toi SSCAG SD, TAI, PST LS lil di j i di « “ A « * 4 ‘ < d | “ x < « ) i : 1 "i; A ® A A i î x a W » ar e ® per Zool. Dept. MOtLUSsStcA TIZI o % G Ta ff tai UE 4 Lap se NUOVO CATALOGO DELLE CONCHIGLIE TERRESTRI E FLUVIALI DELLA SICILIA (0) CONTINUAZIONE ALLA ILLUSTRAZIONE SISTEMATICA CRITICA ICONOGRAFICA DE TESTACEI ESTRAMARINI della Sicilia Ulteriore e delle Isole circostanti DEL Lo Cav. LUIGI BENOIT A % MESSINA TIPOGRAFIA D’ AMICO 1881 “ata? mM Verna Det data ri pa C {434 SE La At. | I Tui ft Sono scorsi omai molti anni dacchè pub- blicammo la Illustrazione sui testacei estrama- rini della Sicilia e delle isole circostanti, in un’epoca in cui assai scarse notizie sì avevano sulla malacologia della Sicilia, e deploravamo il poco culto che si nutriva per le scienze naturali e le difficoltà, alle quali si andava in- contro nello studio delle medesime. Da quell’epoca molto progresso si è fatto, gli studi delle scienze naturali si sono andati diffondendo per opera di valenti professori: le biblioteche si sono arricchite di opere scientifiche, i pubblici istituti, di gabinetti di storia naturale ; e già sono copiosamente for- nite le università di Palermo e di Catania, nonché quella di Messina, ove per cura dello egregio professore Seguenza si è andata for- mando, con mezzi limitati, una discreta colle zione geologica, alla quale oggi si è aggiunta la nostra collezione malacologica vivente. Per tutte queste circostanze lo studio dei molluschi terrestri e fiuviatili dell’isola si va rendendo sempre più agevole. Restano però tuttora inesplorati i monti e le vallate dello interno della Sicilia, e le pendici ‘dell’ Etna, che offrono una graduale serie di valli, di colline e di monti, grato domicilio ai molluschi di vario genere. Le contrade della provincia di Siracusa, di Caltanissetta e di Girgenti sono quasi sconosciute ai naturalisti, come pure le isole Eolie e quelle del mezzogior- no della Sicilia, se si eccettuano le fugaci escur- sioni del Calcara, e quelle non meno rapide che vi fece per conto nostro il Reina. Le ricerche, da nol fatte eseguire sinora in talune contrade dell’isola con i nostri mezzi limitati, hanno dato felicissimi risultati. In questo catalogo sono riportati 31 generi con 266 specie, delle quali 76 sono nuove e molte esclusive abitatrici della nostra isola ; molte, altre che abitano in diversi paesi di Europa, non erano state prima di noi trovate in Sicilia. Il Bourguignat, nella sua bella opera sui molluschi dell’ Algeria, fa ascendere il numero delle specie Siciliane a 254, notandone fra queste talune che non vivono in Sicilia. Se- condo questo dotto conchiologo 62, specie sa- rebbero comuni alle due faune; ma egli ri- — V— tiene che per cause accidentali tutte queste specie sieno state trasportate sul suolo afri- cano. Il genere Daudebardia è uno di quelli più riccamente rappresentato in Sicilia: 6 sono le specie sino ad ora trovate ; e se sì am- mette con M. Bourguignat che la D. rufa e la D. brevipes vengono presso di noi sostituite dalla Db Fiseheri' e' D. Maravignae, tutte e sei le nostre specie sono esclusivamente abitatrici della Sicilia. Due altri generi riccamente rappresentati nell'isola da specie peculiari sono : Ferussacia e Caeclhanella. Anche il genere Clausilia vi è ricco di molte e belle specie, parecchie delle quali, Si- ciliane