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Trama di) Sl } di L CO Dita) si Ger REN PAGS Si pen To EX LIBRIS William Healey Dall Division of Mollusks Sectional Library . f WILLIAM H. DALE. _* E SECTIONAL LIBRARY “DIVISION OF MOLLUSKS " | A i RI } ; à Ù VAART. (I / p i LERICI IAT i x | RO LAT ben i, AUG Hi 19 q î FIA A i di 3 È n it CRETA i i Ni , \ 1 di VA AIA e n 1° \n È 4 I PARE i NI e) Ce SALITA IUNIRT Ie Li, VATI Liù Itri; Vl I RITA) Ni FAAGA INTURRAN TI IU My DTA Ù RT È VOLL ) IRCABRER EAT si ia met il 04 WE SEA, VII AIAR ORA À Ue CT y NR VAI RA ADASNIAZITO SE I, MIITAOI } ù \ N \ 19 f PATTO DIA) LOT LANA, Pa Miri “° VIVA UO, EE SRL LO Pa ì di ivo pini n ANI MIONRO ILL MI, RI Mi; MALO I ci WILL LIAM È { DALE. SECTI _ LIBRARY E nu E DIVISION a di VOLLUSKS BIBLIOTEHOA MALACOLOGICA FEAZAI «ago te Ra pi Ta x E (TRS gg dt È FD, E: SER Le Tur: TRI MESE i; (2° , Rn % PRINT Mai E Pigna (08 TÀ Vate gie = \x =) // )) = ‘Le fo o DS uo — la IRSIZRE Da DS orafi na Pa OR 430 SIR c 1 Sa Mie fa ; A i | RE | PR MEA | ILE ; A | 3 Sinai I i | ess S | 2 (9) 4 | | |Eso® Tra) > tc INNI | SR Ì “I 10) É ve nd (— | SL Mas © È È N LUNA cn (Speri IRIVIZZA || | | ° | c») | n (e) S 5) I, arte fo Ì IL ì = 2A , \/=((/toderda EEN R DAN ball \\I{ | | | | DÌ Sia i {290 Zara È iÙ Co) x 10 (A id ERETTA de pi 30 CARTA DELL’ EGITTO E DEL MAR ROSSO colla indicazione dei depositi quaternari e delle spago © emerse JlaANnmuAa»r U; ta + É WIL LIAM, pH de, Ev into Bi MIVISION | OF A. LALACOLOGLA DEL KR. ROSSO RICERCHE Z00LOGICHE E PALEONTOLOGICHE DI XESFO Ro: Sol +} } Memoria letta al congresso dei Naturalisti Italiani in Vicenza nel 1868. PESA EDITORI DELLA BIBLIOTECA MALACOLOGICA 18.609, Quest'Opera rien posta sotto la tutela delle leggi vigenti per la proprietà letteraria ed artistica AL PROFESSORE GIUSEPPE MENEGHINI OMAGGIO DELL'AFFEZIONATISSIMO DISCEPOLO BiIRBRAZIONE Ci siamo prefissi di registrare in questa memoria nuove osservazioni e nuovi documenti relativi alla malacologia del Golfo Arabico, considerata non solo nel suo stato presente ma anche nel passato, quale apparisce dalla fauna fossile delle spiagge emerse d'Egitto e d’Ara- bia. Speriamo che i nostri studi valgano a chiarire qualche punto dubbioso intorno alla distribuzione geografica delle specie e contri- buiscano a far conoscere le produzioni di una regione poco esplorata ed interessantissima pel naturalista. I materiali più importanti di cui ci siamo occupati nelle nostre ricerche sono: 1.° 141 = NOI specie di molluschi raccolti dal marchese G&. M. Arconati nel Golfo d’Akaba ed im piccola parte anche a Suez; 2.° 191 specie della rada di Suez raccolte da noi stessi nella primavera del 1565; 3.° Una serie di 217 specie di conchi- glie fossili postplioceniche provenienti dal lit- torale del Mar Rosso ed appartenenti parte ai Musei di Storia Naturale di Torino e Pisa, parte alla nostra collezione. Le due raccolte di conchi- glie viventi rappresentano insieme 276 specie e quelle di fossili e di viventi considerate com- plessivamente formano un totale di 3853 specie. Se unitamente a queste consideriamo i mollu- schi eritrei noverati nei cataloghi di Ehrenberg. Rippel, Vaillant e nelle opere di Reeve, bo- werby, Kiener, Philippi ed altri, ne risulta un complesso che è lontano dal rappresentare Ta totalità della fauna malacologica eritrea, ma dal quale già possiamo rilevare il carattere pre- valente di essa fauna. Affine di determinare le conchiglie che hanno formato oggetto dei nostri studi abbiamo passato in rassegna le collezioni del Museo del Giardino delle Piante di Parigi, del R. Museo zoologico di Berlino e dei Musei delle Regie Ma Università di Pisa, Torino e Genova, nonchè varie altre raccolte pubbliche e private, ed abbiamo consultate tutte le opere nelle quali speravamo di trovare nozioni utili pel caso nostro. Spesse volte abbiamo incontrato nella de- terminazione delle nostre conchiglie gravissime difficoltà dipendenti non solamente dalla molti- plicità delle specie e dalla loro mutabilità, ma ancora dalla ambiguità ed insufficenza delle diagnosi, dalla confusione nella nomenclatura (di cui ci. danno esempio non pochi autori, massimamente fra gli antichi) e finalmente dalla impossibilità in cui ci trovammo di con- frontare tra di loro le specie da noi vedute nelle varie raccolte. Studiandoci di superare questi ostacoli sia- mo rimasti fedeli costantemente alla norma che le lacune sono sempre preferibili agli errore. Però nei cataloghi che formano parte della nostra memoria abbiamo ommesso le denomi- nazioni specifiche di non pochi molluschi, forse inediti, ma che non potevamo con tutta sicurezza dichiarar tali. Non dovevamo peraltro passarli sotto silenzio, perchè in una fauna locale ogni specie presenta un certo interesse non solo per se medesima, ma anche relativamente al genere che rappresenta. Nel notare queste lacune e nello scorgere qualche errore probabilmente sfuggito alla nostra attenzione, speriamo che il lettore avrà presente la difficoltà del compito che ci siamo assunti. Alcune volte disperando di riuscir da per noi a rimuovere certe dubbiezze abbiamo chiesto aiuto alla esperienza ed alle cognizioni di alcuni nostri egregi corrispondenti, e fra questi par- ticolarmente al sig. Otto Semper di Altona, al quale siamo debitori di parecchi utili schiari- menti e ragguagli. Nei seguenti cataloghi oltre a 100 specie sono descritte come nuove, tra le quali molte trovansi figurate nell’ opera di Savigny, e le rimanenti sono rappresentate in opportune ta- vole che accompagnano la nostra memoria. Come complemento di questo lavoro pre- sentiamo una spiegazione sommaria delle tavole di Savieny, la quale, sebbene ci sia riuscita in qualche punto incompleta (per la insufficienza dei materiali), servirà tuttavia. se non siamo in errore, ad accrescere notevolmente il valore La oe dell’opera iniziata dal naturalista francese e ad agevolare le ricerche di coloro che percorreranno dopo di noi la medesima strada. Nel dar termine a questa avvertenza ci stà a cuore di adempiere ad un gradito dovere, a quello cioè, di tributare l'attestato della nostra riconoscenza al signori march. G. M. Areonati, prof. Bellardi e prof. Meneghini per gli impor- tanti materiali che ci hanno comunicati; ai si- gnori professori Lacaze- Duthier. Martens e Lessona per il benevolo concorso prestato ai nostri studi, permettendoci di esaminare a no- stro talento le ricche collezioni di conchiglie conservate nei Musei di Parig1, Berlino e Torino. Finalmente dobbiamo ancora porgere i no- stri vivi ringraziamenti ad un amico carissimo, al Dottor C. Gentiluomo, il quale con rara cor- fesia, si compiacque di sopraintendere alla pub- blicazione della nostra Memoria. No lsspo Genova. “ Marzo 1869. DAG ut FIRE Rio Mei fail pra a So sd È Di } 73 RE FARSI A dh 0 DR da fi PÒ RRIII di sii Sua RP Le de cv a ei da) A DI e (e “e e Ligasl VEST, OE RETI IRPCCO ‘e sn vu; È i N fe, PR i A he vai Si: ne >. "@ SA PA NU n) tz CRE LARE Nazi SCA: < N le Va di NE mea du hi a u; ES 84 : hic; d) mc sa to, N die it vu È, sa Sa pino E PUR i di E peg N Ù SR PERI pedi Wi II n, iN di bi Di n Dr oto Gol coi sd) Xi; (i > si vi 7 da ua ta N uo Lun no pt) be n cel ì (e Gi LT, MEA DHARI i NEgora ° LAS na da “eg ia PIVEADA POE PRA CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA FAUNA MALACOLOGICA DEL MAR ROSSO E SUOI RAPPORTI COLLE FAUNE LIMITROFE , bea Pei lA nirÀ en Di AMSS LIA Ò a, Si 2% esa ddr di: DE. pi DA mesa RETR rà MAPCLI AVE Ò RAI : a” ver % ua): D) oa È % ni o k sai È Va Di Neal: i 057 ì pa, / Mi fini 7 Vle Da AE Da DATI dira RT ne, SIL e À n PARTE, PRIMA Considerazioni generali sulla Fauna malacologic: del Mar Rosso e suoi rapporti colle Faune limitrofe. La squallida sterilità che regna sugli aspri lidi del Mar Rosso contrasta singolarmente colla vita che pullula ovanque nelle sue acque, le quali sono all’ in- contro l’ immagine stessa della fecondità. Quel sole che rende aduste e deserte le sponde dell’ Eritreo fa spesseggiare ne’ suoi fondi alghe rigo- gliose e variopinte, promuove la meravigliosa vegeta- zione lapidea dei polipai e fa schiudere i germi di un numero infinito di creature d’ogni foggia: stuoli stermi- nati di pesci, crostacei di mille forme, strani anellidi, eleganti echinodermi, svariatissimi molluschi. Fra gli animali del Golfo Arabico vanno soprat- tutto distinti questi ultimi, i quali, per la dovizia delle specie e per la bellezza del guscio, possono gareggiare con quelli delle più celebrate regioni della zona torri- da. Ne fanno fede le vaghe conchiglie che in ogni Si Api tempo furono raccolte dal viaggiatori in quel mare, qual memoria di lontane peregrinazioni 0 come oggetto di studio. Dalla ricchezza delle collezioni conchiologiche del- I’ Eritreo esistenti in alcuni inusei (specialmente in quelli di Londra, Berlino e Parigi), dal numero invero rag- guardevole di memorie, di note, di cataloghi pubblicati ad illustrazione delle medesime, si potrebbe arguire che la fanna malacologica di quel mare fosse una delle meglio conosciute. Pure non è men vero che si hanno soltanto su di essa scarse e sconnesse notizie e che si ignorano in gran parte i suoi rapporti colle faune dei mari limi- trofi. Ciò proviene, in primo luogo dacchè i materiali relativi a questi studi (i quali nel loro complesso non man- cano d’ importanza) sono siffattamente dispersi in varie città ed im molte raccolte pubbliche e private, che ne riesce assai difficile e talora anche impossibile 1 esame ed il confronto; dipoi dacchè le collezioni conservate nei musei sono in gran parte formate da chi ricercava sol- tanto gli esemplari più voluminosi ed appariscenti, tra- scurando 1 piccoli e men vistosi. Non mancarono valenti esploratori del Golfo Ara- bico, dalle cui ricerche la scienza si riprometteva impor- tanti resultati, anche per la parte malacologica; ma, come se una sinistra fatalità si fosse ostinata a loro danno, non uno fin qui potè condurre a termine i propri lavori. Nel 1761 partiva dalla Danimarca una missione scientifica diretta dà Niebuhr, collo scopo di esplorare la Siria, l Arabia ed il Mar Rosso. Lo svedese Forskal SR che accompagnava la spedizione in qualità di naturalista, dopo due anni-di viaggi e di ricerche incessanti ed in seguito alle fatiche ed agli stenti indurati, morì vittima di una febbre endemica, senza aver potuto riordinare le numerose note zoologiche e botaniche, diligentemente raccolte nel corso delle sue peregrinazioni. Furono desse pubblicate da Niebuhr e formarono tre volumi in 4.°, pregevoli per le molte ed interessanti osservazioni che vi si contengono, ma naturalmente imperfette mancando loro ) ultima mano dell’ autore. Nel secondo di questi volumi, venuto alla luce nel 1775, e che ha per titolo: Descriptiones anima- lium quae in itinere ortentali observabit. P. For= skal, si trova un catalogo di conchiglie terrestri, flu= viatili e marine, tra le quali sono noverate 18 specie del Mar Rosso (1). Le descrizioni di Forskal sono assai esatte, ma, secondo il costume del tempo, troppo concise ed insuffi- cienti a definire una specie, inoltre non sempre sono corredate dalle indicazioni di località. Dopo il viaggio di Niebuhr la prima spedizione scientifica in oriente veramente degna di questo nome (') Eccone la enumerazione: Cardium auricula, Forsk. Pinna picta, Forsk. Venus globosa, Chemn. Teredo conchilega, Forsk. » cordata, Forsk. Trochus dentatus, Forsk. Spondylus plicatus, Lin. » nodosus, Forsk. Os'rea maculosa, Forsk. » trisulcatus, Forsk. » superficialis, Forsk. Turbo nebulosus, Forsk. » fornicata, Forsk. » declivis, Forsk. » regula, Forsk. Heliw janthina, Lin. Arca multistriata, Forsk. Nerita cornea, Lin. Isser. Muluo. del Mar Rosso. ba er rt fu istituita dalla repubblica francese e contribuì gran- demente ad illustrare le produzioni naturali dell’ Egitto e del Mar Rosso. Essa fece sulla terra classica dei Fa- raoni conquiste non meno gloriose e ben più durature di quelle del valoroso esercito che la precedeva; e lo atte- stano gli stupendi lavori di Geoffroy Saint-Hilaire, di Jomard, di Lepère e di tanti altri. A Savigny, uno dei membri della commissione francese, fu affidato il compito di studiare varie classi di invertebrati, non esclusi i molluschi. A quest’uopo egli adunò una ricca collezione, frutto di lunghe ed accurate ricerche, e si accinse ad illustrarla facendo figurare ciascuna specie con minuziosa diligenza. Ne risultarono per la parte malacologica 18 tavole in foglio mirabilmente eseguite, che rappresentano circa 220 specie marine dell’ Eritreo e più di 30 terrestri e tluviatili dell’ Egitto. Fatalmente Savigny non doveva terminare l’ opera iniziata con tanto amore e con tanto vantaggio per la scienza. Colpito da cecità, indebolitesi altresì le sue fa- coltà mentali, era costretto a lasciarne ad altri il com- pimento. Audouin, incaricato di redigere il testo per le tavole di Savigny, se ne disimpegnò poco felicemente per la mancanza di materiali e forse anche per la ristrettezza del tempo (1). Egli determinò erroneamente molte specie ed altrettante lasciò senza nome; quanto alle descrizioni (1) AupoviN, Description de l’Egypte, ou recueil des observations et des recher- ches qui ont été faite en Egypte pendant l'expedition frangaise: Notices explicatives des planches publites par Savigny: 2 edit., Tome XXII, Paris, 1826. e, delle conchiglie inedite, o le omise del tutto o le ridusse a frasi ambigue di niuna utilità. Trascurò del pari la sinonimia e non trasse dalle sue osservazioni alcuna conclusione interessante. Insomma questo lavoro può dirsi destituito di qualsiasi valore scientifico e come tale ne terremo poco conto nei cataloghi che formano parte della nostra memoria. Prima che fossero pubblicate le tavole del Savigny il nostro Brocchi diede alla luce un elenco di conchiglie raccolte dal viaggiatore Forni lungo la costa africana del Mar Rosso (!). Questo scritto fu inserito nel giornale intitolato Biblioteca Italiana; ma ignoriamo in quale anno, giacchè 1’ unica copia che abbiamo veduta non portava alcuna data. Peraltro è certo posteriore al 1819, nel qual anno furono raccolte le conchiglie dal Forni ed anteriore al 1828, data della partenza dello stesso Broc- chi per l Egitto, ove, come è noto, la morte lo colse tre anni dopo. Nella memoria precitata sono noverate 77 specie (?), (4) Broccni, Catalogo di una serie di conchiglie raccolte presso la costa africana del Golfo Arabico dal signor G. Forni, (Memoria inserita nella Biblioteca Italiana). (2) Eccone la lista: Tellina virgata, Lin. Venus sulcata, Broc. >» rugosa, Lin. Uhama gigas, Lin. » scobinata, Lin. i lazarus, Lin. » lactea, Lin. Arca antiquata, Lin. Cardium hemicardium, Lin. e candida, Lin. » magnum, Lin. Ostrea edulis, Lin. Mactra striata, Lin. Mytilus modiolus, Lin. Venus deflorata, Lin, >» edulis, Lin. » arabica, Chemn. >» margaritiferus, Lin. >» tigerina, Lin. Conus virgo, Lin. RS ETA delle quali 6 sono d>scritte come nuove. Le diagnosi, forse un po troppo brevi, sono precisissime, le determi- nazioni, per la massima parte, giuste. Le considerazioni generali, che l’autore deduce dalle stesse osservazioni, attestano come egli avesse riconosciuto il carattere pre- valentemente indiano della fauna eritrea. Conus genuanus, Lin. » stercus-muscarum, Lin. >» textile, Lin. » amiralis, Lin. » Dbullatus, Lin. » geographus, Lin. Cypraea arabica, Lin. » carneola, Lin. » talpa, Lin. » amethystea, Lin. » plumbea, Lin. » tigris, Lin. » lina, Lin. » Isabella, Lin. » squalina, Lin. » erosa, Lin. Bulla ampulla, Lin. » cylindrica, Lin. Voluta oliva, Lin. Strombus gallus, Lin. » fasciatus, Lin. » gibberulus, Lin. » tuberculatus, Lin. Murex tribulus, Lin. » decussatus, Li. » pyrum, Lin. » rubecula, Lin. » reticularis, Lin. » anus, Lin. » ricinus, Lin. » mancinella, Lin. » ficus, Lin. » clavatus, Broc. » polygonus, Lin. » alucoides, Oliv. » aluco, Lin. Trochus maculatus, Lin. » erythreus, Broc. » memdicaria, Lin. » pharaonis, Lin. » turbinellus, Lin. > foveolatus, Lin. Buccinum perdie, Lin. Turbo pustulatus, Broc. » pomum, Lin. » chrysostomus, Lin. >» arcularia, Lin. Nerita mamilla, Lin. » coronatum, Lin. » melanostoma, Lin. » maculatum, Lin. » semisulcata, Broc. » crenulatum, Lin. » polita, Lin. » dimidiatum, Lin. » peloronta, Lin. » tigrinum, Lin. Haliotis parva, Lin. » griseum, Broc. Patella crenata, Lin. Strombus bryonia, Lin. Serpulum seminulum, Lin. lambis, Lin. » arenaria, Lin. lucifer, Lin. ei eg Nel 1820 una commissione di scienziati prussiani, tra i quali i naturalisti Hemprich ed Ehrenberg, partì dall’ Europa col proposito di esplorare l Egitto, la Siria e l Abissinia (1). Il viaggio durò cinque anni e costò la vita a quasi tutti i membri della missione. Ehrenberg, uno dei pochi superstiti, tornò a Berlino nel 1825 e diede alla luce, poco dopo, una completa relazione delle sue scoperte col titolo di Symbolae phisicae. La prima parte di questa preziosa opera porta la data del 1828 e tratta degli ani- mali vertebrati; la seconda, comparsa nel 1831, contiene la descrizione di non pochi molluschi nuovi dell’Eritreo (2), (!) Abbiamo attinto una parte dei ragguagli che precedono, nella interes- sante memoria del signor Bourguignat, intitolata : Catalogue raisonné des Mollu- sques terrestres et fluviatiles recueillis par M. F. de Suulcy, pendant son voyage en Orient, Paris, 1853. (3) I molluschi marini descritti o menzionati da Ehrenberg sono i seguenti: Octopus vulgaris, Lam. Actinocyclus verrucosus, Ehr. » Aorridus, D'Orb. » velutinus, Ehr. » (2) fragilis, Ehr. Asteronotus Hemprichii, Ehr. Sepioteuthis Hemprichii, Ehr. » loligiformis, Leuck. Pteroteuthis Arabica, Ehr. Hevabranchus praetextus, Ehr. Sepia gibba, Ehr. Aeolidia Habessinica, Ehr. » Pharaonis, Ehr. PhyUodesmium hyalinum, Ehr. Spirula? Peroni ? » fastuosum, Ehr. Onchidium Peronii, Cuv. Doris xantholeuea, Ehr. » Erythraea, Ehr. » sponsa, Ehr. » picturata, Ehr. » brachyphylla, Ebr. » cuprea, Ehr. » granulata, Ehr. » ornata, Ehr. Brachychlanis pantherina, Ehr. Phylidia Arabica, Ehr. Poridobranchus argus, Ehr. Pieurobranchus citrinus, Leuck. Aplysia radiata, Ehr. » scutellata, Ehr. Dolabella Hemprichii, Ehr. Cryptophtalmus olivaceus, Ehr. Bulla ampulla, Lin. » striata, Lin. » physis, Lin. — 10 — dell Egitto e della Siria ed è corredata di alcune belle tavole a colori. Nello stesso anno in cui si pubblicava il primo volume del Symbolae physicae, Riippel, in collabo- razione col Leuckart, illustrava gli invertebrati da esso raccolti nel Golfo Arabico (1) e descriveva tra questi 28 specie di molluschi per la maggior parte spettanti alle famiglie dei nudibranchi e dei tectibranchi (?). Le diagnosi che trovansi nell’ opera di Riippel, non- chè quelle di Ehrenberg, sono a livello della scienza moderna e nulla lasciano a desiderare. Lo stesso naturalista pubblicò nel 1830 una mono- grafia del Magilus, mollusco gasteropodo da lui osser- » solida, Tin. » sucoisa, Ehr. » bacillus, Ehr. Cypraea tigrina, Lin. Vatica mamalla, Lin. Conus Sumatrensis Brug. » mica, Ehr. » taeniatus, Brug. » pulvisculus, Lin. » accuminatus, Brug. Alicula cylindrica, Ehr. » arenatus, Brug. (1) RupprLL und Levuckart, Atlas zu der Reise in nòrdlichen Afrika, Neva wirbellose Thiere des rothen Meeres. Frankfurt am Main, 1828. (2) Ne riferiamo qui il catalogo : Chondrosepia loligiformis Leuck. Tritonia rubra, Leuck. Doris sanguinea, » » glauca, » » fumata, » » cyanobranchiata, » » albolimbata, » Plocamopherus ocellatus, » » punctata, » Pleurobranchus Forskalli, » » quadricolor, » » citrinus, » » obsoleta, Aplysia argus, » » tinetoria, » Notarchus laciniatus, » » pulchella, > Phylidia trilineata, Uuv. » pallida » » pustulosa, » >» impudica, » Bulla smaragdina, Leuck. » infucata, » Vermetus inopertus, » » sordida, » Arytene vaginifera, Lam. Eolida bella, Parmaphorus australis, » SENTI SO vato nel Mar Rosso (1), e poco dopo una breve nota intorno al curioso genere eritreo Leptoconchus (2), le cui specie vivono entro fori che si scavano nei polipai del genere Meandrina. Quantunque da alcuni conchio- logi esso genere non sia accettato, è però distinto da caratteri essenziali e costanti, tra 1 quali basterà ac- cennare la presenza di un’ opercolo nello stato embrio- nale che scomparisce poi nell’ individuo adulto. Il sig. Deshayes ha dato una buona anatomia del Leptocon- chus (Conchyliologie de lIle de la Réumion, Parts, 1865, p. 117 ), nella quale ha messo in chiaro le affinità zoologiche di questo mollusco e rettificato non pochi errori circa il suo posto nella classazione. Nella relazione del viaggio nell’ Arabia Petrea dei signori de Laborde e Linant (3), opera di grande interesse sotto il punto di vista della geografia e della archeologia, gli autori fecero figurare 17 specie di conchiglie del Mar Rosso delle quali alcune portano nuove denominazioni. Nel testo non havvi però che una semplice enumerazione delle specie figurate (4), prece- (!) Ripper, Mémoire sur le MagiLus ANTIQUUS, Mém. de la Soc. d'Hist. nat. de Strasbourg, Tom. I, 1830. (2) Riierer, Descript. of a New Genus of Pectinibranchiated (rasterop. Mol- lusg. (LertonconcHus), Proceed. Zool. Soc., 1834, p. 105. (3) Ltox pe Lagorp ET Linant, Voyage de l’Arabie Petrée, Paris, 1830. (4) Eccone il catalogo : Pecten pictus, nov. sp. Mitra fuscicolaris, nov. sp. Cardita rufa, nov. Sp. Buccinum gemmulatum, Lam. Bulla candidula, nov. sp. » serriale, nov. Sp. Turritella vermieularis, nov. sp. » obvelatum, nov. sp. Nerita albicilla, Lam. Turbinella teniata, nov. sp. Columbella festiva, nov. sp. » incarnata, NOV, Sp. Mitra leucozoniasz, nov. Sp. Fusus biangulatus, nov. sp. » cerocata, Lam. >» pauperculus, NOV. Sp. >» depexa. nov. Sp. bind DO duta soltanto da qualche indicazione circa la loro pro- venienza. Vi mancano completamente descrizioni e dia- gnosi, promettendosene però la pubblicazione in altra opera destinata all’ illustrazione del medesimo viaggio. A noi per altro non risulta che esistano in proposito altri documenti. Citeremo ancora fra i naturalisti che si sono occu- pati della malacologia eritrea il dottor Jonas, il quale, avendo incominciato a pubblicare in un giornale tedesco una spiegazione ragionata delle figure di Savigny (*), diede una buona descrizione di 12 nuove specie di quel mare. Ignoriamo per quali motivi tale utile lavoro rima- nesse interrotto. Il dottor Pfeiffer, naturalista di grande autorità, trasse argomento dalla memoria del sig. Jonas per sotto- porre ad un rigoroso esame critico il testo redatto da Audouin per le tavole di Savigny e concluse dicendo che le nuove denominazioni proposte in questo scritto non erano ammissibili secondo le norme di una retta nomen- clatura, perchè mancanti delle opportune diagnosi e de- scrizioni (*). Abbiamo anche trovato una breve nota di conchiglie eritree nel catalogo dei duplicati del museo di Copenaghen pubblicato nel 1865 (in 8.° di 4 pag.), in cui sono enume- rate, senza citazioni di autori e con qualche scarsa indi (1) I. H. Joxas, Beitràg zur Erklàrung der in der DescrIerIoN DE L'EGv- prE abgebildeten nebst Beschreibung einiger anderer in rothen Meere und den an- grenzenden Landern lebender Mollusken, Zeitschrift fiur Malakozodogie, Dritter Ja- hrgang, Cassel, 1846. (®) L. Pretrrer, Bemerchungen iber Andonin Bearbeitung der Savignyschen Tafeln, Zeitschrift fur Malakozoologie, Dritten Jahrgang, Cassel, 1846. CAI cazione sinonimica, ben 59 specie marine che formano parte di quelle raccolte nel 1761 dallo stesso Forskal. Non ometteremo di menzionare una recente memoria di non poca importanza per lo studio della conchiologia eritrea, la quale consiste in un catalogo ragionato di testacei raccolti nel Golfo di Suez, che comprende 86 specie marine ed una, terrestre (*). Il dottor Vaillant, che ne è l'autore, merita encomi per le precise indicazioni che ha fornito intorno alle località da cui provengono le specie da lui trovate, nonchè per le buone note sino- nimiche che corredano la maggior parte delle denomi- nazioni. Ma gli si potrebbe muovere appunto per avere intieramente trascurato gli oggetti piccoli e per aver errato in alcune determinazioni. Al detto elenco fanno seguito le descrizioni assai chiare e dettagliate di 5 specie reputate inedite, delle quali 4 sono anche figu- rate. Il sig. Fischer, l'uno dei due direttori del Giornale di Conchiologia, ha pubblicato, quale complemento alla memoria precitata, una breve nota nella quale, dopo aver rettificato alcune determinazioni del sig. Vaillant, tratta dei generali caratteri della fauna malacologica eritrea ed istituisce un paragone fra questa e la mediterranea, traen- done la conseguenza che non esiste tra di loro alcun ele- mento comune. Ritorneremo a suo tempo su di ciò ed esporremo le ragioni che militano pro e control’ accennata conclusione. Ci limiteremo qui a rammentare le grandi opere gene- (') L. VarLuant, Recherches sur la faune malacdlogique de la baie de Suer, Journ. de Conch., 1865, p. 97. SL ee rali di Martini e Chemnitz ( ediz. di Kiister) (1), Sower- by (2), Reeve (), Kiener (4), Deshayes, Woodward, Dunker, Roemer ed altri, nelle quali trovansi descritte conchiglie del Mar Rosso, insieme ad altre d’ogni prove- nienza, del pari che i lavori del naturalista tedesco Phi- lippi, il quale ha pubblicato le diagnosi di molte piccole conchiglie di Aden, Tor e Suez, e si è anche incidente- mente occupato dei rapporti esistenti fra la malacologia eritrea e la mediterranea, trattando dei molluschi della Sicilia (5). Finiremo la nostra rassegna recando un cenno dello scritto pubblicato dal dott. E. von Martens intorno alle collezioni formate dal dott. E. Schweinfurth nel suo viaggio al mar Rosso (°). Vi sì trovano indicate 14 specie di molluschi marini provenienti da località fin qui poco esplorate. (1) Martini und Curmxirz, Systematisches Conchylien- Kabinet fortgeseta von Hofrath Schubert und Wagner, Neu herausgegeben, und verfolgt, von Ki- ster, Philippi, Pfeiffer und Dunker. (2?) SowerBy, Thesaurus Conchyliorum, or figures and descriptions of Shells, London, 1847-62. (3) L. REEVE, Conchiologia iconica. (*) KIENER, Species general et Iconographie des Coquilles. (5) ParripPI, Enumeratio Molluscorum Siciliae, vol. I, Halle, 1843; Fauna Molluscorum Siciliae, cum viventium tum in tellure tertiaria fossilium, quae in itinere suo observavit, vol. II, 1844. Vedasi anche l’opera del medesimo autore intitolata: A4524dung und Beschreibung never oder wenig bekannter Conehylien, Cassel, 1845-51. (5) E. v. Martens, Verzeichniss der von Dr. E. Schweinfurth in Sommer 1864, auf seiner Reise am rothen Meere gesammelten und nach Berlin emgesendeten Zoologischen Gegenstande (Verhandlungen d. K. K. Zool. botan. Gesellschaft in Wien), Jahrgang, 1866. fue: Molluschi del Golfo di Suez. Le nostre ricerche si limitarono alla parte del Golfo già esplorata dal dottor Vaillant cioè a quella compresa fra il promontorio di Attaka e la spiaggia delle fontane di Mosè. Le piccole specie furono per la maggior parte pescate colla draga in un fondo di sabbia mista con melma, nel canale che mette in comunicazione il porto interno colla rada di Suez o nella stessa rada ad una profondità non maggiore di 20 metri. Le conchiglie raccolte im queste condizioni sono spesso prive del loro animale. Trovansi invece i molluschi quasi sempre viventi sui bassi fondi madreporici ove I’ uso della draga è impossibile. Le raccolte più fruttifere furono fatte da noi sui ban- chi madreporici che emergono alla bassa marea e se- gnatamente sull Enruk Katah el Kebir, che trovasi presso a poco al centro della baia e sull’ Enruk Stgag situato più ad occidente in prossimità della spiaggia di Attaka. Sul primo abbiamo raccolto dei bellissimi Trochus, Turbo, Strombus, Murex, Chiton, Fusus, Pecten, tutti viventi e rimasti a secco nell’ora del ri- flusso. Sul secondo i generi Fasciolaria, Meleagrina, Tridacna, Malleus e molti altri. Nelle cavità piene d’acqua che rimangono tra i polipai alla bassa marea, il raccoglitore può anche facilmente procurarsi vari mollu- du fg schi nudi (Onc/hidivim, Doris) nonchè piccoli Planaxis, Cipree e Nerite. La vasta spiaggia che si estende a piedi del monte Attaka e forma il lato occidentale della rada è pure un campo fecondo di ricerche nelle ore delle basse acque, giacchè vi rimangono all’ asciutto numerose bivalve come Telline, Psammobie, Solecurtus ed inoltre conchiglie di tectibranchi e di gasteropodi. Sulla medesima, innanzi alla città e a breve distanza da questa, abbiamo trovato i generi Stomatia, Sigaretus, Cerithium, Circe, Vulsella ed altri, fluitati dal mare, ma tuttavia in discreto stato di conservazione; mentre tra gli scogli situati lungo la riva orientale del porto, a piccola pro- fondità e talvolta anche all’asciutto, raccogliemmo invece Sifonarie, Nerite e P/anaxis a dovizia. Finalmente sul lido prossimo alle oasi delle fontane di Mosè abbiamo rinvenuto un Conus, uno Strombus, vari pezzi di Asper- gillum, etc. Le conchiglie del Golfo di Suez, come giustamente osserva il Vaillant, non presentano quei vivi ed eleganti colori che ornano le medesime specie in altre località. Si direbbero rappresentanti clorotici d’ una fauna tropicale. Quanto ai rapporti che esistono tra esse e quelle del Medi- terraneo, siamo in grado di accertare che sù 100 generi eritrei della nostra raccolta, 20 soltanto mancano al di quà dell’istmo. Quanto alle specie promiscue da noi tro- vate, sono soltanto 7. Differenze notevolissime distinguono del pari la fauna del Mare di Sucz da quella che trovasi nelle parti più meridionali del Golfo Arabico. Ma non possiamo valutarle Cn con precisione mancandoci per quest’ ultima dati numerici suscettibili di essere raffrontati. Dal paragone istituito tra la collezione fatta dal mar- chese Arconati sulle rive del Golfo d’ Akaba (120 specie) e la nostra di Suez (191 specie) non è lecito desumere conclusioni assolute, perchè la prima consta di conchiglie trovate quasi tutte sulle spiaggie ed in generale volumi- nose, mentre la seconda è formata di specie raccolte per la massima parte in condizioni diverse e fra le quali molte di minutissime. Tuttavia il confronto ne è assai istruttivo perchè ci mostra che nel Golfo d’ Akaba vi hanno non meno di 15 generi che non furono rinvenuti a Suez, esistenti invece in mari più meridionali, e che le specie comuni alle due raccolte sono solamente 39, nu- mero invero ristrettissimo anche tenendo conto della con- siderazione sopra accennata. BIS: Conchiglie fossili delle spiagge emerse. Lungo le coste del Mar Rosso si osservano in molti punti delle spiagge sollevate in tempi geologicamente recenti sulle quali riposano strati di calcari, di sabbie o di arenarie ricche di fossili. Parecchi viaggiatori e naturalisti colpiti dalla vista di tali depositi ne segnalarono l’esistenza in molti punti (1). (!) Si consultino in proposito le seguenti memorie : RusseGGER, Reisen in Europa, Asia und Afrika, 1842; Bulletin de la Soc. geol. de France, vol. XI, p. 66, 1839; Neu Jahrbuch, fascie. 2.9, 1839. EHRENBERG, London and Edinburgh philosoph. magaz., p. 445, 1841. al De Rosière ne osservò uno che presentava Y aspetto di un calcare oolitico a due leghe al sud delle fontane di Mosè, e vi raccolse una 7Y:dacna fossile. Egli accenna pure ad altro giacimento composto di conchiglie e di arena sulla costa occidentale del Golfo di Suez a poche ore di distanza da questa città. È forse un deposito analogo quello situato lungo la strada da Coron- del alle fontane termali di Hamman a 50 metri d’ altezza sul mare, ove il medesimo De Rosière raccolse echinidi fossili (4). Newbold si occupò egli pure dei giacimenti fossiliferi che formano una specie di cordone littorale intorno. al Golfo di Suez e vide che si estendono ad occidente per una lunghezza di 4 05 miglia fra il mare e le colline parallele alla costa. Egli inclina a considerarli come re- centi e verificò che si alzano talora fino a 20 metri sul livello del mare (2). Secondo d’° Abbadie tutto il Tehama (regione del- l’ Arabia occidentale ) è occupato da formazioni marine poco antiche nelle quali abbondano conchiglie assai ben conservate che vedonsi biancheggiare alla superficie del suolo (3). Riippel cita esempi consimili ed aggiunge d’ aver veduto in vari punti dei banchi conchigliferi rialzati a 405 metri sul livello del mare, contimuandosi questi fin verso il 26° di latitudine (4). (4) De Rosiere, Description de VEgypte, ed. II, vol. XXI, p. 298. (2) NewsoLD, Proceedings of geol. Soc. of London, vol. III, p. 782. (3) A. D'ABBADIE, sur Lettre quelques points de l’Abyssinie, Bulletin de la Soc. geol. de France, p. 121, 1839. (*) Ripper, Balettin de la Soc. de Geographic, vol. XIII, p. 68. SLA Oscar Fraas osservò ad Ambag presso Cosseir e ad Am Hady el Ma formazioni recenti, prevalentemente costituite di polipai, sollevate a grande altezza sul mare e raccolse in esse alcuni fossili. Peraltro le ricerche geologiche di questo naturalista riferite nella interessante operetta che ha per titolo: Aus dem Orient, Geologi- sche Beobachtungen (Stattgardt 1867), furono sopratutto rivolte allo studio dei terreni più antichi. Le isole del Mar Rosso, esclusi pochi picchi vulcanici, sembrano formate quasi esclusivamente di materiali rife- ribili alla medesima epoca fra i quali primeggiano le ma- drepore. Ce ne offrono esempio quelle di Dissee e di Massaua che presentano estesi banchi madreporici emersi, simili agli attuali (*). Le sponde dell’ Eritreo in faccia a Massaua, e nella baia di Adulis presentano una serie di colline, formate di calcari conchigliari di sabbie più 0 meno argillose com- misti a strati di gesso, le quali assai probabilmente pos- sono ascriversi alla formazione delle spiagge emerse (?); lo stesso dicasi dei depositi marini esistenti presso Tu- giurra, la cui potenza raggiunge 1 40 e perfino i 50 metri sul livello del mare. Sulle coste del Golfo di Suez, i giacimenti fossiliferi che abbiamo osservati sono formati in gran parte di sabbia sottile gialla o fulva simile a quella che costituisce il fondo attuale della rada di Suez; questa sabbia cementata da elementi gessosi o calcari, forma talora, insieme alle (1) Courgon, Compte-Rendus de l’Acad. des Sciences, 1863, p. 426. (2) VienauD, Rapport géologique sur la province du Tigré, Bulletin de la Soc. geol. de France, p. 492, 1843. zl e conchiglie, massi compatti paragonabili per 1 aspetto e la solidità a quelli della creta parigina. Commisti ai testacei, vi sì trovano denti e vertebre di pesce, echino- dermi interi od in frammenti (*), polipai, briozoari e gusci di rizopodi in numero sterminato. Questi depositi conservano la loro orizzontalità pri- mitiva, ela loro altezza sul livello del mare varia da pochi decimetri fino a parecchi metri. Essi appariscono in molti punti lungo il littorale e sono assai sviluppati sulla costa occidentale al di là delle oasi denominate le fontane di Mosè. Lo stesso istmo di Suez può dirsi un gran deposito della medesima natura, ma quasi ovunque povero in fos- sili; la sua emersione è dovuta evidentemente alle stesse cause che hanno determinato 1 innalzamento del littorale eritreo. Tra Porto Said e Suez, la sua massima altezza sul livello del mare è di 18 metri e sì verifica nel punto detto el-Guisr. Le conchiglie fossili, lungo il Golfo di Suez, occupano in generale la posizione che sogliono presentare gli indi- vidui viventi e quasi sempre sono in ottimo stato di con- servazione ed offrono intatti i loro più delicati ornamenti. In alcune specie si osserva, quantunque molto impallidita, la primitiva colorazione. Le bivalve presentano talvolta nel guscio una massa litoidea che simula le forme delle parti molli dell’ animale. Questo caso di epigenesi ( dovuto verosimilmente ad uno (!) Tra gli echinodermi abbiamo notato le seguenti specie: Olypedster ro- saceus, Desh., Laganum attenuatum, Agass., Fibularia volva, Agass. Dopo seambio di elementi avvenuto fra il corpo del mollusco, quando cominciava a putrefarsi, e la melma in cui era immerso ) sta ad indicare che quelle bivalve vissero là dove furono colte dalla fossilizzazione e che l innalza- mento del fondo da cui ebbe origine il deposito conchi- glifero, fu repentino e non lento. Non vogliamo peraltro attribuire alla nostra deduzione un significato generale, trattandosi forse di un fenomeno avvenuto localmente. Le spccie provenienti dalle spiagge emerse del Golfo di Suez rappresentano in complesso una fauna un poco diversa da quella vivente nel Golfo di Suez. I generi Conus, Mitra, Strombus, Cypraea, Cerithium, Arca ed altri vi prendono considerevole sviluppo e fra essi abbiamo riscontrati 18 generi e 105 specie mancanti alla nostra collezione di conchiglie viventi di Suez e del Golfo d’ Akaba. Vi abbiamo poi rinvenuto le seguenti specie mediterranee : Cypraca annulus, Nassa costulata, Nassa mutalilis, Murex trunculus, Patella coru- lea, Calyptraca Chinensis, Arca lactea, Arca Noae, Gastrochaena dubia, Solecurtus strigilatus, Donax trunculus. Sebbene per una cospicua parte le conchiglie fossili che abbiamo determinate non sieno mai state raccolte altrove, siamo però lungi dal crederle tutte estinte ed abbiamo per certo che quasi tutte vivono ancora nel Mar Rosso od in altre località non lontane. Lo stato di conser- vazione in cui si trovano, la posizione e la natura dei terreni in cui giacciono, ci confermano nella nostra per- suasione e però non esitiamo a dichiararle post-terziarie. Dalla analogia dei depositi conchigliferi delle spiagge IsseL, Maluc. del Mar Rosso. 