xa TR E G - ici e MRI 4 $ roi. I E Lancet Xrnold STA Purchase November 1971 enna ud e ro NAPPI AAAMAAMNSOANNO lA vunlNA DANN NA lA NANI Arr N I qll Mirto Pt ttt] tettitronntMtotttana nnt Attrattive nti Mnantttt utt Allman TINTI eee pren LA FLORA DI PARENZO DEL Dr. Carlo Marchesetti. & e il tracciare i confini di un distretto botanico °%) riesce generalmente difficile ed incerto ove si voglia attenersi ai confini politici, quasi impossibile di- viene allorchè nè larghi corsi d’ acque, nè montagne, nè diversità di formazioni geognostiche, vengono a fissare dei termini naturali. Tale appunto sarebbe il caso con Parenzo, ove si volesse considerare la sua flora circoscritta unicamente al suo territorio amministrativo. Epperò fa mestieri ricercare dei confini naturali più vasti, comprendendovi parte dei distretti circostanti di Montona, Pisino e Rovigno. Arrotondato per tal guisa, il territorio botanico di Parenzo viene limitato a setten- trione dalla valle del Quieto, a ponente dal mare, a mezzo- giorno dal Canale di Leme e ad oriente dalla lunga valle di Canfanaro e dall’ affiorare della zona arenaria tra Vermo ed il torrente Chervar sotto Visinada !. Questi confini possono ) Il territorio botanico di Parenzo, comprende quindi oltre al distretto giudiziario di Parenzo — cioè le comuni di Torre, Fratta, Abrega, Parenzo, Villanova, Varvari, Sbandati, Monpaderno, S. Lorenzo, Geroldia, S. Michele di Leme, Dracevaz, Foscolino, Orsera, Fontane, Monghebbo, Monsalice, — di quello di Montona i comuni di Castellier, S. Domenica, Visignano, Mondellebotte, Visinada, S. Vitale, Roccotole, Caroiba, Mon- treo, S. Giovanni di Sterna, e metà circa di quello di Novaco; di quello D TU DE LIBRARY ARNO NEW YORK ARBORI BOTANICAL HARVARD GARDEN ille] 26 riguardarsi botanicamente naturali, segnando essi, per quanto è possibile trattandosi di un territorio relativamente esiguo, dei termini abbastanza marcati per la distribuzione di parec- chie specie, come vedremo più tardi, allorchè considereremo più davvicino la sua flora. La superficie di questo territorio misura 4946 chilometri quadrati, dei quali 2165 appartenenti al distretto amministra- tivo di Parenzo, 152 a quello di Montona, 71:6 a quello di Pisino e 245 a quello di Rovigno. In grazia de’ molti seni e promontorî la sua costa dalla foce del Quieto a Cul di Leme ha 3425 miglia marittime di lunghezza, di cui quasi sette appartenenti al Canale di Leme, laddove in linea retta, essa non misurerebbe che sole 11 miglia dal Quieto alla punta più meridionale sotto Orsera e 54 da questa al fondo del Canal di Leme. Lo sviluppo della sua costa sarebbe ancora maggiore, ove vi si aggiungessero le numerose isole che la fronteggiano !), delle quali si annoverano sei maggiori, S. Nicolò, S. Brigida *), Scoglio Grande o Revera *), Salamon 4), S. Giorgio e Conversada e 20 più piccole: Bar- baran 5), Callula 5), Sarafel, Regatta ?), Zantolo *), Butassel*), Altese, Orada '%), Brianti, Bianco, Reverol, Riso, Tovares, Tuffo, Fighere, Tondo, La Cal, Galiner, Galopon e La Lunga. di Pisino i comuni di Antignana e Corridico, metà di quello di Terviso ed un quarto circa di Vermo ; infine di quello di Rovigno il comune di Morgani. !) Presentando le varie carte topografiche dell’ Istria differenze no- tevoli nella nomenclatura di quest’ isole, mi rivolsi al chiar. Dr. Amoroso, Vicepresidente della Giunta Provinciale Istriana, il quale mi favori gen- tilmente 1’ elenco che pubblico, desunto da una Carta dell’ Ing. Capelari del 1803, di un’ epoca cioè ,,nella quale le storpiature dei nomi delle località non erano ancora di moda, come nei tempi nostri, non senza aver fatto prima verificare le determinazioni dai più esperti marittimi di Parenzo“. Credo tuttavia opportuno d’ indicare in nota i nomi corrispon- denti delle carte dello Stato Maggiore Austriaco, segnando quelli della vecchia con V. e quelli della nuova con N. Brigitta (V.) Brigita (N.). *) Grande (V.) Reveda (N.). *) Lazio (V.). 5) Marafor (V.) Barbara (N.). 9) S. Nicolò piccolo (V.) Calvula (N.). ") Al Squero (V.) * Zontolo (N.). *) Butassol (N.). '° D’Orada (V.) Brada (N). 2 SRO POETI Esse formano una serie continua cominciando coll’ isoletta Barbaran presso Parenzo e terminando coll’ isola Conversada non lungi dall’imboccatura del Canale di Leme. Ad eccezione delle maggiori, le altre sono per lo più depresse, pianeggianti e non possedono che una vegetazione erbacea, talora quasi esclusivamente di alofiti. Alcune, come Sarafel, Zantolo, Bu- tassel, sono semplici scogli a fior d’acqua, privi quasi total- mente di vegetazione. Le maggiori sono ricoperte da dense boscaglie di sempreverdi, spesso affatto impenetrabili. Molto uniforme è la costituzione geologica del nostro distretto. Essa consta per la massima parte di calcari cretacei più o meno compatti, e solo verso il confine di N. E. emerge una stretta zona, appartenente alla formazione eocenica. Questa comincia con una sottile falda di calcare nummulitico sotto il colle di Vermo ed acquista maggior estensione man mano che si avvicina alla valle del Quieto. Già presso Terviso, oltre al calcare ad alveoline, affiorano strati inferiori appartenenti al calcare liburnico, che prendono del pari un maggiore sviluppo a Caroiba e nei dintorni di Visinada. Nell’ ultimo tratto essa si allarga ancora di più in forma di vasta isola, circondata all’intorno da calcari radiolitici ed occupata nel suo centro da terreni marnoso-arenacei, con numerosi banchi nummaulitici. I calcari cretacei ci si presentano di differente aspetto, alternando strati compatti, grigi, con altri di un calcare bianco, friabile, a detrito farinoso. La parte centrale del territorio di cui trattiamo, è occupata da calcari dolomitici suberistallini, che affiorano del resto quale esiguo lembo nella Conca di Can- fanaro ed a mezzogiorno di Orsera. Sono molto rare o mancano del tutto nel tratto litorale le depressioni crateriformi, laddove esse spesseggiano sull’ alti- piano, giungendo non di rado a dimensioni considerevoli. Il mantello ocraceo, che nelle parti elevate è tenuissimo e talora difetta onninamente, lasciando denudate vaste estensioni di bianche roccie, si raccoglie nelle cavità e specialmente nelle valli maggiori della zona litorana, ove non di rado arriva allo spessore di due e più metri. Da ciò la maggiore fertilità delle -parti più basse, che sono generalmente occupate da vigneti. 7 7 Gli strati hanno lungo il litorale una piccolissima ineli- nazione e talora appaiono quasi orizzontali. Da ciò nasce l'aspetto particolare che offre il paese a chi lo riguarda dal mare. Esso si presenta quale un terreno basso, leggermente ondulato, che a poco a poco va elevandosi verso l'interno, ove si veggono sporgere numerosi dossi arrotondati di altezza me- diocre. La parte litorana è formata da una serie di collinette, alte 30 a 60 metri, tra le quali si protendono delle lunghe e tortuose vallecole. Alcune di queste colline in seguito a fra- namenti o ad erosioni subìte, hanno i fianchi scoscesi e diru- pati, e concedono quindi d’ annidarsi a piante solite a crescere tra le roccie. Più elevate sono le sponde, che costeggiano il Quieto ed il Canale di Leme, attingendo quelle un’ altezza di 150 a 250 m, queste di 100 a 160. La parte centrale del ter- ritorio è formata da un altipiano ascendente, che verso il con- fine orientale presenta la sua massima elevazione, giungendo presso Braicovich ad un’ altezza di 409 m. Una sezione trasver- sale del distretto da ponente a levante, in corrispondenza alla strada postale che congiunge Parenzo ad Antignana, ci dà ad 8 chilometri da Parenzo, presso Sbandati, un’ altezza di 134 m.; a 14 chil. presso Monpaderno di 260 m. ed a 20 chil., ad An- tignana, di 319 m. Dei punti principali si hanno le seguenti misure altimetriche, desunte dalla nuova Carta topografica dello Stato maggiore. Pera: 0. ii 26 Sbandati. . . .. + addi Orsera SDA ae Villanova di Visignano , 138 Moncastello di Cervera , bl S. Domenica . n» 184 Foscolino (3431401 S. Lorenzo. Me Monghobbori:: pi 57 82 Mondelebotte. . . ., 218 MS Atigelo oa x A07 Villanova di S. Lorenzo , 233 Torre gv L08 Castellier ..... (io «e M. Pizzughi ig Visignano . - n 244 M. Martuzol 31412 Visinada. .- n 257 Moncalvo d’Orsera. ., 121 Monpaderno n 260 Geroldia. iv, 146 Montauro n 272 Castello di Leme i. g0 127 | Oaroiba:. 4. 000 Re RI VI AI e S. Giovanni di Sterna m.297 | Montreo. . . . . .m.334 Momadicon-,*I- ...... , 003 | Mimazand Lc 808 Meno >. ._ 308 | M. Ciambarilla . . ., 349 belgnamnia,. .. . ., 019 Mi an). i 3 "RO Mon. 5928 |M, Martinichi.. . . . , 401 Nessun corso importante d’acqua possede il nostro terri- torio, se si eccettui il fiume Quieto, che ne lambe il confine settentrionale per una lunghezza di 17 chilometri. Gli altri non sono che semplici torrenti, che per la maggior parte s’ asciu- gano totalmente durante la stagione estiva o si riducono a pozze limacciose, che a mala pena si tramandano l’ una all’ altra un tenuissimo filo d’ acqua. Vanno qui notati il torrente Chervar, che scende dai monti di Caroiba e dopo un corso di quasi 7 chilometri, sbocca nel Quieto; il torrentello Patocco che mette nel porto di Cervera; il torrente S. Angelo che si scarica nella valle di Molin di Rio, ed il torrente Cipri, che raccoglie le acque dalle eminenze che circondano Vermo e scorre per la valle di Canfanaro or a giorno ora scomparendo per lunghi tratti tra le roccie calcari. Carattere generale del nostro territorio è 1’ aridità domi- nante, in quanto che l’acqua piovana viene tosto assorbita dal terreno poroso e non ricompare che lungo la costa al livello del mare e sovente sotto lo stesso in forma di polle più o meno poderose. La mancanza d'acque sorgive costrinse gli abitanti a curare assiduamente la formazione di stagni per abbeverare sè e gli animali domestici. Essi trovansi per lo più in prossimità degli abitati e non di rado sono di dimen- sioni notevoli, permettendo lo sviluppo di una ricca flora aquatica e palustre. Trattato brevemente delle condizioni del suolo, ci faremo a considerare gli agenti meteorologici, che esercitano un’ in- fluenza maggiore sulla vegetazione. In questo riguardo riescono interessanti le osservazioni circa alla quantità d’acqua, che vi cade nei differenti mesi dell’anno. Le relative notazioni del- l’Istituto Agrario Provinciale di Parenzo, che mi vennero 50 gentilmente favorite dal suo direttore, l’ egregio Prof. Hugues, sono le seguenti in millimetri: S| ES È 3 (Eels &| 88/8/8500 Anno S| 3 SUE dol Lele | ® Co (SI a 2) 50 ® » ©) A © S6|&|al4|]A]5]Q4|jga|olo ls 1884 || 8:9) 6-:1|1514)69:2| 25-5/167:8| 93-1| 94-4 70:2| 78:8| 40:4| 64:4|768:2 1885 |29-7 117 72 82:2 | 89-2| 83-2(119-0|211:9| 59-0|143-6|] 92:8| 16:9|946:4 1886 |68-4|21:2 691/244 14:7|163-6 40/1237 52:0|128:0| 59:2\104-3'832-6 1887 |42-1|15:2 70:6 29:8|157:8) 33.6] 28:5) 83:4| 298/112 5'116-7/116:7|836:-5 1888) 70636 | 480 357 | 81:6/142:0| ci 36:3) 77 0|180:5|] 33-1| 28:2[712:5 1889 | 71 I 39:8| 89-4| 27-0) 18-1(101:2/139:3| 70:5| 33:0,666:9 94-6) 649 150:4| 68:8| 68:9|793:8 Media | 405 261 sel) 49:2| 59:4|1113:3' 50:5 Da questo specchietto ci appaiono parecchie particolarità degne di nota. Anzitutto l’ irregolarità della pioggia nelle differenti epoche dell’anno, la quale tuttavia ci permette rile- vare alcuni dati intorno alle massime ed alle minime, che hanno luogo nei mesi di Ottobre, Giugno ed Agosto rispettivamente nel Febbraio, Gennaio ed Aprile. Nei mesi da Giugno a No- vembre cade sette decimi più d’acqua che non nel resto del- l’anno (522 mm. contro 299 ossia una media mensile di 8T-1 contro 499 mm.). Si sbaglierebbe però di molto ove dal quan- titativo relativamente grande di pioggia durante i mesi estivi, _ si volesse inferire ad un’ estate molto umida: le cifre elevate sono dovute agli acquazzoni non rari in questa stagione, che però poco concorrono all’ umidità del suolo; all’ incontro le pioggie della primavera e specialmente dell’ autunno essendo più insistenti, riescono di maggior vantaggio per la vegeta- zione. In relazione a ciò noi osserviamo in più specie una sosta nella vegetazione dalla metà di Giugno alla fine di Ago- sto, epoca in cui la flora si ridesta a vita novella. Pur troppo le osservazioni termometriche di cui dispo- niamo sono molto scarse, ed anche queste sole parzialmente utilizzabili, in quanto che dal Marzo 1884 all’ Aprile 1885 si 31 riferiscono alla temperatura del sole, mentre le altre notazioni furono fatte con un termometro all’ ombra. e) x D (ts SS ala e Me e a 6 |.0 | £ |_® ® ® sa [I SS) Bri 3 N FORNARI ©) = “NS best |. ON | | ° 1886 | 6:2 | 50 | 6-1 | 13:1| 17:5| 20:5| 23:4| 21:0| 21:0|15-7|10:4| 8-1 1887 | 38| 37) 79 | 114/157] 207| 25:4|280|204 1588 | 21 46! 79 | 118/173! 217! 227/0221] 200|180! sol 6-5 1889 | 41] 32| 72|11:7|189|227|241|231|175|162| 95) 48 Media | 40 | 41| 73 | 120 17:3| 214/249 22-:8| 19-7|143| 9:6| 61 Non possiamo quindi appoggiarci che a soli quattro anni, periodo troppo breve per poter istituire alcun raffronto colle temperature di altre regioni. Da queste osservazioni risulte- rebbe una media annuale di 13:5° C., con una temperatura pri- maverile di 11:9, estiva di 22:5, autunnale di 146 ed invernale di 57 1). Alla mitezza del clima contribuisce specialmente la poca frequenza dei venti del Nord e Nord-Est, che non hanno mai quel carattere impetuoso e violento, onde fin dai tempi remo- tissimi va famosa la nostra patria Bora. Anzi in questo riguardo Parenzo si presterebbe egregiamente quale stazione climatica per l'inverno, e di certo assai meglio di molti altri luoghi, che presentemente godono fama più o meno meritata. Il vento predominante a Parenzo, e che talora riesce alquanto molesto, è lo Scirocco. Sebbene alle volte molto gagliardo, non apporta però mai un notevole abbassamento di temperatura. Esso ha un’ influenza particolare sulla vegetazione litorana, specialmente delle coste vòlte a meriggio, sulle quali ) Le osservazioni delle minime, evidentemente fatte con un istru- mento poco preciso, non possono pur troppo venir prese in riflesso, dap- poichè ci darebbero un numero esorbitante di giornate nelle quali la temperatura sarebbe discesa sotto lo zero. 32 durante lo scirocco il mare viene a frangersi con grande vee- menza. Non di rado si vede perciò lungo la riva un cordone formato da bassi cespugli ronchiosi, che dalla parte esposta allo spruzzo salino vanno quasi totalmente privi di foglie ed appaiono come fossero tagliati artificialmente !). Tra le rocce allignano per lo più il Crithmum maritimum, l Artemisia coeru- lescens, la Salsola Soda, la Salicormia fruticosa, 1’ Aster Tripolium, la Statice Limonium e cancellata, il Halimus portulacoides ecc. In corrispondenza alla sua posizione geografica (4514 L n.) ed al suo clima mitissimo, appartiene il distretto di Parenzo nel suo complesso alla flora mediterranea. Trovasi questa più pronunciata lungo il litorale e sulle isole e va sempre più perdendo il suo predominio man mano che ci avanziamo verso l'interno, ove, attesa pure la maggiore elevazione del suolo, viene surrogata dalla flora dell’ Istria centrale. A. caratterizzare la flora mediterranea concorrono due elementi speciali: la prevalenza di alberi ed arbusti a fronda perenne, che le porgono quell’ aspetto particolare di eterna verzura, e l’ apparire di una serie di specie erbacee, peculiari alle regioni australi. Varie cause accidentali, tra cui in primo luogo la coltura, possono modificare grandemente lo sviluppo de’ sempreverdi o sopprimerli del tutto, laddove generalmente pochissima influenza ponno esercitare sul complesso della ve- getazione erbacea. È questa dunque che sovente rimane sola a determinare il carattere meridionale di una regione anche allorquando scarseggiano o difettano le essenze arboree a fronda perenne. Tale è appunto il caso per l’ Istria settentrionale e più spiccatamente da Salvore al Quieto, ove mancano quasi del tutto i sempreverdi (se si eccettuino quelli apportativi colla coltura, come l’ olivo), e la natura della flora ci è testimoniata unicamente dal predominio di erbe proprie alla vegetazione mediterranea. A Parenzo, all’ incontro, specialmente nel tratto meridionale e dove la mano dell’ uomo non s’ intromise ') In questo riguardo essa ricorda la costa tirrena, specialmente presso Porto d’ Anzio, ove parimenti per lunghi tratti si vedono arbusti svettati e contorti dalla parte soggetta alle buffate marine. 35 modificatrice, compaiono numerosi rappresentanti della flora de’ sempreverdi, se anche limitati alla parte litorana e rara- mente formanti estese macchie o foreste, proprie all’ Istria meridionale. La lunga spaccatura del canale di Leme non è solamente un ampio fjord, che interseca la nostra provincia, ma è del pari una barriera naturale all’ avanzarsi dei sempre- verdi di massa e di gran numero di specie appartenenti alla flora australe. Un piccolo lembo di questa si estende tuttavia al di là del Canale, in corrispondenza alle falde di calcari dolomitici, che emergono nei dintorni di Orsera, ove ci incontriamo in numerose specie vegetali, che quivi trovano il loro limite set- tentrionale. Tra queste sarebbero da citare il Delphinium Staphysagria, V Arabis verna, V Alyssum campestre, il. Dianthus velutinus, 11 Rhamnus intermedia, il Trifolinm tomentosum e suffo- catum, la Valerianella echinata, 11 Silybum Marianum, V Inula graveolens, la Salvia verbenaca e qualche altra. Delle essenze legnose sempreverdi, comuni nell’ Istria me- ridionale, noi abbiamo nel distretto di Parenzo ancora la Quereus Ilex, Phillyrea latifolia, Pistacia Lentiscus, Juniperus Oxycedrus e macrocarpa, Ruscus aculeatus, Cistus salvifolius e villosus, Smilax aspera, Lonicera implera, Itosa sempervirens, Asparagus scaber e acutifolius, Viburnum Tinus, Rhamnus Alaternus, Laurus nobilis, Arbutus Unedo, Myrtus italica. I due ultimi però non trovansi che rarissimi ed isolati nelle adiacenze di Orsera e su qualcuna delle isole maggiori, il Lauro all’ incontro limitato all’ isola S. Nicolò, ove forma densi boschetti. La mitezza del clima fa sì che parecchie specie che in paesi settentrionali gettano d’ inverno le foglie, le conservino a Parenzo tutto l’anno, potendosi quindi considerare quali piante a fronda perenne. Quivi vanno notati il Ligustrum vulgare, la Pistacia Terebinthus, le varie specie di ubus, la Lonicera etrusca, lo Spartium junceum, V Osyris alba. Vi mancano però affatto Vl Erica arborea ed il Cistus monspeliensis, frequenti a mezzogiorno del Canale di Leme. Molto più numerose sono le specie erbacee caratteristiche della regione mediterranea, le quali formano più della quarta » 1°) VI e parte di tutta la flora di Parenzo. Il maggior contingente vi viene dato dalla famiglia delle papiglionacee ove tra 115 specie, ritroviamo non meno di 52 proprie alla vegetazione australe. Delle altre famiglie più grandi ci offrono rappresentanti medi- terranei le Ranunculacee 11, le Crocifere 6, le Silenee 5, Limee 5, le Ombrellifere 14, le Composite 33, le Borraginee 5, le Labiate 11, le Kuforbiacee 7, le Cupolifere 8, le Orchidee 6, le Gigliacee 10, le Graminacee 35. le Il poco sviluppo orografico del nostro distretto non ci permette di fissare delle zone distinte in ragione altimetrica. La diversità della flora dell’ interno più che dalla maggiore elevazione sembra dipendere dalla lontananza dal mare, al quale non si può disconoscere un’ influenza speciale sul carat- tere della vegetazione. Così noi vediamo arrampicarsi i sem preverdi alle sponde