esclusiva mente. Così pure i generi Physa , Hydrobia, By- thynia, Amnicola e Pomatias presentano delle Specie caratteristiche, che distinguo la no- stra fauna. Per far meglio comprendere ed apprez- zare tanta ricchezza di forme , per rettificare gli errori delle nostre precedenti pubblica- zioni e quelli di coloro che si sono occupati della nostra fauna malacologica, noi pubbli- chiamo il presente catalogo. Esso servirà in qualche modo di complemento alla Illustra- zione Sistematica ecc. ece., al quale scopo abbiamo per ogni singola specie citato le figure di quell’opera. Certo questo nostro lavoro non andrà esente da errori; ma se allo amore col quale abbiamo per lunghi anni coltivato questi studi, alle fatiche che ci siamo imposte e al dispen- dio incontrato risponderanno i resultati otte- nuti, noì saremo paghi ; confortandoci il pen- siero di aver contribuito nella misura delle nostre forze ad illustrare e far conoscere ovunque quante ricchezze malacologiche il suolo di questa bella isola nostra racchiude. Messina, agosto 1881. Cav. LUIGI BENOIT. Genere Testacella — Cuvier. 1. TESTACELLA PECCHIOLI — BOURGUIGNAT. Testacella haliotidea, Benoit (non Drap.) Illus. Sist. Crit., tar fis li cestave (XI fig. 1°. Con dubbio riferiamo la conchiglia di Sicilia alla specie del Bourguignat. Essa è piuttosto solida, più ri- gonfia superiormente, e fortemente striata ; l’ultimo an- fratto è più dilatato, in guisa da formare col secondo un angolo inarcatissimo ; l'apice è più elevato e mammillato. Gli esemplari di Sicilia sono molto più grandi di quelli che abbiamo ricevuto dalla Toscana. Vive nei luoghi umidi ed ombrosi; sotto le CE, e sotto le foglie marcite. , È stata trovata in Sicilia nelle vicinanze di Palermo, alle falde del monte Cuccio, e nell’ isola di Ustica. sica Genere Daudebardia — Hartman. 1. DAUDEBARDIA RUFA — DRAPARNAUD. Daudebardia rufa, Benoit. Ius: Sist. Crit. tav. I, fig. 6 ojdav.. NI, -fig.-2 Testacella Sicula, Bivona filius. Vitrina elongata, Pirajno Aradas e Maggiore , Costa. Trovasi nelle vicinanze di Palermo, alle sponde del fiume Oreto, nelle colline che circondano Monreale, e al Parco; nelle Madonie s'incontra per le montagne di Gi- bilmanna, nella contrada Colombo,. È stata pure trovata dal nostro giovane amico, signor Corrado Cafici , nelle campagne di Licodia Eubea. Si rinviene inoltre presso il lago di Lentini. 2. DAUDEBARDIA BREVIPES — DRAPARNAUD. Daudebardia brevipes, Benoit. Ius. Sist. Crit. tav. I, fig. 5. Vitrina Maravignae. Pirajno, Philippi, Aradas e Maggiore, Costa. Vive sulle montagne delle Madonie, nell’ ex-feudo di Castellara, e nella contrada Passo di botte; trovasi pure nelle campagne di Palermo, presso il Parco e Monreale. Vive eziandio nelle circostanti campagne di Vizzini raccolta dal signor Corrado Cafici. La conchiglia di Sicilia differisce dalla specie che abbiamo ricevuto dalla Francia e dalla Germania per es- sere meno trasparente, molto più grande, e quindi al- quanto più convessa. —_— 9 — 3. DAUDEBARDIA SICULA — BENOIT Illus. Sist. Crit. tav. I, fig. 7. Witrina elongata. Calcara. Abbiamo ricevuto questa interessante specie dalle vicinanze di Lentini; una varietà più piccola vive nelle campagne di-Palermo , ed è forse quella che il Calcara descrive per Vitrina elongata. 