1 ap ; v è gf dai Lissesi ed by MISS CATHARINE LWOLFE. => EORSARFIE PEOPIE FOR EDVCATION FOR SCIENCE LIBRARY OF THE AMERICAN MUSEUM OF NATURAL HISTORY Î NOTIZIE i INTORNO ALLE. i DITRRRANE PEL ] MSE. T. A. DI MONTEROSATO SOCIO CORRISPONDENTE DELL'ACCADEMIA GIOENIA DI CATANIA _—_— -993E000—_ PALERMO Ufficio Tipografico di Michele Amenta 1872 MUSO LAI NOTIZIE INTORNO ALLE i NENITERKAA PEL MSE. T. A. DI MONTEROSATO SOCIO CORRISPONDENTE DELL'ACCADEMIA GIOENIA DI CATANIA —_—-0023E0000—__ PALERMO Ufficio Tipografico di Michele Amenta 1872 PPS PEPE NOCI RERABARZZAZAA ire x PIPE È: SIA II orto S IZ ARAZZI Le note da me prese nelle varie collezioni che ulteriormente ho vi- sitato, furono di tale e tanta importanza che non ho voluto ritardarne la pubblicazione. Queste concernono non solo addizioni ai nostri molluschi e alla loro distribuzione geografica, ma, quello ch°è più importante, ret- tificazioni ed identificazioni, le quali con profitto della scienza, dimi- nuiscono il numero dei nomi, ed in tal modo semplificano la nomen-' clatura. Ciò mostrerà, che lo studio delle conchiglie tipiche è il solo che potrà condurci a coscenziose conclusioni, e che la mania invalsa di quegli autori, i quali pretendono interpetrare le specie poco conosciute, giudicando soltanto da cattive figure o da insufficienti descrizioni, è una delle sor- genti dei più gravi e dei più deplorevoli errori. Questo lavoro, che io riguardo come provvisorio, potrà quindi servire al completo riordinamento dei nostri molluschi, e tutti quei dati che continuamente si accumulano, potranno un giorno condurci a rischia- rare alcune delle grandi quistioni dominanti tanto in rapporto alla Zoo- logia che alla Geologia. E bisogna pur convenire, che niente si potrà conchiudere senza l’ajuto delle scienze vicine, tanto più se si vogliono stabilire le connessioni fra le diverse faune attuali e fra quelle dei dif- ferenti periodi geologici. Se però il numero delle specie aumenta da un lato, e apporta grandi cambiamenti nella nostra fauna, diminuisce considerevolmente dall’ al- tro, per la scoperta delle forme intermedie che servono a congiungerne due, le quali prima erano considerate come distinte e separate fra esse: 4 sebbene lo stesso materiale di studio che ha servito alla riunione delle specie, qualche volta, ma assai di rado, non impedisce di far risaltare delle forme alle quali non si accordava per lo avanti un vero valore specifico. Lo studio delle collezioni non si deve soltanto consigliare da questo punto di vista, ma è anzi necessario per formarsi un esatto criterio dei limiti della specie, delle sue varietà di forma e di colorito, delle sue anomalie, e infine delle mostruosità alle quali va soggetta secondo l’e- poca, i luoghi e la natura del fondo su cui vive. In generale, le specie che abitano varie zone e varie regioni, sono rappresentate in ognuna di queste da distinte varietà; e ve ne ha inol- tre un dato numero , che presenta due forme costanti, le quali rigoro- samente devono essere riguardate come provenienti dalla stessa origine. Le due specie di Cypricardia, (C. lithophagella e C. Guerini); può darsi che sieno due derivazioni. di unico stipite, come anche le due specie di Chama, (C. gryphoides e C. gryphina), due varietà dextrorsa e sinistrorsa di una conchiglia variabilissima nei suoi ornamenti. Il Lithodomus litho- phagus e il L. caudigerus, anche una specie, la quale « mutatis mutandis » offre in differenti condizioni, un vario aspetto: il prolungamento a modo di forbici della seconda, essendo di una sostanza affatto estranea alla conchiglia, e di cui sono talvolta coperti gli individui mostruosi del L. lithophagus. Un altro esempio che mi fu suggerito, è quello della Crepi- dula ungquiformis e C. Moulinsi, la prima come quella che vive attac- cata alle parti interne delle conchiglie di molluschi morti o abitate dal paguro, e per conseguenza piatta e priva di colore, e l’altra gibbosa e colorita perchè alle parti esterne di conchiglie o di altri corpi marini affissata. Ma questa teoria richiede ancora un più attento e maturo esame, ed un maggior numero di osservazioni e di opportunità, prima che venga deciso ciò che per insufficienza di materiale non può essere definitiva- mente stabilito. Non è quindi fuor di proposito rammentare quello che fu detto da uno dei più distinti autori contemporanei, che i naturalisti locali non possono avere una completa conoscenza della specie, perchè le loro 0s- servazioni sono ristrette ad un sol punto, e perchè essi sovente annet- tono troppo importanza a delle piccole differenze, le quali in realtà non presentano quell’insieme di caratteri che costituiscono una specie. Le mie osservazioni cominciarono dalla Sicilia per rivedere le colle- zioni che in parte conoscevo, quelle cioè delle conchiglie viventi dello stretto di Messina e delle Isole Eolie, e quelle dei fossili dello Zanclea- no, dei quali è oramai provata 1° esistenza nelle più grandi profondità c 5 dei mari del Nord e del Sud d’ Europa. E un fatto che più attira | at- tenzione del naturalista si è, che il modo come i molluschi furono rap- presentati in questa formazione terziaria, è presso a poco lo stesso di quello che si osserva nell’epoca attuale, mentre che i Cirripedi e i Poli- pai presentano tutt’altre proporzioni, e un numero considerevole di spe- “cie che non vive più nei nostri mari. La collezione del Dr. Aradas a Catania è una delle più antiche che esistono, e contiene, oltre alle specie da lui nominate, molte altre che furono studiate dal Philippi, non che varì tipi di autori Siciliani. Quelli di Maravigna formano l’oggetto di una interessante nota pubblicata dal nominato Dr. Aradas e dal Cav. Benoit negli atti della Società Italiana di scienze naturali di Milano. La maggior parte delle conchiglie di questa raccolta proviene dal mare di Aci-Trezza, la patria o una delle poche stazioni della Panopea glyci- meris, ed un locale la cui fauna marina, in rispetto alla sua ricchezza, può dirsi uno dei punti di convegno dei nostri molluschi, ove essi sono altreitanto abbandonati che sviluppati. Ma la proverbiale quantità di tali esseri che si rinviene in questo luogo, ha dato origine a delle supposizioni che in parte offendono la sua riputazione, e varie ben conosciute conchiglie di coste a noi lontane, furono per lo addietro descritte e figurate, come native di quei paraggi, nelle opere di patria conchiologia. Il fatto però del Tritonium Sequenze di Aradas e Benoit, sembra po- sitivo, appunto perchè non si è potuto a questa specie assegnare aitro habitat fuori di quello di Aci-Trezza, e per le reali e costanti differenze, soprattutto dell’ apertura, ch’ esistono fra questo ed il 7. variegatum di Lamarck, (Murex tritonis, L.) delle Antille. Ciò non esclude che alcune delle conchiglie di quelli e di altri mari non possano ritrovarsi nei nostri, e molti e molti esempî potrebbero es- sere citati in appoggio ai pochi da me accennati nel mio precedente la- voro. Difatti, la Solemya vetum, Say, della regione Boreale e la Bullea Capensis, Pfeiff. (=B. Schroeteri, Ph.) del capo di Buona Speranza, non pre- sentano distinti caratteri, la prima dalla Solemya togata o Mediterranea, e la seconda dalla Philine aperta. Una specie di Solarium che trovasi etichettato al Museo Britannico come delle Filippine, non differisce, anzi è identico « ni faltor », a quello che nel Mediterraneo ha ricevuto il nome di S. fallaciosum. Altri esempì potrebbero facilmente essere aggiunti a queili che ho qui menzionato; ma questi pochi, io credo, che possono bastare per provare, come dice M° Andrew, quanto sia rischioso di con- chiudere che una specie sia ristretta ad una sola località, per il fatto negativo di non essere stata altrove trovata. "1 ds, 6 Il Tritonium Sequenza è dunque una nostra specie localizzata nelle coste orientali della Sicilia, come il Cardium hians lo è nei mari d’Al- geria, la Pedicularia Sicula in quello delle Isole Eolie, e molti altri e- sempî. Il T. variegatum è un'abbondante conchiglia che vive alle Antille secondo alcuni autori ,. nei mari d’Asia secondo Lamarck, ed io ne os- servai in seguito al Museo Etnologico di Berlino alcuni esemplari pro- venienti da Tahiti, forati nel penultimo anfratto nella parte che sovrasta l'apertura. Sembra che gli abitanti di quell’ isola introducano un can- nello nel foro da essi praticato: e che ne traggano un suono simile a quello che i nostri marinai, più tradizionalmente, ottengono soffiando a guisa di tromba nell’apice da essi rotto del 7. nodiferum. Una particolarità della collezione in rivista, consiste in due dei tre - esemplari di Argonauta Argo che servirono di esperimento alla celebre Mrs. J. Power, l’ autore di una pregevole memoria pubblicata al 1838 negli Atti dell’Accademia Gioenia, nella quale è provato come il polpo sia il fabbro dell’Argonauta. In questa vi sono raccontati con molta chia- rezza di stile le osservazioni che furono da essa fatte nel porto di Mes- sina, dove per mezzo di gabbie di reti e di giunchi, circoscrisse in un punto varie Argonaute. Essa dice, che ruppe in diversi punti le con- chiglie di ventisei individui, dei quali alcuni pochi che sopravvissero allo esperimento, dopo tredici giorni furono trovati con le fratture ri- marginate. Soggiunge, che il punto rimarginato è più spesso della stessa conchiglia, non così bianco, nè ha la solita levigatezza, ed in luogo di costole presenta alcuni solchi longitudinali. È descritto in seguito come il polpo procede nel rifare la sua spoglia, e sembra che l'indomani che la conchiglia fu rotta, la frattura era coperta di una tenue lamina, la quale il giorno dopo prendeva una certa consistenza ed opacità, finchè dopo dieci o dodici giorni il risarcimento diveniva calcareo. Non è meno interessante la circostanza, che il polpo per ristaurare la sua eonchi- glia si serve di pezzi rotti di altre Argonaute, coi quali ottura lo spazio rotto, sostenendo uno di questi col braccio veligero, e versandovi so- pra il necessario glutine, in modo che aderisca e vi si attacchi salda- mente. Lasciata la Sicilia mi recai in Napoli, il teatro delle classiche osser- vazioni dei nostri più insigni naturalisti a cominciare da Fabio Colon- na: benchè non è improbabile che nell’inclinazione per questi studî, i Napolitani sieno stati preceduti dai Pompejani loro vicini. Fra i resti in- fatti della esistenza di questi ultimi, trovansi nel Museo Nazionale di Napoli un piccol numero di conchiglie che possono essere riguardate come oggetti della loro predilezione in quanto allo studio. L'unica spe- cie che accusa in essi il gusto gastronomico, che del resto fu anche ere- 7 ditato dai Napolitani, è Helix pomatia, ch'è più abbondante fra quelle ivi depositate. Ad eccezione di due che sono fluviali (G. Anodonta), le altre sono tutte marine e provenienti come è probabile dal Golfo di Na- poli o da quello di Taranto. Queste sono: Spondylus gederopus , Pecten Jacobeus, Cerithium vulgatum, Murex trunculus, M. brandaris, Tritonium nodiferum con apice intiero, T. Parthenopeum, Cassidaria echinophora, Dolium Galea non molto grande, Cyprea pyrum e C. lurida, specie per lo più littorali o di facile acquisizione. Nessuna Ostrea. Due specie eso- tiche cioè, il Conus textile e la Cyprea tigrina, var. nera, entrambe del Mar Rosso, e che provano le tanto conosciute relazioni di commercio fra l’Asia ed i Pompejani. Durante la mia dimora in Napoli m’interessò pure l’osservazione delle conchiglie che servirono alle pubblicazioni del Prof. 0. G. Costa, e che amabilmente il di lui figlio (Prof. Achille Costa) volle permettermi di esaminare. Una parte di queste si trova nel Museo Zoologico dell’ Uni- versità di Napoli. Trovai qualche novità nella collezione del Generale De Stefanis; l’accesso però in quella del Dr. Tiberi, che io avevo altre volte esaminato, non mi fu possibile. Le altre due grandi città delle coste occidentali Italiane, Livorno e Genova, furono successivamente da me visitate, e profittai della vicinanza della prima di queste due con Pisa, per farvi una corsa e arrivare a Montecchio onde osservare i fossili delle colline Pisane di cui il Signor R. Lawley possiede una ricchissima serie. Indi partii per Nizza nell’idea di esaminare « de visu » i tanto rino- mati e famosi tipi di Risso, lo studio dei quali ha fatto la preoccupa- zione di alcuni moderni scrittori. Il primo fu Mr. Bourguignat per le conchiglie terrestri; in seguito il Dr. Morch pei generi, Herr Schwartz v. Mohrenstern per le Rissoide, e Mr. Davidson per i Brachiopodi. Que- sti tipi, a mio credere, non devono essere ciecamente consultati se si vogliono riguardare come documenti delle capricciose vedute di Risso; infatti, come asserisce il nominato Mr. Davidson in una nota dallo stesso pubblicata sui Brachiopodi viventi di quella collezione (Ann. and Mag. Nat. Hist. May 1869), durante la vita di Risso non fu concesso ad alcuno di osservarla, e alla di lui morte fu trovata in grave disordine. Se dunque ora trovasi ben rassettata per le cure del Sig. G. B. Risso console della Republica di Nicaragua, e dallo stesso liberalmente mo- strata alla villa Risso, non devesi perciò attribuire una grande impor- tanza a quelle determinazioni. La mia gita ebbe quindi un risultato as- sai positivo quello cioè , di constatare che nulla si può stabilire sulle presenti denominazioni, parte delle quali sono in aperta contraddizione con quelle dell’opera che vi fu sopra pubblicata. 8 Nelle collezioni di Marsiglia trovai molto da vedere: le coste del Sud della Francia essendo state diligentemente esplorate dai Signori Isaac, Ancey, Artufel ed altri locali conchiologhi similmente possessori di ric- che e belle serie di conchiglie. Non mancai di visitare il Prof. H. Martin a Martigues, tanto conosciuto per le sue scoperte, la di cui collezione, come locale, può dirsi una delle più ricche. Egli contentò per quanto fu pos- sibile la mia avidità, e uno dei doni ai quali ripongo una certa impor- tanza fu un giovine esemplare della sua Pyrula provincialis, la quale come c’insegna il Dr. Tiberi (Journ. de Conchyl. Avril 1863), è una mo- struosità della Cassidaria echinophora. Un altro esemplare bello e adulto lo procurai in seguito a Livorno. Parigi fu una delle più importanti stazioni. Vi osservai per la genti- lezza del Prof. Deshayes i tipi di Payraudeau, che fanno parte della col- lezione generale del Jardin des Plantes. Mr. Crosse volle mostrarmi al- cune conchiglie tipiche di Recluz, d’Hidalgo e di altri autori, descritte e fisurate nel Journal de Conchyliologie, e mi permise in pari tempo di prendere nella sua libreria tutti quegli appunti ch’erano necessarî pei miei studî. Il mio amico Dr. Fischer ottenne dagli eredi del fu Mr. Petit, il permesso che mi fu cortesemente accordato, di esaminare la colle- zione Europea, come pure quella non meno importante del Senegal. La collezione dei fossili del bacino di Parigi del Dr. Bezancon è una di quelle di cui bisogna avere una idea, tanto per la sua estensione, quanto pel modo com’ è disposta. Questa è classificata secondo l’ ordine della grande opera di Deshayes su quei fossili, ed è disposta in una ma- niera così ingegnosa che senza timore di venir deteriorata, può facil- mente essere imballata per trasportarsi da un luogo ad un altro. Una col- lezione non è fatta al certo per viaggiarvi, ma una simile disposizione è giustificabile allorquando si devono temere le aggressioni dei comu- nisti. Io intanto era aspettato dal Sig. Jeffreys a Ware, ove egli attualmente dimora, e dove ricevei ancora una volta la sua ospitalità. Ware è un luogo di delizie, ad un’ora da Londra, ed in cui la quiete concentra lo spirito nello studio. Quasi tutti i giorni, tra il « luncheon » ed il pranzo, si passa- vano delle ore nel confronto delle conchiglie, ed io vado a lui debitore della più parte delle mie cognizioni. Una ben fornita libreria poteva al- l’uopo essere consultata. Ma una delle più importanti cose fu lo studio critico della collezione Weinkauff, la quale fu comprata dai Signori Jeffreys e Leckenby e tro- vasi al presente a Ware. Nell’esame della medesima io fui assistito dal primo dei due nominati e le mie determinazioni furono in parte dallo stesso sanzionate. La collezione è poco estesa e non si può considerare 9 come il materiale di cui ha bisogno un autore per rendersi conto delle specie che compongono una fauna. La più parte di quelle rare o poco conosciute mancano, ciò che in certo modo dimostra come le opinioni emesse dal Weinkauff non siano sempre il risultato di osservazioni ba- sate su documenti. Non lascia però di offrire qualche interesse perchè dessa è quella che servì per la compilazione di un libro tanto cono- sciuto, e perchè allo stesso tempo contiene degli oggetti che invano io avevo cercato in altre collezioni. Ogni raccolta, piccola che sia, rac- chiude un certo numero di particolarità, che mancano in altre più ric- che e più estese. Io qui farò notare che le conchiglie della raccolta di cui parliamo sono tutte affissate sopra cartoncini, e niente soffrirono nel trasporto da Cassel a Londra e da questa a Ware; ciò è per dire, che le determina- zioni sono tali quali furono dal loro primo possessore concepite, e per conseguenza si può affermare che una buona parte, soprattutto delle pic- cole specie, sono fra esse mischiate ed erroneamente denominate. Non vi sorprenderà quindi di trovare che le cognizioni del Weinkauff sono molto più modeste di quello che non si direbbe leggendo il suo libro. Questo non può essere consultato come un trattato completo e corretto della nostra fauna; difatti molte aggiunzioni e correzioni furono date in varie riprese dall’ autore, e queste stesse meritano ancora di un