleurot., pag. 71, tav. XXV, fig. 3. DESM., /tevis. Pleurot., pag. 62. PHIL., Moll. Sic., vol. II, pag. 165. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 87. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 36. FORB. a. HANL., //ist. brith. Moll., vol. III, pag. 465, tav. CXIII, fig.3-5. SOW., Iliustr. Ind., tav. XIX, fig, 8. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 172. RECL., Act. Soc. Linn. Bordeaux, vol. XXI, pag. 537. JEFFR.-CAPELL., Test. mar. Cost. piem., pag. 48. CAILL., Catal. Rad. Annel. Cirr. Moll. Loire-inf., pag. 185. BRUS., Contr. Faun. Moll. Dalm., pag. 64. JEFFR., Brith. Conch., vol. IV, pag. 273, tav. VII, fig. 1. WEINK., Conch Mittelm., vol. IT, pag. 130. TAPPAR.-CANEFR., Zwd. sist. Moll. test. Spezia, pag. 19. APPEL., Conch. Mar. Tirr., Boll. malac., vol. II, pag. 138. JEFFR., Brith. Conch. Suppl., vol. V, pag. 220, tav. LXKXXIX, Gig. 5. APPEL, Conch. foss. Livorn., Boll. malac., vol. II, pag. 216, 247, 262. MONTER., .Votiz. Conch. medit., pag. 51 (in parte). SEGUENZ., £orm. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol., pag. 298. WEINCH., Catal. eur. meeres - Conch., pag. 11. KLECAKR, Catal. marin, Moll. Dalmatiae, pag. 36. E) DESCRITTI DA L. BELLARDI. 27 I 1874. Defrancia purpurea FOREST., Catal. Moll. plioc. Boloyn., pag. 70. 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 208. 1875. Pleurotoma id. MONTER., Nuov. Riv. Conch. medit., pag. 44. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, raro; Coll. del Museo. Vive nel Mediterraneo. 9. HomoroMa ELEGANS (Dovov.). Dislinguunt hane speciem ab Hom. retieulata (REN) sequentes notae : Testa minor, crassior. - Spira brevior. - Suturae minus profundae. - Costulae lon- gitudinales maiores a sulcis minus latis separatae; costulae transversae numerosiores, acutae, in intersecalione costulurum longiludinalium muticae. - Cauda brevior. Long. 9 mm.: Lat. 4.'/, mm. 1803. 1803. 1807. 1808. 1840. 1843. 1844. 1844. 1847. 1847. 1849. 18599. 1862. 1864. 1864. 1865. 1867. 1868. 1869. 1869. 1869. 1869. 1870. 1871. 1872. 1872. 1873. 1873. Murex elegans Id. linearis Id. id. Id. elegans Pleurotoma linearis Id. id. Id. id. Defrancia id. Raphitoma Scacchi Id. id. Mangelia linearis id. id. Raphitoma Scacchii Pleurotoma id. Id. Philberti Id. rugulosa Mangelia linearis Defrancia id. Id. id. Id. id. Raphitoma Scacchi Defrancia linearis Id. id. Id. id. Pleurotoma rugulosa Defrancia linearis Id. id. Id. id. Id. id. DONOV., Brith. Schells., tav. CLXXIX, fig. 3. MONT., 7est.britt., vol.I, pag. 261, tav. IX, fig. 4. MAT. a. RACR., Descr. Catal. brith. test., Linn. Trans., vol. VII, pag. 148. 5; MONT., Test. brith. Suppl., pag. 115. RIEN., P/eurot., tav. XXV, fig.4. MORR., Catal. brith, foss., pag. 157. PHIL., Moll. Sic., vol. II, pag. 166 el 174, HINDS, Moll. Voj. Sulphur, pag. 25 (Nuova Guinea). BELL., Morogr. Pieurot., pag. 88, tav. IV, fig. 15. E. SISMD., Syz., 2 ed., pag. 36. FORB. a. HANL., /ist. Brith. Moll., vol. III, pag. 470, tav. CXIV, fig. 1-3. SOW., /Uust.Ind., tav.XIX, fig.12. LIBASS., Conch. foss. Palerm., pag. 38. BRUGN., Alce. Pleurot. foss. Palerm., pag. 32. var. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. CONT., Mie Mario, pag. 33. CAILL., Catal. Rad. Annel. Cirr. Moll. Loire-inf., pag. 185. JEFFR., Brith. Conch., vol. IV, pag. 368. WEINK., Corch. Mittelm., vol, II, pag. 133. APPEL., Conch. Mar. Tirr., Boll. malac., vol.II, pag. 138. HORN., Vers. fossil. Rest. tert. - Beck. Wien, pag. 21. TAPPAR.-CANEFR., /nd. sist. Moll. test. Spezia, pag. 19. JEFFR,, Brit. Conch. Suppl., vol. V, pag. 220, tav. LAXXIX, fig. 2. APPEL., Conch. foss. Livorn., Boll. malac., vol. TII, pag. 216. CONT., M%& Mario, 2 ed., pag. 39. MONTER., Notiz. Conch. foss. Mte Pellegrino e Ficarazzi, pag. 34. Id. Notiz. Conch. medit., pag. 51. COCC., Enum. Sist. Moll, mioc. e plioc. Parm.e Piac., pag. 61. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. 272 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC, 1873. Raphitoma Scacchii COCC., Enum. Sist. Moll. mioc.e plioc. Parm.e Piac., pag. 63. 1873. Pleurotoma id. MONTER., Rech. Conch. au Cap St Vito Journ. de Conch., vol. XIV, pag. 277. 1873. Defrancia id. WEINK., Catal. cur. meeres. Conch., pag. 11. 1873. Plewrotoma id. RLECAK, Catal. marin. Moll. Dalmatiae, pag. 36. 1875. Defrancia id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 208. 1875. Pleurotoma id. MONTER., Nuov. Rivist. Conch. medit., pag. 44. 1876. Homotoma id. FOREST., Cern. geol. e Paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 28. Per considerazioni identiche a quelle che ho esposte a rispetto della Clathurella emarginata = Murex emarginatus Doxovan, la presente forma deve, per legge di priorità, portare il nome di elegans impostole dal Donovan. lo non voglio mettere menomamente in dubbio, dietro l’autorità dei Malacologi inglesi e quindi di altri, che la forma qui descritta sia quella cui il Moxracu diede il nome di Zinearis, ed il Doxovan quello di ele- gans; ma tanto la figura che il primo ha dato del suo Mwrex linearis, quanto quella che ha pubblicato il Donovan del suo Murex elegans sono così imperfette da scusare l'errore che ho commesso, nel 1847, deseri- vendo questa forma come nuova col nome di Raph. Scacchii. Varietà A. Anfractus longiores; ultimus antice minus depressus; suturae magis profundae. - Cauda lonqior. Long. 8 mm.: Lat. 3.'/, mm. Pliocene inferiore: Zinola presso Savona, non raro; Coll. del Museo. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, frequente; Coll. del Museo e MricaeLorTI: Colli biellesi, Masserano: Villalvernia presso Tor- tona, Fontanili e salita La Braia, non raro. Varietà 4. — Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, fre- quente: Villalvernia presso Tortona, raro; Coll. del Museo. Vive nei mari d' Europa. 10. Howoroma Mosmragui Bert. Distinguunt hane speciem ab Hom. eleganti (Dowov.) sequentes notae: Spira magis aperta. - Anfractus postice magîs profunde canaliculati. - Costulae longi- tudinales minores, pauciores, undecim in ultimo anfractu, angustae, @ sulcis latis et compla- natis separatae, contra canaliculum obtruncatae: canaliculus posticus latior , profundior: costulae transversae panciores, minores, non acutae, a sulcis latis separatae , stria inter- media. Long. 5 mm.: Lat. 3 mm. DESCRITTI DA L. BELLARDI. w Da] (SN) Varietà A. Anfractus ultimus antice minus depressus: suturae minus profundae. - Costulae longi- tudinales numerosiores. Long. 7 mm.: Lat. 3 mm. Pliocene inferiore: Zinola presso Savona, raro; Coll. del Museo. 1{. Howoroma PÒÙicberTI (Micup.). Distinguunt hanc speciem ab Hom. reticulata (Rex.) sequentes notae : Testa minor, angustior: spira magis acuta. - Anfractus minus converi; ultimus antice minus depressus: suturae minus profundae. - Costulae longitudinales numerosiores; costulae transversae costulas longitudinales subaequantes, in intersecatione costularum longitudinalium muticae, inde reticulum densius et magis regulare. - Os longior: cauda brevissima. Long. 6 mm.: Lat. 2 mm. 1829. Pleurotoma Philberti MICHD., Bull. Soc. Linn. Bord., vo). ITI, pag. 261, tav. I, fig. 2, 3. 1836. Id. variegatum PHIL., Moll. Sic., vol.I, pag. 197, tav. XI, fig. 14. 1840. Id. Philberti RIEN., Pleurot., pag. 72, tav. XXIV, fig. 4. 1841. Id. versicolor SCACCH., Notiz. geol. Isol. Ischia, pag. 11. 1841. Id. id. CALC., Conch. foss. Altavilla, pag. 33. 1844 Id. Philberti PHIL., Moll. Sic., vol. IT, pag. 165 et 174, 1847. Raphitoma id. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 88. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 36. 1848. TA. Scacchi MORN., Verz. in Czyzek's Erlant. zur Geogn. Kart. Wien, pag.21. ? 1853. Pleurotoma Philberti Id. Moll. foss. Wien, vol.I, pag.372, tav. XL, fig. 17, a, d. ? 1853. Id. id. NEUGEB., Beitr. tert. Moll. Ober- Lapugy, pag. 117. ? 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1866. Id. id. BRUS., Contr. Faun. Moll. Dalm., pag. 64. 1869. Defrancia id. TAPPAR.-CANEFR., /rd. sist. Moll. test. Spezia, pag. 19. 1869. Pleurotoma id. COPP., Catal. Foss. mioc.e plioc. Moden., pag. 31. 1872. Defrancia purpurea var. MONTER., Notiz. Conch. foss. Mte Pellegrino e Ficarazzi, pag. 34. 1872. Id. id. var. Id. Notiz. Conch. medit., pag. 51. 1873. Id. Philberti COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm.e Piac., pag.62. 1873. Id. purpurea var. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. 1873. Pleurotoma Philberti RLECAR, Catal. mar. Moll. Dalmatiae, pag. 37. 1875. Id. id. MONTER., Nuov. Rivist. Conch. medit., pag. 44. 1876. Mangelia id. PANTAN., Att. Accad. Fistocr. Siena, vol. VII, pag. 11. 35 274 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARI[ DEL PIEMONTE ECC. Varietà A, Costulae longitudinales maiores, pauciores; costulae transversae pauciores, subacutae 5 inde reticulum minus densum et minus regulare. Long. 11 mm.: Lat. 4.'/, mm. Varietà B (an sp. distinguenda ?). Costula minor costulis transversis interposita ; costulae transversae in inlersecatione co- stularum longitudinalium subacutae. Long. 7 mm.; Lat. 3.'/, mm. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, raro; Coll. del Museo. Varietà 4. — Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona: Villal- vernia presso Tortona, non raro; Coll. del Museo. Varietà B. — Pliocene inferiore: Albenga, vallone Torsero, raro; Coll. del Museo. Vive nel Mediterraneo e nell'Adriatico. 12. Hoxoroma Rayrnevari Bert. Tav. VII, fig. 24. Distinzuunt hane speciem ab Hom. eleganti (Doxov.) sequentes notae: Testa turrita: spira longior, magis acuta. - Anfractus breviores, numerosiores, minus converi; ultimus brevior, !/, totius longitudinis acquans: suturae minus profundae. — Co- stulae longitudinales pauciores, maiores, obtusae, ab, interstiliis angustioribus separatae ; costulae transversae numerosiores, minores, ab interstiliis minoribus separatae, oblusae. Long. 7 mm.: Lat. 3 mm. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona. non raro; Coll. del Museo. 15. Homoroma Leurrovi (Micap.). Testa crassa, ovato-subfusiformis. - Anfractus longiusculi, parum converi, contra suturam posticam parum et anguste depressi; ullimus inflatus, antice valde depressus, di- midia longitudine parum brevior: sulurae parum profundae. - Costulae transversae crebrae, inaequales, super costas longitudinales el earum interstitia continuae , contra suturam po- sticam nonnullae minores, super caudam nonnullae maiores: costae longitudinales plerumque DESCRITTI DA L. BELLARDI. 275: decemocto, obtusae, interstitia aequantes, rectae, ari testae parallelae, interdum in ultimo anfractu leviter obliquae, fere contra suturam posticam productae, contra basim caudae terminatae. - Os ovale, amplum, antice dilatatum ; labrum sinistrum arcuatum , postice leviter depressum, interius incrassutum, laeve: columella postice parum depressa, an- tice dextrorsum obliquata: cauda brevis, parum recurva. Long. 16 mm.: Lat. 7 mm. 1827. Pleurotoma Leufroyi MICHD., Bull. Soc. Linn. Bord., vol. II, pag. 121, tav.1, fig. 6. 1829. Id. © Cyrilli COST., Catal. sist. Test. Sicil., pag. 88. 1830. Id. zonalis DELLE CHIAT., Mew., tav. LXXXIV, fig. 1. 1836. Id. inflata PHIL., Moll. Sic., vol.I, pag. 197, tav. XI, fig. 24 (non Jan). 1836. Id. Cyrilli SCACCH., Notiz. Conch. foss. Gravina, pag. 42. 1836. Id. Ci Id. Catal. Conch. Neap., pag. 13. 1839. Id. infflata CALC. Ricerch. malac., pag. 4. 1844. Raphitoma Leufroyi PHIL., Moll. Sic., vol.IT, pag. 165 et 174. 1847. Id. id. BELL., Morogr. Pleurot., pag. 89. 1847. Id. id. E.SISMD., Syn., 2 ed., pag. 36. 1852. Pleurotoma id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 172. 1853. Id. conspicua EBICHW., Leth. ross., pag. 185, tav. VIII, fig. 5. ? 1853. Id. Leufroyi HORN., Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 373, tav. XL, fig. 16 (a, d, 0). ? 1853. Id. id. NEUGEB., Be:tr. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag. 118. 1860. Mangelia id. JEFFR.-CAPELL., Test. mar. Cost. Piem., pag. 48. ? 1864. Id. id. DODERL., Cenx. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1866. Pleurotoma id. BRUS., Contr. Faun. Moll. Dalm., pag. 64. 1867. Defrancia id. JEFFR., Brith. Conch., vol. IV, pag. 366. 1868. Id. id. WEINKR., Corch. Mittelm., vol. II, pag. 131. 1869. Id. id. JEFFR., Brith. Conch., Suppl., vol. V, pag. 219, tav. LXXXIX, fig. 4. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 1869. Id. id. APPEL., Conch. Mar. Tirr., Boll. malac., vol.II, pag. 138. 1872. Id. id. MONTER., MNotiz. Conch. Medit., pag. 51. 1873. Id. id. COCC., Enum. sist. Moll. mioc.e plioc. Parm. e Piac., pag. 59. 1873. Id. id. SEGUENZ., Z’orm. phoc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. 1873. Pleurotoma id. RLECAR, Catal. mar. Moll. Dalmatia, pag. 36. 1873. Defrancia id. WEINK., Catal. eur. meeres Conch., pag. 11. 1874. Pleurotoma id. MONTER., tech. Conch.au Cap St Vito, Journ. de Conch., vol. XIV, pag. 277. 1874. Defrancia id. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 71. 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 208. 1875. Pleurotoma id. MONTER., Nuov, Rivist. Conch. Medit., pag. 44 Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, raro; Coll. del Museo. lp b) ’ Vive nel Mediterraneo. 276 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 14. Homoroma INFLATA (Jan). Distinguunt hanc speciem ab Hom. Leufroyi (Micap.) sequentes notae: Testa maior, gracilior. - Anfractus magis converìi ; ullimus antice magis depressus, magis inflatus: suturae profundiores. - Costae longitudinales minores, ab interstitiis latio- ribus separatae, laeviter obliquae, praesertim in ultimo anfractu; costulae transversae par- viores et numerosiores. - Os amplius; labrum sinistrum arcuatum, acutum, interius simplex: cauda melius distincta et longior. Long. 20 mm.: Lat. 10 mm. 1832. Pleurotoma inflata JAN, Catal. Conch. foss., pag-9. 1841. Id. id. SCACCH., Notiz, geol. Isol, Ischia, pag. 43. 1844. Id. volutella PHIL., Moll. Sic., vol. II, pag. 165.174. 1847. Raphitoma inflata BELL., Monogr. Pleurot., pag. 90. 1847. 1d. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 35. 1852. Pleurotoma id. D’ORB., Prodr., vol. IMI, pag. 65. 1862. Id. volutella BRUGN., Alce. Pleurot. foss. Palerm., pag. 27. 1864. Id. inflata —DODERL., Cenz. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1869. Id. id. COPP., Catal. foss. plioc. e mioc. Moden., pag. 31. 1872. Defrancia volutella MONTER., Notiz. Conch. foss. Mte Pellegrino e Ficarazzi, pag. 33. 1872. Id. id. Id. Notiz. Conch. Medit., pag. 51. 1872. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit, geol. Ital., pag. 298. 1873. Raphitoma inflata COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm.e Piac., pag. 63, tav.I, fig. 15. 16. 1875. Pleurotoma id. CRESP., Notiz. geol. Savignanese., Ann. Soc. Natur. Modena, 2 ser. ann. IX, pag. 21. 1875. Id. Leufroyi var. MONTER., Nuov, Rivist. Conch. Medit., pag. 44. 1875. Defrancia id. SEGUENZ., Form. plioe. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 208. 7 1876. Mangelia id. PANTAN., Att. Accad, Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 11. Miocene superiore: Colli tortonesi, $' Agata-fossili, rarissimo; Coll. del Museo. Pliocene inferiore: Zinola presso Savona; Albenga, vallone Torsero, non raro; Coll. del Museo e MicneLoTTI. 15. Honortoma Micnsupi Ber. Distinguunt hane speciem ab Hom. Leufroyi (Micap.) sequentes nolae: Anfractus minus regulariter converi, antice depressi, versus suturam posticam inflati; canaliculus posticus magis latus et profundus: suturae profundiores. - Costae longitudinales pauciores, magis prominentes, a suleis latioribus separatae. - Cauda longior. Long. 14 mm.: Lat. 6 !/, mm. Pliocene inferiore: Zinola presso Savona; Albenga, vallone Torsero, raro; Coll. del Museo. DESCRITTI DA L. BELLARDI. i b. Anfractus ultimi longitudinaliter ecostati. 16. Homoroma stria (Catc.). Varietà A. Tav. VIII, fig. 25. Testa minor. - Striae transversae minores, subuniformes. 1840. 1841. 1842. 1844. 1845. 1847. 1847. 1852. 1862. 1862. 1864. 1868. 1871. 1872. 1873. 1873. Per Pleurotoma semiplicata BON., Catal. MS., n. 2637. BIV., Gen. e Sp. Moll., pag. 7, fig. 12 (fide MONTEROSATI). MICHTTI., Geogn. Ans. tert. Bild. piem., Neues Jahrb. LEONA, u. BRONN, pag. 396. semiplicata BELL. et MICHTTI., Sagg. Oritt., pag.11, tav.I, fig.2.3. PHIL., Moll Sic., vol. II, pag. 174, tav. XXVI, fig. 18. semiplicata BRUGN., Ale. Pleurot. foss. Palerm., pag. 29, tav.I, fig. 22. Ale. Pleurot. foss. Palerm., pag. 31 (giovane). ed., pag.39. MONTER., Notiz, Conch. foss. Mîe Pellegrino e Ficarazzi, pag. 33. COCC., Enum. Sist. Moll. mioc. e plioc. Parm.e Piac., pag. 64. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid. , Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. MONTER., Kech. Conch. au Cap St Vito, Jouwm. de Conch., vol. XIV, pag. 277. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 208. MONTER., Nuov. Rivist. Conch. Medit. pag. 44. Id. inflata var. 2/, JAN, Cat. Conch. foss., pag. 9. Id. virgata Id. semiplicata Id. stria CALC., Ricerch. malac., pag. 11, tav.I, fig. 5. Id. Id. stria CALC., Conch. foss. Altavilla, pag. 52. Id. semiplicata E.SISMD., Syn., pag. 33. Id. id. Id. stria CALG., Cenn. Moll. viv.e foss. Sicil., pag. 34. Raphitoma id. BELL., Morogr. Pleurot., pag. 90. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 37. Pleurotoma id. D'ORB., Prodr., vol. III, pag. 173. Id. Id, Desmoulivins 1d., Id. semiplicata CONT., Mte Mario, pag. 33. Mangelia id. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 64. Pleurotoma id. CONT., JM/te Mario, 2 Defrancia stria Raphitoma id. Defrancia id. Pleurotoma id. 5. Defrancia id. . Pleurotoma id. Id. Philippiîù TEST. MS. (fide MONTEROSATI). quanto ho potuto giudicare, dall'esame di un imperfetto esem- lare comunicatomi dal sig. Brucnone, della forma che lo stesso riferisce xi to, >) alla mia /7. Desmoulinsi, io credo che essa si abbia a risguardare come lo) giovane esemplare della presente specie: la /7. Desmoulinsi BeL. è molto più stretta e lunga, ed ha gli anfratti meno convessi e le costicine lon- gitudinali più numerose. 278 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE Ecc. Il sig. Marchese MoxrERosaro ha trovata viva nel 1874 al Capo San Vito questa specie fino allora nota solamente allo stato fossile. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, ecc., non raro; Coll. del Museo e MicHELOTTI. 17. Howorowma LIGUSTICA BeLt. Distinguunt hane speciem sequentes notae : ab Hom. stria (Carc.) var. A Testa minor, brevior, crassior: spira minus acuta. - Anfractus longiores, minus con- veri, inde suturae minus profundae. - Costae longitudinales numerosiores, rectae, ari testae parallelae, postice obtruncatae. - Labrum sinistrum interius incrassatum: cauda brevior. ab Hom. Desmoulinsi (Bett.) Testa brevior: spira minus acuta. - Costae longitudinales maiores, rectae, axì testae parallelae. Long. 14 mm.: Lat. 6 mm. Pliocene inferiore: Savona, alle Fornaci, raro; Coll. del Museo: Al- benga , vallone Torsero, non frequente; Coll. del Museo e MicÒELoTTI. #8. Howmoroma DesmoutLinsi Bert. Tav. VIII, fig. 26. Distinguunt hane speciem ab Hom. stria (Carc.) sequentes nolae : Testa crassior, angustior: spira longior, magis acuta. - Anfractus minus converi , postice minus depressi; ultimus brevior. - Costae longitudinales minores, numerosiores , obliquae. - Labrum sinistrum interius incrassatum, antice dilatatum , postice depressum: cauda brevior. Long. 19 mm.: Lat. 7 */, mm. 1847. Raphitoma Desmoulinsi BELL., Monogr. Pleurot., pag. 91, tav. IV, fig. 16. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 3ò. 1852. Pleurotoma Moulinsi »’ORB., Prodr.. vo. III, pag. 172. ? 1861. Id. Desmoulinsi NYST, Foss. d’Edeghem, Bull. Acad. Brux., 2 ser., vol. XII, pag. 40. 1875. Defrancia id. SEGUENZ., Form. geol. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., p. 208. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, rarissimo : Villalverma. presso Tortona, raro; Coll. del Museo. DESCRITTI DA L. BELLARDI, 279 19. Homoroma pPropucra Bett. Tav. VIII, fig. 27. Testa eilis, angusta, longa: spira longa, acutissima. - Anfractus longî, convezi , antice depressi, versus suturam posticam leviter inflati, ad suturam anguste subcanaliculati; ultimus antice parum depressus, longus, dimidiam lorigitudinem subaequans: suturae pro- fundae et valde obliquae. - Costulae transversae minulae, uniformes, crebrae, a sulcis angustissimis separatae, stria intermedia: costae longitudinales obtusae, interstitia aequantes, obliquae in primis anfractibus, in tribus ultimis nullae : canaliculus posticus laevis. - Os compressum , elongatum; labrum sinistrum gracile: columella subrecta: cauda brevis, lata, dextrorsum leviter obliquata, recurva. Long. 15 mm.: Lat. 5 mm. La maggior lunghezza proporzionale e la maggior acutezza della spira, e la presenza di alcune costicine trasversali più grosse delle altre e fra loro alquanto distanti, distinguono quest’ elegante e rarissima specie dalla Hom. stria (Catc.) di cui ha il medesimo tipo di struttura. Miocene medio: Colli torinesi, Piano dei Boschi, rarissimo; Coll. RovAsENDA. 20. Homoroma SoLpani Bett. Tav. VIII, fig. 28. Distinguunt hane speciem ab Hom. stria (Catc.) sequentes notae: Testa minor. - Anfractus postice magis depressi. - Costae longitudinales minores, nu- merosiores, obliqua: striae transversae inaequales, in ventre anfractuum nonnullae maiores, omnes a striis longitudinalibus minutissimis, conferlis decussatae. Long. 12 mm.: Lat. 5 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. del Museo. c. Anfractus omnes longitudinaliter ecostati. Le forme raccolte in questo gruppo hanno una fisionomia tutta par- ticolare, la quale forse consiglierebbe per esse la creazione di un distinto genere, e per la quale si possono a primo aspetto confondere colle forme raccolte nella sesta sezione del genere Dri/lia. 250 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC, Riesce per altro facile il distinguerle dalle forme precitate esaminando la posizione dell’intaglio : nelle Momotome esso è contiguo alla sutura, mentre nelle Dri/lie ne è separato da un orlo che corre fra la sutura e l’intaglio. 21. Homorowma Aanceps (Eiew.). Testa turrita: spira perlonga, valde acuta. - Anfractus converi, medio subangulossi; ultimus antice valde depressus, brevis, ?/; totius longitudinis aequans: suturae profundae. - Superficies transverse costulala; costulae plerumgue ser, posticae minores, inter se valde prorimatae, mediana maior, antiene inaequales, inter se magis distantes; plerumque stria inlerposita: canaliculus posticus laevis: pars antica ultimi anfractus, basis caudae et cauda crebre, uniformiter et minute transverse striata. - Os suborbiculare: columella medio arcuata, contorta: cauda longiuscula , recurva. Long. 11 '/, mm.: Lat. 4 mm. 1830. Pleurotoma anceps EICW., Naturh. Skizz. von Lith., Wolh., pag. 225. 1843. Id. teres FORB., Rep. of. Egean See, pag. 139. 1844. Id. id. REEV., Conch. Icon., tav. XIX, fig. 161. 1844. Id. id. FORB., Ann. a. Mag. Nat. Hist., vol. XIV, pag. 412, tav. II, fig. 3. ? 1845. Fusus La Vie CALC., Cenn. Moll.viv.e foss. Sic., pag. 37 (fide MONTEROSATI). 1846. Pleurotoma minuta —ARAD., Conch. Nuov. viv. e foss. Sic., Att. Accad. Gioenia, vol. III, pag. 175, tav.I, fig. 12 (a, Bd). 1846. Id. borealis —LOVEN, Ind. Moll. Scand., pag. 14. 1847. Id. minuta ARAD., Corch. foss. Gravitelli. Att. Accad. Gioenia, 2 ser., vol. IV, pag. 85. ? 1848. Id. fusiformis REQ., Cat. Coq. Cors., pag. 76. ? 1848. Trophon paullulum WOOD, Crag Moll., pag. 51, tav. VI, fig. 6 (fid. JEFFREYS). 1849. Mangelia teres FORB. a. HANL., Brith. Moll., pag. 462, tav. CKXHI, fig. 1.2. 1852. Pleurotoma anceps EICW., Letàh. ross., pag. 186, tav. VIII, fig.7 (@, d/. 1853. Id. id. HORN., Moll. foss. Wien, vol.I, pag. 368, tav. XL, fig. 11. 1857. Defrancia teres JEFFR., Brith. Corch., vol. IV, pag. 362. 1860. Id. id. NEUGEB., Syst. Verz. tert.-Moll.-Geh., pag. 15. 1862. Pleurotoma minuta var. polyzonata BRUGN., Ale. Pleurot. foss. Palerm., pag.17, tav.I, fig. 10. 1864. Id. Renieri . CONT., Mte Mario, pag.33 (non ScaccHni) ? 1864. Id. anceps DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1866. Raphitoma Barbierii BRUS., Contrib. Faun. Moll. Dalm., pag. 64. 1867. Defrancia teres JEFFR., Brità. Conch., vol. IV, pag. 362. 