3 Sao 1) RIS arabiche con quelle della Sardegna, della Sicilia e del continente italiano, ci crediamo poi autorizzati a riferirle al periodo post-pliocenico di Lyell (!). Le medesime cause che hanno innalzato i soprade- scritti depositi conchigliferi, hanno, senza dubbio, deter- minata contemporaneamente la emersione dell’ istmo di Suez, e probabilmente anche quella dei grandi deserti africani ed asiatici, i quali, durante il periodo pliocenico ed il post-pliocenico, furono sicuramente occupati da vasti mari. Allo stesso movimento del suolo devesi ragione- volmente attribuire uno spostamento verso. oriente effet- tuatosi nel corso del Nilo, il quale, come è noto, scorreva in tempi geologicamente non molto remoti, nel deserto libico, là dove sussiste tuttora il suo letto prosciugato, denominato dagli indigeni, fiume senza acqua. Il rial- zamento del basso Egitto sembra essere stato maggiore ad occidente che ad oriente; perciò le acque del Nilo avrebbero abbandonato l antico letto sollevato per scen- dere nel letto attuale. Il signor Cazalis de Fondouce suppone che un tal spostamento possa essere avvenuto durante il periodo pliocenico (?). Noi lo crediamo invece posteriore. Nelle vicinanze di Tura, non lunge dal Cairo, ab- biamo rinvenuto alle falde del monte Mokattan un antico littorale del mare quaternario, che ora trovasi sul limitare (!) Nella carta unita alla nostra memoria sono indicati con tinte rossastre i depositi quaternari c le spiagge emerse; il colore è più intenso nei luoghi ova furono osservate formazioni più potenti e caratteristiche. (2) P. Cazanis pe FonDOUCE, Recherches sur la Géologie de l'Egypte, Paris, 1868, p. 23. (8) di.un oceano di aridissime sabbie. Colà sorge una sco- gliera tutta forata dai molluschi litofagi, incavata ed erosa dalla azione distruttiva dei flutti, alla cul base sono accumulati i frammenti di scoglio e 1 detriti stac- cati dalle onde come se il mare sì fosse appena ritirato. Che l’istmo di Suez fosse coperto dal mare in un passato non molto remoto, ne fanno testimonianza, oltre alle arene ed alle conchiglie fossili, anche immensi de- positi salini che occupano il fondo di quelle grandi de- pressioni chiamate bacini dei laghi amari e la palude salsa di Timsah. Noi possiamo ragionevolmente conget- turare che questo mare dovesse essere assai poco pro- fondo, giacchè i fossili che si trovano sul suo letto (Car- dium edule, Lin., Donax trunculus, Lin., Arca retusa, Lam.), spettano tutti ‘a specie caratteristiche dei bassi fondi. Doveva essere inoltre poco esteso nel senso della larghezza (perchè limitato da alture ad oriente e ad oc- cidente) e nella sua porzione meridionale doveva esserne reso più angusto lo sbocco da varie isole di cui le prin- cipali corrispondevano ai monti Auebet e Geneffé. Quantunque fra il Mediterraneo ed il Mar Rosso non vi fosse in allora soluzione di continuità, pure possiamo asserire che esistevano nei mari due faune interamente distinte. Infatti nella metà meridionale dell’ istmo abbia- mo raccolto varie conchiglie subfossili identiche a quelle tuttora viventi nell’ Eritreo (Murex anguliferus Lam., Ustrea cornucopiae, Lam., Arca retusa, Lam., etc.), e nella metà settentrionale invece non abbiamo rinvenuto che specie mediterranee (/Vassa gibbosula Lin., Cardiwn SCSO4E edule Lin., Donax trunculus Lin., Patella caru- lea Lin.). Ad onta di ciò non vogliamo escludere che qualche specie attraversasse lo stretto; anzi abbiamo per fermo che tal fatto si verificasse, ma in minime proporzioni, a causa della poca estensione e della breve durata di quella comunicazione. Dall'esame anche superficiale dei depo- siti di sabbia cha costituiscono quasi esclusivamente la porzione emersa dell’ istmo, si rileva infatti che fiurono formati in un periodo di tempo geologicamente assai breve. Se, come sembra probabilissimo, le condizioni fisiche del Mar Rosso non erano assai dissimili da quelle che sono oggidi, una ampia corrente doveva dai Mediterra- neo portarsi al di là dello stretto, per compensare l’enormi perdite prodotte nell’ Eritreo dall’ evaporazione. Attual- mente le acque che affluiscono dallo stretto di Bah-el- Mandeb compensano le perdite; ma in passato l'equilibrio doveva ristabilirsi attraverso lo stretto settentrionale. Si è per mezzo di questa corrente che furono verosimilmente importate nel Golfo di Suez alcune delle specie di mollu- schi mediterranei che vi abbiamo recentemente rinvenute. IL’ esame della costituzione geologica dell’istmo ci conduce ad un altra importante considerazione, ed è che anche durante l’ eocene ed il miocene i due mari erano in comunicazione, e siccome le formazioni marine di questi periodi, caratterizzate da numerosa serie di fossili, presentano notevole sviluppo nell’istmo, non chè in varie località dell’ Egitto (1), dobbiamo inferirne che la comu- (') Vedansi in proposito le belle carte geologiche dell'Egitto, pubblicate dal dottor Cav. Antonio Figari-Bey. DIRI nicazione fu in allora molto più estesa ed ebbe assai più lunga durata. Sembra che alla fine del pliocene sì verificasse nel- l’istmo ed in altre parti d’ Egitto un parziale innalza- mento, e quindi una emersione, di cui rimarrebbero le traccie nelle piante silicizzate che abbondano nel deserto libico, presso il Cairo, e nel deserto di Suez. Itier, il quale ha spiegato assai ingegnosamente I’ origine di tali petrificazioni, attribuendone la causa ad eruzioni di acque silicifere simili ai Geyser d’Islanda, vuole che si sieno formate nell’ epoca quaternaria (Bulletin de la Socteté geolog. de France, tom. XXV, p. 277). Questi fossili, secondo Newbold, sarebbero contenuti in istrati di are- naria, sabbia e puddinga, sovrapposti alle marne gessose e saline ed alle arene del deserto (1). Parecchi autori e segnatamente il signor Figari-Bey, segnalarono in Egitto l’esistenza di formazioni plioceniche e mioceniche marine, ma fingquì non si ebbe alcuna noti- zia riguardo ai loro fossili, la cui cognizione sarebbe di sommo interesse, specialmente per le deduzioni che se ne potrebbero trarre circa l’ antica connessione tra le faune mediterranea ed eritrea. Crediamo d° altronde che in molti casi questi depositi sieno stati confusi. coi quater- nari e che le carte geologiche indichino assai imperfetta- mente l’ estensione relativa dei medesimi. È invece assai ben conosciuta la ricca fauna nummu- litica d’ Egitto in seguito alle indagini di parecchi natu- ralisti tra 1 quali citerò in prima linea il prof. Bellardi. (1) NrewBoLD. Proceedings of geolog. Soc. of Eondon, vol. INT, p. 782, 1842. gs 07 Y g , L , SSA GRE Questi ebbe a verificare che tra 99 specie di conchiglie, echinodermi, polipai, e rizopodi dell’eocene egiziano, più della metà sono perfettamente identiche a fossili carat- teristici dei terreni corrispondenti d’ Europa (4). Da quanto precede emerge adunque: che listmo di Suez era probabilmente coperto dal mare durante i pe- riodi medio ed inferiore dell’epoca terziaria; che fu forse per poco rialzato (tutto od in parte) nel successivo plio- cene, tantochè vi fu possibile la vegetazione di grandi monocotiledoni arboree; che nel postpliocene tornò ad essere fondo di mare, per sollevarsi nuovamente al prin- cipio del recente, partecipando di quella grande emer- sione dei deserti africani che determinò, secondo Desor, la fine dell’ epoca glaciale. Non è finita nell’ attualità la serie di tali oscillazioni; ed infatti le rovine di Touneh e di Tennis invase dalle acque del Menzaleh, la necropoli d’ Alessandria (Bagni di Cleopatra) in parte discesa sotto il livello del mare, sono testimoni irrecusabili di un ulteriore abbassamento verificatosi in tempi storici lungo il littorale egizia- DO (5). L’ antica unione del Mediterraneo col Mar Rosso (il quale alla fine dell’ epoca terziaria si estendeva pro- babilmente molto addentro fra le terre africane) deve avere necessariamente esercitata una certa influenza sulle faune dei due mari ; l’effetto di codesta azione cre- diamo appunto di averlo rinvenuto nella notevolissima (') BeLLarpI, catalogo ragionato dei fossili nummulitici d’ Egitto della raccolta del R. Museo di Torino, Torino, 1851. (*) P. CazaLis pr Foxpouce, opera citata, p. 91. —Ssagg Le analogia che esiste fra la fauna malacologica vivente nell’ Eritreo e la pliocenica circummediterranea. Ma su di ciò ritorneremo fra breve e non ommetteremo d’addurre fatti in appoggio delle nostre asserzioni. Nella parte meridionale dell’istmo, fra Ismailia e Chaluf-el-Terraba, lungo i bacini dei Laghi Amari, come pure presso il lago di Timsah e in altri punti del deserto, si trovano sulla sabbia abbondanti conchiglie flu- viatili frammischiate a qualche specie marina. Le più comuni sono, una grossa P%ysa, una Hydrobia e la volgare Melania tuberculata, di cui, per più ore, viag- giando nel deserto, abbiamo veduto cosparso il terreno sotto i piedi del nostro cavallo. Al Serapeio havvi un gran banco di eterie in posto ( Aetheria Caillaudi) ottimamente conservate; fatto assal strano ed interessante, imperocchè queste bivalve vivono attualmente nell’ alto Egitto, ed a quanto affer- mano gli autori, non scendono oltre alla prima cateratta del Nilo. Abbiamo poi ritrovato la medesima specie (rappresentata da belli individui di venti centimetri di lunghezza) presso Scialuf-el-Terraba, ed ora colà accom- pagnata da un Unz0, da una Anodonta e da una Cor- bicula. Altri individui del medesimo fossile, provenienti dalle grandi basi del deserto Libico, ci furono testè do- nati dal dott. Figari-Bey. La presenza nell’istmo di Suez di siffatte conchiglie, sparse promiscuamente a specie marine, in località ove attualmente non. esiste traccia d’ acqua dolce è un fatto sul cui significato non può cader dubbio. Esso attesta che colà esisteva, dopo la emersione dell’ istmo, un lago, od _ — 28 — un estuario (1), e, se le nostre congetture non fallano, questo lago od estuario deve avere esistito al principio del periodo recente, quando già in parte erano emerse le sabbiose pianure dei deserti egiziani. Infatti le conchi- glie ora accennate sembrano in generale più fresche delle marine che trovansi loro daccanto. Il dottor Vaillant, che prima di noi osservò le eterie del Serapeio, volle spiegare la loro presenza dicendo che segnano il luogo ove scorreva il famoso canale de’ Fa- raoni che rendeva il Nilo tributario del Golfo Arabico. Non è d’uopo, dopo quanto precede, che noi spendiamo altre parole a dimostrare l’ insussistenza di questa as- serzione. IV tonfronto della Fauna Malacologica Eritrea con quelle di altre regioni. L'Egitto ci presonta un caso piuttosto unico che raro, riguardo alla distribuzione dei suoi molluschi ter- restri, fluviatili e marini. I primi, come di già fu affer- mato dal nostro egregio amico signor Bourguignat (2), sono prevalentemente specie della fauna circummediter- ranea, cui se ne aggiungono parecchie proprie alla Siria ed alcune poche peculiari al piccolo centro sinaitico. La fauna fluviatile, quasi esclusivamente indigena del- (') Quest'ultima supposizione sembra confermata dalla alternanza di de- positi marini e d’acqua dolce, che si verifica in alcune località poco distanti, e nella stessa valle del Nilo. (2) Vedasi la magnifica opera che ha per titolo: Malacologie de VAlgerie; fascicolo 6.°. p. 344 (Giugno, 1864). doo l’Africa centrale, ha popolato a settentrione la valle del Nilo e ad occidente quelle del Senegal e del Niger se- guendo il corso delle acque (1). Il littorale settentrionale dà ricetto alla fauna marina mediterranea, che ben poco differisce nelle varie parti di questo mare. E finalmente lungo le coste orientali regna la fauna marina eritrea, dipendente da quella dell’ Oceano Indiano. I’ Egitto ci offre dunque, raccolte in piccolo spazio, le faune di due lontane regioni e le produzioni di due mari. All’ occhio sagace del Brocchi non isfuggì la diffe- renza grandissima che separa la fauna del Mar Rosso dalla mediterranea; egli infatti si esprime in proposito nei seguenti termini: « Era facile il prevedere che la « conchiologia di quel golfo dovesse distinguersi da « quella dell’ Adriatico e del Mediterraneo, ma non « avrei immaginato che tanta fosse la differenza ». T'ut- tavia egli cade in errore allorchè crede di aver trovate parecchie specie promiscue ai due mari. Infatti di quelle che cita come tali, sotto i nomi di: Arca antiquata, Tellina lactea, Mytilus edulis, Ostrea edulis, Bulla ampulla, Murex alucoides, Trochus tesselatus, Tro- chus pharaonis, Serpula seminulum, Serpula are- naria, non una sola esiste nel Mediteranneo. Esse sono tutte estranee ai mari europei, e Brocchi fu probabil- mente tratto in inganno dall’aver prestato fede a false (2) Trovasi una conferma di queste considerazioni nella pregevole memo- ria del signor A. Morelet, sulla Malacologia di Angola e Benguela (Voyage du D. F. Welwitsch, executé par ordre du gouvernement portugais dans le les royau- mes d’Angola et de Benguela. Mollusques terrestres et fluviatiles). Sane indicazioni di località esistenti in qualche antica colle- zione e forse anche dalla somiglianza di alcune specie affini. Il signor Cazalis (1) scrive in una sua recentissima memoria, che secondo il professore De Filippi la propor- zione delle conchiglie mediterranee comuni all’ Eritreo sarebbe di 1/5 per le bivalve e di 16 0/o per le univalve. La nota recata in appoggio di questa citazione (Atti della Società Italiana di Scienze Naturali, vol. VHI, p. 280, Milano, 1864) si riferisce ad una memoria del mio vene- rato maestro prof. De Filippi, che tratta della Fauna di Persia e non tocca nè punto nè poco l’ argomento in di- scorso. I dati somministrati dal signor Cazalis si acco- stano bensì a quelli presentati dal Philippi, naturalista tedesco che li pubblicò nella sua pregevole opera sui molluschi siciliani. Questo conchiologo espertissimo, trattando della di- stribuzione geografica dei molluschi siciliani, confronta le specie del Mediterraneo con quello del Golfo Arabico e giunge alla conclusione erronea che la proporzione delle specie promiscue sia del 25 per 100. Egli osserva che fra le 124 bivalve e 248 univalve raccolte da Hem- prich ed Ehrenberg nell’ Eritreo, 29 delle prime e 44 delle seconde sono specie mediterranee. Come giustamente ha osservato il Fischer, sembra impossibile che l autore dell’Enumeratio Molluscorum Stciliae si sia ingannato nella determinazione di conchi- glie mediterranee di cui egli si è mostrato così sagace (1) Cazanis DE Fonpouce, Recherehes sur la Geologie de l'Egypte d'après les travaua les plus recents, ee., p. 50, Montpellier et Paris, 1868. — conoscitore. L'errore dipende in realtà dacchè egli trasse le sue deduzioni dall’ esame delle raccolte di Hemprich ed Ehrenberg conservate nel museo di Berlino, nelle quali fatalmente, or sono molti anni, furono confusi, sotto una medesima indicazione di località, alcuni soggetti provenienti dal littorale settentrionale dell’ Egitto e dal Mar Rosso. Le conclusioni di Philippi, testualmente riprodotte nell’ aureo manuale del Woodward in un capitolo con- sacrato alla distribuzione geografica delle specie ed in altre opere non meno stimate, furono per lungo tempo tenute in conto di verità imappuntabili (4). Il signor Fischer fu il primo ad accorgersi dello sha- glio; ma ci sembra che volendo rettificarlo egli si scosti dalla verità per cadere nell'estremo opposto: « La com- paraison entre les deux faunes, egli scrive, ne laisse par l’ombre de doute dans Pesprit et nous établirons no- tre conclusion en quelques mots; «/ n’existe aucune co- quille comune a la Mer Rouge et a la Mediterranée ».. È forse possibile che una così esigua striscia di sab- bia, di origine geologicamente recentissima separi, due faune, nelle quali non sia proprio alcun elemento pro- miscuo ? Quando nel 1865 visitammo l’ istmo di Suez, mossi dal desiderio di verificare il fatto, abbiamo concentrate le nostre ricerche sulle secche madreporiche e i banchi di sabbia, situati nella rada di Suez dinanzi a quelle (1) S. P. Woopwarn, A Manual of the recent Mollusca, a Treatrise ou the recent and fossil Shells, ed. II, Londra, 1866. D’Archiae, Mistoîire des progrès de la Geologie de 1884 a 1848, tom. II, p. 814, Parigi, 1849. dg ie depressioni dell’ istmo che in passato davano adito alle acque del Mediterraneo, ed il risultato delle nostre inve- stigazioni non confermò pienamente la recisa sentenza del naturalista francese. Noi stessi raccogliemmo colà le seguenti specie viventi anche nei nostri mari: Cypraea annulus, Cypraca moneta, Nassa costulata, Ceri- thium scabrum, Solecurtus strigilatus, Donax trun- culus, Arca lactea. Da parecchi autorevoli conchiologi furono pure indi- cate, come comuni ai due mari, le specie seguenti: Octopus vulgaris (*), Lin. « Cuvieri (2), D'Orb. Murex trunculus (3), Lin. Nassa mistabilis (4), Lin. Cecum. annulatum (3), Brown. Spiroglyphus spiruliformis (5), de Serres. Bulla ampulla (?), Lin. « striata (8), Brug. Gastrochaena dubia (9), Penn. Venus verrucosa (*°), Lin. Noi escludiamo la prima dalle specie eritree perchè (1) D'OrBIGNY, Moll. viv. et foss., p. 168 (1855). (2) D'OrBIGnY, Moll. viv. ei foss., p. 173 (1855). (3) Reeve, Conch. icon. (4) A. Apaxs, Catalogue of the spec. of Nassa, Proceed. Zool., Soc. 1851, (5) P. CarPENTER, Proc. Zool. Soc., p. 428 (1858). (5) Morca, Proc. Zool. Soc., p. 827 (1861). (7) EgreNnBERO, Sym. phys., decas 1.8 (8) EtrENBERG, Symb. phys., decas 1.8 (9) Wringaurr, Die. Conch. des Mittelmeeres, vol. I, p. 2. ( '0) Krauss, Sudafr. Moll., (1848). la figura di Savigny citata da d’Orbigny differisce note- volmente dal vero Octopus vulgaris. Riteniamo pure improbabile l’esistenza nel Mediterraneo della Bla an pulla, comunque Ehrenberg le assegni per patria, Ales- sandria. Quanto alle altre specie, non conoscendo gli esemplari autentici del Mar Rosso, le inseriamo nel nostro catalogo colle dovute riserve. Faremo però notare che 1 esistenza del Murex trunculus e della Massa mutabilis nel Mar Rosso sembra confermata dal fatto che il primo si trova fossile nei depositi quaternari nel Golfo di Suez e la seconda è figurata nelle tavole del Savigny. Il sig. Cazalis de Fondouce afferma in un suo libro di cui già si è fatto parola (1), che il sig. Lefévre, natu- ralista ben noto pei suoi studi geologici sull’ alto Egitto, raccolse ultimamente nel porto di Tor, la Cassidaria {hyrrena (*), la C. echinophora, il Dolium olea- rium (*)e la Natica canrena (4), specie che egli ac- certa comunissime nel Mediterraneo. A questa asserzione noi possiamo obbiettare che la Natica e il Doliwim ora indicati sono specie affatto estra- nee al nostro mare; e quanto alle Cassidarie noteremo sembrarci assai sospetta la loro determinazione. Fra le conchiglie del Golfo d° Akaba apportate dal marchese Arconati non ve ne ha alcuna che possa ascri- (!) Cazais DE FonpoucE, Recherches sur la Geologie de l’Egypte d’après les travaua les plus recents ec., p. 50. Montpellier et Paris, 1868. (?) Sta scritto tyrena. (3) Sta scritto olearinum. (‘) Sta scritto Nerita, sotto il quale nome si comprendevano in passato anche le specie del genere Nautica. = pae versi con sicurezza a specie mediterranea. È però incerta la promiscuità nei due mari della Cypraca erosa, citata da Philippi come siciliana e raccolta ad Ajaccio dal Re- quien. Finalmente sono a citarsi le specie mediterranee già enumerate, fra quelle provenienti dalle spiagge emerse del Mar Rosso. Abbiamo dunque un totale di 18 specie promiscue, di cui parecchie incerte. Coll intendimento di confrontare la fauna di Suez con quella della costa settentrionale d’ Egitto, abbiamo fatto ricerca di conchiglie nel Lago di Menzaleh, ampia laguna che comunica col Mediterraneo, nonchè sul litto- rale d’ Alessandria. Sì nell’una che nell’altra località le nostre indagini non sortirono esito felice, non riuscendo a procurarci che poche specie (*). AI breve elenco che diamo in nota possiamo però aggiungere alcuni nomi che figurano in una nota di 15 specie di Porto-Said riferita dal signor Fischer (?). (1) Eccone la enumerazione: Murex truneulus, Lin. Tellina planata, Lin. Nassa gibbosula, Lin. » Costae, Phil. » reticulata, Lin. Donax semistriata, Poli, » » Lin. varietà. » trunculus, Lin. » mutabile, Lin. Tapes decussata, Lin. Cassis undulata, Lin. Lucina reticulata, Poli. Columbella rustica, Lin. Mactra stultorum, Lin. Natica olla, Serres. lardium ciliare, Gmel. | Pirenella mamillata, Risso. » edule, Lin. Monodonta corallina, Lin. Venus striatula, Don. Hydrobia, Sp. » virginea, Gmel. PFissurella costaria, Desh. Pectuneulus violacescens, Lin. Patella coerulea, Lin. » pilosus, Lin. Dentalium dentalis, Lin. Ostrea cristata, Gmel. Bulla striata, Brug. Spondylus gaederopus, Liu. Syndosmia ovata, Phil. Cardita sulcata, Brug. 9 5 ; 9) - 5 ; (°) Cerithtum vulgatum, Brug., Solen maurginatus, Pult., Arca Node, Vin, dA: Spe Abbiamo così un complesso di 32 specie, materiale troppo scarso per servire di termine di paragone, ma pure interessante secondo il nostro punto di vista, per certe analogie che vi abbiamo avvertite. Sebbene non sia esatto l’ asserire che non esiste una sola specie comune fra il Mediterraneo e l’ Eritreo (con- siderando la specie quale 1’ intendono generalmente i conchiologi ), pure non è men vero che non esistono nei due mari due conchiglie identiche. Infatti le nostrali che abbiamo rinvenute nel Mar Rosso differiscono tutte più o meno dalle rispettive forme tipiche; la Nassa costulata del Mar Rosso è più allungata e più piccola: il Solecur- tus strigilatus, rimanendo costante la sua forma, offre sulle sue valve strie più fitte e numerose; la Gastro- chaena dubia è più profondamente striata di quel che non sia nel Mediterraneo. Ci si potrebbe obbiettare che essendo tali forme note- volmente diverse dalle corrispondenti mediterranee , dovrebbero forse costituire altrettante specie peculiari e quindi verrebbe ad essere perfettamente esatta l' asser- zione precitata dal signor Fischer. A ciò risponderemmo che i caratteri distintivi da noi osservati in aleune varietà del Mar Rosso non sono sufficienti a caratterizzare altrettante singole specie (as- segnando anche alla specie il più ristretto significato) perchè non abbastanza costanti e perchè i gruppi di specie in cui si verificano sono i più polimorfi. Noi, d’ altronde seguaci della scuola inglese, mentre teniamo il concetto della specie in conto di utilissimo, anzi di necessario per lo studio, lo consideriamo però 205) eni! come in gran parte convenzionale ed arbitrario e cre- diamo la specie variabile a seconda delle condizioni fisi- che cui trovasi sottoposta. Così per noi sarebbe un fatto anormale, una eccezione alla regola, la presenza nel Mar Rosso di una conchiglia mediterranea, la quale non avesse subito alcun mutamento. I molluschi marini presentano in generale specie as- sal meglio definite di quel che non sieno tra i terrestri e tra quelli d’acqua dolce, il qual fatto è evidentemente dipendente dalla costanza relativa nelle condizioni fisiche che regna nei mari rispetto alle acque dolci; or bene il Mar Rosso avendo subìto, in tempi non molto lontani, dei profondi mutamenti che certamente hanno indotto ragguardevoli alterazioni nella sua temperie, nella sua salsedine, forse anche nella natura dei suoi fondi, possiede una fauna nella quale alcune forme spe- cifiche sembrano fino ad ora imperfettamente circoscritte e definite. Oltre alle varietà sopra indicate esistono nel Mar Rosso certi molluschi specificamente diversi dai loro congeneri mediterranei, ma che pure sono assai affini a questi e stanno per così dire a rappresentarli al di là dell’ istmo. A parer nostro esiste una reale parentela fra di essi, essendo derivati verosimilmente da stipiti comuni. Alla Nasa gibbosula, Lin., comune in Alessandria, corrisponde nell’Eritreo la Nassa circumcincta, Reeve; la quale appena se ne distingue; al Cerszhium vulga- twin del Mediterraneo si sostituisce nel Mar Rosso il C. Ruppellii, così pure il Cerithium conicum del Menzaleh ha il suo equivalente nel O. Cazllaudi di Suez. alora Il Chiton Siculus, dei nostri bassi fondi, è rap- presentato sulle secche di Enruk Katah el Kebir dal C. affinis, Issel, il quale può soltanto dividersene osser- vando che la sua ultima valva offre delle coste radiate meno numerose e più cospicue ; il qual carattere è però assai costante. La Diplodonta rotundata, Mont., dei nostri mari, trova il suo riscontro sulla D. Savigny:, Vaillant, di Suez, che le è somighiantissima. Al Car- dium edule, Lin., che pullula nel Menzaleh e nel Ballah, si sostituisce sulle arene del Golfo Arabico il C. isthmicus, Issel, strettamente affine al suaccennato. Dovremo noi comprendere sotto la rubrica di varzetà geografiche queste conchiglie del Mar Rosso così pros- sime alle mediterranee? Con tale denominazione si distinguono generalmente quelle forme derivate da un tipo conosciuto, le quali allontanandosi dal loro centro di creazione si sono grado grado modificate, e tanto più ne differiscono quanto maggiore è la distanza che le separa dal punto di par- tenza. Non è il caso dei nostri molluschi, imperocchè, in alcuni punti dell’ istmo, 100 chilometri appena separano le due faune ed una così breve distanza non basta a spiegare l’ esistenza di varietà geografiche. Nulla osta bensì a che aleune specie del Mediterra- neo 0 dell’Atlantico siano penetrate nel Mar Rosso, per la via del capo di Buona Speranza e della costa orien- tale d'Africa, dopo aver subito modificazioni più o meno profonde. Se ciò fosse, le medesime specie dovrebbero incontrarsi al capo di Buona Speranza e nelle altre località intermedie; ma siccome per la massima parte IsseL. Malac. del Mar Rosso, i = ARA colà non furono rinvenute, ci sembra che nello stato at- tuale delle nostre cognizioni l obbiezione manchi di fon- damento (1). Queste considerazioni ci hanno suggerito il pensiero di distinguere con una complessiva denominazione le varietà e le specie eritree che corrispondono a specie mediterranee. Chiameremo dunque varietà equivalenti quelle che stanno a rappresentare al di là dell’ istmo conchiglie mediterranee lievemente modificate e specie equivalenti quelle che rappresentano nell’ Eritreo con- chiglie mediterranee, modificate in maggior grado. Un mollusco di Porto-Said ed il suo equivalente di Suez sono, per noi, due forme derivate da uno stipite co- mune, vivente od estinto, per effetto di mutamenti indotti in esso dai lenti cambiamenti avvenuti nelle condizioni fisiche dell’istmo. Così noi crediamo che, da un tipo qualunque, esistente in un dato luogo, possano essere provenute specie e varietà equivalenti, se la località ha subìto dei cambiamenti più o meno profondi; possono essere derivate varietà o specie geografiche, se invece il tipo stesso sì sarà diffuso in lontane contrade, assumendo grado grado nuovi caratteri. Forse non sono molto dissimili dalle nostre specie equivalenti quelle che alcuni zoologi (e segnatamente ornitologi) dicono 01m0/0ghe; noi peraltro ci siamo. pen- satamente astenuti dall’ impiegare questo aggettivo , perchè non ne abbiamo mai trovata, negli scritti degli (1) Convien notare che la malacologia del Capo fu diligentemente studiata ed illustrata dal Krauss. saro 28 autori, una precisa definizione e perchè il suo significato ci sembra ancora poco determinato ed arbitrario. Possiamo ragionevolmente supporre, nel caso nostro, che le specie, le quali in tempi assai remoti, per esempio nel periodo pliocenico, sono passate dal Mediterraneo al Golfo Arabico (per l'antica comunicazione che, secondo ogni probabilità, esisteva fra i due mari), abbiano subito notevoli cambiamenti di forma, originando altrettante specie equivalenti e che quelle il cui passaggio da un mare all’ altro si è effettuato più tardi (nel periodo po- stpliocenico),-modificate in minor grado, abbiano formato le nostre varietà equivalenti. Presentiamo ora in nota un elenco di parecchie specie mediterranee e delle loro equivalenti eritree. Avvertasi che queste ultime furono quasi tutte raccolte a Suez, cioè in un punto che dista di 100 chilometri appena dal Mediterraneo (1). (') Specie mediterranee loro equivalenti nel Mar Rosso Gastrochaena dubia, Pen. Gastrochaena dubia, Pen., var. Solecurtus strigilatus, Lin. Solecurtus strigilatus, Lin., var. Tellina exiqua, Poli. » serrata, Ren. Tapes geographica, Gmel. Artemis exoleta, Lin. Cardium edule, Lin. » minimum, Phil. Cardita sulcata, Brug. >» trapezia, Lin. Diplodonta rotundata, Mont. Lucina reticulata, Poli. Arco diluvii, Lam. » lactea, Lin, Modiola adriatica, Lam. Tellina Arsinoensis, Iss. » Belcheriana, Sow. Tapes Deshayesti, Hanl. Artemis radiata, Reeve. Cardium isthmicus, Iss. » Sueziensis, Iss, Cardita angisulcata, Reeve. » variegata, Brug. Diplodonta Suvignyi, Vaill. Lucina Erythraea, Iss. Arca auriculata, Lam. » lactea, Lin., var. Erythraea Modiola, sp. = ere Non vogliamo omettere di riferire una osservazione che conferma le nostre teorie ed accenna ad un fatto ge- nerale, relativo alla variabilità delle specie. I caratteri differenziali ehe distinguono le conchiglie mediterranee dalle loro equivalenti eritree sono ordina- riamente simili per le specie d’ uno stesso gruppo; così, per esempio: il Cerithium Ruppelli di Suez è più pic- colo e più allungato del C. vulgatum del mediterraneo, il Cerithium Caillaudi del Mar Rosso è più piccolo e più allungato del C. conicum di Porto-Said; la Nassa circumcincta del Golfo Arabico presenta le medesime differenze relativamente alla Nassa gibbosula di Ales- sandria; lo stesso dicasi della Nassa costulata di un mare, rispetto alla varietà che la sostituisce nell’altro. Di più, in generale, gli ornamenti delle specie eritree sono più sviluppati che nelle analoghe mediterranee. La Fissurella Vaillanti presenta, per esempio, le coste Specie mediterranee loro equivalenti nel Mar Rosso Lima squamosa, Lam. Lima bullifera, Desh. Marginella minuta, Pfr. Marginella Sueziensis, Iss. » clandestina, Brocchi. » pygmaea, Iss. » mliaria, Lin. >» Savignyi, Iss. Purpura haemastoma, Lin. Purpura, sp. Nassa gibbosula, Lin. Nassa cireumcineta, Reeve. » ‘costulata, Ren. » costulata, Ren. var. Erythraea Cerithium vulgatum, Brug. 'erithium Ruppellii, Phil. "a conicum, Blainv. » Caillaudi, Potiez e Mich. Philine aperta, Lin. Philine Vaillanti, Iss. Ringicula buccinea, Ren. Ringicula acuta, Phil. Eulima Philippii, Weink. Eulima Gentilomiana, Iss. Neritina viridis, Lin. Neritina Fewilleti, Aud. Fissurella Graeca, Lin. Fissurella Ruppellii, Sow. Uhiton Siculus, Gray. Uhiton affinis, Iss. sali Vai più elevate di quel che non sieno nella /. Graeca; la Dosinia radiata di Suez è più profondamente striata della Dosinia exoleta dei nostri mari; il Solecurtus strigilatus del Mediterraneo offre le strie meno fitte e meno numerose di quello di Suez; la Lima dullifera di Suez non è altro che una Lima squamosa più ornata ed a squame più sporgenti. Considerando la fauna malacologica del Golfo Ara- bico nel suo complesso, quale ci vien rappresentata dai materiali e dai documenti che abbiamo partitamente esa- minati, vediamo che essa offre intimi rapporti con quella dell’ Oceano Indiano. Conserviamo nella nostra raccolta un certo numero di conchiglie di Zanzibar le quali per la maggior parte trovansi pure nel Mar Rosso. Vuolsi peraltro avvertire che gli esemplari di quest’ ultima regione sono general- mente meno voluminosi ed offrono colori meno vivaci. Al Mozambico e lungo le coste di Madagascar di- minuisce notevolmente la proporzione delle specie pro- miscue, ma non sapremmo indicare, nemmeno approssi- mativamente, fino a qual segno, essendo quella regione quasi inesplorata dai raccoglitori. Nell'isola della Riunione, la cui fauna è assai meglio conosciuta, furono raccolte non meno di 42 specie di mol- luschi terrestri e fluviatili e 518 di molluschi marini (*). Fra queste ultime ne conosciamo 80 che trovansi anche nel Mar Rosso e certamente ve ne ha un numero assai maggiore. (1) G. P. DesHaves, Conchyliologie de l’Ile de la Réunion (Bourbon), Pa- ris, 1869. sese “Aia Alcuni molluschi dell’ Eritreo si estendono fino al Capo di Buona Speranza. Infatti Krauss novera 400 specie marine di quella regione, di cui 40 almeno sono comuni al Mar Rosso. Il Golfo Persico e i mari adiacenti danno ricetto, senza dubbio, ad una fauna assai analoga a quella del Mar Rosso; ma probabilmente meno ricca di specie. Noi pe- raltro non possediamo sufficienti materiali di confronto per essere in grado di formulare un giudizio fondato. Diremo soltanto in proposito che abbiamo determinato 17 specie, raccolte dal march. Doria a Bender-Abbas e all’isola d’Ormus, tra le quali ve ne erano 10 eritree (1). Un catalogo di testacei di Kurrachee raccolti dal mag- giore Baker (che comprende 91 specie, di cui 17 man- canti di denominazione specifica ) offre una proporzione assai minore di specie promiscue (?). Procedendo dal Golfo Persico alle Indie Orientali, la fauna cangia poco a poco d’ aspetto e scema grandemente il numero delle specie eritree, rimanendovene però sem- pre qualcuna. Ma passando poi all’ Australia, secondo le collezioni e i cataloghi da noi consultati, il numero delle conchiglie promiscue risulterebbe forse alquanto maggiore di quello che sì poteva presumere. In un recente catalogo dei molluschi marini dell’ Au- stralia meridionale, pubblicato dal sig. Angas (*), sono (1) Isser, Dei molluschi raccolti dalla missione italiana in Persia, Torino, 1865. (2) Woopwarp, Manual of the Mollusca, cd. 2, p. 78, London, 1866. (3) Angas, On the marine mollusean fauna of south Australia, Proceed. of Zool. Soc. of London, 1865. E CISSÒ notate le seguenti specie, che abbiamo pur raccolte nelle acque di Suez: Fusus marmoratus, Phil., Malleus re- gulus (Ostrea regula, Forsk.), Pecten australis, Sow., Radula lima, Ang (Lima bullifera, Desh.). Queste non furono rinvenute fin quì nelle regioni intermedie, del qual fatto convien ricercare la spiegazione nella distri- buzione delle grandi correnti marine, se pure non pro- viene dalla insufficienza delle indagini. Non avendo potuto istituire direttamente tutti i con- fronti che occorrevano per avvalorare con prove incon- testabili le nostre deduzioni, ci limitiamo ad accennarle sommariamente ed in poche parole, affine di richiamare sopra questo soggetto 1’ attenzione dei conchiologi. Da quanto precede apparisce chiaramente che la fauna malacologica eritrea, quantunque offra molte affi- nità con quelle dei mari vicini, non manca di element; peculiari, per cui il Golfo Arabico sì può considerare da se solo come una piccola provincia zoologica, la quale starebbe all’ oceano Indiano come il Mediterraneo sta all Atlantico, con una differenza forse anche più spiccata. Fra i tipi caratteristici dell’ Eritreo meritano speciale menzione i generi: Leptoconchus, Magilus, Rostellaria, Neritopsis, Cyclostrema, Aspergillum, Crenatula © gli stupendi molluschi nudi tectibranchi e nudibranchi descritti da Ehrenberg e da Riippel. Dopo aver confrontato i testacei del Golfo Arabico con quelli di tutti i mari circonvicini, abbiamo esteso il paragone anche ai fossili dei terreni pliocenici circumme- diterranei e siamo arrivati alla conclusione innaspettata che esiste una corrispondenza quasi perfetta fra le due se: Aa faune; cioè, i generi, salvo poche eccezioni, vi sono pro miscui e molti di essi sono rappresentati ordinariamente da specie analoghe. Infatti ponendo di fronte, per esem- pio, il catalogo delle specie di Suez e del Golfo d’ Akaba e quello dei fossili pliocenici di Sicilia, ciascuno avvertirà fra loro un singolarissimo parallelismo. In entrambi ve- diamo noverati i generi: Anafina, Plicatula, Limopsis, Strombus, Ancillaria, tutti mancanti al Mediterraneo. I generi: Oliva, Terebra, Ficula, Pyrula, Pteroce- ra, Rostellaria, Voluta, Parmaphorus, Cypricardia, del pari estranei al Mediterraneo, trovansi nelle marne subapennine d’Italia e forman parte della fauna eritrea odierna. I gruppi dei Coni, delle Pleurotome, delle Mitre, delle Cipree, dei Cerizi, delle Citeree, delle Artemis, rappresentati da poche e piccole specie nel Mediterraneo, prendono estensione considerevole nel Golfo Arabico, corrispondente allo sviluppo prevalente che offrono nei terreni pliocenici. Finalmente vi hanno anche specie, reputate dagli autori propriamente promiscue, che in realtà sono: specie o varietà equivalenti; tali sono: la Rostellaria curvirostris (*), il Pecten medius, il Pe- cten plica, il Solecurtus strigilatus, la Bullia Bel- langeri, la Terebra duplicata, e probabilmente varie altre. Una corrispondenza anche più stretta esiste tra i fos- sili delle spiagge emerse del Mar Rosso e quelli del plio- cene europeo e si manifesta con generi e specie promiscue (') Fu trovata da Bonelli presso Torino; vedi Lyell. Principes de Géolo- gie, vol I, p. 216, Parigi, 1843, See non solo, ma anche con forme comuni ai depositi fossi- liferi delle due regioni e mancanti alla fauna vivente mediterranea ed eritrea. La Zellina tumida, Brocchi, del pliocene toscano, a cagion d’ esempio, è rappresentata da un equivalente nelle formazioni quaternarie della costa arabica; lo stesso dicasi di un Cardium d’ Orciano (C. pectinatum, Sism., non Lin.), ed entrambe queste specie non presentano alcun analogo nelle faune viventi del Golfo Arabico e del Mediterraneo. Conseguenza naturale e logica delle nostre osserva- zioni si è la conclusione: che il Mediterraneo durante i periodi pliocenico e miocenico (e probabilmente anche durante il precedente) fù zoologicamente dipendente dalla fauna eritrea e quindi dall'Oceano Indiano, e nel succes- sivo periodo geologico divenne invece tributario del- l'Oceano Atlantico, come lo è ancora nell’ attualità. (a (ti uelisa 1) di ftt va Maid È PARTE SECONDA CATALOGO DEI MOLLUSCIII RACCOLTI NEL MAR ROSSO h°. ro PARTE SECONDA Catalogo dei Molluschi raccolti nel Mar Rosso. AC, EEA, Lal 1. ASPERGILLUM VAGINIFERUM, Lamarck. Savigny, Descript: de l’Egypte, Coq., tav. VI, f. 9.' Aspergillum vaginiferum, Lamarck, An. sans vert.; ed: II. -vol.-Vip. 21: » Delessertianum, Chenu, Ilustr. Con- ch-proatavi.J:f02, Delessertianum e vaginiferum, Ree- Ve; Conch.cSiconst. Wo. 0,e LL al Ne abbiamo raccolto qualche frammento sulla spiag- gia per la quale si accede alle sorgenti di Mosè (!) (1). » 2. GastROcHAENA RuppeLLI, Deshayes. Gastrochaena Ruppellii, Deshayes, Proceed. Zool. 1854, p. 329. Mar Rosso (Collez. Cuming.) (*) Il segno (!) indica che abbiamo raccolto noi stessi la specie. — 50 — 3. GASTROCHAENA DUBIA, Pennant. Gastrochaena dubia, Weinkauff, Die Conch. des Mittelmeeres, vol. I, p. 2 (1867). Il signor Weinkauff scrive, nell'opera precitata, di aver ricevuto questa specie dal Mar Rosso, ove è rappre- sentata da una varietà poco differente dal tipo. Noi ne abbiamo raccolto presso Suez qualche esemplare in cat- tivo stato di conservazione. Questa è probabilmente la specie noverata nel cata- logo del signor Vaillant sotto il nome di G. Cyimbium, Spengler. 4. SEPTARIA ARENARIA, Lamarck. Septaria arenaria, Lamarek, An. sans vert., ed. II, p. 519 (1839). 