più esperto parére ond’essere definitivamente ordinate. Contemporaneamente io visitai Mr. R. M'Andrew al suo delizioso parco ad Isleworth, dove riesaminai con piacere le Verticordie del Giappone, identiche a quelle dei nostri mari, ed altre rare conchiglie fra cui l’e- semplare originale della Syrnola minuta, H. Adams, di Orotava, una rara specie ch’ è stata trovata recentemente in Corsica e da me meno rara- mente a Palermo. Questa è ancora poco conosciuta, e figura fra le nostre più rare gemme; la sua epiderme prismatica e la fascia dorata che at- tornia la periferie, la rendono assai singolare. La celebre collezione di Mrs. de Burgh a Londra, offre gran numero di conchiglie esotiche di cui non posso calcolarne il valore, non che varie nostre rarità fra cui due belli esemplari della Mitra zonata. Non fu meno importante per me di rivedere al British Museum, per la compiacenza di Mr. Edgard Smith , le collezioni delle coste del Pie- monte, delle Canarie, Madéra, e di Cuba sulla quale fu pubblicata da a’ Orbigny la sua «Histoire naturelle de 1° île de Cuba.» Nella colle- zione Britannica confermai alcune osservazioni che avevo precedente- mente fatto in quella locale di M° Andrew, dalle quali risulta, che la Mactra stultorum di quei mari, differisce in certo modo dalla nostra, la quale più correttamente dovrebbe chiamarsi corallina o inflata: e che il 2 40 Solecurtus candidus, corrisponde piuttosto at nostro multistriatus, sebbene in quei mari presenti un maggiore sviluppo. Si può anche aggiungere che una varietà del Cardium Norvegicum proveniente dalle più nordiche lo- calità dell’ Inghîlterra, dalla Scozia e dalle Isole Shetland, può servire alla riunione di questa specie col C. oblongum: ed il Prof. Stossich di Trie- ste dice, che in una lunga serie di esemplari da esso pescati nell’Adria- tico non gli fu possibile di trovare un punto di separazione fra le due specie. To stesso ho potuto constatare che allo stato giovine non presen- tano differenza alcuna. Se dunque Cardium oblongun e C. Norvegicum sono due forme di unica specie, assieme al Pectunculus glycimeris, e ad altre che nel Mediterra- neo sono più sviluppate che nei mari del Nord, offrono una serie contrad- dizione alla teoria ripetute volte esposta da un eminente naturalista, che delle conchiglie comuni alle settentrionali e meridionali latitudini , le quali abitano la stessa zona batimetrica, le nordiche sono usualmente più grandi, e che impiccolisceno a misura che si allontanano dalle loro avite dimore. Questo soggetto per un decennio ha seriamente preoccupato la mente di alcuni insigni conchiologhi Inglesi, e la risoluzione di questo pro- blema ha presentato per essi più interesse e difficoltà di quanto ne offri la quistione dell’ Alabama per le due. nazioni contendenti. Tutti gli esempî citati da M° Andrew nella sua « Note on the comparative size of marine mollusca in various latitudes of the European seas » furono combattuti da Jeffreys nel numero susseguente (Marzo 1860) degli « Annals and Magazine of Natural History. » Ma nuove eccezioni in favore della mia as- serzione si possono aggiungere a quel ristretto numero di specie che fu- rono per i due nominati naturalisti « the standard of comparison.» La Cre- nella rhombea che io ho trovato nelle spugne provenienti dalle coste set- tentrionali dell’Africa, è almeno dieci volte più grande di quella che tro- vasi a Guernsey; sebbene sulla identi&cazione delle due conchiglie mi resti ancora qualche dubbio. La Nucula sulcata (0 decussata) dell'Adriatico, e le grandi specie del genere Cardiwm provenienti da Napoli, Sardegna e Sicilia hanno un maggior volume che quei dei mari del Nord. Una specie che non figura fra quelle che servirono di confronto è il Pecten Teste, il quale nelle nostre coste e particolarmente nei fondi coralligeni, è as- sai più grande e adorno de’ più vivi e svariati colori. Qui sorge l’altra quistione intorno ai colori o piuttosto alla più o meno vivacità di questi, secondo le varie condizioni batimetriche e di temperatura, e questo è anche un astruso soggetto che il trattarlo può farci cadere in presun- zioni che nuovi fatti potrebbero distruggere. La comparativa rarità dei 11 molluschi, così bene come lo sviluppo più o meno pronto degli stessi nelle diverse regioni, sono anche il tema di varie controversie. In verità, io credo, che sino ad un certo punto anche tutte le opinioni espresse intorno alla emigrazione ed immigrazione dei molluschi deb- bano ancora per qualche tempo restare allo stato d’ ipotesi, poichè non si può ben definire quali effetti possano produrre le correnti che in va- rie direzioni traversano e s’incrociano nell’Atlantico. La sola conclusione che tutti i dati concorrono a stabilire si è, che tranne poche specie ca- ratteristiche delle regioni settentrionali ed altre comparativamente in gran numero delle regioni meridionali, le altre sono comuni a tutti i mari d'Europa. Gli altri paesi che percorsi prima di-arrivare a Berlino non furono di nessuno interesse per la cenchiologia. In questa città per 1’ amicizia del Dr. Donitz, una mia antica conoscenza, fui introdotto al Museo Zoo- iogico dove si trovano alcune delle conchiglie autentiche di Philippi. Il Prof. v. Martens che n'è il Direttore, mi assicurava che Philippi non diede che quelle su cui fu pubblicato il primo volume della Enumeratio Mol- luscorum Sicilie e che prima della di lui gestione le conchiglie in quel Museo non erano con molta cura custodite ed ordinate. Le specie fossili sì trovano al Museo Paleontologico, e devo al Prof. Dames di averle po- tuto esaminare. L° Erycina? anodon, fu quella che più m’interessò. Vienna fu un altro punto importante per la collezione delle Rissoid@ del Sig. Schwartz, il quale amabilmente mi permise di prendere delle note e di esaminarla in più riprese. Una corsa che mi restava ancora a fare e della quale fui largamente compensato fu Agram in Croazia, dimora del Prof. Brusina, possessore di una bellissima collezione delle coste Dalmate e principalmente di Zara. Esaminando quella raccolta io fui sorpreso di trovare che la Delphi- nula costata di Danilo e Sandri, non è quella che io conoscevo per tale; questa è una varietà ad-una o più carene della specie che ha rice- vuto i nomi di Valvata? striata da Philippi, Solarium Philippii da Can- traine, e Delphinula Duminyi da Requien: la varietà a tre carene costi- tuisce l’Adeorbis tricarinatus di S. Wood, fossile del Crag d'Inghilterra. Un esemplare ben determinato io l’aveva precedentemente veduto nella collezione Weinkauff, come proveniente da Zara. Per questa specie fu pro- posto da Jeffreys, il nome di Cirewlus come una sezione del genere Trochus; però, nella seguente lista l’ho elevato al grado di genere sulla impres- sione che questa conchiglia non possa farne parte per non essere, « nacrée a l’intérieur » (Fischer), nè dell’ Adeorbis dal quale differisce pei caratteri dell’ opercolo. Il Dr. Fischer nella sua « Faune conchyliologique de la Gironde » la classificò nel genere Cyclostrema, con il quale ha più affinità. 12 L’ ultima stazione fu Venezia dove conobbi il Dr. Nardo, 1 interpetre delle conchiglie di Renier e |’ autore di varie memorie conchiologiche. Una specie che vidi nella di lui collezione e la cui presenza nelle acque dell’Adriatico era poco conosciuta, è la Littorina rudis di Maton, var. pa- tula (=Turbo saxatilis, Olivi). Io non fui tanto fortunato di procurar- mene durante il mio breve soggiorno in quella città, ma il Prof. L. Stalio che nella stessa occorrenza ebbi il bene di conoscere, volle contentare i miei desiderî, facendomi pervenire per via di posta, più dozzine di esemplari di questa Littorina raccolti vivi, i quali all’arrivo in Palermo furono da me posti in un piccolo aquario, dove li conservo tutt'ora vi- venti. L'animale confronta con quello descritto nella British Conchology. L’identica varietà trovasi in molti punti del Nord; io l’ho da Cornwall e la devo alla gentilezza di Mr. Hanley. Un altra varietà rosso-arancio è simile ad una di S. Malò che conservo in memoria di Mr. Petit, e che mi fu data similmente da Mr. Verkruzen di Londra, il quale la raccolse in Norvegia. Adriatico e Mediterraneo erano state date precedentemente da Jeffreys (Brit. Conch. V, p. 206) come località della presente specie. Qui finisce il mio viaggio scientifico. La prima idea appena arrivato in patria fu di rassettare quanto io avevo acquistato sì di note che di conchiglie. La mia collezione, grazie alla generosità degli amici, si accrebbe di molto, ed offre al presente un materiale considerevole per lo studio. Imcoraggiato dai successi avuti nelle precedenti mie ricerche, volli tentare con nuove ricerche di appor- tare un maggiore incremento alla nostra fauna. Io infatti ebbi la soddi- sfazione di vedere realizzati i miei desiderî. La draga pescò sino a 150 metri, e portò fuori una quantità di fango giallastro , talvolta griggio, fino e poco consistente. Fu nell'esame di questo che io mi ebbi in ab- bondanza delle specie ch’erano riputate come rarissime per i nostri mari, e per cui il ritrovarle fu una conferma a quanto si conosceva o si so0- spettava intorno alla loro distribuzione geografica. Alcune erano cono- sciute soltanto allo stato fossile, altre furono nuove per la Sicilia o pel Mediterraneo, ed un piccol numero infine ne trovai non ancora descritte, appartenenti ai generi Pyramidella, Scalaria, Piviline, ecc., le quali unite ad altre che erano state precedentemente da me scoperte, saranno descritte e figurate in appresso. Prima di passare alla enumerazione delle specie, mi giova avvertire che queste note non sono che addizionali, invitando i} mio lettore a ri- ferirsi a quanto già si conosce intorno ai sinonimi e all’ habitat dei no- stri molluschi. Ho fatto un gran conto dei nomi manuscritti, non perchè questi abbiano un valore scientifico, ma perchè rendendoli di ragion pub- blica, possano evitarsi nuovi inconvenienti e confusioni. 13 Riguardo alla adozione dei nomi ho quasi sempre scelto il più antico. I moderni scrittori non sono sempre d’accordo nè esenti di prevenzioni nel seguire le leggi della nomenclatura. Jeffreys preferisce « quieta non «moveri » lasciando alla specie il nome generalmente adottato, un sistema che ha i suoi vantaggi ed i suoi inconvenienti. Weinkauff mostra una illeggitima avversione* pei nomi di Da Costa, riputandoli come descritti in un metodo che non è il Linneano, egli intanto ne adotta due e li difende ad oltranza. Altri hanno una poco felice predilezione pei nomi e pei generi di Risso, un autore le cui vedute non sono state riguardate come le più corrette. Non perciò dobbiamo spingere la nostra ingratitu- dine sino al punto di dimenticare che a lui dobbiamo i generi Truncatella, Eulima, Cyclope e Lachesis (di cui Nesea è un « double emploi »), e non poche specie di conchiglie marine e terrestri. Il Prof. Brusina ha creduto per un momento dover ristaurare i nomi in disuso di Renier; questi non descrisse né figurò le sue specie ed i soli nomi che possono essere am- messi nella nomenclatura sono quelli che furono illustrati da Brocchi. Una eccezione può farsi pel Solecurtus candidus (per quelli ben inteso che lo riguardano come specie) sulla cui identità non cade alcun dubbio, sebbene anch'esso può essere confuso col S. multistriatus. Nella presente lista che. contiene quello che si conosce del Mediter- raneo sino al giorno d’ oggi, ho incluso tutti quei molluschi che son provveduti di una conchiglia sia esterna o interna, come anche le specie Pulmonobranchiate perchè marine, e quelle pelagiche non trovando plau- sibili le ragioni di quegli scrittori i quali le hanno proscritto dalla nostra fauna, sotto il punto di vista ch’esse rigorosamente parlando, non hanno una patria ben circoscritta. I loro covili non sono al certo sulle onde del mare, ed il Prof. Forbes dice, che i Pteropodi (coi quali la Ian- thina ha grandi relazioni per la maniera di vivere) abitano il fondo del mare e la loro apparizione sulla superficie delle acque è occasionale in qualche definita stagione. Noi abbiamo del resto un dato numero di spe- cie che si ripete costantemente nei nostri mari, e che presenta delle peculiari varietà che non sono comuni agli altri luoghi dove vivono le medesime specie. Le specie Mediterranee recentemente scoperte che fanno parte del «Report » del 1870 dei Signori W. B. Carpenter e Jeffreys, pescate da 300 « fathoms » in giù, come pure la Leda acuminata, Jefîr. (=L. Messanen- sis, Seg. MS.), ed il Dentalium abyssorum, Sars, var. agilis (=D. agile, Sars), trovate nel mar Egéo, non le ho incluso nel catalogo ; queste, secondo me, appartengono ad una zona assai più profonda di quella sin’ ora esplorata. I limiti assegnati generalmente alla provincia Mediterranea i di cui mol- 14 i luschi sono compresi nella seguente lista sono: il bacino di questo nome, I’ Adriatico, 1° Arcipelago Greco, le coste di Siria e quelle settentrionali dell’ Africa. Qui mi è grato di esprimere i sensi della mia riconoscenza, verso tutti i miei amici che con i loro consigli e con la loro assistenza, hanno tanto contribuito alla compilazione di questo mio lavoro sulle nostre conchi- glie marine. Palermo 5 Ottobre 1872. T. A. pi MonTEROSATO. CATALOGO DELLE CONCHIGLIE MEDITERRANEE BRACHIOPODA Terebratula vitrea, Born (Anomia). Philippi Enum. Moll. Sic. I, p. 95, t. 6, f. 6, II, p. 66. Var.=T. minor, Suess=T. affinis, Calc. La differenza tra un apparecchio apofisario e l’altro di cui parla il Prof. Seguenza , dipende secondo me, dalle alterazioni di forma che ordi- nariamente presenta questa specie. Le figure ingrandite della 7. minor che egli dà nel Bullettino Malacologico (Vol. IV, Tav. I) non possono distinguersi da quelle a grandezza naturale della T. vitrea, ed il ca- rattere della commissura delle valve da lui indicato, che non è co- stante nella T, minor, si trova casualmente nella T. vitrea. I caratte- ristici punti o le perforazioni, (che sono probabilmente la sede di piccole e caduche setole, e di cui è coperta la superficie delle Tere- bratule di questo gruppo), hanno la identica disposizione romboidale: sebbene questo sia un carattere al quale non devesi annettere nes- suna importanza, e che può servire soltanto per la distinzione dei ge- neri o per la classificazione di essi. Terebratulina caput-serpentis, L. (Anomia). Ph. I, p. 95, t. 6, f. 5, IL p. 66 (Terebratula). Megerlia truncata, L. (Anomia). Ph. I, p. 95, t. 6, f. 12 (Terebratula), II p. 69 (Orthis). Monstr.=T. monstruosa, Sc. Anche qui le differenze osservate nell’apparecchio apofisario non sono costanti, e possono avere 16 rapporto alle forme che questa specie assume allorquando viene affis- sata. Il caso di una costante varietà aderente si verifica anche nel- l’altra classe dei molluschi bivalvi. La scultura costituita da « sottili linee, rilevate e flessuose » (Seg.), dipende come nelle Anomie dal corpo su cui aderisce, e in questa circostanza dalla Dendrophyllia cor- nigera e D. ramea, sulle quali ordinariamente si trova. Lo stato gio- vine, secondo Seguenza, costituisce la 7. lunifera di Philippi. La stessa citata da Weinkauff come di « Algerien-Bona » è un Argiope Neapo- litana. Platydia anomioides, Scacchi e Philippi HI, p. 69, t. 13, f. 9 (Orthis). Monstr. =Morrisia Davidsoni, Deslongchamps. HI Dr. Fischer ci ha avvertiti che la Zellania Davidsoni, Moore, che fu a questa riferita da Weinkauff, é un’altra specie, ed appartiene alla formazione giurassica. Argiope decollata, Chemnitz (Anomia). Ph. I, p. 96, t. 6, f. L& a—h (7. detruncata) IL, p. 69 (Orthis detruncata). T. urna-antiqua e T. car- dita, Risso. Argiope cuneata, Risso (Terebratula). Ph. I p. 96, t. 6, f. 15 a—d (7e- rebratula) IL p. 69 (Orthis pera). Var. albicolor, Jeftr. Argiope Neapolitana, Scacchi (Terebraiula). Ph. I, p. 97, t. 6, £. 15 a—-g (T. seminulum), IL, p. 69 (Orthis). Var.= 0. bifida, 0. G. Costa=0. Magagnosi, Martin MS. (ex typ.). 7. cordata, Risso, è forse un nome che le compete, ed è il più antico. Thecidium Mediterraneum, Risso. Ph. I, p. 99, t. 6, f. 17 a—c, II p. 70. Thecidium è stato cambiato da diversi autori senza necessità in The- cidea e Thecidia. Crania anomala, Muller (Patella). Ph. I, p. 100, II p. 70 (C. ringens). Anomia turbinata, Poli. Var.=C. lamellosa, Seguenza, (ex typ.). Trapani! La C. rostrata, Hoening. della collezione Weinkauff, è una C. anomala. CONCHIFERA Anomia ephippium, L. Ph. I, p. 92, II, p. 65. Per le varietà ved. Weinkauff, Die Conchyl. Mitt. I, p. 278. Anomia patelliformis, L. Ph. IL, p. 65, t. 18, f. 3 (A. pectiniformis). Anomia orbiculata, Brocchi, Conch. foss. sub. p. 466, t. 10, f. 4. Corsica (Tiberi)! Palermo! Ostrea edulis, L: Jeffreys British Conch. II, p. 38, V, p. 165, t. 21, £.1. Var.=0. lamellosa, auct.=0. Cyrnusti, Payr.=0. cristata, Born; Juv.= O. depressa, Ph. Ostrea plicata, Chemnitz. Ph. I, p. 89, II p. 63. 0. stentina, Payr. Var.= O. Senegalensis, Coll. Weink. 17 Ostrea cochlear, Poli. Ph. I, p. 89, II p. 63. 0. rosacea, coll. Weink. Spondylus gederopus, L. Ph. I, p. 86, II, p. 62. Var.=S. aculeatus, Ph. Spondylus Gussorii, 0. G. Costa. Ph. I, p. 87, t. 5, f. 16, II, p. 63. Pecien pusio, L. (Ostrea). Ph. I, p. 84, II, p. 58. Pecten varius, L. (Ostrea). Ph. I, p. 84, II p. 58. Pecten opercularis, L. (Ostrea). Ph. I p. 82, Il, p. 57. Var.=0. sangui- nea, Poli=P. Andowinii, Payr. Pecten pes-felis, L. (Ostrea). Ph. I, p. 84, II p. 58. Pecten inflexus, Poli (Ostrea). Ph. I, p. 74 (P. adspersus), II, p. 57. (P. aspersus). Var.