del Leme fin all’ altezza di 160 m. laddove verso l'interno difettano del tutto ad altezze molto inferiori. L'influenza del mare appare pronunciatissima nella flora delle isole, che sia nel suo insieme che nelle specie ond’è compo- sta, offre un aspetto particolare. Im questo riguardo si po- trebbero distinguere tre regioni: la litorale colla presenza di sempreverdì, limitata alle isole ed alle colline in prossimità al mare, la sublitorana, ove mancano sì i sempreverdi ma perdura la maggior parte delle piante erbacee di quella, e finalmente la regione dell’ altipiano superiore colla flora dell'Istria centrale. Strettamente legata alla natura del suolo, si presenta una flora speciale, quella delle paludi, che assume un duplice aspetto secondochè il terreno trovasi o meno inquinato dall’ acqua salsa. Le paludi d’acqua dolce non hanno che una piccola estensione nella vallata del Quieto comparendo qua e là per brevi tratti nella conca di Canfanaro. La flora che le ricopre consta in buona parte di ciperacee e di giumcacee, nulla pre- sentando di particolare nelle specie che la compongono. Più interessante all'incontro è la vegetazione dei terreni salsi, occupanti un vasto tratto verso la foce del Quieto, a Val di Rio, a Fontane, ecc., la quale consta delle seguenti specie caratteristiche: Spergularia salina e marginata, Linum maritimum, Bupleuwrum tenuissimum, Artemisia cacrulescens, Inula crithmoides, | 55 Aster Tripolium, Tararacum tenwifolimm, Sonchus maritimus, Ohlora perfoliata è serotina, Erythraea pulchella, Statice Limonium, Plun- tago Cornuti ed altissima, Suaeda maritima, Salsola Kali e Soda, Salicormia herbacea, fruticosa e macrostachya, Halimus portula- cordes, Triglochin maritimum, Orchis laxiflora, varie specie di Juneus e Scirpus, Carex Vederi e divisa, oltre a numerose altre che non sono legate strettamente al substrato di un terreno salino 1). Grande influenza sulla distribuzione delle specie hanno le differenti colture predominanti nelle diverse parti del territorio *). La maggior parte del distretto è occupata da boschi, i quali hanno un’ estensione di 214 chilometri quadrati e constano nella regione litorana di vari sempreverdi misti a specie a fronda caduca, laddove nell’ interno vi predominano quercie, carpini, ostrie e frassini. I boschi sono tenuti generalmente bassi, venendo tagliati ogni 10—14 anni per trarne legna da fuoco. Pochi sono i boschi d’ alto fusto, e questi solitamente limitati a spazî molto esigui. Appresso ai boschi hanno un'importanza speciale i prati, dei quali è mestieri distinguere due specie, i prati propriamente detti ove si falcia l'erba e quelli che sono abbandonati al pascolo. I primi occupanti i terreni più fertili, possedono una vegetazione ubertosa, composta per la maggior parte di papi- glionacee, di composite e di graminacee. Le specie predominanti !) Le vaste paludi alla foce del Quieto sono per circa tre chilometri ricoperte quasi esclusivamente da varie specie di Juncus, Scirpus e Carex, che non permettono lo sviluppo di altre specie, che appena al disopra di Santi Quaranta. ?) Ecco il prospetto dei varî terreni, in ettari, desunto dai registri catastali : Distretto Boschi Vigne Arativi Pascoli Prati Orti Paludi e stagni 13:36 151:57 Parenzo 1046047 440334 2920-73 211077 28407 Montona ‘7971:33 367110 2151-21 253474 1031:29 Pisino 1624-52 1427-65 1400:85 180516 59271 ; Rovigno 1554-70 338:96 5366-45 298:87 42-54 10:49 _ Totale 21411:02 984105 6838-74 6749-54 1950-61 902-7022473 [19] wii © ou dd WD ÒQ dI N pe O 530 sono: il Ranmeulus neapolitanus, Lepidium Draba, Polygala micacensis, Dianthus sanguineus, Lychmis Flos cuculi, Linum angu- stifolium, Erodium malacoides, Antlyllis Dillenii, Medicago sativa, lupulina, maculata e denticulata, Trifolium pallidum, stellatume, mcarnatum, angustifolium, striatum, migrescens, agrarium, patens, Lotus cormiculatus, Lathyrus Cicera, Spiraca Filipendula, Poteriam polygamum, Tordylium apulum, Daucus Carota, Anthemis nobilis, Chrysanthemum Leucanthemum, Centaurea amara, Gelasia villosa, Tararacum officinale, Crepis neglecta, Erythraca Centaurium, Rhi- nanthus minor, Salvia Bertolonii, Betonica officinalis, Ajuga reptans e genevensis, Plantago media e lanceolata, Orchis Morio, Serapias pseudocordigera, (Hladiolus illyricus, Ormthogalum comosum, Carex glauca e distans, Andropogoninn Ischiemun e GryUus, Setaria glanca e viridis, Anthoxantum odoratum, Phleum tenue e pratense, Agrostis vulgaris, Koceleria cristata, Holcus lanatus, Arrhenatherum avenaceume, Avena sterilis e barbata, Briza maxima, Poa pratensis ed attica, Dactylis glomerata, Festuca ovina, varie specie di Bromus, Tri- ticum villosum, Hordeum murimum, Loliwm perenne, Aegilops ovata e triaristata ecc. Maggior estensione hanno i prati riservati al pascolo, i quali per lo più occupano i dorsi sterili e rupestri de’ monti, ove alla magra vegetazione erbacea si associano non di rado arbusti spinosi, (Paliurus aculeatus, vari Rubus e Rose, Jumiperus comunis ed Oxrycedrus, Asparagus ecc.), che alle volte si addensano ed intrecciando i loro rami formano macchie impenetrabili '). Questi prati che al principio di primavera offrono un aspetto abbastanza gaio, ricoperti come sono da fresca verzura, assu- mono d’ estate un carattere triste e desolante pel predominio di specie a tomento grigio, nelle quali le foglie sono per lo !) A questi prati scendono durante i mesi invernali i pastori dalle parti orientali montane della provincia colle loro greggie, trattenendovisi fino ad Aprile o Maggio. Conseguenza di ciò è la mancanza quasi asso- luta di alberi, in quanto che ogni nuovo virgulto viene tosto divorato dal dente edace delle pecore, e quindi il continuo progressivo depaupera- mento del suolo in seguito all’ asporto del sottile strato di terriccio che ricopre ancora la nuda roccia. 3° più oltremodo ridotte o sostituite da spine. Così le pendici che nel mese d’Aprile fanno pompa di miriadi di anemoni stellate, di margheritine, di ficarie, di viole, di poligale, di cerastii, di Ant/yllis Dillenii, di Linum gallicum, di Helianthemum vulgare, di Medicago (rerardi, di Trifolium stellatum, incarnatum, angustifolium, Cherleri, scabrum, nigrescens, patens, di Coronilla scorpioides e cretica, di Hippocrepis comosa, di Lathyrus Cicera e setifolius, di Potentilla subacaulis ed opaca, di Myosotis intermedia e hispida, di varie veroniche, di Zrirago latifolia, di Globularia Willkommi, di Orchis tridentata e Morio, di Trichonema Bulboco- dium, di ornitogali, di Muscari neglectum ecc. ecc. ci presentano nel Luglio ed Agosto tra i cespiti cinerei dell’ Helichrysum e della futa divaricata, l Ononis antiquorum, 11 Doryenium herbaceum, lErygium amethystinum, la Ptychotis ammoides, il Bupleurum aristatum, la Torilis helvetica, 11 Galium Mollugo, 11 Micropus erectus, la Pallenis spinosa, V Anthemis nobilis, 11 Cirsium lanceola- tum, il Carduus nutans, la Carlina vulgaris e corymbosa, il Ken- troplijlhun lanatumi, la Centaurea cristata, lo Scolymus hispanicus, il Cichorium Intybus, la Picris hieracioides, la Crepis foetida, 11 Xanthium spinosun, V Echiuun vulgare, la Satureja montana, la Calamintha Nepeta, la Nepeta Cataria, la Stachys italica, 11 Mar- rubium candidissimum, 11 Teucriun Chamaedrys e Polium, il The- sium divaricatumi, V Euphorbia nicacensis, V Anthericum ramosumi, ecc. piante che per essere spregiate dal dente degli animali, sì esten- dono sempre maggiormente e talora sostituiscono quasi onni- namente il resto della vegetazione. Ben 176 chilometri quadrati sono messi in coltivazione, ed in seguito al risveglio agricolo degli ultimi anni, giornal- mente si dissodano nuovi terreni, specialmente in vicinanza di Parenzo, Orsera e Visignano. La coltura principale e più estesa del nostro territorio spetta alla vite, pel prodotto della quale Parenzo gode fama meritata su tutte le altre terre dell’ Istria. Unitamente alla vite vengono coltivati in maggior estensione frumento, orzo, granoturco, fava, scarsamente patate, segala, saraceno, ceci, lupini, piselli ed altri legumi. L’olivo tanto diffuso nell’agro di Rovigno e di Pirano, non ha che un’ im- portanza secondaria a Parenzo, al pari degli alberi fruttiferi, 55 se si eccettuino i nocciuoli che ad Orsera dànno un prodotto ragguardevole. Ma oltre che per le specie coltivate, i campi c’ interessano pure per le piante spontanee che prediligono i terreni smossi. In questo riguardo anzi sono i campi, specialmente ove l’ agri- coltore difetta di diligenza nel purgarli dalle mal’erbe, le loca- lità più interessanti pel botanico, sia per la varietà che per la rarità delle specie. Non possiamo qui enumerarle, senza imcor- rere in troppe ripetizioni, epperò dobbiamo riferirci alla parte speciale. Se anche ulteriori esplorazioni accresceranno senza dubbio il numero delle specie da noi indicate pel territorio di Parenzo, non crediamo superfluo già fin d’ora un breve quadro che ci presenti il complesso della sua vegetazione in rapporto alle differenti famiglie che la compongono: Famiglie | h pi Oe® | Totale Papilionaceae . . . . .| 14 31 69 114 UOnDOsite TI, o E 52 DI 107 Granieri 48 D6 104: Cabiate e a 40 (4 51 Crociera! (998, 400 E | —_ 9 39 48 Umbelliferae . . ...| 109) 20 AH Ranunculaceae . . . .| 3 18 In 32 Mosdeene to Gean) .| 16 12 — 28 Cyperagsane, = a, — 27 — 27 alimesggt Vas ue ent _ 24 —_ 24 Borasinoget Moe TE ITA o‘ S 15 23 Orehidenet VAC RINc e ea 21 — 21 Awtirrhineae 0. .| 3 12 20 Aizinicae Le Raf OI 4 13 17 Riubiacene i sb UEo.. e I 6 17 Huphorbiaceae Wi. ae | E 6 11 17 Sdeopeae,, SE SE | Da 10 6 16 | Famiglie hi pai Oe® | Totale Chenopodiaceae . 3 12 15 Polygoneae. — 5) 8 18 Cupuliferae. 13 _ - 13 Juncaceae —_ 15 — 15 Geraniaceae — 1 10 LI Linneae . - 3 6 9 Campanulaceae - 4 D b) Malvaceae . — 3 D S Pomaceae 8 - — 8 Primulaceae — 6 2 8 Plantagineae — 8 8 Salicineae 8 = — 8 Potameae —_ 8 —_ 8 Caprifoliaceae . 6 1 — ‘ Valerianeae . = 1 6 Ù Dipsaceae = 4 d Cd Solaneae . I. — 6 Ti Polypodiaceae. - T —_ 7 Verbasceae . — - 6 6 Rhinanthaceae _ — 6 6 Trideae - 6 _ 6 Cistineae d —_ 1 5 Violarieae — 4 1 5) Rhamneae . 5) — = D Oleaceae . | D — _ 5) Gentianeae . SE — 5) 5 Convolvulaceae . 9 3 2 Diga Asparageae . Ie: 1 - 5 Papaveraceae . -- 1 3 4 Fumariaceae — 2 2 4 Rutaceae d -- -- d Onagrarieae — 4 — 4 Crassulaceae — 4 -- 4 Famiglie h pi Oe® | Totale Orobancheae . - 4 -- 4 Amaranthaceae — — 4 + Urticaceae . _ 2 2 4 Zosteraceae. _ 4 — 4 Amaryllideae . — 4 — 4 Hypericineae . i 5) — 3 Terebinthaceae 5, — — d Paronychieae . — 2 1 B) Scrophulariaceae. l 2 3 Plumbagineae . _ 3 —_ 3 Artocarpeae 3 — ni 3 Coniferae 3 — O, 3 Typhaceae . —_ 3 — 3 Resedaceae . _ _ 2 2 Tiliaceae 2 —_ de 2 Acerineae 2 _ — 2 Amygdaleae 2 _ — 2 Sanguisorbeae. i 1 2 Cucurbitaceae . = 2 —_ 2 Saxifrageae. _ — 2 2 Corneae . 2 — _ 2 Ambrosiaceae . — _ 2 2 Ericaceae 2 - - 2 Apocyneae . - 2 — 2 Verbenaceae si — 1 2 Santalaceae 1 i —_ 2 Aristolochieae . — 2 — 2 Cannabineae = 1 bi 2 Ulmaceae 2 _ — 2 Equisetaceae — 2 _ 2 Polygaleae . — sl — 1 | Ampelideae. 1 _ — 1 Oxalideae — _ 1 di Jp 3 @ | Famiglie DTA Totale | Zygophylleae . . . . . — — 1 Gelastrincae SU... 1 — i Helorazede: 0... — 1 Callitmehincae:». ..°. — 1Ì e enramene i. — 3 T'amariscineae. . . . . 1 e Lei Myrtacaceae . . . . . 1 = Portulacaceae . . . . . — De 1 Sclerantheae 1 Araliaceae . Loranthaceae . Aquifoliaceae . Ener | | Atcelepradeae:. .\.0/-.0., _ 1 eanbphacoae “00... — ii — frlebularicae i #.. . — i — @immelede Sa... — _ 1 pH KiWK HW HEWrwrrKrrr Laurineae SR 1 berglmeaot. “0... 1 _ iiimnaeedgn i Nana ll — Juncagineae . . . . . — 1 _ Nagadeagati o. Ui | — _ 1 emmaceno n= suli — 1 tmoidoaoni 0 e. — Wiosegreaorti to 10.°, _ Colchicaceae . (ha —_ Totale . . .| 134 48 | SCupHutpaipHTpHYEHWWEHEEHrKkt ile i | Ul 439 _ eo) St Da questa tabella risulta che le famiglie maggiormente rappresentate sono le Papiglionacee, le Gramigne e le Com- posite, le quali da sole comprendono quasi un terzo di tutte le specie. Appresso a queste troviamo 12 famiglie che formano un altro terzo della vegetazione, laddove il resto della flora si suddivide tra altre 93 famiglie, di cui 28 non contenenti che un’ unica specie. 42 La partecipazione delle varie famiglie a formare la flora di Parenzo, differisce inoltre parecchio da quanto riscontrasi in quella di tutto il Litorale: chè mentre in questa le Composite occupano il primo posto con 305 specie, superando di 77 specie le Graminacee (228 sp.) e di quasi 100 le Papiglionacee (212), abbiamo nel nostro distretto in primo luogo quest’ ultime, cui vengono appresso le altre due famiglie. Così pure le Ombrel- lifere, che nella flora provinciale occupano il 4.° posto con 121 specie, trovansi spostate al 6.° e superate dalle Crocifere e dalle Labiate, che nella Hora generale verrebbero in seguito con 112 rispett. 98 specie. A comporre la flora di Parenzo concorrono 820 dicotile- doni (197 p.%,), 226 monocotiledoni (2144 p.%) e 9 acotile- doni fogliose (0:86 p. °/). Tra le specie legnose noi abbiamo 46 alberi e 58 arbusti maggiori. In quanto al periodo di vegeta- zione vi sono 616 specie ossia 58:39 p.®%, perduranti e 439 ossia 41:61 p.° annue e bienni. Le piante bulbose sommano a 55 e le aquatiche a 20, delle quali 5 viventi nel mare. Nessun mese dell’ anno va totalmente privo di fiori: per- sino in Dicembre e Gennaio alcune specie cominciano a metter fiore, la maggior parte però delle piante fiorenti in questi mesi sono superstiti dell’ autunno. Il Giugno segna il culmine della vegetazione, superando il Maggio di quasi 100 specie fiorite. Il seguente prospetto segna il numero di specie che tro- vansi in fioritura nei differenti mesi dell’ anno: Gennaio 17 Maggio 647 Settembre 153 Febbraio 34 Giugno (41 Ottobre 117 Marzo 94 Luglio 486 Novembre 49 Aprile 288 Agosto 348 Dicembre 26 Se ci facciamo a considerare la flora del nostro distretto in confronto a quella di tutta la provincia del Litorale, trove- remo ch’essa trovasi nel rapporto di 1055 specie contro 2590 (40:7 p. 9), che formano il complesso della nostra flora. La mancanza di maggiori elevazioni esclude naturalmente le specie alpine e subalpine, che nel nostro Litorale sommano 367 specie, come pure la maggior parte delle specie montane (336) proprie 45 all’ altipiano del Carso. Da ciò la povertà della famiglia delle Sassifraghe (3 p. % o. esistenti nella provincia), Genzianee (18:15 p.%), Rinantacee (18:75 p. %/), Campanulacee (28:12 p. %), Primulacee (29-63 p. she ecc. che non contano che alcuni pochi rappresentanti. Le altre famiglie maggiori compaiono nel nostro distretto nelle proporzioni seguenti : \ Borragineae . . 62:16 p.%, Liliaceae . . . 40°00 p.%; Euphorbiacee . 5484 , Salicineae . . . 4000 , Papilionaceae . 53-77 , Polyg&oneao 1139/39 NE Labiatae . . . 5204 , Juncaceae. . . 3825 , Antirrhineae . . 47:38 , Ranunculaceae . 38:10, Rubiaceae. . . 4594 , Umbelliferae. . 36:36 , firamincae . . 4561 , Orchideae tt" 36020041 Chenopodieae . 4412 , Dileneae:' .; ‘8555 Cruciferae. . . 42:95. , Compositae . . 35:08, bilsmeae .. . .0(4048 , Cyperaceae 0h 29/05 Rosaceae . . . 4000 , Polypodiaceae . 23:33, Difficile riesce per un territorio così esiguo il voler indi- care delle specie che gli sieno particolari e manchino ai distretti circostanti, dappoichè ciò richiederebbe un’ esplora- zione minuziosa in ogni più remoto angolo del nostro paese, nè ancora si avrebbe la sicurezza che più tardi non vi appaia l'una o l’altra delle piante non per anco osservate. L’agro di Parenzo possede tuttavia alcune specie che finora non furono trovate nelle altre parti dell’Istria o che vi sono estremamente rare. Vanno qui notate fra le prime l’ Huplophyllun patavinuni, la Sideritis montana, V Ophrys fusca; tra le seconde il Delphiniwm Staphysagria, che sebbene raro, cresce pure sull’isola S. Andrea di Rovigno e ad Ossero, la Draba muralis che riappare egual- mente al M. d’Ossero, il Xeranthemum cylindraceum che alligna pure a Rovigno ed a Matterada, l’ Hippocrepis unisiliquosa, che trovasi anche ad Isola), il Seseli tortuosum, che rinviensi pure !) Biasoletto la cita dall’Anfiteatro di Pola, d’onde pare scomparsa (Freyn: Flora v. Siidistrien, p. 79), al pari che da Duino, ove venne rac- colta dal Brumati (Pirona: Fl. Forojul. p. 45). dd a Cittanova, Rovigno e Pola, l Asperula tinctoria, che riappare ad Ospo, la Vulerianella cchinata, che raccolsi parimenti a Ro- vigno, la Campanula Erinus e 1 Urtica pilulifera, che mancano a tutto il continente e non compaiono che sul M. d’ Ossero la prima!) ed a Bellai sull’isola di Cherso la seconda, 1 Acanthus spinosissimus che cresce pure nell’ agro della propinqua Citta- nova, la Cuscuta palaestina, la Phelipuca Muteli e 1 Aegilops uniaristata che furono riscontrate a Pola. Maggior numero di specie trovano quivi il loro confine settentrionale non oltrepassando il Quieto. Sono qui da notare oltre alla maggior parte delle testè citate ed a quelle già no- minate da Orsera (p. 33) 1’ Alyssum campestre, il Cistus villosus, l’Helianthemum salicifoluun, la Sagina maritima, la Ruta bracteosa, il Rhanmus Alaternus, la Pistacia Lentiscus, il Melilothus italica, il Lotus cytisoides, la Ptychotis ammoides, la Pimpinella pere- grina, la Lonicera implera, la Valerianella criocarpa, V Inula gra- veolens, Vl Onopordon illyricom, la Thrincia tuberosa, V Arbutus Unedo, V Erythraca maritima, il Cymoglossum Columnae, la Sero- phularia peregrina, la Trirago latifolia, la Micromeria Juliana, la Stachys italica, la Sideritis romana, V Asterolinum stellatune, la Plumbago europaca, V Euphorbia Pinca, la Corylus tubulosa, la Quercus Pseudo-Suber, V Ophrys Tommasinii, Bertolonii, 1 Tricho- nema Bulbocodium, il Narcissus Tazetta, V Asphodelus ramosus, il Gastridium lendigerm, V Hordewn bulbosum. Oltremodo strana riesce la presenza della Saxifraga petraca sulle rupi e sulle mura che sostengono la strada che scende da Visinada a Porto Porton ad appena 10 m. sul livello del mare. Essa vi prospera egregiamente ed in grande quantità, ricoprendo nel mese di Maggio intere pareti co’ suoi candidi fiori. L’alli- gnare di questa specie subalpina, tanto comune nelle vallate dell’ Isonzo e crescente pure in Istria (sui monti Sissol e Rassussiza, presso Obrou ed in una vallecola non lungi da Cosina, sempre però ad un livello superiore ai £00 m.), in una !) Trovata sporadicamente nell’ anfiteatro di Pola da Biasoletto nel 1829 e nel 1866 da Pichler. Secondo Freyn, è del pari totalmente scom- parsa (o. c. p. 136). 45 località sì poco elevata, trova la sua ragione nella postura volta a settentrione, ove rare volte giunge raggio di sole e nell’ umidità mantenutavi costante dalla vicinanza della valle acquitrimosa e dalla densa vegetazione arborea, che si pigia su quell’ ultimo lembo di pendice. Ben poco venne finora scritto intorno alla flora di Parenzo, e solo qua e là si trova nelle varie opere l'indicazione di qualche pianta proveniente da questo distretto. Monsignor Giacomo Filippo Tomasini, vescovo di Cittanova (1597— 1654) è il primo che ne’ suoi “Commentarî storico-geografici della provincia dell'Istria“ !), ci fornisca un elenco delle piante quivi crescenti. Tra circa 300 specie da lui indicate ve ne sono parecchie dell’ agro parentino, quantunque non ne sia fatta speciale indicazione di località. Resta solamente dubbio a quale specie si debba riferire ,l’Asfodello a fiori gialli, vege- tante sopra uno scoglio vicino a Parenzo“, dappoichè l’ Aspho- delus luteus cui si dovrebbe pensare, manca tanto alla terra ferma che alle isole di Parenzo, e non compare che sullo sco- glio S. Francesco nel porto di Pola e quindi sulle isole del Quarnero. Quasi un secolo più tardi Giovanni Girolamo Zani- chelli visitò Parenzo, se anche solo di passaggio, raccoglien- dovi parecchie piante *). La triste celebrità acquistatasi da Parenzo per la sua malaria, non lusingava certamente i bota- nici a farvi delle escursioni; vi arrogi la poca sicurezza dei dintorni, e quindi non è da stupirsi se per lungo tempo nessun botanico vi si trattenesse. Hoppe e Hornschuch nel loro noto viaggio alle nostre regioni, giunsero pure a Parenzo !) Arch. Triestino (1837), V. IV p. 107—118. > Opuse. botan. posthuma. 