5. PHOLAS, sp. Il signor Vaillant raccolse nel Golfo di Suez una valva riferibile a questo genere. 6. SoLEN corNEUS, Lamareck. Solen corneus, Philippi, Abbid. und Beschreib. neu. Conch., vol. III, p 44, tav. II, f. 2. Golfo di Suez (Arconati). Giava (Philippi). 7. SoLEN LiscHKFANUS, Dunker. Solen Lischkeanus, Dunker, Novit. Conch., p. 70, tav. XXXIV, f. 1 (1398) (3) (') Conosciamo un altro Soler del Mar Rosso che fu raccolto a Suez dal marchese Arconati, ma non abbiamo potuto ancora determinarlo con certezza; noteremo soltanto che spetta al gruppo del S. vagina. RI ME 8. CULTELLUS, Sp. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VII, f. 9. Una specie di questo genere è figurata nell’ opera di Savigny. La figura corrisponde al C. cultellus del- l'Oceano Indiano, ma è insufficiente per determinare la specie. 9. SoLECURTUS sTRIGILATUS, Linneo. Solen strigilatus, Linneo, Syst. nat., ed. XII, pollo (Mo 0) Solecurtus. » —Weinkauff, Die Conch. des Mit- telmeeres, vol. I, p. 16 (1867). Rada di Suez (!). Gli esemplari da noi raccolti sono piuttosto piccoli ed offrono strie oblique assai fitte e nu- merose (circa 50 per valva); in ciò sì accostano alla var. y di Philippi. Le loro dimensioni sono : Lunghezza mill. 52; larghezza 25. 10. ANATINA SUBROSTRATA, Lamarck. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VII, f. 8. Anatina subrostrata, Lamarck, An. sans vert., cd Ivo Wipo Si Trovasi rigettata dal mare presso Suez (!). 11. THRACIA oBLONGA, Reeve. Thracia oblonga, Reeve, Conch. icon., t. III, f. 18. 12. CORBULA, sp. Segnaliamo questo genere fra quelli esistenti nel Golfo di Suez. Il cattivo stato dei nostri esemplari non cl permette di determinarne la specie. 13. MacTRA oLORINA, Philippi. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VIII, f. 4. Mactra olorina, Philippi, Abbild. und Beschreib. new. Conchistvoli JI,tav. HIof2! (1846). » » Reeve, Conch. icon., tav. IX, f. 35. È comune lungo il nuovo molo di Suez (!), nonchè in altre parti del Golfo. 14. MactRA MacuLosa, Lamarck. Mactra maculosa, Lamarck, An. sans vert., ed. III, vol. II, p. 986 (1839). Golfo d’Akaba (Arconati).. 15. MACTRA PULCHRA, Gray. Mactra pulchra, Gray, Ann. and Magaz. Nat. Hist 1337, p. 972: » » Reeve, Conch. icon., tav. XIII, fx 604 16. LUTRARIA AEGIPTIACA, Chemnitz. Mactra Aegyptiaca, Wood, Ind. test., p. 31, tav. VI, f. 34 (1828). 17. AMPHIDESMA RADIATA, Reeve. Amphidesma radiata, Reeve, Conch. icon., tav. II, f.:123. 18. MESODESMA GLABRATA, Lamarck. Savrigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VIII, f. 5. Mesodesma glabrata, Lamarck, An. sans vert., ed. Ie vo pa » » Reeve, Conch.ic., t. III, f. 20. Golfo di Suez (Arconati). 19. ERvILIA scaLioLa, Issel. Lavabi, Testa minuta, aequivalvi, inaequilatera, compressa, tran- sversa, trigona, antice, rotundata, postice paululum longiori, extus pallide rosea, sub lente subtilissime transversim striatula ; umbonibus roseis, vix promi- nentibus, acutis; lunula punctiformi. Cardo valvulae sinistrae obscure bidentato, denticulis perminimis fos- sula parva separatis; valvulae dextrae dentibus binis divergentibus, antico majori; margine integro. — Long. mmulco-altiaglat e Rada di Suez (!); assai abbondante nella rena a pochi metri di profondità. Conchiglia piccola, equivalve, Imequilatera, compres- sa, trasversalmente triangolare, arrotondata anterior- mente, alquanto protratta e parimente arrotondata po- steriormente. Il suo colore è all’ esterno roseo pallido, e diventa intenso presso gli apici; la sua superficie apparisce, sotto una forte lente, sottilmente striata nel senso della larghezza; gli umboni sono appena promi- nenti ed acuti ; la lunula è puntiforme. Nella valva si- nistra il cardine sembra munito di due sottili denticuli IsseL, Malac. del Mar Rosso. 5 RS > APT poco prominenti che lasciano tra di loro una piccola fos- setta; nell'altra valva si osservano pure due denti car- dinali divergenti, dei quali il posteriore è il più cospicuo. Il margine della conchiglia è intero. 20. SYNDOSMYA SUBROSTRATA, Issel. Toy ene Testa fragili, inaequilatera, tumidiuscula, ovato-trigona, antice rotundata, postice longiori, subrostrata, com- pressa, vix inflexa, albo-lutescente, extus transversim dense inaequaliter striata, intus laevigata; umbonibus minimis, acutis; limbo integro; sinu palleali profundo, angusto. Dentes cardinales in valvula dextra duo diver- gentes, fossula angusta cochleiformi separatis. — Long. mill. 22, alt. 16, lat. 11 (singula valva 5 44). Suez (!); esemplare unico. Conchiglia fragile inequilatera, un poco tumida, di forma ovale trigona, arrotondata anteriormente, poste- riormente protratta in punta smussata, debolmente in- flessa ed un poco compressa. Esternamente le valve sono munite di strie trasverse assai dense e disuguali; il loro colore è bianco giallastro. Internamente esse valve sono Jevigate e. presentano un seno palleale profondo e ri- stretto; le impressioni muscolari sono poco distinte ; il margine è intero; gli umboni sono piccoli ed acuti. Il cardine presenta nella valva destra due dentini lamellosi divergenti, tra i quali sta una fossetta poco estesa ed obliqua. Per la forma esterna questa conchiglia è somiglian- tissima alla Fragilia fragilis, Lin., del Mediterraneo; SERIA deve essere però ascritta al genere Syndosinya pei caratteri del suo cardine. 21. STRIGILLINA LACTEA, Dunker. Strigillina lactea, Dunker, Malakozool. Blatt., 1861, p. 43. Syndosmya strigillordes, Vaillant, Journ. de Con- ch_, 1860) pal2b;ptav.sVi fool Strigillina lactea, Semper, Journ. de Conch., 1866, p. 166. Suez (Vaillant, Arconati). 22. CuMINGIA DESHAYESIANA, Vaillant. Cumingia Deshayesiana, Vaillant, Journ. de Con- ch.,1800; p. 126, tav. VI, fi. 2. Spiaggia del deserto d’ Attaka (Vaillant). 23. DonAx TRUNCULUS, Linneo. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VIII, f. 15. Donax trunculus, Linneo (pars), Syst. nat., ed. XI pibIOT: » » Weinkauff, Die Conch. des Mit- telmeeres, vol. I, p. 61 (1867). Se ne trovano scarsi esemplari, generalmente in cat- tivo stato, sulla spiaggia del deserto d’Attaka, presso Suez (!). Per le forme esterne questi esemplari sono quasi identici agli individui del Mediterraneo. Me VaR 24. ASAPHIS VIOLACESCENS, Forskal. Asaphis violacescens, Forskal, Descript. Anim., p. ol} n. 281719) Asaphis deflorata, var., Mòrch., Cat. Yoldi, p. 9, n. 84 (1858). Asaphis violacescens, Mòrch., Journ. de Conch., 1858, p. 138 (1858). Capsa defiorata, Vaillant, Journ. de Conch., 1865, p. 120 (1865). Golfo d’ Akaba (Arconati); comune. 25. PsaMmMoBIA RosEA, Deshayes. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VIII, f. 1. Psammobia rosea, Deshayes, Encycl. method., Moll., vol. III, p. 852. » » Vaillant, Journ. de Conch., TRS T20! Suez (!); un solo esemplare. Adottiamo questa deter- minazione sulla fede del signor Vaillant. 26. PSAMMOBIA BICARINATA, Deshayes. Psammobia bicarinata, Reeve, Conch. icon., tav. V, f. 23-30. Suez (!); esemplare unico. 27. PsamMoBIA ELONGATA, Lamarck. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VIII, f. 2. Psammobia elongata, Lamarck, An. sans vert., edit. III, vol. II, p. 299 (1839). io Psammobia elongata, Philippi, Abbild. und Bes- chreib. neu. Conch., vol. Ts ip (90 tavio MIaft2 (1845). Psaminobia Rupelliana, Reeve, Conch. icon., tav. I, ft. 4(1857). Psammobia cerulescens, Vaillant (non Lamarck), Journ. de Conch., 1865, pirlo. Mar Rosso, Giava (Philippi). Suez, spiaggia del de- serto d’ Attaka (!). 28. Tenia (Tellinella) Cuwinen, Hanley. Tellina Cumingi, Reeve, Conch. icon., tav. XXXII, f. 179 (1867). 29. TeLuina (Tellinella) DesHAavesn, Hanley. Tellina Deshayesti, Reeve, Conch. icon., tav. XXX 200(1867)6 30. TeLLina (Tellinella) PÙarAoNIS, Hanley. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VIII, f. 13. Tellina Pharaonis, Sowerby, Thes. Conch., pag. 239;stavsEXJI,.f. 201. » » Reeve, Conch. icon., tav. XXXVI, f. 205. 51. TeLLina (Tellinella) RAsTELLUM, Hanley. Tellina rastellum, Sowerby, Thes. Conch., p. 225, tav. LXIV, f. 23 etav. LXV, f. 242. en 580S Zanzibar (Hanley). Spiaggia di Attaka (Vaillant). O 32. TeLLina (Tellinella) BeLcHERIANA, Sowerby. Savigny, Descript. de l’Egypte, Cog., tav. VIII, f. 10. Tellna Belcheriana, Reeve, Conch. icon., tav. NXOXIVAa 901 Rada di Suez (!); un solo esemplare (*). Avvertiamo che la nostra determinazione riposa soltanto sul con- fronto della conchiglia di Suez colla precitata figura del Reeve. 33. TeLLINA (Tellinella) semiLaEvIis, Martens. Tellina semilaevis, Martens, Annals and Magaz. of Nat. Hist., 1865, p. 429. Isole Querimba, presso Mozambico (Peters). Mar Rosso (Ehrenberg, dott. Schweinfurth). 34. TELLINA (Arcopagia) scoBINATA, Linneo. Tellina scobinata, Wood, Index test., tav. IV, RLONE » » Lamarck, An. sans vert., ed. HI, vol. II, p. 567 (1839). » » Sowerby, Thes. Conch., tav. Vil,1-0235: Isola della Riunione (Deshayes). Golfo d’ Akaba (Arconati). (4) Un'altra Tellina assai simile a questa è.figurata dal Savigny (tav. VIII, f. 11), ma non l'abbiamo veduta in alcuna raccolta e non ne conosciamo la determinazione. 35. TeLLinA (Macoma) HILARIS, Hanley. Tellina hilaris, Sowerby, Thes. Conch., p. 281, tav: E VISI" 942 86. TELLINA (Macoma) ArsInorNsIs, Issel. Tawink fig:3: Testa fragili, aequivalvi, ovato-trigona, inaequilaterali , compressa, antice rotundata, paululum longiori, postice attenuata, subangulata, parum flexuosa, nitida, albida, lutescente vel rosea, tenuissime dense transversim stria- ta; umbonibus minimis, acutis, brevibus, oppositis. — Long. mill. 13-17, alt. 954-124, lat. 4 4-6. Questa specie è comunissima nei bassi fondi della LS rada di Suez ove è fabbricato il nuovo bacino di care- naggio (!). Conchiglia ovato triangolare, inequilatera, compressa, anteriormente arrotondata ed un poco più lunga, poste- riormente assottigliata e terminata in un angolo smus- sato. Essa è assai sottile, fragile, translucida e presenta un colore biancastro, giallastro o roseo ; alla sua super- ficie esterna offre minutissime strie trasversali; i suoi umboni sono piccoli, acuti ed assai approssimati. Il car- dine presenta soltanto due dentini nella valva sinistra ed uno nella destra. Tra le specie eritree la nostra Te/lina si avvicina più che ad ogni altra alla 7. /A:lar:s, Hanley, ma se ne può facilmente distinguere perchè è meno allungata e sprovvista di raggi bianchi. Essa è pure assai simi- gliante alla 7. exigua, e alla 7. fabula, del Mediter- — 60 — raneo; però è più nettamente trigona della prima ed è un poco meno allungata della seconda. 57. TELLINA (Macoma) ErvyTHRAKA, Issel. a 5 / Tav Isao Testa oblongo-elongata, valde compressa, fragili, albida, translucida, nitidiuscula, parum fiexuosa, antice valde longiori, rotundata, postice brevi, attenuata; extus tran- sversim minute striata; umbonibus minimis, acutis , brevibus, oppositis. Dentes cardinales, in valvula de- xtra, duo divergentes. — Long. mill. 12, alt. 7, lat. 4. Suez (!); assai rara. Conchiglia oblunga, allungata, assai compressa, sot- tile, fragile, biancastra, translucida, un poco nitida, de- bolmente flessuosa, anteriormente più lunga ed arroton= data, posteriormente breve ed attenuata. La sua super- ficie esterna è striata nel senso trasversale. Gli umboni sono piccoli, brevi ed acuti. I denti cardinali sono assai piccoli e nel numero di due per ciascuna valva, i laterali mancano affatto. 38. TeLuina (Tellinula) FRAGILLIMA, Issel. Tav ario; Testa aequivalvi, ovata, subinaequilaterali, valde compressa, antice regulariter rotundata, postice breviori, paululum attenuata, parum flexuosa, fragillima, nitida, albida, transversim dense striata; umbonibus prominentibus, approximatis, acutis. Dentes cardinales, in valvula sini- stra, duo divergentes, lateralis binis, minimis. — Long. mill..5-‘4,alt, 4. 1/49 Conchiglia equivalve, ovata, subinequilatera, assai — 61 — compressa, anteriormente arrotondata, posteriormente un poco più breve, alquanto attenuata ed appena fles- suosa. Valve fragilissime, nitide, biancastre, pellucide, esternamente striate nel senso trasversale. Umboni pro- minenti, avvicinati, acuti. Valva sinistra con due denti divergenti e due piccoli denticuli laterali. 59. TeLLINA (Tellinides) TIMoRrENSIS, Lamarck. Tellinides timorensis, Lamarck, An. sans vert., ed. I.;vol.;Vbp.. 210. Tellina timorensis, Philippi, Abbild. und Bes- chr. neu. Conch., vol. II, po 90: Timor, Filippine, Sumatra (Philippi ). Mar Rosso (Museo di Genova, invio Zucchi). 40. TELLINA (Peronea), sp. Golfo d’ Akaba (Arconati) (1). 41. PETRICOLA DIVARICATA, Chemnitz. Petricola divaricata, Sowerby, Thes. Conch., p. 710; tana GLXVH; sf. 24,20: Nuova Olanda, Oceano Indiano, Mar Rosso. 42. PerRICoLA HeMPRICHI, Issel. Tang aio1 6: Petricola typica, Vaillant (non Jonas), Journ. de Conch., 1865, p. 119. (') Omettiamo di menzionare la 7. suleata, Wood e la 7. truncata, Han- ley, citate nel catalogo del signor Vaillant, che ci sono sconosciute. i) SE Testa solida, aequivalvi, valde inaequilatera, tumida, ovato- oblonga, antice rotundata, postice longiori, attenuata, hiante, extus albo-lutescente, longitudinaliter dense inae- qualiter costulata, transversim striata, intus laevigata; lunula parva, ovata; umbonibus conspicuis, obtusis, ap- proximatis; limbo integro; sinu palleali magno, profun- do. Cardo valvulae sinistrae tridentato; valvulae dextrae dentibus tribus, postico minimi, laminari. — Long. mill. d6rvol JIM p 01 Tt 6: 164. PECTEN coNcinnUS, Reeve. Pecten concinnus, Reeve, Conch. icon., t. XXXV, flor 165. PecrEN LIVIDUS, Lamarck. Pecten lividus, Lamarck, An. sans vert., ed III, vol: Hp 44991359). » » Reeve, Conch. icon., tav. XIX, RO Suez (!); due esemplari viventi. = ga 166. PeECcTEN PLICA, Linneo. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. XIII, f. 6. Pecten plica, Lamarck, An. sans vert., ed. II, vol. VII, p. 156 » » Reeve, Conch. icon., tav. III, f. 16. El-Tueneb (Vaillant). Spiaggia delle Fontane di Mosè (!). Ceylan, China (Reeve). 167. PecreNn (Vela) meDIUS, Linneo. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. XIII, f. 9. Pecten medius, Lamarck, An. sans vert., ed II, voLVE Mpa 1308 El-Tueneb (Vaillant). Baia di Suez (!). 168. PLICATULA RAMOSA, Lamarck. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. XIV, f. 5-7. Plicatula ramosa, Lamarck, An. sans vert., ed II, VoleNIL pp. 16: Banco di Enruk Katah el Kebir (Vaillant). Lido del deserto d’ Attaka e spiaggia delle Fontane di Mosè (!). 169. SPonDYLUS ACULEATUS, Chemnitz. Spondylus aculeatus, Reeve, Conch. icon., tav. XVII fi 063% Baia di Suez (!); tra le secche di Enruk Singag e di Ras Adabieh (Vaillant). Golfo d’Akaba (Arconati); comunissimo. Havvi un’altra specie di Spondylus, proveniente dal Pacifico, cui il signor Broderip ha assegnato la — 105 — medesima denominazione: questa specie dovrà natural- mente mutar nome. 170. PEDUM sPoNDYLOIDEUM, Gmelin. Ostrea spondyloidea, ’—Gmelin, Syst. nat., ed. XII, p. 3335 (1789). Pedun spondyloideum, Reeve, Conch. icon., tav. def Mar Rosso (Reeve). 171. OstrEeA ForskaLm, Chemnitz ('). Ostrea Forskali, Chemnitz, Conch. Cab., vol. VIII, tav EXEO » » Wood, Ind. test., p. 92, tav. XI, f(00: Baia di Suez (!). Il sig. Vaillant indica questa specie sotto il nome di O. cornucopiae, assegnato da Chemnitz ad una conchiglia dell’ Oceano Indiano. Non sapendo se 1 0. cornucopiae e V O. Forskalw appartengono veramente ad una sola specie, presce- gliamo Y ultima denominazione, perchè fu istituita per una conchiglia eritrea. 172. PLACUNA PAPYRACEA, Lamarck. Placuna papyracea, Lamarck, An. sans vert., ed. III, vol. II, p. 101 (1839). Oceano Indiano, Mar Rosso (Lamarek). (!) Nel catalogo di duplicati del Museo di Copenhaghen, precedentemente citato, vedesi anche notata una Ostrea cognata, Chemmnitz, proveniente dal viaggio li Forskal, che noi non conosciamo. — 106 — GASTEROPODI 173. OLIva INFLATA, Lamarek. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VI, f. 24. Oliva inflata, Lamarck, An. sans vert., ed II, vol. X, p. 619 (1844). Oliva undata, Lamarck, An. sans vert., ed. II, vol. X, p. 618 (1844). Oliva bicineta, Lamarck, An. sans vert., ed II, vol. X, p. 619 (1844). Oliva inflata, Reeve, Conch. icon., tav. XV, f.81. Golfo d’ Akaba (Arconati). Coste orientali d’ Africa. 174. OLiva pictA, Reeve (1). Oliva picta, Reeve, Conch. icon., tav. XXVI, ETICA (5810) Golfo d’ Akaba (Arconati); rara. È di forma quasi cilindrica, di piccole dimensioni e giallastra; le sue suture sono canaliculate e dividono 4 giri poco prominenti. Callosità columellare prolun- gata fino all’angolo formato dalla apertura e munita di numerose e fitte piegoline. 175. ANCILLARIA ALBIFASCIATA, Swainson. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VI, f. 22. (') Secondo il sig. Fraas, si trova presso Cosseir l’ Oliva funebralis, La- marck ( Aus dem Orient, p. 187). Ducros de Saint Germain assegna il Mar Rosso per patria alla O. nitidula, Dilwin e alla O. jaspidea, Gmelin; quest’ultima è però menzionata da altri autori come vivente alle Antille. og — Ancillaria albifasciata, Reeve, Conch. icon., tav. VII, f. 20. Trovasi sulle spiagge che si estendono d’ innanzi alla città di Suez (!). Ne abbiamo raccolti dieci esemplari, alcuni bianchi, altri d’un bel colore fulvo; questi ultimi presentano, alla parte inferiore dell’ ultimo giro, una piccola fascia bianca che va a terminarsi al margine destro, laddove è armato d’ una piccola punta sporgente. 176. ANCILLARIA ALBISULCATA, Sowerby. Ancillaria albisulcata, Sowerby, Thes. Conch., tav. II, f. 39-41. » » Reeve, Conch. icon., tav. Mlyof.+22. Questa è somigliantissima alla precedente. 177. ANCILLARIA AMPLA, Gmelin. Voluta ampla, Gmelin, Syst. nat., ed. XIII, p. 3467 (1789). Ancillaria candida, Lamarck, An. sans vert., ed. II, vol. X, p. 591 (1844). Ancillaria aimpla, Reeve, Conch. icon., tav. VII., KSE2I0 178. ANCILLARIA LINEOLATA, Adams. Ancillaria lincolata, Sowerby, Thes. Conch., p. 60, agi 2 29 » » Reeve, Conch. icon., tav. X, is090: Mar Rosso (Reeve). — 108 — 179. ANCILLARIA CINNAMOMEA, Lamarck. Ancillaria cinnamomea, Lamarck, An. sans vert., ed..'HIs-vol. DE, pi=089 (1844). » » Reeve, Conch. icon., tav. NALE 10: Mar Rosso (Reeve). 180. ANCILLARIA CASTANEA, Sowerby. Anclaria castanea, Sowerby, Spec. Conch., p. d, f. 20-23. » » Reeve, Conch. icon., tav. VI, palo: Mar Rosso (Musei di Monaco e di Torino). 181. ANCILLARIA FULVA, Swainson. Ancillaria fulva, Reeve, Conch. icon., tav. VI, 18. 182. ANCILLARIA CRASSA, Sowerby. Ancillaria crassa, Sowerby, Thes. Conch., p. 60, 500 NOE » » Reeve, Conch. icon., tav. IX, fio. 34, Mar Rosso (Reeve). 183. ANCILLARIA OVALIS, Sowerby. Ancillaria oralis, Sowerby, Thes. Conch., p. 60 si tav. (OCXIV,, if .82-83: e Ancillaria ovralis, Reeve, Conch. icon., tav. X, f. 40. Mar Rosso (Reeve). 184. ANCILLARIA VENTRICOSA, Lamarck. Ancillaria ventricosa, Lamarck, An, sans vert. , ed. II, v. X, p.590(1844). » » Reeve, Conch. icon., tav. lea: Mar Rosso (Reeve). 185. CyPRAEA TIGRIS, Linneo. Cypraea tigris, Lin., Syst. nat., ed. XII, p. 1176. » » Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 4, tav. XLV e.XLVI, f. I. » »_g Reeve, Conch. icon. tav. IV, f. 12. Var. pantherina (C. pantherina, Solander). Cypraea tigrina, Ehrenberg, Symb. physicae, Dec 14 If al 4828); Cypraca pantherina, Reeve, Conch. icon., tav. HI, fio o 5° dl» (Golfo d° Akaba (Arconati); abbondante. 1386. CyrPRAEA LYNx, Linneo. Cypraea lyna, Kiener, Icon., des Coq. viv., p. 10, tav. SOCVEESTO: Rass Benass (Martens). 187. CyPRAEA ARABICA, Linneo. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VI, f. 28. — 110 — Cypraea Arabica, Kiener, Icon. des Coq., tav. XV nino Golfo d’ Akaba (Arconati). Rass Benass (Martens). 188. CyPRAPA MELANOSTOMA, Sowerby. Cypraea melanostoma, Reeve, Conch. icon., tav. Vari. 189. CyPRAEA EXUSTA, Sowerby. Cypraea exusta, Sowerby, Conch. Ill., n. 25, f. 2. » » Reeve, Conch. icon., tav. II, f. 4. » » —Kiener, Icon: des Coq. viv., p. SÌ, tavaAIIH;if 1. Mar Rosso, Oceano Indiano (Kiener). 190. CyPRAEA CAMALEOPARDALIS, Perry. Cypraea camaleopardalis, Kiener, Icon. des Cog. vivi. pe leatav BOX ale Mar Rosso, Oceano Indiano (Kiener). 191. CypraeA KunTHI, Audouin. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VI, f. 27. Cypraea Kunthi, Audovin, Expliq. des pl. de Sa- vigny, Descript. de l’Egypte, ed. II, vol. XXII, p. 190. 192. CyYrPRAEA LEUCOSTOMA, Gaskoin. Cypraea leucostoma, Gaskoin, Proc. Zool. Soc., 1845, p. 25. » » Reeve, Conch. icon., tav..- VII, fa22. Moka (Sowerby). — 111 — 193. Cyprara ERvTHRAEENSIS, Reeve. Cypraea Erythraeensis, Reeve, Conch. icon., tav. AINTIE0Sì Zanzibar, Mar Rosso (Riippell). % 194. CyPRARA Becku, Gaskoin. Cypraea Beck, Sowerby, Conch. Hl., f. 97. » » —Lamarck, An. sans vert., ed. II, vol. X, p. 960 (1844). 195. CyPRAEA GUTTATA, Gmelin. Cypraca guttata, Kiener, Icon. des Coq. viv., tav. MEI ie 196. CyPRAEA TURDUS,-Lamarck. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VI, f. 31. Cypraea turdus, Lamarck, An. sans vert. ed. II, vol: X, pi 020:(1844). » » Kiener, Icon. des Coq. viv., tav. INERESZ: Golfo d’Akaba (Arconati); Oceano Indiano (Kiener). 197. CyPRAEA VARIOLARIA, Lamarck. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VI, f. 29. Cypraea variolaria, Lamarck, An. sans vert., ed. II, vol. X, p.ò, 11 (1844). Cypraea variolaria, Kiener, Icon. des Coq. viv., tav ARXRVII: Lf 2 Cypraea cruenta, Gray, Monog. of Cypr., Zool. Journ., I, p. 490. o. 198. CyPRAEA CRIBRARIA, Linneo. Uypraea cribraria, Kiener, Icon. des Coq. viv., PRICE] Indie, China (Kiener). 199. CyPraEa ListERI, Gray. Cypraea Listeri, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 65, tav: RXXI, E 2/6 ve 2var 5) Mar Rosso, Oceano Indiano (Kiener). 200. CyYPRAEA CAURICA, Linneo. Cypraca caurica, Reeve, Conch. icon., tav. XI, f. 46. Ne fu trovato un solo individuo nel (rolfo d’ Akaba (Arconati). 201. CyPRAEA ISABELLA, Linneo. Cypracea isabella, Reeve, Conch. icon., tav. XII, DIO » » Kiener, Icon. des coq. viv., p. Si, tav: XLVII £.3: Raccolta colla suaccennata (Arconati). 202. CYyPRAEA MONETA, Linneo. Cypraea moneta, Kiener, Icon. des coq. viv., p. Ah tav SROAV T. Abbonda presso Suez, nei bassi fondi sabbiosi (!), e nel Golfo d’ Akaba (Arconati). È una delle specie più largamenie diffuse sulla superficie del globo. Csi 203. CyPRAEA ANNULUS, Linneo. Cypraea annulus, Kiener, Teon. des Coq. viv., pi 124, tavi XXXIV, f02. » » Weinkauff, Die Conch. des Mit- telmeeres, v. II, p.14(1868). Comune nelle acque di Suez (!), nonchè nel Golfo d’ Akaba (Arconati). Gli esemplari del Mar Rosso sono in generale più larghi e più grandi di quelli del Mediterraneo. 204. CyPRAEA EROSA, Linneo. Cypraea erosa, Reeve, Conch. icon., tav. XI, f. 43. Ne abbiamo veduti 6 individui, provenienti dal Golfo d’ Akaba (Arconati). 205. CYPRAEA HELVOLA, Linneo. Cypraea helvola, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 68, VII | Mar Rosso, Oceano Indiano (Kiener). 206. CyPRAEA ASELLUS, Linneo. Cypracea asellus, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 93, tavaeXX,£3: Golfo d’ Akaba (Arconati). 207. Trivia (Pustularia) srapHyLAFA, Linneo. Cypraca staphylaca, Reeve, Conch. icon., tav. XVI, if. 82. — 114 — Cypraca staphylaea, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. A8, tt NOCRWI2. Ne abbiamo veduto due esemplari fra le conchiglie del Golfo d’ Akaba (Arconati). 208. Trivia (Epona) ciceRcuLA, Gmelin. Cypraea cicercula, Kiener, Icon. des Coq. viv., p- 100, stov tt: Un solo individuo raccolto colle specie ora indicate (Arconati). 209. MARGINELLA GRANUM, Philippi. Marginella granwn, Philippi, Zeitschr., fir Ma- lakozool., 1849, p. 27. Aden (Philippi). 210. MARGINELLA TERVERIANA, Petit. Marginella Terveriana, Petit, Journ. de Conch., Roletto a » » Reeve, Conch. icon., tav. XII Socotora (Halna-Dufretay). 211. MARGINELLA MICANS, Petit. Marginella micans, Petit, Journ. de Conch., 185], pitB;ttaviali do, o: Abd-el-Goury (Guillain). ‘212. MARGINELLA GuUILLAINI, Petit. Marginella Guillaini, Petit, Journ. de Conch., 1894 p-100; tav if 13; Abd-el-Goury (Guillain). — 115 — 215. MARGINELLA SAVIGNYI, Issel. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VI, f. 18. Testa parva, obovata, subpellucida, albida vel lutescente, nitida, longitudinaliter subtilissime striata; spira bre- vissima, obtusa; anfractibus 4 sutura simplici junctis, ultimo altitudinem vix aequante; apertura lineari, inferne paululum dilatata; labro inerassato, albo, intus laevi ; plicis columellae 6. — Altit. millim. 4; diam. 2 %4. / Raccolta nella rada di Suez, tra le alghe, a piccola. profondità (!). Conchiglia assai piccola, translucida, nitida, bianca- stra o giallastra, sottilmente striata nel senso longitu- dinale, formata di 4 giri di spira, l'ultimo dei quali costitmsce la più gran parte della conchiglia. Apice assai ottuso. Apertura lineare un poco allargata inferiormente. Labro destro munito internamente di un piccolo orliccio bianco e liscio; margine columellare munito di 6 pieghette oblique, che vanno diminuendo in dimensione dal basso all’ alto, cosicchè le superiori sono difficilmente visibili a cagione della loro piccolezza, nonchè per la loro posizione. Il labro destro, nel punto in cui si inserisce sul penultimo giro, presenta una piccola insenatura. La nostra nuova specie è somigliantissima alla M. muliaria, Linneo, del Mediterraneo; ma ne differisce per la disposizione delle pieghe columellari e perchè il suo labro destro non è internamente crenulato. 214. MARGINELLA SUEZzIENSIS, Issel. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VI, f. 17. — 116 — Testa minutissima, ovato-elongata, translucida, albida, ni- tida, laevi; spira brevissima, obtusa; anfractibus 3 ‘4 vel 4 sutura simplici junctis; sutura ultima obscure margi- nata; apertura lineari, inferne paululum dilatata; labro incrassato, albo, medium versus depresso, intus laevi; columella quadriplicata. — Alt. millim. 25; diam. 1 ‘4. L'abbiamo trovata, più abbondantemente della pre- cedente, tra le arene della rada di Suez e segnatamente nel canale che mette nel retroporto (!). Conchiglia piccolissima, ovale allungata, biancastra, nitida, coll’apice ottuso. Giri nel numero di 3 4 o 4 divisi da suture assai sottili; l’ultimo occupa quasi tutta l al- tezza della conchiglia e, alla parte superiore, presenta costantemente una sottile lmeetta trasversale parallela all’ ultima sutura. Apertura Imeare, verticale, un poco meno stretta alla parte inferiore che alla superiore. Labro destro quasi retto, alquanto ispessito, massimamente alla parte media. Margine sinistro un po’ convesso, munito inferiormente di 4 pieghette oblique e forse di altre situate iroppo internamente per essere visibili. La specie ora descritta è assai simile alla M. minuta, L. Pfeiffer, e si potrebbe confondere con questa se non fosse un poco più snella e non presentasse un numero minore di pieghe comumellari. Essa distinguesi poi dalla M. granum, Philippi, perchè non ha il labro destro in- ternamente solcato. 215. MARGINELLA PYGMAKA, lssel. (?) Savigny, Descript, de l'Egypte, Coq., tav. VI, £. 26. dae i; 7 Testa minutissima, ovato-oblonga, albo-lutescente, laevis- sima, nitida, subpellucida; spira brevissima obtusa, oc- cultata; anfractu ultimo convexiusculo, spiram superante ; apertura lineari, superne angustiori; labro regulariter arcuato, intus incrassato, laevi (9); columella ad basim quadriplicata. — Altit. mill. 1%; diam. 1. 49 Ne possediamo un solo individuo dragato nei fondi arenosi presso Suez (!). Conchiglia piccolissima, bianco giallastra, liscia, ni- tida, quasi pellucida. Ultimo giro avvolgente tutti gli altri, apice ottuso. Apertura piccola, meno stretta alla parte inferiore che alla superiore; labro privo di denti e pieghe, nell’individuo da noi veduto, mimutamente crenulato nella figura dell’ opera di Savigny ora citata, che probabil- mente si riferisce alla stessa specie; columella con 4 pieghe. Rammenta, per le sue forme, la M. clandestina, Brocchi, del Mediterraneo, ma ne differisce per essere un poco più allungata. 216. Mirra Bove, Kiener. Mitra Bovei, Nov.Chemnitz, p. 136, tav. XVII, Mo 2. » » Reeve, Conch. icon., t. XI, f. 78. 217. Mitra Dupontu, Kiener. Mitra Dupontii, Nov. Chemnitz, p. 159, t. XVII, pa Dl I DI = fi (0) IsseL, Malac. del Mar Rosso. — 113 — 218. MITRA JUDAEORUM, Dohrn. Mitra judaeorum, Dohrn, Proceed. of Zool. Soc., 1860,.

» ll. La nostra figura 9, tav. III, rappresenta un indi- viduo fossile di questa specie. 224. MITRA LITTERATA, Lamarck. Mitra litterata, Kiener, Icon. des Coq. viv., tav. >: QU Mar Rosso (Museo di Torino). 225. Mitra RETUSA, Lamarck. Mitra retusa, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 49, tav. XV, f. 40. Golfo d° Akaba; non comune. 226. Mirra (Imbricaria) CRENULATA, Lamarck. Mitra crenulata, Kiener, Icon. des Coq. viv., tav. XXXII, f. 105. Golfo d° Akaba (Arconati); 2 esemplari. 227. COLUMBELLA FULGURANS, Lamarck. Var. punctata (C. punetata, Lamarck). Columbella fulgurans, var., Reeve, Conch. icon., tav..XI,; f..50, b, c. Mar Rosso (Museo di Torino). 223. COLUMBELLA HORDACEA, Philippi. Columbella hordacea, Philippi, Zeitschr. fur Ma- lakoz., 1849, p. 23. Aden (Philippi). — 121 — 220. CoLuMBELLA EXILIS, Philippi. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VI, f. 8. Columbella exilis, Philippi, Zeitschr. fiir Malakoz., 1849, p. 23. Aden (Philippi). Suez (!); molti esemplari. 230. Cassis ERINACEUS, Bruguière. Cassis erinaceus, Kiener, Icon, des Coq. viv., p. 25, tav Efo Golfo d’ Akaba (Arconati). 231. CASSIS QUADRATA, Link. Cassis torquata, Reeve, Conch. icon., tav. I, f. 1, (1848). Mar Rosso (Museo di Monaco). 232. HARrPA conorpaLIis, Lamarck. Harpa ventricosa, var. conoidalis, Kiener, Icon. des Coq. viv., tav. II, f. 4. Golfo d’° Akaba (Arconati). 233. HARPA, Sp. Mar Rosso (Museo di Torino). 234. DoLIUuM vaRIEGATUM, Lamarck. Doliwm variegatum, Kiener, Icon. des Coq. viv., IOSMAGI RIC ed A AA » » Philippi, Abbild. und Besch- reib,ivol. Lp2;itavolf. 2. — 122 — Golfo di Suez, Golfo d° Akaba (Arconati). 259. DoLIuM Pomum, Lamarck. Doliwim pomum, Kiener, Icon. des Coq. viv., tav. V, fig. 8. Golfo d° Akaba (Arconati); parecchi esemplari. Cos- seir (Fraas). 236. PurPURA sERTUM, Lamarck. Purpura sertum, Kiener, Icon. des Coq. viv., tav. NEA90: Golfo d’ Akaba (Arconati); rara. 237. PURPURA BIMACULATA, Jonas. Purpura bimaculata, Plulippi, Abbild. und Be- schreib. neu. Conch., vol. I prastane Ie se » » Novo Chemnitz, p. 194, tav. RXKISO: Mar Rosso, Zanzibar (Philippi). 238. RicinuLA HoRRIDA, Lamarck. Ricinula horrida, Reeve, Conch. icon., t. I, f. 3. Mar Rosso (Museo di Torino). Isola della Riunione (Deshayes). 239. RICINULA HIPPOCASTANUM, Reeve. Purpura hippocastanun, Kiener, Icon. des Coq. viva, tav. AWSrrro3: Golfo d’Akaba (Arconati); poco abbondante. 240. RicinuLa SavionvI, Deshayes. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VI, f. 1. Purpura Savignyi, Deshayes., in Lamarck, An. sans vert., ed. JI, vol. X, p. 112 (1844). » » Novo Chemnitz, p. 182, tav. RO: fel Golfo d’Akaba (Arconati); rara. 241. RICINULA GRANULATA, Duclos. Purpura granulata, Duclos, Ann. des Sc. nat., tom. XXV, tav. II, f.9. Purpura tubercutata, Blainville, Ann. du Mus., tom. I, p. 204, tav. IX, f.13. » » Kiener, Icon. des Coq. viv., tav Vo ati 10% » » Reeve, Conch. icon., t. II, fephile Madagascar (Kiener). Golfo d’Akaba (Arconati); rara. Cosseir (Fraas). 242. RICINULA MENDICARIA, Lamarck. Columbella mendicaria, Kiener, Icon. des Coquil- lesiviva tav. VI». I. Ricinula mendicaria, ’—“Reeve, Conch. icon., tav. less: Cosseir (Fraas). Golfo d° Akaba (Arconati). Filippi ne, Zanzibar (Reeve). 243. MacILus ANTIQUUS, Monfort. Magilus antiquus, Sowerby, Genera of Shells, f. 2-9. 244. LepToconcHUs sTRIATUS, Riippell. Leptoconchus striatus, Riippell, Trans. zool. Soc., tom..J;«p. 299itav DOW 0510. Mar Rosso (Riippell). Isola della Riunione (Desha- yes). 245. EBURNA sPIRATA, Linneo. Eburna spirata, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. TEav dee 2 save IDG Lo. » » Reeve, Conch. icon., tav. I, f. 7. Golfod’Akaba (Arconati). Ceylan, Filippine (Reeve). 246. EBURNA VALENTIANA, Swainson. Eburna Valentiana, Reeve, Conch. icon., tav. I, fico 247. NASSA GEMMULATA, Lamareck. Nassa gemmulata, Kiener, Icon. des Coq. viv., tav. XXXII, f. 84. Golfo d’Akaba (Arconati). Gli esemplari di questa provenienza sono identici a quelli dell'Oceano Indiano. 248. NASsSA ARCULARIA, Lamarck. Nassa arcularia, Lamarck, An. sans vert., ed. II, vol. X, p. 178 (1844). — 125 — Nassa arcularia, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. odttave XVIII: Fu raccolta colla precedente (Arconati). 249. Nassa Rumpuu, Deshayes. Buccinum arcularia, var. b, Lamarck, An. sans verteb., edit. II, vol. X, p. 179 (1844). (rolfo d’Akaba (Arconati). 250. Nassa KIENERI, Deshayes. Nassa Iteneri, Deshayes, Conchyl. de Lile dela Réun., p. 129 (1863). Nassa marginulata, Reeve (non. Lamarek nec Kiener), Conchol. icon., tav. VIII, f. 43. (Golfo d’ Akaba (Arconati). Isola della Riunione (Deshayes). 251. Nassa AFRA, Plulippi. Buccinum afrum, Philippi, Zeitschr. fiir Malako- z0ol., 1851, p. 56. Costa orientale d’ Africa, Aden (Philippi). Madaga- scar (Largilliert). 252. NaAssa PULLA, Linneo. Buccinum pullus, Nov. Chemnitz, p. 68, tav. XII, foga ’ aci 253. (?) Nassa MuTABILIS, Linneo. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VI, f. 5 — 126 — Buccinum mutabilis, Linneo, Syst. Nat., ed. XII, p-. 12015 Nassa mutabilis, Weinkautf, Die Conch. des Mittelmeeres, vol. II, pag. 66 (1868). Questa specie, frequentissima nel Mediterraneo, fu indicata dal signor A. Adams (Proceed. Zool. Soc., 1851, p. 94), come esistente nel Mar Rosso e alle Fi- lippine. 254. NaAssA circumcINcra, A. Adams. Nassa circumcineta, A. Adams, Proceed. of Zool. See orisole n.102. » ° » Reeve, Conch. icon., t. XI, 1A 259. NASSA cosTULATA, Renieri (1). Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VI, f. 4. Nassa variabilis, Philippi, Moll. Siciliae, vol. I, ORA VI Ae (1856). Nassa costulata, Weinkautf, Conch. des Mittel- meeres, vol. II, p. 64 (1868). Var. Erythraea. Testa paululum elatior, minor; colore lutescente, fascis castaneis ornata. Ne abbiamo raccolto una diecina d’ esemplari sulle (') Nella tavola 6.* di Savigny, fig. 3, è rappresentata un’altra Nassa, diversa da tutte quelle che abbiamo noverate. — 127 — secche madreporiche della rada di Suez (!). Questi dif- feriscono dagli individui tipici perchè sono un poco più allungati e più piccoli. Tali differenze sono però assai minori di quelle che sussistono tra alcune varietà della medesima specie, viventi nel Mediterraneo. 256. Puos seENTICOSUM, Linneo. Buccinum senticosum, Kiener, Icon. des Coq., p. 200 tav DER 916 Phos senticosus, Sowerby, Thes. Conch., tav. CCXXI, f. 8-11. Var. elata. Testa elatior, minus ornata, colore lutescente. Golfo d’Akaba (Arconati). Questa varietà offre una conchiglia turriculata, costi- tuita di 11 giri di spira, alquanto convessi e divisi da distinte suture. Essa è ornata di coste longitudinali, di due dimensioni (alternando le maggiori con le minori), di costoline trasverse sottili e numerose, non chè di strie longitudinali assai minute. L'ultimo giro è inferiormente arrotondato e raggiunge presso a poco 1 2/5 dell’ altezza totale. L’ apertura è mediocremente ampia, angolosa superiormente e terminata in basso da un breve sifone; il labbro destro ha un peristoma semplice, munito inter- namente di solchi trasversali, che sono nel numero di 12 negli esemplari da noi veduti; labbro sinistro sinuoso. Columella un poco ispessita, contorta ed ornata di pic- cole coste oblique, intersecate da altre longitudinali. Colore giallo-fulvo. — Dimensioni : ATZORI PAPERA E AR, RIA a Altezza dell’ultimo giro. . . 10. Dopo aver osservato nei Musei di Monaco e di Ber- lino parecchi individui notevolmente dissimili, della me- desima specie, collegati tra loro da una serie di forme intermedie, siamo giunti alla persuasione che la forma del Mar Rosso, quantunque distinta dal tipo, non ‘è che una varietà. 257. CyLLENE GUILLAINI, Petit. Buccinum Guillaini, Petit, Journ. de Conch., 1890, poro: Isola Abd-el-Goury (Guillain). 298. BuLLia BELLANGERI, Kiener. Buccinum Bellangeri, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 34, tav. XIV, f. 43. (rolfo d’Akaba (Arconati); rara. Ceylan, Golfo del Bengala (Kiener). 259. TEREBRA MACULATA, Lamarck. Terebra maculata, Reeve, Conch. icon., tav. L; f. 4. Golfo di Suez (!). Golfo d’ Akaba (Arconati). Isole della Società, Molucche, Australia, Pacifico (Reeve). 260. TEREBRA CRENULATA, Lamarck. Terebra crenulata, Kiener, Icon. x sa VIV., p. 13, tav. V, — 129 — Terebra crenulata, Reeve, Conch. icon., tav. II, (10: Golfo d’ Akaba (Arconati ). Molucche , Pacifico (Reeve). 261. TEREBRA NIMBOSA, Hinds. Terebra nimbosa, Hinds, Proceed. Zoolog. Soc., 1843, p. 151. » » Reeve, Conch. icon., tav. IX, fa Golfo d’Akaba (Arconati). Mar Rosso (Botta). Gli individui che mi furono comunicati sono in ottimo stato di conservazione. Probabilmente questa è la medesima specie figurata nella monografia del signor Kiener, sotto il nome di 7. castanea . 262. TEREBRA NEBULOSA, Sowerby. Terebra nebulosa, Reeve, Conch. icon., tav. I, fn i Golfo d’Akaba (Arconati); comune. 2603. TEREBRA CIRCUMCINCTA, Deshayes. Terebra circumemeta, Deshayes, Proceed. Zool. Soc., 1859, p. 308. » » Reeve, Conch. icon., tav. DENARO) 264. TEREBRA consoBRINA, Deshayes. Terebra consobrina, Deshayes, Proceed. Zool. So- ciet., 1859, p. 308. — 130 — Terebra consobrina, Reeve, Conch. icon., tav. VI, ir:230 265. TEREBRA DUPLICATA, Linneo. Terebra duplicata, Reeve, Conch. icon., tav. I, pie Terebra Lamarckiu, Kiener, Icon. des Coq. viv., tav oar0. Golfo d’Akaba (Arconati). Zanzibar, Madagascar, China, Molucche (Reeve). 266. TEREBRA NASSOIDES, Hinds. Terebra nassoides, Hinds, Proceed. Zoolog. Soc., 1843, p. 198. » » Reeve, Conch. icon., t. XXVI, f. 144. 267. StroMmBUS TRICORNIS, Lamarck. Strombus tricornis, Reeve, Conch. icon., t. X, f. 2. Suez (!); comune su tutte le secche madreporiche della rada. Cosseir (Fraas). Indie Orientali, Mar Rosso (Reeve, Martens). Antille (KGiener). 268. STtroMBUs coLuMBA, Lamarck. Strombus columba, Kiener, Icon. des Coq. viv., tav aa Golfo d’Akaba (Arconati). 269. Strompus MaurITIANUS, Lamarck. Strombus Mauritianus, Kiener, Icon. des Coq. vv. tavioAX VII. 2. — 1531 — Golfo d’Akaba (Arconati); comune. 