1868. Pleurotoma id. WEINK., Conch. Mittelm., vol.1I, pag. 122. 1869. Id. id. TIBER., Spigol. Conch. Medit., Boll. Malac., vol. IT, pag. 259. 1869. Id. id. JEFFR., Brith. Conch., Suppl., vol. V, pag. 219, tav. LXXXVIII, fig. 5. 1869. Id. minutum COPP., Catal. Foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 31. 1870. Defrancia teres WEINK., Suppl. Conch. Medit., Boll. Malac., vol. III, pag. 85. 1871. Pleurotoma Renieri CONT., Mte Mario, 2 ed., pag. 39. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 251 1872. Pleurotoma anceps DE ROEN., Mioc. Nord-Deutschl. Moll., pag. 236. 1872. Defrancia teres MONTER., Conch. foss. Mte Pellegrino e Ficarazzi, pag. 33. 1872. Id. id. Id. Notiz. Conch. Medit., pag. 51. 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. 1873. Ia. id. WEINK., Cutal. europ. meeres-Conch., pag. 11. 1873. Id. anceps o COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 56. 1873. Id. teres Id. Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm.e Piac., pag. 62. 1874. IA. id. BELL., Verh. zur k. k. Geol. Reichs., pag.196, n.11. 1874. Id. anceps MONTER., Reck. Conch. au Cap St Vito. Journ. de Conch., 3 ser., ? vol. XIV, pag. 277. 1874. Id. id. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 71. 1874. Pleurotoma id. MORCH, Forst. tertierlag Danmark, pag. 17 (290). 1875) Id. id. CRESP., Not. geol. Savignanese, Ann. Soc. Natur. Modena, 2 ser., ann.IX, pag. 21. 1875. Id. id. MONTER., Vuov. Rivist. Conch. Medit., pag. 43. 1875. Id. id. Id. Poch. Not. Conch. Medit., pag. 14. 1876. Id. id. DE GIORG., Not. geol. Prov. Lecce, pag. 226. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, frequente: Colli biel- lesi, Masserano, raro; Coll. del Museo. Vive nei mari d’ Europa. 22. Homoroma TURRITELLOIDES Brett. Tav. VIII, fig. 29. Distinguunt hane speciem ab Hom. ancipite (Ercw.) sequentes notae : Testa minor. - Anfractus carinati ; carina sulurae anticae provimata, acuta, inter duos sulcos laeves et satis latos decurrens. - Costulae transversae duae , interdum tres, quarum postica vel posticae minimae, omnes inter se valde prorimatae et a carina satis distantes. Long. 8 mm.: Lat. 3 mm. 1842. Pleurotoma Renieri E.SISMD., Syr., pag.34 (non ScaccH) 1847. Id. turritelloides BELL., Monogr. Pleurot., pag.71, tav. IV, fig. 5. 1859. Id. td. LIBASS., Conch. foss. Palerm., pag. 33. 1862. Id. id. var. A. BRUGN., Ale. Pleuvot. foss. Palerm., pag. 6. 1873. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital. , pag. 296. 1875. Defrancia id. Id. Form. plioe. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital. , pag. 208. Miocene medio: Colli torinesi, Piano dei Boschi, rarissimo; Coll. del Museo. Pliocene inferiore: Albenga, vallone Torsero, raro; Coll. del Museo. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, ece., non raro; Coll. del Museo e MicneLorTI : Colli biellesi, Masserano, raro; Coll. del Museo. 36 282 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Il Sezione. Labrum sinistrum non antice depressum, hinc cauda indistincta. La forma, per la quale è fatta la presente sezione, sembra a primo aspetto doversi a preferenza collocare fra le Rafitome che hanno per tipo la Raph. vulpecula (Brocca), colla quale ha in comune la forma gene- rale ed affini gli ornamenti superficiali: ma in essa havvi un vero intaglio prossimo alla sutura posteriore presso a poco foggiato come nellè specie della prima sezione del presente genere, il quale intaglio è fesso in una specie di canale bene distinto: non poteva per tal modo riferirsi alle Raphitome; si doveva bensì collocare fra le Homotome. 23. Homoroma seMicoSTATA BeLt. Tav. VIII, fig. 30. Testa subfusiformis: spira longa, satis acuta. - Anfraclus parum convezi, postice late et non profunde canaliculati; ultimus antice vix depressus, *|z lotius longitudinis sub- aequans: suturae parum profundae. - Striae transversae minulae, uniformes, creberrimae, undique decurrentes, excepto caraliculo postico laevi: costae longitudinales 10-12 in primis anfraclibus, in ultimo obsoletae, rarae, plerumque nullae, obtusae, rectae, obliquae, interstitia aequantes, contra canaliculum posticum detruncatae. - Os ovale, elongatum ; labrum sinistrum interius laeve, antice non depressum: columella medio leviter depressa, subrecta: cauda subindistincta , recurva. Long. 20 mm.: Lat. 7 mm. 1847. Raphitoma semicostata BELL., Morogr. Pleurot., pag.94, tav.1V, fig. 19. 1847. ld. id. E. SISMD., $y2., 2 ed., pag. 36. 1852. Pleurotoma subsemicostata D'ORB., Prodr., vol. III, pag. 173. 1869. Id. semicostata COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. SI. 1875. Defrancia id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 208. Varietà A. Striae transversae maiores: costulue longitudinales minores, numerosiores. Long. 11 mm.: Lat. 4 !/, mm. 1862. Pleurotoma polyplecta BRUGN., Ale. Pleurot. foss. Palerm., pag. 26, tav.I, fig. 18. Secondo Orziony esisterebbe già una //eurotoma semicostata di ReEvE (1843). DESCRITTI DA L. BELLARDI. 283 Miocene medio: Colli torinesi, Rio della Batteria, raro; Coll. Mi- CHELOTTI. Pliocene inferiore: Albenga, vallone Torsero, raro; Coll. del Museo. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, non raro; Coll. del Museo e MicHELOTTI. Varietà 4. — Pliocene inferiore: Albenga, vallone Torsero, raro; Coll. del Museo. Non si è finora rinvenuto nessuna forma rappresentante di questo gruppo generico nel miocene inferiore dell’Apennino; il miocene medio dei colli torinesi ne ha sette: è notevolissima la presenza di una sola specie nel miocene superiore dei colli tortonesi: il pliocene inferiore ed il superiore sono le zone che ne contengono un maggior numero, il quale è, specialmente nel pliocene superiore, in ragione inversa del numero delle specie degli altri generi della famiglia, conformemente a quanto ha luogo nell'Adriatico e nel Mediterraneo; poche sono le specie che abbiano vissute in terreni diversi: otto vivono tuttora nei mari d'Europa. 3. Genere DAPHNELLA Hinps (1844). Testa ovato-fusiformis, gracilis - Anfractus convexi; ultimus longus, dimidia longitudine plerumque longior, antice parum depressus - Su- perficies eleganter cancellata : striae longitudinales exilissimae , creber- rimae, lamelliformes - Os ovale, elongatium; labrum sinistrum simplex, gracile, interdum interius marginatum: cauda brevissima, vix distincta. 1. DapuneLta Romani (ILugass.). Tav. VIII, fig. 31. Testa mitraeformis, utrinque attenuata: spira brevis, mediocriter acuta. - Anfractus pauci, longi, parum convexri , prope suturam posticam vix depressi; ullimus antice parum depressus, */, totius longitudinis aequans: suturae parum profundae. - Superficies cla- thrata: striae longitudinales minutissimae, conferlissimae, uniformes, subarcuatae, postice contra suturam sinuosae, ante basim caudae obsoletae ; striae transversae confertae, maiores et minores alternatae. - Os ovale, angustum, elongatum; labrum sinistrum parum arcuatum, antice vix depressum, ad basim caudae interius incrassatum: columella longa, subrecta , medio vir depressa: cauda brevissima, recta. Long. 12 mm.: Lat. 5 mm. 284 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1859. Pleurotoma Romani LIBASS., Conch. foss. Palerm., pag.30, tav.I, fig. 30. 1864. Id. ancillarivides CONT., Mie Mario, pag. 33 (non Ponzi) 1871. Id. id. Id. dle Mario, 2 ed., pag. 39. 1872. id. admirabilis MAY., Journ. de Conch., vol. XX, pag. 234, tav. XIV, fig. 7. 1875. Daphnella Romanii SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital. , pag. 208. Il fossile che nella Collezione fatta dal sig. Conti a Monte Mario, ora depositata nel Museo di Storia Naturale dell’Università libera di Ferrara, porta il nome di 22. ancillarioides e che ho esaminato mercè la squisita gentilezza del sig. Cav. Prof. Galdino Garpini, direttore del predetto Museo, è affatto identico a quelli dell’Astigiana e della Liguria, che senza dubbio devono riferirsi alla presente specie del Lisassi: ed io credetti che tale appunto fosse la forma descritta col nome di 7. ancillarioides dal sig. Prof. Povzi nel 1854. quando avendomi in Roma il prefato sig. Ponzi dato una copia di alcune tavole che ha fatto eseguire in lito- grafia da molti anni, nelle quali sono disegnate specie nuove di Monte Mario e di Monte Vaticano, riconobbi dalla figura che vi è fatta della PI. ancillarioides che questa è una specie affatto distinta da quella di Lisassi, abbenchè probabilmente riferibile al medesimo genere; sgrazia- tamente non mi fu possibile di esaminare l’esemplare tipico figurato , l’unico noto, perchè andò perduto nell’inondazione del Tevere, che nel 1870 invase le Collezioni paleontologiche della R. Università degli Studi di Roma. La Daphnella ornata Hisps (Moll. Stphur., tav. VII, fig. 21), una delle tre forme tipiche riferite dall’autore a questo genere e vivente nel mare della Nuova Guinea, ha molta analogia con questa del pliocene in- feriore e superiore che rappresenta nei mari attuali. Pliocene inferiore: Zinola presso Savona; Albenga, vallone Torsero, raro; Coll. del Museo e MicÒÙELoTTI. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, ecc., raro; Coll. del Museo e MicÒeLoTTI. 2. DapuneLLAa SaLINASI (CaLc.) Tav. VII, fig. 32. Testa subfusiformis, exilis, longa: spira longa, salis acuta. - Anfractus longi, parum convexi, versus suturam posticam subcarinati, ad suturam posticam planulati; ullimus antice valde depressus, dimidiam longitudinem subaequans: suturae profundae. - Plicae DESCRITTI DA L. BELLARDI. 285 longitudinales minutae, acutae, obliquae, ab interstitiis lalis separalue, cum intersecatione costularum transversarum reticulum cfformantes, in ultimo anfractu obsolelae, in strias minutas et crebras mutatae: coslulae transversae tres in primis anfractibus perspicuae , postica maior, biplea, super angulum posticum anfractuum decurrens, antica minor, omnes inter se valde distantes, ab interstitiis latis el planis separatae; striae duae, vel una, mi- nulissimae interpositae. - Os ovale; labrum sinistrum gracile, arcuatum, interius laeve : columella medio valde depressa: cauda brevis, recurva. Long. 12 mm.: Lat. 5 mm. 1841. Pleurotoma Salinasi CALC., Conch. foss. Altavilla, pag. 53, tav. II, fig. 5. 1842. Id. Lanciae TEST., Corch. foss. Altavilla, giorn. L’Oreteo, pag. 2. 1845. Id. Salinasi CALC., Cern. Moll. viv. e foss. Sic., pag.34, tav. HI, fig. 5. 1864. Id. speciosa DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1874. Id. caveola MAY., Journ. de Conch., vol. XX, pag. 234, tav. XIV, fig. 8. 1875. Daphnella Salinasi SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 208. Varietà A. Spira brevior, magis aperta. - Coslulae transversac el plicae longitudinales maiores. Long. 7? mm.: Lat. 4 mm. L'esemplare di perfetta conservazione, descritto e figurato come tipo, proviene da Castel Arquato e mi fu gentilmente comunicato dal sig. Prof. Mayer. Questa forma manca finora in Piemonte: si conoscono due soli indi- vidui di imperfetta conservazione, trovati nelle vicinanze di Albenga dal sig. Cav. MicneLorTI, ed un terzo da me a Zinola, i quali, coi caratteri superficiali e colla fisionomia della forma tipica, hanno la spira notevol- mente più raccorciata e perciò meno acuta: in essi pure tanto le costicine trasversali, quanto le pieghe longitudinali sono più sporgenti; per la qual cosa vi è meglio definita e più regolare la reticella che formano colla loro reciproca intersecazione. Pliocene inferiore: Zinola presso Savona; Albenga, vallone Torsero, rarissimo; Coll. del Museo e MricÒELoTTI. Delle due specie riferite a questo genere la prima è comune al plio- cene inferiore e superiore ma in ambedue rara, la seconda è propria del pliocene inferiore, ed ivi rarissima. Manca questo genere nei nostri mari: in quelli delle regioni calde è rappresentato da alcune poche forme rare finora nelle collezioni. 286 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 4. Genere MANGELIA Lracu in Risso (1826). (Gen. RAPHITOMA, B Meterotomatae (in parte) BeLLarpI, 1847). Testa ovato-fusiformis, longitudinaliter costata, parvula; costae contra suturam posticam productae - Os ovale, elongatum; labrum sinistrum arcualum, varicosum: rima lata, in varice incisa, inter varices indi- stincta : cauda indistincta. Le forme raccolte in questo genere mi paiono costituire un gruppo assai naturale caratterizzato da proprietà abbastanza costanti che danno loro una particolare fisionomia. Fra i caratteri di questo genere si hanno particolarmente a notare i seguenti: 1° piccole dimensioni; 2° forma ovato- fusoidea ; 3° ultimo anfratto, o non, o leggermente depresso anteriormente e perciò coda indistinta o brevissima; 4° superficie guernita di grosse coste longitudinali corrispondenti alle successive varici e prolungate quasi sempre fino alla sutura posteriore; 5° bocca ovale; 6° labbro sinistro va- ricoso e più o meno regolarmente arcato; 7° intaglio fesso nella varice ed indistinto negli interstizi delle varici; 8° columella liscia. Sarebbe forse più esatto lo scrivere Mangilia, essendo stato il genere probabilmente dedicato a Mancini, ma il mutare i nomi, ancorchè inesatti, portando seco gravi inconvenienti, ho creduto di conservare l'ortografia colla quale il nome è scritto dai Malacologi. Il sig. Hiwps, nella citata opera sui Molluschi raccolti durante il viaggio del Su/fhur, riferisce al genere Mangelia cinque forme i cui caratteri corrispondono esattamente a quelli qui assegnati allo stesso genere. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 287 I SEZIONE. Testa ovato-fusiformis: spira brevis. - Rima brevis, suturae posticae proxima. - Varices omnes uniformes. A. Anfractus postice subcarinati. i. ManxceLia Broxnpi BeLt. Tav. VII, fig. 34. Testa ovato-fusiformis: spira medio inflata. - Anfractus versus suturam posticam oblusissime carinali, antice converi, postice planulati; ullimus dimidiam longitudinem aequans: suturae satis profundae. - Striae transversae rarae, subobsoletae: costae longitudinales novem, contra suturam posticam productae, compressae, ab interstitiis latis et planulatis separatae, post carinam minores. - Os ovale, elongatum; varix valde prominens: dorsum caudae minute striatum. Long. 8 mm.: Lat. 4 mm. Nella figura di questa specie le strie trasversali sono troppo marcate. È grande l’affinità di questa forma colla Mang. Vauquelini (Par); da essa si distingue: 1° per le sue dimensioni minori; 2° per la carena più ottusa; 3° per un minor numero di coste longitudinali e in conse- guenza per i loro interstizi più larghi; 4° per l’obliquità delle coste lon- gitudinali. Pliocene superiore: Villalvernia, ai Fontanili, non frequente; Coll. del Museo. 2. MANGELIA SCABRIUSCULA (BrUGN.). Testa subfusiformis: spira longa. - Anfractus versus suturam posticam dislinete ca- rinali, anlice convexiusculi, postice depressi; ullimus antice parum depressus, brevis, 2|, totius longitudinis subaequans: suturae profundae. - Costae longitudinales 8-10, com- pressae, subacutae, ab interstitiis latis et plumulatis separatae, rectae, ari testae parallelae, contra suturam posticam productae, ad basim caudae leviter inflevae: striae transversae rarae, duae vel tres in primis anfractibus perspicuae, octo plerumque in ultimo, ab inter- stitiis lutissimis separatae, super costas longitudinales et carum interstitia continuae. - Os ovale: columella postice parum depressa: cauda vix distineta , dorso minute transverse striala. Long. 5 mm.: Lat. 2 '/, mm. 288 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1862. Pleurotoma scabriuscula BRUGN., Alce. Pleurot. foss. Palerm., pag. 39, tav.1, fig. 30. 1873. Mangelia id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Com. geol. Ital., pag. 298. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, raro ; Coll. del Museo. B. Anfractus non postice subearinati. 5. MANGELIA COSTATA (Peun.). Testa ovato-fusiformis: spira brevis. - Anfractus converi; ullimus dimidiam longitu- dinem subaequans: suturae profundae. - Costae longitudinales plerumque septem, com- pressae, valde prominentes, ab interstitiis latis separatae, obliquae, contra suturam posticam productae, ad basim caudae leviter inflerae : striae transversae crebrae, minutae. - Os ovale: columella subrecta, viv postice leviter depressa: cauda vir notata , recla, dorso transverse minute striata. Long. 6 mm.: Lat. 2 '/, mm. 1777. 1788. Murexr costatus Buccinum costatum PENN., Brith. Zool., vol. IV, tav. LKXIX in ang. sup. sin. DA COST., Brith. Conch., pag.128, tav. VIII, fig, 4. 1804. Murex costatus MONT. Test. Britt., pag. 265. 1807." Ja: id. MAT. ei RACK., Descr. Catal. of Brith. Test., Linn. Trans., vol. VIII, pag. 144. 1819. Id. id. TURT., Dict. Conch., pag. 92. 1826. Mangelia costulata RISS., Prodr. Europ. merid., vol. IV, pag. 209. 1826. Pleurotoma id. BLAINV., Faun. fr., tav. IV, fig. 6, 6. 1830. Murexr costatus DE GERV., Catal. Coq. Manche, pag. 208. 1840. Pleurotoma costulata KIEN., Pleurot., pag. 78, tav. XXV, fig. 2. 1840. Mangelia pusilla REEV., Conch. Icon. Pleurot., pl. VII, fig. 50. 1841. rd. id. SOW., Zlustr. Ind., tav. XIX, fig. 21.22. 1842. Pleurotoma costulata DESM., Révis. Pleurot., pag. 55. 1844, Id. id. PHIL., Mo?2. Sic., vol. II, pag. 166. 1847. Raphitoma costata BELL., Monogr. Pleurot., pag. 97. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 35. 1849. Mangelia pusilla FORB.a. HANL., Hist. Brith. Moll., vol. III, pag. 485, tav. CXIV, fig. 3-5. 1862. Pleurotoma prysmatica BRUGN., Alce. Pleurot. foss. Palerm., pag. 36, tav. I, fig. 26. 1864. Id. vulpecula —CONT., Mte Mario, pag.33 (in parte). 1865. Mangelia costata CAILL., Catal. Rad., Annel., Cirr., Moll. Loîre-inf., pag. 186. 1866. Raphitoma id. BRUS., Contr. Faun. Moll. Dalm., pag. 64. 1867. Pleurotoma id. JEFFR., Brith. Conch., vol. IV, pag. 379. ? 1868. Mangelia coarctata WEINK., Conch. mittelm., vol. JT, pag. 125. 1869. Pleurotoma costata JEFFR., Brith. Conch., suppl. vol. V, pag. 220, tav. XI, fig.3. 1870. Mangelia id. APPEL., Conch. foss. Livorn., Boll.malac., vol. III, pag. 215. 1872. Pleurotoma vulpecula —CONT., Mte Mario, 2 ed., pag. 39 (in parte). 1872. Id. costata MONTER., Notiz. Conch. medit., pag. 52. 1873. Mangelia id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. 4 DESCRITTI DA L. BELLARDI. 289 1873. Mangelia costata WEINK., Catal, Eur. Meeres- Conch., pag. 11. 1874. Pleurotoma id. MONTER., Rech. Conch. au Cap St Vito, Journ. de Conch., vol. XIV, pag. 278. 1875. Id. id. Id. Nuov. Rivist. Conch. medit., pag. 43. 1875. Raphitoma id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 210. Gli esemplari che ho descritti come tipici corrispondono esattamente con due provenienti dai mari d'Inghilterra ed esistenti neila Collezione del Museo Zoologico di Torino col nome di Mang. costata. Varietà A. Testa maior. - Superficies sublaevis: costae longitudinales 6-9. Long. 9 mm.: Lat. 3 mm. Varietà B. Testa perlonga. - Anfractus novem. - Superficies sublaevis: costae longitudinales septem. Long. 13 mm.: Lat. 4 mm. Pliocene inferiore: Zinola presso Savona, raro; Coll. del Museo. Varietà 4. — Miocene medio: Colli torinesi, rarissimo; Coll. Mr CHELOTTI. Miocene inferiore: Castelnuovo d’Asti, raro; Coll. del Museo e Mr- CHELOTTI. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, raro; Coll. del Museo. Varietà B. — Pliocene inferiore: Vezza presso Alba, rarissimo; Coll. del Museo. 4. MANGELIA AMBIGUA (Brucn.) Tav. VIII, fig. 33. Distinguunt hanc speciem a Mang. costata (PENN.) sequentes notae : Testa subturrita : spira longior. - Anfractus breviores, numerosiores; ultimus dimidia longitudine brevior : suturae magis profundae. - Costae longitudinales numerosiores , ple- rumque decem, magis obtusae, avi testae parallelae. Long. 7 mm.: Lat. 3 mm. 1847. Raphitoma septem-angulata BELL., Monogr. Pleurot., pag.99 (non Donov). 1362. Pleurotoma ambigua BRUGN., Ale. Pleurot. foss. Palerm., pag.40, tav.I, fig.31. 1864. Id. vulpecula CONT., Me Mario, pag.33 (in parte). 1875. Raphitoma ambigua SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 210. 37 2090 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Jo stetti incerto se dovessi inscrivere questa forma fra le Mangelie o se meglio la dovessi riferire alle Rafitome con alcune delle quali, ed in particolar modo colla A. attenuata, ha molta analogia per la forma generale, per la natura degli ornamenti e per la coda che vi è distinta abbenchè breve. Ma la presenza di un vero intaglio nella varice mi ha indotto a risguardarla come una Mangelia. Quest'intaglio tuttavia differisce da quello delle Manrgelie tipiche, poichè invece di essere scavato nella grossezza della varice, è tagliato nella porzione del labbro sinistro che si protende dopo la varice terminale. È una forma che collega i due generi. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, raro; Coll. del Museo. o. ManceELIA RUGULOSA (Prur.) Testa ovato-fusiformis: spira brevis. - Anfractus converi, versus suturam leviter inflati; ultimus antice regulariter ad caudam adscendens, dimidiam longitudinem aequans: suturae parum profundae. - Costae longitudinales plerumque novem, compressae, ab interstitiis latis et planulatis separatae, subsinuosae, obliquae, ad caudam et ad suturam po- . sicam productae, in omnibus anfractibus subcontinuae: striae transversae minutissimae, interdum obsoletae, nonnullae maiores intermixtae. - Os ovale, elongatum; varix magna: cauda subnulla, dorso transverse minute striata. Long. è mm.: Lat. 2 ‘/, mm. 1844. Pleurotoma rugulosa PHIL., Moll. Sie., vol. II, pag. 169 et 175, tav. XXVI, fig. 8. 1848. Id. crassilabrum REQ., Cat. Cog. Corse, pag. 77. 1852. Id. cacrulans —D’ORB., Prodr., vol. IM, pag. 172. 1854 Id. rugulosa RAYN., YAN-DEN-HECK. et PONZ., Catal. foss. Mte Mario, pag. 12. 1862. Id. id. BRUGN., Alc. Pleurot. foss. Palerm., pag. 38 (escl. le varietà). 1866. Raphitoma id. BRUS., Contr. Faun. Moll. Dalm., pag. 65. 1867. Pleurotoma id. JEFFR., Brith. Conch., vol. IV, pag. 381. 1868. Id. id. WEINK., Corch. Mittelm., vol. IT, pag. 124. 1868. Mangelia id. MANZ., Sagg. Conch. foss. sub. Ital., pag. 10. 1869. Id. id. TAPPAR.-CANEFR., Ind. sist. Moll. test. Spezia, pag. 20. 1869. Pleurotoma id. JEFFR., Brith. Conch., suppl. vol. V, pag. 220, tav. XG, fig. 4. 1870. Mangelia id. APPEL., Conch. foss. Livorn., Boll. Malac., vol. III, pag. 215, 247, 262, 268. 1871. Pleurotoma id. CONT., Mte Mario, 2 ed., pag. 39. 1872. Id. id. MONTER,, Conch. foss. Mte Pellegrino e Ficarazzi, pag. 34. 1872. Id. id. Id Notiz. Conch. Medit., pag. 52. 1873. Id. id. KLECAR, Catal. mar. Moll. Dalmatiae, pag. 36. 1873. Id. id. WEINK., Catal. Eur. Meeres-Conch., pag. 11. 1873. Id. caerulans COCC., Enum. Sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 63. 1874. Raphitoma rugulosa WEINK., rit. Art. Klein. Pleurot., pag. 13. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 291 1874. Pleurotoma rugulosa MONTER., Reck. Conch. au Cap St Vito, Journ. de Conch., 3 ser., vol. XIV, pag. 278. 1874. Id. id. DE STEF., Foss. plioc. St Miniato, pag. 50. 1875. Mangelia id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 210. 1875. Pleurotoma id. MONTER., Nuov. Riv. Conch. Medit., pag. 43. 1875. Raphitoma id. Id. Not. Alce. art. Conch. Medit., Boll. Soc. Malac. Ital., vol. I, pag. 72. 1875. Pleurotoma id. PONZ., Cronac. subap., pag. 26. Pliocene superiore: Villalvernia presso Tortona, ai Fontanili, non raro; Coll. del Museo e Mic®eLoTTI. 6. MANGELIA MITREOLA (Bon.). Distinguunt hane speciem a Mung. rugulosa (Pnit.) sequentes notae: Testa minor: spira longior et magis acuta. - Anfractus postice magis depressi; ul- timus anlice magis depressus, dimidia longitudine brevior. - Costae longitudinales minores, minus obliquae, non continuae in omnibus anfractibus: striae transversae subnullae , vie passim nonnullae super costas longitudinales perspicuae. Long. 6 mm.: Lat. 2 '/, mm. Pleurotoma mitreola —BON., Cat. MS., n. 2657. 1847. Raphitoma caerulans —BELL., Monogr. Pleurot., pag. 103. 1847. Id. id. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 35. Varietà A, Anfractus poslice obscure subcarinati. Long. 5 ‘/, mm.: Lat. 2 mm. Pliocene superiore: Villalvernia presso Tortona, alla salita della Braia, non frequente: Colli astesi, Valle Andona, ecc., comunissimo; Coll. del Museo e MricÒeLotTTI. 