1730, p. 21. Egli nota da Parenzo e dintorni 22 specie che, riferite alla nomenclatura odierna, sarebbero le seguenti: Bupleurum aristatum, Dianthus sanguineus, Marrubium candidissi- mum, Carpinus duinensis, Agrostis vulgaris, Arabis turrita, Caucalis daucoides e leptophylla (2), Pyrus amygdaliformis, Viter Agnus Castus, Phillyrea latifolia, Euphorbia faleata, Ptychotis ammoides, Briza maxima, Prunella alba, Plumbago europea, Herniaria hirsuta, Smilax aspera, Convolvulus Cantabrica e tre alghe. 46 (15 Aprile 1816), però, contrariati dal cattivo tempo e non osando allontanarsi dalla città senza scorta militare, non vi raccolsero che due specie, Vl Asparagus acutifoliuvs ed il Luscus aculeatus *). Nel 1825 il conte Sternberg percorrendo la nostra provincia non fece che lambire il distretto di Parenzo, visitando Montona e la valle superiore del Quieto *). Maggior attenzione rivolsero all’ agro di Parenzo Bart. Biasoletto e Muzio Tommasini nel loro viaggio intrapreso nel 1828 attraverso l’ Istria, raccogliendovi 483 specie *). In una gita posteriore (1833) sfiorarono semplicemente il nostro di- stretto, toccando Caroiba e Montona, sicchè il loro rapporto ricco d’interessanti notizie botaniche sulla nostra provincia, non nota che poche piante della valle superiore del Quieto 4). Nel Giugno 1837 vi ritornò Tommasini, e questa volta in unione del celebre G. Bentham, che visitava le nostre regioni. Essi esplorarono accuratamente la parte litorana da Parenzo ad Orsera, facendovi larga messe di piante interessanti, senza però publicare alcunchè in proposito. Nella relazione del viaggio di Federico Augusto Re di Sassonia per l’ Istria, Dalmazia e Montenegro, Biasoletto cita pure alcune specie da Parenzo ed Orsera °). Cominciata l'esplorazione sistematica della nostra provincia per opera dell’indimenticabile nostro Tommasini, il distretto di Parenzo se anche non così accuratamente come i limitrofi di Rovigno e di Pola, fu ripetutamente investigato da lui e da’ suoi raccoglitori Dr. Sendtner e Francesco Driuz, più noto sotto il nome di Checco. I suoi cataloghi manoscritti, tenuti con serupolosità eccezionale, ci dànno un numero considerevole delle specie di Parenzo, che vengono tuttora conservate nel suo erbario. Parecchie di queste gli vennero pure fornite dal segretario di marina in pensione Berthold, che per parecchi ) Tagebuch einer Reise nach den Kiisten des adriat. Meers p. 204. >) Flora 1826, Beilage p. 58. 3) Flora 1829, II, p. 513—25 e 529-Al. ') Linnaea XI, Estr. p. 42. 5) Trieste, 1841, p. 25. } 47 anni tenne dimora a Parenzo, come pure dal Padre Brunner, professore al Ginnasio di Pisino, che esplorò specialmente le adiacenze della conca di Canfanaro. Infine nel 1869 Ferdi- «nando Graf diede una breve relazione sull’isola di S. Nicolò !), indicandovi 64 specie da lui raccoltevi ed alcune poche dei dintorni di Parenzo *). Per quanto mi consta, null’ altro venne pubblicato intorno alla flora parentina, se si eccettuino alcune scarse citazioni nelle opere di Host e Pollini, come pure di Koch, Bertoloni e Parlatore, dovute per lo più alle comunicazioni del sullodato Tommasini. Fin dal 1868 io aveva visitato Parenzo e la valle del Quieto in compagnia del Tommasini, facendovi ritorno più volte negli anni seguenti. Maggior agio a studiarvi la flora ebbi però negli ultimi anni (1883 —86) allorchè circostanze famigliari mi portavano ogni qual tratto a Parenzo, ove facea più o meno lungo soggiorno. Per tal modo mi lusingo di poter presentare al tei un quadro meno imperfetto della vegetazione di questo di- stretto, quantunque non dubiti punto che ulteriori esplorazioni, specialmente della valle del Quieto e dei tratti più orientali, ch'io non potei visitare sì spesso e con quella accuratezza che sarebbe stata ne’ miei desiderî, abbiano a fornire notevoli ag- giunte al presente catalogo. !) Mitth. d. naturwiss. Vereines f. Steiermark. Graz 1872, p. 54. 2) In questi ultimi anni anche il Prof. E. Pospichal, attivo esplora- tore della nostra flora, visitò più volte il distretto di Parenzo, trovandovi parecchie specie interessanti. DICOTYLEDONHKAK I. RANUNCULACEAE JUSS. 1. Clematis Flammula L. Comune nelle siepi e ne’ cespugli, specialmente della regione litorale, ove predomina la varietà maritima. 6—8 h. Probabilmente a questa specie si riferisce la (/. reeta L. citata dal Graf come raccolta nell'isola S. Nicolò, mancando questa a tutto il distretto. 2. C. Vitalba L. Sostituisce la precedente nella regione mon- ‘ tana. 6-8 h. 3. C. Viticella L. In luoghi umidi della valle del Quieto. 6-8 h. 4. Thalictrum aquilegifolium L. Raro nella valle di Canfa- naro. 5-6 3%. 5. T. minus L. Non comune nei cespugli della regione mon- tana. 6-7 3%. 6. T. angustifolium Jcq. Luoghi paludosi al Quieto e nella valle di Canfanaro. 7-8 %. 7. Anemone stellata Lmk. Comunissima sulle pendici apriche, tanto del continente che delle isole, ove talora cresce in tanta copia da far apparire estesi tratti di color rosa. I sepali sono più o meno larghi e lunghi e variano dal rosa pallido od anche bianco al carmino più vivo. 3—5 %. 8. A. nemorosa L. Rarissima in qualche foveola presso Mon- paderno e Caroiba. 3-4 2%. 9. Adonis autumnalis L. Comune tra le messi. 5-7 ©. 10. A. flammea Jcq. Meno frequente della precedente sui campi coltivati. 5-7 O. ) 11. A. microcarpa DC. Qua e là tra le messi specialmente della regione litorale. 5 -6 O. 49 12. Ranunculus aquatilis L. v. tripartitus Koch. Nell’ acqua stagnante a Cervera, nel Quieto, Fontane, Conca di Can- / fanaro. b—8 %. 13. R. divaricatus Schrk. In acque stagnanti del Quieto, a Cervera e nella valle sotto Antignana. 5-8 2. 14. R. tricophyllus Chaix (. paucistamineus Tsch.). Nei fos- sali della valle del Quieto presso Porto Porton. 4-5 %. 15. R. Flammula L. Prati umidi al Quieto. 6-8 2, 16. R. illyricus L. Raro nei dintorni di Visinada. 4—5 %. 17. R. acris L. Luoghi umidi, non comune: Vermo, Antignana, Leme. 5-10 3%. R. neapolitanus Ten. (/?. Tommasini Rehb.). Comune nei campi della regione litorale e sulle isole. 4—5 3%. 119. R. repens L. Luoghi umidi e paludosi: Quieto, Molin di Rio, Conca di Canfanaro. 5—6 %. 20. R. sardous Crz. Nei fossali delle vie, in luoghi paludosi 18. 0 comune. 5-7 O. 21. R. arvensis L. Comunissimo tra le messi nella forma tipica a frutti spinosi. 4-7 O. 22. R. muricatus L. Luoghi incolti, non frequente. 4-6 O. 23. R. parviflorus L. Ai margini delle vie, in siti erbosi, talora in grande copia, p. e. a S. Spirito. 3—6 O. 24. R. Chius DC. Più comune del precedente, dal quale si distingue facilmente per i peduncoli brevi ed ingrossati. Predilige la parte litorale e le isole. 3-6 O. 25. Ficaria calthaefolia Rchb. Comune in luoghi sterili rupe- | stri, ove compare nella sua forma tipica, laddove in ter- reni grassi od ombreggiati diviene in tutte le sue parti più robusta, con fiori due o tre volte più grandi e talora un po’ caulescente, per cuni riesce difficile a distinguerla dalla F. ranuneuloides Mnch. 2-4 %. 26. Caltha palustris L. Prati acquitrinosi alle sponde del Quieto. 4-6 2. 27. Helleborus viridis L. (H. dumetorum W. K.) Non comune, in luoghi rupestri: Molin di Rio, Orsera, Due Castelli, Antignana 2-4 %. 28. Nigella arvensis L. Comune nei prati, e tra le messi. 5-8 O. d PENE PI =, 33. d4. 40. 4l. . N. damascena L. Nelle siepi e nei cespugli, specialmente sulle isole. 5-6 O. . Delphinium Consolida L. Frequentissimo dovunque tra ie messi, sul campi incolti, ecc. Ad Orsera la var. sparsiflora Vis. (D. paniculatun Hst. D. divaricatum Rehb.). 6-8 O. . D. Staphysagria L. Luoghi rupestri di Orsera. 6-7 %. . Paeonia peregrina Mill. Nei cespugli delle pendici rupestri tra Visinada e Porto Porton. 5 %. II. PAPAVERACEAE DC. Papaver apulum Ten. (P. argemonoides Cesati). Qua e là tra le messi. 5-6 O. P. Rhoeas L. Comune sui campi al pari della varietà str%- gosa Bonning, a peli dei peduncoli appressati e foglie gla- brescenti. 5-6 O. . Glaucium luteum Scp. Alla spiaggia del mare qua e là, però non frequente. In maggior copia a Porto Torre. 5-10 O. 5. Chelidonium majus L. Comune lungo le vie, in luoghi incolti, ecc. 4—7 %. III. FUMARIACEAE DC. . Corydalis cava Schw. Rara nei cespugli alle sponde del Quieto. 2 - 4 %, . C. ochroleuca Kch. Sulle rupi d’ una foveola presso Mon- paderno. 3—8 2. . Fumaria officinalis L. Comunissima nei campi, lungo le vie ecc. al pari delle varietà minor Hausk. (albiflora Parl.) e densiflora Parl. Fiorisce tutto 1 anno. ©. F. Petteri Rchb. (£. Gussoni Bois.) Nei luoghi erbosi presso Fontane ed Orsera. 4-6 ©. IV. CRUCIFERAE JUSS. Matthiola sinuata R. Br. Sulle vecchie muraglie della città, rara. 4—5 %. . Cheiranthus Cheiri L. Qua e là su vecchi muri di Pa- renzo. 4—6 %. T—_ 43. dd. 45. 46. D4. DD. 56. DI. 61 Nasturtium officinale R. Br. Acque stagnanti al Quieto; a Fontane ecc. D—6 %. N. austriacum Crntz. Rarissimo, finora trovato solamente sull’ Is. S. Brigitta. 5-6 %. N. syilvestre R. Br. Comune lungo le vie, nei fossali, ecc. 6—8 2. | Barbarea vulgaris R. Br. Sparsa qua e là in luoghi in- colti. 3-4 O. . Arabis verna R. Br. Luoghi erbosi dell’isola S. Giorgio pr. Orsera. 4-5 O. A. hirsuta Scp. Comune in luoghi erbosi e rupestri. 4 - 6 ©. . A. arenosa Scp. Molto rara sulle pendici rupestri della conca di Canfanaro. 6—7 ©. A. Turrita L. Rara in luoghi rupestri sotto Coridico. 450. . Cardamine impatiens L. Luoghi umidi presso due Castelli. 4-5 ®. . C. hirsuta Scp. Comunissima dovunque lungo le vie, nei cespugli al margine de’ campi, ecc. 3 Db O. . Dentaria bulbifera L. Nei boschi più folti presso il monte S. Angelo. 4-5 %. Sisymbrium officinale Scp. Frequentissimo lungo le vie in luoghi incolti, ecc. 4—8 O. S. Alliaria Scp. Tra i cespugli e nelle siepi comune, spe- cialmente sulle isole. 4—5 ©. S. Thalianum Gaud. In luoghi coltivati, attorno i cespugli, più frequente sull’isole S. Nicolò e S. Giorgio. 4-5 ©. Erysimum odoratum Ehr. v. dentatum Kch. Luoghi incolti e rupestri, specialmente della regione montana a Villanova, Visinada, Torre ecc. 5-10 2. Conringia orientalis Rb. Frequente tra le messi. 5-6 O. . Brassica oleracea L. Selvatica in gran copia tra le mac- chie sempreverdi dell’Is. S. Brigitta; del resto qua e là profuga dai campi. 4-5 ©. B. Napus L. Qua e là sui campi. 4-5 ©. Sinapis arvensis L. Tra le messi, sui campi incolti, ecc. comunissima. 5 - 6 O. 64. 65. . Diplotaxis tenuifolia DC. Molto sparsa pel distretto al margine dei campi, presso la spiaggia, ecc. 6-10 %. . D. muralis DC. Frequente su vecchie muraglie, luoghi in- cplti, ecc. 6A41T0: Eruca sativa Poir. Non comune, sui campi, lungo le vie. 5-10 O. Alyssum montanum L. Raro in luoghi rupestri pr. Corridico. 4-5 2. . A. calycinum L. Frequentissimo sulle pendici aride, soleg- giate. 4-5 O. . A. campestre L. Luoghi rupestri presso Leme, raro. 4-5 O. Draba muralis L. Luoghi erbosi, ombreggiati a S. Spirito pr. Parenzo ed a Due Castelli. 4-5 O. . D. verna L. Luoghi aridi soleggiati, molto sparsa, per lo più nella var. praecor Stev. laddove piuttosto rara rin- viensi la var. Ayvokeri Andre. 2-4 ©. . Camelina sativa Crntz. Qua e là tra le messi. 5-6 O. . Thlaspi arvense L. Luoghi incolti, sparsa pel distretto. 5—T O. T. alliaceum L. Finora ritrovato solamente sui campi di Montona; sarebbe da ricercarsi nei dintorni di Visinada. 4-5 O. T. perfoliatum L. Comunissimo sui campi, tra le messi. 29-60. . T. praecox Wif. Quantunque non abbia finora raccolta questa specie nel distretto di Parenzo, non dubito punto che vi si trovi, essendo diffusa in tutta la nostra provin- cia ed in specialità nei distretti contermini a quello di Parenzo, a Pisino, Gimino, Rovigno, Pola ecc. 3-4 ©. Iberis divaricata Tsch. Pendici rupestri della valle super. del Quieto. 9—10 ©. Lepidium Draba L. Copioso in luoghi erbosi, lungo le vie ecc. 4-6 3%. . L. campestre R. Br. Sui campi abbandonati, nelle macchie, molto sparso, più frequente sulle isole. 4 - 6 ©. . L. ruderale L. Luoghi incolti presso al cimitero. 4-6 ©. . L. graminifolium L. Frequentissimo lungo le vie, in luoghi incolti ecc. 611 O. TRI s9. 90. 91. 92. 93. 94. D3 . Capsella Bursa pastoris Mnch. v. rubella (C. rubella Reut.). Comunissima dovunque, ne’ campi, lungo le vie, in luoghi incolti ecc. Fiorisce quasi tutto 1 anno. O. Aethionema saxatile R. Br. Pendici rupestri della valle del Quieto e presso Caroiba. 4—6 O. . Senebiera Coronopus Poir. Su terreni aridi, tra macerie, lungo le vie. In copia specialmente a S. Lorenzo ed a Cul di Leme. 5-8 O. . Myagrum perfoliatum L. Frequente tra le messi. 4—6 ©. . Neslia paniculata Dsv. Rara tra le messi ad Orsera e Leme. bD—6 O. . Bunias Erucago L. v. macroptera Vis. Comune dovunque sui campi coltivati. 4—6 O. . Cakile maritima Scp. Frequente lungo tutta la spiaggia e sulle isole. 6—10 ©. . Rapistrum rugosum All. Campi incolti, frequente. 5-7 O. . Raphanus Raphanistrum L. v. sulfureus Kch. (è. segetum Itchb.). Comune nei campi. 5-7 O. R. sativus L. Qua e là profugo dagli orti. 4-5 O. V. CISTINEAE DUNAL. Cistus salvifolius L. Sulle colline della regione litorale, specialmente in prossimità del mare. 4-6 h. C. villosus L. (C. creticus Kch.) Pendici litorali vòlte a mezzogiorno, più frequente nel tratto meridionale e sulle isole. 5-7 h. Helianthemum Fumana Mill. Luoghi rupestri soleggiati Debe t. H. salicifolium Prs. Indicato da Graf sull’isola S. Nicolò. 4-5 O. H. vulgare Mill. Comune in luoghi erbosi ed aprichi.4—6 h. VI. VIOLARIEAE DC. Viola hirta L. Sparsa ne boschi e sui prati sterili special- mente della regione montana. 3 - 4 4. 97. 98. Soi 100. 101. 96. V. odorata L. Al margine delle siepi, ne’ cespugli. 3-4 3. V. scotophilla Jord. (V. suavis Grf. non M. B.) Più co- mune della precedente, dalla quale si distingue facilmente per la forma delle foglie e delle stipule. Compare spesso a fiori bianchi. 3-4 %. V. sylvestris Lam. Nei boschi, piuttosto rara e ristretta alle parti orientali e settentrionali del territorio. 3—4 %. V. tricolor L. v. arvensis Kch. Comune tra le messi, su’ campi abbandonati. 5—T O. VII. RESEDACEAE DC. Reseda Phyteuma L. Sulle pendici erbose della regione litorana. 4- 6 O. R. lutea L. Comune in luoghi incolti, lungo le vie ecc. 411 O. VII. POLYGALEAE JUSS. Polygala nicaeensis Risso. Copiosa sulle pendici soleg- ‘ giate tanto a fiori rosei che cerulei. Ad Orsera la var. ochroleuca Freyn. 4-6 3. IX. SILENEAE DC. . Tunica Saxifraga Scp. Comunissima in luoghi rupestri, soleggiati. 5 8 2. . Dianthus prolifer L. Pendici erbose, piuttosto raro: Cer- vera, S. Marco, Orsera, Geroldia, Leme. b—Y O. . D. velutinus Guss. Trovato finora solo in luoghi erbosi dell'Isola S. Giorgio. 4—6 ©. . D. Armeria L. Luoghi cespugliosi pr. Cervera. 6 - 9 %. . D. sanguineus Vis. Qua e là sparso pe’ prati. D—6 2. . D. ciliatus Guss. Poggi rupestri presso Torre ed Orsera. 6-10 2. . D. Tergestinus Rchb. (Cfr. Kerner Schedae fl. exs. aust.-hwmg. N. 545). Frequente sulle pendici soleggiate. 6 - 8 %. . Saponaria Vaccaria L. Frequentissima tra le messi.5—6 O. ada 118. 119. 120. 121. 122. 123. 124. 125. 126. 55 . S. officinalis L. Abbastanza frequente in luoghi incolti, lungo le vie. G—7 3. . Silene gallica L. Rara in luoghi erbosi presso Orsera. 5-6 O. . S. italica Pers. Ne’ boschi e ne’ cespugli frequente. 5—6 %. . S. livida Willd. Molto sparsa pe’ boschi tanto della parte litorale che montana. b—6 3%. . S. inflata Smith. Comunissima in luoghi incolti, lungo le vie, alla spiaggia ecc. Sulle isole la varietà frutescens a caule legnoso alto talora oltre un metro. 4—8 2, 5. Lychnis Flos cuculi L. Non rara sui prati preferente- mente umidi della regione litorana. 4—6 %. . L. vespertina Sibth. Qua e là nei fossali, lungo le vie, ecc. NO) . Agrostemma Githago L. Frequente tra le messi di tutto ildistretto. D- TO. X. ALSINEAE DC. Sagina maritima Don. (S. strieta Fries). Luoghi erbosi al deposito di legname presso S. Lorenzo. 5—7 O. Spergularia rubra Prsl. Molto rara in luoghi umidi presso Orsera 5-6 ©. S. salina Prsl. Comune in luoghi paludosi al mare dallo sbocco del Quieto ad Orsera. 5-10 ©. S. marginata P. M. E. Colla precedente. 5 --10 ©. Alsine verna Brtl. Comunissima in luoghi rupestri ed aprichi. 3—Y 2. A. tenuifolia Whlb. (A. setacca Grf. non M. K.) Qua e là in luoghi erbosi, di preferenza sulle isole. Più frequente la var. densiflora Vis. che predilige siti rupestri. 4—6 O. Moehringia muscosa L. Luoghi rupestri ombreggiati però piuttosto rara: presso Monpaderno, al Quieto, Visi- gnano. 4- 6 2. M. trinervia Clair. Nei boschetti umidi presso Porto Por- ton D-_-6 O. fx: i Arenaria serpyllifolia L. Comune in luoghi incolti, lungo le vie, unitamente alla var. glutinosa Kch. 4-8 O. 184. 7. A. leptoclados Guss. Su terreni aridi ed incolti della regione litorale e sulle isole. 4-8 ©. . Stellaria media Vill. Comunissima dovunque sui campi, lungo le vie, in luoghi incolti. Su terreni grassi la var. major Keh. ec. Fiorisce quasi tutto l’anno. O. . S. graminea L. Luoghi umidi della Conca di Canfanaro. 5-6 2. . Malachium aquaticum Fries. Nei fossali di Val di Rio e del Quieto. 7—8 3%. . Cerastium glomeratum Thuil. Sui campi, al margine delle siepi, talora in grande copia, più scarso nella regione montana. 3 - 6 O. . C. brachypetalum Desp. Sparso qua e là sulle pendici apriche 4-6 O. . C. glutinosum Fries. v. obscurum Kch. Frequentissimo in luoghi rupestri e soleggiati, unitamente alla var. pallens Kch. (C. pumilum Curt.). 3-5 O. C. triviale Lnk. Comune in terreni incolti, lungo le vie ecc. 4-6 O. XI. LINEAE DC. . Linum gallicum L. Comune in luoghi erbosi, sulle pendici soleggiate, ecc. 5—T O. . Linum corymbulosum Rchb. In luoghi erbosi special mente della regione litorale e delle isole. 5—7 O. . Linum strictum L. v. spicatum Vis. Molto raro presso Fontane. 5-6 O. L. nodiflorum L. Sparso lungo il litorale, però piuttosto raro: Cervera, Val di Rio, Orsera. 5—7 O. L. viscosum L. Molto raro nei boschi pr. S. Angelo 6—7 2. L. tenuifolium L. Comune sulle pendici aride, in luoghi incolti. 6—T 3. L. angustifolium Hds. Frequente nei luoghi erbosi lungo la costa e sulle isole, ove per lo più appare la var. er brosum Ichb. 4-6 3. L. usitatissimum L. Inselvatichito pr. S. Lorenzo. 6—7 O. ti n è Annate 143, — 5 L. catharticum L. Alquanto raro in siti ombrosi della valle del Quieto. 6—8 O. XII. MALVACEAE R. BR. . Malva Alcea L. In luoghi rupestri, rara: Corridico, Leme. (-8 2. . M. sylvestris L. Comune lungo le vie, in terreni incolti, ecc. D-8 O. . M. nicaeensis All. Rara in luoghi incolti presso Orsera. 5-3 O. M. rotundifolia L. Molto sparsa in luoghi erbosi per tutto il distretto. 6-83 ©. . Althaea officinalis L. In siti umidi lungo il Quieto, a Molin di Rio e nella Conca di Canfanaro. 6—9 %. . A. cannabina L. Diffusa per tutto il territorio in luoghi incolti, lungo le vie ecc. 6-8 %. . A. hirsuta L. Comune sui campi, in luoghi erbosi. 5—8 O. . Hibiscus Trionum L. Raro sui campi di Orsera. 