=0. clavata, Poli=P. Dumasti, Payr. Pecten flexuosus, Poli (Ostrea). Ph. I, p. 79, t. 5, f. 19, 20, 241, II, p. 57 (P. polymorphus). Pecten glaber, L. (Ostrea). Ph. I, p. 79, II p. 56 (P. sulcatus). Pecten Bruei, Payraudeau. Moll. Corse p. 78, t. 2, f. 10-14. P. leptogaster, Brus. (ex typ.). Pecten hyalinus, Poli (Ostrea). Ph. I p. 80, Il, p. 57. Var. coccinea, Dal- mazia (Brusina)! Pecten striatus, Muller. Jeffr. B. GC. IL p. 69, V, p. 168, t. 25, f. 4. P. ri- mulosus, Ph. Pecten Hoskynsi, Forbes, Rep. of Egean invert. p. 146. P. fimbriatus, Ph.; P. imbrifer, Lovén. Mar Egéo (Jeffreys)! Pecten vitreus, Chemnitz (Pallium). Jeffr. B. C. V, p. 168, t. 99, f. 6. Var. —P. Gemellarti-filii, Biondi. Catania (Biondi, Aradas)! Palermo! Pecten Teste, Bivona pat. Ph. I, p. S4, t. 5, f. 17. P. Tornabeni, Biondi (ex typ.). Pecten similis, Laskey. Jeffr. B. GC. Il, p. 71, V, p. 168, t. 23, f. 5. P. pygmeus, v. Minster; P. pulus, Cantr.; P. squama, Sc. Pecten Philippii, Recluz. Ph. I, p. 83, IL p. 57 (P. gibbus). Pecten maximus, L. (Ostrea). Jeffr. B. GC. IL p. 73, V, p. 169, t. 26. AI- geria (Weinkauff)! i Pecten Jacobeus, L. (Ostrea). Ph. I, p. 78, II, p. 56. Var. alba, (De Ste- fanis) ! Pleuronectia fenestrata, Forbes (Pecten). Rep. of &gean invert. p. 192. P. Philippi, Acton; P. inequisculptus, Tiberi; P. Actoni, v. Martens. La valva inferiore è il P. concentricus di Forbes e il P. antiquatus di Phi- lippi (Jeffr.). Palermo! Lima squamosa, Lamarck. Ph. I, p. 77, IL p. 56. Lima inflata, Chemnitz (Pecten). Ph. I, p. 77, IL p. 55. Lima hians, Gmelin (Ostrea), var. tenera. Jeffr. B. C. II p. 87, V, p. 170, 6.25, fb L. tenera, Turt. Lima Loscombii, G. B. Sowerby. Jeffr. B. GC. II, p. 85, V, p. 170, t. 25. (9) 15 f. 4. L. bulata, Turton, secondo Philippi; L. clausa, Danilo e Sandri Palermo! Limea Sarsii, Lovén. Jeffr. B. C. II, p. 78, V, p. 169, t. 25, f. 1 (Lima). Forse Lima (Limatula) crassa, Forbes. Palermo! Limea elliptica, Jefireys B. C. II, p. 81, V, p. 169, t. 25, f. 2 (Lima). Lima (Limatula) cuneata, Forbes. Philippi come Lima nivea e L. sub- auricula. Palermo! Limea subauriculata, Montagu (Pecten). Jeffr. B. C. IL p. 82, t. 25, £. 3 (Lima). Palermo! . Avicula hirundo, L. (Mytilus). Ph. I, p. 76, IL p. 55 (A. Tarentina). Pinna mobilis, L. Ph. I, p. 75, II, p. 54 (P. squamosa). Juv.=P. vitrea, auct.=P. saccata, Poli. Pinna pernula, Chemnitz. Ph. I, p. 74, Il, 55 (P. rudis). P. Phulippi, — Maravigna. Pinna pectinata, L. Ph. I, p. 74, II, p. 54. P. Aradasii e P. Gemellari, Marav. Var.=P. Philippi, Aradas MS. (non Marav.)=P. truncata, Ph. Monstr.=P. Joenia, Aradas (ex typ.). Mytilus edulis, L. Ph. I, p. 72 (M. galloprovincialis), IL, p. 53 (M. gallopro- vincialis e M. edulis). Mytilus pictus, Born. Weink. I, p. 227. Mytilus minimus, Poli. Ph. I, p. 73, IL p. 53. Mytilus lineatus, Gmelin. Lamk. Anim. s. vert. VI, p. 428, n. 34 (La Moule Vénitienne). M. crispus, Cantr. M. Baldi, Brus. (ex typ.). Juv. = M. Blondeti, Martin MS. e var.=Modiola solida, Martin MS. (ex typ.). Que- sta ultima varietà l’ho trovato abbondante presso Palermo. Mytilus barbatus, L. Ph. I, p. 70, IL p. 50 (Hodiola). Mytilus phaseolinus, Philippi I, p. 54, t. 45, f. i4 (Modiola). Modiola levis, Brus. (ex typ.). Mytilus Adriaticus, Lamarck (Modiola). Ph. I, p. 69, I, p. 50 (Modidle tulipa). i Mytilus vitreus, (Holb6]1) Moller. Ind. Moll. Greenl. p. 19 (Modiola?). Da- crydium vitreum, Torell. Modiola pygmea, Ph.. Napoli (De Stefanis) t, Palermo! Gli esemplari del Mediterraneo e dello Spitzberg differiscono nella grandezza e nella forma. I primi sono assai più piccoli ed hanno il bordo ventrale arcuato, mentre i secondi hanno una forma ovato- triangolare e sono tre o quattro volte più grandi. Questa scoperta mi ricorda con sommo mio dispiacere l'articolo pieno di errori tipogra- fici da me pubblicato nel Bullettino Malacologico di Pisa (Vol. HI, N. 2, 1870). L’errata-corrige che fu data con l’intervallo di dieci mesi, non è completa. Lithodomus lithophagus, L. (Mytilus). Ph. I, p. 71, Pp: 54 (Modiola). 19 Lithodomus caudigerus, Lamarck, Anim. s. vert. V. L p. 116 (Modiola). Malta (Caruana)! Modiolaria marmorata, Forbes (Mytilus). Ph. I, p. 70, I, p. 50, t. 45, f. 14 (Modicla discrepans). Modiolaria costulata, Risso (Modiolus). Ph. IH, p. 50, t. 15, f. 10 (Mo- diola). Modiolaria agglutinans, Cantraine (Modiolus). Ph. IL p. 54, t. 45, f. 12 (Modiola vestita). Modioln abscondita, Aradas; Modiola zizyphina, Ca- ruana (ex typ.). Modiolaria Petagne, Scacchi (Mytilus). Ph. 1, p. 70, t. 5, f. IL (Modioia costulata), I, p. BI (Modiola). Modiolaria subclavata, Libassi, Mem. sopra alcune conch. foss. dei dintorni di Pal. 1859, p. 13, f. 17 (Modicla). Modiola gibberula, Cailliaud. Por- querolles (Martin)!, Palermo? (Brugnone)! Canarie (M'Andrew)!, Pouli- guen (Cailliaud)!, Cap-Bilbao (Fischer)! La M. discors, L. è stata citata fra le specie Mediterranee, ma forse dovrà escludersi. Crenella rhombea, Berckeley (Modiola). Jeffr. B. C. II p. 131, V, p. 172, t. 28, f. 5. Martigues (Martin come M. Prideauxiana)!, Palermo! Crenella arenaria, Martin MS. (Modiola). Porquerolles (Martin)!, Palermo! Nucula sulcata, Bronn. Ph. I, p. 63, t. 5, f. 10 (N. Polù), IL p. 45. Nucula nucleus, L. (Arca). Ph. I, p. 64, t. 5, £. 8, II, p. 45 (N. mar- garitacea). Nucula nitida, G. B. Sowerby. Jeffr. B. C.-IIL p. 149, V, p. 172, t. 29, f. 3. Non Arca nitida, Br.=N. pellucida, Ph.=Leda lucida, Lovén. Nucula tenuis, Montagu, (Arca). Jefîr. B. C. IL p. 454, V, p. 172, t. 29, f. 4. Non N. tenuis, Ph.=Leda pygmea. Palermo ! Leda pella, L. (Arca). Ph. I p. 60 (N. emarginata), II, p. 46. Leda commutata, Philippi. Ph. I, p. 64 (N. striata), IL p. 46 (N. minuta). Arca minuta, Br. non Muller. Leda pygmea, v. Minster (Nucula). Ph. I p. 65, t.5, f£. 9 (N. tenuis), I, p.- 46. (Nucula). Palermo! Limopsis pygmea, Philippi I, p. 63, t. 5, f. 4, II, p. 45 (Pectunculus). Corsica (Jeffreys)! Pectunculus glycimeris, L. (Arca). Ph. I, p. 60, II, p. 44. Juv.=P. puncta- tus, Calc. (ex typ.). Pectunculus pilosus, L. (Arca). Ph. I p. 64, II, p. 44. Juv.=P. lineatus, Ph. (ex typ.). Pectunculus insubricus, Brocchi. Ph. I p. 84, II p. 44 (P. violacescens). Arca diluvii, Lamarck. Ph. I, p. 59, t. 5, £ 2 (A. antiquata), Il, p. 43. Arca scabra, Poli. Ph. I, p. 58, IL p. 42. A nodulosa, Miiller. 20 Arca imbricata, Poli. Ph. I, p. 58, Il, p. 42. Arca obliqua, Philippi II, p. 43, t. 15, f. 2. Palermo! Arca pectunculoides, Scacchi. Ph. II, p. 44, t. 15, f. 8. Palermo! Arca lactea, L. Ph. I, p. 57, II, p. 42. Var.=A. Quoyi, Payr. Arca barbata, L. Ph. I, p. 58, IL p. 42. Arca tetragona, Poli. Ph. I, p. 57 (A. tetragona), II, p. 42 (A. navicularis). Arca Noe, L. Ph. I, p. 56, II, p. 42. Galeomma Turtoni, Sowerby. Ph. IL p. 18, t. 44, f. 4. Solemya togata, Poli (Tellina). Ph. I, p. 45, t. 4, f. 17, II, p. 12. (Sole- nomya Mediterranea). Lepton squamosum, Montagu (Solen). Jefîr. B. C. I, p. 192, V, p. 177, t. 34, f. 2. Mediterraneo (M° Andrew)! Lepton nitidum, Turton. Jeffr. B. GC. II p. 4198, V, p. 177, t. 31, f. 3. Pa- lermo! Var.=L. converumn, Alder. Palermo! < Lepton sulcatulum , Sefirevs B. G. Il, p. 204, V, p. 177, t. 31, f. 4. Gli esemplari del £. Clarkie, Clark, citati da Benoit come trovati da me in Sicilia, appartengono alla presente specie. Montacuta substriata, Montagu (Ligula). Jeffr. B. G. IT, p. 205, V, 477, t. 34, f. 6. Palermo! £ Montacuta semi-rubra, sp. nov. Assieme alla precedente, sugli aculei dello Spatangus purpureus. Questo nome mi fu proposto da Jeffreys. Montacuta bidentata, Montagu (Mya). Jeffr. B. GC. HI, 208, V, p. 177, t. 34, f. 8. Spezia (Mse. Doria)!, Palermo! Montacuta ferruginosa, Montagu (Mya). Jeffr. B. C. I, p. 210, V, p. 178, t. 34, f. 9. Palermo! Erycina? anodon, Ph. (ex typ.) I, p. 13, t. 4, f. 20, che fu poi cambiato in Thracia elongata (II, p. 18). La descri- zione della cerniera che da Philippi, non confronta con quella delle Thracie, e che sia provvista di ligamento esterno è una supposizione. La scultura « punctis elevatis aspera » conviene con quella di questa specie. Una valva (la superiore), che io riferisco alla .1. donacina, S. Wood, e due della M. tumidula, Jeffr., furono trovate da me a Palermo. Scacchia elliptica, Scacchi (Tellina). Ph. I, p. 34, t. 4, £ A (Lucina? oblonga), IPA 2ZA A RS: Scacchia ovata, Philippi II, t. 14, f. 9. Lasea rubra, Montagu (Cardium). Ph. I, p. 44, t. 4, f. 16, II, p. 411 (Bor- nia seminulum). Sportella recondita, Fischer MS. (Scintilla), (ex typ.) = Pythina Benoi- tiana, Jeffr. MS. (ex typ. in coll. Benoit). Palermo! Cap-Bréton (Fi- scher)! Bornia corbuloides, Philippi I, p. 44, t. 4, f. 45. Il p. dl. 21 Kellia suborbicularis, Montagu (Mya). Ph. I, p. 14, II p. A1 (Bornia in- flata). Var.=Tellimya lactea, Brown. Kellia complanata, Philippi I, p. 44, t. 1, f. 17, II, p. 10 (Bornia). Cap- Pinéde (Ancey, Artufel)! D’accordo con Philippi io riferisco a questa l Erycina Geoffroyi di Payraudeau. La descrizione di questo autore confronta « ad amussim » con la nostra specie. La conchiglia della collezione Weinkauff determinata sotto quest’ultimo nome appartiene ad altro genere, ed è una specie che non conosco. » Kelliu? cycladia, S. Wood. Jeffr. B. GC. II, p. 228, V, p. 179, t. 32, f. 3. Palermo! Loripes leucoma, Turton (Lucina). Ph. I, p. 34, II, p. 25 (Lucina lactea). Loripes lacteus, L. (Tellina). Ph. I, p. 84, IL p. 26 (Lucina fragilis). Loripes divaricatus, L. (Tellina). Ph. I, p. 32, t. 3, f. 15, IL p. 25 (Lu- cina commutata). L. pellucida, Caruana. Weinkauff e Benoit assegnano alla £. Lamarckii di Dunker, un habitat Mediterraneo. Lucina reticulata, Poli (Tellina). Ph. I, p. 34, t. 3, f. 14, IL p. 24 (L. pecten). Non L. reticulata, Lamk. nè L. pecten dello stesso, la quale ha una scultura più granellosa ed è propria del Senegal. L. squa- mosa, Lamk. Wucmalborcalis, L. (Venus). Ph. TI, p. 35, t.03, f. 47, IL pi 25 (L ra- dula). Lucina spinifera, Montagu (Venus). Ph. I, p. 32 (L. hiatelloides), II, p. 25. Var. minor. Woodia digitaria, L. (Tellina). Ph. I, p. 33, t. 3, f. 19, II, p. 25 (Lucina digitolis). Axinus fleruosus, Montagu (Tellina). Jeffr. B. C. II, p.:247, V, p. 179, t. 33, f. 4. Palermo! L° Awinus biplicatus (Ptychina), Ph., è striato in- teriormente. Axinus granulosus, Jeffr.'MS. Palermo! Axinus croulinensis, Jeffreys. B. GC. IL p. 250, V, p. 180, t. 33, f, 2. Pa- lermo! Axinus ferruginosus, Forbes (Kellia). Jefîr. B. C. II, p. 254, V, p. 180, t.. 33, f. 3. Palermo! Axinus transversus, Bronn (Lucina). Ph. I, p. 35, t. 4, f. 2, II, p. 26 (Lucina). Antibes, Cap-Couronne (Martin)!, Pantellaria! Un’ altra indescritta specie di Axinus, è stata trovata abbondante ma locale a Palermo. Diploc'onta rotundata, Montagu (Tellina). Ph. I, p. 34, t. 4, f. 7 (D. dila- tala), Il, p. 24. Venus lupinus, Br. ch? è il tipo su cui fu fondato da Bronn il suo genere Diplodonta. 22 Diplodonta intermedia, Biondi, Atti dell’Acc. Gioenia, Catania 1859, p. 117, f. 3 (ex typ.). D. lupinus, Ph. (ex typ.). Diplodonta trigonula, Bronn. Ph. I, p. 34, t. 4, f. 6 (D. apicalis) II, p. 24. Philippi distinse l’adulto col nome di trigonwda. Cardium hians, Brocchi. Weink. L p. 429. à Cardium acuieatum, L. Ph. I p. 50, IL p. 37. Var. alba. Cardium erinaceum, L. Ph. 1, p. 50, IL p. 37. Var. alba. Cardium echinatum, L. Ph. I p. 49, Il p. 37. Var.=C. Deshayesti, Payr. Cardium paucicostatum, Sowerby. Ph. I, p. 49, IL p. 37 (C. ciliare, var. L). Cardium tuberculatum, L. Ph. L p. 50, IL p. 37. Var. alba. Cardium papillosum, L. Ph. L p. 34, IL p. 38. Var.=C. obliquatum, Ara- das. Dalmazia (Brusina)! Cardium eaxiguum, Gmelin. Ph. p. 54, II, p. 38. Var.=C. Siculum, Sow. =C. stellatum, Reeve; var.=C. parvum, Ph. Cardiwn fasciatum, Montagu. Jeffr. B. C. IL p. 284, V, p. 181, t. 35, f. 3. Cardium nodosun, Turton. Ph. II, p. 38, t. 14, f. 16 (C. scabrum). Cardium' ledule (LL PhiT pi 52,00 0161 pi 39 Med We ine: p. 145. Cardium minimum, Philippi I, p. 51, II, p. 38, t. 44, f. 18. Forse C. punctatwin, Br. Cardium oblorgum, Chemnitz (1784). Ph. I, p. 50, IL p. 37 (C. sulcatum). Cardium Norvegicum, Spengler (4790). Ph. I, p. 50, IL p. 37 (C. l@eviga- tum). lo lo terrò separato dalla specie precedente, sino a tanto che la riunione non sarà accettata dal comune consenso. Cardita antiquata, L. (Chama). Ph. I, p. 53, II, p. 40 (C. sulcata). €. sulcata, Bruguière (4789-92), non Solander (4776). C. turgida, Ph. (ex typ). Cardita aculeata, Poli (Chama). Ph. I, p. 54, t. 4, f. 18, IL p. 41. Cardita trapezia, L. (Chama). Ph. I, p. 54, II, p. 4. Cardita calyculata, L. (Chama). Ph. I, p. 54, II p. 4l. Cardita corbis, Philippi I, p. 55, t. 4, f. 19, IL p. 41. C. minuta, Sc. Cypricardia lthophagella, Lamarck (Cardita). Ph. IL p. 19 (Saxicava Gue- rini). C. Renieri, Nardo; Coralliophaga setosa, Dunker. Var.=Byssomya Guerini, Payr.= Venerupis Romani, Calc. Chama gryphoides, L. Ph. I, p. 68, IL, p. 49. Chama gryplina, Lamarck. Ph. L p. 68, II, p. 49. Isocardia cor, L. (Chama). Ph. I, p. 56, IL p. 41. Juv.=Kellia abyssicola, Forbes= Venus miliaris, Ph.=Kelliella abyssicola, Sars. Verticordia granulata, Seguenza, Journ. de Conchyl. 2° serie IV, p. 293, t. 40, f. 2 f—h. Io ho dato la sua sinonimia, nel mio lavoro sui fos- sili di Monte pellegrino e Ficarazzi. 0) 25 Astarte sulcata, Da Costa (Pectunculus), var. fusca. Ph. I, p. 98, II, p. 28 (A. incrassata). Tellina fusca, Poli. Astarte triangularis, Montagu (Mactra). Jeffr. B. C. IL p. 3418, V, p. 183, zi Led: Jeffreys citò come Mediterranea PA. parva, S. Wood. Gouldia planata, Galcara (cx typ.), Memor. foss. Altav. 1845, p. 24, t. 1, f. 4 (Astarte). G. modesta, H. Adams (ex typ. in coll. M'Andrew). Gouldia bipartita, Philippi I, p. 32, t, 3, f£. 24, II p. 25 (Lucina?). La Gouldia non ha il ligamento esterno come l’Astarte ed è evidentemente sinonimo di Crassatella, io però l'ho preferito perchè fondato da C. B. Adams per le specie di questo gruppo. Le specie tipiche di Crassatella non hanno tutte il margine denticolato. Circe minima, Montagu (Venus). Ph. I, p. 40, t. 4, f.5 (Cytherea apicalis), II, p. 34 (Cytherea Cyrilli). Cytherea Sismonde, Calcara. Artemis lupinus, Poli (Venus). Ph. I, p. 41, H, p. 32 (Cytherea lincta). Artemis exoleta, L. (Venus). Ph. I p. 44, II, p. 32 (Cytherea). Venus multilamella, Lamarek (Cytherea). Pi. IL p. 52. Palermo! Venus Cygnus, Lamarck (Cytherea). Weink. L p. 107. Alessandria, (coll. Weinkaufî)! Venus Casina, L. Ph. I, p. 42 (V. discina), II, p. 33. Var. = V. Cygnus, Aradas e Benoit. Juv.=V. Rusterucci, Payr. Venus effossa, Bivona pat. Ph. I, p. 43, t. 3, f. 20, II p. st. Venus verrucosa, L. Ph. I, p. 43, II p. 34 Venus Gallina, L. Ph. I, p. 44, II, p. 34. Venus fasciata, Da Costa (Pectunculus). Ph. I, p. 43 (V. Brogniarti), II, p. 34. Venus ovata, Pennant. Ph. I, p. 44, H, p. 34 (V. radiata). Venus rudis, Poli. Ph. I p. 40 (Cytherea Venetiano), II, p. 42 (C. rudis). Var.=C. Mediterranea, Tiberi MS. (ex typ.). Palermo! Cytherea Chione, L. (Venus). Ph. I, p. 40, II, p. 34. Tapes edulis, Chemnitz. (Venus). Weink. I p. 401. V. virginea, auct. Tapes aureus, Gmelin (Venus). Ph. I p. 47, Il, p.35 (Venus). Var=V. leta, Poli=V. Beudanti, Payr; var.=V. nitens, Sc. e Ph. Tapes pulchellus, Lamarck (Venus). Weink. E p. 404. La figura che dà De- lesserf (Recueil, t. 10, f. 9), può riferirsi ad una delle varietà della precedente, ma la conchiglia così determinata nella collezione Weinkauff pescata nelle coste d’Algeria, credo che si possa riguardare come di- stinta, sino a tanto che non sarà trovata una forma intermedia. Tapes geographicus, L. (Venus). Ph. I p. 45, Il, p. 35 (Venus). Var.=V. pullastra, Mont. Tapes decussatus, L. (Venus). Ph. EL p. 45, IL p. 35 (Venus). 2% Lucinopsis undaia, Pennant. (Venus). Ph. I, p. 44, t. 4 f. 9 (Venus in- compta), Il, p. 34 (V. undata). L. corrugata, Brus. (ex typ). Gastrana fragilis, L. (Tellina). Ph. I, p. 27, IL p. 22 (Tellina). Tellina Cumana, 0. G. Costa (Psammobia). Ph. I, p. 28, t. 3, f. 14, IL p. 22 (T. Coste). Tellina nitida, Poli. Ph. I, p. 27, IL p. 22. Tellina planata, L. Ph. I, p. 26, II, p. 22. i Tellina squalida, Pultney. Ph. L p. 27, II, p. 22 (T. depressa). La T. Da- niliana di Brusina, è una grande e bella forma di questa specie, che. trovasi nell’ Adriatico. Tellina tenuis, Da Costa. Ph. I, p. 26, IL p. 22. Tellina lucida, Deshayes. Weink. I p. 84. Specie contrastabile. Tellina fabula, Gronovius. Ph. I, p. 26, t. 3, f. 40, IL p. 22. Tellina compressa, Brocchi. Ph. H, p. 23,.t. A4&, f. 6 (T. strigilata). T. striatula, Calcara. Mediterraneo (Jeffreys, v. Report of Deep-Sea ecc. 1870, p. 175). Psammobia Weinkauffi, Grosse, fu dato come sinonimo di que- sta specie, ma dev’ essere corretto. Tellina balaustina, L. Ph. I, p. 25, IL p. 21. Tellina donacina, L. Ph. I p. 24, IL p. 21. Tellina distorta, Poli. Ph. I, p. 25, IL p. 21. Tellina pusilla, Philippi, I, p. 29, t. 2, f. 9, II, p. 23. (ex typ.). Palermo! Tellina pulchella, Lamarck. Ph. I, p. 24, II, p, 21. Tellina serrata, (Renier) Brocchi. Ph. I, p. 25, IL p. 21. Tellina crassa, Gmelin. Jeffr. B. GC. IL p. 373, V, p. 186, t. 40, £. 4. Aci- Trezza (Aradas). Questa è una delle specie che sono comuni,ai mari d'Europa e al Giappone. Diverse altre Tellin@ sono state erroneamente incluse tra le specie Mediterranee. La supposta T. Qudardii, Payr. della coll. Appelius, è la 7. similis, Sow. delle Antille. La T. Balthica, L., è stata citata come di Palermo (Philippi), Catania e Messina (Aradas e Benoit), Napoli (Scacchi), Spagna e Tolone (Gay), Adriatico (Bottini), Algeria (Weinkauff), ecc. Psammobia costulata, Turton. Ph. L p. 23, t. 3, f. 8, (P. discors), IL p. 21, P. fragilis, Lamk. Psammobia Ferroensis, Chemnitz (Tellina). Ph. I, p. 23, t. 3, f. 7, IL, p. 20. Psammobia vespertina, Chemnitz (Lux). Ph. I, p. 22, II p. 21. La P. intermedia, Desh.