270. STROMBUS FLORIDUS, Lamarck. Strombus floridus, Kiener, Icon. des Coq. viv., tav «SOLI FAL Rada di Suez (!); raro. Golfo d’Akaba (Arconati): comune. Cosseir (Fraas). 271. StromBus FascraTUs, Born. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. IV, f. 25-27. Strombus fasciatus, Reeve, Conch. icon., tav. XIX, f. 56. Golfo d’Akaba (Arconati); non comune. Mar Rosso (Martens). 272. StromBus RupPpPELLII, Reeve. Strombus Ruppellti, Reeve, Conchol. icon., tav. VHII if. 13: Golfo d’ Akaba (Arconati); comune. 273. STROMBUS FUSIFORMIS, Sowerby. Strombus fusiformis, Kiener, Icon. des Coq. viv., tav. XXXII, f. 5. Golfo d’Akaba (Arconati). 274. STROMBUS GIBBERULUS, Linneo. Strombus gibberulus, Linneo, Syst. nat., ed. XII, podio: » » Reeve, Conch. icon., tav. \GILI fico: — 188 = Isole della Società, Filippine, Mar Rosso (Reeve). Cosseir (Fraas). Var. rhodostomus. Mar Rosso (Martens). 275. STROMBUS URCEUS, Linneo. Strombus urceus, Kiener, Icon. des Coq. viv., tav. XXX, f.2'e3var.) Mar Rosso (Martens). 276. STROMBUS GALLUS, Linneo. Strombus gallus, Linneo, Syst. nat., edit. XII, poal209£ »- » Reeve, Conchol. icon., tav. IX, 118. 2T7. STROMBUS ELEGANS, Sowerby. Strombus elegans, Sowerby, Thesaurus Conchyl., p. 30, tav. VII, f. 43, 48. » » Reeve, Conch. icon., t. XVII, f. 4l. Filippine, Mar Rosso (Reeve). 278. PTEROCERA MILLEPEDA, Linneo. Pterocera millepeda, Kiener, Icon. des Coq. viv., pailo;sav. lee Lenta ata). Mar Rosso, Oceano Indiano (Kiener). 279. PTEROCERA LAMBIS, Linneo. Pterocera lambis, Kiener, Icon. des Coq. viv., tav. JI E Ietay MIN. 01 — 133 — Pterocera lambis, Reeve, Conch. icon. , tav. V, EmSE Golfo d’Akaba (Arconati). Ceylan, Filippine (Ree- ve). Indie, Nuova Zelanda (Kiener). 280. PTEROCERA BRYONIA, Gmelin. Pterocera bryonia, Novo Chemnitz, p. 79, t. XXI, ov IT de ostante 281. PrerocerA SeBAE, Valencienne. Pterocera Sebae, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. Asnavi HedVvoizi » » Novo Chemnitz, p. 80, tav. XX, f--Si 282. RosTELLARIA Fusus, Linneo. Itostellaria curvirostra, Lamarck, An. sans vert., ed. II, vol. IX, p. 604. » » Reeve, Conch. icon., tav. lrgfsse Ibostellaria fusus, Novo Chemnitz, pag. 2: ty Mpa] 3 e tav. B, f. 2 Mar Rosso, Molucche (Kiener). 283. TRIton LAMPAS, Lamarck. Triton lampas, Reeve, Conch. icon., tav: IX, f. 30. Golfo d’Akaba (Arconati); raro. 10 IsseL, Malac. del Mar Rosso. 4 — 134 — 284. TRriTton ANUS, Lamarck. Triton anus, Reeve, Conch. icon., tav. XII, f. 63. Golfo d’Akaba (Arconati). 285. TRITON TuBEROSUM, Lamarck. Triton tuberosum, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. le ava XIV: 286. RANELLA GRANIFERA, Lamarck. Ranella granifera, Reeve, Conch. icon., tav. VI, f. 30. 287. RANELLA BUFONIA, Lamarck. Ranella bufonia, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. rav VI ale Mar Rosso, Isole Seychelles, California (Kiener). Isola della Riunione (Deshayes). 288. RANELLA coNcINNA, Dunker. Bursa concinna, Dunker, Novitates Conch., II Abtheil., 1862, p. 55, tav. XVIII, f. 3, 4. 289. MurEx ELONGATUS, Lamarck. Murex elongatus, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 241 tav DEM] Mar Rosso, Oceano Indiano (Kiener). ein etti — 135 — 290. Murex RuFus, Lamarck. Murex rufus, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 37, tav. VOGA 291. MurEx ANGULIFERUS, Lamarck. Savigny, Descript. de l’Egypie, Coq., tav. IV, f. 23 (esemplare giovane). Murex anguliferus, Reeve, Conch. icon., tav. II, f. 43. » » Kiener, Icon. des Coq. viv., tav ISS Assai comune presso Suez, sui banchi di madre- pore (!). Si trova pure, ma meno frequente, nel Golfo d’Akaba (Arconati). 292. MuRrEX coRRUGATUS, Sowerby. Murex corrugatus, Kiener, Icon. des Coq. viv., podsi tav 2. Vive nella rada di Suez (!), nonchè nel Golfo d’ Aka- ba (Arconati). 293. MurEx pPoLyaoNnuLus, Lamarck. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. IV, f. 22. Murex polygonulus, Kiener, Icon. des Coq. viv., E ABRDISI DI SI RRiza Rada di Suez (!); specialmente nella parte orientale. I nostri esemplari sembrano più snelli ed allungati di quello rappresentato nella figura di Kiener. — 136 — 294. (?) MuREX TRUNCULUS, Linneo. Murex trunculus, Linneo, Syst. nat., ed. X, pag. 522. » » Reeve, Conch. icon., tav. V, Ii » » Weinkauff, Die Conch. des Mit- telmeeres, vol. II, pag. 85 (1868). Mar Rosso (Reeve). Com’è noto, questa specie vive nel Mediterraneo e nell’ Atlantico. 295. MuREX cALcITRAPA, Lamarck. Murex calcitrapa, Lamarck, An. sans vert., ed. II, vol. IX, pr073. » » Reeve, Conch. icon., tav. II, fal9, 296. MuREX DIGITATUS, Sowerby. Murex digitatus, Reeve, Conch. icon., tav. XII, f. 46. Isola di Massaua (Riippell). 297. MurEx TRIGONULUS, Lamarck. Murex trigonulus, Lamarck, An. sans vert., ed. I, vol. IX, p.081. » » Reeve, Conch. icon., tav. XXII, RC — 137 — 298. MuREX BREVISPINA, Lamarck. Murex brevispina, Lamarck, An. sans vert., ed. Ivo MIE tp 1907: » » Reeve, Conch. icon., tav. XIX, fi n 299. MUREX TERNISPINA, Lamarck. Murex ternispina, Kiener, Icon. des Cog. viv., p. Gta vi0V osta Eee ah Mar Rosso, China, Filippine (Kiener). 300. MurEx cRassIsPiNa, Lamarck. Murex crassispina, Lamarck, An. sans vert., ed. II, vol. IX, p. 564. Questa bella specie è assai comune sulle scogliere del Golfo di Suez (!) e spesso trovasi anche gettata dal mare sulle spiaggie. 301. MuREX occa, Sowerby. Murex occa, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 7, fave Koden: Mar Rosso, Mare Indiano, Isole Nicobare (Kiener). 302. Fusus ToRruLosus, Lamarck. Fusus torulosus, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 14, tav: IREecrol 303. Fusus PoLyaonomes, Lamarck. Fusus polygonoides, Kiener, Icon. des Coq. viv., prez0Ota ve Ir. — 138 — Fusus polygonoides, De Laborde et Linant, Voyage de l’Arabie pétrée, tavola LAV, 4 304. Fusus MULTICARINATUS, Lamarck. Fusus multicarinatus, Kiener, Icon. des Coq. viv., tav. detta ee ar) 5305. Fusus MARMORATUS, Philippi. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. IV, f. 18. Fusus marmoratus, Reeve, Conch. icon., tav. I, i cy Specie assai abbondante nella rada e nel porto di Suez (!), sulle spiaggie e tra gli scogli; trovasi pure nel Golfo d’Akaba (Arconati) e in Australia (Angas, Ree- Veio: 306. FASscIoLARIA AUDOUINI, Jonas. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. IV, f. 17. Fasciolaria Audovini, Jonas, Zeitschr. f. Malakoz.. 1846, p. 63. » » Philippi, Beschreib. und Abbild. neu. Conch., vol. listav IUS EI (1S390): » » Novit. Conch., p. 99, tav. XXXII, f. 3,4. Trovasi, ma raramente, sulla secca denominata En- ruk Katah el Kebir (1). (4) Wood dà la figura di un altro Yusus del Mar Rosso, sotto il nome di Murex verrucosus (Index testaceologicus, ed. II, tav. XXVI, f. 77). — 1399 — 307. FASCIOLARIA INERMIS, Jonas. Fasciolaria inermis, Jonas, Zeitschr. f. Malakoz., 1346, p. 65. » » Philippi, Beschreib. und Ab- bild. neu Conch., vol. I, p- 122, tav. III, f.3 (1850). 308. FASCIOLARIA TRAPEZIÙM, Lamarck. Fasciolaria trapeziun, Kiener, Icon. des Cod. VIN EPpOo Va VI Mar Rosso, Oceano Indiano, (Kiener). 309. FASCIOLARIA FILAMENTOSA, Lamarck. Fasciolaria filamentosa, Kiener, Icon. des Coq. Vivofip_Lltav VII fo L'etavi 927: Mar Rosso, Ceylan, Oceano Indiano (Kiener). -310. PISANIA RUBIGINOSA, Reeve. Buccinum rubiginosum, Reeve, Conch. icon., tav. VII, f. 47. » » Nov. Chemnitz, pag. 79, tav. XIV, f. 10. 311. PisANIA RUBENS, Kiister. Buccinum rubens, Nov. Chemnitz, p. 25, tav. VI, 312. PoLLiA PUNCTICULATA, Dunker. Tritonidea puneticulata, Duncker, Malakozool. Blatt., 1862, p. 44. — 100 Mar Rosso (Museo di Torino). 313. TURBINELLA LINEATA, Lamarck. Turbinella lineata, Kiener, Icon. des Coq. viv. pi S2itav: (DEVI 2. Golfo d’Akaba (Arconati). Mar Rosso, Nuova Gui- nea, Isole degli Amici (Kiener). 7 314. TURBINELLA CORNIGERA, Lamarck. Turbinella cornigera, Kiener, Icon. des Cog. viv., p-_t2 Have de Mar Rosso, Oceano Indiano (Kiener). 315. TURBINELLA PoLYGoNA, Lamarck. A Turbinella polygona, Kiener, Icon. des Coq. viv., pi 220 AI 2e Mar Rosso, Indie, Isola di Francia, Isole Seychel- les, Oceania (Kiener). 316. TURBINELLA INCARNATA, Deshayes. Turbinella incarnata, Delaborde et Linant, Voy. de PArabie pétrée, tav. LXVEEZO-22E » » Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 45, tav. XVIII, f. 3. Mar Rosso (Delaborde). Oceano Indiano, China, Manilla (Kiener). 317. PvRuLa pPaRraApISIACA, Martini. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. IV, f. 16. —r_—————@———t@— 212424242411 — dl — Pyrula paradisiaca, Kiener, Conch. icon., tav. Vela: Ne abbiamo trovati alcuni individui sulla spiaggia del deserto d’Attaka (!). 318. PyRuLa squamosa, Lamarck. Pyrula squamosa, Kiener, Icon. des Coq. viv., patrona zINae 2: Mar Rosso, Singapore, China (Kuener). 319. PyRuLa Noposa, Lamarck. Pyrula nodosa, Kiener, icon. des Coq. viv., p. 16, tavceWleho 172: Mar Rosso (Lamarck). 320. (?) PyRuLa citrINA, Lamarck. Pyrula citrina, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 17, tav le. 2. Mar Rosso, Oc. Indiano (Gmelin). Brasile (Kiener). 321. PyRULA ANGULATA, Lamarck. Pyrula angulata, Kiener, Icon. des Coq. viv., pa0lgtaviVIar20) 322. Conus ARENATUS, Lamarck. Savigny, Descript. de l Egypte, Coq., tav. VI, f. 12. Conus arenatus, Ehrenberg, Symbolae physicae, Decas Sctav. Meo: » » Kiener, Ic. des Coq. viv., p. 38, tav o pali: — 142 — Spiaggia orientale del Golfo di Suez (!). Golfo d’ Akaba (Arconati). 323. Conus ACUMINATUS, Bruguière. Conus acuminatus, Ehrenberg, Symbolae physi- cae, Decas 1°, tav. II, £.4. » » Kiener, Icon. des Coq. viv., prole Date » » Reeve, Conch. ic., t. XXXI, folus: Golfo d’ Akaba (Arconati); raro. 324. CoNus TESSELATUS, Bruguière. Conus tesselatus, Kiener, Icon. des Coqg. viv., p.r0Stav a eV Golfo d’ Akaba (Arconati); poco abbondante. 329. Conus caTus, Bruguière. Savigny, Descript. de l Egypte, Cog., tav. VI, f. 16. Conus catus, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 185, tav CLIN e Golfo d’ Akaba; raro. 326. Conus EryTHRAEENSIS, Beck. Conus Erythraeensis, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 154, tav. LXKXI, f. 4. 327. Coxus DeLEsseRrTI, Recluz. Conus Delesserti, Kiener, Icon. des Coq. viv pi 106, tav Dex, f2; Mar Rosso, presso l’Isola di Socotora (Kiener). Mb) lRR_—r’v@— ou — 143 — 528. CoNnUs TAENIATUS, Brugwiére. Uonus taeniatus, Ehrenberg, Symbolae physicae, Decas.t tav. ME £3: 829) » » Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 164, tav. VIII, f. 4. Golfo d’ Akaba (Arconati); non raro. 329. Conus FLAVIDUS, Bruguiére. (?) Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. VI, f. 13. Conus flavidus, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 96, tav. XXVI, f. 4. Golfo d’ Akaba (Arconati). Polinesia (Kiener). 330. Conus queRciNnus, Bruguière. Conus quercinus, Icon. des Coq. viv., pag. 98, tav. XXXII, f. 1 e tav. XXXIII, f. 2. Golfo d° Akaba (Arconati); frequente. Oceano In- diano, Timor (Kiener). 331. Conus SUMATRENSIS, Lamarck. Conus Sumatrensis, Ehrenberg, Symbolae physicae, Decas'1* tav Isf. » » Novo Chemnitz, p. 66, tav. X, ESS » » Reeve, Conch. icon., tav. III, EOE2: Oc. Indiano, Mar Rosso (Kiener, Reeve). 332. Conus ApansonI, Lamarck. Conus Adansoni, Reeve, Conch. icon., tav. XLIII, FANl99: — 144 — 333. Conus RuppeLLI, Reeve. Conus Ruppellti, Reeve, Conch. icon., Suppl., tav. ILS275. Mar Rosso (Riippell). 334. Conus INDURATUS, Reeve ('). Conus induratus, Reeve, Conch. icon., Suppl., tav NIDazO8: 339. PLEUROTOMA cINGULIFERA, Lamarck. Pleurotoma cingulifera, Kiener, Icon. des Coq. Vv sia NV » » Reeve, Conch. icon., t. I, EA Golfo d’ Akaba (Arconati). Mar Rosso, Madagascar, lilippine (Reeve). 336. PLEUROTOMA FLAVIDULA, Lamarck. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. IV, f. 24. Pleurotoma flavidula, Kiener, Icon. des Coq. viv., puo0tatai VI ze j L'abbiamo raccolta tra le conchiglie tratte col mezzo della draga dai fondi sabbiosi della rada di Suez (!); non comune. Si trova anche nelle acque della China e del Giappone. (') Passiamo sotto silenzio il Conus viryo, Linneo, il 0. genuanus, Lin- neo, ed il C. geographus, Linneo, noverati dal Brocchi fra quelli raccolti sulla costa africana del Golfo Arabico (Brocchi, Memoria citata, p. 12 e seguenti). — 145 — 337. PLEUROTOMA FASCIALIS, Lamarck. Pleurotoma fascialis, Kiener, Icon. des Coq. viv., pid, tan Vaicta: 338. MAnGELIA MIcA, Philippi. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. IV, f. 15. Pleurotoma mica, Philippi, Zeitschrift fir Ma- lakozool., 1849, n.° 2, p. 31 (1850). Aden (Philippi). Suez (!). 339. MangeLIA ExILIS, Philippi. Pleurotoma exilis, Philippi, Zeitschrift fiir Ma- lakozool., 1849, N.° 2, p. 31 (1850). Aden (Philippi). 340. CeritHIuM ERrYTHRAEONENSE, Lamarck. Savigny, Descript. de l’ Egypte, Coq., tav. IV, f. 9. Cerithium erythraeonense, Lamarck, Anim. sans vert., ed II, vol. IX, p. 292 (1843). » » Kiener, Icon. des Coq. Vivi, pi. 0stav. 10 fai Cerithium tuberosum, Reeve, Conch. icon., lavato: Comune su tutte le scogliere della Rada di Suez, nonchè sulla spiaggia del deserto d’ Attaka (!). Golfo d’Akaba (Arconati). Mar Rosso (Martens). Mar Rosso, Madagascar (Kiener). 2 541. Cerrrmum RuppeLui, Philippi. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. IV, f. 8. Murex alucoides, Brocchi, Catal. di una serie di Conch. rac- colte sulla costa afr. del Golfo Arabico, p. 28. Cerithium LRuppelli, Philippi, Zeitschrift, f. Malakoz., 1848, pae » » Philippi, Beschreib. und Abbild. neu Conch., vol. 1, tav. I, f. 2 (1849). Cerithium articulatus (2), Reeve, Conch. icon., tav.VIViMSTO: Cerithium erythraconense, var., Vaillant, Journ. de Conch., Tom. V. ni 2; p-L0 (1869). Cerithium Savignyi, Fischer, Journ. de Conchs, «Lem n.°3,p.244 (1865). Golfo di Suez (!). Ras Benass (Martens). Abbiamo raccolto parecchi esemplari di questa spe- cie sopra una secca madreporica della rada di Suez. Può considerarsi come una varietà del C. vulgatum del Mediterraneo, distinta dal tipo per avere la conchiglia un poco più snella ed allungata e gli ornamenti più pro- minenti; le dimensioni degli individui più grandi sono: Lunghezza, mill. 45; diametro maggiore, mill. 18. e 342. CerrrHiuM scaBRIDUM, Philippi. Ceritium scabridum, Philippi, Zeitschrift f. Ma- lakoz., 1848, p. 23. » » Philippi, Beschreib. und Abbild. neu. Conch., vol. peo it (1849). Mar Rosso (Hemprich e Ehrenberg, Riippell). 343. CERITHIUM ADENENSE, Sowerby. Cerithium adenense, Reeve, Conch. icon., tav. XIIESEES9: 344. CERITHIUM FASCIATUM, Brugulère. Cerithium fasciatum, Kiener, Icon. des Coq. viv., pii24, tav IR. Vertagus fasciatus, Reeve, Conch. icon., tav. NECEs9: Golfo d’ Akaba (Arconati). Scherm Abu Mischmisch (Martens). Mare Indiano, Filippine (Reeve). Mar Rosso, Ceylan (Kiener). 345. CERITHIUM GRANOSUM, Kiener. Cerithium granosum, Kiener, Icon des Coq. viv. prolstavi IV;EEt9: Golfo d’ Akaba (Arconati). Mar Rosso (Kiener). 346. CERITHIUM CE@RULEUM, Sowerby. Cerithium caruleum, Reeve, Conch. icon., tav LE Sf: — 148 — 347. CERITHIUM SUBULATUM, Lamarek. Cerithium subulatum, Kiener, Icon. des Coq. viv., pi &etan ele re Fu raccolto col precedente ( Arconati). Mar Rosso, Oceano Indiano (Kiener). 348. CERITHIUM TUBERCULATUM, Lamarck. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. IV, f. 11. Cerithium tuberculatum, Kiener, Icon. des Coq. ViV., CANCONINENEE Si trova, non raramente, sui lidi di Suez (!) e su quelli del Golfo d’ Akaba (Arconati). 349. CERITHIUM MorUSs, Lamarack. Cerithium morus, Lamarck, An. sans vert., ed. TI, volS1Stp:8902: » » Kiener, Icon. des Coq. viv., tav Vasto » » Sowerby, Thes. Conch., p. 870, tav. CLXXXII, f. 159-161. » » Reeve, Conch. icon., tav. VII, Rerk2, Golfo d’ Akaba (Arconati). Mar Rosso, Madagascar (Reeve). Oceania (Kiener). 390. CERITHIUM oBELISCUS, Bruguière. Certthium obeliscus, Lamarck, An. sans vert., ed. II, vol. IX, p. 289 (1843). » >» Kiener, Icon. des Coq. viv., p. lostaviBVtàll, | “‘ TI rs It. ——__——————_ — 149 — Vertagus obeliscus, Reeve, Conch. icon., tav. II, DARA 351. CERITHIUM ADUSTUM, Kiener. Cerithium adustum, Kiener, Icon. des Coq. viv., p.iottav AI. 2. Questa specie, propria all'Oceano Indiano ed al Mare della Sonda, abita anche l’ Eritreo. Gli individui che abbiamo esaminati, provenienti dal Golfo d’ Akaba, spettano ad una varietà caratterizzata dalle piccole di- mensioni e dal maggiore sviluppo dei tubercoli. 352. CERITHIUM MONILIFERUM, Dufresne. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. IV, f. 10. Cerithium moniliferum, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 49, tav. XVI, f. 5. Abbondantissimo in tutto il Golfo di Suez (!), sugli scogli a fior d’ acqua. 353. CERITHIUM ScABRUM, Olivi. Cerithium scabrum, \einkauff, Die Conch. des Mittelmeeres, vol II, p. 164 (1868). Var. Sueziensis. Testa minori, flavescente vel brunnea, maculis albidis picta, costis longitudinalis validioris; anfractibus 10-11 convexiusculis, lente regulariter crescentibus. — Long. millim. 6; lat. 1%. Suez (!), rara. Questa varietà si distingue dal tipo per le sue minori dimensioni e perchè ha le coste longitudinali un poco più IsseL, Malac. del Mar Rosso, 11 — 150 — elevate; essa presenta 10 o 11 giri un poco convessi, muniti di 10 varici o coste longitudinali intersecate da 400 sottili cingoli trasversali. Alcune forme estreme di C. Scabrum, che si incontrano frequentemente nel Mediterraneo, differiscono dal tipo assai più della nostra varietà. 354. CERITHIUM (Pyrazus) PALUSTRE, Bruguière. Cerithium palustre, Kiener, Icon. des Coq. viv., p- Sd; tav Mar Rosso, Indie Orientali, foce del fiume Gambia (Kiener). 395. CERITHIUM (Pirenella) CarLLauDI, Potiez e Michaud. Savigny, Descript. de l’Egypte, Cog., tav. IV, f. 6. Cerithium Caillaudi, Lamarck, An. sans vert., i ca elsivol Xp. 1325) » » Vaillant, Journ. de Conch., vol. V, p. 107 (1865). Questa specie è comunissima nei bassi fondi del Golfo di Suez (!). Essa si distingue dal C. conicun, Blainv., soltanto perchè è più snella ed allungata. 356. CeRITHIÙUM (Cerithiopsis?) puLvis, Issel. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. IV, f. 5. Testa minutissima, cylindraceo-pupaeformi, elongata, ful- vo-castanea, apice mucronata; anfractibus 7-8 fere planulatis, lente crescentibus, sutura parum impressa — 151 — scparatis, primis angustis laevibus, sequentibus maJo- ribus, trifariam transversim granulatis, ultimo circa ‘4 altitudinis aequante, granuloso ad basim rotundato; apertura semiovata, angusta, inferne canali brevissimo munita. Altit. millim. 24%; lat. %. Bassi fondi della rada di Suez (!). Conchiglia cilindraceo fusiforme, di color fulvo ten- dente al castagno, talvolta con fascie trasversali più chiare. Giri nel numero di 7 ad 8, stretti, quasi appia- nati, divisi da suture appena segnate; i primi due o tre costituiscono una punta sottile liscia ed accuminata; i seguenti sono più rigonfi ed ornati di tubercoletti roton- deggianti assai avvicinati tra loro e disposti in tre serie trasverse. L’ ultimo giro raggiunge quasi % dell’ altezza totale, è arrotondato alla base e presenta © serie di tuber- coli. L'apertura è semiovale e terminata inferiormente da uno stretto e breve canale. La figura precitata sì riferisce evidentemente alla nostra specie, ma ne differisce perchè in essa i tubercoli appariscono più distinti di quello che realmente non sono e perchè offre l’ ultimo giro liscio anzichè granuloso. 5597. CerITHIUM (Cerithiopsis?) BAcILLUM, Issel. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. IV, f. 28. Testa minuta, elongata, turriculata, imperforata, albida, transversim valde costata, apice acuto; anfractibus 10-11 convexiusculis, regulariter crescentibus, sutura parum impressa separatis, quadricostatis; ultimo circa ‘'/; al- titudinis aequante ad basim rotundato, ecostato; apertura verticali, ovata, superne angulata, inferne emarginata; margine dextro simplici, acuto; columella, recta, breve, laevigata. Altit. millim. 3; lat. 4%. — 152 — Abbiamo descritto questa nuova specie valendoci di esemplari fossili delle spiagge emerse del Golfo di Suez; ma, siccome è figurata nell’opera di Savigny, la com- prendiamo tra le conchiglie viventi. Conchiglia minuta, allungata, turriculata, biancastra, traversalmente costata. Giri nel numero di 10 o 11 al- quante convessi, crescenti regolarmente, divisi da suture ben distinte ed ornati di 4 coste. L’ ultimo giro presenta circa '/; dell’ altezza totale e manca di coste alla sua parte inferiore. £” apertura è verticale, ovale, superiormente angolosa, inferiormente munita di una smargimatura 0 canale, il labro destro è regolarmente arcuato, semplice ed acuto; la columella è breve, quasi retta e liscia. La specie sopradescritta è distintissima dalle sue congeneri e somiglia pei suoi ornamenti ad una Zurr:- tella. 398. TRIPHORIS PERLATUS, Issel. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. IV, f. 4. Testa elongato-fusiformi, acuminata, nitida, albida; anfra- ctibus 12-13 planis, angustis, lentissime crescentibus, duplice ordine margaritarum ornatis; ultimo anfractu brevi ad peripheriam subangulato, ad basim transversim costato; apertura ovato-angusta, obliqua, canali brevis- simo terminata. — Altit. millim. 4—5; lat. 1 —1%. Sebbene non conosciamo di questa specie che esem- plari fossili la noveriamo tra ie viventi perchè rappre- sentata nell’ opera di Savigny. Conchiglia allungata, fusiforme, acuminata, nitida, biancastra. Giri nel numero di 12 o 183 appianati, an- — 153 — gusti, crescenti lentamente, ornati di tubercoletti semi- sferici, assai serrati, disposti in doppio ordine in ciascun giro. Ultimo anfratto breve, quasi angoloso alla periferia, ornato alla base di costole anzichè di tubercoli. Apertura stretta, irregolarmente ovale, obliqua, munita inferior- mente di un canale assai breve ed un poco incurvo. 359. TRIPHORIS cINGULATUS, A. Adams. Triphoris cingulatus, A. Adams, Proc. Zool. Soc., Isalep 201 360. Sipnonaria KurRAcHEENSIS, Reeve. Savigny, Descript. de l’Egypte, Cog., tav. I, f. 1. Siphonaria Kurracheensis, Reeve, Conch. icon., tav 20. Comune sugli scogli calcari a fior d’ acqua, nelle vi- cinanze di Suez (!). Kurrachee, Scinde (Reeve). Gli individui giovani di questa specie sono subeonici e di forma più regolare che gli adulti. Essi presentano un apice un poco ricurvo, situato alquanto posteriormente ed un poco a sinistra; mancano inoltre del solco proprio al genere Stphonaria; le loro dimensioni sono: Altezza millim. 3 4; lunghezza 5; larghezza 4. La medesima specie si trova in qualche collezione sotto il nome di S. Savignyi, Philippi, e con questa de- nominazione è anche citata dal Krauss (Sidafrik. Moll., p_'6lb: 561. Oncnipium (Peronia) Peron, Cuvier. Savigny, Descript. de l’Egypte, Gasterop., tav. II, f. 3. — 154 — Unchidiuin Peronîi, Ehrenberg, Symbolae phy- sicae, Decas 1*, n.° 1. Rada di Suez (!). Suez, Ormuk, Massaua, Gesiret el Scheech (Hemprich e Ehrenberg). 362. DoRIs sANGUINEA, Leuckart. Doris sanguinea, Riippell e Leuckart, Atlas zu der Reise in Nordlichen Africa, p. 28, tav. VIII, f. 1(1828). Tor (Riippell). 363. Doris FUMATA, Leuckart. Doris fumata, Rippell e Leuckart, Atlas zu der Reise in Nordlichen Africa, p. 29, tav. VII, f.2(1828). Tor e Suez (Riippell). 364. DoRrIs ALBOLIMBATA, Leuckart. Savigny, Descript. de l’Egypte, Gasterop., tav. I, f. 1. Doris albolimbata, Rippel e Leuckart, Atlas zu der Reise in Nordlichen Afri- ca, pag. 30, tav. VIII, f. 3 (1828). Doris limbata, Audouin (non Cuvier), Expliq. des pl. de Savigny, Descript. de. l Egypte, ed. II, vol. XXII, p. 126 (1827). Suez (Riippell). 365. Doris PUNCTATA, Leuckart. Savigny, Descript. de l’Egypte, Gasterop., tav. 1, f. 3. Doris tigrina, Expliq. des pl. de Savigny, Descript. — 155 — de l Egypte, ed. II, vol. XXII, peulo: Doris punctata, Riippell e Leuckart, Atlas zu der Reise in Nordlichen Africa, p. 30, tav. IX, f. 1 (1828). » » Lamarck, An. sans vert., ed. III, p. 209 (1839). Suez (Riippell); Secche di Enruk Katah el Kebir (!); comune. 366. Doris quapRrIcoLOR, Leuckart. Doris quadricolor, Riippell e Leuckart, Atlas zu der Reise in Nordlichen Africa, p. 81, tav. IX, f. 2. Tor (Rippel). 367. DoRris oBsoLETA, Leuckart. Doris obsoleta, Riippell e Leuckart, Atlas zu der Reise in Nordlichen Africa, p.31, tav. IX, f.3 (1828). Tor (Riippell). 368. DoRIs TINcTORIA, Leuckart. Doris tinctoria, Riippell e Leuckart, Atlas zu der Reise in Nordlichen Africa, p. 32, tav. IX, f. 4(1828). Tor (Rippell). 369. Doris PuLcHELLA, Leuckart. Doris pulchella, Riippel e Leuckart, Atlas zu der Reise in Nordlichen Africa, p.32, tav. IX, f. ©. (1828). Tor (Riippell). — 156 — 370. Doris PALLIDA, Leuckart. Doris pallida, Riippell e Leuckart, Atlas zu der Reise in Nordlichen Africa, p. 33, tav. X, f. 1 (1828). Tor (Riippell). 371. Doris imPupica, Leuckart. Doris impudica, Rippell e Leuckart, Atlas zu der Reise in Nordlichen Africa, p. 33, tav. X, f. 2 (1828). Tor (Riippell). 372. Doris INFUCATA, Leuckart Doris infucata, Rippell e Leuckart, Atlas zu der Reise in Nordlichen Africa, p. 94, tav. X, f. 3 (1828). Tor (Riippell). 373. DoRrIs sorpIbA, Leuckart. Savigny, Descript. de l’Egypte, Gasterop., tav. I, f. 5. Doris sordida, Riippell e Leuckart, Atlas zu der Reise in Nordlichen Afri- ca, p. 54 (1828). Doris concentrica, Audown, Explig. des pl. de Savigny, Descript. de 1 Egy- pte, ed. II, vol. XXII, p. 128 (1827). 374. Doris xanTHoLEUcA, Ehrenberg. Doris (Glossodoris) cantholeuca, Ehrenberg, Sym- bolae physicae, Decas 1.* n.° 1 (1831). Vicinanze di Tor (Hemprich e Ehrenberg). 375. Doris ErvrHRAERA, Ehrenberg. Doris (Glossodoris) Erythraea, Ehrenberg, Sim- bolae physicae, Decas 1.*, n.° 2 (1831). Isola di Sanafer, tra Ras Mohammed e Moile (Hem- prich e Ehrenberg). 876. Doris sponsa, Ehrenberg. Doris (Actinodoris) sponsa, Ehrenberg, Symbolae physicae Decas 1°, n.° 3 (1831). Scerm el Sceech, presso Ras Mohammed (Hemprich e Ehrenberg). 877. Doris BRAcHYPHILLA, Ehrenberg. Doris (Pterodoris) brachyplilla, Ehrenberg, Sym- bolae physicae, Decas 1°, n.° 5 (1831). Presso Tor (Hemprich e Ehrenberg}). 378. Doris PicruraTA, Ehrenberg. Doris(Pterodoris) picturata, Ehrenberg, Symbolae physicae, Decas 1.%, n.° 4 (1831). Golfo di Suez, sugli scogli (Hemprich e Ehrenberg). 379. Doris LucuBRIS, Ehrenberg. Doris (Dendrodoris) lugubris, Ehrenberg, Symbo- lae physicae, Decas 1°, n.° 6 (1881). (!) Le specie denominate da Audouin Doris immaculata, Doris marmorata, Doris tomentosa (non Cuvier), le quali furono soltanto figurate ma non descritte, sono troppo poco conosciute perchè noi ci crediamo autorizzati ad aggiungerle al nostro catalogo. È probabile che qualcuna di esse sia stata descritta po- steriormente sotto altro nome. — 158 — Vicinanze di Suez (Hemprich e Ehrenberg). 580. Doris cuPREA, Ehrenberg. Doris (Dendrodoris) cuprea, Ehrenberg, Symbolae physicae, Decas 1%; n:° 7.(1831). Vicinanze di Loheia e di Massaua ( Hemprich e Ehrenberg). -5S1. Doris GranuLaTA, Ehrenberg. Doris (Dendrodoris) granulata, Ehrenberg, Sym- bolae physicae, Decas 1°, n.° 8 (1831). 1 Massaua (Hemprich e Ehrenberg). 582. Doris ornaTA, Ehrenberg. Doris (Dendrodoris) ornata, Ehrenberg, Symbolae physicae, Decas 1°, n.° 9 (1881). Presso Tor, tra i polipai (Hemprich e Ehrenberg). 583. DoRIs LEPTOPUS (!), Ehrenberg. Savigny, Descript. de l’Egypte, Gasterop., tav. I, f. 4. Doris tuberculata, Audouin, Explig. fdes pl. de Savigny, in Descript. de PEgypte, ed. II, v. XXII (IS20 Doris (Dendrodoris) leptopus, Ehrenberg, Symbo- lae phys., Addenda (1831). Massaua (Hemprich e Ebrenberg). 584. AcrINocycLus verRrucosus, Ehrenberg. Actmocyclus verrucosus, Ehrenberg, Symbolae physicae, Decas 1*, n.° 1 (1881). —.o9r— Massaua (Hemprich e Ehrenberg). 385. AcrINnocycLUS vELUTINUS, Ehrenberg. Actinocyclus velutinus, Ehrenberg, Symbolae phy- sicae, Decas 1*, n.° 2 (1831). Massaua (Hemprich e Ehrenberg). 386. AcrinocycLUs FRAGILIS, Ehrenberg. Actinocyclus? fragilis, Ehrenberg, Symbolae phy- sicae, Decas 1*, n.° 3.(1831). Fra Tor e Ras Mohammed (Hemprich e Ehrenbere). 887. AsreRonorus Hemprican, Ehrenberg. Asteronotus Hemmrichii, Ehrenbere, Symbolae 3, (DI) © physicae, Decas 1*, n.° 1 (1831). Massaua (Hemprich e Ehrenbere). Ì i 588. HEXABRANCHUS PRAETEXTUS, Ehrenberg. Hexabranchus praetextus, Ehrenberg, Symbolae physicao, Deeas: ls; n.®1.utavali fel (1884). Tor (Hemprich e Ehrenberg). 5388. GoNIoDORIS PANTHERINA, Ehrenberg. Brachychlanis pantherina, Ehrenberg, Symbolae physicae, Decas 1°, n.° 1 (1831). Suez, sulle pietre (Hemprich e Ehrenberg). 389. PLOCAMOPHORUS OCCELLATUS, Leuckart. Plocamophorus occellatus, Rippell e Leuckarit, Atlas zu der Reise - 160 — in Nordlichen Afri- CA, po. ualtarV, f. 3 (1828). Plocamophorus occellatus, Chenu, Manuel de Conchyl., vol. I, p. 403, f. 3043 (1859). Tor (Riippell). 5390. StyLiGER orNnaTUS, Ehrenberg. Styliger ornatus, Ehrenberg, Symbolae physicae, Decassle in eta vee I831) Tor (Hemprich e Ehrenberg. 591. DeRMOBRANcCHUS ARGUS, Ehrenberg. Deridobranchus argus, Ehrenberg, Symbolae phy- sicae, Decas 1°, n.° 1, (1881). Vicmanze di Tor (Hemprich e Ehrenberg). 592. TRITONIA RUBRA, Leuckart. Tritonia rubra, Rippell e Leuckart, Atlas zu der eise in Nordlichen Africa, Reise Nordlichen Africa p_lo;/ctar SIVE (1325)? » » Lamarck, An. sans vert., ed. III, Volt p1011339Y Tor (Riippell). 393. TRITONIA ELEGANS, Audouin. Savigny, Descript. de l’Egypte, Gasterop., tav. II, f. 1. Tritonia elegans, Audouin, Explig. des pl. de Sa- — 161 —, vigny, Descript. de l’Egypte, ed'stltrevol. SEX p130 (L32740: Tritonia glauca, Rippell e Leuckart, Atlas zu der Reise in Nordlichen Afri- ca, p-16, tav.IV, f.2(1828). Tritonia elegans, Lamarck, An. sans vert., ed. TH volì I,-p. — 187 — Natica mamilla, Lamarck, An. sans vert., ed. II, vol. VII, p. 630 (1888). » » Ehrenberg, Symbolae phisicae, Decasel.*;tav » Reeve, Conch. icon., tav. 1, f. 4. i ira Mar Rosso (Reeve). 513. NERITA ORBIGNYANA, Recluz. Nerita Orbignyana, Recluz, Journ. de Conch., 1850, p. 282. 514. NERITA RADIATA, Recluz. Nerita radiata, Recluz, Journ. de Conch., 1850, pi 282: olo. NerITA ForsKkaLu, Recluz. Nerita cornea, Forskal, Descript. Anim., p. 140 (1779). Nerita Forskaoli, Recluz, Journ. de Conch., 1850, p. 283. Mar Rosso (Forskal). Le tre specie ora indicate ci sono sconosciute e le citiamo soltanto sulla fede del sig. Recluz. 516. NerITA YoLpu, Recluz. Nerita Yoldu, Recluz, in Souley., Voy. de la Bon., tav NOCIVE, » » Reeve, Conch.icon., tav. XIX, f. 82. Mar Rosso (Reeve). Filippine (Recluz). 517. NeRITA PoLITA, Linneo. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. V, f. 12. Nerita polita, Lamarck, An. sans vert., ed. III, vol. HI, p. 485 (1844). — 216 — Golfo d’ Akaba ( Arconati ). Malesia, Filippine (Recluz) (1). 518. PHASIANELLA SPLENDIDA, Philippi. ' Phasianella splendida, Philippi, Zeitschr. fiir Ma- lakozool., 1849, p. 30. 519. PHASIANELLA LINEOLATA, Wood. Phasianella lineolata, Novo Chemnitz, pag. 9, tav? HIS" Mar Rosso, Isola Maurizio. Alla stessa specie si debbono riferire la P. vii, Anton, e la P. Hemprichi del Museo di Berlino. 520. PHASIANELLA JASPIDEA, Reeve. Phastanella jaspidea, Reeve, Conch. icon,, tav. IV, 41 Golfo d’ Akaba (Arconati); non comune. Zanzibar (Reeve). 521. PHASIANELLA BroGNnaRTI, Audouin. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. V, f. 23 e 24 (var.). Phasianella Brognarti, Audovin, Explig. des pl. de Savigny, Descript. de l Egypte, ed. II, vol. X.XII, p. 181 (senza descrizione). (1) Passiamo sotto silenzio la N. Erythrodon, Recluz, vivente, secondo questo autore, nei mari delle Antille e nel Mar Rosso, perchè sospettiamo che possa essere compresa tra quelle giù accennate, — 217 — Suez (!); tra le alghe, sopra una secca madreporica; un solo esemplare. Conchiglia ovata, oblunga, assai nitida, liscia, di color giallastro con macchie irregolari brune e rossicce disposte longitudinalmente; queste macchie sono inter- secate da sottili lmeette trasversali di colore più chiaro, equidistanti e paralelle, le quali simulano piccole coste, sebbene non sieno rilevate. Apice non acuto, di colore più chiaro che il rimanente della conchiglia. Giri nel numero di 6 un poco convessi, crescenti rapidamente, divisi da suture mediocremente segnate; l’ultimo equi- vale circa a 5/; della lunghezza totale ed è un poco tur- gido ed arrotondato alla base. L’apertura è compa- rativamente ampia, di forma ovale, un poco angolosa superiormente; il margine columellare è bianco, calloso e poco arcuato; opercolo latteo, assai convesso. Dimen- sioni: Lunghezza millim. © 4; larghezza 4. La figura 24° della tavola 5* di Savigny rappresenta evidentemente una varietà di questa specie (1). 22. LIoTIA ATOMUS, Issel. Ray. Ml fio=1]: Testa minima, solidiuscula, orbiculari-conoidea, perforata, virescente, subnitida; apice obtuso; anfractibus 444 ra- pide crescentibus, convexiusculis, dense transversim striatis, sutura mediocriter impressa separatis; ultimo 4 altitudinis paululum superante, ad basim subangulato; apertura exacte rotunda; peristoma continuo incrassato; (!) Le figure 20, 21 e 22 della tavola ora citata, rappresentano sicura- mente due altre specie di Phasianella, a noi ignote. — 208 /— fauce nitida, obscura; umbilico angusto, profundo; area umbilicali longitudinaliter crispata. — Altitud. mill. 1; diam. 1%. Rada di Suez (!); un solo esemplare. Conchiglia piccola, un poco solida, orbiculare, conoi- dea, perforata, verdastra, debolmente nitida, coll’ apice ottuso. Spira costituita di 4 giri 4 crescenti rapidamente, un poco convessi, ornati di fitte strie trasversali e divisi da suture mediocremente impresse. L'ultimo supera un poco la metà dell’altezza totale ed è quasi angoloso alla base. L’apertura è esattamente rotonda; la fauce nitida e di colore oscuro. L’ombellico è piuttosto stretto e pro- fondo; intorno ad esso si osservano delle pieghette con- vergenti. 523. TurBo CHEMNITZIANUM, Reeve. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. V, f. 25. Argyrostomus maris rubri, Chemnitz, Conch. Cab., vol. V, p. 199 CEN, f. 1788-89. Turbo Chemmitzianumn, Reeve, Conch. icon., tav. NIL:;£, 36. Golfo di Suez (!); comunissimo in tutti i bassi fondi scogliosi. 524. TURBO coRONATUS, Gmelin. Turbo coronatus, Lamarck, An. sans. vert., ed. III, vol. AU, p. d71. — 219 — 529. TURBO PUSTULATUS, Brocchi. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. V, f. 26. Turbo pustulatus, Brocchi, Catal. di Conch. rac- colte presso la costa Afric. del Golfo Arab., p. 30. Suez (!); rara. Questa specie interessante, che fu dal Brocchi per- fettamente distinta, è caratterizzata da una conchiglia trochiforme, estremamente solida e spessa, ornata ester- namente di coste trasversali nodulose, poco elevate e irregolari. I suoi giri sono nel numero di 5. È di colore verdastro sudicio, fuorchè intorno all’apertura ove appa- riscono dei puntini rossi. L’ apertura è rotonda ed ha il labro destro internamente solcato e granuloso. L’opercolo è assai convesso e di color cenerino. Dimensioni : Altezza millim. 15; diametro 12. 526. TurBo ERooPOLITANUS, Issel. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. V, f. 27. Testa minima, solidiuscula, orbiculato-conoidea, subper- forata, albida, lineis elevatis longitudinaliter tenuissime crispata, transversim costulata; apice obtuso; anfracti- bus 4 rapide crescentibus, superne angulatis, sutura distincta separatis; ultimo ‘4 altitudinis superante, costis 3 transversim ornato, ad basim obscure subangulato; basi convexiuscula, concentrice cingulata; apertura subtetragona; operculo calcareo albo, supra convexo. Altit. millim. 24544; diam. 2%. Rada di Suez (!); un esemplare. Conchiglia minuta, nn poco solida, orbicolata, cono- — 220 — idea, biancastra, ornata di sottilissime pieghette longi- tudinali e di costole trasversali. Apice ottuso. Spira composta di 4 giri crescenti rapidamente, angolosi alla parte superiore e divisi da distinte suture; ultimo giro superante in altezza la metà della conchiglia, ornato di 3 costole trasversali assai avvicinate, delle quali la media è minore delle altre due; inferiormente esso è concentricamente costato. L’ apertura è di forma ten- dente alla quadrangolare; l’opercolo è calcare, bianco ed ha la faccia esterna assai convessa. 527. TurBo ARsINoENSIS, Issel. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. V, f. 28. Testa minima, solidiuscula, orbiculato-conoidea, depressa, anguste perforata, albida, costulis granulosis approxi- matis eleganter ornata; spira valde obtusa; apice pla- nulato; anfractibus 34 supra planulatis, sutura parum impressa separatis; ultimo ad basim angulato, infra costis 8 conspicuis cincto, facie inferiori minute concen- trice costulata; apertura subrotunda; margine dextro arcuato, acuto, columellari subrecto, valde incrassato; umbilico augusto, subclauso, costula granulosa cir- cumdato — Altit. millim. 1%; diam. 2%. Di questa specie abbiamo veduto soltanto un esem- plare subfossile. Conchiglia piccola, un poco solida, orbiculata, cono- idea, depressa, biancastra, ornata di costole granulose piuttosto avvicinate. Spira assai ottusa. L’apice è ap- pianato nei nostri esemplari, ma sembra alquanto pro- minente nella figura di Savigny. Giri nel numero di 3 4 appianati al disopra, divisi da suture appena impresse. — 221 — L'ultimo è inferiormente angoloso ed ornato di tre costole maggiori delle altre; la sua base è poi munita di sottili strie concentriche. L'apertura è quasi rotonda. Il margine destro è arcuato ed acuto; il columellare quasi retto ed assai ispessito. L’ombellico è angusto, quasi otturato e circondato da un rilievo granuloso. 528. TrocHus DENTATUS, Forskal. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. V, f. 34. Trochus dentatus, Forskal, Descript. Anim., pil2a; nola Trochus pyramidalis, Lamarck, An. sans vert., ed. III, vol. II, p. 949 (1839)... Trochus dentatus, Reeve, Conch. icon., tav. HI fade: Golfo d’ Akaba (Arconati). Suez (!); abbondantis- simo. 529. TrocHus MAURITIANUS, Gmelin. Trochus costifer, Jonas, Zeitschr. fir Mala- kozool., 1846, p. 123. » » Novo Chemnitz, p. 115, tan. PAX LuiectaWo Rul,f. 9 Trochus mauritianus, Reeve, Conch. icon., tav. IV 'fsd9 Mar Rosso (Jonas). 0250. TROCHUS CREBRILIRATUS, Jonas. Trochus crebriliratus, Jonas, Zeitschr. fiir Mala- kozool., 1846, p. 125. » » Novo Chemnitz, p. 289, tav. XLH, f. 11. Mar Rosso (Jonas). 531. TrocHus FICTILIS, Jonas. Trochus fictilis, Jonas, Zeitschr. fir Malakozool., 1846, p. 125. » ».. Novo Chemnitz, p. 288, t. XLII, f.PI2: Mar Rosso (Jonas). 