8-9 ©. H. syriacus L. Coltivato alla Madonna degli Angeli, a 5. Marco, a S. Spirito. 7-9 h. XII. TILIACEAE JUSS. . Tilia grandifolia Ehr. Coltivata spesso nei villaggi lungo le vie. 6 h. . T. parvifolia Ehr. Colla precedente. 6—T h. XIV. HYPERICINEAE DC. . Hypericum perforatum L. Piuttosto raro nelle siepi. 5_8 È. 5. H. veronense Schrk. Al margine de’ boschi, in luoghi erbosi, non comune. b—8 3%. ) LI . H. montanum L. Raro nei dintorni di Orsera. 6-8 4. XV. ACERINEAE DC. Acer pseudoplatanus L. Coltivato sul colle di S. Marco, 4-5 h. 58 — A. opulifolium Vill. v. obtusatum Vis. Coltivato col pre- cedente e da ricercarsi nella regione montana, crescendo non raro nei distretti limitrofi di Pisino, Rovigno e Pola. 4-5 h. 157. A. campestre L. Comune nelle siepi, nelle macchie ecc. 5 h. 158. A. monspessulanum L. Non comune nelle macchie e nei boschi. 3-4 h. — —HIPPOCASTANEAE DC. — Aesculus Hippocastanum L. Coltivato lungo le vie presso Parenzo, unitamente all’ Ae. vubicunda Herb. 5 h. XVI. AMPELIDEAE HUMB. BONPL. KUNTH. — Ampelopsis hederacea Mich. Coltivata qua e là ne’ giar- dini. 7 he. ; 159. Vitis vinifera L. Nelle siepi, in luoghi incolti, perfetta- mente inselvatichita. 5-6 h. XVII. GERANIACEAE DC. 160. Geranium sanguineum L. In luoghi erbosi soleggiati, fre- quente. 5-6 %. 161. G. pusillum L. Comune in siti erbosi, aprichi. 4-5 ©. 162. G. dissectum L. In luoghi incolti, rupestri. 4-6 O. 163. G. columbinum L. Nelle siepi, in luoghi ombreggiati, ecc. 4-6 O. 164. G. rotundifolium L. Campi abbandonati, lungo le vie ecc. 4-6 O. 165. G. molle L. v. grandiflorum Vis. Comune in luoghi er- bosi. 4—5 O. 166. G. lucidum L. In siti ombreggiati, nelle foveole. 4—6 O. 167. G. purpureum Vill. Luoghi pietrosi, margine dei boschi ecc., specialmente nella parte litorana e sulle isole. 4-60. 168. G. robertianum L. Su vecchie muraglie, in luoghi rupe- stri della regione montana, però meno comune del pre- cedente, dal quale non differisce gran fatto. 4-6 ©. UT e De. | lati 59 169. Erodium cicutarium L'Her. Copioso dovunque su terreni incolti, ove fiorisce quasi tutto l’anno. ©. 170. E. malacoides Willd. In luoghi erbosi, copioso special- mente sulle isole. 4—-6 ©. VII. OXALIDEAE DC. 171. Oxalis corniculata L. Frequente lungo le vie, in luoghi incolti. 5-10 O. — ZANTHOPYLACEAE JUSS. — Ailanthus glandulosa Dsf. Raramente coltivata lungo le vie. 6 h. XIX. ZYGOPHYLLEAE R. BR. 172. Tribulus terrestris L. Qua e là sui campi incolti: Cer- vera, S. Marco, Orsera, Leme. 6 -9 O. XX. RUTACEAE JUSS. — Ruta graveolens L. Coltivata non di rado negli orti 6-7 h. 173. Ruta divaricata Ten. Comune sulle pendici rupestri, 6-7 h. 174. R. bracteosa DC. Luoghi sassosi alla riva del mare, però solamente sulle isole. 5—6 h. 175. Haplophyllum patavinum Juss. Esisteva abbastanza fre- quente sul colle di S. Marco, ove però, nonostante ripe- tute indagini, non mi venne fatto di ritrovarlo dopo le colture introdottevi. Forse si scoprirà su qualche altra collina, conservando così alla flora della nostra provincia questa specie interessante, che finora non si rinvenne altrove. 6 h. 176. Dictamus Fraxinella Prs. Nei boschi e nelle foveole della regione montana, però alquanto raro. D—6 2. GO 153. 184. 155. 156. XXI. CELASTRINEAE R. BR. . Evonymus europaeus L. Qua e là nei cespugli e nelle siepi, ma non frequente. b—6 h. E. japonicus Thunb. Coltivato nei parchi, a S. Spirito, S. Marco, ecc. 6-7 h. XXII. RHAMNEAE R. BR. Zizyphus vulgaris Lam. Coltivato sporadicamente negli orti. G—T h. . Paliurus australis Grtn. Frequentissimo nelle siepi, sulle pendici rupestri, nelle macchie, che spesso rende attatto impenetrabili. D—Y h. . Rhamnus intermedia Steud. Hochst. —- Freyn: Flora v. Siidistrien p. 63. (è. fectoria Kch. It. adriatica Jord.) Luoghi rupestri e soleggiati presso Orsera ed al Canal di Leme. 5—6 h. Molto più comune al di là del Canale ove unitamente al Paliurus ed all’ Helichrysum forma la vegetazione caratteristica delle colline sterili tra Villa di Rovigno e Valle. . R. cathartica L. Rara nelle siepi pr. S. Spirito 5 - 6h. . R. Frangula L. Siepi umide nella valle superiore del Quieto. D—6 h. . R. Alaternus L. Manca alla parte continentale ed apparisce invece sulle isole maggiori come a S. Nicolò, S. Brigitta, Revera, S. Giorgio, Salamon. 3-4 h. XXIII. TEREBINTHACEAE DC. Pistacia Terebinthus.L. Nelle macchie sparso qua e là 4-5 h. | P. Lentiscus L. Sulle pendici volte a mezzogiorno del tratto litorale, più frequente però sulle isole. 4 -5 h. Rhus Cotinus L. Non raro al margine de’ boschetti. 5-6 h. XXIV. PAPILIONACEAE L. Spartium junceum L. Frequente in luoghi rupestri soleg- giati, specialmente lungo la costa e sulle isole. b-6 h. | ‘ll'è ei li PAESE e 61 187. Genista tinctoria L. Nei boschetti, prati, campi abban- donati ecc. 6—Y hh. 188. G. elatior Kch. Comune nei boschi, nelle siepi, ecc. 5—_6 2. 189. G. germanica L. Nei boschetti a Villanova, Visinada, alle sponde del Quieto, nella Conca di Canfanaro ecc. 5-6 h. 190. Cytisus Laburnum L. Spesso inselvatichito nelle siepi: Fontane, Orsera, Caroiba, Villanova. A Visinada, Visi- gnano ed altrove viene molto spesso adoperato a soste- nere le viti. 4-5 h. 191. C. nigricans L. v. australis Ker. Piuttosto raro sulle pendici rupestri del Canal di Leme e dell’Is. S. Giorgio. OE: 192. C. capitatus Jcq. Nei boschetti e nelle siepi, non comune. 5-6 h. 198. C. hirsutus L. Luoghi erbosi ombreggiati, raro; di prefe- renza verso il confine orientale. 5-6 hh. 194. C. argenteus L. Pendici rupestri lungo il Quieto. 4—5 %. 195. Lupinus albus L. Qua e là nei campi, però non comune: M. S. Marco, S. Angelo, Fontane, Orsera. 5—6 O. 196. Ononis antiquorum L. Comune nei prati, campi abban- donati, ecc. 5-10 h. Specie molto poliforma, sicchè difti- cilmente si può distinguere dalla 0. spinosa £L., che pro- babilmente non ne è che una semplice varietà. 197. O. Columnae All. Sparsa qua e là in luoghi erbosi: Torre, Varvari, Fontane, Orsera, Corridico, ecc. b—6 %. 198. O. reclinata L. In siti graminosi lungo la costa e sulle isole, alquanto rara. 5—6 O. 199. Anthyllis Dillenii Schit. (A Vulneraria L. rubriflora Kch.) Sparsa per tutto il distretto in luoghi rupestri, soleggiati. Sebbene nelle forme estreme, quali trovansi specialmente sulle isole, offre un aspetto del tutto diverso dalla A. Vul- neraria, dubito fortemente che si possa dividerla specifi- camente in causa dei molti stadî -di passaggio. 4—6 %- 200. A. Vulneraria L. v. polyphylla DC. (A. tricolor Schls. Vule.) Qua e là sulle pendici aride, meno comune però della precedente. 5—6 %. 62 201. Medicago sativa L. Copiosa dovunque, nei prati, nei bo- schetti, ecc. al pari della varietà versicolor Kch. 5-8 %. 202. M. falcata L. Comune in luoghi incolti, rupestri, lungo le vie, ecc. La varietà y glandulosa Kch. (M. glomerata Balb.) nella Conca di Canfanaro. 5 -9 3. 203. M. prostrata Jcq. Frequente in luoghi rupestri, aprichi. 4-6 3%. i 204. M. lupulina L. et è Wildenowiana Kch. Comune nei prati, lungo le vie, ecc. 5-8 O. 205. M. orbicularis All. Tra le messi, in luoghi erbosi, fre- quente. 5--6 O. 206. M. tribuloides Desr. In luoghi erbosi dalla parte litorana, non frequente. D—T O. 207. M. rigidula Desr. (M. Gerardi W. K.) Comune nei campi e nei pascoli, ove assume non di rado una forma pigmea. DELE. 208. M. maculata Willd. Comune nei prati, nelle siepi, tra le messi, ecc. 4—6 O. 209. M. minima Lam. Copiosa lungo le vie, in luoghi sterili, nelle macchie ecc. La var. mollissima Kch. in siti molto aridi presso Orsera. 4—6 O. 210. M. denticulata Willd. In luoghi coltivati, nei prati, copiosa, unitamente alla var. è apiculata Bois (M. apiculata Willd.) che appare più rara. 4-7 O. 211. Trigonella corniculata L. Sporadicamente presso il Cimi- tero. b-6 O. 212. Melilotus alba Desr. In luoghi rupestri, incolti. 7-8 ©. 2183. M. officinalis Desr. Campi abbandonati, lungo le vie, ecc. Aghi 214. M. parviflora Dsf. Nei campi incolti della regione lito- rana. D_B O. 215. M. italica L. Luoghi erbosi, delle isole Dorada e S. Bri- gitta. 5-6 O. 216. Trifolium pallidum W. K. Comune in luoghi erbosi, nei cespugli, ecc. 5--7 O. 217. T. pratense L. Non raro nei boschetti, nelle siepi ecc. 6-7 3. uu ei sti 218. 219. 220. 221. 222. 223. 224. 225. 231. 653 T. medium L. Non frequente nei prati boschivi presso Monghebbo. 6-7 %. T. alpestre L. Raro in luoghi ombreggiati a Monpaderno e Castel di Leme. 6—8 %. T. rubens L. Sparso per tutto il distretto ne’ boschi e nelle siepi. D—6 3. T. ochroleucum L. Non comune a Fontane, Geroldia, Castel di Leme, Corridico. 6—7 %. o T. stellatum L. Copiosissimo dovunque nei prati, sulle pendici, nelle macchie. 4-6 ©. T. incarnatum L. Qua e là nei campi, ove viene spesso col- tivato: molto più frequente ed in maggior copia la var. ochroleuca (T. Molinieri Balb.), che unitamente al 7. stel- latum, migrescens ed allo striatum forma la principale essenza de’ prati. b—6 O. T. angustifolium L. Coi due precedenti. In luoghi aridi, specialmente lungo le vie appare spesso in una forma pigmea, a capitoli pauciflori subglobosi. 5—6 O. T. lappaceum L. Meno copioso dei precedenti, a Cervera, nella valle del Quieto, a Fontane, Orsera, Leme. 5—6 O. . T. Cherleri L. Comune sui poggi ed in luoghi erbosi della parte litorale. 5-6 O. . T. arvense L. Comune nei campi, lungo le vie di tutto il distretto. 5--9 O. . T. striatum L. Frequentissimo nei prati, al margine dei campi, ecc. 5-6 O. — Compare per lo più nella varietà a corolla più breve ed a lacinie calicine della lunghezza del calice, coi fiori disposti a capitoli cilindrici allungati (T. temwiflorum Ten.). . T. scabrum L. Comune nei colli aridi scoperti, al margine de’ campi dell'intero distretto. EE . T. subterraneum L. In luoghi erbosi, al margine de’ campi, comune nella parte litorana. Nei pascoli ed in terreni molto aridi diviene pigmeo e ricoperto da un denso tomento cinereo. 4—6 O. T. fragiferum L. Nei prati umidi, nei fossali, specialmente lungo il Quieto e nella Conca di Canfanaro. 7-9 %. 232. T. tomentosum L. Molto raro in luoghi asciutti presso Orsera 5-7 O. 233. T. montanum L. Nei prati della regione montana al di là di Monpaderno. 5—T %. 234. T. strictum L. Finora non lo trovai che in un prato ai piedi del monte S. Angelo, ove cresce molto copioso.5—6 O. 235. T. suffocatum L. Raro nei terreni sterili pr. Orsera. 5—60. 236. T. repens L. Prati umidi, fossali, più frequente nella valle del Quieto, a Molin di Rio, nella Conca di Canfanaro, ecc. Presso Orsera la varietà a caule prostrato radicante per tutta la sua lunghezza ed a capitoli minori a fiori | rosei (7. prostratum Bias. — T. Biasolettianum Steud. e Hochst.). 5-7 %. | 237. T. nigrescens Viv. Comunissimo dovunque, nei prati, al margine dei campi, lungo le vie, ecc. 4-6 O. 238. T. elegans Savi. Prati umidi al Quieto. 6—7 3%. 239. T. agrarium L. f campestre Schrb. (7. procumbens Kch.). Copioso in luoghi erbosi, nelle macchie, ecc. 5—T O. 240. T. patens Schrb. In luoghi erbosi, sparso per tutto il distretto. 5-8 O. 241. Dorycnium suffruticosum Vill. Qua e là in luoghi rupe- stri. 5-6 h. 242. D. herbaceum L. Comunissimo lungo le vie, in luoghi rupestri, ecc. 6—8 2. 243. Bonjeania hirsuta Rchb. Sulle pendici rupestri vòlte al mare, come pure sulle isole. D—T h. 244. Lotus ornithopodioides L. Finora non lo trovai che sui campi di Orsera, ov’ è copioso b—6 ©. 245. L. cytisoides L. Raro lungo la costa, frequente invece sulle isole. 5--T h. 246. L. corniculatus L. In luoghi incolti, nei prati, lungo le vie, comunissimo dovunque, tanto nella forma tipica che nelle var. ciliatus e hirsutus Kch. 4-8 %. | 247. L. tenuifolius Rchb. Nei prati umidi, come pure sulle isole frequente. 4-7 %. 248. Tetragonolobus siliquosus Roth. Comune nei prati umidi, ed alla riva del mare. D—6 4%. DA. 255. 264. 0 . Robinia Pseudo-Acacia L. Coltivata diffusamente nelle siepi, lungo le vie, e quindi spesso inselvatichita. 5—6 kh. . Galega officinalis L. Prati acquitrinosi al Quieto. 7T--8 %. . Colutea arborescens L. Rara nei dintorni di Caroiba. 5 h. . Astragalus hamosus L. Nei luoghi erbosi in prossimità della costa. 5-6 O. . A. glycyphyllos L. Nei boschi umidi della valle superiore del Quieto. 6--7 2. Scorpiurus subvillosa L. Luoghi erbosi solatii della parte litorana. 5 - 6 O. Coronilla Emerus L. Nei cespugli, al margine de’ boschetti, comune specialmente sulle isole. 4-6 hh. . C. scorpioides Kch. Tra le messi, nei vigneti, in luoghi erbosi, frequente. 4-7 O. . C. eretica L. In luoghi erbosi, sui campi della parte lito- rana. 4—-6 O. . C. varia L. Comune al margine de’ campi, in luoghi in- colti, ecc. 7-9 %, . Hippocrepis comosa L. Comune sulle pendici aride, nelle macchie, ecc. 4-6 %. . H. unisiliquosa L. Rara in luoghi erbosi presso le rovine di una fornace di calce non lungi da Punta Brullo.4—5 O. v . Securigera Coronilla DC. Frequente al margine de’ campi, in luoghi erbosi, ecc. BT6 O. 5 o) . Onobrychis sativa L. Nei prati presso Molin di Rio. 5—6 2. Cicer arietinum L. Coltivato qua e là nei campi, e quindi spesso inselvatichito. 5-6 O. . Vicia Cracca L. Molto rara nella Conca di Canfanaro. 5D-6 %. V. villosa Roth. Qua e là nelle macchie della regione marittima. 5—6 O. V. dasycarpa Ten. (V. varia Host.) Non rara nelle siepi presso la costa. 5-6 ©. V. Faba L. Spesso coltivata e non di rado inselvatichita. 5D-T O. V. narbonensis L. v. integrifolia Kch. Tra le messi molto sparsa. D_6 O. 66 268. V. bithynica L. Nei campi, in luoghi erbosi presso il mare. D_-6 O. 269. V. sepium L. Nei boschi della valle del Quieto tra Porto Porton e Levade. 5—6 2. 270. V. pannonica Jcq. v. purpurascens Ser. Frequente tra le messi. Rara all'incontro a fiori ocroleuchi, che non venne trovata che a Visinada. DTT O. 271. V. hybrida L. Nei campi, in luoghi erbosi, comune. 4—7 O. 272. V. lutea L. v. hirta Kch. Comune nei campi, nelle vigne, ecc. B--6 O. 3. V. grandiflora Scp. x Scopoliana Kch. et f Kitaibeliana Kch. (V. sordida W. K.). Sparsa qua e là nei boschi, nelle siepi, tra i cespugli. 4-6 ©. 4. V. macrocarpa Mor. Sui campi coltivati, non rara. 5-60. 275. V. sativa L. Luoghi incolti, campi, ecc. 5-6 O. 276. V. cordata Kch. Luoghi erbosi in prossimità del mare e sulle isole. 4—6 ©. 277. V. angustifolia Roth. v. segetalis Kch. Lungo le vie, in luoghi erbosi, frequente. 4—6 ©. 278. V. lathyroides L. Sui poggi sterili erbosi, talora in grande quantità, come a Mordelle, S. Angelo, sull’is. S. Nicolò, ecc. 4-5 O. 279. V. peregrina L. Comune tra le messi della parte litorana. 5-6 O. 280. Ervum hirsutum L. Raro attorno ai cespugli. 5—6 ©. 281. E. tetraspermum L. In luoghi ombrosi presso Orsera, molto raro. 5-6 O. 282. E. gracile L. Nelle siepi, in luoghi erbosi della parte litorana. 5-6 O. 283. E. Lens L. Coltivato qua e là, piuttosto raramente. 5-6 O. 284. Pisum elatius M. B. Siepi lungo il mare. 4- 5 ©. 285. P. arvense L. Qua e là tra le messi, 5-6 O. 286. P. sativum L. Non di rado inselvatichito lungo le vie, al margine dei campi, ecc. 5-6 O. 287. Lathyrus Aphaca L. Comune sui campi, in luoghi erbosi, ecc. 4-65 O. O . L. hirsutus L. Qua e là tra le messi D—6 O. we OA . L. Nissolia L. Molto raro tra le messi, ove sempre appare isolatamente. D_-6 O. Sp) SS inconspicuus L. Nei campi presso Orsera, non comune, D_6 O. 2 sphaericus Retz. In luoghi erbosi, nelle macchie, 5 — 6 ©) . L. Cicera L. Sulle pendici solatie della regione litorana, copioso specialmente sulle isole. 4-6 ©. . L. sativus L. Qua e là nei campi. 5-6 O. . L. setifolius L. Nei cespugli, sui poggi aridi rupestri. Le foglie variano in larghezza da 1—8 mm. 4-6 O. . L. annuus L. Nei campi coltivati della parte litorale. 5-60. fa N . L. pratensis L. Sparso pei boschetti, specialmente in località umide. b—T 2. . L. latifolius L. Sparso neile siepi di tutto il distretto. 6-83 2. . Orobus variegatus Ten. laro in luoghi ombrosi presso Castel di Leme. 5--6 %. . O. niger L. Raro in luoghi ombrosi al Quieto ed in qual- che foveola presso Monpaderno, a Caroiba, ecc. D-6 %. Phaseolus vulgaris L. Coltivato frequentemente. 6 8 O. — CAESAFPINIEAE R. BR. Gleditschia triacanthos L. Usata qua e là nelle siepi, però non frequentemente. 5—6 h. XXV. AMYGDALEAE JUSS. Amygdalus communis L. Coltivato in tutto il distretto ed in alcuni luoghi molto ampiamente. 2-4 h. Persica vulgaris Mill. Coltivato diffusamente. 3—4 |. Prunus Armeniaca L. Di preferenza coltivato negli orti ed in posture riparate. 3-4 hh. . P. spinosa L. Nelle siepi e nei cespugli, comunissimo. Sei P. domestica L. Coltivato ma non estesamente. 3 h. 68 — P. avium L. Coltivato non di rado nelle siepi. 4 h. — P. Cerasus L. Inparecchie varietà coltivato dovunque. 4 hh. 301. P. Mahaleb L. Nelle siepi e nei cespugli. 4-5 h. XXVI. ROSACEAE JUSS. 302. Spiraea Filipendula L. Sui prati, nelle macchie, ecc. fre- quente 5-6 2. i 303. Geum urbanum L. In luoghi ombrosi della valle del Quieto e della conca di Canfanaro, nelle foveole del Carso di Monpaderno, ecc. D—6 3. 304. Rubus tomentosus Borkh. Al margine delle vie, in luoghi incolti, molto sparso tanto nella forma canescens. Focke (RR. cinereus Rb.), che nella glabrata Focke (IR. hypoleucos Vest.) 6—T h. 305. R. ulmifolius Schtt. (/èt. discolor WHh. et N.). La più co- mune specie de’ nostri rovi, che rende talora impenetra- bili le macchie. 6—T hh. 306. R. amoenus Port. Compare qua e là col precedente, del quale è tuttavia meno comune. 6—T h. 307. R. thyrsoideus Wimm. Piuttosto raro nei cespugli della valle di Canfanaro. 6-7 h. 808. R. caesius L. Al margine delle vie, nei fossali, ecc, frequente. 6-9 h. x 309. Fragaria vesca L. Sparsa qua e là nei boschetti. 4—5 Y. 310. F. collina L. In luoghi ombreggiati, nelle siepi, ecc. 4 -—5 4. 311. Potentilla recta L. Luoghi rupestri incolti, però più rara della seguente. 6—T %, 312. P. hirta L. Comune sulle pendici soleggiate al pari della var. pedata. 5—T 3. 313. P. argentea L. Qua e là sui poggi rupestri, solatit: San Marco, Geroldia, Leme. 6—7 %. 314. P. reptans L. Frequente nei fossali, sui prati umidi, ecc. D'SSRR 315. P. Tormentilla Sibth. Luoghi erbosi ombreggiati. 67 2. 516. P. subacaulis WIf. (P. Zommasmiana F. Schlz.). Frequen- tissima su tutti i poggi aridi soleggiati. 3 - 5 %. GT 65 5317. P. opaca Jcqa. v. australis (/. australis Kras.). In luoghi erbosi, al margine dei campi, comune. 3—4 %. 318. Agrimonia Eupatoria L. Luoghi secchi rupestri di Val di #319. go PO 322. 325. 324. Porre" —8° }. Rosa rubiginosa L. v. denudata Gren, Non molto fre- quente nei boschetti. 5—6 h. . R. micrantha Smith. Diffusa nelle siepi e ne’ cespugli di tutto il distretto, tanto nella forma tipica, che nelle va- rietà vallesiaca Christ e calvescens Brn. e Grm. 5-6 h. . R. sepium Thuill. Frequentissima, specialmente nelle siepi e nelle macchie della parte litorana, non mancando del resto al tratto montano. Essa presentasi nelle forme arvatica Chr., robusta Clr. ed agrestis Savi, quest ultima di preferenza in luoghi sterili, solatii. 5-6 |. R. tomentella Lem. Piuttosto rara nelle siepi. D—6 N R. abietina Gren. Di questa specie non incontrai che un unico cespo lungo la strada per Fontane. 5 hi. R. canina L. - lutetiana Bak. Diffusa in tutto il distretto tanto nella forma fipica che nella spura Pug. e sphaerica G. Gdr. Più comune è la varietà £& dimalis Du Mort. per lo più nella forma tipica. Nelle siepi verso Monghebbo e Fontane compare pure la forma eriostylu Itip. Della y biserrata Du Mort. è notevole la forma sufflta Christ, che raccolsi presso Villanova ed a S. Angelo. Del gruppo delle canine ispide, non incontrai ancora alcun esem- piare. 