7. MANGELIA FRUMENTUM (Brucn.). Distinguunt hane speciem a Mang. rugulosa (Puit.) sequentes notae: Anfractus minus converi. - Costae longitudinales numerosiores, A0-1A, magis angustae, magis obliquae, rectae, ab interstitits latioribus separatae, in omnibus anfractibus plerumque alternae, seu non continuae. - Os angustius. Long. 6 mm.: Lat. 3 mm. 292 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1862. Pleurotoma rugulosa var. €. BRUGN., Ale. Pleurot. foss. Palerm., pag. 38, tav. I, fig. 29. 1874. Id. frumentum BRUGN., in litt. et specim. 1874. Id. sp.n. BELL., Verh. ur k. k.geol. Reicks., pag. 157, n. 22. 1876. Mangelia rugulosa var. C. FOREST., Cenn. geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 29. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, ecc., raro; Coll. del Museo. 8. MANGELIA RUGOSISSIMA (Bruos.) Tav. VIII, fig. 36. Distinguunt hanc speciem a Mang. rugulosa (PhiIL.) sequentes notae : Testa minor. - Anfractus postice magis depressi. - Suturae profundiores. - Costae lon- gitudinales 10, minores, magis compressae , ab interstitiis latioribus separatae: costulae transversae tres in primis anfraclibus perspicuae, sex in ultimo, super costas longitudinales et carum interstitia decurrentes, in omnibus anfractibus alternae, seu non continuae, - Dorsum caudae transverse costulatum. Long. 6 mm.: Lat. 3 mm. 1862. Pleurotoma rugulosa var. B. BRUGN., Alce. Pleurot. foss. Palerm., pag. 38, tav. I, fig. 28. 1875. Id. rugosissima BRUGN., in litt. et specim. 1875. Mangelia id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 210. Pliocene inferiore: Zinola presso Savona, non raro; Coll: del Museo. Pliocene superiore: Villalvernia presso Tortona, ai Fontanili, raro; Coll. del Museo e MicWeLoTTI. 9. MANGELIA CLATHRATA (SERR.). Testa subfusiformis: spira longiuscula. - Anfraclus parum converi, non postice ca- naliculati; ultimus ad basim caudae leviter depressus, dimidia longitudine brevior: suturae parum profundae. - Superficies lare clathrata: costulae transversae duae super ventrem primorum anfracluum decurrentes, sex in ultimo, prominentes, ab interstitiis latis et pla- nulatis separatae, super costulas longitudinales et carum interstitia continuae: costulae lon- gitudinales costulis transversis maiores, compressae, et ipsae ab interstitiis latis separatae, rectae, ari testae parallelae. - Os subovale, postice dilatatum; labrum sinistrum interius quadruplicatum; varix parum prominens: columella postice valde depressa: cauda bre- vissima sed dislincta, recurva. Long. 6 !/, mm.: Lat. 2 ‘'/, mm. 1829. Pleurotoma clathrata —SERR., Geogn.terr. tert., pag. 113, tav.II, fig.7.8. 1836. Id. rudis PHIL., Moll. Sic., vol. T. pag. 199, tav. XI, fig. 16. 1837. Id. quadrillum DUJI., Mem. Tour., pag. 294, tav. XX, fig. 23. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 293 1839. Pleurotoma cancellata 1842. Id. quadrillum 1844. Id. granum 1845. Id. cancellata 1847. Raphitoma quadrillum 1847. Id. id. 1847. Pleurotoma granum 1852. Id. quadrillum 1853 Id. clathrata 1853. Id. id. 1864. Id. rudis 1866. Raphitoma quadrillum 1868. Defrancia clathrata 1868. Id. id. 1869. Pleurotoma id. 1870. Defrancia id. 1871. Pleurotoma rudis 1872. Id. clathrata 1873. Defrancia id. 1873. Mangelia id. 1873. Defrancia clathratula 1874. Pleurotoma clathrata 4. Defrancia id. 5. Mangelia id. 1875. Pleurotoma id. 1875. Defrancia id. 1876. Mangelia quadrillum Testa minor. Long. 4 mm.: Lat. 2 mm CALC., Ricerch. Malac., pag. 5, tav.I, fig. 1. E. SISMD., Syn., pag. 34. PHIL., Moll. Sic., vol. II, pag. 170. CALC., Cern. Moll.viv.e foss. Sic., pag. 34. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 104. E. SISMD., Syn., 2 ed., pag. 36. ARAD., Conch. foss. Gravitelli, Att. Accad. Gioenia, 2 ser., vol. IV, pag: 81. D’ORB., Prodr., vol. il!, pag. 62 et 172. HORN., Moll. foss. Wien, vol.T, pag. 379, tav. XL, fig. 20 (a, b, c). NEUGEB., Bestr. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag. 124. CONT., Mie Mario, pag. 33. BRUS., Cortr. faun. Moll. Dalm., pag. 65. WEINK., Conch. Mitielm., vol.1I, pag. 134. MANZ., Sagg. Conch. foss. sub. Ital., pag. 41. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 31. APPEL., Corch. foss. Livorn., Boll. Malac., vol. III, pag. 193, 216. CONT., Me Mario, 2 ed., pag. 39. MONTER., Notiz. Conch. Medit., pag. 52. COCC., Enum. Sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 60. SEGUENZ., Form. plioc, Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. WEINK., Catal. eur. meeres-Conch., pag. 11. MONTER., RecAk. Conch. au Cap St Vito, Journ. de Conch., 3 ser., vol. XIV, pag. 364. SPREAF., Corch. mar. Cassina Rizzardi, pag. 6. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 210. MONTER., Nuov. Rivist. Conch. Medit., pag. 43. SORD., Faun. mar. Cassina Rizzardi, pag. 41. PANTAN., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 11. Varietà A. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro; Coll. MicueLortTI, Pliocene inferiore: Linola presso Savona, raro; Coll. del Museo. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, raro; Coll. del Museo e MicHELOTTI. Vive nei mari d'Europa. Varietà 4. — Pliocene inferiore: Zinola presso Savona, raro; Coll. del Museo. Pliocene superiore: Villalvernia presso Tortona, ai Fontanili, comu- nissimo; Coll. del Museo e Mic®ELoTTI. 294 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 10. ManGELIA caTAGRAPHA Bert. Tav. VII, fig. 37. Distinguunt hanc speciem a Mang. clathrata (SERR.) sequentes notae : Testa crassior. - Anfractus postice satis late depressi, laeves. - Costulae longitudinales în depressione postica minores. Long. 6 mm.: Lat. 4 mm. 1864. Pleurotoma (Raphitoma) clathrata DODERL.. Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 103. Varietà A (an sp. distinguenda? ). Anfractus postice magis depressi. - Costulae transversae minores; longitudinales maiores. Long. 6 mm.: Lat. 4 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro ; Coll. MicueLorTI. Varietà 4. — Miocene medio: Colli torinesi, piano dei Boschi, ra- rissimo ; Coll. Rovasenpa. II SEZIONE. Testa angusta, subturrita, elongata. - Anfraclus primi breves , ultimi longi. - Rima profunde in varice incisa, a sutura postica satis distans: varix ultima magna, compressa. ff. ManxgeLIa LONGA BeLt. Tav. VITI, fig. 38. Testa turrita, angusta: spira in primis anfractibus parum acuta, in ultimis acutior. - Anfractus longi, depressi; ullimus antice parum depressus, dimidiam longitudinem sub- aequans: suturae superficiales. - Superficies laevis: costae longitudinales duodecim, com- pressae, acutae, a sulcis angustis separatae, obliquae, rectae, vix contra suturam posticam subsinuosae. - Os angustum; varix compressa, arcuata, postice profunde et oblique rimosa: cauda subindistinceta, dorso transverse striata. Long. 7 mm.: Lat. 2 mm. Questa specie appariiene al tipo di forma che il Hòrnes figurò (tav. XL, fig. 19) col nome di P/. caerulans Piir., nome che certamente non conviene al fossile di Vienna. La nostra forma differisce da quella di Vienna per essere più stretta e più lunga, per le coste longitudinali più sottili, e per l'ultimo anfratto meno arcato. DESCRITTI DA L, BELLARDI. 295 Miocene medio: Colli torinesi, Piano dei Boschi, rarissimo ; Coll. 'MicHeLOTTI. 12. MaxceLia MonrerosatI Bett. Tav. VIII, fig. 39. Testa turrita, angusta: spira in primis anfractibus parum acuta, in ultimis acutior. - Anfractus primi breves, ultimi longi, angusti, omnes postice subangulosi ; ultimus valde compressus, antice versus caudam parum depressus, dimidiam longitudinem aequans: su- turae parum profundae. - Superficies sub lente in interstitiis costarum longitudinalium transverse striata: costae longitudinales novem, compressae, valde prominentes, ab inter- stittis latis et planis separatae, obliquae, rectae, super caudam productae. - Os perangustum; varix compressa, medio depressa, poslice profunde et oblique rimosa: cauda subindistincta, non lransverse striata. Long. 5 ‘/, mm.: Lat. 2 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Sciolze, rarissimo; Coll. RovAsENDA. 15. MANGELIA cONTRACTA Bett. Distinguunl hane speciem a Mang. Monterosati (BeLL.) sequentes notae: Testa minor, angustior. - A\fractus non postice subangulosi, inde suturae minus profundae. - Superficies transverse striata; striae elevatae, rarae, inter se valde distantes, super interstitia costarum longitudinalium et super costas decurrentes, continuae. Long. 4 */, mm.: Lat. 2 mm. Pliocene inferiore: Zinola presso Savona, raro ; Coll. del Museo. III Sezione (8. G. Ditoma Beuuanpi, 1875). Testa angusta, subturrita, elongata. - Anfractus primi breves, ultimi longi. - Rima profunda, a sutura postica valde distans, tota in varice incisa: varix ultima magna, compressa, antice depressa et profunde sinuosa. 14. ManceLia ANGUSTA (Jan). Tav. VIII, fig. 40. Testa subfusiformis, angusta: spira in primis anfractibus parum acuta, in ultimis acutior. - Anfractus longi , depressi; ultimus antice parum depressus, dimidiam longitu- dimem aequans: suturae superficiales. - Superficies laevis: costulae longitudinales qua- tuordecim, compressae, acutae, obliquae, contra suturam posticam subsinuosae, in ultimo 296 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE Ecc. anfractu contra caudam productae. - Os angustum, elongatum: Jabrum sinistrum interius laeve, varicosum: varix crassa, valde obliqua. antice depressa, subangulosa, in angulo satis profunde sinuosa, medio depressa, postice profunde et oblique rimosa: columella postice profunde depressa: cauda brevissima sed distineta, dorso transverse costulata. Long. 7 mm.: Lat. 2 '/, mm. 1842. Pleurotoma angusta JAN in E. SISMD., Syz., pag. 34. 1847. Raphitoma id. BELL., Morogr. Pleurot., pag. 103, tav. IV, fig. 25. 1847. Id. id. E.SISMD., Syr., 2 ed., pag. 35. 1852. Pleurotoma id. D’ORB., Prodr., vol.JII, pag. 172. 1859. Raphitoma id. LIBASS., Conch. foss. Palerm., pag. 37. 1868. Pleurotoma Cesellii CONT., Mte Mario, pag. 33 e 51. 1868. Mangelia angusta FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 64. 1869. Pleurotoma id. COPP:, Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 31. 1870. Mangelia id. APPEL., Conch. foss. Livorn., Boll. Malac., vol. III, pag. 206. 1871. Pleurotoma Cesellii CONT., Mte Mario, 2 ed., pag. 39 e 57. 1873. Raphitoma angusta COCC., Enum. sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 68. 1873. Mangelia id. —SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. 1875. Id. id. Id. Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 200, 1875. Id. id. SORD., Faun. mar. Cassina Rizzardi, pag.4l. Miocene medio: Colli torinesi, rarissimo ; Coll. Mic®eLoTTI. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro; Coll. del Museo. Pliocene inferiore: Zinola presso Savona, raro; Coll. del Museo. Le forme di questo genere finora scoperte in Piemonte ed in Liguria sono presso a poco nelle stesse condizioni di quelle del genere Momo- toma; infatti mancano nel miocene inferiore; sono poche e rare nel mio- cene medio e superiore; meno rare e più numerose nel pliocene inferiore; raggiungono il massimo numerico nel pliocene superiore e segnano così gli intimi rapporti del mare pliocenico superiore delle nostre contrade con quelli attuali d'Europa. Tre sole sono le forme che abbiano soprav- vissuto al pliocene superiore: del resto le piccole dimensioni delle forme riunite in questo genere, l'affinità di forma e di ornamenti superficiali . lasciano in molti casi incerto l'osservatore sulla identità o no delle forme fossili che paragona con quelle viventi, le quali facilmente si riconoscono essere derivate da quelle. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 297 5. Genere RAPHITOMA Brerrarpi, 1875. (Gen. RAPHITOMA, A Homotomatae (in parte), BeLLarp1, 1847) Testa fusiformis vel turrita, longitudinaliter costata. — Labrum sini- strum simplex, postice sinuosum; labrum dexterum laeve: cauda nunc longa, nunc brevis vel subnulla. I SEZIONE. Testa fusiformis: spira brevis. - Anfractus ultimus plerumque ventrosus, dimidiam longitudinem aequans. - Costae longitudinales contra suturam posticam non productae, vel ibi attenuatae. A. Cauda longa, leviter contorta et dextrorsum obliquata. - Anfractus medio subearinati: suturae profandae. 1. Rapmroma CATHERINI (SEG.) Tava IN ifio. Testa fusiformis: spira longiuscula, parum acuta. - Anfractus obtuse carinati, postice canaliculati; ultimus ventrosus, antice valde depressus, dimidiam longitudinem aequans : suturae profundae; postica marginata. - Superficies mnilida, sublente transverse minu- tissime striata: costulae longitudinales valde obliquae, passim bifidae, via ultra ventrem produetae in ultimo anfractu, compressae, subacutae, ab interstitiis latis separatae, in ca- rina subspinosae, post carinam subinterruptae, inverse obliquae, contra suturam posticam in tuberculum terminatae. - Os ovale, postice subangulosum; Jabrum sinistrum interius laeve: columella arcuata: cauda longa, subrecta. Long. 14 mm.: Lat. 5 mm. 1864. Pleurotoma gemmata DODERL., Cenz. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1875. Id. Catherini SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital. , pag. 219. Il nome dato a questa forma dal sig. Prof. DoperLEIN deve passare nella sinonimia, quantunque anteriore, perchè solo nome di catalogo senza indicazioni di caratteri e di affinità. Miocene superiore: Colli tortonesi, S° Agata-fossili, raro ; Coll. del Museo. 38 298 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 2. RapHITOMA SPINIFERA Bet. Tav. IX, fig. 2. Testa fusiformis: spira longiuscula, mediocriter acula. - Anfraclus medio subcari- nati, postice complanati ; ultimus inflatus, antice valde depressus , #/, totius longitudinis subaequans: suturae profundae. - Costae longitudinales 10-41, compressae, angustae, acutae, obliquae , a sulcis latissimis separatae, in angulo mediano anfractuum spinosae , ibi detruncatae, in ultimo anfractu valde ante basim caudae evanescentes: striae transver- sales minutae, maiores et minores intermirtae, in parte postica anfractuum minimae , via sublente perspicuae. - Os ovale; labrum sinistrum postice angulosum: columella medio arcuata: cauda longa, dextrorsum obliquata, leviter recurva. Long. 14 mm.: Lat. 5 mm. Pleurotoma spinulosa BON., Cat. MS., n. 2656 (non Risso.. 1840. Id. id. BELL. et MICHTTI., Sagg. Oritt., pag. 8, tav. I, fig. 9. 1842. Id. id. E SISMD.. Syr., pag. 33. 1847. Id. spinifera BELL., Monogr. Pleurot., pag. 66. 1847. Id. id. E.SISMD., Syn., 2 ed., pag. 34. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 172. 1864. 1d. id. DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1868. Id, id. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 60. 1869, Id. id. COPP., Catal. Foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 1873. Id. id. COCC., Enum. Sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 55. Miocene superiore: Colli tortonesi, S' Agata-fossili, raro; Coll. del Museo. Pliocene inferiore: Viale presso Montafia, Pino d'Asti: Savona alle Fornaci, Zinola presso Savona; Albenga, vallone Torsero, non raro; Coll. del Museo e MicÙELoTTI. Pliocene superiore: Colli astesi, raro; Coll. del Museo. ò. RapHITOMA AC4NTHOPLECTA (Bruon,) Tav. IX, fig. 3. Distinguunt hane speciem a Raph. spinifera (BeLL.) sequentes notae : Spira brevior, magis aperta. - Anfractus medio acute carinali, postice excavati : suturae magis profundae. - Costae longitudinales magis prominentes et in spinam magis longam et acutam super carinam produclae. Long. 10 mm.: Lat. 5 mm. 1862. Pleurotoma acanthoplectum BRUGN., Ale. Pleurot. foss. Palerm., pag. 19, tav. I, fig. 11. 1873. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Com. geol. Ital., p.296. 1875. Raphitoma id. Id. Form. plioc. Ital. merid., Boll. Com.geol. Ital., p.210. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, rarissimo ; Coll. MicaeLoTTI. DESCRITTI DA L. BELLARDI, 299 B. Cauda longiuscula, recta, in axim testae producta. 4 4. RapmHtoMA PunceNS Bert. Tav. IX, fig. 4. Testa crassa, subfusiformis: spira longiuscula, mediocriter acuta. - Anfractus versus suluram posticam carinati, postice late complanati; ultimus ventrosiusculus, antice parum depressus, dimidiam longitudinem aequans: suturae profundae. - Superficies nitida, in parte postica laevis, in parte antica transverse costulata; costulae minutae, rarae, inter se valde distantes, una tantum perspicua in primis anfraclibus , in intersecatione costarum longitudinalium spinosae, interdum costula minor aliis interposita: costae longitudinales in primis anfractibus plerumque quatuordecim, compressae, acutae, ab interstitiis latis se- paratae, leviter obliquae, in carina spinosae, ad suturam posticam obsolete productae, in ultimo anfractu sex, magnae, obtusae, ab interstitiis latissimis separatae, nonnullae vari- cosae. - Os angustum, elongatum; labrum sinistrum interius laeve: columella subrecta, postice vix depressa: cauda longa, recta, dorso rare costulata. Long. 15 mm.: Lat. +6 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, $' Agata-fossili, raro ; Coll. del Museo, della R. Scuola d'Applicazione per gl’ Ingegneri e MicÙeLoTTI. 5. RapmiTtoMA Hispipa Ber. Tav. IX, fig. 5. Testa fusiformis: spira parum acuta et parum longa. - Anfractus medio subca- rinati, postice depressi; ultimus antice parum depressus, dimidiam longitudinem aequans: suturae satis profundae. - Costae longitudinales duodecim, compressae, rectae, ari testae parallelae, ab interstitiis latis separatae, ad suturam posticam obsolete productae: costulae transversae minutae, ab interstitiis satis lalis et plerumque striatis separatae, duae vel tres in primis anfractibus perspicuae, 6-7 in ultimo, super costas longitudinales et earum in- terstitia continuae, in earum intersecatione spinosae. - Os ovale, elongatum; labrum sini- strum interius laeve: columella subrecta, postice vix depressa: cauda longa, subrecta. Long. 12 mm.: Lat. 5 mm. 1875. Raphitoma hispida BELL. in SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 210. 1876. Id. id. FOREST., Cenn. geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 29. . La spira più breve, l'ultimo anfratto più lungo, l’angolo spirale più aperto, e specialmente la coda comparativamente lunga e diritta e Ja 300 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARI[ DEL PIEMONTE ECC. columella depressa posteriormente distinguono questa specie dalla Raph. hispidula (Jas) colla quale ha non poca analogia nella natura degli orna- menti superficiali. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro; Coll. del Museo e MicHnELOTTI. 6. RapHiToMA DETEXTA BetL. Tav. IX, fig. 6. Testa fusiformis: spira mediocriter acuta. - Anfraclus versus suluram posticam an- gulosi, antice converiusculi, postice depressi; ultimus antice parum depressus dimidiam longitudinem aequans: suturae profundae. - Costae longitudinales duodecim, valde com- pressae, ab interstitiis latissimis separatae, obliquae, versus labrum sinistrum subarcuatae, obliquae, in angulo anfractuum sinuosae, in parte postica anfractuum minores, subarcuatae, antice ad caudam productae: striae transversae crebrae, maior et minor alternatae, super partem posticam minimae, uniformes. - Os ovale, elongatum: columella medio arcuata: cauda longiuscula, recta, in arim testae producta. Long. 8 mm.: Lat. 3 '/, mm. Pliocene inferiore: Zinola presso Savona; Albenga, vallone Torsero, raro; Coll. del Museo e MicHeLoTTI. 7. Rapurroma vELLICATA BeLL. Tav. IX, fig. 7. Testa fusiformis: spira longa, valde acuta. - Anfraclus longi, regulariter converi , vix postice leviter depressi; ullimus antice valde depressus, dimidiam longitudinem aequans: suturae profundae. - Costae longitudinales novem, valde compressae et prominentes , angustae, ab interstitiis latissimis et planulatis separatae , fere contra suturam posticam productae, rectae, axi testae parallelae: costulae transversae {res vel quatuor in primis anfractibus, novem in ultimo, parvulae, super costas longitudinales et earum interstitia decurrentes, a sulcis latis et planulatis separatae ; stria minuta interposita. - Os ovale, elon- gatum; labrum sinistrum subarcuatum, interius laeve: columella postice depressa , antice recta: cauda longiuscula, in axim testae producta. Long. 12 mm.: Lat. 4 '/, mm. Pliocene inferiore: Viale presso Montafia, rarissimo ; Coll. del Museo. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 3o1 8. RapHiroma WeinkauFri Bet. Tav. IX, fig. 8. Testa subfusiformis: spira longiuscula, mediocriter acuta. - Anfractus antice de- pressi, versus suturam posticam inflati, postice salis late depressi ; ultimus antice parum depressus, dimidiam longitudinem aequans: suturae satis profundae. - Coslae longitu- dinales duodecim, obtusae, interstitia subaequantes, ante suturam posticam terminatae vel ad suturam posticam obsolete productae , rectae , postice subdetruncatae, ari testae paral- lelae, super caudam productae: striae transversae confertae, subuniformes, continuae, super costas longitudinales et earum interstilia decurrentes. - Os subovale, ad basim caudae et postice subangulosum: columella medio subarcuata: cauda longiuscula, recta, in axim testae producta. Long. 12 '/, mm.: Lat. 4 ‘/, mm. Miocene medio: Colli torinesi, rarissimo: Coll. Mic®eLoTTI. 9. RapHrroma LIRIFERA Bert. Tav. IX, fig. 9. Testa fusiformis, ventrosiuscula: spira longiuscula, mediocriter acuta. - Anfractus converi, medio subangulosi; ullimus ventrosus, antice parum depressus, dimidiam longi- tudinem aequans: suturae parum profundae. - Costae longitudinales quindecim, leviter compressae, rectae, axi testae parallelae, inlerstitia subaequantes , ullimae ante marginem oris inter se magis distantes, ad suturam posticam productae, ante basim caudae evane- scentes: costulae transversae minutae, quinque in primis anfractibus, numerosiores et regu- lariter decrescentes versus basim caudae in ultimo anfractu; costulae ventrales a sulcis latis et planulatis separatae, aliae versus basim caudae minores et inter se a sulcis angustis disiunctae, rectae, super costas longitudinales et super earum interstitia continuae. - Os ovale : .columella medio vix depressa: cauda longiuscula, recta, in axim testae producta. Long. 44 '/, mm.: Lat. 5 mm. Miocene medio: Colli torinesi, rarissimo; Coll. Mic®eLoTTI. 10. RapHiroma Semperi Bet. Tav. IX, fig. 10. Testa subfusiformis: spira longiuscula, mediocriter acuta. - Anfractus medio sub- angulosi, postice late depressi; ultimus antice satis depressus, dimidia longitudine brevior: suturae parum profundae. - Costae longiludinales duodecim, rectae, axi testae paral- lelae , obtusae, interstitia subaequantes, ad angulum medianum subdetruncatae , nonnullae 302 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. obsolete ad suturam posticam productae: coslulae transversae minulae, inter se sutis distantes, continuae super costas longitudinales et super earum interstitia, tres in primis anfractibus perspicuae; pars postica anfractuum lata, laevis. - Os ovale: columella medio parum de- pressa: cauda brevissima, recta. Long. 10 '/, mm.: Lat. 4 !/, mm. Miocene medio: Colli torinesi, Sciolze, non raro; Coll. Rovasenpa. 11. RapÒiroma novELLA BELL. Tav. IX, fig. 11. Testa turrita: spira longa, satis acuta. - Anfractus medio angulosi; ultimus antice valde depressus , 3|, totius longitudinis aequans: suturae profundae. - Costae longitudi- nales undecim, leviter obliquae, obtusie, a sulcis latiusculis separatae, in parle postica minores, ad suturam productae , ibi subarcuatae , antice ad basim caudae terminatae, in angulo mediano anfractuum subspinosae: costulae transversae minutae, inter se valde di- stantes, continune super costas longitudinales et carum interstitia, tres vel quatuor perspicuae in primis anfractibus, versus basim caudae minores et numerosiores, in parle postica an- fractuum nullae. - Os ovale: columella medio parum depressa: cauda longiuscula, recta, in axim testae producta. Long. 10 mm.: Lat. 3 */, mm. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, Sciolze, raro; Coll. MicÒÙeLoTtTI e RovaseNDA. (. Cauda brevis, sinistrorsum obliquata. 