532. TROcHUS MACULATUS, Gmelin. Var. Gmelini. Trochus maculatus, Chemnitz, Conch. Cab., v. V, f. lol: Trochus Gmelini, Jonas, Zeitschr. fiur Malako- z00l., 1846, p. 123. Trochus maculatus, var., Novo Chemnitz, p. 282, tav. XLI, f.8. Mar Rosso (Jonas). 583. TRocnus verrUcosus, Gmelin. Trochus verrucosus, Reeve, Conch. icon., tav. Il, feti Golfo d’ Akaba (Arconati). Zanzibar (Reeve). Filip- pine (Adams). — ‘9898 554. TrocHus EryrHRAEUS, Brocchi. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. V, f. 37-39. Trochus E'rythraeus, Brocchi, Catal. di Conch. raccolte presso la Costa Afric. del Golfo Arab., Da0: » » Jonas, Zeitschr. fir Mala- kozool., 1846, p. 121. Golfo d’ Akaba (Arconati). Suez (!); assai comune su tutti gli scogli e i banchi madreporici. Il sig. Jonas ha dato una diagnosi assai esatta di questa specie, aggiungendovi anche la descrizione di 5 varietà che abbiamo ritrovate noi pure nel Golfo di Suez. 5935. TrocHus HempricuHI, Issel. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. III, f. 6. Testa minuta, orbiculato-conoidea, umbilicata, sub lente longitudinaliter striata, nitida, albida, strigis castaneis obliquis picta, fusco-maculata; apice obtusiusculo; an- fractibus 5 regulariter crescentibus, convexiusculis, ad suturam planulatis, distinete separatis; ultimo ‘4 alti- tudinis vix aequante, ad basim rotundato vel obscure subangulato; apertura quadrato-rotunda; peristomate simplici acuto; columella basi subtruncata; umbilico paulo angusto, infundibuliformi. — Altit. millim 2 5%; diam. 24. Golfo di Suez (!); 15 esemplari. Conchiglia piccola, orbicolata, conoidea, perforata, nitida, munita di sottili strie longitudinali, alquanto pro- fonde, fitte eregolari; il suo colore è biancastro con strisce — 224 — oblique di color castagno e macchiette brune; l'apice è un poco ottuso. I giri sono nel numero di 5 crescenti regolarmente, un poco convessi ed appianati presso le suture. L'ultimo raggiunge quasi metà dell’ altezza totale ed è talora arrotondato, mentre in altri casi pre- senta un angolo imperfetto. Negli individui giovani la sua faccia inferiore è un poco appianata. L’ apertura è imperfettamente quadrangolare ed ha il peristoma sem- plice ed acuto; la columella è breve, un poco obliqua e sembra quasi troncata; l’ombellico è piuttosto angusto ed infandibuliforme. 236. TrocHus BeLLARDI, Issel. Fay. Ilodie. I2° Testa minuta, tenui, orbiculato-depressa, obliqua, anguste umbilicata, transversim minute costulata, pallide rosea, purpureo tesselata; spira obtusa; anfractibus 44 rapide crescentibus, convexiusculis, ad suturam planulatis, su- tura impressa separatis; ultimo magno, ad basim rotun- dato; apertura dilatata, ovato-trigona; peristoma sim- plice, acuto. — Altit. millim. 2, diam. 2 ‘54. Rada di Suez (!); 3 esemplari. Conchiglia piccola, sottile, orbicolata, depressa, munita di costole trasversali, sottili ed assai avvicinate. Il suo colore è roseo pallido con piccole macchiette qua- drate purpuree; si trovano però anche degli individui uniformemente rosei. La spira è ottusa e consta di giri 4" crescenti rapidamente, un poco convessi ed appianati in prossimità delle suture. L'ultimo è grande ed arro- tondato alla base. L'apertura è assai estesa, di forma irregolarmente ovato-trigona; peristoma semplice, acuto. 937. TROocHUs, sp. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. III, f. 10. Questa specie è sicuramente inedita; ma crediamo non doverla descrivere, non conoscendone che un esem- plare incompleto subfossile, raccolto sulle rive del Mar Rosso. 598. TRocHUs SISMONDAE, Issel. av desio sto. Testa parva, conoidea, imperforata, minute transversim striata, virescente; apice obtuso; anfractibus 4' lente crescentibus, convexiusculis, sutura impressa separatis; ultimo ‘4 longitudinis superante, ad basim angulato, infra planiusculo costulis concentricis 4 ornato; aper- tura valde obliqua, subcirculari. — Altit. millim. 4; diam. 4. Rada di Suez (!); un solo esemplare sopra un banco di corallo. Conchiglia piccola, conoidea, imperforata, munita di sottili strie trasversali, verdastra; apice ottuso. Giri di spira nel numero di 4% crescenti lentamente, un poco convessi, divisi da distinte suture; l'ultimo supera % dell’ altezza totale, è angoloso alla base e presenta sulla sua faccia inferiore, che è alquanto appianata, 4 piccole costole concentriche. L° apertura è assai obliqua e di forma irregolarmente circolare. L’opercolo, situato un poco internamente, è circolare, corneo e striato concentri- camente. L’esemplare che abbiamo esaminato è tutto coperto di una patina verdiccia che ne occulta la colo- razione e gli ornamenti. — 226 — Per la forma generale questa specie si avvicina al T. tumidus, Mont., ma se ne distingue per esser privo di ombellico e pel suo colore verdastro. 239. Trocnus (Phorcus) Bicincrus, Philippi. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. III, f. 3. Trochus (Phorcus) bicinctus, Philippi, Zeitschr. fir Malakozool., 1848, p. 102. » » » Novo Chemnitz, t. DERE, I Rada di Suez (!). 540. Moxoponta (Labio) DAMA, Philippi. Savigny, Descript. de l Egypte Coq., tav. II, f. 11. Trochus, (Labio) dama, Philippi, Zeitschr. fir Ma- lakozool., 1848, p. 105. » » » NovoChemnitz, t.XXXV, FIVE Golfo d’ Akaba (Arconati). Suez (!). 541. MonopontA (Forskalia) peEcLIvIS, Forskal. Savigny, Descrip. de PEgypte, Coq., tav. III, f. 1, 2, tavesMiaf.Dle Turbo declivis Forskal, Descript. anim., p. 126;n.0/82 (TT): Trochus Aegyptius, Chemnitz, Conch. Cab.,t.171, f. 1663-64. Trochus declivis, Novo Chemnitz, p. 229, tav. XXXIV ef 17. ERO ga Golfo d’ Akaba (Arconati). Rada di Suez (!); piut- tosto comune. La figura 31 della 5° tavola di Savigny rappresenta sicuramente un’ esemplare giovane di questa specie. 542. CLaNcuLUs PHaRrAONIS, Linneo. Savigny, Descript. de ’Egypte, Coq., tav. III, f. 7 e f. 8 (esemplari giovani). Golfo d’ Akaba (Arconati). Suez (!). Questa conchiglia, una delle più caratteristiche della fauna malacologica eritrea, abbonda specialmente nel Golfo d’ Akaba. 043. ROTELLA VESTIARIA, Linneo. Trochus vestiarius, Linneo, Syst. nat., ed. XII, pi12390: Rotella lineolata, Lamarck, An. sans vert., ed. III, vol. HI, p. 643. » » Kiener, Icon. des Coq. viv., peiositavisi: ahi Golfo d° Akaba (Arconati); pochi esemplari. O44. ISCISSURELLA RETICULATA, Philippi. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. V, f. 29. Scissurella decussata, Audowin (non d’Orbigny), Expliq. des pl. de Savi- gny, Descript. de l Egy- pie, ed. II, vol. XXII, p. 183 (1827). Scissurella reticulata, Novo Chemnitz, Conch'. Cab: po 29: a aaa Scissurella reticulata, Munier Chalmas, Journ. de Conch., 1862, p. 395. D4O. SCISSURELLA ORBIGNYI, Audown. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. V, f. 80. Scissurella Dorbignyi, Audowin, Expliq. des pl. de Savigny, Descript. de l’Egypte, ed. II, vol. XXII, p. 185. Scissurella Orbignyi, Munier Chalmas, Journ. deConch., 1862, p.395. 546. ScissureLLa DoRRNIANA, Dunker. Anatomus Dohrnianus, Dunker, Malak. Blatter, 1861, p. 35. Scissurella Dohrniana, Munier Chalmas, Journ. de*Conchi;°T8025: p: 396. 547. Sromatia PHYMoTIs, Helbling. Stomatia phymotis, Lamarck, An. sans vert., ed. TI, ‘vol: IN, psol0. » » Sowerby, Thes. Conch., p. 841, t. CLXXV, f. 48-52 Banco di Sabbia di Gesiret-el-Kad, presso Suez (!); 3 esemplari. 548. SromatELLA DoRrIar, Issel. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. V, f. 8. Testa fragili, tenui, orbiculato-conoidea, valde depressa, — 229 — imperforata, iransversim minute striato-costulata, al- bida, maculis irregularis castaneis picta, spira obtusa; anfractibus 4 convexis, sutura impressa separatis; pri- mis angustis, lente crescentibus; ultimo magno supra convexiusculo, infra rotundato; apertura valde obliqua, magna, subrotunda; peristomate interrupto, acuto, mar- gine columellari prope insertionem reflexiusculo ; fauce paululum margaritacea. — Diam. millim. 44; alt. 2%; diam. apert. 25. Rada di Suez (!); 10 esemplari. Conchiglia fragile, sottile, orbiculata, conoidea, assai depressa, imperforata, munita di sottili costole trasver- sali assai rade, tra le quali osservansi delle minutissime strie ad esse parallele; il suo colore è bianco con macchie castagne, irregolari, assai estese e talora anche con serie di punti dello stesso colore. La spira è ottusa e costituita di 4 giri alquanto convessi e divisi da distinte suture; di questi i primi sono stretti e crescono lentamente, mentre l’ultimo assume proporzioni assai maggiori; esso apparisce un poco convesso alla parte superiore ed ar- rotondato alla inferiore. L° apertura è assai obliqua, grande e quasi rotonda; ha il peristoma interrotto ed acuto ed il margine columellare un poco riflesso presso l'inserzione. Essa apertura presenta internamente dei riflessi azzurri e porporini dovuti ad una leggera iride- scenza. 549. STOMATELLA ARABICA (!), A. Adams. (!) Le figure 9 e 10 della tavola 5.* di Savigny, rappresentano due altre specie spettanti a questo genere. Isser, Meluc, del Mar Rosso 16 — 250 — Stomatella arabic, Sowerby, Thes. Conch., p.856, tav CLAN ZIione. 550. HaLioTIs varIA, Limneo. Haliotis varia, Lamarck, An. sans vert., ed. III, vol. II, p. 514 (1839). Golfo di Suez (!); 2 esemplari. SS 591. FissureLLa RuPPELLI, Sowerby. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. I, f. 5, 6, 7. Fissurella Ruppellii, Sowerby, Proceed. Zool. Soc., 1838, p. 123. » » Sowerby, Thes. Conch., p. On, t..CXL; di. LOKA10S: Fissurella costaria, Vaillant, Journ. de Conch., 1365p 2109: Fissurella Vaillanti, Fischer, Journ. de Conch., 1865, p. 244. Fissurella Ruppellii, Reeve, Conch. icon., t. VII, f. 04. Secche denominate Chaeb el Mellah ed Enruk Katah el Kebir, presso Suez (!); non rara. Nei giovani individui di questa specie si osserva che la perforazione non corrisponde all’apice della conchi- glia, ma trovasi invece fra questo ed il margine anteriore, come nel genere Rmmula. 552. EmaRrGINULA THomasi, Crosse. Emarginula Thomasi, Crosse, Journ. de Conch., 1864, p. 43 e p. 192, tav. VII, f..l. — 2591 — Abbiamo dragato un individuo di questa bella specie nella rada di Suez (!). 593. EMARGINULA CuvIERI, Audouin. Savigny, Descript. de l’Egypte, Coq., tav. I, f. 9. Emarginula Cuvieri, Audouin, Expliq. des pl. Ì de Savigny, Descript. de lEgypte, ed.II,v. XXII, palazzi 20! » » A. Adams, Proceed. Zool. Social 891} pi/83: Mar Rosso (Collezione Cuming). Questa bella specie figurata da Savigny fu descritta da Adams. Essa è caratterizzata dalla sua conchiglia estremamente depressa ed ornata di costole elevate, assai fitte, disposte a guisa di raggi, intersecate da costoline concentriche, minutissime e rade; la smargmatura è breve e piuttosto larga. 903". EMARGINULA (Subemarginula) ARABICA, A. Adams. Emarginula(Subemarginula) Arabica, A. Adams, Proc. Zool:.Soc., 1801, p. 90. Rada di Suez (!); ne abbiamo pescato un esemplare colla draga. Mar Rosso (Collezione Cuming). Questa conchiglia, nota soltanto per la descrizione che ne ha data il sig. Adams, non fu mai figurata. Essa è ovata, conica, convessa, ornata di costole \irradianti dall’ apice, alquanto solida, biancastra, col- 9 — 232 l'apice ottuso, subcentrale, appena ricurvo all’ indietro. Le coste più grandi sono 10, delle quali 3 anteriori, 4 laterali (due per lato) e tre posteriori. Gli interstizi sono intersecati da costole trasverse più minute, nel numero di 4 0 5. La costa mediana anteriore si termina con una fenditura brevissima ed in forma di angolo acuto. Dimensioni: TKnnchezag to e ano VLarshezzate ns nano Atena e a A Me Lunghezza della fessura. . . . >» la 554. EMARGINULA (Siphonella) ArcowaTI (3), Issel. Testa solidiuscula, capuliformi, compressiuscula, oblonga, subsymmetrica, albo-lutescente, extus radiatim inaequa- liter costata, costis numerosis, elevatis, rotundatis, prope aperturam paulum varicosis; interstitiis transver- sim costulatis; costis 3 anticis productioribus, media maxima, intus laevi, canali profundo antice munita; apice subcentrali recurvo; margine valde incrassato, integro. — Longit. millim. 20; lat. 12 4%; altit. 11; altit. costa majori 2 54. Golfo d’ Akaba (Arconati); un solo individuo. Conchiglia un poco solida, capuliforme, quasi sim- metrica, un poco compressa ai lati, bianco giallastra, ornata di coste longitudinali numerose, ineguali, ele- (') Questa specie verrà figurata dal marchese Arconati nella relazione dei suoi viaggi in Oriente che egli stà preparando, — 293 — vate, arrotondate ed un poco varicose in prossimità del margine; gli interstizii loro appariscono sottil- mente costati nel senso trasversale. Anteriormente vi hanno tre coste longitudinali assai prominenti, delle quali la media è la maggiore e corrisponde, nell'interno della conchiglia, ad una profonda doccia. Il margine non presenta soluzione di continuità ed è notevolmente ingrossato, formando come un orliccio nel quale sì con- tinuano le coste. Questa specie, presentando in luogo della fenditura abituale delle Emarginnle un canale simigliante a quello delle Sifonarie, ci sembra dc yer costituire un peculiare sottogenere che denomineremo Stphonella. 559. PARMAPHORUS GRANULATUS, Blainville. Savigny, Descript. de ’Egypte, Coq., tav. I, f. 10. Parmaphorus australis, Riippell e Leuckart, «Atlas zu der Reise in Nordl. Africa, p. SA, (1828)) Parmaphorus granulatus, Reeve, Conch. syst., tav. CXXXIX, f. 4. Tor (Riippell); Golfo di Suez (Vaillant); Isola della Riunione (Deshayes). 596. PATELLA ROTA, Chemnitz. Savigny, Descript. de ’Egypte, Coq., tav. I, f. 2. Patella rota, Reeve, Conch. icon., tav. XVII, f. 39 (1854). Golfo d’Akaba, Rada di Suez (Arconati); sembra poco comune. 59T. CHITON AFFINIS, Issel. Savigny, Descript. de l’Egypte, Gasterop., tav. III, f. 8,9. Testa oblonga, subcarinata, laevigata, coloribus variis picta; valvis terminalibus radiatim costatis; antica costis circa 21 ornata, concentrice striata; alteris in medio longitudi- naliter arcuatim sulcatis; areislateralibus angustis, trian- gularis, transversim trisuleatis; limbo minute squamu- loso. — Longit. millim. 18; lat. 11; alt. 6; lat. limb. 24. Golfo di Suez, sulle secche madreporiche (!); 7 esem- plari. Conchiglia oblunga, imperfettamente carenata, co- munemente verdastra, spesso screziata di svariati co- lori. La sua valva anteriore presenta, negli individui piccoli (di 7 millimetri di lunghezza), 10 o 12 coste di- sposte a guisa di raggi i cui interstizii sono striati con- centricamente; negli individui più voluminosi cresce il numero delle coste, finchè in quello che abbiamo descritto, e che crediamo adulto, giunge a 21 ed in pari tempo le strie concentriche si fanno più visibili e passano anche sulle coste. Nelle valve mediane le aree medie sono for- nite di solchi longitudinali un poco curvi, nel numero di 7ad8 per parte; le aree laterali sono strette, triangolari e negli individui piccoli sono divise in due costole da un solco trasverso mentre negli adulti presentano tre di questi solchi. Il margine della conchiglia è mediocremente esteso e coperto di minute squame calcari, lentiformi, strettamente imbricate. La valva anteriore presenta 10 denti marginali; se ne contano 12 nella posteriore e ve ne hanno soltanto due per parte nelle medie. — 239 — Questa conchiglia è quasi identica al O. Steulus, Gray, tanto comune nel Mediterraneo, e soltanto se ne distingue per le coste meno numerose e più elevate di cui è munita la sua valva anteriore; la qual differenza, comunque poco importante, è valevole a caratterizzare la specie, inquantochè si verifica costantemente. 558. Carron (Tonicia) SuEziENSIS, Reeve. Savigny, Descript. de l’Egypte, Gasterop., tav. III, f. 4. Chiton Sueziensis, Reeve, Conch. icon., tav. XX, f. 134. Baia di Suez, sugli scogli madreporici (!); piuttosto comune. La figura 7 della tavola 3.* di Savigny rappresenta probabilmente un piccolo individuo della stessa specie. 259. CHIToN (Acanthochites) sPINIGER, Sowerby. Savigny, Descript. de l’Egypte, Gasterop., tav. III, f. 5. Chiton fascicularis, Audowin (non Linneo), Expliq. des pl. de Savigny, Descript. del’Egypte, ed. II, v. XXII, p. 147 (1827). Chiton spimiger, Sowerby, Ann. and Magaz. Nat. Hist.,,-1340, p. 287. Baia di Suez (!); si trova col precedente, ed è as- sai abbondante. Filippine (Sowerby). 560 DENTALIUM ELEPHANTINUM, Linneo. Dentalium elephantinum, Wood, Index Conch., tav crtela.fa2it. Dentaliwm elephantinum, Lamarek, An. sans vert., ed. II, v. I, p.469 (1830). 561. DENTALIUM POLITUM, Lamarck. Dentalium politum, Lamarck, An. sans vert., ed. III, vol. II, p. 472 (1839). Rada di Suez (!); ne abbiamo dragato un esemplare vivente nei fondi melmosi della rada a circa 10 metri di profondità. 562. RECLUZIA JEHENNEI, Petit. Recluzia Jehennei, Petit, Journ. de Conch., 1853, pride, tav: Nono: Golfo Arabico, in alto mare (Jehénne). 963. CRESEIS, Sp. Rada di Suez (!); un solo esemplare. Conchiglia piccola, regolarmente conica, debolmente arcuata, sottilmente striata nel senso trasversale, bianca, subdiafana; strie uguali, regolari, assai avvicinate. Apertura piccola, rotonda. Lunghezza, millim. 4%; dia- metro dell’ apert. %. La specie alla quale questa somiglia maggiormente è la C. striata, Rang; se ne distingue però perchè è meno regolarmente conica e perchè ha l'apertura elit- tica e non rotonda. — 2397 — CREATO PODI 564. Ocropus CuvieRrI, d’Orbigny. Octopus Cuvieri, d' Orbigny, Moll. viv. et foss. p. 179 (1855). Abita, secondo d’Orbigny, l Atlantico, il Mediter- raneo, il Grande Oceano, il Mare Indiano e I° Eritreo. 565. Ocropus HorrIDUS, d’Orbigny. Savigny, Descrip. de l’Egypte, Cephalop., tav. I, f. 2. Octopus horridus, d° Orbigny, Tabl. des Cephal., p. 94, n.° 4 (1826) e Moll. viv. et foss. p. 178 (1850). » » Audouin, Expliq. des pl. de Sa- vigny, Descript. de lEgypte, edi ILivol, DEXap.e 122 (1827). Vive sui bassi fondi della Rada di Suez (!). 966. OcroPUS, Sp. Savigny, Descrip. de l’Egypte, Cephalop., tav. I, f. 1. Octopus vulgaris, Audouin, Expliq. des pl. de Sa- vigny, Descript. de l Egypte, ed. II, v. XXII, p.120(1827). » » d’Orbigny, Moll. viv. et foss., p. 168 (1855). Avendo confrontato il vero O. vulgaris, del Medi- terraneo, colla precitata figura di Savigny, ci è sembrato — 238 — che questa rappresentasse una specie distinta, i cui tentacoli sarebbero proporzionatamente più lunghi (1). 567. SePIA SAVIGNYI, Blainville. Savigny, Descript. de l’Egypte, Cephalop., tav. I, f. 3. Sepia officinalis, Audouin, Explig. des pl. de Sa- vigny, Descript. de l’Egypte, ed. II, vol. XXII, p. 123. Sepia Savignyi, Blainville, Dict. des Sc. nat., {EXE VAIIIp? 235: Sepia Pharaonis, Ehrenberg, Symbolae physicaé, Cephal., n.° 1. Rive del Mar Rosso, lungo i lidi dell’ Arabia Petrea e dell’ Abissinia (Ehrenberg). 068. SepiA GIBBOSA, EHRENBERG. Tav. II, fig. 14, 15. Sepia gibbosa, Ehrenberg, Symbolae physicae, Sepia, n.° 2 (1851). » » D’Orbigny, Moll. viv. et foss., p. 287 (1855). Corpo ovale, allungato, biancastro, al di sopra irre- golarmente sereziato di bruno, al di sotto di colore uniforme, terminato anteriormente in punta ottusa, po- steriormente assottigliato e foggiato in punta smussata. Superficie dorsale lievemente convessa; faccia ventrale (4) D' Orbigny cita come specie d’incerta determinazione 1’ Octopus fimbriatus, Rilppell, del Mar Rosso (D’Orbigny, Moll. viv. et foss., p. 179, 1855). Woodward cita incidentemente l’ Argonauta hians, Solander, come vivente nel Golfo Ara- hico (Manual of the Mollusca, part. III, p. 363 (1856) ). — 239 — quasi appianata. Testa alquanto voluminosa, subsferica, munita di occhi proporzionatamente grandi. Natatoje strette, la cui larghezza non eccede i 3 millimetri. Braccia sessili piuttosto brevi; due paja presentano a un dipresso la medesima lunghezza; la terza coppia, inse- rita sul lato inferiore dell’ animale, è un poco più breve delle altre due. Tali braccia sono triangolari e vanno assottigliandosi dalla base all’ estremità; la superficie loro, dal lato interno, è fornita di un gran numero di piccole ventose peduncolate, che divengono grado grado più piccole verso 1’ estremità del braccio e sembrano distribuite in 4 serie, la qual disposizione non è però ben manifesta. Ciascuna ventosa è armata di un cer- chietto corneo elastico, il cui margine libero apparisce, sotto la lente, minutamente seghettato. Braccia tentaco- lari sottili, cilindriche, tre volte più lunghe delle sessili e terminantisi in un rigonfiamento trigono, uno dei cui lati è munito di ventose simili a quelle testè descritte e disposte parimente in 4 serie longitudinali. La bocca si apre nel mezzo di un cercine connesso colle braccia ses- sili mediante piccoli freni muscolari. Rostro corneo assai simigliante a quello della Sepa officinalis, ma pur distinto, perchè la mandibola inferiore offre in esso le branche laterali comparativamente più estese. Il tubo locomotore è breve, robusto e giunge colla sua estremità fino alla base dei tentacoli sessili. Apparato costrittore assai vigoroso. Dimensioni: Lunghezza del corpo, esclusi i tentacoli . . .mill. 60 (©) ta) Larghezza mass. del corpo, comprese le natatoje » 28 — 240 — Lunghezza delle braccia sessili maggiori. . mill. 35 Lunghezza delle braccia sessili minori. . . . . » 830 Lunghezza delle braccia tentacolari . . . . . .» 90 Conchiglia interna in forma di navicella, allungata, attenuata alle sue estremità, terminata anteriormente in punta ottusa e posteriormente in un margine alquanto arrotondato. Faccia dorsale leggermente convessa, bian- castra, granulosa, segnata di strie d’ accrescimento ed attraversata da una costola mediana longitudiLale, poco elevata. Faccia ventrale giallastra, un poco iridescente, munita, nel mezzo, di una gibbosità trigona, simmetrica, obliquamente striata, assai prominente all’ innanzi, meno elevata ed assottigliata all’ indietro. Questo rilievo è limi- tato, tutt’all’intorno, da una concavità. All’estremità an- teriore della conchiglia si osserva un rudimento di dia- framma membranoso che forma una piccola cavità; il rostro manca e trovasi in sua vece come una lieve cica- trice. Dimensioni: Eunghezza dell'‘ossicmo’ eta eta 90 Larshezzamdellostessote age 20 Altezza delleszibbosità asso 9 E bene avvertire che l esemplare ora descritto è di sesso femmineo. Esso fu pescato nei bassi fondi della rada di Suez, che si estendono lungo la spiaggia del deserto d’ Altaka (!). I°ra le conchiglie provenienti dal Golfo d° Akaba che ci furono comunicate dal marchese Arconati vi ha poi — 241 — un ossicino della medesima specie, ma di maggiori di- mensioni e di forma mm poco diversa; questo ha 78 mill. di lunghezza per 28 di larghezza, e presenta una gibbo- sità mediana assai sviluppata, irregolarmente conica anzichè trigona. Della Sepia gibbosa non conoscevasi finquì che il solo ossicino, la cui forma insolita fece congetturare ad Ehrenberg che potesse appartenere ad un’ animale di- verso dalle ordinarie Sepie. L'esame da noi fatto di questa specie ci sembra sufficiente per escludere una simile supposizione. 569. Seria LEFEBREI, d’ Orbigny . Sepia Lefebrei, d’ Orbigny e Ferussac, Céphal. acét., t. XXIV, f. 1-6 (1839). » » d’ Orbigny, Moll. viv. et foss., p.£283., tav. XIII, f. 5-6(1855). Si conosce soltanto la conchiglia di questa specie e fu trovata presso Cosseir (Lefèbre). 70. SEPIA ELONGATA, d’ Orbigny. Sepia elongata, d’ Orbigny e Ferussac, Céphal. acét., tav. XXIV, f. 7-10 (1839). » » d’ Orbigny, Moll. viv. et foss., p2S9 XIII, 8710890): Anche di questa Sepa è nota soltanto la conchiglia, che fu raccolta parimente a Cosseir (Lefébre). LAGO 971. SepioreuTHIS HemprIcnna, Ehrenberg. Sepioteuthis Hemprichu, Ehrenberg, Symbolae physicae, Cephal., ni l(1'882): » » d’Orbigny, Moll. viv. et foss., p.322(1895). Vive nelle acque di Tor (Ehrenberg). 972. SEPIOTEUTHIS LOLIGINIFORMIS, Leuckart e Riippell. Chondrosepia loliginiformis, Leuckart e Riippell, Atlas zu der Reise in nòrd. Afrika, p. 2a ei (13828). Sepioteuthis loliginiformis, D'Orbigny, Moll. viv. CLASS. 22 (1355). Mar Rosso, presso Mohila (Riippell). 573. OmmasTREPHES AraBIcus, Ehrenberg. Pteroteuthis Arabica, Ehrenberg, . Symbolae physicae, Cephal., n.° SIDE Ommastrephes arabicus, d Orbigny, Moll. viv. et foss., p. 428 (1855). Vive nelle acque dell’isola vulcanica di Ketumbal, tra Gumfuda e Poheca (Ehrenberg). Il genere cui spetta questo cefalopodo non è ancora determinato con sufficiente certezza. PARTE TERZA CATALOGO DELLE CONCHIGLIE FOSSILI RACCOLTE SULLE SPIAGGE EMERSE DEL MAR ROSSO. PARTE TERZA Catalogo delle Conchiglie fossili raccolte sulle spiagge emerse del Mar Rosso. 7 ACEFALI 1. GASTROCHAENA, Sp. Due valve (Museo di Torino). È una conchiglia di mediocri dimensioni (lunga millim. 50; larga 22) le cui valve, consimili a quelle della G. dubia, sono però più ristrette e meno arroton- date alla estremità posteriore. Questa specie porta il nome di G. ovata, Sowerby, nella raccolta del museo di Berlino, quello di G. cuneiformis, Spengler, nella collezione del museo di Parigi (Jardin des Plantes). 2. SEPTARIA ARENARIA, Lamarck. Catalogo prec., p. 50. Parecchi individui (Museo di Torino). 8. PHoLas Sinarrica, Fraas. Pholas Sinaitica, Fraas, Aus dem Orient, p. 190, tav. III, £. 7 (1867). IsseL, Malac. del Mur Rosso Lî LS adige Questa specie sembra, in paragone delle sue conge- neri, più larga e meno allungata. Le sue valve sono alquanto convesse ed hanno le estremità arrotondate ed una sorta di piega obliqua che, partendo dall’ apice, rag- giunge il margine. Tali conchiglie si trovano in cavità piriformi scavate nei coralli, e secondo la figura del sig. Fraas le loro dimensioni sarebbero presso a poco di mill. 84 per la lunghezza, 18 per la larghezza. 4. SOLECURTUS STRIGILATUS, Linneo. Catalogo prec., p. dl. Abbiamo veduto questa specie nella raccolta paleon- tologica del Museo di Pisa. D. CORBULA ACUTANGULA, Issel. Tav. IH fed Testa solidiuscula, transversa, trigona, inaequilaterali; valva sinistra convexiuscula, transversim sulcata et tenuiter striatula, in medio depressiuscula; sulcis profun- dis, inaequalibus, numerosis (circa 17-18); latere antico rotundato, postico paululum longiori, valde carinato, acute angulato; umbonibus minimis, recurvis, acutis. — Longit. millim. 18; lat. 3. Parecchie valve (Museo di Torino). Conchiglia un poco solida, trasversa, trigona, ine- quilatera. Valva sinistra un poco convessa, trasversal- mente solcata e sottilmente striata; solchi nel numero di 17 a 18, profondi, ineguali, un poco sinuosi; le strie sono nel numero di due o tre fra un solco e l’altro. Il lato anteriore della conchiglia è arrotondato, il poste- =. 24 riore è un poco più allungato ed offre una carena obliqua ed acuta; alla sua estremità presenta un angolo acuto e sembra come troncato. Gli umboni sono piccoli, ricurvi ed acuti. Di questa specie non conosciamo che la sola valva sinistra, i cui caratteri sono però sufficientemente spiccati da servire alla distinzione della specie. 6. LUTRARIA, Sp. Due esemplari (Museo di Pisa). Specie di grandi dimensioni (lunga millimetri 64, larga 34), certamente differente dalla L. Aegyptiaca, e che piuttosto si accosta alla L. ell:ptica del Mediter- raneo. 7. MACTRA OLORINA, Philippi. N DI 0) > a n RD Catalogo prec., p. 02. Pochi esemplari (Museo di Pisa). 8. MacrRA MacuLosa, Lamarck. Catalogo prec., p. 52. Parecchi individui (Museo di Torino). 9. MESODESMA GLABRATA, Lamarck. Catalogo prec., p. 53. Un esemplare (Museo di Pisa). 10. ERVILIA ScALIOLA, Issel. Catalogo prec., p. 93. Molti esemplari (Museo di Torino). — 248 — 11. ScroBicuLARIA WAABITICA, Issel. Tav. III, fig. 6. Testa solidiuscula, aequivalvi, elliptico-trigona, inaequila- terali, plano-convexiuscula, antice rotundata, postice paululum breviori, attenuata, subangulata, extus con- centrice inaequaliter striatula, nitida; umbonibus mi- nimis, approximatis, subacutis; limbo integro; sinu pal- leali magno, profundo, valde impresso; cardo valvulae sinistrae dentis unici conspicui, cochleiformi munito. — Longit. mill. 39; altit. 26. Una valva (Museo di Pisa). Conchiglia un poco solida, equivalve, elittica, un poco trigona, debolmente convessa, arrotondata nel lato anteriore, posteriormente un poco più breve, ristretta e foggiata ad angolo smussato; esternamente presenta strie d’ accrescimento sottili e disuguali. Gli umboni sono piccoli, assai avvicinati, quasi acuti, il margine è intero. Internamente vi si vedono impressioni muscolari assai impresse ed un seno palleale profondo, esteso e di forma irregolare. Il cardine presenta, nella valva sinistra, presso il margine posteriore, un solo dente robusto e cocleiforme. La spessezza della conchiglia (le due valve comprese) deve essere di circa 17 millimetri. 12. AsAPHIS vIOLACESCENS, Forskal. Catalogo prec., p. 56. Molti esemplari (Museo di Torino). 13. DonAx TRUNCULUS, Linneo. Catalogo prec., p. 95. — 249 — Si trova in vari punti del deserto di Suez (!), nonchè nella parte media dell’istmo; comune. 14. TeLLina (Tellinella) RAsTELLUM, Hanley. Catalogo prec., p. 57. Molti esemplari (Museo di Torino). 15. TELLINA (Arcopagia) LINGUA-FELIS, Linneo. Tellina lingua-felis, Sowerby, Thes. Conch., p. 266, tav. LXIV, f. 236. Tre esemplari (Museo di Torino). 16. TeLLINA (Macoma) ERYTHRAFA, Issel. Catalogo prec., p. 60. Pochi esemplari (Museo di Torino). 17. TELLINA (Peronaea), sp. Catalogo prec., p. 61. Un esemplare (Musco di Pisa). 18. TELLINA LAcUNOSA, Chemnitz. Tellina lacunosa, Lamarck, An. sans vert., ed. III, vol. II, p. 568. » » Sowerby; Thes. Conch., p. 322, tano 2e\cikr202. Tre esemplari (Museo di Pisa). Questi esemplari non sono perfettamente identici a quelli della 7. lacunosa, vivente, ma non presentano tali differenze da doverneli specificamente separare. Essi sono poi strettamente affini agli esemplari della 7. 4u- mida, Brocchi, fossile del pliocene d’ Asti. MO 19. PerRicoLa Hempricnn, Issel. Catalogo prec., p. 61. Un esemplare (Arconati). 20. VENUS RETICULATA, Linneo. Catalogo prec., p. 63. Quattro esemplari (Museo di Torino). 21. Venus RudGosA, Gmelin. Catalogo prec., p. 64. Esemplare unico (Museo di Torino). 22. VENUS, Sp. Un esemplare (Museo di Torino). 23. Venus ROEMERIANA, Issel. Catalogo prec., p. 64. Quattro esemplari (Museo di Torino). 24. CYTHEREA LENTIGINOSA, Chemnitz. Catalogo prec., p. 66. Quattro esemplari (Museo di Torino). 25. CYTHEREA (Lioconcha) cALLYPIGA, Born. Catalogo prec., p. 66. (Museo di Torino). 26. CyTHEREA (Lioconcha) TirINA, Lamarck. Catalogo prec., p. 67. Tre individui (Museo di Torino). 27. CyrHEREA (Callista) FLORIDA, Lamarck. Catalog. prec., p. 68. Sette esemplari (Museo di Torino). 28. CvyrHEREA (Callista) LiLAcINA, Lamarck. Cytherea lilacina, Rémer, Monog. Venus, tav. ReViMEssf2: Un esemplare (Museo di Pisa). 29. CyTHEREA (Crista) SAavionvI, Jonas. Catalogo prec., p. 70. Tre individui (Museo di Torino). 30. CyTHEREA (Crista), sp. Catalogo prec., p. 71. (Museo di Torino). 31. Circe scRIPTA, Linneo. Catalogo prec., p. 71. Esemplare unico (Museo di Torino). 82. ARTEMIS JUVENILIS, Gmelin. Catalogo prec., p. 72. Due esemplari (Museo di Torino). 33. CARDIUM TENUICOSTATUM (?), Lamarck. Catalogo prec., p. 74. Molti esemplari (Museo di Torino). = (959 54. CARDIUM SUEFZIENSIS, Issel. Catalogo prec., p. 76, tav. III, f. 4. Molti esemplari (Museo di Torino). 59. CARDIUM, Sp. Catalogo prec., p.. 7. (Museo di Torino). 36. CARDIUM ISTHMICUS, Issel. Catalogo prec., p. 74. Bacini dei Laghi Amari (!); raro. 537. CaRDIUM (Laevicardium) LYRATUM, Sowerby. Cardium lyratum, Reeve, Conch. icon., tav. II, tl, Due valve (Museo di Torino). 58. CarpIUM (Lunulicardia) AuRIcULA, Forskal. Catalogo prec., p. 78. 39. CHAMA CorBIEREI, Jonas. Catalogo prec., p. 78. Esemplare unico (Museo di Torino). 40. TRIDACNA ELONGATA, Lamarck. Catalogo prec., p. 79. Costa orientale del Golfo di Suez, a due leghe a mezzogiorno delle fontane di Mosè (De Rozière) (*). (!) Constitution phys. de l'Egypte, in Descript. de l’Egypte, ed. II, vol. XXI, LOVE T9ì 41. CARDITA ANGISULCATA, Reeve. Catalogo prec., p. 80. Cinque esemplari (Museo di Torino). 42. CARDITA GUBERNACULUM, Reeve. Catalogo prec., p. 81. Quattro esemplari (Museo di Torino). 43. CyPRICARDIA OBLONGA, Linneo. Cypricardia Guinaica, Lamarck, An. sans vert., caio Ae 6039 (1869). Cypricardia oblonga, Reeve, Conch. icon., tav. Die Sei esemplari (Museo di Torino). 44. DiprLopontA SAvIGNYI, Vaillant. Catalogo prec., p. SI. Coste del Golfo di Suez (!); comune. 45. DIPLODONTA SUBROTUNDA, Issel. Dave Jero Testa solidiuscula, aequivalvi, subglobosa, rotundata, pau- lulum inaequilaterali, postice minus arcuata, parum productiori, supra concentrice, inaequaliter striata; um- bonibus obtusis, minimis; cardine valde arcuato. Dentes cardinales in valvula dextra duo divergentes, laterales bini lamellosi. Margine integro. — Long. millim. 21%.; lat. 22. — 254 — Una valva (Museo di Torino). Conchiglia un poco solida, equivalve, subglobosa, arrotondata, un poco inequilatera, posteriormente ap- pena più estesa e meno arcuata. Al disopra. presenta delle strie di accrescimento concentriche, disuguali, me- diocremente profonde. Gli umboni sono piccoli ed ottusi. Il cardme è assai arcuato ed offre nella valva destra due dentini cardinali divergenti e due laterali lamellosi poco evidenti. Il margine è intero. Questa specie sì riferisce al tipo della D. Savignyi, ma ne differisce per la sua forma arrotondata e perchè ha il cardine assai arcuato e non quasi retto. 46. LUCINA TIGERINA; Linneo. Catalogo prec., p. Sl. Molti esemplari (Musei di Torino e Firenze). 47. LUCINA PUNCTATA, Linneo. Venus punctata, Chemnitz, Conch. Cab., vol. VIE Spadostayn SAI | f. 390. | Cytherea punctata Lamarck, An. sans vert., ed. III, vol. II, p. 602 (1839). Un esemplare (Museo di Firenze). Si trova vivente nell’ Oceano Indiano (Lamarck), all’ isola della Riunione (Deshayes) e in altre località. 48. LucinA SEMPERIANA, Issel. mala tas (4 Catalogo prec., p. 82. Un esemplare (Museo di Torino). 49. LucimA ReevEI, Deshayes. Catalogo prec., p. 83. > Un esemplare (Museo di Torino). 50. Lucina FIScHERIANA, Issel. Catalogo prec., p. 88, tav. I, fig. 8. (Museo di Torino). 51. Lucina ERYTHRAEA, Issel. Catalogo prec., p. 84, tav. I, fig. 9. Alcune valve (Museo di Torino). 52. LucinA CrossEANA, Issel. Lay. HI, 9-33: Testa minuta, solidiuscula, aequivalvi, suborbiculari, inae- quilaterali, obliqua, valde convexa, alba, fere opaca, concentrice inaequilater striata vel plicata, antice an- gusta, paululum arcuata, postice valde longiori, pro- ductiori; umbonibus validis, tumidis, acutis, oppositis; lunula parva, excavata; margine integro. Cardo ut in Luareticulata, Poll Bongits mill 24 4olatt 2; CrassndeA: Quattro esemplari (Museo di Torino). Conchiglia piccola, un poco solida, equivalve, subor- biculare, obliqua, inequilatera, assai convessa, bianca, quasi opaca, ornata di strie o di pieghe concentriche; Anteriormente essa è ristretta ed un poco arcuata, posteriormente è più allungata e più estesa, offrendo un margine arrotondato. Gli umboni sono grossi, tumidi, assai prominenti, subacuti un poco incurvi ed opposti. — 2560 — la lunula è piccola ed incavata. Il margine è intero. Il cardine è identico a quello della L. reticulata, Poli, del Mediterraneo. 52”. KELLIA MILIACEA, Issel. Catalogo prec., p. 87, tav. I, fig. 1L. Qualche valva sciolta (Museo di Torino) 55. PECTUNCULUS PECTINIFORMIS, Lamarck. Catalogo prec., p. 87. Alcune valve (Museo di Torino). O4. LEDA SCULPTA, Issel. avo 0 otto. Testa minuta, solidiuscula, aequivalvi, ovato-trigona, transversa, inaequilaterali, convexiuscula, transversim lyrata, radiatim plicata, nitida, antice rotundata, unipli- cata, postice longiori, paululum acuminata, parum emar- ginata, triplicata; lyris (circa 12-18) concentricis, obliquis, anterius subitilioribus, posterius plicis non superantibus; plicis divergentibus, inaequalibus, superne angustis, in- ferne latis, transversim, tenuissime costulatis; margine dorsali antice brevi, parum declivi, postice subconcavo, declivi; ventrali conspicue arcuato; umbonibus minutis, subacutis. Cardo crassiusculo. — Long. mill. 34; lat. 244. Quattro esemplari (Museo di Torino). Conchiglia minuta, un poco solida, equivalve, di forma ovata, trigona, inequilatera, un poco convessa, nitida ed ornata di costole trasversali e di pieghe radiali; anteriormente è arrotondata ed offre, ad una certa distanza dal margine, una piega longitudinale; — 257 — posteriormente è più lunga e terminata in punta un poco smarginata; in questa estremità si osservano pure tre pieghe longitudinali, divergenti, disuguali (la media è minore delle altre due) e scabre. Le costole trasversali sono concentriche, un poco oblique, nel numero di 12 a 13 per ciascuna valva e si arrestano ove cominciano le pieghe posteriori. Il margine dorsale anteriore è breve ed appena mclinato; il ventrale è molto arcuato. Gli um- boni sono minuti e quasi acuti. Il cardine è piuttosto spesso ed offre due file divergenti di denti alquanto robusti e poco numerosi. Questa specie presenta la forma generale della Leda pella del Mediterraneo, ma se ne distingue pei suoi ornamenti. 55. ARCA AURICULATA, Lamarck. Catalogo prec., p. 88. Sette esemplari (Museo di Torino). 56. ARCA VELLICATA, Reeve. Arca vellicata, Reeve, Conch. icon., tav. V, f. 33. Tre esemplari (Museo di Torino). OT. ARCA, sp. Un individuo (Museo di Torino). Specie indeterminata, forse nuova, spettante al gruppo dell’ A. fusca, Brug. 58. ARCA LACTEA, Linneo. Var. Erythraca. Catalogo. prec. p89: Due valve (Museo di Torino). 59. Arca RETUSA, Lamarck. Catalogo prec., p.,:90. Chaluf-el-Terraba (!); parecchi esemplari. 60. Arca Noar, Linneo. Arca Noae, Weinkauff, Die Conch. des Mittel- meeres, vol. I, p. 190 (1867). Tre esemplari (Museo di Torino). Questi sono quasi identici al tipo, senonchè offrono coste longitudinali un poco più sviluppate. 61. Arca (Anomalocardia) EzRENBERGI, Duncker. fastalno: n NE Catalogo prec., p. 91. Molti esemplari (Museo di Torino). 62. Arca (Lunarca), sp. Una valva (Museo di Pisa). Specie strettamente affine alla Lunarca costata di Gray. 62”. CRENELLA EHRENBERGI, Issel. Catalogo prec., p. 92. Poche valve sciolte (Museo di Torino). 63. MopIoLARIA caENOBITA, Vaillant. - 5 D Catalogo prec., p. 93. Un esemplare (Museo di Torino). 