5-6 |. . R. stylosa Dsr. Nelle siepi presso Torre, piuttosto rara. 5 h. . R. dumetorum Thuil. Compare nelle siepi tanto nella forma wbica Bucl., che platyphyUa Iau., è però meno comune della precedente. ba ho . R. arvensis L. v. repens Christ. Al margine de’ boschetti a Cervera, S. Angelo, Leme. 6 |. . R. sempervirens L. v. scandens Crp. Frequentissima in tutte le siepi della regione mediterranea. 6 hh. R. gallica v. typica Christ. (/?. austriaca Crntz.) Comune al margine de’ campi, nelle siepi. 6h. 350. 351. 399. 540, 541. XXVII. SANGUISORBEAE LINDL. Alchemilla arvensis Scp. Siti erbosi presso S. Spirito. Il Prof. Pospichal la trovò pure a Due Castelli pr. Canfa- naro. D-—6 O. Poterium polygamum W. K. Comune nei prati, sulle pen- dici erbose, ecc. 4—6 3%, XXVII. POMACEAE LINDL. . Crataegus Oxyacantha L. Nelle siepi e ne’ cespugli. 4—6 h. . C. monogyna Jceqg. Colla precedente, di cui è più comune. 4-6 h. . Mespilus germanica L. Alquanto raro nelle macchie pr. Brullo Sbisà. 4-5 h. . Cydonia vulgaris L. Qua e là coltivata, talora inselvati- chita nelle siepi. 4 hh. Pyrus communis L. Coltivato negli orti. 4 h. . P. amygdaliformis Vill. Sparpaghliato per tutto il distretto in luoghi rupestri, nelle siepi, ne’ cespugli. 4-5 h. T. P. Malus L. Molto raro nei boschetti al Canal di Leme ed a Caroiba. Più di spesso coltivato. 4 5 h. . Sorbus domestica L. Qua e là in luoghi incolti, a S. Angelo, Caroiba, Villanova, ecc. Raramente coltivato. 4-5 h. S. torminalis Crntz. Rara nei cespugli e nelle siepi. 4-5 h. — GRANATEAE DON. Punica granatum L. Viene qua e là coltivata negli orti. Finora non la trovai selvatica, quantunque si trovi fre- quente nei distretti circostanti. 6 -T h. XXIX. ONAGRARIEAE JUSS. Epilobium Dodonaei Vill. Sui rifiuti delle cave pr. Val di Torre. 7--8 %. Epilobium hirsutum L. Nei fossali della valle del Quieto. 6—7 2. 3A4. 345. 346. 1348, ire rp ra . Isnardia palustris L. Acque stagnanti nella valle del Quieto; rara. T—8 3%. . Circaea lutetiana L. Luoghi erbosi della regione montana e presso Val di Torre, non comune. €T--8 3, XXX. HALORAGEAE R. BR. Myriophyllum spicatum L. Nel Quieto. 7-8 3. XXXI. CALLITRICHINEAE LNK. Callitriche stagnalis Scp. Nelle acque sorgive e nei fos- sali della valle del Quieto. 5 - 10 3%. XXXII. LYTRARIEAE JUSS. Lythrum Salicaria L. Comune nei prati umidi, nei fos- sali, ecc. 6—T 2. XXXII. TAMARISCINEAE DESV. . Tamarix gallica L. Sugli argini nella valle di Molin di Rio. 5-6 h. — PHILADELPHEAE DON. Philadelphus coronarius L. Coltivato qua e là, a S. Marco, Mad. d. Grazie e specialmente a S. Spirito. 5_6 h. XXXIV. MYRTACEAE R, BR. Myrtus communis L. Questa specie, tanto comume nel resto dell'Istria, appare rarissima nel nostro territorio e limitata presso il Canal di Leme. 7-8 hh. XXXV. CONCURBITACEAE JUSS. Cucurbita Pepo L. Coltivata diffusamente nei campi, e talora, come i due seguenti, inselvatichita in prossimità degli abitati. 6-7 ©. Cucumis sativus L. Coltivato al pari dei due segmenti di preferenza negli orti ed in posture umide. 5-8 ©. C. Melo L. 6-8 O. C. citrullus L. 7—8 O. 350. ODI. 302. 353. . Bryonia dioica Jcq. Qua e là nelle siepi, specialmente in località umide, p. e. al Quieto, al Leme, nella valle di Canfanaro, ecc. 4 - 6 3%. Ecbalium Elaterium Rich. Raro alla spiaggia presso Punta del Dente. 5-12 %. XXXVI. PORTULACACEAE JUSS. Portulaca oleracea L. Sparsa nei campi incolti, lungo le vie, ecc. 7€- 8 O. XXXVII. PARONYCHIEAE ST. HIL. Herniaria glabra L. Luoghi erbosi solatii, non rara 4-7 3. H. incana Lam. In luoghi erbosi della regione litorana e specialmente delle isole. 5-T %. . Polycarpon tetraphyllum L. Luoghi rupestri presso il Cimitero. 5-8 O. XXXVII SCLERANTHEAE LINK. 355. Scleranthus annuus L. v. cymosus Fnzl. Terreni sterili 356. presso Orsera e Castel di Leme. 5 —6 O. XXXIX. - CRASSULACEAE DC. Sedum maximum Snt. In luoghi rupestri cespugliosi, nelle foveole del Carso di Monpaderno, a Porto Porton, ecc. T-8 2. S. album L. Su vecchie muraglie, sui tetti delle case, però non molto frequente. 6—8 %. . S. acre L. Sopra muri vecchi, in luoghi rupestri solatil, specialmente in prossimità del mare. 4-6 3%. 9. S. sexangulare L. Comunissimo dovunque in luoghi in- colti, sopra muri, ecc. b—T 3. Sedum reflexum L. Noto questa specie, perchè crescendo sulle mura della propinqua Montona, è probabile venga rinvenuta anche in qualche luogo del nostro distretto. 6-8 4. _ 860. 361. 362. 363. 364. 365. 366. 867. 368. 369, 3700. (1. 302. 309. SI4. 375. XL. SAXIFRAGACEAE DC. Saxifraga tridactylites L. Luoghi erbosi rupestri tanto del continente che delle isole. 4—6 ©. S. petraea L. Copiosa sulle rupi calcari alla sponda si- nistra del Quieto presso Porto Porton, a soli 10 m. sul livello del mare. 4-5 ©. XLI. UMBELLIFERAE JUSS. Sanicula europaea L. Nei boschi della valle del Quieto, rara. 4-5 %. Eryngium amethystinum L. Comune lungo le vie, in luoghi rupestri aprichi. 7-9 %. E. maritimum L. Alla spiaggia da Porto Torre a Punta del Dente. Più copioso alla riva opposta presso Citta- nova. (—-8 ©. Apium graveolens L. Nel fosso d’acqua sorgiva a Molin di Rio ed alla foce del Quieto. 7-8 ©. Petroselinum sativum Hffm. Coltivato negli orti e non di rado inselvatichito. Y—8 ©. Ptychotis ammoides Kch. Comune lungo le vie, in luoghi erbosi della regione litorana e delle isole. 5—T ©. Aegopodium Podagraria L. Nella valle superiore del Quieto..6—7 %. Pimpinella Saxifraga L. v. poteriifolia Kch. Qua e là sparsa per le pendici rupestri, però non comune. 7—8 %. P. peregrina L. Nei cespugli tra Geroldia e Leme.6—7 O. Berula angustifolia Kch. Nelle acque stagnanti del Quieto. 6-8 %. Bupleurum tenuissimum L. Prati umidi al mare alla foce del Quieto, a Molin di Rio e ad Orsera. 9--10 O. B. junceum L. Sparso nelle siepi e ne’ cespugli. 7-9 O. B. aristatum Brtl. Comune in luoghi incolti rupestri. 5-8 0. B. protractum Lnk. Frequente nei seminati di tutto il distretto. 4-6 O. 5* 74 316. 300. 383. 384. 385. 388. 389. B. rotundifolium L. Col precedente, però di preferenza nelle parti orientali. 5—6 O. Oenanthe silaifolia M. B. Prati umidi alla foce del Quieto. 6-7 2. . O. pimpinelloides L. Al margine de’ campi, nei boschetti, hon'.rara, b—(020) . Foeniculum officinale AII. Qua e là al margine de’ campi, però non comune. 7—9 3%, . Seseli Gouani Kch. Luoghi rupestri della conca di Can- fanaro. 8—10 ©. . S. Tommasinii Rchb. Copioso sulle pendici aride di tutta la regione litorana. 8-11 3%. . S. tortuosum L. Luoghi rupestri presso Monghebbo e Foscolino, come pure a Val di Torre, sempre però al- quanto raro. Cresce pure alla sponda destra del Quieto presso Cittanova. 7T—11 3%. Cnidium apioides Sprg. Sulle pendici rupestri della valle del Quieto, della conca di Canfanaro e del canale di Leme. 7—8 2. Crithmum maritimum L. Tra le roccie lungo tutto il lido e sulle isole, copioso. 8—10 3. Ferulago galbanifera Kch. Nei prati della regione mon- tana orientale, mancando del tutto nella parte litorana. 6—7 3. . Peucedanum Cervaria Lap. Prati boschivi, anche sulle OR a ee . Pastinaca opaca Brnh. Non comune verso il confine orientale presso Antignana. T—8 ©. Opoponax Chironium Kch. Trovasi al lembo orientale del nostro distretto presso Vermo, come pure a Pisimo e Gimino. T--8 2, Tordylium maximum L. Rarissimo sotto Canfanaro, egual- mente tra Pisino e Montona. 7-8 O. . T. apulum L. Frequentissimo in luoghi erbosi della re- gione litorana e delle isole. 4—6 O. . Orlaya grandiflora Hffm. Sui campi, in luoghi rupestri, comune. 5--6 O. 409. . Daucus Carota L. Nei prati, al margine delle vie ; CO- mune. 1-9 ©, . D. maximus Dsf. Ailembi delle macchie sull’is. S. Brigitta e Dorada. Probabilmente anche su qualcun’ altra. 6-8 O. . Caucalis daucoides L. Frequente nei seminati. 5-7 O. . Turgenia latifolia Hffm. Comune tra le messi, nelle vi- gne, ecc. 5—-6 O. . Torilis helvetica Gmel. Lungo le vie, in luoghi incolti, nelle siepi ecc. 6-9 O. . T. heterophylla Guss. Nei boschetti della parte litorana, copiosa a Cervera e sull’isola S. Giorgio. 5-6 O. . T. nodosa Grtn. Inluoghi incolti, lungo le vie, ecc. 5-70. . Scandix Pecten Veneris L. Copiosa tra i seminati, sui campi incolti. 4-6 O. . Anthriscus silvestris Hffm. Raro nei boschetti della conca di Canfanaro sotto Corridico. 5-6 ©. . Chaerophyllum temulum L. Im luoghi incolti ombreg- giati, piuttosto raro. B—Y O. . Conium maculatum L. Al margine delle vie presso Visi- gnano. 6-83 O. . Bifora radians M. B. Nei seminati, comune. 5-6 O. . B. testiculata DC. Tra le messi, più rara della precedente: Fontane, Orsera, Leme. b—6 ©. . Coriandrum sativum L. Rarissimo tra le messi ad Orsera. D_6 O. XLII. ARALIACEAE JUSS. . Hedera Helix L. Frequente ne’ boschi, su vecchie mura- glie, sopra rupi ecc.. 8-10 h. XLII. CORNEAE DC. . Cornus sanguinea L. Comune nelle siepi e nei cespugli. bS56*h . C. mas L. Colla precedente, comune. 3—_4 hh. XLIV. LORANTHACEAE DON. Loranthus europaeus Jcq. Parassita sopra Quercus pu- bescens presso Caroiba. 4-5 h. XLV. CAPRIFOLIACEAE JUSS. . Sambucus Ebulus L. Al margine delle vie, nei fossali, talora in grande copia. D—6 %. . S. niger L. Nelle siepi non frequente. 5 h. Viburnum Tinus L. Sulle rupi e nelle macchie, raro sul continente e solo nella parte più meridionale ad Orsera e |. lungo il Canal di Leme, copioso all'incontro sulle isole | maggiori. Coltivato pure qua e là. 12—5 h. . V. Opalus L. Raro alle sponde del Quieto nel suo tratto superiore. D—6 h. : Lonicera Caprifolium L. Comune nelle siepi, tra i ce- spugli. b—6 h. . L. implexa Ait. Nella parte più meridionale del distretto presso Orsera e sull'Isola S. Giorgio. 5-6 h. . L. etrusca Savi. Nelle macchie, tra i cespugli, più fre- quente della Caprifolium. 5-6 h. XLVI. RUBIACEAE DC. . Sherardia arvensis L. Comune in luoghi erbosi. 4—6 O. . Asperula arvensis L. Qua e là tra i seminati. 5-6 O. : A. cynanchica L. Frequente in luoghi erbosi, sulle pen- dici rupestri, ecc. T—10 %. . A. tinctoria L. Trovata finora unicamente ad Orsera verso il Canale di Leme. 67 2%. . Rubia peregrina L. Nei cespugli e nelle siepi. D—Y %. . Galium cruciata Scp. Lungo le vie, al margine delle siepi, spesso copioso. b—6 %. . G. vernum Scp. Raro in luoghi ombreggiati presso Cul di Leme. 5—6 .%, . G. tricorne Wittg. Comune sui campi e tra le messi. 5-60. . G. Aparine L. In luoghi incolti, nei cespugli e nelle siepi. 4-80. > G. parisiense L. v. lejocarpum Kch. Qua e là in luoghi erbosi. B—6 O. . G. uliginosum L. Nei fossali del Quieto ed a Cervera. D_T 2. Pa citt i 434. 435. 486. 437. 488. 439. 440. 443. _ . G. palustre L. Nei prati umidi al Quieto. 5-6 %. . G. verum L. Sulle pendici rupestri soleggiate. 6—9 3%, : G. purpureum L. Luoghi rupestri presso Visignano, Ca- ) roiba, Torre, ecc. 7-8 %. . G. Mollugo L. Comune in luoghi rupestri incolti, lungo le vie. 6-8 2. G. lucidum All. Sulle pendici solatie, in luoghi rupestri, frequente. D—6 2%. . Vaillantia muralis L. Su vecchie muraglie e sulle roccie lungo il mare e sulle isole. 3—6 O. XLVII. VALERIANEAE DC. Centranthus ruber L. Inselvatichito su vecchie muraglie- Biasoletto la cita anche dall’ isola S. Nicolò. Fiorisce quasi tutto l’anno. %. Valerianella olitoria Mnch. Sui campi presso Visinada. 5D_-6 O. V. hamata DC. Trovata un'unica volta tra Parenzo e Fontane. 6 O. V. echinata DC. Pendici apriche di Orsera. 5—6 ©. V. eriocarpa Dsv. Luoghi erbosi solatii della regione litorana. 4—5 O. V. dentata Poll. Nei cespugli, al margine de’ campi, fre- quente. 5-6 O. V. Auricula DC. Qua e là nei campi in luoghi erbosi, specialmente sulle isole. 5-6 O. XLVII. DIPSACEAE DC. . Dipsacus sylvestris Mill. Qua e là lungo le vie, nei fos- sali. 6-8 O. . Cephalaria leucantha Schrd. Sui rifiuti delle cave in Val di Torre, più frequente però dalla parte di Cittanova. T-8 2. Knautia hybrida Coult. Nei vigneti in luoghi erbosi, molto sparsa pel distretto. 6—7 O. 4. K. arvensis Coult. v. collina Vis. Nei boschetti e nelle siepi. 6-8 2. 5. Succisa pratensis Mnch. Prati umidi della conca di Can- fanaro e del Quieto. T—9 %. . Scabiosa gramuntia L. v. agrestis Kch. (S. lejocephala M. K.). Molto sparsa lungo le vie, su pendici incolte, ecc. 6--10 3. . S. Columbaria L. Nei boschetti, frequente. Fiorisce quasi tutto l’anno. ©. XLIX. COMPOSITAE VAILL. . Eupatorium cannabinum L. Lungo le vie, nei fossali. 6-8 2. . Tussilago Farfara L. In luoghi umidi, non frequenti: Valle del Quieto, Caroiba, Vermo. 3-4 %. . Petasites officinalis Mnch. Trovato unicamente al confine del nostro territorio nella valle di Vermo. Sarebbe da ricercare alle sponde del Quieto, tanto più che cresce nel Pinguentino. 3—4 2. . Linosyris vulgaris Cass. Qua e là su pendici rupestri, nei cespugli. 9-10 3%. . Aster Tripolium L. Copioso in luoghi paludosi in prossi- mità del mare, talvolta anche sugli scogli, ove si presenta non di rado in forma pigmea. 8--9 ©. . Bellis perennis L. Comunissima nei luoghi erbosi. 2-4 %. . B. sylvestris Cyr. Copiosa sulle pendici apriche, nelle macchie, ecc. S—12 2. . Erigeron canadensis L. Sui campi, lungo le vie, dovun- que comune. 8—12 O. 56. E. acris L. Qua e là sui poggi incolti, però non molto frequente. 8—10 2. . Solidago Virga aurea L. Nei cespugli e nei boschetti, specialmente della parte montana. T—9 %. . Micropus erectus L. In luoghi solatii, lungo le vie, tal- volta in grande quantità. 5—T O. : . Buphthalmum salicifolium L. Frequente in luoghi rupe- stri ed ombrosi. b—6 %. i E O E CO TTT nn _____ —y Tr 'oeo—_'—n ri. ee ——w °° 79 460. Pallenis spinosa Cass. Luoghi rupestri aprichi della parte litorana e sulle isole. 5 - 7 O. 461. Inula Helenium L. Verso il confine del territorio. nelle valli umide di Vermo e Montona, rara. 7—8 3%. | 462. I. salicina L. Nelle macchie, in luoghi ombrosi. 6-7 %. 463. I. squarrosa L. Qua e là in luoghi erbosi rupestri. 6-8 %, 4°4. I. hirta L. In luoghi rocciosi solatii fra Monghebbo e Geroldia e sull’isola S. Brigitta. 5—6 %. 465. I. Conyza DC. In luoghi erbosi, nei cespugli, molto sparsa. 8—9 2. 466. I. britannica L. Prati umidi lungo il Quieto. 7—9 %. 467. I. crithmoides L. Comunissima lungo il lido marino e sulle isole, ove trovasi spesso in grande copia. 7- 9 3, 468. I. graveolens Dsf. Lungo le vie e negli oliveti presso Orsera. 7T—9 O. 469. Pulicaria viscosa Cass. Frequente lungo la costa e sulle isole. Differisce dalla pianta di Trieste per la dentatura delle foglie molto più pronunciata. 8-11 h. 470. Pulicaria dysenterica Grtn. Comunissima lungo le vie, nei fossali, nelle siepi, ecc. T—9 %. 471. Bidens tripartita L. All’ estremità del distretto in luoghi acquitrinosi della valle di Vermo. 79 O. — Helianthus annuus L. Coltivato qua e là negli orti. 7-80. 472. Filago germanica L. Comune sui campi incolti, lungo le vie, ecc. tanto nella var. canescens Jord. che glancescens Jord. D-T O. 473. F. spathulata Presl. Luoghi aprichi presso Torre. 6.7 ©. 474. Helichrysum angustifolium DC. Copiosissimo dovunque sulle pendici apriche, in luoghi aridi rupestri, ecc. 6-8 h. 475. Artemisia Absinthium L. In luoghi incolti, nei campi, lungo le vie, frequente. 8-9 h. 476. A. camphorata Vill. Comune in luoghi incolti. A_S. Marco, a Foscolino e probabilmente anche altrove la var. Bia- solettiana Kch. (A. Biasolettiana Vis.). 9-11 h. 477. A. vulgaris L. Qua e là nei cespugli, in luoghi incolti. 8—9 1. 478. A. caerulescens L. In luoghi umidi e tra le roccie del lido marino frequentissima. T—9 2, 80 479. Achillea Millefolium L. v. lanata Kch. Nelle siepi, in luoghi er- 480. 481 482. 483. 484. 485. 486. 487. 405. bosi, ecc. Spesso a fiori rosei, specialmente nelle località umide. b—6 3. A. nobilis L. Sui poggi aridi erbosi, lungo le vie, comune 6-9 3. A. odorata L. In luoghi secchi solatii, molto sparsa. 5—6 %. Anthemis altissima L. Qua e là nei campi di tutto il distretto. 5—7 O. A. brachycentros Gay. (A. Cota Kch. non L.) Rara nei seminati presso Parenzo. 6—T ©. A. arvensis L. Comune nei campi, lungo le vie, ecc. 5D-T O. A. Cotula L. In luoghi incolti, sulle macerie, lungo le vie, frequente. 5-7 O. Matricaria Chamomilla L. In luoghi erbosi presso il Ci- mitero di Parenzo e probabilmente anche altrove. 5—6 O. Chrysanthemum Leucanthemum L. Comunissimo sui prati di tutto il distretto. Nell’ autunno avanzato trovasi, spe- cialmente in località umide, a rizoma repente ed a ste- loni radicanti (Leucanth. platylepis Borb.). 6-12 %. . C. montanum L. v. saxicola Kch. Luoghi rupestri ed elevati presso il confine orientale. b--6 %. . Senecio vulgaris L. Comunissimo nei campi, lungo le vie, ecc. Fiorisce tutto l’anno. O. . S. Jacobaea L. Sui poggi aridi. 7-8 O. . S. erraticus Bert. Prati umidi della valle del Quieto e di Canfanaro. 7-9 ©. . Calendula arvensis L. Negli oliveti della regione lito- rana, in maggior copia però sulle isole. 3 - 6 ©. . Cirsium lanceolatum Scp. Qua e là in luoghi incolti, lungo le vie, ecc. 6 3 O. . C. arvense Scp. Comune nei campi, lungo le vie, 6—8 4. Cynara Scolymus L. Coltivato negli orti, in ispecialità ad Orsera, ove cresce una varietà a capitoli molto grandi. 1:82. Silybum Marianum Grtn. In luoghi rocciosi presso Orsera. 5-6 O. LI S1 . Carduus pycnocephalus Jcq. Comune in Inoghi erbosi della regione litorana, specialmente sulle isole. 4—6 ©. . C. acanthoides L. Raro tra Orsera e Castel di Teme. ER. . C. collinus W.K. Luoghi rupestri, soleggiati, non raro.6—7 3. . C. nutans L. In luoghi incolti, rupestri, lungo le vie, ecc. RI . Onopordon illyricum L. In luoghi rocciosi soleggiati: Caroiba, Orsera, Leme. 6-7 ©. . Lappa officinalis AII. Terreni incolti presso Monpaderno. N80 6. . Carlina corymbosa L. Luoghi incolti solatii. T—8 ©. . C. vulgaris L. Pendici rupestri apriche, lungo le vie, ecc. ECTS] . Kentrophyllum lanatum DC. In luoghi rocciosi, lungo le vie, ecc. 6-8 O. . Centaurea amara L. Sui prati e nei boschetti comune. GS141L %, . C. Jacea L. Piuttosto rara nella valle sotto Vermo e verso Canfanaro. 6—8 3%. . C. axillaris Willd. In luoghi rocciosi della conca di Can- famaro; —=8 2%: . C. Cyanus L. Nei seminati, dovunque. 5—8 O. . C. cristata Brtt. In luoghi aridi soleggiati, frequente. (-8 Y. . C. solstitialis L. Lungo le vie, tra le macerie, spesso in grande copia. T—10 ©. . C. Calcitrapa L. Comune lungo le vie, in luoghi incolti, ecc. 64-10 O. . Crupina vulgaris Prs. In luoghi erbosi della parte lito- rana: Cervera, S. Marco, Orsera, Leme. b —7 O. . Xeranthemum cylindraceum Smith. Luoghi rocciosi al Canal di Leme presso Orsera. TO . Scolymus hispanicus L. Lungo le vie, in luoghi incolti, alla riva del mare, talora in grandissima quantità. 6-9 ©. . Rhagadiolus stellatus L. et v. edulis Kch. Comune nelle 7a vigne, nelle siepi, ecc. della parte litorana. 4—6 ©. 32 516 Cichorium Intybus L. Nei prati, in moghi incolti fre- quente. 6—8 3%. . Hedypnois cretica Willd. In luoghi erbosi solatii della regione litorana, a S. Angelo, ad Orsera, più comune però sulle isole. 5-6 ©. . Thrincia hirta Rth. In un prato umido presso Orsera, probabilmente anche altrove. 7-8 %. . T. tuberosa DC. Luoghi erbosi presso Orsera, più comune però sulle isole. 4-5 2. Leontodon hastilis L. v. vulgaris Kch. Piuttosto raro al Canale di Leme. 7—8 3%. . L. crispus Vill. (Apargia tergestna Hpp.) Comune sui poggi aridi, rupestri. 4—6 %. . Picris hieracioides L. Dovunque in luoghi incolti, lungo le vie, ecc. 6-12 O. 23. P. hispidissima Brtl. Pendici rupestri presso Leme. 6-7 ©. . Helminthia echioides Grtn. Nei campi presso S. Spirito, rara. (-—8 O. . Urospermum picroides Dsf. v. laciniatum Vis. In luoghi rupestri ombreggiati presso la vetta del Castelliere di 60. S. Angelo e sull’ isola S. Giorgio. 