12. RAPHITOMA INAEQUICOSTATA Bert. Tav. IX, fig. 12. Testa subfusiformis , ventrosa: spira parum acuta. - Anfractus converi, ‘postice depressi; ultimus untice parum depressus dimidiam longitudinem subaequans: suturae profundae. - Costae longitudinales quatuordecim vel quindecim, uniformes in primis anfractibus, in ultimo octo, magnae, variciformes, obtusae , ab interstitiis latis separatae , in omnibus anfractibus rectde, axi testae parallelae, ad suturam posticam non productae : costulae transversae minutae, uniformes, interslitiis minores, continuae, super partem anticam anfractuum decurrentes; pars postica transverse minute striata. - Os ovale ; labrum sinistrum arcuatum : columella medio parum depressa: cauda brevis, dextrorsum obliquata. Long. 9 mm.: Lat. 4 mm. | Miocene medio: Colli torinesi, Piano dei Boschi , rarissimo ; Coll. MicHELOTTI. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 303 15. Rapniroma JEFFREYSI Bern. Tav. IX, fio. 13. Tesla turrita, ventrosiuscula: spira longiuscula. - Anfractus converi, postice de- pressi; ullimus antice valde depressus, dimidia longitudine brevior: suturae profundae. - Costae longiludinales undecim , obtusae , interstitia subaequantes , rectae, ari lestae pa- rallelae, contra suturam posticam atlenuatae, ad caudam productae : striae transversae conferlae, irregulares, contra suturam posticam nullac. - Os subquadratum; labrum sini- strum antice subangulosum: columella postice parum depressa: cauda brevis sed distineta. Long. 10 mm.: Lat. 5 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Termo-fourà, rarissimo ; Coll. RovAsenpA. 14. RapnitoMma ANGULIFERA Bert. Tav. IX, fig. 14. Testa lurrila, angusta: spira satis longa. - Anfractus longi, medio subangulosi, postice complanali; ultimus antice parum depressus, dimidia longitudine parum brevior: sulurae profundae. - Costae longitudinales mnovem, oblusae, sinuosae, ab interstitiis latis separatae, obsolete ad suturam posticam produclae , antice variciformes et super caudam adscendentes : costulae transversae super partem anticam decurrentes minutae, sub- uniformes, super costas longitudinales et carum interstitia continuae, în parte postica minutissimae. - Os ovale, elongatun; labrum sinistrum arcuatum, antice viv depressum, interius laeve : columella medio parum depressa, contorta: cauda brevis, dextrorsum obliquata, recurva. Long. 9 mm.: Lat. 4 mm. . dd . DI . . . Miocene superiore: Tetti Borelli presso Castelnuovo d'Asti, rarissimo; Coll. RovasENDA. 15. Raprmimoma CaLanpreLLu Bet. Tav. IX, fig. 15. Testa subfusiformis: spira longiuscula. - Anfractus medio ungulosi, postice late depressi; ullimus antice satis depressus, dimidia longitudine brevior: suturae profundae. — Coslae longitudinales novem, subacutae, compressae, prominentes , ab interstitiis latis separatae, rectae, axi testae parallelae, ad suturam posticam plerumque obsolete produetae, antice contra basim caudae terminatae: costulae transversae mainutae, tres in primis an- fractibus perspicuae, dune anticae minimae , postica maior super angulum medianum an- fractuum decurrens, in intersecatione costarum longitudinalium continua; pars antica ultimi 304 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. anfractus ante angulum medianum quadri-costulata (costula antica et postica maiores), dein transverse minutissime et creberrime striata; basis et dorsum caudae transverse striuto- costulata. Long. 9 mm.: Lat. 4 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano , rarissimo ; Col). Mr- CHELOTTI. 16. RarHiToMA PULCHRA BeLL. Tav. IX, fig. 16. Testa parvula, fusiformis, ventrosa: spira parum longa et parum acuta. - An- fractus converi ; ultimus antice parum depressus, longus, dimidia longitudine longior : suturae parum profundae. - Costae longitudinales duodecim, subacutae, interstitia sub- aequantes, rectae, ari testae parallelae, contra suturam posticam et ad basim caudae productae: coslulae transversae septem perspicuae in primis anfractibus, super caudam productae in ultimo, uniformes, duae in ventre anfracluum inter se magis distantes, omnes super costas longitudinales et earum interstitia continuae. - Os ovale; labrum sinistrum interius incrassatum et obsolete rugosum: columella postice valde depressa: cauda lon- giuscula , sinistrorsum leviter obliquata, recurva. Long. 6 ‘'/, mm.: Lat. 3 mm. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, raro; Coll. del Museo. D. Cauda plus minusve contorta, dextrorsum obliquata. 17. RAPHITOMA HISPIDULA (Jan) Tav. IX, fig. 18. Testa subfusiformis, ventrosa: spira parum longa et parum acuta. - Anfractus medio subangulosi, postice vix depressi ; ultimus ventrosus, antice satis depressus, di- midiam longitudinem aequans, interdum dimidia longitudine longior: suturae profundae ; postica submarginata. - Costae longitudinales 15-20, compressae, ab interstitiis latis et complanatis separatae, acutae, rectae, ari testae parallelae, in parte postica anfraciuum attenuatae, ad suturam non distincte produclae, ad basim caudae evanescentes : striae trans- versae partis anticae inaeguales, maiores et minores intermixtae , in interstitiis aliae minimae; stria super angulum medianum anfractuum decurrens omnibus maior, in interse- catione costularum longitudinalium subspinosa; striae transversae partis poslicae anfra- cluum suturae contiguae creberrimae, minimae. - Os ovale; labrum sinistrum arcuatum: columella medio parum depressa: cauda brevis, dextrorsum valde obliquata. Long. 14 mm.: Lat. 6 mm. 1847. 1847. 1848. 1852. 1853. 1859. 1864. 1864. 1868. 1868. 1869. 1871. 1872. 1873. 1873. 1874. 1875. 1876. Raphitoma Id. Fusus Pleurotoma Id. Raphitoma Pleurotoma Id. Mangelia Raphitoma Pleurotoma Id. Mangelia Raphitoma Id. Pleurotoma Id. Mangelia DESCRITTI DA 1. BELLARDI. 305 hispidula id. vulpeculus hispidula plicatella hispidula id. obtusangulum hispidula nuperrima hispidula obtusangulum hispidula id. id. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 92, tav. IV, fig. 17. E. SISMD., Syx., 2 ed., pag. 33. HORN., Verz. in Czizeb's Erlint. zur geogn. Kart. v. Wien, pag. 19. D'ORB., Prodr, vol. III, pag. 64. HORN., Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 374, tav. XL, fig.5 (a,b). LIBASS., Conch. foss. Palerm., pag. 37. DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 103. CONT., Mie Mario, pag. 33. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 63. MANZ., Sagg. Faun. foss. sub. Ital., pag. 43. COPP., Catal. Foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. CONT., M/e Mario, 2 ed., pag. 39. DE RKOEN., Mioc. Nord-Deutschl. Moll. Faun., pag. 248. COCC., Enum. Sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 64. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital. , pag. 296. BELL., Verh. sur k. k. geol. Reichs., pag. 157 (per errore lipogr. hispidata). CRESP., Not. geol. Savignanese, Ann. Soc. Natur. Moden., 2 ser., ann. IX, pag.21. : PANTAN., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 11. Varietà A. Tav. IX, fig. 17. Spira longior, magis acuta. - Costae longiludinales numerosiores, 20. Long. 19 mm.: Lat. 8 mm. Varietà B. Anfractus converi. - Costae longitudinales minores, numerosiores , 24; striae trans- versae maiores, in costulas costas longitudinales subaequantes mutatae , inde superficies lare cancellata. Long. 12 mm.: Lat. 5 mm. Varietà GC. Anfractus converi, non subangulosi. Long. 13 mm.: Lat. 5 mm. Varietà D. Spira longior, acutior. - Anfractus converi; ultimus ante labrum sinistrum late eco- status, longitudinaliter tenuissime et dense striatus. Long. 12'/, mm.: Lat. 5 mm. 39 306 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. Il sig. Marchese MosteRosaTo mi scrive in questi giorni che avendo attentamente esaminati gli anfratti embrionali della forma vivente e fossile che egli riferì alla Pl. Aispidula = PI. decussata Pair. = PI. nuperrima T:s. ed avendoli paragonati con quelli della Raph. hispidula (Jas), egli crede che tutte queste forme si debbano risguardare come appartenenti alla medesima specie. Per ora mi pare prudente cosa lasciare in sospeso un giudizio defi- vitivo a questo proposito, poichè tanto la 7. decussata PÙur., quale è stata figurata allo stesso , quanto la PI. nuperrima Tis. che esaminai nella ricca Collezione del sig. Tiseri a Portici; presentano non poche differenze della forma fossile, cui il Jan diede il nome di Aispidula e che io pubblicai nel 1847. Ove poi si riconosca definitivamente la necessità di risguardare le forme viventi e fossili precitate come riferibili alla medesima specie, ab- benchè il nome proposto dal Pippi (1844) sia anteriore a quello del Jan (1847), tuttavia quest'ultimo nome dovrebbesi conservare alla specie, imperocchè fin dal 1824 il Lamarck descriveva una P/. decussata. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, non raro; Coll. del Museo, del Museo di Zurigo e MicneLorti: Tetti Borelli presso Castel- nuovo d'Asti, non raro; Coll. Rovasenpa. Pliocene inferiore : Castelnuovo d'Asti, Viale presso Montafia: Albenga, vallone Torsero, non raro; Coll. del Museo e MicÒeLoTTI. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona: Colli biellesi, Masse- rano, non raro; Coll. del Museo. Varietà 4. — Pliocene inferiore: Viale presso Montafia, raro; Coll. del Museo. Varietà B. — Pliocene inferiore: Albenga, vallone Torsero, rarissimo; Coll. MicÒeLoTTI. Varietà C. — Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, raro; Coll. del Museo. Pliocene inferiore: Viale presso Montafia: Zinola presso Savona, raro; Coll. del Museo. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, non raro; Coll. del Museo. Varietà N. — Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, raris- simo; Coll. del Museo. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 307 18. RaPHIFOMA PLICATELLA (Jan). Tav. IX, fig. 19. Testa ovato-fusiformis: spira longiuscula, parum acula. - Anfraclus converi, postice subcanaliculati; ultimus antice parum depressus, dimidiam longitudinem aequans: su- turae parum profundae. - Costae longitudinales plerumque quatuordecim in primis an- fractibus, 8-10 in ultimo, omnes angustae, valde compressae, ab interstitiis latis separatae, sinuosae, leviter obliquae, postice contra canaliculum detruncatae, ibî maiores, interdum obsolete ad suturam posticam productae, ante basim caudae evanescentes: striae transversae partis anticae anfractuum crebrae, maiores et minores plerumque alternatae, in parte postica minimae, uniformes. - Os ovale, elongatum ; labrum sinistrum arcuatum, in- terius laeve: columella medio parum depressa: cauda brevis, dextrorsum obliquata. Long. 25 mm.: Lat. 10 mm. 1847. Raphitoma plicatella —BELL., Monogr. Pleurot., pag. 92, tav. IV, fig. 18. 1847. ld. id. E. SISMD., Syz., 2 ed., pag. 36. 1852. Pleurotoma id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 172. 1852. Id. subplicatella Td. —Prodr., vol. IIT, pag. 64. 1859. Raphitoma plicatella —LIBASS., Conch. foss. Palerm., pag. 37. 1864. Pleurotoma id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1867. Id. id. PER. da COST., Gasterop. tere. Port., pag. 233, tav. XXVIII, fig.1 (a, d). 1868. Mangelia id. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 62. 1869. Pleurotoma id. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 30. 1873. Raphitoma id. COCC., Erum. Sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac. , pag. 64. 1874. Pleurotoma id. DE STEF., Zoss. plioc. St Miniato, pag. 50. 1875. Id. id. CRESP., Mot. geol. Savignanese, Ann. Soc. Natur. Moden,, 2 Ser., ann. IX, pag. 20. 1875. Raphitoma id. SORD., Faun. mar. Cassina Rizzardi, pag. 40. 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital. , pag. 210. 1876. Id. id. FOREST., Cenn. geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 29. 1876. Mangelia id. PANTAN., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 5. Questa specie si distingue dalla Rap. vwlpecula (Broccn.): 1° per le sue dimensioni notevolmente maggiori ; 2° per le coste longitudinali sinuose, più compresse, e come pizzicate nell’angolo degli anfratti, meno numerose nell’ultimo anfratto e perciò separate da larghi interstizii. Miocene superiore: Colli tortonesi, Stazzano, non frequente; Coll. MicHELOTTI. Ù Pliocene inferiore: Castelnuovo d'Asti; Viale presso Montafia: Savona alle Fornaci; Albenga, vallone Torsero, frequente; Coll. del Museo e MicÒÙELOTTI. 308 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 19. RapHitoMmA vuLPEcuLA (BroccH.) Tav. IX, fig. 20. Testa ovato-fusiformis: spira parum acuta. - Anfractus converiî, postice depressi, subcanaliculati ; ullimus antice satis depressus, dimidiam longitudinem aequans: sulurae profundae. - Costae longitudinales plerumque duodecim, subrectae, leviter chliquae, obtusae, interslitia subaequantes, contra partem posticam lerminatae, antice super caudam productae: striae transversae crebrae, depressae, a sulcis angustissimis separatae , subuniformes. - Os ovale; labrum sinistrum arcuatum, antice vix depressum: columella medio parum depressa: cauda lata, brevis, dextrorsum obliquata. Long. 18 mm.: Lat. 7 mm. 1814. Murex (Fusus) vulpeculus BROCCH., Corch. foss. sub., pag. 420, tav. VIII, fig. 10. 1821. Id. id. BORS., Oritt. piem., part. II, pag. 65. 1831. Zusus id. BRONN, /tal. tert. Geh., pag. 41. 1832. Id. id. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 10. 1839. Pleurotoma —Philippiìù CALC., Ricerch. Malac., pag. 12, fig. 6. 1841. Id. vulpecula Id. Conch. foss. Altavilla, pag. 53. 1842. Ia. id. DESM., Revis. Pleurot., pag. 53. 1842. Fusus vulpeculus E. SISMD.. Syn., pag. 36. 1845. Pleurotoma —Philippiù. CALC., Cenn. Moll. viv. e foss. Sicil., pag. 35. 1847. Raphitoma vulpecula BELL., Monogr. Pleurot., pag. 93. 1847. Id. id. E. SISMD, Syn., 2 ed,, pag. 36. 1852. Pleurotoma id. D’'ORB., Prodr., vol. III, pag. 173. ? 1853. Id. id. NEUGEB., Beitr. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag. 118. 1854. Id. id. RAYN., VAN-DEN-HECK. et PONZ., Catal. foss. M'e Mario, pag. 12. 1864. Id. id. CONT., Mte Mario, pag. 33. 1864. Id. id. DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1868. Id. id. MANTOV., Distr. gen. Faun. foss. mar. plioc., pag.15. 1868. Mangelia id. FOREST., Catal. Moll. plivce. Bologn., pag. 62. 1870. Pleurotoma id. NICAIS., Catal. Anim. foss. Prov. Alger., Bull. Soc. Climat. Prov. Alger, pag. 103. 1871. Id. id. CONT., Me Mario, 2 ed., pag. 39. 1873. Raphitoma id. COCC., Enum. Sistem. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 65. 1874. Pleurotoma id. DE STEF., Foss. plioc. St Miniato, pag. 50. 1874. Id. id. MANTOV., Descr. geol. Camp. Roma, pag. 43. 1875. Raphitoma id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Com. geol. Ital,, pag. 210. 18759. Pleurotoma ‘id. PONZ., Cronac. Subap., pag. 21 e 26. 1876. Raphitoma id. FOREST., Cenn, geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 29. 1876. Mangelia id. PANTAN., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 5. \ DESCRITTI DA L. BELLARDI. 309 Varietà A. Superficies plerumque nitida, transverse minute sulcata; striae sulcis interpositae latae, complanatae ; stria minuta frequenter interposita. Long. 17 mm.: Lat. 6 !/, mm. Variano in questa specie il numero e la grossezza delle coste longitu- dinali, l’apertura dell'angolo spirale, la lunghezza della spira e le strie che ne attraversano la superficie, le quali, nella forma qui descritta come tipica, sono rialzate e corrono sulle coste longitudinali, mentre nella va- rietà 4 la superficie che d’ordinario vi è nitida, è attraversata da strie impresse e gli spazii interposti a queste sono appianati. Miocene medio: Colli torinesi, Baldissero-torinese, rarissimo; Coll. del Museo. Miocene superiore: Tetti Borelli presso Castelnuovo d'Asti, raro; Coll. RovasENDA. Pliocene inferiore: Viale presso Montafia, non frequente; Coll. del Museo. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, ecc., comune; Coll. del Museo e MrcgELoTTI. È Varietà 4. — Pliocene inferiore: Viale presso Montafia, Pino d’Asti, raro; Coll. del Museo e MicHELOTTI. 20. RAPHITOMA SUBMARGINATA (Bon.) Tav. IX, fig. 2f Distinguunt banc speciem a Raph. vulpecula (Broccn.) sequentes notae: Testa longior, subfusiformis: spira longior et magis acuta. - Anfractus postice minus depressi: sutura postica submarginata, praeserlim in ultimo anfractu. - Costae longitudi- nales pauciores, 8-10, maiores, magis obtusae: striae transversae creberrimae, exilissimae. - Cauda brevior, dextrorsum minus obliquala. Long. 16 mm.: Lat. 6 mm. Pleurotoma submarginata BON., Cat. MS. n. 2651. 1842. Id. id. E.SISMD., Syz., pag. 33. 1847. Raphitoma id. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 95, tav. IV, fig. 20. 1847. Id. id. E.SISMD., Syr., 2 ed., pag. 36. 1852. Pleurotoma id. D’ORB., Prodr., vol. IMI, pag. 173. ? 1862. IQ. id. BRUGN., Ale. Pleurot. foss. Palerm., pag. 34. ? 1868. Mangelia id. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 65. 310 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 1873. Raphitoma submarginata SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol., pag: 298. 1873. Id. id. COCC., Enum. Sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 66. 1874. Pleurotoma id. DE STEF., Foss. plioc. St Miniato, pag. 50. 1875. Raphitoma id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 210. 1876. Mangelia id. PANTAN,, Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 11. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, ecc., comunissimo: Colli biellesi, Masserano, non frequente: Villalvernia presso Tortona, non. frequente; Coll. del Museo e MicaeLoTTI. 21. RAPHITOMA NEVROPLEURA (Brucn.) Tav. IX, fig. 22. Testa subfusiformis: spira longa, satis acuta. - Anfraclus parum converi, vix postice depressi; ultimus antice regulariter ad caudam adscendens, dimidia longitudine parum brevior: suturae parum profundae. - Costae longitudinales decem vel undecim in primis unfractibus, octo plerumque in ultimo, compressae, ab interstiliis latis separatae, praesertim in ultimo anfractu, rectae, ari testae parallela, in ultimo anfractu antice leviter sinuosae, super caudam productae, omnes contra suturam posticam atlenuatae , subsinuosae ; striae transversae minulae, crebrae, maior et minor plerumque allernatae, in parle postico an- fractuum minimae, creberrimae, uniformes. - Os ovale; labrum sinistrum subarcuatum, interius laeve: columella subrecta, vix postice depressa: cauda lata, subindistincta. Long. 16 mm.: Lat. 7 mm. 1862. Pleurotoma nevropleura BRUGN., Ale. Pleurot. foss. Palerm., pag. 33, tav. I, fig. 24. 1873. Raphitoma proxima COCC., Enum. Sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag, 65, tav.I, fig. 17. 18. È facile distinguere questa specie tanto dalla Raph. vulpecula (BroccaÙ.) quanto dalla Raph. plicatetta (Jan) colle quali ha qualche analogia, 1° perchè i suoi anfratti sono meno convessi, appena leggermente de- pressi contro la sutura posteriore; 2° perchè le sue coste longitudinali vanno a terminarsi a contatto della sutura posteriore; 3° perchè la bocca vi è un poco più stretta; 4° perchè il labbro sinistro vi è regolarmente arcato, non depresso anteriormente, per il che la coda vi riesce quasi nulla: 5° perchè la sua columella corre diritta fino all'apice, e non è ripiegata a destra come nelle precitate specie. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, raro; Coll. del Museo e MicHELOTTI. DESCRITTI DA L. BELLARDI. dti 22. RapHIiToMA MEGASTOMA (Brucn.) Tav. IX, fig. 23. Testa crassa, turrita: spira longa, medio plerumque inflata. - Anfractus breves, converi, postice parum depressi; ullimus antice satis depressus, dimidia longitudine brevior: suturae parum profundae. - Costae longitudinales magnae, valde obtusae, leviter obliquae, in ventre anfractumm subnodosae, obsolete ad suturam posticam productae, interstitia sub- aequantes, novem vel decem in primis anfractibus, interdum pauciores in ultimo: striae lransversae minutissimae, creberrimae, undique subuniformes.- Os ovale; labrum sinistrum postice profunde sinuosum: columella medio depressa, leviter contorta: cauda brevis- sima, vix distineta, lata, recurva, leviter dextrorsum obliquata. Long. 18 mm.: Lat. 7 mm. 1862. Pleurotoma megastoma —BRUGN., Alc. Pleurot. foss. Palerm., pag. 34, tav.I, fig. 25. 1869. Id. submarginata COPP., Catal. Foss. mioc.e plioc. Moden., pag. 31. 1875. Raphitoma megastoma —SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Htal., pag. 210. 1876. Id id. FOREST., Cenn. geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 29. Miocene inferiore: Savona, alle Fornaci; Zinola presso Savona, raro; Coll. del Museo e MicÒÙELoTTI. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, non raro: Colli biel- lesi, Masserano, raro; Coll. del Museo. 25. Rapmtoma Ligassm Bet. Tav. IX, fig. 24. Testa turrita: spira longa, salis acuta. - Anfractus parum converi, postice via depressi; ultimus antice parum depressus, brevis, '/, circiter totius longitudinis aequans : suturae superficiales; poslica submarginata. - Costae longitudinales novem, magnae, obtusae, interstitiis maiores, leviter obliquae, in primis anfractibus contra suturam posticam productae, in ultimo contra canaliculum posticum terminatae: striae transversae minutae el crebrae in medio ultimi anfractus, contra suturam posticam minimae et creberrimae , super caudam maiores et minus crebrae. - Os ovale, antice dilatatum: columella medio parum depressa, subcanaliculata: cauda indistincia. Long. 414 '/, mm.: Lat. 5 mm. Sull’unico esemplare a me noto di questa specie osservasi una zona di color di ruggine che dalla parte posteriore della bocca corre sull’ul- timo anfratto fino al labbro sinistro. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, rarissimo; Coll. del Museo. 312 Testa crassiuscula, brevis, ovato-fusiformis: parum converi , postice subcanaliculati ; ultimus I MOLLUSCHI DEI TERREN! TERZIARIl DEL PIEMONTE ECC. 24. Rappiroma ruRGIDA (Fors.) Tav. IX, fis. 25. spira brevis, parum acuta. - Anfractus antice vir depressus, dimidiam longitu- dinem aequans, vel dimidia longitudine parum longior: suturae superficiales. - Costae longitudinales 8-10, crassae, valde obtusae, rectae , avi testae subparallelae , interstitia aequantes, ante canaliculum posticum obtruncatae, obsolete ad suturam posticam et ad caudam productae: striae transversae minutae, confertae, uniformes, in canaliculo postico minimae. - Os ovale, angustum: columella medio parum depressa: cauda subindistineta, lata. Long. 10 mm.: Lat. 5 mm. 1836. 1841. 1843. 1843. 1844. 1847. 1847. 1848. 1854. 1862. 1864. 1864, 1868. 1868. 1869. 1869. 1871. 1871. 1872. 1872. 1873. 1873. 1874. 1874. 1874. 1875 1875. 1875. Pleurotoma Id. Id. Id. Id. Raphitoma Id. Pleurotoma Id. Id. Id. Id. Raphitoma Id. Id. Pleurotoma Raphitoma Pleurotoma Id. Id. Raphitoma Id. Pleurotoma Id. Raphitoma Id. Pleurotoma Id. nana id. SCACCH., Catal. Conch. Neap., pag. 13, fig. 20 (non DESHAYES 1832). Id. Notiz. geol. Isol. Ischia, pag.6, 11. turgida FORB., Rep. on Rgean Invert., pag. 139 (fide WEINKAUFFI). id. nana id. REEV., Conch. Icon., tav. XIX, fig. 163. PHIL., Mol!. Sic., vol. Il, pag. 169 e 175, tav. XXVI, fig. Il. BELL., Morogr. Pleurot., pag. 94. E. SISMD., Syz., 2 ed., pag. 36. REQ., Catal. Cog. Corse, pag. 75. RAYN., VAN-DEN-HECK. et PONZ., Catal. foss. Me Mario, pag. 12. WEINK., Catal. Cog. mar. Algerie, Journ. de Conch., vol. X, pag. 358. CONT., Mie Mario, pag. 33. DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. WEINK., Corch. Mittelm., vol. II, pag. 142. MANZ., Sagg. Faun. foss. sub, Ital., pag. 42. TAPPAR.-CANEFR., Ind, sist. Moil. test. Spezia, pag. 23. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 3. APPEL., Corch. foss. Livorn., Boll. malac., vol. III, pag. 216. CONT., Mie Mario, 2 ed., pag. 39. MONTER., Notiz. Conch. foss. Mte Pellegrino e Ficarazzi, pag. 34. Id. Notiz. Conch. Medit., pag. 52. WEINR., Catal. Eur. Meeres-Conch., pag. 10. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. DE STEF., Foss. plioc. St Miniato, pag. 50. MONTER, Reck. Conch. au Cap S! Vito, Journ. de Conch., vol. XIV, J pag. 279. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 70. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol., pag. 210. MONTER., Nuov. Rivist. Conch. Medit., pag. 43. PONZ., Cronac. Subap., pag. 26. DESCRITTI DA L. BELLARDI. dub Varietà A. Spira longior, aculior. - Anfractus ultimus dimidia longitudine testae minor, brevior. Long. 7 mm.: Lat. 3 mm. Pliocene inferiore: Albenga, vallone Torsero, non frequente; Coll. del Museo. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, ecc., comunissimo : Villalvernia, Fontanili e Salita della Braia, non frequente: Colli biellesi, Masserano, non frequente; Coll. del Museo e MicÒeLorTI. 25. RapmrToma Rissn Bret. Tav. IX, fie. 26. Distinguunt hanc speciem a Raph. turgida (ForB.) sequentes nolae : Testa brevior: spira minus acuta. - Striae transversae ruriores, ab inlerstitiis latis separatae. i Long. 8 mm.: Lat. 4 mm. Miocene superiore: Tetti Borelli presso Castelnuovo d'Asti, raro; Coll. RovaseNnpa. ‘a \ 26. Rapmrtoma suLcATULA (Bon.). Tav. IX, fig. 27. Testa parvula, crassa, ovato-fusiformis: spira brevis, parum acuta. - Anfraclus medio converi, vel subangulosi, postice late depressi: ultimus antice vix depressus, di- midiam longitudinem subaequans: suturae parum profundae ; postica submarginata. - Costae longitudinales 8-10, obtusae, prominentes, interstitia aequantes, rectae, axi testae parallelae, contra canaliculum subtruncatae , obsolete ad suturam posticam productae ; costulae transversae crebrae, a sulcis angustis separatae, in parte antica anfractuum uniformes, nonnullae in ventre inter se magis distantes, omnes in parte postica minimae. - Os ovale, angustum; labrum sinistrum vix arcuatum, ad basim caudae non vel vix depressum, inde cauda subindistineta: columella medio valde depressa, anlice leviter dextrorsum obliquata. Long. 7 mm.: Lat. 4 mm. Pleurotoma sulcatula BON., Cat., MS., n. 2659. 1842. Id. id. E. SISMD., Syr., pag. 33. 1847. Raphitoma id. BELL., Monogr. Pleurot., pag.96, tav. IV, fig. 21. 1847. IQ. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 36. 40 314 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC, 1852. Pleurotoma sulcatula D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 173. 2 1874. 14. id. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn.. pag. 70. 1875. Raphitoma id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 210, 1876. Mangelia id. PANTAN,., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. ò. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, ece., non raro; Coll. del Museo e MicHELOTTII. 27. Rapnitoma AppeLiusi Ber. Tav. IX, fig. 28. Testa parvula, turrita: spira longa, valde acula. - Anfraclus versus suluram po- slicam subcarinati, antice parum converi, postice valde depressi, subcanaliculati ; ultimus antice valde depressus, *|; totius longitudinis aequans: suturae profundae; postica sub- marginata. - Costae longitudinales novem , oblusae, ab interstitiis latis separatae, com- pressae, ari testae parallelae, super carinam subangulosae, obsolete ad suturam posticam productae, contra caudam terminatae: striae transversae minimae, via sub lente perspicuae, inde superficies sublaevis. - Os ovale: columella medio valde depressa, vix ad apicem dextrorsum obliquata: cauda subindistineta. Long. 5 ‘/, mm.: Lat. 2 ‘/, mm. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, raro; Coll. del Museo. 28. RapHiToMA BELIFORMIS Bert. Tav. IX, fis. 29. Tesla turrita: spira longa. - Anfraclus converi, non postice depressi; ullimus an- tice satis depressus, subcanaliculatus, */, totius longitudinis subaequans: sulurae superfi- ciales. - Superficies laevis: costae longiludinales octo, compressae, prominentes, ab in- terstitùis latis separatae, rectae, axi lestae subparallelae, ad suturam poslicam et ad caudam productae. - Os laltum; labrum sinistrum antice depressum: columella postice valde depressa, anlice recta: cauda lata, via distincta. Long. 8 mm.: Lat. 3 '/, mm. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, rarissimo; Coll. del Museo. 29. RAPRITOMA TEMIDULA (Bruon.) Tav. IX, fig. 30. Testa turrita : spira longa, mediocriter acuta. - Anfraclus valde converi, postice subeanaliculati; ultimus inflatus, subgibbosus, antice depressissimus, */, totius longiludinis aequans: sulurae valde profundae. - Costae longitudinales 7-8, valde prominentes, nodiformes, obtusae, ab interstitiis latis separatae, obliquae, in primis anfractibus ad DESCRITTI DA L. BELLARDI. 315 suturam' posticam productae, in ultimo ante suturam posticam terminatae, ad basim caudae productae: striae transversae crebrae, nonnullae maiores in ventre anfracluum , omnes continuae super costas longitudinales et earum interstitia. - Os suborbiculare ; labrum sinistrum valde arcuatum, antice depressum: columella postice valde depressa: cauda distincta , longiuscula, dextrorsum obliquata et recurva. Long. 8 mm.: Lat. 4 mm. 1875. Pleurotoma tumidula BRUGN., in litt. et specim. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, ece., non raro; Coll. del Museo. 50. RAPHITOMA ATTENUATA (Monr.). Testa gracilis, subfusiformis, angusta: spira longa, acutissima. - Anfractus longi, vix converi ; ultimus antice depressus , °/, totius longitudinis aequans: suturae parum profundae, valde obliquae. - Costae longitudinales septem vel octo, compressae, angustae, valde prominentes, a sulcis latis separatae, subarcuatae in ultimo anfractu, leviter obliquae, antice ad caudam et postice contra suturam productae, in omnibus anfractibus plerumque continune ; striae transversae vel nullae, vel minutissimae vix sub lente perspicuae. - Os ovale, elongatum, angustum: columella subrecta, postice parum depressa: cauda vix distineta, dextrorsum leviter obliquata. ‘Long. 14 mm.: Lat. 4 mm. Pleurotoma glabella BON., Cat. MS., n. 2650. 1804. Murex attenuatus MONT., Test. britt., pag. 266, tav. IX, fig. 6. 1807. Id. id. MAT. et RAR., Catal. of brith. Test., Linn. trans., vol. VIII, pag. 143. 1814. Id. (Fusus) vulpeculus var. BROCCH., Conch. foss. sub., pag. 420, tav. VIII, fig. t1. 1822. Id. attenuatus TURT., Dict., pag. 31. 1829. Id. aciculatus LAMCR., Ariîm. s. vert., vol. VII, pag. 176. 1825. Id. attenuatus WOOD, Ind. test., tav. XXVII, pag. 128. 1826. Pleurotoma attenuata BLAINV., Faun. fr., pag. 102. 1827. Id. id. BROWN, Il Conch., pag. 7, tav. V, fig.37, 38. 1831. ZFusus pentagonus BRONN, /tal. tert. Geb., pag. 41. 1832. Id. id. JAN, Catal. Conch. foss., pag. 10. 1832. Pleurotoma Villersi DESH., Exped. Sc. Morée, pag. 176. 1836. Id. gracilis PHIL., Moll. Sic., vol. I, pag. 198, tav. XI, fig. 23. 1836. Id. id. SCACCH., Catal. Conch. Neap., pag. 13, fig. 21. 1837. Id. vulpecula PUSCH, Pol. Paldoni., pag. 145. 1840. Id. Villersi RIEN., Pleurot., pag. 80, tav. XXVII, fig. 1. 1841. Mangelia attenuata SOW., Zllustr. Ind., tav. XIX, fig. 25. 1842. Pleurotoma glabella E. SISMD., Syz., pag. 33. 1842. Id. id. DESM., Revis. Pleurot., pag. 54. 1842. Id. Villersi Id. Revis. Pleurot., pag. 54. 1843. Murex aciculatus LAMCR., Anim. s. Vert., 2 ed., vol. IX, pag. 610. 316 1845. 1844. 1845. 1847. 1847. 1848. 1849. 1852. 1853. 1854. 1856. 1858. 1860. 1862. 1862. 1862. 1864. 1864. 1864. 1865. 1866. 1867. 1868. 1868. 1868. 1869. 1869. 1869. 1869. 1870. 1871. 1872. 1872. 1873. 1873. 1873. 1873. 1875. 1875. 1875. 1875. 1876. I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEI. PIEMONTE ECC. Pleurotoma attenuata Id. id. Id. id. Id. Payreaudeavi Id. id. Id. attenuata Mangelia id. Pleurotoma glabella Id. Valenciennesi Id. Payreaudeaui ' Mangelia attenuata Pleurotoma id. Mangelia id. Raphitoma id. Pleurotoma id. Id. id. Id. id. Id. pentagona Id. gracilis Mangelia attenuata Raphitoma id. Pleurotoma id. Raphitoma id. Id. id. Mangelia Payreaudeauìi Raphitoma attenuata Pleurotoma id. Raphitoma id. Pleurotoma id. Raphitoma id. Pieurotoma gracilis Id. attenuata Id. id. Raphitoma id. Id. id. Id. id. Pleurotoma id. Id. id. Raphitoma id. Pleurotoma id. Id. Payreaudeaui Raphitoma attenuata FORB., Rep. on Aegean Invert., pag. 139. PHIL., Moll. Sic., vol. II, pag. 166 et 174. REEV., Conch. Icon. Pleurot., tav. XXVII, fig. 248. BELL., Morogr. Pleurot., pag. 96. E.SISMD., Syr., 2 ed., pag. 36. REQ., Cat. Coq. Corse, pag. 73. FORB. a. HANL., Brith. Moll., vol. IM, pag. 489, tav. CXIII, fi. 8,9. D’ORB., Prodr., vol. II, pag. 61. MARAV., Nuov. Conch. Sic. viv., pag. 6. RAYN., VAN-DEN-HECK. et PONZ. Catal. foss. Mie Mario, pag. 12. JEFFR., Mar. Test. Piedm. Coast., Ann. a. Mag. Nat. Hist., pag. 82. RECL., Act. Soc. Linn. Bord., vol. XXI, pag. 336. JEFFR.-CAPELL., Test. mar. Cost. Piem., pag. 48. WEINK., Catal. Cog. mar. Algerie, Journ. de Conch., vol. X, pag. 357. SEGUENZ., Notiz. Succ., pag.3I. BRUGN., Ale. Pleurot. foss. Palerm., pag. 25. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. Id. Cenn. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. CONT., A/(e Mario, pag. 33. CAILL., Catal. Rad., Annel., Cirr., Moll. Loire inf., pag.186, BRUS., Contr. Faun. Moll. Dalm., pag. 64. JEFFR., Brith. Conch., vol. IV, pag. 377. WEINKR., Conch. Mittelm., vol. II, pag. 136. MANZ., Sagg. Conch. foss. sub. Ital., pag. 41. FOREST., Catal. Moll. plioc. Bologn., pag. 63. APPEL., Corch. mar. Tirr., Boll. malac., vol. 1I, pag. 138. COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 31. TAPPAR.-CANEFR., Ind. sist. Moll. test. Spezia, pag. 21. JEFFR., Britk. Conch., suppl. vol. V, pag. 220, tav. XI, fig. 2. APPEL., Conch. foss. Livorn., Boll. malac., vol. IM, pag. 216, 248. CONT., Me Mario, 2 ed., pag. 39. MONTER., Conch. foss. Mte Pellegrino e Ficarazzi, pag. 34. Id. Notiz. Conch. Medit., pag. 51. COCC., Enum. Sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 67. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. WEINK., Catal. Eur. Meeres-Conch., pag. 10. RLECAR, Catal. marin. Moll. Dalmatiac, pag. 36. CRESP., Mot. geol. Savignanese, Ann. Soc. Natur. Modena, 2 ser., ann. IX, pag. 21. SEGUENZ., Form. plioc. Ital, merid., Boll. Comit. geol., pag.210. MONTER., Nuov. Rivist. Conch. Medit., pag. 43. PONZ., Cronac. Subap., pag. 26. FOREST., Cern. geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro , pag. 29. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 317 Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, ecc., frequente; Coll. del Museo e Mic®eLorti: Colli biellesi, Masserano, non frequente; Coll. del Museo: Villalvernia presso Tortona, ai Fontanili ed alla Salita della Braia, non frequente; Coll. del Museo. oi. RapHiroma TENUICOSTA (Brucon.) Tav. IX, fig. 31. Distinguunt hanec speciem a Raph. attenuata (MonT.) sequentes notae : Testa minor. - Anfractus magis converi; ultimus longior, dimidiam longitudinem sub- aequans: suturae profundiores. - Costae longitudinales angustiores, ab interstitiis latioribus separatae, postice fleruosue. - Cauda longior, dextrorsum magis obliquata. Long. 7 mm.: Lat. 2 ‘/, mm. 1862. Pleurotoma attenuata var. B. BRUGN., Ale. Pleurot. foss. Palerm., pag. 20, tav. I, fig. 17. 2 1869. Id. pentagona COPP., Catal. foss. mioc. e plioc. Moden., pag. 31. 1875. Raphitoma attenuata (var. tenuicosta BRUGN.) SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital, pag. 210. 1875. Pleurotoma tenuicosta BRUGN. in litt. et specim. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, non raro; Coll. del Museo. 92. RapHiroma AaLIFERA Brett. Tav. IX, fig. 32. Testa parvula, sublaevis: spira parum acuta. - Anfraclus parum converi, postice de- pressi; ullimus antice valde depressus, dimidiam longitudinem aequans: suturae satis pro- fundae. - Costae longitudinales quinque, compressissimae, valde prominentes , productae, in angulo postico anfractuum dentiformes, dein obsolete ad suturam posticam productae, ad basim caudae productae; interstitia costarum latissima: striae transversae mullae, vel vix nonnullae passim sub lente perspicuae. - Os ovale: columella medio depressa: cauda longiuscula, recta. Long. 5 mm.: Lat. 3 mm. Miocene superiore: Colli tortonesi, S* Agata-fossili, rarissimo ; Coll. del Museo di Geologia della R. Università di Palermo (DoperLEIN). 318 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. II SEZIONE. Testa turrita: spira longa. - Anfractus ultimus dimidia longitudine brevior. - Costae longitudinales contra suturam posticam productae. - Cauda brevissima vel subnulla. 55. RapHIToMA BRACHYSTOMA (PhuÙit.) Tav. IX, fig. 34 (mala). Testa parvula, turrita : spira longa. - Anfractus parum converi, postice valde de- pressi, subangulosi ; ullimus antice satis depressus, brevis, */, totius longitudinis subae- quans: suturae profundae; postica marginata. - Costae longitudinales 9-10, valde prominentes, rectae, ari testae parallelae , a sulcis costas aequantibus separatae , postice ante suturam terminatae, antice ad caudam productae: costulae transversae uniformes, super costas longitudinales et earum interstitia continuae, quatuor vel quinque in primis anfractibus, plerumque decem in ultimo, nonnullae minores contra suturam posticam de- currentes. - Os ovale breviatum: columella medio satis depressa: cauda brevissima sed distineta, leviter dextrorsum obliquata. Long. 5 */, mm.: Lat. 2 !/, mm. Pleurotoma cancellina BON., Cat. MS., n. 2660. 1842. Id. id. E.SISMD., Syr., pag. 33. 1844. Id. brachystoma —PHIL., Moll. Sic., vol. II, pag. 169 e 176, tav. XXVI, fig. 10. 1846. Mangelia tiarula LOVEN, /nd. Moll. Scand., pag. 145. 1847. Raphitoma cancellina BELL., Monogr. Pleurot., pag.94, tav. IV, fig. 23. 18497. Id. id. E. SISMD.,, Syn., 2 ed., pag. 35. 1848. Pleurotoma brachystoma REQ., Cat. Cog. Corse, pag. 75. 1848. Mangelia id. JEFFR., Ann. Nat. Hist., vol. XIX, pag. 311. 1849. Pleurotoma id. FORB. a. HANL., Brith. Moll., vol. III, pag. 482, tav. CXIV, fig.5, 6. 1852. Id. cancellina D’ORB., Prodr., vol. II , pag. 172. 1854... Id. brachystoma RAYN., VAN-DEN-HECK. et PONZ., Catal. foss. Mte Mario, pag. 12. 1862. Mangelia id. WEINK., Cat. Coq. mar. Algerie, Journ. de Conch., vol. X, pag. 358. 1862. Pleurotoma granulifera —BRUGN., Ale. Pleurot. foss. Palerm., pag. 241, tav.I, fig. 13. 1864. Id. cancellina DODERL., Cenz. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1864, Id. brachystoma CONT., Mte Mario, pag. 33. 1865. Mangelia id. CAILL., Cat. Rad., Annel., Cirr. Moll., Loire-inf. Moll.,. pag. 187. 1866. Raphitoma id. BRUS., Contr. Faun. Moll. Dalm., pag. 65. 1867. Mangelia id. HIDALG., Journ. de Conch., vol. XV, pag. 282. 1867. Pleurotoma id. JEFFR., Brith. Conch., vol. IV, pag. 382. 1868. Raphitona id. WEINK., Conch. Mittelm., vol. II, pag. 140. 1869. Id. id. APPEL., Conch. mar, Tirr., Boll. malac., vol. II, pag. 139. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 319 1869. Raphitoma brachystoma TAPPAR.-CANEFR., Ind. sist. Moll. test. Spezia, pag. 22. 1869. Pleurotoma id. JEFFR., Brith. Conch., suppl. vol. V, pag. 220, tav. XL, fig. 5. 1870. Raphitoma id. APPEL., Conch. foss. Livorn., Boll. Malac. , vol. 1II, pag. 193, 216. 1871. Pleurotoma id. CONT., Mte Mario, 2 ed., pag. 39. 1872. Id. id. MONTER., Not. Conch. foss. Mt Pellegrino e Ficarazzi, pag. 34. 1872. Id. id. Id. Not. Conch. Medit. , pa. 52. 1873. Raphitoma cancellina WEINK., Catal. eur. mecres-Conch., pag. 10. 1873. Defrancia id. COCC., Enum. Sist. Moll. mioc. e plioc. Parm. e Piac., pag. 60. 1873. Pleurotoma id. SEGUENZ., Form. plivc. Ital. mevid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. ” 1873. Id. granulifera Id. Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. 4 1873. Id, minima Id. Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 298. 1874. Id. brachystoma var. MONTER., Rech. au Cap.St Vito, Journ. de Conch., vol. XIV, pag. 278. 1875. Id. id. PONZ., Cronac. Subap., pag. 26. 1875. Id. cancellina CRESP., .Vot. geol. Savignanese, Ann. Soc. Natur. Moden., 2 ser., ann. IX, pag. 21. 1875. Raphitoma brachystoma —SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., p.210. 1875. Pleurotoma id. MONTER., Nuov. Riv. Conch. Medit. , pag. 42. 1875. Id. id. Id. Poch. Not. Conch. Medit., pag.14. 1875 Id. id. CRESP., Motiz. geol. Savignanese, Ann. Suc. Natur. Moder., ann. IX, pag.2I. 1876. Raphitoma cancellina FOREST., Cern. geol. e paleont. phoc. ant. Castrocaro, pag. 29. Pliocene inferiore: Vezza presso Alba, raro; Coll. MicneLoTTI. Pliocene superiore: Colli astesi, Valle Andona, ecc., non raro ; Coll. del Museo e MicGELoTTI. Vive nel Mediterraneo. 54. RAPHITOMA scaLariFoRMIs (Bruon.). Tav. IX, fig. 33. Distinguunt hane speciem a Raph. brachystoma (Puit.) sequentes notae: Testa maior. - Anfractus regulariter converi, non postice subangulosi. - Costulae transversae minimae, inter se valde distantes; interstitia transverse minute striata. - Cauda longior, dextrorsum magis obliquata. Long. 8 mm.: Lat. 3 '/, mm. 1862. Pleurotoma scalariformis BRUGN., Ale. Pleurot. foss. Palerm., pag. 23, tav. I, fig. 16, 1873. Raphitoma id. SEGUENZ., £orm. plioc. It. merid., Boll. Com. geol. Ital., pag. 298. 1875. Id. id. Id. Form, plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag. 210. Pliocene superiore : Colli astesi, Valle Andona, non raro; Coll. del Museo. 320 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. dò. RaPHITOMA HanPULA (BroccH.). Testa turrita: spira perlonga, valde acuta. - Anfractus breves, numerosi, converi; ultimus antice valde depressus, ?|, totius longitudinis aequans: suturae profundae. - Costae longitudinales 10-12, subrectae, leviter obliquae, compressae, angustae , prominentes, a sulcis latis et complanatis separatae, postice contra suturam, antice ad basim caudae pro- ductae: striae transversae minutae, crebrae, interdum ohbsoletae in interstitia costarum longitudinalium , super costas maiores, interdum asperae. - Os ovale: columella postice parum depressa, leviter contorta: cauda brevis, dextrorsum obliquata, recurva. Long. 23 mm.: Lat. 8 mm. 1814. Murex (Fusus) harpulus BROCCH., Conch. foss. sub., pag.421, tav. VI, fig. 12. 1821. Id. id. BORS., Oritt piem., 2 pag. 65. 1826. Fusus id. RISS., Prod. Europ. merid., vol.1V, pag. 208. 1829. Pleurotoma harpula SERR., Geogn. terr. tert., pag. 113. 1831. Fusus harpulus BRONN, Ital.tert. Geb., pag. 41. 1832. Id. id. JAN, Cat. Conch. foss., pag. 10. 1837. Pleurotoma harpula —PUSCH, Pol. Paldont., pag. 146. 1840. Id. Philippii BELL. et MICHTTI, Sagg. Oritt, pag. 10. tav. I, fig. 10 (giovane). 1841. Id. harpula CALC., Conch. foss. Altavilla, pag. 53. 1842. Id. Bivonae BELL. în E. SISMD., Syr., pag 33. 1842. Id. harpula —DESM., Révis. Pleurot., pag. 54. 1844. Ta. id. PHIL., Moll. Sic., vol Il, pag. 173. 1847. Raphitoma id. BELL., Monogr. Pleurot., pag. 101. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 35. 1847. Pleurotoma id. MICHTTI., oss. mioc., pag. 305. 1848. Fusus pentagonus HORN., Verz,in Czizek. Erlant. geol. Kart. Wien, pag. 19. 1852. Id. id. D'ORB., Prodr., vol. III, pag. 64. 1852. Id. subharpulus Id. ‘Prodr., vol. III, pag. 65. ? 1853. Id. harpulus HORN., Moll. foss. Wien, vol. I, pag. 376, tav'XL, fig. 12, (a, db, c). ? 1853. Id. id. NEUGEB., Beitr. tert. Moll. Ober-Lapugy, pag. 119. 1856. Pleurotoma harpula SEMP., Kennt. Gaster. Nordalbing. Glimm., pag. 66. 1858. Id. id. RECL., Act. Soc. Linn. Bordeaux, vol.XXI , pag. 357. 1860. Id. id. NEUGEB., Syst. Werz. tert.-Moll.-Geh., pag. 15. 1862. Id. id. BRUGN., Alec. Pleurot. foss. Palerm., pag. 26 1864. Id. id. DODERL., Cern. geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. 1864. Fusus adolescens MAY., Journ. de Conch., vol. XII, pag. 165, tav. VIII, fig. 5. ?1864. Pleurotoma Philippii CONT., Me Mario, pag. 33. 1867. Mangelia harpula SEMP., Journ. de Conch., vol.XV, pag. 452. 1868. Id. id. FOREST., Catal. Moll. plioe. Bologn., pag. 61. 1869. Pleurotoma id. COPP.. Catal. foss. mioc. e pliuc. Moden., pag. 30. 1870. Raphitoma id. APPEL,, Conch. foss. Livorn., Boll. malac., vol. III, pag. 287. 1871. Pleurotoma Philippiiù CONT. Mte Mario, 2 ed., pag. 39. 1872. Mangelia harpula —DE ROEN., Mioc. Nord-Deutschl. Moll. Faun., pag. 251. 1873. Raphitoma id. COCC., Enum. Sist. Moll. mioc. e plioc. Parm.e Piac., pag. 67. 1874. Mangelia id. MORCH, Forst. tertierlag Danmark., pag. 17 (290). DESCRITTI DA L. BELLARDI. 321 1875. Pleurotoma harpula CRESP., Not. geol. Savignanese, Ann. Soc. Natur. Moden., 2 ser., ann. IX, pag. 20. 1875. Raphitoma id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., p. 210. 1876. Id. id. FOREST., Cenn. geol. e paleont. plioc. ant. Castrocaro, pag. 29. 1876. Mangelia id. PANTAN., Att. Accad. Fisiocr. Siena, vol. VII, pag. 5. Nel fossile riferito a questa specie dal Horwes e figurato a tav. XL fig. 12 (a, 3) (Moll. foss. Wien, Vol. I) gli anfratti sono meno convessi, e perciò le suture meno profonde di quanto abbia luogo nella forma tipica del Broccni: medesimamente le strie trasversali vi si vedono cor- rere continue ed uguali sia sulle coste longitudinali sia negli interstizii loro frapposti, mentre nella vera Raph. harpula (BroccÙ.) queste strie sono quasi sempre obliterate negli interstizii delle coste, e su queste sempre notevolmente grosse. Miocene superiore: Colli tortonesi, S" Agata-fossili, Stazzano, non frequente; Coll. del Museo e MicueLorTI. Pliocene inferiore: Castelnuovo d'Asti; Vezza presso Alba: Savona alle Fornaci, Zinola presso Savona; Albenga, vallone Torsero, frequente; Coll. del Museo e MicneLoTTI. 56. RapHiroma CoLuMNAE (ScaccH.) Tav. IX, fig. 36. Distinguunt hane speciem a Raph. harpula (Brocca.) sequentes notae: Testa longior. - Anfractus minus converi, inde suturae minus profundae ; anfractus ultimus brevior, antice minus depressus. - Costae longitudinales vix obliquae: striae transversae uniformes, non maiores super costas longitudinales. - Os magis longum: cauda brevior, vix distincta, recta. Long. 23 mm.: Lat. 7 mm. 1836. Pleurotoma Columnae SCACCH., Not. Conch. foss. Gravina, pag. 44, tav.I, fig. 20. 1836. Fusus costatus PHIL., Moll. Sic., vol.1, pag. 206, tav. XI, fig. 33. 1838. Id. striarellus BIV., Gen. post., pag. 13 (fide PHILIPPI). 1844. Pleurotoma Columnace PHIL., Moll. Sic., vol. Il, pag. 173. 1847. Raphitoma id. BELL., Monogr. Pleurot. pag.100. 184%». IG. id. E.SISMD., Syn., 2 ed., pag. 35. 1847. Pleurotoma id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 304. 1852. Ia id. D’ORB., Prodr., vol. III, pag. 64. 1872. Id. id. MONTER., Not. Conch. foss. Mte Pellegrino e Ficarazzi, pag. 34. 1873. Raphitoma id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital., pag, 298. 1875. Id. id. Id. Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol Ital., pag. 210. 1875. Pleurotoma id. MONTER., Nuov. Riv. Conch. Medit., pag. 42. L'unico esemplare del Piemonte che io conosca di questa specie cor- risponde a quello tipico di Gravina descritto dal sig. Prof. ScaccHi, S. 41 322 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. che mi fu gentilmente comunicato dal sig. Prof. Guiscarpi, Direttore del Museo di Geologia della R. Università di Napoli. Miocene superiore: Colli tortonesi, S" Agata-fossili, rarissimo; Coll. del Museo. 57. Rapniroma Testak Bert. Tav. IX, fig. 35. Distinguunt hane speciem a Raph. harpula (Broccn.) sequentes notae: Testa minor: spira magis acuta. - Anfractus minus converi, inde sulurae minus pro- fundae; anfractus ultimus regulariter ad caudam decrescens. - Costae longitudinales maiores, obtusae, interstilia subaequantes : striae transversae nullae, vel via nonnullae passim sub- lente perspicuae. - Os longius: cauda magis lata, recta, subindistineta. Long. 9 mm.: Lat. 3 mm. Varietà A (an sp. distinguenda ?). Tav. IX, fig. 37. Angulus spiralis minus acutus. - Costae longitudinales compressae, minus obtusae, a sulcis magis angustis separatae. - Cauda subnulla. Long. 10 mm.: Lat. 4 mm. Miocene medio: Colli torinesi, Piano dei Boschi, Termo-fourà, raro; Coll. del Museo e MicÒELoTTI. 38. RaPHITOMA NEBULA (Mont.). 1803. Murex nebula MONT., est. britt., pag. 267, tav. XVI, fig. 6. 1807. Id. id. MAT. et RACKR., Descr. Catal. brith. Test., Linn. Trans.,vol. VAI, pag. 143. 1817. Id id. DYLW., Descr. Cat. of Schells, vol. 11, pag. 743. 1819. /d. id. TURT,, Conch. Dict. brith. Isles, pag. 72. 1820. 74. id. WOOD, Ind. Test., tav.XVI, fig.199. 1826. Pleurotoma id. BLAINV., Faun.fr., tav. XII, fig. 3. 1827. Fusus id. BROWN, Il. Conch., pag. 7, tav. XV, fig. 10. 1836. Pleurotoma id. SCACCH., Catal. Conch. Neap., pag. 13. 1836. Id. Bertrandi PHIL., Moll. Stc., vol.1, pag.198 et 200, tav. XI, fig. 20. 1838. Id. nebula POT. et MICHD., Gal. de Douai, vol. I, pag. 446. 1841. Mangelia id. SOW., ZU. Ind., tav. XIX, fig. 16. 1844. Pleurotoma ginnaniana PHIL., Moll. Sic., vol. Il, pag. 168 e 175, lav. XXVI, fig. 6. 1845. Id. nebula REEV., Conch. Icon., tav. XXIII, fig. 198 e 203. 1846. Mangelia id. LOVEN, /nd. Moll. Scand., pag. 145. 