«Frangar, non flectar» Serie XI (AMO IV Mia fondazione Mia "MariSiaJ Gennaio 1900 LA NUOVA NOTARISIA REDATTORE E PROPRIETARIO G. B. Dott. DE-TONI LAUREATO DELL' ISTITUTO DI FRANCIA LILiERO DOCENTE DI BOTANICA PRESSO LA R. UNIVERSITÀ DI PADOVA, MEMBRO EFFETTIVO DEL REALE ISTITUTO VENETO DI SCIENZE, LETTERE ED ARTI, MEMBRO ONORARIO DELLA SOCIETÀ REALE DI MICROSCOPIA DI LONDRA E DELLA SOCIETÀ L1NNEANA DELLA NUOVA GALLES DEL SUD, SOCIO PERPETUO DELLA SOCIETÀ BOTANICA ITALIANA, MEMBRO ORDINARIO DELLA SOCIETÀ IMPERIALE DEI NATURALISTI DI MOSCA E DELLA SOCIETÀ BOTANICA DI BERLINO, SOCIO CORRISP. DELLA SOCIETÀ DANESE DI BOTANICA, DELLA SOCIETÀ NAZIONALE DI SCIENZE NATURALI E MATEMATICHE DI CHERBOURG ECC. ECC. SOMMARIO Al Lettore. — G. B. de Toni : Necrologia di F. Castracane. — A. Forti : Contributo 30 alla conoscenza della florula flcologica veronese. — O. Borg-e: Uebersicht der neu erscheinenden Desmidiaceen-Litteratur IX. — Letteratura phycologica. — Recensiones. AURESSER TOUT CE QUI CONCERNE LA « NUOVA NOTARISIA » à M. le Doct. G. B. DE-TONI S. Giacomo, 4(539, Padova (Italie) Prix d'abonnement pour les années 1890-1900 Francs 165 Prix d'abonnement pour les années 1886-89 du Journal d'algologie «Notarisia» francs 60. Padova, Tip. Seminario. Gennaio 1900 (Aimo XV dalla fondazione della "Marma,,) J\ NUOVA NOTARISIA PROPRIETARIO E REDATTORE Prof. Dott. G. B. DE TONI LAUREATO DELL' ISTITUTO DI FRANCIA S. Giacomo, 4539 Padova (Italia). Jìl LeffoFe uesto periodico, l' unico che oggidì si occupi dello ^s^pip1 studio particolare delle alghe, forma, può dirsi, il seguito della « Notarisia » fondata dal prof. D. Levi-Mo- renos e da me nel 1886. Con viva compiacenza ora erodo riconoscere che la Nuova Notarisia entra virtualmente nel suo XV anno di esistenza, dacché essa è una propagine della vecchia rivista da cui si formò separandosi da un'altra pubblicazione dedicata agli studi idrobiologici e diretta dal sullodato prof. Levi, cioè dalla « Neptunia » . La Nuova Notarisia, con la collaborazione di valenti colleghi, ha portato un qualche impulso, o meglio un qual- che vantaggio agli studi ficologici? Non torna certo lecito a me il dichiararlo, ma mi è permesso sperare non siano rimaste senza frutto le più che ottanta memorie e note ori- ginali, le oltre 1 600 citazioni bibliografiche ed 800 recen- sioni di lavori, senza contare le notizie biografiche e minori, e le descrizioni (pur esse numerosissime) delle nuove entità generiche e specifiche. Purtroppo la morte mi ha tolto quat- tro egregi collaboratori, Francesco Castracane, Giuliano Deby, Federico Sciimitz e Francesco Saccardo, alla cui memoria mi inchino riverente ! Ai collaboratori viventi torni gradito il mio più cordiale saluto. Padova, 1 Gennaio 1900 G. S. de TOfil COMMEMORAZIONE DEL conte ab. FRANCESCO CASTRACANE DEGLI ANTELMINELLI A CURA DEL Prof. GIAMBATTISTA DE TONI *ì Alberto Gaudry, nel funebre elogio d'un naturalista francese, del march. G. de Saporta, scriveva: «Il est beaucoup d'hommes pourvus des biens de la fortune qui ne savent pas s' en servir. Quelques-uns ne pourraient-ils pas se consacrer au eulte de la science? lls trou- veraient là de pures jouissances ». A tale asserzione può corrispon- dere la frase che segue: «Lo studio è il miglior mezzo per distrarci dai dolori di questa vita», frase uscita, nell' occasione di un mio lutto domestico, dalla penna di un venerando amico, di Francesco Ca- stracane del quale io ho assunto e per dovere di riconoscenza e per tributo di stima il non facile compito di redigere la commemo- razione. Possa dal modesto mio scritto venir messo in bella luce il merito del defunto nostro Presidente, possa venir riconosciuto qual- mente egli, provvisto di cospicui mezzi di fortuna, abbia sdegnato d' unirsi alla turba di quegli uomini pei quali può col massimo Poeta affermarsi Fama di loro il mondo esser non lassa ma abbia, all'incontro, dedicata buona parte della sua esistenza alle indagini più minuziose nel vasto campo delle discipline biologiche. *) Questa commemorazione fu stampata nelle Memorie dell' Accad. pont. dei N. Lincei. 4 Se ho dichiarato non facile il compito di scrivere sui meriti scien- tifici di Francesco Castracane, vagliami a giustificazione il ragguar- devole numero dei lavori da lui pubblicati, che io non sarò certo capace, nel limite di brevità imposto alla presente biografia, di for- nire un rapporto particolareggiato intorno a ciaschedun lavoro, come si converrebbe all'importanza d'ogni singolo soggetto; procurerò in quella vece soltanto di far riconoscere del mio meglio il pregio de' più cospicui sia per originalità di conclusioni sia per importanza tecnica o storica; affronterò con maggior coraggio l'impresa, quando mi si conceda di classificare le molteplici opere del compianto col- lega in altrettanti gruppi quanti sono i risultati scientifici o pratici che nelle opere stesse vengono esposti. In cosi fatti gruppi distinti possono collocarsi le pubblicazioni di microscopia pura e di fotomi- crografia, quelle di floristica delle acque dolci e del mare, gli scritti di indirizzo più prettamente biologico relativi alle condizioni di vita ed alla riproduzione delle Diatomee, le memorie aventi speciale atti- nenza con la Geologia, infine, cospicuo tra tutte le altre opere, il rapporto sulle Diatomee raccolte durante il classico viaggio di cir- cumnavigazione compiuto dal Challenger '). Francesco Castracane non aveva ancora raggiunto i cinque lustri, quando, stabilita da pochi mesi la propria residenza in Roma, si era già acquistata una soda istruzione nelle scienze fisico-chimiche ed in ispecie nell' ottica. Proprio in quel torno di tempo cominciava a diffondersi per tutta l'Europa la notizia della nuova conquista scientifica del Daguerre, che precorsa, sotto certi punti di vista, dal Wegdwood e dal Davy e congiunta alle geniali esperienze del Talbot, doveva portare al perfezionamento dell'arte fotografica. Il giovane abate si accinse, nell'inverno del 1841, ad esperimentare il processo di dagherrotipia, rendendosi tosto abilissimo in tal genere di mani- ') Ringrazio il eh. collega ing. Augusto Statuti, il quale, con l'abituale cortesia, mi favorì molte notizie di cui mi sono giovato per la commemo- razione. Al prof. G. Antonelli è dovuto un ricordo biografico riguardante il Castracane, ricordo dal quale trassi alcuni dati. polazioni e seguendo man mano le innovazioni introdotte nei me- todi fotografici; egli ebbe il non picciolo merito d'essere stato tra i primi che in Italia abbiano usufruito della camera fotografica per ri- produrre le immagini degli oggetti ingranditi mediante il microscopio, ed io ricordo con quale viva compiacenza il Castracane mi mostrava, nella sua abitazione, gli iniziali fotogrammi da lui ottenuti nel 1862 e fors'anco parecchi anni prima, ritraendo le stupende sculture, i finissimi ornamenti che caratterizzano i frustuli diatomacei; nò mancò di applicare, per vieppiù approfondire le cognizioni intorno a' det- tagli strutturali delle valve di questi elegantissimi vegetali, la illumi- nazione monocromatica e più tardi l'uso della visione stereoscopica, la quale, meglio che non gli eccellenti obiettivi apocromatici, giova a spiegare le apparenze delle areole e de' rilievi nelle membrane silicizzate delle Diatomee. Dalla fotomicrografia, nella quale continuò ad esercitarsi fino agli ultimi anni di sua vita, il conte fu, già dapprincipio, guidato all' esame comparativo tra i differenti metodi adoperati per la mi- sura degli oggetti minutissimi sia col mezzo delle proiezioni, sia col- l' impiego dei micrometri obiettivi ed oculari; fu condotto a discutere sulla convenienza delle ben note linee di Nobert e dei test-objels costituiti da valve di Bacillariee per controllare il grado di amplifi- cazione e la potenza risolvente dei microscopii. Al nostro collega si devono diligentissime misure riguardanti il numero delle strie di molte Diatomee, ma più specialmente della Amphipleura pellucida, per le cui strie oltremodo sottili s' ebbero più tardi le risoluzioni in perle a cura degli egregi micrografi Woodward e Van Heurck. Su studi così interessanti di fine osservazione microscopica l'ab. Castracane insistette in particolar modo nel periodo iniziale delle sue ricerche a partire dal 1869 fino al 1 88 1 ; nelle sue prime inda- gini in quest' ordine di studi micrografici, egli era tosto pervenuto a riconoscere che Sollitt ed Harrison avevano esagerato, nel 1854, affermando esservi nell' Amphipleura pellucida 6200 strie per milli- metro ed aveva ridotto il numero di esse a circa 5ooo, numero che subito dopo rettificò diminuendolo a 4000 ed avvicinandosi quindi alla quota di 37 strie in io u fornita molti anni più tardi dal Van Heurck; considerò preferibili alle linee di Nobert le strie delle valve diatomacee per controllare il potere risolvente degli obiettivi, ed il li metodo, da luì adottato, dello proiezioni delle immagini microscopi- che per valutare la distanza tra le strie venne dal Pelletan lodato ed apprezzato siccome un procedimento che dava serie garanzie di esattezza. Dagli studi che il diatomologo Schumann aveva pubblicato in- torno alle Bacillarìee, s'era venuta accogliendo l'opinione che il nu- mero delle strie in quegli organismi silicei crescesse in rapporto al- l'altitudine alla quale essi vegetavano; il Castracane, nel 1878. re- spinse le risultanze poste in luce dallo Schumann, e non a torto, che egli precorse di circa un ventennio le osservazioni di Herihaud, il quale, in base ad accurate ricerche comparative, venne a conclu- dere che il numero di esse strie diminuisce in rapporto diretto del- l'intensità della luce e dell'altitudine. Il Castracane dissentì pure, in quello stesso periodo di tempo, dal Wallich, il quale ammettendo poter il numero totale delle strie sopra le valve diatomacee rimanere quasi uniforme sur una parte frazionale della valva, accoglieva appunto tanta variazione come la misura della valva, variazione procedente simultanea con essa du- rante la divisione ma non in seguito: ora, dietro l'esame di indivi- dui della stessa specie agglomerati in grandissimo numero in un acervo, il compianto nostro Presidente, con le misure ricavate per proiezione e tra loro paragonate, riuscì ad affermare che non una sol volta gli era occorso di rinvenire che il numero delle strie non fosse costante, venendo con questa asserzione in sostegno alle idee di Guglielmo Smith, in appoggio cioè all'asserto che la finezza delle strie sia una qualità di specifica importanza. Tra i contributi relativi alla tlorula od alla distribuzione geogra- fica delle Diatomee voglionsi distinguere quelli concernenti le specie d'acqua dolce dai più numerosi che illustrano le forme proprie del mare. Nell'autunno 180? il Castracane. incontratosi a Trobaso col- f insigne botanico Giuseppe He Notaris, venne da quest'ultimo ini- 1 nello studio delle Diatomee. anzi spinto a far conoscere al pub- blico il frutto delle raccolte fatte in Valle Intrasca : egli, seguendo i suggerimenti ed i consigli prodigatigli da quel valentissimo profes- sore, pubblicò nell'anno successivo il catalogo delle Diatomacee di Valle Intrasca. nel quale, su centosei -pece, ve ne sono cinque nuove per la scienza e tra queste due sono dedicate dall' autoi 7 suo primo maestro (Synedra Xotarisii, Pleurosigma Notarisii) ed una ricorda un altro esimio cultore della scienza delle piante (Cyclotella Cesalii). La uniformità della flora diatomacea delle acque dolci ha minori attrattive per gli studiosi, anche perche a quelli che cercano solo nuove entità specifiche riesce arduo soddisfare la propria ambizione; però dalle osservazioni delle Bacillariee d'acqua dolce si p trarre eziandio utili deduzioni, si può dischiudere la via a nuovi campi di ricerche, ne l' ab. Francesco ha mancato di additarci l'in- dirizzo a nuovi studi. Sono trascorsi più di quattro lustri dal giorno in cui egli, con una iMemoria sulle Diatomee del lago di Como. inaugurava appunto quello studio floristico de1 bacini lacustri italiani, il quale oggidì conta parecchi assidui e bravi cultori ne' nostri gio- vani microscopisti quali sono il Corti, il Garbini, il Pero, il Forti, il Nizzardi ; perchè infatti, col modesto lavoro intorno alle Bacillariee del Lario, venne posto in rilievo l'interesse offerto dall'esame delle fanghiglie lacustri, costituenti quello strato che il Forel denomina f eiì tre organique, la cui importanza e accertata dai moderni studi di limnobiologia. Nel fango raccolto in quel lago a 400 metri di pro- fondità mediante uno scandaglio eseguito dal Dott. Casella, il stracane constatò la presenza d' un'ottantina di Diatomee e dal pre- dominio delle specie di Cyclotella venne condotto ad arguire che dall'abbondanza di certe Cyclotella in un deposito il geologo possa tenersi autorizzato a concludere che le Diatomee costituenti quel tripoli 0 quella farina fossile abbiano vegetato in un antico bacino lacustre ; egli aggiunse poi alla flora nostrana la Fragilaria crotonemis (Edw.y Kitt., riconoscendo che a quest'ultima specie va ascritta co- me sinonimo la Nilzschia Pecten Brun ed accennando alla possibilità che la suddetta Fragilaria formasse parte della microflora superficiale vagante; su quest'ultimo argomento scrisse anzi nel seguente anno j) una Nota ribadendo la probabile esistenza d'una speciale flo- rula lacustro-vagante di Diatomee, corrispondente a quell'assieme di organismi vegetali che oggigiorno si -uolc comprendere sotto l'appellativo di Phyto plancton. Allo studio di fanghi diatomiferi lacustri il Castracane ritornò negli ultimi anni del viver suo, accingendosi all'esame di raccolte di plancton del grande lago di Plòn nell' Holstein, raccolte che gli 8 venivano periodicamente spedite dal Dott. O. Zacharias, direttore di quella stazione biologica. Precipuo scopo si era quello di istituire raffronti tra le successive pesche, per apprendere se ed in quali li- miti si verificasse una variazione nel predominio di talune forme specifiche o se vi fosse alcuna legge regolatrice della successione delle specie. In così fatti saggi di microflora superficiale Pab. Fran- cesco potè scoprire ed illustrare nuove specie come Melosira arun- dinacea e Melosira Zachariasii. Fra i materiali provenienti dal lago piccolo di Plòn, destinati dal dott. Zacharias per l'esame al valente professore J. Brun di Ginevra, quest'ultimo aveva riconosciuto una nuova forma che ascrisse al ge- nere Attheya West col nome di A. Zachariasii ; per il Castracane questa Bacillariea provvista ad ambedue le estremità non d' una ma di un paio di setole dovrebbe essere riferita al genere Rhi^osoleuia Ehr., accanto ad un'altra specie, marina, scoperta dal nostro com- pianto collega nel mare Adriatico nell'estate 1896 e descritta col nome di Rhi^osolenia Peragalloi: la Attheya Zachariasii non sarebbe insomma se non una forma quadriseta della Rhi^osolenia eriensis rinvenuta la prima volta da Hamilton L. Smith nel lago Erié e poi raccolta in altri bacini lacustri d'America e d'Europa. Un piccolo studio sulle Diatomee delle così dette Muffe di Val- dieri, di quelle muffe termali illustrate dal Montagne, dal Delponte, da Perroncito e Varalda, dal Buscalioni, condusse il Castracane ad esporre alcune considerazioni che meritano di venir qui almeno rias- sunte. La posizione delle terme di Valdieri a i33o metri sopra il livello del mare fece sentire al nostro defunto collega l'importanza che avrebbe avuto il determinarne i diversi tipi diatomacei ivi vegetanti in rapporto all'altitudine del luogo ed alla temperatura delle acque. Il Castracane determinò poco più d'una dozzina di specie, cosa da prevedersi tenuto conto della scarsezza di forme organiche nelle acque termali; tra le specie classificate mancano i rappresentanti del genere Eunotìa caratteristico della regione alpina, sicché il nostro microscopista potè trarne la conseguenza che la distribuzione dei tipi diatomacei forse non è tanto questione di altimetria, che invece deve essere riguardata quale espressione termica. E mi torna caro l'ap- prendere che in recentissimo lavoro sulle diatomee dell'antico corso 9 plavense il Forti accoglie senza restrizioni il concetto ora espresso dell1 importanza da attribuirsi alla temperatura delle acque. A questi tre precipui contributi di diatomologia delle acque dolci sarebbero da aggiungere altre note di minor momento, le quali passo sotto silenzio per venire agli studi riguardanti la flora marina. Il Castracane erasi già accinto nel 1869 a ricerche sulle Diatomee marine, a proposito della descrizione di germi osservati in una Po- dosphenia, ma il suo primo studio, che costituisce una vera contri- buzione floristica, è quello che illustra un saggio di fango estratto dal fondo dell'Oceano Atlantico nella spedizione idrografica compiuta nel 1869 dalla nave inglese Porcupine. In quel limo che la draga raccolse alla ragguardevole profondità di 2435 passi (fathoms) il Ca- stracane non riconobbe verun indizio di vita nelle 3g diatomee da lui determinate e perciò venne ad una conclusione affatto diversa dal concetto esposto e sostenuto in lavori suoi più moderni, ammet- tendo come massimo limite al quale la luce possa esercitare la pro- pria influenza i settecento piedi, limite molto meno basso di quello proprio alla vita animale. Quel fango, costituito in maggioranza da Crittorafidee, conteneva anche qualche tipo nuovo per la scienza cioè Coscìnodiscus anntilalus, Coscìnodiscus crenulatus, Hemidiscus inornatus, Asteromphalus Jeffreysiamis, Synedra Brebissonii. Non di raro si verifica il fenomeno che la superficie del mare mostrasi coperta da sostanze di color grigio fosco o giallastro con l'aspetto di membranelle o faldoline glutinose; tale fenomeno si pre- sentò nel mare Adriatico nelle estati del 1872, 1880 e 1 891, e le faldoline, massime ne' due primi anni, furono così copiose e dense da impedire ai pescatori il gettare le reti che restavano imbrattate dalla enorme quantità di quel materiale appiccaticcio. Un così fatto straordinario fenomeno presentato dal mare non potea non colpire quegli che ormai avea fatto scopo de' propri studi la biologia delle acque; e del fenomeno s'interessarono molti scien- ziati, oltre al Castracane, il Syrski a Trieste, i professori Bizio, Nardo, Trois, Zanardini a Venezia per tacer di coloro che indagarono la natura e le cause della poltiglia apparsa nell'Adriatico nel 1891 de- terminando il così detto « mare sporco». 11 Castracane studiò le diatomee costituenti le faldoline del 1872 e del 1880, riconoscendovi predominare le specie del genere Ni/%- io schia. Egli, sempre intento alla ricerca delle cause dei fenomeni, cercò di porgere una spiegazione sull' apparsa della straordinaria quantità di faldoline diatomifere, escludendo che si trattasse, come taluno aveva creduto, di un fenomeno prodotto nel 1872 dalla rotta del Po, o che esistesse un nesso con un radiante sismico, come aveva preteso asserire un periodico fanese; per il nostro collega dovette piuttosto ritenersi probabile l'opinione che l'apparsa delle numero- sissime faldoline glutinose galleggianti si dovesse ascrivere alla sal- sedine localmente diminuita del mare Adriatico '). La flora diatomacea de' mari che bagnano i lidi d'Italia, è ben lungi da essere in modo completo esplorata, di guisa che raccolte fatte nell'Adriatico e nel Mediterraneo fornirono materiali utilissimi per il loro contenuto di entità specifiche nuove 0 rare. Nella Memoria sulle Diatomee del litorale dell'Istria e della Dalmazia, il Castracane diede un elenco di ben 180 specie, tra le quali figurano come no- vità la Glyphodesmis adriatica ed il genere Auricula, illustrato cinque lustri appresso dal Peragallo ed accolto come fondato su validi ca- ratteri dal Brun e da altri micrografì. Nel Canale di Traù, in Dal- mazia, osservò una nuova forma di Melosira, che, a motivo di pic- cole spine che ne adornano i frustuli, contraddistinse col nome di Melosira Borreri var. hispida, forma di cui egli, più tardi, riconobbe la esistenza anche lunghesso il litorale di Fano. Un genere, Cyclophora, che il nostro micrografo aveva proposto nel 187S per una Bacillariea raccolta nel 1872 sullo scoglio anconi- tano di S» Clemente, e riveduta nel 1877 negli aquari della Stazione Zoologica di Napoli, venne da lui demolito nel 1889, avendo egli constatato la presenza del circoletto, che avea creduto carattere ge- nerico per la Cyclophora, anche in esemplari genuini di Amphora e di Coccon eis> Torna ad onore della rara modestia di lui, l' aver riconosciuto che la Cyclophora costituiva una semplice anomalia, tanto più ad onore, in quanto che il genere era stato accolto come valido dagli specialisti. ') Cfr. G. B. de Toni in Atti del R. Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti, ser. VII, tom. IV, 1892-95, p. 601 segg. il Nò meglio io potrei fare che riferire le espressioni testuali di lui, che comprovano quanto egli sentisse la giustezza del motto: Amicus Plato, sed magis amica veritas. « Questo valga (sono sue parole) a prova della purezza delle mie intenzioni nello studio intrapreso, e come qualunque critica seria che possa venire istituita su le mie opinioni in fatto di scienza, lungi dal recarmi dispiacere, sarà da me accolta con gratitudine, valendo per mezzo della discussione o a rettificare le mie idee, o a far me- glio mettere in luce la giustezza delle mie conclusioni». Nel 1880 il Castracane descrisse una varietà italica della Grani- matophora longissima Petit, sopra esemplari osservati in raccolte pro- venienti dal littorale dalmato e dall' Isola d' Elba ; di questo lavoro approfittò per avvertire la incostanza nella disposizione dell' endo- croma nei frustuli, confermando lo scarso valore tassonomico dei cromatofori ; per la sistematica egli si attenne a preferenza ai criteri fondamentali posti, sulle traccie del Ralfs, da H. L. Smith e seguiti da Van Heurck, Grunow ed altri micrografi moderni. A Fano, residenza estivo-autunnale del compianto abate, si of- friva allo studio copiosa messe di materiali ; abituato il conte, fin dal 1870, ad usufruire la reticella a velo di seta per le pesche di superficie, ebbe modo, nella state del 1889, di raccogliere una quin- dicina di Diatomee quasi tutte pelagiche, delle quali otto risultarono nuove per la flora d'Italia. In quella circostanza, in una nota scritta dal Castracane « non per narrare cose peregrine (son sue parole), ma per invaghire alla contemplazione degli spettacoli della Natura», vien fatto cenno di quei minutissimi organismi che lungo le spiagge fanesi danno origine alla fosforescenza. Il Castracane descrive l'at- traente spettacolo della luminosità del mare durante la notte, de- scrive quel fenomeno noto nella sua manifestazione già agli antichi, come a Plinio, il quale non ignorava essere le Foladi, ossia le Un- gues velut igne lucenles in ìembris, quel fenomeno studiato, per ap- prenderne la causa, dal chioggiotto Giuseppe Vianelli fin dal 1749, e poscia da Griselini, Spallanzani e da altri nello scorso secolo, e dal Giglioli e dal Panceri in quest'ultimo trentennio, fino ai recen- tissimi esperimenti del Reinke. 11 Castracane attribuisce la fosfore- scenza a miriadi e miriadi di organismi minutissimi appartenenti al 12 genere Peridinium, dichiarando di non avere scorto nell'acqua assog- gettata all'esame microscopico nessun individuo di Noctiluca miliari Surir., alla quale si ascrive d'ordinario la fotogenesi; mentre il ce- lebre Ehrenberg aveva constatato sotto il microscopio la luce lam- peggiante nel Peridinium acuminatum del mare presso a Kiel, il Ca- stracane si mostrò del parere che nel Mare Adriatico, a Fano, la fosforescenza sia prodotta da due specie più grandi, Peridinium Tri pos e Peridinium Purea, che lungo il litorale fanese accompagnano il Peridinium acuminatum. Non meno utili risultati fornirono al nostro collega gli studi sulla flora diatomologica del Mediterraneo. In un primo lavoro, stampato nel 1875, il Castracane enumerò 97 specie contenute nello stomaco d'una Salpa pinnata proveniente da Messina; tra esse, tre sono nuove per la scienza [Asteromphalus robustus, Chaetoceros messa- nense e Synedra sìculo), una, Synedra Thalassoirix Cleve ( Thalassio- thrix longissima CI. et Grun.), era fino allora conosciuta solo nell'O- ceano Artico. In un secondo lavoro (edito cinque anni dopo) tro- vatisi comprese 61 Diatomee ottenute da lavaggi praticati su alghe dello Stretto messinese; per la prima volta descritte si trovano Co- scinodiscus irroratus, Cy dot ella marginata, Synedra calva, Svnedra toxoneides. Nò mi soffermo su minori contributi alla florula marina, come l'elenco di 28 specie raccolte all'imboccatura del porto-canale di Fano, nò sul Pleure-sigma Thumii, nuova specie del Golfo di Na- poli, nò sulle notizie epistolari concernenti forme rare o prima non conosciute nei mari che circondano le costiere d'Italia. Solo dirò che dal complesso di tutti questi lavori sulla microflora marina, ei rico- nobbe la necessità di distinguere la florula littoranea dalla pelagica, mettendo in luce quanto vantaggio possa fornire al geologo lo studio delle Diatomee, riguardo sia all' altimetria che alla qualità ed alla temperatura delle acque. L'interessamento che il Castracane poneva alle indagini biologi- che del mare, doveva guidarlo ad affrontare il problema del limite di profondità fino al quale nel mare può conservarsi la vita delle Ba- cillariee. F risaputo che il Forbes ammetteva quale massimo limite per lo sviluppo degli esseri organizzati in seno agli oceani circa 5q8 metri, inquantochò, secondo lui, 1' eccesso di pressione e la mancanza di luce doveano esser bastevoli per ispiegare l'assenza di vita in siti 18 più profondi; 1" opinione del Forbes, il quale non aveva tenuto nel debito conto i vecchi reperti dei viaggi scientifici di J. Ross e Saline, venne scossa, per ciò che concerne la fauna abissale, dagli scandagli eseguiti dal Tordi, nonché dai risultati delle spedizioni del Challenger e di altre navi, sicché si dovette accogliere come indiscutibile la esi- stenza di una notevole vitalità nelle regioni oceaniche profondissime, e riconoscere che la zona abissale ha per caratteristiche una straor- dinaria uniformità ed un tipo o facies polare, fatto il quale sta in rapporto con la temperatura delle acque profonde, che, come è noto, nei mari tropicali oscilla tra o° e + 2°. Ma se il limite della vita ani- male può estendersi fino agli abissi degli oceani più profondi, non altrettanto viene dalla maggioranza degli scienziati ammesso per i vegetali clorofillosi, poiché, per questi ultimi, condizione necessaria per l'assimilazione del carbonio è la presenza della luce; laonde si suole ritenere che le ultime traccie di alghe viventi si riscontrino, secondo alcuni, fino ad un duecento metri o poco più, secondo altri, fino a quattrocento metri; la radiazione luminosa viene infatti pron- tamente assorbita dall'acqua; anzi, tanto più vengono assorbiti i raggi meno rifrangibili, quelli cioè che agiscono con maggiore ener- gia nel processo di assimilazione clorofilliana delle piante. Il Castracane, il quale nel 1875 aveva notato la mancanza delle Diatomee vive nelle maggiori profondità marine, venne più tardi a cambiare avviso, sostenendo la vita delle Diatomee abissali. Nel 1884 infatti, egli constatò l'esistenza di questi vegetali nell'apparato dige- rente di Echini pescati a 2,460 metri durante la campagna talasso- grafica del Challenger, trovandovi predominare la Thalassìosìra Nor- densìiioeldii Cleve, specie tipica fluttuante alla superficie de' mari gla- ciali 0, come ora si dice, planctonica ; per sostenere la possibilità della vita delle Bacillariee negli abissi, volle ingegnosamente spiegare la esistenza di una specie planctonica glaciale nelle grandi profondità, basandosi sulla temperatura bassissima dei fondi marini; e nel suc- cessivo anno ribadì l'importanza del proprio asserto, portando la possibilità della vita vegetale a 5,274 metri ed insistendo sull'argo- mento che, ammessa la vitalità delle piante clorofìllose a tale punto, bisogna persuadersi che a queste ultime pervenga la necessaria radia- zione luminosa. Era sua abitudine insistere sui temi prediletti, laonde, còlta la circostanza del Congresso nazionale di botanica crittogamica 14 tenuto in Parma nel settembre 1887, onorò della sua presenza quella riunione e ne approfittò per riferire intorno al quesito terzo del pro- gramma che doveva discutersi e che riguardava l'estensione della vita vegetale nelle profondità oceaniche. Il nome illustre del relatore, l'importanza eccezionale dell'argomento resero oltremodo interessante la seduta settima del Congresso parmense ed io ricordo ancora come il professore Cuboni abbia felicemente interpretato l'idea dei con- gressisti invitandoli a dare un segno di stima al vecchio abate le- vandosi in piedi. Vasto campo alle indagini biologiche offriva lo studio dei processi con i quali avviene la genesi di nuovi individui nelle Diatomee ed, in verità, per questi esseri vegetali calza tuttora l'aurea sentenza di W. Smith, che le circostanze accompagnanti la riproduzione delle Bacillariee sono troppo poco conosciute per impiegarle, come altri- menti si dovrebbe fare, nella classificazione generica delle specie. Non tenendo conto delle osservazioni di Rabenhorst, 0' Meara, Archer, i cui pretesi germi diatomogeni erano con ogni evidenza di natura parassitaria, si può dire che, a parte la moltiplicazione per temnogenesi, gli scienziati descrissero due maniere di riproduzione nelle Diatomee: le auzospore e le endospore l). Già nel 1847 Thwai- tes avea illustrato la conjugazione dell' Epìth ernia turgida e W. Smith, cinque anni dopo, la formazione intrafrustulare di microfrustuli nella Cymbdla (Cocconema) Cistula ; più tardi Pfitzer formulava la sua dot- trina delle auzospore destinate a ricondurre le Diatomee, impicciolite da successive temnogenesi, alla grandezza normale ed al Pfitzer fa- cevano seguito Petit, Schmitz, G. Karsten, Schuett ed altri diatomo- logi. Da un'altra parte il nostro Castracane, che nel 1 868 aveva ri- tenuto più frequente nelle Bacillariee la temnogenesi e la riprodu- zione per frustuli sporangiali, nel seguente anno, traendo argomento dallo studio d' una Podosphenia, gettò le prime fondamenta di quella che G. Deby ha chiamato la chère thèorie di lui, affermò la riprodu- zione per mezzo di germi o spore. Nel 1874, 1876, 1886, 1889, 1890, 1892 e poi ancora nel 1896-98, dacché era abitudine sua il ') Cf. per la storia dell'argomento: Andres Angelo. — La teoria dell' incapsu- lamento del guscio delle Diatomee, ecc. Nuovo Gioin. bolan. ila!., voi. IX, n. 3, 1877, p. 177, segg. 15 portar sempre nuove conferme al primitivo asserto, diede alla luce altre osservazioni in sostegno della sporogenesi o blastogenesi ; dalle lettere, che io conservo, apparisce chiaramente quanto lo preoccu- pava il problema relativo alla riproduzione di quelle crittogame, allo studio delle quali l'abate si era da lunghi anni dedicato; nel 1892 mi affermava infatti di essere intento a rivedere e raccogliere in una sola Memoria quanto fin allora avea pubblicato sulla sporogenesi, allo scopo che qualcuno potesse istituire sopra tali documenti un esame della questione e pronunziare un giudizio. Salutò quindi con vivissima gioia gli esperimenti colturali delle Diatomee eseguiti dal dott. P. Miquel, a proposito del quale, lodandone l1 iniziativa degli studi : « Non siamo della medesima opinione (scrivevami nel feb- braio 1893) ed io ne godo, sperando che dalla discussione sorga la luce ». Niuno può infirmare che le ipotesi siano leve poderose per il progresso della scienza, quando non vengano basate su troppo fra- gili fondamenta; all'incontro dannosissimi al progredire della vera cognizione scientifica sono i preconcetti .e le incredulità aprioristiche. Il preconcetto che considerava le auzospore come Y unico possibile modo di riproduzione delle Diatomee accanto alla autofìssione, fece accogliere con moltissimo riservo dai seguaci del Pfitzer, direi anzi giudicò addirittura erronea la blastogenesi sostenuta da Francesco Castracane. Le opinioni furono divergenti, siccome sempre si verifica ne' dibattiti scientifici allorquando i capiscuola sono persone di in- discutibile valore, di grande competenza. Così, mentre Hamilton L. Smith non ammise le spore ed opinò anzi che le cisti diatomifere senz'altro fossero semplici Rizopodi diatomofagi, mentre P. Miquel in più di tremila culture non osservò mai la sporogenesi, mentre il prof. Pfitzer non accolse le idee esposte dal Castracane al Congresso botanico internaziomale di Firenze, devesi pur non obliare che un distinto micrografo, il Wallich, nel 1877 sostenne che dal contenuto di megafrustuli si generano piccole masse di endocroma nucleate, le quali aumentano di volume fino ad assumere le proporzioni normali e l'aspetto delle Diatomee da cui trassero origine; né vogliasi non aggiungere che Alfonso de Brébisson ricordò eziandio corpi sporifor- mi nella Cymbella Cistula e che, proprio nel corrente anno, l'inglese J. Newton Coombe si avvicinò assai all'opinione del Castracane, de- 16 scrivendo la genesi di piccoli frustuli entro altri più grandi. A questi reperti confermati dal nostro Matteo Lanzi e da altri e che io stesso ho potuto riconoscere esatti in una specie d'acqua dolce, Ampi/ora ovalis, entro i cui frustuli osservai nel 1892 la produzione di parecchi frustuli giovanili, si possono aggiungere le notizie fornite da Lauder (1864), Cleve (1873), Comber (1896) e Murray (1896) sulle endocisti o frustuli di neoformazione endogena in molte Bacillariee marine. Si potrebbe in qualche caso obiettare che non si trattasse di pro- prie e vere spore, bensì di parassiti, i quali, come risulta dai lavori di Zopf, C. H. Gill ed altri, non sono rari nelle Diatomee, o se non di parassiti fungini, di corpi ameboidi quali, lasciandone incerta la natura, vennero descritti nel 1895 dall'inglese Shrubsole; resta tut- tavia in appoggio alla blastogenesi il fatto che la presenza del nucleo nelle spore, sostenuta dal Castracane, venne in questi ultimi anni constatata da J. Newton Coombe, il quale osservò eziandio la dedu- plicazione delle presunte spore. Da quanto venni finora esponendo, l'argomento della riprodu- zione delle Diatomee apparisce di altissima importanza scientifica, la discussione tra le due scuole è vivace, direi troppo vivace, perchè condotta a base d'esclusivismo. Qualora non vogliasi negare pregio ai reperti di Pfitzer, Petit, Schmitz, Karsten e di una coorte di co- scienziosi micrografi, i quali tutti concordi sostengono la produzione delle auzospore, io mi chieggo perchè non s'abbia ad accogliere la possibilità di un altro modo di riproduzione del quale fornirono do- cumento le indagini ripetute di Castracane, Macchiati, Murray e di molti altri studiosi. Conviene meglio, a mio modesto parere, confes- sare che restano ancora a squarciare i velami che avvolgono l'arduo problema, meglio è tener presente il concetto dell'Ascolano che il dubitar cherendo è gran virtute. Povero amico! Non sono trascorsi tre anni che egli mi scriveva: «La mia grave età mi toglie la speranza di poter presentare uno schema di classificazione naturale tanto universalmente desiderata quanto indarno ricercata 0 tentata. Nel rinunziare a chiunque il dar compimento alla idea esposta della redazione di una classificazione fondata sulla blastogenesi, che auguro possa essere portata a capo per il progresso della scienza, non tralascerò di studiarmi di riunire 17 documenti che possano contribuire alla redazione della progettata classificazione. Furono tante le soddisfazioni procuratemi dallo studio delle Diatomee che spiegano le ragioni del mio zelo per il suo pro- gresso e il motivo per il quale, sentendo accorciarsi i miei giorni, desidero che alcuno sia per condurre a buon fine la mia impresa che potrebbe grandemente contribuire al progresso della Diatomo- logia ». 