5 ì. Tragopogon pratensis L. Qua e là nei prati, però non frequente. 5--6 ©. 7. Scorzonera austriaca L. v. angustifolia Kch. e media Kch. Luoghi rupestri dei dintorni di Parenzo e della valle del Quieto. 4-5 3%, . Podospermum laciniatum DC. In luoghi erbosi della valle di Canfanaro, raro. b—6 %. 529. Gelasia villosa Cass. Comune nei prati, nelle macchie. D_6 2. . Hypochoeris radicata L. Prati umidi al Quieto, rara. 5—6 %, . Taraxacum officinale Wigg. Copioso nei prati, in luoghi erbosi ecc. 4-12 %. T. taraxacoides Hpp. Sulle pendici aride, soleggiate, co- mune. 4—5 %. T. tenuifolium Hpp. Nei prati umidi, specialmente in pros- simità del mare. 4—5 %. | | DBA. 535. 556. 5DO. DDL. 83 Chondrilla juncea L. Qua e là sui campi abbandonati, talvolta in grande copia. 6-8 ©. Lactuca sativa L. Coltivata diffusamente negli orti. 6—7 0. L. Scariola L. Qua e là nei cespugli, nelle foveole del Carso, piuttosto rara. 6-8 ©. . L. saligna L. Lungo le vie, nelle siepi. 6-9 ©. . Sonchus oleraceus L. Nei campi, lungo le vie, frequente. 5D-T O. . S. asper Vill. Lungo le vie, sulle macchie, ecc. 4—6 ©. PSMmaritimus L. Prati salini a Val di Rio. 6-8 %. . Picridium vulgare Dsf. Comune in luoghi erbosi e sulle roccie della costa e delle isole. 3—11 %. . Zacyntha verrucosa Grtn. In luoghi incolti, solati. 5—6 0. . Crepis foetida L. Qua e là lungo le vie, in luoghi incolti. 6-8 O. . C. setosa Hall. Sparsa pe’ campi, in siti aprichi. 6—8 O. . C. neglecta L. (C. cernua Ten.) Comune in luoghi erbosi, nelle siepi, ecc. Varia molto secondo la località, a caule semplice e foglie intere in terreni secchi, ed a rami co- rimbosi e foglie runcinato-pinnatifide in posture fertili. D_6 O. . C. pulchra L. Nei cespugli, piuttosto rara, a Fontane e sull’isola S. Giorgio. 5-6 ©. . Hieracium Pilosella L. v. vulgare Monn. Frequente lungo le vie, in terreni solatii. Sull'isola S. Giorgio la var. pilosissima Kch. (H. Peleterianum Mer.) 4—6 %. . H. brachiatum Bert. Tra i cespugli presso Castel di Leme, sull’isola S. Brigitta ed altrove. 4—6 2. . H. adriaticum Nag. (Hier. Mitteleur. p. 605). In luoghi aridi rupestri, molto diffuso, specialmente lungo la costa. D_6 3. H. florentinum All. Comune nei pascoli, in luoghi erbosi. 4-5 2. H. praealtum Vill. Nelle macchie, in luoghi incolti, fre- quente. Varia con e senza stoloni (v. eflagelle Neilr. e decipiens Kch.). Sull’isole S. Brigitta e S. Giorgio la var. Bauhini Kch. (H. Bauhini Bess.) D—T 3%. 566 56T H. murorum L. Qua e là in luoghi incolti. D—6 3. . H. barbatum Tsch. Sparso pe’ boschi di tutto il distretto. 9-10 2. . H. brevifolium Tsch. Nei boschetti della regione montana. T-10 2. L. AMBROSIACEAE LINK. . Xanthium italicum Mor. Qua e là nei fossali, in luoghi incolti. SCIOCO). . X. spinosum L. Comune lungo le vie, su campi abban- donati, ecc. 7-10 O. LI. CAMPANULACEAE JUSS. . Campanula bononiensis L. In luoghi erbosi. 7-8 3. . C. Trachelium L. Qua e là nei cespugli e nelle siepi. pesco . C. Erinus L. Trovata unicamente nelle fessure delle roccie del monte S. Angelo. 6—7 O. ). C. pyramidalis L. Su vecchie mura della città di Parenzo. TE 8) . C. Rapunculus L. Nelle macchie e nei cespugli. 5-6 ©. 2. C. persicifolia L. Nei boschetti della valle del Quieto, rara. D_6 %. 3. C. glomerata L. Sulle pendici aride, nei prati, comune. 6-11 2. . Specularia Speculum DC. Nei seminati, in luoghi erbosi. D-6 O. 5. S. hybrida DC. Nei campi, lungo le vie, frequente al pari della precedente. 4—5 O. LII. ERICINEAE DESV. . Arbutus Unedo L. Rarissimo sul continente presso Orsera e lungo il canale di Leme, frequente invece sulle isole maggiori. 8-4 h. . Calluna vulgaris Salisb. Qua e là sulle pendici aride, nei boschetti. 8—10 h. Ten rega ron DOS. D69. LII. AQUIFOLIACEAE DC. Ilex Aquifolium L. Sull'isola S. Nicolò, raro. Coltivato del resto qua e là, a S. Marco, S. Spirito, ecc. D—6 h. LIV. OLEACEAE LINDL. Olea europaea L. v. Oleaster DC. Qua e là nelle mac- chie, nelle siepi, ecc. La var. sattva DC. coltivata am- piamente, di preferenza nella parte litorana. 6-7 h. . Phillyrea latifolia L. Comune nelle macchie e nelle siepi della regione litorale e delle isole. 3-4‘. . Ligustrum vulgare L. Frequentissimo nei boschetti e nelle siepi. D—6 hh. Syringa vulgaris L. Coltivata nei giardini, 5 hh. . Fraxinus Ornus L. Nei boschi e nelle siepi, molto co- mune. 5 h. . F. excelsior L. Nella valle superiore del Quieto. 4 5 h. — JASMINACEAE R. BR. Jasminum officinale L. Qua e là nei giardini e nelle siepi. 6-8 h. LV. ASCLEPIADEAE R. BR. . Vincetoxicum officinale Mnch. Non raro nelle siepi e lungo la spiaggia, ove talora diviene ramoso e volubile, a foglie superiori lineari. 6—8 3%. LVI. APOCYNEAE R. BR. . Vinca major L. In luoghi ombreggiati della valle del Quieto, a S. Marco. 4—5 %. . V. minor L. Qua e là nei boschetti e nelle siepi: Monte S. Angelo, Visinada, ecc. 4—5 2. Nerium Oleander L. Coltivato non di rado nei giardini. 60—8%h LVII. GENTIANEAE JUSS. . Chlora perfoliata L. Luoghi erbosi in prossimità del mare. 5D-T O. 86 580. DSL. 582. 583. 584. SD. DSG. DI | DIO. Erythraea Centaurium Pres. Comune in luoghi erbosi. DITO. E. pulchella Horn. Prati umidi presso al mare. b -8 O. E. maritima Pres. Rarissima in luoghi erbosi presso la spiaggia. D-6 O. LVII. CONVOLVULACEAE VENT. Convolvulus Sepium L. Nelle siepi e nelle macchie, spe- cialmente lungo la costa. 6—9 2%. C. arvensis L. Sui campi, lungo le vie, frequente. D—8 Y. C. Cantabrica L. Sulle pendici rupestri, in luoghi incolti, comune 5—9 %, Cuscuta Epithymum L. Parassita su varie papiglionacee e labiate. T—9 O. C. palaestina Bois. Copiosa sullo scoglio Regatta, ove vive parassita sull’_AntlhylMlis Dillenii, Convolvulus Canta- brica, Poterium polygamwmn, ecc. B-6 ©. LIX. BORAGINEAE DESV. . Heliotropium europaeum L. Frequente nei campi e lungo le'w1e. ‘6295 . Asperugo procumbens L. Raro nelle siepi presso Orsera. 5-6 0. . Echinospermum Lappula Lehm. Frequente lungo le vie, nei campi, ecc. 6-8 O. . Cynoglossum officinale L. Raro fra Terviso e Vermo 5-60. . C. pictum Ait. Qua e lè in luoghi incolti, presso le vie, ecc. D-6 O. 2. C. Columnae Ten. Luoghi rupestri presso Orsera ed An- tignana. D-6 O. 3. Borago officinalis L. Nei campi specialmente presso l'abitato. Talvolta coltivato. T—10 O. . Anchusa italica Retz. Tra le messi, nelle vigne, negli oliveti, comune. 4-6 O. DOT. 87 . Symphytum officinale L. Prati umidi al Quieto e nella conca di Canfanaro. 5—6 2. . S. bulbosum Schimp. In luoghi ombreggiati dell’ isola S. Nicolò e della campagna Vergottini a S. Spirito, ove trovasi copioso. 4—6 2% S. tuberosum L. Nei boschetti al Quieto e dell’isola S. Nicolò. 4-5 %. h98. Onosma stellulatum W. K. v. angustifolium Kch. (00. an- 599. 600. 604, 605. gustifolium Lehm. — 0. montana Sibt. Sm.) Comune sulle pendici sterili apriche. A Villanova una varietà robusta a setole molto dense e lunghe, canescenti, ed a tubercoli solo parzialmente stellati, quindi appartenente alla se- zione Heterotricha Bois. (O. heterophylum Griesb. ?). Non- ostante a quanto venne scritto da Borbas, Kerner ed altri su questa specie e sull’ 0. echioides L. non è ancora del tutto accertato a quale pianta sì debba riferire real- mente la specie linneana. Siccome I Onosma di Parenzo concorda perfettamente colla diagnosi e colla bella fipura: data da W. K. (Plant. Rar. IL, p. 189 t. 173) credo più opportuno di conservarle il nome datole da questi ultimi, tanto più che sotto tal nome trovasi de- scritta dai nostri floristi Parlatore, Koch, Reichenbach, ecc. 4-5 3. Cerintha minor L. Qua e là nei cespugli della valle del Quieto e di quella di Vermo. 5-6 ©. Echium vulgare L. Comune in luoghi incolti, lungo le vie, ecc. bD-9 O. . E. pustulatum Sibt. Sm. In luoghi rupestri presso Orsera, sull’isola S. Giorgio. 5—T ©. . E. altissimum Jcq. (£. italicum Kch. non L.) In lnoghi incolti, molto sparso pel distretto: Torre, Parenzo, Orsera, Castel di Leme, valle di Canfanaro, ecc. 5-7 ©. . Pulmonaria officinalis L. Rara nei boschetti presso la valle del Quieto. 4—5 2%. P. angustifolia L. Nei cespugli presso Visinada. 4-5 2. Lithospermum officinale L. Qua e là lungo le vie. in luoghi incolti. 5—T 3. 38 606. L. purpureo-coeruleum L. Frequente nei cespugli e nei boschi di tutto il distretto. 4—6 %. 607. L. arvense L. Comune nei campi, tra le messi. 4—6 ©. 608. Myosotis intermedia Lnk. In luoghi erbosi soleggiati, lungo le vie, ecc., comune 4-6 ©. 609. M. hispida Schlch. Nelle macchie, in lnoghi erbosi, egual mente comune. 4—6 O. LX. SOLANEAE JUSS. — Lycium barbarum L. Talora inselvatichito nelle siepi. 4-10 h. 610. Solanum villosum Lam. Al margine delle vie, su campi incolti. 7—10 ©. 611. S. miniatum Brnh. In luoghi incolti, lungo le vie. 7 - 10 O. 612. S. Dulcamara L. Nelle siepi umide, nei fossali. 6-10 h. — S. tuberosum L. Coltivato specialmente nella parte mon- tana, 6-7 O. — Lycopersicum esculentum Mill. Coltivato spesso negli orti e talora inselvatichito. 5--10 ©. 613. Physalis Alkekengi L. Qua e là nelle siepi, però non fre- quente. 5-8 O. — Capsicum annuum L. Coltivato negli orti. T—10 O. (14. Hyoscyamus niger L. Su terreni grassi in vicinanza degli abitati, nei cimiteri, molto sparpagliato. 5-8 ©. 5-6 ©. 616. Datura Stramonium L. Terreni incolti a S. Spirito. 7-90. LXI. VERBASCEAE BRTL. 617. Verbascum phlomoides L. Luoghi incolti, erbosi, molto sparso. T-—3 O. 618. V. sinuatum L. Sulle pendici campestri della parte lito- rana, non frequente. 6-8 ©. (519. V. floccosum W. K. Lungo le vie, su terreni aridi, sassosi, frequente. 6-8 ©. | 615. H. albus L. In luoghi incolti, lungo le vie, non frequente. i ‘ i : & È i 4 i 620. V. Chaixii Vill. In luoghi incolti rupestri. 6-8 ©. | E 629. 630. 631. 632. 633. 634. 89 . V. phoeniceum L. Molto sparso in luoghi erbosi, al mar- gine de’ campi, più comune però sulle isole. 4-5 ©. 6-9 ©. 2. V. Blattaria L. Qua e là lungo le vie, nelle siepi, ecc. LXII. SCROPHULARIACEAE BENTH. . Scrophularia nodosa L. Molto rara, nei cespugli dell’isola Revera, ove venne trovata da Tommasini nel Maggio 1863. %. . S. canina L. (S. chrysanthemifolia M. B.) Comunissima lungo le vie, sulle pendici aride soleggiate. 5—6 3%. . S. peregrina L. Rara nei cespugli dell’isola S. Nicolò. E E Paulownia imperialis Sieb. Coltivata qua e là nei giar- dini. Recentemente venne piantata anche alla riva di Parenzo, ove forma un bel viale. 4-5 h. LXII. ANTIRRHINEAE BARTL. di Rio. D—6 %. . Gratiola officinalis L. Prati umidi al Quieto ed a Molin . Antirrhinum majus L. Su vecchie muraglie, negli orti, ecc. D_T 2. . A. Orontium L. Sparso pe’ seminati, sui campi incolti. b=—_6:0) cave abbandonate. 4—10 3%, L. lasiopoda Freyn (£. Elatine n/ Ì Linaria Cymbalaria Mill. Qua e là su vecchi muri, nelle L. spuria L. Nei campi abbandonati, lungo le vie. 6-8 O. lasiopoda Vis.). In luo- ghi aridi argillosi, specialmente in prossimità del mare. 1-90. L. minor Dsf. Nei campi, lungo le vie, frequente. 7—10 O. L. littoralis Brnh. In luoghi rupestri, alla spiaggia. Talora i peduncoli sono siffattamente raccorciati, che i fiorellini appaiono sessili. 7—10 ©. sima. 6-8 O. L. vulgaris Mill. Lungo le vie, nei campi, ecc., comunis- 635. Veronica Anagallis L. Nei fossali lungo il Quieto, a Molin di Rio, nella valle di Canfanaro, ecc. 5—6 3%. 636. V. Beccabunga L. Nei fossi lungo la via da Visinada a Porto Porton. 5—8 %. 637. V. Chamaedrys L. Nei boschi e nelle siepi, comune. 3-5 %. 638. V. spicata L. v. cristata Kch. (V. orchidea Crntz.) Pendici aride dell’ intero territorio. T—9 2%. 639. V. serpyllifolia L. Frequente nelle vigne, al margine dei campi, ecc. 4-5 2. 640. V. acinifolia L. Luoghi erbosi al Quieto ed al Canale di Leme. 4-5 O. 641. V. arvensis L. Comune in luoghi erbosi, sui campi, ecc. B—-6 O. 642. V. didyma Ten. (V. polita Fries.). Frequente nei campi, in luoghi incolti. 2-6 O. 643. V. agrestis L. Colla precedente. 2—6 ©. 644. V. Tournefortii Gmel. (V. Buxbaunvii Ten.) Comune nelle vigne, ne’ campi, ecc. 3-6 O. 645. V. hederifolia L. In luoghi incolti, nei campi, ecc., fre- quente. 1-5 O. LXIV. OROBANCHEAE RICH. 646. Orobanche cruenta Bert. Parassita sul Lotus, Hippocrepis, ecc. D--6 2. 647. O. rubens Wallr. Parassita su varie specie di Papiglio- nacee, di preferenza sulle Medicagini. 4—6 2. 648. O. Picridis F. W. Schlz. Trovata sull’isola S. Giorgio, ove vive sulla Picris hieracioides. 6 3. | 649. Phelipaea Muteli Reut. Parassita sulle Papiglionacee. Finora non la raccolsi che in luoghi erbosi presso il Cimitero di Parenzo 5—6 %. LXV. RINANTHACEAE DC. 650. Melampyrum barbatum W. K. Comune nei campi, tra le messi. 5-7 O. 651. Rhinanthus minor Ehr. Prati umidi del Quieto e della valle di Canfanaro. 5—6 O. 654. 655 656 662. 663. 664. 665. 666. 667. 668. 669. 91 R. major Ehr. Prati umidi verso la foce del Quieto: 5-6 ©. Trixago latifolia Rchb. Nei luoghi erbosi della regione marittima. 4-6 O. Euphrasia Kochii F.W. Schlz. (£. serotina Kch. non Lam.) In luoghi umidi, lungo le vie, non frequente. 9—10 ©. E. lutea Rchb. Comune sui poggi aridi, nelle macchie. 9-11 0. LXVI. LABIATAE JUSS. Mentha sylvestris L. e var. mollissima Bork. Comunissima nei campi, nei fossali, ecc. 7T—9 3. . M. aquatica L. Nei fossi della valle del Quieto. 6—8 3. . M. gentilis L. Luoghi umidi della conca di Canfanaro. 1-8 2. . Pulegium vulgare Mill. Nei prati umidi, al margine dei fossi, molto sparsa. 6—9 %. . Lycopus europaeus L. In luoghi paludosi lungo il Quieto, a Val di Rio, a Fontane. 6-10 %. Rosmarinus officinalis L. Coltivato spesso negli orti.2—4 hh. . Salvia officinalis L. Quantunque si rinvenga copiosa nei distretti limitrofi, non l’ ho mai trovata nel nostro altro che coltivata. Sarebbe da ricercarsi alle sponde del Ca- nale di Leme. 5-6 h. S. glutinosa L. Pendici sotto Visinada. 6—T 3%. S. Sclarea L. Rara sulle pendici di Orsera e sull’isola S. Giorgio. (—9 %. S. Bertolonii Vis. Comune nei prati e nelle macchie. 4—6 %. S. Verbenaca L. Luoghi aridi presso Orsera. 4—6 3. S. verticillata L. Qua e là lungo le vie, in luoghi incolti. 6-7 2. Origanum vulgare L. Comune nelle siepi, sulle pendici rupestri, ecc. 6—8 %. O. Majorana L. Coltivato negli orti per uso culinario. 6—7 %. Thymus Serpyllum L. Comunissimo in luoghi erbosi tanto nella varietà Chamaedrys (T. Chamaedrys Fries) che angu- stifolia Kch., la qual ultima è più diffusa e fiorisce prima. ACNE 92 670. Satureja montana L. Copiosa dovunque in luoghi incolti, 676. 607. 682. 653. 684. 685. 656. 687. rupestri. 8—10 h. . Micromeria Juliana Benth. Molto rara tra le roccie presso Castel di Leme e sul colle S. Marco. T—8 % . Calamintha Acinos Clair et v. villosus Vis. Comune in luoghi aridi lungo le vie, ecc. 5-6 O. . C. officinalis Mnch. v. menthaefolia Rchb. (C. menthue- folia Host.) Lungo le vie in terreni incolti. T—10 3%. . C. Nepeta Clair. In luoghi asciutti, lungo le strade, fre- quente. 7-9 %. . Clinopodium vulgare L. Qua e là nelle siepi e nei luoghi boschivi. 6-8 2% Melissa officinalis L. Sparsa pei boschi; in maggior copia sull’isola S. Nicolò. 6—8 % Hyssopus officinalis L. Poggi aridi soleggiati, talora in grande copia, così a Val di Brullo, a Monghebbo, a Fo- scolino. 8—10 2. (8. Nepeta Cataria L. Frequente in luoghi incolti, lungo le vien 680) . Glechoma hederacea È V. a ton Qua e là nei boschetti, al m: Bian . G. hirsuta W. Ko Nelle siepi di salon di Visinada 4-5 2. . Melittis Melissophyllum L. Nei boschi e specialmente nelle foveole della parte montana, molto sparso. 4-5 %. Lamium amplexicaule L. Non raro sui campi. 3--5 O. L. purpureum L. Comune al margine de’ campi, nelle slepi, ecc. 3-4 O. L. maculatum L. Frequente in luoghi erbosi, nelle siepi Fiorisce quasi tutto l’ anno. 3%. Galeobdolon luteum Hds. Comune nella valle del Quieto, presso Monpaderno ed altrove. 5—6 %. Galeopsis Ladanum L. Nei luoghi incolti, rupestri, sparsa per tutto il distretto, per lo più nella var. angustifolia. 6-3 O. Stachys italica Mill. Nei luoghi aridi, rupestri della re- gione marittima. 6—T 2%. | | i 6839. 699. 690. 69L. 692. 693. 694. 93 S. sylvatica L. Nelle siepi presso Parenzo ed Orsera. D—6 3. S. annua L. Frequente nei campi, tra i seminati. 6—10 0. S. recta L. In luoghi aridi solatii, lungo le vie, ecc., fre- quente. b- 8 %. Betonica officinalis L. v. serotina Hst. Comune nei luo- ghi erbosi, nelle macchie. T—10 3%. Sideritis romana L. Sui poggi aridi della regione litorana, frequente. 5—7 O. S. montana L. L'unica località finora conosciuta di questa specie in tutta la nostra provincia è ad Orsera. 6 O. Marrubium candidissimum L. In luoghi aridi sassosi, lungo le vie, frequente. 6—8 3. . M. vulgare L. Lungo le strade, specialmente in vicinanza degli abitati. 5-8 3. . Ballota nigra L. Comune nelle siepi, lungo le vie. 6—8 2%. . Leonurus Cardiaca L. Molto raro in luoghi incolti presso Parenzo. 6—8 2%. . Prunella vulgaris L. Qua e là nei boschetti. 5—8 2. . P. alba Pall. v. pinnatifida Kch. In luoghi ombreggiati incolti: .b-=6,2x . Ajuga reptans L. Comune nei prati umidi, nei boschi, ecc. 3-43. . A. genevensis L. In luoghi erbosi, nei cespugli e nelle macchie, frequente. 4—6 2. . A. Chamaepitys Schrb. v. hirta Freyn. Nei campi, tra le messi, ecc. 3-10 %. . Teucrium Chamaedrys L. Comune su terreni asciutti, soleggiati, lungo le vie, ecc. D-9 3. . T. flavum L. Qua e là in luoghi rocciosi, copioso spe- cialmente sulle isole. 6-7 h. . T. Polium L. Comunissimo sulle pendici rupestri, nelle macchie. 6—11 %. . T., montanum L. In luoghi incolti, solatii, frequente. D—-6 3. LXVII. VERBENACEAE JUSS. . Vitex Agnus castus L. Qua e là lungo la spiaggia: alla foce del Quieto, a Cervera, presso Orsera. 6-8 h. 94 708. Verbena officinalis L. Comune in luoghi incolti, lungo le vie, ecc. 6-8 O. LXVII. ACANTHACEAE JUSS. 709. Acanthus spinosissimus Dsf. Non si conosceva finora in tutto il nostro Litorale che dalle pendici meridionali di Orsera. Quest’ anno, quasi a dimostrarci che c’è sempre da scoprire qualche cosa di nuovo, lo trovai copioso nei dintorni di Cittanova. E si che è pianta abbastanza ap- pariscente, da non sorpassarsi sì facilmente! 6-7 %. LXIX. PRIMULACEAE VENT. 710. Lysimachia vulgaris L. Qua e là in luoghi umidi, tra i cespugli. 6—7 %. (11. L. punetata L. Rara in luoghi umidi presso Due Castelli. 6-7 2. (12. L. Nummularia L. Terreni paludosi della valle del Quieto. 6—7 %. (15. Asterolinum stellatum Hffg. Lnk. Qua e là in luoghi er- bosi della regione marittima, però non facile a vedersi causa la sua picciolezza. In grande copia d’ altronde sul colle di S. Marco. 3-5 O. (14. Anagallis arvensis L. Comune nei campi, lungo le vie, ecc. al pari della var. coerulea Gren. (A. coerulea Lam.) 4-10 O. (15. Primula acaulis Jcq. Sparsa qua e là nei boschetti e nelle fovee del Carso, però non frequente. 3-4 %. 716. Cyclamen europaeum L. Nelle fessure delle rupi calcari a Porto Porton nella valle del Quieto. 8-10 %. . Samolus Valerandi L. In luoghi acquitrinosi della valle del Quieto, a Molin di Rio, ad Orsera, sull’isola S. Bri- gitta, ecc. 6-9 %. J fn Al LXX., GLOBULARIEAE DC. 718. Gl'obularia Willkommii Nym. (G. vulgaris Auct.). Comune nelle macchie, in luoghi erbosi, ecc. 4-5 %. Tr ENZO, Ven II LXXI. PLUMBAGINEAE JUSS. (19. Statice Limonium L. Comune lungo la spiaggia e sulle isole, specialmente in luoghi paludosi. Tra gli scogli per lo più in forma pigmea. 7—10 2. (20. S. cancellata Bernh. Copiosa sugli scogli lungo la costa e sulle isole. Sull’isole Revera e S. Brigitta una varietà a foglie obovate obovato-spatolate. 