=P. costata, Hanley, abita le coste del Porto- gallo a Faro (M° Andrew). Un esemplare fu pescato da Weinkauff nelle coste d° Algeria. La P. Weinkauffi, Crosse, fu presa similmente una sola volta in que- st ultima località. La P. tellinella, Lamk., alla quale gli autori riferiscono la P. fragilis 25 di Payraudeau, secondo Aradas e Benoit è stata trovata in Sicilia; io ne ho ottenuto un frammento a Palermo alla profondità di 90 metri. Donax trunculus, L. Ph. I, p. 32, II, p. 28. Donax vittatus, Da Costa (Cuneus), var. venusta. Jeffr. B. G. II, p. 402, V, p. 188, t. 42, f. 5. D. venusta, Poli; var. alba. Donax semistriatus, Poli. Ph. I, p. 36, t. 3, f. 12, IL p. 28. Donax politus, Poli (Tellina). Ph. I, p. 37, t. 3, f. 19 (D. longa), II, p. 28 (D. complanata). Mesodesma cornea, Poli (Mactra). Ph. I, p. 37 (Donacilla Lamarckù), II p. 29 (M. donacilla). Ervilia castanea, Montagu (Donax). Ph. I p. 13, t. 2, f. 5, II, p.9 (Ery- cina pusilla). Palermo, Trapani, Magnisi! Mactra subtruncata, Da Costa (Trigonella). Ph. I, p. 41, II, p. 10 (M. triangula). Mactra stultorum, L. Ph. I, p. 14, t. 3, f. 2, II, p. 410. Var.= M. intfer- media, Aradas; var. = M. Paulucci, Aradas e Benoit (ex typ.); var.= M. corallina, Bonanni=M. inflata, Born; var.=M. !actea, Gmelin. Mactra glauca, Born. Ph. I, p. 40, IL p. 9 (M. hetvacea). La M. Targioni, Aradas e Benoit (ex typ.)=M. Adansonii, Philippi= Le lisor, Adanson, è una conchiglia del Senegal. La M. solida L. appartiene ai mari del Nord. Lutraria elliptica, Lamarck. Ph. I, p. 9, IL, p. 7. Lutraria oblonga, Chemnitz (Mya). Jeffr. B. C. I, p. 430, V, p. 189, Rot (2: La Eastonia rugosa, (Mactra) Chemn. si trova abbondantissima nelle co- ste del Portogallo e casualmente in Algeria. Scrobicularia prismatica, Montagu (Ligula). Jeffr. B. C. II, p. 435, V, p. 189, t. 45, f. A. Erycina angulosa, auct.; E. Arade, Biondi. Scrobicutaria nitida, Muller (Mya). Jeffr. B. C. II p. 436, V, p. 189, t. 45, f. 2. S. tenuis, Ph.; Amphidesma intermedia, Thompson. Palermo! Scrobicularia alba, Wood (Mactra). Ph. I, p. 12, t. 1, f. 6,41, p. 8 (Ery- cina Renieri). Var.—E. tumida, Brusina (ex typ.). Scrobicularia longicallis, Scacchi (Erycina). Ph. IL p. 9, t. 13, f£. & (Ery- cina). Napoli (Acton, De Stefanis)!, Palermo! Scrobicularia tenuis, Montagu (Mactra). Jeffr. B. GC. I, p. 442, V, 189, t. 45, £. 4. Trapani! Scrobicularia ovata, Philippi I, p. 12, t. 4, f. 13, II, p. 8 (Erycina ovata). Syndosmya seamentum, Recluz. Scrobicularia Cottardii, Payraudeau (Lutraria). Ph. I, p. 10 (Lutraria), II, p. 8. Scrobicularia piperata, Gmelin (Mactra). Ph. I, p. 9 (Lutraria), IL p. 8. 4 26 Solecurtus strigilatus, L. (Solen). Ph. I, p. 5 (Solen), H, p. 5. Var.=So- len candidus, Renier. Solecurtus multistriatus, Scacchi (Solen). Ph. II p. 6, t. 43, f. 6. Solecurtus antiquatus, Pultney (Solen). Ph. I, p. 5, H, p. 5 (Solen coar- ctatus). Lr Ceratisolen legumen, L. (Solen). Ph. I, p. 4, IL p. 5 (Solen). Solen pellucidus, Pennant. Jeffr. B. G. IH, p. 14, V, p. 190, t. 46, f. 4. Var.=S. tenuis, Ph. Palermo! Solen ensis, L. Ph. I, p. 4, II, p. 5. Solen siliqua, L. Ph. I, p. &, IL p. 5. Solen vagina, L. Ph. I, p. 4, II p. &. Pandora inequivalvis, L. (Tellina). Ph. I, p. 18, t. 4, £. 412 (P. rostrata), II, p. 44, t. 13, f. 12 (P. flexuosa). Var.=P. oblonga, (Sow.) Ph. La P. obtusa figurata da Philippi, è creduta anche una delle varietà di questa specie. La P. trilineata, Say, (Nord-America) è stata riferita con dubbio da Aradas e Benoit fra le specie Siciliane. Lyonsia Norvegica, Chemnitz (Mya). Ph. I, p. 45, t. 14, f A (Osteodesma COTTUSCANS). Thracia pretenuis, Pultney (Mya). Jeffr. B. C. HI, p. 34, V, p. 190, t. 48, f. 3. Anatina oblonga, Ph. Thracia papyracea, Poli (Tellina). Ph. 1, p. 49, t. 4, f. 7, IL p. 16 (T. phaseolina). Thracia pubescens, Pultney (Mya). Ph. I, p. 19, t. 4, f. 40, IL p. d7. Thracia convexa, W. Wood (Mya). Ph. I, p. £9, t. 1, £. 10 (T. pubescens), IL, p. 17 (T. ventricosa). T. Maravigne, Aradas e Calcara. Var.=T. tri- gona, Aradas. Martigues (Martin)!, Palermo! Thracia corbuloides, Deshayes. Weink. I, p. 38. Thracia distorta, Montagu (Mya). Ph. H, p. 17, t. 14, f. 2 (7. ovalis e f. 3 T. fabula). Anatina pusilla, Ph. (ex typ.). Poromya granulata, Nyst et Westendorp (Corbula). Jeffr. B. C. IL p. 45, VE pid 91001049) E Balermo) Necera abbreviata, Forbes. B. C. II, p. 48, V. 194, t. 49, f. 2. Palermot Necera costeilata, Deshayes (Corbula). Jeffr. B. C. IN, p. 49, V, p. 191, t. 49, f. 3. Palermo! La C. costellata, figurata da Philippi, fossile di Calabria, è probabil- mente una specie che appartiene ad un'altro genere. Neera rostrata, Spengler (Mya). Jefir. B. GC. II p. 54, V, p. 191, t. 49, f. 4. Palermo! Neera cuspidata, Olivi (Tellina). Jeffr. B. C. HI, p. 59, V, p. 194, t. 49, f. 5. Palermo! 27 Corbula gibba, Olivi (Tellina). Ph. I, p. 16, Il, p. 12 (C. nucleus). Corbula Mediterranea, 0. G. Costa. Ph. I, p. 47, t. 4, f. 18, IL p.12. La C. mactr@eformis di Biondi, fu descritta come di Catania, ed è stata identificata alla C. porcina, Lamk. Questi dà con dubbio l’habitat dei mari Australi. Deshayes in nota dice: « Elle n’est point des mers Au- strales; elle est de la Mediterranée et se trouve surtout dans les sa- bles de Rimini.» La conchiglia che si trova abbondantissima nelle sabbie di Rimini è la C. Mediterranea. La C. trigona, Hinds, è diffe- rente, ed è propria del Senegal. Corbula? revoluta, Brocchi, p. 546, t. 12, f. 6 (Tellina). Livorno (Caifassi)! Mya Binghami, Turton (Sphenia). Jeffr. B. C. II, p. 70, V. p. 192, t. 50, f. 3. Livorno (Caifassi)!, Palermo! Panopea glycimeris, Born (Mya). Ph. I, p. 7, t. 2, f. 2, Il, p. 6 (P. Al- drovandi). Panopea? plicata, Montagu (&ytilus). Jeffr. B. GC. I, p. 75, V, p. 19, AIA. Palermo! Saxicava rugosa, L. (Mytilus). Ph. I. p. 20, t. 3, f. 4. Var. = Mya ar- ctica, L. Venerupis Irus, L. (Donax). Ph. I, p. 24, II, p. 20. Var. bicolor. Venerupis Layonkairi, Payraudeau, (ex typ.). Ph. I, p. 22, t. 3, f. 5, IL p- 20 (V. decussata). o Petricola iythophaga, Retzius (Venus). Ph. I, p. 24, t. 3, £. 6, II, p. 20. Gastrochena dubia, Pennant (Mya). Ph. I, p. 2 (G. cuneiformis), II, p. 3 (G. Politi). Pholas dactylus, L. Ph. I, p. 3, IL p. 4. Pholas candida, L. Ph. I, p. 3, IL p. 4. Pholas parva, Pennant. Jeffr. B. GC. HI, p. 109, V, p. 198, t. 52, f. 4. AI- geria (Weinkauff)! Xylophaga dorsalis, Turton (Teredo). Jeffr. B. GC. IM, p. 120, V, p. 193, t. 53, f. 4. Palermo! Teredo Norvegica, Spengler. Ph. I, p. 2, HI, p.3 (T. Bruguieri). Var.=T. divaricata, (Desh. MS.) Fischer. Palermo! Teredo navalis, L. Ph, I, p. 2, t. 4, f£. 9,0 p.3. Teredo pedicellata, Quatrefages. Jefir. B. G. II, p. 174, V, p. 194, t. 54, f. 3. Palermo! Teredo minima, De Blainville. Ph. I, p. 2, t. 4, f. 8, II, p. 3 (T. palmu- lata). T. Philippi, Fischer. Clavagella Melitensis, Broderip. Ph. II, p. 2, t. 13, f. 4. C. aperta, Sow. Adriatico (Brusina ed altri)! Clavagella angulata, Philippi II, p. 2, t. 13, f. 3. La C. balanorum, Scacchi, è probabilmente una specie superflua. 28 SOLENOCONCHIA Dentalium vulgare, Da Costa. Ph. I, p. 243, II p. 206 (D. entalis). D. Tarentinum, Lamk.; Juv.=D. simile, Biondi. Dentalium dentalis, L. Ph. I, p. 243, II, p. 206. Var.=D. novem-costatum e D. fasciatum, Lamk. (ex typ. in Mus. Jardin des Plantes)=D. pseudo- entalis, 0. G. Costa (non Lamk.). Juv.=D. affine, Biondi. Dentalium Panormum , Chenu, Illustr. Conch. t. 6, f. 13 (1842-47). D. Lessoni, Sow. e 0. G. Costa, non Deshayes, ch'è una specie dell’isola degli Amici (ex typ.). Io 1’ ho ricevuto da Corsica e da Napoli come D. novem-costatum e D. pseudo-entalis, e con questo ultimo nome l'ho distribuito. Catania (Aradas)!, Palermo! Dentalium rubescens, Deshayes. Ph. I, p. 224, II, p. 206. Questo e il D. fissura di Philippi, (ma non di Lamk.) sono la stessa specie (ex typ.). Deshayes non conobbe che esemplari rotti (ex typ.) e perciò non de- scrisse la fissura. Dentalium gracile, Jeffreys. Ann. et Mag. Nat. Hist. July 1870. Siphonodentalium tetragonum, Brocchi, Conch. foss. sub. p. 627, t. 15, f. 26 (Dentalium). D. quinquangulare, Forbes. Palermo! Siphonodentalium. Lofotense, Sars. Jefîr. B. GC. V, p. 193, t. 101, f. 2. Pa- lermo. Gadus subfusiformis, Sars (Siphonodentalium). Jefîr. B. C. V, p. 196, t. 401, f. 3 (Cadulus). Palermo! Il genere Gadus, come asserisce Jeffreys, fu istituito da Montagu so- pra una specie di questo gruppo. Gadus di Deshayes, che ha per tipo tre specie fossili del bacino di Parigi (G. Parisiensis , bilabiatus, e brevis), è identico a Dischides : sebbene Deshaves vi abbia compreso la specie che fu descritta da Montagu col nome di D. gadus. Cadulus ovulum, Philippi I, p. 208, t. 17, f. 21 (Dentalium). Napoli (Ac- ton, fide Jeffreys). Cadu.us differisce da Gadus per i caratteri dell’aper- tura posteriore: questa è regolarmente merlata. Dischides bifissus, S. Wood, Crag Moll. I, p. 190, t. 20, f. 3 (Dentalium). Palermo! GASTROPODA Chiton olivaceus, Spengler. Skrivter of Naturhistoria of Selskabet (1779), p. 73, t. 6, f.8 a, b, c. Ph. I, p. 106, t. 7, f. 3 (C. squamosus), II, p. 82 (C. Siculus). Questa identificazione si deve al Dr. Morch. C. stria- tus, Chiereghini; €. sulcatus, Risso (ex typ.); C. Poli, Deshayes, (non Ph.). Chiton rubicundus, 0. G. Costa (ex typ.). Ph. HI. p. 83, t. 419, f. 44 (C. 29 pulchellus). C. Philippi, Issel; probabilmente C. rubellus di Nardo e C. ruber di Olivi (non L.). Var.=C. phaseolinus, mihi MS. Napoli (A. Costa)!, Palermo! Questa varietà è costantemente verde. Il C. pulchel- lus di Gray, è una specie del Perù. Chiton Rissoi, Payraudeau. Ph. I, p. 407, II, p. 83. Var.=C. Meneghini, Capellini (ex typ.): var.=C. Mediterraneus, (Gray MS.) Reeve, (ex typ. in coll. Hanley). Palermo! Chiton cinereus, L. var. alba. Jefîir. B. C. IL p. 218, V, p. 198, t. 54, f. 2. C. granoliratus, P. Carpenter MS. (ex typ. in coll. M° Andrew). « Si- cilia » (coll. Calcara)!, Catania (Aradas)!, Algeria (Deshayes)!, Marti- gues (Martin)!, Tolone (Mittré come C. albus)! Mogador (M'Andrew)!, Senegal (Petit)!, « La Manche » (Deshayes)! Chiton levis, Pennant. Ph. I, p. 107, t. 7, f. 4, IL p. 83. Var.=C. coral- linus, Risso=C. seytoderma, Sc. (ex typ.)=C. Dorie, Capellini; var. mi- nor. Palermo! Il giovine è il C. stygma di 0. G. Costa. .Chiton ruber, (L.) Lowe. Jeffr. B. C. IN, p. 224, V, p. 199, t. 56, £ 4. Var.=C. furtivus, mihi MS. Palermo! Chiton marginatus, Pennant. Ph. I, p. 107, II, p. 83, t. 19, f. 13 (C. va- riegatus), (ex typ.). Martigues (Martin)!, Nizza (coll. Risso)!, Genova (Is- sel), Livorno (Caifassi)!, Napoli (coll. Costa)!, Palermo! Chiton Polti, Philippi I, p. 106, II p. 83. C. Caprearum, Sc. (ex typ. in coll. Petit); C. Eup/ee, 0. G. Costa, (ex typ.). Chiton cancellatus, G. B. Sowerby. Jeffr. B. C. HI, p. 217, V, p. 198, t. 56, f. A. Dalmazia (Brusina)!, Palermo! Chiton Cajetanus, Poli. Ph. I, p. 107, HI, p. 83. Questa specie si estende sino alle coste Atlantiche della Francia dov'è assai più sviluppata che nel Mediterraneo. Cliton Hanleyi, Bean. Jeffr. B. GC. HI, p. 215, V, p. 198, t. 55, f. 5. Li- vorno (Caifassi)! Hanleyia debilis, Baird MS.; C. mendicarius, Migh. e Ad. (1842), è più antico di due anni del nome di Bean. Chiton fascicularis, L. Jeffr. B. G. MI, p. 214, V, p. 197, t. 55, £.3. Chiton discrepans, Brown. Ph. I, p. 108, t. 7, f. 2, II, p. 83 (C. fascicu- laris). Var. rubra, Genova (Issel)!, Livorno (Caifassi)!, Palermo! Una località Mediterranea (Cartagena), fu data da M° Andrew pel C. marmoreus, Fabr. Il C. Algesirensis di Capellini, non lo conosco. Patella ferruginea, Gmelin. Ph. 1, p. 108, II, p. 83. Var. = P. Rouwii, Payr. Patelia Lusitanica, Gmelin. Ph. I, p. 110, II, p. 84. Patella vulgata, L. Ph. I, p. 140, t. 7, f.5, II p.84(P. cerulea). Var.=P. aspera, Ph.; var.=P. fragilis, Ph. ecc. 30 Tectura virginea, Miller (Patella). Jefir. B. GC. II, p. 248, V, p. 200, t. 58, f. 4. Var.=Lotia unicolor, Forbes. Propilidium ancyloides, Forbes (Patella). Jeffr. B. G. II, p. 254, V, p. 200, t. 58, f. 7. Napoli (Acton e Tiberi)! Emarginula fissura, L. (Patella). Jeffr. B. C. II, p. 259, V, p. 200, t. 59, f. 2. Palermo (De Stefanis)! Emarginula rosea, Bell. Jeffr. B. C. II, p. 261, V, p. 200, t. 59, f. 3. Var.= E. pileolus, Michaud; var,=E. Coste, Tib.; var. tenera, Vado (G. Doria)!, Martigues (Martin ed altri)! ; Emarginula cancellata, Philippi I, p. 414, t. 7, f. 15, IL p. 89. E. squa- mulosa, Aradas, (ex typ.). Emarginula Adriatica, 0. G. Costa, Catal. sist. due Sicilie, p. 72, e Fauna Nap. p. 24, t. 1, f. 4—6. Palermo! Emarginula elongata, 0. G. Costa. Ph. I, p. 445, t. 7, f. 3, IL p. 89. Emarginula Huzardii, Payraudeau. Ph. I, p. 115, II p. 89. Var.=E. Cu- smichiana, Brusina, (ex typ.). Napoli (Tiberi e De Stefanis)!, Vado (Mse. Doria)! E. fissurelloides, Nardo MS. (ex typ.). Emarginula solidula, O. G. Costa. Ph. I, p. 115, t. 7, f. 44, II p. 89. Se- condo G. B. Sowerby, vive anche al Giappone. Fissurella costaria, Basterot. Ph. I, p. 4156, IL p. 90. Fissurella Greca, L. (Patella). Ph. I, p. 446, II p. 90. Fissureila nubecula, L. (Patella). Ph. I, p. 117 (PF. nimbosa), I, p. 91 (F. rosea). Fissurella gibba, Philippi I, p. 1i7, t. 7, f. 16, II p. 94. Capulus Hungaricus, L. (Patelia). Ph, 4, p. 148, II p. 94 (Pileopsis). Var. a!ba, rosea; Monstr. come C. militaris. Calyptrea Chinensis, L. (Patella). Ph, I, p. 119, I, p. 93 (C. vulgaris). C. spirata, Nardo. Crepidula unquiformis, Lamarek. Ph. I, p. 120, II, p. 95. Var. fulvoli- neata=C. pulchella, Arad. i Crepidula Moulinsi, Michaud. Ph. 1, p. 119 (C. fornicata), IL p. 93 (C, gibbosa). È Haliotis tuberculata, L. Ph. I, p. 165, IL, p. 142. Var. rugosa, striata, ecc. Schismope elegans, D'Orbigny (Scissurella). Mem. Soc. d’hist. nat. I, p. 340, t. 23, f. 4. Scissurella affinis e S. cingulata, 0. G. Costa. Palermo! Scissurella costata, D° Orbigny. Ph. I, p. 187, II p. 159, t. 25 f. 18 (S. plicata). Padollus D’Orbignyi, O. G. Costa; S. cancellata, Jefîr. (ex typ.); S. decussata, Munier-Calmas (non D’Orb.). Var.=S. levigata, D’Orb.= Delphinula calcaroides, Cantr.=S. decipiens, 0. G. Costa. Scissurella crispata , Fleming. Jeffr. B. C. II, p. 283, V, p. 201, t. 60, f. 5. Var=S. aspera, Ph. Napoli (De Stefanis)!, Palermo! La S. stria- Sdi tula, Ph. appartiene a questa specie; la figura della Enum. m0!. (t. 25, f. 33), non confronta con la descrizione, né con la figura data poste- riormente in Phil.-Chem. t. 6, f. 9. Cyclostrema Cutlerianum, Clark (Skenea). Jefîr. B. C. HI, Li 287, V, p. 501. Palermo, Magnisi! Cyclostrema nitens, Philippi H, p. 146, t. 25, f. 4 (Delphinula). Var.= Skenea? levis, Forbes e Hanley. Palermo, Trapani, Ognina! Cyclostrema serpuloides, Montagu (Helix). Ph. II, p. 146, t. 25, f. 2 (Del- \ phinula levis). Palermo, Trapani! | Circulus striatus, Philippi I, p. 147, t. 8, £.3 a,b, c(Vevata), I, p. 122 (Valvata?). Delphinula Duminyi, Requien; Solarium Philippii, Cantraine. Var.= Adeorbis tricarinatus, S. Wood= Delphinula costata, Danilo e San- dri (ex typ. in coll. Brusina). Non D. costata, Ph. (Vol. L)= #ossarus Adansonti. Circulus exilissimus, Philippi II, p. 224, t. 28, f. 2 (Delphinula). Dalma- zia (Brusina)!, Palermo e Trapani! Circulus Jeffreysii, sp. n. Palermo e Trapani come D. costata, Dan. e Sand.! Sarà descritto e figurato. Trochus turbinatus, Born. Ph. I, p. 4177, II, p. 150 (7. fragaricides). Pul- lus=T. zonatus e Skeneoides, Jeffr. (ex typ.). Trochus articulatus, Lamarck (Monodorta). Ph. I, p. 173, II p. 451. T. lineatus, Da Costa, var? Trochus mutabilis, Philippi, Ph.-Chem. Conch. cab. ed. 2°, p. 166, t. 28, f. 18-22 « etiam eetate perforata » (Ph.). T. Mongenti, Philibert MS. (ex typ.); T. intermedius, Martin MS. (ex typ.). Trieste, Dalmazia, Gre- cia, Rodi (Philippi), Golfo di Lione (Martin)!, Palermo! Trochus Richardi, Payraudeau (Monodonta). Ph. I, p. 484, II p. 152. Trochus umbilicaris, L. Ph. I, p. 184, II, p. 153. Trochus varius, L. Ph. I, p. 180, t. 40, f. 19, IL p. 152. Trochus villicus, Philippi IL, p. 152, t. 25, f. 44. Trochus Fermonii, Payraudeau. Ph. I, p. 480, II, p. 452 (7. canaliculatus). Monodonta canaliculata? Lamk. Trochus cinerarius, L. Jeffr. B. C. HI, p. 309, V, 203, t. 62, f.3. 7. leu- copheus? Ph. Trochus tumidus, Montagu. Ph. H, p. 153 (T. Racketti). Io ho esaminato al Museo del Jardin des Plantes, l’esemplare originale figurato da Pay- raudeau. È assai difficile ravvisare questa specie dalla figura, la quale quantunque eccellente, rappresenta una varietà che s’ incontra rara- mente. Ciò ha dato luogo a varie interpetrazioni. La sua forma è co- nica e non mostra che un piccolo e ristretto ombelico: gli esemplari usuali sono meno conici ed hanno l’ombelico assai dilatato. La var. me- ridionale, è sempre più piccola del tipo. sans ear VA ST RIOAN US a 9 2 { CENTRAL PARK, CI | | \@ NEWYORK. A/ N d Vi NL URAL HIS an SSA “era aos pestto 32 Trochus albidus, Gmelin. Weink. IL p. 379. Var.=T. Biasoletti, Ph. Il T. Saulcii, D° Orb., è una specie che si trova comunissima in tutte le roccie della baja di S. Cruz a Teneriffe. Gli abitanti lo mangiano, e lo chiamano « Caracol. » Gli esemplari della collezione Weinkauff, appartengono secondo me, ad una varietà imperforata del 7. albidus. Trochus magus, L. Ph. I, p. 179, IL p. 152. i Trochus fanulum, Gmelin. Ph. I, p. 179, IL p. 454. Trochus Guttadauri, Philppi I p. 182, t. II f. 4, IL p. 154. Trochus Adansorii, Payr. I, p. 182, IL p. 153. Var.=T. Adriaticus, Ph. Trochus turbinoides, Deshayes. Exp. de Morés p. 148, t. 18, f. 28-30. T. Adansonii, var. helicoides, Ph.=T. helicoides, Ph. in Chemn. Conch. Cab. ed. 2°. Trochus Spratti, Forbes. Rep. &g. inv. p. 190. (ex typ. in coll. M° An- drew). Mar Egéo (Forbes)!, Tunisi! Trochus pygmeus, Philippi II, p. 153, t. 25, f. 13. Trochus divaricatus, L. Ph. I, p. 177, IL p. 154. Var. = 7. rarilineatus, Michaud. Il 7. nebulosus, Ph. di Alessandria, abita Siria, secondo Ehrenberg. Trochus grenulatus, Born. Ph. I, p. 174, t. 10, f. 22, II p. 149. Trochus conulus, L. Ph. I, p. 175, II, p. 149. Var.