11 giorno in cui saranno tolti i preconcetti esclusivisti o partigiani, che purtroppo s'infiltrano anche nei cultori delle scienze positive, la classificazione biologica delle Diatomee recherà in piena luce il nome del Castracane, primo e strenuo sostenitore di essa! Ma oltre che per le indagini che sono venuto per sommi capi tratteggiando, il nome del nostro collega si fece conoscere tra gli studiosi della Geologia. Dopo la stampa di quella classica opera di C. H. Ehrenberg che è la Mikrogeologie, s'incominciò ad apprez- zare, più che non si fosse fatto per l' addietro, la importanza delle Diatomee nella costituzione di alcuni strati terrestri ed a merito di quell'opera monumentale venne dischiusa una nuova strada ai cul- tori della Diatomologia. Tra questi ultimi non mancò di schierarsi il Castracane, giusta il cui parere l' uso che delle Diatomee fa il geologo corrisponde a quanto fa l'archeologo nel raccogliere e gelo- samente conservare le antiche monete e medaglie, le quali costitui- scono i monumenti storici che fanno testimonio di remotissimi av- venimenti. Il nostro abate non si limitò a fornirci semplici cataloghi delle specie da lui osservate nei materiali fossiliferi sottoposti al suo esame ; egli trasse partito da tali cataloghi per dedurre le condizioni nelle quali si verificò nelle epoche geologiche la genesi dei tripoli, delle farine fossili, delle ligniti e via dicendo. Sono commendevoli i risultati relativi delle analisi microscopiche della lignite d'Urbino, della quale sostenne V origine marina, del calcare friabile pliocenico di Spoleto che constatò essere un deposito lacustre non molto ele- vato al disopra del livello del mare pliocenico, dei tripoli della valle Metaurense, degli scisti diatomiferi della formazione del Gabbro nella catena de' monti Livornesi, de' quali scisti, fornitigli dall'illustre Capellini, riconobbe l'origine marina dalla qualità delle trenta specie di Diatomee contenutevi. E per varcare i confini d'Italia, ricorderò pure le considerazioni intorno al deposito di Oamaru nella Nuova 18 Zelanda, illustrato da Grove e Sturt, e l'analisi del tripoli africano del Dobi, nel quale il Castracane enumerò 24 specie e tra esse una, Cymbella assabensìs, nuova per la scienza. Nel suo studio sulle Diatomee dell' età del carbone (e molti anni dopo nella Memoria sulle Diatomee ed il trasformismo darwiniano) il nostro compianto collega, costatata l'identità assoluta in ogni me- noma particolarità strutturale delle Diatomee del carbone con quelle oggidì viventi, si credette autorizzato ad affermare che in questi ve- getali sia legge costante la immobilità della specie dentro i suoi con- fini. Future osservazioni, improntate alla imparzialità serena che è prerogativa della vera scienza, potranno decidere se e quanto abbiano ragione Williamson ed O'Meara, i quali non riscontrarono mai Dia- tomee nel Carbonifero, se deva accogliersi ad occhi chiusi la sen- tenza del Deby che la comparsa delle Bacillariee non sia anteriore all'epoca terziaria. Possa comunque venir risolta la delicata questione, resta il fatto che gli studi di F. Castracane sulle Diatomee dell'età del carbone vennero reputati meritevoli di venir tradotti ed editi in periodici stranieri. Intorno a questo argomento si potrà imperniare una disputa e se ne trarranno utili nozioni sulla storia naturale quando si vorranno istituire analoghe ricerche sulle grafiti, nonché su certi noduli siliciferi che si trovano talvolta costituire delle vene negli antichi strati terrestri; ne è sorpresa che negli strati a carbone si possano rinvenire organismi di semplice struttura se vi furono scoperte perfino forme batteriacee. Francesco Castracane s' acquistò, dal complesso degli svariati studi micrografici, meritata fama di eccellente diatomologo ed in que- sto ramo speciale della crittogamologia veniva riconosciuto come uno tra i primi in Italia ed all'estero; per tal motivo non è meraviglia che il governo inglese gli abbia accordata un' alta testimonianza di fiducia. La R. Nave della marina britannica, il «Challenger», salpata da Sherness il 7 decembre 1872, aveva ancorato di ritorno a Spi- thead il 24 maggio 1876 dopo aver compiuto una memorabile cam- pagna idrografica, memorabile più che per l'ampiezza del percorso, per le osservazioni di fisica e biologia oceanica, che se ne conse- guirono. Scandagli fatti in località remote, prima inesplorate, o pro- fondissime, raccolte pelagiche fornirono materiali diatomiferi che ven- nero consegnati per lo studio al nostro collega; ed i materiali fu- 19 rono, davvero, preziosi: dal loro esame minuzioso risultò un gran numero di nuovi tipi diatomacei, alcuni costituenti nuovi generi, in tutto un 2 25 specie ed una trentina di varietà per la prima volta descritte, con tre generi nuovi (Ethmodìscus, Corethron, Dactylioso- lerì). 11 Castracane raccolse le descrizioni delle nuove Diatomee in un grosso volume, illustrò le nuove specie su trenta tavole maestre- volmente disegnate, fece un'opera con la quale egli corrispose nel modo il più degno alla fiducia in lui riposta da un governo straniero. Qualora egli avesse voluto pubblicare anche i nomi delle altre nu- merosissime specie non nuove alla scienza esistenti nelle fanghiglie oceaniche da lui analizzate, avrebbe certo fatto opera di maggiore mole e la modestia lo ha trattenuto dal fornire una contribuzione ch'egli giudicava ingombrante, ma che altri avrebbe stimato utile per la conoscenza della distribuzione geografica delle Diatomee. 11 rapporto sulle Diatomee del Challenger, premiato con medaglia d'oro all'esposizione di Parma del 1887, citato tra le opere diatomo- logiche più importanti nella pubblicazione recente di Engler e Prantl (Die Naturlichen Pjlan\enfanulien) è uno dei migliori anelli di quella cospicua serie di lavori scientifici ai quali diede occasione il classico viaggio del Challenger ed è onorifico per l'Italia che uno dei nostri crittogamologi sia stato scelto a contribuirvi. Materiali di fanghi ocea- nici del Challenger non ancora totalmente usufruiti esistevano pochi anni fa presso il Castracane, che mi esprimeva il suo desiderio che essi passassero, dopo la sua morte, in proprietà dell'Accademia Pon- tificia de' Nuovi Lincei. È il più pregevole legato che il compianto amico poteva destinare all'Accademia che lo annoverava tra i più attivi ed illustri sodali ! Pari ai meriti scientifici furono i meriti sociali e le virtù morali del nostro compianto collega. Egli appartenne ad una famiglia di antichissima nobiltà il cui cognome risale al famoso condottiero del secolo decimoterzo Castruccio Castracani '), ad una famiglia che trae ') Cfr. Alessandro Castracane degli Antelminelli, Genealogia dei Ca- stracane di Fano. Note storiche e documenti, Rimini, 1896, tipogr. Malvolti e C, in 40, con stemma e tabelle. 20 le sue primitive origini dalla nobile lucchese stirpe degli Antelmi- nelli de' quali si trova ricordata la esistenza nel quarto secolo. Fran- cesco Saverio Giuseppe Baldassare Castracane nacque nella parroc- chia di S. Cristoforo di Fano ai 19 luglio 181 7 dal conte Leonardo e dalla nobile Laurentina Galeotti della Zecca, quintogenito degli undici fratelli, rimanendo ora dei maschi solo superstite il conte Alessandro residente a Rimini. Compiuti i corsi di grammatica, ret- torica e filosofia nel Collegio- Convitto dei Gesuiti in Reggio dal 1826 al 1837, passò nell'ultimo trimestre 1837 nella sua città natale, dove, nel Collegio Nolfi, studiò le scienze sacre sino al marzo 1840, ve- nendo ordinato suddiacono ai i3 giugno, diacono ai io settembre e sacerdote ai 19 decembre dello stesso anno 1840. Nel seguente anno fu eletto coadiutore del canonico Mattia Parri nella cattedrale fanese ed assunse quella prebenda ai 16 febbraio, usufruendone poi i redditi poco dopo la morte di Mons. Parri avvenuta ai 18 aprile 1844. L'abate Francesco si trovava allora da qualche tempo al Col- legio dei Nobili in Roma per completare gli studi, dietro permesso regolare ottenuto dalla superiore autorità. Rinunziò nel luglio 1 852 alla dignità canonicale, nondimeno gli si volle assegnare, per meriti, sulla prebenda che gli sarebbe spettata, un'annua pensione vitalizia di cinquanta scudi romani. Sembra che il pontefice Pio IX, ricono- scendo le benemerenze del nostro abate, gli avesse offerto una di- gnità ecclesiastica prelatizia, che venne, con umiltà, declinata. Fin dalla prima dimora in Roma, l'abate Francesco Castracane avea stretto intrinseca amicizia col padre Della Rovere ed insieme a lui si dedicò, come s'è detto, agli studi del dagherrotipo, che do- vevano condurlo poi ad acquistarsi la meritata fama negli studi mi- crografici. Ed infatti può ben adattarglisi il detto che Poca favilla gran fiamma seconda, in quanto che furono proprio quei primi tentativi fotografici che in- namorarono il conte delle osservazioni microscopiche sulle meravi- gliose strutture delle Diatomee, che indussero il giovane abate a stu diare la biologia di questi minutissimi organismi. Per erudirsi viaggiò gran parte d'Europa, trattenendosi in parti- colar modo con dotti stranieri e visitando fabbriche di apparecchi ottici come i laboratori di Amici, di Nachet, di Koristka; fu molto 21 amico del Carpenter, del Brébisson, per non dire dei botanici no- strani; incoraggiò volentieri allo studio delle Diatomee i giovani, ai quali era largo di aiuti e consigli, ai quali era anche esempio di in- stancabile attività, che non doveva cessare, può dirsi, se non pochi giorni innanzi alla sua dipartita, dacché l'ultimo lavoro sull1 autore- denzione delle terre povere venne da lui stesso presentato all'Acca- demia nella seduta del 19 marzo, solo otto giorni prima che lo in- cogliesse il malore che d'improvviso lo strappava all'affetto dei pa- renti e degli amici, immergendo nel cordoglio la innumere schiera de' suoi ammiratori. L'abate Francesco Castracane fu uomo nobilmente benefico, né possono qui venir riferite tutte le opere caritatevoli da lui compiute. che molte egli tenne gelosamente segrete; però, ad onore della sua memoria, stanno parecchie e cospicue elargizioni ad istituti fanesi. Offerse lire quarantamila per contribuire alla costruzione dello Spe- dale, e siccome insorsero difficoltà ed ostacoli al primitivo progetto, eiogò la stessa somma, consegnandola al Vescovo di Fano, per aprire la Casa degli Artigianelli, la quale oggidì accoglie buon numero di ragazzi, che, addestrati ad opportuni mestieri, vengono così tolti al pericolo, cui, lasciati in balìa di sé medesimi, andrebbero incontro. Altre cinquemila lire elargì per la scuola fanese di Agricoltura e con rilevanti somme cooperò alla fabbrica ed all'ampliamento del Semi- nario Piccolo della propria città natia, a sussidiare con rendite annue i chierici poveri e gli alunni indigenti ; soccorse la Società della buona stampa, le Cucine economiche ed in genere tutte le istitu- zioni eh' egli credeva veramente giovevoli al benessere materiale e morale del suo prossimo Dotato di gagliarda tempra e nuotatore espertissimo, sfidò non di raro la morte per venir in soccorso d'uomini pericolanti in mare e parecchie volte trasse in salvo individui in procinto d'affogare; ma di queste azioni non menò mai vanto, né la medaglia al valor civile venne a fregiare il forte petto di lui. Egli compieva tante buone opere, che poi nascondeva o cercava di occultare per la modestia che in lui era una delle più spiccate caratteristiche. Francesco Ca- stracane fu infatti uomo di semplici costumi ; profondamente animato dal sentimento religioso, prete buono, benefico, esemplare, non pen- colò mai nell'adempiere gli obblighi suoi, alieno dall' agitarsi nella 22 politica, la quale purtroppo guasta spesso i cuori. Egli, al pari dello Stopparli e del Secchi, non iscorgeva nella sua fede avita un osta- colo alla scienza, nella religione una difficoltà all'addentrarsi negli studi biologici. E naturale che le virtù private ed i meriti scientifici rendessero beneviso e riverito da tutti il conte Castracane; così per le prime era assai desiderata e gradita la sua compagnia dotta e gioviale, poiché egli, pure preferendo discorrere dei prediletti suoi studi, si manteneva sempre sereno nelle dispute e temperato nelle facezie; così per il valore scientifico, si tennero onorati del nome di lui so- dalizi italiani e stranieri. Nel giugno 1867 venne eletto membro or- dinario dell'Accademia Romana dei nuovi Lincei, della quale, oltre ad avervi altre cariche, fu Presidente, salva interruzione di un anno per sua rinunzia data seduta stante (20 gennaio 1895), a partire dal 1880 fino alla sua mancanza a' vivi; fu nominato membro dell'Ac- cademia urbinate di scienze, lettere ed arti, dell' Istituto di belle arti delle Marche, dell'Accademia artistica Raffaello di Urbino, della I. R. Società zoologico-botanica di Vienna, della Società Geologica italiana, della Società di scienze di Cherbourg, dell' Accademia agricola, ma- nifatturiera e commerciale di Parigi, della Società crittogamologica italiana, di quella Reale di Microscopia di Londra e di Bruxelles, del Club di Microscopia di Dublino; nel 1890 venne chiamato a far parte del Consiglio direttivo della Specola Vaticana. Omaggio giustamente tributato alle benemerenze dell' insigne diatomologo furono due ge- neri [Castracania, Antelmìnellìd) e parecchie nuove specie di Bacil- lariee. Ma una esistenza tanto preziosa doveva inopinatamente spegnersi. Da un paio d'anni l'abate Francesco, ormai ottuagenario, andava soggetto a forti deliqui, i quali costituivano per lui il presagio d'una prossima fine, ch'egli attendeva con lo spirito sereno, preparandosi ogni giorno a quel viaggio che non ha ritorno. Il 27 dello scorso marzo celebrò, come aveva consuetudine, la messa nella chiesa del Gesù ; di ritorno alla sua dimora in via delle Coppelle, in apparenza più di buon umore del solito, pranzò, verso le i5, in compagnia con una delle sue nipoti contessa Bice Martorelli e con la figlia di quest'ultima; un'ora dopo, sentendosi sopravvenire un forte deliquio, chiamò soccorso ed il suo fido servitore lo adagiò con cura sul letto 23 dove, in seguito a breve riposo, si riebbe avvertendo di sentirsi me- glio; senonchè il malore che l'aveva colpito doveva accordargli solo una brevissima tregua: verso le ore 18 cominciò l'abate ad incep- parsi parlando e a discorrere in modo strano, senza riuscire bene a spiegarsi, così che il domestico corse a chiamare il padre Armellini, confessore dell'abate e l'illustre medico prof. Marchiafava, i quali entrambi giunsero con ogni fretta, ma il conte era nel frattempo spirato.... A Francesco Castracane, vissuto serenamente adempiendo i do- veri del proprio stato, incorrotto frammezzo all'odierna putredine che tenta del suo veleno ammorbare tutto e tutti, ben si conviene quanto lasciava scritto il nostro sommo Leonardo: Sì come una giornata bene spesa dà lieto dormire, Così una vita bene usata dà lieto morire! Ora il nostro illustre collega riposa in pace nel camposanto della città nella quale ebbe i natali ; ma il ricordo delle sue virtù rimarrà scolpito sempre nei nostri cuori ed i meriti delle sue opere scienti- fiche conserveranno viva la memoria di lui nelle generazioni future, alle quali Francesco Castracane potrà servire di imitabile esempio. ELENCO DEGLI SCRITTI PUBBLICATI DAL Conte Ab. FRANCESCO CASTRACANE DEGLI ANTELMINELLI On a new method of illuminalion (monocromatic) in tlie Study of Diatoms. (Quari. Journ. Micr. Se, voi. V, n. 5, p. 249). — London i865. Catalogo di Diatomee raccolte nella Val Intrasca (Conimeli/. Soc. cri/log. Hai., voi. II, fase. II, p. 214-227). — Genova 1866. On Micropholography. (Onart. Journ. Micr. Se, voi. VII, n. 5, p. 60). — London, 1867. On the moltiplication and reproduction of the Diatomacea?. {Ibid., voi. Vili, n. 5, p. 235). — London, 1868. Su la moltiplicazione e riproduzione delle Diatomee. (Atti Accad. poni. N. Lincei, anno XXI. p. 147). — Roma, 1868, Cenni storici e generali su le Diatomee. (Ibid , XXI, p. 65). — Roma, 1868. Su 1' uso delle linee di Nobert e delle preparazioni di Diatomee a valutare l'efficacia dei microscopii. (Ibid., XXII, p. in). — Roma, 1869. Rettificazione alla memoria presentata nella sessione IV su 1' uso delle linee di Nobert e delle preparazioni di Diatomee a valutare l'efficacia dei microscopii. (Ibid., XXII, p. 170). — Roma, 1869. Su i diversi metodi di misurare oggetti microscopici. (Ibid., XXII, p. 7.-!). — Roma 1869. Osservazioni sopra una Diatomea del genere Podosphenìa Ehrb. (Ibid., XXII, p, 1 38). — Roma, 1869. Sopra un sistema nuovo di ricerche su le Diatomee e risultati ottenuti da quelle nel i86q. (Ibid. XXIII, p. 100). — Roma, 1870. Cenni su l'esame microscopico di un fango estratto dal fondo dell'Oceano Atlantico. (Ibid., XXIII, p. 212). — Roma, 1870. Esame microscopico e note critiche su un campione di fango atlantico ottenuto nella spe- dizione del Porcupine neh' anno 1869. (Ibid., XXIV, p. 16). — Roma, 1871. Su la illuminazione monocromatica del microscopio e la fotomicrografia e loro utilità, con 1 tav. (Ibid. XXIV, p. 106). — Roma, 1871. The magnifying power of the microscope, markings on Surirella Gemma etc. (Monlhly Micr. Journ., voi. V, n. XXVIII, p. 173). — London, 1 87 1 . Le Diatomee e la geologia nelle formazioni manne. (Alti Accad. poni. N. Lincei, anno XX V. p. 55). — Roma, 1872. Su la risoluzione delle linee di Nobert e su i progressi della micrografia. (Ibid., XXV, p. 363). — Roma, 1872. Sopra la straordinaria apparenza presentata dal mare Adriatico nella seconda metà elei lu- gli.. 1S72. (Ibid., XXVI. p 37) - Roma, i873. 25 Sulla struttura delle Diatomee. (Ibid., XXVI, p. 127). — Roma, 1873. Le Diatomee del litorale dell' Istria e della Dalmazia, con 1 tav. (lbid. XXVI, p. 335 e 399). — Roma, 1873. Le Diatomee in relazione alla geologia a proposito di scoperta fattane in una lignite del territorio di Urbino. (Ibid., XXVII, p. 68). — Roma, 1874. Le Diatomee nell'età del carbone. (Ibid., XXVII, p. 104). — Roma, 1874. Die Diatomeen der Kohlenperiode. ubersetzt von Prof. F. Boll. (Pringsheim's Jahrb. f. wiss. Botati., Band X). — Berlin, 1874. Sur l'existence des Diatomées dans difl'èrenles formations géologiques. (Coniptes-rendtis Acad. Se, t. LXXIX, p. 52). - Paris, 1874. La visione binoculare in relazione alla micrografia. (Alti Accad. pont N. Lincei, XXVII, p. 263). — Roma, 1874. La teoria della riproduzione delle Diatomee, con 1 tav. (Ibid., XXVII, p. 317). — Roma, 1874. Problemi che potranno venire sciolti dallo studio delle Diatomee e importanza di quello. (Ibid. XXVIII, p. i53). — Roma, 1875. Istruzioni per chi voglia raccogliere Diatomee. (Ibid., XXVIII, p. 263) — Roma, 1 87 f> . Contribuzione alla florula delle Diatomee del Mediterraneo, ossia esame del contenuto nello stomaco di una Salpa pinnata pescata a Messina. (Ibid., XXVIII, p. 337). — Roma, 187"). Sulle Diatomee esistenti nel carbon fossile e rapporti scientifici delle medesime. (Ibid. XXVIII, p. 424). — Roma, 1875. Diatomaceae in the Carboniferous Epoch. (Moni, hlicr. Journ., XIII, p. 243). — London, 187J. Examination of coal for Diatoms. (Ibid., XIV, p. 291). — London, 1875. Note critiche alla teoria del D.r Pfitzer. (Aiti del Congr. botan. interna^, di Firenze, mag- gio 1874). Su una tromba di acqua scaricatasi sul territorio di Fano il giorno 2 settembre [875. (Atti Accad. poni. N. Lincei, XXIX, p. 59). — Roma, 1876. Nuovi argomenti a provare che le Diatomee riproduconsi per mezzo di germi. (Ibid., XXIX, p. 223). — Roma, 1876. Del limite della visibilità nel microscopio. (Ibid., XXIX, p. 387). — Roma, 1876. Osservazioni e note ad elucidazione dello sviluppo delle Diatomee. (Ibid., XXX, p. 69), — Roma, 1877. Analisi microscopica di un deposito di Diatomee dei Monti Livornesi. (Ibid,, XXX, p. 241). — Roma, 1877. Studi sulle Diatomee. (Ibid., XXX, p. 399). — Roma, 1877. Osservazioni ad una nota del prof. M. S. de Rossi sulla variazione di temperatura osser- vata nelle acque termominerali. (Ibid., XXX, p. 438). — Roma, 1877. Traduzione con prefazione e note del discorso pronunziato il giorno w febbraio 1876 alla Reale Società microscopica di Londra dal presidente II. C Sorby «Su la relazione fra il li- mile degli ingrandimenti del microscopio e le molecole ultime della materia organica ed inor- ganica». — Roma, E. Loescher, 1877. Sludi sulle Diatomee. (Triplice omaggio alla Santità di Papa Pio IX nel suo giubileo episco- pale offerto dalle Ire romane ^ccadenìe: Pontificia di Archeologia, Insigne delle belle arti denominala di S. Luca, Pontificia dei Nuovi Lincei, voi. Sciente, p. 1 39— 171, con 1 tav.). — Roma, 1877. Nuovo genere e specie di Diatomea. (Atti Accad pont. N. Lincei, XXXI, p. 179). — Ro- ma, 1878. Una nuova varietà di Mclosira Borrerii. (Ibid., XXXI, p. 32 1). — Roma, 1878. Nouvelle forme de Melosira Borrerii et Cyclophora tennis nouv. gen., n. sp., traduit par M. Paul Petit. (Brebissonia, I ann., n. 2, p. 21). — Paris, 1878. 26 Réplique à l'observation de M. Paul Petit sur le Cyc/ophora tennis, (ibid., I ann., n. r>, p. 75). — Paris, 1878. Considérations sur l'elude des Diatomóes. (Brebissonia, I ann., n. 1-4). — Paris, 1S7S. Nuova forma di Uelosira Borrerii Grev. (Alti Sor. crittog. Hai., voi. I, p. 17). — Milano, 1878. La Grammaiophora longissima Petit fra le Diatomee italiane. (Ibid., voi. I). — Milano, 1878. Se e qual valore sia da attribuire nella determinazione delle specie al numero delle strie delle Diatomee. (Alti Accad. pont. N. Lincei, XXXI, p. 442). — Roma, 1878. Distinzione delle Diatomee marine in flora litorale e flora pelagica. (Ibi l., XXXII, p. 36), — Roma, 1879. Cenni biografici su la contessa Fiorini-Mazzanti. (Ibid., XXXII, p. 307). — Roma, 1879. Nuova contribuzione alla florula delle Diatomee del Mediterraneo. (Ibid.. XXXIII, p. 99). — Roma, 1880. Presentazione di una nota del Sig. A. Certes. (Ibid., XXXIII, p. 23q). — Roma, 1880. Note critiche intorno a due nuovi tipi di Diatomee italiane. (Ibid., XXXIII, p. 2jo. — Roma, 1880. Osservazioni su i generi Homoeocladia e Schiqonema. (Ibid , XXXIII, p. 337). — Roma. 1880. Striae of the Diatomaceae, with a note by F. Kitton. (Journ. R. Micr. Soc, voi. I, n. 5, p. 787). — London, 1881. Straordinario fenomeno della vita del mare osservalo nell'Adriatico nella estate del 1880. (Atti Accad. pont. N. Lincei, XXXIV, p. 9). — Roma, 1881. Analisi microscopica di uno scandaglio. (Ibid., XXXIV, p. 481). — Roma, 1881. Studio su le Diatomee del lago di Como. (Ibid., XXXV, p. 119). — Roma, 1882. Importanza dello studio delle Diatomee per il Geologo. (Ibid., XXXV, p. 296). — Roma, 1882. Origine dei depositi marini di Diatomee ed esistenza probabile di speciale flora lacustro- vagante delle medesime. (Ibid , XXXVI, p. 17). — Roma, i883. Generalità su le Diatomee. (Ibid., XXXVI, p. i5t). — Roma, i883. Profondità cui giunge la vita delle Diatomee nel mare. (Ibid., XXXVI, p. 195). — Ro- ma, i883. Intorno ad alcune carte nautiche dei secoli XIV, XV e XVI. (Ibid., XXXVI, p. 296). — Roma, i883. Comunicazioni diverse. (Ibid., XXXVII, p. 143). — Roma, 1884. Sulle polveri raccolte nella pioggia dell'8 gennaio 1884. (Ibid., XXXVII. p. i5i). — Ro- ma, 1884. Presentazione di una nota. (Ibid., XXXVII , p. 307). — Roma, 1884. Sopra il vegetare delle Diatomee in fondo al mare. (Ibid., XXXVIII, p. 46). — Roma, i885. Comunicazione: A. Certes. Sulle fermentazioni sotto pressione. (Ibid., XXXVIII, p. 47). — Roma, i885. Presentazione di un opuscolo del prof. S. Rossi. (Ibid., XXXVIII, p. 109). — Roma, i885. Analisi microscopica di un calcare del territorio di Spoleto. (Ibid., XXXVI'I, p. ii5). — Roma, i885. Presentazione di un'opera del prof. G. B. Carnoy. (Ibid., XXXVIII, p. 211). — Roma, i885. Osservazione su una Diatomea fossile relativa al processo di riproduzione. (Ibid., XXXVIII, p, 218). — Roma, i885. Catalogo delle Diatomee rinvenute da D. Pantanelli nel calcare biancastro friabile sovrap- posto al bacino di lignite a Spoleto. (Proc. verb. Soc. Tose. se. natur., p. 171). — Pisa, i885. Presentazione di una nota. (Aiti Accad. poni. N. Lincei, XXXIX, p. 89). — Roma, 1886. Le raccolte di Diatomee Pelagiche del Challenger. (Ibid.. XXXIX, p. 23i). — Roma, 1886. 27 Sulla moltiplicità delle forme che osservansi fra le Diatomee di acqua dolce e più fra le marine. (Ibid., XXXIX, p. 244). — Roma, 1886. I tripoli marini nella valle Metaurense. (Boll. Soc. geologica Hai,, voi. V, p. 343). Ro- ma. 1887. Nuove osservazioni sulla profondità cui giunge la vegetazione delle Diatomee nel mare. (Memorie Accad. poni. N. Lincei, voi. I, p. 229). — Roma, 1887. Report on the Diatomaceae collected by H. M. S. Challenger during the years 1873-76. (Report on the scientific resulls of the voyage 0) H. M. S. Challenger during the years iS^-76: Botany, voi. II). — London, 1886, 40, pp. 178, 3o plates. Contribuzione alla flora dialomacea africana. Diatomee dell' Ogoué riportate dal conte Gia- como di Brazzà. (Alti Accad. poni N. Lincei, XL, p. 127). — Roma, 1887. Saggio sulla flora diatomacea delle cosidette Muffe delle Terme di Valdieri. (No/arisia di De Toni e Levi, voi. Ili, p. 384). — Venezia, 1888. Quale sia l'estensione della vita vegetale nella profondità del mare. (AitiCongr. na\. botati, criiiog. in Parma, fase. II). — Parma, 1888. Le Diatomee e il trasformismo darwiniano. (Memorie Accad. poni. N. Lincei, voi. Ili, p. 23i). — Roma, 1888. Presentazione di una memoria. (Aiti Accad. poni N. Lincei, XLI, p. 20). — Roma, 1888. Sopra una bivalva. (Ibid., XLr, p. 78). — Roma, 1888. Su la Cyclophora. (Ibid., XLI, p. 82). — Roma, 1888. La Cyclophora è da riguardarsi qual genere fra le Diatomee. Considerazioni su questo e su altri casi analoghi. (Ibid., XLI1, p. 52). — Roma, 1889. II tripoli africano della valle superiore del Dobi tra Assab ed Aussa. (Ibid., XLII, p. 120). — Roma, 1889. Forma critica e nuova di Pleurosigma del Golfo di Napoli. (Ibid., XLII, p. 157). — Ro ma, 1889. Presentazione di una pubblicazione, (Ibid., XLII, p. 196). — Roma, 1889. La visione stereoscopica nello studio delle Diatomee. (Ibid., XLII, p. 25o). — Roma, 1889. [Anche in Rivista scientifico-industriale, voi. XII; Firenze, 1890]. Reproduction and multiplication of Diatoms. (Journ. R. Micr. Soc, read gth January 1889). — London, 1889. [Tradotto poi dal D.r J. Pelletan in Francese e ripubblicato nel Journal de Microgr., t. XIII, p. 396; Paris, 1889]. Aggiunte alla flora Diatomologica italiana. Lettera aperta ai redattori della Notarisia. (Notarisia di De Toni e Levi, IV, n. i5, p. 790). — Venezia, 1889. Sul deposito di Jackson' s Paddock, Oamaru nella Nuova Zelanda. Osservazioni biologiche. (Atti Accad. pont. N. Lincei, XLI II, p. 79). — Roma, 1890. Sopra un nuovo obiettivo di Microscopio. (Ibid., XLIII, p. 21 5). — Roma, 1890. Osservazioni sulla vita del mare fatte a Fano nell' estate del 1889-90. (Nuova Notarisia. II, p. 293). — Padova, 1891. Azione delle Diatomee marine in rapporto al calcare. (Alti Accad. pont. N. Linci, XLIV, p. 104). — Roma, 1891. Ricerca di Diatomee sul mar Morto. (Ibid., XLIV, p. i3q). — Roma, 1891. Sopra un fenomeno ottico. (Ibid., XLIV, p. 139). — Roma, 1891. Presentazione di una Memoria sulla riproduzione delle Diatomee. (Ibid., XLIV, p. 190). — Roma, 1891. Relazione dell'udienza di S. Santità. (Ibid., XLIV, p. 269). - Roma, 1891. Nuovo sistema di illuminazione per lo sviluppo delle immagini fotografiche. {Ibid., XLV, p. 40). — Roma, 1892. 28 Nuovo metodo di osservazione microscopica delle Diatomee. (Ibid., XLV, p. 117). — Ro- ma, 1892. Dono di un'opera. (Ibid., XLV, p. i36). — Roma, 1892. La riproduzione delle Diatomee. (Memorie Accad. poni. N. Lincei, voi. Vili, p. 211). — Roma, 1892. Su una raccolta di A . Le Diatomee del Iago di Plò'n. (Ibid., XLVI, p. 1 38). — Roma. 1893. La visione stereoscopica applicata alle Diatomee. (Ibid . VLVI, p. 145). — Roma. 189.'. Le spore delle Diatomee. (Ibid., XLVII, p. 48). — Roma, 1894. [Tradotto in Francese nel Dialomisle, 1894; negli Annales de Micrographie, X, p. 3o-35; Paris. 1898J. Presentazione di una nota. (Ibid., XLVH, p. 143). — Roma, 1894. Die Diatomeen des Grossen Ploner Sees. (Forschungsber. aus der biolog. Sfat. -ti Pioti. II. 1894). Nachtrag zum Verzeichniss der Diatomeen des Grossen Ploner Sees. (Ibid., III. 1895*. Presentazione di una pubblicazione del prof. G. B. de Toni. (Atti Accad. poni. X. Lincei, XLVUI, p. 46). — Roma, 1895. La sporulaziono e la divisione della Melosira varians Ag. (Ibid , XLVUI, p. 7.3). — Ro- ma, 1895. La sporulazione e la divisione della Fragilaria crolonensis Edw. (Ibid., XLVIII, p. 87). — Roma, 1895. Risultati da trarre dalla sporulazione delle Diatomee. (Ibid , XLIX, p. 107). - Roma, 1896. Intorno all'epoca di riproduzione nelle Diatomee marine. (Nucz>a Nolarisia, VII. p. 37). — Padova, 1896. I processi di riproduzione e quello di moltiplicazione in tre tipi di Diatomee. (Memorie Accad. ponlif. N. Lincei voi. XI, p. 22, tav. X-XI). — Roma, 1898. [Traduz. negli Annales de Micrographie, X, p. 67-80: Paris, 1898J. Nuovo tipo di Rhi^osolenia e note critiche sui generi Rln\osolenia e Allheya. (Alti Accad poni. N. Lincei, L, p. 53). — Roma, 1897. Una raccolta di Diatomee all'imboccatura del porto-canale di Fano. (Ibid , LI. p 67). — Roma, 1898. Autoredenzione delle terre povere [sunto]. (Ibid., LII, p. 28). — Roma, 1S99. Autoredenzione delle terre povere [postumo]. {Memorie Accad. poni. N. Lincei, voi. X\ p. 383). — Roma, 1899. ACHlIiHE FOt^TI CONTRIBUTO 3° ALLA CONOSCENZA DELLA FLORULA FICOLOGICA VERONESE La Reologia atesina è molto scarsamente illustrata. F. J. Seguier ') raccoglieva in Adige e descriveva nel 1745 sotto i diversi nomi di Conferva fluviaiilis geniculala et ramosa, di Con- ferva trichodes virgaia serìcea ed infine di Conferva Plinii Lobelii due specie diverse di Cladophora. Il prof. Caro Massalongo 2) dietro l'autorità di Ciro Pollini 3) dice corrispondere esse alle specie odier- ne: Cladophora glomerata Kuetz. e Cladophora imignìs Kuetz. In se- guito G. Clementi 4) raccoglieva all' isola Pestrino il Nostoc coriacenni Vauch. intorno al i85o; da allora fino al 1898 la flora algologica dell' Adige non fu più presa in considerazione. Pubblicai in questo stesso periodico la mia prima piccola contri- buzione alla conoscenza delle alghe di questa regione B), ed allora mi sono occupato delle alghe che crescono aderenti alle pale delle ruote motrici dei mulini, notandone anche il ciclo ecologico, l'avvicendarsi cioè delle apparizioni delle diverse forme. Tale lavoro quantunque ]) J. F. SEGUIER. Piantele veronenses seu stirpium quae in agro veronensi repe- riuntur methodica synopsis Voli. 3 — Veronae, CIDIOCCXLV, Typis Seminarli, 8°, Voi. 1, pag. s° e Voi. Ili pag. 55. 8) Le crittogame dell'agro veronese in Monogr. della città e provincia di Ve- rona del seri. Sormani-Moretti — Verona, 1897, Franchini, in fol. 3) C. Pollini. Flora Veronensis Voi. Ili, pag. 520, Veronae, 1822, 8° gr. 4) Cfr. Hohenbuehel-Heufler L. Enumeratio atjptogawarum Italiae Venetae p. 312 — Wien 1871. 5) A. Forti. Contributo alia conoscala della florida ficologica veronese. Nuova No- tarisia 1808. 30 esiguo diventa però il più importante per la letteratura ficologica atesina e questo prova quanto rimanga ancora a farsi in questo campo che si può dire ancor vergine. Credo perciò di far cosa utile por- tando un altro piccolo contributo di forme rinvenute in due cam- pioni, delle quali talune sono anche nuove per la provincia veronese che si può già annoverare fra una delle più accuratamente perlu- strate tra le regioni italiane. Ho già detto che i campioni sono due. L' uno è stato raccolto nelle acque del canale di scarico dei fonta- nili del livello freatico vicino alla strada conducente al traghetto di S. Pancrazio ed a pochi metri dalla foce in Adige '). È formato per la massima parte di ciufji di Vaucheria sessilis DC. var. caespitosa Ag. specie molto frequente nei fossati e nei ruscelli e già notificata per la provincia da Abramo Massalongo 2) che la raccolse presso Caldiero. Fra i suoi filamenti si trovano: Spirogyra condensata (Vauch.) Kuetz., Spirogyra bellis Hass., Zygnema cruciatimi Ag., alcune forme di Oedogonium indeterminabili, *CIosterium Leibleinii K. e "Raphìdium aciculare A. Br. che nel Benaco è rappresentato dal Raphidium po- lymorphum Fres. di cui molti e credo a ragione lo suppongono va- rietà. Sulle forme filamentose e sifonate si trovano epifite le seguenti due Chlorophyceae che sono nuove per il Veneto: *Characium Sie- bo/dii A. Br. e *Characium ornithocephalum A Br. e le Diatomee: Gom- phonema constrictum Ehr., Gomphonema acuminatimi Ehr., Achnan/hes minutissima Kuetz., Rhoicosphenia curvata Grun. che sono comuni in tutte le acque. L'altro campione è costituito del feùtre organique tanto copioso d'inverno sulle sabbie del fiume lambite dall'onda, frammisto alla vegetazione di cloroficee filamentose che si forma sempre là dove le acque rallentano la loro veemenza; è più ricco in forme del prece- dente: Zygnema cruciatum Ag., Zygnema stellinum Ag. var. *subtile Kirchn., ^Spirogyra quadrata Petit, Mougeoiia genuflexa (Dillw.) Ag., Rhi^oclonium fontinale Kuetz., *Cosmarium undulatum Corda, Pando- rina Morum O. F. Muell., Scenedesmus quadricauda (Turp.) Bréb., inoltre parecchie Diatomee di cui una nuova per l'Europa *Rhopatodia ') Segno con * le forme non ancora rinvenute nel Veronese. '-') A. Massalongo. De cryptogamis nonnuttis novis agri veronensis. Flora 1855. pag. 243, Tab. 5, in 8°. 