6—10 2. (21. Plumbago europaea L. Sparsa qua e là tra 1 cespugli della regione litorale: Torre, Cervera, Orsera, is. Revera. Biasoletto la cita anche dall’ isola S. Nicolò, ove però non mi riescì di rintracciarla. 8—10 %. LXXII. PLANTAGINEAE JUSS. (22. Plantago major L. Qua e là lungo le vie, in luoghi er- bosi. 6-8 %. 7123. P. Cornuti Gouan. Prati acquitrinosi a Molin di Rio. 7-10 3. (24. P. media L. Frequente in luoghi erbosi di tutto il di- stretto. 5--8 2. 725. P. altissima L. Prati umidi presso la foce del Quieto. 6-10 3. 126. P. lanceolata L. Comune lungo le vie, in luoghi incolti, ecc. Sui pascoli la var. capitellata Kch. a spighe brevi, quasi globose. 4—8 2. (27. P. argentea Chaix. (/. capitata Hpp.) Luoghi rupestri solatii, non comune, a Geroldia, isola Dorada. 5—6 %. 728. P. carinata Schrd. Frequentissima in luoghi aridi, spe- cialmente presso al mare e sugli scogli delle isole. Specie estremamente polimorfa. 4—6 %. (29. P. Coronopus L. v. integrata G. G. Rara presso la sponda a Cervera ed Orsera. 5 -8 %. LXXII. AMARANTHACEAE JUSS. 730. Amaranthus prostratus Balb. Comune lungo le vie, in luoghi incolti, ecc. 6-9 O. . A. retroflexus L. Comune nei campi, nelle vigne, ecc. 6-9 O. . A. patulus Bert. Qua e là in luoghi incolti, lungo le vie, 6-9 O. . Polyenemum arvense L. Luoghi incolti a Cervera e S. Spirito. 8—10 O. LXXIV. CHENOPODIACEAE VENT. . Suaeda maritima Dmrt. Nei luoghi paludosi salsi lungo tutta la costa, talora anche tra gli scogli Y—11 O. . Salsola Kali L. v. brevimarginata Kch. (S. Zragus L.) Qua e là in luoghi ghiaiosi lungo la spiaggia e sulle isole. 8-11 O. . S. Soda L. Colla precedente. 8-11 O. . Salicornia herbacea L. Luoghi paludosi al mare. 8-11 0. . S. fruticosa L. Colla precedente. 8-11 h. . S. macrostachya Mor. Nelle fessure degli scogli battuti dal mare, specialmente ad Orsera e sull’ isola S. Brigitta. 8-11 h. . Chenopodium murale L. Nei calcinacci, in terreni incolti. T-120. . C. album L. v. spicatum Kch. Col precedente. 7—12. O. . C. opulifolium Schrd. Lungo le vie, in campi abbando- nati, comune, 6-10 O. . C. Vulvaria L. Qua e là lungo le strade, in luoghi incolti. 8-10 O. . Blitum rubrum Rb. Al deposito di legname presso il Ci- mitero. 6—8 O. . Beta vulgaris L. v. maritima L. Qua e là lungo la spiag- gia e sulle isole. 6—8 O. . Halimus portulacoides Wallr. Comunissimo lungo la spiag- gia e sulle isole. 7-11 h. . Atriplex patula L. Lungo le vie, in luoghi incolti, ecc. 8LIL O. . A. hastata L. in luoghi incolti, tra le ghiaie della spiag- gia ecc. 7T-—10 O. LXXV. POLYGONACEAE JUSS. 7149. Rumex conglomeratus Murr. Luoghi umidi della valle del Quieto. 5-6 %. (50. R. sanguineus L. Comune nei fossali, al margine degli stagni, ecc. 6-8 2%. (51. R. pulcher L. Frequente lungo le strade, in luoghi umidi. 5-6 O. (52. R. crispus L. Nei prati umidi, nei fossali, comune. 5 —6 %. 753. R. Acetosa L. v. vulgaris Kch. Sparso nei luoghi erbosi, nelle macchie. 5-6 3. 754. R. Acetosella L. Pendici rupestri soleggiate. 5-6 O. 755. Polygonum amphibium L. v. natans Mnch. Prati paludosi al Quieto, raro. 6—T %. (56. P. Persicaria L. Nei fossati, al margine degli stagni, ecc, 8-10 O. 757. P. mite Schrnk. Col precedente. 7—10 O. 758. P. aviculare L. Comune lungo le vie, in luoghi incolti, ecc. 6-10 O. 759. P. Bellardi All. Qua e là nei campi, presso gli abitati. 6-8 O. 760. P. Convolvulus L. Nei campi, lungo le vie, ecc. 6-9 O. 761. P. dumetorum L. Meno comune del precedente, nelle siepi e nei cespugli. 6-9 O. — P. Fagopyrum L. Raramente coltivato e talora inselvati- chito nei campi, lungo le vie. 6-10 O. LXXVI. THYMELEAE JUSS. . Passerina annua Wickst. Comune nei campi, in luoghi erbosi, ecc. 6-8 O. I pà DI DO LXXVII. LAURINEAE DC. 763. Laurus nobilis L. Nelle macchie presso Orsera; in mag- gior copia sulle isole e specialmente a S. Nicolò, ove è l'essenza arborea più comune. Del resto negli orti e presso gli abitati di tutto il distretto. 3—D5 h. 98 (64. 165. LXXVII. SANTALACEAE R. BR. Thesium divaricatum Jan. Comune in luoghi aridi erbosi. 5-8 2. Osyris alba L. Frequente in luoghi incolti rupestri, nelle siepi, lungo le vie. b—6 h. LXXIX. ARISTOLOCHIEAE JUSS. . Aristolochia rotunda L. Prati verso la foce del Quieto, Tara, D—_b IL 7. A. Clematitis L. Lungo le vie, nei campi, tra le messi, talvolta in grande copia. 5—3 %. LXXX, EUPHORBIACEAE JUSS. Buxus sempervirens L. Coltivato non di rado negli orti. 3-4 h. . Euphorbia Chamaesyce L. Qua e là in luoghi incolti, però alquanto rara. T—8 O. . E. Peplis L. Nelle ghiaie della spiaggia, non frequente: . alla foce del Quieto, a Cervera. 6-9 O. . E. helioscopia L. Comune lungo le vie, sui campi, ecc. 2-10 O. . E. platyphyllos L. Nei fossì, lungo le vie, in luoghi umidi, frequente. La var. lferata Kch. presso Parenzo ed Orsera. 5-70. . E. verrucosa Lam. In luoghi incolti, lungo le strade. 5-7 O. . E. epithimoides L. (E. fragifera Jan.) In luoghi rupestri verso il confine orientale. 4—6 %. . E. Chaixiana Timb. (£. amygdaloides L. v. Chaixiana Bois.) Luoghi ombreggiati a Visinada e nella valle del Quieto. 5b_6 %. . E. Cyparissias L. Comune dovunque in luoghi incolti, lungo le vie, ecc. 4-7 2. . E. nicaeensis All. Comune in luoghi erbosi solatii. 6—9 %. . E. Paralias L. Qua e là tra le ghiaie della spiaggia dal Quieto fino ad Orsera. D—7 %. (08. 109 (t>10) 153 154. 185. 156. 187. 188. (89. 190. 491. 99 E. pinsa L. Comune su tutte le isole, ove cresce talora copiosa tra le roccie in prossimità del mare; sul conti- nente non lho ancora mai trovata. 3—6 3%, E. Peplus L. Frequente nei campi, in luoghi erbosi, ecc. 4-80. E. peploides Gouan. Sui poggi erbosi lungo la costa e sulle isole. 3-5 O. E. falcata L. Frequente tra le messi, in luoghi incolti, ecc. 5—8 O. | E. exigua L. In luoghi erbosi, lungo le vie, frequente. 4-6 O. E. Lathyris L. Piuttosto rara presso Torre. Del resto sparsa qua e là nei distretti contermini a Rovigno, Buje, Castelvenere, Momiano, S. Lorenzo di Daila ecc. 5D-T O. Mercurialis annua L. Comune dovunque nei campi, lungo le vie, nei calcinacci. Fiorisce tutto Vanno. O e ©. LXXXI. URTICACEAE DC. Urtica pilulifera L. Luoghi rupestri presso Orsera. Specie rarissima mancante a tutto il resto della provincia, ad eccezione di Bellai sull’isola di Cherso. 5—6 O. U. urens L. Comune dovunque in prossimità degli abitati. 4-6 O. U. dioica L. Lungo le vie, nei calcinacci, frequente. 6—9 %. Parietaria diffusa M. K. Comunissima lungo le vie, su vecchie muraglie, ecc. Fiorisce quasi tutto l’anno. %. LXXXII. CANNABINEAE L. Cannabis sativa L. Qua e là in luoghi incolti. 7-9 ©. Humulus Lupulus L. Nelle siepi della valle sotto Corri- dico. 7'—9 3. LXXXII. ARTOCARPEAE DC. Ficus Carica L. Comunissimo nei campi e non di rado nelle siepi, in luoghi incolti, ecc. 4—8 h. 194. 803. . Morus alba L. Coltivato estesamente in tutto il distretto. 5 h. . M. nigra L. Coltivato però meno spesso del precedente. 5 h. Broussonetia papyrifera Vent. Coltivata rare volte lungo i passeggi. 4-5 h. LXXXIV. ULMACEAE MIRB. Celtis australis L. Sulla piazza d’Antignana e probabil- mente anche altrove, amandosi piantare il /odogno in vi- cinanza dei villaggi. 4—5 h. 5. Ulmus campestris L. Nelle siepi e nei cespugli dovun- que, più comune ancora la var. suberosa Kch. 3-4 h. — PLATANEAE LEST. Platanus orientalis L. Coltivato però scarsamente quale albero d’ ornamento. 5 h. — JUGLANDEAE DC. Juglans regia L. Coltivata in prossimità degli abitati. 4-5 h. LXXXV. CUPULIFERAE RICH. . Castanea vulgaris Lam. Coltivata raramente p. e. a Molin di Rio, ove esistono alcuni esemplari molto grossi. b—6 h. . Quercus sessiliflora Sm. Frequente nelle selve. 5 h. . Q. Tommasinii Kotschy in herb. Tomm. Qua e là nei boschetti lungo la costa. 5 h. . Q. pedunculata Ehr. Nel bosco di Montona. 5 h. . Q. pubescens Willd. La quercia più comune del nostro distretto. 5 h. . Q. Cerris L. Piuttosto rara tra le altre specie, così a Molin di Rio, Antignana, Torre, ecc. 5 h. . Q. Ilex L. Frequente lungo la costa e sulle isole, ove forma talora dei boschi con esclusione di altre specie. 5-6 h. Quercus Pseudo suber Santi. Non comune presso Anti- gnana e Corridico, come pure presso il confine orientale del nostro distretto a Ladovac sopra la valle di Vermo. 5 h. 804. 805. 806. 807. 808. Sd, 101 Corylus Avellana L. Nelle siepi e ne’ cespugli special- mente della parte orientale. 1-3 h. C. tubulosa Willd. Comune nelle siepi e nei cespugli del tratto litorano, nominatamente al Canale di Leme. 2-3 |. Carpinus Betulus L. Raro nella valle superiore del Quieto. 3-4 h. C. duinensis Scp. È la specie predominante nei boschi, ricoprendo sovente da sola estesissimi tratti di terreno. 3-4 h. Ostrya carpinifolia Scp. Nelle macchie qua e là; però non molto comune. 4—5 hh. LXXXVI. SALICINEAE RICH. . Salix alba L. Nelle vigne, in luoghi umidi. 4-5 h. . S. amygdalina L. Lungo i fossi nella valle del Quieto. ITA . S. purpurea L. Luoghi umidi della valle del Quieto, a Caroiba. 54 h. . S. incana Schrnk. Al margine dei fossi nella valle del Quieto. 4 h. . S. cinerea L. Nei cespugli della valle del Quieto. 3-4 h. S. babylonica L. Coltivatain vicinanza degli stagni. 3—4 h. . Populus alba L. Qua e là in luoghi umidi, però non fre- quente. 3—4 h. . P. canescens Smith. Terreni umidi della valle del Quieto. DES4C . P. tremula L. Qua e là lungo le vie, nelle vigne. 3—4 h. LXXXVII. BETULINEAE RICH. Alnus glutinosa Grtn. Lungo i corsi d’acqua nella valle del Quieto. 2—3 h. LXXXVII. CONIFERAE JUSS. Taxus baccata L. Coltivata sul colle di S. Marco ed a S. Spirito. 3—4 h. 102 518. Juniperus communis L. Nei cespugli, nelle macchie, ecc. 2-53. h. 519. J. macrocarpa Parl. (non Sibth.). Forma col precedente e coll’ Oxycedrus, col quale può venir facilmente scam- biato, parte principale delle macchie. 12-4 h. 820. J. Oxycedrus L. Più comune del precedente, trovandosi diffuso per tutto il distretto. 12—4 h. | — Thuja orientalis L. Coltivato nei parchi p. e. a S. Marco, S. Spirito, ecc. 2—3 h. — Cupressus sempervirens L. Coltivato presso le abita- zioni, negli orti, ecc. 1-3 h. — Pinus Pinea L. Coltivato talora, come a Caroiba, sull’isola S. Nicolò, ecc. 4 h. | — P. halepensis Mill. Coltivato sul colle di S. Marco, in unione al Pinus nigricans Hst., all’Abies excelsa ed a qual- che altra conifera 4—5 h. MONOCOTYLEDONEKAK LXXXIX. ALISMACEAE JUSS. 821. Alisma Plantago L. Al margine degli stagni e dei fossali. 6-8 %. XC. JUNCAGINEAE RICH. 822. Triglochin maritimum L. Prati umidi in prossimità del mare. 6—7 2. XCI. POTAMEAE JUSS. 823. Potamogeton natans L. Nelle acque del Quieto, a Molin di Rio e negli stagni maggiori, 6—T %. 824. P. fluitans Roth. Nel Quieto. 6—7 %. 325. P. lucens L. Nelle acque correnti del Quieto, sotto Mon- tona, molto raro. 6-7 3%. 826. P. crispus L. Nel Quieto e nelle altre acque del distretto, comune. D—7 2. 827. 328. 829 830. 831. 832. 333. 884. 886. 108 P. pusillus L. Nel Quieto e nel rigagnolo di Cervera. 6-8 4. P. pectinatus L. Nelle scaturigini di Val di Rio, ove giunge a parecchi metri di lunghezza. 6—8 %. Ruppia maritima L. Nei fossali di Val di Rio, a Fontane ed Orsera. 8—10 %. Zanichellia palustris L. Comune negli stagni e nelle poz- zanghere. 4—T %. XCII. NAIADEAE LNK. Najas minor All. Nel Quieto 6. 8 O. XCII. ZOSTERACEAE JUSS. Posidonia Caulini Koen. Di questa specie ritrovai alcuni esemplari gettati alla spiaggia dell’isola S. Brigitta dopo un uragano. Tanto di questa che delle tre seguenti non mi venne mai dato di trovare nella nostra provincia un esemplare fruttificante. Solo una volta raccolsi alcuni frutti della P. Caulini gettati sulla spiaggia dello Scoglio Gagliola nel Quarnero. 10 %. Zostera marina L. Su fondi melmosi alla profondità di 2—3 m. lungo tutta la costa. 4-6 %. Z. nana Roth. Ricopre in grande quantità i bassifondi fangosi fino tutt’ al più ad un metro di profondità, rima- nendo spesso scoperta durante la bassa marea. 5—8 %. . Cymodocea aequorea Koen. Colla precedente, discen- dendo però a maggiore profondità (1-3 m.). 5—6 3%. XCIV. LEMNACEAE LNK. Lemna gibba L. In uno stagno presso Cul di Leme. 5 ©. XCGV. TYPHACEAE JUSS. . Typha latifolia L. Alle sponde del Quieto, e nella conca di Canfanaro, non comune. 7—8 3%. . T. angustifolia L. Luoghi acquitrinosi alla foce del Quieto, 6-8 2, 104 839. 840. 841. 842. 843. 844. 545. 846 SAT. 848. 849, 850. Sparganium ramosum L. In luoghi paludosi della valle del Quieto, di Fontane e di Orsera. 6—8 3. XCVI. AROIDEAE JUSS. Arum italicum Mill. Comunissimo in tutte le siepi, in luoghi ombrosi, ecc. Nell’ Erbario del Tommasini esistono alcune foglioline dall'isola S. Giorgio di Orsera coll’ in- dicazione Arum Arisarum. Essendo l esemplare troppo imperfetto, non ardisco riferirlo a questa specie, tanto più che essa manca a tutto il continente istriano, e non compare che sulle isole del Quarnero. 4—5 3%. XCVII. ORCHIDEAE JUSS. Orchis fusca Jcq. Rara nel bosco presso Castel di Leme. 5D_6 2. O. tephrosanthos Vill. Rara sui poggi erbosi. b—6 %. O. tridentata Scp. (0. variegata AN) Comune in luoghi erbosi. 4-6 %. O. coriophora L. v. fragrans Vis. Sulle pendici soleg- giate, talvolta in grande quantità. 5-6 %. i O. Morio L. Comune in luoghi aprichi, nei boschetti, ecc. Sui colli della regione litorana e sulle isole la var. picta Rch. (0. picta Lois.) a spica gracile, pauciflora, a fiori minori, ed a calcare un po’ più lungo, clavato. Tanto la specie che la varietà presentano tutte le possibili grada- zioni di colore, dal viola più carico al bianco cereo. 4-5 2. O. laxiflora Lam. Nei prati umidi della valle del Quieto e di Molin di Rio copiosa. b—6 3%. O. papilionacea L. v. rubra Parl. (0. rubra Icq.) Molto rara sulle pendici soleggiate presso Parenzo. 4—5 %. O. maculata P. Nei prati della valle superiore del Quieto. 5_6 3. Anacamptis pyramidalis Rich. Sparsa pei boschetti di tutto il distretto. 5-6 %. Hymanthoglossum hircinum Rich. Appare isolato qua e là nei cespugli del distretto, però piuttosto raro. b—-6 %. 852. 853. 84. 855. 856. 8597. 858. 859. 860. 861. 862. 86 » ) 105 . Ophrys aranifera Hds. Sulle pendici apriche ed al mar- gine delle siepi, molto sparsa. La varietà atrata Gr. (0. atrata Lindl.) nella regione litorana. 4—5 %. O. Tommasinii Vis. Sulle colline erbose in prossimità del mare. 4-5 %. O. Bertolonii Mor. Di questa specie, comune al di là del Canale di Leme, non ritrovai che pochi esemplari sul colle aprico presso S. Spirito. 4—5 %. O. arachnites Reich. In luoghi erbosi, nelle macchie. 5D_6 3. O. apifera Hds. Qua e là nelle siepi, nei prati, ecc. 4—6 2. O. fusca Lnk. v. iricolor Rchb. (Ze. Germ. t. 445. — 0. iricolor Dsf.). Differisce dalla vera fusca per i fiori più piccoli, per i tepoli superiori interni molto più corti degli esterni e per il lobo medio del labello quasi intero od appena leggermente bilobo. Raccolsi questa bella specie, nuova per le nostre provincie, in due località del distretto parentino, cioè a S. Spirito, e sopra una collina presso il Castelliere S. Angelo. Per la sua picciolezza è facile passarvi oltre senza avvertirla. 6 %. Serapias pseudocordigera Mor. Comune sulle pendici apriche presso Parenzo. D—6 3%. Limodorum abortivum Sw. Qua e là nei boschetti di carpino. D—6 2. Cephalanthera ensifolia Rich. Nei boschi presso Caroiba. 5--6 3. C. pallens Rich. Rara in luoghi ombrosi. 5-6 3. Epipactis palustris Crntz. Prati paludosi alla foce del Quieto. 6-7 2. XCVIII. IRIDEAE JUSS. Crocus variegatus Hpp. Luoghi rupestri presso Visinada e probabilmente anche altrove nella regione calcare più elevata. 3—4 %. . Trichonema Bulbocadium Ker. Luoghi erbosi soleggiati, in grande quantità nel prato sotto S. Angelo, a Val di Brullo e di Rio, a Catunni, ecc. 2—3 %. 106 564. 865. 866. 868. 869. Gladiolus illyricus Kch. Prati umidi al Quieto. 5—6 %. G. segetum Gaw. Frequente tra le messi. 5-6 %. Iris germanica L. Comune in luoghi incolti e rupestri, specialmente dell’isola S. Nicolò, cui si riferisce la I pal- lida di Graf. Finora non mi venne dato di trovare la I. illyrica Tom. (I. pallida Kch. I. Congialti Ker.?) tanto diffusa sul Carso, che probabilmente potrà venir rintrac- ciata nella parte orientale più elevata del distretto. 4—5 %. I. florentina L. Non di rado coltivata nei giardini. 4-5 3%, . I. Pseud-Acorus L. Fossi della valle del Quieto. 5—6 4%. XCIX. AMARYLLIDEAE R. BR. Narcissus poeticus L. Raro nella regione più elevata del distretto, ad Antignana. 4-5 3. N. Tazetta L. Copioso sulla maggior parte delle isole, ove coll’ Asphodelus ramosus forma la vegetazione predomi- nante. È rarissimo invece e forse importato sull’ isola S. Nicolò e manca del tutto alla terra ferma. 3 %. . Leucojum aestivum L. Comune nei prati acquitrinosi al Quieto. 4-5 %, . Galanthus nivalis L. Pendici rupestri e boschive della valle del Quieto. 2—3 %. C. ASPARAGEAE JUSS. . Asparagus officinalis L. Sui prati umidi lungo il Quieto ed a Val di Rio. Coltivato qua e là ma non frequente- mente. 5 %. A. scaber Brig. Nelle siepi in prossimità del mare. b—6 h. . A. acutifolius L. Comune nelle siepi e nei cespugli, che talora rende impenetrabili. 8-10 h. . Smilax aspera L. Frequente nelle macchie e nelle siepi della regione litorana e delle isole. 9—11 h. 76. Ruscus aculeatus L. Comune in luoghi aridi tra i ce- spugli. 2-4 h. CI. DIOSCOREAE R. BR. . Tamus communis L. Sparso per le siepi di tutto il di- stretto. 4-5 %, 107 CII. LILIACEAE DC. 878. Asphodelus ramosus L. Copioso su tutte le isole, laddove manca affatto al continente. 4-5 2. 879. Anthericum ramosum L. Comune sulle pendici aride so- latie. 6--8 2. 880. Ornithogalum pyrenaicum L. Frequente in luoghi erbosi, in grande copia a Val Brullo. b—6 2%. 881. O. narbonense L. Al margine de’ campi, su poggi erbosi, nelle radure de’ boschi. D—6 %. 882. O. comosum L. Comune in luoghi erbosi rupestri. 5—6 4. 883. O. collinum Guss. Qua e là su terreni aridi. D—6 3. 884. O. divergens Bor. Sui campi, in luoghi coltivati, special- mente della regione litorana. 3—4 2. 885. O. refractum W. K. Su terreni smossi, in luoghi erbosi. 3-4 3. 886. Gagea arvensis Schlit. Comune nei campi e nelle vigne. 3-4 %. 887. Scilla bifolia L. Molto rara in qualche foveola del Carso di Monpaderno. 3—4 3%. 888. S. autumnalis L. Comunissima su tutte le pendici sterili solatie, come pure nei boschetti. 8 - 11 %. 889. Allium ursinum L. Luoghi ombrosi della valle del Quieto. #2 n5x | 890. A. roseum L. Al margine de’ campi, tra le messi, sovente in quantità. D—6 2. 891. A. fallax Don. In luoghi rupestri della regione montana. 1-8 %. 892. A. Porrum L. Comune in terreni rocciosi della costa e delle isole. 6—T %. 893. A. rotundum L. v. Waldsteinianum R. S. Qua e là nei campi e nelle vigne. 6—T 2%. 894. A. sphaerocephalum L. Comune nei campi. 6—T 3. 895. A. vineale L. v. affine Regel. Sparso pei terreni coltivati. 6—7 %. 896. A. longispathum Red. Qua e là al margine dei campi. 6-7 2. 108 897. A. paniculatum L. Non raro su pendici soleggiate. 5—6 %. 898. Muscari comosum Mill. Frequente in luoghi erbosi. Affetto spesso dall’ Ustilago Vaillantii, prende un aspetto particolare, presentandoci il M. Calandrinianum Parl. 5-6 3. 899. M. neglectum Guss. Qua e là al margine dei cespugli, specialmente della regione litorana. 4—5 3%. 900. M. racemosum Mill. Frequente nei campi, lungo le vie, ecc. 3—5 2. 901. M. Kerneri March. Luoghi aprichi graminosi. 3-4 %. CII. COLCHICACEAE DC. 902. Colchicum autumnale L. Prati della valle del Quieto. 8-10 %. CIV. JUNCACEAE BART. 903. Juncus maritimus Lam. In terreni salsi fangosi di tutta la costa. B—T 2. 904. J. acutus L. Lungo la spiaggia in luoghi fangosi, spe- cialmente alla foce del Quieto, comune. 