259 — 64. SepTIFER ExcIssus, Wiegmann. Septifer excissus, Wiegmann, Wiegm. Archiv., 1837, p. 49. Due valve (Museo di Torino). Abbiamo determinato i nostri esemplari confrontandoli coi tipi conservati nella collezione del Museo di Berlino. 65. MELEAGRINA MARGARITIFERA, Lamarck. Catalogo prec., p. 95. Pochi esemplari (Museo di Torino). 60. VULSELLA, Sp. Si trovano piccoli individui indeterminabili, apparte - nenti a questo genere, entro conchiglie più grandi (Mu- seo di Torino). 67. PECTEN AUSTRALIS, Sowerby. Catalogo prec., p. 102. Cinque esemplari (Museo di Torino). 63. PECTEN VEXILLUM (?), Reeve. Pecten vexillun, Reeve, Conch. icon., t. XXVII, f. 114. Parecchi esemplari (Museo di Torino). È notevolissimo il polimorfismo di questo fossile, del quale abbiamo veduto individui muniti di 9 coste radiali, altri‘con.l'0,*ed'altetcon Ioni La descrizione e la figura precitata del Reeve com- binano perfettamente coi nostri esemplari, tuttavia ci — 200 — rimane qualche incertezza circa la specie cui apparten- gono, non avendoli paragonati direttamente col tipo. 69. PECTEN coNcINNUS, Reeve. Catalogo prec., p. 103. Un esemplare (Museo di Torino). 70. PecTEN (Vela) medius, Linneo. Catalogo prec., p. 104. Un esemplare (Museo di Torino). 71. PLICATULA RAMOSA, Lamarck. Catalogo prec., p. 104. Quattordici esemplari (Museo di Torino). Tra questi è rappresentata una varietà nella quale le pieghe sono appena accennate e le valve quasi pianeggianti. 72. SPonpyLus AcULEATUS, Chemnitz. Catalogo prec., p. 104. Tre esemplari (Museo di Torino). 73. OstrEA ForskaLia, Chemnitz. Catalogo prec., p. 105. Abbiamo raccolto questa specie a Ramses, tra le sabbie del deserto (!). Sei esemplari (Musco di Torino). — 261 — GASTEROPODI 74. OLIVA INFLATA, Lamarck. Catalogo prec., p. 106. Cinque esemplari (Museo di Torino). ‘TO. CYPRAEA ANNULUS, Linneo. Catalogo prec., p. 113. Cinque esemplari (Museo di Torino). 76. CYPRAEA LYNX, Linneo. Catalogo prec., p. 109. Abbondante (Museo di Torino). 7. CyPRAEA EROSA, Linneo. Catalogo prec., p. 113. Abbondante (Museo di Torino). 78. CvyPRAEA ARABICA, Linneo. Catalogo prec., p. 109. Sei esemplari (Museo di Torino). 79. CYPRAEA PULCHRA, Gray. Cypraea pulchra, Kiener, Icon. des Coq. viv., tav. RN Fe: Cinque esemplari (Museo di Torino). Isser. Maluc. del Mar Posso. 18 80. CyPRAEA TALPA, Linneo. Cypraea talpa, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. 79, tav Naga: Un individuo (Museo di Torino). Vive nell’ acque di Madagascar e nell’ Oceano Indiano (Kiener). 81. CyPRAEA ISABELLA, Linneo. Catalogo prec., p. 112. Un esemplare (Museo di Pisa). 82. CYPRAEA OCELLATA, Linneo. Cypraea ocellata, Kiener, Icon. des Coq., p. 67, tav SEI £.93: Due individui ornati ancora della loro primitiva colorazione (Museo di Torino). 83. CyYPRAEA ASELLUS, Linneo. Catalogo prec., p. 115. Otto esemplari (Museo di Torino). 84. Trivia (Pustularia) stTAPHILAFA, Linneo. Catalogo prec., p. 115. Due individui (Museo di Torino). SO. TRIVIA (Epona) cicercuLA, Gmelin. Catalogo prec., p. 114. Tre mdividui (Museo di Torino). sl ‘909 e 86. MARGINELLA SUEZIENSIS, Issel. Catalogo prec., 115. Due esemplari (Museo di Torino); furono trovati nell'interno di altri fossili. 87. Mirra Bove, Kiener. Catalogo prec., p. 117. Alcuni individui (Museo di Torino) un poco diversi dal viventi. 88. Mirra PHARAONIS, Géné. Tav. II, fig. 8: Catalogo prec., p. 119. Un esemplare (Museo di Pisa). 89. Mitra RupPELLI, Reeve. Catalogo prec., p. 118. (Musco di Torino). 90. MITRA NYMPHA, Reeve. Catalogo prec., p. 118. (Musco di Torino). 91. Mirra OsIrIDIS, Issel. TavMtlno 9: Testa solidiuscula, ovato-fusiformi, transversim striata et costata, longitudinaliter plicata; spira acuta, scalari- ni formi; anfractibus 754 planis, supra angulatis, sutura distincia separatis; primis, striis profundis (5-6) tran- — 204 — sversim munitis, longitudinaliter plicatis; ultimo 44 altitu- - dinis aequante, ad basim attenuato, inferne concentrice costato valde plicato; plicis, in anfractu ultimo, 10 va- lidis, rotundatis, prope suturam in tuberculo elevato ter- minatis, inferne minori; apertura verticali, angusta, superne angulata, inferne paululum emarginata; labro dextero simplici, acuto; columella callosa, 5-plicata. — Longit. mill. 24; lat. 11. Un esemplare (Museo di Pisa). Conchiglia un poco solida, ovata, fusiforme, striata e costata nel senso trasversale, ornata di pieghe longi- tudinali. Spira acuta, scalariforme. Giri nel numero di 7% appianati al disopra e lateralmente, foggiati cioè a guisa di scala, e divisi da distinte suture. I primi sono muniti di strie trasversali profonde e rade (5 o 6 per giro), e di pieghette longitudinali; 1 ultimo uguaglia circa 4 dell’ altezza totale ed è attenuato alla base; esso presenta 10 pieghe verticali alquanto elevate ed arro- tondate, terminanti alla parte superiore, presso la sutura, in un tubercolo, e ristrette inferiormente; oltre a queste si osservano, alla parte inferiore del medesimo, alcune coste trasverse (circa 5) un poco oblique. L’ apertura è piuttosto stretta, angolosa superiormente, inferiormente un poco smarginata e presenta un labro destro semplice ed acuto. La columella è callosa e munita di 5 pieghe un poco oblique. 92. Mirra MosaICcA, Issel. a vee E re Testa crassa, solida, oblongo-fusiformi, elongata, nitida, tran- sversim dense striata, striis regularibus, approximatis, inferne validioribus; anfracetibus 7-8 regulariter crescen- tibus, subimbricatis, fere planis, sutura distinceta sepa- ratis; ultimo circa % altitudinis aequante, ad basim attenuato; apertura paululum obliqua, angusta, elon- gata, inferne latiori, canali brevi incurvo terminata; margine. dextero arcuato, valde incrassato, ad basim paulum reflexiusculo; columella callosa, 6-plicata. — Longit. millim. 49; lat. 15. Un esemplare (Museo di Pisa). Conchiglia spessa, solida, oblunga, fusiforme, al- lungata, nitida, trasversalmente striata; strie fitte, numerose, regolari, più profonde alla parte inferiore. Giri nel numero di 7 a 8 crescenti regolarmente, quasi piani e disposti in guisa che ciascuno ricuopre un poco il precedente; l’ultimo uguaglia circa % dell’ altezza totale ed è notevolmente ristretto alla base. L’ apertura è un poco obliqua, angusta, allungata, più larga infe- riormente che superiormente e si termina in un breve canale un poco incurvo all’ indietro. Il margine destro è arcuato, assai ingrossato ed un poco riflesso alla base; la columella è callosa e munita di 6 pieghe oblique, delle quali le superiori sono situate assai internamente e per conseguenza sono poco evidenti. 93. MITRA, sp. Un esemplare (Museo di Torino). E una nuova specie che ommettiamo di descrivere perchè non ne possediamo un’esemplare abbastanza perfetto. I o 94. MITRA SERPENTINA, Lamarck. Mitra serpentina, Reeve, Conch. icon., tav. XV, f. 112 (1844). Un esemplare (Musco di Firenze). Questa specie, diversa da tutte quelle che abbiamo già indicate, è conservata nella raccolta paleontologica del R. Museo fiorentino. 95. COLUMBELLA TURTURINA, Lamarck. Columbella turturina, Kiener, Icon. des Coq. viv., pe 16; tav Beh 3. Un esemplare (Museo di Torino). Questo spetta ad una varietà assai accorciata. 96. CoLUMBELLA MENEGHINIANA, Issel. Tav eee dK0£ Testa minuta, ovato-oblonga, utraque extremitate attenuata, longitudinaliter plicata, transversim striata; spira co- nica; apice acuto; anfractibus 7 convexiusculis, sutura impressa separatis; primis laevibus, angustis, sequentibus obsolete plicatis, ultimo magno ‘4 altitudinis aequante, subtilissime transversim striato; striis ad basim vali- dioribus; apertura fere verticali, angusta, elongata, su- perne ‘angulata, inferne canali brevi terminata; labro dextero incrassato, paululum arcuato, in medio pro- ducto; columella callosa, subrecta. — Longit. millim. 5; lat. 254. Tre esemplari (Museo di Torino). Conchiglia minuta, ovata, oblunga, attenuata in entrambe le estremità, munita di pieghe longitudinali e — 267 — di strie trasversali. La spira è conica e l'apice acuto. I suoi giri, nel numero di 7, sono un poco convessi e divisi da suture impresse, i tre primi sono lisci e stretti, i tre seguenti presentano delle pieghe obsolete poco distinte; l’ultimo è grande, equivale a % dell’ altezza totale ed offre delle sottilissime strie trasversali più marcate alla sua parte inferiore che alla superiore, esso presenta inoltre qualche rudimento di pieghe longitudi- tudinali. L'apertura è quasi verticale, stretta, allungata, angolosa superiormente ed è terminata da un breve canale rivolto all’ indietro; il labro destro è alquanto ispessito, un poco arcuato ed esteso nella parte mediana. La columella è callosa, quasi retta e sembra munita di qualche sottile pieghetta obliqua. 97. COLUMBELLA EXILIS, Philippi. Catalogo prec., p. 121. Molti esemplari (Musei di Torino e di Pisa). 98. Cassis ERINACEUS, Bruguière. Catalogo prec., p. 121. Cinque esemplari (Museo di Torino). 99. CASSIS CANALICULATA, Bruguière. Cassis canaliculata, Kiener, Icon. des Coq., p. 32, tav RW fo 25: Un esemplare (Museo di Torino). La figura ora citata non corrisponde perfettamente all’ esemplare. — 268 — »* 100. PurpuRA sERTUM, Lamarck. Catalogo prec., p. 122. Due esemplari (Museo di Torino) alquanto diversi dal tipo 101. RicinuLA HIPPocasTANUM, Reeve. Catalogo prec., p. 122. Scarsi individui (Museo di Torino). 102. LEPToconcHUSs sTRIATUS, Riippell. Catalogo prec., p. 124. Tre esemplari (Museo di Torino). 103. Nassa GEMMULATA, Lamarck. Catalogo prec., p. 124. Due individui (Museo di Torino). 104. NAssA MUTABILIS, Linneo. n DE Catalogo prec., p. 125. Alcuni esemplari (Museo di Pisa). 105. Nassa KienerI, Deshayes. Catalogo prec., p. 125. Molti esemplari (Museo di Torino). 106. Nassa cosTULATA, Renieri. Var. Erythraea. Catalogo prec., p. 126. Vari esemplari (Museo di Pisa). — 2609 — 107. PHos sENTICOSUM, Bruguière. Catalogo prec., p. 127. Un solo individuo in ottimo stato (Museo di Pisa). 103. Buccinum (Pusionella) PIcrum, Reeve. Buccinum pictum, Reeve, Conch. icon., tav. X, f. 74 (1846). Due individui (Museo di Torino). 109. TEREBRA NEBULOSA, Sowerby. Catalogo prec., p. 129. Un esemplare (Museo di Torino). 110. TEREBRA DUPLICATA, Linneo. Catalogo prec., p. 150. Abbondante (Museo di Torino). 111. TeREBRA MONILIS, Quoy e Gaymard. Terebra monilis, Reeve, Conch. icon., tav. XI, f. 42. Un esemplare (Museo di Pisa). 112. TEREBRA, Sp. Un esemplare (Museo di Pisa). Si riferisce ad una specie somigliantissima alla T. babylonica, Lamarck, e alla 7. livida, Reeve. 113. TerEBRA susuLATA, Lamarck. Terebra subulata, Kiener, Icon. des Coq. viv., p. TO=tan eee — 270 — Un esemplare (Museo di Firenze). 114. SrromBus coLumBA, Lamarck. Catalogo prec., p. 130. Due individui (Museo di Torino). 115. StromBus MauRrITIANUS, Lamarck. Catalogo prec., p. 130. Nove esemplari (Museo di Torino). 116. StRoMBUSs FasciaTUs, Born. Catalogo prec., p. 131. Otto esemplari (Museo di Torino). 117. Srrompus RuppELLI, Reeve. Catalogo prec., p. 131. Parecchi esemplari (Museo di Torino). 118. StRoMBUSs FUSIFORMIS, Sowerhy. Catalogo prec., p. 151. Undici esemplari (Museo di Torino). 119. TRITON, sp. Un esemplare (Museo di Torino). Specie assai somi- gliante al 7. grandimaculatum, Lamarck. 120. TRITON PILEARE, Lamarck. Triton pileare, Kiener, Icon. des Coq., tav. WIISSESTE Alcmi piccoli esemplari (Museo di Torino). — 271 — 121. TRITON, Sp. Esemplare unico (Museo di Torino), somigliantissimo al 7. distortum di Schubert e Wagner. 122. RANELLA GRANIFERA, Lamarck. Catalogo prec., p. 154. Rara (Museo di Torio). 123. RANELLA, Sp. Un esemplare (Museo di Torino). È probabilmente la R. pusilla, Broderip, specie vivente nell’ Oceano Indiano. 124. MurEx ANcuLIFERUS, Lamarck. Catalogo prec., p. 135. Abbiamo raccolto questa specie a Ramses, presso Ismailia (!); rara. 125. MurEx poLyconuLus, Lamarck. Catalogo prec., p. 155. Due individui (Museo di Torino). 126. MurEx TRUNcULUS, Linneo. Catalogo preced., p. 136. Un esemplare (Museo di Torino). Questo fossile spetta ad una varietà notevolmente diversa da quella che abita sulle rive settentrionali del Mediterraneo. Esso presenta una conchiglia assai volu- minosa (della lunghezza di millim. 80,5 e del diametro € id Cala di 70,9), più larga, in proporzione, del tipo e meno ele- vata. Ciascuno dei suoi giri è munito di 8 grosse varici longitudinali che sono irregolarmente striate e costate nel senso trasversale. Esse varici portano, alla parte mediana, un tubercolo allungato in forma di spina ottusa ed una spina alla parte inferiore. L’ombellico è più aperto che nelle varietà nostrane. La varietà più comune di Murex trunculus del Mediterraneo settentrionale, per esempio della Liguria, offre varici appianate sprovviste di spine e tubercoli ed è più turriculata e più snella; le sue dimensioni sono: lunghezza millim. 74; larghezza 43. Sulle coste della Sicilia e di Malta la specie comincia ad assumere alcuni dei caratteri proprii al nostro fossile e diventa pol ad essa molto prossima sui lidi di Alessandria e Porto-Said. La varietà di questa specie che s'incontra nei terreni pliocenici italiani costituisce una forma ugualmente di- stinta dal tipo vivente mediterraneo e dalla varietà fos- sile eritrea. 127. MuREX cRrassIspINAa, Lamarck. Catalogo prec., p. 137. Un esemplare (Museo di Torino). 128. Fusus MARMORATUS, Philippi. Catalogo prec., p. 1598. Cinque esemplari (Museo di Torino). 129. TURBINELLA LINEATA, Philippi. Catalogo prec., p. 140. (Museo di Torino). 130. TURBINELLA INCARNATA, Deshayes. Catalogo prec., p. 140. (Museo di Firenze). 181. FicuLa RETICULATA, Lamarck. Pyrula reticulata, Kiener, Icon. des Coq. viv., tav QUIS Sei individui (Museo di Torino). 132. Conus ARENATUS, Lamarck. Catalogo prec., p. 141. Esemplare unico (Museo di Torino). 133. Conus ACUMINATUS, Bruguière. Catalogo prec., p. 142. Due esemplari (Museo di Torino). 134. Conus TESSELATUS, Bruguiére. Catalogo prec., p. 142. Esemplare unico (Museo di Torino). 135. Conus MILES, Linneo. Conus miles, Reeve, Conch. icon., tav. II, f. 9. Parecchi buoni individui (Museo di Torino). 156. Coxus TAEMATUS, Bruguière. Catalogo prec., p. 143. Due esemplari (Museo di 'Torine). n: SAN 137. Conus EBURNEUS, Bruguière. Conus eburneus, Kiener, Icon. des Coq., pag. 67, VIT: Due esemplari (Museo di Torino). 138. Conus NuUSsATELLA, Bruguière. Conus nussatella, Reeve, Conch. icon., tav. XI, f. 96 (1863). Molti stupendi esemplari nei quali vedesi ancora la primitiva colorazione. (Museo di Torino). 139. PLEUROTOMA BABYLONICA, Lamarck. Pleurotoma babylonica, Reeve, Conch. icon., t. II, f. 5 (1848). Individuo unico (Museo di Torino). 140. MangeLIA Mica, Philippi. Catalogo prec., p. 1495. Rara (Museo di Torino). 141. MANnGELIA EXILIS, Philippi. Catologo prec., p. 145. Un cattivo esemplare (Museo di Torino). 142. CerITHIUM ERrvyTHRAEONENSE, Lamarck. Catalogo prec., p. 145. Un esemplare (Museo di ‘l'orino). = Mb e 143. Ceritmuna RuppeLLa, Phuilippi. Catalogo preced., p. 146. Due esemplari (Museo di Torino). La varietà sub- fossile delle spiagge emerse eritree è somigliantissima al C. vulgatum del pliocene astigiano. 144. CERITHIUM ASPERUM, Linneo. Cerithiwm asperum, Lamarck, An sans vert., ed. HI. vol. HI, p. 605 (1859). (Museo di Pisa). 145. CERITHIUM PROCERUM, Kiener. Cerithium procerum, Kiener, Icon. des Coq. viv., peesartav: IVI Dodici esemplari (Museo di Torino). 146. CeRITHIUM suBULATUM, Lamarck. Catalogo prec., p. 148. Nove esemplari (Museo di Torino). 147. CERITHIUM SCABRIUSCULUM, Issel. Tav eee Testa minuta, turrita, elongata, transversim costata, lon- gitudinaliter obsolete plicata, filavescente vel albida; apice acuminato; anfractibus 8-9 subplanulatis, lente crescentibus, sutura paululum excavata separatis; pri- mis costis, granulosis 4 ornatis; ultimo circa *, altitu- dinis, aequante,-costato, ad basim attenuato; apertura verticali, fere ovata, superne angulata, inferne emar- ginata; labro tenui, acuto. — Long. millim. 35; lat. 14. — 206 — Molti esemplari (Musei di Torino e di Pisa). Conchiglia minuta, turrita, allungata, trasversal- mente solcata ed ornata talvolta di pieghe longitudinali poco evidenti. Apice acuminato. Giri nel numero di 8 a 9 quasi appianati, crescenti regolarmente e lentamente, divisi da suture un poco incavate. I primi presentano 4 coste granulose contigue, poco elevate; l’ultimo ne ha 7. Questo uguaglia in altezza circa la quarta parte della conchiglia ed è un poco ristretto alla base. L’ apertura è verticale, quasi ovata, angolosa superiormente e smar- ginata in basso; il labro è sottile ed acuto. Questa specie differisce dal C. festuca, cui più che ad ogni altro somiglia, per essere comparativamente meno allungata, per avere i giri meno convessi e divisi da suture assai più profonde e finalmente pel numero minore de’ suoi giri. 143. CERITHIUM FESTUCA, Issel. TPavgVo fig. I Testa minima elongato-turrita, transversim granuloso— costata, albo-flavescente; apice acuto; anfractibus 11-12 convexiusculis, lente regulariter crescentibus, sutura te- nuiter impressa junctis, primis embrionalibus laevibus, sequentibus tricostatis; costis aequalibus, approximatis granulosis; ultimo circa 4 altitudinis aequante, quadri- costato; apertura angusta, rotundato-oblonga; canali brevissimo terminata; labro tenui, acuto. — Longit. millim. 34; lat. 3 Due esemplari (Museo di Torino). Conchiglia piccola, allungata, turrita, munita di costole trasversali granulose, di color bianco giallastro, — 277 — coll’ apice acuto. Spira costituita di 11 a 12 giri un poco convessi, crescenti lentamente e regolarmente, divisi da suture poco profonde; i primi giri sono lisci, i seguenti forniti di tre coste uguali, avvicinate, granulose; 1’ ul- timo uguaglia circa '/; dell’ altezza totale ed è quadrico- stato. L'apertura è angusta, di forma oblunga, arroton- data e terminata in brevissimo canale. Il labro è sottile ed acuto. . Questa specie presenta qualche somiglianza col C. scabriusculum, ma se ne distingue per essere compa- rativamente assai più allungata e snella. 149. CeRrITHIUM (Pirenella ) CArLLauDI, Potiez e Michaud. Catalogo prec., p. 150. Due esemplari (Museo di Torino). 150. CeRITHIUM (Cerithiopsis) cyLINpRUS, Issel. Taglio 24 Testa minuta, cylindrica, turriculata, imperforata, nitidiu- scula; anfractibus numerosis, angustis, planis, sutura tenuiter impressa junctis, eleganter tricostatis; costis contiguis, valde granulosis; ultimo quadricostato, ad basim angulato, infima facie fere planulata, laeviuscula; apertura fere verticali, angusta, ovato-tetragona, su- perne angulata, inferne canali breviusculo terminata; columella subrecta, laevi truncata. — Longit. millim..; latt,.K. Ne conosciamo soltanto un individuo incompleto di millim. 2% di lunghezza del quale rimangono soltanto gli ultimi 5 giri della conchiglia (Museo di Pisa). IsserL, Malac. del Mur Rosso 19 — 278 — Conchiglia minuta, cilindrica, turriculata, imperfo- rata, un poco nitida. Giri numerosi (forse 15 o 18) stretti, appianati, elegantemente tricostati e divisi da suture lievemente impresse; coste contigue assai granulose. Ultimo giro ornato di quattro coste, angoloso alla base, inferiormente quasi appianato e presso a poco liscio. Apertura quasi verticale, stretta, ovato-tetragona, su- periormente angolosa, inferiormente terminata in un canale assai breve. Columella quasi retta, liscia, tron- cata. La sua lunghezza giunge probabilmente a 6 o 7 millimetri. Questa specie, distintissima dalle sue congeneri per la sua forma cilindrica, offre l'aspetto d'un Triphoris destrorso. 151. CeRITHIUM (Cerithiopsis?) PuLvis, Issel. Catalogo prec., p. 150. Tre esemplari (Museo di Torino). 152. CeRITHIVM (Cerithiopsis?) BACILLUM, Issel. Catalogo prec., p. 101. Due esemplari (Museo di Torino). 153. TrIPHORIS Apamsi, Deshayes. Triphoris Adams, Deshayes, Conchyl. de la Réunion; p. 100, tay. XI, f. 23-24. Due esemplari (Museo di Torino). Fu scopertoall’isola della Riunione ov è tuttora vivente. — 279 — 154. TRipHoRIS ANGUSTISSIMUS, Deshayes. Iriphoris angustissimus, Deshayes, Conchyl. de la Réunion, p. 104, tav. XII, f. 1-2. Un esemplare (Museo di Torino). Si trova vivente nelle acque dell’ isola della Riunione. 155. TRIPHORIS ACICULA, Issel. avo Nafiaze: Testa minima, sinistrorsa, elongato-turrita, paululum fu- siformi, nitida; anfractibus 14 lente crescentibus, planis, angustis, bifariam granulosis, sutura canaliculata se- paratis; ultimo brevissimo, ad peripheriam angulato, basi plano; apertura minima, circularij peristomate lateraliter emarginato et breviter canaliculato; canali terminali clauso, longiusculo, obliquo. — Longit. mil- lina: «3 tabs, Due esemplari (Museo di Torino). Conchiglia piccola, sinistrorsa, allungata, turrita, un poco fusiforme, nitida. Spira costituita di 14 giri lentamente crescenti, angusti, appianati, ornati di due file di granuli per ciascuna, divisi da suture scanalate; l’ultimo è brevissimo, angoloso alla periferia, pianeg- giante alla base. La sua apertura è piccola, circolare, munita di peristoma lateralmente emarginato e breve- mente scanalato. Canale terminale chiuso, mediocre- mente lungo, obliquo. 155 bis. TRIPHORIS PERLATUS, Issel. Catalogo prec., p. 152. Pochi individui (Museo di Torino). — 280 — 156. 'TRIPHORIS ATOMUS, Issel. Tav. IV, fig. 4. Testa minima, sinistrorsa, brevi, ovato-oblonga, cylin- draceo-pupaeformi, apice acutiusculo; anfractibus 7 angustis, planulatis, lente crescentibus, sutura tenuiter canaliculata param distinetis, dense bifariam granu— losis; granulis numerosis, valde approximatis, globo- sis; ultimo anfractu attenuato, circa ‘4 altitudinis ae— quante, granulanorum seriebus quinis ornato; apertura angusta, obliqua, oblonga, canali brevissimo termi- nata. — Longit. millim. 1%; lat. %. Tre esemplari (Musei di Torino e Pisa). Conchiglia piccolissima, sinistrorsa, corta, ovata, oblunga, quasi pupiforme, coll’apice acuto. La sua spira risulta di 7 giri angusti, appianati, crescenti lentamente, poco distinti da suture lievemente canaliculate, ornati per ciascuno di due file di granulazioni assai fitte; i granuli sono globosi ed assai avvicinati. L’ ultimo giro è attenuato alla base ed uguaglia circa % dell’ altezza totale; esso è munito di cinque serie di granulazioni. L'apertura è piccola, obliquamente oblunga e terminata da un brevissimo canale. Di tutte le specie che conosciamo l’unica che si avvicina a questa è il 7. pupaeformi, Deshayes, che ne differisce per esser più ventricoso, più grande e per avere l’ultimo giro diversamente foggiato. 156". TRIPHORIS, Sp. JaygVetiorMto: Due esemplari (Museo di Torino). 9 Specie distinta dalle precedenti per la sua forma quasi cilindrica e per la sua spira formata di giri nu- merosi, ornati di un doppio ordine di granulazioni. Gli incompleti esemplari di cui possiamo disporre non ci consentono di descriverla. 157. BULLA AMPULLA, Linneo. Catalogo prec., p. 167. Parecchi individui (Museo di Torino). 158. ALICULA CYLINDRICA, Linneo. Catalogo prec., p. 1608. Due esemplari (Museo di Torino). 1159. ALicuLa EnRENBERGI, Issel. Law, IV /fio0: Testa minuta, fragili, ovato-oblonga, albida, supra et infra valde spiraliter striata, in medio laevi; apice excavato, subperforato; ultimo anfractu magno, ventricoso; aper- tura angusta, lunari, inferne paulo latiori; labro dextro acuto, apice paululum superante; columella brevi, in- torta. — Longit. millim. 45; lat. 2%. Un solo individuo (Museo di Torino). Conchiglia piccola, fragile, ovata, oblunga, ornata superiormente ed inferiormente di strie spirali. Queste sono sottili, regolari, nello stesso numero di 11 o 12 nel terzo superiore e nell’inferiore; il terzo medio pre- senta soltanto sottili strie d’ accrescimento. L’ apice è incavato e quasi perforato. L’ ultimo giro è grande, ventricoso ed avvolge tutti gli altri. L'apertura presenta cx SERE una forma lunare ed è inferiormente un poco allargata; essa ha un labro destro acuto e sottile, che supera alquanto l altezza dell’ apice. La columella è breve e contorta. 160. ALIicuLA BaciLLUS, Ehrenberg. Catalogo prec., p. 168. Pochi esemplari (Museo di Torino). 161. CyLIicHNA PuLviscuLus, Ehrenberg. Catalogo prec., p. 169. Alcuni individui (Museo di Torino e di Pisa). 162. CyLicunA VILLIERSI, Audouin. Catalogo prec., p. 170. Un solo individuo (Museo di Torino). 163. CyLicHnA Moxan, Audouin. Catalogo prec., p. 170. Un solo esemplare (Museo di Torino). 164. TORNATINA OLIVAEFORMIS, Issel. Catalogo prec., p. 171. Due esemplari (Museo di Torino). 165. TORNATINA PUSILLA; Issel. Catalogo prec., p. 172, tav. I, fig. 15. Parecchi esemplari (Museo di Torino). 166. RixcicuLa AcuTA,: Philippi. Catalogo prec., p. 175. Pochi individui (Museo di Torino). 167. PyrampeLLa MAcuLOSA, Lamarck. Catalogo prec., p. 173. Esemplare unico (Museo di Torino). 168. TURBONILLA SOLIDULA, Issel. {er Catalogo prec., p. 177, tav. I, fig. 17. Due esemplari (Musco di Torino). 169. TURBONILLA NITIDISSIMA, Issel. Catalogo prec., p. 177, tav. I, fig. 19. Due esemplari (Museo di Torino). 170. OponrostoMiA DECORATA, Phulippi. Lava 0Vacno. 3: Catalogo prec., p. 179. Alcuni individui (Museo di Torino). 171. Opoxrosromra DoLIARIS, Phulippi. Catologo prec., p. 180. Due dei nostri esemplari presentano 6 giri di spira invece del numero (4 o 5) indicato da Philippi. Negli altri caratteri combinano perfettamente colla descrizione. 172. ODONTOSTOMIA CRATICULATA, Issel. Catalogo prec., p. 180. Un solo esemplare (Museo di Torino). L'ORA 173. EULIMELLA ELEGANS, Issel. Tay Meo 20 Testa minuta, solidula, ovato-elongata, imperforata, niti- dissima, laevigata, transversim valde striata; apice sinistrorso, obtusiusculo; anfractibus 5‘ fere planulatis, sutura impressa, marginata separatis, primis striis binis ornatis; ultimo circa * altitudinis aequante, superne unistriato, infra attenuato, striis 7 aequalibus munito ; apertura ovato-elongata, superne angulata; peristomate interrupto simplice, acuto. — Long. millim. 9; lat. 44. Un solo individuo (Museo di Torino). Conchiglia minuta, un poco solida, di forma ovata allungata, non perforata, assai nitida, liscia, ornata di strie trasversali rade e piuttosto profonde. Apice sini- strorso, un poco ottuso. Giri nel numero di 5% quasi appianati, divisi da suture marginate ed impresse; i primi offrono due strie trasverse; l’ultimo, che uguaglia circa 2, della altezza totale, presenta superiormente una stria parallela alla sutura, inferiormente altre 7 strie equi- distanti. L’ apertura è ovata allungata, superiormente angolosa ed ha il labro semplice ed acuto. 174. EuLIMA GENTILOMIANA, Issel. Catalogo prec., p. 183. Un esemplare (Museo di Torino). 175, EULIMA MANZONIANA, Issel. Catalogo prec., p. 184, tav. II, fig. 6. Tre individui in perfetto stato di conservazione (Museo di Torino). 176. ScaLarIA FeRussACcI, Audouin. Catalogo prec., p. 185. Un esemplare perfettissimo (Museo di Torino). 177. NATICA MAMILLA, Linneo. Catalogo prec., p. 186. Molti individui (Museo di Torino). 178. NATICA siae, Lamarck. Catalogo prec., p. 187. Due individui (Museo di Torino). 179. NATICA AURANTIA, Lamarck. Catalogo prec., p. 187. Un esemplare (Museo di Torino). 130. NATICA, sp. Catalogo prec., p. 188. Un esemplare (Museo di Torino). 181. SoLARIUM LAEVIGATUM, Lamarck. Solarium laevigatum, Kiener, Icon. des Coq. viv., piortav. Ilia. » » Lamarck, An. sans vert., ed. II, «vol. HI; p. 537 (1589). Vari esemplari (Musei di Torino e di Pisa). Questa specie è tuttora vivente nel Golfo Persico e in parecchie località dell’ Oceano Indiano. — 286 — 182. CrcLostREMA Piiippi, Issel. Catalogo prec., p. 189. Due esemplari (Museo di Torino). 183. CYCLOSTREMA CINGULATA, Philippi. Catalogo prec., p. 190. Due esemplari (Museo di Torino). 184. CycLosTREMA (Daronia) ocroLyRATA (?), Carpenter. dave Vito. Catalogo prec., p. 191. Ascriviamo a questa specie due conchigliette delle spiaggie emerse eritree (Museo di Torino) i cui caratteri si accordano perfettamente colla descrizione del sig. Carpenter. Peraltro non presentiamo la nostra deter- minazione come certissima perchè non è fondata sul confronto coi tipi o sull’esame di una buona figura. Il nostro fossile è assai piccolo, un poco solido, di forma discoidea, sopra quasi piano, sotto largamente perforato. La conchiglia è tutta ornata di costole spirali alquanto sporgenti, rade, quasi acute, e risulta di 3 giri e 4 regolarmente crescenti e divisi da distinte suture; nei primi giri vedonsi due sole costoline, l ultimo ne presenta 8. L'apertura è un poco obliqua, piccola, subro- tonda ed ha il peristoma interrotto; i margini sono semplici ed acuti. L° ombellico è grande e profondo. Diametro millim. 1 3{; altezza 1. |lIITSTERT—_n 185. CycLosTREMA (Daronia) SEMISULCATA, Issel. RavabVi, siouio. Testa minuta, orbiculari, subpellucida, nitida, supra fere planulata, spiraliter dense sulcata, subtus laevi, pro- funde umbilicata; apice paululum prominente, obtuso; anfractibus 4 rapide crescentibus, sutura tenuiter im- pressa separatis, supra fere planis, infra rotundatis; primis angustis, subtilissime sulcatis; ultimo anfractu sulcis 10-11 aequalibus, approximatis munito; apertura valde obliqua, parviuscula, peristomate interrupto ; marginibus simplicibus, acutis; area umbilicali excavata; umbilico parvo, profundo. — Diam. millim. 3; altit. 15. Tre esemplari (Museo di Torino). Conchiglia piccola, orbiculare, nitida, pellucida, al disopra quasi appianata, ornata di solchi spirali; al di- sotto liscia e profondamente perforata. Apice un poco prominente ed ottuso. Giri nel numero di 4 rapidamente crescenti, quasi piani, divisi da suture lievemente se- gnate. I primi sono ristretti e debolmente solcati. Lul- timo è comparativamente assai esteso ed offre 10 o 11 solchi assai avvicinati, equidistanti e mediocremente profondi; questi però ne occupano soltanto la porzione superiore; inferiormente è liscio nitido ed offre un area ombellicale incavata, in mezzo alla quale vedesi una perforazione angusta e profonda. L'apertura è assai obliqua, piccola a peristoma interrotto; i suoi margini sono semplici ed acuti. — 288 — 186. SrENOTIS FORMOSA, Issel. Tav ie Testa tenui, fragili, orbiculato-conoidea, perforata, sub lente longitudinaliter subtilissime striata; spira promi- minente, acuta; anfractibus 5 paululum convexis, sutura impressa separatis; primis angustis, lente crescentibus; ultimo magno ‘ altitudinis superante; apertura pero- bliqua, magna, semicirculari, superne angulata, inferne rotundata; peristomate continuo; margine dextero arcua- to, simplici acuto, columellari subrecto; area umbilicali longitudinaliter striata; umbilico profundo, infundibuli- formi. — Longit. millim. 4.; lat. 354; lat. apert. 24. Un solo individuo (Museo di Pisa). Conchiglia sottile, fragile, orbicolata, conoidea, perforata, sottilmente striata nel senso longitudinale. Spira prominente, acuta, costituita da 5 giri un poco convessi e divisi da suture impresse; i primi sono stretti e lentamente crescenti; l’ ultimo è alquanto esteso e su- pera 4 dell’ altezza totale. L’ apertura è assai obliqua, grande, semicircolare, angolosa superiormente, infe- riormente arrotondata; il suo peristoma è continuo. Il margine destro è arcuato, semplice ed acuto, il columel- lare è quasi retto. L’ area ombellicale offre delle strie longitudinali che si approfondano nell’ ombellico stesso, il quale è infundibuliforme, piuttosto largo e profondo. Questa specie è assai differente dalla S. laxata (Adams), tipo del genere, la quale è naticiforme anzichè trochiforme. — 289 — 187. NERITOPSIS SEMIPLICATA, Issel. RIRSS SMEG Tav.. N, dio. 2. Testa solida, crassa, neritaeformi, albida, transversim subti- tilissime obsolete striato-costulata, longitudinaliter dense plicata, plicis approximatis paululum smuosis; apice prominulo, acuto; anfractibus 3 sutura parum distincta separatis, primis angustissimis, planulatis; ultimo ma- gno, producto, rotundato, ad partem ultimam non pli- cato ; apertura verticali, magna, semicirculari ; area umbilicali profunde excavata, obtecte perforata. — Longit. millim. 25; lat. 24; diam. apert. %. Un esemplare (Museo di Torino). Conchiglia solida, spessa, neritiforme, biancastra, ornata trasversalmente di sottili costole obsolete, fra- mezzate a strie disuguali, e longitudinalmente di pieghe numerose ed approssimate, un poco sinuose. L’ apice è un poco prominente ed acuto. I giri sono nel numero di 3 e divisi da suture appena marcate; ì primi sono stret- tissimi ed appianati; l’ultimo è grande, esteso, arroton- dato ed offre l’ ultimo terzo mancante di pieghe longi- tudinali mentre nel rimanente se ne osservano 10. Delle strie e costole trasverse alcune passano sulle pieghe, altre vedonsi solo negli interstizii. L'apertura è verticale, grande, semicircolare ed ha il margine destro semplice e spesso. La columella è retta e lamellare. L'area om- bellicale è profondamente incavata ed offre una perfo- razione otturata. 188. TECTARIA ARMATA, Issel. Catalogo prec., p. 192, tav. II, fig. 7. Parecchi individui giovani (Museo di Torino). — 290 — 189. PLANAXIS GRISEUM, Brocchi. Catalogo prec., p. 196. Scarsi esemplari mal conservati (Museo di Torino). 190. LiriopA SAVIGNYI, Issel. Catalogo prec., p. 197. Rara (Museo di Torino). 191. LirioPA JEFFREYSIANA, Issel. Lay Ng Testa minuta, ovato-conica, elongata, imperforata, albida subpellucida, nitida, levigata; apice peracuto; anfractibus 9-10 sutura impressa separatis; primis angustis, fere planulatis, lentissime crescentibus, sequentibus conve- xiusculis, majoribus; ultimo circa ?4 altitudinis aequante, ad basim rotundato; apertura fere verticali, latiuscula, semicirculari, superne angulata, inferne subangulata; margine externo valde arcuato, acuto; columellari recto, ad basim subtruncato, prope insertionem reflexiu- seculo. — Longit. millim. 2; lat. 1. Due individui (Museo di Torino). Conchiglia minuta, ovata, conica, allungata, im- perforata, biancastra, subpellucida, nitida, levigata coll’ apice assai acuto. Spira costituita di 9 a 10 giri divisi da suture impresse non marginate; 1 primi 5 0 6 sono assai stretti, quasi appianati e crescono assai len- tamente; i seguenti sono più sviluppati ed un poco con- vessi; l ultimo, maggiore dei precedenti, raggiunge circa */; dell’altezza totale ed è arrotondato alla base. L'apertura è quasi verticale, mediocremente ampia, di 2 Oh forma irregolarmente semicircolare; essa è angolosa superiormente ed offre un angolo imperfetto alla parte inferiore. Il suo margine destro è assai arcuato ed acuto; il sinistro è retto, quasi troncato alla base ed un poco riflesso presso l’ inserzione. 192. ISCALIOLA ELATA, Semper. Catalogo prec., p. 198. Abbondante (Museo di Torino). 193. CincuLA TIBERIANA, Issel. Catalogo prec., p. 199. Non comune (Museo di Torino). 194. ALVANIA BOURGUIGNATI, Issel. ave Va tion: Testa minuta, solidiuscula, ovata, costellis longitudinalibus, lineisque elevatis, transversis decussato-granulatis; apice acuto; anfractibus 7 convexiusculis, regulariter cre- scentibus, sutura profunda separatis; ultimo ‘4 altitu- dinis fere aequante, inferne ecostato, transversim striato, ad basim rotundato; apertura rotundato-ovata, inferne soluta; labro dextro extus incrassato, granuloso, intus laevi, columellari paululum arcuato, laevi, reflexo. — Longit. millim. 6; lat. 3%. Un esemplare (Museo di Torino). Conchiglia piccola, un poco solida, ovale, ornata di costole longitudinali intersecate da lineette rilevate tra- sversali. L’ apice è acuto. La spira è costituita di 7 giri un poco convessi, crescenti regolarmente e divisi da pro- fonde suture; l’ultimo raggiunge quasi 4 dell’ altezza totale ed ha la parte inferiore priva di coste e trasver- salmente striata. L’ apertura ha forma rotonda tendente all’ovale ed è un poco angolosa superiormente; il suo peristoma presenta alla base una piccola soluzione di continuità. Il labro destro è esternamente ispessito e granuloso, internamente liscio; il columellare è un poco arcuato, liscio e riflesso. 195. ALVANIA CERITHINA, Philippi. Catalogo prec., p. 206. Assai abbondante in altre conchiglie fossili (Museo di Torino). 196. ALaBA MARTENSI, Issel. Catalogo prec., p. 206. Pochi individui (Museo di Torino). 197. ALABA SEMISTRIATA, Philippi. Catalogo prec., p. 207. Parecchi esemplari (Museo di Torino). 198. RissoiNA SscALARIFORMIS, Adams. Catalogo prec., p. 208. Non comune (Museo di Torino). 199. RissotNA SEGUENZIANA, Issel. Catalogo prec., p. 209. Rara (Museo di Torino). = dog — 200. Rissorma SISMONDIANA, Issel. TVova Mae stE Testa solida, ovato-conica, acuta; anfractibus 8 convexiu- sculis, longitudinaliter costatis sutura paululum im- pressa separatis; costis circa 10 subrectis, paululum obliquis, parum sinuosis, acutis, elevatis; interstitiis eadem latitudine transversim sub valida lente minutis- sime striatis; apertura ovato-acuta, superne angulata, inferne rotundata, non effusa; labro externo ad mediam partem producto, extus varice laevi valde inerassato; labio valde reflexo, inferne rotundato; anfractu ultimo ad basim callo parvo circumdato. — Longit. millim. 4%; lat. 2. Tre individui (Museo di Torino). Conchiglia solida, ovata, conica, acuta, formata di 8 giri un poco convessi, longitudinalmente costati e divisi da suture mediocremente impresse. Coste nel numero di 10 quasi rette, un poco oblique, appena sinuose, elevate, acute, cogli interstizi sottilmente striati. Apertura ovata, acuta, angtolosa superiormente, arrotondata inferiormente, non svasata; labro esterno alquanto esteso alla parte media, esternamente ispessito da una varice liscia; labro interno assai riflesso, inferiormente arrotondato. L’ul- timo giro è circondato alla sua base da una. piccola callosità. Questa specie è poco dissimile dalla A. scalarifor- mis, Adams; valgono però a distinguernela, tra gli altri caratteri, la maggior dimensione, la forma più rigonfia ed il callo alla base dell’ ultimo giro. IsseL, Maluc. del Mar Rosso. 20) — 294 — e 201. Rissotna SroppanI, Issel. Tavs4Vi, 0018. Testa solida, conico-acuminata, laevissima, subnitida; apice acuto; anfractibus 9 planiusculis, sutura parum distineta junctis; ultimo circa 44 altitudinis aequante, ad basim rotundato; apertura obliqua semiovali, superne angu- lata, inferne subangulata; labro externo ad mediam partem valde producto, extus varice laevi inerassato; labio inferne rotundato. — Longit. millim. 