31 Stuhltnanni O. M. ') raccolta dal D.r Stuhlmann nel Victoria Nvan^a ed una nuova per l' Italia *Navicula (Neidium) Peisonis Gr. forma de- pressa ai lati che fu raccolta la prima volta dal Grunow nella fore- sta di Rùgen e figurata nel grande Atlante di A. Schmidt 2). Ecco l'elenco sistematico con l1 enumerazione delle stazioni veronesi in cui le specie furono raccolte : i. Amphora ovalis Kuetz. Benaco (Kirchner 3), Garbini 4), Forti 6)), Valpantena, Stagno Tecchi (Forti °)). 2. Ampliar a affinis Kuetz. Valpantena, Stagno Tecchi e sorgente di Sommavalle (Forti). 3. Amphora Pediculus Kuetz. Sulla Ni/Ischia sigmoidea (Nitzsch) W. Sm a Peschiera (Garbini). *4. Cymbella navicali f or mis Auersw. 5. Cymbella anglica Lagerst. Sermione (Kirch.). 6. Cymbella (Cocc.) Cistula Hempr. Sermione (Forti). 7. Cymbella {Cocc.) affinis Kuetz. Garda (Garbini). 8. Cymbella {Enc.) ventricosnm Grun. Adige ') (Forti) Bardolino (Garbini) Sermione (Kirchner, Forti). 9. Cymbella (Enc.) prostratimi (Berk.) Kg. Adige (Forti) Garda ne- ritica e bentonica (Garbini) Sermione (Forti). io. Navicula (Eustaur.) Phoenicenteron Ehr. Valpantena, Stagno Tecchi (Forti) Benaco (Garbini). 11. Navicula (Eustaur.) anceps Ehr. Valpantena, Stagno Tecchi (Forti). *I2. Navicula (Pimi.) mesolepta Ehr. i3. Navicula {Pimi.) vìridis (Nitzsch) Ehr. Stagno Tecchi e sor- gente di Sommavalle in Valpantena (Forti) Sermione (Kirchn.) Fondo del Benaco (Garbini). ') Otto Mueller. Rhopaìodia ». gen. Bacillariearum. Engler's Jahrb. XXII, 1895. '-) A. Schmidt. Alias der Diatomaceen-Kunde vorgeset^t von M. Schmidt. Aschers- leben u. Leipzig 1874 segue la pubblicazione. 3) O. Kirchner. Fiorala phycologica bcnacensis. Atti del Museo Civico di Ro- vereto 1899. 4) A. Garbini. Alghe neritiche del lago di Garda. Nuova Notarisia Genti. 1899. 5) A. Forti. Contributo 2° alla florida geologica veronese. Nuova Notarisia 1899. ,;) A. Forti. Diatomee di Valpantena. Atti Ist. Ven. 1898 (Serie VII, T. IX) 8° c. tavola. 7) Op. cit. 32 14- Navicula rhyncocephala Kuetz. Bardolino (Garbini1. *i5. Navicula hutnilis Donk. io. Navicula radiosa Kuetz. Benaco (Kirchner, Garbini). *i7. Navicula Piacentina Ehr. var. exigua Gerg. *i8. Navicula ambigua forma craticularis. 19. Navicula (Caloneis) Silicula Ehr. Benaco (Garbini). *2o. Navicula binodis Ehr. 21. Navicula Pupula Kuetz. Sorg. Zorzi e Stagno Tocchi in Yal- pantena (Forti). *2 2. Navicula bacilliformis Grun. *23. Navicula (Neidium) dubia Greg. *24. Navicula (Neid.) Peìsonis Grun. forma lateribus depressi s. 25. Navicula (Neid.) amphirhyncus Ehr. Bardolino (Garbini). 26. Navicula [Neid.) affinis Ehr. Bardolino, neritica e bentonica (Garbini). 27. Gomphonema acuminatum Ehr. Stagno Tecchi in Valpantena (Forti) Bardolino (Garbini) Sermione (Kirchner). 28. Rhoicosphenia curvata Grun. Adige (Forti) Malcesine e Garda, neritica e bentonica (Garbini). 29. Cocconeis Placentula Ehr. Dappertutto. 30. Rhopalodia gibba (Ehr.) O. M. Sermione (Kirchn.) Peschiera (Garbini). 3i. Rhopalodia venlricosa (Ehr.) O. M. Malcesine (Garbini) So- rnione (Kirchner). 32. Rhopalodia contrada Forti = Epithemia gibba Ehr. var. con- trada Forti. Valpantena, Stagno Tecchi (Forti). *33. Rhopalodia Stuhlmanni O. M. 34. Eunotia (Hìmanthidium) Arcus Ehr. Benaco (Garbini). *35. Eunotia (Eueunotia) Diodon Ehr. 36. Eunotia (Pseudeunotìa) lunaris Ehr. Stagno Tecchi in Valpan- tena (Forti) Sirmione (Kirchner). 37. Synedra Vaucheriae Kuetz. Bardolino (Garbini). 38. Synedra Ulna (Nitzs.) Ehr. Valpantena (Forti) Benaco (Garbini1. 38.6*s Synedra Ulna var. longissima (W. Sm.) Grun. Sermione (Kirchner) Fondo del Benaco (Garbini). y'39. Fragilaria virescens Ralfs. Nel 1898 ho già segnalata per l'A- dige la var. exigua Grun. *40. Fragilaria capucìna Desm. var. mesolepta Rab. *4i. Fragilaria Harris soniì (W. Sm.) Grun. 42. Dialoma {Odontidium) hiemale (Lyngb.) Heib. Adige (Forti). Nel Benaco si trovano le forme turgidula e tnesodon. 43. Bentìcula frìgida Kuetz. Adige (Forti) Bardolino e Sermione neritica e bentonica (Garbini, Kirchner). 44. Tabellaria flocculosa (Roth) Kuetz. Peschiera (Garbinij. 45. Cymalopleura Solea Bréb. Bardolino, neritica e bentonica 'Garbini). 4Ó. Ni/Ischia [Hant^schia] amphìoxys Grun. Valpantena, Stagno Tecchi e sorgente Zorzi (Forti) Sermione (Kirchner). 47. Ni/Ischia (Tryblionella) angustata Grun. Sermione (Kirchner). *48. Nit^schia (Grunowia) Dentìcula Grun. *49. Nit^schia [Grunowia) Tabellaria Grun. 5o. Ni/Ischia sigmoidea (Nitzsch) W. Sm. Benaco (Garbini). Si. Nit^schìa linearis W. Sm. Sermione (Kirchn.), 5i.6's var. tennis Grun. Stagno Tecchi in Valpantena (Forti). *52. Ni/Ischia Frustulum (Kuetz.) Grun. *53. Nicchia Palea (Kuetz.) W. Sm. 54. Suriraya biseriata Bréb. Malcesine, neritica e bentonica (Garbini). *55. Suriraya ovata V. Hck. *56. Suriraya angusta Kuetz. 57. Melosira (Lysigonium) varians Ag. Benaco (Garbini) Adige (Forti). In tutto quindi N. 29 forme non ancora segnalate per il Veronese. Uetaiclt der ien erscteinenien Desmicliaceen-Litteratnr. von O. Borge (Stockholm) IX. i. BellOC E. Lacs littoraux du Golf de Gascogne (Ass. Fran- caise pour l'avarie, d. scienc. Congrès de Bordeaux. 1895, u pp.) Paris 1895. 17 Desmidiaceen werden verzeichnet. 2. Sorge, O. Bidrag till kànnedomen om Sveriges Chlorophyl- lophyceer. II. Chlorophyllophyceen aus Falbygden in Vestergòtland. (Bih. K. Sv. Vet.-Akad. Handl. Bd. 21, Afd. 3, Nr. 6) Stockholm 1895, 26 pp., 1 tab. Der Verf. verzeichnet rdie Algen, welche er bei einigen Excur- sionen auf dem Silurgebiete bei Mòsseberg und Billingen in Schwe- den gesammelt. Von Desmidieen wurden 178 Arten gefunden. For- men von folgenden Arten werden abgebildet: Closterium acerosum (?), C. striolatum, C. Archerianum, Xanthidium antilop cenni fi di/na^iim, Cosmarium crenatum, C. De-Baryi, C. striatum, C. Meneghina, Elia- strum insigne, E. elegans /3 speciosum, Siaurastrum Dickiei fi para/- lelum (nach West in Journ. of Bot., August 1896, p. 2 = Formen von S. lanceolatum Arch.), S. dejecium [i Debaryunum (nach West 1. e. = Formen von S. glabrum Ralfs), S. bicorne (?) (nach West 1. e. p. 3 = S. Psendosebaldi *Dnace?ise West), S. oxyacantìuim (?) und S. vestitimi (?). Cosmarium Wittrockii Schmidle Algenti. Schwarzw. pag. 32 (99), 35 tab. 4, fig. 23 macht der Verf. zur Varietàt und nennt er C. Wìtlro- ckii Lund. var. Schmìdlei n. v. p. 16, mit folgender Diagnose: Var. dorso truncato vel leviter emarginato; granulis in series transversa- ! les. Dim. (individ. suec.) 19-20 « 17 • 7-8 p. Stanrastrum scorpioìdeum Delp. und S. scorpìoìd. var. brevìus Gutw. FI. glon. ok. Lwowa pag. 69, tab. 3, fig. 19 betrachtet er als Formen von S. oxyacanthum Arch. 3. Bougon. Nature vegetale des Euglènes. Paris (O. Doin) 1894, 96 pp., 3 tab. Der Verf. sucht zu beweisen, dass sich die Desmidiaceen (wie die Diatomaceen) aus den Euglenaceen entwickelt haben, und dass die Bewegung der Desmidiaceen sich von der Bewegung der Pro- toplasma der Euglenaceen herleitet. — Der Verf. liefert auf Taf. 2, figg. io-i3 Figuren von « Cosmarium cucumis, Closlerìum lunula, Docìdìum Brebissoniì und Euastrum margaritiferum » . Doch dùrften die Bestimmungen nicht richtig sein. 4. Brand, F. Ueber die Vegetationsverhaltnisse des Wùrmsees und seine Grundalgen. (Botan. Centralbl. Bd. 65) Cassel 1896, i3 pp. Im Plankton hat der Verf. unter anderen Algen auch Arten von Closteriutn, Cosmarium und Staurastrum gefunden. 5. Chodat, R. Sur la flore des neiges du Col des Ècandies (massif du Mont-Blanc). (Bull, de l'Herb. Boissier T. 4, p. 879-889, Tab. 9) Genève 1896. Unter anderen Algen hat der Verf. auf dem Schnee auch Ancy- lonema Norde?iskiòldii Berggr. gefunden. Nach dem Verf. hat diese Alge ein parietales Chromatophor. Die von Berggren beobachteten dunkelbraunen Kòrperchen sind fùr die Art charakteristisch. Es sind nicht, wie Lager heim (aUeb. Phycoporphyrin » in Vidensk.-Selsk. Skrifter I. 1895, p. 14) meint, Gerbstoffvacuolen, die in den Zellsaft herausgetreten wàren und Farbstoff gespeichert hàtten. Systemalisch steht die Art Mesotaenium sehr nahe, bei welchem der Verf. dieselbe Theilungsweise gesehen. Die Zelle und ihr Chromatophor werden ver- langert. Eine neue Pyrenoide tritt in dem verlàngerten Theile auf und die Theilung findet statt. — Die Art ist auf der Tafel abgebil- det (figg. 37-39). 6. Edwall, G. Indice das plantas do herbario da Commissao geographica e geologica de S. Paulo. (Boletim da Commissao geogr. e geolog. d. S. Paulo. N. 11, p. 49-215). S. Paulo 1896.- Von Desmidiaceen werden 47, in der Staat S. Paulo gesammelte, Formen verzeichnet. 3G 7. Edwards, A. M. On « Species » in the Desmidieae (Amor. Monthl. Micr. Journ. v. i5, 1894, p. 299-300). Nicht gesehen! 8. G-utwinski, R. Prodromus florae algarum galiciensis. (Roz- prawy Wydz. matem. przyr. Akad. Umiej. w Krakowie, Tom 28, p. 274-449). Krakowie 1895. Leider ist die Arbeit Polnisch geschrieben ! Nach dem Resumé (Anzeiger d. Akad. d. Wiss. in Krakau, Mai 1895, p. i5ò— 1 58) aber giebt Verf. im ersten Theile der Arbeit eine historische Uebersicht der in Galizien gemachten algologischen Beobachtungen, und sodann eine allgemeine Charakteristik der Galizischen Algenflora. Er unterschei- det 2 Formationen, eine Berg- und eine gemischte Formation. — Der zweite Theil enthàlt eine systematische Aufzàhlung aller Algen- formen; bis Ende 1894 smd aus Galizien 1057 Algenarten bekannt, davon 413 Desmidiaceen. Cosmarhim spedo sum fi australianum f. Gutw. Flora glon. okolic Lwowa p. 5o, t. 1 u. 2, f. 35 fùrt Verf. als Synon. mit C. ochtodes v. amoebum West auf. Die Formen C. Boìdtianum Gutw., C. crena- tum f. bicrenatum Boldt und C. costatum f. Gutw. Fizyog. XXVIII stellt er als eine neue Art, C. tricrenatum n. sp. p. 35 1, auf. 9. Hennings, P. Phykotheca Marchica. Sammlung getrockne- ter Algen aus der Mark Brandenburg. Fase. 1. Berlin 1893. Nicht gesehen! io. Hieronymus, Gr. Conjugatae (in Deutsch-Ost-Afrika Bd. 5. Engler, Die Pflanzenwelt Ost-Afrikas und der Nachbargebiete. Theil C. p. 19-21) Berlin 1895. 37 Desmidiaceen werden verzeichnet, von welchen folgende For- men neu sind: Closterium dìdymotocum Corda v. major n. v. p. 19. F. celi, usque ad 54 u. lat., 540-570 a. long. — Sansibar. C. Dianae Ehrenb. v. minor n. v. p. 19. Dim. celi. 120-140 « 12 u. Usagara-Usam bara. Docidium Stuhlmannìi n. sp. p. 19. D. magnum, rectum, circ. 14-plo longius qu. latius; semic. apicem versus paulo attenuatis, basi valde inflatis, apicibus truncatis, tuberculis 34 (-36?) singulatim positis coronatis, membrana minute tuberculato-punctulata. Long, celi. 830-840 u.; lat. semic. ad ap. 5o a., supra bas. 63-04 u., medio e. 60 ix. — Verwandt mit D. maculatimi Tura. — Sansibar. D. coronatimi Bréb. v. undulata n. v. p. 19. F. sexies longior qu. latior, medio constricta, stricturae margine tumido-prominente, cru- •M rìbus e basi latiore leniter undulatis polum versus paulum attenua- tis, apicibus truncatis, tuberculis coronae obtusis 12, membr. laevi. Dim. 180 » 3o a. — Sansibar. Cosmarium Stuhlmannii n. sp. p. 19. C. magnum, subpoligono- elliptico-orbiculatum, medio profunde constrictum, semicell. breviter pyramidatis, angulis inferioribus rotundatis, apice truncato- rotunda- tis; membr. e. 3 u. crassa, minute punctulata (punctis minimis et paulo majoribus intermixtis), ad angulos inferiores versus tuberculis seu granulis 9- 11 subdepresso-semiglobosis 2 u. altis 3 a. latis in lineam margini parallelam dispositis ornata, ad angulos sinus linearis angusti incrassata. — Verwandt mit C. Ralf sii Bréb. u. C. pyramida- tum Bréb. — Sansibar. Wie gross die Form ist, erfàhrt man nicht. C. contrac tum Kirchn. v. minor n. v. p. 19. Dim. 24» 19*5 /.. — Sansibar. C. sansibar anse n. sp. p. 19. C. parvum, paulo longius qu. la- tius, profunde constrictum ; sinu angustissimo, extrorsum haud am- pliato; semicell. transverse subhexagono-ellipticis, angulis obtuso-ro- tundatis, apice truncatis, levissime emarginatis; membr. laevi. Dim. 12 «9 a. — Verwandt mit C. macrosporum Turn. u. C. octagonum Turn. — Sansibar. C. polygonum Naeg. v. minus n. v. p. 20. Celi. 10-12 u.. long. — Mossambik. Plenrotaeniopsis Volkensii n. sp. p. 20. Celi, ellipsoideis, utrinque rotundatis, medio leviter constrictis, membr. laevi. Dim 18-19 « n '"• — Kilimandscharo. P. Stuhlmanni n. s'p. p. 20. P. major, medio constricta, diametro longior, semicell. subovoideo-globosis, doliiformibus, apice tuberculis 8 in orbem dispositis quasi coronatis, medio tuberculis in annulos 3 parallelos dispositis (12 in quemque annulum), annulo mediano sub- aequatoriali. Dim. 100 » 98-100 « 54-56 {).. — Sansibar. llolacanthum Stuhlmannii n. sp. p. 20. H. mediocre, incisura me- diana extrorsum dilatata; semicell. tumidis transverse semilunaribus, angulis superior. triaculeatis, e. 60 a. lat. (sine acuì.), 22 a. long.; acuì. e. 3o u. long., duobus inferioribns, uno superiore; membr. mi- nute granulata. — Sansibar. H. sansibarense n. sp. p. 20. H. mediocre, incisura mediana ex- trorsum haud dilatata; semicell. transverse hexagono-ellipsoideis, an- gulis superior. et medianis utrinque aculeis binis ornatis, inter an- gulos margine utrinque tuberculis rotundatis v. subtrilobatis in lineam 38 dispositis ornatis, e. 74 fi. lat. (acuì. e. 3o fi. long, exclusis), e. 3o fi. long. — Sansibar. H. calcarato-aculealum n. sp. p. 20. H. mediocre, profundissime constrictum, constrictione oblonga; semicellulis trilobis, tumore cen- trali majore granulato (granulis io in orbem dispositis et granulo centrali majore ornato); lobis lateralibus ambitu subquadratis, latere inferiore excavatis, angulo superiore aculeis binis (e. 18 fi. long., in- curvatis, supra basin latere inferiore spinula vix 2 fi. longa quasi calcaratis), angulo inferiore tuberculis brevibus ornatis, medio inter angulum superiorem et inferiorem spinula seu dente e. 4 fi. longo solitario munitis; lobo terminali brevi quadrato, angulis utrinque aculeis binis munitis, aculeis supra basin latere inferiore spinula e. 2 a. longa quasi calcaratis, e. 18 fi. long., incurvis. Dim. semic. 3o « óo fi. — Verwandt mit Xanthidìum fasciculatum v. perornatum Nordst., welches der Verf. Holocanthum fase. v. peroni, nennt. — Sansibar. H. euastroides n. sp. p. 21. H. e quarta parte circ. longius qu. latius, profundissime constrictum, sinu extrorsum ampliato; semic. profunde trilobis; tumoribus centrai, granulato-margaritiferis, granulis 7-10 in orbem dispositis et granulo paulo majore saepius sublobu- la'to ornatis; lobis lateralibus a latere visis ambitu quadrantem orbis subaequantibus, saepius paulo sursum remotis, lateribus spinulis v. granulis utrinque 2-6 subirregulariter dispositis ornatis, margine api- cem versus spinoso-muricatis, spinulis saepe truncatis subbifidisve; lobo terminali a latere viso subquadrato, apice subcapitato incrassato, rotundato, angulis apicis rotundatis, utrinque spinoso-muricatis (spinis marginalibus utrinque 4), lateribus apicem versus 2-3-granulatis v. spinulosis. Dim. 60-80 » 5o-ò2 » 18 fi. — Verwandt mit Euas t rum sphyroides Nordst., welches der Verf. zu Holacanthum st.ellt. — Sansibar. Micrasterias Stuhlmanniì n. sp. p. 21. Celi, circumscriptione el- liptico-orbicularibus, semicell. quinque-lobatis; lobulo polari subpro- minulo, obtuso, undulato-emarginato, angulis lateral. productis ad- unco-recurvis, dorso spinis tribus obsitis; lobulis lateral. polari mi- noribus, ter bilobulatis, laciniis extremis apice leviter emarginatis, angulis spinis elongatis 2, rarius 1 armatis; lobis secundar. medio spinulosis, spinulis saepe in series 2 dispositis. — Verwandt mit M. fimbriata Ralfs. — Sansibar, Mossambik. Keine Maasse geliefert ! Dysphìnctìum heterodoxum Turn. nennt Verf. Pleurotaenìopsìs he- R5) terodoxa p. 20. Micrasterias Torreyi Nordst. nennt er M. Nordsted- tiana p. 21, welcher Name indessen nicht beibehalten werden kann, weil schon Wolle in Bull. Torr. bot. Club 1884 eine M. Nordsted- \tiana beshrieben hat. 1 1 . Jenke, A. in Jenke, Schorler und W o b s t Bereicherun- gen der Flora Saxonica (Sitzungsber. d. Natur. Ges. Isis in Dresden 1895, Abh. 8. p. 89). Vier fùr die Dresdner Umgebung neue Desmidieen werden ver- zeichnet. 12. Kellerman, W. A. and Werner, W. Catalogue ofOhio plants (Geology of Ohio, voi. 7, part. 2, 1895, p. 56-406). Nicht gesehen. i3. Kerner, A. Flora exsiccata Austro-Hungarica e museo bo- tanico Universitatis Vindobonensis edita. Cent. 24, Vindobonae 1893, 28, 1896. — — Schedae ad floram exsiccatam austro-hungaricam. VI (IV 4- i35 pp.) Vindobonae 1893, VII (IV + in pp.) Vindob. 1896. Enthalten folgende Desmidiaceen : N. 2391. Cosmarium Meneghina Bréb. (Austria infer.). — N. 2392. Tetmemorus granulatus Bréb. Im- mixta: Closteriwn strìolatum Ehrenb., Penium digitus Bréb., Euastrum oblongum Ralfs, E. dìdelta Ralfs, Micrasterias rotata Ralfs, M. con- ferta Lund. (Stiria super.). — N. 23g3. Closteriwn striolatwn Ehrenb. (Stiria super.) — N. 2397, II. Chrococcus helveticus Naeg. Immi- xtum: Cosmarium Meneghina Bréb. (Austria infer.). — N. 2798. Dysphinctium curtum Reinsch. Immixtum : Mesotaenium micrococcum Kùtz. (Bohemia). — N. 2799. Closteriwn moniliferwn Bory (Austria infer ). 14. Mobilia, M. Ueber einige brasilianische Algen (Hedwigia Bd. 34, H. 3-4, p. 173-180, tab. 2). Dresden 1895. 5 Desmidiaceen werden verzeichnet, von welchen eine Form des Staurastrwn paradoxum Mey. (in der Fig.-Erklàrung mit ein ?ver- sehen) abgebildet ist. i5. M obi us, M. Ueber Entstehung und Bedeutung der geschle- chtlichen Fortpflanzung im Pflanzenreiche (Biolog. Centralbl. Bd. 16, N. 4, pp. 129-153; io Textfigg.) Leipzig, Erlangen 1896. Der Verf. erwàhnt die Resultate in Klebahn's Arbeit «Ueber die Zygosporen einiger Konjugaten ». 16. Nordstedt, C. P. O. Index desmidiacearum citationibus lo- cupletissimus atque bibliographia. 40, 3 io pp. Lund (typ. Berlingia- nis), Berlin (Borntraeger) 1896. Preis 20 Mark. 40 Die Arbeit ist in zwei Haupttheilen getrennt. Der erste Theil, die Bibliographie, umfasst beinahe 1200 Titel von Arbeiten; Arbeiten von blos geographischem Inhalte sind mit « g » markirt. Der zweite Theil, der Index, ist eine alphabetische Aufzàhlung aller Namen der Familien, Tribus, Divisiones, Genera, Subgenera, Sectiones und Species; Namen von Subspecies, Varietàten und For- men sind unter den Species-Namen eingeordnet. Unter jedem Auf- schlagewort sind die Citate chronologisch geordnet. Bei jedem Citate wird durch verschiedene Buchstaben angegeben, ob in der betreffen- den Arbeit Diagnose (oder Beschreibung), kleinere Observatio, Maass, Beschreibung von Zygosporen sich finden, ob die Desmidie oder ihre Zygoten abgebildet sind. Die Citate sind keine Abschriften aus anderen Arbeiten, sondern vom Verf. selbst zusammengestellt. Die Arbeit entàllt ungefàhr 24000 Citate. Am Ende der Arbeit kommt ein Register vor, in welchem die Arten unter jeder Gattung alphabetisch geordnet sind. Das mit bewundernswùrdigen Fleisse und grosser Genauigkeit ausgearbeitete Werk ist fùr Desmidiologen unentbehrlich und muss von bleibendem Werthe sein. Ref. hat folgende leicht irrefùhrende Druckfehler gefunden : site 53 Spalte 2 Zeile 33 Stat t 21 lies II » 55 » I » 12 » I I B 21 » 64 b I » 24 » 60 B ÓI » 104 B 2 » 26 » 84 B 94 > » 1 » » 28 » 1892 1 1895 » IOÓ B I » 28 » f. 2 » f. 21 » u3 B I letztc Zeile )) f- 4 » f. 1 » 12Ò B 2 Zeile 20 t 8 » 7 » 128 » 2 » 35 » 6 > 3 » IÒO » I Zeile 20 und 2 1 sind zu str eicher » 172 B I » 6 statt 37-39 lies 28 » 199 » 2 » 32 B 53 B 43 » 236 » 2 » 29 » 12 )) IÒ » 242 B I i> 7 » 44 B M » 244 B I » 7 » 20 B 29 > 249 )) I » 2 » 18 B 18-20 » 2Ó4 t I » ÓI » 8 B 9 » 262 B 2 » 8 ornatum lies notabile » 264 1 I » 2 » io lies 1- 6 » » » B » 48 B 18 » 28 » » » 2 » 28 » 25 » 20 » 271 1 I » 52 » 2 B 1 > 274 B I » 5 » IO B 20 41 Seite 137 ist ein var. protraclum West unter Staurasirum llaaboliense aufgefùhrt, welches zu Cosmarìum Haabol. pag. i3ó ùberzufùhren ist. In der Bibliographie vermisse ich folgende vor 1896 gedruckte Arbeiten : Abeleven, Th. A. H. J. Flora vari Nijmegen. 2 e gedeelte. Plantae cellulares (Nederland. kruidkund. Arch. Ser. 2, deel 5, p. 552-596). Nijmegen 1891. Alexenko, M. A. Flore des algues des marais et de tombes de la valée du Dniepr dans les limites du gouvernement de Poltawa (Travaux d. 1. Soc. d. Naturalist. à V univ. Imp. de Kharkow. T. 27, 1892-93, p. 59-118, 1 tab.). Kharkow 1894. Apstein, C. Quantitative Plankton-Studien im Sùsswasser (Biolog. Centralbl. Bd. 12, 1892, N. 16-17, p. 484-512). Erlangen 1892. Belloc, E. Les lacs littoraux du Golfe de Gascogne (Ass. Fran- caise pour l'avanc. d. scienc. (Congrès de Bordeaux 1895). Paris 1895, 11 pp. Bougon. Nature vegetale des Euglènes. Paris (O. Doin) 1894, 96 pp., 3 t. Calkins, G. N. The seasonal distribution of microscopical orga- nisms in surface waters (Twenty-fourth ann. rep. of the State Board of Health of Mass. p. 381-390). Boston 1893. Cohn, F. Organismen in Quellen. (Jahresb. Schles. Ges. f. vat. Cult. 1882, p. 21 5). Breslau i883. Cohn, F. Ueber das Verhàltniss der Zellen in den niederen Pflan- zen und Thieren (39. Jahesb. Schles. Ges. f. vat. Cult. 1861, p. 5i- 52). Breslau 1862. Examination of water supplies and Examìnatìon of rivers (Twenty- fourth ann. rep. of the state Board of Health of Mass. p. 73-299) Boston 1893. Hazslinsky, F. Beszterczebanya vidèkének moszatvirànya (Algen- flora von Bistritz in Ungarn) (Math. és term. tud. Kòzl. VI, 1868, p. 1 39-i65). Jelliffe, S. E. A further contribution to the microscopical exami- nation of the Brooklyn water supply (The Brooklyn medicai journ. voi. 8, N. io (N. 82), p. 588-604). Brooklyn, N. Y., okt. 1894. Johnson, L. N. Freshwateralgae (Rep. of Dept. Nat. Hist. North- western Univ. 1891, p. 20-22). Evanston 1891. Moebius, M. Beitrag zur Kenntniss der Algengattung Pitophora (Ber. d. Deutsch. Bot. Ges. Bd. i3, H. 8, p. 356-361, t. 3i). Berlin 1895. 42 Naegeli, C. Primordialschlauch (Nàgeli und Cramer. Pflan- zenphys. Unters. H. i, p. 1-20, T. 2-4). Zùrich i855. Naegeli, C. Die Stàrkekòrner (1. e. H. 2, 10+624 pp.) Zùrich i858. Timm, R. Ueber die Flora des Hamburger Wasserkasten vor Be- triebs-Eròffnung der Filtrations Anlagen (Verhandl. d. Naturwiss. Ver. in Hamburg 1893, 3te Folge, I, wissensch. Teil) Hamburg 1894, 14 pp. Wedl, C. Mikroskopische Untersuchungen ùber die Trinkwàsser in Wien und einige hierauf Bezug habende Objecte (Das Wasser in und um Wien rucksichtlich seiner Eignung zum Trinken und zu anderen hàuslichen Zwecken. Nach dem Berichte, der vom hoh. Mi- nisterium des Inn. zum Behelfe dieser Untersuchung eingesetzten Commission. Beilage 7, p. 97-109, t. 3-5) Wien 1860. Wildeman, E. de. Notes sur quelques organismes inférieurs (Bull. Soc. r. Belg. Compt. rend. t. 3o, p. 2, 1891, p. 169-177). Bruxelles 1891. Folgende Citate sind beizufùgen . Arthrodesmus convergens Lund. Desm. Suec. t. 3, f. 22. A. hexagonus v. tumida Racib. in Flora v. 81, f. i3 Closlerium acerosum Nàg. Primordialschlauch t. 4. f. 24. — — Wedl. Das Wasser p. 98, t. 5, f. 2 5, h. C. lanceolatum Nàg. Stàrkekòrner pag. 529. C. lineatura Klebs Desm. Ostpreuss. pag. 1 7, t 2, f. 7. — — Wood Fr. Alg. t. 21, f. 4. _ _ Wolle Desm. U. S. t. 8, f. i5. C. Lunula Bougon Nat. vég. Euglèn. t. 2, f. 11. C. Pseudodianae f. West Alg. Madag. p. 46, t. 5, f. 3q C. setaceum Nordst. Alg. Sandwic. t. 1, f. 9. Cosmarium annidatimi f. Josh. Burm. Desm. p. 648. C. Beckei Wolle Desm. U. S. t. 5o, f. 14-17 (cum diagn.) C. Cookeanum Alex. Flore alg. Dniepr. p. 95, f. 3. C. corruptum Turner Alg. Ind. Orient. t. g, f. 40. C. Cucumis Bougon Nat. vég. Euglèn. t. 2, f. io — — f. Borge Sùssw. Chlor. Archang. t. 2, f. 18. C. Debaryi Eichler Spis. Desm. Miedz. f. 1 7. C. eximium v. norimbergensc Schmidle in Flora 78, f. 17. C. niargaritiferum. Klebs Desm. Ostpreuss. p. 38, t. 3, f. 55, 57-59. C. Meneghina v. granatoides Borge Nachtrag f. 3. C. nitidulum Nordst. Fr.-wat. alg. N. Zeal. t. 6, f. 12. C. pseudoprotuberans West in J. R. M. S. 1896, t. 4, f. 34. 43 C. pseudopyramìdatum f. Nordst. Fr.-wat. alg. N. Zeal. t. ó, f. i. C. punctulatum Borge Nachtrag f. 6. C, quadratimi f. Borge Sùssw. Chlor. Archang. t. 2, f. 19. C. Regnesi West Alg. Madag. t. 6, f. 44. — — West New Brit. Alg. t. 3, f. 3o-3i. — — v. sibiricum Schmidle in Hedwig. 34, p. 74. C. subpunclulatnm f. Schmidle in Flora 78, p. 59, t. 7, f. 19. — — f. West Fr. w. alg. East Riding Yorksh. p. 214. C. subreniforme Alex. Flore alg. Dniepr. p. 93, f. 1 (non C. sub- reniforme Nordst.). C. turfosum Alex. 1. e. p. 94. f. 2. Cylindrocystis Brebissonii Wille in Dijmphn. togt. Udb. (fig.). Desmidium Baìleyi West Alg. Madag. t. 9, f. 36. Docidium Baculum West 1. e. t. 5, f. 3o. D. Brebissonii Bougon Nat. vég. Euglèn. t. 2, f. 12. D. dilatatum Wolle Desm. U. S. t. 11, f. 0-8. D. Sceptrum f. punctata Turner Alg. Ind. orient. p. 3 1, t. 3, f. 10. Euastrum ansatum v. major Wolle Desm. U. S. p. 99. E. binale f. Mask. Furth. Not. N. Z. Desm. t. 2, f. 1 2. — — West Alg. Madag- t. 9, f. 14. E. Botrytis Phys. Stud. t. 2, f. 18. E. inermius Turner Alg. Ind. orient. t. io, f. 5i. E. margaritiferum Naeg. Einz. Alg. t. 7, A, f. 2. — — Bougon Nat. vég. Euglèn. t. 2, f. i3. E. multilobatum Wood Fr. Alg. t. 20, f. 5. E. rostratum f. Wolle Desm. U. S. t. 27, f. 27. Frustulia subulata Bréb. Alg. Fai. p. 45, t. ó. Gonatozygon Ralf sii Bailey Contri b. Queensl. FI. XI, t. io, f. 8. G. Westii De Toni in Notarisia 1889, p. 85o. Mesotaenium Braunii Turner Alg. Ind. orient. t. 1, f. 4. Micrasterias Crux melitensis Wildem. in Notarisia 1895, p. 3ó, t. 2. M. denticulata v. licmoides Cooke Brit. Desm. t. 47, f. 5, a. M. Jenneri Wood Fr. Alg. t. 21, f. 11. N. oscìtans Eichler in Pamiet. Fizy. 14, t. 4, f. 42. M. rotata f. Lund. Desm. Suec. p. 12, t. 1, f. 3. Penium curtum Turner Desm. Notes f. 3. — — Borge Sùssw. Chlor. Archang. t. 2, f. 17. ?P. didymocarpum Nordst. Fr.-wat. alg. N. Zeal. t. 7, f. 21 -23. (contiti.) LITTERATURA PHYCOLOGICA Florae et Miscellanea phycologrica i. Borge O. — Ueber tropische und subtropische Sùsswasser-Chlo- rophyceen. — Bili. tilt K. Sv. Vet. Aìiad. Bandi. XXIV, Afd. Ili, n. 12, pp. 33, 2 Taf. 2. Boiibier A. M. — Contributions à l'étude du pyrenoìde. — Bull. Herb. Boissier VII, 1899, I, p. 451-458, II, 554-559. 3. Calkins G. N. — The phylogenetic significance of certain Pro- tozoan nuclei. — Annals N. Y. Acad. Se. XI, 1898, n. 16, p. 379- 400, piate XXXV. 4. Collins P. S. — A Seaweed Colony. — Rhodora I, 1899, p. 69-71. 5. De Wildeman B. — Necrologie. Comte abbé Fr. Castracane degli Antelminelli. — Bull. Soc. belge de Microscopie XXV, 1898-99, Proc. verb. p. 86-87. 6. Parlow W. Gr. — Three undescribed Californian Algae [Dictyo- pteris zonarioides, Spermothamnion Snyderae, Polyopes Bushiae]. — Erythea VII, 1899, P 73-76. 7. Gruber A. — Ueber grùne Amoeben. — Ber. d. Na/urf. Ge- sellsch. %ii Freiburg i. Br. XI, p. 59-61. 8. Jenkiiisoii J. W. — Abstract and Review of the Memoir by G. Hieronymus « On Chlamydomyxa labyrinthuloides, Archer». — Quart. Journ. Micr. Se. n. ser. voi. 42, n. 1 65, 1899, p. 89-110, 6 Figures. 9. Kirchner O. — Die Bodenseeflora. — Jahreshefte des Ver. f. vaterl. Naturk. in Wùrttemberg LV, 1899, Sitzungsber. p. LXXII- LXXIV. io. Kuester B. — Ueber Vernarbungs- und Proli fications-erschei- nungen bei Meeresalgen. — Flora LXXXVI, 1899, p. 143-160, 6 Textfìgurtàfelchen . 1 1 . Matsumura J. & Miyoshi M. — Cryptogamae Japonicae iconibus illustratae or figures with brief descriptions and remarks of the Musei, Hepaticae, Lichenes, Fungi and Algae ofjapan. Voi. 1, n. i-3, plates I-X. — Tokyo, 1899, Keigyosha & C, 8°. 12. Van Heurck H. — Planktonmètre Buchet. — Zeìtschr. f. an- gew. Mikrosk. V, 1899, p. 65-70. i3. West G. S. — The Alga-Flora of Cambridgeshire. — Journal of Botany 1899, p. 49-58, 106-116, 216-225, 262-268, 291-299, pla- tes 394-396. 14. West W. & West G. S. — A further Contribution to the Fresh-water Algae of the West Indies. — Journ. Limi. Soc, Boi., voi. XXXIV, p. 279-295. i5. Zumstein H. — Kleine Mittheilungen ùber Polytoma Uvella Ehrbg. — Bìolog. Centralblatt XIX, 1899, p. 484-486. Florideae 16. Heydrich F. — Einige neue Melobesien des Mittelmeeres. — — Ber. d. deut. hot. Gesellsch. XVII, 1899, p. 221-227, Taf. XVII. 17. Schmidle W. — Einiges ùber die Befruchtung, Keimung und Haarinsertion von Batrachospermum. — Botati. Zeitung LVII.Jahrg., 1899, Heft VII, p. I25-I35, Doppeltaf. IV. Fucoideae 18. Mac Millan C. — Observations on Nereocystis. — Bull. Tor- rey Bot. Club XXIX, 1899, p. 273-296, plates 36i-3ó2. Ohlorophyceae (excl. Desmid., Zygnetn., Charac.) 19. Brand P. — Mesogerron, eine neue Chlorophyceen-Gattung. — Hedwigia XXXVIII, 1899, p. (181H184), 5 Fig. 20. Curreri Gius. — Osservazioni comparative sul Plancton pe- lagico comparente nel porto di Messina. Parte I (Halosphaera vi- ridis Schmitz e Radiolari). — Messina, 1899, tipi dell'Operaio, 8°, pp. 19. 21. Dan gè arci P. A. — Mémoire sur les Chlamydomonadinées ou l'histoire d'une cellule. — Le Botaniste 6 sér., 1899, p. 65-292, avec 20 fìg. 22. Okamura K. — On the reproduction of Ulothrix. — The Bo- lan. Magatine, XIII, Tokyo 1899, P- l87 t1^]- 46 23. Steinmann Gr. — Ueber fossile Dasycladaceen von Cerro Esca- mela, Mexico. — Botati. Zeitung LVII. Jahrg., 1899, Heft Vili, p. 137-154, m. 21 Textfiguren. 24. Tokutaro I. — Notes on Acetabularia mediterranea. Lamour. from the Luchu Islands. — Hedwigìa XXXVIII, 1899, p. (i84)-(i86). Desmidiaceae 25. West Gr. S. — On variation in the Desmidieae, and its bearings on their Classifìcation. — Journ. Liuti. Soc, Bot., voi. XXVII (1899) p. 366-416, plates 8-1 1. Characeae 26. Bennett A. — Notes on Cambridgeshire Plants. — Journal of Botany XXXVII, 1899, p. 243-247. Myxophyceae 27. Schmidt J. — Danmarks blaagrònne Alger (Cyanophyceae Daniae). I. Hormogoneae. — Botanisk Tidsskrift 22. Bind, 3. Hefte, 1899, p. 283-418, figg. 38. 28. West W. — Some Oscillarioideae from the Plankton. -- Journ. of Botany XXXVII, 1899, p. 337-338, piate 400 A. Bacillarieae 29. Cleve P. T. — Diatoms from Franz Josef Land collected by Harmsworth-Jackson expedition. — Bihang tiìl K. Sv. Vet. Akad. Mandi. XXIV, III, p. 1-26, 9 Fig. 30. G-roves E. — Diatoms of St. Vincent, West lndies. — Janni, of Botany voi. XXXVII, 1899, n. 442, p. 411-417. 3i. Mueller O. — Bacillariaceen aus den Natronthàlern von El Kab (Ober-Aegypten). — Hedwigìa XXXVIII, 1899, Heft 5, p. 274, Taf. X-XII. 32. Prudent P. — Diatomées de l'étang de Charamel et du canal Catelan. — Ann. Soc. hot. de Lyon XXIII, 1898, Compt. rend. d. séances p. 28-29. 47 Exsiccata 33. Collins F. S., Holden J., Setchell A. W. — Phycotheca boreali -americana. Fase. XII. — Malden, apr. 1899. 34. Okamura K. — Algae japonicae exsiccatae, Fasciculus I. (n. i-5o) — Tokyo 1899. Okamura K. — Algae japonicae exsiccatae Fase. I. (34, 1900). Il dotto illustratore della flora marina del Giappone ha intrapreso l'edizione di una raccolta di Alghe essiccate, della quale pubblica ora il primo fascicolo contenente le specie qui appresso enumerate: 1. Nemalion pulvinatum Grun. - 2. Scìnaia furcellata (Turn.) Biv. - 3. Brachycladìa australìs Sond. - 4. Gelidium divaricatimi Martens. - 5. Gelidium repens Okam. - 6. Suhria japonica Harv. - 7. Acan- ihopeltis japonica Okam. - 8. Chondrus elatus Holm. - 9. Gigartina tenella Harv. - 1 o. Gymnogongrus flabelltformts Harv. - 11. Callo- phyllis japonica Okam. - 12. Callophyllis (Microcoelia) chilensis (J. Ag.). - i3. Gracilaria Textorii (Suring.) J. Ag. - 14. Ilypnea musciformis (Wulf.) Lamour. - i5. Lomentaria catenata Harv.- 16. Champia par- vula (Ag.) Harv. - 17. Martensia australìs Harv. - 18. Hemineura Schmit\iana De Toni et Okam. - 19. Delisea pulchra (Grev.) Mont. - 20. Laurencia dendroidea J. Ag. - 21. Laurencia paniculata J. Ag. - 22. Symphyocladia angusta Okam. - 23. Chondria crassicaulis Harv. - 24. Digenea simplex (Wulf.) Ag. - 25. Dasya scoparla Harv. - 2Ó. Pillola dentata Okam. - 27. Ceramlum paniculatum Okam. - 28. Ceramium gracillimum G. et H. - 29. Gloiopeltis tenax (Turn.) J. Ag. - 3o. Grateloupia lanci/olla (Harv.) Okam. - 3i. Grateloupia acumi- nata Holm. - 32. Grateloupia filicina (Wulf.) Ag. - 33. Polyopes pò- lyideoides Okam. - 34. Prtonttts angusta Okam. - 35. Chondrococcus japonteus (Harv.) - 36. Cystophyllum fusiforme Harv. - 37. Pelvetia Bablngtonii (Harv.) De Toni. - 38. Dtctyota dichotoma (Huds.) J. Ag. - 39. Padina arborescens Holm. - 40. Ilallseris prolifera Okam. - 41. Haliseris undulata Holm. - 42. Colpomenla sinuosa (Roth) D. et S. - 43. Hydroclathrus cancellatus Bory. - 44. Myelophycus caespttosa (Harv.) Kjellm. - 45. Letterstedtia japonica Holm. - 46. Cladophora Wrightiana Harv. - 47. Caulerpa anceps Harv. - 48. Caulerpa Oka- 48 murai Weber. - 49. Codium mamillosum Harv. - 5o. Codìum mucro- natura J. Ag. Questo primo fascicolo è accuratamente preparato, gli esemplari (alcuni dei quali rappresentano specie assai rare) sono assai istrutti- vi ed io non posso che raccomandare agli studiosi la collezione edita dal prof. Okamura. G. B. De Toni J. B. DE TONI Sylloge Algarum omnium hucusque cognitarum Voi. I. sect. 1-2 Chloropkyceae [praem. Bibliotheca phycolo- gica). - Patavii, 1889, Semin., 8°, p. cxxxix-1315. It. lib. (francs) 92. — Voi. II. sect. 1-3 Bacillarieae [cum Bibliographia diatomolo- gica (curante J. Deby) et Repertorio geographico-poly- glotto (curante Prof. Dr. Hectore De Toni)]. - Patavii, 1891-94, Semin., 8° pag. cxxxn- 1556 -ccxiv. It. lib. {f ranci) 115. — Voi. III. Fucoideae. - Patavii, 1895, Semin., 8° p. xvi--Ó38. It. lib. (frahcs) 41. — Voi. IV. Florìdeae sect. 1-2. It. lib. 55. ETTORE DE TONI Dizionario di pronunzia dei principali nomi geografici mo- derni.