=T. zizyphinus, L.; var.=T. conuloides, Lamk.; var.=T. cingulatus (Br.) Ph.=T. virescens, Ren.; var=T. dubus, Ph. (non Aradas)=T. violaceus, Risso; var.=T. Laugieri, Payr.; color, albus e viclaceus. Trochus Gualterianus, Philippi. Ph. I, p. 175, t. 44, f. 2, II, p. 450 (7. levigatus). Color, albus e violaceus. Non T. levigatus, Sow. Mineral Conch. ch° è una varietà del precedente. Trochus exasperatus, Pennant. Ph. I, p. 176, II, p. 150 (7. crenulatus). Var.=T. Matonii, Payr.=T. De Jacobi, Arad.; var. minor. Trochus striatus, L. Ph. I, p. 176, IL p. 150. Var.=T. Sartorii, Aradas; var.=T. Ruscurianus, Weink. (ex typ.); var.=T. Gravesi, Forbes (ex typ.); var.=T. depictus, Desh.=T. parvulus, Brus. (non Ph.); var. sma- ragdina, picta, ecc. ecc. Trochus unideniatus, Philippi, Il, p. 150, t. 25, f. 8. Trochus millegranus, Philippi I, p. 183, t. 10, f. 25, IL p. 154. Palermo! . Forse T. miliaris, Br.; var.=T. miliaris. Sc. Palermo! Trochus Montacuti, W. Wood. Jeffr. B. C. MI, p. 320, V, p. 203, t. 63, f.1. Palermo! T. turgidulus? Br. Var.=T. tumidulus, Aradas. Palermo! Trochus pumilio, Philippi II, p. 226, t. 28, f. 7. Il 7. strigosus, Chem. vive secondo Philippi, « in littore Maroccano. » Clanculus corallinus, Gmelin (Trochus). Ph. I, p. 186 (Monodonta Couturiti), II, p. 157 (Monodonta). Var. nigra. 33 Clanculus Vieilloti, Payraudeau (Monodonta). Ph. I, p. 186, I, p. 157. Var. coccinea, alba, ecc. Clancwus glomus, Philippi H, p. 157, t. 25, f. 16 (Monodonta). Clanculus Jussieui, Payraudeau (Monodonta). Ph. I, p. 486, II p. 157 (Mo- nodonta). Var. cingulata, rubra, ece. Craspedotus Tinei, Calcara (Monodonta). Ph. IL p. 157, t. 25, f. 17 (Mo- nodonta limbata). Phasianella pulla, L. (Turbo). Ph. I, p. 487, IL p. 158. P. pulchella, Re- cluz. (ex typ. in coll. Petit). Phasianella tentis, Michaud. Ph. H, p. 158, t. 25, f. 21 (P. intermedia). (ex typ. in coll. Petit). Philippi in Chem. ed. 2° distingue fenuis da intermedia. Phasianella speciosa, v. Mihlfed. Ph. L p. 188 -(P. Vieuxii), Il p. 158. Turbo rugosus, L. Ph. I, p. 178, IL p. 454 (Trochus). Pullus= Delphinula calcarata e Solarium caicar, O. G. Costa. Turbo sanguineus, L. Ph. I, p. 479, IL p. 451 (Trochus). Var. alba, Dal- mazia (Brusina)! Fossarus Adansonii, Philippi I, p. 166 (Delphinula costata), II, p. 147, t. 25, f. 1. Var.=F. La Noei, Baudon. Fossarus costatus, Brocchi (Nerita). Weink. II, p. 269. Var.=F. clathratus, Ph.; var. = Turbo minutus, Michaud; var. patula, Cette (coll. Petit)!, Dalmazia (Brusina, sul fecten Jacobeus)! Fossarus azonus, Brusina, Conch. Dalm. ined. p. 29 (Stomatia) (ex typ). Natica Crosseana, Kleciack MS. (ex typ.): Fossarus Petitianus, Tiberi. (ex typ.): Lacuna parvula, Martin MS. (ex typ.). Porquerolles (Martin)!, Trapani (Brugnone)!, Palermo! Ersilia Mediterranea, Allery, Test. Sic. p. 45, f. 8 (Lacuna). Nel proporre questa divisione generica, io sono avvalorato dalla opinione di varî autori, i quali sembrano inclinati a credere che la mia specie non possa far parte di nessuno dei generi conosciuti; ed io mi sono com- pletamente rassicurato, che la mia conchiglia non sia lo stato giovine di nessun’ altra. Ersilia, non è un nome espressivo né mitologico, ma é un nome come un altro. I caratteri del genere, sono quelli della specie. Littorina neritoides, L. (Turbo). Ph. I, p. 189 (Turbo cerulescens), IL p. 59 (Turbo). Littorina punctata, Gmelin (Turbo). Weink. II, p. 274. Agosta in Sicilia (Brugnone, col nome di Turbo Siculus)! Non 7. Sicuus, Chiereghini= - È. monodonta, secondo Brusina. Littorina rudis, Maton (Turbo), var. patula. Jeffr. B. GC. II, p. 364, V., p. 206, t. 65, f. 3. Venezia (Nardo, Stalio ed altri)! Turbo sazatilis. Olivi. 5 SH Hela tenella, Jeffr. B. G. V, p. 204, t. 401, f. 7 (Lacuna). Rissoa auriscalpium, L. (furbo). Ph. 1, p. 451 (R. acuta), I, p. 125. ERI Rissoa membranacea, Adams (Turbo). Seffr. B. C. IV, p. 39, V, 298, t. 67, f. 8. Var.=R. clata, Ph.; var.=£. oblonga, Desm.; var.=R. grossa, Mi- chaud=A. venusta, Ph.; var.=. fragilis, Michaud. Rissoa monodonta, Bivona pat. Ph. I, p. 454, t. 10, f. 9, II, p. 125, ZIA Rissoa parva, Da Costa, (Turbo). Jeffr. B. C. IV, p. 23, V, p. 207, (a, Rissoa albella, Lovén. Jeffr. B. C. IV, p. 29, V, p. 207, t. 67, £. 6. Var.= Paludina Benzi, Arad. e Magg. Catania (Aradas)! Rissoa dolium, Nyst. Ph. $i, p. 454, t. 10, f. 3 (R. pusilla), IL p. 127 (R. nana). R. pulera, Forbes; R. Philippi, Arad. H primo nome di Phi- lippi dovrebbe essere preferito. Rissoa inconspicua, Alder. Jeffr. B. C. IV, p. 26, V, p, 207, t. 67, f. 5. R. maculata, Brown (non Allery). Palermo! Rissoa marginata, Michaud. Schw. v. Hohrenstern, il, p. 29, t. 2, f. 16. Rissoa pulchella, Philippi I, p. 155, t. 40, f. 42, II p. 4127 (ex typ.). R. Saline, Stossich (ex typ. in coll. Brusina). Rissoa radiata, Philippi È, p. AdI, t. 40, f. 45, II, p. 428. Loxostoma un- data, Biv. pat. Var.=R. simplex, Ph. Rissoa lineolata, Michaud. Sch. v. Mohrenst. II, p. 39, t. 2, f. 27. R. Ehren- bergii, Ph.; R. Oenonensis, Brus. (ex typ). Rissoa similis, Scacchi. Ph. IL p. 124, t. 23, f. 5. Sinonimi: — Pf. arata, Recluz; R. rubrocincta e R. apiculata, Dan. e Sand.; R. Scacchiana e R. Lia, Benoit MS. (ex typ.). Var.=. costulata, Alder=f. subeostu- lata, Schw.; var.=R. decorata, Ph.=f. pulchella, Lanza (non Ph.); var. = R. Guerini, Recluz; var.=f. Fraunfeldiana, Brus. (ex typ.); var= Hydrobia strongylostoma, Brus. (ex typ.). Rissoa variabilis, Mùblfeld (Turbo). Ph. I, p. 449, I, p. 423 (AR. costata). Var.=R. lilacina, Recluz; var.= f. splendida, Eichw.=R. violestoma, Krinit.; var. fasciata, punctata, ecc.; Monstr. = A. strangulata, Brus. (ex typ.). | Rissoa ventricosa, Desmaret. Ph. I, p. 149, IL, p. 424. Rissoa violacea, Desmaret. Ph. I, p. 150, IL p. 124; var. minor. Rissoa carinata, Da Costa (Turbo). Ph. i, p. 455, t. 40, f. 7, II p. 129 (R. labiata). Var. minor, non carinata. Rissoa lactea, Michaud. Ph. I, p. 452, IL p. 129. Rissoa cancellata, Da Costa (Turbo). Ph. H, p. 126 (R. crenulata). Var. minor. 35 Rissoa subcrenulata, Schwartz MS. (Alvania). Il nome di R. Oceani, D’Orb., (Prodr. de Paleont. p. 29, 368), è stato attribuito a questa specie. D’Or- bigny sostituì il nome di Oceani, alla specie fossile di Dax e S. Paul, la quale fu impropriamente chiamata da Grateloup A. creaulata, e che questi asseriva trovarsi nel Mediterraneo. Nessuna delle specie fossili delle due cennate località, è identica o vicina alla nostra. Rissoa cimex, L. (Turbo). Ph. I, p. 153 (R. granulata), IL, p. 125 (R. calathiscus). Rissoa calathus, Forbes e Hanley. Jeftr. B. GC. IV, p. II, V, p. 207, t. 66, f. 4. Nel mio precedente lavoro, avevo dato a questa specie il nome di R. Venus d’ Orb., sull’impressione che quest’ultima era identica e di una data anteriore. Però fui avvertito che l’opera di Forbes e Hanley quantunque sia'stata completata al 4853, la tavola a cui appartiene il fascicolo dov'è inserita la A. calaihus, porta la data del 4850. L’opera citata di D’Orbigny ha quella del 1852, Probabilmente i due nomi appartengono a due specie differenti. Rissoa clathrata, Philippi IL, p. 223, t. 28, f. 20, e R. cancellata, p. 303, in nota. Palermo! L’identificazione di questa specie con la R. Zetlan- dica, non sembra corretta. Nè 1’ uno né l’alfro nome di Philippi pos- sono essere adottati, essendo stati impiegati da altri autori per altre specie. Rissoa reticulata, Montagu (Turbo). Jeffr. B. C. IV, p. 12, V, p. 207. R. cimex, auct. non L. La sinenimia di questa specie è sufficientemente conosciuta. Rissoa cingulata, Philippi I, p. 152, IT, p. 428, £. 43, f. 44 (ex typ.). Palermo! Rissoa cimicoides, Forbes. Jeffr. B. GC. IV, p. 414, V, p. 207, t. 66, f. 6. R. intermedia, Arad. (ex typ.); var.=R. sculpta, Ph. Palermo! Rissoa punciura, Montagu (Turbo). Jefîr. B. C. IV, p. 17, V, p. di L. 66, f. 8. R. textilis, Ph. Palermo! Rissoa Teste, Aradas e Maggiore, Cat. rag. Cat. 1844, p. 207. R. reticu- culata, Ph. (non Mont.); AR. abyssicola, Forbes (4853); ft. nana, Parst. (non Ph.); ft. Perstchii, Hornes. Palermo! | Rissoa dictyophora, Philippi Il, p. 4128, t. 23, f. II Var.=Alvania Wein- kauffi, Schwartz MS. (ex typ.). Ruissoa Lancic, Calcara. Cenno pei moll. viv. e foss. della Sicilia Pal. 1845, p. 29, t. 4, f. 12 (ex typ.). R. Philippiana, Jeffreys. (ex typ.). Var.= Alvania tessellata, Schwartz MS. (ex typ.). Rissoa Caribea, D'Orbigny, Hist. phys. polit. et naturelle de I°Ile de Cuba, Paris 1853, IL p. 24, t. 14, f. 34, 32, 33 (ex typ. in British Museum e in coll. Schwartz). Alvania subareolata, Allery. Algeria (coll. Weink.)! Var. asperrima, Palermo! +. 36 Rissoa Zetlandica, Montagu (Turbo). Jeffr. B. GC. IV, p. 20, V, p. 207, t. 67, f. 3. Palermo! Rissoa costata, Adams (Turbo). Ph. I, p. 150, t. 10, f. 10 (A. carinata), II, p. 425 (LR. eqigua). Rissoa Montagui, Payraudeau. Ph. I, p. 455, HI, p. 126. Var. = Alvania corrugata, Brus. (ex typ.); var.=A. Schwariziana, Brus. (ex typ.); var. —=R. Peloritana, Seguenza e Benoit MS. (ex typ.). Io ho trovato nella collezione Risso questa specie e le sue varietà, coi nomi di lineata, di- screpans, crassicostata, costulosa, discors, ferruginosa, nodulosa, Sardea, Dufresnei, ecc. Rissoa aspera, Philippi IL p. 126 (in nota), t. 23, f. 6. R. variegata, Dan. e Sand. Adriatico (Brusina ed altri)l, REI Rissoa scabra, Philippi IL p. 126, t. 23, f. 8. R. AWleryana, Tib. MS. Var. major, Pantellaria! Rissca mutabilis, Schwartz MS. (Alvania). Palermo, Ognina, Pantellaria! Prossima alla ft. Canariensis, D'Orb., della quale ne vidi pochi esem- plari come provenienti d’Algerìa, nella coll. Weinkauff. Rissoa tenera, Philippi II, p. 428, t. 23, f. 15. Palermo! Rissoa substriata, Philippi IL p. 132, t. 25, f. 20. Martigues (Martin)! Rissoa rudis, Philippi II, p. 128, t. 23, f. 12. Var. (@evigata, Palermo, ‘Trapani ! Rissoa Watsoni, Jeffreys MS. Trapani e Magnisi (Brugnone)!, Palermo ed altre località! Madéra (Watson)!, Canarie (M’'Andrew)! Rissoa Maderensis, Sefflreys MS. Spezia (Jeffreys)!, Pantellaria! Rissoa semistriata, Montagu (Turbo). Ph. IL p. 429, t. 23, f. 46 (A. sub- sulcata). Rissoa Galvagni, Aradas e Maggiore (ex typ.). Cat. rag. p. 208. Ognina (Aradas ed altri)!, Palermo! Var.= Cingula macuiata, Allery; var.=C. concinna, Allery. Due altre varietà Atlantiche sono la A. picta di Jef- freys, e la £è. depicta di Manzoni (ex typ.). Rissoa pulcherrima, Jeffreys, B. GC. IV, p. 42, V, p. 208, t. 68, f. 5. Pa- lermo, Trapani ed altre località! f. Zamoleana, Benoit MS. (ex typ.); var. inflata, Messina (Seguenza e Benoit)! Rissoa fusca, Philippi II, p. 134, t. 24, f. 4 (Truncatella?). Paludina Porri e R. paludinoides, Calcara (ex typ.). Var. « testa magis turriculata. » (Calc.). lR. pigmea? Michaud. Rissoa Cossure, Calcara. Cenno sui moll. viv. e foss. ecc., p. 28, t. 4, f. 44 (ex typ.). A. fasciata, Requien; ft. Joenia, Amato. a — lì. microme- irica, Seguenza MS. (ex typ.). Rissoa fulgida, Adams (Helia). Seffr. B. G. IV, p. 43, V, p. 208, t. 68, f. 6. £ì. fasciata, Caruana; R. atomus, Brusina. 37 Rissoa obtusa, Cantraine. Diagn. in Bull. Acc. Brux. IX, p. 348 (ex typ. in coll. Schw.). Palermo! Var.=f. Alderi, Jeffreys. Palermo! Rissoa cingillus, Montagu (Turbo). Jeffr. B. G. IV, p. 48, V, p. 268, fio (Op dA Rissoa contorta, Jefireys. Capellini, Test. mar. Coste Piem., p. 39, f. 6, 7 Rissoa striata, Adams (Turbo). Jeffr. B. C. IV, p. 37, V, p. 208, LAOS AM2: Rissoa, proxima , Alder. Jeffr. B. GC. IV, p..39, V, p. 208, t. 68, f. 3. Palermo! Rissoa vitrea, Montagu (Turbo). Jeffr. B. C. IV, p. 40, V, p. 208, t. 68 f. 4. Palermo! Rissoa glabrata, v. Mahlfeld, Verhandl d. Berl. Gesell. 1824, I, p. 248, t. 5. © (9) f. 10 (Helix). R. punctum, Cantr. (ex typ. in coll. Schw.); C. nitida, Brus. (ex typ.); var.=f. punctulum, Ph.=R. sabulum, Cantr. (ex tvp. in coll. Schw.)=ft. Mandralisci, Ar. e Mag. (ex typ.); var. C. epidau- rica, Brus. (ex typ.)=C. balteata, Manzoni (ex typ.); var.=C. Schlosse- riana, Brus. (ex typ.). La R. elongata di Philippi, è un mito. L’esemplare esaminato da Schwartz nel Museo di Berlino, e di cui fece il disegno, è una Odostomia pli- cata ; in data posteriore Jeffreys trovò nello stesso museo due esem- plari che determinò, uno per 0. rissoédes, l’altro come ft. auriscalpium, e così io li vidi. La Setia ochrolevca, Brusina (ex typ.), è una conchiglia poco caratte- ristica che appartiene ai gruppo della fî. filgida. La R. Scille, come pure la R, Messanensis di Seguenza MS. (ex typ.), approssimano alla R. variegata di Schwartz. Non si hanno dati certi sulla &. soluta, e sulla R. granulum di Philippi. Rissoina Bruguieri, Payraudeau (£issoa). Ph. I, p. 473, II, p. 130 (Aissoa). Turbo decussatus, Montagu, secondo Jeffreys. Paludestrina ulve, Pennant (Turbo). Ph. IL p. 148 (Paludina muriatica), II, p. 22 (P. thermalis). Var.=Heli® octona, L.; var.=Paludina Salinasti, Calcara e Aradas = Rissoa Barleei, Jeflreys; var. = Hydrobia ventrosa, auct. Paludestrina per le specie estuarie sembra più adattato di Hydro- bia, che si riferisce alle specie di acqua dolce. Barleeia rubra, Montagu (Turbo). Ph. I, p. 152, II, p. 129 (A. fulva). Var.= T. unifasciutus, Montagu; var. pallida ; var. major (7 mill.). Ognina! Jeffreysia diaphana, Alder (Rissoa?). Jeffr. B. GC. IV, p. 59, V, t. 69, f. 5 Spezia (Jeffreys). Jeffreysia opalina, Jeffreys, B. GC. IV, p. 60, V, p. 209, t. 69, f. 7. Mes- sina (Seguenza)!, Malta (Issel)!, Palermo! 38 Jeffreysia inflata, sp. nov. Palermo, Mondello, Trapani! Nome proposto da Jeffreys. Jeffreysia Alleryana, Benoit MS.=Jeffreysia, sp. nov. Jefîr. Trapani (Bru- gnone)!, Mondello, Ognina, Palermo! Rissoa? Jeffreysia cylindrica, Jeffreys. Capell. Coste del Piem. p. 68, f. 8-9. Lo esemplare da me esaminato al British Museum, rassomiglia moltissimo al pullus della var. minor levigata, della Truncatella truncatula. Skenea planorbis, Fabricius (furbo). Jeffr. B. GC. IV, p. 65, V, p. 209, t. 70, f. 4. Var. maculata, Livorno (Appelius e Caifassi)!, var. hyalina, Trapani! Homalogyra atomus, Philippi IL p. 134, i. 24, f. 5 (Truncatella). H. po- lyzona, Brus. MS. (ex typ.). Homalogyra rota, Forbes e Hanley (Skenea). Jeflr. B. GC. IV, p. 7i, V, p. 209, f. 70, f. 3. Palermo! Var=H. Fischeriana, Allery. Spezia (Jef- freys, in coll. Brit. Museum)!, Martigues (Martin)!, Dalmazia (Brusina)!, Palermo! Cecum trachea, Montagu (Dentalium). Ph. I, p. 102, t. 6, f. 20, II, p. 73 (Odontidium rugulosum). Palermo! Cecum obsoletum, P. Carpenter, First Steps towards a Monograph of the Cecide, ecc. in Procee. of the Zool. Soc. 1858, p. 426. « Egéan » (P. Carpenter), Dalmazia (Brusina, col nome MS. di C. semitrachea)!, Pa- lermo, Trapani, Magnisi ed altre località! . Coecum glabrum, Montagu (Dentalium). Jeffr. B. GC. IV, p. 77, V, p. 209, t. 70, f. 5. Palermo! Cocum Chicreghinianum, Brusina, Journ. de Conchyl. Juillet 1369, p. 248 (Brochina). Trapani (Brugnone)!, Palermo! Vermetus arenarius, L. (Serpula). Ph. I, p. 170, t. 9, f. 18, IL p. 143 (V. gigas). Vermetus semisurrectus, Bivona pat. Ph. I, p. 171, t. 9, f. 419, II p. 144. Var.=V. Seguentianus, Arad. e Ben. (ex typ.). Vermetus triqueter, Bivona pat. Ph. I, p. 170, t. 9, f. 24, 22, II, p. 145. Vermetus glomeratus, Bivona pat. Ph. I, p. 174, t. 9, f. 25, IL p. 444. Vermetus subcancellatus, Bivona pat. Ph. I. p. 472, t. 9, f. 20, II p. 144. Var.=V. cristatus, Biondi. (ex typ.). Il V. intortus, Lamk. è una spe- cie fossile differente della nostra. Siiquaria anguina, L. (Serpula). Ph. 1, p. 173, t. 9, f. 24, I, p. 144. Var. rosea; Juv.=S. Coste, Cantr. Turritella communis, Risso. Ph. E p. 190 (T. terebra), II, p. 160. Turritella triplicata, Brocchi (Turbo). Ph. I, p. 190, II, p. 160. Turritella subangulata, Brocchi. Conch. foss. sub. p. 374, t. 6, £. 16 (Turbo). 39 Truncatella truncatula, Draparnaud (Cyciostoma). Ph. I, p. 151 (tissoa truncata), Il, p. 133, t. 24, f. 3. Var.=T. levigata, Risso. Scalaria communis, Lamarck. Ph. L p. 467, t. 10, f. 3, IL p. 144. Scalaria Turtone, Turton (Turbo). Jeffr. B. GC. IV, p. 89, V, t. 74, £. 2 Martigues (Martin)!, Palermo! Var.=S. tenwicostata, Michaud=S. pla- nicosta, Bivona pat.; var. variegata, Dalmazia (Brusina ed altri)! Scalaria geniculata, Brocchi, Conch. foss. sub. p. 659, t. 46, f. 1 (Turbo). Palermo! Scalaria Trevelyana, Leach. Jeffr. B. GC. IV, p. 89, V, p. 209, t. 71, £. 4. Napoli (Acton, fide Jeffreys). Scalaria Cantrainei, Weinkauff, I, p.233 (ex typ.). Cantr. Malac. Medit. t. 6, f. 16. Spezia (Mse. Boria)!, Palermo! S. muricata, Tiberi (ex typ.); S. Kuzmici, Brusina (ex typ.). La S. eximia, Pecchioli, (ex typ. in coll. Lawley) alla quale è stata riferita la S. muricata, Risso, è secondo me, una specie fossile che non ha alcun rapporto con quella vivente dei nostri mari. Io ho veduto nella collezione del Dr. Jousseaume a Pa- rigi, una Sealaria delle Antille che confronta con la specie di Pec- chioli. Scalaria pseudoscalaris, Brocchi (Turbo). Ph. I, p. 167, t. 10, f. 2, II p. 145. Scalaria frondosa, J. Sowerby. S. Wood, Crag Moll. p. 92, t. 8, f. 15. S. Celesti, Aradas (ex typ.): S. pumila, Libassi (ex typ. foss.); S. soluta, Tiberi (ex typ.), ediz. 1368 non 1363. Palermo! Scalaria frondicula, S. Wood, Grag. Moll. p. 92, t. 7, f. 46. Palermo! Scalaria Algereana, Weinkauff, II, p. 237 (ex typ.). Palermo! Scalaria soluta, Tiberi. Journ. de Conch. XI, p. 159, t. 6, f. 3 (1863). (ex typ. in coll. Petit, esemplare figurato). Le diagnosi della S. soluta e della S. Algereana confrontano, ma le conchiglie io le riguardo come distinte. Palermo! Scalaria clathratula, Adams (Turbo). Seffr. B. GC. IV, p. 96, V, p. 210, t. 74, f. 5. Palermo! Scalaria pulchella, Bivona pat. Ph. I, p. 168, t. 410, f. 1, IE, p. 145. Ss Schultzii, Weink. (ex typ.). Scalaria hispidula, sp. nov. Palermo! Scalaria pulcherrima, sp. nov. Palermo! Scalaria pumicea, Brocchi (Turbo). Conch. foss. subap. II, p. 380, t. 7, f. 3. S. serrata, Calc. (ex typ.). Scalaria crenata, L. (Turbo). Ph. Ii, p. 145. Scalaria Monterosati, De Stefanis MS. Napoli (Acton e De Stefanis)! Scalaria Hellenica, Forbes. Ph. IL p. 4127, t. 23, f. 7 (Rissoa? coronata). S. Scacchii, Hoòrnes. 