25; lat. 1. Ne abbiamo veduti 6 esemplari (Museo di Torino). Conchiglia solida, conica, acuminata, assai liscia, debolmente nitida, biancastra, coll’ apice acuto. Spira costituita di 9 giri quasi piani, divisi da suture appena distinte. L’ ultimo uguaglia circa 7 dell’ altezza totale ed è arrotondato alla base. L'apertura è obliquamente semiovale, angolosa superiormente, foggiata inferior- mente ad angolo smussato; il labro esterno assai svi- luppato nella parte media, è esternamente ispessito da una sorta di orliccio. Il labro sinistro è inferiormente arrotondato. Questa specie perfettamente caratterizzata dalla sua forma allungata, dalla assoluta mancanza di strie, coste o pieghe alla sua superficie, dalla forma della apertura, non può confondersi con alcuna delle sue congeneri. 202. Rissorna BeLLARDI, Issel. Bay no: Testa minima, crassa, elongato-turrita, subnitida; apice acuto; anfractibus 7-8 lente crescentibus, sutura di- a Digi e stineta junctis, primis planiusculis, levibus; sequentibus convexiusculis, superne costa conspicua granulosa, in- ferne costula minuta cinctis; ultimo circa ‘4 altitudinis aequante, cingulis 4 granulosis ornato; apertura fere verticali, valde angusta, fere semiovali, inferne et superne angulata, non effusa; labro externo parum producto, extus varice laevi valde incrassato. — Longit. Iii: 3 es att! Tre esemplari (Museo di Torino). Conchiglia piccola, spessa, allungata, turrita, un poco nitida, coll’ apice acuto. Spira formata di 7 a 8 giri lentamente crescenti, divisi da distinte suture. I primi sono appianati e lisci; i seguenti sono un poco convessi e presentano superiormente una costa cospicua, granulosa (munita di tubercoli longitudinali assai fitti), inferiormente una altra costa di minori dimensioni con- tigua alla prima. L'ultimo giro è ornato di 4 costole gra- nulose ed assume direzione un poco ascendente presso l’ apertura. Questa è quasi verticale, assai angusta, di forma circa semiovale, angolosa superiormente ed infe- riormente, non svasata. Il labro esterno è arcuato, appena esteso, esternamente ispessito da un orliccio liscio. 203. TURRITELLA TRISULCATA, Lamarck. Catalogo prec., p. 211. Ne conosciamo un esemplare (Museo di Firenze). 499 =< 204. Carcum ARaBICUS, Issel. avis Vo digg LO: Testa minuta, crassiuscula, subeylindrica, superne atte- nuata, paululum arcuata, sub lente subtilissime dense inaequaliter transversim striata, albida, nitidiuscula; apice mamillato; apertura exacte rotunda. — Longit. millim. 3; diam. apert. %. Due esemplari (Museo di Torino). Conchiglia un poco spessa, quasi cilindrica, più sottile alla parte superiore che verso l’ apertura, un poco arcuata, sottilmente striata nel senso longitudinale; strie fitte numerose disuguali, di colore biancastro, un poco nitida. Estremità superiore otturata da un’ apice arrotondato. Apertura perfettamente tonda a margini piuttosto spessi. Questa specie rammenta il C. glabrum, Mont., che è però più piccolo e comparativamente più allungato. 205. SERPULORBIS INOPERTUS, Riippell. Catalogo prec., p. 212. Due piccoli gruppi (Museo di Torino). 206. SmaragDpIA FEUILLETI, Audouin. Catalogo prec., p. 212. Tre individui (Museo di Torino). Questa conchiglia è alquanto diversa da quella figu- rata da Savigny, inquantochè è più arrotondata, meno oblunga, meno obliqua e sembra che il suo apice sia imeno prominente. Essa è ornata, sopra un fondo bianco | AMAMI TE on ue dg verdastro, di due zone formate di tanti gruppi di lineette x nere, oblique, parallele e sottili. E somigliantissima alla Neritina Hornesana di Semper. 207. NERITA ALBICILLA, Linneo. Catalogo prec., p. 214. Qualche esemplare (Museo di Torino). 208. NERITA POLITA, Linneo. Catalogo prec., p. 215. L'abbiamo veduta nella raccolta paleontologica del Museo di Firenze. 209. Turpo CHEMNITZIANUM, Reeve. Catalogo prec., p. 218. Nove esemplari (Musei di ‘Torino e di Pisa). 210. TurBo PuUSTULATUS, Brocchi. Catalogo prec., p. 219. Un esemplare (Museo di Torino). 211. TurBo vaRIABILIS, Reeve. Turbo variabilis, Reeve, Conch. icon., tav. III, f. 8 (1848). Due bellissimi esemplari ornati ancora dei loro colori (Museo di Torino). 212. TuRBO ARSINOENSIS, Issel. Catalogo prec., p. 220. Un esemplare (Museo di Torino). La descrizione di > 298 — questa specie che abbiamo data precedentemente sì rife- risce ad un’ esemplare fossile. 213. TRocHUs MACULATUS, Gmelin. Catalogo prec., p. 222. Qualche esemplare (Museo di Torino). Gli esemplari fossili differiscono alquanto dal tipo, nonchè dalla var. GmeZini vivente nel Mar Rosso. 214. TrocHus, sp. Un esemplare (Museo di Torino). 215. TrocHus veRRUcosus, Gmelin. Catalogo prec., p. 222. Raro (Museo di Torino). 216. TrocHus EryTHRAEUS, Brocchi. Catalogo pree., p. 223. Alcuni individui (Museo di Torino). Ne abbiamo osservate parecchie varietà, alcune delle quali assai differenti dal tipo. 217. TrocHus HempRICHI, Issel. Catalogo prec., p. 223. » Raro (Museo di Torino). 218. TRocHUs, sp. Catalogo prec., p. 225. Un individuo in cattivo stato di conservazione (Museo di Torino). a 200 — 219. TrocHus NABATAEUS, Issel. ay, io Testa solidiusevla, conoidea, anguste perforata, cingulis confertissimis subgranosis (circa 7 in anfr. penultimo, circa 17 in anfr. ultimo) sculpta; apice acuto; anfractibus 6 parum convexiusculis, prope suturam planulatis ; ultimo *% longitudinis aequante , subangulato, prope suturam tuberculato, subtus convexiusculo; apertura perobliqua, irregulariter rotundata; labro dextro sim- plici, acuto; columella obliqua, in medio incrassata; fauce intus lyrata; umbilico angusto, infundibuliformi. — Longit. millim. 15; diam, 14. Un esemplare in perfetto stato di conservazione (Museo di Pisa). Conchiglia un poco solida, conoidea, strettamente perforata, ornata di costole subgranulose nel numero di circa 7 nel penultimo giro, di circa 17 nell’ ultimo; apice acuto; spira costituita di 6 giri appena un poco convessi, appianati presso le suture. L'ultimo raggiunge y dell’ altezza totale, superiorngente esso è quasi angoloso ed ornato di 10 tubercoli ottusi intorno alla sutura; è un poco convesso inferiormente. L'apertura è assai obliqua, irregolarmente arrotondata, col labro destro semplice ed acuto; la fauce è solcata; la columella pre- senta nella parte mediana un ingrossamento. L’ ombe- lico è stretto ed in forma d’ imbuto. Esitiamo a descrivere questo Zrochus come nuovo perchè appartiene ad un gruppo ricchissimo di specie. L'unica fra quelle che conosciamo colla quale ci è v — 5300 — sembrato presentasse stretta affinità è il 7. obscurus, Philippi, ma se ne distingue perchè ha i giri più gonfi e più appianati in prossimità delle suture e perchè è ornata di costole più sottili, equidistanti e non disuguali. 220. TrocHus (Phorchus) Bicincrus, Philippi. Catalogo prec., p. 226. Pochi esemplari (Museo di Torino). 221. Moxoponta (Labio) DAMA, Philippi. Catalogo prec., p. 226. Rara (Museo di Torino). 222. Moxoponta (Forskalia) pecLIVIS, Forskal. Catalogo prec., p. 226. Se ne rinvengono frequentemente tra le arene fos- silifere delle spiagge emerse dei piccoli. esemplari (Museo di Torino). 223. CLANcULUS PHARAONIS, Linneo. Catalogo prec., p. 227. Comune (Musei di Torino e di Pisa). 224. SCISSURELLA RETICULATA, Philippi. Catalogo prec., p. 227. Un esemplare (Museo di Torino). 225. STOMATIA PHYMOTIS, Helbling. Catalogo prec., p. 228. Un esemplare (Museo di Torino). =“ "Sa 226. FissureLLA RUPPELLI, Sowerby. Catalogo prec., p. 230. Alcuni piccolissimi esemplari (Museo di Torino). 227. PARMAPHORUS GRANULATUS, Blainville. Catalogo prec., p. 235. Ne abbiamo esaminati due esemplari (Museo di Torino), tra i quali ve ne ha uno di grandi dimensioni che meriterebbe forse di essere distinto almeno come varietà. 228. CaLyPTRAEA (Trochita) CHinENSIS, Linneo Calyptraea Chinensis, Weinkauff, Die Conch. des Mittelmeeres, vol. II, p- 332 (1868). Alcuni piccoli esemplari (Museo di Torino). Non abbiamo potuto scorgere alcuna differenza fra questi e quelli del Mediterraneo conservati nella nostra raccolta. 229. PATELLA CAERULEA, Linneo. Patella caerulea, Weinkauff, Die Conch. des Mit- telmeeres, vol. II, p. 404 (1868). Var. Tarentina (var. c. angulata, Weinkauff). Parecchi esemplari simigliantissimi a quelli prove- nienti dal Mediterraneo (Museo di Pisa). 230. CHitoN (') (Tonicia) SurzieNsIs, Reeve. Catalogo prec., p. 235. Alcune valve sciolte (Museo di Torino). 281. DENTALIUM ocrogonum, Lamarck. Dentalium octogonum, Deshayes, Mem. de la Soc. (dbElist..nat:3-Fom. IL: pi892Man XVIT59050: Ne abbiamo esaminato un esemplare (Museo di To- rino) che è leggermente arcuato e presenta 8 coste equidistanti ben distinte; in ciascun interstizio si osser- vano 3 o 4 sottili solchi longitudinali. La sua lunghezza è di millim. 60, il diametro dell’ apertura di 6. Posse- diamo un individuo della medesima specie raccolto nel Golfo Persico, che è più piccolo e non solcato negli spazi intercostali. 252. CRESEIS, Sp. Pochi individui (Museo di Torino). Conchiglia piccola, assai fragile, di forma conica, retta, bianca, diafana, coll’apertura rotonda. Lunghezza millim. 5; diametro dell’ apertura * di millim. È assai analoga alla C. clava, Rang, e ne differisce solamente per essere un poco più piccola e meno assottigliata. Il signor Fraas segnala inoltre i seguenti fossili pro- venienti da Zady el Ma presso Tor, e da Ambag (!) Abbiamo anche trovato una valva di C/iton che si riferisce ad una specie non indicata nei precedenti cataloghi, presso Cosseir (opera citata p. 189), ma non crediamo che la determinazione loro sia sufficientemente sicura: Pecten radula, Lam., var. subfossilis; P. Reissti, Bronn; Lithodomus Lhyellanus, C. Mayer; L. obtusus, D'Orbigny; Clavagella, sp. ” PARTE QUARTA SPIEGAZIONE DELLE TAVOLE DI MOLLUSCHI E DI CONCHIGLIE ESEGUITE SOTTO LA DIREZIONE DI G. G. SAVIGNY, COMPRESE NELL' OPERA INTITOLATA « DESCRIPTION DE L'EGYPTE ». PARTE QUARTA Spiegazione delle tavole di Molluschi e di Conchiglie eseguite sotto la direzione di G. €. Savigny, comprese nell’ opera intitolata: ,, Description de l’Esypte ,,. C-EtRsA£b: OP: 0-DII Tavola T. Fig. 1. Octopus, sp. (non descritto). de Individuo maschio in grandezza na- turale (faccia dorsale). W Porzione di un tentacolo, molto in- grandito. Ww Ventosa, molto ingrandita. R; Lo stesso individuo con porzione del mantello eliminata (faccia ven- trale). C. Orifizio del tubo locomotore. FF. Branchie. H. Ano. M. Verga. 6. u. SI bb. (DS dd. 55: = a. UA " — 3038 — Margine della cavità branchiale. »: Ripiegatura del peritoneo. Sezione del mantello. Sezioni delle vene branchiali. Porzione dello stesso individuo nel quale vedesi l'apertura buccale. Apertura della cavità branchiale. Orifizio del tubo locomotore. Apertura buccale veduta di fronte. Bocca. Mandibola superiore. Mandibola inferiore. Bocca isolata (di profilo). Mandibola superiore. Mandibola inferiore. Esofago. Apparato mandibolare inferiore. Mandibola inferiore circondata dei suoi muscoli. Mandibola superiore isolata. Mandibola inferiore isolata. Porzione più interna della bocca. Lamine carnose che circondano la lingua. Le medesime parti sezionate. Lamina carnosa rovesciata in fuori. Lingua. i Faringe. Esofago. Lingua assai ingrandita (di faccia). \i ap IL. Qi ne sul ISSEL — 309 — ecc. Spine di cui è armata. Si La stessa assai ingrandita (di pro- filo). eee. Spine. OcroPUS HORRIDUS, d’Orbigny. SEPIA SAVIGNYI, Blainville. lu Individuo maschio, in grandezza naturale, sezionato (faccia ven- trale). W Tentacoli brevi. V. Braccia tentacolari. E Cavità buccale. C Orifizio del tubo locomotore. DD Natatoie. FF. Branchie. H. Ano. M. Estremità della verga. ee. Occhi. bbbb. Apparato di resistenza. gg. Aperture delle cavità venose. dd. Sezione del mantello. W Ventosa d'un braccio tentacolare (di faccia). W La stessa (di profilo). W Ventosa di un tentacolo breve. 2) Orifizio buccale. À E Bocca. Mulac. del Mar Russo. 21 a u er a u "b a u "b u ee. ee. — 510 — 0 Mandibola superiore. Mandibola inferiore. Fsofago. Bocca isolata (di profilo). Mandibola superiore. Mandibola inferiore. Esofago. Bocca (in altra posizione). Mandibola inferiore coì suoi mu- scoli. Faringe. Mandibola superiore isolata. Mandibola inferiore isolata. Parti interne della bocca ingrandite (di profilo). Lamine carnose e spinose applicate lateralmente alla lingua. Lingua nella sua posizione naturale. Sue spine. Faringe. Esofago. Lingua (di faccia). Spine disposte in 7 ordini. La stessa (di profilo). Sue spine. Due divisioni di una branchia. Grappoli d’ nova. Embrione. — 511 — GASTEROPODI Tavolatdi Fig. 1. DoRIs ALBOLIMBATA, Leuckart. ZERO) Je ] Individuo in grandezza naturale (al di sopra). Lo stesso (al di sotto). Lo stesso (di profilo). Branchie. Orifizi sessuali. Tentacoli. Ciuffi branchiali, ingranditi. Branchie. Ano. Orifizio del condotto escretore di una glandula. Apparato buccale, assai ingrandito. Tunica musculare della proboscide . Proboscide propriamente detta. Sezione dell’ apparato buccale. Lobi della proboscide. Lobo mediano. Lingua. Esofago. T'entacolo ingrandito (al di sopra). Lo stesso (al di sotto). )RIS IMMACULATA, Audouin (non descritta). Individuo in grandezza naturale (di profilo). — 312 — a Lo stesso (al di sopra). 5. Parte anteriore del corpo assai ingran- dita. o Orificio della proboscide. g Frenulo muscolare. 8. DoRIs PUNCTATA, Leuckart. I Individuo in grandezza naturale (di profilo). 2. Lo stesso ingrandito (di profilo). DI Disco branchiale. H. Ano: F Branchie. 4. Doris LEPToPus, Ehrenberg. le Individuo di grandezza naturale (al di sopra). 2a Lo stesso (al di sotto). d. Parte anteriore del corpo molto in- grandita. E Bocca. V.Tentacoli. e Frenulo muscolare. 4. Disco branchiale assai ingrandito. F Branchie. H Ano. q. Orifizio del condotto escretore d’una glandula. Ò. Porzione della parte anteriore del corpo assai ingrandita e sezio- nata. Fig. 4. j Tentacoli superiori. V.Tentacoli inferiori. E Apertura buccale. e ‘ Lingua. e Due file di wneini linguali. e Uncino isolato. i Lobi mandibolari. o Parti corrispondenti alle mascelle. J Antenna isolata, assai ingrandita. 5. Doris sorpipa, Leuckart. li. Individuo in grandezza naturale (di profilo). Zi Lo stesso ingrandito (al di sopra). bd. Lo stesso (al di sotto). T'entacolo superiore assai ingrandito (di profilo). lc. 6. Doris, sp. TE: Individuo in grandezza naturale (di profilo). 8. Lo stesso assai ingrandito (al di sopra). Di Lo stesso (al di sotto). 7. (GoxiopoRIS MARMORATA, Audouin (non de- scritta). Ia Individuo in grandezza naturale (di profilo). Lo stesso assai ingrandito (di pro- filo) : O) Fio. 7 3 4. 5. F HI l. 'TRITONIA le TO: JRE Je — 314 — Lo stesso (al di sopra). Lo stesso (al di sotto). Disco branchiale. Branchie. Ano. Tavola II. ELEGANS, Audown. Individuo in grandezza naturale (al di sopra). Altro individuo in grandezza natu- rale (un poco lateralmente). Individuo verosimilmente in gran- dezza naturale (un poco lateral- mente). Lo stesso (di profilo) presentando in basso gli orifizi sessuali. Parte anteriore del corpo (al disotto). Branchia isolata assai ingrandita. Tentacolo superiore assai ingran- dito. Mascelle riunite (di profilo). Mascelle (di faccia) tra le quali vedesi la lingua. Una delle mascelle isolata (interno). Lingua isolata. Papille linguali. 2. NorarcHus (?) SAvienvANUS, Audouin. I. Individuo in grandezza naturale (al di sopra). — 515 — Dio2. 2. Lo stesso (al di sotto). 5. Lo stesso (di profilo). 4. Tentacolo destro del secondo pajo assai ingrandito. 5. Branchia assai ingrandita. 6. La stessa (di profilo e al di sotto). Parte anteriore del corpo assai in- grandita. S. Figura di ignoto significato. 9. Lingua (di profilo). 10. La stessa (di faccia). 11. La stessa (al disopra). 12. Parte della lmgua assai ingrandita. 15. Uncini di cui è armata la lingua. 3. Oncnipium (Peronia) PeRonI, Cuvier. 1]. Individuo in grandezza naturale (di profilo). 2. Lo stesso (al di sotto). 5. Altro individuo (al di sopra). 4. Testa (al di sopra). 5. Un tubercolo assai ingrandito. 6. Placca linguale assai ingrandita. Parte anteriore del corpo notevol- mente ingrandita. S. Orifizi sessuali, situati alla parte posteriore del corpo, assai in- granditi. — 316 — Tavola II. Fig. 1. PLEUROBRANCHUS oBLONGUS, Audouin. 1. Individuo in grandezza naturale (di pro- filo). 2. Lo stesso assai ingrandito. 3. Lo stesso (al di sopra). 4. Lo stesso (al di sotto). 5. Proboscide assai ingrandita e frammento di placca linguale. 6. Conchiglia mterna (al di sopra e interna- mente). Branchia isolata assai ingrandita. vo) i NI 2. EMARGINULA CUVIERI, Audouin. 1. Individuo in grandezza naturale (di pro- filo e un poco al di sopra). 2. Lo stesso ingrandito (di profilo). 5. Lo stesso assai ingrandito (al di sopra). 4. Lo stesso (al di sotto). 5. Parte anteriore della conchiglia assai ingrandita (all’ interno). Testa e parte anteriore del piede assai Si ingranditi (al di sopra). 7. Le stesse parti del corpo ugualmente ingrandite (al di sotto). 3. SIPHONARIA KuRRACHEENSIS, Reeve. 1. Conchiglia in grandezza naturale (di profilo) ed un poco al di sotto il mol- lusco. Bilod3. do T/ animale privo della conchiglia assai ingrandito (di profilo). 3. Lo stesso nella sua conchiglia (al di sotto). 4. Lo stesso tolto dalla conchiglia (al di sopra). 5. Parte anteriore dell’ animale assai in- grandita. 4. CHITON (Tonicia) SuezieNnsIs, Reeve. 1. Individuo in grandezza naturale (al di sopra). 2. Lo stesso (al di sotto). 5. Curron (Acanthochites) sPIxIGER, Sowerby. 1. Individuo in grandezza naturale (di pro- filo). . Lo stesso ingrandito (al di sopra). 8. Metà sinistra della prima valva assai dO ingrandita. Individuo ingrandito (al di sotto). 5. Altro individuo ingrandito (al di sotto), nel quale vedonsi le branchie. 6. Parte delle branchie, spettanti all’ esem- plare rappresentato nel numero pre- a cedente, assai ingrandite. Lingua assai ingrandita. 8. Uncini della lingua assai ingranditi. 2 6. CHITON, Sp. I. Individuo in grandezza naturale, sopra un polipaio. — 318 — l'ig. 6.2. Lo stesso assai ingrandito. T. Cuiron (Tonicia) sp. (verosimilmente C.. Sue- ziensis giovane). 1. Individuo in grandezza naturale (di pro- filo). 2. Lo stesso assai ingrandito (al di sopra). 5. Metà smistra della valva anteriore, di una delle medie e della posteriore, assai ingrandite. S. CHITON AFFINIS, Issel. 1. Individuo in grandezza naturale ( di profilo). 2. Lo stesso assai ingrandito (al di sopra). 3. Squame del mantello assai ingrandite. 9. CHITON AFFINIS, Issel. hi Individuo più adulto del precedente in grandezza naturale (di profilo). 2. Lo stesso assai ingrandito (al di sopra). 5. Lo stesso (al di sotto). 4,5. Branchie assai ingrandite. CONCHIGLIE Tavola I. 1. Sipnonaria KURRACHEENSIS, Reeve. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). — 319 — DO pel. Altra conchiglia in grandezza naturale. (al di sopra). 3. La stessa (al di sotto). 4. La stessa (di profilo). 2. PATELLA ROTA, Chemnitz. I. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). . La stessa (di profilo). SO DI PPATELLA; SP: Conchiglia (al disotto). 4. FissureLLA RupPELLI, Sowerby. 1. Conchiglia adulta (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 3. La stessa (di profilo). (DI FissureLLa RUPPELLI, Sowerby. 1. Conchiglia adulta (al di sopra). 2. La stessa (di profilo). Dì FissurELLA RuPPELLI, Sowerby. l'. Conchiglia giovane in grandezza natu- rale (al di sopra). 1. La stessa ingrandita (al di sopra). 2. La stessa (di profilo). — 520 — Fig. 7. FissureLLa RupPELLI, Sowerby. l'. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 1. La stessa assai ingrandita (al di sopra). 2.,La stessa (al di sotto). 3. La stessa (di profilo). 8. SipHONARIA KURRACHEENSIS, Reeve. l'. Conchiglia giovanissima in grandezza naturale (al di sopra). 1. La stessa ingrandita (al di sotto). 2. La stessa (di profilo). 9. EmarcINnuLA CuvIERI, Audouin. l'. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 1. La stessa ingrandita (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 3. La stessa (di profilo). 10. PARMAPHORUS GRANULATUS, Blainville. l'. Conchiglia in grandezza naturale. 1. La stessa (di profilo). 1. La stessa ingrandita (al di sotto). IE l2; 13 CROSTACEI CIRRIPEDI. 14. Fig. 15. GASTROCHAENA DUBIA, Pennant. 1. Conchiglia in grandezza naturale (di profilo). 2. La stessa (internamente). 3. La stessa (al di sopra). Tavola II ('). ln . Burmus LAMARCKI (?), Audouin. l'. Conchiglia in grandezza naturale (all in- dietro). 1. La stessa ingrandita (all’ indietro). 2. La stessa (all innanzi). 3. La stessa (al di sopra). O) 2. HELIX FIGULINA, Parreyss. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (all innanzi). 5. HeLix MELANOSTOMA, Draparnaud, var. vi- tata. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). i (!) Per la determinazione delle figure di questa tavola abbiamo fatto tesoro della memoria del sig. E. von Martens intitolata « Uebersicht der Land und Stiss- wasser-Mollusken des Nil-Gebietes (Malakozoolog. Blatter, 1865-66) nonchè dei lavori del signor J. R. Bourguignat (Catalogue raisonné, des Moll. recueillis par M. de Sauley; Moll. nouv. litigieux ou peu connus, ed altri). (2) Pupa Lamarckii, Pfeiffer, Monog. Helie., vol. IL p. 302. Ol = — 322 — 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (all’ innanzi). HELIX GUTTATA, Olivier. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (all’ innanzi). Helix veRMICULATA, Miiller. l. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra. 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (all imnanzi). HeLix pEsERTORUM, Forskal. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). La stessa (all innanzi). DI HELIX, Sp. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (all’ innanzi). HeLix peseRrTORUM, Forskal, var. globosa. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). Fi o D* — 929 — 2. La.stessa (al di sotto). 5. La stessa (all’ mnanzi). 9. HeLIx pesERTORUM, Forskal, var. nffata. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (all’innanzi). 10. HeLIX pesERTORUM, Forskal, var. depressa. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (all’imnanzi). 1l. Hex peserToRUÙwM, Forskal, var. n/fata. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (all innanzi). 12. HeLix DEsERTORUM, Forskal, var. infflata. 1. Conchiglia giovane in grandezza natu- rale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (all innanzi). .15. HeLIX simuLaTa, Ferussac. l. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra. sr oa 13. 2. La stessa (al di sotto). 3. La stessa (all’ innanzi). 4. Varietà della medesima specie (al di sotto). 5. La stessa (all innanzi). 6. Altra varietà (al di sopra). T. Altra varietà (all’ innanzi). 14. HELIX PISANA, Miiller, var. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (all’ mnanzi). 15. HeLix Pisana, Muller, var. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (all innanzi). 4. Altra varietà (all’ imnanzi). 16. Helix PISANA, Miller. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (all innanzi). 17. HeLix Joppensis, Mousson. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di Sopra). 25 — LI Fig. 17. 2. La stessa (al di sotto) ) 3. La stessa (all innanzi). . 18. HeLix SyRiaca, Ehrenberg. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 3. La stessa (all innanzi). 19. HeLIx PISANA, Miller. 1. Conchiglia assai giovane in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (all innanzi). 20. Zonites ALGIRUS, Linneo. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sotto). 2. La stessa (all’innanzi). 21. Hex AcuTA, Miller. 1. Conchiglia un poco ingrandita (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 3. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). 22. BuLiMus DECOLLATUS, Linneo. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). Isser, Malac. del Mar Rosso. Fig. 29. ALEXIA FIRMINI, Payreaudeau. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all'indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 24. SuccineA /ÉGvPTIAca, Ehrenberg. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo innanzi). 1. La stessa ingrandita (all’ indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 25. AMPULLARIA OVATA, Olivier, var. ordofana. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 26. PLANORBIS ALEXANDRINUS (?), Ehrenberg. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di Sopra)! 2. La stessa (al di sotto). 3. La stessa (all’ innanzi). 27 Pavsa ssp): l'. Conchiglia giovane in grandezza naturale (all innanzi). (1) Questa è denominata P. truncata da Audouin ed il signor Bourguignat la considera come buona specie; il signor Martens invece crede che la figura di Savigny si riferisca alla /. contorta, Michaud. A noi sembra che la precitata figura, essendo assai imperfetta e rappresentando un individuo giovane, non sia suscettibile di essere determinata con sicurezza. Fig. 27. 1. La stessa ingrandita (all indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 28. ByTHINIA BULIMOIDES, Olivier. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 29. ByrHInIA Borssieri, Charpentier. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). l. La stessa ingrandita (all indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 80. VIVIPARA UNIcoLOR, Olivier. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’ innanzi). 31. LANISTES CARINATUS, Olivier. 1. Conchiglia in grandezza naturale ( al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 8. Altro individuo (all’ innanzi). 4. Varietà della medesima specie ( allo innanzi). 5. Opercolo di un esemplare tipico. lamento O Tavola; TI Movxopoxta (Forskalia) pecLIVIS, Forsk., var. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (all’innanzi). Moxoponta (Forskalia) pecLIVIS, Forskal. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (all’innanzi). TrocHus (Phorcus) Bicinerus, Phulippi. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo innanzi). 2. La stessa ingrandita (all’innanzi). MoNODONTA, Sp. l'. Conchiglia, probabilmente giovane, in grandezza naturale (all’innanzi). 1. La stessa ingrandita (all'indietro). 2. La stessa (al disotto). MoNODONTA, Sp. l’. Conchiglia in grandezza naturale (allo innanzi). l. La stessa ingrandita (all indietro). 2. La stessa (all’innanzi). ig ngi Fig. 6. Trocnus HemprIcn, Issel. ver l. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo innanzi). 1. La stessa ingrandita (all’ innanzi). CLancuLUs PHARAONIS, Linneo. l'. Conchiglia assai giovane in grandezza naturale (all indietro). 2. La stessa (all’ innanzi). 8. CLancuLus PHARAONIS, Linneo. 9: l'. Conchiglia giovane in grandezza natu- rale (all’imnanzi). 1. La stessa ingrandita (all’ indietro). 2. La stessa (all’innanzi). MoxoDONTA, Sp. l'. Conchiglia giovane in grandezza naturale (all innanzi). 1. La stessa ingrandita (all’ indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 10. TrocHus, sp. l'. Conchiglia giovane in grandezza naturale (all imnanzi). 1. La stessa ingrandita (all indietro). 2. La stessa (all’innanzi). — 330 — Fig. 11. Moxopoxta (Labio) pama, Philippi. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 12. Conchiglia indeterminabile perchè incompleta. 15. ScALARIA FeRrUSSACI, Audouin. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo innanzi) ed ingrandita. 14. ScALARIA JomARDI, Audouin. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all’indietro). 2. La stessa (all’imnanzi). 15. SCALIOLA ELATA, Semper. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all’ indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 16. CincuLA TIBERIANA, Issel. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa assai ingrandita (all’ indietro). 2. La stessa (all’innanzi). ar DO SUE) — 331 — 7. CincuLA VILLAR, Issel. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa assai ingrandita (all'indietro). 2. La stessa (all’imnanzi). . CINGULA, Sp. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all indietro). 2. La stessa (all innanzi). . Liriopa SAvIGNYI, Issel. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all'indietro). 2. La stessa (all’innanzi). . Rissoa FREMENVILLEI, Audouin. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). l. La stessa ingrandita (all indietro). 2. La stessa (all’imnanzi). . RissoA DesMmARESTI, Audouin. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo innanzi). 1. La stessa ingrandita (all’innanzi). — 332 — Sad N) Fig. 22. Rissoa D’OrBIGNYI, Audouin. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo innanzi). 1. La stessa ingrandita (all innanzi). 23. ALVANIA CERITHINA, Philippi. l°. Conchiglia in grandezza naturale (allo innanzi). 1. La stessa ingrandita (all’innanzi). 24. TURRITELLA TRIPLICATA, Lamarck. Conchiglia in grandezza naturale (allo innanzi). do Ul . EULIMELLA CINGULATA, Issel. l'. Conchiglia in grandezza naturale ed in- grandita (all’imnanzi). 26. ALABA MARTENSI, Issel. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 27. ALABA SEMISTRIATA, Philippi. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all indietro). 2. La stessa (all’innanzi). — 333 — Fig. 28. ALABA SEMISTRIATA, Philippi, var. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all innanzi). 29. RissoA, Sp: l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). l. La stessa ingrandita (all’ indietro). 2. La stessa. (all’innanzi). 80. TRUNCATELLA PELLUCIDA, Dohrn. l'. Conchiglia giovanissima in grandezza naturale (all’innanzi). 1. La stessa assai ingrandita (all’innanzi). 31. TRUNcATELLA PELLUCIDA, Dohrn. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa assai ingrandita (all’indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 52. EULIMA GENTILOMIANA, Issel. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). l. La stessa ingrandita (all'indietro). 2. La stessa (all’innanzi). Fig. 33. RissoA SISMONDIANA, Issel. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all indietro). 2. La stessa (all’innanzi). sS4. TURBONILLA VENUSTA, Issel. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). l. La stessa ingrandita (all’indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 5. Apertura della stessa assai ingrandita. 39. ODONTOSTOMIA (2), sp. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all’ indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 36. ODONTOSTOMIA CLYSMATICA, Issel. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo innanzi). 1. La stessa ingrandita (all innanzi). (©) 37. ODONTOSTOMIA?, Sp. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all indietro). 2. La stessa (all’innanzi). — 995 — Fig. 88. OponTosTOMIA DECORATA, Philippi. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 39. ODONTOSTOMIA CRATICULATA, Issel. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all'indietro). 2. La stessa (all’ innanzi). 40. OpONTOSTOMIA (2), Sp. l'. Conchiglia in grandezza naturale ed in- grandita (all’innanzi). 41. ODONTOSTOMIA (?), Sp. l'. Conchiglia in grandezza naturale ed in- grandita (all’imnanzi). 42. ODONTOSTOMIA, Sp. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all'indietro). 2. La stessa (all’ innanzi). 43. ODONTOSTOMIA, sp. (la stessa rappresentata nella fig. 42). l'. Conchiglia giovane in grandezza natu- rale ed ingrandita (all’innanzi). e Fig. 44. ODONTOSTOMIA (?), Sp. l'. Conchiglia in grandezza naturale ed in- grandita (all’innanzi). 45. ODONTOSTOMIA, Sp. Conchiglia verosimilmente giovane, in grandezza naturale ed ingrandita (al- l’ innanzi). Tavola IV. 1. RiIssornA ScALARIFORMIS, Adams. Conchiglia imgrandita (all’innanzi). l'. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). 2. RissotnA BERTHOLLETI, Audouin. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo innanzi). l. La stessa ingrandita (all’ indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 3. RISSOINA SEGUENZIANA, Issel. Parte d’ una conchiglia ingrandita. 4. 'TRIPHORIS PERLATUS, Issel. Conchiglia ingrandita (all’innanzi). l'. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). — 337 — Fig. 5. CEeRITAIUM (Cerithiopsis?) puLvIs, Issel. Conchiglia ingrandita (all imnanzi). l'. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). 6. CeRITHIUM (Pirenella) CAILLAUDI, Pot. e Mich. Conchiglia un poco ingrandita ( allo innanzi). 7. CERITHIUM, Sp. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi) 8. Ceritnum RuppeLLI, Philippi. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 9. CERITHIUM ERYTHRAEONENSE, Bruguière. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 10. CERITHIUM MONILIFERUM, Kiener. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 53. Porzione dell’ ultimo giro ingrandito (all indietro). — 9g Fig. 11. CERITHIUM TUBERCULATUM, Lamarck. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). lardii 12. Conchiglia giovane indeterminabile. 13. MITRA, sp. Conchiglia giovanissima ingrandita (allo innanzi). l'. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). 14. FASCIOLARIA, Sp. (4). Conchiglia in grandezza naturale (allo I° indietro). 2. La stessa (all’innanzi). è 16. MancELIA Mica, Philippi. Conchiglia ingrandita (all’ innanzi). 15. l'. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). / A DINO 16. PyRuLA PARADISIACA, Martini. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all innanzi). (!) Specie certamente simigliantissima alla £. Liynario, Linneo, del Medi- terraneo. — 339 — Fig. 17. FascioLARIA AuDOUINI, Jonas. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’ innanzi). ] DO . Fusus marMoRATUS, Philippi. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 19. Conchiglia embrionale indeterminabile (vero- similmente Fasciolaria). 20. MANGELIA, Sp. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all’ innanzi). 2. La stessa (all indietro). 21. PISANIA, Sp. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all’indietro). 2. La stessa (all innanzi). 22. MurEx PoLyaonuLus, Lamarck. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all innanzi). 24 26. 290 — 340 — . MuUREX ANGULIFERUS, Lamarck. 1. Conchiglia non adulta in grandezza na- turale (all indietro). 2. La stessa (all’innanzi) PLEUROTOMA FLAVIDULA, Lamarck. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’ innanzi). STROMBUS FASCIATUS, Born. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). STROMBUS FASCIATUS, Born, var. STROMBUS FASCIATUS, Born, var. CeRITHIUM (Cerithiopsis?) BAcILLUM, Issel. Conchiglia ingrandita (all’innanzi). l'. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). PLANAXIS GRISEUM, Brocchi. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo Indietro). 2. La stessa (all’ innanzi). Eos: 0) 6. Issen, ò. — 341 — Tavola V. AnatoLA HumBoLpTI, Audoun. 1. Conchiglia in grandezza naturale (?) (la- teralmente). 2. La stessa (all’innanzi). BULLA, Sp. l'. Conchiglia, probabilmente non adulta, in grandezza naturale ed ingrandita (all’ innanzi). ALicuLa GiraRDI, Audouin (non descr.). 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa ingrandita (all’ indietro). 3. La stessa (all’innanzi). CyrLIcuNA VILLIERSI, Audouin. Conchiglia ingrandita (un poco lateral- mente). l'. La stessa in grandezza naturale. CyLICHNA MICA, Ehrenberg. Conchiglia ingrandita (un poco lateral- mente). l'. La stessa in grandezza naturale. CyLIicHNA PuLviscuLus, Ehrenberg. Conchiglia ingrandita (all innanzi). Malae. del Mur Rosso, 25 Ig. 6. l'. La stessa in grandezza naturale. 7. CyLIcHNA Moxcm, Audouin. Conchiglia ingrandita (all’innanzi). l'. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). 8. STOMATELLA DorIag, Issel. l'. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 1. La stessa ingrandita (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (di profilo). 9. STOMATELLA, Sp. l'. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 1. La stessa ingrandita (al di sopra). 2. La stessa (lateralmente). 10. STOMATELLA, Sp. 1'. Conchiglia in grandezza naturale al di sopra). 1. La stessa ingrandita (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (di profilo). Fig. 11. SmaragnIiA FEUILLETI, Audouin. l'. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). d — 343 — Fig. 11. 1. La stessa ingrandita (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 12. NERITA POLITA, Linneo. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 13. NERITA ALBICILLA, Lamarck. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 14. NERITA, sp. (probabilmente varietà della pre- cedente). 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 19 NERITS Sp: Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 16. NERITA, Sp. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 17. NATICA AURANTIA, Lamarck. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). — 344 — Fig. 18. LiTTORINA, sp (*). 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa ingrandita (all'indietro). 5. La stessa (all innanzi). 19. LTrTORINA, sp. (2). Conchiglia ingrandita (all’ indietro). 1'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 20. PHASIANELLA, Sp. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all indietro). 2. La stessa ingrandita (all’ innanzi). 21. PHASIANELLA, Sp., (la stessa rappresentata nella figura precedente). l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all'indietro). DO do 2. PHASIANELLA, Sp. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). !) Fu denominata Tricolia Rissoi da Audowin inon descritta). ( (2) Fu denominata Trieolia Draparnaudi da Audouin (non descritta). La stessa ingrandita (all'indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 25. PHASIANELLA BRrocNaRTII, Audouin. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all’indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 24. PHÙAsIANELLA BrogNARTI, Audouin, var. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 25. TurBo CHEMNITZIANUM, Reeve. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 26. TurBo PUSTULATUS, Brocchi. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). do 1 . TurBo EROOPOLITANUS, Issel. Conchiglia ingrandita (all’ innanzi). le) ©) l'. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). — MSA Fig. 28. TurBo ARsINoENSIS, Issel. Conchiglia ingrandita (all’innanzi). l'. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). 29. SCISSURELLA RETICULATA, Philippi. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all indietro). 2. La stessa (al di sotto). 