-Venezia, 1895, Tip. Emiliana, 8°, p. XXX11--520. L. 5. J. B. DE TONI Herbarium Phycologicum Decad. I — li, It. lib. [francs] 12. — «Frangar, non flectar» Serie xi (Anno IV dalla fondazione della " Notarisia „) Aprile 1900 LA NUOVA NOTARISIA lUnulill la ilLL/U UIUulU 1/JuLLIJ REDATTORE E PROPRIETARIO G. B. Dott. DE-TONI LAUREATO DELL' ISTITUTO DI FRANCIA LIBERO DOCENTE DI BOTANICA PRESSO LA R. UNIVERSITÀ DI PADOVA, MEMBRO EFFETTIVO DEL REALE ISTITUTO VENETO DI SCIENZE, LETTERE ED ARTI, MEMBRO ONORARIO DELLA SOCIETÀ REALE DI MICROSCOPIA DI LONDRA E DELLA SOCIETÀ L1NNEANA DELLA NUOVA GALLES DEL SUD, SOCIO PERPETUO DELLA SOCIETÀ BOTANICA ITALIANA, MEMBRO ORDINARIO DELLA SOCIETÀ IMPERIALE DEI NATURALISTI DI MOSCA E DELLA SOCIETÀ BOTANICA DI BERLINO, SOCIO CORR1SP. DELLA SOCIETÀ DANESE DI BOTANICA, DELLA SOCIETÀ NAZIONALE DI SCIENZE NATURALI E MATEMATICHE DI CHERBOURG ECC. ECC. SOMMARIO D. Filippi : Contributo alla florula fìcologica della Carinzia — G. B. de Toni: Ugo Zukal, Cenno necrologico — O. Borge: Uebersicht der neu erscheinenden Desmidiaceen-Litteratur IX. — O. Borge : Register zu G. Lagerheims und O. Borges Uebersicht der neu erscheinenden Desmidia- ceen-Litteratur I — III u. I-1X. — Letteratura phycologica. — Recen- siones. ADRESSER TOUT CE QUI CONCERNE LA « NUOVA NOTARISIA » à M. le Doct. G. B. DE-TONI S. Giacomo, 4539, padova (italie) Prix d'abonnement pour les années 1890-1900 Francs 165 Prix d'abonnement pour les années 1886-89 du Journal d'algologie «Notarisia» francs 60. Padova, Tip. Seminario. Aprile 1900 (Anno n dalla fonazione iella "NotarisiaJ LA NUOVA NOTARISIA PROPRIETARIO E REDATTORE Prof. Dott. G. B. DE TONI LAUREATO DELL'ISTITUTO DI FRANCIA S. Giacomo, 4539 Padova (Italia). Prof. DOMENICO FILIPPI CONTRIBUTO ALLA FUMA MIMICA DELLA Sulla florula diatomologica della Carinzia mancano lavori speciali e solo per le Alghe appartenenti ad altre classi si hanno alcune no- tizie, in particolare a merito di A. Hansgirg (l), il quale ha raccolto qua e là nella Carinzia e nella limitrofa Carniola materiali illustrati nel lavoro citato, non senza riconoscere che la conoscenza della flo- rula ficologica carintiana presenta ancora grandi lacune. Una sola Diatomea, Telracyclns Braunii Grun., trovasi indicata per la florula (') Hansgirg A. - Physiologische und algologische Mittheilungen IV. Bei- trage zur Kenntniss der Siìsswasseralgenflora von Kiirnthen, Krain, Istrien, und Dalmatien (Sitzungsber. K bohm. Gesellsch. der Wissenschaften 1890, p. 99-140). X. Wulfen (Cryptogama aquatica p. 17 e 30; Lipsiae, i8oj,Schae- fer, 40) descrive due Alghe d'acqua dolce {Conferva rivularis e Conferva Aega- gropila) raccolte presso Klagenfurt. Una ventina di specie (Cloroficee e Mi- zoficee) dei laghi carintiani enumerano C. Schroeter e O. Kirchner (Die Ve- getation des Bodensees, passim; Lindau i. B., 1896, Stettner, 8°). Per quanto riguarda la flora ficologica dell'Austria si hanno gli importanti contributi di Grunow, Rabenhorst, Heimerl, Stockmayer, Lutkemuller ecc. 50 della Carinzia da H. Simmer, al quale (') si deve qualche altra no- tizia in proposito. In vista della scarsità di notizie relative alla florula or menzionata, credo non del tutto inutile pubblicare i risultati dell1 analisi microsco- pica di un campione di fango raccolto nell'agosto 1899 dal prof. E. De Toni in un piccolo bacino stagnale (situato a 1120 m. d'altezza sul livello del mare) che prese il nome di «Bodensee» sopra Blate 0 Watschig in Carinzia (2). Ho potuto determinare 41 specie di Diato- mee; la presenza di forme del genere Eunotia è in rapporto colla bassa temperatura del piccolo stagno, sapendosi che la presenza di rappresentanti di questo genere di Bacillariee è in rapporto diretto col grado termometrico delle acque anziché colla altitudine di queste ultime (3). Nel complesso il campione da me esaminato è ricchissimo di Bacillariee, tra le quali predominano le Cymbella e la Denticida frì- gida. Ecco l'elenco sistematico delle specie: I. RAPHIDEAE H. L. Sm. 1. Amphora affinis Kuetz. Bacillarien p. 107, t. 3o, f. 66; De Toni Sylloge Algarum voi. II, p. 412 (ut var.). 2. Amphora Pedicnlus (Kuetz.) Grun. in A. Schmidt Atlas t. 26, f. 99; De Toni Syll. II, p. 412 (ut var.). 3. Cymbella Ehrenbergii Kuetz. Bacili, p. 79, t. ó, f. 1 1 ; De Toni Syll. II, p. 349. 4. Cymbella anglica Lagerst. Diat. Spetsb. p. 42, t. 2, f. 18; De Toni Syll. II, p. 354. ('_) Simmer Hans. — Erster Bericht ùber die Kryptogamentlora der Kreu- zeckgruppe in Kàrnthen. (Allg. bot. Zeitschr. IV, 1898, n. s-10). — — . — Dritter Bericht ùber die Kryptogamentlora der Kreuzeckgruppe in Kàrnthen (Allg. bot. Zeitschr. V, 1899, n. 12). (SJ Crr. Guida del Canal del Ferro — Udine, 1894, Doretti, 8.° (:i) Cfr. Castracane F. — Saggio sulla flora diatomacea delle così dette muffe delle terme di Valdieri (Notarisia di G. B. De Toni e D. Levi HI, 1888, p. 3^4-586). 51 5. Cymbella affinis Kuetz. Bacili, p. 80, t. ó, f. i5; De Toni Syll. II, p. 352. ó. Cymbella lanceolata (Ehr.) Kirchn. Algeri v. Schlesien p. 188; De Toni Syll. II, p. 362. 7. Cymbella cymbiformis (Kuetz.) Bréb. Alg. de Falaise, p. 49, t. 7; De Toni Syll. II, p. 363. 8. Cymbella Cistula (Hempr.) Kirchn. Alg. Schles. p. 189; De Toni Syll. II, p. 365. 9. Cymbella helvetica Kuetz. Bacili, p 79, t. 6, f. i3; De Toni Syll. II, p. 366. io. Cymbella ventricosa Ag. Consp. crit. Diatom. I, p. 9 ; De Toni Syll. II, p. 373 (sub Encyonemate). 11. Cymbella gracilis Rabenh. Sùsswasser-Diatom. p. 25, Flora Europ. algarum I, p. 86 (sub Encyonemate); De Toni Syll. II, p. 373. 12. Navicala major Kuetz Bacili, p. 97, t. 4, f. 19; De Toni Syll. II, p. 10. i3. Navìcula viridis (Nitzsch) Kuetz. Bacili, p. 97, t. 4, f. 18; De Toni Syll. II, p. 1 1. 14. Navìcula radiosa Kuetz. Bacili, p. 91, t. 4, f. 23; De Toni Syll. II, p. 42. i5. Navicala rhyncocephala Kuetz. Bacili, t. 3o, f. 35; De Toni Syll. II, p. 44. 16. Navìcula elliptica Kuetz. Bacili, p. 98, t. 3o, f. 55; De Toni Syll. II, p. 89. 17. Navìcula limosa Kuetz. Bacili, p. 101, t. 3, f. 5o; De Toni Syll. II, p. 147. 18. Navìcula Iridis Ehr. Verbreitung p. i3o, t. 4, I, f. 2; De Toni Syll. II, p. i53. 19. Navìcula amphigomphus Ehr. Verbreitung p. 129, t. 3, I, f. 8; De Toni Syll. II, p. 154 (ut var. N Iridis). 20. Navìcula trinodis W. Sm. British Diatoms II, p. 94; De Toni Syll. II, p. 199 (Rhoiconeis). 21. Pleurosigma attenuatum (Kuetz.) W. Sm. in Ann. and Mag. of Nat. Hist. i852, p. n, t. 2, f. 11 ; De Toni Syll. II, p. 248. 22. Gomphonema constrìctum Ehr. in Abhandl. d. Beri. Akad. i83i, p. 63; De Toni Syll. II, p. 421. 23. Gomphonema acuminatum Ehr. var. Brebissonii (Kuetz.), Gom- phonema Brebissonii Kuetz. Species algarum p. 66. 24. Gomphonema angustatum Kuetz. var. producta Grun. in Van Heurck Synopsis t. 24, f. 52-55; De Toni Syll. II, p. 429. 52 25. Gomphonema intricatimi Kuetz. Bacili, p. 87, t. 9, f. 4; De Toni Syll. II, p. 428. 26. Achnanthes minutissima Kuetz. Algae exsicc. aquae dulcis n. 70, Bacili, p. 75, t. i3, f. 2 e, t. 14, f. 2 £, t. 21, f. 2; De Toni Syll. II, p. 484. 27. Achnanthes lineans (W. Sm.) Grun. in Cleve et Grunow Àr- ctische Diatom. p. 23 ; De Toni Syll. Il, p. 484. 28. Achnanthes lanceolata (Bréb.) Grun. in Cleve et Grunow Arcti- sche Diatom. p. 23; De Toni Syll. 11, p. 486. 29. Achnanthidium JlexcUuni (Kuetz.) Bréb. in Kuetzing Species algarum p. 54; De Toni Syll. II, p. 488. II. PSEUDORAPHIDEAE H. L. Sm. 3o. Epìthemia Argii s (Ehr.) Kuetz. Bacili, p. 34, t. 29, f. 55; De Toni Syll. II, p. 783 (sub Cystopleura). 3i. Eunotia pectinalis (Dillw.?) Rabenh. Flora Europ. Algar. 1, p. 73, De Toni Syll. II, p. 793. 32. Eunotia Arcus Ehr. Infusionsthierchen p. 191, t. 21, f. 22; De Toni Syll. II, p. 790. 33. Fragilaria construens (Ehr.) Grun. in Verhandl. Zool. Bot. Ges Wien 1802, p. 371; De Toni Syll. II, p. 588. 34. Fragilaria mutabilis (W. Sm.) Grun. in Verhandl. Zool. Bot. Ges. Wien 1862, p. 3Ò9; De Toni Syll. II, p. 639 (sub Odonlidio). 35. Diatoma Meniate (Lyngb.) Heib. Consp. Diat. Danic. p. 58; De Toni Syll. II, p. Ó36. 36. Denticida tennis Kuetz. Bacili, p. 43, t. 17, f. 8; De Toni Syll. II, p. 559 p. p. 37. Denticida tennis Kuetz. vai*, frigida (Kuetz.) Van Hcurck Synopsis p. 159; De Toni Syll. 11, p. 559. 38. Cyma/opleura elliptica (Bréb.) W. Sm. in Ann. and Mag. ot Nat. 1 list. i85i,p. 1 33, f. 10-11, Brit. Diat. I, p. 37, t. 10, f. 80 a-b; De Toni Syll. II, p. 598. 39. Nii^schia linearis (Ag.) W. Sm. var. tennis (W. Sm. ?) Grun. in Cleve et Grunow Arct. Diat. p <»3; De Toni Syll. 11, p. 536. 53 III. CRYPTORAPHIDEAE H. L. S \i. 40. Cyclotella comta (Ehr.) Kuetz. var. radiosa Grun. in Van Heurck Synopsis p. 214, t. 92, f. 23, t 93, f. 1-9; De Toni Sj 11. II, p. i353. 41. Cyclotella Knet%ingiana Thwait. in Ann. and Mag. of Nat. Hist. 1848, p. 169, t. 11 D, f. 1; De Toni Syll. II, p. i358. Orto botanico dell' Università, Camerino iy febbraio igoo. 3^B^O 54 UGO ZUKAL Cenno iftecrologico Un altro cultore degli studi, di cui forma oggetto questo perio- dico, viene a mancare: Ugo Zukal, morto in Vienna a soli cin- quantacinque anni alle 5 antim. del 25 febbraio u. s. dopo lunghe sofferenze, lasciando immersa nel dolore la fida compagna della sua vita, Carolina Tobiaschek. Il compianto mio amico, professore all'I. R. scuola superiore di Agricoltura nella capitale austriaca, dedicava il tempo che gli restava libero, adempiuti i doveri dell'insegnamento, allo studio della bota- nica, prediligendo le indagini sul vasto e tanto interessante gruppo delle piante crittogame. Si occupò di funghi (Mizomiceti) licheni (Epigloea) ed alghe, ma in particolar modo di queste ultime, sulle quali lasciò parecchi lavori, di cui ricordansi qui i seguenti: i. Parthenogenesis bei einer Spirogyra (Oesterreichische botanische Zeitschrift 1879, P- 294)- 2. Beitrag zur Kenntniss der Oscillarien &c. (ibidem 1880-1 883). 3. Bakterien als direkte Abkòmmlinge einer Alge, mit 1 Taf. (ibidem i883, p. 73-78, 1884, n. 1-2). 4. Ueber die Entstehung einiger Nostoc- und Gloeocapsa-Formen, mit 1 Taf. (ibidem 1889, P- 349-354, 390-395, 432-435). 5. Ueber die Diplocolonbildung, Eine Abart der Nostocmetamorphose, mit 1 Taf. (Notarisia 1891, n. 21, p. 1106-1114). 6. Ueber den Zellinhalt der Schizophyten, mit 1 Taf. (Sitzungsbe- richte der K. Akademie der Wissenschaften in Wien, mathem.- naturw. Classe. Bd. CI, Abtheil. I, 1892, p. 301-327). 55 ;. Ueber den Zellinhalt der Schizophyten (Berichte dcr deutschen bo- tanischen Gesellschaft X, 1892, p. 5) -55). 8. Neue Beobachtungen ùber einige Cyanophyceen (ibidem XII, 1894, p. 256-266, Taf. XIX). Ugo Zllkal affrontò, come si vede, argomenti assai diljicili e se non tutti i risultati delle osservazioni di lui vengono accolti dao-li scienziati, bisogna pur convenire che su questioni cos'i ardue come quelle che riguardano il contenuto cellulare 0 che hanno attinenza colle forme di riproduzione delle Alghe inferiori non è detta ancora l'ultima parola. Io conobbi Ugo Zukal e potei ammirare la sua vasta coltura nel campo scientifico ed apprezzare le qualità dell' animo suo, la gentilezza dei modi e la modestia della vita. Ebbi da lui cortese ac- coglienza in Vienna allora quando ebbe luogo nel 1894 nella capi- tale austriaca la riunione annuale dei medici e naturalisti tedeschi. Nel piangere ora il collega perduto non oblierò giammai l'inalterata amicizia che egli ebbe per me. G. B. De Toni Ustasiclit te nei erscMneiita Desmiftiaceen-Litterator. von O. Borge (Stockholm) IX. P. fornello suiti Bréb. List. t. 2, f. 34. Pleurotaenìum Ehrenbergìi Bailey Contr. Queensl. FI. p. 89, t. io, f. 12. Staur astrimi armìgerum Bréb. List. t. 1, f. 22. S. Brebissonìì v. brevispìnum West Alg. Engl. Lake Disti", t. 9, f. 2Ò. S. dilatatimi v. acutìlobum Hazslinsky Algenti. Bistritz p. 159. S. diibium f. Eichl. et Gutw. Spec. alg. nov. p. 1 76, t. 5, f. 53. S. erasum Boldt Sibir. Chloroph. t. 6, f. 35. S. furcatum Wolle Desm. U. S. t. 52, f. 25-26. S. longispimun Lund. Desm. Suec. t. 5, f. 1. ?S. pseudofurcigerum Turner Algae Strensall f. 21. S. spìnosum Wolle Desm. U. S. t. 41, f. 8-9. Triploceras gracile Turner Alg. Ind. orient. t. 4. f. 19. In den meisten Fàllen beruht das Auslassen der Citate daraul, dass die Figurenziffern nicht an der richtigen Stelle im Textc stan- den, in vielen Fàllen sogar nur in der Figurenerklàrung. 17. Ostenfeld Hansen, C. Planteorganismerne i Ferskvands- plankton fra Jylland (Vidensk. Mcddel. fra den naturh. Foren. 1895, pp. 198-207). • >t Der Verf. hat Plankton-Proben aus einigen Seen und Flusschen auf Jutland untersucht. Unter anderen Organismen land er auch ci- nige nicht nàher bestimmte Desmidieen, aber nur vereinzelt und nicht in reinen Proben. 18. Roy, J. The Desmidieae of the Stormont District. (Proc. East Scot. Un. Nat. Se. 1891-95, p. 19-25). Nicht gesehen. 19. Saunders, D. A. Protophyta-Phycophyta (Flora of Nebra- ska, edited by Members of the Botanical Seminar of the University of Nebraska. I [Part. 1] p. i3-68, t. 1-22) Lincoln 1894. Nicht gesehen! 20. Schellenberg", H. C. Ueber eine neue Desmidiaceengat- tung (Jahresber. d. zùricherischen bot. Gesellsch. 1894-96, p. 9-10). Nicht gesehen! 21. Sclimidle, W. Einige Algen aus Sumatra. (Hedwigia. Bd. 34. 1895. p. 293-307, tab. 4). Dresden 1895. Unter anderen Algen sind auch 39 Desmidiaceen verzeichnet. Folgende sind neu : Cosmarium (Pleurotaenìopsis) subturgìdum (= Dysph. subturg. Turn.) f. minor p. 3oo, fig. 2. Zellen fast uni die Hàlfte kleiner, gewòhn- lich nur 88 f*. lang, 52 w. breit, selten 120 u. lang, 64 a. breit. Das Chlorophor der Halbzelle besteht aus 4-5 parietalen, reihen- fòrmig mit Pyrenoiden besetzten Bàndern. Die kaum in der Mitte eingeschnùrte Zelle ist mehr oder weniger regelmàssig punktirt, mit Ausnahme einer vollstandig glatten Zone um den Isthmus. Die Enden breit abgerundet. W. und G. S. West (Desm. fr. Singapore in Linn. Soc. Journ. Bot. voi 33, p. 1 57) wollen die Form zu Penium australe fuhren. C. (Pleurotaeniops.) maculali/orme n. sp. p. 3oi, fig. 3-4. Zellen i28-i35 f*. lang, 72-80 u. breit; Einschnùrung in der Mitte eng, gè - rade, nicht zu tief. Die Halbzellen im Umriss halbkreis-bis kegel-ior- mig, die unteren Ecken kaum abgerundet, die Seiten in convexem Bogen langsam convergirend und in den abgestutzten bis abgerun- deten Scheitel ubergehend. Zellhaut stark punktirt. Das Chlorophyll besteht aus mehreren parietalen Làngsbàndern mit reihenweise geor- dneten Pyrenoiden. Scheitelansicht breit elliptisch. C. silicatimi v. sumatranum n. v. p. 3o2, fig 10. Halbzell. nicht, wie bei Nordst. Alg. Sandwic. t. 1, f. 18, elliptisch-sechseckig, son- dern mehr halbkreisfórmig-sechseckig, denn die gerade Basis ist vici breiter als bei Nordst. 1. e, die Einschnùrung ist deshalb auf eine 58 viel grossere Strecke hin eng und geraclc. Die Seiten obcrhalb der Einschnùrung steigen zuerst fast gerade an mit einer kleinen Nei- gung nach auswàrts, bilden dann bald eine breit abgerundete Ecke, convergiren wieder und gehen in den abgestutzten Scheitel ùber. Die Seitenansicht der Halbzelle ist kreisfòrmig, die Scheitelansicht breit-elliptisch und wie bei der typischen Form in der Mitte 3 mal gewellt. Die Zellànge ist 32 y., die Breite 26 y. In jeder Halbzelle ist je 1 Pyrenoid. C. undulatum Corda f. siibiindulata n f. p. 3o3, fig. 9. Die Zel- len gleichen im Umriss sehr dem C. itndul v. Wolleì West. Wolle: Desm. U. St. t. 16, f. 19. Sie sind jedoch am Rande schwach un- dulirt und die Undulation verschwindet meist gegen den Scheitel hin fast vollstàndig. Die Membran ist fein punktirt, in jeder Halb- zelle sind 2 Pyrenoide. Die Zellànge ist 48-50 a., die Breite 42-44 y. Nach Schmidle Zur Kritik einig Sùsswasseralg. (La Nuova Not. 1897) p. 67 ist die Form identisch mit Cosmarium dispersoti Johns. Uebrigens ist der Name f. subiindaìata nicht passend, weil schon Bòrgesen in F. alg. Oestgrònl. p. 17 eine Var. subundulata (syn. C. subundiilatum Wille) giebt. C. Askenasyi p. 304, fig. 7. Zellen etwa 160 y. lang, 12Ò y. breit und 80 y. dick. Im Umriss àhneln sie C. Ralfsii Bréb. Die Mittel- einschnùrung der Zelle ist tief, eng und gerade, die Gestalt der Halbzelle etwa halbkreisfòrmig, die unteren Ecken jedoch abgerun- det. Dieselben sind ausserdem mit wenigen starken und, wie mir scheint, regellos stehenden Warzen besetzt, wàhrend sonst liberali die ziemlich starke Zellhaut glatt und blos dicht und fein punktirt ist. In der Mitte der Halbzelle ist sie ausserdem stark verdickt und bei ausgewachsenen Exemplaren gelb. Am Isthmus befindet sich auf der Frontalseite jeder Halbzelle eine Horizontalreihe stàrkerer Punkte (kleiner Granula?). Die Scheitelansicht ist elliptisch, nicht tumirt, die Seitenansicht fast kreisrund Das Chlorophor der Halbzelle besteht aus 2 Platten, jede mit je einem centralen Pyrenoide. Jede Piatte besteht wieder aus 2 parietalen, oft zerissenen Theilen, die durch das mittlere Pyrenoid mit einander verbunden sind. Siaurastram basideniatum Borge / basigranulatum n. v. p. 307, fig. 17. Die Zellform ist wie ,3 simplex Borge, die Enden der Arme jedoch mit 3 sehr schwachen Granula versehen. An der Basis der Halbzelle ist ebenfalls eine Reihe schwacher und nicht scharfer Gra- nula. Vom Scheitel gesehen, ist die Granulation wie bei Borge, nur belìndcn sich ferncr in der Mitte des Scheitels 3-4 und ebenso in 59 der Mitte jeder concaven Seite je 2 2 Granula. Zellcn 20-22 .. lang, 22-24 . breit. Im Uebrigen sind Formen folgender Arten abgebildet : Desmì- dium Baileyi v. unduìatum (Mask.) Nordst , Closterium parvulum Naeg., Disphinctium connalum (Bréb.) De Bar , D. subglobosum (Nordst.) De Toni, Pleurotaenium Ehrenbergìi v. unduìatum Schaar- schm., Cosmarium Hammeri Reinsch (Cfr. West Notes 1898, p. 4) C. pulcherrimum v. truncatum Gutw (f. minor , Euastrum turgidum (l. Grunowii Turn., Staurastrum pygmaeum v. obtusum Wille. 22. Schroder, B. Die Ah/enflora der Hochgebirgsregion des Riesengebirges (Jahresber. d. Schles. Ges. f. vaterl. Cultur. Zool.- bot. Sect.; Sitz. 7 Nov. 1895. 32 pp. Breslau 1895). Nach einer geschichtlichen Uebersicht uber die bisher fiir die Hochgebirgsregion des Riesengebirges (1 100-1600 m.) gemachten Algenstudien theilt der Verf. mit, dass bis jetzt fùr die Hochgebirgs- flora 293 Algenspecies bekannt sind, darunter 1 19 Desmidieen. Von den Desmidiaceen zeigen Cylìndrocystìs, Pennini, Teimemorus und Disphinctium eine gewisse Vorliebe fùr die Hochgebirgsregion ; spàr- licher finden sich Closterium und Euastrum und namentlich grosse Micrasterias- species. In Bezug auf die vergleichende Pflanzengeographie fand Verf. zwischen der Algenflora der Hochgebirgsregion des Riesengebirges und derjenigen von Novaja Semlja eine gewisse nicht zu leugnende Aehnlichkeit. Nahe Beziehun^en zeigt die obere Region des Riesen- geb. zu den hòheren Theilen der Karpatben, besonders der Tatra (Cylindrocystis tatrica, Cosmarium pseudoexiguum, C. conlracium, C. dee e deus v. carpathica u. a.). Folgende neue Varietàten sind beschrieben : Closterium obtusum Bréb. v. incisum n. v. p. i5. In der Mitte eingeschnùrt ; Einschnùrung innen abgerundet; 5,5 p. breit. C. Cynthia De Not. v. subtìlis n. v. p. i5. Membr. feiner ge- streift; Enden etwas spitzer 8,5 p. breit. — Zu dieser Varietiit re- chnet der Verf. C. Cynthia Eichl. Flory Wodorostów p. 58, fig. 5. Disphinctium quadratum (Ralfs) Hansg. v. punctulatum n. v. p. 17. Scheitel der Halbzellen hocheonvex; Einschnùrung auf jeder Seite ca. '/6 der Zellbreite, nach innen etwas erweitert. Membr. deutlich fein punktirt, aber am Isthmus eine freie Zone zeigend. Cosmarium Meneghina Bréb. v. Andersonii n. v. Syn. C. Mene- ghinii f. Anderss. Sverig. Chlor. fig. io. Euastrum elegans Kùtz. v. latum n. v. p. 21. 44 p. lang, 3o u. 60 breit. — Nach Se h roder in Neue Beitr. z. Kenntn. d. Alg. d. Riesengeb. p. 38 gehòrt diese Form zu E. elegans v. speciosum Boldt. Staurastrum turgescens De Not. v. sudelìcum n. v. p. 22. 37 y. lang, 29 y. breit. Mitteleinschnùrung innen abgerundet, Scheitel wenig convex, Zellhaut reiheweise und mehr punktirt als bei Schmi- dle, Alg. Schwarzwald. lab. 5, fig. 28, sonst in der Scheitelansicht der Form nach wie bei der Abbild. von Schmidle. 23. Stokes, A. C. Analytical keys to the genera and species of the fresh water algae and the Desmidieae of the United States, founded on the classification of the Rev. Wolle's Monographs. Port- land, Conn. 1893. Nicht gesehen! 24. Strodtmann, S. Planktonuntersuchungen in holsteinischen und mecklenburgischen Seen. Vorlaufìge Mittheilung. (Forschungs ber. aus d. Biolog. Station zu Plòn. IV. p. 273-287). Berlin 1896. Ueberall verbreitet und namentlich in kleineren Seen hàufig ist Staurastrum gracile. 25. Tassi, PI. Flora del cosi detto Lago di S. Antonio al bosco « comune di Poggibonsi » (Atti d. R. Accad. d. Fisiocrit. Ser. 4, v. 7). Siena 1896. 19 pp. Nur eine Desmidiacee, Cosmarium Botrytis, wird erwàhnt. 26. Tilclen, J. E. List of Fresh-water algae collected in Minne- sota during 1893 (Minnesota Bot. Studies Geological and naturai hist. Survey of Minnesota. Bull. Nr. 9. Part. 1. p. 25-3 1) Minneapolis 1894. Nicht gesehen ! 27. Tilclen, J. E. American Algae. Cent. 2. 1896. Enthàlt eine Desmidiee, Desmidium Swart\ii Ag., aus Minnesota (N. 162). 28. Tinnii, IL. Ueber die Flora der Hamburger Wasserkasten vor Betriebs-Eròffnung der Filtrations-Anlagen. (Verhandl. d. nature wiss. Vereins in Hamburg 1893, dritte Folge I, Wissensch. Teil). Hamburg 1894. 14 pp. Von Desmidiaceen wurde nur eine Art, Staurastrum gracile Ralfs (?), gefunden, und zwar selten. 29. Trybom, P. Lygnem jemte Sundsjòn, Stensjòn och St. Swansjòn i Elfsborgs och Hallands lan. (Medd. fr. Kongl. Landt- bruksstyrelsen. Nr. 2, 1895. 36 pp. + 1 Karte). Stockholm 1895. Der Verf. liefert eine eingehende Beschreibung ùber die Seen Lygnern, Stensjòn und St. Svansjòn in Sùd-Schweden. Der \ cri. GÌ fand unter anderen Algen auch einige Cosmarium-, Bambusina- und Staurastrum- Artcn. 3o. Trybom, F. Sjoarna Noen och Hvalen i Jònkòpings làn. (Medd. fr. Kongi. Landtbruksstyrelsen. Nr. 8, 1895. 3o pp. 4- 1 Karte). Norrkòping 1895. Der Verf. heschreiht die Seen Noen und Hvalen in Sùd-Schweden. Auch einige nicht nàher bestimmten Desmidieen wurden angetroffen. 3i. Trybom, P. Sjòn Bunn i Jònkòpings làn. (Meddel. fr. K. Landtbruksstyr. N. 1, 189Ò (N. 3i)). Norrkòping 189Ó. 27 pp. Line hydrographische, botanische, zoologische etc. Beschreibung des Bunn-See im sùdlichen Schweden. Auch einige Desmidiaceen werden erwàhnt. 32. Wildeman, E. De. Les algues de PHerbier Schleicher. (Bull. d. 1. Soc. Belge de microsc. T. 21, n. io, 1894-95, p. 200- 207). Bruxelles 1896. Der Verf. hat die von Schleicher in der Schweiz gesammelten und im Kantons-Museum zu Lausanne aufbewarten Algen untersucht. Sechs Desmidiaceen werden erwàhnt. 33. Wildeman, E. De. Notes algologiques. 1. Sur les varia- tions morphologiques de quelques Desmidiées. (La Notarisia. Voi. 10, N. i-3, p. 3-12, 3Ó-38, tab. 1, 2). Vicence 1895. Der Verf. beschreibt und giebt Abbildungen abweichender und monstròser Formen von Euastrum oblongum. E. Didelta und Micra- sterias Crux-meliten s/'s. 3-j. Wildeman, E. De. Matériaux pour la flore algologique du département de la Meuse (France). (La Notarisia Voi 10, N. 4, p. 62- 64; voi. 11, n. 1, p. 65-73, tab. 5). Vicence 1895-1896. 2 1 Desmidiaceen werden verzeichnet. 35. Wildeman E. De. Census Chytridinaearum (Bull. d. 1. Soc. roy. de Bot. de Belg. T. 35. p. 7-69). Bruxelles 1897. Nach dem Verf. sind Desmidiaceen Wirthpflanzen fur folgende Chytridineen : Olpidium endogenum (Braun) Schròter, O. eutophytitm Braun, O. immersimi Sorok., O. saccalum Sorok., My\ocytium mega- stomum De Wild , M. proliferimi Schenk, Lagenidiwn Closterii De Wild. (C/os/eriimi), L. ìntermedium De Wild [Closterium), Ancylistes Closterii Pfitzer [Closterium), Rhi~opliidium gibbosum (Zopf) Fischer, R. globosum (Br.) Rab., Phlyctochylrium Autrani De Wild. [Cosma- rium) und Ilarpochylrium Ryalothecae Lagerh. [Hyalotheca dissilieus). 36. Wildeman, E. De. Les algues du Limbourg. (Ann. de la Soc. belge de Micr. T. 21, p. 42-68). Bruxelles 1897. 62 i35 Desmidiaceen werden verzeichnet, darunter cine neue Va- rietàt : Staarastrum saltans Josh. v. belgicum n. v. p. 64, e. fig. Hémiso- mates vus latéralement plus ou moins quadrangulaires munis à leur partie supérieure, à droite et à gauche d' une épine. Un peu au- dessus se trouvent des prolongement en forme de bras, garnis de dents courtes au nombre de 4 à 5. disposés sur 2 rangs, bras ter- minés par 2 dents divergentes. Isthme étroit non gami de granules. Distance de l' extrémité des bras 48,5 a., hauteur de la celi. 38-39 u. épines comprises, 3 1-34 u. sans épin. Isthme 9 a. environ, lar- geur de l'hémisomate dans sa partie la plus large au point de nais- sance des bras i8,5 u. environ. 37. Wille, N. Resultate einiger vorlaufigen Untersuchungen ùber Organismen im Christiania-Trinkwasser. (Biolog. Centralbl. Bd. io. p. 1 25-i 26). Erlangen 1896. In den zwei offenen Wasserbassins auf St. Hanshaugen und Kampen bei Christiania, von welchen Bassins das Wasserleitungsnetz der Stadt sich verzweigt, hat der Verf. mit Hilfe von Hensens Oberflàchen-Netz mehrere Proben genommen. Unter anderen Orga- nismen fand er auch i5 Desmidiaceen. 38. Zacharias, O. Ergebnisse einer biologischen Excursion an die Hochseen des Riesengebirges. (Forschungsber. aus d. Biolog. Sta- tion zu Plòn. Theil 4 p. 05-87 ; mit einer Karte) Berlin 1896. Die Desmidiaceen wurden von E. Lemmermann bestini mt. Im Grossen Koppenteich fand der Verf. i5 und im Kleinen Koppen- teich 19 Desmidiaceen. Als Plankton traten (Juni 1895) im Gr. Tei- che 3 und in Kl. Teiche 4 Desmidiaceen auf. Schliesslich werden 9 Desmidiaceen aus den Moortùmpeln der Kammregion verzeichnet. ^^^(i(^<~* REGISTER zv G. LAGERHEIMS und O. BORGES Uebersicht der iien erscheinenden Desmidiaceen-Littnratnr ZUSAMMENGESTELLT VON O. BORGE Indem ich mit « Uebersicht » IX, die von mir veròffentlichte Zu- sammenstellung der neu erscheinenen Desmidiaceen-Litteratur ab- schliesse, scheint es mir angebracht, durch ein Verzeichnis der dort referierten Arbeiten sowie der in diesen erwàhnten Arten und For- men, die Anwendung der « Uebersicht » zu erleichtern. Da meine « Uebersicht » aber cine Fortsetzung der von Herrn Prof. G. La- gerheim herausgegebenen bildet, so habe ich auch diese in das Re- gister mit aufgenommen. Die « Uebersicht » ist in folgenden Jahrgangen von « La Nuova Notarisia » erschienen : von Lagerheim I. in Jahrg. 1891, p. 435-438. II. » 1892, » 23-34. III. » 1893, » 167-191. von Borge I. in Jahrg. 1893, p. 389-398. II. » ^94, » 490-519. III. » 1895, » 15-29. 64 IV. in Jahi "g- 1895, p. 1 1 1 — 1 37, 1 50-193 V. » 1893, » 44-69. VI. » 1 896, » 109-130. VII. » 1897, » 71-78, 90-106. Vili. » 1898, » 73-104, 121-142. IX. » 1900, » 34-43, 56-62. Im Register bezeichnen die romischen Ziffern die betreffende Nummer der « Uebersicht » und zwar die mit einem Sternchen (*) versehenen die von G. Lagerheim herausgegebenen Nummern. Die arabischen Ziffern bezeichnen die Seiten-Nummer; die in Klam- mern eingeschlossenen bezeichnen die Seiten-Nummer der Sonde- rabdrùcke, wenn diese ihre eigene Seitenzahl haben. 65 /. VeneicMa der erwalmten Litleratnr. Abeleven, T. A. H. J. — Flora van Nijmegen. I. gedeelte. Plantae cellulares. 1891. Vili, 73. Miscellaneous addltions to the flora of the state and new or no- teworthy species from various localities. (Bot. Surv. Nebraska. II). 1893. Vili, 73. Alexenko, M. — Matériaux pour servir à la flore des algues du gouvernement de Poltava. I, 1891. I, 389(1). — Matériaux pour servir à la flore des algues du gouverne- ment de Kharkow (Levedin et Sumy). 1894. VI, 109. — Flore des algues des marais et de tourbes de la valée du Dniepr dans les limites du gouvernement de Poltawa. 1894. VIII, 73. Andersson, 0. Fr. — Bidrag till kànnedomen om Sveriges Chlo- rophyllophyceer. I. Chlorophyllophyceer fran Roslagen. 1890. I*, 435, 437. Apstein, C. — Quantitative Plankton-Studien im Susswasser. 1892. VII, 71. Askenasy, E. und Forster, F. — Beitràge zur badischen Algen- flora. 1892. Ili, i5. Bailey, F. M. — Contributions to the Queensland flora. 1893. VI, 109. — Contributions to the Queesland flora. 1895. Vili, 74. Balsamo, F. - Index ad F. Traug. Kùtzingii Species algarum, unicam editionem (anno 1849), perfectus. 1892. V, 44. — Manipolo di alghe napolitani 1892. V, 44. Barone, C. — Giovanni Ralfs. 1890. I*, 435, 438 Baur, W. — Alphabetisches Verzeichnis nebst Standortangabe der von Jack, Leiner und Stitzenberger herausgegebenen io Centu- rien Kryptogamen Badens. 1891. V, 44. 66 Belloc, E. — Apercu general de la végétation lacustre dans les Pyrénées. 1893. V, 44. — Recherches sur quelques algues microscopiques des eaux thermales et salées d'Algerie et de Tunisie suivies d'une liste des Diatomées et d' un apercu de la florule Diatomique marine litorale. 1893. Vili, 74. La flore algologique d' eau douce de l'Islande. 1894. Vili, 75. — Lacs littoraux du Golf de Gascogne. 1895. IX, 34. Bennett, A. W. — Freshwater-algae and Schizophyceae of Hamp- shire and Devonshire, 1890. I*, 435, 439. — Reproduction among the lower forms of vegetable life. 1890. I*, 435, 438. — Freshwater-algae and Schizophyceae of South-west Surrey. 1892. III*, 167, 168. — Algological notes. Nr. 3; spore-like bodies in Closterium. 1892. V, 45. — Non-sexual formation of Spores in the Desmidiaceae. 1892. VI, 110. Bessey, CE. — A supplementary list of recently reported spe- cies. 1892. VII, 71. Bòrgesen, F. — Desmidieae (Symb. ad fi. Brasil. centr. cogn.). 1890. I*, 435, 439. — Ferskvandsalger fra Ostgrònland. 1894. VII, 71. Bollini. K. — Snòalger fran Pite Lappmark. 1893. 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Vili, 142. — Notes algologiques. 1 . Sur les variations morphologiques de quelques Desmidiées. 1895. IX, 61. — Matériaux pour la flore algologique du département de la Meuse. 1895-96. IX, 61. . — Les algues de 1' Herbier Schleicher. 1896. IX, 61. Census Chytridinearum. 1897. IX, 61. Les algues du Limbourg. 1897. IX, 61. Wille, N. — Desmidiaceae (in Engler u. Franti. Die naturi. Pilan- zenfamilien;. 1890. II*, 24, 3i. — Resultate einiger vorlàufigen Untersuchungen ùber Organi- smen im Christiania-Trinkwasser. 1896. IX, 62. Wittrock, V. et Nordstedt, 0. — Algae aquae dulcis exsiccatae praecipue Scandinavicae quas adjectis algis marinis chlorophylla- ceis etc. Fase. 23, 24. 1893. VI, 126. Wolle, F. — Desmids of the United States and list of American Pediastrums. 1892. I, 397(9). Zacharias, 0. — Zur Kenntniss der niederen Tierwelt des Rie- sengebirges nebst vergleichenden Ausblicken. 1890. VI, i3o. — Beobachtungen am Plankton des Gr. Plòner Sees. 1894. VI, i3o. — Ergebnisse einer biologischen Excursion an die Hochseen des Riesengebirges. 1896. IX, 62. Zukal, H. — Epigloea bactrospora (Eine neue Gallertflechte mit chlorophyllhaltigen Gonidien). 1890. II*, 24, 34. B. NAMEN-REGISTER Ancylonema. Nordenskjòldii II* 34; Vili, 86; IX, 35- — v. Beggrenii HI, 22. Arthrodesmus. arcuatus II, 505 (16); III, 18; Vili, bifidus III, 29. — v. latodivergens II, 5 14 (25). — v. truncatus VI, 122. blandus III, 17. Bulnheimii III, 18; Vili, 76. controversus V, 69; VI, 129. convergens II*, 25 ; II, 494 (5); III, 16 ; IV, 183, 184, 191 ; V, 48 ; VI, 112, 1 13 ; IX, 42. — v. incrassatus III*, 182. — v. Turneri VI, 125. crispus IV, 183; VI, 125. curvatus IV, 183; VI, 125. elegans II, 514 (25>. fragile III, 17. gangensis IV, 184; VI, 125. gibberulus III, 17; IV, 191 ; VI, 125 glaucescens I* 443; VI, 121. — f. convexa II, 514 (25); V, 69; VI, 121. — v. papillifera II*, 26. hastiferus II, 505 (16). hexagonus III*, 186; II, 519 (30); III, 18; IV, 191. — v. polonica 111, 18. — v. tumida Vili, 91 ; IX, 42. hiatus IV, 183. — v. incurvus Vi, 125. incavatus IV, 184. Arthrodesmus. incurvus IV, 182; VI, 125. Incus I*, 437; IH* 182; I, 396 (8); II, S05 (16), 5.8 (29); III, 16, 17; IV, 191 ; VI, 113, 125; Vili, 82. — v. americanus II, 519 (30); III, 17 — v. brasiliensis III, 17. — v. Brebissonii III, 17. — v. convergens III, 17. — f. depressa IH, 18. — v. divergens III, 17. — v. extensus I*, 437; I, 394 (6); III, 17; VI, .27. — v. intermedius III, 18. — v. isthmosa I, 394 (6); IH, 17. — f. Joshuae 1* 442; HI* 182; III. 17- — v. longispina III. 17. — f. quadrata Vili, 101. — f. rotundata III, 17. — f. Saidae HI, 17. — f. semilunaris Vili, 101. — f. simplex III, 17. — v. sinuosa III, 18. — v. triangularis III* 182. — v. vulgaris 111, 17. — — f. convergens III, 17. — — f. recta III, 17. indicus IV, 183. longicornis V, 54. michigangensis VIII, 84. minor IV, 183 ; VI, 125. morsus IV, 184. mucronulatus Vili, 139. — v. robustum Vili, 135. 80 Arthrodesnius. notochondrus III, 18. octocornis II* 30; III, 16; V, 59; VIII, 82. — v. impar III, 16. — v. inermis III, 18. — v. major V, 59. ovalis III, 17 ; VI, 125. pachycerus III, 18. phimus IV, 184. pseudincus III, 18. psilosporus III, 17. Ralfsii II, 514 (25). spicatus IV, 184. subulatus 1*, 44» ; IH, '7; IV, 191; VI, 125; Vili, 139. — v. gracilis HI, 17- lenuissimus II* 29*, II, ,18 (29); IV, 191. triangularis 1*, 4.10; III*, 182; II, 518 (291; III, 17; VI, 125. — v. americanus II, 519 (io). — f. Lagerheimii III* 182. Wingulmarkiae 111, 17. Asteroxanthium (vide Staurastrum). Bambusina. Brebissonii III, 15. Calocylindrus (vide Cosmarium). Closterium. abruptum V, 65; Vili, 84. — f. brevior VI, 122 — v. cambricum V, 63. — f. punctata V, 66. acerosum I, 390 (2); III, 19; VI, 1 18, 128; Vili, 142 ; IX, 34, 42 — f. attenuala IV, 1 1 4* — v. subangustum Ili* 185; VI, 1 1 2. — v. truncatum III*, 174. acuminatum V, 48. acutum III*, 173, 190. — f. tenuior IV, 188. affine III, 19; V, 44- angustatum IH, 15, 28; V, 48, 65. — v. clavatum Vili, 84. — v. subrecta III, 24. angustum VI, 128. Closterium. — v. clavatum III, 21, Archerianum IX, 34. arcuatum IV, 188, 191 ; V, 48, 59. areolatum f. glabra Vili, 7-. — simplicior Vili, 77, attenuatum V, 48; VI, 112; Vili, 142. australe VI, 117. Baileyanum v. annulatum III, s6. Balmacarense V, 60, 64. — v. minor V, 60 64, Braunii I, 398 (10) calosporum IH*, 168; II, 505 (16); V, 48. Ceratium V, 48. 59. compactum III, 19, Cornu Vili, 83, 86. costatum IV, 115. crassestriatum IV, 115. Cynthia II. 505 (16); VI, 112; Vili, 84; IX. 59- — v. subtilis IX, 59. Delpontei II, 505 (16). — f. glabra Vili, 82. Dianae I* 438. 441, 447; IV, 191; V, 48; Vili, 82. — v. minor IX. 36. didymotocum III* 187; II, 490 (1); IV, 191; V, 48; Vili, 75- — v. maior IX, 36. directum V, 48. Ehrenbergii I, 390 (2); III. 21, 23; IV. 188; V, 46, 47; VI, 112; VIII, 89, 140, 142. — v. Malin\ ernianum III, 23. — v. podolicum Vili, 77. Ensis Vili, 82. fractum IV, 191. giganteum 1*, 446. gracile II*, 24; III* 173; HI, 'S; V, 47, 48, 59; Vili, 74, 82. — f. gracillima II, 507 (18). Hirudo IV, 191. intermedium V, 59. — v. hibernicum Vi, 119. — v, sculptum f. eboracense V, 63. Closteriuni. Jenneri I* 440; VII, 73- juncidum III*, 173; V, 60. — f. autsriaca I, 393 (s). — v. elongatum V, 57. khasianum IV, 1 15. Kùtzingii IV, 188. Lagoense 111* 190. — v. laeve Vili, 122. lanceolatum III, 19; V, 44, 45; VI, no; Vili, 139; IX, 42. Leibleimi 1*, 440; 11*, 24, 25; IH* .90; IV, 188; V, 47: VI, 112, 128; Vili, 139- — v. angulatum IV, 188. — v. curlum I, 398 (io). — v. minima VI, 1 17. — f. Willei 1* 442. Libellula II, $os ( 16). Linea V, 60. Iinealum 1* 440; Vili, 74; IX, 42. — v. costatum 111, 21; V, 65. Lunula I* 443; HI, «9 5 V, 47, 48, 49; VI, 128, 130; Vili, 90; IX, 35, 42. — v. biconvexum Vili, 96. — v. cuneatum III*, 174. — v. submoniliferum II, 505 (16). macilentum II, 498 (9). ~ substrigosum II, 498 ( 518 (29); V, 45, 46, 47. 48; VII, 98; IX, 39. — v. concavum 111, 28. — v. Ehrenbergii III, zi. — f. intermedia Vili, 77. monotaenium VI, 117. nemalodes v. proboscideum IV, 115. obtusum IH*, 174; V, 68. — v. incisum IX, 59. pachydermum Vili, 122. parvulum III* 190; II, s©5 (16); III, iS; V, 48; VI, 112: IX, 59- porrectum 1*, 441. 