1848. Clavatula id. WOOD, Crag Moll., vo).I, pag. 60, tav. VII , fig. 10. 1849. Mangelia id. FORB. a. HANL., Brith. Moll., vol. III, tav. CXIV, fig. 7, 9. 1854. Pleurotoma ginnaniana —RAYN., VAN-DEN-HECK. et PONZ., Catal. foss. Mte Mario, pag. 12. DESCRITTI DA L. BELLARDI. 323 ? 1864. Pleurotoma ginnaniana DODERL., Cenn. geol. terr. mioc. e sup. Ital. centr., pag. 102. 1864. Id. id. CONT., Mte Mario, pag. 33. 1865. Id. nebula CAILL., Catal. Rad., Annel., Cirr., Moll., Loire-inf., pag. 187. 1866. Id. id. WEINK., Suppl. Cat. Conch. mar. Alger, Journ. de Conch., vol. XIV, pag. 244. 1866. Raphitoma ginnaniana —BRUS., Contr. Faun. Moll. Dalm., pag. 65. 1867. Pleurotoma nebula JEFFR., Brith. Conch., vol. IV, pag. 384. 1868. Mangelia id. MANZ., Sagg. Conch. foss. sub. Ital. pag. 43. 1868. Raphitoma id. WEINK., Corch. Mittelm., vol.II, pag. 143. 1869. Id. id. APPEL., Corch. mar. Tirr., Boll. malac., vol. III, pag.139. 1869. Id. id. TAPPAR.-CANEFR., Ind. sist. Moll. test. Spezia, pag. 22. 1871. Pleurotoma ginnaniana CONT., Mte Mario, 2 ed., pag. 39. 1872. 1d. nebula MONTER., Coxch. Foss. Mte Pellegrino e Ficarazzi, pag. 34. 1872. Id. id. Id. Not. Conch. Medit., pag. 52. 1873. Id. ginnaniana RLECAR, Cat. marin. Moll. Dalmatiae, pag. 36. 1873. Raphitoma nebula WEINK., Cazal. Eur. Meeres-Conch., pag. 10. 1875. Id. id. SEGUENZ., Form. plioc. Ital. merid., Boll. Comit. geol. Ital.,p.210. 1875. Pleurotoma ginnaniana PONZ., Cronac. Sub., pag. 26. 1875. Id. nebula MONTER., Nuov. Riv. Conch. Medit., pag. 42. Varietà A. Tav. IX, fig. 38. Testa minima, sublaevis, vix sublente transverse striata. Long. 6 mm.: Lat. 2 mm. Varietà A. — Pliocene superiore: Villalvernia presso Tortona, alla Salita della Braia, non frequente; Coll. del Museo. Vive nei mari d’ Europa. Il genere Raphitoma, quale è qui circoscritto, manca tuttora nel miocene inferiore dell’Apennino: tutte le altre zone terziarie del Pie- monte e della Liguria ne contengono un certo numero di specie. Il miocene medio ne ha nove, il miocene superiore quattordici, il pliocene inferiore dieci: nel pliocene superiore le specie hanno raggiunto il mas- simo numerico; diciotto infatti sono le forme meritevoli di nome proprio che ne provengono: quattro specie del pliocene superiore si conservarono nei mari attuali d'Europa. In generale ogni forma è caratteristica di una determinata zona: poche specie sono comuni a due o più. Le forme maggiormente persistenti sono la Raph. spinifera Ber. e la Raph. hispidula (Jas) comuni al miocene superiore ed al pliocene inferiore e superiore: la Raph. vupecula (Broccr.), che si può riguardare come la forma tipica del genere, incontrasi dal miocene medio al pliocene superiore inclusivamente. 324 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. 6. Genere ATOMA BetLarpI (1875). (Gen. RAPHITOMA, B Heterotomatae (in parte) BeLLarpI, 1847). Testa turrita, crassa — Anfracius ultimus brevis — Labrum sinistrum crasse varicosum, post varicem productum, integrum, nec rimosum, nec sinuosum: cauda subnulla. 1. Aroma HyporHETIcA Belt. Tav. IX, fig. 39. Testa turrita, crassa: spira longa, valde acuta. - Anfraclus parum converi; ullimus antice valde depressus, */, totius longitudinis aequans: suturae parum profundae. - Su- perficies plerumque nitida; costae longitudinales 9-11, rectae, ari testae parallelae, com- pressae, angustae, prominentes, a sulcis latis separatae, postice contra suturam, antice ad basim caudae productae: costulae transversae minutae , paucae, in parte postica nullae , super costas: longitudinales magis distinctae, in earum interstitiis plerumque obsoletae; striae nonnullae interdum costulis interpositae. - Os ovale, angustum: varix magna, crassa , obtusa, recta, ari testae parallela, antice valde depressa, arcuata; labrum sinistrum post varicem productum (in integris, sed plerumque fractum):,columella postice depressa, antice subrecta: cauda lata, brevis sed satis distineta, recta, vix recurvata ad apicem. Long. 15 mm.: Lat. 6 mm. 1847. Raphitoma hypothetica BELL., Monogr. Pleurot., pag. 110, tav.1V, fig. 28. 1847. Id. id. E. SISMD., Syr., 2 ed., pag. 35. 1847. Pleurotoma — id. MICHTTI., Foss. mioc., pag. 306. 1852. Id. id. D’ORB., Prodr., vol. IM, pag. 64. 1864. Id. id. DODERL., Cenx, geol. terr. mioc. sup. Ital. centr., pag. 102. Miocene superiore: Colli tortonesi, S' Agata-fossili, Stazzano, non raro; Coll. del Museo e MicueLorti: Tetti Borelli presso Castelnuovo d'Asti, raro; Coll. RovasenpA. L’unica specie nota di questo genere è caratteristica del miocene superiore. —EERDI— DESCRITTI DA L. BELLARDI. 325 CATALOGO GENERALE ID El: M©O.Lill WS Cor I DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE E DELLA LIGURIA coll’indicazione del terreno in cui sono stati trovati PARTE PRIMA. CEPHALOPODA, PTEROPODA, HETEROPODA, GASTEROPODA (MURICIDAE er TRITONIDAE). TÀ È n ti | i | i | | i ; . #|8|#|#|a[=3]S% Classe 1° CEPHALOPODA Guv. ..|./.{.1.[.{.{ 4 I. Famiglia ARGONAUTIDAE Reeve ..... AA 1. Genere ARGONAUTA Linn. ...... 14 I. Ta USismondaenbellc zi. atti. aaa vw 14 II. Famiglia PALAFOTEUTHIDAE Chenu .. 12 1. Genere SCAPTORRHYNCHUS Bell. 19 oi TEMO CCMICUSAR E LO SOR OE an | 13 III. Famiglia SEPIADAE Gray .......... 14 1. Genere SEPEA Linn. ............. A4 TeSezione nasa e en RE RA ST AL di (Gastaldi Be e E ISO 14 4. 33 MichelottaMGast® no: dr 30200 NRE, 14 5: 3, (vennucosa Bell... is. a ra. .lx* 15 6. 4j-srugulosa Belli. &;..ccr--1bhegtot . | 15 (6 DE (QTANOSA Belo. NE .lX 16 8. 6.1 «OravenaiiGistg! 11 (000, PA . | 17 9. Ta “electa Bela Got i LE . | 17 326 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. NOME Mioc. inf, Mioc. med. Mioc. sup. Plioc. inf, Plioc. sup. Segue Gen. SEPIA Linn. ) I Sezione eee vetta ME MIA TZ 10. 8. sepulla, Michi R0,i bovini allenati 17 AA g. complanata Belli ht o. -c0 Are 18 12. TO: ASS Be lE URI E dB 19 IV. Famiglia SPIRULIDAE d'Orbigny ..... e li E ta 1. Genere SPIRULIROSTRA d’Orb..! || .|.{.|.| 19 13. Ti MBellardis d'Or nie isola O OZ V. Famiglia NAUTILIDAE Owen ....-... sp ahi LTS agri POI [UNE] 1. Genere NAUTEILUS Linn. .... .... | e] Ss SALSE 14, D. SALLONI AMIGNIE! sro a eee dala] 15. di decimneone Michili . c,.- - eciele Saia leale 2. Gen. REXNCHOLITHES Faur.-Big.| | .|.|.|.|.{ 22| 16. Td Allioni Bell'ascg ere e Bal E A SEO VI. Famiglia CLYMENIDAE Edwards ..... nella 1. Genere ATURIA Bronn .......... Lai i Lei a Ri EC.) 17. SRL IR sari 18. ao radigta Belli tento aeree O ESIZI| NIRO RNA ESPERO Classe 2* PTEROPODA Cuv. .... 18 SC BRR API O I. Famiglia HYALIDAE d'Orbigny ....... clsalagii zo 1. Genere HIWXALAEA Lamck. ........ ga ho ae ti I A Ti SEZIONE:--_iri tt TTT da anal 25 19; I; igrandis Bell.t:+ ioni IR MAR ize 20. 3. gupsorum Bell E PIC RAG Liz Le 191 0anal 25 NIRISEZIONE +5.s 3 3 tn RETREAT RIZZO 21 SI atri OBOE CARE * 26 22. A-MMMERTOPBESDON. *.:.% fe ec coi * 26 O3% 5.ihrevolut@ Bell ....,...+ 3 (1203 IAT *|* 27 2. Genere DIACRIA Gray .......... A a OZ 2h. Ti Uisp mosti ilos:). > ol Rio tori «Lele -|®|®*] 27 || 3. Genere GAMOPLEURA Bell. ..... Sai lait toa echi bei 6 928 Is 1.! Maurninensis (E. Sismdi): bt PZA DIOR 4. Genere CLEODORA Per. et Les... 1... 29 | 26. r.;{pyranudatal(Lion.) c.c. eg al Alea eo DESCRITTI DA L. BELLARDI. 327 Mioc. med. Plioc. inf. Plioc, sup. Mari d’ Europa NOME Mioc. inf, 5. Genere BALANTIUM Leach ...... PARI SA (EI. 30 I. Sezione (S. G. Balantium Leach) | .| .{.|.|.{.{ 34 21. r. pedemontanum (May.)............. -|*[&|.|.{.] 31 Il. Sezione (S. G. Flabellulum Bell.) | .{.|.|.|.|.{ 32 28. Jiemuosun tie: Ra IR NE SAI 29. Zi droide BEE. it ee stvagicalaelà [led 32 | 30. 4. pulcherrimum (May.) ........<.%. ala LE 31/9301 III. Sezione (S. G. Poculina Bell.) .| .|.|.{.{-.|.{ 33] 34. 5. multicostatum Bell. .............. IEP, DE ae 32. 61 stlcasgii(Bond)'. i. a VITA allea |] DE | 33. ua cnlielabelit ico risorsa te < AREE CER] 6. Genere VAGINELLA Daud. ......|.1.1.1.1.|.1 34 | 34. I dOpress ahi A e - | 34 35. 2. Calandrelliù (Michtti.).. ........... * 35 36. 3. festudinaria (Michtti.) ......0.0. * 35 7. Genere CUVIERIA Rang. ........ EE ERO 37. I Pastena ang. > SODO O e 38. 3a ‘nfermedia Bell. +... cors. #E8 eis 136 39. S.emlafaghBoni)l. ....:-:-0g4c1° + silla reni [e] È A Classe 3° HETEROPODA Lamek. (||| ||1,34 I. Famiglia FIROLIDAF Chenu ......... TRURO ET | 1. Genere CARINARIA Lamck....... allea eli [DE 40. r.-/HugardoBell. ..-..-: att Lisa. 1 5] 13% | bi. apart lia e da SMR IST | Classe 4° GASTEROPODA Cuv. ..[..(.{.1.|.} 39 | I. Famiglia MURICIDAE Flemimg ....... sele: dette 2] + | *391 I. Sotto-famiglia MuricinaE H. et A. Adams | .| .|{.{.|.|.} 89 | 1. Genere TYPHES Montf. .......... ss edifatalci: ITER FESOZIONE nin E CILRE N A Poli RESI SLA 42. r:-gliorrulasp@HEOECh.). -..,. 1 USE -|*|xe{xe|-|-{ 39 | 43. 2.0 intermediusebell. . ....... 9.131.869 Selezdutiel tt GIO kh. 3. | fisiutasust ((Brucch.) .....;-.: apestagi -|ae[ze|x>| [| 40] SL RARE CT sile E AIAR I 45. A. \.telraplerus)\Bronn ............-L0 .L.| |||] 41 || id. Martis... ut * SE 42 | 328 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC S|s|3|=|a&| >| ® 2. Genere MUREX Linn. ............ 43 I. Sezione (S. G. Murex Linn.). . cdi e 43 46. Lt SPMACOS IS OT . || 4h TO ROOVON IA MORSE 0 O I. [e kl 47 2A MParischebHomseke tn. niet ME : 45 IU VIVAI TANI ei UT Mc 45 3. margaritifer Michtti. .............. * 45 48. ASTRCIERTIGIS ORO RM 1 GA >» 46 Il. Sezione (S. G. Haustellum Klein). 3 46 49, bSismontine Belleftana na 0. de Aa . e kb id. VODA s iaia * k'7 50. 6. «Borsoni®Michtu: .. snss- Ateo . | 48 51 o leline Rei ITA ARRE * 49 II. Sezione (S. G. RAynocantha A. CANA dl) At » RIE 49 59) simonuarnisibamekt ds "339 en *|xw|[* 49 IV. Sezione (£. G. Pieronotus Swains.)| . 24 53 Ai ILE SITA AI Fim 54 59. Gi Wafifolitis BENI: beata 134 A . | 54 54. 101 VongueVBEelli #333:352:050:30 00 . [dk 55 DD. 11. membranaceus Bell. ....... ...... . ||. 55 56. 12.1 Veranyi (Paul. 3. E AS0e RE .| |> dò DIA TO RISTOTINSORGNMICHAMO AO Pin een . |x&|=]| - 56 58. 14-| Gostaltit Bell ..-.... god) WA . ae] | OÙ, 59. 1a: arno dosusi Belle. vst bdeonat . ||| * 58 BIORE RATA ARTI pt eda] 58 60. 16. ladanit BellateteM chiesa aaa ARE 58 61. ET). 1 ISMEA CHI TRA lele .|.| 59 62. LS ICMACCUS IAN ME «Pl. A] 60 id. Var A: felt AIMEE .| |a 64 63. ORO ZI DE LEI A SISSA . ; 63 64. DO RSI SS IUS BEI RI TI EI 64 65. ar. t'aratuso Belle po ie Re i le 64 66. 22: 0URa rus Bello SASA snai BE SAA 65 67. 43 yramifarustiMichii anse anna *|* 65 V. Sezione (S. G. Muricidea Swains.) i 66 68. 34 porpulcher Belli Pat Ai SEMI 66 69. 25. heptagonatus Bronn. ............. x [*]%|* 67 id. VERI AE SEI an elba at) °S 67 70. 204 GISOMUS ADERENTE A e iS a LS a ce EC 68 td BVATiSIAR AO 87 VIN IRR PEN PRI ISE 68 74. AT NESS TORE SIMO * BISE 69 DESCRITTI DA L. BELLARDI. | NOME sls il; 58 ES ci St =st|E=4 A iS] = Segue Genere MIUREX Linn. | 72. 98. fera Bene . |> 70 73. 29: Constantiae d'Anc....'........ hl 3 È 70 id. Mars ATTS DARAI è * 70 74. Dod secuolutus. Belli} srt A LIT, *il. 70) 75. Sini Wallernicostus Michiti.....- ......0. ME. . | 7A 76. Sai wPiordeolus MIChili; ;.;--..-..-.2 43 ARL. *|* 3: 77. 55) &scglariordes Blainy:.---.-....-10. 301. * .|xe|xe| 72 18. RE IVA e RO AAA *|* 73 VI. Sezione (S. G. Chicoreus Mont.) 74 | as fre Sist SE AA 1 + Als pun 74 | 79 553 Iperiolfalus Ron Lorna lc ek .|% 74 | | id. Nar A RA. - .|* 74 | 9 |. 36: perlongus Belli. e... dal. a -|3 75 81. 37. Hovasendae Bell. <............... . 38 75 iipt alta gi PP eta. siti 75 82. d8.) dvenusina Belli orta cirie) . | 76 83. dl «denticalatus "Belli 11,00 * 77 i 84. 4os aMayenaBollo: iii EIA vo i 85. AI agquilanitusi Graf II. MEGES 78 | 86. 42. granuliferus Grat. ........... . | o | id. NATA RR EER LE . |® x 19 | 87. {5 vfaltosas Boni”. iI : TT 80 | | 88. 44.) Diiehelobis Ball 1, ia - [| -1* 80 | id. WATER ARI Rie COSTA -|* , 81 | 89. DIOR] SOLE BEM, IR - Mola * 81 | | 90. FOTO IENA .|% 82 | | VII. Sezione (S. G. Phyllonotus Swains.) 82 | | Hi 94 BI A a Aia a eh Lr: L'E (RIS 83 | | GA dirt E ET CINE 83 | 1 CO Resto RS A, - c : 83 | INCAR {7. brevicanthos E. Sismd. ........... ‘|e| -|* 83, | id. Vars CARTA || 83 | | 92. 49. «cognati. Bell. 2. MR * ; 84, | 93. . 4g. mullicostatus Pecch. ............. x*|* 84 | STE TO co Fo .| 185] | 9% DOSI FETISIGIUSIIBIOCCNO TA 203 ns de IR .\xXlX/xw[x*]| 85! WANT «|| [x 86 | | DE PRE NI 0 86 | | 95. 5 daurimentis MICHI, 000. .- 1% 86 | 96. 52. Sedgwicki Michtti. ............... | 87) | 97. 53. subasperrimus d'Orb. ............. . 3 88, 330 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. NOME HERE SIR PES PERI > Segue Genere MIUREX Linn. 98. 5A Wlotde agi ADE Teena pepe |a |a GI VE e eroi 161 .|.|3 99. 55. conglobatus Michtti. ............. xlel* id. VAART, ccsl ohio ah is lla id Nar: i... 5. Mv. del! id Varg. ELA MEAES 100. 56. Inunealulus For.; .....--- (0h . |a [3 |> 101. Sq Inidisi Bors. i. li: x*|x* Tdi War: Meglt smentite * ; 102. 50. @Lapparomi, Beru. io 030 sere tie . |* RE LEI TAR ARE 103. 59. Genei Bell. et Michtti. .. ........ * 104. 60. striaeformis Michtti. ..........-. * 105. 6. telatus (Bell: ee 00 96 . |a 106. 6a. pustulatusì Bell., ....:-..2:-.0,% ANS IIIRO è Mof7:i; 163. Massasgnei (Bastiani * xx È 108. 64; (Hdwardas(Payc.)}. 1012 «WB * | . | 109. 6a-o\prodaebes Belli: >> 550/1106905 gui X* 140. 66. lumbilicalus Bell. . ....:--...- 330 | VIII. Sezione (S. G. Trophon Mont.) App e e e. a ief: 144. 67. hegranatus Ben. E | 1319) OS guns Bello 0) 0 Se MSI 143. 69. .Carsafensis (Bell. .....0,- dt x|. 114. no. SQUpius Bell... 000000010 . |3E IENA RA ire ie dn LE Lib 115. 71. squamulatus Brocch. ............ AZ id. NArziAr tc SONE .ls 116. 72. waricosissimus Bon. ............> . | var 73. vaginalus Jan. ........-....-..; . |> IX. Sezione (S. G. Ocenebra Leach î FAME en lu : BR 118. 74. polymorphus Brocch. ..........- . | . | id. VarAfg..:. diet. . 3 id. Vara sot . | id. Valse a è (OVE .|* 119. 70 derlonensis May. ....- 0... .4.. .|* 120. 76. inflectis Dod: LL. iii nasa sd Do 124. 77. craticulatus Linn. 00. *|* id. VancAn ei Li id. Var vB. a.» * Mari d’ Europa . . . . . . . . . . . . . —m—_____________————————_—————————————___—__— —— Pant I DESCRITTI DA L. BELLARDI. 331 PE sa «lil els]i.d7s] | une HERE i Seque Genere MIUREX Linn. crattculatbse Nar.) Gio. int * 109 id. Var: ]Da-- ene: I20 * 109 BIRRA Ge x 110 (RIE I SEO SE PERSI TO N 5a RIA e. il TAO 0192. 18. (fiuniculosusi Bors.. (o, i pa .| «lsel®|3e| - [110 | 023.619. (concerpiàs Bell 33: cel h) -|&| {144 | id. Varta li AL IE loda LA 424. So ncandalUs BOTS: IE -laelagl [1.1 .]4149] 1925. St. iscalaris. BrOCCh. ..- 0 JR SI Aliesiczi S-10100)3 WS6 1.52. leaelatus (Grak.) -...--. A. detue. i le RE I: NANA a 1 TE belizgeifonsti [490 (RNA NIE O CS ce gi nici E SC idi' "at. Bi Lat en Rsa pae || [494 Stermnflatag Belli! ‘...0... (ari et 160 i AA (RESA bet *|. 192 ea An a, SIE 192 5° abbneniala (BOm) tone a IGIENE 192 id. VarngA?' 4. ie PR REOLA . [el 192 6r "alora pBBalit o 0 cera = |PEC- 193 GIA LIO N DT SR rare ra AE e I e E Si pura Rel o giIM. [PE 1.493 g: ‘mtragformis Bell. ................. rat » |] 193 336 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. NOME Segue Genere EUTHIRIA Gray IO: DUESGS(MIEBUI)R i Ul VarpoA Mio dai ‘huh. PSHÙ0] BAIE, i AMI Ab Dezionen, arin i.e MAN rd. Alcfg (Mayo ciccia TIC UNOU0SRR Bene rina inn Lif.: PUSCIAIANOF): irta O USE VATIPANIRÀ, S.A noi. "spinosa BEM. ira A 10 “caniata] Bellix.3, noantri Ir]. ‘ intermedia (Micbtti.)............. 18. adunca (Bronn). .. | Nar A i za on MII, id: PAL Bere ran IO MichelathséBellaa. =>. -1-:1: 06 20.» minonigiBell 0-03 SHE ali. vernuctiena MOGGI BOLSA) RIA LI 0. 1233 IM NAEIPAA: o AILTI *|.|234 Re a BI siglati |. _{loss 338 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECG. ea ea. TE 0-6 MI 0-0 =: NOME slsls|s{g =s|=s|aga Segue Genere RANELLA Lamck. MIPESEZIONE RARE E LR Pa Mati [MCLAREN I EI 298. DU DEROSAMBONAR O 0 1, LO *|* .1236 TE VARIA ARIDI E ASTA . x .12317 TV VERI RARE A di .|* ADI TA VET CSICIERR PRESA, O nia) . | 9257 id Vane et . | (237 TE Ea DEIR RIA ARACIC AE S, E SE - |a «dl'280 de le VELI Di an RIO DA ARE A 4 RI di .- IRE N LA 237 299. 45 Econsolina May ras EE INQUNIGE lA + k. {/239 300. po Gmuligpanbsa” Belli: +... 03 DISEIMENI Api Le 239 301. 6. Michaudi Michtti. .............. sb] MES ES PER IZIO) 302. pasplessonine ABelle *>.N0t 77 o e n Rao SOZO TuiaSezioner > i Re a NAZ 303. B: ggigualen Lamek: 11% NE - |&|x*]|x|=*|=|240 304. o. elongata (Bell. et Michiti). ....... PSE TRN i] © pad R8 305. ID: gpuganieà Well: ">>> n0%- SB SI DIET SI ZA trniSperione= retto te e na II CI CA 306. 1a gmarginalg (Marti): vi% > cene UT Bai 1 al Ma SI MISI fi 0) id. NAL- TA RE E -| -|x|x]xe| -|244 , Ne ASEZIONE seme «veti RA gra E IPA 905 307. To eichelo tino Belli + n RES. Seo INS] STA IU DESCRITTI DA L. BELLARDI. PARTE SECONDA. 339 { PLEUROTOMIDAE ). NOME ;|i|ill s [a] E S SIss|as= III. Famiglia PLEUROTOMIDAE Chenu . ..|. 9 A. Sotto-famiglia PLEUROTOMINAE Swains. . 9 | 1. Genere PLEUROTOMA Lamck. . 10 TRFSeZIONE sint to, RIO 10 PAGO, ear RE | . 10 308. 1° Uesmicaoris a Gralitte I * 44 id. NarsvAls ton CE * 44 157.3, NEI VERE e REA |}. 5 12 : TIA ANSIA A A ee | SA hl IERI 13 309. DI BPOLHULBTOCCHA-tt tI *|X|x{. 13 tdi Varg Ar nh CIBI EIA 15 (dB Varie Bi pc - [Xx . 15 5 Sd TIA RI RR HE) 15 AdS RNAn tnt RI . |% } 15 tal (aVali* begie re ii . x 16 (04 BON aragB3on cn e . | 16 310. 3. citima Bell. ...... n No RI *|. 7 | 311. h: fenpastr alga Horn: 1.301.000 *|- 18 312. DEI CUNCAL DORIA. -|* 49 LA BA E TISSSSSTA AAA cc .| 3 49 id. VET CO REC ENI) _ a SENO 19 3413. Oo Sparalist Sec ea eri RI . | 20 344. pi pSepres bellecce- nr to dor te *|. 2A (1) all ERETTE: ORTI A * 292 315. è: ipiagpisnbellar mes pati * 22 CERISANO 5. ‘ 29 316. Òg: \subcoronata Bell; ...-.,...0 200. MRS. *|. 22 id. Var pAs er e. * 23 id. Var:gbi tt v|. 93 317. TOS COSCIA TAN MM DSL fe Rete St .|* 2h IR PNArA A po .- |% 24 taelgovara: +0 .|e|, 24 td RIN Ani nt . x 25 INI Soto re . | 25 40 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEI PIEMONTE ECC. Plioc. sup. NOME ;ilili sSis{is|ja Seque (renere PLEUROTOMA Lamck. | ii 318. DI IMORUCEBLOCONIMRE TE MES doo Nr 4 Add . |® IRINA CE eee dernier 2.3 319. TORA BO . | 320. 1950 faeniicala Bastano 0.0... DL. *|* VISSSEZIONE ME alla 321. rh. (Archinedis Bell..0 mf cat .|* 322. 9° propmela iNysto >... *|- 323. LOS ASCLEST IRON: tn SER RORTIEI * 3214. Ly. (laltelavia ‘Beyr.......- srrendanadae * 325. LORaris0 DREI RA 326. io: WPruolni May. SCOLLO BA 3270 20 ICQUOLI BE). IRE % 328. al. iconcarensis. Bell: ....0: AUS. *|. 329. aa iconpnieroi Bell... . ne Ro . |* 330. DI RASURIGA NB .|% 331 24 isororcua Bello VO SR . | id. VArFAR Rn n Te . |> 332. ORA CA TA ie Re cr . | 333. 20° detrito i Be E . el. 334. 27. \configua Brocch. ............k.. ETRE] = 335. 20 tayriculo (Brocch. - ... 0... 06. .|® 08 Nar AO , .|* 336. at. ibosguett Nyst “1... nu * ; dle 30 tema Belle an Dna z Sk 338. 3wMswecostata Belli I Not, san a .|*|* 339. 3 MONO Boni e. SIE detti 340. 30 e:png Bal st 0, .|X% Z4A. Sl Gana WB: |. e . | % 342. 51 GA SR): . |> 343. sp: icarmgnambelii. .........._...k .ù . | 344. dp: ioellalimal(Bell:-........ cat .la 345. ISEReCOn ROM. 3. .|% 346. do. lamualtisiriafa Bell. .......... ud: .|* 347. 4o. (fammulata Bell ........;....v.. * 348. Au. Ismrabasma (Belli: .:.. 0g. .- |® 349. XD. fagpiali Bell" Go. 0 .ERcÈ AI 350. 40: tgstalda Belli Soon ch epy - | 351. ho: nuda Belli Roe tenne .|* 392 4D. tingere Parisch'. cocci apt MES | Mari d’ Europa DESCRITTI DA L. BELLARDI, NOME Mioc. med. 2. Genere SURCULA H. et A. Adams . AREA Sr AVI 353. 1. intermedia (Bronn).............. . |* e pi VamvcAn rt . |* id. VarsaBioce ca iber ag dae . le 354. 3» (uffencalie | Bell® ©.) ipifotte <35- dot slo 355. Do jurcenett Bell doit 356. n ddimndinta (Brocchi); villes (0 ei Tg: Reit dicaedt ore Bi ee (edi FVETOSLI VARESE ai .|% Cia ET e Ea ISO Vibo Grit 357. 5, Paanemate” Belli: SioorTA MERE .|* (DÀ o ASTRA LISI 1 45 È CE ana glia 358. DESERTA (MOTO .|* 359. OE REGIA BO) 8||bes 360. 8. | Kossuthi (Bello E. SERRE .|* 361. o. disparilis (Michtti.) ............ * id. Vale Ante * 362. Tio: l'PoresgnBelli nante ai * 363. If E COQUENAN Bell. RE ; 364. Ia. WZamarchi Belli. anne IO Nar A, e Son mio anomala Belli See ì 366. IR SMEODION BONE * 367. TO III LISTINO. R LO PROT \ MT Lg METIS ARRE A ACTA È 368. uo: fl Fares Bellit e i era e * 369. Ti7. 'Corgonit [Belli tene . |a 370. IO. PMarsSiefaniniBelli i. ria * 371. 10. llalliyrafonmis Belli .......000 372. Do recicosta Bell. inse ò 373. ar. | consolrina Bell... dt Albe 374. 20. Rode Belli... tti ana MEG VAS NAL TANI for io are A | 375. 23. versicostata (Michtti.) ............ *|. 376. i tmulaniose Belli 10% duet - [x 377. 25. | poWiaefonmis Bell... db ag * |a PARRA e to. s Ad siedo oa | 378. ab encore (Bon) a .|x | 379. AT: EDEIONGOR BEN. TT -|x 2|& . |& * |* * % * Mari d' Europa PaRTE Il 342 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. | NOME IRE | n | Segue Genere SURCULA H. et A. Adams | 380. 28. striatulata (Lamck.)............. * 78) | id. VartA: 0.10 ONOR, * 79 | 381. 20: \priscai (SbL) iii AnY. |3E 19 | PISTA IOARATA MS (LI MIRTO 382. 30. Sismondae (Bell. et Michtti.).. ..... alal 1.1 [081] 383. Six. (ferebraeformis Bell: 0.0 *% 82 ! 3. Genere GENOTA H. et A. Adams | -|-|-.|-|.|-| 82 384. T\ppraani belli tt... ue = 3 10 IRR MICI RO RIDI MRS 385. 2 Wrumositi (ask). ent e . [se : ME id. VERA AT a FE PEN 85 386. SR * 86 387. PD Gone e rt, IO * 86 388. 5ibMunsieri Belli tnt Rae ALT 389. 608 Bornanng Belle se «|. .[x|Jxe]|-{ 87 4. Genere CRYWPTOCONUS V. Koen. | -|.|.|1.|.{.{| 88 390. 1. .l degenti, (MAY). ..-.c/--. a CURISGLI sE inaitei | 1189 391. n. Reracutus IBelli i uicluan RC IRON SL] 80 5. Genere DRELLEIA Gray ......... 2 at (3-4 RES ARIDI pos) leSezione: . 00.0.0000 . | ; 98 | 401. 10. obtusangulus (Brocch.) ........... - [X|*|* 98 id. WarS0Ane E ac. DM CAEN SA, id. Var= Biasca. RIPSISO | ROD 402. TV È PIBERSIS ARE MI > 0 IAA è |a (RES S| ASE MERSEZIONE 133 RARA a Sei NIOA VA ea OT - 4104 GR STAI AITINA 4104 DESCRITTI DA L. BELLARDI. 343 { | | ioc. inf. NOME i sl 8 coi x s Pi Segue Genere DRILLIA Gray 403. 193. UBracolli (Bon.) .. 0-0 gite Alea TALOA | 404. Tapfsgiungie bell. >... tot - *|*| {102 405. 14, |ecscuipia:i(May.)..-.-.-. goa: i *%{.|.|.|103 406. ro Neresttnini (Desmo... E a Al |a tO 407. 16: ([piahzata{(Brocch.). ... .. c.c... tusadt MES .|.| .|104 > RK - *K* o. *- id. NATA oa are id. VA o e | DUE ld 408. 07. (sublaetistiBellise i}. 00. A CIA lee | | 106 409. 18. pseudo-obeliseus (Fisch.) da nà * ANTO , 107 b 440. ro-gaterelgn» (Bast)) 0... 0 «gal - | 07 LAI. Zuslongiusenilan Bell. ......... 44949 gl lla IT 41108 id. Vari AMI OA Sat NE E 412. atgfiaianena) Boll... 3000 dH0f Asefial © 6 si 415. DA TaidamBella tone ie | HAG. 258 3 * S semisulcato@ Belli © Voss BRR SIAT E ARI | a©piraricosia Bon.) ...-.--. i. | id. VaroAn Se 448. 27. iseiungenda Belli. .-.°........ A. id. VET eta I 419. 2000alnsulralaBellaa. e e id. VargAlste ne e 420. 20. Ssworient Bell. 0... CUL GA VE ag Alea To LAT È DI CEN IN4Sezione ee ee Ra dei e E SI LI 42A. SOR GOT TERROR 3. Ie 422. SI; (gibberosa Belli >) .-l° SS . | 493. Sa uisassel(ens(60b | Rere e * 424. (33. dislinguenda (May.).............. 425. SdrppAthenatsy May.) - <.-. e coeeclo. 426. ZA gcrOs bell 5 RAI 492". 36054Matherom® Bell. 000 ese 428. SfnCandeueBoll ie tto id. ale: ASSE SR soda se to 19 TWILILCELL: 3 | INaiSenbae n... | 429. 38: MtanelotHa Belli ........ tr © 344 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEI. PIEMONTE ECC. NOME alt a Sepa slalslz|a[=| 2 Segue Genere DREILLIA Gray I 902% (150. dentioulata Belleoo s: +00: - | 120 | 431. ho. < secernenda Belli: ;:..:::;::.::.: MES 1924 | 432. 41. cerithicides (Desm.) ............. . JE -|121 433. 4a.- rarstriata) Bell ns: 00 . | . [122 | 434. 43. Benoishh Bells rg: 000100910006 NR | . {122 | 435. Ho (galere iBbul) gobl:::: 010: AD ee] « BET423 IN SOL 140° \bpiata Bell: 3-30; 0010 ASI I Ad 030460 (brevtsra Bell'ioo:s;: is; 008 .|* -|424 | | 438. Ag ae Bello ivi ti ta fi AI . |* -14125 | NAS PVar Ai torti PIMORIT) Meu . |® 125 | !l 439 48. crebrisiriala Bell: -:i:is;;:0/00: I 425 | 440. 40: MOSSE NE DISTA PTSE DITALA LIETI 1426 | | 447. - 50. peracuta?|(Koen:) i.:::..:...01. pope Ps - [AB | [FARZA (5a. fallar (Gia): i0i:isiri:) AR . |» : - {126 | 443. 