40 Scalaria subdecussata, Cantraine, Diag. Bull. Acc. Brux. Il p. 338. Malac. Medit. tav. 6, f. 24. Turritella Philippii, Aradas e Magg. Palermo! Il Sig. Jeffreys mi fece notare nella collezione Weinkauff un esemplare mal conservato della S. (Arcisa) borealis di Beck (=S. Eschrichti, Hol- boll), confuso con altre specie provenienti d° Algeria. Questa si trova raramente nelle più nordiche regioni d'Europa, e la sua presenza nel Mediterraneo sarebbe di una grande importanza. Aclis unica, Montagu (Turbo). Jeffr. B. G. IV, p. 100, V, p. 240, t. 72, fd Denari Trapani, Magnisi! Aclis ascaris, Turton (Turbo). Jeffr. B. GC. IV, p. 102, p. 210, to 420,2: Palermo! Aclis supranitida, S. Wood (Alvania). SJefîr. B. C. IV, p. 103, V, p. 240, t. 72, f. 3. Dalmazia (Brusina)! Aclis Walleri, Jeffreys. B. GC. IV, p. 103, V, p. 202, t. 72, f. 4. Palermo! Aclis Guisone, Clark (Chemnitzia). Jeffr. B. G. IV, p. 106, V, p. 202, t. 72, f. 5. Palermo! Mathilda quadricarinata, Brocchi (Turbo). Ph. I, p. 494, II p. 160 (Tur- ritello). Eglisia Macandree, H. Adams (ex typ. in coll. M° Andrew). Palermo! Pyramidella plicosa, Bronn. Leth. seogn. Il, p. 1026, t. 40, f. 24. Turbo terebeltatus, Broc.; P. leviuscula, S. Wood. Mar Egéo (Jeffreys)!, Tunisil Pyramidella minuscula, sp. nov. Palermo! Odostomia conoidea, Brocchi (Turbo). Jeffr. B. GC. IV, p. 127, V, p. 244, t. 78, f. 6. Marsiglia (Martin ed Ancey, come 0. insculpta). Odostomia polita, Bivona pat. (Ovatella). Ph. I, p. 145, IL p. 149 (Auri- cula? conoidea). Rissoa polita, Sc.; Odontostoma Sicula, Ph. Odostomia Lukisi, Jeffreys. B. G. IV, p. 120, V, p. 211, t. 73, f. 2. Odostomia albella, Lovén (Turbonilla). Jefîr. B. G. IV, p. 421, V, p. 214, zoo Odostomia rissoîdes, Hanley. Jeffr. B. G. IV, p. 422, V, p. 211, t. 73, f. 4. Palermo! Odostomia umbilicaris, Malm (Turbonilla). Jeffr. B. C. IV, p. 421, V, POI CA7/3:/605) Odostomnia turrita, Hanley. Jeffr. B. G. IV, p. 129, V, p. 211, t. 74, f. 2. Var.=0. turriculata, Allery. Odostomia plicata, Montagu (Turbo). Jeffr. B. GC. IV, p. 137, V, p. 244, 4409 SSicihal Odostomia clavula, Loven (Turbonilla). Jeflr. B. G. IV, p. 1418, V, p. 211, t. 74, f. 3. Palermo! Odostomia acuta, Jeffreys, B. G. IV, p. 130, V, p. 211, t. 73, f. 8. Pa- lermo ! ì 4A Odostomia conspicua, Alder. Jeffr. B. C. IV, p. 132, V, p. 241, t. 73, f.9. Palermo! Odostomia pallida, Montagu (Turbo). Jeffr. B. C. IV, p. 124, V, t. 73, f.5 O. Eulimoides, Hanley; 0. Novegradensis, Brus. (ex typ.). Martigues (Martin, come 0. unidentata). Var. crassa e var. angusta, Palermo! Odostomia nitens, Jeffr. Ann. and. Mag. Nat. Hist. for July 1870, p. 15. Mar Egéo (Jeffreys)! i L’O. Nardoi di Brusina (ex typ.), ha una forma vicina, ma è assai più globulare ed ha il nucleo meno capovolto. Odostomia vitrei, Brusina. Cantr. Fauna Moll. Dalm. (1866) p. 36, n. 9 (Monoptygma). O. neg'ecta, Tiberi; 0. elegans, Allery. Odostomia diaphana , Jefireys, B. GC. IV, p. 142, V, p. 122, t. 74, f. 5. Palermo! Odostomia Warreni, Thompson. Jeffr. B. C. V, p. 212, t. 102, f. 2. Tra- pani (Brugnone)!, Palermo! Odostomia Erjaveciano, Brusina, Journ. de Conchyl. IX, p. 242 (ex typ.). O. retardata, Tiberi MS. (ex typ.). Odostomia obliqua, Alder. Jeffr. B. GC. IV, p. 4142, V, p. 212, t. 74, f. 6. Palermo! Auriculina eailissima, Brus. (ex typ.). Odostomia dolioliformis, Jeffreys B. GC. IV, p. 444, V, p. 919, L. SAS 110 Palermo! Odostomia decussata, Montagu (Turbo). Jefîr. B. C. IV, p. 145, V, p. 242, t. 74, f. 8. Palermo! Odostomia clathrata, Jeffreys B. C. IV, p. 148, V, p. 212, t. 74, f.9. Var. —0 Jeffreysiana, Seguenza MS. (ex typ.). Trapani (Seguenza)!, Palermo! Odostomia pygmea, Grateloup (Acteon). Hornes, Moll. Wien. Beck. II, p. 502, t. 43, f. 32 (Turbonilla). T. parvula, Nyst; Rissoa costulata, S. Wood (non Alder); R. Stefanisi, Jeffreys (ex typ): Pyrgulina pulchella, H. Adams, (ex typ. in coll. M°' Andrew). Il nucleo è simile a quello della specie precedente, e la columella è qualche volta « sursum uni- plicata » (Hornes). Palermo! Odostomia Humboldti, Risso (Turbonilla). Ph. I, p. 166 (Tornatella cla- thrata), II, p. 437 (Turbonilla). Rissoa, Tornatella e Chemmitzia turri- culata, Calc. (ex typ.); 0. Kuzmie, Brusina (ex typ.). Var.= Littorina striata, Danilo e Sandri (ex typ. in coll. Brusina)=0. dissimilis, Tib. (ex typ.). Palermo! Odostomia canaliculata, Philippi II, p. 223, t. 28, f. 19 (Rissoa). 0. inter- media, Brusina (ex typ.). Ognina! Non 0. canaliculata, GC. B. Adams. Odostomia excavata, Philippi I, p. 4154, t. 10, f. 6, Il, p. 128 (Rissoa). Odostomia fenestrata, Forbes. Jeffr. B. GC. IV, p. 156, V, p. 213, t. 75, f. 5. Palermo! 6 49 Odostomia turbonilloides, Brusina, Journ. de Conchyl. Juillet 1869, p. 240 (ex typ.). Io credo che le indicazioni di 0. spiralis (poco correttamente - da alcuni spirialis), si debbano riferire a questa specie. Palermo! Una varietà trovasi a Teneriffe (M°Andrew)! Odostomia interstincta, Montagu (Turbo). Jefîr. B. GC. IV, p. 15Î. V, p. 213. t. 75, f. 2. Var.=R. striata e suturalis, Ph. (ex typ.)=/t. Momoi, Arad. e Mage.; var.=R. gracilis, Ph.=Turbonilla ambigua, Weink,=T. pygmea e 0. emaciata, Brus. (ex typ.); var.=0. monozona, Brus. (ex typ.). Odostomia indistineta, Montagu (Turbo). Jeffr. B. C. IV. p. 149, V, p. 213, t: 75, f. 1. Palermo! Odostomia obliguata, Philippi HI, p. 137, t. 24, f. 10 (Chemritzia). La spe- cie più vicina è VO. Moulinsiana di Fischer. Odostomia scalaris, Philippi I, p. 157, t. 9, f. 9 (Melania), I, p. 137 (Chemnitzia). Odostomia tricincta, Jeffreys. Capell. Coste del Piem. p. 44, f. 12, 13. Forse Rissoa doliolum, Pi, ma esclusa l indicazione che trovasi nel Mar Rosso. Var. bicineta, Palermo! Odostomia rufa, Philippi I, p. 156, t. 9, f. 7 (Me'ania), HI, p.436 (Chem- nitzia). Var. minor=? C. densecostata, Ph. Rimini! Gli esemplari ERE collezione Weinkauff etichettati densecostata, sono rufa. L’O. fulvocincta, Thompson, ch'è creduta una varietà di questa, è stata trovata a Livorno (Appelius)! Odostemia lactea, L. (Turbo). Ph. I, p. 156, t. 9, f. 5 (Melania Campa- nelle), H, p. 136 (Chemnitzia celegantissima). La Chemnitzia pusilla, Ph., è una varietà o una specie vicina. Gli esem- plari provenienti d'Inghilterra non si adattano alla figura di Philippi, e la descrizione che dà quest’ ultimo autore e quella di Jeffreys non confrontano. Philippi dice: « plieis confertis obliquis » e Jeffreys, « the ribs are always curved, but not set obliquely. » Odostomia gracilis, Philippi HI, p. 437, t. 24, f. 4Î (Chemmitzia). Non Turbo gracilis, Br. che è una specie vicina. Odostomia internodula, S. Wood, Crag Moll. p. 84, t. 40, f. 6 (Chemmitzia). Palermo (De Stefanis)!, Magnisi (Brugnone)! Odostomia striatula, L. (Turbo). Ph. L p. 457, t. 9, f. 8 (Melania pallida), II, p. 136 (Chemnitzia pallida). Odostomia hyalina, Jeffreys, Ann. and Mag. Nat. Hist. July £870, p. 15. Nome sostituito dall’autore alla Ewlmella striatula delle coste del Pie- monte, in conseguenza di averla riunita al genere Odostomia dove esi- ste un’ altra specie (ch'è la precedente), la quale porta il nome di striatula. Vigo (M’°Andrew)! Odostomia unifasciata, Forbes, Rep. of Egean invert. p. 188 (Eulima). Palermo! 43 Odostomia Scille, Scacchi (Melania). Ph. II, p. 135, t. 24, f. 6 (Eulima). Palermo! Odostomia minuta, H. Adams. Proceed. of Zool. Soc. of London, April 1869, p. 279, t. 19, f. 8 (Syrnola). Corsica (Jeffreys}!, Palermo! Una varietà tre volte più grande, ma che conserva gli stessi caratteri, l’ho trovato presso Palermo alla profondità di 50 a 60 metri. Odostomia acicula, Philippi I, p. 158, t. 9, f. 6 (Melania), IL p. 135 (Eu- lima). Eulimella subeylindrata, Dunker (ex tvp. in coll. Weink.). Quella citata da Appelius, è un esemplare in cattivo stato della stessa. Odostomia ventricosa, Forbes (Parthenia). Ph. II p. 135, t. 24, f. 7 (Eu- lima affinis). Palermo! Odostomia nitidissima, Montagu (Turbo). Jeffr. B. C. p. 4173, V, p. 244, t. 76, f. 8. Trapani, Magnisi (Brugnone)!, Palermo! lanthina bicolor, Menke. Ph. I, p. 164, I, p. 142. I. Coste, Mérch. Le citazioni della /. rotundata, per Napoli e Sicilia che dà Jeffreys, (B. G. V, p. 214) si riferiscono alla presente specie. Janthina nitens, Menke. Ph. I, p. 164, t. 9, f. 15. Var. minor, Palermo! danthina pallida, Harvey. Ph. II p. 224, t. 28, f. 14 (Janthina patula). Palermo! Stilifer Turtoni, Broderip. Jeffr. B. CV, p. 195, V, p. 214, t. 77, £. 2. Palermo! Eulma polita, L. (Turbo). Ph. I p. 157 (Melania Bescii), IL p. 134. E. Petitiana, Brus. (ex typ.). Eulima microstoma, Brusina, Journ. Conchyl. 1869, p. 224 (ex typ.). Spe- zia (Mse. Doria)!, Sicilia e Pantellaria! Eulima intermedia, Cantraine. Ph. I, p. 157 (Melania nitida), II, p. 134. Confronta con la Melania nitida, Lamk. Eulima distorta, Defrance, Dict. des sciences naturelles XXIX, p. 148 (Me- lania). Ph. I, p. 158, t. 9, f. 10 (Melania), IL p. 135. Eulima Jeffreysiana, Brusina, Journ. Conchyl. 1869, p. 245 (Leiostraca). Livorno (Caifassi)!, Palermo! Eulima subulata, Donovan (Turbo). Ph. I p. 157 (Melania Cambessedesii), II, p. 134. Var. elongata, Palermo!; var alba, coll. Weinkauff!, Palermo! Eulima bilineata , Alder. Jefir. B. GC. IV, p. 208, V, p. 215, t. 77, £. 8. Palermo! Eulima stenostoina, Jeflreys, BiaaliVip. (2075 No tpi 215, Ceo 6. L'E. Stalici, Brus. (ex typ.), è stata recentemente riferita alla £. gla- bella, S. Wood, del Crag. Le diagnosi in qualche modo confrontano « apice obtuso » (S. Wood), « obtusiuscula » (Brusina), ma l'esemplare vivente che fu descritto non è sufficientemente ben conservato, ed i caratteri assegnati sono perciò incerti. 4h La mia Aclis lineata, (op. cit. p. 10, f. 4) appartiene a questo genere. Nerita viridis, L. Ph. I, p. 459, II, p. 188. Natica millepunctata, Lamarck. Ph. 1, p. 161, II p. 139. Var.=N. macu- lata, Desh. Natica Diliwynii, Payraudeau. Ph. I, p. 162, II, p. 139. Nacca fasciata, Risso. Natica marmorata, H. Adams. Proc. of the Zool. Soc. of London, April 1869, p. 279, t. 49, f. 8 (ex typ. in coll. M° Andrew). Questa ha I° o- percolo calcareo. Nor N. marmorata, Risso=N. Guillemini. Palermo! Natica Sagraiana, D° Orbigny, Moll. Cuba II, p. 34, t. 18, f. 20, 21 (ex typ. in Brit. Museum). N. filosa, Ph. N. fulminea, Tiberi, non Lamk. (le point d’Hongrie), nè Risso, se si vuol prestar fede al tipo che cor- ‘risponde alla specie di Lamarck. N. flammulata, Requien (1348), è un nome più antico, ma la descrizione è insufficiente, e nessuna figura può rassicurarci sulla identificazione della stessa. Livorno (Appelius)!, Martigues (Martin)!, Palermo! Cuba e Madéra (M’Andrew)! Natica catena, Da Costa (Cochlea). Jeffr. B. C. IV, p. 220, V, p. 215, t. 78, f. 4. Procida!, Palermo! Natica Brocchiana, Philippi. Ph. Il, p. 139, t. 24, f, 15 (N. sordida). N. fusca, De Blainv. il solo nome!; Nerita heticina? Br. La N. helicina, Ph. (Vol. I.) è probabilmente un fossile dei Ficarazzi caduto nel mare della N. Montacuti. Natica Alderi, Forbes. Ph. I, p. 163, t. 9, f. Ai (N. intermedia), II, p. 440 (N. Marochiensis). N. pulchella, Weinkauff, non Risso, che a stento si può riferire alla N. mucilenta. Natica Guillemini, Payraudeau. Ph. I, p. 462, HI, p. 140. Una varietà in- tieramente lattea, solida, conica, con l'ombelico in parte chiuso, è stata trovata nelle coste di Dalmazia dal Prof. Brusina. Natica snacilenta, Philippi I, p. 44, t. 24, f. 14. Natica intricata, Donovan (Nerita). Ph. I, p. 162 (N. Valencienuesti), IL p. 140. Var. lactea, Tunisi, Palermo! Natica Rizze, Philippi, Zeitschr. fur Malacol. p. 107 (1844). Palermo (Philippi ed altri)!, Corsica (Tiberi)!, Golfo di Lione (Martin)! Natica Josephinia, Bisso (Neverita). Ph. I, p.169 (N. glaucina), IL p. 139 (N. Olla). La N. vittata, Gmelin, abita « Marocco » secondo Chemnitz. Manca nella collezione Weinkauff. La N. avellana, Ph., secondo lo stesso è una var. della N. Maroccana, Chemn. la quale è difficilmente una nostra specie. Nella collezione Weinkauff è rappresentata da un esemplare senza fascie ed in cattivo stato della N. Dillwynii. 45 Adeorbis subcarinatus, Montagu (Helix). Ph. IL, p. 144, t. 24, f. 13 (Na- tica?). Delphinula pusilla, Calc. (ex typ.). Solarium pseudoperspectivum, Brocchi, Conch. foss. sub. p. 359, t. 5, f. 18 (Trochus). S. discus, Ph. Palermo! Solarium Mediterraneam, Allery, Notizie intorno alle conchiglie fossili di Monte pellegrino e Ficarazzi p. 34. S. pulchellum, Tiberi (ex typ.) non Michelotti (= S. millegranum, Lamk. var.). Catania! L’esemplare della mia collezione misura 26 mill. di diametro. Una opera ch'è giovevole consultare, è la Monografia delle specie terziarie di questo genere, pubblicata da Michelotti nella « Transaction of the Royal society of Edinburg. » Solarium fallaciosum, Tiberi. Ph. I, p. 173, HI, p. 148 (S. stramineum). Solarium Archite, O. G. Costa. Fauna del regno di Napoli 1841 , p. 5, t. 4, f. 41. Napoli (De Stefanis)!, Palermo! Salo hybridum, L. Ph. I, p. 174, t. 10,-f. 27, IL p. 148 (S. luteum). Bifrontia Zanclea, Pllilippi II, p. 225, t. 28, f. 11 (Bifrontia?). Palermo! Gyriscus Jeffreysianus, Tiberi. Journ. Conch. XVI, p. 59, t. 25, f. 4. Architea catenulata, A. Costa, Annuario del Mus. Zool. della R. Univer- sità di Napoli, V Xenophora Mediterranea, Tiberi. Journ. Conch. XI, p. 157, t. 6, î JE Sigaretus striatus, Marcel de Serres. Ph. I, p. 165, II, p. 142 (S. Nalio- toideus). Taranto (0. G. Costa)! Lameliaria perspicwa, L. (Helix). Ph. I, p. 165, t. 10, f. 5 (Sigaretus), II, p. 142 (Coriacella). Monstr.=L. spirolineata, Allery. La L. Kleciachi, Brus. (ex typ.), è un Pleurobranchus plumula. La Velutina levigata, Penn., non è stata ancora trovata nel Mediter- raneo. Cancellaria cancellata, L. (Voluta). Ph. p. 201, II, p. 476. Martigues (Martin)! Cancellaria coronate, Scacchi. Ph. HI, p. 177, t. 22, f. 24. Malta (Mamo, fide Caruana), « Medit. 50-100 fatlh. » (Jeffreys)! Chenopus pes-petecani, L. (Strombus). Ph. i, p. 245, IL p. 185. Chenopus Serresianus, Michaud (Lostellaria). Ph. H, p. 485, t. 26, f. 6. Cerithium vulgatum , Bruguière. Ph. ', p. 192, t. i1, f. 3-9, II, p. 461. Monstr.=C. Minesit-Edvardsii, Testa (ex typ. in coll. Brugnone). Il C. Brogniarti, Marav.= €. Hymerens:s, Calc.= C. levigatum, Ph.= C. Piraini, Ben., lo reputo come una piccola e ammiserita varietà del C. vulgatum. Cerithium Mediterraneum, Deshayes. Ph. I, p. 194, t. 44, f. 7, II, p. AGI (C. fuscatum). Cerithuum metula, Lovén. Jeffr. B. G. IV, p. 256, V, p. 217, t. 80, f. 3. 40 Cerithium trilineatum, Philippi I, p. 495, t. 14, f. 13. Ognina, Pantellaria! Pyrenella conica, De Blainville (Cerithium). Ph. I p. 194, t. 44, f. 14-12, Il, p. 161 (C. mammillatum). Var.=C. Sardoum, Cantr. (ex typ. in coll. Petit); var.=C. Peloritanum, Gantr.; var.=C. cinereum, Parreys. Una specie di Cerihidea, = Strombiformis costatus, Da Costa=Strom- bus turboformis, Mont. = Cerithium ambiguum, Adams = C. Lafondi, Mich., che vive alle Indie, Antille, ed altri punti del globo, è stata trovata da Benoit nelle acque salmastre al Faro presso Messina. Cerithiolum reticulatum, Da Costa (Strembiformis). Ph. I, p. 193, IL p. 162 (Cerithium lima). Var.=C. afrum, Danilo e Sandri (ex typ.); var.=Ce- rithiopsis Jadertinus, Brus. (ex typ.); var. lactea, Palermo! Cerithiolum pusiltum, Jeffreys. Capell. Coste del Piem. p. 42, f. 10-12 (Turritella?). Cerithiolum elegans, De Blainville (Cerithium). Ph. 1, p. 195, II p. 162 (Cerithium lacteum). Non C. elegans, Desh., nè C. lactewm, Kiener; C. niveum, Biv. pat., non Cerithiopsis nivea, Seflr. (=C. costulata, Mòller). L'animale, il nucleo e la forma del canale sono simili a quelli delle specie precedenti. Var. fiwlva, Palermo! Cerithiolum è evidentemente sinonimo di Bittium, ma questo ultimo nome, io credo che fu pure impiegato da Leach per un genere di Crostacei. Triforis perversa, L. (Trochus). Ph. I, p. 194, II, p. 162 (Cerithium). Var. minor, bicolor, luctea; monstr.=T. Benoitiana, Aradas (ex typ.). Le os- servazioni del Dr. Aradas sul numero dei giri e sulle serie dei tuber- coli, hanno rapporto ai varî stadî di accrescimento. La convessità de- gli ultimi giri proviene da esuberanza di vitalità come avviene nei grandi esemplari della Turrifella communis. Io ho un esemplare che ha un solo ordine di tubercoli nel centro degli anfratti, ed un altro nella sotura. Cerithiopsis tubereularis , Montagu (Murex). Jeffr. B. GC. IV, p. 267, V, p. 217, t. SI, f. 4. Var. = Cerithium pygmeum, Ph.; var.=Cerithiopsis acicula, Brus. (ex typ.); var.=C. minima, Brus. (ex typ.). Questa ul- tima varietà ha spesso l’apice intieramente niveo. Cerithiopsis Barleei , Jeffreys. B. &. IV, p. 268, V. p. 2417, t. S1.2: Napoli! Cerithiopsis bilineata, Hornes, Foss. Wien. beck. p. 416, t. 42, f. 22 (Ce- rithium). Cerithium Coppole, Aradas MS. Var. alba, Ognina! Cerithiopsis pulchella , Jefireys B. G. IV, p. 269, V, p. 217, t. 81. f. 3. Trapani (Brugnone)!, Palermo, Ognina! Cerithiopsis Metaza, Delle Chiaje. Mem. II, p. 222, t. 49, f. 29-31 (Mu- rex). Cerithium Crosseanum, Tiberi (ex typ.); Cerithiopsis subeylindricus, Brusina (ex typ.). La figura che dà Delle Chiaje è eccellente, e le pa- 47 role che l’accompagnano non fanno menomamente dubitare della pre- | sente identificazione. Palermo! Io 1 ho ricevuto da Madéra dall’ Ab. Watson. Il giovine costituisce il Cerithiopsis angustissima di Tiberi (ex typ.). Var.