81 Closterium, Pritchardianum VI, 115. — v. alpinum VIII, 96. — v. minus II, 506 (17). pronum II, 505 (16); V, 47, 61. — v. longissima Vili, 85. pseudoclosterium V, 57. Pseudodianae 1*, 447; V, 60; Vili, 139; IX, 42. pusillum v. major V, 58. — v. mediolaeve III*, 174. pygmaeum III*, 174. Ralfsii 1* 441; II*, 24. — v. hybridum V, 47, 61. robustum III; 21; Vili, 140. rostratum V, 47; Vili, 82. — v. brevirostratum 1, 398 (io); V, 48. — v. levigatura III*, 171. Scoticum V, 60, 63. — v. fusiforme V, 60, 63. setaceum II, 505 (16); III, 15; IX, 42. sigmoideum VI, 128. spiraliferum IV, 114. strigosum II, 498 (9); V, 48. slriolatum I*, 447; II* 3°", IV> "4J V, 45, 48; VIII, 82, 86, 142; IX, 34, 39- — v. crenulatum III, 29. — v. orthonotum 1*, 446. subangustatum V, 64. subcostatum IV, 115. subcrassum IV, 1 15. subdirectum I, 398 (10). subjuncidum l*, 440. — f. minor II, 504 (»S)« subpronum VI, 119. subtile II, si8 (29). toxon II, 506 (17). trabecula IV, 191; VI, 113. truncatum IV, 115. tumidulum IV, 188; Vili, 85. turgidum f. attenuata Vili, 75- — f. brasiliensis VI, 129. — v. decoratum V, 66. — *giganteum VI, 129. 6 82 Closteriuni. Venus VII, 74. Wallichli IV, 114. Wittrockianum IV, 114. Oosmariuin (incl. Calocylindrus, Dys- phinctium et Pleurotaeniopsis). abruptum III* 185. — v. gostyniense IV. 189. — v. granulatimi Vili, 131. aequale IV, 137. affine li, 501 (12) Aitchisonii v. punctatum IV, 131. alatum v. aequatoriense VI, 127. — v. indicum IV, 132. alpestre V, 54. alpinum v. Garrolense Vii, 103 ; Vili, 103. 140. — v. helveticum VII, 103 ; Vili, 103, 140. — v. monspeliense VII, ics. amoenum III, 23. — v. annulatum VII, 74. — v. Lundellii V, 61. — f. major V, 61. Anax Vili, 129. anceps V, 61 ; Vili, 104. — f. crispula Vili, 98. — v. minimum 1*, 442. angulare VII, 95. angulatum IV, 132, 188. angulosum V, 59. annulatum VI, 122; IX, 42. apertum IV, 130 aphanichondrum v. calcareum I, 390 (2), 392 (4); V, 47. Archerii V, 54. arctoum II, 518 (29). armillatum IV, 131. Arnellii IV, 189. — f. compressa II, 511 (22). — v. irregulare VII, 75. — v. rotundatum Vili, 78. Askenasyi IX, 58. aspersum IV, 124. asperulum Vili, 81, 140. asperum Vi, 121. atlantoideum f.rectiuscula 1,393 (5). Oosmarium (incl. Caìocyìindrus, eie). auriculatum IV, 188. — v. verrucosum IV, 128. aversum Vili, 134. bacciferum IV, 152. Baronii Vili, 129. Barrackporeanum IV, 151. basidecorum IV, 124. beatum Vili, 128. bellum Vili, 128. Bengalense IV, 132. Bicardia V, 68; Vi, 112. — v. latius III* 178. — v. trapezicum VII, 77. bicrenatum IV, 130. bidentatum IV, 131; Vili, 80. bigemma v. podolicum Vili, 80. — v. Turnerianum Vili, 80. bigorrense III. 19. bigranulatum 1*, 438. — v. polonica 111, 17. binum II, 505 (16). bioculatum III* 185 ; VII, 96; Vili, 90. — v. excavatum III* 176. — v. omphalum f. subquadrata V, 65. bipapillatum VI, 123. bipunctatum v. podlachicum Vili, 76. bireme v. crassum Vili, 126. — v. galiciense III*, 179. — f. major III, 29. — v. rotundatum Vili, 126. Bissetii IV, 128. Blonskii II, 499 (io). Blyttii v. berolinensis 1* 441 ; VII, 102; Vili, 103. — * Hofjìi f. quadrinotatum II, 496 (7) — v. lithuanica VII, 102; Vili, 103. — v. tristriatum II, 496 (7); Vili, 104. Boeckii VI, 118; Vili, 82; IX, 42. — * bipapillatum II, 512 (23); VI, 123. — f. minor Vili, 76. Oosmarium (incl. Calocylindrtts, etc). — v. papillatum Ili* 179. Boldtianum Vili, 80; IX, 36. Boldtii IV, 128; Vili, 80. Botrytis 1* 441, 443. 44S5 II*, 27, 3>; II, 494 (s); HI, ai, 29; V, 48, 49; VII, 98, 106; Vili, 76, 90, 104; IX, 60. — f. Boldtii 1* 442. — v. crenulatum III*, 188. — v. emarginato - constrictum VIII, 85. — gemmiferum Vili, 76. — v. Indicum IV, 191. — v. janoviense 111*, 178. — v. japonicum III*, 170. — f, lata VI, 118. — v. mediolaeve li, 5 12 (23); Vili, 91- — v. subpulchrum Vili, 76. — v. subtumidum II*, 24. — v. tumidum IH*, 191; IH, 29; VII, 105. Braunii v. lobulatum III, 25. — — f. deformata III, 25. Brebissonii f. erosa II, 511 (22). calcareum VII, 96; Vili, 141. calodermum III*, 175. cambricum IV, 189; V, 61. candianum 111* 185. Capitulum 111*, 185. — v. grònlandica VII, 71. — v. rectangula li, 501 (12). cataractum VI, 1 12. centrosphinctum IV, 129. Ciastonii II, 499 (io). Clepsydra V, 68. coarctatum V, 66. coelatum 11* 27; IH* 187. — v. bexagonum II*, 27. — v. spectabile II, 498 (9). — — f. elongata III, 19. — — f. minor 1*, 443. — v. triverrucosum I* 443. Cohnii Vili, 75. — v. regulare IV, 124. coloratum IV, 127. 83 Oosmarium (incl. Calocylindrus, de). commissurale IV, 154. concentricum IV, 136. concinnum IV, 188; VIII, 139. — v. laeve f. major I* 442. confusimi *ambiguum II, 512 (23); VI, 118. conicum IV, 125; VIH, 135. connatum III* 169; III, 29; IV, 125, 188; V, 54; Vili, 86; IX, 59- — v. truncatum II, 512 (23). connectum III*, 188. conspersum v. rotundatum 111, 29; IV, 13S, 187. — v. subrotundatum II, 511 (22). contractum IV, 188; V, 55; Vili, 139, 140; IX, S9- — v. minor IX, 37. — v. punctatum IV, 127. controversum II*, 27. Cookeanum Vili, 74; IX, 42. Corbula V, 59; Vili, 82. — v. Pyreti 1*, 443. — — f. latior III* 181; III, 27. Cordanum I, 398 (10). Corriense V, 55. corruptum IV, 129; IV, 42. — f. minor Vili, 82. costatum III* 187; II, 492(3); Vili, 80, 85 ; IX, 36. craspedopleurum IV, 154. crassangulatum VI, no. crenatura IH*, 169, 170, 171, 185; III, 29; IV, 188; V, 49; VI, 115, 127; Vili, 104; IX, 34. — f. bicrenata IX, 36. - f. tricrenata Vili, 80. creniferum IV, 13 1. crenulatum IH*, 173; HI. 29. — v. Reinschii IH, 29. creperum Vili, 130. — v. compressum Vili, 130. ctenoideum IV, 129. Cucumis 1* 44J ; 'U* '9°; HI> 295 V, 49; VI, 112; IX, 3S, 42. — v. polonica HI, 16. 84 Cosmariuin (ine!. Valocylindrus, eie). — f. rotundata II* 24. Cucurbita II* 26; I, 398 (io); If, 518 (29); V, 64; VII, ios; Vili, 74, 75, '04- — f. attenuata Vili, 135- — f. Wollei Vili, 75. cuneatum v. indicum IV, 136. curtum VT, 112; IX, 39. — v. exiguum VIII, 104. cycladatum IV, 130. cyclicum III*, 189; VII, 96. — v. angulatum V, 69 — *arcticum Vili, 93. — — f. minutissima Vili, 76. — v. maculatum Vili, 93. — v. truncatum VI, 1 io ; Vili, 140. — v. undulatum Vili, 140. cylindricum f. minor Vili, 97. Cylindrus III, 22. — f. minor I, 393 (5). Cymatopleurum V, ss, 67 ; VI, 120. — v. incrassatum Ili* 171; V, 55. — v. tyrolicum Vili, 93. danicum VII, 102; Vili, 103. Davidsonii V, 55. D^baryi I* 440; II, 494(5 ; IH, ■ 6, IX. 34, 42. decedens v. carpathica IX, 59. decoratum Vili, 129. depressum III*, 187. — v. granulatum IV, 151. — f. minuta 1, 393 (5). dichondrum VIU, 131. difficile II, 49; (6); VIII, 141. — sublaeve II, 495 (ó); Vili, 86, 140. dispersum Vili, 84; IX, $8. distichum v. irregulare VII, 77. — v. heterochondrum II, 500(1 1). dubium IV, 123; VIII, 103. dulciferum IV, 150. eductum V, 60. — v. angustatum li, 509 (20). Eichleri II, 499 (io). elaboratum Vili, 133. elegans V, 55. Oosmarium (incl. Caìocylindrus , eie). elegantissimum II, si8 (29); Vili, ' 85. Elfvingii v. altius Vili, 95. ellipsoideum [I, 494 (5); V, 55 ; Vili, 139, 140. — f. minor I*, 438. — v. notatum II, 501 (12). ellipticum V, 54. emarginato-constrictum Vili, 85. emarginatum Vili, 127. erosum IV, 189. Etchachanense V, 55. euastriforme III*, 179. excavatum II. 519 (30). — v. duplo-major II*, 28. — v. ellipticum II, 519 (30); VII, 105. — v. trigonum II, 519 (30). exiguum I, 395 (8); IV, 188. — v. norimbergense VII, 101. — v. pressum VI, 120. exile IV, 123. eximium Vili, 129. — v. norimbergense IX, 42. Finmarkiae Ili* 172. flavum V, 55. fontigenum IH*, 175; U, 49' (2)', Vili, 99. formosulum 1*, 447", IH*, '87. — v. aequatoriense VI, 127. — v. depauperatimi Vili, 78. Forsteri Vili, 93. forte IV, 135. Friedae VII, 100; Vili, 95, U«. furcatospermum VI, 120. Gangense IV, 134; Vili, 81. Garrolense V, 55; VII, 103; Vili, 103, 140. Gayii I* 442- geminatum f. polonica VII, 75- gemmatum IV, 152. genuosum v. minus 111*, 187; 1!, 49' (a), geometricum Vili, 127. Georgicum 111*, 189. Gestenbergeri V, 48. Oosmarium (mei. Calocyìinàrus, eie). globosum VI, ni; VII, 73'5 Vili, i04- — *compressum 11, 504 ('S)- _ v. majus 11, 505 (16). — v. perpusillum 1, 391 (l)\ v, 47- — v. subviride 111, 24; VII, 102. glyptodermum Vili, 134. goniodes Vili, 1 34- Gotlandicum Vili, 85. — v. cambrense V, 62. Goulajevi 1, 389 (1). gradatum 1* 447- granatoides 111, 25; VI, «12,- VII, 102. granatum 11* 25 ; Ili*, 169, 170, 186; ]1, 505(16); M,i6; IV, 150, 189; Vili, 96- — v. Borgei 11* 25. _ v. concavum 1*, 446; 111*, 169. — v. crenulatum 111, 29 — v. Grunovii V, 61. _ v. Nordstedtii 111* 171. _ v. subangulare Vili, 126. — v. subgranatum ili, 29; VI, 127; Vili, 85. grande v. cuneatum IV, 123. Grantii V, 5Ó- granulusculum V, 56. Gregoryi IH*, 187; 11, 491 (*) *> V> 56. v. janoviense 111*, i79- v. papilliferum Vili, 80. guianense Vili, 91. Gutwinskii 11, 502 (13). Haaboliense v. protractum Vili, 131 ; IX, 41. Hammeri 111* 188; IV, 188; VI, ii2-, IX, 59- — v. pachydermum 111*, 188. — v. retusiforme 111*, 186. — v. subbinale f. tumida Vili, 82. — v. sublaeve 11, s°i (n)« Heimerlii Vili, 141. helcangulare Vili, 82. — f. simplex Vili, 76. heterodoxum IV, 124; IX, 38. 85 Oosmarium (incl. Caìocyìindrus, eie). — v. ornatum IV, 124. hexalobum v. minor V, 56. — v. rossicum VI, ni. hexastichum 11, 505 (16). hibernicum 11, 513 (24). holmiense VI, 126-, VII, 105; Vili, 103, 104. — v. attenuatimi IH* 175. — v. integrum 111*. 170; V, 49, 68. — — f. constricta 111*, 175. — v. minus 111* 187. — v. nanum Ili*, 175. — v. undatum VI, 119. homalodermum 1* 439; 111* 188; IV, 188. — v. maximum 111*, 170. humile 111* 177; VII, 102; Vili, 103. — v. berolinense Vili, 103. — v. danicum Vili, 103. — v. glabratum VII, 102. Vili, 103. — v. glabrum Hi*, 187; 11, 492(3)'> Vili, 103, «40. — v. lithuanicum Vili, 103. — v. Raciborskii Vili, 103. — v. striatum Vili, 103. _ v. subdanicum Vili, 103. v. subhumile Vili, 103. v. substriatum Vili, 103. Hyacinthii 111* 181. impressulum 111* 172; IV, 189; VII, 96. _ v. alpicola Vili, 98. — f. integrata 1, 393 (s). inaequalipellitum Vili, 126. _ f. minor Vili, 126. inane IV, 133. incavatum IV, 133. — v. planum IV, 134- incertum Vili, 94- incisum 111*, 171 ; V, 49- indicum IV, 151. induratum 111*, 180. inferum IV, 123; Vili, 103. innotum IV, 134. insigne 111, 26; IV, 133; VII, 101. insulare VII, 10». Sé Cosinariuni (incl. Calocylindrus, etc). intermedium f. minor 111, 26. isthmium 11* 28, 30; 11, 519 (30); VI, u8. — f. hibernica 11, 5»2 (23). — v. Willei VII, 105. — v. Wollei 11, 5 «9 (3°)- isthmochondrum v. achondrum IV, 130, 136. — v. biseriatum Vili, 130. Jacobsenii V, 55, 61; VI, 127, 128. javanicum Vili, 74- jenisejense IV, 188; VÌI), 81. — v. rectangulum Vili, 80, Joshuae IV, 191. Jundzillii v. podlachicum VII, 76. Kirchneri v. uniforme Vili, 132. Kjellmani Ih*, 172. — * grande 11*, 24. — — f. minor 111*, 181. — v. ornatum 111*, 170; 11, 512 (23)- — v. podolicum 111*, ifio. Klebsii 111*, 187; 11,49I(2);V1H,82. laciniatum IV, 131, 137. laeve 111* 187; 11, 501 (12), 505 (io); IV, 187, 188; V, 49, 69; VI, 127; Vili, 104. — v. septentrionale 1*, 442; 1, 398 (,o). — v. undulata VI, 1 17. Lagerheimianum IV, 125. Lagerheimii 111* 187; 11, 490 (1). laticeps 1* 438. latifrons 11* 25. — v. sibiricum 11*, 25. latum V, 60. — v. margaritatum V, 56. — v. minor V, 56. lejodermum 11, 505 (16). limnophilum Vili, 99. lobulatum 111, 27. Logiense V, 60. Lundellii IV, 129; VI, 128. — v. ellipticum VI, 120. — v. madagascariense Vili, 126. — v. subangulare Vili, 126. Cosmariuiil (incl. Calocylindrus, etc). lusitanicum V, 69. macrosporum IV, 152; IX, 37. maculatiforme IX, 57. maculatum IV, 127. magellanicum 11, 500 (n). malinvernianum VII, 100. mamilliferum v. madagascariense Vili, 127. margaritatum V, 56, 65; Vili, 85. margaritiferum 1*, 447; VI, 112 IX, 42. — v. tumidum 111*, 188. medioglabrum IV, 136. medioleve VII, 77. melanosporum IV, 189; V, 57. Meneghina 1*, 438, 442; 11*, 24, 25, 2Ó; 111*, 170, 172, 185, 190; 11, 495 (6), 5«o (21); 111, 22; IV, 152, '53, '89; V, 45, 52, 68; VI, 112, VII, 72. 98, 105; Vili, 90, 139, 141; IX, 34, 39. — v. Andersonii IX, 59. — v. Boldtii VII, 105. — v. Braunii IH, io. — v. concinnum VII, 101. — v. crenulatum 1, 391 (3); VI, 117, 128. — v. granatoides 111, 25; VI, 112; VII, 102; IX, 42. — f. latiuscula 111*, 170; VI, 12Ó. — f. minuta VII, 73. — f. octangularis v. simplicissima 1, 398 (10). — f. polonica Ili* 187; 11, 490(1). — v. Reinschii 11*, 24, 25 ; VI, 1 1 2. — f. rotundata VI, 118. — v. subhexagonum 11, 505 (16). — v. Wollei 11, S>8 (29). mesochondrion Vili, 96. microsphinctum IV, 1 88 ; V, 68; VII, 73; Vili, .03. — v. majus V, 57. miedzyrzecense VII, 75; Vili, 76. minimum Vili, 127. — v. subrotundatum Vili, 127. Cosuiarium (incl. Calocytindruf, eie.) minor VII, toi; Vili, 104. — f. australis 11, 504 (15). minutissimum 111*, 168; 1, 594 (6); Vili, 141. minutum Ili*, 168, 169; VI, 127, 128; Vili, 98, 141. Moerlianum 11, 496 (7). monile IV, 1 24. moniliforme 11, 512 (23); 111, 16; IV, 189; V, 61; VII, 102; Vili, 82, 139. — f. elliptica V, 61. — v. panduriforme I, 393 (5); Vili, 103. — v. punclulatum Vili, 139. mordax IV, 128. morsum V, 67. munitum IV, 132. Naegelianum Vili, 104. — v. crenulatum 111, 25. nasutum V, 52; VI, 113; VII, 104. — v. euastriforme Vili, 100. Nathorstii 111* 187. — v. trinotatum Ih*, 180. Neapolitanum IV, 188. nephroideum V, 61. Netzerianum Vili, 98. nigrocirratnm IV, 132. nitidulum 1*, 440; Hi*, 189; 111, 29; VI, no; IX, 42. — v. mezotumidulum 111*, 178. — f. punctulata i*, 443. — v. subundulata 111, 26. nodosum 1*, 437. — v. stellata 111, 17. noduliferum IV, 128. Nordstedtii V, 69; VI, 114. norimbergense 1*, 438; IH, 16; VII, 101. — v. microscopicum IV, 137. notabile f. media 111*, 174. notochondrum Vili, 133. Novae-Semliae v. polonicum VII, 78; Vili, 128. — v. sibiricum Vili, 92. nudiceps VII, 95. s7 Oosmarium (incl. Calocyliudrus, eie). Nuttallii 11, su (22); VII, 73- Nymmanianum 111* 188; VI, 128. obeuneatum 11, 513 (24); V, 69. obliquum V, 68. — v. minor VII, 106. — v. trigonum 11, 510 (21). obsoletum IV, 189, 191; Vili, 74. — v. angustatum 11, soy (20). — v. tinecense 111, 16. occidentale v. intermedium Vili, 78. — v. ornatum IV, 152. ocellatum VII, 74. ochthodes 11* 27; 111*, 169, 170; 11, 497 (8); VII, 105. — f. amoebo-granulosa Vili, 140. — amoebum V, 67; Vili, 140; IX, 36. — f. granulosum 11, 496 (7); Vili, 140. — v. obtusatum 111* 177. octagonum IV, 152; IX, 37. octogibbosum v. indica IV, 129. — — f. minor IV, 130. oligogongrum 1*, 438. odontopleurum V, 57. Onychonema Vili, 91. orbiculatum !i*, 29, 30. orientale IV, 150. ornatissimum VI!, 103. ornatum I*, 440; V, 48; VI, 128. — v. depressum Vili, 76. — v. subpolonicum 111*, 180. orthogonum Ili*, 187; 11, 490 (1); VI, 113. orthopunctulatum Vili, 98. orthostichum v. rectangulum VII, 76. Osteri Vili, 100. ovale 1* 44 ' • pachydermum 111, 16, 29; Vili, 104. — v. hexagonum ili*, 17-; 1, 191 (s)- Pacificum Vili, 84. Palangula 1, 395 (7). — v. Debaryi Vili, 104. palustre v. circulare IV, 191, - Cosma rium (incl. CaJocylhtdrus, tic). — v. ovale IV. 191. panduriforme IV, 127. paradoxum IV, 133, 137- Pardalis V, 65. parvulum Vili, 07, 103. — v. undulatum Vili, 97. Paulense 111* 172; Vili, 83. paxillosum IV. 125. peregrinum IV, 134. perforatum HI, io. — v. porosum 111*. 177. pericymatium Vili, 85, 103. perizosmum IV, 135. — v. ornatum IV, 136. perpastum IV, 127. perpusillum 11.*, 169; II, 510 (21). Phaseolus 111* 170; 11, 491 (2), 505 (.6). — v. achondrum 111* 191 ; 11, 491 (2); 111, 29; VII, 72. — — f. major 11*, 25. — v. elevatum 111* 191; 111, 29. — f. major VIP, 82. planum Vili, 128. plicatum Vili, 101. — v hibernicum 11, 509 (20); V, 57 ; VI), 105 ; Vili, 140. — v majus V, 60. — v Scoticum V, 57; Vili, 140. Podlachiae VII, 75. polonicum VI, 126. — v. alpinum Vili, 99. — v. intermedium VII!, 79. — v. quadrigranulatum 11.* 181. polygonum Vili, 141. — v. minor IX, 37. polymorphum 1* 440. — * paulense Vili, 83. porrectum Vili, 85. Portianum IV, 189 ; VI, 1 1 8; Vili, 75. — v. hrasiliense 11, 499 (io). — v. calvum Vili, 98. — v. nephroideum V, 61. — v.orthostichum VI, 1 18; VII, 100. praecelsum IV, 135. praegrande 1* 439- Cosniarium (incl. Calocylindrus, etc). — v. sphaeroideum i*, 439. praemorsum 11, 494 (s); VII], 104. prominens IV, 153. prominulum v. subundulatum VI, 120. promontorium VI, 120. proteiforme IV, «37. — v. Wallichii IV, 137. protuberans f. elevata 111, 17. — f. minor. VII, 101. pseudamoenum 111,28; IV, 124. pseudarctoum V, 69. pseudatlantoideum V, 66. pseudobioculatum 111*, 176. pseudobireme 111*, 187. pseudobotrytis 11, 494 (5). — v. minus 1*, 443. — f. pyrenaica 111, 19. pseudobroomei 111, 28; IV, 151,189. — v. elegans Vili, 130. — v. madagascariense Vili, 130. pseudoconnatum v. constrictum 11, 5'2 03)- pseudocoronatum IV, 133. pseudocrenatum 111* 179. pseudoexiguum IX, 59. pseudofontigenum Ili*, 175. pseudogranatum 111*, 186, 187. pseudo-ornatum VII, 78. pseudonitidulum VI. 112. — v. levissima VII, 100. pseudopachydermum IV, 127. pseudoprotuberans 111* 172; 11, 495 (4), soi (12); IV, 189; VII, 73; Vili, 85, 139; IX, 42. — v. angustius Vili, 139. — v. pygmaeum 111*, 178. — v. trigonum f. minor Vili, 76. pseudopyramidatum 11, 505 (,6)"> IX, 43. — *stenonotum 11, 505 (16). — — f. angustior Vili, 76. — — f. minor VII, 106. — f. subrectangularis 11, 509 (20). Pseudoregnesii VII, 78; Vili, 92, 128. Cosmarium fi nel. Calocylindrus, eie). pseudospeciosum li, 500 (1 1). pseudostenonotum VII, 78. ptilotum IV, 136. pulchellum IV, 150. pulcherrimum 111*, 190; IV, 130; Vili, 85. — v. majus 111*, 189. — v. truncatum 111*, 180; IX, 59. pulvinatum Vili, 130. punctulatum 11* 27; 111*, 173; IV, 13Ó, ,87; V, 56; VI, 126; VII, 73; Vili, 104; IX, 45- — v. danicum 111*, 191. — v. depressum IV, 130; Vili, 81. — v. klebsianum IV, 130. — v. ornatum Vili, 139. — v. perforatum VII, 75- v. rotundatum IV, 130, 188. — v. subpunctulata Vii, 73. pusillum IV, 189; Vili, 82. puteale IV. 153, 163. — f. munita IV, 153 pygmaeum 11, 518 (29); IV, 188. pyramidatum 11, 493 (4); IX, 37. — * abnorme 11, 493 (4)5496 (7). — v. angustatum VI, 120. — v. gypsorum 111* 177. quadrans IV, 129; Vili, 81. quadratulum 111*, 185. quadratum 11*, 25; 111* 171; 111, 16, 24; V, 47; VI, 112; IX, 43- — f. cylindrica Vili, 76. — v. punctulatum IX, 59. — v. Willei 111, 24. quadrogranulatum Vili, 127. quadrum Vili, 85. qualum IV, 124. Quasillus v. alpinum Vili, 100. — v. depressa 11, 502 (13). Raciborskii 11, 498 (9); VI, 113, 114; Vili, 85. Ralfsii IX, 37. — v. hexagonum VII, 104. Raneegungense IV, 150. rectangulare 111* 170; V], 113; Vili, 78, 85. Cosmarium (incl. Calocylindrus, do. rectangulum VII, 100; Vili, 95, 141. rectosporum IV, 152. Regnellii IV, 128; V, 68. — v. madagascariense Vili, 127. — v. minimum VÌI, 74 — f. minor 111* 187. Regnesii 1, 398 (io); Vili, 92, 139; IX, 43. — v. montanum Vili, 92, 104, 128. — v. sibiricum IX, 43. — v. trigonum 1, 392 (4); V, 47. — v. tritum 11, 510 ^21); Vili, 139. regulare VII, 100. Reinhardii 1, 389 fi). Reinschii Vili, 99. reniforme 11* 24; 111* 191; Vili, 104. — v. compressum Ili* 191. — v. retusum 111* 191; 111, 29. repandum V, 57. retusiforme 111*, 186; Vili, 103. — v. alpinum Vili, 99, — v. incrassatum 111* 178. — f. major 111*, 187; 11, 492 (3). — f. ornata Vili, 76. retusum 11, 504 (15); IV, 124. — v. leve Vili, 104. Rostafinskii ih*, 175- rostellum Vili, 133. — f. minor Vili, 133. rotundum IV, 134. rugosum IV, 135. sansibarense IX. 37. scabratulum Vili, 131. scabrolatum IV, 134. scabrum IV, 137- scalare IV, 151. Scenedesmus 111*, 176; IV, 189; VII, 73- — v. dorsitruncatum 111*, 176. — v. intermedium 111*, 176: 111, 29. Scheineri Vili, 79. Schliephackeanum 111* 168, 178, 179; 1, 395 (7). Schmidlei VII, 100; Vili, 14». 90 Cosmarium (incl. Calocylindrus, etc.). Scitum Vili, 133. scoticum VI, 120. sculptum VII, 77. scutellum IV, 150. Seelyanum 111*, 169; Vili, 74- septenarium VII, 76. serratimi IV, 127. sexangulare VI, 112; Vili, 74- — v. Bengalense IV, 137. — f. extensa Vili, 76. — v. Reinschiilll*, 187 ; 11,491(2). sexnotatum 111*, 187; 11, 491 (2)- — v. subtriomphalum Vili, 99. — v. triomphalum Vili, 79. — v. tristriatum Vili, 104. sigillatimi IV, 153. Sikhimense IV. 135. Silesiacum v. major 111*. 179. — v. minor 111*, 178. Simii V, 57. sinostegos v obtusius 11, 492 (3); Vili, 139. Slewdrumense 1*, 447 ; V, 60. smolandicum 11, 509 (20). Sniatynense 1* 442- — v. sydneyensis 11, 502 (13). sparsipunctalum Vili, 97. ' sparsum IV, 152. speciosissimum Vili, 100. speciosum 111* 175; 11, 494 (s), 505 (16); iv, 130; v, ss; vii, .03, 104; Vili, 104. — v. australianum 11, 497 (8), IX, 36. — v. diffìcilis 11, 500 (11). — v. ornatum VII, 94. — v. rectangulare V, ss\ VI, no. — v. rossicum VI, no. — v. simplex f. intermedia IH*, 171. — v. tumidum Vili, 97. sphaericum 1*, 439. sphaeroideum 11, 511 (22). spiculiferum IV, 151. spyridion Vili, 131. staurastroides VII, 78. Oosmarium (incl. Calocylindrus, etc). staurochondrum v. orientale IV, striatum 111*, 177; IV, 189; VII, 102; Vili, .03; IX, 34. — v. galiciense 1*, 442. — glabratum VII, 102; Vili, 103. Stuhlmannii IX, 37. subalatum Vili, 130. subarctoum 11, 505 (16). — f. australis 11, 504 (15). subauriculatum Vili, 126. subbinale v. abyssinicum 111, 22. subbotrytis VII, 105. subbroomei 111, 27. — v. retusum VII, 77. subcapitulum V, 66. subcirculare IV, 129. — v. rugosum IV, 129. subconnatum IV, 125. subcostatum 111*, 191; VII, 71. subcrenatum 111*, 171, 172, 187, 189; IV, «54; VI, 118, 128. — v. divaricatum 11, 511 (22); VII, 105. — v. Nordstedtii 111, 26; VI, 118. — v. subdivaricatum 1*, 443* subcucumis 111, 26. subcuneatum Vllb 101. subcylindricum V, 67. subdanicum 11, 510 (21); VII, 102; Vili, 103. subdistichum 11, 500 (n). subeductum 111*, 177. subglobosum VI, 115; VII, 96; IX, 59- subhumile 111* 177; VII, 102; Vili, 103. subimpressulum VI, 110. sublatere-undatum Vili, 128. sublatum v. minus 11, 497 (8) ; VI, 115. sublobatum 11*, 26. — * v. dissimile VII, 73. — v. minutimi 1*, 442. — - f. elliplica Vili, 76. submamillatum Vili, 126. (contine 01 LITTERATURA PHYC0L0GICA Florse et Miscellanea phycologica 35. Agardh J. G. — Analecta algologica. Observationes de spe- ciebus Algarum minus cognitis earumque dispositione. Continua- tio V. — Lundae, 1899, Malmstròm, 4.0, pp. 160, Tab. I — III. 36. Borge O. — Schwedisches Sùsswasserplankton. — Botaniska No- User 1900, Hàftet I, p. 1-2Ò, Taf. I. 37. Collins F. S. — To Seaweed Collectors. — Rhodora voi. I, n. 7, July 1899, p. 1 21-127. 38. De Toni G. B. — I recenti studi di Talassografia norvegese. Re- lazione — Atti E. Istit. Veneto Tomo LVIII, parte seconda, 1898- 99, P- 719-722. 39. De Toni G. B. — Lampropedia violacea (Bréb.) nella Flora Veneta. — Atti R. Istit. Veneto Tomo LVIII, parte seconda, 1898-99. 40. De Toni G. B. e Forti A. — Contributo alla conoscenza della flora pelagica del lago Vetter. — Bull. Soc. botan. ital. 1899, p. 177-179. 41. Filarszky N. - Adatok a Pieninek Moszatvegetatiójàhoz — M. T. Ah. Math. és Termés^e/* K07I. XXVII, 1899, p. 721 -8oo* Tab. I-III. 42. Fritsch C. — Schedae ad Floram exsiccatam austro-hungaricam. Opus ab A. Kerner creatum cura Musei botanici universitatis vin- dobonensis editum Vili. Vindobonae, 1899, Typ. Caes. Reg. aul. et imper., 8°, pp. 121. 43. Gruendler H. — Adolf Schmidt. Nachruf. -- Zeitschr. f, augew. Mikroskopie V, 1899, p. 129-134, mit Bildniss des Ver- storbenen. 44. Hanna H. — Some Algae from the Antrim Coast. — Irìsh Naturatisi voi. Vili, July 1899, p. i55-i56. 92 45. Hjort J., Nordgaard 0. and Gran H. H. — R pori on Norwegian Marine Investigations 1890-97 iBergens Museum). — Bergen, 1899, Grieg, 40, with colour. plates. 46. Kuroiwa H. - Provisionai List of marine Algae of Loochoo Islands determined by Dr. Okamura. — Bolanical Magatine Xlll, Tokyo 1899, p. 93-97. 47. Lagerheim Gr. — Om vàxt- och djurlàmningarna i Andrées polarboj. - Tìdsk. utg. af Svenska Sàìhk. f òr Antropologi och geo- grafi 1899. II. 4. p 425-44J. 48. Lemmermann E. — Ergebnisse einer Reise nach dem Pacific (H. Schauinsland 1896-97;. Planktonalgen. — Abhandl. Nat. Ver. Brem. Bd. XVI, Heft 2, 1899, p. 3 1 3-398, Taf. I— III. 49. Ludwig* F. — Zur Amphitropie der Algen. — Forschungsber. aus der Biol. Station \u Pioti VII, 1899. 50. Nordhausen M. Zur Anatomie und Physiologie einiger rankentragender Meeresalgen. — Jahrb. f, zviss. Bolanik XXXIV, p. 230-278, I Taf. 5i. Schniidle W. Algen des Sùsswassers (excl. Diatomeen, Characeen und Flagellateti) im Bericht der Commission fùr die Flora von Deutschland ùber neue Beobachtungen aus den Jahren 1892-95. — Ber. der deut. bolan. Gesellsch. XVII, 1899, Gene- ralvers. Heft p [ 1 241— [ 1 43]. 52. Schuett F. — Centrifugales Dickenwachsthum der Membran und extramembranòses Plasma. — Jahrb. f. wiss. Bolanik XXXIII, 1899, p. 594 Ó90, Taf. VI -Vili. 53. Svedelius N. — En algologisk undersòkning tran svenska Kusten af Oestersjòn. — Botanisha Notiser 1899, n. o, p. 245-252. 54. Walter E. — Das Plankton und die praktisch verwendbaren Methoden der quantitativen Untersuchung der Fischnahrung, 1 7 Fig. — Neudamm, 1899, J- Neumann. 55. Zumstein H. — Zur Morphologie und Physiologie der Fu- glena gracilis Klebs. — Jahrb. f. zviss. Bolanik XXX IV, 1899, p. 149-198. Floi ideae 56. Davis B. M. — Recent work on the life-history of the Rho- dophyccae. Bolanical Gabelle 1899, p. 3i 5-320. 57 De Toni J. E. — Sylloge Algarum omnium hucusque cognita- 93 rum voi. IV Florideac, sectio li. — Patavii, 1900, Typ. Semin., 8°, p. 387-776. 58. Hedgcock Cr. G. & Hunter A. A. — Notes on Thorea. — Botanical Gaiette XXVIII, 1899, n. ò, p. 425-429, piate XXVI. Fucoideae [I9. Hanna H. — The plurilocular Sporangia of Petrospongium Berkeley]. — Annate of Botany XIII, n. LI, 1899 Sept, p. 461- 464, I Fig. 1 60. Sauvageau C. — Les Cutleriacées et leur alternance de gé- nérations. — Ann. Selene. Nat., Bot., 8e ser., t. X, p. 265-362, 25 fig. et 1 pi. {61. Scherffel A. — Phaeocystis globosa n. sp. — Ber. d. deut. bot. Gesellsch. XVII, 1899, p. 3 17-3 18. Chlorophycea e (excl. Desiniti., Zygnem., Cbarac). (>2. Artari A. — Ueber die Entwickelung der griinen Algen unter Ausschluss der Bedingungen der Kohlensaure-Assimilation — Bull. Soc. impèr. des natur. de Moscou année 1899. n. 1, p. 39-47. 63. Bitter m d'abonnement pour les années 1886-89 du Journal d'algologie «Notarisia, francs 60. Padova, Tip. Seminario. Luglio 1900 (Aimo IT dalla fonazione iella "NotarisiaJ LA NUOVA NOTARISIA PROPRIETARIO E REDATTORE Prof. Dott. G. B. DE TONI LAUREATO DELL ISTITUTO DI FRANCIA S. Giacomo, 4539 Padova (Italia). Achille Forti Pugillo di Diatomee del laghetto di Iiasés nel Trentino Il Prof. G. B. De Toni mi ha comunicato un campione di fango neritico del laghetto di Lascs raccolto dal suo fratello Prof. Ettore. Il Prof. Olinto Marinelli mi ha gentilmente forniti i seguenti dati geografico-fisici riguardanti il suddetto bacino. Il laghetto di Lasés giace a N. E. di Trento presso la borgatella omonima; è a m. 609 sul livello del mare e non ha emissario su- perficiale; il suo perimetro è di 1800 m. e l'area di 0.16 Kmq. 11 Dott. Cesare Battisti ha compiuto qualche scandaglio raggiungendo in. 19.40 di profondità. Il saggio esaminato da me fu raccolto nell'autunno del 1895. — È molto ricco di sostanze organiche e residui vegetali frammischiati ad un' argilla sottilissima. Le diatomee non si trovano a vero dire assai copiose; alcune di esse sono forme epifite, altre bentoniche. — Alle prime sono da ascriversi le forme dei generi Cymbella (escluso Encyonema), Goni- phonema, Cocconeis e non di rado Epithemìa e Rhopalodia. — Alle 98 altre Fragilaria construens (Ehr.) Grun., Melosira [Orili.) arenaria Moore e le specie di Cy do iella che sono le più frequenti. Ho sostituito alla sezione Odontidium del gen. Fragilaria il nome di Pseudodontidium per impedire la confusione col sottogenere omo- nimo del gen. Diatoma. Elenco delle specie ' i. Cymbella (Cocconema) cymbiformis (Kuetz. 1 833) De Bréb. 1849, Vati Heurck Syn. pag. 64, Tab. II, fig. 11, De Toni Syll. II, pag. 363 — abbastanza comune. 2. Cymbella (Cocconema) helvetica Kuetz. 1844, V.IIck. Syn. II, pag. 64, Tab. II, fig. i5, D. T. Syll. II, pag. 366 — rara. 3. Cymbella (Encyonema) ventricosa (Ag. i83o) Grun. 1873, V. Hck. Syn. pag. 66, Tab. Ili, fig. 17, D. T. Syll. II, pag. 372 — comune. 4. Navicula radiosa Kuetz. 1844 var. acuta (W. Sm. 1 853) Grun. i863, V. Hck. Syn. pag. 83, Tab. VII, fig. 19, D. T. Syll. 11, pag. 42 — non rara. 5. Navicula lanceolata Kuetz. 1844, V. Hck. Syn. pag. 88, Tab. Vili, fig. 16-17, D. T. Syll. II, pag. $7 — frequente. 6. Navicula (Orthoneis) gibberula Kuetz. 1844, V. Hck. Syn. pag. io3, Tab XII, fig. 19, D. T. Syll. II, pag. 148 — non fre- quente. 7. Cromphonema acuminatum Ehr. i838, V. Hck. Syn. p. 124, Tab. XXIII, fig. 16, D. T. Syll. II, pag. 423 — raro. 8. Gomphonema angustatum Kuetz. 1844, var. producta Grun. 1880, V. Hck. Syn. Tab. XXIV, fig. 52-55 — abbastanza comune. ') Per la distribuzione delle specie nel Trentino e per la bigliografia dia- lomologica di questa regione cfr. Forti A. — Contribuzioni diatomologiche. I. Diatomee dei laghi di Caldonazzo e Levico. (Atti R. Ist. Ven. serie Vili, Tomo I, 1899, p. 44')» aggiungansi gli opuscoli seguenti: Largaiolli V. — Le Diatomee del Trentino. X. Lago Santo (Ann. Stud. Trent. V, 1898-99, p. 197-199); XI e XII. Laghi di Colbricon (Tridentum II, 1899, fase. VIII-IX). 99 9. Cocconeis Pediculus Ehr. i838, V. Ilck. Syn. pag. i33, Tab. XXX, fig. 28-3o, D. T. Syll. Il, pag. 452 — non rara. io. Cocconeis Piacentina Ehr. i838, V. Hck. Syn. pag. i33, Tab. XXX, fig. 26-27, D. T. Syll. II, pag. 454 — più frequente della antec. 11. Epitheniia Zebra (Ehr. i833) Kuetz. 1844, V. Ilck. Syn. pag. 140, Tab. XXXI, fig. 9, u-14, D. T. Syll. II, pag. 784 — non rara. 12. Epithemia Westermaiuii (Ehr. i838) Grun. 1862, V. Hck. Syn. pag. 1 38, Tab. XXXI, fig. 8, D. T. Syll. II, pag. 778 — frequente. i3. Rhopalodia ventricosa (Ehr. 1 838) O. Muell. 1896, V. Hck. Syn. pag. i3cj, Tab. XXXII, fig. 4-5, D. T. Syll- II, pag. 781 — comune. 14. Fragilaria (Staurosira) construens (Ehr. 1841) Grun. 1802, V. Hck. Syn. pag. i56, Tab. XLV, D. T. Syll. II, p. 688 — comunissima. i5. Fragilaria (Staurosira) construens var. venter Grun. 1880, V. Hck. Syn. pag. 1 56, Tab. XLV, fig. 26 b-c, D. T. Syll. Il, pag. 689 — comune. 16. Fragilaria (Fseudodontidium) mutabilis (Ehr. 1843) Grun. 1862, V. Hck. Syn. pag. ibj, Tab. XLV, fig. 35, D. T. Syll. II, pag. 63g — non rara. 17. Cymatopleura elliptica (De Bréb. 1849) W. Sm. i85i, V. Hck. Syn. pag. 168, Tab. LUI, fig. 1-4, D. T. Syll. II, p. 598 — rara. 18. Nitzschia sigmoidea (Nitzsch 181 7) W. Sm. i853, V. Hck. Syn. pag. 178, Tab. LXIII, fig. 5-7, D. T. Syll. II, pag. 528 — rarissima. 19. Nitzschia linearis (Ag.) W. Sm. i853 var. tennis (W. Sm.) Grun. 1880, V. Hck, Syn. pag. 181, Tab. LXVII, fig. 16 — non rara. 20. Nitzschia Falea (Kuetz. 1854) W. Sm. i855, var. tenuiro- stris V. Hck. 1880, V. Hck. Syn. pag. 541, Tab. LXIX, fig. 3i, D. T. Syll. II, pag. 541 — non frequente. 21. Melosira (Orthosira) arenaria Moore 1846, V. Hck. Syn. pag. 200, Tab. XC, fig. i-3, D. T. Syll. II, pag. i338 — rara. 100 2 2;««TTf ? oomta (Ehr- ,842) Kuetz- *»«* »".«*»« 0-,, 1881, V Hck. Syn. pag. 2,4, Tab. XCII, fig. ,-9, D, T. Syll. Il, pag. i353 — non rara. 23. Cyclotella operonlata (Ag. ,827) Kuetz. ,833, V. Hck. Syn Pag. ,.4, Tab. XCIII, fig. 22_24, ^ T_ s „. „ yJ comune. ^ Cosmarium (incl. Calocylindrus, eie). subochthodes Vili, 92. — v. luteum Vili, 93. suborthosticum 11, 500(11). subpachydermum 111, 27. subprotuberans Vili, 127. subprotumidum 11,518(29); 111,29; VI, .28. — v. leopoliense 111*, 180. — v. simplicius Vili, 93. subpunctulatum 11* 24; III, 23 ; VÌI, 73, io! ; Vili, 121; IX, 43. — v. Boergesenii H,5i i(22j;V, 68. subquadratum 1*, 440. subquasillus 111*, 186. — v. tropicum IV, 136. subrectangulare VI ] ] , 78. — v. glabra Vili, 78. — v. ornata Vili, 78. subreinschii VII, 101. — v. Boldtiana VII, 105. — v. Boldtii VII, 105. subreniforme 111* 172, 189; Vili, 73, 74", IX, 43- subretusiforme VI, 119. subspeciosum 111*, 190. — v. efjìgiatum Vili, 134. — v. truncatum Mll, 134. — v. validius Vili, 85, 134 substriatum 1* 442; VII, 102; Vili, 103, 141. — v. berolinensis 1*, 442. — v. minus III, 27. subtholiforme Vi, 118. — v. Badense VII, 100. — v. Malinvernianum VII, 100. subtumidum VII, 101. subturgidum IV, 123. — f. minor IX, 57. subundulatum 111* 172; 11, 511 (22); VII, 73; IX, 58. — v. Beanlandii VI. 120; Vili, 93. succisum 11, 510 (21). sulcatum 111* 187; VII, 96; Vili, «39- — v. sumatranum IX, 57. supergranatum IV, 132. 101 Cosmarium (incl. Calocylindrus, eie). — f. media IV, 133. — f. minor IV, 133. — f. pulchrum IV, 133. supraconnatum IV, 125. supraspeciosum 11, 505 (16). — v. emarginatum V, 67. synostegos Vili, 85. — *obtusius ili*, 187. synthlibomenum 11, 512 (23). tatricum v. sphaeruliferum 11, 509 (20). taxichondriforme VII, 77. — v. depressum VII, 78. taxichondrum VII], 139. — v. compressum Vili, 132. — v. dentatum Vili, 132. — v. emarginatum VII], 132. — v. Haynaldii f. abyssinica 111, 22. — v. nudum IV, 135. — v. subundulatum VII], 139. tenerum IV, 131. tenue 11, 518 (29); VII, 96. — v. strusoviensis Vili, 77. tesselatum 11* 26; 11, 494 (5); ]||, 29; VI, 114; VII, 96. — v. Nordstedtii 111, 22. tetrachondrum V, 59. — f. compressa V], 113. — f. verrucosa Vili, 76. tetragonum f. bipapillata Vili, 76. — v. granulatum 111*, 176. — v. intermedium f. polonica VII, 78. — v. Lundellii VI, 118; Vili, 85. — v. pumilum VI, 120. — v. subintermedium 111*, 176. tetraophthalmum 1*, 441; 11*, 30; 111* 170; IV, 189; V, 48, 61. — v. Lundellii Vili, 101. — f. minor Vili, 77. — v. subrotundum II*, 27. Thwaitesii v. penioides 111*, 171, 172. — v. Scoticum VI, 121. — v. subincrassatum 111*, 174. 102 Gosmarium (incl. Calocylìndrus, de). tinctum v. excisum 11, 501 (12). — v. intermedium 11*, 30; IH*, '73- titophorum IV, 188; Vili, 139. — f. intermedia Vii, 90. Tittaghurense IV, 136. trachydermum Vili, 151. trachypleurum v. cornutum VI, ni. — v. distichiforme Vili, 77. — v. minor 11, 504 (15); V, 60; VI, 1 1 1. — v. spinosum Vili, 132. transiens ili*, 186. triceps IV, 134. trichondrum v. quadridentatum 1*, 441. tricrenatum Vili, 80; IX, 36. trilobulatum f. elongata 1*, 442. — v. excavatum VII, 75; Vili, 141. — v. minus 1, 390 (2), 392 (4); V, 47- — f. retusa 111*, 175 ; 11, 491 (2). trinodiferum IV, 128. trinotalum VII, 76. triordinatum Vili, 132. tripapillatum Vili, 131. — v. alastrense Vili, 131. triplicatum 1*, 438. truncatellum 111*. 