4. DAUDEBARDIA NIVALIS — BENOIT. Ius: Sist. Crit. ttav.bI)kfig. 8 Trovasi sopra le montagne delle Madonie. Specie di- stinta da tutte quelle sinora conosciute in Europa. Si av- vicina molto alla Vitrina. Sarebbe questa la specie cui il Pirajno dà nome di Helix rufa? 5. DAUDEBARDIA GRANDIS — BENOIT Itlus.,Sist&Grit.. tav: VIII fig. 12. Conchiglia ombilicata, ombilico profondo, alquanto convessa, più lunga che larga, lucida, giallo lionato, piut- tosto levigata, soture marcate; apertura grande, ovale, rotundata ; labbro semplice e quasi continuo ; spira composta di tre giri circa. Diametro magg. mm. 8 minore 6 mm. Trovasi nelle campagne di Palermo. Quella elegante specie è affine alla D. brevipes e alla D. rufa; non ha la forma auriculare della prima, e differisce dalla seconda per la maggiore convessità dei giri, per la forma più rotonda, e per l’ apertura ovale roton- data, mentre nella D. rufa è ovale allungata. ey E 6. DAUDEBARDIA MONTICOLA — BENOIT Illus. Sisti Chrit..itav. NIBGEna. 13. Conchiglia minuta, ombelicata , lucida , trasparente; di forma piuttosto rotonda; apertura ovato-arrotondata. Diam. magg, 3 millim., diam. minore 1 1]12 mm. Animale celestognolo superiormente, bianchiccio al di sotto. Si trova piuttosto frequente sul monte S. Martino presso Monreale. Si avvicina alla specie precedente, dalla quale si di- stingue per essere costantemente più piccola, per la forma più rotonda, per l'ombelico piccolissimo e l'apertura meno dilatata. Abbiamo due conchiglie del genere Daudebardia pro- venienti dalla or cennata località ; una delle quali, che chiamiamo intermedia, sarebbe forse una varietà della no- stra D. grandis, ma di dimensioni assai più picccole , e l’altra pure piccola , che nella nostra collezione porta il nome di D. minuta, prossima alla D. brevipes. - Genere Vitrina — Draparnaud. 1. VITRINA PELLUCIDA — MÙLLER (HELIX) Vitrina pellucida, Benoit, Ilus. Sist. Crit. tav. I, fig. 3°. —_ — Prajno, Aradas, e Magguore, Costa. — berylina O. Pfeiffer, tav. II, fig. 1. Questa specie è stata trovata specialmente su pe- gli alti monti delle Madonie, ove è comunissima ; ne ab- st biamo ricevuto delle centinaia di esemplari di tutte le età, e dimensioni. Qualche esemplare ci è pure pervenuto dai monti di S. Martino, non lungi da Monreale. Vive sotto le foglie infracidite e nei luoghi umidi di quelle contrade. 2. VITRINA ANNULARIS — VENETZ. Vitrina Musignani Benoit, Mus. Sist. Crit. tav. I, fig. 4; — Pirajno, Aradas e Maggiore, Plulippi, Costa. Non cade dubbio che questa specie debba nferirs, alla V. annularis, Venetz. Abbiamo confrontato la conchi- glia della Sicilia con quella ricevuta dall’ alta Italia, e 1 caratteri sono identici in ambedue le conchiglie. Vive sopra i monti delle Caronie, e nell’ ex-feudo di Lavanche sotto le foglie cadute dagli alberi, in luoghi umidi. Genere Helix — Linneo. 1. HELIX APERTA — BORN. Helix neritoides, Benoit, Ius. Sist. Crit. tav. IX fig 1°. (var. magna), tav. IX, fig. 3. e tav. XII, fig. 15, (var. scalariformis) tav. IXi fig. 2. (var. sinistrorsa) tav. IX, fig. 4. (var. mostruosa). — naticoides, Philippi, Aradas e Maggiore, Pirajno, Calcara. Conchiglia comunissima in tutta la Sicilia; nelle partì meridionali dell’isola acquista considerevole grandezza; i in altre contrade se ne incontra una varietà piccola, quasi diafana, di color verdé smeraldo. 