=C. angustissimum, Forbes=C. Benoitianum, Allery. Wein- kauff « horribile dietu » riunisce questo al C. reticulatum. Un'altra indescritta specie prossima al Cerithium cribrarium di S. Wood, è stata recentemente trovata a Palermo. Purpura hemastoma, L. (Buccinum). Ph. I, p. 218, II, p. 187. Monstr.= P. gigantea, Calc. La P. Barcionensis di Hidalgo, fu male interpetrata da Weinkauff. Io ho esaminato l’esemplare figurato, e la differenza non consiste nel nu- mero e nella disposizione dei nodi; la fuczes della conchiglia è tut- t° altra. Buccinum Humphreysianum , Bennet. Jeffr. B. GC. IV, p. 293, V, p. 218, t. 83, {. 1. Var.= B. ventricasum, Kiener (non Lamk.)=B. striatum, Ph.=B. Kieneri, Allery. i: Tritonium nodiferum, Lamarck. (Triton). Ph. I, p. 212, IL p. 18%. Tritonium Sequenza, Aradas e Benoit, Atti dell’Acc. Gioenia, ser. II, vol. V. Ph. I p. 242, II, p. 183 (T. variegatum). Tritonium Parthenopeum, v. Salis (Murex). Ph. I, p. 184 (T. suc- cinclum). Tritonium corrugatum, Lamarcek (Triton). Ph. I, p. 243, IL, p. 184. Tritonium cutaceum, L. (Murex). Ph. I, p. 243, II, p. 184. Tritonium scrobiculator, L. (Murex). Ph. I, p. 213, IL p. 184. Ranella gigantea, Lamarck. Ph. I, p. 214 (R. gigantea), Il p. 183 (R. re- ticuluris). i Ranella reticulata, De Blainville (Priton). Ph. I, p. 214, t. 41, f. 28, II, p. 183 (R. lanceolata). lyphis tetrapterus, Bronn (Murex). Ph. I, p. 208 (M. fistulosus), II, p. 481, t. 27, f. 4 (Murex). Murex brandaris, L. Ph. I, p. 207, II, p. 184. Murex carinatus, Bivona pat. Ph. p. 214, t. 44, f. 27, II, p. 182 (M. va- ginatus). Fusus echinatus, Kiener (non Ph.). Murex rostratus, Olivi. Ph. I, p. 202, II, p. 177 (Fusus). Murex pulchellus, Philippi Il, p. 178, t. 25, f. 28 (Fusus). Non M. pul- chellus, Lamk. To avevo sostituito il nome di M. Philippu, per evitare una confusione con la specie di Lamarck; però questa è poco cono- sciuta, e non le fu assegnato nessun habitat. Murex Siracusanus, L. Ph, I, p. 203, II, p. 177 (Fusus). Murex Brocchii, Allery, Notizie conch. foss. M. pell. e Fic. p. 32. Ph. I, p. 204, II, p. 178 (Fusus craticulatus). M. craticulatus, Br. (non L., né Fabr.); Var.=F. squamulosus, Ph. 148 Murex muricatus, Montagu. Ph. I, p. 206, t. 44, f. 10, IL p. 173 (Pusus echinatus). PF. longurio, Weink. (ex typ.). Io ho dato la sua sinonimia nel mio precedente lavoro. Murex Barvicensis, Johnston (Edinb. Journ. 1825). Jeffr. B. C. IV, p. 348, Vi i 21811840 (irophon). Murex trunculus, L. Ph. I, p. 209, IL p. 181. Murex erinaceus, L. Ph. I, p. 208, II, p. 181. Var.=M. Tarentinus, Lamk. Murex Edwardsii, Payraudeau (Purpura). Ph. I, p. 210, II, p. 182. Var.? —M. cyclepus, Benoit (ex typ.). Murex cristatus, Brocchi. Ph. I, p. 209, t. II f. 25 (var. 8), IL p. 182. Var.=M. rugulosus, 0. G. Costa. M. Brocchi, Cantr. Murex aciculatus, Lamarck. Ph. I, p. 203 (Fusus lavatus), IL, p. 178, t. 25, f. 29 (F. corallinus). Var.=F. minutus, Desh.=F. Titii, Stossich; var. — F. Hellerianus, Brus. (ex typ.)=M. Weinkauffianus, Crosse (ex typ.). Livorno (Caifassi)| i Murex scalaroides, De Blainville. Ph. I, p. 209, t. Ii, f. 32, IL p. 182 (M. distinctus). M. scalarinus, Biv. pat. non A. Adams. Pseudomurex bracteatus, Brocchi, Conch. foss. sub. p. 409, t. 9, f£. 3 (Murex). Var. = Murex lamellosus, (Jan) Ph. è var. minor, Corsica e Sardegna (Tiberi ed altri); var.= sus Babelis, Req.=M. Benoiti, Tib. —M. Tectum-Sinense, Desh.=M. spinulesus, 0. G. Costa; var.= M. lace- ratus, Desh.; var.=Purpura brevis, De BI.=Pyrula squamulato, Ph.=P. Santangeli e P. Borbonica, Marav.; var.=P. Panormitana, Allery. Pseudomurex Meyendorffii, Calcara, Cenno Moll. Sic. p. 33, t. 4, f. 22 (Mu- rex). M. scalaris, auct. non Br. Palermo! Canarie (M’Andrew)! . Pseudomurex Spade, Libassi, Mem. foss. Pal. p. 43, f. 29 (Murex). Sar- degna (Tiberi, in coll. Jeffreys)! Pseudomurex è stato già adottato da Jeffreys, e suggerito dallo stesso al Pref. Carpenter, per la sua lista delle conchiglie pescate nelle coste di Tripoli. Fasciolaria lignaria, L. (Murex). Ph. I, p. 202 (F. tarentina), IL p. 177. Lachesis minima, Montagu (Buecinum). Ph. I, p. 222, HI, p. 189, t. 27, f. 9 (Buccinum). Var.= Nes@a mammillata e N. granulata, Risso (ex typ.); L. granulata, Risso (ex typ.). Lachesis granutata, Tiberi (non Risso), Journ. de Conchyl. Janvr. 1868, p. 75 (Nesea). Dalmazia, (Stalio e Brusina)!, Coste d’Africa! Lachesis lineolata, Tiberi, op. cit. p. 76, t. 5, f. 5 (Nes@a). Porquerolles (Martin), Palermo! L’ animale e l’opercolo non differiscono generica- mente dalla L. minima. ‘ Lachesis candidissima, Philippi I, p. 222, t. 41, f. 18, HI, p. 159 (Buc- cinum). Lachesis Foline@, (Delle Chiaje) Philippi II, p. 189, t. 22, f. 10 (Bucci- 49 num). B. Lefebvrii, Marav. (ex typ. Ar. e Ben.); Fusus e poi Buccinum granulatum, Calcara (ex typ.); Luchesis areolata, Tiberi (ex typ.). Li- vorno (Appelius)!, Palermo! Un’altra piccola specie di Lachesis che io chiamo L. vulpecula, si trova parimente nel Mediterraneo. Cantraine diede una magnifica figura di Lachesis che non sò a quale riferire, nella t. 8, f. 10, della sua « Ma- . lacologie Mediterranéenne. » Pisania pusio, L. (Murex). Ph. I, p. 224 (Buccinum maculosum), II, p. 190 (Buccinum). Pisania D’Orbignyi, Payraudeau (Buccinum). Ph. I, p. 222, II, p. 188 (Buc- cinum). lo credo che questa specie debba definitivamente prendere il nome di P. plicata, Brocchi (Murex). Pisania picta, Scacchi (Purpura). Ph. I, p. 188, t. 27, {. 5 (Buccinum Scacchianum). Palermo! Pisania leucozona, Philippi (Buccinum). Weink. II, p. 115 (Pollia). Mu- rex bicolor, Cantr. e Fusus fausciolarioides, Forbes, sono forse sinonimi. Una quinta specie di Pisania, è stata trovata nel mare di Napoli e di Palermo: io la trovai determinata nella collezione M’Andrew col nome di Muricidea subspinosa, Adams. Questa è pubblicata nei Proceed. of the Zool. Soc. 1853, p. 72. Euthria cornea, L. (Murex). Ph. I, p. 202 (Fusus lignarius), Il, p. 177 (Fusus). Cassidaria echinophora, L. (Buccinum). Ph. I, p. 216, II, p. 186 (C. tyr- rbena, var.). Var. = C. depressa, Ph.; monstr. = Pyrula provincialis, Martin. i Cassidaria Tyrrhena, Chemnitz (Buccinum). Ph. I, p. 216, II, p. 177. Cassis undulata, L. (Buccinum). Ph. I, p. 217 (C. sulcosa), IL, p. 187. Cassis saburor, Bruguiére (Cassidea). Ph. I, p. 219, II, p. 187. Dolium galea, L. (Buccinum). Ph. I, p. 219, Ii, p. 187. Doliopsis Crosseana, Allery, Journ. de Conchyl. Juillet 1869, p. 228, t. 12, f. 1 (Dolium). Cyclope neritea, L. (Buccinum). Ph. I, p. 223, II, p. 189 (Buccinum). Cy- clonassa Italica, Issel (ex typ.); juv.=Nanina unifasciata, Risso. Cyctope pellucida, Risso, Eur. Merid. IV, p. 274. Il Cyclops Kamieschi, Chenu, è una nostra terza specie, se il Mar Nero si considera come una parte del Mediterraneo. I miei esemplari sono di Crimea, e li devo alla gentilezza della Msa. Paulucci. Nassa gibbosula, L. (Buccinum). Ph. I, p. 224, II, p. 190 (Buccinum). Siria (M’ Andrew, assieme alla N. circumcineta, Adams)! Nassa granun, Lamarck (Buccinum). Weink. II, p. 69. Sicilia e Malta (coll. Calcara)!, Palermo! 7 50 Nassa mutabilis, L. (Buccinum). Ph. I, p. 224, II, p. 189 (Buccinum). Nassa Cuvieri, Payraudeau (Buccinum). Ph. I, p. 221, t. 12, £. 1-7, I p. 188 (Buccinum variabile). Probabilmente è il B. costulatum di Re- nier, ma non è con certezza quello di Brocchi. N. encaustica, Brus. (ex typ.). Nassa reticulata, L. (Buccinum). Ph. I, p. 220, IL p. 188 (Buccinum). Nassa cornicula, Olivi (Buccinum). Ph. I, p. 223, IL p. 189 (Buccinum). Var.=B. semiplicatum, O. G. Costa; var. decollata, minor, ecc. Monstr. ._ contraria, Dalmazia (Brusina)! Nassa incrassata, Stròom (Buccinum). Ph. I, p. 220 (B. asperulum), II, p. 188 (B. Ascanias). La N. pygmaa, (Ranella) Lamk., è strettamente ‘collegata con questa, e si trova in tutti i punti del Mediterraneo. Nassa limata, Chemnitz (Buccinàm). Ph. I, p. 219, II p. 188 (B. prisma- ticum). Adriatico (Brusina ed altri)!, Palermo (Benoit)! La var. minor, è più abbondante ed è più generalmente diffusa. Nassa prismatica, Brocchi, op. cit. p. 337, t. 5, f. 5 (Buccinum). Palermo (Benoit ed altri)t, « Mediterraneo » (M°Andrew)! La N. semistriata, (Bucc.) Br. non è stata ancora pescata nel Mediter- raneo, quantunque si trovi in abbondanza nelle coste del Portogallo. Il B. Tinei, Marav. (= B. Gussoni, Calc. ex typ.), è una specie di Nassa, che vive presso Messina nelle acque salmastre, assieme alla N. cornicula. i A quale specie si deve riferire il B. Gemellari, di Biondi? Columbella Greci, Philippi II, p. 194, t. 27, f. 18. La Mitra columbellaria, Sc. è evidentemente la stessa specie, con tutto che Philippi dica che in quest’ ultima le pieghe del labbro sono continue. Il nome di Scacchi ch’è più antico (1836) non può essere adottato, Columbella columbella- ria, potendo essere poco corretto, e per conseguenza non approvato. C. filosa, Dujard.; Turbinella Dujardini, Hornes. Columbella rustica, L. (Voluta). Ph. I, p. 228, II, p. 194. Var. elongata. Columbella scripta, L. (Murex). Ph. I, p. 225 (Buccinum Linnai), II p. 190 (Buccinum). La C. Gervillii, (Mura) Payr. (ex typ.) deve forse essere specificamente distinta. L’animale è differente, e l’apice è costantemente smozzato. Una delle sue varietà è la C. Crossiana di Recluz, (ex typ. in coll. Grosse); la lamina un poco obliqua, biancastra, allungata e tagliente che tro- vasi nella parte superiore del bordo, è un deposito calcareo casuale, nel punto dove la più parte delle Canalifere tendono ad accumu- larlo. La C. decolleta, Brusina (ex typ.), é una buona varietà di questa specie. La C. Brisei, (Voluta) Chiereghini, è probabilmente distinta. DI Columbella minor, Scacchi. Ph. II, p. 190, t. 27, f. 12 (Buccinum). B. Scacchi, Calcara. Defrancia teres, Forbes (Pleurotoma). Jeffr. B. GC. IV, p. 362, V, p. 219, t. 78, f. 5. Martigues (Martin)!, Palermo! Defrancia gracilis, Montagu (Murex). Ph. I, p. 197 (P. suturale), II, p. 166 (Pleurotoma). Defrancia volutella, Kiener (Pleurotoma). Ph. Il, p. 165 (Pleurotoma). Mar- tigues (Martin, come {usus veulpeculus)ì, Dalmazia (Brusina)! Defrancia Leufroyi, Michaud (Pleurotoma). Ph. I, p. 197, 1. 41, f. 24 (P. infiatum), Il, p. 165 (Pleurotoma). Var. coralligena, Sardegna (Tiberi, come D. Leufroyi, var. volutella)! Defrancia linearis, Montagu (Murex). Ph. II, p. 166 (Pleurotoma). Defrancia reticulata, (Renier) Brocchi (Mure). Ph. I, p. 196, II p.165 (Pleurotoma). Murex echinatus, Br. Var.=P. purpureum, Ph. non Mont. (ex typ. in coll. Hanley); var. formosa, Tunisi! Defrancia purpurea, Montagu (Murex), var. Philiberti. Ph. I, p. 497, t. 14, f. 14 (P. variegatum), II, p. 165 (P. Philiberti). Var. = P. corbis, Mi- chaud=P. cancellata, Calcara=P. LaVie, Ph.=? P. minuta, Forbes. Defrancia? hystric, (Jan) Bellardi (Raphitoma). Jeffr. Ann. Mag. N. H. July 1870. P. echinata, Calcara; var. alba, rufa, Trapani (Brugnone)!, Palermo! Subgenus Eckion. Pleurotoma torquata, Philippi IL p. 174, t. 24, f. 44. Tripoli (Prof. Car- penter), Palermo! Pleurotoma undatiruga, Bivona pat. Ph. II, p. 174, t. 26, f. 13. Algeria (Weinkauff)! Forse #. corrugata, Kiener, di Gorèa e Guinea. Var.=P. balteata, (Beck MS.) Kiener=P. similis, Bivona fil. Sardegna (Tiberi)!, Palermo (Brugnone ed altri)! Pleurotoma crispata, (Jan) Bellardi, var. Trecchi. Ph. II, p. 175, t. 26, f. 26 (P. Tarentini). P. Renieri, Scacchi; P. Trecchi, Testa (1842). Na- poli (De Stefanis)!, Martigues (Martin)!, Palermo! Var.=P. tricinctum, Brugnone (ex typ.). Pleurotoma galerita, Philippi II, p. 172, t. 26, f. 15. « Medit. 50-100 fath. » (Jeffreys). Pleurotoma carinata, Bivona fil. Ph. II, p. 176, t. 26, f. 19. P. modiola, (Jan) Bellardi. Pleurotoma emendata, Allery, Notizie foss. M. pell. e Fic. p. 17 e 34 (Ta- ranis). P. Renieri, Ph. non Scacchi. Palermo! Pleurotoma Morchi, Malm, Gotheborgs K. Vetens, Lamball. Handlingar, ecc. 1863, p. 150, t. 2, f. 15 (Trophon). Palermo! Var.=P. cirratum, Brugnone 1861 (ex typ.)=Bela demersa, Tiberi MS. olim (ex typ. in coll. Jeffreys) non P. cirrata, Bellardi 1847. 52 Pleurotoma hispidula, (Jan) Bellardi, p. 92, t. 4, f. 17 (Raphitoma). P. de- cussatum, Ph.; P. nuperrimum, Tib. (ex typ.) Martigues (Martin)!, Dal- mazia (Brusina)!, Palermo! Pleurotoma brachystoma, Philippi H, p. 169, t. 26, f. 10. Palermo! Var. =P, granuliferum, Brugnone (ex typ.). Palermo!; var.=P. minimum, Brugnone (ex typ.). Martigues (Martin)! Pleurotoma rugulosa, Philippi Il, p. 169, t. 26, f. S. P. abyssicola? For- bes; P. crassilabrum? Requien; P. coaretata, Weinkauff (ex typ.), non Forbes; P. Sicardi, Martin; P. ambiguum, Brugnone (ex typ.). Var.= Mangelia Stosiciana , Brusina (ex typ.)= M. crenulata, Tiberi MS. (ex typ.), non P. crenulata, Lamk. fossile di Grignon; var.=P. albida, De- shayes (ex typ. in coll. Ecole des Mines); var. = Raphitoma Sandri, Brusina (ex typ.); var.=P. scabriusculum, Brugnone (ex typ.). Pleurotoma clathrata, Marcel de Serres. Ph. I, p. 199, t. 41, f. 46 (2. rude), II, p. 170 (P. granum). P. Delosensis, Reeve. Pleurotoma multilineolata, Deshayes. Ph. II, p. 166, t. 26, f. 1. P. pusilla, Scacchi. Philippi distinse con quest’ ultimo nome una varietà o una specie affine. Pleuretoma cerulans, Philippi HI, p. 168, t. 26, f. 4 (ex typ. in coll. Han- ley). Var.=Mangelia Sicula, Reeve (ex typ. in coll. Hanley); var.=P. unifasciata, Desh. (ex typ. in coll. Ecole des Mines). Pleurotoma Bertrandii? Payraudeau. Ph. HT, p. 463. S PCRSAL la tigre nella t. 4, f. A del Bull. Malacologico di Pisa, 1869. Pleurotoma striolata, Scacchi. Ph. IL, p. 168, t. 26 f. 7. Pleurotoma attenuata, Montagu (Murex). Ph. I, p. 193 I Il, L 29h gracile), II, p. 166. P. Payraudeauti, auct. Pleurotoma costata, Donovan (Fusus). Jeffr. B. GC. IV, p. 379, V, p. 220, t. 90, f. 3. Palermo! P. prismaticum, Brugnone (ex typ.). Pleurotoma Vauquelini, Payraudeau. Ph. I, p. 493, t. 44, f. 19. Var.=P. Desmoulinsi, Martin, non P. (Raphitoma) Desmoulinsi, Bellardi. Pleurotoma teniata, Deshayes. Ph. II, p. 167, t. 26, f. 3. Pleurotoma Philippii, Weinkaufî (Rephitoma) (ex typ.). Ph. È, p.Hi6, t. 9, f.-15, IL p. 167 (P. plicatum?) (ex typ. in coll. Hanley). Pleurotoma nebula, Montagu (Murex). Jefîr. B. G. IV, p. 384, V, p. 220, t. 94, f. A. Var.=P. fuscata, Desh. (ex typ. in coll. Ecole des Mines) =P. Bertrandii, Ph. vol. I, (non Payr.)=P. Ginnzanianum, Sc.; var.=P. levigatum, Ph.; var. intermedia, Palermo! Pleurotoma nana, Scacchi. Ph. II p. 169, t. 26, {. 11. P. fortis, Forbes. Non P. nana della Expedit. de Morée di Desh. Pleurotoma rufa, Montagu (Murex). Jeffr. B. GC. IV, p. 392, V, p. 222, t. 94, f. 6. P. Kieneri, Maravigna (ex typ.). 53 Pleurotoma septangularis, Montagu (Murex). Jeffr. B. C. IV, p. 390, V, p. 222, t. 91, f. 5. Var.=P. secalinum, Ph. Pleurotoma elegans, Scacchi. Ph. II, p. 168, t. 26, f. 5. P. Maravigne, Biv. fil. Palermo (Brugnone ed altri)!, Sardegna (Tiberi)!, Senegal (coll. Petit)! Var. nana, Jefîr. Un’altra importante specie di Pleurotoma,=P. calcarata, Grateloup=P. Agassizi, Bellardi=P. etruscum, Tiberi MS., fu trovata dal Sig. B. Cai- fassi presso Livorno, ed ora trovasi per suo dono nel mio gabinetto. Questa è una delle più variabili specie, che si rinvengono in abbon- danza nel miocene e nei terreni subappennini. Conus Mediterraneus, Bruguière. Ph. I, p. 238, t. 42, f. 17-22, IL, p. 200. Mitra zonata, Marryat. Ph. IL p. 195 (M. Sartungeli). Mitra cornicula, L. (Voluta). Ph. I, p. 229, t. 12, f. 9,40, IL p. 195 (M. ebenus). Var.=M. Defrancii, Payr. Mitra lutescens, Lamarck. Ph. I, p. 229 (M. cornea), IL, p. 495. Monstr. contraria, Dalmazia (Brusina)! Var.=M. lactea, Lamk. Mitra tricolor, Gmelin (Voluta). Ph. I, p. 230, IL p. 195 (M. Savignyi). Var.=M. granum, Forbes. L'animale è nero, sparso di punti color d’oro. La M. tricolor, Montrouzier, è una specie della « Nouvelle-Calédonie. » Un’ altra specie di questo gruppo vi è stata confusa: questa è più spessa ed ha un sistema differente di pieghe e di colorazione. L’ani- male è intieramente bianco o color di cera. La M. picta, Dan. e Sand. (non Reeve)=M. Sandrii, Bieltz, è anche distinta dalle congeneri. Si trova nell'Adriatico. Io ne ho ottennto un esemplare nelle spugne provenienti da Tunisi. Ringicula auriculata, Ménard de la Groye (Marginella). Ph. I, p. 234 (Mar- ginella), I, p. 498, t. 28, f. 13. Il tipo è di Taranto, di dove io ho alcuni esemplari che devo alla gentilezza dell’Ab. Gravina, che con- frontano con quelli di altri punti del Mediterraneo, e di Suez. Ringicula ventricosa, J. Sowerby. Jeffr. Ann. and Mag. N. H. July 14870. Palermo! Marginella secalina, Philippi I, p. 232, t. 12, f. 15 (Voloula triticea), IL p. 497, t. 27, f. 19. M. Calameli, Jousseaume, in Revue et Magaz. Zool. 1872. Marginella miliaria, L. (Voluta). Ph. I, p. 232, IL, p. 197 (M. miliacea). Monstr. contraria, Livorno (Appelius)!, Palermo! Marginella minuta, L. Pfeiffer. Ph. I, p. 197, t. 27, f. 23. Marginella clandestina, Brocchi (Voluta). Ph. 1, p. 234, IL p. 197. Marginella occulta, Allery, Test. nuovi dei mari di Sicilia p. 17, f. 40. Martigues (Martin)! Marginella levis, Donovan (Voluta). Ph. I, p. 233 (Erato cypreola), IL p. 197. DI Cyprea lurida, L. Ph. I, p. 234, IL p. 199. Juv. = Voluta pumilio, Bru- sina (ex typ.). Cyprea pyrum, Gmelin. Ph. I, p. 235, IL p. 199. Cyprea physis, Brocchi (sic/), Conch. foss. sub. p. 284, t. 2, f. 2. Marti- gues (Martin), Palermo! Cyprea spurca, L. Ph. I, p. 255, IL p. 199. Trivia Europea, Montagu (Cyprea). Ph. I, p. 236 (pars), Il, p. 199 (Cy- prea Coccinella). Var. maculata; Juv.