5a.: Wantonana Dell: ::131:;t:3 008 e] S| [127 | VaiSezionere:#a0 sete 2, :M00] NOR [488 44. 53.’ ‘spimescensi (Rartsch) (10:02 ft 164, bISEI, chel a 1428 ZO. 1" (154. (Seleniige (Moen:);: i sc0i0i0000s.4 a SSR 129 EXG.4* (54. cimibdiolie (Fam) corzininissnini SISETORI 21]. NE SeMOne.s +e dt STAR MANOA i cal. TAGE Ni ellerre A Pa] AS CREA ARARA O io pepate |. 7341 4bT. 96:* Ice game: 1: piro SI -|*|a&e|x|.[ [131] | I or O I: SA eo cl bg he i |OI Mica MERI ILE 448. St. Fentunina Bella» =: 21155300 06 «ART | AT ei Var: «Als: pra veli oa SORIA E. 93 4k9. 58. mullilirata Bell: - :::;.:;;:.4 SE SISSI 488 il 450. Da. Rifeniosa Bellia: so; ssi: :i115 8 -1&[ [|| -|134 ADI" POG.* perbare Bello ni iiiris; Bi 8 8 6) | DE dr PARRA cal (li IP IPA EI Dt I 452. IA OLE CRE ISIS O TIRI e 1435 VISO GEIE CITI PNR ST O VITE ARG 33 (4 Ae VI SAL, Ct Ml ll (GI Mn IR TEIL; 453 64." forgiopbali 41-18), | * . {136 | bin icons ife ae : LA 136 | RR o IRR i 136 454. 63.” rarimintal Ball»: 3:02 402 URA . | 1 136 455. 64. ordita Bell. ..... RAPINE NI ISIN. IORIIC | . gela... 14/37 ID Nargir cicala ea i RES. Re 456. 65. consanguinea (Seg.) PARE \ * MP Ja DESCRITTI DA L. BELLARDI» 468. 469. 470. 4A. 472. 473. NOME Segue Genere DREILLIA Gray 60. teonirameelBolii, 0, prec Gn, |apicieneed Belli, GorReho coreani (66 RR ES en. 68. Van-den-Heckei Bell. ............ VIIESSEZIONE: dei 60, dincrassata’ (Duj.) ..>...-.-...-.-.- {ilubeE id. Mares As forca dg E id. Varia lire GIU CL DA SLI RO CM o tidaiVare Na ci qa. ‘stgmotdea Bronn ............ tf 0) PIE VETO: ARE Ta: eli Rei ci ie IO 53. inanilima: (May.),---.-.---/- 08b-8 . Sotto-famiglia BeLinaE Bell. ........ 1.Genere BEDA Leach ..........d0% 1. septangularis (Mont.). ............ id. Mar. Ac. cd SE al Conti Bello... IR 39 u bigemafarmist Bell, .- 1-1 sco e.cret 3. Sotto-famiglia LacHesINAE Bell. ..... . 1. Genere LACHIESES Risso ......... I (orunneag(DODOV.).. -.... 4. Sotto-famiglia CLavaruLINAE H.et A. Ad. 1. Genere CLAVATULA Lamck. ..... ISSAZIONEN a tono eee AE IE E T.. Wusitcal WIOCENo) n (MENO A rg RAI 2. Idaciylordeso (Dod)... 10 dl ERIC T TU RR O tt IIMBMBVATRRA a oE turbinata Belle. Coira vigolenensis (May.). ........4.,0% SA Mioc, med. I lioc. inf. Mioc, inf. Mioc. sup. -. REX - DR Kr 346 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. NOME Segue Genere CLAVATULA Lamck. G. 'ipusilia Bell: 01 * D- MIZAR ii n - 8: Sotterit (Michiti) ........i000+%- o: ‘|Calcarne Bell: 0... L94008 LO: (tturgidula (Bell... -1...-4 QURL miti Curionis NMICIM.):. 00 LIE). Mz: iifiemawosim Bell. o... 0h fl Binari £ ARRE To iamormato Belli cuccia ni 1j= (isamuiensisì (May.) c.d 195 MUSSERMBeliNt. cecilia ot 10. MArudast: Belli ciccia cre ct rm Manzonit Bell. 2-20 MO r0wtGappit Belli n unsiicaei she Al 19. consularis (May)... cceuw. 20. margaritifera (Jan) ..... peli esile id. Var: A snai ail ar. libaggferaMbell: i: : 004 22. ''Agassizti (Bell. <-..::., fa AG ig.tt ciiVara Ao ieidi a AAC id.i) + Mare Bia cei E. ad turriculordes: Bell. Lu uuuei att sAMiagalensisi Belli 12.01 AR 25: panne (Dod) crei eta INIMMOLI AA: cr ERI Di da tei: 144 ROBI ERA A 20. (infermupio; (Brocch.) Lc. LIERA F7.((pemiplen@ Belle ce 0 od llli 25. lalbuctanensis Bell. 0... desk 20. ‘romana: (Defr.). 91101 AMMIRATO So. ligementata Belli... :uuncnni MW Sr tlapanmmmica Belli Liri 32: |igradam: Delft.) catene cea el USE ian A ale nk 33 idiltisstna! ((May.). cui. Bier A VARNE Yaer 34. 'istazzanensis Bell... 0010 RA0.. Fo? apiipsa +(Grat.)t cos gare das IO ibfisuicaS Boll: | 0 Eten So. ‘lalemiata; Bell: <<< crrertoà di RUI QIVArR A è eee EI! Mioc, inf. Mioc. med. Mioc, sup. A > .1* * Plioc, inf. Plioc. sup. Mari d' Europa Parte II 179 DESCRITTI DA IL, BELLARDI. NOME Segue Genere CLAVATULA Lamck. 38. laciniata Bell. Var. B. id. Nar. «dealtone asperulata (Lamck.) ............ id. Var. A. id. Nart.B5 ff agt SO herost(May.) ......... OCT Eito L00001 Vart A\ i Schreibersi (Horn)... mricuiia (Grab). cio id. VOTATA E no ann. id. Var. B. Peranoa Bell®3: 702000 000008 o 'Srettatto (ovo. te) tte OOo Tar ofetol cato Sapratiganabe)i te: est SRO TL IVANA IR = ipanlensist (Mayb)c 20024 E laurinensis (May.) 0.00... Vo lenaes Michiti.); renne concalenalaa (Grat.). 0a id. Var. Alt £ROSRIOILEO delosst Belli vi. 0. creo Eichwaldi Bell. seminuda Bell. NOdIsg Rella ns +25: les Sent (MAY) I ercavatanibellen ta Sono, e 1d580 Var. CA: ll. Sezione. PALI Oa lat aa calcayata Bellia Se goulae (May.) 0. Voi: de Saf IG M0ONATtA. silvestris (Dod) iran a nt nucoslata belle. ca o e bicannda bei eee id. Var. A. corcumelusa, Bell... 0-0 li ARI Ra SL carmgiera, (Grat.).......- Ro oto: Jouannelt (Desm.) ........4- na. complanata” Bell" ©. SPA IR consuniiiet Belle. ora * 0 0 00 0 e 0 0 4 0 0 0 0 0 e elgelle o:(e La} 10 Le (ele) lag is | Mioc: inf, Mioc. med. *. * *. . . . . . . ’ . . . . « . . . . . . . . . . . Tre _0_t_t—o_t—_r_c__——r_ _—r1rrr_—_——11Rqq1R4À@e@e_—m_—_—É—__——t—t—[[*ÈÈbIhki pp ii: MMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . ° . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Plioc. inf. Plioc. sup. Mari d' Europa Parte II Pagina a DD —a E (eee) 484 i i a nn do do 0 00 dv SPRND- 184 348 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. | NOME isla ALIBI 2|=|=[|a|a|=|£% Segue Genere CLAVATULA Lamck. ' 532. 64. semimarginata (Lamek.) .......... IUREIABATO ili 200 Ì id. Nar WA Mertl.. sel CI SETICIZOI | id. Var Boia). * 201 I id Van Gean IT. * 201 | id. VETO DARE MEDICI N SI209 | 533. Obi fincasta Rella Pene. ie MISE lei 298 | V. Sotto-famiglia Pseuporominae Bell. ...|.| |. .{.{ {204 | 1. Genere CLINURA Bell. .........../.1./.1.1.} .19204 IRASEZIONE:Mt n ae) 11205 | 534. T. gOatkope (Brocch.).......-..60: Hel * -|1205 | II EVENO I: RO RO Vo alii al 1305 RE al finoelionrape (Hom.)-....... gu ERA 206 | 536. 3. iconigionerso (Gan) ......... dyga silbalagl -4>-.|) -K206 | 537. KH. tSabalsprim: Bella; .-.< 219 | iof. VVAri Bia o DET MES 219 M:1.79 62° 1Oretgnne Bell: Cu. a Vai MES 213 | id. MAr Arion . | 213 IAP Ar BA AN Ma: APR IBO POE | Id (° Nat: Uso Tm Ri > (arl . {243 I Sezione: + mf pi IRON SD “IEEE | 545. n; icompectons: Bell: 1-1: 08 * h .|1214 | 5&6. 8. finlorta (Brocch.) \..\\.:-. A. 0. .|* 214 | SORPI Varo Asca, dal * 216 i SAT. o. praecedens Bell. ............... . [E 216 | id. Var: 218 SES. [it: ono Bolli ii AM xx | 1248 DESCRITTI DA L. BELLARDI. 349 SHEBERBA: NOME AMRARSRA =|= a|la|a]|a | Segue Genere PSEUDOTOMA Bell. Bonelli: BellbvVar: A 0/4 4-08 Noel I LO19 ul iaeVar Bisso fe». ici gela EMMA (ca Vizale9 al 249 0) ORBAU ETORLI PBRRESICEO SE PONT QERPNPRO amala A |. |:220 IVA no. alia SON MESTT ARPA (IO 220 550. mos Irsuta Belli 3-00: dea Re | VECI] MUTI (AT EI O (0217 554. TI IApetIs ARE met noie SE atusisgi | = 1228 VI. Sotto famiglia sorsonINAE Bell. .... | .{.|.{.|{.|.{223 | 1. Genere RQUAULTIA Bell. ........ RT CO IRSEZIONEn Sei Api Pi RE Nip PI PA AP OC, 552. 1. sudlerebralis. Belli. . - = 0 06 esa | ANS 5583. 2. lapugyensis (May.) .............. [fel || 71225 | MeAseaione: 5. aldel. id. VANS A race see A -|* Ilio WPAMOERIA OMICHO.) 02 ae dl id. Verri Giai È id. Wars Bison RE MES E2-, GFFRIIREOME DE], 0-0 . 13. WLeufroyi (Michd.) +00. A IMORAnTi n DA OLII . [®X|* Tarare On - | |M ARE A E To A RO (CA ii i . | 17.. Wigustica Bell... ...-... tina *|.. To Desmoulinsi Belle anne ANNE RISE DO: PEDUUCia Bell. rin . |* sa IONI .|* (i RR e, ; 25-S UNCEOSANDICNW.) dai laine a i . |> 2% TULIRIGUOIAPS Bello. 00 022 e X| .|*|* KliSezionen a toni cantore E BIRIE 33. Asemicostata@Bell. «2104 ta asini maia $l.|%*|X id. Vatu ASS SANI MEA - {281 - | 282 è 404 .1282 | 351 . [274 -{274 .{274 274 276 . {276 .|277 .|277 . {278 . 1278 .{279 . {279 | . {279 280 982 352 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. NOME slsls|sjé 2z|3|3|a|® | 3. Genere DAPHNELLA Hinds ..... valo; 620. I ROMANI (MIDASS) iii *|* 621. 3. fSalmasti (Galc) agi . | MINA DA. .-......-.. 08. . | 4. Genere MANGELIA Leach ....... at ALTRA a a di 622. I pignimnbe]l eee. Lin 623. 2. scabriuscula (Brugn.)............. : 624. SORFUSSIMIR (Penn) RA e è a SE (URMMEVAT ZAR 2 ROLE RO 16 ||. [IX SETE Var BARRA SII = |M] = 625. 4. \ombigua*(Bragn.) ; 1}.}....18,5. MES 626. Si vugalosa (PID) D33 253 . Lake 627. e *imuireola (Bon. 1IT:: slice Se . | 628. 7. frumentum (Brugn.) ............. - [x 629. 8. rugosissima (Brugn.)............. | | 13E[SE | 630. 6: plaffirala (Bern) 1001 atene .| .|=xe[*|* id. Val: ALII e *|* 631. T@., (ealagrapha Bell ili. thesi SS NE id. Vas Picnic te . | iebSezione: ® fidil Cic. ce LIE 632. IRE WONGU Bol Rio ii . | 633. 12. Monterosah Belli... perc Ea - 634. Io: FOMMAGNI Bell Ni ci) Lia ne a eni 23 UE SEL NS TT pe 3 635. La gangsta (Jan)p: De | -|®|®|® 5. Genere RAPHITOMA Bell. ... RISpziONe:s-< 22:04 A O Rini i 636. Camerino (SCE) 4a [x]. 637. a. Fnuulena Ball... coraggio - |&|*|# 638. 3. acanthoplecta (Brugn.) ........... -|xe|- Tit RESP o? 1 DA spot | 639. i, puma Pil... ..204 et . [3 640. Or RISE IO *| .| 641. 0a ‘\MelaniaBelio 2 Sata . |* 642. g-- vellicata: Bell. .,,-----. anta dit * 643. 8. Weinkauffi Bell. ........... dE DE 644. G.. MiveferalBell:-...-.- 90043, 0A MES 645. WO.5 Semper Bell... aura SE . | 646. FIL} NOVEUGLBEIL.-... airone te . |% Mari d'Europa DESCRITTI DA L. BELLARDI. 353 A essi NOME JHBRE s{s]|=|z i & Segue Genere RAPHITOMA Bell. | (Cdl SR cl o MSI E n E 647. 12. smiaeguicoslata Belli ............. SE 309 648. Tocugon eg belli. See i308 649. DAS ONGUII FIABE SIDE #0 LS0I 650. Togonmarelit8Bell. .. aa .| |a] .|.|-|303 654. Jon palo MBelli 0... ATA IO MIRA ide LLANO, Sa aa 30 652. 17, lispidula (Jan) ..-...........-. . | .|xe|xe|x*| -|304 id. NARISCAT rate MINISI IE 305 id. Nar: Bi arc PEER i [oe een [E 305 id. Varta . | -|3|® |> 305 id. Nar: Dita ahi SIRO RIAISE 305 653. iS pica) (SA) - | -|3|* 307 654. 1g. vulpecula (Brocch.)..........-.". . |®|*|*|x| -1308 teli; 0 Nirie ATTITOO,. coll ape [E 309 655. 20. submarginata (Bon)... .......... 3 * 309 | 656. >. onevrogieura (Brugn.)g..00. 0 .-| -[*#]-|310 657. 22. megastoma! (Brugn.) .........- . ||| - [314 658. 23 ta Lasi BEI to RIT SI dat. | |2€|E9 34 659. orga (Foro) do RI .{.| -|*]*[*]312 | EMA Air crote RI Rua [a 1348: 660. AIDS e RICOISE EMA RES 660199 26Esulcalula (Bon) .| |>] -[313 662. age Anpolaer Belli - |*| .{314 663. 2001 belfanmisaBelle. 12% Siae . |*| -|314 664. 299 umitdlula<(BhugD.).: ui .|*| - {314 SOSTA OI ARGO) E - [#|*]315 666. DILU'TENUCOSIA! (BGUSNra una SU AIA | 667. dalgganrera Bell 1... Pa ee IA E 21 a I 37 LI: SAZIonen..- A ae allo lio SAS 668. 93 brachystoma (Phi). .|.| .|®*]|®]|*]318 669. 34. scalariformis (Brugn.) - .......... Lo ae oi cc) LL) 61000 Soa aitat (BOCCE .| .|8|®8]|-|-|920 671. 36. Colummae (Scacch.) ............. sila ia ea POTA 672. dra lestie Belt e Sc) N I SO (ORNATA TI RI] 673 38. nebula (Mont.) var. A............ Sit - |#|*]|322 5. Genere ATOMA Bellardi ......... Manti he 143] « {39 674. I. “gpomelica®Belli 0.0 TAO. [ei] |PSRIE 45 e URN RL dr ì A x ud ho O. Ù 8064. |, ca È HI NI PRIA 7 RA LC A ie U 4 DA È ” tra: ri * d-% : he ( 5 di Ma Li sara DA Tula 4 Va tia Abit pena a. | o (0 Made Wi 4 RARE Rain O 4 j tube Padabpoy ì ( figzoineai fl ppi Ual Rider gita “th pesi "e PIEDI veri " Walton Ms par IT Wei «e PIA 7 t'ibenga 1 POCCTA ‘pote en AK 0 EI ni ida o LE LEPRE VISA DICLOI po. ®. -ICTCITTT DE DE W TIPISETETI asa ) a (M es re pan i Jo p no aa ed dae a Ù 11 % dd % è biali . % n 0 SEI Le ce «(ll i Lo ca a © là. i DE LE rn LEE >] ae* wi - al di 140 dh fut * "de “Ja cla FÉ te 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII! ECC. DESCRITTI DA L. BELLARDI. A APHANITOMA:: foce Lea igazione pag. 241 AICHAla do alano SSIS » 243° Dbrewata liga die ne » 245 CENSIS IR Ra » 244 labellumi aan 242. 243 MIOCENICA) ee apagizin ceo » 244 Peccholilo ae » 243 pluriplicatat.. » 252 @IOSSA! lontano » 251 emarginata.......... 93. 260. 272 aequicostulata .......... » 254 fascellima:. auge. » 255 Ruchsitss stano » 259 OTOCUAS ATEI » 261 KOeneni*..-. asset » 262 IULONATTI e «ic DL0I Jaxecostolatat ae. » 250 TMISIeio Ss qdiaricon 253. 254 minutestnatageaazage seo » 256 Morelli: ana e » 259 pluricostulata ........... » 253 LIICBISA Sco 257. 258 SASsilas ione na » 256 SCAlaria os osano » 248 SCrODICUIA ta ae sen » 251 Spreafico » 258 SUDULS". «sie zada tc 249. 250 CHAVATULA <= ont 151.152 AGAteNSs A » 168 A Passizi oso 164. 166. 167 albucianensistzg, zz Cee » 172 apenninica .............. » 174 Aradasi sere reineinare.e. » 162 asperulata ......... 179.180.182 baccifera Sor » 166 basilica «-rpiacigie Sec » 178 bicarmata nona eee » 197 calcarata east sano 181.194 Calcara essa e » 159 CALINIfera ac acli nno 198. 200 circumcelusa ....0 000.00. » 198 complanata ............. » 200 I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEI. PIEMONTE ECC. 356 CLAVATULA concatenata ......... Pag. 189 consimilis.. -.. taterett-- 200. 202 consularis (n -aaeeo » 164 Coppili.<:-ccspastote.o> » 163 | furente » 160 | dactyloides ............. » 154 | defossa .....-.»2% SIE. » 190 Defranell. .-- LES 176.184 ditiss1Mial 2}-;-;- ae» » 176 Bichwaldi!.--- et 189. 190 CXCIVAtA:-/- = Peernet » 192 fiexicostalcs ti ance stia » 160 cenicilata SRO » 174 POL hIca e eee 181.195 aradata inc becttà 171.173.176 herostnaziz aeneon » 182 granulalo-cincla. ........ 154. 233 Tehinaegses toni 188. 203 IMPICRA Se 171.172. 203 Media rei e oe 193. 203 MONO ei » 161 interrupta ..169.171.172. 173.175 188. 205 1 (:1<12) (e dirità Masci. SESIA » 162 JonandBti:......4-. 198. 199. 200 laciniata: tt. 007 peee8. 479481 Madzoni o LOeNEA... » 163 margaritifera ......... ... » 165 testo cre CRA » 172 nebala nr RR. » 322 MOGDEA e e » 19 PAOlENSIs Ai eat » 186 PIEtTOSai + e) E 185. 186 POgitisn t i NOR. » 169 posillà oa - 156. 157 TOmMana) 11:10 172. 173. 203 rugata 11800028 154. 155. 158 ruta; str113 040 e. - +, 67 CUBUHCa 30 CE 152. 154. 158 seulentsis: = Sere - + » 161 Schrerbgrsi: ee 183. 185 Seguini ........ SESTA » 192 | semimarginata -. 79.200. 202. 203 | semana, inni » 190 NINESIS O e ine 196. 197 Sotterite Ste 156. 157. 158.159 spinosa .... 175.177.178. 181.195 stazzanehsis'.'. LLensni.. » 177 taurinensis..... 171.185.187. 188 tarbinatatl re .. » 156 ROrRIAnAr. Sono » 158 LOLDICUIALIA. a eno » 183 tarricaloldent ao sette. » 168 NIICOStata feste see » 196 vigolenensis............. » 156 Unite: +40. ee i CLINURA ........ sleale +. PAG. 204 Calliope ....... 205. 206. 207. 209 controversa ........ 206. 207. 208 elegantissima .......... 208. 209 Sabatiorum ........ 207. 208. 209 trochlearis... Sano. 206. 209 Canbpleura©): x 1... ovazione... » 140 GREESISPIEANI PRO. . iaia rc » 101 CRXPIOGONUS 4: 3 cia ARRERA » 88 exacutuis”!.. SeROeMiRe.. » 89 desensis; >.<. ARRE » 89 ©D DAPANBLLA:n Sat IN» 247.283 OTIS ER » 284 ROMANI » 283 Salinasià 5 FR eeRi Re 284. 285 Defrancia VISA LE 246. 247. 248 ONCEPS = RRORO Roe (1281 "cliaee inn nre Re 4 » 319 ClALtoritta no 3:33 OSTESERE ..- » 293 CIAMTADNA n: » 293 Desmo insiti. Ron -- » 278 'fracdilis\ 11: RR. » 261 Masone 300 SOMMA 21, » 267 TEUTRONiE SRI EST1.. > » 275 TENENTE STA ic » 271 Taonsne=s2. TGRRZOA MM. » 253 Milleti*:3323 daestot@t98: 254. 255 Pluiberti = SIVORI... » 273 PUPPUTCA <.......... 270. 271. 273 reticulala sio .. 268. 269 Scacchiti.;< oc. este... » 272 scaburia:-vo0bisssszsla:; » 249 SLrOACRIOLA Se Re » 251 SOI CO NA a IR » 282 DORSO eee » 277 vatmralisoo. vo 0 0802 260. 261 LOTESERORA inn Vena 280. 281 ERRO TA Lt. 265. 266 IArTABRAdIE e], » 281 DIAL LI RSA (CT » 276 Deltbadeder. 11301 tr 9 peer a 4 SONE SP » 151 Dirotta veti ae A. 33 » 295 DRITTA Sena cioe 9.52. 54. 90. 151.247 Allionii 75.91.9293. 94. 95. 100. 116 Athendist teen. » 116 baldicheriensis .......... » 97 Benoisti'.. 2%, 122. 125 Bellardiit..- 0-2 94. 95. 100. 115 bifida, cre RAI » 110 BIBIOsa A VE IE RIONI » 135 brevispira sen ea e » 124 Brocchii ... 101.102.103. 106. 109 Bronbuniafti Lean. n_ DESCRITTI DA L, DRILLIA carinulata .............. PaG. 136 Catoilliit. esta 114.118 cerithioides ........ 121.122.123 COEFCÌItA ua RR 97.98 cognata: eee... » 110 CONÎCASLA e LR - 2.938 consanguinea ...... 137. 138. 139 Costanti Ei tk an » 114 crebricosta:,. Mede Me e 96.111 crebrisiriata ft... » 125 CIISPAL2)| SIRIANO 131. 135 denticulata ..... hit... » 120 distinguenda ............ » 116 DUSO UNI 3 DIGIT ii » 112 emendala: ARNERITIA L.. 138. 139 CrOSR: a vo DAREI è » 116 CXIlISY roteare, PIERO 145.146 exsculptaViunta ii 88... » 103 falla sana... » 126 PITTORESCO COLE 93. 100 fratercular anast... » 109 galerita. mn alornmtan i. 123. 127 Gestioni, IM. » 104 gibberosa:..r- mera... » 115 incrassata ..... 140, 143. 145. 146 latisulcata tt... rt. » 113 longiuscula..-SSRf08.%. » 108 TOPrEStiana: cre » 139 Mantovani: it E ee127 Matheroni i... » 117 Michelottiitz. toa 119.120 MOdiola; vir BRITA 128. 129 multilicata;»: 34 9440... » 133 ODEIISCUSO cr MINA. - » 110 obtusangulus ........ 98. 99. 100 OPLAtaiisitARIRRI » 124 Orditarit 0. III. . » 137 Pareti. 043; MIR » 95 parilinat" ar} o... » 146 peracutant 1. SUS 126. 127 PELLALa cina » 134 pinensis:. adorato. » 100 pseudo-obeliscus ........ » 107 pustulata .......... 104.106. 158 TALicostai fa et » 4111 raristriata, .. Ognuna... ida? rotuindiCosta aNantat. i. » 109 sassellensig..... sRIMmantio.. » 115 Scillaoguzas3 Mati. 94.95 secernenda;.... ent... » 121 SOIUMCHA= 3) PAS » 102 sgiurigenda, ... ansa... » 112 Selenkae:. aalsggzeniin.. » 129 SOMISUlcata tt. - » 110 serratula‘..... team... » 133 sigmoidea .. 111.143.144. 145. 146 BELLARDI. 357 DRIBLIA SGintilf9 ore 8 rio. 125 SINU@B®% Si sn RM » 126 SOPOL ui PUNIRE 143.146 spinescen8s ............. 128. 129 subearinata:. fato... » 98 sublaevie.< FPMAIM®..i.. » 106 sulciensis lt. .7v7P9R0.... » 138 suleifera una i PIDOAt....- » 113 terebrat. 1,5 FMI... » 107 turritali. vt: MIMPRAB: i. » 136 unifilosa ........ Magno: » 134 Van-den-Heckii ......... » 139 DOBICHOTOMAN. MINI » 229 cataphracta ......... 21.230. 232 dOliolamo 1" SESTRI. - » 234 E Eehion:-histrio.. <.<... ometti... » 267 Rarcavalae:» «3: ENOFOMIOR: 52. 90. 204 F Fusus adolescens ...-.....t. lio » 320 Bredae:. «+ ce -RISSIITRVO.-. » 206 costals. Fi VOSTRA... » 32f CUROIALIUSO « SIT » 58 echinalus Ist inte » 288 TEOR » 210 RAVPUlUs iS IAA » 319 LalWiae% Sat 5 EOIIAE » 280 MOdIONUS i: VANI » 129 REBULUS!Forcrarer PRIN] » 322 oblusangulus ............. MI99 pentagonus.............. 315. 320 SIVIGNETNMSI< n I ce » 32f subharpulus ............. » 320 subnigrus ............. 1453151 tornaltzs: rc MINIMO... 200. 202 turnitellalusi VOOR ... » 15 DUIPECUlUSt e CSO 305. 308 G GENOTA:. Lr. » 82 BOMAnNil o REMI. 83. 87 Craveriti ta Ra Mennfi... 83. 86 MIROSTEri! o. RIIRREE cn 83. 87 Mayer... BIMRNh. 83. 85. 86 PrOAVIA Mt tea Re e 83. 84 TAMOSI va OICR 83. 85. 86. 87 mM Heteratomatae'-. ix-0 +4 PRE 140. 147.324 Hemicycloidales ..... .......+ Fanta 90 358 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. emmaloma ER iii p10. 247.264. 296 Nifomolomatae: ici ono » 264 AHOMOTOMA anceps .......-.00..... » 280 Desmoulinsksasutas. .....- » 278 elezansi. faa@iasehtà....- 271.274 erinagen:, sanità... . » 267 histrix:;.;-;, isolano... 266. 267 inflata +: sl» » 276 Leufroyi ,---astfanet..- 274.276 ligustica. e Are » 278 Michandi... fon... - » 276 Monitaguinti-ceb-eof..... » 272 Philbertl.,1 052 ARRE » 273 produela: shit otioi -...- » 279 purpurea. spet... » 270 Raynevalichs senno » 274 Teticulatagg nt. ceo » 268 Scacchi ita » 272 scalarata 0 Risa » 264 semicastata 29 <= » 282 Soldanili* een » 279 stria E RE a - 277.279 MAPpilonneeaee ca » 264 textilis .\...-0 Mani 265. 266 iUMENSt 2-3 » 266 turritelloides ............ » 281 7 @Warhesinae CERRI cicli SRG + » 150 ERCHESISIOa. lea BA » 150 brunnea =. artgrat «- » » 150 MINIMA! iero RIINA - «Le » 151 Mi Macrotomalae ...... . datturaem Ad 29.52.76. 151 MANGELTANAE 22-22 MUSE... 247.286 ambigna....tebineo. » 289 ancusta, - Reatino... - » 295 ANGUS Pane. . «Ve » 296 allentata inc 315.316 Biomani eg Cnn. » 287 brachystoma ............. » 318 Catagraphatt ae e » 294 clathrata....{aethe 292. 293. 294 coarciata:. 3 Itatgto:.. (n a 1288 contracta! .-. tebtegutt ... » 295 costata tesa 01 Revell... 288. 289 costulata..+--. EINAMHE ..- » 288 frumentum ... ab... » 291 pio Ad snad ci stSNidO 260. 261 Rarpula 3% -../-.» Neto IORONSZI ILLUSO done SEO » 300 MISTERI AE » 267 INCIOSSOLA,. ceretta » 141 MANGELIA Leufroyi....iin} 0. pag. 275 linegris «ue JI: » 271 Iongarri.rphistngtt » 294 mitreola.,... JAteestt...- » 29 Monterosati ........:... » 295 NEDUÎA == n RE 322.323 oblusangula ............. » 99 Payreaudeauì ...{........ » 316 Philberli ... interna... - » 273 plicalella ..... Lc 005 » 307 purpurea. Miane ì » 270 pusilla... atptagrinnt - 1. » 288 quadrillumyssianitali i » 293 TELICUTAIR:, 0; SARO 268. 269 rugosissima ..<.:.....- » 292 cUELlosa:/std.-0- Be. -- 290. 291 MUGUIOSA:- x. RE 290. 292 scabriuscula ........... 287. 288 SEGALINQ acc EE » 148 semiplicala ....c.v1...... » 277 seplemanguluris .......... .» 147 seplangularis ........... 147.148 sigmoaidea) + sv Aa » 144 sulcalula:...-'anvanddiz...- » 314 submarginata ........... 309. 310 depressi iantoatial.. .. » 280 terlilis.. alusagigzl..... » 265 Uarula »-20-eA » 318 Vauquelini 2.200... » 287 vulpecula . ivivi Me-0° » 308 Megatomatge;. +71 tarde. 82. 90. 204 MUREX aciculalus ,..... stata... » 315 allenualus;. sapri. .è » 315 brackeatus, ds pttle. -.- » 220 calaphractus .v......1... 230. 233 Calliope pappe e MESCGNONO » 205 conliguus, in ma. . «è » 38 COSIGUUSIA zo n III » 288 dimidialus css... 58. 59 ecliînatus:.. 2200031 » 268.270 PIEGONS" 30.1 SRINTARI 74.272 emarginalus ..... 93. 260. 261.272 Falincasrmifateealiaaa... + » 151 gracilis: 3 tabata ente. -.- 260. 261 granulalus, i Mt)... è » 151 harpulusi.... atene. 144.320 interruplus ...-..... Pte, 70 intorius...-simtetent .. » 215 linearistrzii BRA 271.272 monilis-«» siano LE » 26 NEDAUUS) suino do » 322 oblongus .... .. 91.92.93. 101. 260 obtusangulus ...... ee » 99 PLISCIUSÙ e SERIE i) PUPPUTEUS LL... «Ti SRZIO pustulalus.. i... 00... » 105 DESCRITTI DA L. BELLARDI. 359 MUREX reliculatus ........ cu. pag, 891268 | PLEUROTOMA Bivonae ............ pao. 320° VOLALIS:: 10 13. 16 Bonélliù:ssat4, DADA: » 219 TUE LIES e ON » 153 borealis>. 2 SMS. » 280 seplanguluris ............ » 147 BONSONE: sare, PRETI... 200. 201 (eclilistost ALFALIAI «.. » 265 Bosquetik.i-tsa 980. » 42 lurbidus:-g4 908 SARRI... » 233 brachystoma............ 318.319 lurriculus:.-.. ar RATIS. 4 39. 132 braclegla-- 00 SRSDIWI.... » 249 UBI PECwU Isis rt II 308.315 BIEdalizzr ot FICO » 206 DIEVIPOSITUM vii iero. 92.93 N BPEVIS: vero STRO o. 222 BrIMNOMISTTIAI » 161 Nassa minima. MAI. è » 151 Brocchii ........+ 93.101.102. 105 Nesaea granulala ...................+ » 150 BrODNIt + its RARO » dA BIUGIONI ro RA e n 67 (1) Cirorderotarerererafara PRIA st cio » 275 calcarala ..... PERITI 178.194. 195 OLIGOTOMA:-(-1- enna na. » 235 CAlliGpzb\ci orale 204. 205 Basterotik.:y- MANS... » 235 concellal@ ora IN0008.. » 293 INLELSCCL nor » 238 CONCELLIMIA rr RAI - » 318 mirab)lis 1 NR8 237. 238. 240 CApiata «|a Bis 49 OIDILA) aio 154. 237. 238 CAPELALaN te » 46 PIDDUS ee . 236. 238 CArCArensisi adatte. » 34 tuberculata. . N01... 238. 239 Carenaec-rccri ILE » 141 COrNala aa. 129. 130 CATiNifenaL: VARIO » 198 calaphracta .. 21.229. 230. 231. 232 PERMONA «atrio RR » 193 COLENOLOL le i D UD PREUROTOMA:- terr t II Le 9.223 * CUIREPINT oe RNA » 297 ADUNEUTALA verte MARIA 10 » 222 LONDINESI pid acanthoplecla ............ » 298 CAVCOLAI (eta » 285 ACUlCA lar IENA » 180 COSI IAEST RAIN a » 121 QOU Atri cn MIA e » 129 Gesellidi.c 1 santi. » 296 admirabilis:. INIT. » 284 CORNUTANSI e 290. 294 AGASSIZIO alt TITAN aa » 166 CHINCNSESINA net DO OC OO ti ANTONIDI od TIPI ire 92.93 CUNGMIAGRAN SITI - » 184 UMBI GUASTI » 289 crnculalal 0 STASI » 11 QNCEPS tratt SA 66. 280. 281 CÌLLATA \cicra;c- CoVENI 42. 43 ancillarioides ............ » 284 CIOMA: 1 annota 17.2 AVANCONGE 20 n » 16 CIALAPOLA) siro IRREA è 292.293 UNGUISIANI VISA e » 296 CIAVICULUTIS |. covoncina 79.80. 89 CQUENSISTINAA A SNINSENTS SR) CICCOMI, |--SERIE 229 NA.07, Archimedisi 010 899. 30.35 Columnae .......0- ngi aspero-granulata ......... » 176 Comarmondi . .......0...+ » 260 asperulata .. 163.173.175. 178.180 concalenala ..... 163. 165. 189. 