2. HELIX ASPERSA — MUÙLLER Helix aspersa, Benoit, Ius. Sist. Crit. tav. I, fig. 9, e tav. IX, fig. 6. (var. scalar:s). — — Philippi, Aradas e Maggiore, Pirajno, Calcara. Varietas tota flavescens, immaculata (Helix secunda, Costa.) Varietas tota virescens, immaculata. Lumaca comunissima quanto la la precedente. Tro- vasi nei giardini e nelle vigne; quasi mai nei luoghi aridi e argillosi. 8. HELIX COSTAE — BENOIT. Helis Costae, Benoit. Ius. Sist. Crit. tav. I, fig. 10 a-d. — crispata, Costa. — Mazzulli, Jan, Philippi, Aradas e Maggtore, Pirajno. — retiruges, Calcura. Varietas. Testa maior, ventricosior, anfractibus im longum exiliter costulatis. Illus. Sist. Orit. tav. I, fig. 10 a, tav. XI fig. 09. Varietas. Testa flavo-cornea, anfractibus costutatis, casta- neo-ter vel quinque fasciatis. Tllus. Sist. Orit. tav. I, fig. 10 D, tav. XI, fig. 20.000 Varietas magna. Ilus. Sist. Orit. tav. IX, fig. 4. Trovasi nelle campagne di Palermo, ov è molto co- mune, sul monte Pellegrino, sulla rocca che sovrasta Cefalù 6 presso Barcellona. MI Crediamo di stabilre come tipo di questa specie la con- chiglia di color giallo uniforme con la spira molto rialzata e con la superficie degli anfratti fortemeute increspata. Tale è la conchiglia che vive nei dintorni di Barcellona e di Cefalù. Le altre due varielà, la prima più ventricosa con finissimi costoline longitudinali, el’ altra con tre a cinque fascie di color marrone si trovano nelle vicinanze di Palermo. 4. HELIX PLATYCHELA — MENK. Helix Platychela, Benott. Ius. Sist. Orit. tav. L fg. a4, tav. XII fig. 17. — pretexta, Philippi, Aradas e Magg., Calcara. Var. Helix Rosalie, Benoit. Testa basi admodum convera, maculose et irregulariter fulvo tri-fasciata ; sutura pro- funda , peristomate breviter expanso reflexo. Illus. Sist. Crit. tav. I, fig. 12. Var. Helix spuria, Benoit. Testa subdepressa, anfractibus supernis planulatis, ultimo mediocriter convexo, subcari- nato. Ilus. Sist. Crit. tav. I, fig. 13 e tav. XII, fig. 14. Var. Helix sphceeroidea, Philppi, Ilus. Sist. Orit. tav. IX, ue. il. Var. canaliculata. Ilus. Sist. Crit. tav. IX, fig. 12. Lumaca comune nelle vicinanze di Palermo, di Ter- mini e di Calatafimini. Presenta molte varietà, come os- servasi nelle figure citate. La var. Rosalie, sebbene rara- mente, vive sul monte Pellegrino ; la var. spuria è comune nelle campagne di Calatafimini. = oh La conchiglia alla quale Philippi ha dato il nome di spheeroidea, e che il medesimo conobbe allo stato fos- sile, l'abbiamo ricevata vivente dalle campagne di Palermo. 5. HELIX SICANA — FERÙSSAC. Helix Sicana, Benoit. Ius. Sist. Crit. tav. I, fig. 14 e 1.512, (Dadda — — Phlppi, Calcara. — Soluta Calcara, Aradas e Maggiore. Var. minor , tota lactea, vel unizonata. Illus. Sist. Cnt. tav, file: SID. o Var. multizonata. Ilus. Sist. Orit. tav. XII, fig. 16. Vive questo mollusco attacato al tufo calcareo di monte Pellegrino, e trovasi pure sulle alture di S. Calo- gero presso Termini, e presso Caccamo. La varietà piccola proviene dalle montagne di Billemi presso Capace. 6. HELIX VERMICULATA — MÙLLER Helix vermiculata, Benott, Ius. Sist. Crit. tav. I, fig. 16 a, dle, tav. IXoyifie. 