=C. umbilicaris, O. G. Costa. Trivia pulex, (Solander) Gray (Cyprea). Ph. IL p. 200. Pedicularia Sicula, Swainson. Ph. II, p. 92, t. 18, f. I1 (Thyreus para- doxus). Calyptrea polymorpha, Calcara; C.? compressa, 0. G. Costa. Isole Eolie (Benoit)! Ovula carnea, Gmelin (Bulla). Ph. I, p. 234, II, p. 198. Var. albida, Cor- sica e Sardegna (Tiberi)! Qvula Adriatica, Sowerby. Ph. I, p. 233, t. 12, f. 13, II, p. 198, tz 20) Ovula spelta, L. (Bulla). Ph. I, p. 233, t. 12, f. 17, II, p. 198, t. 27, f. 22. Ovula patula, Pennant (Bulla), var. purpurea. Jeffr. B. G. IV, p. 407, V, p. 222, t. 92, f.3. Simmia purpurea e S. niceensis, Risso. Corsica e Sar- degna (Tiberi ed altri)!, Gorgona (Caifassi)!, Palermo! Volvula acuminata, Bruguiére (Bulla). Ph. I, p. 122, t. 7, f. 18, II, p. 96, (Bulla). Cylichna nitidula, Loven. Jeffr. B. G. IV, p. 412, V, p. 222, t. 93, f. 2. Palermo! 1 Cylichra umbilicata, Montagu (Bulla). Ph. I, p. 122, t. 7, f. 24, IL p. 96, (Bulla truncatula). Var.=C. strigella, Loven. Palermo! Cylichna Jeffreysii, Weinkauff. Ph. I, p. 122, II, p. 96 (Bulta ovulata). Non . B. ovulata Br., nè Lamk. Cylichna cylindracea, Pennant (Bulla). Jeffr. B. GC. IV, .p. 415, V, t. 33, f. 4. Palermo! Utriculus mammillatus, Philippi I, p. 122, t. 7, f. 30, II p. 96 (Balla). Utriculus truncatulus, Bruguiére (Butta). Ph. I, p. 123, t. 7, f. 19 (B. se- misulcata), II, p.96 (B. truncata). Var.=C. leptoncilema, Brus. (ex typ.). Utriculus cuneatus, Tiberi (ex typ.) Journ. Conchyl. XVI, p. 180 (Cy- lichna). B. cylindrica? Sc. (non Brug.); C. Hernesii, Weink. (ex typ.); B. striatula, Forbes, secondo Jeffreys; C. pyramidata, A. Adams. Pa- lermo ! Utriculus obtusus, Montagu (Bulla). Jeffr. B. G. IV, p. 423, V, p. 223, t. 94, f. 3. Var. minor, apice depresso, Martigues (Martin, col nome MS. di C. minutissima)!, Vado (Mse. Doria)!, Livorno (Caifassi)!, Palermo! Utriculus excavatus, Jeffreys MS. Palermo! pur 919) Utriculus hyalinus, Turton (Buila). Jeffreys B. C. IV, p. 427, V, p. 223, t. 94, f. 7. Palermo! Utriculus expansus, Jefireys, B. G. IV, p. 426, V, p. 223, 1. 94, f. 6. Palermo! Due altre specie di Utriculus, sono state da me pescate a Palermo. Akera bullata, Miller. Jeffr. B. C. IV, p. 430, V, t. 95, f. 1 (Acera). Bulla fragilis, Lamk. Palermo (Brugnone)!; var.=B. Hanleyi, A. Adams (ex typ.). Palermo! Akera fragilis, Jeffreys. Capell. Piem. Cost. p. 49, f. 46-14 (Cylichna). Acteon tornatilis, L. (Voluta). Ph. I, p. 166 (Tornatella fasciata), II, p. 143 (Tornatella). Acton pusillus, Forbes, Rep. of Ag. inv. p. 1941 (Tornatella). Palermo! Acteon exilis, Jeffreys, Ann. and Mag. N. H. July 1870 p. 21. Palermo! Haminea hydatis, L. (Bulla). Ph. I, p. 421, II p. 95 (Bulla). Haminea elegans, Leach, A synop. of the Moll. of Great Brit. p. 42. Non B. elegans, Gray=B. perforata, Ph., ch’ è propria di Manila. Haminea dilatata, Leach, op. cit. p. 42. Palermo! Bulla striata, Bruguière. Ph. I, p. 421, IL p. 95. Bulla utriculus, Brocchi. Ph. I, p. 123, II, p. 95. Palermo! B. interme- dia, Aradas. Bulla? diaphana, Aradas (1842). Ph. IL p. 215 (Bulla). Bulla turgidula, Forbes, secondo Jeffreys; Scaphander gibbulus, Jeffreys. Il Dr. Aradas riconobbe la sua specie negli esemplari da me a lui presentati. Pa- lermo! i Scaphander lignarius, L. (Bwla). dh. I, p.121, II p. 95 (Bulla). Var. mi- nor e var. alba, Palermo! Philine scabra, Miller (Bulla). Jeffr. B. C. IV, p. 447, V, p. 224, t. 96, f. 1. Palermo! Bullea angustata e B. punctata, Ph., ma v° incluse la seguente. Philine catena, Montagu (Bulla). Jeffr. B. GC. IV, p. 449, V, p. 224, t. 96, f. 2. Var. zona, Trapani! Philine Monterosati, Jeffreys MS. « Adventure Bank, 92 fath. » (Jeffreys), Palermo! Philine quadrata, S. Wood (Bullea). Jeffr. B. C. IV, p. 452, V, p. 224, t. 96, f. 4. Palermo! Philine punctata, Clark (Bullea). Jeffr. B. G. IV, p. 453, V, p. 224, t. 96, f. 5. Napoli (De Stefanis, fide Jeffreys), Algeria (M’Andrew, fide Jeffreys). Philine striatula, Jeffreys MS. Palermo! Phuline pruinosa, Clark (Bullea). Jeffr. B. G. IV, p. 454, V, p. 224, t. 96, f. 6. Palermo! Var. dilatata, Palermo! 56 . Philine vestita, Philippi II, p. 95, t. 20, f. 4 (Bulla). Dubbia identifica- zione. Algeria (Weinkauff)!, Napoli (Tiberi)!,, Spezia (Mse. Doria), Palermo! Philine aperta, L. (Bulla). Ph. I. p. 21 (Bullea), II, p. 94, t. 20, f. 3 (B. planciana). Io ho pescato altre due Philine nel mare di Palermo, una è forse an- cora indescritta, e l’altra è la P. angulata di Jeffreys, ma questa de- finizione non è stata ancora sanzionata dal suo autore. Smaragdinella Algire, Hanley MS. Weink. II, p. 185. Il solo esemplare sin’ ora pescato, trovasi per dono di Mr. R. M° Andrew al Museo Bri- tannico. Doridium Mekelti, Delle Chiaje. Ph. H, p. 93 (Acera). Palermo! D. mem- branaceum? Mekel. Doridium coriaceum, Mekel. Ph. II p. 94 (Acera aplysieformis). Oxynoe olivacea, Rafinesque, Journ. de phys. 1819 p. 152. Bulla Gar- gotte, Calcara; Lophocercus Sieboldi , Krohn; Icarus Gravesi, Forbes. Viareggio (Msa. Paulucci, file Appelius), Palermo! Lobiger Serradifalci, Calcara Monogr. dei gen. Claus. e Bul. con aggiunta, Palermo 1840, p. 44 (Bullea). Lobiger Philippii, Krohn. Viareggio (Msa. Paulucci, fide Appelius), Palermo! Aplysia depilans, L. (Laplysia). Ph. I, p. 424, IL p. 97. Aplysia fasciata, Poiret. Ph. I, p. 124, II, p. 98. A. Poliana, Delle Chiaje; A. lepus? Ph. Aplysia punctata, Cuvier. Ph. I, p. 124, IL p. 98, t. 22, £. 1. Aplysia marginata, De Blainville. Ph. I, p. 98, t. 22, f. 2. Palermo! Aplysia longicornis, Rang, Hist. Nat. des Aplysiens p. 66, t. 49, f. 4-4. Palermo! Aplysia virescens, Risso. Ph. I, p. 124, Il, p. 98. A. limacina, De Blainv.; A. unquifera e petalifera, Rang. Lo stato adulto è 1° A. depressa di Cantraine. L'A. camelus, Guvier, di cui Rang dà una figura, è secondo tutti gli autori una specie dubbia, e non si è più incontrata nel mare di Napoli. Pleurobranchus membranaceus, Montagu (Lamellaria). Jeffr. B. G. V, p. 10, t. 97, f. 3. P. testudinarius, Cantr.; P. tuberculatus, Meckel. Pleurobranchus plumula, Montagu (Bulla). Ph. H, p. 87, t. 20, £. 5 {P. brevifrons). Palermo! Il P. perforatus, Ph., il P. stellatus, Risso, ed il P. elongatus, Cantr., as- sieme alla seguente specie, secondo Alder e Hancock sono sinonimi del P. plumula. Pleurodranchus aurantiacus, Risso. Ph. I, p. 1412, H, p. 87, t. 20, £. 7. Palermo! o 57 Umbrella Mediterranea, Lamarck. Ph. I, p. 143, t. 7, f. 44, II p. 88. Tylodina citrina, Joannis. Guer. Mag. Zool. (1834) V, p. 136. Parmopho- rus patelloideus, Cantr. (Malac. Medit. t. 8, f. 49). Forse T. punctulata, Rafinesque. Questa conchiglia non è rara; la sua distribuzione è tanto estesa quanto quella della Umbrella Mediterranea, e lo stato giovine è da questa indistinguibile. L’epiderme rammenta quella della Solemya togata. L’animale ha il corpo limaciforme, e la testa analoga a quella dell’Aplysia. Rada di Atene (Joannis), Golfo di Taranto (Benoit)!, Ca- tania (Aradas)!, Sardegna (Appelius)!, Corsica (Susini, coll. Brit. Mu- seum, Jeffreys e De Burgh)!, Golfo di Lione (Martin, Ancey, Isaac, Ar- tufel)!, Algeria (Weinkauff, come 7. Rafinesquii)!, Dalmazia ed Istria (Brusina, Nardo, Stalio e Stossich, come . Itafinesquu)! Canarie (M'An- drew e Brit. Museum)! Tylodina Rafinesquit, Philippi I, p. 444, t. 7, £. 8, JI, p. 89. Palermo, e coll. De Stefanis! Tylodina excentrica, Tiberi, Journ. de Conch. VI, p. 37, t. 2, f. 6 (Ga- dinia). Martigues (Martin)!, Palermo! I due esemplari citati da Wein- kauff (v. Bull. Malac. II, p.90) affissati sultu bo di una Ditrypa, uno come G. excentrica, e l’altro come G. lateralis, sono senza alcun dub- bio due Anomie. Gadinia? Gussonii, 0. G. Costa (Ancylus). Ph. I, p. M14, t. 7, f. 7 (Patella pellucida), IL p. S4 (Patella). i Gadinia Garnoti, Payraudeau (Pieopsis). Ph. I, p. 411 (Patella), II, p. 85. Assiminea littorina, Delle Chiaje (Helix). Ph. II, p. 133, t. 24, f. 2 (Trun- catella).. Melampus Firminii, Payraudeau (Auricula). Ph. I p. 442, II p. 118 (Au- ricula). Var. atba, Dalmazia (Brusina)! Melampus bidentatus, Montagu (Voluta). Ph. IL, p. 148 (Auricula Bivona). Melampus imyosotis, Draparnaud (Auricula). Ph. I, p. 143, II, p. 148 (Au- ricula). Var.=A. dubia, Cantraine=A. Venetiensis, Megerle (ex typ. in coll. Villa); var.=Voluta vingens, Turton. Martigues (Martin, col nome MS. di Auricula maritima), Cap-Pinéde (Ancey)! Otina otis, Turton (Melia). Jefir. B. GC. V, p. 4140, t. 98, f. 3. Magnisi (Ab. Brugnone)! Ladas Keraudreni, Leseur (Atlanta). Ph. II, p. 205. Palermo! Atlanta Peronii, Leseur. Ph. IL p. 205. L’A. rosea, Leseur, fù citata da Jeffreys come trovata nel Mar Egéo. Carinaria Mediterranea, Peron e Leseur. Ph. I, p. 242, IL p. 204. Pa- lermo (Doderlein, Dénitz)!, Nizza! Ss PTEROPODA Cymbulia Peronti, Cuvier. Ph. I, p. 102, HI, p. 72. Palermo (Doderlein)! Embolus rostralis, Souleyet, Voy. Bon. II, p. 216, t. 13, f. 4-10 (Spiria- lis). Palermo! Protomedea elata, 0. G. Costa; P. ornata, dello stesso, può essere il pullus del Capulus Hungaricus. Spirialis retroversus, Fleming (Fusus). Ph. II p. 164, t. 25, f. 20 (Scea stenogyra). Atlanta trochiformis, D° Orbigny. Palermo! S. Jeffreysii, Forbes e Hanley (Palermo!) e S. Mac Andrei, degli stessi, sono riguardati come varietà della presente specie. S. Australis, Souleyt, è citato da Jeffreys come trovato nelle coste del Piemonte] Spirialis bulimoides, Eydoux e Souleyet. op. cit. IL p. 224, t. 13, f. 35-42. Mar Egéo (Jeffreys)!, Palermo! Spirialis physoides, Forbes, Rep. of. Eg. inv. p. 186 (Peracle). S. recur- virostra, A. Costa (ex typ.). Palermo! Hyalea tridentata, Forskal. Ph. I, p. 104, II, p. 70. Palermo (Dòonitz)! Hyalea gibbosa, Rang. Ph. II, p. 71. Hyalea inflera, Leseur. Ph. IL p. 101, t. 6, f. 18 (H. uncinata), II, p. 71 (H. vaginella). Palermo! Hyalea trispinosa, Leseur. Ph. I, p. 101 (H. depressa), IL, p. 74. Palermo! H. longîrostra, Leseur e H. levigata, d’Orbigny, sono citate da Aradas e Benoit, la prima come ricevuta da Malta, e la seconda come trovata raramente nel porto di Messina. L’H. Melly, Benoit (ex typ.) ha troppo affinità con 1’ H. tridentata, ed è stata trovata una sola volta. Clio cuspidata, Lamarck (Hyalea). Ph. II, p. 71 (Cleodora). Palermo! Clio pyramidata, Browne. Ph. I, p. 102, II, p. 71 (Cleodora lanceolata). Palermo! Clio subulata, Quoy e Gaymard (Cleodora). Ph. II, p. 72 (Ceodora spini- fera). Palermo! Clio conica, A. Costa (ex typ.), Annuario del Mus. Zool. Univ. Napoli 1869, V, p. 72 (Creseis). Palermo! Clio acicula, Rang ( €reseis). Ph. II, p. 72 (Cleodora). Palermo! Var.=Cre- seis clava, (Rang) Cantraine. Palermo! Questa differisce per non es- sere flessuosa, per essere più solida, ed ha una strettissima analogia col Dentalium gracile, Jeffr. Clio striata, Rang (Creseis). Ph. Il, p. 72 (Cleodora). Palermo! Creseis sulcata, Benoit, e forse Cleodora zonata, Delle Chiaje. ; CEPHALOPODA Argonauta Argo, L. Ph. I, p. 240, IL p. 201. Le altre specie di questa classe munite di conchiglia non le nomino, avendo pochissime cognizioni in questa materia. La Spirula Peronii, Lamk., è occasionale e non indigena dei nostri mari. SME — NOTA Qui vorrei ancora parlare di alcune conchiglie di cui non ho fatto parola. Queste sono poche, ma sono importanti perchè la loro ammis- sione nella nostra fauna è assai dubbia, ed è stata occasione di dispa- rità di paréri. Jo perciò non ho citato, e riguardo come specie caratte- ristiche della fauna del Nord la Crenella faba di Miiller, che Benoit dà con dubbio come di Palermo, né il Fusus antiquus, L. monstr. contra- rius, Sicilia (varî autori), Mediterraneo (Tiberi, în litt.), del qualé par- lai lungamente nel mio precedente lavoro sui fossili di Monte Pellegrino @ Ficarazzi; e sarei anche propenso ad aggiungervi il Cyamium minu- tum di Fabricius, quantunque citato come del Mediterraneo. La Mesalia brevialis, Lamk.: Catania (Aradas, e altre località date da Weinkauff), il Cymbium papillatum, Schumacher (v. Weink. II, p. 24), ed il Murex gibbosus, Lamk.: Algeria (Weinkauff), alle quali si possono aggiungere l’Halia Priamus, Risso, e la Siphonaria Algesire, Quoy e Gay- mard, sone per me specie proprie delle Coste Atlantiche dell'Europa e di quelle occidentali dell’Africa, le quali si estendono casualmente sino ‘al Mediterraneo. L° ultima nominata specie fu trovata a Bona dal Prof. Deshayes. Un dotto naturalista, il fu Mr. Petit de la Soussaye, nel suo catalogo dei Molluschi Europei, riserbò un importante capitolo a questo soggetto, intitolato: « Notices sur les coquilles exotiques citées comme vivant dans les mers d'Europe. » Il numero delle specie da lui citate come esotiche ascende a 112, sebbene due di queste, la Modiola gibberula , Cailliaud (v. p. 19), ed il Cerithium Lafondi, Michaud (v. p. 46), possono real- mente considerarsi come anche appartenenti alla nostra fauna. Due altre specie prettamente esotiche che non fanno parte delle 112 specie, sono: la Ricinula Sicula di Testa (ex typ. in coll. Brugnone), trovata presso Trapani, ch'è probabilmente la AR. morus, Lamk. (0 la R. tuberculata, De: 60 Blainv.), e la Terebra acicula, Lamk.=T. Cosentini, Ph.=Buccinum pul- chellum, Calc., Napoli, Taranto? (Philippi), Palermo (Calcara). Altre note: A. Pecten Hoskynsi. — Come localilà ho dato, Mar Egéo (Jeffreys)! in vece si legga (Forbes). 2. Lima (Limatula) cuneota. — Aggiungete un ? 3. Chama gryphoides. — A pag. £ e pag. 22, fu scritto gryphoides; tatti i nomi compresi nella sinonimia che hanno la medesima terminazione, e che non sono scritti nello stesso modo, furono così scritti dagli autori, ed io scrupolosamente li ho copiato. > 4. Lucina spinifera.— Un sinonimo è forse la Venus circinnata di Brocchi. 5. Axinus Croulinensis. — A_pag. 24 lin. 27, fu scritto erroneamente croulinensis. Al contrario a pag. 34 lin. 20, R. Saline, si legga R. saline; a pag. 29 lin. 415, C. stygma, si legga C. stigma. 6. Venerupis La Jonkairii. — Così fu scritto dall’autore: a pag. 27 lin. 20, trovasi erroneamente Layonkairi, come fu anche scritto da Weinkauff. Venus substriata? Mont. 7. Clavagella Melitensis e C. angulata.— Io ho preferito attenermi alle interpetrazioni di Philippi e di Calcara, ma è probabile che le vedute di Weinkauff e di Benoit sieno più corrette. 8. Trochus Montacuti. —Il nome che deve adottarsi è T. turgidulus, Brocchi, come io aveva sospettato, quantunque la figura lasci molto a desiderare. T. parvulus, Ph., fossile di Calabria, è uno dei suoi si- nonimi. 9. Ersilia.—Non Hersilia moglie di Romolo, poi Hora. 10. Rissoa dolium.— Avevo già accennato che il primo dei due nomi di Philippi (R. pusilla), dovrebbe essere preferito. E deve ritenersi: Phi- lippi (II, p. 127, in nota) dice, che questo nome era già stato impiegato per una specie Brocchiana, e per conseguenza egli sostituiva quello di R. nana. Ora la specie di Brocchi (Turbo pusil!us), fa al presente parte del genere fissoina. 14. Rissoa fusca. — Sinon. R. affinis, Benoit MS. (ex typ.). 42. Scalaria crenata. — Due nomi poco conosciuti e poco adattati, ma probabili, sono: S. Babuonica , Bronn, (Italiens Tertiir-Gebilde 1851 p. 65), e S. fextilis, Michelotti, (v. Sowerby, Conchological and Malac. Ma- gazine 1838-39). ; 13. Odostomia gracilis.—Si deve sostituire un nome per non confon- derla col Turbo gracilis di Brocchi, ch'è una Odostomia dello stesso gruppo. 14. Eulima intermedia. — La figura della Rissoa sinuosa di Scacchi si adatta a questa specie, ma la descrizione dell’animale e le parole « sepe apice curvato », si riferiscono alla E. distorta. 64 15. Solarium pseudo-perspectivum.— Brocchi comprese varie specie nella sua descrizione, ma il tipo che fu figurato, corrisponde come ho già detto al S. discus di Philippi. Il mio esemplare vivente di Palermo (34 mill. di diametro), confronta col fossile subappennino. Alcuni antichi nomi di Linné e di altri autori non li ho preferito ad altri più recenti, perchè le loro identificazioni non sono completamente sicure. Questi sono: Helix ambigua, L.: Trochus eruciatus, L.: Turbo un- gulinus, L.: T. clathrus, L.: Strombiformis glaber, Da Costa: Nerita glau- cina, L.: Cerithium tuberculatum, L. (non Lamk., nè De Blainv., né Brard): Murex olearius, L. ecc. ecc. Debbo avvertire che la sollecitudine con la quale è stata fatta la stampa di questa memoria ha fatto sì che sfuggissero alcuni errori tipografici che si correggono ora: a pag. 4, lin. 42, in vece di qnali, leggete quali; a pag. 42, lin. 30, in vece di manuscritti, leggete manoscritti; a pag. 13, lin. 6, in vece illeggitima, leggete illegittima. Conchiudo con queste parole: Ad onta delle non poche addizioni fatte e da farsi alla nostra fauna, il numero delle specie può dirsi diminuito, tanto per la scoperta delle forme intermedie, quanto per le identificazioni dei nomi. Il numero quindi degli animali di questa classe assegnato alla nostra fauna può oscillare per così dire, secondo le più o meno intelligenti ricerche, ma non su- bire vere mutazioni, e la fauna tende perciò ad essere invertita, ma non realmente ad accrescersi. « Le scienze, dice Humboldt, procedono come i grandi interessi politici della umanità; esse tendono incessantemente a ricondurre alla unità le parti che sono restate per lungo tempo iso- late. » N.B. Tutte le indicazioni di località che sono accompagnate del segno di ammira- zione (!), sono state verificate da me stesso. Tutte le volte ch'è citato Palermo o altri punti come località, senza essere seguiti del nome di un naturalista , si riferi- sce a scoperte fatte da me. a BESr. Lr (tt: (RUS CIA Loi TM gii | - Lavori pubblicati dall’ autore Testacei nuovi dei mari di Sicilia, (Palermo 1869, in 8°). Notizie intorno alle conchiglie fossili di Monte Pel- legrino e Ficarazzi, (Palermo 1872, in 8°). Dirigersi presso L. Pedone Lauriel libraio a Palermo. Corso Vittorio Emanuele N. 381 bis p. p. CRI pena ran SJ ni ded