5. La stessa (all innanzi). 30. ScISSURELLA ORBIGNYI, Audouin. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all’indietro). 2. La stessa (al di sotto). 8. La stessa (all innanzi). 81. Mowopoxta (Forskalia) pEcLIVIS, Forskal. Conchiglia giovanissima ingrandita (allo innanzi). l'. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). 52. CYCLOSTREMA CINGULATA, Philippi. l'. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 1. La stessa imgrandita (al di sopra). 2. La stessa (all’innanzi). Digg Fig. 33. CycLostreMA Praruippu, Issel. l'. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 1. La stessa ingrandita (all’ innanzi). 2. La stessa (all innanzi). 34. TrocHus DENTATUS, Forskal. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo innanzi). 2. Sezione trasversale della stessa. 59. RiseLLA IssELI, Semper. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). ]. La stessa ingrandita (all’ indietro). 2. La stessa (al di sotto). I b) 5. RISELLA sp., (diversa dalla precedente). 5. Conchiglia ingrandita (all’ innanzi). d 56. RISELLA sp., (diversa dalle precedenti). Conchiglia ingrandita (all’innanzi). l'. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). 37. TrocHus ERYTHRAEUS, Brocchi. 1]. Conchiglia giovane in grandezza natu- rale (all’ indietro). 2. La stessa (al di sotto). — 548 — Fig. 38. Trocuus EryTHRAEUS, Brocchi, var. 0, Jonas. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (al di sotto). 39. Trocnus EryTHRAEUS, Brocchi, var. Y, Jonas. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 40. RISELLA INFRACOSTATA, Issel. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo innanzi). 1. La stessa ingrandita (all’imnanzi). le) 2. La stessa (al di sotto). Tavola VI. 1. RicinuLAa SAvIGNYI, Deshayes. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo ©) lo) indietro). 2. La stessa (all innanzi). 2APURPURA SPO): Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). (') Specie assai affine alla P. haemastoma, Linneo. Letaggno: Fig. 3. NASSA; Sp. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). La stessa ingrandita (all’ indietro). . La stessa (all’innanzi). dO 4. NASssA cosTULATA, Renieri, var. Erythraca. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. La stessa ingrandita (all’indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 5. NASSA MUTABILIS, Linneo. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 6. CASSIS ERINACEUS (?), Bruguiòre, var. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 7. RinaicuLa AcUTA, Philippi. l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). l. La stessa ingrandita (all’ indietro). 2. La stessa (all’innanzi). ag Fig. 8. CoLumBeLLa ExILIS, Philippi. Conchiglia ingrandita (all’imnanzi). l'. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). 9. MITRA, sp. Conchiglia ingrandita (all’innanzi). l'. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). 10. COLUMBELLA, Sp (‘). l'. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 1. Lastessa un poco ingrandita (all’indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 11. COLUMBELLA, sp (forse var. della precedente). Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 12. Conus ARENATUS, Lamarck. l'. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (all’innanzi). 13. Conus FLAvIDUS, Bruguière. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo innanzi). (!) Specie assai prossima alla C. rustica, Lamarck. La gra Fig. 13. 2. La stessa (all’indietro). 14. Conus, sp. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’imnanzi). 15. Conus, sp. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’ innanzi). 16. Coxus carus, Bruguière. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’ innanzi). 17. MARGINELLA SUEZIENSIS, Issel. - Conchiglia ingrandita (all innanzi). l'. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). 18. MARGINELLA SAVIGNYI, Issel. Conchiglia mgrandita (all’innanzi). le) ©) l'. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). 19. Mirra, sp. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). Tio. | co UT DO | 20. MITRA, Sp. Conchiglia im grandezza naturale (allo innanzi). 21. MITRA, sp (1). 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). do dO . ANCILLARIA ALBIFASCIATA, Reeve. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 23. OLIVA, Spe 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all’innanzi). 24. OLIVA INFLATA, Lamarck. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo indietro). 2. La stessa (all imnanzi). 5. TORNATINA OLIVAEFORMIS, Issel. do (dI Conchiglia ingrandita (all’ innanzi). (4) Assai vicina alla M. Bovei, Kiener. — 353 — Fig. 25. l'. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). 26. MARGINELLA PYGMAEA, Issel. Conchiglia ingrandita (all’innanzi). l'. La stessa in grandezza naturale (allo innanzi). 27. Cyprara KunTHI, Audouin. li . Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). La stessa (al di sotto). La stessa (lateralmente). O I 28. CyPRAEA ARABICA, Linneo. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 29. CyPRAEA VARIOLARIA, Lamarck. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 1. La stessa (al di sotto). 50. CyPRAEA, Sp. l. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). Fig. -831. Crprara TuRDUS, Lamarck. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (al di sotto). 32. CYPRAEA, Sp. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). Tavola VII (1). 1. SpartHA CarLcaupi, Martens. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 3. La stessa (al di sopra). 2. SpatHA NiLoTica, Ferussac. 1]. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa internamente). 3. La stessa (al di sopra). 3. UNIO RUGIFER, Kiister. 1. Conchiglia non adulta in grandezza na- rale (lateralmente). (i) La spiegazione di questa tavola è quasi intieramente tratta dalla pre- citata memoria del sig. von Martens. — 359 — Fig. 3. 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). 4. Unio AravypTIAcUSs, Ferussac. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). 5. UnIio RUGIFER, Kiister. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). 6. UNIO TRIcoLOR (?), Kiister. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa internamente). : La stessa (al di sopra). O) UO 7. CyYRENA cor, Lamarck, var. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). de Fig. 8. ANATINA suBROSTRATA, Lamarck. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). La stessa (al di sopra). Porzione di una valva assai ingrandita. po 0 9. CULTELLUS CULTELLUS (*), Linneo. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- |, ralmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). 3 Tavola VIII. 1. PsammoBzIia RosEA, Deshayes. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). D 5. La stessa (al di sopra). 2. PSAMMOBIA ELONGATA, Lamarck. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). Di (eda | I Fig. 3. Venus ROEMERIANA, Issel. l'. Conchiglia giovane in grandezza natu- rale (lateralmente). 1. La stessa ingrandita (lateralmente). 2'. Conchiglia adulta in grandezza naturale (lateralmente). La stessa ingrandita (lateralmente). La stessa (internamente). MO La stessa (al di sopra). 4. MACTRA oLORINA, Philippi. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). 5. MESODESMA GLABRATA, Lamarck. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). La stessa (al di sopra). DO) 6. CLEMENTIA Cuminani, Deshayes. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). IsseL, Malac. del Mar Rosso. 24 Fig. 7. DipLoponTA Savienvi, Vaillant. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). La stessa (internamente). La stessa (al di sopra). 4. Conchiglia non adulta in grandezza na- SO turale (lateralmente). 5. La stessa (al di sopra). 8. LucinA ERYTHRAEA, Issel. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa ingrandita (lateralmente). 3. La stessa (al di sopra). 9. Lucina, sp. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). La stessa (internamente). La stessa (al di sopra). Parte di una valva (assai ingrandita). MS 10. TELLINA BELCHERIANA, Sowerby. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). La stessa (al di sopra). Parte di una valva (assai ingrandita). pia Fig. 11. Terrina; sp: 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). 12. LucinA SEMPERIANA, Issel. l'. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 1. La stessa ingrandita (lateralmente). 2. La stessa (al di sopra). 13. TeLLIiNA PHaRAONIS, Hanley. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 8. La stessa (al di sopra). 14. DoNnAX, Sp. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). La stessa (al di sopra). DI 15. DonAax TRUNcULUS, Linneo. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (al di sopra). Diego Fig. 16. Taprs DesHayesm, Hanley. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. Cardine delle due valve (all’interno). 3. Conchiglia (al di sopra). 17. CyrHEREA (Crista) SAvIGNYI, Jonas. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. Altro individuo (lateralmente). 5. Lo stesso (al di sopra). Tavola IX. 1. CyrHERFA (Callista) FLORIDA, Lamarck. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). o \ul . La stessa (al di sopra). 2. CyTHEREA (Circe) corruGATA, Chemnitz. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). O) 2. La stessa (internamente). e \ La stessa (al di sopra). 3. CyTHEREA (Circe) crocEA, Gray. . 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). — 8361 — Fig. 3. 2. Altro individuo in grandezza naturale (lateralmente). 5. Altro individuo come sopra ( lateral- mente). 4. Conchiglia (internamente). 5. La stessa (al di sopra). 4. CyTHEREA (Lioconcha) ARABICA, Chemn., var. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (al di sopra). 5. CyrHEREA (Lioconcha), sp. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente), 5. La stessa (al di sopra). 6. CvyTHEREA (Lioconcha) AraBICA, Chemmnitz. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. Altro individuo come sopra (lateral mente). 3. Altro individuo come sopra (lateral- mente). 4. Altro individuo come sopra (lateral- mente). Be Fig. 7. CyrHEREA(Lioconcha) ArABICA, Chemn., var. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). 8. CARDIUM MAGNUM, Chemnitz. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 3. La stessa (al di sopra). 9. CARDIUM, Sp. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. Altro esemplare in grandezza naturale (lateralmente). 3. Lo stesso (internamente). 4. Lo stesso (al di sopra). 10. CARDIUM, sp. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 11. CARDIUM IsTHMICUS, Issel. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). Fig. 12. CARDIUM, sp. l. Conchiglia in grandezza naturale (late- talmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). 4. Valve della medesima specie impigliate in un conglomerato recente. 5. Altre valve come sopra. 13. CARDIUM AURICULA, Forskal. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (all’innanzi). 5. La stessa (internamente). 4. La stessa (al di sopra). 14. CARDIUM ARABICUS, Issel. l'. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). ]. La stessa un poco ingrandita (lateral- mente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). 4. Lastessa assai ingrandita (lateralmente). Tavola XX, l. TRIDACNA ELONGATA, Lamarck. J. Conchiglia non adulta in grandezza na- turale (lateralmente). gg Fig. l. 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). 4. Altro esemplare più piccolo (al di sopra). 2. PECTUNCULUS PECTINIFORMIS, Lamarck. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (al di sopra). 5. LIMoPSIs MULTISTRIATA, Forskal. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 3. La stessa (al di sopra). La stessa ingrandita (lateralmente). Parte della stessa (assai ingrandita). 4. PECTUNCULUS, Sp. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). O, La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). 4. La stessa ingrandita (lateralmente). Ò. ARCA, sp. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 9 «), La stessa (al di sopra). — 305 — Fig. 6. Arca squamosa, Lamarck. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. Altro individuo in grandezza naturale (lateralmente). 9. N.° 1 ingrandito (lateralmente). 4. Lo stesso (internamente). 5. Lo stesso (al di sopra). 7. ARCA LACTEA, Linneo, var. Erythraca. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa ingrandita (lateralmente). 8. ARCA AURICULATA, Lamarck. 1. Conchiglia in grandezza naturale (lateral- mente). 2. La stessa (internamente). 3. La stessa (al di sopra). 9. ARcA scaPHA, Chemnitz. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). 10. ARcA, Sp. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). == 0a Fig. 10. 2. Una valva di altro individuo come sopra (internamente). 11. Arca RETUSA, Lamarck. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sotto). 4. La stessa (al di sopra). 12. Arca RETUSA, Lamarck, var. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. Altro individuo più piccolo (interna- mente). 3. Individuo di altra varietà in grandezza naturale (al di sotto). 4. Lo stesso (al di sopra). Tavola. XI: 1. LrrHopomus LessEPTIANUS, Vaillant. 1'. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). l. La stessa un poco ingrandita (lateral- mente). 2. CRENELLA, Sp. l. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). ERRE Fig. 2. 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). 5. MODIOLARIA coENOBITA, Vaillant. l'. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 1. La stessa ingrandita (lateralmente). 2. La stessa (internamente). 3. La stessa (al di sopra). sa MODIOLA, Sp. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 5. MyTILUS VvARIABILIS, Krauss. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 6. AVICULA, Sp. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). 4. Altro individuo (lateralmente). . MELEAGRINA MARGARITIFERA, Linneo. —i 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). Fig. e pi S. MELEAGRINA MARGARITIFERA, Linneo. 1. Conchiglia non adulta in grandezza na- turale (lateralmente). 2. La stessa (internamente). La stessa (al di sopra). Lo 9. MELEAGRINA MARGARITIPERA, Linneo. 1. Conchiglia non adulta in grandezza na- turale (lateralmente). La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). 29 10. AVICULA, Sp. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). 11. AVICULA ALA-CORVI (?), Chemnitz. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (lateralmente). 12. AvicuLA, sp (forse var. della precedente). 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). La stessa (internamente). La stessa (al di sopra). do DÒ — 369 — Fig. 15. AvicuLa, sp (forse var. della precedente). l. Conchiglia erosa in grandezza naturale (lateralmente). 2. La stessa (internamente). 3. La stessa (di fianco). - Tavola XII. 1. CRENATULA PICTA, Gmelin. ]. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). La stessa (di fianco). ne Da Ò 2. CRENATULA PICTA, Gmelin. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). DI CRENATULA PICTA, Gmelin. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (di fianco). 4. CRENATULA PICTA, Gmelin. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (di fianco). Fig. — 5970 — O: CRENATULA PICTA (?), Gmelin, var. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). La stessa (di fianco). Do 6. CRENATULA PICTA, Gmelin. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (di fianco). 7. CRENATULA AVICULARIS, Lamarck. [e] Gruppo di Crenatule in una spugna. 2. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 8. La stessa (internamente). 8. CRENATULA PICTA, Gmelin. 1. Gruppo di Crenatule. 2. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 3. La stessa (internamente). 4. La stessa (di fianco). 9. CRENATULA PICTA, Gmelin. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (di fianco). Fig. 10. CRENATULA PICTA, Gmelin. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (di fianco). 11. CRENATULA PICTA, Gmelin. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (al di sopra). Tavola XIII. 1. MatLLEus REGULA, Forskal, var. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). do La stessa (internamente). 5. La stessa (di fianco). 2. MaLLeus REGULA, Forskal. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (di fianco). 3. MaLLEUS REGULA, Forskal, var. ]. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente) ). 2. La stessa (internamente). 3. La stessa (di fianco). Fig. 4. MaALLEUSs REGULA, Forskal, var. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 5. PECTEN AUSTRALIS, Sowerby. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. Altro individuo in grandezza naturale (lateralmente). 5. Lo stesso (internamente). 4. Lo stesso (al di sopra). 6.. PecTtEN PLICA, Lamarck. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 7. PecTEN LIVIDUS, Lamarck. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. Altro individuo in grandezza naturale (lateralmente). 5. Lo stesso (internamente). 4. Lo stesso (al di sopra). 8. PECTEN SANGUINOLENTUS, Sowerby. Conchiglia im grandezza naturale (late- ralmente). — 373 — Fig. 9. Pecren meEpIUS, Lamarck. 1. Valva superiore in grandezza naturale. 2. Valva inferiore. 5. Conchiglia (internamente). 4. La stessa (all indietro). 10. VULSELLA, Sp. 1. Conchiglia giovane in grandezza natu- rale (lateralmente). 2. La stessa (internamente). ll. VuLsELLA, sp (la medesima specie rappre- sentata nella figura precedente). 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). do Altro individuo in grandezza naturale (lateralmente). 5. Altro individuo in grandezza naturale (internamente). Lo stesso (al di sopra). ). Lo stesso (di fianco). Tavola XIV. 1. VULSELLA LINGULATA, Lamarck. 1. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 2. La stessa (al di sopra). 5. La stessa (di fianco). IsseL, Malac. del Mar Rosso. 25 Fig. 2. VULSELLA LINGULATA, Lamarck. 1. Gruppo di conchiglie in una spugna. 2. Conchiglia in grandezza naturale (late- ralmente). 5. La stessa (internamente). 4. La stessa (al di sopra). 5. La stessa (di fianco). 3. VULSELLA SPONGIARUM, Lamarck. 1. Conchiglia giovane forse ingrandita (la- teralmente). 2. Altro individuo in grandezza naturale (lateralmente). 5. Lo stesso (internamente). 4. Lo stesso (al di sopra). 5. Lo stesso (lateralmente). 4. PLICATULA, Sp. 1. Valva superiore in grandezza naturale. 2. Valva inferiore. 5. PLICATULA RAMOSA, Lamarck. 5. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (internamente). 5. La stessa (di fianco). 6. PLICATULA RAMOSA, Lamarck, var. 1. Conchiglia in grandezza naturale (allo innanzi). Fig. 7. PLIcaTULA RAMOSA, Lamarck, var. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). 2. La stessa (di fianco). S. CHAMA CoRBIEREI, Jonas. 1. Conchiglia in grandezza naturale (al di sopra). La stessa (internamente). 5. Altro individuo in grandezza naturale (di fianco). O 9. ASPERGILLUM VARGINIFERUM, Lamarck. 1. Conchiglia col suo tubo in grandezza naturale (posteriormente). 2. Sezione longitudinale del tubo. 3. Lo stesso (al di sopra). 4. Sezione trasversale del tubo nella parte media. 5. Lo stesso (al di sotto). 6. Parte superiore del tubo (lateralmente). 7. Parte superiore dello stesso (all’innanzi). 8. Parte inferiore dello stesso. Y. Estremità inferiore di un altro individuo, il cui tubo munito d’una sola espan- sione fogliacea. MV "i ) APPENDICE AGGIUNTE E CORREZIONI APPENDICE Aggiunte e correzioni. Mentre la presente memoria era in corso di stampa venne a nostra cognizione una recentissima opera inti- tolata: « MoLLUSCORUM SYSTEMA ET CATALOGUS. — System und Anfzihlung simmtlicher Conchylien der Sammlung von Fr. Paetel, zur Belebung des Inte- resses fin Malakozoologie nach dessen Manuscript herausgegeben von L. U. Schaufuss D." » (!), nella quale si trovano enumerati molti molluschi viventi del Mar Rosso, non registrati da noi. Di tutti questi abbia- mo fatto un elenco che riferiamo qui a complemento del nostro catalogo. ACEFALI OT74 (?). GASTROCHAENA CUNEIFORMIS, Spengler. Opera citata, p. 99. OTO. AMPHIDESMA STRIATA, Riippell. Opera citata, p. 104. 570. MEsopEsMA ERYciNA, Deshayes. Opera citata, p. 104. (!) Dresda, 1869. (?) Continua la numerazione seguita nel catalogo dei molluschi viventi del Mar Rosso. — 380 — % PsaMMOBIA oREANS, Lamarck. Opera citata, p. 102. 578. TELLINA SULCATA, Wood. Opera citata, p. 103. 579. PETRICOLA LINGUATULA (!), Lamarck. Opera citata, p. 107. 5S0. PETRICOLA STRIATA (?), Lamarck. Opera citata, p. 107. 581. VENERUPIS ExoTICA, Lamarck. Opera citata, p. 107. 582. CyPRICARDIA VELLICATA, Reeve. Opera citata, p. 107. 583. TapES CATENIFERA, Lamarck. Opera citata, p. 107. 584. VENUS FLAMMEA, Lamarck. Opera citata, p. 107. 585. Venus HIsTRIO, Lamarck. Opera citata, p. 104. (') Secondo Deshayes sarebbe una Saxicava. (*) Siccome questa specie non fu trovata fin qui che nel Mediterraneo, sarebbe degno di nota il fatto della sua esistenza nell’Eritreo, se pure fosse confermato. — 981 — 5S6. CyrHEREA (Tivela) poxpEROSA, Koch. Opera citata, p. 107. 587. ARTEMIS AMPHIDESMOIDES, Reeve. Opera citata, p. 106. 588. CarDIUM (Laevicardium) ATTENUATUM, Sowerby. Opera citata, p. 109. 589. CARDIUM (Hemicardium) ForNIcATUM, Reeve. Opera citata, p. 109. 590. CarpIUM (Hemicardium) suBRETUSUM, Sowerby. Opera citata, p. 109. 591. ADACNA CARDITAEFORMIS, Reeve. Opera citata, p. 109. 592. CHAMA ASPERATA, Lamarck. Opera citata, p. 109. 593. CHAMA RADIANS ('), Lamarck. Opera citata, p. 110. 594. CHAMA UNICORNIS, Bruguière. Opera citata, p. 110. (4) E probabile che questa specie e la precedente sieno già state noverate nel nostro catalogo sotto altri nomi. — 382 — 595. LUciNA ORNATISSIMA, Spengler. Opera citata, p. 110. 596. Arca (Barbatia) roLiaTA, Iorskal. Opera citata, p. 115. 597. Arca (Barbatia) HIRsuTA, Dunker. Opera citata, p. 115. 598. Arca (Barbatia) ovata, Gmelin. Opera citata, p. 115. 299. Arca (Barbatia) ArABICA, Museo di Francoforte. Opera citata, p. 115. 600. Arca (Anomalocardia) ERYTRAEONENSE, Jonas. Opera citata, p. 115. 601. LirHopomus LITHOPHAGUS ('), Linneo. Opera citata, p. 114. 602. Va cRaciLIs, Philippi. Opera citata, p. 114. 603. PERNA vULSELLA, Lamarck. Opera citata, p. 114. (') Citato da Schaufuss sotto il nome di Z. dactylus. Crediamo poco proba- bile che questa specie dei nostri mari esista nel Golfo Arabico. 604. CRENATULA UNDATA, Jonas. Opera citata, p. 115. 605. PECTEN MADREPORARUM, Petit. Opera citata, p. 116. 606. PecTEN MINIACEUS (!), Lamarck. Opera citata, p. 116. 607. ‘PECTEN RUGOSUS, Sowerby. Opera citata, p. 117. 608. PecrEN vELUTINUS, Sowerby. Opera citata, p. 117. 609. SPoxDYLUS ASPERRIMUS, Sowerby. Opera citata, p. 117. 610. SponpyLus costaTUs, Lamarck. Opera citata, p. 117. 611. PLICATULA DEPRESSA (?), Lamarck. Opera citata, p. 113. 612. ALECTRYONIA TURBINATA, Lamarck. Opera citata, p. 118. (1) Questo Peeten è notato, nel catalogo della collezione PAFTEL, come pro- veniente da Suez. (2) Verosimilmente è la medesima specie da noi denominata P. ramosa. È cosa assai difficile, se non impossibile, il distinguere la P. depressa dalla /. ramosa colla scorta delle insufficienti descrizioni di Lamarck, senza conoseere i tipi di questo autore. — 384 — GA STNERAORPAO:DA 613. CyPRAFA (Trivia) INTERMEDIA, Kiener. Opera citata, p. 47. 614. CyPRarA (Trivia) TREMEZA, Duclos. Opera citata, p. 47. 615. MITRA HEBRAEA, Lamarck. Opera citata, p. 36. 616. CoLUMBELLA HISTRIO, Reeve. Opera citata, p. 38. 617. LeprocoxcHus PeRoNI, Riippell. Opera citata, p. 53. 618. StromBUs DEFORMIS, Gray. Opera citata, p. 45. 619. TRITON (!) TRILINEATUM, Sowerby. Opera citata, p. 29. 620. MurEx BREVIFRONS, Lamarck. Opera citata, p. 20. 621. MUREX ROTA, Sowerby. Opera citata, p. 26. (1) Tritonium nel Catalogo della collezione PartrL. do logne i 622. CORALLIOPHILA sQUAMULOSA, Reeve. Opera citata, p. 35. 625. Fusus pIsToRTUS, Linneo. Opera citata, p. 27. 624. TURBINELLA (Lathyrus) CRATICULATA, Linneo. Opera citata, p. 34. 625. TURBINELLA (Lathyrus) TURRITA, Linneo. Opera citata, p. 34. 626. Conus nimBosus, Bruguière. Opera citata, p. 45. 627. Conus cLASSIARIUS, Bruguiére. Opera citata, p. 44. 628. Conus vicarIus, Lamarck. Opera citata, p. 40. 629. Conus pusiLLus, Chemnitz. Opera citata, p. 45. 630. Conus minor, Chemnitz. Opera citata, p. 43. 631. SMARAGDINELLA GLAUCA ('), Quoy. Opera citata, p. 67. (*) Chenu, Manuel de Conch. vol. I, p. 391. fig. 239. CIANI gR E 632. PyRAMIDELLA «PAETELI, Dohrn. Opera citata, p. 42. 633. PYRAMIDELLA SULCIFERA ('), Riippell. Opera citata, p. 42. 634. NaATICA Powisiana, Recluz. Opera citata, p. 40. 635. SeRPULORBIS SIpHo (?), Rousseau. Opera citata, p. 50. 636. TuBBo RADIATUS, Gmelin. Opera citata, p. 59. 637. PARMAPHORUS BREVICULUS, Sowerby. Opera citata, p. 64. 658. CHiToN PIcEUS, Gmelin. Opera citata, p. 66. 639. DENTALIUM NovEMcOSTATUM (5), Lamarck. Opera citata, p. 64. RTRR:0 PODI 640. HyALAEA GLoBosA, Rang. Opera citata, p. 25. (') Obeliscus sulciferus, secondo il catalogo precitato. (2) Syphonium sipho, nel catalogo precitato. (*) E questo un altro esempio di specie mediterranea segnalata come vi. vente nell’ Eritreo. RARI Nel catalogo della collezione PAETEL troviamo anche noverate come conchiglie eritree la Lira squamosa e la Philine aperta, ma noi non le comprendiamo nella nota precedente, perchè la prima è certamente la nostra L. bullifera (vedi p. 101), e la seconda la nostra P. Vallanti (vedi p. 166). Così pure omettiamo di inserire nella detta nota lUnio Parreyssi, V. d. Busch, il Plecotrema rapax, Dohrn, e 1’ Alexia Wilkei, Dohrn, citati dal signor Schaufuss come specie del Golfo Arabico, perchè crediamo che non sieno conchiglie marine. Lasciamo poi di men- zionare la Natica lurida e la Nerita marmorata per- chè notate senza indicazione d’ autore. Mettiamo fine a questa appendice col correggere al- cuni errori nella 2.* parte del nostro lavoro. La sp. n.° 50, Venus exarata, Phil. (p. 64), deve passare nella sinonimia della sp. n.° 44, Zapes exarata, Phil. (p. 63). — La sp. n.° 319, Pyrula nodosa, Lam. e la sp. n.° 520, P. citrina, Lam. (p. 141), debbono unirsi a titolo di varietà alla sp. n.° 817, P. paradi- staca, Mart (p. 140). ERRATA GORRIGE Pagina linea 11 25. Labord Laborde 32 16 spiruliformis spinuliformis 96 26 Nasa Nassa 75 1 distantis distantibus TIT YI subtilis subtilibus 82 15. inaequalis inaequalibus 89 23. minor minori 92 21 subtiliori subtilioribus 104 8 Vela Vola 120 1 figura 9 figura 8 166 20 apice apicem 195 9 peristoma peristomate 275 24 — costato 7 — costato ro — n. yen d Fig. 1 2 ua, 4. FIERE TONI né ecs: 9. 10. Lil > 12. > 18. » dA Set TRAVEOUSARESIE SPECIE VIVENTI OpoxtosTOMIA SUEZIENSIS, Issel. Conchiglia, ingrandita, all’ innanzi. ODONTOSTOMIA SOLIDULA, Philippi. Conchiglia, ingrandita, all’ innanzi. CHRYSALLIDA RISSOIFORMIS, /ssel. Conchiglia, ingrandita, all’ innanzi. CHRYSALLIDA LAEVIS, /ssel. Conchiglia, ingrandita, all innanzi. EuLimeLLA ARABICA, Zssel. Conchiglia, ingrandita, all’ innanzi. EuLima MANZONIANA, /ssel. Conchiglia, ingrandita, all’ innanzi. TECTARIA ARMATA, Zssel. Conchiglia, ingrandita, all’ innanzi. CINGULA MADREPORICA, Zssel. Conchiglia, ingrandita, all’ innanzi. CincunLa PSAMMITICA, Zssel. Conchiglia, ingrandita, all’ innanzi. CixncuLa WaagitIcA, Zssel. Conchiglia, ingrandita, all’ innanzi. LIOTIA ATOMUS, /ssel. Conchiglia, ingrandita, all innanzi e al di sotto. Trocgus BeLLARDII, Zssel. Conchiglia, ingrandita, all’innanzi e al di sotto. TrocHus SISMONDAR, Issel. Conchiglia, ingrandita, all’ innanzi e al di sotto. SEPIA GIBBOSA, Ehrenberg. Mollusco, in grandezza naturale, al di sotto. SEPIA GIBBOSA, E%renberg. Anello corneo di una ventosa, assai ingrandito. gi Man, TIMIVORAO “D MUSO LI va PE Y AMVINVIVEVAAM A, » n (2 o SA e . ® È È Al . i ®° È È TAVOLA s 2: L x ' si diri de P.. } (e Î i Y ’ 1 \ 1 ti si î N 1 BG ri ‘ , } È “ ‘i 4 4 J Fa x è Al (n ORARI ’ n ‘ ) 9 iN ti P) hi OCA . or : Aso 7 LISA o ri . VE) x as “ 2 A VA vida ; 4 (MIRA 4 pos / - PL Ò iu a x Re e. k È | E Si JR we © n Je ctr I 3 Li Y »I I il L ante VA k Jù x f "aa È à Sila ' Ii MES ATI dl \ ' RE, a PE, n AA } nia) È Ù 0 7 È "i Di } x * Li ha h i È } \ì i È ” ta t 1 DPR \ Li È Ù yes Ù NRE ì , A Ù { Ì bi sr 4 È 7 hu È UA x k È \ O È si A 7 f v ri MIO 0 Ù A "È N i ) i aa “* 3? î 5 4 rasi Si: È Ù Patt: a) \ i x i N * wu, 0 | LI - n) y À È , + ia] =) 7 MA » I G LA “Mi È; y » Ì ‘ x i di Si / -\ bi un HU “ i li Li a È x € 2 vr _ (08E9 \ } ' OT ti x \ TR È i ti is) b. : HA ‘ x ' ? 3 ati x vo Ù Dr CIMA RTS #0 ME sì Ai Y li x 7. \ a 5 A Ra o] h ; \ Pi È fi i f n 53 4 = deg cd di GARA: ri TASVOTASI SPECIES ONIVIENZIO Fig. 1. SYNDOSMYA SUBROSTRATA, /ssel. Valva destra, in grandezza naturale, all’ esterno e all’ interno. ». 2. ERVILIA SCALIOLA, /ssel. Le due valve ingrandite. » 5. TELLINA ARSINOENSIS, /ssel. Le due valve in grandezza naturale. » 4. TreLLIina ERrYyTHRAKEA, /ssel. Le due valve ingrandite. ». 5. TELLINA FRAGILLIMA, /ssel. Come sopra. » 6. PerRICOLA HEMPRICHII, Issel. Valva sinistra, in grandezza naturale, all’ esterno e valva destra all’ interno. > (. (TOULDIA LAMELLOSA, Zssel. Valva destra, ingrandita, all’esterno e all’interno. >» 8. Lucina FISCHERIANA, /ssel. Valva destra, ingrandita, all’ esterno, valva sinistra all’ interno. » 9. Lucina ERYTHRAFA, Zssel. Come sopra. 10. ELatHIA ArcoNATII, Issel. Valva sinistra, in grandezza naturale, all’ esterno, valva destra all’ interno. 11. KreLLIA MILIACEA, Zssel. Valva destra, ingrandita, all’esterno, valva sinistra all’interno. » 12. CRENELLA EBRENBERGI, /ssel. Valva destra, ingrandita, all’esterno e all’interno. 3. CRENELLA VAILLANTI, Zssel. Valva destra, ingrandita, all’esterno e all’interno. » 14. PqAILINE VAILLANTI, Zssel. Conchiglia, in grandezza naturale, all’innanzi. >. 15. TORNATINA PUSILLA, Issel. Conchiglia, ingrandita, all’innanzi. » 16. TURBONILLA TENUICOSTA, Zssel. Conchiglia, ingrandita, all’innanzi. » 17. TurBoNILLA sOLIDULA, Zssel. \ Conchiglia, ingrandita, all’innanzi. » 18. TURBONILLA CRYSTALLINA, Zssel. Conchiglia, ingrandita, all’innanzi. » 19. TURBONILLA NITIDISSIMA, Zssel. Conchiglia, ingrandita, all’innanzi. Issel__ Malacolosia del Mar Rosso. R. Stamghi dis. e It. Firenze, lit. Ballagny. ES 5 hl È MAVOLA TERZA: sE oa le Midi x PI ps EA LI to d. (0.0) CL 10. 1S Eee EL o SPECIE. FOSSILI CORBULA ACUTANGULA, /ssel. Valva sinistra, ingrandita, all’ esterno DIPLODONTA SUBROTUNDA, /ssel. Valva sinistra, ingrandita, all’ esterno. LucinA CROSSEANA, /ssel. o Valva sinistra, ingrandita, all’ esterno e all’ interno. JARDIUM SUEZIENSIS, /ssel. Valva sinistra, ingrandita, all’ esterno e all’ interno. LEDA SCULPTA, /ssel. Valva destra, ingrandita, all’ esterno e all’ interno. ScroBIcuLaRrIA WaABITICA, Zssel. Valva destra, in grandezza naturale, all’ interno. Mirra Mosarca, /ssel. Conchiglia, in grandezza naturale, all’ innanzi. Mirra PHARAONIS, Géné. i Conchiglia, in grandezza naturale, all’ innanzi e all’ indietro. Mirra OstrIpIS, /ssel. Conchiglia, in grandezza naturale, all’ innanzi e all’ indietro. CoLuMmBELLA MENEGHINIANA, /ssel. Conchiglia, ingrandita, all’ innanzi e all’ indietro. CERITHIUM SCABRIUSCULUM, Issel. Conchiglia, ingrandita, all’ innanzi e all’ indietro. E y î < - 5 È + Wi. i > 1 2,3 fi sr = f sai x udine "E G a) e x ù Di) TRIS SL 3 = . ui Pata vi r : ‘ pl bi) ua x Ra < x î a S x / 12 Ue e Ì Po È pl nt: ta ES E i PU Ì => = î } Lei ARIE 5 » Mea u Ss =; vr < + 3% - nagz.î Ù PA GN , É gr n i 1 > = : SIRIA o e e 4 4 e 1) a 4 Sd » t è p d ” i Vaie Per n Ù — Li — 1 x 4 È È “ 4 - N Ù E = hi 2. } i n “io - sa s S n pr s ao x * . s É hi pr A > È - 3 : K i i w i y = 3 » pu AI }] è) » Ù “ » SA x , = r, - Ù 2 A . ‘ a s A y à Bei a ù È tas y a va ARE 7 = : DI da ra ‘ b Ù e 7 7 È 3 Ti \ " n der x % Ù : ue” x h ì E Y ni ea n n Ù ta oe: RR \ L'ae Ta SI n an ri net x Sade E SALE STARS p ? i a e — : i NERO Ve DE s ; È È i ul x ERE si « 2 e a s % ug: î i 4 È. - = i yi = sv di ai te a - =, è x % Ù ui = 4 Sa : = N È "a a È x ia a i È tota sy s è. A z x hi = x P 5 ù 5 ” dl dl k cr” gn,» "Sp CLI. e 39 = 3 © < Ge i vg VA Ira % 5, nni Y id A = x 1 i e, x ina x fon hi a; n S x r A re [a - Utd ‘ pi % 7 % vai a LI 5 i] ha Ù “i x - 3 i > + sa - z ; i he: Ea x; : RE x È rei SISMI MEA È 7 Ù 3 * c- k È 5 ) : si " a ; i % dI puerta eu n” È > cl ig A uh È ' = x È 2 ( 3 \ I IS Tre 3A . ve: ” ) \ È °, ‘ È Bali i ) < LI + Va FA x ” = ” . p ; + n 5 N ni A ” A Loser z perde x n Îi S , 7 % E) È ° x n = q a n sd TE n a ” : IH 7 DA e È, du R ) a co 4 y 2 vssai È x vi ri TIR 1 4 eg a i Ma Tue * < s Ù Ti I * x i È »: PI > à È 6h ta > > A n , tt. Ù x < 2 a - ” ” P Ea = 4 . 4 ) ù î i } SE 5 n 2 x È 4 x A >. re 3 SROELE Ne; ò 6 î È Ù — \ r x \ È ni s h ’ o ie — 3 Fac PA Las h ‘ i ed. | ardea Rara pai + ki n RICA nel STARE per ME S st è x A Cop ii - 5 . : < = î ; 5 pete Lo . = = De) È wi da a Ù x L i ae x ua vi dt Aia S ‘ 3 Ù = Ò Go TRI af Bo + > si ‘ x er ia x Sa) 4 ‘ E x # cai PE x : i din E # » ] Ù dla A x PAN ere di SE 1 tao n) val Sh 4, si ne - > # L_RS st Da Ra aan È CS î _ "> n An ca 5 { 5 e: 5 n 5 ga N È 7 un = x RA ate x Mi 3 = = Ù w * 5 L ; $ È x: = È _ peao È h) > ra È = si < È 3 A = " e a À & - PAZ - ata x - n S ca e - Ù at ' TT , AGI. RE MI > ‘ 5 L x "i s ” ti ? 5 * È - rs at, È ) 6 Ì are 5 x , D) ; 3 = di e a É cade asta SE gola ast RSS ta 3 oe È = : ùj ge Tea E ag “ Ù : i î Nico foi ? a = e ' i sso ui 5 NE rd SICA za DI E i es = x È = è x a > RN È à G i A 5 i Pea ° ; a a > i < si Sa TR ‘ 4 )- < ; 2 Za we 3 des | n 9 i È 3 1 x <= A I > oa . è: " È SETE pr i ' - = } - n A nat a tar a I] © i ù = - [I _ ere: î pi È = ù = > N ; ; L DE 3 > 7 - CBS, ELOS z 7 i i reso . e 1734 i e . ae: ci E ; N da N ; LS c = Ia A i si ic 3 > SE, > ì ; O SS sua A ie © a ai le ale a 9 * ù = CS - {e fi y È a Ly ; - " Li n ”v = = x - -_ = LA GeS } Pe) n N 3 : n b Re a Se 6 F ’ i d x : - 7 STES dI? Î î er. I D I ET - È ft : è > È vee 7 i = e ì È 3 ù : RCA c SE Sa Ù 3 ; \ N) È o A ci po rai k : : & r È n ao 2 ea free «i ail È : È A, S i T È Ù si a, = PI ) IL È >, 5 Pi: = = i > " o ] x à E . e POS à 4 S 4 3 x = ME Ce ll > Ù N x : es UR Fu; TE Ce FTSE ci , SEZ# Ed È ‘ i Vira ta $ A » Z ° x 4 ] Ù Se e % n nr ] na pi - Ra AY È » de ir a 1 vl - Sn k x î 10 va 1 Ù è - bo at sa - ni » n x go e * { i ra se x ze se n 53 ; Pi ip (32 so n 4 x 3 & $ è. vr boe w a 2 x " > % d _ : C- . VR > u È J mk % S È De i d Di Ù 4 ta Loberai È È 5 te o a 3 ; x = ; =: + SR ; S x 7 È Epto . E f - eli È wi Dei Mi aa i - ì % ne REA 3 3 => 34 ce, LAI da ‘ c [ci = = ce x & GIRO, ì > so a x ZIA - n ne 3 È Fig. 1. > ? Da » 6. va rola Wo. AVOLA: SPECIE. FOSSILI CERITHIUM FESTUCA, Zssel. Conchiglia ingrandita, all’ innanzi e all’ indietro. CERITRIUM (CERITRIOPSIS) CYLINDRUS, /ssel. Conchiglia ingrandita, all’ innanzi. TRIPHORIS ACICULA, Zssel. Conchiglia ingrandita, all’ innanzi e all’ indietro. TRIPHORIS ATOMUS, Zssel, Conchiglia ingrandita, come sopra. T'RIPHORIS sp. Conchiglia ingrandita, come sopra. ALIicuLA EHRENBERGI, /ssel. Conchiglia ingrandita, all’ innanzi e all’ indietro. EULIMELLA ELEGANS, /ssel. Conchiglia ingrandita, come sopra. OpoNnTOSTOMIA DECORATA, Philippi. Conchiglia ingrandita, come sopra. Issel __Malac ologia del Mar Rosso Firenze, Stab: Gius. Pellas DI ca È: 3 aspira [o ES, dr « ui p4 LP. - he NESS K TA ice bi i “ZO , di 3 ” È x ) ì: “ 5 * ' 7) Li DA A Pi si del: n ’ vi \ Dari = . %, P A P ai “_ 9) - v NE PIA " 4 Me ùi il È 9 A o f = 224 S Si x ® DI dia 4 PIRO { È is i z è ul È = | i a - x I 4 " À E P (È PRI SÌ L. ?) 3 t ‘ x î) h; I \ La 2 Da ; adito (A Spe 1 à È J : Lare0O VE ” SL : E K ! i \ A & Di je ln ; - , E; y O Une nb “a n «h IR Ò È at CANE, 108 EN e C TANA CAP. ai a i ae SI bi : 0 ì QUINT sì 9 x , ti ig Vo |etato 5 STE mn A ta ‘ \ | Sua) Pi ui E Le AE x + Fi Ni Cis L ù di = PRA) ‘d, 4 rs n fi FOR Î ù = , Pi . LOI x pt ) n ‘dra * id <4 } 7 [S C ti > Di ; = 4 ri TIASOA) = n i Ge ta “e Ù ò bg : e ) è $ è. e ì; « D s 4 Calia: P . È. cà x tte s a £ CÀ 4 4 LAT = mA À % ” S à, ) = E FS è PISA È ; ana i oa di d ” ì è “) y n) Y Di: È Ù par è . pe VARA Pi x si PR ' a [ t > DICA (o, Li x PA dip * rr Pi . Med È n n ST a - pe - LATO {ARESE x 4 (REA s 4 ’ x ie ARI { =" \ î sE n r ‘- MR j à =) CIT Dee Ù tea x ì PEA LI + . x % i È È DITA TI a A \ E, D “i . , Vi e 4 x * ul (fa y RS de r e MCT e y a yo j LUGO LA SGST sas " ù Hu ci . L ui ; LI ST ; pn] Muta d'iti a - - ; Un È È Ta NS ZIE ; E ‘ Ù a DI par Re PIA SLA Ka ERI ATL PI di a cei gORA gli Ù FIRE. iu lee è = Lo do È di g gio x È CEattAgi | ” ! Ò AR Sla ti n ida x NA È ù x si - ns > i} É ari e) iii SCR. Ai ì I A {- ®,d; pat » STA a NE Sri. NECA LA 3 } n ARRE ‘e: ‘ y x 7 ì È Ù 7, hi! n # AN Di n A n è è di ‘tà Did CR a ata eg dune { a sE n n vai È la i f 5 È z e ò ‘ tato ADI . Ul CANALI n 0° ' = . n , F. Sea . ti LI È 9 Ò DÀ ® d LS L Sa Sa “ ' » vi Ù ' IMSA, f x n, n Rui 9 ia Beto: , DI (4 Jill pesi Ù ve i fi da l altri z r mid PST i F - N ie iF PE LACCO a “ Di ’ LI È hi I n Po), ee "v AL) = ‘ 3 î d 4 7) . & Dea a. x x 9 SL # sd » G 5 # : LA” ? ’ SCO \ Var i sp ‘i y Aa AI Va at Vai by & Me a ì ri] { agi SPA vi Paro AV SPECIE FOSSILI 1. STENOTIS FORMOSA, /ssel. Conchiglia ingrandita, all’ innanzi e all’ indietro. 2. NERITOPSIS SEMIPLICATA, Zssel. Conchiglia ingrandita, come sopra. 9. ALVANIA BOURGUIGNATI, Issel. Conchiglia ingrandita, come sopra. 4. LiriopA JEFFREYSIANA; /ssel. Conchiglia ingrandita, all’ innanzi e all’ indietro. 5. CyrcLostrEMA (DARONIA) OCTOLYRATA (2), Carpenter. Conchiglia ingrandita, al di sotto e lateralmente. 6. Crcrostrma (DARONIA) SEMISULCATA, Issel. Conchiglia ingrandita, al di sotto e lateralmente. 7. © RIssoiNa S:ssonDIANA;, Issel. Conchiglia ingrandita, all’ innanzi e all’ indietro 8. Rissorva SroPPANIT,: Zssel. Conchiglia ingrandita, all’ innanzi e all’ indietro. 9... RissornA BeLLARDII, escl. Conchiglia ingrandita, all’ innanzi e all’ indietro. 40. Carcum AraBicus, Zssel. Conchiglia ingrandita, lateralmente. 11.. Trocnus Napararus, /ssel. Conchiglia ingrandita, all’ innanzi e all’ indietro. Issel_ Malacolc 0 S1a del Mar Rosso (0) T H EE TavV vas i { MAINE MIS, te VAVBGA TATA ) Mn N UN) bu L £ WILLIAM H. DALL f SECTIONAL LIBRARY DIVISION OF MOLLUSKS SMITHSONIAN INSTI N LIBRARIES logi Maro Iò te esca "= as N SS Resi Mago } k SOIT RUE VIRA) St 2] til È pi si AES ALATO: i di, dd î Ì s STAI 141 (LA) SAR pHIRZ 1)