9 aloe — — Philippt Pirajno, Calcara, Aradas e Maggiore. Var. Helix Linusae, Calcara. Ius. Sist. Crit tav I fig. 17. Var. umbelicata. Illus. Sist. Crit. tav. IX, fig. 8. Var. scalariformis. Ilus. Sist. Crit. tav. IX, fig. 7, Specie comunissima nei vigneti, nel giardini e da pertutto. Presenta molte varietà derivanti dal colorito, dal numero delle fascie e dalla mancanza delle stesse. «ME = La varietà Helix Linusaae del Calcara, che vive nel- l'isola di Linosa, non è diversa dalla specie tipo, che per essere più piccola, più crassa, più globosa e meno depressa, e per avere l’ apertura più accorciata in propor- zione delle dimensioni. Crediamo che queste modificazioni dal tipo della specie provengano dal clima di quell’ isola, non molto diverso da quello dell’Africa, e dalle condizioni del suolo che ivi è tutto vulcanico. Un' altra varietà proveniente dall’ isola di Ustica e trovata pure dal Calcara , ha la medesima dimensione della precedente, ma non è così solida. (Illus. Sist. Crit. tav. I, fig. 16 d, e). 7. HELIX EUGENIA — PFEIFFER. Helx Calipso, Benoit. Illus. Sist. Crit. tav. II fig. 18, è tav. XII, fig. 20. Var. Helix Huetiana. Testa duplo major, spira minus exerta, margine columellare subdentato. Ius. Sist. Crit. tav. V, fig. 41, e tav. XII, fig. 6. Trovasi attaccata alle pietre nel fondo della Ficuzza, a poca distanza da Palermo ove è comune. La varietà Huetiana vive sul monte S. Giuliano presso Trapani, e nell’ ex-Rocca presso Salemi, d’onde l’ abbiamo ricevuta in grande numero di esemplari. 8. HELIX MELITENSIS — FERÙSSAC Helix melitensis, Benoit Mus. Sist. Crit. tav. II, fig. 2. Vive soltanto nell’ isola di Malta. Ca 16 pe 9. HELIX NEBRODENSIS — PIRAJNO. Helix nebrodensis. Ius. Sist. Crit. tav. II, fig. 3 e 4. — -- Aradas e Maggiore, Phulippi. Abita sulle rocce calcaree delle alte montagne delle Madonie, conosciute sin dagli antichi tempi col nome di Nebrodes. É molto comune e varia nelle dimenzioni e nel co- lorito; se ne incontrano del tutto bianche, ed altre con fascie marrone continue o interrotte. 10. HELIX CARSOLIANA — FERUSSAC. Helix carsoliana, Benoit. IMus. Sist. Crit. tav, II, fi 5. — Serpentina, Plhilppi (nou Ferùss). — — Pirajno (non Ferùss.). Vive sulle rocce calcaree delle Madonie, ov’ è molto comune ; l'abbiamo pure ricevuta dal monte S. Calogero presso Sciacca. Abbiamo ragione di credere che questa specie è quella denotata dal Pirajno col nome H. serpentina. Il Philippi credette aver trovato la H. serpentina nelle vicinanze di Palermo, e con tale nome la spedì a, Rossmàssler. Quegli esemplari altro non erano che indivi- dui della cennata specie, con falsa indicazione di località. Il Calcara poi parlando della H. globularis di Ziegler pone fra i sinonimi di questa specie la H. carsoliana; e da alcuni esemplari dallo stesso spediti al nostro amico dottor Tiberi, con tale nome ci siamo convinti altro non essere che la H. serpentina, var. panormitana. gg 11. HELIX SERPENTINA — FERÙSSAC. Helix serpentina, Benoit. Illus. Sist. Crit. tav. II, fig. 19. Var. panormitana. Testa subdepressa, subtus inter rupte fusco-um-fasciata , supra strigis. fulminatis distantibus fusco-maculata, anfractibus subplanulatis, ultimo sub- carinato ; macula umbilicali. dilute rufescente aper- tura arcte lunari. Ilus. Sist. Crit. tav. II, fig. 12. Var. communis. Testa globoso-deplessa , subtus. interrupte fusco-uni-taeniata, supra strigis undulatis confertis fusco maculata ; macula umbilicali vel milil