5—8 %. 905. J. conglomeratus L. Luoghi paludosi presso Orsera. 6-7 %. 906. J. effusus L. Qua e là nei fossati. 5—T 2. 907. J. glaucus L. Luoghi melmosi della valle del Quieto, di Canfanaro, a Cervera, ecc, D—7. 2. 908. J. paniculatus Hpp. Alle foci del Quieto. 6—T 3. 909. J. sylvaticus Reich. Luoghi paludosi della valle del Quieto. Non di rado trovasi viviparo. 6-8 2. 910. J. lamprocarpus Ehr. In luoghi umidi, al margine degli stagni, ecc. 6—8 %. 911. 4. compressus Jcqg. In terreni umidi, lungo le vie, ecc. 6-7 2. 912. J. Gerardi Lois. Copioso in luoghi paludosi. b—8 %. 913. J. bufonius L. In terreni umidi erbosi della valle del Quieto e presso Leme. La var. fusciculata Kch. (J. insu- lanus Viv.) presso Orsera. 5—T 3. 914. Luzula Forsteri DC. Comune nelle macchie e nelle siepi. 4-5. %. 915 980 . C. vulpina L. Nei terreni acquitrinosi, comune. 5 109 Luzula campestris L. Qua e là in luoghi erbosi. 4-5 %. CV. CYPERACEAE JUSS. Cyperus flavescens L. Terreni umidi della valle del Quieto. 6--9 2. C. longus L. Nei fossi della valle del Quieto. 6—T 3%. . Schoenus nigricans L. Dovunque tra gli scogli lungo la costa e sulle isole. 5—6 %. . Cladium mariscus R. Br. Luoghi paludosi allo sbocco del Quieto sotto Torre. D—6 %. . Heleocharis palustris R. Br. Luoghi paludosi al Quieto, Cervera, Molin di Rio, Orsera, Leme, conca di Canfa- naro, ecc. 5-6 3%. . Scirpus lacustris L. Tanto nella forma tipica che nella var. digynus G. G. (S. Tabernaemontani Gm.) in luoghi acquitrinosi della valle del Quieto e della conca di Can- fanaro. 6—8 2. 2. S. Holoschoenus L. v. australis Kch. Comune in luoghi umidi, fangosi, meno frequente la var. romanus Kch., che ebbi dalla valle del Quieto. 5—6 %. . S. maritimus L. v. compactus Kch. et v. macrostachys Kch. (S. macrostachys Willd.) Terreni acquitrinosi in pros- simità del mare, per lo più in gran copia. b—T 3%. . S. sylvaticus L. Luoghi fangosi della valle di Vermo. 6—7 2. . S. Michelianus L. Terreni palustri della valle del Quieto sotto Montona. 7T—8 O. . Carex divisa Hds. Prati umidi in vicinanza del mare: Valle del Quieto, Molin di Rio, ecc. 4—5 %. 6 %. . C. muricata L. Luoghi umidi ombreggiati, frequente. D_6 2. . C. divulsa Good. Molto diffusa nelle macchie e nelle siepi. 4-6 3%. C. Schreberi Schrd. Specie rarissima trovata finora umi- camente in un boschetto presso Parenzo. 4—5 %. 110 931. C. acuta L. Al margine dei fossati della valle del Quieto e della conca di Canfanaro. 5—6 3%, 932. C. montana L. Poggi aridi presso Caroiba. 3-4 3%. 933. C. praecox Jeq. Qua e là nei prati secchi della regione montana. 3—4 %. 934. C. gynobasis Vill. Frequente nei cespugli, in luoghi ru- pestri. 3-4 %. 995. C. digitata L. Luoghi ombrosi rupestri presso Villanova. 4-5 2. 936. C. glauca Scp. La specie più diffusa, trovandosi tanto nei prati che nei boschi. 4—5 %. 937. C. maxima Scp. Nei fossi della valle del Quieto. 5—6 %. 938. C. Oederi Ehr. Prati acquitrinosi del Quieto e della Val di Rio. 6—7 %. 939. C. distans L. Frequente nei prati umidi. 5—6 %. 940. C. extensa Good. Terreni salsi argillosi della costa e sulle isole Dorada e Revera 6—7 %. 941. C. paludosa Good. Nei fossi della valle del Quieto. 5—6 %. 942. C. hirta L. Luoghi umidi della valle superiore del Quieto. D—_6 4. CVI. GRAMINEAE JUSS. — Zea Mays L. Una delle piante più frequentemente colti- vate, quantunque l’ introduzione dei vigneti vada sempre più restringendo il suo dominio. 6—7 ©. 943. Andropogon Ischaemum L. Comunissimo dovunque, for- | mando col seguente parte principale della vegetazione erbacea. 7—9 3%. 944. A. Gryllus L. Per quanto mi consti non si utilizzano ancora nel distretto le lunghe radici, che a Salvore ed altrove dànno al commercio un eccellente prodotto. 5—T %. i 945. Sorghum halepense Prs. Frequente nei vigneti e nei campi. 6-8 2. 946. S. vulgare Prs. Coltivato qua e là tra il granone e talora inselvatichito. 7—9 O. 947. Tragus racemosus Dsf. In luoghi incolti rupestri lungo la costa. Y—10 O. Pa I PO (48. 940, 963. 964. 965. 966. 111 Digitaria sanguinalis Scop. Campi incolti, margine delle vie, comune. 8-10 O. Panicum Crus Galli L. Frequente nelle vigne, lungo le vie, ecc. in ambedue le forme tanto a lunga resta che a breve. 8-10 O. . P. miliaceum L. Viene assai raramente coltivato nel distretto, ma più spesso compare spontaneo lungo le vie, in luoghi incolti, specialmente in vicinanza dell’ abitato. 7-8 O. . Setaria viridis P. B. Nei campi, lungo le vie, frequente. 8-9 O. . S. glauca P.B. Come la precedente; copiosa specialmente nella valle del Quieto. 8—9 O. . Phalaris brachystachys Lk. Luoghi incolti presso S. Spi- rito, non comune. 5-7 O. . P. paradoxa L. Rara tra le messi a Val di Brullo. 5-6 O. . P. arundinacea L. Nei fossi della valle del Quieto. 6—7 2. . Anthoxanthum odoratum L. Comune nei prati, nei bo- schetti, ecc. 4-6 %. . Alopecurus agrestis L. Volgare nei campi incolti, nei prati. 5-60. . A. utriculatus Prs. Al deposito di legnami presso al Ci- mibero. D- 6.0); 9. Crypsis aculeata Ait. Luoghi acquitrinosi allo sbocco del (Quieto e presso Fontane. T—9 O. . Phleum tenue L. Comune nei campi, lungo le vie. 5D—7 %. . P. pratense L. Volgare nei prati, al margine de’ campi, ecc. D_6 %. . Cynodon Dactylon Prs. Comunissima dovunque sui campi, ‘ lungo le vie. 6-10 2. Polypogon monspeliense Dsf. Luoghi erbosi pr. Orsera, taro: 0°). Agrostis alba L. Frequente nei campi, in luoghi incolti. La var. maritima Mey. nelle siepi lungo la spiaggia da Parenzo a Cervera. 6—-8 %. A. vulgaris With. In luoghi erbosi, nelle macchie, comune. 6-3 2. A. canina L. In luoghi incolti, a Geroldia, Leme, ecc. 6—8 %. 112 967. 968. 979. 980. 981. Gastridium lendigerum Gaud. Rarissima presso Fon- tane. 6 O. Stipa pennata L. Molto sparsa pel distretto: in grande quantità sulle pendici aride presso Molin di Rio, S. Marco, ecc. D—6 2. . S. Aristella L. Assai rara nelle macchie dell’isola S. Gior- gio. 6-7 %. . Phragmites communis Trin. Volgarissima nei fossati e nelle paludi lungo tutta la costa. 8-11 %. . Arundo Donax L. Coltivata in tutto il distretto, costitui- sce non di rado estesi canneti al margine de’ campi della regione litorana. 11-12 %. . Sesleria elongata Hst. Nelle macchie e nelle radure dei boschi però non frequente. 9 —10 %. . Koeleria cristata Prs. Comune in luoghi erbosi. In loca- lità molto aride della regione litorana la var. erassipes Lange (K. australis Ker.) a rizomi ingrossati ed a foglie lineari contorte, pilosette. D—T %. K. phleoides Prs. Frequentissima sui poggi solatii, lungo le vie, ecc. 5-7 O. . Aira caespitosa L. Nel bosco presso S. Angelo, non co- Mn = . Holcus lanatus L. Frequente nei prati ed in altri luoghi erbosi. b- 6 ®. . Arrhenatherum avenaceum P. B. Qua e là nei prati ed ai margini dei campi. b—T %. . Avena sativa L. Sparsa pe’ campi, lungo le vie, ecc. non viene però che raramente coltivata. 5—6 O. Avena sterilis L. Qua e là sui campi. 6—T ©. A. barbata Brot. Comune in luoghi erbosi, specialmente sulle isole. 5-6 O. A. capillaris M. K. Comune sui poggi aridi, in luoghi rupestri. 5--6 O. . Danthonia provincialis DC. Non molto frequente in luo- ghi erbosi a Monghebbo e Fontane. 6 %. . Melica nebrodensis Parl. Qua e là in luoghi rupestri. 7 Y. È (9 118 984. M. nutans L. Nel bosco presso S. Angelo. 5- 6 %. 985. Briza maxima L. Frequente al margine dei campi, in luoghi erbosi, ecc. della regione litorana. 5 6 O. 986. B. media L. Nei boschetti e nelle radure, specialmente della parte montana. b—6 %. 987. Eragrostis major Hst. In luoghi incolti, lungo le vie, ecc. 84110. 988. E. minor Hst. Su terreni abbandonati, al margine delle strade. 7-9 O. 989. E. pilosa P.B. In luoghi incolti, per le vie, ecc. 8-11 O. 990. Sclerochloa dura P. B. Lungo le vie, in luoghi molto aridi, non comune, a S. Marco e ad Orsera. 4-5 O. 991. Poa annua L. Volgare in luoghi erbosi, lungo le vie, ecc. BEST), ‘992. P. bulbosa L. Frequente nei poggi erbosi, nelle macchie, nei cigli de’ campi, per lo più nella forma viwipura. 4—5 %. 993. P. pratensis L. v. angustifolia Sm. Comune nelle siepi, al margine dei campi, ecc. 4-6 %. 994. P. nemoralis L. v. coarctata Gaud. Al margine dei campi, sui muri, ecc. D-—6 %. 995. P. attica Bois. (P. trivialis Auct.) Comune in luoghi erbosi, nelle siepi, ecc. 5-6 3. 996. P. compressa L. Qua e là nei cigli dei campi, sui poggi asciutti. 5--6 2%. 997. Glyceria fluitans R. Br. In luoghi paludosi pr. Cervera e nella valle del Quieto. 5—T %. 998. G. festucaeformis Heyn. Nei fossi di Val di Rio, allo sbocco del Quieto e nella conca di Canfanaro. 6-7 >. 999. G. conferta Fries. (G. Borreri Crp.). In luoghi paludosi ed ai margini delle strade lungo il mare. D—Y 2. 1000. Molinia caerulea Mnch. Nei prati umidi, frequente. (-8%. 1001. M. serotina M. K. Sui poggi aridi, rupestri. 8—10 %. 1002. Dactylis glomerata L. Diffusa in tutto il distretto tanto nei prati che in luoghi ombreggiati. Nella regione lito- rana di preferenza la var. kispanica Kch. (D. hispanica Itoth.) D-T %. 114 1003. 1004. 1005. 1006. 1007. 1008. 1009. 1010. 1011. 1012. 1013. 1014. 1015. 1016. 1017. 1018. 1019. 1020. 1021. Cynosurus echinatus L. Sui poggi erbosi, al margine de’ campi, frequente. 5—6 O. Scleropoa rigida Gris. Comune in luoghi aridi incolti, lungo le vie, ecc. 5-6 O. Vulpia ciliata Link. Frequente sui muri, lungo le vie, ecc. 5D_6 O. V. myurus Gmel. Meno comune della precedente, d’ al- tronde abbastanza sparsa pel distretto. 5-6 ©. Festuca ovina L. Ovunque comune nei pascoli, nelle macchie, tanto nella forma tipica, che nelle varietà va- lesiaca Kch., duriuscula Kch. e glauca Kch., quest’ ultima di preferenza in prossimità del mare. b—6 3%. Festuca elatior L. Non rara in luoghi erbosi, nelle siepi, ecc. 5-6 3. Catapodium loliaceum Lnk. Nei luoghi erbosi del lito- rale e delle isole. 5—6 O. Brachypodium sylvaticum R. S. Nelle macchie frequente. 6—8 2. B. pinnatum P. B. In luoghi boschivi, nelle siepi, ecc. 5-7 2. B. distachyon R. S. In luoghi aridi erbosi del litorale e delle isole. 5—6 O. Serrafalcus secalinus Bab. Qua e là sui campi. 5-60. S. commutatus Bab. In luoghi erbosi; nei campi. 5-6 O. S. racemosus Parl. Col precedente. bB—6 ©. S. mollis Parl. Comunissimo lungo le vie, nei campi, ecc. 4-7 O. S. Lloydianus G. G. Col precedente, col quale viene facilmente scambiato. 5—7 O. S. intermedius Parl. Sui poggi asciutti, solatii, volgare. 5-6 O. S. arvensis L. Frequente nei campi, in luoghi erbosi. 6 — TO. S. squarrosus Bab. Al margine delle vie, nei campi, ecc. 6-7 O. Bromus asper L. Nelle macchie, in luoghi ombreggiati, ecc. D—T 1. SIVIeoa PP 115 1022. B. erectus Huds. Frequente in luoghi aridi, soleggiati. 5D-6 2. 1023. B. sterilis L. In luoghi erbosi, specialmente copioso sulle isole. 5-6 O. 1024. B. rigidus Roth. Comune sui poggi erbosi, nelle macchie. D_6 O. 1025. Triticum vulgare Vill. Coltivato estesamente e spesso inselvatichito. 5 O. 1026. T. villosum M. B. Frequente in luoghi solatii. 5-6 ©. 1027. Agropyrum littorale Hst. Lungo la costa, comune tanto tra le ghiaie, che nelle fessure degli scogli, che in luo- ghi paludosi. 6-8 %. 1028. A. pungens R. S. Al margine de’ campi e delle macchie della costa. 6—7 %. 1029. A. glaucum R. S. In luoghi incolti, lungo le vie. 6—7 2. 1030. A. repens P. B. Negli argini de’ campi, nei vigneti, ecc., frequentissimo. 5—8 %. 1031. Secale cereale L. Qua e là coltivata e spesso profuga dalle colture. 5 O. 1032. Hordeum vulgare L. Raramente coltivato, appare qua e là lungo le vie, sui campi abbandonati, ecc. 7—8 O. 1033. H. bulbosum L. Nei prati del litorale, piuttosto raro, fre- quente all'incontro in luoghi erbosi delle isole maggiori. D_6 2. 1034. H. murinum L. v. leporinum Lnk. (H. pseudo-murinum Tapp.) Comunissimo dovunque in luoghi erbosi, lungo le vie, ecc. 4—6 O. 1035. H. secalinum Schrb. Nei prati umidi alla foce del Quieto. 5_6 3. 1036. H. maritimum Withg. Qua e là lungo la spiaggia e sulle isole. 5-6 O. 1037. Lolium perenne L. Volgare nei prati, lungo le vie, ecc. 5b_6 4. 1038. L. siculum Parl. Piuttosto raro tra le messi de’ dintorni di Parenzo e sul monte S. Marco. 5-6 ©. 1039. L. linicola Sond. Frequente tra le messi. D—6 ©. 116 1040. L. temulentum L. Frequente tra le messi, in luoghi in- colti 6-7 O. 1041. Aegilops uniaristata Vis. Raccolsi questa specie in grande quantità sulle pendici erbose di Val di Brullo, meno comune a Cervera, a S. Spirito, a Punta Pizzale, ad Orsera e lungo il Canal di Leme, sempre però in vici- nanza del mare. 5—6 O. 1042. A. ovata L. In luoghi aridi, lungo le vie, spesso in grandissima copia. 5 - 6 O. 1043. A. triaristata Willd. Per lo più colla precedente. 5-6 O. 1044. A. triuncialis L. Al margine de’ campi, in luoghi aridi, frequente. b—6 O. 1045. Lepturus incurvatus Trin. Alla riva del mare presso S. Lorenzo, raro b—6 O. 1046. Psilurus nardoides Trin. Comune al margine de’ campi presso Parenzo. 5—6 O. ACOTYLEDONEKAK CVII. EQUISETACEAE DC. 1047. Equisetum Telmateja Ehr. Al margine dei fossali nella valle del Quieto e nella conca di Canfanaro. 4—5 %. 1048. E. palustre L. Su terreni umidi, paludosi, copioso spe- cialmente nella valle del Quieto. 6—7 %. CVII. POLYPODIACEAE R. BR. 1049). Ceterach officinarum Willd. Su vecchie mura, nelle fes- sure delle roccie, non raro. Quasi tutto 1’ anno. %. 1050. Polypodium vulgare L. Nelle foveole del Carso di Mon- paderno, sul monte S. Angelo ecc. A Villanova una forma dai margini delle lacinie profondamente dentellata (v. serratum Willd.). T—12 >. | | 1051 1052 1055 1054 1055 bh . Asplenium Trichomanes L. Qua e là sui vecchi muri, sulle rupi ombreggiate, ecc. Tutto l’anno 3. . A. Ruta muraria L. Comune su vecchie muraglie, nelle fessure delle rupi Tutto l’anno. %. . Scolopendrium officinale Schw. Foveole presso Villa- nova, raro. Estate %. | . Adianthum Capillus Veneris L. Sulle rupi presso S. Spi- rito, raro. Estate 2. . Pteris aquilina L. Frequente ai cigli de’ campi, nelle siepi, in luoghi incolti. Estate; per lo più sterile %. Acanthus . Acer . Achillea Adianthum Adonis . Aegilops Aegopodium . Aesculus Aethionema . Agrimonia. Agropyrum Agrostemma . Agrostis Ailanthus . Aira . Ajuga Alchemilla. Alisma . Allium . Alnus Alopecurus Alsine Althaea . Alyssum Amaranthus . Ampelopsis Amygdalus Anacamptis Anagallis . Anchusa Andropogon . Anemone . INDTCE DEL GENERE Pag. 117 116 Anthemis . Anthericum . Anthoxanthum . Anthriscus Anthyllis . Antirrhinum . Apium . Arabis Arbutus Arenaria Aristolochia . Arrhenatherum . Artemisia . Arum Arundo . Asparagus . Asperugo . Asperula Asphodelus Asplenium. Aster Asterolinum . Astragalus Atriplex Avena Ballota . Barbarea . Bellis Berula . Beta . Betonica Bidens . 107 LIL (13) 61 89 (6) 51 84 55 98 112 19 104 112 105 86 16 107 117 ({°) 94 65 96 112 99 51 (te) 13 96 93 (9 Bifora Blitum . Bonjeania . Borago . Brachypodium . Brassica Briza Bromus. Broussonetia.. Bryonia Bunias . Buphthalmum Bupleurum Buxus Cakile Calamintha Calendula . Callitriche. Calluna Caltha . Camelina . Campanula Cannabis . Capsella Capsicum . Cardamine. Carduus Carex Carlina . Carpinus Castanea Catapodium . 114 113 114 109 101 114 Caucalis Celtis Centaurea . Centranthus . Cephalanthera Cephalaria. Cerastium . Cerinthe Ceterach Cherophyllum Cheiranthus . Chelidonium . Chenopodium Chlora . Chondrilla . Chrysanthemum Cicer Cichorium . Circaea . Cirsium. Cistus Cladium Clematis Clinopodium . Cnidium Colchicum. Colutea . Conium . Conringia . Convolvulus . Coriandrum . Cornus . Coronilla Corydalis . Corylus. Crataegus . Crepis Crithmum . Crocus . Crupina. Crypsis . Cucumis Cucurbita . Cupressus . Cuscuta. Cyclamen . Cydonia. Cymodocea Cynara . Cynodon Cynoglossum. Cynosurus. Cyperus Cytisus . Dactylis Dantonia . Datura . Daucus . Delphinium Dentaria Dianthus Dictamnus. Digitaria Diplotaxis . Dipsacus Dorycnium Draba Ecballion . Echinospermum. Echium . Epilobium . Epipactis Equisetum Eragrostis . Erigeron Erodium Eruca Ervum . Eryngium . Erysimum . Erythraea . Eupatorium Euphorbia . Euphrasia . Evonymus. Ferulago Festuca. Ficaria . Ficus. Filago Foeniculum Fragaria Fraxinus Fumaria Gagea Galanthus . Galega . Galeobdolon . Galeopsis . Galium . Gastridium Gelasia . Genista . Geranium . Geum Gladiolus . Glaucium . Glechoma . Gleditschia Globularia. Glyceria Gratiola Halimus Haplophyllum Hedera . Hedypnois. Helianthemum . Helianthus Helichrysum . Heliotropium. Helleborus Heleocharis Helminthia Herniaria . Hibiscus Hieracium. Pag. Himantoglossum 104 Hippocrepis . Holcus . Hordeum . Humulus Hyoscyamus. Hypericum Hypochoeris . ‘ Hyssopus . Iberis Hex Inula. Iris Isnardia Jasminum . Juglans . Juncus . Juniperus . Kentrophyllum . Knautia. Koeleria Lactuca. Lamium Lappa Lathyrus Laurus . Lemna . Leontodon Lepidium . Lepturus Leucojum . Ligustrum. Limodorum Linaria . Linosyris . Linum . Lithospermam . Lolium . Lonicera Loranthus . Lotus Lupinus 65 112 115 103 116 106 105 (te) 115 16 Luzula . Lychnis Lycium . Lycopersicum Lycopus Lysimachia Lythrum Malachium Malva Marrubium Matricaria . Matthiola . Medicago . Melampyrum . Melica Melilotus Melissa . Melittis . Mentha . Mercurialis Mespilus Micromeria Micropus . Moehringia Molinia . Morus Muscari. Myagrum . Myosotis Myriophyllum Myrtus . Najas Narcissus . Nasturtium Nepeta . Nerium . Neslia Nigella . Oenanthe . Olea . Onobrychis Ononis , Pag. 108 94 5° 112 49 GL Onopordon Onosma. Ophrys . Opoponax . Orchis . Origanum . Orlaya . Ornithogalum Orobanche. Orobus . Ostrya . , Osyris . Oxalis Paeonia. Paliurus Pallenis. Panicum Papaver Parietaria . Passerina . Pastinaca . Paulownia. Persica . Petasites . Petroselinum. Peucedanum . Phalaris Phaseolus . Phelipaea . Phyladelphus Phillyrea . Phleum . Phragmites Physalis Picridium . Picris Pimpinella Pinus Pistacia. Pisum Plantago Platanus 111 Plumbago . Poa Podospermum Polyearpum . Polyenemum. Polvgala Polygonum Polypodium . Polypogon. Populus Portulaca . Posidonia . Potamogeton. Potentilla . Poterium . Primula Prunella Prunus . Psilurus Pteris Ptychotis . Pulegium . Pulicaria . Pulmonaria Punica . Pyrus Quercus Ranunculus Raphanus . Rapistrum. Reseda . Rhagadiolus . Rbhamnus Rhinanthus Rhus. Robinia . Rosa. Rosmarinus Rubia Rubus Rumex . Ruppia . Pag. 95 115 82 12 96 b4 97 116 111 101 72 103 102 68 (0) 94 95 67 116 id (6 91 fi, 87 ((0) ((0) 100 49 55 55 D4 81 60 90 60 65 69 91 6 63 97 103 Ruscus . Ruta . Sagina . Salicornia . Salix. Salsola . Salvia Sambucus . Samolus Sanicula Saponaria . Satureja Saxifraga . Scabiosa Scandix. Scirpus . Schoenus Scilla Scleranthus Sclerochloa Scleropoa . Scolopendrium . Scolymus . Scorpiurus Scorzonera Serophularia . Secale Securigera. Sedum . Senebiera . Senecio . Serapias Serrafalcus .. Seseli Sesleria . Setaria . Sherardia . Sideritis Silene Silybum Sinapis . Sisymbrium . 105 114 112 11 16 Smilax . Solanum Solidago Sonchus Sorbus . Sorghum Sparganium Spartium . Specularia . Spergularia Spiraea . Stachys . Statice . Stellaria Stipa. Suaeda . Succisa . Symphytum . Syringa. Tamarix RnS Taraxacum Taxus Tetragonolobus . Teucrium . Thalictrum Thesium Thlaspi . Thrincia Thuja Thymus puiage Tordylium. Torilis . Tragopogon . Tragus . Tribulus Trichonema . Trifolium . Triglochin . Trigonella . Trinia 122 Triticum Trixago . Tunica . Turgenia Tussilago . Typha Ulmus . Urospermum . Urtica Vaillantia . Pag. | 115 Valerianella . di Verbascum 54 Verbena , (i) Veronica 8 Viburnum . 103 Vicia.. 100 Vinca 82 | Vincetoxicum 99 | Viola. (ari Vitex Vitis . Vulpia . Xanthinm . . Xeranthemu Zacyntha . Zanichellia . Zea OE Zizyphus . . + Zostera. . SCR v RIT fio