168. tumescens IV, 127. tumidum 1*, 438. — f. minor 111, 17. — f. ventricosa 1, 393 (5). turfosum Vili, 74; IX, 43. turgidum 111* 185; 11, 494 (5); ili, 29; IV, 123; VI, 114. — v. ornata Vili, 92. — v. subrotundum V, 67. Turneri 1*, 447. Turpinii 1* 446; VII, 73; Vili, 82. — v. elegans 111*, 182. — v. gypsoporum 111*, 182. — v. Lundellii 1* 446; 111*, 185. — v. podolicum 111* 181; VII), 85. Oosmiiriuiu (incl. Calocylìndrus, de). — v. subcrenatum VI, 12É. — v. Turneri Vili, 79. ucrainicum I, 389 (1). umbilicatum 11, 495 (6). umbonatum IV, 153. undulatum v. crenulatum II, 519 (30). — v. monspeliense VII, ios. — v. obtusatum VI, 117. — v. subundulata VII, 73; IX, 58. — v. tumidum 111*, 172. — v. Wollei 11, 519 (30V Ungerianum I*, 438; 111* 168, 169. variolatum v. cataractum VI, 112. — v. extensum 111*, 185. venustum IV, 189; V, 61 ; VI!, 73, 75; vili, 141. — v. hypohexagonum 11, 510 (2i). — — f. incrassata II, 510 (21). — v. punctatum 111*, 191. verrucosum VI, 1 16. Westianum 111*, 169, vexatum V, 67. — v. concavum VI, 1 1 7. Willeanum 11, 501 (12). — f. intermedia VII, 78. Willei IV, 124; VII, 105. Willsianum IV, 130. viride Vili, 139. vittatum IV, 130. Wittrockii 111* 187, 188; 111, 20 ; Vili, 82; IX, 34. — v. elongata 111, 26. — v. Schmidlei IX, 35. vogesiacum Vili, 100. Volkensii IX, 37. zonarium Vili, 134. zonatum Vili, 76. Cosmocladium. constrictum V, 60. perissum V, 58. subramosum VII, 99. tumidum Vili, 84. Cylindrocystis. Brebissonii I*, 445; III*, 187, 190; VI, 112; Vili, 104; IX, 43. Oylindrocystis. — v. Jenneri VI, 115. — v. turgida VII], 96. cyanosperma VI, 129. depressa IV, 112. diplospora 11* 24, 25; 111, 16; IV, 188; VII, 101. — * major 11, 507 (18). — — f. constricta VI, 122. Jenneri V, 48. minutissima IV, 112. ovalis IV, 112; Vili, 140. polonica VII, 74. roseola V, 63. tatrica IX, 59. Desmidium. aptogonum 111, 15 ; Vili, 82. — v. Ehrenbergii VI, 126. — f. elliptica VI, 126. Baileyi 1* 441 ; 1, 392 (4) ; IV, 191; Vili, 74, 82, 139; IX, 43. — v. Bengalense IV. 191. — v. Indicum IV. 186. — v. undulatum IX, 59. — v. Wallichii IV, 186. Bengalicum IV, 186. coarctatum v. cambricum 11*, 27. cylindricum 11*, 27; Vili, 92. graciliceps 111, 15. laticeps Vili, 92. quadrangulatum 111, 29. Swartzii 111, 29; IV, m, 191; V, 4s; Vili, 142; IX, 60. — v. amblyodon Vili, 139. — f. punctata Vili, 75. — v. quadrangulatum Vili, 139. Didymopriam. Grevillei f. minor ', 392 (4). Docidiopsis (vide Docidium). Docidium (incl. Docidiopsis, Pleuro- iaeniuii! et Ti iploceras). abbreviatimi IV, 117. abruptum IV, 121. aequale IV, 118. alternans f. minor IV, 118. Archeri Vili, 82. baculiforme IV, 121. 103 Docidium (incl. Docidiopsis, etc). baculoides IV, 121. Baculum 11, 494 (s); IH, 29; Vili, 87, '39; IX, 43. basiundatum Vili, 122, bengalense IV, 119. Brebissonii IX, 35, 43. breve Vili, 90. 91. clavatum IV, 191. conjunctum IV, 120. coronatum 11, 518 (29); IV, 117. — v. fluctuatum 11, 506 (17). — v. robustum 11, 506 (17). — v. undulata IX, 36. coronulatum VI, 115; Vili, 74. — v. caldense 1* 441. crenulatum IV, 191. crispulum IV, 121. cristatum IV, 120. cylindricum IV, 118. dilatatum 11, 518 (29); IV, 191; IX, 43- — v. subundulatum II, 506 (17). egregium IV, 122. Ehrenbergii 11* 30; IV, 120, 191; VII, ios; Vili, 74, 76, 139; IX, 56. — v. elongatum 11*, 27. — v. tumidum IV, 120, -- v. undulatum Vili, 122; IX, S9- elatum IV, 117. elongatum 11*, 27. eugeneum IV, 119. excelsum IV, 120; VI, 124. excisum VI, 124. Farquharsonii 1*, 446; V, 60. firmum Vili, 122. Flotowii 111* 187. gloriosum IV, 119. gracile IV, 188; VI, 124; IX, 56. — *aculeatum VI, 124. — *bidentatum VI, 124. — — f. depauperata IV, 117. — — v. laticeps VI, 124. — — - f. intermedia V), 124. — *bilobatum IV, 116; VI, 124. 104 Docidium (incl. Docidiopsìs, de). — — v. quadriloba V], 124. — f. elongata IV, 116; VI, 124. — v. gracillima IV, 116; VI, 124. — *monodentatum VI, 124. — v. quadrilobata IV, 116. hirsutum IV, 121; VI, 124. Hutchinsonii V, 63. indicum 1*, 44». — f. major IV, 120. inerme IV, 123. inornatum IV, 122. irregulare IV, 121. Iatum IV, 122. ligatum Vili, 121. Iongiusculum IV, 1 18. maculatum IV, 120; IX, 36. mammillatum IV, 1 17. manubrium V1H, 121. maximum V, 65. — v. occidentale V, 65. moniliferum Vili, 121. nobile 111, 15 ; IV, 191. nodosum IV, 122. — v. anglicum IV, 122. — v. dentatum IV, 122. — — f. indica IV, 1 22. — — f. polonica IV, 122. — v. hibernicum IV, 122. — v. typica IV, 122. nodulosum 11*, 30; IV, 191; V, 45» 46, 47- — f. undata IV, 1 18. occidentale VI, 124. oedematum IV, 122. orientale IV, 119. ovatum v. inermis VI, 115; Vili, 74- parallelum Vili, 122. parvum IV, 122. perleve IV, 1 17. polymorphum IV, 118; VI, 124. pyriforme IV, 123. quantillum IV, 117; VI, 124. rectum V, 48. — f. australis 11, 504 ('$)• regale IV, 119. Docidium (incl. Docidiopsìs, etc,). repandum IV, 121. rhomphaeum IV, 118. robustum IV, 117. rotundatum IV, 123. salebrosum IV, 121. Sceptrum 111, 16. — f. punctata IV, 119; IX, 43. setigerum IV, 121. Sonthalianum IV, 121. spinosum V, 124. Stuhlmannii IX, 36. subcoronulatum IV, 118; Vili, 139. tesselatum Vili, 85. Trabecula III, 29; VI, 113; Vili, 82. — v. granulatum II, 505 (16). tridentulum 111, 16. — v. capitatum 11, 506 (17). truncatulum IV, 120. truncatum 11*, 30; 111, 15, 29; IV, 191 ; VI, 112, 113, 115. — f. curta Vili, 76. — v. granulatum VI, 119. — undulatum IV, 122, 1 88, 191. Wallichianum IV, 119. verrucosum Vili, 85. Wolleanum IV, 121; VI, 124. Dv spili lieti uni (vide Cosmarinm). Echinella. radiosa 111*, 188. Endospira (vide Spirotaenia). Buastrum. acanthophorum IV, 157. acanthopleurum IV, 157. acutilobum VI, in. affine V, 48. ampullaceum V, 48, 58. — v. incavatum IV, 155. anglicanurn V, 61. angustatum f. australis 11,504(15). annulatum IV, 156, 158; VI, 124. ansatum III, 16; V, 47, 48, 58; VII, 73, VII], 95, 104, 139- — v. emarginatum I, 391 (3); V, 47. — v. major IX, Al- — v. pyxidatum Vili, 139. >^S^I.£JK^-^ C-gs? Euastrum. — v. supposita IV, 155. — v. triocellatum VII, 90. bellum v. madagascariense Vili, 122. bidentatum V), 12$. bilobum II, 497 (8). binale 11* 24; 111*, 186; IV, 158, 189; V, 64; vii, 73; vili, 9s; IX, 43. — v. elobatum VI, 112. — v. elongatum 11, 497 (8). — v. granulatum Vili, 104. — f. hians li, 508 (19). — v. insulare 111*, 170; VII, 102. — v. retusum V, 16. — v. subelobatum II, 508 (19). — v. unicorne IV, 156. Boldtii Vili, iqi. Borgei Vili, 94. Botrytis IX, 43- cambrense V, 61. Candianum v. munitum IV, 157. carduetum IV, 160; VI, 125. Ciastonii II, 502 (ij^. circulare V, 48. clavatum IV, 159. clepsydra IV, 189. commissurale IV, 154, 155. — v. capitatum IV, 154. — v. crassum IV, 154. — v. Wallichii IV, 154. cosmarioides Vili, 125. Crameri VI, ut; Vili, 140. crassangulatum v. ornatum II, 508 ('9). crassicolle V, 64. crasso-humerosum 1*, 459. crassum 11*, 30; 111, 20; Vili, 140. crenatum VII, 103. cruciforme IV, 154. cuneatum 111, 1 6. cymatium IV, 155. declive v. ornatum IV, 1 s 7- denticulatum IV, 157; Vili, 125, 139. — v. granulatum I', 508 (19). — v, rectangulare Vili, 125. 106 Euastrum. — v. rossicum Vi, ut. dentiferum IV, 156. didelta IV, 189; V, s8; Vili, ,04; IX, 39, 61. — f. scrobiculata Vili, 104. divaricatum IV, 189; V, 52. — f. inermis VII, 91. — v. inevolutum IV, 159. — f. miedzyrzecensis VII, 91. elegans 11, 518 (29); V, s8; VI, 125, 130; VII, 7j, 102; Vili, 104. — v. bidentatum 111* 171; VII, 73. — v. danicum VI, 125. — v. inerme 11, 497 (8). — v. latum IX, 59. — v. madagascariense Vili, 124. — v. medianum VI, 125. — v. monodentatum VI. 124. — v. nudum IV, 158. — v. ornatum V, 66. — v. planum IV, 159; VI, 125. — v. pronum VI, 124. — v. punctata VI, 125. — v. speciosum 11*, 24; VII, 73; IX, 34, 60. — — f. scrobiculata 11, 497 (8). — v. subspeciosum VII, 91. elobatum VI, 1 12. erosum III* 187; IV, 188, 189. — v. notabile V, 66. exile V, 6j. Floridanum IV, 189. Gangense IV, 160. gemmatum VI, 125. — v. angusticolle I, 391 (3). — v. platycerum VI, 12:. Glaziovii IV, 159. — v. gujanense Vili, 91. Hactingsii I, 397 (9)1 3^8 (lo)- humerosum Vili, 76. — \. mammosa 111, 27. hypochondroides Vili, 123. — v. irregularius Vili, 123. hypochondrum VI, 125. incrassatum 111*, 187. incurvatum IV, 158; VI, 124. 106 Euastrum. incrassatum 111*, 172. inerme 111* 168; VI, 125. — v. cracoviense 11, 497 (8). — f. hians VII, 90. inermius IV, 189; IX, 43. insigne 1, 396 (8); 111, io; IV, 155; IX, 34. — v. brevicollum 1*, 437. — v. elegans 111, 27. — v. mammillosum IV. 191. — v. mastoideum 1*, 4?7- — v. montanum 1*, 437- intermedium Vili, 76. Langei Vili, 94. levatum IV, 156. lobatum V, 48. longicolle v. Himalayense IV, 161. longifrons IV, 159. magnificimi v. crassioides 111, 20; Vili, 140. mammillosum IV, 191. margaritiferum IX, 35. 43- medianum VI, 125. micracanthum IV, 157. mononcylum Vili, 76. — v. aequilobum Vili, 124. — v. germanicum Vili, 94. monodentatum IV, 131. multilobatum IX, 43. nobile IV, 154. Nordstedtianum VI, 124, — v. elegans IV, 159. nummularium v. planum IV, 160. obesum IV, 189. — v. subangulare Vili, 123. oblongum 111, 16; V, 45, 47; Vi, 113 ; Vili, 86, 142; IX, 39, 61. — v. cephalophorum VI, 119. — v. oblongiforme f. scrobiculata VI, 126; vili, 86. octangulare VI, in; Vili, 140. orbiculare IV, 189; VI, 125. orientale IV, 155. paradoxum IV, 158. pectinatum 11, 518 (29); Vili, 7S. perpusillum VI], 91. Euastruni. personatum Vili, 125. pictum IV, 157. pingue v. depauperatum VII, 90. platycerum VI, 125. — v. pulchrum IV, 154; VI, 125. Pokornyanum v. subcrassicolle Vili, 8.. praepandum IV, 158. projectum IV, 157. prorum IV, 159; VI, 124. pseudelegans II*, 30; VI, 124. pyramidatum lì, 508 (19). — v. incrassatum VIII, 125. quadratum Vi, 125. quadriceps II, 505 (16). — v. dideltoides II, 502 (13). quincunciale IV, 160, VI, 124. quintanum IV, 156. radiatum IV, 158; VI, 124. Ralfsii VIII, 75. retusum Vili, 103. Richteri VII, 97, 101 ; Vili, 140. rostratum IV, 160; VI, 126; IX, 43. — *umbonatum Vili, 124. — — v. ornatum Vili, 124. — Satkii Vili, 81, 140. schizostaurum IV, 155. Schmidleanum VII, 90; Vili, 140. scitum II, 509 (20). sculptum IV, 161; VI, 125. Sendtnerianum v. latius V, 53. sibiricum Vili, 85. simplicius IV, 156. — f. minor IV, 156. singulare IV, 155. sinuosum l*, 440. snowdoniense V, 61. sphyroides IX, 38. spicatum IV, 161 ; VI, 125. spinosum VI, 124; Vili, 92. spinulosum IV, 160; VI, 125. — *Africanum VI, 125. — — v. minus VI, 125. — — v. orbiculare VI, 125. — — f. sculptum VI, 125. — v. duplo-minor Vili, 124. Euastrum. — *inermius IV. 189; Vi, 125. — — v. carduetum VI, 115. — — v. Oliveri VI, 125. — *quadratum VI, 125. — — javanicum Vi, 125. stellatum VI, 125. stigmosum IV, 160. subamoenum Vi, 117. subbinale Vili, 81. subcuneatum Vili, 101. subincisum II, 505 (16). subintegrum v. Indicum IV, 1S4. subrostratum Vili, 124. subspinosum IV, 158; Vi, 124. — v. tumida IV, 158. substellatum IV, 189; VI, 125. sympageum Vili, 123. tricrenatum VII, 90. trigibberum Vili, 125. turgidum li, 503 (14); IV, 154, 189; Vili, 140. — v. Grunowii IV, 154; IX, 59. ~ — f. bitumida IV, 154. Turneri II, s°9 (2o); VI, 112, 124. — v. ornatum VI, 124. Webbianum IV, 160. — f. major V, 64. ventricosum v. Floridanum IV, 189. venustum VI, 113. . verrucosum II*, 30; V,48; Vi, 115; Vili, 74. — v. apiculatum II* 26. — v. coarctatum II, 518 (29). — Crux-australis II, 502 (13); Vili, 140. — — f evoluta II, 503 (14). — — f. intermedia lì, 502 (13). — v. Grunovii II, 503 (14). — v. reductum 111*, 171. — v. simplex I, 392 (4), 398 (io); IV, 189. — v. turgidum II, 503 (14). — v. Wallichianum IV, 189. Frustulia, subulata IX, 43. 107 Genicularia. spirotaenia I, 396 (8). Gonatozygon. aculeatum II, 493 (4); Vili, 85. asperum II* 24; V, 46, 47; Vili, 85. Brebissonii V, 61. — f. gracillima IV, 115. Kjellmanii II* 27. laeve V, 61. leiodermum IV, 116; Vili, 139. minutum II* 27. pilosum v. evoluta IV, 116. — v. minor IV, 116, Ralfsii III* 187; IV, 116; Vili, 74; IX, 43. — v. brevior Vili, 92. — v. crassa IV, 1 15. — v. depauperata IV. 115. — v. laevis IV, 1 15. — v. muricata IV, 115. reticulatum IV, 116; Vili, 139. sex-spiniferum 1, 398 (10). Westii IX, 43. Gymnozyga. armata Vili, 92. moniliformis Vili, 74; VIH, 86. — v. major Vili, 90. Holacanthuni (vide Xanthidium). Hyalotheca. dissiliens III* 186; III, 29; IV, 187; v, 4s ; vi, 126; vii, 97; ix, 61. — v. circularis Vili, 86. elegans Vili, 90. Indica IV, 187. minima IV, 187. mucosa v minor V, 52. neglecta Vili, 90. undulata I, 395 (7); III. 15; V, 60. — v. producta IV, 186. Mesotaenium. Berggrenii III, 22. Braunii 11* 34; IV, 188; VIII, 104; IX, 43. — v. Greyii I* 448. — v. minor VI, 115. caldariorum IV, 188; VIII, 104. — f. gracilis 1* 443 ; 1, 39° (2)- 108 Mesotaenium. chlamydosporum 111*, 187; 11, 518 (29); IV. ii 8. De Greyii 1*, 448. — v. breve II, 508 (19). Endlicherianum V, 49. — v. exiguum V, 46; VII, 105. — v. grande Vili, 87. — f. minor 1*, 443; I, 390 (2). giganteum IV, 1 12. micrococcum VI, 115; IX. 39. Micrasterias (incl. Tetrachastrum). alata IV, 189. americana III* 184; Vili, 82, 104. — f. Boldtii III* 184. — v. Lewisiana 11* 27. angulosa V, 58. anomala IV, 162. — f. irregularis IV, 163. apiculata IV, 163; Vili, 75- — v. lacerata IV. 162. brachyptera f. dispersa 111, 18. conferta IX, 39. crenata 1*, 439; h 396 (8)- cruciata IV, 163. Crux-melitensis I* 438, 4395 HI*, 186; III, io; IV, 1Ó2, 189; V, 45, 46, VIII, 82; IX, 43, 6l- — v. evoluta Vili, 139. — v. ornatum HI, 28. — v. simplex VI, 1 1 1. decemdentata III, 16; Vili, 74- denticulata 1* 439 ; HI*, '86; VII, 98; Vili, 82. — v. intermedia 1* 439- — v. licmoides IX, 43- — v. subnotata V, 66. depauperata I*, 44°- euastroides v. indivisa 111, 18. — v. producta Vili, 92. expansa HI, 18. fimbriata Vili, 82; IX, 38. — v. spinosa V, 52. foliacea IV, 189. furcata III, 16; IV, 162, 189; VII, 95, 98- — v. decurta VII, 95. Micrasterias (incl. Tetrachastrum). — v. globulifera VII, 92 — simplex VII, 95. incisa IV, 189. — v aculeata IV. 161. — v. Wallichiana IV, 161. Jenneri V, 40; IX, 43- — f. brasiliensis II* 27; II, 51^(30); V, 60. — v. simplex II*, 27; II, 5 '8 (29); V, 69. Khasiae IV, 163. Kitchelii I, 398 (io). — f. polonica VII, 91; Vili, 140. lux IV, 189. — v. Wallichii IV, 162. Mahabuleshwarensis 1* 44" ; IV. 189; Vili, 74, 92. — v. excelsior IV, I62. — v. tetracerum Vili, 122. mucronata IV, 191; Vili, 75- Nordstedtiana Vili, 85; IX, 39. oscitans IV, 191; Vili, 76; IX, 43- — v. intermedia IV, 191. — v. mucronata IV, 191. papillifera II* 30; Vili, 86. — v. glabra f. inflata li, 508 (19). — v. varvicensis V, 62. — • v. verrucosa Vili, 101. pinnatifida 1*, 438; li, 518 (29); III, 16; IV, 189; VI, 129; VII, 9s. — v. divisa V, 65. — v. expansa IV, 161. — f. granulata Vili, 76. — v. incudiformis Vili, 122. — v. inflata IV, 189; VII, 95. — f. mixta Vili, 76. — v. quadrata IV, 161. polonica VII, 91; Vili, 140. pseudofurcata VII, 95. pusilla IV, 163. Rabenhorstii III, 16. radians IV, 162. — v. dentata IV, 162. radiosa I, 397 (9); Vili, 82. — v. punctata I, 398 (10). ringens Vili, 75. Micrasterias (itici- Tetrachastrum). rotata III* 186; V, 47, 48; VII, 98; VII!, 86; IX. 39, 43 — v. acutidentata III* 168. — f. evoluta IV. 162. — f. granulata II. 508 (19). — v. papillifera Vili, 92. — v. urnigera I* 439. stauromorpha IV, 161. — v. inermis VII, 91. Stuhlmannii IX, 38. Swainei I, 397 (9), 398 (io1. Thomasiana 1*, 439. Torreyi Vili, 82; IX, 39. tropica IV, 189. — v. gujanensis Vili, 92. — v. indivisa III. 18. — v. polonica III, 18; Vi, 112. — v. Wallichii III, 18. truncata 1* 441; II*, 30; I, 396 (8); V, 64; VIII, 76. — f. elevata Vili, 76. — f. lata VI, 113. — v scutum V, 48, 61. — v. tridentata I*, 439. verrucosa V, 52. Onychonenia (incl. Xanthùliastrum). filiforme II* 34; II, S'8 (29); IV, 185; VI, ro9. — v, ornata VII, 99. laeve II* 34; III, 15; IV, 191, 192. — v. micracanthum VII, 96. Nordstedtianum II* 34; I, 398 (io); 11, Si8 (25). — v. compressum IV, 185. — f. ornata Vili, 75. paradoxum li*, 34; IV, 192 uncinalum IV, 184. Palmogloea. closteridia Vili. 88. Penium. adelochondrum II, 518(29). — v. punctata VI, 1 16. annulare V, 65; Vili, 84. — v. obesum V, 65. armatum III, 16. australe 11, 498 (9); IX, 57. 10Ì) Penium. bisporum IV, 113. Clevei v. crassum VI, 119. closterioides lì* 30; VII, 73. — f. granulata II. 504 (15). — f. interrupta III, 28; V, 66. — v. minus 1, 393 (5); VII, 105. — f. punctata II, 504 (15). — f. subcylindrica I, 393 (5). crassiusculum 1* 440; V, 60. curtum VI, n;, 129; IX, 43. Gylindrus f. colorata Vili, 97. — v. silesiacum III, 28; Vili, 84, ■ 04. — v. subtruncatum Vili, 97. delicatulum v. minor Vili, 122. didymocarpum I, 396 (8); IX, 43. — v. alpinum Vili, 97. Digitus V, 60; VI, 130; Vili, 140; IX, 39- — v. constrictum II, 507 (18). — f. curta I* 438. — f. rectum IV. 1 13. exiguum II, 507 (18). — v. Lewisii V, 62; Vili, 97, 140. Haynaldii 111*, 173- — v. lineare III*, 173; IV, 114- Heimerlianum VII, 105. inconspicuum VI, 119. interruptum v. sectum lì, 507 («8). lagenarioides v. sydneyense li, 499 (io). lamellosum IV, 113; VI, 11 2; IX, 56. lanceolatum IV, 1 13. Lewisii V, 62; VIII, 140. Libellula V, 58. — v. intermedium V, 58. margaritaceum IH*, 190. — v. punctatum III, 28. minutum III, 15; Vili, 139. — v. crassum li, 507 (l8)- — — f. inflata II, 507 ('8;. -- — f. punctata II, 507 (>8). — v. undulatum II, 507 (l8>- Mooreanum III, 28. — v. constricta III, 24- Naegelii 1*, 441; Vili, 104. 110 Peniuni. Navicula I, 396 (8); V, 58; VI. 129. Navigium IV, 113; Vili, 140. oblongum Vili, 86. — f. major IV, 1 15. phymatosporum II. 505 (16). polymorphum VII, 105. — f. alpicola I, 393 (5); VII, 1^5. — v. Lundellii VI», 105. — f. obesum IV, 1 13. Ralfsii Vi, 129. rotundum IV, 1 13. Royanum IV, 1 13. rufescens VI, 129; Vili, 70. scandinavicum IV, 114. simplex IV, 113. spirostriolatum li* 29; 111*, 175; IV, 1 14. — f. scabra Vili. 75. sublamcllosum IV, 112. suboctangulare II, 507 (18 . tridentulum III. 16. truncatum II*. 26. Phycastrum (vide Slaurasfrum). Plearotaeniopsis (,vide Cosmarhim). Pleurotaeniuin (vide Docidium). Schizospora. minor III, 29. pachyderma III. 29. Spbaerozosnia (incl. Spondylosium). Archeri III* 174; Vili, 82. armillatum V, 63. Aubertianum II. 518 (29). bambusinoides I, 395 (7); IH. • $ bengalense IV. 185. compressum I.*, 28. cosmarioides IV, 185 depressum V, 46; Nili, 121. excavatum IV, 185, 191; V, 48; VIII, 82. — v. granulata IV, 191. — v laeve IV. 191. — Novae-Semliae Vili, 98. exiguum IV, 185. filiforme IV, 185, ifró; V. 48; VI, IO9; Vili, S2. fragile IV, 126. Sphaerozosma (incl. spondylosium% geminatimi IV, 120. Goebelii Vili. 90. granulatimi 1*. 447; IV, 191. incurvatum IV, 120. indicum IV, 185. Iamelliferum v. attenuatum IV, 126. monile V, 63. Mungulporeanum IV, 126. neglectum VI, iió; Vili, 139. nitens IV, 188. Nordstedtianum I, 398 (10;. ovale IV. 125- papillosum Vili, 121. pulchellum V. 61. — v. austriacum II 494 (5). — v pyramidatum Vi. 1 19- pulchrum v. triquetrum II, s ■ 8 (29). punctulatum V. 04. pygmaeum II. 518 (29); Vili. 139. — v compressum V, 65. rectangulare Vili, go rectum IV, 126. reniforme IV, 126 secedens Vili, 75. serralum III* 19151, 398 [io); IV, 191. spinulosum IV. 191. telragonum 11, 506 (117); Vili, 139. tinctum V, 48. Wallichii IV, 191. vertebratum III* 174; V, 08. — v. Indicum IV. 183. — — f. lata IV, 185. — — f. subacuta IV, 185. vinculatum IV, 186. Spirotaenia (incl. Endospira). acuta Vili. 88. alpina Vili, 89. Bahusiensis Vili, 88, 89. bispiralis II, 508 (19); Vili, 89. bryophila Vili, 88. — f. nivalis III, 22. closteridia II* 34; Vili, 88. — v. elongata I, 3yi (3), 392 (4); V. 46. condensata 11* 34; III* 187; III, 1;; VI. 129: Vili, 88. Spirotaenia (incl. Emìospira). endospira VI, 129. erythrocephala Vili, 88. gracillima Vili, 89. grandis Vili, 89. minuta VI, 129; Vili, 88. muscicola Vili, 88. Nordstedtiana Vili, 89. obscura III* 187; V, 60; Vili, 88. parvula Vili, 89. reciispira Vili, 88. tenerrima Vili, 89. trabeculata Vili, 88. truncala II* 34; VI, 115; Vili, 88. — v. rotundata IV, 115. Spondylosium (vide Spbaero-osnia). Staurastrum (incl. Astcroxanthium, Phycastrvm 1. acanthophorum III*. 187; Vili, 135. aciculiferum I*, 438. aculeatum IV, 173; V. ói ; Vili, 104. — v. ornatum f torta VII, 73. aequum IV, 171. alpinum 1*, 441. — v. tropicum 1*, 441. alternans IV, 190. — v. coronatum Vili, 95. ambiguum IV, 179. amoenum v. brasiliense II, 4^8 (9), 5 '6 (27). amphidoxon VI, 122. — v. alpinum Vili, 102. anatinum II* 30. — *biradiatum II. 517 (28). — v. truncatum II. 517 (28). angulare IV, 181. — f. polonica Vili, 76. angulatum I, 398 (10). annulatum Vili, 138. apiculatum v. attenuatum IV, 167. apiculiferum IV, 178. arachnoides II. 518 (29). Archerii II, i 17 (28). Arctiscon Vili. 83. — v. crenulatum I. 392 {4); Vili. 142. Ili Staurastrum (incl. Astcroxanthium, Pbycastrum). arcuatum III* 191; IV, 190; V, 65. — v. guitanense II, 516 (27). — v. pseudopisciforme VII, 93 ; Vili, 141. — v. subavicula V, 68; VI, 123. — v. vasta VII, 104; Vili, 102. aristiferum I, 396 (8j; Vili, 83. — v. planum IV, 166. armigerum V, 59; IX, 56. Arnellii v. inornatum V, 53. asperum VI, 123; Vili, 103. aversum IH*, 108. Avicula V, 60. — v. aciculiferum 1*, 438. — v. brevispinum I, 392 (4). — v. subarcuatum VI, 123. — v. verrucosum II, 515 (26); VI, 118, 123. bacillare II*, 29. — v. Brebissonii II* 29. — v. obesum II* 29; III, 16; VIII, 76. — v. Westii II* 29. — v. Wollei II*. 29. baculiferum IV, 168. Baronii Vili, 137. basidentatum III*, 171. — v. bigranulatum IX, 5?. — v. simplex Ili*. 171; Vili, 139. bellum IV, 179. Bengalense IV, 176. bibrachiatum v. cymaticum Vili, 136. — — f. brevior VIU, 136. bicorne I*, 438; IV, 179; IX, 34. — v. australis II, 504 (15). bicornutum VII, 96. bidentatum V, 52. Bieneanum v. ellipticum III, 29. bifidum III, 16; V, 52; Vili, 7s- — v. tortum IV, 168. bifurcum II* 29; IV, 191. Bissetii IV, 175. bisulcatum IV, 170. Boergesenii IV, 169; VIII, 141. 112 Staurastrum (incl. Asteroxanthium, Phycastrum). — v. simplicior II. 504 (15). brachiatum III, 16; V, 48; Vili 82. — v. longipedum Vili, 91. brachycerum Vili, 75. brasiliense V, 60. Brebissonii v. brevispinum V, 67; IX, 56. — f. minor III* 184. brevispinum IV, 190; Vili, 82. — f. hexagona VII, 92. — v. inerme VI, 122. — v. retusum VI, 112. Burmense IV, 191. ceratodes IV, 182. circulare Vili, 96, 103. Clepsydra v acuminatimi f. bira- diata Vili, 76. coarctatum IV, 166. — v. subcurtum II*, 29. conicum IV, 180 connatum 1*, 441; II, 50S (16), 514 (25); VII, 93. — v. Spencerianum II*, 171,172; II, s«4(2S). contectum IV, 169. — v. inevolutum IV, 169 contortum v. pseudotetracerum IV, ■ 88; Vili, 139. controversum II*, 30: Vili. 95, 104. cordatum V, 53 corniculatum IV, 182. — v. australis II, 503 (14). — — f. granulata II, 503 (14). — v. spinigerum 11, 514 (25). cornutum V, 53. coroniferum IV, 170. cosmarioides 1*, 441. crenulatum 1, 395 (7); VII), 82. crescentum I, 398 (io); Vili, 141. cristatum 11* 24; Ul* 184; 11, s «8 (29); IV, 190. cruciatum I, 395 (7); II, 498 (9). cumbricum 11*, 28. — v. cambricum 11* 28. curvatum 11, 515 (26);1V, 179; V.64. Staurastrum (incl. AsleroxanlhiutÉ Phycastrum) curvirostrum IV, 167. — f. compressa IV, 167. cuspidatum I* 44«; Vili, 82. — v. coronulatum 111*, 182. — f. incurva 1, 394 (6). — v. maximum V, 64. cyrtocerum II* 30. dejectum III, 16, 28; V, 48; VI, 127; Vili, 82, 104. — v. apiculatum !V, 190. — v. Debaryanum IV, 190; IX, 34. — v. inflatum II, 514 (25). — v. mucronatum 111, 16. — f. punctata V, 64. — v. sudeticum Ili*, 171. — * Tellamii VI, 121. denticulatum 11*, 29; 111* 191; IV, 190; VI, 123. depressum IV, 190. De Tonii VII. 93; Vili, 141. Dickiei 1* 441 ; Vili, 104. — v. circulare IV, 166, 183. — f. groenlandica VII, 72. — v. maximum Vili, 135. — v. parallelum IX, 34. dilatatum 111* 185: V, 59; Vili, 74- — v. acutilobum IX. 56. — v. Indicum IV, 168. — v. insignis 11, 503 (14). diplacanlhum v. anglicum V, 62. diptilum IV, 1Ó8. — v. uncinata IV, 168. dubium 11*, 29; VII, 93; Vili, 141, 142; IX, 56. Dziewulskii III, 18. eboracense V, 62. echinatum 11, 494 (s); IV, 190. ecorne IV, 167; VI, 126. — v. podlachicum VII, 92; Vili, 141. Eichleri 111, 18; Vili, 7Ó. elegantissimum VII, 95. ellipticum V, 68. ensiferum IV, 168. erasum IX, 56. Staurastrum (itici. Asteroxantlnum, Phycastrum). eustephanum I, 392 (4)- excavatum Vili, 138. exiguum 111*, 190. exile Vili, 138. eximium IV, 181. Farquharsonii V, 53. festivum IV, 180. fissum IV, 169. — v perfissum Vili, 135. folialum IV, 172. forcipatum Vili, 136. forficulatum Vili, 141. — v. americanum V, 65. — v. enoplon V, 65; Vili, 141. furcalum 11* 30; IV, 190; VII, 93, 103 ; Vili, 141 ; IX, $6. — v. aculeatum Vili, 94. — v. subsenarium VI, 121. furcigerum 11* 24; IV, 190; V, 45, 59; VII, 71. — f. pseudofurcigera Vili, j6. galeatum IV, 175. gemmulatum IV, 171. glabrum 1*, 447; IX, 34. gladiosum v. longispinum IV, 190. glaphyrum Vili, 136. globosum v. granulatum V, 65. gracile VI, 130; VII, 71; Vili, 85 ; IX, 60. — * bulbosum 11, 516 (27). — v. convergens Vili, 137. — coronulatum V, 69. — v. cyathiforme Vili, 137. — v. pusillum Vili, 137. — v. uniseriatum Vili, 137. — v. verrucosum Vili, 137. gracillimum Vili, 136. — v. biradiatum Vili, 136. grallatorium 111, 16; IV, 190; Vili, — v. miedzyrzeczense Vili, 76. grande 1* 441 ; 111, 16. — v. parvum VI, 122. granulatum V, 59. Gurgeliense Vili, 102. 113 Staurastrum (incl. Asteroxanthtum, Phycastrum). gyrans VÌI, 95. Haaboliense v. protractum IX, 41. Hantzschii v. cornutum IV, 190. — v. depauperatum 111* 184. — v. japonicum IV, 174. hexacanthum f. intermedia VII, 93. hexacerum v. ornatum VI, 112. — v. subdilatatum VI, 117. Heimerlianum I, 395 (7). — v. spinulosum 11, 498 (9). hibernicum li, 515 (26); VII], 104. hirsutum IV, 170; Vili, 83. horametrum V, 53. horridum IV, 173. hypocephalophorum Vili, 135. Hystrix 111, 29. — v. paucispinosum 111, 28. ignotum IV, 181. incisum f. convergens 111*, 182. inconspicuum IV, 188. incurvatum Vili, 136. indicum IV, 173. ineditum IV, 174. inerme IV, 182; VI, 126. infestum IV, 174- inflexum Vili, 102. insigne 1, 396 (8); 111, 16. — f. groenlandica VII, 72. intricatum IV, 174; Vili, 104. — v. minus 1, 390 (2), 392 (4);V, 47. involutum IV, 179; V, 64. iotanum 11*, 29", IV, 190. — v. glabrum 11*, 30. irregulare VI, 122; VII, 96. jaculiferum 11, 5 'S (2Ó)- japonicum IV, 174. Johnsonii VII, 96. Kjellmanii V, 52; VII, 104; Vili, 142. Kozlowskii 11, 503 (14). Kurzianum IV, 166. laceratum IV, 177- laeve Vili, 85. lanceolatum 111*, 187; IX, 34. — v. compressum VI, 122. 114 Staurastrum (incl. Asteroxanthium, Phycastrum). leptocladum VII, 96. — v. comutum 1* 441 ; IV, 190; VII, 96; Vili, «39. leptodermum f. minor Vili, 76. Lewisianum V, 62. levispinum f. sydneyensis 11, 505 (.6). longispinum IV, 190; IX, 56. lunatum 11*, 24; VII, 73; VII), 104. — v. subarmatum VI, 121. — v. triangularis VII, 73. Lundellii IV, 182. Manfeldtii 11* 29; 111, io. — v. bispinatum IV, 179. — v. pinnatum IV, 179. margaritaceum 11*, 30; 111* 190; IV, 171; VI, 118; Vili, 104. — v. alpinum VII, 104. — v. coronulatum 11*, 29. — v. hirtum 1*. 441. — v. inornatum IV, 170. — f. ornata IV, 190. Maskellii IV, 182. mediolaeve 111*, 184. megacanthum v. expressum IV, 166. megalonothum 11, 518 (29); VJ1, 73. — f. hastata 11, 498 (9); Vili, 104. — v. obtusum 1, 398 (io); 111, 21. Meriani VII, 104; Vili, 142. — f. rotundata 111*, 171. mesoleium 111*, 184. microscopicum IV, 166. minutissimum v. constrictum li, 5 '4 (25). — f. tetragona 11*, 25. monticulosum 111*, 191; 1, 395 (7); V, 60. — v. bifarium VII, 73; Vili, 139. mucronatum IV, 190. — v. Debaryana IV, 190. multicorne V, 60. muricatiforme Vili, 102. muricatum 111*, 183; V, 48; VI, 127. — v. acutum 11*, 28. Staurastrum (incl. Asteroxanthium, Phycastrum). — v. australis 11, 503 (14). — v. bornholmiense 111*, 183. — v. subturgescens VI, 117; Vili, 9S. — v. trapezicum 111*, 183. mutabile IV, 180. muticum 111, 16; V. 45; Vili, 74. — v. Bieneanum 111*, 189, 190. — v. subsphaericum VII, 72. natator 11, 517 (28). Nathorstii IV, 178. Nigrae-Silvae 111*, 190; 111, 29; VI, 118. nodiferum IV, 181. nonanum IV, 173; Vili, 138. — f. minor IV, 174. — f. quadrangularis IV, 174. Nordstedtii 111* 184. ochthodes IV, 166. oligacanthum 111* 184; Vili, 142. — v. incisum 11, 515 (26). — v. podlachicum VII, 92. O'Mearii v. minutum 11, 514 (25). Ophiura 11*, 30; VI, 122. — v. cambricum VI, 122. opimum IV, 180. orbiculare IV, 190; V, 53, 60; Vili, 76, 104. — v. denticulatum Vili, 139. — v. depressimi ll,sos (i6);Vl, 126. — f. minor VJ, 126. — f. punctata V, 53. ordinatum IV, 177. orientale IV, 176. ornatum IV, 190. — v. asperum Vili, 103. ornithocephalum Vili, 135. osteonum 11*, 28. oxyacanthum 1, 395 (7); IX, 34,35- pachyrhynchum 11*, 25; VII, 73. — v. convergens 111, 16. pansum IV, 172. papillosum IV, 190. paradoxum 11, 518 (29); IV, 190; V, 59; Vili, 92, 104; IX, 39. Staurastrum (itici. Astcroxantbium, Pbycastrum), — v. depressum IV, 190. — v. fusiforme VI, 112. — v. longipes IV, 190. — f. minutissima I, 394 (6). — v. nodulosum 11, 516 (27). patens IV, 168. pentacladum 1, 395 (7); Vili, 82. pileolatum V, 59. — v. crislatum 11, 497 (8). pilosum 11*, 24. pinnatum IV, 171. — v. simplex IV, 172. pisciforme IV, 173. podlachicum VII, 92; Vili, 142. polymorphum 111* 171. — v. munitum V, 68. — f. obesa 1, 394 (6). -•- v. pentagonum 1,392 (4); Vili, 142. polytrichum ili* 187; 11, 518 (29); IV, .90; V, 60; Vili, 7S- — v. alpinum Vili, 94. Pringsheimii 11*, 28. proboscideum v. altum IV, 190. — f. javanica IV, 180. — v. subglabrum 11*, 28. protractum Vili, 83, 84, 91. pseudocuspidatum Vili, 139. pseudofurcigerum IV, 190; V, 59, 61; IX, S6. — f. minor Vili, 76. pseudopachyrhynchum v. poloni- cum VII, 92. pseudopisciforme Vili, 92; Vili, 141. pseudosebaldi IV, 176. — v. bicorne IV, 190. — *duacense 11, 517 (28); IX, 34. — v. pulchellum IV, 176. — v. simplicius V, 68. pseudotetracerum Vili, 139. pulchrum Vili, 75. punctulatum 111* 170; IV, 166, 190; Vili, 82, 95. — f. crassa ili, 20. — v. ellipticum 111*, 187. 115 Staurastrum (incl. Asleroxantbium, Pbycastrum). — v. Kjellmani VI, 127. pygmaeum 111* 186, 190; VI, 127. — v. apiculatum Vili, 136. — f. depauperata Vili, 76. — v. obtusum IX, 59. — v. subglabrum Vili, 76. — v. subglobosum Vili, 76. — v. trilineatum 11, 516 (27). pyramidalum 11, 516 (27); Vili, 95. — v. campylospinosum Vili, 95. — v. coilon VI, 122. quadrangulare IV, 181; Vili, 76. — v. americana 11, 504 (15). — v. sexcuspidatum Vili, 76. quadratum IV, 168. quadricornutum IV, 190. recurvatum IV, 179. Reinschii VI, 127; Vili, 8S. Renardi IV, 190. resupinum IV, 177. retusum IV, 166. — f. hians VII, 92. — v. punctulatum VII, 92. Rostafinskii 111* 183. rostellum V, 54. rotundatum IV, 166. Royii IV, 174. rugulosum 111*, 187. rusticum IV, 175. sagittarium II, 505 (16); 111, 23. saltans IV, 190. — v. belgicum IX, 62. saxonicum 1*, 44»; 11* 28; 11, 515 (26); V, 60, 61. — v. pentagonum 1, 392 (4), 398 (io); Vili, 142. scabrum V, 59; VI, 127; Vili, 104. scolopacinum IV, 167; VI, 126. scorpioideum IX, 35. — v. brevius 111*, 183; IX, 35. Sebaldi 111* 183; Vili, 83. — v. Cookei 1* 442; 11*, 26; 111* 183. — f. groenlandica VII, 73. — v. Jarynae 111*, 183. 116 Staurastr um (incl. Asta oxaitthium , Phycaslrum). — f. Novizelandica II* 29. — v. ornatum li 29. — v. quaternum I, 392 (4); Vili, 142. senarium IV, 190; VII!, 75. — v. Nigrae-Silvae VI, 117. senticosum lì*. 28. setigerum V, 52, 60; VH, 75. sexangulare 11*, 24. — v. attenuatum IV, 190. — v. compressa IV, 190. — v. crassum IV, 190 — v. intermedium IV, 190. — v. productum 11, 505 (16). — v. triangularis IV, 190. sexcostatum * productum V, 68. sibiricum v. crassiangulata VII, 72. — f. ovalis 11* 24. Simonyi 1, 394 (6). — v. gracile I1, 497 (8); VI, 118. smaragdinum IV, 165. sociatum IV, 190 Sonthalianum IV, 176. sparsi-aculeatum Vili, 102. spicatum VII, 93; Vili, 142. spmiferum 11*, 28. spinosissimum IV, 170. spinosum IX, 56. spongiosum Vili, 104. — v. cumbricum Vili, 104. — v. perbifidum II, 498 (9), 515 (26). stellatimi II, 504 (15)", IV. 169. — v. pulchellum IV, 170. stellinum IV, 173. strensallense IV, 170. striolatum IV, 190. subarcuatum I*, 438; 111* 191 ; VI, 118, 123. subarmigerum IV. 174, 190. subavicula V, 68; VI, 123; VII, 104; Vili, 102. subbrebissonii VI, 118. subcosmarioides li, 503 (14). subcruciatum VI, 118. Stuu rastrum (incl. Asleroxanthium, Phycastrittn). subdentieulatum 111*, 191. subgemmulalum Vili, 137. — v. gracilius Vili, 1 37 subpygmaeum 11, 516 (27); VII, 92. — f. glabra VI, 123. — v. podlachicum Vili, 141. subrotula IV, 177. subscabrum f scabrior 11, 515(26). subsphaericum f. americana II, jos (.6). subtile Vili, 104. Sunderbundense IV, 176. teliferum 1* 438; 111* 186; Vili. 95. — v. convexum I* 439. — f. obtusa 11, 515 (26). — v. ordinata Vii, 72; VIP, 9S. tenuissimum Vili, 138. tetracerum v undulatum Vili, «1393 tohopekaligense v. quadrangulare Vili, .39. — v. trifurcatum Vili, 138, torsum IV, 172. trachydermum IV, 180. trachygonum 11, 515 (26). trachynotum v. annulatum 11, 515 (26). trapezicum v. campylospinosum Vili, 95- trelleckense V, 62. triaculeatum 111*, 184. triangulare IV, 172 trifidum IV, 190; Vili, 76. trifurcatum IV, 168. — v. reversum IV, 169. trisulcatum IV, 169, tropicum 1* 441 . truncatum IV, 172. tumidum 111, 16. tunguscanum 111*; 185. turgescens 111, 29; Vili, 104. — v. sudeticum IX, 59, 60. Turneri IV, 169; Vili, 141. uncinatum IV, 178. undulatum Vili, 137. unguiferum IV, 181; VI, 126. Staurastruta (itici. Asteroxanthìum, Pbycaslrum). unicorne IV, 167; Vi, 126. Wallichii IV, 172. variabile VI, 126. — v. cornutum VI, 126. — v. ecorne VI, 126. — v. scolopacinum VI, 126. varians Vili, 104. — v. badense VI, 118. vastum VII, 104; Vili, 102. — f. tyrolensis Vili, 102. Westii V, 62. vestitum 11*, 29; IX, 34. — v. semivestitum V, 68. Willsei IV, 171. Wittrockii IV, 178. volans Vili, 138. Zelleri IV, 175. Streptonema. trilobatum IV. 191. Tetmemorus. Brebissonii 1* 441; 111, 15; IV, 188; Vili, 104. — v. attenuatus 111*, 188. — v. tenuissima 111, 22. granulatus 11* 26; 111, 16; V,48;V1, 128; Vili, 104; IX, 39. — v. attenuatus 11, 508 (19). laevis 11* 26. — attenuatus 111*, 171. — v. bifidus 1*, 442. — v. ornatus Vili, 97. minutus 111*, 168, 169. Tetrachastrum (vide Micrasterias). Triploceras (vide Docidium). Xanthidiastrum (vide Onychonema). Xanthidium (incl. Holacanthum). aculeatum 11* 30. alpinum Vili, 98. antilopaeum 11*, 30; 11, 49S (6), 518 (29); III, 25; IV, .90; V,6o: VII, 72; Vili, 82. — v. basiornata 111, 19. — v. canadense 1, 398 (10). — v. dimazum IX, 34. — v. fasciculoides 11, 495 (6). 