195 181.182.195 CONSANZUINCA 2... » 138 ATRENAISI (. SISTTIRITÀ » 116 CONSPICUON --cl'=-laloti- » 275 ALLENWAlW + SINGRIO 315.316.317 consulatis. dates » 164 GUSINALIS$ Arr) ARINENA » 76 contigua 36.37. 38.39. 40. 41. 42. 44 BACLNSISE 1211 Jato PINATNA 0) di dI CONLPOVEVSA + e 00 e » 207 BASlerolt ava ETA 56. 235. 236 CONULUS) cla IA » 141 BellatdÌl 1-1 SIAGATANSI. 66.94. 95 COQUONTI TALIA 59. 60. 68 bellatula}k=Wyx-= SMS... 46. 47 CONDIS)- «ren ele = » 270 Berlrandi,v-xvto0000. >. » 322 Cordieri.. is III » 270 DICALENA ---APINGIIVISA . è - » 237 coronata ...23.24:25. 26. 28. 34. 35 bicinela: <= NINA... 26. 163 coronitera, . lire... . 34.35 bicingulala . ........0-..- » 63 casiala .--.. + «RIC sa. - 288.289 1 MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. PLEUROTOMA costulata .......... PAG. 288 i CTOSSOL ii » 144 crassilabrum, -..;-uek... » 290 CrebriCOSIa. ore 96.99 CIISDA iena » 132 CISPALA -. und 132.133. 141 euneata,.c;c. CN » 19 CUPIOSSING. «nine dolore » 105 Curionii so elelale (0 ein alalelelsa ve » 160 cuglophora, »-.-.-..-.9t+- » 118 CUT AIA » 275 dastyloides: -- «Soa » 154 DANIGUT$.irc » 174 DATI ii AR Dia TA decorata s-eeega ct 46.47 BECUSSOLE rie ER 121.306 MEGENSIS ire SOR. - » 89 Delumiiarri BILIA » 230 denficula:.- Spera. e 27.28 denlicula ....... 23.26.27. 28. 42 denliculala Siena » 28 denlonensis, ala Ss2Atta. » 175 desifazzoc-o.si SIAT: » 36 Desmoulinsi ....-..-.0.. 277.278 IRIISE CANINA DE Mimadidla. vaniaoina. + 58. 59 GISCOTSR = -s ee BERO. -. GN dispariliziz<». SERA. . - » 64 distinguenda ...... QIS%.:- » 116 CISTOrta = rioiorr n RA Di 2 Cilissinfi e INR sè » 176 Doderleini <..-RASA.. 166. 167 dorsala, += +-+ DERISERC è DES dubiavrsiin BLA. » 92 Dufouni <>. ai. 108.115 DUMOnRt cn Mea - » 237 EDUNACA ne -- » 144 CORINAlA:= sn 000 e LRIATN + » 268 eleganszionesa SPRok 141.142.219 eleganlissima ........%.. 208. 209 emarginala ..........0... » 261 CMEUTAlR n ILA 1 - » 138 ergyihraea: = asonceansà. » 28 erolbin. us NISSAN è, » 173 essculpla - ivo Ias. » 103 fullare> 0001 eercizo e. » 126 farinensis. >... 1000000. » 215 Fassialis: Ide SOA > »i 49 fascellima:.. ssaa » 255 feslinarze cea Age » 237 fimbnialanz=-- RESRISa..- » 153 fiammulata, ..-.. Atria » 48 PIETMASAI ine » 32 Rridolinlii 0 91000409... » 33 frumentum. iii » 292 fusiformisi. Soa... » 280 PLEUROTOMA /usoidea ........... PAG fusiispses: pori RR » galeritumy.- mere... » Galyanil-strtatentgi. » Gastaldi .......... 50. 51.94. GAStaldiù. cin.» - » gemmala.- ta (> RIA Geslinf cs tera. . » Giebeli ts audio. » ginnanianum ........... 322. glabella».-.- rea nenà, 315. galhica x: soc. eere » gracile 260 261. GIATUlMTSE LI 175.176. granaria . ......... Suo ‘granulalate Stia » granulalo-cincla ......... » granulifera ...-iaglanti... » grauulosa..-.aioradgi..-- » GrONUM pl ”» harpulgiccrc- IBusg 320. Heckeli c:t=-s 080. » heplagona ..-..:.x000%... » RENOSRSS SERE » harsuta: o. Ria » Ria RIO ere 305. biswino.-c ciare oetae » hypholetica : -...,.-- AMIN » Ighinaer-:->-- aes. » ancarnala. attra << » MOSTioi. pere 20. naso Sri e » incrassala ...... 141.142.144. inflalari; vo dae 275. 276. 1nempis;. juice SSR 50. WINET®= ec » intermedia ........-+-+ 53. 54. inlex piso «ea » inorig ove: ce gas 88.215.216. interrupla .. 170.4171.173.175. inlereeclaccc-taanti 164. TAnÙ service hemioni 69. Koninckibisssse-neraa:.. » LamaraBit >. stchessane -- 67 Ed Racenososots0hpe » lapugyensis..... 0... 224. Iaticlavia, .-, tera » Leufrayi:.-\-:-\- tica - 275. Teunisitz: eee » linegrisize ro ie 271. IOUGICOSITÌS è ca delta le » lacvigala; . ;;:>+ ttsboiage Testo lazbDiz: one ee » Maravignae ......... 140.141. margarilifera ....0...0... » MEGASIOMG .......... Nec «—» DESCRITTI DA L. PLEUROTUMA Meneghini... ..... . Pag. 240 Michelollii ......-3000-0-. » 120 Mille” RA Rio, » 265 MINULA! È aaa « » 280 MIUTLOLA e («e SNA » 291 MOICesta: See » A71 AIAR Sn 129. 130 IONICO DII27 MONSTER 15.16.17.26. 28 Mornent. << e. - » +215 Martillelis. na. plierigezi + » 173 MOL ISIS te deo » 278 MALMO CORO » ‘03 mulbistriata ti s=tasagdà.- » 47 multiplicala ...... PECRCEE » 151 Munster. ira » 87 MUNICOLA, OA nno » 131 MONA dai » 811 Nebula) a Seti: ioni: 322. 323 Neugebureni ............. » 60 NEVTOPIEUTA ... 2-00 » 310 NODUIE EN III » 153 NOCOSA IAA IAA » 191 Uda i a » 50 NIE a » 184 ODCLISTUSMI I e AT 92. 93. 103 oblonca..... 91.92.94. 96. 101. 102 oblusangula..... vivi. » 99 oblusanguium........0,,. » 305 oblusangulus ......00.+3. » 99 OUIONIAMISINI 75.108.111. 260 obsoletant tg eat » 43 obvolzia ans. Fuse. » 24 CDONUSSE. et - » 213 orbigniniana ........0.1. » 213 INGOIO » 239 PONMUSTIE SSAITA 158. 236. 237. 239 LIMI AREA enon ERRE » 146 Bareti SSR Ni cd » 95 RaNEIU SO NI O R cia ». 33 ERICE 87.141 PODIONSAST aL ee delta » 186 Paymeaudeaui ....uiuigaie. » 316 PONIAGONAN 0 SIR » 317 PETAGULANAI ERRO - » 126 PENARE I » 151 DIOGUIST Se DI 622 Phulippti 0... 269. 277. 308. 310 PUbEr ISIS SSR GR AN 271975 planaxoidesi.-. sarete » 148 iplicalella).-2 Sarre, 305. 307 PICASSO. » 221 DMUNAT e Seat » 227 POPE SOSOSCISO piste Di 1282 PONZANO. «ser. » 149 POMMECIRA TO Rata se » Di BELLARDI. 361’ PLEUROTOMA Poweri ...... 46 pad.‘ 60 Prestwichi . =... DENSA i e] DIELOSA miccia BIOS 185.186 DIEVOSUNA] e, 1 ASTI. - » 180 FJ MMITISE CONI LoL 79. 80 proboscidata.....+...1..%. » 95 prysmalhica ............. » 288 pseudo-obeliscus .......... » 107 PUGIIS er acri SIORIOO cc » 169 PUCDUTERS er le è 270. 271 PUSUTOlA =. 22 SINSOSIO. 102. 105 PUSILIOSO Lic NEI » 105 Quadri Um i N. 292. 293 TAMOSA . <... 83.84. 86.87. 88. 96 RATICOLIAI +. MIRI. - le] NECLICOSTAN LE e MR TEO 70. 73. 74 Beeneis re rrcnrtr DIMTO 56.57. 58 RENLEnil eo cer ORE 132. 280. 281 neliculala ASTE 87.88. 268. 269 ringens BOS SODO SUS » 257 Racchetlaa "<= SERIA. È » 123 VOLUTONO BI Sele cla OOrSRRAAR "» 63 TOMANAN (= a ea RE è » 173 Romani. IRR Stia » 284 rotata. 10.13.44.15.16.17.18. 20 21. 26.27.29. 63. 225 VIIMIS Asca n azero teo CRISTO 292. 293 PUGUIOSAST "N 241. 291. 292 TUGOSTSSIMA: «= 2 ORO. » 292 mustica. ..... 153. 154. 155. 158. 239 SSAMMASII STASI ESATA, » 285 ISAPOLLO? + NANI TTINANE, - » 239 SAVIT i ino SANITA. » 265 SATULENSIS: SNA, » 161 SANAMEN GENT SIN. » 32 Sainl-Ferriolii..........,. » 55 SCODNA. << 002. MICRO 215. 220 SCARIUSCUIA AE » 288 ISTACCRILESO SEN RITI 271.272.273 SEALUNTA! creare RETTO 2418. 2449 scalarifarmis -........... » 319 SCOLOTAS torero deter. RATRRTA 23. 24.129 Stelirei bersi ‘SOCIO. » 183 SECOUNA est SOON. » 148 SEGUI or TION ARIE, » 192 SEIENKAE: srarrorerrr CONE, » 129 SES] fritte 31. (92 SOMUCOSIA [Oki RR » 282 semimarginala ...... 200. 201. 202 semiplicala! <.. SATO. » 277 SEMASITIOLAT RISE. » 67 seplangularis ........... 147.148 seplemangularis .......... » 148 SETTALA! è causi Re Est 262 SELLEBÌ,:.+ 01/000 ec TIT me ZI SETUUSErA <- cave stone ses » {175 PLEUROTOMA Serventii I MOLLUSCHI DEI sigmoidealt:. LEM 141.144 SIIVESINIS' (= cor tepie nitioo » 196 PINI UNU. (creta n *I31 SINIZAIA! \«;ccrieliieneta si 56. 60 ISISMONAABLI sete ele Ac » 81 SOFOLCUIA ces closer e » 36 ISLES SOLO GI » 158 SPECIOSA ......-... 0.000 » 285 ISDE VETO RIO » 135 SPINESCENSIL ee eee 128.129 SPINIfENA e -<-eene » 298 IAOSA cele eee 178. 181. 267 SDINUIOSGRE .--. «eun 267.298 Spiralis ooo Se 19.20.2122 SPIralisti een 19. 231 NIGRO ee ORE 196. 199 SILTIOIISO ente DT] squamulala .............. » 219 song. nana. » 40 Sloppanîi ..........-...» » 32 O TI ATRIA SATO » 277 SINIOIO Natta een » 49 SErIALISSIMA o Seen 48. 49 simollulata E.R... espe. TIT] SITIAIMIONO -. (sc see» » 31 SLrAriAne see 36.37.39. 41 DIRO RR SI 53. 54 SITIDIGLA ta Sante ne » 153 INInOXBIa RT. ceto » 173 SUDASpera ....0.. 00.00. » 123 subcanaliculata ......... 201. 202 subcoronata ........... 22.24.25 subcrebricosta ............ » 96 subdentata;... een. » 13 subdenticuiata ............ » 32 SUDELOSEALA de Selen sente » 43 subincrassala ...........- » 141 SUDINIOTIG nucleo » 215 subInevis SEI LI » 106 submarginala .......... 309. 310 SUDAN se: carter » 35 subsemicostala ........... » 282 subplicalella ............. » 307 sublerebrulis ......... 62. 224. 225 SUDIElES pacco ie » 249 A ESTA RARA 129.144. 145 SUICAIULO te clelia 313.314 suluralis "!ageohet 180. 260. 261 IAUTTNENSIS* <.. Reletieeinaiete » 187 TENAICUSIO «2 e stette inietta » 317 lenuisculpla ........00..+ » 207 terebra "svelo ai » 108 lerebralis too i RI » 225 MOVES TI I a ce » 280 LeTtiliOsat, << e INGECEO » 75 TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC. ORE Pag. 265. 266 CORDA aaa EEA » 201 CEMASCIALANE ct oe 18. 19 INEIASCICIAn RR: % Sa TRe » 16 trochigaris: << ts e EEentie » 206 tuberculala ......... 180. 238. 240 {11 dDErCUIOSA RRRRRRENTE, 180. 194 lurbidait Ia 230. 231. 233 LUNA teli » 3I1 urta i RE 132. 235 turricula .. 36. 37.39.40.41.42. 45 51.226 turricula ... 20.38.42. 43.168.184 turriculala Seen » 184 lUTTIS <.< » 170 lurrilella :-sr3< ERRO » 132 lurrilelloides:R 0 » 281 undaliruga .............. 56. 57 UNIPRCLIO RISO. - » 229 Valenciennesi ............ » 315 variegala : 3: 1 Rls » 273 VENUSIa! 1. I RIME. » 236 vermicularis Sese DINAA VENSICOLON,..- Li 1 dei» » 273 versicostala: : ese » 75 Digolenensis ........0-.0.. » 156 Vallensi” 2%, ione » 315 VIgRia Sr eee » 277 DINGOR Ie RE » 76 multata» 3.ci.c enna» » 72 molutella="- 2 pisaleete - » 276 vulgatissima ........... . 175.187 vu/pecula ... 260. 288. 289. 308. 315 Zinkent tz: 11 dai DIRSI TONAMIST «è safe CO Misto tcaege= » 275 Wetheselli 240 dae » 32 Walerkeni 300034 IR ni Pleurotoma i... ice 30. 52. 60. 151 Pleùrolomidas ..... lille 9.223 PICUFOLOMANA O RESA ea » 151 Polhatmmima frate » 4151 PSEUDOTO MARE e » 209 Bonelli *"'-<--:- 10 utt » 209 DESCRITTI DA L. BELLARDI. Pseudolominae............. +. PAG. 9. 140.204 RAPHITOMA raricosta ............. Pac. 112 PIBEDIABRA; rp TIRO SE gor ZIE reliculata...... » 268 FINTENS) a: FIA IASIIZAE e 01 » 257 R RISSUCITASIIATO ae MARIAE ci» » 313 PUGUIOSR cr mRNA ce 290. 291 RAPHITOMA angulifera ............. » 303 SCACCHI SITI dat 271.272.273 acanthoplecta ........... » 298 SCAlAMiA: 1g 218. 249 aNSUlIlera to » 303 scalarifommist. Sessane.. » 319 AlIFOrA Re eee to » 317 SeMICOMAlI TERI è è » 282 AMDIGUATII IAA - » 289 Semperi .....Aieeehte. » 304 UNGUSIANSESE tao » 296 seplaigularis ......0..... » 147 APPELIASI ate alate » 314 seplemangularis .......... » 147 atteniata a eee 290. 315. 316 seplem-angulala .......... » 289 IMI saccscdvv gs bani » 280 SIMO IA » 144 DELFOLIISNRI AN e » 314 Spinuerade te eco 298. 323 brachystoma ............ » 318 SO II » 277 brachysloma .........+- . » 319 submarginata .......... 309.310 DUCCINIFOMMIS + «eee. 00.- » 149 SUIT 313.314 Galandrellili tute » 303 CENLICOStE: .... nin » 317 CANCEllmar.s= see tia » 3.8 Testa ee » 322 COCNUIANSAR Atei » 291 RA IBERICA 249. 265 CAL RENANIA ae » 297 rraiciitioorcade se daccane » 314 COlUmANAerI ese eni » 321 {UPPIA RESSE LOSS O » 312 COSMIIIIe 288. 289 VOM REL » 300 DESMOLINS A » 278 vulpecula ...... 307. 308. 310. 323 AELextana nz de ne » 300 Wenklange e » 308 CIEGONERIA IAS e » 141 RAVETTOMA RR 140. 246. 247. 297 ginnaniana .............. » 323 RON SI 147. 264. 286. 324 QGUICIIST login ili 260. 261 Raphitominae .............. 118.131.140. 246 harpula..........-.---. 320.321 ROUAULTIA .......... ouooddane: sie 2) 229 DuSs PA AR cere. » 299 Dicoronata ve 225.22 hispidula ...... 304. 305. 306. 323 lapugyensis.......... stà 285 VISITORS. ORSO. . » 267 subterebralis ........... 224. 225 May poleNCareR O R » 324 MCLASSUANI Nt ele 141,142 Ss inaequicostata .......... » 302 inflala LL... eee » 276 SURCULA. dia tg o 9.30.52. 62. 223 LEAVE Net ho coso LOOORO » 303 AN OI Ale citati di 68 Leummoyi ansa » 275 FRE august cadono Ugane sl » 69 Libassii .......-.......-- » 311 Bardi lean 62..74 UNCANISATIATA AA » 273 ChIDONSISC sceicco 77.78 Jinilerarta sor ente » 301 COLCONIS SI IBRCI. ME LAStOMala aeneon » 3If CONSODIIMANI ia eine 62.73 NONAL Sn » 3If Coquandi .. ....... 65. 66. 68. 69 EE) assotodocoanbza 322. 323 De=Stelannie ae » 71 nevropleura .......-....»- » 310 diademata ............ . » 69 novella: rosanna » 302 dimidiata ...... 58. 60. 62. 66. 19% NUDE DIA eterea » 305 CS POLIS 64. 65 plicatellatss Ss 307.310 FOrestilts ze an 70.78 PhiDEr Sti, » 273 intermedia ......... 53. 54. 55. 82 Philip pit ona » 268 AE osa ctaionontanobest » 69 IPIOGIMBA TASTO I SRI ista ti - » 310 KOSSUL IE » 64 PUCHIAE Sei » 304 Lamarcki ....... 66. 67. 68. 69. 72 DUNSENSi ae » 299 lathyrfomisi ser IR PUNDUNER TIE elette otet ele » 270 Mercati testa sesta 50.07. 58 QUAI UMORE » 293 MULMALOSA e eterne » 75 364 SURCLULA Perezi I MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII EC&. DESCRITTI DA L. BELLARDI. SR . sed AIRIRIAGE SURCULA terebraeformis ...... Pag. 80. 82 PELIONEA tino » 78 UNTOMIUTANA eee .. DI. 82 polliaeformis ......... ee 6 versicostata «o. asteetro » 74 PIISCARSRZIA LI ott » 79 TECUCOSKAMe ci T2.113. 74.75 DI BBNBI polacco 56. 57. 82 T TOWnlatar.it ee Madfena » 63 SEILAtA, cr: dt MELA Ln 62.225 Trophon paullulum............ sietetete= 18: (280 Sismondae .......... o 0S0N8] TUTDINENA I. radi SOA » 241 striatulal-....i. Sementi » 78 Tabellmi +: Bart... » 242 CORREZIONI PRINCIPALI 62 Rie escano genere \BOrsOnia\ not casette . genere Rouaultia 62 Dyer soso no Rx-SHORNES( elena Ron. HORNES, 74 piaci hSb 9808 MICATTIA cero -ar cedono (MicATTI.). 80 "Dario soo node KENOLNI[OEMISNAI- «lele eee ene terebraeformis 403 VRIZII I e erculpta..... PIETRE SOR, exsculpla 437 set 1.<2B)= 290, MITRGIANIONIRI - L A9A A SPERI lav. IV, fig. 29 (a, 3). 443 Al DATORE O AAT OOC EA CERERSS -. Vive nel Mediterraneo. 449 » IMAGE TTIO RE ch deere alma s Salalsic(ninaselo id. id. 452 Dit PRG patate cet a RIGEDELE deren torna sana 4A. Genere 493 Bg UaTamina ..... TER Fa Doc si fig. 18 (0). 262 n LU soa gnarnaonese Pliocene superiore .............. Pliocene inferiore : 276 plat 32 neue e TO Vive nel Mediterraneo. 289 BRIO OLD, Vive nei marì d’ Europa. BI4 NI IT iocene i n ee rcnaetsni Pliocene 317 ” O eten stele e C'e VR ea A n e Vive nei mari d’ Europa. IL figsarton n MIR... TTI SA ed i fig. 7 Giugno 1877. SPIEGAZIONE DELLA TAVOLA I. | ICa TO 19 t9 t9 10 > è O 19 > o FIGURA es sele e a efe,e a) e è e .0 00% 00 TAVOLA I. | COLLEZIONE Vesenibire Ggurato Pleurotoma vermicutaris GraT. var. A. .......... R. Museo di Mineralogia. Ja. FOUR ROBI RE Id. Id. I ORAVONMA O i Id. Id. TRONO è SIRO ER Id. Id. DANN OS) PR o Id. Id. RUSVAT RR RR te ciete Id. Id. CUMINBEDI TO ROL en Id. Id. IJASCIAIA GHORNIRORI i Id. Id. cuncata Dod. ein Id. Id. SPITAlS SERRA Reti eteri Id. Id. SerrestWBEll eo Cc CER R. Scuola Applic. Ingegn. Id. piiguistBELn. or ee R. Museo di Mineralogia. Id. subcoronata BeLr. var. A. .......... Rovasenda. Id. recurvicauda BELLI ................ Id. Id. moralis BROCOHME Line ite R. Museo di Mineralogia. ld. id var RO SR ld. Id. Uenticula BBAST eo Id. Id. ArclimediS@BEUL®. SERI Rovasenda. Id. ROMNCK NISIEAETEO SRRE R. Museo di Mineralogia. Id. cononifera BELL: ER ne R. Scuola Applic. Ingegn. ld. desta “DEDE < ME e Il Id. SOTONCUIA UBELD. MO NL Id. Id. SIFICIATDEDL. cL: Se Ris. Id. Id. contigua SBROCCH: As onere Id. Id. turricula BROCCH. ..... --..-...0..- Id. Id. Galanti BED. Id. Id. cirmnata BElnser LIRE. iene Id. Id. Drannv BELL ie n Rovasenda. Id. subecostata BELLI SC ne R. Museo di Mineralogia. Id. ODSOLSIA BONI cene sro Id. Id. cavolo BELL: <..- Fn Id. Jd. Giebeli BENI RONERA n Id. Zav. L. 10 6 Torino Lit FDoyen Perrin Lit. n UT. T a 4 Ma în - #0 È î DI a pa: Ratti \ ) = ® ti ' ua LI) ì (4 N IS î \ Ù N n SPIEGAZIONE DELLA TAVOLA II, J 2 FIGURA (4, b ) 'a avlasio (CIO) Fab) 4 (O Naose Pleurotoma caperata BRLI. <.-...- n Rovasenda. Id. Della ABELIS ct Id. Id. UCCONRUA ABELE E LE Id. Id. multistriata BRiL. . ul cannonoe R. Museo di Mineralogia. Id. lama Bet. Hot i RR Id. Id. SIIOMISSIMUBBELI, II Rovasenda. Id. CODIAMNBE LIRE Id. IA. Gastaldi WBRBE:- 1. och ona R. Museo di Mineralogia. Surcula intermedia (BRONN) ................ Id. Id. MercatbBrr. e SOS, Id. Id. UAGEMBIAABELLI Cene Id. ld. PO URABON) RE LE Ad. Id. Kossuthi Beec4 (1. SMAINEONI Rovasenda. Id. disparati) (MICHITI.). R. Museo di Mineralogia. Id. COQuainariBeri oe REI Id. Id. Lamar BE LOR. Id. Id. NOMU BEE Lì Ja. Ja. AVIANDELLSOE e Se Rovasenda. Id. SAMABELA e it R. Museo di Mineralogia. Id. Woresta BE e i IDR Id. COCcOMmt BEI ei Id. Id. DE=S (PFONA BELLO ERETTO Id. Id. lathyriformes Bri: cone Museo di Palermo. Id. TECUCOSAMBELE O RI R. Museo di Mineralogia. Id. cOnSObrMURBEIE: e et Id. Td. SBardmi Belt e VON Id. Id. Perlong@ Baio: CER Id. Ia. chimensisa((BON-)) Lite Id. TAVOLA II. COLLEZIONE in cui è conservato l'esemplare figurato Sismondae (Beit. et MichrTI.) ....... Id. ankio rrrn du tà Torino Lit Fl Yoyey SPIEGAZIONE DELLA TAVOLA III FIGURA Id. Cryptoconus Id. Pleurotoma Surcula Id. Id. Drillia Id. TAVOLA III. COLLEZIONE in cuì è conservato l'esemplare figurato PIOLVIGRBELI i SS ee e Michelotti. TaMosti (PAST) LR R. Museo di Mineralogia. VINCOLI: VA ORO LO Rovasenda. Ortverit BELLIS RESERO, . R. Museo di Mineralogia. OUR TIRA RI SERE Id. Munstert BELL Rana e Id. Mayer IBRIISt REO R ce pR Id. Bonnani BE: RELA Id. subciavicularas IBELL'AERIO RI CREARE Id. CROCMMISABEILC I OI ld. cuncarensis BELL: ..2.- o: Ret Il. MUGANBELLO LL LE Michelotti. VUDIRAA BEVI. IO N. Museo di Mmeralogia. multifilosa IBREL SRRee e e SIGNO, Rovasenda. PONtAC{ONMS BEM Id. ferebraeformis BELLA. <;.... ci. Michelotti. Allipnti Beroi LA AAGILAR. lì. Museo di Mineralogia. SCURE BREE ORE IE Id. Bellardit: (DEM) NERE seo Id. Paci MAIS SERE Id. CrEbIICOSIGABREL.t de Id. Brongraart BILE SATO E Id. baldicheriensis (Mav.) .............. Rovasenda. cosrca BEL: “ene ce ld. subcar mata IBEUI. (REC Michelotti. Brotcha (Bano) RR R. Museo di Mineralogia. SEIUNCIA BRIT: RR Id. obeltscus® IDESM:)- RR e Desmouiins. easculpiaa (MAY.)\l.- nen Museo di Zurigo. Gest (DESIO Desmoulins. pusiulata (BROGCH:)-.. Siro. RR. Museo di Mineralogia. sublaevis BEM SIE Id. terebra\(BAST) TREO Eee Id. IONQIuscUlu BEL EE Id. alert M 0 ABEOREE ACRR RE CRE SERO I. + FOUNUCOSNA DELE IR Id. COGNALA BELA Id. DIRARABELLAR e Rovasenda. semisulcalti (BELL) (SO IA R. Museo di Mineralogia. TONICOSIOA(DONI) >. nn Rovasenda. seiungend@MBEll. =. ri co R. Museo di Mineralogia. latesulct(BBELEAR RESET Id. sulcifena BERE ot ennio Id. Tav. Il 34 33 30 29. CO o) ta (i) (Cc Ue] no IUFoyen Tors rin Lit. +9 a ni gi SPIEGAZIONE DELLA TAVOLA IV. ._ COLLEZIONE FIGURA l'osso “aio RES ingr. Drillia Costae BELL. .....-.....-....00--..0.. Rovasenda. CIRO IIa bbero: BEER LE eee R. Museo di Mineralogia. Sezze id dd. distinguenda SBRLL. Cl nn Museo di Zurigo. I VSRERZ IO IAA hei Mi ESE ESE ld. DIREI id, Id SMatheroni BELL R. Museo di Mineralogia. LIS SISIE ie Udi Catalan ABELE RE ER ee . I TRSSaSE SIA Michel BEL RESERO REA LL Museo di Zurigo. BATTERE idee Idi ‘dentirulata Bea Re ceto R. Museo di Mineralogia. CICLI id. 4. secernenda Bet. .......... LA RERRERO Michelotti. 10. ido | Udi cersthiotdes (DESM:) in Rovasenda. PIE id. I rarsstr(10 BELVAR ROERO CERCCILE CRE Id. 12. id (Id CBeNOSU ABELE RIE R. Museo di Mineralogia. AZ IIa galera] (Pi) CERERE RE ARE RTAS Id. JARRE Td: , ‘copiata BELL. i LEPRI Rovasenda. IODICE IDEESA TORCIA PMO CO REA R. Museo di Mineralogia. ARS id. Ja “istmilis BELLIS NL eo Id. 7 crebbe OTO Michelotti. 1820) fd. U05 sinuosa BELLA REC CEreeECeE R. Museo di Mineralogia. 19X(a, 0) dtt da falla (GRATE ERE E LE Id. 20 (a,b) id. Id. Mantovanii BetL....................... Rovasenda. Sil (a, 0) O AI Sctispata (IAN) TERE E I R. Museo di Mineralogia. 928,0) Id ILE sonratalo Ber REESE Id. 23%(a,b) id da, multilirato BELL: (o. e Id. SAI IBRA IE Museo di Zurigo. SRO SEE ERO IMA nda R. Museo di Mineralogia. 26 (a, b) id. Ta” ‘biilosa Bent. annienta Michelotti. 27 (a, b) id. Id. sulciensis BeLL. ........-...........+.. R. Museo di Mineralogia. ACHE A GEAR TAR eo de oa soia Id. 29 (a, b) id. Id. consanguinea (Sec.) .......-..........- Id. 30 (16) II orti BEER Rovasenda. 34 (a, b) id. dd" Kiirnia BELEN. RR nre a R. Museo di Mineralogia. 32 bid IA Van=de-Heck BELL O Museo di Zurigo. TAVOLA IV. d. n è "3 w x È Si si 3 SE Li Del | 2: a È è È Re | 2 : o (SI È a: î | Si | S REEIO w > È n S EE Ei II CP) dal [el Ra è na vj n ù ES SÙ | 40) il è 6 si = sw O (SI È } | P_i è = CI \ì Ì w MY aa o ; iS) \ o LI i wo . nd. = a o) ne ini [-3 i iS si Ct SPIEGAZIONE DELLA TAVOLA V. © LO LO LO tO tO 10 10 LO © 00 n Sio di de dI IV w do => OS > es W I° w 1 38 FIGURA Drillia incrassata (Dus.) var. A Id. id. var. D Id. TIOALIIOE cerGesg 6 an soho Id. sigmoidea (BRONN) ......... Id. PIVISIDRLE: IO Id. parilina (Mav.) ............ Bela IONDOBRIRI E Id. bucciniformis BELL. ....... n Clavatula rustica ( Brocca.) var. A Id. Mii unità, a086 8949064 Id. iurbinala BEI: ASTE Id. vigolenensis (Mav.) ......... Id. pusilla’ Bert SG ES a Id. GITA SRO SS ah Id. Sotieriù (MIcaTTI.) ......... Id. Calcarae BEL "0°. e che Id. turgidula BERT RER E Id. Curionii (MICcATTI.) .......... Id. flexicosta BELL. ......-...... Id. MOPMaIa BELLI Sri Id. saculensis (Mav.) ........... Id. {ssi BRILLI CERI Id. ATGGASt BELLE Id. Manszonii BELL. ............. Id. Colptt BEI RELA Id. consularis (Mav.) .......... Id. margaritifera (JAN) .......... Id. id. var. À Id. DCCIETA DELIA CE CRETCE Id. Agus: BELLONI ne ld. agulensis BELL: So. Id. pugilis ( Dop.) var. A Id. interrupta (BRoccH.) Il. impleta DEDT eL ee Id. albucinensis BELL. ....... Id. romana (DEFR.) ...........- Id. gentculala BELL to Id. apenninica BELL. ............ Id. gradata (DEFR.) ............. Id. TAVOLA V. (lis: MAE ER COLLEZIONE in cui è conservato l'esemplare figurato R. Museo di Mineralogia. SERIE Michelotti. Id. ld. ld. Museo di Zurigo. Id. -spehcas R. Museo di Mineralogia. Id. Id. Id. Id. Museo di Zurigo. Id. R. Museo di Mineralogia. Id. Id. Michelotti. IR ETAO R. Museo di Mineralogia. Id. Michelotti. DER R. Museo di Mineralogia. Id. Id. Id. Michelotti. Ri. Museo di Mineralogia. Michelotti. OO R. Museo di Mineralogia. Id. Michelotti. R. Museo di Mineralogia. Michelotti. esta R. Museo di Mineralogia, Id. Museo di Zurigo, dv rs v © vd Co) vi (o) * n Vervan, Lit Torino, LitF® Doyen SPIEGAZIONE DELLA TAVOLA VI. FIGURA | COLLEZIONE in cui è conservato l'esemplare figurato Clavatula stazzanensis BELL. .......-.......... R. Museo di Mineralogia. Id. EUROSTAR) CORSE E Michelotti. Id. Das: ica BEIERE ii e Rovasenda. Id. lACIniGIa BELLA ERE Michelotti. Id. Mer0s (MAY) Var tA TER RO SI Id. Id. CENERE LOTTATO a anda Id. Id. turriculata (GrAt.)) ...-..- ae Id. Id. Dofrancw BELLA IR R. Museo di Mineralogia. Id. concatenata (GRAT.) var. A_.......... Rovasenda. Id. PIEUHOSANBBLEAI ELLE CEE R. Museo di Mineralogia. Id. taurinensis (Maw)... iene Rovasenda. Id. Igino MICHLTA) CROCE Michelotti. Id. concatenata (GRAT.) ................ R. Museo di Mineralogia. Id. defossa)Benn.t.t s3 41. CE EAELO Atto Id. IU. Echo BREE ee AO Id. Id. SEMMUCA BELLE Rovasenda. Id. NOZOSLABELEOE IA R. Museo di Mineralogia. Id. Segui (MIN) Rovasenda. Id. COCQUALOABELIEE Ct Senti Id. Id. id. VALDIARSE REESE Museo di Zurigo. Id. calcarata) (GRATO e Id. ld. gIthica Mir) e Aa R. Museo di Mineralogia. Id. 00: MAE IE Rovasenda. Id. silvestriSA((DODI) ME R. Museo di Mineralogia. Id. DICArIGIANBENI SIRO, LIRE Id. Id. UMICORAUABEOLA Id. Id. CircUmMmelIst( ABELE A REESE CEL Id. Id. carina(era)i (GRAM) AN Rovasenda. Ia. Jouannelii DES.) (ue R. Museo di Mineralogia. Id. COMPIONAIA BRITAIN BIG Id. Ia. consimilis BELL: tà Rovasenda. Id. VICO BEAR SLITTA R. Museo di Mineralogia. TAVOLA VI. Prrrin. Le Torano Lit F* Doyen SPIEGAZIONE DELLA TAVOLA VII. > SP °° Oo do 0 T9 BD d9 AI dI do 9 »09 O T9 ro 10 o 0-19 dD W a W o Sl TAVOLA VII. COLLEZIONE FIGURA l'esoanplate igursio CIIORNSECIN: Clinura Calliope (BroccHn.) ................. Michelotti. (a, b) ingr. Id. elegantassima (IEOR.) ---..L..--0..- Id. SARÀ Pleurotoma laevis BELL. .... ................ È. Museo di Mineralogia. SIR, Id. Siriolata SBELL- E Entro ae Id. RO Id. SEMINUGOSO IBELL Checco Id. RARA Li Id. oligocenica BELL. ................. Michelotti. (A) SE Jd. Cenci Belle ORE R. Museo di Mineralogia. (BERE Id. II CVARTA RO E RENE Id. (I Id. Ortagnay BEDI SO. Id. badoo Id. (ASM OVALTA AREE Royasenda. SR Id. connectens BeLt. .-................ R. Museo di Mineralogia. PASSI Id. antoria\\BROGCH.) LOR te Id. 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