conspicua. Ilus. Sist. Crit. tav. II, fig. 8. Var. insularis. Testa depressa, subtus interrupte rufo uni- fasciata supra maculis seriatibus fulminatis escornata , macula umbilicali rufescente. Da ulteriori spedizioni ricevute, cì siamo convinti che la conchiglia che trovasi nell’ isola di Maretimo è la vera specie descritta dal Ferùssac, dal di cui tipo poco o nulla dillerisce. Quella che molto si avvicina alla medesima è la lumaca raccolta nelle campagne di Trapani; le altre due varietà, cioè la panormitana e la communis che vivono nelle campagne di Palermo e in altre località, si appros- simano piuttosto all’ Helix globularis e alla muralis. 12. HELIX MURALIS — MULLER. Helix muralis, Benoit. Mus. Sist. Crit. tav. II, fig. 7. — _ Philippi Piraino -— rugosa Ziegler. A i Var. costulata. Testa aliquantum elata superne valide rugose-costulata, basi obsoletius rugosa, anfractus conve- ciuscul. Ilus. Sist, Cerit. ‘tav. II, fig. 9, 10. Var. crispata. Testa elatior, superne profunde plicato-costata basi valide radiatim plicata, anfractus obsolete carmati. Illus. Sist- Crit. tav. II, fig. 15. La conchiglia tipica è comunissima in tutta la Sicilia; presenta poi innumerevoli varietà. Quella rappresentata nella tav. IL fig. 9 dell’Illus. Sist. Crit. proviene da Segesta da Marsala e dal monte S. Carlo. La fig. 10 della tav. II, dell’ Illus. Sist. rappresenta la forma che vive nelle vici- nanze di Segesta. La varietà crispata l’ abbiamo ricevuto solamente da Mazzara la circumornata vive nelle campa- gne di Palermo. 13 HELIX ORGONENSIS — PHILB. Il Dott. Westerlund j;nella sua Fauna Eur. Moll. extram. novera fra le conchiglie che vivono in Sicilia la cen- nata specie, ed in sinonimia della medesima riporta la H. undulata, Michaud, non Ferùsac, la nostra Helix serpen- tina, var. panormitana, la H. muralis, della Hist. del Dupuy tav: V, fig. 1, e la H. muralis, var. undulata della Hist. del Moquin-Tandon tav. II fig. 36. Dallo esame delle figure e delle descrizioni dei due cennati au- tori ci sembra di poter conchiudere che Ja specie in parola altro non è che una delle tante varietà della H. muralis Cso 14. HELIX GLOBULARIS — ZIEGLER Hlx globularis, Benoit. Ilus. Sist. Crit. tav. II, fig. 6, _ —, Pirano, Phlippi, Calcara. Frwaldskyi, Calcara Var. conspicua. Testa major, magis globosa, minus depressa, fascis quatur maculose interruptis signata. Ius. Sist Crit. tav. IL fig. 15. Var. Cossurensis. Testa minor, spira minus elevata, macu- lis latis confertis exornata. Trovasi la indicata spécie assai comunemente nelle vicinanze di Palermo, nelle Madonie e nell’ isola di Mare- timo. La var. Cossurrensis abita nella isola di Pantelleria ove la trovò il Calcara. Conchiglia molto variabile nella forma, nel colorito e nell’ apertura, la quale or si avvicina alla figura roton- data ed ora all’ ovato-allungata. Dobbiamo rettificare un errore in cui incorremmo nell’ Illus. Sist. Crit. La var. Helix saracena (tav. IL fig. 16) che allora riferimmo all’ Helix provincialis, deve invéce considerarsi come una varietà della H. globularis, Ziegler, con la quale ha maggiore affinità. Questa varietà vive sulle Madonie e nelle campagne di Trapani. 15. HELIX PACINIANA — PHILIPPI. Helix Pacimana Benoit: Ius. Sist. Orit. tav. IV, fig. 28 eglav. XIILie. 5, - _ Aradas e Maggiore. — vieta Rossmiissler. — muralis, Pirajno.