11? Xanthidium (incl. Holacanthum). — — f. inevolutum 11, 495 (6). — f. irregularis VI, 122. — f. javanica IV, 190; Vili, 85. — v. Johnsonii VII, 96. — v. laeve 111, 25. — v. Minneapoliense VII, 96. — v. oliganthum VII, 99. — v. ornatum 1* 437; 111, 25; VII, 72. — v. polymazum IV, 190. — v. Schmidlei 111, 25. — v triquetrum 111, 16. — — f. hexagona VII, 74. — v. truncalum 1, 398 (io); 111, 20; Vili, 141. apiculiferum 11, 513 (24). armatum V, 48; VI, 114. — v. americanum Vili, 76. — v. incongruum IV, 165. — v. irregularius 11, 513 (24). — v. supernumerarium Vili, 98. — v. Wolleanum VI, 125. Bengalicum IV, 163. bisenarium IV, 163; Vi, 120. — v. ornatum IV, 163; VI 126. — v. rotundatum IV, 163; VI, 126. Brebissonii 11* 30; VI, 126. — f. punctata 111, 19. brevicorne IV, 164. calcarato-aculeatum IX, 38. Chalubinskii 111, 19. concinnum v. Boldtiana 11, 519 (30); Vili, 85. cosmariforme IV, 163. — f. evoluta IV, 163. cristatum IV, 189; V, 61; VI, 112, 113; Vili, 82. — f. angulatum 11, 513 (24). — v. Delpontei V, 61. — v. leiodermum IV, 189. — v. spinuliferum 11* 28. — v. truncatum 1, 39Ì (4). — v. uncinatum IV, 163; V, 113, 126. — — f. mucronata V, 65. euastroides IX, 38. 118 Xanthidium (incl. Holacanthum). eximium IV, 165. fasciculatum 1*, 439; 111, 25; IV, 190; VI, .13. — v. ornatum 111, 24; VII. 72. — — f. longispina 111, 19. — v. perornatum IX, 38. — v. subalpinum VI, 125. hastiferum IV, 190. — v. javanicum IV, 190; VI, 126. — v. reductum VI, 126. hexacanthum IV, 164. hexagonum IV, 191. ineptum IV, 164. leiodermum IV, 189. Nordstedtianum IV, 164. pulchrum IV, 164. Xanthidium (incl. Holacanthum). quadricornutum V, 54. Raneegungense IV, 165. Sansibarense IX, 37, searsolense IV, 164. Smithii v. collum II, 513 (24). — v. variabile Vili, 74, 92. sphyroides IX, 38. spinulosum I*, 439. Stuhlmannii IX, 37. subhastiferum II, 513 (24). tenuissimum IV, 191. tetracanthum IV, 164. torquatum VI, 165. truncatum III, 20; Vili, 141. Tylerianum III, 20; Vili, 14 '• uncinatum IV, 163. 119 LITTERATURA PHYGOLOGICA Florae et Miscellanea phycologica 85. Amberg 0. — Beitràge zur Biologie des Katzensees. — Vierlel- jahrsschrift d. naturf. Ges. Ziìrìch 45. Jahrg., 1900, pp. 78, Taf. I-V. 86. Barton E. Sarei — Some algological literature of 1899. — Journal of Botany XXXVIII, 1900. 87. Birge E. A. — Some of the problems of limnology. — Science n. ser., Voi. XI, 1900, n. 268, p. 253-255. 88. Boergesen P. — A contribution to the Knowledge of the marine Algae vegetation on the coasts of the Danish West-In- dian Islands. — Botanisk Tidsskrift 23. Bind, 1900, 1 Haefte, p. 49-60, Fig. 1-4. 89. Brand P. — Ueber einen neuen Typus der Algen-Chloropho- ren. — Ber. der deut. bot. Ges. XVII, 1899, Heft io, p. 406-409, m. 1 Figur. 90. Cleve A. — Notes on the Plankton of some lakes in Lule Lappmark, Sweden. — K. Vetensk.-Akad. Fòrhandl. 1899, n. 8, p. 825-835, Fig. i-5. 91. Collins P. S. — Preliminary lists of New England plants. V. Marine Algae. — Rhodora II, 1900, n. 14, p. 41-52. 92. Collins P. S. — Notes on Algae. II. — Rhodora II, 1900, n. i3, p. 11-14- 93. Debray P. — Florule des Algues marines du Nord de la Fran- ce. — Bull, scienti/, de la France el de la Belgique Tome XXXII, 1899, PP- !93- 94. De Toni G. B. e Porti A. — Contributo alla conoscenza del plancton del lago Vetter. — Atti R. Istituto Veneto Tomo LIX, parte seconda, 1900, p. 537-56 1. Ì2Ó 95. Fuhrmanii O. — Beitrag zur Biologie des Neuenburger Sees. — Biolog. Centralblatt XX, 1900, p. 85-9Ò, 120-128. 96. Gerassimoff J. J. — Ueber die Lage und die Function des Zellkernes — Bull, des Natur. de Moscou (1899) n. 2-3, Moscou 1900. 97. Glltwinski R. — Glony suchy i Makova — Sprawo^. Komis. fi\yogr. Akad. Umiej. w Krakowie T. XXXV, 1900, p. 3-25. 98. G-utwinski R. — Systematische Uebersicht der von Dr. Justin Karlinski in der Umgebung von Gracanica wàhrend des Herbstes 1897 gesammelten Algeri. — Wissensch. Mitth. aus Bosnien und der Hercegowina Bd. VI, 1899, Wien 1899, 9 pp. in 40, 1 Abbild. 99. Grutwinski R. — Ueber die von Hochw. Prof. Erich Brandis Soc. Jes. in der Umgegend von Travnik gesammelten Algen. — Wissensch. Mìtili, aus Bosnien und der Hercegozuina Bd. VI, 1899, Wien 1899, 14 pp. in 40, 2 Abbild. 100. Iwanoff L. — Beitràge zur Kenntniss der Algenflora (excl. Diatomaceae) des Moscauer Gouvernements. — Bull, des Naturai, de Moscou 1899, n. 4. 101. Kofoid C. A. — A preliminary Account of some of the re- sults of the Plankton work of the Illinois Biological Station. — — Science nevv series, voi. XI, 1900, n. 268, p. 255-258. : 102. Lemmermaun E. — Beitrag zur Kenntniss der Planktonal- gen. III. Neue Schwebalgen aus der Umgegend von Berlin. — Ber. der. deut. bot. Ges. XVIII, 1900, p. 24-32. io3. Moore G. T. — Algae as a Cause of the Contamination of Drinking Water. — Amer. Journ. of Pharmacy LXX1I, 1900, p. 25-36. 104. Reinke J. — Untersuchung ùber den Pflanzenwuchs in der òstlichen Ostsee III. — Wissenschaft. Meeresuntersuchungen Neue Folge, Band IV (Abt. Kiel) 1899, p. 209-212. io5. Schmidle W. — Drei interessante tropische Algen. — Bota- nische Centralblatt Band LXXXI, 1900, n. i3, p. 417-418. 106. Schmidle W. — Algologische Notizen XIV. — Allg. bolan. Zeitschrift VI, 1900. 107. Schorler Br. — Das Plankton der Elbe bei Dresden. — Zeìtschr. fiir Geivàsserkunde III, 1900, 27 pp. in 40. 108. Schròder B. — Das Plankton des Oderstromes. B. Das pflanz- liche Plankton der Oder. — Plòner Forschungsber. Teil VII, 1899. 109. Siuimer H. — Dritter Bericht ùber die Kryptogamenflora der Kreuzeckgruppe in Kàrnten, mit 1 Taf. — Allg. bolan. Zeitschrift 1899, n. 12. 121 no. Trybom T. — Sjon Nòmmen i Jònkòpings Làn. — Meddel. fr. K. Landtbruksstyreteen N. 2, ar 1899, Stockholm 1899, pp. 5i, 1 Karte. 111. Ward H. M. — Some methods for use in the culture of Algae. — Annate of Botany XIII, 1899, p. 563-567, 1 piate. Biographica 112. De Vries H. — W. F. R. Surrogar. — Ber. der dati. hot. Ges. XVII, 1900, p. 220-224. 1 1 3. Lanzi M. — Francesco Castracane degli Antelminelli. Com- memorazione. — Atti Accad. ponti/, dei Nuovi Lincei sessione V del 16 aprile 1899. 1 14. Roseli F. — Ferdinand Corro. — Ber. der deut. bot. Ges. XVÌI, 1900, p. 172-201. il 5. Saccardo P. A. — Di Domenico Vandelli e della parte ch'ebbe lo studio Padovano nella riforma dell' istruzione superiore del Portogallo nel settecento. — Atti e Meni. R. Accad. di Padova voi. XVI, 1900, p. 71-85. 116. Schròter Gr. — Prof. Dr. Chr. G. Brugger von Churwalden, mit Portrait. — Freien Ràtier, Chur, 1899, Ebner & C, 32 pp. in 8°. Florideae 117. Derick Carrie M. — Note on the development of the hold- fasts of certain Florideae. — Botanical Gaiette XXVIII, 1899, n. 4, p. 246-253, plates XXI-XX1II & 5 Text-figures. 118. Foslie M. — Notes on two Lithothamnia from Funafuti. — Kgl. Norske Vidensk. Selsk. Skrift. 1899, n. 2, pp. 5, 119. Foslie M. — Melobesia caspica, a new Alga. — K. Vetensk.- Akad. Fòrhandl. 1899,- n. 9, p. i3i-i33, Stockholm 1900. 1 20. Foslie M. — New or criticai calcareous Algae. — Kgl. Nor- ske Vidensk. Selsk. Skrift. 1899, n. 5, 34 pp. in 8°. 121. Foslie M. — Remarks on Melobesiae in Herbarium Crouan. — Kgl. Norske Vidensk. Selsk. Skrift. 1899, n- 7, '6 PP- in 8°. 122. Foslie M. — A visit to Roundstone in Aprii. — Irish Natu- ratisi VIII, 1899, p. 175. 123. Foslie M. — Calcareous Algae from Fuegia. — Wisse?isch. 122 Ergebn. der schwed. Exped. nach den Magellasldndern 1895-97, Band III, 1900, n. 4, p. 65-75. 124. Kolkwitz R. — Beitràge zur Biologie der Florideen (Assimi- lation, Stàrkeumsatz und Athmung). — Ber. der deat. bot. Ges. XVII, 1900, p. 247-252. 125. Kraemer H. — Some notes on Chondrus. — The Amer. Journ. of Pharmacy 1899, n. 71, p. 479-483. 126. Okamura X. — On Microcladia and Carpoblepharis, with 1 piate. — The Botanical Magatine XIV, Tokyo 1900, p. 4-11. 127. Osterhout W. J. V. — Befruchtung bei Batrachospermum. — Flora 87. Band, 1900, p. 109— 1 1 5, Taf. V. 128. Rosenvinge L. K. — Note sur une Floridée aérienne (Rho- dochorton islandicum nov. sp.). — Botanisk Tidsskrift 23. Bind, 1900, 1 Haefte, p. 61-81, Fig. 1-4. Fucoideae 1 29. Scherffel A. — Phaeocystis globosa nov. spec. nebst einigen Betrachtungen ùber die Phylogenie niederer, insbesondere brauner Organismen, mit 1 Taf. — Wissenschaftl. Meeresuntersuchungen Neue Folge, IV. Band, Abteil. Helgoland, Heft 1, 1900, pp. 29 in 40. Chlorophyceae (excl. Destnid., Zygnetn., Charac.) i3o. Choclat R. — Pleurococcus et Pseudo-Pleurococcus. — Bull, de V llerb. Boissìer VII, 1899, n. 11, p. 827-828. 1 3 1 . Kofoid C. A. — Plankton Studies III. On Platydorina, a new genus of the Family Volvocidae, from the Plankton of the Illinois River. — Bull. Illinois State Laborat. Nat. Hisl. V, 1899, p. 4 19- 449, piate 38. i32. Kuntze O. — Spirodiscus, Ophiothrix, Ophiocytium. Ein No- menclatur-Beitrag. — Botanisches Cent ralblatt LXXXI, 1900, p. 329- 33o. 233. Leinmermann E. — Spirodiscus Eichwald oder Ophiocy- tium Naegeli ?. — Botanisches Cent ralblatt Band LXXXI, 1900, n. 7, p. 225-228. 134. Reiilke J. — Ucber Caulerpa. Fin Beitrag zur Biologie der 123 Meeres-Organismen. — Wissenschaftl. Meeresuntersuchungen Neue Folge, Band 5 (Abt. Kiel) Heft I, pp. 98 in 40, mit 87 Fig. 1 35. Schroeder S. — Cosmocladium saxonicum De Bary. — Ber. der deut. boi. Ges. XVIII, 1900, p. i5-23, Taf. i3ò. Senn Cr. — Oocardium stratum, eine sinterbildende Alge. Zeitschr. fiìr Naiurw. Band LXXII, 1899, Heft 3, p. 221-222. Desmidiaceae, Zygnemaceae 137. Cernière J. — Conjuguées des environs de Toulouse. — Bull. Soc. Boi. de France sér. Ili, Tome VI, 1899, n. 4-5, p. 1 68- 184, planche III. i38. Stone G. E. — Luxuriant development of Spirogyra crassa in refilled ponds. — Rhodora II, 1900, n. 14, p. 33-34- Myxophyceae 139. Zacharias E. — Ueber die Cyanophyceen, mit 1 Taf. — Abhandl. aus dem Geb. der Naiurw. Hamburg 1900, 5o pp. in 40. Bacillarieae et org-. incertae sedis 140. Forti A. — Contribuzioni diatomologiche. IV. Diatomee del Friuli. — Alti R. Ist. Veneto Tomo LIX, 1900, p. 441-470. 141. Hartz N. & Oestrup E. — Danske Diatoméjord-Aflejrin- ger. B. Diatoméerne af E. Oestrup. — Danmarks geolog. Unders. II. R. N. 9, p. 35-8i, Tav. II. Kjòbenhavn 1899. 142. Heiden — Diatomeen des Conventer Sees bei Doberan. — Mitth. a. d. Gr. Meckl. Geol. Landesanstalt X, num. 21, Rostock 1900, pp. 32, 1 Doppeltafel. 143. Holmboe J. — Undersoegelser over Norske Ferskvands-Dia- toméer. I. Diatoméer fra Indsjòer i det Sydlige Norge. — Archiv for Mathem. og Naiurw. B. XXI, n. 8, 72 pp., 1 T. 144. Protic Cr. — Beitrag zur Kenntniss der Kieselalgen (Diatoma- ceen) Bosniens und der Hercegowina. — Wissensch. Mitth. aus Bosnìen und der Hercegowina Band VI, 1899. Wien, 1900, 12 pp. in 8°. 124 145. Provazek S. — Synedra hyalina, eine apochlorotischc Bacil- lariee. — Oesterr. botan. Zeitschrift L, 1900, p. 69-74. 146. Iwanoff L. — Beitrag zur Kenntniss der Morphologie und Systematik der Chrysomonaden, mit 1 Taf. — Bull. Acad. impèr. des Sciences de SI. Peter sbourg sér. V, t. XI, 1899, n- 4» P- 247~ 262. Schmidle W. — Ueber Planktonalgen und Flagellateti aus dem Nyassasee. — (135-1899). L' Autore enumera, accompagnandole di utili citati bibliografici e della distribuzione geografica, le seguenti specie del plancton del lago africano Nyassa : Pediastrum clathratum (Schròter) Lemm., Dietyosphaerium pul- chellum Wood, Sorastrum Hatoris (Cohn) Schmidle [fig. 6], Spiro- rogyra Nyassae n. sp. [fig. 8] '), Closterium parvulum Naeg., Co- smarium pulcherrimum var. trutte a tum Gutw., Staurastrum rugulosum Bréb., Staur. leptocladum Nordst., Clathrocysiis aeruginosa (Ktz.) Henfr.a Merismopedium elegans A. Br., Oscillatoria formosa Bory, Ose. splen- dida Grev., Eudorina elegans Ehr., Pandorina Morum Bory, Botryo- monas natans n. gen. et sp. [fig. i-5, 7}. ') Forse questa nuova Spirogyra corrisponde alla Spirogyra pallida Dickie (Notes on Algae from Lake Nyassa, E. Africa; Journ. Linn. Soc. Bot. voi. XVII (1880), p. 281 sgg.) fornita pure di tre clorofori, sebbene il Dickie avverta che i dissepimenti della sua S. pallida siano « utroque fine nec protensis nec replicatisi Oltre a questa Spirogyra il Dickie enumera: Conferva sp., Bulbochaete parvula, Cosmarium margaritiferum, Oscillana sp., Lyn- gbya Martensiana (?), Cijlindrospermiun Nyassae n. sp. e le seguenti Diatomee : Cyclo- tella Rotula, Cycl. oper culata, Epitbemiaventricosa, Ep. Zebra, Ep.alpestris,Ep.Sorex, Ep. turgida, Ep. clavata, Eunotia tridcntula, Uvnantidium pedinale, Cocconema cymbifoiwe, Cocc. Cistula, Amphora ovalis, Encyonema prostratum, Cocconeis Placentula, Fraglia- ria nudata, Synedra Ulna, Syn. deus, Syn. biceps, Navicula acrosphaeria var. sanavi- cettsis, Nav. gibberula, Nav. Gaslrum, Nav.elliptica, Nav. rhomboides, Nav. gracillima, Stauroneis Phoenicenteron, Diadesmis confervacea, Gotnpbonema dichotomum, Gomph. intriratum, Gomph. naviculoides, Gomph. Turris. 125 Lemmermann E. — Ergebnisse ciner Reise nach dcm Pa- cific. — (48-1900). È diffìcile riassumere questo importante lavoro del dotto Autore il quale in esso illustra i materiali planctonici raccolti in varie loca- lità dal Prof. H. Schauinsland nel biennio 1 896-97 durante un viag- gio nell'Oceano Pacifico '). Si deve dunque limitarsi ad enumerare qui gli organismi descritti come nuovi dal Lemmermann: Dinobryon protuberans , Dn. Schauinslandii. Ilalosphaera viridis Schmitz var. gracilis, Trachelomonas oblonga et var. truncata, Clo- sterium subpronum West var. lacustre, Staurastrum lìmneticum Schm. var. aculeatum et var. rectum, Ceratium Tripos (Muli.) Nitzsch var. Berghii, var. divaricatimi, var. Gourretii, var. furcellatum, var. digita- timi, var. rectangulum, Cer. hexacanthum Gourr. var. contortimi, Cer. Furca (Ehr.) Dujard. var. brevicorne, var. divergens, var. longicome, var. Berghii, var. Pouchetii, Cer. Fusus (Ehr.) Dujard. var. Schuettii, var. geniculatum, Cer. gravidum Gourr. var. ccphalotum, var. prae- longum, Peridinium divergens Ehr. var. rhomboideum, var. sinuosum, var. acutangulum, var. bicuspidatum, var. Berg/iii, var. Schuettii, Perid. inconspicuum, Ceratocorys horrida Stein var. longicornis, Amphiso- lenia Schauinslandii, Corethron criophilum Castr. var. inflatum, Gui- nardia elongata, Rhi^osolenia slyliformis Br. var. lata, Chaetoceras didymum Ehr. var. praelongum, Triceratium Shadboldlianum Grev. var. robustnm, Fragilaria Caslracanei De Toni var. brevior, var. asvm- metrica, Toxarium semilunare, Coelosphaeriopsìs (n. gen.) halophila, Chondrocystis (n. gen.) Schauinslandii, Chamaesiphon hemisphaericus, Haliarachne (n. gen.) lentìcularìs , Katagnymene (n. gen.) pelagica, Kat. spiralis, Lyngbya perelegans, L. gloiophila, Anabaena oscillar ioides Bory var. Novae-Zelandiae, Tolypothrix chathamensis, Calothrix Rhi- Tfisoleniae. Il lavoro è corredato di tre tavole. Schmidle W. — Ueber einige von Knut Bohlin in Pite Lappmark und Vesterbotten gesammelte Sùsswasseralgen. — (91-1899). Sono descritte come nuove le seguenti specie e varietà: Closterium regulare Bréb. var. dilatatum, Disphinctium subglobosum v) Campioni di plancton atlantico vennero raccolti dal capitano A. Barber e questi pure sono presi in esame nel lavoro del Lemmermann, 126 Nordst. var. granulatimi, Xanthidìum antìlopaeum (Bréb.) Kuetz. var. ovale, Cosmarium Klebsii var. subpunctulatum, Cosm. difficile Lùtk. var. sinuatum, Cosm. punctulatum Bréb. var. subtilissimum, Cosm. stra- ti granula timi, Cosm. Bohlini, Cosm. pitense, Cosm. humile Gay var. pseudodanicum , Cosm. crenatum Ralfs var. psychophilum, Cosm. fo- veatum, Cosm. sub de planatimi, Cosm. isthmium West var. ho ricontale, Cosm. subochthodes Schm. var. majus, Cosm. calcareum Wittr. var. subtilissimum, Cosm. Turpinii Bréb. var. duplo-minus, Cosm. ornatimi var. lapponicum, Arthrodesmus octocornis Ehr. var. giganteus, Eu- astrum binale (Turp.) Ralfs var. subangolense, Eu. lapponicum, Staura- strum tunguscanum var. lapponicum, St. Nigrae-Silvae Schm. var. obtusangulum, St. decipiens Rac. var. ortlwbrachium, St. Kitchellii Wolle var. inflatum, SI. arcuatum Nordst. var. lapponicum, Si. Bre- bissonii var. ordinati/m, St. Bohlinianum, St. forficulalum Lund. var. longicornis, Si. aculeatum var. bifidum, St. inconspicuum Nordst. var. minor, St. alternans Bréb. var. basichondrum, St. Borgeanum, St. bi- corne Hauptfl. var. boreale, St. natator West var. arctoum, St. pseu- dotetracerum West var. adscendens, St. micron West var. granula- lum, St. Lagerheimii. Lemmermann E. — Beitràgc zur Kenntniss der Planktonal- gen. — (125-1899). L'Autore, noto per numerosi lavori limnologici, descrive 7 generi di planctonofiti disposti secondo il prospetto seguente: Setae basi non evidenter incras- satae ..... 2 Setae basi evidenter incrassatae 4 Chlorophora singula ... 3 Chlorophora 2-3 . . . Franceia Lemm. (1 sp.) 3. ^ Nucleus amylaccus singulus . Golenkinia Chod. (1 sp.) \ Nucleus amylaceus nullus . . Phytelios Frcnzel (1 sp.) / Setae in tuberculis sedentes . Lagerheimia (De Toni) Chod. 4. j (3 sp.) ( Setae non in tuberculis sedentes 5 127 Cellulac singulac vel 2-8 intra tc- gumentum commune di- spositae .... Cliodatella Lemm. (7 sp.) I Cèllulae semper in coenobiis vel coloniis consociatae, num- quam intra tegumentum commune dispositae . . Richteriella Lemm. (2 sp.) Cèllulae singulae fusiformes . Schroederia Lemm. (1 sp.). ' Nella tavola annessa al lavoro sono contenute le figure di Ri- chteriella globosa Lemm., R. quadrisela Lemm., Golenkinia radiata Chod., Lagerheimia subglobosa Lemm., Chodatella quadrisela Lemm., Ch. longiseta Lemm. Scherffel A. — Phaeocystis globosa nov. spec. nebst einigen Betrachtungen ùber die Phylogenie niederer, insbesondere brauner Organismen. — (129-1900). L1 Autore ha preso per oggetto dei suoi studi una Phaeocystis abbondante specialmente in Marzo ed Aprile nel plancton marino presso Helgoland, da lui descritta come nuova col nome di Ph. glo- bosa, diversa dalla Phaeocystis Poucheti (Hariot) Lagerh. Dopo la de- scrizione assai minuziosa della nuova specie il Scherffel discute sul genere Phaeocystis e sulle affinità di quest' ultimo, dando pienamente ragione al mio modo di vedere sulla sistematica delle Feofice infe- riori in proposito esposto nella Sylloge Algarum 111, Fucoideae, p. 591 e presentando l'ordinamento fìlogenico a partire dalle RhiTomastigina fino alle Phaeophyceae ed alle Chlorophyceae, ordinamento il quale, se anche può dar luogo a qualche obbiezione, pure dimostra nel- l'autore che seppe redigerlo acutezza di vedute e conoscenza dei di- versi gruppi. Al ricco repertorio bibliografico segue una bella tavola colorata che ricorda quelle che il nostro Borzi ha pubblicato nel la- voro sulle Feoficee inferiori. Reinke J. — Untersuchungen ùber den Pflanzenwuchs in der òstlichen Ostsee. III. — (104-1900). Contiene alcune notizie su Alghe ed altre piante di varie località del mar Baltico orientale '). ') È il seguito dei due contributi alla flora Baltica : Reinke J. — Untersuchungen uber den Pflanzenwuchs in der òstlichen Ostsee. I. (Wissensch. Meeresunters. N. F. Band II, Hefl 2, p. 1-3). Reinke J. & Darbishire O. V. — Untersuchungen ùber den Pflanzen- wuchs in der òstlichen Ostsee. II. (ibidem Band III. Heft 2 ('«98) p. >9-23)- 128 MtUler O. — Bacillariaceen aus den Natronthàlern von El Kab (Ober-Aegypten). — (31-1900). Di questo notevole contributo alla diatomologia dell' alto Egitto non ci è possibile fornire un vero e proprio resoconto perchè si tratta di un lavoro di critica minuziosissima e torna più conveniente raccomandarne la consultazione diretta al lettore. In particolar modo il Dott. O. Mùller si diffonde a discutere sul ciclo di forme, sulla struttura e forma e divisione delle valve della Rhopalodia gibberula (Ehr.) O. M., dell' Anomoeoneis sphaerophora (Kuetz.) Pfitz. e su al- cuni particolari di Navicula cuspidata Kuetz., N. bacillaris Greg., N. fasciata Lagerst., Surirella ovalis Bréb. e Melosira granulala (Ehr.) Ralfs descrivendo di queste specie alcune nuove varietà. Fa seguito l'elenco delle specie trovate ad El Kab. Le tre tavole, incise su disegni dell' A., sono molto accurate. Boergesen P. — A contribution to the Knowledge of the ma- rine algae vegetation on the coasts of the Danish West-Indian Islands. — (88-1900). L' Autore ricordò per le isole danesi delle Indie occidentali : A) Ulva Lactuca var. rigida, Enteromorpha sp., Struvea delicati/la, Anadiomène stellata, Neomeris dumetosa, Siphonocladus membranaceus, Padina Pavonia, Sar gassimi sp , Bostrychia sp. e Laurencia sp. B) Caulerpa racemosa con le var. davi/era, Chemnit^ia, Dictyo- sphaeria favulosa, Cladophora sp., Bryopsis piumosa e Br. pennata, Codìum tomentosum, Sargassum vulgare e S. bacciferum, Turbinarla vulgaris, Ilaliseris delicatula, Padina Pavonia, Dictyota dentata, D. Fa- sciola, D. Barlayresiana, Hydroclathrus cancellatus, Colpomenia si- nuosa, Bryothamnion triangulare, Laurencia sp., Centroceras clavu- latum, Ceramium nitens, Ilypnea musciformis e specie di Liagora, Amphiroa e Corallina. C) Caulerpa cupressoides e var. mamillosa, C. pennata e var. me- xicana, C. plumaris, C. taxi/olia, C. racemosa var. laetevìrens, C. pro- lifera, Penicillus capilatus, Udolea flabellata, Avrainvillea longicaulis, Chamaedoris annidata, llalimeda Iridens, Hai. Opuntia e poche altre specie di Cloroficee e Floridee. Kuckuck P. — Ueber Polymorphie bei einigen Phaeosporeen. — (97-1899). L'Autore dopo aver ricordato le idee di Kuetzing (i 841) sul po- limorfismo delle Alghe e gli studi di Hansgirg (i885) e di Church 129 (1898) illustra ampiamente la polimortia nel Pogotrichum filiforme Reinke, nell' Ectocarpus tomentosoides Farlow, nel Cylindrocarpus microscopicus Crouan, nell' Asperococcus scaber Kuck. Forti A. — Contribuzioni diatomologiche. IV. Diatomee del Friuli. — (140-1900). Sulla flora diatomologica del Friuli si avevano scarse notizie ad opera di F. Del Torre, Ettore e G. B. De Toni, A. Lorenzi, di guisa che torna molto utile alla conoscenza della Flora friulana il contri- buto che il Forti ha recato col suo lavoro illustrante alcuni mate- riali del lago di Cavazzo e del lago di Mediana fornitigli dai prof. O. Marinelli ed A. Lorenzi. L'A. dà una bibliografia assai accurata della diatomologia Veneta per servirsene di base nelle citazioni che per ciascheduna specie di Diatomee fornisce ne' riguardi della distri- buzione geografica nella Venezia; egli enumera 95 specie e i3 varie- tà, tra le quali dieci sono nuove per la Venezia (Gomphonema acumi- natimi var. pusillum Grun., Navicula (Pinmil.) termes Ehr., Navicula staur opterà Grun., Navicula scutelloides Grun. e Navicula Tuscula (Ehr.) Grun., Cymbella gracìlis var. levis H. L. Sm., Cymbella lepto- ceras (Ehr.) Kuetz., Gomphonema montanum (Schum.) Grun., Epi- themia granulata Kuetz. e Suriraya robusta Ehr.) ed una è nuova per l' Italia [Navicula (Diploneis) Mauleri (Brun) Cleve). Le citazioni relative alla distribuzione geografica delle singole specie sono fatte con molta diligenza, ed il lavoro costituisce, giova ripeterlo, un contributo, a nostro vedere, assai utile alla diatomolo- gia della regione Veneta. Hartz N. & Oestrup E. — Danske Diatomejord-Aflejringer. B. Diatoméerne (E. Oestrup). — (141- 1900). Comme il est naturel de comparer les collections étudiées ici avec d' autres dépóts de Diatomées qui y ressemblent et se présen- tent par masses, j'ai donne sur les listes des pages 61— 65 ') une énu- mération des types trouvés et de leur apparition dans les formations d' eau douce tant diluviennes qu' alluviennes de l'Allemagne du Nord. Parmi les formations diluviennes j'ai choisi Klicken et Domblitten, panni les alluviennes Kcenigsberg; mais en mème temps j'ai com- pris d' autres formations soit diluviennes, soit alluviennes, toutefois J) Cfr. le travail complet écrit en langue danoise. 130 sans y spécifier les localités. En dressant les listes, je me suis parti- culièrcment base sur les travaux de MM. Schumann, Cleve et Struse. En réduisant, d' après la nomenclature actuelle des espèces, le nom- bre de celles que nous offrent les anciennes listes allemandes, je pense pouvoir porter à 70 le nombre des espèces qu' on trouve à Klicken, a 187 le nombre de celles de Domblitten et à 240 en tout les espèces diluviennes. Pour Koenigsberg, j'y mets 240 espèces et 75 pour le lac d' Ancylus (cf. A. Cleve, Lille. Lapm., pag. 41). M. P.-T. Cleve (cf. Cl. & Jentsch, pag. 1 59 et 160) porte à 388 le nombre des espèces appartenant aux alluvions et aux eaux douces de la Prusse Orientale, nombre dont toutefois je n' ai pas cru devoir me servir pour la comparaison; car si Fon doit établir une compa- raison entre les Diatomées jutlandaises étudiées ici et les Diatomées alluviennes et les Diatomées récentes, on ne devra prendre en con- sidération que les types vivant actuellement en Danemark; mais on ne dispose pas encore d' une liste quelque peu complète de la tlore de Diatomées du Danemark. Or supposant que beaucoup des Dia- tomées fossiles dont parie cet ouvrage, se montreront comme ap- partenant aussi à notre flore actuelle, j'ai pensé que se basant seu- lement sur les valeurs centésimales (voy. le tableau de la page 67), on ne peut pas établir que les présentes formations soient diluviennes, quoique la concordance entre elles et les dilu- vions allemandes soit plus grande qu'elle ne Test entre elles et les alluvions. Seules les espèces de Diatomées ne permettent pas non plus de rien conclure relativement à la place géologique de ces formations. On trouve vivant encore (en Suède) le Diploneis Dom- blittensis avec la variante subconslricta ; on a trouve le Coccotieìs Di- sculus dans les dépòts du lac d' Ancylus, et des alluvions d'eau douce d'Allemagne ont fait connaìtre le Fragìlaria construetis tri- undulata. Mais en revanche on peut dire avec certitude que nous voici en présence d' une formation d' eau douce bien marquée. Voici les genres qui caraetérisent 1' ensemble des collections : Campy/odiscus (noricus), Cymbella, Epithemia, Fragìlaria, Melosira. [granulata et creuutata), Stephanodiscus et Synedra. On trouve aussi en grande quantité Y A111- phora [ovalis et variantes), le Cyclotella et le Gomphonema. Les Na- viculacées se recontrent assez dispersées; les grands Pinnulaires ne sont pas fréquents. Quant aux types d'eau saumàtre qui ne se trou- vent pas également en eau douce, il n'y en a que peu d' espèces (voy. p. 70), et encore n'en trouve-t-on ordinairement que peu d'in- 131 dividus. Je n'ai pah Lrouvé de types marins. Un ne peut donc pus douter que les collcctions étudiées ici ne résultent d' un dépót en eau douce. Mais ce qui caraetérise de plus ces collections, e' est que beau- coup des types qui se rencontrent le plus fréquemment sont sessiles, ce qui revient à dire qu' il a dù y avoir une végétation sur laquelle ils ont pu ètre fixés. Mais si cette végétation a poussé sur les lieux de trouvaille actuels des Diatomées ou si ces dernières sont sur un lit secondaire, e' est-à-dire amenées par un courant à leur place actuelle, voilà qui n' est pas facile à décider, si V on en juge d' après les Diatomées seulement. Si l'on admet qu' à Hollerup les restes de cette végétation soient représentés par la couche inférieure d'un calcaire d'eau douce et par un cal- caire palustre solide et d'un bleu gris, ainsi qu'à Vejle, par les quelque i3 mètres de « tourbe à branchettes », on doit bien dire que les Diatomées sont sur un lit p ri mai re. D'autre part on peut dire de plusieurs des types trouvés qu'ils ont une prédilection pour l' eau stagnante ou lente, fait qui s' applique, par exemple, à divers Fragilariae ainsi qu' aux Cymbellae, Epithemiae et Gomphone- ma. D'autres, tels que les Caloneis latiuscula, Nav. tuscula, Nav. Reinhurd/ii, Nav. anglica, Pùmularìa major et Cynibella lanceolata, |réfèrent les grands lacs. Dans Diat. af Fini., p. io, M. Cleve cito comme espèces qui abondent à la surface des grands lacs de Finlande les espèces suivantes : Tabellaria fenestrata, Melosira granulata, Fra- gilaria capuana, Asterìonella formosa, Stephanodiscus Astraea et Cy- clotella comta radiosa. Parmi ces six espèces, les Mei. gran., Steph. Ast. et Cycl. comi. rad. se rencontrent très fréquemment dans les collections étudiées, le Frag. cap. moins souvent, et les Tab. fe- nestr. et Aster. forni, rarement. Voici donc le tableau d'ensemble que donnent les collections étudiées et surtout le bon état de conservation des Diatomées: un assez grand bassin d' eau douce pourvu d' une abondante végétation superficielle de Diatomées et, probablement d'une riche végétation du fond, abondamment revétu de Diatomées sessiles, peut-étre aussi sans cela, mais ayant en ce cas-là une affluence continuelle d' eau diatoméifère qui coule lentement. Les collections ne renseignent guère sur les conditions ci inna- to logiques dans lesquelles les Diatomées se sont déposées. On peut citer comme types alpins les Neidium bisulca tum, Cymbella angustata, Cymb. alpina, Cytnb. austriaca, les petites formes du Melo- 132 sìra distane et, peut-étre, le Navicula bacìlliformìs ; mais panni ceux- là le Neid. bisulc. n' est pas typique, et 1' on ne peut dire d' aucun des autres qu' il appartienile aux types quelque peu communs. A mon sens, le climat, lors du dépót des Diatomées, a bien pu etre ce qu' il est aujourd' hui en Danemark. E. Oestrup. Schorler B. — Das Plankton der Elbe bei Dresden. — (107-1900). Si è già in un fascicolo precedente di questo periodico ') rife- rito sulla Memoria del Schorler riguardante la vegetazione dell1 Elba e l' importanza della vegetazione stessa per la autopurificazione delle acque del fiume or menzionato. Ora si dirà in breve intorno ad un lavoro del Schorler che serve di corollario a quello sulla vegeta- zione pubblicato due anni fa. Il nuovo scritto tratta del plancton dell'Elba presso Dresda, del quale plancton l'A. indaga la compo- sizione enumerando le specie sì vegetali che animali anche nei loro rapporti quantitativi. La conclusione della Memoria considera in ispe- cial modo l' importanza dei planctonobii per la autodepurazione delle acque. Sarebbe desiderabile che, sull'esempio del Schorler, studi così importanti ne' riguardi della igiene fossero fatti anche sui fiumi d' Italia, esaminandone gli organismi nel tratto in cui i fiumi stessi attraversano le città e nei tratti extra urbes. Kuckuck P. — Ueber die Paarung von Schwàrmsporen bei Scytosiphon. — (143-1898). L' A. osservò la copulazione degli zoogonidii provenienti dagli sporangii pluriloculari di Scytosiphon lomcntarius e col suo lavoro porta un contributo alla questione della sessualità delle Feozoo- sporee 2). Rosenvinge L. X. — Note sur une Floridée aérienne (Rho- dochorton islandicum nov. sp.) — (128-1900). L'A. illustra una crittogama aerea raccolta nel 1897 dal sig. llclgi Jónsson in una grotta della maggiore delle isole dette Vestmanòernc ') Cfr. Nuova Notarisia IX, 1898, p. 1 13-114 ') ^ e8gas' la opinione da me espressa, nel riferire sulla diatriba scien- tifica Oltmanns-Sauvageau, in Nuova Notarisia IX, 1898, p. ji. G. B. De Toni. 133 al sud dell'Islanda e in pozzo a Oendverdarnes nella penisola islan- dese Snaeffelsnes. Il Rosenvinge non dubita che si tratti di una vera e propria Floridea che ascrive al genere Rhodochorton descrivendola col nome di R. islandtcum e ritenendola abbastanza distinta da un' al- tra specie aerofila, dal Byssus purpurea del Lightfoot, che riporta pure al genere Rhodochorton. Se realmente si tratti di un Rhodo- chorton genuino o non piuttosto di una Chantr ansia (già il Kuet- zing (Sp. p. 430) descrisse, come nota lo stesso Rosenvinge, una Chantransia coccinea raccolta dal van den Bosch sulle pietre umide alla base dei muri a Goes in Olanda) è quanto non oso decidere, sebbene io propenda per questa seconda opinione. Certo mi sem- bra che il fatto di una Floridea aerea sia assai importante e quindi m' auguro che il lavoro del Rosenvinge serva di stimolo ad altri studiosi per gettar nuova luce in argomento. G. B. De Toni. G-utwinski R. — Systematische Uebersicht der von Dr. Justin Karlinski in der Umgebung von Gracanica wàhrend des Herbstes 1897 gesammelten Algen. — (98-1900). In tutto l'A. enumera 85 specie raccolte da J. Karlinski dei din- torni di Gracanica segnalando in particolare le seguenti nuove per la flora della Bosnia ed Erzegovina : Sphaeroplea annullila, Hormt- scla subtllis var. stagnorum, Chlamydomonas Pulvisculus, Gloeocystis botrvotdes, Sptrogyra rtvularts var. minor, Sp. ternata, Sp. Jluvtattlis, Sp. duina, Clostertum llttorale f. (figurata), Navicala rhyncocephala var. dubta, Nav. cryptocephala var. Intermedia, Nav. De-Tontana, Nav. coccoli rìformis, Ntt^schta dubta var. minor, Nil%. Palea var. de- btlts, Surlraya ovalts var. salina, Cyclotella stelligera, Anabaena FIos- aquae, Lyngbya sptssa, L. angutna, L. prtnceps. G-utwinski R. — Ueber die von Hochw. Prof. Erich Brandis Soc. Jes. in der Umgegend von Travnik gesammelten Algen. — (99-1900). Tra le 1 3 1 Alghe enumerate in questa Nota, 32 specie e 17 va- rietà sono da aggiungere alla flora della Bosnia ed Erzegovina, le due seguenti anzi sono proposte come nuove per la scienza: Gomphonema Brandisti (fig. 1) e Achnanthes Iloermantt (fig. 2). 134 Cleve Astrici. — Notes on the plancton of some lakes in Lule Lappmark, Sweden. — (90-1900). La valente autrice riferisce sugli organismi determinati in 1 2 cam- pioni di plancton specialmente lacustri da essa raccolti nella estate del 189Ó nel Lule Lappmark. Trovasi descritta e figurata una nuova varietà della Tabellaria fenestrata (Lyngb.) Kuetz. col nome di var. genìculata, la quale può ascriversi al tipo aslroidì di Garbini (Stern- tvpus di Schròder), a meno che essa non sia da considerare come una semplice deformazione. Foslie M. — Melobesia caspica, a new Alga. — (119-1900). Su valve di Neritina e di Dreyssena raccolte dal Dott. E. Lònn- berg nel mar Caspio ') l'A. ha scoperto una nuova specie di Me- lobesia col nome di Melobesia caspica, la quale forma sulla matrice croste sottilissime, dapprima orbicolari, poscia confluenti e di forme indefinite, con cellule basali allungate verticalmente (2 2-35 « 10-1 1) e cellule corticali quadrate o arrotondate, con concettacoli di sporangi emisferico-conici, aventi il diametro di 200-2 5o a. ed un solo orifì- zio. Gli sporangi quadripartiti hanno le dimensioni 55-65 « 2o-3o a. Simmer H. — Dritter Bericht ùber die Kryptogamenflora der Kreuzeck-gruppe in Kàrnten. — (109-1900). Sono descritte la seguenti specie di Crittogame: Coenogonium Schmidlei Simm., Gloeochlamys Simmeri Schmidle, Tolypothrix (Ilas- sallia) calcarata Schmidle e f. minor Schmidle, Scytonema Simmeri Schmidle, Chroococcus alpinus Schmidle. Luther A. — Ueber Chlorosaccus, eine neue Gattung der Sùss- wasseralgen. — (103-1899). L'A. descrive un nuovo genere delle C 'onferv ales Borzì col nome di Chlorosaccus (C. fluìdus) dandone la diagnosi seguente: Chlorosaccus. — Cellulae vegetativae in coloniis gelatinosis peri- pherice dì'spositae, membrana tenui ; chromatophori 2-plures parie- tales, disciformes, luteo-virides, pyrenoidibus et amylo destituti; nu- cleus centralis unicus. Divisione simultanea longitudinali cellulae fi- liales quaternae, decussatili! dispositae oriuntur. ') Fu raccolta la Melobesia, secondo il Foslie, anche dal Prof. N. Andrns- sow a Kuuli ed in un'altra località non precisata del mar Caspio. 135 Multiplicatio agamica zoosporis e cellulis vegetativis immutatis ortis, monosymmetricis, ciliis binis, uno longiori porrecto, altero bre- viori, plerumque averso, germinantibus thallum thallo materno simi- lem formantibus. Cellula? perdurantes acinetae sunt. Chlorosaccus fluidus (fig. 1-26). — C. coloniis saccatis, globosis vel subglobosis, fluidis, pallide viridibus, usque ad 1 5 mm. latis, af- fixis vel libere natantibus; cellulis ovatis, 10-1 1 » 5-8 u, acinetis ova- libus, 11-13^7-10 y., membrana crassiuscula, contextu oleoso. Hab. foliis Sii latifolii afjìxus in lacu Kvarnsjòn ad Nacka prope Stockholmiam Sueciae. 11 Luther chiude il suo lavoro con una lunga discussione sul po- sto che al nuovo genere spetta nel sistema e conclude col collocare il genere Chlorosaccus accanto a Vacuolarìa Cienk. Haiina H. — Some Algae from the Antrim Coast. — (44-1900). Ricorda come raccolti lungo la località indicata nel titolo del lavoro Ectocarpus brachiatus, Nitophyllum laceratimi, Bonnemaisonia asparagoides, Litlophyllum calcar eum f. eunana Fool., Phyllophora Trafi- la, Elachista Areschougii, Rivularia Biasolelliana, Blastophysa rhì\o- pus, Phaeostroma pustulosum, Wildemania miniata, Porphyra leucosti- cta, Polysiphonia divaricata, Ceramium Derbesii. Okamura K. — On Microcladia and Carpoblepharis. — (126- 1900). L' egregio ficologo prosegue con alacrità la illustrazione di alghe critiche o rare. In questa nota tratta della Microcladia glandulosa Grev., della Herpochondria Corallinae (Mart.) Falk. che ascrive al genere Microcladia, del Gloiothamnion Schmil^ianum Reinh. che riferisce al genere Carpoblepharis. Nella tavola annessa al lavoro sonvi figure riferentisi a Microcladia borealis Rupr. (fig. 1 ), M. glandulosa Grev. (?) (fig. 2-7), M. Corallinae (Mart.) Okam. (fig. 8-1 3), Carpoblepharis Schmit^iana (Reinb.) Okam. (fig. 14-17), C. flaccida Kuetz. (fig. 18-20). Darbishire O. V. — On Actinococcus and Phyllophora. — (144-1899). È nota nelle linee generali la questione del genere Actinococcus, tanto dibattuta fino dai tempi del Lyngbye il quale fin dal 181 9 nella Hydrophytologia Danica scriveva: «credidi enim et etiam nunc cre- do, tubercula illa nihil aliud esse quam parasiticum quid » e poi con 136 opinioni diverse da Kuetzing, Trevisan '), Schmitz 2), Gomont, Dar- bishire e Rosenvinge. L'A. discute con imparzialità sull'argomento e finisce col concludere dando ragione al Lyngbye e coir accettare il genere Actinococcus Kuetz. del quale e delle specie A. subcutaneus (Lyngb.) Rosenv. fornisce ampia descrizione accompagnata da buone figure. Foslie M. — Remarks on Melobesiae in Herbarium Crouan. — (i 21-1900). Da parecchio tempo il Foslie si occupa dello studio delle Floridee calcaree, istituendo indagini su esemplari autentici allo scopo di for- nire il materiale per un lavoro definitivo su queste Alghe. Nella pre- sente Memoria PA. studia appunto alcune specie Crouaniane delle quali ebbe gli esemplari da Bornet e da Ilariot. Ecco in riassunto i risultati dello studio compiuto dal Foslie : Hapalidium fonale Crouan (in Ann. Se. nat. sér. 4, t. XII, p. 284, t. 21, f. A 1-7) = Melobesìa (He/eroderma) \onalis (Crn.) Foslie. Cellule vegetative dove la fronda è unistratosa allungate, 5-io« 3-4 u, dove la fronda è pluristratosa tondeggianti e circa 8 jj.. diam. Concettacoli numerosi, i5o-2oo u. diam. con gli sporangi quadri- partiti 45-60 « 3o-35. Concettacoli dei cistocarpi meno prominenti, i5o ?.. diam. La diffusione geografica di questa specie è, secondo il Foslie, Brest (Crouan) e Plymouth (Batters). Cresce su pezzi di vetro. Hapalidium coccineum Crouan (in Ann. Se. nat. sér. 4, T. XII, p. 285, t. 21, i. B 8-1 3) = Melobesìa \onalis (Crn.) Fosl.? È appena diversa dalla specie precedente. Cresce a Brest su Rhodymenia palmata e su Idroidi. Hapalidium confervoides Crouan (FI. Finist p. 139 excl. syn. ; Ha- palidium Phyllactidium Crouan in Ann. Se. nat. sér. 4, T. XII, p. 286, t. 21, f. C 14-20 excl. syn.) == Melobesia %onalis (Crn.) Fosl. Cresce pure su frammenti di vetro. Il Foslie non condivide l' idea dei Crouan che identificano questa specie con 1' Hapalidium confcr- vicolum Kuetz. (= Melobesia confervicola (Kuetz.) Fosl.) del quale il ') Cfr. G. B. De Toni. — Intorno alla vita ed alle opere di Vettore Tre- visan naturalista padovano pag. 8 (Rend. R. Ist. Lombardo ser. II, voi. XXX, 1897). '-') Cfr. G. B. De Toni. — Alla memoria di Federico Schmitz. Cenni bio- grafici pag. 67 (Nuova Notarisia 189;. Aprile). 137 Foslie esaminò gli esemplari distribuiti al n. i5 della Phycotheca italica di G. B. De Toni e David Levi. Hapalidium callithamnioides Crouan (in Ann. Se. nat. sér. 4, T. XII, p. 287, t. 21, f. D 21-24, FI. Finist. p. 149) = Rhodochorton sp. L'A. smentisce l'opinione generalmente ammessa che Y Hapal. callithamnioides sia un'Alga calcarea ma riguarda la specie dei Crouan come filamenti repenti (larghi 8-12 a) di un giovane Rhodochorton. Hapalidium roseum Crouan (FI. Finist. p. 149 excl. syn.) = Me- lobesia ^onalis (Crn.) Fosl. ? L'A. opina che Melobesia rosea Kuetz., Melobesia inaequilaterata Solms, Lithocyslìs Allmanni Harv. ed Hapalidium confervoides Batters siano da riferire al Lithothamnion corticiforme (Kuetz.) Fosl. Hapalidium hildenbrandlioìdes Crouan (FI. Finist. p. 149) = Litho- thamnion [Epilithon] corticiforme (Kuetz.) Fosl. L'esemplare autentico del Museo di Storia naturale di Parigi, sulla Rhodymenia palmata, corrisponde sotto ogni aspetto al Lith. corticiforme. Melobesia verrucata Crouan (FI. Finist. p. i5o) = Melobesia fa- rinosa Lamour. L' A. riferisce l' esemplare di Crouan (crescente su Phyllophora rubens) a Melob. farinosa. Possiede concettaceli subconici, circ. i5o a. diam., con sporangi 5o-55 « 25-3o p. La forma che, secondo i Crouan, cresce sulle frondi di Fucus forse appartiene al Dermaloli- thon pustulatum. Melobesia myrìocarpa Crouan (FI. Finist. p. 1 5o) = Melobesia ^onalis (Crn.) Fosl. Cresce su pezzi di porcellana formando croste di cm. 3 X 2 e rappresenta la specie in uno stato di sviluppo più avanzato. Melobesia hapalidioides Crouan (FI. Finist. p. i5o) = Dermato- lithon (Herpomenia) hapalidioides (Crn.) Fosl. Ha gli sporangi accompagnati da parafisi. Cresce su pezzi di por- cellana, su valve di molluschi e su altre matrici. Le croste raggiun- gono lo spessore di 400 p.. e constano di oltre 8 strati di cellule. I concettacoli sono prominenti, 35o~45o p. diam., con sporangi bi- spori 70-120 «40-60 p.. La specie è stata raccolta finora a Brest (Crouan), Le Croisic (Bornet), Cap Antifer (Debray), Cherbourg (Le Jolis), Berwick-on-Tweed (Batters) e nelle coste occidentali dell' Ir- landa (Foslie). Melobesia simulans Crouan (FI. Finist. p. i5o) = Dermatolithon [Herpomenia) simulans (Crn.) Fosl. f. typica. 138 Cresce su valve di molluschi. Somiglia assai alla specie prece- dente ed ha sporangi bispori. Melobesia confinis Crouan (FI. Finist. p. i5o) = Dermatolitfwn [Ilerpomenia) hapalidioides (Crn.) Fosl. f. confinis (Crn.) Fosl. Cresce sulle Coralline, Patelle ecc., anche su Gelidium comeum e su valve di Balanus. Melobesia Laminariae Crouan (FI. Finist. p. i5o) = Dermaloli- thon Laminariae (Crn.) Fosl. et Lithophyllum Crouani Fosl. Sembra che sotto il nome di Melobesia Laminariae siano state confuse più specie. Foslie M. — Calcareous Algae from Funafuti. — (i 18-1900). Contiene osservazioni su Lìthothamnion Philippii Fosl. f. funafu- tiensis Fosl. (Synon. Lithoth. decussatimi (Solms) Fosl.), Lithophyl- lum craspedium Fosl. f. compressa Fosl. et f. abbreviata Fosl., Litho- phyllum onkodes Heydr., Gonìolithon [Cladolithon) frutescens Fosl. f. flabelliformìs Fosl. Foslie M. — New or criticai calcareous Algae. — (120-1900). Vengono descritte in questo interessante lavoro parecchie nuove specie e forme di Corallinacee cioè Lithothamnìon brachycladum, L. brasiliense f. heteromorpha, L. japonicum, L. Dickieì (Synon. Litho- thamnion polymorphum Dickie in Linn. Soc. Journ. Bot. voi. XV, p. 452, Lìth. imbricatum Dick, herb.), L. superposilum, L. erubescens (Syn. Lithoth. mamillare Dickie in Linn. Soc. Journ. Bot. voi. XIV, p. 363, L. fasciculatum Moeb. in Medwigia 1889, p. 309, t. XI, f. 14?), L. falsellum Heydr. f. plicata Fosl., L. synanablastum Heydr. f. spe- ciosa, L. lichenoides (E. et S.) Fosl. plur. form., L. Muellerì Lenorm. f. cingens et f. neglecta [Lithoth. lichenoides Dickie in Linn. Soc. Journ. Bot. voi. XV, p. 200), L. Engelhartii f. umbonata et imbricala, L. tenuissimum, Goniolithon [Cladolithon) Notarisii (Dufour) f. genuina et f. propìnqua, Gon. [Cladolithon) elalocarpum, Gon. [Cladolithon) ver- rucosum, Gon. [Lepidomorphum) Yendoi, Lithophyllum craspedium, Lithoph. hyperellum f. fastigiata et f. heteroidea, Lithoph. incruslans Phil. plur. form., Lithoph. fasciculatum (Lam.) Fosl. plur. form., Li- thoph. dentatimi (Kuetz.) Fosl. plur. form., Lithoph. decussatum (E. et S.) Phil. f. typica (Syn. Melobesia decussata Aresch.) et f. decurti* bens (Syn. Melobesia agariciformis Aresch.). 139 Foslie M. — Calcareous Algae from Fuegia. — (123-1900). L'A. riferisce i risultati dei propri studi su alcune Alghe calcaree raccolte dalla spedizione Svedese del 1895-97 nelle coste fuegiane, illustrando alcune specie nuove e completando le notizie che si ave- vano su qualche specie già conosciuta: Lìthothamnìon rugosum Fosl. n. sp., Lith. Kerguelenum (Dick.) Fosl. (Syn. Melobesia Kerguelena Dickie in Journ. Bot. voi. 5i, 1876 et Trans. R. Soc. Lond. voi. 168, 1879, p. 58), Lith. lichenoides (E. et S.) Fosl. f. ? antarctica (H. et H.) Fosl. (Syn. Melobesia antarctica Hook. f. et Harv. FI. Antarctica li, p. 242, Harv. Nereis Australis p. ni), Lith. magellanicum Fos\., Lithophyllum decipiens Fosl., Litho- phyllum? discoideum Fosl. n. sp. Largaiolli V. — Le Diatomee del Trentino. XI e XII. Laghi di Colbricon. — (80-1900). L'Autore continua lo studio di fanghiglie diatomifere raccolte nei laghi Tridentini, enumerando in questo suo opuscolo le Diatomee dei laghi di Colbricon situati a circa 1870 metri sul livello del mare. In tutto sono elencate 28 specie, per ciascuna delle quali l'Autore dà la distribuzione lacustre nel Trentino. Raccomandiamo al Lar- gaiolli di essere più diligente nelle correzioni tipografiche acciò non si abbia a vedere nei suoi lavori stampato ad es., Navicula apendi- culata, Pinularia viridis ecc. Debray F. — Florule des algues marines du Nord de la Fran- ce. — (93-1900). Come lo indica il titolo del libro si tratta di una vera flora al- gologia delle coste settentrionali della Francia nella regione situata tra il Belgio e 1' estremità occidentale del dipartimento del Calvados. Alla descrizione particolareggiata delle Alghe sono preposte alcune osservazioni generali ed una buona chiave analitica dei generi. Schròder B. — Das Plankton des Oderstromes. B. Das Pflan- zliche Plankton der Oder. — (108-1900). L'Autore nel corso di un anno e mezzo potè constatare che del plancton dell' Oder formano parte 65 specie, che da dicembre a febbraio (periodo invernale) mancano o scarseggiano le forme gal- leggianti genuine, da marzo a maggio (periodo primaverile) si tro- vano in prevalenza le Synedra e pochi flagellati bruni, da giugno ad agosto (periodo estivo) si hanno in maggioranza le Asterionella 140 e qua e là cloroficee e mizoficee, da settembre a novembre (periodo autunnale), ricompaiono le Synedra e i flagellati bruni. Da Silva e Castro José — Quelques observations sur la te- chnique des Diatomées. — (84-1960). L'Autore, il quale sta redigendo un lavoro sulle Diatomee del Portogallo da pubblicarsi nel Boletim da Sociedade Broteriana, forni- sce alcune indicazioni sul modo di fare i preparati delle Diatomee, sul trattamento dei materiali, sugli utensili necessari, sulla scelta delle specie, sul trasporto, collocamento e fissazione dei frustuli, sulla montatura dei preparati, sulle sezioni delle Diatomee. Davis B. M. — Recent work on the lite— history of the Rhodo- phyceae. — (56-1900). L'Autore riferisce sull'opera di F. Oltmanns Zur Entwickelungs- geschichte der Florideen edita nella Botanische Zeitung del 1898. Heydrich P. — Einige neue Melobesien des Mittelmeeres. — (16-1900). L'Autore descrive alcune Melobesiee da aggiungersi alla Flora del Mediterraneo : Lithophyllum Chaloniì (T. XVII, fig. 5) a Banguls (coste pire- naiche), Lithophyllum incrnslans Phil. f. flabellata (T. XVII, f. 9) f. sub- dichotoma (T. XVII, f. 1-4, 6, 8) f. labyrinthica (T. XVII, f. 7), tutte e tre dalle coste pyrenaiche del Mediterraneo, Sporolithon mediterra- neum nel golfo di Napoli. Wille N. — New Forms of Green Algae. — (68-1900). Sono descritte le seguenti tre Cloroficee, raccolte nell'America settentrionale: Microspora amoena (Kuetz.) Rabenh. [ò. crassior, Rhi\oclonium lacustre Kuetz. f. americana, Elakatotlirix americana. Wille N. — Planktonalgen aus norwegischen Sùsswasserseen. — (142-1899). L'Autore descrive una nuova specie di Crucigenìa (C. irregularis con cellule 6-14 «4-8 a.) ed un nuovo genere Elakatothrix, al] ine ad Actìnastrum Lagerh., con la specie E. gelatinosa (con cellule 141 prima della divisione lunghe 18-20 p.., dopo la divisione aventi le dimensioni io «4-5 p.). Comère J. — Conjuguées des environs de Toulouse. — (137— 1900). Contiene un copioso contributo alla flora algologica dei dintorni di Tolosa, solo in parte conosciuta per i lavori di Arrondeau (1861) e Pée-Laby (1896). Nella Memoria del Comère si trova l'indicazione di 2 specie di Mougeotìa, 3 Zygnema, 1 Sirogonium, 27 Spirogyra, tra le quali una, Sp. tolosana, è descritta come nuova per la scienza, 1 Hyalotheca, 19 Closterium (C calosporum Lund. nuovo per la flora francese), 4 Penìum, 1 Tetmemorus, 5 Disphinctium, 1 Pleurotaenio- psis (P. pseudoconnata Lagerh. nuova per la flora francese), i3 Co- smarium, 1 Elias trum, 3 Staurastrum. È aggiunto l'indice dei lavori consultati e la spiegazione della tavola che accompagna l' opuscolo, nella quale sono le figure di Spi- rogyra tolosana (fig. i-3), Closterium macìlentum Bréb. (fìg. 4-6), Closterium calosporum Lund. (fig. 7-8), Disphinctium curlum Reinsch var. majus Rab. (fig. 9-10) e Pleurotaeniopsis pseudoconnata Lagerh. (fig. 11-12). Schmidt J. — Danmarks blaagrònne Alger. I. Hormogoneae. — (27-1900). Il lavoro, lodevolissimo per diligenza, contiene, dopo una breve prefazione, accurate notizie sulF anatomia, sullo sviluppo, sulla bio- logia e sul modo di raccogliere le Mizoficee, il prospetto delle opere più importanti che trattano delle Alghe azzurre (forse non sarebbe stato fuor di luogo ricordare le pubblicazioni di Deinega, E. Zacha- rias, Nadson, Zukal, Wille, Buetschli, Marx, Hieronymus, Palla ecc. che hanno indagato con tanto zelo la struttura delle Mizoficee), il prospetto del sistema generale e di quello particolare cioè riguar- dante le Hormogoneae, infine la descrizione, spesso accompagnata da figure (in tutto 38), delle specie appartenenti alla flora della Da- nimarca. Sono descritte come nuove per la scienza: Anabaena baltica (fig. 23) nell'acqua salmastra del mar Baltico a Giedser (isola Falster); tricomi larghi 3-4 jx., con articoli lunghi 3- 5 p.; eterocisti 4-6 p. diam., sferoidee; spore diritte, 2-3-seriate o cilindriche, 19,6-24» 10,8-12 a., liscie. Microchaete purpurea all' isola Laesò nel Kattegat sulle frondi di 142 Fucus vesiculosus e F. scrratus ; tricomi larghi 3-5 u., con articoli eguali o fino a 3 volte più brevi della rispettiva larghezza; eteroci- sti sferoidee, basali, solitarie (di raro poche intercalari); spore ignote. Hanna H. — The plurilocular sporangia of Petrospongium Ber- keleyi. — (59-1900). Gli sporangi pluriloculari del Petrospongium Berkeleyi Nàg. (fi- gurati dall'Autore) hanno le seguenti dimensioni: 45-1 14 « io,5-i 1 jxl 143 JSiOTIZIfl^IO La Commissione giudicatrice del concorso a professore di scienze naturali al R. Istituto Forestale di Vallombrosa, composta dei prof. A. Carruccio, R. Pirotta e P. A. Saccardo collocò nel primo posto il prof. G. B. De Toni con trenta punti su trenta, al secondo posto il prof. Ugo Brizi con ventinove, al terzo il prof. Adriano Fiori con ventotto. Il Reale Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti, dietro il rap- porto di apposita commissione costituita dai membri effettivi Sac- cardo, Omboni e Lioy, ha messo a concorso per il premio di lire tremila della fondazione Querini-Stampalia il seguente tema proposto dai membri effettivi Saccardo, Marinelli, Lioy e De Toni : « Mono- grafia geofisica e biologica dei laghi Veneti-». Il termine utile per il concorso scade al 3i decembre 1903. Il prof. dott. W. Rothert fu nominato socio corrispondente della Accademia delle scienze di Cracovia. Il dott. Ambronn di Lipsia fu nominato professore straordinario all' Università di Jena. È morto ai 0 settembre 1899 a Schuls (Engadina) il micrografo G. B. Carnoy. Il prof. Oreste Mattirolo ordinario di botanica a Firenze fu tra- sferito con lo stesso grado alla R. Università di Torino. 144 Il prof. Leopoldo Nicotra ordinario di botanica a Sassari fu tra- sferito collo stesso grado ed in seguito a concorso alla R. Università di Messina. 1 prof. A. N. Berlese e Fr. Cavara vennero nominati straordi- nari di botanica rispettivamente nelle R. Università di Sassari e di Cagliari. II dott. G. B. De Toni fu nominato professore di botanica nel- l'Università di Camerino. Il dott. Adriano Fiori, già assistente di botanica nella R. Uni- versità di Padova, fu nominato professore di scienze naturali al R. Istituto forestale di Vallombrosa, in seguito a rinuncia dei dottori G. B. De Toni e U. Brizi. Il Sig. M. Foslie ha ricevuto in comunicazione dall'erbario De Toni alcuni esemplari di Hapalidium confervicolum Aresch. J. B. DE TONI Stjlloge Algarum omnium hucusque cognitarum, Voi. I. sect. 1-2 Chlorophyceae [praem. Bibliotheca phycolo gica]. - Patavii, 1889, Semin., 8°, p. cxxxix-1315. It. lib (francs) 92. — Voi. IL sect. 1-3 Bacillarieac [cum Bibliographia diatomolo gica (curante J. Deby) et Repertorio geographico-poly glotto (curante Prof. Dr. Hectore De Toni)]. - Patavii, 1891-94, Semin., 8° pag. cxxxn- 1556 -ccxiv. It. lib. ( frane s) 115. — Voi. III. Fucoideae. - Patavii, 1895, Semin., 8° p. xvi-638. It. lib. (francs) 41. — Voi. IV. Fioriticele sect. 1-2. It. lib. 55. ETTORE DE TONI Dizionario di pronunzia dei principali nomi geografici ino* derni.- Venezia, 1895, Tip. Emiliana, 8°, p. XXXH--520. L. 5. J. B. DE TONI Herbarium Phycologicum Decad. I — II, It. lib. (francs) 12. — •0^ «Frangar, non flectar» Serie xi (Anno XV Mia fon dazione Mia " Marida J ottobre 1900 LA NUOVA NOTARISIA REDATTORE E PROPRIETARIO G. B. Dott. DE-TONI LAUREATO DELL'ISTITUTO DI FRANCIA UBERO DOCENTE DI BOTANICA PRESSO LA R. UNIVERSITÀ DI PADOVA, MEMBRO EFFETT.VO DEL REALE IST.TUTO VENETO DI SCIENZE. LETTERE ED ARTI, MEMBRO ONORARIO DELLA SOCIETÀ REALE DI «.OROSCOPIA DI LONDRA B DELLA SOCIETÀ LINNEANA DELLA NUOVA GALLES DEL SUD, SOCIO PERPETUO DELLA SOCIETÀ BOTANICA ITALIANA, «EMRRO ORDINARIO DELLA SOCETÀ IMPERIALE DE, NATURALA, DI MOSCA E DELLA SOCIETÀ BOTANICA DI BERLINO, SOCIO CORRISP. DELLA SOCIETÀ DANESE DI BOTANICA, DELLA SOCIETÀ NAZIONALE DI SCIENZE NATURALI E MATEMATICHE DI CHERBOURG ECC. ECC. SOMMARIO Annunzio della morte di S. M. il re Umberto I.-Tn. »^W '**""■ salgen von den Norfolk Inseln. - letteratura phycologica. -Index. ADRESSER TOUT OR QUI CONCERNE LA « NUOVA NOTARISIA » à M. le Doct. G. B. DE-TONI S. Giacomo, 4539, Padova (italie) Prix d'abonnement pour les années 1890-1900 Francs 165 • a « icQfi Qdriii inumai d'algologie «Notarisia» Prix d' abonnement pour les années 1886-89 ou journal u 2\ De Toni Svll. IV, p. no. — Cora/Zina oì'lusulu Soland. in Ellis Zooph. p. 11 3. t. 22. Geogr. Verbr. : Rrasilien. W. Indien, Japan. Samoa 1., N. 0. Australien (Pori Denison). G-elidìaceae. Pterocladìa J. Ag. Pt. capillacca (Gmel.) Borri, et Thur. Not. alg. p. 5j, t. 20; De Toni Syll. IV, p. iÒ2. — Fucus capillaceus Gmel. Ilist. fuc. pag. 1 |6, t. i5 (?). Sterili daher nur nach dem Habitus bestimmt, wodurch die Mc- glickheit nicht ausgeschlossen, class eine Form von Gelidìum comctim vorlicgt. welche sehr veranderliclie Alge in fast alien warmeren Med ren verbreitet ist. Es erscheint nicht unwahrscheinlich, class beide Artcn hie und da mil einander verwechselt worden sind. Rhodymeniaceae. Plocamium Lamx. /'. hamatum ). Alg. Epicr. p. 338; De Toni Syll. IV, p. 589. J. Agardh giebt als Fundorte die Norfolk 1. und Aliìndung Burnet River anj ich habe kùrzlich die Art auch in Algenmaterial von den Lord llowe's 1. constatili. 161 Rliociomelaceae. Laurencia Lanix. L. concinna Mont. Proci r. llor. ant. p. 6; J. Ag. Epicr. p. 66i. Geogr. Verbr.: Insel Toud, Neu Caledonien, N. uncl O. Austra- Iien (Port Denison). Das voiiiegende Exemplar entspricht im Habitus cler hieher zu ziehenden L. calliptera Kg. (Tab. Phyc. XV, t. 69). L. heterocladia Harv. in Mar. Bot. West Austr. p. 544 ; J. Ag. Epicr. p. 647. Geogr. Verbr. : S. und W. Australien. L. dendroidea J. Ag. Spec. II, p. 753; Epicr. p. 65o. Geogr. Verbr.: Brasilien, W. Indien, N. und W. Australien. Das vorliegende Material entspricht der var. ienuifolìa Crn (Alg. de Guad. Mazé et Schr.), von welcher Alge ich in meincm Herbar ein authentisches Exemplar besitze. L. flagelli/era J. Ag. Spec. II, p. 747 ; Epicr. p. 648 non Kg. (.-). Geogr. Verbr.: Ost Indien. Ich gebe diese Alge, die mir leider nur in sterilem und schlecht conservirten Material vorlag, unter Vorbehalt, da ich bei der Be- btimmung mich lediglieli nur auf J. Agardh's Beschreibung stiitzen konnte, nach welcher ùbrigens die Art als eine recht scharf chara- racterisirte erscheint. Leveillea Decne. L. jungermannioides (Mail, et Ilcr.) Harv. Mar. Bot. West. Austr. p. 534. — Amansia jungermannioides Mart. et Her. in Flora 1 836, p. 485. Geogr. Verbr.: Rothes Meer. Indischer Ocean. Stiller Ocean. ^ ! Auf vSargassum Ceramiaceae. Grlfflthsia Ag. G. thyrsigera (Thw.) Harv. in Trans. Irish Acad. \'ol. 22, N. 291. 152 Geogr. Verbr. : Ceylon. W. Australien, Tonga I. Auf Sargassum ! Spyridia Harv. Sp. filamentosa (Wulf.) Harv. in Br. FI. p. 336. — Fucus jila/uento- sus Wulf. Crypt. aquat. p. 64. Geogr. Verbr. : In viclen verschiedenen Formen in fast alien wàrmeren Meeren. Rhizopliyllidaceae. Chondrococcus Kg. (= Desmia (Lgbv) J. Ag ). Ch. ambiguus (Grev. msc). — Desmia ambigua (Grev. msc.) J. Ag. Spec. II. p. 641. — Plocamìum ambiguum Grev. msc. in Herb. Hook. Geogr. Verbr. (von Ch. Horneiiianni in erweitertem Sinne) : Incl. Ocean, Stiller Ocean (Fidji I.. Tonga I., N. O. Australien). Die einzelnen Arten von Chondrococcus sind schwer zu trennen. Mach Schmitz (Mar. Florid. Ost Africa p. 170) ist Ch. ambiguus (zui gleich mit einigen anderen Arten) mit Ch. Homemannì (Mert.) zu vereinigen. (Siehe auch Grunow in Alg. Novara p. 84). Squamariaceae. Peyssonnellia JJcne. P. rubra (Grev.) J. Ag. Spec. II, pag. 5o2. — Zonaria rubra Grev. Lin. Tr. XV, II, p. 34o. Nach J. Agardh in Epicr. erscheint es zweifelhaft, ob die wirk- liche P. rubra im Stillen Ocean vorkommt; er stellt die P. rubra Harv. Alg. austr. exsicc. (O. Australien) als besondere Art auf. In der mir vorliegenden Alge giaube ich aber cloch die wirkliche P. /■///>ra (Grev.) erkennen zu sollen. welche fùr den Stillen Ocean noch von folgenden Fundorten angegeben wird : Tonga I. (sec. Grunow)] Port Denison (sec. Sonder). Formosa (sec. Heydrich). Corallinaceae. Corallina ^Tournel'.) Lamx, (incl. .Tania Lamx.J. * C. Cimieri Lamx. Hist. Polyp. flex. p. 286 ; J. Ag. Spec. Il, p. D72. 163 Geogr. Vcrbr.: An alien Kùsten Àustraìiens, Neu Seeland, Nor- folk I. (sec. Sonder). C. (Jania) tnicrarthrodia Lamx. 1. e. p. 271, t. 9; |. Ag. Spec. Il, p. 555. Geogr. Verbr. : Hàufig in den tropischen une! subtropischen Meeren. Melobesia Lamx. M. pus/ulula Lamx. I. e p. 3 1 5, t. 9; J. Ag. Spec. II. p. 5 1 3. Geogr. Verbr.: Fast in alien Meeren. Auf Laurencia ! A ni più roti Lamx. * A. anceps (Lamark) Dcne. in Ann. Se. nat. 1842, Bot. voi. 2, p. 125; J. Ag. Spec. II, p. 536. - - Corallina anceps Lamark Mém. du Mus. II, p. 238. Geogr. Verbr.: 0. und W. Australien (sec. Sonder), Norfolk J. I/^ehoe, fui/ 1900. 154 LITTERATURA PHYCOLOGICA Florae et Miscellanea phycologica 147. Briuinthaler J. — Das Phytoplankton des Donaustromeg bei Wien. — Verhandl. k. k. Zool. boi Ges. in Wien L. Band. 1900, 6. Heft, p. 3o8-3u. 148. Chalon J. — Herborisations à Banyuls. — Bull. Soc. R. de botan. de Belgique T. XXXIX. 1900, III fase, p. 22-36. 149. Cliodat R. — Sur trois genres nouveaux de Protococcoidées et sur la tlorule planctonique d'un Étang du Danemark. — Mèm. de l' Ilerb. Boissier 1900, n. 17, p. i-io, avec io Fig. 1 50. Collins F. S. — Seaweeds in winter. — Rhodora voi. II. 1900, n. 18, p. 1 3o-i 32. 1 5 1. Golenkin M. — Algologische Mittheilungen. — Bull. Soc. ìmpèr. des nai. de Moscai 1899, n. 4, p. 343-3ÒI, 1 pi. 1 52. Kofoicì C. A. The Plankton of Echo River, Mammoth Cave. — Trans, of the Ai/ier. Micr. Soc. voi. XXI, 1899, p. [|3-I2Ó. 1 53. Lakowitz. — Die winterliche Mikrofauna und Mikroflora des Klostersees bei Karthaus Wpr. — Schr. der naturf. Ges. in Dan\ig N. F., Band X. 1900. Heft. 2, 4 pp. in 8°. 1.S4. Ono N. — Notes on the Stimulating Effect of Certain Sub- stances upon tt),e Growth of Algae and Fungi. — Botanica! Ma- gatine voi. XV, Tokyo 1900, n. ióo, p. 75-78. 1 55. Ono N. — Ueber die Wachsthumsbeschleunigung einiger Al- gen und Pilze durch chemische Reize. — fourn. Coli. Se. Imp. Univ. Tokyo voi. XIII, 1900, part 1. p. 141-186. piate XIII. 1 »6. Piccone A. e De Toni G. B. — Le Alghe dell'isola del (iiglio. — /;/ Sommier S. L'isola del Giglio e la sua flora p. i3i- i38. Firenze, 1900, Pellas, 8" (Torino, edit. C. Clausen). 155 1 5j- Schmidle W. — Ueber einige von Professor Hansgirgin Ostin- dien gesammelte Siisswasseralgen. — Hedwigia XXXIX, 1900, Ileft 3-4, T. Vili. i58. Schmidle W. — Einige von Dr. Holderer in Centralasie ge- sammelte Algeri. — Jled-a-igia XXXIX, 1900, Beiblatt n. 4, p. (141)- ('43). U19. SeligO A. — l'ntersuchungen in den Stuhmer Seeen. nebst einem Anhang: Das Pflanzenplankton preussischer Seeen von Br. Schroeder. — Danzig, 1900 (Leipzig, W. Engelmann, pp. VI-88 in 8", 9 Tabellen und io Tafeln. 160. Wager H. — On the eye-spot and flagellimi in Euglena vi- ridis. — Janni. Linnean Sor., Zoology, voi. XXVII. 1899, p. 463- 481, piate 32. 161. Wille N. — Algologische Notizen I— VI, m. 1 Taf. — Nyf Maga\. /or Naturvidensk. XXXVIII, 1900, Ileft 1. 102. Yasuda A. — Studien ùber die Anpassungsfahigkeit einiger In- fusorien an concentrirle Lòsungen. — Jan ni. Coli. Se Imp. Univ. Tokyo voi. XIII, 1900, part 1, p. 101-14(1, plates X— XII. iò3. Zalenski W. — Materialien zur Algenflora des Gouvernements Kasan — Sif~. Nainrf. Ges. Univ. Kasan 1899, 16 pp. in 8°. Florideae 164. De Toni Gr. B. — 11 genere Champia Desv. — Meni. Pont. Accad. N. Line. voi. XVII, 1900, tav. V. 1 65. Foslie M. — Die Svstematik der Melobesieae. Eine Berichti- gung. — Ber. d. dati, bolan. Gesellsch. XV11I, », p. 239-241. 166. Preda A. — Altre osservazioni sulla Bornetia secundiflora (J. Ag.) Thur. — Nuovo giom. bot. Hai. n. ser., VII, iqoo, n. 3, p. 209- 214, Tav. X. Fucoideae 167. Schnh R. E. — Rhadinocladia, a new genus of brown Algae. — Rhodora voi. II, [900, n. 18, p. 111-112. piate 18. 168. Setchell W. A. — Criticai notes on the New England spe- cies of Laminaria. — Rhodora voi. II, ìqoo, n. 18, p. 1 1 5— 1 19. 15G Chlorophyceae (excl. Desiniti., Zygnem., Charac). 169. Dangeard P. A. -- ( >bservations sur le dévéloppement du Pandorina Morum. — Le Botanista sér. VII. 1900, fase. 3-4. 170. Dangeard P. A. — Les Zoochlorelles du Paramoecium Bur- saria. — Le Botanìste sér. VII. 1900. fase. 3 4. 171. Gibson R. J. H. & Anici H. P. — Codium. — Liverp. Mar. Bici Committee' s Memoirs, Liverpool 1900, 8 4- 18 pp. in 8°. 3 plates. 172. Whipple G. C. — Chlamydomonas and its effect on water supplies. — Trans, of the Amar. Micr. Sor. voi. XXI, 1899, p. 97- 102, piate VII. Myxophyccae 173. Brand P. — Der Formenkreis von Gloeocapsa alpina Nàg., mit 9 Fig. — Botanisclies Centralblatt LXXXI1I, 1900, pag. 224- 236. Bacillarieae 174. Bessey Ch. E. — The Modem Conception of the Structura and Classification of Diatoms, with a revision of the Tribes and a rearrangement of the north american Genera. — Trans. Amer. Micr. Sor. voi. XXI, 1900, p. 61-86, piate V. Perldinieae et org\ incertae sedis 175. Gaidnkov N. — Ueber die Ernàhrung der Chromulina Ro* sanoljìi. — Hedwigia XXXIX, 1900, Beiblatt n. 4, p. ( 1 39)— ( 141). 176. Le 111 111 e 1111 ami E. — Beitràge zur Kenntniss der Planktonal- gen. Vili. Peridiniales aquae dulcis et submarinae. — Hedwigia XXXIX, 1900, Beiblatt n. 4, p. (Ù5)-(i2i). I resoconti verranno stampati nel prossimo fascicolo. INDEX 34 , 56 GB, 101 3 54 49 29 97 147 I. Opera originalia Borge O. — Uebersicht der neu erscheinenden Desmidiaceen-Litfce- ratur IX pag. Borge O. — liegister zu G. Lagerlieims und O. Borges Uebersicht der neu ersclieinenden Desmidiaceen-Litteratur I-III u. I-IX » Db Toni G-. B. — ; Commemorazione del conte ab. Francesco Castra- cane degli Antelminelli » Db Toni G. B. — Ugo Zukal. Cenno necrologico .... » Filippi D. — Contributo alla Morula ficologica della Carinzia . » Forti A. — Contributo 3° alla conoscenza della Morula ficologica ve- ronese » Forti A. — Pugillo di Diatomee del biglietto di Lasés nel Trentino » Reinbold F. — Meeresalgen von den Norfolk Inseln ... > II. Fersonalia Esito del concorso a professore di scienze naturali al R. Istituto fo- restale di Vallombrosa (I. De Toni G. B.; II. Brizi U. : III. Fiori Adr.) pag. 143 Concorso del Reale Istituto Veneto per il tema « Monografia geofisica e biologica dei laghi Veneti ». » 143 Nomina del prof. W. Rotiiert a socio corrispondente della Accade- mia delle Scienze di Cracovia » 113 Nomina del dott. Ambronn a prof, straord. all' Università di Jena » 143 Annunzio di morte del prof. G. B. Carnoy » 143 Trasferimento del prof. Oreste Mattirolo da Firenze a Torino. > 14o Trasferimento del prof. Leopoldo NlCOTRA da Sassari a Messimi » 144 Nomina del prof. A. N. Berlese all' Univ. di Sassari ... > 144 Nomina del prof. Fr. Cavara all' Univ. «li Cagliari ... » 144 Nomina del prof. G. B. Di; TONI all' Univ. di Camerino . . » Ili Nomina del prof. Adr. Fiori all' Est. Forestale di Vallombrosa . » 141 III. Varia 1 '"ìnunicazioni dall'Erbario De Toni pag. 144 159 IV. Dona Elenco delle persone ohe inviarono, durante l'anno 1900, loro pubblicazioni in dono al direttore della « Nuova Notartela ». J. G. Agardh — O. Amberg — G. Arcangeli — P. Baccarini — C. E. Bes- SEY — F. BoERGESEN — 0. BORGE — A. BORZÌ — J. BlUJNNTHALER — E. Ciiiovenda — E. Clerici — A. Cleve — F. S. Collins — J. Co-mère — G. Curreri — G. Dal Piaz — B. M. Davis — 0. V. Darbishire — F. Deisray — E. De Toni — E. De Wildeman — A. M. Edwards — W. G. Farlow — A. Forti — M. Foslie — J. Gerassimofp — H. H. Gran - R. Gut- winski — H. Hanna — F. Heydricii — P. Kuckuck — G. Lagbrheim — V. Largaiolli — E. Lemmermann — A. Luther — L. Macchiati — O. Marinelli — J. Matsumura — M. Miyoshi — 0. Mueller — 0. Nordstedt — E. Oestrup — K. Oicamura — N. Ono — G. Pacinotti — P. Petit — R. Pirotta — A. Preda — S. Provazek — J. Reimce — L. Rosenvinge — P. A. Saccaroo — C. Sauvageau — A. Scherffel — W. Schmidle — J. SCHMIDT — B. SCHORLER — B. SCHROEDER — F. SCHUETT — A. SE- ligo — W. A. Setchell — J. Silva (dei e Castro — S. Sommier — N. Svedelius — A. Trotter — F. Trybom — A. Weber van Bosse — W. West — N. Wille — V. B. Wittrock — A. Yasuda. V. Litter atura Agardh J. G. 91. Amberg 0. 119. Artari A. 93. Auld H. P. 1B6. Barton E. S. Ili). Bennett A W. 46. Bessey C. E. 156. Birge E. A. 119. Bitter G. 93. Boergesen F. Ili). 12S. Borge 0. 44, 91. Boubier A. M. 44. Brand F. 45, 119, 156. Brunntlialer J. 154. Calkins G. N. 44. Chalon J. 154. Chodat R. 122. 154. Clerici E. 94, 95. Cleve A. 119, 134. Cleve P. T. 46. Collins F. S. 44, 47. 91, 119, 154. Comère J. 123. 141. Curreri G. 45. Dangeard A. P. 45, 156. Darbishire 0. V. 135. Davis B. M. 92, 140. Debray F. 119, 139. Derick Carrie M. 121. De Toni G. B. 91, 92, 119, 151, 155. De Vries H. 121. De Wildeman E. 44. Edwar.ls A. M. 94. Farlow W. G. 44. Filarszky N. 91. Forti A. 91, 94, 119, 123, 129. Foslie M. 121, 134, 136, 138, 139, 155. Fritsch C. 91. Furhmann O. L20. Gaidukov N. 156. Galdieri A. 93. Gerassiinoft' J. 120. Gibson R. J. H. 156. Golenkin M. 154. Gran H. H. 92. Groves E. 46, 160 Gru ber A. 44. Gruendler H. 91. Gutwinski R. 120. 133. Hanna H. 91, 03, 135. 142. Hartz N. 123, 129. Hedgcock G. G. 93. Hedlund T. 93. Heiden 123. Heydrich F. 45. 140. Hjort N. 92. Holden J. 47. Holmboe J. 123. Hunter A. A. 93. Iwanoff L. 120. 124. Jenkinson J. W. 44. Kirchner O. 44. Kofoid C. A. 120, 122, 154. Kolkwitz E,. 122. Kraeiner H. 122. Kuckuck P. 128, 132. Kuester E. 44. Kuntze O. 122. Kuroiwa H. 92. Lagerheim G. 92. Lakowitz 154. Lanzi M. 121. Largaiolli V. 94, 139. Lemmermann E. 92, 120, 122, 125, 126, Ludwig F. 92. 1 156. Luther A. 134. Mac Millan C. 45. Matsunmra J. 44. Mitzkewitsch L. 93. Miyoshi M. 44. Moore G. T. 120. Mueller 0. 46, 94, 128. Nordhausen M. 92. Nordstedt O. 93. Oestrup E. 123. 129. Okamura K. 45, 47, 122, 135. Ono N. 154. Osterhout W. J. V. 122. Piccone A. 154. Preda A. 155. Protic G. 123. Provazek S. 124. Prudent P. 46. Reinke J. 120, 122, 127. Rosen F. 121. Rosenvinge L. 122, 132. Saccardo P. A. 121. Sauvageau C. 93. Scherffel A. 93, 127. Schmidle W. 45, 92, 120. 124, 125, 155. Schuiidt J. 46, 141. Schorler B. 120, 132. Schroeder Br. 94, 95. 120. 123, 139. Sckroeter G. 121. Schuett F. 92, 95. Schuh R. E. 155. Seligo A. 155. Senn G. 123. Setchell W. A. 47, 155. Silva (de) e Castro J. 95. 140. Simmer H. 120, 134. Steinmann G. 46. Stone G. E. 123. Svedelins N. 92. Tokutaro J. 46. Tryboni F. 121. van Heurck H. 45. Wager H. 155. Whipple G. C. 156. Walter E. 92. Ward H. M. 121. West W. 45, 46. West G. S. 45. 16 Wille N. 93. 140, 155. Yasuda A. 155. Zacharias E. 123. Zalenski W. 155. Zumstein 11. 15. 92. J. B. DE TONI Sylloge Algarum omnium hucusque eognitarum, Voi. I. sect. 1-2 Chlorophy cecie [praem. Bibliotheca phycol< gica]. - Patavii, 1889, Semin., 8°, p. cxxxix-1315. It. lib. {francs) 92. — Voi. II. sect. 1-3 Bacillarieae [cum Bibliographia diatomolo- gica (curante J. Deby) et Repertorio geographico-poly- glotto (curante Prof. Dr. Hectore De Toni)]. - Patavii 1891-94, Semin., 8° pag. cxxxn- 1556 -ccxiv. It. lib. ( francs) 115. — Voi. III. Fncoideae. - Patavii, 1895, Semin., 8° p. xvi--Ó38. It. lib. {francs) 41. — Voi. IV. Florideae sect. 1-2. It. lib. 55. ETTORE DE TONI Dizionario di pronunzia dei principali nomi geografici mo- derni.-Venezia, 1895, Tip. Emiliana, 8°, p.xxxii--5 20. L. 5. J. B. DE TONI Herbarium Phycologicum Decad. I — II, It. lib. {francs) 12. MBL WHOI Library - Serials 5 WHSE 00730 i; K 3